Vocabolario della lingua italiana. Edizione minore [First ed.]

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Vocabolario della lingua italiana. Edizione minore [First ed.]

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GIACOMO DEVOTO GIAN CARLO OLI

VOCABOLARIO DELLA LINGUA ITALIANA

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1 LE MONNIER - FIRENZE

La presente edizione

tratta dal Dizionario della lingua italiana di GIACOMO DEVOTO e GIAN CARLO OLI é stata curata da LUCIANO SATTA e LORENZO

Collaboratori redazionali: GABRIELLA

ATZENI, MARCO

MAGINI

SELVETTI

Impaginazione e collaborazione tecnica: STE di Roberto Forconi Fotocomposizione:

M.C.S. (Magnetic Composition

System), Firenze

Prima Prima

edizione: novembre 1979. ristampa: marzo 1980. Seconda ristampa: settembre 1980

© 1979 by Felice Le Monnier - Firenze

Le copie del presente volume non contrassegnate dalla S.I.A.E. o dall’Autore sono da ritenersi contraffatte

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- 22070 Grandate (Como)

INTRODUZIONE

Senza preamboli macchinosi, vogliamo dire subito quello che ci preme. Chi consultera questo vocabolario ridotto, vedra presto con quanta cura, con quanta pazienza € con quanta attenzione, quasi vocabolo per vocabolo, l’opera di riduzione sia stata compiuta; quanto della ricchezza lessicale dell’edizione precedente si sia cercato di salvare, soprattutto lasciando intatta, per quanto era possibile, la personalita degli autori, e quindi conservando lo stile del vocabolario, che gli intenditori e gli studiosi sanno essere inconfondibile per la precisione, la robustezza e in genere la bellezza, per non dire parole grosse, della maggior parte delle definizioni. La presente opera ridotta ha pregi che, ne siamo sicuri, nessun altro vocabolario in edizione minore puo vantare, o almeno puo vantare in uguale misura; e che ne fanno un lavoro molto vicino, come completezza e autorevolezza, alle edizioni mag-

giori, pur essendo racchiuso in una mole (e contenuto in un prezzo) inferiore. Anzi questa edizione minore, proprio in completezza, supera spesso quelle maggiori. Si

pensi — e sembrera un paradosso — che la prima cura degli autori della revisione non € stata quella di sfrondare, ma quella di arricchire. Ancor prima che si ponesse mano alla soppressione delle voci (lo studioso di lessici guardi con quanta oculatezza questo lavoro é stato compiuto, per esempio abolendo voci desuete, ma lasciando sopravvivere quelle che portavano con sé il lustro classico ossia recavano la firma di un autore rispettabile) e alla contrazione delle definizioni, ancor prima che cominciasse Yopera di riduzione, insomma, era pronto un imponente schedario di voci mancanti, specialmente nel campo della scienza e della tecnica, e di neologismi di ogni tipo, da quello politico a quello sportivo. Pur di ospitare un qualsiasi neologismo fra i piu recenti si €é persino ritardata la stampa, con inserimenti all’ultima ora nei quali la solle¢itudine degli autori della revisione é stata pari alla grande pazienza dell’editore e del tipografo. Cosicché la soppressione delle voci o la contrazione delle definizioni é am_ piamente compensata, e non fa rimpiangere il dizionario precedente, proprio perché é Stata fatta, ci teniamo a ripeterlo, con lo scopo principale non della mera e commer-

nazione del dizionario agli studenti piu giovani, bensi per la ieceaetanel trovare ae per i numerosi neologismi che sono nati o si sono consolidati e diffusi da quando usci Vedizione maggiore, cioé da otto anni a oggi. In questo modo, dicevamo, il nostro dizionario ridotto si distingue dagli altri fratelli minori. Ma non é il solo segno di distinzione. L’aggiornamento riguarda anche le voci gia registrate e «stagionate», ora con una messa a punto grammaticale, ora con l’introduzione, nella parola vecchia, di un’accezione nuova o in ogni modo mancante, di un esempio significativo, ora persino con l’approfondimento di una definizione. Proprio riguardo alle definizioni, si deve insistere sul fatto che gli autori della - revisione non se la sono sentita di ritoccare quelle che spiccavano per l’impronta personale di Giacomo Devoto e di Gian Carlo Oli, e anche se sono intervenuti la dove era necessario per rendere |’opera piu accessibile ai giovanissimi, non hanno mai sacrificato alla semplicita la forza, l’ampiezza, il respiro, la molteplicita, se é lecito dire, delle definizioni; e cid perché loro intenzione, come naturalmente intenzione dell’editore, é stata quella di offrire, per la prima volta forse nella storia della lessicografia, un’opera ridotta che non valesse solo per lo studente, ma che soddisfacesse nella misura pil vasta possibile anche le esigenze della persona di media cultura, dell’insegnante, del professionista. Dunque un dizionario ridotto, ma non per un pubblico ridotto, anzi buono per tutti.

Si guardi per esempio come é stato conservato, e spesso arricchito, il carattere enciclopedico che era gia una delle doti pit evidenti dell’edizione maggiore. Bisogna spiegare brevemente, perché a molti sfugge il valore preciso, che cos’e il carattere en-

ciclopedico. In un vocabolario, e specialmente in un’edizione ridotta, é lecito limitarsi a dire che la fonduta é un piatto tipico del Piemonte; si da valore enciclopedico a una definizione del genere quando si aggiunge e si precisa sia pure brevemente, come questo piatto viene preparato.

C’é dunque da meravigliarsi favorevolmente e orgogliosamente di questo vocabolario, che € minore dell’altro ben noto a tutti, eppure contiene aggiunte notevoli e interessanti, che vanno dalle grandi cose come la registrazione di parole nuove, o che

solo da poco sono usate con frequenza (maschilismo, play off, garantismo, imbranato, camper, baracchino, iatrogeno, stamina e tantissime altre), alle cose piu piccole, ma che piccole sono soltanto perché meno evidenti e vanno scovate tra le righe di una definizione: tali per esempio il nuovo significato politico di autonomia, Posservazione che matusa é voce nuova ma gia in disuso, la precisazione, sconosciuta ai piu, _ che inflattivo e deflattivo sono grafie scorrette e che bisognerebbe scrivere inflativo e _ deflativo. =

Di fronte a tante novita, se n’é permessa una anche I’editore, e giuseanienic: un

ie dizionario siffatto, che ha lasciato per la strada le voci meno importanti e meno usate al solo scopo di ospitare quelle nuove, e di arricchire quelle esistenti di nuove o piu precise accezioni, un dizionario che ha operato questo quasi totale «ricambio: Per esere! come € po ppbiemente, il pid moderno e — salvo, si papery, le = ona op-

aot ressioni « di cui sié & parlato — il pi completo, non meritava in copertina il sottotitolo di «edizione minore» 0 «edizione ridotta»; che infatti non appare. Ci sembra, a questo punto, che qualsiasi altro discorso di presentazione sia inutile, tanto pid che confidiamo nell’intelligenza e nella sensibilita di chi questo vocabolario avra voluto scegliere; sicuri che esso non ha nemmeno bisogno delle nostre lodi, lasciamo a lui il giudizio.

AVVERTENZE

1) LESSICO Le voci raccolte nel vocabolario sono ordinate alfabeticamente e registrate in neretto nella forma pid comune e moderna. Le eventuali varianti grafiche sono riportate subito dopo il lemma in neretto, tra parentesi tonde e in corsivo: es. bicameralismo (0 bicamerismo), cattolicésimo (0 cattolicismo), ricuperare (0 recuperare), eporediése (0 eporediénse). oliva (0 uliva). ecc. Pure tra parentesi tonde, collocate immediatamente dopo il lemma, sono segnalate an_ che le varianti impropriamente o erratamente usate, sia grafiche sia fonetiche: es. deflativo (er_ fato, anche se comune nell’uso deflattivo), edile (errato édile), caffellatte (meno correttamente _3 caffelatte), ecc, . Ispirate al criterio dell’uso risultano le altre indicazioni apposte in corsivo subito dopo - illemma in neretto e la sua specificazione grammaticale, come /eft. (letterario), region. (regio-nale),Jam. (familiare), ecc.: es. occaso s.m., /Jett.; biéta s.f., region.; buscherio s.m., fam. La dicitura «arcaico» (arc.) invece di «antiquato» definisce forme o accezioni appartea_“nenti ad epoche passate della lingua, che possono eventualmente essere recuperate sul piano di __ una motivata scelta stilistica o per esigenze di ordine storico. Per quanto riguarda le definizioni si tende in generale a muovere dal significato piu co3 mune rispetto ai casi particolari o variamente specializzati. La distinzione delle accezioni é resa evidente mediante numeri in neretto; le varie sud-

divisioni delle stesse mediante una barra doppia o anche semplice. Con cio intendiamo venire _ incontro ad esigenze prevalentemente di comodo, dato che la ideale illustrazione del campo semantico richiederebbe un discorso libero e di volta in volta rinnovabile. ! Omografi. - 1 vocaboli omografi riconducibili a etimi diversi sono trattati autonoma-_ feeute e sono contraddistinti da un esponente progressivo collocato in alto a destra del neretto

“oe Jemma: es. lira’, lira’; miglio’, miglio’, ecc. :

Forme alterate. Non si é creduto opportuno registrare le forme alterate dei sostantivi e¢ gli aggettivi né come lemmi autonomi, né ricorrendo alle forme suffisali (-ino, -one, -accio, cio, ecc.) collocate in fondo alla trattazione del sostantivo o dell’aggettivo; se pero la forma ‘erata ha un suo significato particolare, é registrata e trattata come autonoma (es. bc

Vi 2) INDICAZIONI

MORFOLOGICHE

Della declinazione dei nomi e degli aggettivi vengono segnalati: a) i plurali irregolari: udmo s. m. (pl. uomini); b) il plurale dei sostantivi maschili in -co, -go, -a: banco s. m. (pl. -chi); mago s. m. (pl. -ghi); poéma s. m. (pl. -i); c) il plurale maschile degli aggettivi in -co, -go: antico agg. (pl. m. -chi); psichedélico agg. (pl. m. -ci); vago agg. (pl. m. -ghi); d) il plurale dei sostantivi femminili in -o: mano s. f. (pl. mani); in -cia, -gia: camicia s. f. (pl. -cie); ciliégia (pl. -gie); e) il plurale femminile degli aggettivi in -cio, -gio, -scio: mangeréccio agg. (pl. f. -ce); régio agg. (pl. f. -gie); liscio (agg. (pl. f. -sce); Sf) il femminile dei sostantivi e aggettivi in -tore: lavoratére s. m. (f. -trice); g) il plurale dei nomi composti: caposaldo s. m. (pl. capisaldi); pomodoro s. m. (pl. pomodori). Le parole straniere terminanti in consonante e accolte in italiano sono considerate invariabili (leader, premier, slogan, film, ecc.); il plurale in -s, sebbene funzionale, é estraneo alla struttura della lingua italiana. Tuttavia, per comodita dell’utente, abbiamo segnalato anche la loro forma al plurale; facciamo pero presente che nello scrivere l’uso corretto vorrebbe che la parola in tal caso fosse messa tra virgolette (« »), oppure, se stampata, in carattere verso da quello del testo in cui compare. Relativamente alla coniugazione dei verbi vengono segnalati tra parentesi tonda e in corsivo: a) la 1* persona singolare del presente indicativo quando sia sdrucciola o termini in due vocali: esorbitare v. intr. (esdrbito, ecc.); avviare v. tr. (avvio, ecc.); oppure, quando la sillaba tonica, diversa da quella dell’infinito, contenga una e o una 9, per segnalarne la pronuncia chiusa o aperta: lavorare v. intr. (Javoro, ecc.); sentire v. tr. (sénto, ecc.); b) la 1° e 28 persona singolare dell’indicativo presente dei verbi in -care, -gare, -cere, -gere, -scere, -ire: fabbricare v. tr. (fabbrico, fabbrichi, ecc.); legare v. tr. (légo, léghi, ecc.);

piacére v. tr. (pidccio, piaci, ecc.); léggere v. tr. (léggo, léggi, ecc.); condscere v. tr. (condsco, conosci, ecc.); costruire v. tr. (costruisco, costruisci, ecc.);

c) le forme fondamentali dei verbi anomali;

d) Vausiliare usato con i verbi intransitivi: esorbitare v. intr. (esorbito, ecc.; aus. avere).

Una novita rispetto alle ulteriori tradizionali indicazioni dei dizionari é rappresentata dalla segnalazione della diatesi media, specialmente in opposizione a quella riflessiva e a preferenza della consueta designazione di intransitivo pronominale: si veda la voce medio nel significato 3.

3) PRONUNCIA

Allo scopo di indicare la retta pronuncia delle parole italiane, nell’intestazione di cia-scun lemma€ stato indicato l’accento tonico, quando questo non cade sulla penultima sillaba; | _eccezionalmente pero, si é preferito segnarlo anche sulle parole piane terminanti in doppia vo-cale o in consonante (caccia, gratis); ésottinteso che gli accenti relativi alle parole treynche 0

a) la pronuncia aperta o chiusa della e (é, é) e della o (6, 6) toniche; b) la pronuncia sonora della s e della z (s, z); c) la pronuncia dura della g davanti a / + ie davanti a n (8/, gn) nei casi in cuiigl ae

ie gn non formano digramma con pronuncia palatale (glia, gnéiss);

:

d) lo iato, mediante dieresi sulla i (i) o sulla u (ii).

Per guidare il lettore, con una sufficiente approssimazione, verso la corretta pronuncia di parole straniere, é stato adottato il sistema della trascrizione fonetica con un alfabeto il pid — possibile semplificato; la trascrizione segue immediatamente, tra parentesi uncinate , la _ parola cui si riferisce o la sua variante: gap . Le trascrizioni fonetiche possono essere — intere o parziali secondo che il problema fonetico investa tutta la parola o solo una sua parte. Cy

Si veda, qui sotto, la tabella dell’alfabeto fonetico.

hy

ALFABETO FONETICO a italiana. a che tende verso é: es. a ing]. di band . vocale indistinta di timbro aperto tendente verso la vocale neutra é: es. w ingl.|

rust —rgst>.

wn

db B italiana. € ¢ dd df

dolce italiana: es. bacio , baci . italiana. d spirante (es. th ingl. di then ). (e italiana quando é vocale non tonica: es. estratto .

chiusa italiana tonica: es. cera .

*

@ aperta italiana tonica: es. terra .

.

ria

vocale neutra: es.e «muta» fr. di legon .

se ae

Jf italiana. g(h) dura italiana: es. mago , maghi . g(i) dolce italiana: es. ragia . _h

aspirata:

es.

h

ingl.

di

home

fiorentina .

;

la

iy c

di

vicolo

nella

;

pronun

z

/h aspirata che tende verso sc(i) dolce: es. h ted. di ich . — Wh profondamente gutturale: es. la pronuncia dell’arabo fellah .

1 Pevleae spivante: es.

ch

ted.

di ach

paving e j spagnola_ ti rane

VII

n n dentale: es. andare . hon velare, come in italiano davanti tengo

; a c(h)

e g(h)

dure: es. banco

,

.

n’ gn italiana: es. ragno . o_o italiana quando é vocale non tonica: es. vocale . 0 o chiusa italiana tonica: es. conca Me ie

Mike PW!i WAR cin 5Cer aa roy See,

e

ert

=

Pan

2

an

¥

*

ka

alcéva

*.

__allbites. f.Minerale: silicato di sodio e alluminio, alcaline nel sangue. aleazar s. m. sp. (in it. s. m. invar.; pl. di colore bianco o grigio. albos. m. 1. Tavola sulla quale si affiggono in sp. alcazares). Caratteristica fortezza o cittadella luogo pubblico avvisi e provvedimenti. 2. Pubblico spagnola. _ registro nel quale si iscrivono gli abilitati all’esercialce s. f. Cervo delle regioni sett. dell’America e zio di una professione: a. degli avvocati, dei medici, dei geometri, ecc, 3. estens. A. d’onore o d’oro, elenco dei benemeriti nello svolgimento di un’attivita o nel sostegno di una istituzione, o dei vincitori in una competizione; a. d’oro di un atleta, \’elenco di tutte le vittorie conseguite dallo stesso nella sua carriera. 4, Album. 5. Libro illustrato con immagi-

ni relative ad una nalita o ad un avvenimento; anche, fascicolo illustrato o a fumetti per ragazzi. albore s. m. 1. Bianchezza, chiarore, luminosita, detto spec. della prima luce, foriera del giorno. 2. fig. (genrl. al p/.). Inizi, prodromi di un’epoca o petiodo storico: agli a. del Rinascimento. alboreélla s. f. Pesce d’acqua dolce, comunissimo nei laghi, dalle cui squame si ricava un’essenza usatained dar lucentezza alle perle artificiali.

biigine s. f. Fungo parassita di piante, sulle

quali induce la malattia nota anch’essa col nome di

albugine. album s. m. Volume destinato alla raccolta di autografi-ricordo, cartoline, fotografie, francobolli ovvero ad altri usi particolari (a. da disegno) / Cu-

alcédine s. f. Sin. letterario di a/cione.

alchechéngi (0 alcachéngi) s. m. Pianta erbacea

con foglie alterne e fiori giallastri; i suoi frutti a bacca rossa vengono usati in pasticceria.

alchérmes s. m.

1. Colorante rosso vivo, pit

com. noto col nome di chermes (v). 2. Liquore otte-

nuto macerando in alcol varie spezie, aromatizzato con essenza di rose e colorato in rosso col chermes.

alchile s. m. Radicale derivato da un idrocarburo delle paraffine per sottrazione di un atomo di idrogeno.

alchilico agg. (pl. m. -ci). Di composto con-

tenente un alchile.

alchimia (e alchimia) s. f. Pretesa scienza per

mezzo della quale gli uomini pensavano di poter convertire i metalli vili in nobili, di creare medicamenti atti a guarire ogni malattia e di prolungare cosi la vita oltre i suoi termini naturali / fig. Sottile artificio, inganno.

alchimista s. m. (pl. -/). Chi esercitava ’alchimia. alchimistico agg. (pl. m. -ci). Attinente al-

stodia a libro: a. per dischi / A. musicale, antologia di brani.

V'esercizio dell’alchimia.

dei rettili, ricco di albumina, involucro protettivo e

talvolta impropr. usato anche per i gabbiani.

albume s. m. 1. II bianco dell’uovo degli uccelli e

nutritivo dell’embrione.

2. Il tessuto parenchimati-

co, ricco di sostanze di riserva, che circonda |’em-

brione del seme delle piante.

albumina s. f. 1. Gruppo importante di proteine

semplici naturali, coagulabili, solubili in acqua; le

i SP

ee ee ghee sono quelle dell’uovo, del sangue e atte. 2.ae Lo stesso che albuminuria.

_ ma

sostanze proteiche con proprieta simili alle albumine, reperibill solo nel regno animale; tra i piu noti il

-

dell’Europa del nord, alto circa due metri e lungo quasi tre, dalle caratteristiche corna a pala. —

albumindide

s. m. e agg.

1. Denominazione di

collageno, la condrina e l’osseina.

2. agg. Di so-

stanza che ha natura di albuminoide.

albuminuria s. f. Presenza di albumina nell’urina. alburno s. m. Strato legnoso che si forma ogni

anno sotto la corteccia mee alberi e degli arbusti; _ accumulandosi su quello degli anni precedenti, de_ termina l’accrescimento in spessore del tronco.

__aleaico agg. (pl. m. -ci). Metro lirico greco, usato _ -

poi anche dai latini: ¢ una strofa di quattro versi di cuii primi due sono di undici sillabe, 11 terzo di nove e il quarto di dieci. alcalde (0 alcade) s. m. Capo del municipio, con funzioni amministrative e di rappresentante del governo nelle citta spagnole. alcali s. m., invar. Sostanza capace di formare _ Sali con gliacidi.

alcalinita s. f. Eccesso di ioni ossidrili negativi in una soluzione acquosa; opposto di acidita.

alcalinizzare v. tr. Rendere alcalina una so-

stanza,

~ alcalino agg. In chim., relativo ad alcali, che ha

qualita di alcali; meralli a., il litio, il sodio, il potas310, il rubidio e il cesio, elettropositivi, che reagiscono con l’acqua sviluppando idrogeno.

ale:

le s. m. Sostanza organica azotata, di attere basico, di origine per lo piu vegetale; se si

iccole dosi, ha proprieta terapeutiche, se notevoli, risulta tossica per l’organismo.

alos is.

Eccesso patologico di sostanze

alciéne s. m. Altro nome del martin

pescatore;

alciOnio agg. Dei giorni del solstizio invernale

durante il quale si credeva che una grande bonaccia favorisse il nidificare degli alcioni; estens.: quiefe a., serenita a., assoluta, esente da qls. turbamento.

alcmanio agg. e s. m. Serie metrica della poesia greca, costituita da quattro dattili.

alcol s. m. (pl. d/coli). 1. Composto organico derivato da un idrocarburo per sostituzione di uno o piu atomi d’idrogeno dei gruppi alchilici con al-

— :

trettanti ossidrili: a. etilico (o spirito di vino), quello

che si ottiene per fermentazione e successiva distillazione di sostanze zuccherine; a. denaturato, cui

sono state aggiunte sostanze estranee per inutilizzabile nella fabbricazione di liquori mi. 2. genre. Bevande alcoliche: i! vizio alcole s. m. Variante di alcol, comune popolare e nel linguaggio scientifico.

renderlo e profu-

dell’a. nell’uso

;

lcolemia s. f. Quantita di alcol presente nel sangue. alcolicita s. f. Valore del contenuto in alcol

(genrl. etilico) di un liquido.

:

alcolico agg. (pl. m. -ci). Che contiene un alcol o

che porta alla formazione di esso: soluzione a.; fer-

mentazione a. / Come s. m. (genrl. al pl.), bevanda alcolica: vendita di a.

alcolismo s. m. L’abuso di bevande alcoliche e lo

stato

z

patologico di intossicazione che ne deriva.

alcolista s. m. ¢ f. Individuo che fa abuso di

alcolici; alcolizzato.

alcolizzare v. tr.

:

1. Ridurre ad alcol; rendere ~

alcolico. 2. Produrre in qlc. lo stato patologico dellalcolismo; rifl. (alcolizzarsi), diventare alcolizzato.

alcolizzato agg. e s. m. Individuo nel quale si riscontrano gli effetti dell’alcolismo. ee

alcolometro

s. m.

Apparecchio

per lamin

surazione della quantita di alcol etilico contenuto | miscele acquose. anaeaaateane alcova s. f. Parte della stanza, per lo’ it destinata

al letto, separata da un arco o da un’architrave



alcunché

36

chiusa da cortine; estens., camera da letto (spesso associata a peccaminosa intimita).

alcunché

(errato al/cun che) pron., lett. Qualche

cosa / In frasi negative, nulla. alcuno agg. e pron. indef. (per I’elisione e il troncamento si comporta come l’articolo uno). Indi-

ca indeterminatamente persona o cosa (meno pop. di ‘qualche’ e easdicuno)y; alpl., esprime quantita I mitata: alcuni sostengono di averlo visto / In frasi negative, ‘nessuno’, sia come agg. (non ho fatto alcun male), sia come pron. (non ho visto alcuno).

aldéide

s.

f.

Nome

di

composti

ottenuti

- sottraendo idrogeno ad alcoli primari.

aldila s. m., invar. L’altro mondo.

aldino agg. Carattere di stampa corsivo (italico)

che prende nome da Aldo Manuzio, il famoso stamatore veneziano del Cinquecento, che per primo ne

ece uso / (Edizione) a., qls. libro stampato da Aldo

Manuzio e discendenti (XKV-XVI sea aldio s. m. Presso le popolazioni germaniche

medievali, uomo di condizione fra il libero e il servo, legato alla terra che lavorava. alé inter. Esclamazione che si usa nendo termine a qlcs. (alé! anche questa é fatta!), 0, pit com., come incitamento (ale, alé Fiorentina).

alea s. f. Rischio: correr I’a., affrontare il rischio,

tentare la sorte.

aleatico

s. m.

Sorta

d’uva

nera

dall’aroma

caratteristico, da cui si ricava il vino omonimo. aleatorio agg. Incerto, rischioso // Contratti a., quelli per i quali, all’atto della stipulazione, é impossibile stabilire l’entita del rischio e a quale dei due contraenti questo sara di vantaggio (es. i contratti di assicurazione di rendita vitalizia, le scommesse

sul gioco).

aleggiare v. intr. (aléggio, ecc.; aus. avere).

1.

Volare o muovere le ali lievemente / pit com. Di venti, spirare lievemente, alitare. 2. Veleggiare. alemanno (0 alamanno) agg. e s. m. Relativo o pertinente agli Alemanni (o Alamanni), antica popolazione germanica stanziata nel III sec. d. C. sul

Meno/ poet. e lett. Tedesco.

alesaggio s. m. Diametro interno dei cilindri dei motori a scoppio o della camera dei compressori // ey eet Alesatura (v.). alesare v. tr. (aléso, ecc.). In un pezzo cilindrico,

dare \’esatto diametro stabilito (0 calibro) ad un foro cilindrico, mediante levigazione della superficie interna.

alesatdio s. m. Utensile del trapano, a forma

conica, poligonale, per alesare pezzi metallici.

alesatore

Valesatura.

s.

m.

Operaio

specializzato

nel-

alesatrice s. f. Macchina utensile per alesare, con

caratteristiche proprie del tornio e della fresatrice. alesatura s. f. L’operazione di alesare.

_ alessandrinismo s. m. Arte ornata ma priva di

ispirazione, corrispondente alla maniera eccessiva-

mente raffinata della letteratura ellenistica che fiori principalmente in Alessandria d’Egitto.

alessandrino! agg. Di Alessandria d’Egitto, e

della cultura ellenistica che vi ebbe il suo centro

principale // Di arte che presenta i caratteri dell’alessandrinismo. j alessandrino” agg. ¢ s. m. Verso risultante di due

emistichi di sei sillabe ciascuno, tipico della

poesia

classica francese, corrispondente in italiano al settenario classico o martelliano (v.). _

£

alétta s. f.

1. Gruppo di penne inserite dietro

Yangolo dell’ala degli uccelli e sporgenti dal margi-

ne esterno della stessa. 2. Nella tecnica, superficie genrl. metallica, appiattita, avente forma e finalita diverse: alette di una bomba, \impennaggio; alette di compensazione, negli aerei, piccole superfici mobili rispetto agli alettoni e al timone di direzione, per facilitare la manovra della superficie mobile maggiore cui sono applicate; alette di rollio, sulle navi, le pinne metalliche disposte longitudinalmente sul fasciame esterno dello scafo, per frenare le oscillazioni della nave.

alettare v. tr. (alétto, ecc.). Munire di alette un pezzo meccanico.

alettatura s. f. 1. Serie di alette opportunamente

disposte intorno ad un organo meccanico. razione di applicazione delle alette.

2. Ope-

alettone s. m. Parte mobile della semiala di un

velivolo che serve a variarne l’equilibrio trasversale. aleuréne s. m. Sostanza proteica di riserva, raccolta nei semi amilacei o oleosi.

alfa's. m.ef.

1, Prima lettera dell’alfabeto greco

(a); simbolo di ‘principio’, cui si contra; pone l’omega (q@), simbolo di ‘fine’: dall’a. all’omega, dal principio alla fine / A. privativo, primo elemento di composti greci, con valore di negazione pura e sem-

plice. 2. In fis.: particelle a., nuclei di elio molto veloci emessi dai nuclei atomici di sostanze radioattive o prodotti in particolari reazioni nucleari.

alfa’ s. f. Pianta erbacea delle regioni dell’Africa

sett., da cui si ricava la fibra omonima usata nella fabbricazione di cordami e della carta.

alfabéta agg. e s. m. e f. (pl. m. -d), lett. o burocr.

Di chi sa leggere e scrivere; contrapposto ad analfabeta (v.).

alfabeticaménte avv. In ordine alfabetico. alfabético agg. (pl. m. -ci). Dell’alfabeto: segni a.

/ Fondato sui segni dell’alfabeto: scrittura a. /Conforme all’ordine delle lettere dell’alfabeto: elenco a. alfabetismo s. m., non com. Il saper leggere e scrivere.

alfabéto s. m.

1. La serie ordinata di tutti i segni

(0 lettere) dei quali una determinata lingua dispone per indicare il sistema di scrittura relativo ai singoli suoni vocalici e consonantici (scrittura alfabetica);

a. fonetico, sistema convenzionale di segni, normali e diacritici, per dare l’esatta corrispondenza dei suoni vocalici e consonantici alla grafia dei fonemi. 2. fig. I primi rudimenti, principi di una scienza, di una disciplina, di un’arte, di un’attivita. 3. A. Morse, codice telegrafico costituito da un sistema di punti e linee combinati in modo da eae convenzionalmente le varie lettere dell’alfabeto, le cifre ed i segni d’interpunzione.

alfiére s. m.

1. Titolo e grado che negli eserciti si

dava al soldato cui era diera // fig. Campione to, antesignano. 2. Il gioco degli scacchi, a che si muove solo in

affidata l’insegna; portabandi un’idea o di un movimen-

terzo dei pezzi principali del fianco del re e della regina, senso diagonale.

alfine avv. Finalmente, alla fine. alga s. f. (pl. -ghe). 1. Designazione degli or-

ganismi vegetali prevalentemente acquatici, che benché diversi morfologicamente gli uni dagli altri, presentano una grande semplicita di struttura. Le alghe piu note sono le a. azzurre, le a. brune, lea. — rosse, le a. verdi, cosi dette dal colore della loro pigmentazione. P|

gebra s. f. 1. La scienza matematica che in-

segna a calcolare le quantita di ogni sorta, rappresentandole con segni universali. 2. fam. Cosa ci cile e astrusa. a dite

: 3 yaa oe k j ak bag 5i at?e id —

37

algébrico agg. (pl. m. -ci). Proprio dell’algebra.

gelato. algente agg., poet. Freddo, agg. e s. m. Dell’Algeria, di Algeri / Come s. m. e f., cittadino dell’Algeria, abitante di

ip at igesia s. f. In medicina, sensibilita al dolore.

os ma

i s. m. Strumento per determinare la

soglia per la sensibilita al dolore.

igido agg.. lett. Gelido, glaciale. Be. ologia s. f. Parte della botanica che studia le. ghe. i,Sgn s. f. La determinazione della soglia

alitosi malattie mentali. aliéno agg. 1. lett. Che appartiene ad altri. 2. Contrario, avverso, non disposto a fare, pensare, credere una cosa: persona a. da qls. compromesso. 3. s. m. Nella letteratura fantascientifica, sin. di extraterrestre. iéutica s. f. L’insieme degli accorgimenti tecnici relativi alla pesca. alifatico agg. (pl. m. -ci). In chimica organica, di qls. composto a catena aperta di atomi di carbonio.

alighiéro s. m. Asta di legno munita all’estremita

per la sensibilita al dolore.

di un ferro a uncini, che serve per facilitare la manovra di attracco di un’imbarcazione alla riva e per trattenervela; gaffa, gancio d’accosto.

algoritmi: procedimento a.

alimentare: prodotti, generi a. (anche s. m. pl. in questo senso: negozio di alimentari).

algore s. m., lett, Freddo intenso. algoritmico agg. (pl. m. -ci). Che fa uso di

©

algoritmo (0 a/gorismo) s. m. Qualunque schema procedimento sistematico di calcolo.

alimentare! agg. Attinente agli alimenti; atto ad

alimentare? v. tr. (aliménto, ecc.). Provvedere di

ar agg. Pieno o coperto o cosparso di alghe. lante s. m. Velivolo ad ali fisse, privo di motore

viveri, di alimenti; nutrire / estens. A. il fuoco, aggiungervi nuovo combustibile; a. una macchina, un impianto, rifornirli di cid che occorre per il loro funzionamento // fig. Mantenere vivo, eccitare.

alias avv. Altrimenti, in altre parole.

condotto a., Vesofago; assegno a.

0 di altro sistema di propulsione che, rimorchiato in alto da un aereo e quindi sganciato, vola sfruttando la reazione dinamica delle correnti di aria sulle ali. s. m.,

invar.

Mezzo

di difesa

addotto

alimentario

agg.

Che

serve

agli

alimenti:

alimentarista s. m. (pl. -i). 1. Chi commercia in

dall’imputato col dimostrare di essersi trovato altrove quando fu commesso il reato / estens. Scusa, attenuante in generale.

generi alimentari, spec. al minuto.

alidada s. f. Parte di uno strumento misuratore di angoli (goniometro), solidale con l’apparecchio allineatore (cannocchiale o traguardo) e recante un in-

all’alimentazione di forni, macchine e impianti.

alice s. f. Sin. di acciuga.

dice atto a individuare l’angolo da essa formato con

la

parte fissa dell’apparecchio (/embo). agg., tosc.

m. Alidore.

1. Arido, secco: terreno a. 2.8.

alidore s. m. Siccita; aridita del terreno. alienabile agg. Passibile di alienazione. alienabilita s. f. Possibilita di essere alienato.

delle industrie alimentari.

2, Lavoratore

3. Studioso dei problemi

connessi con !’alimentazione.

alimentatore s. m. (f. -trice). 1. Operaio addetto

2.

Dispositivo che alimenta del materiale necessario una macchina automatica.

alimentazione s. f. 1. Somministrazione o as-

sunzione di alimenti; coner., gli alimenti stessi. 2. Somministrazione ad un impianto o ad una macchina di materiali o di energia necessari al relativo funzionamento.

aliménto s. m.

1. Sostanza che, introdotta nel-

alienaménto s. m. Trasferimento di proprieta o

l'organismo animale, sopperisce al dispendio di energie e fornisce material indispensabili alla reintegrazione, all’eventuale accrescimento e allo svol-

alienante s. m. e agg.

gimento delle funzioni biologiche; cibo, nutrimento,

di appartenenza.

1. s. m. Nel linguaggio

giuridico, il soggetto di un negozio di alienazione. 2. agg. Che estrania l’uomo da se stesso, che causa alienazione (nel sign. 3).

alienare v. tr. (aliéno, ecc.), 1. Trasferire ad altri propriate 0 diritti (su beni immobili o mobili) a mez-

sostentamento, 2. al pl. mezzi di sussistenza che, per legge o per sentenza del magistra- —

to, si é tenuti a corrispondere ad altri (p. es. al coniuge separato).

alinea s. m., invar. Capoverso, paragrafo.

zo di vendita, donazione, mutuo, ecc. 2. Allontanare, distogliere: a. dalla stima di qlc.; alienarsi qlc., inimicarselo; alienarsi la simpatia di tutti, perderla per propria colpa. 3. Nel linguaggio filosofico, socio-economico e politico moderno, estraniare |’uomo da se stesso (v. ALIENAZIONE nel sig. 3).

aliotide s. f. Mollusco comune sulle coste italiane, detto anche orecchia di mare per la forma appiatti-

mentale; pazzo, demente // Estraniato da se stesso.

motore, munito di due ali portanti poste sotto la ca-

alienazione s. f. 1. Trasferimento di proprieta o di diritti. 2. A. mentale, stato di chi é fuori di sé, demenza, infermita mentale. 3, In filosofia, la condizione psicologica, che si vuole propria dell’uomo moderno, consistente in un suo estraniarsi progressivo dai fini e dai mezzi della civilta industriale. Non solo !’uomo non si riconosce pit nei beni mate-

caratteristici della zona dei tropici. : alitare v. intr. (dlito, ecc.; aus. avere). 1. Mandar

alienato agg. 1. Di bene che é stato oggetto di alienazione. 2. agg. e s. m. Affetto da alienazione

riali che pure contribuisce a produrre (alienazione

della cosa), ma si sente estraniato anche dalla sua stessa attivita (/avoro alienato), giungendo infine ad una frattura dolorosa della sua personalita (autoa_ lienazione).

alienia s. f. Mancanza congenita della milza. alienista s. m. (pl. -i). Medico specialista di

ta ad orecchio.

aliquota s. f. Ognuna delle parti uguali in cui é divisa una somma; quota / Percentuale del reddito 0 patrimonio imponibile, che viene prelevata come poste

aliscafo s. m. Tipo di battello a propulsione a

rena; sfruttando la spinta dell’acqua sulle ali, puod raggiungere forti velocita.

-

alisei agg. e s. m. pl. Venti regolari costanti,

fuori il fiato, ’alito; respirare.

2. estens. Soffiare

leegcrments (del vento). alite s. m. Anfibio detto anche rospo ostetrico, perche il maschio si arrotola intorno alle zampe po-

steriori le uova appena emesse dalla femmina, portandole con sé fino a quando ne escono i girini.

alito s. m.

1. Fiato, respiro: aver I’a. cattivo. 2.

estens. Lieve soffio (di vento).

es

alitosi s. f. Emissione di alito sgradevole, dovuta



alivolo

gno, genrl. acustico o ottico,

a cause varie (malattie dentarie, dispepsia, ecc.). volo agg., poet. Dotato di ali, veloce.

allacciamento

s.

m.

Collegamento,

con-

giungimento; a. elettrico, telefonico, il collegamento

_ di un impianto o di un apparecchio privato alla rete © alla centrale. allacciare vy. tr. ag ecc.). 1. Legare o stringere con lacci / estens. Legare insieme, affib-

allarmismo s. m. 1. Tendenza ad allarmarsi o ad

allarmare.

me con filo di seta annodato, a scopo emostatico o

allarmrare:

Collegamento

o

gameénto s. m. Afflusso di acqua in luogo

allea s. f., region. Viale.

alleanza s. f. 1. Patto di unione tra due o piu

y

v. tr. fallago, allaghi, ecc.). Coprir

Sparuta. allantoide

; s. f. Annesso

embrionale,

che

nei

vertebrati forniti di amnio (v.) sopperisce alla respi-

razione e ad altre funzioni vitali e di sviluppo l’embrione.

del-

allantoidéo agg. Attinente all’allantoide.

allappare y. tr. Produrre in bocca, sulla lingua, sui denti l’effetto astringente della frutta acerba. allargaménto s. m. Ampliamento nel senso della - larghezza. rgare v. tr. (allargo, allarghi, ecc.). 1. Accrescere in larghezza, ampliare: a. una strada; a. i pantaloni / A. le braccia, stenderle, aprirle per ac_ cogliervi qualcuno in un abbraccio, o anche per esprimere disorientamento o rassegnazione // fig. A. le ricerche, estenderle; parole che fanno a. il cuore, Vanimo, che confortano; a. ilfreno, concedere mag-

giore liberta / Come termine sportivo: a. in curva,

-portarsi sul lato esterno della pista o della i

tende ad

sato.

d’acqua, 0 di altro liquido, un luogo o un ambiente; inondare. ‘ allampanato agg. Di persona magrissima, _

-ci). Che

allattare v. tr. Nutrire un neonato col latte materno, o con latte animale o in polvere o conden-

-normalmente asciutto, per motivi fortuiti o di emer-

allagare

(pl. m.

come alimento del bambino nei primi mesi di vita.

con-

_ giungimento ottenuto per mezzo di lacci.

genza o per calamita naturale.

agg.

7 allato (e a lato) avv., lett. Di fianco, accanto; per lo piu nella loc. prep. allato a (0 a lato a). allattaménto s. m. La somministrazione del latte

mento: a. il telefono; fig.: a. due centri, due locilita, congiungerli con una via di comunicazione; a. un’amicizia con qlc., entrare in dimestichezza cen qlc.

f.

2. Stato di tensione, di timore diffuso, in

seguito a notizie genrl. non controllate. allarmista s. m. e f. (pl. m. -i). Chi abitualmente ‘diffonde notizie o fa previsioni allarmanti.

allarmistico

per impedire emorragie in casi d’intervento chirurgico; a. due tronchi ferroviari, metterli in comunicazione mediante un terzo. 2. Eseguire un allagcia-

ss.

per indivi-

fig. Timore, apprensione grande: mettersi in a.

biare, congiungere; part.: a. le vene, chiuderne il Ju-

allacciatura

che serve

duare una sopravvenuta anormalita nel funzionamento di un impianto, di una macchina, di un apparecchio, ecc., oppure la presenza di un pericolo. 2.

3

_ giata; a. il gioco, nel calcio, spostare il gioco sulle ali, 2. intr. (aus. avere) e medio intr. (allargarsi). Di

persone riunite insieme, spostarsi verso 1 lati la- sciando uno spazio libero al centro / fig. Spingersi oltre le proprie possibilita. SHG

v4 allargatolo s. m. Utensile con vari spigoli di

‘taglio per allargare i fori gia praticati in un pezzo metallico, Bis _allargatére s. m. Nome generico di utensili _ destinati ad allargare fori. allargatura s. f. Allargamento eseguito in un determinato punto.

allarmante agg. Che suscita grave apprensione o _ preoceupazione: notizia, situazione a, f

allarmare v. tr. Mettere in apprensione, in _allarme; destare in qualcuno improvvisa e grave

_ preoccupazione / rifl. (allarmarsi). Esser preso da agitazione.

Stati, in vista del raggiungimento di scopi politici o economici comuni; estens., anche fra associazioni, federazioni o partiti. 2. Nell’Antico Testamento, il patto col quale Dio garantiva al suo popolo la sua continua protezione in cambio dell’osservanza delle leggi da lui consegnate a Mosé sul Sinai incise su tavole di pietra, e conservate nell’Arca dell’a. alleare v. tr. (alléo, ecc.). Unire con patto di alleanza; rifl, (allearsi), stringere alleanza. alleato agg. e s. m. Impegnato in un patto di alleanza.

allegabile agg. Che si pud accludere, allegare, ovvero citare, addurre a prova, a esempio. allegaménto s. m. L’allegare dei frutti o I’allegarsi dei denti.

allegare v. tr. (allégo, alléghi, ecc.). 1. Unire insieme, accludere: a. i documenti richiesti. Citare, produrre (ragioni, prove, testimonianze); addurre come prova a Carico oppure a difesa di un imputato. 2, Produrre sui denti un effetto sgradevole (quasi fossero legati), detto spec. di frutta acerbeo di rumori stridenti. 3. Fare una lega di metalli. 4. intr. (aus. avere). Passare dallo stato di fiore a quello di frutto.

allegato

agg.

Di lettera, documento e simili,

accluso / Come s. m., documento esplicativo aggiunto a una relazione, istanza, ecc.

allegazione s. f. L’allegare o addurre o citare

argomenti,

ragioni, prove.

alleggeriménto s. m. Progressiva riduzione o

diminuzione di peso / fig. Sollievo, conforto. alleggerire v. tr. (alleggerisco, alleggerisci, ecc.).

Render leggero, o pit leggero, persona, animale o cosa, riducendone il peso ovvero liberandoli (in tutto o in parte) di un carico e del relativo eventuale

sforzo: scherz.: a. uno del portafogli, derubarlo: fig.: rendere meno grave, alleviare: a. un compito, una responsabilita // rifl. (alleggerirsi). Vestirsi di panni piu leggeri.

alléggio s. m. 1. Manovra di alleggerimento della

_allarmato agg. Che é in allarme, che rivela grave

nave, mediante sbarco totale o parziale del carico. 2. Pontone o barca usati per trasbordare il carico

~ (come suono di tamburi, di trombe, di sirene) con

nella carena di piccole imbarcazioni, per scaricarne

_ preoccupazione: un messaggio a. -allarme s. m. (pl. -i). 1. Comando o segnale

cui si chiamano i soldati a impugnare le armi 0 i ci-

-viliamettersi in posizione o in stato di difesa: dare, suonare I’a,; fig.: falso a., notizia (0 fatto), che proyoca un timore ingiustificato / Segnale di a., conge-

dalle navi che non possono accostare 0 passare so-

pra i bassifondi; maona.

3. Piccolo foro praticato

l’'acqua quando I’imbarcazione vien tirata in secco,

allegoria s. f. 1. Figura retorica per mezzo

quale l’autore esprime e il lettore

gnificato riposto, diverso da qui

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estens. Opera pittorica o plastica raffigurante un concetto astratto.

aicgaricamicute avv. Secondo il procedimento

dell’allegoria.

allegorico

agg.

(pl. m.

-ci). Che

allegoria, o ne segue il procedimento.

contiene

allegrétto s. m. In mus., movimento tra l’andante

e l’allegro; coner., il pezzo da eseguirsi in tale movi-

mento.

allegrézza

s. f.

1. Sentimento

o motivo di

soddisfazione o di serenita gioiosa. Gaiezza, vivacita di suoni o di colori.

allegria s. f.

3. estens.

1. Stato o dimostrazione vivace

d’animo gioioso e spensierato: vivere in a.; tripudio, festa: fare a. 2. estens. Gaiezza, vivacita: a. di colori,disuoni. allégro agg. 1. Di persona che prova allegrezza 0, piu com., dimostra allegria; carattere, tempera-

mento a., incline all’allegria // Vivace, spensierato,

ottimista: un tipo a.; stare allegri, far festa / euf. Donnina a., di facili costumi / scherz. Avvinazzato, alticcio // Di tutto cid che costituisce dimostrazione di allegria, vivacita, spensieratezza: faccia a., un’a. serata / Passo, trotto a., svelto, vivace; tenere a. il motore, su di giri / Finanza, amministrazione a., che nello spendere non tien conto delle disponibilita reali. 2. Che infonde allegria: musica a.; colori a., chiari, vivaci. 3. s. m. In mus., movimento assai vivo ma meno mosso del presto e del vivace; concr., il pezzo da eseguirsi in tale movimento.

allelo (0 alléle) s. m. In biologia, singolo gene

omologo di ogni serie formata da due o piu fattori.

allelomorfo agg. e s. m. In genetica o in biologia, che determina o presenta caratteri alterni o contrastanti: p. es. occhi chiari-occhi scuri nell’uomo. alleluia s. m., invar. Espressione ebraica che significa ‘lodare il Signore’ e che la Chiesa ripete in segno di giubilo nell’ufficiatura divina e nella celebrazione della Messa// fig. Esclamazione o canto di gioia, acclamazione:

cantare a.

allemanda s. f. 1. Componimento musicale in

s.

f. Esagerata

reattivita

acquisita

tollerare qlcs.: a. al fumo.

allergologia s. f. Specializzazione medica che si

occupa

delle manifestazioni

di allergia.

allergologo s. m. Specialista in allergologia. allérta s. m., invar. ‘Allarme’, nelle espressioni

mettere, essere in stato di a. (cfr. ERTA). allessare v. tr. (allésso, ecc.), non com. Lessare.

allésso avv. A lesso, cioé mediante lessatura/

Come agg.: carne allessa, capponi allessi /Come s. m., carne lessata; com., pietanza composta di varie carni lessate: un vassoio di allessi.

allestiménto s. m. Approntamento, messa a punto: a. di una flotta / A. navale: il complesso delle sistemazioni a bordo, escluso l’apparato motore,

che si fa nei cantieri di a. // Nel teatro, preparazione della parte visiva di uno spettacolo: a. di una commedia, di un'opera lirica / Nel cinema: a. scenico, il complesso delle costruzioni che vengono realizzate o aattate per girare un film. allestire v. tr. (allestisco, allestisci, ecc.). Approntare, mettere a punto: a. una festa; a. una nave, attrezzarla per la navigazione, dopo il varo; a. un esercito, formarne i quadri e distribuirne l’equipaggiamento; a. una commedia, un film, v. ALLESTIMENTO.

allettaménto! s. m. Stimolo o invito lusinghiero:

gli a. dei sensi,

allettaménto? s. m. Ripiegamento del frumento e

delle biade al suolo in seguito all’azione del vento e della pioggia. allettante agg. Attraente, invitante. allettare! v. tr. (allétto, ecc.). Attrarre per mezzo

di lusinghe o laute promesse; genre., stimolare, invi-

allenaménto s. m. Preparazione metodica del

letto; quasi esclusivamente nel rifl. (allettarsi), met-

fisico ad una prova o gara sportiva; genre., addestramento. allenare v. tr. (alléno, ecc.). 1. Dare, infonder

tersi a letto, esser costretto a letto, in seguito a malattia. 2. Della pioggia e del vento, abbattere, distendere a terra, riferito a messi, biade, ecc.

diante l’esercizio metodico e continuo / Preparare metodicamente a una gara sportiva una squadra, un atleta o anche un animale: a. un puledro per il derby. 2. rifl. (allenarsi). Esercitarsi, addestrarsi. allenatore s. m. (f. -trice). 1. Persona qualificata

3

allergia

dall’organismo verso una particolare sostanza/ Nel linguaggio corrente, avversione nei confronti di cibi, liquori, ecc. allérgico agg. (pl. m. -ci). Attinente ad allergia; com., di persona o d’organismo che non riesce a

misura pari e movimento di allegro moderato. 2. Danza popolare germanica del Settecento, considerata quale precedente storico del walzer.

lena, capacita, destrezza, anche intellettuale, me-

le

alleviaménto d’intensita: rapporti che si allentano. allergéne s. m. In med., di qls. sostanza capace di determinare uno stato di allergia.

tare.

allettare? v. tr. (allétto, ecc.).

allettato agg.

1. Obbligare a

1. Di persona costretta a letto da

malattia. 2. Di messi, biade, ecc., stese al suolo dal vento o dalla pioggia.

allettatore s. m. e agg. (f. -trice), Lusingatore

piacevole e convincente.

allevaménto s. m.

1. La prestazione delle cure

__in possesso di nozioni tecniche specifiche, addetta

necessarie al mantenimento e allo sviluppo di bam-

u |

bini, animali, piante.

all’allenamento di un atleta, di una squadra, dei cavalli da corsa. 2. Nelle corse ciclistiche dietro motori, il motociclista che fa strada al ciclista taglian-

dogli Varia. 3. agg. Che serve squadra allenatrice.

all’allenamento:

allentare y. tr. (allénto, ecc.).

1. Render pit

allentaménto s. m. Progressivo cedimento.

lento, cioé diminuire la tensione, il contatto, la pres-

sione (contrario di tendere e di stringere): a. le redini; a. un nodo, una vite; a. ilfreno (anche in senso fig., lasciare piu liberta a qlc.); fig.: a. i cordoni del__ la borsa, dare prova di generosita; a. le membra, ri-

3

2. Il complesso delle tecniche

relative alla riproduzione di animali utili all’uomo / concer. L’insieme degli animali allevati e anche il luogo attrezzato per l’allevamento. allevare v. tr. Gallévo, ecc.), 1, Curare i piccoli allattandoli, nutrendoli e custodendoli a seconda delle loro necessita; estens., riferito agli animali e alle piante, curarne la crescita; fig.: allevarsi la serpe

in seno, fare in continuazione del bene a chi poi ci rendera del ‘male. 2. In senso spirituale, educare.

allevata

s. f. L’insieme degli animali allevati

periodicamente: un’a. di tacchini.

arle // Alleviare, mitigare: a. la sorveglianza, la. allevatore s. m. (f. -trice). Persona dedita ad un isciplina, 2. medio intr. (allentarsi). Farsi meno te- allevamento di bestiame. ‘ , 30: ilcavo sé allentato / fig. Mitigarsi, diminuire alleviaménto s. m. Lenimento, mitigazione.

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alleviare v. tr. (allévio, ecc.). Rendere piu tolire vy. intr. (allibisco, allibisci, ecc.; aus.

essere). Impallidire bruscamente per paura o per altra cagione che sbigottisca.

s. m.

Registrazione

a libro di

partite contabili; certificato di a., la ricevuta dell’avvenuta registrazione di un versamento su un conto corrente postale. brare v. tr. Registrare, mettere a libro.

allibrat6ére s. m. Chi in un campo di corse é

autorizzato ad accettare le scommesse effettuate a quote da lui stesso stabilite, registrandole su un ap-

posito libro bollato dalla Finanza; a. clandestino,

chi accetta scommesse senza esserne autorizzato e senza registrarne l’importo, per evadere il fisco. allicciare v. tr. (alliccio, ecc.). 1, Far passare Vordito della tela attraverso i licci. 2. Dare ai denti

della sega una leggera ripiegatura in fuori alternatamente a destra ¢ a sinistra, per migliorarne il taglio. allicciatura s. f. L’operazione di allicciare. allietare vv. tr. (alliéto, ecc.). Rallegrare,

rasserenare, render lieto.

alliévo s. m. (f. -a). 1. Chi é allevato, educato con

ammaestramenti

in una disciplina, professione, ar-

_te; com., alunno, scolaro, discepolo: i/ saggio finale

degli a. del conservatorio / A. ufficiale, a. pilota,

ecc., soldato o graduato che studia e si prepara per divenire ufficiale, pilota, ecc.

alligatore

Nome

comune

di due

specie

di

ccoccodrilli: uno della Cina orientale, lungo sino a

due metri, e uno degli Stati Uniti d’America, lungo sino a sei metri; differiscono dai coccodrilli veri e _propri per la forma pit corta ed appiattita del muso e per alcune caratteristiche della dentatura.

allignaménto s. m. Attecchimento.

allignare v. intr. (aus. essere 0 avere). Metter

_

radici o attecchire, detto delle piante e, fig., di senti-

_ Menti, usanze, consuetudini.

allineaménto s. m.

1. Disposizione in linea. 2.

part. In marina, formazione in linea di navi che navigano di conserva / In tipografia, linea orizzontale ideale su cui poggia il limite inferiore dell’occhio medio del carattere tipografico / In economia: a. dei salari, degli stipendi, 'adeguamento degli stessi al costo della vita; a. monetario, riduzione (0 eleva~ zione), da parte di uno stato, del potere d’acquisto __aureo della propria unita monetaria, allo scopo di ristabilire un rapporto di valore con monete di altri paesi, quando questo sia stato turbato da svaluta-zione o da rivalutazione.

_

-allineare vy. tr. (allineo, ecc.).

_ disporre sulla stessa 5 soldati / Procedere ificati particolari. _ fila // fig. Adeguarsi

_allineato

1. Collocare o

linea (retta): a. un ad un allineamento 2. rifl. (allinearsi). ai tempi, alle idee

agg. Conforme

plotone di (v.) nei siMettersi in prevalenti.

ad una determinaia

a

eae



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40

lerabile, riferito spec. a sofferenze fisiche o morali.

allibraménto

_

.

4.

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rein

allocchire v. intr. (allocchisco, allocchisci, ecc.;

aus. essere). Rimanere intontito, istupidito. : allocco s. m. (pl. -chi). 1. Uccello rapace notturno con testa rotonda, occhi scuri, piumaggio di colore variante dal grigio al rosso castano. 2. fig. (f. -a). Persona goffa e ottusa.

allocromatico agg.

(pl. m. -ci). Di minerale la cui

colorazione é dovuta ad impurezze diffuse nella sua massa. alloctono agg. Di roccia o minerale rinvenuti lontani dal luogo ove si sono formati.

allocutivo

agg. Che

si riferisce al modo

di

rivolgere la parola / In linguistica: pronomi a. (0 di cortesia), quelli che si usano per rispetto nella conversazione (es. |’italiano /ei).

allocuzione s. f. Discorso fatto

pubblicamente da

un’autorita di fronte a un’assemblea.

allodiale agg. Di allodio. allodio s. m. Nel diritto germanico medievale, la

parte dei beni stabili del principe o del signore, interamente libera dalla soggezione e dagli obblighi feudali.

allodola s. f. Piccolo uccello attivamente cacciato per le sue carni saporite; ha becco sottile, ali lunghe, coda corta, dito posteriore lunghissimo; volan-

do non si posa mai sugli alberi. allogare v. tr. (allogo, alloghi, ecc.). 1. Sistemare una persona al servizio altrui; meno com., collocare qlcs. nel posto adatto: a. i libri nello scaffale / Riferito a denaro, spendere, impiegare, investire. 2. Dare in affitto terreni o case; rifl. (allogarsi), prendere alloggio presso qlc.

:

gllegeno agg. Che appartiene a un gruppo etnico e a una tradizione, soprattutto culturale e linguistica, diversi da quello dello stato di cui fa parte: minoranze a. (anche s. m. e f.: un a., un’a.).

alloggiaménto s. m. 1. non com. Apprestamento

di un alloggio. 2. Qls. costruzione atta ad ospitarei soldati secondo le necessita del momento. 3. Sede predisposta per accogliere i pezzi fissi o mobili di un meccanismo.

alloggiare v. tr. (alloggio, ecc.).

1. Dare ospi-

talita, alloggio; a. i soldati, sistemarli in alloggiamenti // estens. Collocare i pezzi di una costruzione meccanica nella loro sede. 2. intr. (aus. avere).

Avere dimora temporanea in un luogo (casa d’altri o albergo). ;

alloggio s. m.

1. Luogo destinato o adatto a

dimora stabile 0 temporanea. 2. A bordo di una nave, locale destinato all’equipaggio; sulle navi pas-

seggeri, i locali destinati ai passeggeri. alloglotto agg. Di persona o cosa che in uno stesso territorio parla o documenta una lingua diversa da quella ufficiale della maggioranza.

allontanaménto

s. m.

Progressivo

distacco;

separazione / euf. Espulsione; estromissione da una carica o da un officio. allontanare v. tr. 1. Mandare o porre lontano: a.

_ linea (politica, economica, ecc.) / Paesi non a., quelli che rivendicano una linea di condotta autonoma nei confronti dei blocchi in cui si é cristallizzata la

gle. da casa; a. il lume dagli occhi. 2. Mandar via,

discorso, ripetizione spontanea o ricercata delle medesime lettere (o _ sempl. di gruppi uguali o affini): es. chi dice donna

Indisporre, ispirare avversione: modo lontana. 4. rifl. (allontanarsi). Andar 0; scostarsi: allontanarsi dalla riva; lontanarsi dal lavoro senza permesso

- politica mondiale. allitterazione s. f.Nel

_ dice danno; feste, farina e forca; bello e buono, sacrificio salutare.

:

allo (0 all6é), Interiezione telefonica inernazionale: ‘pronto’. —

allobrogo agg. e s. m. (pl. -gi). Di un antico

popolo della Savoia; estens. (/ett.), piemontese.

cacciare, espellere / Esonerare da un incarico.

3.

di fare che alvia da un luoassentarsi: al/ fig. Distac-

carsi, abbandonare: allontanarsi dalla retta via

lopatia s. f. Terapia che sfrutta lazione dei

principi contrari a quelli che hanno provocato malattia.

;

ih

EL

Raut

ena

ge ars agg. (pl. m. -ci). Di allopatia, rela

ad allopatia.

ee

y

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P|

a

ee

etext

ee

41

__allora

cong. 1.Come

tempo

uelmomento, in quel tempo: a. si riposd; a. regno

at yesaaent ae spesso con tendenza a sostantivarsi: Ja di a., di quel tempo; da a. da quel tempo; allora allora, proprio in quel momento / Usato interrogativamente sollecita una conclusione: a., ci muoviamo? 2. Come cong. correlativa (temporale o conclusiva), mette in rilievo il legame di causa ed effetto tra due proposizioni: se proprio non ti piace, a. rinuncia; visto che insisti, a. verro.

orché cong. Quando, nel momento in cui.

ne Pe



,

alluviéne mordente nell’industria e come emostatico. all s. f. Cava di allume. alluminare v. tr. (allimino, ecc.), arc. 1. Accendere, illuminare. 2. Rifinire con pennellate

—s miniatura gia disegnata e riempita dei vari colori. alluminato agg. Miniato: codice a.

alluminio

s. m.

Elemento

chimico trivalente

(simbolo AJ), diffuso in natura in combinazione con

altri minerali; metallo bianco argenteo, molto leggero, duttile, malleabile, dotato di un’elevata resisten-

alloro s. m. Albero sempreverde a tronco eretto, con foglie lanceolate, usate in cucina per aromatizzare i cibi, fiori giallicci in ombrelle e frutti a bacca nera / Simbolo di sapienza e di gloria; quindi, fig.: gita. di qic., le sue glorie, i suoi trionfi; conquistar ’a., il successo, la gloria; dormire, riposare sugli a., abbandonarsi all’ozio dopo un primo successo, rendendolo infruttuoso.

allorquando cong. Allorché. allotrio agg. Di natura diversa.

za alla corrosione, viene impiegato nella fabbricazione di leghe leggere e di utensili da cucina.

alluminotermia s. f. Processo fondato sulla riduzione degli ossidi metallici con alluminio in polvere; nella reazione di riduzione si ha un forte sviluppo di calore, sufficiente genrl. a fondere il metallo ottenuto.

allunaggio s. m. Arrivo sulla Luna, presa di

contatto con la superficie lunare.

aliunare v. intr. (aus. avere). Posarsi sulla su-

jia s. f. 1. In chim., la proprieta di un elemento o di un composto di assumere forme e proprieta diverse secondo la diversa disposizione eel atomi o la diversa grandezza molecolare. 2. In linguistica, compresenza di parole diverse per forma e significato ma di identica origine: p. es. solido e soldo, risalenti ambedue al lat. solidus.

allotropico agg. (pl. m. -ci). In chim., relativo ad allotropia: stato a. / In linguistica, di allotropo: forme a. allotropo s. m. 1. In chim., elemento 0 composto che puo assumere forme diverse e quindi manifestaTe proprieta fisiche e fisico-chimiche differenti. 2. In linguistica, “doppione’ di una stessa parola, che mantiene lo stesso significato (malinconia e melanconia); oppure di parole, ormai autonome, discendenti da una sola: solido e soldo, ambedue dal lat. solidus.

allottare v. tr. (alldtto, ecc.), Assegnare qlcs. in

corrispondenza di un numero estratto a sorte. all right loc. ingl., usata in it. come loc. avy. Sta bene, d’accordo. allucchettare v. tr. (allucchétto, ecc.). Chiudere, assicurare con un lucchetto. alluce s. m. II dito grosso del piede, omologo del

perficie lunare.

é

allungabile agg. Che si puo allungare (per lo pit

di

ie © dispositivi meccanici).

allungaménto s. m.

1. Aumento di lunghezza o

di durata: a. di una gonna; la. delle giornate. 2. In

linguistica, il passaggio di una vocale dalla quantita

breve alla lunga. 3. [I diluire un liquido con acqua o

altro.

allungare

v. tr. (allungo, allunghi, ecc.).

1.

Accrescere in lunghezza, render piu lungo: a. un ve-

stito, ecc.; a. il passo, affrettarlo / fig.A.gli orecchi,

concentrarsi nell’ascolto; a. il collo, esser costretto ad una attesa eccessiva (propr., sporgersi nel tenta-

tivo di veder meglio)//Riferito alle membra, stendere: a. le gambe; a. le braccia; a. la mano, per chiedere o prendere qlcs.; a. /e mani, metterle addosso a Ic. (fig., rubare) /Porgere stendendo il braccio: per fours mi allunghi il pepe?; fam.: a. una pedata, un manrovescio, affibbiarli, assestarli. 2. part. Nella

scherma, eseguire un ‘a fondo’ / Nel gioco del cal-

cio, compiere un allungo. 3. rifl. (allungarsi). Farsi pid lungo; crescere di statura / Sdraiarsi. 4. Protrarre nel tempo: a. /a vita; comune il rifl.: le giornate si stanno allungando. §. In linguistica, a pro-

posito di vocali brevi che diventano lunghe. 6. An-—

pollice della mano.

nacquare, diluire con acqua: a. il vino, il brodo. allungatura s. f. Operazione o atto di allungare; concr., la parte aggiunta per allungare, appendice.

stupore e il terrore: uno scenario che allucina. lucinato agg. e s. m. (f. -a). Succubo di una

che a fondo / Nel gioco del calcio, passaggio effettuato in profondita ad un compagno smarcato he Nelle gare podistiche e ciclistiche, l’azione dell’atle- _ ta che si appresta ad una fuga / Nel pugilato, massima distensione del braccio col pugno rivolto all’in- — terno per colpire direttamente l’avversario. 5

allucinante agg. Che allucina: un film a. allucinare v. tr. (allicino, ecc.). Far rimanere assorto, quasi irrigidito, in un atteggiamento tra lo

allucinazione.

allucinatorio agg. Relativo ad allucinazione, che

produce allucinazione.

allucinazione s. f. Stato morboso in cui cid che é pura immaginazione viene percepito come realta // non com. Forma esasperata di lucidita / Errore di valutazione, abbaglio. allucinogeno agg. e s. m. Di farmaco o sostanza

che provoca fenomeni allucinatori.

allucinosi

_s. f. Sindrome

caratterizzata

da

allucinazioni in un soggetto cosciente: a. alcolica.

alludere y. intr. (pass. rem. allusi, alludésti, ecc.;

_ participio pass. alluso; aus. avere), Accennare velatamente o indirettamente a qlc. o a qlcs. y. tr. Trattare con allume; riferito alle onciarle con allume. _s. m. Minerale: solfato doppio di alpotassio, di colore bianco, usato come

allungo



s. m. (pl. -ghi). Nella scherma, lo stesso —

allusiéne s. f. Riferimento velato che fa appello

alla fantasia dell’interlocutore o lettore,

allusivo agg. Che allude o contiene allusioni. —

bee

alluvionale agg. Attinente ad alluvione, originato da alluvione: depositi a., costituiti dai materiali de-

positati a valle dai fiumi; pianure a., quelle originate _ per il riempimento di depressioni ad opera di depositi alluvionali (p. es. la Pianura Padana). sae alluvionato agg. Colpito da alluvione; riferito persona, spesso s. m.: gli a. del Polesine. alluvidne s. f. 1. Inondazione dovuta a str

ripamento di corsi d’acqua. 2, Accumulo di detriti depositati da corsi d’acqua nei punti in cui diminui- — sce la loro velocita: ad es. presso la foce dei flumi, x

A

or

alluzzare

2

3. fig. Quantita eccessiva: un’a. di improperi. alluzzare v. tr. Fare avvicinare gli animali (spec. la selvaggina e quelli da cortile), gettando loro il becchime preferito: a. i polli, ifagiani; fig., allettare, invogliare, stuzzicare: questa idea if alors. alma s. f., poet. Anima.

almanaccare

v. intr. (almanacco, almanacchi,

ecc.; aus, avere). Fantasticare; lambiccarsi il cervel-

lo alla ricerca di una spiegazione. almanacco s. m. (pl. -chi). Libro che registra le indicazioni astronomiche, meteorologiche, ecc., relative ad ogni giorno dell’anno; lunario, calendario, effemeride / part. Annuario, libro contenente tutti i dati e le notizie o le considerazioni che possono interessare, nel corso dell’annata, le persone per cui lopera ¢ compilata: a. letterario; a. scientifico, ecc. almeéno avy. Avverbio di quantita, equivalente a ‘soltanto’, inteso pero non nel senso massimo, ma in quello minimo:

dammi a. questo (e possibilmente di

_ pit!) — dammi soltanto questo (e nient’altro); realizzerd a. un milione (e forse di piu) — realizzera soltanto un milione (e non pit) / In un periodo ipotetico della irrealta, anche virtuale, indica un desiderio

minimo ma intenso: a. si pentisse (se non puo riparare); a. piovesse (se non pud Aa Sao almo agg., /ett. Che da e mantiene la vita / estens. Nobile, augusto: un a. consesso di scienziati.

alno s. m., lett. e poet. Ontano.

alocasia s. f. Pianta ornamentale, coltivata in

serra per le bellissime foglie grandi, ovali, a colori metallici, e per l’infiorescenza odorosa a spadice.

aloe (0 aloé) s. f., invar.

1, Pianta cespitosa con

foglie grasse maculate di bianco e a margini aculea-

ti, dalle quali si estrae un succo amaro usato in me-

dicina come purgante. 2. Legno odoroso dall’aguilaria, impiegato in ebanisteria. alofita s. f. Pianta che vive in terreni ricchi alogeno s. m. Sostanza semplice che -metalli produce sali: tali i quattro elementi

fornito

di sale. unita a chimici

fluoro, cloro, bromo e iodio, detti percid alogeni. aléne s. m. 1. Insieme di cerchi 0 archi o dischi

Juminosi di cui sembrano talvolta circondati il sole e la luna, dovuto a rifrazioni e riflessi della luce contro minuti cristalli di neve o aghi di ghiaccio sospesi nell’atmosfera. 2. estens. Zona sfumata di chiarore pil o meno intenso attorno a una fiamma o ad altra

sorgente luminosa / Aureola di luce; fig.: un a. di

gloria, di favore popolare. 3, Zona di colore alterato che si forma attorno al punto di un tessuto tratta_ to con benzina o altri smacchiatori.

alopecia s. f. Mancanza di capelli o di altri peli,

circoscritta o diffusa, dovuta a malattie varie.

aldsa s. f. Altro nome della cheppia (v.).

alpaca s. m., invar. 1. Varieta di lama vivente sulle Ande, il cui vello viene utilizzato per tappeti,

pellicce, cappelli, ecc. // Filato e tessuto ottenuto dal vello dell’animale. 2. Tessuto misto di lana e coto-

ne, lucido.

_alpacca s. f. Lega costituita da rame, nichelio e zinco, simile all’argento, usata spec. per posaterie.

alpe s. f. 1. lett. Le Alpi, il sistema montuoso che

delimita a Nord l’'Italia /estens. Montagna, gruppo montuoso, 2. Vasto pascolo di montagna; malga.

alpeggiare vy. tr. e intr. (alpéggio, ecc.),

1. tr.

Condurre il gregge all’alpeggio. 2. intr. (aus. avere). Di _armenti, stare all’alpeggio. ro salpeggio s. m. Esercizio del pascolo in montagna tra 1 1000 e i 2500 m, da maggio a settembre.

alpenstock s, m, ted. (in it. s, m.

a invar.; pl. ted. dlpenstocke). Grosso bastone munito

Pigs

di un puntale di ferro, usato alpéstre agg. e s. m.

nelle escursioni alpine. 1. . Pertinente o

riconducibile alle Alpi, spec. per le caratteristiche

del paesaggio; estens., roccioso, aspro al cammino o alla salita. 2. s. m. Liquore fortemente aromatizzato con erbe alpine, usato come tonico e digestivo. alpigiano agg. e s. m. Abitante delle pralgenre.. montanaro // fig. (non com.). Rozzo, selvatico. alpinismo s. m, La pratica e la tecnica di coloro che si dedicano alla scalata delle pareti rocciose pit difficili. alpinista s. m. e f. (pl. m. -i). Chi pratica l’alpinismo. alpinistico agg. (pl. m. pinismo: attivita a.

alpino agg. e s. m.

genrc., della montagna,

-ci). Relativo

all’al-

1. agg. Delle Alpi e, pit montano:

paesaggio

flora, fauna a, 2.8. m. Soldato delle truppe

a.;

dimon-

tagna, addestrato alla vita e al combattimento ad

alte quote o in clima rigido; come agg., degli alpini: manovre a., canzoni a.; cappello a. o all’alpina, munito della caratteristica penna nera.

alquanto agg. e avv. Come agg. indica ‘un certo numero’, ‘una certa quantita’: alla conferenza c’erano alquante persone / Come avv. ha lo stesso significato, riferito pero a condizione o azione nello spazio o nel tempo (si erano a. inoltrati nella selva; si trattenne a. in casa con loro) oltre che alla mag-

giore o minore intensita di un modo di essere o di-

venire (é a. invecchitto; si era a. riavuto dallo spavento). alsaziano agg. Dell’Alsazia, regione storica dell’Europa centro-occid. / Anche, nome di una pregiata razza di cani pastori tedeschi.

alt inter.

1. Comando

militare, usato talvolta

anche in alcuni sport, che impone di arrestarsi. 2. s. m. L’ordine stesso, e la relativa esecuzione: dare l’a. / Sospensione o interruzione di una marcia; so-

sta: fare un a,

altaico agg. (pl. m. -ci). Dei monti Altai, a sud del

bassopiano siberiano.

altaléna s. f.

1. Gioco che consiste nel porsi

sopra una tavola sospesa a due funi imprimendole

un moto pendolare, ovvero nel mettersi alle estre-

mita di una tavola in bilico, facendola alzare ed abbassare ritmicamente / Sin. di dondolo. 2. fig. Avvicendamento di condizioni o situazioni opposte; alternarsi di stati d’animo contrastanti: a. di speranze e di delusioni. altalenare vy. intr. (altaléno, Giocare con l’altalena.

ecc.; aus. avere).

altaléno s. m. 1, Antica macchina bellica per sollevare i soldati all’altezza della mura assediate. 2. Macchina azionata a mano per attingere acqua dai pozzi.

altaménte avv. Grandemente: me ne infischio a. /

Abbondantemente, notevolmente: regioni a. popo-

late / Con dignita, nobilita: sentire a.

altana s. f. Loggia o terrazzo coperto sopra il tetto di un palazzo. altare s. m. 1. Mensa sopra la quale isacerdoti di

rito cattolico celebrano la eae ei pastori di alcu-

ne confessioni protestanti la Cena o Comunione; a.

magegiore, il principale di una chiesa; Sacrificio dell’a., la Messa; accostarsi all’a,, comunicarsi; condurre all’a,, prendere in moglie, sposare; elevare agli onori degli a., canonizzare, proclamare santo; fig.: mettere sugli a., onorare esageratamente. 2.4, della patria, monumento che simboleggia ilculto —

della patria, delle sue tradizioni e dei suet’

i

as, 2 43 altarino s. m. Piccolo altare; scherz.: scoprire gli posto;

alto

eal a

_a., palesare le altrui magagne o malefatte, o anc innocenti debolezze.

vo dello stantuffo viene trasformato in moto rotato-

altéa s. m. Pianta erbacea perenne, leggermente pelosa, le cui foglie, radici e fiori sono dotati di varie proprieta medicinali.

alterabile agg. Soggetto ad alterarsi. alterabilita s. f. Possibilita di

perdere

macchina, motore a., in cui i] moto alternati-

o

rio dell’albero (0 viceversa).

alternato agg. Che si alterna, si avvicenda / Corrente a., V. CORRENTE / Rime a., quando i versi

dispari di una strofa rimano con i dispari e i pari con i pari.

alternatére s. m. Macchina dinamoelettrica che

peggiorare, in parte, le proprie qualita. erare v. tr. (dltero, ecc.). 1, Rendere diverso

trasforma energia meccanica in energia elettrica a

(genrl. deteriore) nella sostanza e nell’aspetto; estens., falsificare, contraffare: a. un documento; a. la verita. 2. Disturbare: cibi che alterano lo stomaco / Turbare, eccitare: basta un nonnulla per alte-

altérno agg. 1. Distribuito o ripetuto, nel tempo o nello spazio a intervalli pid o meno regolari, pan

rarlo // medio intr. (alterarsi). Uscire dall’equilibrio

normale, irritarsi / Riferito a sostanze o prodotti, deteriorarsi: i/ vino tenuto al caldo si altera.

alterativo agg. Che produce alterazione; suffissi

a., quelli che servono a formare i nomi alterati (-accio, -etto, -ino, ecc.). alterato agg. 1. Parzialmente mutato (spesso,

peggiorato, deteriorato, falsificato): sostanze alimentari a.; verita a.; documento a.;

polso a., febbri-

le / In gramm., di nome che ha subito alterazione (v.).

2. Turbato: volto a.

alteraziéne s. f. 1. Modificazione della sostanza

0 dell’aspetto di una cosa, genrl. dovuta a falsificazione, contraffazione, adulterazione: a. di un documento; a. di sostanze alimentari / In gramm., modificazione di un sostantivo, un aggettivo, un avver-

bio, mediante un particolare suffisso che da !’idea di grande, piccolo, grazioso, brutto, ecc.: casa e casetta, bello e belloccio. 2. Parziale disturbo della funzionalita fisica o psichica: a. del polso; a. del volto.

altercare vy. intr. (altérco, altérchi, ecc.; aus.

avere). Litigare a voce alta ed irritata. altérco s. m. (pl. -chi). Discussione rumorosa e scomposta. alter ego loc. lat. («un altro me stesso»), usata in it. come s. m. invar. Di persona che rappresenta in tutto e per tutto un’altra persona o che ha Yautorita per farlo.

alterézza s. f. Coscienza della propria dignita e

del proprio valore, che si manifesta nel portamento e negli atti prima ancora che nelle parole.

sabergis s. f. Pomposa ed eccessiva estimazione

i sé. alternanza s. f. 1. Successione o giustapposizione di elementi due a due contrapposti o complementari: a. di luci e di ombre / In gramm.,

presenza di due fonemi diversi nella flessione di una parola: p. es. io swono, noi soniamo mostrano |’alternanza di o-wo. 2. In agraria, il succedersi alter_ nato e preordinato di colture diverse sullo stesso

terreno. alternare v. tr. (altérno, ecc.).

1. Avvicendare

secondo un ordine rigoroso di Ssteppouzione o di successione: a. lo studio e il riposo, il divertimento e il lavoro. 2, rifl. (alternarsi). Avvicendarsi, succedersi 0 giustapporsi ordinatamente.

alternatamente avv. Scambievolmente, vicendevolmente. alternativa s. f. 1. L’alternarsi, il vicendevole . pee 0 ripetersi di due fatti o situazioni. 2.

corrente alternata.

so in maniera diversa od opposta: /’a. vicenda

delle

stagioni; le a. vicende della vita; fortuna a., mute-

vole. 2. In bot., di foglie che s’inseriscono una per nodo ai due lati del

altéro

fusto.

agg. Improntato

a maesta, dignita, fie-

rezza: portamento a. / Superbo, orgoglioso: un uomo _a. e pieno di sé.

altézza s. f. 1. La dimensione di una figura o di un corpo relativa alla distanza fra la sua estremita inferiore e ree superiore // part. In geogr.: a. di

un luogo sul livello del mare, la differenza di quota fra il luogo e il livello marino, misurata lungo la verticale / In geom., il segmento perpendicolare che

unisce il vertice alla base (nel triangolo) ovvero le due basi fra loro (in un parallelogramma) / A. di

una stoffa, la distanza fra le due cimose / A. d’ac-

qua, la profondita // Nello spazio, distanza da terra, quota: volare a grandi a. 2. concer. Punto 0 luogo —

alto da terra: gettarsi da grande a. 3. fig. Sublimita, grandezza; a. d’animo, magnanimita / Grado — elevato di facolta intellettive, eccellenza; esser all‘a. di, essere in grado di, disporre della dovuta capacita; in determinazioni geografiche all’altezza di, equivale a ‘alla latitudine di’: all’a, di Capo Horn. 4. In acustica: a. di un suono, la sua acutezza, direttamente proporzionale alla frequenza. 5. Titolo attribuito ai principi di sangue reale.

altezzosita s. f. Alterigia e superbia (spec. nel

portamento e nei rapporti umani e sociali).

altezzOso agg. Improntato ad alterigia, spec. nel comportamento e nei rapporti umani e sociali.

altica s. f. Nome comune di diversi insetti nocivi a

piante spontanee o coltivate.

alticcio agg. Di persona che ha un po’ ecceduto

nel bere, brillo.

altimetria s. f. Determinazione delle quote di un punto del terreno rispetto ad un livello stabilito. —

altimétrico

agg.

(pl. m.

-ci). Attinente

al-—

Valtimetria o agli altimetri: rilievo a.; scala a. quindi a determinare la quota.

altipiano v. ALTOPIANO. altiporto (0 altopdrto)

>

:

s. m. (pl. altiporti o

altoporti). Aeroporto di montagna. ; altisonante agg. Eccessivamente retorico: parole, — titoli a.; di nomi propri, famoso, celebre: una fami-

glia dal nome a.

altitudine s. f. 1. Altezza sul livello del mare. 2, _

lett. (fig.). Altezza: a. di pensiero.

alto agg.

:

1. Notevolmente esteso o sviluppato in

altezza: un monte a.; un uomo a. / Di notevole

celta, possibile o necessaria, tra due soluzioni; estens., ciascuna delle due soluzioni.

spessore: una fetta a. cosi / Che si trova in posizio

da, a turno. ativo agg. Che procede alternativamente: : si avvicenda in un senso e nel suo op-

montagna, al disopra dei 3000 m; estens.: giornoa

alternativaménte avv. In modo alterno, a vi-

:

altimetro s. m. Strumento che serve a misurare — laltezza (assoluta o relativa) di punti geografici e



ne elevata, dominante, ovvero nella zona superiore: la parte a. del palazzo; i quartieri a. della citta;a. —

inoltrato; notte a., avanzata // loce. D’alto bordo, v._ BORDO; ad a. livello. v. LIVELLO / fig. Andare a te-_

altoatesino

aq

oe// Di

fiume da

que uomini e a. donne formeranno la giuria / Come pron., la stessa cosa, quantita o misura: hai bevuto tre bicchieri di vino, ed io altrettanti; in risposta ad un augurio: «Buon appetitol», «Grazie, a.», 2. avv.

cui prende il nome (I’A. Adige), o é pit a nord (I’a. Italia) o si trova a una quota maggiore (Montecati-

Nello stesso modo, nella stessa misura, cosi come, né piu né meno: anche tu sei stato a. bravo.

ve ceca é pit

persona, qualcun altro, ed anche, sempl., qualcuno: altri dira che ho torto / D’altri, altrui: non desiderare la donna d’a. / In frasi negative, seguito da

sta a., sicuro della propria onorabilita; tenere a. il morale, infondere coraggio, fiducia; avere il morale

d., essere pieno di intraprendenza e di py

regione, che é piu vicina alle sorgenti del

ni a.) // Profondo: a. mare, lontano dalla costa, do-

profonda (fig.: /a questione é in a.

mare, \ontana dalla soluzione); a. silenzio // Di caffé espresso, lungo, non ristretto. 2. Specificato

da un numero, ‘dell’altezza di’: un campanile a. 65 m; di panno, largo: tela a. 70 cm. 3. Di suono, acu-

to; a voce a., chiaramente udibile. 4, Di numero, grande, rilevante: una cifra a.; prezzo a., caro, elevato; un a. stipendio, cospicuo / A. tensione, v. TENSIONE. 5. Pasqua a., che cade tardi; ma l’a. Medio Evo quello dei primi secoli. 6. fig. Eminente, eccellente, egregio, singolare: a. ingegno; tenere in

a. considerazione; a. societa, gente d’a. rango, di condizione elevata, socialmente qualificata; a. moda, \a moda creata dalle grandi sartorie; a. finanza, a. banca, i grandi finanzieri o i grandi istituti di credito; a. matematica, \o studio dei rami piu elevati di

questa disciplina; camera a., il senato; a. comando, supremo / Arduo, difficile; imperscrutabile: gli a. decreti della Provvidenza / A. tradimento, v. TRADIMENTO. 7. avy. In alto o verso l’alto: mirare a., volare a.; alto alto, all’incirca; approssimativamente. 8 s. m. La parte piu alta, piu elevata: /’a. del palaz-

zo; assol., il cielo // loc. avv. In alto, verso !’alto:

guardare in a.; in luogo alto: collocare in a.; mani

in a.!, intimazione di resa / fig. Fare a. e basso (in

un luogo), spadroneggiarvi; guardare dall’a. in basso, con alterigia, sprezzantemente; g/i a. e bassi della vita, della fortuna, ecc., le alterne vicende; farla cascar dall’a., concedere qlcs. esagerandone |’im-

altri pron. indef. sing. Un altro uomo, un’altra

che, nessuno all’infuori di, nessun altro che: non puo essere stato a. che lui.

P)altriéri (0 [/’laltr’iéri) s. m. e loc. avv. Il giorno

innanzi ieri, ieri l’altro: l’ho visto I’a.; cose d’a. (o dell’a.), del passato.

altriménti avv. Diversamente, in altro modo: non

si puo fare a. // Se no, in caso contrario: guarda di venire, a. saranno guai! altro agg. e pron. indef. 1. agg. indef. Diverso,

differente da qlc. o da qlcs. genericamente intesi (sempre in tal caso preceduto dall’art. indeterminativo): abbiamo preso un’a. strada (fra le diverse

possibili): mettiti un a. vestito (fra i tanti che hai);

come pron.: se non ci vai tu ci andra un a.; avanti

un a.; fig.: essere, parere un a., essere cambiato d’a-

spetto sia fisicamente che spiritualmente // Riferito ad una entita specifica anziché generica (sempre

preceduto dall’art. determinativo) assume il sign. di

‘opposto’ (mettiti l’a. vestito, dei due che hai; prendi Va. strada, delle due che esistono; come pron.: se non lo farai tu lo fara l’a.), spesso in correlazione

con uno sia in senso coordinante che disgiuntivo

(una e l’a, guancia; in un modo o nell’a.; come pron.: ho bisogno dell’uno e dell’a.; l’uno o V'a. fa lo

stesso) // L’opposizione a «uno» pud trasformarsi nel sign. di ‘ripetizione, continuazione, aggiunta’, e portanza o la difficolta. altro assumere il valore di ‘ancora uno’, ‘ancora un altoatesino agg. Dell’Alto Adige; come s. m. € f., po’’: un a. Napoleone; un’a. Atene; dammi un a. abitante dell’Alto Adige. foglio; vuoi ancora dell’a. pane?; ne ha fatta un’a. altocumulo s. m. (pl. altocumuli). Tipo di nubi delle sue; come pron.: ha ‘fattoquesto e dell’a.//In dall’aspetto di globi o di fiocchi bianco-grigiastri, determinazioni temporali o spaziali pud assumere il che si formano fra i 3000-4000 m di altezza. significato di ‘precedente’ (/’a. settimana, l’a. mese, altoférno s. m. (pl. altjforni). Forno a tino, a Va, anno; l’a. ieri o ieri l’a.; V'a. giorno, anche col funzionamento continuo, per la produzione della valore di “qualche giorno fa’; cio fu detto nell’a, caghisa da minerali di ferro (genrl. ossidi), disposti a pitolo) e di ‘susseguente’ (verra quest’a. settimana; strati alternati con carbon coke e fondente. quest’a. mese andro a Roma; domani I’a., dopodoaltolocato agg. Di persona di condizione o grado mani) // Sempre preceduto dall’art. determinativo, elevato, autorevole.

altoparlante s. m. (pl. a/toparlanti).

Apparecchio

per amplificare i suoni trasformando l’energia di correnti elettriche modulate a frequenza acustica in energia meccanica di vibrazione.

altopiano (0 altipiano) s. m. (pl. altopiani o

altipiani). Forma di rilievo montuoso caratterizzato, nella sua parte pit alta, da larghi ripiani ondulati: ’a. di Asiago.

altore s. m. (f. -trice), lett. o poet. Alimentatore; al

femm., nutrice.

altoriliévo s. m. (pl. altorilievi). Scultura su fondo

piano, nella quale le figure si staccano dal fondo con un rilievo maggiore di quelle de! bassorilievo.

altostrato

s. m. (pl. altostrati). Tipo di nubi

dall’aspetto di velo, di colore grigio o bluastro, che si formano a ca. 4000 m di altezza.

altresi avy., Jett. Anche, ancora; similmente, parimente. -altrettale agg., /ett. 1. Affatto simile o uguale. 2. Come avv. (arc.), similmente, ugualmente.

_altrettanto agg. e avv.

1. agg. Nella stessa

-misura di quanto. precedentemente enunciato: cin-

altro puo infine significare ‘cio che resta, che rima-

ne’: cosa farai dell’a. stoffa?; mentre me n’andavo gli a. invitati mi fissavano increduli; come pron.: gli a. verranno domani // Unito ai pronomi personali noi, voi, serve come rafforzativo: noialtri siamo di parere opposto; decidete voialtri. 2, Esclusivamente come pron. indef. trova larghe applicazioni di genere neutro (sempre al sing. e senza art.): non ho a. da fare; che a. vuoi?; non fa a. che piangere; bugiardo che non sei a.! / Spesso in contrapposizione tra pari: altro..., altro, una cosa..., una cosa ben diversa (a. é parlare, a. é fare; a. é parlar di morte, a. é morire)//loce. part. Senz’altro, senza esitazione e cioé senza obiezioni o fattori divergenti: verrd senz’a.; é senz’a. un bravo ragazzo; ben altro, cosa ben diversa: ci vuol ben a. per convincerlo!;

piu che al-

tro, é invece una loc. attenuatrice: pitt che a. é svo- -

ed rispetto a definizioni peggiori; non foss’altro, asta a definirlo: non foss’a. la sua costante incertezza; tutt’altro é una loc. fortemente negativa, al-

Vopposto: non é cattivo tutt’a.!; altro che, fortemente affermativa: ti senti di andarci? Altro che! altronde avy. 1. lett. Da un’altra parte, da alt;

_ é

_

45

? -



_ luogo, 2. D’altronde, del resto, peraltro: d’a. la colpa é tua; d’a. cosa vuoi farci?

amaranto una casa; anche, sopraelevare.

3. medio intr. (al-

zarsi). Crescere in altezza, aumentare di statura, di livello; anche intr. (aus. essere): la neve alza continuamente / Levarsi in piedi: «A/zatevi!»; levarsi da letto: a che ora ti alzi la mattina? / Sorgere; si alza il vento, si leva, comincia a soffiare. me agg., di altra persona, appartenente ad altri: i alzata s. f. 1. Sollevamento genrl. breve o impregi a.; la roba a.; talvolta anche come s. m.: chi provviso: votare per a. di mano; a. di spalle, dimostrazione di noncuranza o di disprezzo / Costruziodell’a. prende la sua liberta vende. iiismo s. m. Viva inclinazione e amore verso il ne, edificazione: /’a. dell’edificio prosegue a ritmo prossimo, che si traduce in un’attiva partecipazione serrato // fig. A. d’ingegno (spesso iron.), trovata alla risoluzione dei problemi, delle difficolta, delle singolare; a. di testa, puntiglio, capriccio; a. di seudi, generale presa di posizione ostile contro qlc. 2. necessita altrui. altriiista agg. (pl. m. -i). Chi pone !’altruismo alla Soprammobile o vassoio a pi ripiani; la parte rialbase del proprio operare. zata di un mobile appoggiata alla parete. 3. La facaltrilistico agg. (pl. m. -ci). Improntato ad cia verticale dello scalino. un’attiva partecipazione ai problemi ¢ alle difficolta alzato agg. Sollevato, tirato su / Stare a., non del prossimo, andare a letto, vegliare. altura s. f. 1. Luogo naturalmente elevato: dall’a. alzavola s. f. Anatra selvatica di piccole si dominava la valle. 2. Alto mare: pesca d’a. dimensioni e dalle carni saporite; é da noi di doppio s. m. In marina, pilota di altura, cioé di passo. lungo corso. alzo s. m. Congegno graduato (a seconda delle turiero agg. Di nave o di navigazione di alto distanze di tiro) che si applica su alcune armi da fuoco per puntare con maggiore esattezza. mare. aliiatta s. f. Scimmia urlatrice, dal corpo tozzo e amabile agg. 1. Attraente, che si fa amare, che dalla lunga coda prensile, vivente nelle foreste del sa piacere; degno di essere amato; estens., garbato, Sudamerica. gentile, grazioso. 2. Gradevole, piacevole; vino a.,

‘Ove avy. In un altro luogo: in quel tempo mi

trovavo a.; fig.: aver la testa a., pensare ad altro. altrui pron. e agg. 1. pron. indef. ((/ett.). Altra persona: come a. piace; come ad a. sembra. 2. Co-

alunnato s. m. Ufficio e condizione di alunno (nel

tendente al dolce.

alunno s. m. (f. -a).

rattere; l’a. di un luogo. 2. Cortesia, gentilezza di modi: una donna di grande a. amaca s. f. Giaciglio costituito da una rete di corda o da un pezzo di tela legati al tronco di due

sign. 2) / La durata di tale ufficio 0 condizione.

1. Scolaro, allievo; com.,

scolaro delle scuole elementari e medie.-2. Impiegato assunto in prova in alcuni uffici; nell’amministrazione statale: a. d’ordine, l’impiegato al grado iniziale.

alveare s. m. Arnia provvista di favi e popolata di api / fig. Luogo brulicante di folla; a. umano, grosso e sovrappopolato edificio. alveo s. m. Parte di terreno occupata da un corso

o da uno specchio d’acqua. alveolare agg. 1. Che ha struttura ad alveoli. 2. Attinente, relativo agli alveoli dentari: piorrea a.

alvéolo

s. m._

1. Piccolo

ricettacolo

com-

pletamente chiuso oppure aperto da una sola parte. 2. In anat.: a. dentari, piccole escavazioni del margine dei mascellari in cui si impiantano le radici dei denti; a. polmonari, le cavita a fondo cieco che chiudono le ultime ramificazioni dei bronchi.

alvo s. m.

1. lett. Ventre, intestino; utero. 2. In

med., la cavita intestinale.

alzabandiéra

s. m., invar. L’atto solenne di

alzare la bandiera a un’ora determinata; la cerimonia relativa.

.

1. Grazia, dolcezza: a. di ca-

alberi oppure a due arpioni confitti in due pareti, ad una certa altezza da terra. amadriade s. f. 1. Ninfa dei boschi della mitologia greca, che nasceva e periva con |’albero che le era sacro. 2. Grossa scimmia africana dal muso canino; caratteristica del maschio una folta criniera argentea.

amalgama s. m. (pl. -i). 1. Lega di un metallo col

mercurio. 2. Mescolanza di elementi eterogenei o contrastanti fusi in una unica entita o funzionalita; anche fig.: la squadra non ha ancora raggiunto la.

amalgamare v. tr. (amdlgamo, ecc.).

1. propr.

Unire in lega un metallo con mercurio. 2. com, Impastare insieme: a. gli ingredienti di una salsa / fig. Dare una coordinazione funzionale e definitiva & intenti o di caratteri, fondere; anche rifl. (amalga-

marsi): l’orchestra non s’é ancora amalgamata.

amameélide s. f. Arbusto orginario dell’ America sett., dalle cui foglie e dalla corteccia si estraggono

alzabile age. Che puo essere alzato. sostanze medicinali astringenti ed emostatiche. alzaia s. f. 1. Cavo per rimorchiare da terra i amanita s. f. Nome scientifico di diversi funghi

natanti lungo un canale. 2. La strada parallela al canale, dalla quale si esegue il rimorchio, per mezzo di uomini, animali da tiro, o mezzi meccanici. -alzaménto s. m. Sollevamento, aumento di quota, di altezza, di spessore. alzare v. tr. 1. Tirare o spingere in alto, sollevare: a. un peso da terra; a. il capo, gli occhi; a. le vele, _ partire per mare; a. la bandiera, inalberarla; a. le mani, provarsi a percuotere, o fare atto di arrender>

amabilita s. f.

con lamelle disposte a raggera sotto il cappello e il gambo con anello; diversi sono commestibili, altri velenosissimi (v. AGARICO, FARINACCIO, OVOLO, TI-

GNOSA). amante agg. es. m.ef. 1. agg. Di chi ama, o ha inclinazione o prova diletto per qlcs.: essere a. dello sport, della musica classica, del buon vino. 2.8. m.

e f. Chi é legato d’amore per una persona; com., chi ha una relazione amorosa illecita.

si; a. le spalle, in segno di noncuranza o di disprezamaniiénse s. m. 1. Chi, prima della diffusione 0; a. le carte, dividere il mazzo in due parti dopo dei libri a stampa, copiava manoscritti per mestiere, che uno dei giocatori le ha mescolate 7 fig. A. il al servizio di privati, ovvero per la vendita al pubezzo, aumentarlo; a. la voce, gridare; a. il gomito, blico in botteghe di librai. 2. Impiegato addetto a = dere pill del necessario; a. i tacchi, fuggire, sheets scrivere a mano atti e documenti. e; a. la cresta, insuperbirsi; a. alle stelle, esaltare amaranto s. m. Pianta erbacea coltivata nei za misura. 2. Costruire, edificare: a. un tempio, giardini per le belle infiorescenze a fiori piccoli, ver-

_ amarasca

AG

ae

~_

=

£

ticillati, penduli, di colore rosso caratteristico. 2. amimo virile e dedita alla Colore tra il rosso e il crémisi.

amarasca s. f. Varietadiciliegia:v.MARASCA.

amare

v. tr.

1. Sentire e dimostrare

amore,

affetto, inclinazione per qlc. o qlcs.: a. il prossimo, la famiglia, il lavoro, Vallegria, la vita all’aperto; anche di animali: i] cane ama il padrone / Di piante, richiedere per il proprio sviluppo: /’ortensia ama

_

lerizza, ora in disuso.

)

eae

amazzoniano (0 amazzonico; pl. m. -ci) agg.

Delle popolazioni indigene dell’Amazzonia, regione dell’America merid. attraversata dal Rio delle Amazzoni.

amazzonite s. f. Minerale in cristalli di color

verde smeraldo o verde mela, usato come gemma. amba s. f. Nome di montagne a tronco di cono,

l'ombra, la vite ama i terreni sassosi. 2. Desiderare con l’animo e con i sensi, essere innamorato, fare lamore.

Amba

amarezza, angustia o disgusto / rifl. (amareggiarsi).

volutamente tortuoso ed oscuro: parlare senza am-

amareggiare v. tr. (amaréggio, ecc.). Riempire di

Afflliggersi, rattristarsi. Rattristato, angustiato, amareggiato agg. disgustato. amarena s. f. 1. Sorta di ciliegia amarognola. 2. Lo sciroppo che se ne ricava. amaretto s. m. 1. Biscottino croccante di forma rotonda, cui la pasta di mandorle conferisce un caratteristico sapore. 2. Liquore dal caratteristico sa-

pore dimandorla amara. amarezza s. f. Sapore amaro / fig. Senso di doloroso rammarico, di pungente tristezza. amaricante agg. Di sapore amarognolo, ma non sgradevole.

amarillide (0 amarilli) s. f. Pianta erbacea con foglie nastriformi, fiori rosa o bianchi simili al giglio, molto profumati.

amaritudine

s. f., Jett.

Rancore

o

cruccio

persistente, amarezza. amaro agg. 1. Che da al palato la sensazione eres al dolce, tipica di alcune sostanze come la china, il caffé, il rabarbaro, |’assenzio, la genziana. 2. fig. Improntato a dolorosa contrarieta: parole a.; un’a. esperienza; restar con la bocca a., scontento, deluso, disgustato (propr., per cattiva digestione o per aver mangiato cose di sapore amaro); riso a., visibilmente sforzato e che tradisce una tristezza profonda; come s. m.: dopo il dolce vien l’a.; c’é dell’a. "ea loro, del rancore. 3.s. m. Sapore amaro:

Va. del radicchio / Sostanza amara (farmaco, liquore digestivo o stimolante dell’appetito, ecc.) // Malattia del vino, che ne corrompe il sapore. ne agg. Di sapore amaro ma non

sgradevole. amarone s. m. Classico vino rosso della Valpolicella, fatto con uve leggermente appassite.

amarére

s. m. Sapore amaro, spec. del vino

attaccato dall’amaro / Difetto che si riscontra tal-

caratteristiche dell’altopiano etiopico: Amba Alagi, Aradam.

ambage

s.

f. (pl. -gi), Jett.

Giro

di parole

bagi, con risoluta chiarezza // propr. Cammino tortuoso, andirivieni di strade.

ambarvali s. m. pl. (0 ambarvalie s. f. pl.). Antica

festa romana della purificazione delle messi.

ambasceria s. f. Gruppo di persone con incarico

di ambasciatori.

ambascia s. f. (pl. -sce). Angosciosa oppressione

dell’animo, accoramento struggente / propr. Grave difficolta di respiro. ambasciata s. f. 1. Residenza di un ambasciatore; il complesso dei funzionari da lui dipendenti. 2. Messaggio trasmesso da un ambasciatore o inviato speciale // Nel linguaggio comune, semplice notizia recata per incarico ricevuto.

ambasciatore s. m. (f. -trice). Rappresentante

diplomatico di un governo presso un altro // Nel linguaggio comune, semplice messaggero.

ambata s. f. L’estrazione al lotto di un ambo composto di un solo numero dato accoppiato con uno qls. degli altri 89. ambe agg. pl. f. v. AMBO.

ambedue agg. e pron., invar. Tutti e due, l’uno e

Yaltro: lavarsi con a. le mani; furono a. puniti.

ambi agg. m. pl. v. AMBO.

ambiare v. intr. (ambio, ecc.). Andare d’ambio.

ambiatére s. m. Cavallo da corsa addestrato

nell’andatura di ambio anziché di trotto.

ambidestrismo s. m. La capacita di adoperare

tanto la mano sinistra (0 il piede sinistro) quanto la destra (0 il piede destro). ambidéstro agg. Che si vale della mano sinistra (o del piede sinistro) altrettanto bene che della destra (0 del piede destro): pugilatore a., calciatore a.

ambientale dizioni a.

agg.

Relativo

ambientaménto s. m.

!

all’ambiente:

con-

1. Adattamento all’am-

biente in senso proprio e figurato. 2. In archit., la ricerca intesa ad armonizzare le forme di edifici nuovi con le caratteristiche dell’ambiente in cui deamarra s. f. Cavo da ormeggio. vono inserirsi. amarrare v. AMMARRARE. ambientare v. tr. (ambiénto, ecc.). 1. Adattare amato agg. Prediletto: persone, luoghi a. /Come all’ambiente o collocare nell’ambiente adatto / fig. s. m., la persona del cuore. amatére s. m. (f. -trice). 1. Chi si diletta Riferito a un personaggio, inquadrarlo nel suo clicostantemente di qlcs.: a. delle arti, radioamatore / ma storico. 2. rifl. (ambientarsi). Adattarsi, abiRicercatore, collezionista (spec. di oggetti d’arte, ci- tuarsi, assuefarsi a un ambiente. ambientazione s. f. 1. Il complesso di cio che meli, ecc.). 2. non com. Amante. 3. Dilettante. _amatorio agg., Jett. Pertinente all’amore, che occorre per la decorazione e l’arredamento di una casa, oppure per gli allestimenti scenografici nel induce amore.

volta in certi formaggi grassi.

- amatriciano agg. Di Amatrice (cittadina in prov. di Rieti) / Spaghetti all’amatriciana (0 alla matri-

_ciana), conditi con sugo fatto di guanciale, cipolla e pomodoro, e cosparsi di pecorino romano.

- amaurosi s. f. Perdita totale della vista, permanente o temporanea, in conseguenza di una __alterazione dei nervi ottici o della retina, o di varie malattie.

amazzone s. f. 1. Cavallerizza / propr. Donna di

teatro e nel cinema. 2. non com. Ambientamento. ambiénte s. m. 1. Lo spazio circostante considerato con tutte o con la maggior parte delle

sue caratteristiche; temperatura a., non alterata ar-

tificialmente / L’insieme delle condizioni fisico-chi-

miche e biologiche che permettono e favoriscono la

vita degli esseri viventi // fig. Complesso di condizioni sociali culturali e morali, nel quale una Per j na si trova, si forma, si definisce:a.equivoco,

a. s

_

ae

eee

>

‘no, ecc.; cambiare a., non

nie abituali. 2,estens.

americanista

ht

piti luoghi e

Vano, stanza, locale.

“ambigénere age. Di sostantivo che ha una sola

terminazione valida sia per il maschile che per il femminile: es. il custode, la custode, il pianista, la

pianista.

ambiguita

s. f. Condizione

che implica

la

possibilita di una duplice interpretazione: /’a. di una frase / Doppiezza, falsita: l’a. del suo carattere. ambi agg. Che denota ambiguita, che ammette dueo piu significati: termine a. // Che suscita / perplessita circa l'intenzione o il fine ultimo; falso, Ipocrita: comportamento a.

ambio s. m. L’andatura dei quadrupedi quando

“riaitnewcs contemporaneamente gli arti dello stesso

ato. ambire v. tr. (ambisco, ambisci, ecc.). Desiderare

assiduamente e intensamente: a. un titolo, a. una carica, ecc.; anche intr. (aus. avere): a. al posto di

ambrosiano agg. 1. Pertinente a S. Ambro Vescovo di Milano; rito a., il rito liturgico della diocesi di Milano. 2. Proprio della citta di Milano: Biblioteca a. (estens.: manoscritto a., della Biblioteca ambrosiana) / Come s. m. ¢ f., milanese vero, nato e vivente in Milano.

ambulacro s. m. Corridoio tra il colonnato e la cella del tempio greco; genre., in archit., ambiente secondario per lo pit a portico, sviluppato nel senso della lunghezza. ambulante agg. Che va, o cammina, © gira attorno; venditore a., senza sede e bottega fissa (anche come s. m.: un a.); fig. (scherz.): enciclopedia a., di persona molto erudita.

ambulanza s. f. 1. Reparto sanitario mobile gli eserciti in guerra o per le popolazioni civili sinistrate. 2. Veicolo destinato al trasporto urgente di malati o feriti; vy. anche AUTOAMBULANZA.

ambulatoriale

agg.

Che

ha

luogo

nel-

dirigente.

l’'ambulatorio:

ambito s. m. Spazio delimitato e genrl. concepito come spettante a determinate manifestazioni 0 attivita: l’a. della famiglia; I’a. delle scienze esatte; l’a. delle proprie funzioni.

camminare dal punto di vista funzionale e fisiologico: apparato a. 2. s. m. Locale destinato a visite

ambito agg. Desiderato vivamente, ricercato.

ambivalénte agg. Che presenta ambivalenza.

ambivalénza s. f. La sussistenza di due motivi o

elementi dinamici diversi ma non necessariamente contrastanti.

ambiziéne s. f. Desiderio assiduo di affermarsi e

distinguersi / In senso buono, desiderio legittimo di migliorare la propria posizione o di essere valutato

secondo i svi meriti // coner. L’oggetto del desi-

derio: a. soddisfatte.

ambiziéso agg. Dominato dall’ambizione / Che

rivela un eccesso di ottimismo e di presunzione:

progetto a.

ambliope s. m. Persona affetta da ambliopia. ambfiopia s. f. Diminuzione dell’acuita visiva di

un occhio, senza che esistano lesioni organiche del

bulbo oculare. ambo agg. es. m. 1. age. (lett.). Tutti e due, l’uno e l’altro; é genrl. invar., al pl. pero puo avere anche me: forme distinte: ambi al maschile, ambe al femminile. _ 2. s. m. Combinazione di due numeri sulla stessa fila o nella stessa ruota, che da diritto a premio rispettivamente nel gioco della tombola o del lotto. ambone s. m. Tribuna rialzata, che nelle prime chiese cristiane serviva spec. alla lettura dell’epistola o del vangelo.

ambra s. f.

1. Resina fossile di colore giallo

_ chiaro, giallo scuro o bruno, contenente spesso inclusioni di resti vegetali o d’insetti; é usata per oggetti di ornamento. 2. A. grigia, concrezione che si orma nell’intestino del capodoglio, usata come in> grediente di profumi. ambrato agg. 1. Di un colore paragonabile a Pues dell’ambra (gialla). 2. Profumato d’ambra

- (grigia).

ambrétta s. f. Pianta erbacea con fiori di colore

_ giallo o bianco o violetto 0 rosso o roseo 0 azzurro, molto profumati. ambrogétta s. f. Mattonella di terraglia smaltata, rivestimenti di pareti o per pavimenti. sia s. f. 1. Il cibo degli déi omerici, cui si ibuiva il potere di rendere immortale chiunque gustasse / estens. Cibo o bevanda prelibata o

a // poet. Sostanza profumata o la fragranza mana.

2. Pianta erbacea simile alla ruta,

come tonico e nei disturbi isterici.

nd: ie

visita a.; servizi, cure a.

ambulatorio agg. e s. m.

1. agg. Attinente al

mediche o cure extra-ospedaliere.

améba

s. f.

1. Nome

di diversi

protozoi

unicellulari, caratterizzati dall’assenza di scheletro e da una continua mutazione di forma per I’emissione

di pseudopodi che servono alla deambulazione e alla presa dell’alimento; diversi sono parassiti dell’uomo. 2. Nel linguaggio comune, sin. di amebiasi.

amebéo agg. Di canto con versi declamati al-

ternativamente, tipico della poesia pastorale.

amebiasi s. f. Malattia infettiva

provocata da

un’ameba, che si localizza spec. nell’intestino.

amebdide agg. Che presenta analogia di aspetto

o di comportamento con quello dell’ameba.

amen

‘Certo,

in verita’,

‘cosi

sia’, formula

liturgica con la quale si concludono le preghiere / Come s. m.: in un a., in un momento; essere all’a., alla fine.

amenita s. f. 1. Attrattiva di luoghi o paesaggi

piacevoli, ridenti. 2, Modo di esprimersi tra l’arguto e il faceto; coner., motto o espressione faceta.

améno agg. 1. Attraente, ridente: una valle a. 2. Dilettevole: compagnia a. / Letteratura a., che ha

per fine piu il diletto che l’educazione // Strano, bizzarro: tipo, capo a.

amenorréa s. f. Assenza del flusso mestruale.

amento s. m.

1. Correggia di cuoio fissata al

giavellotto dei soldati romani, per facilitarne la pre-

sae illancio. 2, Infiorescenza a spiga con fiori unisessuati (o solo staminiferi o solo pistilliferi).

ameénza s. f. In psichiatria, grave disturbo della

coscienza, di origine tossica, caratterizzato da com-

portamento incoerente, allucinazioni, ecc. amenziale agg. Di amenza: stato a.

americana s. f. Gara ciclistica su pista a coppie,

consistente nella disputa di piu traguardi. americanata ss. f., scherz. Impresa, manifestazione eccentrica e clamorosa, con riferi-

mento a certi aspetti della tecnica pubblicitaria statunitense.

americanismo s. m. 1. In linguistica, parola 0 locuzione usata da americani parlanti lingue europee ed eventualmente adottata in queste ultime (p. es. okay, self-service, super-market). 2. Eccessiva ammirazione per i fatti, 1 costumi e la politica degli Stati Uniti d’America. ‘ americanista s. m. e f. (pl. m. -i). Studioso di americanistica.

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americanistica americanistica s. f. Studio specializzato delle

amilasi s. f. Enzima (vegetale0animale) capace

civilta dell’America precolombiana; oggi, anche lo di scindere l’amido in maltosio. amina v. AMMINA. studio della letteratura nord-americana in quanto amista (o amistade e amistate) s. f., arc. o lett. distinta da quella inglese.

americanizzare

v. tr. Improntare ai costumi

Amicizia.

amitto s. m. Sopravveste portata dai Romani americano agg. 1. Dell’America / Come s. m. e sulla tunica / Panno bianco di lino con due nastri

americani; modellare sul tipo americano.

per legarlo in vita, che il sacerdote si pone attorno de- al collo come primo indumento liturgico quando si para per celebrare la Messa 0 per officiare altre fun-

f., abitante di una regione dell’America, com. degli

Stati Uniti / All’americana, secondo il costume

e americani; partenza all’a., in atletica, quella dele gare di velocita, in cui l’atleta piegato sulle gambe e con le mani a terra e il corpo proteso in avanti sfrutta la spinta iniziale di tutti e quattro gli arti. 2. s. m. Aperitivo a base di vermut e di estratti amari, con aggiunta d’acqua gassata e scorza di limone.

americio s. m. Elemento chimico (simbolo Am),

Ottenuto per trasformazione del plutonio.

amerindio agg. e s. m.

1. agg. Degli indiani

ametista

varieta di quarzo

d’America: civilta a. 2.8. m.e f. lidiontte dell’America: un a., una a.

s. f. Minerale:

di

colore viola, usata come pietra preziosa.

ametropia s. f. Anomalia dell’occhio per cui Vimmagine anziché sulla retina si forma o davanti ad essa (miopia) o dietro di essa (presbiopia).

amianto s. m. Minerale: varieta di serpentino

fibroso usata per fabbricare tessuti incombustibili e materiali di rivestimento antincendio.

amicare v. tr., lett. (amico, amichi, ecc.). Affezionare, rendere amico; amicarsi qlc., renderselo amico. — amichévole agg. Conveniente ad amici o fra

amici, improntato ad una simpatia o giovialita af-

fettuosa: rapporti a.; maniere a. / Incontro a., tra due squadre sportive, non valido agli effetti di una graduatoria o della conquista di un titolo. amicizia s. f. 1. Reciproco affetto costante e

operoso tra persona e persona; fare a. con qlc. 2. concr. Persona con la quale si sia in rapporto di amicizia (spec. al pl.): uomo di poche a. amico s. m. ¢ agg. (f. -a; pl. m. -ci). 1.8. m. Chi si trova in rapporto diamicizia con qlc.: a. d’infanzia; Jarsi un a.; ae da a., sincero, disinteressato; far l'a., fingersi tale /Anche di animali: /’a. dell’uomo, il cane // estens. Amante (oggi, quasi esclusivamente di persona che ha una relazione extra-matrimoniale) / Chi si diletta di qlcs. o sente particolare attrazione per qlcs.: gli «A. della Musica». 2. agg. ‘Benevolo, improntato ad amicizia e simpatia: parole a.; finalmente una faccia a.! / Animato dalla co_ stante presenza di un sentimento di inclinazione e di desiderio per qlcs.: un uomo a. della tranquillita.

amidaceo agg. Lo stesso che amilaceo. -amidatura s. f. Operazione di apprettatura dei

tessuti di cotone con una pasta a base di sostanze amidacee, per aumentarne la consistenza. amido s. m. Idrato di carbonio, materiale di riserva delle piante, dalle quali si estrae, e che costituisce la maggior parte dei carboidrati alimentari; _, viene impiegato per preparare colle, per dare la salda alla biancheria e per svariati altri usi. -

-amigdala s. f. 1. Sin. non com. di tonsilla.

2.

Denominazione paletnologica di armi o strumenti a _ forma di mandorla, dell’eta della pietra.

amigdalina s. f. Glucoside contenuto nei semi di

mandorle amare, di ciliegia, di pesca, ecc.

- amigdaldide agg. 1. A forma di mandorla. 2. s.

_m. Lo stesso che amigdala nel sign. 2.

amilaceo agg. Che contiene amido / Che ha

proprieta o apparenza di amido.

zioni liturgiche.

amletico agg. (pl. m. -ci). Di Amleto, il celebre

personaggio shakespeariano / com. Dubbioso, contraddittorio, misterioso: atteggiamento a. ammiaccare v. tr. (ammacco, ammacchi, ecc.). Deformare un oggetto in una o piu parti della superficie o del profilo, percuotendo o battendo / medio intr. (ammaccarsi). Subire una deformazione per scosse o battiture. ammaccatura s. f. Deformazione circoscritta della superficie di un oggetto / Contusione.

ammaestraménto s. m. Motivo d’insegnamento,

genrl. in tema di morale.

ammaestrare v. tr. (ammaéestro, ecc.). 1. Render istruito, esperto, preparato: a. la gioventu; la storia ci ammaestra; le disgrazie lo hanno ammaestrato. 2. Addestrare (animali) per pubblico spettacolo.

ammagliare v. tr. (ammaglio, ecc.). Riferito a

balle, bauli ed altri carichi, legare strettamente e da tutti i lati con elementi flessibili, in modo da formare intorno come delle maglie.

ammainabandieéra

s. m., invar. La cerimonia

dell’ammainare la bandiera.

ammainare

v. tr. (ammdino,

ecc.). Abbassare

bandiere, vele, pennoni, ecc., filando il canapo a cui sono sospesi; a. la bandiera, come cerimonia solenne © segno di resa (fig., desistere, rinunciare). ammalare vy. intr. pees essere). Prendere una malattia, perdere la salute; medio intr. (ammalarsi), esser colpito da malattia. ammalato agg. Colpito da (0 sofferente per) malattia; anche s. m. e f.: visitare gli a.

ammaliaménto s. m. Incantamento, seduzione.

ammialiare v. tr. (ammalio, ecc.). Sottomettere alla propria volonta con arti magiche; fig., affascinare, sedurre.

ammaliatore

cantatore,

s. m.

Z

(f. -trice). Maliardo,

in-

seduttore.

ammaliziare v. tr. (ammalizio, ecc.), non com.

Disporre alla malizia nell’intendere e nell’operare.

ammializiato agg. Scaltrito. ammalizzire y. tr. e intr.

(ammalizzisco,

ammalizzisci, ecc.). 1. tr. Rendere malizioso. intr. (aus. essere), Diventar malizioso,

ammalizzito

2.

agg. Scaltro; part., di selvaggina

che non si lascia prendere facilmente. ammanco s. m. (pl. -chi). Mancanza piu 0 meno rilevante di denaro o valori in una cassa affidata a persona responsabile. ammanettare v. tr. (ammanétto, ecc.). Serrare con le manette; estens., arrestare.

ammanierare v. tr. (ammanieéro, ecc.). Abbellire con affettazione, atteggiare artificiosamente. ammanierato agg. Artificioso, affettato: stile a.

ammanigliare v. tr. (ammaniglio, ecc.). Unire

con una o Re maniglic. ms ammanigliato agg. Unito con maniglie/fi Legato a qlc. da rapporti di clientelismo, on

complicita; che pu avanzare socialmente grazi

raccomandazioni.

Sea

i



= oe a; 7

amministrare . ammannire v. tr. (ammannisco, ammannisci, ecc.). Preparare o allestire (spec. riferito al pasto). amma vy. tr. (ammansisco, ammansisci,

ammazzatoio s. m. Macello, mattatoio. ammencire y. tr. e intr. (ammencisco,

am-

mencisci, ecc.), 1. tr. Render mencio. 2, intr. (aus. ecc.). Rendere mansueto, domare, sottomettere / essere). Divenir mencio / Avvizzire. ammeénda s. f. 1. Riparazione di una colpa Riferito a persona, rabbonire, ridurre alla calma, alcommessa 0 risarcimento di un danno recato altrui: la ragione. ammantare v. tr., /eft. 1, Avvolgere di un manto fare a. di un fatto, riconoscerlo e ripararlo; fare a. © a guisa di manto; genre., rivestire; fig.: a. la ve- di un errore, ritrattarlo. 2, Pena pecuniaria prevista rita, nasconderla. 2. rifl. Seamsantersth Coprirsi, per alcune contravvenzioni / Nello sport, multa vestirsi pg fig.: /e colline si ammantano di verde inflitta ad atleti per infrazioni al regolamento di ga-

e fiori) / Farsi bello di qualita non possedute: ammantarsi di modestia. ammanto s. m., /eft. Manto, paludamento.

ammaraggio

s. m. La manovra

con la quale

Yidrovolante ammara.

ammarare vy. intr. Discendere in mare o in uno

specchio d’acqua (detto dell’idrovolante). ammiarrare (e amarrare) v. tr. Ormeggiare.

ammascarsi

v. medio

intr. (m’ammasco,

ti

ammaschi, ecc.), pop. tosc. Ammoscarsi (v.). ammassaménto s. m. Ammucchiamento; addensamento vistoso: un a. di gente. ammiassare v. tr. 1. Radunare in massa 0 confusamente / estens. Accumulare: a. denaro, viveri,

ecc.; riferito al grano, portarlo all’ammasso. 2. rifl. (ammassarsi). Raccogliersi in gran numero in un punto; affollarsi, stiparsi.

ammasse v. tr. (ammasseéllo, ecc.). Ridurre in masselli, riferito sia a metalli che a pietre. ammassicc v. tr. (ammassiccio, ecc.). 1. Raccogliere in massa compatta // rifl. (ammassic-

ciarsi). Rassodarsi. ammasso s. m.

2. Massicciare. 1. Quantita di cose

disor-

dinatamente ammucchiate; congerie (anche fig.: un

a. di spropositi, di errori) / A. stellare, gruppo di stelle aventi in comune velocita e direzione di movimento nello spazio e, genrl., alcune caratteristiche

spettrali. 2. La raccolta, volontaria o imposta per legge, di prodotti agricoli in un deposito, e il deposito stesso; fig.: portare il cervello all’a., aderire supinamente alle idee altrui o seguire incondizionatamente le altrui direttive. ammiatassare v. tr. Avvolgere in matasse.

ammattimento s. m. Motivo di fastidio e disagio.

ammiattire v. intr. (ammattisco, ammattisci, ecc.; aus. essere). Diventar matto // fig. Perdere la calma, la pazienza, innervosirsi nell’eseguire qlcs., o per via

di una situazione eccessivamente noiosa od opprimente / Anche, stillarsi il cervello.

ammattonare v. tr. (ammatténo, ecc.). Pavimentare di mattoni. ammiattonato agg.es.m. 1. agg. Pavimentato a mattoni. 2. s, m. Pavimento fatto di mattoni. ammiattonatura s. f. Pavimentazione a mattoni.

ammazzacaffe

s.

m.,

scherz.

Di

bevanda

alcolica che si beva dopo il caffe.

ammazzameénto s. m. Uccisione violenta, strage / fig. (pit com.). Fatica estenuante. ammiazzare v. tr. 1. Uccidere con mezzi violenti, accoppare // estens. Far morire in qls. modo: il la-

voro [ha ammazzato / Macellare // fig. A. il tempo,

_

ra O per atti di indisciplina o di insubordinazione. ammendaménto s. m. 1. Lo stesso che emendamento. 2. Correzione della costituzione fisico-meccanica di un terreno agrario con l’aggiunta di altri costituenti. ammendare v. tr. (armmeéndo, ecc.). 1. Riparare, correggere, emendare. 2, In agraria, sottoporre un terreno ad ammendamento. ammennicolare (0 amminicolare) v. intr. (ammennicolo, ecc.), tosc. 1. Cercar di sostenere con ammennicoli; cavillare. 2. Armeggiare, gingillarsi, fantasticare.

ammennicolo s. m. 1. Artifizio di poco conto adoperato a sostegno di un discorso; cavillo, pretesto. 2. Aggeggio, cosuccia inutile e ingombrante.

ammennicoldéne s. m. (f. -a). Cavillatore, imbroglione; armeggione, aggeggione. f ammésso agg. Concesso, riconosciuto: verita universalmente a. / Che possiede i requisiti necessari ad affrontare una prova d’esame o a frequentare la classe successiva (anche s, m.: elenco degli a.; gli a. alla seconda media). ammestare v. intr. (ammeésto, ecc.), non com. Spadroneggiare oltre il legittimo e il conveniente // Darsi senza giustificazione un gran da fare. :

ammetténzas. f. In elettrotecnica, il rapporto fra

lintensita di corrente efficace e la forza elettromo-

trice efficace (I’inverso dell’impedenza). ammiéttere v. tr. (coniugato come méttere). 1. Lasciare entrare, accogliere: a. all’udienza; a. a un club / Lasciar venire, ricevere: a. alla propria presenza / Riconoscere idoneo: a. agli esami. 2. Accettare, concedere, permettere: non a. scuse, ritardi / Riconoscere, prendere atto di: ammetto il mio errore / Supporre: ammettiamo che non venga... ammezzare v. tr. (ammeézzo, ecc.). 1. Compiere a meta: a. un lavoro. 2. A. un recipiente, riempirlo a meta. ammezzato s. m. Lo stesso che mezzanino (v.). ammezzire v. intr. (ammezzisco, ammezzisci, ecc.; aus. essere). Di frutta, diventare mézza.

ammiccaménto s. m. Cenno d’intesa fatto per lo

piu strizzando l’occhio. ammiccare vy. intr. (aus. avere). Fare cenni — d’intesa, per lo piu strizzando un occhio. ammicco s. m. (pl. -chi). Ammiccamento, spec. nel gioco delle carte, per far sapere al compagno Ph quello che si ha in mano.

ammide

s.

f.

Composto

chimico

rivato dall’ammoniaca per sostituzione di uno, due 0 tre atomi di idrogeno con altrettanti radicali acidi.

fare qlcs. per passare piu alla svelta il tempo o per ammidico agg. (pl. -ci). Di ammide, contenente vincere la noia // Superare, giocando, la carta det ammide. Pavversario con un’altra di maggiore valore: a. il ammina (0 amina) s. f. Composto chimico fante col re. 2. estens. Stancare, affaticare oltre derivato dall’ammoniaca per sostituzione di uno, — ogni limite: una strada che ammazza. 3. rifl. (am- due o tre atomi di idrogeno con altrettanti radic: arsi). Togliersi la vita, oppure trovar la morte alchilici o fenilici. Fa incidente / estens. Perder la salute lavorando amminico agg. (pl. -ci). Di ammina, contenente ivamente. ammina. Mit zzasétte s. m., invar. Spaccone, bravaccio. amministrare v. tr.. 1. Riferito genrl. a etiti,

50

amministrativaménte funzioni o attivita singole o di gruppo, curare regolando e sorvegliando l’andamento si da poterne render conto: a. un’azienda, un patrimonio, ecc.; estens.: a. ilproprio tempo, le Bee forze, ecc., distribuirli regolarmente, dosarli. 2. Esercitare il potere e le funzioni inerenti a una carica o a un ufficio: a. la giustizia; a. i sacramenti,

somministrarli.

3.

rifl. (amministrarsi). Seguire una linea di condotta o un metodo di lavoro in vista di un determinato rendimento: bisogna che tu impari ad amministrarti.

amministrativaménte avv. Dal punto di vista

amministrativo; per quanto riguarda l’amministrazione.

amministrativo

agg.

Relativo

ad

ammi-

nistrazione sia pubblica che privata: direzione a.;

carriera a.; provvedimento a. // Elezioni a., operazioni elettorali che portano alla nomina dei consigli regionali, provinciali e comunali.

amministratére

s. m. (f. -trice). Funzionario

addetto all’amministrazione di un ente privato o pubblico / Professionista incaricato dell’amministrazione di una proprieta / A. delegato, membro di un consiglio di amministrazione, cui quest’ultimo affida l’esercizio delle proprie attribuzioni.

amministrazione

s. f.

1. Attivita diretta ad

amministrare: a. dello stato, di un patrimonio / I compito, la responsabilita dell’amministrare: fenere

V'a, di una ditta / Complesso dei criteri cui si ispira

un amministratore: una saggia a.; di ordinaria a., che deriva dalla pura e semplice consuetudine amministrativa (estens., che rientra nella pratica quotidiana, nella normalita) // A. controllata, quella ri-

chiesta all’autorita giudiziaria da un’impresa in stato fallimentare, a tutela degli interessi dei creditori. 2. Ente, ufficio incaricato di amministrare: /’a. pro-

vinciale; l’a. delle ferrovie; consiglio di a., v. CONSIGIO. 3. I locali destinati al personale amministrativo di un’azienda. amminoacido s. m. Composto organico che contiene la funzione acida e la funzione amminica; gli amminoacidi sono i costituenti principali delle proteine. amminoplasto s. m. Denominazione generica di resine che si ottengono per condensazione di aldei_ de formica con alcune ammidi o ammine, impiegate nella fabbricazione di vernici e collanti.

ammirazione s. f. 1. Atteggiamento assorto di

meraviglia. 2. Sentimento di stima profonda, di ap-

prezzamento e di attrazione // L’oggetto di tale atteggiamento o sentimento, ammirévole agg. Degno

di ammirazione;

che

suscita apprezzamento e stima.

ammissibile agg. Accettabile, comprensibile.

ammissibilita s. f. Accettabilita, comprensibilita,

validita.

ammissione s. f. 1. Accoglimento: chiedere l’a.

all’ordine dei medici / Esami di a., (tassa di a.), il cui superamento (o pagamento) rende possibile l’essere accettato in una scuola, istituto, ecc. 2. Accettazione, concessione, riconoscimento,

ammobiliaménto

s. m. Fornitura di mobili,

arredamento / concer. (non com.). L’insieme dei mobili con cui si arreda una casa, un locale, ecc.

ammobiliare v. tr. (ammobilio, ecc.). Fornire 0

arredare dei mobili necessari: a, una casa.

ammodernaménto s. m. Rinnovamento per lo piu limitato ad accessori o a particolari esterni. ammodernare v. tr. (ammodérno, ecc.). Modificare conformemente all’uso o ai dettami della tecnica pil avanzata o della moda corrente. ammodo avy. e loc. avv. 1. Nel modo giusto,

con garbo, con prudenza: far le cose a. 2. Con valore di agg. (invar.), perbene: una persona a. ammogliare v. tr. (ammoglio, ecc.). 1. Dare moglie. 2. rifl. (ammogliarsi). Prender moglie.

ammogliato

agg.

e s. m.

Coniugato;

con-

trapposto a scapolo, celibe.

ammollare! v. tr. (ammollo, ecc.). 1. Mettere a bagno, a rinvenire: a. i panni prima del bucato; a. il

pane nel latte, inzupparvelo. 2. medio intr. (ammollarsi). Bagnarsi, inzupparsi / Rinvenire in acqua, impregnarsi d’acqua.

ammollare? v. tr. (ammollo, ecc.).

diminuendo la tensione: a. un cavo.

1. Allentare

2. Affibbiare,

appioppare: a. un manrovescio a qlc. ammiollire v. tr. (ammollisco, ammollisci, ecc.). 1. Ammorbidire, render molle / fig. Infiacchire / lett. Lenire, mitigare, addolcire. +i (ammollirsi). Ammorbidirsi, perder consistenza; fig., indebolirsi, infiacchirsi.

ammollo s. m. Immersione di panni sporchi in

acqua di solito preparata con sapone.

ammirabile agg. Che suscita ammirazione. ammoniaca s. f. Gas incolore, di odore punammiraglia agg. o s. f. 1. Nave da guerra su cui gente, la cui molecola € composta di un atomo di é imbarcato l’ammiraglio, del quale batte l’insegna / azoto e di tre d’idrogeno; facilmente solubile in acNella marina mercantile, la nave piu grande di una qua, é largamente usato in farmacia e in numerose

dompagnia di navigazione. 2. Nel ciclismo, dell’autbmobile al seguito della corsa, a bordo della quale “ trova il direttore di gara o il tecnico di una squa-

ra.

ammiragliato s. m.

1. Il complesso degli organi

direttivi e operativi della marina militare. lativa residenza a terra.

2. La re-

ammiraglio s. m. Grado della gerarchia della

marina militare, corrispondente a generale dell’esercito: puo essere di divisione, di squadra, di armata.

ammirare

v. tr.

1. Guardare con interesse

dominato da ammirazione o meraviglia: a. un panorama, un’opera darte. 2. Fare oggetto del pro~

incondizionato apprezzamento: a. l’onesta, di

qic. ammirativo _ mirazione.

agg. Che indica o esprime

am-

ammiratére s. m. (f. -trice). Estimatore entu_ siasta di una personalita / Chi subisce il fascino di una donna e la fa oggetto di attenzioni galanti.

lavorazioni industriali. ammoniacale agg. Dell’ammoniaca, contenente ammoniaca. ammoniaco agg. Dell’ammonio, contenente ammonio. ammonimeénto s. m. Rimprovero rivolto piu a prevenire la ricaduta in un fallo che a preannunciar-

ne una punizione: tenere in considerazione gli a. del padre; avvertimento: la sua fine fu un a. per tutti. ammonio s. m. Ione di natura basica, monovalente, che si forma in soluzione acquosa di ammoniaca. ammonire v. tr. (ammonisco, ammonisci, ecc.).

1. Avvertire con autorita, imponendo il rispetto di, determinate regole di condotta: fu ammonito per il suo comportamento scorretto; consigliare severamente / Di cose, essere di ammaestramento: l’esperienza ci ammonisce... 2. Infliggere la sanzionede

Pammonizione (da parte di una autorita ammin strativa, di polizia, sportiva, ecc.)

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:

- ammoniti s. f. pl. (sing. -e). Molluschi fossili,

v. medio

intr. (m'ammdsco,

ti

nolto numerosi soprattutto nel mesozoico, caratte-

amméschi, ecc.). Accorgersi, intuire 0 sospettare un inganno. ammosciare v. tr. e intr. (ammdscio, ecc.). Variante region. di ammoscire.

ammionito agg. e s. m. Di persona che ha avuto

moscisci, ecc.).

rizzati da una conchiglia calcarea avvolta a spirale -e divisa in logge, delle quali solo l’ultima veniva abitata dall’animale. ammonitivo agg. Atto o diretto ad ammonire. lammonizione di polizia, o quella della commissione giudicante di un ente sportivo.

ammonitore agg. e¢ s. m. (f. -trice). Severo o

inequivocabile segnalatore di un pericolo: indizio a.; parole a.

ammonitorio agg. Diretto ad ammonire. ammoniziéne s. f. 1. Autorevole e formale

rimprovero col quale genrl. si preannunciano, in caso di ulteriori infrazioni, misure o provvedimenti disciplinari: il preside gli ha inflitto I’a.; talvolta, lo stesso che ammonimento: quanto é successo sia di a. per tutti. 2. part. Sanzione disciplinare in forma di rimprovero scritto, inflitta da un’autorita amministrativa nei confronti di impiegati colpevoli di in-

frazioni di lieve entita / Nel gioco del calcio, richia\ mo ufficiale dell’arbitro a un giocatore reo di scorrettezze o di proteste / Provvedimento di polizia, restrittivo della liberta individuale, inflitto a individui considerati socialmente pericolosi.

ammonizzaziones. f. Progressiva degradazione,

ad opera di microrganismi, delle sostanze organiche nel terreno; porta a formazione di ammoniaca, nuovamente assimilabile dalle piante. ammontare vy. tr. (ammonto, ecc.). 1. Mettere ‘insieme, ammassare alla rinfusa. 2. intr. Ascendere a un determinato valore totale: il prezzo ammonta a un milione di lire; anche sostantivato: I’a. delle | Spese.

ammonticchiare

v. tr. (ammonticchio,

ecc.).

-Ammassare, mettere insieme in un mucchio o in ‘piccoli mucchi: a. i trucioli, il fieno. ammorbare v. tr. (ammorbo, ecc.). Infettare, rendere malsano: miasmi che ammorbano Varia; estens., contaminare, corrompere.

-ammorbidire v. tr. e intr. (ammorbidisco, ammorbidisci, ecc.). 1. tr. Rendere morbido: a. il _cuoio, mettendolo a bagno; crema per a. la pelle //

‘fig.

ammoscarsi

Sfumare: a. i contorni, i colori; addolcire: le sof-

ferenze ammorbidiscono il carattere // volg. Massa-

crare: a. uno a suon di pugni.

-Diventar morbido;

2. intr. (aus. essere).

fig., addolcirsi.

~ ammorsaturas. f. Addentellato. ammortamento s. m. Estinzione graduale di un

_ debito (pubblico o privato) o di un mutuo / part. A. nei bilanci, riduzione periodica di una quota costante o variabile del valore dei beni o delle cose _(destinati a perdere il loro valore o il loro potere di Tendimento col passar del tempo).

_ ammortare v. tr. (ammorto, ecc.). Estinguere tadualmente un debito o una qls. passivita. ce ammortire v. tr. (ammortisco, ammortisci, ecc.). -Intorpidire, privar di vitalita, di efficacia.

‘ammortizzabile agg. Che si pud ammortizzare.

zzaménto s. m. Attutimento, smor-

mento // Sin. di ammortamento. mortizzare v. tr. 1. Ammortare.

2. In

ica, attutire, smorzare (urti, vibrazioni).

tizzatére s. m. Dispositivo atto a ridurre . di urti, vibrazioni, oscillazioni.

tizzazione s. f. Ammortamento. are yv. tr. (ammorzo,

ecc.). Spegnere;

itutire / medio intr. (ammorzarsi). Venir

ammoscire

v. tr. e intr. (ammoscisco,

am-

1. tr. Rendere cadente, moscio.

2.

intr. (aus. essere). Diventar moscio // medio intr. (ammoscirsi), fig. Perder la vitalita, la fiducia; scoraggiarsi, avvilirsi.

ammostare v. tr. (ammdsto, ecc.). 1. Pigiare, pestare l’uva (od altro frutto succoso) per cavarne mosto.

2. intr. (aus. avere). Diventar mosto.

ammostatdio s. m. Strumento di legno a guisa di

grosso pestello per ammostare |’uva nelle bigonce. ammostatura s. f. Riduzione dell’uva in mosto. ammucchiaménto s. m. Ammassamento alla rinfusa.

ammucchiare vy. tr. (ammiuicchio, ecc.). 1. Ac-

cumulare alla rinfusa si da formare uno o pid mucchi. 2, rifl. (ammucchiarsi). Accalcarsi, stiparsi.

ammucidire v. intr. (ammucidisco, ammucidisci,

ecc.; aus, essere). Divenire mucido, prendere sapore di mucido, cioé di stantio o di muffa.

ammuffire

v. intr.

(ammuffisco,

ammuffisci,

ecc.). Prender la muffa, guastarsi per la muffa / fig. A. in casa, sui libri, di persona che ostinatamente

rifiuta ogni contatto sociale isolandosi da tutti.

ammusare vy. intr. (aus. avere). Di animali, stare muso a muso, toccarsi col muso. ammusire v. intr. (ammusisco, ammusisci, ecc; aus. essere), non com. Imbronciarsi, fare il muso; medio intr. (ammusirsi), immusonirsi.

ammutinaménto s. m. Nel codice navale e in

quello penale militare, rifiuto aperto ed ostile, concertato fra un numero considerevole di subordinati,. di eseguire gli ordini del superiore; estens., ribellione (p. es. di carcerati).

ammutinarsi v. rifl. (m’ammutino 0 m'ammitino,

ecc.). Rendersi colpevole di ammutinamento // tr.

(non com.). Incitare alla ribellione, sollevare: ammutinare le folle. ammutinato agg. e s. m. Di persona che si rende colpevole di ammutinamento.

ammutolire v. intr. (ammutolisco, ammutolisci,

ecc.; aus. essere). Perder la voce, divenir muto: a. per lo spavento; rimaner momentaneamente senza parola: a. per la vergogna / Ammutoliscol, strabilio, casco dalle mivotey? tr. (non com.). Togliere la parola, costringere al silenzio.

amnesia

s. f. Perdita

4

totale o parziale della

memoria.

amnio s. m. Involucro embrionale e fetale dei vertebrati superiori (mammiferi, uccelli, rettili). — amnidtico agg. (pl. m. -ci). Che si riferisce alYamnio: cavitd a.; liquido a., \iquido contenuto nel-

la cavita amniotica in corso di gravidanza.

amnistia s. f. Atto di legislazione delegata che,

pur non estinguendo i reati, fa cessare l’eventuale procedimento giudiziario e l’esecuzione della condanna.

amnistiare v. tr. (amnistio Concedere un’amnistia.

e amnistio,

ecc.).

nad oa

ammnistiato agg. e s. m. Di persona che ha be-

neficiato di un atto di amnistia.

Ph eae

amo s. m. Ago ricurvo d’acciaio per pescare,la cul punta termina con uno o piu dardi che servono a trattenere l’esca e poi il pesce, quando abbia ab-

boccato / fig. Lusinga, inganno; abboccare all’a. cadere in un tranello. ;

52

amomo

poesia a. / Affettuoso, premuroso: consigli a. //

amomos. m. Antico nome del cardamomo.

amorale agg. Sprovvisto di senso morale / Che

prescinde da qls. valutazione morale (diverso da immorale).

amoralitas. f. Assenza di morale.

amore s. m.

1. Fra due persone di sesso diverso,

dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva, volta ad assicurare reciprocamente felicita o benessere o volutta: a. casto, sensuale; pena, tormento d’a.; a. romantico, che si esprime in forma languida e sentimentale; a. platonico, esclusivamente spirituale; /ibero a., la liberta assoluta nei rapporti fra uomo e donna / Far Ia. 0 all’a., nel linguaggio popolare toscano, esser fidanzati (eufem., unirsi carnalmente); fig.: fare all’a. con qlcs., desiderarla sopra ogni altra// Vicenda amorosa: gli a. di G. Casanova // L’adolescente che nella mitologia clas-

‘sica personifica l’amore (v. AMORINO). 2. Inclinazione profonda, basata su un rapporto di parentela 0 su un’affinita elettiva o su una predilezione talvolta rafforzata dalla consuetudine: a. materno, filiale, a. coniugale; a. per lo studio / A. di patria (o patrio), il sentimento di fraternita civica, sorto dalla tradizione culturale, storica e sociale della nazione, teso al raggiungimento di un sempre piu elevato progresso sociale in armonia con gli interessi gene-

rali della comunita / Amor proprio, la custodia di una

propria coerenza

morale,

talvolta eccessiva-

mente gelosa e scrupolosa. 3. Dedizione appassionata, remissione completa all’idea di Dio operante nei confronti dell’uomo, che si compendia nella concordanza assoluta della volonta umana con la volonta divina; il sommo, il divino a., Dio in quanto oggetto e soggetto di amore; a. per il prossimo,

identificazione del prossimo con se stesso e con lo stesso Dio. 4. Desiderio, brama: l’a. del lusso, dei piaceri. 5. concr. Oggetto dell’amore: il mio a. é lontano. 6. loce. Fallo per amore mio, per amore che mi porti; per amor (0 per l’amor) di Dio, per carita (come inter., ‘in nome di Dio’) / E un a.! di persona 0 cosa, graziosa, simpatica, attraente: quel bambino é un a.! / Per a. o per forza, essendone o no convinto; per a. di, a causa di (motivando una scelta) / Con a., con passione, attenzione e costanza: lavorare con a.

amoreggiaménto s. m. Episodio d’amore per lo

piu galante o non impegnativo.

amoreggiare

v. intr. (amoréggio,

ecc.;

aus.

avere). Intrattenere una relazione d’amore piu per galanteria o spirito d’avventura che per intensita di affetti. amorévole agg. Che prova o dimostra affetto, benignita, protezione: padre a.; € a. con tutti. amorevolézzas. f. Disposizione o atteggiamento benevolo e affettuoso: parlare a qlc. con a.; concr., prova, dimostrazione di affetto o benevolenza. amorfo agg. 1. Senza configurazione o caratteristiche ben definite: corpo a.; fig.: un individuo a., insignificante, privo di personalita. 2. Di corpo le cui molecole non osservano alcuna particolare disposizione. amorino s. m. 1. Immagine del mitologico fanciullo alato e faretrato (talvolta anche bendato, con facile allusione), che simboléggia l’amore / fig. Di

bambino grazioso e paffuto. 2. Specie di divano del passato, a forma di S orizzontale. amoroso agg. 1. Incline a un durevole sentimento di tenerezza, devozione, protezione: figlio,

gtscepole a.// Di pensiero, parola, atto, opera, ispi-

_ rati

da amore: sguardi a., sospiri a., appassionati;

Proprio, relativo ad amore: passione a., relazione a. 2. s. m. (f. -a). Innamorato, fidanzato.

amovibile

agg.

Che

si puo rimuovere / Di

persona, che puo esser rimossa dal proprio ufficio; trasferibile.

amovibilita s. f. Possibilita di essere rimosso,

trasferito.

amperaggio s. m. Intensita di corrente elettrica,

espressa in ampere. ; ampére s. m. fr. (in it. s. m. invar.; pl. fr. amperes). Unita di intensita di corrente elettrica, pari a un coulomb assoluto al secondo. amperometro s. m. Apparecchio per misurazione di correnti elettriche, tarato in amperes.

amperora s. m., invar. Unita di quantita di elettricita: quella portata da un ampére in un’ora. amperspira s. f. Unita di misura di forza magnetomotrice, pari a quella generata da una spi-

ra percorsa da un ampere. ampex s. m. Nome brevettato di registratori magnetici di fabbricazione americana, che trovano

applicazione spec. nella tecnica televisiva; anche, la registrazione ottenuta con un ampex.

ampiézzas. f. 1. Estensione o dimensione: /’a. di una piazza, di un locale /Abbondanza, copiosita: a. di mezzi; a. di esempi. 2. In geom., la misura delPangolo di un arco. 3. In fis., il valore massimo di una grandezza che varia periodicamente. ampio agg. Esteso, spazioso, vasto, di notevole

capacita o capienza; fig., abbondante, copioso: un’a. possibilita di mezzi / Uomo di a. vedute, di mentalita molto aperta.

amplésso s. m. 1. lett. Abbraccio. 2. Accoppiamento sessuale. ampliaménto s. m. Aumento dell’estensione o delle dimensioni; allargamento, ingrandimento: i /a-

vori di a. della sala; fig., accrescimento: I’a. delle

proprie cognizioni per mezzo dello studio. ampliare v. tr. (amplio, ecc.). Rendere piu esteso, ee ampio; accrescere, aumentare // rifl. (ampliarsi). stendersi, ingrandirsi. amplificare v. tr. (amplifico, amplifichi, ecc.). 1. Ingrandire, secondo un rapporto noto, il valore di una grandezza fisica: a. un suono, un segnale. 2. Dare maggiore ampiezza: a. un concetto /Rappresentare in modo esagerato: a. i pregi di qlc.

amplificatore

s. m.

Dispositivo

atto

ad in-

grandire, secondo un rapporto noto, il valore di una grandezza fisica: l’a. di un apparecchio televisivo, di una chitarra elettrica.

amplificazione s. f. Nella tecnica, processo nel quale si moltiplica per un fattore prestabilito e costante una data grandezza fisica. amplissimo agg. Superlativo di ampio. ampolla s. f. 1. Vasetto di vetro, di argilla, di metallo, a collo sottile e corpo globulare, spesso con manico ad ansa e con beccuccio: I’a. dell’olio, delVaceto; l’a. del vino e dell’acqua, usate nella liturgia della Messa. 2. In chim. e nella tecnica, recipiente a tenuta di vuoto per conservare determinate sostanze o per farvi svolgere fenomeni che devono esser sottratti al contatto con l’atmosfera.

ampolliéra

s. f. Sostegno che tiene unite le |}

ampolle Bc Yolio e per l’aceto sulla tavola.

_ampollina

s. f. Ciascuna

delle due ampolle

liturgiche contenenti il vino e l’acqua per la Messa.

ampollosita s. f. Gonfiezza e affettazione nella

scelta e nel tono di parole, formule e frasi; coner., espressione ampollosa. mer

|

53. ampolléso agg. Retoricamente gonfio, affettato,

prolisso: stile, oratore a. amputare v. tr. (amputo, ecc.). Riferito ad arti, asportare tutto o in parte mediante operazione chiTurgica; fig.: a. uno scritto, un articolo, toglierne alcune parti, mutilarlo.

amputazidne

s. f. Operazione

chirurgica

o

trauma per cui sia asportato (tutto o in parte) ud arto; estens., anche con riferimento ad altre parti ana-

tomiche (mammelila, retto). amuléto s. m. Qls. piccolo oggetto da portare sulla persona, creduto, per superstizione, capace di proteggere da mali o da pericoli.

anabattismo s. m. La dottrina e il movimento

degli anabattisti.

anabattista s. m. ¢ f. (pl. m. -i). Appartenente ad

una setta di protestanti che negavano I’efficacia del

analgésico

anaerdbio s, m. Microrganismo

che vive in

assenza di ossigeno libero, cioé allo stato elementa-

re.

anaerobiosis. f. Tipo di metabolismo proprio di

alcuni microrganismi, che si svolge in assenza di ossigeno.

anafilassi s. f. Anormale

reazione patologica

dell’organismo nei confronti di determinate sostanze introdottevi per via inalatoria, cutanea, endove-

nosa. anafilattico agg. (pl. m. -ci). Relativo alPanafilassi: shock a. anafora s. f. Ripetizione retorica, in principio di verso o di proposizione, della parola o espressione con cui ha inizio il verso o la proposizione principale: secondo lui abbiamo sbagliato, secondo lui dobbiamo _pagare.

anaforési s. f. Spostamento verso l’anodo di battesimo conferito ai neonati, sostenendo di conseguenza la necessita di amministrare nuovamente il particelle colloidali cariche negativamente. anaforico agg. (pl. m. -ci). Di costrutto che sacramento una volta raggiunta |’eta adulta. anabbagliante agg. Che non da luogo ad ab- contiene anafora.

bagliamento: fari a. (anche s. m.: gli a.).

anabiosi s. f. Capacita di molti organismi di ri-

prendere le funzioni vitali dopo un periodo pit o meno lungo di vita latente.

anabolico

agg.

(pl.

‘m.

-ci).

Relativo

al-

Panabolismo: processo a.

anabolismo s. m. Fase del metabolismo, ca-

ratterizzata dalla trasformazione degli alimenti in parti integranti dell’organismo che lielabora. giackclio s. m. Albero

del Brasile, con frutti

grossi come una castagna, commestibili (detti noci

di_acagit).

anacloridria s. f. Acloridria (v.). anacoluto s. m. Costrutto sintattico, privo di

“compagnia’ o ‘sostegno’, per cui il primo elemento appare, rispetto ai successivi, campato in aria e nello stesso tempo messo in rilievo: quelli che muoiono bisogna pregare Iddio per loro. anacondas. m., invar. Grosso serpente boa delle foreste dell’America merid.; puo raggiungere la lunree di otto-dieci metri e i peso di oltre un quin-

s, m. (pl. -i). Eremita

anaglittico agg. (pl. m. -ci). Relativo all’ana-

glittica, o ad anaglifo. = anagogia s. f. Interpretazione in senso spirituale di un testo, spec. delle Sacre Scritture.

anagogico agg. (pl. m. -ci). Relativo all’anagogia

/ Nell’interpretazione della Bibbia: senso a., quello spirituale, che sotto figurazioni allegoriche, contiene ed esprime valori e verita trascendenti.

stinato a riportarne i mutamenti dovuti a cause na-

anaciato agg. Che sa di anice.

anacoréta

metallo.

anaglittica s. f. Arte del rilievo su pietre dure, camméi, cristalli, metalli.

anagrafe s. f. Registro della popolazione, de-

anaces. m. Lo stesso che anice.

tale.

anaglifo s. m. Lavoro di rilievo eseguito su pietra

dura, cammeo,

dedito alla

contemplazione e alle pratiche ascetiche; fig.: far vi-

turali e civili (nascita, morte, matrimonio, ecc.).

L’ufficio incaricato della tenuta di tale registro e del tilascio dei relativi certificati.

anagrafico agg. (pl. m. -ci). Relativo all’anagrafe.

anagramma s. m. (pl. -i). Gioco enigmistico che consiste nella trasposizione delle lettere di una parola o di una frase in modo da ottenere altre parole o frasi di significato diverso (p. es. bibliotecario - beato coi libri) / La nuova parola (0 frase) cosi ottenuta rispetto a quella di partenza. anagrammare Vv. tr. Riferito ad una parola 0 ad una

frase, spostarne

l’ordine delle lettere che la

ta da a., vivere solitario, appartato.

compongono in modo da ottenerne l’anagramma.

tonazione frivola e leggiadra, di argomento genrl. erotico o conviviale, sul modello di quelle scritte dal

anagrammista s. m. (pl. -i). Ideatore o risolutore di anagrammi.

anacorético agg. (pl. m. -ci). Di, da anacoreta. anacreontica s. f. Odicina o canzonetta d’in-

poeta greco Anacreonte. : anacronismo s. m. Errore che si fa attribuendo certi fatti ad un’epoca diversa da quella in cui sono avvenuti / fig. Di persone, fatti, opinioni, costumi in

contrasto col loro tempo.

anacronistico agg. (pl. m. -ci). Che pecca di

anacronismo (spec. nel senso fig.). anacrusi s. f. In mus., il movimento iniziale, in levare, d’un periodo ritmico, che precede il tempo forte di una battuta // Nella metrica classica, la sillateiniziale di un verso, precedente l’arsi del primo piede.

anadiplosi s. f. Ripetizione retorica: p. es. tutti,

dico tutti, siamo colpevoli.

_ anadromo agg. Di pesce che risale le correnti (es. y salmone) all’epoca della riproduzione. anaerobico agg. (pl. m. -ci). Relativo alnaerobiosi. i

=

anagrammatico anagramma.

agg. (pl. m. -ci). Relativo ad

analcolico agg. (pl. m. -ci). Che non contiene

alcol: bevanda a.; anche come s. m.: licenza per a.

anale agg. Pertinente o localizzato all’ano. analeéttico s. m. (pl. -ci). Qls. farmaco capace di

stimolare i centri nervosi che regolano la contrazione del cuore e la respirazione.

analfabeta agg. ¢ s. m. e f. (pl. m. -i). Di chi non

sa né leggere né scrivere; estens., illetterato, rozzo.

analfabetico agg. (pl. m. -ci). Di sistema di

trascrizione fondato su simboli grafici (lettere latine o greche, cifre), sciolti da qls. legame con alfabeti in

uso. analfabetismo s. m. Incapacita di leggere e di

scrivere; a. di ritorno, condizione di chi ha perso la capacita di leggere e scrivere per lunga desuetudine. analgesia s. f. Insensibilita al dolore, sia paieloeie sia provocata mediante analgesici.

analgesico agg. (pl. m. -ci). Che sopprime o

/

_

analisi mitigs i dolure: farmaco a. (anche s. m.: un a.).

analisi s. f. 1. com. Esame accurato, indagine,

studio: fare I’a. della situazione; in ultima a., in conclusione. 2. Metodo di studio che procede dal particolare verso il generale, mediante scomposizione di un tutto organico nelle sue parti / A. grammaticale, Videntificazione del valore grammaticale delle parole nel discorso e delle forme eventualmente assunte per effetto della flessione; a. logica, scomposizione del periodo nelle proposizioni che lo compongono, o della proposizione nei suoi elementi, alAgen di riconoscere la funzione di ciascun ele-

mento / A. chimica, V’insieme dei procedimenti con cui si determina

la composizione

(qualitativa

e

quantitativa) di una miscela qualsiasi o di una sostanza: a. delle urine, del sangue, delle feci, in me-

dicina, a scopo diagnostico / A. matematica, parte della matematica che studia il calcolo differenziale. 3. A. di mercato (0 ricerca di mercato), ricerca di

statistica economica che studia i problemi della distribuzione dei prodotti per incrementare le vendite e ridurre i costi.

analista s. m. e f. (pl. m. -i). Chi fa analisi

chimiche o studia analisi matematica/ In un centro di elaborazione elettronica, l’addetto allo studio dei dati e alla loro traduzione inipicaramneas di elaborazione // Chiunque abbia tendenza all’analisi in ogni campo.

analiticaménte

- ticolareggiatamente.

avv.

Per via di analisi, par-

Gualitico agg. (pl. m. -ci). Che procede per via di

analisi o si fonda su di essa: metodo a., ricerca a.;

chimica a. / Indice a., in un libro, ’indice alfabetico degli argomenti principali trattati / Geometria a.,

quella che risolve i problemi geometrici con gli strumenti dell’analisi matematica // estens. Diretto ad una presentazione o ad una valutazione talvolta eccessiva dei particolari: una trattazione molto a.

‘analizzabile agg. Che si puo analizzare. analizzare v. tr. 1. Sottoporre ad analisi. 2. estens.. Esaminare attentamente. analizzatore s. m. 1. (f. -trice). Chi si dedica ad analisi; nel linguaggio tecnico,

piu comune il termi-

ne analista. 2. Strumento per la misurazione di alcuni fenomeni o grandezze.

analogaménte

apo

avv.

ae

Similmente, ;

in

modo

analogias. f. 1. Rapporto di somiglianza tra due -_ elementi costitutivi di due fatti od oggetti, tale da far dedurre mentalmente un certo grado di somi-

glianza tra i fatti o gli oggetti stessi; per a., applicando

;

.

il criterio dell’analogia.

2. In linguistica,

influenza assimilatrice che una forma linguistica piu importante e pil usata esercita su altre forme. analogico agg. (pl. m. -ci). Proprio dell’analogia,

che si fonda sull’analogia: metodo a. -— analogo agg. (pl. m. -ghi). Che presenta analogia, i

ovvero

ha elementi in comune

o somiglianze con

qic. o qlcs.: un fatto a. al tuo é capitato a me. anamnési (0 andmnesi) s. f. In med., raccolta clinica di notizie sui precedenti della vita di una per_ sona e dei suoi ascendenti, a scopo diagnostico. anamnéstico agg. (pl. m. -ci). Relativo ad anamnesi.

anamorfosi

(0

anamorfosi)

s.

f.

Rap-

presentazione di una scena in deformazione pro-

_-spettica, tale che la visione corretta puo avvenire

solo da un determinato punto di vista, che non é ‘mai quello frontale: é alla base della tecnica cine_ matografica del cinemascope.

ananas_ (comune

anche la forma accentata i

ananas e |’adatt. ananasso con il pl. ananassi) s. m., invar. 1, Pianta cespugliosa dell’America tropicale, con foglie a rosetta, spinose, e fiori bratteati riuniti in una spiga che termina con un ciuffo di foglie e in un germoglio centrale. 2. Il frutto della pianta, simile a una grossa pigna, che si mangia fresco, tagliato a fette, spec. con aggiunta di liquori, oppure sciroppato.

anapéstico agg. (pl. m. -ci). Di anapesto, formato

di anapesti.

anapesto s. m. Piede di verso greco o latino, che

consta di due sillabe brevi e una lunga / Anche, il verso composto di simili piedi.

anarchia s. f. 1. Dottrina sociale e

politica che

partendo dal principio del diritto naturale dell’assoluta liberta dell’individuo da leggi e limiti esterni, propugna !’abolizione, per mezzo di rivoluzioni, delYordine e dell’autorita costituita e accentrata, nonché di ogni forma di costrizione esterna. 2. genre. Mancanza di ordine, governo, autorita; fig.,

confusione enorme, caos. anarchico agg. (pl. m. -ci). 1. Proprio delYanarchia: dottrina a, 2. 8. m. Chi propugna I’anarchia.

anarchismo

s. m. Atteggiamento anarchico /

L’ordinamento sociale preconizzato dagli anarchici.

anarcoide agg. ¢ s. m. Che riflette insofferenza o

addirittura rifiuto nei confronti dell’ordine costituito e di ogni autorita; come s. m., persona che si atteggia ad anarchico. anasarca s. m. (pl. -chi). Edema sottocutaneo diffuso, unito a versamenti nelle cavita sierose.

_anastatico agg. (pl. m. -ci). Di riproduzione litografica di opere stampate tipograficamente, fondata sul trasporto diretto dello stampato sulla nuova matrice. anastigmatico agg. (pl. m. -ci). Di un sistema ottico esente da astigmatismo.

anastigmatismos. m. Assenza di astigmatismo. anastomizzare v. tr. Collegare mediante ana-

stomosi; rifl. (anastomizzarsi), di organi o tessuti, collegarsi.

anastomdsi (0 anastdmosi) s. f. Collegamento

(anche chirurgico) fra organi o elementi istologici.

anastrofe s. f. Inversione dell’ordine abituale

di

due parole di un gruppo: es. eccezion fatta (anziché fatta eccezione), con rispetto parlando (anziché parlando con rispetto). anatema s. m. (pl. -i). 1. genre. Maledizione

scagliata con violenza: gridar l’a. contro qlc. 2. Nel

linguaggio cristiano antico, la scomunica solennemente lanciata contro eretici e scismatici.

anatematizzare (0 anatemizzare) v. tr. Colpire

di anatema.

anatocismo s. m. L’interesse dell’interesse, ossia il fatto che gli interessi gia: maturati e non pagati vengono capitalizzati producendo a loro volta interesse.

anatolico

agg.

anatomia

s. f.

(pl. m.

-ci).

sostantivato, abitante dell’ Anatolia.

1. Scienza

Dell’Anatolia;

che

studia

la

conformazione e la struttura degli esseri viventi /

L’arte di tagliare e separare le parti che costituiscono la struttura del corpo, degli animali e part. del- _ Puomo; dissezione // L’apparato delle ossa, dei m’ scoli, dei nervi, ecc. che costituiscono il corpo ar male; pezzo di a., parte od organo del corpo prepa

rato a scopo di studio. 2. fig. Analisi sottil ziosa, approfondita: /’a. di un delitt >

.

|ad Foy Seas

a ee

é

)

55 anatomicaménte avv. Per mezzo dell’anatomia /

Secondo i precetti dell’anatomia. ico agg. (pl. m. -ci). 1. Pertinente all’anatomia; favolo a., su cui si fanno le dissezioni; pezzo a., parte del corpo (o modello della stessa) oe aba a scopo illustrativo / Modellato secondo e forme del corpo umano o di una sua parte: sedia a. 2.s. m. Sin. di anatomista.

anchilostoma s. m. (pl. -i). Nematode parassita

mucosa intestinale con la bocca a ventosa armata di uncini e di due laminette, con le quali incide l’epitelio per succhiarne il sangue.

anchilostomiasi s. f. Malattia intestinale dovuta

all’anchilostoma.

anchinas. f. Tessuto di cotone: v. NANCHINO. ancia s. f. Lingua sottile di metallo, di canna o di

corpo umano o animale, mediante dissezione / fig. Sottoporre a sottile e insistente analisi.

anatossina

s.

Tossina

artificialmente

mo-

Da una di queste, il germano reale, é derivata I’a. domestica, allevata a scopo alimentare; ha co tozzo, collo non troppo lungo, zampe corte con piedi a dita palmate, becco largo e appiattito, piumaggio variopinto su fondo grigio / A. muta, altra specie, allevata per le sue carni saporite; ha piumaggio verde scuro metallico e grosse caruncole rosse tra la base del becco e l’occhio. 2. loce. Camminare come un’a., parere un’a., di chi cammina dimenan-

dosi ¢ buttando i piedi in fuori.

anatroccolo

s. m. Il piccolo dell’anatra do-

mestica. anca s. f. Regione anatomica che comprende la tadice della coscia e parte della base del tronco;

com., fianco.

ancata s. f. Movimento dell’anca / Colpo dato

con l’anca.

ancélla s. f. Presso gli antichi romani, la schiava addetta alla padrona; scherz., domestica, fantesca.

ancestrale agg. Riconducibile al mondo degli antenati, per lo piu con riferimento a dati e motivi sentiti come reconditi o inspiegabili / In biologia, di organo presente nei fossili, che nei viventi risulta atrofizzato. anche cong. 1. Congiunzione coordinante che rafforza il rapporto copulativo: ho ricevuto la lettera e a. la cartolina rispetto a ho ricevuto la lettera e la cartolina; talvolta il primo elemento puo essere anche sottinteso: a. tu figlio mio?, cioé ‘(gli altri) e per di pil tu’. 2. Ripete e rafforza una affermazione precedente: «Hai ricevuto la lettera?» «Si» «E la cartolina?» «Anche». 3. In una loc. congiuntiva con se, precedente 0 seguente, acquista valore con-

cessivo: se a. lo eH (a. se lo paghi) rifiutera; a. se lo piangi (se a. lo piangi) non risuscitera / Con forme nominali del verbo il valore concessivo si ottiene con la preposizione a e l’infinito, o col gerundio senza altra particella: a. a pagarlo rifiuterd; a. pagandolo rifiutera / Quando il contesto, spec. attraverso il significato del verbo, attenua, anziché rafforzare, il valore della frase, anche, in senso concessivo (con 0 senza see a), sottintende solo: a. (solo) se lo guardi, lo giudichi malato; a. (solo) a guardarlo, a. (so-

lo) guardandolo lo giudichi malato. ancheggiare v. intr. (anchéggio, ecc.). Camminare facendo ondeggiare i fianchi.

anchilosare v. tr. lcacblleae! anchilési, ecc.).

|

parziale dei movimenti di una articolazione.

dell’uomo; vive nell’intestino tenue fissandosi alla

legno, fissata in diversi strumenti musicali a fiato o ad aria; colpita da una corrente d’aria, vibra producendo il suono. ancile s. m. Piccolo scudo romano antico, di

dificata in modo da conservare il potere immunizzante perdendo il potere tossico. anatra (0 dnitra) s. f. 1. Nome comune di varie specie di uccelli acquatici di doppio passo in Italia.

i

ancorare

anatomista s. m. (pl. -i). Studioso di anatomia / Esperto nella dissezione dei corpi.

anatomizzare v. tr. Studiare le strutture del

|

=

Paralizzare per anchilosi / medio intr. (anchilosar-

si), pid com. Di un arto, irrigidirsi per anchilosi. _anchilosato agg. Colpito da anchilosi; irrigidito, paralizzato.

-anchilosi (0 anchilosi) s. f. Perdita totale o

a Tee

,

forma oblunga.

ancillare agg. Che si riferisce ad ancella, nel sensodi ‘domestica, cameriera’: amori a.

ancipite agg. 1. Che ha doppia natura, o doppio aspetto / fig. Dubbio, ambiguo, incerto. 2. part. Di lama a due tagli / Nella metrica classica, di sillaba che puo essere considerata indifferentemente breve o lunga. anco cong., arc. Anche.

ancona s. f. Tavola dipinta, raffigurante per lo piu soggetti sacri, racchiusa in un’inquadratura architettonica e terminante in alto a centina o ad angolo acuto, anche in vari scomparti; era posta generalmente come immagine sopra l’altare.

anconitano (0 anconetano) agg. Di Ancona, citta capoluogo delle Marche; come s. m. e f., abitante, cittadino di Ancona: un a., un’a.

ancoraavv.

1. Come avverbio di tempo indica la

persistenza di un’azione durativa o di uno stato di cose: deve a. aspettare; é a. febbricitante; oppure la ripetizione di un’azione momentanea (dammene a.; mangiane a.) o di una sua determinazione sintatti-

ca: («Che cosa yuoi bere?» «A. acqua»). 2. Come avverbio di quantita trova eS nel rafforzamento di un comparativo:

l'ultimo suo

(grida, corri) a. piu forte;

film é a. piu bello del precedente.

ancora s. f. 1. Arnese di ferro con due o pil

bracci ricurvi a punte uncinate (marre), che facendo presa sul fondo (0 sul terreno), serve a trattenere gli ormeggi di un galleggiante (o di un aerostato): gettar le a.; dar fondo alle a., ormeggiarsi; levare o Sts le a., tirarle a bordo (e quindi, partire); a. di salvezza, quella maggiore il cui uso é riservato alle situazioni di emergenza (fig., ultima ed unica possi-

bilita di salvezza). 2. Elemento meccanico di un tipo di orologi (detti appunto ad a.), munito di due

denti che, oscillando, ingranano alternativamente nella ruota di scappamento e in un braccio collegato al bilanciere o al pendolo trasmettendo il movi-

mento. 3. In fis., sbarretta di ferro dolce che posta tra le estremita polari di un magnete ne rallenta la smagnetizzazione, 0 poco discosta da quelle di un elettromagnete ne subisce l’attrazione.

ancoraggio s. m.

1. Specchio d’acqua in cui si

puo gettare l’ancora; la manovra relativa per rimanervi ormeggiati / Tassa d’a., quella dovuta da una nave all’autorita del porto in cui getta l’ancora. 2. Dispositivo (cavi o altro) inteso a fissare saldamente al suolo strutture sottoposte a particolari sollecitazioni. 3. Assicurazione con la corda per soste prolungate durante una ascensione alpinistica. ancorare v. tr. (dncoro, ecc.). 1. Ormeggiare dando fondo all’ancora / rifl. (ancorarsi). Gettar ancora;

fig., afferrarsi,

contare

fermamente

su

qlcs.: ancorarsi ad una speranza. 2. Fornire di ancoraggio (una struttura, un alpinista).

ancorché

=p

3. Riferito alla moneta di uno stato, ammetterne la convertibilita in oro o in altra valuta presa come riferimento: a. /a lira all’oro, al dollaro, alla sterlina.

ancorché

cong.,

sebbene; anche se.

Jett.

Benché,

quantunque,

- amcoréssa s. f. Ancora pesante con ceppo, ad

una sola marra, impiegata per ormeggiare stabilmente boe, segnali, ecc.

ancorotto s. m. Piccola ancora a tre o quattro marre, usata per piccole imbarcazioni.



andalusite s. f. Minerale: silicato di alluminio, di

colore rosa, rosso o grigio, usato, se trasparente, come gemma. andaluso agg. Dell’Andalusia: valzer a.; come s.

-

m. e f., abitante dell’Andalusia. andaménto s. m. 1. Il modo di condursi (spec. di

Operazfoni o fenomeni considerati nel loro svolgimento): sorvegliare l’a. della casa; l’a. degli affari; Va. delle elezioni; l’a. della malattia, il suo decorso.

2. In mus., lo stesso che movimento; anal., movimento, ritmo di una composizione sar di un di-

scorso, ecc.

3. non com. L’atto e il modo d’incede-

fondirla, sviscerarla; a. a tempo, in mus., tenere il ritmo indicato; a. a traverso, di cibi, rimaner nella strozza; a. di traverso, della nave che, perduto il governo del timone, va alla deriva (fig., di cose, affari,

ecc., che non hanno raggiunto il fine prefisso)/Con un complemento di prezzo, costare: questa stoffa

va a 10.000 lire al metro / In esclamazioni: va’ la!,

cadens s. f. 1. Spazio di terreno fra due filari d’alberi / Passaggio fra due file di botti, di colli ac-

patimento, perdono; va’

catastati, ecc. / region. Marciapiede. 2. Ormeggiar-

Brano da eseguirsi in tale movimento / Andantino,

movimento poco pit veloce dell’andante. 3. non com. L’anno, il mese a., corrente. andare v. intr. (difettivo e associato a vado; pres. vado 0 vo , vai, va, andiamo, andate, vanno; pres. cong. vada,... andiamo, andiate, vadano; fut. andro, ecc.; cond. andréi, ecc.; imperat. va o va’; aus. essere). E il verbo fondamentale del movimento che si allontana: opposto a venire. 1. Muoversi _ da un luogo all’altro, dirigersi, spostarsi sia camminando, sia coni vari mezzi di locomozione: a. a caSa, a scuola; a. in treno, in macchina; a. piano, a

cento all’ora // fig. 11 movimento puo essere inteso:

- come svolgimento di una situazione o di una attivita commerciale, professionale, sportiva (il suo matrimonio

va perfettamente;

le cose

vanno

a

-gonfie vele; la squadra non va); come progresso e conseguimento di uno scopo (quel giovane andra lontano, fara una brillante carriera; sono sicuro che

questo

_

nei suoi dettagli; come ausiliare a un participio pass., da invece il senso dell’obbligo e della necessita: questa tassa va pagata. 4. Determinazioni specifiche assume il verbo con un complemento di modo: a. di corpo, defecare; a. di mezzo, rimanere coinvolto; a. a monte, di gioco che viene annullato o di qls. cosa di cui non si faccia pit di nulla; a. per la maggiore, esser tenuto in gran considerazione; a. a male, dimagrire, perdere la salute e, pii com., di generi alimentari, avariarsi; a. a fondo, annegare, sommergersi; a. al fondo di una questione, appro-

re; portamento: avanzava con a. solenne e maestoso; fig., modo di comportarsi, contegno.

si in a., delle navi che si dispongono affiancate perpendicolarmente alla banchina. andante agg. 1. Di persona, alla buona, senza pretese; di cosa (piti com.), ordinaria, a buon mercato: una stoffa a. / Di stile letterario, piano, scorrevole: un periodare a. e disinvolto. 2. In mus., movimento intermedio tra il larghetto e il moderato /

_

quanti soldi se ne vanno in questa casal; quineva del prestigio e dell’onore. 3. Usato come ausiliare a un gerundio, serve ad indicare la continuita o il progresso di un’azione: va esaminando il problema, lo sta studiando, lo approfondisce progressivamente

libro andra, avra successo di vendita); come

funzionamento di un meccanismo o grado di funzionalita di un oggetto (questa macchina non va; _ queste scarpe mi vanno bene); come convenienza estetica (qui ci andrebbe bene un quadro); come _ gradimento personale (quel tipo non mi va). 2. Usa_ to assol. il verbo puo indicare sia ’azione incipiente o Vintenzionalita del distacco (andiamo: si é fatto tardi; allora vai?; lascialo andare!), sia, pit com., _ Leffettuazione del movimento e quindi il camminare - (a. senza meta) / Il distacco si accentua nel medio

andarsene (me ne vado, ormai non c’é pitt nulla da fare) fino ad assumere un senso di ‘ineluttabilita’, configurandosi in quello ultimo e definitivo della ‘morte’ (andarsene all’altro mondo) // fig. Sia nel-

intr. che nel medio, ’idea del distacco definitivo si

configura

in quella di ‘consumo’

e di ‘perdita’:

per denotare incredulita oppure concessione, compur /a!, non dubitare.

5.

Seguito da un aggettivo il verbo ha valore copulativo e si riferisce al comportamento, all’atteggiamento o all’abbigliamento della persona: a. cauto nel giudicare; a. diritto allo scopo; a. pazzo per il cinema; a. pulito, sudicio. 6. s. m. Il portamento della persona nel camminare, andatura: con quel suo a. dondolante / Andata, viaggio; a lungo a., seguitando molto tempo.

andata s. f. Lo spostamento o il viaggio relativo al raggiungimento diuna meta (genrl. contrapposto a ritorno) / Girone di a., la fase durante la quale le squadre partecipanti a un campionato sportivo si

incontrano una prima volta secondo il calendario stabilito dalla federazione competente.

andatdia s. f. Tavolato inclinato di legno per

collegare i diversi ponti di servizio durante i lavori di costruzione di un edificio.

andatura

s.

1. Il modo

di spostarsi

camminando. 2. Nello sport, lo stile o il ritmo della corsa di un atleta o di un animale; fare I’a., precedere gli altri concorrenti regolandone la velocita;

romper l’a. (0 assol. rompere), del cavallo che passa dall’andatura di trotto a quella di galoppo.

andazzo s. m. Comportamento adeguato ad una

moda o usanza genrl. non buona, ma che improvwvisamente si é imposta: seguire l’a. corrente; prendere un brutto a., di fatti o situazioni, prendere una brutta piega, volgersi al peggio.

andicap,

andicappare,

andicappato

vedi

HANDICAP, HANDICAPPARE, HANDICAPPATO. andino agg. Delle Ande: popolazioni a. andiriviéni s. m. Il continuo andare e venire di varie persone per il medesimo luogo; va e vieni, via-

vai // fig. Giro tortuoso di parole, tentennamento. andito s. m. Ambiente secondario di passaggio o

disimpegno; spesso sin. di corridoio.

androcéo s. m. 1. Il complesso degli stami di un fiore. 2. Nella casa greca antica, la parte riservata — agli uomini. |

androctono s. m. Grosso

del Sahara, il cui morso é sempre

ione del deserto — letale, in quantoil

suo veleno ha una tossicita pari a quello del cobra. androginia s. f. Presenza in un etto caratteri sessuali dell’altro sesso; ermafroditis:

androgino s. m. Sin. di ermafrodito.

ee

|

anfibolégico

andrologia .s.

f£ Scienza o specializzazione

medica che si occupa del maschio in rapporto alla sua capacita di generare.

anemofilia s. f. Impollinazione operata dal vento.

anemOfilo agg. Di ow la cui impollinazione

avviene per mezzo del vento, anemdgrafo s. m. Strumento per la registrazione andréne s. m. Andito lungo a pian terreno per il grafica dell’intensita del vento. quale dal portone d’ingresso si arriva alla scala o al anemometro s. m. Strumento per la detercortile della casa. minazione della velocita e della direzione del vento. androsteréne s. m. Ormone sessuale maschile, anémone s. m. 1. Pianta erbacea rizomatosa, ottenibile anche per sintesi, usato in medicina. spontanea nei prati e nei campi, con fiori simili a anecumene s. f. L’insieme delle terre emerse quelli del papavero, variamente colorati (rosa, rossi, inabitabili per ’'uomo, a causa di sfavorevoli condi- violetti, blu, bianchi). 2. Anemone di mare, nome zioni climatiche e di suolo. comune delle attinie (v.).

andrologo s. m. Specialista in andrologia.

aneddotica s. f. Scelta o raccolta di aneddoti.

aneddotico agg. (pl. m. -ci). Di aneddoto, che ha carattere di aneddoto / estens. Di narrazione o bioeres che si diffonde in fatti o episodi estranei al’importanza del quadro storico.

aneddotista

aneddoti. anéddoto

s. m.

s. m.

(pl. -i). Raccoglitore

Particolare

curioso,

di

inedito,

raccolto a fine moralistico o ricreativo pil che storiografico, in margine a un personaggio o ad un evento famoso.

anelante agg. Concitato, affannoso. anelare v. intr. (anélo, ecc.; aus. avere).

1. lett.

Respirare affannosamente per la fretta o lo sforzo; tr. (poet.), esalare. 2. fig. Desiderare ardentemente: a. alla liberta; anche tr.: a. il ritorno-di-qlc.

anelasticita s. f. Mancanza di elasticita.

anelastico agg. (pl. m. -ci). Di un corpo che non subisce deformazioni elastiche.

aneléttrico agg. (pl. m. -ci). Di corpo che non

assorbe, o disperde, T’elettricita.

anélito s. m. 1. Respiro concitato, affanno; Vestremo, l’ultimo a., Pultimo respiro / poet. Soffio vitale.

2. fig. Brama, aspirazione ardente.

anéllidi s. m. pl. Raggruppamento sistematico di

invertebrati a simmetria bilaterale, provvisti di ci-

glia, con corpo di regola allungato e cilindrico, diviso in segmenti. los. m. (pl. anélli; arc., anche le aneélla, f., tuttora in uso nel sign. 3). 1. Cerchietto d’oro o

d’argento o d’altro metallo, con o senza pietre preziose, che si

porta al dito per ornamento 0 come pe-

-gno o simbolo di una particolare condizione o come emblema di una dignita: a. di fidanzamento, matrimoniale; a. episcopale; prendere o dare I’a., sposar-

|

si. 2. Elemento di diverso materiale, a forma di cer-

chio; part.: a. di catena, ciascuno degli elementi co-

stitutivi di una catena, fucinati e saldati dopo essere stati infilati uno nell’altro (fig.: esser I’a. di-congiunzione, fare da intermediario); anelli, attrezzo per la ginnastica formato da due a. di ferro o di le| gno fissati ai capi inferiori di due corde pendenti e {| parallele; anche l’esercizio che vi si effettua / A. | stradale, raccordo fra due o piu strade. 3. Ricciolo,

|

ciocca ricciuta di capelli (pl. /e anella). 4. In chim.: ad aneilo, di composto organico i cui atomi forma-

_

formano il corpo cilindrico degli anellidi. 6. In bot., la membrana che circonda il gambo di alcuni fun-

_ ghi / A. annuale, \o strato di legno che si forma an* nualmente nel fusto di una pianta.

anemoscopio s. m. Strumento per indicare la

presenza e la velocita del vento; nella sua forma pit semplice é costituito da una banderuola girevole attorno a un asse verticale.

anerdide agg. e s. m. Di barometro metallico,

cioé senza fluido.

