Vocabolario della lingua classica latina. Aggiuntevi le corrispondenze italiane-latine [Fourth ed.]

Table of contents :
VOCABOLARIO LATINO-ITALIANO. ...
ÅCĒTUM. ...
Ănimātyo, onis, s. f. Anima- notare ...
lestum Deseruit pana (Oraz.); per Avanzarsi...
CONDOCĚFXcYo. ...
CONTENTYO. ...
CONTRĀRYUS. ...
D. ...
ÉQUYTĀBĪLIS. ...
F. ...
H. ...
I. ...
J. ...
JỚCŮLĀRŅUS. ...
M. ...
MĂNÝPŮLĀRIS. ...
P. ...
PĚR-ÉQUITO. ...
orolapsus est. (Cic.), Perorando monte...
QUỐTANNIS. ...
RÈ-SOLVO. ...
S. ...
SERMOCřNĀTŤO. ...
SÚPERCÝLÍDsus. ...
U. ...
X. ...
PRINCIPALI NOMI DI STORIA, GEOGRAFIA E MITOLOGIA, ...
OMPHẦLE. ...
VOCABOLARIO ...
ACCATARRATO. ...
a agio, ...
C. ...
, timis alicujus esse. ...
M. ...
MESCOLATO. ...
P. ...
S. ...
U. ...
PRINCIPALI NOMI DI STORIA, GEOGRAFIA E MITOLOGIA. ...

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VOCABOLARIO DELLA

LINGUA CLASSICA LATINA AGGIUNTEVI

LE CORRISPONDENZE ITALIANE-LATINE COMPILATO

PER

USO DELLE.

SCUOLE

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GIUSEPPERIGUTINI.

4a edizione stereptipa. ,····•·-

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FIRENZE, G. BARBÈRA,

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EDITORE.

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Compiute le formalità prescritte dalla Legge, i diritti di riproduzione e traduzione sono riservati.

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7? AVVERTIMENTO.

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Sa.pere adoperare un Vocabolario scolastico è c~ndizione necesEari:1perchè da. esso i giovani possano essere efficacementeaiutati

nei loro studj ; il modo poi di saperlo adoperare dovrebbe essere una delle prime cose insegnate nella scuola. Ciò naturalmente impone al compilatore il dovere di spiegare innanzi quale è il metodo seguito da lui, e dentro a. quali confini si è tenuto. Sebbene questo Vocabolario sia diviso in due parti, nonostante debbo dir subito che la prima parte è quella che costituisce il sostanziale del mio lavoro. Trattare lessicografica.menteil materiale ùtlla. lingua latina, esaminarne i varj usi che ne fecero segnatamentegli scrittori classici così di prosa come di poesia, distinguerne i sensi, spiegarli con brevi ed acconce dichiarazioni che conducanoil giovinetto dentro alla parte ideologica della lingua, ordinarli cori rigore metodico, sceverare gli usi prosastici dai poetici, i proprj dai figurati, e comprovarli con esempj di scrittori autorevoli, specialmente di quelli che più si leggono nelle scuole, questo è stato il mio metodo. Il quale, ·perciò, differisce dal metodo, se cosi può chiamarsi, seguito da quasi tutti i compilatori di Vocabolari latini per uso delle nostre scuole. Nei quali Vocabolari si vede fatta confusione di tutto, e ripetuti, come per tradizione, gli svarioni dei precedenti: di vere e proprie definizioni o dichiarazioni, nulla o quasi; ma uso ed abuso di conispondentl italiani, e spesso di quali corrispondenti, e di che lingua! di modo che io non dubito di mettere, per la lunga esperienza che ho avuto della scuola,cosiffatti libri tra i principali impedimenti all' apprendimento della vera e buona lingua italiana nelle scuole di latino. Forse parrò ad alcuni troppo severo in questo giudizio: ma gli D1g1!1zed by

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VI -

esempj che in gran copia potrei produrre, mi assolvono dinanzi alla mia coscienza da.Il'accusa di troppa severità. Studiatomi a.dunque di dichiarare nel modo più acconcio il ·valore di un vocabolo, io soggiungo sempre quel corrispondente che la lingua italiana mi suggerisce, preferendo quello .che, oltre al senso, ritrae la parola latina anche nella sua materialità, o certamente non trascurandolo; affinchè possano i giovani vedere quanta affinità di origine e quanto stretta parentela sia tra l' idioma dei Latini ed il nostro. Ma gli esempj•addotti a sostegno di questo o di quel senso, io li lascio per lo più senza spiegazione, dovendo • bastare là. dichiarazione già data della parola o di quel suo particolar significato : nella qual cosa ancora mi scosto dagli altri Vocabolari scolastici, i quali spessissimo sono aiuti alla indolenza dei giovani, e spesso anche suggeritori di tali spropositi o di cosi sgarbate traduzioni, quali conoscer~ sicuramente chi, come me, ha consumato ventitrè anni di vita nelle scuole di latinità. Il giovine pertanto attendendo al significato da me dichiarato, si argomenti di intendere da sè medesimo l'esempio, esercitandòvi il proprio pensiero, con grande vantaggio de' suoi studj. Soltanto quando mi è sembrato che l'esempio potesse riuscire ambiguo, o •difficile troppo, specialmente pei giovinetti delle prime classi, ho soggiunto la spiegazione. Allorchè una parola o un significato sono comunissimi appresso gli scrittori classici, pensai dapprima di non •citare alcun esempio od alcun nome dtscrittore: ma questo modo, tenuto per le prime quindici o venti pagine, lo misi subito da pinte, parendomi alla prova non buono. In fine alla trattazione del vocabolo ho soggiunto la sua etimologia, quando è certa o aimanco•assai probabile: cosa la quale è oggi richiesta dalla qualità nuova degli studj lessicografici. Nè di minore utilità ai giovani penso che sia l'avere notato coi segni della breve e della lunga le siÌlàbe della parola cavata fuori nel tema. Le derivazioni poi di un verbo, come i suoi participj, anche adiettivati, il verbalemaschile e femminile in TOR e TRIX, l' avverbio uscente in E, coi suoi gradi comparativo e superlativo, si trovano sotto al verbo medesimo; come sotto al suo adiettivo si trovano il comparativo, il superlativo e l'avverbio pure uscente in E. S' intende che tali derivazioni si pongono sempre che abbiano esempio di uno degli scrittori registrati nella Tavola del presente Voca• Dig, ,zed

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-vrrlario, i quali da Ennio vanno fino a Svetonio. Ma gli adiettivi t.erminanti diversamente, i superlativi in ERlUMUS O in ILLnroS, si cavano fuori da sè. Dirò finalmente come alla compilazione di questo lavoro io mi sia giovato, oltre che degli stud.j miei, dei più riputati lavori lessicografici latini, cosi nostrali come stranièri, e cioè del Lexicon totius latinitatis del Forcellini, rifatto dal De Vit, dell'opera del Frellllcl, del Quicherat e del Georges: anzi vo molto debitore a quest'ultimo quanto alla scelta del materiale, alle lezioni meglio corrette, ed altresì all'economia del lavoro. A questo che ho detto essere il sostanziale del mio libro, ho soggiunto, chè così volle l'Editore, un Vocabolario delle corrisponùenzeitaliane-latine, o come s' ha da dire, un Vocabolario italianol~tino.Io dichiaro subito esser poco amico di siffatti lavori: prima, perchè il tradurre di italiano in latino l' ho per infinitamente menoutile che il tradurre di lat1no in italiano, e di intendere a fondo il pensiero e il sentimento degli scrittori; secondo, pe:i·chè a fare un latino che sia tollerabile poco giova il Vocabolario, e molto la lettura dei classici. Quali siano i latini fatti all'esame ero) Lu- MAG. VIO. • Magister vie!. 1 O.a. O.• lori opilmo mul- cii Jiberta (ovoero)libertus, MAI. - Maior. ao couendorl. L. L. P. • Libeutissime posuit. lii. lEMIL. li. F.• llarcus ./Emi• I. O. ■. 8. P. q. B. V. S. PR. L. L. P. q. • Libertis libarla• lius Marci lllias. 8. • IoYI opllmo maxlmo se• ·bus posterisque. MAH. • .Mamercus. utu populusque romauusvoto L■. • Locus monumenti. - Le- MAMA.• llfatertora. necepto pro aaluto. gnit monumentum. - Longi- M. ANT. IIIIP. • Marcus AntoL P. O. q. A.• lo pace Cbrlstl tudo monumenti. nius lmporator. quie,ceutlbus, ameU:. L. ■. q.P. O.• Lugens mQlrens- MAR.• Marins. • Maritus. • Marn. 0088. • Uerum eonsulibus. qae ponendum curavit. mor. • Marmorea. -Marmoreum L T. D.• Juris utrluque doctor. L. B. S. • Llbens merito solvit. o .Marens. LX. 8. l!. • Nel primi tempi L. B. S. • Libens merito vo- MAR. CARISS. • .Maritus cadelle per-sloui 101.-,anogli tum solvit. • Legavit .Manibus rissimns. antichi cristiani raffigurare il voto anscopto. • Legavit monu• ll!AT. P. FEO. ET. S. ET. S. P. S&lntore 10Uo forma di pe- • mentum votibus suis. - Loenm Q. lii.• Mater piissima fecit et -• perebà nel vocabolo greco monumenti vivens statnit. sibi et suis posterisqne eo• lx6uç (peaee), abbiamo le lni- L. 11.• Lacii Nepos. • Latini No- rum. t.i&lldi 1110-oùçXpio--ro; 9aoù minia. ll!AT. iii .. Mahr supraseripto• 'l'16ç :&,-i;p, leaus Cbriatus Dei LOO.KOll. D. • Locum mono• rum. Jillw Salntor. me11tidedit. M. A~ • Marcus Anrelins. L. O. D. D. D. Q. • Libens ollam MAX.• Ma:dmus o Maxima. X. dedlt, donavit dedicavitque. MA:X. POT.. • Maximai pote(etute. LO. 8B. H. N. 8. - Locus sepul- statis. n.. Jtarlaelma.• :S:utra. cri herodes non soquitur. • MAX. SEN. • Muima sene• lL OOT.. Kalendia octobris. L. P. • Libens posuit. lii. B .• Memorim bona,. lL I. I. T. 'J!.L.. Karua aula: L. •P. D. D. D. • Loctis pnblico lii. B. lit .• Marito (ovosro)matri lit tibl \erra levls. datus decreto decnrionum. • bene merenti. . Loca~ popolo data& decreto .M. B. M. F .• Marito (oooero) • L decnnonnm, matri bene merenti fccit. • L. P. r. I'. • Locnm publice fieri lii. o.. Marene Cato. - Marcns I, .• Luclua. fecit. • Lugens pater lllio fecit. Cicero.• Memoria, causa.• Mo• UO .• Lacrima,. L. q. 8. E. S. Q. • Loco quo numentnm constituit. t.. A&.• Lex Agraria. sunm est scpnlcrum qniescit. • M. c. D.• Memoria, causa dedit J,. •• a. I' .• Libens benome- Loeum qniotis sibi erexit suis- (ovvero) donatum. nnli monumentam feclt. quo.· Loco qui sibi est signa- M. C. F .• Memoria, causa faJ,. •· P. • Libens benemerenti tns qniescit. ctum (ovoero)foeit. -.Monumen• pot11it. L. S. • f,aribus saerntn. • Lemu- tum curavit faciendum.-Mortis t.a. 1.• I,ibena sohit. ribus sacrum. • Latini socii. - cansa fecit. J,. D. D. P . • Locus datns de- Libons solvit. li[. CIC.• Marcus Cicoro. ereto publico (oooero) patrum L. S. P. • Locnm sibi (ovoero) lii. c. P .• Monumontum curavit l•ruro) pontlficnm. ' suis (ovvero) sepultnrm posuit. ponendum. LEO.L ADJ.• Lcgio prima adiu- • Lari bus sacrum p_osuit.• Lo- lii. c. T .• Monumentum cnravit triL cns sepoltura, pnbhcm (ovoero) testamento. LIO. L ITAL, • Leglo prima pri:,atm. • Locavit s,:iapecunia. M. C. T. v.• .Monumentumca• italita. • L1bens sua pecnma (ovvero) ravit testamento vivens. LIO. li. ADIT.• Legio seconda snmptu publico. lii. D.• Manibns diis .• Matri adiutrir. LVD. cm.• Ludi Circenscs. denm.• Monumentum dedit. LEO: llL ITAL, • Legio tertia LVD. EQ. • Ludi ~qnestres. lii. D. SVO FEC.• Monumen• ttahca. LVD. MAG. • Lnd1 mag1stor. tum de suo focit. LI&. XII. rotti .. Legio duo- LVD. S.EC. • Lndi s:ccnlaro~. li[. E .• Mortnus est. • Monudeclma fu.lminatrir (o in voce LV. P. F.· Lndos pubhcos fec1t. mentum ererit. di .. 1. MED.• .Medicus.• Mediis. lo.r.:Lubeno fecit.-Lucli filius. M. M. EQ. • .Magister eqnitum. IIIER. • Morcator. • Mercnrins. L. •· C.• Libens fieri cnravit. lo.r. r. O. a. Il(. D. s .. Libens M. • Marcns. • '.Marins.• irneins. MER. 8 . • ì\lorcnrio sacrum. fieri fccit omni meliori modo • Monnmentum. • Momoria. • MERV.• Mcruit . Mensis o Menses. • Mulicr. !!ES .. :Mcnsiso :Menses. . de ano. J.Q.• L,gatur. • Legio.• Lcges M'. • Manlins. . MESS. • :Monses. • L•~•m. • Lugens. KAG. • lfog,ster. • Mag1stratus. 111.F.• Marci filine. - Mater fllio ,IBIB.. L. •· P. O. lii. D. S. • MAO. AVO.· Mag1ster Augu• o )latri filius.• Monnmentum feeit. (ravit. Libertn, libens fieri procuravit stalis. • .Magister eqnitnm. M.F. C.• Monumentnm fieri ca• omni modo de 100. Liberia• MAO. ~-'L locu:n fieri procnravit omni JIAO. MIL. • Magistor militnm M. F. I. • Monnmontnm fieri.

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ll'>do de StM. (oottero) milit.im. iassit (ot•oero) instituit. LIB. BT BER. EX TES. F .• MAO. PIVS IMP. ITER. - Ma- M. F. P. • Monnmentnm fieri Libertus e~ heres ex testa- gnns Pins impcrator itornm. procurat'it (ovt·ao) fecit pa•

mento fecit.

MAO. QVIN.COLL.FABB. TIO. blico. • Mater fllio posnit.