:

anestesia s. f. Abolizione parziale o totale di qls.

tipo di sensibilita (dolorosa, tattile, ecc.) di tutto o di parte dell’organismo, ottenuta con vari procedimenti, spec. come preparazione ad interventi chirurgici.

anestesiologia s. f. Lo studio e l’attuazione

dell’anestesia chirurgica. anestesista s. m. (pl. -i). Medico specializzato nel praticare |’anestesia chirurgica.

P

anestético agg. e s. m. (pl. -ci). Di anestesia:

potere, effetto a. / Che provoca anestesia: sostanze a.; farmaco a.(o assol. un anestetico, s. m.), farmaco di diversa composizione chimica, producente anestesia.

anestetizzare v. tr. Sottoporre ad anestesia.

anéto s. m. Pianta erbacea aromatica simile al finocchio, i cui semi sono usati in culinaria, in distilleria e in medicina.

aneurisma s. m. (pl. -i.). Dilatazione localizzata di un’arteria per alterazione della sua parete; la rottura che puo sguirne: é morto per a. aortico.

anfanare v. intr. Andare qua e la senza scopo, affaccendarsi inutilmente; propr., parlare a vanvera, a sproposito.

anfetamina s. f. Ammina contenente un radicale fenilico e un radicale isopropilico, ad azione simpa-

ticomimetica, vasocostrittrice // I solfati corrispon-

denti (noti in commercio coi nomi di simpamina, mimetina, ecc.), usati come eccitanti del sistema nervoso centrale. :

bio agg. es. m.

1. agg. Capace di vivere in

due condizioni ambientali diverse Ctaan e aria, acua e terreno) // s. m. pl. Raggruppamento sistematico di vertebrati a temperatura variabile, capaci di vivere sia in acqua che sul terreno, dotati direspira-

zione branchiale allo stato dilarvae direspirazione polmonare (0 a livello della pelle e della mucosa della bocca e della faringe) allo stato adulto; hanno pelle liscia o verrucosa e, di regola, due paia di arti con quattro diti gli anteriori e cinque i posteriori. 2. agg. e s. m. Di autoveicolo atto a muoversi sia sul terreno che alla superficie dell’acqua / Aeroplano munito di carrello e di galleggianti, capace di decollare e ritornare sia sul terreno che sull’acqua. ~ anfibolo agg. es. m. 1. agg. (raro). Ambiguo,

2. fig.

equivoco. 2. s. m. Denominazione di un gruppo di — minerali: miscele isomorfe di silicati di ferro, ma-

anemia s. f. Insufficienza quantitativa del con-

gnesio, calcio, di colore variabile (verde, nero, azaan! i

anélo agg., poet.

1. Anelante, ansante.

ormentato, ansioso.

| di globuli rossi nel sangue. ico agg. (pl. m. -ci). Affetto da anemia;

he s.m.: un a. / fig. Scialbo; privo di vitalita, di

_ anfibologia s. f. Discorso.o modo di dire che pud

eee Sale in due modi diversi.

antiboldgico agg. (pl. m. -ci). Che si presta a_

doppia interpretazione; ambiguo, equivoco.

=——

_

58

anfidsso

anfidsso s. m. Animale marino vivente sui fondi

sabbiosi delle coste europee; lungo sei cm, ha corpo a forma di fuso, trasparente, privo di scheletro e di arti.

anfisbéna s. f. Serpentello favoloso del deserto

libico, che gli antichi credettero fornito di testa a

ciascuna delle due estremita.

anfiteatro s. m.

1. Vasta costruzione a

circolare, o pil com. ellissoidale, costituita

pianta da vari

ordini di gradinate, con un’area al centro (detta arena), destinata, nell’antica Roma, allo svolgimento di

spettacoli, giochi, combattimenti fra gladiatori, ecc. 2. anal. Qls. vasto ambiente munito all’intorno di sedili e banchi degradanti, destinato part. allo svolgimento di lezioni di fronte ad un numeroso uditorio: aula ad a. 3. A. morenico, Vinsieme di archi concentrici costituiti da materiali morenici, depositati da un ghiacciaio lungo la sua fronte. anfitrione s. m. La persona che si compiace di accogliere con fastosa dovizia di cibi numerosi con-

vitati alla propria mensa. apron s. m. Stato membro (genrl. al pl.).

di un’anfizionia

efiviovia s. f. Nella Grecia antica, lega di stati

aventi in comune il culto di una particolare divinita. anfora s. f. Grosso vaso a due anse, di forma

genrl. allungata e notevolmente strozzato all’imboccatura ed alla base, largamente usato nell’antichita

per la conservazione e il trasporto dei liquidi. anfotero agg. Di sostanza che pud comportarsi da acido e da base a seconda del mezzo con cui si trova a contatto.

dt tenebre, il demonio // fig. Creatura pendiicas per la bellezza o la bonta (part. nei rapporti affettivi): sei il mio a.! 2, Figura del pattinaggio artistico: corpo proteso in avanti,in equilibrio su un sol piede, bracguito aprendo le braccia ‘almomento di librarsi nelParia. 3. Pesce a., altro nome dello squadro (v.).

angelologia s. f. ‘La dottrina teologica o l’insieme

ack credenze, anche popolari, relative agli angeli. angen s. m. lat. (in it. s. m. invar.). La pres iera alla Vergine, composta con le parole del’ Annunciazione (Luca, 1, 26-38) cui sono invitati i fedeli al mattino, a mezzogiorno e alla sera; com.,

quella della sera. angheria s. f. Vessazione, atto di odiosa e avvilente sopraffazione / propr. Angaria (v.). anginas. f. 1. Infiammazione delle tonsille. 2. A. pectoris, sindrome accessionale da difetto di sanguificazione del muscolo cardiaco, caratterizzata da dolori al petto che talvolta si irradiano al collo e al braccio Sinistro. anginoso agg. Relativo ad angina pectoris; come s. m. e f., persona affetta da angina pectoris.

angiocolite s. f. Infiammazione delle vie biliari.

angiografia

s. f. Esame

radiologico dei vasi

sanguigni e linfatici condotto introducendo in questi

un mezzo di contrasto. angioino agg. Relativo alla dinastia degli Angio.

giolos, m. Variante di angelo. angiologia s. f. Lo studio anatomico

MYappari circolatorio dell’uomo. angiologo s. m. (pl. -gi; f. -a).

del-

Medico

anfratto s. m. Affossamento scosceso e tortuoso del terreno.

specializzato in angiologia.

ineguaglianza del terreno, con profonde e variabili sinuosita; coner., anfratto.

angiopatias. f. Malattia del sistema vascolare. angiospasmo s. m. Contrazione intensa di un vaso sanguigno, in genere arterioso.

anfrattiosita

s.

f. Ripetuta

ed

accentuata

anfratttidso agg. Pieno di anfratti.

angar s. m. Adatt. it. del fr. hangar (v.).

angaria s. f. 1. Prestazione personale imposta al suddito spec. dal signore

gratuita feudale;

estens., balzello (v. anche ANGHERIA). 2. Diritto di a.; diritto del belligerante di requisire con indennizZO, per necessita bellica, le navi mercantili neutrali che si trovino nella sfera della sua sovranita. angariare v. tr. Vessare, tormentare, opprimere _insistentemente / propr. Sottoporre ad angaria. -angélica s. f. Pianta erbacea, spontanea e coltivata per l’olio essenziale che se ne trae, usato in medicina, in profumeria e in liquoreria; ha fusto diritto, foglie composte, fiori bianchi e rosei.

angelicaménte avv. Con disarmante ingenuita 0 remissivita. an elicato agg. Cui si attribuisce la natura degli

angeli; che si vede simile a un angelo: donna a. angélico agg. (pl. m. -ci). 1. Degli angeli: natura a.; cori a.; l’a. tromba; salutazione a., Ave Maria. 2. Straordinariamente puro o sereno: bellezza a.; un viso a.; talvolta con un accento di ingenuita o di remissivita: carattere a.; bonta a. angelo (e angiolo) s. m.

‘1. Essere di natura

superiore all’umana, puramente spirituale, ma rapPeete dall’arte in forma corporea, di giovanile ellezza, con ali e tra raggi di luce: messo celeste e ministro della volonta divina: le gerarchie, i cori degli a.; Regina degli a., la Vergine Maria; Pane degli a., ’Eucarestia /A. custode, protettore divino assegnato ai singoli uomini (fig., protettore, chi sta premurosamente a fianco di qlc.; scherz., agente a di polizia. scorta o guardia armata) / L’a. del male, delle

f

cia aperte / Volo dell’a., tuffo dal trampolino ese-

angioma s. m. (pl. -i). Tumore benigno de vasi

sanguigni (emangioma) e linfatici Gnfanatona.

angiospermes. f. pl. Raggruppamento di piante fanerogame, erbacee o legnose, terrestri o acquatiche o ipogee, che, al contrario delle josperme, hanno gli ovuli situati nell’interno dell’ovario e i semi nel frutto; si dividono in due categorie: dicotiledoni e monocotiledoni.

angiportos.m. Vicolo stretto e buio.

anglicanésimo (0 anglicanismo) s. m. Il complesso dei principi e degli istituti della Chiesa d’Inghilterra.

anglicano agg. Della Chiesa d’Inghilterra e dei relativi istituti religiosi. anglicismo s. m. Termine, locuzione o costrutto proprio dell’inglese, introdotto nella lingua italiana sia nella forma originale (slogan, leader), sia con adattamento (franvai, histecca).

anglicizzare v. tr. Adattare agli usi ed alla cultura e sensibilita inglesi // rifl. (anglicizzarsi). Assumere modi di vita e di pensiero degli inglesi.

anglismos. m. Lo stesso che anglicismo (v.). anglistas. m. e f. (pl. m. -i). Studioso della lingua

e letteratura inglese e nondairy

anglistica s. f. Lo studio della a ie della letteratura, della cultura e della civilta dell’InghilterTae, * senso pill ampio, dei popoli di lingua inglese. anglo s. m. Appartenente all’antico popolo

|

germanico degli ‘ate arse. in Britannia alla



meta del V sec. d. C. / lett. Inglese. | anglofilia s. f. Propensione per gli usi, la culturae — la lineaa politiey degli inglesi. %

anglofilo agg. Che prova o rivela sentimenti di

anglofilia; anche s. m. e f.: un a@., un’a.

_

yo"

Fs

. f. Avversione

a

ik | a es ate

mane s. m. e f. Ammiratore fanatico di tutto cid che é inglese. mania s. f. Ammirazione e imitazione eccessiva degli usi e dei costumi inglesi.

anglosassone agg. e s. m. Relativo o appar-

tenente agli Anglosassoni, comunita di popoli germanici che dominarono la Gran Bretagna dal V al

IX sec. d. C. // Appartenente o relativo ai popoli di wat entilinguistica inglese (gli inglesi e gli ameri-

cani). angolano agg. Dell’Angola, repubblica delAfrica occidentale; come s. m. e f., abitante, cittadino dell’Angola. angolare' agg. Relativo ad un angolo; pietra a., uella che all’angolo di un edificio sostiene due muri sngptare

fondamento).

v. tr. (dngolo,

ecc.),

Disporre

ad

angolo o in angolo / Riprendere cinematograficamente secondo una determinata angolazione.

angolato agg. Nel calcio, di pallone indirizzato

rasoterra verso un angolo della porta.

angolaziéne s. f. Disposizione della macchina da

presa, diretta ad abbracciare da un determinato angolo visuale l’inquadratura voluta.

olo s. m.

1. La parte di piano compresa tra

due semirette (/ati) uscenti da uno stesso punto (vertice): a. retto, ottuso, acuto; a. opposti, interni,

esterni, ecc.; a. solido, v. ANGOLOIDE. 2. com. Canto, cantuccio: mettere glcs. in un a. / Spigolo: ha urtato in un a. del letto / Cantone, cantonata (a un

crocevia):

/o aspettavano

all’a. della strada //

estens. In ogni a., in ogni luogo / Gli a. della bocca,

le estremita laterali; gli a. del fazzoletto, dello scialle, ecc., i lembi, le cocche. 3. Nel gioco del calcio: calcio d’a. (ingl. corner), punizione battuta da uno degli angoli del rettangolo di gioco contro la squa-

dra i cui difensori abbiano mandato la palla oltre la linea di fondo della propria meta campo.

énima

senza (olio essenziale di a.), impiegata nella prepa-

razione di liquori, di tonici, amari, ecc. // L’essenza

tratta dalla pianta. an

s. m., invar. Unita di

lunghezza usata in spettroscopia e in fisica atomica, pari a un centimilionesimo di centimetro.

_ anguicrinito agg., Jett. Dalle chiome fatte o

intrecciate di serpi.

anguilla s. f. Pesce commestibile, comunissimo

nei laghi e nei fiumi, ma anche intensamente allevato per le ottime carni (v. VALLICOLTURA); ha aspetto serpentiforme, pelle viscida, verdastra, e le pinne disposte in modo da formare un nastro lungo tutto il corpo. Discende al mare per deporvi le uova risalendo in seguito le correnti dei flumi e superando anche tratti asciutti // fig. Di persona che sguscia o sfugge via facilmente, sia per doti di destrezza e agi-

lita, sia per subdola scaltrezza o per mancanza di amor proprio e serieta.

anermmee agg. (pl. m. -chi). Subdolo e sfuggente. Peg aga agg. Di forma snella e allungata, simile all’anguilla.

anguillula s. f. Nematode che vive da parassita

nell’intestino umano, causandovi l’anguillulosi (v.). anguillulosi s. f. Malattia dell’intestino, provocata dall’anguillula e caratterizzata da irregolarita nella funzione intestinale e da anemia.

anguinaia s. f., arc. o pop. Inguine.

anguineo agg. Che ha aspetto o forma di serpe.

anguria s. f., region. Sin. di cocomero. angustia s. f. 1. lett. Mancanza

di spazio,.

strettezza. 2. Mancanza di disponibilita economiche, scarsita, penuria: frovarsi in a. di denaro / fig. Grettezza, ristrettezza mentale: a. d’idee. 3. Tribolazione, stato di angosciosa preoccupazione, pena: una vita piena di angustie; stare in a. per qlc.

angustiare

v. tr. (angustio,

afflizione, addolorare

ecc.).

Procurare

intimamente // medio

intr.

(angustiarsi). Essere in pena, tormentarsi.

angoloide s. m. Parte dispazio racchiuso da tre o

angusto agg. Stretto, malagevole / fig. Meschino, povero di spirito. ae

angolosita s. f. Aspetto e qualita dell’essere angoloso / fig. Scontrosita, durezza di carattere.

spontanea nelle regioni mediterranee ed anche coltivata per i semi dei frutti, usati in pasticceria, in li-

pil semirette uscenti da uno stesso vertice.

angoloso agg. Che presenta parecchi angoli o spigoli / Del corpo, ossuto // fig. Di temperamento scontroso, difficile da trattare. |

_

nei. confronti_ degli tropicali americane, dalla cui scorza si estrae un’es-

inglesi, della loro cultura, del loro costume di vita.

_ anglofobo agg. Che prova avversione per tutto cid che é inglese; anche s. m. ¢ f.: un a., un’a,

d . sostegno,

Sane

ee

angora

agg, es.

m.

e f., invar. Razze

a: (o

_ d@’Angora, o d'angora), razze di capre, di conigli, di gatti. di cavie. con pelo lungo, soffice e sericeo. dal

eiyate si Ottiene un filato leggerissimo (/ana a. 0 ‘a.) molto usato in maglieria.

angoscia s. f. (pl. -sce).

1. Oppressione dello

_ spirito che puo nascere da uno stato di dubbio o inquietudine, oppure dall’insorgere di paura, pena

© pieta: trascorrere ore d’a. // propr.

Difficolta di

respiro, 0} pesenl costrizione al torace e alla gola.

2. Nella filosofia esistenzialistica, il sentimento fondamentale che ha l’uomo della nullita dalla quale emerge ed in cui tende a risolversi il suo essere fini-

‘to.

angosciare v. tr. (angoscio, ecc.). Opprimere ello spirito / rifl. (angosciarsi). Essere in preda aloscia. goscidso agg. 1. Che chiude nell’angoscia o eraangoscia: situazione a. 2, Pieno d’angoscia, perato: pianto a. _ y jostura s. f. Pianta arborea delle regioni

anice

s. m.

1. Pianta

erbacea

aromatica,

quoreria ed anche in medicina; ha fusto eretto, fo-

:

glie alterne e fiori bianchi in ombrelle terminali. 2, A. stellato, pianta aromatica arbustiva dell’Asia orientale, i cui frutti composti a forma di stella hanno lo stesso odore e le stesse applicazioni della pre-

cedente.

3. Liquore ottenuto per distillazione dei

frutti di ambedue le piante.

anidride s. f. Sostanza che deriva da un ossiacido

o da un acido carbossilico per eliminazione di acqua, o per sintesi degli elementi. :

anidro agg. Privo di acqua. ae anidrosi ss. f. Mancanza o scarsezza patologica di

secrezione sudorale.

anilina s. f. Composto azotato, liquido, incolore, presente nel catrame di carbon fossile;élargamente

;

usato nell’industria di coloranti e in quella farmaceutica. ue

anima s. f. 1. Principio immateriale della vita

umana, tradizionalmente ritenuto immortale o addi-

rittura partecipe del divino: /’uomo éformato di a.e di corpo // Secondo il rilievo che di volta in volt viene dato alle sue attribuzioni, il termine assume,

spec. in locc. ed espressioni fig., significati diversi; cosi: darsi a. e corpo a qlc. 0 a. qlcs., abbandonar-

3!

__

2

60

animadversiéne

glisi ciecamente o dedicarvisi completamente; a. gemelle, di due persone che vivono e sentono conformemente; esalare, render l’a., spirare, morire; regger l’a. coi denti, tenersi in vita come per miracolo; dar I’a. per qlcs., \a vita; é l’a. mia, di persona cara come la propria vita; /a pubblicita é l’a, del commercio, V’essenza, l’impulso fondamentale; esser I’a. di qlcs., il promotore, l’animatore; un volto senz’a.,

f

animato agg.

i

1. Dotato di anima oppure di

movimento: gli esseri a., i viventi // part. Bastone a., tipo di bastone nel cui interno é nascosta una lama, che scattando per mezzo di una molla inserita

nell’impugnatura puo trasformare loggetto in un’arma da punta ifDisegni 0 cartoni a., pellicola cinematografica realizzata con una serie di disegni su cartone, che vengono fatti scorrere davanti alla macchina da presa per ottenerne il movimento. 2.

senza espressione; con tutta l’a., riconoscendosi imegnati totalmente in un dato atto o sentimento; vo- Pieno di vita, di movimento, vivace: una festa molto lersi un bene dell’a., amarsi intensamente; andare, a.; traffico a.; strada poco a.; discussione a. arrivare all’a., scrutare intimamente i sentimenti e i animatore s. m. (f. -trice). 1. Ispiratore o propositi di qle.; romper I’a. a qlc., seccare, infasti- promotore di vita intellettuale; guida spirituale di un dire eccessivamente qlc.; avere sull’a. qglcs., esserne movimento / A. di gruppo, la persona a cui, in un colpevole / Raccomandarsi l’a. a Dio, sentirsi pros- gruppo di lavoro o di studio, viene affidato il compisimo alla morte; morte dell’a., lo stato di peccato; to di agevolare la ricerca e il raggiungimento degli dannarsi I’a., morire in stato di peccato (fig., met- obbiettivi fissati. 2. Chi é¢ addetto a disegnare le tercela tutta nel fare una cosa); far dannar I’a., irri- figure nelle varie fasi dei singoli movimenti. nei!a tare al massimo, riuscire insopportabile; esser I’a. tecnica dei cartoni animati. dannata di qlc., il suo istigatore al male; come un’a.

dannata, furiosamente, disperatamente; sembra un’a. in pena, di persona che non sa darsi pace. 2. ‘Persona’, con speciale riferimento alle qualita spirituali, al carattere, ai sentimenti: é una grande a.; un’a. nobile; a. nera, di persona da cui c’eé da aspet-

tarsi di tutto // Nel senso di ‘individuo’, ‘abitante’: un paesino di trecento a.; non c’era a. viva, nessuno. 3. Nucleo, elemento centrale: a. di una pianta, di una radice; a. del legno, il durame; a. di un bot-

tone, il dischetto da ricoprirsi di stoffa o di pelle. 4. Cavita interna: a. del cannone, del fucile, la cavita della bocca del cannone o della canna del fucile che viene percorsa dal proietto / In fonderia: a. di un modello, \a parte destinata a produrre nel getto una cavita. animadversione v. ANIMAVVERSIONE.

animale’ agg.

1. Relativo agli esseri animati,

quindi al loro corpo in quanto vivente e funzionan-

animavversiéne (e animadversidne) s. f., lett.

Riprovazione; punizione. animazione s. f. 1. lett. (non com.). Conferimento d’anima, movimento, calore. 2. com. Vistosa e rumorosa vivacita; parlare, discutere con

grande a. / Movimento intenso di folla: per le strade c’era una grande a.

animella s. f. Il timo e il pancreas della bestia macellata, assai ricercati per fritture.

animismo s. m. Concezione dei popoli primitivi,

secondo cui ogni fenomeno o cosa dell’universo so-

no dotati di anima e vivono di una loro vita, spesso creduta divina e degna di culto. animista s. m. (pl. -i). Chi professa l’animismo.

animistico

agg.

(pl.

m.

-ci).

Relativo

al-

Panimismo.

animo s. m. L’anima umana considerata come sede e principio delle facolta intellettive, degli affetti, della volonta // In quanto sede e principio delle

te, o proveniente da esso: fisiologia a.; olio a.; calore a.; il regno a., contrapposto a quello vegetale e -minerale. 2. Contrapposto a spirituale, di quanto é di natura puramente corporea, sensoriale, irrazionale: istinti a.

facolta intellettive, vi si associano 1 significati di mente (aver I’a. rivolto a qlcs.), di pensiero (mi nasce nell’a. un sospetto), di memoria (ho sempre vivo nell’a. il suo ricordo), di attenzione (porger I’a. alle parole di qlc.; esser con la. altrove, esser distratto)

moto e di sensi; com. (a/ pi.), le bestie, spec. con riferimento, diretto o indiretto, a una classificazione:

emotiva cui segue una linea di condotta, inclinazione o disposizione naturale: persone d’a. buono, cattivo, pietoso, crudele, malvagio; grandezza d’a., disposizione naturale a muoversi su un piano superiore a quello grettamente personale, che invece caratterizza la meschinitd 0 la vilta d’a.; toccar I’a., commuovere; guadarnars) l’a. di qic., conquistarne la stima, la benevolenza; mettersi l’a. in pace, rassegnarsi; star con l’a. in sospeso, in ansiosa incertez-

animale? s. m. Essere animato, cioé dotato di // Come sede e prncinie degli affetti, la capacita

a. domestici, selvatici, da cortile, ecc.; animali da

macello, destinati alla macellazione, genrl. per l’alimentazione; animali da laboratorio, usati per esperimenti scientifici // fig. Vivere come un a., non da uomo (con un accentuato senso di abbassamento del livello morale o materiale dell’esistenza); essere un a., di persona stupida, ignorante, rozza.

animaleria s. f. Bestialita, atto o parola che de-

nota grande rozzezza o ignoranza.

za; di buon a., volentieri; di mal a., controvoglia //

In quanto sede della volonta, proposito, intenzione di raggiungere un determinato scopo: aver l’a. di inespressivo: aspetto a. sIncontrollato negli istinti; far qics.; manifestare, nascondere il proprio a.; inpiu da bestia che da uomo: appetiti a. dovinar I’a. di qic., scoprirne le pit riposte intenzioanimalita

i

an

ito loc. agg. Diretto, in forma pil o meno

di una corrente politica: gruppo, attivitd a.

antipastiéra s. f. Vassoio ,on diversi scomparti

per la presentazione in tavola degli antipasti.

antimeridiano! agg. Anteriore al mezzogiorno.

an

che che sono di segno opposto.

¢

antipasto

s. m.

Assortimento

di cibi atti a

stuzzicare l’appetito, serviti all’inizio dei pasti.

antipatia s. f. Avversione istintiva pil o meno

motivata; il contrario di simpatia.

aatipatioaess: (pl. m. -ci).

Dipersona con cui sia

Vic mee latarsi; anche s. m. e f.: é un a., un‘a. / Di cosa o situazione che susciti fastidio 0 provo“ disagio: caso a., difficile da condurre a buon

ne. antipatridttico

agg.

(pl. m.

"T

-ci). Insensibile

agl’ideali fondati sul concetto di patria / Contrario

nell’azione agli interessi dei connazionali. antipatriottismo s. m. Insensibilita o avversione nei confronti degli ideali fondati sul concetto di patria, aoe delle esigenze civili ed umane dei connazionali.

antipellagréso

pellagra,

agg.

Diretto

a combattere

la

an cee agg., invar. Garantito o diretto contro leventuale formazione di pieghe. :

antipirético

agg.

e s. m.

antipolitico

agg.

(pl. m.

(pl. m.

-ci). Di

medicamento diretto a eliminare a febbre. antipodo (0 antipode) s. m. Genrl. al pl: gi a., il punto del globo terrestre diametralmente opposto a quello in cui ci si trova; estens.: abitare agli a., in un luogo molto distante o periferico rispetto a un altro luogo; fig.: essere agli a., trovarsi in netta, inconciliabile antitesi. antipolio agg., invar. Di rimedio preventivo contro la poliomielite: vaccino a.; vaccinazione a. (in questo caso anche s. f.: fare I’a. al bambino).

-ci). Politicamente

inefficiente o addirittura controproducente.

antiporta s. f. Porta installata di contro ad un’altra / Androne fra due porte.



;

antiprotone s. m. Particella subatomica negativa

di massa uguale a quella del protone e spin uguale e di senso opposto. antipsOrico agg. (pl. m. -ci). Di farmaco o — rimedio contro la scabbia.

antiquaria s. f. 1. Scienza dell’antichita che un

tempo veniva identificata con l’archeologia. com. Antiquariato.

antiqu

2. non —

ato s. m. Attivita commerciale con- —

nessa con gli oggetti antichi o con le opere d’arte antica ed anche con i libri usati. RAS,

antiquario agg. e s. m.

1. agg. Relativo alle —

antichita come oggetto di studio archeologico. 2. s. m. Chi commercia in oggetti antichi. am antiquato agg. Disusato, che risente degli aspetti : negativi del passato / Parole, forme a., non pit vive nella lingua dell’uso contemporanea. oor

antirabbico agg.(pl. m. -ci). Rivolto a prevenire

Vidrofobia, o rabbia: vaccinazione a.

uy

antirachitico agg. (pl. m. -ci). Diretto a prevenire

0 combattere il rachitismo. antiraday agg. e s. m.,_

invar.

Diretto.a

68

antireligidso neutralizzare le segnalazioni di radar avversari. |

antireligiéso agg. Contrario alla religione sia dal

hora di vista dogmatico che da quello etico e so-

ciale.

antireumatico agg. es. m. (pl. m. -ci). Di rimedio

contro le affezioni reumatiche.

antirollante

agg.

Di

ls.

apparecchiatura

installata sulle navi per eliminare o ridurre il movimento di rollio.

antiruggine

agg.,

invar.

Di

sostanza_

o

trattamento diretti ad eliminare o prevenire il formarsi della ruggine su oggetti metallici.

antirughe

agg., invar.

Di cosmetico

o altro

preparato capace di prevenire la formazione di rughe sul volto. antisala s. f. Vestibolo, anticamera, che introduce

in una sala.

antischiavismo s. m. Movimento per l’abolizione della schiaviti e della tratta dei negri. antisciopero agg., invar. Di qls. misura pre-

antistrofe s. f. Parte dell’antico coro

0 che

ripeteva ritmicamente e metodicamente la strofe. anti ico agg. e s. m. (pl. m. -ci). Di sostanza atta a combattere le tarme.

antitedésco s. m. Storicamente o politicamente

avverso ai tedeschi.

antitesi s. f.

1. Opposizione o contrasto in-

sanabile: opinioni in netta a. tra loro. 2. Figura retorica che conferisce a due immagini consecutive e spesso simmetriche un maggior rilievo, facendo le-

va Sulla loro piu o meno accentuata contrapposizione: mangiare

per vivere, non vivere per mangiare.

3. Nella filosofia hegeliana il secondo tempo, opposto al primo (tes/) e confluente nel terzo (sintesi), del ritmo dialettico in cui si attua il farsi dello spirito.

antitetanico agg. (pl. m. -ci). Di sostanza che

immunizza l’organismo contro il tetano: puntura a.

antitético agg. (pl. m. -ci). Che é in antitesi o

ventiva 0 repressiva contro lo sciopero.

contiene un’antitesi: posizione a.; concetti a.

© curare lo scorbuto (es. la vitamina C).

capace di eliminare o ridurre gli effetti delle tossine.

© curare la seborrea.

lorganismo di un animale sotto l’azione di una tossina precedentemente inoculata, acquistando la ca-

antiscorbutico agg. (pl. m. -ci). Atto a prevenire

antiseborrdico agg. (pl. m. -ci). Atto a prevenire

antisemita agg. e s. m. (pl. m. antisemitismo,

-1). Reo di

antisemitismo s. m. Avversione nei confronti del

popolo ebreo; maturatasi di volta in volta in forme di persecuzione o addirittura di mania collettiva di sterminio dovuta a degenerazione di pseudoconcetti storico-religiosi, 0 a ricerca di un capro espiatorio da parte di classi politiche impotent.

antiséttico

agg. e s. m. Di sostanza

atta a

distruggere gli agenti di un’infezione. antisismico agg. (pl. m. -ci). Capace di resistere alle scosse di terremoto.

antislump

agg.,_

invar.

Di

provvedimento diretto a superare la fase di depressione del ciclo economico antismog agg., invar. Diretto ad impedire il formarsi dello smog o ad eliminarne le nocive con-

seguenze: legge a.

antisociale agg. Contrario all’equilibrio, istituzioni ed alle aspirazioni della societa.

alle

antisolare agg. Di sostanza capace di proteggere la pelle dalle radiazioni solari. : antisommergibile agg. e s. m. Destinato e

impiegato nella lotta contro i sommergibili: unita nayali a.; aerei a.; dispositivi di rilevamento a.

antispastico

agg.

e s. m.

(pl. m.

-ci). Di

antitdssico agg. e s. m. (pl. m. -ci). Di farmaco

antitossina

s. f. Anticorpo che si forma nel-

pacita di neutralizzare la tossina stessa.

antitrust

agg.,

invar.

Di

:

Pepe legislativo diretto contro i monopoi; antimonopolio. antitubercolare agg. Diretto a combattere la tubercolosi.

antiurto agg., invar. Di impianto o dispositivo diretto a limitare gli effetti di un urto. antivedere v. tr. (coniugato come vedere), lett. Presagire, prevedere.

an) weggente agg. Capace di leggere nel futuro. _antiveggénzas. f. Facolta, capacita di leggere nel futuro. antivenéreo agg. Di misura o rimedio atto a prevenire 0 combattere il contagio venereo.

antivigilia s. f. Il giorno che precede la vigilia di

una festa. antivipera

agg.

e s. m., invar.

Di siero an-

tiofidico che neutralizza il veleno della vipera. antofillo

s.

m.

Ciascuna

delle

foglie

me-

tamorfosate che formano il perianzio del fiore. antografia s. f. Linguaggio simbolico espresso mediante il colore e la disposizione dei fiori.

antologia s. f. Raccolta di passi dei migliori

medicamento che elimina gli spasmi dei muscoli, agendo direttamente su di essi o tramite il sistema nervoso centrale o periferico.

autori di una letteratura o di un periodo, o scelta di agine dall’opera di un solo scrittore: a. italiana, latina; a. foscoliana; riferito ad opere musicali: a. verdiana, rossiniana.

regole dell’onesta sportiva.

antoldgico agg. (pl. m. -ci). Attinente ad un’antologia: criteri a.; raccolta a. antonimo agg. e s. m. Parola di senso opposto ad

antisportivo agg. Contrario allo spirito ed alle antistaminico

agg. e s. m. (pl. m. -ci). Di

-farmaco che impedisce l’azione farmacodinamica dell’istamina.

-_

fronti delle esigenze individuali e sociali del momento: provvedimento a.

antistante agg. Situato davanti.

antistérico (0 antiistérico) agg. e s. m. (pl. m. -ci). _ Atto a combattere le affezioni isteriche.

antistoricismo

s. m.

1. Atteggiamento

ra-

zionalistico di insensibilita e avversione alla tradi-

zione 0 al divenire storico: /’a. del ’700. 2. Opposi-

zione alla concezione della realta come storia, cioé allo storicismo.

antistdrico agg. (pl. m. -ci). Che é tipico prodotto

dell’insensibilita nei confronti della storia: atteggiamento a.; inefficiente 0 controproducente nei con-

un’altra (contrapposto a sinonimo): es. bello-brutto, Sreddo-caldo, ecc.

antonomasia s. f. Traslato per cui si adopera, per designare una persona celebre, in luogo del nome proprio, il suo attributo o la sua apposizione piu nota (i/ Poeta, Dante), 0, viceversa, si indicano, col nome di persona o cosa famosa, persone 0 cose che ne posseggano o ne ricordino la qualita (es. é un Ercole, cioe ‘un uomo di grande forza’). titi antonomastico agg. (pl. m. -ci). Relativo ad antonomasia. is antraces. m. Foruncolosi multipla,

antracéne s. m. Idrocarburo aromatico, ottenuto

| RS. eile a wer

Ce,

a,

69 dal catrame di carbon fossile, usato spec. nell’industria dei coloranti.

antrachinéne

s. m. Composto

ottenuto per

ossidazione dell’antracene, usato nella sintesi di numerosi coloranti.

antracite s. f. Carbone fossile contenente un’alta

percentuale di carbonio (95%) e dotato di elevato potere calorifico // Come agg. (invar.): colore a., varieta di grigio scuro, brillante.

antro s. m. Cavita profonda ed oscura nel fianco d’un monte o d’una roccia; grotta, caverna / fig. Ambiente buio e tetro.

antropico

agg.

(pl. m.

-ci).

Relativo

distribuzione ed all’attivita degli uomini.

antropocéntrico

alla

agg. (pl. m. -ci). Che pone

l'uomo al centro di ogni considerazione.

antropocentrismo s. m. Concezione secondo cui

tutto cio che é nell’universo é stato creato per l’uomo e per i suoi bisogni; l’uomo € quindi al centro dell’universo e misura di tutte le cose.

antropofagia s. f. L’uso di cibarsi di carne

abile; ‘piuttosto’: ti scrivo, a. ti telefono; ‘ancor

piu’: va male, a. malissimo. anzianita s. f. 1. Eta avanzata (spesso come sin.

eufemistico o di cortesia di vecchiaia): I’a. va rispettata. 2. Il periodo di tempo trascorso nell’esercizio

di determinate mansioni, uffici, attivita d’interesse pubblico o privato: a. di servizio, di grado; esser

promosso per a.; indennitd di a.

anziano agg.

1. Di eta avanzata, attempato.

studiare a. giocare.

anzidétto agg. Nominato prima, predetto.

anzitémpo avv. Prima del tempo previsto, con

anticipo; morire a., prematuramente.

che si ciba

anzitutto (0 anzi tutto) avv. prima di tutto.

mairopcinge agg. es. m. (pl. m. -gi). Di persona di carne umana.

discendenza del?uomo da presunti antenati animali

antropogeografia

s. f. Lo studio

della. di-

stribuzione e delle manifestazioni umane sulla terra.

antropdide s. m. Scimmia on

pee (v.).

antrop ia s. f. Lo studio della specie umana, soprattutto dal punto di vista biologico. antropoldgico agg. (pl. m. -ci). Pertinente o

dovuto all’antropologia. antropologo s. m. (pl. -gi). Studioso, cultore di antropologia.

antropometria

s. f. Lo studio statistico dei

caratteri ‘misurabili’ del corpo umano: ramo fondamentale dell’antropologia.

antropométrico agg. (pl. m. -ci). Relativo al-

Pantropometria.

antropomorfico agg. (pl. m. -ci). Relativo ad an-

tropomorfismo.

antropomorfismo s. m. Tendenza, istintiva o

dottrinale, a rappresentarsi ogni realta materiale (le cose) 0 spirituale (Dio) sotto forma umana.

antropomorfo agg.

1. Caratterizzato da so-

miglianze o affinita con l’uomo: divinitd a. 2. Scimmie a. (o antropoidi), quelle che nell’aspetto esteriore e nella struttura anatomica si avvicinano molto all’uomo.

antroponimia s. f. Lo studio dei nomi di persona

(cfr. TOPONIMIA ‘dei nomi di luogo’).

antroponimos. m. Nome di persona. antroposociologia s. f. Teoria secondo la quale

lo sviluppo spirituale dell’uomo sarebbe in stretta dipendenza del sostrato somatico-biologico e quindi della razza. Su questa teoria si baso il razzismo tedesco.

anturio s. m. Pianta coltivata per ornamento, per la bella infiorescenza avvolta da una spata di color rosso lucente.

anulare s. m.e agg. 1.8. m. Il quarto dito della mano, al quale si suole portare l’anello. 2. agg. Che

_ ha forma di anello; raccordo a., strada di circonvallazione che nei grandi centri urbani consente l’inse-

_rimento del traffico in transito sulle principali artetie di comunicazione senza attraversare la citta.

anuro agg. e s. m. Privo di coda; part., di anfibio -metamorfosandosi perde la coda (es. la rana). anuria s. f.Cessazione patologica, temporanea o

2.

Che ha raggiunto una certa anzianita (e il conseguente prestigio o grado) nell’esercizio di un’attivita; assessore a., nelle giunte comunali, che ha le funzioni di vice-sindaco. 3. Come s. m., persona anziana / Studente universitario che frequenta da almeno due anni (contrapposto a matricola). anziché (0 anzi che) cong. ‘Invece di’: preferisce

umana, proprio di alcune societa primitive.

antropogénesis. f. In antropologia, il processo di

’.

apeérto definitiva, della secrezione urinaria. avv. ‘Al contrario’: non é affatto sciocco, a. é

Per prima cosa,

aoristo s. m. Forma temporale del verbo, part.

vitale in greco, che indica l’azione pura e semplice, prescindendo dalle categorie del tempo e della dura-

ta: gndthi seauton ‘conosci te stesso’ é in greco, diversamente dall’italiano, all’aoristo, perché valido nel presente, nel passato, nel futuro. aorta s. f. Grande arteria che nasce dal ventricolo sinistro del cuore e dalla quale partono successiva-

mente i diversi rami arteriosi destinati alla circolazione del sangue in tutto il corpo. adrtico agg. (pl. m. -ci). Dell’aorta: stenosi a.

apache agg.

e s. m.

1, agg. ¢ s. m, Appartenente all’omonima bellicosissima tribu d’indiani d’America, ancora esistente in particolari ‘riserve’ nel bacino del Rio Grande, nel

territorio del Nuovo Messico e nel Texas occid. 2. s. m. Tipo tradizionale del malvivente parigino.

apartheid s. m. afrikaans

(in it. s. m.

invar.). Politica estremistica di discriminazione razziale seguita dalle minoranze bianche nell’Unione

Sudafricana e nella Rhodesia; estens., qls. forma di discriminazione razziale.

apartitico agg. (pl. m. -ci). Che parte da pre-

supposti o svolge un’azione non influenzata dai partiti politici. apatia s. f. Incapacita prolungata o abituale di artecipazione o di interesse, dal punto di vista afettivo o anche intellettivo.

apatico agg. (pl. m. -ci). Che soggiace ad apatia.

apatite s. f. Minerale: fosfato di fluoro e di calcio in cristalli incolori o gialli, verdi o violetti. @pax v. HAPAX (/egomenon). : ape s. f. Imenottero di color nero, con peluria grigia e con addome fornito di pongo allevato

dall’uomo fin dall’antichita per il miele e la cera che esso produce. Vive in societa organizzate nelle quali. esiste una sola femmina feconda (regina) circonda-

ta dalle operaie (femmine sterili) destinate alla raccolta del polline e alla elaborazione della cera e del miele.

aperitivo agg. e s. m. Bevanda di media alcolicita,

capace di stimolare |’appetito.

:

apertaménte avv. Con franchezzaerisolutezza.

rae

apérto agg. 1. Che consente il passaggio o l’in- — resso 0 la comunicazione con l’esterno: uscio a.; nestra a. / fig. Rimanere a bocca a., per stupore 0

_

ba

aie

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SCOUT CLV aie).

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ite” >

70

| ‘apertura f per improvvisa incertezza o amnesia nell’iniziare un discorso; fenere gli occhi a., stare in guardia / Lettera a., comunicazione di interesse pubblico rivolta personalmente a qlc. e diffusa per mezzo della

stampa // In linguistica, di suono vocalico in cui la distanza fra la superficie della lingua e il palato € maggiore: la e € piu aperta di i, la a piu aperta di e//

Citta a., v. citTA. 2. Libero, accessibile, riguardo alla partecipazione: gara a. a tutti // Attuale, in uanto non definito né risolto: questione ancora a.

. Che non ha limiti ben definiti, ampio, spazioso, li-

bero; /uogo a., non limitato da rilievi del terreno;

es

sl

apicoltura s. f. Allevamento delle apiaifini

produzione e del commercio del miele e della cera. apiréno agg. Di frutto senza semi. apiressia s. f. Assenza di febbre.

apirético agg. (pl. m. -ci). 1. Caratterizzato dall’assenza di febbre. 2. Che toglie la febbre (anche s. m. in questo senso). apistico agg. (pl. m. -ci). Concernente le api e l’apicoltura.

aplanatico agg. (pl. m. -ci). Di sistema ottico

centrato corretto dall’aberrazione di sfericita.

aplasia s. f. Mancanza o arresto di sviluppo di un

combattere in campo a., su un terreno che consenta liberta di movimenti e di manovra; in a. campagna, dove non esistono centri abitati, case o edifici //

organo o di una parte del corpo.

Esteso ininterrottamente: mare a.; all’aria a. (0 con

Disinvoltura, sicurezza; sussiego.

valore di sost.: all’aperto), all’aria libera. 4. fig. _ Manifesto, palese, chiaro: a. dimostrazione di simpatia / Franco, leale, sincero: carattere a.; a viso a., _senza reticenze o dissimulazione, oppure con estrema decisione e coraggio / Non limitato intellettualmente, attento e disponibile a soluzioni avanzate nei

confronti dei problemi e delle esigenze del momento: una persona a.; mentalita a. 5. Con valore di avv.: parlare a., con franchezza. aperturas. f. 1. L’operazione diretta a ottenere un passaggio o a stabilire una comunicazione dal-

interno verso l’esterno e viceversa: /’a. di una finestra, di un varco, di una strada alpina / L’aprirsi (di una fenditura, di una frana, di una ferita, ecc.); concr., spazio vuoto, fenditura, passaggio: fare una. nella parete / L’operazione disvolgere e dissuggellare: /’a. della posta / A. di un obiettivo, il rapporto fra il diametro della pupilla d’ingresso e la

- distanza focale da cui dipende la luminosita dell’o-

biettivo. 2, Assenza di limitazioni 0 di ostacoli; fig.:

a. mentale, larghezza di vedute // Misura angolare,

- diametro, distanza fra le due estremita di un corpo

spiegato: a. di compasso; a. della bocca di un pozzo; a. dali. 3. estens. Inizio di un esercizio, attivita

_ 0 manifestazione culturale di interesse

pubblico (/’a.

eo © di operazioni di eccezionale importanza (Va. deinegoziati, delle trattative; I’a. delle ostilita fra due paesi); a. di borsa, Vinizio delle contrattazioni, quando si stabilisce e si pratica il prezzo di

a.; a. di credito bancario, contratto col quale una _ banca si obbliga a tenere a disposizione di un clien-

_ te una somma di denaro con facolta di prelievo a suo piacimento / Titolo o articolo con il quale incomincia la pagina di un giornale / In diversi giochi (scacchi e vari giochi di carte) la fase iniziale della

partita o il possesso di combinazioni necessarie per iniziarla. 4. fig. In un partito, o in un gruppo di partiti, disponibilita a forme di accordo e di collabora_zione con partiti avversari sul piano dell'ideologia o — del yeahs a. a destra: a. a sinistra. -apeétalo agg. Di fiori sprowvisti di petali. apiario s. m. Luogo dove sono raccolti gli alveari,

il complesso di questi. _ apicale agg. Attinente o situato all’apice di un organo: catarro a., dell’apice del polmone; in bot.: _ gemme a., che si sviluppano all’apice del fusto.

apices. m.

aplomb

Madonna, in ‘quanto soccorritrice dei cristiani. ausilio s.m., lett. Aiuto, spec. spirituale. ausOnio agg. Appartenente

all’antico popolo

degli Ausoni, stanziato fra il Lazio merid. e lo stretto di Messina / estens. (poet.). Italico, italiano.

auspicabile agg. Augurabile. auspicare v. tr. e intr. (duspico, auspichi, ecc.).

1, tr. Augurare in forma di auspicio: a. il buon esito di un’impresa. 2. intr. (aus. avere). Esercitare l’ufficio di auspice, trarre gli auspici.

auspice s. m. 1. Promotore, fautore di una impresa, di una iniziativa, spec. in costruzioni assolute: a. il capo dello stato, si terra a Roma il Con-

|

gresso di.... 2. Sacerdote o dignitario che traeva gli auspici, presso gli antichi Romani.

auspicio s. m. 1. Segno o circostanza atta a suggestionare o ad essere interpretata come un presagio: la navigazione comincio sotto cattivi a.;

com., augurio // Patronato: sotto I’a. (0 gli a.) del ministro. 2. La divinazione tratta dal volo degli uccelli o dall’osservazione di altri segni, come i fulmini e i tuoni, presso gli antichi Romani.

austerita s. f.

1. Controllo imposto ai propri

desideri ed alle proprie esigenze

di agiatezza; in-

_

| |

autocaravan

autenticare v. tr. (auténtico, auténtichi, ecc.). Dichiarare e rendere valido nell’ambito amministrativo, riconoscere autentico: a. una firma, un atto, un documento // estens. Convalidare, confermare autorevolmente: a. un resoconto, un’opinione. autenticazione s. f. Procedimento burocratico diretto ad attestare |’autenticita di un documento, di una firma, ecc.

autenticita s. f. Corrispondenza a verita, tale da escludere ogni possibilita di smentita (a. di un fatto,

di una notizia, di un resoconto), di contestazione circa la validita (a. di un atto pubblico), d’imitazione, falsificazione, adulterazione (a. di un quadro, di un prodotto).

auténtico agg. (pl. m. -ci). Rispondente a verita,

valido, regolare: resoconto a.; firma a.; documento

a. // Vero, genuino, schietto: a. whisky scozzese; iron.: un a. mascalzone // Attribuito in modo irrefutabile ad un autore, non imitato né falsificato: un

Raffaello a.; una lettera a.

autiére

s. m.

Soldato

addetto

alla guida di

automezzi.

autista s. m. (pl. -i). Chi per mestiere conduce

transigenza ed inflessibilita nei confronti di se stes-

autoveicoli.

materiali combustibili.

Austerita (nel sign. 2).

autoadesivo agg. Di prodotto spalmato di speciali sostanze che gli consentono di aderire sen-

austero agg.

i

he

so. 2. Il complesso di limitazioni dei consumi privati e delle spese ees adottato dallo stato in base a un piano di risanamento economico del paese.

austerity s. ingl. (in it. s. f. invar.).

iY |

ni

auténtica s. f. Autenticazione.

1. Rigido, inflessibile, intransigente,

spec. nei propri confronti: costume, regime di vita a. / Alieno da ogni frivolezza e superfluita: uomo, carattere a.; hie a., duri, economicamente difticili. 2. Di vino dal sapore pieno, robusto, lievemente amarognolo. austorio s. m. Apparato col quale molte piante parassite assumono 1 nutrimento dall’ospite.

australe agg. Meridionale, che é situato a mezzogiorno 0 ne proviene: terre a.; vento a. // Sin. di antartico; continente a., \Australia. australiana s. f. Prova ciclistica su pista, a inseguimento, nella quale i concorrenti partono ognuno da un punto diverso della pista.

australiano agg. Dell’Australia: Jingue, popoli a.

/ Come s, m. e f., abitante dell’Australia. be haar pape s. m. Scimmia antropomorfa

fossile, affine al gorilla e allo scimpanzé; presenta alcune caratteristiche intermedie tra le grandi scimmie antropomorfe e l’uomo.

austriacante agg. e s. m. Simpatizzante degli

Austriaci nel periodo della loro dominazione in Italia e della prima guerra mondiale.

austriaco agg. (pl. m. -ci). Dell’Austria / Come s. m, ¢ f., cittadino della Repubblica austriaca. austro s. m., Jett. Vento che spira da mezzogiorno

/ Il sud come punto cardinale.

austro-ungarico agg. (pl. m. -ci). Appartenente alla monarchia asburgica (1867-1918), costituita dall’Impero d’Austria e dal Regno d’Ungheria.

autarchia s. f. 1. Indirizzo di politica economica _ che, sfruttando le risorse proprie di uno stato, tende _ a renderlo autosufficiente e quindi economicamente indipendente dai paesi esteri. 2. non com. Dominio s€; anche potere assoluto, non condizionato.

auto s. f., invar. Abbreviazione di automobile. autoaccensione s. f. Accensione spontanea di ,

za applicazione di collanti.

autoaffondaménto s. m. L’affondamento di una

nave ad opera del suo equipaggio, per impedirne|

cattura da parte del nemico. ' autoambulanza s. f. Autoveicolo attrezzato per il trasporto di malati o feriti.

autoarticolato s. m. Autoveicolo formato da una

motrice e da un semirimorchio, quest’ultimo realizzato in modo che una parte rilevante del peso proprio e del carico appoggi sulla motrice.

autobetoniéra

s. f. Betoniera montata

su un

camion in modo che possa funzionare anche durante gli spostamenti. 3

autobiografia s. f. Narrazione, resoconto della —

propria vita. ; autobiografico agg. (pl. m. -ci). Che riguarda vicende personali di chi scrive.

autobiografismo s. m. Tendenza ad ispirarsi a se

stesso ed alle proprie vicende nell’esercizio letterario.

autobidgrafo s. m., non com. Narratore di se — autoblinda (0 autoblindata; anche autoblindo, s.

m. invar.), s. f. Automezzo militare montato suruote, munito di blindatura leggerae armato con mitragliatrici e cannone di piccolo calibro; dotato dinotevole velocita, viene impiegato per offensive isolate _ e per operazioni di polizia. ri

autoblindato

agg. Di automezzo

corazzato

e

munito di armi leggere / Reparto a., montato su autoblinde. :

autobotte s. f. Autoveicolo attrezzato peri trasporto di liquidi. Ark autobus s. m., invar. Autoveicolo attrezzato per trasporto collettivo di persone su percorsi urbanie autarchico agg. (pl. m. -ci). Attinente al- suburbani; scherz.: perdere I’a., perdere l’ultima ocindirizzo di politica economica dell’autarchia. _ casione per far qlcs. ins autocalunnia s. f. Il reato di accusare se stesso aut aut Loc. lat. («o... o»), usata in it. ne

s. m. col sign. di dilemma o alternativa cui

sfugge: meftere, porre un aut aut.

}

:

stesso e della propria vita ad un livello letterario.

colpa inesistente. autocaravan

; s. m., invar. Carav:

|

108

autocarrato

roulotte montata sul telaio di un furgone o di un camion dotato di cabina. autocarrato agg. Trasportato per mezzo di autocarri militari: truppe a.; materiali a. autocarro s. m. Autoveicolo destinato al trasporto di merci. autocentrante agg. e s. m. Di apparecchio che tiene centrato su una macchina il pezzo da lavorare (p. es. al tornio); anche s. m.: un a. autocistérna s. f. Autocarro che porta sul telaio una cisterna per il trasporto di liquidi.

autocivétta

s. f. Automobile

priva di ogni

contrassegno distintivo del corpo cui appartiene (polizia, finanza, carabinieri) e con a bordo agenti in borghese, utilizzata allo scopo di sorprendere con piu facilita i trasgressori della legge. autoclave s. f. Recipiente a chiusura ermetica, con coperchio applicato dall’interno, a tenuta di pressione, che consente di raggiungere temperature superiori ai 100 gradi centigradi, usato per sterilizzare strumenti chirurgici, prodotti alimentari in scatola, ecc.

autocolonna

s. f. Insieme

di automezzi

che

procedono |’uno di seguito all’altro.

autocombustione s. f. Processo di combustione spontanea.

autocontratto s. m. Contratto che il rappresentante conclude con se stesso, in proprio 0 come rappresentante di un’altra parte. autocontrollo s. m. Controllo di sé, padronanza dei propri istinti e delle proprie azioni.

autoconvoglios. m. Convoglio di automezzi.

autocorriera s. f. Autoveicolo attrezzato per il trasporto collettivo di persone e bagagli su percorsi

interurbani. autocosciénza s. f. La consapevolezza che il soggetto ha di se stesso. autocrate s. m. Chi detiene ed esercita un potere

assoluto / fig. Chi agisce da padrone dispotico. im-

:

lere e azione. 2. Nel diritto internazionale, lo stesso che autodecisione (v.).

autodidatta s. m. e f. (pl. m. -i). Chi si é dato una

cultura o un’istruzione senza frequentare la scuola e senza l’aiuto di insegnanti.

autodidattico agg. (pl. m. -ci). Dell’autodidatta;

che serve a far imparare da sé: metodo a. autodifésa s. f. Discorso, scritto o pronunciato, in cui chi é stato accusato illustra e difende il proprio operato o la propria posizione.

autodirezionale agg. Pilota a., v. AUTOPILOTA. autodisciplina s. f. Il controllo dei propri impulsi

e la direzione delle proprie facolta secondo una regola che il soggetto stesso si impone.

autodromo

s. m.

Complesso

di impianti

attrezzature destinati a gare automobilistiche

autoeducazione s. f. Processo di formazione e di

maturazione mentale e culturale nel quale l’individuo progredisce senza alcun aiuto esterno. autoemoteéca s. f. Autoveicolo attrezzato a laboratorio per il prelievo del sangue.

autofattura s. f. Fattura emessa nei confronti di

se stesso dall’acquirente di un oggetto o di merci o del fornitore di un servizio o di una prestazione. a fini prevalentemente fiscali.

autoferrotranviario agg. Concernente i servizi

pubblici automobilistici, fosond tranviari.

autoferrotranviére s. m. Chi presta la propria attivita lavorativa nei servizi pubblici automobilistici, ferroviari, tranviari: lo sciopero degli a.

autofficina s. f. Officina mobile trasportata su

autocarri.

autofilotranviario filobus e tram.

autofinanziaménto

agg.

Concernente

assolutistico: governo a.

realizzati.

agg.

(pl.

m.

s. f. 1. Potere

-ci).

Dispotico,

assoluto.

2. As-

autobus,

s. m. Procedimento

ponendo tirannicamente la propria volonta. -

autocrazia

e

in cir-

cuito chiuso.

diante il quale un’impresa si procura mezzi vi investimenti, non ricorrendo al mercato

autocratico

az

espressione della ‘liberta’ positiva dell’uomo, e quindi della responsabilita e imputabilita di ogni suo vo-

me-

per nuofinanzia-

rio, ma limitando la distribuzione dei profitti gia

autofurgéne s. m. Autocarro con carrozzeria

solutismo politico, per cui il sovrano ricava da se stesso la propria autorita. autocritica s. f. Esame e conseguente giudizio condotti dal soggetto su se stesso o sul proprio ope-

chiusa, con ampia portiera posteriore o laterale. autogamia s. f. Forma di impollinazione delle piante, consistente nel trasporto del polline dalle antere ai pistilli di uno stesso fiore. autogénesi s. f. Generazione spontanea di or-

no di un’organizzazione politica, allo scopo di confessare e correggere errori o insufficienze.

ganismi viventi da sostanze organiche.

rato / part. L’esame critico che si conduce all’interautocritico

agg.

(pl.

_ autocritica.

autdctono agg. es. m.

-ci).

Conformato

ad

1. agg. Popolazioni a., le

popolazioni che, stanziate da epoca remota in un determinato territorio, si ritenevano nate dalla terra stessa. 2. s. m. Aborigeno, indigeno; estens., chi é nato nel luogo ove risiede.

autodafé

(0 auto da fé) s. m., invar. Pro-

clamazione solenne della sentenza dell’inquisitore spagnolo, cui genrl. seguiva l’esecuzione della condanna al rogo dell’accusato convinto di eresia.

autodecisione s. f. Facolta riconosciuta ad una

comunita di scegliere liberamente fra i termini di _ un’alternativa politica//Diritto dell’uomo di disporre liberamente di sé.

autodenuncia (0 autodeninzia) s. f. Atto con cui

chi ha commesso un reato informa l’autorita del ‘reato stesso, confessandosene colpevole. :

~ autodeterminaziéne Yuomo

si determina

s. f.

1. L’atto con cui

secondo

la propria legge:

autogeno agg. 1. Spontaneo, che si origina da sé.

2. Saldatura a., v. SALDATURA.

autogestiodne

s. f. Gestione di un’azienda ad

opera di dipendenti dell’azienda stessa. autogiro s. m. Aeromobile con eliche ad asse verticale, capaci di sostenere l’aeromobile stesso qualora cessi l’azione del gruppo motopropulsore.

autogol s. m., invar.

Punto

segnato

da un

giocatore in una partita di calcio, a vantaggio della squadra avversaria, mandando involontariamente il pallone nella propria rete (€ percio detto anche awtorete).

autogoverno s. m. La facolta riconosciuta a gruppi etnici o sociali di amministrarsi da soli per mezzo di

autografia

persone scelte nel proprio seno.

s. f. Autenticita relativa alla stesura di

uno scritto: provare l’a. di un manoscritto. autografo agg. es. m. 1. agg. Scritto di propria mano

dall’autore: manoscritto a., letteraa. 2.8.m.

Manoscritto originale: /’a. della «Commedia» é an-

dato perduto / Qls. scritto vergato di proprio pugno ;



+ ee 109 da una persona spec. importante: possiede diversi a. del Carducci / Firma-ricordo di persone celebri: far collezione di autografi. autogrill s. m. Posto di ristoro situato nelle aree di servizio lungo le autostrade.

autogru s. f. Gru montata su autocarro, usata

autopilota

automézzos. m. Autoveicolo.

automobile s. f. Veicolo con motore proprio,

adibito al trasporto di poche persone.

automobilismo

s. m.

un’automobile.

rezione sull’obbiettivo, applicato a missili e siluri. autoguidato agg. Di missile o siluro munito di

limpiego dell’automobile: a.; tasse a.; servizio a.

autoguida.

autoindotto

agg.

Vautoinduzione.

autoinduzione

Relativo

al fenomeno

del-

s. f. Produzione di forza elet-

tromotrice di senso inverso in un circuito elettrico, causata dalle variazioni della corrente del circuito

stesso. autoinnaffiatrice s. f. Autoveicolo che

porta sul

telaio un grosso serbatoio pieno di acqua, fornito di un Seay de per innaffiare le strade. autolesiéne s. f. Qls. minorazione prodotta deliberatamente sul proprio corpo.

autolesionismo s. m.

1. La deliberata ese-

cuzione di una minorazione sul proprio corpo. 2. fig. Atteggiamento 0 comportamento di chi deliberatamente reca danno a se stesso.

autolesionista s. m. ¢ f. (pl. m. -i). Chi commette

autolesionismo (anche fig.).

autolesionistico

agg.

(pl.

m.

-ci).

De-

liberatamente diretto alla menomazione o all’avvilimento della propria persona.

autolettiga

trasporto

s. f. Automezzo

attrezzato per il

di feriti e malati gravi in barelle.

relativa

al-

automobilista s. m. e f. (pl. m. -i). Chi guida

spec. per operazioni di soccorso automobilistico.

autoguida s. f. Dispositivo automatico di di-

L/’attivita

l'impiego dell’automobile dal punto di vista sportivo

automobilistico agg. (pl. m. -ci). Relativo alcorsa, gara a.; patente

automontato agg. Montato su automezzi. automostra s. m., invar. Autoveicolo attrezzato internamente per la mostra a scopo erties di una data merce (part. di libri e pubblicazioni).

automotrice

s.

f.

Veicolo

ferroviario

con

apparato motore, adibito al trasporto di persone.

automutilazione s. f. Mutilazione compiuta sul

proprio corpo; se compiuta al fine di sottrarsi al servizio militare o di riscuotere un premio assicurativo, € un reato punito con pene varie.

autonoleg jatore s. m. Proprietario o gestore di

un’azienda che

esercita l’autonoleggio.

autonoléggios. m. Noleggio di automobili.

autonomia s. f. 1. La posizione giuridica di uno stato che si governa con leggi proprie, o anche di enti o persone nella cui sfera di attivita non vi sia ingerenza da parte di altri: a. politica; a. amministrativa; a. economica; indipendenza: Ia, della magi-

stratura dal potere esecutivo // Capacita di provve-

dere con mezzi propri alle proprie necessita: stipendio che consente una certa a.

2. Di macchine, im-

pianti, ecc., capacita di funzionare per un periodo di

tempo pil o meno lungo, senza rifornimento di autolinea s. f. Linea automobilistica di servizio energia o di materiali atti a fornirla / Nei mezzi di trasporto, il percorso (0 il tempo corrispondente) pubblico, interurbana. automas. m. (pl. -i). 1. Macchina che riproduce i ch’essi possono compiere senza rifornirsi. 3. L’ammovimenti (e in genere anche |’aspetto) dell’uomo o bito ideologico e organizzativo cui s‘ispira e all’indi un animale. 2. fig. Di persona che si muove o terno del quale si svolge l’azione politica degli autoagisce macchinalmente, quasi fosse priva di riflessi nomi (v. AUTONOMO). 0 di volonta: muoversi, avanzare come un a.; ridurautonomismo s. m. Tendenza all’autonomia, si ad un a. spec. sul piano politico e amministrativo.

automatico agg. (pl. m. -ci).

1. Di macchina,

meccanismo o dispositivo capace di compiere determinate operazioni 0 lavorazioni, o di modificarne Yandamento, senza il diretto intervento dell’uomo: lavatrice, bilancia a.; cambio a. di velocita; armi a., in cui la forza dei gas prodotti dall’esplosione della carica di lancio, provvede alla espulsione del bosso-

lo utilizzato e al successivo ricaricamento // Bottone

a. (anche s. m., un a.) diviso in due parti che si uniscono a scatto, per semplice pressione / Pilota a., v.

AUTOPILOTA. 2. fig. Compiuto meccanicamente, quasi istintivamente, senza la partecipazione della volonta: atti a., gesti a.; movimenti a., in fisiologia, quelli di alcuni organi (cuore, polmoni, ecc.), non

soggetti al controllo della volonta.

3. Di fatto o fe-

autonomistico agg. (pl. m. -ci). Pertinente al

conseguimento di un

autonomo agg.

amministrarsi

qls. tipo di autonomia.

1. Che ha capacita e facolta di

da sé: l’azienda a. del turismo /

estens. Indipendente, libero / Sindacati a., organiz-

zazioni sindacali di categoria che non si riconoscono nelle tre Confederazioni generali del lavoro (CGIL, CISL, UIL), in quanto ritenute legate a in-

teressi di partito // Come s. m. pl.: g/i autonomi, de-

signazione di gruppi o gruppuscoli di sinistra che nella loro azione politica s’ispirano ad un estremismo

anarcoide e velleitario, tavolta terroristico, al

di fuori o addirittura contrario all’ideologia ed alla

nomeno che si verifica come diretta conseguenza di un altro: /’aumento dei prezzi provoca lo scatto a. della scala mobile.

prassi dei partiti rappresentativi della sinistra. 2. Lavoro a. (contrapposto a subordinato), che

congegni che rendono automatica un’operazione o

autoparco s. m. (pl. -chi). Il complesso degli automezzi addetti a un servizio o a un ente oppure

automatismo s. m.

1. Insieme di dispositivi e

lavorazione. 2. fig. Meccanicita, mancata,consapeyoleza o controllo da parte della mente o della vo-

lonta.

automatizzare v. tr. Rendere automatico.

esclude ogni vincolo di subordinazione. autoparchéggio s. m. Parcheggio per auto.

sistemato un congegno elettrico o a pedali, che fa scorrere fra due rulli un rotolo di carta traforata ai cui fori corrispondono le note del pezzo da eseguire.

ad assicurare uno svolgimento o un funzionamento - nei quali l’intervento dell’uomo risulti ridotto o addirittura eliminato. ;

capace di sostituirsi al pilota, nell’impiego dei comandi a bordo di una nave o di un aereo.

ry

:

dei quali é dotato un reparto militare. autopiano s. m. Pianoforte nel cui interno é—

automazidne s. f. Il ricorso a mezzi tecnici diretti

automatizzazione s. f., non com. Automazione. _

autonomista s. m. e f. (pl. m. -i). Fautore del-

Pautonomia.

autopilota s. m. (pl. -/). Complesso automatico

yo

_autopista

autopista s. f. 1. Strada naturale percorsa da

automezzi in paese desertico. 2. Pista su cui nei parchi di divertimento circolano tipi speciali di piccole automobili azionate elettricamente.

-autopompa s. f. Autoveicolo munito di pompa

_ per attingere e spandere liquidi: impiegato dai pom-pieri per combattere gl’incendi. autoporto s. m. Vasto luogo di sosta per autoveicoli, nelle vicinanze di un posto di frontiera,

per rendere piu agevoli le operazioni di dogana, senza che si creino intralci al traffico. autopsia

s. f. Indagine

sul cadavere,

volta ad

appurare le cause della morte, eseguita con una serie di metodiche operazioni che consentono l’ispezione dei singoli organi. autoptico agg. (pl. m. -ci). Relativo all’autopsia.

autopubblica s. f. Taxi (0 tassi).

autopullman s. m. Torpedone per gite turistiche. autoradio s. m., invar. 1. Apparecchio radioricevente adatto ad essere installato a bordo di un autoveicolo. 2. Autoveicolo dotato di ricetrasmittente per mantenere i collegamenti durante un’operazione di polizia, di soccorso, ecc. autoradunos. m. Raduno di automobili, a scopo sportivo o di propaganda. ‘autore s. m. (f. -trice). 1. Ideatore ed esecutore al tempo stesso: a. di un progetto; gli a. del furto. 2. part. Chi ha prodotto un’opera letteraria, scientifica, artistica; guadro d’a., di riconosciuto valore,

di artista noto; diritti d’a., quelli (morali e patrimo-

niali) riconosciuti dalla legge agli autori, per quanto riguarda la tutela e la diffusione delle loro opere. autoreattore s. m. Propulsore a getto, applicato a velivoli per alte velocita, che entra in funzione autonomamente quando il velivolo raggiunge velocita subsoniche e supersoniche perché la compressione dell’aria nella sua camera di combustione é determinata dalla forza della velocita stessa.

- autoregistratére agg. Di strumento di misura

-capace di registrare mediante un proprio dispositivo i valori della grandezza soggetta a misura.

autorespiratores. m. Dispositivo che consente la

respirazione subacquea senza alcun collegamento con l’atmosfera; é costituito da una maschera di _ gomma con valvola di erogazione collegata a una o due bombole d’aria compressa.

-

autorete s. f. Autogol. ; autorévole agg. Che gode di stima e credito

_ notevole, che ispira fiducia: personaggio, parere a. -_ autorevolézza s. f. Stima, credito, fiducia che si _impongono in quanto fondati sul prestigio e l’autorita di chi ne gode.

autoriduziéne s. f. Forma di protesta consistente

nel pagare meno (al cinema, in un negozio, in un

mezzo di trasporto pubblico) di quel che é stabilito.

autoriméssa s. f. Edificio o locale destinato ad accogliere autoveicoli.

autorita s. f. 1. La posizione di chi é investito di -poteri direttivi e di funzioni di comando: /’a. dello stato, del governo; l’a. del presidente, del direttore,

l’a. del padre, del preside; avere l’a. di fare, di disporre // Il complesso delle persone che esercitano un potere legittimo o degli organi che svolgono determinate funzioni pubbliche: a. governativa, milita_ecclesiastica;, a. giudiziaria, quella per mezzo _ della quale si attua la tutela del rapporto giuridico; a. costituita, riconosciuta e sanzionata dallo stato / al pl. Isingoli detentori delle cariche pubbliche: a. ivili, militari, ecclesiastiche. 2. estens. Stima, credito, prestigio di cui un individuo gode per doti,

pumeeaatoe gio

>

iy)

qualita o meriti acquisiti nei vari campi dell’attivita umana: godere di una grande a. nel campo della fisica; clinico di grande a.; concr., la persona che gode di tale stima. credito. prestigio Z autoritario agg. Che impone fermamente e talvolta duramente la propria volonta o tende ad una esagerata affermazione della propria autorita: padre a.; presidente a. / Stato a., stato a organizzazione accentrata e gerarchica, per lo piu fondata su un partito unico, nel quale tutti i poteri sono esercitati dall’esecutivo senza alcun controllo da parte di altri organi.

autoritarismo s. m. Sistema politico autoritario /

Tendenza ad imporre fermamente e talvolta duramente la propria volonta o la propria autorita.

autoritratto s. m. Ritratto che un

pittore o uno

scultore fa di se stesso / estens. Descrizione in prosa o in versi del proprio aspetto fisico o anche delle proprie qualita morali.

autorizzare v. tr.

1. Concedere,

permettere, ri-

ferito a una azione o a un’attivita che ne risultino come sanzionate pubblicamente: a. un lavoro, una vendita; a. a dire, a fare. 2. Giustificare, render legittimo: nulla autorizza il ricorso alla violenza.

autorizzazione s. f. Atto con cui un privato o un’autorita permette ad altri l’esercizio di una fa-

colta o di un diritto: a. verbale; concr.: a. scritta (anche sempl. autorizzazione), il documento relati-

vo: chiedere, ottenere una a. / A. a procedere, Vatto con il quale l’autorita competente consente in determinati casi la prosecuzione dell’azione penale, che altrimenti non sarebbe possibile.

autosalone s. m. Grande salone per l’esposizione

dei vari modelli di automobili in vendita. autoscala s. f. Scala meccanica estensibile, montata su apposito automezzo, usata spec. dai vigili del fuoco; l’automezzo su cui é montato tale tipo di scala. autoscatto s. m. Dispositivo per far scattare con ritardo una

macchina

fotogtnhick: consentendo

a

chi fotografa di far parte del soggetto. autoscuola s. f. Impresa che si assume la preparazione teorica e pratica di chi aspira al conseguimento della patente automobilistica.

autoservizio s. m. Servizio di trasporto pubblico,

suburbano o interurbano, effettuato per mezzo di

autobus e autocorriere. autosilo s. m. Grande

autorimessa

di forma

cilindrica, destinata ad accogliere temporaneamente le auto di privati.

autosnodato s. m. Autoveicolo costituito da piu

parti collegate da elementi non rigidi, che permettono il passaggio all’interno da una parte allaltra. autosoccorso s. m. Autoveicolo attrezzato per il soccorso stradale.

autospazzatrice s. f. Autoveicolo dotato di una

speciale attrezzatura per la pulizia delle strade. autostarter s. m., invar. Automobile munita sul retro di due elementi a forma di ali azionabili da un particolare dispositive. dietro le quali si allineano i cavalli nelle corse al trotto con partenza lanciata. autostazione s. f. 1. Complesso di impianti destinati allo stazionamento degli automezzi e ai relativi servizi. 2. Stazione di partenza e di arrivo degli automezzi di piu autolinee. autostéllo s. m. Albergo situato nei pressi di. grandi strade di comunicazione, dotato di servizi di assistenza per gli automobilisti. aa ten

autostop s. m. Forma di turismo consistente

nello spostarsi da una localita all’altra, chiedendo erate ee

— —

111 _ un passaggio gratuito agli automobilisti in transito. autostoppista s. m. e f. (pl. m. -i). Chi compie viaggi facendo |’autostop.

autostrada s. f. Strada a doppia sede, ciascuna

con due o piu corsie di scorrimento, destinata esclusivamente agli autoveicoli veloci muniti di ruote con pneumatici, collegante centri importanti in maniera comoda e sicura e per la via piu breve. autostradale agg. Relativo alle autostrade. autosufficiente agg. Che dispone delle energie e dei mezzi necessari per soddisfare le propric esigenze autosufficiénza s. f. Condizione di essere autosufficiente. . agg. si autoautosuggestionabile Che suggestiona facilmente.

etormapotonare! v. rifl. (mi autosuggestidno,

ecc.). Abbandonarsi a sensazioni, impressioni contenuti psichici per lo piu immotivati.

o

autosuggestione s. f. Imposizione sofferta dal

avanti

avanas. m., invar. 1. Tipo di tabacco da sigari, molto pregiato, coltivato nell’America Centr. e spec. a Cuba; il sigaro confezionato con questo tipo di tabacco: fumare un a. 2. agg. Di color bruno nocciola o marrone chiaro. avancarica s. f. Solo nella loc. ad a., di armi che

si caricano dalla bocca.

avance

avvantaggiare

f

avere a che fare con qlc., avere da

-

aviatorio, a scopo

avioriméssa s. f. Ampia costruzione a foggia di

_ capannone, per il ricovero permanente o tempora‘neo di aerei.

proprio degli avi, del buon tempo antico. _ avos. m., /ett. Nonno; gli a., gli antenati. avocado s. m. 1. Albero originario del Messico, coltivato ovunque per il frutto (pera avocado) dalla buccia coriacea verde o —s con polpa butirrosa, profumata.

2. Il frutto della pianta.

:

~

avocare (a sé) v. tr. (dvoco, dvochi, ecc.).

1.

Trasferire alla propria iniziativa (quanto sarebbe di competenza di altro ufficio subordinato): a. a sé— una pratica, una facolta, ecc. 2. Attribuire, devolvere a se stesso (dello stato): /o stato italiano ha avocato a sé il patrimonio dell’ex casa reale.

avocatorio agg. Attinente all’avocazione. avocazione s. f. 1. Assunzione su di sé (di una ~ pratica, di un affare, ecc.). 2, Attribuzione di bene, che lo stato si riserva a termini di legge.

avocetta s. f. Uccello di palude, da noi di doppio

passo, con lungo becco arcuato verso |’alto e zampe lunghe con dita palmate.

avogadore s. m. Magistrato della Repubblica veneta, con funzioni di controllo su tutta la vita giudiziaria e costituzionale della Repubblica. ‘

avolos. m. (f. -a), lett. Nonno.

avorio s. m. 1. La sostanza ossea, dura, compatta che costituisce le zanne degli elefanti, dei trichechi, degli ippopotami, usata come materiale da scultura o da intaglio / al pl. Raccolta di pezzi d’avorio scolpiti: un’esposizione di a. cinesi. 2. Colore a. (0 assol. avorio), particolare tono di bianco;

spesso come termine di similitudine: denti bianchi come l'a.; mani, collo, seno d’a. ; avorndilo s. m. Il legno fornito dall’ornello, di color bruno scuro.

avulso agg. Tolto via, staccato (genrl. da un

complesso o da un contesto), e quindi reso inefficiente o privo di significato.

avvalérsi v. medio intr. (coniugato come valersi).

Valersi: a. di un diritto.

avvallaménto s. m. Abbassamento del suolo. avvallare v. tr. 1. lett. (non com.). Far scendere a valle; estens., mandar git, affondare. 2. medio intr. (avvallarsi). Del terreno, abbassarsi per un cedimento del sottosuolo: talvolta anche intr. (aus. essere): il terreno é avvallato per largo tratto. avvallato agg. 1. Che presenta avvallamento. 2. Situato, incassato in fondo a una valle. p avvallatura s. f. Depressione di un terreno, di una superficie. avvalorare v. tr. (avvaloro, ecc.). Contribuire a

convalidare, rendere pil convincente: a. un’affermazione, un’accusa, con prove. : avvampare v. intr. e tr. 1, intr. (aus. essere). Riferito a fiamma, sprigionarsi improvvisamente — con forza / estens. Farsi rosso come fiamma: a. in

viso per la vergogna // fig. Esser in preda di una —

passione: a. d'amore, di sdegno. 2. tr. Riferito alla — biancheria, abbruciacchiare, far ingiallire per il con- — tatto del ferro troppo caldo o per la vicinanza del fuoco. Sy ia!

avvantaggiare

v. tr. (avvantdggio,

ecc.).

1. —

Favorire, mettere in condizione di vantaggio, spec.—

economico: é un provvedimento che avvantaggia so- —

lo alcune categorie di cittadini / Migliorare, far pro- —

gredire: a. l’industria, il commercio. 2. rifl. (avvan-— taggiarsi), Avvalersi con profitto: avvantaggiarsi di— una legge, di un provvedimento / Guadagnare un —

certo margine di tempo rispetto a quello consentito—

0 previsto: avvantaggiarsi nel lavoro, nello studio

Prender vantaggio: in breve si avvantaggio suglia tri concorrenti. a

_J

114-7

avvantaggiato

avvantaggiato agg. Che si trova in condizioni migliori o di vantaggio. avvedeérsi v. medio intr. (coniugato come ve-

dérsi). Accorgersi.

avvedutézza s. f. Accortezza, scaltrezza.

f

giudizio a. / Di persona, che nell’agire o nel parlare, segue gli impulsi e gli umori del momento, senza riflettere.

avventista s. m. e f. (pl. m. -i). Appartenente ad

una delle numerose sette protestanti che credono

avveduto agg. Accorto, giudizioso. imminente il ritorno (‘avvento’) del Cristo trionfante avvelenamentos. m. 1. L’assunzione di veleni in sulla terra, a premiare i buoni e punire i cattivi. quantita tossiche e la sintomatologia che ne deriva. avventiziato s. m. La condizione di impiegato 2. Delitto di chi attenta col veleno alla vita altrui / avventizio, e il periodo di permanenza in tale condiAnche, morte o infermita da veleno. zione / La categoria degli avventizi. avvelenare v. tr. (avveléno, ecc.). 1. Uccidere avventizio agg. 1. Provvisorio; impiegato a. (o propinando veleno; rifl. (avvelenarsi), uccidersi in- assol. avventizio, s. m.), assunto al di fuori dei posti gerendo dosi letali di veleno / Intossicare: il fumo previsti in organico / Di cose, incerto, occasionale: avvelena i polmoni / Cospargere di veleno, render guadagni, redditi a. 2. In bot., di organo che si forvelenoso: a. una freccia// estens. Ammorbare, ren- ma su parti gia adulte della pianta: radici a. dere irrespirabile: a. l’aria. 2. fig. Corrompere: idee avvento s. m. 1. Venuta: /’a. di una nuova era; che avvelenano la gioventu / Amareggiare: la gelo- l’a. del regno di Dio / Ascesa al trono; Spm esclusia gli avvelenava ogni gioia. sivamente riferito al papa: l’a. al soglio di S. Pietro avvelenato

agg.

Cosparso di veleno, velenoso:

polpetta a.; vino a.; fig.: avere il dente a. contro qlc., portargli astio, non lasciare occasione per dirne male 0 criticarlo.

avvelenatore s. m. (f. -trice). Chi perpetra un de-

litto mediante veleno. avvenente agg. Piacevolmente attraente per armoniosita di forme e di lineamenti: una brunetta

a.: una signora ancora a.

avvenenza s. f. Armoniosa bellezza di forme e lineamenti. |

avvenimeénto s. m. Fatto del passato degno di

essere ricordato: i principali a. della Rivoluzione

francese // Fatto contemporaneo che desta I’interesse del pubblico: gli a. sportivi della settimana / fam. Fatto insolito, singolare e part. gradito.

avvenire! agg. e s. m., invar.

1. agg. Futuro:

negli anni a.; le generazioni a. 2. s. m. L’insieme delle situazioni, o la condizione di vita che si presenteranno nel futuro: /’a. é ignoto; far fosche previsioni per l’a.; pensare al proprio a., all'a. dei propri figli; per I’a., nell’a., in a., nel futuro, da oggi in poi

/ Destino: predire l’a.

avvenire’ v. intr. (coniugato come venire, aus. essere). Di un evento, aver luogo: com’é avvenuto il fatto? / Accadere, capitare: come spesso avviene, come suole a.

avvenirismo

s. m.

Ottimistica

ed ostentata

fiducia nell’immancabile realizzazione nel futuro di quanto al momento attuale é ritenuto utopistico o

per lo meno azzardato. avvenirista s. m. e f. (pl. m. -i). Seguace e

propagandista di teorie avveniristiche.

avveniristico agg. (pl. m. -ci). Ispirato alle novita

suggerite da un’immagine ottimistica ma superficiale del futuro: teorie a. avventare v. tr. (avvénto, ecc.). 1. Lanciare d’un tratto e con forza contro qlc., scagliare: a. un sasso; a. il cane contro qlc., aizzarglielo contro; fig.: a. un iudizio, un parere, darli senza riflettere. 2. rifl. (a ventars)) Scagliarsi addosso o contro: avventar-

_ si contro l’avversario, sul nemico // estens. Di cose, investire con violenza: ondate enormi s’avventavano contro la nave. 3. intr. (non com.). Fare impressione, colpire: rosso che avventa. avventatamente avv. Senza ponderazione, con precipitazione.

riflessione



avventatezza s. f. Leggerezza, sconsideratezza;

_ precipitazione ingiustificata / concer. Atto, discorso sconsiderato: non dire avventatezze.

avventato agg. Fatto, pronunciato senza tiflessione né ponderazione, con leggerezza, a caso:

/ L’ultimo a., quello di Cristo trionfante alla fine dei tempi. 2. Nella liturgia cristiana, periodo di raccoglimento (quattro settimane nel rito romano) in attesa della venuta del Signore (Natale). avventore s. m. (f. -tdéra). Cliente abituale o

occasionale di un negozio o di un pubblico locale.

avventura s. f. 1. Vicenda singolare e straordinaria, caso inaspettato; per a., per caso. 2. Vicenda amorosa, genrl. frivola e passeggera / Impresa

rischiosa ma attraente per cid che vi si prospetta

d’ignoto: spirito di a. avventurare v. tr.

1. Esporre a un esito incerto,

mettere a rischio. 2. rifl. (avventurarsi). Inoltrarsi esponendosi a rischi, senza alcuna garanzia di poterli superare:

avventurarsi in un'impresa quanto

mai difficile / fig. Azzardarsi, arrischiarsi.

avventuriéro s. m. Chi va in cerca di fortuna e di facili guadagni / estens. Persona priva di scrupoli // In origine, soldato di ventura.

avventurina (0 venturina) s. f. Minerale: varieta di quarzo con luccichio giallo, azzurro, verde o rosso bruno. _ avventuroso agg. Ricco di avventure: viaggio a. / Amante delle avventure: spirito a.

avverabile agg. Possibile, realizzabile. avverameénto s. m. Traduzione in realta: l’a. di

una profezia. avverare v. tr. eee ecc.). Tradurre in realta: a. i propri sogni / rifl. (avverarsi). Riuscir vero: la sua profezia si avvero. avverbiale agg. Pertinente ad avverbio: uso, funzione a.; eee a. / Che ha valore o funzione

di avverbio: locuzione a. avvérbio s. m. Parte invariabile del discorso che si giustappone ai verbi per determinarne !’azione nello spazio, nel tempo o nelle modalita, ed anche agli aggettivi o a un altro avverbio, soprattutto quando indica quantita o tempo. avversare v. tr. (avvérso, ecc.). Ostacolare sul

piano pratico dell’affermazione personale o della realizzazione, osteggiare.

avversario agg. e s. m.

1. agg. Antagonista,

rivale: il partito a.; la squadra a.

s.m. La perso-

na, la parte avversaria; non com., sin. di nemico (in guerra).

avversativo

agg.

In gramm.,

di congiunzioni

coordinanti che introducono una proposizione di significato contrario o restrittivo: es. ma, pero, nondimeno, tuttavia. !

avversatore s. m. (f. -trice). Oppositore asproe polemico, » avversione

s. f.

1. Ostilita motivata e in* Pare

Fat

ane

er

ae

Cy atis. Ae

~

ae

avversita s. f.

2. Ripu-

Ostilita, inclemenza: /’a. della for-

tuna, della stagione/ pid com. Situazione difficile,

penosa; disgrazia: nelle a. si conoscono gli amici.

avverso! agg. Decisamente

o dichiaratamente

contrario: venti a., corrente a.; la parte a., avversa-

ria (in una lite o in qls. competizione impegnata a

fondo) / Ostile, nemico: /’a. destino, l’a. sorte / Infelice, sfortunato, calamitoso: eventi, casi a. avverso’ prep. Contro: ricorrere a. la sentenza.

avverténza s. f. 1. Attenzione, cautela: operare

con a. 2. concer. Avviso, comunicato, scritto ed esposto in luogo pubblico o rivolto direttamente al

pubblico // al pl. Istruzioni per l’uso di qlcs.: seguire

attentamente le a.

avvertire v. tr. (avvérto, ecc.).

Attento,

1. Sentire, notare,

vigile, accorto: fare,

rendere a., mettere al corrente, e quindi in guardia, sull’avviso; essere, stare a., all’erta. avvezzare v. tr. (avvézzo, ecc.). 1. Assuefare, abituare: a. il corpo alle So lg a. uno-all’ubbi-

dienza; fam., educare: a. bene o male ifigli. 2. rifl. (avvezzarsi). Abituarsi. avvezzato agg. Quasi esclusivamente preceduto © seguito da bene o male, di ragazzo che ha ricevuto una buona educazione in famiglia 0, al contrario, di chi essendo sempre stato accontentato in tutto ha

preso cattive abitudini, viziato.

avvézzo agg. Assuefatto, abituato. avviaménto s. m. 1. Inizio del movimento in una

direzione o verso una destinazione imposta: /’a. delle reclute al C.A.R. 2. Insegnamento preparatorio all’esercizio di una professione o di un mestiere: scuola dia. 3. Messa in moto di un motore: motorino d’a., piccolo motore elettrico azionato da una batteria, che consente la messa in moto del motore degli autoveicoli. 4. Valutazione di un’azienda commerciale in relazione alla sua organizzazione, ubicazione, notorieta, clientela, ecc.: negozio con ottimo a.

avviare v. tr. (avvio, ecc.)..

1. Far partire, in-

camminare, indirizzare (verso un luogo determina-

to): a. i soldati al fronte; fig.: a. qlc. agli studi letterari / Mettere in moto: a. il motore. 2. rifl.(avviarsi). Incamminarsi, dirigersi: avviarsi a casa, verso la stazione; anche assol.: avviati, ti raggiungo subito / fig. Esser prossimo, sul punto di: /o spettacolo si avvia alla fine; anche intr.: il tempo avvia a piovere. 3. [aie inizio, cominciare: a. un lavoro.

avviato agg. Quasi sempre preceduto da bene, che é a buon punto, che non manchera di affermarsi: un giovane bene a.; negozio bene a., che ha gia

\

.

una vasta e buona clientela.

avviatura

s. f. Fase

lesecuzione di un lavoro.

avvicendaménto

o

parte

iniziale

del-

i

s. m. Successione_prevista o

regolata nel tempo, alternanza: /’a. delle stagioni; Va. degli operai / A. delle colture, v. ROTAZIONE.

avvicendare v. tr. (avvicéndo, ecc.). Sostituire a

intervalli di tempo: a. il lavoro e lo svago’// rifl. (av_

vicendarsi). Succedersi a vicenda: avvicendarsi nei turni di guardia; l’avvicendarsi delle stagioni.

avvicinabile agg. Di facile accesso, trattabile,

alla mano.

s.

m.

Moto

tendente

a

raggiungere un determinato punto, accostamento: a. tra lofferta e la richiesta; chiedere, ottenere un a., una sede di lavoro pit vicina alla famiglia.

avvicinare v. tr.

1. Spostare verso o in pros-

simita di un oggetto: a. /a scrivania allaEhecseni fo A. una persona, farlesi vicino con l’idea di parlarle 0 conversarvi, entrarvi in rapporto di conoscenza/ Trarsi accanto: a. il lume. 2. rifl. (avvicinarsi). Andare verso, approssimarsi; spesso con valore temporale: /’inverno si avvicina // Cominciare ad accogliere nell’animo, essere sul punto di aderire: avvicinarsi alla religione; avvicinarsi ai sacramenti, riceverli // fig. Esser paragonabile, affine.

avvilente tuazione

riferito di solito a fatto che si stia manifestando al momento: a. un dolore. 2. pii com. Far consapevole, avvisare, ammonire: a. un amico di un pericolo; ti avverto che se non cambi sono guai.

agg.

avvicinaménto

agg.

Caratterizzato

da

spregevole

bassezza: azione a.; mortificante, scoraggiante: si-

avvertiménto s. m. Consiglio, anmonimento.

avvertito

avviso

x

cibile: nutrire a. per una pers gnanza: avere vor un cibo.

a.

avviliménto s. m. Degradazione dei valori morali: /’a. dei piu elementari diritti / Stato di abbattimento, grande a.

prostrazione:

la notizia

suscité

un

avvilire v. tr. (avilisco, avvilisci, ecc.). 1. De-

gradare sul piano della dignita o del

prestigio: a. la

propria dignita con il compromesso is rifl. (avvilirsi). Abbassarsi, rendersi vile; Vigo il prestigio o l’autorita. 2, Umiliare, mortificare, scoraggiare: a. con un rifiuto, con un affronto, rifl., affliggersi, perdersi d’animo, abbattersi.

avviluppare v. tr. Avvolgere tutt’intorno in modo

rapido e spesso provvisorio: a. il bambino in una

coperta; aggrovigliare, intricare: a. una matassa // medio intr. (avvilupparsi). Avvolgersi: la serpe gli

s’era avviluppata alle gambe; aggrovigliarsi. — avvinare v. tr. Riferito a un recipiente, versarvi un po’ di vino (che poi si getta) per dargliene il gusto o garantirne l’assenza d’acqua o di odori estranei e dannosi: a. il bicchiere per assaggiare il vino; a. le botti. avvinazzarsi v. rifl. Riempirsi di vino fin quasi ad ubriacarsi.

avvinazzato agg. Alterato per il troppo

vino

bevuto, brillo; estens.: voce a., resa roca dalvino. avvincente agg. Che attrae irresistibilmente, affascinante. avvincere v. tr. (coniugato come vincere). 1. Legare intorno; pil com., cingere strettamente: gli avvinse le braccia al collo. 2. fig. Affascinare: /ettu- — ra, spettacolo che avyince.

avvinghiare y. tr. (avvinghio, ecc.). Cingere e

stringere con forza; piu comune il rifl. (avvinghiarsi): si avvinghiarono in una lotta furiosa. 3 avvio s. m. Inizio, avviamento: /’a. delle trattative; dar l’a., dar principio / Anche, il modo di iniziare; attacco: l’a. di un tema musicale. ial

avvisaglia s. f. Scaramuccia, breve scontro ar-

mato / Oggi (genrl. al pl.) quasi esclusivamente nel-espressione /e prime a., i primi sintomi o annunci



(p. es. di una malattia, della maternita).

i ‘a avvisare v. tr. Render consapevole, informare, — avvertire: avvisami del tuo arrivo / Mettere sull’avviso, ammonire: /o avvisai di stare in guardia. — avvisatore s. m. (f. -trice). 1. Addetto ad avvisare. 2. Dispositivo che segnala un evento da — controllare; a. di incendio; a. acustico. Pie

avviso s. m. 1. Informazione, comunicazione — destinata al pubblico; avvertenza: dare a., informa- _ re ufficialmente; ricevere un a.;a.economico, Vv. AN-

Nunzio // Consiglio, ammonimento: metter sull’a. in guardia; star sull’a., all’erta, bene attento. 2. N tificazione scritta che s’invia all’interessato: a.

,

116

avvistaménto

ihe i

sfratto, di chiamata alle armi; a. di reato. 3. fig. Sintomo, prova, dimostrazione. 4. lett. Parere, opinione: a mio a.; essere d’a., essere del parere, ritenere / Pensiero, disegno, risoluzione. 5. Piccola nave da guerra, destinata ai servizi di ricognizione e di collegamento.

avvistaménto s. m. Riconoscimento, genrl. ot-

tico, ma oggi anche radiomagnetico (v. RADAR), compiuto da lontano.

avvistare v. tr. Scorgere o riconoscere da lontano

(ad occhio nudo o con appositi strumenti): a. il nemico; a. il promontorio; a. una formazione aerea

col radar. |

avvitameénto s. m.

1. Messa in opera di una vite;

congiunzione mediante una o piu viti. 2. fig. Movimento di rotazione del corpo intorno al suo asse longitudinale: una delle figure richieste nelle gare di tuft dal trampolino / Discesa di un aereo in vite, cioé seguendo una spirale molto stretta con angolo di incidenza superiore a quella critica, per avaria improvvisa del motore 0 come acrobazia.

avvolgibile s. m. Persiana formata di liste pa-

rallele che si avvolgono intorno ad un rullo.

avvolgiménto s. m. 1. Involgimento, arrotolamento: /’a. del filato sui fusi. 2. In una macchina elettrica, filo conduttore con rivestimento isolante, avvolto su una bobina.

ran

i

avvoltdio s. m. Uccello rapace, lungo pit di un metro, con testa e parte del collo livide e coperte di rada peluria nerastra, e con un collare di penne alla base del collo. 2. fig. Persona avida e rapace. avvoltolare v. tr. (avvoltolo, ecc.). Avvolgere

ripetutamente alla peggio, arrotolare disordinatamente / rifl. (avvoltolarsi). Rotolarsi: avvoltolarsi nel fango.

axeroftolo s. m. Sostanza vitaminica (detta anche vitamina A) presente nei grassi animali. nelle

uova, nel fegato.

axolotl s. m. Anfibio capace di riprodursi anche

allo stato di larva: viene allevato nei laboratori biologici per esperimenti sul modo col quale le ghiandole a secrezione interna influiscono sullo sviluppo. avvitare v. tr. 1. Introdurre e serrare una vite / ayatollah s. arabo (in it. s. m. invar.). Congiungere mediante una o piu viti. 2. rifl. (avvi- ‘Voce di Allah’: tra i musulmani sciiti, designazione tarsi). Di velivoli, discendere precipitosamente a vi- dei grandi teologi maestri e interpreti del Corano, in quanto ritenuti gli intermediari tra la divinita e l’uote, eseguire un avvitamento. avvitata s. f. Avvitamento, spec. come acrobazia mo, aye-aye s. m. Proscimmia del Maaerea. avvitato agg. Di indumento, stretto, aderente alla dagascar, grande come un gatto, con muso aguzzo e con una lunga coda terminante in un pennacchio. vita. azaléa s. f. Arbusto ornamentale, coltivato in avvitaturas. f. L’operazione d’inserimento di una vite in una sede; l’accoppiamento di due pezzi uno numerose varieta per i magnifici fiori a tinta unita o maculata dei piu svariati colori. foggiato a vite, altro a madre vite. aziénda s. f. Organismo economico, composto di avviticchiare v. tr. (avviticchio, ecc.). Avvolgere, stringere intorno tenacemente; piu comune il rifl. persone e di beni, rivolto al raggiungimento di uno

scopo determinato: a. agricola, industriale, ecc. // 1. lett. Vivificare: Dio avvivo la A. autonoma, creata dallo stato, dalle province o creta e creo l’'uomo. 2. fig. (piu com.). Restituire vi- dai comuni per l’esercizio diretto di un’impresa

(avviticchiarsi): avviticchiarsi al collo di qlc.

avvivare v. tr.

gore e vivacita, animare: a. il fuoco; a. una tinta // rifl. (avvivarsi). Rinvigorirsi, animarsi. avvizziménto s. m. Perdita della freschezza, appassimento, raggrinzimento. avvizzire v. intr. e tr. (avvizzisco, avvizzisci, ecc.). 1. intr. (aus. essere). Perdere la freschezza; appassire, raggrinzirsi.

2. tr. Con valore causativo, render

VIZZO.

pubblica.

aziendale agg. Dell’azienda

o dei relativi di-

pendenti: mensa a. / Organizzazione a., la scienza e la tecnica relativa all’organizzazione e alla gestione delle aziende. azimut s. m. In astronomia, angolo fra il piano verticale passante per l’astro e il piano meridiano del luogo d’osservazione.

azimutale agg. Relativo all’azimut. azionaménto s. m. Messa in funzione o in di un avvocato (di regola in un senso spreg.): cipiazione. glio, fare a. azionare v. tr. (azidno, ecc.). Mettere in moavvocato s. m. 1. Professionista delegato ad assistere una parte in un giudizio. 2. estens. Difen- vimento o in azione, far funzionare (riferito a mecsore, patrocinatore; parlare come un a., avere gran- canismi, dispositivi, ecc.).

avvocatésco agg. (pl. m. -chi). Proprio o degno

de facilita di parola; saperne quanto un a., essere

azionariato s. m. Gli azionisti di una o pid

- assai pratico di intrighi / A. del diavolo, chi intenzionalmente pone difficolta a una tesi gia accettata;

societa.

_legali richieste dalle pubbliche amministrazioni.

co: a. d’attacco; a. difensiva; nelle corse, andatura: a. brillante, appannata; prose nella propria a. / Come sin. di movimento: il motore é gia in a.;

azionario agg. Relativo alle azioni come titoli di a. delle cause perse, chi assume la difesa di cause 0 credito: capitale, pacchetto a. di opinioni insostenibili. azine! s. f. 1. La capacita umana volta a moavvocatura s. f. La professione dell’avvocato // dificare il reale a fini economici, politici, etici: zomo concr. Il complesso degli avvocati di un luogo 0 con d'a. (contrapposto a ‘uomo di pensiero o di contemdeterminato ufficio: /’a.-di Milano / A. dello stato, plazione’) / Il concretarsi della volonta: far seguire gli avvocati che provvedono alla tutela legale dei di- Va. alle parole; fare una buona a.; la tua é stata Titti e degli interessi dello stato o alle consultazioni un’a. indegna! / Nello sport, iniziativa, fase di gioavvolgere

v.

tr.

(coniugato

come

vdlgere).

Piegare o condurre attorno circolarmente: a. il filo sul rocchetto / Involgere; fasciare tutto intorno: a. una bottiglia in carta argentata; una benda gli avvolgeva la fronte; fig.: a. in una rete d’intrighi; la nebbia ci avvolgeva da ogni parte. 2. rifl. (avvolgersi). Disporsi attorno, arrotolarsi; avvilupparsi: Ja serpe gli s‘avvolse al braccio.

mettere in a., V. AZIONARE. 2. Manifestazione di forza, spirituale o fisica: Ja sua a. non é servita a nulla; esporre all’a. della luce. 3. L’insieme dei movimenti tattici di unita militari durante un’operazio-

ne di guerra: a. di pattuglia; a. di sganciamento dal nemico: a. dimostrativa, condotta per ingannare il

foe

=

Tz

‘nemico sui veri scopi di un’operazione // genre. Insieme di iniziative rivolte a un dato fine: a. sindacale, parlamentare, ecc. 4. ides pron di un’opera d’arte: /’a. di una commedia, di un poema; nel linguaggio del cinema: a./, per avvertire gli attori che la ripresa di una scena comincia. 5. Diritto di chiedere processualmente la dichiarazione o il riconoscimento di un proprio diritto violato; com., causa, processo: promuovere un’a. legale.

azione’ s. f. ee

parte del capitale di una

societa / Il titolo che la erry al possessore la qualita di socio.

e che conferisce

azionista s. m. e f. (pl. m. -i). Proprietario di

azioni di una societa commerciale. azotato agg. Che contiene azoto.

azotemia s. f. Concentrazione nel sangue di azoto non proteico (quello cioé presente nei prodotti di escrezione non totalmente eliminati o assimilati dall’organismo). azoto s. m. Elemento chimico (simbolo N), a molecola biatomica e con diversi gradi di valenza, presente in natura sia allo stato libero sia sotto forma di composti organici; gas inodore e incolore, é€ uno degli elementi fondamentali della costituzione degli organismi.

azoturia s. f. Quantita di sostanze eliminate nelle 24 ore con l’urina.

azotate

azteco agg. e s. m. (pl. m. -chi). Appartenente alla popolazione indigena degli Azte-

chi dell’America centr., fondatrice di un grande im-

pers nel Messico, anteriormente alla conquista spa-

nola.

cee s. f. Antica arma bianca costituita di una parte metallica a forma di accetta, con testa foggiata a martello, e di un manico di legno.

azzurrégnolo azzeccato agg. Ben riuscito, per fortuna o per caso: un colpo a.; indoyinato: mossa, risposta a.

azzeramento s. m. Operazione preliminare di

una misurazione, consistente nel portare l’indice di uno strumento a coincidere con lo zero della scala eraduata.

azzima (0 dzima) s. f. Pane azzimo. azzimarev. tr. Adornare, agghindare / rifl. (az-

zimarsi), piti com. Agghindarsi, vestirsi, acconciarsi

con insolita ricercatezza. _azzimato agg. Vestito ed acconciato con insolita ricercatezza. azzimo agg. Fatto senza lievito, non fermentato; pane a. (0 assol. azzimo, s. m.), quello usato dagli ebrei in occasione della Pasqua, e dai cristiani di rito latino nella celebrazione della Messa. azzittare v. tr. Fare tacere (por fine all’insistenza

o alla petulanza di qlc.): lo azzitto con uno sguardo / medio intr. (azzittarsi). Tacere, chetarsi: finalmente s’é azzittato quel brontolone! azzittire v. tr. (azzittisco, azzittisci, ecc.). Lo stesso che azzittare; pil comune come intr. (aus. essere) e medio intr.: di fronte a quella sfuriata azzitti (0 s’azzitti).

azzonaméntos. m. Zonizzazione (y.).

azzoppare v. tr. e intr. (azzoppo, ecc.). 1. tr. Far diventare zoppo; estens., colpire alle gambe. 2. intr, (aus. essere). Diventare zoppo (pil comune azzoppire, in questo senso). azzoppire v. intr. (azzoppisco, azzoppisci, ecc.; aus. essere), Divenir zoppo; anche medio (azzoppirsi): il cavallo s’é azzoppito.

azzuffarsi v. rifl. Venire alle mani, attaccar lite

con violenza, accapigliarsi.

azzurrabile agg. Di atleta per cui si prospetta la

azzannare v. tr. Afferrare o lacerare con le zanne / estens. Mordere o addentare con avidita: a. un coscio d’agnello / fig. Criticare astiosamente.

possibilita di essere ammesso a far parte di una squadra nazionale italiana (il cui colore tradizionale é l’azzurro).

avere in una speculazione/ assol. Rischiare, esporsi

tonalita perfettamente bianca a sostanze di colore gialliccio, mediante aggiunta di sostanze di colore azzurro. azzurrare v. tr. Colorare di azzurro; rifl.

azzardare v. tr,

1. Arrischiare: a. il proprio

a rischi, giocare il tutto per tutto: non mi piace a. 2. rifl. (azzardarsi), pill com. Osare, arrischiarsi: nessuno s’azzardo a rifiatare; anche intr. (aus. avere) in questo senso: nessuno azzardo di rifiatare.

azzardato agg. Audace, temerario, rischioso: un

investimento finanziario molto a. / Avventato: giu-

dizio a. / Senza alcun fondamento: ipotesi a.

azzardos. m. 1. Rischio cuisiva incontro senza

azzurraggio s. m. Operazione per ridare una

(azzurrarsi), prendere il colore azzurro.

azzurrino agg. es. m. 1. agg. Di colore azzurro chiaro: occhi a. 2. s.m. Atleta chiamato a rivestire la maglia di una squadra nazionale minore.

azzurrita s. f., lett. Colore azzurro diffuso /

scorgere alcuna razionale possibilita a favore o con- concr. Cielo, spazio atmosferico aperto e luminoso. tro: si é messo all’a. di rovinarsi completamente, azzurrite s. f. Minerale: carbonato basico di giochi d’a., quelli nei quali ricorre il fine di lucro e la rame. di colore azzurro intenso, usato, in passato, perdita o la vincita sono completamente aleatorie. come pigmento per colori ad olio. 2. Atto temerario, sconsiderato: é un bell’a. viag-

azzurro agg. e s. m.

1. agg. Colore a., colore

giare a quella velocita! as intermedio tra il celeste e il blu, qual é quello del cieazzardoso agg. Incline ad esporsi a pericoli, a lo terso e luminoso e del mare profondo: occhi a.; mettersi a Eepentagho / Di cosa, rischiosa, incerta. principe a., lo sposo ideale sognato dalle fanciulle;

azzeccagarbugli

s. m. Avvocato da strapazzo,

vile e intrigante, leguleio (dal nome del celebre ‘dottore’ dei Promessi sposi del Manzoni). azzeccarey. tr. (azzécco, azzécchi, ecc.). Colpire nel punto giusto; fig. (pid com.), indovinare colpendo nel segno: a. una risposta; anche assol. azzeccarci: questa volta non ci ha azzeccato; fam.: non

ne azzecca una, di chi fa tutto a rovescio o fallisce _ costantemente nei suoi scopi.

arma a., \’aeronautica militare.

2. s. m. Colore az-

zurro / In chim., ogni sostanza organica o inorganica colorata in azzuzzo e capace di colorare in az-

zurro: a, d’anilina, a. di cobalto, ecc. // Atleta italiano chiamato a partecipare a gare internazionali con la nazionale italiana, la cui maglia distintiva é

di colore azzurro.

azzurrégnolo agg. Di colore azzurro slavato,o

di grigio tendente all’azzurro: fumo a.

:

;

roezro ee ty eh oan

aaa

moralmente corrotto: mente b.; un individuo b. — bacca s. f. 1, Frutto completamente carnoso, — senza endocarpo legnoso (es. pomodoro). 2. impropr. Il frutto del ginepro, del mirto e dell’alloro. —

baccagliare v. intr. (baccdglio, ecc.; aus. avere), dial. Vociare, fare strepito; altercare.

baccala s. m. 1. Ii merluzzo essiccato e salato. 2.

fig. Persona magra, allampanata; anche, stupida, tonta.

baccalaureato s. m., lett. Baccellierato. baccanale s. m. 1. Rito orgiastico con cui si

celebrava il culto di Bacco. 2. fig. Baldoria, orgia. baccano s. m. Strepito provocato da persone che altercano, giocano, protestano, ecc. baccante s. f. Seguace o sacerdotessa del culto orgiastico di Bacco //fig. Donna in preda a frenesia erotica. baccara s. m. 1. Gioco d’azzardo che si svolge tra un banchiere e un certo numero di giocatori alla sua destra e alla sua sinistra, con mazzi completi di

b, B s. f. o m. Seconda x

italiano, consonante

lettera dell’alfabeto

bilabiale sonora.

baba s. m. Dolce molto soffice, arricchito di uva

passa e babau nomina Persona —

nulla. -_babbo

inzuppato di rum. s. m., invar. Mostro immaginario che si per intimorire i bambini / estens. (scherz.). che abbia fama di terribile. s. m. Sciocco, semplicione, buono a

s. m. Sin. affettivo di padre; preceduto da

un aggettivo possessivo esige l’articolo il, che altri_ menti pud essere omesso: c’é stato il tuo b.

babbuccia



s. f. (pl. -ce).

1. Calzatura bassa,

senza tacco, di pelle morbida o di stoffa, che si porta in casa / Scarpetta a maglia. 2. Calzatura orien-

_ tale con la punta arcuata verso l’alto. ‘ babbiiino s. m. 1. Scimmia africana di medie

dimensioni, con muso lungo e pelliccia liscia di co-

lor giallo-bruno.

2. fig. Uomo

goffo e sciocco.

babéle s. f. Luogo pieno di disordine e di con- fusione, bolgia; estens., eccesso di confusione e di

disordine: che b. in questa casa!

-

babélico

agg. (pl. m. -ci). Di un disordine o

confusione indescrivibile; caotico.

babilonése

agg. Della regione storica di Ba-

bilonia (Mesopotamia): civilta, cultura b.

__

_ babildnia s. f. Lo stesso che babele. babirussa s. m., invar. Maiale selvatico del-

3_

Varcipelago malese; ha i canini superiori molto sviluppati e rivolti verso l’alto tanto da perforare la pelle della parte superiore del muso.

_

babdérdo s. m. II lato sinistro della _ guardando verso prua: a b., a sinistra.

nave,

cots. s. ingl. (in it. s. m. ef: invar.; pl.

—___

_ ingl.

babies). Bambino, neonato.

baby-doll

s. ingl. (in it. s. m. invar.;

pl. ingl. baby-dolls). Indumento femminile da notte _ composto da una corta tunica e mutandine.

_ baby-sitter s. ingl. (in it. s. f- invar.,

pl. ingl. baby-sitters). Persona che si prende cura dei bambini durante l’assenza dei genitori. bacare

v. intr. (baco, bachi, ecc.; aus. avere).

- Guastarsi e imputridire ad opera di bachi; detto spec. di frutta e per lo pid come medio intr. (bacar-

wesearne le ciliegie si bacano tutte //te. (fig.). Guastare intellettualmente e moralmente. bacato agg. Guastato dai. bachi / fig. Tarato,

cinquantadue carte. 2. Cristallo assai pregiato prodotto e lavorato nelle famose cristallerie-della citta francese di Baccarat.

baccellierato s. m. Grado e titolo accademico di

baccelliere. baccelliére s. m. 1. Nella cavalleria medievale, aspirante cavaliere. 2. Nelle universita medievali, e tuttora in quelle anglosassoni ed ecclesiastiche, lo studente che ha conseguito il primo grado accademico, inferiore alla laurea e alla licenza.

baccéllo s. m. 1. Il frutto delle leguminose, di solito allungato, contenente vari semi, formato da due valve aprentisi spontaneamente a maturita / com. II frutto della fava; estens. (a/ pl.), i semi in esso contenuti: mangiare il cacio coi b. 2. Elemento decorativo dell’architettura classica riproducente il baccello vegetale, disposto in gruppi a raggiera.

bacchétta s. f. 1. Asticciola di legno o d’altra

materia, che serve a vari usi; verga, verghetta; b.

magica, uno degli attributi tradizionali di indovini; 6. da rabdomante, quella forcuta serve il rabdomante per scoprire l’acqua o del sottosuolo; b. dell’arco, quella cui sono tesi i crini dell’arco degli strumenti a corda. ghetta di cui si serve il direttore d’orchestra

maghi e di cui si i metalli fissati e 2. Verper bat-

tere il tempo e indicare !’entrata ai vari strumenti;

fig.: comandare a b., con autorita dispotica/Picco-

la mazza, terminante genrl. a sfera, che serve a sonare il tamburo e altri strumenti’a percussione. 3. Lunga verga di legno o di metallo che un tempo ser-

viva a calcare la polvere nelle armi portatili ad avancarica; fucile a b., ad avancarica. bacchettare v. tr. (bacchétto, ecc.). 1. Battere

con una bacchetta, spec. i tessuti per toglier loro la polvere. 2. fig. (tosc.). Vendere sottoprezzo.

bacchettata

chetta.

s. f. Colpo inferto con una baci

bacchétto s. m. Bastone di piccole dimensioni.

bacchettone s. m. (f. -a). Persona che frequenta con scrupolosa assiduita la chiesa piu per ostentazione che per intima religiosita. bacchettoneria s. f. Ostentazione di scrupolosa assiduita alle funzioni di chiesa.bacchiare v. tr. (bdcchio, ecc.). Percuotere con

un bacchio i rami di certi alberi

(noci, castagni, —

ecc.) per raccoglierne i frutti maturi. bacchiatura s. f. L’operazione di raccolta di cae | frutti (noci, castagne, ecc.) mediante battitur rami che li sorreggono. ne

bacchico agg. (pl. m. -ci). Relating ;

oe

dia

sep

119

bagarino

Bacco, il dio del vino nella mitologia classica. chio s. m. Lunga pertica per bacchiare. bachéca s. f. Mobile a forma di tavolo o consolle, fornito superiormente di una vetrina, per esporre al pubblico, in negozi o musei, piccoli oggetti preziosi / Riquadro a giorno appeso al muro, destinato al-

peli, e il cui bozzolo, al termine della vita larvale, é

l’affissione di documenti, avvisi, circolari. bachelite (e bakelite) s. f. Resina insolubile,

tessuto di filo di seta. 2, fig. Rodimento interiore, rovello: avere il b. dell’invidia.

ottenuta per condensazione dell’aldeide formica con fenolo, usata soprattutto per la fabbricazione di oggetti stampati. bacher6zzo (0 bacherézzolo) s. m. Nome comune delle larve di coleotteri che vivono a spese di farine o altre sostanze vegetali conservate.

bachicoltore s. m. (f. -trice). Persona che esercita

la bachicoltura.

bachicoltura s. f. L’allevamento del baco da seta. baciamano s. m. Forma di reverente saluto che

consiste nel prendere e baciare la mano altrui.

baciapile s. m. e f., invar. Bacchettone, bigotto. baciare v. tr. (bdcio, ecc.). 1. Applicare le proprie

labbra (eventualmente schiudendole) su qlc. o qlcs. in segno di amore, di affetto o di riverenza: b. sulla

bocca, sulle guance; b. il Crocifisso; rifl. reciproco (baciarsi), scambiarsi uno o piu baci. 2. fig. Sfiorare, lambire. bacile s. m. Bacinella per usi igienici o liturgici.

bacillare agg. Di bacilli: culture b.; provocato da bacilli: tifo b. / A forma di bacillo: struttura b. bacillo s. m. Microrganismo vegetale patogeno, a

baco s. m. (pl. -chi). 1. Nome di vari vermi (spec. di quelli intestinali), e delle larve di numerosi insetti,

che vivono nella farina o guastano in qualche modo i commestibili / B. da seta, il bombice del gelso allo stato di larva, di colore giallo o bruno, cosparso di

bacoccola s. f. Frutto d’albero selvatico, coccola,

bacca (per es., quelle del ginepro e quelle legnose del _cipresso).

bacolo s. m., /ett. Bastone pastorale. bacon

s. ingl. (in it. s. m. invar.).

Pancetta di maiale affumicata.

;

bacucco agg. (pl. m. -chi). Di persona rimbecillita dall’eta. bada s. f. Attesa, indugio; esclusivamente

nell’espressione tenere a b. qlc., trattenerlo dal far qualcosa che non si vuole che egli faccia.

badalone

s. m. Leggio di grandi proporzioni

situato al centro del coro nelle chiese antiche.

badare v. intr. (aus. avere).

1. Sorvegliare, far la

guardia: b. alle pecore, all’uva; custodire, prendersi cura: b. ai bambini, alla casa. 2. Dedicarsi con im-

pegno ed assiduita a qles.: b. a divertirsi; b. ai fatti propri //Fare attenzione, preoccuparsi: bada a cid che fai! //Far caso, dare o attribuire importanza (per lo piu in frasi negative): non b. a spese.

badéssa

s. f. Superiora di un monastero

au-

forma di bastoncino.

tonomo di monache; fig.: sembrare, parere una b., di donna prosperosa.

inclinate e svasate, di materiale diverso, che serve a pil usi (igienici, di cucina, ecc.).

badiale agg. 1. Pertinente a una badia. Florido e prosperoso: una a b.

bacinélla s. f. Recipiente. per liquidi, a pareti bacinétto s. m.

1. Concavita dello scodellino

delle antiche armi da fuoco portatili, in cui veniva posta la polvere dell’innesco. 2. B. (0 pelvi) renale, formazione ad imbuto del rene che si continua nelPuretere. bacino s. m. 1. Recipiente per liquidi, rotondo, basso e a bordi rovesciati, di vario materiale. 2. La parte inferiore del tronco del corpo umano, costituita da un’ampia cavita in cui si trovano le ossa iliache, il sacro e il coccige. 3. B. di carenaggio, vasca di notevoli dimensioni, in muratura, che serve a mettere all’asciutto le navi che necessitano di lavori al disotto della linea di galleggiamento. 4. B. idro-

grafico, area nella quale le acque meteoriche si raccolgono e scolano verso un unico corso d’acqua / B. idroelettrico, \ago artificiale per.alimentare centrali elettriche, ottenuto mediante lo sbarramento di una valle. 5. Territorio il cui sottosuolo é ricco di

determinati minerali: b. carbonifero, petrolifero.

bacio

s. m. Atto di passione, affetto o ve-

nerazione, dato dall’applicazione e dall’eventuale contemporaneo schiudersi delle labbra a contatto; coprire, divorare di baci, baciare ripetutamente e con grande effusione; b. di Giuda, il bacio del traditore, lusinga che cela il tradimento.

badia s: f. Sin. di abbazia.

2. fig.

badilante s. m. Manovale addetto a rimuovere

terra o altro materiale col badile.

badilata s. f. Colpo dato col badile / Quantita di

materiale che si rimuove in una volta col badile.

badile sm. Grossa pala di ferro con manico di

legno, per rimuovere terra o materiali incoerenti. Coedakes s. ingl. (in it. s. m. invar.). Guida turistica.

baffo s. m.

1. (genrl. a/ pl. ). I peli che si trovano

da ambo i lati sul labbro superiore dell’uomo (0 intorno alla bocca di alcuni animali, come gatti, topi, ecc.); fig.: cosa da leccarsi i b., squisita, molto appetitosa; ridere o ridersela sotto i b., tra sé, maliziosamente; volg.: mi fai un b., me ne infischio. 2. Frego causato per disattenzione con qlcs. che tinga 0

macchi: farsi un b. col rossetto.

baffone

s. m. Uomo

dai lunghi e folti baffi;

spesso come nomignolo. baffuto agg. Che ha baffi molto folti.

.

bagagliaio s. m. Veicolo ferroviario al servizio di

un treno viaggiatori, per il trasporto rapido di merci spedite a bagaglio / Vano situato sul retro o sul davanti di un’automobile, destinato a riporvi i bagagli.

bagagliera s. f. Bagagliaio di autoveicoli.

bacio agg., tosc. Di luogo dove non batte sole,

bagaglio s. m.. 1. Il complesso degli oggetti per uso personale, che chi viaggia porta con sé, siste-

baciucchiare v. tr. (baciticchio, ecc.). Baciare

sesso di nozioni: un ricco b. culturale. 2. al pl. Tutto cid che viene trasportato al seguito di truppe in

esposto a tramontana (opposto a solatio); per lo piu comes. m. nella loc. avv. a b.: campo a b.

insistentemente e con leziosita. background s. ing). (in it. s. m. invar.; pl. ing]. backgrounds). Quanto indirettamente concorre

(condizioni, circostanze, idee, ecc.) alla

realizzazione di un evento, allo sviluppo di un processo, alla formazione culturale, sociale, psicologidi un individuo. Fe RLn

mato in valige, bauli, borse, ecc. / fig. Corredo, pos-

marcia o in guerra, oltre la dotazione personale: /urono presi con armi e b.; fig., tutto il corredo personale di cui uno dispone: sloggiare con armi e b.

bagarinaggio s. m. Incetta di biglietti d’ingresso

a pubblici spettacoli, gare o manifestazioni con !’intenzione di rivenderli a prezzo maggiorato,

bagarino s. m. Chi esercita il bagarinaggio.

Ape

>

pee

2 Begerra’s SoS

i

wait

te

sed

ch

1 BE OST

bagarre s. f. fr. (in it. s. f invar.; pl. fr.

bagarres). La fase convulsa del finale di una gara ciclistica.

ascia s. f. (pl. -sce). Sgualdrina, donna di

marciapiede.

bagattélla s. f.

a

1. Cosa di nessun conto, baz-

zecola. 2. In mus., breve composizione strumentale carattere leggero e sereno.

Ola

Seger

a

rissimo di metallo su; iogge i

immersi;

vilup-

po, per lo sviluppo, il fissaggio e altri processi relativi al negativi di una pellicola fotografica. 6. B. penale, luogo nel quale veniva scontata la pena dei lavori forzati. bagnolo s. m. 1. Sin. non comune di impacco. 2. Vasca adoperata per speghervi la calce viva.

bagnomaria

s. m.,

invar.

Speciale

utensile

} baggianata s. f. Grossa sciocchezza. hes baggiano agg. Grullo, sciocco, babbeo. bagher (0 baghere) s. m. Carrozza a quattro

stagnato per la preparazione di salse/A.bagnomaria, modo di riscaldare o cuocere determinati cibiin un recipiente immerso in acqua calda o bollente.

-

grigia e grande chioma espansa, il cui legno, duro ed elastico, é usato per fare strumenti musicalie manici da frusta.

ruote, senza cassetta né sportelli, per tre persone. baghétta s. f. Nelle calze, motivo ornamentale che Iateralmente sale dalla caviglia a meta polpac-

cio.

baglio s. m. Trave di sostegno del ponte della

_

m Aaya a

Gozzovigliare, darsi ai bagordi.

nosita, chiarore; fig., accenno, indizio: un b. di spe-

baguettes). 1. Vedi l’adatt. it. BAGHETTA. 2. Brillante tagliato a forma di rettangolo molto allungato.

s. f., region. Sugo, intingolo / Liquore di

gradazione alcolica inferiore al normale, usato per

imbevere alcuni tipi di dolci.

bagnacauda s. f. Salsa piccante (olio, aglio, alici

e tartufi) che si serve bollente come condimento di _ verdure sia crude che cotte (cardi, sedani, ravanelli,

peperoni, ecc.): specialita della cucina piemontese.

bagnante s. m. e f. Chi fa il bagno in uno

specchio d’acqua; estens., chi passa l’estate al mare. agnare v. tr.

1. Cospargere d’acqua o d’altro

liquido; bagnarsi le labbra, inumidirle; bagnarsi la bocca, la gola, bere; b. la laurea, una vittoria, bere alla salute di chi l’ha conseguita, e che naturalmente _ paga per tutti / Immergere in acqua o in altro liquido: b. il baccald. 2. Attraversare, lambire, detto di _ fiumi o mari. 3. rifl. (bagnarsi). Fare il bagno in uno specchio d’acqua / Ammollarsi.

__bagnarola

s. f. Tinozza da bagno //scherz.

_ Automobile di modello sorpassato o ridotta in pessime condizioni.

_

bagordare v. intr. (bagdrdo, ecc.; aus. avere).

nave, e di collegamento delle murate. baglidre s. m. Luce o fiamma vivida, improwvisa, che abbaglia la vista: il b. dei lampi; estens., lumi-

ranza. bagna

_

bagolaro s. m. Albero con tronco a corteccia

bagnasciugas. m., invar. Zona dello scafo di una

nave, compresa tra la linea d’immersione massima

e la minima, e quindi alternativamente bagnata o asciutta / impropr. (ma com.). Battigia, battima.

bagordo s. m. Gozzoviglia, crapula. baguette s. f. fr. (init. s. f. invar.; pl. fr.

bah inter. Esprime, a seconda del tono col quale viene pronunciata, incertezza, incredulita, meraviglia, rassegnazione, noncuranza.

baia' s. f. 1. Beffa, canzonatura: dar la b. a qic.,

burlarsi di lui con lazzi e scherzi urlati dietro. 2. fig. Inezia, bagattella; fandonia: son tutte b.!

baia’

s. f. Modesta

insenatura

che pero si

addentra alquanto nella costa. : baiadéra s. f. 1. Danzatrice indiana. 2. Veste da ballo che dai fianchi scende fino ai piedi aperta sul davanti, tipica delle danzatrici orientali.

baicoli s. m. pl., veneto. Biscottini secchi, sottili e

friabili, con essenza d’arancio.

bailamme s. m. Confusione enorme, baraonda. baio agg. Di cavallo dal mantello rossastro, con

estremita e crini neri; anche s. m.: un bel b.

baidcco s. m. (pl. -chi). 1. Monetina di rame, in uso negli Stati pontifici fino all’Unita d'Italia, del valore di un soldo; age non valere un b., nulla. 2. scherz. (per lo pit al pl.). Denari, soldi. baionetta s. f. Arma bianca da punta e taglio o esclusivamente da punta, che si puo inastare sul fu-

cile senza impedire il puntamento ed il fuoco / Inne-

_ bagnata s. f. Aspersione o immersione in acqua.

tuffato

sto a b., collegamento fra due pezzi (l’uno infilato nell’altro) bloccati con una minima rotazione. baionettata s. f. Colpo inferto con la baionetta.

nell’acqua: panni b.; fig.: sembrare, parere un pulcino b., comportarsi con impaccio e timidezza, quasi vergognandosi / Come s. m. Terreno cosparso d’ac-

legname, che serve come dimora permanente 0, pil spesso, come ricovero stagionale in alta montagna.

____ bagnatura s. f. 1. Aspersione o immersione in

trapezoidale terminante in un lungo manico; ha tre

acqua 0 altro liquido a fini particolari. 2. Bagno di ‘mare: le b. gli hanno fatto pit male che bene. eat _bagnino s. m. (f. -a). Addetto alla sorveglianza e __all’assistenza dei bagnanti sulle spiagge o in uno

balanino s. m. Piccolo coleottero con lungo rostro ricurvo sul capo, parassita di diverse piante.

‘bagnato

agg.

Inumidito,

ammollato,

ua: scivolare sul b.; fig.: piovere sul b., di quattrini i re guai) che vengono a chi gia ne ha abbastanza.

_ stabilimento termale.

_ bagnos. m. 1. Immersione prclungar nell’acqua

0

in altro liquido: mettere a b. la biancheria / pi

com. L’immersione del corpo. nell’acqua a scopo _ igienico o terapeutico: b. in vasca, a doccia; b. di mare, di fango, di sabbia. 2. L’acqua in cui si im_- merge il corpo: scaldare il b. 3. L’ambiente dove sono installati i servizi igienici di un’abitazione; b. pubblico, edificio di uso pubblico attrezzato perché vi possano fare il bagno pil persone a pagamento. Pe Madina lo piu al pl.), Stabilimento balneare o di acqueo fanghi termali. 5. Soluzione chimica per vari isi: b. elettrolitico, per depositare uno strato legge-

baita s. f. Piccola costruzione con pareti di akelite v. BACHELITE. balalaica s. f. Strumento musicale russo a forma

corde, due delle quali all’unisono.

balano s. m. Crostaceo marino con guscio a

forma di cono; vive fissato agli scogli marini, alle conchiglie di molluschi, sul legname degli scafi.

balascio s. m. Minerale: varieta di spinello di

colore rosso violaceo, usata come gemma.

balausta s. f. Il frutto del melograno. © balaustra s. f. Balaustrata.

balaustrata s. f. Parapetto formato da una serie

di balaustri allineati su un basamento continuo e sormontati da una cimasa anch’essa continua. _

balaustrino s. m. Piccolo compasso di pre-

cisione.

LAR

balaustro s. m. Ciascuna delle piccole colo

della balaustrata.

ni

ihe,

|

ro

:

"bal

laménto

s. m.

-

nto

Rees,

tare

parole balbettate.

balbettare v. intr. e tr. (balbétto, ecc.). 1. intr.

(aus. avere). Articolare con incertezza, per difetto naturale di pronuncia o per cause psicologiche; anche, di bambini che cominciano appena a parlare. 2. tr. Pronunziare stentatamente o confusamente: b. scuse; b. una lingua straniera, parlarla in modo approssimativo.

balbettio

fastidioso.

ss. m.

Balbettamento

continuato

e

balbutire v. intr. (balbutisco, balbutisci, ecc.; aus. avere), lett. Essere affetto da balbuzie, balbettare.

s. f. Spasmo intermittente dell’apparato

fonatorio, per cui sillabe o parole vengono ripetute e la frase riesce interrotta ed esitante.

baléra s. f. Locale o

da ballo, spesso

all’aperto, tipici dei rioni periferici delle grandi citta.

éstra s. f.

1. Arma costituita da un arco

:

fissato a un fusto di legno, munito di dispositivo per fermarvi la corda, quando é tesa, e farla scattare al momento opportuno. 2. Pacco di strisce d’acciaio

= ta

curvate e sovrapposte, unite mediante staffe, usato

come organo di sospensione.

"

balestrare v. tr. (baléstro, ecc.). Tirare, scagliare con la balestra //fig. (non com.). Mandare, trasferire

in luogo lontano in com. sbalestrare). che

puo essere coperta da un tiro di balestra.

balestriére

governo; oggi quasi esclusivamente nell’espressione essere in b. di, per indicare un’assoluta e forzata

balconata s. f. 1. Balcone prolungato sul quale si

aprono varie finestre. 2. Nelle moderne sale da spettacolo o da concerto e nelle aule per riunioni numerose, gli ordini di posti sopraelevati.

balcone s. m. 1. Finestra phe fino al piano del

sahtaseare’ e munita di una balaustra o ringhiera. 2. truttura architettonica sporgente a sbalzo da una facciata e circondata da un parapetto, alla quale si

accede attraverso una o piu finestre. baldacchino s. m. Drappo sostenuto da un telaio, ai cui lati ricade in frange o tendaggi, a protezione di cose o persone sottostanti.

baldanza s. f. Disinvolta fiducia in se stesso e

nella propria buona stella: Ja naturale b. dei giovani; talvolta, presunzione, spavalderia.

$0 agg. Sicuro, disinvolto e spavaldo.

baldo agg. Giovanilmente fiducioso e animoso.

baldoria s. f. Allegria scomposta e rumorosa / Riunione chiassosa e spensierata di amici: far b. aldracca s. f. Donna di mala vita, prostituta. baléna s. f. Cetaceo di grossa mole, diffuso nei

:

balestriccio s. m. Piccola rondine, bianca sul

storica dell’Europa compresa tra il fiume Danubio, il mare Adriatico, il mare Egeo e il Mar Nero.

balcanico agg. (pl. m. -ci). Dei Balcani, regione

»

s. m. Soldato armato di balestra;

tiratore di balestra.

dorso e nera nel resto del corpo. i s. m. Grado supremo di alcuni cavallereschi.

b

£S9

ballare

balbuzie.

balbuziénte agg. e s. m. e f. Di chi é affetto da

balia s. f.

;

ordini

1. lett. Potere assoluto, potesta di

:

_

sottomissione alla volonta e all’arbitrio altrui,o alla fatalita di circostanze avverse: essere in b. di un ricattatore; essere in b. delle onde. 2. Nei comuni —

balia s. f. Donna che, per compenso, da il proprio

latte a un bambino altrui; fig.: aver bisogno della b., essere incapace di prendere iniziative o di trarsi dagli impicci; tenere a b. gics., mandarne in lungo l’esecuzione //fam. B. asciutta, donna che si prende cura di un bambino

senza allattarlo, bambinaia.

baliaggio s. m. Titolo, grado, carica di bali. baliatico s. m. La funzione della balia e il

compenso che le viene corrisposto / Anche, il bambino dato a balia.

balilla s. m.

1. Sotto il fascismo, nome dato ai

rete : a rte:

ragazzi tra gli otto e i quattordici anni, organizzati in formazioni a carattere paramilitare. 2. s. f. (indalla Fiat (1932).

balio s. m.

1. Il marito della balia.

2. lett.

Educatore, precettore.

vengono eseguite le prove di tiro con armi da fuoco. —

Lampeggiare in lontananza; in men che non balena, in un attimo //estens. Mandare un bagliore vivido

nemico.

ed improvviso, luccicare d’un tratto: gli baleno di fronte una lama. 2. fig. Comparire all’improvviso nel siero: mi balena un sospetto. go agg. (pl. -ghi), sett. balordo. |

Strano, stravagante;



var.). Il primo tipo di automobile utilitaria costruita —

mari delle regioni polari; lungo da 18 a 20 metri, ha

1.

:

medievali, magistratura collegiale straordinaria con poteri eccezionali.

testa enorme, sfiatatoio posto nella parte piu alta del capo, bocca immensa con fanoni lunghissimi.

balenare v. intr. (baléno, ecc.; aus. essere).

balipédio s. m. Campo sperimentale sul quale balista s. ifAntica macchina da guerra, similead :

balistica s. f. Scienza che studia il moto dei

proietti delle armi da fuoco.

i

balistico agg. (pl. m. -ci). Attinente alla balistica. _ balistite s. f. Polvere da sparo, costituita da

nitroglicerina e nitrocellulosa.

ir

baleniéra s. f. 1. Nave attrezzata per la caccia

balivo s. m. Pubblico ufficiale dell’eta comunale e rinascimentale, con attribuzioni e autorita diverse

baleniére s. m. Marinaio di una nave baleniera;

trasporto di merci da un luogo all’altro; anche, la merce contenuta: una b. di riso. 2. fig. Fandonia, frottola. ie ies

alle balene. 2, Imbarcazione militare a remi, lunga e sottile, impiegata per il trasporto a terra o su altre navi di ammiragli e comandanti. cacciatore di balene.

alenio s. m. Successione di fitti baleni o di

_ bagliori che improvvisamente si accendono.

_

Cee

bn +

balestrata s. f. 1. Tiro di balestra. 2. Distanza

balbo agzg., Jett. Balbuziente.

balbuzie

ote

A»,

nel parlare 3 balendtto s. m. Giovane balena o balenottera.

Lhe a dalla balbuzie o da scarsa conoscenza della lingua; coner., serie di

aid

baléno s. m.

1. Breve emissione di luce intensa

che accompagna il fulmine, sin. di Jampo; fig.: in un _b., in un battibaleno, in men che non si dica, in un

secondo i luoghi e i pie

balla s. f. 1. Involucro

Size

(genrl. di iuta) usato per il

ballabile agg. e s. m. Di musica adatta al ballo/

Come s. m., componimento musicale scritto in ritmo di ballo.Rea ballare v. intr. (aus. avere). 1. Eseguire passi movimenti secondo determinati ritmi musicali, co-— me piacevole trattenimento; b. come un orso, in modo goffo e sgraziato; fig.: ora si balla!, adesso viene _ il bello, eccoci al punto!; b. dalla gioia, esultare/ Cotes pee

=

:

122

ballata

Con uso tr., riferito al componimento musicale che si esegue: b. un tango, una samba, ecc. 2. estens. Agitarsi: ballava per l’impazienza //Di cose, tentennare, traballare / Di nave, rollare o beccheggiare eccessivamente / Di abiti che stiano troppo larghi: la giacca gli balla addosso.

strattamente:

faceva b. il mazzo delle chiavi.

ballotta! s. f. Castagna lessata con la buccia.

ballotta’ s. f. Pallottola usata nel Medio Evo nelle

assemblee per dare il voto.

ballottaggio s. m.

1. Votazione cui si ricorre

origine popolare (detto anche canzone a ballo), co-

quando nessuno dei candidati ha ottenuto la maggioranza richiesta. 2. Gara decisiva per l’assegnazione di un titolo sportivo.

ripresa) / B. romantica, racconto in versi, di carat-

terapeutico): stabilimento, stagione b.

ballata

s. f.

1. Componimento

letterario di

stituito da pil stanze cui si alterna un ritornello (0 tere epico-leggendario, originario dell’Inghilterra. 2. In mus., componimento vocale su un testo poetico, con accompagnamento di pianoforte, 0 composizione per pianoforte solo, tipici dell’eta romantica.

ballatdio s. m.

1. Corridoio coperto o scoperto,

costruito in eggetto dal muro di sostegno, per uso di disimpegno o di comunicazione. 2. Nelle fortificazioni antiche, corridoio sporgente all’esterno delle mura e delle torri, nel cui pavimento erano ricavate delle botole (caditoie) dalle quali si lasciavano cade-

re materiali infiammabili sugli assalitori. 3. Bacchettina messa di traverso nelle gabbie perché gli uccelli vi si posino.

ballerina s. f. 1. Donna che balla per professione

balneare agg. Di bagni (a scopo di divertimento o

balneazione s. f. Il bagnarsi in acqua di mare, di

fiume o di lago: é proibita la b.

balneoterapia s. f. Terapia a base di bagni in

vasca 0 in piscina. baloccare v. tr. (baldcco, baldcchi, ecc.). Trastullare, divertire con giochi infantili o con balocchi: b. il bambino //rifl. (baloccarsi). Giocare, detto dei bambini; estens., gingillarsi, perder tempo

in futilita. balocco s. m. (pl. -chi). Giocattolo; fig., trastullo,

passatempo; per b., per

balordaggine

s. f.

passatempo.

Stolidezza,

stupidita

parlare e nell’agire / Atto o parola da

nel

balordo.

baloérdo agg. 1. Tardo di mente, tonto, stupido: una vecchia b. / Che non da troppo affidamento

o per diletto. 2. Piccolo uccello slanciato e grazioso, dal piumaggio di color bianco grigio e nero, cosi chiamato per l’abitudine di saltellare sul terreno battendo ritmicamente la coda.

(anche s. m. e f.: é un b., una b.) / Intontito (per indisposizione o stanchezza): sentirsi b. 2. estens.

eed o per diletto. 2. agg. Asso b., nel poker, ’asso che il giocatore, in possesso di una coppia, non scarta, per trarre in inganno gli avversari facendo loro credere di avere in mano un tris / scherz. Terre b., quelle dell’Italia merid., in quanto frequentemente soggette a terremoti.

cui legno, piu leggero del sughero, viene usato per la costruzione di salvagenti e di modellini di aeroplani.

ballerino s. m. e agg.

1. s,m. Chi balla per

ballétto s. m. 1. Composizione musicale a ritmo

di danza.

2. Azione scenica espressa per mezzo

della danza e della mimica, fondata su un testo mu-

sicale schematizzato

su movimenti

preordinati e

figurazioni. 3. Corpo di ballo. allista s. m. e f. (pl. m. -i). Chi racconta balle, fandonie.

ballo s. m.

1. L’arte di muovere i passi e con-

_formare l’atteggiamento delle membra secondo determinate regole e seguendo un ritmo musicale; spesso come espressione 0 fine di spasso, di diverti-

Strampalato, infondato: una supposizione b. / Anche di animale o cosa che valga poco o prometta male: cavallo b.; tempo b. ;

balsa s. f. Albero dell’America centr. e merid., il

balsamico agg. (pl. m. -ci). Che ha le qualita o le proprieta di un balsamo: pomata b.; fig.: aria b., molto pura e salubre.

balsamo s. m. 1. Liquido secreto da varie piante

tropicali, costituito genrl. da resine, che disciolto o emulsionato in miscele di oli essenziali trova varie

applicazioni in medicina. 2. fig. Profumo o grato sapore; rimedio portentoso contro il dolore; conforto, sollievo, consolazione.

balta s. f. Quasi esclusivamente nella loc. dar b. o dar di b., rovesciarsi, ribaltarsi; fig.: t’ha dato di b.

piano

il cervello?, sei ammattito? / Con senso attivo, capovolgere, ribaltare: dar di b. a una botte. balteo s. m. Cintura di cuoio pendente dalla

tecnico o folcloristico: un nuovo b. cubano; i b. po-

spalla destra verso il fianco sinistro, alla quale i sol-

mento: festa da b. / Sin. di ‘danza’, spec. sul

polari russi / Giro di ballo: facciamo ancora un b. / dati romani appendevano la spada. Festa, trattenimento danzante: essere invitati a un baltico agg. (pl. m. -ci). Dei territori rivieraschi b. / Il ritmo che si ascolta e si segue ballando: il tango é un b. lento / Canzone a b., V. BALLATA. 2. Azione scenica espressa per mezzo della danza e della pantomima, accompagnate dalla musica; cor-

po di b., il complesso delle ballerine e dei ballerini professionisti di un teatro. 3. fig. Tirare, mettere in b., in campo, in discussione / Essere in b., essere in questione: é in b. la tua reputazione; anche, trovar-

del Mar Baltico.

baliiardo s. m.

1. Fortificazione costituita da

terrapieni e strutture di sostegno, su pianta poligonale; sin. di bastione. 2. fig. Mezzo di valida difesa;

sostegno,

baluba agg. e s. m., invar. Popolazione negra di lingua bantu dello Zaire.

baluginare v. intr. (balugino, ecc.). Apparire e

si impegnato in un affare senza potersi piu tirare in- sparire rapidamente in lontananza; fig., presentarsi dietro: siamo in b. e bisogna Balinte //B. di S. Vito, inipnemncnmenty alla mente in modo incerto e conle convulsioni (perché contro di esse si invocava il uso, ~ santo); fig.: avere il b. di S. Vito, non stare un mo-

mento fermo.

baluginio s. m. Chiarore scialbo e intermittente.

prova’: notizia diffusa ad arte per saggiare le reazioni dell’opinione pubblica.

balza s. f. 1. Parete quasi verticale di un monte, dovuta all’azione dell’erosione / Piccolo tratto di terreno piano che da sopra un dirupo. 2. Fascia co- | lorata o pieghettata, applicata come ornamento alle estremita di vesti, cortine o coperte da letto. 3.

avere). Ballare alla meno peggio; estens., saltellare goffamente; far b., scuotere, giocherellando o di-

guarnizione alle estremita delle vesti. 2. sett. Ilri-

ballon d’essai loc. fr., usata in it.

come s. m. invar. Pl. fr. ballons d’essai). ‘Pallone di

ballonzolare

vy. intr. (balldnzolo,

ecc.;

aus.

Zoccolo inferiore delle pareti / Balzana di cavallo. — balzana s. f. 1. arc. e region. Striscia posta come

“ a0)

Bi

3

t,

i:

calzoni. 3. Zona di _ svolto z sopra degli zoccoli dei cavalli.

ee

bancarétta

a

pelibiancastrialdi_ fabbricato

balzano agg. ¢ s. m. 1. Di cavallo con una o pit

—s

in una grande varieta di materiali, come

per le bambine // fig. Fanciulla o ragazza

cosa che appaia con evidenza e immediatezza //Anche di qls. movimento la cui velocita implichi impe-

ai lineamenti perfetti ma inespressivi; com., di qls. ragazza molto attraente: che b.! 2. Nel gergo sportivo, lo stesso che cotta (v.). bamboleggiare v. intr. (bamboléggio, ecc.; aus. avere). 1. Comportarsi in modo sciocco e incoerente. 2. Di ragazza, assumere atteggiamenti leziosi. bam icio s. m. Fabbrica di bambole.

sussultare, palpitare con violenza. balzellare v. intr. e tr. (balzéllo, ecc.; aus. avere).

fabbricato come

balzane al di sopra degli zoccoli. 2. Strambo, bizzatro, stravagante.

v. intr. (aus. essere). Saltare di scatto: b. su dalla sedia; b. git dal letto; fig.: b. agli occhi, di

to o destrezza: b. in sella, b. all’assalto //Del cuore, Saltellare, procedere a piccoli balzi //Come tr., cacciare a balzello: b. la lepre.

balzéllo’ s. m. Saltello: procedere a balzelli; a

bailzello, \a dove la selvaggina suole capitare: cac-

bambolo s. m., Jett. Bambino. bambolotto s. m. Fantoccio con vesti maschili giocattolo per bambini.

bambi s. m. Nome di numerose graminacee delle

regioni tropicali e subtropicali, per lo pid di aspetto arboreo, alte sino a 40 m, il cui fusto cavo,

diviso

re ab.; stare a b., alla posta (anche fig.).

da tramezzi a livello dei nodi, durissimo, viene impiegato nella fabbricazione di diversi oggetti.

balzo! s. m. 1. Salto che fa un corpo pit o meno

banale agg. Privo di qls. originalita o distinzione; piatto, convenzionale, dozzinale. banalita s. f. Piattezza sgradevole o avvilente; assoluta mancanza di originalita creativa / coner. Discorso insulso.

ciare la

balzéllo’ s. m. Tributo eccessivo e arbitrario. balzelloni avv. A salti vistosi e irregolari.

elastico dopo aver battuto in terra; fig.: aspettare la palla al b., attendere il momento opportuno; cogliere la palla al b., sfruttare ’occasione favorevole.

2.

genre. Salto, scatto improvviso e incontrollato: fare un b. dalla paura; sussulto: il cuore gli dette un b.; fig., rapido e inaspettato ee peace: fare un b. in avanti nella carriera, nella classifica generale. balzo? s. m. 1. Ripiano circolare che interrompe il pendio di un monte, balza / Prominenza scoscesa di un terreno sul piano. bam s. f. (pl. -gie). Cotone di scarto, cascame di cotone; region., anche cotone.in fiocchi; fig.: tenere, allevare nella b., nell’agio assoluto e con molti riguardi.

bambagino

agg. Di bpmvbesi ee tela b. (anche

sempl. bambagina s. f., e bambagino s. m.). bam os. m. (f. -a). Bambino grassoccio e

mal proporzionato.

bam!

da bambino.

ine

s. f. Ingenuita o sconsideratezza

bambinaia s. f. Donna stipendiata per prendersi

cura e sorvegliare uno o piu bambini.

bambinata s. f. Azione, discorso da bambini.

bambineggiare v. intr. (bambinéggio, ecc.; aus.

avere). Comportarsi da bambino, senza serieta.

bambineria s. f. Bambinata; bambinaggine. bambinésco agg. (pl. m. -chi). Puerile (per lo pit

spreg.). Soh bambino s. m. (f. -a). 1. L’individuo umano nelVeta compresa tra la nascita e l’inizio della fanciullezza; spesso sin. di figlio: ha tre b.; iron., anche di sona adulta per sottolinearne l’indole buona o ingenua (é proprio un b.) 0, polemicamente, l’immaturita o la mancanza di coraggio (non fare il b.!). 2. Come agg., ingenuo, semplice (in rapporto all’eta): sua figlia é meno bambina di quel che sembra / fig. Che ¢ agli inizi, non sviluppato, immaturo: una scienza ancora bambina.

bambinone s. m. (f. -a). Bambino grosso o ro-

busto / iron. Di persona adulta che ha l’ingenuita e la semplicita di un bambino.

bambocciata

s. f.

1. Azione o discorso in-

consistente, ridicolo o sgradevole. 2. Genere di pittura secentesca, volto a rappresentare scene quotijiane di vita popolare. bamboccio s. m._ 1. Bambino piacevolmente grasso e grosso. 2. Fantoccio fatto di stracci o al) /fig. Persona volubile, ‘© seria e facilmente

abile: comportarsi la

da b.

s. f. 1. Fantoccio di forme-femminili

banalizzare v. tr.

1. Rendere banale.

2, At-

trezzare una linea ferroviaria in modo che su ogni

binario sia consentito il traffico nei due sensi.

banalizzazione

s.

f. Il rendere

L’operazione di banalizzare nel sign. 2

banale

bananas. f. 1. II frutto del banano: bacca gialla,

oblunga, arcuata, con polpa molle, profumata, dolce, ricca di vitamine.

2. estens. In elettrotecnica,

spina unipolare con manico isolante, per collegamenti provvisori.

bananéto s. m. Piantagione di banani. bananiera s. f. Nave attrezzata per il trasporto di

banane.

bananiéro agg. Che riguarda le banane e il loro

commercio; nave b., adibita al trasporto di banane/ Come s. m., coltivatore di banani; grosso importatore di banane.

banano

s. m.

Pianta

erbacea,

spontanea

e

coltivata nelle regioni a clima caldo per i suoi frutti (banane); ha Paspetto e le dimensioni di un alberetto, il cui tronco é formato dalle basi delle foglie accartocciate l’una sull’altra, dal mezzo delle quali si

leva uno scapo a forma di spiga (casco) con molti fiori prima e numerosi frutti dopo. banato s. m. 1. Titolo e carica di bano. 2. Territorio governato da un bano. banca s. f. 1. Istituto che compie operazioni monetarie e part. di credito, impiegando il capitale pro“sg e quello depositato dai clienti; biglietto di b., anconota emessa da un istituto a cid autorizzato legalmente, biglietto di stato //L’edificio in cui ha sede una banca: andare in b. o alla b. 2. Per analogia, speciale deposito di tessuti e organi del corpo umano costituito presso una clinica a vantaggio di malati bisognosi di innesti e trasfusioni: b. degli oc chi, del sangue.

bancabile agg. Di effetto cambiario, che pud

essere presentato allo sconto presso le banche. bancale s. m. 1. Lungo banco provvisto di schienale. 2. L’incastellatura fissa di una macchina utensile, su cui scorre il carrello di avanzamento. 3.

Il tappeto che ricopre il banco dei giudici.

bancarélla (0 bancherélla), s. f. Banco all’aperto

© carretto su cui i venditori ambulantiespongonola loro merce.

bancario agg. Pertinente alla banca: tecnica b.; _

assegno b. /Come s. m., impiegato di banca. —

bancarétta s. f. Insolvenza, dolosa e colposa, —

t pr

124

bancarottiére

dell’imprenditore commerciale dichiarato fallito; fallimento (anche fig.: salvare il paese dalla b.).

bancarottiére s. m. Colpevole di bancarotta. bancherélla v. BANCARELLA.

s. m. Pranzo

cui prendono

parte

parecchie persone, di solito in occasione di feste, ricorrenze, onoranze.

banchiére s. m.

1. Imprenditore che si assume

lesercizio di credito. 2. In giochi ¢’*~zardo, chi tiene il banco.

banchiglia s. f. Banchisa. banchina

s. f.



banconota s. f. Biglietto di banca. banda's. f. 1. Parte laterale: uscio a due b.; da b. a b., da una parte all’altra. 2. Ciascuno dei due lati

banchettare v. intr. (banchétto, ecc.; aus. avere). Partecipare a un banchetto / estens. Mangiare e bere con dovizia e raffinatezza di cibi e di vini.

banchétto

banconista s. m. (pl. -i). Banconiere.

1. Opera portuale dotata di

particolari attrezzature per rendere possibile alle navi di accostarsi e compiere operazioni di carico e di scarico / Marciapiede rialzato delle stazioni ferroviarie. 2. Stretto ripiano lungo la base di un muro di difesa o di sponda (per es. al disotto dei lungofiumi nelle citta). 3. Nelle grandi strade di comunicazione, pista laterale riservata ai pedoni e ai ciclisti /

della nave, a dritta e a sinistra.

banda’ s. f. 1. Reparto di volontari organizzato

per la guerriglia. 2. Gruppo organizzato di fuorilegge; scherz., brigata. 3. Complesso di sonatori di strumenti a fiato e a percussione, formato da militari © civili.

4. In epoca medievale e rinascimentale,

drappo che serviva da insegna a corpi militari / Raggruppamento di soldati raccolti sotto un’unica insegna.

banda?’ s. f. 1. Striscia disposta su un fondo di

colori diversi; part., la striscia di stoffa lungo le costure dei pantaloni di alcune divise militari. 2. In

araldica, la striscia (detta pezza onorevole) che diagonalmente taglia il campo dello scudo. 4. In fis., porzione di uno spettro gassoso, a forma di striscia,

talvolta risolubile in piu righe molto fitte; b. di fre-

quenza, serie di onde elettromagnetiche, compresa tra due frequenze limite. 5. Nastro metallico di la-

B. spartitraffico, costruzione muraria sopraelevata

miera sottile: b. stagnata, latta / B. perforata, na-

co opposto.

al piano stradale, posta tra due carreggiate a traffi-

stro di carta o di materia plastica sottilissima, usato come supporto d’informazione negli elaboratori elettronici.

delle travi orizzontali di sostegno di un’armatura provvisoria.

bande in numeri pari di due smalti alternati.

banchinaggio s. m. Nell’edilizia, il complesso banchisa

s. f. La superficie dei ghiacci gal-

bandato agg. es. m. In araldica, scudo partito da

bandeau s. m. fr. (in it. s. m. invar.; pl.

fr. bandeaux). Ciascuna delle due bande di capelli pe nei mari aperti delle regioni polari. lisci ricadenti da ambo le parti della fronte, secondo anchista s. m. (pl. -i). Banconiere. una forma di acconciatura in voga alla fine dell’Otbanco s. m. (pl. -chi). 1. Mobile con o senza schienale, a uno o piu posti, che serve da sedile, tocento (pettinatura en bandeaux). spesso costruito per un uso specifico: b. di scuola; bandélla s. f. 1. Corta striscia di lamiera sottile. b. di chiesa; b. degli imputati; b. dei rematori, tavo- 2. La parte della cerniera degli sportelli, che va a la trasversale ad essi destinata nelle imbarcazioni / infilarsi sul perno dell’altra mezza cerniera fissata al Ciascuno degli stalli di un coro o dei seggi di un’as- telaio. banderilla s. f. sp. (in it. s. f. invar.; pl. oR: semblea: i b. dei cantori, dei deputati. 2. Tavolo di grandi dimensioni che serve allo svolgimento di un banderillas). Asticciola di legno con punta metallilavoro: i b. di una sartoria, il b. del falegname; b. di base il torero pianta nel collo del toro per debilitarlo. prova, piano corredato di speciali apparecchiature, banderillero s. m. sp. (in it. s. m. invar.; per eseguire il collaudo di motori (fig., gara o conpl. sp. banderilleros). 11 torero che in una determifronto da cui risultino con evidenza le reali capacita di chi vi partecipa). 3. Tavolo allungato, con vetri- nata fase della corrida ha il compito di piantare le banderillas nel collo del toro. : ne e cassetti, che nelle botteghe separa il pubblico banderuola s. f. Lamina metallica rigida, girevole dal personale; merce di sotto b., tenuta in serbo per i migliori avventori, oppure venduta contro le vigen- intorno a un’asta, situata alla sommita dei tetti per ti disposizioni; fig.: sotto b., di nascosto. 4. Istituto indicare la direzione del vento / fig. Persona che di credito, banca: B. di Sicilia; pagare come un b., muta opinione o partito con facilita. in contanti e senza tirare sul prezzo / B. del lotto, il bandiéra s. f. Drappo di uno o piu colori variamente disposti, simbolo di una nazione, di botteghino dove si fanno le giocate / Avere, tenere, perdere il b., nei giochi d’azzardo, del giocatore che un’associazione, di un partito; b. a mezz’asta, abdistribuisce le carte, paga le vincite di tutti gli altri bassata a meta dell’asta che la sorregge, in segno di iocatori e riscuote le somme puntate e perdute lutto; b. bianca, di stoffa bianca che viene innalzata in segno di resa, o per chiedere di parlamentare; (fig.: tener b. contro tutti, tener testa). 5. Grosso batter b. italiana, inglese, ecc., di nave registrata ammasso 0 strato di elementi vari: b. di ghiaccio, nel registro marittimo di tali nazioni; b. gialla, sebanchisa; b. di nebbia, strato di nebbia a contatto gnale issato a bordo di una nave per indicare ‘macol suolo; b. corallino, formazione di colonie di colattia contagiosa’; fig.: mutar b., cambiare opinione ralli, madrepore ed alghe calcaree, caratteristica delle piattaforme litorali dei mari tropicali; b. di ac- © partito; abbandonare la b., disertare; piantare la ciughe, di aringhe, grande quantita di tali pesci, che b. in un luogo, prender possesso di quel luogo; nello nuotano in massa. sport: gol, punto della b., Vunico segnato dalla | bancogiro s. m. Operazione di trasferimento di squadra che ha subito una pesante sconfitta. una somma dal conto di un correntista a quello di andierina s. f. Piccola bandiera usata come un altro della stessa banca. segnale //part. Nel gioco del calcio, piccolo drappo _

bancone s. m. Mobile a forma di tavolo lungo,

fissato a un’asta infissa nel terreno ai quattro angoli_

banconiére

che delimitano il rettangolo di gioco: tiro dalla b., calcio d’angolo, corner; anche quello usato dal guardalinee per segnalare all’arbitro l’uscita della

alto e chiuso fino a terra, destinato a pubblici locali _ (banche, biglietterie, bar, ecc.).

s. m. Commesso

addetto ad un

banco di vendita; part., barista che serve ai banco.

palla dal campo di gioco, eventuali infrazioni al re

=)

995

golamento commesse dai giocatorie la

della segnatura dei gol / Piccola bandiera a scacchi bianchi e neri usata dallo starter per dare il via nelle corse ciclistiche su strada, e in quelle motoristiche anche per indicare la fine della gara.

bandinélla s. f. Asciugamano a rullo.

bandire v. tr. (bandisco, bandisci, ecc.). 1. An-

nunziare mediante avviso letto o affisso in pubblico: b. un concorso; fig.: b. ai quattro venti, divulgare notizie di per sé riservate. 2. Esiliare, mettere al bando; estens., cacciare, allontanare: b. da una so-

cieta / fig. Fare a meno di: b. i complimenti. bandista s. m. (pl. -i). Strumentista che suona in una banda. bandistico agg. (pl. m. -ci). Di banda musicale:

complesso b.; ms

oa da una banda o scritto per

banda: concerto

b., musica b.

bandita s. f. Territorio nel quale la caccia (o la

pesca) é preclusa a chiunque.

banditismo

s. m.

fuorilegge armati.

bandito s.m.

La criminosa

attivita dei

1. Chi commette azioni criminose

a mano armata, da solo o come membro di una banda. 2. are. Uomo cacciato in bando, esiliato.

banditére s. m. (f. -trice). 1. Chi dirige la vendita

nelle pubbliche aste. 2. In antico, chi leggeva ad al-

ta voce per le strade il contenuto di un bando / fig. Sostenitore apostolo. bando s. m. 1. Amnunzio di interesse pubblico, in antico letto dal banditore, oggi notificato con avvi-

so a stampa: b. di concorso / Ordine dell’autorita militare (b. militare) o

giuaiziaria (b. di vendita, in

seguito a pignoramento); coucr.: affiggere, leggere il b. 2. Inflizione dell’esilio: mettere al b. (estens., allontanare, espellere da una comunita per motivi di

barba da offrire agli ospiti.

oer s. m. Unita di pressione, pari a un milione di arie.

bara s. f. Telaio di legno con stanghe sporgenti ai due capi, per portare a spalla i morti //Cassa destinata a contenere la salma; fig.: avere un piede nella b., esser prossimo a morire, barabba s. m. Per antonomasia (dal nome del

ladrone evangelico), furfante.

baracano v. BARRACANO.

baracca s. f. 1. Costruzione provvisoria, genrl. di legname, abitata in condizioni di emergenza. 2. fig. Di amministrazione, attivita, famiglia, con riferimento ad una situazione precaria: stenfare a mandare avanti la b.; piantar b. e burattini, piantare in asso ogni cosa / Far b., far baldoria.

baraccaménto s. m. Ricovero stabile di truppe o

di sinistrati in baracche. baraccato agg. Di persona sinistrata visoriamente sistemata in baracche.

prov-

baracchino s. m. Nel gergo dei radioamatori, piccolo apparecchio ricetrasmittente.

baraccone s. m. Grossa costruzione che si monta

nello spazio riservato alle fiere, per esibirvi attrazioni, numeri di varieta, ecc.; al pl: i 5., il luna park /

fig. Di persona volubile e becera. a gia s. f. (pl. -ge). Landa o brughiera arida, tipica dell’alta pianura padana.

araonda s. f. Confusione provocata dal viavai

disordinato e convulso di un gran numero di persone. barare v. intr. (aus. avere). Truffare al gioco; estens., comportarsi ambiguamente o slealmente.

baratro:s. m. Abisso, voragine.

indegnita morale); fig.: b. alle chiacchiere, b. agli

barattare v. tr. Dare e prendere in cambio, scambiare: b. un disco con un libro; fig.: b. due parole con qlc., discorrere con qlc. del piu e del meno.

ornamento da alcuni corpi militari; a b., a tracolla.

pubblico ufficiale che si lasciava corrompere da privati a danno del Signore o del Comune.

scrupoli!, vivaci inviti alla realta e alla praticita. bandoliéra s. f. Tracolla mobile portata =

bandolo s. m. Capo della matassa; fig.: trovare il

b., venire a capo di una difficolta. bandone s. m. 1. Foglio di lamiera di dimensioni superiori al metro quadro. 2. Saracinesca; alzare, abbassare il b., di un esercente, aprire, chiudere la bottega.

baratteria

s.

barattiére

s. m.

Nel Medioevo, Nel

Medioevo,

il reato del il pubblico

ufficiale colpevole di baratteria; anche chi teneva ee da gioco ed era percio escluso dalla vita pubica. baratto s. m. L’atto di dare e di ricevere una cosa

bang! inter. Voce onomatopeica per indicare un

in cambio di un’altra; scambio.

banjo s. m. fr. (init. s. m. invar.; pl. fr. bonbons). Chicca, zuccherino a pasta morbida, per lo piu confezionata in un cestellino di carta pieghettata.

bondidla s. f. Salume di forma sferica, da mangiare bollito. bongés s. m. pl. sp. (in it. s. m. invar.) Strumento musicale africano costituito da due piccoli tamburi affiancati che vengono percossi con le dita delle

mani. bonifica s. f. 1. Complesso di lavori e opere per

prosciugare terreni paludosi e per renderli produttivi e in grado di accogliere I’insediamento di popolazioni agricole / coner. La zona bonificata. 2. Insieme di operazioni per liberare da mine 0 bombe inesplose, zone gia teatro di operazioni di guerra.

bonificabile agg. Suscettibile di bonifica.

bonificare v. tr. (bonifico, bonifichi, ecc.). 1. Prosciugare e risanare terreni con opportune opere tecniche e idrauliche allo scopo di recuperarli alla produttivita e rendervi possibile l’insediamento umano. 2. Liberare campi e terreni da mine.o ordigni bellici inesplosi. 3. Abbuonare una somma, concedere un abbuono / Nel linguaggio bancario,

ordinare, eseguire un bonifico. bonificatore s. m. Chi esegue lavori di bonifica. bonificos. m. (pl. -ci). 1. Abbuono, riduzione di

prezzo. 2. Operazione bancaria con la quale si mette a disposizione di una persona o le si accredita una somma di denaro per ordine e conto di altri.

bonne s. f. fr. (in it. s. f. invar.; pl. fr.

bonnes). Bambinaia, governante, dama di compa-

ia vi s. inet Gin. it. sem Z et pl. rangboomerangs). Vedi l’adatt. it. bume-

gut V. BE-BOP.

Rs ;

bora s. f. Vento di nord-est, secco e freddo, che soffia violentissimo lungo le coste dell’Istria e della Dalmazia e nel Quarnaro.

borace s. m. Minerale: borato idrato di sodio, di

colore biancastro.

boracifero

agg.

Che

contiene

0, produce

composti del boro e soprattutto acido borico.

Dell’acqua, o degli intestini, gorgogliare come bor-

a movimerto

dei gas nelle anse intestinali.

boénzo s. m.

1. Prete buddista.

2. fig. Per-

boom s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl.

- §

borbottaménto s. m. Brontolio insistente e in-

be

F ‘3

borbottare v. tr. e intr. (borbotto, ecc.). 1. intr, (aus. avere). Brontolare

a voce

bassa, mormorare

fra i denti per qlcs. che non va a genio // fig. Divi vande che bollono nell’acqua: i ceci borbottavano nel paiolo / Degli intestini, borbogliare (v. BORBORIGMO). 2. tr. Esprimere in modo confuso e spesso

7

incomprensibile: cosa stai borbottando?

borbottino s. m., fosc. 1, Manicaretto gustoso, preparato a fuoco lento e per lo piu in umido. 2. fig. Persona incontentabile, che trova da ridire su tutto.

borbottio s. m. Un borbottare continuato.

borbottone s. m. (f. -a). Persona che trova da

pee

page

ridire su tutto e su tutti.

borchia s. f. 1. Guarnizione metallica genrl. cir-

menti elettrici o idraulici. 2. Ciascuna delle capocchie, variamente lavorate, a motivo ornamentalee protettivo di cinghie o altri oggetti di cuoio (p. es. nelle legature degli antichi libri): in passato poste anche su scudi e armature. bordames. m. II lato inferiore di qls. vela.

sonaggio che si da grande importanza. woogie s. ingl. (in it. s. m. invar.). Specie di blues per pianoforte, creato verso il 1920 negli ambienti jazzistici negro-americani di Chicago; la a cmos tineper lo pit come ballabile, data dal1 } ps oarmedSo imelkes s. ingl. (in it. s. m. __ invar.; pl. ingl. bookmakers). Allibratore.

/

comprensibile.

bonomia s. f. Mitezza d’animo che si rivela nel tratto affabile e pacato. bonta s. f. La presenza di doti o qualita che incontrino l’approvazione dal punto di vista morale o sul piano dellafunzionalita o del gusto: /a sua b. é senza limiti; la b. di un prodotto, di una macchina;

eeueste ciliegie! bonza s. f. Serbatoio con fornello incorporato, per mantenere fluido il bitume nei lavori di pati: mentazione stradale.

¥

bottando. aes borboglio s. m. Gorgoglio e borbottio dell’acqua; ; b. del ventre, borborigmo. sn borbonico agg. (pl. m. -ci). Dei Borboni (di Napoli); come s. m., seguace e sostenitore del loro governo / fig. Retrivo, reazionario, poliziesco. oy borborigmo s. m. Gorgoglio addominale dovuto

colare, convessa, usata come rifinitura di allaccia-

strazione di benevolenza; cortesia, gentilezza: abAge la b. di rispondermi if Di cibi, squisitezza: che

oy

borato s. m. Sale o estere dell’acido borico. borbogliare v. intr. (borbdglio, ecc.; aus. avere).

gnia.

b. di un rimedio, efficacia; b. di una merce, buona p guales // part. Sensibilita e comprensione nei conronti dei mali altrui: b. d’animo, di cuore / Dimo-

P

bordare v. tr. (bdrdo, ecc.),

1. Munire di orlo o

bordo / Nella tecnica industriale, sottoporre a bordatura (v.). 2. In marina, spiegare una vela perchée prenda vento. 3. intr. (aus. avere), fam. Correre, filare a tutta velocita; per arrivare in tempo bisogna b.; come inter., per sottolineare la rapidita e la forza _ di'un colpo: e lui, borda!, un altro schiaffo. bordata s. f. 1. Nella navigazione di bolina, ogni tratto del caratteristico percorso a zig-zag, durante. il quale la barca riceve il vento da uno stesso lato. 2. Su una nave da guerra, il fuoco simultaneo di tutti i pezzi dello stesso fianco. : bordatino s. m. Tessuto di cotone resistente, a righe colorate.

ordatura s. f. 1. Orlatura con passamano per

evitare la sfilacciatura di un tessuto. 2. Operazione © consistente nell’arrotolare la parte terminale di una lamiera per evitare che sia tagliente o per favorirne la presa.

bordeaux s. m. 1. Vino della regione di booms). 1. Rapido accrescimento della notorieta di Bordeaux (Francia sud-occid.), bianco o TOSSO, p persone o di luoghi; repentino affermarsi di una moda nell’ambito dei consumi. 2. Nel linguaggio fumatissimo e considerato di qualita superiore. conomico, fase ciclica caratterizzata da una rapi- . Uva bianca da tavola, dai chicchi tondi e carnosi talvolta convulsa espansione deer attivita eco- 3. Colore rosso tendente al bruno (anche agg.) bordeggiare v. intr. (bordéggio, ecc., aus. aver

i

154

bordéggio

1. Navigare di bolina, compiendo, per risalire lungo la direzione del vento, una serie di bordate (v. BORDATA nel sign. 1). 2. fig. Camminare barcollando di

qua e di la (detto di ubriachi).

poxatgsio s. m. Navigazione di bolina. bordello

s. m.

Casa

di prostitute,

un

tempo

aperta al pubblico // fig. Covo di corruzione, di malcostume 2Ambiente dove regna gran confusione o disordine: che b., quella casa!; pit com., rumore,

chiasso, baccano: smettetela di far b.!

2. Appartenente alla

mente,

amante

del quieto vivere, conservatore

ecc. / part. Nei pubblici locali di spettacolo o di divertimento, la distinta dell’incasso del giorno, compilata per usi amministrativi e fiscali. bordino s. m. 1. Labbro sporgente del cerchione

in

politica, tradizionalista sul piano artistico e del costume. 4, Civile (contrapposto a militare, per quanto riguarda gli aspetti esteriori): mettersi in b.; poliziotto in b. (cioé non in divisa).

bordero s. m. Denominazione generica di elenchi, note, distinte, spesso accompagnate da conti, che si redigono in banca o presso un agente di cambio,

borghesia

s. f. Classe

sociale

costituita

di

individui che vivono esercitando il commercio, I’industria o una professione libera o di lavoro direttivo in enti pubblici e privati, contrapposta in origine alParistocrazia e ora spec. alla classe operaia.

borghesismo s. m. Accentuazione di attitudini o

2. Piccola orlatura

tendenze borghesi nei rapporti umani e sociali; polemicamente, meschinita, grettezza.

boérdo s. m.

1. Ciascuno dei due fianchi di

(contrapposto a cittadino e, pil ancora, a campa-

un’imbarcazione

o di una nave, e precisamente la

delle ruote dei veicoli ferroviari.

per rinforzo o guarnizione di un tessuto.

parte che sta al di sopra dell’acqua, per tutta la lunghezza, da poppa a prora; virare di b., cambiar rotta (fig., cambiare argomento o idea, svignarsela); nave d alto o di basso bordo, con la parte emersa pi o meno estesa (fig.: gente d’alto b., ‘del gran mondo’). 2. estens. Lo spazio di cui dispone una nave, circoscritto dalle murate: salire a b., (estens., anche di un aereo)/ Fuori b., all’esterno dell’imbarcazione o della nave, sul lato esterno della murata: lavorare fuori b., per lavori di pittura o altro; motori fuori b., v. FUORIBORDO / Anche, lo spazio interno di un autoveicolo: prendere a b. qlc. sulla propria auto.

3. Orlo, margine, contorno:

il b.

di un

fazzoletto; il b. di un’aiuola, della strada / Striscia di stoffa per bordature, passamano. bordo agg. e s. m. Di colore rosso tendente al bruno. bordolése agg. Di Bordeaux, citta della Francia sud-occid.: vini b. / Bottiglia b., di forma cilindrica,

color verde-oliva o rosso (scuri), per conservare vini

rossi da pasto superiori // Poltiglia b., soluzione di solfato di rame e calce spenta, usata come anticrittogamico.

bordéne!

:

sto ai ‘villani’, ai ‘rustici’).

borghesia come classe sociale, politica, economica / Che prende argomento dai borghesi e dalla loro vita: il romanzo b. dell’800. 3. Partecipe dei costumi e delle opinioni della borghesia; quindi, polemica-

s. m. Grosso

e lungo bastone con

manico ricurvo usato spec. dai pellegrini.

bord6éne? s. m. La canna di cornamusa o la

corda di ghironda che emettono un solo suono, gra-

ve e prolungato, funzionante da pedale armonico pagnamento a una melodia (fig.: tener b. a qlc., secondarlo, dargli mano in imprese poco oneste) / Registro dell’organo dal suono cupo e grave.

bordoni s. m. pl. Le

raccapriccianti.

bordura s. f.

penne degli uccelli appena



1. Il contorno o margine delle

__ b.; aurora b., v. AURORA polare; venti b.; clima b., borgata

:

s. f.

Chi risiede in un borgo

boérgo s. m. (pl. -ghi). 1. Centro abitato di media grandezza. 2. Quartiere cittadino fuori le mura o compreso in una cerchia pit recente. borgognone agg. e s. m. (f. -a). Della Borgona (Francia centro-orient.) / Bottiglia b., cilindrica fino

a meta dell’altezza e quindi svasata, di colore verde oliva chiaro / Come s. m., abitante della Borgogna.

borgognotta s. f. Specie di celata con visiera e

guanciali mobili.



borgomastro s. m. Capo delle amministrazioni

comunali delle citta tedesche; ha le stesse funzioni del sindaco delle citta italiane.

boria s. f. Tronfia ostentazione d’importanza o di orgoglio, vanagloria. boriarsi v. medio intr. (mi borio, ecc.). Darsi delle

arie, ostentare tronfiamente una presunta superio-

rita. : borico agg. Di composto contenente boro; il pit importante € l’acido b., contenuto nei soffioni boraciferi, da cui si ottiene per cristallizzazione.

borione s. m. (f. -a). Persona piena di boria. boriosita s. f. Abituale ostentazione di boria. boriéso agg. Vanaglorioso, tronfio; orgoglioso e sprezzante. borlotto s. m. Varieta di fagiolo grosso e tondo,

di colore rossiccio, molto pastoso da cotto.

boro s. m. Elemento chimico (simbolo B): si

borotalco s. m. Polvere a base di talco e acido

borico, usata per ligiene della pelle.

borra s. f. 1. Cimatura 0 cascame adoperati per

feltri o imbottiture; fig., roba di scarto.

-aiuole fatto con speciali piante, spec. nane / Nella moda femminile lo stesso che bordatura. 2. In cucina, guarnizione disposta attorno a una pietanza. borea s. m., lett. Vento di settentrione / estens. Il nord, come punto cardinale. © boreale agg. Del nord, proveniente dal nord: terre

_ freddissimo.

s. m.

comporta da metalloide e si usa come indurente nella fabbricazione degli acciai.

alle altre canne 0 corde; tenere o far b., far l’'accom-

spuntate; fig.: cose da er venire i b.!, spaventose,

borghigiano

gnolo, contadino, e simili).

1. Piccolo centro abitato, cui fa

capodi solito l’attivita economica rurale di una zona limitata. 2. Rione popolare periferico di Roma.

borghése s. m. e agg. 1. In origine, abitante di un

centro cinto di mura, quindi ‘cittadino’ (contrappo-

2. Cilindret-

to di feltro usato per separare il piombo dalla polvere nelle cartucce da caccia.

borraccia s. f. Piccolo recipiente portatile per

liquidi; portatore di borracce, nel ciclismo, il gregario addetto a procurare l’acqua al proprio capitano perché si disseti durante la corsa.

borraccina s. f. Nome comune dei muschi che

crescono sulla terra, sui tronchi, sulle rocce, ecc., in

forma di fitti tappeti.

borraggio

s. m.

1. La chiusura

ermetica

dell’esplosivo nei fori da mina con materiale intasante. 2. Quanto serve per il riempimento delle cartucce da caccia.

: borragine s. f. Pianta erbacea con grandi foglie ovali e ruvide e fiori a corolla azzurra. a

borro s. m. Fosso 0 piccolo torrente che vien git

155 er il bosco o attraverso i campi / lett. Burrone.

borsa! s. f. 1. sey toodi stoffa, di pelie o di

tro materiale, di varie forme e dimensioni secondo uso cui € destinata: Ja b. della spesa; b. da tabac9; b. da viaggio; b. da ghiaccio, impermeabile, per pplicazioni su parti malate; b. da acqua, per appli-

azioni calde / In antico, sacchetto, genrl. di pelle,

hiuso per mez77o di un cordone per riporvi il dena9; quindi, fig.: aver la b. piena o gonfia, avere \olti quattrim), empirsi la b., far quattrini, u/larga-

> Ia b., spendere con liberalita; mettere mano alla

, Ppagare in contanti; fenere la b. stretta, essere ilorcio; o la b. o la vita!, tradizionale ingiunzione

inacciosa di briganti e grassatori // B. di studio,

ymma di denaro messa a disposizione di uno stuente o di uno studioso da un ente o dallo stato, per n certo periodo di studio o di perfezionamento nel ace paese o all’estero / Nel pugilato, il compen) di denaro che i pugili ricevono per un incontro/ i formazione anatomica foggiata a borsa: b. scrole, b. sierosa, sinoviale, ecc.; fig.: avere le b. sotto i occhi, per stanchezza o per gli stravizi / B. del mnguro. il marsupio.

borsa’ s. f. Riunione degli agenti di cambio per la ntrattazione delle merci (b. merci) e dei titoli pubici e privati (b. valori); anche, l’edificio a cio adibi-

; giocare in b., speculare sulle oscillazioni dei vari // B. nera, vy. BORSANERA. borsaio s. m. Fabbricante o venditore di borse.

borsaidlo s. m. Ladro che si impossessa con

sstrezza di portafogli, borse e oggetti preziosi, in oghi affollati o su mezzi di servizio pubblico. borsanéra s. f. Traffico illegale a prezzi stevolmente superiori a quelli di mercato di merci ntingentate o razionate, o di valute estere sotto-

oste a vincoli di legge.

borsaronéro

s. m.

Chi esercita il mercato

andestino di generi contingentati in tempi di scarta o carestia. rseggiare v. tr. (borséggio, ecc.). Derubare con sstrezza del denaro o di altri valori.

borseggiatore s. m. (f. -trice). Borsaiolo. borséggio s. m. Furto di denaro o di oggetti di

ilore, compiuto destramente in luoghi affollati o

| mezzi di servizio pubblico.

borsellino s, m. Portamonete. borséllo (0 borsétto) s. m. Piccola borsa da

asseggio per uomo. bors: s. f. Piccola borsa da passeggio o da

ra per signore.

© s. m. Riunione di operatori economici,

‘ima o dopo la riunione ufficiale di borsa. borsista s. m. e f. (pl. m. -i). 1. Chi usufruisce di 1a borsa di studio. 2. Chi specula in borsa.

borsistico

agg.

(pl. m.

-ci). Relativo

mtrattazioni ed in genere all’attivita di borsa.

alle

borsite s. f. Infiammazione di una borsa sierosa.

boscaglia s. f. Macchia di arbusti genrl. bassi e tricati; com., bosco fitto, incolto.

boscaiolo s. m. (f. -a). Operaio addetto al taglio i boschie alla spaccatura della legna.

boscheréccio age.(pl. f. -ce). Che vegeta o vive xi boschi: fungo b.; ninfe b. / Proprio degli abitanti dei lavoratori del bosco: canti b.; poesia b.

boschivo agg. Proprio del bosco: flora b.; terreno

owe a bosco. sco s. m. (pl. -chi). 1. Estensione notevole di rreno coperta da alberi d’alto fusto misti per lo u ad arbusti e frutici: far legna nel b.; fig.: essere 1 b. e da riviera, di persona che sa adattarsi a tutte

bottarga

le situazioni 0 ai mestieri pil disparati; rendersi, essere uccel di b., rendersi 0 essere irreperibile, spec. quando si tratti di sfuggire alla giustizia. 2. L’insieme dei ramoscelli di erica che vengono disposti sopra i graticci perché i bachi da seta vi si rechino a tessere il bozzolo.

boscosita s. f. La densita del bosco di una zona

rispetto alla sua superficie totale.

boscéso agg. Piantato a bosco, ricco di boschi.

bosniaco agg. e s. m. (pl. m. -ci). Della Bosnia (regione sud.-occid. della Jugoslavia).

boss s. ingl. (in it. s. m. invar.;

pl. ingl.

bosses). Capo; padrone: i boss della pt dell’industria; il b. dell’azienda.

ib.

bossa nova s. f. Danza moderna sud-americana, derivata

dal

bolero,

caratterizzata

da piu ritmi:

rumba, samba e quello base di béguine.

bosso s. m.

1. Arbusto sempreverde dal legno

durissimo e con piccole foglie ovali, lucide; com. coltivato per siepi. 2. Il legno della pianta.

bossolo s. m. 1. Vasetto per lo pit di legno, usato

nelle votazioni, per contenere elemosine, nel gioco dei dadi, ecc.

2. Contenitore della carica di lancio

del proiettile.

3. tose. Bosso.

boston s. m.

1. Gioco di carte americano, simile

al whist. 2. Danza americana ottocentesca simile al valzer, ma piu lenta. bostrico s. m. Coleottero nero, con elitre e parte dell’addome di color rosso vivo; si sviluppa nelle querce, negli olmi, nelle viti, ecc. botanica s. f. Ramo delle scienze biologiche, che

si occupa dello studio morfologico, fisiologico e sistematico delle piante.

botanico agg. e s. m. (pl. m. -ci).

1. ag

Attinente o pertinente alla botanica; orto b., giardino dove si coltivano piante a scopo di studio. 2. s. m. Studioso di botanica.

botola s. f. Passaggio munito di un’imposta di

chiusura, aperto in una

struttura orizzontale per

consentire l’accesso a vani sotterranei o impianti di servizi pubblici (fognature, acquedotti, ecc.).

botolo s. m. Piccolo cane, tozzo e ringhioso, che pero si lascia intimorire facilmente / fig. Uomo stizZOsoO ma incapace d’imporsi. bdétro s. m. Valloncello scosceso, fossato; borro.

botta! s. f. 1. Percossa improvvisa e dolorosa:

dare una b. sulla testa a qlc.;‘Sorea botte, darsele di santa ragione; aPb di botte, con una serie di percosse violente;

botte da orbi, menate

alla cieca /

Colpo ricevuto cadendo o urtando, battuta; fig., grave danno, batosta: ha avuto una bella b. 2. Colpo d’arma bianca, stoccata / fig. Motto rapido e pungente, allusione mordace; b. e risposta, battute

di dialogo che si incalzano l’una di rimando all’altra. 3..Colpo fragoroso, rimbombo; sparo.

botta? s. f., tosc. Rospo; pare una b., di persona

corpulenta e con le gambe corte. bottaccio s. m. 1. Bacino di raccolta delle acque

dei fossati. 2. Sorta di tordo che si nutre di coccole di ginepro e di olive, il che da alle sue carni un sapore gradevolmente amaro.

bottaio s. m. Artigiano che fabbrica o ripara

botti, tini, barili e altri recipienti a doghe. bottale s. m. Macchina a forma di grande botte, girevole attorno al suo asse orizzontalmente, impiegata nella concia delle pelli.

bottame s. m. Denominazione comprensiva dei recipienti di legno fabbricati con doghe tenute strette da cerchi. ga s. f. Ovario del muggine, pressato e

."S

*

ah

i

Mee,oe,

e

rte

ie

aia

COP ABS

bottata

seccato, apprezzatissimo come antipasto. bottata s. f. Motto pungente, frase allusiva e mordace.

‘botte s. f. .1. Recipiente di legno, fatto di doghe

=

leggermente incurvate e tenute strette da cerchi, con

due fondi piani circolari: usato per conservare il vino e altre bevande: spillare il vino dalla b. / fig. Dare un colpo al cerchio e uno alla b., non prendere posizione netta, dare ragione un po’ all’uno e un po’ all’altro di due contendenti; essere in una b. di ferro, al sicuro; volere la b. piena e la moglie ubriaca, di chi cerca di ottenere vantaggi tra loro contrastanti, o senza spesa // La quantita di liquido contenuta in una botte. 2. Recipiente simile al precedente per la conservazione e il trasporto di pesce salato. 3. In archit.: volta a b., a superficie semicilindrica. 4. Appostamento o riparo a forma di botte superiormente aperta, usato dai cacciatori in palude. 5, Carrozza di piazza in uso a Roma (piu comune il

,

;

dim. botticella). bottega s. f. 1. Locale a pianterreno sulla pubblica via, dove vengono esposte e vendute le merci (b. di merciaio, di ecto, ecc.) o dove gli artigiani

esercitano la loro attivita (b. di falegname, di fabbro, ecc.); essere a uscio e b., abitare vicino alla

propria bottega o, pil com., essere vicini di casa; fondi, scarti di b., merce scadente, di poco valore;


met

Aaa

iy

ar




ipografici. 3.

mento per calcare la polvere nei

fori da mina.

T

calce’ s. m:, burocr. Solo nella loc. avv. in calce,

in fondo, a pié di pagina: firmare in c.

calce?

s. f. Ossido

di calcio ottenuto

per

calcinazione di calcare, chiamato piu propr. ‘calce

viva’; da questa, mescolata con acqua, si ottiene per

idratazione la ‘calce spenta’, uno dei leganti pid anticamente usati per le malte edilizie.

calcedonio s. m. Minerale: varieta di quarzo, di

colore diverso a seconda delle varieta.

calcemia s. f. Contenuto di calcio nel sangue. calceo s. m. Calzatura romana antica, simile a

uno stivaletto.

calceolaria s. f. Nome di diverse piante erbacee originarie dell’America centro-meridionale, coltivate in vaso per la bellezza dei fiori variamente colorati e macchiettati, a forma di scarpetta.

calcestruzzo s. m. Impasto di pietrisco e malta

(idraulica o bituminosa), usato nelle costruzioni edi-

li o stradali.

calcétto! s. m. Scarpa di

pelle fina, scollata e

leggera, usata da ballerini, schermitori, ecc.

calcétto? s. m. Lo stesso che calcino?.

ealciare v. intr. (calcio, ecc.; aus. avere).

1. Tirar

calci. 2. Nel linguaggio sportivo (anche tr.), eseguire un tiro col piede: c. (la palla) in porta.

calciatore

s. m. Atleta che fa parte di una

ta a chi non é piu in grado di difendersi. 2. Gioco che si svolge fra due squadre di 11 elementi ciascuna su un campo di forma rettangolare segnato da li-

nee di delimitazione; consiste nel fare entrare una palla, trattabile solo coi piedi e con la testa (ad eccezione del portiere che puo usare anche le mani),

dentro la porta avversaria, posta al centro della linea di fondo del campo / Calcio dato da fermo alla

palla: c. di punizione, c. di rigore, c. d’angolo (v. PUNIZIONE, RIGORE, ANGOLO).

calcio? s. m. Elemento chimico (simbolo Ca):

metallo bianco argenteo, tenero, assai diffuso in natura sotto forma di composti, e presente negli orga-

nismi animali e vegetali. Nel corpo umano é indispensabile per la coagulazione del sangue, per il funzionamento del sistema nervoso, per la formazione delle ossa e per la funzione cardiaca. calciobalilla s. m., invar. Lo stesso che calcino?.

calciocianammide s. f. Composto chimico che si

prepara industrialmente per azione dell’azoto sul carburo di calcio; costituisce uno dei pil comuni e piu efficaci fertilizzanti.

calcidlo s. m. Piastra metallica applicata alla

squadra di calcio.

base del calcio del fucile, per meglio adattarlo alla spalla al momento dello sparo.

acque c.; a base di calcio: cura c.

finanziarie per il trasferimento, definitivo o tempo-

calcico agg. (pl. m. -ci). Che contiene calcio:

calcificare v. tr. (calcifico, calcifichi, ecc.). Incrostare di sali di calcio / rifl. (calcificarsi). Di tesse dell’organismo, indurirsi per accumulo di sali di calcio. calcificazidne s. f. Accumulo di sali di calcio nei tessuti dell’organismo.

calcina s. f. Calce spenta, usata come malta.

calcinaccio s. m. 1. Pezzo d’intonaco caduto. 2.

Sterco rassodato e non espulso che provoca negli uccelli una malattia dello stesso nome.

calcinaio s. m. Vasca o fossa per spegnervi la calce viva / Vasca per la calcinatura delle pelli. calcinare v. tr. 1. Sottoporre un solido a un

processo di calcinazione; part., ridurre una pietra calcarea a calce viva / estens, Inaridire, sgretolare,

ridurre quasi a calce per il calore. 2. Sottoporre le pelli al trattamento di calcinatura (v.).

calcinatura s. f. L’immersione delle pelli in latte

di calce per assicurarne la buona conservazione.

calcinazione

s. f. Riscaldamento

di sostanze

solide per eliminarne l’acqua, decomporre i carbonati e ottenere il residuo fisso.

calcino! s. m. Malattia infettiva delle larve del

baco da seta, dovuta a un fungo parassita che le rende bianche provocandone la morte.

calciomercato s. m. Il complesso delle trattative

:

raneo, di un giocatore di calcio da una societa a un’altra. em

calcistico agg. (pl. m. -ci). Che riguarda il gioco del calcio. ie ae

calcite s. f. Minerale: carbonato di calcio, molto diffuso nelle rocce sedimentarie; é il componente essenziale dei calcari.

Oar:

calcitrare v. intr. (cdlcitro, ecc.; aus. avere). Di

cavalli o altri quadrupedi, scalciare, sollevare le zampe posteriori facendo forza su quelle anteriori, calco s. m. (pl. -chi). 1. Impronta di un rilievo

¢

Me

ricavata in cera, argilla o gesso, per trarre dalla for-

ma cosi ottenuta copie dell’oggetto originale. 2. Riproduzione di un disegno ottenuta col calcatoio. 3. Parola, espressione, costrutto o significato introdot-



ti ed affermatisi in una lingua sul modello dei corri- —

spondenti di un’altra lingua: p. es. autocontrollo & un calco sull’ingl. se/f-control, fine settimana sul- — ingl. week-end; conforto, nel sign. di ‘agio’, sulVingl. comfort; ferrovia sul ted. Eisen bahn.

calcografia

s.

f. Procedimento

di stampa

mediante matrici incise in cavo su rame.

calcografico

calcografia.

calcografo

agg.

(pl. m.

-ci). Relativo

ay

alla

i

i)

s. m. Incisore su rame / Operaio

addetto alla riproduzione di matrici calcografiche. — -ealcino? s. m. Tavolo sul cui piano é raffigurato calcolabile agg. Che pud essere determinato un terreno di gioco in miniatura dove, manovrando Pea con apposite leve dei piccoli fantocci raffiguranti, mediante calcolo. giocatori di calcio, si possono disputare gare simili ' calcolare v. tr. (cdlcolo, ecc.). 1. Determinare — alle partite di calcio ddetto anche calciobalilla). mediante operazioni matematiche o anche dopo un =,

calcindso agg. Che ha l’aspetto di calcina. calcio! s. m.

1. La parte inferiore della cassa del

sommario esame: c. gli interessi di un capitale, le

tita di un danno; c. a occhio una distanza / Comprendere o considerare in un calcolo; nel costo de-

vono esser calcolate le spese di gestione. 2. estens.

Giudicare, valutare, prevedere: c. i rischi, il pro @ il contro; tutto é calcolato, previsto con esattezza if Misurare, ponderare attentamente: c. ogni gesto,

ogni parola. calcolatore agg. e s. m. (f. -trice).

RE nes 1. agg. Che.



Mi

iat

178

calcolatrice



fare un bagno c.; il caffé mi piace c.; battere il ferre finch’é c. (fig., per sottolineare 'opportunita d’insistere in una azione quando i primi risultati sembrafreddamente i vantaggi o gli no piu che soddisfacenti) / Come effetto del clima,

serve a fare calcoli: regolo c., v. REGOLO; macchina calcolatrice, v. CALCOLATRICE. 2. s. m. Persona

esperta nel calcolo / fig. Di chi, prima di fare o deci-

dere qlcs., pondera svantaggi che gliene possono derivare: un astuto, un abile c.; come agg., freddo, ragionatore: mente calcolatrice. 3.8. m. C. elettronico, complesso di apparecchiature elettroniche collegate fra loro, in grado di eseguire elaborazioni di tipo logico e aritmetico di dati senza l’intervento dell’uomo.

calcolatrice agg. e s. f. Di macchina che esegue

calcoli aritmetici, algebrici, infinitesimali per mezzo di meccanismi azionati a mano o funzionanti elettri-

camente.

calcolitografia

s.

f.

Metodo

di

stampa

consistente nel trasportare sopra pietra litografica (o su zinco) un originale ottenuto con la calcografia, per stamparlo poi coi metodi della litografia.

colo!

s. m.

1. Insieme

di operazioni

matematiche atte a risolvere un problema: c. numerico, algebrico (o letterale), infinitesimale. 2. estens. Computo, valutazione /. Previsione, esame preventivo; fare i propri c., considerare attentamente il pro e il contro prima di prendere una decisione; agire per c., non disinteressatamente; far c. su qlc. 0 su qics., contarci, farci assegnamento.

calcolo?

s. m.

In med., concrezione

di sali

minerali e acidi organici, simile a pietruzza, che si forma nei reni, nella vescica urinaria, nelle vie bilia-

ri, per malattie infiammatorie o del ricambio.

calcoldsi s. f. Malattia dovuta a presenza di

calcoli nell’organismo.

calcoléso agg. Causato dalla presenza di calcoli.

calcomania s. f. Decalcomania.

calcopirite s. f. Minerale: solfuro di rame e ferro, di colore giallo e lucentezza metallica; é il minerale da cui si ricava il rame.

calcotéca s. f. Raccolta di calchi di statue o

sculture (gipsoteca).

ee

vipa s. f. Procedimento

matrici

di rame in rilievo.

di stampa

con

caldaia s. f. 1. Capace recipiente di rame o altro

metallo, usato per farvi bollire liquidi: Ja c. del bucato. 2. Apparecchio che utilizzando l’energia termica di un combustibile trasforma l’acqua in vapore per sfruttare l’energia termica di questo.

caldalléssa s. f. Castagna lessata, ballotta.

caldana s. f. Caldo improwviso alla testa dovuto ad afflusso di sangue (part. nelle donne nel periodo della menopausa). caldano s. m. Braciere di terracotta o di metallo,

pid

grande dei comuni scaldini. caldarrosta s. f. Castagna arrostita. caldeggiare v. tr. (caldéggio, ecc.). Sostenere con

simpatiae ottimismo:

c. una proposta.

calderaio

s. m.

1. Artigiano che costruisce

calderélla

s. f. Rozzo

caldaie e altri recipienti di rame. 2. Operaio addetto alla caldaia da bitume nei lavori stradali.

secchio

troncoconico,

piuttosto basso, usato da muratori e manovali per il trasporto a spalla delle malte.

calderéne s. m. ig esol delle proporzioni di

una grande caldaia, per bollire liquidi o per cuocere vivande; fig.: metter tutto nello stesso c., fare un miscuglio di cose o argomenti eterogenei.

_

mate (per lo piu raddoppiato): una nofizia c. c. 2. fig. Impegnato sul piano del sentimento, della passione: una c. amicizia; cuore c.; testa c., persona irrequieta, esaltata; avere il sangue c., di persona eccitabile, emotiva; a sangue c., sotto gli effetti dell’ira o di altra passione; cose dette a c., in stato di eccita-

zione; prendersela calda per qics., darsene gran premura 0 inquietarsene piu del dovuto. 3. Di colore, vivace, acceso, luminoso: wn giallo c. 4. s. m.

L’alta temperatura dovuta al clima, alla stagione, ad un mezzo o impianto di riscaldamento: sentir c., aver c., provare l’impressione (esterna 0 interna) del calore / La stagione calda, l’estate / Il calore pro-

dotto dal fuoco: lavorare a c.; tenere in c., di vivande, non allontanarle troppo dal fuoco perché non si raffreddino (fig., tener sempre disponibile in attesa del momento opportuno: ftenere in c. un progetto, un’idea); prendere qlcs. di c., per riconfortarsi lo stomaco 7 fig. Ardore, impeto, momento cruciale: nel c. della discussione; non fare né c. né freddo, \asciare indifferente / Essere, entrare in c., di animali, in amore.

calduras. f. Il calore estivo, intenso e afoso. calefazione s. f. Fenomeno per cui le gocce di un

liquido cadute su una lastra metallica molto calda vi scorrono sopra rapidamente senza entrare in ebollizione, perché restano isolate da questa da un piccolo strato di vapore. :

caleidoscdpico agg. (pl. m. -ci). Che ricrea o

sorprende la vista con un festevole avvicendarsi di luci, colori, figure; fantasmagorico.

caleidoscopio s. m.

due o

1. Apparecchio fatto con

piu specchietti disposti ad angolo entro a un

tubo, dove si trovano alla rinfusa piccoli oggetti colorati: le riflessioni multiple formano eleganti immagini simmetriche che mutano in modo imprevedibile e variabilissimo a ogni movimento. 2. fig. Avvicendamento fantasmagorico di luci o colori. calembour s. m. fr. (in it. s. m. invar.; pl. fr. calambours). Freddura basata su un

gioco di

parole.

calendario

s. m.

1. Sistema di divisione del

tempo basato sull’anno solare e l’avvicendarsi delle stagioni o sull’anno lunare e le sue lunazioni: c. civile, quello in cui risultano opportunamente distribuiti i giorni feriali e festivi; c. religioso, la serie delle date significative per il culto. 2. Pubblicazione a stampa che riporta i giorni dell’anno con le ricorrenze civili

e religiose // Elenco o prospetto delle varie fasi dello

svolgimento di un’attivita o di determinate manifestazioni in Rape? ai giorni dell’anno o di un altro qls. periodo ditempo: c. scolastico, venatorio, sportivo; il c. del Maggio musicale fiorentino; fare, stabilire un c. (di un Tewares ecc.), fissare un program-

ma, delle scadenze. calénde s. f. pl. Il primo giorno del mese nel calendario romano; rimandare qlcs. alle c. greche, rinviarlo a tempo indeterminato (in quanto nel ca-

lendario greco non esistevano le calende).

caldo agg. es. m.

festa del primo giorno di maggio, che si celebrava nella Firenze rinascimentale inneggiando al risve- _ glio della natura e alla bellezza femminile. 5 A

1. agg. Che si trova ad una

» temperatura superiore a quella normale o abituale: (

omeotermi // fig. Di cose recentissime o appena ulti-

calderotto s. m. Recipiente di rame per la cottura

isdi vivande alla fiamma (diverso dal ‘paiolo’ per la _ forma allungata). y

della stagione o dell’ambiente: una giornata c.; regioni c.; una stanza c.; animali a sangue c., gli

calendimaggio (0 calén di maggio) s. m. L’antica

he Bag oon

>

Sot

aie

ap

«

__ealéndola s. f. Pianta erbacea, con foglie ovate e

_ fiori di color giallo o arancione simili a margherite. c s. m. Altro nome del verdone (v.).

calepino

s. m. Grosso

volume

antiquato o

malandato; scherz., vocabolario. calére v. impers. (usato quasi soltanto nella forma della 3* persona singolare preceduto da negazione; raro il congiuntivo caglia e il pass. rem. calse), arc. e lett. Importare, stare a cuore; mettere, tenere qlcs. in non cale, non darsene pensiero.

calésse s. m. Sorta di vettura a due ruote, con o

senza mantice, tirata da un cavallo. calétta s. f. Incavo praticato in due pezzi di legno o di metallo per poterli unire. calettare v. tr. e intr. (calétto, ecc.), 1. tr. Unire due parti introducendo la sporgenza dell’una nell’incavo dell’altra; estens., far combaciare perfettamente. 2. intr. (aus. avere). Di cosa che combacia a puntino / fig. Tornar bene, venire a proposito. calettatura s. f. Unione forzata ad incastro di due pezzi meccanici.

calia s. f. 1. Ciascuna delle minutissime scaglie

che si staccano dai metalli preziosi durante la lavorazione.

2. fig. Cosa da niente, senza valore / Per-

sona alla quale nulla va bene, spec. nel mangiare.

calibrare v. tr. (calibro, ecc.).

)

tease ‘

1. Ridurre al

‘i

calmiére

caligine s. f. Difettosa trasparenza dell’atmosfera

dovuta a finissimo

pulviscolo o a fumo sollevato da

incendi; estens., nebbia // fig. Offuscamento, ottene- _

bramento spirituale. caligindso agg. Offuscato da caligine. calla s. f. Pianta erbacea, estesamente coltivata

per i fiori, costituiti da una infiorescenza a spadice circondata da una grande brattea bianca opaca. calle s.m.ef. 1.8. m. (arc.). Strada, cammino Sentiero campestre.

2. s. f. (region.). Via, strada

(spec. a Venezia).

call girl loc. ingl., usata in it. come s.

Sf. invar. (pl. ingl. call-girls). Ragazza squillo. callido agg., lett. Astuto. callifugo s. m. (pl. -ghi). Medicamento per vert o ridurre i calli dei piedi. f ; calligrafia s. f. L’arte di tracciare la scrittura in forma elegante e regolare / estens. Modo di scrivere, scrittura: avere una bella c.

calligrafico agg. (pl. m. -ci).

1. Relativo alla

calligrafia o alla scrittura in genere: esercizio c.; perizia c. 2. fig. Di un artista o della sua opera in cui appaia eccessiva la cura della forma.

calligrafismo s. m. Atteggiamento stilistico finea

calligrafo s. f.

1. Chi pratica o insegna la

calligrafia / Perito c., chi é chiamato a giudicare

cui é stata imposta la parabola esatta per raggiun-

0 artista che pecca di calligrafismo.

gere il bersaglio stabilito // In sartoria: taglie c., di abiti confezionati in modo da adattarsi anche a persone che presentano misure notevolmente diverse (per altezza o larghezza) dalle normali. calibratore s. m. Strumento che serve a verificare il calibro delle armi da fuoco.

calibratura s. f. L’operazione di calibrare. calibro s. m. 1. Diametro di un pezzo di forma

cilindrica (c. esterno) o di una cavita cilindrica (c. interno) / Diametro interno della canna di un’arma da fuoco: grossi c., i cannoni (fig., di persone di eccezionale valore o importanza) / fig. Valore, importanza, autorita di una persona: due campioni dello stesso c. 2. Strumento di misura per il controllo delle dimensioni dei pezzi lavorati. calicanto s. m. 1. Nome di due piante arbustive, coltivate per i loro fiori profumatissimi: una, originaria dell’America sett. é dettac. d’estate, percheé i suoi fiori di color rosso ph sbocciano in estate; Valtra, invece, originaria della Cina, é detta c. d’inverno, perché i suoi fiori, di color giallo, fioriscono d’inverno quando la pianta é completamente priva di foglie. 2 Profumo ottenuto con l’essenza estrat-

ta dai fiori delle due piante. calice s. m.

1. Bicchiere di forma pili o meno

simile a un cono rovesciato, fornito di un piede allungato poggiante su una base circolare; levare i c., brindare. 2. Vaso liturgico per la consacrazione del vino nella Messa.

3. In anat., ciascuno dei condotti

imbutiformi che raccolgono l’urina dei tubuli renali e la convogliano nel bacinetto // Involucro esterno ' del fiore, costituito da due o pit sepali, liberi ’'uno dall’altro o saldati fra loro.

-_calidario s. m. Ambiente riscaldato per prendere

_il bagno caldo e sudare, nelle antiche terme romane. i Cc ato s. m. Il governo di un califfo e il TTitorio sotto il suo dominio.

ealiffo s,m. Sommo monarca dell’Islamismo.

ga s. f. Sortadi sandalo usato dagli antichi

_

:

se stesso, rivolto cioé all’esclusiva ricerca della perfezione formale.

debito calibro oggetti di forma sferica e cilindrica. 2. Misurare, controllare col calibro.

calibrato agg. Ridotto al punto giusto / Tiro c.,

r

© c.

sull’autenticita o meno di una scrittura. 2.Scrittore

callista s. m. e f. (pl. m. -i). Chi estirpa o curai

calli dei piedi.

callo s. m.

1. Ispessimento dello strato corneo

della cute per compressione 0 attrito: avere i c. alle mani, ai piedi; fig.: fare il c. a gics., abituarvisi; pestare ic.aqic., causargli fastidi o intralciarne i piani. 2. Protuberanza callosa delle zampe dei cavallio di altri quadrupedi, in vicinanza delle articolazioni / Nelle carni macellate, la parte bianca callosa che si trova insieme al muscolo, 3. In anat., tessuto di riparazione che si forma in seguito ad accrescimento e proliferazione di cellule sulla superficie ferita di

un organo: c. osseo, tendineo. NAPS callosita s. f. Indurimento o ispessimento diffuso, dovuto alla formazione di calli o proprio delle parti callose; concr. (spec. al pl.), parte callosa.

calléso agg.

oy

1. Pieno di calli, o che presenta

Vindurimento caratteristico dei calli: mani c.; protu-

beranza c. 2. In anat.: corpo c., grossa lamina di sostanza bianca, che unisce i due emisferi cerebrali.

calma s. f. 1. Stato del mare o dell’aria in assenza del vento / estens. Silenzio che favorisce il

riposo, il raccoglimento: /a c. della notte; tranquil-

lita: non c’é mai un momento di c. / fig. Periodo di distensione nel corso di operazioni di guerra, di una

battaglia politica, ecc. 2. Imperturbabilita; mantenere la c., il controllo dei nervi; c. e sangue freddo!, esortazione a non precipitare le cose / Flemma; prendersela con c., senza eccessiva fretta o senza preoccuparsi eccessivamente. in calmante s. m. Qls. sostanza ad azione sedativa — © analgesica. he ee calmare v. tr. 1. Placare, quietare, ridurre alla” calma; c. il dolore, attutirlo. 2. rifl. (calmarsi). Tor- — nare alla calma, alla quiete, alla normalita.. \

calmierare v. tr. (calmiéro, ecc.). Sottoporre a —

calmiere.

calmiére s, m. Prezzo massimo di vendita di

determinate merci, fissato dalle autorita in situazio-— ni di emergenza. Cer ; ;

3

ag

Va,

180

calmo

=


'are eS

della carrozzeria di

lascito o il donativo di un fedele, spec. per la celebrazione di messe. determinati enti o istituti (c. delle carceri; c. milita-

|

genrl. fornito

lizia, riservata ad una famiglia di nobili; c. papale o pontificia, riservata al papa in luoghi o solennita determinate; anche, la cerimonia che vi si svolge e l’in-

vizio d’un sovrano o di un nobile.

fs

Bie:

cappuccio s. m. e agg.

1. s. m. Copricapo di

forma appuntita che, attaccato per lo piu al mantelfo sul collo, viene poi tirato fino sulla fronte// — estens. Nome di varie coperture a forma di cappu : cio, applicate ai piu diversi oggetti: es. i/ pa

penna Stilografica. 2. agg. Cavolo c., varieta di c

volo con oe addensate in forma di grossa palla. capra s. f. 1. Ruminante artiodattilo di medie — dimensioni, con corna rivolte all’indietro, coda corta, pelo lungo e liscio e un ciuffo di peli sotto il men‘to; é allevata ovunque, per il latte e per la carne,ed anche per il pelo, dal quale si ottengono talvoltat

ee

196

capraio suti pregiati // fig. Arrampicarsi come una c., anche per 1 luoghi piu impervi; /uoghi da capre, alpestri, sassosi e scoscesi; salvar c. e cavoli, riuscire a soddisfare con un unico comportamento opposte esigenze. 2, Struttura formata da travi disposte a piramide e legate al vertice, dov’é attaccato un apparecchio di sollevamento / Sostegno formato da una

struttura di rivestimento tondeggiante // part. Recipiente di forma semisferica, di porcellana o metallico, usato spesso nei laboratori chimici / In farma-

traversa che poggia su due cavalletti.

di protezione, in metallo o in ceramica, di un dente

capraio s. m. (f. -a). Chi custodisce e porta al pascolo le capre. caprétto s. m. 1. Il nato della capra nel primo anno di eta. 2. La carne del capretto macellato, ot-

tima e saporita: c. al forno / La pelle conciata dellanimale, morbida e leggerissima: guanti di c.

capriata s. f. Struttura portante per la copertura

di capannoni, costituita da due travi (di legno, ferro © cemento armato) correnti lungo le falde del tetto, e da una terza, orizzontale, che li collega alla base.

capriccio s. m.

1. Voglia o idea stravagante o

bizzarra, per lo pid passeggera ma perseguita con ostinazione; di bambini: fare i c., le bizze /Passioncella amorosa cui si cede d’un tratto // fig. Di eventi © manifestazioni che sfuspono ad ogni calcolo o previsione: i c. del tempo, della fortuna. 2. Componimento musicale strumentale di forma libera e fantasiosa: i Capricci di Paganini.

capricciosita s. f. Il cedere spesso e volentieri a

capricci; bizzarria; stravaganza. capricciédso agg. Bizzoso e volubile, pieno di capricci / Di cose, stravagante, bizzarro: un cappel-

1. Antilope asiatica con corna

molto lunghe, considerata dagli Indiani animale sa-

cia, involucro solubile, contenente un farmaco da deglutire / In odontoiatria: c. dentaria, rivestimento

cariato / In anat., involucro connettivale di alcuni

organi; c. surrenale, lo stesso che surrene. 2. In bot., frutto secco deiscente a pil carpelli, contenen-

te semi.

3. Involucro metallico o in plastica per si-

gillare ermeticamente bottiglie, tubetti, scatole.

4.

Cilindro di lamiera riempito di esplosivo, usato come innesco detonante. 5. C. spaziale, struttura tronco-conica destinata a contenere strumenti 0 esseri viventi, lanciata nello spazio per mezzo di missili, per Pesplorazione del cosmo.

capsulatrice s. f. Macchina per applicare le capsule di chiusura a bottiglie e altri recipienti. captare v. tr. 1. Ottenere, far proprio qlcs. con accortezza, artificio o difficolta; cattivarsi: c. /a benevolenza del direttore. 2. Derivare qlcs, utilizzandolo a fini particolari: c. le acque di un fiume per irrigare i campi / part. Intercettare una trasmissione telegrafica o radiofonica: c. un S.O.S. / fig.Coglie-

re al volo: c. un cenno, il pensiero di qlc.

captivo agg. es. m., Jett. raro. Prigioniero.

capufficio vy. CAPOUFFICIO. caput v. KAPUT.

ragionamento / Argomento capzioso.

cro. 2. Capricorno, costellazione fra I’Acquario e il

capzidso agg. Inteso a trarre in inganno, tendenzioso, insidioso, fallace: un ragionamento c.

caprifoglio s. m. Pianta rampicante, detta anche

al pl.): ha preso le sue c. e se n’e andato; fig., cosa da nulla, quisquilia: si, tanto é una c.!

Sagittario // Tropico del C., v. TROPICO. caprifico s. m. (pl. -chi). Fico selvatico.

carabattola s. f. Masserizia di poco pregio (genrl.

madreselva, con foglie opposte e fiori bianchi e rosei, odorosi spec. di notte.

carabina s. f. Fucile leggero, da caccia e per tiro

al bersaglio.

caprigno agg., lett. Caprino. caprimulgo s. m. Succiacapre (v.).

carabiniére s. m. Appartenente a un corpo di

caprino agg. es. m. 1. agg. Di capra, o che ne richiama qualche caratteristica o particolare: pelli c.; lezzo c.; barba c.; fig.: questioni di lana c., di poca importanza, futili, oziose. 2. s. m. Lezzo di ca-

pra: puzzar di c. / Sterco di capra raccolto per con-

cime / Formaggio di latte di capra.

capriola s. f. 1. Salto che si fa puntando le mani

:

a terra e slanciando le gambe in aria, per ricadere in

iedi: far le c. sul prato / estens. Salto; capitombo0; fig.: far la c., subire un rovescio di fortuna. 2. Salto della danza classica accompagnato da un rapido scambio della posizione dei piedi. 3. Aria di equitazione, consistente in un salto in cui il cavailo

si distacca dal suolo con tutti e

quattro i piedi.

capriolo s. m. Ruminante simile al cervo, ma

-

;

capsula s. f. 1. Involucro rigido e resistente, o

capziosita s. f. Tendenziosita, fallacita: c. di un

lino c.; mutevole, instabile: tempo c.

capricorno s. m.

bordo del fondo.

molto piu snello e leggero di questo e con corna meno grandi e complesse, di color bruno d’estate, rossiccio d’inverno; vive in piccoli branchi ed é attivamente cacciato per le sue ottime carni.

capro s. m. 1. Il maschio della capra domestica, detto anche becco. 2. C. espiatorio, colui al quale si addossano i torti o le colpe altrui: dall’uso degli antichi ebrei di caricare simbolicamente un capro dei peccati del popolo, nel giorno dell’espiazione (kip_ pur), allontanandolo quindi nel deserto.

caprone s. m. Capro; fig., persona barbuta e

incolta nell’aspetto.

_ capru capruggine

s.

f.

Incavo

praticatoOMADICSSE presso

Vestremita delle doghe della botte, per inserirvi il

soldati scelti, a piedi o a cavallo, cui sono affidate spec. la tutela dell’ordine pubblico e le funzioni di polizia militare.

carabo s. m. Nome comune di vari coleotteri utili

all’agricoltura perché distruttori di insetti e molluschi nocivi. caracca s. f. Antico bastimento a vela, da carico e da guerra, munito di castelli a poppa e a prora. carachiri s. m., invar. Suicidio che si pratica in Giappone, secondo un preciso rituale: il suicida si squarcia il ventre con un’apposita lama sacrale. caracollare v. intr. (caracollo, ecc.; aus. avere). Volteggiare, detto del cavallo e del cavaliere. earacollo s. m. 1. Volta in tondo o mezzotondo, che si fa compiere al cavallo col cambiar di mano.

2. Movimento compiuto dalla prima fila di uno squadrone di cavalleria per passare in coda, lasciando il posto alla fila che era seconda.

caracul (0 caracil) s. m., invar. Varieta di agnelli

dal pelo lungo, finissimo, nero o grigio, col cui vello si confezionano pellicce di notevole pregio. caraffa s. f. Recipiente di vetro con manico, panciuto e con larga imboccatura prowvista di beccuccio usato per servire in tavola l'acqua o il vino.

caraibico v. CARIBICO. carambola s. f. 1. Nel gioco del biliardo, colpo col quale si toccano due palle con la propria/Gio-

co del biliardo basato su tale colpo. 2. fig. Spinta violenta, urto di rimbalzo. : carambolare v. intr. (cardmbolo, ecc.; aus. —

|

,

197

avere). Far carambola / Urtare rimbalzando. carameélla s. f. 1. Grossa pastiglia di zucchero aromatizzato.

2. scherz. Monocolo (lente).

caramellaio s. m. (f. -a). Fabbricante o venditore

di caramelle. caramellare v. tr. (caraméllo, ecc.). 1. Far fondere lo zucchero al calore, lasciandolo poi raffreddare rapidamente. so: c. la _frutta. caram s. m.

2. Rivestire di zucchero fu1. Prodotto

di

parziale

decomposizione dello zucchero, di color bruno scuro, ottenuto per riscaldamento di questo. 2. Colore

dello zucchero caramellato: tono caldo tra giallo e bruno.

caramelldéso agg. Dolciastro; fig., sdolcinato.

carampana s. f. Donna sguaiata e volgare; anche, malfatta e trasandata. carapace s. m. 1. Duplicatura cutanea della testa dei crostacei, che fondendosi col dorso assume la

forma di scudo, di conchiglia o di mantello. 2. Lo scudo dorsale delle tartarughe e delle testuggini.

carassio s. m. Pesce simile alla carpa, di color

bruno sul dorso e giallo sul ventre; alcune varieta a

riflessi rossi e dorati, e spec. il c. dorato o pesce rosso, sono allevate a scopo ornamentale. caratare v. tr. Determinare quanti carati di metallo puro contiene ogni oncia di una lega di me-

tallo prezioso / Calcolare in carati il peso di pietre

preziose o di perle. caratéllo s. m. Piccola botte per la conservazione di vini pregiati o liquori destinati a invecchiamento. caratista s. m. (pl. -i). Proprietario di uno o piu carati di una proprieta comune indivisibile, e spec. della proprieta di una nave mercantile. carato s. m. 1. La ventiquattresima parte di un’oncia, 2. Unita di misura del titolo dell’oro, pari alla ventiquattresima parte di contenuto in oro puro di una lega; oro a 24 c., purissimo. 3. Unita di peso delle pietre preziose e delle perle, suddivisa in quattro grani, variante da luogo a luogo (Firenze mg 197,200; Londra 205,409, ecc.). 4. Ciascuna delle ventiquattro parti (anche caratura) nelle quali é€ divisa una proprieta comune indivisibile, e part. la proprieta di una nave mercantile.

carattere s. m.

1. Segno cui si attribuisca un

significato: c. magici, cabalistici / pid com. La figura o forma delle lettere dell’alfabeto o dei segni grafici in genere: c. greci, cuneiformi, geroglifici, gotici, ecc. //In tipografia, corredo di lettere dello stesso tipo: c. elzeviro, Garamond, a bastoni, ecc.; c. di corpo 8, 10, ecc.; c. tondo, grassetto, ecc.; c. mobile, blocchetto in lega metallica contenente una sola lettera o un segno particolare. 2. Segno indelebile imresso nell’anima per virtu dei tre sacramenti del attesimo, cresima e ordine, secondo la teologia

cattolica. 3. Il complesso delle doti e delle disposizioni che contraddistinguono un ente o un gruppo omogeneo di enti: i c. di un organismo, di una razza, di una specie; piu genrc.: i c. fondamentali di una lingua, di un’opera letteraria; essere in c., in

armonia, intonato con qlcs.: mobili in c. con lo stile della casa / Il complesso delle qualita spirituali di un individuo, che lo contraddistinguono nei rapporti col prossimo: un c. d’oro; un brutto c.; incompati-

bilita di c., con riferimento spec. ai coniugi; commedia di c., quella in cui viene particolarmente analiz_

zata la psicologia di un determinato personaggio /

fam. Fermezza, costanza di opinioni e di propositi: _ persona di c. / genre. Qualita, natura: fenomeni di ec. non ben definibile; loc. agg.: a carattere, che pre.

carbone senta determinate caratteristiche: reazione a c. acido, basico; una rivolta a c. popolare. caratteriale agg. e s. m. In psichiatria, pertinente al carattere: tipi c.; studio c. / Come s. m., soggetto che presenta caratteri affettivi e di comportamento anormaili.

caratterino

s.

m.

Di

persona

capricciosa,

scontrosa, con la quale sia tutt’altro che facile andar d’accordo.

caratterista s. m. (pl. -i). L’attore cui é affidata linterpretazione di personaggi di spiccata singolarita, talvolta pil o meno caricaturali.

caratteristica s. f. Qualita peculiare e distintiva. caratteristico agg. (pl. m. -ci). Atto a far

conoscere il carattere o la qualita / Proprio e particolare di una cosa, persona, ecc.; note c., v. NOTA.

caratterizzare v. tr. Rappresentare o definire

mediante particolari utili a una raffigurazione o definizione: c. una persona, un ambiente.

caratterizzazione

ss.

f.

Il complesso

dei

particolari raccolti ai fini di una rappresentazione o definizione.

caratterologia s. f. Ramo della psicologia che

studia il carattere umano.

caratterologico agg.

(pl. m. -ci). Concernente la

caratterologia o condotto secondo i suoi procedimenti: studi c.; esame, test c. caratura s. f. 1, Misurazione in carati. 2. Lo stesso che carato (quota di partecipazione). caravan s. ingl (in it. s. m. invar.; pl. ingl. caravans).

Sin. di roulotte.

caravanning s. f. fr. (in it. s. f. invar).

Liquore d’erbe aromatiche, di colore verde 0 giallo dorato, fabbricato in origine dai monaci certosini eae della Grande Chartreuse, presso Grenoble.

chassis < Sasi > s. m. fr. (in it. s. m. invar.). La struttura portante di una macchina o di una appa-

recchiatura elettrica; part., il telaio dell’automobile. chauffeur ON ree

etal

pu tura del fioretto e della spada. 2. a parte metallica delcalcio della pistola, spesso ' munita di una campanella. 3. region. Scorza, buc-

; cia viTesta.

= ee Ree

gs cige (0 coccige) s. m. Osso terminale della colonna vertebrale, composto di quattro-cinque elementi vertebrali rudimentali. coccigeo agg. Del coccige.

__z

coccinélla s. f. Piccolo coleottero dalle elitre

rosse con sette punti neri.

cocciniglia

s. f.

1. Nome

sommo

coccoléne?’ s. m., pop. tosc. Colpo apoplettico.

coccoléni (0 coccoldne) avy. Nella posizione di chi sta accovacciato sulle calcagna: mettersi c.

coccovéggia s. f., arc. e pop. Civetta. cocente

agg.

1.

Bruciante,

di

un

calore

intollerabile, ardente: un sole c. 2. fig. Tormentoso, acuto: un c. dolore / Veemente: un c. desiderio.

2. Il color carminio

scopa, che si gioca fra due giocatori con due mazzi di 40 carte.

estratto dalle femmine di un insetto emittero, rac-

colte prima che ee

céccolo s. m. (f. -a),

grazioso; region., il beniamin

di diversi insetti

emitteri dotati di ghiandole secernenti cera o lacca, moltissimi dei quali dannosissimi all’agricoltura

perché parassiti di piante.

colarsi), Godersela, cra

le uova e quindi essicca-

cocincina s. f., invar. Gioco d’azzardo simile alla

cocker s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl.

te e ridotte in polvere. céccio s. m. 1. Terracotta ordinaria, di poco : _ pregio; terraglia: pentola di c.; rigovernare o lavare 1 ¢., le stoviglie e i piatti usati per mangiare. 2. _ Frammento di vaso o di altro oggetto di terracotta. 3. fig. (/am.). Persona malaticcia, cagionevole di sa-

cockers). Cane da riporto, di piccola taglia, con pelo folto e morbido, di colore veces a seconda delle varieta, orecchie molto lunghe e penzolanti. cocktail s. inet (in it. s. m. invar.; pl. ingl. cocktails). 1. Aperitivo preparato con una miscela di liquori, amalgamata con ghiaccio in un recipiente chiuso (shaker) // Trattenimento elegante (anche c.-party) offerto nel tardo pomeriggio; abito da c., da pomeriggio. 2, estens. Pietanza fredda di pit. ingredienti mescolati: un c. di scampi.

cocciutaggine s. f. 1. Caparbieta puntigliosa e

l’acqua, costituita da un involucro cilindrico dentro il quale si svolge e ruota un elicoide. 2, Parte dell’orecchio interno situata nello spessore dell’osso temporale, foggiata a mo’ di chiocciola, contenente |’organo dell’udito.

lute, piena di acciacchi. cocciola s. f. 1. Gonfiore irritante prodotto sulla lie dalla pinzatura di un insetto o dall’ortica. 2. _ Rigonfiamento sull’intonaco, provocato da calcina male spenta o adoperata in giornate non adatte.

_ bizzosa. 2. Azione intrapresa e portata a termine per puntiglio o testardaggine. -_-eoeciuto agg. Ostinato in qlcs. contro ogni evidenza o ragionevolezza, caparbio, testardo.

_edcco!

s. m. (f. -a; pl m. -chi), fam.

1.

Vezzeggiativo di bambino; iron., riferito anche a - persona adulta: povero c.!; essere il c. di qlc., il be‘niamino, il preferito, 2. Uovo.

cécco’

s. m.

(pl. -chi). Batterio

s. m.

1. Palma tropicale, con stipite

rotondeggiante.

_edcco®

di forma

- talvolta altissimo recante all’estremita un ciuffo di

_foglie grandi pennate.

2. Noce di c., il frutto della

‘palma, grossa drupa verde, dal cui mesocarpo si -estrae una fibra usata per zerbini e stuoie (fibra di ¢c.), dall’endocarpo, ricco di grasso, J’olio di c., usa-

to

nell’industria alimentare e dei saponi, e dal liqui-

_ do contenuto all’interno dell’endocarpo (latte di c.) un’ottima_bevanda rinfrescante.

-coccodé Voce onomatopeica che imita il verso ella gallina quando ha fatto l’uovo.

-coccodrillo s. m.

MA Sisest

fis

1. Rettile lacertiforme, uno dei

piu grossi e voraci rettili viventi, comune nei fiumi

africani; ha il corpo ricoperto di squame ossee di

colore grigio verdastro, arti brevi, di solito palmati, bocca lunga e stretta con denti conici, robustissimi,

coda lunga e robusta / La pelle conciata dell’anima-

le impiegata in pelletteria e per calzature: borsa, ____scarpe di c. // fig. Lacrime di c., pentimento vano e _ tardivo. 2. Morsetto a molle con bracci di contatto lunghi e dentati, per ottenere connessioni temporanee, 3. Carrello fornito di rotaie e rimorchiato da

Lee cohen i un tipo di

tr. (céccolo, ecc.), fam. 1. ezzeggiare, carezzare: c. il bambino. 2. rifl. (coc-

coclea s, f. 1. Macchina idraulica per sollevare

coclearia

s. f. Pianta

erbacea,

con

testa.

cocomeraio s.m. (f. -a). Venditore su banchi a

posteggio fisso di cocomeri tagliati a fette. cocOmero s. m. 1. Pianta erbacea, con fusto strisciante e grandi foglie lobate, coltivata in diverse varieta per il frutto a peponide, globoso, a scorza li-

scia, verde, pil o meno scura, uniforme 0 marmorizzata / Il frutto della pianta: una fetta di c.; bucce dic. 2. sett. Cetriolo. cocorita s. f.,fam. Pappagallo in domesticita.

cocotte s. f. fr. (in it. s. f. invar.; pl. fr.

cocottes). Donnina allegra, di facili costumi. cocuzza s. f., merid. 1. Zucca, zucchina.

2.

scherz. Testa (cfr. zuccA) // al pl. Lire: ho speso

cinquecento c.

coctizzolo (0 cuciizzolo) s. m. 1. La sommita della testa o del cappello. 2. La vetta di un monte, il culmine del tetto, ecc.

céda s. f.

1. Parte terminale posteriore, assot-

tigliata, del corpo dei vertebrati, costituita dalle ulti-

me vertebre della colonna vertebrale rivestite di mu-

scoli e di tegumento: /a c. di un cane, del cavallo; alzare, dimenare la c. / fig. Andarsene con la c. tra le gambe, ritirarsi mogio mogio; il diavolo ci ha

messo (0 ficcato) la c., quando ze impreviste compromettono aver la c. di paglia, di chi, non tranquilla, é pieno di sospetti; c., di cosa sconclusionata // La

una 0 pit circostanla riuscita di qlcs.; avendo la coscienza non aver né capo né coda del bovino ma-

cellato: c. in umido, lessa; c. alla vaccinara (v. VACdope 2. Parte di un organo, piu sottile e affus:

lata delle altre: c. dell’occhio, il suo angolo

guardare con la c. dell’occhio, senza farsi bh

'

foglie

cuoriformi contenenti un glucoside solforato usato in medicina. cocélla s. f. Sopravveste di alcuni ordini religiosi con larghe maniche e cappuccio, che s’infila dalla

estr

coesione

3. estens. Treccia pendente di caipellidell’acconcia-

tura femminile / Strascico di vesti o manti: /a c. del-

Vabito da sposa; giubba ac. 0 ac. di rondine, giacca nera da societa con lunghe falde, frac / La parte pik appariscente delle comete, formata da gas espulsi dalla testa / Parte o prolungamento posteriore: /a c. fei elgg pianoforte a c., a corde orizzontali / Parte finale o conclusiva, chiusa; nel linguaggio giornalistico, aggiunta a un articolo. 4, Il complesso delle unita, mezzi o persone che chiu-

ne dei dati, trascrivere i dati, su schede o nastri magnetici, secondo il codice di cui é dotato l’elaboratore elettronico.

codificatére s. m. Raccoglitore o compilatore di

norme // L’addetto alla trascrizione dei dati secondo il codice di cui é dotato l’elaboratore elettronico,

codificaziéne

s. f. Istituzione,

redazione

o

compilazione di norme generali / Elevazione a norma generale di un complesso di dati particolari / Codifica.

dono una schiera: /a c. del convoglio; il vagone di

codinismo s. m. Atteggiamento politico retrogrado o reazionario, caratteristico dei codini.

Pultimo in classifica); far la c., mettersi in c., met-

Acconciatura manciu gia in voga presso i Cinesi e consistente in una treccia lunga e sottile partendo

c., ultimo di un convoglio ferroviario; fanalino di c., che indica, nel buio, la fine del convoglio (fig., tersi in fila davanti a uno sportello, a un banco, ecc., in attesa del proprio turno. §. In zool.: c. di rospo, il pesce detto piu com. rana pescatrice, del quale si mangia esclusivamente la coda. 6. In bot.: c. di cavallo, v. EQUISETO. codardia s. f. Il venir meno all’adempimento del proprio dovere di fronte ad un pericolo; vilta.

codardo agg. Che dimostra codardia; vile, pusillanime; anche s. m.: sei un c.! codazzo s. m. Séguito (con un’accentuazione fats. wale un c. di adulatori. codeina s. f. Alcaloide dell’oppio, usato soprattutto come calmante della tosse.

codésto (0 cotésto) agg. dimostr. e pron., tosc. 0

codino

s. m._

1. Coda

corta e sottile.

2.

dalla nuca / Treccia di capelli, naturali o posticci,

fermati da un fiocchetto dietro la nuca, secondo la moda maschile del ’700. 2. fig. Retrogrado (dall’uso dei sostenitori dell’ancien régime di continuare ad acconciarsi con la treccia).

codirésso

s. m. Piccolo uccello, cosi chiamato

per la coda slanciata, di colore rossastro.

cédolo s. m. 1. La parte di una lama o di oggetti

d’acciaio che viene inserita nell’impugnatura o nel manico. 2. La parte inferiore del manico degli strumenti ad arco. codone s. m. 1. Anitra selvatica, dal piumaggio scuro a strisce bianche e nere con riflessi metallici,

lett. Indica cid che é vicino a chi ascolta: dammi c. libro; come pron.: c. non é vero!

cosi chiamata per la lunga coda dei maschi. 2. Parte della groppiera passante sotto la coda dei cavalli.

cazione del destinatario, posta a sinistra della prima

impiantate le penne della coda.

codétta s. f.

1. Nelle lettere d’ufficio, l’indi-

facciata. 2. Periodo o gruppo di periodi musicali, concludente la prima parte (esposizione) e la terza (riesposizione) della sonata classica. 3. Zucchero lavorato a granelli multicolori per decorare dolci. codibugnolo s. m. Piccolo uccello dal piumaggio

bianco, nerastro e rosato, con una coda lunga quasi

codrione s. m. Il coccige degli uccelli, su cui sono coeditére

s. m. Chi partecipa all’edizione di

un’opera assumendosi una parte degli obblighi contrattuali con altro editore.

coedizidne s. f. Impresa editoriale assunta da due © piu editori.

coefficiénte s. m.

1. Ciascuna delle cause o

meta del corpo. cddice s. m. 1. Manoscritto antico di pid carte

fattori valutabili che concorrono a un determinato effetto o risultato. 2. In mat. e fis., grandezza co-

civile, penale; il c. della strada.

puro che, mediante moltiplicazione, permette di ottenere dalla misura di una certa grandezza la misu-

riunite a libro. 2. Raccolta sistematica di norme giuridiche relative ad una determinata materia: c.

3. Formulario che

serva convenzionalmente di base o di orientamento all’esercizio di un’attivita: c. amministrativo; c. commerciale, nautico, telegrafico / Complesso di regole atte a disciplinare il comportamento di una categoria particolare di persone: il c. cavalleresco. 4. Complesso di segni a valori simbolici con cui si trascrive o si traduce il testo di una comunicazione: trasmettere in c. / Chiave di un cifrario / Sistema di simboli per la trascrizione dei dati da introdurre nelle macchine per l’elaborazione dei dati: c. COBOL, RPG, ecc. / C. di avviamento postale, \’elenco dei

numeri di codice assegnati alle diverse localita del territorio nazionale, da apporre sulle buste della corrispondenza in partenza per il suo smistamento con macchine automatiche.

codicillare

codicillo.

agg.

Che

ha natura

e valore

di

codicillo s. m. Aggiunta a parziale modifica 0 a

integrazione di una scrittura legale (genrl. un testamento) / scherz. Appendice, poscritto, clausola.

codifica s. f. Trascrizione, su schede o nastri

magnetici, secondo il codice di cui é dotato l’elabo_ratore, dei dati da sottoporre a elaborazione elettro-

nica.

codificare

v.

tr. (codifico,

codifichi,

ecc.).

accogliere, ordinare (attribuendo valore normati-

10): c. un diritto consuetudinario / Nell’elaborazio-

stante o dipendente da variabili,

o anche numero

ra corrispondente di un’altra grandezza.

coefficiénza s. f. Presenza di cause o fattori

singoli che si accompagnano ad altri nel determinare un effetto.

coéfora s. f. Portatrice di libagioni e doni funerari

nell’antica Grecia.

coercibile

agg.

1. Che

puo esser

frenato,

contenuto, domato. 2. Di gas, compressibile. coercibilita s. f. La maggiore o minore possibilita di essere contenuto, domato, o, parlando di un gas,

compresso.

coercitivo age. Gravemente limitativo dell’altrui

volonta o

possibilita di azione: mezzi c.

coercizione s. f. Costrizione o sopraffazione tirannica, tale da escludere ogni possibilita di reazione.

coeréde s. m. e f. Chi con altri partecipa a una

successione 0 eredita. coerénte agg. 1. Intimamente connesso in ogni sua parte / In geologia, di roccia dotata di coesione. 2. fig. Esente da contraddizioni nei pensieri e nelle — azioni.

coerénza

s. f.

1. Intima

connessione

e

interdipendenza di parti. 2. fig. Continuita logica o affettiva nel pensiero e nelle azioni.

coesione s. f. 1. Proprieta dei corpi di resistere

alla rottura, dovuta a forze attrattive (forze dic.)

ss

coesisténza

afd

248

es:

Lape

\

agenti fra le molecole. 2, fig. Giustapposizione corretta di parti: discorso privo di c., slegato. coesisténza s. f. Rapporto di contemporaneita o

di intérdipendenza: c. di fenomeni/Dal punto di vista pratico, reciproco adattamento e sopportazione.

coesistere v. intr. (aus. essere).

Sussistere in

reciproco rapporto di contemporaneita, interdipendenza o sopportazione. ‘coesivo agg. Che serve a tener unito: sostanza c.

coetaneo agg. es. m. (f. -a). Della stessa eta. coévo agg. Che si svolse od operé nello stesso

tempo.

x

céfana s. f. Calderella da muratori. cofanétto s. m. Cassetta elegante genrl. adibita a

portagioie; piccolo scrigno. céfano s. m. 1. Cassa a coperchio per la conservazione di indumenti o suppellettili di pregio. 2. Robusta cassa per la conservazione e il trasporto di materiali deteriorabili e di munizioni (c. d’arti' glieria). 3. Copertura di protezione, apribile, di un motore (part. d’automobile). cOffa s. f. Piattaforma circolare con ringhiera o __ parapetto posta verso l’alto degli alberi dei velieri con funzioni di posto di osservazione / Sulle moderne navi militari, analoga piattaforma, destinata alle mit

vedette ed alla direzione del tiro.

eleathad s. m. Chi si fa garante unitamente ad

tri

pomeote agg.

Che

definisce

e determina

un

obbligo inderogabilmente: norme c. cogerente s. m. e f. Chi ha in gestione qlcs. _ insieme ad altri. cogestiéne s. f. Gestione in comune / Partecipazione delle maestranze alla gestione di un’impresa. cogitabondo agg., lett. Vistosamente assorto, pensieroso. cogitare v. intr. (cdgito, ecc.; aus. avere), lett. Essere o apparire assorto in profondi pensieri. cogliere v. tr. (cdlgo, cogli, ecc.; pass. rem. colsi, cogliésti, ecc.; fut. cogliero, pop. o poet. corrd; participio pass. co/to). 1. Svellere, spiccare, riferito a fiori e frutti: c. le margheritine; c. le pesche; fig.: c. ilfrutto delle proprie Tatiche, ottenerne la giusta ricompensa; c. allori, aver successo, affermarsi bril-

lantemente. 2. tr. e intr. (aus. avere). Colpire: c. nel _segno (0 il segno), senza sbagliare (fig., indovinare o ‘riuscire in pieno). 4. (spesso fig.). Afferrare, impadronirsi, non lasciarsi sfuggire: c. l’occasione buo-

\

na; c. la pee al balzo / Comprendere: c. il si-

gnificato di una espressione. 5. fallo; é stato colto in flagrante.

Sorprendere: c. in

coglionare v. tr. (coglidno, ecc.), triv. Canzonare, deridere; burlare.

coglionatura s. f., triv. Derisione; burla. iéne s. m., triv.

1. Testigolo. 2. fig. (f. -a).

e0; minchione.

coglioneria s. f., triv. Minchioneria, stupidaggine;

_

- grosso sproposito. cognac s. m. fr. (in it. s. m. invar.). Acquavite di vino sottoposta a invecchiamento in fusti di rovere: nome riservato per accordi internazionali al prodotto francese ottenuto nella regione della Charente (dove si trova la citta di Cognac).

- cognato s. m. (f. -a). Fratello o sorella del -_coniuge, o coniuge del fratello o della sorella. cognaziéne s. f. 1. lett. Vincolo di parentela o di affinita.

2. Nel linguaggio giuridico: c. legale, pa-

_rentela determinata dall’adozione. _ cognito agg., /ett. Noto.

of

Bs,

WN

\

b

D

7

me

cogniziéne s. f. 1. lett. Acquisizione di dati

relativi a un determinato campo, conoscenza, consapevolezza: essere, venire ac. 2. concer. Informazione specifica a livello tecnico: c. scientifiche, letterarie, astronomiche, ecc. 3. Facolta di comprendere, di rendersi conto di qlcs.: manca totalmente di c. 4, Istruzione di una causa; competenza a giudicare una'data causa: il processo é di c. della Corte d’Assise; fig.: con c. di causa, con notevole competenza.

cognome s. m. Nome di famiglia, casato. copeee s. m. Puma (v.).

coherer s. ing). (in it. s. m. invar.; pl. ingl. coherers). Rivelatore di onde elettromagnetiche, costituito da un tubetto di vetro con limatura metallica fra due elettrodi.

coibénte

agg.

coibénza

s.

e s. m.

Cattivo

conduttore

dell’elettricita e del calore, del suono; isolante.

f. Caratteristica

pit o

meno

accentuata di un corpo di essere isolante. coiffeur s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. comforts) v. CONFORTO?.

/ fig. (spree. Simulatore.

consisteva nella rapidita dei movimenti e dei colpi di scena.

commemorare v. tr. (commémoro, ecc.). 1. Ricordare in forma solenne, celebrare: c. i caduti. commemorativo agg. Destinato a celebrare la memoria di persone o fatti: festa c.

ica s. f. Breve film muto, la cui comicita

i)

commédia s. f. 1. Rappresentazione scenica di

comicita s. f. Capacita di provocare il riso. comico agg. (pl. m. -ci). 1. Relativo

alla

commedia: autore, attore c. 2. Atto a suscitare il ri-

80: situazione c.; buffo, singolare: un c. abbigliamento.

3. s. m. Autore o attore di commedie / Co-

micita: il gusto del c.

comignolo s. m. 1. Linea di colmo del tetto. 2. Il

fumaiolo del camino, sporgente dal tetto.

cominciameénto s. m., /ett. Inizio. cominciare v. tr. e intr. (comincio, ecc.).

1. tr.

commediante s. m. e f. Attore o attrice di teatro

commedidgrafo s. m. Scrittore di commedie.

commemoraziéne

s. f.

Cerimonia o discorso

diretti a celebrare e ricordare un personaggio o un avvenimento.

comménda

s. f.

1. Titolo e decorazione di

commendatore: ricevere la c. 2. Assegnazione di un beneficio, spec. ecclesiastico. commendare v. tr. (comméndo, ecc.), lett., raro. 1. Affidare, raccomandare. 2. Approvare, lodare.

commendatario

agg. e s. m. Titolare di un

Compiere !’atto iniziale di un movimento, di un’a-

beneficio ecclesiastico. commendatizio agg. Diretto a raccomandare;

camminare, a mangiare, ecc.

lettera c. (0 assol. commendatizia, s. f.), lettera di raccomandazione.

zione, di un lavoro: c. un discorso, c. a parlare, a 2. intr. (aus. essere;

rar. anche avere). Avere inizio, origine: /a proprieta comincia di qui; comincia l’inverno. comino (0 cumino) s. m. Pianta erbacea, con fiori

bianchi o rosei in ombrelle e frutti contenenti diversi semi aromatici, usati in cucina per condimento e in

liquoreria per la preparazione del kummel. comitale agg. Di conte: titolo, stemma c.

comitato

s. m.

Gruppo

ristretto di persone

chiamate a organizzare riunioni occasionali, mostre oO congressi, 0 a gestire gli affari correnti per conto ' degli amministratori e dei soci di enti permanenti: c.

commendatére

s.

m.

Grado

di

ordini

cavallereschi, intermedio tra il cavaliere e il grande

ufficiale (o il cavaliere di gran croce). commensale s. m. Chi.siede con altri a mensa, convitato.

commensurabile

agg.

Di

due

grandezze

omogenee che ammettano un sottomultiplo comune

/ estens. Paragonabile. commensurabilita s. f. La

caratteristica di

ec-

grandezze commensurabili. commentare v. tr. (commento, ecc.). 1. Illustrare con note o chiarimenti: c. un canto di Dante. 2.

Liberazione Nazionale (C.L.N.), in Italia durante la Resistenza (1943-46).

lievi personali: c. un avvenimento politico, una partita di calcio; c. il comportamento di qlc.

d’onore; c. organizzatore; c. direttivo // In tempi

cezionali il termine é impiegato nella vita politica: C. di Salute pubblica, in Francia (1793-98); Go di

comitiva s. f. Brigata di compagni 0 di amici, che si forma spec. in occasione di gite o di viaggi. conukeiale agg., lett. Relativo ai comizi. comiziante s. m. e f. Partecipante, come oratore 0 ascoltatore, ad un comizio politico o sindacale.

comizio s. m.

1. Riunione pabtlion: a carattere

politico o sindacale, indetta allo scopo di illustrare programmi elettorali o di propagandare idee e linee di condotta politiche: presiedere unc. 2. lett. Raduno solenne dipopolo per deliberare su questioni di pubblica utilita. 3. Nella Roma antica, il luogo dove si riuniva il popolo per deliberare, e quindi, anche, l’assemblea dell’intero popolo. comma s. m. (pl. -i). 1. Ciascuna delle parti in cui é suddiviso un articolo di legge, corrispondente a ciascun capoverso. 2. Intervallo tra due suoni di altezza diversa, non praticato nella composizione

) musicale, calcolato a 1/9 e 1/10 di tono. commando s. m., invar. Reparto di militari

ddestrato per operazioni d’assalto o per missioni chiose in territorio nemico / Gruppo cui viene af-

idata un’azione terroristica. + ae

Esprimere osservazioni, giudizi, considerazioni o ri-

commentario

s.

m.

1.

Esposizione

di

5:

avvenimenti cui chi scrive prese parte o di cui fu addirittura il protagonista: i c. di Cesare sulla guerra gallica. 2. Vistoso apparato di note erudite: il c. di S. Agostino ai Salmi. : commentatore s. m. 1. Autore di commenti: ic. di Dante. 2. Chi ha Vincarico di illustrare fatti di attualita per la stampa o la radio-televisione. ee commento s. m. 1. Serie di note illustrative o di giudizi critici oe ad un testo, o illustrazione a voce, a scopo didattico, di un brano di un’opera. 2. Esposizione riassuntiva e ragionata di uno o pill avvenimenti: il c. ai fatti del giorno. 3. Interpretazio- — ne soggettiva (per lo pit maligna) del comporta~mento o delle parole altrait non aver bisogno dic. di cosa palesemente chiara. 4. C. musicale, la musica composta per accompagnare l’azione scenica di un film. ; commerciabile agg. Che puo essere oggetto di compera e di vendita.

commerciabilita

comperato o venduto.

s. f. Possibilita

di essere

258

commerciale

commerciale agg. 1. Che riguarda il commercio: diritto c.; lettera c.; valore c.; scuola c. 2. spreg. Prodotto in base a criteri di pura convenienza finanziaria: un prodotto c.; un film c. commercialista s. m. e f. (pl. m. -i). Profes-

sionista che si occupa dei rapporti che derivano dal commercio, dal punto di vista organizzativo, finanziario, tributario o giuridico.

commercializzare v. tr. Render commerciabile:

c. un prodotto / fig. (spreg.). Far oggetto di traffico, e fonte di guadagno: c. /arte.

commerciante s. m. e f. Chi esercita un’attivita

commerciale.

commerciare v. intr. (commercio, ecc.; aus. avere). Esercitare un determinato commercio: c. in

legname, in agrumi // tr. (non com.). Mettere in commercio, vendere. commercio s. m.

1. Attivita economica

che

consiste nello scambio di prodotti in natura o contro denaro: darsi al c.; c. all’ingrosso di tessuti; ca-

mera di c., v. CAMERA; fig.: far c. di qics., farne oggetto di traffico per lo piu riprovevole: far c. delle cose sacre; far c. del proprio corpo, prostituirsi. 2. lett. Relazione, rapporto sul piano affettivo, spirituale, culturale; c. epistolare, corrispondenza, carteggio.

ge

|

x

esplica in atti o parole: mostrare c. perimali altrui Disprezzo, accentuata ostentazione di superiorita: sorriso di c. >

commiserévole agg., /ett. Commiserabile. commissariale agg. Attuato, eseguito da un

commissario.

commissariato

s. m.

1. Il mandato

di un

commissario e la relativa durata /Organo amministrativo centrale straordinario o permanente. 2. Edificio in cui ha sede lufficio del commissario di pubblica sicurezza. 3. Nelle forze armate, corpo incaricato dei servizi di sussistenza e di approvvigionamento.

commissario s. m. 1. Funzionario cui é affidato

un incarico straordinario, genrl. di un certo rilievo: c. governativo; c. prefettizio, quello nominato dal governo o dal prefetto per reggere l’amministrazione di un ente locale nell’impossibilita di funzionamento della giunta liberamente eletta; c. di pubblica sicurezza, funzionario di polizia Ppreposto a ciascuna delle zone in cui é suddivisa l’area di pertinenza di una questura; c. tecnico, Vincaricato di una fede-

razione sportiva per la scelta e la formazione di una rappresentativa nazionale. 2. Membro di una commissione d’esami. commissionare v. tr. (commissidno, ecc.).

comméssa s. f. Ordinazione di prodotti naturali o

Ordinare, commettere.

commésso s. m. 1. Impiegato subalterno, spesso

Vimprenditore, che acquista o vende prodotti per conto del committente e in nome proprio. commissione s. f. 1. Incarico, mandato di compiere determinati atti per conto di terzi: sbrigare una c.; aver delle c. da fare, degli acquisti per

industriali.

con mansioni di particolare fiducia: c. di banca; c. della Camera, del Senato. 2. pit com. (f. -a). Di-

pendente addetto alla vendita al pubblico /*C. es

giatore, rappresentante commerciale dell’impren Hu tore nei rapporti coi clienti. commessura s. f. Commettitura. commestibile agg. Di sostanza atta a servire di

nutrimento all’uomo / Come s. m. pl., generi alimentari. comméttere v. tr. (coniugato come méttere). 1. Congiungere in modo da formare un tutto rigido e

aderente: c. due tavole // intr. (aus. avere). Comba-

ciare, aderire esattamente. 2. Fare, compiere (a danno altrui): c. un furto. 3. Ordinare, commissio-

nare: c. una partita di stoffe. . 4. lett. Affidare.

commettitura

s.

f. Linea

lungo

la quale

aderiscono due elementi in stretto e rigido contatto. commiato s. m. 1. Permesso di partire, licenza, congedo: prender c. / Anche, la partenza e il mo-

mento particolare che la contraddistingue: il c. fu lungo e affettuoso. 2. Parte finale di uno scritto; part., il ‘congedo’ della canzone petrarchesca.

commilitone s. m. Compagno d’armi.

comminare y. tr. (commino, ecc.). Nel linguaggio giuridico, specificare la pena e applicarla ad eventuali trasgressori: per tale reato la legge commina sei mesi di reclusione.

comminatorio agg. Che si applica o si specifica

come pena ai trasgressori o agli inadempienti. comminazione s. f. Specificazione della pena, ‘sanzione penale. comminuto agg. Frattura c., frattura di un osso in piu frammenti.

commissionario

s.

m.

Collaboratore

del-

conto proprio o altrui // Ordinazione di merce o di prestazione; concr., la merce stessa ordinata o la prestazione pattuita. 2. Compenso corrisposto per l’esecuzione di un mandato, da parte del mandante (committente). 3. Collegio di funzionari o esperti con un determinato incarico: c. di esami; c. d’inchiesta / C. legislativa, nominata in seno ad assemblee legislative per riferire sui disegni di legge / C. interna, organismo eletto a far valere gli interessi morali e materiali dei dipendenti di una impresa nei

confronti del datore di lavoro (oggi sostituita dalla

Rappresentanza sindacale aziendale).

commistiéne s. f., Jett. Mescolanza. commisto agg., Jett. Mescolato.

commisurare v. tr. Valutare due cose, o due grandezze, in rapporto ad una entita affine; adegua-

re: c. la pena alla colpa; c. la spesa all’utile.

commisurazione s. f. Confronto; adeguazione.

committénte s. m. Chi ordina un lavoro, una

prestazione, o si impegna all’acquisto di una merce.

commodoro

s. m.

Ufficiale

incaricato

del

comando di una divisione navale nelle marine anglosassoni.

commosso

agg.

Che

denota

un’accentuata

commiserabile agg. Degno di commiserazione.

partecipazione affettiva o un’istintiva reazione di impegno o di condiscendenza. commotivo agg. In patologia: stato c., il quadro clinico della commozione. commovente agg. Che induce ad una accentuata partecipazione affettiva.

Interpretare con grande pieta e compassione, com-

istintiva visibile, reazione affettiva di impegno e di

commiserare

v.

tr.

(commisero,

ecc.).

passionare: c. le disgrazie altrui; spesso con un

senso di superiorita o sufficienza (c. l’ignoranza di gic.) o di disprezzo o d’ironia (quanto ti commisero!). commiserazione s. f. Compassione, pieta che si

commoziéne

condiscendenza:

s.

f.

1. Compartecipazione

c. viva, profonda, sincera,

2. In

patologia, riduzione piu o meno grave delle funzioni — di un organo o di un complesso di organi, per lo piu dovuta a trauma.

commuovere v. tr. (coniugato come muovere).

re t

va o ad una reazione istintiva di impegno o condi-

scendenza: il suo racconto mi ha veramente commosso; medio intr. (commuoversi), turbarsi visibilmente per un’istintiva adesione ad una circostanza: si commuove sempre alle disgrazie altrui / \ett. (genrc.). Tenere in agitazione, preoccupare, assillare. 2. Piegare, persuadere (spec. nei rapporti da inferiore a superiore): non é tipo da lasciarsi c. troppo Sacilmente.

commutabile

agg. Che puo essere oggetto di

commutazione,

commutabilita

s.

commutato.

f. Possibilita

di

essere

un’altra: c. la pena di morte in quella dell’ergastolo.

2. In elettricita, invertire il senso della corrente in un circuito,

agg. Che determina o permette

una commutazione; in mat.: proprietd c., la proprieta di alcune operazioni, per la quale scambiando l’ordine dei termini il risultato non cambia.

commutatore

s. m. Dispositivo elettrico che

permette di invertire il senso della corrente in un circuito o di deviare la corrente da un circuito ad altri.

commutatrice

s. f. Macchina

elettrica

per

trasformare una corrente alternata in continua o vi-

ceversa.

commutazione s. f. 1. Sostituzione 0 scambio pm pgs 0 subito: c. dei fattori, degli addendi; c. della pena di morte in quella dell’ergastolo. 2. \n elettrotecnica, l’operazione eseguita dal commutatore (v.)/C. telefonica, in una centrale, operazione

per mettere in comunicazione le varie linee.

como s. m. Canterano. comodante s. m. La

persona che da a comodato.

comodare! vy. intr. (comodo, ecc.; aus. essere).

Tornare opportuno, convenire / fam. Andare a ge-

nio, piacere.

comodare’

comodato.

v. tr. (cOmodo,

ecc.).

Dare

in

comodatario s. m. (f. -a). La persona che riceve

in comodato. comodato s. m. Contratto di prestito gratuito per un determinato tempo e con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta.

comodino! s. m. Armadietto dell’altezza di un

tavolino, installato presso il letto.

comodino? s. m.

sipario

principale.

:

1. Telone installato dietro il

2. Attore che ne sostituisce un

tro all’ultimo momento; fig.: servire da c. a qlc., assecondare il volere altrui supinamente.

comodita s. f.

1. La

presenza di uno o piu

elementi che favoriscono o facilitano lo svolgimento di un’azione ovvero la permanenza in una data condizione o situazione: la c. di un ambiente; si é sistemato con c.; ho la c. del tram vicino a casa. 2. concer. Conforto: un appartamento con tutte le c.

comodo! agg.

1. Ct© procura agio, che evita

disagio, gradevolmente funzionale: una casa c. e spaziosa / Di capo di vestiario, ampio, che consente liberta di movimenti: una c. giacca sportiva / Agiato, facile: fare una vita c.; star c., trovarsi a proprio agio; stare 0 restare comodi, non disturbarsi ad al-

zarsi. 2. Di persona, che ama la vita comoda. comodo? s. m. Agio, vantaggio; far c., tornar utile, vantaggioso; fare il proprio c., cid che pit pia» non tenendo conto delle esigenze o dei diritti alTie lease ‘

a

-

comparatére

aM

trui; fare il c. altrui, trovarsi costretto a soddisfare esigenze o richieste inopportune; faccia pure il suo ¢., non abbia riguardi; con c., a tempo e c., senza

fretta, quando pit torni opportuno; essere in c., esser disposto, decidersi / Di comodo, che risulta van-

taggioso o si presta all’attuazione di qlcs.: una situazione di c.; cambiale di c.; casa di c., per appuntamenti clandestini. ;

compadrone s. m. Comproprietario.

compaesano s. m. (f. -a). Persona del medesimo

luogo d’origine.

compagine s. f. Complesso di elementi coordinati

commutare v. tr. 1. Spostare un elemento con un altro operando una reciproca sostituzione: c. i termini di un’operazione / Sostituire una cosa con

commutativo

|

ed operanti in stretta unione: /a c. dello stato; squadra sportiva: la c. dell’Inter.

compagnia s. f. 1. Rapporto di vicinanza o di

conversazione ricercato sul piano affettivo: amare

la c.; cercar c.; farsi c.; di compagnia, socievole; dama di c., donna che, dietro compenso, intrattiene

una persona anziana o di riguardo. 2. Gruppo di persone affini per gusti e temperamento: una c. allegra; fam.: e c. bella, eccetera, eccetera. 3. Complesso di attori o cantanti organizzati per l’esecuzione di spettacoli: c. di prosa;c.di operette. 4, As- _ sociazione a carattere religioso, confraternita: Ja c. di Gesu, l’ordine dei gesuiti. 5. Schiera di armati al comando di un capitano di ventura (c. di ventura) o al soldo di uno stato / Negli odierni eserciti, unita

tattica suddivisa in plotoni: c. fucilieri.

6. Societa



costituita a scopi commerciali (di un certo rilievo): — c. di assicurazione. compagno s. m. (f.-a)e agg. 1.s.m.Chisitrova — con altri in rapporti di consuetudine, ricercataoim-

posta: c. di giochi; c. di prigione, di scuola / Perso-

_

na che coopera con altri in nome di interessie di aspirazioni comuni: c. di squadra, di gara; c. dife- —

de, di lotta // Appellativo in uso fra i militanti nei _ partiti di ispirazione marxista// Socio di un’impresa commerciale

o industriale: Ditta Mario Rossie —

Compagni // La donna con cui si vive, indipenden- — temente dal fatto che sia o no consorte. 2. agg. Pari per qualita e valore, corrispondente: due giacche c. — compagnone s. m. Persona gioviale, piacevole; buontempone; persona amante della compagnia. —

companatico s. m. Ogni cibo che si accompagni

al pane durante i pasti.

;

comparabile agg. Paragonabile. -comparabilita s. f. Possibilita di confronto, di

comparazione.

comparaggio s. m. Impegno di un medico o d

=

un veterinario ad agevolare, a scopo di lucro, la diffusione di prodotti farmaceutici; é un reato previstodal Testo Unico delle leggi sanitarie, : comparare v. tr. (comparo, alla lat. comparo ecc.), lett. Porre a confronto, paragonare. i

comparatico

s. m. (pl. -ci).

1. Legame che

apparenta il padrino e la madrina al figlioccio e compari di nozze agli sposi. 2. Il complesso dei _ compari di uno o piu componenti di una famiglia.

comparativo agg. Che stabilisce un confronto o é€ fondato sul confronto: studio c. delle lingue, dell religioni, ecc.; nelle scienze: metodo c., indagine basata sul confronto tra fenomeni analoghi appartenenti a zone o soggetti diversi / In gramm.: grado

dell’aggettivo, dell’avverbio, la possibilita di stabilir un rapporto di uguaglianza, maggioranza 0 mino-ranza tra attributi assegnati a persone o cose,0 tr:

avverbi che determinano Bs

comparato

agg.

icati verbali,

Fondato

sul

comparativo: anatomia c.; letteratura c.

metodo we

comparatére s. m. Strumento di comparazione

?

260

comparaziéne

4 Eee rap ihe ae,

Ee

es

ss

{

usato per il controllo delle misure sui pezzi lavorati.

comparazione s. f. Confronto, paragone.

compare s. m. 1. Il padrino del battesimo o della cresima; c. di matrimonio 0 d’anello, il testimone d’uno degli sposi. 2. estens. Titolo paesano affettuoso, amichevole. 3. Favoreggiatore o collaboratore in losche imprese. comparente s. m. Chi si presenta in giudizio. comparire v. intr. (comparisco o compdaio, comparisci 0 compari, ecc.; pass. rem. comparvi, comparii 0 comparsi; participio pass. comparso, raTo comparito; aus. essere). 1. Rendersi improvvisamente visibile: tra le nubi comparve il sole (in que-

2. Che merita comprensione

compatibilita

s. f. Possibilita

di sussistere

insieme o di contemperarsi; conciliabilita.

compatibilménte avv. Per quanto é consentito,

in quanto non sia in contrasto: c. coi miei impegni.

compatiménto

s.

m.

Compassione,

com-

Interpretare, con animo disposto allindulgenza o alla tolleranza: con quel marito c’é proprio da compatirla!; iron. 0 spreg.: sei proprio un egoista: ti compatisco! // Anche, considerare con maggiore 0

nitori / Far figura, bella mostra di sé; avere una

comparizione s. f. L’atto col quale le parti si

presentano in giudizio: mandato, ordine di c. comparsa s. f. 1. Apparizione pid o meno

rapida: la c. delle nubi; fare una breve c. in ufficio; far c., di oggetto o cosa, far bella figura o vantaggiosa riuscita. 2. Nel linguaggio teatrale e cinematografico, persona che compare sulla scena senza prendere la parola; attore occasionale con parti di

minima importanza; estens.: /e c. di un corteo storico; fig.: far da c., intervenire in un determinato am-

bito senza prendervi parte attiva. 3. Richiesta scritta al giudice per conto di una delle parti. compartecipare v. intr. (compartécipo, ecc.; aus. avere). Partecipare a qlcs. unitamente ad altri: c. agli utili di un’impresa.

compartecipazione s. f. Assunzione di oneri, di

diritti, e spec. di utili, da parte del singolo nell’ambi-

to di una societa.

compartécipe agg. Impegnato o interessato in qics. unitamente ad altri. a un compartimentale _agg. Relativo

compartimento amministrativo.

compartimentaziéne

compartimenti

s.

f. Suddivisione

0 scompartimenti.

compartiménto

s.

m.

1.

in

Circoscrizione

territoriale istituita a scopi amministrativi 0 tecnici determinati: c. ferroviario. 2. non com. Scomparti_ mento (di carrozze ferroviarie). 3. Ciascuno dei grandi locali (genrl. c. stagni) in cui risulta suddiviso, da pareti o paratie, lo scafo di una nave.

compartire

v. tr. (compartisco

o comparto,

compartisci 0 comparti, ecc.). Suddividere in com-

_ parti / lett. Distribuire secondo una certa proporzione o misura.

compartizione s. f. Suddivisione, ripartizione, distribuzione. comparto s. m. Area fabbricabile risultante da nuovi tracciati di un piano regolatore // Settore de_terminato dell’attivita borsistica 0 commerciale. -compassato

agg.

Eccessivamente

misurato

o

_sorvegliato, ponderato: gesti, discorsi c.; anche di persona: c. nel muoyersi, nel parlare.

compassionare

v.

tr.

(compassidno.

ecc.).

_ Assistere con la propria partecipazione affettiva.

compassione

-_

1. Conciliabile: non sempre lo

o indulgenza: errore, sbaglio c.

2. Rivelarsi, apparire, esser ritenuto / Permettere di

buona riuscita: un oggetto che comparisce poco.

_

compatibile agg.

studio é c. col lavoro.

prensione; pil spesso, indulgenza mista a disprezzo 0 ironia: guardare con unaria di c.

essere identificato: non vuol c. nell’elenco dei soste-

AEN

asticelle articolate tra loro per mezzo di una cerniera, per disegnare circonferenze o misurare distanze.

sto senso il pass. rem. ha solo la forma comparvi) //

Presentarsi, mostrarsi: non mi c. piu davanti! / part. _Presentarsi davanti al giudice (cfr. COMPARIZIONE).

_

ridotto in uno stato c. 2. Che si muove facilmente a compassione. f compasso s. m. Strumento costituito da due

s.

f.

1.

Atteggiamento

comprensivo e soccorrevole di fronte ad uno stato _ penoso; far c., destarla, suscitarla. 2. Reazione negativa sottolineata da disprezzo: mi fai proprio c.!

compassionévole agg.

1. Che merita o suscita

, compassione (non necessariamente benevola): era

compatire

v. tr. (compatisco, compatisci, ecc.).

minore benevolenza 0 comprensione: compatitemi se sbaglio; farsi c., esporsi alle critiche altrui.

compatriota s. m. e f. (pl. m. -i). Chi appartiene

alla stessa nazione, allo stesso paese. compatrono s. m. Santo che sia considerato patrono unitamente ad altri santi.

compattézza s. f. Coesione ben visibile o evidente; fig.: Ja c. di un partito, di un racconto. compatto

agg.

Di

massa,

struttura

o

aggruppamento rigidamente coerente o vistosamente addensato: rocce c.; una folla c. / fig. Rigorosamente unitario e solidale: un gruppo politico c. compendiare v. tr. (compéndio, ecc.). Raccogliere in modo riassuntivo, con riguardo alle parti essenziali ed al loro valore complessivo: c. una teoria, un autore; riassumere, ridurre, sintetizzare.

compendiatére

compendio.

compéndio

s. m. (f. -trice). Autore di un

s. m. Raccolta

riassuntiva, espo-

sizione sommaria, spec. a fini pratici (didattici o divulgativi): c. di storia del diritto; in c., in sintesi, in

succinto.

compendiosita s. f. Brevita, sommarieta.

compendidso agg. Breve, succinto. | compenetrabile agg. Di sostanze capaci di unirsi

reciprocamente mediante amalgamazione.

compenetrabilita s. f. Possibilita, capacita di

compenetrarsi.

compenetrare vy. tr. (compénetro, ecc.). 1. Di sostanza che si amalgama con un/altra; anche rifl. reciproco (compenetrarsi): i due metalli si sono

compenetrati totalmente. 2. fig. Informare di sé, entrare come costituente essenziale; medio intr. (piu com.), immedesimarsi con piena partecipazione affettiva: compenetrarsi in una situazione.

compenetrazione s. f. Amalgamazione.

compensabile agg. Suscettibile di compenso. compensabilita s. f. Possibilita, capacita di venir

compensato.

compensare v. tr. (compénso, ecc.). 1. Bilanciare; contemperare, equilibrare. 2. pit com. Retribuire adeguatamente: c. in denaro, in natura / Risarcire, indennizzare / Portare o ridurre a proporzioni accettabili, neutralizzare: c. una differenza; le uscite non compensano le entrate; c. un vizio cardiaco. agg. Atto o destinato a compensativo compensare. d compensato agg. es. m. 1. age. Retribuito, fatto oggetto di compenso: /avoro (male, bene)c. 2. s.m

os aoe

#



r,*

guaggio giuridico, estinzione delle obbligazioni reci-

proche / C. internazionale, l’equivalenza di importazioni ed esportazioni di un paese. ‘

compénso

s. m._

complementare

261

er

Materiale costituito da fogli di legno incollati sotto pressione con le fibre disposte perpendicolarmente, in modo da ottenere un prodotto con buona resistenza in tutte le direzioni. compensatére agg. (f. -trice). Tendente a ristabilire un equilibrio funzionale. compensaziéne s. f. Raggiungimento o conservazione di un equilibrio funzionale / Nel lin-

1. Annullamento

di una

differenza o di una deficienza; in c., in cambio // Ri-

stabilimento di proporzioni accettabili o convenien-

ti: c. di un vizio cardiaco, di un difetto della vista.

2. Retribuzione / Risarcimento, indennizzo / Ri-

compensa, contraccambio.

cémpera e derr. v. COMPRA e derivati.

competente agg. 1. Che possiede la piena capacita di orientarsi in determinate questioni: es-

ser c. in materia / Chi ha la legittima autorita di

compiegare v. tr. (compiego, compiéghi, ecc.).

Inserire nello stesso plico, accludere. cémpiere v. tr. (cémpio, ecc.; pass. rem. compiéi e€ pill com. compii, da compire; anche le altre forme sono da compire: compivo, compissi, ecc., eccetto il gerundio compiéndo e il participio pass. compiuto). 1. Condurre o eseguire fino alla completa realizzazione dell’assunto: c. un difficile lavoro di ricerca;

finalmente ha compiuto l’opera; quindi, anche, vivere o abla per intero: ho compiuto ventisette anni // genre. Con lo stesso valore di fare: c. una buona azione / Adempiere: c. il proprio dovere. 2. medio intr. (compiersi). Svolgersi, effettuarsi / Giungere a termine: i! volo si é felicemente compiuto / Avverarsi: le nostre speranze si sono compiute. compieta s. f. L’ultima ora dell’ufficio divino, con la quale si conclude la giornata liturgica. Sn are v. tr. (compilo, meno correttamente compilo, ecc.). Coordinare ed esporre a fini divulgativi, didattici o di pubblica utilita, redigere: c. una grammatica, un vocabolario; c. un orario.

esplicare un mandato: organo c.; tribunale c. / Co- * compilatore

me s. m, € f., conoscitore, specialista: a giudizio dei c. 2. Conveniente, adeguato: una mancia c.

competénza s. f. 1. Piena capacita di orientarsi

in determinate

questioni / Legittima autorita di

esplicare un mandato spec. giudiziario: /’istruttoria é di c. del magistrato. 2. Spettanza; pertinenza; al pl., onorario, compenso.

compétere

v. intr. (compéto, ecc.; manca

il

participio pass. e percio anche i tempi comp.). 1. Gareggiare, concorrere, misurarsi: c. per una carica; stare a confronto: prodotti nazionali capaci di c. con quelli stranieri. 2. Riguardare, spettare, secondo la legge o le convenienze: non compete al pretore giudicare questo reato; cid non ti compete.

competitivita

s. f. Possibilita,

capacita

affrontare la concorrenza sul mercato. competitivo agg. 1. Concernente

compiacénza s. f. 1. Intima soddisfazione per

s.

m.

Senso

di

viva

agg.

Che

rivela

un’intima

soddisfazione. compiangere v. tr. (coniugato come pidngere). 1, Interpretare o considerare con un profondo senso di compassione, dipian: c. le sventure del pros2. medio intr. (com-

piangersi), raro. Rammaricarsi, dolersi.

}

1. Piena

e definitiva

di una profezia, di una promessa. compire v. tr. e intr. (compisco, compisci, ecc.). 1, tr. Condurre a buon fine, concludere: c. /’opera. 2. intr. (aus. essere). Giungere intr. (compirsi), realizzarsi.

compitaménte

avv.

a termine; medio

compitare

v.

tr.

Impeccabilmente,

(cdmpito,

ecc.).

compianto agg. es, m. 1. agg. Di persona di un certo rilievo, con allusione alla sua morte: il c. mae_ stro. 2.8. m. Dolore collettivo per una sventura o per la perdita di una persona stimata / lett. Il pianto di pit persone attorno ad un defunto.

gar-

Leggere

compitaziéne s. f. Lettura fatta pronunciando

separatamente le sillabe.

condiscendere, a cedere.

simo; era compianto da tutti.

s. m.

pronunciando separatamente le sillabe.

una situazione provocata o subita. 2. Rispetto ostentato delle convenzioni sociali o dell’altrui volonta: acconsentire per pura c.; un sorriso di c. / Cortesia: abbia la c. di ripassare. sormplacire v. intr. (compiaccio, ecc.; aus. avere). 1, Cedere di buon grado a un desiderio altrui. 2. medio intr. (compiacersi). Provare soddisfazione nei propri confronti epaelacersi del proprio operato) o esprimerla, rallegrandosene, nei confronti altrui (mi compiaccio per la tua vittoria).

cemalacuts

compimento

attuazione: dar c. a un’opera / Termine, conclusio-

ne: portare a c. / L’avverarsi o l’adempimento: il c.

la

competizidne s. f. Gara, spec. sportiva. compiacénte agg. Disposto di buon grado a

compiaciménto

Raccoglitore,

batamente, signorilmente.

concorrenza: prezzo c. competitore s. m, (f. -trice). Emulo, rivale.

soddisfazione e piacere.

(f. -trice).

di

competizione: spirito c. 2. Capace di affrontare la

||

s. m.

redattore: i c. del vocabolario. compilazione s. f. Raccolta, redazione, stesura; lavoro di c., che si limita ad una scelta e ad una trascrizione dall’opera altrui / Opera non originale, a scopi divulgativi o didattici: una c. accurata.

.

compitézza s. f. Garbo, signorilita negli atti e nel

comportamento. , compito agg. 1. Garbato, signorile, impeccabile

negli atti e nel comportamento: un signore molto c. 2. lett. Concluso, portato a compimento.

compito

s. m.

1. Attuazione,

svolgimento,

esecuzione determinata, che qlc. si prefigga o imponga

ad altri: assolvere il proprio c. con diligenza

/ Ufficio particolare o incombenza determinata; é mio, tuo, c., ecc., spetta a me, a te, ecc. 2. Esercitazione scolastica scritta.

compiutaménte avv. Interamente, pienamente /

In modo ineccepibile.

compiutézza_

s.

f.

Completa

attuazione,

e

completezza / Dal punto di vista qualitativo, perfezione. compiuto agg. Completamente svolto, defi-

nitivamente

raggiunto,

concluso; fatto c., realta

definitiva, immutabile.

complanare agg. Di figure geometriche giacenti in un medesimo piano: rette c. complanarita s. f. La posizione reciproca di due o piu figure geometriche che giacciono in uno stesso piano. compleanno s. m. Il giorno anniversario della nascita, genetliaco.

complementare agg. 1. Di parte pil o meno essenziale, ma necessaria sul piano quantitativo, strutturale o del funzionamento / Di oggetti o feno--

:

*

a

ag

+i

aN

a leila mee

Pies Asid.

SS De aE lot eeet

—-262—

-_ complementarit

meni che assumono un valore, un significato, o si rivelano in qls, modo utili, per il fatto di trovarsi con_nessi, accostati, inseriti l’uno nell’altro; colori c., quelli dalla cui sovrapposizione si ottiene luce bian» 68; . Di spazi o attivita che si integrano vicendevolmente: economie c. 2. In mat.: ae c., COp-

a

a di angoli la cui somma da un angolo retto. 3. mposta c. (o assol. la complementare, s. f.), impo-

sta personale, progressiva, sul reddito delle persone _ fisiche (soppressa nel 1974).

-_

complementarita s. f. Funzionalita di parti in _ quanto tali oppure di oggetti o fenomeni valutabili solo in un rapporto reciproco.

_

-_compleménto s. m.

1. Elemento necessario al

funzionamento od alla configurazione di un oggetto, di un fenomeno, di uno svolgimento. 2. Unita sintattica che determina il soggetto, il predicato verbale o altro complemento: l’interesse per Francesco De Sanctis é grande; si interessa di storia; si inte-

__

__ressa della storia del suo paese.

3, 11 complesso dei

_ militari che servono a completare e mantenere |’effi-_cienza numerica delle unita dell’esercito: ufficiali di

costitutivi o ritenuti tali.

completo agg. ¢ s. m.

Fornito

gli

elementi necessari ed opportuni: un c. assortimento

di tessuti invernali; una bicicletta c. di tutti gli accessori // estens. Totale, assoluto: avere una c. fiducia in qlc. / Di persona, che rivela ed esalta la presenza diogni dote e attitudine umana: un artista veramente c.// Al c., di locali o mezzi di trasporto in cui tutti i posti disponibili risultino occupati. 2. s. m. Abito da uomo e da donna i cui diversi capi sono dello stesso tessuto e colore; c. da sci, l’insieme

di indumenti per svolgere lattivita sciistica / Serie

di accessori dello stesso materiale e colore: un c. di

scarpe, guanti e borsetta. complicanza s. f. Complicazione, linguaggio medico.

complicare

spec.

nel

y. tr. (cdmplico, complichi, ecc.).

Rendere piu difficile o piu oscuro del necessario medio intr. (oacinilonele Divenire sempre piu difficile:la situazione si complica / Di malattia, aggra-

varsi. complicato

agg.

Che

presenta

difficolta

di

¢. 4. In mat.: c. di un angolo, 'angolo complementare di un altro, tale che la loro somma sia un angolo retto.

comprensione, di orientamento, di soluzione: un ragionamento c.; un caso c. / Di persona o carattere, difficile a contentarsi.

- complesso psichico, __ complessato agg. Di persona afflitta da evidenti __ complessi psichici. una -complessionato agg. Che presenta _ costituzione fisica variamente valutabile. - complessiéne s. f. La costituzione fisica individuale: c. gracile, robusta. -complessita s. f. Aspetto, carattere complesso; natura complessa: /a c. di un problema, di un ragio_ namento; la c. della situazione politica.

sopraggiunga ad ostacolare un programma. 2. Il sopraggiungere nel corso di una malattia, di una nuova manifestazione morbosa.

__

-_

complessare v. tr. (complésso, ecc.). Causare un

_ complessivaménte avy. Nell’insieme.

-

complessivo agg. Che raccoglie ¢ riassume tutti i

cémplice s. m. ¢ f. Chi prende parte ad un’azione

criminosa 0 moralmente riprovevole, pur non essendone il principale responsabile.

complicita

s. f. Partecipazione

a un’azione

criminosa 0 moralmente riprovevole.

complimentare

v.

tr.

(compliménto,

ecc.).

Elogiare in modo non sempre impegnativo o sincero, riverire, ossequiare / medio intr. (complimentarsi). Congratularsi, compiacersi con qlc.

_ particolari attinenti alla formulazione di un giudizio compliménto s. m. 1. Espressione carezzevole tutti i dati relativi a una determinata situazione / d’affetto o di ossequio: fare un c.; la signorina non

©

_

Totale;

globale: spesa c.

--complesso

agg. ce s. m.

1. agg. Che presenta

difficolta di comprensione dovuta sia a profondita sia a oscurita di concetti: un ragionamento piuttosto c. // Configurato, strutturato, o funzionante in

modo

ne _

complicato: un c. meccanismo di trasmissio-

// Risultante di due o pit parti interdipendenti

(contrario di semplice); in gramm.: proposizione c., _ quella che, oltre alle parti essenziali presenta uno o ee complementi indiretti; in mat.: numero c., sim9 bolicamente rappresentato dalla somma di un nui

fas

5

complicaziéne s. f. 1. Difficolta imprevista che

mero reale e di un numero immaginario. 2. s. m. Insieme di pit elementi interdipendenti 0 complementari nel quadro di una determinata attivita o di

una situazione particolare o generale: un grande c.

__ industriale; un c. di disposizioni, di circostanze, di ri_ Satori; c. musicale, gruppo di cantanti o musicisti

_ (assol., piccola orchestra di musica leggera in cui

_ Spesso ciascun sonatore svolge anche funzioni di a antante); in c., complessivamente // In psicanalisi,

uppo di idee o di immagini fraloro collegate che _costituiscono una situazione psicoemotiva per la

_ Maggior parte inconscia (es. c. di inferioritd) dando _ luogo a comportamenti morbosi.

gradisce i tuoi c. 2. Preamboli, cerimonie: bando ai c.!; far complimenti, mostrare ritegno per eccessiva timidezza o per timore di recar disturbo; senza complimenti!, formula per respingere cortesemente un’offerta; senza tanti c., bencchaehee,

complimentéso

agg.

Ossequioso,

spesso

in

modo eccessivo e ostentato. complottare v. intr. (complotto, ecc.; aus. avere). Tramare, macchinare di nascosto a danno dell’au-

torita o del prossimo; talvolta scherz.: che diamine state complottando?

complotto s. m. Intrigo rivolto copertamente a

|

danno di enti o persone determinate.

complivio s,m.

1. Apertura nel tetto della casa

romana, in corrispondenza della vasca praticata nel pavimento, per la raccolta

(impluvio) acqua

piovana. 2. La linea d’incontro di due spioventi del tetto, in cui confluiscono le acque piovane.

componente agg. ¢ s. m. e f.

Ciascuno degli

elementi che concorrono a formare un complesso,

un composto, un miscuglio: i c. della giuria; ic. di una miscela; i c. di un cocktail.

componiménto

s. m.

1. Lavoro

letterario

incentrato su un argomento; anche, pezzo musicale



-_completaménto s. m. Raggiungimento di una fase o di un punto finale.

/ part. Esercitazione scolastica su un determinato — tema. 2. non com, Conciliazione: il c. di una lite.

completo aggiungendo gli elementi costitutivi man-

composizione musicale.

__ completare

v. tr. (compléto, ecc.), Rendere

_ canti: ¢, una collezione; portare a termine, ultimare.

completézza s. f. Presenza di tutti gli elementi

componistico

agg. (pl. m. -ci). Relativo alla

componitére s, m. (f. -irice), lett. Compositore.

¥

compérre v. tr. (coniugato come pérre). —

eee

263

Svolgere compiutamente, dando forma adeguata alVYespressione di una serie di concetti o di sentimenti: c. una lirica, una sinfonia; talvolta come esercitazione scolastica intorno a un dato argomento: ayviamento al c. 2. Costituire, formare: la «Divina commedia» é€ composta di tre cantiche e di cento canti / In tipografia, attendere alla composizione, combinare i caratteri mobili in parole e righe / Disporre secondo una forma stabilita: c. i capelli a treccia. 3. Deporre con particolare riguardo: c. un corpo nella bara. 4. Manipolare: c. un filtro, un cocktail. 5. lett. Atteggiare: c. il volto a mestizia; rifl.

(comporsi), assumere un atteggiamento di compo-

stezza. 6. Conciliare, pacificare: c. una lite, una vertenza; c. le discordie, le inimicizie.

comportamentismo

s. m. Teoria

psicologica

fondata unicamente sullo studio del comportamento dell’individuo di fronte a determinati stimoli, ed escludente qls. importanza dei fatti di coscienza. compo; mto s. m. 1. Modo di condursi dell’individuo rispetto a chi lo guarda o si trova in rapporto con lui; contegno, condotta. 2. Risultato fornito da una sostanza o da un corpo sottoposto a prove tecnologiche o a variazioni di natura fisica o chimica. comportare v. tr. compere, ecc.). 1. Richiedere come conseguenza, implicare: /a ristrutturazione dell’azienda comporta una spesa di parecchi miliardi. 2. Rendere possibile, consentire, permettere: la tua eta non comporta pit certi stravizi. 3. medio intr. (comportarsi). SEBE in modo variamente giudicabile nei confronti del prossimo: comportarsi bene, male, correttamente. comporto s. m. Dilazione consentita a un creditore per far fronte ai propri impegni / Periodo di tempo che alcuni treni hanno l’obbligo di rispettare in attesa della coincidenza di un altro treno.

compositivo

agg.

Che

serve

a formare

un

composto: suffisso c. / Relativo al comporre o alla

composizione: attitudini c.

compésito agg. Composto da elementi diversi, eterogeneo; complesso: stile c.

compositdio

s. m.

Attrezzo

usato

per

la

composizione pecerahes a mano di righe, costituito da due strisce di lamiera saldate ad angolo retto e riunite ad una estremita da una paretina mobile.

compositére

s. m. (f. -trice).

1. Autore di

musica; meno com., autore di opere letterarie.

Operaio di tipografia addetto

alla composizione.

2.

compositrice agg. e s. f. Di macchina automatica

per eseguire una composizione tipografica (v. MoNOTYPE € LINOTYPE).

composiziéne s. f.

1. Sistemazione, distribu-

zione o dosaggio di elementi nell’ambito di una struttura: attendere alla c. di un romanzo; la c. del governo; la c. di una sostanza, di un miscuglio // Esercitazione scolastica di svolgimento di-temi. 2. Costruzione di un brano musicale pit o meno esteso o impegnativo; estens., pezzo musicale definito e completo. 3. La disposizione funzionale, manuale o meccanica, dei caratteri tipografici. 4. Accomodamento, conciliazione: /a c. di una lite, di una vertenza; la c. di una contravvenzione.

compossésso

s.

unitamente ad altri.

m.

Il

possesso

goduto

compossessore s. m. Chi fruisce di un possesso

unitamente ad altri.

compésta s. f. Conserva di frutti tagliati in pezzi

- e cotti con sciroppo.

_ compostézza s. f. Ordine e serieta nel presentarsi

comprens6rio © nell’atteggiarsi: /a c. dell’abito, del volto; contees rispettoso e corretto // fig. Temperanza, sorieta, misura: una prosa di una rara c. compésto agg. e s. m. 1. agg. Risultante dalla giustapposizione di un numero determinato di costituenti (contrario di semplice): corpi c., parole c. / Che presenta conveniente e corretta disposizione nella positura o nel comportamento: un corpo c. nella bara; cerca di star c. / In ordine: capelli c. Atteggiato: volto c. a mestizia. 2. s. m. Il risultato di una giustapposizione quantitativamente e qualitativamente desrminete it part. In linguistica, parola formata da due o pit elementi lessicalmente auto-

nomi: es. capostazione, frangiflutti, ecc. / In chim., qls. sostanza risultante dall’unione di due o piu elementi chimici.

compra

(0 cdémpera) s. f. Acquisto realizzato

mediante il pagamento del prezzo proposto / concr. La cosa acquistata.

comprabile (o comperabile) agg. Acquistabile.

comprare (0 comperare) v. tr. (cémpro o cémpero, ecc.). 1. Far proprio mediante il pagamento del prezzo convenuto: c. una casa, un chilo di mele. 2. estens. Riferito a persona, procacciarsene la complicita, l’omerta, il favore per mezzo del denaro, corromperlo: c. i testimoni, i giudici, l’arbitro, ecc / Riferito a cosa non venale, ottenerla illeci-

tamente elargendo denaro: c. i voti, un’onorificenza.

compratore s. m. (f. -trice). Chi fa o é disposto a

fare una determinata compera, acquirente.

compravéndita

s.

f.

Denominazione

del

contratto nel quale risultino specificati l’alienazione e Pacquisto di cosa venale. compreéndere v. tr. (coniugato come préndere). 1. Attrarre nella sfera della propria capacita cono-

scitiva, mediante |’attribuzione di un significato si-

curo e circoscritto: c. un concetto, il senso di un discorso / Giudicare con longanimita e larghezza di vedute, giustificare: i giovani vanno compresi; c. é gia in parte perdonare / rifl. reciproco (comprendersi). Intendersi sul piano spirituale, pratico, affettivo: con mia moglie ci comprendiamo a meraviglia. 2. Includere come elemento costitutivo o integrante; contenere, abbracciare, racchiudere: il parco non é

compreso nella proprieta; il libro comprende trenta capitoli. 3. lett. Colpire, sopraffare: i/ fatto lo comprese di stupore.

comprendonio - s.

m.,

fam.

Capacita

di

PY

apprendere o di comprendere, intelligenza (solo in frasi limitative o negative): duro di c.

comprensibile agg. Che pud essere compreso, capito: un concetto poco c.; giustificabile: non é c. che si comporti cost.

comprensibilita

compreso,

s.

f.

Possibilita

di

esser

:

capito; chiarezza.

comprensione s. f. 1. lett. Capacita di afferrare e

valutare sul piano intellettivo: un concetto di difficile c. 2. Capacita di intendersi reciprocamente sul — piano spirituale, pratico o affettivo: fra i due non c’é mai stata troppa c. Indulgenza motivata da generosita d’animo o larghezza di vedute: dar prova di c. nei coro di qlc.

comprensivita s. f. Capacita di abbracciare e

definire ampiamente piu cose.

comprensivo agg.

1. Che include una pluralita

di elementi: prezzo c. di I.V.A. e spese di imballoe — trasporto. 2. Che da prova di motivata indulgenza _ nei confronti del prossimo.

comprensorio D _ s. s. m.

Estensione di terreno —

derivante dall’unificazione di piu fondi di diversa

orate

264

compresénza

|

ee ‘

natura e proprieta ai fini di una pianificazione agricolao urbanistica; c. di cont:Sa unita territoriale oggetto di un piano di bonifica. compresenza s. f. La condizione di persona 0 cosa

-

presente unitamente ad altre.

compréso

agg.

1. Capito, spec. sul piano

___affettivo: non si sentiva c. in quella casa. 2. Intimamente persuaso, penetrato: era tutto c. della sua missione; sopraffatto: era c. di spavento. 3. Con valore avv., ‘considerando

-

anche’, ‘tenendo conto

ry '

Rae

chttsSee = eck

compromissorio agg. Nel linguaggio giuridico,

relativo a compromesso; clausola c., in un contrat-

to o in un trattato, clausola con la quale si stabilisce che eventuali controversie siano sottoposte a un collegio arbitrale.

comproprieta s. f. Diritto di proprieta comune a

pid. soggetti.

comproprietario s. m. e agg. (f. -a). Persona cui

spetti una quota in una proprieta.

comprova s. f. Conferma, riprova. comprovabile agg. Che si pud comprovare.

comprovare v. tr. (comprovo, ecc.). Convalidare mediante ulteriori prove di indiscutibile valore. compulsare v. tr. Consultare attentamente libri,

diminuire il volume sotto l’azione di determinate forze (forze di compressione).

compunto agg. Compreso, pil o meno sinceramente, del rimorso o del grave imbarazzo di un errore compiuto o provocato.

volume di un corpo mediante mezzi meccanici; |’a-

meno sincero, nei confronti

compressione

s. f. In fis., diminuzione

del

zione delle forze che la provocano; fase di c., nei motori a combustione interna, la fase in cui la mi_ scela di aria e carburante viene spinta e compressa dal pistone nella parte superiore del cilindro. -compreésso agg. 1. Diminuito 0 deformato in seguito a compressione; schiacciato: naso c. 2. Di

motore a scoppio in cui la camera di compressione, ridotta mediante opportuni accorgimenti, determina una maggiorazione di potenza. 3. fig. Represso con - sforzo notevole.

compressére

s. m.

1. Macchina

del tipo

__alternativo, rotativo o centrifugo, per comprimere _ fluidi gassosi. 2. C, stradale, pesante rullo, a mano © a motore, per costipare e spianare i materiali incoerenti costitutivi delle pavimentazioni stradali.

compressorista s. m. (pl. -i). Operaio addetto a

un

compressore.

-comprimario

agg.

e¢ s. m.

1. agg. Che,

unitamente ad altri, riveste l’ufficio di primario. 2. s,m. Ruolo teatrale immediatamente successivo per importanza a quello di protagonista.

comprimere

v.

tr.

(pass.

rem.

compressi,

comprimésti, ecc.; participio pass. compreésso). Ridurre di volume mediante pressione: c. un gas, un liquido / Schiacciare, stringere: c. una arteria, per arrestare un’emorragia // fig. Frenare, contenere, re_ primere: c. lo sdegno, il pianto. _ comprimibile agg. Che si pud comprimere (solo _ in senso fig.): una rabbia c. a stento. - compromesso

agg. ¢ s. m.

1. agg. Intaccato o

reso plu 0 meno male accetto all’altrui torparat una _ reputazione c.; una giovane c. / Invalidato in uno o piu punti fondamentali: una tesi ormai c. 2. 8. m. egozio che demanda la decisione di una controversia all’arbitraggio di terzi // com. Contratto preli-

‘minare, spec. di compravendita / fig. Soluzione in- completa e spesso discutibile sul piano morale, cui a si € costretti da motivi contingenti: venire a un c. con

la propria coscienza; vivere di compromessi.

comprométtere v. tr. (coniugato come méttere).

. Mettere a repentaglio: c. la propria reputazione; la riuscita di un’impresa / Danneggiare irreparailmente, spec. nell’opinione, nel giudizio altrui: c. una ragazza / Implicare, coinvolgere: furono com_ promessi nello scandalo // rifl. (compromettersi). '

RS ; A

anche di...’: vi saranno state dieci persone compreso il conducente. compressa s. f. 1. Pezzetto di tela o garza piegata in due o piu doppi, da applicare su parti del corpo, piaghe, ferite. 2. Pastiglia medicamentosa a forma di piccolo disco. compressibile agg. Che si presta ad essere compresso.

_compressibilita s. f. Attitudine di un corpo a

Cedere ad ihoa di reazione violenta: con certa

|gente ci sarebbe da compromettersi. 2. arc. In dirit-

Es ia

ee

to, rimettere all’arbitraggio di terzi.

bited

>

testi, pubblicazioni, a scopo di ricerca.

compungere

v. tr. (coniugato come pungere),

lett. Affliggere, rattristare profondamente.

compunziéne s. f. Atteggiamento critico, pil o del proprio operato, che

si traduce in un’espressione silenziosamente concentrata o imbarazzata.

computabile agg. Di cui si pud o si deve tener

conto, valutabile, calcolabile.

computare v. tr. (computo, ecc.). Calcolare o valutare mediante conteggio diretto o su dati attendibili: c. una distanza, il tempo necessario per un determinato lavoro / Comprendere in un conteggio, mettere in conto: c. una spesa a qlc. computer arrosto con patatine) e, pid genrc., un rapporto di relazione (é sposato con una vyeneta), assumendo spesso in quest’ultimo caso il valore di verso e di_ contro (esser giusto con tutti; prendersela con ch non ne ha colpa); talvolta puo esprimere anche un -

1

ta

,

266

conato

rapporto di possesso (vettura con sei posti; finestra con persiane). 2. Il fondamentale rapporto di comagnia puo trasformarsi in un sd sab strumentale Uerare con una fune; arrivare col treno), anche fig. inteso (studiare con lena; agire con prudenza); in un rapporto modale (si presento col cappello in mano; stare con le braccia incrociate); in un rapporto di causa (con questo caldo non si puo studiare); in un rapporto temporale (partire col chiaro; le rondi-

ni se ne vanno coi primi freddi) / In alcuni casi pud assumere funzione limitativa, avversativa 0 conces-

siva ed equivalere a ‘malgrado’, ‘nonostante’ (con tutti i suoi difetti, rimane sempre il migliore; con uel colorito nessuno crede che sia prossimo alla Fre). 3. In unione con |’articolo determinativo da luogo a preposizioni articolate: co/ (con il); collo (con lo); colla (con la); coi (con i); cogli (con gli); colle (con le) / Disusate le forme enclitiche meco (con me), feco (con te), seco (con sé), nosco (con noi), vosco (con voi). conato s. m. Tentativo incerto o faticoso; anche,

sforzo involontario, attacco: c. di vomito. conca s. f. 1. Capace recipiente di terracotta a tronco di cono rovesciato, con pareti a bordo rilevato: serve spec. per il bucato o per contenere acua; anche, quanto puo esservi contenuto; fig.: c.

pated persona cagionevole // Recipiente di rame a bocca larga, col collo ristretto ad anfora e con manici laterali, usato nel meridione per attingere l’acqua. 2. estens. In geogr., concavita della superficie terrestre chiusa (o deasi) da ogni lato: c. tettonica,

di erosione, ecc. // C. di navigazione, bacino in mu-

ratura costruito per il superamento di dislivelli lungo il corso di fiumi o canali navigabili, sufficientemente ampio perché i natanti vi possano essere con-

tenuti e portati al livello desiderato. concatenaménto s. m. _ Collegamento,

connessione di ordine logico. concatenare v. tr. (concaténo, ecc.). Collegare 0

considerare in connessione, ricorrendo al principio di causalita: c. una serie di fatti storici.

concatenato agg. Che presenta un rapporto di causalita o di interdipendenza.

concatenaziéne

s.

f. Stretta

relazione

di

interdipendenza o di rapporto di causa ad effetto, connessione sul piano logico: c. di frasi, di fatti. concausa s. f. Causa che concorre insieme ad altre a produrre un determinato effetto. concavita s. f. Rientranza pill o meno accentuata di un tratto di una superficie. concavo agg. Che presenta una rientranza curva

pi 0 meno accentuata (contrario di convesso) / part. Di figura geometrica in cui esista almeno un segmento che congiunga due suoi punti senza ap-

partenere totalmente alla figura stessa; angolo c., maggiore di 180°.

conceédere v. tr.

(pass. rem. concéssi 0 concedéi 0

concedeétti, concedesti, ecc.; participio pass. concésso, meno

com. conceduto).

1. Permettere, ac-

consentire; dare il proprio formale assenso: c. un _ permesso, una gratifica, una proroga, c. la graziaa _ un ergastolano / Accordarsi, permettersi (cedendo aun desiderio, a una esigenza e simili): concedersi un po’ di svago; non si concede un attimo di riposo / rifl. (concedersi). Di donna, darsi deliberatamente a un uomo. 2. Ammettere, riconoscere l’evidenza dei ___ fatti: concedo di avere sbagliato; dato e non conces_ $0, per introdurre uno o piu elementi che si ritiene di

‘ _ dover mantenere per il momento al livello di semplice ipotesi.

eee. concelebrazione

Rn

32"

s. f. La celebrazione

della

Messa da parte dei sacerdoti in unione col vescovo, oppure di pil sacerdoti o vescovi insieme.

concénto s. m. Armonia risultante dal suono

concorde di piu voci o strumenti.

concentraménto s. m. Il confluire o il dirigersi

da piu parti in una stessa direzione secondo un piano prestabilito: c. di truppe; campo di c., v. CAMPO. concentrare v. tr. (concéntro, ecc.). 1. Far confluire o convergere in uno stesso punto da piu

parti: c. i reparti corazzati in un punto del fronte; c. il tiro delle artiglierie sulla zona del porto; fig.: c. le proprie forze in un’impresa // In chim., trattare in modo da aumentare la quantita di un componente di una miscela o del soluto di una soluzione. 2. rifl. (concentrarsi), fig. Impegnare la propria attenzione su un determinato oggetto o problema: concentrar-

si negli studi, nella ricerca di una via d’uscita. concentrato agg. 1. Raccolto o diretto in uno stesso punto per uno scopo determinato: forze c.; tiro c. /fig. Profondamente e intensamente rivolto a un oggetto visibile o pensabile: sguardo c., mente c. 2. Sottoposto a prolungata ebollizione per ridurne il

volume ed accrescerne in proporzione inversa il potere (spec. nutritivo): estratto c. di carne, di pomodoro, ecc. (anche s. m. in questo senso: doppio c.; fig.: un c. di stupidita). 3. s. m. Miscela o soluzione in cui € rispettivamente aumentata la quantita di un componente o del soluto. concentrazione s. f. 1. Affluenza o convergenza in un determinato punto / fig. Intensa o insistente considerazione o meditazione. 2. In chim., quantita percentuale di una sostanza contenuta in una miscela o in una soluzione.

concéntrico agg. (pl. m. -ci). Di circonferenze o

cerchi aventi lo stesso centro.

concepibile agg. Ammissibile sul piano della possibilita da un punto di vista logico o pratico.

concepibilita s. f. Possibilita, ammessa dal punto

di vista logico o pratico; verosimiglianza.

concepiménto

s.

configurazione nella sperienza spirituale: ne, di una teoria, di co identificabile con

m.

1.

Attuazione

o

mente del contenuto di un’eil c. di un’idea, di una passio-

un piano. 2. Processo la fecondazione.

concepire v. tr. (concepisco,

biologi-

concepisci, ecc.;

participio pass. concepito, arc. concétto). 1. Accogliere o elaborare come efficace esperienza sul piano istintivo, intuitivo, logico, pratico: c. un sospetto; c. un disegno grandioso // part. Cominciare a sentire, a provare, a nutrire: c. stima, affetto; c. un desi-

derio, una speranza / Comprendere, rendersi conto, capacitarsi: non riesco a c. tanta stupidita/Immaginare, ideare: c. un piano diabolico. 2. Di donna, accogliere nel ventre per portare allo stadio di creatura: c. un figlio; assol., restare incinta.

conceria s. f. Stabilimento per la conciatura delle pelli / La tecnica della concia delle pelli. concérnere y. tr. (non é usato nel pass. rem., e

manca del participio pass.). Avere attinenza, riguardare: per quanto concerne l’argomento in oggetto;

cid non ti concerne. concertante agg. Di parte strumentale (0 vocale) non solistica, ma preminente sulle altre; strumento

c., voce c., cui é affidata tale parte. concertare v. tr. (concérto, ecc.).

1. Fissare di

comune accordo, riferito spec. alla pratica attuazio-

ne di un progetto piu o meno segreto: c. un colpo di mano, una truffa ai danni di qlc. 2. In mus., affiatare e amalgamare un complesso di voci 0 di si F

el

a

i

et

-

conciliare

rs

menti, o di voci e strumenti insieme,ai fini di un’esecuzione espressiva, equilibrata e precisa. concertato agg. es. m.

1.

ag .

Fissato, definito

di comune accordo nei particolari. 2. s. m. Nel melodramma, la‘scena il cui motivo centrale é costituito dal canto intrecciato dei personaggi principali, cui prende parte anche l’orchestra e spesso anche il coro.

concertatore agg. ¢ s. m. (f. -trice). La persona

che si assume o cui € affidato il compito di concertare (nel sign. musicale).

concertazione s. f. Preparazione all’esecuzione di un determinato pezzo musicale da parte di un complesso orchestrale; anche, il risultato che se ne ottiene: Ja c. non é stata delle piu brillanti.

concertino

s.

m.

Nella

musica

sinfonica

settecentesca la parte degli strumenti solisti nel con-

certo grosso.

| |

concertismo s. m. Attivita diretta impostazione e all’esecuzione di concerti.

alla

concertista s. m. e f. (pl. m. -i). Solista in un concerto.

concertistico

SG,

agg. (pl. m. -ci). Relativo alla

male. 2. Opinione, giudizio: esprimere un chiaro c. della situazione; farsi un pessimo c. di qlc.; avere 0 tenere qic. in c. di, reputarlo..., avere al suo riguardo l’idea che si tratti di... /Elaborazione del pensiero su un determinato problema: un lavoro povero di concetti.

concettosita s. f. Densita di concetti.

concettdso agg. Denso di concetti.

concettiiale agg. Che concerne i concetti: valore — c.; analogie c.; diretto alla formulazione di concetti, o fondato su di essi: attivitd c.; conoscenza c.

concezione s. f. 1. Elaborazione concettuale di

un problema teorico o pratico: le varie c. della

realta; la c. del mondo (v. anche weltanschauung); una c. politica piuttosto ardita; talvolta, sin. di con-—

cetto. 2. La facolta di accogliere o di esprimere nel campo delle esperienze spirituali logiche e intuitive,

considerata nel suo svolgimento e nel suo risultato: la c. di un piano, di un romanzo, di un complesso architettonico. 3. Concepimento, per lo pit con riferimento alla Madonna concepita esente dal pecca-— to originale: Immacolata C.

conchifero

agg.

Di

mollusco

provvisto di

conchiglia.

|

preparazione ed alla esecuzione di concerti. concérto s.m. 1. Accordo, intesa comune; quasi esclusivamente nella loc. di concerto, di comune ac-

{

cordo: agire di c. / lett. Consesso, assemblea.

tettiva dorsale. 2. Elemento decorativo pittorico, plastico o architettonico, a forma di conchiglia. 3.

2. In

mus., composizione nella quale agiscono uno o piu

esecutori come solisti // part. C. grosso, composi-

zione per archi solisti (almeno tre, formanti il concertino) accompagnati dal ripieno di tutta l’orche-

stra d’archi / C. per pianoforte (0 violino, 0 flauto, ecc.) e orchestra, in cui i motivi conduttori sono af-

fidati allo strumento nominato e quindi variamente elaborati da tutta l’orchestra // com. Trattenimento dedicato all’esecuzione di musica strumentale o vocale in una sala o in una serata: andare al c. /Complesso di esecutori: scritturare un c.

concessionario s. m. Chi fruisce di un appalto

concesso da un’amministrazione pubblica / Chi ha in concessione, per una determinata zona, la vendita di uno o piu prodotti di una ditta: i/ c. della FIAT, dell’Alfa Romeo; anche come agg.: le ditte c.

concessidne s. f. 1. Conferimento 0 godimento

di una facolta non prevista dalla consuetudine o dalla legge: c. di un prestito; fruire di una c. 2. Il provvedimento col quale da un’amministrazione centrale o locale vengono conferiti diritti, privilegi o appalti: c. della cittadinanza; c. governativa; c. mineraria; estens., il privilegio o l’appalto stesso // Territorio che uno stato cede in amministrazione a un altrostato per un lungo periodo di tempo. 3. lett. Ammissione. concessivo agg. Di congiunzione avversativa subordinante: benché, sebbene, quantunque/ Di locuzioni congiuntive equivalenti: per quanto, sebbene fosse stanco, usci lo stesso / Di proposizione avversativa dipendente segnalata dalla congiunzione di significato corrispondente: benché mi sapesse in casa, non venne; quantunque stanco, usci.

concettismo

s. m.

1. Atteggiamento estetico

tendente all’accumulo di artificiosita o ingegnosita nell’opera d’arte. 2. estens. Accentuazione dimotivi e caratteri ingegnosi e barocchi, riscontrabile nella produzione artistica di un autore o di un’epoca.

concétto s. m.

1. Pensiero definito e idealmente

configurato, utilizzabile sul piano intuitivo, logico e itico; genre., idea o nozione acquisita con suffiarezza mediante lo studio e la meditazio-

conchiglia s. f.

1. Secrezione del mantello dei

molluschi, costituente una struttura scheletrica pro- —

ae

al pl. Pasta corta da minestra, detta cosi per la forma. 4. Stampo metallico per ottenere getti fusi di esatte dimensioni in grandi serie.

conchilifero

3

eae

agg. Ricco di resti di conchiglie

fossili: roccia c., terreno c.

to.

conchino s. m. Gioco di carte affine al ramino,

giocato con

13 carte per giocatore.

nes

céncia s. f.

1. Trasformazione delle pelli di—

cromo, all’allume.

2. Trattamento di prodotti vege- —

animali in prodotti non putrescibili: c. al tannino, al

tali per facilitarne la conservazione o conferir loro — caratteristiche particolari: la c. del tabacco, delle olive, del marsala / Ciascuno o anche il complesso

degli ingredienti che vi si impiegano.

conciante agg. e s. m. Di sostanza capace trasformare il derma delle pelli in cuoio. conciare v. tr. (cdncio, ecc.). 1. Sottoporre concia. 2. Aggiustare, accomodare; squadrare;

di : a

sistemare: c. le pietre, i blocchi da costruzione; iron., ridurre in cattive condizioni, insudiciare, deteriora-

te:

guarda come hai conciato il vestitol; c. uno per —

le feste, malmenarlo / rifl. (conciarsi). Sporcarsi. conciatore s. m. -trice). Lavoratore specializzato nella concia.

conciatura s. f. Il ciclo di lavorazione relativo ai vari tipi di concia. :

Riconducibile ad una conciliabile agg. sostanziale affinita qualitativa e di intenti, adattabi- .

le: teorie, programmi facilmente c.; compatibile: fenore di vita non c. con lo stipendio. qe

conciliabilita s. f. Reciproca adattabilita sul

piano poe

Ge

conciliabolo s. m. Riunione appartata fra gen!

;

malevola o di poco conto, per fini genrl. illeciti. — conciliante agg.Di persona 0carattere, disposto a concedere facilmente la propria approvazion ad accettare il compromesso. ea

conciliare’ agg. es. m.

1. agg. Che sisvolg

viene elaborato in un concilio ecclesiastico: decr

c.; dottrina c., V. CONCILIARISMO. 2. s,m. Ciascuno — dei partecipanti a un concilio ecclesiastico.

conciliare? v. tr. (concilio, ecc.). 1. Ricondurre

=a

_

_conciliarismo

268

ad una sostanziale affinita sul piano teorico o praticoncisiéne s. f. Essenziale ed efficace brevita co: c. due opposte tesi, due tendenze contrastanti / nell’esprimersi. : Rappacificare, metter d’accordo (pia com. riconciconciso agg. Di scritto o discorso breve, ma liar //rifl. (conciliarsi). Venire ad un accordo, tor- completo ed efficace; estens., anche di uno scrittore

nare in buoni rapporti; con valore reciproco, trovarsi d’accordo, sussistere senza reciproco impedimento: due caratteri che mal si conciliano fra loro. 2. C. una contravvenzione, estinguerla mediante il pagamento della multa. 3. Cattivare, procacciare: conciliarsi la stima dei colleghi / Favorire: il vino

concilia il sonno.

conciliarismo

s. m.

Dottrina

che affida

al

concilio ecumenico, come organo rappresentativo della universalita dei fedeli, la suprema autorita ec-

clesiastica, subordinando a questa !’autorita papale. conciliativo agg. Che mira a ristabilire un reciproco accordo. conciliatére s. m. e agg. (f. -trice). Di persona o

azione che si propone di appianare contrasti / Giudice c., magistrato onorario che ha funzione conciliativa e risolutiva di liti di limitata entita in materia civile e commerciale.

conciliatorio agg. Che é diretto alla risoluzione di contrasti mediante proposte concrete. conciliazione s. f. 1. Incontro sul piano qualitativo e pratico che liquida ogni contrasto oggettivo o soggettivo / Raggiungimento di un accordo reciproco / Pacificazione: la c. di due avversari. 2. Composizione della lite cha ha luogo davanti al giudice / Azione diplomatica che riapre le relazioni tra due stati mediante patti stabiliti fra le parti; art., quella fra I’Italia e la Santa Sede attraverso i Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929.

concilio s. m.

1. Riunione dei componenti la

gerarchia di una comunita religiosa // part. Nella Chiesa cattolica, adunanza dei vescovi; c. ecumeni-

e del suo stile.

concistoriale agg. Del concistoro, relativo a un

concistoro: riunione c.; atti c.

concistoro

s. m.

1. Assemblea

solenne

di

cardinali convocati in Roma dal papa, per deliberare su questioni di grave importanza // L’organo supremo della confessione calvinista e luterana. 2. arc. Adunanza, assemblea; consesso. concitare v. tr. (cdncito, ecc.), lett. Incitare, eccitare con azioni o parole dirette; sobillare.

concitataménte avv. In modo concitato.

concitato agg. Formulato, attuato, eseguito con

un ritmo incalzante e nervoso / Che dimostra nervosismo, turbamento,

eccitazione e commozione.

concitazione s. f. Stato di notevole e intensa agitazione, nervosismo, turbamento.

concittadino

s. m. (f. -a). Appartenente

alla

popolazione della stessa citta. conclamare v. tr., /ett. Proclamare enfaticamente da piu parti o all’unanimita; acclamare. conclave s. m. Il collegio dei cardinali adunati per l’elezione del nuovo papa, e il luogo dove si riunisce (oggi, la Cappella Sistina).

conclavista s. m. (pl. -i). Il segretario addetto a

un cardinale in conclave.

concludénte

agg.

Efficace,

convincente: discorsi poco c.

concludere

v.

tr.

(pass.

_persuasivo,

rem.

conclusi,

concludésti, ecc.; participio pass. concluso). 1. tare a compimento: c. un ragionamento, una tenza, un trattato, un affare // genre. Operare efficacia, fornire risultati apprezzabili: non ho

Porvercon con-

co, quello convocato dal Papa, cui prendono parte i cluso nulla in tutto il giorno; argomenti che concluvescovi di tutto il mondo per discutere su questioni dono poco o nulla. 5 Chiudere, terminare un didottrinali, morali, disciplinari. 2. estens. Riunione, scorso 0 uno scritto riassumendo o sintetizzando adunanza segreta (per lo pit scherz.). ante precedentemente esposto. 3. lett. Racchiu-

concimaia s. f. Luogo di raccolta del letame.

ere, comprendere.

concimare v. tr. Spargere il concime: c. i campi; c. le patate, i cavoli.

concimazione s. f. Distribuzione, spargimento di

concime sul terreno. concime s. m. Sostanza capace di migliorare la fertilita del terreno reintegrandolo o arricchendolo degli elementi chimici piu adatti a tale scopo (azoto, fosforo, potassio, calcio, magnesio, ecc.).

concinnita s. f., Jett. Armonia stilistica, elegante

-semplicita di espressione. concio! agg. (pl. f. -ce).

Sottoposto

a

_ procedimento di concia; ulive c., sotto ranno.

concio?

un

s. m. Blocco di pietra squadrato e

lavorato per adempiere funzioni strutturali e insieme ornamentali.

céncio’ s. m., fosc. Letame, concime naturale.

~ concionare v. intr. (concidno, ecc.; aus. avere),

lett. Parlare con enfasi di fronte ad una folla: per lo piu iron., a proposito di chi fa discorsi reboanti e ‘magniloquenti.

concionatoére

s. m. (f. -trice), lett. ‘Oratore’;

scherz. 0 iron., di chi fa sfoggio delle sue doti orato-

rie.

conciéne s. f. 1. lett. Discorso pronunciato in

ecb

con solennita; iron. o scherz., discorso en-

ico O retorico. 2..are. Assemblea riunita per trattare questioni di pubblico interesse. 7A Ns

conciossiaché

(0 conciossiacosaché) cong., lett.

‘ Poiché, posto o dato che (ormai solo scherz.).

conclusionale

agg.

Di documento

redatto

al

termine dell’istruttoria o del procedimento, conte-

nente le conclusioni delle parti.

conclusidne s. f. 1. Compimento,

f

punto d’arrivo,

definizione, risultato finale: Ja c. di un accordo; giungere ad una c.; la c. di una partita. 2. Ultima parte di un’esposizione; riepilogo /Conseguenza logica, deduzione: trarre le c. 3. al pl. Le istanze che le parti sottopongono all’esame del tribunale prima della decisione della causa.

conclusivo agg. Che denota o postula una presa

di posizione definitiva: risposta c.; proposta c. / genre. Finale, di chiusura: manifestazione c. concluso agg. 1. Interamente svolto, compiuto.

2. Definito in ogni particolare, completo, esauriente. concdide agg. es. f. 1. agg. Di forma simile al cavo di una conchiglia. 2. agg. e s. f. In mat., nome di una categoria di curve piane. concomitante agg. Di elemento che concorre insieme ad altri alla spiegazione od alla giustificazione di un fatto: cause c.; sintomi c.

concomitanza

s. f. Presenza di pit elementi

concorrenti in un fatto o in un fenomeno.

concordabile age. Che si puo concordare. concordanza s. f. 1. Parziale identita definita da

una connessione logica; accordo, conformita. 2. L’allineamento ie Oe fatto secondo le regole grammaticali dei nomi tra loro, e del nome e pronome col verbo. 3. (genrl. al pl.). Repertorio ordinato

|

4

|ie

ae

;

:

a“hie

269

alfabeticamente, del lessico (c. verbale) o dei motivi - ricorrenti di un’opera o di un autore.

concordare y. intr. e tr. (concdrdo, ecc.). 1. intr.

sumere consistenza ed efficienza.

concretézza s. f. Realta o efficienza sul

piano

concréto agg. 1. Che si presta ad un impiego

nel

to reale (es. uomo, gatto, casa). 3. Musica c.,

quella

(aus. avere) e rifl. (concordarsi). Essere o trovarsi d’accordo, non presentare divergenza alcuna; ac-

dell’espressione e dell’azione; consistenza, validita. concretizzare v. tr. Meno comune di concretare.

ze grammaticali fra unita sintattiche legate da un determinato rapporto: l’attributo concorda in italia-

campo della pratica o della esperienza sensibile; determinato, definito nel complesso e nei particolari: avanzare delle proposte c.; trovarsi di ‘rome a dei fatti c. /Come s. m., il contenuto dell’esperienza come oggetto reale o applicabile al reale: venire al c.; in c., riferendosi alla pura e semplice realta dei fatii. 2. In gramm.: nome c., che indica un essere 0 ogget-

cordarsi, conciliarsi // Corrispondere, delle desinenno col genere numero e caso del nome che determina; il soggetto col numero del verbo del predicato. 2. tr. Fissare di comune

accordo: c. il

una tregua / Risolvere una controversia diante concordato / Mettere d’accordo.

prezzo; c.

fiscale me-

concordatario agg. Conforme a un concordato /

Matrimonio c., quello religioso, valido a tutti gli effetti civili in virtu del concordato tra la S. Sede e I’Italia stipulato nel 1929; regime c., il regime dei rapporti esistenti fra l’Italia e la S. Sede in conseguenza del concordato suddetto.

concordato

s.

m.

Convenzione,

accordo

stipulato fra due parti allo scopo di comporre un contrasto di interessi, spec. nel campo della politica interna o internazionale (part. tra la Santa Sede e uno stato). concorde

agg.

1. Caratterizzato

dalla

con-

che ricorre a qls. elemento sonoro percepibile da

orecchio umano e registrabile su nastro magnetico mediante «montaggio»; trova particolare impiego nella sonorizzazione radiofonica e televisiva.

concrezione

s. f.

1. Incrostazione o aggre-

gamento di minerali. 2, Accrescimento per aggiunta o giustapposizione di altri elementi. concubina s. f. Donna che convive in unione non riconosciuta con un uomo.

concubinaggio

s. m. Sin. di concubinato.

concubinario s. m. e agg. Di uomo che vive in

formita di intenti: una cittd, una famiglia c. 2. Risultante dalla giustapposizione armonizzata di piu

concubinato.

elementi (canto, suono c.) o da una reciproca intesa

con una donna, non essendone il legittimo sposo.

(azione cy unanime: una c. approvazione.

concordia s. f. Reciproca conformita di intenti

fra i membri di una comunita.

concorrénte s. m. ef. e agg. 1. Chi prende parte

ad un concorso o ad una gara (anche sportiva) / Competitore nella lotta per la conquista dhun mercato (anche agg.: /e ditte c.). 2. In mat., di due o

il rette aventi un punto in comune; di angoli o poigoni aventi un vertice comune.

concorrénza s. f.

1. Competizione, spec. tra

persone o enti che cercano di affermarsi in un determinato settore commerciale; far c. a qic., cercar di

soppiantarlo nel favore degli acquirenti; prezzi di c., ribassati a scopo propagandistico. 2. non com. Affluenza, partecipazione; concomitanza.

concubinato s. m. La condizione di chi convive

concubino s. m., /ett. Uomo che convive con una

donna senza esserne il marito.

conculcabile agg. Che puo essere conculcato. conculcaménto s. m. Repressione condotta sul

piano dei valori spirituali, avvilimento. conculcare v. tr. (conculco, conculchi, ecc.). Opprimere, violare deliberatamente: c. i diritti del popolo; c. le leggi / propr. (non com.). Calpestare violentemente. concupire v. tr. (concupisco, concupisci, ecc.). Desiderare intensamente: c. una donna.

concupiscénza

s. f. Intenso desiderio di un

appagamento, spec. erotico.

concussionario s. m. Reo di concussione. concussione s. f. Il reato di un pubblico ufficiale

concorrenziale agg. Legato o dovuto alla libera

che costringa o induca alla consegna indebita di denaro.

concéorrere v. intr. 1. Cooperare, contribuire: c.

imposto dal giudice per ragioni di interesse pubbli-

concorrenza: regime c., di concorrenza (contrapposto a monopolistico).

a una spesa; c. alla rovina di glc.; prender parte volontariamente o coscientemente: c. in un reato; tendere: c. a uno stesso fine. 2. Gareggiare, competeTe; part., prender parte a un concorso.

concorso

s. m.

1. Affluenza di un numero

notevole di persone in un dato luogo. 2. Partecipazione cosciente e volontaria, cooperazione: c. di piti persone nel reato / Concomitanza, convergenza, compresenza di piu fattori. 3. Gara indetta allo scopo di scegliere le migliori tra pia persone aspiranti a ricoprire un dato incarico: aiiltive un C.; avviso di c. / estens. Qls. competizione o gara in cui i vincitori vengono giudicati in base a determinate norme: c. di bellezza; c. ippico; c. a premi; fuori c., di chi partecipa ad una gara senza concorrere al premio. concorsiiale agg. Relativo a un concorso: norme c.; procedura c., nel fallimento. concreare v. tr. (concréo, ecc.), raro, Creare insieme. concreato agg. Congenito, innato nell’uomo. ‘concretare v. tr. (concréto, ecc.). Attuare,

_realizzare, rendere efficiente ed operante sul piano -

condensabilita

pratico / rifl. (concretarsi). Precisarsi, definirsi, as-

condanna

s. f.

1. La pena inflitta o l’obbligo

co: pronunziare una c.; c. alla reclusione; scontare

una c, 2. Qls. disapprovazione espressa sotto forma di giudizio, giudizio negativo.

condannabile agg. Meritevole di condanna. condannare v. tr. 1. Dichiarare colpevole, imponendo la pena o la cauzione corrispondente al genere e alla gravita della colpa: c. per truffa; c. a tre anni di reclusione // Rivelare colpevole: il suo comportamento lo ha condannato. 2. fig. Costringere, forzare: esser condannato all’immobilita / Dichiarare inguaribile: i medici lo hanno gia condannato. 3. Disapprovare, biasimare, riprovare; giudicare negativamente. ae condannato s. m. Chi ha subito e sta scontando una condanna; prigioniero, carcerato. :

condebitére s. m. (f. -trice). Chi é obbligato, — unitamente ad altri, nei confronti di un creditore.

condénsa

s. f. Vapore condensato

gocce su di una superficie.

condensabile

agg.

Che

a piccole i

é

ha la proprieta di —

condensarsi / fig. Riassumibile, esprimibile in forma ridotta.

Masces

condensabilita s. f. Proprieta di condensarsi.

i

~.

SeeLae se = 4

*

- a

= >

ees."r

hed

—— We ~
on le armi, assoggettare, soggiogare. 2. estens. Ot-

enere, conseguire con un’azione politica o di lotta, ) con impegno, sacrificio, sforzo: c. la libertd, l’in-

lipendenza; c. il potere; c. un mercato; conquistarsi ina brillante posizione sociale. 3. Riuscire ad avfincere o sedurre: c. l’uditorio; c. le donne.

conquistatére

s. m.

e agg.

(f. -trice).

Chi

3romuOve O guida notevoli imprese di conquista / ig. (scherz.). Chi ha fortuna con le donne. consacrare v. tr. 1. Iniziare al culto mediante olenne rito religioso: c. una chiesa / Conferire la yienezza del sacerdozio (c. un vescovo) o investire di

in’alta autorita con solenne rito religioso (c. impeatore, re) / C. il pane e il vino, operare la transustanziazione del pane e del vino nel sacrificio della Messa (v. CONSACRAZIONE € TRANSUSTANZIAZIONE. 2. estens. Offrire in voto: c. a Dio la propria

erginita; rifl.: consacrarsi a Dio, dedicarsi interanente a lui entrando in un ordine monastico / Dedi“are con encomiabile assiduita: c. la propria vita al‘assistenza dei malati. 3. Rendere legittimo, conyalidare: locuzioni consacrate dall’uso.

consacrazi6ne s. f. Rito o cerimonia con la quale

i consacra: Ja c. di una chiesa, di un vescovo // yart. L’atto col quale il sacerdote, pronunciando le

yarole del Cristo «questo é il mio corpo» e «questo é | calice del mio sangue», opera la transustanziazio1 del pane e del vino in corpo e sangue di Cristo / a parte della Messa in cui tale atto si compie.

consanguineita s. f. Relazione di parentela fra

onsanguinei; comunanza di stirpe.

consanguineo agg. e s. m. (f. -a). Appartenente

lla medesima stirpe, congiunto.

consapévole agg. Cosciente 0 informato di un

atto o di una situazione (e dei loro possibili svilupi): sono pienamente c. del pericolo che corro; renler c. gle. della malattia di cui soffre. consapevolézza s. f. Cognizione, coscienza; aver jiena c. di qlcs., esserne perfettamente al corrente.

conscio agg. (pl. f. -sce). Pienamente consapevole

consequenziario

merce / Custodia: ricevere, in c. / Fare (passare) le c., Timettere gli atti dell’amministrazione a chi succede in un ufficio o in un incarico. 2, Nel linguaggio militare, ordine relativo ai compiti che il subordinato deve assolvere sotto la propria responsabilita: osservare, violare la c.; nel linguaggio comune, ordine, disposizione: /a c. é di non parlare / Puni-

zione inflitta a militari e graduati di truppa, consistente nella privazione della libera uscita.

consegnare v. tr. (conségno, ecc.). 1. Rimettere

in mani altrui, in seguito a preventivi accordi: c. un pacco, la merce, una lettera al destinatario; affidare provvisoriamente: c. le chiavi di casa al portiere Dare in potere altrui: c. un ladro ai carabinieri. 2. Nel linguaggio militare, punire di consegna; trattenere in caserma per ogni evenienza.

consegnatario s. m. Chi riceve in consegna.

consegnato s. m. Militare punito di consegna. consegueénte agg. es. m. 1. agg. Che vien dietro a qlcs. o ne deriva: i danni c. alla guerra / Conforme alle regole della logica: un ragionamento c. / Di persona, coerente. 2. s. m. In aritmetica, in una

proporzione, i termini che occupano il 2° e 4° posto. conseguentemente

avv.

Quindi,

riamente; per conseguenza. conseguenza s. f. Conclusione

necessa-

dedotta

logi-

camente da una premessa: trarre le c. / Effetto, ri-

sultato (spec. dannoso): prima di decidere pensa alle c.; questa é la c. della tua mancanza di carattere, in c. di, a causa di; per c., quindi.

conseguibile agg. Ottenibile, raggiungibile. conseguiménto s. m. Ottenimento, raggiun-

gimento; acquisizione, conquista. conseguire v. tr. e intr. Ncomaeaen ecc.). 1. tr. Ottenere, raggiungere, acquisire, conquistare; meno com., realizzare, soddisfare. 2. intr. (aus. essere). Derivare, risultare come logica conseguenza. consensivo agg. Che esprime consenso. consénso s. m. 1. Conformita d’intenti, di voleri; c. matrimoniale, la reciproca volonta dei soggetti di contrarre il matrimonio / Concordanza di opinioni individuali; c. delle genti o universale, ’accettazione da parte di tutti gli uomini di determinate verita. 2.

Permesso, approvazione: dare, negare il c. / Giudizio favorevole, viva approvazione: il romanzo ha ottenuto un largo c. di pubblico e di critica.

consenstiale agg. Fondato parti: separazione c.

sul consenso delle

consentaneita s. f. Conformita, corrispondenza

di indole, di atteggiamento, di intenti. consentaneo agg. Conforme, corrispondente per indole, atteggiamento, intenti / Rispondente, adeguato, proporzionato.

consentiménto s. m., /ett. Consenso. consentire v. intr. e tr. (consénto, ecc.).

(aus. avere).

Trovarsi

d’accordo,

1. intr.

concordare

in

) cosciente, che si rende perfettamente conto: esse-

un’opinione, in un giudizio: consento con te che la musica d’oggi é solo rumore / Ammettere, riconoscere: consentiamo pure che tu abbia ragione... /

consecutive agg. 1. Che segue immediatamente el tempo; giorni c.; che si sussegue senza interru‘ione: nevico per due ore c. 2. Di congiunzione su-

Dare il proprio assenso, accondiscendere: c. ai desideri di qic. / Esser cedevole, piegarsi: questo legno

ec. dei propri limiti. .

yordinante che definisce una proposizione dipenlente come conseguenza automatica della principae (ad es., cosi, tanto... che, da...); 1a proposizione ntrodotta da una congiunzione consecutiva: (tanto nsistettero) che rinuncio.

conségna s. f. 1. Rimessa di quanto ordinato

ppure avuto in consegna o in deposito: c. a domiilio; pagamento alla c., al momento di ricevere la 10

non consente. 2. tr. Permettere, concedere, accordare: un lavoro che non consente divagazioni; con-

sentimi che ora dica la mia.

consenziénte agg. Chi da o é disposto a dare il

proprio consenso.

consequenziale agg. Che denota un rapporto di conseguenza. Ee eeqereciario agg. e s. m. Di chi é troppo

rigido ed assoluto nel trarre le conseguenze da una

_ premessa, un principio, un fatto.

- consérto

; A _-__ 3

agg. e s. m._

Z

1. agg. Intrecciato,

_ congiunto; braccia c., incrociate. 2. s. m. Accordo, solo nella loc. avv. di conserto, di comune accordo.

consérva! s. f. 1. Metodo di conservazione di

cibi, mediante opportuni trattamenti: mettere, tenereinc. 2.11 cibo che viene cosi messo in vendita: c. di pomodoro; c. di frutta, marmellata. ~ consérva’ s. f. Gruppo di navi che procedevano insieme; oggi solo nella formula andar di c., di navi (o aeroplani) che navigano (0 volano) vicini.

conservabile agg. Che puo mantenersi a lungo

senza subire alterazioni. conservare v. tr. (consérvo, ecc.). 1. Mantenere qics. in modo che non subisca alterazioni / genre. Serbare, mantenere, custodire con cura: c. un docu-

;

bets aus +

mento, una lettera; c. il denaro // Avere, presentare contro ogni previsione: c. una perfetta lucidita di mente nonostante l’eta. 2. medio intr. (conservarsi). Mantenersi in buono stato o aspetto.

Br ce

Di atto giuridico diretto a salvaguardare un diritto e il suo esercizio futuro: sequestro c.

conservativo agg.

1. Che serve a conservare.

2.

considerato

agg.

1. Apprezzato,

stimato.

ascoltato: é un uomo molto c. // In usi assoluti: tutte c., tutto sommato, nel complesso; considerato che..., tenuto conto che... 2. non com. Cauto, avve-

duto, ponderato: un giovane c.

consideraziéne

s.

f.

1. Attento

esame.

valutazione coscienziosa: prendere in c. / Osservazione, riflessione, meditazione: brevi c. sull’accaduto’/ Ponderazione,

prudenza: agire senza c. / Ri-

guardo, rispetto: non aver nessuna c. per leta di una persona; in c. di..., tenendo conto. 2. Stima, reputazione: é tenuto in grande c.

considerévole agg. Notevole, importante. consigliabile agg. Suggerito da motivi

convenienza e di opportunita.

consigliare v. tr. (consiglio, ecc.).

di

1. Sovvenire

dei propri consigli, mettendo al servizio degli altri la propria esperienza o le proprie capacita di valutazione: non so che fare, consigliami tu; esortare.

convincere, persuadere: mi consiglio di accettare / Proporre, suggerire, raccomandare come utile o conveniente: il medico mi ha consigliato di non fumare. 2. medio intr. (consigliarsi). Sollecitare il pa-

conservatore agg. es. m. (f. -trice). 1. agg. Di rere di qlc., consultarsi. indirizzo o partito politico che propugnano il valore consigliére s. m. (f. -a). 1. Persona cui si ricorra della tradizione e dell’esperienza storica contro i per consiglio / fig. Incitatore, istigatore: la fame é

programmi e le ideologie rinnovatrici e progressiste; come s. m., seguace o aderente di tale indirizzo o partito: un c.; ic. inglesi. 2. s. m. Funzionario pre_ posto ad archivi, biblioteche, depositi o raccolte di interesse pubblico.

conservatoria s. f. Ufficio, carica, sede di uno o piu. conservatori (funzionari). conservatorio

s. m.

1. Istituto religioso per

V’educazione delle giovinette; educandato. 2. Istituto di istruzione musicale, costituito da tante scuole

_

quante sono le materie d’insegnamento.

__¢onservatorismo

s. m. Atteggiamento politico

proprio dei partiti conservatori e dei loro aderenti o seguaci.

conservazione

s. f. Mantenimento

in stato di

efficienza, in condizione di essere utilizzato: la c. degli alimenti / Salvaguardia, protezione; spirito di c., di attaccamento alla vita / Modo di presentarsi di una cosa che sussista da tempo pit o meno lun_ g0: ottimo stato di c. conserviere s. m. 1. Industriale del settore delle ‘conserve alimentari. 2. Lavoratore dell’industria dei prodotti alimentari in conserva. conserviéro agg. Relativo alla lavorazione e alla produzione di generi alimentari in conserva.

-conservificio

_ |

__

s.

m.

Stabilimento

per

fabbricazione di conserve alimentari. ert

consésso

s. m.

Adunanza

solenne

la

di persone

ragguardevoli; anche fig.: il c. dei popoli. considerabile agg. Che merita di esser preso in considerazione / lett. (non com.). Considerevole.

considerare v. tr. (considero, ecc.). 1. Esaminare _ con attenzione e interesse Tico o pratico: c. i rischi, genre. Prendere in esame, to umano / Tener conto:

i dati di un problema teoi pericoli di un’impresa // valutare: c. le cose dal laconsidera che ci vorranno

_ ben cinque milioni // assol. Riflettere, pesare il pro e

il contro: considera bene prima di rispondere. 2. Stimare, apprezzare: il principale lo considera molto / genre. Reputare, ritenere: puoi considerarti fortunato; tenere in conto di: c. uno come un pele. _ Di leggi, decreti, disposizioni, contemplare.

-consideratézza s. f. Abitudine alla riflessione o

alla ponderatezza, nell’agire e nell’operare. ,

una cattiva c. 2. Membro di un consiglio; ¢. comunale, provinciale; c. di stato; c. d’amministrazione,

membro di un consiglio d’amministrazione; c. delegato, lo stesso che amministratore delegato.

sore a s.m. 1. Avvertimento, suggerimento, frutto dell’esperienza e delle proprie capacita di valutazione poste al servizio degli altri: dare un c.; chieder c. / Parere professionale: il c. del medico, dell’avvocato. 2. Riflessione, ponderazione, medita-

zione: la notte porta c. / Avvedutezza, senno, prudenza: un ragazzo di poco c. 3. Deliberazione, risoluzione, decisione: cambiare, mutare c.; ridurre a

miglior c., far recedere da cattivi propositi. 4. Colloquio, consultazione, riunione di piu persone per trattare affari di interesse pubblico o privato: tenere c.; riunirsi a c. 5. Organo amministrativo collegiale

con funzioni consultive o deliberative: c. di stato; c.

dei ministri; c. comunale; c. di fabbrica; c. di amministrazione, \’organo attraverso il quale la societa per azioni manifesta la propria volonta. consiliare agg: Del consiglio come organo collegiale: riunione c.; deliberazione c.; sala c.

consimile agg. Simile, analogo. consisténte agg. Saldo, resistente,

che

da

affidamento circa la qualita e la durata: carta, stoffect] fig. Fondato, valido: prove c.

consistenza s. f. Solidita, resistenza: stoffa di poca c.; densita: bollire la crema fino a giusta c.; c. patrimoniale, Vinsieme dei beni appartenenti a un

soggetto / Corporeita: ombre senza c. / fig. Fonda-

tezza, validita: idee senza c.

consistere v. intr. (aus. essere). Avere il proprio fondamento, esser costituito: i] coraggio non consi-

ste nella temerarieta; la casa consiste in due sole stanze. consociare v. tr. (consdcio, ecc.). Mettere in rapporto di convivenza o di reciproca collaborazione; associare, collegare.

consociato agg. Che fa parte di una comunita,

societa, associazione.



consociazione s. f. 1. Unione di piu persone in

una stessa comunita o societa. 2. Coltivazione con-

temporanea di due o piu specie di piante sullo stesso terreno.

a

i

: |

eo

et

:

ey +

279

_consdcio s. m. Socio con altri nella stessa

-impresa 0 associazione.

consolante agg. Piacevole, rassicurante.

consolare!

1. Relativo

ai compiti e

all’attivita del console ee agente di uno stato nel territorio di un altro); visto c., rilasciato dal console, dal consolato. 2. Pertinente al console (supremo magistrato nella Roma antica) ed all’esercizio delle sue funzioni: dignita c.

consolare? v. tr. (consdlo, ecc.).

1. Alleviare o

confortare, spec. con la parola: c. gli afflitti, una delle sette opere di misericordia. 2. estens. Rallegrare, dar piacere: mi consola il pensiero che presto ci rivedremo; iron.: ha una faccia di cretino che

consola. 3. rifl. (consolarsi). Trovar conforto, rassegnarsi, darsi pace: consolarsi della perdita di qlc. 0 di glcs, / Provare e mostrar piacere: si consol6 ve-

dendo che non era cosa

consolato s. m.

grave.

1. Ufficio e dignita di console

presso gli antichi Romani / L’anno in cui un determinato console stava in carica: durante il c. di Cicerone. 2. Ufficio di console nelle repubbliche medievali. 3. Funzione e residenza del console di una nazione straniera.

consolatére s. m. e agg. (f. -trice). La persona o

la cosa che conforta qlc. o allevia le sue pene.

consolatorio agg. Diretto a consolare.

consolazione s. f. Conforto, alleviamento, spec.

se recato con parole o se conseguenza di una situazione migliorata o favorevole: dare, recare un po’ di

c. /Motivo di speranza, di fiducia, di soddisfazione: quel figlio era la sua unica c. / Premio di c., quello che nelle lotterie o nei concorsi a premi viene assegnato a chi non é stato favorito dalla sorte.

console

s. m.

1. Ciascuno

dei due supremi

magistrati dell’antica Roma repubblicana (carica sopravvissuta, con funzioni limitate, durante tutto l’Impero) / anal. Sommo magistrato in molti comuni e repubbliche medievali. 2. Agente che uno stato invia in citta straniere con funzioni amministrative e di informazione, perché tuteli e protegga gli interessi dei connazionali che vi risiedono o vi transitano.

console s. m. fr. (pl. consoles). Vedi

Padatt. it. consolle.

consolidaménto

s.

m. __ Rinforzamento,

assodamento: c. di una struttura, di un terreno fig. Rafforzamento, affermazione: il c. del potere.

consolidare

v. tr. (consolido,

ecc.). Rendere

saldo, stabile, duraturo; rafforzare, assodare: c. una posizione militare, metterla in condizione di resistere; c. il terreno, aumentarne la consistenza e la stabilita per renderlo adatto alle fondazioni 0 per eliminare il pericolo di frane e smottamenti; fig.: c. /a propria reputazione; c. le istituzioni democratiche. 1. agg. Rafforzato, consolidato agg. ¢ s. m. stabile, durevole, sicuro: una fama ormai c.; un successo c. 2.8. m. Il debito reso definitivo dallo stato e quindi assunto a far parte delle spese ordinarie dei futuri bilanci.

consolidaziéne s. f. 1. Operazione finanziaria

consuetidine

consommé s. m. fr. (init. s. m. invar.;

pl. fr. consommés). Brodo ristretto di carne. : consonante s. f. Ciascuno dei suoni articolati col canale di fonazione chiuso o semichiuso e percio incapaci di autonomia sillabica / Ciascuna delle lettere dell’alfabeto che rappresentano questo tipo di suoni (b, c, d, f, g, |, m, n, p, g, 1, S, t, v, Z).

consonantico

agg. (pl. m. -ci). Relativo alla

pronunzia o alla disposizione delle consonanti.

consonantismo s. m. I] complesso delle conso-

nanti di una fingua organizzate in sistema. consonanza s. f. 1. L’unione di due o pili suoni in perfetta armonia (contrapposto a dissonanza). 2. Accordo delle sillabe finali genrl. limitato all’identita delle sole consonanti (contrapposto ad assonanza, in cui sono identiche le sole vocali): p. es.

padre e leggiadro. 3. fig. (non com.). Corrispondenza di intenti o di aspirazioni. consonare v. intr. (consudno, ecc.; fuori d’accento meglio -o- che -wo-; aus. avere). Di suoni che si corrispondano producendo consonanza / fig. Esser conforme, accordarsi. consono agg. Conforme, proporzionato, adeguato: un contegno non c. al suo grado.

consorélla s. f. Donna appartenente allo stesso ordine religioso o confraternita / Come agg. (fig.),

affine, appartenente alla stessa stirpe: nazione c. consorte s. m.e f. e agg. 1. s. m.e f. Coniuge, spec. nel linguaggio ufficiale; principe c., il marito della regina, quando il potere e detenuto da questa. 2. s. m. Nel linguaggio giuridico: c. di lite, di causa, il soggetto avente la medesima posizione processua-. le in un processo civile / arc. Membro di una consorteria (v.). 3. agg. la stessa sorte. consorteria s. f. ciazione di famiglie di un certo prestigio

(/ett.). Che condivide con altri

1. In epoca medievale, assonobili diretta al mantenimento e potere nell’ambito della citta. 2. estens. (spreg.). Fazione che agisce pil o meno nascostamente per il proprio interesse particolare, per lo piu a detrimento di quello pubblico.

consortile agg. Consorziale.

consorziale agg. Pertinente a un consorzio.

consorziato agg. Che fa parte di un consorzio.

consorzio s. m.

1. Societa, unione: c. umano o

civile, Pinsieme degli uomini.

2. Unione di piu indi-

vidui, di comuni, di province, ecc., legati tra loro

con doveri e diritti comuni e per un fine determinato: c. tra produttori; c. agrario; c. di bonifica. constare

v. intr. (cdnsto, ecc.; aus. essere).

1.

Risultare costituito 0 composto, consistere: /’opera consta di cinque volumi. 2. impers. Risultare, esser noto a: non mi consta che tu ci sia stato.

constatare (0 costatare) v. tr. (constato o constato, ecc.). Stabilire con certezza sulla base di prove o documenti, o mediante visione diretta.

constataziéne (0 costatazidne) s. f. Cognizione, verifica, riprova; riconoscimento fondato su prove evidenti. consiiéto agg. 1. Costante nell’uso, usuale, abituale, solito: uscire all’ora c.; il c. té delle cinque

con cui un debito pubblico a breve scadenza viene convertito in debito a lunga o indeterminata scadenza. 2. In petrografia: c. del magma, il suo passaggio allo stato solido, per raffreddamento.

m. Consuetudine, misura abituale: mangiare pit del c.; di c., di solito.

legno intagliato, da tenere addossato al muro.

2.

consuetudine, conforme alla consuetudine: diritto c.

tastiere, la pedaliera, le serie dei registri, e tutti i co-

/ Di persona, schiavo delle consuetudini, abitudinario; anche s. m. e f.: é un c., una c.

consolle s. f. 1. Mobile a foggia di tavolo, di

La parte

ell’organo, comprendente la tastiera o le

‘mandi per il funzionamento dello strumento // Il -quadro dei comandi dell’elaboratore elettronico.

/ Di persona: esser c., essere avvezzo, solito.

consuetudinario

consiietudine

s. f.

agg.

Fondato

1. Modo

costante

2. s.

sulla

di

procedere o di operare; abitudine, costume, usanza,

-

a

cy we paae

consulénte

a

280.

tradizione: un’antica c.; aver la c. di andarea letto _ presto. 2. Fonte di diritto costituita dalla ripetizio-

ne costante di un determinato comportamento accompagnato dalla convinzione della sua obbligatorieta giuridica. 3. lett. Dimestichezza, familiarita.

consulénte s. m. e f. Professionista cui si ricorre

per chiarimenti o pareri su materia inerente alla sua professione: c. legale, tributario. consulénza s. f. La prestazione di un consulente.

consulta

s. f.

1. Riunione

collegiale

per

consultarsi intorno a una deliberazione da prendere. 2. Organo collegiale amministrativo o politico, con funzioni consultive o anche deliberative.

te

=

fino alla c. dei secoli, fino allafine del

mondo.

consumaziéne’ s. f. Qls. cibo o bevanda servi

agli avventori di un esercizio

pubblico.

consumé s. m. Adatt. it. del fr. consommé. consumere v. tr. (solo nelle forme consun:

consunse, constnsero del pass. rem., nel particip pass. consunto e nei tempi composti), /ett., rar Logorare, distruggere.

consumismo s. m. Atteggiamento, spontaneo

provocato, volto al soddisfacimento indiscrimina

di bisogni non essenziali, tipico della civilta dei co sumi (v. CONSUMO

consumistico

nel sign. 2).

agg.

(pl. m.

-ci). Relativo

consumismo o alla civilta dei consumi. arere, una deliberazione: c. un avvocato; c. il popoconsumo s. m. 1. Impiego che comporta 1 lo, l’assemblea; anche medio intr.: consultarsi col graduale esaurimento di energia, di materiali o proprio legale // Scorrere, esaminare a scopo di ri- sostanze varie: heh un eccessivo c. di energia el cerca o di informazione: c. una enciclopedia, l’elen- trica; c. di carbone, di gas. 2. (per lo piu al pl. co telefonico. 2. rifl. reciproco (consultarsi). Consibeni, gli oggetti destinati al soddisfacimento dei | gliarsi ’'un l’altro, discutere in comune. sogni; civilta dei c., propria di una societa che, rit consultaziéne s. f. 1. Domanda, sollecitazione nendo di aver raggiunto il soddisfacimento d di un consiglio, di un parere, di una deliberazione / bisogni essenziali, lascia corso indiscriminato Ricerca a scopo informativo; opere di c., che servo- soddisfacimento di quelli accessori, senza ritegn no a una rapida informazione su svariati argomenti né programmi, né ideali, né prospettive d’avvenir (vocabolari, enciclopedie, ecc.). 2. C. popolare, isticonsuntivo agg. Bilancio c. (0 il consuntivo, tuto giuridico attraverso il quale il popolo viene m.), rendiconto dei risultati di un dato periodo di < chiamato ad esprimere la propria volonta su que- tivita: il c. delle spese condominiali; estens.: fare stioni di rilevante paner politica. c. della propria vita. consultivo agg. Che ha facolta di esprimere consunto agg. Logoro, spec. Puso. pareri ma non di deliberare (opposto a deliberaticonsunziéne s. f. 1. lett. Logorament vo): assemblea c. / Parere c. (contrapposto a vinco- esaurimento. 2. Stato patologico caratterizzato « lante), che non deve necessariamente essere osserlento deperimento dell’organismo e da perdita not vato dall’organo che lo ha richiesto. vole di peso corporeo; pop., la tisi. consulto s. m. Visita collegiale a un ammalato da consuocero s. m. (f. -a). Il genitore di un coniu; parte di due o piu medici per stabilire la diagnosi, la rispetto al genitore dell’altro coniuge. prognosi e la terapia della malattia che l’ha colpito. consustanziale agg. Identico quanto al consultore s. m. (f. -trice). 1. Persona chiamata sostanza e alla natura: attributo delle tre perso! a dare il suo parere su determinati argomenti. 2. della SS. Trinita. Membro di un consiglio o consulta. consustanzialita s. f. Identita di sostanza e consultorio s. m. Organismo che fornisce la natura nelle tre persone della SS. Trinita. - consulenza di esperti in materia spec. igienica e soconsustanziazione s. f. La dottrina eucaristi ciale: c. antitubercolare, prematrimoniale. di Lutero, secondo cui il corpo di Cristo nell’Euc consultare v. tr.

consumare! v. tr.

1. Sollecitare un consiglio, un

1. Finire a poco a poco con

Puso, logorare, esaurire; medio intr. (consumarsi): j

la candela si é gid consumata. 2. Sfruttare, adopefare per un uso determinato: in questa casa si con-

suma troppo gas; questa macchina consuma poca

- benzina anche assol.: consuma poco) / Riferito a cibi e bevande, prendere: c. i pasti in trattoria / Riferito al tempo, impiegare, trascorrere. 3. fig. Riferito all’organismo, stancare eccessivamente, Necossre; medio intr. (consumarsi): deperire / Travagliare, struggere: l’amore la consuma; rifl., tormentarsi: consumarsi di rabbia. consumare’ v. tr. Compiere, condurre a termine: _¢. il sacrificio della messa, del sacerdote, comuni-

carsi col pane ¢ col vino consacrati in precedenza;

restia coesiste col pane, nel pane e sotto il pane (n non si trasforma in Giese !

conta s. f. Nella loc. far la c., fare il cont

stabilire cioé, dalla somma dei diti della mano ape: a caso da piu concorrenti, a chi tocca fare una da

cosa. contabile agg. e s. m.

1. agg. Pertinente al

contabilita. 2. s. m. Addetto alla contabilita un’amministrazione.

contabilita

s. f.

1. Parte della ragioner

riguardante la registrazione e il controllo di fa economici e finanziari inerenti all’andamento un’amministrazione. 2. L’insieme delle scrittu contabili di un’azienda e i procedimenti tecnici

registrazione: chindere la c.; c. meccanizzata, cor c. il matrimonio, con la prima unione sessuale fra i puterizzata, a seconda dei mezzi impiegati (macct

due sposi / Perpetrare: c. un delitto.

_

consumato agg. 1. Molto esperto, raffinato: un c. giocatore di poker; iron.: unc. imbroglione. 2. Ma_ trimonio c., quando ha gia avuto luogo l’unione ses-

guale tra i coniugi.

consumatore s. m. ¢ agg. (f. -trice). Utilizzatore

dei beni economici.

consumazione’ s. f. 1. Diminuzione; distruzione

/ fig. Consunzione.

_ durante la Messa.

2. La comunione del sacerdote

consumazidéne” s. f. Compimento, esecuzione: la c. di un misfatto; esaurimento: vendere fino a c.;

ne contabili, computer) / L’ufficio a cid prepost

contabilizzare

v. tr., burocr.

documenti contabili.

Registrare

:

contabilizzaziéne s. f., burocr. Registrazione :

documenti contabili.

contachilometri

s. m. Strumento installato

bordo di veicoli per indicare il numero dei chilom tri percorsi.

contadiname s. m., spreg. Accolta di contadini. contadinésco agg. (pl. m. -chi). Campagnol

rustico, villereccio; spreg., da villano, rozzo.

contadino s. m. (f. -a) e agg. 1. s. m. ~

Chi lavo

eee

i ="

281

spreg. Perhe risiede e lavora in

contemplatére

numero delle operazioni di una macchina e dedurne la produzione e il consumo; c. d’acqua, di gas, d’e— elettrica, per misurarne il flusso; c. di particelle, strumento capace di rivelare il numero di par-

contado s. m. La campagna che si estende intorno alla citta: il c. gretis |© iekere delle per-

ticelle di una sostanza radioattiva che lo attraversa.

sone che vi risiedono.

manutenzione e riparazione di contatori.

contafili s. m. Piccola lente per contare i fili della

trama di un tessuto, e in tipografia e filatelia per controllare il = delle ees Oe contagiare v. tr. (contdagio, ecc.). Comunicare per contagio, riferito a snalatte / fig. Influenzare negativamente, corrompere.

contagio

s. m.

1. Trasmissione di una malattia

da un individuo all’altro o da un animale all’uomo. 2. fig. Influsso dannoso esercitato su una persona dalla consuetudine con altri.

contagiosita

s. f. Capacita di una malattia

infettiva di trasmettersi

contagiéso agg.

per contagio.

contagio.

1. Di malattia che si trasmette

2. fig. Che si comunica facilmente

agli altri: allegria c.; lo sbadiglio é c.

contagiri s. m. Strumento per determinare

il

contatorista

s.

m.

(pl.

-i).

Addetto

alla

contattare v. tr. Interpellare, mettersi in contatto,

avere un incontro, un colloquio con qlc. contatto s. m. 1. Stretto accostamento di due

corpi relativamente a tutta o a una parte della superficie: essere, porre a c.; venireac. 2. fig. Rela-

zione, rapporto: mantenere i c. con qlc.; stare a c. col pubblico, spec. come espletamento di un lavoro. 3. Collegamento: c. telefonico, radio / C. elettrico, collegamento fra due conduttori, che permette il passaggio di corrente dall’uno all’altro.

contattologia

s. f. Lo

studio e la tecnica

dell’applicazione delle lenti a contatto, contattdlogo s. m. (pl. -gi o -ghi). Ottico specializzato in contattologia. contattére s. m. Apparecchio per chiudere e aprire a distanza circuiti elettrici.

numero dei giri di un corpo rotante in un determinato tempo. contagocce s. m., invar. Dispositivo per versare goccia a goccia un liquido; scherz.: col c.,a-poco.a poco e con fatica: are col c. container s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. containers). ‘Contenitore’: grande cassone

cénte s. m. Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di marchese; la persona che ne é insignita.

metallico di misure standardizzate, impiegato per il

Valutare, determinare mediante un calcolo o un computo, calcolare: c. la spesa necessaria ad un lavoro / Mettere in conto, comprendere in un conto: c. in fattura le spese d’imballo e trasporto. 2. intr.

trasporto di merci per terra, mare, cielo. con ev. tr. (contamino, ecc.). 1. Infettare, corrompere; deturpare, macchiare / fig. Disonorare. 2. Fondere elementi di diversa provenienza letteraria (cfr. CONTAMINAZIONE).

contaminatore s. m. (f. -trice). Chi contamina;

anche agg.: esalazioni contaminatrici.

con mes. f. 1. Contatto fisico o morale perturbatore dell’equilibrio igienico o dei valori tradizionali 0 individuali; corruzione. 2. Artificio consistente nella fusione di elementi di diversa provenienza nella composizione di un’opera letteraria. contante agg. Di somma di denaro costituita da monete e bile di banca: denaro c.; anche s. m.

(genrl. al pl.): pagare in contanti. contare v. tr. e intr. (cdnto, ecc.). 1. tr. (assol.). Enunciare la serie dei numeri: c. fino a cinque; sa-

rc. // Valutare una quantita attribuendo i numeri

in ordine progressivo a persone, animali, cose:-c. le carte; c. gli alunni presenti in aula // fig. C. i giorni, le ore, ecc., struggersi nell’attesa; si contano sulle dita, sono in piccolissima quantita; non si contano, sono in gran numero / Limitare, concedere con parsimonia: c. i bocconi a gic. // Mettere in conto, considerare: contando le donne e i bambini saranno stati un centinaio / Annoverare, possedere, avere: c. molti successi /Reputare, stimare: non ti contano un fico secco. 2. intr. (aus. avere). Godere di auto-

contéa s. f.

1. Grado o titolo di conte.

Dominio e giurisdizione di un conte.

2,

3. Divisione

amministrativa vigente nei paesi anglo-sassoni.

conteggiare v. tr. e intr. (contéggio, ecc.).

(aus. avere), non com.

1.

Far di conto, contare.

contéggio s. m. L’esecuzione di un calcolo a fini

pratici e immediati:

fare il c. del dare e dell’avere,

delle ore di lavoro, dei costi e dei ricavi / C. alla rovescia, il computo in senso inverso degli istanti di tempo che precedono i lanci delle astronavi.

contégno s. m. 1. Il modo con cui una persona si

atteggia o si comporta in presenza o in rapporto ad altri: avere un c. serio, diguinse: 2. Atteggiamento dignitoso e composto: darsi un c.

contegnoso agg. Atteggiato a serieta, distinzione,

oppure a ostentata imperturbabilita e sussiego.

contemperaménto

s. m. L’adattamento l’una

con l’altra di cose che si compensino a vicenda. contemperare v. tr. (contémpero, ecc.)., talk Adattare alla sostanza, alla qualita, alle caratteristi-

che di qlcs. / Moderare, correggere, mitigare. lett. Mescolare in giuste proporzioni.

2.

contemplabile agg. Che si pud o si deve prendere

in giusta considerazione. contemplare v. tr. (contémplo,

ecc.).

1

Guardare a lungo, con particolare intensita, dovuta

©

te / Proporsi, sperare: conto di partire domani.

a meraviglia o ammirazione: c. il panorama; una bella donna / Riferito al contenuto del pensiero, fissarlo (astraendosi dal mondo circostante) in una visione interiore, in una meditazione: c. la grandezza, la gloria divina, 2. Di legge, regolamento, disposizione, provvedimento, prevedere, considerare: _ la legge non contempla un caso del genere.

misuratore del tempo in secondi. _contata s. f. Riscontro alla buona: dare una c. contato agg. Limitato per quantita: denaro c.; inuti c.; avere i giorni c., esser prossimo alla mora una scadenza.

Esclusivamente rivolto alla meditazione religiosa — della divinita e della vita ultraterrena (contrapposto ad attivo): vita c.; atteggiamento c. 2. s. m. Chi si dedica alla contemplazione come esperienza spirituale. ;

rita, di credito: é una persona che conta molto // Avere importanza: ger non conta // Narrare, riferire, raccontare // Fare assegnamento: conto su di

eputaveciudl

s. m.

Strumento

o congegno

itatéres.m. Apparecchio per determinare il

contemplativo

agg.

e

s.

m.

1.

agg.

contemplatére s. m. e agg. (f. -trice). Dedito alla —

282

contemplaziéne meditazione di cose divine; contemplativo.

contemplaziéne s. f. Insistenza prolungata dello’

sguardo o del pensiero su una fonte di meraviglia o di ammirazione / part. Meditazione abituale rivolta alle cose divine o spirituali: Je dolcezze della c. contémpo s. m. Nella loc. nel o al c., nello stesso tempo, frattanto. contemporaneamente avy. Nello _ stesso momento o periodo di tempo (in cui un altro fatto ha luogo). ; contemporaneita s. f. L’aver luogo nello stesso tempo, coincidenza nel tempo: /a c. di due fatti / astratto. Il| complesso dei fenomeni culturali e spirituali dell’eta presente. contemporaneo

agg. Che ha luogo, accade, si

svolge, vive in uno stesso periodo di tempo: due av-

venimenti c.; due autori quasi c.; storia c., la piu re-

cente / Appartenente alla medesima eta; anche come s. m.: i c. di Dante. contendénte agg. e s. m. Avversario in una lite,

contesa, gara, ecc.

conténdere v. intr. e tr. (coniugato come téndere). 1. intr. (aus. avere). Disputare, litigare / Gareggiare, essere in competizione: c. per la vittoria, per il successo. 2. tr. Cercar di ottenere per sé a spese d’altri: c. il posto di dirigente a un collega / fl. reciproco (contendersi). Fare a gara per otteneTe: contendersi un primato, un premio. contenénza s. f. Capacita di contenere.

contenére y. tr. (coniugato come fenére).

1.

Ricevere, accogliere in sé, avere nel proprio interno: uno stadio capace di c. centomila spettatori; la damigiana contiene 50 litri di vino /Comprendere come argomento: il libro contiene grandi massime di vita. 2. Impedire l’avanzata di qlc. o qlcs.: c. il nemico, la piena del fiume; frenare, reprimere: c. le lacrime, lo sdegno; limitare, ridurre: c. la spesa pubblica // rifl. (contenersi). Moderarsi, reprimere la collera o lo sdegno: contenersi a stento. 3. medio intr. Comportarsi: contenersi da persona civile. conteniménto s. m. Capacita di contenere nel sign. di limitare, frenare: i] c. della spesa pubblica. contenitdre s. m. Recipiente funzionale portatile © anche inserito in una macchina / Container.

contentabile contentatura. contentare

agg.

Di

pid

o

meno

v. tr. (conténto, ecc.).

facile

1. Lasciare

soddisfatto qlc. acconsentendo ai suoi desideri; appagare:

nessuno

riesce a contentarmi.

2. medio

intr. (contentarsi). Essere soddisfatto, appagarsi: mi contento di poco. contentatura s. f. Disposizione naturale a essere 0 dichiararsi soddisfatto: essere di difficile c.

contentézza s. f. Lo stato d’animo (e le relative

- dimostrazioni) di chi é molto soddisfatto o si rallegra di una situazione o di un fatto.

contentino s. m. Quanto viene aggiunto in piu del

promesso o del dovuto. contentivo

agg. Atto a trattenere, a contenere:

bendaggi c. di fratture ossee. contento agg. e s. m. I. agg. Soddisfatto, compiaciuto, appagato: esser c. di una spesa, del

propre lavoro; terc. qlc., appagarne un desiderio // isibilmente lieto; allegro; cor c., persona pacifica, buontempone (talvolta, pero, paccioccone, scioccone). 2.8, m. Soddisfazione piu o meno visibilmente espressa, allegrezza.

contenutismo s. m. Atteggiamento estetico che peivilegia il contenuto nei confronti dell’aspetto formale.)

contenutista s. m. (pl. -i). Scrittore o critico attento ai valori del contenuto.

contenutistico agg. (pl. m. -ci). Concernente il contenutismo (tendenze c. del realismo letterario ottocentesco) © il contenuto di un’opera (aspetto, valore c.). contenuto! agg. Serio, moderato; poco espansivo / Sobrio, misurato, dignitoso.

contenuto? s. m. Cio che si trova all’interno di un

recipiente: il c. di un fiasco, di una cassetta / Argomento, materia trattata: il c. di un romanzo.

contenzidne s. f. 1. Riduzione o contenimento

entro certi limiti di spazio /Immobilizzazione: letto di c., su cui, con cinghie, vengono immobilizzati gli alienati o i detenuti in preda ad agitazione furiosa. 2. In med., il comprimere, il contenere, spec. in chi-

turgia: c. di un’ernia, di una frattura. contenzidso agg. es. m.