L IL BX T. • Liberhs hcrcs • Magister quinquonnalis col• M. O. 111111. MN. • Magister mi•

u !Jta, Ab laeva, ab de:dera, a fronte,; si altresì coi verbi Petere, Po••li •bi. ""~ dei nnmi del• a· tergo, a lateribus. Il jig. Ab, stulare, Impetrare, aù indicaro 11l'. ~ nP1diaro.fl prtp. li In inn.ocentia, Per quel che ri- la. persona, a cui si chiede o du.• 111 :-.omrl,.w (/'ic \, Il Coi-' del diecorso, vale epeBBoEsser surdum .... benedicer, (Sali.); r 11 mo ttrmin? do\ moto: - superiore o inferiore: ·Longe Auribu., animisque hominum •I ,..,m i11 "" i/ulrn, (Ces. I: - rata di• tuDli a \"orale e alle consounti A. 6, d, f. m, n._o ,: ,i cambia in ac inna.nt.i ~ e e ,, ■i accorcia in a dinanzi a 9•. •p. ,r. ,t, pur potendo ri-

m••tr• anche innriab,:

croschnento (Lucr.). , Àd-augio, aa.xi, auctum, ire, a. Ac~rescftre d' ai1sai. - Part. _p. Ad.auet,ua. • Ad-augosoo, ere, "· Crescere, Anmenta.rsi d' asea.i (Locr.). Ad-bìbo, bìbl, bìbìtnm, ere, a. Bavere in copia, o solamente Bovaro. (PI, e Tor.). Ujig. Nunc

• dt'ctus pr~miis (Cic.), :Mosso • prezzo. Addlctìo, Unls, s.f. L'atto doll'aggiudicare, Aggiudicazione (Cic.). Ad-disco, dìdìcl, ere, a. !mparare a. fondo, o solamente Imparare. Il Ag~iungore qualchtJ cosl. di U1;ovo a. ciò che si sa. AdditJtmentum, i, s. tt. Aggiunta.. Ad-do, dì'di, dìtom, ere, a. Aggiungere, e US.l$Ì in costrutto col dat., o con t• act.}. retto da In: Addere epistoladnfasciculum (Cic.) i • /acta pollicitt's (Ov.); • se,·ntaiA proronda. Affittire, Fa! fnlto (Virg.). cialm. nell'imperat. con senso 14-•q•i arr. liguahnente, Al Ad-dico, xl, ctnm, ere, a. Da- del nostro Aggiungi: Adde lds ... Hri. 1J>Ì.) re, Aggiudicare per via di een- u·ugueutarios, salt«torrs (Cic.); 14- ■eqao, lrl, 11nm, Ire, a. tenza, nel qual senso è dol Addas huc licct ver etc. (l'I.); J.;ruarli:ire, F-.re t-guale, Ri- linguaggio giudiziario; onde lu Atlde, quod ingem.tas dirlicisse d•rr• ••• medesimo livello: Te- tre parole che comprendevano artes l.inollit mores etc. (Ov.).11 tta odllquar, :,olo (Li,), Spia- tutta la giurisdizione del Pre- E per Accrescere, così nel pro..,,., le tue: - ruoles mamibus. tore. Do, Dico, Ad.dico: Ad.dice-- prio come nelfig.: QuotidiaufJ I r ..n comecr.bessia. oguale una ,., bona alicui (Cic'.); - liberum opet·a arldP-re (Ccs.); ... a.'icui tona11n'J1ltra: .Adtrquar,cum hominem in 8ercat1'ttm (id.), ulucrit«tem sc,·ilumdi (Cic.): nrla,hfort,rnam (C1e.}:Dtorum Dichiarar servo un uomo libero. a11imos (id.); - ardorem meutirt"ta• od.): - mtmoria tiomi- Il Addicw, in publicum (Cea.). bus ( Virg.); - formidl1tem, au• 1111,,,; "''" omrri ,,o.,ten"tat, Confiscare, Inca1oerare. I\ E daciam(Sal 1.); •fidtm ali cui rti IIJ.I. [1\ea~ere la memoria del per Coodaunaro: Jl.orti uli91w11 (Liv.). li Addere gradu.111(Ces.), p:rorrio anme a tutta quanta. addicer, (Cic.); - p,r-pttum Affrettare il passo. Il 'ridora per la poo1,rità. Il Adaquur, ali- .•• ,ideutur ad a/icujus (Liv.): • opi11in11emAgitato violentemente: A/fii"•• tttqv• ab tll possw..t 38· (id.J;. dieta (id.); • aliquid eta, t1avts (Ces.): /l'avis a.fjlicla ,.,.,ari. nucloritate (id.). Il E per Al'- ad ,copulo• (Cic.). Il Trava.lrlingo, flnxl, flctum, ere, a. fermare, Asserire, nel qo:11 gliato, Abbattuto, Malconcio: fvrmare, Aggiungere, Dare, senso usasi anche assnl.: Ni- Provincia afjlicta et perdita formando: /l'oqu,e Strada, fatta. con pendenze o.i ftti ea.erifìzi, nol lingoaflgio politiéo per allorchè con essa. il sacerdoto Tratt:\r~ col popolo di qnalche domandava se dovesse ferire la cosa. spettante t\lla. republ,lica, vittima: n Agilu,r bene, male, tenendo assemblee, concioni e praclar, e sim., UAato impor• sim.: NttJe ad Seuatum rrfe- son:Llmente, vale Va bene, rat; ture cton populo a9,1t male ec., la. cosa., la. faccenda. (Cic.): - cum Senatu (Svet.); o sim.: Agitur prceclare, si Sottoporre al Senato alcun af- 11osmeliJ>sosrt9er, poss1111111a D1g1!1zed by

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AGON.

ALACER.