1. agg. Relativo a una

contesa giudiziaria. 2. s, m. Complesso di organi e procedimenti relativi alle controversie tra il cittadino e lo stato (c. amministrativo, contabile, tributario), tra stato e stato (c. diplomatico), 0 tra il privato e ’impresa relativamente a compensazioni 0 risarcimenti.

conterie

s. f. pl. Perle

di vetro

di diversa

grandezza e di svariati colori, che servono per ricami, passamanerie, monili.

contérmine

agg. Di territori che abbiano

in

comune il confine: /a Francia e i paesi c.

conterraneo

agg. e s. m. Dello stesso luogo

d’origine, concittadino, compaesano.

contésa s. f. 1. Disputa, lite; contrasto, scontro di idee, di interessi. 2. lett. Gara. contessa s. f. Dama insignita di titolo e giurisdizione comitale / Consorte di un conte. contéssere v. tr. (contésso, ecc.), lett. Intrecciare strettamente, tessere insieme.

contessina s. f. La figlia di un conte. contestabile agg. Oppugnabile, discutibile.

contestare v. tr. (contésto, ecc.). 1. Comunicare formalmente l’attribuzione di un reato: c. una contravvenzione. 2. Impugnare la illegittimita o la ve-

rita di qles.: c. una sentenza, la versione di un fatto

// assol. Assumere e dimostrare un atteggiamento

fortemente critico nei confronti delle strutture politiche, economiche, sociali del proprio tempo.

contestatore s. m. (f. -trice). Fautore della ‘contestazione’ sul piano culturale e socio-economico.

contestazione s. f.

1. Notifica formale di un

reato. 2. Impugnazione formale di un fatto / estens. Opposizione piu o meno fondata, spec. da parte dei giovani, nei confronti delle strutture socio-economiche e culturali dell’eta contemporanea, ritenute ormai sorpassate e completamente da rinnoyare.

contéste

s.

m.

Chi

rende_

testimonianza

unitamente contésto strettamente svolgimento

ad altri. agg. e s. m. 1. agg. (/et.). Intessuto, intrecciato o connesso. 2. s. m. Lo di uno scritto o di un discorso nel suo complesso: il significato si desume dal c. 3. Il complesso di fatti, ideologie e personaggi che caratterizzano un periodo storico o letterario: esaminare uno scrittore nel c. dell’epoca in cui é vissuto.

contestiiale agg.

1. Attuato nell’ambito di un

contesto. 2. Nel linguaggio giuridico, di fatto che si sia verificato contemporaneamente a un altro.

contestiialita s. f. L’essere contestuale.

contézza

s.

f., lett.

Conoscenza

piena

e

particclarae. consapevolezza: aver c. di qlcs.

contiguita

s. f. L’essere

contiguo;

viginenaal Papi 4, es a4.

|

Ve

ke tempo, prossimita. \ediate vicinanze, due case c.; due terreni c.

mtale nel

agg.es.m.ef. 1.

Che si trova

continente o lo riguarda: cittd c.; regione c.;

blocco c. 2.8. m. e f. Chi abita nel continente, spec. con riferimento agli abitanti della penisola italiana nel linguaggio degli abitanti delle isole: sposare una c.; anche come_agg.: un funzionario c.

continentalita s. t Carattere continentale. continénte! agg. Moderato nella soddisfazione

dei bisogni e delle esigenze; modesto, frugale.

continente? 2 s. m. 1. I maggiori complessi di terre

emerse, isolati da oceani: C. antico (Europa, Asia, Africa), C. nuovo (le due Americhe), C. novissimo

(Australia), C. antartico, !’Antartide. 2. dial. La penisola italiama per gli abitanti delle isole.

continénza

s.

f. Moderazione

nel soddisfa-

cimento di esigenze, bisogni, piaceri / Astinenza.

contingentaménto

s. m.

Limitazione

fissata

tr.

(contingénto,

ecc.).

dallo stato alle importazioni ed alle esportazioni di determinati prodotti allo scopo di riequilibrare la bilancia economica.

contingentare

v.

Sottoporre a contingentamento.

contingénte s. m. e agg. 1.s. m. Parte assegnata

© imposta come contribuzione, quota di ripartizione, porzione spettante a ciascuno; c. d’importazione, ammontare massimo fissato dallo stato all’im-

portazione di uno o piu prodotti // Forza numerica

dell’esercito in una determinata situazione; c. di leva, il numero dei cittadini da chiamare alle armi per

ciascuna classe. 2. agg. e s. m. In filosofia, accessorio, eventuale, accidentale.

contingénza s. f. 1. Accidentalita, eventualita, possibilita di essere o non essere. 2. Occasione, circostanza, congiuntura, spesso straordinaria, triste o dolorosa: le c. della vita. 3. Indennita di c., parte della retribuzione che varia di pari passo con I’indice del costo della vita.

continiiabile agg. Proseguibile.

continilare v. tr. e intr. (continuo, ecc.). 1. tr. Proseguire senza interruzioni, o dopo un’interruzione, nello svolgimento di un’azione: c. il viaggio; c..a parlare, a mangiare / assol. Andare avanti, seguitare: cosi non é possibile c.! 2. intr. (aus. essere e avere). Durare: la pioggia é continuata tutta la notte (la neve ha continuato a cadere tutta la notte)/ Perseverare, persistere / Prolungarsi nello spazio 0 nel tempo: /a proprieta continua nell’altra vallata; la nostra vita continuera nell’aldila.

continiiativo agg. Che ha carattere di continuita. continiiato agg. Ininterrotto. continuatore s. m. (f. -trice). Chi prosegue in un’attivita gia iniziata da altri.

continiiaziéne s. f. Prosecuzione nel tempo o

Ma

ee

se

contrabbandare

‘uno o piu altri: il c. della ditta. cénto s. m. 1. genre. (fam.). Qls. calcolo aritmetico: far dic. 2. Operazione diretta alla pratica definizione di un risultato contabile: revisione dei c.; liquidare i c.; fig.: a c. fatti, tutto considerato; alla ps dei c., infine, da ultimo; uno che sa il c. qic., far valere le a 59 ragioni; chieder c., domandare ragione a qic. del suo operato; dar c., render c., rispondere di sé e delle proprie azioni; rendersi

c., spiegarsi, comprendere. 3. Complesso di scritture contabili // part. Operazione e scrittura di banca che danno luogo a particolari rapporti tra la banca



ed un cliente: aprire un c.; avere un c. in banca; c.

,

corrente, contratto col quale le parti convengono di annotare in un conto i crediti derivanti da reciproci versamenti: c. corrente bancario; c. corrente postale /Documento contabile con varie finalita: c. spese // com. Somma da pagare o da riscuotere in saldo di prestazioni o consumi: il c. del ristorante, della sarta; tener c., prender nota; in c. di, a titolo di; per

c. di qic., a suo nome; per c. mio, per quel che mi riguarda (anche, da solo, a titolo personale: me ne sto per c. mio; gli affari me li fo per c. mio); nel c. di qic., nei suoi riguardi; a (ogni) buon c., ad ogni modo, intanto, per il momento; per un c... per V'altro,

da un lato... dall’altro; é@ un altro c., un’altra questione, un altro paio di maniche. 4. Opportunita,

guadagno, vantaggio: gl/i torna c., V. TORNACONTO; non mette c., non ne vale la pena. 5. Stima, pregio, considerazione: tenere in

gran c.; non fare alcun c.

di qlc. o di qics., non attribuirgli alcuna importanza; tenere di c., custodire, conservare con cura.

Assegnamento: fo c. di venire domani. contorcere v. tr. (coniugato come {forcere). Torcere ripetutamente e con forza / rifl. (contorcersi). Divincolarsi; piegarsi su se stesso, muoversi cersi dalle risa.

contorciménto s. m. Violenta contrazione — spasmodica. contornare v. tr. (contdérno, ecc.). Cingere, circondare; guarnire / fig. Avere intorno a sé; anche x rifl.: contornarsi di persone equivoche. ee contoérno s. m. 1. Linea o complesso di linee che delimitano una figura o un’immagine: un disegno dai c. sfumati/ Profilo: un volto dai c. delicati /Linea perimetrale: un’isola a c. frastagliati / Parte della moneta che é compresa tra gli orli del dirittoe — del rovescio e ne rappresenta lo spessore. 2. non — com. Aggruppamento di persone in cerchio: unc,

di curiosi / al pl. Adiacenze, dintorni. 3. Porzione di verdure o legumi che si consuma con la carne o col pesce.

contorsione s. f. Atteggiamento e movimento del

continiiita s. f. Estensione non interrotta nel tempo: impiego a carattere di c.; linearita di svolgimento: uno scritto che manca di c. / Soluzione di c., interruzione nel tempo o nello spazio, distacco.

atteggiamenti e movimenti forzati e innaturali mediante un continuo esercizio ginnastico e tecniche particolari di torsione del busto e degli arti. :

1. Non interrotto nel tempo; che

interrotto nello spazio: una catena c. di montagne.

2.In elettricita: corrente c., di verso e intensita co-

‘contitolare agg. es. m. ef, Titolare unitamente a

—__

scompostamente: contorcersi per il dolore; contor-

corpo che devia, torcendosi, dalla normalita.

continuo agg.

3



6.

nello spazio; ulteriore svolgimento; in'c., di seguito, senza interruzione. ;

; avviene o si succede senza soluzione di continuita: é _ pioyuto per tre giorni c.; assiduo, insistente: pianto _ ¢.; di continuo, senza interruzione: piove di c. /Non

“4

suo, esperto nella sua professione; rivedere i c. a qic., indagare sul suo comportamento; fare i c. con

contorsionismo

s.

m.

L/assunzione

;

di

contorsionista s. m. e f. (pl. m. -i). Artista di

circo che si esibisce in numeri di contorsionismo.

contorto agg. Deviato dalla consueta posizione0

configurazione, anormale, storto: un ulivo tutto c./

fig. Oscuro, sforzato: contrabbalzo s. nell’espressione colpire mento iniziale del suo

contrabbandare

un Guasch (of ey m. Quasi esclusivamente la palla i] di c., colpirla al m« rimbalzo sul terreno. _

v.

tr.

Introdurre

_

contrabbando / fig. Spacciare per vero ci6 che invece é falso. contrabbandiére s. m. (f. -a). Chi esercita il contrabbando; anche come agg.: nave c. contrabbando s. m. Entrata, uscita o circolazione clandestina di merci con violazione delle leggi doganali: fare il c.; reprimere il c. di sigarette if fig. (scherz.). Di c., di nascosto.

contrabbassista s. m. e f. (pl. m. -i). Sonatore, sonatrice di contrabbasso.

contrabbasso

s. m.

1. Strumento ad arco di

sonorita piu grave e profonda del violoncello, a tre, quattro o cinque corde / Sonatore, sonatrice di tale strumento. 2. Come apposizione, anche a proposito di altro strumento, per indicarne la tonalita piu bassa fra quelli della famiglia cui appartiene: trombone c.; flicorno c.

contraccambiare

v. tr. (contraccambio,

ecc.).

Dare o fare in cambio di qlcs. che si sia ricevuto: c. un dono, gli auguri / Riferito a persona, ricompensarla dimostrandole concretamente la propria gratitudine.

contraccambio

s.

m._

Liazione_

di

contraccambiare / Cosa data o ricevuta in cambio di un’altra. contraccettivo agg. e s. m. Antifecondativo, anticoncezionale. contraccolpo s. m. Urto di rimando ad un colpo / fig. Ripercussione, conseguenza.

contrada

s. f.

1. arc. Rione cittadino; part.

ciascuno dei diciassette quartieri in cui si divide la citta di Siena per la disputa del Palio. 2. region. Via, strada; traversa di una strada cittadina. 3. poet. Regione, territorio.

contradaiolo s. m. Appartenente a una contrada di Siena; anche agg.: entusiasmo, fanatismo c.

contraddanza s. f. Danza di origine inglese, in

ritmo binario, ballata da coppie disposte di fronte.

-contraddire

v.

tr.

(coniugato

imperativo contraddici).

come

dire;

1. Contestare radicalmen-

:

|

artiglieria c. (anche s. f.: la contraerea).

contrafagotto (0 controfagétto) s. m. Strumento

musicale della famiglia dei legni, di ambito grave, tagliato un’ottava sotto al normale fagotto. contraffare v. tr. (coniugato come fare). Imitare nella voce, nei gesti, nel comportamento, per scherzo o caricatura / Riprodurre qlcs. al fine di spac-

ciarlo per originale,

falsificare / Alterare, p. es. la

voce, per sembrare un altro; rifl. (contraffarsi), tra-

sformarsi, alterare il por aspetto. contraffatto agg. Imitato, alterato, falsificato /

Storpiato,

deformato: lineamenti c. dal dolore.

contraffattére

s,m.

(f. -trice).

fraudolento, falsificatore.

contraffaziéne

s. f. Imitazione

Imitatore

fraudolenta,

falsificazione. contrafforte s. m. 1. Elemento strutturale diretto a neutralizzare le spinte di una costruzione di notevole sviluppo verticale o comunque soggetta a notevoli sollecitazioni orizzontali. 2. Diramazione secondaria di una catena montuosa, che si protende in una regione spianata. Somase es (0 controgénio) s. m. Avversione connaturale; spec. nelle locc. avv. a contraggenio,

di contraggenio, malvolentieri.

contralisei v. CONTROALISEI.

coma

s. m. Altare eretto dirimpetto a un

tro.

contralto s. m. e agg. 1. s. m. La pit grave delle voci femminili e delle voci bianche dei fanciulli / La persona che canta con chiave di do sulla terza strumenti che, fra quelli no un ambito di suono

tale voce / Chiave di c., la linea del rigo. 2. agg. Di della propria famiglia, hanpiu grave: sassofono c.

contrammiraglio s. m. Il pit basso grado di

ammiraglio nella marina militare, corrispondente a generale di brigata dell’esercito. contrappasso! s. m. Rigorosa corrispondenza della pena alla colpa: la legge del c. in Dante.

contrappasso’ s. m. Passo di danza col quale

qlc., opporgli prove che dimostrino il contrario di

due ballerini, dopo essersi allontanati, s’incontrano di nuovo.

quanto sostiene / rifl. (contraddirsi). Parlare o agire in contrasto con quanto si é detto o fatto prima o con quanto si era lasciato prevedere.

verifica l’esattezza o il risultato dei primo. contrappesare v. tr. (Contannesy ecc.).

_ te, negare: la realta contraddice le sue previsioni; c.

contraddistinguere

v.

tr.

(coniugato

come

contrappéllo s. m. Secondo appello, col quale si

Equilibrare mediante l’aggiunta

distinguere). Contrassegnare o caratterizzare con un segno distintivo.

Compensare.

contraddittore s. m. (f. -trice). Oppositore in una discussione. contraddittdrio agg. ¢ s. m. 1. agg. Incoerente,

trappesarsi), Equilibrarsi, contrappeso s. m. Peso parte il peso di una massa bilanciare (anche fig.). contranppamite agg.

‘incerto: comportamento c.; al pl., di fatti o parole contrastanti, che si contraddicono a vicenda: ordini c.; giudizi c. 2. 8. m. Discussione pubblica fra due persone che sostengono opinioni contrarie.

contraddiziéne s. f. 1. Opposizione, contrasto, derivante da incoerenza o inconciliabilita: cadere in

c.; spirito di c., tendenza ostinata a contraddire sistematicamente altri. 2. Rapporto di opposizione fra due asserzioni o due fatti di cui l’uno escluda Yaltro o comunque sia in contrasto con l’altro; in filos.: c. in termini, incompatibilita di due giudizi contrastanti che contengono gli stessi termini: es. il

mondo é eterno - il mondo é stato creato // al pl. Le

arole o i fatti che denotano incoerenza 0 reciproca inconciliabilita: esposizione piena di contraddizioni.

contraénte agg. e s. m.

-

af ie,

ey, fs

284

contrabbandiére

un contratto.

Chi si obbliga mediante

contraéreo agg. Diretto alla difesa attiva contro

gli aeroplani da caccia e spec. da bombardamento:

1.

di un peso / fig.

2. Pesare, soppesare / fig. Valutare,

ponderare: c. il pro e il contro // rifl. reciproco (con-

tabile. contrappérre

compensarsi. che equilibra in tutto o in mobile; far da c., contro-

Raffrontabile,

v. tr. (coniugato

confron-

come porre).

Opporre come ostacolo o contrasto / rifl. (contrapporsi). Opporsi, mettersi in urto.

contrapposiziéne

s.

f.

Giustapposizione

dinamica: c. di concetti, di immagini, di argomenti.

pomtrappasa agg. e s.m.

1. agg. Raffrontato,

posto di fronte: concetti, argomenti c. 2. s.m. Cosa © persona in antitesi ad un’altra / Contrapposizio-

ne, contrasto; per c., al contrario.

contrappuntista s. m. e f. (pl. m. -i). Studioso di

contrappunto; pit’ com., di compositore che eccelle nella tecnica contrappuntistica. contrappuntistico agg. (pl. m. -ci). Relativo alla realizzazione del contrappunto musicale. contrappunto s. m. L’arte di combinare con una~ data melodia, o ‘canto dato’, una o piu melodie pi un

285 | o meno autonome: il magico c. del Palestrina. contrare v. tr. (contro, ecc.). Nel pate del bridge,

| opporre o dichiarare il ‘contre’ / Nel pugilato, colpire di rimessa. contrariaménte avv. Inversamente, al contrario.

contrariare v. tr. (contrdrio, ecc.). :: Contrastare, ostacolare, impedire, spec. sul piano _ del giudizio e dei propositi: mi contraria sempre in | tutto. 2. Deludere, seccare, infastidire: /'estto mi ha molto contrariato. contrariato agg. Infastidito, seccato, urtato.

contrarieta s. f. 1. lett. Reciproca opposizione,

| contrasto.

2. Situazione o condizione sfavorevole,

ostile: Je c. della sorte /Sentimento di ostilita, di av-

versione: non saper nascondere la propria c.

con iO agg. e s. m. 1. agg. In reciproco ' contrasto, opposto: idee, opinioni c. // Che va 0 viene in senso inverso: venti c. alla navigazione // Osti_ le, sfavorevole: Ja sorte glifu c. 2. s. m. L’opposto, _ Pinverso: dire il c. di cio che si pensa; al c., all’op-

posto; avere

gics. in c., non aver nulla in c., da op-

porre; fare il Bastian c., ’oppositore per partito

preso.

contrarre v. tr. (coniugato come trarre). 1. _ Ritrarre in sé, restringere, accorciare, corrugare: c. le labbra, un muscolo, le ciglia / Ridurre, limitare:

c. le spese. 2. Prendere per contagio: c. un’infezio-

ne / Assumere come impegno contrattuale: c. un debito / Stringere: c. un vincolo d’affetto / Conclu-

dere, stipulare: c. un‘alleanza; c. matrimonio, sposarsi. contrassalto s. m. Assalto con cui si reagisce ad un altro; contrattacco.

contrassegnare v. tr. (contrasségno, ecc.). Distinguere, caratterizzare con un contrassegno.

contrasségno! s. m.

1. Segno, nota particolare

che distingue o caratterizza: mettere un c. sulla valigia. 2. Attestato: c. di stima. contrasségno? (0 contr’asségno) loc. avv. 0 agg. Modalita di pagamento di una merce trasportata, consistente nell’ordine dato al vettore di riscuotere Vimporto dal destinatario alla consegna. contrastante agg. Discordante, totalmente o parzialmente contrario. contrastare v. intr. e tr. 1. intr. (aus. avere). Essere in opposizione, in disaccordo, discordare: provvedimento che contrasta con lo spirito della Costituzione / Lottare: c. con la miseria / Discutere: c. sul prezzo; assol., litigare: quei due sono sempreac.

2. tr. Avversare, ostacolare; c. il passo a

qic., resistergli. contrastato

agg.

1. Combattuto,

ostacolato,

faticoso: una partita molto c.; una scelta molto c. 2. Discusso: un successo piuttosto c. contrasto

s. m.

1. Ostacolo,

impedimento:

mettere qlcs. a c. fra due corpi, in modo da opporre

resistenza al loro avvicinamento / Reciproca opposizione; disaccordo: pareri in evidente c. / Conflitto, contesa, discordia; opposizione: senza c., senza re-

sistenza / Contrapposizione: un felice c. di luci e ombre. 2. In fotografia, o in televisione, la proprieta che ha un’immagine di far apparire con maggior o minor risalto le differenze fra i toni chiari (luci) e scuri (ombre) / In radiologia: mezzi di c., sostanze introdotte nell’organismo con varie modalita, per ottenere una migliore visualizzazione degli organi ~~ ' sottoposti ad esame radiologico.

-contrattabile agg. Che puo essere oggetto di

contrattazione.

-contrattaccare G

v.

tr.

(contrattacco,

con-

contributo trattacchi, ecc.). Tentare di annullare i vantaggi del nemico passando nuovamente all’attacco delle posizioni perdute / fig. Replicare con decisione alle argomentazioni di un avversario; nello sport, passare all’attacco per rimontare uno svantaggio. contrattacco s. m. (pl. -chi). Azione di guerra diretta ad annullare o almeno a contenerei progressi raggiunti da reparti nemici attaccanti; muovere, passare al c., contrattaccare (anche, fig.). contrattare v. tr. Discutere sul prezzo e sulle

condizioni di vendita o di acquisto di

quisto di) un’automobile,

(di) una

qlecs.: c. (l’ae-

villa; assol.: é

molto abile nel c. / genre. Stabilire in comune le modalita di gles.: ¢. un prestito.

contrattaziéne

s.

pra-vendita.

contrattémpo

f.

Operazione

s. m. Impedimento,

di

com-

ostacolo al

tempestivo svolgersi di un’azione; circostanza per lo pil inattesa e sgradevole. contrattile agg. Che ha la proprieta di contrarsi.

contrattilita s. f. Sie di contrarsi. contrattista s. m. o f. (pl. m. -i). Impiegato legato

all’azienda da cui dipende da un contratto particolare o a termine; part., il docente universitario assunto con un contratto quadriennale.

contratto! agg. Teso, tirato: muscoli c. nello sforzo; rattrappito: mano c.

contratto? s. m. Accordo di due o pit parti per

costituire, modificare o estinguere un rapporto giu-

ridico: stipulare un c.; c. di vendita / C. collettivo di lavoro, accordo stipulato tra associazioni sindacali contrapposte (lavoratori e imprenditori), con il quale vengono stabilite norme che disciplinano i rapporti individuali di lavoro; c. a termine, forma d’assunzione al lavoro per un periodo di tempo presta-

bilito // genre. Patto. contrattiiale agg. Pertinente al contratto: clausola c.; forza c., la capacita d’imporre le proprie richieste e rivendicazioni nella stipula dei contratti collettivi contrattura

o aziendali di lavoro. s. f. Contrazione involontaria,

persistente, di uno o piu muscoli.

contravveléno s. m. Antidoto, rimedio contro un

veleno.

contravvenire v. intr. (coniugato come aus. avere). Trasgredire: c. a un divieto.

venire;

contravventore s. m. (f. -trice). Chi contravviene a un divieto di legge o a un patto.

contravvenzione s. f. Trasgressione a un divieto contenuto in una norma giuridica: cadere in c.// La contestazione del reato e l’oblazione che lo estingue, multa: fare una c.; pagare la c.

contraziébne

s. f.

1. Restringimento,

rag-

grinzamento; in fisiologia, proprieta che hanno i muscoli di ridurre la loro lunghezza aumentando di speecore // fig. Riduzione, diminuzione: c. delle venite. 2. In linguistica, fusione di vocali (p. es. contrordine da contro-ordine).

contre

s. m. fr. (in it. s. m. invar.).

‘Contro’: comunicazione con la quale un giocatore

di bridge avverte l’avversario di non ritenere possibile il gioco da questi dichiarato.

contibilante s. m. e f. Chi é tenuto a pagare

imposte o tributi a un ente pubblico, ailo stato.

contribilire v. intr. (contribuisco, contribuisci, ecc.; aus. avere). Cooperare, concorrere, apportare il proprio contributo: c. alle spese di casa.

contributo s. m.

1. Offerta individuale per il

raggiungimento di un fine al quale concorrono e

collaborano pit persone: c. in denaro / Parte che

aay eee le Le are Or — ee

_

ht

Se

ae

contribuziéne

:

ear a ciascuno di una spesa comune / Contribuione dello stato o di altri enti pubblici a favore di 7

4

opere di bonifica, di industrie, ecc. 2. Libro, memoria, sapgio con cui l’autore si propone di giovare allo studio o alla soluzione di un determinato proble-

Sor

__-

ma scientifico, storico o letterario. 3. Somma che lo

stato o un ente pubblico esige, a titolo di parziale ____rimborso per opere di pubblica utilita, dai beneficiaer ricdl Suess 4. Versamento percepito da un ente speciale a scopo di esercizio: c. sindacali; c. previlenziale, somma che, nel rapporto di assicurazione sociale, deve essere versata Chilignipmanente all’istituto assicuratore in misura proporzionale all’ammontare della retribuzione.

contribuziéne

s. f. Apporto

di denaro o di

energie, cooperazione / concer. Contributo.

contristare

v.

tr.

Affliggere

o

-avvilire

profondamente / medio intr. (contristarsi). Rimanea te profondamente turbato, addolorato. ah contrito agg. Pentito di una colpa o di un fatto _ commesso, mortificato, accorato. contrizione s. f. Sentimento pungente di rimorso e di pentimento per le colpe commesse; teologica_ mente, pentimento perfetto in quanto determinato ____ dall’amore di Dio (contrapposto ad attrizione); atto _ dic., preghiera mediante la quale si esprime il penti- mento. contro prep., avv. es. m. 1. Come prep., indica movimento di opposizione (navigare c. vento; marciare c. il nemico), fig. inteso come

‘avversione’

(animosita c. gic.) 0 come ‘ostilita o contrasto’ (agire c. la volonta del padre), o posizione antistante (era yoltato c. il muro; erano in piedi l’uno c. l’altro) / Insieme a di forma la loc. prep. contro di: si levo contro di me; parlo c. di lui. 2. Come avv., in_ dica opposizione pura e semplice: votare c., esser c., dare c.; dic., dirimpetto; per c., al contrario. 3. Come s. m.: il pro e il contro, cid che € a favore e cid che

é contrario / Nel bridge, v. contre.

controaccusa s. f. Accusa mossa dall’accusato

all’accusatore.

_

- controaliséi

(0 contraliséi)

s. m.

pl. Venti

costanti di alta quota (3-4000 m) che spirano in senso contrario agli alisei. controbattere v. tr. 1. fig. Rintuzzare, confutare: _ ¢. un’accusa, un’argomentazione. 2. propr. Ribat-__ tere colpo per colpo; part., cercar di neutralizzare _ Partiglieria nemica col tiro della propria. controbatteria s. f. Fuoco d’artiglieria diretto a _ mettere fuori combattimento le batterie nemiche. - controbattuta s. f. Replica in una discussione. - eontrobilanciare v. tr. (controbildancio, ecc.). _ Equilibrare, compensare.

~ controbuffé s. m. Mobile della stanza da pranzo, genrl. disposto di fronte al buffé, di cui ripete, in dimensioni minori, la struttura e le caratteristiche.

-

controcampo s. m. In cinematografia, quadro ae da un punto di vista opposto a quello precelente. vontrocanto s. m. Disegno’melodico secondario sovrapposto 0 sottoposto a quello principale.

_controchiama s. f. Contrappello.

-

controcorrente s. f. 1. Corrente di senso contrario ad un’altra. 2. Come avv., pitt comune la -grafia contro corrente (v. coRnentany

-controdado s. m. Dado che si avvita sopra a un altro per impedirne lo svitamento.

-controdata s. m. 1. Data aggiunta ad uno scritto . ad una lettera per indicare il giorno effettivo della lor spedizione. 2. Data di registrazione della spedi-

zione o dell’arrivo di un:

controdatare

controdata.

~

v.

controdichiaraziéne s. f. Dichiarazione diretta a

modificarne o annullarne un’altra. © controdote s. f. Assegno dotale costituito alla

sposa dallo sposo in misura proporzionale alla dote 1 questa.

controfagotto s. m., v. CONTRAFAGOTTO. controffensiva s. f. Azione militare diretta alla

riconquista di posizioni perdute in precedenza: sferrare una _c. / fig. Vigorosa reazione polemica.

controfigura s. f. Persona che, somigliando nel

fisico a un attore cinematografico, é prescelta per sostituirlo in particolari riprese.

controfilétto s. m. Taglio di carne bovina della

lombata, opposto al filetto.

controfilo s. m. Disposizione delle fibre legnose di traverso rispetto al piano dell’utensile con cui si

lavora il legno.

controfinéstra s. f. Intelaiatura con vetri, interna od esterna alla finestra, per meglio riparare dal freddo e dal vento.

controfidcco

s. m. (pl. -chi). L’estrema e pit

controféndo

s.

piccola delle vele prodiere dette fiocchi. controfirma s. f. Seconda firma apposta a un documento, per controllo o convalida della prima. controfirmare v. tr. Siglare con la controfirma.

m.

Secondo

fondo

di un

recipiente, aggiunto per robustezza o per ottenere una intercapedine che serva da nascondiglio.

controgénio v. CONTRAGGENIO.

controgiréllo s. m. Taglio di carne bovina nella

parte alta della coscia accanto al girello.

controindicare

v.

tr.

(controindico,

con-

troindichi, ecc.). 1. Indicare a margine di una pagina, a titolo di annotazione. 2. Segnalare come inopportuno o dannoso (v. CONTROINDICAZIONE).

controindicaziéne

s. f.

1. Nel

linguaggio

medico, la presenza di uno o pit fattori che sconsigliano uso di un farmaco o lapplicazione di una terapia: farmaco senza controindicazioni. 2. Nota © avvertenza marginale. j

controllare v. tr. (contrdllo, ecc.). 1. Esaminare

attentamente allo scopo di verificare la regolarita, Pesattezza o la validita di qlcs.: c. un documento; c.

Vora; c. i biglietti / Sindacare: c. l’operato di qlc. / Sottoporre a sorveglianza pid o meno stretta, vigila-

re: c. l’attivita di una persona / Nel gioco del cal-

cio: c. la palla, seguirla lungo il suo percorso per impedire che essa venga intercettata e sfruttata dagli avversari; c. /’avversario, seguirlo da vicino per impedirgli di ricevere o giocare la palla. 2. Tenere sotto il proprio dominio (spec. militare 0 economico), dominare, padroneggiare, avere in pugno: c. il mercato della seta; c. la situazione; fig.: c. i propri nervi, frenare gli impulsi, sapersi dominare // rifl. (controllarsi), seguire un criterio razionale di condotta, moderarsi, riflettere sulla portata di singole azioni o parole: controllarsi nelle spese, nel mangiare; controllati, non perdere le staffe! controllato agg. 1. Sorvegliato, padrone dei aed nervi. 2. Amministrazione c., richiesta al triunale da aziende in difficolta, per evitare il falli-

mento.

controlleria s. f. Ufficio, mansioni di controllo:

personale di c., nelle ferrovie, il personale che ha il compito di controllare i biglietti dei viaggiatori.

controllo s. m.

1. Esame condotto

op

garantire la regolarita spec. dal punto di vista

287 ministrativo o tecnologico: il c. dei bagagli, dei bi-

glietti; il c. della qualita di un prodotto /Vigilanza, sorveglianza: il c, dell’ordine pubblico; sfuggire al

c. 2. Azione continuata, diretta a disciplinare un’at-

tivita secondo particolari direttive 0 convenzioni: i/ c. delle importazioni; c. delle nascite / estens. Dispositivo per comandare o regolare il funzionamen-

to di un impianto. 3. Dominio diretto (spec. militaTe 0 economico): avere il c. dei mari; assicurarsi il

c. di una societa / fig. Capacita di dominare i propri

impulsi: perdere il c. dei propri nervi, dare in escandescenze. 4. Persona o ente cui é affidata l’esecuzione di una particolare verifica o di una determinata vigilanza: c. sanitario.

controllére

s.

m.

Chi

svolge

funzioni

di

controllo; p. es. il funzionario che effettua la verifica dei biglietti di viaggio o di corsa. controluce s. f., invar. 1. Luce che modifica quella proveniente da un’altra sorgente luminosa. 2. Come avv. (anche contro luce), in direzione opposta a una sorgente luminosa: collocare c.; guardare in c., ponendo l’oggetto tra sé e la sorgente lu-

minosa; fotografia in c., fotografia presa col soggetto posto fra la macchina fotografica (o da ripresa cinematografica) e la sorgente luminosa. contromano avy. Sul lato della strada opposto a quello normale del traffico. contromarca s. f. Biglietto o gettone che serve da contrassegno, spec. per rientrare in un locale di spettacolo dopo una temporanea assenza.

contromarcia

s. f.

1. Inversione dell’ordine

d’incolonnamento da parte di truppe in marcia. Di veicoli a motore, v. RETROMARCIA.

2.

contromezzanas. f. La vela di gabbia dell’albero di mezzana.

contromisura

s. f. Provvedimento

diretto a

prevenire o neutralizzare azioni o situazioni dannose © comunque pericolose. contromossa s. f. Mossa effettuata per prevenire un’offensiva altrui. contropalo s. m. Nei sistemi di palificazione, palo ausiliario messo a puntello dei pali principali per aumentarne la resistenza.

controparte s. f. La parte avversaria in un processo o in una controversia spec. sindacale.

contropartita

s. f.

1. Contabilita

mediante una o piu scritture correlative dello stesso sistema. 2. Affare condotto zione con un altro a fini di assicurazione sazione; fig., a proposito di quanto si da de a titolo di compensazione.

tenuta

a un’altra in correlao compeno si richie-

contropedale s. m. Tipo di freno per velocipede la cui azione é determinata dall’inversione del movimento dei pedali.

contropélo avv. e s. m.

1. avv. Nel verso

contrario alla piega del pelo: radersic. 2.s. m. Rasatura nel verso contrario al pelo; fig.: fare il c. (oil pelo e il c.) a qlc., sindacarne o criticarne l’operato con malevola pignoleria. controperizia s. f. Perizia presentata da una delle due parti in giudizio, per contestare i risultati della perizia presentata dalla parte avversa. contropiéde s. m. Nello sport, spec. a squadre, contrattacco rapido ed improvviso compiuto nel momento in cui la squadra avversaria é proiettata in avanti; fig.: prendere qlc. di c., alla sprovvista.

controporta s. f. Seconda porta contigua ad una

-

ra

rima, spec. con funzione di riparo dal vento o dal freddo. (

_controproducénte agg. Di azione il cui risultato

controvalore

si rivela opposto ai propositi ed alle previsioni.

contropropésta s. f. Proposta diretta a sostituire © modificare una proposta altrui. controprova s. f. Verifica o integrazione della prova, che si ottiene invertendo l’ordine del primiti-

vo procedimento. contropunta s. f. Organo di sostegno nelle macchine utensili, per sorreggere il pezzo da lavorare fissato alla punta o al mandrino. controqueréla s. f. Querela mossa dal querelato contro il querelante. controquerelare v. tr. (controquerélo, ecc.). Reagire ad una querela sporgendo querela contro il querelante. contréra s. f., merid. Le ore bruciate pomeriggi estivi, destinate alla siesta.

dei

contrordine s. m. Ordine diretto a revocare o modificare un ordine precedente.

controréplica

s. f. Discorso

in risposta alla

replica di un avversario,

controreplicare

vv.

intr.

(controréplico,

controréplichi, ecc. aus. avere). Controbattere con

una ulteriore replica le obiezioni di un avversario.

controricérso

s.

m.

Ricorso

presentato

in

opposizione a quello della parte avversa.

controriforma s. f. La vasta azione riformatrice,

religiosa e morale, svolta dalla Chiesa cattolica nel sec. XVI per contrastare la riforma protestante.

controriformista

s. m.

e agg.

(pl. m.

-i).

Sostenitore o seguace della controriforma. controripa (0 controriva) s. f. La riva che si erge

dalla parte opposta. controrivoluzionario

agg. e s. m. Diretto ad

annullare gli effetti di una rivoluzione; come s. m.,

aderente o partecipante ad una controrivoluzione.

controrivoluzione _ s.

Movimento

_rivo-

controrotaia

di rotaia

fissato

luzionario tendente a neutralizzare gli effetti di una precedente rivoluzione.

s. f. Tratto

parallelamente a quella normale del binario, per conferire maggior sicurezza al binario stesso nei passaggi a livello, o per guidare il bordino delle ruote dei vagoni ferroviari sulle curve e negli scambi.

controscarpa

terrapieni.

s. f. Muratura

di sostegno di

controscéna s. f. Mimica mediante la quale uno

© piu attori, che non partecipano direttamente a un dialogo, ne sottolineano le battute.

controsénso s. m.

}

1. Atto o giudizio contrad-

dittorio, assurdo. 2. Spiegazione o interpretazione_ contraria al significato che si vorrebbe illustrare. controsdle (0 cdntro sdle) avy. Controluce. controspallina s. f. Striscia di panno con i distintivi del grado, da applicarsi sulle spalle della giubba e del soprabito della divisa militare.

controspionaggio s. m. Organizzazione segreta

della quale uno stato si serve per neutralizzare l’attivita spionistica a suo danno da parte di altri stati. controstampa s. f. Impressione che una stampa fresca lascia sopra un foglio postovi a contatto.

controstomaco

loc. avv.

Con

nausea,

con

ripugnanza: mangiare c.; fig., di malavoglia: é un lavoro che faccio c. ;

controtaglio s. m. Il bordo di una lama opposto

a quello di taglio.

controtémpo s. m. Lo spostamento degli accenti forti della battuta sui tempi deboli, per dare un maggiore impulso dinamico alla frase musicale.

controvalore s. m. Valore corrispondente (spec. di una moneta in valuta straniera).

:

=e

se oe .‘

co

baee eth Ces Sea

“ =

8

» ;

7 ji

Wages SNF ae

288

controvénto —

controvénto avv. es. m.

1. avv. In direzione

contraria a quella del vento; fig.: andare c., lo stesso che andare contro corrente (v.). 2. s. m. Elemento di rinforzo contro l’azione del vento, applicato a strutture edilizie, e a scafi navali e di aerei.

controvérsia

s. f.

1. Contrasto di opinioni

sostenuto con ragioni proprie da ciascuna delle par-

ti; disputa, dibattito; disaccordo difficilmente conciliabile. 2. part. La questione su cui verte una lite

:

giudiziaria. controvérso agg. Che é oggetto di controversia: caso c. / Soggetto a interpretazioni diverse: passo, brano c. controvértere v. tr. e intr. (adoperato solo nel pres. e imperf. ind. e cong., dov’é coniugato per lo piu secondo la 3* coniugazione, sul modello di ayvertire, convertire). 1. tr. (non com.). Mettere in dubbio, oppugnare, confutare.

2. intr. (aus. avere).

Discutere in giudizio. controvertibile agg. Che si pud mettere in dubbio e in discussione, facilmente oppugnabile. controvetrata s. f. Vetrata contigua ad un’altra.

controvisita s. f. Visita fatta a riprova, verifica o

convalida di una precedente.

controvoglia avv. Malvolentieri.

eS

sor

che accoglie persone dimesse dall’ospedale e non ancora in grado di riprendere la normale attivita. convalida s. f. Dichiarazione o constatazione di validita compiuta da un organo superiore di controllo / fig. Conferma, riprova. comvalidare v. tr. (convalido, ecc.). 1. Rendere o confermare valido, spec. agli effetti legali: c. una sentenza. 2. Rafforzare, confermare: c. un sospetto, una supposizione.

>

convalidazione s. f., non com. Convalida.

convalle s. f. Valle spaziosa o che

particolare paesaggio, sbocca in un’altra.

convegnista

presenta un

genrl. ameno / Valle che

s. m. e f. Chi partecipa ad un

convegno di studi.

convégno s. m. Incontro di due _

persone in

luogo e tempo precedentemente stabilito: c. amoro-

so; darsi c., darsi appuntamento / C. di studi (0 as-

sol. convegno), raduno, riunione di studiosi, genrl. articolata in pid giornate, per trattare argomenti e problemi d’interesse politico, tecnico, scientifico, ecc. // Luogo abituale di riunione o di ritrovo.

convenévole agg.

1. lett. Opportuno: entro c.

conveniénte agg.

1. Opportuno, consigliabile:

che volontariamente rifiuti o si astenga dal compa-

discorsi c. alla situazione; poco c., sconsigliabile. 2. Adatto / Proporzionato, adeguato / Vantaggioso:

condizione di scomunica.

5

contumaciale agg. 1. Di processo o giudizio che si svolga in contumacia dell’imputato o di una delle part. 2. Ospedale, campo c., ove si raccolgono e si isolano persone provenienti da zone infette.

contumélia s. f., Jett. Grave ingiuria, villania.

offesa

verbale,

contundénte agg. Di oggetto atto a percuotere,

che puo produrre lesioni interne anche gravi se usa_ to con _violenza. contundere v. tr. (pass. rem. contusi, contundésti, ecc.), Jett. Provocare una contusione.

-

dS

limiti; come s. m., con valore neutro, necessario: oltre al c.; pi del c. 2..s. m. pl. Formule convenzionali di ossequio: perdersi in convenevoli.

rire in giudizio. 2. Quarantena. 3. arc. Disobbedienza ostinata, ribellione: in c. della Chiesa, in

-__

a a

contumace agg. e s. m. 1. Imputato che si astiene dal comparire in giudizio. 2. arc. Ostinato

nell’errore: eretico c. contumacia s. f. 1. La situazione dell’imputato

z

SS

delle forze e della normale salute an I convalescenziario s. m. Complesso sanitario

conturbaménto s. m. Intimo e grave turbamento. conturbante agg. Che _ risveglia istinti difficilmente confessabili: sguardi, letture c. -conturbare v. tr. 1. Alterare o turbare intimamente: Ja notizia lo conturbé / medio intr. (conturbarsi). Smarrirsi, rimescolarsi: ti conturbi per poco! 2. pit com. Risvegliare istinti o desideri piu. o meno confessabili. - contusidne s. f. Lesione traumatica delle parti - molli o degli organi interni, senza ferita della cute.

uno scambio c.

conveniénza s. f. 1. Opportunita: esaminare la

c. di un intervento. 2. Adeguatezza, corrispondenza, proporzione: /a c. dello stile con l’argomento. 3. Per lo piu al pl., le regole alle quali di solito occorre uniformarsi nei rapporti sociali: rispettare lec. 4. Utilita, tornaconto, vantaggio economico; prezzi di c., notevolmente inferiori a quelli correnti; matrimonio di c., d’interesse.

convenire v. intr. (coniugato come venire). 1. (aus. essere). Radunarsi, riunirsi per una determinata occasione: sono convenuti a Roma i delegati al congresso. 2. (aus. avere). Consentire con altri, ammettere, essere

sostanzialmente

d’accordo:

c. sul

prezzo; c. con qlc. su qlcs.; c. sulla data di un incontro // Stabilire, fissare: ho convenuto di pagare in tre rate. 3. (aus. essere). Adattarsi, confarsi, essere adeguato; per lo piu medio intr. (convenirsi): maniere che non si convengono a una persona del suo rango. 4. impers. (aus. essere). Essere opportu-

no, necessario: conviene restare.

5. (aus. essere).

Tornare utile, vantaggioso, conveniente: mi conviene accettare. 6. tr. Convocare, citare: c. in giudizio qic., intentare contro di lui un’azione giudiziaria.

conventicola s. f. Gruppo di persone legate da

_ contuso agg. Leso internamente per colpi o urti subiti: é rimasto c. alla schiena; che si accompagna a contusione: ferita c. / genre. Ammaccato, pesto. -contuttoche cong. Per quanto, sebbene, benché.

clausura; entrare in c., farsi frate o suora; scherz.:

tuttavia; malgrado cio.

quello che si ha o di cid che viene offerto // La co-

- contuttocid (0 con tutto cid) cong. Nondimeno,

-conurbazione

s. f. Insieme di agglomerazioni

urbane sviluppatesi per successive aggiunte di centri minori disposti a raggiera attorno ad un grande nucleo originario.

-convalescénte agg. Di persona che si sta tistabilendo dopo una malattia; anche s. m. e f.: re-

interessi segreti o non chiari.

convénto

s. m. Casa di religiosi soggetta a

contentarsi di quel che passa il c., contentarsi di munita di religiosi viventi in un convento. conventiiale

agg. Che appartiene al convento:

complesso c.; comunita c:; conforme alle regole e alla disciplina del convento: vita c.; messa c., cui intervengono tutti i religiosi del convento / Frati mi-

nori c., famiglia dei frati minori, costituitasi in ordine autonomo nel 1517. Pena other convenuto s. m. 1. Ciascuno dei partecipanti,a un convegno, a un incontro: porgere il salutoaic. /

as ak:

pote iy

ars

.

oa

a

F

io

he,

Se ae > me att re erse ma con disegno e colore uguale. —

a,

-“eoordinatére s. m. (.-trice). Responsabile diuna

~ coordinazione.

-

coordinaziéne s. f. 1. Ordine o ritmo derivante

da un’adeguata distribuzione o assegnazione di compiti o di funzioni. 2. part. Allineamento formale di due unita sintattiche o di due proposizioni simmetriche, cosi principali come dipendenti: Pietro e Paolo escono; vide Pietro e Paolo; indosso il sopra-

bito e usci / In fisiologia: c. deimovimenti, particolare attivita del sistema nervoso centrale che regola il sincronismo e I’entita della contrazione e del rilasciamento dei vari muscoli, rendendo cosi possibili i

movimenti complessi.

coorte s. f. 1. Unita tattica dell’esercito romano,

composta di tre manipoli. vole moltitudine.

2, estens. Schiera, note-

wee

ere

a

tipico

di Siena,

anaci, chiuso fra due ostie. copéco s. m. (pl. -chi). Moneta divisionale russa corrispondente alla centesima parte di un rublo. co hio s. m. Parte di un recipiente applicabile a chiusura del recipiente stesso. copernicano agg. Dell’astronomo polacco Nicola Copernico (1473-1543); come s. m., seguace delle teorie di Copernico// Fondato sull’ipotesi eliocentrica di Copernico: sistema c. copérta s. f. 1. Qls. panno che serva a coprire e riparare dal freddo, e spec. quello che si pone sul letto sopra le lenzuola: ficcarsi sotto le c., mettersi a letto / Panno o fodera con cui si ricoprono o si rivestono i mobili per preservarli dalla polvere o dall’u-

midita: /a c. del divano, della poltrona // Cartone o

carta impiegati nella legatura o a protezione di un libro. 2. Nella costruzione navale, il ponte scoperto piu alto, esteso da poppa a prora: stare, salire in c.

copertaménte avv. Di nascosto, velatamente. copertificio s. m. Fabbrica di coperte.

copertina s. f. 1. Coperta di dimensioni ridotte. 2.

Foglio esterno di carta o di cartoncino, genrl.

a

oe

céppa

ci. 3. Ogni mezzo che tenda a eliminare o ridurre il _ rischio di un operatore economico: c. bancaria, la

somma depositata in banca a garanzia dell’emissio-

ne di assegni; c. aurea, la riserva aurea che gli istituti di emissione detengono a garanzia della moneta cartacea in circolazione.

copia!

s. f., Jett.

Quantita

molto

“ ;

pii che

copia’ s. f. 1. Trascrizione fedele di una scrittura — per c. conforme, for-

mula che attesta l’autenticita di una trascrizione ela sua perfetta corrispondenza con l’originale / Bella



c., la stesura definitiva di uno scritto (contrapposta a brutta c., cioé la prima stesura sulla quale sono state eseguite correzioni e cancellature). 2. Riproduzione piu o meno fedele (anche a scopo di contraffazione), di un’opera d’arte: una c. della Madonna della seggiola; fig.: essere (0 sembrare) la c. di qlc., rassomigliargli in modo eccezionale // Esem-

ing :

plare di un’opera a stampa: edizione di 10.000 copie / Riproduzione in positivo su carta 0 pellicola di un negativo fotografico.

copiare

v. tr. (cdpio, ecc.).

1. Trascrivere-



fedelmente: c. una lettera; c. a macchina; c. in bella / Riprodurre da un modello, o anche ritrarre dal ve-

ro. 2. Imitare o utilizzare in modo pedissequo o fraudolento: c. il comportamento di qlc.; c. il compito in classe dal compagno di banco. : copiativo agg. Che serve a riprodurre una o piu copie da un originale: /apis c.,la cui minalasciaun segno indelebile; carta c., carta carbone. aes

copiatore s. m. (f. -trice). Che esegue copie, spec.

di opere d’arte a scopo di riproduzione // fig. Imitatore pedissequo.

riparato, protetto, chiuso nella parte superiore: vet-

riproduzione di copie da un originale.

tura c.; palestra, piscina c. / Di persona, adeguata-

copiatura s. f. Esecuzione di una trascrizione 0 riproduzione fedele / Passo o particolare imitato —

1. agg. Convenientemente

mente vestita o riparata: tenersi ben c. // Che-presenta la superficie caratterizzata da uno strato uniforme o da una grande abbondanza di qlcs.: libri c. di polvere; un prato c. di fiori; cielo, tempo c., cupo, nuvoloso // Protetto, difeso; part., non esposto al ti-

ro nemico // fig. Covato intimamente nell’animo; nascosto, segreto: odio c.; individuo c., che nascon-

de i propri intenti / Finto, ambiguo: un parlar c.

Adeguatamente garantito: rischio c. 2. s. m. Tetto, pes / Luogo riparato, spec. dalla pioggia e dal vento, o anche dal tiro del nemico: stare, met-

tersi al c. // L’occorrente ihe geen al posto di cia-

scuno sulla mensa (bicchieri, posate, tovagliolo, piatti, ecc.) / La quota corrispondente, aggiunta al conto del pasto consumato in trattoria. c me s. m. 1. Telone impermeabile che serve a riparare le merci durante il trasporto. 2. Sin. di pneumatico. copertura

s.

f.

1. Protezione

o

chiusura

opportunamente realizzata nella parte superiore di fig. Protezione, garanzia; truppe di c., con le

3

/ Riprodurre uno scritto mediante un procedimento meccanico, o un disegno ricalcandolo o lucidandolo

stampato e illustrato, che apre ¢€ chiude ciascun esemplare di un libro, di una rivista, di un opuscolo.

copérto agg. es. m.

a

tita, appoggi e collegamenti in territorio straniero, ecc.) col quale si cerca di rendere sicura e proficua Popera di un agente in missione all’estero / Nello. sport: gioco di c., guardingo, di difesa, 2. Nell’edilizia, il complesso delle strutture per completare alla _ sommita un fabbricato // Nell’industria alimentare, pasta fondente impiegata per il rivestimento di dol-

originale: c. di un contratto;

dolce

4

plesso di misure di sicurezza (sostituzione d’iden-

vernici e smalti / Scarpe di c., di pelle laccata.

s. f. Piccolo

aus

-

sufficiente, abbondanza.

copata

ee

— si provvede alla sicurezza di una unita prima i lanciarla all’attacco / Nello spionaggio, il com-

copale (pop. coppale) s. f. o m. Resina estratta da alcune piante tropicali, usata come costituente di costituito da un composto croccante di miele, noci,

-

a

eo

copiatrice

agg.

e

s.

f. Macchina

banalmente.

per

la

ets

copiglia (o coppiglia) s. f. Barretta di metallo

piegata a doppio su se stessa, che introdotta nel foro di un bullone, sopra al dado, e poi divaricata alVestremita, impedisce che questo si allenti.

copione s. m. Il testo di un lavoro drammatico, —

dal quale vengono estratte le parti dei singoli attori / estens. La sceneggiatura di un film o anche il testo. di una trasmissione radiofonica o televisiva. :

copiosita s. f., Jett. Notevole abbondanza.

es

copidéso agg., /ett. Notevolmente abbondante per numero o per quantita. ay

copista s. m. e f. (pl. m. -i). Chi copia per

professione o per incarico lettere, scritture, docu menti / Amanuense (v.). Pens

copisteria s. f. Piccola impresa che esegue, perlo

piu con macchine da scrivere, copie di manoscritti per conto di terzi. eRe

coppa! s. f.

1. Recipiente a forma concava,

sorretto da uno stelo con basamento circolare, per

ni =

292

coppa

portare bevande alla bocca, o consumare cibi semisolidi: una c. da spumante; una c. da gelato; concr., la quantita di liquido o di cibo in esso contenuto: bere una c. di spumante; mangiare una c. di gelato. 2. Trofeo a disposizione del vincitore di una gara atletica o sportiva: la C. Davis, la C. Rimet, ecc. 3. al pl. Uno dei quattro semi delle carte da gioco napoletane: i]fante di coppe. 4. estens. Oggetto, elemento di un apparecchio o meccanismo, a forma di coppa/ part. Negli autoveicoli, il recipiente posto al disotto del monoblocco che contiene l’olio perla lubrificazione del motore / Ciascuna delle due parti concave del reggiseno (dette anche scodelle) / Ciascuno dei due piatti della bilancia.

coppa’ s. f., region. Insaccato di carne suina

aromatizzata.

coppale v. CoPALE.

coppatura s. f. Trucco consistente nell’offrire in

vendita merce

scadente o guasta, dissimulata fra

ot

i

i. : Wy

fi

;

¢

e della notte, imposto per ragioni di sicurezza dalautorita militare o civileintempo di guerra 0 in situazioni di emergenza. 2. Antica usanza per cui, a una determinata ora della sera, gli abitanti di una citta erano tenuti a coprire il fuoco sotto la cenere per evitare incendi; anche il segnale con cui se ne ricordava l’inizio.

coprilétto s. m., invar. Drappo di ornamento disposto sopra le coperte del letto. copripiédi _s. m. Cuscino, piumino, piccola coperta, che si ponga sul letto per tener caldi i piedi. coprire v. tr. (pass. rem. coprii 0 copersi, copristi, copri 0 copérse, coprimmo, copriste, coprirono 0 copersero; participio pass. copérto). 1. Riparare o nascondere qlcs. mediante un procedimento opportuno o un operon collocato sopra, davanti o intorno (c. la tavola con la tovaglia; c. una macchia nel muro con un quadretto), talvolta per migliorarne |’aspetto o accrescerne la funzionalita (c. un muro ‘intonaco; c. la pentola, applicandovi il coperchio)

strati di ottima qualita. coppella s. f. 1. are. Crogiolo per affinare i // Fornire convenientemente di indumenti o di cometalli preziosi; oro di c., oro purissimo. 2. Rivestiperte, rivestire, riparare: c. bene il bambino; rifl.: comento di sughero applicato esternamente alle tuba- prirsi bene // Proteggere: c. il mento, la mascella, zioni nelle quali circola acqua fredda per |’assorbinel pugilato, ripararli con una precisa posizione di mento della condensa. guardia dai colpi dell’avversario; c. Ja ritirata, l’acoppétta s. f. Vasetto di vetro che, applicato alla pelle e creandovi sotto un vuoto d’aria, agisce come una ventosa richiamando il sangue in superficie.

coppia s. f.

vanzata di un reparto, impegnando il nemico con

un fuoco di sbarramento. 2. estens. Superare d’intensita un suono impedendone l’ascolto: /’urlo della

1. Abbinamento di due cose o folla co le sue parole.

persone, genrl. a determinati fini o in determinate condizioni: una c. di ballerini; una c. di sposi; che bella c.!; gara a coppie, che deve essere disputata da due atleti per parte; voga di coppia, con due remi per ogni banco / tose. Paio, due: una c. d’uova. 2. In fis.: c. di forze, sistema di due forze uguali, paral-

lele e discordi: applicato a un corpo tende a farlo rotare intorno a un asse perpendicolare al suo piano / In telefonia, circuito elementare costituito dall’insieme di due conduttori.

3. fig. Celare, occultare, dissimulare; ¢. una persona, proteggerla occultan-

done o dissimulandone colpe e responsabilita / Colmare, riempire: c. di baci, di onori; rifl.: coprirsi di gloria. 4. Esser disteso 0 collocato sopra: uno strato di muffa copriva la pittura; occupare in estensione, ammantare: boschi di larici coprono la monta-

gna; la neve copre le cime dei monti // Negli accop-

piamenti di animali, montare. 5. fig. Occupare, detenere una carica, un ufficio: c. una cattedra, un impiego / C. una distanza, percorrerla (in un dato coppiére s. m. Servo che nei banchetti regali o tempo) / Nel linguaggio economico: c. un rischio, signorili dell’antichita aveva la funzione di versare il garantirlo con un contratto di assicurazione; covino ai commensali. prirsi, garantirsi contro i rischi.

coppiglia v. CoPIGLIA. coppiola s. f. Sparo quasi simultaneo

di due

colpi, effettuato con una doppietta / Calcio di un

coprivivande s. m., invar. Copripiatti. coproduzione s. f. Produzione cinematografica

realizzata da due o piu produttori associati, dipaesi diversi. i coprofagia s. f. Impulso anormale o patologico

quadrupede dato con ambedue gli arti posteriori. coppo s. m. 1. Grande recipiente panciuto di terracotta per conservarvi l’olio; orcio. 2. Tegola ad ingerire sterco. curva, leggermente conica, che si usa per coprire i coprofago agg. e s. m. (pl. m. -gi). Affetto da giunti degli embrici. coprofagia / Attributo di animali (p. es. di molti incoppola s. f. Berretto tipico del contadino setti) che si nutrono di escrementi. siciliano, nero con visiera; fig.: c. storta, di persona coprolalia s. f. Impulso anormale all’uso di appartenente alla mafia (in quanto i mafiosi portano espressioni oscene. il berretto pigesio su una parte). coprolalico agg. (pl. m. -ci). Di coprolalia; affetto copra s. f. Polpa essiccata della noce di cocco, da da coprolalia. cui si estrae un olio (olio di copra). copto agg. Pertinente ai Copti (Egiziani ed Etiopi copribusto s. m., invar. Breve sottabito cristiani) o alla loro cultura: chiesa c., rito c. femminile indossato sopra il busto. copula s. f. 1. La parte del predicato nominale copricanna s. m., invar. Accessorio sagomato di corrispondente al solo verbo: nella proposizione #/ oe che si applica per protezione alla canna del padre é severo, ‘é severo’ é il predicato nominale, il fucile. solo @’ la copula. 2. Accoppiamento, coito. copricapo s. m., invar. Parte dell’abbigliamento, copulare vy. tr. (cdpulo, ecc.), scient. o lett. di qls. foggia, utilizzato per riparare la testa. Accoppiare (rifl., copularsi, accoppiarsi) sessual-

copricaténa s. m., invar. Carter (v.).

coprifiamma s. m., invar. Specie d’imbuto di

_ lamiera d’acciaio ppeieate alla volata delle armi da fuoco per nascondere la vampa che si verifica al -momento dello sparo.

coprifudco

s. m. (pl. -chi).

1. Divieto alla

- popolazione civile di uscire durante le ore della sera

mente.

copulativo agg. Di congiunzione coordinante (e, anche, né): rose e viole / Di verbo che serve a unire il soggetto al predicato nominale (essere, parere, sembrare, stare, rimanere, diventare, ecc.). copulaziéne s. f. Accoppiamento sessuale.

copyright s. ingl. (in it. s. m. invar.). fs

ae

hese

:

oe

ev:

:

om i:

293

Formula per dichiarare la riserva del diritto d’autore su un’opera a stampa.

-corda

costituita di una parte pettorale e di una dorsale, ambedue di acciaio, riunite in modo da consentire

copy-writer s. ingl. (in it. s. m. e i liberta di movimenti (tipica dall’antichita classica al invar.; pl. ingl. copy-writers). Autore di testi pubbli- Seicento). 2. estens. Ii dermascheletro corneo che

citari; redattore pubblicitario di un giornale o di una rivista.

coque

s. f. fr. ‘Guscio’:

in it. solo

nell’espressione uovo a la coque, bollito col guscio di quel tanto che consenta all’albume di coagularsi leggermente.

;

coraegio s.m.

1. Forza d’animo, connaturata o

suscitata dall’altrui esempio, che permette di affron-

tare, dominare, subire con serenita e senso di re-

sponsabilita situazioni scabrose, difficili, avvilenti, ed anche la morte: dar prova di c.

oon 4 tie Bw aes

ie

5

ate

Tots

_comportarsi con leggerezza rischiando di perderli o addirittura perdendoli. 4. fig. (tr. e intr.). Burlare, di essere stato gioca-

to; g. d'astuzia, adoperare ogni mezzo, anche poco ortodosso / Definirsi come motivo primario e determinante: qui gioca la fortuna. 5. Di un pezzo meccanico, muoversi agevolmente in virtu di una ben calcolata tolleranza.

giocata s. f.

1. Episodio o partita di gioco:

facciamo una g. a briscola? / La scelta relativa al rischio del gioco: una g. intelligente. 2. La posta del gioco: raddoppiare la g. ifpart. Nel lotto, la puntata fatta sull’estrazione di uno o piu numeri (fino a cinque), su una o pit ruote. giocatore s. m. (f. -trice). 1. Chi prende parte ad un gioco. 2. Chi si dedica abitualmente ad un gioco: un g. di scopone, di biliardo / Chi ha la passione 0 il vizio del gioco (spec. d’azzardo) / Chi pratica, a livello dilettantistico o professionistico, alcuni generi di sport (genrl. a squadre). giocattolo s. m. Qls. oggetto fabbricato per servire come mezzo o pretesto di gioco ai bambini.

giocherellare

v. intr. (giocheréllo,

ear -

497

Te, mettere come posta nelgioco: g. una briscola; g. _ tre numeri al lotto; g. grosse somme; estens., scommettere: ho giocato mille lire sul cavallo vincente; giocarsi Ago arrischiarlo o dissiparlo al gioco: si é - giocato la casa; fig.: giocarsi il posto, la stima, ingannare, truffare: si accorse

~ eee

Ses

ecc.; aus.

avere). Giocare in modo distratto e discontinuo; ba-

loccarsi, gingillarsi. giocheétto s. m. Divertimento piacevole e poco

impegnativo // fig. Lavoro che non richiede nessuna fatica / Celia, scherzo; anche, inganno, tranello.

gidco (0 giudco) s. m. (pl. -chi). 1. Qls. esercizio,

singolo o collettivo, cui si dedichino bambini 0 adul-

ti per passatempo 0 svago o per ritemprare le energie fisiche e spirituali: giochi all’aperto, infantili, di societa; fig.: g. da ragazzi, di cosa estremamente

facile a farsi; g. di parole, doppio senso fondato sul contrasto di significato fra vocaboli, o simili. 2. At-

giornale

; Situazione complessa e intricata: un g. che puo finir male; il belio del g., \a parte pid impegnativa o interessante di qlcs.; entrare in g., intervenire in modo

pid o meno determinante: qui entrano in g. diversi fattori / Scherzo, burla: prendersi g. di glc., beffarlo / Finzione: é stato tutto un g. 5. Il funzionale movimento interno di un meccanismo o di pil organi collegati: il g. dello stantuffo / Lo spazio appositamente lasciato in fase di lavorazione fra due pezzi meccanici per consentire il loro funzionale movimento: uno sterzo che non ha g. 6. Piacevole effetto artificiale fondato sul contrasto e sul movimento: giochi di luce, d’acqua.

giocoforza s. m., invar. Solo nella loc. esser g.,

essere inevitabile: gli fu g. partire.

giocoliére s. m. Chi compie giochi di destrezza in

pubblici spettacoli / estens. Atleta in possesso di notevole virtuosismo.

giocondita

s. f. Stato o aspetto di divertita

serenita / Motivo di letizia perenne. x giocéndo agg. 1. Che gode o esprime una soddisfatta

serenita o allegria: un uomo g.; volto,

aspetto g.

2. tose. Sciocco, balordo.

giocosita s. f., lett. Motivo di riso, scherzoso e

piacevole.

iocéso

agg.

Incline

iogaia’

s. f. Piega

allo scherzo

o ad una

piacevole bizzarria: un carattere g.; poesia g., burlesca; in mus.: opera g., lo stesso che opera buffa (v. OPERA).

della pelle del margine

inferiore del collo dei ruminanti.

gidgo s. m.

1. Strumento usato per l’attacco dei

bovini, costituito, nel tipo pid comune, da una trave di legno arcuata alle due estremita, che si poggiano |

sulla base del collo della bestia / fig. Dominio op-

pressivo: gemere sotto il g.; ribellarsi al g. 2. part. Asta sostenuta da due altre infisse nel suolo, posta ad altezza inferiore a quella di un uomo, sotto la quale venivano fatti passare, per umiliazione, i prigionieri presi in guerra; onde fig.: passare sotto il g., assoggettarsi a una dura umiliazione / Parte della bilancia (la leva). 3. Crinale esteso di montagne.

tivita o competizione sportiva a squadre (il g. del calcio) o gara fra due o pit persone, regolata da norme convenzionali e il cui esito, dipende in maggioia' s. f. 1. Stato di viva e incontenibile giore O minor misura dall’abilita o dalla fortuna (il soddisfazione: esser pazzo di g., oltremodo felice; g. della dama, del poker; g. d’azzardo, in cui la po- darsi alla pazza g., ai divertimenti, alla vita spensiesta é costituita da somme di denaro, anche notevorata. 2. Felicita: motivo di soddisfazione e di comli); scommessa: i/ g. dei cavalli, del totocalcio; g. piacimento: quella figlia é la sua unica g.; le g. deldel lotto; mettere in g., versare come posta (fig., ri- la famiglia. schiare: ha messo in g. il proprio onore; essere in g., gidia’ s. f. Gioiello; gemma, pietra preziosa. correre un rischio, un pericolo estremo: é in g. la gioielleria s. f. 1. Negozio dove si vendono nostra vita). 3. Il complesso delle convenzioni e gioielli. 2. L’arte e la tecnica del lavorare i gioielli. delle tecniche che devono essere rispettate o utilizioielliére s. m. Chi si occupa della lavorazione o zate dai giocatori nell’ambito di un determinato tipo della vendita dei gioielli. di competizione: conoscere il g.; avere un g. leggegioiéllo s. m. 1. Oggetto di ornamento in metallo ro, pesante; g. di squadra; fig.: cambiar g., cambiar prezioso lavorato, spesso adorno di gemme; customodo di agire, di comportarsi / Il complesso degli dire come un g., con gelosa cura. 2. fig. Di cosa o oggetti necessari allo svolgimento di un gioco: un persona giudicata bella e perfetta, e quindi preziosa: 2 meraviglioso g. di scacchi in avorio / anal. Serie un motore che é un g.; un g. di moglie. funzionale di oggetti uguali: un g. di ferri da calza; gioidso agg. Che é espressione o manifestazione _ un g. di bozze di stampa // La combinazione delle di gioia: grida g.; canti g. Rais carte di cui dispone ciascun giocatore in relazione gioire v. intr. (gioisco, gioisci, ecc.; difettivo del alla probabilita di vincere: avere buon g., carte fa- participio pres.; aus. avere). Provare o manifestare vorevoli (fig., avere molte probabilita o addirittura un senso di completa soddisfazione o di assoluto — sicurezza di successo) / . Fare il g. di qlc., agire, compiacimento: tutti gioirono della bella notizia. consapevolmente o no, nel suo interesse; jarg., ZI0giordano agg. Appartenente allo stato arabo vare: all’occasione tutto fa g.; far buon viso a catti- della Giordania / Come s. m. e f., abitante, cittadi- _ vo g., rassegnarsi, almeno esteriormente, ad una si- no della Giordania: un g., una g. tuazione sfavorevole; fare il doppio g., in una contegiorginas. f. Altro nome della dalia. _ 5 r a, parteggiare per ambedue gli avversari in modo giornalaio s. m. (f. -a). Rivenditore di giornali. ovarsi sempre dalla parte del vincitore. 4. fig. giornale agg. es. m. 1. agg. (arc.). Quotidiano,

giornaliero. 2. s. m. Pubblicazione quotidiana a stampa nella quale sono riportate e commentate notizie e informazioni di interesse pubblico: g. indipendente, di partito; g. sportivo / Pubblicazione periodica; anche, rassegna, rivista / Notiziario radiofonico, televisivo o cinematografico

di attualita o

varieta // La sede della redazione e degli uffici am-

ministrativi di un quotidiano. 2. Registro delle operazioni contabili di una impresa. 3. Diario o registro in cui si annotano giornalmente o comunque in ordine cronologico, fatti e avvenimenti d’interesse privato o pubblico: g. di viaggio; g. di classe, quello dove i vari professori che si alternano alla cattedra nella scuola secondaria registrano i fatti amministrativi, didattici e disciplinari del giorno; g. nautico, il libro di bordo dove sono riportate le annota-

zioni relative alla navigazione.

giornaliéro agg. e s. m. 1. Che ha luogo ogni

giorno: incassi g. 2. s. m. (f. -a). Lavoratore, impiegato avventizio retribuito a giornata.

giornalismo s. m. II complesso delle attivita (dal

punto di vista tecnico o professionale) dirette a fornire e commentare notizie, cronache, informazioni, attraverso la stampa quotidiana e periodica.

giornalista s. m. e f. (pl. m. -i). Chi presta la propria opera, a livello professionale, alla redazione di un giornale.

giornalistico

agg. (pl m.

-ci). Pertinente

al

giornalismo: attivita g. /Proprio o caratteristico dei giornalisti; stile g., vivo, brillante, e al tempo stesso

piano ed accessibile a tutti. giornalménte avv. Ogni giorno, giorno per giorno. giornante s. f. Donna che presta servizio a giornata nelle case altrui.

giornata s. f. 1. Il tempo che intercorre tra il

sorgere ed il tramonto del sole, sia con riferimento alle condizioni atmosferiche e climatiche (una g. serena, fredda, nebbiosa; una g. incerta, piovosa), sia, contrapposta a nottata, con riferimento all’attivita che vi si svolge, o al modo in cui viene trascorsa (una g. libera, di lavoro; una g. faticosa, terribile, nera); in g., entro lo stesso giorno di cui si parla (ci andro in g.); della (o di) g., del giorno stesso (uova di g.); vivere alla g., senza preoccuparsi del domani; andare a giornate, essere incostante. 2. II lavoro compiuto da un epee in un giorno e il salario relativo: riscuotere

Ricute

498

giornaliéro

la g.; g. lavorativa, la durata gior-

naliera di lavoro stabilita dai contratti collettivi. 3. Il cammino che puo essere percorso in un giorno. 4. Giorno destinato a speciali celebrazioni, talvolta caratterizzato da una raccolta di fondi: /a g. della Croce Rossa; g. missionaria.

5. Ciascun giorno de-

i Tei

terminato: /a traversata richiede dieci g. // Spesso, la porzione di tempo compresa tra il sorgere e il tramontare del sole, con riferimento all’aspetto del cielo ed alle condizioni atmosferiche o climatiche (un

g. sereno, tempestoso), oppure alle attivita svolte o in programma (g. di udienza, di festa), o anche alla durata (lavoro tutto il g.) / loce. Al g., il g., ogni

giorno, giornalmente (guadagna tremila lire il g.; la macchina mi costa mille lire al g.); g. per g., in ciascun giorno, per un dato giorno (il menu si prepara g. per g.); di g. in g., per indicare progressione (il costo brit vita aumenta di g. in g.) o imminenza (potrebbe succedere di g. in g.; anche da un g. alaltro in questo senso); di tutti i g., comune, feriale (il vestito di tutti i g.); un g. o l'altro, in un futuro in-

determinato, ma ad ogni modo non lontano (un g. 0 Valtro te ne pentirai; anche sempl. un g., in questo senso); del g., relativo alla giornata in atto, odierno (il piatto del g.); quindi, corrente, alla moda, di suc-

cesso (a donna, ilfilm del g.) / Per influsso del fr.

au jour (): essere a g., bene informato; mettersi, tenersi a g., in pari, al corrente; tenere a g., aggiornare; con altro sign.: montare a g. (una gemma), incastonarla in modo che rimanga quasi totalmente visibile. 2. Con diretto riferimento alle ore di luce (contrapposto a notte): lavorare notte e g.; sul far del g., all’alba; in pieno g., nelle ore di maggior luce e di pit intenso movimento / fig. E chiaro come il g., evidentissimo; ci corre quanto dal g. alla notte, di elementi inconciliabilmente diversi. 3. estens. Periodo di tempo piu o meno lungo: ab-

biamo passato dei brutti g. / Al g. d’oggi, nei tempi presenti.

gidstra s. f.

1. Gara spettacolare di abilita e

destrezza nel combattere a cavallo; talvolta sin. di

torneo. 2. Gioco popolare consistente in rustiche gare al bersaglio. 3. Apparecchiatura girevole per divertimento di ragazzi; sin. di carosello. giostrare v. intr. (gidstro, ecc.; aus. avere).

1.

Prendere parte a una giostra / estens. Gareggiare, competere: in latino quei due se la giostrano. 2. fig. Destreggiarsi abilmente in una situazione difficile. 3. Andare da un luogo all’altro: mi ha fatto g. tutta la mattina.

giostratore s. m. Ciascuno dei cavalieri che si

esibivano in una giostra.

j

giottésco agg. (pl. m. -chi). Relativo a Giotto, alla sua opera, alla sua scuola / estens. Che ricorda i tratti caratteristici delle figure affrescate da Giotto: | un volto g.

giovameénto s. m. Vantaggio, beneficio, utilita: recare, trarre g. poyans (dial. o lett. gidvine) agg. e s. m. e f. (nel pl. esclusivamente gidvani). 1. agg. Che si trova nell’eta della giovinezza: due g. sposi; da g., nell’eta della giovinezza / Spesso col valore di ‘adulto ma

stinato agli incontri fra le diverse squadre di un campionato, secondo il calendario stabilito dalla federazione "geen competente. 6. Giorno segnalato da qualche importante avvenimento: le cinque g. di Milano, 7. Antica unita di misura di superficie del Piemonte (m? 3810), corrispondente approssimativamente al terreno che un paio di buoi puo arare in un giorno. jornea s. f. 1. Antica sopravveste militare

piu g. di lui) / Come apposizione al nome di personaggi storici, li distingue da un omonimo piu antico

divenuta in seguito d’uso comune. toga.

suoi g. anni /Recentemente sorto 0 costituito: /e g.

gidrno s. m.

2. Veste curiale,

1. Intervallo di tempo impiegato

dalla Terra per compiere una rotazione completa attorno al proprio asse; com., lo spazio di tempo

compreso fra una mezzanotte e l’altra: un mese di

_trenta g.; che g. é oggi?; il g. del Signore, la dome-

nica / Periodo di 24 ore, con inizio variabile e inde-

non ancora maturo e tanto meno vecchio’: sei troppo g. per sapere cos’é l’amore; ha cinquant’anni ma si sente ancora g. / Con valore relativo:

pit g., me-

no g., di minore o maggiore eta (/a moglie é molto

© piu vecchio: Plinio il G. // estens. Giovanile: nei nazioni africane / Di animali o piante. nato da po-

co tempo: un g. baio; vino g., non invecchiato / Nel linguaggio della pubblicita, a proposito di prodotti di cui si voglia sottolineare la novita e insieme il brillante rendimento: é@ un motore g.; anche come avv.: vestir g. 3. s, m. e f. Persona di eta giovanile:

—~ ~

a ‘

2

499 — ; un bravo g. / part. Aiuto del titolare di

,

no un reticolato chiaro. 2. fig. Di persona alta e sgraziata o dal collo eccezionalmente lungo: pare

giovanétto v. GIOVINETTO. giovanile agg. Proprio della giovinezza, spec.

poggiante sul suolo e da un braccio imperniato alla sua estremita superiore, impiegato nella tecnica ci-

_

intesa come primavera della vita. giovanotto (o essed s. m. Giovane uomo (spec. se aitante): ha sposato un bel g.; com., anche sin. di scapolo: é ancora g. giovare v. intr. e tr. (giovo, ecc.). 1. intr. (aus. avere e anche, se il soggetto é una cosa, essere). Ap-

portare un rimedio efficace o procurare un vantaggio durevole: é un farmaco che giova al raffreddore; i tuoi consigli non sono giovati a nulla// impers. Essere o rivelarsi utile od opportuno: con te non giova essere buoni // tr. (non com.). Aiutare, favorire. 2. medio intr. (giovarsi). Valersi, approfittare, servirsi: giovarsi dell’aiuto di qlc. / tosc. Usare o fare qlcs., senza schifo o nausea: non mi gioverei di mangiare al suo piatto. 3. tr. e intr. (arc. 0 poet.). Essere gradito, piacere, dilettare.

giovedi s. m. Il quarto giorno della settimana;

part.: g. grasso (o berlingaccio), \'ultimo giovedi di carnevale; g. santo, il giovedi che precede la domenica di Pasqua. iovenco s. m. (f. -a; pl. m. -chi). Giovane bovino ha oltrepassato il primo anno di eta.

gioventu s. f. 1. Sin. generico di giovinezza (per lo piu con riferimento alle inclinazioni dei giovani): errori, amori di g. 2. concer. (collettivo). I giovani:

una bella g.; alberghi per la g.

giovévole

agg.

Che

reca

o

puo

recare

giovamento; vantaggioso, efficace. gioviale agg. Che dimostra un’allegra cordialita nei rapporti umani: un uomo, un volto g.

4

giovialita s. f. Modo di presentarsi 0 comportarsi caratterizzato da una cordiale comunicativa, suscita simpatia ed allegria.

che

giovinastro s. m. Giovane dal comportamento

nematografica, radiofonica e televisiva come sostegno di apparecchiature (spec. microfoni).

giraffista s. s. m. (pl. -i). L’addetto all’impiego

della giraffa nelle riprese cinematografiche o televi-

sive.

girafiliére s. m., invar. Attrezzo munito di due

;

manici per comandare la rotazione di una madrevite durante la filettatura esterna di pezzi cilindrici.

iraménto s. m. Movimento circolare o rotatorio

giraméndo

s. m., invar.

Di persona

che é — a

girandola s. f. 1. Fuoco d’artificio consistente in

continuamente spostando senza validi motivi,

girandoloni

avv. Girovagando senza meta né

motivo, girelloni.

Pa : z

3

=

=

rr

girare v. tr. e intr.

3

1. tr. Far rotare: g. la chiave



volgere: g. gli occhi, il capo // rifi. (girarsi). Cambia-

re). Rotare intorno a un asse, presentare un moto

; =

tattico // Percorrere seguendo una linea periferica

a

uf

rotatorio o circolare: la Terra gira su se stessa e in-

per l’audizione di dischi fonografici, essenzialmente

torno al Sole; attenti alla luce, il contatore gira! / —

costituito da un piatto rotante, dal relativo motore,

fig. Mi gira il capo, la testa, ho le vertigini; farg. la testa a qlc., frastornarlo di chiacchiere o farlo inna-morare; fam., con allusione agli alterni umori di

- branchi nelle boscaglie rade dell’Africa a sud del Sahara, alto talora fino a cinque metri; ha collo - molto lungo, arti lunghi e terminanti con due sole

dita molto sviluppate, mantello giallastro di peli brevi, rasi, pezzato di macchie brune, che disegna-

:

dificando o invertendo la direzione o la visibilita,

lingua gio bancario, trasferibile mediante girata.

giradito s. m., pop. Patereccio. giraffa s. f. 1. Grosso ruminante vivente in

=

girante s. m. Chi fa la girata di un titolo di

a una collina) oppure visitando in lungo e in largo . la citta, g. il mondo); circondare: la strada gira” tutto il lago / fig. Rinunciare ad affrontare in modo diretto e risolutivo: g. un ostacolo, 2. intr. (aus. ave-_

e da un fonorivelatore a braccio.

.

‘ ;

girandolone s. m. (f. -a). Di persona che si va

girabacchino s. m. Arnese piegato a gomito, fornito di mandrino per l’applicazione delle punte; serve per forare a mano il legno, e, se munito di chiavi a tubo, per svitare dadi di bulloni. girabile agg. Che puo essere girato; nel giradischi s. m. Hppapscchic elettromeccanico

as

una leggera ruota guarnita di bengala o fiamme colorate che, una volta acceso, gira vorticosamente. 2. Banderuola girevole posta alla sommita di edifici per indicare la direzione del vento // Giocattolo costituito da una rosetta cui é impresso il moto dal vento o dalla corsa // fig. Persona che muta continuamente di opinioni e sentimenti / Vertiginoso susseguirsi di dati, di notizie, di fatti. irandolare (0 girondolare), v. intr. (girandolo o girondolo, ecc.; aus. avere). Girare qua e la senza un preciso scopo, girellare.

gesso di sculture o di elementi architettonici.

gipsotéca s. f. Raccolta di modelli e calchi in

2 |

continuamente in giro, senza un preciso scopo; vagabondo (escluso il senso josh

re l’orientamento della propria posizione o del proprio atteggiamento, voltarsi: girarsi verso qlc.; girarsi su un fianco // fig. G. un titolo di credito, trasferirlo ad altra persona mediante girata; g. il discorso, modificarne o travisarne il significato o l’argomento a proprio vantaggio; g. il periodo o la frase, invertirne totalmente o parzialmente l’ordine sin-

gippone (0 jeppone) s. m. Grossa jeep per servizi di trasporto, anche su terreni accidentati.

.

/ fam. G. di capo, di testa, vertigine, capogiro; g. di scatole, di corbelli, ecc., intenso malumore.

nella toppa / Nel linguaggio cinematografico: g. una scena, riprodurla con la macchina da presa; g. un film, riprenderne le varie scene / Spostare mo--

jovinézza s. f. L’eta intermedia tra l’adolescenza

E

manici per comandare la rotazione del maschio a filettare durante la filettatura di un foro.

iovinétto (0 giovanétto) s. m. Ragazzo frai 12 e 18 anni / Come agg. (/ett.), molto giovane, nella prima adolescenza.

4

giramaschio s. m., invar. Attrezzo munito di due

credito.

e la definitiva maturita; estens., tutta l’eta adulta antecedente e contrapposta alla vecchiaia; scherz.: seconda g., il rifiorire, in una persona ormai matura, del vigore giovanile.

A

una g.// Dispositivo costituito da un asse verticale

incivile e spesso triviale.

gidvine v. GIOVANE.

_ __

mo

‘ girare

-legale o commerciale: il g. di studio del notaio.

che

a

.

am

una persona: dipende da come gli gira; volg.: mi(ti,

ecc.) girano le scatole, essere di malumore per qualche contrarieta; far g. le scatole a qlc., infastidirlo 0 preoccuparlo con insistenza / G. intorno a un argomento, cercare ripetutamente di tornarvi sopra; anche assol.: gira e rigira, casca sempre li // estens.



500

girarrosto

Andare in giro: g. per icampi, per la citta / Di denaro, circolare;

di scritti, notizie, dicerie, diffondersi

fra la gente / Cambiar direzione, svoltare: giunto

. alla piazza, devi g. a destra. girarrosto s. m. Dispositivo che serve a far girare uno o piu spiedi per la preparazione degli arrosti alla brace / estens. Trattoria in cui si servono specialita allo spiedo.

girasole s. m. Pianta erbacea a fusto alto, con

foglie ovate seghettate, fiori in capolini inclinati, che si rivolgono sempre verso il sole (donde i] nome della pianta); dai suoi frutti, detti semi di g., si ricava un olio alimentare.

girata s. f. 1. Movimento circolare o rotativo

impresso 0 compiuto in un sol tempo: dare una g.

alla chiave / Passeggiata: andiamo a fare una g. nella pineta? 2. Trasferimento dei titoli di credito all’ordine, che si fa mediante scrittura apposta sul titolo stesso all’atto della consegna. Sgridata, cicchetto.

3. fig. (region.).

giratario s. m. (f. -a). La persona a favore della

quale viene girato un titolo di credito. girato agg. 1. Voltato da un’altra parte, di spalle. 2. Di vivanda preparata allo spiedo: pollo, arrosto g. 3. Di titolo trasferito mediante girata.

iratubi

s. m. Utensile

svitare un tubo filettato.

usato

per avvitare o

giravolta s. f. 1. Agile movimento rotatorio impresso al proprio corpo // Curva tortuosa: una strada tutta giravolte. 2. fig. Improvviso mutamento di opinione o di programma.

gire v. intr., arc. (verbo difettivo, dell’uso poet. o

region.; ind. imperf. givo, ecc.; pass. rem. gisti, ecc.; fut. gird; congiuntivo imperf. gissi, ecc.; participio

le; un g. di valzer; g. di vite (fig., inasprimento di natura politica, fiscale, disciplinare) // Rotazione completa; al pl., i] numero di rotazioni per unita di tempo, sin. di frequenza: un motore con un elevato numero di g.; fig.: andare, essere su di giri, salire o

trovarsi in uno stato di euforica eccitazione // estens. Visita piu o meno estesa o particolareggiata: fare il g. della citta; un g. di ispezione; fig.: fare un g. d’orizzonte, esaminare per sommi capi; donna di g., prostituta // Gara, spec. ciclistica, spesso suddivisa in varie tappe: G. d'Italia, di Francia; G. delle Fiandre; G. di Lombardia; g. d’onore, quello che

compie in pista il vincitore di una gara ciclistica, recando un mazzo di fiori / Nel gioco delle carte, numero di partite equivalente a quello dei giocatori. 3. fig. Trafila, iter: la pratica deve fare il suo g. / Circolazione di denaro o di merci; nel linguaggio commerciale: g. d’affari, il valore monetario degli scambi economici facenti capo a un’impresa / Periodo di tempo, ciclo: nel g. di pochi anni; rispondere a stretto g. di posta, immediatamente dopo aver ricevuto la missiva / Avvicendamento: il g. delle colture / Manovra coperta o non chiara, traffico sospet-

to: é un g. che non mi piace punto; entrare in un g., inserirsi abilmente in un ambiente per sfruttare a proprio vantaggio le relazioni e i rapporti che si creano. 4. In giro, intorno, in cerchio, tutto intorno: volgere lo sguardo in g.; disporsi in g.; andare in g., spostarsi deun luogo all’altro con 0 senza una ragione precisa (cosi essere in g.: essere in g. per afSari): mettere in g., mettere in circolazione, propalare; fig. prendere in g. qglc.. canzonarlo.

girobussola s. f. Bussola giroscopica. irocollo s. m. Scollatura rotonda tutta intorno

pass. gifo; aus. essere). Andare.

alla base del collo: maglione a g.

stelletta dello sperone. 2. Persona volubile, volta-gabbana, banderuola (dal nome del protagonista

aerei per il controllo della direzione

girélla s. f. 1. Carrucola / Ruzzola / La rotella o

della

poesia satirica del Giusti: / brindisi di G.).

girodirezionale s. m. Giroscopio ——

girondolare v. GIRANDOLARE.

di volo.

sugli

girone s. m. 1. Contorno o spazio circolare di notevole ampiezza o estensione // part. Ciascuna delle tre zone concentriche in cui Dante suddivide il giréllo s. m. 1. Attrezzo a forma di gabbia, larga settimo cerchio dell’Inferno (impropr., anche ciain basso € stretta in alto, montato su rotelle, entro il scuna delle balze o cornici del Purgatorio) / Grande quale viene messo il bambino perché impari a camcurva di fiume o di strada. 2. Gruppo di squadre minare. 2. Taglio di carne bovina, a forma cilindripartecipanti alla disputa di un campionato o di un ca, ricavato dalla parte posteriore della coscia. torneo; g. d’andata e di ritorno, il primo e il seconirellone s. m. (f. -a). Di chi va continuamente in do turno di partite in quei campionati che prevedogiro bighellonando o spassandosela allegramente. no un doppio confronto fra ciascuna delle squadre girévole agg. Che puo subire un moto circolare o partecipanti; g. all’italiana, sistema di qualificaziorotatorio vincolato: ponte, palcoscenico g. ne a Classifica basato sul principio che tutti i partegirifalco (0 girfalco) s. m. Grosso falco vivente cipanti devono incontrarsi a turno. nelle tundre artiche circumpolari, di colorito pallido gironzolare v. intr. (girdnzolo, ecc.; aus. avere). rclare v. intr. (giréllo, ecc.; aus. avere). Andare oziosamente in giro senza una meta precisa.

o addirittura in prevalenza bianco.

girigdgolo s. m. Ghirigoro.

F

girino’ s. m. La larva degli anfibi anuri (rana, rospo, ecc.) che vive nell’acqua; ha la forma di un

piccolo pesce dal corpo tozzo terminante con una coda, che scompare durante la metamorfosi.

ppano” s. m. Corridore ciclista che prende parte Giro d'Italia.

girl s. m. fr. (in it. s. m. invar.; pl. fr. - gratins). Sistema di cottura delle vivande tra due fuochi in modo da produrre una sottile crosta croccante: maccheroni al g.

gratinare v. tr. Cuocere al gratin. gratis avv. Gratuitamente, senza pagamento, senza compenso. ‘gratitudine s. f. Sentimento di profonda e aifettuosa riconoscenza per un beneficio ricevuto e

grattata s. f. Strofinamento con le unghie sulla pelle o raschiamento su una superficie scabra / Lo sgradevole rumore di attrito fra gli ingranaggi del cambio nell’ingranare le marce dell’auto in modo maldestro.

grattatura s. f. L’attrito o la traccia di una grattata. grattugia s. f. (pl. -gie). Arnese da. cucina,

costituito essenzialmente da un pezzo di lamiera cosparsa di buchi con punte rilevate, per ridurre in minuti frammenti il pane o il formaggio. grattugiare v. tr. (grattigio, ecc.), Ridurre in frammenti con la grattugia.

gratuita s. f. Possibilita di fruire di un bene o di

un servizio senza pagamento / fig. Mancanza motivo o fondamento: /a g. di un’asserzione.

di

ratuito (0 gratuito) agg. 1. Cui non corrisponde alcuna forma di pagamento o di compenso: insegnamento g.; prestazioni g. // Fatto 0 concesso per

pura liberalita.

2. fig. Privo di qls. motivo o fonda-

mento: affermazione, supposizione g. gravame s. m. 1. Peso, carico, obbligo / part.

Tributo 0 ipoteca che gravi su un bene immobile. 2. In diritto, impugnazione. gravare v. tr. e intr. 1. tr. Caricare od opprimere mediante l’imposizione o l’assunzione di un peso o di un obbligo: g. il barroccio di un carico eccessivo;

fig.: g. gli alunni di compiti; g. i cittadini di tasse; g. la mano su qlc., punirlo con eccessivo rigore., 2. intr. (aus. avere). Premere con il proprio peso: /’arco grava sui pilastri / Incombere come impegno o come obbligo: tutte le spese gravano su di me. grave agg. 1. Di peso notevole e spesso eccessivo: camminava curvo sotto il g. fardello / Talvolta sin. di pesante: panni g.; sentirsi la testa, lo stomaco g. /Come s. m., corpo soggetto alla forza di gravita. 2. fig. Duro, faticoso, molesto: una g. imposizione / Serio e di notevole importanza, genrl. per le conseguenze, in quanto difficilmente superabile o rimediabile: una g. decisione; una g. malattia;

un errore gravissimo / Carico, pieno: era g. di vino / Tardo nei movimenti (opposto a svelto): un uomo g. ed impacciato nell’incedere / Improntato a serieta e autorevolezza: mi parlo con tono g. e paca.o; pensieroso, triste, addolorato: il suo volto divenne

all’improvviso g. 3. In mus., sin. di basso (contrap-

posto a acuto): suono g., nota g.; anche, di movimento da eseguirsi con lentezza e solennita. 4. Ac- —

7.5

acaba

mY

Way

Soe Be

a

raat

4

grecizzare

cento g., segno grafico ( ) che in italiano é adopera-_ complesso dei doni, quali la redenzione, la-giuto per indicare il timbro aperto delle vocali e ed o stificazione, la fede, la gloria e la beatitudine eterna, toniche (guérra, cuore) e, genrl., per indicare l’ac-

cento tonico (sincerita).

graveolénte agg., lett. Che emana un odore nauseabondo. gravezza s. f. 1. Pesantezza: la g. di uncibo. 2. lett. Tristezza; disagio, molestia.

gravi

as. f. Nei mammiferi, la condizione

della femmina fecondata in cui si sviluppa il prodotto del concepimento: ha termine col parto. gravidico agg. (pl. m. -ci). Relativo alla gravidanza.

gravido agg.

1. Di femmina recante il prodotto

del concepimento (pit com. incinta per la donna e pregna per l’animale). 2. fig. (/ett.). Pieno o carico: nubi g. di pioggia; parole g. di minacce.

gravimetria s. f. 1. Parte della della geofisica che

studia il campo gravitazionale terrestre, l’accelera-

zione di gravita e le sue variazioni. 2. In chim., sistema d’analisi che permette di calcolare la quantita di un elemento contenuto in un composto.

gravimeétrico agg. (pl. m. -ci). Che si riferisce alla

gravimetria.

gravimetro

s. m. Strumento per misurare

le

variazioni dell’accelerazione di gravita.

gravina' s. f. Piccone a zappa. gravina’ s. f. Vallone a forma

di profondo crepaccio, scavato nelle rocce calcaree. ravita s. f. 1. Preoccupante difficolta: /a g. della situazione; durezza: la g. di una pena / Entita o importanza: la g. delle perdite subite. 2. Compostez-

za severa e solenne: parlare con g.; g. di portamen-

to. 3. Forza di g- quella con cui la terra attrae i corpi, che si manifesta con la tendenza di questi a cadere verso il basso.

jigrmcnns y. intr. (gravito, ecc.; aus. avere).

1.

uoversi intorno ad un punto per effetto di mutue attrazioni; fig., in senso politico ed economico: un ‘industria intorno alla quale gravitano molte industrie collaterali.. 2. Gravare, scaricare il proprio peso: V’architrave gravita sulle colonne.

gravitazionale

gravitazione.

gravitazione

agg.

Che

si_ riferisce

s. f. L’attrazione

alla

mutua che si

esercita tra i corpi, in misura direttamente propor-

zionale al prodotto delle loro masse e inversamente

proporzionale al quadrato della loro distanza.

gravosita s. f. Motivo

eccessivo, onerosita.

di sforzo o impegno

gravOso agg. Che esige uno sforzo ed un impegno notevole / genre. Molesto, pesante. grazia s. f. 1. Motivo di gradevole attrazione in cui confluiscono bellezza, finezza, leggiadria: la g. del volto; muoversi con g. / Spontanea e amabile cortesia: accogliere con g.; mala g., sgarbatezza; non aver garbo né g., di persona grossolana e sgarbata / al pl. (concr.). Amabili ed astute moine: crede d’incantarmi con le sue g. // fig. Delicatezza di sa-

pore o di odore: senti la g. di questo vino. 2. Considerazione favorevole, benevola (genrl. al pi.): entrare nelle g. del direttore; godere le g. di una donna, avere con lei rapporti intimi // Concessione di uno

speciale favore o beneficio dovuta alla liberalita di

qlc.: domandare, ottenere, impetrare una g.; di g.,

per piacere; /a g.!, alla g.!, per sottolineare |’inattesa portata di un fatto o di una constatazione: alla -g., quanto ha mangiato! 3. Nel linguaggio teologi-

co, l’aiuto particolare che Dio concede all’uomo

perché possa fare il bene e vincere il male; anche, il

che Dio concede all’uomo per i meriti di Cristo; stato di g., la condizione dell’anima esente dal peccato mortale; morire, essere in g. di Dio, con anima libera dal peccato; anno di g., anno dell’era volgare (con allusione all’opera redentrice del Cristo) / fam. Esser fuori della g. di Dio, esser fuori di sé dall’ira o dalla rabbia; essere in stato di g., in condizioni part. brillanti di rendimento: /a squadra é in uno stato di g. // Intervento miracoloso impetrato da Dio direttamente o per l’intercessione dei santi: /a Madonna ci ha fatto la g. / fam. Troppa g. S. Antonio!, a proposito di un vantaggio ottenuto in misura eccessiva; g. di Dio, mezzo di sostentamento (in quella casa c’é d’ogni g. di Dio); per g. di Dio, sottolineando una consolante constatazione (per g. di Dio, domani é vacanza). 4, Condono parziale 0 totale della pena per diretto intervento della massima autorita dello stato a beneficio di singoli condanna-

i

:

ti: accordare la g.; estens., venia, indulgenza, remis-

iS

sione ‘farg. di un debito, far g. a qlc. di qles., liberarlo da un obbligo / Colpo di g., quello che abbre&3 via l’agonia del morente (fig., motivo di tracollo o 3 rovina finale: /a morte della moglie fu per lui il colpo di g.). 5. Gratitudine, riconoscenza: render grazie, ringraziare con devozione. 6. are. Merito; oggi , solo nella loc. in g. di, per opera o merito di (é riuscito in g. del suo spirito di sacrificio). ar graziare v. tr. (grazio, ecc.). 1, Liberare dalla pena: g. un condannato. 2. Concedere 0 esaudire: & stato graziato dalla Madonna.

graziato s. m. Chi ha ottenuto una grazia.

grazie! esclam. Voce che esprime all’occasione la gratitudine o un cortese rifiuto: fante g.!; «Vuol favorire?» «G., ho appena pranzato» / Grazie a..., con aiuto di, per merito di: g. a lui ha trovato lavoro; g. — a Dio, g. al cielo, per sottolineare una piacevole constatazione: g. a Dio, ho finito. ee

graziosita s. f. Amabile e attraente delicatezzao

finezza. grazidso

agg.

: Leggiadramente

: amabile

pet

ed

attraente: una g. fanciulla / Ottenuto 0 eseguito

con spontanea e gradevole maestria: un g. inchino; _ un quadretto g. / Piacevole, divertente: una scenetta g.; una g. risposta.

éca

s. f. Fregio

costituito

da una

serie

ininterrotta di segmenti alternativamente dispostiin linee perpendicolari e parallele, usato spec. come distintivo dei piu alti gradi della gerarchia militare.



_ =

vecrme s. m. La direzione cardinale di nord-est/ ento di nord-est.

:

:

;

grecanico agg. (pl. m. -ci). Proveniente o imitato-

dalla Grecia: arte g.

grecismo

s. m.

Motivo

lessicale 0 stilistico

desunto direttamente dal greco..nae grecista s. m. e f. (pl. m. -i). Studioso della lingua e della letteratura greca.

grecita s. f., lett.

1. Provenienza diretta dal

patrimonio linguistico e letterario greco. 2. La cultura e civilta greca in quanto suscettibile di inquadramento storico. x ey grecizzante agg. Tendente a desumere motivi e atteggiamenti dal patrimonio culturale greco.

grecizzare v. tr. e intr.

1. tr. Tradurre in una —

forma ‘corrispondente all’uso linguistico greco: «Trapassi» fu grecizzato in «Metastasio» / Attrarre nell’orbita della civilta e cultura della Grecia. 2 intr. (aus. avere). Imitare i Greci, desumendone

motivi culturali piu vistosi.

si

z

co agg. es. m. (pl. m. -ci).

1. agg. Della

recia antica e moderna: /a penisola g.; le coste g., ecc.; nella storia della civilta e dell’arte classica, esclusivamente con riferimento alla Grecia antica: il tempio g.; la scultura g.; profilo g., simile a quello delle antiche sculture greche, cioe di proporzioni classicamente perfette /Lingua g. (o s. m., il greco): lingua del gruppo indeuropeo attestata fino dal XV sec. a.C. 2. s. m. Vento di nord-est, detto anche

grecale // Vitigno assai diffuso nell’Italia merid. da cui si ricava un ottimo vino liquoroso (vino g.).

reco-ortodésso

agg.

Nella

storia

del

ristianesimo: Chiesa g.-o., quella separatasi da Roma in seguito allo scisma d’Oriente (1054).

gréco-romano

agg.

Risultante

dalla

giustapposizione storica di motivi di cultura e civilta tipici della Grecia e di Roma.

gregario

Bi4) aay » oR %

SI'S

gréco

s. m. e agg.

1. s. m. Membro

di

un’organizzazione o di una societa escluso da ogni

responsabilita direttiva o deliberativa / Nel ciclismo, atleta ingaggiato per aiutare il capitano della

squadra / Come agg., privo di iniziative o di auto-

nomia: spirito, ruolo g. 2. agg. Che vive in gruppi: animali g.; piante g. egarismo s. m. Inclinazione naturale ad un adattamento passivo in ogni campo o circostanza.

grégge s. m. (arc. s. f.; lett. gréggia s. f.; pl. le

grégge o le gréggi, meno com. i gréggi).

1. Branco

di ovini affidato alla guida e alla custodia di uno o

gremire v. tr. (gremisco, gremisci, ecc.). Riempire, affollare: la folla gremiva la piazza; anfun medio intr. (gremirsi): /a piazza si gremiva di olla. gréppia s. f. La rastrelliera per il foraggio, sovrastante la mangiatoia; estens., mangiatoia / fig. Fonte di guadagni sicuri e poco sudati.

greppo s. m., lett. Fianco brullo e scosceso di monte. gres s. m. Materiale ceramico a pasta compatta cotto ad alta temperatura, caratterizzato da notevo-

le durezza e resistenza agli agenti chimici. greto s. m. Striscia del letto di un fiume, asciutta e cosparsa di ciottoli e di ghiaia. gretola s. f. Ciascuno degli elementi giustapposti che formano una gabbia.

gretteria s. f. Meschino attaccamento al denaro; concreta dimostrazione di grettezza. grettezza s. f. Atteggiamento angusto e meschino

dovuto a insufficienza o limitatezza di vedute / Anche, eccessivo attaccamento a criteri personali e meschini di parsimonia. gretto agg. Eccessivamente attaccato a criteri personali, per lo pil meschini, di parsimonia / Spiritualmente limitato, angusto di vedute. greve agg. Pesante, opprimente: panni g.; aria g. grezzo agg. Variante di greggio; color g., bianco sporco / fig. Di persona (reduces e grossolana.

grida

s. f. (pl. le gride,

errato

le grida).

pit pastori // estens. (non com.). Armento, mandria.

Anticamente,

(un g. di schiavi, di adulatori, di conformisti).

diffondeva per mezzo dei banditori. gridare v. intr. e tr. 1. intr. (aus. avere). Emettere suoni o parole con voce altissima e alterata: g. a pit non posso, a squarciagola. estens.. parlare a voce troppo alta. 2. tr. Esprimere con tutta la forza del risentimento o del bisogno o dell’esultanza: gli rido ee il suo disprezzo; g. aiuto, vittoria; g.: gridar vendetta (al cospetto di Dio), di azioni ingiuste o disoneste che rimangono impunite

2. fig. Massa di persone, spec. in quanto affidate alle cure spirituali dell’autorita ecclesiastica (i/ g. del vescovo, del parroco), 0 accomunate da una irragionevole passivita nella condotta e nell’atteggiamento greggio (0 grézzo) agg. (pl. f. grégge, grézze). Di pero allo stato naturale, che non ha ancora su-

ito alcuna lavorazione: diamante g.; petrolio g. (anche s. m. in questo caso: il prezzo del g. é salito di tre dollari al barile); tela g., non imbiancata // estens. Rozzamente eseguito o non rifinito: un lavoro g.; fig.: materia allo stato g., in attesa di una qls. elaborazione formale.

gregoriano agg. Pertinente, attribuito, dovuto ad

un papa di nome Gregorio; canto g. (0 il gregoriano, s. m.), il canto liturgico della Chiesa cattolica, cosi chiamato dal fatto che S. Gregorio Magno ne raccolse le melodie, facendole rivedere e modificare; calendario g., quello fissato dal Papa Gregorio XIII con la riforma del 1582, attualmente in vigore come calendario civile.

grembiule (0 grembiale) s. m.

1. Indumento

costituito da un rettangolo di stoffa legato attorno ai fianchi e scendente anteriormente fino alle ginoc_ chia o alle caviglie, usato soprattutto come protezione del vestito durante il lavoro e quindi adottato da uomini e donne. 2. Sopravveste, genrl. di tela o di cotone, indossata dai bambini e dagli scolari pit piccoli, o dalle commesse di negozio e dalle impiegate nelle ore di lavoro.

rembo s. m.

1. La concavita compresa tra le

ginocchia e il seno di una persona seduta (per lo piu

ordine o avviso dell’autorita, «che si

(scherz., di lavori od oggetti che lascino troppo a desiderare); g. ai quattro venti, propalare irriguar-

dosamente i wenli (fam.). Sgridare. gridata s. f., region. Sgridata.

gridellino agg. e s. m., non com. Di colore tra grigioe rosa; viola pallido.

gridio s. m. Serie tumultuosa e fastidiosa di gridi.

grido s. m. (pl. le grida, dell’uomo; i gridi, degli animali, o anche dell’uomo, se isolati o comunque non considerati come una serie). 1. Voce emessa con l’impulso di una reazione istintiva o di un risoluto proposito di azione (dare in un g.; g. di guerra, di battaglia) o in segno di protesta o risentimento (le g. della folla coprirono le parole dell’oratore) / Negoziazioni alle grida, in Borsa, quelle che si svolgono a voce alta in un particolare spazio, detto recinto delle grida, si che ognuno possa prendervi

parte // Verso stridulo, intenso e prolungato di animale; estens., i] fischio emesso dal treno. 2. fig. Fa-

ma, successo: un avvocato di grido / Novita: l’ulti-

mo g. della moda. grifagno agg. 1. lett. Rapace: attributo generico degli uccelli da rapina, con artigli e becco adunco. 2. Dell’?occhio umano che lampeggi sinistro e minaccioso. griffa s. f. 1. Grappetta da applicarsi alla suola delle scarpe da montagna. 2. Gancio metallico per. la giunzione e il trascinamento di organi Obits

di una donna): avere, tenere in g.; fig.: gettarsi in g. a qlc., affidarglisi con abbandono e fiducia. 2. fig. La parte del corpo femminile entro la quale si forma il bambino / Cavita interna o segreta o misteriosa: fesori nascosti nel g. della terra// Q\s. comunita come motivo di alimento o rifugio spirituale: morire tae s.m. 1. Il muso del maiale o del cinghiale _ in g. alla Chiesa. 3. lett. (fig.). Avvallamento, letto (detto anche grugno). 2. fig. Faccia (con un’idea di _ di un corso d’acqua o di un lago. deformita o di animalita). ‘ a eee

oy grifo’ s. m. Grifone (animale favoloso).

grifone s. m. Grosso avvoltoio, da noi frequente

in Sardegna; ha piumaggio color caffellatte, testa e parte del collo quasi nude, rivestite soltanto di un

piumino setoloso bianco-giallognolo. 2. Mitico animale alato, con la testa d’uccello, e il corpo di quadrupede o di serpente.

grifosi v. GRIPosI.

grigiastro agg. D’un grigio incerto e sgradevole. rigio agg. es. m. (pl. f. -gie). 1. Di colore che da alPocchio sensazioni intermedie fra il bianco e il nero: un abito g.; cielo g., nuvoloso; capelli g., brizzolati. 2. fig. Di quanto si presenti incerto o indefinito

nell’aspetto e nel carattere / Scialbo, incolore. mo-

notono, desolante: ore g.; una citta g. / Sostanza g., il tessuto nervoso che contiene i neuroni. 3. s. m. II colore grigio.

grigiore s. m. Aspetto o carattere squallido e

monotono: il g. di un paesaggio; fig.: il g. di una vita senza ideali.

Yh tare (0 grigio-vérde) agg. es. m.

1. agg.

Tigio tendente al verde. 2. s. m. La stoffa di cui si fecero le divise dell’esercito italiano dal 1905 alla fine della seconda guerra mondiale; estens., la divisa stessa: vestire il g., essere sotto le armi.

griglia s. f. 1. Sin. di gratella: pollo, bistecca alla

g. 2. Telaio costituito da barre giustapposte o incrociate oppure di lamiera perforata, usato come elemento di separazione o selezione. 3. In fis., elettrodo posto fra anodo e catodo di_un tubo termoionico con funzioni di controllo.

grignolino s. m. Vitigno piemontese da cui si

ricava l’omonimo vino rosso, sapido e profumato.

grill s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl.

grills). Graticola, griglia / Carne arrostita sul grill: un g. misto / Ristorante fornito di grill. llettare v. intr. e tr. (grillétto, ecc.; aus. avere). 1. intr. (aus. avere). Dell’olio o del grasso, o dei cibi postivi a friggere, quando cominciano a levare |’intenso e caratteristico sfrigolio. 2. tr. Friggere nell’olio bollente: g. i carciofi.

grillétto s. m. Dispositivo per determinare

lo

scatto del percussore di un’arma da fuoco portatile mediante pressione di ur. dito.

grillo s. m.

1. Nome comune di diversi insetti

ortotteri, provvisti di un apparato stridulante situato sulle elitre; comuni in Italia il g. campestre, di colore brunastro, detto anche g. canterino, perché solito cantare all’imbrunire e nelle prime e ultime ore della notte, e il g. domestico, di color giallo sporco, detto anche g. del focolare, perché frequente nelle case // fig. Simbolo di magrezza e di scarso vigore:

grondare ne e sopraffazione: fini nelle g. di uno strozzino. gringo agg. e s. m. sp. (in it. agg. e s. m. invar.; pl. ea gringos) Appellativo ostile dato nell’America

el Sud agli stranieri e spec. ai nordamericani. grinta s. f. 1. Espressione arcigna o truce della faccia: ha una g. da far paura. 2. estens. Decisione, aggressivita nell’affrontare un impegno, una gara, un avversario: un uomo di g.; un atleta che ha g. grinza s. f. Corrugamento o piegatura sgradevole che interrompe l’uniformita di una superficie altrimenti tesa e liscia: faccia piena di grinze; una camicia tutta grinze; non fa una g., di abito che sta a pennello (fig., di ragionamento, ineccepibile).

grinzosita s. f. Presenza di numerose grinze.

grinz6so agg. Che presenta numerose grinze.

grippaggio s. m. Blocco che si verifica fra due

pezzi meccanici

a contatto per eccesso d’attrito,

genrl. per difetto di lubrificazione.

grippare

v. intr. (aus.

avere).

Bloccarsi

per

eccesso di attrito.

pe s. f. Pettinato di lana a piccoli punti neri e bianchi. grisaille s. f. fr. (in it. s. f.invar.; pl. fr. grisailles). 1. Procedimento pittorico di riproduzione delle luci e delle ombre mediante vari toni di grigio. 2. Vedi l’adatt. it. grisaglia.

grisélla s. f. Ciascuno dei pezzi di cavo applicati trasversalmente alle sartie, con funzione di scalini per salire sugli alberi.

risou s. m. fr. (in it. s. m. invar.). iscela di gas che si forma spontaneamente nelle miniere di carbone; mescolandosi con I’aria diventa infiammabile ed esplosiva.

grissinificio s. m. Fabbrica di grissini.

grossa mole, dell’America sett. grog s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. grogs). Bevanda di rum o cognac allungata con acqua calda, inzuccherata e aromatizzata con scorza di limone. sropey agg. ingl. (in it. agg. invar.). Del pugile che. stordito dai colpi, barcolla come se fosse ubriaco; estens., di chi non sta in piedi dalla stan-

chezza. | rogré s. m. rilevate.

; 1. Speciale stoffa di seta a corde

2. Nastro di seta o cotone, cordonato, usa-

to per sostenere le gonne femminili intorno alla vita.

grolla s. f. Coppa di legno fatta al tornio, tipica

dovinala g.!, per sottolineare incertezza o imbarazzo (dall’antico uso pop. di trarre pronostici per mezzo di un grillo), 2. fig. Capriccio, ghiribizzo: gli é saltato il g. di sposarsi.

della Val d’Aosta. a s. f. 1. Incrostazione lasciata dal vino sulle pareti delle botti. 2. Incrostazione che si forma in un condotto, spec. nel fornello delle pipe. grommarsi v. medio intr. (mi grémmo, ecc.). Incrostarsi di gromma.

grillitalpa). Insetto di color bronacie e a costumi notturni, simile al grillo; vive nei terreni fertili, sca-

gronda s. f. Il margine del tetto, sporgente dal muro esterno di un edificio.

pare un g.; mangiare quanto un g., pochissimo; in-

grillotalpa

s. f. o m. (pl. /e grillotalpe; raro al m. i

vando gallerie e rodendo tuberi, bulbi, radici e semi,

provocando danni seri alle colture ortensi.

an room s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. grill-rooms). Ristorante al quale é talvolta annesso un bar e dove é€ possibile consumare rapidi pasti con cibi alla griglia. grimaldello s. m. Ferro ritorto ad una estremita,

_ per forzare le serrature.

__ grinfia s. f., pop. Zampa artigliata; spec. in senso fig.. per indicare uno strumento di crudele costrizio-

ori

~

;

grissino s. m. Pane a bastoncelli sottili friabili e croccanti, tutti crosta. grizzly agg. es. ingl., usato in it. come agg. o Ss. m. invar. (pl. ingl. grizzlies). Orso bruno di

gromm6so agg. Incrostato di gromma.

grondaia

s. f. Il canale che riceve, lungo la

gronda, l’acqua piovana che cade sul tetto.

grondare v. intr. e tr. (grondo, ecc.). 1. intr. (aus. essere). Dell’acqua che vien git dalle gronde / estens. e fig. Di liquido che cola abbondantemente da una superficie bagnata: il sudore gli grondava dalla fronte. 2. tr. e intr. (aus. avere). Versare a rosse gocce o a rivoletti: g. sangue dal naso; le — Raxche grondano ancora; fig.: mani che grondano (di) sangue, di chi ha commesso un omicidio. —

518

gréngo

grongo

s.

m.

(pl.

-ghi).

Pesce

marino,

voracissimo, simile all’anguilla, con esemplari che possono raggiungere i tre metri e i cinque kg di peso: ha carni molto saporite.

Oppa s. f. 1. Il dorso degli animali da sella da

tativamente piu rilevante (il g. del lavoro é ancora da fare), pi numerosa e compatta (il g. dell’esercito, della flotta); in una gara ciclistica su strada: il g. dei corridori, il gruppo // Moneta medievale d’ar-

gento. soma 0 da tiro: balzo in g. al cavallo / Taglio di grossolanita s. f. Quanto concorre a costituire o carne bovina situato nella zona superiore della co- fornire prova di rozzezza o volgarita (g. d'animo, di scia. 2. fam. Le spalle; fig.: restare in g., di merci comportamento) o di evidente imperizia (la g. di che non si riesce a smaltire, o che acquistate in certi errori); concr.: dire delle grossolanita. blocco insieme ad altre vengono quasi di regalo grossolano agg. Lavorato o eseguito senza oppata s. f. Violento movimento del cavallo, precisione né finezza: panno g.; ornamenti g. / Rozche, abbassata la testa, scalcia con le gambe poste- zo e sgradevole per natura o per mancanza di eduriori per disarcionare il cavaliere. cazione: gente g.; modi g.; scherzi g., volgari, villani groppiera s. f. Elemento dei finimenti del cavallo, / Dovuto a ignoranza o imperizia: un g. errore. consistente in una striscia di cuoio che, fissata po-

_ steriormente alla sella termina col posolino. groppo s. m._ 1. Viluppo o groviglio molto intricato; fig., problema complicato e di difficile so-

luzione / region. Sin. di nodo in senso proprio e

figurato: avere un g. alla gola. 2. Brusco levarsi di vento, che si estingue dopo pochi minuti.

groppone s. m., fam. o scherz. Le spalle, il dorso;

fig.: piegare il g., assoggettarsi a un duro lavoro; iron.: accarezzare il g. a qlc., bastonarlo.

ros-grain guasto agg. e s. m. 1. agg. Privato delle normali possibilita di funzionamento o rendimento: il motore_é g.; pop., malato: sangue g. (fig.: farsi il sangue

g., arrovellarsi per qualche contrarieta) // Moral-

mente corrotto; privo di equilibrio o di efficienza: cervello g. 2.s.m. Danno: i g. prodotti dalla grandine / part. Annullamento delle normali capacita di funzionamento o rendimento, spec. in seguito a un fatto fortuito: riparare un g. al motore// fig. Motivo di corruzione, di decadenza morale: c’é del g. in quella famiglia. guatare v. tr., /ett. Guardare intentamente (con un senso di interesse, o di sospetto o risentimento). ate

v.

intr.

(gwattisco,

guattisci,

ecc.).

Abbaiare, spec. del cane che vede la lepre. guazza s. f. Rugiada copiosamente addensata. guazzabuglio s. m. Vistoso ¢ confuso ammasso di elementi disparati. guazzare v. intr. (aus. avere). Sguazzare.

:

uazzeétto s. m. Cottura o pietanzain umido,con

abbondante sugo brodoso: baccala in g.

guazzo

s. m.

1. Fradiciume

abbonuihtee

sgradevole: chi ha fatto questo g. nel bagno? 2. Pittura a g., varieta di tempera, nella quale alla colla animale é sostituita la gomma.

e e Se Wi

522

guelfismo

guelfismo s. m. L’ideologia guelfa o neoguelfa; orientamento accentuatamente filocattolico in ambito politico e sociale.

guelfo agg. e s. m. 1. Nel Medioevo dei sostenitori delle vedute teocratiche del Papa contro li interessi del partito favorevole all’Imperatore quello, cioé, dei ghibellini) / estens. Clericale (con

accento ostile). 2. Merli g., nell’architettura medievale, quelli a profilo superiormente rettilineo.

guépiére s. f. fr. (in it. s. f.invar.; pl.

fr. guépieres). Piccolo busto o guaina portato dalle donne per stringere la vita.

(pl. f. -ce). Strabico: esser

g. da un

occhio / estens. Di persona cieca (0 quasi) chio, oppure affetta da evidente miopia.

guercio agg.

da un oc-

guerra s. f. 1. Lotta armata fra stati o coalizioni, per la risoluzione di una controversia internazionale piu o meno direttamente motivata da veri o presunti (ma in ogni caso parziali) conflitti di interessi ideo-

SS guerra condotte contro un esercito regolare da formazioni autonome irregolari di scarsa entita, genrl. favorite dalla conoscenza dei luoghi.

guerrigliéro s. m. Membro di una formazione che

svolge attivita di guerriglia.

gufaggine s. f. Carattere incline ad uno scontroso

e cupo isolamento. gufare v. intr. (aus. avere). Del gufo che emette il suo caratteristico verso, o di persona che lo imiti.

gufo

s.

m.

1. Uccello

rapace

notturno,

prevalentemente bruno-rossiccio a macchie scure; é provvisto di due ciuffi di penne sopra gli occhi e di dita completamente piumose. 2. fig. Persona abitualmente di umore tetro e cupo.

guglia s. f. 1. Acuto e slanciato elemento piramidale di coronamento architettonico, di regola sovrapposto a strutture di sviluppo verticale. 2. Massa rocciosa isolata e appuntita.

gugliata s. f. La quantita di filo che s’introduce

logici ed economici, non ammessa dalla coscienza giuridica moderna: dichiarare la g.; muover g.; en-

ogni volta nell’ago per cucire.

trare in g.; arte della g., il complesso delle discipline e delle tecniche relative alla condotta ed alla esecuzione delle operazioni militari; Jegge di g., il complesso delle norme speciali vigenti in relazione allo

un percorso o verso una meta materiale o ideale: affidarsi alla g. di una persona esperta. 2. Persona esperta di una regione o di. un luogo che indica ad

stato di belligeranza; criminale di g., chi ha con-

travvenuto con delittuosa efferatezza alle convenzioni internazionali sullo stato di guerra tra nazioni / part. G. santa, conflitto motivato da interessi religiosi o indipendentistici; g. partigiana, il complesso delle operazioni, condotte da formazioni irregolari

contro l’invasore occupante il suolo della patria; g. totale, senza esclusione di mezzi e senza risparmio

della popolazione civile; g. atomica, condotta con Vimpiego di armi atomiche; g. batteriologica, fondata sull’uso di microrganismi patogeni per l’uomo, gli animali, le piante; g. civile, motivata da contrasti di interessi tra gruppi di cittadini di uno stesso stato. 2. estens. Contrasto fra stati, derivante da conflitti ideologici, politici, economici: g. fredda,

guida s. f. 1. Funzione direttiva esplicata lungo

altri la via da seguire; part., chi é autorizzato ad accompagnare i turisti nella visita ai monumenti artistici o storici di una citta illustrandone le bellezze e i pregi nella lingua da loro parlata; g. alpina, accom-

pagnatore autorizzato, assunto da uno o piu escursionisti in alta montagna / Anche, conducente o manovratore di un veicolo; pilota. 3. fig. Ispiratore autorevole di una linea di condotta o di attivita: nella mia professione non ho ayuto altra g. che lui; in funzione di agg.: stato g., partito g. 4. Compilazione che reca le informazioni necessarie ad una prima comprensione o ad un orientamento pratico, a pro-

posito di un fatto storico o scientifico, di una disciplina o di una prassi: g. ai monumenti della citta di Roma; g. a tradurre in lingua latina. 5. part. Striscia di tappeto disposta su un percorso per motivi ornamentali o di praticita / Listello di eee che, scorrendo in un’apposita scanalatura, facilita l’apertura e la chiusura dei cassetti / Nelle costruzioni meccaniche, organo destinato a determinare, dirigere e correggere lo scorrimento di un elemento mec-

complesso di azioni ostili, politiche diplomatiche o di SS fet tra potenze antagoniste; g. psicologica (o di nervi), fondata su mezzi atti a fiaccare le capacita morali di efficienza e resistenza dell’avver_sario; g. doganale (0 di tariffe), conflitto sul piano economico tra due paesi che cerchino di danneg- canico / Il complesso dei comandi di un veicolo: g. giarsi nei commerci elevando i dazi doganali o im- interna, g. a sinistra; trovarsi alla g. di un camion; onendo divieti. 3. fig. Lotta a fondo in nome di un posto di g., quello riservato al conducente o manoideale sociale o religioso: g. contro la corruzione, vratore Pal pl. Briglie, redini. contro la droga / Serie di atti apertamente ostili: /a guidabile agg. Che si puo guidare. solita g. tra suocera e nuora; una g. a colpi di spilguidalésco s. m. (pl. -chi). Piaga di un animale da lo, tutta di dispettucci e malignita / Violento e tu- tiro o da soma, provocata dall’attrito dei finimenti. multuante contrasto: /a g. dei venti, degli elementi. guidare v. tr. 1. Accompagnare o condurre guerrafondaio s. m., spreg. Fomentatore lungo un percorso o verso una meta: g. una comitiaccanito della guerra come unico mezzo di risolu- va; g. i soldati alla vittoria / Dirigere con un’azione zione delle controversie internazionali; anche come teorica o pratica efficace: g. un popolo, una spediagg.: nazionalismo g. zione // fig. Illuminare, ammaestrare, fornendo gli _ guerreggiare v. intr. e tr. (guerréggio, ecc.). 1. esempi e i precetti necessari: g. i ragazzi sulla via intr. (aus. avere). Svolgere una serie di azioni di dell’onesta / rifl. (guidarsi). Regolarsi, comportarsi: guerra. 2. tr. (non com.). Combattere. guidarsi col proprio buon senso. 2, Riferito a mezzi - A ena agg. (pl. m. -chi). Fatto in funzienée di locomozione 9 trasporto, regolarne nel modo vola guerra: preparativi g. / fig. Fieramente ostile e luto la direzione e la velocita: g. i cavalli, l’automood aggressivo: animo, cipiglio g. bile (anche assol.: sta imparando a g.).

uerriéro s. m. (f. -a) e agg.

d’armi, per lo }

1. s. m. Uomo

guidatore s. m. (f. -trice). Conducente di mezzi di

piu con riferimento alla storia antica

locomozione o di trasporto; nelle corse al trotto, lo

e all’epica medievale: i g. dell’antica Roma, di Car-

lo Magno. 2. agg. Preparato, addestrato alla guerra: una gioventu g.; piu com., proclive alla guerra:

costumi g. // fig. Combattivo, fiero: aspetto g. guerriglia s. f. Serie discontinua di azioni di 4

stesso che driver (v.).

guiderdéne compenso.

s.

.

m.,_

lett. Be

Rimunerazione, ‘ :

guidone s. m. 1. Bandierina triangolare usata come segnale, insegna o distintivo. 2. are. Insegna,



PEER a

ia

me



“stendardo un drappello;estens., ildrappello stesso.

guidoslitta s. f. Bob (v.).

re

—. s. m. Nell’antico diritto germanico, il prezzo che l’uccisore doveva pagare alla famiglia delPucciso per riscattarsi dalla vendetta. igne s. f. fr. (init. s. f. invar.). Disdetta, sfortuna, iella.

guinzaglio

s. m. Striscia di cuoio o catena

metallica che, fermata a un anello del collare, serve a trattenere il cane / fig. Simbolo di rigido controllo © soggezione; mettere il g. alla stampa; si fa tenere al g. dalla moglie. —— s. f., lett. Modo, aspetto, maniera; per lo pit nelle locc. avy. a g. di, in g. di, a somiglianza di, e in g. che, di g. che, in modo che. Kes guitto agg. es. m. 1. agg. Di persona che vive in condizioni di estrema miseria, senza decoro né di-

gnita.

2. s. m. Attore comico di infimo ordine. _

guizzare v. intr. (aus. essere). Procedere a scatti

agili ed improvvisi; nelle acque del lago si vedevano g. i pesci; dimenarsi 0 torcersi con movimenti repentini e scattanti: rc ae gli guizzava in pugno, estens., a proposito di fenomeni che si manifestano in modo repentino e fugace: il g. dei lampi; di persona, schizzar via di scatto. guizzo s. m. Movimento

inatteso,

rapido

e

scattante. : gulag s. m. russo (in it. s. m. invar.). Campo di concentramento e di lavoro coatto per prigionieri politici nell’Unione Sovietica.

gulasch ews s. neutro ted. (in it. s. m. invar.).

Spezzatino di carne cotta in tegame con lardo affumicato, cipolla e molta paprica: piatto nazionale ungherese. guru s. m., invar.

1. In India, guida spirituale, maestro di vita religiosa. 2. Giacca a casacca, lunga fin quasi alle ginocchia, accollata e con maniche lunghe, tipica del costume indiano, ma ripresa come modello anche dalla moda occidentale. guscio s. m. 1. L’involucro di varia origine e struttura, che avvolge e protegge i semi 0 il frutto di alcune piante, le uova degli uccelli e dei rettili, e an-

che certi organismi animali: i/ g. della mandorla, dei piselli; il g. dell’uovo; il g. delle ostriche, della tartaruga. 2. fig. Ambiente idealmente limitato e ristretto, proprio di una vita egoistica o grettamente abitudinaria: chiudersi nel proprio g. / Casa o barca minuscola. 3. estens. Il sacco di traliccio contenente l’imbottitura del materasso o del guanciale / L’ossatura di una costruzione, spoglia

delle sovra-

strutture e degli accessori. gusla (0 guzla) s. f. 1. Strumento musicale degli slavi meridionali, formato da una cassa armonica,

ie

i



guzla

4

-

direttamente connessa col manico, sulla qualeé tesa una sola corda che viene sonata per mezzo di un arco. 2, Strumento popolare russo a pizzico, di forma trapezoidale, con 24 corde. gustabile agg. Suscettibile di apprezzamento o gradimento. : gustare v. tr. e intr. 1. tr, Assaggiare quanto basta per apprezzare il sapore: gusta questo vino; estens., mangiare o bere con piacere, assaporare HW

fig. Apprezzare, godere con intima soddisfazione, piacere, diletto: g. un’esecuzione musicale; gustarsi—

una bella vacanza. 2. intr. (aus. avere). Risultare conforme al desiderio del momento: ti gusterebbe

un’aranciata? / fig. Andare a genio: é un’idea che mi gusta.

gustativo agg. Pertinente al senso del gusto; organi £- corpuscoli microscopici situati nelle papille della lingua.

gusto s. m.

;

1. Senso che consente la definizione

qualitativa di una sostanza in base al sapore: un vino piacevole al g. 2. Sapore: questa minestra ha uno Strano g. 3. Voluttuosa soddisfazione di una esigenza fisiologica: mangiare di g. / Godimento 0 compiacimento interno ed evidente: riDERE Dig.; _ prendere g. a qics., dimostrarsene sempre pit soddisfatto / Desiderio, capriccio: levarsi ib iydiqlics. 4. Opinione 0 scelta soggettiva motivata dalle particolari inclinazioni individuali: sui g. non si discute; uno scherzo di pessimo g. 5. Capacita di valutazione e discriminazione relativa ai fatti artistici o estetici: formare, educare il g.; vestire con g., con sem-

plice eleganza // Quanto caratterizza qualitativamente un ambiente, un’epoca, spec. sul piano esteti- _ rag co: g. neoclassico, romantico.

gustosita s. f. Qualita gradevole al gusto / fig.

Quanto costituisce motivo di ilarita o divertimento: la g. di una situazione.

gustdso agg. Gradevole al palato / fig. Che —
Seca ate aes “529 LENS, ; nella formazione di idrati o in una reazione in cui si bero in diversi gas naturali ed é diffusissimo sotto aE

addiziona acqua.. idrato s. m. Composto chimico combinato con una o piu molecole d’acqua; part.: idrati di carbonio (0 carboidrati o glucidi), composti organici contenenti carbonio, idrogeno e ossigeno.

idraulica s. f. Lo studio dell’equilibrio e del moto

delle masse liquide e dei problemi tecnici relativi.

idraulico agg. e s. m. (pl. m. -ci).

1. agg. Di

congegno 0 dispositivo, il cui funzionamento eé basato sull’applicazione dei principi dell’idraulica: martinetto t.;frenii. 2. s.m, Operaio addetto all’installazione e alla manutenzione delle tubazioni degli griewes igienici e di approvvigionamento.

idrico agg. (pl. m. -ci). Relativo alla presenza o al’impiego dell’acqua. parpvilogsa s. f. Ramo della biologia che studia a vita e la diffusione degli esseri viventi nelle acque. idrocarburo s. m. Composto chimico di origine

organica, costituito da carbonio e idrogeno. Liquidi, solidi o gassosi, gli idrocarburi trovano larghissimo impiego come solventi e carburanti, e nella preparazione di numerosi prodotti.

idrocefalia

ss.

La

Jeterminata dall’idrocefalo.

idrocéfalo

s. m.

condizione

1. Aumento

patologica

del liquido

>efalo-rachidiano nella cavita cranica, per patologi>O aumento di produzione o per difetto di riassorbinento dello stesso; se congenito o dell’infanzia pud -ausare deformazioni della scatola cranica. 2. agg.

> s. m. e f. Affetto da idrocefalo.

idrochinone

s. m. Composto chimico:

fenolo

vivalente usato come rivelatore in fotografia.

idrocoltura s. f. Coltivazione di piante mediante

forma di composti (di cui di gran lunga il piu importante é l’acqua). Si combina direttamente con molti elementi, fra i quali l’ossigeno, e viene impiegato in numerose sintesi di grande importanza. idrogeologia s. f. Parte della geologia che studia le acque sia superficiali che sotterranee.

idrografia s. f.

1. Lo studio delle acque del

globo, spec. a fini di descrizione scientifica o di rappresentazione cartografica. 2. La distribuzione delle acque di una determinata regione. idrografico agg. (pl. m. -ci). Concernente Vidrografia.

idrografo s. m. Studioso o esperto di idrografia.

idrolisi s. f. Reazione chimica di scissione di un

composto nella quale interviene l’acqua.

idrolitico

agg.

(pl. m.

avviene per idrolisi.

-ci). Dellidrolisi; che

idrolizzare v. tr. Sottoporre a idrolisi / medio

intr. (idrolizzarsi). Subire l’idrolisi.

idrologia s. f. Lo studio delle caratteristiche

fisiche e chimiche delle acque.

idroméle s. m. Bevanda alcolica ottenuta per

idrometria

s. f. La determinazione dei valori

relativi alla portata delle correnti d’acqua. idrometrico agg. (pl. m. -ci). Concernente lidrometria. 4

idrometro s. m. Dispositivo per la misurazione

delle variazioni del livello di un corso 0 specchio di ~ acqua.

studia il moto dei liquidi in relazione alle forze che o influenzano, e i problemi ad esso collegati.

processo patologico provocato da idropisia. 2. agg. es. m. e f. Di persona affetta da idropisia.

l’idrodinamica.

composizione analoga al siero del sangue, nelle cavita sierose e nel tessuto sottocutaneo. idroplano agg. es. m. 1. agg. Carena idroplana, tipo di carena che, per effetto della reazione esercitata dall’acqua sulla sua superficie esterna durante

ica s. f. Parte della meccanica che

idrodinamico

agg. (pl. m. -ci).

1. Relativo

2. Sul modello di aerodinamico,

li scafo costruito in modo da offrire la minima resitenza all’acqua.

idroeléttrico agg. (pl. m. -ci). Di impianto che

rasforma a livello industriale |’energia cinetica delle segue in energia elettrica: centrale i. idrofilo agg.es.m. 1. agg.Di sostanza capace di issorbire acqua: cofone i. 2. s. m. Grosso coleotte© acquatico, munito di zampe-atte al nuoto.

idrotobia s. f. Sintomo della rabbia (v.): spasmo

lella laringe e della faringe che provoca disturbi lella deglutizione, onde l’apparente ripugnanza per

‘acqua / com. La malattia della rabbia.

idrofobo agg. Affetto da idrofobia o rabbia / fig.

fam.). Di persona in

idrofonista s. m.

legli idrofoni.

preda ad un accesso furioso.

(pl. -i). L’addetto al servizio ;

idrofono s. m. Apparecchio destinato a captare

umori o segnali acustici subacquei (i. ricevitore) o | determinarne la direzione (i. ricercatore).

idroforo agg. Che serve a trasportare le acque. idrofugo agg. (pl. m. -ghi). Che é, 0 rende

mpermeabile: tessuto i.; materiali i. idrogenare v. tr. (idrdgeno, ecc.). Sottoporre a drogenazione (v.). "

ogenazione s. f. Reazione chimica per mezzo

lella quale s’introduce idrogeno nella molecola di in composto organico.

idrogeno s. m. Elemento chimico (simbolo H);

as inodore, insapore, incolore, infiammabile,é il iu le; ero di tutti gli elementi. Si trova allo stato liSicha een

ns

Sa

fermentazione di una soluzione acquosa di miele. idrometra s. m. Insetto emittero acquatico, dal corpo allungato e sottile e con zampe lunghe e gracilissime impregnate di una secrezione idrofuga che gli consente di muoversi velocemente sull’acqua.

mmersione delle radici in acqua.

idrodi

a

a

yok

idropisia.

s.

f.

Raccolta

di

liquido,

di

la corsa, riceve una spinta verticale sollevandosi e consentendo, per effetto della riduzione della resi-

stenza al moto, di raggiungere alte velocita. 2. s. m. Qls. battello o natante a carena idroplana. j

idroponica s. f. La coltivazione delle piante in

soluzioni acquose di sali nutritizi.

idroporto s. m. Lo stesso che idroscalo.

idrorepellénte agg. Di materiale trattato in modo

da risultare impermeabile all’acqua.

idroscalo s. m. Specchio d’acqua, fornito delle opportune attrezzature per il decollo e l'ammaraggio degli idrovolanti.

idrosci s. m. Sin. non comune di sci nautico. idroscivolante s. m. Fuoribordo a carena

idroplana che, avanzando con velocita superiore a _ un certo valore, si solleva continuando la sua corsa —

parzialmente fuori dell’acqua. idroscopio s. m. Apparecchio

ts per esplorare il —

fondo del mare, costituito da un tubo munito di un | sistema di lenti. ae

idrosfera s. f. Il complesso dei mari, fiumi, laghi

ed acque sotterranee del globo terrestre.

idrosilurante

attrezzato

Bye k

agg. es. m. (f. -a; pl. m.-ci). leagg.Di

s.

m.

Idrovolante

per il lancio di siluri.

militare

Ne

it

idrosolubile agg. Di sostanza solubile in acqua.

idrossido s. m. Composto chimico inorganico.|:

‘ Sy

; =u =

s

ov

idrostatica

530

cui molecola risulta costituita da un metallo e da tanti gruppi ossidrilici quante sono le valenze del metallo.

idrostatica s. f. Parte della meccanica dei fluidi,

che studia i problemi dell’equilibrio dei liquidi e part. dell’acqua.

idrostatico

agg. -(pl.

m.

-ci).

Concernente

Pequilibrio dei fluidi; spinta i., la forza che, per il principio di Archimede, agisce verso l’alto su un corpo immerso

in un liquido, uguagliando il peso

del liquido spostato,

idroterapia s. f. Terapia esterna che sfrutta le proprieta fisiche dell’acqua. idroterapico agg. (pl. m. -ci). Concernente lidroterapia. idrotermale agg. Concernente le acque termali. idrovia s. f. Via di comunicazione costituita da una serie continua di specchi d’acqua navigabili.

idrovolante s. m. Aeroplano fornito di strutture

atte a permetterne il decollo e il ritorno sull’acqua. idrovoro agg. Atto ad assorbire o asportare rapidamente rilevanti masse d’acqua (spec. in opere di bonifica): macchina

i. (anche idrovora, s. f.).

idruro s. m. Composto chimico dell’idrogeno con un metallo o con un metalloide.

jeans

Abbreviazione,

s. ingl. pl. (in it. s. m. invar.).

molto

comune

nell’uso, della loc.

blu-jeans (v.). jeep s. ingl. (in it. s. f. invar.; pl. ingl. jeeps). Camionetta a quattro ruote motrici, capace di superare notevoli pendenze e di procedere in terreni accidentati grazie ad una trazione supplementare applicabile alle ruote anteriori.

iélla s. f., dial. Sfortuna, disdetta.

iellato agg., dial. Sfortunato. iéna s. 1. Carnivoro dall’aspetto di un lupo,

iee ae

come s. f. invar. L’alta societa miliardaria interna-—

zionale, sempre presente nelle pit famose localita — turistiche (dal fatto che coloro che vi appartengono | viaggiano genrl. su aerei a reazione di loro pro-

prieta).

iettare v. tr., non com. Fare oggetto di iettatura. iettato agg. Assoggettato all’influsso di una iettatura / fig. Perseguitato dalla sfortuna. iettatore s. m. (f. -trice). Persona cui si attribuisce il potere di portare disgrazia. iettatura s. f. Presunto influsso malefico che si ritiene possa essere esercitato da alcune persone mediante la semplice presenza / estens. Sfortuna, disdetta; malocchio. ifa s. f. Ciascuna delle cellule filiformi del micelio dei funghi.

ipiene s. f. Ramo della medicina che si occupa

dello studio e dell’insegnamento delle misure individuali e collettive atte a salvaguardare il mantenimento della salute: /’7. dell’infanzia, del lavoro / com. Il complesso delle norme igieniche atte a salvaguardare la salute, con part. riferimento alla pulizia personale o degli ambienti.

igiénico agg. (pl. m. -ci). 1. Che concerne Vigiene: norme i.; impianti i. (0 igienico-sanitari), il complesso delle apparecchiature destinate all’igiene della persona e all’allontanamento delle deiezioni e dei rifiuti. 2. Rispondente a determinate esigenze e prescrizioni

d’igiene; fam., prudente,

consigliabile

(per lo pit in frasi negative): non é troppo i..far tardi la sera di questi tempi!

igienista s. m. ef. (pl. m. -i). 1. Studioso e cultore di igiene. 2. Persona scrupolosissima nell’osservanza delle norme igieniche. ight (0 igid) s. m, L’abitazione caratteristica degli Eschimesi, costituita da blocchi di neve disposti in

diffuso nelle regioni steppose africane e asiatiche. successive spirali decrescenti, su base circolare. Ha il mantello grigio-giallognolo con numerose striignaro agg. Inconsapevole, all’oscuro: una sce trasversali nere e una folta criniera erigibile; si fanciulla ancora i. della vita; non i., esperto, comciba genrl. di carogne. 2. fig. Simbolo di abbietta petente.

crudelta o ferocia. ieraticita s. f. Aspetto o carattere di composta e severa sacralita e devozione.

Msi s. f., lett. Indolenza o vilta eletta a norma

ieratico agg. (pl. m. -ci). 1. Improntato ad un senso grave e solenne di sacralita o devozione: parlava con tono i. 2. propr. Relativo ai membri degli antichi collegi o caste sacerdotali: scrittura i., la scrittura degli antichi sacerdoti egiziani.

umane

iéri avv. Il giorno precedente rispetto a quello in

cui siamo; jeri /’altro, due giorni fa; ieri sera o ier sera, ieri mattina o ier mattina, ieri notte o ier notte, la sera, la mattina, la notte delle precedenti venti-

quattro ore / estens. In un passato molto recente: i. era ancora uno sconosciuto. _ierocratico agg. (pl. m. -ci). Basato sulla ierocrazia. ierocrazia s. f. Ordinamento politico fondato sul ‘potere della casta sacerdotale.

ierofania s. f. Miracolosa presenza o rivelazione

del sacro o del divino. ierofante s. m. 1. Capo supremo del sacerdozio _ di Eleusi, nell’antica Grecia. 2. fig. Personaggio di grande autorita o dottrina. jersey s. ingl. (in it. s. m. invar.).

‘essuto a maglia, molto morbido. jet s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. jets). etto; aereo con motore (o motori) a reazione.

i vita. ignavo agg., lett. Indolente o vile di fronte alle responsabilita; anche s. m.: é un i.

igneo agg., /ett. Di fuoco; infocato. ignifugo agg. e s. m. (pl. m. -ghi). Che ha la

proprieta di rendere un materiale inattaccabile dal fuoco o di limitare le conseguenze di questo. ignitron s. m. Tubo termoionico a vapore di mercurio impiegato come raddrizzatore di corrente.

igndbile agg. 1. Che rivela bassezza d’animo e di

sentimenti o mancanza assoluta di dignita. Di bassa condizione sociale.

ignobilta

sentimenti.

s. f.

1. Bassezza

2. lett.

d’animo

2. lett. Bassa condizione sociale.

e di

ignominia s. f. 1. Il disprezzo o la vergogna che

accompagnano azioni disonorevoli; genre., obbrobrio / Quanto é motivo di disonore 0 causa d’infamia. 2. fig. (scherz.). Opera concepita o eseguita senza alcun gusto: quel monumento é un’i.

ignominidso

agg.

Che é causa

d’ignominia:

unazione i. / Degno del generale disprezzo: un individuo i.

soe te Sn s. f. Abito o atto contrario alle

norme piu elementari dell’educazione.

ignorante agg. 1. Insufficientemente fornito della

Ss ails richiesta: un medico i.; incompetente: sono

jet-set loc. ingl. usata in it. come s. m.

del tutto i. in questo campo.

jet-society loc. ing]. usata in it.

di cultura: alcuni poveri fanciulli i.; anche s. m.: la — superbia degli i. 3. Maleducato, villano, scortese:

invar. Lo stesso che jet-society.

2. Privo di istruzione 0 — ie

s

ta

a

"

>? ML

ue

illadere

531 _ quanto sei i. a comportarti cosi!; anche s. m. e f., spec. come titolo ingiurioso: /ei é un i.! sei una i.! _ignoranza s. f. 1. Inconsapevolezza o

ay eri lj, della legge non é ammessa; confesso la mia i. in materia. 2. Condizione determinata della mancanza di istruzione o di educazione: la superbia é figlia dell’i.; la sua i. indispone tutti.

ignorare v. tr. (ignoro, ecc.). 1. Non conoscere: i.

V'alfabeto; non essere a conoscenza: ignoravo che

la consueta efficacia.

2. intr. (aus. essere). Perdere

vitalita, efficacia, consistenza.

illativo agg., lett. Che serve a trarre o ad enunciare una deduzione o conseguenza; in gramm., sin. di conclusivo o di consecutivo: congiunzioni i.; proposizioni i.

illazione s. f. Deduzione, pi o meno motivata, di una conseguenza: chi ti autorizza a fare simili i.?

illécito agg. Non consentito dalla norma morale o

tu fossi tornato. 2. Evitare: la gente lo ignora. ignorato agg. Sconosciuto: i veri motivi rimasero a lungo i. / Escluso da un meritato apprezzamento: uno scrittore i. dai contemporanei.

dalle leggi civili o religiose: guadagni, atti i. /Come s. m., atto di violazione di un principio o di un ob-

iron.: é un illustre i. / Non identificabile: opera di

ed allo spirito di una legge vigente: /’i. di un provvedimento / concr. Atto illegale.

ignoto agg. e s. m. Non conosciuto: i. ai pit;

autore i.; figlio di genitori i. /Come s. m. con valo-

re neutro, il mistero inteso come limite e condizione alla vita e al mondo circostante: viaggio verso I'i.

ignudare v. tr., /ett. Spogliare, denudare.

ignudo agg, lett. e tosc. Nudo; anche s. m.:

iia 74 i. // fig. (lett.). Spoglio, squallido. igrofilo agg. Che ha bisogno di molta umidita: pianta i.

igrOfita s. f. Pianta igrofila. igrometria s. La misurazione

atmosferica.

dell’umidita

igrometro s. m. Strumento per misurare l’umidita

dell’aria.

igroscopicita s. f. Attitudine di un corpo ad

assorbire umidita dall’atmosfera.

igroscopico agg. (pl. m. -ci). Di sostanza capace

di assorbire l’umidita dall’atmosfera.

igroscopio s. m. Strumento che indica con molta

approssimazione lo stato di umidita dell’aria. igrostato s. m. Apparecchio che provvede automaticamente alla regolazione dell’umidita delParia in un ambiente.

iguana

s.

meridionale,

f.

Rettile

dell’America

centro-

simile nell’aspetto a una lucertola di

grandi proporzioni, con una cresta di lobi falciformi lungo la linea mediana del tronco. ad

ipnanecinte s. m. Grosso rettile fossile erbivoro,

andatura bipede. ih inter. Esprime ribrezzo o insofferenza: ih, che schifo!; ih, quante storie! ikebana s. m., invar. L’arte giappponese di disporre nei vasi i fiori secondo particolari criteri estetici e simbolici. : il art. Forma singolare dell’articolo determinativo maschile davanti a parola che comincia con consonante, esclusa la z, o gruppo di consonanti privo di s: il medico, il crampo, ecc.; v. anche Lo. ilare agg. Improntato a giulivo buonumore.

ilarita s. f. Giulivo buonumore/ pitt com. Scoppio

di riso provocato da un fatto improvwviso e divertente: la sua proposta suscito I’. generale dell’uditorio. ileo s. m. 1. Porzione dell’intestino tenue che va dal digiuno al cieco. 2. Osso del bacino, articolato con l’osso sacro e col pube, detto anche anca. 3.

Occlusione intestinale.

ileocecale agg. Che riguarda intestinale dell’ileo e del cieco.

la

regione

iliaco! agg. (pl. m. -ci). Relativo all’ileo (osso). iliaco” agg. (pl. m. -ci). Di Mio, altro nome

dell’antica citta di Troia.

illacrimato agg., lett. Privo del conforto delle

lacrime, non compianto da nessuno.

v.

tr.

e

illegalita s. f. La mancata rispondenza alla lettera illeggiadrire v. tr. (illeggiadrisco, illeggiadrisci,

ecc.). Rendere piacevole e attraente / intr. (aus. essere) e medio intr. (illeggiadrirsi). Acquistare grazia nell’aspetto o nel comportamento.

illeggibile

agg.

Di

difficile

o

impossibile

decifrazione, lettura, comprensione: firma, documento i.; un libro i.

illegittimita s. f. 1. La mancata validita di un atto in quanto risultante da una violazione della legge: l’i. di un possesso, di un provvedimento. 2. La filiazione da genitori non uniti in matrimonio.

illegittimo agg.

1. Privo delle qualita o delle

condizioni richieste dalla legge per il riconoscimento o il conferimento della validita giuridica: atto, titolo, governo i. / part. Figlio i., nato da genitori non uniti in matrimonio; anche s. m.: il problema degli i. 2. Contrario alla logicita del ragionamento o del discorso: supposizione, deduzione i.

illéso agg. Di persona che avendo corso un serio

pericolo non ha subito alcun danno fisico: uscire i. da un incidente automobilistico. illetterato agg. Di persona, privo di cultura

letteraria / lett. Analfabeta.

illibatézza s. f. Specchiata onesta di costumi e di

vita; part., integrita verginale. illibato agg. Improntato ad assoluta integrita ed onesta: una vita i. / part. Di donna, immune da qls. esperienza sessuale.

illiberale agg.

1. Contrario allo spirito ed alla

illiberalita

f. Ostilita

prassi liberale: governo i. 2. lett. Insensibile od ostile alle altrui esigenze o necessita.

s.

o

insensibilita

nei

confronti degli altrui diritti, spec. civili e politici.

illiceita s. f. Qualita determinata da una situazione di contrasto con la norma giuridica: /7. di un atto, di un comportamento. illimitato agg. Che non ammette limiti o limitazione: spazio, tempo i.; potere i.; responsabilita i., estensibile a qls. contingenza.

illiquidita

s. f. Impossibilita

o difficolta

di

trasformazione in denaro liquido di un bene. illirico agg. (pl. m. -ci). Dell’Illiria; relativo agli Illiri, antica popolazione stanziata nel versante adriatico della penisola balcanica. illividire v. tr. e intr. (illividisco, illividisci, ecc.), non com.

1, tr. Rendere di un colore livido; propr.,

segnare di lividure. 2. intr. (aus essere). Farsi livido: a quelle parole illividi di rabbia.

illogicita s. f. Mancanza di logica o di logicita.

ilice s. m., lett. Leccio, elce. dire

bligo giuridicamente sancito: un i. civile, penale. illegale agg. Contrario a una legge vigente.

intr.

(illanguidisco,

illanguidisci, ecc.). 1. tr. Privare a poco a poco del-

illogico agg. (pl. m. -ci). Privo di logica o di logicita / Irragionevole, assurdo. es illudere v. tr. (piss. rem. illusi, illudésti, ecc.;

participio pass. illuso). 1. Attrarre in un ambito di attese e di speranze fatalmente destinate a rivelarsi

532

iMuminaménto

inconsistenti e vane: /o illuse prospettandogli facili guadagni; non lasciarti i. dalle apparenze! / rif. (illudersi). Concepire vane speranze, ingannarsi.

illuminameénto s. m. Illuminazione.

illuminante

agg.

1.

Capace

di emettere,

diffondere, conferire una certa quantita di luce: mezzi i.; razzi i., lanciati allo scopo di illuminare

una zona per l’esplorazione o il tiro. 2. fig. Che illumina la mente (grazia i.) o chiarisce in modo risolu-

tivo (una interpretazione i.). illuminare v. tr. (illuimino, ecc.). visibile, chiaro, con la luce

1. Rendere

propria o mediante una

sorgente luminosa: i/ Sole illumina i pianeti; il teatro era illuminato a giorno / medio intr. (illuminarsi). Apparire o risaltare per una luce pit o meno intensa. 2. fig. Riferito alla fisionomia, riflettere un’espressione gioiosa o part. aggraziata: un bel sorriso le illuminava il volto; medio intr.: a quella notizia il

suo volto s’illumino di gioia / Liberare dall’ignoran-

za O rendere capace d’intendere rettamente: che Dio ti illumini!; genre., informare adeguatamente: i. gic. su una questione.

illuminato agg.

1. Rischiarato da una o piu

sorgenti luminose.

2. fig. Che usufruisce di una su-

periore saggezza; ampiamente consapevole: un giudice i. / Assolutismo i., il governo dei sovrani del *700, ispirato ai principi riformistici dell’illuminismo; anal.: sovrano, principe i.

illuminazione

s. f.

1. L’ottenimento

di una

visibilita o di una chiarezza pill o meno intensa 0 ef-

ficace // concer. Il complesso dei mezzi con cui si ot-

aan

un settimanale i.; cartolina i., cartolina postale che presenta su una faccia un disegno o una fotografia. illustratore s. m. (f. -trice). Chi fornisce nozioni utili all’adeguata comprensione di un fatto o di un testo / La persona cui é affidato l’incarico della illustrazione di una pubblicazione.

illustrazione s. f. 1. Corredo di dati e notizie atti

a chiarire l’origine e la natura di un oggetto o di un documento: /’i. di un passo poetico, di una teoria. 2. concr. Figura (disegno o fotografia) che viene stampata o inserita in un libro o in un periodico. illustre agg. Che gode di un’ampia e meritata fama: un i. scienziato / Nobile, famoso: una stirpe i.; fatti, opere i. / Epiteto di onore e rispetto (spec. al superlativo): [/lustrissimo Direttore.

illivie s. f., invar., lett. 1. Sporcizia, sudiciume.

2. Inondazione.

ilo s. m. 1. In bot., la zona in cui il funicolo dell’ovulo aderisce alla base di questo. 2. In anat., fossetta situata sulla superficie di alcuni organi, in corrispondenza del punto di entrata o di uscita di vasi sanguigni, nervi, dotti escretori.

ilota s. m. e f. (pl. m. -i). 1. Nell’antica Sparta,

schiavo di origine straniera, appartenente allo stato. 2. fig. Persona in stato di dura soggezione economica o morale.

imaginare e derr. Vedi IMMAGINARE e derivati.

imagine s. f. Variante lett. di immagine.

imaginifico agg. (pl. m. -ci), lett. Abile creatore di immagini: epiteto del poeta D’Annunzio. imano s. m. 1. Grande personaggio dell’Islam;

tiene la diffusione o la distribuzione della luce / Ap-

per gli Sciiti, ciascuno dei dodici ‘eredi’ del Profeta

parato di luci in occasione di feste, luminaria.

(da Ali al Mahdi); per i Sunniti, il califfo, cioé il sovrano della monarchia universale musulmana. 2. Lettore dei sacri testi islamici; part., il confratello cui é affidata la direzione della preghiera rituale.

2.

fig. Straordinaria rivelazione che si manifesta allimprovviso alla mente.

illuminismo

s.

m.

Movimento

culturale

dell’Europa del ’700, volto polemicamente a liberare le menti dal cosiddetto ‘oscurantismo medievale’, mediante l’esaltazione ottimistica della capacita razionale connaturata nell’uomo.

illuminista s. m. e f. (pl. m. -i). Seguace delle idee

illuministiche.

illuministico

allilluminismo.

agg.

illuminoteécnica

(pl.

m.

-ci).

Ispirato

s. f. La tecnica relativa alla

messa in opera dei mezzi di illuminazione.

illune agg., poet. Senza luna.

illusiéne s. f. 1. Immaginazione di elementi che non troveranno corrispondenza nella realta: vivere di illusioni; non ci facciamo illusioni; la tua é solo

un’i.! 2. Percezione che non risponde alla realta oggettiva, originata da un errore dei sensi: i. oftica.

illusionismo

s. m. L’arte di eseguire azioni

apparentemente inverosimili, allo scopo di procurare un divertimento.

illusionista s. m. e f. (pl. m. -i), Artista che si esibisce in spettacoli di illusionismo.

illusionistico agg. (pl. m. -ci). Che ha relazione con Pillusionismo. illuso agg. e s. m. Di persona che attenda invano

Yawverarsi delle proprie previsioni e speranze. illusOrio agg. Che induce a inganno sotto false apparenze: un benessere i. lustrare v. tr. 1. Riferito a un testo, corredarlo di illustrazioni. 2. Commentare, delucidare nei par-

ticolari: i. un canto di Dante; i. un disegno di legge. 3. lett. Rendere illustre. illustrativo agg. Inteso a commentare e chiarire: nota i. / Concernente le illustrazioni: materiale i.

illustrato agg. Corredato di figure o illustrazioni:

imatio

s. m. Il mantello

nazionale degli antichi Greci.

imbacuccare

v.

tipico del costume

tr. (imbacucco,

imbacucchi,

ecc.). Coprire goffamente con uno o pit indumenti

troppo ampi 0 pesanti; pil comune il rifl. (imbacuccarsi), coprirsi bene con abiti pesanti. imbaldanzire vy. intr. — (imbaldanzisco, imbaldanzisci, ecc.; aus. essere). Assumere un at-

teggiamento di euforica fiducia in se stesso o di sfida; comune anche il medio intr. (imbaldanzirsi): non timbaldanzire tanto, potresti avere una delusione! // tr. (non com.). Rendere baldanzoso.

imballaggio s. m.

1. L’operazione di imballare:

imballare! v. tr.

1. Confezionare in balle.

legno, carta da i. 2. Qls. involucro per oggetti da spedire o trasportare.

2.

Sistemare in appositi involucri, in modo da garantire una buona conservazione durante il trasporto.

imballare? v. tr. Riferito a un motore a scoppio,

portarlo a un numero di giri notevolmente superiore a quello utilizzabile al momento.

imballatoére s. m. Operaio addetto all’imballaggio

di merci.

imballo s. m. Imballaggio.

imbalsamare v. tr. (imbalsamo, ecc.). 1. Riferito a un cadavere, sottoporlo ad un trattamento atto a preservarlo dalla decomposizione organica / Riferito ad animali morti, conservarne immutato l’aspetto mediante opportuna preparazione ed imbottitura

della pelle.

2. lett. Profumare.

imbalsamatore s. m. Persona specializzata nella

pratica dell’imbalsamazione.

imbalsamazione

dell’imbalsamare.

s. f. L’operazione, la tecnica

SETH,

iy ed te

SC t-2 ©

533 imbambolato agg. Immobile e inespressivo per

stupore o sonnolenza: occhi i.; sguardo i.

imbandieraménto

s.

m.

Esposizione

od

ornamento di bandiere. imbandierare v. tr. (imbandieéro, ecc.). Ornare di bandiere.

imbandigiéne

s. f., Jett.

L’apparato

di un

banchetto. imbandire v. tr. (imbandisco, imbandisci, ecc.). Disporre in funzione di un banchetto: i. a mensa;, scherz., anche a proposito del pasto consueto.

imbarazzante

agg.

imbarazzare

v. tr.

Che

presenta

o implica

difficolta o disagio: una domanda, una situazione i.

1. Ostacolare:

i. una

manovra; ingombrare, impacciare: i. un tavolo; la giacca m’imbarazza. 2. fig. Mettere in condizioni di disagio o d’incertezza: Ja sua presenza mi imbarazza / rifl. (imbarazzarsi). Rivelarsi sprovvisto di nozioni 0 incapace di orientamento: si imbarazzo alla prima domanda.

imbarazzato

agg.

s. m.

imbastardire

v.

intr.

e

tr.

(imbastardisco,

imbastardisci, ecc.). 1. intr. (aus. essere). Perdere le caratteristiche originarie 0 specifiche, spec. di organismi 0, fig., di fatti o elementi culturali. 2. tr. Guastare, deteriorare.

imbastire v. tr. (imbastisco, imbastisci, ecc.).

1.

Unire provvisoriamente due lembi di tessuto con punti lunghi di filo di cotone, destinati ad essere sostituiti in un secondo tempo dalla cucitura definitiva. 2. fig. Predisporre nelle linee essenziali di svolgimento: i. un discorso, un piano di lavoro.

imbastito agg. Di atleta che non é piu in grado di

produrre un’efficace prestazione a causa di un eccessivo affaticamento muscolare.

imbastitura s. f. 1. Cucitura provvisoria a punti

_perplesso,

1. Motivo di impedimento,

faccia a faccia con qlc.: i. in un amico / estens. Capitare per buona o mala sorte: i. in un superiore esi-

Impacciato,

d’impaccio / I. di stomaco, stato di sofferenza provocato da cattiva digestione. 2. Situazione di perplessita o di disagio: la tua richiesta mi mette in i.

imbarbariménto s. m. Inarrestabile decadimento

del livello culturale. imbarbarire v. intr. e tr. (imbarbarisco, imbarbarisci, ecc.). 1. intr. (aus. essere). Scendere a

un livello culturale inferiore // medio intr. (imbarba-

rirsi). Decadere vistosamente, guastarsi: i costumi si imbarbariscono. 2. tr. Depauperare sul piano culturale: i. un popolo; i. una lingua, contaminarne con barbarismi l’originaria purezza.

imbarcadero

nel sign. di comunicazione di carattere privato fatta pervenire per mezzo di terzi.

lunghi. 2. fig. Nel linguaggio sportivo, il senso improvviso di ottundimento delle forze, che colpisce un atleta per un eccessivo affaticamento muscolare, spec. dopo uno sforzo prolungato.

confuso / Ingombro: aver lo stomaco i., per cattiva digestione; anche: sentirsi i. di stomaco.

imbarazzo

imbestialire

s. m. Pontile per l’imbarco e lo

sbarco dei passeggeri.

imbarcare v. tr. (imbarco, imbarchi, ecc.).

1.

imbattersi v. medio intr. Ritrovarsi fortuitamente

gente; assol.: i. bene, i. male.

imbattibile agg. Insuperabile. imbattibilita s. f. Nello sport, la condizione di chi

non ha subito sconfitte (in assoluto o rel. a un deter-

minato periodo di tempo). imbattuto agg. Che non ha subito nessuna sconfitta. imbavagliare v. tr. (imbavaglio, ecc.). Mettere un bavaglio sulla bocca di qlc. per impedirgli di gridare / fig. Privare della liberta di parola o di espressione: — i. la stampa, la cultura. imbeccare v. tr. (imbécco, imbécchi, ecc.). 1. Introdurre direttamente il cibo nel becco di uccelli o volatili non ancora capaci di beccare. 2. fig. Istruire qlc. su come o cosa dire o rispondere.

Accogliere o caricare a bordo per il trasporto a deimbeccata s. f. 1. La quantita di cibo introdotto stinazione: i. i passeggeri; i. un carico di grano; i. volta per volta nel becco di un uccello incapace di acqua, di barca o nave nella quale entri acqua per beccare da sé. 2. fig. Suggerimento accolto o solleuna falla o a causa del mare grosso // estens. Far citato: dare, aspettare li. salire o caricare su un qls. mezzo di trasporto. 2. imbecillaggine s. f. Limitata capacita di rifl. (imbarcarsi). Salire a bordo come passeggero o discernimento e di senso pratico che si traduce in come membro dell’equipaggio // fig. Impegnarsi in comportamenti privi di serieta e coerenza / coner. un’attivita o in una iniziativa che presenta notevoli Atto o discorso da stolto. rischi e pericoli: s’é imbarcato in un brutto affare. imbecille agg. e¢ s. m. e f. Di persona dalla imbarcarsi v. medio intr. (m’imbarco, t’imbarchi, limitata capacita di comprensione o dal comportaecc.). Di elementi lignei (impropr., anche metallici), mento stolido: é un perfetto i.; non fare l’i.! /Come incurvarsi pil o meno accentuatamente. s. m. e f., in psicologia, affetto da imbecillita. imbarcatéio s. m. Pontile munito di scala, che imbecillita s. f. In psicologia, indebolimento o permette l’accesso a bordo attraverso il barcarizzo. scarso sviluppo dell’intelligenza / com. Mancanza

imbarcatura

s. f. Deformazione

curvilinea di @intelli enza, di buon senso.

elementi di legno piu o meno accentuata. imbarcazione s. f. Galleggiante da diporto 0 da regata, a remi, a vela o a motore, di limitate dimen-

sioni.

imbarco s. m. (pl. -chi).

alla guerra.

imbellettare v. tr. (imbellétto, ecc.). 1. Coprire di ‘

1. La sistemazione di belletto / rifl. (imbellettarsi), pizi com. Esagerare nel-

merci o persone a bordo. 2. Il servizio a bordo come membro dell’equipaggio: oftenere un i. come nostromo / estens. Opportunita fortuita di usufruire di un mezzo di trasporto: trovare un i. 3. Lo spazio della banchina donde si sale a bordo: avviarsi all’i. imbardare

imbelle agg., Jett. Incapace di qls. azione seria e

dignitosa: animo i.; una gioventu i. / propr. Inetto

v. intr. (aus. avere). Di un velivolo,

subire una imbardata.

imbardata s. f. In aeronautica, la rotazione del

velivolo attorno al suo asse verticale baricentrico,

provocata dal vento o da un errore di manovra.

_ imbasciata s. f., osc. Lo stesso che ambasciata

Puso di cosmetici: guarda come si é imbellettata! zs ae (Jett.). Adornare con vistosi artifici. imbellire v. tr. e intr. (imbellisco, imbellisci, ecc.). Rendere (intr., aus. essere, diventare) piu attraente.

imbérbe agg. Ancora privo di barba: volto i. /

scherz. Di giovanetto che si atteggia a persona adulta: questi ragazzini i.!

imbestialire v. intr. (imbestialisco, imbestialisci,

ecc.; aus. essere). Perdere il lume della ragione; piu comune il medio intr. (imbestialirsi): si imbestialisce per un nonnulla.

Sen oh pire ae let aae

534

imbévere imbévere

v. tr.

1. Riferito

a un

liquido,

_ assorbirlo, impregnarsene // medio intr. (imbeversi), piu com. Impregnarsi di un liquido / fig. Far proprio, assimilare: imbeversi di idee reazionarie. 2. Impregnare, inzuppare: i. di rum un baba. imbiaccare v. tr. (imbiacco, imbiacchi, ecc.).

Spalmare di biacca // rifl. (imbiaccarsi). Tingersi o sporcarsi di biacca; estens., a proposito dell’abuso cosmetici.

: ia

imbiancaménto

s. m. II conferimento

o, piu

spesso, l’assunzione di una tinta di colore bianco; part., incanutimento.

imbiancare v. tr. e intr. (imbianco, imbianchi, ecc.). 1. tr. Rendere bianco: Ja neve imbianca le colline /Sottoporre a imbiancatura o ad imbianchimento // estens. Rischiarare: /’alba comincia ad i. Vorizzonte. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (imbiancarsi). Diventare bianco; part.. incanutire. imbiancato agg. Diventato bianco; tinto di bianco; fig.: sepolcro i., di persona falsa e ipocrita (dalla nota invettiva rivolta ai farisei da Gesu).

imbiancatura s. f. 1. Tinteggiatura di pareti con

bianco di calce.

2. L’operazione di imbianchire.

imbianchiménto s. m. Trattamento chimico di

decolorazione di materiali e prodotti vari.

imbianchino

imbiancatura.

imbianchire

s. m.

1. Esecutore di lavori di

2. spreg. Pessimo pittore.

v.

tr.

e

intr.

(imbianchisco,

imbianchisci, ecc.). 1. Sottoporre ad un processo di imbianchimento: sbiancare, candeggiare, decolorare / Riferito a carni o verdure, scottarle in acqua

bollente e passarle quindi in acqua fresca, perché assumano una colorazione piu chiara. 2. intr. (aus. a

essere), non com.

Diventare bianco, incanutire.

imbibizione s. f. L’assorbimento di un liquido da

parte di un corpo o di una sostanza, senza che si verifichi alcuna reazione chimica.

imbiellaggio

s.

m.

Sistema

che

consente

l’applicazione di due o piu bielle a un unico bottone di manovella. imbiondire v. imbiondisci, ecc.).

tr. e- intr. (imbiondisco, 1. tr. Rendere biondo. 2. intr.

(aus. essere). Diventar

aes

biondo.

imbirbonire v. intr. (imbirbonisco, imbirbonisci,

Le

ecc.; aus. essere). Diventare un poco di buono.

oe

_imbizzarrire

___

v.

(medio)

intr.

(imbizzarrisco,

imbizzarrisci, ecc.; aus. essere). Del cavallo, diven-

tare ombroso, irrequieto.

___

imbizzire v. intr. (imbizzisco, imbizzisci, ecc.;

aus. essere). Cedere vistosamente alla stizza.

imboccare v. tr. e intr. (imbdcco, imbécchi, ecc.). 1. Introdurre il cibo nella bocca di chi non sia in grado di portarvelo da sé: i. il bambino; i. un vec-

é

chio paralitico / fig. (raro). Imbeccare, suggerire, istruire.

2. Riferito a strumenti a fiato, adattare alla

bocca: i. la tromba, il sassofono. eee

3. Riferito ad un

oO a una strada, inoltrarvisi: i. Ja porta; i.

la strada sbagliata. 4. intr. (aus. avere). Di un elemento, inserirsi funzionalmente in una data sede. _imboccatura s. f. 1. Apertura di accesso ad una cavita allungata: /’i. di un condotto / Tratto iniziale

di entrata: /’i. del porto, della galleria. 2. La parte di uno strumento a fiato che si applica alla bocca

_

r sonarlo; anche, la maniera di adattarvi le labra: avere un’ottima i. 3. Il ferro del morso che viene introdotto nella bocca del cavallo.

imbécco s. m. (pl. -chi), Punto 0 tratto iniziale di

‘accesso, di entrata. _ imbolsire v. intr. (imbolsisco, imbolsisci, ecc.; aus. essere). Del cavallo, diventar bolso / fig. Perde-

re l’originaria o consueta vitalita ed efficacia.

imboniménto

s. m.

~

Presentazione propagan-

distica, spesso ciarlatanesca, delle qualita di un prodotto o dei pregi di una persona. imbonire v. tr. (imbonisco, imbonisci, ecc.). Attirare con lo sfoggio di una eloquenza ciarlatanesca: i. il pubblico.

imbonitore

s. m.

Presentatore

pretensioso

e

chiassoso di un prodotto o di uno spettacolo / estens. Esaltatore esagerato e spesso interessato dei meriti o dei pregi di qlc.

imborghesimento

s. m.

Adeguamento

alla

mentalita ed alle consuetudini della borghesia.

imborghesire

v. intr. (imborghesisco,

imbor-

ghesisci, ecc.; aus. essere). Uniformarsi alla menta-

lita ed alle consuetudini della borghesia; anche medio intr. (imborghesirsi)//tr. (non com.). Conformare ai programmi o agli interessi della borghesia.

imboscaménto s. m. Addentramento nel folto di

un bosco / fig. Occultamento fraudolento, di cose o persone. imboscare v. tr. (imbdsco, imboschi, ecc.). 1. Nascondere nel folto di un bosco // rifl. (imboscarsi), pid com. Nascondersi nel folto di un bosco o nel

fitto di una macchia / Mettersi in agguato, tendere un’imboscata, 2. fig. Sottrarre con la frode ad eventuali requisizioni 0 conferimenti all’ammasso / rifl. Ottenere l’esonero 0 un’assegnazione non rischiosa, eludendo le leggi relative al servizio militare, spec. in tempo di guerra. :

imboscata

s. f. Agguato

predisposto

per un

assalto improvviso: tendere un’i.; cadere in un’.

imboscato agg. ¢ s. m. Di chi, in tempo di guerra, elude la legge relativa agli obblighi militari o riesce a sottrarsi al servizio al fronte. imboschire v. tr. e intr. (imboschisco, imboschisci, ecc.). 1. tr. Ridurre (un terreno) a bosco. 2. intr. (aus. essere). Del terreno, coprirsi di bosco, di piante folte / estens. Di zona coltivata che, per

incuria, si riveste d’una vegetazione incolta. imbossolare v. tr. (imbdssolo, ecc.). 1. Introdurre nel bossolo: i. le dosi di polvere. 2. Mettere in un vasetto di legno o nell’urna per l’estrazione a sorte: i. i nomi dei candidati. imbottare v. tr. (imb6dtto, ecc.). Mettere in botte.

Hepes postion s. m. Grosso imbuto per imbottare

vino. imbotte s. f. La superficie interna di una volta o

di un arco; sin. di intradosso.

imbottigliaménto

s. m.

Confezionamento

in

bottiglie /7 fig. Accerchiamento: sfuggire all’i. del nemico / Ingorgo di veicoli.

imbottigliare v. tr. (imbottiglio, ecc.). 1. Mettere

in bottigla. 2. fig. Bloccare mediante l’ostruzione delle vie di accesso o l’attuazione di una manovra

avvolgente: il nemico é stato imbottigliato nella val-

le; estens.: i. un avversario, privarlo della possibilita di muoversi a suo piacimento; resfare imbottigliato,

restare coinvolto in un ingorgo del traffico.

imbottigliatore s. m. (f. -trice). Operaiw addetto

all’imbottigliamento di liquidi. imbottigliatrice s. f. e agg. Macchina Yimbottighamento automatico di liquidi.

per

imbottire v. tr. (imbottisco, imbottisci, ecc.). 1. Riempire cavita o intercapedini con materiali di

conveniente consistenza od elasticita allo scopo di renderle soffici, confortevoli, funzionali: i. un materasso, un sofa, una giacca. 2. estens. I. un panii inserirvi un companatico freddo, genrl. a fette;

portafoglio, far quattrini; fig.: i. la testa, il cervello

imbruttire

1635 _a qlc., inculcargli_ nozioni o idee inutili o dannose, frastornarlo con formule o slogan propagandistici. imbottita s. f., region. Spessa coperta da letto, fornita di imbottitura di lana, piume o bambagia. imbottito agg. Fornito di imbottitura: poltrona i.; panino i., contenente companatico freddo genrl. a fette; fig., gonfio, pieno: avere la testa i. di pregiudizi; avere il portafoglio i., aver larga disponibilita di denaro. imbottitura s. f. L’operazione di imbottire; concr. (piu com.), il materiale con cui si imbottisce. imbozzare v. tr. (imbdzzo, ecc.). Ormeggiare una nave di prua e di poppa.

imbozzimare v. tr. (imbdzzimo, ecc.). Sottoporre

a imbozzimatura.

imbozzimatura

s.

f. Nell’industria _tessile,

briglie / L’impigliarsi del cavallo nelle briglie. 2. Sin. di imbrigliatura (nel sign. 2). imbrigliare v. tr. (imbriglio, ecc.). 1. Munire di briglie: i. il cavallo; rifl. (imbrigliarsi), del cavallo, impigliarsi nelle redini cadute // fig. Tenere a freno: i. un ragazzo irrequieto, un ingegno ribelle. 2. estens. Sottoporre un terreno a imbrigliatura (v.) / /. un torrente, regolarne il corso delle acque con la costruzione di una briglia (v.).

imbrigliatura

ss.

f.

1.

Lo_

stesso

che

imbrigliamento / concer. (piu com.). Le redini e la

parte di finimenti che vi mette capo. 2. Sistema di opere di rafforzamento di un terreno allo scopo di contenere l’azione dilavante ed erosiva delle acque e dei venti. imbrillantinare _v. tr. Ungere i capelli di

trattamento di appretto cui vengono sottoposti i brillantina; rifl. (imbrillantinarsi), darsi la brillantina ai capelli. filati per conferire feo maggiore resistenza durante la lavorazione. imbroccare! v. tr. (imbrocco, imbrécchi, ecc.). imbraca s. f. 1. Elemento dei finimenti Fermare il tomaio della scarpa alla forma con pundell’animale da tiro, costituito da una larga striscia tine senza capo. di cuoio passante dietro le cosce ed attaccata alla imbroccare? v. tr. (imbrocco, imbrocchi, ecc.). 1. groppiera e alle tirelle; buttarsi sull’i., dell’animale Colpire nel segno: i. il bersaglio. 2. fig. Azzeccare, che vi si appoggia per evitare uno sforzo (fig., di indovinare: i. una risposta, un terno al lotto. rsona che sfugga ogni fatica abbandonandosi alimbrodare v. tr. (imbrddo, ecc.). Imbrodolare; *ozio ed all’inerzia). 2. Sin. di braca. nell’espressione proverbiale chi si loda s’imbroda, le imbracare v. tr. (imbraco, imbrachi, ecc.). 1. vanterie tornano spesso a scorno. Fornire di imbracatura. 2. Munire di braca gli ucimbrodolare v. tr. (imbrddolo, ecc.). Imbrattare celli da richiamo. 3. Riferito a bambini, avvolgerli di materia liquida o appiccicosa; spesso rifl.: imbroparzialmente con una tela assorbente passante fra dolarsi di sugo. le cosce. 4. Nel linguaggio ippico: i. un cavallo, imimbrogliare v. tr. (imbroglio, ecc.). 1% pedirne lo slancio tirandolo sul morso. Confondere in modo da alterare la disposizione o imbracatura s. f. Sistema destinato a garantire la ’andamento regolare, spec. col risultato di disorienpresa nel corso di operazioni di sollevamento e spo- tare e di ingannare: i. una matassa; i. le carte; i. un affare, una questione. 2. medio intr. (imbrogliarsi). stamento. imbracciare v. tr. (imbraccio, ecc.). Adattare al Annodarsi in pit punti:'/a corda s’é imbrogliata / fig. Complicarsi: la faccenda si sta imbroghanae) braccio; i. il fucile, metterlo in posizione di sparo.

imbracciatura s. f. Il modo con cui s’imbraccia

un’arma; tirare d’i., sparare non appena si é portato il calcio del fucile alla spalla, cioé senza mirare o con una mira approssimativa. imbrachettare v. tr. (imbrachétto, ecc.). In legatoria, montare tavole fuori testo o pagine staccate di un libro su striscioline di carta o tela ripiegate in modo che una parte aderisca al libro e una alla

Del tempo, guastarsi, minacciare un temporale.

3.

Essere di ostacolo, d’impaccio: questo cappotto m’imbroglia nel guidare / fig. Confondere, disorientare: i. la testa a qlc.; medio intr. (pit com.), con-

fondersi, impappinarsi attento a non imbrogliarti! // rifl. (non com.). Avere a che fare: non voglio imbrogliarmi con certa gente! 4, Raggirare o ingannare: vive imbrogliando la gente; assol., frodare, truffare:

tavola o alla pagina da fissare. imbranato agg. e s. m. Di persona tanto goffa e

i. sul peso. 5. In marina: i. le vele, chiuderle o ridurle, per sottrarle all’azione del vento.

imbrancare v. tr. (imbranco, imbranchi, ecc.).

equivoca: cacciarsi in un i.; motivo di impedimen-

_ scriminatamente / rifl. Unirsi ad una compagnia po-

cadere in uni. 2. Ciascuno dei cavi che consentono di chiudere o ridurre rapidamente le vele.

inesperta da sembrare tonta o scimunita.

imbroglio

s. m.

1. Faccenda

o situazione

Raccogliere in branco: i. le pecore, la mandria; piu to, intoppo, difficolta / Espediente illegale, comportamento scorretto: a forza di imbrogli é arrivato a comune il rif. (imbrancarsi), raccogliersi in branco // estens. Riferito a persone, riunire in fretta é indi- farsi eleggere presidente / Inganno, raggiro, truffa: co raccomandabile. imbrattacarte s. m. e f., invar. Scrittore di nessun talento. imbrattare v. tr. Insudiciare, lordare: i. un vestito di colla, un paio di scarpe di fango; i. il pavimento / rifl. (imbrattarsi). Insudiciarsi, sporcarsi; fig.: im-

imbrogliéne s. m. (f. -a). Chi abitualmente cerca

di raggirare il prossimo.

imbronciarsi v. medio intr. (mi imbréncio, ecc.;

aus. essere). Chiudersi in un riserbo risentito e cor-

ma fattura.

rucciato / fig. Riferito al tempo, rannuvolarsi. imbronciato agg. Chiuso in uno sdegnoso tiserbo / fig. Cielo i., che minaccia pioggia. imbrunare v. intr. (aus. essere), poet. Imbrunire. imbrunire v. intr. (imbrunisco, imbrunisci, ecc.; aus. essere). Diventare scuro, spec. del cielo dopo il tramonto; genrl. impers.: d’ottobre imbrunisce pre-

uno strato di brecciame: i. una strada.

sto; come s. m.: sull’i,, verso sera. imbruttire v. tr. e intr. (imbruttisco, imbruttisci,

brattarsi le mani di sangue, commettere un delitto.

imbrattatéle

s. m. ec

f., invar.

Pittore

da

strapazzo.

imbratto s. m. Mano di calce che si da ai muri prima dell’intonaco / fig. Dipinto o scritto di pessi_ imbrecciare v. tr. (imbréccio, ecc.). Coprire con

__ imbrifero agg. Che raccoglie le acque piovane: bacino i.

-imbrigliaménto s. m.

1. L’applicazione delle

ecc.). 1. tr. Privare della consueta grazia o bellezza: quell’acconciatura la imbruttisce. 2. intr. (aus. essere). Diventar brutto.



_

imbucare imbucare

v.

tr.

(imbuco,

imbuchi,

+072

ecc.).

NIRS

On

ae

sie.

di i. due cerchi concentrici; immagina di trovarti sulla spiaggia; ideare: sono stato io a i. il nuovo’ piano di lavoro. 2. Configurarsi alla mente, supporstale, impostare; anche assol.: vado a i. imbudellare v. tr. (imbudéllo, ecc.). Insaccare in re: non mi immaginavo che fosse un simile furfante; immagino che sia gia partito // assol. Immaginati!, un budello: i. i salami, le salsicce. imbullettare v. tr. (imbullétto, ecc.). Fermare con s’immagini!, espressioni interiettive per contraddire bullette. cortesemente o per affermare calorosamente: ‘Diimbullonare v. tr. (imbulléno, ecc.). Fissare sturbo?’ ‘Immaginati!’, ‘Vuole dunque aiutarmi?’ mediante bulloni. ‘S'‘immagini!’> ; immaginario (lett. imagindrio) agg. 1. Privo di imburrare v. tr. Spalmare, ungere di burro. iimbussolare v. tr. (imbussolo, ecc.). Lo stesso fondamento o corrispondenza con la realta: mostri, che imbossolare. timori i. 2. In mat.: unitd i., la radice quadrata di -1; numero i., il prodotto di un numero reale per I’uimbutiforme ape.A forma di imbuto. Introdurre nell’apposita fessura della cassetta po-

*

imbutitura s. f. Operazione mediante la quale si

ottengono pezzi cavi da lastre piane lavorate alla pressa o al tornio.

imbuto s. m. Arnese a forma di cono rovesciato terminante con un cannello, adoperato per travasa-

re liquidi in recipienti a bocca stretta.

;

_

ays

fi

iméne s. m.

1. Membrana mucosa che limita

Paccesso all’ostio vaginale. 2. poet. Le nozze. imenéo s. m. 1. Canto nuziale. 2. fig. (/ett.). Le nozze, il matrimonio (per lo pit al cn imenotteri s. m. pl. Raggruppamento sistematico _ di insetti, per lo piu terrestri, con livree di colori diversi, ali membranose

in numero di quattro, di cui

le anteriori pil grandi delle posteriori, addome provvisto di pungiglione solo nelle femmine; si cibano di nettare e di succhi vegetali, sebbene alcuni non disdegnino prede vive. Ne fanno parte, fra gli altri, le api, le Gormiche, le vespe.

imitabile agg. Suscettibile di imitazione; non i., + cane

aS

sconsigliabile, che non deve essere imitato (diverso da inimitabile, che non puo essere imitato).

imitare v. tr. (imito, meno com. imito, ecc.).

1.

- Realizzare o perseguire secondo un criterio piu o meno esatto o adeguato di rassomiglianza: i. il veri so della civetta, un sistema di lavorazione / Ripro: durre mediante contraffazione: i. /a firma di una persona // Prendere ad esempio o come termine di riferimento: i. Jo stile di un artista. 2. Presentare caratteristiche simili a quelle di un’altra cosa, genrl. piu pregiata: plastica che imita la pelle. imitativo agg. Pertinente o diretto all’imitazione. imitatére s. m. (f. -trice). 1. Persona che riesce a _._ riprodurre pid o meno fedelmente gesti, voci o rumori caratteristici.

2. Artista che cerca di adeguarsi

alle caratteristiche e peculiarita di un altro. __ imitazione s. f. 1. Criterio di attuazione, oppure

___atteggiamento 0 comportamento chiaramente conSoe forme o improntato a un esempio o a un modello:

; ____ :

Vi. dei classici; i bambini hanno Vistinto dell’i. 2. Sostanza o prodotto artificiale che presenta caratteristiche simili a quelle di sostanze o prodotti genuini / Contraffazione. falso.

nita immaginaria.

mii

immaginativa (lett. imaginativa) s. f. Facolta di attribuire consistenza alle immagini della fantasia / Capacita di formulare ipotesi o interpretazioni ad alto livello: mancare di i.

imaginativo) agg. immaginativo _(lett. Concericnte limmaginazione: capacita ... dotato di immaginazione: una mente i.

immaginazione (lett. imaginaziwne) >. 1. 1. Libera o astratta riproduzione o elaborazione di dati sperimentali o fantastici: una fervida i.; l’i. dell’Ariosto / Facolta di cogliere il valore di una ipotesi o di un’interpretazione a livello superiore: mancare di i. / Capacita di formulare ipotesi o previsioni: cose che vanno al di Ia di ogni i. 2. L’attivita della mente in quanto diretta alla formazione di contenuti o alla definizione di rapporti: é tutto un parto della sua i.

immagine (lett. imdgine) s. f. 1. La forma degli

oggetti corporei percepibile attraverso il senso della vista: Narciso s innamoro della propria i. riflessa nella fonte. 2. La figura e l’aspetto in quanto suscettibili di riproduzione o confronto: l’uomo fu creato a i. di Dio / Rappresentazione artistica, ritratto: un’i. ben riuscita, parlante; part., figura dipinta o scolpita come oggetto di culto: uni. votiva // fig. Descrizione pit o meno adeguata: quanto posso dirvi é appena una vaga i. della realta. 3. Configurazione attuata nell’ambito della memoria o della fantasia, visione: serbo viva nel cuore la tua i.; era

tormentato da i. funeste / Traduzione in termini allegorici o simbolici o metaforici: la parola é 1’i. del pensiero; un’i. felice, ardita. 4. L’ultimo stadio della metamorfosi degli insetti, caratterizzato dalla maturita sessuale e dall’attivita riproduttiva.

immaginifico v. IMAGINIFICO. ping immaginismo ss. m._ Tendenza _ stilistica

caratterizzata da un eccessivo ricorso ai traslati.

immaginoso

(lett. imagindso) agg. Dotato di

fervida immaginativa: romanziere i.; stile i., ricco di traslati. immalinconire v. tr. e intr. (immalinconisco, immalinconisci, ecc.).

1. tr. Rendere malinconico.

immacolato agg. 1. Esente da ogni traccia di 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (immalinconirsi). Abbandonarsi alla malinconia / fig. Perdere la napeccato o di colpa: Maria i., la Madonna, in quanto immune dalla macchia del peccato originale. 2. turale vivacita. _ Candido; intatto, incontaminato. immancabile agg. Che non manca mai; la cui immagazzinare v. tr. Raccogliere in un luogo presenza o attuazione é scontata: /’i. segretario; li. scelto come deposito: i. il grano, il cotone; fig.: i. a- festa di fine d’anno / Sicuro, certo: risultato i. ria, energia; i. idee, nozioni.

immaginabile

(lett.

-imagindbile)

agg.

_Concepibile sul piano dell’ipotesi astratta; spesso in __ frasi negative (una simile scelleratezza non é neppure i.) o in espressioni enfatiche (ha compiuto tutti

gli sforzi possibili e i.).

- immaginare (lett. imaginare) v. tr. (immagino, ecc.). 1. Figurare su un piano ipotetico o interpretativo singoli processi di pensiero o di azione: cerca

immancabilménte

avv.

Sicuramente,

alcun dubbio: saro i. a Torino mercoledi.

senza

immane agg. Di enorme grandezza 0 portata.

immanénte agg. Di ogni realta che é parte intima —

.

ed essenziale di un’altra (opposto a trascendente). 2

immanentismo s. m. Atteggiamento filosofico

fondato sull’affermazione dell’immanenza.

immanentista s. m. e f. (pl. m. -i). Seguace

sostenitore dell’immanentismo.

ee

ye

bay

uA

ee Pe

Pb

mmanentistico agg.

..

a

:

(pl. m. -ci). Ispirato

immanenza.

immanénza s. f. La situazione di una realta in

quanto intimamente legata ad un’altra, di cui genrl. costituisce le premesse e le garanzie di sviluppo e di _affermazione; opposto di trascendenza.

immangiabile

agg. Di vivanda impossibile a

mangiarsi, perché non commestibile o ripugnante al

gusto o addirittura andata a male.

immanita

s. f. Disumana

enormita: /i. di un

misfatto; concr. (non com.), azione disumana: mac-

ree.

oe ae -

a

el

-

A

on

~

.

a

a

estensioni enormi, difficilmente misurabili o praticamente insuperabili: /’i. volta del cielo. 2. iperb. Di inusitata estensione o entita: una piazza, una folla

i; un’i. ricchezza / fig. Di eccezionale intensita: a-

veva un desiderio i. di rivederla.

immensurabile

agg.

illimitato.

Quantitativamente

immeérgere v. tr. (immérgo, immergi, ecc.; pass.

rem. immersi, immergeésti, ecc.). 1. Introdurre in un

mezzo (genrl. liquido):

i. i piedi nell’acqua, la pelli-

corruzione; fig., imperituro: gloria i. immateriale agg. Esente dai limiti e dalle condizioni che determinano e caratterizzano la materia concreta / Beni i., sprovvisti di una entita materiale o sensibile, ma non di un contenuto patrimoniale (p. es. i prodotti dell’ingegno).

qua; di sommergibili, scendere al di sotto della superficie del mare // Riferito ad armi bianche o ferri taglienti, far penetrare con forza e violenza fino allimpugnatura. 2. estens. Avvolgere, sprofondare: la citta era immersa nel buio / rifl. Addentrarsi in un ambito variamente definibile o immaginabile: immergersi nello studio. immeritaménte avv. Ingiustamente: soffrire i. / Indegnamente: ricevere i. un premio. immeritataménte avy. Senza merito o senza

determinazioni spaziali: /’i. dell’anima. immatricolare v. tr. (immatricolo, ecc.). Registrare presso Y'amministrazione di un ente pubblico: i. un’automobile / rifl. (immatricolarsi). Mettersi amministrativamente in regola per l’acquisto di un diritto: immatricolarsi all’universita.

immatricolaziéne

s. f. La_ registrazione

di

persone o di beni presso |’amministrazione di un ente pubblico.

immaturita

s. f. Condizione

di insufficienza

spirituale o culturale. immaturo agg. 1. Che presenta un evidente ritardo nei confronti del previsto stadio di sviluppo mentale: un ragazzo i. per la sua eta / propr. Bi

frutto ancora acerbo // fig. Prematuro, inopportu-

no: una decisione i. 2. Del neonato che alla nascita presenta sensibili deficienze di sviluppo.

immedesimare

v.

tr.

(immedésimo,

ecc.).

Includere in un rapporto di sostanziale identita: i. due concetti / rifl. (immedesimarsi), pi com. Partecipare cosi profondamente a una situazione, a uno

stato d’animo da viverli con intensita o da sentirli

come propri: immedesimarsi in una parte.

immedesimazione s. f. Sostanziale attuazione di un rapporto di -identita. immediataménte avv. Senza il frapporsi del

minimo indugio / Senza mediazione alcuna, direttamente.

immediatézza

tempestivita. immediato

s. f. Straordinaria

rapidita e

agg. Che si determina senza inter-

vallo alcuno di tempo: esigere il pagamento i. di un

debito; un farmaco di effetto i. if Che non presenta soluzione di continuita per mancanza di ostacoli o assenza di gradi intermedi: contatto i.; abita nelle i.

vicinanze della scuola; essere alle i. dipendenze di qlc. / Verita i., per se stessa evidente. immeditato agg. Azzardato, fatto, preso senza la

necessaria riflessione. immemorabile agg. Cronologicamente remoto e

indeterminabile, irrecuperabile con la memoria.

immémore

agg.

Alieno

da ogni ricordo

o

-considerazione: 1. dei benefici ricevuti, del pericolo

corso / poet. Privo di sensibilita e di coscienza. immensita s. f. 1. Eccezionale vastita, che

2.

1. Che comporta distanze od

cola nell’acido / rifl. (immergersi). Entrare nell’ac-

| immaterialita s. f. Assoluta assenza di concrete

a es

a )

colpa: essere i. lodato, punito.

immeritato

agg. Privo di qls. giustificazione di

valore e di giudizio: lodi, punizioni i.

immeritévole agg. Che non merita comprensione o riguardo alcuno: i. di perdono, di aiuto.

immersione s. f. 1. Introduzione

0 permanenza

in un mezzo liquido: battesimo per i.; 1'i. del palombaro; navigare in i., di sommergibili // La situazione di un galleggiante in rapporto alla misura della dimensione verucale della parte immersa. 2, In astron., lo scomparire di un astro dietro a un altro, in conseguenza di un’eclissi o di una occultazione. __

imméttere

v.

tr. (coniugato

come

méttere). —

Dirigere, fare affluire: 7. acqua in un bacino; i. nuovi

capitali in un’azienda; i. aria nei polmoni, inspirare profondamente

/ assol. Sboccare, dare accesso: i]

corridoio immette nel salone.

:

immezzire v. intr. (immezzisco, immezzisci, ecc.; —

aus. essere). Della frutta che per eccessiva maturazione diventa mezza e disgustosa.

immigrante agg. e s. m. e f. Di chi, provenendo

da un paese straniero o da altra regione dello stesso paese, cerca di sistemarsi o stabilirsi in un luogo. pe

ahatd y. intr. (aus. essere). Trasferirsiin un

paese diverso dal proprio o in una regione’ del proprio paese diversa da quella in cui si é nati, per lo piu in cerca di una sistemazione. immigrato agg. e s. m. Di chi si € temporaneamente o definitivamente stabilito in un paeseo

in un luogo diverso da quello di origine.

immigrazidne

s.

f.

L’insediamento

e

la

_ *

ermanenza con carattere temporaneo o definitivo in un luogo, di persone che vi giungono dall’esteroo da altre zone del territorio nazionale in cerca di lavoro o di miglioramento economico. :

imminénte

agg.

1. Prossimo a verificarsi: un

pericolo i.; atteso da un giorno all’altro: libro di. —

pubblicazione.

imminénza

2. lett. Che sporge o sta al di sopra.

s.

f. Prossima

ed immancabile

rivelazione, presenza o ricorrenza. immischiare v. tr. (immischio, ecc.). Coinvolgere

indebitamente: non voglio essere immischiato nelle tue losche manovre; rifl. (immischiarsi), intrometter-

si arbitrariamente: perché t’immischi nei fatti miei? immiscibile agg. Di liquido che in rapporto con e grande: 1’. dell’Oceano: I’i. del genio dantesco / un altro liquido non da soluzione alcuna. _ “

uggefisce l’idea dello sconfinato e dell’infinitamen-

tensione illimitata: 1’. del creato. 2.

ne hequantita: ie un’i. di preoccupazioni,

iperb. Enor-

di errori.

ot

ae

immiseriménto

imménso agg.

chiarsi di atroci i.

immantinénte avv., /eft. All’istante. immarcescibile agg., /ett. Esente per natura dalla

bs ~

i

immiseriménto

s. m. Condizione di evidente —

miseria materiale o spirituale.

Bis

538

immiserire

i

3

See

immiserire v. tr. e intr. (immiserisco, immiserisci, ecc.). I. tr. Ridurre in uno stato di poverta materiale o spirituale. 2. intr. (aus. essere) e medio intr.

degli uomini: i. un eroe in un poema / rifi. immor-— talarsi). Acquistare gloria o feiss imperitura.

(immiserirsi). Ridursi in una condizione di miseria;

morte: l’anima é i.; gli (déi) i. 2. estens. Eterno, imperituro: fama, gloria i.; un poema i.

‘degradarsi moralmente o spiritualmente.

immissario s. m. Corso

d’acqua che affluisce ad

uno o ad un bacino r maggiore Pr ee lacustre.: immissione s. f. La determinazione di un afflusso - in un ambiente appropriato.

immistiéne

s. f. Mescolamento,

mescolanza /

lett. Ingerenza arbitraria.

immite agg., /ett. Spietato, crudele. immobile agg. 1. Privo di ogni intenzione o possibilita di movimento: stava i. ad ascoltarmi. 2. Bene i. (0 sempl. immobile, s. m.), qls. oggetto di proprieta o godimento, fondi, edifici).

collegato

al suolo (p. es.

immobiliare agg. Relativo a beni immobili. immobilismo s. m. Atteggiamento passivo o

addirittura ostile nei confronti di soluzioni innovatrici in campo culturale o sociale.

immobilita

s. f. Assenza

o impossibilita

movimento / fig. Situazione stazionaria.

immobilizzare v. tr.

di

1. Costringere all’immo-

bilita: i. un energumeno; i. un arto fratturato / estens. Mettere nell’impossibilita di agire o di reagire: i. il nemico. 2. Riferito a capitali, investirli in imprese a lunga scadenza.

immobilizzazione s. f. 1. In med., riduzione al?immobilita di un segmento scheletrico mediante

immortale

agg.

immortalita

s.

1. Che non é soggetto alla

f. L’essere

immortale:

ecc.; aus. essere). Prendere odore o sapore di muci-

do, di stantio.

immune

agg. Che gode di una immunita: i. da

obblighi militari / In med., refrattario a una malat-

tia infettiva o all’azione di una tossina // Esente, privo: i. da vizi, da difetti.

immunita

s. f.

1. Garanzia

o privilegio di

esenzione; i. parlamentari, guarentigie concesse, in deroga al diritto comune, ai membri del Parlamento, a tutela dell’indipendenza e dell’autonomia delle Camere; i. internazionali, il complesso delle norme

di diritto riguardanti il trattamento dovuto da uno stato a determinati rappresentanti di stati esteri nel proprio territorio.

2. In med., refrattarieta dell’or-

ganismo all’azione di germi patogeni o di tossine. immunitario agg. Relativo all’immunita.

immunizzare

v. tr. Rendere

immune

3

immunizzazione s. f. In med., l’ottenimento di

studia i fenomeni della immunita.

linguaggio economico.

all’immunologia.

immoderatézza

s. f., non com.

misura 0 moderazione.

immoderato

agg.

Mancanza

Mancante

di

di o

moderazione; eccessivo.

immodéstia s. f. Mancanza di modestia. immodésto agg. Mancante di modestia. immolare v. tr. (immolo, ecc.). Sacrificare (con

un senso di dedizione e abnegazione assoluta): i. la propria vita per il bene del prossimo; spesso rifl.:

immolarsi per il trionfo dei pit alti ideali // Offrire

come vittima a una divinita.

immolazione s. f. La cerimonia sacrificale nelle

antiche religioni.

immondezza

s. f.

moralmente degradante.

- immondezzaio

s. m.

1. Motivo

di impurita

2. Immondizia.

Luogo

di raccolta

materiali di rifiuto.

immondizia

s. f. Sporcizia, sudiciume;

di

part.,

Pinsieme dei materiali dkrifiuto che vengono allontanati,

per norma

igienica, dagli edifici abitati.

immondo agg. Peccaminoso, repellente: vizi i.; di persona, turpe, moralmente abietto / Che contamina da un punto di vista religioso: Juoghi, animali i. immorale agg. Apertamente morale e del buoncostume.

immoralismo

tifiuto di

offensivo

della

s. m. Atteggiamento di aperto

qls. norma etica.

immoralita

s. f. Caratteristica

uno stato di immunita.

immunologia

immunologico immunologo

di persone,

atteggiamenti o cose in aperto contrasto con i principi della morale e del buoncostume. immorsare v. tr. (immorso, ecc.). Collegare mediante immorsatura. immorsatura s. f. Collegamento fra strutture mediante incastro di sporgenze e rientranze. immortalare v. tr. Perpetuare nella memoria

:

s. f. Parte della medicina che agg.

s. m.

immunologia. misura

da una

malattia.

opportuni mezzi di contenzione. 2. La indisponibilita di un capitale accantonato o investito a lunga scadenza.

immobilizzo s. m. Sin. di immobilizzazione, nel

Ji.

dell’anima / estens. Fama o gloria imperitura. immotivato agg. Non suffragato da motivi plausibili. immOto agg. Chiuso in una staticita assoluta. immucidire v. intr. (immucidisco, immucidise?

(pl.

(pl. m.

m.

-ci).

Relativo

-gi). Studioso

di

immunoterapia s. f. Cura di alcune malattie con

vaccini e sieri specifici.

immunsiéro s. m. Siero contenente gli anticorpi

specifici contro un particolare germe patogeno. immusonirsi v. medio intr. (m’immusonisco, t’immusonisci, ecc.; aus. essere). Assumere

una cruc-

ciata espressione di risentimento o scontento.

immutabile agg. Identico in ogni momento, non

suscettibile di mutamento: le i. leggi divine.

immutabilita

s. f. Impossibilita

di subire

benché minimo mutamento. immutabilménte avv. Invariabilmente,

il

costan-

temente, eternamente. immutato agg. Identico rispetto alla forma ed alla sostanza riscontrata o malik nel passato.

imo agg., /ett.

1. Situato nella parte piu bassa o

piu interna; come s. m., il fondo.

2. Umile, infimo.

imoscapo s. m. L’estremita inferiore del fusto (0

scapo) di una colonna.

impaccaggio s. m. Confezionamento in pacchi. impaccare

v.

tr. (impacco,

impacchi,

ecc.).

Involtare e legare formando uno o piu pacchi.

sepa CRITE s..m. (f. -trice). Persona addetta alla confezione di pacchi.

impacchettare v. tr. (impacchétto, ecc.). Involgere o condizionare in pacchetti: 7. le sigarette

/ fig. (fam.). Costringere ad un viaggio o ad uno

spostamento anche contro voglia; arrestare: é stato impacchettato dai carabinieri. ( impacciare v. tr. (impdccio, ecc.). 1. Ostacolare nei movimenti: il cappotto m’impaccia / Arrecare noia o disturbo. 2. medio intr. (impacciarsi). Intromettersi, non richiesto, nei fatti atonal abi

Pre

539

imparruccare

impacciato agg. Impedito, ostacolato_ nei movimenti // fig. Imbarazzato: si sentiva i. / Privo di spontaneita e spigliatezza: una recitazione i.

impallinare v. tr. Colpire con un scarica di pallini da caccia.

normale svolgersi di un’azione / Situazione imbarazzante o precaria: cavarsi d’i. 2. coner. Oggetto ingombrante, che costituisca motivo di disturbo.

appena percettibile al tatto. percettibile al tatto.

a intromettersi nei fatti altrui; ficcanaso.

d’acqua o di un terreno ridotto a palude.

a scopo terapeutico, di panni o garze imbevuti di liquidi o soluzioni medicamentose.

intr. (impaludarsi). Ridursi a palude / rifl. Rifugiarsi .

impaccio s. m.

1. Fastidioso impedimento al

impaccidso agg., tosc. Di persona sempre pronta

impacco s. m. (pl. -chi). Applicazione sulla cute,

impadronirsi

v. medio intr. (m’impadronisco,

t'impadronisci, ecc.). Impossessarsi di qlcs. con !’inganno o con la forza / fig. Acquistare un’assoluta padronanza:

i. di una lingua, di una

tecnica.

impagabile agg. Eccezionalmente apprezzato e

gradito: un collaboratore i. / Quanto mai appropriato: una risposta i.; esilarante: una scenetta i. impaginare v. tr. (impagino, ecc.). Distribuire la

composizione tipografica in pagine. impaginato agg. e s. m. Di composizione tipografica gia distribuita in pagine: bozze i.; come s. m.: rivedere l’i.

impaginatére

s. m. Compositore

a mano

o

redattore specializzato nell’impaginazione.

impaginazione s. f. Preparazione della matrice

definitiva di stampa, secondo configurazione della pagina.

il formato :

impagliare v. tr. (impdglio, ecc.).

e la

1. Coprire o

rivestire di elementi vegetali giustapposti o intrecciati: i. sedie, fiaschi.

2. Riferito ad animali uccisi,

pepe e imbottirne la pelle per conservarli nella forma che presentano da vivi: i. un’aquila.

impagliatére s. m. (f. -trice).

1. Artigiano che

provvede ad impagliare suppellettili od oggetti vari. 2. Esperto in tassidermia. impagliatura s. f. Rivestimento o copertura con materiali vegetali, a scopo di complemento o protezione / L’imbottitura di una pelle d’animale morto (Vv. TASSIDERMIA). Papas s. m., invar. Snella antilope africana, con

lunghe corna conformate a lira.

impalaménto s. m. Antico supplizio, consistente

nell’uccidere il condannato mente in un palo.

infilzandolo

impalmare v. tr. Condurre in sposa. impalpabile agg. Che presenta una consistenza mpalpabilita

s.

f.

Consistenza

appena

impaludaménto s. m. La condizione di un corso

impaludare v. tr. Trasformare in palude / medio

in una palude: il cinghiale s’é impaludato. impanare! v. tr. Passare nel pan grattato (carne, polpette, ecc.) prima di friggere.

impanare’ v. tr. e intr. 1. tr. Sin. di filettare. 2.

intr. (aus. avere). Della vite che scorre bene nella madrevite.

impanaturas. f. Sin. di filettatura. impancarsi v. rifl. (m’impanco, t’impanchi, ecc.).

Assumere un atteggiamento ingiustificato e burbanzoso di superiorita o autorita: i. a giudice. impaniare v. tr. (impdnio, ecc.). 1. Spalmare di pania. 2. rif. “ipswecae Degli uccelli, restar preso alla pania / Di persona, ritrovarsi in una situazione apparentemente senza via d’uscita.

impannare v. tr.

finestra. 2. non impannata s. applicati riquadri come riparo dal

impantanare

1. Fornire di impannata una

com. Fabbricare panni, tessere. f. Telaio di finestra cui sono di panno o di carta consistente, freddo; estens., infisso a vetri.

v. tr.

1. Trasformare

in un

pantano. 2. rifl. (impantanarsi), pid com. Affondare in un pantano / fig. Ritrovarsi in una situazione da cui risulti difficile uscire senza danni.

impaperarsi v. medio intr. (m'impdpero, ecc.).

Confondersi, prender delle papere nel parlare.

impappinarsi

v. medio

intr. Confondersi

nel

parlare o nel far qlcs.; anche tr.: non m’impappina-

re con le tue interruzioni!

imparabile agg. Nel linguaggio sportivo, di tiro o

del pallone contro il quale nulla puo il portiere. imparare v. tr. 1. Acquisire cognizioni od esperienze: i. una lingua, la storia; nella vita c’é sempre da i.; i. a mente, a memoria (una poesia, la

vertical-

parte, ecc.), fissarle nella memoria in modo da ripe-

impalare v. tr. 1, Uccidere mediante il supplizio

gere una determinata azione 0 attivita: i. a leggere,

dell’impalamento. 2. Fornire di pali di sostegno: i. la vigna. 3. medio intr. (impalarsi). Mettersi in piedi immobile, rigido e inespressivo. impalcare v. tr. (impalco, impalchi, ecc.). Fornire una stanza, un ambiente, di palco.

;

impalcato s. m. Il sistema delle strutture di

sostegno di una costruzione.

impalcatura

s. f. Struttura

provvisoria

che

consente l’accesso necessario per l’esecuzione di lavori ad altezze diverse / fig. Il complesso degli elementi e dei caratteri strutturali: 7. sociale di un

paese; li. di un poema.

Pavversario in condizioni di non poter colpire la palla senza toccare il pallino o i birilli / rifl. (impallarsi), fig. Venirsi a trovare in condizioni evidenti d’impaccio: a quella, domanda s’é impallato.

v. intr. (impallidisco,

i. un mestiere; rendersi capace di seguire un conve-

niente comportamento: i. a vivere; abituarsi: sta im-

parando a mentire.

2. region. Venire a sapere //

pop. Insegnare: te lo imparo io.

imparaticcio s. m. Insieme di nozioni apprese in

modo superficiale e frettoloso.

impareggiabile agg. Ineguagliabile, senza pari.

imparentare

v. tr. (imparento, ecc.), non com.

Unire con legami di parentela / rifl. (imparentarsi). Diventare parente in seguito a matrimonio. impari agg., invar.

1. Che presenta un’evidente

inferiorita: forze i.; una lotta i.; essere i. al compito

impallare y. tr. Nel gioco del biliardo, mettere

impallidire

terle testualmente // Mettersi in condizioni di svol-

impallidisci,

ecc.; aus. essere). Manifestare un improvviso ed e-

vidente pallore: i. per la paura, per lemozione // estens. Perdere la consueta lucentezza o luminosita: le stelle impallidiscono all’appressarsi dell’alba; fig., attenuarsi: /a sua fama non impallidira mai.

affidato. 2. Dispari / In anat., di organo non bilaterale, che cioé non ha un omologo in altra parte del

corpo. imparidigitato agg. Di animale che presenta un

numero di dita dispari.

imparipennato agg. Di foglia pennata che reca all’apice della rachide una fogliolina isolata. —

imparisillabo

agg. Di verso costituito da un

numero dispari di sillabe.

imparruccare v. tr. (imparrucco, imparrucchi,

ecc.). Mettere la parrucca: imparruccarsi la testa.

i \

Bey |: Ore Aaa | 540.

_ impartire impartire

v. tr. (impartisco,

impartisci,

ecc.).

Dare: i. lezioni, ordini; i. la benedizione.

imparziale agg. Obbediente a criteri di assoluta

obiettivita.

imparzialita s. f. Atteggiamento imparziale. impasse s. f. fr. (in it. s. f-invar.; pl. fr.

impasses). Difficolta che non permette soluzioni o vie d’uscita.

impassibile

agg.

Chiuso

in un atteggiamento

impenetrabile di insensibilita o di indifferenza. impassibilita s. f. Atteggiamento impenetrabile di

indifferenza o di insensibilita.

impastare v. tr. Ridurre in una pasta omogenea mediante opportuna manipolazione: i. la creta; i. la farina; i. i colori.

impastato

agg.

Coperto

di

una _ patina

sgradevole: avere la lingua i. / fig. Compenetrato: gente i. di cattiveria; occhi i. di sonno, che non si Tiesce a tenere aperti.

impastatére s. m. (f. -trice). Operaio addetto

al?impastatura di

prodotti alimentari.

impastatrice s. f. Macchina per ottenere impasti _omogenei. impastatura s. f. Il complesso delle operazioni dirette a ottenere un impasto.

impasticcarsi v. medio intr., gergale. Drogarsi.

impasto s.m.

1. Impastatura: /7. della malta. 2.

concr. Miscuglio omogeneo di elementi solidi e liquidi / In pittura, lo strato di colore che forma la superficie di un dipinto. 3. fig. La risultante di piu componenti; part., in mus., la combinazione di suo-

ni emessi da strumenti di timbro e tipo diverso.

impastocchiare

v.

tr.

(impastdcchio,

ecc.).

Addurre come pretesto volutamente confuso o complicato; i. glc., raggirarlo. impastoiare v. tr. (impastdio, ecc.). Legare con le pastoie: i. un cavallo / fig. Ostacolare gravemente nei movimenti o nella liberta d’azione. impataccare v. tr. (impatacco, impatacchi, ecc.). Sporcare di grosse e sgradevoli macchie; anche rifl. (impataccarsi): mi sono tutto impataccato. impattare v. tr. Nel gioco, chiudere alla pari. impatto s. m. 1. Il punto di incontro del proiettile col bersaglio. 2. estens. Urto, cozzo violento / fig. Presa di contatto: /’i. con la realta é stato duro.

impaurire v. tr. e intr. (impaurisco, impaurisci,

ecc.). 1. tr. Incutere spavento, sgomento, apprensione. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (impaurirsi), piu com. Prender paura, spaventarsi.

impavesare V. tr. Munire di impavesata.

impavesata s. f. Nelle navi da guerra, il parapetto che corre lungo la parte esterna dei ponti scoperti.

impavido agg. Che va incontro ad una provaoa

un pericolo senza batter ciglio.

impaziénte agg. 1. Portato a reagire con risentita vivacita ad ogni benché minimo motivo di contrarieta: un tipo i. / Che tradisce impazienza: una occhiata i. / lett. Insofferente, intollerante: giovani i. di ogni freno. 2. Sollecitato dal nervosismo dell’attesa: erano tutti i. di partire.

impazientirsi

v. medio intr. (m’impazientisco,

Vimpazientisci, ecc.; aus. essere). Irritarsi al benché minimo motivo di contrarieta.

impaziénza s. f. Reazione istintiva, motivata da

irritazione o molestia: ebbe un moto d’i. /Condizione di ansiosa sollecitudine provocata dall’attesa: mostrava una grande i. di arrivare. impazzare v. intr. (aus. essere). 1. Manifestarsi in modo tumultuoso e chiassoso: il carnevale im-

iba

é

An

oe

y- 4,

ey

,

pazza per le strade / Nel linguaggio di cucina, di creme e salse che non raggiungano la conveniente

omogeneita. 2. tosc. (fig.). Andar via di cervello. impazzata s. f. Nella loc. avv. all’impazzata, a velocita pazzesca o con violenza indiscriminata: veniva git all’i.; menare colpi all’.

impazziménto s. m. Motivo di affannoso assillo:

questo lavoro é un i. impazzire v. intr. (impazzisco, impazzisci, ecc.; aus. essere nel sign. proprio, essere o avere nel sign. fig.). 1. Perdere l’uso della ragione; iperb.: avere un mal di testa da i.; questo lavoro mi fa i. 2. fig. Essere totalmente preso dalla passione per qlc. o per qles.: i. per una donna; i. per il ballo, per la caccia. impeccabile agg. Improntato ad una rigorosa compostezza: contegno

i.; stile i.

impeccabilita s. f. 1. Rigorosa compostezza o

regolarita. 2. Impossibilita di commettere peccati. impeciare v. tr. (impécio, ecc.). Spalmare o imbrattare di pece.

impeciatura s. f. L’operazione di senpeciate / Lo strato di pece spalmato su una superficie.

impedénza s. f. Grandezza che caratterizza il

comportamento di un circuito elettrico, fissandone la maggiore o minore facilita a lasciarsi attraversare da una corrente continua o alternata.

impediénte agg. Che costituisce un impedimento: causa i.

impediménto s. m.

1. Motivo di ostacolo al

normale o desiderato compimento di un’azione.

2.

Condizione di minorazione funzionale, transitoria o permanente, di un organo o di un arto.

impedire v. tr. (impedisco, impedisci, ecc.). 1. Privare della possibilita di svolgimento 0 compimento: la frana impediva il passaggio; la tempesta ci impedi di entrare in porto / estens. Proibire, vietare: nulla ti impedisce di farlo; scongiurare: i. il verificarsi di una sciagura. 2. Frapporsi come ostacolo: un alto muro impedisce la vista / Di infermita che renda inabile una parte del corpo: /a paralisi gli ha impedito il lato sinistro / Impacciare: era impedita dal busto.

impegnare

v. tr. (impégno, ecc.).

1. Dare in

pegno qlcs. come garanzia di un prestito: i. un gioiello; impegnerebbe anche la camicia. 2. Obbligare, mediante una promessa formale, ad un com-

portamento o ad una prestazione: /’amicizia impegna all’aiuto reciproco; i. un operaio, un vetturino; rif. (impegnarsi), assumersi un impegno: si é impegnato ad aiutarmi / Vincolare o riservare mediante prenotazione o preventivo accordo: i. una camera d’albergo; i. un ballo / Tenere occupato nello svol-

gimento di un lavoro (la nuova catena di montaggio impegnera piu di mille lavoratori) o nell’ambito di un’azione dura e difficile (i. le proprie forze, quelle del nemico); i. combattimento, entrare in urto col

nemico. 3. rifl. (impegnarsi). Svolgere il proprio compito o partecipare ad un’azione collettiva con notevole impiego di mezzi o di energie: impegnarsi nello studio, nel lavoro, nella lotta.

impegnativo

agg. Che esige un impiego non

indifferente di mezzi e di energie.

impegnato agg. 1. Di persona, occupato / Legato a un obbligo, a una promessa: una ragazza i., ‘fidanzata’ / Riservato, prenotato: tutte le camere sono i. 2. Di intellettuale o scrittore che ha assunto una precisa posizione ideologica (genrl. di sinistra) nei confronti dei problemi del momento.

impégno s. m. 1. Obbligo assunto nei riguardi di

altri: mantenere un i.; mancare a un i.; senza i., di

ee iat,

a

Pe

541 promessa fatta o ricevuta senza alcuna formale assicurazione o garanzia. 2. Impiego incondizionato dj tutte le proprie forze e capacita nello svolgimento di un compito individuale o collettivo: studiare, lavorare, lottare con i. 3. Assunzione di una precisa posizione ideologica nei confronti dei problemi politici e sociali del momento, spec. da parte degli uomini di cultura.

impegolare v. tr. (impégolo, ecc.). Impiastrare di

pece / rifl. (eapegulansti. Fe. Cacciarsi in situazioni difficili a risolversi o compromettenti.

impelagarsi

v. rifl. (m’impélago,

t’impélaghi,

ecc.). Cacciarsi in una situazione difficile e rischio-

sa:

s’é impelagato in un brutto affare.

impellénte agg. Cui urge dare soddisfazione immediata: bisogno i. / Relativo al definirsi di un impulso: forza, causa i.

imperlare imperare v. intr. (impéro, ecc.; aus. ~ avere). Esercitare l’autorita imperiale / estens. Dominare: Venezia impero sull’Adriatico; anche fig.: in questa casa impera l’anarchia. imperativale agg. Di frase o espressione che esprima un comando (tu parli quando dico io) o di parola che abbia come elemento di composizione un imperativo (es. prendisole, composto di prendi! e sole; anal. apriscatole, rompighiaccio, ecc.).

imperativo

comando.

agg.

1. Che contiene o esprime

2. Modo

i. (o assol. imperativo, s. m.):

modo del verbo che esprime il comando. 3. s. m. In filosofia, norma che impone all’individuo un certo modo di agire perché imposta dalla coscienza morale (i. categorico). ;

imperatoére s. m.

1. Il sovrano di un impero/

Nell’antica Roma (imperator), il capo dell’esercito

impellicciare! v. tr. (impelliccio, ecc.). Avvolgere

0 il condottiero vittorioso; quindi, il sovrano assoluto dell’impero. 2. estens. Somma autorita o potesta.

impellicciare?

potere imperiale. 2. Consorte di un imperatore. impercettibile agg. Che si nota o si coglie a

con una pelliccia; piu comune il rifl. (impellicciarsi), indossare la pelliccia.

v.

tr.

(impelliccio,

ecc.).

Alterazione di impiallacciare.

impellicciatura

ss.

f.

Alterazione

imperatrice s. f.

1. Sovrana che esercita un

di

malapena: una macchia i.; un rumore i.

impenetrabile agg. 1. Improntato ad un rigoroso

imperciocché cong., arc. Per il fatto che.

impiallacciatura.

riserbo: volto, sguardo i. / Inaccessibile, incomprensibile: gli i. misteri dell’universo. 2. Non suscettibile di penetrazione da parte di altri corpi.

impercettibilita s. f. Tenuita ridottissima. imperdonabile

agg.

Che

non

ammette

giustificazione alcuna: un'imprudenza, un errore i.

impenetrabilita s. f. Totale assenza di aperture o

imperfetto agg. 1. Parzialmente incompiuto e percio difettoso: lasciare un’opera i. / pia com.

due corpi non possono occupare contemporanea-

Manchevole, incompleto sul piano funzionale: meccanismo, ragionamento i. 2. Tempo i. (o assol. imperfetto, s. m.), tempo del verbo che indica un’azio-

passaggi, oppure (fig.) di elementi interpretabili / part. /. dei corpi, proprieta della materia, per cui mente una medesima

impeniténte

agg.

porzione dello spazio.

Ostinato in una condizione

ne che dura nel passato.

imperfezione s. f. Presenza di manchevolezze o

inconsueta o in un vizio: uno scapolo, un bevitore i. / propr. Di chi persiste nello stato di peccato.

difetti, per cui qlcs. non =~ essere considerato per-

peccato. impennacchiare v. tr. (impennacchio, ecc.). Ornare di uno o piu pennacchi / rifl. (impennac-

perforato. imperiale agg. e s. m. 1. agg. Relativo al?imperatore o a un impero: titolo i.; dominio i.;

impeniténza s. f. La persistenza nello stato di

chiarsi), pit com. Agghindarsi in modo eccentrico.

impe

io s. m. Il complesso delle superfici

fisse e mobili disposte nella parte posteriore di un corpo aerodinamico per assicurarne la stabilita e la direzione. impennare v. tr. (impénno, ecc.). 1. Fornire di ali o di penne / estens. Munire di alette o d’impennaggio: i. una freccia, un missile. 2. rifl. (spenaate), Metter le penne.

J aha andes v. rifl. (m’impénno, ecc.).

1. Del

cavallo, ergersi sulle zampe posteriori, sollevando la parte anteriore del corpo / fig. Cedere a un moto improvviso e¢ istintivo di risentimento; inalberarsi. 2. Di una nave, sollevare improvvisamente la prua / Di un aereo, eseguire un’impennata. impennata s. f. 1. L’atteggiamento che assume il cavallo impennandosi / fig. Moto o atteggiamento arerie di risentimento.

2. In marina, violento

sollevamento della prua di una nave per il beccheggio o di quella di un sommergibile per improvviso appoppamento / In aeronautica, sin. di cabrata. impensabile agg. Che non puo essere concepito 0 rappresentato nella mente; inconcepibile, assurdo.

impensato agg. Inaspettato, imprevisto.

impensierire v. tr. (impensierisco, impensierisci,

ecc.). Mettere in uno d’ansia; anche medio

stato di preoccupazione o intr.: impensierirsi per un

nonnulla. impepare v. tr. (impépo, ecc.). Condire con pepe; fig., rendere arguto o mordace:

i. un discorso.

fetto; concr., manchevolezza,

imperforabile

agg.

Che

difetto.

non

puo

essere

eta i.; l’esercito i.; come s. m. pl.: gii i., le truppe del

Sacro Romano Impero. 2. s. m. La parte superiore di un veicolo, attrezzata per il trasporto dei bagagli e, in passato, anche delle persone.

imperialismo s. m. In senso storico, la volonta di uno stato di estendere il proprio dominio su territori sempre pit vasti / Nell’accezione pit moderna, indi1izzo di politica mondiale, tipico delle grandi potenze e sollecitato dal loro sempre crescente sviluppo — tecnologico-industriale, rivolto al conseguimento di un egemonico predominio politico-economico sulle nazioni industrialmente meno sviluppate e spec. su quelle sottosviluppate.

imperialista

sostenitore 0

s. m. e f. (pl. m. -i). Seguace,

promotore

dell’imperialismo;

anche

come age: po itica i.

3

imperialistico agg. (pl. m. -ci). Ispirato all’imperialismo. impeério s. m., arc. o lett. Impero / Comando.

imperiosita

s.

f. Autoritaria

ed

altezzosa

intransigenza / meno com. Grave urgenza.

imperiéso

agg.

1. Improntato

A

ad altezzosa

intransigenza: tono, piglio i. 2. fig. Irresistibile, impellente: un i. bisogno di sfogo. imperito agg., /ett. Mancante di preparazione o di competenza; inesperto, inetto.

imperituro agg. Perennemente valido, eterno.

imperizia

s. f. Mancanza

preparazione specifica.

di abilita e di

:

imperlare v. tr. (impeérlo, ecc.). Cospargeredi

542

impermalire

OS

op,

goccioline lucenti: i/ sudore gli imperlava la fronte; riguardo o di rispetto / Insolenza, espressione offenpropr. (non com.). Ornare di perle. siva © irriverente: fare, dire delle i. Ful

impermalire v. tr. (impermalisco, impermalisci, ecc.). Indurre ad uno sdegnoso risentimento / medio intr. (impermalirsi). Chiudersi in una ostilita

motivata da rancore o dispetto: s’é impermalito perché non é stato invitato alle nozze.

impermeabile agg. ¢ s. m.

1. agg. Che non

imperturbabile

agg.

Che

in ogni occasione

dimostra una calma composta e serena / Che non puo essere turbato da nulla: /’i. silenzio delle montagne.

imperturbabilita s. f. Dimostrazione di serena

superiorita e fermezza.

consente il passaggio di acqua o altri liquidi: rocce i.; tessuto i. 2. s. m. Indumento per ripararsi dalYacqua, confezionato con tessuti opportunamente trattati o con materiali sintetici.

avere). Manifestarsi con violenza inusitata, infuria-

impenetrabile da parte di un fluido.

persona, infierire, sfogarsi rabbiosamente // scherz.

impermeabilita s. f. La proprieta di un corpo

impermeabilizzare v. tr. Rendere impermeabile. impermeabilizzazione s. f. L’operazione di

impermeabilizzare.

imperturbato agg. Assolutamente alieno da ogni

motivo di emozione o turbamento. imperversare v. intr. (imperverso,

ecc.;

aus.

re: imperversa la tempesta, la peste, la guerra // Di

Di costumi e mode, diffondersi in modo clamoroso.

impervieta s. f. Assenza di vie d’accesso 0 di

impermutabilita s. f. Connaturale estraneita ad

passaggio. impervio agg. Di luogo che esclude ogni normale possibilita di accesso o di passaggio: sentieri i.

imperniatura s. f. La funzionale collocazione di uno © piu perni.

impetigindso s. m. (f. -a). Affetto da impetigine. impeto s. m. 1. Forza che investe in modo

impermutabile agg. Costante, immutabile.

ogni forma di mutamento o di scambio. impestare v. tr. (impésto, ecc.). Forma pop. e pil imperniare v. tr. (impérnio, ecc.). Collegare intensa di appestare. solidalmente due pezzi mediante uno o piu perni / impetigine s. f. Infezione superficiale della pelle, fig. Svolgere o fondare su un punto fisso di partenza costituita da piccole pustole piene di pus, che apren© riferimento: i. un ragionamento su una ipotesi. dosi danno luogo a croste. _

impéro (arc. e lett. império) s. m.

1. L’autorita o

imperscrutabile

esclude

violento: /’i. del vento, di un torrente in piena; resi_la potesta imperiale, in quanto riconosciuta o eser- stere all’i. del nemico / Impulso eccezionalmente incitata: innalzare all’i.; durante I’i. di Napoleone / Il tenso: scagliare, urtare con i. 2. Moto incontrollaterritorio soggetto alla giurisdizione imperiale: /’i. e- to della volonta: un i. di gioia, di collera; d’i., d’im_tiopico; la capitale dell’. / L’insieme dei territori as- pulso / Fervore, concitazione: nell’i. del discorso. soggettati alla sovranita di uno stato: /’7. Britannico impetrare v. tr. (impétro, ee lett. 1. Ottenere // Stile i., nella decorazione e nell’arredamento, per mezzo di preghiere o di suppliche: i. una grazia. quello caratterizzato da un ritorno alle forme del- 2. impropr. Chiedere supplicando. antichita classica, sviluppatosi durante l’eta napoimpettito agg. Che sottolinea una propria “leonica. 2. lett. Potere assoluto / Comando. presunta superiorita, irrigidendo il tronco e mettenimperocché cong., arc. Poiché, per il fatto che. do il petto in fuori: camminare, starsene i.

agg.

Che

ogni

possibilita d’indagine o di comprensione: gli. decre_ ti della Proyvidenza

/ scherz. Misterioso, segreto.

_imperscrutabilita s. f. Impossibilita di essere

indagato o compreso. _ impersonale agg. 1. Di verbo costruito solo nella terza persona, senza soggetto: piove, nevica / Di costrutto privo di soggetto grammaticale, anche - se uno reale e sottinteso: si dice che piovera ‘la gente dice che piovera’. 2. Privo di riferimenti a una determinata persona: scrivere in forma i. 3. Mancante dell’impronta di originalita conferita dall’esperienza individuale e soggettiva; quindi, generico,

banale: critiche i.; stile i. _ impersonalita s. f. Mancanza di efficacia e di - originalita / Genericita, banalita.

_ impersonalménte avv. In forma impersonale. _impersonare

v.

tr.

(impersono,

ecc.).

1,

_ Rappresentare attraverso una persona o un perso- naggio un simbolo, un tipo, un carattere: Moliére impersono in Arpagone l’avarizia / Interpretare come attore: i. Otello, Ofelia. 2. rifl. (impersonarsi). Acquistare vita e concretezza,

con efficacia di e-

- sempio: in lui si impersona la bonta / Dell’attore, -immedesimarsi nella propria parte.

impertérrito

agg.

Che

dimostra

un’assoluta

_ calma e padronanza di se stesso; impavido, imperturbabile: ascolto i. la sua condanna a morte.

_impertinénte agg. 1. Che manca di riguardo o di

_

rispetto: una cameriera i.; una risposta i.; anche s.

me

f.: sei un i., é una i, / In diritto, non pertinente:

_ circostanze

i. alla causa.

-impertinénza

s. f. Indisponente mancanza

di

impetiiosita s. f. Irruenza, veemenza.

impetiidso

agg.

Che

si manifesta

in modo

violento: vento i.; un’i. passione / Incline all’azione

precipitosa e irriflessiva: un carattere i.

impiagare

v.

tr.

(impiago,

impiaghi,

ecc.).

Deturpare con piaghe; medio intr. (impiagarsi), coprirsi di piaghe.

impiallacciare

v. tr. (impiallaccio,

falegnameria, rivestire di impiallacciatura.

ecc.).

In

impiallacciatura s. f. Rivestimento, mediante

adesivi, di un legno comune con un foglio sottile di legno pregiato / concer. Il materiale usato a tale scopo: i. di radica di noce.

impiantare

v.

tr.

Attuare

sul

piano

della

funzionalita strutturale ed organizzativa: i. una centrale elettrica, un’officina // fig. Predisporre nelle linee generali, impostare: i. un problema, un bilancio.

impiantire v. tr. (impiantisco, impiantisci, ecc.). Fornire di impiantito.

impiantistica

s. f. Tecnica di progettazione e

installazione degli impianti industriali.

impiantito s. m. Pavimento di ambienti interni. impianto s. m. 1. La serie di operazioni

necessarie a conferire ad un complesso le convenienti caratteristiche di funzionalita strutturale ed organizzativa: /’i. di una fabbrica. 2. concer. L’insieme di strutture, apparecchi, attrezzature, congegni, ecc., destinato a un determinato fine: i. di ri-

scaldamento, telefonico, sportivo, ecc.

impiastrare

v. tr. Coprire di uno

strato di

materia untuosa o vischiosa: i. di bitume, di colla Imbrattare di sudiciume appiccicoso; fig.: i. le tel dipingere in modo dilettantesco e male // rifl. (

543 piastrarsi). Fare un uso eccessivo di cosmetici nel truccarsi. impiastricciare v. tr. (impiastriccio, ecc.). Imbrattare diffusamente ed insistentemente. impiastro (0 empiastro) s. m. 1. Preparazione farmaceutica per uso esterno, di consistenza semisolida, capace di aderire alla parte cui é stata applicata; com. (ma impropr.), cataplasma. 2. fig. (fam.). Di persona uggiosa, importuna, antipatica o molto cagionevole di salute.

impiccagiéne s. f. Impiccamento come forma di

esecuzione capitale.

impiccaménto

s.

m.

Asfissia

meccanica

provocata da un laccio stretto intorno al collo.

impiccare

v.

tr.

(impicco,

impicchi,

ecc.).

Uccidere mediante sospensione per la gola ad un laccio / iperb. (fig.). Stringere eccessivamente alla

gola: questo colletto m’impicca // rifl. (impiccarsi). Suicidarsi mediante impiccamento / fig. Acconsentire ad un vincolo eccessivamente gravoso. impiccato

agg.

Di

persona

uccisa

mediante

impiccagione; anche s. m.: /a «Ballata degli i.» di Villon.

impicciare v. tr. (impiccio, ecc.). Costituire motivo di intralcio o impedimento: i. il passaggio // medio intr. cae.

si: impicciati

Intromettersi, immischiar-

degli affari tuoi!

impiccio s. m. Motivo d’intralcio o impedimento:

essere d’i. / Guaio, seccatura: siamo

impiccione

in-un bell’i!

s. m. (f. -a). Di persona che per

abitudine s’impiccia dei fatti altrui. impiccolire v. tr. e intr. (impiccolisco, impiccolisci, ecc.). 1. Ridurre a dimensioni notevol-

mente minori. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (impiccolirsi). Diventare piu piccolo.

impidocchiare v. tr. (impiddcchio, Infestare di pidocchi. impidocchire v. intr. (impidocchisco,

ecc.).

impi-

docchisci, ecc.; aus. essere). Empirsi di pidocchi / fig. Decadere in uno stato di squallore e di miseria materiale e spirituale.

impiegabile agg. Che si presta ad una adeguata

utilizzazione.

impiegare v. tr. (impiégo, impiéghi, ecc.).

1.

Utilizzare, adoperare: i. con profitto il proprio tempo; la ditta impiega una numerosa mano d’opera / Riferito al tempo necessario al compimento di una data azione: c’impieghero poco piu di un’ora. 2. Fornire di una occupazione stabile e retribuita; rifl. (impiegarsi), ottenere un impiego.

impiegatizio agg, Concernente l’impiego come

rapporto di lavoro oppure gli impiegati.

impiegato

s.

m.

Persona

che_

presta

continuativamente la propria attivita professionale alle dipendenze di un ente pubblico, di un’azienda, di un’impresa privata.

impiégo s. m. (pl. -ghi). 1. Utilizzazione motivata

da un criterio di convenienza o funzionalita: /’i. di

mano d’opera, di capitali. 2. Rapporto di lavoro consistente nella prestazione continuativa e retribuita, della propria attivita professionale alle dipendenze di un ente pubblico o privato.

impietosire

v. tr. (impietosisco,

impietosisci,

ecc.). Indurre ad un atteggiamento di benevolenza medio intr. (impietosirsi). Muoversi a pieta.

impietéso agg. Estraneo ad ogni sentimento di

-pieta o compassione. ae trire v. tr. e intr. (impietrisco, impietrisci,

ecc.). 1. tr. Pietrificare, convertire in pietra / fig. -Rendere freddo e insensibile. 2. medio intr. (impie2

impolitico

trirsi). Trasformarsi in pietra / fig. Diventare insensibile ad ogni sentimento di pieta / Cadere in uno stato di atterrita immobilita; anche intr. (aus. essere) in questo senso. impigliare v. tr. (impiglio, ecc.). Trattenere impedendo fortuitamente i] movimento // medio

intr. (impigliarsi), piti com. Rimanere afferrato e

quindi privo della possibilita di muoversi. impigrire v. tr. e intr. (impigrisco, impigrisci, ecc.).

1. tr. Privare della consueta efficienza ed ala-

crita: l’ozio impigrisce la mente e il corpo. 2. intr. (aus. essere). Abbandonnrs all’ozio o all’indolenza. impinguare Vv. tr. (impinguo, ecc.). Ingrassare: i.

il maiale / fig. Riempire abbondantemente:i. il portafoglio; i. un articolo di notizie inutili// medio intr.

(impinguarsi). Arricchirsi.

impinzare v. tr. Non com. per rimpinzare. impiombare v. tr. (impidmbo, ecc.). 1. Fermare, assicurare con un sigillo di piombo // genre. Ricoprire con uno strato di piombo; pop.: i. un dente, otturarlo.

2. fig. (region.). Imbrogliare, truffare.

impiombatura

s.

f.

1.

Rivestimento

o

riempimento mediante piombo / Chiusura con sigillo di piombo / pop. Otturazione di un dente 2. fig. (region.). Fregatura, buscheratura.

impiparsi v. medio intr., fam. Infischiarsi. impiumare v. tr. Rivestire od ornare di piume /

rifl. (impiumarsi). Degli uccelli, metter le piume.

implacabile

avversione

agg.

Motivato

o

animato

da

profonda e irriducibile: odio, nemico i.

implacabilita

s.

irriducibile.

f. Avversione

profonda

e

implantologia s. f. Tecnica odontoiatrica per cui

i denti finti vengono applicati alle gengive mediante supporti costituiti da lamine metalliche direttamente impiantate nell’osso mascellare o mandibolare. implicare v. tr. (implico, implichi, ecc.). 1. Coinvolgere in una responsabilita o in un impegno (per lo pit contro le intenzioni dell’interessato): i. in una

congiura,

in una

guerra / rifl. (implicarsi).

Coinvolgersi, impelagarsi. 2. Richiedere come logica O necessaria conseguenza: laee del contratto implica l’accettazione di tutte le clausole.

implicazione

s.

f.

Conseguenza

logica

o

necessaria / Rapporto consequenziale.

implicitaménte

avv.

Non _ espressamente;

conseguentemente. implicito agg. 1. Necessariamente incluso o deducibile: /a firma del contratto rende i. l’accettazione delle clausole; il biasimo é i. nel suo discorso. 2. In gramm.: proposizioni i., quelle in cui il predicato € rappresentato da una forma nominale, cioé indefinita, del verbo (infinito, gerundio, participio), Eylcoed agg. Atteggiato a fervida o supplice preg iera. implorare v. tr. (imploro, ecc.). Chiedere supplichevolmente, con preghiere e talvolta con lacrime: i. il

perdono; i. una grazia.

imploraziéne

s. f. Serie

di atti o parole

supplichevoli.

implume agg. Non ancora rivestito di piume o di

penne: uccellini i.

impluvio s. m. 1. Il bacino rettangolare ricavato

nel pavimento dell’atrio dell’antica casa romana per la raccolta dell’acqua piovana. 2. In idrografia: linea d’., la direzione nella quale si convogliano tutte le acque di un bacino.

impoético agg. (pl. m. -ci), lett. Sprovvisto di Ss

efficacia o validita poetica.

impolitico

agg.

(pl.

m.

-ci). Politicamente



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i

_impollinare sconsigliabile e inopportuno / estens. Destinato a suscitare reazioni sfavorevoli.

4

importante agg. Che é opportuno o Geceesnito- Be:

tenere in debita considerazione, spec. per quanto ne

impollinare v. tr. (impdllino, ecc.). Depositare il puo derivare: un affare i.; un’i. scoperta /Autorevole, influente: un personaggio i. // Come s. m., la - polline (v. IMPOLLINAZIONE).

impollinaziéne s. f. Trasporto e deposizione dei

granelli di polline dalle antere sull’ovulo (nelle gimnosperme) o dalle antere sullo stigma (nelle angiosperme): € la condizione necessaria per la fecondazione nelle piante.

impoltronire

v.

tr.

e

intr.

(impoltronisco,

impoltronisci, ecc.). 1. tr. Rendere poltrone. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (impoltronirsi). Abbandonarsi a una vergognosa inerzia. impolverare uno strato di

vy. tr. (impdlvero, ecc.). Coprire di polvere; rifl. e medio intr. (impolverar-

si), coprirsi di polvere. impomatare v. tr. Ungere di pomata o di altri cosmetici untuosi; piu comune il rifl. (impomatarsi): guarda come s’é impomatato!

imponderabile agg.

1. Di peso talmente esiguo

da non potersi misurare con le comuni bilance; e-

_

stens., leggerissimo. 2. fig. Di motivi la cui natura ed entita sfuggano ad ogni previsione o valutazione: anche come s. m.: gli i. della politica.

imponderabilita s. f. 1. Impossibilita di essere

- controllato o definito per mancanza di elementi suf-

ficientemente analizzabili.

_

2. L’assenza di forza di

gravita, che si riscontra nei voli spaziali. imponénte agg. Che suscita ammirazione o stupore, per la sua grandiosita: una cerchia i. di mon...sne; un i. spiegamento di forze di polizia / Che incute soggezione o ispira rispetto e riverenza: un

aspetto i.

imponénza

s.

f. Inconsueta

grandiosita

/

Atteggiamento di severa e maestosa dignita.

imponibile age. es.

m.

1. Che puo essere

imposto come obbligo; come s. m.: i. di manodope_ ra, obbligo imposto dalla legge a determinate categorie di imprenditori di assumere, in particolari cir_ costanze, un numero di lavoratori proporzionale al-

le dimensioni dell’impresa. 2. Suscettibile di imposta: reddito i.; come s. m., quanto viene accertato come goduto o posseduto, ai fini dell’applicazione di una imposta a un singolo contribuente. imponibilita s. f. Legittimita della imposizione fiscale secondo la norma vigente, tassabilita.

-

impopolare agg. Sgradito all’opinione pubblica.

impopolarita s. f. Incompatibilita coi desideri o

le esigenze dell’opinione pubblica. imporporare v. tr. »ea aaiae ecc.). Tingere del _ colore della porpora / estens. (piti com.). Colorare di un rosso piu o meno intenso o improvviso; medio intr. (imporporarsi), tingersi di rosso.

__imporrare v. intr. (imporro, ecc.; aus. essere). _ Cominciare a imputridire per effetto dell’umidita. _imporre v. tr. (coniugato come pérre). 1. _ Prescrivere 0 comandare in virtd di una autorita

iuridica o morale o di una acquisita posizione di forza: i. losservanza delle leggi; i genitori le hanno mposto di sposarlo; il vincitore impose dure condiioni di pace / Ingiungere: m’impose di tacere / Attribuire, assegnare: gli hanno imposto il nome di Lorenzo, 2. rif. (imporsi). Far sentire inequivocabilmente la propria autorita o superiorita: é uno che sa imporsi ermarsi come autorevole o eccellente: imporsi fra i colleghi, fra i contemporanei / In-

ontrare favore, avere largo séguito; anche assol.: é un prodotto che s’impone / Rendersi necessario: -s'impone un rimedio 3. Porre sopra: i. le mani sul

apo, per consacrare o benedire.

cosa essenziale: /’i. é arrivare.

importanza s. f. Possibilita o capacita di influire

sulle scelte e decisioni delle persone o sullo svolgimento dei fatti: /’7. di un i ec di un problema; un

avvenimento senza i.; cid che pensi non ha i. / Autorita, credito, influenza: una persona di grande i.; darsi arie d’i., ostentare una fittizia autorevolezza.

importare! v. tr. e intr. (importo, ecc.).

1. tr.

Recare come effetto 0 conseguenza: /’aumento dei prezzi importa una maggiore oculatezza nello spendere / Richiedere come spesa: quanto importa il peg 5h 2. intr. (aus. essere). Rivelarsi opportuno o determinante: cid che piu importa é la salute /

Occorrere: importa che tutti lo sappiano / Avere

una certa importanza, stare a cuore; spesso in frasi ironiche 0 risentite: m’importa assai di cosa {2 quelValtro!; non_me ne importa un fico secco

importare’ v. tr. Introdurre o ricevere dall’estero:

i. grano, carbone; i. una moda, un costume.

importatore s. m. e agg. (f. -trice). Chi si occupa di importazioni / Come agg., che acquista 0 € costretto ad acquistare dall’estero: stati i. di granoy

importazione s. f. Immissione di merci estere sul

mercato interno; concr., le merci importate.

importo s. m. L’ammontare complessivo di una

spesa; costo, prezzo. _ : vi ; importunare v. tr. Disturbare o infastidire. importunita s. f. Indelicatezza o intempestivita. importuno agg. Che disturba o infastidisce. importtidso agg. Di costa priva di porti.

imposizione

s. f.

1. Ingiunzione

ritenuta

immotivata o arbitraria: non tollero imposizioni da nessuno / genre. Provvedimento fiscale, tassazione:

il governo e ricorso a nuove i. 2. Assegnazione 0 attribuzione obbligatoria o individuale: /7. di nuovi tributi; l’i. del nome / I. delle mani, gesto rituale

consistente nel tenere distese le mani sul capo del fedele: ¢ la materia essenziale del sacramento della Cresima e parte integrante di quello dell’Ordine.

impossessarsi

v. medio

intr. (m’impossésso,

ecc.), Impadronirsi, far proprio: i. di una citta; fig.: i. di una lingua, di un mestiere, acquisirne una padronanza _assoluta. : impossibile agg. 1. Non consentito, entro “od oltre i limiti della normalita: é i. traversare l’oceano a nuoto; a Dio nulla é i.; non é i., puo darsi; pare i., a proposito di fatti veri che si stenta quasi a credere. 2. part. Ribelle a qls. tentativo di tolleranza (un caldo, un carattere i.), di accettazione 0 approvazione (gusti, discorsi i.), di utilizzazione (vino i.).

impossibilita

s. f. Condizione

che esclude il

compimento o l’attuazione di qles.; i. materiale, che procede da ostacoli contro cui nulla puo la volonta.

impossibilitare v. tr. (impossibilito, ecc.). Impedire mediante ostacoli insuperabili. impossibilitato agg. Che si trova_nell’impossibilita di fare qlcs. imposta! s. f. 1. Elemento della finestra, costituito da un pannello girevole su cardini, in cor-

rispondenza della superficie vetrata dell’infisso. 2. Nelle costruzioni, la superficie di appoggio di una struttura ad arco o a volta. imposta? s. f. Quota della ricchezza privata che lo stato o gli enti pubblici prelevano coattivamente per procurarsi i mezzi necessari alla produzione dei — servizi di comune utilita. :

: | |

NO ie s. soUS ;

saris.

Me

ake

gt

impostare' v. tr. (impésto, ecc.). Procedere alla piss fase di realizzazione (0 risoluzione) mediante

K

ae impressionista

Le im

giudicato age. Ancora aperto a possibili

sviluppi 0 soluzioni: lasciare i. una questione. impregnare v. tr. (imprégno, ecc.). 1. Sottoporre ad un notevole assorbimento di liquido: i. uno nale; i. una questione / In mat.: i. un problema, de- straccio di benzina; estens., a proposito di un’insoliterminare le formule necessarie per la risoluzione / ta concentrazione di element: volatili o gassosi: il In mus.: i. la voce, adattare la tensione laringea e fumo impregna l’aria. 2. Del maschio dei mammipolmonare per un adeguato ottenimento del canto// feri, fecondare la femmina. rifl. (impostarsi). Atteggiare la persona nel modo impréndere v. tr. (coniugato come préndere). ’appropriata distribuzione e collocazione degli elementi essenziali: i. una nave; i. la pagina di un gior-

piu adeguato all’esplicazione di un’azione fondata sulla forza muscolare.

Iniziare secondo un programma di svolgimento.

imprendibile agg. Che presenta difficolta quasi

impostare? v. tr. on pen ecc.). Consegnare al

insormontabili alla occupazione o alla cattura: una fortezza i.; un ladro i.

impostazione' s. f. cg. ere degli elementi

una attivita specifica di produzione, con piena autonomia e responsabilita personale.

servizio postale, introducendo la corrispondenza nell’apposita buca: i. una lettera. necessari all’ottenimento

di una costruzione o di

una soluzione / J. del bilancio, iscrizione delle diver-

se partite nel bilancio di un’azienda.

impostazione?

s.

f.

La

consegna

della

corrispondenza al servizio postale. impostore s. m. (f. -a). Chi ricorre abitualmente alla falsita e alla menzogna per indurre gli altri in errore circa le sue reali intenzioni o scopi.

impostura s. f. L’abituale ricorso all’inganno /

concer. Inganno, falsita, montatura.

impoténte agg. Privo della t ehdeie 0 capacita

di compiere un’azione o una

funzione: il governo é

i. a fronteggiare la crisi economica / In med., affet-

to da incapacita sessuale // Mancante della necessaria energia o autorita: un vecchio fiacco e i.; ira, rabbia, odio i., incapaci ad esplicarsi, sterili.

impoténza

s. f.

1. Assoluta

ed avvilente

mancanza delle normali o necessarie capacita. 2. In med.: i. sessuale, \’incapacita di una persona adulta a compiere l’atto sessuale o a generare. impoveriménto s. m. Progressiva diminuzione dei mezzi di sussistenza o delle capacita di rendi-

mento: /’i. di una famiglia, di una regione. impoverire Vv. tr. e intr. (impoverisco, impoverisci,

ecc.). 1. Ridurre ad uno stato di poverta / fig. J. un terreno, ridurne la fertilita praticandovi colture intensive o irrazionali; i. un corso d’acqua, diminuirne la portata derivandone canali per usi diversi. 2. intr. (aus. essere). Diventar povero.

impraticabile agg. Che consente solo a stento o addirittura impedisce lo svolgimento della consueta attivita spec. in relazione al transito: terreno, strada

i. /Di metodo o rimedio cui non é possibile 0 conveniente ricorrere.

;

impraticabilita s. f. Mancanza dei requisiti atti a

garantire il regolare svolgimento di una attivita, oppure un uso epee: i. di una strada, del terreno di gioco; li. di una cura. impratichire v. tr. (impratichisco, impratichisci, ecc.), Fornire di una discreta esperienza tecnica / rifl. (impratichirsi), pid com. Acquisire una sufficiente capacita mediante un esercizio assiduo.

imprecare v. tr. e intr. (impréco, impréchi, ecc.).

1. intr. (aus. avere). Proferire parole rabbiosamente offensive o blasfeme. 2. tr. (non com.). Riferito ad un male, ad una sventura, augurarli con veemenza: i. la morte a qlc.

imprenditére s. m. La persona che si dedica ad

imprenditoriale agg. Dell’imprenditore. impreparato agg. Che rivela uma grave deficienza di preparazione o formazione specifica, in una determinata attivita o disciplina / Di chi é preso alla sprovvista: /a notizia lo colse i.

impreparazione s. f. Assenza di preparazione

tecnica o deficienza di formazione culturale.

imprésa

s. f.

1. Assunto

fondato

su un

programma notevole o particolarmente impegnativo: i. ardua, eroica; le i. di Alessandro Magno; é un’i.!, per sottolineare la particolare difficolta di un

compito.

2. Attivita economica organizzata ai fini

della produzione e dello scambio di beni o di servizi: i. agricola, industriale, commerciale / La perso-

na o l’ente che esplica tale attivita: lavorare alle di-

pendenze di un’i.

impresario s. m. (f. -a). Gestore di un’impresa,

spec. teatrale.

imprescindibile

;

agg.

Di cui si deve

tamente tener conto. imprescrittibile agg. Non zione: diritto i.

assolu-

is soggetto a prescri-

imprescrittibilita s. f. La illimitata validita di un

diritto.

impressionabile agg. Facile

aimpressionarsi,

impressionabilita s. f. Disposizione a lasciarsi

_

sopraffare da emozioni, impressioni, turbamenti. impressionante agg. Capace di suscitare un senso pill o meno violento di oppor 0 turba-

;

mento, o anche di stupore o sbalordimento.

impressionare v. tr. (impressidno, ecc.). 1. Mettere in uno stato emotivo di apprensione o turbamento / medio intr. (impressionarsi). Subire im-

pulsi emotivi di notevole intensita: é una bambina

che si impressiona facilmente // Suscitare in gle. una reazione sufficiente alla formulazione di un giudizio: quel ragazzo mi ha favorevolmente impres- — sionato, 2. Dell’azione fotochimica esercitata sulla sostanza sensibile impiegata nella tecnica fotografica: i. una lastra, una pellicola. :

impressiéne s. f.

1. Qls. forma di esperienza

fisica, conoscitiva 0 emotiva, in quanto capace di suscitare una reazione soggettiva: /’i. del caldo, del freddo; lasciare, ricevere un’i. penosa; ho li. che

non si conosce con esattezza.

debba finir male. 2, Conferimento di un’impront: mediante pressione: 1’. del sigillo sulla cera //In ti pografia, sin. di stampa. wy impressionismo s. m. Movimento _pittorico dell'ultimo Ottocento, inteso all’esaltazione della — realta come fenomeno essenzialmente coloristico e luminoso / genre. Di qls. atteggiamento, in ambit

_impreciso agg. Indeterminato 0 inesatto; fatto,

letterario o anche musicale, che si fondi sui yalori piu immediati e suggestivi dell’oggetto. — Sis ie

imprecazione s. f. Espressione rabbiosamente

offensiva o blasfema / propr. Formulazione di un augurio di male,/dettata dall’odio o dall’ira. imprecisato agg. Che non é stato precisato, che

imprecisiéne s. f. Mancanza di precisione. alizzato in modo approssimativo.

impressionista s. m. ¢ f. (pl. m. -/). Seguace Se

impressionistico

546

del’impressionismo; anche agg.: i pittori i.

impressionistico

agg.

(pl.

=m.

-ci).

Dell‘impressionismo, degli impressionisti.

imprestare v. tr. (imprésto, ecc.), fam. Dare in prestito, prestare. imprevedibile agg. Che puo _ verificarsi nell’ambito di circostanze puramente fortuite. impreveduto agg. Che non era stato preveduto.

imprevidénte agg. Che non ha tenuto conto di

eventualita o di necessita facilmente prevedibili.

imprevidénza s. f. Mancanza di previdenza.

imprevisto

agg. Dovuto

a circostanze

fortuite:

spese i. / Come s. m., contrattempo, incidente.

impreziosire v. tr. (impreziosisco, impreziosisci,

ecc.), Rendere piu prezioso: la cornice impreziosisce il quadro / Adornare, arricchire col ricorso a motivi rari 0 singolari: i. i/ discorso di citazioni dotte.

imprigionaménto s. m. Riduzione in un ambito

che impone una penosa privazione della liberta di movimento o di azione.

imprigionare

vv.

tr.

(imprigidno,

ecc.).

Rinchiudere in una prigione o in un ambito di costrizione materiale o ideale: é stato imprigionato

per furto; siamo rimasti imprigionati in albergo per la neve; lo scrittore rimane imprigionato in un gretto confessionalismo.

imprimere v. tr. (pass. rem. impréssi, imprimésti,

ecc.; participio pass. imprésso). 1. Determinare mediante pressione, un’impronta, un segno distintivo: i. un marchio a fuoco; i. le orme sulla sabbia; i. un bacio sulla fronte, darlo applicando con forza le

labbra // fig. Fissare saldamente: imprimiti bene in

mente cio che ti dico. 2. Conferire (solo a proposito di fenomeni dinamici): i. movimento, velocita. 3. Preparare mediante imprimitura. imprimitura s. f. Preparazione di una superficie da dipingere, mediante sostanze atte a facilitare la stesura del colore.

improbabile

agg. Che ha scarsissime o quasi

nulle possibilita di verificarsi.

improbabilita

s. f. Scarsissima o quasi nulla

possibilita di verificarsi.

improbo agg. 1. lett. Disonesto, malvagio. 2. Di

prestazione gravosa e pesante, cui genrl. non corrisponde un adeguato risultato 0 compenso. improduttivita s. f. Mancanza o insufficienza di produttivita.

improduttivo agg. Che non da frutti o redditi in assoluto, oppure proporzionali ai mezzi o ai capitali impiegati.

impronta s. f. 1. Il segno che un corpo lascia in

croce nella liturgia del venerdi santo.

improponibile agg. oggetto di proposta.

Fissare

improntitudine s. f. Mancanza di discrezione;

sfacciataggine, impudenza.

impronunziabile agg. Che non é possibile 0 é

assai difficile pronunziare / meno com. Di espressione irrispettosa © irriverente.

__impropério

s. m.

1. Espressione rabbiosa e

_ irriverente: coprire qlc. d’improperi. pl.). 1 canti

che accompagnano

2. propr. (al

Il’adorazione della

a.

improrogabile agg. Che non ammette possibilita

improvvisare v. tr. 1. Allestire in fretta ed alla

buona, senza un’adeguata preparazione: i. una cena, una festa, uno spettacolo. 2. Svolgere adeguandosi con disinvoltura alla ispirazione o alle esigenze del momento: i. un sonetto; la lezione non si puo i. /

Riferito a musica, comporla nell’atto stesso

cuzione.

dell’ese-

3. rifl. Assumersi un compito per il quale

non si ha preparazione specifica: improvvisarsi infermiere.

improwvisata s. f. Quanto pud costituire motivo

di piacevole sorpresa. improvvisatore s. m. (f. -trice). Persona abile nell’improvvisare, spec. musica oO versi.

improvvisazione s. f. Svolgimento 0 esecuzione realizzati senza un’opportuna preparazione: /7. di un discorso, di un brano musicale; nel calore dell’i. / Composizione estemporanea. improvviso agg. e s. m. 1. Di fatto che si verifica malgrado la totale assenza di cause 0 motivi apparenti: uni. folata di vento; un’i.

partenza; un i. scat-

to d’ira; come s. m. nella loc. all’improvviso 0 d’improvviso, inaspettatamente / Di persona, inatteso: giunse i. 2. s. m. Componimento musicale che ha carattere di improvvisazione: gli i. di Chopin.

imprudénte

agg.

Che

manifesta

o

rivela

noncuranza per le possibili pericolose conseguenze: sei stato i. a fare quel sorpasso; una parola i.

imprudénza

s.

f. Atto

o

comportamento

palesemente contrastante con le norme di sicurezza dettate dalla ragione o dall’esperienza. | impubere agg. ¢ s. m. e f. Di adolescente che non ha ancora raggiunto la puberta.

impudénte

agg.

Che

rivela_un’intollerabile

mancanza di rispetto o ritegno.

impudeénza s. f. Sfrontata mancanza di rispetto e

contestato o invalidato.

ecc.).

\

di rinvio. improvvido agg., lett. Incapace di ammettere o considerare eventualita sfavorevoli: una persona i.; sconsiderato: consiglio i.

caratteri 0 contrassegni capaci di esprimere o suggerire determinati significati o contenuti ideali: i. i/ volto a mestizia; spesso rifl. o medio intr. (improntarsi): i] suo volto s’impronto di serena letizia / propr. (non com.). Segnare di un’impronta.

tr. (impronto,

puo costituire

oggetto di proposta. E wits Improprieta s. f. Mancanza di proprieta, di precisione nell’esprimersi: 1/71 di una locuzione; i. di linguaggio / concr. Espressione impropria. improprio agg. In contrasto con le qualita richieste da un impiego opportuno: vocabolo, costrutto i.; un-abito i. alla circostanza.

di ritegno.

v.

non

;

improponibilita s. f. Impossibilita di costituire

un altro in seguito a pressione: /7. del sigillo, del conio; i. digitali, quelle lasciate su superfici lisce dalle creste cutanee dei polpastrelli, part. utilizzate per I’identificazione personale. 2. fig. Carattere distinti‘vo, contrassegno: un’opera che reca I’i. del genio.

improntare

Che

impudicizia s. f. Sfacciata mancanza di pudore.

impudico mancanza

agg.

(pl. m.

totale di

impugnabile agg.

impugnabilita

-chi).Che

rivela una

pudore e di ritegno.

s.

Suscettibile di impugnazione.

f.

Possibilita

di

essere

impugnare’ v. tr. Stringere in pugno: i. la spada.

impugnare?

v.

tr.

Fare

oggetto

di

un

procedimento di invalidamento o impugnazione: i.

un testamento, una sentenza. impugnativo agg. Che ha per fine limpugnazione. :

impugnatura s. f.

1. Il modo in cui si deve

impugnare un oggetto per usarlo. 2. concer. La par-

te di un oggetto che si stringe in pugno per usarlo.

impugnazione s. f. Azione diretta ad ottenere la

revisione di un atto giuridico, in base a documentati motivi di invalidamento o di contestazione. ;

_

&

:

ma

:

te

;

.

547

inacidito

impulsivita s. f. Tendenza a comportarsi in modo

precipitoso e irriflessivo. impulsivo agg. 1. Che é portato a reazioni precipitose e irriflessive: ragazzo, carattere i. 2. Capace di provocare un movimento: forza i.

impulso

s. m._

1. Azione

determinante

di

incremento e di efficienza: dare i. all’industria / Spinta istintiva e irriflessiva: secondare i propri i. / Tendenza, inclinazione naturale: fare il bene per i. 2. In meccanica, il prodotto di una forza per il tempo in cui essa agisce.

impune agg., /eft. Impunito.

impunemente avv. Senza punizione o di danno.

_

;

pericolo o timore di

impunibile agg. Non punibile a norma di legge.

impunibilita s. f. Mancanza delle condizioni che

rendono punibile un reato.

impunita s. f. Esenzione dalla pena meritata:

garantire 1’i.

impunito agg. Che é sfuggito al giusto e meritato

castigo: l’assassino é rimasto i.; il delitto rimarra i. 2. region. Sfrontato, sfacciato; anche s. m. e f.: fac-

cia da i.; che impunita!

impuntare v. intr. (aus. avere).

1. Urtare in un

ostacolo fortuito; fig., tartagliare. 2. medio (impuntarsi). Resistere puntando i piedi in terra / fig. OstiNnarsi cocciutamente.

impuntatura s. f. Ostinazione cocciuta su una

questione particolare. impuntire v. tr. (impuntisco, impuntisci, ecc.). Cucire con punti distanti e passando il filo da parte a parte.

impuntitura s. f. Esecuzione di un’impuntura. impuntura s. f. Cucitura a punti distanti, che

trapassa una serie di due o piu strati di tessuto o di cuoio allo scopo di unirli insieme.

impurita s. f. 1. Alterazione di ordine qualitativo,

costituita dalla presenza di elementi o fattori estra-

1. E il segnale classico del rapporto locativo e indica l’immersione (0 collocazione) in uno spazio o in un tempo: stare in casa di, nella casa di...; arrivare in tempo massimo, nel tempo massimo. 2. Priva di articolazione, indica un rapporto modale: col cappello in testa (non col cappello nella testa).

in? ingl. prep. e avy. ingl., usato in it. come

avy. e agg. Di chi é€ integrato in un certo sistema 0 é bene introdotto in un ambiente (spec. nell’alta societa) o in una cerchia particolare: quello scrittore é molto in. Il contrario é out (v.).

inabbordabile

agg.

Che

non _ consente

l'accostamento o l’abbordaggio / fig. Di persona che si lascia difficilmente avvicinare.

inabile agg. Privo delle attitudini o dei requisiti

richiesti per svolgere un determinato compito: i. al lavoro, al servizio militare.

inabilita s. f. Manifesta insufficienza di attitudini

© di requisiti rispetto a un compito determinato. inabilitante agg. Che limita la capacita di agire. inabilitare v. tr. (inabilito, ecc.). Rendere inadatto 0 incapace rispetto a un compito: difetto organico che inabilita al lavoro / Nel iagienenn giuridico, limitare nella capacita di agire oppure dichiarare giuridicamente incapace.

inabilitazione

s. f. Motivo

determinante

di

inabilita / In diritto, la condizione del soggetto dichiarato dall’autorita giudiziaria incapace o solo limitatamente capace di agire. inabissaménto ss. m. La fase ultima dell’affondamento di una nave.

inabissare v. tr. 1. Sprofondare in un abisso. 2. medio intr. (inabissarsi), piti com. Scomparire nelle profondita marine. 4 inabitabile agg. Privo delle condizioni necessarie per essere abitato.

inabitabilita s. f. Mancanza delle garanzie richieste per l’abitabilita di un ambiente.

nei: Ji. di un liquido, di una sostanza; concr., cid che menoma la purezza di qlcs.: eliminare le i. delV'acqua. 2. Nella teologia morale, il peccato contro il sesto comandamento.

inabitato agg. Privo d’insediamenti umani. inabrogabile agg. Che non ammette possibilita di revoca o di annullamento.

impuro agg. 1. Alterato dalla commistione di elementi estranei: /iquido i. 2. Contaminato da mo-

essere raggiunto coi mezzi normalmente a disposi-

tivi peccaminosi: desideri i.

imputabile

agg. Attribuibile come

motivo di

ty

:

inaccessibile agg. Che esclude la possibilita di

zione: cime i.; fig.: misteri, opere i.

inaccessibilita

s. f. Impossibilita

di essere

_ et

raggiunto.

=

colpa / Suscettibile d’imputazione. inaccésso agg., lett. Di luogo che mai é stato imputabilita s. f. Condizione necessaria perché _raggiunto. yc una persona possa essere chiamata a rispondere peinaccettabile agg. Incompatibile con le esigenze

nalmente di un fatto commesso. imputare v. tr. (imputo, ecc.; meno com..imputo, ecc.). Attribuire come motivo di colpa: la sciagura fu imputata al caso / Designare come colpevole o responsabile: i. gic. di un delitto; accusare.

imposte dalla convenienza e dalla dignita.

imputato s. m. (f. -a). La persona confronti si promuove l’azione penale.

musicale che ormai non regge piu l’accordatura. inaccostabile agg. Che rende vano ogni tentativo

nei cui

inaccettabilita

s.

inaccordabile

agg.

f. Incompatibilita

con

le —

esigenze imposte dalla conyenienza e dalla dignita.

Che

non

puo

essere

consentito 0 concesso: proroga i. / Di strumento

imputazione s. f. 1. Attribuzione a un soggetto, *-di contatto o di accostamento: un uomoi.

della responsabilita penale di un fatto.

imputrescibile agg. Non soggetto a putrefarsi. imputridimento s. m. Processo di putrefazione. imputridire v. intr. (imputridisco, imputridisci,

ecc.; aus. avere). Marcire / tr. (con valore causativo). Rendere putrido, far marcire. ~

imputridito agg. Putrefatto, putrido. impuzzolentire v. tr. (impuzzolentisco,

-

__

impuzzolentisci, ecc.). Conferire un odore puzzolente, riempire di puzzo. in’ prep. (fondendosi con le forme dell’articolo

determinativo il, /o, la, le, i, gli, da luogo alle prepo_ sizioni articolate nel, nello, nella, nelle, nei, negli). i

inacerbire v. tr. (inacerbisco, inacerbisci, ecc.). —

Portare ad un livello sempre maggiore di esasperazione o di ostilita: i. un dolore, gli animi; medi intr., inasprirsi: inacerbirsi contro qlc.

x

inacetire v. tr. e intr. (inacetisco, inacetisci, ecc.;

aus. essere). Trasformare o trasformarsi in aceto.

inacidire v. tr. e intr. (inacidisco, inacidisci, ecc.). —

1. tr. Rendere acido / fig. Indurre in uno stato diinsofferente ostilita. 2. intr. (aus. essere) e medio intr.

area

Diventare acido, prendere sapore acido

fig. Chiudersi in una stizzosa ostilita.

inacidito agg. Alterato dall’acidita / fig. Chiuso

in una ostilita stizzosa.

:

548

inadattabile

inadattabile

agg.

Mancante

s.

f. Mancanza

dei

necessari ad un soddisfacente adattamento.

inadattabilita

possibilita di adattamento.

requisiti

di mezzi

o

inadatto agg. Mancante dei requisiti necessari a una data attivita o funzione.

inadeguatézza

s. f. Manifesta insufficienza di

fronte a determinati compiti o funzioni. inadeguato agg. Manifestamente insufficiente nei confronti di un compito o di una funzione: mezzi i.

inadempibile agg. Che esclude la possibilita di

esser tradotto in realta.

inadempiénte agg. Che si trova in difetto rispetto

all’obbligatorieta di un comportamento.

inadempiénza

s.

f. Difetto

nei

dell’obbligatorieta di un comportamento.

inadempiménto

mancata esecuzione un’obbligazione.

s. m.

confronti

L’inosservanza

di quanto

formi

o la

oggetto

di

inadempito (0 inadempiuto) agg. Che non ha

avuto adempimento: obbligo i.; desideri i.

inadoprabile (0 inadoperabile) agg. Che non si

presta ulteriormente all’uso. inafferrabile agg. Che elude ogni tentativo di cattura: /adro i.; fig.: concetto i., incomprensibile.

pase vepeabile agg. Irraggiungibile, spec. sul piano delle capacita spirituali o degli effetti artistici.

inagibile agg. Di locali o impianti pubblici che

non possiedono i requisiti di sicurezza richiesti dalla legge per essere utilizzati. inagibilita s. f. Impossibilita di utilizzazione, riferito a locali o ooo. pubblici privi delle garanzie di sicurezza richieste dalla legge. imalare v. tr. Introdurre nelle vie respiratorie sostanze volatili 0 liquidi polverizzati, a scopo tera-

peutico / genre. Inspirare. inalatore agg. e s. m. Apparecchio per inalazioni. inalatorio agg. A base di inalazioni: terapia i. inalazione s. f. Assunzione di un medicamento

inammissibile agg. Privo delle condizioni 0 dei requisiti necessari per essere ammesso in un procedimento giudiziario (appello, prova i.) o di motivi sufficienti per essere riconosciuto come valido o giustificato (scuse i.; un comportamento i.).

inammissibilita s. f. Mancanza o insufficienza di

condizioni

o ragioni valide, per essere

ammesso,

spec. nel linguaggio giuridico: i. dell’azione.

inamovibile agg. Di funzionario che non possa

essere rimosso 0 trasferito d’autorita.

inamovibilita s. f. Garanzia di cui godono alcuni

funzionari riguardo alla stabilita della carica e della sede.

inane agg., Jett. Vano, inutile.

inanellaménto s. m. Applicazione di un anello di

riconoscimente alla zampa di un uccello. inanellare v. tr. (inanéllo, ecc.). 1. Arricciare a foggia di elica o spirale: i. i capelli. 2. Riferito ad uccelli, applicare un anello numerato alla zampa come segno di riconoscimento / are. Riferito alla donna, donarle !’anello nuziale o di fidanzamento.

inanellato agg. Ornato di anelli: dita i. / A forma di ricciolo o di anello: capelli i. inanimato agg. 1. Naturalmente privo di vita animale: gli esseri i. 2. Chiuso in una esanime immobilita: il corpo giaceva i. sul letto.

inanita s. f., Jett. Inutilita, vanita. inaniziéne s. f. Debilitazione provocata dalla

mancanza o dalla scarsezza di alimentazione.

inanonimo agg. Nel linguaggio pubblicitario, che

non nasconde le proprie generalita.

irae test

agg. Destinato

a essere sempre

vanificato dalla realta: desiderio i.

ane agamento

s.

m.

Intimo

scontento,

insoddisfazione.

inappagato agg. 1. Deluso, insoddisfatto. Non esauribile: una i. volonta di sapere.

2.

inappellabile agg. Che non ammette possibilita

per via respiratoria; genre., inspirazione.

di appello: ricorso i. / genre. Che esclude ogni possibilita di revisione o discussione: giudizio i.

come insegna o punto di riferimento: i. Ja bandiera di combattimento. 2. medio intr. (inalberarsi). Del

giuridico dell’appello. inappeténte agg. Che soffre d’inappetenza.

un atteggiamento fortemente sdegnato e risentito: s‘iinalbera per un nonnulla.

possibilita d’impiego.

inalberare v. tr. (indlbero, ecc.).

1. Innalzare

cavallo, impennarsi // fig. Assumere bruscamente

inalienabile agg. Che non puo essere né venduto

inappellabilita

s. f. Esclusione

del rimedio

inappetenza s. f. Mancanza di appetito. inapplicabile

inapplicabilita

agg. Mancante

di una

s. f. Impossibilita

né ceduto per legge o per diritto naturale.

applicato.

inalienabile.

delle normali facolta di apprendimento.

- inalienabilita s. f. La condizione di cio che é

inalterabile

alterazioni.

agg.

1. Che

non

puo

subire

2. fig. Immutabile: devozione i. / Di chi

conserva in ogni circostanza l’equilibrio e la serenita abituali. inalterabilita s. f. La condizione di cid che non é soggetto a alterazioni

o mutamenti.

inalterato agg. Esente da imperfezioni provocate dal tempo o da cause esterne; fig., immutato. _imalveare v. tr. (indlveo, ecc.). Immettere in un

alveo artificiale: i. un fiume. ‘inalveazione s. f. Il convogliamento delle acque in un canale. - inaméno agg. Che non offre motivi di attrattiva o distrazione: paesaggio, soggiorno i.

inamidare

v. tr. (indmido, ecc.). Bagnare un

tessuto o un indumento in una salda d’amido perché acquisti una certa rigidita nella stiratura.

inamidato agg. Stirato previo trattamento con salda d’amido: colletto i. _inamidatura s. f. Trattamento a base di amido.

specifica

di venire

inapprendibile agg. Che non puo essere oggetto

inapprensibile agg., leit. Che non puo essere

oggetto della facolta di comprensione: concetti i. inapprezzabile agg. 1. Talmente esiguo da sfuggire ad una esatta valutazione: distanze i. 2. Che difficilmente puo essere apprezzato nella giusta misura o nel suo valore: un Vipore is

inappuntabile agg. Esente dal benché minimo

rilievo: servizio, contegno i.

inarato agg., /ett. Non arato. inarcamento s. m. Incurvamento ad.arco.

inarcare v. tr. (inarco, inarchi, ecc.). Incurvare ad arco: i. la schiena; i. le sopracci, lia, per stupore © immergendosi in un pensiero // rifl. (imarcarsi). Piegarsi ad arco.

inargentare v. tr. (inargénto, ecc.). Rivestire di un sottile strato d’argento (piu comune argentare); fig.: Ja luna inargentava il lago; medio intr. (inargentarsi), acquistare riflessi d’argento. inaridiménto s. m. Perdita graduale di umore, di vitalita, di capacita affettive o creative.

549 inaridire v. tr. e intr. (inaridisco, inaridisci, ecc.).

1, tr. Privare di umore, di vitalita, di capacita affettiva o creativa: la siccita ha inaridito i campi; esperienze che inaridiscono il cuore, l’ingegno. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (inaridirsi). Diventare arido; fig., venir meno, esaurirsi.

inarrestabile

agg. Che

in nessun

modo

pud

subire interruzioni: il corso i. della storia. inarrivabile agg. Che non consente o non ammette confronti; impareggiabile, ineguagliabile / propr. Impossibile a raggiungersi: una vetta i. inarticolato agg. Privo di articolazione: suoni i.

inascoltato agg. Ignorato di proposito. inaspettato agg. Che trova_ impreparati,

imprevedibile.

inaspriménto s. m. Aumento di gravita 0 ostilita.

inasprire v. tr. (inasprisco, inasprisci, ecc.). 1. Rendere pit aspro, piu grave, meno tollerabile: i. un contrasto, una pena; i. la disciplina, la pressione fiscale / Chiudere in una tenace ostilita: le avversita ’ lo hanno inasprito. 2. medio intr. (inasprirsi). Diventare aspro, piu aspro: questo vino s’é inasprito; a

la situazione si sta inasprendo.

imastare v. tr. Issare o applicare alla sommita di un’asta: i. la bandiera; i. la baionetta, fissarla sulla

canna del fucile per usarla come arma bianca.

inattaccabile agg. Che esclude la possibilita di

attacchi efficaci: una fortezza i.; lana i. dalle tarme / Al sicuro da qls. biasimo o censura: una fama i.

incamiciare

tante: /’i. di una scuola, di un ospedale. inauspicato agg.., /ett. Nato sotto cattivi auspici.

inavvedutaménte avv. Senza volere, per pura

distrazione.

inavvedutézza

s. f. Occasionale mancanza di

attenzione o di previdenza.

inavveduto agg. Privo di qls. intenzionalita. inavverténza s. f. Involontaria mancanza di rispetto delle norme di sicurezza o di prudenza. inavvertitaménte avv. Senza proposito, senza intenzione.

inavvertito agg. Escluso da ogni identificazione o partecipazione: un fatto che resto i. inazione s. f. Annullamento, temporaneo o definitivo, delle capacita o possibilita di agire.

incagliaménto

s. m. Brusca interruzione delle

possibilita di moto o di svolgimento.

incagliare v. intr. e tr. (incaglio, ecc.). 1. intr.

(aus. essere). Riferito a navi o galleggianti, perdere

per eccesso di pescaggio, la possibilita sia di galleggiare che di muoversi; pid comune il medio intr. (incagliarsi): il bastimento (s’)incaglio in una secca fig. Subire una inaspettata interruzione: le trattative si sono incagliate; incagliarsi nel parlare, esprimersi a stento, tartagliare. 2. tr. Immobilizzare su un bassofondo: i. una nave / fig. Impedire il normale svolgimento di un’azione: i. una pratica.

incaglio s. m.

1. Perdita della galleggiabilita e

inattendibilita s. f. Impossibilita di costituire o

della mobilita da parte di un galleggiante per eccesso di pescaggio. 2. Ostacolo che impedisce il normale svolgersi di un’azione. incaico agg. (pl. m. -ci). Appartenente alla civilta degli Inca, nome col quale si designano le popolazioni dell’antico impero peruviano.

inattéso agg. Inaspettato, imprevisto.

forma e alle dimensioni.

inattaccabilita s. f. Sicurezza o immunita da qls. attacco. inattendibile agg. Che non merita di esser tenuto

_ in considerazione.

rappresentare un dato di fatto.

incalciatura s. f. Il calcio del fucile rispetto alla

inattingibile agg., /ett. Tanto alto da escludere

ogni possibilita

di venir raggiunto (anche fig.).

inattitudine

s. f. Mancanza

definiscono una capacita specifica.

delle doti che

inattivare v. tr. Privare dei principi attivi o delle

specifiche capacita di agire: i. una sostanza. inattivita s. f. Astensione, volontaria o forzata, ddlla consueta attivita. inattivo agg. Assente dalla consueta attivita

specifica: rimanere i. per infortunio // Privo delle

capacita e delle manifestazioni

caratteristiche di

una determinata attivita: siero i.; vulcano i.

inattiiabile

attuazione.

agg.

Privo

di ogni possibilita

di

inatttiabilita s. f. Assenza di requisiti o presenza

di fattori che rendono impossibile l’attuazione di qles.: I’i. di un provvedimento. inattiiale agg. Estraneo o contrario agli interessi

incalcinare v. tr.

calcina.

1. Coprire di uno strato di

2. Bagnare con calce diluita in acqua.

incalcolabile agg. Che sfugge ad ogni sia pure

approssimativa valutazione: danni, distanze i. incallire v. intr. e tr. (incallisco, incallisci, ecc.). 1. intr. (aus. essere). Diventare calloso; pit comune il medio intr. (incallirsi): a forza di remare gli si sono incallite le mani / fig. Contrarre sempre piu durevolmente un’abitudine dannosa 0 viziosa: i. nel vizio del gioco; anche medio: incallirsi nel vizio. 2. tr. Riempire di calli / fig. Rendere insensibile.

incallito agg. 1. Indurito e deformato dai calli. 2.

Insensibile per indifferenza o per abitudine inveterata: un cuore i.; fumatore, bevitore i.

incaloriménto s. m. Disturbo infiammatorio.

incalorire

v. tr. (incalorisco,

incalorisci, ecc.).

Produrre una leggera infiammazione: cibi che incaloriscono (la bocca, l’intestino) / medio intr. (incalo-

del momento.

rirsi). Subire un processo infiammatorio / fig. (pid

gli interessi del momento.

com.). Infervorarsi, lasciarsi prendere dalla foga nel parlare o sostenere le proprie idee.

inattiialita s. f. Mancanza di corrispondenza con inaudito agg. Di una gravita o intensita senza

, confronti, incredibile: cose i.; ferocia i.

- inaugurale agg. Che illustra il momento iniziale

di un fatto: discorso, orazione i. inaugurare v. tr. (induguro, ecc.). Dichiarare solennemente in atto, genrl. riferito a una realizzazione importante: i. una linea ferroviaria, una scuola, una mostra / Celebrare ’'avvenuto compimento _ di un’opera, esponendola per la prima volta alla viaossta del pubblico: i. un monumento // fig. Iniziare: i. _un’era di pace, un nuovo sistema.

_inauguraziéne

s. f. L’apparato

solenne

che

accompagna o sottolinea l’inizio di un fatto impor-

incalzare v. tr.

1. Inseguire da presso senza

conceder tregua: i. i] nemico.

2. assol. (fig.). Avan-

zare inesorabilmente, assumendo carattere di imminenza e di urgenza: il pericolo incalza; gli avvenimenti incalzano / rifl. (incalzarsi). Susseguirsi con

rapidita: /e notizie s’incalzano.

incamerabile agg. Passibile di incameramento. incameraménto s. m. Passaggio di beni di priyati

allo stato, in forza di un atto d’imperio.

incamerare v. tr. (incdmero, ecc.). Attribuire a sé —

per incameramento.

incamiciare v. tr. (incamicio, ecc.). Munire di incamiciatura o di camicia: i. i cilindri del motore.

: :

i, Oe LVe Le

Me

t

.




incrociare

spirito e la norma della Costituzione. “ incravattare v. tr., gergale. Assoggettare condizioni da strozzino.

a

increato agg. Non creato (il Verbo i. di Dio) 0

preesistente

alla creazione (la materia, secondo

i

che costituiscono la cornice.

filosofi greci, é i.). incredibile agg. Inaccettabile sul piano della credibilita: un racconto i. / Straordinario, enorme: ha una fortuna i. incredibilita s. f. Impossibilita o difficolta di essere accettato come vero o realmente accaduto.

incoronare V. tr. (incordno, ecc.). 1. Cingere di corona, come simbolo di sovranita o di eccellenza: venne incoronato re, imperatore; il Petrarca fu in-

prestar fede o a lasciarsi persuadere. incrédulo agg. Che non accetta come possibile la

incorniciato

agg. e s. m.

1. agg. Messo

in

cornice. 2. s. m. Informazione giornalistica 0 pubblicitaria racchiusa in speciali filetti.

incorniciatura s. f. Il montaggio degli elementi

coronato in Campidoglio; talvolta come semplice ornamento: incoronarsi di rose. 2. fig. Cingere a guisa di corona: ricche foreste incoronano la valle.

incoronazione s. f. Solenne conferimento della

corona, come riconoscimento di sovranita o di eccellenza: /’i. di Carlo Magno; I’i. del Petrarca. incorporare Vv. tr. (incorporo, ecc.). Associare in

una nuova unica entita rispondente a funzionali caratteri di omogeneita (i. gesso e colla per la prepa-

incredulita s. f. Atteggiamento di resistenza a

validita o l’autenticita di qlcs. / Mancante di fede religiosa.

incrementare v. tr. (increménto, ecc.). Conferire

maggiori possibilita di sviluppo e di affermazione: i. il commercio, la produzione.

increménto s. m. Aumento delle

possibilita di

sviluppo e di affermazione: /’i. dell’industria / Progressivo accrescimento quantitativo. incréscere Vv. intr. (coniugato come créscere; aus.

razione dello stucco) o di organicita (i. un nuovo

essere), lett. Rincrescere.

corpora acqua; fig., annettere: i. una nuova provincia nei confini di una regione; i. un’industria in una

un’evidente condizione di disagio materiale o mora-

fabbricato in un edificio) // Assorbire: la calce inholding; la citta ha gia incorporato i sobborghi.

incorporazione s. f. Assunzione di uno o piu

elementi in una nuova entita rispondente a caratteri di omogeneita o di organicita: /’i. di un territorio.

incorporeita s. f. Qualita di incorporeo. oa

ageh 9 agg. Privo di consistenza e di figura

materiale.

incorreggibile agg. Del tutto sordo o indifferente

a qls. tentativo di correzione: un bevitore i. / Pieno di errori al punto da escludere !l’opportunita di singoli e parziali emendamenti: wna versione i. incOrrere v. intr. (coniugato come correre; aus.

essere). Andare incontro ad un effetto negativo, per lo pid per colpa propria o del proprio comportamento: i. in un errore, nella scomunica. incorrotto agg. Che ha conservato perfettamente riconoscibile il proprio aspetto: aperta la tomba, il

suo corpo fu trovato i. / fig. Esente da qls. motivo di decadimento o difetto di ordine morale.

incorruttibile agg. Non soggetto a corruzione fisica / fig. Che nulla e nessuno puo distogliere dall’adempimento del proprio dovere: un giudice i.

incorruttibilita

s. f. Impossibilita

di subire

alterazioni nell’ambito della propria integrita fisica © morale.

incosciénte agg.

1. Incurante o indifferente nei

confronti delle conseguenze del proprio atteggiamento 0 comportamento: un autista i.; figli, genitori i.; come s. m. é f., spec. come rimprovero o insulto: sei un i.!; é proprio un’i. // non com. Non consapevole di sé e delle proprie azioni: i bambini sono esseri i. / Che si trova in stato d’incoscienza: i! malato é ancora i. 2. In psicol. sin. di inconscio.

incosciénza s. f. Assoluta mancanza di lucidita

mentale: agire in stato di i. / genre. Colpevole non-

curanza o indifferenza. incostante agg. |Soggetto a frequenti variazioni / Di persona, privo di fermezza o di perseveranza.

incostanza s.’f. Mutabilita, instabilita / Di persona, mancanza di fermezza o di perseveranza. incostituzionale agg. In evidente contrasto con lo spirito e la norma della Costituzione.

incostituzionalita s. f. Incompatibilita con lo

increscidso

agg.

Che

provoca

o

impone

le: un incarico i.; una situazione i.

increspaménto

s.

m.

Il conferimento

o

l’assunzione di una fitta serie di onde o di pieghe.

increspare v. tr. (incréspo, ecc.). Conferire un aspetto caratterizzato da una fitta serie di piccole onde o pieghe: i/ vento increspa la superficie del lago; i. la fronte, corrugarla // Con sign. tecnico, eseguire una serie di crespe o una pieghettatura.

increspatura s. f. L’ottenimento o l’aspetto di una serie di onde o di pieghe.

incretiniménto

delle facolta incretinire Privare della cillire: questo

s. m. Notevole infiacchimento

mentali. v. tr. (incretinisco, incretinisci, ecc.). normale capacita intellettuale, rimbelavoro mi incretinisce / intr. (aus. es-

sere). Diventar cretino.

incriminabile agg. Suscettibile di incriminazione.

incriminare v. tr. (incrimino, ecc.). Imputare di un reato, mettere

sotto accusa.

incriminato agg. Accusato come autore di un reato Mypersona i.) o ritenuto corpo del reato (/’arma i.).

incriminazione

s.

f. Riconoscimento

della

colpevolezza implicita in un fatto. incrinare V. tr. Riferito ad un oggetto di materiale fragile, produrvi una crepa sottile e profonda: /’acqua Bolente puo i. il bicchiere / medio intr. (incrinarsi). Subire un’incrinatura (anche fig.).

incrinatura s. f. Fenditura sottile che limita la continuita di un materiale / fig. Alterazione, indebolimento della integrita di un valore spirituale. incrociare v. tr. (incrdcio, ecc.). 1. Sovrapporre due elementi in modo che le loro direzioni s’intersechino a forma di X: i. due sbarre di ferro; i. le braccia, in atteggiamento di devozione o di resistenza passiva; i. le spade, battersi all’arma bianca; i. i guantoni, battersi in un incontro di pugilato. 2. Attraversare ad angolo retto o trasversalmente: i. la rotta di un bastimento // rifl. recipr. (incrociarsi).

Intersecarsi: /e due strade s’incrociano prima del paese/ estens. Incontrarsi proveniendo da direzioni opposte: i due treni s’incrociano a Bologna; le nostre lettere si sono incrociate. 3. intr. (aus. avere). Di navi o di aerei, percorrere metodicamente una

"ape.

_ incrociatére

determinata zona di mare o di cielo; fam. (scherz.),

passeggiare avanti e indietro in cerca o in attesa di qle. 4. Ibridare: i. due razze di conigli.

incrociatore armamento

s.

m.

Unita

da

guerra

con

analogo a quello delle corazzate, ma

con velocita e autonomia sensibilmente maggiori.

incrocio s. m.

1. II luogo dell’intersezione di due

elementi o di due direzioni: i. delle navate; i. stradale. 2. Sin. di ibridazione o di ibrido.

incrodarsi vy. rifl. (m’incrddo, ecc.). Nello sport

alpinistico, del rocciatore che rimane bloccato alla parete durante |’arrampicata.

incrollabile

cedimenti: fede,

agg.

incrostaménto

Immune

fermezza i.

da

debolezze

o

s. m. Il formarsi di una spessa

crosta in conseguenza di un accumulo di scorie o di

sedimento.

incrostare v. tr. (incrdsto, ecc.}.

1. Depositare

una spessa crosta su una superficie; medio intr. (incrostarsi), coprirsi di crosta. 2. Rivestire con un

sottile strato di materiale pregiato.

incrostazione s. f. 1. Formazione di crosta su

una superficie: i. salina, calcarea; le i. di un tubo, di una caldaia. 2. Rivestimento con un sottile strato di materiale pregiato. incrudelire v. tr. e intr. (incrudelisco, incrudelisci, ecc.). 1, tr. (non com.). Rendere insensibile ad ogni pieta. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (incrudelirsi). Assumere atteggiamenti sempre pit' disumani // (aus. avere). Abbandonarsi ad atti di crudelta: i. sulla popolazione inerme.

incrudimeénto

s. m. Deformazione del reticolo

cristallino di un metallo, accompagnata da notevoli

variazioni delle proprieta fisiche e meccaniche. incrudire vy. tr. e intr. (incrudisco, incrudisci,

ecc.). 1. tr. Provocare l’incrudimento di un metallo.

2. intr. (aus. essere) e medio intr. (incrudirsi). Mantenere la consistenza presentata anteriormente alla

cottura / estens. Di metallo, subire incrudimento / fig. Del tempo, divenire freddo e piovoso.

incruento

agg. Senza spargimento di sangue:

sacrificio i., 1a S. Messa; scherz.: battaglie i., di polemiche letterarie, discussioni accese, ecc.

incubare v. tr. (incubo o incubo, ecc.). Sottoporre a_incubazione. incubatrice s. f. 1. Apparecchiatura che consente l’incubazione artificiale delle uova. 2. Speciale culla munita di apparecchiature che assicurano al neonato prematuro condizioni ambientali in tutto identiche a quelle del grembo materno.

incubazione

s. f.

1. Il processo di sviluppo

dell’embrione dall’uovo, nelle specie animali ovipaTe: i. naturale, artificiale. 2. In med., periodo che intercorre fra la penetrazione nell’organismo umano di un germe patogeno e la comparsa dei primi segni clinici della malattia. 3. fig. Il periodo in cui si viene maturando lentamente un avvenimento storico 0 politico, un’idea, un progetto, una decisione. incubo s. m. Sogno capace di procurare uno stato di angosciosa oppressione / fig. Motivo di angoscio-

-

sa, assidua, intollerabile preoccupazione. incudine s. f. 1. Attrezzo del fucinatore, costituito da un blocco d’acciaio superiormente pia-

no e munito di due prolungamenti laterali, uno pira-

-midate (lingua) e uno conico (corno), poggiante su un ceppo di legno (toppo); fig.: essere tra li. e il martello, trovarsi di fronte a due alternative ugualmente difficili e pericolose. 2. In anat., osso dell’orecchio medio, articolato col martello e con la staf-

fa; permette la conduzione delle onde sonore.

as inculeare

‘3

ore

v.

tr.

(inculco,

\

inculchi,

ecc.).

Imprimere profondamente nell’animo altrui, con una perseverante opera di persuasione o con I’esempio: i. il senso del dovere. inculto agg., /ett. Non coltivato: terre i. / fig. (pid

|

com.). Privo dei benefici della cultura.

incultura s. f. Mancanza di cultura. incunabolo (0 incundbulo) s. m. Nome dei primi

prodotti dell’arte della stampa (dalle origini al 1500 incluso), modellati sull’esempio dei manoscritti.

incuneare v. tr. (incuneo, ecc.).

1. Inserire a

forza / rifl. (incunearsi), fig. Aprirsi un varco e inse-

diarsi piu o meno stabilmente in una zona ben delimitata. 2. Fermare o fissare con cunei. incupire v. tr. e intr. (incupisco, incupisci, ecc.). 1. tr. Conferire un colore scuro: i. /e tinte. 2. intr. (aus. essere) e medio (incupirsi). Assumere un colore scuro; fig., oscurarsi in volto.

incurabile agg. Di malattia o di malato che non

possono essere guariti.

incurabilita s. f. Impossibilita di essere incurante

agg.

Che

ostenta

guarito.

indifferenza

o

disprezzo

o

disprezzo per quanto riveste normalmente carattere di necessita o di importanza e convenienza.

incuranza _ s.

Ostentato

indifferenza.

incuria s. f. Abituale negligenza o trascuratezza. incuriosire v. tr. e medio intr. (incuriosisco, incuriosisci, ecc.). 1. tr. Rendere istintivamente cuTioso: il sug silenzio mi incuriosisce. 2. medio intr. (incuriosirsi). Venir prea da curiosita. :

incursidne

s.

f.

Attacco

improvviso

formazioni, spec. aeree, su territorio nemico.

di

incurvaménto s. m. I] conferimento o l’acquisto

di una forma curva. incurvare v. tr. 1. Flettere secondo una linea o una superficie curva: i, un ramo, una lamiera; i. la schiena, in atto di servile sottomissione. 2. medio intr. (incurvarsi). Assumere un aspetto curvo.

incustodito agg. Privo di sorveglianza o di custodia: passaggio a livello i.; lasciare i. incutere v. tr. (coniugato come discutere). Suscitare: i. paura, rispetto, soggezione.

indaco s. m._ 1. Sostanza colorante azzurra ricavabile da alcune piante o prodotta sinteticamente.

2. Colore azzurro intenso. indaffarato agg. Di persona presa totalmente dalle proprie occupazioni. indagare v. tr. (indago, indaghi, ecc.). Cercare di

chiarire mediante ricerche sistematiche: i. le cause

di un fenomeno / assol. Svolgere un’indagine giudiziaria: la polizia indaga.

indagatoére s. m. ({. -trice). Di persona che si

addentra in un campo inesplorato o eccezionalmente complesso dello scibile / Come agg,, diretto a chiarire-un sospetto: domande indagatrici.

indagine

s. f. Attivita

sistematica,

atta

ad

appurare la verita intorno a fatti determinati: i.filologica, storica; il funzionario incaricato delle i.

indantréne

s. m. Nome

di vari coloranti per

tessuti, dotati di particolare stabilita alla luce, ai detergenti e agli agenti atmosferici. indarno avv., lett. Senza alcun pratico risultato.

indebitaménte avv. Senza alcun diritto o merito. indebitaménto s. m. Assunzione di debiti /

Esposizione debitoria, spec. dello stato. indebitare v. tr. (indébito, ecc.). Gravare di debiti

/ rifl. (indebitarsi), pi com. Contrarre debiti. indébito agg. Illegittimo, arbitrario: appro-

priazione i., V. APPROPRIAZIONE; immeritato: onori —

in

indeuropéo

Baa

wry o

i. / Inopportuno: presentarsi a un’ora i.

indeboliménto s. m. Diminuzione della normale

capacita di azione o di resistenza: i.Fob jg

indebolire v. tr. (indebolisco, indebolisci, ecc.). 1. Rendere inferiore alla normale capacita di svolgere compiti determinati e funzionali: /a lettura eccessiva indebolisce la vista; i. la resistenza nemica.

2.

medio intr. (indebolirsi). Perdere forza, vigore. indecénte agg. Apertamente contrario al doveroso rispetto della propria o dell’altrui dignita: abito, discorso i.; comportamento i. indecénza s. f. Assoluta mancanza di decoro e di rispetto nei propri o negli altrui confronti; concr., atto, comportamento, espressione indecente: non dire indecenze!; assol., come interiezione: é un’i.!

indecifrabile agg. Di cosa o persona di cui non si

tiesce ad avere un concetto prezzabile:

sufficientemente

un’iscrizione i.; un uomo

ap-

i.

indecisione s. f. Incapacita di risolversi in modo

adeguato alle esigenze del momento.

indeciso agg. 1. Non ancora risolto o definito: /a

questione é rimasta i. 2. Che non sa decidersi; irre-

soluto, perplesso: sono ancora i. se accettare ano / Privo di chiarezza o di fermezza: parlare con voce

Garantito contro cancellature: inchiostro i. indeliberato agg. 1. Che attende una sanzione o risoluzione: questione i. 2. Non compiuto di proposito: atto i.

indelicatézza

s.

f. Mancanza

di tatto

e

discrezione.

indelicato agg. Contrario ai motivi di Opportunita o convenienza che presiedono ai rapporti sociali: una domanda i.

indemagliabile

agg.

Garantito

contro

le

smagliature.

indemaniare vv. tr. (indemanio, ecc.). Assoggettare al regime demaniale. indemoniare v. intr. (indemdnio, ecc.; aus. essere). Cadere in preda del demonio / fig. Divenir furibondo.

indemoniato agg. e s. m. 1. Invasato dal demonio; come s. m. e f.: un i., un’i. 2. estens. Di persona in preda all’ira; anche, eccessivamente vivace, pieno di straordinaria vitalita.

indénne agg.

1. Incolume, illeso.

2. Privo di

agenti patogeni: Jatte i.

indennita s. f. 1. Risarcimento in denaro di un

agg. Contrario alle esigenze della

danno sofferto per l’altrui inadempienza, o anche per la rinuncia a un diritto imposta da ragioni di pubblico interesse. 2. Somma corrisposta al prestatore di lavoro a titolo di rimborso di spese o in corrispondenza di speciali oneri o disagi connessi allo svolgimento della prestazione: i. di trasferta; i. di vestiario; i. di alloggio; anche, elemento integrativo

indefésso agg. Instancabile, assiduo. indefettibile agg. Che non pud mai venir meno. indefettibilita s. f. Qualita che implica perfezione

somma dovuta al dipendente in caso di cessazione del contratto di lavoro a tempo indeterminato //

indefinibile

estens. Retribuzione corrisposta a persone non legate da un rapporto d’impiego: i. parlamentare.

i.; una risposta i.

indeclinabile agg. 1. Di parola che non ammette

alternanza di desinenze nel paradigma nominale: /a citta - le citta; un numero pari - due numeri pari. 2. Da cui non ci si puo esimere: un invito i.

indecoréso

convenienza estetica o morale.

© validita continua ed

agg.

immutabile.

Estraneo

possibilita di individuazione

o

superiore

alle

o rappresentazione,

della retribuzione, a carattere ufficialmente transitorio o variabile: i. di contingenza; i. di anzianita,

indennizzare v. tr. Risarcire di un danno subito o

spec. sul piano espressivo: un senso i. di angoscia / Talvolta denota sospetto o risentimento (un sapore i.; il suo comportamento é stato i.), o implica stranezza (un cappello i.).

indennizzo s. m. Somma titolo di risarcimento.

percepibile o esprimibile: /’i. di una sensazione.

Indica accentuato avanzamento o arretramento verso l’interno: tagliare pit i.; pancia i.! Be

indefinibilite s. f. Impossibilita di esser definito. indefinitézza s. f. Qualita non chiaramente indefinito agg.

1. Non chiaramente valutabile o

dei sacrifici incontrati per ragioni di pubblico interesse 0 imposti da necessita di lavoro.

versata 0 riscossa a

indéntro (0 in déntro) avv. o loc. avy. o agg.

inderogabile agg. Non suscettibile di deroga,

rappresentabile: idee, sensazioni i. /Che non risulta risolto definitivamente: una questione i. 2. Di pronome 0 aggettivo che sottolinea la genericita dell’in-

tassativamente obbligatorio: termine, impegno i.

dividuo da esso indicato: gualsiasi uomo, ciascun uomo; modi i. del verbo, Vinfinito, il participio e il

mezzi espressivi: entusiasmo i.

gerundio in quanto non definiscono la persona che compie l’azione.

permanenza in un luogo non é gradita.

indeformabile agg. Garantito contro alterazioni

inderogabilita s. f. Rigida obbligatorieta. indescrivibile agg. Non descrivibile coi normali indesiderabile

agg.

La

cui

presenza

di forma.

tenzioni: effetto i.

non subire deformazioni apprezzabili.

valutazione o di una individuazione esatta.

indeformabilita s. f. Proprieta di un materiale di

indegnita s. f. een costituisce la prova di una

grave mancanza

di ordine morale: fu destituito per

i.; commettere un’i. indégno agg. 1. Di chi (o quanto) é 0 é divenuto

0 € stato dichiarato ingiustificabile, sulla base di norme morali insopprimibili: é i. di ricoprire quella carica; é un’azione i. 2. lett. Immeritato, ingiusto.

indeiscénte agg. Di frutto che giunto a maturita

non si apre (contrapposto a deiscente).

indeiscénza s. f. La caratteristica di un frutto di

non Bae a maturita.

_ ind ébile

agg.

Incancellabile:

il carattere

conferito dai sacramenti é i.; capace di persistere

oltre pee? i consueti limiti di tempo: ricordo i. / genre.

o

indesiderato agg. Che impone una condizione di disagio: ospite i. /Contrario all’aspettativa o alle in-

indeterminabile

agg. Non

suscettibile di una

indeterminabilita s. f. Impossibilita di essere

valutato o individuato con esattezza.

indeterminatézza

s. f. Mancanza

di termini

precisi di riferimento sul piano teorico o

indeterminativo

agg.

Dell’articolo

pratico.

che

non

specifica la persona o cosa cui si riferisce: un uomo, un fiore (opposto di determinativo: I’uomo, ilfiore).

indeterminato agg.

1. Escluso dalla possibilita

di tradursi in termini precisi di riferimento: rimandare a tempo i.; parole di senso i. 2. In gramm., lo — stesso che indeterminativo. indeterminazione s. t. Mancanza di precisione 0

di decisione, sul piano dei concetti o dei giudizi.

indeurop€o (0 indoeuropéo) agg. Lingue i. (0 he

a

560

indi

assol. l’indeuropeo, s. m.), gruppo di lingue asiatiche e europee riconosciute genealogicamente imparentate, direttamente attestate da eta oscillanti tra il XV sec. a. C. (greco) e il XVI d. C. (baltico). _

‘indi awv., lett. Dila, da quel luogo /Dopo. quindi. indiana s. f. Tela leggerissima a colori vivaci.

indianista s. m. ¢ f. (pl. m. -i). Studioso della civilta e della cultura proprie dell’India.

_ indianistica s. f. Ramo dell’orientalistica che si occupa

della cultura e delle civilta dell’India.

indiano agg.

una gioia i.

indicizzato agg. Sottoposto a indicizzazione. indicizzaziéne s. f. Collegamento del valore di

un bene all’indice variabile di una determinata situazione economica: es. quello dei salari nei confronti dell’indice del costo della vita per garantirli contro la perdita del loro potere d’acquisto.

indico

agg.,

Jett.

Delle

Indie

orientali

od

occidentali.

indietreggiare v. intr. (indietréggio, ecc.; aus.

1. Dell’India: arte, letteratura i. / avere o essere). Spostarsi indietro; arretrare, retro-

Come s. m. e f., abitante dell’India. 2. Dell’ America precolombiana; come s. m. e f., abitante indigeno dell’America centro-sett. (sin. di pellerossa): un

film sugli i./ fig. In fila i., uno dietro altro; fare 1’., fingere di non capire. indiavolato agg. Caratterizzato da un ritmo frenetico: un jazz i.; un quarto d’ora di gioco i. / Di una vivacita impressionante: un ragazzo i. / Infuriato, violento: vento i.

indicare v. tr. (indico, indichi, ecc.). Mostrare con parole, gesti o segnali la posizione di quanto vien richiesto: i. la porta; i. la strada da seguire / Segnalare: il barometro indica bel tempo / Consigliare, suggerire: sapresti indicarmi un buon avvocato? /

Significare: il verbo «piovere» indica... / Rivelare: questo indica che ti senti in colpa.

indicativo agg. Capace di fornire elementi di

individuazione 0 valutazione diretta: é un fatto mol-

cedere: i. di fronte al nemico.

indiétro avv. Indica movimento a tergo: fornare

1.3 fig.: lasciare i., omettere.

indifendibile agg. Che non offre possibilita di

difesa.

indiféso agg. Privo di protezione o di sostegno,

materiale o morale.

indifferénte agg.

1. Che dimostra un’assoluta

mancanza di partecipazione o d’interesse: restare i. davanti al dolore altrui; fare l’i., affettare noncuranza / non com. Apatico (anche s. m.). 2. Che non offre o presenta motivi particolari di preferenza o d’interesse: andare a piedi o in auto mi é i.; anche riferito a persona: quella ragazza mi é del tutto i. indifferentismo s. m. Atteggiamento di chi non sente l’esigenza di prendere posizione tra opposte tendenze 0 convinzioni.

indifferénza s. f. Mancanza di partecipazione o

to i. /Modo i. (0 assol. indicativo, s. m.), modo del

d’interesse. 4 indifferenziato agg. Che non presenta differenza alcuna con altre cose dello stesso genere.

Vincarico. indicatére agg. e s. m. (f. -trice). 1. agg. Destinato a fornire dati specifici ai fini di un orientamento: cartello i. /Come s. m.: i. stradale, picco-

com. Di elementi etnici ch sono sempre appartenu-

verbo che si limita a constatare la realta: guardo (di _ fronte a guarderei). _indicato agg. Adatto, appropriato: un clima i. per i malati di petto; non é lui la persona pit i. per quel-

_

esprimere in modo adeguato:

_ lo pilastro o cartello posto ai lati della strada per indicare direzioni e distanze. 2.s. m. Strumento per

__ la misurazione e valutazione dei valori di determi-

nate grandezze fisiche. 3. In chim., sostanza che introdotta in una soluzione ne rivela la natura acida o _alcalina cambiando il proprio aspetto esterno (coloTe, stato di aggregazione, ecc.).

indicaziéne s. f.

1. Dato che consente un

riferimento direttamente utilizzabile: fornire, segui_reuni.; uni. sbagliata. 2. In med., l’opportunita di un determinato trattamento terapeutico.

indice s. m. 1. Il secondo dito della mano, tra il

_ pollice e il medio (anche come agg.: il dito i.): puntare li. contro qlc., per accusarlo o denunciarlo; _ portare li. alle labbra, per significare di far silenzio o di mantenere un segreto. 2. Elenco degli elementi utili alla consultazione di un’opera: i. generale, al__ fabetico, delle illustrazioni / I. dei libri proibiti, elenco delle opere di cui la Chiesa proibisce la lettura

ai fedeli in quanto ritenute eretiche o contrarie alla morale; fig.: mettere all’i., allontanare per veri o

_ presunti motivi di convenienza sociale. -3. In alcuni strumenti di misura, l’elemento destinato a indicare il valore della grandezza da misurare / In mat., nuero scritto in basso a destra di‘una lettera per in-

dicare diversi valori di una stessa grandezza.

4.

Rapporto frai valori numerici di due grandezze, u-

tilizzato come elemento di classificazione statistica: Vi. del costo della vita; i. di gradimento. 5. fig. Dato sintomatico, indizio, segno: Ja tua risposta é i. di maleducazione. indicibile agg. Che non é possibile descrivere o

indifferibile agg. Che non ammette dilazione.

sig sped agg. Nativo od originario del luogo /

ti ad un ambito geograficamente determinato; spesso come s. m.: gli i. della Tasmania.

indigénte agg. Che si trova in condizioni di

assoluta miseria; come s. m.: soccorrere gli i.

indigénza s. f. Assoluta mancanza di mezzi di

sostentamento.

indigestidne s. f. Disturbo acuto della digestione,

dovuto ad eccessiva ingestione di alimenti; fig.: fare un’i. di libri gialli, di film, leggerne o vederne in gran quantita in poco tempo.

indigesto agg. Di cibo, non digerito 0, pi com.,

non

digeribile / fig. Eccezionalmente antipatico.

indigete agg., lett. Epiteto degli déi e degli eroi

autoctoni dell’antica religione romana.

indignarsi v. medio intr. Reagire con sdegno: a quella proposta si indigno // tr. (indignare). Muovere a sdegno: indigno tutti col suo contegno. indignato agg. Pervaso da risentito sdegno.

indignaziéne s. f. Sdegnato risentimento e ribellione verso tutto cid che offende la dignita propria o altrui: ft che suscitano la pubblica i.

indilazionabile agg. Che non puo essere rinviato

ad altra data.

indimenticabile agg. Destinato a rimaner per

seniors nel ricordo.

indimostrabile agg. Di fatto la cui corrispondenza alla realta non puo esser dimostrata.

indimostrabilita

s. f. Impossibilita

dimostrato corrispondente alla realta.

indio! s. m. Elemento

di esser

chimico (simbolo Jn):

metallo bianco-argenteo, impiegato per rivestimenti galvanici e nella preparazione di leghe.

indio?

s. m. Indigeno dei paesi dell’America

centro-meridionale.

indipendénte

agg.

1. Esente da rapporti

e, 44

individuare >

>

subordinazione: stato i.; assicurarsi una posizione i.; giornale i. 2. Non determinato o condizionato da altro: la loro decisione é i. dal mio personale atteggiamento / Proposizione i., sintatticamente autonoma.

indipendenteménte

avv.

A

prescindere

da,

lasciando da parte: i. da quanto si é detto.

indipendentismo s. m. Atteggiamento inteso a

sostenere una fag cigsdi indipendenza politica.

indipendentista

s. m. e f. e agg. (pl. m. -i).

Assertore di una posizione di indipendenza

politica.

indipendénza s. f. La condizione di chi (o di cid

che) gode di una completa autonomia. teatlee v. tr. (coniugato come dire). Annunciare, stabilire d’autorita: i. un concilio, le elezioni. indirétto agg. 1. Che sussiste in funzione di un rapporto di partecipazione o di riferimento parziale, incompleto e non immediato: causa, conseguenza i.; sapere qlcs. per vie i.; minaccia i.; luce t., dovuta

a riflessione o diffusione. 2. part. In gramm.: complementi i., determinazioni del predicato verbale diverse dal complemento oggetto / Del discorso parlato trasferito dalla seconda alla terza persona mediante la subordinazione al verbo del dire e la conseguente unificazione del piano del racconto (gli do-

mando che ne pensava, di fronte a: gli domando: ‘che ne pensi?’) // Imposte i., che colpiscono il trasferimento dei beni e i consumi.

indirizzare v. tr.

1. Dirigere in funzione di un

criterio di scelta: i. un giovane allo studio della medicina; i. da un medico di fiducia / Volgere in una data direzione: i. il pensiero a Dio / rifi. (indirizzarsi). Rivolgersi, raccomandarsi. 2. Spedire specificando |’esatta indicazione del destinatario: i. una lettera / Rivolgere: i. un messaggio al paese, una domanda.

indirizzario s. m. Raccolta di indirizzi ordinata

per comodita amministrativa.

indirizzo s. m. 1. Direzione precisata o motivata

da interessi o programmi determinati: /’i. della politica estera; mutare I’i. dei propri studi.

2. 11 com-

plesso delle indicazioni corrispondenti a un determinato domicilio: scrivetemi a questo i.

indispensabilita s. f. Necessita insopprimibile. indispettire

v.

tr.

e

intr.

a7

Ghidlepertivea,

indispettisci, ecc.). 1. tr. Indurre in uno stato di risentimento ¢ irritazione. 2. intr. (aus. essere) e me- — dio intr. (indispettirsi). Chiudersi in un risentimento stizzoso. indisponénte agg. Che provoca reazioni o atteggiamenti ostili.

indisponibile agg. Di cui non si pud disporre;

dichiararsi i., non disposto a ee parte a qics. indisponibilita s. f. Impossibilita di essere usato: li. di un bene; mancanza 0 rifiuto di disponibilita: i. di mezzi; ha comunicato la sua i. a intervenire.

indisporre v. tr. (coniugato come porre). Indurre

ad atteggiamenti o reazioni ostili; anche assol.: ha un modo di fare che indispone.

indisposiziéne s. f. Lieve disturbo o malessere.

indispésto agg. Sofferente di un disturbo non grave O passeggero. indissociabile agg. Garantito unicamente da un rapporto di funzionalita reciproca: idee i.

A

indissolubile agg. Che non ammette possibilitadi

scioglimento: legame, vincolo i.

indissolubilita

s. f. Perenne

validita

di un

rapporto reciproco: /’i. del matrimonio religioso.

indistintaménte

avv.

Senza

discriminazione ~

alcuna: critica tutti i. / In modo indistinto, vagamente: vedere, ricordare i.

indistinto agg.

1. Avvertito in modo incerto e

indistruttibile

agg.

indeterminato: un’immagine i.; un amore i. 2, Che non consente di essere individuato e definito in base a caratteristiche singole o particolari.

Perennemente

valido

Mery:

indistruttibilita s. f. Garanzia di continuitae di

individiiale

agg. Contrassegnato da motivi di

indisciplinabile agg. Incompatibile con criteri

interessi o le esigenze della collettivita, in nome della propria personalita o della propria indipendenza, o anche del proprio egoismo / Atteggiamento filosofico diretto ad affermare l’autonomia del singolo.

Here Siuamadeed s. f. Mancanza

del rispetto

dovuto alle norme che regolano la vita di una collettivita o lordinato svolgimento di una attivita.

indisciplinato agg. Insofferente o noncurante di

;

efficacia nel tempo. é indisturbato agg. Favorito dall’assenza di ogni — fastidio o intralcio. indivia s. f. Pianta erbacea, coltivata come ortaggio spec. nelle due varieta i. riccia(o insalata ricciolina) e i. scarola (o sempl. scarola): la prima con foglie increspate, la seconda con foglie intere. pertinenza strettamente singoli o personali: caratteristiche, qualita i.; passaporto i.; dirittt i. :

atti a garantire una conveniente regolarita.

p

e

operante.

indisciplina s. f. Inosservanza delle norme che

regolano la vita di una collettivita o l’ordinato svolgimento di una attivita.

__

individualismo s. m. Tendenza a svalutaregli

individiualista s. m. e f. (pl. m. -i). Costantemente teso a far prevalere i propri interessi personali nei

— __

qls. norma disciplinare: un alunno i.; estens.: traffico i., disordinato, caotico.

deat sociali / Seguace dell’individualismo filosofico. i :

riservatezza: una domanda, una curiositd i.; spesso

vidualismo; da individualista.

in domande di cortesia, a titolo di scusa: se non so-

individiialita s. f. 1. Il complesso degli elementi _ di caratteristica ed esclusiva pertinenza del singolo. __ 2. Personalita sicuramente definita: una spiccatai. —

indiscréto agg. Che

manca

di delicatezza e

no i., potrei sapere chi é lei?

discreziéne s. f. Atto o comportamento indiscreto // Rivelazione di notizia riservata. indiscriminato agg. Contrario a dls.

atteggiamento o misura dettata da distinzioni: fare un uso i. del potere; un trattamento i. per tutti i cit-

tadini. indiscusso agg. Universalmente riconosciuto.

indiscutibile agg. Che non da adito a dubbi. indispensabile

age.

Assolutamente

individiialistico

individiialménte

uno. individiiare

v.

agg. (pl. m.

-ci). Dell’indi-—

Sore

avv. Singolarmente, uno per tr.

(individuo,

ecc.).

eects

1

Riconoscere con assoluta certezza dalle sue caratteristiche una persona, un oggetto o una cosa: indi-

viduo il ladro nella folla; i. la causa dell’infezione//

0

_ > strettamente necessario: é i. la presenza delle parti;

anche di persona: rifenersi i. / Come s. m., quanto é __assolutamente necessario: pdrtati solo 1’i.

Conferire un carattere distintivo; medio intr. (indi viduarsi), prendere forma compiuta e distinta: 1 p

sonaggi della commedia s’individuano fin dalle p me scene. 2. Determinare, stabilire con precisione i. un guasto.

_ individuaziéne

individtiazione s. f. Attribuzione di un’identita o

di una definizione: /’i. dei colpevoli; l’i. delle cause di un fenomeno.

individtio s. m.

1. Ciascun elemento. della

collettivita, spec. dal punto di vista sociologico o statistico: i diritti dell’i.; gli i. maschi nati nel 1966 / com. Persona (sempre con un senso di ostile distacco): un losco i.; quell’i. mi ee poco! 2. In biologia, singolo ente, in quanto distinto da altri della stessa specie e dotato di caratteri strutturali e funzionali che ne definiscono l’unicita.

indivisibile

agg.

1.

Che

non

ammette

frazionamento: possesso i.; numero i., numero intero che non é multiplo di un altro. 2. Caratterizzato da reciprocita o complementarita: concetti i.

indivisibilita

s.

frazionato.

Impossibilita

di

essere

indiviso agg. Che non ha subito frazionamento.

indiziare v. tr. (indizio, ecc.). Indicare come probabile colpevole. indiziario agg. Fondato su indizi: prova i. indiziato agg. Di persona sospettata di colpevolezza.

indizio s. m. Elemento sufficiente a fornire un

orientamento soggettivamente od oggettivamente valido: l’accusa si fonda su semplici i.; non c’é i. di miglioramento.

indiziéne s. f. Decreto relativo all’attuazione di

un fatto ufficiale o solenne: /’i. del Concilio.

indocile agg. Ribelle a qls. tentativo di guida o di

controllo: un cavallo, un ragazzo i.

indocilire v. tr. e medio intr. (indocilisco, indocilisci, ecc.), non com. 1. tr. Rendere docile. 2. medio intr. (indocilirsi). Diventare trattabile / Del

vino, perdere d’asprezza.

indocilita s. f. Accentuata tendenza ad opporsi a

qls. tentativo di guida o di controllo.

indoeuropéo v. INDEUROPEO.

indolcire v. tr. e intr. (indolcisco, indolcisci, ecc.). 1. tr. Rendere dolce: i. il caffé. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (indolcirsi). Diventare dolce.

indole s. f. L’insieme delle inclinazioni naturali

che concorrono a definire il carattere individuale / Carattere rivelatore di aspetti intrinseci: /’i. del no-

stro tempo. indolénte agg. Incline ad evitare qls. cosa che richieda uno sforzo fisico o un impegno intellettuale; apatico, pigro.

indolénza s. f. Abituale tendenza all’inerzia /

Incapacita di reazione.

indolenziménto

s. m.

Sensazione

di dolore

persistente, attenuato solo in quanto diffuso. -

indolenzire v. tr. (indolenzisco, indolenzisci, ecc.). Provocare un indolenzimento / intr. (aus. es_ sere) e medio intr. (indolenzirsi). Esser preso da in- dolenzimento: mi si sono indolenziti i muscoli. indolére (0 indoléro) agg. Che non provoca sensazioni dolorifiche.

indomabile agg. Refrattario a qls. tentativo di

addomesticamento o asservimento. indomani s. m. II giorno successivo: parti I’.

indomato

Beil

562

agg.,

Jett.

indomabile: un’. volontd.

Non

domato;

fig.:

inddmito agg. Refrattario a qls. pressione ostile, minaccia 0 violenza imposta dal’esterno: un animo i.; coraggio i.

ae indorare

-)hid eae

i." Pe Chie:

v. tr. (indoro, ecc.).

1. non

com.

Rivestire di uno strato d’oro; ornare con fregi d’o-

ro; fig.: i. /a pillola, attenuare la portata sgradevole di un fatto. 2. fig. Conferire il suggestivo colore luminoso dell’oro: i/ sole indorava le cime dei monti: medio intr. (indorarsi), assumere una tinta dorata. 3. Preparare per la frittura passando nell’uovo sbattuto.

indossare

v. tr. (indosso, ecc.). Mettere o avere

indosso: i. una giacca, un abito da sera. indossatore s. m. Persona scelta Pa presentarei modelli nelle sfilate di moda maschile.

indossatrice s. f. Giovane donna prescelta per

presentare al pubblico i modelli di una casa di mode; i. volante, non legata da contratto ad una sola casa.

inddsso avy. Sulla persona. indostano agg. Appartenente all’Indostan, dell’India / Lingua i., v. HINDI// Come s. m. e f., abitante indigeno dell’India. indotto agg., lett. Privo di cultura, d’istruzione.

indétto agg. es. m.

1. agg. Di fatto o fenomeno

provocato da fattori esterni; part., in elettricita, di carica elettrica o magnetica, o di corrente elettrica,

suscitata per induzione. 2. s. m. Parte di una macchina elettrica costituita da un nucleo magnetico sul quale sono avvolti dei conduttori collegati col flusso magnetico prodotto dall’induttore.

indottrinare v. tr. Fornire di un numero cospicuo

di nozioni / spreg. Sottoporre ad un continuo martellamento ideologico: i. le masse.

indovinare

v. tr.

1. Individuare

affidandosi

all’intuito, al caso, a semplici supposizioni: i. /a soluzione, i numeri del lotto, le mosse del nemico. 2. Attribuire una certezza o una validita definita, nel-

l’ambito di fatti assolutamente non verificabili mediante l’esperienza immediata e concreta o addirittura attribuibili al mondo dell’occulto: 7. il futuro, la

sorte / lett. Rivelare per ispirazione profetica. indovinato agg. Rispondente alle esigenze aspettative, felice: una soluzione i.

o

indovinéllo s. m. Enigma presentato in forma piu

o meno breve, nel quale cid che si deve individuare é descritto in modo vago e frammentario, mediante allusioni, metafore, doppi sensi.

indovino s. m. (f. -a) e agg. 1. s. m, ef. Persona

ritenuta capace di prevedere il futuro / In espressioni familiari, genrl. negative, per indicare l’impossibilita di formulare ipotesi o previsioni: a me lo chiedi? Non sono mica i.! 2. agg. (raro). Presago. indu agg. e s. m. e f. Proprio dell’India non musulmana / Dell’induismo: un tempio i. /Come s. m. e f.. abitante dell’India; seguace dell’induismo.

indubbio agg. Assolutamente certo. indubitabile agg. Assolutamente certo. indugiare vy. tr. e intr. (indtigio, ecc.).

1. tr.

Ritardare: i. Ja partenza. 2. intr. (aus. avere). Evitare pid o meno a lungo di iniziare o proseguire

un’azione: i. a prendere una decisione / medio intr.

(indugiarsi). Trattenersi senza un preciso motivo o, al contrario. con studiato compiacimento.

indugio s. m. Ritardo

nell’iniziare un’azione o

nel suo svolgimento; rompere gli i., prendere l’iniziativa; senza i., subito, immediatamente.

indiiismo s. m. Il complesso di dottrine e di riti

m. e f., cittadino della Repubblica indonesiana.

che rappresenta |’ortodossia tradizionale nell’ambito delle religioni vedica e bramanica. ! indiiistico agg. (pl. m. -ci). Relativo all’induismo.

_ gara o incontro sportivo, che si svolge al coperto.

comprensione e benevolenza, o semplicemente tol-

indonesiano agg. e s. m. Dell’Indonesia; come s.

indoor agg. ate (in it. agg. invar.). Di

i indulgénte

agg.

Che

dimostra

o

rivela .

e

Se

inelegante

563 leranza, nei confronti di persone o situazioni: un esaminatore i.; genitori troppo i.

indulgénza s. f.

1. Abituale od occasionale

atteggiamento di comprensione e benevolenza, o semplicemente di tolleranza. 2. La totale o parziale remissione della pena temporale dovuta per 1 peccati, concessa dalla Chiesa ai vivi che compiono de-

terminate opere o pratiche religiose e applicabile anche ai defunti.

indulgere

v. intr. (indulgo,

ecc.;

pass.

rem.

indulsi, indulgésti, ecc.; participio pass. indulto; aus. avere), lett. Cedere per inclinazione naturale o

momentanea disposizione d’animo: i. ad atteggiamenti vittimistici / Mostrarsi accondiscendente: i.

alle richieste di qlc.

indulto

s. m.

Concessione

di una

suprema

autorita, consistente nella remissione totale o parziale della pena o nell’esenzione da un obbligo. induménto s. m. Elemento del vestiario.

induriménto

s. m.

L’acquisto

di una

stabile

consistenza o rigidita.

indurire v. tr. e intr. (indurisco, indurisci, ecc.).

1. tr. Conferire consistenza o rigidita: Ja siccita ha indurito il terreno / fig. Rendere insensibile. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (indurirsi). Diventar duro; fig., assumere un atteggiamento di spietata indifferenza.

indurre

v. tr. (coniugato come

addurre).

1.

Determinare ad una scelta di comportamento o atteggiamento: i. in tentazione, in errore; niente potra

indurlo ad accettare / rifl. (indursi). Decidersi, risolversi: alla fine si indusse a parlare. 2. Suscitare, produrre: i. sonno, tristezza.

3. In filos., argomen-

tare Pet induzione / In fis., provocare un fenomeno d’induzione. industre agg., /ett. Industrioso.

industria

s. f.

1. Intelligente ed ingegnosa

Operosita sistematica: /’i. dell’uomo supera gli ostacoli della natura; la proverbiale i. delle formiche /

Abilita, destrezza talvolta priva di scrupoli, rivolta al raggiungimento di particolari fini: adoperarsi con ogni i. per il conseguimento di una posizione vantaggiosa; cavaliere d’i., avventuriero.

2. L’attivita

umana diretta alla produzione di beni e di servizi; part., ente o impresa definita da particolari requisiti tecnici e organizzativi e fornita & una notevole importanza di natura economica e commerciale. industriale agg. e s. m. 1. agg. Pertinente all’industria nel sign. economico: scuola, azienda i.; centro i.; chimica i., applicata all’industria; cittd, re-

gione i., caratterizzate dalla presenza di molteindustrie / Corrente i., corrente elettrica per forza motrice o per riscaldamento, 2. s. m. Imprenditore delVindustria, proprietario di un’industria.

industrialismo

s.

m.

L’aspetto

dall’economia di un paese quando

presentato

il settore indu-

striale predomini su quello agricolo.

industrializzare v. tr. Corredare di industrie: i.

una zona / Trasformare l’economia di un paese se-

costante ed ingegnosa: un popolo i. induttanza s. f. In un circuito elettrico, il rapporto tra il flusso di induzione magnetica prodotto dalla corrente che lo percorre e|l’intensita della corrente stessa. induttivo agg. 1. Di procedimento logico che consente di risalire dal particolare al generale. 2. In fis., relativo all’induzione.

induttore s. m. Apparecchio (0 parte di macchina

elettrica) destinato a generare forza elettromotrice

per induzione elettromagnetica.

induzione

s.

f.

1.

Procedimento

logico

(contrapposto alla deduzione) per cui dalla constatazione di fatti particolari si sale ad affermazioni o formulazioni generali.

2. In fis., fenomeno per cui

un corpo, per la vicinanza ad un altro, suscita o modifica determinate proprieta di questo, come la elettrizzazione (i. elettrostatica), 1a magnetizzazione (i. magnetica), la presenza di una forza elettromotrice G elettromagnetica).

inebetire v. tr. e intr. (inebetisco, inebetisci, ecc.). 1. tr. Rendere ebete. 2. intr. (aus. essere). Diventare ebete, istupidire.

inebetito

agg.

Istupidito

capacita di reazione.

/ Inerte,

privo

inebriaménto s. m. Piacevole stordimento. inebriante agg. Capace di infondere un piacevole

oblio o una fervida esaltazione.

inebriare (meno com. inebbriare) v. tr. (inébrio,

ecc.). 1. fig. Attrarre in una sfera di piacevole oblio

o di fervida esaltazione / medio intr. (inebriarsi).

Abbandonarsi ad un senso di completo e incontenibile godimento: inebriarsi di gioia, d’amore. 2. propr. Ubriacare; medio intr., ubriacarsi.

inédia

s. f.

1. Estenuazione

dell’organismo,

dovuta a totale e prolungata mancanza di alimenti. 2. pop. Senso intollerabile di noia, di tedio.

inedificabile agg. Di terreno sul quale non é

consentita la costruzione di edifici.

inedificabilita s. f. Esclusione della possibilita di

costruire edifici in una determinata area.

inédito agg. Mai diffuso mediante stampa o altri

mezzi di divulgazione; part., di scritti che vengano pubblicati per la prima volta / fig. Non ancora reso di dominio pubblico: una storiella i. ineducato agg. Mancante di tatto o di riguardo.

ineffabile

agg.

Attribuibile

a un

ambito

ineffabilita s. f. Privilegiata unicita / Qualita o

condizione di quanto risulta indefinibile a parole. inefficace age.Privo di qls. efficacia.

inefficacia s. f. Mancanza di efficacia. inefficieénte agg. Mancante di qls. concreta

ssibilita di rendimento: un esercito i. / Inutilizzaile: rendere i. un’arma. >

inefficiénza

s.

f.

Assoluta

mancanza

dell’economia di un paese da agricola a industriale: li. del Mezzogiorno; anche, il potenziamento delPindustria: gli incentivi per Vi. _ industriarsi v. medio intr. (m’industrio, ce 1. Mettere a profitto tutta la propria capacita e abilita

confronto:

per raggiungere uno scopo. 2. Darsi da fare, ricorrendo a mezzi anche non lodevoli, per procurarsi

quantoé necessario per vivere. ‘industriéso agg. Caratterizzato da un’operosita

di

privilegiata unicita: grazia, gioia i.; la i. bonta di Dio / propr. Che non si puo definire a parole.

rendimento o di possibilita di utilizzazione.

s. f. La trasformazione

:

ineccepibile agg. Nei confronti del quale non é possibile critica o riserva alcuna.

condo i criteri della produzione di massa.

industrializzaziéne

di

di

ineguagliabile agg. Che non ha uguali, senza una bellezza, una bravura i.

ineguaglianza

s. f. Discontinuita o disparita,

spec. rilevabile nell’aspetto o nel comportamento / — concr. Elemento 0 motivo che altera l’uniformita di una configurazione.

ineguale

agg.

Mancante

di

uniformita, di

regolarita: tessuto i.; stile i.; terreno i., accidentato. inelegante agg. Che offende le esigenze del gusto e della correttezza.

SOTy

564

ineleganza

ineleganza s. f. Mancanza di gusto, di sensibilita,

orientamento pratico: peccare di i.

ineleggibile agg. Mancante dei requisiti necessari

inespérto agg. Privo di esperienza, orientamento pratico: una giovinetta i.

ineleggibilita s. f. Condizione di chi non ha i

non poter mai essere completamente espiati.

di correttezza.

per presentareo sostenere la propria candidatura.

pawn necessari per essere validamente eletto a un

ufficio o ad una carica.

ineluttabile

agg.,

Jett. Condizionato

tragica e fatale necessita.

da una

ineluttabilita s. f., /ett. Tragica o fatale necessita. inenarrabile agg. Di fatto i cui particolari

;

di

inespiabile agg. Di colpa o delitto cosi grave da

inespiato agg. Di reato o delitto che sia sfuggito ad una giusta punizione.

inesplicabile

agg. Escluso dalla possibilita di

comprensione: fenomeni i.; che suscita disorienta-

mento o perplessita: un comportamento i.

inesplicato agg. Tuttora avvolto nel mistero. inesplorabile agg. Escluso dalla possibilita di

esorbitano dalle comuni possibilita di narrazione o di partecipazione: dopo i. peripezie; strazio i.

venire esplorato (anche fig.).

equivoco o riserva.

inesplorato agg. Tuttora sconosciuto per la mancanza di dati direttamente raccolti: regioni i.

inequivocabile

agg.

Tale

da escludere

ls.

inerénte agg. Connesso, relativo: obblighi i. a un ufficio; questioni i. a un problema.

inerenza s. f. Stretta od assoluta connessione. inérme agg. Senz’armi: un soldato i. / Privo di qls. possibilita di difesa: popolazioni i.; fig.: essere i. contro (0 di fronte al) le tentazioni.

inerpicarsi v. medio intr. (m’inérpico, t’inérpichi,

ecc.), Affrontare un percorso ripido facendo uso delle mani e dei piedi. imérte agg. 1. Estraneo per necessita o per Pigrizia a yls. partecipazione attiva o impegnata: se ne stava i. a guardare la scena / Immobile. privo di

movimento o di vita: il braccio glipendeva i.; fissava, inebetito, quelle membra i.; fig.: capitale i., inattivo.

2. In chim., di elemento o composto che non

presenta reattivita.

inérzia s. f.

1. Condizione

di immobilita o

inattivita (esser condannato dalla malattia all’i.) o di sconcertante abbandono fisico e spirituale (vivere nell7., abbandonarsi all’i.). 2. In fis., la tendenza di un corpo a non modificare il suo stato di quiete o di moto; fig.: andare avanti per forza d’i., per abitudine, con il solito tran tran. imerziale agg. Dell’inerzia nel sign. fisico. inesattézza s. f. Mancanza di esattezza o ' precisione; coner., lieve errore, espressione, dato, calcolo inesatto. A imesatto’ agg. Privo della dovuta esattezza, precisione, corrispondenza con la realta: informa- zione, citazione i.; é i. cid che tu dici.

inesauribile agg. Non soggetto a esaurirsi. lett.

Capace

di

resistere

o

sussistere per sempre. imescare v. tr. (inésco, inéschi, ecc.). Fornire Y’amo di esca; vedi anche INNESCARE.

ineseguibile agg. Che non presenta i requisiti

- necessari all’attuazione pratica: progetto i.

ineseguito agg. Non eseguito: ordine i. inesigibile agg. Di credito del quale non possibile la riscossione.

inespressivo

agg.

Che

non

suscita

alcuna

reazione emotiva: volto, ritratto i. inesprésso agg. Confinato nell’intimo dell’animo: sentimento i.

inesprimibile agg. Che esclude ogni possibilita di

comunicazione o descrizione mediante parole.

inespugnabile agg. Che non si pud espugnare, perche protetto da difese di sicura efficacia: fortezZa, posizione i.

inespugnabilita

s. f. Perenne

resistere o di difendersi. inespugnato agg. Immune

asservimento. inestensibile agg. Mancante

estendersi.

possibilita

di

da conquista o da della proprieta di

inestensibilita s. f. Mancanza della proprieta di

estendersi.

inestimabile agg. Contrassegnato da una singolare eccezionalita, convenienza, opportunita: pregi, vantaggi

i.

inestinguibile agg. Che non si puo estinguere. inestinto agg., /ett. Non spento / Alimentato da effetti duraturi. inestirpabile agg., Jett. Che esclude ogni possibilita di essere eliminato: male, vizio i.

inestricabile agg. Che non si puo districare: un

nodo i.; che presenta uno sconcertante groviglio: un dedalo i, di viuzze. |

in modo sia pure approssimativo i propri compiti.

inesaudito agg. Non esaudito. agg.,

agg. Di ordigno bellico nel quale non

_ inettitudine s. f. Assoluta incapacita di svolgere

-inesatto? agg., non com. Non ancora riscosso. inesaudibile agg. Che non puo essere esaudito. inesausto

inesploso

si sia verificata l’esplosione.

sia

inesigibilita s. f. Impossibilita di essere riscosso.

inétto agg. 1. Incapace di svolgere in modo sia pure approssimativo 1 propri compiti. 2. Prole i. (contrapposto a precoce), i piccoli degli uccelli uando, appena sgusciati dall’uovo, sono incapaci i nutrirsi da soli. : inevaso agg. Di pratica cui non s’é dato corso.

inevitabile agg. Di cui non é possibile in alcun

modo impedire l’avverarsi o il verificarsi. in extremis loc. lat., usata in it. come Joc. avy. In punto di morte / fig. All’ultimo momento: una risposta data in extremis.

nella

inézia s. f. Cosa di poco o nessun conto. infagottare v. tr. Caf Otto, ecc.). Involgere in

inesisteénza s. f. Mancanza di realta o validita

modo provvisorio e frettoloso / fig. (pitl com.). Vestire (rifl. infagottarsi, vestirsi) in modo goffo e sgraziato o con indumenti pesanti.

imesisténte

agg.

Che non

realta: pericoli, ricchezze i.

effettiva; insussistenza.

inmesorabile

agg.

ha

riscontro

Contrassegnato

da

rigida

imparzialita (giudice, critico i.), inflessibilita Gen. detta i.), inevitabile fatalita (/’i. trascorrere del tempo); morbo i., mortale, incurabile.

_inesorabilita s. f. Inflessibilita crudele o fatalita

inevitabile. inesperiénza s. f. Mancanza

di esperienza, di

infallibile agg. Esente da errori di valutazione o

di comportamento: Dio solo é i. / Dotato di una straordinaria precisione: occhio, mira i. / Sicuro, esatto, certo: uno strumento, un rimedio i..

infallibilita s. f. Impossibilita di cadere in errore

(Vi. di Dio) o di rivelarsi inesatto o non abbastanza

sicuro (Ii. di un metodo, di un rimedio) / I. della

565 Chiesa, del papa, la prerogativa concessa da Cristo

_ alla Chiesa nella persona

diPietro e dei suoi succes-

' sori, di essere la custode fedele della verita rivelata.

infamante agg. Che procura infamia. infamare v. tr. Compromettere irrimediabilmente

con accuse o calunnie l’onore e la rispettabilita al-

‘ trui / rifl. (infamarsi). Coprirsi d’infamia. infamatorio agg. Diretto ad infamare. infame agg. 1. Macchiato d’infamia: un uomo i.; anche s. m., spec. come ingiuria: sei un i.! 2. Che denota una perversa volonta di nuocere: una i. calunnia. 3. Orribile: un film i.; tempo i.

infamia

s. f.

1. Quanto

é sentito

come

' atrocemente indegno della dignita umana sul piano individuale o sociale: macchiarsi d’i.; commettere un’i. / Marchio d’i., bollo che anticamente veniva | impresso a fuoco sul corpo dei condannati; fig.: seguare. bollare con il marchio d’i., additare al pub-

lico disprezzo.

2. fam. Negazione od offesa del

| gusto: questo saree é un’i.; senza i. e senza lode,

di una squallida mediocrita.

_ infamita s. f., pop. Infamia: é stata un’i.! __infangare v. tr. (infango, infanghi,

ecc.).

' Imbrattare di fango / fig. Avvilire o disonorare irri_ mediabilmente.

infanta s. f. Titolo attribuito, nelle monarchie

spagnola e portoghese, alle figlie cadette del re ed anche alla moglie dell’infante.

infante! s. m. e f. e agg., /ett. Bambino o bambina

in tenerissima eta / Come agg., che € appena entrato nella vita (un bambino i.) o si trova nella fase iniziale di uno sviluppo (una scienza ancora i.). infante? s. m. Titolo dei principi del sangue nelle -monarchie spagnola e portoghese.

infanticida s. m. e f. (pl. m. -i). Reo d’infanticidio.

infanticidio

neonato.

infantiglidle

s. m.

L’uccisione

(0 fantiglidle)

volontaria

del

s. f. pl. Nome

popolare dell’eclampsia infantile. antile agg. 1. Dell’infanzia,

proprio dell’infanzia. 2. Che denota una sconcertante immaturita: discorso, comportamento i.

infantilismo s. m.

1. Permanenza patologica

nell’adulto di caratteri somatici, sessuali, e talvolta

psichici, dell’eta prepubere. 2. Carattere infantile, scarsa maturita intellettuale: /’i. di certi atteggiamenti, di certi discorsi.

nfantilita s. f. Sconcertante ingenuita.

infanzia s. f. 1. La prima eta dell’essere umano, compresa fra la nascita e l’uso completo della parola,

genrl. estesa fin a comprendere la fanciullezza:

alee dell’i.; letteratura per l’i, 2. fig. Fase ini-

inferi6re

rito a male non grave ma persistente // medio intr. (infastidirsi). Cedere ad una sorda irritazione.

infaticabile agg. Che non stanchezza: un lavoratore i.

da mai

segni di

infatti cong. ‘In realta’, ‘invero’: congiunzione

coordinante che conferma una affermazione precedente (non Iho trovato, i. era uscito prima) con valore parallelo alle congiunzioni subordinanti causali (non l'ho trovato perché era uscito prima).

infatiiare

v. tr. pane,

ecc.). Assoggettare

(medio intr., cedere) ad una entusiastica partecipazione, carica di emotivita: é stato infatuato dagli amici; infatuarsi del calcio, di una donna.

infatuazione

s.

Passione _ intensa

superficiale, genrl. di breve durata.

ma

infausto agg. Sentito in stretto rapporto con fatti

o eventi dolorosi o luttuosi: che esclude ogni possibilita

giorno i.; prognosi i., di sopravvivenza.

infecondita s. f. Incapacita di concepire / genre.

Improduttivita fisica o intellettuale. infecondo agg. Contrassegnato da sterilita o improduttivita: donna, mucca i.; terre i.; fig.: un ingegno i.; discussione i. infedéle agg. 1. Colpevole di un comportamento contrario ad un impegno di fedelta precedentemente assunto: marito, alleato, servo i.; quella donna gli Ju i. 2. fig. Che presenta considerevoli alterazioni rispetto alla realta o all’originale: un resoconto i.; copia, registrazione i. 3. s. m.e f. Chi professa una religione diversa dalla propria; riferito spec. a coloro che non seguono la religione cristiana, e per i musulmani a chi non crede in Allah.

infedelta s. f. 1. Il venir meno a un obbligo di

fedelta; coner.: povera donna, quante i. deve subire! 2. Mancata conformita al vero o all’originale: /’i. di un resoconto, di un ritratto.

infelice agg.

1. Dominato da uno o pit motivi di

dolorosa avversita o contrarieta: un uomo, una donna i.; madre, padre i.; una vita, una giovinezza i. / Sofferente di una grave imperfezione o deformita fisica: la caduta I’ha reso i. per tutta la vita; menomato nelle facolta intellettuali: é un povero i. 2. Che costituisce motivo di delusione o insoddisfazione: un’impresa i. / Mancante di funzionalita o di

piles

un ambiente, una frase i. / Contrario

alle esigenze di una convivenza o permanenza accettabile: un carattere i., un clima i.

infelicita

s. f. Sofferenza

motivata

da gravi

avversita o contrarieta / Mancanza di opportunita, funzionalita, adattabilita.

infeltriménto s. m. Compattezza simile a quella

del feltro acquisita da un tessuto.

ziale di svolgimento di un fatto: /’i. di una scienza.

infeltrire v. tr. e intr. (infeltrisco, infeltrisci, ecc.).

Farcire, imbottire con un ripieno: i. il pollo / fig.

di lana sottoposti a follatura o ad una irrazionale lavatura. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (infeltrirsi). Perdere morbidezza ed elasticita (di indumenti di lana per lavatura male eseguita).

mfarcire

v.

tr.

(infarcisco,

Riempire di elementi apes

infarinare

v. tr. Cospargere

infarcisci,

di farina;

ecc.).

rifl.

(infarinarsi), sporcarsi di fstina: fig.: infarinarsi il _viso, incipriarsi abbondantemente // piu com. Passare nella farina come preparazione alla frittura.

infarinatura s. f. Applicazione di un leggero strato superficiale di farina / fig. Limitato possesso

1. Rendere compatto come feltro, riferito a tessuti

inferénza s. f. Deduzione intesa a provare o

sottolineare una conseguenza logica.

inferiére agg. 1. Che si trova in una posizione sottostante (opposto a ra brats la parte i. della di cognizioni, ri lo piu generiche e superficiali, in- pagina; l’appartamento del piano i.; corso i. di un torno a una iscipling: avere solo un’i. di latino. fiume, quello piu vicino alla foce; regione i. di un infarto s. m. Lesione di un organo, seguita da paese, quella meridionale / Minore per quantita, nunecrosi dei tessuti, dovuta ad interruzione della cir- mero, grandezza nei confronti di un punto di rifericolazione locale del sangue, in genere per trombosi mento: una statura i. alla normale. 2. fig. Condiod embolia: i. cardiaco. zionato da un limite assoluto o relativo di qualita o

infastidire v. tr. (infastidisco, infastidisci, ecc.).

- Recare fastidio, irritare / Procurare sofferenza, rife-

|

di grado (dare un rendimento i. al previsto, gli uffi-

ciali i.) oppure di capacita (essere i. a un compito) //

:

interiorita

a

Sar

Come s. m., dipendente, subalterno (quasi esclusivamente al pl.): saper trattare coi propri i.

inferiorita s. f. Limitazione di valore qualitativo o

quantitativo: /’i. di un prodotto; sospendere un in-

contro per ogy

ar i; i. di forze.

inferire v. tr. (inferisco, inferisci, ecc.; pass. rem.

infersi, inferisti, ecc. nel sign. 1; inferti, ecc., nei

sign. 2 e 3; participio pass. inférto nel sign. 1, inferito negli altri). 1. Vibrare con forza: i. una pugnalata; cagionare danni gravi, talvolta irrimediabil: /’a/luvione ha inferto un grave colpo all’economia della regione. 2, Dedurre come conseguenza: i. per via d'argomentazione. 3. In marina: i. le vele, applicarle al pennone o all’antenna mediante i matafioni. inferitura s. f. L’operazione d’inferire le vele. infermare v. intr. e tr. (inférmo, ecc.), Jett. 1. intr. (aus. essere) e medio intr. (infermarsi). Cadere ammalato (di solito in modo grave o cronico). 2. tr.

(non com.). Danneggiare nella salute del corpo o anche dello spirito.

infermeria s. f. I locali di un edificio in cui ha

sede una collettivita, destinati a ospitare tempora-

neamente i malati. infermiére s. m. (f. -a). Persona specializzata nell’assistenza dei malati. infermieristico agg. (pl. m. -ci). Concernente gli infermieri e la loro attivita /Come s. f.: /’infermieristica, il complesso delle cognizioni professionalmente necessarie all’infermiere.

infermita s. f. Malattia grave o cronica, spec. in

quanto costringe all’immobilita l’individuo che ne é colpito o lo rende totalmente o parzialmente inabile alle normali attivita; i. mentale, condizione morbo-

sa di natura psichica / genre. Malattia. inférmo agg. Colpito da una malattia grave o cronica, tale da imporre una totale o parziale inattivita; come s. m. e f., persona inferma. infernale agg.

1. Dell’inferno, come luogo della

paren inflitta dalla giustizia divina.

2. fig. Dia-

lico, degno degli spiriti infernali: astuzia, malizia i.; arti i.; ordigni i., terribilmente distruttivi / Terri-

bile, angoscioso: i/ malato ha passato una notte i.; spaventoso: tempo, stagione i.; frenetico, concitato: ritmo, musica

inférno s. m.

i. // Pietra i., il nitrato d’argento.

1. Il luogo della pena eterna inflitta

_ dalla giustizia divina, secondo la concezione religiosa cristiana (contrapposto a paradiso) / non com. L’oltretomba della mitologia classica e di altre con-

cezioni religiose. 2. fig. Simbolo di tormenti inaudi-

ti, di perversione morale, di scatenata violenza o an-

e

Incitare ad una calorosa partecipazione o adesione — / medio intr. (infervorarsi). Cedere ad una parteci- | pazione emotiva non facilmente controllabile.

infestaménto s. m. Diffusa presenza in un luogo

di fattori nocivi alla produttivita o alla sicurezza. infestante agg. Che provoca infestazione: erba i.

infestare v. tr. (infésto, ecc.). Compromettere la roduttivita o la sicurezza di una zona o di un amjente con un’azione o una presenza continua: il terreno é infestato dalle erbacce; la casa era infestata dalle piattole; i pirati infestavano i mari.

infestazione s. f. Allarmante diffusione di fattori

nocivi; part., parassitismo ad opera d’insetti.

infésto agg. Nocivo, dannoso: clima i. infettare v. tr. (infétto, ecc.). 1. Provocare

un’infezione; estens., contagiare, inquinare / medio 2.

intr. (infettarsi). Subire un’infezione; inquinarsi. fig. Corromperé moralmente.

infettivo agg. Che provoca infezione: agente i. / Derivante da infezione; malattia i., causata da infezione e che a sua volta puo trasmettersi ad altri.

infétto agg. Che presenta un processo infettivo:

piaga i. / Contaminato da agenti infettivi e quindi capace di trasmettere a sua volta infezione: acque i.

// fig. Che rappresenta una costante minaccia per Pintegrita e la sicurezza.

infeudare v. tr. (inféudo, ecc.). Sottoporre ai vincoli e alle prerogative determinati dall’investitura o dal vassallaggio feudale; rifl. (infeudarsi), assoggettarsi agli obblighi di un rapporto feudale // fig. Imporre @ifl., accettare supinamente) un rapporto di stretta dipendenza morale o economica. infezione s. f. Penetrazione di germi patogeni nell’organismo.

infiacchiménto s. m. Indebolimento dell’efficacia

operativa.

infiacchire v. tr. e intr, (infiacchisco, infiacchisci,

ecc.). 1. Provocare un indebolimento piu o meno sensibile della forza o del vigore consueto. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (infiacchirsi). Perdere di vitalita, di vigore, di efficacia.

infialare v. tr. Confezionare in fiale.

infiammabile agg. Facilmente soggetto a prender

fuoco: sostanze i. 7fig. Pronto a cedere a reazioni impulsive, suscettibile.

infiammabilita s. f. La capacita di prender fuoco

che, con senso attenuato, di stordimento o ottundimento dei sensi: pene d’i.; le forze dell’i.; l’i. della

con facilita.

tempesta; un baccano d’i.; un buio d’i.; fam.: man-

combustione rapida; medio intr. (infiammarsi), bru-

dare, andare all’.., in imprecazioni che sottolineano profonda irritazione o insofferenza (ma va’ all’i.!). 3. Locale sottostante al frantoio per olive, nel quale ‘si raccolgono le acque di lavaggio, dalle quali si ricava un olio (olio di.) usato in saponeria. fero agg., /ett. 1. Inferiore; situato in basso 0 a _ notevole profondita. 2. Infernale: gli dei i.; come s. _m. pl.: gli Inferi, gli esseri dell’oltretomba, e l’oltre_ tomba stesso, secondo la mitologia romana. - imferocire v. tr. o intr. (inferocisco, inferocisci, ecc.). 1. tr. (non com.). Rendere crudele. 2. medio intr. (inferocirsi), Cedere ad un pericoloso accesso di collera // intr. (aus. avere). Infierire: i. su qlc.

_

inférto agg. Vibrato, inflitto con forza.

infervoraménto s. m. Appassionato incitamento; — entusiastica partecipazione emotiva. infervorare v. tr. (infervoro 0 inférvoro, ecc.).

inferriata s. f. Grata di ferro usata a scopo di

protezione di finestre. _infertilire

v. tr. (infertilisco,

infertilisci,

ecc.).

Arricchire un terreno cospargendolo di fertilizzanti.

infiammare v. tr.

1. Provocare accensione 0 |

ciare producendo una fiamma notevole // fig. Condurre (medio intr., cedere) a un improvviso e travolente stato d’animo di esaltazione o di passione: i. le turbe alla riscossa; infiammarsi di amore. 2. In med., produrre (medio intr., subire) un processo infiammatorio. infiammatorio agg. Che é accompagnato o causato da infiammazione (solo in senso medico). — infiammazione s. f. Stato morboso di una parte del corpo, dovuto alla reazione dell’organismo con- — tro gli stimoli nocivi, biologici fisici o chimici, e caratterizzato da congestione, edema, dolore e altera- | zione della funzionalita dell’organo colpito. Z

infiascare v. tr. Travasare o confezionare vinoo ©

altri liquidi in fiaschi.

inficiare v. tr. (inficio, ecc.). Dichiarare nullo falso: i. un contratto, una testimonianza, “J ie

ia

Catia :

o— wey =

Ao



3

ee

te.

¥

*

x

567 ‘

infido agg. (errata la pronuncia infido). Che - infingersi vy. medio intr. (coniugato come fingere), determina 0 giustifica sospetti. lett. Simulare maliziosamente. infierire v. intr. (infierisco, infierisci, ecc.; aus. infingiménto s. m., /eft. Simulazione, finzione. avere). Insistere in un comportamento crudele o iminfinita s. f. Estensione illimitata; fig., quantita placabile: i. sui vinti; iperb.: i. su un candidato agli incredibile. esami / Manifestarsi con violenza: /a peste infieriva infinitaménte avv. Oltre ogni possibile punto di ormai da piti mesi. riferimento; immensamente. infiggere v. tr. (coniugato come /iggere, infinitesimale agg. 1. In mat., di procedimento participio pass. infisso). Far penetrare con forza / nel quale avvenga un passaggio al limite. 2. Quan-

medio intr. (infiggersi). Conficcarsi saldamente; fig.: quelle parole gli s’infissero nella mente.

titativamente trascurabile.

allungato all’interno di uno spazio circoscritto pre-

piccolo / Come s. m., parte del tutto esigua e tra-

infilare v. tr.

1. Introdurre un corpo sottile e

cedentemente configurato secondo criteri di funzio-

nalita: i. una gugliata di filo nell’ago (pitcom.: i. Vago); i. la chiave nella toppa; i. le perle / Trapassare con un oggetto appuntito (i. gli uccelli nello spiedo) o trafiggere con un’arma da punta (i. /’avversario con la spada) / Calzare, indossare: infilar-

si le scarpe, la giacca / rifi. (infilarsi). Introdursi; spesso con un’idea di prontezza o di abilita, talvolta astuta e sconcertante: injilarsi tra la folla; é riuscito ad infilarsi nella commissione. 2. Investire nel senso della lunghezza: le onde infilavano la nave; colpire d’infilata: /e mitragliatrici infilavano la trincea // fig. Individuare, azzeccare: i. la risposta giusta; ottenere, fare o dire in serie: i. una serie di vit-

torie, di errori, di stupidaggini. infilata s. f. Serie dicose disposte luna dietro all’altra: un’i. di tordi; d’infilata, nel senso della lunghezza o della maggiore estensione: battere d’i. lo schieramento nemico.

infiltraménto s. m. Infiltrazione.

infiltrarsi v. medio intr. Passare, mediante una lenta e continua penetrazione, attraverso un mezzo permeabile o una parete incapace di assicurare una perfetta tenuta / fig. Penetrare, inserirsi furtivamente o subdolamente.

infiltrazione s. f. 1. Passaggio lento e continuo,

consentito dalla permeabilita o dalla scarsa capacita di tenuta / fig. Penetrazione furtiva o subdola. 2. In med., accumulo patologico di materiali (sangue, orine, ecc.) in un tessuto o in una cellula.

infilzare v. tr. 1. Collocare in serie mediante un

infinitésimo agg. e s. m.

1. In mat., di funzione

che ammette per limite lo zero.

2. Incredibilmente

scurabile.

infinitivo

agg.

Fondato

sull’impiego

sintattico

dell’infinito: proposizione i.

infinito

agg.

1. Esente da limiti di quantita,

estensione, durata: lo spazio, il tempo i.; la serie dei

numeri é i. / Straordinariamente grande o immen-

so: li. deserto. 2. Come s. m., estensione illimitata nello spazio o nel tempo; all’infinito, a proposito di fatti o situazioni che si ripetono o si prolungano in modo

impossibile

/ Nella tecnica

fotografica, di-

stanza notevolmente maggiore rispetto a quella focale. 3. In gramm., delle forme del verbo prive della distinzione della persona; tali tutte le forme nominali del verbo; come s. m., forma verbale che esprime l’azione in se stessa, determinando il tempo e la diatesi ma non il numero e la persona.

infino prep. e avv., lett. Lo stesso che fino’.

infinocchiare v. tr. (infindcchio, ecc.), fam. Raggirare, ingannare, abbindolare. infiocchettare v. tr. (infiocchétto, ecc.). Adornare con fiocchi, fiocchetti o altri fronzoli.

infiochire v. tr. e intr. (infiochisco, infiochisci,

ecc.; aus. essere). Provocare (intr., subire) un improvviso abbassamento di voce.

infiorare v. tr. nes ecc.). 1. Abbellire con fiori, cospargere di fiori / estens. Ornare per lo pit con elementi superflui o eccessivamente ricercati: i. un discorso di citazioni.

infiorata s. f. Grande addobbo di fiori disposti

secondo motivi ornamentali: /’i. di Genzano.

infiorescénza s. f. Aggruppamento di rami che

elemento filiforme o allungato ed appuntito di collegamento: i. le perle; i. i tordi nello spiedo / fig. Far si che piu cose si succedano o si ripetano incalzandosi in modo sconcertante: ha infilzato una bugia dopo l’altra. 2. he eal con un’arma da punta: lo infilzo con la spada.