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(Gic ), t gran che se noi ec.l time che si sacrifica.vano nelle Ahimè. fi D indignazìone o di li VI. À!Jt, u~,Lto spc~so a. modo feste Agonali: Et pecus anti- rimprovero, o di osl)rt.11.iono1 d' avv .. diuanzi a nùmi di num. qu.us dicebat Agonla sermo (Ov. Ah. Il Talora Rene ancho al lil sing. o pi. o con qualunque! Fast. 1, 3,37). E Agonia dice- gioia,od alJ'amrnirazio11e,all:1. pers. dd , orbo, e uni scesi an- vasi nell'antico linguaggio ec. espression ~e•qua.li a.fftitti sereho con :dt re particelle, come - T. Aoo. ve anche l' it. Ah. JJwn. (talor:L compono insieme AgOrinOmus, I, s. m. Magi- Abeu .•.. V. AEu .... con """ un• sol• parole Ag,- strato •opra il mercato (PI.). Ai, interiez. di dolore (Ov.), cluni), l'ero, .\'tmc, Modo, Sane, - Gr. (trop~Ylp.oç:. Gr. cxl. 'J'am, Sis, Porro od altre, si- Agrarì'us, a, um, ad. Che ri- Ajo, H. di/. di cui V. la Gramm. gnilìcando: 1° ora esortazione, guarda. il terreno pubblic(), Dire. Il Ut ajunt, quomodo cccitarnento, o vale Animo, Su, r ager; onde Lex aoraria, di- ojuut e solam. Aju,nt, Come Su via. oc., come Age, da veniani covasi Quella le~ge, la. qua.le dicono, Come si dico ec.11 Affilio (Tor.); Eja age (Virg.); En aveva per fino di ripari-ire tra fermare: Dioyenes ait, Antiage (ia.): 11filtite, age dmn, le- h pleùo questo torrono. Il pater t1egat (Cic.). U In forza gatos circrt ftc. (Liv.); Proce- Agrariam rem te>itare (Cic.), d' a. speciahn. nella. interrodat, age dw11,ad piignam (id.): Ais alii., (l,iv.). Il E in senso (Cic.). teris co11velle,·e ferro· (Virg.).11 di Alter specialm. nello ouu- Allegllt'(o,onis, s.f. Invio di amE in senso avversativo, Per al• merazioni: lnvenies alium, si basciatori, messi. ec. Ufig. Brotro: Aliter, sine populi jus- te hicfastiurt.pa.iededella poesia· gr. e cialm. ad arte, studio e sim. ~"••: J/,1,?n•lwdo ,t ,is amo- Id., composto di una breYe fro Tener dietro ad esso, Atten.., (Cic.): Torqu,ri amore dne lunghe. - Gr. aµ.q,iµ.cixpoç. dervi (Cic.). - Pari. pr. Am• (•Jru.); T, ntri umori (Virg.) : AmphHhliatrum, I, s. n. Edi- plectena. - Pari. J. pqs. AmJ.r~r,. ft1SUlam(Nip); - finib1- l'art. pr. Approplnquan1. T. PaoP Sr-uporre. Ordinare, Acconcia- Atteggiato, Composto: Compo- zione, Preghiera pul,blica( l,iv.). rt: - c1rl,mporre, Hegulare una quo- tor, Ordinat(lrO: Composito,· prendere, Trovare nel fattn 11:0••• n11.- litu (Ces. e 'fac.).I a11ni (Cic.), lledattore, Ordina(t:ic.). Il Concepire 11011' animo i .!;sol Tr.ttare per comporre, toro dol ciùendario.t.d.ov. Co11- (Cic.) Il Legare, Uniro st.r,t;aa )Jte, \"euire ad accordi:) 11osnr. 1 Compostamente, in mo- tam.: N Jvts .... validis /mllbua F'Jmp,;• ""uuuam t;Compon,,·1.Jfuctt,3(Virg.),1 luogo: - arma in templum ComprEmdere con la meut,•, L~l bot11ccì:iro il m.~ro: •.a~tf'- j (Cic.).-!'~rt. p. Ooi:nportatus. Capiro 1 Intondore(Cic.). - l'ar~ . ..-~~a,t1lrc;a(Ora.z.), h.1cou~1l1u.re.Compos, ot1e, aà. Signore, Pa.• pr. Comprehendens. -Part.J. ;j a:nici Ji-.·isi. li Di,;porre, Ac- ! droue di ec.,Che 11ossiedequal1Jas.Comprehendendus.-Part. 1 ccuiu~, Comrorre: - se ad nli- l'ha cosa. Che so n, è imp:~J.ro• p. Comprehensus. f":d d•i.•: - in ,·n~nntiam Se-i nito, Cho ne godd e sim., e Comprèbenslbìlis, e, ad. Coma:.1:.u tl'iin.),Atteggiarsi a ri-l rostr. urdinariam. col genit.: prensibilet::ion.).Jllntt:llottuale 1-e:c-a1adel ec.: Compont,·t/a-1 .M, liujus tu-bis compot1.mfc- (Cic.). Ci-t111 JH•!JNa! (Tac.). PreuJurel cere (Cic.): Compos libtrluti3 Comprt'hensJO, linis, _,,_f.J/,,tt.o t:~·u1& m:..nialo. I! llegolu.re, tPl.); - patria! (Liv.): - pracla del prondoro (Cic.). Il C:it.tura., Z•-~r• ord1!1e: - rimpubUcnmJ i11.9n~ti (id.). li_Con!J!OSunim~ Arresto d! colpuvoli (C!c,1. Il ,•.. c.1. 11 \ ale anche Met.tcrol (1er.), o nunt,s (t,1c.). o sui Comprend1mc-11to, Cognu.ioue a '.e rruo. f11,r venire ,tlle m:a.- (Liv.), ,·a.le Padrone di sè,Cho (Cic ), Il Poriodo (Cic.). t.i, a contesa: Gfodiulorts m-1 è sano di mento. Il l'ompo.r;t·oli Compressto, Onis, .r;./. Compr~s~,r u c~mponuut,,.r (Quiut~l.}.I (Ùraz.): _- sp.~i (Svet.),_ Cho ha siono, Ab..,bra~ciamuuto(Cic.). ; _!1.: (..a cio:ttodi stile, Rotto, Spezzato Conoì'lì"ltUs, Ila, s. m. Lo stestw CoNCINNUS. 1l'ic.). Aui. Coscia&, Conci- cbe Conciliatio, ma meno usato Ooncinnus, a, um, ad. Ben ag .. 10!\tote (Quinti!.). - Da Cu11 (Lucr.). . giuslato, Alto, Acconcio: Co11• f.t:t,o. Conoil'fo. lvi, ltum, ii.re, a. clmiu-~adpe1·suadendum(Cic.), t,u:do, cìdl, dora, n. Cadore, Unire,Mettere iosiemo (Lucr.). Atto a persuadere. Il Ga.lante, l'r~ipit~re, ltovinare: .Jlo•·- Ilfig. Conciliare, Uniro con vin- Convorsevolo, Piacevole: l'oa... tu1 cot1i i tre (Cic.), Cadore, colo di benevolenza: Conciliare cimrns amicis (Oraz.); Conla .ar morto: G'ra,ilrr couc:i- homines ùdtr se (Cic.).11Spe- ciwdor (Cic.), Più galante, /I è1I f\.irr.): 1~·•1,,,n,·tpttzt, con- cialm. Conciliarsi il favore di Conveniente, Utile (l'l.). t Jit:o. 1e Fn•1100. Con-fugì'o, f1!gi, fugì'tum, ere, n. Ricorrere, Aver ricorso, R1· fnggiro. Rifugiarsi : • ud aliquem (Ter.); - in aram (Tor.); • in t1aves (Ces.): - ad op, m judicum (Cic.). Jlfig.: l'o11/u-

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CO!IGBlroLlTYo. C.~llt'/o, llnt., a. /. Con; rratululoae (Cic.). C:.••rr&tìilor, lba aum, lrl, "· à,p. Congratularsi con alcuao, Kostrar pi&eere di qualche felice successo, e costroiscesi col dat. di persona; più spesso (Jratulor (LiY, e PI.). Cougridfor, gre1&us snm, gr~ti, ,._ dep. Cammluaré, Andare, Jluo,,rsi, insieme: Luna nunc tongr,ditwr

C1ffll

CONJICfo.