Btls fiori, disposto su un asse primario con assi aterali.

tordi / fig. Successione fastidiosa o sconcertante: un’i. di disgrazie, di spropositi. infilzato agg. Trapassato da un_ elemento appuntito; fig.: Madonnina i., di chi si dimostra compunto e remissivo solo in apparenza.

to giuridico.

infilzata s. f. Serie di elementi infiltrati: un’i. di

infimo agg., Jett. Privo di qls.

pregio sul piano

qualitativo o dal punto di vista sociale: merce i.; l’i. plebe / Situato all’estremita inferiore o alla massima profondita.

infine avv. ‘Alla fine’: prego, offri, i. ottenne /

‘Insomma, finalmente’: é ora i. che tu ti decida.

infingardaggine

ss.

f.

Comportamento

o

atteggiamento vergognosamente inerte Oo passivo.

in! ieeeire v. tr. (infingardisco, infingardisci,

ecc.),

Rendere inerté o passivo / intr. (aus. essere) e

medio intr. (infingardirsi), pitt com. Abbandonarsi a _un’avvilente e colpevole inerzia o passivita. rdo agg. Schiavo di un’avvilente e colpevole inerzia o passivita.

4%

inflativo

infiorettare

v. tr. (infiorétto, ecc.). Ornare di

abbellimenti musicali o di eleganze stilistiche (per lo piu superflue o banali).

infirmare

v. tr. Privare

di qls. efficacia

o |

possibilita di convalida: i. una testimonianza, un at-

infischiarsi v. medio intr. (m’infischio, ecc.), fam.

Ostentare un’irrispettosa indifferenza; spesso in frasi che sottolineano risentimento 0 arroganza: me ne infischio delle sue raccomandazioni!

infisso s. m.

1. Opera di finitura di un edificio, —

destinata alla chiusura dei vani di porte e finestre. 2. Elemento morfologico che, a differenza dei prefissi (messi prima) e dei suffissi (messi dopo), viene introdotto all’interno di una radice o di una parola.

infistolire v. intr. (infistolisco, infistolisci, ecc.;

aus. essere). Dar luogo a fistole; anche medio intr.

(infistolirsi): Ja piaga si é infistolita. infittire v. tr. e intr. (infittisco, infittisci, ecc.). 1. tr. Rendere fitto o piu fitto: i. iposti di blocco, 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (infittirsi). Diventare piu fitto: /a nebbia (si) infittisce. inflativo (errato, anche se com. usato inflattivo) agg. Inflazionistico. i

$6600

inflazionare

inflazionare v. tr. (inflazidno, ecc.). Portare ad

uno stato di inflazione

/Aumentare esageratamen-

te: i. gli organici di un ente.

inflazibne

s.

f. L’aumento

dei

mezzi

di

pagamento, che, in quanto non richiesto dal mercato, porta alla diminuzione del potere d’acquisto della moneta / fig. Quantita tale da compromettere o annullare qls. pregio qualitativo: una i. di settimanali illustrati.

inflazionismo s. m. Tendenza a promuovere 0 a

non contenere un’inflazione.

inflazionistico

agg.

(pl.

m.

-ci).

Relativo

all’inflazione; che determina inflazione.

inflessibile agg. Improntato a rigore morale o a

rigorismo ideologico o giuridico / raro. Che non si

piega, rigido. inflessibilita s. f. Severita estrema, che non lascia posto a concessioni 0 a indulgenza. inflessione s. f. 1. Piegatura, curvatura. 2. Modulazione caratteristica del tono o dell’accento.

infléttere

v.

tr.

(coniugato

come

(/léttere).

Conferire determinati aspetti di tono o di accento: i. la voce. infliggere v. tr. (coniugato come affiggere). Far

Je.

Pg

YR

infondato agg. Privo difondamento,

inféndere v. tr. (coniugato come

Tenere a bagno.

fondere).

tra le gambe montando a cavalcioni: inforco la bicicletta e fuggi; estens.: i. gli occhiali, metterseli sul naso. 2. propr. Prendere con la forca: i. il fieno.

inforcatura s. f. Biforcazione;

part., la zona del

corpo umano dove s’innestano gli arti inferiori. informale agg. 1. Arte i., corrente dell’astrattismo, volta ad esaltare, con intenti e atteggiamenti

spesso polemici, l’importanza della casualita nella formazione dell’opera d’arte. 2. Non ufficiale: colloquio, incontro i. informare v. tr. (informo, ecc.). 1. Fornire di notizie ritenute utili o funzionali: i. sull’orario dei treni / medio intr. (informarsi). Assumere dati o informazioni: informarsi sugli ultimi sviluppi della situazione. 2. Modellare nel modo voluto e conveniente / fig. Fornire di un indirizzo o di un’impronta durevole in relazione ad un determinato modello: i.

l’animo dei giovani a criteri di rettitudine // medio

intr. Conformarsi, basarsi.

proprio prestigio o la propria autorita in un certo ambito.

formazione, e degli strumenti di cui si serve.

intervenire sulla determinazione di un fatto: /’i. della luna sulle maree; non ho alcuna i. sulle sue deci-

funzionali. zione fisica informato funzionale

infliénza

s.

f.

1. Possibilita

effettiva

di

sioni // Zona, sfera d’i., il territorio su cui uno stato

esercita un controllo politico ed economico pur non avendone la sovranita. 2. Malattia infettiva contagiosa delle vie respiratorie, endemica ed epidemica, di origine virale, a carattere acuto.

influenzabile

_altrui o di

agg. Incline a subire ’influenza

particolari circostanze.

infliienzale agg. Che rientra nel quadro clinico

dell’influenza:

febbre i.

influenzamento s. m. Condizionamento dell’altrui modo di comportarsi o di pensare. infllienzare v. tr. (influénzo, ecc.). 1. _ Condizionare col proprio consiglio o con la propria -condotta un comportamento o un atteggiamento; lasciarsi i., subire passivamente |’influenza altrui o

di particolari circostanze. 2. medio intr. (influenzarsi), Ammalarsi d’influenza.

inflienzato agg. Ammalato di influenza. infliiire v. intr. (influisco, influisci, ecc.; aus.

avere). Esercitare un’azione pit o meno diretta e de-

terminante: il clima influisce sulle abitudini / Riferi-

to a persone, condizionarne il comportamento con _ il proprio prestigio o la propria autorita. influsso s. m. Azione, che interviene a determinare o a modificare la sostanza di un fatto o di un fenomeno:

esercitare,

subire un i.

infocare (0 infuocare) v. tr. (infudco o infoco,

ecc.; fuor d’accento, nieglio -o- che -uo-). 1. Arroventare; medio intr. (infocarsi), diventare rovente _ (fig., accendersi d’ira, di passione; infervorarsi).

infognarsi

y. medio

intr.- (m’infogno,

ecc.).

Rimanere imprigionato in una situazione difficile e otek o moralmente avvilente. infoiato agg., In preda ad eccitazione sessuale.

infoltire v. intr. e tr. (infoltisco, infoltisci, ecc.). 1. _ intr. (aus. essere). Diventare piu folto 2. tr. Rendere piu folto; anche, fare aumentare di numero.

infondatézza s. f. Mancanza di qls. fondamento.

1

2. fig. Immettere nell’ambito degli

affetti e dei sensi, genrl. con effetto benefico: i. gioia, fiducia, serenita; i. calore. inforcare v. tr. (inforco, inforchi, ecc.). 1. Serrare

subire (una pena, un castigo, e simili): i. una condanna, una sospensione; i. gravi perdite al nemico.

infliiente agg. Che ha la possibilita di far valere il

:

informatica s. f. Scienza e tecnica dei fenomeni

relativi al trattamento ed alla trasmissione dell’in-

informativo agg.

1. Diretto a fornire dati utili o

2. Capace di conferire una configura0 un’impronta morale. 3 agg. Che dispone di una conveniente o quantita di notizie o nozioni.

antonmnmesee s. m. e agg. (f. -trice).

1. Persona

che ha il compito di tee e comunicare informazioni utili nell’ambito di una attivita: gli i. della stampa, della polizia. 2. Che é alla base dell’impostazione di una cosa o della condotta di una persona: criteri i.

informazione s. f. 1. Quanto venga accolto o

comunicato nell’ambito di una utilita e funzionalita

pratica o immediata: chiedere, fornire un’i.; agen-

zia d’i.

2. Teoria dell’i., v. INFORMATICA.

informe agg. Privo di forma, di struttura definita;

anche fig.: un progetto ancora i.

informicolarsi ie informicolirsi) vy. medio intr.

(m’informicolo, tinformicoli 0 m’informicolisco, t’informicolisci, ecc.). Esser preso da formicolio. infornare v. tr. (inforno, ecc.). Mettere nel forno per la cottura; assol., fare il pane. infornata s. f. L’operazione o la quantita relativa a ciascuna cottura nel forno / fig. Numero notevole di persone immesse contemporaneamente in un ambiente o in un ufficio.

infortire v. intr. e tr. (infortisco, infortisci, ecc.). 1. intr. (aus. essere) e medio intr. (infortirsi). Acquistare sapore acido: Ja ricotta s’é infortita. 2. tr.

Rendere acido.

infortunarsi v. medio intr. Subire le conseguenze

di un infortunio.

infortunato agg. Che ha subito un infortunio,

spec. sul lavoro.

infortunio s. m. Incidente, spec. sul lavoro, che

provoca lesioni di una certa gravita, anche mortali:

assicurazione contro gli i. / estens. Sbaglio 0 caso disgraziato dovuto a fatalita o a distrazione.

infortunistica s. f. Attivita medico-sociale che si —

occupa

della ipeouenzione degli infortuni sul lavoro

e della cura

degli infortunati.

Ronee

infortunistico agg. (pl. m. -ci). Che riguarda gl

ingagliardire

¥

_ infortuni sul lavoro: medicina, legislazione i.

_

infossaménto s. m. 1. Collocazione in una fossa.

2. Avvallamento circoscritto. infossare v. tr. e medio intr. (infosso, ecc.). 1. tr.

Collocare in una fossa.

2. medio intr. (infossarsi).

Incavarsi / Avvallarsi.

infra prep., arc. In mezzo a; entro.

infracidare v. tr. (infracido, ecc.). Forma region.

per infradiciare, spec. nel senso di ‘(far) marcire’. infracidire v. intr. (infracidisco, infracidisci, ecc.; aus. essere). Guastarsi, marcire. infradiciare v. tr. e medio intr. (infrddicio, infradici, ecc.). 1. Provocare la perdita dell’integrita e della consistenza materiale; estens., inzuppa-

re d’acqua, far marcire. 2. medio intr. (infradiciarsi). Marcire, corrompersi / Bagnarsi da capo ai pie-

infrequénte agg. Che si verifica 0 é riscontraio

raramente.

infrequénza s. f. Scarsa frequenza.

infrollire v. intr. (infrollisco, infrollisci, ecc.; aus. essere). Diventare frollo (di carni che occorra prearare alla cottura) / fig. Perdere vigore, energia, orza di volonta: i. nell ozio.

infruttescénza s. f. Complesso di frutti derivati

dai fiori di un’infiorescenza (es. la mora di gelso).

infruttifero

agg.

Che

non

interessi: albero, capitale i.

produce

frutti o

infruttiiéso agg. Che non da frutto o profitto

alcuno: albero i., capitale i. / Vano, sterile, senza successo: ricerche i.; tentativo i.

infula s. f.

1. Nelle antiche religioni greca e

infradiciatura s. f. Perdita diffusa della integrita

romana benda di lana bianca portata intorno alle tempie da sacerdoti, vestali, vittime, come contrassegno della loro consacrazione agli déi. 2. Ciascuna delle due strisce pendenti posteriormente dalla mitra vescovile.

inframmetténza

conico e forato, che serviva da imbuto.

di,

per lo piu a causa della pioggia.

infradiciata

s. f. L’effetto provocato da una

considerevole quantita di acqua, spec.

piovana.

e della consistenza materiale / Infradiciata.

s. f. Intervento indiscreto e

inopportuno in questioni estranee alla propria competenza o pertinenza.

framméttere

v. tr. e medio

intr.

1. tr.

Frapporre: i. indugi. 2. medio intr. (inframmettersi). Intervenire, per lo pid inopportunamente, in questioni estranee alla propria competenza o pertinenza.

inframmezzare

(0

inframezzare)

v.

tr.

(inframmeézzo, ecc.). Lo stesso che intramezzare.

i

gere v. tr. Rompere, spezzare; medio intr.

(infrangersi), rompersi, spezzarsi: i marosi s‘infrangevano sugli scogli // fig. Rendere inutile, inefficace:

i. la resistenza

del nemico; medio intr.: ogni nostro

infundibolo (0 infundibulo) s.m.

1. Antico vaso 2. In anat.,

la parte imbutiforme di un organo.

infungibile agg. Nel linguaggio giuridico, di bene

che non

infungibilita s. f. Insostituibilita giuridicamente

riconosciuta.

infuocare v. INFOCARE. infuori avv. ‘In fuori’, quasi esclusivamente nelle loce. all’infuori ‘all’esterno’ (troppo sporgente all’i.) e all’infuori di ‘eccetto’ (tutti allinfuori di lui han-

no detto di si).

infurbire v. intr. (infurbisco, infurbisci, ecc.; aus.

essere). Farsi furbo, scaltrirsi.

infuriare v. intr. (infirio, ecc.).

avere). Scatenarsi nella lotta: Achille infuriava sotto

provocata da urti accidentali: vetro i. infranto agg. Rotto, spezzato; fig.: cuore i., per

riarsi). Abbandonarsi ad eccessi violenti di collera.

una delusione amorosa; idolo i., di personaggio decaduto nella stima dei piu.

fondersi.

zioni elettromagnetiche invisibili all’occhio, capaci

nel linguaggio liturgico e teologico: battesimo per i.; li, della grazia. 2. Immissione di erbe, droghe o sostanze vegetali in acqua bollente o in alcol, allo scopo di ricavarne un infuso (v.).

agg. Garantito

contro

la rottura

infrarésso agg. Radiazioni i. (o raggi i.), radia-

di sviluppare un notevole calore.

infrascare v. tr. Rivestire o coprire con frasche / Riferito a piante rampicanti, aeporn i tralci attorno a canne o bastoni: i. i piselli.

infrasettimanale

durante la settimana:

agg. Che ricorre o avviene festivita, riposo i.

infrasonoro agg. Relativo agli infrasuoni.

frastruttura s. f. Struttura complementare rispetto ad un’altra ritenuta principale; genrl. al pl., per indicare le opere complementari necessarie allo svolgimento di un’attivita economica (strade, ferrovie, aeroporti, ecc.) o indispensabili per nuovi insediamenti urbani (scuole, fognature, parchi, giardini,

ecc.).

infrasuono

s. m. Onda

elastica incapace di

produrre un suono udibile all’orecchio. infrazione s. f. 1. Trasgressione, violazione. In med., sin. di incrinatura.

infreddarsi v. medio intr. (m’infréddo, Prendersi un raffreddore.

2.

ecc.).

infreddato agg. Affetto da raffreddore. infreddatura s. f. Raffreddore.

_ infreddoliménto s. m. Sensazione di freddo.

infreddolirsi v. medio intr. (m’infreddolisco, tinfreddolisci, ecc.). Esser preso da una persistente -sensazione di freddo. Geli,

a

1. intr. (aus.

tentativo s’infranse contro la sua cocciutaggine / Trasgredire, violare: i. un divieto; i. i patti.

mnaagee

2

puo essere sostituito con un altro.

le mura di Troia / Manifestarsi con funesta violen-

za: la peste infuriava nel paese. 2. medio intr. (infuinfusibile

agg.

Immune

dalla

possibilita

di

infusibilita s. f. Immunita da fusione. infusidéne s. f. 1. Versamento o immissione, spec.

infuso agg. e s. m.

1. agg. Abbondantemente

asperso / fig. (pid com.). Immesso 0 acquisito per divina o misteriosa virtu: scienza i. 2. s. m. Soluzione acquosa 0 alcolica ottenuta per infusione da erbe o droghe: un i. di camomilla. ingabbiare v. tr. (ingabbio, ecc.). 1. Introdurre e chiudere in una o piu gabbie, anche a scopo di imballaggio / estens. (scherz.). Mettere in prigione / — fig. Accerchiare o rinchiudere senza possibilita di scampo o di uscita.

ingabbiatura s. f. Struttura portante in cemento

armato o in metallo.

ingaggiare v. tr. (ingdggio, ingaggi, ecc.).

1.

Assumere alle proprie dipendenze con un contratto. 2. Dare inizio, attaccare: i. battaglia.

ingaggio s. m. 1. Assunzione di una persona alle

proprie dipendenze per un determinato periodo di tempo mediante stipulazione di contratto e versamento di anticipi; premio d’. (o assol. ingaggio), la somma spettante a chi stipula il contratto d'ingeggio. 2. Nel gioco dello hockey, la triplice battvta

che segna l’inizio di una partita.

ingagliardire

v.

tr.

e intr.

(ingagtiardisco, y

%

570

ingannabile

ingagliardisci, ecc.). 1. tr. Irrobusfire. 2. intr. (aus. essere). Acquistare forza e vigore; medio intr. (ingagliardirsi), rafforzarsi, irrobustirsi. ingannabile agg. Che puo essere facilmente

raggirato.

ingannare

v. tr.

1. Indurre

in errore;

assol.:

V'apparenza inganna / Nei rapporti di uomo a donna, venir meno al dovere della fedelta o del rispetto. 2, Frodare, imbrogliare: i. il fisco; vivere ingannando il prossimo / Rendere vano 0 inefficace: i. le speranze, la vigilanza // Rendere sopportabile con espedienti vari: i. i] tempo, la noia. 3. medio intr. (ingannarsi). Giudicare erroneamente per credulita o scarsa conoscenza. ingannatore agg. e s. m. (f. -trice). Che induce a credere o sperare il falso: parole ingannatrici; anche come s. m.: attento, e un i.!

ingannévole

agg.

Che

induce

facilmente

in

errore; illusorio, fallace.

inganno s. m. Presentazione falsa della verita;

errore di valutazione, illusione: cadere, trarre in i.;

gli. dei sensi. ingarbugliare v. tr. (ingarbuglio, ecc.), fam. Arruffare: i. la matassa, complicare in modo da rendere quasi impossibile una soluzione o un orientamento: i. una questione / medio intr. (ingarbugliarsi). Complicarsi: la situazione s’ingarbuglia.

ingegnaccio s. m. Indubbio ingegno o talento,

che pero non é bene indirizzato e non ordinatamente messo a frutto / estens. Chi ha tale ingegno.

ingegnarsi v. medio intr. (m’ingégno, se

1.

Supplire alla scarsita di doti o di mezzi con espedienti non sempre lodevoli: s’ingegnano per sbarcare il lunario. 2. Impegnare tutte le proprie risorse nel far qles.: i. a studiare, a far del bene. _ ingegnére s. m. Laureato in ingegneria abilitato alla professione: i. edile; i. navale, meccanico.

losia / medio intr. (ingenerarsi), non com. Prodursi. ingenerosita s. f. Gretto ed egoistico rigore.

ingenerdso

agg.

egoismo.

Che

denota

grettezza

ed

Ingénito agg. Connaturato. : ; ingeénte agg. La cui portata rasenta il massimo di quanto é consentito o tollerabile; notevole, gravoso:

sforzi, spese, sacrifici i.

ingentilire v. tr. e intr. (ingentilisco, ingentilisci,

eee 1. Conferire caratteri di grazia, dignita, sensibilita: i. le maniere, l’animo; il nuovo ambiente lo

ha ingentilito. 2. intr. (aus. essere) e medio (ingentilirsi). Acquistare in grazia o dignita.

ingeniiita s. f. Quanto. denota eccessiva fiducia o

sprovvedutezza nei rapporti sociali: trui i,; @ stata un’i. fidarsi di lui. ingéniio agg. e s. m. (f. -a). fiducioso o addirittura sprovveduto, candore, semplicita o inesperienza: un sorriso i.; come s. m.e

abusare dell’al-

Eccessivamente per un fondo di una bambina i.;

f.: é un i., un’i.; fare 1’.,

far finta di non capire o di non sapere / D’una sem-

plicita sconcertante, quasi banale: una domanda i.

ingerénza s. f. Intervento, per lo piu arbitrario e

sgradito, in fatti di non propria pertinenza. ingerire v. tr. e medio intr. (ingerisco, ingerisci, ees. 1. Introdurre nell’apparato digerente: i. un po’ di brodo. 2. medio intr. (ingerirsi). Intervenire arbitrariamente in fatti di non propria pertinenza. ingessare v. tr. (ingésso, ecc.). Fermare con gesso stemperato con acqua: i. un arpione al muro / In ortopedia, immobilizzare un arto con l’applicazione di un apparecchio gessato o con bende gessate.

ingessatura s. f. In ortopedia, l’applicazione di

un apparecchio o di un bendaggio gessato; anche, Yapparecchio o il bendaggio applies togliere l’i.

ingestione s. f. Introduzione

_

ingegneria s. f. Il complesso delle nozioni di

tecnica superiore relative alle costruzioni di ogni tipo, all’industria, ai trasporti / La professione relativa, alla quale si accede mediante corsi universitari (Facolta d’I.) ed un esame di abilitazione.

ingégno s. m. 1. Principio attivo dell’intelligenza:

un 1. acuto, pronto, vivace; opere dell’i., quelle che appartengono alla sfera inventiva e intellettuale (letteratura, musica, arti figurative, cinematografia); alzata d’i., trovata improwvisa, spesso peregrina e

poco felice // Persona ritenuta di notevole valore nel campo degli studi, delle lettere, delle arti: i migliori i, del paese. 2. lett. Il complesso delle qualita e delle tendenze individuali; genrc., carattere, natura, indole. 3. La parte della chiave che viene introdotta nella toppa della serratura.

ingegnosita s. f. Presenza di una certa dose di

talento e di originalita (un uomo dotato di i.), che si

traduce spesso in una notevole inventiva e abilita (li. di una invenzione, di un espediente) o in una ec-

cessiva sottigliezza (i. di stile, di concetti). ingegnoso agg. Che denota notevole inventiva e

abilita, adattabile soprattutto ad esigenze di ordine pratico e spec. tecnico.

ingelosire v. tr. e intr. (ingelosisco, ingelosisci, ey 1. tr. Suscitare in qlc. sentimenti di suscettibilita, gelosia. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (ingelosirsi). Diventar geloso.

ingemmare v. tr. (ingémmo, ecc.). Adornare di gemme. ingenerare v. tr. (ingénero, ecc.). Produrre come conseguenza: concetti che ingenerano confusione / Provocare, alimentare: atti che ingenerano odio, ge-

di cibi nell’apparato

digerente.

inghiaiare v. tr. (inghidio, ecc.). Ricoprire con

uno strato di ghiaia.

inghiottire

v.

tr. (inghidtto

o

inghiottisco,

inghiottisci, ecc., che € piu comune nel sign. proprio). Avviare definitivamente nel tubo digerente (tecnicamente deglutire): non riesco ad i. nulla / fig. Subire per forza, senza reagire: i. umiliazioni, boc-

coni amari // estens. Risucchiare con tragica rapidita: tutti furono inghiottiti dalle onde)/ fig. Consumare, esaurire: l’acquisto della casa ha inghiottito tutti i miei risparmi.

inghionae

s. m.

Voragine

nella

quale si

smaltiscono le acque di superficie dei terreni carsici. inghiottonire v. tr. e medio intr. (inghiottonisco, inghiottonisci, ecc.). 1. tr, Render ghiotto. 2. medio intr. (inghiottonirsi). Diventar ghiotto. inghippo s. m., romanesco. Imbroglio, inganno; anche, intoppo.

inghirlandare

v. tr. Ornare

con

una

o piu

ghirlande / fig. Circondare a guisa di ghirlanda: Je colline che inghirlandano Firenze.

ingialliménto s. m. Conferimento o assunzione di

un inconsueto colore giallo.

ingiallire v. tr. e intr. (ingiallisco, ingiallisci, ecc.;

aus. essere). Conferire (intr., assumere) un inconsueto colore giallo.

ingigantire

v. tr. e intr. (ingigantisco,

ingi-

gantisci, ecc.). 1. tr. Presentare secondo proporzio-

ni o dimensioni straordinarie e sconcertanti: i. / difficolta di un lavoro. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (ingigantirsi). Ingrandirsi smisuratamente. inginocchiarsi v. medio intr. (m’ingindcchi tinginocchi, ecc.). Piegare a terra uno o entramb'

—~-

:

invido agg., lett. Invidioso.

invigliacc ire v. intr. (invigliacchisco, invigliacchisci, ecc.; aus. essere). Diventar vigliacco; estens. (spec. medio, invigliacchirsi), abbandonarsi ad una vergognosa inerzia o passivita.

Ricercare con minuziosa cura, seguendo ogni trac-

| i y 3 %

turale o morale.

iad Sian ke A b Shi ae

.

2. intr. (aus. essere) e medio intr.

(invilirsi). Scadere dal punto di vista del pregio, dellefficacia o della validita spec. morale. ’ inviluppare v. tr. Avvolgere strettamente, impedendo qls. movimento.

asic

4 s. m. Stretto avvolgimento o intrico.

invincibile superato:

agg.

Che

non

puo esser

vinto o

un esercito i.; un disgusto i.

#

invincibilita s. f. Assoluta superiorita che esclude

Yeventualita di una sconfitta.

invio s. m. Avviamento a una destinazione.

inviolabile

agg.

Che

non

puo_

essere

impunemente violato: patto, diritto, segreto i. / non com. Di chi gode dell’immunita personale. inviolabilita s. f. Privilegio che garantisce un’immunita costante e sovrana: /’i. di un diritto, del segreto epistolare. tie

inviolato agg. Che non ha subito violazione alcuna: segreti i.; verginita i. inviperirsi v. medio intr. (m’inviperisco, — tinviperisci, ecc.). Cedere ad un impulso di velenoso risentimento o di violenta irritazione: non lo toccare su quel tasto, perché s‘inviperisce. invischiare v. tr. Grasisehio. ecc.). 1. Spalmare di vischio per la cattura degli uccelli. 2. Catturare col vischio; medio intr. (invischiarsi), rimanere impaniato (fig., restar prigioniero, spec. di una situazione o di una passione). Sat

invisibile agg. Che non si puo percepire con la vista perché privo di configurazione materiale (gli angeli sono esseri i.), o per la distanza (stelle i.), la dimensione (microrganismi i.), 1a collocazione (nelVinterno dell’apparecchio c’é una molla i.).

invisibilita s. f. Impossibilita di venir percepito oe

dal senso della vista.

inviso agg. Che provoca un sentimento di ostilita o addirittura di odio: /'i. tiranno. invitante agg. Stimolante, allettante: un pranzetto i. / Seducente, attraente: sguardo, sorriso i. / Interessante: una proposta i. vitare v. tr. 1. Fare una roposta che si

suppone gradita (i. a cena, a un ballo, a una partita di agente): talvolta sottintendendo l’offerta di ospi-

594

invitato

talita (/o invitarono per una settimana nella loro villa al mare). 2. Puo anche indicare preghiera o esortazione, suscettibile di assumere il significato di un ordine impartito con una cortesia tutta formale: i/ giudice lo invito ad attenersi ai fatti; l’agente lo in-

vito a seguirlo in questura / In certi giochi pud esprimere l’indicazione della posta (i. di cento lire), 0 una richiesta al compagno (i. a picche); nel gioco

del calcio: i. il portiere all’uscita, indurre con una finta il portiere avversario a uscire di porta, per prenderlo in contropiede al momento di calciare a

rete. 3. Stimolare, allettare, invogliare: un vinello che invita a bere.

invitato agg. e s. m. Persona intervenuta per invito: gli i. si congedarono. invito s. m. 1. Proposta rivolta a qlc., con

Yintenzione di fargli cosa gradita, di volere essere proprio ospite o commensale: un i. cordiale, affettuoso; fare, ricevere, respingere un i. / coner. Avviso, scritto o stampato, di partecipazione: preparare, 2Ay glii, 2. Preghiera o esortazione, suscettibile i assumere il significato di un ordine impartito con una cortesia tutta formale: i. a esibire i documenti / ‘Nel poker, la posta stabilita dal giocatore che apre il gioco / Esortazione: ebbe ripetuti i. a cambiare atteggiamento; richiamo stimolante, allettamento: non saper resistere all’. della buona cucina. 3. In archit., il primo, o la prima serie, dei gradini di una

scala.

in vitro loc. lat. (‘nel vetro’), usata in it. come loc. avy. o agg. invar. Di processo biologico riprodotto in laboratorio, fuori dell’organismo

vivente. invitto agg., lett. Che non ha mai conosciuto sconfitta; fig.: animo i., che nulla e nessuno potra mai piegare.

in vivo loc. lat., usata in it. come Joc. avy. © agg. invar. Di cid che si compie su organismi 0 cellule viventi: analisi in vivo.

invocare v. tr. (invdco, invochi, ecc.). 1. Rivolgersi a qlc. con tono di preghiera o con fervore di affetto, a venerazione, difede, soprattutto per ottenere assistenza, aiuto, conforto: i. Dio, la Ma-

donna, i Santi; i. la madre lontana.

2. Chiedere

con la commossa solennita propria della preghiera 0 del voto: i. la clemenza dei giudici / Auspicare: i. la pers tra i popoli / Far presente come motivo di

inderogabile necessita: i. provvedimenti dalle autorita. 3. estens. Citare a sostegno della propria tesi o posizione: i. una testimonianza.

invocazione

s. f. 1. Richiesta sottolineata da

una particolare urgenza o intonata alla commossa solennita propria della preghiera o del voto: i. di soccorso; i. alla Vergine. 2. Parte della protasi di un poema, nella quale ilJstieechiede ispirazione e assistenza alla musa o alla divinita. invogliare v. tr. (invdglio, ecc.). Suscitare in qlc. una disposizione d’animo favorevole o un desiderio: i, i clienti all’acquisto; questo tempo non invoglia certo a uscire. involare v. tr. (invdlo, ecc.), Jett. Sottrarre, portar via furtivamente / medio intr. (involarsi). Sottrarsi rapidamente alla vista; dileguarsi.

involgarire

v.

tr.

e

intr.

(involgarisco,

involgarisci). Rendere volgare: quel trucco la involgarisce / intr. (aus. essere) e medio intr. (involgarirsi). Diventare sempre piu volgare. involgere v. tr. (coniugato come vdlgere). Avvolgere in modo da coprire interamente: i. una bottiglia in un giornale.

¢

involontario

agg. Che

si verifica

in modo

involto?

m.

preparato

in modo

estraneo alla volonta o alle intenzioni: errore i. / In anat.: muscoli i., non soggetti al controllo della volonta: anal.: movimenti, riflessi i. involtare v. tr. (involto, ecc.). Involgere. involtino s. m. Fettina di carne arrotolata, con ripieno diverso secondo le regioni, cotta in umido. involto! agg., lett. Avvolto su se stesso, contorto.

s.

Pacco

prowvisorio per la comodita del momento.

involucro

s. m.

1. Quanto

costituisce

il

rivestimento esterno di un oggetto. 2. Membrana di stoffa gommata che costituisce la parte della camera gas di un aerostato o di un dirgibile floscio. 3. In bot.: i. fiorale, sin. di perianzio.

involutivo agg. Relativo a involuzione. involuto agg. Contorto, complesso e quindi di

difficile comprensione: stile, discorso i. involuzione s. f. 1. Avvolgimento su se stesso / fig. Complicazione accompagnata da un progressivo impoverimento di valore o di significato. 2. In biologia, processo di graduale riduzione del volume di un organo o di un organismo che sfocia rispettivamente nell’atrofia (i. del timo) o nel decadimento generale delle facolta fisiche e spirituali (i. senile). 3. estens. Progressiva perdita di validita e di efficacia di un fatto o di un fenomeno.

involvere v. tr. (difettivo del pass. rem.; participio

pass. involto o involuto), lett. Avvolgere, travolgere. invulnerabile agg. Immune dalle conseguenze di ferite: Achille era i. // fig. Che per la sua superiorita © condizione di privilegio é in grado di respingere qls. attacco o Gflesa: una difesa i.; la sua posizione lo rende i.

invulnerabilita

conseguenza

s.

f.

Immunita

da_

ls.

di ferite, attacchi, offese, dovuta ad

una assoluta superiorita o intesa come privilegio. inzaccherare v. tr. (inzdcchero, ecc.). Sporcare di schizzi di fango. inzavorrare v. tr. (inzavorro, ecc.), non com. Caricare di zavorra. inzeppare v. tr. (inzéppo, ecc.). 1. Fermare o rincalzare mediante una o pil zeppe. 2. Riempire e per oltre misura; anche rifl.: inzepparsi di cibo.

inzolfare v. tr. (inzdlfo, ecc.). Cospargere zolfo, solforare.

eure

di

s. f. La solforazione delle viti o delle

Otti.

inzolia (0 insolia) s. f. Vitigno,

genrl. a frutto

bianco, coltivato soprattutto in Sicilia.

inzotichire

v. intr. (inzotichisco,

inzotichisci,

ecc.; aus. essere). Diventare rozzo e goffo / tr. (non com.). Rendere zotico.

inzuccherare

Cospargere

v.

tr.

(inzticchero,

ecc.).

di zucchero; indolcire mediante l’ag-

junta di zucchero // fig. Caricare di toni melliflui: i. le parole / Attenuare con parole affettuose: i. un

rimprovero.

inzuppare v. tr. Imbevere di un liquido mediante una prolungata aspersione o immersione: la pioggia ha inzuppato il terreno; i. il pane nel brodo / medio lates(inzupparsi). Impregnarsi d’acqua o di altro liquido. io pron. pers. 1. Pronome di prima persona, valido solo come soggetto (in funzione di complemento gli corrispondono le forme me e mi); il suo

plurale é noi (v.). A differenza dei dialetti settentrionali, nella lingua letteraria di base toscana, io (come gli altri pronomi personali) si usa solo quando oc- — ays

iperglicemia ©

corre dare un certo rilievo al soggetto: vengo é la formula normale, io vengo da rilievo al soggetto; posposto, accresce ancora il valore del soggetto:

vengo io (non altri) / Puo essere rinforzato mediante un aggettivo o un avverbio: vengo io stesso, vengo

aes io; non vengo nemmeno io. 2. Come s. m.,

’uomo in quanto ha coscienza di se stesso e del proprio mondo; estens., la persona in quanto egoi-

idnio agg. Del Mare Ionio: isole i.

“a8

ionizzare v. tr. Sottoporre a ionizzazione.

ionizzaziéne s. f. Processo per cui un atomoo

un gruppo di atomi, perdendo o acquistando elet-

#|

troni, si trasforma in un ione con carica elettrica riwallet positiva (catione) o negativa (anio-

z

sticamente circoscritta: pensare solo al proprio io //

ne). ionoforési s. f. Sin. di ionoterapia. ionosfera s. f. L’insieme delle regioni costituenti

chici, che include la coscienza e regola la motilita.

alta atmosfera terrestre (oltre i 60 km di altezza), fortemente ionizzate dall’azione delle radiazioni ultraviolette del Sole sui gas atmosferici.

Nella psicanalisi: /’Jo (scritto con l’iniziale maiuscola), Yorganizzazione pit coerente dei processi psijob s. ingl. (in it. s. m. invar; pl. ing]. jobs). Impiego, posto di lavoro; occupazione, attivita professionale; part., in economia,

l’attivita lavorativa

delle masse operaie studiata ai fini dell’organizzazione scientifica del lavoro.

jockey

s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ing].

jockeys). Fantino.

iodato agg. Contenente iodio / Come s. m., sale dell’acido iodico.

iddico agg. (pl. m. -ci). Attinente allo iodio: acido

i; cura i., a base di iodio.

iddio s. m. Elemento chimico solido (simbolo J),

di colore violetto scuro, appartenente al gruppo degli alogeni; presente in natura sotto forma di minerali, e nel mondo vegetale e animale sotto forma di

composti, é usato nell’industria e in medicina / Tin-

tura di i., soluzione alcolica di iodio, usata come

antisettico e revulsivo.

ionoterapia s. f. Terapia consistente nell’immis-

sione attraverso la cute, mediante una corrente galvanica, di sostanze medicamentose ionizzate.

, a

idsa s. f. Nella loc. avv. a iosa, in quantita straordinaria. joule s. m. Unita pratica di lavoro (e di

t 3 ;

energia), pari al lavoro compiuto dalla forza di un

4

newton il cui punto di applicazione si sposti di un metro lungo la sua linea d’azione. ipallage s. f. Figura sintattica per cui siscambia

4 5

no silenzio del verde piano».

er

radici si estrae un alcaloide usato in medicina come

;

il normale rapporto fra due parole: p. es. il divino del pian silenzio verde (Carducci) invece di «il divi-

|

ipecaciiana s. f. Arbusto del Brasile, dalle cui

3

iperacidita s. f. Sin. di pene

iodismo s. m. Intossicazione causata da sostanze contenenti iodio s

jodler s. m. ted. (usato in it. come s. m.

invar.). Canto popolare alpino in lingua tedesca, caratterizzato da prolungati gorgheggi.

iodoformio s. m. Composto organico dello iodio,

usato come antisettico e disinfettante.

iodoterapia s. f. Cura fondata sull’impiego dello

iodio o di composti iodati.

ioduro

metallo.

s. m. Composto

dello iodio con un

idgurt (0 yogurt) s. m. Alimento costituito di latte

coagulato per l’azione di alcuni bacilli lattici.

Tide agg. e s. m. Piccolo osso a forma di forcella,

posto alla radice della lingua. toidéo agg. Attinente all’osso ioide: regione i. idle s. f. 1. Imbarcazione di legno a remi, sottile e veloce, destinata al servizio degli ufficiali delle navi mercantili. 2. Snella imbarcazione da diporto, a due o tre coppie di remi, con o senza timoniere.

jolly agg. ingl. (usato in it. come s. m.

invar.). La matta, carta aggiunta ai mazzi di 52 car-

te, alla quale il giocatore puo attribuire il valore che piu gli é utile / estens. Di giocatore che in una squadra puo occupare indifferentemente qls. ruolo dello schieramento (sia all’attacco che in difesa). iéne s. m. Atomo 0 gruppo di atomi, che in seguito alla perdita o all’acquisto di elettroni presenta cariche elettriche rispettivamente positive (catione) o negative (anione).

idnico! age. (pl. m.-ci), 1. Dell’antica Ionia, degli

Toni (una delle stirpi dell’antica Grecia): /a civilta i.; il dialetto i. (0 s. m. lo ionico); metro i., metro dellantica poesia greca composto di due sillabe lunghe e di due brevi; ordine i., uno degli ordini architettonici classici, caratterizzato dalla colonna a fusto -scanalato con il capitello a due volute laterali. 2.

Del mare Ionio.

idnico? agg. (pl. m. -ci). Dello ione, relativo agli

3 ipérbato

s.

m.

Inversione

o

trasposizione

ik

nell’ordine consueto della frase 0 del periodo: p.es. Oh! belle agli occhi miei tende latine! (Tasso). ipérbole ss. f. 1. Riferimento metaforico

ms

volutamente alterato sul piano della quantita: é un secolo che aspetto; berrei volentieri un goccio di vi- — no / estens. Esagerazione: lo dico senz’ombra di i. 2. In mat., la curva aperta che si ottiene segando un — cono circolare (retto od obliquo) con un piano parallelo a due generatrici del cono stesso. Sipkonce

iperbolico

agg. (pl. m. -ci).

1. Che eccede

notevolmente quanto é imposto dal buon sensoo consentito dalle possibilita: Jodi, cifre i. 2. In mat. che ha relazione con l’iperbole. y

__ 4

ipercalorico agg. (pl. m. -ci). Che fornisce un numero di calorie superiore al fabbisogno indivi- — duale: dieta i.

ipercloridria s. f. Eccessiva secrezione di acido

a: i sa

Pie

cloridrico nello stomaco. anes ipercorrettismo s. m. Caso di ipercorrezione. ipercorrétto agg. Di pronunzia o grafia errata,

:

introdotta per evitare una forma creduta scorretta. ipercorrezione s. f. Erronea correzione di una pronuncia o di una grafia, provocata dall’intento di evitare una forma creduta scorretta.

p

ipercritica s. f. Critica troppo severa.

a

ipercriticismo s. m. Tendenza ad un rigore —

critico eccessivo o fine a se stesso.

Hee

ipercritico agg. (pl. m. -ci). Portato a un rigore

eccessivo e talvolta sterile, nella formulazione di giudizi sul lavoro altrui o anche sul proprio. iperémesi s. f. Vomito persistente e incoercibile.

iperemia s. f. Aumento della quantita di sangue _

nei vasi di un organo del corpo; congestione.

i

iperestesia s. f. Aumento della eccitabilita delle _

terminazioni nervose sensitive di un organo.

iperglicemia

glicemia.

s. f. Abnorme

aumento della Ro

Th

oe

.

“i

Pe

Sey

ier,

596

ipergolo

ipergodlo_s. m. Denominazione di prodotti combustibili ad alto potenziale di energia, usati nella propulsione a razzo.

iperidrosi s. f. Eccesso di sudorazione.

ipermercato s. m. Grande supermercato situato in zone periferiche della citta o su strade di grande comunicazione, fornito di tutti i servizi complemen-

tari per la clientela (parcheggio auto, servizi personali, ecc.). ipérmetro agg. Di verso superiore di una sillaba rispetto al normale.

ipermétrope agg. Che presenta ipermetropia.

risulta in tal modo sfocata. iperone s. m. Qls. particella avente massa com-

presa tra quella del nucleone e quella del deutone.

iperossiemia

_s.

Aumento

dell’ossigeno contenuto nel sangue.

_s. f. In biologia,

abnorme

aumento

delle

dimensioni di un organo o di un tessuto, dovuto ad

anormale moltiplicazione delle cellule. ipersensibile agg. Dotato di eccezionale sensibilita, spec. nei confronti di fatti di natura este-

tica o affettiva / Notevolmente suscettibile // In med., sofferente di ipersensibilita.

ipersensibilita

s. f. Notevole

sensibilita

ipnotizzatére s. m. (f. -trice). Di persona capace di provocare stati di ipnosi. : .

ipoacusia s. f. _Indebolimento dell’udito. ipoalimentaziéne s. f. Alimentazione insuffi-

ciente dal

punto di vista quantitativo o qualitativo.

ipocalorico

agg. (pl. m. -ci). Che fornisce un

apporto di calorie inferiore al normale: dieta i., dimagrante.

ipocéntro terremoto.

s. m.

La

o

suscettibilita / In med., eccessiva reattivita o recettivita nei confronti di stimoli esterni.

ipersOnico agg. (pl. m. -ci). Supersonico.

ipersostentatore s. m. Dispositivo per aumentare

la portanza delle ali di un aeromobile.

ipersostentazidne s. f. Aumento della sostenta-

zione aerodinamica delle ali di un aeromobile. ‘ipertensidne s. f. Eccesso di pressione di liquidi o gas contenuti nelle cavita dell’organismo o nel sistema vasale, con particolare riferimento a quella del sangue che si riscontra nelle arterie (i. arteriosa).

zona

d’origine

di un

ipocloridria s. f. Deficienza di secrezione di acido

cloridrico nello stomaco.

ee s. f. Anomalia dell’accomodazione dell’occhio per cui il punto di convergenza dei raggi luminosi é spostato dietro la rétina; l’immagine ne

iperplasia

Zz

et " bi fo

ipocondria

s.

f.

Atteggiamento

psichico

caratterizzato da una costante apprensione per la salute e dalla ansiosa o addirittura ossessiva tendenza a sopravvalutare i minimi disturbi / estens. Forma di nevrosi simile alla malinconia. ipocondriaco agp. (pl m. -ci). Relativo a ipocondria: stato i. etto da ipocondria; anche s. m.e f.: un i., una i. / estens. Affetto da grave e acuta malinconia.

ipocondrico agg. (pl. m. -ci ). Dell’ipocondrio.

postage s. m. La parte superiore e laterale

della cavita addominale.

mceine s. f. Simulazione estesa spec. all’ambito

dell’atteggiamento morale o dei rapporti sociali e affettivi.

ipocrita s. m. e f. (pl. m. -i). Simulatore di

atteggiamenti o sentimenti esemplari; anche come agg.: un discorso i. :

pegs

all’epidermide.

s. m. (pl. -i). Lo strato sottostante

ipodérmico

agg.

(pl.

m.

-ci).

Pertinente

all’ipoderma; iniezione i., che si pratica nel tessuto

connettivo sottocutaneo.

ipodermoclisi

s. f. Introduzione

di sostanze

liquide medicamentose nel tessuto sottocutaneo.

ipofisario agg. Che riguarda l’ipofisi. ipofisi s. f. La principale ghiandola endocrina

ipertensivo agg. Che provoca aumento della pressione arteriosa. _ ipertéso agg. es. m. e f. Di malato che presenta ipertensione arteriosa. ipertiroidéo agg. e s. m. e f. Affetto da

che elabora importanti ormoni, posta sotto la base dell’encefalé, in una cavita dello sfenoide.

ipertiroidismo.

ottenibile per ossidazione lenta del fosforo bianco. ipofosfordso agg. Di ossiacido del fosforo ottenibile dall’ipofosfito di bario.

ipertiroidismo s. m. Esagerata secrezione ormonica della ghiandola tiroide. ipertrofia s. f. Aumento di volume di un organo

ipofosfato s. m. Sale dell’acido ipofosforico. ipofosfito s. m. Sale dell’acido ipofosforoso.

ipofosforico

agg.

(pl. m.

-ci). Di ossiacido

ipogastrico agg. (pl. m. -ci). Dell’ipogastrio. pomssete s. m. La parte inferiore mediana

o di un tessuto, conseguente ad un aumento abnorme di volume delle cellule che lo costituiscono.

dell’addome, situata superiormente al pube.

molto ricca di vitamine.

biologia, che vive o si sviluppa all’interno del terreno: fauna i.; organo i. 2. s. m. Vano sotterraneo, per lo pit adibito a luogo di culto o di sepoltura.

ipertrofico agg. (pl. m. -ci). Di ipertrofia; che presenta ipertrofia. ipervitaminico agg. (pl. m. -ci). Di alimentazione

ipervitaminosi

s.

f. Stato

d’intossicazione

dell’organismo provocato dalla somministrazione di eccessive dosi di vitamine.

ipnologia s. f. Descrizione dei fenomeni del

sonno nello stato normale o in quello patologico.

moos s. f. Particolare stato psicofisico, parago-

nabile al sonno e al sonnambulismo, indotto artificialmente da un ipnotizzatore su un soggetto, mediante accorgimenti di ordineé psicologico.

ipnodtico agg. (pl. m. -ci).

1. Che provoca il

- sonno; come s. m., farmaco capace di provocare il

sonno.

2. Relativo ad ipnosi o ad ipnotismo.

ipogéo agg. e s. m.

1. agg. Sotterraneo / In

ipoglicemia s. f. Abbassamento anormale della

glicemia.

_ipoglicémico

agg.

(pl. m.

ipoglicemia o da questa causato.

bile

pn

della glicemia.

-ci). Relativo

agg. Che provoca diminuzione

ipoglosso s. m. Il dodicesimo paio di nervi

cranici, che innerva i muscoli della lingua.

ipoglottide s. f. Il tratto inferiore della glottide. iponutrizione

alimentare.

s. f. Inadeguatezza

del regime

ipoplasia s. f. Deficiente sviluppo di un organo 0.

di una sua parte.

ipnotizzare v. tr. Ridurre in stato ipnotico / fig.

periscopio ma con un limitato campo di osservazione, installato su carri armati o mezzi semoventi.

Suggestionare, incantare.

ee ae e

a

ipnotismo s. m. L’insieme dei fenomeni diretti a

provocare lo stato di ipnosi.

f f

iposcopio s. m. }

_1. Strumento analogo al — _

ipsometro

597 Apparecchio applicabile inferiormente al letto o tayolo radiografico per eseguire, su pazienti coricati, ‘adioscopie o radiografie dal basso verso |’alto.

iposolfito s. m. Sale dell’acido iposolforoso. iposolfordéso agg. Di ossiacido dello zolfo. ipossiemia s. f. Deficiente ossigenazione del

sangue.

ipostasi s. f. 1. Nel linguaggio teologico l’unione jella natura umana e divina in Gesu Cristo; anche, siascuna delle tre persone della SS. Trinita, in quan© sostanze assolute e di per sé sussistenti. 2. etens. (/eft.). Personificazione di una entita astratta ) ideale. 3. In med., ristagno di sangue nelle parti leclivi dell’organismo.

ipostatico

agg.

(pl. m.

-ci).

1. In teologia,

yertinente all’ipostasi; unione i., V'unione delle due 1ature, divina e umana, nella persona del Cristo. 2. n med., dovuto, conseguente ad ipostasi.

ipdstilo agg. Di ambiente, il cui ostenuto da piu file di colonne.

tetto

sia

ipotalamo s. m. Parte dell’encefalo, sede d’im-

ortanti funzioni vegetative, collegata all’ipofisi. ipotassi s. f. Procedimento sintattico per il quale Ina O pil proposizioni sono sottoposte a una prin‘ipale: p. es. quando beve, si esalta. La forma oppota é la paratassi (v.) in cui le proposizioni sono nesse tutte su uno stesso piano: beve e si esalta.

ipotattico agg.

rocedimento

(pl. m. -ci). Ordinato secondo il

dell’ipotassi.

:

ipotéca s. f. Diritto reale di garanzia costituito a

avore di un creditore su beni di proprieta del debiore, al fine di assicurare |’adempimento dell’obbliazione da questo assunta.

ipotecabile

agg. Che

pud costituire oggetto

’ipoteca / estens. o fig. Su cui si puo fare affida-

ipotipdsi s. f. Figura retorica consistente nella rappresentazione vigorosa, immediata, essenziale di un oggetto o di una situazione.

ipotiroidismo s. m. della ghiandola tiroide.

Insufficienza

funzionale

ipotizzabile agg. Che ritenuto possibile.

si puo supporre, che é

ipotizzare v. tr. Supporre o prevedere come

ipotesi.



ipotonia s. f. Abnorme diminuzione del tono dei

muscoli o delle pareti vasali. _ipotonico agg. (pl. m. -ci). ipotonia.

Che

presenta

ipotrofia s. f. Riduzione delle dimensioni di un

organo o di un tessuto per diminuzione abnorme di volume delle cellule che lo compongono. ipotrofico

agg.

presenta ipotrofia.

(pl. m.

-ci). Di ipotrofia;

ipovitaminosi

s. f. Carenza

ipparco

(pl. -chi).

di una

che

o

pil

vitamine / Il quadro morboso determinato nell’organismo da carenza di vitamine.

s. m.

Comandante

della

cavalleria negli antichi eserciti greci.

ippica s. f. Lo sport dell’equitazione; part., quello

comprendente le corse al galoppo e al trotto tate in ippodromi.

dispu-

ippico agg. (pl. m. -ci). Attinente ai cavalli, dal

punto di vista agonistico e sportivo.

ippocampo s. m. Piccolo pesce marino, pit’ com.

noto col nome di cavalluccio marino (v. CAVALLUCcio nel sign. 2).

ippocastano s. m. Albero d’alto fusto, con foglie

composte, fiori bianchi profumati, frutti a capsula simili a castagne con semi ricchi di fecola.

ippocratico agg. (pl. m. -ci). Dovuto o attribuito

nento, per lo piu in frasi negative: futuro non é i. ipotecare v. tr. (ipotéco, ipotéchi, ecc.). 1. \ssoggettare a ipoteca, riferito sia al titolare di un

al celebre medico dell’antichita Ippocrate di Coo.

ene che consente l’iscrizione dell’ipoteca sul bene tesso (ha dovuto i. la casa), sia al creditore che otiene un’ipoteca a garanzia dell’adempimento di n’obbligazione (gli ha ipotecato la casa). 2. fig.

ippofilo agg. e s. m. Appassionato dello sport

\ssicurarsi qles. prima del tempo: i. un posto, un mpiego; fare affidamento: non si puo i. il futuro. ipotecario agg. Concernente l’ipoteca; garantito la ipoteca: mutuo i.

ipoténar s. m. Prominenza del palmo della mano

1 corrispondenza della radice del mignolo.

ipotensiéne

ss. f. Deficienza di pressione di

ippodromo

s. m. Terreno

attrezzato

per lo

svolgimento di gare ippiche al galoppo o al trotto. ippico; frequentatore di ippodromi.

ippogrifo s. m. Animale favoloso, in forma di

cavallo alato, creato dalla fantasia dell’Ariosto.

ippologia s. f. Lo studio del cavallo, dal punto di vista biologico e dell’allevamento. _ : ippopodtamo s. m. Grosso mammifero erbivoro africano, lungo talora oltre quattro metri e alto sino

a un metro e mezzo; ha zampe brevi, testa massic-

cia con orecchie piccole e mobilissime, occhi sporgenti, pelle spessa di colore grigiastro, priva di seto-

quidi o gas contenuti nelle cavita dell’organismo o el sistema vasale, con particolare riferimento a uella che si riscontra nelle arterie (i. arteriosa).

le // In similitudini o metafore: pare un i., grosso co-

armaco i. (anche s. m.: prendere un i.).

con corna lunghe anche piu di un metro, forse le piu belle e grandi antilopi esistenti.

ipotensivo agg. Che riduce la pressione arteriosa:

ipotenusa s. f. Hl lato maggiore, opposto Ifangolo retto, di un triangolo rettangolo. ipotesi s. f. 1. Spiegazione basata su indizi,

ongetture, supposizioni: formulare un’i. / In mat., ondizione datscui verificarsi dipende la validita dela tesi. 2. com. Caso, eventualita: nell’i. che dica

o, bisognera correre ai ripari.

ipotéso agg. Che presenta ipotensione arteriosa.

ipotéetico agg. (pl. m. -ci). Che attende una

erifica 0 una determinazione sperimentale: ragio-

amento i. / Riferibile a una possibilita o eventuata scarsamente consistente: i. guadagni // Periodo

, quello formato da due proposizioni, di cui la pri-

Brees) esprime la condizione necessaria per il erificarsi della seconda (apodosi): se perdessi ne ebbe oltremodo felice. /

me un i., ecc., di persona grassa, lenta, e dai movimenti sgraziati e goffi.

ippotrago s. m. Nome di due antilopi africane,

ippotrainato agg. Trainato da cavalli o da muli: artiglieria i.

iprite s. f. Gas oleoso, dotato di alto potere

vescicatorio, usato come aggressivo chimico durante la prima guerra mondiale nel settore di Ypres.

ipsilon s. m. o f. 1. Ventesima lettera dell’alfabe-

to greco, trascritta nel nostro alfabeto con y, e detta

anche i greco. 2. Termine di similitudine per indicare biforcazione: tubo a i. ipsdfono s. m. Registratore automatico delle comunicazioni telefoniche in assenza dell’utente.

ipsometria

s. f. Parte della geofisica che si

occupa della misurazione dell’altitudine di un luogo mediante misurazioni della pressione atmosferica.

ipsdmetro s. m. Apparecchio per determinare la

ira

:

=

- pressione atmosferica misurando la temperatura di ebollizione dell’acqua. ira s. f. 1. Moto di reazione violenta, spesso rabbiosa e genrl. non giustificabile sul piano umano

_ € razionale: avere uno scatto d’i.; lasciarsi trasportare dall’i.

2. Collera, sdegno alimentato da uno

zelo indomabile di giustizia: il giorno dell’i., quello del Giudizio Universale; essere un’i. di Dio, di chio it

quanto si presenta come motivo di inaudita gravita, © come eccezionalmente molesto o pericoloso. 3. fig. La furia degli elementi: /’7i. della tempesta. irachéno agg. e s. m. Proprio o abitante dell’Iraq.

iracondia

s. f. Tendenza

violento ed offensivo,

a reagire in modo

iracondo agg. Naturalmente disposto all’ira (un carattere i.) 0 improntato ad ira Lpadede i.). iraniano agg. e s. m. Proprio o abitante dell’Iran, con esclusivo riferimento allo stato attuale.

iranico agg. (pl. m. -ci). Proprio dell’Iran, con

_riferimento sia allo stato attuale sia, piu com., alle

:

;

~,

ae hie Te

oy

ee

ie: ¢

Ricostruzione Industriale) la proprieta, totale o parziale) e la gestione di un’impresa© di un’attivita”

d’interesse pubblico. i irlandése agg. Dell’Irlanda / Come s. m. e f., abitante, cittadino dell’Irlanda.

ironia s. f. 1. Alterazione spesso paradossale di

un riferimento, allo scopo di sottolineare la realta di

un fatto mediante lapparente dissimulazione della sua vera natura o entita: fare dell’i.; parlare con i.; i. bonaria, arguta, faceta; i. amara, beffarda, crudele. 2. Beffa amara: /’i. della sorte. 3. Figura retorica consistente nel dire il contrario di quel che si intende affermare: p. es. ‘mi dai proprio una bella notizia!’, quando la notizia é brutta.

irénico agg. (pl. m. -ci). Che rivela 0 sottolinea

ironia: un sorriso i.; lodi i.; un applauso i.

ironizzare v. tr. ¢ intr. (aus. avere). Presentare in

Sido ironica / Come intr., fare dell’ironia su qlc. 0

cs. iréso agg. Violentemente adirato o incline all’ira.

antiche popolazioni dell’altopiano compreso tra la Mesopotamia e la Valle dell’Indo.

irradiaménto s. m. 1. Emissione di raggi/In fis., sin. di irraggiamento. 2. L’assunzione di direzioni e percorsi divergenti da un unico punto.

rabbiosa irritazione.

Illuminare con i propri raggi: /a luna irradiava le cime nevose dei monti / fig. Conferire una luminosita rivelatrice di aspetti o di significati: una mistica

irascibile agg. Incline all’ira. irascibilita s. f. Tendenza abituale a scatti di

irato agg. Pieno d’ira. irbis s. m. Felino simile al leopardo, vivente nelle

zone montane dell’Asia centrale.

ire v. intr. (aus. essere). Verbo difettivo di uso regionale, spec. toscano; é usato solo nelle forme dell’infinito, del participio ito (e quindi anche nei tempi composti), e nella seconda persona pl. dell’in-

di andare.

irénico agg. (pl. m. -ci). Relativo all’irenismo. irenismo s. m. Recente orientamento teologico - tendente all’unione delle diverse confessioni cristia_ ne in base ai loro punti comuni.

irenista s. m. e f. (pl. m. -i). 1. Seguace o fautore - dell’irenismo. 2. non com. Pacifista. irenistico agg. (pl. m. -ci). Ispirato all’irenismo.

ireos s. m. Giaggiolo / Il rizoma della pianta,

usato per estrarre essenze per profumi. iridare v. tr. (irido, ecc.). Tingere (rifl. iridarsi, tingersi) dei colori dell’arcobaleno. iridato agg. Variopinto, multicolore / Maglia i., la maglia bianca attraversata orizzontalmente dai colori dell’iride, che viene assegnata al vincitore di ui Campionato mondiale di ciclismo (detto a sua

volta campione i.).

iride s. f. 1. Parte

v. tr. e intr. (irrddio,

ecc.).

1.

luce irradiava il suo volto // Diffondere all’intorno:

ircino agg., lett. Caprino.

dicativo e dell’imperativo ite; genre., sin.

irradiare!

pigmentata della membrana

vascolare dell’occhio, & colore variabile dall’azzurro al bruno, situata dietro la cornea e davanti al cristallino, con un orifizio centrale detto pupilla. 2. In _ ottica, diaframma di apertura a diametro variabile. 3. Arcobaleno (solo in alcune espressioni del lineuaegio comune: i colori dell’i.).

irideo (0 irideo) agg. Relativo all’iride dell’occhio. iridescénte agg. Che presenta iridescenza. iridescénza s. f. Fenomeno ottico, caratteristico

i. luce, calore; intr. (aus. essere): il calore che (s’)irradia dal sole // In med., sottoporre all’azione di energia radiante a scopo terapeutico: i. un tumore. 2. medio intr. (irradiarsi). Assumere direzioni o percorsi divergenti, partendo da un unico punto: /e strade che s’irradiano dalla capitale; fig., propagarsi: da Roma l’idea cristiana s’irradio per il mondo.

irradiare? v. tr. Diffondere per radio.

irradiazione s. f. 1. Diffusione all’intorno: i. di luce, di calore / Trattamento terapeutico a base di energia raggiante. 2. Propagazione in varie direzioni: /i. di una sensazione dolorosa.

irraggiaménto s. m. Diffusione 0 propagazione

tutto alPintorno; part., in fis., emissione di radiazioni in onde elettromagnetiche: i. di luce, i. di calore.

irraggiare y. tr. e intr. (irrdggio, ecc.). Irradiare. irraggiungibile agg. Precluso a qls. possibilita di

raggiungimento o di realizzazione.

_

irragionévole agg. Contrario alle pit elementari

esigenze di misura, convenienza, veridicita suggerite dalla ragione: proposito, atteggiamento, sospetto

i. // Di persona, che non intende o non vuole intendere ragioni / non com. Sfornito della facolta della ragione: gli animali sono esseri i.

irragionevolézza s. f.

Qualita inerente ad una

risoluta opposizione alle piu elementari esigenze di misura, convenienza, veridicita suggerite dalla ragione: /'i. di una proposta, di una supposizione.

irrancidiménto

s. m. Processo di alterazione

subito dagli oli e dai grassi, che acquistano odore e

sapore sgradevole.

}

e talvolta mobili dai colori dell’iride.

irrancidire v. intr. (irrancidisco, irrancidisci, ecc.; aus. essere). Degli oli e dei grassi, alterarsi acquistando odore e sapore sgradevole.

di notevole durezza, usato in lega con il platino per parti di apparecchi di precisione, per resistenze elettriche ed elettrodi.

possibilita o le esigenze di una rappresentazione. irrazionale agg. 1. In contrasto con la razionalita o la funzionalita: metodo i.; sistemi i. di

di alcuni minerali, consistente in riflessi superficiali

iridio s. m. Elemento chimico (simbolo Ir) dotato

iris s. m.

1. Varieta di quarzo ialino iridescente.

2. Altro nome del giaggiolo (v.).

irite s. f. Infiammazione dell’iride.

_ irizzare v. tr. Trasferire all’l.R. (Istituto per la

rap resentabile

agg. Inconciliabile

con

le

lavoro / Sfornito di ragione: gli esseri i. / Nel li

guaggio filosofico, estraneo o contrario all’atti

razionale del pensiero (cfr. IRRAZIONALISMO).

mat.: numero i., rapporto tra due grandezze incom:

;

Bors

irrevocabile

599

mensurabili, rappresentato da un numero decimale illimitato non periodico.

irrazionalismo s. m. Atteggiamento filosofico

irremissibile agg. Escluso da qls. possibilita di perdono o condono: peccati i. irremissibilita s. f. Esclusione da*qls. possibilita

tendente a svalutare le possibilita di ordine logico e ad esaltare i motivi di ordine affettivo o anche religioso come strumento di presa sul reale.

di perdono o condono.

posizione di irrazionalismo.

ammettere rimedio alcuno: ela: danno i.

irrazionalistico agg. (pl. m. -ci). Ispirato ad una

irrazionalita s. f. Condizione di opposizione o

estraneita nei confronti dell’ordine razionale / Mancanza di ordinata e consapevole ricerca di convenienza: Ii. di un procedimento. irreale

agg.

Che

non

ha alcun

fondamento

o

punto di riferimento con la realta oggettiva.

irrealizzabile agg. Che non consente possibilita

di realizzazione. irrealta s. f. Mancanza assoluta di rispondenza con la realta: /’i. di un’ipotesi.

irrecuperabile agg. Che non consente possibilita alcuna di ricupero: credito i.; fig.: un individuo i. alla societa.

irrecusabile agg. Imposto da una convenienza o

evidenza indiscutibile: offerta, proposta i.; prove i.

irredentismo s. m. Esaltazione o difesa dei valori

nazionali contro una dominazione straniera, fino alla secessione e alla ribellione.

irredentista s. m. e f. (pl. m. -i). Fautore del

riscatto dalla dominazione straniera.

irredentistico

agg.

(pl.

m.

-ci).

Promosso

dall’irredentismo. irredénto agg. Di terre o popolazioni incluse in una nazione straniera non ancora riunite alla madrepatria.

irredimibile agg. Escluso da qls. possibilita di

tiscatto / part. Di prestito del quale non si pud avere il rimborso e cioé consolidato.

irrefragabile agg. Che non ammette possibilita di

confutazione 0 opposizione: prova i.

irrefrenabile agg. Talmente spontaneo e naturale

da non potersi in alcun modo reprimere o soffocare: impeto, entusiasmo,

riso i.

irrefutabile agg. Fondato sulla piena ed evidente rispondenza al vero: festimonianze i.

irreggimentare

v.

tr.

(irreggiménto,

ecc.).

Inquadrare in uno o piu reggimenti / fig. Assoggettare ad una rigorosa disciplina, annullatrice della libera espressione della propria individualita: i. Je

masse. irregolare agg. 1. Divergente dalla norma o dalla

consuetudine genrl. accolta e rispettata: procedura, condotta i. // part. In gramm., di nomi o verbi che si allontanano dalla flessione seguita dalla maggioranza degli altri nomi e verbi / Di contingenti militari estranei ai quadri dell’esercito organizzato / Di figu-

ra © disposizione non riconducibile al concetto di regolarita: poligono i.; pianta i.; naso, profilo i. 2. Privo di uniformita o periodicita: fondo stradale i.; é molto i. nei se SteA

polso i., alterato.

irregolarita s. f. 1. Mancanza di corrispondenza

alla norma o alla consuetudine genrl. accolta e rispettata: /’i. di un costrutto sintattico; l’i. di un’unione (illegittima). 2. concer. Infrazione a una legge, a una norma: commettere un’i. irrelato agg. Privo di connessione o relazione.

irreligione s. f. Mancanza di sentimento religioso.

irreligiosita

s.

sentimento religioso.

f. Irriverente

mancanza

di

irreligidso agg. Privo di sentimento religioso; pit

com., che offende il sentimento religioso: scrittore, discorso i.

irremovibile agg. Ostinatamente chiuso in un

atteggiamento di rigorosa fermezza o inflessibilita.

irreparabile agg. Di una

gravita tale da non

irreparabilita s. f. Gravita tale da non ammettere rimedio alcuno / Inevitabilita, ineluttabilita. irreperibile agg. Che non si riesce a trovare.

irreperibilita

s.

f. Condizione

inerente

impossibilita di essere individuato o ritrovato.

alla

irrepetibile v. iRRIPETIBILE. irreprensibile agg. Improntato ad una rigorosa

probita o correttezza: un funzionario i.; condotta i. irreprensibilita s. f. Rigorosa probita e correttezza nel comportamento e nei rapporti sociali. irrequietézza s. f. Stato di agitazione dovuto ad ansiosa preoccupazione © eccessiva vivacita. irrequiéto agg. Dominato da un’ansiosa o tormentosa agitazione: il malato é stato i. tutta la notte / Esuberante al punto da non star mai fermo e tranquillo: un ragazzo i.

irrequietudine s. f. Intima condizione ansiosa di

preoccupazione o di disagio.

irresistibile agg. Dotato di una forza travolgente: lV'urto i. delle forze nemiche; fig.: eloquenza i.:fascino, sguardo i. / Impossibile a reprimersi: un i. bisogno di piangere.

irresolubile agg. Escluso da qls. possibilita di

soluzione o di scioglimento.

irresolubilita s. f. Mancanza di qls. possibilita di

soluzione © di scioglimento. irresolutézza s. f. Mancanza di resolutezza, di decisione. irresoluto agg. 1. Privo di resolutezza, di decisione, incerto, indeciso. 2. lett. Insoluto, non risolto: una questione i.

irresoluzione s. f. Incertezza di fronte ad una

situazione o ad un compito da affrontare.

irrespirabile agg. Tale da rendere difficoltosa o

tossica la respirazione: aria i. (fig., con allusione a

un ambiente o situazione decisamente ostile: in ufficio, per lui, l’aria é diventata i.). irresponsabile agg. 1. Esente da una responsabilita specifica (io sono i. delle sue azioni), 0 anche, per legge, dall’obbligo di render conto del pro-

prio operato (il capo dellostato éi.). 2. Incapace di dirigersi e controllarsi; anche s. m.: sei proprio un i.! / estens. Che agisce con estrema leggerezza, da incosciente: un ragazzo i.

irresponsabilita s. f. Mancanza

o assenza di

responsabilita.

irrestringibile agg. Di tessuti garantiti contro il _

restringimento conseguente alla lavatura. irretire v. tr. (irretisco, irretisci, ecc.). Indurre, per lo pit con l’inganno, in uno stato di soggezione morale o psicologica: /asciarsi i. da una donna.

irretroattivita s. f. Assenza di effetto retroattivo.

irretroattivo agg. Di legge che non ha effetto

retroattivo. irreverénte e derr. Vedi IRRIVERENTE e derivati. irreversibile agg. Rigorosamente determinato in una direzione che non puo essere invertita: moto, processo, sviluppo i.; pensione i., che non ammette reversibilita al coniuge superstite. t irreversibilita s. f. Rigorosa corrispondenza a una unica direzione, condizione, entita.

irrevocabile agg. Esente da qls. possibilita di

600

_ irrevocabilita

modificazione o di annullamento: decisione, giudizio, confessione i.

irrevocabilita

s. f. Riconosciuta

e sancita

impossibilita di modificazione o di annullamento.

irrevocato agg. Tuttora fornito di validita o di

efficacia: una sentenza i.

irriconoscibile

agg.

Di cui é impossibile

il

riconoscimento o l’identificazione / Mutato total-

mente, in modo sconcertante.

irridere v. tr. (coniugato come ridere), lett. Fare oggetto di derisione o di irriverente indifferenza.

irriducibile agg.

1. Che non ammette possibilita

di riduzioni di sorta: prezzo i. / Sostenuto da una fermezza o da una ostinazione a tutta prova: volontd, avversario i. / In med., di frattura, lussazione 0 ernia che non possano essere rimesse in posizione normale.

2. In mat.: frazione i., quando il numera-

tore e il denominatore sono primi fra loro.

irriducibilita s. f. Esclusione da qls. possibilita di

riduzione o cambiamento.

irriflessibne

s. f. Mancanza

o scarsezza

di

riflessione, occasionale 0 come difetto abituale. irriflessivo agg. Che scarseggia o manca di attenzione 0 di impegno / non com. Che non é pre-

ceduto da riflessione: atto i.

irrigabilita s. f. Possibilita d’essere irrigato.

1. Immettere

in un terreno le acque necessarie alle varie colture: i. i campi. 2. Introdurre una soluzione acquosa in una cavita del corpo, mediante irrigatore (v.).

irrigatore

s. m. e agg. (f. -trice).

1. agg.

Utilizzato per l’irrigazione: canale i, 2. s.m. Apparecchio impiegato nell’irrigazione dei terreni. // In med., strumento impiegato per lavaggi di cavita: i. vaginale.

irrigatorio agg. Concernente l’irrigazione. irrigazione s. f. 1. Il rifornimento di acqua

necessario alla vegetazione o alle colture di terreni agricoli. 2. Introduzione di una soluzione medicamentosa liquida in una -cavita dell’organismo.

irrigidimento

s. m. Conferimento 0 assunzione

di rigidita o rigidezza.

irrigidire v. tr. (irrigidisco, irrigidisci, ecc.). 1. Rendere rigido / fig. Conferire maggior rigore, ina_

sprire: i. la disciplina, una pena. 2. medio intr. (irrigic Assumere una posizione di rigida immobilita: irrigidirsi sull’attenti / Farsi rigido: l’aria s’é

_ irrigidita // fig. Assumere un atteggiamento di intransigenza o di insensibilita: irrigidirsi nella propria posizione, in un rifiuto.

irriguardéso agg. Che manca di riguardo o di rispetto nei rapporti sociali o gerarchici.

irriguo agg.

1 Fornito di irrigazione: zona,

_ regione i. / Concernente l’erogazione o l’impiego delle acque di irrigazione: comprensorio i. 2. Utilizzato per Virrigazione: acque i.

irrilevante agg. Trascurabile agli effetti di una valutazione: perdite i. / Giuridicamente i., non preso in considerazione dalla legge.

irrilevanza

s. f. Trascurabilita

motivata

x



>

ae

venienza vieta di ripetere. 2. Di cui non é consentito chiedere la restituzione: pagamento i.

irrisiéne s. f. Atto improntato

a scherno e

irriverenza.

irrisOlto agg. Irresoluto (nel sign. 2).

irrisoluto e derr. Vedi IRRESOLUTO e derivati.

irrisOrio agg. Assolutamente inadeguato e spesso offensivo: salario i. / Svalutato fino all’incredibile o al ridicolo: prezzi i. // non com. Che rivela scherno o compatimento: sguardo, sorriso i.

irrispett6so agg. Che manca del dovuto rispetto. irritabile agg. 1. Incline ad irritarsi con facilita.

2. Di organi o parti del corpo facilmente soggetti a infiammazione.

irritabilita s. f. Tendenza ad irritarsi con facilita.

irritante agg. 1. Che provoca sgradevoli reazioni spec. sul piano dei rapporti sociali: maniere i. 2. In med., che provoca irritazione. irritare v. tr. (irrito, ecc.; alla lat. irrito, ecc.). 1. Provocare notevole fastidio o risentimento: mi irrita il suo modo di fare; medio intr. (irritarsi), risentirsi stizzosamente / non com. Aizzare. 2. In med., produrre una irritazione: il fumo irrita la gola.

irritazidne s. f. 1. Stizzosa e risentita reazione. 2.

irrigabile agg. Che si presta all’irrigazione.

irrigare v. tr. (irrigo, irrighi, ecc.).

a=.

volta: un’occasione i. / Di parola o frase che la con-

da

mancanza d’importanza o da lievissima entita. irrimediabile agg. Di fatto sfavorevole per il _ quale non c’é rimedio, alcuno. —

_ irrimediabilita s. f. Assenza di qls. possibilita di

timedio. _ irrinunciabile agg. A cui non si pud o non si eve rinunziare. irripetibile agg. 1. Di avvenimento o situazione

_ che non puo accadere o manifestarsi una seconda

In med., proces infiammatorio a carico di un organo o di una sua parte, in seguito a stimoli di natura fisica o batterica. irrito agg. Di atto legislativo o giuridico, privo di valore legale.

irritiiale agg. Di atto procedurale compiuto in

modo non conforme a quello prescritto dalla legge.

irritiialita s. f. Mancata rispondenza alla prassi

prescritta dalla legge di un atto procedurale. irriverénte agg. Mancante di rispetto

nei confronti di chi o di quanto é ritenuto superiore 0 sacro.

irriverénza s. f. Mancanza di rispetto / concer.

Atto od espressione irriverente.

irrobustire v. tr. (irrobustisco, irrobustisci. ecc.). Conferire un salutare vigore / medio intr, (irrobu-

stirsi). Diventare robusto, farsi piu robusto. irrogare v. tr. (irrogo, irrdghi, ecc.). linguaggio giuridico, infliggere: i. una pena.

Nel

irrogazione s. f. Comminazione.

irrémpere v. intr. (non usati il participio pass. e i tempi composti). Entrare con impeto violento: Ja folla irruppe nel campo. irrorare v. tr. (irrdro, ecc.). 1. Spruzzare, cospargere di gocce fitte e minute / com. Bagnare.

2. In biol., del sangue che affluisce nelle diverse parti dell’organismo attraverso i vasi sanguiferi.

irroratrice s. f. Macchina agricola per spruzzare

liquidi sulle piante.

irroraziéne s. f. 1. Profusione di liquido sotto

forma di gocce fitte e minute. 2. In med.: i. sanguigna, lo stesso che vascolarizzazione.

irrtiénte (meno corretto irruénto) agg. Dominato da impulsi di singolare intensita e violenza: carattere i.; il tono i. delle sue parole. irrwiénza s. f. Violenza o impeto travolgente / fig. Aggressiva e incontrollata impetuosita.

irruvidire v. tr. e intr. (irruvidisco, irruvidisci,

ecc.). 1. tr. Conferire una sgradevole ruvidezza: il vento irruvidisce la pelle; fig.: le disgrazie hanno irruvidito il suo carattere. 2. intr. (aus. essere) e medio (irruvidirsi). Diventare ruvido (fig., scontroso, »

duro, scostante). ah irruziéne s. f. Ingresso o avanzata violen

travolgente: /’i. delle acque; senza l’idea di osti

}

isolazionismo ; entrata, ingresso impetuoso: le maschere fecero i. nel teatro. irsuto agg. Folto di peli ispidi e lunghi: barba i. .

irto agg. 1. Ispido e percio

4

|

_

Di terreno, contrassegnato

pungente: barba i. 2.

da sporgenze

aguzze:

isdbato agg. Linea i. (0 isobata, s. f.), nelle carte geografiche la linea luogo dei punti di una cavita di uguale profondita rispetto alla superficie dell’acqua.

socronismo s. m. La proprieta di due o piu

fenomeni periodici aventi uguale periodo.

costa i. di scogli; cammino i. di ostacoli (fig., a proposito di difficolta che si frappongono alla realizzazione di qlcs.). isabella agg. es. m. Tono di colore giallo-fulvo.

aventi uguale periodo. isodinamico agg. (pl. m. -ci). Di trasformazione termodinamica non accompagnata da variazione di

trattazione dottrinale.

energia interna. isoiéta s. f. Linea che congiunge i punti della superficie terrestre in cui l’altezza di precipitazioni

isabellino agg. Di colore isabella. isagoge s. f., ett. Discorso di introduzione a una

isagogico agg. (pl.m. -ci), lett. Introduttivo. isba (0 isbd) s. f. Tipica abitazione rustica della Russia, a uno o a due piani, interamente costruita di tavole e di tronchi d’albero.

isOcrono agg. Di due o pil fenomeni periodici

atmosferiche in un dato periodo di tempo raggiunge lo stesso valore.

isoipsa s. f. La linea luogo dei punti di una

su

cie che si trovano alla stessa altitudine sul li-

ischeletrire v. tr. e intr. (ischeletrisco, ischeletrisci, ecc.). Cfr, il pit comune SCHELETRIRE.

vello del mare.

una parte dell’organismo, con conseguente sofferenza dei tessuti. _ischémico agg. (pl. m. -ci). Che presenta ischemia, 0 ne € provocato.

completamente circondata dalle acque. 2. fig. Territorio che si distingue da tutti quelli che lo circondano per particolari caratteri linguistici o etnici (i. dialettale, etnografica) // Agglomerato edilizio cittadino delimitato da un perimetro di strade (v. an-

parte dell’organismo sottoposta a un intervento chirurgico.

suolo stradale rialzato, per comodita dei pedoni e degli utenti dei servizi pubblici di trasporto (v. anche SALVAGENTE) // In anat., piccolo ammasso cel-

ischemia s. f. Deficiente afflusso di sangue ad

ischemizzare v. tr. Ridurre con _particolari tecniche l’afflusso del sangue in una determinata

ischialgia s. f. Nevralgia sciatica. ischiatico agg. Dell’ischio, relativo

-all’ischio:

arteria i.; nervo i., v. SCIATICO.

ischio s. m. Uno dei tre elementi scheletrici che

formano l’osso iliaco.

iscritto s, m. Di chiunque faccia regolarmente

parte di un’istituzione o di un’organizzazione. iscrivere v. tr. (coniugato come scrivere). Registrare in un documento contabile o amministrativo: i. una spesa nel bilancio; i. all’anagrafe / rifl. (iscriversi). Dare il proprio nome per entrare a far parte di una istituzione o di un’organizzazione: iscriversi all’universita, a un partito politico.

iscrizione s. f. 1. Frase o testo incisi su materiale resistente all’usura del tempo, per celebrare 0 com-

isola s. f.

1. Limitata poate: di terraferma

che ISOLATO, pil comune) / J. pedonale, tratto di_

lulare a struttura omogenea, incorporato in un tes-

suto // Nell’industria: i. Javorativa, sistema o fase di lavorazione di un prodotto con !’intervento di operai a gruppi, come rifiuto del sistema sperecnae zante della catena di montaggio.

isolaménto s. m.

1. Esclusione da rapporti o

contatti con l’ambiente circostante, genrl. motivata

da ragioni di sicurezza o di incompatibilita / part. Segregazione di individui affetti da malattie infetti- _ ve, per impedire il contagio. 2. L’impedimento del passaggio di energia sonora o di calore attraverso una parete, oppure di correnti elettriche tra conduttori a diverso potenziale.

isolano agg. Abitante di un’isola (genrl. come s. m.e f.: ifieri i. della Sardegna) / Di un’isola (spec.

memorare avvenimenti 0 personaggi: i. sepolcrale.

di prodotti).

2. Registrazione in un atto contabile ed amministrativo / L’atto formale col quale si entra a far parte di un’istituzione o di un’organizzazione.

isolante agg. e s. m. Di materiale che presenta alta resistenza al passaggio del suono, del calore, dell’elettricita.

INSCURIRE.

rapporti o di contatti con l’ambiente circostante, come misura di sicurezza o nel quadro di un’opera-

iscuria s. f. Difficolta ad orinare. iscuriménto, iscurire v. INSCURIMENTO,

isiaco agg. Pertinente alla dea Iside: culto, rito i. islam s. m. La collettivita dei musulmani, il mondo musulmano / La religione monoteistica predicata da Maometto (v. ISLAMISMO).

islamico agg. dell’islamismo.

islamismo

(pl.

m.

-ci).

Dell’Islam,

s. m.

Religione monoteistica a carattere universalistico fondata da Maometto, considerata come il principale motivo di riscatto della nazione araba al mondo della storia e della ci-

vilta.

islamizzare

v.

tr. Convertire

all’islamismo;

attrarre nell’orbita della civilta e della cultura proprie dell’Islam.

iandése agg. € s. m. dell’Islanda. |

__isdbaro agg.

Proprio

o abitante

/1. In meteorologia: linea i. (o

isobara, s. f.), la linea che unisce tutti i punti della _ Terra che in un dato momento hanno identica presione barometrica. 3. In fis. nucleare, degli elementi _ che hanno ugual numero di massa ma diverso nu-

‘mero atomico e quindi diverse proprieta chimiche. te

isolare v. tr.

1. Escludere dalla possibilita di

zione bellica: i. un ammalato, un detenuto; i. il ne-

mico / rif. (isolarsi). Rifiutare la propria partecipa- — zione alla vita sociale o, riferito a nazioni, alla politica internazionale. 2. In chim., ottenere allo stato uro mediante opportuna separazione: i. un alcaoide / fig. Separare per comodita di astrazione o di analisi: i, una parola dal contesto. 4

isolato agg. es. m. 1. agg. Privo di qls. possibilita

di riferimento: un _fenomeno i. // Privo di comunica- — zioni: molti paesi sono rimasti i. per la neve / Situato in modo da rendere limitata o discontinua la fre-

quenza o la disponibilita: /uogo i.; casolare i. / Solitario, appartato: vivere i. // Esente da legami orga- —

nizzativi o contrattuali; nel ciclismo: corridore i., —

non legato da contratto con alcuna casa o squadra —

// Che presenta condizioni di isolamento acustico, termico, elettrico.

2. s. m. Area urbana delimitata

da un perimetro di strade.

;

isolatére s. m. Elemento o dispositivo destinatoa

realizzare un isolamento, spec. elettrico. ©

isolazionismo s. m. Politica di disinteresse n



ae ol

tsolazionista confronti delle vicende internazionali, favorita da

tagioni storiche e geografiche oppure da reazioni psicologiche.

isolazionista s. m. e f. (pl. m. -i). Fautore o

seguace di una politica di isolazionismo.

isolazionistico all’isolazionismo.

agg.

(pl.

m.

-ci).

Ispirato

isolotto s. m. Isola di dimensioni ridotte.

isomeria s. f. In chim., proprieta per la quale due

0 pil composti, pur avendo lo stesso peso molecolare e la stessa composizione centesimale, presentano proprieta chimiche o fisiche diverse.

isomerizzazione s. f. In chim., trasformazione di un composto in un suo isomero.

_

isomero

a

oe

602

agg. Che presenta isomeria.

isomorfismo

s. m.

Fenomeno

per

cui due

composti chimici che cristallizzano nello stesso sistema, avendo formula chimica analoga, possono dare cristalli misti. isomorfo agg. Che presenta isomorfismo. isonomia s. f. L’eguaglianza di fronte alla legge: principio fondamentale della democrazia. isoprene s. m. Idrocarburo alifatico a cinque atomi di carbonio, dal quale si ricava la gomma sin-

tetica.

isdscele agg. Di triangolo avente due lati uguali,

oppure di trapezio avente i due angoli adiacenti ad una stessa base uguali.

isotermia s. f. Invariabilita della temperatura

presentata da un corpo o rilevata nel corso di un fe-

nomeno. isotérmico agg. (pl. m. -ci). Di fenomeno o ambiente in cui non intervengono variazioni di temperatura. isotérmo agg. Che presenta temperatura costante

/ Linea i. (0 isoterma, s. f.), la linea luogo dei punti della superficie terrestre che hanno, in un determinato istante, la stessa temperatura.

isdtopo s. m. Atomo avente diverso peso atomico

(cioé diverso numero di neutroni) ma uguale nume-

ro atomico (cioé numero uguale di protoni) rispetto all’atomo di un determinato elemento chimico. isotropia s. f. La proprieta dei corpi isotropi.

ispettivo agg. Attinente all’ispezione: compiti i. ispettorato s. m. 1. Organo con funzioni di

vigilanza e controllo su attivita o servizi determinati: I. del lavoro, della Motorizzazione / La sede di tale organo. 2. Ufficio e grado di ispettore. ispettore s. m. (f. -trice). Funzionario incaricato della vigilanza e del controllo dei vari settori di un ente o di un’azienda.

ispezionare

y. tr. (ispezidno, ecc.). Visitare o

esaminare a scopo di ispezione.

ispezione_s.

1. Osservazione

puntuale,

condotta nell’ambito di una prassi di vigilanza o di controllo: fare un giro d’i.; essere di. 2. La visita e il complesso delle verifiche compiute da un ispettore: chiedere un’i.; certificato d’i. ispido agg. Che presenta numerosi elementi rigidi

e pungenti: barba i. // fig. Rude, scontroso / Irto di difficolta: un argomento i.

ispirare v. tr. Destare, suscitare un sentimento (i.

invidia, antipatia, avversione) oppure un impulso nell’ambito delle facolta creative ed estetiche (Apollo ispirava i poeti) o delle scelte pratiche (il suo

rifiuto é stato ispirato da malanimo) / medio intr. (ispirarsi). Trarre ispirazione, prendere a modello: ispirarsi alla natura.

ispirato agg. Che riflette una profonda partecipazione e commozione interiore: linguaggio

i. / Libri i., le Sacre Scritture, perché ritenute iscritte per ispirazione divina. ispiratore s. m. e agg. (f. -trice). Di chi o quanto fornisce i motivi o gli impulsi di un orientamento sul Ene creativo o estetico e su quello delle scelte pra-

tiche.

ispirazione s. f. Impulso riconducibile a fattori

singolari o privilegiati, per lo piu irrazionali o fortuiti: li. dei profeti, dei poeti; ascoltare l’i. del cuore. israeliano agg. e s. m. Proprio o abitante defl’odierno stato di Israele. israelita s. m. e f. (pl. m. -i). Ebreo, con particolare riferimento alla tradizione religiosa, na-

zionale e culturale ebraica.

israelitico agg. (pl. m. -ci). Ebraico.

issare v. tr. Sollevare: presuppone un’operazione

ispanico agg. (pl. m. -ci). Pertinente alla Spagna,

condotta da pil persone, o ad ogni modo uno sforzo notevole e concentrato: Ja cassa fu issata a bordo; i. le vele, un pennone.

ispanismo s. m. Parola o locuzione propria della

lanceolate e fiori azzurri in spighe; se ne estrae un olio impiegato in liquoreria e in farmacia.

isotropo agg. Di corpo

che presenta le stesse

proprieta fisiche in tutte le direzioni.

soprattutto con riferimento alla storia passata della penisola iberica. lingua spagnola, passata in un’altra lingua.

ispanista s. m. e f. (pl. m. -i). Studioso della

cultura spagnola. ispanits s. f. Il complesso etnico e culturale definito dall’appartenenza alla nazione spagnola.

ispanizzare

v.

tr.

Attrarre

nell’orbita

della

cultura o della civilta spagnola.

ispanizzazione s. f. Il

processo di attrazione

nellorbita della cultura o della civilta spagnola. ispano agg. e s. m. Proprio o abitante della Spagna antica.

ispano-americano agg. Pertinente agli stati dell’America centromeridionale di lingua e cultura spagnola: poesia i.-a. / Guerra i.-a., quella combattuta tra Stati Uniti e Spagna nel 1895 per il possesso dellisola di Cuba.

ispessimento s. m. Il conferimento 0 l’acquisto di una pil elevata consistenza o densita. ispessire v. tr. (ispessisco, ispessisci, ecc.). _Conferire (medio intr., ispessirsi, acquistare) un au-

‘mento della consistenza o della densita.

issOpo s. m. Suffrutice aromatico, con foglie istallare e derr. Vedi INSTALLARE e derivati. istamina s. f. Composto organico presente

nell’organismo come prodotto del metabolismo, e contenuto, sotto forma di complessi organici, in molti tessuti; liberata da questi, in maniera abnorme, € capace di provocare diverse manifestazioni allergiche.

istaminico agg. (pl. m. -ci). Relativo all’istamina. istantanea s. f. Fotografia istantanea (per ellissi): Vv. ISTANTANEO.

istantaneaménte avv. Subito, allistante. istantaneita

tempo.

s. f. Immediatezza

assoluta

nel

istantaneo agg. 1. Che si determina all’istante o

dura un brevissimo spazio di tempo: morte i.; la luce i. di un lampo / Fotografia i., eseguibile con tem-

po di posa inferiore a 1730di secondo. 2. In fis., relativo a un istante: valore i. della velocita. istante s. m. Momento brevissimo di tempo, attimo; all'i., immediatamente; quenza continua.

a ogni i., con

fre-

Bec) oN ee

ot

=e

ae

Bane

"tS

istridnico

istanza s. f. 1. Richiesta fatta pervenire ad una pubblica autorita, allo scopo di provocarne linter-

vento o l’interessamento nei limiti e nei modi prescritti dalla legge. 2. Aspirazione che ha carattere di impellente necessita: ignorare le i. sociali che provengono dal basso. 3. lett. Insistenza nel chiedere, nel domandare:

cedere alle i. di qlc.

no della dimostrazione o della risoluzione teoretica: i. un parallelo, un’equazione. istitutivo agg. Di atto diretto alla costituzione di un ente o alla attuazione di un fatto giuridico o amministrativo.

istituto s. m. 1. Ente di diritto pubblico o privato,

chirurgica

costituito sulla base di esigenze organizzative e di obiettivi determinati: i. ospedaliero, i. di istruzione; i. di credito, banca; i. di emissione, banca autorizzata

istéresi s. f. Fenomeno fisico per cui il valore

dallo stato a emettere banconote a corso legale / Nell’ambito di una facolta universitaria, ciascuno

istaurare e derr. Vedi INSTAURARE e derivati.

isterectomia

s.

f. Asportazione

dell’utero.

istantaneo di una grandezza, funzione di altre gran-

dezze, dipende, in un dato istante, non solo dai valori di queste in quell’istante, ma anche da quelli che esse hanno assunto in istanti precedenti.

isteria s. f. Isterismo. istérico age. (pl. m. -ci). Relativo ad isterismo;

sofferente d’isterismo: una donna i.; anche s. m. e f.: un i., una i. / estens. Di persona soggetta a vistose e incontrollate crisi di nervi.

isteriliménto s. m. Esaurimento della fecondita.

isterilire v. tr. (isterilisco, isterilisci, ecc.). 1. Privare della fecondita: i. un terreno; fig.: l’ozio i-

dei settori specializzati per lo studio di singole discipline: i. di glottologia, di botanica. 2. 1. giuridico, ordinamento giuridico di un fenomeno sociale, e cioé il complesso di principi e di norme che ne regolano il rapporto: /’i. giuridico del matrimonio, della famiglia.

istitut6re s. m. (f. -trice).

1. Persona incaricata

dell’educazione e della istruzione dei fanciulli nelle case signorili, oppure della sorveglianza degli alunni nei collegi. 2. Fondatore. istituzionale agg. 1. Attinente ai principi o agli aspetti fondamentali di una istituzione: compiti, fini

2. medio intr, (isterilirsi). Dive-

i. / Relativo ad una istituzione, spec. politica: refe-

isterismo s. m. Psicosi in cui oltre ai disturbi di

rendum i, 2. Concernente i principi fondamentali di una disciplina: corso i. di flosepa teoretica.

sterilisce l'ingegno.

nire improduttivo (anche fig.).

carattere psichico (instabilita emotiva, stati d’angoscia e depressivi, delirio, allucinazioni) possono comparire anche disturbi di natura somatica (accessi epilettici, convulsioni, paralisi) / com. Carattere di persona estremamente nervosa ed irritabile.

istigamento s. m. Istigazione.

istigare v. tr. (istigo, istighi, ecc.). Indurre, con

suggerimenti 0 incitamenti spesso subdoli, ad azioni riprovevoli e delittuose: 7. alla prostituzione.

istigatore

s. m. (f. -frice). Chi induce

a un

comportamento riprovevole o delittuoso.

istigazione s. f. Persuasione subdola ed assidua

a comportamenti riprovevoli o delittuosi.

istillare e derr. Vedi INSTILLARE e derivati. istintivaménte avv. D’istinto, senza riflettere. istintivita s. f. Qualita di tutto cid che

indipendentemente dalla ragione, dalla razionalita e

dallintelligenza determina il comportamento e le conseguenti reazioni. istintivo agg. Determinato dall’istinto: esigenza i.; la sua reazione fu i. / genre. Di persona che agisce abitualmente seguendo gli impulsi naturali e affettivi anziché la riflessione o il ragionamento; anche s. m. e f.: un i., una i.

istinto s. m. Impulso naturale e spontaneo ad

agire in un determinato modo, che sebbene indipendente dall’intelligenza, puod essere da questa mo-

dificato, regolato o represso: i. di conservazione; ce-

dere alli.; dominare i propri i.; per i., senza l’inter-

vento del ragionamento e della riflessione // genre. Indole, inclinazione naturale.

istintiiale agg. Pertinente all’istinto. istiocito (0 istiocita, pl. -i) s. m.

sistema

reticolo-endoteliale,

che

Cellula del

nell’organismo

svolge l’importante funzione della produzione degli anticorpi.

istitore v. INSTITORE. istitiiéndo agg.Invia di costituzione. istitilire v. tr. (istituisco, istituisci, ecc.).

1.

zazioni di una certa importanza dirette a soddisfare esigenze d’interesse pubblico: i. una scuola, una

2. No-

minare, designare: 7. glc. erede / Impostare sul piaHeh

s. f.

1. Fattore

che

opera

in

consuetudine: /’i. del matrimonio; al pl., i principi

giuridici fondamentali dello stato: /a crisi delle i. / Atto costitutivo munito del crisma dell’ufficialita:

li. di un’accademia. 2. Designazione, nomina: i. di erede / Formulazione paradigmatica, a scopo dimostrativo o risolutivo: /’i. di un confronto. 3. al pl. Gli elementi fondamentali di una disciplina spec. giuridica: istituzioni di diritto civile. istmico agg. (pl. m. -ci). Dell’istmo; relativo a un

istmo.

istmo s. m.

1. Lingua di terra relativamente

stretta, che unisce due territori di notevole estensione: /’i. di Panama. 2. Porzione di un organo anatomico interposta tra parti di maggior volume.

istogénesi s. f. Parte dell’istologia che studia il _

processo di formazione dei tessuti organici.

istologia s. f. Disciplina biologica che studia la struttura organici.

istologico agg. (pl. m. -ci). Relativo all’istologia. istologo s. m. (pl. -gi). Studioso di istologia. istoriare v. tr. (istorio, ecc.). Ornare, decorare con raffigurazioni di immagini relative a imprese 0 leggende.

istradare e derr. Vedi INSTRADARE e derivati.

istriano agg. Dell’Istria: /a penisolai.; come s. m. e f., abitante, oriundo dell’Istria: un i., un’i. istrice s. m. 1. Roditore, detto volg. porcospino; ha il corpo tozzo, tutto rivestito di aculei appuntiti,

con i quali si difende se molestato; si nutre di radici e di altri vegetali // fig. Di persona dal carattere scontroso, sempre pronta a reagire con stizzosa o-

stilita. 2. Pesce istrice, pesce marino con il corpo munito di aculei, capace di assumere una conformazione

Fondare, creare, per lo piu con riferimento a realiz_ nuova universita; i. un nuovo ordine sociale.

istituzione

corrispondenza delle caratteristiche strutturali della societa, inserendosi nell’ambito della norma o della

sferica

istrione s. m.

1. Chi prendeva parte ad azioni

sceniche, nell’antica Roma. 2. spreg. Di persona che nell’atteggiamento e nel comportamento assume pose insincere o platealmente esibizionistiche.

istrionésco

_

agg.

(pl. m.

-chi). Improntato

clamoroso e ridicolo esibizionismo.

a

istrionico agg. (pl. m. -ci). Relativo alla tecnica

OS : Vee Se ee ee ‘i 8: ae 604

istrionismo

dell’antica recitazione teatrale / spreg. Lo stesso che istrionesco.

istrionismo s. m. Tendenza ad esibizionismo o

teatralita.

y

istriiire v. tr. (istruisco, istruisci, ecc.). 1. Fornire

ae:

del nord / Lingua i. (0 italiano, s. m.), tradizione di lingua letteraria poggiante sul dialetto fiorentino, consolidata al livello artistico soprattutto attraverso la.ricchezza del vocabolario dantesco e la selezione di quello petrarchesco, trasmessa in modo pratica-

di un complesso organico di nozioni mediante l’in- mente stabile da sei secoli // loc. avv. All’italiana, segnamento: i. nella grammatica, nell’aritmetica / alla maniera italiana, secondo il modo e il costume genre. Impartire alcuni elementi fondamentali della degli italiani. cultura: i. gli ignoranti / estens. Ammaestrare un animale: i. i cani poliziotti // rifl. (istruirsi). Formarsi una cultura elementare, come autodidatta. 2. Informare, spec. riguardo al comportamento da adottare in una situazione determinata: /’hanno istruita bene

la ragazzina!

3.1. un processo, una causa, racco-

gliere prove, documenti, deposizioni, e tutti gli elementi necessari per la decisione del processo o della causa; anal.: i. una pratica, raccogliere la documentazione che permetta all’organo competente di pronunciarsi in merito ad essa. istriiito agg. Fornito di una cultura notevolmente

superiore alla media. istruttivo agg. Di notevole interesse dal punto di vista culturale o anche morale.

istruttore s. m. (f. -trice). 1. Persona incaricata di impartire determinate nozioni o di addestrare ed esercitare in particolari attivita o funzioni. 2. Giudice i., magistrato al quale é affidata l’istruzione della

causa. istruttoria s. f. La fase del processo in cui Pautorita giudiziaria compie tutti gli atti necessari all’istruzione (v.).

istruttorio agg. Relativo all’istruzione processuale.

istruzione s. f. 1. Il conferimento o |’acquisizione dei dati relativi ad una preparazione tecnica 0 culturale, mediante un insegnamento per lo piu organico; part., la preparazione tecnica e culturale dei giovani, che si compie in modo sistematico nella scuola:

i. elementare, media, superiore. 2. Direttiva impartita ad una persona in corrispondenza di funzioni o compiti specifici: diramare i.; attendere i. / genre. Prescrizione: attenersi alle i. del medico; i. per l’uSo, illustrazione scritta relativa all’uso di un prodotto. 3. Fase del processo nella quale il magistrato addetto (giudice istruttore) provvede alla raccolta degli elementi necessari alla decisione.

istupidimeénto s. m. Scivolamento in uno stato di

inefficienza intellettiva o pratica. istupidire v. tr. e intr. (istupidisco, istupidisci, ecc.).

1. tr. Rendere stupido, intontire, frastornare:

italico agg. (pl. m.-ci). 1. Dell’Italia antica; degli

antichi Italici, popolazioni di tradizione linguistica indeuropea. 2. lett. Italiano. 3. Carattere i., in tipografia, il carattere corsivo aldino.

italiota agg. es. m.ef. (pl. m. -i). Attributo degli

aac coloni greci trapiantatisi nell’Italia meridio-

nale. italo agg., lett. Italico, italiano. iter s. neutro lat. (viaggio, marcia’), usato

in it. come s. m. invar. Trafila parlamentare o burocratica. iterare v. tr., /ett. Ripetere, rinnovare.

iterataménte avv. Ripetutamente, piu volte.

iterativo agg. Contenente o indicante ripetizione /

In gramm.: verbo i., quello che indica l’azione ripetuta (p. es. vagolare rispetto a vagare). iterazione s. f., /ett. Ripetizione, replica.

itinerante

agg.

e

s.

m.

Di

persona

che

abitualmente si sposta da luogo a luogo nello svolgimento della propria attivita: ambasciatore i.

itinerario s. m. e agg. 1. s. m. Il percorso adottato per lo svolgimento di un viaggio, di una gara sportiva su strada, di una manifestazione pub-

blica, di una visita turistica: /’i. é stato fissato dalVagenzia di viaggi; l’i. della corsa, del corteo / Ilustrazione grafica o scritta di un percorso tradizionale. 2. agg. (non com.). Concernente il percorso relativo a un viaggio. ittérbio s. m. Elemento chimico delle terre rare (simbolo Yb): metallo grigio argenteo presente in natura sotto forma di minerali. ittérico agg. (pl. m. -ci). Caratterizzato o affetto da itterizia.

itterizia s. f. Sintomo

di alcune malattie del

fegato, delle vie biliari o del sangue; si manifesta con il colorito giallastro della cute e delle sclerotiche, per deposizione di pigmenti / fam. Simbolo di bile a lungo repressa: a chiedergli qlcs., fa venir l’i.

ittero s. m. Sin. di itterizia.

:

ittico agg. (pl. m. -ci). Concernente ipesci.

ittiocolla

s. f. Colla di pesce.

ittiofauna s. f. Fauna ittica. con le sue chiacchiere m‘ha istupidito. 2. intr. (aus. ittidlo s. m. Sale d’ammonio, ricavato dalla essere). Scivolare in una deludente condizione di idistillazione di scisti bituminosi contenenti avanzi nefficacia intellettiva o pratica. itacése (0 itacénse) agg. e s. m. o f. Proprio o fossili di pesce: liquido denso, scuro e untuoso, é usato in medicina nella cura delle dermatosi. abitante di Itaca, la patria dell’Ulisse omerico. ittiologia s. f. Parte della zoologia che si occupa italianismo s. m. Elemento lessicale, morfologico © sintattico proprio della lingua italiana, passato in dello studio e della classificazione dei pesci. ittioldgico agg. (pl. m. -ci). Pertinente altra lingua o in un dialetto. italianista s. m. e f. (pl. m. -i). Studioso della allittiologia. ittidlogo s. m. (f. -a; pl. m. -gi). Zoologo storia e della cultura italiana. italianita s. f. Partecipazione al patrimonio di specializzato in ittiologia. ittiosauro s. m. Rettile fossile, dal corpo simile a cultura e civilta attribuito alla nazione italiana. italianizzare v. tr. Attrarre nell’ambito della quello dei delfini, con gli arti trasformati in pinne e lingua o della cultura e civilta italiane / Adattare al col muso assai lungo e sottile. ittita agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). Appartenente o sistema linguistico italiano. ell’Asia Miitalianizzazione s. f. Adattamento di una parola relativo agli Ittiti, popolo indeuro} straniera, al sistema grafico e fonetico italiano: es. il nore antica, la cui storia e civilta si svolse durante il secondo millennio a. C. \ francese ragoiit nellitaliano ragu. ittrio s. m. Elemento chimico delle terre rare italiano agg. Appartenente all’Italia dal punto di vista geografico o politico: le regioni i.: come s. m. (simbolo Y): metallo grigio argenteo, presente in naost e f., cittadino, abitante dell’Italia: wn i., una i., gli i. tura sotto forma di minerali.

nl do una camicia di tela, me facili

ni

da Se.

judoistas.m. (pl. anSportivo che se a il Rg

__lugero s. m. Unita di misura di superficie usata

nell er Roma, equivalente a ca.

2.500 m’.

oslavo agg. e s. m. Della Iugoslavia, repubblica federativa popolare formata da sei repubbliche (Serbia, Croazia, Slovenia, Bosnia, Erzegovina, Macedonia, Montenegro); come s. m. e f., tear pee cittadino della Iugoslavia.

ljare agg. v. GIUGULARE. iugulatorio agg. Strangolatorio; per lo pit fig.: un_contratto i. é ‘ jujutsu

s. giapp.

(in it. s. m. invar.

Lotta ele Bhdifesa o di offesa, senza esclusione di colpi; sintetizzata modernamente, a livello sportivo, nel judo.

angle juke-box

loc. angloamericana, usata in it. come s. m. invar. Grammofono automatico a gettone, installato in locali pubblici.

jumbo

s. ingl. (in it. s. m. invar.).

Grande aereo a reazione (il Boeing 747), capace di trasportare oltre trecento passeggeri.

apport panesa ns oe‘opri di

casi di omonimia nell’ambito della stessa fami indica il nato dopo: Mario Rossi iunior ee) o jr.)/Nello sport: categoria iuniores, tleti che, per la loro eta, sono ammessi a parte solo a gare giovanili: sguadra naziona

della bow possono far parte (nel calcio) solo

tleti al di sotto dei 18 anni.

unre s. m, ted. (in it. s. m. i embro, rappresentante

dell’aristocraziate

prussiana.

iussivo agg. e s. m. Di forma ona affidata la funzione di esprimere un comando ordine.

iuta s. f. Fibra tessile che si ricava da due

+

intensamente coltivate in India e in Cina, e con

quale si fabbrica un tessuto usato per imb: sacchi.

Wy

iutificio s. m. Stabilimento per la lavora

della iuta. fe ivi avv., lett. In quel luogo, in quel punto. ivoriano agg. Della Costa d’Avorio; come s. f.: abitante della Costa d’Avorio: un i., un

izba v. ISBA.

606

oa

chia degli esseri e un diverso destino nel corso della susseguente vita. 3; kart (0 go-kart) s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. karts). Microvettura per competizioni su pista: ha minima cilindrata, ed é estremamente semplificata, riducendosi al solo telaio con motore monocilindrico (senza differenziale e senza cambio di velocita).

kartismo s. m. Lo sport del kart. kartista s. m. (pl. -i). Chi pratica lo sport del kart. kartodromo s. m. Pista per competizioni di kart. kashmir v. CACHEMIRE.

kayak s. ingl. (in it. s. m. invar.). 1. Piccola imbarcazione eschimese a pagaia, allungata ed appuntita alle estremita, formata da un’intelaiatura rivestita di pelli di foca. 2. Canoa di forma simile alla precedente usata nello sport nautico.

kellerina v. CHELLERINA.

kendo

s. giapp. (in it. s. m. invar.).

Scherma tradizionale del Giappone, che viene esercitata, in caratteristici costumi ed a livello spettacolare, mediante una lancia tozza e senza punta.

k, Ks. m. o f., invar. Lettera dell’alfabeto greco e latino, e di alcuni alfabeti europei, estranea all’alfa-

beto italiano, dove tuttavia viene usata in parole di derivazione straniera e a scopi fonetici per indicare la pronuncia gutturale davanti alle vocali e ed i: tale la grafia ke, ki per che, chi.

kafkiano agg. Relativo all’opera letteraria dello

scrittore cecoslovacco di lingua tedesca Franz Kaf-

ka (1883-1924),

caratterizzata

da un allucinante

senso del mistero e da un angoscioso pessimismo; estens., che richiama alla mente |’allucinante mon-

do fantastico della sua narrativa.

‘kaiser

s.

dell’imperatore germanico.

kakemono

m.,

ted.

Il

titolo

s. giapp. (in it. s. m.

invar.). Pannello con un ritratto o un motto, che i

_.

giapponesi sono soliti appendere alle pareti domestiche in speciali occasioni.

kaki v. cAcut. kamikaze s. giapp. (in it. s. m. invar.).

Aviatore, volontario della morte, che si getta con Paereo contenente il carico esplosivo contro l’obiet-

tivo nemico. kandahar sicurezza per sci.

__kantele

s. m. Tipo di attacco di

s. finl. (in it. s. m. invar.).

_ Strumento popolare finlandese, simile alla gusla.

_ kantiano agg. Pertinente alla personalita o alla

_ dottrina filosofica di Immanuel Kant (1724-1804); come s. m., seguace della sua filosofia.

kantismo

s.

m.

La

__filosofia

kantiana,

tecnicamente nota come criticismo.

_kaone s. m. In fis., denominazione del mesone x,

_

__

la cui massa é ca. 1000 volte quella dell’elettrone. kapok v. capoc.

kaputt agg. ted. (in it. agg. invar.). Rotto,

_ distrutto, morto. =

karakiri v. CARACHIRI. _ karakul v. cARACUL. karate (0 karaté) s. giapp. (in it. s. m. invar.).

- Forma di lotta, di origine giapponese, caratterizzata da colpi dati con i piedi o con le mani nei punti piu vulnerabili per la resistenza dell’avversario.

__karman s. neutro sanscrito (in it. s. m.).

kepleriano agg. Pertinente all’opera e all’attivita

scientifica del celebre astronomo tedesco Keplero (1571-1630).

kérmes v. CHERMES.

kermesse s. f. fr. (in it. s. f. invar.; pl. fr. kermesses). Solenne festa annuale della parrocchia, che nei Paesi Bassi e in alcuni luoghi della Francia sett. si celebra con vistoso apparato folcloristico / Nel linguaggio sportivo, di corsa ciclistica ad ingaggio, disputata su un circuito cittadino.

keroséne vy. CHEROSENE.

ketch s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. ketches). Piccola unita a due alberi, usata per traffico e pesca nei mari del Nord / Veliero da diporto, genrl. con due alberi e bompresso.

ketchup

s. ingl. (in it. s. m. invar.).

Salsa piccante per condimenti, costituita di succo di pomodoro con funghi, aceto, erbe aromatiche.

keynesiano agg. e s. m. Seguace delle teorie economiche propugnate dall’economista inglese John Maynard Keynes (1883-1946), basate sulla quantita di moneta sotto forma di depositi, il basso tasso d’interesse sul capitale, l’accessibilita ai consumi su larga scala e i grandi investimenti pubblici di denaro.

kibbutz s. m., invar. Piccolo centro agricolo a conduzione collettivistica, tipico dell’economia delPodierno stato d’Israele.

esis

oe

s. ingl. (in it. s. m.

invar.). Rapimento di un bambino a scopo di estorsione. killer s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. killers). Assassino a pagamento, sicario. kilt s. ing]. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. kilts). Il tradizionale gonnellino scozzese.

- kimono v: CHIMONO.

kindergarten s. m, ted. (in it. s. m. invar.). Asilo

infantile, giardino d’infanzia.

kinderheim

s. neutro ted. (in it. s. m.

invar.). Giardino d’infanzia privato, in cui, dietro pagamento possono essere ospitati e sorvegliati i bambini durante l’assenza pil o meno lunga dei genitori.

kinesiterapia v. CINESITERAPIA. kipeu s. m. ebraico (in it. s. m.invar.).

- Nella terminologia religiosa e filosofica indiana, il Nella religione ebraica, l’«espiazione»; part., il difrutto delle azioni compiute da ogni vivente, in giuno d’espiazione per ipeccati commessi dal popo- quanto determina una diversa rinascita nella gerar- lo, che aveva luogo nel decimo giorno del settimo e er

|

kyrie

607 mese dell’anno (tishri) e che si concludeva con la cacciata nel deserto del capro espiatorio.

kirsch

s. m. ted. (in it. s. m. invar.).

Acquavite ottenuta per distillazione delle ciliegie schiacciate e fermentate. kitsch s. m. ted. (in it. s. m. e agg. invar.). L’arte di massa, in quanto espressione di un gusto pacchiano e ricca di motivi Gaaai come agg.: una tela,

una scultura_k. : kleksografia s. f. Disegno ottenuto piegando pit

volte su se stesso un foglio che rechi una macchia

d’inchiostro.

knickerbockers s. ingl. pl. Tipo di

larghi calzoni fermati al di sotto del ginocchio; calzoni alla zuava.

knock down loc. ingl., usata in it.

come loc. avy. e agg. invar. Del pugile che atterrato

da un colpo dell’avversario riesce a rialzarsi prima del termine del conteggio dell’arbitro / Come s. m., ene capace di abbattere un avversario: subire un knock out loc. ingl.. usata in it. come s. m. invar. e loc. avy. 0 agg. Nel pugilato (come s. m.), colpo capace di abbattere l’avversario senza che egli riesca a rialzarsi entro dieci secondi: subire un k. o. / Come loc. avv. e agg., ‘fuori combattimento’: essere messo k. o. (fig.: mettere k. o. qlc.,

metterlo nell’impossibilitadi reagire); k. 0. tecnico, quello decretato dall’arbitro quando un pugile non é piu in grado di proseguire I’incontro. knut s. m., invar. Antico strumento di tortura: sorta di staffile costituito da un manico di legno alla cui estremita era fissata una treccia di cuoio terminante con un anello di rame cui facevano capo strisce di cuoio ruvido e arrotolato, munite di ganci o di punte. koala s. m., invar. Marsupiale arboricolo ed erbivoro, simile a un orsacchiotto, privo di coda e

con arti brevi; vive in Australia in speciali riserve, severamente protetto dalle leggi di quel paese. kolchoz s. m. russo (in it. s. m. invar.). L’azienda agraria collettiva sovietica.

kolchoziano

v. COLCOSIANO.

kore s. f. (pl. kdérai). ‘Fanciulla’: nel linguaggio

archeologico, il tipo femminile usato dalla statuaria greca arcaica per figure votive e funerarie. krapfen s. m. ted. (in it. s. m. invar.). Frittella di pasta dolce lievitata, a forma tondeg-

giante o di ciambella, talvolta ripiena di marmellata. kren s. m. ted. Vedi l’adatt. it. cren. kris (0 kriss) s. m., invar. Pugnale indocinese a due tarli, con lama ondulata. krypton v. CRIPTO. kulak © wa” ». m. russo (in it. s. m. invar.; pl.

russo kulaky). Il contadino dell’epoca zarista e dei

primi anni della Russia sovietica, che lavorava la

terra di sua proprieta facendo ricorso all’impiego di braccianti. kiimmel s. ingl. (in it. s. m. invar.) chiglia, di ciascuno

;

a

649

maéstro

Danza moderna, di origine negro-americana, a figurazioni collettive riproducenti le danze rituali del-

madrevite s. f. Utensile analogo alla filiera, per ricavare il filetto su un pezzo.

madonna s. f. 1. Epiteto di Maria di Nazareth,

di origine popolare, spesso musicato dai polifonisti; é per lo piu un nitido quadretto di ispirazione pastorale, spesso rivolto come espressione di omaggio

P Africa.

madre di Gesu Cristo: invocare la M. / Raffigurazione, spec.

artistica, di Maria Vergine: una M. di

Ra ello /f Simbolo di grazia e dolcezza eccezionalmente dignitosa: un viso di m.; talvolta, di soave mestizia o rassegnazione: pare una m. (addolorata). 2. Antico appellativo di riverenza della donna, spec. sposata: le Rime in morte di M. Laura. madonnaro s. m. Chi si dedica alla raffigurazione di soggetti sacri, per lo piu di madonne, con gessetti colorati, sulla pavimentazione di marciapiedi o di strade. madonnina s. f. Piccola immagine o statua della Vergine / Simbolo di aggraziata innocenza o compunzione femminile, spesso solo apparente: viso di m.; una m. infilzata.

madore s. m. Leggero velo di sudore.

madornale agg. Enorme, concepibile: un errore m.

spropositato,

in-

madornalita s. f.Enormita.

madras s. m. Tessuto di cotone leggero a riquadri colorati usato per camicie o per tendaggi. madre s. f. 1. La donna che ha concepito e partorito, spec. in rapporto alla prole: m. di molti figli; m. tenera, affettuosa, amorosa; la tutela delle ragazze m.; m. difamiglia, la donna considerata nei suoi rapporti con i figli e il marito e con la casa di cui ha la cura e il governo // estens. La femmina di un animale in rapporto ai piccoli. 2. Titolo reverenziale attribuito allesuore professe 0 a quelle che hanno un grado o una carica nel convento: m. Teresa; la m. badessa.

3. fig. Per analogia, quanto ¢

ritenuto l’origine prima, materiale o ideale, di un

fatto, di un fenomeno, di un rapporto di discendenza: la m. Terra; m. natura; Perera é m. di scienza; m. chiesa, ea il rapporto che s’istituisce

con essa mediante il battesimo che rende figli di Dio

/ Con valore di attributo include l’idea di prevalenza assoluta di ordine logico, strutturale, gerarchico: idea m.; scena m.; la casa m. di un ordine religioso.

3. In anat.: dura m. e pia m., le meningi a contatto

rispettivamente della teca cranica e del parenchima nervoso / M. dell’aceto, l’ammasso gelatinoso a for-

ma di pellicola in cui si condensano i batteri dell’a-

ceto. 4. La parte di un bollettario a madre e figlia che resta attaccata al blocchetto. madrelingua (0 madre lingua) s. f. (pl. madrelingue o madri lingue). La lingua che si é€ appresa per prima.

madrigale s. m. Breve componimento letterario

galante.

madrigalésco

agg. (pl. m. -chi). Pertinente o

riconducibile al madrigale / fig. Improntato a una galanteria arguta o leziosa. madrigalista s. m. (pl. -i). Autore di madrigali.

madrigalistico agg. (pl. m. caratteri propri del madrigale.

-ci). Riferibile

ai

madriléno agg. e s. m. Della citta di Madrid, capitale della Spagna; come s. m. e f., abitante di Madrid: un m., una m.

madrina s. f. 1. La donna che tiene a battesimo 0 a cresima un bambino / Anche la donna che assiste a cerimonie di inaugurazione o al varo di una nave

/ M. di guerra, donna che accetta di corrispondere con un soldato al fronte per recargli aiuto morale e conforto. maelstrom s. ingl. (in it. s. m. invar.). Fenomeno vorticoso caratteristico delle coste occidentali della Norvegia.

maesta

s. f.

1. Imponenza,

solennita,

che

incutono ammirazione o timore reverenziale: /a m. delle cime nevose; la m. delle leggi; un incedere pie-

no di m. 2. Titolo di imperatore o di re // Delitto di

lesa m., negli stati monarchici, il delitto contro la persona del sovrano; negli stati a regime repubblicano delitto contro la sicurezza dello stato. 3. Raffigurazione di Cristo o della Vergine, rappresentati frontalmente, con l’eventuale accompagnamento, ai

lati, di angeli o anche di personaggi minori.

ounce said s.

solennita.

maestdso agg.

f.

Grandiosa

imponenza

o

1. Che s’impone all’attenzione o

all’ammirazione per severa grandiosita o austera solennita: un edipcio m.; una bellezza m.; un incedere m. 2. Didascalia musicale prescrivente un’esecuzione pacata e solenne in movimento un po’ pil lento dell’andante; come s. m., il brano da eseguirsi con tale movimento.

maéstras. f. 1. Donna cui é affidata l’educazione dei fanciulli nella scuola elementare (m. elementare 0 di scuola) o negli asili nido o nella scuola materna (tecnicamente in questo caso educatrice d’infanzia), o che istruisce in una determinata arte o attivita (m.

di taglio, di cucito, di pianoforte) /Donna fornita di una spiccata competenza o abilita in determinati campi: nell’arte di cucinare é una m. 2. Nel lin-

madrepatria s. f. (pl., raro, madrepatrie). Il paese

guaggio marinaresco, la vela maestra: albero di m. 3. In tipografia, lo stesso che menabo (v.).

madreperla

Lo strato

impetuoso, che spira da nord-ovest. maestranze s. f. pl. L’insieme degli operai che lavorano in un complesso industriale.

madreperlaceo agg. Che presenta l’iridescenza e

eseguita con m. / Talvolta, accortezza disinvolta e spregiudicata: giocare di m.

di origine, al quale, per quanto lontano, chi vi é nato sente di appartenere.

s. f. (pl. madrepérle).

interno della conchiglia di alcuni molluschi, di colore chiaro e lucentezza iridescente, usato per lavori di rivestimento e di intarsio. la chiarita della madreperla. madrépore s. f. pl. Celenterati a forma di polipo, viventi nei mari tropicali in grandi colonie; coi loro scheletri calcarei danno origine ad imponenti banchi, formando delle lunghe barriere, separate dalla costa mediante un canale (p. es. la Grande Barriera Corallina dell’Australia, lunga oltre 200 km).

madreporico

madrepore.

agg. (pl. m. -ci). Costituito da

_ madresélva s. f. Caprifoglio.

maestrale

s. m. Il vento

di maestro,

freddo e

maestria s. f. Rara ed elegante perizia: opera

maéstro s. m.

1. Persona che in virtu delle

cognizioni ed esperienze acquisite, risulta all’altezza di contribuire in tutto o in parte all’altrui preparazione o formazione: nel suo campo é un m.; i grandi m. della medicina; iron., per sottolineare una irri-

tante sufficienza: si da arie di m.// Persona cui é affidata l’educazione dei fanciulli nella scuola elementare o che esercita l’insegnamento nell’ambito di particolari discipline 0 attivita: m. elementare (0 as-

res

_ sol. maestro); m. di sci, di ballo, di recitazione; m.

di violino, di pianoforte / Istruttore e direttore di un insieme di cantori o di strumenti: m. di cappella, del coro; m. concertatore e direttore d'orchestra / Nella \ ‘Storia dell’arte, la personalita piu rappresentativa di un determinato indirizzo / Operaio specializzato

mo alle colture perché si ' se piante da frutto.

maggiolino’

s.

che ha alle sue dipendenze un certo numero di manovali o lavoranti; m. muratore, capomastro edile.

2. Capo, guida, titolo di cariche o dignita particola

ri: m. delle cerimonie; il gran M. della Massoneria: M. dei palazzi apostolici, in Vaticano, il dignitario che sovrintende al personale subalterno. 3. La dire zione nord-ovest nella bussola e nella rosa dei venti: _ il vento che le corrisponde. 4. Con valore di agg.. che denota rara destrezza 0 competenza raffinata:

lavoro eseguito con mano m. / Principale, di mag

giore importanza: strada m.; canale m.; muro m., che sostiene la costruzione; albero m., il maggiore della nave; vela m., la vela quadra piu ampia e piu _ bassa dell’albero corrispondente. mafia s. f. Complesso di piccole associazioni clandestine (cosche), rette dalla legge dell’omerta e

caratterizzare il comportamento di una assemblea: avere la m. al parlamento; la politica della m. 2. La maggior parte, la parte pil numerosa: nella m. dei casi la legge si é rivelata insufficiente; la m. del pubblico inveiva contro I’arbitro. maggiorare v. tr. (maggioro, ecc.). Aumentare, riferito spec. a prezzi.

maggiorascato s. m. Sin. di mag, jorasco. maggiorasco s. m. (pl. -c 5. Forma

: di

fedecommesso (v.) per cui il patrimonio, inalienabi-

del silenzio, che esercitano il controllo di alcune at- le e indivisibile, veniva trasmesso a chi era pil prostivita economiche e del sottogoverno nella regione simo, in grado di parentela, all’ultimo possessore _siciliana / Anche, la malavita organizzata per il del patrimonio, indipendentawiente dalla linea di-controllo di attivita illegali o criminose (spaccio di scendente e dal diritto di primogenitura. _ droga, controllo della prostituzione, ecc.; cfr. RAmaggiorato agg. Aumentato rispetto al consueto pou! estens. Camarilla, consorteria. Come s. f.: maggiorata fisica, a proposito di donmafi0so agg. e s. m. Attinente alle attivita o ai na formosa e€ provocante. membri della mafia; come s. m., aderente alla mafia maggiorazione s. f. Aumento di prezzo o di / estens. Di persona che cerca di affermarsi mediancosto. é te l'imposizione dellillegalita. maggiordomo s. m. Sovrintendente alla servitt e magagna s. {. Difetto che altera sgradevolmente al buon andamento della casa, nelle famiglie princila purezza o l’integrita di un prodotto / Motivo. pesche o signorili. genrl. occulto, di imperfezione fisica o morale. maggiore agg. ec s. m._ 1. agg. Pi prance. in ‘Magagnare v. tr. Guastare o danneggiare. senso proprio e figurato, ivi compreso il valore di _mMagare v. tr. Sottomettere alla potenza di un superlativo relativo; una porzione m.; la porzione _incantesimo. m.; non sentito tuttavia come tale in locc. del tipo magari inter. 1. Esprime vivo desiderio sentito forza m., altar m., eta m.; ordini m. (i tre gradi della

come irrealizzabile (m. potessi andare!), adesione entusiastica («Verresti al mare con noi?», «M.!»), -assenso moderato («Prendiamo un aperitivo?», _«M.»). 2, Nell’uso familiare, con valore di congiun-zione concessiva, ‘anche se’: fenterd, m. dovessi ri-

gerarchia

_metterci.

piu grande tra due dello stesso nome (do-mi é intervallo di terza maggiore rispetto all’interyallo di terza re-fa, perché composto di due toni anziché di un

3. Con valore di avverbio, in posizione in-

cidentale, ‘perfino, addirittura’: m. ti diranno che _non lo sanno.

se manger cinbg gios. m. Permanenza di merci in un

magazzino / L’importo che se ne paga. -magazziniére s. m. (f. -a). La persona cui é _affidata la cura e lo smistamento delle merci depositate in un magazzino.

_ magazzino s. m. 1. Locale adibito a deposito di

merci e materiali vari. 2. Deposito del materiale di alimentazione di una macchina operatrice. 3. Grande locale attrezzato per la vendita al minuto di

articoli e prodotti diversi. - -maggéngo agg. (pl. m. -ghi). Dei prodotti agrari che maturano 0 si raccolgono in maggio. mMaggese s. m. e agg. 1. s. m. Terreno agrario

_tenuto a riposo, 0 sottoposto a colture migliorative, _affinché riacquisti la sua fertilita. 2. agg. (non om.). Lo stesso che maggengo. -maggio s. m. 1. Quinto mese dell’anno nel alendario civile. 2. Maggiociondolo.

- maggiocidndolo

(0 maggio) s. m. Alberetto

comune nei boschi e coltivato nei giardini per i fiori gialli odorosi, in grappoli pendenti.

‘maggiolino! s. m. Piccolo scarabeo con elitre

‘0sso-castane e corsaletto grigio e nero, dannosissi-

ecclesiastica:

suddiaconato,

diaconato,

presbiterato 0 sacerdozio); arti m.; in m. grado, a m. ragione;, sergente m., caporal m., maresciallo

m.; aggiudicare al m. offerente, andare per la m. // In mus.: intervallo m., quello che ha un’estensione

tono e mezzo); accordo m., il cui intervallo caratteristico € maggiore; modo m., che ha il terzo grado distante dalla tonica una terza maggiore (mentre nel modo minore dista una terza minore). 2, s. m. Il grado superiore a quello di capitano, cioé l’ufficiale cui compete il comando di un battaglione o di una corrispondente unita / M. generale, il primo della categoria dei generali, in seguito sostituito dal generale di brigata; oggi, il primo grado della categoria dei generali dei servizi.

maggiorénne agg. Di persona che ¢ entrata nella

maggiore eta (ossia che ha compiuto il diciottesimo anno) e gode della piena capacita di agire giuridicamente.

maggiorénti s. m. pl. Le persone che godono di

un notevole prestigio sociale economico 0 politico nell’ambito diuna comunita.

maggiorita s. f. L’ufficio del comandante di

reggimento o di battaglione.

maggioritario agg. Che rappresenta o concerne \a

la maggioranza / Sistema m., sistema elettorale n quale la lista che ha ottenuto il maggior numero voti ottiene tutti i seggi.

;

eS

vee

magneéte

nee

_ maggiorménte avy. In misura maggiore, di pit,

g hi :

tanto

piu.

magi s. m. pl. Sacerdoti dell’antica religione iranica / J Re m., gli autorevoli personaggi orientali che, secondo il vangelo di Matteo (2, 1-12), giunsero a Betlemme per adorare il bambino Gesu.

magia

s. f. 1. Presunta capacita di dominare le

forze della natura mediante il ricorso ad arti occulte

di natura malefica (m. nera) o benefica (m. bianca) /

Fattura, incantesimo: fare una m. 2. fig. Fascino suggestivo: la m. dei colori, dei suoni. magiaro (meno correttamente magidro) agg. Ungherese, soprattutto con riferimento alle peculiarita etniche e storiche / Come s. m. e f., abitante, cittadino dell’Ungheria.

magico

. )

agg. (pl. m.

-ci).

1. Capace

di

trasformare gli aspetti e le dimensioni del reale, secondo moduli fantastici e nell’ambito di un’atmosfera incantata: bacchetta m.; cerchio m., quello entro il quale il mago compiva le sue pratiche / Occhio

m., V. OCCHIO // estens. Dotato di straordinari pote ri, eS za

di grande fascino suggestivo: /a m. poten-

denaro; il m. incanto di una notte di luna.

2.

Di oggetti dai quali si possono, mediante opportuni accorgimenti tecnici, trarre effetti singolari: /anterna m.; quadrato m.

.

magio s. m. Ciascuno dei Magi che onorarono

Gesu bambino (forma di singolare suggerita-dalla necessita di distinguere la parola da mago).

|

magione s. f., /eft. arc. Dimora. magiostrina s. f., /ombardo. Cappello maschile di

paglia rigida, paglietta.

magistéro sm.

1. Attivita culturale esplicata

soprattutto attraverso l’insegnamento / estens. Missione illuminata di istruzione o formazione

.

| |

(l’alto

m. della Chiesa). 2. Facolta universitaria istituita per la preparazione dei maestri elementari allo svolgimento di determinate funzioni didattiche nella scuola secondaria o di vigilanza nella scuola elementare. magistrale agg. 1. Che prepara all’insegnamento nella scuola elementare (istituto m.) o nella scuola materna (scuola m.) o ne consente |’esercizio (diploma m., concorso m.). 2. fig. Che denota una perizia © un talento singolare: un discorso m. 3. Di medicina preparata dal farmacista secondo una ricetta del medico. magistralménte avv. In modo impeccabile, con perizia e talento eccezionali. magistrato s. m. 1. Funzionario investito di mansioni giurisdizionali; com., sin. di giudice / Per-

|

fe ;

sona investita di una carica pubblica di rilievo. 2. Ufficio o carica nell’ambito della pubblica amministrazione: il m. delle acque.

magistratura s. f. 1. Il complesso degli organi e

dei funzionari che rivestono ed esercitano le funzio-

ni giurisdizionali: /a m. italiana. 2. Carica

pubblica

di rilievo, spec. con riferimento al mondo classico e medievale.

maglia s. f. 1. Ciascuno degli elementi costitutivi

dei lavori a rete o ad intreccio, caratterizzati dall’al-

ternarsi di spazi pieni e vuoti in serie uniforme; tessuto a maglia: lavori a maglia; le m. della rete; fig.: restar preso nelle m. di un intrigo, esserne la vittima

/ Anello di catena / Occhio o cappio: Je m. delle vele.

2. Indumento lavorato a maglia,

a mano 0 a

macchina, confezionato per essere indossato sulla _ pelle (m. di lana, di cotone; la m. pesante), 0 come lo di abbigliamento spec. sportivo, talvolta ira come distintivo di una squadra (Ja m. See ead

azzurra della nazionale) o indicativo del posto occupato in classifica (m. rosa, quella del primo in classifica nel Giro d'Italia; m. gialla, quella del primo in classifica nel Giro di Francia) / Anticamente, parte dell’armatura, di maglia metallica, che si por-

tava sotto l’usbergo a difesa del petto e delle spalle.

magliaia s. f. Artigiana od operaia che esegue

lavori a maglia,

a mano o a macchina.

magliaro s. m. Venditore ambulante di tessuti,

spesso equivoco e truffaldino.

maglieria

s. f. Assortimento

di indumenti di

maglia o di tessuti a maglia, spec. in quanto prodotti di una fabbricazione o articoli in vendita.

magliétta s. f. 1. Indumento di maglia leggero.

2. Anello metallico che consente l’applicazione e il passaggio di elementi di sostegno / Asola in cui si infila il gangherino.

maglificio s. m. Stabilimento per la fabbricazione di indumenti di maglia o di tessuti a maglia.

maglio s. m.

1. Grosso martello a due teste /

Macchina metallurgica per la forgiatura o lo stampaggio di pezzi metallici. 2. Stecca di legno con testa opportunamente sagomata, usata nelle varie specialita di hockey, e anche nell’antico gioco della pallamaglio.

magliolo s. m. Talea di vite, preparata con la

parte basale del tralcio di un anno, con aderente un pezzo di legno di due anni.

magliéne

lavorata a tato sopra magma frammisti

s. m.

Pesante

indumento

di lana

maglia (genrl. con maniche lunghe) porla camicia o al posto della camicia. s. m. (pl. -i). Massa di silicati fusi, a gas, presente nella crosta terrestre.

magmatico agg. (pl. m. -ci). Del magma; costituito da magma. magnaccia s. m., region., spreg. Individuo che sfrutta a proprio vantaggio la prostituzione di una donna; lenone.



3

__ )

magnalio s. m. Lega leggera, contenente alluminio e magnesio, usata nell industria aeronau-— tica e automobilistica. magnanimita s. f. Grandezza, nobilta d’animo,

generosita disinteressata.

magnanimo

agg.

Dotato

generosita e nobilta. magnano s. m. Artigiano lavori in ferro.

di una

superior

che esegue

Me

4 minuti

, ae

magnate s. m. Nel Medioevo, nome dei cittadini che per autorita e prestigio sociale ed economico dominavano la vita politica del proprio stato /Ogi, per lo pid polemicamente, grande industriale o nanziere.

magnatizio agg. Dei magnati medievali.

v7

magnésia s. f. Ossido di magnesio, usato come _ purgante; m. effervescente (0 citrato di magnesio), ; carbonato di magnesio trattato con acido citrico, usato come digestivo. : ain

magnesiaco

agg.

(pl. m.

-ci). Che

contiene

magnesio. ne aseenesio s. m. Elemento chimico (simbolo Mg): metallo bianco lucente, leggerissimo, diffuso in na-

tura sotto forma di minerali; ¢ impiegato nella pre arazione di leghe leggere, e, sotto forma di sali, in armacia. y

gneercsite s. f. Minerale: carbonato di magnesio i co ore bianco.

magnéte s. m.

y

“:

1. Corpo ferromagnetico che

possiede magnetismo in modo permanente (m. manente o calamita), 0 solo per il tempo in cui dura la causa magnetizzante (m. temporaneo). 2. Mac-—

652

magnético

ee

china elettrica generatrice di corrente alternata (p. magno agg., Jett. ‘Grande’; oggi esclusivamente es. quella usata nei motori a carburazione per I’ali- in riferimenti storici come appellativo di re e papi mentazione del circuito di accensione). (Alessandro M., Gregorio M.), nell’espressione aula

magnético

agg. (pl. m. -ci).

1. Relativo al

magnetismo. 2. fig. Che esercita una grande forza di suggestione e attrazione: sguardo m. magnetismo s. m. 1. Particolare proprieta di determinati corpi di attrarre altri corpi contenenti

ferro, cobalto o nichel / M. terrestre, la forza ma-

gnetica posseduta dalla Terra; anche, il campo di attrazione magnetica che la terra esercita comportandosi come una enorme calamita. 2. M. animale, ipotetico fluido che si sprigionerebbe dagli organismi animali e che sarebbe dotato di capacita terapeutiche. 3. fig. Forza di suggestione o attrazione: il m. di uno sguardo.

m. (aula di universita o istituti destinata alle cerimonie piu solenni) e nella loc. scherzosa mettersi in

pompa m. (vestirsi con grande sfarzo).

magnolia s. f.

1. Albero originario dell’Asia,

com. coltivato nei nostri giardini; ha foglie color ruggine sulla pagina inferiore e verde scuro lucido su quella superiore, fiori color bianco-crema, profumatissimi. 2. Il fiore della pianta. magnosa s. f. Crostaceo assai frequente tra gli

suscettibile di

scogli dei nostri mari; ha corpo assai depresso e antenne dilatate in lamine. mago s. m. (f. maga; pl. maghi nel sign. 1 e magi nel sign. 2). 1. Personaggio favoloso, cui sono stati attribuiti poteri soprannaturali: iJ m. Merlino, la maga Circe / Presunto autore di interventi miracolosi nell’ambito di fenomeni o processi del mondo fisico o spirituale / estens. Persona dotata di una sorprendente abilita: nella sua arte é un m. 2. Sacerdote e sapiente dell’antica religione persiana.

magnetizzare v. tr. 1. Provocare il magnetismo in un corpo sottoponendolo all’azione di un campo magnetico. 2, fig. Rendere succubo della propria volonta, suggestionare.

ferramenta; estens., luogo pieno d’ogni ben di Dio: quella casa é una m. mages s.m., region. 1. Il ventriglio del pollo. 2. fig. Motivo di persistente afflizione.

2. Elettromagnete usato per magnetizzare i magneti

torrente in regirfe di portata minima / fig. (scherz.).

permanenti.

Situazione finanziariamente poco brillante; anche,

magnetite s. f. Minerale: ossido di ferro di colore

nero e lucentezza metallica, fortemente magnetico.

magnetizdat s. m., invar. Pubblicazione

clandestina dei dissidenti sovietici incisa e fatta circolare su nastro magnetico.

magnetizzabile

agg. Di corpo

magnetizzazione.

magnetizzatore s. m. 1. (f. -trice). Ipnouzzatore.

magnetizzaziéne

s.

f.

Conferimento

o

assunzione di magnetismo, cioé il determinarsi in un corpo di due poli magnetici uguali e opposti.

magnetofono

s.

m. _ Apparecchio

elet-

tromagnetico per la registrazione e riproduzione del suono su filo o su nastro di materiale magnetico. magnetometro

s. m.

Strumento

per misurare

direzione e intensita di un campo magnetico, e in - particolare di quello terrestre. magnetron s. m. Tubo termoelettronico per generare onde radio cortissime ad altissima frequenza, impiegato spec. nei radar. modo avv. In strama: gnificamente ordinariamente

soddisfacente, benissimo.

magnificare v. tr. (magnifico, magnifichi, ecc.). 1. lett. Esaltare, celebrare: m. il nome di Dio.

2.

com. Lodare con una solennita talvolta eccessiva.

magnificatore

s.

m.

(f. -trice).

Lodatore

magniloquente.

magnificénte agg., Jett. Contrassegnato da una

fastosa liberalita.

magnificénza s. f.

1. Dimostrazione di una

magona

magra

s. f. Ferriera

s. f. Condizione

/ tose.

Bottega

di

di un fiume o di un

brutta figura: che m. abbiamo fatto! : magrebino agg. Del Magreb (nome arabo della regione costiera dell’Africa sett. occidentale). magrézza s. f. Scarsezza di grassi nell’organismo umano e animale, spec. in quanto si traduce in un a-

spetto gracile e scarno. magro agg. 1. Mancante di grassi di riserva, quindi caratterizzato da un aspetto fisico pil o meno gracile o scarno: é m. come un’acciuga; un viso pallido e m. // Di carne macellata che presenti gras-

so in quantita minima o nulla (nel primo caso anche come ,s. m.: un chilo di m.; il m. del prosciutto) / Privo o povero di grassi: /atte m., scremato; formaggio m., fatto con latte scremato; mangiare di

m., astenersi dalla carne nei giorni prescritti dalla Chiesa; giorni di m., quelli in cui vige l’obbligo di tale astensione. 2. estens. Povero di elementi o mezzi funzionali spec. dal punto di vista economico (m. risorse), agrario (terreno m.), finanziario (un m. stipendio); calcestruzzo

m., a basso tenore di ce-

mento / fig. Misero, meschino: fare una m. figura.

magrone s. m. Giovane suino, per lo pit castrato,

superiore liberalita o munificenza: la m. dei principi

destinato all’ingrassamento, mah Variante grafica dell’interiezione ma.

signori: Vostra M. 2. Motivo di ammirazione stupita: la m. del creato; un gioiello che é una m. magnifico agg. (pl. m. -ci). 1. Che suscita ammirazione 0 approvazione incondizionata, talvolta entusiastica: una citta m.; una m. idea. 2. Distinto da una fastosa liberalita: i m. signori del Ri-

s. m. invar.). Titolo di principi dell’India, spesso a-

del Rinascimento / Fasto inconsueto: la m. di una festa // In passato, appellativo di principi o grandi

nascimento/ Attuato con sfarzosa larghezza: un ri-

cevimento m. // Titolo spettante anticamente a personaggi di primo piano nella vita politica e civile, -oggi al Rettore dell’Universita. magniloquénte agg. Che ricorre abitualmente ad una esagerata solennita di stile, spesso vuota e fastidiosa.

_ magniloquénza s. f. Solennita di stile, spesso ingiustificata.

maharaja s. m. indostano (in it.

dattato in maragia. maharani

shes (0 maharani) s. f.

indostano (in it. s. f. invar.). La sposa del maragia.

mahatma agg. indostano (in it. s. m.

e agg. invar.). In India, titolo che sottolinea prestigio religioso e morale; per antonomasia, appellativo di Gandhi. mai avv. ‘In nessun momento’, ‘in nessun caso’: per lo piu in frasi negative: non ci sono mai stato, non ci andro mai, nessuno me I’ha mai detto; isolatamente esprime recisa negazione: «Dovrai chiedergli scusa», «Mai!» (con maggiore intensita «Mai e — poi mai») / In proposizioni interrogative, condizio- _ nali o dubitative puo perdere il valore di negazi

653 ed equivalere a ‘qualche volta’: pofro mai rivederti?; se mai tornerd, sara il benvenuto.

* make-up

occorrenti per la preparazione e la conservazione delle carni suine macellate. maiale s. m. (f. -a, volg.). 1. Mammifero domestico onnivoro, detto anche porco, o pit tecnicamente suino, di corporatura simile a quella del cinghiale da cui deriva; ha corpo tozzo, setoloso, muso allungato terminante nel grugno, denti canini sporgenti, coda sottile attorcigliata / La carne dell'animale macellato consumata cotta, oppure cruda dopo salatura o macinata e insaccata: una bistecca

dimensioni di un gatto e dalla testa volpina.

maialatura

s.

f. La

serie

delle

operazioni

di m.; pancetta di m.; salame di m. 2. fig. Di perso-

na fisicamente o moralmente repellente, o anche scandalosamente intemperante.

maialésco

agg. (pl. m.

moralmente repellente

maiden

-chi). Fisicamente

o

s. ingl. (in it. s. m. e agg.

invar.). Nell’ippica, di cavallo che si presenta per la

prima volta su un ippodromo o che non abbia ancora vinto una corsa.

maidico agg. (pl. m. -ci). Del mais. maidismo s. m. Sin. di pellagra.

maiestatico

agg.

(pl. m.

-ci).

quanto

mako s. m. Cotone egiziano / Filato o tessuto fatto con questo tipo di cotone: un paio di calzini di m.; camicia di puro m.

mala s. f., gergale. Malavita. malacca s. f. Nome commerciale del legno della canna d’India, usato spec. per manici d’ombrello e per bastoni.

malaccétto (0 mal accétto) agg. Sgradito. malaccio s. m., pop. Malattia inguaribile; cancro. malaccorto agg. Incauto, inopportuno: una

frase m. / Incline a disattenzioni ite gazzo m.

malachite

s. f. Minerale:

gravi: un ra-

carbonato

basico di

rame, genrl. in masse e concrezioni di un bel colore verde con venature scure, usato come pietra dura per spille, collane, ecc.

go

s. f. Rammollimento d’organi o tessuti in

seguito a processi degenerativi.

sia); come s. m. e f., cittadino, abitante di Malaga.

malacologia s. f. Ramo della zoologia che studia

i molluschi,

do o scrivendo, invece della prima singolare, da per-

malecopie). Stesura primitiva di uno scritto / Brutta copia / Minuta. malacreanza s. f. Indisponente grossolanita nei

maiéutica s. f. Il criterio di ricerca della verita,

malacodpia

(pil com.

mala

copia) s, f. (pl.

rapporti sociali. malafatta s. f. (pl. malefatte). 1. Errore, azione riprovevole. 2. Difetto di tessitura.

malaféde

s.

f. (raro

il pl. malefédi).

At-

teggiamento 0 comportamento consapevolmente in

dificato a caldo, trasparente nei tipi piu fini: un ser-

contrasto con la verita, allo scopo di ingannare gli altri o di pregiudicare un diritto altrui: promettere

vito di m.; le preziose m. di Faenza.

in m.; acquistare in m., sapendo che il venditore

opaca, con rivestimento di vernice o

di smalto soli-

maiolicato agg. e s. m. 1. agg. Rivestito di smalto vetrificato o di mattonelle di maiolica. 2. s. m. Rivestimento di mattonelle di maiolica. maionése s. f. Salsa fredda che si prepara sbattendo uniformemente rossi d’uovo con l’aggiunta alternata di olio di oliva e di succo di limone. mais s. m. Graminacea originaria del Messico, detta anche granturco, largamente coltivata per fo-

raggi, per l’alimentazione umana e animale, per estrarne alcol ed olio. Ha fusto con foglie lunghe e larghe a margini scabri, frutti a cariosside lucida, dura, bianca o gialla, inseriti in grosse pannocchie,

dai quali si ricava la farina da polenta. _ maitre s. m. fr. (in it. s. m. invar.; pl. fr. maitres). Direttore di sala di un grande ristorante.

maitresse s. f. fr. (in it. s. f. invar.; pl.

fr. mattresses). In Italia, in passato, la tenutaria di una casa di tolleranza.

maiuscolétto s. m. Carattere tipografico maiu-

scolo le cui lettere hanno l’occhio del minuscolo.

maiuscolo agg.

1. Della scrittura di singole

lettere dell’alfabeto che per maggiore altezza e per

forma particolare si distinguono dalle lettere minuscole e vengono adoperate all’inizio del periodo, co_ me iniziali di nomi propri o per sottolineare unicita 0 particolare importanza. 2. scherz. Di quanto presenti gravita o dimensione paradossale (uno spropo|

s. ingl. (in it. s. m. invar.).

del viso.

maki s. m. Proscimmia del Madagascar, delle

costituisce attributo o prerogativa della sovranita / Plurale m., la prima persona plurale usata, parlan-

consistente nella sollecitazione del soggetto pensante a ritrovarla in se stesso e a trarla fuori dalla proria anima; estens. metodo pee fondato sula partecipazione attiva del soggetto. maiolica s. f. Prodotto ceramico a pasta porosa,

|

Trucco, truccatura

malacitano agg. Di Malaga (citta dell’Andalu-

Di

sonalita del mondo civile e religioso.

f |

malanimo

sito m.) o eccezionalita (una Prova, una gara m.).

majorette s. ingl. (in it. s. m. invar.). Ilcomplesso delle funzioni amministrative,

colpevole trascuratezza, scarsita di mezzi, mancan-

malvézzo s. m. Cattiva abitudine. malvissuto agg. Che porta i segni repellenti di malvisto agg. Che desta una sospettosa ostilita.

malvivente s. m. Chi vive al di fuori della legge

morale e civile.

malvolentiéri

avv. Con

fiacchezza; controvoglia.

evidente riluttanza o

direttive, gestionali di un’impresa o di un’azienda. manager

it

ke

wh Sock 4 7

2

Bats Pes

mantéllo

.

- hanno manomesso le tombe del cimitero) / fig. (non

com.). Violare.

'

'

2. Nel diritto romano, affrancare

uno schiavo mediante manumissione.

manomissiéne

s. f.

1. Violazione

di una

garanzia di riservatezza o di integrita: m. della corrispondenza; m. di un diritto. 2. Nel diritto romanO, Vv. MANUMISSIONE.

manomorta s. f. 1. Diritto di proprieta perpetuo

e privilegiato, connesso un tempo ai

beni ecclesiasti-

ci e feudali, che erano dichiarati, oltre che inaliena-

|

manovrabile Bg:Che offre possibilita funzionali

di spostamento o d’impiego / fig. Soggetto ad essere facilmente influenzato per incapacita o remissivita.

manovrabilita s. f. Capacita di

prestarsi a

manovre funzionali di spostamento o d’impiego. manovrare V. tr. (mandyro, ecc.). 1. Mettere o mantenere in grado, mediante una o pil’ manovre, di corrispondere ad un funzionamento tecnico specifico: m. le vele, lo scambio, una locomotiva / ig. Dirigere nascostamente ai propri fini profittando della propria abilita o della dabbenaggine altrui: m. le elezioni;é uno che si fa m. dalla moglie. 2. intr. (aus. avere). Eseguire una o pil manovre / fig. Tra-

bili e inconvertibili, esenti da imposte. 2. Secondo il diritto feudale, l’incapacita giuridica dei servi della gleba e dei vassalli di disporre dei propri beni; an che, la quota che si pagava per liberarsene / II dirit- mare, brigare. to del feudatario di succedere al vassallo morto senmanovratore s. m. (f. -trice). Persona addetta za eredi maschi. alla manovra di mezzi, macchine, dispositivi. mano s. f. Nome di associazioni segrete a manovriero agg. Abile nell’assumere e perseguire carattere terroristico, con finalita politiche o, piu atteggiamenti 0 comportamenti improntati a scelte spesso, criminali. di notevole immediata efficacia / Di mezzo che conm: la s. f. 4. Parte dell’armatura a pro- sente una notevole facilita di manovra. tezione della mano / Tipo di guanto col solo dito manrovescio s. m. Schiaffo dato col rovescio pollice indipendente, per bambini o sportivi / Ri- della mano. svolto di panno o di pelliccia all’altezza del polso. 2. mansarda s. f. Stanza o stanze d’abitazione Maniglia di cuoio o d’altro materiale per introdurvi ricavate all’interno di un tetto a due spioventia la mano a scopo di riposo 0 di sostegno sui tram, profilo spezzato; nel tratto pit inclinato, al disopra nelle autovetture, ecc. 3. Parte terminale di uno del cornicione, si aprono le finestre. strumento di manovra di regolazione o di comando, mansionario s. m. Il complesso delle mansioni destinata ad essere impugnata: /e m. della biciclet- che per contratto di lavoro riguardano un dipendenta, della radio. : te o una categoria di dipendenti; concr., l’elenco manoscritto agg. es. m. 1. agg. Scritto a mano delle mansioni. ae (genrl. contrapposto a stampato o dattiloscritto). 2. mansiéne s. f. Ciascuno dei compiti esplicati _ s. m. Qls. testo non stampato, uscito dalle mani del- nell’adempimento di un lavoro o nell’esercizio di Yautore o di un copista: inviare il m. in tipografia; funzioni determinate: cid non rientra nelle miem. so di notevole valore filologico: i m. della Bimanso s. m. La quantita del terreno che una blioteca Laurenziana. famiglia di coloni poteva coltivare annualmente con — ae

manovalanza

s.

f.

Manodopera

non

specializzata né professionalmente catalogata. manovale s. m. Operaio addetto a lavori che non richiedono particolari cognizioni tecniche. manovella s. f. 1. Braccio rigido piegato ad una estremita in modo da presentare un’impugnatura, che serve girare a mano un congegno. 2. Organo essenziale di un manovellismo (v.).

manovellismo s. m. Sistema articolato costituito

da una manovella e da una biella ad essa articolata, per trasformare il moto rotatorio in un moto rettilineo alternativo, o viceversa. s. f. 1. Il complesso delle operazioni necessarie a consentire il funzionamento di mezzi specifici nell’ambito di vari procedimenti tecnici: /a m. del timone, dei dispositivi di segnalazione; m. a distanza, mediante dispositivi elettrici o a onde corte, che rendono possibile la trasmissione dei comandi. 2. Serie di spostamenti relativi all’ottenimento dell’assetto o alla condotta di un mezzo di trasporto aereo 0 marittimo, o anche alla costituzione e destinazione di un convoglio ferroviario / Séguito di movimenti a marcia avanti e indietro, necessari a dirigere un autoveicolo, disponendo della minima

quantita di spazio. 3. Complesso di movimenti ese-

un paio di buoi, o con un solo aratro.

a

mansiiefare v. tr. (coniugato come fare). Placare

/ Rendere docile o domestico, riferito a bestie selvatiche. Te

mansiiéto agg. Che denota mitezza o docilita 0°

un grande spirito di adattamento.

mansiietudine

s. f. Costante

inclinazione

mantéca s. f. Composto che abbia la consistenza

di una pomata o di una crema. mantecare v. tr. (mantéco, mantéchi, ecc.). — Sottoporre due o pili sostanze a sbattimento o agitazione per ottenere un composto che presentila consistenza pastosa della manteca. ; mantecato agg. ce s. m. 1. agg. Baccala m.,

crema ottenuta sbattendo con latte e olio il baccala

lesso tritato (specialita veneziana). 2. s.m. Gelato — di grana molto fine e consistenza molle e vischiosa. _

mantella s. f. Sopravveste a mezza ruota e senza maniche, genrl. fermata con un gancio all’altezza

guiti da una unita dell’esercito per sfruttare al mas-

del collo.

gico / al pl. Esercitazioni militari combinate di forze

mantellina s. f. Piccola mantella; — quella grigioverde indossata un tempo dai soldati.

zioni o di operazioni genrl. non chiare né lodevoli

lunghezza e ampiezza, senza maniche, spesso con

simo la situazione dal punto di vista tattico o strate-

di piu armi o anche di piu stati. 4. fig. Séguito di ar lo pit in contrasto col normale svolgimento di assi (politica, economica, amministrativa): torale, di Borsa. 5. concr. (al pl.). Nell’atura navale, i cavi degli alberi o delle vele: m. , quelli fissi, m. correnti, quelli mobili.

ee

ad

accettare l’altrui volonta o a soddisfare le altrui esigenze, cui pud accompagnarsi un aspetto di compo- _ sta dolcezza e serenita. j manta s. f. Pesce vivente nei mari wa a simile — ad una enorme razza; puo raggiungere la lunghezza_ di otto metri e il peso di tre tonnellate. :

mantéllo

1 ee

s. m.

1. Sopravveste

di notevole

cappuccio, che si porta appoggiata sulle spalle e fermata al collo / Nel linguaggio della moda, qls. tipo —

di soprabito femminile.

2. fig. Elemento uniforme- —

mente colorato che ricopre occasionalmente o pe manentemente il terreno: un m. di neve; il verde m.

mantenére della vegetazione.

664 3. L’insieme dei peli e dei crini,

che ricoprono la superficie del corpo dei mammiferi, relativamente al colore / Lo strato esterno del corpo dei molluschi, che secerne la conchiglia. 4. Elemento di rivestimento esterno di congegni, organi di macchine, dispositivi. mantenére v. tr. (coniugato come fenére). 1. Conservare nell’ambito di una conveniente e funzionale attivita (m. l’ordine, la disciplina; m. rapporti di buon vicinato), oppure in uno stato o in una condizione inalterata (m. la nave al largo; m. una velocita costante; m. caldo il caffé; m. in vita un’iStituzione; m. agile il corpo); anche medio

intr.:

mantenersi sano; il tempo si mantiene al bello. 2. Tener fede, adempiere un obbligo precedentemente assunto: m. la parola data, una promessa, un proposito, un impegno. 3. Fornire dei mezzi di sostentamento necessari alla vita (m. la famiglia), o di uelli indispensabili allo svolgimento di un’attivita m. il figlio agli studi; m. un ospizio, una scuola);

spreg.: m. una donna, tenerla come amante fornenole i mezzi per vivere; farsi m. da una donna, vivete alle sue spalle.

mantenimento s. m. Costante somministrazione

dei mezzi necessari alla vita /Conservazione perseuita e ottenuta nell’ambito di una conveniente e unzionale attivita: il m. della propria efficienza, dell’ordine pubblico / Adempimento: il m. della parola data, di una promessa, di un impegno. mantenitdére s. m. (f. -trice). Chi provvede al mantenimento di qlc. o di qlcs. mantenuto agg. e s. m. Di persona che si avvantaggia economicamente con lo sfruttamento di fonti immorali di guadagno. mantice s. m. 1. Dispositivo (nelle due forme essenziali a otre o a pistone) atto a produrre un sof-

fio d’aria, usato spec. per attivare il fuoco della fucina o per fornire l’aria occorrente a produrre il suono in particolari tipi di strumenti a fiato (organo, armonium, fisarmonica). 2. Copertura per carrozze che si puo alzare o abbassare tendendo o piegando

due bracci di ferro a leva; nelle autovetture, sin. di

cappotta / Collegamento e passaggio tra carrozze ferroviarie per viaggiatori.

mantide

s. f. Sorta di cavalletta

dal corpo

allungato di colore completamente verde; assume spesso un atteggiamento che ricorda quello di un orante, stando eretta con i femori delle zampe anteriori drizzati e la tibia rivolta in basso; la femmina

durante l’accoppiamento divora spesso il maschio.

mantiglia s. f. Scialle ricamato destinato a coprire Ie spalle e il petto, che le donne spagnole portano in testa sostenuto da un alto pettine.

mantissa s. f. Parte decimale di un numero reale

positivo. manto s. m. 1. Veste solenne, costituita da un mantello lungo con strascico: m. papale, reale, ducale / Simbolo di alta o suprema dignita: vestire, deporre il m. 2. fig. Elemento che caratterizza un terreno conferendogli un aspetto uniforme: un m. di neve / Finzione, pretesto: sotto il m. della carita. 3. Strato di sostanze distribuito su una superficie a scopo protettivo: un m. di bitume, di pietrisco. mantovana s. f. 1. Serie di tavole a contorno sagomato, disposte sotto la gronda dei cornicioni in legno con funzioni decorative. 2. Balza di stoffa fissata alla riloga delle tende a scopo ornamentale. 3. Torta fatta con farina, zucchero, burro e rossi

d’uovo, cotta in forno e cosparsa di mandorle ta- gliuzzate.

mantovano agg. Della citta di Mantova; come s. m. e f., abitante, cittadino di Mantova. manuale! agg. e s. m. 1. agg. Eseguito con le mani: /avoro m. 2. 8s. m. La tastiera dell’organo.

maniiale?

s. m.

Libro che riporta, con

un

funzionale criterio divulgativo e informativo, le no-

zioni fondamentali relative a un dato argomento 0 a una disciplina determinata: m. di filosofia, dell’automobilista.

manialistico agg. (pl. m. -ci). Improntato a criteri spesso banalmente divulgativi e informativi: trattazione, preparazione m.

maniializzare

v. tr., non com.

1. Rendere

eseguibile o regolabile col solo impiego delle mani: m. un’operazione, un dispositivo. 2. Divulgare mediante trattazioni manualistiche: m. la scienza.

manubrio s. m.

1. Organo di comando a mano,

con doppia impugnatura, tipico dei veicoli a due o tre ruote nei quali serve per manovrare lo sterzo. 2. Attrezzo ginnico, costituito da una sbarra di dimensioni ridotte e coi pesi notevolmente ravvicinati, che s’impugna con una sola mano.

manufatto agg. e s. m.

1. Di qls. prodotto

ottenuto dalla lavorazione a mano o a macchina di

una materia prima, grezza o semilavorata: m. di co-

tone; m. meccanici, tessili. 2. estens. Opera di limitata entita, che non richiede uno specifico studio di

progettazione.

manumissione s. f. Negozio giuridico mediante il

quale. nel diritto romano e germanico, il padrone ichiarava affrancato lo schiavo. :

manuténgolo

s. m. Chi collabora ad azioni

illecite o delittuose / Mezzano di amori illeciti. manutenzione s. f. Il complesso delle operazioni necessarie a conservare la conveniente funzionalita ed efficienza: la m. delle ferrovie, dell’automobile. manzanilla s, f. sp. (in it. s. f. invar.). Celebre vino bianco spagnolo, secco, che si produce spec. in Andalusia. manzo s. m. (f. -a). Bovino giovane, spec. in

quanto destinato alla macellazione. manzoniano agg. Pertinente, ispirato 0 dedicato all’opera letteraria e poetica di Alessandro Manzoni (1785-1873) / Come s. m., imitatore del Manzoni e delle sue concezioni artistiche e linguistiche.

manzonismo

s. m. Atteggiamento

di favore,

spesso eccessivo, spec. nello scrivere, nei confronti dell’uso del fiorentino parlato dalle persone colte, in conformita con le teorie di Alessandro Manzoni sulla lingua.

maoismo s. m. La concezione e prassi

politica,

economica e sociale elaborata da Mao-Tse-Tung, il creatore della Repubblica Popolare Cinese, sulla base delle teorie marxiste. maoista agg. e s. m. e f. Di Mao-Tse-Tung, o che si ispira alla sua concezione e pra politica economica e sociale /Come s. m. e f., seguace, sostenito-

re del maoismo. maomettano agg. e s. m. Attinente alla personalita di Maometto, spec. dal punto di vista religioso / Come s. m. e f., seguace della religione di Maometto.

maona s. f. Grosso galleggiante utilizzato per

alleggio (v.).

mappa s. f. Rappresentazione grafica di una zona

di terreno, spec. in funzione di esigenze catastali; carta topografica di scala inferiore a 1:10.000; estens. e fig. Qualsiasi rappresentazione sintetica di una certa situazione: la m. dei partiti.

mappaméndo

s.

m._

Rappresentazione Pe

2 fe:

665 cartografica dell’intera superficie terrestre, talvolta riportata su una sfera girevole (globo).

maquillage s. m. fr. (in it. s. m.

ae

La truccatura del volto, nell’ambito di esi-

genze sceniche o cosmetiche.

maquis

s. m. fr. (in it. s. m. invar.).

Movimento (o membro) della resistenza francese durante la seconda guerra mondiale; partigiano. marabu s. m. Grosso trampoliere dell’Asia e dell’Africa, con il capo ed il collo completamente nudi, provyisto di un becco enorme e di una borsa carnosa pendente dalla gola; si ciba di rifiuti di ogni genere e di carogne.

marabutto s. m. Nome magrebino del santone

musulmano, figura intermedia fra |’eremita e il guerriero / Mausoleo a forma cubica sormontato da una cupola, in cui é sepolto un marabutto.

maracas s. f. pl. sp. (in it. s. f. pl.) Strumento

musicale tipico del Sudamerica, costituito da due sfere di legno, con dentro sassolini o pietruzze, inserite su due manici; si suona sotendolo.

marachélla s. f. Azione illecita fatta di nascosto

ma perdonabile, in quanto denota piuttosto furbizia

che cattiva inclinazione. 5 maragia s. m. Adatt. it. di maharaja (v.).

maramaldeggiare v. intr. (maramaldéggio, ecc.;

aus. avere). Infierire su chi non é in condizioni di difendersi.

maramaldo s. m. Di persona che _infierisce. sui

deboli e sui vinti (dal nome di Fabrizio Maramaldo che nella battaglia di Gavinana del 1530 infieri su Francesco Ferrucci morente).

maraméo

(meno

com.

maramdo)

inter.

Interiezione scherzosa di sfida, che si pronuncia imitando il verso del gatto e poggiando 11 pollice della mano destra aperta sulla punta del naso e chiu-

dendo velocemente le altre dita a pugno.

marangone s. m. Altro nome del cormorano (v.). marasca (0 amarasca) s. f. Il frutto del marasco

(v.): ciliegia rosso-scura, dolce ma acidula.

maraschino

s. m. Liquore ottenuto

dalla di-

stillazione di marasche. marasco (0 amarasco) s. m. (pl. -chi). Varieta di ciliegio con frutti piccoli di sapore acidulo. marasma s. m. (pl. -(). 1. In med., v. CACHESSIA. 2. fig. Stato di crisi e di disordine che s’impadronisce, paralizzandole, delle istituzioni sociali, economiche, politiche. marasso s. m. Sorta di vipera, da noi presente solo in Piemonte, Veneto ed Emilia; ha la testa piu ovale e meno larga di quella della vipera comune, e una caratteristica fascia scura decorrente a zig-zag lungo il dorso.

maratona s. f. Gara podistica sulla distanza di

42,192 km, cosi chiamata in ricordo della corsa che

sarebbe stata compiuta da un soldato ateniese per annunciare ad Atene la vittoria riportata da Milziade sui Persiani a Maratona (490 a. C.) / fig. Di pro-

marchesato

to di m., fabbricato da una grande e rinomata ditta,

e quindi di qualita garantita // Scontrino o gettone

che viene consegnato come ricevuta di oggetti affidati in deposito / Carta valore di piccole dimensioni, con orli dentellati, la cui applicazione attesta lavvenuto pagamento di un diritto, di una tassa, di un contributo: m. da bollo, assicurativa; le m. della Croce Rossa. 2. arc. Regione di confine: termine feudale che sopravvive in numerosi toponimi (M. Trevigiana;

Le Marche).

marcaménto s. m. Nel gioco del calcio, il controllo esercitato da un giocatore della difesa nei confronti di un attaccante

avversario: m. a uomo,

effettuato a diretto contatto con l’avversario; m. a zona, effettuato nella zona d’azione dell’attaccante.

marcantonio

s.

m.

(f. -a). Di

persona

di

corporatura molto alta e robusta. marcapiano s. m. Cornice aggettante che, sulla facciata di un edificio, segna la divisione fra un piano e altro. marcapunto (0 marcapunti) s. m. Arnese da calzolaio, costituito da una rotella metallica dentata

montata su un manico; serve per marcare una fila

di punti sul margine della suola. marcare Vv. tr. (marco, marchi, ecc.). 1. Munire di un contrassegno per indicare la proprieta o la

provenienza (m. la biancheria, i libri) 0 anche per comprovare l’avvenuto controllo (m. i pesi). 2. Nel

linguaggio sportivo, segnare un punto a proprio vantaggio: m. un gol; assol.: non sono ancora riusciti a m. / Sottoporre l’avversario ad azione di marcamento. 3. Nel linguaggio militare: m. visita, denunciare un’indisposizione chiedendo nello stesso tempo la visita del medico dell’infermeria. 4. Riferito a segni sensibili, rendere piu distinto e accentuato: m. la voce, i colori.

marcasite (0 marcassite) s. f. Minerale: solfuro di ferro di colore giallo-bronzeo e lucentezza metallica, usato spec. in oreficeria.

marcatémpo

rilevamento

s. m._

1. Tecnico

dei tempi di lavorazione.

addetto

al

2. Dispositi-

vo di controllo funzionante in base a intervalli prefissati di tempo. :

marcato agg. Contrassegnato da un marchio / Dai contorni ben distinti e sporgenti: /ineamenti m. / Accentuato, chiaramente evidente: parlare con un

m. accento veneto. marcatore s. m. (f. -trice). Addetto ad operazioni di marcatura o di controllo // Nello sport, giocatore

che segna punti a vantaggio della propria squadra; anche, colui che esercita azione di marcamento sul-

Pavversario / Negli ippodromi, il quadro o tabellone

sul quale viene esposto l’ordine di arrivo di una corsa (rel. ai primi quattro cavalli arrivati); entrare nel — m., di cavallo, andare a premio (in quanto la dotazione premio di una corsa viene divisa in parti proporzionali fra i primi quattro arrivati). marcatura s. f L’operazione diretta ad applicare

va © camminata lunga, movimentata, estenuante.

o imprimere un contrassegno funzionale e duraturo,

nella maratona.

qualita: la m. del bestiame // Nello sport, realizza-

maratonéta s. m. (pl. -i). Atleta specializzato

maravigliae derr. v. MERAVIGLIA e derivati. mare’

(o march;

anche

marsc’

o

marsch) inter. Abbreviazione di marcia in comandi militari (avanti marc’) o in espressioni scherzose, i-

mitanti il rigore militare (ed ora a casa! marc’!). marca s. f. 1. Segno variamente impresso o applicato su un oggetto per indicarne la proprieta o

la ovenienza; estens., casa produttrice, impresa ‘in lustriale: correre per una determinata m.; prodot-

atto a specificare la proprieta, la provenienza o la

zione di punti in una gara a squadre; com., anche sin. di marcamento: cambiare le m.

marcescénte agg., /ett. Parzialmente putrido.

marcescibile agg., /ett. Sottoposto a marcire. march v. MARC’. marchésa_ s. f. Signora di un marchesato

Moglie di'un marchese.

on

/

marchesato s. m. 1. La giurisdizione territoriale

di un marchese.

2. Grado e titolo di marchese.

IV

_ marchése’ s. m. ‘1. Anticamente, il feudatario di

un territorio di confine. 2. Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica mogue quello di duca.

~ marchése? s. m., volg. Mestruo. _marchétta s. f. 1. La marca assicurativa da incollare sui libretti di lavoro.

_

2. Il gettone che le

Tagazze di una casa di tolleranza ricevevano dalla tenutaria ad ogni prestazione, agli effetti del conteg-

gio

/ estens. Prostituta; anche, atto di meretricio.

marchiano agg. Madornale e imperdonabile: un errore, uno sproposito m. marchiare v. tr. (madrchio, ecc.). Contrassegnare

~ con un marchio; anche fig.: quella condanna I’ha marchiato per tutta la vita. _ marchiatura s. f. L’impressione del marchio: /a m. del bestiame.

marchigiano

agg.

e s. m.

Delle

Marche:

i

costumi m.; come s. m. e f., abitante, oriundo delle

_ Marche. , marchingégno

s. m. Arnese,

apparecchio

di

_ solito complicato o strano ma adatto allo scopo; _ fig., espediente astuto per risolvere una situazione critica o difficile.

io

s.

m.

1. Segno

indelebile

di

Ticonoscimento; spec. quello che si stampa con un _ferro rovente sui capi di bestiame o che, in passato, veniva impresso sulla pelle di chi si fosse macchiato di delitti infamanti, da cui il sign. fig. di impronta infamante destinata a rimanere impressa per tutta la

vita: il m. del disonore.

2. Contrassegno di cui so-

_ no muniti i prodotti di imprese industriali o agrarie

_ (rispettivamente m. di fabbrica o di origine) / Inci‘sione ottenuta mediante apposito punzone sugli oggetti d’oro o d’argento (a garanzia del titolo) o sui pesi e le misure (a garanzia dell’esattezza).

__ marchionale agg., Jett. Di marchese: dignita m.

marcia! s. f. (non usato il pl.), fam. Pus. _ marcia’ s. f. < -ce). 1. Modo di locomozione

che si distingue dal ‘camminare’ per una piu accentuata ritmicita del passo: passo di marcia; patt., gara dell’atletica leggera nettamente distinta dallacorsa in base ad

alcune regole fondamentali, fra cui

t pete quella per cui il piede deve toccare il suo-

_ lo progressivamente dal tallone alla punta con rulla-

ta uniforme / Il tempo o lo sforzo imposto da un _ percorso compiuto a passo di marcia: quattro ore

di m.; una m. di tre giorni // Trasferimento o movi-

mento su strada di reparti militari o bande armate; ‘m. forzata, le cui tappe risultano protratte oltre i li-

‘miti consueti // estens. Manifestazione di protesta di

-masse incolonnate, attraverso le vie di una citta o - da una citta all’altra: Ja m. della pace. 2. Brano

aon os ; della citta che lo venera come protettore, cioé di Ve-nezia: Biblioteca m. Avila ; marciapiéde s. m. Parte della sede stradale, o struttura analoga lungo i binari nelle stazioni ferroviarie, riservata al transito dei pedoni: camminare sul m.; donna da m., meretrice.

marciare y. intr. (marcio, ecc.; aus. avere). 1. Procedere a passo di marcia, spec. di reparti militari o di bande armate che si spostano verso un obiettivo: una colonna marcio direttamente sulla capitale. 2..com. Sin. di andare del quale accentua idea di regolarita (/o faro m. io) sottolineando talvolta il motivo di una sb sicurezza (m. da gran signore). 3. Di veicoli, procedere: il treno marcia a 100 all’ora; di motore o macchine, funzionare: senti come marcia questo motore! 4. romanesco. Marciarci, tendere ad un preciso scopo simulando indif-

ferenza_o noncuranza; simulare: quello ci marcia. marciatore s. m. (f. -trice). Persona resistente nel camminare / Chi pratica lo sport della marcia.

marcio agg. e s. m. (pl. f. -ce). 1. Di sostanza

organica in stato di avanzata decomposizione: frutta m. / Scarsamente consistente 0 resistente, spec. a causa dell’umidita: il legno delle travi era tutto m. 2. fig. Moralmente guasto, corrotto, depravato: una donna m.; un popolo m. // Spesso per sottolineare un grado superlativo d’intensita: avere torto m.; a tuo m. dispetto; era innamorato m. 3. s,m. Materia purulenta / fig. Motivo di corruzione, depravazione morale, disonesta: in quell’individuo c’e del m. miarcire v. intr. (marcisco, marcisci, ecc.; aus. essere).

1. Diventare marcio, decomporsi / Di tes-

suti organici o ferite, subire un processo di imputridimento o di suppurazione. 2. fig. Degradarsi moralmente: m. nel vizio, nell’ozio.

marcita s. f. Terreno irrigato in permanenza onde

consentire all’erba protetta dalla temperatura delY’acqua di crescere anche nei mesi invernali.

marciume

s. m.

1. Il putridume che si ac-

compagna a processi di decomposizione o di suppurazione / In bot., alterazione provocata da microrganismi parassiti. 2. fig. Motivo di corruzione o depravazione, moralmente e socialmente esiziale. marco s. m. (pl. -chi). Unita monetaria tedesca (Mark) e finlandese (markka) e, nei secoli scorsi, di diversi altri stati europei. ’ marconi s. f., non com. Radiotelegrafia.

marconigrammas. m. (pl. -i). Radiotelegramma. marconista s. m. (pl. -i). Componente

dell’equipaggio di un aeromobile o di una nave addetto alle radiocomunicazioni di bordo.

marconiterapia s. f. Terapia con correnti ad alta

musicale eseguito da una banda, da una fanfara, da

frequenza, detta anche terapia con onde corte. mares. m. 1. Il complesso delle acque salate che

aglieri; andare a passo di m.; m. funebre, nuziale.

terminazioni geografiche (Mar dei Caraibi, Mar Giallo) e di accezioni prevalentemente climatiche referisco il m. alla montagna) o meteorologiche

_un’orchestra, per ritmare il passo di gruppi, schiere © persone che procedono in gruppo: Ja m. dei ber-

(

apparato motore di un veicolo in appolegati con la leva del cambio: cambia-

re m., passare da una velocita all’altra (fig., per sottolineare la necessita di un radicale rinnovamento);

fig.: avere una m. in pit, spec. nel linguaggio sportioO, essere in condizioni molto migliori dell’avversaio sul piano del ritmo e della continuita dello sforzo / Senso del movimento in corrispondenza delle sigenze di manovra di un mezzo di trasporto o di ina macchina operatrice: m. avanti, m. indietro;

_ fig.: far m. indietro, recedere da un proposito. _ marciano agg. Di S. Marco evangelista; com.,

circondano i continenti e le isole; suscettibile di de-

m. mosso; m. agitato); m. territoriale, \a fascia aiacente alle coste di uno stato e sottoposta alla potesta di questo. 2. fig. Simbolo di quantita incommensurabile (c’era un m. di gente; essere in un m. di guai; promettere mari e monti), o di eccezionale vastita (un m. di sabbia; un m. d erba); talvolta, anche di cammino lungo e incerto (/e trattative sono ancorain alto m.). 3. M. lunari, le regioni pianeggianti e \

oscure della superficie della Luna. ae maréa‘s. f. 1. Il periodico alzarsi e abbassarsi d livello dei mari e degli oceani, provocato dall’attr: zione gravitazionale della Luna e del Sole sulle masats

|

¥

.

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se d’acqua della Terra: alta, bassa m. 2.fig. Quan- tita imponente in movimento: una m. di gente. _ *Mareggiare v. intr. (maréggio, ecc.; aus. avere, ma i tempi comp. sono poco usati). Del mare, presentare il moto ondoso consueto o part. accentuato / fig. Di una massa che fluttua diffusamente o scompostamente. mareggiata s. f. Fenomeno che si ha quando il moto ondoso del mare presso le coste raggiunge il

massimo della sua intensita e potenza. m © s.m. mare Magnum come s. m. invar. maremma s. f. dove l’azione delle rizzato da specchi

margheritina CONTERIE).

marinaio

s. f.

1. Perline di vetro (cfr.

2. Altro nome della

marginale agg.

1. Pertinente

pratolina.

alla parte estrema

di una superficie: spazio m. / Riportato nei margini di un foglio stampato o manoscritto: nota m. 2. fig. Di secondaria importanza, non determinante.

marginare v. tr. (madrgino, ecc.). In dattilografia,

regolare la marginatura del foglio; in tipografia, delimitare coi margini.

marginatére

s. m.

1. Apparecchio

che si

L’ondeggiare del mare. loc. lat., usata in it. Grande e disordinata quantita. L’aspetto assunto da una costa maree é poco sensibile, caratted’acqua interni, pid o meno este-

adopera negli ingrandimenti fotografici per delimitare la porzione dell’immagine negativa che si vuole stampare su carta. 2. La squadra usata nelle mac-

si; M. toscana, \a regione costiera tra Cecina e Tar-

marginatura s. f. 1. L’ottenimento del margine conveniente ai lati di una scrittura o di una immagine fotografica. 2. La serie di regoli che servono al tipogr fo per marginare le pagine.

quinia. maremmano agg. 1. Tipico della maremma: vegetazione m. / Della Maremma toscana: i butteri m.; come s. m. e f., abitante o originario della Ma-

remma toscana: un m., una m.

maremoto

s. m.