doro •imultaneamonto; ·nello stesso tempo, ed altresì, Cadare in acconcio, opportuna• mente, a proposil, in buon punto: Fort, congruerat, ut Capitonis

mors

nunciaret,,r

(Tac.), Era per buona ventura accaduto, che fosse ec.; Ciii tam subito congrue,·int commoda (Ter.), A cui sono così alP improvviso, e eì a propo•

aole, nunc etc. sito accadute tante belle ven-

lo sdegno sul volto; Ntc scio quid dicam, • nec quid con}•· ctem (Ter.), Non so che ml dire,

nè qual congettura fare. Pt1rt. pr. Conjeotana, ~onjectllra, a,, a. f. Congettnra: Aberrar, conjec/14ra(Cic.), Ingannarsi nelle suo cougel• ture: Quanti(iuratt1t11ice chi per sonno; Adfulgura con ... Con,jungo, junxi,junctum,ere, (Oraz.). - Pa.-t.p. Conjuratns. tJivere (Svot.), Sorrar gli occhi a. Congiun~oro, Uniro, Legare li In forma d'ad.. Cho ha gin• per paura do'lampi. Ilfig. Far insieme, Collegare: Cera cafaa rato insieme, Legato da giu- vista di non vedere, Esser conmos c0Hj1rngereplures (Virg.): ramonto, Congiurato: Agmina nivcnte (Cic.).-Part. pr. ConConjtin.'Jerecastra muro (Cos.); conjusata (Ov.); Couju,ratos C~· nivens, usato anc.he in forma -cohortescumcTcrcitu suo(id.); lum resciHderefrati-es (Virg. l; cl' ad. - dextemm de:rtera, (Virg.). Il Conjurata tua., rumpere ,,.,. Conn1lb1ll:l!s, le, ad. Nuziale, Di cose moroli; - disserendi più,., (Orar..); Conjurut,.,., Isler Conjugale (Ov.). rationem cw1i dictndi copiu (Virg.), 11 Danubio (ossia. i po- Conoiiblum, ì'i, s. ti. Matrin10(Cie.); .. itvìtr-umenltun Jacul- poli dei paesi danubiani) con- nio, Maritaggio, . Connubio: tali (Quintil.). IJModi diversi: giurato ai danni di ltoma, !IDei Connubia coHjw,gere (Cic.); Coujuugere sibi frzmi"nam wa- cospiratori, Appartenente n.i - concelebrare (Liv.), Fare le t11'monio (Liv. o Svet.), Con- cospiratori: Conjurata arma nozze. Il Dritto di marito.ggio: giungersi con donna, Spos>r• (Ov.). IlNoi pi. in forza di sost. Ne cont1ubiw11 p11fribus cum la; - bellum (Cic.), Far la m. Congiurati (Cic.). Il l'erb. plebe esset (Liv.). Il Commercio guerra in comune; - passus Conjnrator,Congiuratore,Con • illegittimo fra uomo e donna (Ov.),Camminaroinsiemo; Con- giurato (9ic.). (Ov.). ' jungere ami'cilias (Cic.); - so- Conjnx, ngls, s. c. Moglie, Cònlipenm I, s. n. Zt.nzariere, cielatem (Sali.); - connubia etc. Consorte: Caplus aliena con- Cortina (Oraz.). - Dal gr. xc.>• (Cic.), Faro, Contrarre, Strin- jng• (Ov.), Che ama unn v,~m,ov. gore amicizie, ec. IlIn forma donna alt,ui. Il Marito, Con- Oònor, itus anm, ltrl, "· dep. passiva • con senso 1·ijless.: sorto: Dejecta conjuge t«nto Sforzarsi, Ingegnarsi, To11ta' Co1tjungialicui (Tac.),Sposarsi (Virg.), Dopo aver perduto co- re: - fucere aliquid (Ces.): ad alcuno. IlNon intorrompere, tanto marito. Il Sposa, k'idau- Conari nianibus pedibusque Contlnuaro:Conjunge,·e comu- z:.ta (Ov. e Proper.). (Ter.), modo proverbiale, Aiulalus (Svet.), Esser consolo più Con-neoto, ne:rìil, ne:rnm, ere, tarsi collo mani e coi piedi, Fare tutti gli sforzi, Fare il volte di soguito; - rerum actum a. Connettere;Congiungere,L•(id.), Far rendere giustizia sen- gare insieme così noi proprio possibile. Il Accingersi ad ùna za interruzione; - absti,m,tiam come nel fig. (Cic.). 11lntrec- cosa, Intraprenderla: Obviam cibi (Tac.), Astenersi da ogni ciaro, Anno4are: Comiectere conab,ir tibi (Ter.), Ml acciuD1g1!1zed by

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CONQ1JABS1Tro;

-

·coNscrus.

158 -·

tem, ad neccm (Voll.). Iljig. rif. l cose morali: - suffragio (Tac.); - •oluptatea (Ces.); ,mdiq,u sua•itates (Cic.J; COflilfldum atqw, omm ratione aliquid sceltris (id.), Qualche 1fji€iendwrt (Ces.). - Part. pr. delitto da compiere. - Part. Coaua. pr. Conq11lre11S.-Part./. pas. C.aqaudtì'o, llnla, s. /. Con• Conqulrendus, -Part.p. Con• qus•amento, 111Ato nel jig. qnlaltua. Il In forma a•ad. RifCic.). cercato (Ces. e Liv.). Iljig.: Coa-quuo, ITI, ltnm, Ire, a. ConquisitissimllJ epulllJ (Cic.),

,.,.. a nnlrtl incontro; Coopwa (Clc.), 111•ari Ira prendere nna grand' opera. RPusinm.: (Juod fv.it illiB

""'9""'"

conscientiam assumer, aliq11e111

('rac.), Scoprir a qualcbeduuo I suoi disegni, la sua mente; Hominuni

conscientia remota

(Cic.), Supposto che alcuno noi sappia; Simulata conscientia adire aliquem (Ter.), Anèar a trovar qualcheduno sotto ftnta di saperlo. lJCoscienza, Senti• mento morale dello proprie azioni: CoJ1scie11tia ben, acta, ~itce (Cic.); Mea mihi CO>lSCien-

Conquaasare, Scuotere violen- Vivande ricorcatissime, assai tem. (Cic.). flfig.: Jlms con- squisite; CoJ1qt1isitavitia (id.), tia pluris.est, quam hominuni (Lucr.). - Pari. p. Vizj rari. fl Verb. Conquisi tor, squal o l'oratore si rivolge Consaognì'.nea, ai, s. f. Sorella t'lon (Plin.). Il E por Opiuione, alla pietà d•gli u.onò,. to: Convulsi Ce11iuriones(Tac.), Si accordano fra loro due. Il Contilsìo, Onis, s. f. Pest.a.men- Centurioni coperti di ferite. lmpe1·s. Conviene, E convoto, Contusione (Plin.). Conv8na, m, 8. c. Forostiero ve- niente, Sta· bene: lgnoscere te Conus, I, s. m. Cono (Cic.). Il 11 nnto insiome con oltri (Cic.). illis convenit (Ter.), 11a.: Co,icimiero del c,schetto doli' cl- Il In fo1·ma d' ad. dotto di per- venir• aliquem (Cic.), Andare 1no, in cui era infissa la cri- sona., Che si unisce, Cho si a trova.re 11lcuno, Abboccarsi niera o cresta, Jatinam. Ap,:r abbocca con un'<ra (PI.). - con esso; Domino ejus sibi (Virg.). - Dal gr. Kwvo,. I>" CuM e VE1110. ecriemplo convento esse, diFEit Con-vlilesco, vlilìii,ìire,n.Pren- Conven'ienter, av•. Conformo- (Liv.), Disse che aveva bisoder forza, vigore: lnfans con- monte o Convenientomento: gno di parlar tosto col suo va/escit(Svet.) ;Conva!uitflamConveniente~cuninatura (Cic.), padrone. Il T. for.: Conomir• ma (Quinti!.). IlGuanre, J{i,c- o, ttafara, (1d.): Convemcntcr aliquem in jus (PI.), Citare . - Comp. Credlblllor. rocchi pollici, per rialzare la zamente: C,·assa compositum Cr'edìbì'l'i'ter,at:o. Credibilmerite persona doll' attore (Giov. e (Oraz.). - Comp. Crassius. (Cic). Virg.). l!Metonimicam. per Te,- Crastì'nns, a, um, ad. Di do- Cred"itnm,I, s. n.Credito (Ben.). gedi" (Oraz.). /1E jig. por Stilo mani: Cra.,tim,.• dies (Cio.), Il Credo, dì'd!, nnm, ere, n. Cregrave, sublime (Giov.). - Dal giorno di domani; In crasti- dero, Prestar fede, e costr. col gr. >.o'.'iopvoç. m,m (Cic.), Al domani; Jn cm- dat.: Cnderealicui (ùic.) IlPasCotidì'anus e CotTd'io. V. Quo- stinum dijferre (Cic.), Diffo- sivam. impera.: Mih•jam non TIDIEN da CELLO, rtibicùlum, I, 8. n, Camera si pesterà· questa fava, cho Culmus, 1; s. m. G:imho del fru. ,Cie.): Prtzposilu8 cubicu/Q provorbialm. significa: Questa mento, Stelo, l'aglia. (Cic. o (,tet.), Primo rarnoriero, Ca- tempesta ca1 ec. - Cf. il gr. au,. Ciinabìila, ~rnm, s. 11. pi. Cuna, monti do donna. Cìilnllns, i, s. m. Tazza di terra Curo. V. Qunt. Culla (Cie.). Il Esse ili cuna· che usa.va.si no' sa.nifizj dalle Cumbo. V. Cuno. bulis (Cie.), Essere ancora. in Vestali o da' rontofici; e in Camòra, re, s. f. Bugnola da fasce. O Infanzia, specialm. s,'nso più lato, '11 azza. da bere riporvi frurnr.nt.o (Oraz.). nelle maniere ,.A CKnabulis. (Oraz.). Cìiminum, e Cyminnm, l,s. 11. A primis cunab1- Dii•bacchor, iitus sum 1 iiri, n. (1'er). - Pari. pr. Debens. m,ni.11 E pure rir. a idea di drp. lnruriare, Imperversare, Part. p. Debitus. li In forma t.ctèrmina.re, Limitare, cursumdejlectere (Tac.) 1 Diver- Jlu.eit (::ivet.). - P,ut. pr. De• Circonscrivere: J.'ju!lfundi ex· tira il corso dei fiumi altrove; fl.uens. trrn,a,n ,,arltm olea, directo Dcjlccler,iler(Lucan.).1111, Di- Do•fòdfo, lodi, fossum, è're, a. ord,n, d,jiniuut (Cic.), Al- partirsi, Allontanarsi d:1, una. Scavare, Fare una fossa.(Ora.z.). r estrema parte di questa pos- direzione: Dejiectcre e:r itinere I\ Sotterrare, Seppellire (Liv.), .,.,ione per diritta linea fan (Cic.); - via (Tac.). Il E asso!. - Pari. p. Defussus. confind i,:li ulivi; D,jiuir• im• D,jlccters (Svet.), Volgoro al- De-foro. V. D;:st:eant huc: in- Dest'(tuo, ìil, lltnm, ere, a. Despilranter, an. Disperata- ttts despondtbitur (Ter.). n De- :Mettere, Collocare in una de•enie tCic.). spondtrs animo, e Despondera terminata. direzione: Destituil IIHpiritìo, l!nia, •· /. Dispe• sibi, Promettersi, Jmpromet• omnes 8lt'fJ08 ad mensamad s, nz1one: Afferra alimi desps- tersi, Toner per sicuro: Len- (Cic.), Collocò tutti I servi alla rationem •iclorio, (Cic.), Far tulua Hortensii domum 8ibi mensa avanti di sè; Duo armali J>erdere la speranza della vit- desponderat (Cic.), Lentulo ai in medio destituuntur (Uv.). toria a qualcheduno; ..!liqu,m prometteva, ai teneva sicura, Il Lasciare, Abbandonare: Non o,i dtsperalio,um adductre la casa d'Ortensio, li Despon- ml destiltiit animus, s,d •i• 1 Sip.), Condurlo alla dispera• der, animum, ed anche eem• res mem Wedr.). UTrnlasciare, rione, F,ue ehe disperi. Il Nel plicemente, Desponder,, Di- Cessare (Liv., Ov. e Tibnll.).11 pi.: Rtcordor desp,ration,s sperare, Disperarsi, Perdersi Defraodore, Ingannare, Deln"'"""• qm ,te. (C1c.). d'animo (PI.). - Part. pr. dere: Destituere spem, studia pin,irl, itnm, llr■ , Part. p. De• alicujus (Liv.); Dcstituers alilheperare : Dtsptrar• d, regno sponau. quem morceds (Oraz.), Frodar1Ceo.), Disperare di poter con• Deaponaltna, a, nm, ad. Pro- lo della dovuta mercede. ~•re il regno: D.sperar, ab meHo In matrimonio, Sposato Pari. pr. Destitnen1. - Part. ol,quo (Ci~.), Non ùperare (SHt.). . /. pas. Deatitnen4u. - Pari. .,,,,. nmlier /ormo4a atqt,rne (Oraz.). IJ In forma d' a. La• tciare, Abbandonare: .ilrt1m duinw, (Clo.). - Part.pr. De• 1lnena. - Part. /. Dealturus. - Part. p. Dealina, usato oon l'Infinito passiTO: D,situa Cdlibrari (Li'r.), Che non è più

11

...

•·e,..

Deqondens.

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DESTlTUTIO.

-

.• DE-TESTO&.