Fenomeno

fisico dovuto

a

movimenti tellurici sottomarini che determinano Pinsorgere e il propagarsi nei mari e negli oceani di onde, talora

altissime.

marengo s. m. (pl. -ghi). Moneta d’oro del valore di 20 franchi, coniata a Torino dopo la battaglia di Marengo (1800) / Qls. pezzo d’oro da 20 franchi.

maredgrafo

s..m.

Apparecchio

per

la

misurazione e la registrazione delle variazioni del livello marino in corrispondenza delle maree. mareogramma s. m. (pl. -i). Il diagramma fornito da un mareografo.

maresciallo s. m.

1. Alto dignitario delle corti

medievali, incaricato di elevate mansioni giuridiche € amministrative / Grado supremo della gerarchia militare, in vari paesi: il bastone dim. 2. Grado di sottufficiale (tra il sergente maggiore e il sottotenente) che presenta tre categorie (m. ordinario, m. capo, m. maggiore). m s. f. Aspetto della superficie del mare, caratterizzato da onde irregolari, staccate, appunti-

te / fig. Nervosismo, tensione. marezzarey. tr. (marézzo, ecc.). Sottoporre a marezzatura, conferire il marezzo.

marezzato agg. Che presenta marezzatura. marezzatura s. Il conferimento a stoffe, metalli, carte da parati, intonachi di un aspetto elegantemente variegato da sinuosita di toni e riflessi

diversi // part. L’aspetto del legno e del marmo

quando presentano strisce, linee e venature di colore diverso dal fondo, per lo piu ad andamento sinuoso.

marézzo

\

:

s. m. L’aspetto conferito da una

marezzatura naturale o artificiale. marg s. f. Sostanza impiegata in sostituzione del burro, formata di vari grassi animali e vegetali con aggiunta di latte.

margherita s. f. 1. Pianta erbacea, comune nelle

regioni temperate, con infiorescenze a capolino nelle quali i fiori centrali sono gialli e quelli periferici bianchi / L’infiorescenza della pianta: sfogliare la m., staccarea una a una le corolle dei fiori periferi-

ci, recitando una filastrocca per ottenere un respon0; fig., riferito a persona incerta sul da farsi.

2.

orta 0 pasta m. (dal nome proprio della Regina Italia), specie di pan di Spagna, cotto in stampi un vasati e ad alti bordi / Pizza m., alla napoletaon mozzarella e pomodoro soltanto..

chine tipografiche per marginare le pagine / II dispositivo delle macchine da scrivere per regolare la marginatura del foglio. -

margine s.m.

1. Ciascuna delle parti periferiche,

spesso regolarmente delimitate, di una superficie: 7

m. della strada, del bosco // part. Ciascuno dei quattro spazi bianchi che delimitano una superficie

scritta o stampata o una immagine fotografica / Ciascuno dei regoli tipografici la cui serie completa costituisce la marginatura. 2. estens. Quantita in piu dello stretto necessario: calcolare le spese con un certo m.; avere un buon m. di tempo. 3. fig. Simbolo di limite estremo di accettabilita dal punto di vista morale (un’azione ai m. dell’onesto) o della dignita (vivere ai m. della societa) / Relazione, rapporto marginale; spec. nella loc. in margine, a proposito di osservazioni e commenti che illustrano aspetti secondari o conseguenze indirette di una questione (in m. al congresso é stato detto anche...).

margotta s. f. (0 margotto s. m.). Ramo di pianta

sul quale viene provocata l’emissione di radici me-

diante curvatura, torsione o incisione e quindi avvolgimento con un pane di terra (m. aerea) 0 infissione nel terreno

_

(m. terrestre) del ramo stesso;

una volta radicato, é capace di vita autonomaeviene allora tagliato, costituendo una pianta eguale a quella madre. Pera margottare v. tr. (margotto, ecc.). Propagare — mediante margotta. ; ‘

margravio s. m. Titolare dei poteri giurisdizionali

© amministrativi in una marca, secondo lorganiz-

zazione feudale. : m: 0 agg. Dedicato al culto o alla figura di Maria Vergine; mese m., il mese di maggio.

marijuana

s. sp. 0 marihuana s. ingl. (in it. s. f.

invar.). La droga com. detta hashish, spacciata sotto forma di sigarette. 2 marimba s. f. Sorta di xilofono composto di una serie di tavolette di legno duro, al disotto delle quali sono fissate zucche vuote oppure tubi metallici con

funzione di risonatori.

3

1. La fascia di mare o di terra”

immediatamente adiacente al litorale / Tratto c

stiero di notevole interesse turistico (spesso in topo nimi): M. di Pisa, di Pietrasanta. 2. Rappresenta

zione pittorica di un

paesaggio a mare.

3. Il com

lesso dei mezzi e delle attivita che trovano la lor« unzionale applicazione nel mare: m. mercantile, d guerra, da diporto / assol. L’organismo militar corrispondente: arruolarsi in m. eae m 0 s. m. Componente di un equipaggio marittimo con compiti inerenti al funzionamen

LS CH REIe SRO

dell’imbarcazione; nella marina militare, militare privo di grado / M. d’acqua dolce, imbarcato su mezzi destinati alla navigazione lacustre o fluviale; fig., di persona sprovvista di solida competenza specifica in un’attivita / Promessa da m., che non sara certamente

mantenuta.

marinara s. f. 1. Cappello di paglia a tesa larga e

rialzata, con nastro di tela. 2. Abito per ragazzi sul

tipo della divisa dei marinai.

mMiarinare y. tr. 1. Preparare pesci o carni per la conservazione, mediante frittura e successiva immersione in una marinata (v.) / Mettere a frollare in bagno aromatizzato di aceto o di vino. 2. fig. M. la scuola, disertare arbitrariamente le lezioni. Marinaresco agg. (pl. m. -chi). Proprio dei marinai e della gente di mare: linguaggio m.; rudez-

za, scontrosita m. marinarétto s. m. Giovinetto educato alla vita

marinara in istituti nautici / Ragazzino vestito alla marinara.

marinaro agg. es. m.

1. agg. Legato al mare,

soprattutto dal punto di vista culturale 0 economico: abitudini, tradizioni m.; citta m. / Alla m., se-condo luso della gente di mare: zuppa alla m.; vestito alla m., V. MARINARA nel sign. 2. 2. s. m. Variante region. di marinaio. marinata s. f. Infuso a base di aceto, vino e aromi

per marinare pesci o carni. marine s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. marines). Soldato del corpo speciale di fanteria

di marina degli Stati Uniti d’America. marinema

FA‘.

668

marinara

s. f. Il complesso

dei mezzi e delle

attivita che concorrono a costituire la potenza marittima di un paese. Marinismo s. m. Il gusto letterario prevalentemente riconducibile alla personalita di G. B. Marino (1569-1625), caratterizzato da un insistente preziosismo descrittivo e metaforico.

marinista s. m. (pl. -i). Seguace del marinismo. marino! agg. Del mare: corrente m.; fauna m.;

blu m., azzurro cupo / Situato sul mare o proveniente dal mare: colonia m.; vento m. marino” s. m. Vino bianco secco, tipico dei

Castelli Romani. marioleria s. f. Quanto

denota

accentuata

marito

e moglie:

-

9 x

&

tere

2

dell’una e dell’altro, sposarsi. 2. fig. Accoppiare: m. la vite all’olmo; scherz.: m. l’'acqua al vino. maritata agg. e s. f. Di donna sposata (opposto a a

o a nubile): nome da m.; come s. f.: ha una

relazione con una m. / fig. (fam.). Minestra m., fatta con piu tipi di pasta. marito s.m. 1. L’uomo rispetto alla donna con la quale ha contratto matrimonio: /a moglie assume il cognome del m.; ragazza da m. 0 in eta da m., che

ha gia raggiunto la maggiore eta e quindi € libera di

decidere del suo futuro. 2. fig. L’albero che fa da sostegng alla vite. marit0zzo s. m. Panino dolce di forma per lo pit ovale, fatto di pasta lievitata con uva passa e pinoli.

marittimo agg.

1. Che é in rapporto col mare o

con le attivita che si svolgono sul mare: citta m.; commercio m. / Proprio delle zone adiacenti al mare: clima m.; pianta m. 2. s.m. Chiunque esplica la propria attivita sul mare. market s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. markets). Mercato; per lo pil come abbreviazione di supermarket. marketing s. ing). (in it. s. m. invar.).

Produzione,

distribuzione,

vendita

di un

certo numero di prodotti che il mercato richiede o potenzialmente éee ad accettare, allo scopo di produrre, un profitto dell’azienda. ‘

marmaglia s. f. Quantita di gente socialmente

degradata e pericolosa.

marmellata s. f. Conserva alimentare costituita

dalla polpa di frutta cotta insieme a zucchero e poi sottoposta a opportuni trattamenti. marmetta s. f. Mattonella di graniglia.

marmifero agg. Ricco di marmo: zona m. / Che

tiguarda l’estrazione e il commercio del marmo. marmista s. m. (pl. -i). Artigiano che esegue lavori in marmo. marmitta s. f. 1. Recipiente di cucina, piu ampio di una grossa pentola, impiegato di solito per la preparazione del pasto in una comunita: m. da campo. 2. Prolungamento del tubo di scappamento del motore a combustione interna, destinato ad attenuare

il rumore provocato dalla fase di scarico. 3. Marmitte dei giganti, cavita circolari scavate nel letto roccioso dei torrenti dal moto vorticoso dell’acqua che trasporta materiale solido. ; marmittone s. m. Soldato goffo e impacciato, buono solo a consumare il rancio.

tendenza ad un furfantesco disprezzo dei piu elementari diritti altrui / Azione, comportamento da mariolo. mariolo s. m. Persona la cui furfantesca abilita marmo s. m. 1. Roccia calcarea a struttura -costituisce un pericolo continuo per il prossimo / cristallina, suscettibile di essere lavorata e lucidata scherz. Persona molto furba; di bambini, impertiin modo da costituire materiale decorativo: scolpire -nente, birbante: me l’hai fatta, m.! nel m.; una statua di m. // fig. Simbolo di durezza, marionétta s. f. Fantoccio di legno che si freddezza, pallidezza: un cuore di m.; ho i piedi di differenzia dal burattino per essere a figura intera e m.; divento di m. 2. estens. Scultura, monumento, azionato per mezzo di fili: teatro di marionette / fig. lapide, pietra tombale / Piano di alcuni elementi di Di persona che si muove gesticolando in modo in- mobilio:il m, del cassettone. naturale e ridicolo o che si lascia manovrare da altri marmocchio s. m. Bambino vispo e vivace. per mancanza di carattere e di personalita. marmoreo agg. Di marmo / fig. Che sembra marionettista s. m. . -i). Creatore di avere le caratteristiche del marmo: immobilita m. marionette / Persona che cura |’allestimento e l’esemarmorizzare v. tr. Conferire artificialmente ad cuzione di spettacoli di marionette. una superficie le caratteristiche macchie e venature marionettistico agg. (pl. m. -ci). Attinente ai del marmo. teatro delle marionette. marmorizzazione s. f. Il conferimento artificiale maritabile agg., non com. Da marito: donna, eta ad una superficie di chiazze e venature a imitazione m. / fig. Accoppiabile: Ja vite é m. al gelso. del marmo. mari Cage. roprio del marito: potesta m. marmotta s. f. 1, Roditore dal corpo robusto e

maritalmente

avv.

Come

convivere m.

maritare y. tr. 1. Dare in sposa: m. la jfgtiola //

rifl. (maritarsi). Della donna (non com. dell’uomo) o

4

MA

— corto, con arti brevi e dita armate di unghie, coda lunga e pelliccia folta e assai pregiata; passa gran parte dell’inverno in letargo in tane che esso stesso si scava; quindi: dormire come una m., dormire so- —

(

669 do e a lungo / fig. Simbolo di lentezza e goffaggine nei movimenti: muoviti m.! 2, Dispositivo di segnalazione di scambio, collegato al deviatoio ferroviario. 3. fam. (tosc.). Infreddatura, costipazione. marna s. f. Roccia sedimentaria costituita da una mescolanza di materiale calcareo e argilloso; é utilizzata per la fabbricazione dei cementi. marnoso agg. Ricco di marna.

marocchino

agg. e s. m.

1. agg. Proprio del

Marocco (il paese che occupa l’estremo lembo nord-occid. dell’Africa) / Come s. m. e f., abitante del Marocco. 2. s. m. Cuoio fine e morbido ottenuto dalle pelli di capra dopo prolungata immersione di queste in acqua con foglie di sommacco, assai pregevole per finezza e morbidezza. é

maronita s. m. (pl. -i). Membro della comunita

‘ cattolica del Libano: anche agg.: rito m. maroso s. m. L’onda ampia e di notevole altezza caratteristica del mare grosso.

marpioéne

s. m., centro-merid.

Tipo astuto e

spregiudicato. marra s. f. 1. Strumento agricolo a foggia di zappa con ferro triangolare, per lavorare il terreno in superficie. 2. Ciascuno dei bracci a uncino delle ancore, destinati a far presa sul fondo. marrana s. f., romanesco. Fosso d’acqua. marrancio s. m. Coltello grosso e pesante per

squartare le bestie macellate.



marrano agg. e s. m. In origine, titolo ingiurioso altezzosamente rivolto dagli Spagnoli ai mori e agli ebrei da poco convertiti; quindi, ignobile violatore del codice cavalleresco; oggi, persona screanzata, villana o tracotante. marrone s. m. 1. Il frutto di una varieta di castagno (anch’essa detta marrone), di forma ovale come la castagna comune ma molto piu grosso e saporito di questa. 2. Il colore caratteristico della buccia delle castagne: m. chiaro, scuro; anche agg.

(invar.): un abito m.

marron glace s. m., invar. Unita di misura del flusso di induzione magnetica. maya

agg., invar. Relativo

ai Maya,

opolazione indigena dell’America Centrale, ed alla oro antichissima plurisecolare civilta.

mazdaico

agg. (pl. m. -ci). Del

mazdaismo.

mazdaismo s. m. Zoroastrismo (v.).

in un unico versamento. mazzetto s. m.

1. Piccolo mazzo.

2. Nel gioco

delle carte: farsi il m., del mazziere che mescola le

carte in modo tale che nel distribuirle le migliori vadano a lui. mazziére! s. m. Persona fornita di una mazza, sia con funzione decorativa (come i guardaportoni) sia per guidare un corteo o segnare il tempo a una ban-

da in marcia. mazziere>’ s.

m..

Nei

giochi

di carte,

distribuisce le carte.

chi

;

mazziniano agg. Appartenente o riconducibile

alla figura e all’opera di Giuseppe Mazzini (1805-1872), o genrc. all’idea risorgimentale democratica e repubblicana / Come s. m., seguace del pensiero o fautore del programma politico di Giuseppe Mazzini.

mazzo s. m. 1. Quantita di fiori o di raccolti e legati insieme per i gambi: un m. di spinaci. 2. Gruppo di oggetti riuniti per di forma e funzione: un m. di chiavi; fig.: nel m., riferito a persone, considerarle

erbaggi di rose, affinita mettere

alla stregua

di coloro di cui si parla (genrl. in modo tutt’altro che lusinghiero). 3. L’insieme delle carte necessarie al gioco.

mazzocchio s. m. 1. Cerchio di borra, ricoperto

di panno, che fasciava la testa: elernento del cappuccio medievale. 2. Germoglio giovane delia cicoria, molto gustoso in insalata. mazzolare v. tr. (mazzolo, ecc.). Percuotere con sacchetti di sabbia in modo da non lasciare segni visibili; estens., massacrare di pugni.

mazurca (0 mazurka) s. f. Danza nazionale polacca di ritmo ternario, simile al valzer ma in movimento pit lento. mazza s. f. 1. Bastone di varia forma e grandezza, di notevole peso e consistenza, adopera‘to come strumento di offesa o di difesa o come insegna di grado o di mansioni: m. ferrata; la m. dei Sottufficiali austriaci / Nel gioco del baseball, l’attrezzo di frassino a forma di clava allungata, col gale il battitore respinge la palla; in quello del golf, il bastone con cui si colpisce la palla. 2. Grosso martello per lavorare il ferro incandescente sull’in-

analogo alla mazza ma di peso notevolmente ridotto, con una superficie battente piu estesa rispetto al martello: il m. dello scalpellino, del falegname, del muratore // La parte terminale, espansa, di alcuni tipi di bastone da golf. 2. Ciascuna delle due bac-

San Giuseppe,

chette, a testa rotonda di feltro o di cuoio, con le quali_si suonano i timpani.

cudine / La mazza battente del maglio.

3. M. di

altro nome dell’oleandro (v.).

mazzacavailo s,m. Altro nome dell’altaleno.

mazzacchera

s. f. Lenza per la pesca delle

anguille, fornita all’estremita di un «mazzo» di lombrichi infilzati in un filo.

mazzafrusto

s.

m.

Arma

medievale

e

mazzolata

s. f. Colpo

di mazzuolo

o di

mazzuola; estens., botta o serie di botte date con

violenza. mazzuola s. f. Piccola mazza, con testa di legno o di acciaio, usata in diverse lavorazioni.:

mazzuolo s. m.

me!

1. Utensile di vario materiale,

pron. pers. Forma

accentata

del

pronome di prima persona sing., usata nel caso accusativo quando se ne vuole sottolineare l’intensita —a (vide me, non lui, accanto a mi vide) e nei complementi indiretti sempre preceduta da una preposizio-

medagliétta

677 ne (deve dirlo a me; parlano di me; rimane in me; Vhanyo saputo da me). me* pron. pers. Variante di mi come forma atona del pronome di prima persona sing., che si impiega davanti ad altra particella pronominale atona come lo la li le ne, sia in posizione proclitica (me ne ha dette tante) sia in posizione enclitica (ditemelo).

mea culpa loc. lat., usata in it. come s. m. invar. Espressione del Confiteor, mediante la apale il fedele riconosce la propria colpevolezza; ig-: recitare, dire il mea culpa, ammettere un proprio errore, riconoscersi colpevole. meandro s. m. 1. Ciascuna delle sinuosita presentate dal corso di certi fiumi che scorrono in pianure alluvionali. 2. Qls. tracciato ad andamento serpeggiante e tortuoso: i m. della Casba; fig. (lett.): i m. dell’anima, \a profonda e imperscrutabile complessita dell’animo umano. meato s. m. 1. lett. Apertura sufficiente a fornire un passaggio genrl. a fluidi. 2. In anat., orifizio che mette in comunicazione la cavita di un organo con

lesterno: m. nasale, auditivo, urinario. mecca

ambientali

s. f.

1. Luogo

fortunate,

offre

che, per condizioni mitiche

ssibilita

di

successo e di guadagno: Hollywood é la m. del cinema; trovare la m., raggiungere un’insperata fonte di benessere / fam. Luogo remoto, mitico, quasi inaccessibile; per lo piu iron.: ma da dove vieni, dalla m.? 2, Vernice trasparente a base di lacca, di tonalita aurea, usata per velare intagli lignei o fondi di pitture precedentemente argentati. meccanica s. f. 1. Parte della fisica che studia il moto (cinematica e dinamica) e l’equilibrio (statica)

dei corpi. 2. Complesso dei fatti tecnologici in quanto attinenti a determinati settori o esigenze del-

Vindustria, o caratteristici della fisionomia sociale e

culturale dell’epoca contemporanea: m. agraria; la civilta della m. 3. 11 comportamento di determinati fatti o fenomeni naturali in relazione alle forze che li producono e alle leggi che li governano: /a m. del

della volonta o della coscienza, automatico: gesio, movimento m. 2.8. m. Persona qualificata per il lavoro di manutenzione e riparazione di macchine e strumenti meccanici. meccanismo s. m. 1. Il complesso degli elementi mobili collegati di una macchina o di un congegno. 2. fig. Struttura e funzionamento di un’attivita organizzata: il m. della memoria.

meccanizzare

y.

tr.

Adeguare

a_rinnovate

esigenze di funzionalita mediante l’applicazione o Yimpiego di macchine: m. l'agricoltura.

meccanizzato agg. Che si avvale, per il proprio

funzionamento

o sviluppo, di mezzi meccanict.

meccanizzaziéne

s.

f. Il complesso

delle

possibilita e degli aspetti conferiti ad una attivita dall’applicazione e dall’impiego delle macchine. meccano s. m. Nome commerciale di un giocattolo costituito da una serie di elementi metallici in miniatura con i quali si possono comporre costruzioni e piccole macchine.

meccanografia

s. f. Procedimento di calcolo

mediante perforazione su schede o incisione su nastri magnetici dei dati fondamentali, che debitamen-

te selezionati secondo un programma prestabilito da macchine automatiche consentono |’ottenimento dei calcoli richiesti.

meccanografico

agg.

(pl. m.

-ci). Di

pro-

cedimento che consente lo svolgimento automatico di operazioni di contabilita, selezione, classificazione: calcolo m.; scheda m. mecenate s. m. Munifico protettore di studiosi e di artisti; dal nome del patrizio romano Gaio Cilnio Mecenate (69-8 a. C.), protettore e amico di Orazio

e di altri poeti latini. mecenatismo s. m.

Tendenza a proteggere e beneficare artisti e studiosi (0, estens., a sovvenzio-

nare un/’attivita o una iniziativa), motivata da ragio-

ni di prestigio,

meche s. f. fr. (in it. s.f. invar.; pl. fr. méches). ‘Ciocca di capelli’: striatura di colore chiaro, naturale o ottenuta scolorendo la tinta di fondo

suolo, del volo degli uccelli; la m. della digestione/ di una capigliatura. Il funzionamento o la configurazione di un meccameco pron., arc. 0 lett. Con me.

nismo: la m. di un motore. meccanicamente

avv.

Con

mezzi

o sistemi

meccanici / fig. Senza partecipazione diretta della

volonta: lavorare, imparare m.

meccanicismo s. m. Concezione filosofica che

considera l’accadere, tanto fisico quanto spirituale, come il prodotto di una mera causalita meccanica e non preordinato a una superiore finalita.

meccanicista s. m. 0 f. (pl. m. -i). Sostenitore o seguace del meccanicismo. meccanicistico agg. (pl. m. -ci). Ispirato al

meccanicismo,

meccanicita s. f. La condizione di cid che si

svolge senza il concorso della volonta o della co-

scienza (/a m. di un lavoro, di un gesto, di un movimento) od é caratterizzato dalla prevalenza dell’attivita materiale su quella dello spirito (/a m. della vita fete. meccanico agg. e s. m. (pl. m. -ci). 1. agg. Relativo alla meccanica come parte della fisica: leggi m.; sistemi m.; in biologia: stimoli m., quelli determinati in un organismo dal contatto materiale di un corpo / Concernente macchine o meccanismi

(un pezzo m.; guasto m.; officina m.; disegnatore 'm.) 0 che si svolge mediante macchine o meccanismi (veicoli a trazione m.; calcolo m., eseguito me-

liantecalcolatrici) // fig. Svolto senza il concorso Od:

meconio s. m. 1. Sin. di oppio. 2. La sostanza bruno-verdastra che si trova nell’intestino del feto al momento della nascita.

meconismo s. m. Intossicazione da oppio. méda s. f. Segnale marittimo fisso, disposto per

avviso ai naviganti in corrispondenza di punti scogliosi o di fondali bassi.

medaglia s. f.

1. Dischetto metallico fuso o

coniato, di forma analoga a quella delle monete, destinato a ricordare o celebrare una persona o un

fatto; fig.: il rovescio della m., Vaspetto negativo, celato dietro le apparenze. 2. Distintivo assegnato ai decorati al valore o agli insigniti di alcune onorificenze, e ai premiati in determinate competizioni/ Anche, la

persona che ne é decorata, insignita o

premiata: [e m. d’oro dell’ultima guerra.

medagliere s. m. 1. Mobile destinato a contenere

una raccolta di medaglie o monete / Il labaro sul quale sono appese tutte le medaglie al valore di un corpo militare o da un’arma: il m. della Julia, delVarma dei Carabinieri. 2. Collezione di medaglie, — o anche di monete antiche e preziose.

medagliétta s. f. 1. Piccola medaglia con ettigie

sacra, portata sulla persona per devozione. 2. Piccola medaglia d’oro data come contrassegno ai membri del Parlamento, con l’indicazione della legi‘slatura e il nome del deputato o del senatore.

678

medagliéne

medagliéne

s. m.

1. Pendente

prezioso,

médica s.f. Erba medica(v. ERBA).

medicaménto s. m. Qls. prodotto usato a scopo destinato a contenere un ritratto o una reliquia // Grossa medaglia. 2. Motivo ornamentale costituito terapeutico. da una incorniciatura circolare od ovale, usata comedicamentéso agg. Fornito di proprieta ‘me decorazione di pareti. 3. fig. Breve profilo bi- medicinali: erbe m. bliografico di uno scrittore, redatto a scopo illustramedicare v. tr. (médico, médichi, ecc.). 1. tivo o introduttivo. 4. estens. Specialita gastronoSottoporre a trattamento terapeutico locale: m. una mica, a forma di disco: m. di fegato d’oca. ferita, un ascesso; m. un paziente operato. 2. Tratmedaglista s. m. (pl. -i). Incisore 0 coniatore di tare con aggiunta di sostanze medicinali; m. il vino, aggiungervi sostanze che ne correggano o migliorijeer ra no. le caratteristiche. medesimo agg. Stesso. medicastro s. m., spreg. Medico che da média s. f. 1. Il valore intermedio compreso tra Yestremo superiore e inferiore dell’insieme di piu va- scarsissimo affidamento. medicaziéne s. f. 1: Applicazione terapeutica lori considerati; media aritmetica di un insieme di valori, la somma algebrica di tutti questi valori, di- locale, atta a proteggere tessuti lesionati a favorire visa per il numero degli elementi costituenti l’insie- i processi riparativi / Posto di m., formazione sanime; m. oraria, la velocita media realizzata su un de- taria militare di prima linea, che svolge prestazioni terminato percorso da un corridore o da un mezzo provvisorie o di assoluta urgenza. 2. Trattamento meccanico in un certo intervallo di tempo, espressa con aggiunta di sostanze medicinali. in km/ora. 2. Nella valutazione scolastica in decimi mediceo agg. Della famiglia dei Medici, signori di (nella scuola dell’obbligo ora abolita e sostituita dal Firenze dal sec. XV al sec. XVIII. giudizio), punto di merito assegnato all’alunno per medicina s. f. 1. La scienza che ha per oggetto lo ciascuna materia negli scrutini finali e trimestrali; studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenanche, la media aritmetica fra i vari punti riportati zione; part.: m. preventiva, il complesso delle norme in sede di scrutinio. 3. Nel gioco del calcio: m. in- igieniche e delle misure profilattiche rivolte a preveglese, tipo di classifica stilata in base ai risultati ot- nire le malattie; m. /Jegale, che mira a elaborare gli tenuti da una squadra nelle partite interne e in quel- elementi che possono concorrere alla formazione e le esterne: prevede l’ottenimento di due punti in all’evoluzione del diritto o ad applicare le nozioni scientifiche all’accertamento di elementi o fatti utili quelle interne e di un punto in quelle esterne.

mediale agg. In anat., situato in prossimita del

piano mediano del corpo (contrapposto a /aterale). mediamente avv. In media, all’incirca. medianico agg. (pl. m. -ci). Relativo alle qualita o alle attribuzioni del medium.

_medianita s. f. (meno com. medianismo s. m.). Il

_ potere, attribuito al medium, di determinare quei fenomeni che sono oggetto di studio da parte della metapsichica. mediano agg. e s. m. Definito da una posizione intermedia o centrale / Linea m. (0 assol. la mediana, 8. f.), in alcuni sport a squadre, la seconda linea i

alla giustizia; m. sociale, quella che studia i proble-

mi collettivi della prevenzione dei mali (igiene) e della prevenzione e cura delle malattie dei lavorato-

ri (m. del lavoro) // La facolta universitaria in cui si insegnano scienze mediche: iscriversi a m. / La

pro-

fessione di medico: esercitare la m. // M. pone.

Vinsieme dei rimedi, spesso di carattere empirico, rivolti, nell’intenzione di chi li adotta, a combattere o

a prevenire fatti morbosi. 2. com. Qls. preparazione medicinale / fig. Cura, rimedio efficace: i] tempo é la miglior m. per dimenticare.

medicinale

agg. es. m. Fornito di proprieta

di giocatori che assicura il collegamento fra le azioni dell’attacco e quelle della difesa (come s. m., ciascuno dei giocatori che ne fanno parte).

curative che ne giustificano l’impiego in medicina: erbe, sostanze m.; prodotti, specialita m. / Come s. m., qls. preparazione farmaceutica.

percorso m. una galleria. mediare y. tr. (médio, ecc.) (aus. essere). 1. Svolgere opera di mediazione. 2. Calcolare la me-

alla medicina: disciplina m.; pratica m. / Relativo all’opera del medico: visita m.; certificato m. / non com. Curativo: le virtu m. di un’erba. 2.8. m. Professionista abilitato all’esercizio della medicina (indica la professione piu che la persona, alla quale ci si riferisce com. col titolo di dottore): fare il m.; chiamare il m.; andare dal m.; m. condotto, titolare di una condotta; ufficiale m., che presta servizio nelle forze armate; estens.: m. dell’anima, il sacerdote // fig. Cura, rimedio: il tempo é un gran m.

mediante

prep. Per mezzo

dia di piu, valori. mediastinico agg.

- mediastino.

~mediastino

(pl. m.

di: si abbrevio il

-ci). Pertinente

al

(0 medidstino) s. m. In anat., lo

spazio mediano della cavita toracica, compreso tra i due polmoni.

mediataménte avv. Con l’intervento di uno o pid

elementi o fattori esterni.

mediato agg. Condizionato dalla presenza o dall’azione di elementi o fattori interposti: deriva-

zione, conoscenza,

cultura m.; effetto m.

mediatdre s. m. (f. -trice). Di persona o ente che

meédico agg. e s. m. (pl. m. -ci). 1. agg. Attinente

medicone

s. m. Chi, pur essendo privo della

necessaria abilitazione, cura le malattie, per lo piu

con sistemi empirici o in ogni modo diversi da quelli della scienza ufficiale.

medievale (0 medioevale) agg. Relativo al Medio Evo. / fig. Di quanto riveli mentalita, concezioni,

intervenga per determinare !’incontro e l’accordo di due parti, spec. in ambito commerciale e diplomatico / estens. Di elemento determinante nello stabilire un rapporto di conciliazione o di compromesso; anche come agg.: opera mediatrice.

complesso dei caratteri distintivi del Medio Evo, talvolta come simbolo di penoso oscurantismo.

raggiungimento di un incontro e di un accordo, _ spec. sul piano diplomatico o commerciale. 2. La _ prowvigione che spetta al mediatore commerciale in _compenso dell’attivita svolta.

te

mediaziéne s. f. 1. Azione svolta da terzi per il

y

forme di vita superate e retrograde.

medievalismo

(0 medioevalismo)

s.

m.

I

medievalista (0 medioevalista) s. m. e f. (pl. m. | -i). Studioso di medievalistica. ae medievalistica (0 wmedioevalistica) s. f. I — complesso delle discipline Blologicns e storiche vol-

allo studio della civilta e cultura medieval

a

megolopoli

679

médio

agg. e s. m.

1. Definito da dati di

posizione o di valore compresi fra punti di riferimento sentiti come termini o estremi: il m. Adriatico; il m. di una lama; procedere a m. velocita; pud

implicare il concetto di ‘normalita’ o di ‘mediocrita’: un raccolto m.; un’intelligenza m. 2. part. Dito m.

(0 assol. il medio, s. m.), il terzo della mano / Nello sport: pesi m., una delle categorie in cui sono divisi,

a seconda del peso, i lottatori, i pugili, i sollevatori di pesi (rispettivamente kg 73-79 per i lottatori, 66,678-72,574, per i pugili, 67,5-75 per i sollevatori); come 8, m., atleta appartenente a questa categoria / Scuola m. (0 assol. la media, s. f., 0 al pl. le medie), il triennio di studi secondari di primo grado che avviano e danno accesso ai corsi superiori di secondo grado / Ceto m., la classe sociale costituita

dalla piccola borghesia 7 In mat.: termini m. (0 assol. i medi s. m. pl.) di una proporzione, il secondo e il terzo termine. 3. s. m. Forma verbale segnalata dall’impiego del pronome personale afono mi, ti, ci, si; puo essere transitiva (m. transitivo) e intransitiva (m. intransitivo): nel primo caso esprime un’azione

che pur esercitandosi all’esterno sul complemento

oggetto si ripercuote anche sul soggetto (nelle espressioni fumarsi una sigaretta, vedersi la partita, mangiarsi una bistecca, le forme medie fumarsi, vedersi, mangiarsi, oltre ad esprimere |’azione eserci-

tata sull’oggetto al pari delle forme attive fumare, vedere, mangiare, denotano anche un interesse particolare del soggetto che la compie); nel secondo casO, pur presentando una certa affinita con la forma Tiflessiva, differisce da questa in quanto non esprime, come il riflessivo, un deliberato rivolgersi dell’a-

zione da parte del soggetto esclusivamente su se stesso, bensi un’azione di cui il soggetto é al tempo stesso agente e paziente (/avarsi, riflessivo é diverso da accorarsi,

incamminarsi,

incontrarsi, medi in-

transitivi). 4. s. m. M. circolante, nel linguaggio economico, qls. tipo di mezzo di pagamento in uso in un paese. e mediocre agg. Che presenta un’evidente inferiorita nei confronti della media sul piano qualitativo (un romanzo, un quadro m.), quantitativo (un pueaaano m., m. risultati), della capacita (un’inteligenza m., scolari m.), dell’efficienza (un operaio m., un albergo m.) / Come 8. m. e f., persona di limitate attitudini e capacita: é un m., una m.

mediocrédito s,m. Credito a medio termine.

mediocreménte avv. In misura pari o anche

inferiore alla media.

mediocrita s. f. Parita o inferiorita in rapporto

alla media; scarsa efficienza spirituale e morale / concer. Persona scarsamente dotata.

medioevale e derr. Vedi MEDIEVALE e derivati. medioévo (0 médio évo; anche évo médio) s. m.

Eta intermedia fra il mondo antico

pagano e quello

rinascimentale (convenzionalmente hehe tra 1476 d.'C., anno della caduta dell’Impero romano d’Oc-

cidente, e il 1492, anno della scoperta dell’ America), com. assunta a simbolo di un passato oscurantista.

médio-leggéro agg. Di una delle categorie in cui

sono divisi, a seconda del peso, i lottatori (da 67 kg

a 73 kg) ei pugili (da 61,235 kg a 66,678 kg)/Co-

me s. m., atleta appartenente a questa categoria.

médio-massimo agg. Di una delle categorie in

cui sono divisi, a seconda del

peso, i lottatori (da 79

kg a 87 kg), i pugili (da 72,574 kg a 79,378 kg) ei sollevatori di peso (da 75 kg a 82,500 kg) / Come s. atleta appartenente a questa categoria.

medio-orientale agg. Del Medio Oriente. meditabéndo agg. Assorto, concentrato talmente in un pensiero da sembrare assente dal mondo circostante. meditare intr. e tr. (médito, ecc.). 1. intr. (aus. avere). Considerare a lungo impegnando tutte le proprie facolta spirituali: m. sugli esempi del Vanelo; parole che invitano am. / falters Yimpegno é€ imitato alle sole facolta intellettive o pratiche, il verbo indica soprattutto applicazione o riflessione:

m. su una proposta. 2. tr. Cercare di chiarire o di fissare nell’ambito del proprio intento: m. un articolo, un romanzo; m. il suicidio.

meditativo agg. Incline o dedito alla meditazioné. meditato agg. Lungamente e intensamente

esaminato ¢ ponderato: una decisione ben m.

meditazidne

s.

f.

Prolungata

ed_

intensa

applicazione delle proprie facolta spirituali o intellettive su un argomento o su un problema: prendere una decisione dopo lunga m.; come pratica asceti-

ca: fare un’ora di m.; una lunga m. sulla morte.

mediterraneo agg. 1. Di bacino marittimo che si

presenta quasi interamente circoscritto da terre; per antonomasia: Mare m. (0 assol. i] M., s. m.), il mare compreso tra le coste dell’Europa, dell’Asia e del-

Y Africa. 2. Pertinente alle terre bagnate dal Mediterraneo: popoli m.; clima m. médium! s. m. Persona col cui concorso si verifichereybero determinati fenomeni di spiritismo.

medium* s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. media). Ciascuno dei mass media (v.). medusa s. f. Forma liberamente natante dei celenterati (v.), configurata ad ombrella al centro della quale si apre la bocca circondata da tentacoli. . meeting s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. meetings). 1. Incontro sportivo, spec. di atletica leggera o pugilistico / genre. Riunione, convegno. 2. raro. Comizio.

mefisto s. m. Berretto di lana a tre punte, di cui

due coprono le orecchie e una scende nel centro della fronte, adoperato spec. da sciatori e alpinisti.

mefistofelico agg. (pl. m. -ci). Improntato ad una

satanica malignita o perversita (dal nome Mefistofele, diavolo di leggende popolari tedesche). mefite s. f. L’odore sgradevole che emana da

acque solforose o corrotte. mefitico agg. (pl. m. -ci). Impregnato di un odore malsano e irrespirabile / fig. Moralmente guasto e pericoloso: un ambiente m. megaciclo s. m. In radiotecnica, unita di frequenza pari a un milione di periodi al secondo.

megafono s. m. Strumento acustico a forma di

imbuto, atto a concentrare la voce in una determinata direzione rinforzandone di conseguenza leffetto / Analogo strumento elettrico provvisto di microfono, amplificatore e altoparlante. megahertz s. m. Unita di frequenza pari a un milione di hertz; sin. di megaciclo.

megalite

(0

megalito)

s.

m.

Monumento

preistorico eretto con blocchi di pietra di proporzioni colossali infissi nel terreno. megalitico agg. (pl. m. -ci). Costituito da megaliti: tombe m. megalomane agg. e s. m. e f. Di persona affetta

da megalomania.

:

megalomania s. f. Tendenza a presumere esageratamente delle proprie possibilita economiche 0 intellettuali, che si traduce in atteggiamenti e comportamenti di burbanzosa prosopopea. _

megaldpoli s. f. Grande citta, spesso risultante

¢ \

Aas Pay Ayes

megatério

et

dalla fusione di pil citta vicine, caratterizzata da uno sviluppo urbanistico abnorme e da una densita

altissima, di abitanti. megatério s. m. Grosso mammifero fossile, di

forme intermedie tra quelle di un rinoceronte e quel le di un elefante; aveva arti massicci e pesanti, piedi

anteriori prensili, i posteriori plantigradi, coda lun ga e robusta funzionante da sostegno del corpo. megatermo agg. In bot., delle piante che per vegetare hanno bisogno di temperature superior! ai 16 gradi centigradi (es. il caffe, il pha

megatone (0 mégaton) s. m. Unita di misura con

cui si determina la potenza delle bombe termonu cleari; equivale, in termini di potenza esplosiva, a

un milione di tonnellate di tritolo.

megera s. f. Donna di carattere violento per lo piu vecchia e brutta.

litigioso e

avv. e agg. 1. avv. Comparativo dell’avverbio bene: mi sento m.; lo so m. di te / Con ee esclamativo e quasi interiettivo esprime soddisfazione 0 compiacimento: «non é in casa? meglio!». 2. agg. (invar.). Equivale a migliore sia come comparativo di buono (questo vino é m. del l'altro) sia, preceduto in tal caso dall’articolo, come superlativo relativo (il m. sarto della citta); con va lore neutro: m. morire che disonorarsi; non trovo nulla di m.; anche sostantivato: il m. é nemico del S

bene; dimenticavo il m.; spesso con valore neutro anche il femm.: /a meglio at sara non parlarne

pit; avere la m., il sopravvento. 3. loc. avv. Alla m., alla bell’e m. (sottint. maniera o possibilita). mediocremente, senza pretese: dovremo arrangiarci alla m. / Al m., al massimo: la squadra ha lottato

al m. delle proprie possibilita. mehari

(0 meari) s. m.,_ invar. Dromedario africano da sella, atto alla corsa e alla guerra. meharista s. m. (pl. -i). Soldato indigeno appartenente alle truppe coloniali africane montate su mehari. meidsi s. f. In biologia, processo di divisione cellulare, al termine del quale il numero dei cromo-

somi del nucleo della cellula si riduce alla meta. meiOtico agg. (pl. m. -ci). Attinente alla meiosi.

meéla s. f. Trfrutto del melo: pomo globoso, con pa croccante e buccia di colore diverso. 2. fig. Gam. . Natica. melagrana s. f. (pl. melagrane). Il frutto del melograno: é formato da un involucro esterno coriaceo di colore giallo-rossastro contenente all’interno molti semi succosi, rossi, aciduli, che costituiscono la arte edule del frutto; oltre che venir consumato fresco, serve per la preparazione di bevande,

sciroppi, gelatine. a: melanconia, melanconico

_MALINCONICO.

_ melanesiano

vy.

MALINCONIA,

agg. Della Melanesia, gruppo di

_ arcipelaghi del Pacifico; come s. m. e f., abitante,

indigeno della Melanesia.

aes

©

bruno, fino a nero, il colore della pelle dell’uomo, ©

del pelo degli animali, del piumaggio degli uccelli. melanoma s. m. (pl. -i). Tumore pigmentato, benigno o maligno, della pelle. ‘

melanosi s. f. Patologico aumento della pigmentazione scura della pelle o delle mucose.

melanzana s. f. 1. Suffrutice di probabile origine

asiatica, con grandi foglie ovate, frutti a bacca carnosa, ovali o sferici, di colore viola o scarlatto o

bianco. 2. Il frutto della pianta che si consuma cucinato in vari modi: melanzane alla parmigiana.

melario

s. m.

Parte

dell’arnia

in cui é im-

magazzinato il miele. melassa s. f. (non com. melasso s. m.). Sottoprodotto della fabbricazione dello zucchero, costituito da uno sciroppo impuro, che non da luo-

go a cristallizzazione; trova impiego spec. nella produzione dell’alcol e nella fabbricazione del rum.

melato agg. Indolcito con miele: acqua m. / fig.

Improntato ad una carezzevole e spesso adulatrice dolcezza: paroline m. melba

s.

m.,

invar.

Sorta

di bengalino

(v.)

africano con testa e nuca grigie, fronte, gola, coda e becco rossi, petto giallo-rossastro striato di scuro.

meleagrina s. f. Mollusco dell’Oceano Indiano,

con conchiglia a due valve, nella quale spesso si trovano magnifiche perle. mélée s. f. fr. (in it. s. f. invar.). ‘Mischia’: in italiano eh nein nel pees sportivo del rugby; fig.nella loc. au dessus de la meéleée, ‘al di sopra della mischia’, per indicare estra-

neita di partecipazione o imparzialita e serenita di giudizio. melénso agg. Che rivela scarsa intelligenza o addirittura ottusita di mente, 0 apatica indolenza: un servitore m. / Insignificante, insulso: un film m.

melensaggine

s.

f.

Goffa

inespressivita

nell’atteggiamento e nel comportamento, denotante ottusita di mente e apatica indolenza; concr., atto 0

discorso da melenso.

mélica! s. f. Genere di poesia della letteratura greca antica, che sviluppa motivi lirici destinati al-

accompagnamento musicale: m. monodica, corale.

mélica’ (0 méliga) s. f. Altro nome del sorgo (v.); sett., lo stesso che mais o granturco / M. da scope, altro nome della saggina.

mélico agg. (pl. m. -ci). Poesia m., v. MELICA! /

Come s. m., autore di componimenti melici. méliga s. f., sett. Mais, granturco.

melina s. f., gergale. Nel basket e nel calcio: far

la m., tenere il possesso della palla passandola e ripassandola da un giocatore all’altro della stessa squadra allo scopo di portare in fondo il risultato favorevole acquisito.

melisma

s. m.

(pl. -i). Gruppo

di note

di

assaggio, che collega due note reali d’una melodia; gurazione tipica del canto gregoriano.



profumo di limone o di bergamotto, dalle cui foglie



melissa s. f. Pianta erbacea dal caratteristico

mélange s. m. fr. (in it. s. m. e agg. e dai fiori si ottiene un infuso ad azione antispasmoinvar.; pl. fr. melanges). 1. Mescolanza di colori / dica, antisterica, tonica, e per distillazione |’essenza Come agg., di filato ottenuto da lane di colore di- di m., usata in profumeria. # _verso e che quindi presenta un colore non uniforme. mellifero agg. 1. lett. Che produce miele: le m. _ api. 2. Di pianta che fornisce abbondante nettare _ 2. Caffe o cioccolato in tazza con aggiunta di pan- na montata.

mi ima s. f. Pigmento nero o bruno presente nelle cellule e nei tessuti umani e animali, che deter‘mina il colore della pelle dell’uomo, del pelo degli animali, del piumaggio degli uccelli.

melanismo s. m. Eccesso di melanina che rende

alle api.

mellificare v. intr. (mellifico, mellifichi, ecc.; aus.

avere). Delle ari. elaborare il miele.

mellifliiita s. f., non com.

Blandizie attettat

insincerao addirittura simulata.

aA

mellifliio agg. Improntato a blandizie affetta'

5

memorizzare sincera: voce m.: parole, frasi m.

membraturas. f. 1. non com. La configurazione _ mellito agg. es. m. 1. agg. In med.: diabeie m., il delle membra umane e animali / genre. Distribuziodiabete accompagnato da eliminazione di zucchero ‘con le urine. 2, s. m. Preparazione liquida farmaceutica contenente miele. méima s. f. 1. Terra attaccaticcia e scarsamente consistente, che si trova spesso sul fondo di fiumi e di paludi o é lasciata sul terreno da piene o alluvioni. 2. fig. Bruttura, degradazione morale.

melm0so agg. Coperto di melma.

in numerose varieta per i suoi frutti a pomo (mele); ha tronco corto, diritto, con corteccia bruno-cine-

rea, fostie ovali dentate, fiori bianchi o rosei.

mel s. f. 1. Successione di suoni animata dal ritmo e regolata da leggi strofiche, che, attraverso i diversi momenti di cui € composta, costituisce nella mente dell’ascoltatore un fatto compiuto assumendo il valore di pensiero musicale. 2. fig. Motivo di

armoniosa soavita e dolcezza. melodico agg. (pl. m. -ci). Concernente

gli

elementi e gli aspetti costitutivi della melodia / part. Di musica nella quale l’elemento prevalente é costituito dalla melodia. melodiéso agg. Improntato ad armoniosa dolcezza e soavita.

melodista s. m. o f. (pl. m. -i). Musicista il cui

stile sia caratterizzato dal prevalere della melodia.

melodramma s. m. (pl. -i). 1. Dramma teatrale

cantato, con accompagnamento strumentale; fig.: personaggio da m., gesti da m., che indulgono ad una eccessiva teatralita; cadere nel m., nel patetico

© nel ridicolo. 2. Testo drammatico poetico destinato ad esser messo in musica: i m. del Metastasio.

melodrammatico artistico

agg. (pl. m. -ci). Relativo

o tecnico

meémbro s. m.

1. (pl. membri; riferito alle parti

del corpo, con valore collettivo, le membra). Ciascuna delle parti in cui si articola il corpo degli ani-

mali superiori, spec. dell’uomo: membra forti, robuste, vigorose; scherz.: riposare le stanche m., dormi-

mélo s. m. Albero da frutto, largamente coltivato

all’ambito

ne e composizione strutturale: la m. di un edificio. 2. Elemento facente parte dell’organismo costruttivo 9 compositivo di un complesso architettonico.

del melodramma:

re o morire / M. virile, il pene. appartenenti ad un gruppo

2. Ciascuno degli

funzionalmente costitui-

to od organizzato: i m. del corpo diplomatico, della commissione; i m. della squadra ig Ciascuna delle ade costitutive di un complesso interdipendenti fra oro: i vari m. del periodo; i m. di una equazione. membruto agg. Molto robusto e muscoloso.

memorabile agg. Destinato a sopravvivere nel

ricordo dei posteri, per la propria eccezionalita o importanza.

memorando agg., /ett. Degno di perenne ricordo.

memorandum s. neutro lat. (in it. s. m. invar.). 1. Promemoria. 2. Esposizione per sommi capi dei termini di una questione: m. diplomatico. memiore agg. Che serba un ricordo consapevole, legato ad effetti o affetti operanti: m. delle esperien-— ze passate, dei benefici ricevuti. memoria s. f. 1. La funzione psichica di riprodurre nella mente st mie passata (immagini, sensazioni, nozioni),

di riconoscerla come tale

e di localizzarla nello spazio e nel tempo: invecchiando ha perduto la m.; imprimersi nella m.; tornare alla m. / Apprendimento e ripetizione fedeli, non necessariamente legati a una completa o corretta comprensione:

sapere, studiare a m.; sonare,

ripetere a m. 2. Il contenuto o la portata dell’atti- — vita mnemonica, spec. in quanto ricordo del passa-— to o possibilita operante nei confronti del futuro: melograno s. m. Albero originario della Persia, conservare solo una pallida m. di un fatto; fatti decon fusto eretto, foglie lanceolate, fiori di color rosgni di m.; lasciare un’ottima m. di sé; alla m., per oso-aranciato, frutti globosi (v. MELAGRANA). norare un defunto: medaglia d’oro alla m. 3. Annotazione: tenere m. delle spese / Menzione: fatto melomania s. f. Passione eccessiva, quasi di cui non si trova alcuna m. / al pl. Il patrimonio morbosa, per la musica. melone s. m. Pianta erbacea, originaria del passato individuale o collettivo, inteso spec. codell’Africa e dell’Asia tropicali, coltivata in tutto il me materia operante nell’ambito spirituale del presente: scrivere le proprie m.; le m. dei padri/Testimondo; ha fusto strisciante, ramoso, scabro come le foglie, fiori gialli. 2. Il frutto della pianta a polpa monianza di un passato che puo assumere valore farinosa zuccheérina o succosa, profumata, di colore storico 0 affettivo: una raccolta di preziose m. del giallo o bianco verdastro. Risorgimento; questo orologio é una cara m. di mio melopea s. f., /ett. Lenta e composta melodia. padre / Monumento funerario o iscrizione commemelton s. m. 1. rs wrchoe per la follatura dei morativa: ifigli questa m. posero. 4. Breve monotessuti. 2, Tessuto di lana cardata reso opaco megrafia o dissertazione erudita: pubblicare una m. / diante follatura. Scrittura che espone sistematicamente fatti e testimembrana s. f. 1. Formazione di struttura varia monianze spec. di interesse processuale o diploma-— caratterizzata dal prevalere della lunghezza e della tico. 5. Unita o dispositivo del calcolatore elettroni= larghezza sullo spessore; in anat.: m. del timpano, co capace di mantenere una registrazione di dati e m. nittitante; in biologia: m. cellulare, strato di rive- di consentire, a richiesta, la loro trasmissione ad alstimento del citoplasma attraverso il quale avventre unita o dispositivi. gono tutti gli scambi con l’esterno. 2. Pelle conciamemoriale s. m. 1. Scritto sommario dedicato ta per uso scrittorio 0 decorativo, ed anche come e- all’esposizione di fatti e considerazioni essenziali, lemento vibrante degli strumenti a percussione del spec. su questioni importanti e controverse, mens Pe x genere del tamburo. 3. Lamina metallica suscettibiredatto a giustificazione del proprio operato. le di vibrazione o di comportamento attivo o passi- Raccolta di memorie relative alla vita e all’attivita — vo nei confronti di una massa fluida. di un personaggio illustre: il m. di Sant’Elena. spettacolo m. / fig. Caricato da una vistosa e sproporzionata teatralita: un finale m.

membranaceo agg. Che presenta struttura, aspetto o consistenza jdi membrana / Costituito di fogli di pergamena o cartapecora: codice, libro m.

membranéso

agg. Costituito

da uno

o piu

nenti aventi la struttura o l’aspetto propri di una

memorialista s. m. o f. (pl. m. -i). Raccoglitore di

vicende e testimonianze interessanti soprattutto per la storia del costume.

memorizzare y. tr. y

1, non com. Fissare nella

memoria. 2. Registrare nella memoria di un calco- : latore elettronico i dati da elaborare.

682

memorizzaziéne

memorizzazi6ne s. f. 1. In psicologia, l’attivita

See reay

con la quale la memoria riproduce nella mente I’enee passata. 2. L’inserimento nella memoria i un calcolatore elettronico dei dati da elaborare. ména s. f. Manovra equivoca e segreta condotta senza scrupoli per il raggiungimento di scopi per lo pil non chiari o addirittura disonesti.

viver di elemosina; anche, l’insieme di individui privi di qls. mezzo di sussistenza: ricovero di m.

incollando

persona dominata da una egoistica indifferenza verso tutti.

menabo

s. m.

Modello

su fogli, muniti

di stampa

eseguito

di riquadrature

corri-

spondenti all’esatta giustezza e altezza delle colonne e pagine, le bozze in colonna di un testo e gli stamponi delle illustrazioni. ménade s. f. Seguace del culto orgiastico di Dioniso; sin. di baccante. menadito s. m. Solo nella loc. avv. a menadito,

benissimo, a perfezione: sapere qics. a m. ménage s. m. fr. (in it. s. m. invar.; pl. fr. menages). ‘Andamento domestico’; anche, ‘convivenza’; m. a tre, il classico triangolo marito, moglie, amante, tacitamente consenzienti l’uno o l’altro

dei coniugi. menagramo

s. m., invar., region. lettatore.

menarca s. m. La comparsa delle mestruazioni, che costituisce l’inizio della puberta nella donna. menare vy. tr. (méno, ecc.). 1. Condurre, portare; guidare: il sentiero che mena al fiume; m. i buoi al pascolo; fig.: menar per il naso qic., prenderlo in giro, fargli fare quel che si vuole; m. il can per l'aia, tirare in lungo le cose seriza arrivare mai ad una conclusione; region.: menar buono, portar bene, essere di buon augurio // non com. Guidare un veicolo: m. il carro. 2. Muovere, dimenare: m. la coda; m. le mani, venire a vie di fatto / Battere, picchiare: m. qlc.; ora ti meno!; rifl. recipr. (menarsi), darsele di santa ragione / Sollevare: m. rumore; m. vanto, vantarsi con ostentazione di qlcs. menarola s. f. Trapano a manovella.

menata s. f. 1. non com. Moto impresso rapidamente e iteratamente / Serie di colpi o percosse.

2. sett. Monotono ripetersi: é /a solita m., la

solita musica. méncio agg. (pl. f. -ce), tosc. Floscio: cappello m.

/ Vizzo, cascante: pelle m. ménda s. f. Difetto non

grave,

facilmente

rimediabile: una pezza piena di mende; nessuno é senza mende. mendace agg., lett. Falso, menzognero.

mendacia s. f. (pl., raro, -ce), lett. Mendacita. mendacio

s. m., Jett. Deliberato

della verita.

mendacita

travisamento

s. f., lett. Atteggiamento

o com-

portamento rivolto a travisare il vero. mendeliano agg. Relativo o dovuto

_

:

mendicita s. f. La condizione di chi é ridotto a |

alla personalita o alle scoperte del biologo boemo Gregor Mendel (1822-1884). .

_mendelisgmo

s.

m.

La_

teoria

genetica

mendico s. m. e agg. (pl. m. -chi, arc. -ci; f. -a).

Persona costretta a vivere di elemosina.

menefreghismo s. m. Strafottente noncuranza

nei confronti dei propri doveri e dei diritti altrui.

menefreghista s. m. o f. e agg.

(pl. m. -i). Di

meneghino agg. e s. m. Milanese, con riferimento

agli aspetti tradizionali pi caratteristici della citta (dalnome di una maschera popolare milanese del Seicento). |

menestréllo s. m. Cantore di versi cortesi da lui

stesso composti o da altri, nelle corti feudali del Medio Evo.

menhir s. m. Monumento preistorico

costituito da una sola pietra di notevole lunghezza e di forma per lo piu irregolare, infissa verticalmente nel suolo.

meninge

s. f. Ciascuna

delle membrane

di

rivestimento e di protezione, di natura connettivale, che circondano l’encefalo e il midollo spinale; fam.: spremersi le m., scervellarsi, sforzarsi per capire o risolvere qlcs.

mening€o (0 meningeo) agg. Delle meningi. meningite s. f. Infiammazione delle meningi. meningococco s. m. (pl. -chi). Agente eziologico

della meningite cerebrospinale. 2 menisco s. m. (pl. -chi). 1. Ia anat., formazione fibrocartilaginea disposta a guisa di anello tra due articolazioni contrapposte: m. del ginocchio. 2. Lente concavo-convessa, convergente o divergente.

3. In mat., solido limitato da due porzioni di superficie, una concava, l’altra convessa. 4. Forma concava o convessa assunta dalla superficie terminale di un liquido in un recipiente a piccola sezione, per effetto della capillarita.

méno avv. e agg.

1. avv. Comparativo di poco

(opposto a pit); pud determinare un verbo (valere ma un aggettivo (m. solido), un altro avverbio (m.

prontamente) // Unito ad aggettivi ed avverbi, ne costituisce il «comparativo di minoranza» (opposto a quello di «maggioranza», determinato da pit) / Preceduto dall’articolo determinativo, il «comparativo di minoranza» si trasforma in «superlativo relativo di minoranza»: la (soluzione) m. pericolosa / Con che seguito da meno forma una loc. avv. negativa rinforzata: ritirarmi non voglio, fuggire m. che m. (oppure m. che mai) / Isolato, pud avere valore correlativo: dimmi se accetti o m., equivalente a no. 2. agg. (invar.). Equivale a minore, con tono piu confidenziale: ho impiegato m. tempo di te / Sostantivato, assume i valori di comparativo e di Soma

dell’ereditarieta dei caratteri nell’incrocio di due in-

vo relativo: nel primo caso senza articolo (I’ho avuto a m., cioé ‘a minor prezzo’), nel secondo con I’ar-

anche delle comunita (es. francescani, domenicani, agostiniani, carmelitani).

zioni di maggiore o minor mole sono: si fatica di m., né it né m., m. male, quanto m. (con lo stesso senso diperlomeno), a m. che; inoltre: non esser da m., ‘non essere inferiore’; fare a m. di qlc. o di qlcs., ‘rinunciarvi’ (senza danno); venir m., ‘sottrarsi a un

dividui, elaborata dal biologo Gregor Mendel. mendicante agg. e s. m. o f. Persona che vive d’elemosina / Ordini m., quelli cui la primitiva regola imponeva la poverta non solo degli individui ma

mendicare y. intr. e tr. (méndico, méndichi, ecc.;

lett. anche mendico, ecc.). 1. intr. (aus. avere). Chiedere l’elemosina. 2. tr. Chiedere in elemosina: m. un tozzo di pane / fig. Chiedere o cercare con insistenza e in modo poco dignitoso o in condizioni di penosa inferiorita: m. una promozione; m. scuse; m. un po’ d'amore.

ticolo determinativo (studia il m. possibile) // Locu-

impegno’ e anche ‘svenire’ // In aritmetica, segno

(—) che indica loperazione di sottrazione tra due numeri, ed anche un numero negativo: -J (meno

tre) // Comes. m. pl.: i meno, la minoranza.

menomabile agg. Suscettibile di detrazioni sul

piano qualitativo e funzionale.

menomaménte avv. Per nulla.



}

meraviglia A.)

es



,

>

J

p

4

-_

menomare vy. tr. (ménomo, ecc.). Provocare una _ diminuzione, uno scadimento, una perdita spec. sul

contenuti intellettuali e spec. spirituali dell’individuo: l’educazione della m.; una m. illuminata, anpiano funzionale, qualitativo, dell’efficacia: /’inci- gusta, ottusa/Per metonimia, la persona in possesdente gli ha menomato I’uso della gamba; m. il so della particolare capacita mentale indicata dallaggettivo: é una bella m., una m. aperta, bislacca. buon nome, i diritti di qlc. 2. Presunta sede o direzione dei principi e processi menomato agg. Che ha subito una diminuzione dal punto di vista funzionale, giuridico, morale; intellettivi e pratici: non mi passo neppure per la m.; rivelarsi alla m.; far m. locale, concentrare il penraped di persona che ha subito una menomazione siero su un argomento. 3. La capacita o |’ambito sica 0 psichica. della memoria: imparare a m.; venir in m. menomazione s. f. Perdita che incide pil o meno mentecatto agg. es. m. (f. -a). Infermo di mente; gravemente sul piano qualitativo o funzionale. per lo piu in frasi ingiuriose o di compatimento: poménomo agg. Minimo: non avere il m. sospetto. menopausa s. f. Scomparsa definitiva delle me- vero m.!; é€ un povero m.! mentina s. f. Pasticca di zucchero aromatizzato struazioni, dovuta all’esaurirsi dell’attivita ovarica. ménsa s. f. 1. La tavola destinata alla con essenza di menta, consumazione del pasto: preparare, approntare la m.; sedersi a m.; estens., quanto costituisce il pasto: una parca m. 2. Organizzazione che in una collettivita provvede alla preparazione e al servizio dei pasti: m. aziendale, deierroviert 3. Nel linguaggio liturgico, il piano dell’altare, sul quale il sacerdote consacra e consuma le specie eucaristiche: accostarsi alla sacra m., far la comunione. 4. Mensa vescovile, le rendite assegnate a un vescovo per il proprio mantenimento. menscevico (meno corretto menscévico) agg. e s. m. (pl. m. -chi). oh er alla corrente moderata (minoritaria) della -socialdemocrazia russa (contrapposto a bolscevico). menscevismo s. m. La corrente moderata della socialdemocrazia russa, che in “ogy: ame al bolscevismo sosteneva la possibilita della rivoluzione in Russia solo dopo che questa fosse passata attraverso una fase capitalistica di tipo occidentale.

mensile agg.

¢ s. m.

1. agg. Di

quanto é in

Tapporto con date o scadenze ritornanti di mese in mese: abbonamento m. 2.8. m. Compenso che si riscuote ogni mese: riscuotere il m. / Periodico che si pubblica una volta al mese.

mensilita s. f. 1. Periodicita mensile.

mentire v. intr. (ménto, ecc., o mentisco, mentisci,

ecc.; aus. avere). Alterare o falsificare la verita con piena consapevolezza e determinazione: non sono

abituato a m.. m. spudoratamente / Non rispondere

;

al vero: gli occhi non mentono mai; risultare errato 0 fallace: le carte questa volta hanno mentito.

:

;

mentito agg. Falso, contraffatto: sotto m. spaglts mentitére s. m. e agg. (f. -trice). Chi alterrao falsifica la verita consapevolmente e abitualmente.

ag

mento s. m. La parte inferiore della faccia, situata al disotto del labbro inferiore; scherz.: /’onor del m., la barba.

mentdlo

:

s. m. Composto organico cristallino,

costituente principale dell’essenza di menta, usato spec. in farmacia, profumeria, liquoreria. mentoniéra s. f. Pezzo concavo che si fissa alla base del violino per appoggiarvi il mento.

mentoniéro agg. Relativo al mento. méntore s. m. Consigliere saggio e fidato (dal

nome del personaggio dell’Odissea di Omero, pre- — cettore di Telemaco). Aik mentovare vy. tr. (méntovo, ecc.), lett. Nominare ‘=

(per richiamo della memoria o per citazione). méntre

cong.

Con

valore

temporale,

=

‘nel

2. coner.

momento in cui’: m. parlavo mi guardava/Conyva-

(piti com.). La retribuzione corrispondente a un mese di lavoro.

lore avversativo, ‘laddove’, ‘invece’: gli ha scritto,

mensilménte avv. Una volta al mese, ogni mese. sola s. f. 1. Elemento architettonico incastrato a un estremo e libero dall’altro, avente

;

_

m. avrebbe fatto meglio a dimenticarlo /Con funzione di s. m. nella loc. avv. in quel mentre, ‘proprio in quel momento’: in quel m. comparve il fratello.

mentuccia s. f. Altro nome della melissa (v.) e

funzioni di sostegno di strutture in aggetto. 2. Sup- della nepitella (v.). llettile in forma di tavoletta rettangolare, che si menu s. m. Lista delle vivande e dei vini messa a disposizione dei clienti nei ristoranti / Il complesso ssa a una parete per sostenere oggetti vari. mensuralismo s. m. Sistema di notazione delle vivande servite in un pranzo: é stato servito musicale dal sec. XI al primo Seicento, fondato su uno scelto m. menzionare v. tr. (menzidno, ecc.). Nominare; segni di determinato valore di durata (note). menta s. f. 1. Pianta erbacea a radici striscianti,

con stelo eretto e foglie ovate, dalle quali si estrae un olio essenziale usato in profumeria, in medicina e in liquoreria. 2. L’olio essenziale di menta / Pro-

dotto aromatizzato con l’olio essenziale di menta:

bere una m.; caramelle di menta. m agg. 1. Relativo alla mente: /e facolta

m.; malattie m.

2. Formulato con la mente, cioé

senza proferir parola: orazione, riserva m.; calcolo m., eseguito a mente. .

citare.

menziéne

s. f. Richiamo

o citazione in un

menzdgna

s. f. Alterazione

Soa

o falsificazione —

verbale della verita, perseguita con piena consapevolezza e Gebernnnarions: Mong

menzognero

agg. Che afferma il falso 0 altera in

qualche modo la verita: testimone m. / estens. Illu-

mentalita s. f. L’insieme delle reazioni abituali, sorio, fallace: speranze m. méraklon (0 méracion) s. m., invar. caratteristiche di un individuo o di una collettivita di fronte ai problemi della vita e dei rapporti con gli commerciale di una fibra tessile sintetica,

uomini: una m. aperta, gretta, infantile; la tipica m. dei popoli latini. m ite avv. Per quanto concerne la mente: _ essere m. stanco/Con la mente: eseguire m. un calcolo; pregare m. “ménte s. f. 1.11 complesso delle possibilita e dei

5

discorso 0 in uno scritto; degno di m., che meritadi esser ricordato; far m. di qlc. o di qics., parlarne di proposito o citarne il nome. Be i:

meraviglia

s. f.

1. Motivo

Nome

o sentimento

improvviso e Rpieee di viva sorpresa 0 ammirazione: un «oh!» di m.; una ragazza che é una m. /

Reazione improntata a stupore o ad incredulita spesso risentita: mi fa m. che osiate parlarmi cosi! 2. Fatto od oggetto esaltato dal fascino dell’eccezio-

_

684

meravigliare

nale e dell’inatteso: ha raccontato meraviglie del suo viaggio; le sette m. del mondo. 3. loc. avv. A meraviglia, per sottolineare straordinario compiacimento per qualcosa: tutto procede a m.

meravigliare

v. tr. e medio intr. (meraviglio,

ecc.). 1. tr. Infondere un senso di viva sorpresa e compiaciuta ammirazione; stupire: meraviglio tutti con la sua eloquenza.

2. medio intr. (meravigliarsi).

Indica reazione di stupore o d’incredulita spesso ri ge ong s. f. fr. (in it. s.f.invar.; pl. fr. nuances). Sfumatura. nube s. f. 1. Massa di minuscole gocce d’acqua o

di cristallini di ghiaccio, in sospensione nell’aria, di spessore e densita tali da impedire pit o meno la vista del cielo // N. radioattiva, massa d’aria densa di prodotti radioattivi sprigionati da un’esplosione nucleare. 2. fig. Motivo di turbamento alla serenita di un rapporto per lo piu affettivo: fra i due coniugi c’é qualche n. 5 nu © s. m. Furioso ed improvviso temporale, caratterizzato da violentissima pioggia con rovesci di grandine e furia di vento.

nubile age. Di dgnna non ancora sposata.

fMuca _s. f. La parte posteriore del collo (anatomicamente, la regione cervicale posteriore).

nucale agg. Relativo alla nuca.

_nucleare agg. Relativo allo studio e alla funzione e alle proprieta del nucleo della cellula e dell’atomo; part.: fisica n., branca della fisica che studia le proprieta del nucleo atomico; chimica n., parte della chimica che ha per compito lo studio delle trasfor‘mazioni dei nuclei degli atomi; energia n., quella

che si libera nelle reazioni nucleari e nella fissione;

__armi n., che sfruttano l’energia nucleare; combusti-

bile n., gis. prodotto, che contenendo nuclei fissionabili, € capace di sviluppare energia; centrali n., impianti per la conversione di energia nucleare in energia termica o elettrica; medicina n., che utilizza nella diagnosi o nella terapia l’energia nucleare.

nucleato agg. In biol., provvisto di nucleo.

-nucléico

agg. (pl. m. -ci). Acido nucleico (o

nucleinico), composto chimico formato da acido fo-O, Zucchero e basi azotate; é |’elemento essen-

per ogni forma di vita, dalla piu semplice alla

lessa; se ne conoscono due tipi: /‘acido de-

nucleoproteéide s. m. (o nucleoproteina s. f.). Sostanza proteica, costituente essenziale del nucleo

nuclide s. m.

Nucleo atomico che ha lo stesso

nuculanio s. m. Drupa derivata da due o

carpelli, con due o pit noccioli (es. la nespola

iu

nudismo s. m. Atteggiamento in favore della’

soppressione del vestiario e di una vita all’ariaaperta in diretto contatto con la natura.

ati,

nudista s. m. ¢ f. (pl. m. -i). Chi segue il nudismo.

nudita

s. f. 1. L’aspetto del corpo privo di vesti /

estens. Squallida mancanza di vegetazione. 2. concr. (per lo piu al pl.). Le parti del corpo che ec cezionalmente risultano scoperte. = ,

nudo agg. cs. m. 1. agg. Privo di vesti: era n. da

capo a piedi; anche riferito soltanto a parte del corpo: braccia n.; a dorso n. / estens. Privo di qls. elemento di copertura o protezione (rocce, montagne n., prive di vegetazione; dormire sulla n. terra, sen-—

za nulla per giaciglio) o di qls. strumento accessorio (organismi visibili ad occhio n.)// fig. Schietto, senza sottintesi: /a verita n. e cruda é questa; mettere a —

n., svelare / In diritto: n. proprieta, della quale Pu-— sufrutto é stato ceduto ad altri. 2. s. m. La figura umana in quanto oggetto di studio e rappresentazio-

ne nelle arti figurative.

nulla pron. indef., s. m. e avv.

1. pron. Come —

pronome indefinito invariabile equivale a ‘niente’ non so n./ Al pari di ‘niente’ puo significare ‘quantita o entita trascurabile, inezia’ in locuzioni attributive: é una cosa da n. (talvolta in senso ironico, per — indicare cosa gravissima) / In proposizioni interro- —

gative puo significare anche ‘qualcosa’: t’ha detto n.? 2. Come s. m., presenta una maggiore autonomia rispetto a ‘niente’: al di ld della vita, c’éiln. (non il niente). 3. avv. Come avverbio di valore quantitativo, é di nuovo equivalente a ‘niente’ (non ci manca n., non val n.), ma a differenza di questo non sopporta rafforzamenti del tipo niente affatto

(non n. affatto), mentre ne condivide la possibilita di formare con per locuzioni attributive (non

piace per n,).

nulladiméno Nondimeno.

(0 nulla

di meno)

avv., wt

746

nullaggine

nullaggine s. f. Assenza o mancanza evidente di

qualita o capacita soprattutto sul piano morale. nulladsta (0 nulla osta) s. m. Dichiarazione della competente autorita amministrativa, attestante l’ot-

tenibilita di un permesso o di una concessione.

nullatenénte agg. Che non ha beni di fortuna. nullatenénza s. f. La condizione di chi é

nullatenente. nullita

s. f. Assenza

o mancanza

evidente

di

capacita, valore, efficacia: un uomo di una n. sconcertante; la n. di un argomento, di una votazione, di

un atto, di un negozio giuridico / concr. Persona di nessun valore e capacita: quell’uomo é una vera n.

nullo agg. e pron. 1. agg. Privo di qls. efficacia o

validita: una votazione n.; scheda n.; in mat.: prodotto n., che ha il valore di zero / Nello sport: incontro n., risoltosi con un risultato di parita. 2.

pron. (/ett.). Nessuno; oggi soltanto come aggettivo

nella frase nulla nuova buona nuova. nume s, m. Divinita della mitologia pagana: i n. deil’Olimpo; spesso in esclamazioni scherzose: per tutti i n., smettila!; fig.: n. tutelare, protettore.

numerabile agg. Suscettibile di numerazione.

numerale agg.

1. Che ha rapporto coi numeri:

sistema n., V. NUMERAZIONE.

2. In linguistica, di

aggettivi e pronomi che si riferiscono ai numeri; si distinguono in cardinali, che possono essere sia aggettivi che sostantivi (due cani, ha preso un due in matematica), in ordinali, sempre aggettivi (primo segretario), in distributivi, rappresentati da locuzioni (a due a due, a tre a tre, ecc.), in collettivi (paio,

coppia), sempre sostantivi. mumerare

y. tr. (numero,

ecc.).

Apporre

un

numero come mezzo di contrassegno: n. le pagine di un libro / non com. Contare. mumerato agg. Contrassegnato mediante un numero: pagine n.; posti n. (o assol. i numerati, s. m. pl.), in un locale di pubblico spettacolo, quelli

contrassegnati

con

un numero

corrispondente

a

quello stampato sul biglietto.

puo riferirsi a fatto di —

del telefono; il n. di camera),

amministrativo (il n. di matricola), convenzionale (il n. delle scarpe); fig.: essere il n. uno, il primo di una graduatoria, il piu importante (i/ pericolo pubblico n. uno) // Ciascuno degli elementi o momenti di una serie; part., ciascun fascicolo di una pubblicazione quotidiana o periodica (un n. arretrato; n. unico); anche, ciascuna delle varie esibizioni che compongono uno spettacolo di arte varia (fam., a proposito di una scena o persona che provochi ilarita: che n. quel ragazzo!); fig.: avere dei n., essere

in possesso di notevoli qualita e capacita // Pl tita numerica limitata o solo genericamente determinata (il n. legale é dato dalla meta dei presenti pit uno; n. chiuso, rigorosamente stabilito; c’era un

gran n. di persone); fig.: far n., esser presente ad una riunione, cerimonia, avvenimento, senza prendere parte attiva a cio che vi si svolge; passare nel

n. dei pit, morire / Con riferimento al gioco del lotto: dare in., indicare, suggerire i numeri da giocare al lotto (fig., dire o fare cose strane o incoerenti). 3.

Categoria grammaticale che classifica secondo la quantita numerica forme verbali, nominali, pronominali (amo-amiamo, fratello-fratelli, lui-loro); nel-

le lingue moderne distingue di solito il singolare dal

plurale. | | numerosita s. f. La condizione corrispondente alla presenza o alla partecipazione di un numero elevato di elementi: /a n. delle classi scolastiche. numeroso agg. Costituito da un numero notevole di elementi: una famiglia, una classe n. / In grande

quantita: commettere n. errori. numida s. m. e f. (pl. m. -i). Appartenente

all’antica popolazione nordafricana dei Numidi, il

cui regno, la Numidia, fu alleato dei Romani duran-

te le guerre puniche. numidico agg. (pl. m. -ci). Della Numidia o del popolo dei, Numidi: regni n.

numismatica s. f. Scienza che studia e classifica

mumeratore s. m. (f. -trice). 1. Apparecchio a mano 0 dispositivo per la numerazione progressiva

le monete dal punto di vista storico e artistico.

di pagine, schede, ecc. 2. In mat., numero delle u-

monete in quanto oggetto di studio e di classifica-

nita frazionarie di una frazione. numerazione s. f. 1. Procedimento fondato sull’impiego dei numeri ai fini del calcolo o del contrassegno: /a n. delle pagine é errata. 2. Il sistema dei numeri e la corrispondente rappresentazione grafica: Ja n. greca, romana, araba. _ humerico agg. (pl. m. -ci). Relativo alla presenza 0 all’uso funzionale dei numeri: serie n.; calcolo n.

numero s. m. 1. Ciascuno degli enti costitutivi di una successione ordinata (piu com., che costituiscono la serie ordinata dei numeri interi), atto a fornire un contrassegno oppure una valutazione precisa di ‘ordine quantitativo: n. pari e dispari; la sua poltrona é il n. 15 della terza fila; il n. dei morti, dei feriti

_// part. In mat.: n. cardinale, v. CARDINALE}; n. de-

cimale, y. DECIMALE?; n. frazionari o fratti, quelli che si esprimono con una frazione; n. razionali e ir-

_

2. In quanto contrassegno, ordine funzionale (i n.

razionali, v. RAZIONALE € IRRAZIONALE; Nn. reali, v.

REALE’; 7. primi, gli interi naturali (escluso |’1) che sono divisibili soltanto per se stessi e l’unita; n. primi fra loro, quelli che ammettono come massimo comun divisore l’unita / In fis.: n. atomico, n. di massa,

il numero di protons e, rispettivamente, di

-nucleoni, contenuti nel nucleo atomico; n. di Avoga-

dro, il numero di molecole contenute in una gram- momolecola (0 di atomi in un grammoatomo), pari

a 602252 miliardi di miliardi; n. di Mach, v. MACH.

numismatico agg. (pl. m. -ci). Riguardante le

zione: raccolta n. / Come smatica.

s. m., cultore di numi}

nummulite s. f. Protozoo fossile dell’Eocene, a

forma di piccolo disco costituito da una densa spi-

rale con varie centinaia di piccole concamerazioni.

nummulitico agg. (pl. m. -ci). Di roccia calcarea ricca di nummuliti. nundine s. f. pl. Il giorno di mercato (che cadeva ogni nove giorni) presso gli antichi Romani.

nunziatura s. f. La dignita, ’ufficio, la sede del

nunzio_apostolico. nunzio s. m. 1. lett. Incaricato di recare notizie,

ordini, messaggi. 2. N. Apostolico, il rappresentante permanente della S. Sede presso uno stato estero, con funzione identica a quella di ambasciatore. 3. lett. Annunzio, notizia.

nuocere v. intr. (mdccio, nudci, nudce, nociamo,

nocéte, nocciono; congiuntivo pres. noccia, ..., nociamo, nociate, ndcciano;, pass. rem. ndocqui, no-

césti, ecc.; participio pass. nociuto; fuor d’accento, meglio -o- che -uo-; aus. avere). Apportare danno materiale 0 morale: n. alla salute, al buon nome. nuora s. f. La moglie del figlio, rispetto ai genitori di questo; spesso in scherzosa opposizione a suocera: volersi bene come suocera en. / Suocera e n., tipo di ampolle per l’olio e l’aceto (unite insieme ma col collo rivolto in senso opposto). . on Fs

4 nylon ;

auntie v. intr. (nudto, ee; ildittongo tende a _mantenersi anche fuori d’accento; cfr. NOTARE; aus. avere). Compiere una serie di movimenti ordinati che permettano di spostarsi nell’acqua: n. bene, come un pesce; n. a farfalla, sul dorso, a rana; estens., di oggetti, galleggiare in un a aartpochi crostini nuotavano nel brodo; fig.: n. nell’oro, essere ricco a dismisura // tr. Percorrere a nuoto: n. i 100 m. Stile libero in 51°',2. nuotata s. f. Prova di nuoto, con riferimento alla

durata e al percorso: fare una n., una bella n. / Cia-

“scuno dei tipi di nuoto, classificati spec. in base alle posizioni e ai movimenti del corpo: n. sul petto, sul fianco, sul dorso. nuotatores. m. (f. -trice). Chi € capace di nuotare © svolge l’attivita sportiva natatoria.

nuoto s. m. Serie di movimenti che permettono a un uomo o a un animale di spostarsi nell’acqua. as. f. Notizia su fattio avvenimenti recenti.

nuovaiore

(o newyorkése)

agg. Di New

York (o Nuova York); come s. m. e f., abitante di

New_York. nuovo agg. 1. Contrapposto a ‘vecchio’, indica l'appartenenza a un passato recente o a un prossimo futuro: vino n.; ci vedremo la settimana n. / Pud

nutricare

v. tr. (nutrico, nutrichi, ecc.), lett.

Nutrire / Coltivare. nutrice s. f. Donna cui ilbambinoé affidato per

Pallattamento, soprattutto in quanto (diversamente dalla balia) é destinata ad occupare un posto privilegiato nell’ambito degli affetti domestici: la n. di U- — lisse / estens. Chi da alimento e vita; anche, patria d’origine: /'Italia, n. delle Muse. nutriente agg. Che da buon nutrimento. nutrimeénto s. m. Quanto riguarda o Tappresenta il funzionale apporto di alimento all’organismo: provvedere al n. della famiglia; un cibo di scarso n.

/ fig. Motivo costante di educazione: lo studio é n.

dell’animo. ; nutrire v. tr. (nutro, ecc., oppure nutrisco, ‘ nutrisci, ecc.). 1, Fornire l’alimento necessario alla vita: n. i propri figli; assol.: una carne che nutre, — che contiene un gran numero di proteine e calorie; rifl. (nutrirsi), cibarsi: iporci si nutrono di ghiande)} lett. Allattare, allevare la prole. 2. fig. Indica riferi- X mento a motivi costanti di educazione (nutrirsi di —at letture storiche), al concepimento e conseryazione di affetti (n. odio, amore, gratitudine), al vagheggia-

mento interiore (n. un sogno, una speranza). nutritivo agg. Concernente la funzionalita

indicare la prima fase di un ciclo (/una n.) o di un

dell’alimentazione: il potere n. di un prodotto. = nutrito agg. Che ha avuto una specifica

estendersi a singolarita o stranezza (quest’ én. N fe)

gruppo di persone; n. applausi.

anche a fatto insolito, inatteso (quanto mi dici mi risulta n.); pud anche significare sostituzione totale ed attuale (i/ n. governo; la n. Italia) 0 successione 0 ripetizione (i] malato ha avuto una n. crisi; ho

stato libero o semilibero.

funzionamento (orologio n.), oppure sottolineare Poriginalita (ha detto una parola n.) suscettibile di

comprato un n. cappello, diverso da ‘un cappello nuovo’). 2. Contrapposto a ‘usato’, che deve essere

utilizzato per la prima volta od é stato cominciato ad usare da poco: macchina n., mettersi il vestito n. 3. Inesperto: esser n. del mestiere, del luogo. nuraghe s. m. Fortilizio caratteristico della Sardegna preromana, genrl. a torre tronco-conica

con porta architravata, corridoio di accesso e camera circolare interna coperta di una cupola ad anelli concentrici. nuragico agg. (pl. m. -ci). Relativo alla culturae civilta dei nuraghi, popolazioni preistoriche della Sardegna. nurse s. ingl. (in it. s. f.invar.; pl. ingl. nurseries). Locale appositamente attrezzato per accogliere i bambini: /a n. di una clinica ostetrica.

nursing s. ingl. (in it. s. m. invar.). Assistenza infermieristica. nutazionale agg. Relativo alla nutazione.

nutaziéne s. f. Oscillazione, spostamento; part.,

in astron., l’oscillazione dell’asse terrestre intorno

alla sua posizione media.

alimentazione / fig. Ricco, copioso, notevole: un n. ne

nutritére s. m. Apparecchiatura, destinata a contenere e distribuire mangimi per gli animali allo

_

nutrizidne s. f. La somministrazione — Putilizzazione degli alimenti, dal punto di vista dietetico e biologico / propr. Il complesso dei processi

Re

biologici che consentono o condizionano la conser vazione, l’accrescimento, lo sviluppo dell’ organismo vivente e la reintegrazione delle perdite mate- _ riali ed energetiche che accompagnano le diverse at- é tivita funzionali. nuvola s. f. Nube: cielo coperto di nuvole; fam.:

vivere nelle n., al di fuori della realta; aver la testa

fra le n., essere distratto; cader dalle n., trasecolare,ee — restare sbalordito.

nuvolaglia s. f. Cupo addensamento di nuvole.

nuvolo agg. e s. m., region. 1. agg. Nuvoloso; come s. m., tempo nuvoloso: oggién. 2.8, m. Nu

vola, nube; fig.: un n. di cavallette. nuvolone s. m. Nuvola densa minacciosa.

e

scura,

nuvolosita s. f. Diffusa resenza di nuvole.—

nuvoldso agg. Copertodi nubi.

nuziale agg. Di nozze: giorno n., cerimonia n.

nuzialita

s. f. Nel linguaggio

statistico, la

frequenza dei matrimoni in una data popelason: in un determinato intervallo di tempo.

nylon v. NAILON.

;

Be

\

748

t

rs

JS

*

rage

obbligato agg. 1. Vincolato da un’imposizione o

da una costrizione / In diritto: soggetto o. (0 l’obbli-

gato, s. m.), il soggetto ee ell’obbligazione // Condizionato da debiti di riconoscenza o gratitudi-

ne: vi saro infinitamente o. se potrete aiutarmi.

Che non si puo omettere né variare: rime o.;

2.

pas-

saggio o.; nello sci: discesa o., lo stesso che slalom. obbligatorieta s. f. La condizione di un fatto o di un comportamento cui si € tenuti per legge.

obbligatorio agg. Previsto ed imposto per legge o

da precise disposizioni (opposto a facoltativo).

obbligazionario agg. Relativo all’obbligazione

finanziaria: titolo o.

obbligaziéne s. f. 1. Impegno contratto a titolo

di compensazione o di contropartita. 2. Nel diritto privato, rapporto giuridico che determina, tra i contraenti, da una parte il diritto a una determinata prestazione, dall’altra l’obbligo di fornirla. 3. Titolo

di credito che rappresenta la quota di un debito contratto da una societa per azioni sotto determinate forme e con particolari garanzie / Titolo di debito pubblico redimibile, rappresentante cioé l’obbligo dello stato non soltanto di pagare l’interesse ma di rimborsare il capitale a una determinata scadenza.

0, O s. m. o f. Tredicesima lettera dell’alfabeto italiano, indicante due suoni vocalici, uno aperto e uno chiuso, senza pero distinguerli (cétto e rotto, corso ‘della Corsica’ e corso da ‘correre’). H act Peete @ cong. Congiunzione disgiuntiva, che ammette la variante eufonica od davanti a parole con iniziale vocalica, impiegata in forma semplice

moralmente previsto ed imposto in corrispondenza delle norme vigenti all’interno di una collettivita o di un ambiente: gli o. del cittadino, del cristiano; hai l’o. di rispondere; non mi sento in o. verso nessuno /

(prendere o lasciare) o correlativa (0 bere o affoga-

D’obbligo, obbligatorio (é d’o. l’'abito da sera), op-

re) che rafforza l’opposizione fra i termini della scelta / L’opposizione puo lasciare posto all’indifferenza sul piano del significato (laureato o studente non importa) o addirittura concretarsi in equivalenza su quello del lessico (/’antropologia o scienza dell’uomo) / Come le parallele congiunzioni copulative, puo reggere e contrapporre anche proposizioni (lo sappia o non lo sappia) oppure rafforzarsi con avverbi (oppure, ation) 0? inter. Rafforza il vocativo sia in invocazioni (0 Signore, aiutaci) sia in esclamazioni (0 santi numi!); fam., spec. in Toscana, anche chiamando ad alta voce: o. quella donna!

oaks s. pl. ingl. (in it. s. f.pl.). Corsa

ippica riservata alle puledre di tre anni, considerata ‘come il derby delle femmine.

obbligazionista

s. m. o f. (pl. m. -i). Sotto-

scrittore di obbligazioni (titoli di credito).

obbligo s. m. (pl. -ghi). Vincolo giuridicamente o

pure imposto da un precetto (festa d’o.), o anche da una vieta convenzione 0 convenienza (complimenti,

frasi d’o.)// Scuola dell’o., gli anni di istruzione (attualmente otto) che lo stato ha il dovere d’impartire gratuitamente, e i giovani dal sesto anno di eta sono

obbligati a frequentare, in ossequio all’art. 34 della

Costituzione.

obbrobrio s. m. Motivo di grave disonore o d’infamia: cadere nell’o.; egli fu Vo. della aielio: che o.! (iperb., a propose di opere che offendono il senso estetico: che 0. questo quadro!).

obbrobridso

agg.

Che

é cagione

di

grave

disonore o d’infamia / iperb. Molto brutto, offensi-

vo del buon gusto e del senso estetico: versi o.

obelisco s,m. -chi). _Monumento commemorativo dell’antico Egitto, di forma qua-

- Oasis. f. 1. Area limitata all’interno di un deserto, in corrispondenza di una certa disponibilita d’ac-

pieces allungata, terminante con punta pirami-

qua, dove si puo formare vegetazione e quindi un ambiente favorevole all’insediamento umano. 2. - fig. (/ett.). uanto offre sollievo o ristoro dall’assiduo ripetersi di fatti sgradevoli od opprimenti: cer-

d’impegni). 2. Nell’antica Roma, del debitore insolvibile che diveniva schiavo del creditore: oggi, di

care un’o. di pace, di tranquillita. obbediénza s. f. Variante di ubbidienza;

nel

linguaggio giuridico: rifiuto di o., il rifiuto di dare esecuzione ad un ordine ricevuto, da

parte di un mi-

litare o di un agente della forza pubblica. obbedire v. intr. Variante di ubbidire.

obbiettare ¢ derr. v. OBIETTARE e derivati. obbligare yv. tr. (6bbligo, obblighi, ecc.).

1.

Vincolare, giuridicamente o moralmente, al compi-

ale. oberato

agg.

1. Sovraccarico

(di lavoro

o

persona oppressa dai debiti, carica di debit. obesita s. f. Abnorme aumento del peso, per eccessiva formazione di adipe nell’organismo.

obéso agg. Di persona affetta da obesita.

obi s. m. La fascia di seta con la quale viene

fermato in vita il chimono.

Obice s. m. Pezzo d’artiglieria, intermedio fra il cannone e il mortaio, con tiro a traiettoria molto

curva. obiettare

mento di una determinata azione: il testimone é obbligato a dire la verita / rifl. (obbligarsi). Assumere un impegno o un’obbligazione. 2. estens. Imporre o

(0 obbiettare) v. tr. (obiétto, ecc.). Intervenire nel discorso, manifestando un’opinione contraria riguardo a uno o piu particolari: avrei qics. da 0. su questo punio; nessuno ha da o.?

_ porsi) in una situazione condizionata da debiti di riconoscenza 0 gratitudine: o gic. con doni; non voglio obbligarmi verso di lui.

documentare e valutare mediante analisi specifiche ed esami convenzionali. j

costringere: fu obbligato a dimettersi / Indurre (rifl.,

obiettivare

(o abbietitnane’ v. tr. In med.,

obiettivita (0 obbiettivita) s. f. Atteggiamento



}

749 ieno da personalismi e particolarismi nel formulaTe un giudizio e nel comportamento che ne deriva.

Obiettivo (0 obbiettivo) agg. e s. m.

Aderente

1. agg.

ai dati di fatto, improntato a serenita e

imparzialita: giudizio, esame o.; storico, arbitro o. 2. s. m. Sistema ottico centrato convergente, destinato a fornire dell’oggetto un’immagine reale, pia-

na, capovolta, ingrandita o impicciolita, a scopo di

osservazione o di fotografia // fipunto cui é diretta una determinata operazione militare, tattica o strategica; part., il bersaglio cui é diretto il tiro dell’artiglieria o il bombardamento aereo in azioni belliche / estens. Scopo, risultato da raggiungere.

obiettdére (0 obbiettdre) s. m. Presentatore di una

© piu obiezioni / part. O. di coscienza, chi rifiuta, a causa delle proprie convinzioni religiose o morali, di compiere il servizio militare o d’adempiere pubblici doveri che comportino ricorso alla violenza.

obieziéne

(0 obbiezidne)

s. f. Intervento

nel

discorso, motivato da opinione contraria riguardo ad uno o piu fatti particolari: fare, muovere un’o.

obitdrio s. m. Locale dove sono conservati, in

attesa di riconoscimento, i cadaveri di persone non identificate, oppure quelli di cui l’autorita giudiziatia_disponga |’autopsia.

oblalore s. m. (f. -trice). 1. Chi fa un’offerta per

opere di pieta o di beneficenza. 2. Chi estingue il reato di una contravvenzione mediante l’oblazione.

oblazione s. f. 1. Offerta devota per opere di

pieta o di beneficenza.

2. Pagamento volontario di

una somma pari alla terza parte del massimo della pena prevista dalla legge, come estinzione del reato di contravvenzione che comporti la sola pena delYammenda.

obliare

y. tr. (oblio, ecc.), Jett. Dimenticare

totalmente, anche dal punto di vista affettivo.

oblio s. m. Dimenticanza totale; cadere nell’o., yenir dimenticato; so¢trarre all’o., riproporre all’attenzione (spec. di opere del pensiero cadute in di-

aa. obfidéso agg., lett.

1. Dimentico,

immemore.

2.

Che induce oblio.

obliquare y. intr. (obliquo, ecc.; aus. avere). Deviare in direzione obliqua rispetto alla primitiva.

obliquita s. f. Posizione o condizione obliqua.

obliquo agg.

1. Di ente geometrico che non é né

pee né perpendicolare rispetto a un punto di rierimento: retta o. rispetto a un piano; com., inclinato: tracciare una linea o. 2. fig. Indiretto: venni a saperlo per vie o. / Non leale, non onesto: mire, ma-

novre o. / Nella terminologia della grammatica clasSica: casi o., i casi diversi dal nominativo e dall’accusativo (considerati casi diretti).

obliterare vy. tr. (oblitero, ecc.). 1. lett. Rendere illeggibile, cancellare // estens. Riferito a francobol-

li, marche da bollo, biglietti ferroviari, ecc., invali-

darli mediante lapposizione di un timbro o di una

Scritta o forandoli 0 asportandone una parte. 2. fig. Far cadere dalla memoria: consuetudini obliterate

dal tempo // Nel linguaggio medico, occludere. obliteratrice s. f. Macchina automatica per

Pannullo di francobolli e di marche da bollo.

obliterazione s. f. 1. lett. Cancellatura in uno

scritto // Annullamento di francobolli, marche da bollo, biglietti, mediante timbratura, scrittura so-

pepposta, foratura o asportazione di una loro parte. 2. In med., occlusione di un organo cavo dovuta ad ee mento delle pareti: 0. di un’arteria. oblo s. m. Ciascuna delle aperture circolari fiste di robusto cristallo, praticate nelle fianca-

occasiéne

te di una nave per dare luce e aria ai locali interni. obl agg. (pl. -ghi). Di oggetto molto piu posedche largo. ubilameénto s. m. Temporaneo ottundimento delle facolta sensoriali o della psiche.

obnubilare

v. tr. (obnibilo,

temporaneamente, della psiche.

ecc.). Ottundere

riferito alle facolta dei sensi o

obnubilaziéne s. f. Obnubilamento.

Oboe s. m. (pl. dboi). 1. Strumento musicale a fiato, ad ancia doppia, costituito da un tubo di legno leggermente conico e svasato all’estremita inferiore, lungo il quale si aprono i fori e sono collocate le chiavi. 2. Sonatore, sonatrice d’oboe, oboista. oboista s. m. e f. (pl. m. -i). Sonatore, sonatrice d’oboe.

Obolo s. m.

1. Nella Grecia antica, unita di peso

e monetaria corrispondente a 1/6 di dracma. 2. Piccola offerta in denaro.

obsolescénza s. f. Diminuzione progressiva delle

possibilita di sussistenza, efficienza, apprezzamento all’interno di un ambiente / part. In economia, la perdita di valore e di efficienza economica subita da un bene per effetto della comparsa sul mercato di un prodotto tecnicamente piu perfezionato e quindi piu. competitivo.

obsoléto agg. Scaduto

per quanto riguarda le

possibilita di sussistenza, efficienza e apprezzamento in un dato ambiente / lett. Disusato, passato di moda. oc awv., provenz. antico. ‘Si’; lingua d’oc, il rovenzale antico contrapposto al francese antico

0, lingua d’oil).

oca s. f. 1. Uccello selvatico, simile all’anatra ma di questa molto piu grosso, da cui é derivata la maggior parte delle razze di oche domestiche esistenti; ha becco grosso, roseo o arancio, ali lunghe

€ appuntite, coda corta, zampe con dita palmate //

com. L’oca domestica allevata in diverse varieta: allevare, ingrassare le 0.; pasticcio di fegato d’oca; penna d’o., penna delle ali dell’animale che, opportunamente temperata, serviva in passato per scrive-

re; fig.: camminare come un’o. (0 a oca), coi piedi

volti in dentro; passo dell’o., il modo di marciare in parata a gamba tesa, proprio della fanteria tedesca / Gioco dell’o., gioco popolare con dadi, che si svolge fra piu persone ad una tavola dove sono riportate a spirale da 63 a 90 caselle numerate, alcune delle quali comportano svantaggi, altre invece determinate penalita. 2. fig. Simbolo di goffaggine e di ottusita o anche di sconcertante superficialita: avere un cervello d’o.; quanto sei o.!

3. Collo d’oca, in

meccanica, ansa di un albero sulla quale si articola una biella; genre.: a collo d’oca, di qls. tubo o arnese di forma simile a una S orizzontale // Pelle d’oca, alterazione della cute, consistente nella formazione di piccoli rilievi prodotti dai follicoli piliferi, genrl.

dovuta a sensazioni di spavento o di freddo, o ad

emozioni violente. Ocaggine s._ f. Stupidita, sconcertante superficialita. ocarina s. f. Popolare strumento musicale a fiato, costituito da un corpo ovoidale di terracotta in cui si aprono fino a dieci fori, corrispondenti a due ot-

tave di suoni. occasionale agg. Dovuto a circostanze fortuite: incontro, amicizia o.; causa o., indiretta o secondaria, non determinante.

occasiéne s. f. 1. Contingenza che consenta l'immediato verificarsi di un fatto (ti restituiro i sol-

Fae

occaso

aap De ae

a

?

Ay

di alla prima o.), determinabile come momento o

circostanza

particolare

(cogliere,

sfruttare

I'o.;

aspettare ToS oppure motivo indiretto o fortuito (Vo. fa l'uomo ladro). 2. Nel linguaggio commerciale, di acquisto part. conveniente in quanto non

i sottoposto alle condizioni ordinarie di mercato perché gia usato o passato di moda): una bicicletta d'o.; é stata una vera o. / Di creazione letteraria richiesta da particolari circostanze per lo piu di carattere ufficiale, e quindi genrl. fredda e convenzionale: un sonetto, un discorso d’o. occaso

s.

m.,

lett.

1. Tramonto;

estens.,

occidente. 2. fig. Declino / Morte. occhiaccio s. m. Peggiorativo di occhio; per lo piu nell’espressione fare gli o., guardare in modo duro e minaccioso, spec. per incutere timore a bambini perché si trattengano dal fare qualcosa. occhiaia s. f. 1. La regione orbitaria: le 0. vuote

dun teschio. 2. Infossamento di colore livido in corrispondenza della palpebra inferiore, dovuto a

stanchezza o deperimento fisico. occhialaio s. m. L’esercente di una bottega per la

occhiéllo s. m.

%

Lee

tts



-

1. Foro variamente orlato c

rinforzato, destinato ad accogliere un elemento complementare di unione o di chiusura: gii o. delle scarpe, della giacca; assol., quello del risvolto sinistro della giacca: portare il distintivo all’o. 2. L’anellino che si applica genrl. per rinforzo a un forc praticato nel cuoio, nella stoffa o nella carta. 3. Nella scrittura calligrafica e nei caratteri a stampa. la parte delle lettere in cui il tratto si chiude con un cerchietto (es. la e, la g, lao, ecc.). 4. In tipografia. indicazione (detta anche occhietto) relativa al solo

titolo di un libro, oppure di una parte o di un capi. tolo dello stesso, stampata rispettivamente sulla pagina bianca che precede il frontespizio, oppure in una pagina bianca dispari prima dell’inizio del teste della parte o del capitolo / Nel linguaggio giornalistico, la frase che precede un titolo, composta in corpo e giustezza inferiore a questo.

occhiétto s. m.

1. Occhio di bambino part.

vivace ed espressivo: due o.furbi /Far I’o., strizzare un occhio in segno di tacita intesa 0 con intenzione maliziosa. 2. In tipografia, sin. di occhiello.

Occhio s. m.

1. Organo di senso per la ricezione

vendita e la riparazione degli occhiali. occhiale agg. e s. m., arc. Di qls. strumento 0 mezzo destinato a migliorare il potere visivo dell’occhio: canna o. (da cui cannocchiale); vetro o. _occhialétto s. m. Occhiale per signora, a una 0 due lenti, senza stanghette, con manico fissato lateralmente ad una lente, di moda spec. nel ’700.

degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; nelPuomo, uno dei principali elementi caratteristici della fisionomia e dell’espressione (0. castani, lucenti,

tuario controllo: dare un’o. al giornale; dare un’o.

gli o. della passione), 0 anche come intuizione (a:

tristi), valutabile rispetto a determinati

momenti

stati d’animo o rispetto a determinate reazioni (le brillarono gli 0.; 0. iniettati di sangue; stare con gl 0. bassi), 0 anche alle particolarita distintive delle montatura, che lo mantiene in posizione opportuna personalita (0. vivo, penetrante) /Dalla constataziodinanzi agli occhi: ha la funzione di compensare i ne oggettiva del comportamento dell’organo (aprivizi di rifrazione dell’occhio oppure di proteggere re, chiudere gli o.; alzare, volgere gli 0.) si passa 2 gli occhi dall’azione nociva di radiazioni o di agenti molti significati estensivi 0 figurati: aprire gli o., acmeccanici esterni: portare gli 0.; 0. da miope, da quistare o conferire una conoscenza insospettata o _ presbite; o. da sole, da neve, per motociclisti. 2. fig. definitiva; chiudere gli o., addormentarsi o anche Nel gioco della dama, mossa con cui si pone una morire; chiudere un o., lasciar correre; strizzare _ propria pedina fra due pedine avversarie in posizio- l’o., chiuderlo in segno di tacita intesa o con inten‘ne scoperta, per cui una delle due é senz’altro per- zione maliziosa // estens. Il senso della vista o l’attc duta. 3. Serpente dagli o., il cobra indiano, cosi o la consuetudine del vedere o del guardare; spessc chiamato per le due macchie rotonde che ha sull’in- oggettivamente riconducibile alla maggiore o minogrossamento della regione cervicale. re funzionalita dei dati forniti dall’organo (distanze occhialuto agg. Di persona con occhiali vistosi. non valutabili a o. nudo; il mare si estende a perdi-occhiata! s. f. Sguardo rapido ma di notevole ta d’o.) o identificabile con la presenza passiva 0 atintensita o efficacia: diede un’o. per assicurarsi che tiva (cadere sotto gli o.; tener d’occhio; non perdere non cifosse nessuno; lo freddo con un’o.; 0. di fuo- d’occhio), oppure interpretabile come facolta o posco, appassionata 0 irosamente ostile; 0. assassina, sibilita di ricavare impressioni, formulare giudiz seducente, irresistibile / Nell’espressione dare un’o., (lo. vuole la sua parte; il principale non lo vede di il termine puo solo implicare fretta o rapido e sal- buon o.; gli si leggeva negli o. la paura; vedere con

occhiali s. m. pl. 1. Strumento ottico consistente _ in un mezzo trasparente fissato a un sostegno, detto

ai bambini, al tegame. occhiata’

s. f. Pesce marino di colore argenteo,

con occhi grandi e con una macchia nera sul pe_ duncolo caudale. occhiato agg. Che presenta macchie paragonabili ad occhi: le penne o. del pavone.

occhiazzurro agg., Jett. Che ha occhi azzurri. occhieggiare v. tr. (occhiéggio, ecc.).

1.

__Guardare di tanto in tanto con particolare intenzione 0 desiderio: 0. una ragazza. 2. intr. (aus. avere). -Apparire in modo parziale o discontinuo: tra le nubi per iereiavane le stelle. - occhiellaia s. f. Artigiana specializzata nel fare _ gli occhielli a mano nei capi di vestiario.

_

occhiellatrice s. f. Macchina per fare occhielli in

capi di vestiario, o

_ occhiellatura s.

per fissare occhielli metallici.

1, Il lavoro di praticare o

applicare occhielli. 2. La serie di occhielli di un abito o di una vela.

suo o. nulla sfugge) o attenzione (0. alle curve) // fig.

Simbolo di stretta pertinenza alla persona (averne fino agli o.; per me sei come il fumo negli 0.) 0 di valore grande o addirittura insostituibile, spesso in frasi iperboliche (/’ho pagato un o.; scommetto un o. della testa).

2. anal. O. artificiale, quello di vetro c

di speciale sostanza plastica che sostituisce, a sol fini estetici, l’occhio mancante / O. magico, speciale tubo termoelettronico usato come indicatore otticc di sintonia per apparecchi radioriceventi / O. di ur ciclone, la zona centrale, dove la pressione atmosfe-

rica raggiunge il minimo valore (fig.: trovarsi nell’o. del ciclone, al centro dell’attenzione generale o nel

momento piu critico e rischioso di una situazione) / In bot., sin. di gemma. 3. Foro ricavato a vari scop' in diversi oggetti: /’o. del martello; l’o. della staf per inserirvi il piede / Nella costruzione navale, foro circolare, chiuso in permanenza da un robusto vetro, per dare luce agli ambienti interni / In archi

751

Bf : ‘ apertura circolare od ovale praticata nelle pareti o nella copertura di un edificio / In tipografia, la parte di un carattere che prende l’inchiostro e produce l'impressione: anche l’aspetto corrispondente: carattere di o. largo, chiaro, nero. 4. O. di bue (piu

com. di bove o bovino) grosso e sporgente; uova alVo. di bue, cotte nel tegamino in modo che il tuorlo rimanga intero // Occhi di pavone, le caratteristiche macchie rotonde di colore azzurro su sfondo castano che abbelliscono le penne della coda del pavone

// Occhio di pernice, callo fra le dita dei piedi / Dise-

gno di tessuto a puntini chiari su fondo scuro. occhiolino s. m. Dim. di occhio, nella loc. fare

V’o., strizzare l’occhio in segno d’intesa o con intenzione maliziosa.

occhiuto agg. 1. Fornito di un grande numero di occhi o di macchie a forma d’occhio: /’o. Argo; Io. pavone.

2. fig. Di persona cui nulla sfugge.

occidentale agg. Proveniente da occidente (od

ovest) o situato ad occidente: venti o.; la Spagna,

occupato

tali in italiano le consonanti c, f, p (occlusive sorde) e g, d, b (occlusive sonore). occorrente agg. Di quanto risulta necessario in corrispondenza di eventualita o contingenze determinate o specifiche: provvedersi dei documenti o.;

anche s. m.: ho con me tutto Io.

occorrenza s. f. Eventualita connessa all’imporsi di una necessita o al manifestarsi di un bisogno: alVo. ti chiamero; eccoti un po’ di soldi, per ogni o. occérrere v. intr. (coniugato come correre; aus. essere). 1. Essere necessario: per arrivarci occorse-

ro due ore di cammino; abbisognare: quanto denaro ti occorre?; impers.: occorre agire con prudenza.

2. lewt. Capitare, accadere: ‘emo che gli occorra qualche disgrazia.

occultamento s. m. Sottrazione alla vista, alla

conoscenza 0 all’intuizione altrui: /’o. di una postazione; 0. di cadavere; o. di prove.

occultare

vy. tr. Sottrarre

alla

vista o alla

conoscenza 0 intuizione altrui.

Europa o. / Proprio dell’Occidente come entita storico-politica contrapposta all’Oriente.

occultamento.

ad attribuire un valore preminente o addirittura esclusivo alla civilta cristiano-ebraica, geograficamente identificata da due millenni con |’Occidente. 2. Orientamento politico di incoraggiamento ad una solidarieta occidentale euro-americana. occidentalista s. m. e f. (pl. m. -i). Fautore o

di un pianeta dovuta all’interposizione della Luna fra questi e la Terra. occultismo s. m. Dottrina e pratica connesse con la supposta esistenza di forze, entita o poteri non conoscibili né spiegabili scientificamente, ma dominabili con particolari tecniche da chi possieda una

O pil. motivi_o temi dell’occidentalismo.

di dottrine o pratiche riconducibili all’occultismo.

agli schemi tipici della civilta e cultura occidentale.

all’occultismo.

quale popoli estranei alla cultura e civilta europea

delle comuni possibilita di intuizione, considerazione, comprensione: /e forze o. della natura; pensiero

occidentalismo s. m.

1. Atteggiamento tendente

seguace dell’occidentalismo. occidentalistico agg. (pl. m. -ci). Ispirato ad uno

occidentalizzare v. tr. Conformare ai motivi o occidentalizzazione s. f. Processo attraverso il

vengono gradatamente

stiche. occidénte

s. m.

assimilandone le caratteri-

1. Uno

dei quattro

punti

cardinali, corrispondente alla direzione del sole al

tramonto; sin. di ovest o ponente (opposto a levante O est); estens., il riferimento geografico 0 earl co che vi corrisponde: /a Francia é a o. della Germania. 2. Nella storia: !’Occidente, lambito definito dall’appartenenza alla civilta e cultura europea, precisamente romano-germanica e cristiana, contrapposta a quella dei popoli del Medio ed Estremo Oriente / Nel linguaggio politico moderno, i paesi a democrazia parlamentare e ad economia liberistica in contrapposizione ai paesi comunisti dell’Europa orientale e dell’Asia.

occidiio agg., poet. Che volge al tramonto. occipitale agg. Relativo all’occipite.

occipite s. m. L’osso piatto, impari, mediano, che occupa la parte posteriore del cranio; estens. la regione anatomica corrispondente.

occitanico agg. (pl. m. -ci). Dell’Occitania, la

regione dell’antica Francia corrispondente all’attuale Provenza; provenzale (spec. dal punto di vista linguistico e letterario): dialetti, poeti o. occludere

Ostruire,

vy. tr. (coniugato

come

acclidere).

genrl. interrompendo un flusso.

occlusione

s. f.

1. Ostruzione

che genrl.

comporta |’interruzione di un flusso; part., in pato-

logia, obliterazione o chiusura temporanea o permanente, di canali, dotti, aperture, cavita. 2. In fo-

netica, chiusura dell’apparato fonatorio con conseguente impedimento al passaggio della voce. _occlusivo agg. Di consonante che viene articolata mediante occlusione del canale fonatorio:

occultatore

s.

m.

(f. -trice).

Autore

di un

occultazione s. f. In astron., eclissi di un astro 0

conoscenza

superiore a quella comune.

occultista s. m. o f. (pl. m. -i). Cultore 0 seguace

occultistico agg. (pl. m. -ci). Relativo o ispirato

occulto agg. Che si trova od é mantenuto al di la

0.; scienze o., Poccultismo. occupabile agg. Suscettibile di occupazione.

occupante agg. Che é presente in conseguenza di un’occupazione ed agisce in conformita di questa. occupare v. tr. (Occupo, ecc.; arc. occupo). 1. Prendere possesso stabile o temporaneo di un luogo, imponendovi la propria presenza © autorita, sia come godimento di un diritto sia nel quadro di operazioni rivendicative o belliche: i nuovi inquilini occuperanno l’appartamento a fine mese; 0. una fab-

brica; 0. una citta, una fortezza // fig. La presenza

puo configurarsi in assiduita, spec. per quanto riguarda un impegno o uno stato d’animo (/o studio dovrebbe occuparti un po’ di pit, é un pensiero che occupa tutta la mia mente), oppure tradursi nell’espletamento di una responsabilita o di un mandato (0. un posto di responsabilita;, o. un’alta carica), nell’impiego del tempo (come occupi le tue giornate?), o anche in un collocamento specifico (é riusci-

to a o. suo figlio in banca; anche medio intr.: é riuscito ad occuparsi in banca). 2. Riempire uno spazio: l’edificio occupera un’area di 10.000 m?; ingombrare: la macchina in sosta occupava il passo

carrabile. 3. medio intr. (occuparsi). Dedicarsi a — un’attivita produttiva redditizia: occuparsi di compra-vendita d’immobili; nutrire un particolare interesse, interessarsi: si occupa di sport /Prendersi cu-

ra: occuparsi di un ragazzo; talvolta per indicare un vivace invito a non oltrepassare i limiti di deter-_ minate competenze: dccupati dei fatti tuoi! ; occupato agg. Che non é€ a disposizione di terzi: —

le camere sono tutte o. / Assorbito da doveri di uffi-cio: il direttore é o., non puo riceverla.

s

Peat hopes -trice). “ur’occupazione spec. militare.

Autore

dit

: _ occupazionale agg. Che riguarda l’occupazione ~_ lavorativa: il problema o.

occupazione s. f. 1. Presa di possesso, stabile o

temporanea, legittima o attuata con la violenza (spec. nel quadro di operazioni belliche): /’o. di un _ appartamento; truppe di o. 2. Attivita motivata da un interesse anche, ma non necessariamente economico: ho bisogno di avere sempre qualche o. per di% strarmi; ha trovato uno. ben remunerata / 1\ comnae _plesso dei lavoratori di un settore o di un paese; piena On: assenza 0 la riduzione al minimo della disoc-

cupazione involontaria. oceanico agg. (pl. m. -ci). Relativo agli oceani: le isole o.; flora, fauna o. // fig. Di straordinaria riso_ nanza © vastita: adunata o.; clamore o. Océano

ne

s. m. Ciascuna

del globo

delle piu vaste distese

geograficamente circoscritte (O.

- sue caratteristiche _biologiche. .

oceanografico Poceanografia.

-oceanografo

geologiche,

agg.

s.

(pl. m.

m.

(f.

fisiche,

océllo s. m.

0. mortale, implacabile; uno sguardo pieno di o.; avere in o., odiare; venire in o., farsi odiare.

odiosita

s. f. Motivo

capace

di provocare

odidso

Studioso

o

ispira ostilita

o

odisséas. f. Serie di peripezie, di sventure.

di

age.

(pl.

m.

-ci).

Attinente

odontoiatra s. m. ¢ f. (pl. m. -i). Medico-chirurgo

ar.): cipria, carnagione o.

Ocraceo agg. Del colore dell’ocra.

1. agg. Relativo all’occhio:

globo, motilita o.; testimone o., che riferisce fatti he ha visto di persona. 2. s. m. ‘Lente, o sistema di enti, cui negli strumenti ottici composti, come il ‘eannocchiale e il microscopio, si accosta l’occhio er osservare l’immagine data dall’obiettivo.

-oculatézza s. f. Avvedutezza (con un senso accentuato di circospezione o di scrupolo). oculato age. Che agisce con oculatezza: un uomo molto o. / Che é frutto di ponderato e scrupoloso esame: una scelta, una conduzione economica o. oculistas.m. o f. (pl. m. -i). Medico specializzato nelle malattie dell’occhio. oculistica s. f. Ramo della medicina che studia la Patologia ; dell’organo della vista e dei suoi annessi.

odontoiatria s. f. Ramo della medicina che studia la patologia dei denti e della bocca. odontoiatrico agg. (pl. m. -ci). Concernente

Podontoiatria.

odontotécnica s. f. Tecnica sanitaria che occupa della costruzione di protesi dentarie.

odontotécnico agg. es. m.

si

1. agg. Riguardante

la tecnica delle protesi dentarie. 2. s. m. Tecnico specializzato nella costruzione di protesi dentarie. odorare y. tr. e intr. (oddro, ecc.). 1. tr. Percepire

con lolfatto, fiutare alla ricerca di una sensazione gradevole o per riconoscere 0 classificare un oggetto dall’odore: o. un fiore, un’essenza / non com. Profumare. 2. intr. (aus. avere). Emanare un particolare odore: biancheria che odora di pulito. odoratos. m. Uno dei cinque sensi, sin. di olfatto. odore s. m. 1. La sensazione corrispondente alla funzione dell’organo dell’olfatto: sentire un o., gli o.; diversa a seconda delle sostanze da cui é provocata, si determina 0 indicando genericamente la qualita della sensazione (buon o., cattivo 0.; 0. gra-

le

devole, sgradevole), 0 specificandone Voggetto, la materia, l’'ambiente cui é dovuta o in cui si verifica (l'o. dei fiori, dei garofani; 0. d’incenso, di violetia, o. di muffa, di chiuso; o. d’ospedale, di farmacia, di latrina) // Emanazione o esalazione particolare o determinata: cheo. ha?; euf. (assol.), puzzo: si sentivano certi o.! 2. coner. (fam.). Sostanza profumata: una boccetta di o. / al pl. Gli o., le erbe aromatiche usate per dar sapore ai cibi. 3. fig. (non nal

o

om scolare,, connesso con la motilita dell’occhio. -oculorinite s. f. Processo infiammatorio, per lo | catarrale, a carico della congiuntiva e della mu-

a delle fosse nasali. odalisca s. f. Schiava concubina dei sultani o dei ascia dell’Impero Ottomano.

s. f. Componimento lirico di vario contenuto, spec. amoroso o morale-civile, improntato ad dignita stilistica e metrica.

odontalgico

specialista delle malattie della bocca e dei denti: sin. dotto di dentista.

eras. f. 1. Varieta terrosa di ematite (0. rossa)o

-ci). Concernente

dentali.

all’odontalgia: crisi o. / Che calma il dolore dei denti; come s. m., sedativo contro il mal di denti.

ocelots). Ozelot (v.).

affezioni dell’occhio e i difetti della vista. oculomotére agg. Di organo, nervoso

strade (di una citta, di un quartiere, ecc. ); il loro studio dal punto di vista storico e linguistico.

odontalgia s. f. Dolore dei denti o degli annessi

di : limonite (0. gialla), usata come colorante. 2. com. Colore giallo-bruno; spesso come agg. (in-

-accentuata

suscita

odonomiastica s. f. Il complesso dei nomi delle -a).

ocelot s. m. fr. (in it. s. m. invar.; pl. fr.

agg. (pl. m.

Che

paragoni sono sempre o.

-ci). Riguardante

1. Occhio semplice degli insetti e di

oculare agg. es. m.

age.

Sgradevole. antipatico: un uomo o.; una faccia 0..i

altri artropodi: consta di una lente e di uno strato Siatnare E sensibile. 2. Ciascuna delle macchie di pig‘mento del tegumento di alcuni animali, di forma tondeggiante e circondata da una zona chiara.

ma

inofagia s. f. Deglutizione dolorosa.

Sdio s. m. Risoluta ostilita che implica genrl. un atteggiamento istintivo di condanna, di rifiuto, di ripugnanza. oppure un costante desiderio di nuocere:

irritazione: si é reso o. a tutti; un'azione o. / estens.

chimiche,

__ oceanografia. _ocellato agg. Di animale provvisto di ocelli o di -macchie paragonabili a ocelli.

oculistico

cere a qlc. (0. a morte, cordialmente).

odicina s. f. Componimento lirico di tono leggero e di argomento per lo piu galante, metricamente intermedio fra lode e la canzonetta. odiérno agg. Relativo alla giornata o anche “ epoca presente: la seduta o.; le generazioni o.

una massa continua che circonda tutti i ostilita: non sopporto certe o.

continenti / poet. Mare. oceanografia s. f. Scienza che studia il mare nelle

_

irriducibile per qlcs. (0. la vita, le convenzioni, il male) o un’ostilita alimentata dal desiderio di nuo-

un’irritata ostilita: /’o. di un provvedimento; lo. di certe tasse; concr., atto o episodio che suscita tale

tico, O. Pacifico, oO. Indiano), che in realta co-

oS.

destinato alleandthe abel ie odiare v. tr. (ddio, ecc.). Provare un "avversione

Indizio, sentore: c eo. di quattrini, di busse F

cetto di santo.

i

A

ag

ae

.

no liturgico con la quale la Chiesa commemora la risurrezione di Cristo, e percio detta anche P. di Risurrezione; p. bassa 0 alta, a seconda che cada pre-

sto o tardi; ip di rose, la Pentecoste // fig. Simbolo di allegria

una

p.; re-

gion.: dare la mala p., dare il malaugurio come imprecazione: a fe la mala p.!).

festosa: era contento

come

(anche

pasquale agg. Relativo alla Pasqua.

squétta s, f. Il lunedi dopo la Pasqua, per lo

:

piu festeggiato con una scampagnata. pasquinata s. f. Breve satira o epigramma di intonazione polemica (da Pasquino, nome dato nel Rinascimento a una statua marmorea mutila e corrosa, posta a un angolo di palazzo Braschi in Roma, cui i romani erano soliti affiggere motti di scherno e di satira contro i papi e la Curia e contro le persone giudicate degne di biasimo).

passa Imperativo oo verbo passare, cioé ‘va’

avanti!’, usato come avv. (sempre preceduto dalla cong. e) dietro ad un numero, col senso di ‘e oltre’: ci saranno state mille persone e p.

ssabile agg., fam. Appena sufficiente dal punto

di vista

qualitativo.

passabilménte avv. In modo appena sufficienteo

soddisfacente.

ssacaglia s. f. Antica danza, probabilmente

d'origine popolare spagnola; la forma musicale € un seguito di variazioni su un basso ostinato di otto, quattro, due misure.

passacavo

s. m.

1. Fasciatura

4

a spirale al-

Vestremita di un cavo metallico piegato a occhio, ee impedirne l’apertura. 2. Nell’allestimento nava, ogni elemento destinato a guidare i cavi correnti e d’ormeggio. passafieno s. m., invar. Abbattifieno (v.).

ssagallo.s. m. Il suono degli strumenti a plettro

(chitarra, mandolino, ecc.) col quale si accompagnano le serenate e gli stornelli. 4 pas iO Ss. m. 1. Moto o movimento

riconducibili ai concetti di ‘attraversamento’ o ‘spostamento’: il p. del fiume; il p. delle truppe continud per tre giorni; luogo di p.; turisti di p.; fig.: di p., in-

——

passamaneria cidentalmente, brevemente. 2. part. Breve tragitto offerto per cortesia nella propria automobile. 3. estens. Spazio delimitato che consenta lo svolgimento di un percorso, apertura, varco: tutti i p. erano sorvegliati da sentinelle; aprirsi un p. tra la folla; p. a fivello// Successione, per lo pit graduale: i/ p. da una tinta scura ad una pit chiara; avanzamento, promozione: ha oftenuto il p. a capitano, alla classe superiore

/ Mutamento, cambiamento: p.

dallo stato fiquido allo stato gassoso / Trasferimento: p. di proprieta; nei giochi di palla, lancio della palla ad un compagno smarcato. 4. Passo di un autore / Brano di una composizione musicale.

passamaneria s. f. Assortimento di tessuti o intrecci usati per guarnizione nell’abbigliamento o

nell’arredamento.

ssamano! s. m. Nastrino che si applica per

rifinitura 0 per ornamento a manufatti di tessuto. passamano’ s. m. 1. Lo stesso che corrimano (v.). 2. Passaggio di oggetti per mezzo delle mani da una persona a un’altra disposte a catena: far p. passamontagna s. m., invar. Indumento di lana usato dagli alpinisti: copre interamente la testa fino al collo, alla nuca e al mento, lasciando scoperto

solo una parte del viso o solo gli occhi. passanastro s. m. Tramezzo di ricamo o merletto, con occhielli per farvi passare un nastro

per guarnizioni.

passante s. m. e agg. 1. s. m. Qls. persona che passa per la pubblica via: esporre alla vista dei p. //

Striscia formante una specie di anello, entro il quale si fa passare una cintura. 2. agg. Attributo araldico degli animali raffigurati in atto di spostarsi da una parte all’altra dello scudo / Colpo p. (assol. passante, s. m.), nel tennis, colpo che oltrepassa il giocato-

Te sceso a rete, prendendolo in contropiede. passapatate s. m., invar. Schiacciapatate. passaporto s. m. Documento che da facolta al cittadino di uno stato di allontanarsi dal territorio nazionale per entrare in quello di altri stati.

di ‘cambiamento’ o ‘mutamento’ (p. dalla vita alla morte, dalla veglia al sonno, dalla poverta alla ricchezza), di ‘successione ordinata’ (p. di grado, p. capitano), di ‘ottenimento o conferimento della necessaria approvazione (Ja legge é passata; la commissione ha passato tutti i candidati) o di un giudiZio arose positivo o del tutto gratuito’ (non é un

capolavoro, ma puo p.; passa

per un signore; non

vorrei p. per ignorante). 3. Nell’ambito delle implicazioni temporali indica ‘esaurimento definitivo’ ae Passati quei bei tempi!) o qualifica la ‘durata’ . un piacevole pomeriggio; p. le vacanze al mare): al primo si ricollega l’idea di ‘superamento’, anche col senso proprio di ‘oltrepassare’ (Jo raggiunse e lo passo); alla seconda, idea di ‘assoggettamento’ a una condizione o ad una prova (quante me ne ha fatte p.!; p. un guaio; p. la visita medica) o, anche a un trattamento terapeutico (p. le acque a Montecatini, a Chianciano). passata s. f. 1. Passaggio, spec. della selvaggina: una p. di tordi / pia com. Di fatti o manifestazioni che hanno breve durata: una p. di pioggia; di p., di sfuggita, incidentalmente. 2. Breve applicazione o trattamento: dare una p. di vernice.

passateélla s. f. Gioco d’osteria, in cui i bevitori

eleggono o scelgono a sorte o con il gioco della morra un «padrone» e un «sottopadrone»; questi, a loro arbitrio, distribuiscono ai partecipanti il vino acquistato collettivamente, facendo in modo che qualcuno rimanga a bocca asciutta.

passatelli s. m. pl. Pasta per minestra in brodo, a

base di un impasto di pangrattato, farina, uova,

parmigiano e noce moscata, che, passato attraverso un apposito utensile di cucina bucherellato, prende

la forma, di tanti cilindretti: specialita romagnola. passatempo s. m. Mezzo o motivo di ricreazione o di divertimento.

passatista s. m. e f. (pl. m. -i). Di persona

ostinatamente attaccata a idee o a costumi che han-

1. Esprime le implicazioni spaziali o temporali relative ai concetti di ‘attraversamento’ o ‘spostamen-

no fatto il loro tempo. passato agg. e s. m. 1. Di quanto é€ compreso nell’ambito di tempo trascorso, in contrapposizione © comunque in rapporto col presente e col futuro:

to’, intesi sia come transito o percorso (p. il confine;

Vinverno p.; le gioie p.; i dolori p.; i grandi del p. /

passare vy. intr. e tr. (come intr. ha l’aus. essere).

La contrapposizione al presente si configura part. come desuetudine (moda p.), mentre il rapporto pud una direzione o funzione in un mezzo o ambito de- cristallizzarsi in riferimenti a precedenti morali e soterminato (bisogna p. per il Corso; p. per la strada ciali per lo pit negativi (una donna che ha un p.; col maestra; p. la spugna sulla tavola; p. laJune dentro suo p. gli sara difficile trovare un posto). 2. Puo inun Beetle), che talvolta puo configurarsi nel sign. di dicare anche il superamento di un limite imposto _ . ‘trattamento’ (p. al setaccio); nell’uso assoluto, indi- dalla regola di un trattamento (questa carne é un ca piu il ‘movimento’ che la direzione: passo di cor- po’ p. di cottura), dalle possibilita di conservazione $a; passo oltre senza salutare / In senso fig. puo in- (carne ormai p.), dal tempo di maturazione (frutta dicare l’esistenza di un rapporto (tra i due fatti pas- p.), che, scherz., puo estendersi all’eta e all’aspetto, sa una grande differenza); incuranza o indulgenza spec. muliebre (una donna un po’ p.). 3. Con riferi(p. sopra a qlc.; per questa volta ci passo sopra); ec- mento agli aspetti spaziali di passare, puo indicare cesso di durata di un trattamento (p. di cottura). 2. passaggio avvenuto (acqua p. non macina pit), 0 estens. Dai due concetti fondamentali di ‘attraver- trattamento, spec. col setaccio (verdura p.; un p. di samento’ e ‘spostamento’ si evolvono quelli di ‘in- patate). 4. In linguistica, formazione del verbo che _ gresso’ (varcati i confini, i barbari passarono nel indica azione 0 avvenimento anteriore nel tempo riterritorio dell’Impero; riusci abitsenza pagare il bi- spetto a chi parla: es. visse a Firenze rispetto a vive glietto; passi!, si accomodi!), di‘percorso associato a Firenze. passatoia s. f. 1. Striscia di tan pe o di stuoia ad una breve sosta’ (stasera devo p. dall’avvocato), di ‘allontanamento’, per lo piu associato ad abban- disposta attraverso una stanza o lungo un corridono o a dimenticanza &. al nemico; mi é p. di doio; ss com. guida. 2. Nelle stazioni ferroviarie, mente); come pure quelli di‘trasferimento (p. /a pal- zona d’attraversamento del binario con pavimentala al compagno smarcato; nel secolo XVIII la sua zione all’altezza della sommita delle rotaie. . famiglia passo in Francia), di ‘trasmissione’ (p. la passatdéio s. m. Serie di pietre che consentono voce), di ‘assegnazione’ (p. gli alimenti alla moglie), lattraversamento di un rigagnolo a piedi asciutti. di ‘solenne inserimento’ (p. alla storia; p. agli atti), passatére s.m.,region. Traghettatore. p. le Alpi; il proiettile gli passo il polmone; passa il treno; passano i soldati), sia come conferimento di

805 _ passatutto s. m., invar. Passaverdure. ; - passaverdure s. m., invar. Utensile di cucina per _ la triturazione di legumi e verdure.

passavoga s. m. Comando che viene dato ai

|

rematori per accelerare il ritmo della voga. passeggero (lett. passeggiero_e come s.

m.

passivo

‘o da un usciere che consente il libero accesso agli

uffici di un ministero o di altri enti pubblici. passibile agg. Che pud essere sottoposto a pena, pp pono a stessa: reato p. di multa, di ammen‘a / genre. Suscettibile: i prezzi sono p. di aumento.

passifidra s. m. Suffrutice legnoso, detto anche | passeggiere) agg. e s. m. 1. agg. Di breve durata e fior di seesgeil la conformazione dei fiori che scarsa consistenza 0 importanza: nubi p.; gioie p.; ricordano i chiodi e la corona di spine della passioun capriccio p. 2.8. m. Cliente di un servizio di tra- ne di Cristo. « | sporto, in quanto si trova a bordo del mezzo: i p. di assim Avverbio latino col sign. di ‘qua e prima classe // arc. o lett. Viandante, passante. la, usato nelle citazioni e negli indici, per indicare passeggiare v. intr. e tr. (passéggio, ecc.). 1. intr. che un riferimento si trova in pil punti dell’opera. _ (aus. avere). Camminare a passo lento per diporto o passino s.m. Colino. | per esercizio igienico. 2. tr. (non com.). Condurre a passio s. m. Parte dei Vangeli in cui é narrata la | passeggio: p. un cavallo / lett. Percorrere. assione di Gesu, che viene letta o cantata durante passeggiata s. f. 1. Cammino compiuto per a Messa nella settimana Santa. diporto o per esercizio igienico: fare una p.; fig.: é passionale agg. Caratterizzato, dominato o _ una p., a proposito di quanto sia o risulti facilissimo provocato dalla passione: amore, temperamento, a farsi: é stata una p. battere questa squadra. 2. dramma p. / genre. Concernente gli impulsi affetti| Strada cittadina costruita o sistemata in base a cri- vi: il contenuto p. dell’animo umano, teri di comodita e amenita: Ja p. a mare / Ponte delpassionalita s. f. Natura, aspetto, carattere le sovrastrutture delle navi passeggeri, con larghi passionale. oe liberi, pi o meno coperti, destinati al riposo e passione s. f. 1. Sofferenza fisica o spirituale: nel al diporto. primo senso sopravvive solo con riferimento al sapasseggiatrice s. f., euf. Donna di marciapiede. crificio di Cristo e a quello dei primi martiri della fepasseggino s. m. Seggiolino su rotelle per portare de cristiana; nel secondo vi si associa l’idea di una a passeggio i bambini quando sono gia capaci di profonda e tormentosa afflizione: quel ragazzo la stare seduti. fara morire di p.! 2. Momento o motivo della vita _~pas 0 s. m. Il movimento delle persone che affettiva, caratterizzato da uno stato di violenta e escono a piedi a scopo per lo piu ricreativo: uscirea persistente emozione, spec. per quanto concerne P., portare a p.; abito da p., nell’abbigliamento fem- lambito erotico-sentimentale e in contrasto con le minile, tipo di abito da pomeriggio, contrassegnato esigenze della razionalita e dell’obiettivita: essere da sobria eleganza e semplicita di linea. schiavo delle p.; é stata la sua prima p.; la p. politipasse-partout s. m. fr. (in it. s. m. ca l’accieca / estens. Vivace inclinazione per lo piu invar.; pl. fr. passe-partouts). 1. Chiave che serve lodevole o ad ogni modo non riprovevole: p. per la ad aprire parecchie serrature / fig. Sistema per otte- musica, per la caccia / Con p., con intensita di sennere facilmente tutto quanto si ae oO per risol- timento: sonare, cantare con p.; con entusiastica e vere qls. difficolta. 2. Pezzo di cartone, spesso rive- totalitaria dedizione: lavorare con p. stito ditela, tagliato in modo da costituire un margipoemoninta s. m. (pl. -i). Religioso appartenente ne piu o meno ampio fra il quadro e la cornice. alla congregazione fondata nel 1720 da S. Paolo sseras.f. 1. La femmina del passero. 2. Pesce della Croce. simile alla sogliola, ma di forma pill ovale e meno passista s. m. (pl. -i). Corridore ciclista dotato di compressa. una particolare attitudine alle gare su lunghi percorpasseraio s. m. Il pigolio di una gran quantita di si pianeggianti, che richiedono un’andatura sostepasseri / fig. Cicaleccio di bambini o di donne. nuta e costante. passerélla s. f. 1. Ponte leggero e di sezione passito agg. e s. m. Di vino prodotto con uve ridotta, fisso o mobile, destinato al transito di per- fatte appassire in locali arieggiati. ‘sone su piccoli corsi d’acqua, all’imbarco o allo passivante agg. In gramm., della particella si sbarco dei passeggeri su navi € aerei, 0 come strut- quando da valore passivo al verbo che ne é precetura di servizio di grandi macchinari o all’interno di duto (alla terza persona sing. o pl.): p: €s. si fece capannoni industriali. 2. Passaggio ricavato sul la- molto chiasso (molto chiasso fu fatto). to esterno dell’orchestra, sul quale, nel corso e alla

fine dello spettacolo, sfilano gli artisti e il corpo di ballo di uno spettacolo di rivista / anal. La pedana sopraelevata su cui sfilano le indossatrici che presentano una collezione di modelli.

passero 1. Uccello stazionario e comunissimo in

Italia; la femmina ha piumaggio bruno nerastro con macchie nerastre e fulve, mentre il maschio é di color cioccolata con guance bianche, ventre bianchiccio, gola nera e ali striate di nero.

2. P. solitario,

passivismo s. m. Mancanza di iniziativa o di

reazione,

passivita s. f. 1. Assenza di reazione o estraneita

sistematica da parte del soggetto: Ja p. del governo in un caso del genere é sconcertante. 2. La situazione di un’impresa o di qls. attivita economica che costi piu di quello che rende; coner., gli elementi

passivi (debiti) del patrimonio di un’azienda. passivo agg. 1. Che denota un’assoluta man-

canza di reazione: rimanere p.; atteggiamento p.;

sorta di piccolo tordo con piumaggio azzurro-cobalto cupo; predilige le localita deserte e rocciose, le

difesa p.; resistenza p., che evita ogni reazione, limitandosi alla non collaborazione / estens. Inerte:

_ passerotto s. m.

la materia p. 2.8. m. In gramm., forma verbale diretta a segnalare che l’azione é ricevuta dal soggetto, mentre la parte attiva é segnalata dal cosiddetto

‘rovine ed anche i campanili e i vecchi tetti.

1. Passero di nido, ancora

inesperto del volo; spesso riferito a bambini con in_ tonazione vezzeggiativa: vieni qua p. mio! 2. fig. Grossa svista 0 notevole errore di stampa.

passi s.

m.

Modulo

debitamente

riempito

ali’interessato e vistato dall’addetto alla portineria

complemento d’agente o di causa efficiente (es. sono assillato dai creditori); in italiano viene espressa con un costrutto perifrastico formato con le forme del verbo essere e col participio passato del verbo

tae .

in p.), oppure

esprimere il grado massimo di qualita negativa o positiva (é Vavarizia, la bonta in p.); di persona, _ esprime l’esperienza diretta (conoscere dip.) 0 anfino alle estreme conseguenze , Spec. in quanto comprende le iarita somatiche individuali (essere mal fatto di p.) o si configura in un atteggiamento (camminare diritto sulla p.). 3. Nel linguaggio giuridico, ogni soggetto di diritto: p. fisica, p. giuridica. 4. Nella dottrina cristiana, ciascuno dei tre momenti attraverso i quali si configura o si manifesta la Trinita divina. 5. Segnale morfologico che fa corrispondere l’azione del verbo ai pronomi

comportamento:

‘iePe a2)

alle direttive politiche di un governante a discapito degli interessi as del paese (espressione coniata nel 1956 Congresso del partito comunista Tusso tenutosi dopo la morte di Stalin). 2. coner. Persona di grado gerarchicamente elevato o singo-larmente autorevole in un ambito determinato di at_ tivita o di interessi: le piu alte p. dello stato; erano tervenute tutte le p. del mondo cinematografico. i

3. Nel linguaggio filosofico, l’individualita della singola coscienza, in quanto sussistente separatamente da ogni altra.

zzare v. tr. Attribuire ad una sola

persona / Improntare al proprio gusto o all’altrui: p. la propria casa; p. un arredamento. person avv. In persona: il ministro é intervenuto p. / Per quanto concerne la propria o una determinata persona: p. non la penso cosi; anche lui, p., é interessato all’affare.

perso:

are

v. tr. (personifico,

personifichi,

ecc.). Rappresentare qlcs. di astratto o di inanimato

attribuendogli caratteri umani determinati: p. la virtu, la morte / Costituire il simbolo di qics.: ifPresidente della Repubblica personifica lo stato.

personificato agg. Sottolinea

spesso il grado

singolare di una qualita, in quanto attribuito a un individuo (sentito come esempio vivente): é /a bonta, l’avarizia p.

personificaziéne s. f.

:

1. Rappresentazione di

cosa astratta o inanimata modellata sui caratteri della persona umana: Giove é la p. del fulmine; quella statua é una p. della vittoria. 2 Anche a roposito del grado elevato o massimo di una quaita, in quanto ricondotto o attribuito a un singolo individuo (sentito come l’esempio vivente); quell’uomo é la p. della virtu. a Jcacia s. f. Capacita di intuizione immediata, acuta e lungimirante.

perspicace

agg.

Dotato

d’intuito

:

immediato,

acuto e sottile: un ingegno p.; condotto conestrema

avvedutezza e lungimiranza: una politica p.

perspiciita s. f. Chiarezza pienamente adeguata

e opportuna, evidenza: /a p. di una spiegazione. erspicuo agg. Chiaro, evidente, pienamente

adeguato.

persiiadére

ae ot

:

F

y. tr. (pass. rem. persuasi, per-

suadésti, ecc.; participio pass. persuaso). 1.Conseguire l’approvazione o la fiducia attraverso un’opera personale, graduale e metodica, di convinzione: p. qlc. dell’onesta delle proprie intenzioni / Suscitare un esplicito consenso: /’esecuzione ha persuaso anche il pubblico piu esigente; con sign. affine a piacere, soddisfare il gusto: questo vino mi persuade poco. 2. rifl. (persuadersi), Acquisire una certezza: devi persuaderti che la situazione é grave; riconoscere come definitivo, capacitarsi; non riesce a per-

suadersi della morte della moglie.

persuiasibile

agg.,

non

com.

Che

_ __ =



si lascia

i

persuadere o puo essere persuaso pido meno facilmente / Di cosa, che offre elementi o motivi sufficienti per essere creduta: una storia pocop.

persuasidne

s.

ff.

=

L’ottenimento

del

= ——

Papprovazione e della fiducia attraverso un’opera genrl. personale, graduale e metodica, di convinzio-— ne: la sua forza di persuasione ebbe la meglio / Convinzione (debitamente maturata o ponderata): — rimanere fermo nella propria p. persuasiva s. f. Forza di persuasione.

persiiasivo agg. Fornito

;

di motivio di argomenti —

capaci di ottenere approvazione o di convincere: un — discorso p.; conclusioni p.; iron., a proposito di misure coercitive: usare mezzi p. / Con senso attenua-

to, soddisfacente sul piano tecnico: Ja recita non é stata p. :

perstiasére s. m. Di persona o cosa capace di

indurre una convinzione 0 suscitare una completa — adesione; persuasori occulti, i mezzi pubblicitari — che influenzano la scelta dei consumatori agendo — nel loro subconscio. auc

- pertanto

eae ee ee ee See et =. eee eee

828

pertanto cong. ‘Percid’, con valore conclusivo:

non risulta nulla a suo carico, p. lo si proscioglie/ Preceduto da negazione, ‘tuttavia’, ‘malgrado cid’: sebbene non lo meriti (cid), non p. lo aiutero. ica s. f. 1. Bastone di legno di notevole lunghezza: bacchiare le noci con una p.; spingere la barca con una p.; fam.: che p.!, di persona molto altae magra. 2. Attrezzo da palestra sul quale si eseguono gli esercizi di salita e arrampicata. 3. Unita di misura di lunghezza e di superficie, con valori va-

riabili, usata in vari paesi prima dell’adozione del sistema metrico decimale. rtinace agg. Che persiste, pil per ostinazione che per convinzione, nel proprio modo di pensare o

Raggiungere con fatica e perseveranza un dato scopo: p. al successo, ad un accordo / Giungere a destinazione: le domande devono p. al coi ‘ente ufficio entro le ore 24 del 15 giugno; p. alle orecchie, apprendere per caso.

perversiéne s. f. Modificazione delle tendenze

istintive, che si manifesta con anomalie del comportamento spec. sessuale. perver: s. f. Tendenza alla malvagita o alla crudelta: la p. degli uomini; concr., azione malvagia e crudele.

pervérso agg. Naturalmente incline alla malvagita o alla crudelta: uomini p.; indole p.

pervertiménto s. m. Capovolgimento parziale o

di agire: p. nel rifiuto, nell’errore.

totale dell’ordine naturale, morale, estetico.

comportamento, genrl. determinata piu da ostinazione che da convinzione. énte agg. Che riguarda qlc. o qles.: funzioni p. a un dato ufficio; appropriato: una domanda p. pertinénza s. f. 1. non com. Relazione di reciprocita sul piano delle attribuzioni logiche o funzionali / genre. Spettanza, competenza: Ja causa non era di p. del tribunale. 2. Nel linguaggio giuridico (genrl. a/ pl.), le cose mobili destinate in modo durevole a servizio o ornamento di un’altra cosa. pertésse s. f. Malattia infettiva contagiosa epidemica dell’apparato respiratorio, assai frequente nell’infanzia (pop. chiamata fosse asinina o cavallina); é caratterizzata da accessi convulsivi di tosse che terminano con una rumorosa inspirazio-

deliberatamente e irrimediabilmente: p. l’animo dei

pertinacia s. f. Persistenza in un atteggiamento o

ne, . yedaga s. m. Stretta apertura naturale o arciale. perturbaménto s. m. Turbamento persistente.

erturbare

v. tr.

1. Provocare

disordine o

disagio persistente: p. l’ordine pubblico, l’animo di Ic. /medio intr. (perturbarsi). Turbarsi gravemente

Del tempo, oscurarsi. 2. Provocare una perturbazione fisica: ipianeti perturbano il moto della Terra intorno al Sole.

perturbatore s. m. (f. -trice). Provocatore di

perturbazioni; anche come agg.: elemento

perturbazione

s.

f. Modificazione

p.

ai una

condizione di quiete, di normalita, di ordine, genrl. con conseguenze dannose o fseine il crak ha provocato una notevole p. in borsa / Nel linguaggio

scientifico, variazione delle componenti di un fenomeno fisico: p. atmosferiche, variazioni meteorolo-

giche; p. magnetiche, variazioni irregolari del campo magnetico terrestre; part., l’alterazione dell’orbita di un pianeta intorno al Sole, per la presenza di altri pianeti nel sistema solare. peru s. m. Simbolo o termine di paragone di pregio eccezionale (per antonomasia dall’omonimo paese sudamericano, presunta sede di favolose ricchezze): quella ragazza vale un pert.

erugino agg. Di Perugia / Come s. m. e f.,

abitante, cittadino di Perugia. peruviano agg. Del Peru: le Ande p.; la letteratura p. / Come s. m. e f., abitante del Peru.

pervadere v. tr. (pass. rem. pervasi, pervadésti,

ecc.; participio pass. pervaso). Diffondersi con intensita tale da modificare o caratterizzare l’atmosfera 0 la fisionomia di tutto un ambito (spirituale o materiale): un senso di angoscia pervase il suo animo; un profumo intenso pervadeva la stanza. pervenire v. intr. (coniugato come venire). Arrivare, giungere: p. a destinazione / pii com.

pervertire

v. tr. (perverto, ecc.). Corrompere

giovani, i costumi di un

popolo / medio intr. (perver-

tirsi). Guastarsi radicalmente.

pervertitére s. m. (f. -trice). Corruttore (con un

senso accentuato di bieca e ripugnante malvagita): un p. della gioventu; anche agg.: educazione pervertitrice. pervicace agg. Dominato da una cieca, accanita ostinazione.

pervicacia s. f. Ostinazioné cieca, accanita. pervigile agg. Vigilantissimo.

pervinca s. f. 1. Erba sempreverde, spontanea nei boschi e coltivata in numerose varieta a fiori azzurri, bianchi, rossi, ecc.

2. s. m. Colore azzurro

violaceo, come quello della pervinca spontanea; anche come agg. iseahos un abito pervinca. rvio agg. Che consente il passaggio o l’accesso, riferito spec. a canali o condotti anatomici. sas. f. Pesatura: la p. delle merci / pid com. Limpianto a cio destinato: p. pubblica.

pésage s. m. fr. (init. s. m. invar.; pl. fr.

pesages). Negli pees per le corse al ea il luogo riservato al controllo del peso dei fantini prima e dopo la corsa.

pesaléttere

s. m., invar. Piccola bilancia

per

pesare la corrispondenza allo scopo di stabilirne l’esatta affrancatura. pesante agg. Definibile in corrispondenza del fattore

peso, sentito o misurato come motivo di dif-

ficolta (un p. fardello), di funzionalita (tessuto p.; artiglieria p.), di classificazione oggettiva (wna so-

stanza piu p. dell’aria) / La ‘difficolta’ é associata

com. alle funzioni fisiologiche della digestione e della respirazione (cibi p.; aria p.), alla possibilita di movimento (terreno p>. di sforzo (un lavoro p.), di sopportazione (una /lettura, una persona P.) / Alla ‘funzionalita’ puo collegarsi o sostituirsi l’idea di permanenza in una condizione di stasi (sonno p.; mercato p.), 0 quella di insistenza in un’azione ostile o in un comportamento sgradevole (gioco p.; aver

la mano p.) // part. Atletica p., che richiede forza

piu che agilita; industria p., quella metalmeccanica che produce macchinari pesanti (treni, navi, aerei,

presse, ecc.), in contrapposizione a quella leggera

che produce beni di consumo (auto, televisori, frigoriferi, ecc.). santézza s. f. 1. Peso notevole (associato a

difficolta spec. di ordine fisico o pratico): la p. del carico, del lavoro / Mancanza di agilita o di spontaneita: p. di movimenti; p. di stile /Pedanteria, prolissita: la lezione é stata di una p. estenuante. 2. com. Disturbo delle condizioni fisiologiche caratte- _ rizzato da un senso di peso: p. di stomaco, di testa. — pesare v. tr. e intr. (péso, ecc.). 1. tr. Misurare il

829 "peso mediante uno strumento adeguato: p. la merce

__ sulla bilancia; p. una lettera, un pacco

. Valutare attentamente: p. le circostanze, le parole. 2. intr. | (aus. avere). Avere un determinato peso (una cesta che pesa dieci chili) spesso sentito come notevole o eccessivo (quanto pesa questo pacco!), fig. assunto a simbolo o motivo d’importanza (il suo e un giudizio che pesa), di difficolta o di disagio (un cibo che pesa sullo stomaco), di molestia (ogni lavoro gli pesa), di minacciosa imminenza (pesa su di lui un pericolo di morte). pesata s.f. 1. Singola operazione di misurazione del peso. 2. La >ha pesata in una volta.

pesatore s. m.

(f. -trice). Addetto a operazioni di

pesatura. pesatura s.f. La determinazione del peso. pésca s. f. 1. L’attivita o il ricavato relativo alla ricerca e cattura degli animali che vivono nel mare 0 in acqua dolce (soprattutto a scopo alimentare): la p. dellaacciughe, del salmone; divieto di caccia « di p.; vivere di p.; p. subacquea, quella sportiva che si pratica in immersione da individui forniti di appa recchiature per la respirazione sott’acqua e di arm: adatte all’uccisione della preda (fucile ad aria com ressa, ecc.).

2. Specie

di lotteria che consiste nel

zuppa di p.; fig.: non essere né carne né p., di persona 0 cosa priva di carattere // fam. Simbolo o termine di confronto della buona salute (sano come un p.), del silenzio (muto come un pp di grande abilita nel nuoto (nuota come un p.)/ Non sapere che pesci pigliare, non sapere a che partito appigliarsi; ye il p. in barile, rimaner neutrale fra due partiti opposti. 3. pop. Il bicipite, spec. quando é contratto nello sforzo: senti che pesci! 4. Errore tipografico consistente nel salto di una parola o di una frase intera

dell’originale. 5. P. d’aprile, burla giocata il primo giorno del mese di Aprile. pescecane s. m. (pl. pescicani o pescecani). 1.

Nel linguaggio comune, sin. di squalo (v.). 2. fig. Persona che si é rapidamente arricchita con affari illeciti, spec. in tempo di guerra.

pescheréccio s. m. e agg. 1.8. m. Imbarcazione

a motore impiegata per la |Pen: 2. agg. Relativo alla pesca: fotia P.; naviglio, porto p.

pescheria s. f. Negozio per la vendita del pesce. peschéto s. m. Terreno piantato a peschi. peschicolo agg. Relativo alla coltivazione del pesco: zona p. peschicoltore s. m. Coltivatore di peschi. peschicoltura s. f. La coltivazione del pesco.

*estrarre da un’urna dei biglietti arrotolati o chiusi. tra i quali soltanto alcuni, debitamente contrasse gnati, danno diritto a premi: p. di beneficenza.

allevano pesci marini o d’acqua dolce.

tondeggiante con buccia

pubescente e polpa-succo

sa, zuccherina, gialla o

bianco-rossastra, che rac

forma ovale per lessare il pesce. pesciaiolo s. m. (f.-a). Pescivendolo. pesciera s. f., region. Pesciaiola (nel sign. 2).

pésca s. f.

1. Il frutto del pesco: drupa ro

chiude un nocciolo legnoso solcato, contenente un seme amaro. 2. fig. (fam.) Livido; occhiaia.

pescaggio

s. m. L’altezza delle

parte di un

- galleggi ante che rimane immersa nell’acqua. pescaia s. f. Sbarramento del corso di un fiume.

utilizzato sia per la pesca, sia per alzare il livello delle acque e deviare parte della corrente. pescare v. tr. (pésco, péschi, ecc.). 1. Praticare la pesca per mestiere o per sport. 2. fig. Estrarre a ca SO: p. un numero, una carta / Trovare casualmente: p. la risposta adatta / Riferito a persone, sorpren dere: s’é fatto p. dalla polizia; p. nel torbido, ap profittare di situazioni poco chiare per trarne vantaggio. 3. intr. (aus. avere). Di un galleggiante, avere un determinato pescaggio. pescata s. f. Singolo periodo di tempo e di attivita dedicata alla pesca; il ricavato corrispondente.

pescatore s. m. (f. -trice). 1. Persona che pratica

la pesca mestiere 0 per svago. 2. Con funzione di agg., di animale che vive catturando pesci: martin p.; rana pescatrice. pesce s. m. 1. Animale vertebrato acquatico a respirazione branchiale; ha il corpo di regola provvisto di scaglie e di due paia di pinne pari ed alcune pinne impari; quelle pari, distinte in toraciche e pel viche, rappresentano rispettivamente gli arti anteriori e quelli posteriori; part.: p. angelo, sin. di squa dro (v.); p. gatto, con testa grossa provvista di otto

\

péso

barbigli, dannosissimo in eens distruttore di gran numero di pesci; p. martello, v. MARTELLO; p. pavo ne, sin. di smeriglio (v.); p. persico, v. PERSICO?; p.

rOSSO, V. CARASSIO; p. sega, comune nei mari caldi di tutto il mondo, lungo sino a nove metri, cosiddet-

to per aver il rostro prolungato a mo’ di sega; p. spada, lungo sino a cinque metri, con muso prolun-

gato in una lunga spada, attivamente pescato per le sue ottime carni. 2. Con valore collettivo, dal punto _ di vista alimentare e merceologico: p. di scoglio; p. fresco; p. congelato, surgelato; p. fritto, p. lesso:

peschiéra

s. f. Bacino

dove

si tengono o si

pesciaiola s. f. 1. Pescivendola. 2. Recipiente a

pescivéndolo s. m. (f. -a). Venditore di pesce al

minuto. esco s, m. (pl. -chi). Albero originario della Cina, con tronco a corteccia liscia, verde-rossiccia, foglie lanceolate e seghettate, fiori bianchi, rosei o rossi, frutti a drupa necatien escosita s. f. La maggiore o minore abbondanza di pesce in determinate acque. pescdso agg. Ricco di pesce: mare, fiume p. peseta s. f., sp. (pl. pesetas). Moneta e unita monetaria spagnola. pesiera s. f. Serie di pesi campione per bilance. pesista s. m. (pl. -i). Atleta che pratica lo sport del sollevamento dei pesi.

pesistica s.f. Lo sport del sollevamento pesi.

pesistico agg. (pl. m. -ci). Relativo allo sport del sollevamento pesi. péso! agg., tosc. Pesante; aria p., soffocante / fig. Noioso, opprimente: com’é p. quel tuo cugino! péso” s. m. 1. ‘Forza di gravita’: la forza che deve essere equilibrata per mantenere un corpo in

quiete rispetto alla Terra, risultante dall’attrazione

gravitazionale terrestre e dalla forza centrifuga dovuta alla rotazione della Terra; i pesi che due corpi hanno in uno stesso luogo si confrontano mediante la bilancia; part., p. atomico di un elemento, il rapporto fra il peso (o la massa) di un atomo di quell’e-

lemento e 1/16 del peso (o massa) di un atomo di ossigeno; p. molecolare di un elemento o di un com-

posto, il ie athe fra il peso della molecola e quello del?unita di peso atomico; p. specifico di una sostanza, il rapporto fra il peso di una certa quantita di sostanza e quello di un egual volume di una sostanza di riferimento (acqua distillata a 4 gradi centigradi). 2. estens. In quanto valore determinabile numericamente (controllare il p. del bambino prima e dopo la poppata), o misura adottata nelle operazioni commerciali (vedere, comprare a peso; a p. d’oro, per lo piu in espressioni iperboliche a propo-

ez

peso

sito di oggetti di scambio di grande valore: pagare a p. d’oro), 0 criterio relativo all’assegnazione a determinate categorie in alcuni sport (p. piuma, p. medio,

_

p. massimo) / P. lordo, il peso della merce comprensivo del peso dell’imballaggio; p. netto, il peso della sola merce // Pesatura: recinto del p., v. PESAGE / Di peso, sollevando completamente da terra: pren-

dere, portare di p. // Carico: c’é troppo p. sul carro

/ P. morto, corpo che per la sua immobilita e la sua

inerzia sembra ancora piu pesante (fig., di persona che non porta alcun contributo allo svolgimento di

un’attivita comune).

3. fig. Senso di pesantezza:

avere un p. sullo stomaco; togliersi un p. dallo stomaco, liberarsi da un grosso motivo di preoccupazione / Motivo di disagio (materiale o morale) o di molestia: sostenere il p. della famiglia; avere un p. sulla coscienza; esser di p. a qlc. / Importanza: non bisogna dar p. alle chiacchiere. 4. concr. Massa stabilmente funzionale col proprio peso: il p. della lenza; orologio a p. / Campione ponderale usato in commercio per la determinazione o il controllo del peso: il p. di un chilo, fig.: tenere due pesi e due misure. a proposito di persona parziale nel formulare i propri giudizi // Attrezzo metallico di forma sferica

. As os

del peso di kg 7,257 (di kg 4 per le gare femminili),

: C be

di cui l’atleta esegue il lancio da una pedana circolare del diametro di m 2,135, segnata sul terreno / Attrezzo a forma di manubrio usato nelle prove di sollevamento.

ge

peso”

s. m., sp. (pl. pesos). Nome di unita

monetarie di origine spagnola, in uso presso parec-

; a ;

3 __

chi stati dell’America Latina. pessimismo s, m. Atteggiamento costante o sistematico di sfiducia nei confronti della realta e della vita / Nel linguaggio filosofico, la posizione speculativa corrispondente ad una visione negativa e dolorosa del mondo. pessimista s. m. e f. e agg. (pl. m. -i). Che hao manifesta un atteggiamento di accentuata sfiducia nei confronti degli aspetti attuali o dei possibili svolgimenti di una situazione: sono piuttosto p. riguar-

do all’esito dell’impresa.

pessimistico

agg.

(pl. m.

-ci).

Ispirato

a

pessimismo: giudizio p.; concezione p. della vita. peéssimo agg. Superlativo di cattivo, piu forte di cattivissimo: un p. soggetto; una p. impressione.

pesta s. f. 1. Orma; genrl. al pl., in frasi che indicano per lo piu ricerca o scoperta: seguire le p. della selvaggina. 2. arc. Calca; oggi solo nelle

: espressioni fig. essere, trovarsi, rimanere, lasciare nelle p.. in una condizione pericolosa o spiacevole.

r

pestaggio s. m. Fitta serie di percosse da parte di un gruppo di persone. __-pestare v. tr. (pésto, ecc.). 1. Battere col pestello - © altro strumento, in modo da ridurre in poltigha ° _ frantumare: p. l’aglio; p. il sale, il pepe nel mortaio _ / estens. Percuotere, bastonare brutalmente: Jo pe_ Starono ben bene; scherz.: p. il pianoforte, sonarlo senza grazia né perizia. 2. Schiacciare, premere col piede: p. il mozzicone della sigaretta; gli pesto un piede; p. i piedi, batterli ripetutamente a terra, per il freddo o per la stizza (fig.: p. i piedi a qlc., porre intralci al conseguimento delle sue mire). _ pestata s. f. 1. Frantumazione o riduzione in poltiglia mediante colpi ripetuti di pestello; estens., itta serie di percosse. 2. Colpo dato o ricevuto con la pressione del piede.

pestatura s. f. Operazione di frantumazione col - pestello / fig. Violenta serie di percosse. péste s. f. 1. Malattia infettiva contagiosa

fe

ee

eins eae rg = 6 : trasmessa all’uomo dalle pulci dei ratti, che si presenta sotto due forme: — bubbonica, caratteriz-_ zata dalla tumefazione delle linfoghiandole (bubboni), e quella polmonare, caratterizzata da una gra-

vissima broncopolmonite / Simbolo di quanto pud

suscitare un senso incontrollato di repulsione o ribrezzo: tutti lo scansano come se avesse la p. 2. fig. Grave e diffuso motivo di pericolo o di rovina: Vambizione é la p. della societa; con senso attenuato, di persona insistentemente molesta: quel ragazzo é una p.; dir p. di qlc., criticarlo in modo maligno e impietoso / iperb. Cattivo odore, fetore.

pestello

s. m.

Utensile

od

organo

di una

macchina, destinato alla frantumazione dei mate-

riali contenuti in un recipiente (mortaio).

pesticciare v. tr. e intr. (pesticcio, ecc.; aus.

avere), tosc. Premere ripetutamente col piede sul terreno © su qlcs. pesticcio s. m. Fitto e insistente rumore di passi.

pestifero agg. 1. Che trasmette la Sear pulci p. /

arc. Relativo alla peste: /a p. mortalita. 2. fig. Nocivo (con un senso accentuato o diffuso di perico-

lo): opinioni, idee p. per i giovani /

. Che costi-

tuisce motivo grave e persistente di molestia: una bambina p.; nauseabondo: sigaro p.

pestilénza s. f.

1. Epidemia di peste.

2. fig.

Motivo

grave e diffuso di detrimento, spec. morale /

Lezzo,

fetore.

pestilenziale agg. 1. Relativo alla peste. 2. fig. Nocivo, intollerabile: vizi p.; un caldo p. / Sgradevolissimo all’odorato: esalazioni p. pesto agg. e s. m. 1. agg. Frantumato col pestello: pepe p. / estens. e fig. Occhi p., violacei in seguito a percosse, i nis lividi per malattia o per stanchezza; sentirsi le ossa p., avere il corpo indolenzito per malattia, stanchezza o percosse; buio p.,

buio fitto, oscurita assoluta. 2. s. m. Battuto: p. di aglio e prezzemolo / Impasto di carne trita e condimenti vari usato come ripieno: p. ” cappelletti; part., condimento caratteristico della cucina genovese, preparato pestando nel mortaio e diluendo in

olio foglie di basilico, pinoli e aglio, con l’aggiunta di formaggio pecorino grattugiato.

pestiae s. m., fam. Pestata data con forza su un

piede.

petalo s. m. Ciascuna delle foglie metamorfosate costituenti la corolla dei fiori.

petardo

s. m._

1. Piccola carica di polvere

adoperata nelle miniere per frantumare chi.

grossi bloc-

2. Dispositivo detonante, usato sulle linee fer-

roviarie come segnalazione, spec. in caso di nebbia

o dentro le gallerie. 3. Piccola bomba di carta che si fa esplodere in segno di allegria. petaso s. m. Copricapo degli antichi Greci, a larga falda, usato genrl. durante viaggi. petécchia s. f. Emorragia cutanea puntiforme,

osservabile in varie malattie (p. es. nel tifo esantematico o petecchiale).

petecchiale agg. Caratterizzato da petecchie: tifo p., il_tifo esantematico.

petit-gris s. m. fr. (in it. s. m. invar.).

Pelliccia morbida e molto pregiata, confezionata con pelli di scoiattolo siberiano. petizione s. f. 1. Richiesta rivolta per scritto alle autorita pubbliche; diritto di p., diritto riconosciuto a tutti i cittadini di rivolgersi al parlamento per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessita. 2. Nel linguaggio filosofico: p. di principio (petitio principii), 11 fatto di presupporre dimostr: la tesi che si deve dimostrare. ue

831 péto s, m. Emissione di gas intestinali attraverso Vorifizio anale: fare, tirare un p.

I,

petonciano s. m., region. Melanzana. petraia s.f. Variante lett. di pietraia. petrarcheggiare v. intr. (petrarchéggio, ecc.; aus.

\

pétto infliggendo un castigo violento (adesso ti pettino io!) o redarguendo in modo aspro e risentito (/ascia che parli prima lui, poi ci penso io a pettinarlo). pettinata s. f. Pettinatura sommaria; ravviata // fig. Rimprovero energico, risentito.

pettinato agg. es. m. 1. agg. Che ha i capelli in petrarchésco agg. (pl. m. -chi). Del Petrarca: i! ordine. 2. agg. e s. m. Di fibra tessile sottoposta a

avere). Imitare lo stile del Petrarca.

canzoniere p. / Conforme allo stile del Petrarca o alle sue forme metriche: canzone p.; la lirica p. del

scot baal petrarchismo s. m. Tendenza ad imitare i modi stilistici e gli atteggiamenti spirituali propri della lirica del Petrarca.

pettinatura; come s. m., tessuto di fibre pettinate (spec. di lana). pettinatrice s. f. 1. Parrucchiera per signora. 2. Macchina usata nell’industria tessile per eseguire la

tratta l’origine delle rocce. petrografia s. f. Lo studio scientifico delle rocce, dal a di vista mineralogico e geologico.

pettinatura delle fibre. pettinatura s. f. 1. Acconciatura dei capelli. 2, Operazione che si effettua mediante macchine tessili speciali (pettinatrici) per completare la pulitura delle fibre ed eliminare quelle troppo corte. pettine s. m. 1. Strumento di materiale vario costituito da una costola dalla quale si diparte una serie di dentelli piu o meno fitti, che serve a ravviare e ordinare i capelli, o anche, nelle acconciature femminili, per tenerli fermi: p. tascabile, p. fitto, rado; a pettine, a proposito di una serie di elementi (p. es. le auto in un parcheggio) disposti parallelamente l’uno

riguardante la trasformazione e l’utilizzazione dei prodotti derivati dal petrolio e dai gas naturali.

la pulitura delle fibre; in tessitura, la serie di lamelle verticali parallele, fissate in una cornice rigida, che

petrolchimica.

tengono divisi i fili dell’ordito e serrano tra loro le trame. 3. Mollusco marino, commestibile, con con-

trasporto, dei petroli e loro derivati. petroliére s. m. Tecnico od operaio occupato

ciotola percorsa da solchi disposti a raggiera. pettino s. m. Pezzo aggiunto al grembiule delle

petrarchista

s.

m.

e f. (pl. m

Rappresentante del petrarchismo.

Petrarca..

petrodollari

s. m.

-i).

1.

2. Studioso de

pl. La valuta

in dollari

incamerata dai paesi esportatori di petrolio (il cui prezzo al barile é stabilito in dollar).

petrogénesi s. f. Branca della petrografia che

petrografo s. m. Studioso di petrografia. petroichimica s. f. La parte della chimica

petrolchimico agg. (pl. m. -ci). Relativo alla

all’altro.

2. Nell’industria tessile: in filatura, l’orga-

no della pettinatrice, che esegue i] raddrizzamento e

petroliéra s. f. Nave cisterna costruita- per il chiglia a due valve, di cui quella inferiore a forma di

nell’industria del petrolio // Industriale del petrolio.

petroliéro

agg.

Relativo

all’estrazione,

alla

lavorazione 0 al commercio del petrolio. trolifero agg. Ricco di petrolio: campo p.; diretto allo sfruttamento del petrolio: industria p. lio s. m. Miscela oleosa costituita da idrocarburi solidi, liquidi e gassosi (a seconda dei giacimenti di provenienza), presente in depositi naturali posti a profondita variabili da alcune decine a amb migliaio di metri nel sottosuolo, in terreni di iverse eta geologiche, genrl. sedimentari; opportunamente distillato e sottoposto a raffinazione, viene impiegato come combustibile e illuminante ed é fonte di numerose e importanti materie prime dell’industria chimica: p. grezzo; pozzi di p.; estrazione del p. / loc. A petrolio, di impianti di illuminazione, cucine, fornelli, ecc., alimentati con petrolio distillato.

petroniano agg., Jett. Bolognese. petréso agg., lett. Sassoso, rupestre.

pettégola s. f. Uccello di palude, con lunghe zampe arancioni e becco rosso, e con piumaggio

grigio bruno e cenerino, cosi chiamato per l’acuto e insistente richiamo che emette in caso di pericolo.

pettegolare vy. intr. (pettégolo, ecc.; aus. avere).

Perdersi in chiacchiere, spesso maligne.

pettegolézzo s. m. Chiacchiera inopportuna o indiscreta o malevola. pettegolio s. m. Chiacchierio continuo e molesto. pettégolo agg. Chiacchierone indiscreto 0 maligno: amiche Ps critico, giornalista p.; anche s. m. e f.: smettila di fare la p.! / Con intonazione scherzosa, loquace (spec. di fanciulli): che bambina p.!

pettinare y. tr. (péettino, ecc.).

1. Ravviare,

ordinare, o anche acconciare i capelli mediante il pettine; estens., riferito al pelo di un animale: p. un yatto / Nell’industria tessile, sottoporre a pettinatuya (v.). 2. scherz. Ridurre in cattive condizioni,

4

OAR

la veste sul petto / Petto della camicia da uomo, staccato e inamidato, che viene genrl. usato con gli abiti da sera o da cerimonia / Parte del vestito da donna, staccata dal resto, che copre il petto. ettirdsso s. m. Piccolo uccello, comune in Italia,

di color bruno-olivastro con faccia gola e petto rosso-arancioni, e addome biancastro. petto s. m. 1. La porzione del tronco umano che sta tra il collo e l’addome e costituisce la parte anteriore del torace; allargare il p., respirare profondamente (fig., emettere un profondo sospiro di sollievo); battersi, picchiarsi il p., in segno di penitenza (fig., pentirsi: é inutile ormai che tu ti batta il p.); mettersi una mano sul (0 al) P-, per attestare la propria onesta, lealta nel fare un’affermazione; prende-

re per il p. qlc., afferrarlo per i risvolti della giacca in atto di minaccia (fig., metterlo alle strette costrin-

pettata s, f. Salita ripida e faticosa.

H

cameriere, delle bambinaie, ecc., che sale a coprire

gendolo a fare quanto é necessario 0 quanto si vuole); a petto di o a petto a, a paragone di,in confrontoa Gsp. a lui tu sei una nullity; prendere qlcs. di petto, impegnarvisi con risolutezza// Il seno femminile: avere il bambino al p., essere nel periodo del-

l’allattamento // La parte carnosa del corpo di galli-

nacei e volatili che si trova sopra lo sterno in quanto utilizzata come cibo: p. di pollo, di tacchino, di starna / In macelleria, taglio di carne bovina tra il

collo e la pancia / Negli animali da tiro, la parte anteriore del tronco sotto l’accollatura. 2. estens. L’insieme degli organi del corpo umano racchiusi nella parte toracica anteriore: attacco di p., insulto al cuore; abgina di p. (0 alla lat. angina pectoris), affezione morbosa che interessa la regione retrosternale intorno al cuore; malato di p., tisico; registro di p., \a serie dei suoni alti emessi da una voce umana; do di p., quello sopra il rigo musicale, nella chia-

ve di sol, considerato l’estensione massima della vo-

ce di tenore // fig. Sede ideale degli affetti e dei senti-

__

pettorale

832

~ menti umani, in relazione al cuore, dal quale si im-

‘magina che essi dipendano; prendersi a petto, prendersi cura di (anche fron.: quello me lo prendo a _ petto io!). 3. Parte dell’abito che sta all’altezza del _ petto: giacca a due p. (0 a doppio p.), a un p., a se_conda che una delle due parti in cui si apre sul davanti sia 0 no soprammessa all’altra. 4. Nelle co_-

struzioni idrauliche, la scarpata dell’argine, rivolta

verso il letto del fiume. pettorale agg. es. m. 1. agg. Relativo al petto, dal punto di vista anatomico: muscolo p. // Che si

porta sul petto: croce p., quella che portano sul petto i vescovi o altri prelati. 2. s. m. Striscia di cuoio che passa davanti al petto del cavallo e che, nei finimenti da tiro, viene attaccata alle tirelle per il traino dei veicoli. pettorina s. f. Pezzo di stoffa col quale le donne Si coprivano il seno prima di stringerlo nel busto // Pettino. i pettoruto agg. Dal petto ampio e robusto: un >. giovane aitante e p.; per lo piu con riferimento al _ modo di camminare, denotante vanitosa alterigia: camminava

_

tronfio e p. come un piccione.

petulante

agg.

Insofferente,

insistente,

ec-

cessivamente sicuro di sé; arrogante; indelicato nel

porre domande o nel formulare critiche e proteste: una zitella p.; modi p. _ petulanza s. f. Modo di esprimersi insofferente, arrogante, inopportuno. petunia s. f. Pianta erbacea originaria delle regioni tropicali americane, com. coltivata in diverse varieta per i fiori a forma di imbuto, di color violetto, bianco o purpureo, molto profumati. peveraccio s. m. Fungo edule, di sapore pepato, con cappello a forma di imbuto. ‘pezza s.f. 1. Ritaglio o avanzo di stoffa; pezza da piedi, usata un tempo, soprattutto dai soldati, in-

vece dei calzini, per fasciarsi i piedi (fig., per indicare mancanza assoluta di considerazione e di rispet-

to: trattare uno come una p. da piedi)// Toppa; fig.: metterci una p., rimediare in qualche modo una situazione compromessa. 2. Confezione di tessuti in rotolo di molti metri. 3. Pezzo, brano; pezze d’appoggio, documenti che servono di giustificazione o di prova / Figura araldica, in quanto oggetto di

classificazione // arc. Pezzo; oggi solo nell’espres-

sione da lunga p., da molto tempo. ezzato agg. Di animale dal mantello a macchie di colore diverso da quello principale; come s. m., -cavallo pezzato. _ pezzatura’ s. f. Le macchie di colore diverso da quello del fondo sul mantello di un animale. _ pezzatura‘ s. f. La dimensione e anche la forma _ dei pezzi nei quali una merce o un prodotto viene messo in commercio: /a p. del pane; p. piccola, media, grande.’

_

pezzente s. m. Persona che vive in condizioni di estrema miseria / iperb. Di persona meschinamente -attaccata al denaro: non fare il p., paga!; spesso come epiteto gravemente offensivo rivolto a persone _ di bassa condizione sociale: ha sposato un p.

__-:pezzenteria s. f. Comportamento _

o azione da

—pezzente.

_ _pezzetta

_

s. f. Pezzo

di panno

usato per fare

impacchi; estens., impacco: fare le p. -peZZzo s. m. Quantita limitata nello spazio o nel _ tempo, riconducibile a un intero reale o immagina-

rio: un p. di ghiaccio; fare un bel p. di strada a pie3 di; da un p. a questa parte non fa che piovere /La _

corrispondente

configurazione

circoscritta

pud

Parh

Me



tbe

i



identificarsi con un pager -auienann (congegno d’un sol p.; un p. raro, da museo), fig. riconducibile a simbolo o motivo di coerenza (uomo tutto d’un p.), autorita (un p. grosso), compiutezza tecnica (un p. di bravura), oppure essere ricondotta all’idea di parte costitutiva (smontare una macchina p. per p.; costume da spiaggia in due p. 0, pit spesso, il due p., prendisole composto di mutandine e reggiseno), di porzione (un p. di dolce), di frammento (tagliare a pezzi), di frantumi (ridurre in pezzi) / Nel linguaggio giornalistico, sin. generico di articolo.

pezzullo s. m. Nel gergo giornalistico, breve

articolo.

pezzudla

s. f. Fazzoletto,

genrl.

di grandi

dimensioni; coner., quanto puo esservi contenuto.

pfennig

s. neutro ted. (in it. s. m.

invar.; pl. ted. pfennige). Moneta divisionale tedesca, corrispondente alla centesima parte del marco.

Mv. FON?.

photo finish loc. ingl., usata in it.

come s. m. invar, Vedi l’adatt. it. fotofinish.

physique du role loc. fr., usata

in it. come s. m. invar. L’aspetto fisico adatto alla parte da recitare o alla funzione da svolgere.

piacénte agg. Capace di attrarre o suscitare

simpatia per doti di avvenenza e di affabilita: una donna matura, ma ancora p. iacentino agg. Di Piacenza / Come s. m. e f., abitante, cittadino di Piacenza.

piacére! vy. intr. (pidccio, piaci, piace, piacciamo,

piacéte, pidcciono; pass. rem. pidcqui, piacésti, ecc.; participio pass. piaciuto; aus. essere). 1. Indica la soddisfazione del gusto (mi piace questo tuo vestito; il caffe mi piace con poco zucchero), o la direzione dei desideri, delle aspirazioni (mi piacerebbe prendermi una bella vacanza) o anche sempl. la confor-

mita a un costume o a un’abitudine (mi piace rispondere subito alle lettere che ricevo); pud quindi indicare approvazione o affidamento (mi piace la sua franchezza), simpatia o attrazione (é una ragazza che piace). 2. La soddisfazione 0 l’approvazione puo implicare una libera scelta (fai pure come piu ti piace) spesso sconfinante nell’arbitrio (faccio

quel che mi pare e piace) // lett. Decidere, delibera-

re; da questo senso, le frasi piacesse a Dio..., piaccia a Dio... ecc., quasi a chiamare in causa la divinita relativamente a quanto questa puo volere o permettere: piaccia a Dio che venga presto. jiacére*s.m. 1. Senso di viva soddisfazione, che s'identifica con l’appagamento di appetiti, desideri,

aspirazioni: é una notizia che mi fa p.; spesso in frasi di cortesia: finalmente ho avuto il p. di cono-

scerla!; assol., nelle presentazioni: «Franco Rossi»

«Piacere!», 2. Motivo di compiacimento, di divertimento, di soddisfazione: i p. dello spirito, della mensa;, correr dietro ai p. / Atto che si risolve in un vantaggio offerto a titolo di cortesia o di favore: gli

ho fatto molti p. / In formule di cortesia: per p., mi

fa accendere la sigaretta?; ma anche in espressioni

risentite e sarcastiche di incredulita o di insofferenza: ma mi faccia il p.! 3. Desiderio, volonta; vino, pane a p., senza limitazioni di quantita / In mus.: a piacere, secondo l’interpretazione dell’esecutore, piacévole agg. Capace di attrarre o di appagare:

un conversatore p.; una p. lettura.

piacevolézza s. f.

1. Capacita di attrarre in

Granite motivo di gradimento 0 di soddisfazione:p.

i modi, di costumi. 2. Manifestazione o espressio-

ne di simpatia / Facezia, affermazione o motto s

ritoso capaci di suscitare una contenuta ilarita. : at&

833 _ piaciménto s. m. Sin. non com. di gradimento; a

_ p., relativamente alle esigenze o al gradimento individuali: pane a p.; faccia a suo p.

piada

s, f. Focaccia

senza lievito: specialita

romagnola; piu comune il dim. piadina.