198 -

p. Destitutus. li In forma d'a1!. ji_q,: Non sw11 des11. ('l'er.), Tort·e.r la bocca, F,ir le Distrì'.bUtì'o, 0nis, s. f. Distri- D'iurnum, i,.,;:,n. Giornale, Dia• smorfie. Il Tormentare (Svot.). bnzione, Partizione, Divisione rio (Giov. e Tac.). Il Vitto gior- Pari. p,·. Distorquens. (Cic.). I\ . Dispensa, Dispensa• noliero, che si dava a ciaPart. 1'· Distortus. \I In forma mento (Cic.). scuno schiavo (Sen.). d' ad. Torto, Distorto, Storto: Di-stringo, strinxi, strietom, Dlurnus, a, um, ad. Di e-iorno, Jlistortis est cr,,,-ibus (Oraz.), ère, a. Stringere, Impugn.,rc,I !Jinrno (Cic.).11Di un giorno Ha le gambe storte. Il Cont.raf- Brandire: Distriu_q,re gladium solo, Che dura un sol giorno fatto, Mostruoso, Doforme(Cic.). (Cic.) 11Lacernre, in senso fio.: (Ov.). - Comp. Distortlor. - Sup. j)fordaci carmine aUq,.em ,U- 1Dius. V. D1vus. Dlstortissimus. stringe,·c(Ov.), Lacerar la fama Dìiittnus, a, um, ad. Che dura Distort"io, iinis, s. f. Storci- d'alcuno con versi mordaci.I da lungo tempo (Cic.). t A••· mento, Contorsiono(Ch>.).I\Oris Il Toccare, oppure Ferire lcg- DIUTINE,Lungo tempo (PI.), distortio (Ces.), Storcimento gormento: Dist,·iugmit requor11Dì!lt"ius e Dliitiss1me. V. Dm. 1us. Da potersi o doversi abbaneon l'accetta (Cic.). llfig.: Dola- Domì'na, a,, s. /. Signora, Pa- donare (Pl.). ,. opHsaliquod (Cic.). nScher- drona (Cio.). Il Amica. (Tor.). Donar'ia, orum, s. "· pl. Dona•evolm. Fuste aliquem dolare Dom'inlit'io, linis, s. /. Signo- tivo: Donaria militaria (Tac.). (0raz.), Ba•tonare alcuno, Con- ria, Dominio -(Cic.). li Tiranni- lticompense cho si davano ai ciarlo col bastono; Dolar, do- de, Dominazione (Tac.). ·soldati coraggiosi.// Spocialm., lum (Pl.), Condurre a fl.ne una DOmì'.natUs, iis, s. m. Domina- Voti, Doni che si fanno e ~i frode. - Part. p. Dolatns. /1In ziono, Tirannide (Cic.). appendono ne' templi (Liv.). Il forma d'ad. Sbozzato: .Agresti Domì'.n'icus, a, um, ad. Del pa.- Tompio:Altaad do,w,-ia (Vir;;. falce dolaws (Oraz.), Sbozzato drone, Che appartiene al pa- Geor. 3, 633). con la scure. drone (Son.). Diinat'/o, iinis, s. /. L'atto del Dolon, onis, s. m Vela pie- Dom'inor, iitus sum, ari, n. dep. donare (Cic.). cola. della nave, Trinchetto Signoreggiare, Padroneggiare, D0nl'itivum, i, s. n. Quel1o c~w (Liv.36, 44).11L'ago o il pungi- Dominare: lJominari in suos •i aggiungeva al soldato benoglione delle pacchie o vesp.• (Cic.); Dominari inter aliquos merito sopra la p:1ultos numerabi., amiJ'animo, Dolore, Dispiacere: de' beni degli uomini. Il Pas- cos (Ov.). Il Fino al tempo, in Dolortm alic-ui wufet-re (Ci~.); eiv.: O domus a11tiquu, hcu cui oc., Finchè: Donec ngfoa Dolor, af.fi,ci (id.); Dolore ta- quam dispari dominaris domi- sacerdos .... gemin(rni pariH clct• 1,39). bit 1/ia p.-olem (Virg.); /Jmw: biscera (Tor.), Struggersi di nol(Vet.poetinCic.Off. dolore. !IAsso!. o nel pi.: Do- Iljig.: Steriles domi11antur ave- me fizimine vivo abltm·o (itl.): lores (PI.), I dolori del parto. ms (Virg.), Signoreggiano, na- Donec ta11ta res ad .senatum IlCollera, Cruccio: Dolore in- scono per tutto le sterili ave- d,.fferretur (Liv.). Il Uniscosi cmdi (Nip.). Il Virtù di com- ne. - Part. pr. Dominans. anche con altro particelle, muovere, Pietà: Oratio qua, I/ In forma d' ad. Padrone. Do- corno: Usque, Usque «dco, dolores habeat (Cic.). minante.Signore (Cic.). -Part. Usqzia eo, Eo usque: ExpeDòlijsus, a, um, ad. Astuto, /. Dominaturus. Il Verb. Domi- ctat U-'que donec tPI.); Usq1te Fraudolento (Cie.). Iljig. Cor- nator, Dominatrix, Chi o Che sessuri, douec tic. (Oraz.); ruttore, Seduttore: Dolosi domina, signoreggia, Signoreg- Usque eo timu'i, ne etc. (Cic.). nummi (Pers.). \I Dolosus ali- giatore,Signoreggiatrice(Cic.). Don'ioum, avv. Lo etesso cho quid pa,·iter ferrs (Oraz.), Che D0mlnus, i, s. m. Padrone, Si- JJonec; ma è v.oce antiquata slealmente si ricusa di sop- gnore (Cic.)-11Signore, Sovrano (PI.). portare insieme con altri al- (Curz.): Il Ma.rito od Amante D0no, lvi, atum, ire, a. Donacuna cosa.. t .Avv. DOLOSE,Jn- (Ov. e Virg.). U Capo (Svot.). re, Concedere: - prredum miligannevolmente, Con furberia D0mì'.to, lvi, litum, are, a. fre- til,us (Ces.); - alicui immorquent. di Domo, Domare, Venir talitutem(Cic.);Donai·espesno(PI.). Dolu, I, a. m. Dolo, Inganno domando (Virg.). vas (Oraz.), detto figuratam. all'altrui buono. fede, e spesso DOmo, iii, ì'.tum, ire, a. Do- del vino. li Con l'ace. di perriceveva presso gli antichi mare, Addomesticare, rif. ad sona, e l' abl. de Ha cosa. do1'aggiunto di .Malus (Cic., animali (Virg.). li jig. Soggio- nata: Pi119ui donatus munera Liv. oc.). I\Sine dolo malo (Cic.), gare, Sottomettere, Domare: - (Oraz.); Donarealiquem civitate Lealmente, Con buona fede. Il t1ationes (Cic.); - invidiam (Cic.), Il .Assol. senza \' ab!. di Dolo, posto avverbialm., Ad (Oraz.). - Part. pr. Domans. compimento, Far presenti ad alcuno, Ricompensare: Donare inganno (Nip.). n Negligenza, - Purt.f. Domitnrus. -Part. oenia malizia della volontà, /. pas. Domandus. - Pari. p. meritos in prreliis (Sali.). Il Conche in antico riceveva l' ag- Domitus. Il Verb. Domltor, Do- donare, Perdonare: Mulfo dogiunto di Bonus (Oraz.). IlMe- mitra, Domatore, Domatrice nanda ingeniis (Son.), Molto tonimicam. Cosa. inga.nna.trice (Cic. e Virg.). cose si debbono perdonare f0v.). DOmU.ì'tlo,Onis, s. f. Ritorno agr ingegni ; lnimicitia.ç do• Jlomllb'ilis, e 1 ad. Domabile a casa (Cic. Div. I, 32, 68.). nare reipublica, (Cic.), Perdo(0raz.). DOmìis, 11s, e i, s.f. Casa, Ahi- nare le ingiurie per amoro della DWmesttclltlm,avv. Per opera tazione (Cic. oc.). IlPoeticam. repubblica. - Part. pr. Dodi domestici (Svet. Ca,s. 26). Domus aviu111(Virg.), Stanza nans. - Part. /. Donaturus. I0meetìcus, a, um, aà. Dome- di uccelli; Marmorea domus J.Jart./. pas. Donandus. - Part. ■tico, Familiare (Cic.J. Il Amico \Tibull.), Marmoreo sepolcro. p. Donatus, usato anche in forI Famiglia, Casa: Unus ex ma d' ad, li Verb. Dona tor, Do.intimo ((:ic.). - Da Doatus. lomlol'i'ium, rt, s. n. Domicl- nostra domo (Cic.). 11Patria, natore (Son.). lio, Abitazione, Soggiorno, Di- Paese, Casa (Cic. ec.). fl Domi Diinum, i, s. n. Dono, Presente, mora, nel proprio e nel jig.: genit. locativo, e vale In casa: Ht?ga.lo (Cic. ee.): Dono dare Domicilium collocare (Cic.); - Domi aliquem opperfri (Tor.); (PI.), Donare, !Jare in dono; 11bi con,tituer, (Nip.). Stabi- Domi esse (PI.). 11ln patria, Ultinu, dona (Ov.), I funerali. lire il proprio domicilio; Do- Nel proprio paesi,: Domi no- Dormlo, ivi, e n, itum, ire, H • .. icilium haber, cum aliquo biles erant (Sa.ll.). UDomi mi- Dormire: Ire, abirs dormifum (Cie.), Abitare con oc.; lii do- litia,qua (Tor. ec.); Domi bel- (Oraz.), Andare a dormit'I>; Wlicdio ,uporbi,. (id.); Ve,·bo liqu,, o, d"ellique (PI.), posti Dormfre ultwn (Giov.), - arcle, lldeliler domicilium tal fo of- avverbialm., valgono In pace e, arctius (l:ic.), Dormire proDigitized by

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DORMITO.

-

Di1Brus.-

216 -

fondamento. Il JÌ[J. Non pron- gono (Virg.), Il Una delle co• bio (Sall.), Essere in pericolo; dorsi pensiero, Faro l'addor• stol!"zioni (Cic.). - Dal gr. In dubiumoenfrt(Ter.); Venire montato: .1.Yon omnibus dormio 8'piY.tJ'J, a termini pericolosi, Correr ri-(Cic.). IlProverbialm.: Dormire Dr~con'/gena, m, .,. c. Generato scbio. Il Prol/Ul dubio, posto in utramvis a1uci gloria (Cic.). JJuccre - nectaris succos (id.), llevere, grmn. Periodo (Quinti!.). aliq,um dicti., (Ter. t 'rener Suggere il nuttare; • sollicitcc Diidum, avv. Poco fa., Dianzi: qualcuno a. bada: - p,·omissis ohlivia vitm (id.), Be\'cro l'oblio, Sic s1,lt.tlas, quasi dudum non tl'roper.), Ingannarlo con vane Obliare le core della vita. li viàeris (PI.), l\li saluti come se

I\

promesso.

Il Condnrro

a forza.:

lJuar, iH carctrtm (Cie.); - ud ,.,nr/em ( id.). Il lJt1cers fa jus tLiv.), Citare al tribunalo, 11 /Jua,-e, con alcun aggiunto, come aliquam tt:torcm, 0 1 ali• p11m in matrimouium o do1,uun, o solam. 1 aliquam, vale Spo&aTe alcuna, Prenderla. por

moglie (Cos., Cic. e 'l'er. ), Il Noi

Jin,cuaggio mi lit.: Ductre, vale Capitanare, Comanaare, Con• darre: lJuctre tTe.rcitum (Ces.); • partcn, tz"·citus (Sali.); l1giouts (Ces.J; Jh,ctre ordines 1Li,.). lf Assol.: 1'u/lus contra

Ao•l,m d14cit (Liv.), Tullo marcia contro il nemico. Il Pure as.,ol. Camminaro, Procedere

aila t.e~ta: .Au,-iliurice coltor• t,, duc,bm,t (Tac.). Il Es•ore a capo, Presiodore, Governa.ra; ovyero Esser primo: Du• e,,., familium (Cic.); - tlas• 1rn1 (Quinti!.), E1:1:.icre il primo

di una classe. Il .Dttetre pom .. (Cic.), ~tdu.cimus amios (Propor.), vano dalo un aspetto di flora; ~e10 condussi una. \'ita into• Solitudo efferat ingenia (Curz.), lltrab. - l'art. pr. Educens. La solitudine rendo l'uomo ~l'art./. Educturns. - P,ut. selvaggio. Il Render feroce, fu/. pa.,.Educondus. - Part. p. rioso, Jnforocire: k'ff,raoit ca Edactns,llln formlLd'ad. Edu- c11JdesThebanos (Liv.), li Rent.to: AdlJle.~·co,tes libere educti dere duro, insensibile: Assuc~ ITeq. Il Aliato, Inalzato: 111- tudi>1,s mali ejfz, Fecondamente (Plin.). non buone: Fluer, ltixu (Cic.); eia (Svet.). OAbbondevolmente (Cic.). - 1.. .ruria (Tiboll.); - corporis Fli!to, lire, n. Ondeggiare, Gal- Comp.Fo,cnodins. -Sup. l'cad,liciis (Cic.). Il Venir meno, loggiare: raro (Lucr. S, 189). cnndlssime. llancare: J,:.r i/lo [tcmpore) Fluvìlllis, e, ad. ~•1uviale, Di Fooderiitns, a, um, ad. Confe•. fluert spes Dfa,tu (PI.), In dari [scripta] (Cic,),Scritti che Dar d neura al due per cento. nn sol parto, Ad nn corpo. O si pnbbllcano ; Foras locitar, . D1g1!1zed by

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FORCEPB.·

FORTIS.

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agtll1'm (Ter.), Affittare un l'ormldiibì'lis, e, ad. Formida• mosisslmns. t Avu. FoaMosx, campicello ad uno straniero. bile, Spaventevole (Ov.). llellamente (Propor.). - Comp. J'oreeps, oì'pla, a. c. Tanaglia Formido, ivi, itnm, lire, ti. Formosius. (Virg.),11.Molle da faoco(Plin.). Aver gran paura, Temer forte: Formula, te, s. f. dim. di For• l'orda, •• a. f. Vacca pregna Formido rnihi (PI.), Temo per rna, Piccola forma, Piccolo (sottin. Bos) (Ov.). la mia pollo; l•ormidat auro modello, Piccolo stampo (Cic.). J'ordeum, el, s. n. Forma areai• (id.), Teme che se gli rubi il I/ Forma, Maniera: Dicrndi ca per Hordeum, Orzo (Qain· suo tesoro; Formidar, alicuì fommla (Cic.), Forma, blaoiora ti!. 1, f, 14). (id.), Tomer che venga male di dire, Stile. Il Formola: Jior• ad akono; Formidar• ab ali- m•ilarum liber (Cic.), Proto• l'oro. V. Su11. J'òrensla, e, ad. Forense, Del quo (Cic.), Temer alcun danno collo: 1'estame>itor11mformul1ca(Oraz.), Le celest.i famare. ri Nel pl. (Cic. e Svet.). e.tt, iUcel (Ter.), Tn sei spacrcgioni, Il cielo. Il Che è della Ignom'in'tosus, a, um, aà. Vi- ciato, te ne puoi andare. Con natura del fuoco: Igneus vigor tu poroso, Ignominioso, Obbro- tal parola si congedavano i (Virg.).UPor estens. Caldissimo, brioso (Liv.). giudici, terminato il consiArdente (Virg.); Ignea astas Ignlirab'(Iis, e, ad. Ignoto,Igno• glio; gli assistenti, finite le (Ov.). rato (Cie.). esequie, e il popolo, ftnito H Ign1culus, I, s. m. dim. di Ignis, lgnorantì'.a, re, 8, J. Ignoran- saerifizio. IlSubito: Ilicet obr1&iPicciol fuoco,Fochorello (Quin- za, Mancanza di cognizioni ia- mur ,iumero (Virg.), Fummo til.), 11jig. Stimolo, Incitamen- torno a checchessia: - foci subito oppressi dalla moltitnto (Cic.). (Ces.); -bonarum rerum (Nip.). dine. Il Certamente, Senza dnbIgnrfer, era, crum, ad. Arden· li Asso!. Ignoranza (Cic.). bio (PI.). - Composto di IaE te, Infiammato: Axis igmfer lgnOratì'o, Onis, 8. /. Ignoran- _e LICET. (Ov.), La zoQtorrida: poet. za: Ignoratio sui (Cic.), li non Uignus, a, um, ad. D'elce o - Da Ios1s e FEno. conoscer sè stesso. Doli' elce: - pedes (Oraz.); Ign'fgìina, a,, s. m. Generato nel Ignoro, avi, l!tum, !ire, a. Non glan., (id.). fuoco, in mezzo al fuoco, int. Sapere, Ignorare: lgnorat no- liii!, a