_

piaga s. f. (pl. -ghe). 1. Soluzione di continuo dei

tegumenti esterni, in via di cicatrizzazione o di suppurazione; coner., profonda ferita: le p. di Cristo. 2. fig. Motivo di cocente o inconsolabile dolore (mettere un dito sulla p.) o anche di grave danno o di rovina (la p. della miseria; le p. d’Egitto); scherz., di

persona saxopportabimente noiosa o fastidiosa: che Dp. geet Rossi! piagare v. tr. (piago, piaghi, ecc.). Infliggere

numerose_e profonde ferite.

piaggeria s. f., Jett. Piatta adulazione. piaggia s. f. (pl. -ge). 1. Terreno in pendio.

p. i potenti.

piaggia Ore agg. e s. m. (f. -trice), lett. Adulatore. piagnistéo s. m. Pianto insistente ed uggioso.

piagnone s. m. (f. -a).

1. Di persona (spec.

bambino) che per un nonnulla si mette a

piangere.

2. Come termine storico, denominazione deiseguaci del Savonarola, in quanto sostenitori di un rinnovamento morale della vita quotidiana basato su pratiche di penitenza e contrizione.

piagnucolare

v. intr. (piagniicolo,

dislivelli: zona, strada p.

ecc.; aus.

avere). Lamentarsi in modo insistente ed uggioso.

piagnucolio s. m. Pianto lamentoso ed insistente. piagnucolone s. m. (f. -a). Di chi si lagna o

(aus. avere). Presentare una configurazione essen-

zialmente piana: dall’alto si vedono p. i campi all’orizzonte.

2. tr. Pareggiare, spianare.

pianella s. f.

1. Calzatura da casa, aperta

posteriormente in corrispondenza del calcagno. 2. Mattonella di laterizio impiegata come materiale da pavimentazione o per rivestimenti.

pianerottolo s. m.

1. Ripiano che in una scala

interrompe la serie di scalini al livello di ciascun piano dell’edificio. 2, Nell’alpinismo, breve ripiano in una parete di roccia, tale che possa servire di so-

pianéta! s. m. (pl. -i)._ 1. Corpo opaco che riceve

luce dal Sole e che orbita intorno ad esso, descri-

vendo una curva chiusa, a forma di ellisse: Ja Terra é un p.// poet. Stella, corpo celeste, spec. il Sole. 2. fig. Destino / Oroscopo; foglietto stampato su cui é

predetta la sorte.

pianéta* s. f. Sopravveste liturgica indossata dal sacerdote nella celebrazione della messa. pianetino s. m. Ciascuno dei piccoli pianeti che ruotano intorno al Sole tra l’orbita di Marte e quella di Giove. iangénte agg. Accompagnato o interrotto dal pianto: voce p. / Salice p., salice originario della Cina, con rami penduli e ifri in spighe; fig.: sembrare un salice p., di persona prostrata nel pianto.

piangere v. intr. e tr. (piango, piangi, ecc.; pass.

plange per un nonnulla.

rem. piansi, piangésti, ecc.; participio pass. pianto; aus. avere). 1. intr. (aus. avere). Versare lagrime in silenzio 0, pil: spesso, con gemiti e lamenti, per forte

uggiosa lamentosita: un ragazzo p.; parlare con tono p.

ramente, a dirotto; tr.: Na lagrime di pentimento; estens., provare gran dolore ie piange il cuore) 0

piagnucoldso agg. Incline o improntato ad una

pila s. f. Utensile del falegname per lisciare, spianare e portare a spessore il legno; costituito essenzialmente da un ceppo parallelepipedo nel quale é€ inserito obliquamente (con angolo determinato) un largo scalpello piatto, serrato da un cuneo.

piallaccio s. m. Ciascuno dei fogli sottili di

legname che costituiscono il legno compensato. allare y. tr. Lavorare con la pialla o con la

piallatrice. piallata s. f. Singolo passaggio della pialla sul legno.

commozione o dolore: non fa altro che p.; p. amatrovarsi in uno stato di profonda afflizione (pensa alle persone che piangono!); iperb.; il piatto piange, nei giochi di carte, per invitare chi ancora non I’ha fatto a versare la propria posta // Versar lagrime per semplici stimoli esterni: il fummo mi fa p. / fig. Gemere, gocciolare; p. come una vite tagliata, Hi

rottamente.

2. tr. Lamentarsi o recriminare pil o

meno a torto: pianger miseria; chi é causa del suo

mal pianga se stesso / Rimpiangere, compiangere: p. il bene perduto; tutti lo

pianificare

Disciplinare secondo un

piallatrice

un piano: economia p.

s. f. Macchina

utensile

per

la

lavorazione dei metalli o del legno, destinata alla

realizzazione di superfici (piane o rigate) o all’ottenimento di spessori a misura.

piallatura s. f. Lavorazione con asportazione di

materiale sotto forma di trucioli, che si esegue sul legno o sui metalli con la pialla o con la piallatrice.

piallettare y. tr. (piallétto, ecc.). Lavorare, rifinire col pialletto. alletto s. m. Piccola pialla per lavori di lisciatura o rifinitura.

jana s. f. Estensione di terreno

pianeggiante

circoscritto, in quanto caratteristico del paesaggio o di una regione: /a p. di Catania.

pianale

s. m.

Superficie piana delimitata

in

_ rapporto ad una funzionalita tecnica specifica: il p. di un ponte, del tornio; p. di carico, il piano di un veicolo su cui si poggia il carico / Carro merci ferOviario senza sponde. \ iancito Ss. m., region. Pavimento, impiantito.

piansero.

yv. tr. (pianifico, pianifichi, ecc.),

piallatére s. m. (f. -trice). Operaio addetto alla

piallatrice.



;

pianeggiare v. intr. e tr. (pianéggio, ecc.). 1. intr.

sta e riposo nel corso di una scalata.

2.

lett. o region. Spiaggia. piaggiare v. intr. idggio, ecc.; aus. avere), lett. Adulare, lusingare, per vilta, avidita o calcolo; anche tr.:

piano

pianeggiante agg. Prevalentemente piano, senza

piano: p. la produzione.

pianificato agg. Coordinato secondo i termini di —

pianificatére s. m. (f. -trice). Ideatore, promotore

o attuatore di una

pianificazione.

pianificazione s. f. Formulazione o attuazione di un piano spec. economico / com. Serie di interventi _ dello stato, che possono andare dai tentativi di dirigore lattivita economica per mezzo della politica nanziaria e creditizia fino alla regolamentazione rigida e totalitaria di ogni settore dell’economia.

pianismo

s.

m.

stile

individuale _nel-

Pesecuzione al pianoforte: il p. di Backhaus.

ipianises s. m. ef. (pl. m. -i). Esecutore di musica

pianoforte (per lo piu con l’idea di una pregevole

tecnica o di un notevole livello artistico).

pianistico agg. (pl. m. -ci). Relativo al pianoforte

spec. dal punto di vista tecnico-esecutivo: musica, tecnica P: i

piano’ agg.

e avy. 1. agg. Di superficie uniforme,

priva di dislivelli, talvolta con riferimento all’orizzontalita (terreno p.; disporre i mattoni in p.) 0 alle

:

Piano eculiarita

834 dell’ente

geometrico

corrispondente

ea p.)// fig. Facilmente intelligibile: un modo di

scrivere semplice e p.// part. Messa piana, non cantata / Corsa p., nell’atletica leggera e nell’ippica, corsa che si svolge su percorso piano (contrapposta

alla corsa a ostacoli) ae gramm.: parola p., accentata sulla penultima sillaba. 2. avv. Con lentezza, precauzione, cautela: andar p.; andarci p., agire con estrema prudenza; posa p., scritta su casse di trasporto contenenti oggetti fragili / A voce bassa,

con suono smorzato: parlare p.

piano’ s. m._ 1. Estensione di terreno caratterizzata da assenza di dislivelli: scendere al p.; la strada era in p. per parecchi chilometri / Struttu-

ta 0 superficie orizzontale, senza incurvature: il p.

della tavola; un sedile col p. di marmo / Parte di un

edificio compresa tra la faccia superiore di un solaio (pavimento) e la faccia inferiore del solaio sovrastante (soffitto): p. terreno; si é buttato dal quarto p. 2. In mat., ente geometrico che rappresenta Yastrazione del concetto intuitivo di una superficie liscia non incurvata, priva di spessore e illimitata: una retta divide il p. in due semipiani / Nelle scienze applicate, superficie piana ideale corrispondente a una funzionalita di ordine per lo piu fisico, astratta o concreta (p. di polarizzazione, di simmetria; p. geologico), 0 di ordine tecnico (p. caricatore) / Cia-

scuno dei piani ideali, genrl. verticali, in cui puo immaginarsi scomposta una visione prospettica (quadro, fotografia,

fotogramma, ecc.), in modo che uno

di essi appaia piu vicino all’osservatore (primo p.; in primo p. si vede la figura della madre) e gli altri (secondo, terzo p., ecc.) gradualmente piu lontani; fig.: una figura di primo p., eminente; di secondo p., trascurabile; mettere due cose sullo stesso p., trattarle

come avessero uguale importanza; porre la questione su un altro p., considerarla in modo diverso.

3.

Progetto o programma rispondente ad una elaborazione o attuazione tecnica: p. di studi;p.regolatore,

per lo sviluppo urbanistico di una citta; p. triennale,

quinqucnnale. di sviluppo economico.

piano* s. m. Forma abbreviata di pianoforte. pianoforte s. m. Strumento a corde percosse da martelletti azionati per mezzo di una tastiera che, ‘ insieme alla cassa di risonanza (il mobile), alle cor-

de e ai pedali, costituisce le parti essenziali dello strumento; puo essere a coda, a mezza coda 0 verti-

cale, a seconda della disposizione delle corde nella cassa (e della relativa configurazione assunta da questa). pianola s. f. Tipo di pienolotte munito di un congegno azionato da pedali, che permette lo svolgersi di un rullo di carta perforata in corrispondenza dei tasti o dei martelletti che vengono in tal modo azionati automaticamente. pianoro s. m. Altopiano non molto esteso né elevato. |

pianoterra s. m., invar. Pianterreno. pianta s. f. 1. Ogni organismo vivente vegetale; part., ciascun individuo vegetale superiore, provvisto di radici, fusto, foglie e altri organi.

2. La su-

perficie inferiore del piede; estens., la suola delle _ scarpe. 3. Proiezione ortogonale di un oggetto su un piano orizzontale: p. di un edificio; com., carta

topografica: la p. di Roma, di Torino / genre. Disegno rappresentante in modo piu o meno approssi-

mativo la disposizione di oggetti o di persone in un _ determinato ambiente: far la p. della classe, di un ufficio. 4. Nel linguaggio burocratico, la situazione ell’impiegato in rapporto all’appartenenza al ruolo

o all’organico: essere in p. stabile; fig.: di sanc pianta, in modo completo e radicale (una cosa in ventata di sana p.; un lavoro rifatto di sana p.).

piantaggine

s. f. Pianta erbacea comune

ne

prati, con foglie a rosetta e fiori in spighe terminali.

piantagione s. f. 1. Area pit o meno estesa ri

servata a colture specifiche: una p. di tabacco. 2 non com. La messa a stabile dimora delle piante.

piantagrane s. m. ¢ f., invar. Persona cavillosa «

pedante.

piantana s. f. Asta verticale portante di impalcature a elementi tubolari metallici. piantare vy. tr._ 1. Collocare nella terra quanto « necessario ed opportuno perché, nell’ambito di uné specie vegetale, germogli e si pipet un nuove

esemplare: p. un seme, una vite, un gelso; p. un ter reno a cavoli. 2. estens, e fig. Introdurre con forza « in modo stabile: gli piantarono un pugnale nel pet. to; p. un chiodo nel muro; fig.: gli pianto in faccic due occhi indagatori; fam.: piantar chiodi, far debi ti // rifl. e medio intr. (piantarsi). Conficcarsi: mi s’¢ piantata ‘una spina nel piede; anche, fermarsi in ur luogo o in una posizione con un senso di cocciutag gine o di risolutezza (s’é piantato in casa nostra « non c’é verso di farlo sloggiare; piantarsi di fronte a uno con aria minacciosa) 0 con un senso di op:

pressione o pesantezza (il cavolo mi si pianta sullc stomaco). 3. Lasciare, abbandonare: i fidanzate Vha piantato; region., piantarla, smetterla; e pian-

tala!, invito perentorio a farla finita. piantata s. f. Operazione di piantatura, spec. con riferimento alla disposizione data alle piante: p. a quinconce (v. QUINCONCE) / Coltura, spec. arborea: una p. di gelsi. piantato agg. Caratterizzato da un determinato

tipo di coltura: un terreno p. a ulivi // fig. Solido ¢ vigoroso: un atleta ben p. / Immobile, impettito.

iantatore s. m. (f. -trice). Addetto ad operazioni

di piantatura / Poon di piantagioni. jantatura s. f. L’operazione agricola plantare; anche, la relativa stagione.

del

pianterréno s. m. II piano basso di un edificio.

allo stesso livello del terreno e della strada, o appena piu elevato: un appartamento a(l) p. pianto s.m. 1. Espressione di forte commozione o dolore, che si manifesta con lacrime spesso accompagnate da gemiti e lamenti: scoppiare in p.; un p. disperato, dirotto / part. Lamento funebre. 2. estens.

Motivo

di afflizione

profonda,

di lutto:

iperb., a proposito di quanto suscita delusione o sgomento: Ja partita della nazionale é stata un p. piantonamento s. m. Stretta sorveglianza esplicata mediante la presenza fisica di persone addette (nell’ambito di procedimenti di paul piantonare vy. tr. (piantdno, ecc.). Sottoporre a

piantonamento.

pianténe s. m.

1. Pollone che viene staccato dal

ceppo di un albero per essere collocato a dimora. 2. Soldato incaricato della vigilanza non armata e della pulizia di un determinato locale / Agente di polizia addetto alla vigilanza diretta di persone sospette o di detenuti temporaneamente costretti a dimorare

fuori del carcere (p. es. in ospedale); com., di chiunque eserciti una vigilanza assidua: star di p. 3. Negli autoveicoli, albero tubolare attraverso il quale il volante comanda il meccanismo di sterzo.

pianura s. f. Estensione di terreno caratterizzata dadifferenze di livello minime o praticamente nulle. are v. intr. (aus. avere).

Pizzicare: mi piano i piedi.

1. Pigolare.

2. tose.

AN

835 piastra s. f. 1. Lastra di metallo, di pietra o daltro materiale, di spessore e robustezza conve_ hienti in rapporto a impieghi tecnici di protezione (le p. della corazza), di rivestimento, di collegamento, di sostegno / In elettrotecnica: p. di un accumulatore, elettrodo; p. di terra, dispersore. 2. Nome di varie monete del passato; Oggi, moneta divisionale di diversi paesi (Etiopia, Egitto, Libano, Libia, Si-

a e unita monetaria de)

piastrélla s. f.

Vietnam.

1. Elemento di ceramica, por-

cellana o materiale plastico, di forma quadrata o rettangolare, usato spec. per rivestimenti murari. 2. Sasso di forma piatta e ie. omer? che per gioco si lancia di striscio sulla superficie dell’acqua in modo che rimbalzi piu volte.

piastrellare y. intr. e tr. (piastréllo, ecc.). 1. intr.

Piazza

piattézza s. f. Deprimente mancanza di motivi capaci di suscitare interesse o partecipazione: un discorso d’una p. sconcertante / propr. Assenza di rilievi: Ja p. di un territorio / Sottigliezza di spessore: la p. di un orologio.

piattina s. f. 1. Cordone elettrico appiattito in cui

sono contenuti in una unica guaina, ma isolati, due

fili paralleli. 2. Profilato metallico a forma di nastro di piccolo spessore. 3. Carrello con un semplice

piano di carico sul telaio, usato spec. nelle miniere e

nelle cave per il trasporto di utensili o di materiali. piatto ageg.es.m. 1. agg. Limitato da una o pit superfici piane, ovvero privo di concavita e convessita: barca a fondo p.; di piatto, con la parte piatta e larga della lama (contrapposto a di taglio e di costola); nel calcio: colpire di piatto, con la parte in-

(aus. avere). Di un aeromobile, rimbalzare al suolo terna del piede // In mat.: angolo p., angolo in cui i o sull’acqua, durante la manovra di atterraggio o di lati sono l’uno il prolungamento dell’altro (la sua ammaraggio; anche, del motoscafo che per eccessi- misura in gradi é€ di 180) estens. e fig. Che presenva velocita si solleva ripetutamente dall’acqua. 2. ta una sgradevole uniformita o monotonia: un viso tr. Rivestire di piastrelle. p.; un paesaggio p. / Privo di originalita, espressi-

piastrellista s. m. (pl. -i). Operaio addetto alla

fabbricazione o alla messa in opera di piastrelle.

piastrina s. f. 1. Elemento metallico a forma

quadrata, di piccolo spessore, con foro centrale, che

si interpone fra il dado

e il pezzo / P. di riconosci-

vita, interesse, quindi uniforme, monotono, noioso:

stile p. 2.8. m. Il recipiente in cui vengono servite le pietanze sulla mensa; in senso stretto, il p. piano (contrapposto alla scodella o p. fondo); il relativo contenuto: un p. di fagioli, un bun p. di pastasciutta / Ciascuna delle portate servite in tavola, oltre la minestra: un pranzo con minestra e due p.; p. tipico,

mento dei militari, v. PIASTRINO. 2. al pl. Piastrine (0 trombociti), piccole masserelle protoplasmatiche prive di nucleo, presenti nel sangue in quantita di preparazione culinaria di una determinata regione; 200-300.000 per mm:°; intervengono nella coagula- Dp."fore. la portata principale di un pranzo; p. del zione del sangue. giorno, la vivanda che in una pensione o in una tratpiastrino s. m. P. di riconoscimento, targhetta toria si prepara per offrirla ai clienti come piatto gia metallica, portata costantemente dal soldato in pronto //estens. Nel linguaggio dei giocatori, tutto guerra, in cui sono impresse le indicazioni relative il denaro delle poste messe in gioco, contenuto alla sua identificazione nell’eventualita che egli cada genrl. in un piatto / P. portadischi, v. PORTADISCHI ferito 0 ucciso in combattimento. / In legatoria, ciascuna delle due bande rigide della pias e€ s. m. La porzione ventrale della copertina di un libro. 3. al pl. Piatti, strumento mucorazza delle tartarughe.

piatire y. intr. (piatisco, piatisci, ecc.; aus. avere),

fam. Chiedere favori con insistenza lamentosa e degradante.

piattabanda s. f. 1. Elemento costruttivo, genrl. costituito da mattoni posti a contrasto, usato per delimitare superiormente vani di porte o di finestre. 2. Elemento delle travi metalliche composte, costituito da una lamiera che viene inchiodata o saldata lungo le ali delle travi stesse.

plattaférma s. f. 1. Superficie piana ottenuta per

livellamento di un tratto di terreno, o costituita da

un tavolato pili o meno alto da terra o da altre

strutture: p. di tiro; innalzare una p. per l’orchestra. 2. Nelle costruzioni edilizie e meccaniche, qls. struttura piana e resistente, per lo piu orizzontale, che serva di base o di appoggio anche per manovre di spostamento (spec. nella tecnica ferroviaria e teatrale): p. girevole, slittante / P. di lancio, Vincastel-

latura che racchiude il missile prima del lancio / La

parte posteriore e anteriore, priva di sedili, di una vettura tramviaria. 3. P. continentale (0 litorale), la striscia di terreno che si estende sotto il livello marino tutt’intorno alle isole e ai continenti, a profondita non superiore ai 200-300 metri. 4. fig. Base programmatica di un’azione politica o sindacale. ‘ ttéllo s. m. 1. Piccolo disco a forma di piatto: il p. del candeliere, per raccogliere la cera che cola dalla candela / Il bersaglio mobile di colore nero ianco nelle gare notturne), che € lanciato in aria la un dispositivo a molla nelle gare di tiro al piattello, 2. Gioco d’azzardo che si gioca in quattro ersone con un mazzo di 40 carte.

sicale a percussione, consistente in uno o due dischi di bronzo concavi al centro, che viene sonato con

un mazzuolo se il disco é unico o percuotendoli l’u- © no contro l’altro se sono due.

piattola s. t. Nome region. sia dello scarafaggio

sia del piattone; fig.: avere sangue di p. nelle vene, aver paura di un nonnulla / fig. Di persona noiosa e molesta: sei proprio una p.!

piattonata s. f. Colpo dato con la parte piatta

5

della lama della sciabola. piatténe s. m., pop. Pidocchio del pube. jiazza s. f. 1. Area libera all’interno di un centro abitato, limitata in tutto o in parte da edifici, spesso di notevole importanza monumentale (P. della Scala, a Milano; P. della Signoria, a Firenze, ecc.), op-

pure situata lungo il corso di un’arteria importante P. d’armi, ampio spazio piano per esercitazioni militari (fig., ambiente che presenti una grande o eccessiva disponibilita di spazio: sembra una p. d’armi); fig.: mettere in p., far conoscere a tutti, rendere di pubblico dominio / estens. La massa, in quanto

termine di un rapporto politico demagogico: gli applausi della p.; accontentare la p. 2. L’ambito relativo alle attivita e alle possibilita commerciali finanziarie e bancarie in un dato centro: /a p. di Milano; aver credito su una p.; assegno su p.; pop., il merca-to cittadino: andare a fare la spesa in p. 3. Centro fortificato, atto a servire per lungo tempo di base a un corpo di operazioni, detto anche piazzaforte. 4. genre. (raro). Spazio libero: fig. (piu com.): far p. pulita, far sparire in modo violento e radicale (scherz. a proposito di cibi); scherz., lo spazio privo — di capelli sul capo dei calvi: guarda che p.!; essere, —

piazzaférte

836

zs

fimanere in p. §. Posto, per lo piu con riferimento alle dimensioni del letto e alla relativa biancheria (letto, lenzuolo a una p., a due p.) 0 alla graduatoria di una classifica (piazze d’onore, il secondo, il terzo e talvolta il quarto posto).

iazzaforte s. f. (pl. piazzeforti). Localita munita

di fortificazioni permanenti.

piazzaiolo agg. Improntato a volgarita o a bassa

demagogia: modi p.; eloquenza p.

piazzale s. m.

1. Area di notevole ampiezza,

variamente compresa nell’ambito di una funzione o di una sistemazione urbanistica: i/ p. Michelangiolo a Firenze; il p. Flaminio a Roma.

2. La zona recin-

tata su cui si sviluppano gli impianti necessari per l’esercizio e i servizi di una stazione ferroviaria, di un’autostazione, di un’aerostazione.

piazzaménto

s. m._

1. Collocazione

cor-

rispondente a scopi per lo piu strategici: il p. delle artiglierie. 2. Negli sport a squadre, la posizione che assumono i vari atleti per meglio svolgere il loro gioco o i compiti loro affidati / II posto che un atleta o una squadra riescono ad assicurarsi in una classifica: Jottare per un buon p. piazzare y. tr. 1. Collocare in corrispondenza di scopi strategici (p. i cannoni) o di convenienza economica (p. un prodotto sul mercato); fig.: p. un colpo, centrare il her si. 2. rifl. (piazzarsi). Nel linguaggio fam., di chi assume una posizione e non intende lasciarla: si é piazzato in poltrona e non c’é verso di smuoverlo; assol., a proposito del raggiungimento di una solida posizione: si é ben piazzato / Nel linguaggio sportivo, di chi, non vincendo una gara, riesce tuttavia ad ottenere un buon posto in classifica: si € piazzato secondo. piazzata s. f. Scenata volgare e clamorosa in presenza di piu persone.

piazzato agg. Nell’ippica, con riferimento alle

scommesse,

del cavallo che si classifica secondo e

nelle gare con otto partenti o piu, anche di quello che si classifica al terzo posto / Calcio p., nel rugby, il calcio di trasformazione di una meta; nel calcio,

qls. tiro eseguito da fermo.

piazzista s. m. (pl. -i). Dipendente di una ditta

commerciale, incaricato della propaganda e del collocamento dei prodotti in una data zona (genrl. di una citta o di una provincia).

piazzola s. f. 1. Superficie di terreno sistemata in maniera da potervi piazzare un pezzo d’artiglieria o una mitragliatrice. 2. Ciascuno degli slarghi disposti ai margini di una strada stretta (soprattutto di mon-

tagna) per consentire ai veicoli di dare il passo a ~ veicoli procedenti in senso contrario / Nel golf, zo-

na rettangolare perfettamente pianeggiante e a fondo erboso, lunga tre metri e larga due, dalla quale ha inizio il gioco di una buca.

pica s. f. Altro nome della gazza (v.).

Picacismo s. m. Perversione del senso del gusto per cui sono appetite sostanze normalmente non commestibili (terra, carbone, ecc.).

picador s. m. sp. (in it. s. m. invar.; pl.

pis

:

asta di legno munita di una punta di ferro aguzza;

estens., soldato armato di picca. 2. al pl. Uno dei quattro semi delle carte da gioco francesi; al sing. (sempre nella forma picche), ciascuna delle carte di tale seme: giocare una picche; fig.: rispondere picche, opporre un rifiuto reciso. 3. Puntiglio o capriccio ostinato, che nasce per rivalita o risentimento: questa é una p. bella e buona!

piccante agg. Di sapore acuto e stimolante: salsa p. [ fig. Spinto, licenzioso: una conversazione p.

piccarsi v. medio intr. (mi picco, ti picchi, ecc.;

aus. essere). 1. Ostinarsi per puntiglio in un atteggiamento o in un comportamento: si picca di sapere il francese. 2. region. Risentirsi, impermalirsi. piccata s. f. 1. Colpo di picca. 2. Fettina di carne cotta al burro in padella e servita con sottili

fette di limone e prezzemolo tritato.

piccato agg. Risentito, impermalito: mostrarsi p.

picché s, m. Adatt. del fr. piqué.

picchettaggio

s. m. Picchettamento.

picchettaménto s. m. La sorveglianza praticata dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori davanti alla fabbrica nel corso di uno sciopero, per impedire Vaccesso ai lavoratori dissenzienti (crumiri).

picchettare v. tr. (picchétto, ecc.). 1. Collocare picchetti sia come operazione di rilievo topografico, sia per delimitare i confini di un terreno, sia per fissare saldamente i tiranti di una tenda o di un tendone. 2. Prendere parte attiva a un’operazione di picchettamento.

picchettatére s. m. Addetto alla collocazione dei

picchetti in operazioni di

picchettazione.

picchettazione s. f. Operazione relativa alla collocazione di picchetti sul terreno, picchétto s. m. 1. Paletto di legno aguzzo ad un’estremita, che si pianta in terra per fissare al suolo gli angoli e i tiranti di una tenda o per operazioni di picchettazione. 2. Reparto di truppa destinato al servizio di vigilanza di una caserma, oppure impiegato in servizio di ordine pubblico o di rappresentanza: essere di p., in servizio di p.; ufficiale di p., ufficiale subalterno che per 24 ore, valendosi del personale messo a sua disposizione, dirige il servizio- generale della caserma e risponde del relativo andamento al capitano d’ispezione. 3. Squadra sindacale di sorveglianza davanti alla fabbrica durante gli scioperi, per impedire l’accesso ai luoghi di lavoro agli eventuali dissenzienti (crumiri). 4. Gioco di carte fra due giocatori con un mazzo di 32 carte.

picchiare y. tr. e intr. (picchio, picchi, ecc.). 1. tr.

Battere con colpi

ripetuti, violenti

o rumorosi, con

effetti riconducibili a quelli Gel,Pees (lo picchiarono di santa ragione; bada che ti picchio) o del ‘bussare’; in questo caso pil comune l’uso intr. (picchiano all’uscio) o assol. (vai ad aprire, hanno picchiato) / pop. Dai picchia e mena, per indicare una caparbia ostinazione nel tentativo di raggiungere uno scopo: dai picchia e mena finalmente ce l’abbiamo fatta!; p. a tutti gli usci, cercare disperatamente un aiuto. 2. intr. (aus. avere). Nel linguaggio

sp. picadores). Il cavaliere che nelle corride ha il compito di indebolire il toro colpendolo pit volte con un’asta a punta speciale, munita di arresto. -picarésco agg. (pl. m. -chi). Di un genere

aviatorio, discendere in picchiata / Picchiare (0 battere) in testa, del motore a scoppio che, perendo di giri fa sentire dei colpi staccati e secchi. i

sec. XVI, fondato su una particolare figura di protagonista (picaro), imbroglione astuto ma fondamentalmente non malvagio e spesso vittima di curiose peripezie.

percotendo o bussando: dopo quella p. ha messo giudizio; s'udi una sommessa p. all’uscio. 2. Discesa velocissima dell’aereo verso il basso, con traiettoria molto inclinata; amal., nel ciclismo o nello sport sciistico: scendere in picchiata, a rotta di collo; fig.: buttarsi in picchiata a far qlcs., senza por

narrativo sorto in Spagna nella seconda meta del

~ piccas. f. 1. Arma bianca costituita da una lunga

picchiata s. f. 1. Colpo o séguito di colpi inferti

¥ ver at ‘fs As as:

Sei

3

837

tempo in mezzo e con tutte le proprie capacita.

picchiatéllo agg. es. m. (f. -a). Di

persona un po’

' tocca di cervello, tra lo svagato e lo stravagante. picchiato agg. e s. m. Lo stesso che picchiatello (v.), ma con un’accentuazione leggermente peggiorativa per quel che riguarda le capacita mentali.

picchiatdore s. m. (f. -trice). Di pugile dotato di un

pugno di grande efficacia.

picchiere s. m. Soldato armato di picca. picchiettare v. tr. e intr. (picchiétto, ecc.; intr.

aus. avere).

1. tr. e intr. (aus. avere). Battere con

del tavolo;

la pioggia picchiettava sui vetri // In

piccoli e frequenti colpi: p. (con) le dita sul piano

mus., eseguire una serie di note staccate, con lo stesso colpo d’arco. 2. tr. Tingere a macchioline, per lo piu irregolari, di colore diverso; estens., punteggiare di piccole chiazze. icchiettato s. m. Frase musicale eseguita picchiettando.

picchiettatura s. f. Effetto di colore risultante

dalla giustapposizione di macchioline irregolari di colore diverso.

picchiettio s. m. Serie di piccoli colpi ravvicinati,

brevi ed insistenti.

picchio’

s. m. Singolo colpo subito urtando

contro un ostacolo (battere un p. nel muro) oppure inferto percotendo (m’ha dato un p. in testa) o bus-

sando tire un p. alla porta).

picchio* s. m. Uccello dal becco diritto e robusto,

acuminato, col quale intacca la corteccia del tronco degli alberi per estrarne, con la lunga lingua estroflessibile, le larve d’insetti che vi s’annidano; ha zampe corte, munite di unghie robuste e ricurve, per mezzo delle quali s’arrampica sui tronchi. -pleokiottec s. m. Elemento metallico per bussare la porta, assicurato a cerniera sul davanti della stessa.

piccineria s. f. Meschinita gretta; coner., azione

meschina, gretta.

piccinina s. f. A Milano, commessa apprendista

in negozi di modisteria € sartoria.

iccino

a B. (f. -a).

1. Piccolo,

spec.

con

riferimento all’eta infantile; come s. m. pl., per indicare bambini e bambine (uno spettacolo per grandi e piccini) o anche i nati di animali (spec. rispetto alla madre: la gatta coi suoi p.). 2. A proposito della statura o delle dimensioni, spec. ripetuto, implica una intonazione fra il delicato e lo scherzoso (una donnina p. p.; una casina p. p.); fig.: farsi p. p., di chi cerca di passare inosservato per vergogna, confusione, timore. 3. spreg. Meschino, gretto.

picciolato agg. Di foglia provvista di picciolo. piccidlo s. m. L’asse che sorregge la lamina

fogliare e e la tiene collegata al caule /com. I! gambo del frutto (pit propr. peduncolo).

picciolo agg. es. m. 1. agg. (/ett.). Piccolo. 2. s.

m. Antica moneta fiorentina di minimo valore; non avere un p., essere in bolletta.

piccionaia s. f.

1. Locale delle vecchie case

rustiche, ricavato nel sottotetto, destinato all’alleva-

mento dei piccioni.

pie picco s. m.

(pl. -chi). 1. Cima aguzza e isolata di

monte: gli ardui p. delle Alpi; a picco, a piombo, a perpendicolo: coste che si levano a p. sul mare; la

nave colo a p. in pochi minuti; fig.: andare a p., in rovina. 2. Nell’attrezzatura navale, antenna a sezione circolare, scorrevole lungo l’albero cui é adattata, a pce normalmente come sostegno superiore delle rande.

piccolézza s. f. 1. Dimensione o entita limitata o

ridotta: la p. della casa, della somma. 2. coner. Inezia, cosa di nessun conto: voglia gradire questa p.; lasci stare, é una p.! piccolo agg. Limitato o ridotto, in senso assoluto o relativo: camminare a p. passi; un uomo p. (di statura); un p. lago; una p. spesa / estens. La valutazione puo applicarsi all’eta (ha due figli ancora p.; come s. m.: una lettura che diverte grandi e p.; i ha paura) e alla durata (fece una p. pausa), oppure riferirsi a un limite, in rapporto alle condizioni o alle circostanze (un p. possidente; danno un p. ricevimento), e quindi ad una dignitosa modestia (nel suo

p. puo dirsi un signore), o anche ridursi a una semplice constatazione quantitativa, quando esprima un rapporto di proporzione (riprodurre in p.). picconare vy. tr. e intr. (piccdno, ecc.; intr. aus. avere). Rompere, battere con il piccone.

picconata s. f. Colpo di piccone.

piccone s. m. Attrezzo per scavare terre compatte e rocce tenere: é costituito da una sbarra -parallelepipeda di acciaio, leggermente ricurva, sagomata a punta a un’estremita e a taglio dall’altra, con nel mezzo un occhio per inserirvi il manico.

piccosita s. f. Puntigliosa caparbieta. piccdso agg. Puntiglioso e caparbio.

piccozza s. f. Attrezzo adoperato dagli alpinisti per incidere gradini in pareti o pendii ghiacciati; é costituito da un manico munito di un puntale d’acciaio all’estremita inferiore e di una testa, pure d’acciaio, piatta da un lato e a punta dall’altro. all’estremita superiore. piceo agg. Che ha il colore e !a lucentezza della

pece. pick-up s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ing]. pick-ups). Fonorivelatore. picnic s. ingl. (in it. s. m. invar., per lo piu pronunciato piknik; pl. ingl. picnics). Colazione all’aperto, per lo piu durante una scampagnata. picnometro s. m. Apparecchio per misurare la densita di liquidi e di solidi preventivamente ridotti in pezzetti.

picrico agg. Acido p., acido gialio cristallino derivato del fenolo, impiegato nella preparazione di esplosivi, ¢ in medicina come analgesico.

pidocchieria

lorceria. iddcchio

s. f. Meschinita,

s.

m.

1. Insetto

grettezza, spicosmopolita,

differenziato in due specie, ambedue parassite ester-

ne del corpo umano del cui sangue si nutrono: una, di colore scuro, detta p. del capo, attacca le sue uova ai capelli della testa, l’altra detta p. dei vestiti o p.

2. estens. La parte piu alta di

del pube (0 com., piattone), pit tozza e pit chiara

Ppicciéne s. m. (f. -a). 1. Nome comune delle varie

vestiti e depone le uova sugh abiti e sui peli del corpo. 2. fig. Persona di una grettezza rivoltante: é un p.; p. rifatto (0 rivestito), di chi, raggiunta l’agiatez-

un edificio; soffitta: abitare in una p. / scherz. Il

loggione dei teatri.

razze di colombi allevate a scopo alimentare (v. co-

LOMBO): un p. arrosto; piccione con risotto. 2. Tiro _al p., tipo di tiro al volo in cui il bersaglio é costitui-

to da un piccione vivo. _ piccidtto s. m., siciliano. Giovanotto (con un enso di vitalita e di baldanza).

Bay20.0 1.-

della prima, dimora fra le

pieghe e le cuciture dei

za, l’ostenta cafonescamente.

pidocchidso agg.

1. Infestato dai pidocchi.

2.

fig. Gretto e meschino, spilorcio.

pié 3%s. m.

1, Forma tronca di ‘piede’, fre-

quentissima nell’uso lett. e poet., usata nel linguag-

=

s

en

oe pela

piéce

>

io comune solo nelle locc. avv. a pié fermo (senza - Iindietreggiare di un palmo), a pié pari (con tutti e duei mes fig.: saltare a pié pari, omettere del tutto

0 a bella posta), a pié di (nella parte inferiore o alla base: a pié di pagina; a pié del monte), a ogni pié sospinto (a proposito di quanto s’incontra o si ve-

_

rifica con eccezionale a

eae

2. Pié di porco,

palo di ferro, appiattito e diviso a un’estremita, usato come leva per rimuovere grossi pesi e ope per scardinare porte 0 saracinesche a scopo di furto.

;

piéce s. f. fr. (in it. s. f. invar.; pl. fr.

___

piéces). Lavoro, opera teatrale.

:

pi

-a-terre s. m. fr. (in it. s. m.

invar.). Appartamentino che si tiene in un luogo dove non si dimora abitualmente, ma dove tuttavia ci

|

Ss

__ si reca con una certa frequenza. pied-de-poule s. m. fr. (in it. s. m.

Bs

invar.). Stoffa di lana per abiti sportivi, a piccolissi-

mi disegni bicolori che ricordano squamosa delle zampe di gallina.

_____

a

piéde

fe

s. m.

1. L’ultimo

inferiore dell’uomo, organo -_ funzione di sostegno nella

la screziatura

segmento

dell’arto

pari e simmetrico con deambulazione e nella

stazione eretta: i] p. destro, il p. sinistro; il collo, la

stose.

eae

coe

j

2. fig. Tendenza, inclinazione: prendere unc

buona, una cattiva p. / Pieghe dell’anima, \a parte piu intima, sede dei pit profondi affetti e dei senti. menti piu gelosi e riposti. piegabaffi s. m. Mascherina di tela, che si legava dietro la nuca per tenere in piega i baffi, quando si portavano ripiegati all’insu.

piegabile agg. Che si puo piegare.

piegaférro s. m., invar.

1, Sin. di mordiglione

(v.). 2. Operaio addetto alla piegatura e sagomatura delle barre di acciaio per le strutture in cemente armato. ,

piegamento s. m. L/’azione, loperazione di al phe . j : egare v. tr. (pikgo; piéghi, ecc.). 1. Modificare o alterare un andamento piano o rettilineo: p. una sbarra di ferro; p. ad angolo, ad arco; p. le braccia, le gambe; anche rifl, e medio intr. (plegarsi): piegarsi sulle gambe; nell’urto s’é piegato l’avantreno // Sovrapporre, far combaciare due o pit parti di uno stesso oggetto: p. un foglio in due, in quattro. 2. estens. Inclinare da un lato: p. il collo; il vento piega le cime degli alberi; intr. (aus. avere), formare una

curva: Ja strada, il fiume piega a sinistra // fig. In-

pianta, le dita del p.; é troppo debole per reggersi in _ piedi (fig.: un discorso che non sta in p., che non ha __né capo né coda, incongruente); p. piatto, caratte___ rizzato dall’appiattimento della volta plantare, per cui poggia al suolo con tutta o quasi la pianta; p. cavo, caratterizzato da eccessiva incavatura della volta, per cui poggia al suolo esclusivamente con il caleagno e l’avampiede // Il segmento distale degli

durre o costringere a un atteggiamento o ad un comportamento: non é persona che si lasci p.; quindi anche vincere, sottomettere: p. l’avversario 7if Cedere: piegarsi all’altrui volere. piegata s. f. 1. Piegatura sommaria e provvisoria: dare una p. ai lenzuoli. 2. Svolta, cur-

arti dei quadrupedi: i p. davanti, di dietro di un cavallo, di un cane. 2. Gli usi estens. o fig. alludono sostanzialmente all’ambito della funzionalita (met_ ter p. in un luogo; attendere il nemico a pie EEO) ° a Bete della posizione rispetto al resto del corpo nella stazione eretta (da capo a piedi), e possono identificarsi coi simboli di comportamenti o atteggiamenti (mettersi su un p. di signorilita; tenere il p. t in due staffe) o riferirsi propr. ai motivi della disponibilita (/asciare a p. aye della condizione spe_ cifica (andare a piedi), oppure della corrispondente localizzazione o ubicazione (ai p. del monte). 3. anal, Struttura che serve di sostegno o di base: i p. del mobile / In bot., la parte basale di un organo e fo part. del fusto; nel linguaggio comune: un p. d’insa____ lata, un cesto d’insalata; fig.: prender p., di usanza -_ o moda che si viene affermando / genre. Base infetiore: il p. di un carattere ooerane: 4. Unita di _ misura di lunghezza in uso ancor oggi spec. nei paesi anglosassoni (0,3048 m). 5. Unita minima della metrica quantitativa classica.

tipografica per piegare i fogli stampati e in quella meccanica per piegare lamiere e profilati metallici secondo spigoli rettilinei. piegatura s. f. 1. L’operazione di piegare: la p. di una lamiera; la p. dei fogli stampati. 2. I\ punto o il segno corrispondente alla presenza di una piega: fagliare la carta lungo la p.

_

_

piedino s. m. Nel linguaggio giornalistico, la

parte bassa della pagina, spec. come suddivisione di un articolo o di un resoconto: /a notizia é breve, due p. in quarta pagina. ; _ piedipiatti s. m., invar. Nel gergo della malavita,

poliziotto. _ piedistallo (non com. piedestallo) s. m. Struttura

va, spec. nel linguaggio ippico: /a p. della pista.

piegatrice

s. f. Macchina

usata nell’industria

pieghettare v. tr. (pieghétto, ecc.). Eseguire, spec.

su un tessuto, una serie di piccole pieghe fitte e regolari: p. una

veste, una camicetta,

una sottana.

ieghettatura s. f. L’esecuzione di una serie di piccole pieghe, fitte e regolari; la serie cosi ottenuta.

ieghevole agg. es. m. 1. Che si puo piegare o si

piega con facilita: metallo p.; una canna p. / Costruito in modo da potersi npiegare: sedie, tavolo p.

// fig. Condiscendente, remissivo: indole p. 2. s. m.

peane pubblicitario piegato due o piu volte; de-

pliant.

:

pieghevolézza

rigidita.

piégo

s. f. Mancanza

o assenza

di

s. m. (pl. -ghi). Plico.

pielite s. f. Infiammazione del bacino renale.

pielografia s. f. Esame radiografico del bacino renale.

piemontése agg. Proprio del Piemonte: i costumi

p.; dialetto p. (0 assol. il p., s. m.) /Come s. m.e abitante del Piemonte.

f.,

piemontesismo s. m. Idiotismo piemontese.

piéna s. f. 1. Stato di un corso d’acqua, durante il quale la portata supera quella media annua: /’Arrio é in p. / La corrispondente massa d’acqua: i danni piedritto s, m. In archit., qls. struttura verticale, provocati dalla p. 2. fig. Affollamento incredibile, con funzione di sostegno. d calca: che p. c’era allo stadio! / Talvolta a proposi_ piéga s. f. 1. Accentuata modificazione o al- to della violenza incontenibile di un momento affetPEERY - terazione di un andamento piano o rettilineo: il tivo: la p. delle passioni. pienézza s. f. Il momento corrispondente al - manto cadeva in pieghe fluenti; la messa in p. dei -capelli; la p. dei calzoni / In geologia, flessione di massimo della capacita, della disponibilita o anche i strati di rocce sedimentarie o di masse di rocce sci- dell’intensita: sentirsi nella p. delle forze, sits _ avente funzione di sostegno e di base: il p. di una statua; fig.: mettere qlc. su un p., tenerlo in grande

_ considerazione, esaltarlo anche oltre i suoi meriti.

x

t

839 piéno agg.

1. Di recipiente o contenente uti-

lizzato\al massimo della capacita o disponibilita: i/ sacco é p. (rafforzato: p. zeppo); sentirsi lo stomaco p.; un secchio p. d’acqua; la piazza era p. di gente; fam.: sentirsi p., sazio / Come s. hare il p. di benzina // Riferito ad uno spazio puo indicare notevole frequenza o diffusione: un prato p. di fiori; una stanza p. di luce / fig. Riferito a persone, indica la presenza determinante di passioni, sentimenti, condizioni: esser p. d’invidia, di stupore, d’amore; un giovane p. di vita, attivo e dinamico; esser p. di sé, di persona vanitosa e presuntuosa; wna vita p., intensamente vissuta; una giornata p., senza un atti-

pigiaménto l'uso dei metalli, ricava dalla roccia armi e utensili.

2. Ulteriori determinazioni possono aversi in base alle dimensioni e pesantezza (/o gettarono in mare con una p. al collo) alla destinazione (p. sepolcrale; fig.: mettere una p. sopra qlcs., dimenticarla, considerarla come non avvenuta; essere la p. dello scandalo, il primo a dare il cattivo eapis al valore (p. preziosa) e ad altre peculiarita relative all’uso (p. focaia; p. pomice) / fig. Simbolo della durezza spec. in guanto insensibilita (un cuore di p.) o dell’immobilita in quanto segno di persistente o profondo disagio fisico o anche spirituale (sentirsi una p. sullo stomaco; farsi di p. per il terrore). 3. pop. Mal della p., la calcolosi vescicale; p. infernale, nitrato d’argento.

mo di riposo. 2. In rapporto al volume, puo indicare sempl. la mancanza, all’interno, di spazi vuoti (spighe p.; noccioli p.; una palla di gomma p.) 0 anpietraia s. f. Accumulo di pietre dovuto al che l’abbondanza, con effetto per lo pit. gradevole disfacimento di fianchi montuosi / non com, Cava (gote p., fianchi p.). 3. In rapporto alla dimensione di be o alla misura, indica grado o limite massimo (é stapietrame s. m. Ammasso di pietre, spec. di pietre to promosso a p. voti), completezza (luna p.; aver p. lavorate destinate a un determinato impiego. soddisfazione; hai sbagliato in p.) o, riferito a una pietrificare v. tr. (pietrifico, pietrifichi, ecc.). localizzazione nello spazio o nel tempo, il punto o il Rendere di pietra, sottoporre a processo di piemomento centrale (lo colpi in p. petto; era giorno trificazione: /a Gorgone pietrificava chiunque la p.;_nel p. dell’estate). 5s hohe Pp. un pezzo anatomico; fig., per indicare piendne s. m., pop. Affollamento, calca in- *effetto paralizzante di un’emozione di straordinacredibile. ria intensita: /a notizia lo pietrifico. piendtto agg. Che presenta abbondanza e ietrificaziéne s. f. Processo per cui un oggetto rotondita di forme: una ragazza p. di natura organica, per cause naturali o artificiali, pieta s. f., poet. Affetto riverente e devoto. acquista consistenza lapidea. pieta s. f. 1. Sentimento di dolorosa e premurosa pietrina s. f. Cilindretto di una lega di ferro e partecipazione alla infelicita altrui: avere p. di qlc.; cerio usato nell’accenditore automatico per ottenere dimostrare p. verso qlc.; muoversi a p.; suscitar p.; scintille. far p. (iperb., a proposito della delusione provocata pietrisco s. m. (pl. -chi). Insieme di schegge o di da quanto risulti mal riuscito o mal fatto: ha pre- frammenti di pietra, spec. in quanto adoperato cosentato un compito che fa p.). 2. lett. La riverenza o me materiale inerte nella preparazione di conglomela devozione, in quanto motivata da affetti o doveri rati cementizi. domestici, sociali, religiosi: la p. di Enea; libri, pra-

tiche di p. 3. Nelliconografia cristiana, l’immagine

della Madonna che tiene in grembo Cristo morto:

la P. di Michelangelo.

pietanza s. f. Vivanda preparata per il pasto; part.,la seconda portata: p. di carne, di pesce.

pietismo s. m. 1. Movimento di riforma religiosa

in seno al protestantesimo (secc. XVII e XVIID,

agg. Che

presenta

una componente

ministero del pievano / Anche, la casa del pievano.

pievano s. m. I! prete rettore di una pieve.

pieve s. f. Termine corrispondente, nella tradizione di origine medievale dell’Italia centro-sett.,

sorto come reazione al rigido dogmatismo della teologia luterana, cui contrappone un senso mistico della vita devota interiore. 2. com. Sentimento o atteggiamento di devozione religiosa affettata e bigotta, o di pietosa simpatia non seriamente motivata.

chie); la sede e la chiesa di tale circoscrizione.

pietismo religioso.

e, viceversa, si deformano elasticamente se sottopo-

pietista s. m. ef. (pl. m. -i). Seguace o fautore del

Ppietistico agg. (pl. m. -ci).

1. Del pietismo

religioso, dei pietisti. 2. com. Improntato ad una pietosa simpatia (non giustificata da validi motivi), O a una religiosita solo apparente.

pietéso

agg.

Incline

o improntato

ad una

partecipazione affettuosa e caritatevole al dolore altrui: mostrarsi p. verso il prossimo / Talvolta a proposito di quanto puo suscitare una compassione be-

nevola (un caso veramente p.; un racconto p.), 0, iperb., un vivissimo senso di contrarieta o di delusione (ha fatto eee p.)/ fam. Di chi é portato a un’eccessiva o addirittura dannosa condiscendenZa O remissivita; anche s. m. e f.: non far tanto il p. con tuo figlio! 2. lett. Riverente, devoto.

piétra s. f. 1. Denominazione generica di rocce

_ compatte, spec. in quanto usate come materiale da hs .

pietréso

rocciosa esclusiva o predominante (un paesaggio p.), © caratteri simili a quelli della pietra (wna sostanza p.). pievania s. f. Il titolo o il territorio relativo al

costruzione: una cava di p.; un muro di

fenprima p.// Eta della p., \o stadio della

p.; la posa

vita del-

-Yuomo che, non conoscendo ancora l’esistenza e

alle circoscrizioni

ecclesiastiche

piezoelettricita s. f. Fenomeno

minori

(parroc-

per cui alcuni

cristalli (spec. il quarzo) si polarizzano elettricamente in conseguenza di una deformazione elastica sti ad un campo elettrico.

iezoeléttrico agg. (pl. m. -ci). Relativo alla

piezoelettricita, o basato sulle sue applicazioni tecniche: effetto p.; microfono, accenditore p.

piezometrico agg. (pl. m. -ci). Relativo alla pres-

sione in un punto di una massa fluida. piezometro s. m. Apparecchio per misurare i coefficienti di compressibilita di solidi e liquidi. ifferaro (non com. pifferdio) s. m. Sonatore di piffero, per lo pil girovago. piffero s. m. 1. Strumento popolare: sorta di flauto costituito da una canna di legno con sei fori, sonato per lo piu dai girovaghi, con accompagnamento della cornamusa. 2. Sonatore di piffero.

pigiama s. m. (pl. pigiami e pigiama). Veste da

letto per uomo o donna, costituita di due parti distinte: pantaloni e giacca. pigiameénto s. m., non com. Pressione esercitata in modo pit o meno intenso o prolungato.

ignorab

pignoramento.

pignorabilita s. f. La condizione di quanto pud

igiatura

s.

f. Operazione

tecnica

diretta

*ottenimento o allo sfruttamento di una conveniente pressione: /a p. delle uve.

pigionale (0 pigionante) s. m.ef. 1. Inquilino. 2.

tose. Fittavolo.

Pigione s. f.

1. Locazione di immobili: dare,

prendere a p.; Stare a p., abitare in casa d’affitto

(scherz., frequentare assiduamente un luogo). Canone d'affitto: pagare, riscuotere la p.

pigliamdsche s, m., invar. Acchiappamosche. pigliare

v. tr. (piglio,

ecc.).

Sin.

d’uso

2.

piu

familiare e talvolta piu espressivo di prendere, in quanto indica un’azione piu energica. pigliatutto loc. usata come agg. invar. Asso p.: gioco di carte, simile alla scopa, nel quale l’asso

prende tutte le carte che sono in tavola. jiglio’ s. m. Solo nell’espressione dar di p., errarg con prontezza e decisione.

piglio~ s. m. Aspetto o atteggiamento della fisionomia, per lo pit ostile: guardare con p. minaccioso. _ pigmentare y. tr. (pigménto, ecc.). In biol., fare -assumere (medio intr., pigmentarsi, assumere) una particolare colorazione per l’azione di pigmenti.

pigmentazione s. f. La distribuzione dei pigmenti

negli organismi e negli organi umani, animali e vegetali. _

pigménto s. m.

1. Composto chimico di origine

_ naturale o sintetica, impiegato nella fabbricazione

di vernici, inchiostri, colori per pittura, cosmetici. 2.

In biol., sostanza chimica presente nelle cellule dei

tessuti umani, degli animali e delle piante cui conferisce una particolare colorazione. _ pigmeo s. m. (f. -a). Designazione antropologica

_ degli individui appartenenti a vari gruppi umani ca-

ratterizzati da piccola statura; anche agg.: popola-

zione p. / estens. Nel linguaggio comune, nano (anche con allusione ai limiti delle facolta spirituali): a/ suo confronto si sentiva un p.

pigna (0 pina) s. f. 1. L’infiorescenza lignificata,

a forma di cono, del

pino. 2. estens. Ornamento in

forma di pigna tra i dentelli di una cornice architettonica; genre., punta, vertice.

;

pignatta s. f. 1. Pentola: una p. di terracotta;

concr., iJ relativo contenuto.

2. Laterizio forato,

epieests nella costruzione di solai. _ pignoceata s. f. 1. Dolce di zucchero o miele e inoli. 2. Dolce siciliano confezionato con pallottole di farina in forma di pigna, fritte nell’olio e poi _spalmate, di miele.

_pignolaggine

nuziosa.

s. f. Pedanteria esigente e mi-

_ pignoleggiare v. intr. (pignoléggio, ecc.; aus. avere). Agire 0 comportarsi da pignolo.

poet

ticolosita,

s. f. Pedantesca e scrupolosa me-

pignolésco agg; (pl. m. -chi). Improntato a una

ridicola e pedantesca meticolosita.

pignolo agg. es. m. 1. agg. Pedante, meticoloso,

- esigente al massimo, sia nei confronti di se stesso sia nei confronti degli altri; anche s. m. ¢ f.: sei un

gran p.! 2. s. m.

(non com.). Pinolo.

essere oggetto di pignoramento. pignoraménto s. m. La fase iniziale del processo genie di espropriazione forzata dei beni del deitore.

pignorare v. tr. (pignoro o pignoro, ecc.). 1. Sottoporre a pignoramento. 2. Dare in pegno in cambio di un prestito: p. un anello.

pignoratizio agg. Garantito da pegno: credito p. pigolare v. intr. (pigolo; aus. avere). 1. Dei

pulcini o degli uccelletti di nido, emettere in continuazione gridi pid o meno brevi o attenuati. 2. fig. Lamentarsi 0 chiedere con insistenza molesta e im-

portuna. pigolio s. m. Il susseguirsi di gridi pia o meno brevi emessi dai pulcini o dai nidiacei. pigrizia s. f. Indolenza o lentezza dovuta a svogliatezza 0 a mancanza di decisione.

pigro agg. Lento e svogliato nell’adempimento dei

ve doveri o nel prendere decisioni: un alunno p.; anche con la prep. a: la mattina é sempre p. a alzarsi / Talvolta pud indicare solo movimento o compimento ritardato (il p. corso di un fiume; la giustizia é talvolta p.) o motivo di intorpidimento (il p. inverno). pila s. f. 1. Struttura portante verticale che sorregge due arcate o travate contigue di un ponte. 2. Vasca, per lo piu di pietra, destinata a contenere acqua 0 altro liquido: p. dell’acqua santa, 'acquasantiera. 3. Mucchio di oggetti omogenei disposti Puno sull’altro: wna p. di libri, di piatti /region. Denaro: ce l’hai la p.? 4. Generatore di forza elettromotrice; p. elettrica, apparecchio che genera corrente e quindi energia elettrica, a spese di energia chimica; p. atomica o nucleare, reattore nucleare.

pilaf s. m. Riso p., riso cotto al vapore o in poca

acqua (in modo che i chicchi anche x cotti restino staccati l’uno dall’altro), condito secondo ricette tipiche del Medio e deil’Estremo Oriente.

pilare v. tr. Sottoporre il riso a pilatura. pilastro s. m. Elemento strutturale

ad asse

verticale di forma per lo pit prismatica / fig. Simbolo di sostegno, stabilita o solidita: é il p. della famiglia; esser saldo come un p. pilatura s. f. Procedimento per mezzo del quale si eliminano le glumelle (lolla) del risone.

pileo s. m. Nell’antichita, copricapo per lo piu di

foggia conica, in genere di feltro o di cuoio.

pileria s. f. Il reparto della riseria in cui si compie

la pilatura del riso.

pilifero agg. Caratterizzato dalla presenza di peli (manto p., la pelliccia degli animali) o destinato allo eo degli stessi (apparato p.).

pillacchera s. f., tosc. Schizzo o macchia di

fang:

pillare v. tr. Pestare o calcare con il pillo. illo s. m. Grosso mazzapicchio di legno, munito

di due manici, impiegato per costipare il terreno nei lavori di pavimentazione stradale.

pillola s. f. 1. Preparato farmaceutico a forma

rotondeggiante in cui la sostanza medicamentosa é incorporata in un eccipiente: p. purgative, diureti-

che; assol., quella usata come contraccettivo // fig. Piccola dose: cultura in pillole / Motivo di spi

vole contrarieta: ingoiare, indorare la p. 2.

ciottolo di fiume o di torrente.

se

eek. - pillottare v. tr. (pillétto, ecc.). Versare a gocce

dall’alto, sull’arrosto che gira sullo spiedo, l’unto che si raccoglie nella sottostante ghiotta. pillotto s. m. Piccolo mestolo con beccuccio, che serve a pillottare l’arrosto allo spiedo. pilo s. m. L’arma da getto, con punta metallica, caratteristica della fanteria romana.

pilone s. m.

1. Elemento strutturale in muratura

pinécchio

ince-nez s. m. fr. (in it. s. m. invar.). ‘Tipo di occhiali senza stanghette, in cui le lenti sono

unite da una molla che le tiene ferme sul naso. pinco s. m. (pl. -chi). Minchione, balordo / P.

Pallino, persona ignota o di nessuna importanza.

pindarico agg.

(pl. m. -ci). Di Pindaro, il lirico

greco dell’antichita / Conforme allo stile, all’arte di

o in calcestruzzo, per lo pit di forma prismatica e

Pindaro; fig.: volo p., brusco passaggio da un argomento all’altro (tipico della poesia di Pindaro).

ad asse verticale. 2, Struttura a sviluppo verticale. con funzione di sostegno: tali i cavalletti di teleferi-

che epifisi fe

che e funivie e i pali metallici a traliccio di linee elettriche; p. d’ormeggio, quello, di notevole altezza, per l’ormeggio dei dirigibili. 3. Nel rugby, ciascuno degli.atleti della prima linea di mischia. pilorico agg. (pl. m. -ci). Relativo al piloro.

piloro

s. m.

Lorifizio

per

cui lo stomaco

comunica col duodeno, caratterizzato dalla

presen-

za di un anello muscolare (sfintere pilorico). pilota s. m. (pl. -i). 1. Persona specializzata nella guida di un mezzo meccanico di trasporto spec. aereo; p. istruttore, addetto all’istruzione degli allievi piloti; p. suicida, v. KAMIKAZE; p. automatico, complesso strumentale capace di sostituire totalmente o parzialmente l’uomo nelle funzioni di pilotaggio // Guidatore d’automobile, spec. in competizioni sportive / Nel bob, il primo membro dell’equipaggio cui é affidato il compito della manovra. 2. Nella marina del passato l’addetto a condurre la navigazione. con funzioni analoghe a quelle dell’odierno ufficiale di rotta: oggi. la persona autorizzata a dirigere le manovyre di entrata e di uscita di navi da porti canali o stretti, per la perfetta conoscenza che ha dei fondali e delle correnti. 3. Con funzione di agg. (invar.), di quanto svolga funzioni di guida (nave p.) 0 venga prescelto o costruito per un esperimento su scala ridotta (classe p.; impianto p.).

pilotaggio

s. m.

Il complesso

di manovre

occorrenti alla direzione di un aeromobile: organi di p.; scuola dip. / La direzione delle manovre di entrata e di uscita all’ingresso di un porto.

pilotare v. tr. (pildto, ecc.). Guidare un mezzo

meccanico di trasporto / Nel linguaggio marinaresco, dirigere le manovre relative all’ingresso nel porto / fig. (scherz.). Condurre, accompagnare: mi ha pilotato fino all’albergo.

pilotina s. f. Piccola

imbarcazione

a motore

pineale agg. Ghiandola p. (0 corpo p.), lo stesso

pinella s. f. Nel gioco della canasta, il due di qls.

seme, che ha valore di matta. pinene s, m. Idrocarburo terpenico ottenibile per distillazione dell’olio di trementina: é un liquido incoloro profumato. pineta s. f. (lett. pinéto s. m.). Bosco di pini. pingere v. tr. (pingo, pingi, ecc.; pass. rem. pinsi, pingesti, ecc.; participio pass. pinto), arc. o lett. 1. Dipingere. 2. Sospingere, spingere. ping-pong s. ingl. (in it. s. m. invar.). Tennis da tavolo. pingue agg. 1. Ricco di adipe, grasso: una donna p.; un p. porcellino. 2, estens. e fig. Fertile: un terreno p.; ticco, lucroso: p. guadagni.

pingueédine s. f. Vistosa abbondanza di adipe. inguino s. m. 1. Uccello antartico, di notevoli

dimensioni, inetto al volo, con zampe palmate e con un caratteristico piumaggio bianco sul petto e nero sul dorso; fuori dall’acqua, dove genrl. vive nuotando con rapidita alla caccia di pesci di cui si nutre, mostra un’andatura eretta, goffa ed impacciata. 2. Con allusione ai colori dell’uccello, gelato di panna ricoperto di cioccolato. 4 pinna s. f. 1. Ciascuna delle appendici del corpo dei pesci che provvedono al movimento, contri-

buendo anche alla funzione stabilizzatrice della po-

sizione verticale dell’animale nell’acqua. 2. Attrezzo di gomma opportunamente espanso, calzato ai piedi dai nuotatori per render piu agevole e veloce lo spostamento nell’acqua. 3. Ciascuno degli elementi orizzontali o verticali sporgenti dalla carena delle navi o posti lateralmente allo scafo di alcuni idrovolanti, con funzioni stabilizzatrici.

pinnacolo! s. m.

1. In archit., sin. di guglia. 2.

estens. Roccia o vetta di montagna, slanciata e a pareti ripide_e lisce. ;

destinata a pilotare le navi in porto 0 a portare il pipinnacolo? s. m. Gioco di carte, variante del lota a bordo della nave da pilotare. ramino: si gioca fra due o quattro giocatori con un piluccare y. tr. Staccare a uno a uno i chicchi di mazzo di 52 carte. un grappolo, per mangiarli: p. l’uva, un grappolo pino s. m._ 1. Albero tipico: delle regioni d’uva / estens. e fig. Portare via a poco a poco: pi- mediterranee, detto anche p. domestico o p. da piluccarsi un dolce; s’é fatto p. il patrimonio dall'a- noli; ha tronco diritto e cilindrico, chioma ad ombrello, foglie aghiformi, coni (o pigne) a squame limante. pimentare v. tr. (piménto, ecc.). Condire con gnificate e resinose, ognuna delle quali con uno o due pinoli / P. marittimo, simile al precedente, copimento. pimento s. m. Spezie aromatica e piccante, mune nelle zone litorali, il cui fusto, per la forza dei ricavata dai semi dei frutti di una pianta dell’ Ameri- venti marini cui € sottoposto, assume un caratteristico aspetto a sciabola ricurva / P. silvestre, vaca centrale essiccati al sole. pimpante agg. Vistosamente sgargiante: una rieta di pino delle regioni alpine. 2. Il legno resinoso cravatta p. / Soddisfatto e compiaciuto di sé. della pianta, impiegato per vari usi, spec. in carpenpimpinella s. f. Altro nome della salvastrella. teria. 3. fig. Formazione, configurazione a forma pina s. f. Lo stesso che pigna. espansa simile a quella della chioma dell’albero: p. ti aesenicce s. f. Galleria destinata a conservare vulcanico, p. atomico, |a caratteristica configurazioesporre collezioni di pittura: la p. di Brera. e ne ad ombrello assunta dai gas di un’eruzione vulpinastro s. m. Pino marittimo (v. PINO). canica o di un’esplosione nucleare.

pince

s. f. fr. (in it. s. f. invar.; pl. fr.

pinces). Tipo di piega che serve a modellare meglio la stoffa sul corpo: si ottiene ripiegando all’interno

il tessuto che viene quindi cucito. i es »

pinoccata

(0 pinocchiata)

s.

f. Dolce

con-

fezionato con pinoli e zucchero caramellato disposti sopra, un’ostia sottile, a forma di losanga.

pinocchio s. m. Sin. di pinolo (0 pignolo).



pinolo pinolo

842 (0 pignd/o)

s. m.

Il seme

del

pino

domestico contenuto nelle pigne; privato del guscio legnoso che lo riveste serve a fare dolci e a comple-

tare salse o pietanze. inot s. m. fr. (in it. s. m. invar.). Nome di

diversi vitigni, sia bianchi che neri, dai quali si ricavano gli omonimi vini, tipici del Friuli, del Trentino e dell’Oltrepo Pavese. pinta s. f. Antica unita di misura di capacita per liquidi, con valori vari a seconda dei luoghi. pin-up girl loc. ingl. (propr. ‘ragazza da appuntare con gli spilli’), usata in it. come s. f. invar. (pl. ingl. pin-up girls). Ragazza bella e seducente, Glisata come

fotomodella

per illu-

strazioni pubblicitarie o stampe e cartoline. pinza s. f. (genrl. al pi.). 1. Arnese costituito di due branche di acciaio unite a cerniera, utilizzato per afferrare e stringere pezzi metallici. 2. Strumento chirurgico costituito da due laminette elastiche d’acciaio, saldate a un’estremita e alquanto divaricate allaltra. 3. Nel linguaggio corrente, ciascuna delle chele dei crostacei e degli scorpioni. pinzare v. tr. Pungere (diinsetti),

pinzatura s. f. Puntura di insetto. pinzétta s. f. (genrl. al p/.). Pinze di dimensioni ridotte / Strumento a molla a forma di piccola pin-

Za: p. per sopracciglia.

pinzillacchera s. f., scherz. Inezia, sciocchezza.

pinzimonio s. m. Condimento costituito da olio pepe e¢ sale in cui si intingono alcuni ortaggi (sedani, finocchi, carciofi, ecc.) quando si mangiano crudi. ’

pinzdchero s. m. (f.-a Bacchettone, bigotto. pio’ agg. Di opera promossa o fondata da un papa ,di nome Pio: Porta Pia. pio’ agg. 1. Devoto: un atteggiamento pio;

piombatura

s. f. Rivestimento

o riempimento

mediantea Patani v. anche IMPIOMBATURA. piombifero agg. Che contiene piombo in quantita utile per_ lo sfruttamento: giacimento. p. piombino s. m. 1. Piccolo pezzo di piombo, spec. quello che si fissa alla lenza per mantenerla in

acqua verticalmente, quello traversato in senso lon-

gitudinale da due fori nei quali si passano le estremita degli spaghi che serrano il pacco, adoperato come sigillo, e quello fissato all’estremita del filo a piombo (0 archipendolo). 2. Proiettile di piombo per fucile ad aria compressa (spec. per tiro a segno) / Semplice scandaglio marino, formato di una palla di piombo fissata all’estremita di una corda. piombo s. m. 1. Elemento chimico (simbolo Pb): metallo bianco-bluastro, impiegato spec. per la fabbricazione di tubi per condutture, di placche per ac-

cumulatori elettrici, di rivestimenti per cavi elettrici // fig. Simbolo di pesantezza (pesare come il p.), cautela (andare coi piedi di p.), oppressione (sentirsi addosso una cappa di p.)// Con riferimento al colore: grigio p., tonalita di grigio molto scuro con riflessi bluastri. 2. Nome di diversi oggetti fatti di

piombo // part. Ciascuna delle piastre che, nelle ga-

re ippiche, si mettono nelle tasche della sella per completare, ove occorra, la differenza tra il peso assegnato al cavallo e il peso del fantino che lo monta / Il peso fissato all’estremita del filo a p. o archipendolo; l’archipendolo stesso: controllare col p.; essere ap., tenere in p., cadere a p., in linea perpendicolare, verticale / Nella pesca, ciascuno dei pezzi di

piombo che vengono fissati alle lenze per equilibra-

re il galleggiante // Con valore collettivo,iproiettili che vengono sparati nel corso di un’azione di guer-

ra: avanzare sotto il p. nemico; anche i pallini di

credente sincero e convinto: una famiglia pia; fig.: piombo con cui si riempiono le cartucce dei fucili pio desiderio, irrealizzabile, utopistico. 2. lett. Proda caccia // Nell’uso tipografico, la composizione. fondamente compenetrato dei propri doveri verso i pione s. m. In fis. nucleare, particella subatomica genitori, la patria, la divinita i1 pio Enea) o di un della classe dei mesoni. generoso altruismo (ho trovato un’anima pia che pionieére s. m. Di chi si fa scopritore 0 promotore m’ha aiutato). di nuove possibilita di vita o di attivita, collegate

piogeno agg. e s. m. Di quanto provoca una

reazione peerepatona purulenta: germi p.

pidggia

s.

f. (pl.

-ge).

1. Precipitazione

atmosferica allo stato liquido, che ha origine dalla

condensazione del vapore acqueo contenuto nell’atmosfera terrestre: un rovescio di p.; a p., a gocce

continue provenienti dall’alto: innaffiare a p. 2. estens. Quantita indiscriminata di oggetti che cadono dall’alto: una p. di fiori, di pietre. piolo s. m. Pezzo di legno cilindrico e appuntito a un’estremita, infisso nel terreno o in altra struttura

per lo piu con funzioni di sostegno: piantare i p. della tenda; i p. dell’attaccapanni; scala a pioli,

scala di legno, portatile, i cui gradini sono costituiti da pioli infissi in due staggi paralleli o convergenti.

piombaggio

s. m.

Chiusura

con

suggelli di

_ plombo. piombare v. tr. e intr. (pidmbo, ecc.; intr. aus.

essere). 1. tr. Lo stesso che impiombare; pop.: p. un dente, otturarlo / pi com. Chiudere con sigilli di piombo: p. un pacco. 2. intr. Calare con moto improvviso e violento dall’alto verso il basso: il falco piombo sulla preda; estens., a proposito di un assalto o un’aggressione fulminea i sulle file nemiche). di un arrivo inatteso e inopportuno (p. in casa di qlc. all’improvviso), di un evento doloroso o addirittura catastrofico (gli é piombata addosso una sciagura) 0 anche a proposito di un cedimento repentino e totale (p. nel sonno, nella GBAEHOEN

spec. all’insediamento in terre sconosciute e allo sfruttamento delle stesse; part., denominazione dei colonizzatori delle regioni interne dell’Ovest americano / estens. Di chi sia stato fra iprimi a intravedere e sostenere la positivita e la concretezza di svolgimenti futuri: i p. dell’aviazione.

pionierismo s. m. Attivita contrassegnata da un

notevole spirito di avventura o da una ricerca assidua di nuovi orizzonti al sapere umano. pionieristico agg. (pl. m, -ci). Contrassegnato da audacia ¢ novita di intenti.

pioppaia s. f. Terreno piantato a pioppi. piopparello s. m. Fungo edule, reperibile, di

solito in famiglie, alla base di pioppi, salici e olmi; ha cappello di color nocciola e gambo bianco. pioppéto s.m. Bosco di pioppi. pioppicolo agg. Relativo alla coltivazione del

pioppo..

pioppicoltore s.m. Coltivatore di pioppi. pioppicoltura s. f. La coltivazione dei pioppi. pidppo s. m. Albero con rami cilindrici e chioma densa, estesamente coltivato per il legno, impiegato per imballaggi e nella fabbricazione di fiammiferi, e dal quale si estrae la cellulosa da carta. piorrea s. f. Formazione di essudato purulento, causata da per piogeni / P. alveolare, malattia a carattere inflammatorio che colpisce le gengive dentarie, provocando la caduta dei denti. 1. Zolla erbosa prelevata dalla” piota s. f.

Pirata superficie di un prato per esser trapiantata altrove. 2. arc. La pianta del piede, piede. piovano' agg. Di acqua raccolta durante le logge. plavenco s. m. (pl. -chi). Pioggia breve e violenta. accompagnata per lo piu da un forte vento. piovere v. intr. (pass. rem. pidvve; participio pass. piovuto; aus. essere 0 avere). 1. Indica il cadere del la pioggia: ha piovuto tutto l’inverno; fig. (fam.): non ci piove, a proposito di rendita sicura; fanto

_ \. { : _

tono che piovve, a proposito del verificarsi di quanto

era minacciato da tempo // estens. e fig. Arrivare in quantita notevole o indiscriminata (piovevan sassi come grandine; da ogni parte piovono le proteste) oppure giungere all’improvwviso e per lo pill inopportunamente (ci piovve addosso quel seccatore); p. sul bagnato, di guai o disgrazie che capitano a chi gia Ne ha in abbondanza. 2. tr. (/ett.). Diffondere dalto.

piovigginare v. intr. (pioviggina; aus. essere o __avere). Della pioggia, cadere a goccioline fitte; della nebbia, disciogliersi in pioggia minuta e leggera.

|

pioviggine s. f. Pioggia leggera che cade in

_

_minutissime gocce d’acqua. piovigginoso agg. Caratterizzato dalla caduta di una pioggerella lenta, minuta, persistente.

pioviscolare y. intr. (pioviscola; aus. essere o

avere). Della pioggia, cadere a gocce rade, senza in-

tensita,

piovorno agg., lett. Cupo e piovoso.

piovosita

s. f. La caratteristica relativa alla

quantita della pioggia che cade su un determinato luogo o in un determinato periodo di tempo.

WOVOSO agg. e s. m.

1. agg. Che porta o

minaccia pioggia (tempo p.) od é caratterizzato da piogge frequenti (zona, stagione p.). 2. s. m. Quinto mese

del

calendario

rivoluzionario

francese

(20

gennaio - 18 febbraio). plovra s. f. 1. Nome di alcuni giganteschi molluschi cefalopodi (lunghi fino a dieci metri e del peso di oltre quattro quintali), che con i loro enormi tentacoli possono arrivare a capovolgere e trascinare sul fondo anche grosse imbarcazioni; fig., di persona che sfrutta spietatamente gli altri esaurendone in breve tutte le risorse e possibilita. pipa' s. f. 1. Strumento per fumare costituito nel tipo pi comune di un piccolo recipiente tondeggiante, detto fornello, nel quale arde il tabacco, e di una cannuccia infissa in esso, attraverso la quale si

aspira il fumo: una p. di schiuma, di radica, di ciliegio; caricare la p.; fumare la p. 2. Nell’industria vetraria, lungo tubo di ferro, rivestito di legno a una estremita, col quale l’operaio preleva una certa quantita di vetro fuso che poi, soffiando, foggia, entro forme determinate, nell’oggetto desiderato. a” s. f. In linguistica, il segno grafico a forma di circonfiesso capovolto che indica un processo di

_ palatalizzazione

(Sa=scia).

pipare vy. intr. e tr. 1. intr. Fumare la pipa. 2. tr.

(scherz.). Far proprio: questa penna me la pipo io. || pipata s. f. 1. Singola boccata di fumo tirata

_ dalla pipa. 2. com. La quantita di tabacco contenuta nella pipa.

pipeline s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. pipelines). Oleodotto.

| |

piperito y. pePERiTo.

pipétta s. f. Strumento di vetro atto a prelevare e a misurare piccole quantita di liquido. Pipi s. f. Nel linguaggio infantile, orina: mi scappa

ipi.

pipista s. m. (pl. -i). Con intonazione polemica o scherzosa, fautore del P. P. ganizzazione politico-sociale democratico-cristiana, sorta zo all’indomani della prima

pipistréello s. m.

(Partito Popolare), or cattolica di ispirazionc ad opera di Don Sturguerra mondiale.

1. Mammifero crepuscolare

insettivoro, dal corpo simile a quello di un topo. provvisto di membrane alari formate da una dupli catura della pelle che comprende gli arti anteriori. rimanendo tesa fra le lunghe falangi delle dita, le gambe e quasi sempre anche la coda. 2. Pastrano con mantellina, senza maniche, in uso nel sec. XIX.

pipita s. f. 1. Malattia infettiva degli uccelli. caratterizzata da un ispessimento dell’epitelio del

dorso della lingua; scherz.: ti venisse la p.!, imprecazione d’insofferenza verso chi é troppo ciarliero. 2. Il lembo epidermico che talvolta si solleva ai lati

;

delle unghie delle mani.

,

pippolo

s. m.

Bacca

o chicco;

a pippoli, a_

disegnini tondeggianti: fessuto, vestito a pippoli.

pique s. m. fr. (in it. s. m. invar.; pl. fr. piqués). Tessuto di cotone con effetti in rilievo a imitazione del trapunto. , pira s. f., lett. Catasta di legna sulla quale venivano cremati i cadaveri. piragna s. m. Forma italianizzata del portoghese piranha (v.).

piramidale agg. Che ha forma di piramide: /’osso. p. del carpo; struttura, organizzazione p. (Vv. PIRA-

MIDE nel sign. 3) // fig. Enorme, colossale: ignoran-

_

Za p.:; errori p.

piramide s. f. 1. Solido geometrico avente per

base un poligono e per facce tanti triangoli uniti in un punto, detto vertice, quand sono i lati della base. 2. Monumento sepolcrale dell’antico Egitto, a forma di piramide di grandissime proporzioni, per lo piu riservato alle spoglie dei Faraoni. 3. Gruppo o mucchio di oggetti o elementi disposti a forma di piramide: una p. di fiaschi; fig.: a piramide, di struttura 0 organizzazione che partendo da un verticesi

=

evolve via via sino alla base: /’organizzazionea p. della societa feudale.

piramidéne

s. m.

Nome

commerciale

di un

analgesico ed antipiretico molto usato.

pirandelliano

prea

agg. Pertinente all’opera o alla —

personalita del narratore e drammaturgo Luigi Pirandello (1867-1936) / estens. Di una interpretazione della vita e della personalita umana, basata sull'angoscia dell’uomo di non poter mai essere uguale a se stesso e di dovere apparire, a sé e agli altri, eee diverso da quello che é, tipica della narrativa di Pirandello. "ee

piranha arba, rasata sulle guance e term.nante a punta si] mento: un signore col p. 2. Merletto. 3. region. Estremita appuntita, cocea, lembe: il p. del fazzole to / Cima di monte.

pizzutello s. m. Varieta d't'va bianca e nera.con

acini lungh., ricurvi, ottima

la (aivola.

placabilc agg. Che puo essere placato / lett.

Incline alla pieta e al perdeno. placare v. tr. (placo, plac hi, ecc.). Riportare ad

uno stato di calma: p. il fi rore, lo sdegno di qlc.: guarda se riesci tu a placa: lo!; medio intr. (placar-

si), calmarsi: la tempesta si é placata // iperb. Sod-

disfare una necessita sentita in modo tormentoso: p.

la fame, la sete. placca s. f. 1. Pezzo di metallo, pietra o altra

materia, largo e platts // part. Piccola lamina di me-

‘ sille faringee. del palato, ece.) nel corso dit intiam

mazioni, placcaggio s. m. Nel rugby, azione consistente

nell’afferrare alle gambe al di sopra delle ginocchia lavversario in possesso del pallone. per impedirgli di proseguire l’azione. placcare v. tr. (placco, placchi, ecc.). 1, Rivestire con uno strato di materiale diverso: p. d’oro, d'ar gento (o in oro, in argento). 2. Nel rugby. eseguire un _placcaggio.

placcatura s. f. Rivestimento di una superficie

con materiale diverso, a scopo estetico o di protezione. |

placebo voce lat. (propr. I* pers. sing. dell’indicativo fut. del verbo placere ‘piacere’). usata in it. come s. m. invar. Falso farmaco (per es. una

iniezione di sola acqua distillata) con il quale si soddisfa la richiesta di un paziente che si crede malato, il quale cosi, per pura suggestione, sente di ricavar ne sollievo. placenta s. f. Annesso fetale della maggior parte. dei mammiferi, attraverso il quale avviene il passaggio dalla madre al feto del sangue e di tutte le sostanze necessarie alla sua nutrizione e accrescimento; viene espulso dopo il parto.

placentare agg. Relativo alla placenta. placentato agg. Di mammifero provvisto

di

placenta (anche s. m.).

placet

voce

lat. (propr. 3° pers. sing.

dell’indicativo pres. del verbo placere ‘piacere’), usata in it. come s. m. invar. Assenso, consenso; in passato, quello dell’autorita civile senza il quale determinati atti ecclesiastici non avevano valore nei

confronti dei cittadini.

placidita s. f. La peculiarita di un temperamento

o di un carattere sempre calmo, sereno, tranquillo,

placido agg. Calmo,

sereno, tranquillo: se ne

stava p. in poltrona; un’indole p.; riferito ad elemen-

ti naturali: una p. sera; le acque p. del lago.

placito s. m.

1. Nel Medioevo, sentenza emanata

da un’autorita giudiziaria; lett.: a mio, tuo, suo p., a mio, tuo, suo arbitrio (oggi, a mio, tuo, suo beneplacilo). 2. Nel diritto germanico, l’assemblea generale ~ del popolo libero.

plafond

Soy po (0 pil: gruppi) di studenti al fine di acquisire certi contenuti culturali dalla consultazione di pit opere sotto la guida del docente: una r. di storia, una r. sul petrolio / R. di mercato, vy. MERCATISTICA. ricercare! v. tr. (ricérco, ricérchi, ecc.: participio

pass. arc. anche ricérco). 1. Cercare sistematicamente, talvolta minuziosamente: r. una persona, un‘auto rubata: r. i motivi di un fatto. 2. Cercare a pil riprese: cerca e ricerca alla fine I’ho trovato. ricercare’ s. m. Composizione strumentale in stile contrappuntistico, tipica dei secc. XVI e XVII, genrl. per liuto o per organo. ricercatezza s. f. Forzatura del gusto, suscettibile di identificarsi in una rara finezza o in un atteggiamento di artificiosa affettazione: parlare, scrivere, vestire con r.. coner. (spec. al pl.): un’esecuzione piena di ricercatezze. ricercato agg. 1. Di persona che é oggetto di ricerca da parte dell’autorita giudiziaria in quanto, ritenuta colpevole di un reato, si é data alla latitanza; anche s. m.: é unr. della polizia. 2. Di persona o cosa che per le sue qualita é¢ oggetto di apprezzamento e di richiesta: un tecnico assai r.; una merce molto r, sul mercato. 3. Improntato a ricercatezza: maniere r.; parlare, vestire in modo r. ricercatore s. m. (f. -trice). Chi svolge attivita di

ricerca, spec. nel campo scientifico 0 tecnico.

ricetrasmettitore Ss. m. Apparecchio radiotelefonico risultante dall’abbinamento di un trasmettitore e di un ricevitore; usato spec. per collegamenti a piccola distanza.

ricetrasmitténte age. e s. m. e f. Di apparecchio

in grado di ricevere e di trasmettere onde elettromagnetiche. ricetta s. f. 1. Prescrizione scritta, rilasciata dal medico / estens. e fig. Rimedio: i! lavoro é la milior r. contro la noia. 2. \ndicazione relativa agli ingredienti e alle dosi necessarie per la preparazione di una pietanza, di una bevanda, di un dolce, o di qls. altro composto o miscela.

ricettacolo s. m. 1. Luogo di raccolta di persone

genrl. poco raccomandabili. 2. In bot., la parte del fiore sulla quale sono inseriti i vari organi fiorali.

ricettare’ y. tr. (ricétto, ecc.).

1. Accettare,

occultare o acquistare oggetti di illecita provenienZoe ele lett, Accogliere, ospitare. ricettare’

v. tr. (ricétto, ecc.).

Prescrivere

con

ricetta: r. un ricostituente; assol., rilasciare ricette. ricettario s. m. 1. Raccolta di ricette. 2. Il blocco di fogli intestati che il medico usa per compilare le ricette.

ricettatore s. m. (f. -trice). Colpevole di ricettazione. ricettazione' s. f. Il reato di chi acquista, riceve od occulta, a scopo di profitto proprio o altrui, denari e cose d’illecita provenienza.

ricettaziéne’ s. f. Compilazione di ricette. ricettivita (o recettivita) s. f.

1. Attitudine a

ricevere impressioni attraverso uno stimolo esterno. 2. In med. (contrapposto a immunita), la sensibilita dell’organismo nei confronti di agenti o cause morbose. 3. Il grado di sensibilita di un apparecchio ricevente a captare le onde elettromagnetiche: felevi-

sore ad alta r. ricettivo (0 recettivo) agg. 1. Atto a ricevere sul piano delle sensazioni o dell’apprendimento: la memoria é una facolta r.; un ragazzo di grande capacitar. 2. In med., sensibile all’azione di agenti pato-

geni / In radiotecnica, fornito di un elevato grado di _ ricettivita.

richiamare

ricétto s. m., /et. Ricovero, rifugio. ricevente agg. e s. m. 1. agg. Stazione, apparecchio r., muniti di apparecchiature per la ricezione di onde elettromagnetiche (contrapposto a trasmittente).

2.s. m. La persona che riceve a de-

stinazione: il r. deve firmare la bolletta di consegna.

ricevere v. tr. (ricévo, ecc.). 1. ‘Accogliere’, in corrispondenza di un’azione di trasferimento attribuzione o consegna, o anche di proposta o offerta: r. una lettera; r. un premio, una decorazione; r. un invito: con opportuno complemento, per determinarne il motivo: r. in dono, in prestito un oggetto: r. una somma per compenso / Con accentuazione della passivita del soggetto, subire: r. un insulto; r. una condanna / I\ trasferimento e l’attribuzione si identificano talvolta nel prodursi di un effetto sul sog getto stesso: r. betiehicla, consolazione: r. una buona, una cattiva impressione // Nel linguaggio tecnico, captare (contrapposto a trasmettere): la Terra riceve energia elettromagnetica dal Sole; radio capace di r. anche le onde cortissime. 2. Ammettere alla propria presenza, intrattenere a colloquio: sa-

lotto, stanza da r.. mi ha ricevuto a braccia aperte: il capo dello stato ha ricevuto oggi il ministro degli esteri; assol., con riferimento a rapporti d’ordine professionale: i] medico riceve dalle 15 alle 19. 3. Assumere © derivare dall’esterno: /a stanza riceve luce da un’ampia

finestra; assorbire: i] terreno non

riceve pitla pioggia. : ricevimento s. m. 1, Trattenimento con rinfresco, offerto per celebrare una solennita o per festeggiare qualcuno: dare, offrire un _r. / Accoglienza ufficiale. 2. Ricezione a domicilio: pagamento a r. della merce. ricevitore s. m. (f. -trice). 1. La persona o lente incaricato di riscuotere somme per conto dello stato o di altri enti e societa: r. postale; r. del lotto, del totocalcio. 2. Apparecchio o dispositivo che ha la funzione di ricevere o rivelare l’energia emessa da una sorgente (part. suoni, segnali elettromagnetici, radiazioni); r. telefonico, dispositivo inserito nella parte superiore del microtelefono, che trasforma in vibrazioni sonore le oscillazioni di una corrente trasmessa da una linea telefonica; com. ((assol.), il microtelefono: alzare. abbassare il r. :

ricevitoria s. f. Nome

di uffici incaricati di

ricevere 0 riscuotere: r. postale, r. del lotto; r. delle imposte; r. del totocalcio. ricevuta

s. f. Dichiarazione,

scritta e firmata,

comprovante l’avvenuta consegna o pagamento, rilasciata da chi riceve a chi consegna o versa; accusare r. di qglcs., dichiarare di averla ricevuta. ricezione (0 recezidne) s. f. Il ricevere a

destinazione l’oggetto di una spedizione, comunicazione o trasmissione: r. di una merce, di una missiva / Capacita di ricevere onde elettromagnetiche: apparecchio radio con ottima r. richiamare vy. tr. 1. Chiamare nuovamente: se avro bisogno ti richiamero; part.: r. alle armi, chiamare nuovamente i militari gia congedati a prestare servizio nelle forze armate. 2. Chiamare indietro: richiamalo! mi sono scordato di dirgli una cosa / Disporre il rientro o il ritorno: r. in patria un diplomatico; r. dall’esilio / Nel linguaggio militare, con sign. affine a ritirare: r. alcune divisioni dal fronte / R. un aereo, manovrarlo in modo da consentirne il

passaggio dal volo in discesa al volo orizzontale / R. in vita, risuscitare; fig.: r. in vita un’usanza, 3.

Attrarre, attirare: /a luce richiama le zanzare; riferito a persone: /a partita ha richiamato la folla del-

‘richiamato

RM

958

|

tite Ue zit

le grandi occasioni; r. l’attenzione dell’opinione pubblica sul problema dell’energia / Invitare in maniera piu o meno decisa alla concretezza (r. alla Peaitay 6 al rispetto della disciplina e dell’ordine (r. al dovere); in quest’ultimo caso anche assol., con sign. affine a redarguire: l’alunno é stato severamente richiamato dal preside. 4. Rievocare alla mente, far rivivere nella memoria: questi luoghi mi richiamano (alla mente) la fanciullezza. 5. Fare esplicito riferimento; piu comune il medio intr.: richiamarsi ad una norma di legge. richiamato agg. e s. m. Di militare in congedo che € stato chiamato nuovamente sotto le armi. richiamo s. m. 1. Imposizione di un ritorno: disporre il r. di un ambasciatore/ Invito a riprendere una condizione abbandonata: r. alle armi, di militare in congedo; r. in servizio, di funzionario o impiegato gia collocato a riposo; fig., sollecitazione o stimolo a far di nuovo proprio un comportamento o un atteggiamento: r. al dovere, alla realta; assol., avvertimento con carattere di rimprovero o di riprensione: avere un r. dal preside. 2. Richiesta

grappoli e frutto a capsula aculeata dai cui semi si estrae un olio usato come purgante ¢ lubrificante. ricinoléico agg. Di ossiacido organico contenuto nell’olio di ricino.

Forza di attrazione incoercibile (i/ r. della foresta;

domi al tuo discorso... / rifl. (ricollegarsi). Essere in

il r. del ee) © motivo di allettamento o adescamento (il r. della pubblicita; fare da r.; uccelli dir.). 3. Segno con cui, in uno scritto o in un’opera a stampa, si rinvia a note, spiegazioni o citazioni riportate in altra pagina, oppure si rimanda ad altre

connessione reciproca: i due aspetti si ricollegano. 2. Collegare (rifl., collegarsi) nuovamente.

rickettsia

s. f. Nome

dato a un

gruppo di batteri parassiti di animali e da questi trasmissibili all’uomo, nel quale possono provocare gravi malattie infettive (es. il tifo esantematico).

ricognitivo agg. Nel linguaggio giuridico, che ha

per oggetto un procedimento di ricognizione (v.).

ricognitore s. m.

1. Autore di una ricognizione.

2. Aereo per la ricognizione aerea,

ricognizione s. f. 1. Nel linguaggio militare, ogni

attivita intesa a raccogliere, mediante la constata-

zione diretta, le informazioni necessarie per impostare un’azione di carattere operativo o logistico: r. navale, r. aerea; andare in r. 2. Nel linguaggio giuridico o burocratico, accertamento dell’esistenza o veridicita di un fatto (atto di r.) o dell’identita di una persona o di una cosa (r. della salma).

ricollegare y. tr. (ricollégo, ricolléghi, ecc.).

1.

Stabilire una connessione o relazione logica tra due

d’intervento o d’aiuto: accorrere al r. di qlc. / fig. o piu fatti o elementi; anche medio intr.: ricollegan-

opere.

:

richiédere

y.

tr. (coniugato

come

chiédere;

_participio pass. richiésto). 1. Sollecitare la restituzione o l’attribuzione di qlcs. (r. un libro dato in prestito; r. la propria parte di eredita), oppure un intervento in proprio favore con insistenza talvolta supplichevole (r. aiuto, soccorso) talaltra ferma e decisa (r. il rispetto delle clausole contrattuali). 2.

Spesso sin. di chiedere (r. un parere, un’opinione, un consiglio), spec. con riferimento al rilascio di documenti (r. i! certificato di nascita, il passaporto). 3. Esigere, pretendere: é un maestro che richiede molto dai suoi scolari / Necessitare, aver bisogno: il malato richiede assistenza continua. 4. Fare oggetto di un particolare gradimento o apprezzamento: é un articolo molto richiesto; era lavvocato piu richiesto della citta. 5. Chiedere di nuovo o con ripe-

tuta insistenza.

richiésta s. f. Domanda di una concessione: rifiutare una r. di denaro; respingere una r. di tra_ sferimento / A richiesta (o dietro r.), in seguito a

ricollocare vy. tr. (ricdlloco, ricdllochi, ecc.). Collocare di nuovo o nel luogo precedente. ricolmare vy. tr. (ricdlmo, ecc.). 1. Colmare con sovrabbondanza: r. di doni, di gentilezze. 2. Tornare a colmare: r. il bicchiere. ricolmo agg. Ripieno, ben colmo: piatti r. di cibi squisiti; fig.: avere il cuore r. di gioia.

ricominciare

y. tr. e intr.

1. tr. Riprendere

un’azione o un’attivita dopo un’interruzione o una sospensione: r. un discorso; r. un lavoro; comincia-

re daccapo: r. una lettera; con a e l’infinito: r. a parlare, a scrivere; assol.: si ricomincia!, a proposito di molestie che accennano a ripresentarsi. 2. intr. (aus. essere). Avere di nuovo inizio; anche impers.: ricomincia a piovere.

ricommettere v. tr. (coniugato come comméttere). Commettere nuovamente: r. un errore.

ricomparire y. intr. (coniugato come comparire;

aus. essere). Comparire di nuovo, dopo un’assenza. ricomparsa s. f. Sorprendente o inatteso ritorno; nuova

manifestazione; /a r. del contagio.

ricompénsa

s.

f.

Premio

inteso

a

contraccambiare una prestazione 0 un’azione considerata utile o meritevole; r. al valore, onorificenza concessa per atti di valore (civile o militare).

domanda, per desiderio espresso: si rilascia la prey. tr. (ricompénso, ecc.). sente a r. dell’interessato; si replica a r. del pubbli- ricompensare co; fermata a r., fermata facoltativa, di servizi auto- Riconoscere l’utilita di una prestazione 0, piu spes‘mobilistici e tranviari cittadini // Quanto viene chie- so, l’eccezionalita di un merito, concedendo una ‘sto 0 richiesto: /a r. per quella casa é troppo alta / giusta ricompensa (r. uno per ilfavore fatto; r. una

In economia, lo stesso che domanda. ay richiudere v. tr. (coniugato come. _

chitdere).

Tornare a chiudere: r. una lettera dopo averla aper- ta; chiudere: r. l’armadio, il cassetto; medio intr. _(richiudersi): la porta si richiuse lentamente.

riciclaggio s. m. L’operazione di riciclare.

riciclare v. tr.

©

1. Nella tecnica, riportare in un

- nuovo ciclo di lavorazione una parte della materia prima di partenza, non ancora o solo parzialmente _ trasformata in un precedente ciclo. 2. Mettere nuo__vamente in circolazione denaro proveniente da im-

prese delittuose, cambiandolo in valuta estera o investendolo in attivita lecite o in beni immobili. ‘ficino s. m. Albero originario delle regioni ‘tropicali, con fusto eretto, foglie palmate, fiori in

buona azione; il Signore vi ricompensera), che tal-

volta puo identificarsi in un corrispettivo e propor-

zionato utile (i risultati mi ricompensano delle fatiche spese).

ricomperare vy. RICOMPRARE.

ricompilare v. tr. Compilare di nuovo. ricomporre v. tr. (coniugato come comporre). 1. Restituire nel primitivo stato di integrita e di ordine:

r. i pezzi di un congegno, i frammenti di un vaso / fig. Restituire (rifl., riassumere) la primitiva compostezza: r. il volto; ricomporsi in volto. 2. In tipogtafia, rifare una composizione.

ricomposizione s. f. Ricostituzione dell’integrita

/ Nuova composizione tipografica.



:

ricomprare (0 ricomperare) v. tr. (ricémpro 0

“4

259 __ricémpero, ecc.). Comprare di nuovo quanto in precedenza venduto (é riuscito a r. gran parte delle sue

proprieta) © da chi in precedenza ha acquistato (ha ricomprato l’appartamento dallo zio). riconcentrare v. tr. (riconcéntro, ecc.). Concentrare nuovamente: r. le truppe su una nuova linea; fig.: r. le idee; rifl.: riconcentrarsi su un problema, riprendere a studiarlo con impegno.

riconci

v. tr. (riconcilio, ecc.). 1. Ristabilire

un rapporto normale o anche amichevole precedentemente deterioratosi: r. due avversari; r. padre e

figlio (0 il padre col figlic) / rifl. (riconciliarsi). Tor-

nare in armonia, rappacificarsi: si é riconciliato con la moglie; riconciliarsi con Dio, ritornare in grazia di Dio. 2. Riacquistare: quel gesto gli ha riconciliato le simpatie di tutti. riconciliatore s. m. (f. -trice). Intermediario di una riconciliazione.

riconciliaziéne

s.

f. Ristabilimento

di

un

rapporto normale affettivo, religioso, giuridico. temporaneamente deteriorato: fare opera di r.; r. con Dio; il giudice ha tentato la r. delle parti.

riconducibile agg. Che puo avere riferimento con qics., in quanto presenta con questo una generica

analogia o pertinenza: parola r. a un certo significato; fatti r. ad un’unica causa. icondurre v. tr. (coniugato come condurre). 1. Condurre ancora una volta: mi ricondusse alla soli-

ta trattoria. 2. Condurre indietro, al-luogo di provenienza: mi prego di ricondurlo a casa / fig. Con

sign. affine a ‘riportare’: r. la pace nella famiglia; r. un, popolo all’obbedienza; r. un peccatore a Dio. riconférma s. f. Nuova 0 ulteriore conferma: r. di (o in) un incarico; ottenere la r. del contratto.

riconfermare vv. tr. (riconférmo, ecc.). Confermare nuoyamente o ulteriormente: /’incarico puo essere riconfermato; r. nell’impiego; r. un giocatore, un allenatore, rinnovargli ancora per un anno il precedente contratto di appartenenza alla societa /Riaffermare: gli riconfermo la propria stima. riconfortare vy. tr. (riconforto, ecc.). Confortare

nuovamente; piu spesso, con sign. affine a confortare; mi riconforta il pensiero di rivederti. ricongiungere v. tr. (coniugato come gitingere). Ristabilire una continuita interrotta: r. i pezzi di

una banconota rotta / medio intr. (ricongiungersi).

Riunirsi: ricongiungersi alla famiglia. ricongiungimento s. m. Raggiungimento di una unione prevista o temporaneamente interrotta: il r. di due eserciti; anelava al r. con la famiglia.

ricongiunzione s. f. Ricongiungimento,

piu di oggetti materiali.

per lo

riconnettere v. tr. (coniugato come connéttere).

Connettere di nuovo; piu com., collegare, connette-

re reciprocamente: r. due fatti / medio intr. (ricon-

nettersi). Avere una stretta pertinenza o relazione: questo si riconnette a quanto detto prima.

riconoscénte agg. Memore e grato del beneficio ricevuto: essere, mostrarsi r. a (0 verso) qlc.; che esprime riconoscenza: parole r. _ riconoscenza s. f. Sentimento o manifestazione di gratitudine per un benefattore: avere r. per (o verso) qlc., assolvere a un debito di r. riconéscere v. tr. (coniugato come condscere). 1. Constatare la corrispondenza a una identita o a una _ qualita: r. una persona, r. un luogo; il vino guasto si _ riconosce dal sapore. 2. Dare per scontato perchée corrispondente all’evidenza o allaverita: quindi, ac-

_ cettare, ammettere: r. uno come proprio capo; r. un |errore, un torto; r. i meriti di qlc.; r. un figlio natuWere

;

ricoprire

rale, attribuirsene la paternita; r. uno scritto, un quadro, dichiararsene autore; rifl.: riconoscersi colpevole /} Attribuire, assegnare: a ciascuno é stata riconosciuta la propria parte di eredita. 3. arc. Esaminare o sottoporre ad attenta osservazione; oggi solo nel linguaggio militare e marinaresco: r. una zona di terreno, compiervi una ricognizione; r. una costa, un porto, esplorarli attentamente.

riconoscibile

agg.

Identificabile

all’aspetto

o

facilmente individuabile per caratteri inconfondibili.

riconoscimeénto s. m.

1. Constatazione dell’i-

dentita: segno di r.; documento, tessera dir. 2. Ammissione, accettazione di un fatto, di una situazione 0 condizione in quanto forniti dei crismi della legalita o perché corrispondenti a evidenza o verita: r. di un governo; r. di un diritto, di un debito, di un figlio naturale; r. dei propri errori. 3. Dimostrazione di consenso e di gratitudine per le qualita o i meriti di qle. (in r. dei servigi da lui resi alla societa...), spesso

concretamente

attestata

(offtenere

un

ras

quindi, gratifica, compenso (dare un r. di denaro). riconosciuto agg. Valido in quanto sanzionato con un’approvazione: facolta, diritto r.; titolo r.; in senso morale: capo r. della maggioranza / Feste r., le festivita religiose per le quali e prevista la vacanza_nelle scuole e negli uffici.

riconquista s. f. Conquista intesa a riottenere un PoOssesso. | riconquistare vy. tr. Tornare a conquistare

quanto precedentemente

perduto.

riconsacrare vy. tr. Consacrare nuovamente. riconsacrazione s. f. Nuova consacrazione. riconsegna s. f. Restituzione di un oggetto avuto

in consegna. riconsegnare

v.

tr.

Consegnare nuovamente.

(riconségno,

ecc.).

16

2. Restituire al proprieta-

rio un oggetto ricevuto in consegna o da lui perduto: r. i documenti; r. un portafogli. riconsiderare v. tr. (riconsidero, ecc.). Tornare a

considerare, con maggiore attenzione o da un altro punto di vista oppure sulla base di nuovi elementi. riconvenire v. intr. e tr. (coniugato come convenire). 1. intr. (aus. avere), raro. Convenire nuovamente. 2. tr. In diritto, chiamare in giudizio lattore agendo in riconvenzione. :

riconvenziéne

s. f. Nel linguaggio

giuridico:

azione in r. (o assol. riconvenzione), azione propo-

sta dal convenuto nella stessa lite promossa dall attore, citando quest’ultimo per un altro titolo.

riconversione s. f. Adattamento di impianti o

attrezzature industriali a nuovi tipi di produzione,

spec. dopo la fine di una guerra.

riconvertire

v.

tr.

(riconverto,

ecc.)«

1.

Convertire di nuovo. 2. Adattare impianti industriali a nuovi tipi di produzione. riconvocare y. tr. Gicdinaees riconvochi, ecc.). Convocare nuovamente.

riconvocazione s. f. Nuova convocazione.

ricopertura s. f. Copertura completa o sistematica. ricopiare y. tr. (ricdpio, ecc.). Copiare nuovamente / Trascrivere: r. in bella.

ricopiatura s. f. Lavoro di trascrizione. ricopribile agg. Che puo essere ricoperto.

ricopriménto s. m. Applicazione esterna di materiale a scopo ornamentale o protettivo. ricoprire v. tr. (coniugato come coprire). 1. Coprire nuovamente. 2. Con valore intensivo, copate completamente: un grande quadro ricopriva la parete; fig.: r. uno di baci, di carezze, d’insulti /

aes

ricordanza

960

R. una carica, essere nell’esercizio delle funzioni af-

fidate. 3. fig. Occultare, mascherare: r. le marachelle di qic. 4. rifi. (ricoprirsi). Coprirsi di nuovo o interamente; fig. (asso/.), subire uno smacco clamoroso: con quel gesto s’é proprio ricoperto.

ricordanza s. f., poet. Il ricordo o la rievocazione

del passato. ricordare y. tr. (ricdrdo, ecc.). 1. Richiamare alla memoria, aver presente nella memoria:

ricordo be-

nissimo il nostro ultimo incontro; cerca di r. quello che ti ha detto; pop., pit comune il medio intr. (ri-

cordarsi): fi ricordi ancora di me? // part. Il richia-

mo alla memoria puo assumere intonazione di rammarico (mi ricordero di queste tue parole) o di minaccia (mi ricordero del tuo comportamento; anche assol.: me ne ricordero!), oppure sottolineare un’esperienza dolorosa o un fatto eccezionale (/’alluvione la ricorderemo per un pezzo; uno spettacolo che ricorderemo a lungo) 0, anche, l’impegno assunto nei confronti di qlc. (stia tranquillo, ricordo le mie promesse). 2. Richiamare alla memoria altrui (ricordami di andare dal sarto), spesso in tono di esortazione o di raccomandazione (ricordati che non devi prender freddo; ricordati di trattarlo bene), oppure di avvertimento risentito 0 minaccioso

(gli ricordo i doveri del suo ufficio; ti ricordo che qui comando io!) // Il richiamo alla memoria. pud essere determinato da analogia o somiglianza (quel-

V’'uomo mi ricorda qlc. che conosco), oppure concretarsi in una menzione (ricordami a tua madre).

ricordino s, m. Piccola immagine sacra che si distribuisce a familiari e conoscenti per ricordare la prima comunione o la cresima oppure un defunto.

ricordo

s. m.

1. L’impronta

di una singola

vicenda 0 esperienza o di un complesso di vicende ed esperienze del passato, conservata nella coscien-

Za e rievocata alla mente dalla memoria con pit o meno intensa partecipazione affettiva: i] r. del fratello lontano; mi é rimasto un pessimo r. di quella serata; i vecchi vivono di r. / Richiamo alla memoria, da intendersi come ausilio a un’eventuale di-

menticanza (fare un nodo al fazzoletto per r.), come testimonianza di un rapporto affettivo (morendo mi lascio in r. il suo orologio) o doveroso riconoscimento di validita o d’importanza (fatto degno di r.). 2. coner. Oggetto da conservarsi per memoria di un luogo, di un fatto, ecc. (ricordi per i turisti) o come segno o testimonianza d’affetto (un caro r. di famiglia) / Traccia o segno residuo, spec. di cose spiacevoli: porta ancora sul volto il r. dell’incidente / Testimonianza oggettiva di un passato, vestigia: i r.

dell’antica grandezza di Roma.

- Ficorreggere v. tr. (coniugato come corréggere). Correggere nuovamente. ricorrente agg. 1. Che si manifesta o si ripete a intervalli: sono fatti r. nella storia; spesa, entrata,

partita r., destinata a figurare anche in bilanci fututi; fregio r., che si svolge in continuita lungo le pareti; malattia, febbre r., che compaiono periodica_ mente, con intervalli piu o meno uguali. 3. Che avanza un ricorso; parte r. (0 il ricorrente, s. m.), la parte che ha proposto ricorso. ricorrenza s. f. Ritorno, manifestazione periodica di un fenomeno, di un avvenimento: r. della febbre;

r. di una festivita / Solennita, festivita che ricorre annualmente: /a r. del Natale, della Pasqua. ricérrere v. intr. (coniugato come cérrere; aus. essere). 1. Tornare indietro di corsa: é ricorso a ca_ saa prendere i biglietti che aveva dimenticato / fig. _ Tornare indietro nel tempo. rinensare al pas .to: 1.

con la mente ai bei giorni passati. 2. Rivolgersi a qlc. nella ricerca di un aiuto: r. a Dio; r. a un medico, a un avvocato / part. Fare ricorso all’autorita o alla magistratura competente: r. in appello, in cassazione contro una sentenza / Usare, servirsi di un

mezzo o adottare un pis wa per la soluzione di un determinato problema o per superare uno stato di necessita: r. al dizionario; r. alle armi, r.

all’inganno, alla maniera forte. 3. Ripetersi periodicamente: domani ricorre l’onomastico del babbo. 4. non com. Partecipare di nuovo a una corsa; anche tr.: ha ricorso i cento metri in undici secondi.

ricérso s. m.

1. Richiesta motivata, presentata a

un’autorita o a un magistrato per ottenere !’annullamento, la revoca o la riforma di un atto ritenuto lesivo di un proprio diritto: fare r. al ministero; il r. fu respinto; concr., il documento che contiene la richiesta / genre. Far r., ricorrere: far r. a un medico, a un avvocato; fo r. alla tua bonta. 2. Avvenimento © aspetto della civilta che si ripresenta periodica-

mente: i corsi e i r. della storia. ricostitiiénte agg. Che ha la capacita e lo scopo di ripristinare la menomata funzionalita di un orga-

nismo deperito 0 convalescente: cura r., farmaco r. (anche s. m.: prendere un r.).

ricostitiiire v. tr. (coniugato come costituire).

1.

Costituire nuovamente: r. un partito, un’azienda. 2. fig. Riportare all’efficienza e al vigore consueti: r. le sg ae orze col riposo. :

costituzidne s. f. Nuova costituzione (spec. in senso politico e sociale): Ja r. di un partito. ricostriiire v. tr. (coniugato come costruire).

1.

Costruire nuovamente: r. una casa distrutta / Ri-

condurre ad un livello di efficienza a quello precedente: r. l’economia, fig. Desumere |’esatto svolgimento grando i dati conosciuti con ipotesi

pari o superiore l’industria. 2. di un fatto intee congetture lo-

iche: r. la dinamica di un incidente // R. un testo

etterario, restituirlo alla forma originaria, o presunta tale, con integrazioni, emendamenti e corre-

zioni // R. uno pneumatico, rifarne il battistrada con nuova applicazione e vulcanizzazione di gomma. ricostruttére s. m. (f. -trice). Promotore o realizzatore di una ricostruzione.

ricostruziéne s. f. 1. Nuova costruzione di una

struttura o ripristino dell’integrita della stessa: r. di un palazzo, di un ponte; r. di uno pneumatico, appieerione di un nuovo battistrada sulla tela di quel©. consumato // fig. Riparazione di danni materiali o morali prodotti dalla guerra: politica di ricostruzione. 2. fig. Integrazione 0 completamento di dati o di fatti mediante nuovi elementi venuti alla luce o congetture: r. di un delitto; r. di un testo letterario/

Rievocazione fedele di fatti o ambienti storici.

ricotta s. f. Latticinio tenero ricavato facendo

bollire e poi coagulare il siero del latte ovino o bovino rimasto dopo la cottura del formaggio; frequente in espressioni fig. per sottolineare un’evidente mancanza di vigore o di carattere: sei fatto di r.?; un uomo di r.

ricottura s. f. Nuova o ulteriore cottura / part. R.

dei metalli, trattamento termico eseguito sui metatli

allo scopo di diminuirne la durezza e di omogeneizzarne la struttura molecolare.

ricoverare v. tr. e (medio) intr. (ricévero, ecc.). Accogliere o internare in un ambiente a scopo di asilo, protezione, assistenza, cura: r. un fuggiasco nella propria casa; r. un anziano in un ospizio; r.

un malato in ospedale // medio intr. (ricoverarsi Internarsi in ospedale /’ Rifugiarsi.

961 ricoverato agg. e s. m. e f. Ospite di un luogo di assistenza o di cura. ricévero s. m. 1. Trasferimento in un luogo di cura o di assistenza: provvedere al r. di un malato;

foglio di r. / concr. L’edificio o ’ambiente destinato

a dare asilo temporaneo 0 stabile a persone indigenti e senza abitazione: da vecchio é dovuto andare al r. 2, Luogo in cui trovar rifugio o riparo: cercare

un_r. dove passare la notte. ricreare v. tr. (ricréo, ecc.).

1. Procurare ristoro

fisico o morale; nel primo caso vi si associa |’idea di

rinvigorimento (un liquore che ricrea le forze), nel secondo, quella di distrazione, divertimento, conforto (r. lo spirito con buone letture; assol.: uno spettacolo che ricrea) / rifl. (ricrearsi). Prendersi uno svago,

abbandonando

le consuete

occupazioni.

2.

Creare di nuovo: r. un’organizzazione, un partito. ricreativo agg. Atto a procurare svago e divertimento: aftivita r.; circolo r., luogo di ritrovo per un modesto svago serale o festivo. ricreatOrio s. m. Istituzione assistenziale che si propone di offrire a bambini e ragazzi un ambiente di svago moralmente sano.

ricreazione s. f. 1. La distrazione come utile pausa in una attivita fisica o intellettuale: /o sport é

una sana r.; la mia r. preferita é la lettura dei gialli

/ In scuole e collegi, l’intervallo fra due periodi di studio o due ore di lezione, o anche il tempo concesso allo svago nel corso della giornata: dieci minuti di r.; fare (ia)r. in aula; togliere lar. 2. raro. Nuo-

va creazione. ricredersi v.

medio

intr.

(coniugato

come

crédere). Convincersi d’essersi ingannato: lo credevo un galantuomo ma ho dovuto ricredermi / Far ricredere uno, rimuoverlo da un’opinione errata.

ricréscere y. intr. (coniugato come créscere; aus.

ricuperatore (o recuperatore) s. m. (f. -trice). 1. Persona addetta a un ricupero. 2. ped rset di-

spositivo 0 congegno per il ricupero di qlcs.; part.: r. di calore, apparecchio che permette di utilizzare il contenuto termico residuo di un fluido che si scarica da un impianto; r. di rinculo, congegno che permette il caricamento automatico dell’arma sfruttando lenergia dei gas che si sprigionano allo sparo. ricupero (0 reciupero) s. m. 1. Riacquisto della disponibilita di quanto temporaneamente perduto, asportato o alienato (r. di una nave, di un credito, della refurtiva) o di una condizione in precedenza compromessa (r. delle energie, della salute, della funzionalita di un arto; r. della liberta; r. di un ex detenuto alla societa); avere grande capacita di r.,

saper superare con una certa facilita le situazioni piu critiche; partita di r. (o assol. il ricupero), quella che si disputa in conseguenza di un rinvio per cause di forza maggiore. 2. concer. Quanto viene ricuperato; materiali di r., rottami e materiali di scarto delle industrie, utilizzabili per altre produzioni. 3. Nello sport, annullamento di uno svantaggio. ricurvo agg. 1. Che presenta una forte curvatura,

molto

curvo:

i] r. aratro;

camminava

tutto r. 2. non com. Provvisto di doppia curvatura.

ricusa s. f., lett. Rifiuto. ricusabile agg. Che puo esser ricusato senza dar

luogo a risentimento o offesa: invito difficilmente r. / Che puo essere oggetto di ricusazione (v.).

ricusare y. tr. 1. Sin. lett. di rifiutare (senza tuttavia l’ostilita implicita in questo verbo): r. un in--

2Tornare a crescere: lozione per far r. i ca-

vito, una proposta, una carica; anche con di e l’infinito (ricuso di bere, di mangiare) e come medio

intr. (ricusarsi di fare una cosa). 2. part. R. un giu-

pasta che ricresce nella cottura.

dice, ricorrere allistituto della ricusazione (v.).

capelli / Aumento di volume: riso con buona r. rictus s. m., invar. Atteggiamento della bocca al riso in conseguenza di spasmi dei muscoli facciali: r. tetanico, r. cadaverico.

cui uno dei soggetti privati del processo puo chiede-

nuovamente. 2. Ricongiungere mediante cucitura parti divise, tagliate o strappate: r. uno strappo; r. una ferita ] fig. Mettere insieme con elementi presi qua e la: r. un articolo, un film. ricuc’ s. f. Riparazione ottenuta con ago e filo / fig. (spreg.) Di scritti, film, ecc., messi insileme concatenando brani diversi o di diversi autori. ricudcere y. tr. (coniugato come cudcere). 1. Rimettere al fuoco per ottenere una migliore cottura. 2. In metallurgia, sottoporre a ricottura (v.).

scherno o di canzonatura. ridanciano agg. Che rivela una cordiale anche se talvolta grossolana giovialita: un carattere r. e bo-

ricréscita s. f. Ripresa di una crescita: /a r. dei

ricucire y, tr. (coniugato come cucire). 1. Cucire

ricuperabile

(0 recuperdbile),

agg.

Che

pudo

essere ricuperato: denaro r.; individuo r. al lavoro.

ricuperabilita (0 recuperabilitd) s. f. Possibilita,

attitudine ad essere ricuperato. ricuperare (0 recuperare) v. tr. (rictipero, ecc.). 1. Riacquistare la disponibilita di cid che era stato sottratto o di quanto era andato perduto: parte della refurtiva é stata ricuperata; r. il carico di una nave affondata; rientrare in possesso: r. un credito; fig., racquistare una condizione precedentemente perduta: r. leee

la salute; r. la liberta / Riguada-

gnare: r. il tempo perduto / Rendere utilizzabile per Papporto di migliorie: con la bonifica si sono ricu-

_perati mille ettari di terreno // Ricondurre ad una

ag q

societa un ex-carcerato. 2. Nel linguaggio sportivo: r. una partita, giocare una partita che non si é potuta svolgere nel giorno stabilito dal calendario; anche assol.: Ja squadra ricuperera domani.

pelli /Con valore intensivo, aumentare di volume:

at

|

ridere

ay

alita di vita: r. un minorato al lavoro, r. alla :

ricusaziéne s. f. Nell’uso giuridico, istituto per

re, qualora

concorrano

determinate

circostanze,

che il processo sia assegnato ad altro giudice. ridacchiare y. intr. (ridacchio, ecc.; aus. avere). Ridere con risate brevi e smorzate: espressione di

nario; un tipo r. / estens. Che suscita un riso schiet-

to e rumoroso: storiella r. dare v. tr. e intr. (coniugato come dare). 1. tr. Dare nuovamente: gli ridette da bere; dagli e ridagli, per indicare insistenza ostinata / Dare indietro, restituire: ridammi i miei soldi. 2. intr. (aus. essere

0 avere). Manifestarsi di nuovo: gli ha ridato fuori laLidge / Di persone, incappare nuovamente: ha ridato (0 é ridato) nello stesso errore.

ridarella, ridaréllo v. RIDERELLA € RIDERELLO.

ridda s. f. 1. Antico ballo eseguito da piu persone che giravano in tondo tenendosi per mano e cantando. 2. fig. Movimento tumultuoso e convulso: una r. di pensieri, di cifre. ridénte agg. Che esprime letizia (un viso r.) 0 comunica un senso di allegrezza, serenita, fiducia (le r. colline toscane; un avvenire r.). ridere y. intr. (pass. rem. risi, ridésti; participio pass. riso; aus. avere).

1. Manifestare la spontanea

reazione di ilarita suscitata nell’animo da situazioni (0. considerazioni) impreviste o fuor dell’ordinario, — attraverso una modificazione della mimica facciale,

«

riderélla

{

962

conseguente allo stiramento della rima labiale e alla costrizione di quella palpebrale, e ad una modificazione del ritmo respiratorio che da luogo a effetti sonori pil o meno rilevanti e rumorosi: a quella

3

Dipingere nuovamente; r. una tela, sovrapponendo un, dipinto a un altro. ;

ridire v. tr. (coniugato come

nuovamente

dire).

1. Dire

o ripetutamente: non r. pil una cosa

simile!; gliel’ho detto e ridetto mille voite. 2. Riferire o riportare quanto saputo da altri, spesso per malignita o per far dei pettegolezzi: va’ a r. tutto al principale / Recitare o riassumere una cosa imparadal r. // alludere ta o letta: r. la poesia, r. un capitolo di storia. 3. allegria Dire in risposta: non ho nulla da r. / Biasimare, crista alle- ticare: cos’hai da r. sul mio conto?

battuta tutti risero; r. (0 ridersela) sotto i baffi, con

sorniona malizia o sottile compiacimento; r. di gusto, apertamente;

r. a denti stretti, forzatamente,

contro voglia; iperb.: r. a crepapelle; morire Talvolta piu che all’atto fisico 11 verbo puo a una disposizione dell’animo e indicare (vado in casa sua perché si ride, perché si

Bri),compiaciuta soddisfazione (ride bene chi ride

ultimo), canzonatura ee alle sue spalle; attento a non farti r. dietro), compatimento (poveretto, fa proprio r.!), sufficienza (ridici sopra), sarcasmo (queste son cose da far r. i polli), oftensivo disprezzo (ma non mi faccia r.!); con valore attributivo: cose da ridere, di trascurabile importanza o entita //

ridiscéndere

vy. tr. e intr. (coniugato

come

discéndere; aus. essere). Scendere nuovamente: r. le scale; pit spesso, scendere nel luogo da cui si era saliti: r. al piano.

ridiscérrere v. intr. (coniugato come discérrere;

aus. avere). Tornare a discorrere.

ridisporre

v. tr. (coniugato

come

dispdrre).

Scherzare bonariamente, non fare sul serio: non te

Tornare a disporre.

la prendere, si fa per r. 2. fig. Manifestare un’intima gioia (gli occhi gli ridevano di felicita) o una lu-

ecc.). Distribuire nuovamente o in modo diverso.

minosa amenita (rideva tutt’intorno la primavera) /

Presentarsi favorevole, propizio: /’avvenire gli rideva radioso. 3, Prendersi gioco o divertimento: ridersi della dabbenaggine di gic. / estens. Infischiarsene: me ne rido delle tue minacce!

riderélla (0 ridarélla) s. f. Irrefrenabile accesso di

riso: gli é presa la r. rideréllo (0 ridaréllo) agg. Facile al riso; occhi r., atteggiati al riso. ridestare v. tr. (ridésto, ecc.; participio pass. ridestato, poet. ridésto). Destare nuovamente PCo-

mune il medio intr. (ridestarsi), spec. nell’uso fig., per indicare una ripresa di attivita (al mattino la vi-

ta si ridesta nelle vie della citta) o il nuovo insorgere di sentimenti assopiti od offuscati (dopo quell’incontro senti ridestarsi l’antica passione).

ridicolaggine s. f. L’aspetto di quanto si presenti

goffamente assurdo (genrl. con tono di compatimento): discorsi di una r. sconcertante; concr.: non dir ridicolaggini!

ridicolézza

_s. f. Aspetto

o manifestazione

ridistribiiire v. tr. (ridistribtiisco, ridistribiiisci,

ridistribuzione

s. f. Distribuzione

ispirata a

criteri diversi rispetto ad una precedente: r. degli incarichi, del reddito; r. degli oneri fiscali, perequazione tributaria. ridiventare vy. intr. (ridivénto, ecc.; aus. essere). Diventare nuovamente o tornare ad essere: ridivento serio; mi sembri ridiventato bambino!

ridomandare y. tr. 1. Domandare nuovamente:

r. il nome a qlc. 2. Domandare in restituzione. ridomare vy. tr. (ridéno, ecc.). 1. Rendere. restituire: /e tue parole mi ridonano fiducia; r. la li. berta alla patria. 2. Donare in contraccambio.

ridondante agg. Caratterizzato da un’eccessiva 0

superflua sovrabbondanza: discorso r. di elogi. dondanza s. f. Superflua sovrabbondanza.

ridondare v. intr. (ridéndo, ecc.; aus. essere), lett. Sovrabbondare: Je mense ridondavano di cibi squisiti; i suoi scritti ridondano di metafore. 2. Riuscire, risolversi: r. in danno, a favore. riddsso s. m. 1. Riparo; com., nella loc. avv. a ridosso, pet indicare posizione riparata (mettersi a

ridicola per assurdita o bizzarria: Ja r. di una situazione / Cosa insignificante, inezia.

r. del vento, delle onde) o, fig., immediata vicinanza sia in senso spaziale (aveva gli avversari a r.) sia in senso temporale (/’inverno é ormai a r.); tose.: ave-

situazione / Nel linguaggio sportivo: r. un avversa-

re qlc. a r., a proprio carico. 2. tose. Concorrenza nel commercio, per lo piu sleale: fare il r. a qic.

ridicolizzare y. tr. Volgere in ridicolo: r. una

rio, dimostrare

nei suoi confronti

una evidente e

ridétta

s.

f. Opera

fortificata

di limitata

quasi umiliante superiorita. dicolo agg. 1. Goffo, strano, assurdo, si da

importanza, per lo piu inserita in un piu vasto siste-

compromettere la serieta, il decoro o la dignita di

ma difensivo.

in una situazione r. / estens. Insignificante per entita o valore: una somma r.; stipendio r. 2. Comes. m., aspetto ridicolo: cadere nel r.; mettere in r. una persona, una cosa, esporia alla derisione; volgere una cosa al r., privarla di qls. validita deformandone gli aspetti o i contenuti.

riduzione sul piano delle dimensioni, dell’entita, del valore: un modello in proporzioni r.; edizione r. per ragazzi; prezzo r.; in cinematografia: passo r., Vv. PASSO / Con valore participiale, scaduto o deterio-

una persona: un cappellino r.; rendersi r.; trovarsi

ridimensionaménto s. m. Conferimento della

funzionalita richiesta da nuove esigenze: r. di un’industria, di un’azienda; r. di una persona, riduzione

a pit giuste proporzioni di un giudizio di valore precedentemente espresso nei suoi confronti.

ridimensionare

vy.

tr.

(ridimensiéno,

ecc.).

Organizzare su basi nuove la funzionalita di un impianto, di un’industria o di un organo amministrativo in seguito al modificarsi delle esigenze / estens.

Ricondurre a pit modesti limiti di valutazione un merito o una funzione (r. l’importanza di un autore) oppure una persona (quel ragazzo va un po’ r.).

pingere v. tr. (coniugato come dipingere).

otto agg. es. m.

1. agg. Che ha subito una

rato, spesso irrimediabilmente: guarda com’eé r.!; vaso r. in pezzi.

2. s.m. L’ambiente adiacente alla

sala di un teatro, dove il pubblico si raccoglie durante gli intervalli dello spettacolo per conversare e fumare // Lo stesso che ridotta (v.). riducente agg. Che opera una riduzione / In chim.: sostanza r., sostanza capace di togliere elettroni ai suoi composti (anche s. m.: un r.).

riducibile agg. Che puo essere ricondotto a una

determinata condizione (ragazzo difficilmente r. all’obbedienza) o sottoposto a una diminuzione quantitativa (il prezzo non é r.) / In chim., di sostanza capace di subire una reazione di riduzione. \ idurre y. tr. (coniugato come addurre). 1. Limitare in modo opportuno o conveniente media!

SE

ee

88S

te una diminuzione quantitativa: r. la velocita di una macchina; r. i prezzi, le pretese, le tasse / In mat., semplificare: r. una frazione ai minimi termini / Nel disegno, riprodurre su scala minore un originale. 2. Determinare il passaggio ad una condizione diversa dalla precedente, configurabile in uno

stato di avvilente inferiorita (r. un popolo in schiavitu; r. uno alla miseria, a chieder l’elemosina) o di menomazione fisica (r. uno in fin di vita, percotendolo a sangue), in un vistoso o irreparabile danneggiamento o deterioramento (guarda come hai ridotto la macchina!; r. in frantumi un vaso; r. la casa a

un immondezzaio), nell’annullamento di qls. possibilita di reazione (r. al silenzio un avversario; r. alla

ragione uno, convincerlo a desistere da un atteggiamento); come medio intr.: ridursi in fin di vita; s’é

ridotto alla miseria, a chiedere l’elemosina. 3. Modificare la forma di un’opera (r. una poesia in prosa) o adattarne il testo ad un uso diverso da quello per cui era stata scritta (r. un dramma per la radio; r.un romanzo per un film) / In chim.: r. una sostanza, sottoporla a una reazione di riduzione (v.). 4. tr. In med., ricondurre, mediante intervento chirurgico un viscere 0 un osso nella loro normale posizione: r.

un’ernia, una frattura // lett. Ricondurre al luogo di partenza; fig.: r. a Dio; r..a concordia // rifl. (ridursi). Raccogliersi o rifugiarsi: ridursi in un’isola.

riduttére

s. m. (f. -trice).

1. Autore

della

riduzione di un’opera musicale o letteraria.. 2, Dispositivo per ridurre una grandezza fisica: r. di corrente; r. di velocitd, quello interposto tra un albero motore e un albero condotto, al fine di ridurre il numero di giri di questo rispetto a quello:

riduziéne s. f.

1. Modificazione opportuna o

conveniente, riconducibile a limitazione per lo piu quantitativa (r. delle tasse; r. delle ore di lavoro; r. della velocita; biglietto a r.) 0 a semplificazione (r. di una questione al punto essenziale; r. ai minimi

termini, in mat.), oppure sformazione piu o meno rafica, radiofonica di un Tario é una r. dell’edizione

identificabile in una traintegrale (r. cinematoromanzo; questo vocabomaggiore) / Assoggettamento, pil 0 meno costrittivo, ad una condizione: r. in schiavitu; r. al dovere; r. allo stato laicale, V’inibi-

zione al chierico di esercitare il proprio ministero con conseguente privazione di ogni suo privilegio, diritto o beneficio. 2. part. In chim., reazione per la quale una sostanza assume uno o piu elettroni ceduti da un suo composto o elemento, detto percio riducente / R. di un disegno, riproduzione su scala minore di un originale. 3. In med., riposizione in se-

de di un viscere o di un osso che abbiano perduto la posizione normale, mediante intervento chirurgico:

r. di un’ernia, di una frattura.

riécco avv. Ecco di nuovo: per sottolineare un ritorno 0 una ripetizione (r. il sole!; rieccolo, il no-

stro amico!), 0 accompagnando una restituzione (rieccoti i soldi che mi hai prestato). riecheggiaménto s. m. Imitazione di movenze o

di giteggiamenti di altri autori in un’opera letteraria. riec|

essere).

v. intr. e tr. (riechéggio, ecc.; aus.

Echeggiare

nuovamente:

assordante

rie-

cheggio l’urlo della folla; tr.: i monti riecheggiarono il tuono della valanga / fig. (intr. e tr.). Presentare chiare reminiscenze di motivi o di movenze pro_ pri di altri autori: (in) questi versi riecheggiano mo_ tivi foscoliani.

_

eer

ri€dere y. intr. Variante di redire. are vy. tr. ificare di nuovo.

(riedifico,

riedifichi,

ecc.).

:

rientrare

‘tiedificaziéne s. f. Nuova edificazione.

riédito agg. Nuovamente edito. riediziéne s. f. 1. Nuova edizione di un’opera gia

edita.

2. Rilancio, a distanza di anni, di un’opera

teatrale, attuato mediante una nuova messa in scena_/ Ristampa di un vecchio film.

rieducabile agg. Che puo essere rieducato.

rieducare v. tr. (rieduco, riéduchi, ecc.). 1. Influire su individui traviati o disadattati per renderli di nuovo capaci di reinserirsi nella convivenza civile: r. i minorenni abbandonati. 2. Riferito a membra o facolta offese

o menomate,

ripristinarne la

funzionalita, o una certa funzionalita, mediante opportuni esercizi e terapie.

rieducazione

s. f. Opera psicopedagogica

correzione di individui, spec. minorenni, che

di

presen-

tino insufficienze mentali o tare derivanti dall’essersi formati in ambienti inadatti dal punto di vista sociale o morale // In med., trattamento terapeutico tendente a ripristinare la funzionalita completa o parziale di un organo, spec. degli arti. rieleggere v. tr. (coniugato come eléggere). Riconfermare in un ufficio o in una carica mediante

Ph

elezione. | rieleggibile agg. Che ha i requisiti, legali o morali, per essere rieletto in un ufficio o in una carica. rieleggibilita s. f. La condizione di poter essere

=

legittimamente rieletto.

i

;

rieleziéne s. f. Riconferma in un ufficio o in una carica mediante elezione.

=

riemergere v. intr. (coniugato come emérgere; aus. essere). Ritornare alla superficie dopo una im-

mersione / Tornare ad emergere (anche fig.).

e

riemersiéne s. f. Ritorno in superficie successivo

a un’immersione.

:

riempimento s. m. Integrazione di una mancanza identificabile con uno spazio libero o vuoto: r. della cambiale, della scheda, di un modulo; r. della penna (con Vinchiostro); r. di uno scavo,

di un serbatoio.

riempire v. tr. (riémpio, ecc.; coniugato come empire). 1. Occupare completamente il volume di un vuoto (r. un bicchiere di vino, un sacco di grano,

una fossa di terra), identificabile anche in uno spazio libero (r. un modulo) o in un posto vacante

(7. 7

vuoti dell’esercito) // iperb. Empire, con un’idea di

sovrabbondanza (riempirsi lo stomaco; riempirsi le tasche di denari) oppure di fastidio (mi ha riempito la_testa di chiacchiere) / assol. Saziare: é un cibo che riempie. 2. medio intr. (riempirsi), Diventar pieno: Ja citta si riempie di turisti. 3. fig. Suscitare un’intensa

commozione

interiore;

anche

medio

intr.: al vederlo il mio cuore si riempi di gioia.

riempitivo

agg.

Integrativo

(genrl. in modo

sommario o soltanto esteriore e apparente) di una carenza: parola, frase r.; anche s. m.: questo inciso é un puro r.; fare da r. (fig., di persona la cui presenza o funzione in un ambiente é del tutto irrile- — vante o addirittura pletorica). :

riempitrice s. f. Macchina per il riempimento automatico di bottiglie, flaconi e altri recipienti. riempitura s. f. L’operazione di riempire / coner. —

Il materiale usato per riempire. are € rientrante agg. e s. m. 1. agg. Che presenta concavita verso l’interno. 2. s. m. Nelle opere di fortificazione, l’angolo che volge il vertice verso !’interno (opposto a saliente). rientranza s. f. Concavita o piegatura verso

Vinterno di un profilo o di una superficie.

rientrare v. intr. (riéntro, ecc.; aus. essere).

rientrato

964

Entrare di nuovo, ritornare nell’ambiente o nel luogo precedentemente abbandonato (r. in casa, in ufficio; i giocatori rientrano in campo; r. alla base) 0 riprendere una condizione o situazione forzatamente interrotta (r. in squadra; r. in famiglia; ha chiesto di r. nel circolo); part.: r. in possesso di una co-

rifaciménto

s. m. Ripristino o rielaborazione

conforme a criteri diversi: r. di un quadro, di una scena; concr., l’opera rifatta.

rifare v. tr. (coniugato come fare).

nuovamente:

in determinazioni

1. Fare

riconducibili oltre

che all’idea di ripetizione (r. l’esame, un tentativo)

sa, tornare a possederla; r. nelle grazie di qlc., riacuistarne il favore o la benevolenza; r. in sé, riprenere il controllo delle proprie azioni; r. nelle spese (o assol. rientrarci), trarre da un affare un modesto guadagno o uscirne alla pari // assol. Tornare in casa 0 nella propria residenza abituale: i/ dottore non é ancora rientrato. 2. Spostarsi in dentro, assumere un profilo concavo: il fumein quel punto rientra / Cross a r., nel gioco del calcio, quello con traietto-

perduto o seriamente compromesso. 2. Imitare, contraffare: r. il verso a una persona // Riportare in una condizione precedente: con queste parole lo rifece ardito e fiducioso (rifl.: rifarsi cristiano; il tempo si é rifatto bello); fig.: rifarsi la bocca, mangian-

ria convessa

do o bevendo qlcs. di buono, o provando un’intima

effettuato con l’interno del piede.

3.

Essere contenuto, aver pertinenza: r. nel numero dei vincitori; cio non rientra nelle tue competenze.

4, Con valore causativo, riportare nel proprio allog-

giamento: far r. l’antenna della radio.

rientrato agg. Ritornato indietro; fig., che non ha troyato attuazione: ambizioni r.; una iniziativa r. rientro s. m. Ritorno nella sede abituale o

anche ai sign. di ripristino (r. una casa; r. il letto, la

stanza) di sostituzione (rifarsi la mobilia di casa), di ripresa (rifarsi da capo); fig.: rifarsi una verginita, tornare a godere di una stima o di un credito

soddisfazione. 3. Compensare, risarcire: r. uno dei danni, delle spese (o r. i danni, le spese a qlc.); anal.: rifarsi di un danno, di una spesa, di una perdita (0 rifarsi le spese), fare in modo di non essere in perdita (anche assol.: mi sono rifatto); fig.: rifar-

sela con uno, sfogare su di lui il proprio malumore o

risentimento // Cucinare un cibo gia cucinato, in abbandonata: /e squadre fanno il maniera diversa dalla precedente: r. il lesso con le loro r. in campo; r. alla base, di navi o aerei; il r. cipolle.

cements

nell’atmosfera di un’astronave; assol.: l’ora del r. riepilogare

v. tr. (riepilogo,

riepiloghi,

Esporre in forma di riepilogo. riepilogativo age. Che serve a riepilogare.

ecc.).

riepilogo s. m. (pl. -ghi). Esposizione riassuntiva intesa a riproporre, prima di concludere, i singoli

argomenti di un discorso o di uno scritto.

riesame s.m. Nuovo e pit approfondito esame.

rifasare

vy.

tr.

In

elettrotecnica,

ridurre

la

differenza di fase esistente tra la tensione applicata a un circuito induttivo e la corrente che lo percorre. rifasciare y. tr. (rifascio, ecc.). Tornare a fasciare; riferito a bambini, sempl. ‘fasciare’.

riferibile agg.

1. Che pud e merita di essere

tiferito, cioé ripetuto: frase non r. 2. Che puo essere messo in relazione: sintomi r. a un preciso qua-

riesaminare vy. tr. (riesamino, ecc.). Sottoporre a

dro _clinico.

Fiesercitare

specifica o di comodo, indicante la pertinenza ad un certo ambito: fare r. a un fatto; in r. alla vostra del 20 u. s. / coner. Cenno, richiamo: in questa opera mancano i r. al problema che c’interessa. 2. Punto di riferimento (o assol. riferimento), il dato, Velemento o l’oggetto assunti come base per determinare un orientamento in senso proprio 0 fig.: in antico le stelle erano il punto div per la navigazione; non abbiamo alcun punto di r. per giudicare.

un_ulteriore esame.

v. tr. (riesército,

riferiménto s. m.

ecc.). Esercitare

nuovamente: r. la professione. riesling s. m., invar. Nome di alcuni vitigni dai quali si ricavano vini bianchi famosi, dello stesso nome, confezionati in bottiglie tipiche a

collo molto allungato (renane). Fiesporre v. tr. (coniugato

come

espérre).

Tornare ad esporre: riesponi con calma i fatti; rifl.:

riesporsi a una brutta figura. riesportare v. tr. (riesporto, ecc.). Esportare sotto forma di prodotti lavorati merci importate allo stato

dimateria prima. riesportaziéne s. f. Esportazione

di merci

lavorate, precedentemente importate sotto forma di materie prime.

fiesposiziéne s. f. Nuova 0 ulteriore esposizione

/ In mus., lo stesso che ripresa.

1. Termine di una relazione

riferire y. tr. (riferisco, riferisci, eee); aruhs Comunicare a titolo d’informazione: r. l’accaduto; r. un discorso; talvolta con intenzione malevola o calunniosa: é andato ar. tutto al deh os. / assol. Tenere una relazione su un argomento

dicompeten-

za abituale od occasionale: il ministro riferira alla Camera sulla situazione economica. 2. Mettere in relazione rispetto a un termine identificato con la causa 0 con l’origine: gli scienziati non sanno a che

riéssere y. intr. (coniugato come éssere), fam. Essere nuovamente o tornare ad essere nello stesso luogo: risaro a casa alle nove; risiamo alle solitel, ci risiamol, a proposito di fastidi o difficolta che si ripresentano ancora una volta. ;

cosa r. ilfenomeno / medio intr. (riferirsi). Alludere: a cosa yuoi riferirti con questo discorso?; essere in rapporto di pertinenza: l'aggettivo concorda in genere e numero col nome cui si riferisce.

Riproporre all’attenzione elementi o figure del pas-

avere). Fermentare una seconda volta.

Fiesumare v. tr. Lo stesso che esumare / fig.

sato: r. vecchie usanze; r. un autore, un film.

riegumazione s. f. Esumazione / fig. Ricupero di

rifermentare

v.

intr.

(riferménto,

ecc.;

elementi o figure del passato nell’ambito di un interesse attuale.

o di _raffa, a tutti i costi e con qls. mezzo.

-mevocare v. tr. (riévoco, riévochi, ecc.). Ritornare col pensiero o discorrendo a fatti o persone del pas-

abbinata all’estrazione dei numeri del lotto.

sato: r. i vecchi tempi / Commemorare. rievocativo agg. Tendente o diretto a rievocare.

rievocaziéne s. f. Ritorno con la mente o nel

parlare a fatti e poeoe del passato /Commemorazione: la r. della strage di Marzabotto.

aus.

rifermentaziéne s. f. Ulteriore fermentazione. riffa! s. f., tosc. Prepotenza: fare le r.; dir., 0 dir.

ffa~ s. f. Lotteria privata di uno o piu oggetti,

‘680 agg., tosc. Prepotente e puntiglioso. rifiatare y. intr. (aus. avere). 1. Riprendere fiato:

lasciami r. e ti raccontero tutto; fig., prendersi un po’ di riposo: finalmente si rifiata! 2. Replicare; ascoltare senza r., senza dir parola.

|

rificoléna s. f., fiorentino. Lampioncino di carta

Saapens

965

riflusso

colorata, modellato nelle fogge piu varie e bizzarre, due mezzi di natura fisica diversa, quando questa che i ragazzi e i giovani fiorentini portano in giro superfi cie € levigata’e regolare; r. di onde elettromaper la citta fissato ad una canna la sera della vigilia gnetiche, di elettroni, del suono, del calore, fenome- . della Nativita della Madonna (7 settembre), cantan- ni analoghi consistenti in un rinvio da parte di sudo canzoni e ritornelli. perfici di discontinuita. 2. fig. Considerazione atrificolonata s. f. La festa delle rificolone, che si tenta, espressione di maturita e di consapevolezza

celebra a Firenze la sera del 7 settembre.

rifilare! y. tr. Tagliare a filo, raffilare. rifilare? y. tr., pop. 1. Affibbiare: per tutta

risposta gli rifilo un manrovescio. 2. Dare con astuzia fraudolenta (r. una banconota da 20.000 lire falsa) 0 assegnare qlcs. di sgradevole (tutti i lavori rognosi li rifilano al sottoscritto).

ifilatrice s. f. Macchina utensile per l’esecuzione

della rifilatura di lamiere.

rifilatura s. f. Lavoro di tagliatura a filo.

rifinire y. tr. (rifinisco, ecc.).

1. Completare nei

minimi particolari: r. un mobile, un quadro. 2. tose. Ridurre (medio intr., ridursi) in cattive condizioni

fisiche: /a malattia I’ha rifinito; rifinirsi dal lavoro. 3. non com. Finire nuovamente.

rifinitézza s. tf. 1. Accuratezza di esecuzione: r.

nell’esercizio del

pensiero: un problema che richiede

molta r.; l’eta della r.; un libro ricco di profonde r.: agire con _r., ponderatamente.

ssivita s. f. Carattere riflessivo; attitudine ad

una attenta riflessione.

riflessivo

agg.

1. Naturalmente

incline

a

giudicare ed agire con riflessione e ponderatezza: uomo, ragazzo r.; anal.: carattere, indole r. 2. Di verbo la cui azione si rivolge in tutto o in parte sul — soggetto; in italiano é segnalato dalla presenza del pronome personale atono: pentirsi, lavarsi, lodarsi; verbo r. reciproco, il verbo riflessivo in cui é espresso un rapporto di reciprocita nell’azione: si scambiavano saluti calorosi; si amavano teneramente /

Pronomi r., quelli di terza persona (sé, si) e gli altri pronomi personali (mi, ti, ci, vi) quando sono ap-

di un lavoro. 2. tose. Estrema spossatezza e languore di stomaco.

tiamo, vi pentite.

accuratezza di particolari: vestito ben r. 2. fig. Esausto, privo di forze; di una magrezza impressio-

da una superficie riflettente / fig. Di azione che ri-—

rifinito

agg.

1. Di

lavoro,

eseguito

con

nante: un viso r.

itére s. m. (f. -trice). Artigiano

addetto a

operazioni di rifinitura.

poggiati a verbi riflessivi: mi pento, ti penti, ci pen-

riflésso agg. es. m.

1. agg. In fis., che ha subito

riflessione: raggio r.; luce r.; immagine r., rinviata

torna sul soggetto agente // In

fisiologia: atto r., (0

assol. riflesso, s. m.), l’atto nervoso elementare che

si svolge al di fuori della volonta ed eventualmente

tura s. f. Completamento di un lavoro nei minimi particolari, di solito condotto con accura-

della coscienza, consistente in una risposta funzionale e involontaria dell’organismo a uno stimolo

rifioriménto s. m. Ripresa di uno

parte da un organo periferico di senso. 2. s. m. Luce rinviata da una superficie brillante o diffondente: il r. della neve; ir. di un brillante / fig. Efficacia indiretta: subire il r. della fama di qlc.; di riflesso, indirettamente.

tezza e precisione/Guarnizione: una r. di merletti. (culturale

sviluppo

0 economico).

rire v. intr. (rifiorisco, rifiorisci, ecc.; aus.

essere 0 avere). 1. Tornare a fiorire, o fiorire per la seconda volta nello stesso anno: presto rifioriranno

le viole; alcune rose rifioriscono in autunno. 2. fig. Riprendere vigore dopo un periodo ai malattia o di crisi: in campagna la tua salute rifiorira; rifioriscono le industrie, i commerci. 3. Di macchie, riaffiorare in. superficie.

fifiorita s.f. Nuova fioritura. rifioritura s. f. 1. Nuova fioritura,

0 seconda

fioritura di una pianta nello stesso anno / fig. Vivace ripresa dello sviluppo di un fenomeno culturale, artistico, economico: r. delle arti, del commercio. 2. estens. Nuova

comparsa

perficie, spec. per umidita.

di macchie

su una su-

rifischiare v. tr. e intr. (rifischio, ecc.; aus. avere).

1. Fischiare

nuovamente

oppure

fam. Riferire per malignita,

in risposta,

fare la spia.

2.

rifiutabile agg. Che puo essere rifiutato. rifiutare y. tr. Respingere, di solito con fermezza,

talvolta con sdegno: r. un regalo, una ignobile

pro-

posta; negare: r. il proprio assenso // medio intr. (rifiutarsi), Non acconsentire a compiere una determinata azione: si rifiuta di pagare; mi rifiuto di cre-

dere a simili fandonie. luto s.

m.

1. Negazione

del

consenso,

consapevole e decisa: opporre un r.; r. d’obbedienza. 2. Esclusione o espulsione per inservibilita, spec. in riferimento a oggetti (con sign. affine a scarto): merce di r.; acque di r., di scarico; al pl.: 7

rifiuti, le immondizie; fig.: r. della societa, di persona moralmente degradata.

sione s. f. 1. R. della luce, il fenomeno per

- cui iraggi luminosi vengono rinviati in modo ordi-

ae e regolare dalla superficie di separazione fra

specifico (meccanico,

termico, elettrico, ecc.) che

rifléttere v. tr. (participio pass. riflésso nel sign. 1

e riflettuto nel sign. 2). 1. Rimandare indietro un flusso di energia (luce, suono, calore, ecc.) per riflessione (v.); com., riferito soprattutto alla luce (/a superficie del lago riflette la luce lunare) e quindi di

immagini che si producono per riflensamed (a specchio rifletteva il suo viso stravolto); con valore passivo il rifl. (riflettersi): Je nuvole si riflettono sul ma-

re // fig. Di caratteri somatici o di atteggiamenti momentanei,

manifestare le caratteristiche interiori —

dell’animo o l’agitarsi di sentimenti o pensieri: i/ suo | volto rifletteva una grande serenita; rifl.: V'ira gli si rifletteva negli occhi / Con altro senso, nel rifl., ripercuotersi pit o meno efficacemente: /a situazione

politica si riflette sull’economia del paese. 2. intr. (aus. avere). Considerare attentamente nella ricerca di una soluzione o previsione: sii calmo e cerca di r.

riflettore s. m. Dispositivo atto a concentrare

entro un piccolo angolo, mediante riflessione, il flusso energetico emesso da una data sorgente //Apparecchio d’illuminazione, a flusso di raggi riflessi.

rifltiire v. intr. (rifliisco, rifliiisci, ecc.; aus. essere

0 avere). 1. Fluire nuovamente o tornare ad afflui-_ te: il sangue tornava a rifluirgli nelle vene; le merci rifluiscono sul mercato. 2. Fluire indietro: l’acqua comincia a r. dalle zone allagate; di persone, torna- — re lentamente indietro: gli spettatori rifluivano dallo _ stadioz

riflusso

s,m.

Flusso

di

ritorno;

part. —

Vabbassamento del livello marino durante la bassa_ marea (contrapposto a /flusso) e la corrente che ne

consegue // estens. Movimento di ritorno o di uscita _

, EE

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-rifocillaménto Z

_

di una moltitudine di persone: il r. del pubblico dal _

rifrangenza s. f. La proprieta di alcuni corpi di dar luogo a rifrazione.

un_mendicante, rifl.: rifocillarsi con un panino.

participio pass. rifranto e rifratto). 1. Provocare una rifrazione (in riferimento a raggi luminosi) /

/ fig. Ritorno a concezioni, ideali, valori erro-

rifocillaménto s. m., scherz. Ristoro. rifocillare y. tr. Ristorare con cibi e bevande: r. rifondare y. tr. (riféndo, ecc.). Tornare a fondare.

¥

rifondazione s. f. Nuova fondazione.

:

rifondere v. tr. (coniugato come fondere). 1. Sottoporre a un’ulteriore o diversa fusione: r. una statua di bronzo / Riferito a scritti, ricomporli apportandovi sostanziali mutamenti. 2. fig. Rimborsare, risarcire: r. le spese, i danni.

mdita s. f. Nuova fusione. riforma s. f. 1. Ogni singolo provvedimento o

ihe eshag di provvedimenti diretti a realizzare la trasformazione pil o meno profonda di una situazione 0 condizione, per adeguarla a nuove e diverse esigenze: introdurre una r.; il paese esige una con-

creta politica di riforme // Nella storia

delle religio-

ni: R. protestante (0, assol., la Riforma), il movimento protestante quale si configura nel sec. XVI

con l’attenuarsi delle disparita confessionali tra luteranesimo, calvinismo, anglicanesimo; R. cattolica (0 Controriforma), il movimento rinnovatore all’interno del cattolicesimo nel sec. XVI, contrapposto a quello protestante. 2. Riconoscimento di inabilita al servizio militare.

_

; ___ =

z ‘

riformabile agg. Suscettibile di essere riformato. riformare v. tr. (riformo, ecc.). 1. Modificare con

opportune riforme, per lo

_

piu con l’idea di un so-

stanziale riordinamento e rinnovamento: r. l’ammi_ nistrazione; r. la societd; r. una

legge / scherz. (volg.). R. uno, 0 r. i connotati a uno, dargliele di santa ragione. 2. Formare nuovamente: r. i quadri di un partito / medio intr. (riformarsi), Riprodursi: si sono riformati i ghiaccioli sotto il tetto. 3. Dichiarare inabile al servizio militare. riformato agg. es. m. 1. agg. Che ha subito una

-tiforma: benedettini r.; Chiesa r., la Chiesa prote-__

stante; come

s. m.

pl.: i riformati, i protestanti e

part. i seguaci di Zwinglie di Calvino. 2. s. m. Milii tare o iscritto alla leva dichiarato inabile al servizio militare. riformatore s. m. (f. -trice). Realizzatore di una tiforma o di riforme; anche come agg.: opera, atti-

_

a

neamente ritenuti sorpassati e inutili.

teatro

4

84)

rifrangeénte agg. Che provocarifrazione.

vita_riformatrice.

_ riformatorio s. m. Istituto di prevenzione e di pena per minorenni indisciplinati o traviati.

__ fiformismo

s.

m.

Tendenza

a

modificare

Pordinamento politico-sociale attraverso organiche ma graduali riforme / estens. (spreg.). Di una politi-

frangere

v. tr. (coniugato

come

/rangere;

medio intr. (rifrangersi). Subire una _rifrazione; estens., de] suono, ripercuotersi. 2. medio intr. Infrangersi.

rifrattometro s. m. Strumento o dispositivo per

misurare l’indice di rifrazione di un mezzo ottico.

rifrattOre agg. e s. m.

1. agg. Che

produce

rifrazione. 2. s. m. Apparecchio d’illuminazione che sfrutta il fenomeno della rifrazione / Telescopio nel quale tanto l’obiettivo quanto l’oculare sono costituiti da lenti.

rifrazione s. f. In fis., fenomeno ottico per cui un

raggio luminoso, passando attraverso la superficie di separazione fra due mezzi di densita diversa o di caratteristiche fisiche diverse, subisce una deviazio-

ne / estens. Qls. fenomeno analogo nella propagazione di onde elettromagnetiche di qualsiasi natura

o di onde elastiche (sonore, sismiche, ecc.).

rifréddo agg. es. m. 1. agg. Di vivanda messa in

serbo a raffreddare: vitello r. 2. s. m. Nome generico di vivande che si servono fredde.

friggere v. tr. (coniugato come /friggere).

Friggere nuovamente.

stesse cose.

rifritto agg. es. m.

1.

2. fig. Ripetere sempre le

1. agg. Che é stato rimesso a

friggere: pesce r.; fig.: argomentii r., vieti, risaputi. 2. Come s. m., cibo, pietanza fritti due volte; saper di rifritto, a proposito dello sgradevole sapore rancido di cibi unti rimessi al fuoco; fig., per sottolineare una penosa mancanza di originalita e novita.

rifrittura s. f. Cibo rifritto / fig. (spreg:). Raccolta

di viete ripetizioni e luoghi comuni.

rifuggire v. intr. (coniugato come fuggire; aus.

essere). 1. Fuggire nuovamente. 2. Evitare, rifiutare in modo deciso: rifuggo da simili compromessi; in frasi negative, essere incline: é uno che non rifugge da compromessi.

rifugiarsi

v.

medio

intr.

(mi rifiigio, ecc.).

Cercare, trovar rifugio: r. in casa di amici; r. sotto

un albero / fig. Cercare una ragione di conforto: r. in Dio, negli studi. ene s. m. (f. -a). Individuo che in seguito a vicende politiche verificatesi nel proprio paese ha trovato protezione e asilo in un paese straniero.

rifgio s. m. Difesa, riparo: cercare, trovare r.; dare, offrire r.// Ambiente ritenuto adatto a proteg-

gere da un pericolo: questo é un r. tranquillo / part. R. alpino, edificio che serve da ricovero agli alpinisti nei gruppi montuosi ricchi d’itinerari; r. antiae_ riformista agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). Fautore di reo, ricovero contro le incursioni aeree / fig. Quanto -riforme / Seguace, sostenitore del riformismo. si ritiene in grado di potere offrire quiete, aiuto, pro_ fiformistico agg. (pl. m. -ci). Relativo al tezione: cercar r. nella preghiera; é lui il nostro r.; beni di r., quelli nei quali si puo investire con una _ riformismo,o ai riformisti. perché non sog_riforniménto s. m. 1. Il complesso di operazioni certa sicurezza il proprio denaro, _ dirette ad assicurare il materiale necessario a garan- getti a fluttuazioni sfavorevoli di valore (es. le pietre ey tire un’efficienza o un funzionamento: provvedere al preziose).

ca che si limita a marginali riforme in un sistema - sociale, senza modificarne le strutture.

_r. di materie prime per l’industria; il r. delle truppe;

rifulgere v. intr. (coniugato come fulgere; poco

fare r.; posto, stazione di r., dove si puo far provvi- comune il participio pass. rifulso e itempi composti - “sta di carburante e lubrificante per gli autoveicoli. 2. con l’aus. essere 0 avere), lett. Emanare luce intensa -coner. (genrl. al pl.). I materiali e le provviste di cui e splendente: in cielo rifulgevano le stelle; fig., a ci si fornisce o si é€ riforniti. proposito di manifestazioni di particolari stati d’anifornire vy. tr. (rifornisco, rifornisci, als mo (i suoi occhi rifulgevano di gioia) o di qualita © rovvedere dei mezzi necessari a garantire l’effi- eccezionali (r. di virtu, di bellezza). ia aie

-cienza o il funzionamento: r. la nave di acqua, di combustibile; rifl. (rifornirsi), fare rifornimento.

fusidne s. f. 1. Nuova fusione.

2. Rimb

risarcimento: r. delle spese, dei danni.

zc

967

riga s. f. 1. Segno rettilineo tracciato su una superficie: carta, quaderno a righe, con rette parallele impresse a stampa; , la scriminatura dei capelli: farsi la r. 2. Serie di parole disposte orizzontalmente sulla stessa linea di una pagina stam-

rigiro

prodotto con opportuni procedimenti tecnologici: r.

dell’olio, della gomma.

rigettare v. tr. (rigétto, ecc.), 1. Gettare indietro:

il mare rigetto a riva il corpo del naufrago; respinere: r. l’assalto nemico; vomitare: r. il vino bevuto

pata, dattiloscritta o scritta a mano: saltare una r.

tosit: ho —

durante la lettura; scrivere due r., una breve lettera;

gere: r. una domanda, un ricorso. 2. Gettare nuovamente; rifl. (rigettarsi): si rigetto nella mischia.

fig.: leggere tra le r., cogliere in uno scritto quanto vi € d’inespresso o di sottinteso. 3. Allineamento di persone I’una di fianco all’altra: mettersi in riga: stare in riga (fig., stare al proprio posto, fare il proprio dovere); le persone che formano ciascuna delle file di un

allineamento:

/a prima,

l’ultima

r.; in

espressioni di comando: serrare le r.!, stringendo laffiancamento; rompete le r.!, ordine di sciogliere allineamento; fig.: mettersi in riga coi tempi, aggiornarsi culturalmente o adeguarsi alla mentalita corrente. 4, Asticella piana di legno o di altro materiale a bordo rettilineo e per lo pil graduato, per

tracciare linee rette: usare la r. e la squadra.

rigaglie s. f. pl. Le interiora del pollo o di altri volatili commestibili: r. di gallina; riso con rigaglie.

rigagnolo s. m. Piccolo ruscello; pia com., rivolo

d’acqua che si forma per la pioggia. Figare v. tr. e intr. (rigo, righi, ecc.). Segnare tracciando righe: r. un

1. tr. foglio; r. il marmo

con lo scalpello / fig. Solcare: le lacrime gli rigavano il volto. 2. intr. (aus. avere). Rigar diritto, comportarsi in modo irreprensibile.

rigatino s. m.

minute.

1. Tessuto di cotone a righe

2. region. Pancetta di maiale salata.

rigatoni s. m. pl. Maccheroni

corti e larghi,

esternamente Pigati: r. al sugo. igattiére s. m. Persona dedita al commercio di compravendita di roba usata. rigatura s, f. Segnatura o incisione di righe: lar.

di un foglio; quaderno con r. fitta; part., l'incisione di solcature con andamento elicoidale lungo l’anima della canna delle armi da fuoco, allo scopo d’imprimere al proietto un moto rotatorio intorno al proprio asse. rigelare vy. tr. e intr. (rigélo, ecc.; aus. essere).

rigétto

s. m.

di r.; mi viene da r.) // fig. Respin-

1. Rifiuto di accoglimento di

un’istanza, di un ricorso, di una proposta, ecc., per

improponibilita o per constatata invalidita delle ra-

gioni addotte. 2. Nel linguaggio medico: reazione di rigetto, il complesso dei fenomeni immunologici susseguenti al trapianto di organi, che rendono 1mpossibile la riuscita del trapianto stesso.

righéllo s. m. Asticella a sezione quadrata, usata

per tracciare linee rette.

righino s. m. Linea di composizione tipografica

incompleta al termine di un periodo cui segue un capoverso; r. ladro, composto di una o due sillabe.

rigidézza s. f. Resistenza a una sollecitazione /

fig. (pi com.). Rigore eccessivo: la r. del clima; la r. della disciplina, di un giudizio; inflessibile intransigenza o austerita: r. di principi, di costumi.

rigidita s. f.

1. La resistenza di un corpo

all’azione di forze esterne tendenti a deformarlo / In med., perdita della motilita; r. cadaverica, quella

che si manifesta nel corpo umano poche ore dopo il decesso (detta anche con locuzione latina rigor 2. fig. Rigidezza: r. del

mortis) / com. Immobilita.

clima, r. morale / R. di un sistema economico (con-

trapposta a e/asticita), la sua scarsa adattabilita a mutamenti della situazione economica. rigido agg. 1. Che oppone resistenza all’azione di forze esterne tendenti a deformarlo: una r. sbarra di ferro; cappello, colletto r./ Di persona che presenta un’immobilita assoluta: star r. sull’attenti; braccio r., gamba r., impediti nell’articolazione.

2.

estens. e fig. Eccessivamente freddo: il gennaio é stato molto r. // Inflessibile, intransigente, rigoroso: un uomo r.; un maestro troppo r. con i suoi scolari; regola religiosa molto r. / In economia: domanda,

Gelare nuovamente; impers.: stanotte é rigelato.

oferta r., poco sensibili alle variazioni di prezzo.

ghiaccio fonde nei punti in cui €é compresso, rigelando poi al cessare della compressione. rigenerare v. tr. (rigénero, ecc.). 1. Riprodurre, da parte di un organismo animale o vegetale, organi 0 tessuti, o parte di essi, perduti o accidentalmente lesi: le lucertole rigenerano la coda amputata; intr. (aus. essere) e odio intr. (rigenerarsi), riprodursi // estens. Far ricrescere: lozione per r. i capelli. 2. fig.

rigiudco, rigidchi o rigiudchi, ecc.; fuori d’accento” meglio -o- che -uo-). Giocare di nuovo. rigirare v. tr. e intr. 1. tr. Girare di nuovo o ripetutamente: r. la chiave nella toppa; rigirarsi un

rigélo s. m. Il fenomeno caratteristico per cui il

(lett., raro). Restituire (medio intr., recuperare) una condizione perduta: r. alla libertad un popolo. 3.

estens. Ricostituire un’efficienza: tonico che rigenera le forze; part., restituire a una sostanza le proprieta originarie: r. un olio minerale, la gomma.

rigenerativo agg. Relativo alla rigenerazione.

rigenerato agg. e s. m. Di sostanza che ha subito rigenerazione: gomma r., legno r. / Come s. m., il prodotto ottenuto per rigenerazione.

rigeneratére

agg. (f. -trice). Che

opera una

rigenerazione (anche s. m.).

rigenerazione s. f. 1. Il riprodursi di un’integrita

fisiologica o di una formazione patologica in individui animali o vegetali. 2. fig. Restituzione o recupero di uno stato di grazia spirituale o di dignita morale, sociale, politica: la r. dal peccato; la r. dei traviati; la r. politica di un popolo. 3. Ricostituzione iad proprieta originarie di una sostanza o di un

rigiocare (lett. rigivocare) v. tr. e intr. (rigidco o

oggetto

fra le mani, esaminandolo con circospezione o imbarazzo / fig. Trasferire di nuovo nell’ambito di una circolazione: r. un assegno; r. il denaro,

investirlo di nuovo con profitto // rifl. (rigirarsi). Girarsi su se stesso, rivoltarsi: non ha fatto altro che

rigirarsi tutta la notte // fig. Volgere abilmente a proprio vantaggio: r. il discorso, una questione; assoggettare con facilita al proprio volere: la moglie se lo rigira come vuole. 2. intr. (aus. avere). Continuare a girare, a muoversi per varie parti e direzioni (genrl. come rafforzativo di girare); fig.: gira e rigira, per sottolineare un’azione protratta, spesso va-

namente: gira e rigira, siamo sempre al punto di

partenza.

rigiro s. m. Giro ripetuto oppure diretto in senso opposto o anche diverso, talvolta con un’idea di disorientamento; per lo piu fig., a proposito di discorsi tortuosi e sibillini (cerca di parlare senza tanti r.!) 0 di un comportamento poco chiaro che nasconde intenzioni truffaldine (restar vittima di un r.) tose. Tresca amorosa segreta: quella donna deve avere qualche r.

=

~ rigo _

rigo s. m. (pl. -ghi).

1. Linea tracciata su un

riguardare v. tr.

1. Guardare, esaminare con

foglio o quaderno: anche, linea di stampa o di scrit _tura; scriver due r., dare brevi notizie per lettera. 2, _R, musicale, il pentagramma (v.).

attenzione a scopo di controllo, eventualmente apportando correzioni o aggiustamenti: r. i conti, i compiti; r. la biancheria lavata prima di riporla. 2. Trattare con riguardo; aver riguardo, per lo piu nel

pianta / fig. Il momento di maggior vigore, energia. vitalita: essere nel r. della giovinezza.

rifl. (riguardarsi), con implicita Pidea di ritegno o cautela: riguardarsi dall’usare frasi triviali; ri-

Florido, esuberante; pieno di vitalita creativa: una

aver cura della propria salute. 3. Essere di pertinenza, concernere: cid non ti riguarda; per quel che mi riguarda mi sento tranquillo. 4, Guardare nuovamente o guardare indietro.

rigOglio s. m. La fase di pieno sviluppo di una rigoglidso

agg.

Di pianta in rigoglio / fig. guardati dalle correnti d’aria; assol.: riguardarsi,

bellezza r.; un ingegno r.; una r. fantasia. rigogolo s. m. Uccello dal piumaggio giallo se maschio, verde-giallastro se femmina, con i lati del-

la testa e la maggior parte delle ali e della coda neri. rigonfiaménto s. m. 1. Nuova gonfiatura: r. di un pallone, di una gomma. 2. Parte rigonfia di qlcs. rigonflare y. tr. e intr. (rigdnfio, ecc.). 1. tr. Gonfiare nuovamente: r. la camera d’aria. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (rigonfiarsi). Tornare a s gonfiarsi: Ja caviglia s’é rigonfiata.

rigonfio agg. e s. m.

1. agg. Accentuatamente

gonfio; fig., traboccante: r. dira, d’orgoglio. m. Parte prominente o rigonfia di qlcs. a

s. m.

1. Freddo

intenso,

gelido:

2. s. il r.

dellinverno polare. 2. Rigida obbligatorieta dell’os-

servanza di una legge, di una norma: il r. di un ordine, di un provvedimento; mitigare il r. di una pena; anche,

l’atteggiamento tenuto in conseguenza:

fare osservare con r. la disciplina // Di rigore, d’obbligo: é di r. l’abito da sera / Nel linguaggio militare: arresti di r., pena inflitta a ufficiali e marescialli dell’esercito; camera di punizione di r. (abbr. na di relegazione, anche diurna, inflitta a C.P.R.), _ militari di truppa / Nel gioco del calcio: area di r.. la zona del campo in prossimita della porta, delimitata da apposite linee, oltre le quali il portiere non puo far uso delle mani ed entro la quale i falli intenzionali vengono puniti col calcio di r. (tirato dal dischetto degli undici metri direttamente contro il

portiere) // Rigida coerenza con le premesse o con un metodo:

dimostrazione

eseguita

con

r. scien-

tifico; r. di logica; a r. di logica, seguendo stretta-

mente le premesse; a r. di termini, attenendosi allo

“stretto significato dell’espressione. rigorigsmo s. m. Abito di intransigenza morale o intelettuale: r. morale; r. in questioni di lingua. rigorista s. m. e f. (pl. m. -i). 1. Persona intransigente sul piano morale o intellettuale. 2. In una squadra di calcio, il calciatore designato per la sua precisione di tiro a battere i calci di rigore. rigoristico agg. (pl. m. -ci). Contrassegnato da rigorismo; pertinente a rigorismo. -rigorosita s. f. Stretta congruenza (riconducibile a severita) 0 conseguenza, nell’ambito di un atteggiamento morale o di un procedimento: la r. di un -provvedimento; r. di metodo. rigoréso agg. Caratterizzato da un’assoluta ~ precisione ed esattezza (definizione r.; lavorare con metodo r.), da un’inflessibile coerenza (é un uomo

molto r. con se stesso) da un’eccessiva intransigenza (un padre, un professore r.), da una tassativa ob- bligatorieta (norme r.). governare v. tr. (rigoverno, ecc.). Lavare i piatti f € le stoviglie sporche; anche assol.: stasera non ho _voglia di r. _ figovernatura s. f. Lavatura di piatti e stoviglie

apotene // L’acqua usata per rigovernare; spreg.: r. i piatti, di minestra dal sapore sgradey “le. guadagnare

v. tr. Ricuperare quanto é stato

perduto, spesso con fatica e difficolta: r. il tempo _ perduto; riguadagnarsi la stima di qlc.

riguardata s. f. Controllo svelto e sommario.

riguardo s. m. 1. Considerazione comprensiva di atteggiamenti che vanno dalla precauzione (aver r. per la propria salute; trattare un oggetto con tutti i r.) al risparmio (spendere senza riguardo); dalla premurosa sollecitudine (€ pieno di riguardi per i suoi vecchi) al rispetto (mancare di r.; non ha riguardi per nessuno), al trattamento di distinzione o di privilegio (persona che merita ogni r.; ospite di r.); senza riguardi, senza scrupoli, oppure con franchezza. 2. Pertinenza, relazione: questo non ha alcun r. con la nostra questione; riguardo a, in quanto a; in riguardo di, a questo r., a tale r., nei riguardi di, per quel che concerne, oppure a paragone di. 3. In legatoria, v. RISGUARDO.

riguarddso agg. Di persona che abitualmente si

comporta con rispettosa cortesia dovuta al timore

di arrecar disturbo (non essere tanto r., vieni a tro-

varci quando vuoi) 0, piu spesso, con premurosa attenzione (é molto r. con la madre) 0 complimentosa cerimoniosita (un tipo molto r.).

rigurgitante agg. Pieno zeppo (di folla). rigurgitare v. intr. (rigurgito, ecc.; aus. essere se

soggetto é la materia, avere se soggetto é il luogo). Di liquidi 0 sostanze semiliquide, fuoriuscire con forza: l’acqua rigurgitava dallebocchette stradali / fig. Di luogo, essere sovraffollato di persone: lo stadio rigurgitava di spettatori. rigurgito s. m. Traboccamento impetuoso di liquido: il r. della fogna / In med., emissione dalla

bocca di cibo non digerito // fig. Improvvisa e vio-

lenta nuova manifestazione di moti 0 impulsi ritenuti sopiti o di fenomeni creduti scomparsi: un r. di rabbia, di odio; un r. di criminalita.

rilanciare v. tr. (rilancio, ecc.).

1. Lanciare a

propria volta nella direzione di chi per primo ha lanciato: rilancio la palla all’avversario. 2. Tornare a lanciare: r. il disco; fig., ridare attualita, interesse, importanza: r. una moda, un’idea / rif. (rilanciarsi). Lanciarsi nuovamente: si rilanciarono alVassalto. 3. Nel gioco del poker, fare un rilancio; anal., nelle aste pubbliche: r. un’offerta, fare un’offerta maggiore.

rilancio s. m. Lancio di rimando in direzione di

chi per primo I’ha fatto: con un potente r. spedi il

pallone oltre la linea di fondo // fig. Presentazione o

proposta ripetuta dopo un intervallo di tempo piu o meno lungo: r. di un prodotto, di una moda, di un film / R. economico, nuova impostazione di problemi e di programmi di sviluppo: il r. economico del

Mezzogiorno / Nel poker, aumento da parte di un

giocatore della somma puntata dal giocatore che ha

parlato prima di lui / Nelle aste pubbliche, offerta aumentata rispetto alla precedente.

rilasciaménto s. m. Allentamento di una tensione ~

fisica 0 psichica: r. dei muscoli, dei nervi.

rilasciare y. tr. (rildascio, ecc.).

1. Concedere,

consegnare: r. un permesso, una ricevuta, un atte;

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5

pase

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:

4

a

stato / Cedere rinunciando a qlcs.: r. una percen_ tuale sul guadagno. 2. Allentare la tensione fisica o psichica: r. i muscoli, i nervi; anche rifl.: é bene che ti rilasci un po’. 3. Lasciare nuovamente / Rimettere in liberta: r. un sequestrato; dopo I’interrogatorio é stato rilasciato dalla polizia. cio s. m. Concessione, consegna: chiedere il

r. del passaporto / Restituzione in liberta: ordinare il r. dei fermati. saménto s. m. Allentamento della tensione fisica o psichica (r. dei muscoli; r. dei nervi), spesso

associato a un’idea di riposo distensivo (ho bisogno di un po’ di r.) / Con altro senso, notevole scadimento: r. dei costumi. sare vy. tr. Allentare uno stato di tensione fisica o psichica, genrl. per ottenere un benefico effetto distensivo: r. i muscoli; la camomilla rilassa i nervi; rifl.: stenditi sul letto e rilassati / medio intr. (rilassarsi). Scadere sul piano morale: i costumi si

stanno rilassando.

llassatézza s. f. Scadimento, morale: r. di costumi.

spec. sul piano

rilavare v. tr. Lavare nuovamente 0 pil a fondo. rilegare v. tr. (rilégo, riléghi, ecc.). 1.

Confezionare un libro mediante cucitura delle segnature e l’applicazione di una copertina: r. in tela, in pergamena, in brossura / Sottoporre a nuova ri-

legatura un libro sfascicolatosi per l’uso., 2. Incastonare: r. un brillante in oro.

mente.

3. Legare nuova-

rilegatére s. m. Artigiano che esegue lavori di riegetues di libri. gatura

s. f. Riferito

a libri, lo stesso

che

legatura, spec. con riferimento al materiale impiegato: r. in tela, in pelle, in pergamena. riléggere v. tr. (coniugato come /éggere). Leggere di nuovo o piu volte / Leggere quanto si é scritto, ailo scopo di apportarvi eventuali correzioni. rilénto avv. Nella loc. avv. a rilento, con grande lentezza: le trattative procedono a r.

ettura s. f. Ulteriore e genrl. piu attenta lettura.

rilevabile

agg.

Che

puo

essere

oggetto

di

rilevazione o di rilevamento.

rilevaménto s. m. 1. Determinazione sistematica

di una grandezza o di un fenomeno: r. fiscale, determinazione di redditi o patrimoni a scopi fiscali; r. statistico, raccolta di dati individuali di un fenome-

no di massa per trarre dati statistici riguardanti la

massa stessa; r. topografico, determinazione sul terreno degli elementi necessari per la rappresentazio-

ne topografica di una regione // In marina, l’angolo

formato dalla direzione secondo la quale si vede da bordo un oggetto con un’altra direzione fissa_presa come punto di riferimento. 2. Assunzione di una

gestione mediante acquisto: r. di un negozio // Sostituzione, cambio: r. della sentinella.

rilevante

agg.

Pent

969.

rima



>

Notevole

dal punto

di vista

dell’entita o dell’importanza specifica: perdite r.; una somma r.; l'aspetto r. di un problema.

rilevanza s. f. L’importanza specifica di un fatto, commisurata agli effetti raggiunti o raggiungibili: fa r. politica di un discorso, di un incontro al vertice. levare v. tr. (rilévo, ecc.). 1. Formare in rilievo: r. una figura a sbalzo; estens., ricavare derivando da un modello o sviluppando un abbozzo: r. un di| ie we no da uno schizzo. 2. Compiere un rilevamento Dedurre, trarre una conclusione da elementi _ oggettivi disponibili: laapone non ha potuto r. al1 sangue non hanno rileva| cunindizio; le analisi

_to niente di grave / Arguire: dalle tue parole rilevo

che non hai capito nulla; notare, spesso con un’idea

di critica o di biasimo: r. gli errori, le contraddizioni; ti faccio r. che stai comportandoti da mascalzo-

ne. 3, Liberare da una responsabilita o da un one-

re: r. gic. da un incarico / Subentrare in un contratto o in un possesso, accollandosi gli eventuali oneri del contraente originario: r. un’azienda, un negozio; r. una partita di merce, acquistandola in blocco

da chi vuol disfarsene // Sostituire qlc. in un compi-

to o in una funzione: r. una sentinella; estens., andare a prendere qlc. per accompagnarlo altrove:

verranno a rilevarmi al treno // tose. Allevare: ha

rilevato un branco di figlioli // non com. Levai!. nuovamente. 4. intr, (aus. avere). Sporgere da un fondo; fare spicco per nitidezza di contorni o per contrasto di luce o di colore: ricami che rilevano

sulla stoffa / tose. Lievitare: il dolce non ha rilevato // fig. Avere importanza: questo non rileva nulla. levatario

s. m. (f. -a). Il soggetto che subentra a

un altro, spec. in contratti di locazione o di esercizio di un’azienda.

rilevato agg. e s. m.

1. agg. Prominente, rialzato

/ Che appare in rilievo: una figura dai contorni r.

2. s. m. Rilievo di terreno // Opera sopraelevata ri-

spetto al piano stradale, limitata da scarpe o muri di sostegno,

rilevaziéne s. f. Variante di rilevamento in alcuni

usi tecnici: r. contabile, r. statistica.

riliévo s. m. 1. Lo spicco che un soggetto assume

rispetto a una superficie di fondo: il r. dolce delle colline che circondano Firenze; in rilievo, di quanto

sporge in modo reale o illusorio da un fondo unito:

ricamo in r.; fotografia in r. / estens. e fig. Netto risalto dovuto a un contrasto vivace di colori e di linee (un vestito che mette in r. le forme) oppure a una accentuata evidenza di significato (argomenti di scarso r.); mettere in r., dare grande r., mettere in evidenza, dare grande importanza. 2. concer.

_

Parte sporgente o aggettante: il r. dei fianchi, del

seno / In geogr., ogni parte della superficie terrestre che emerga al disopra delle pianure o delle coste

basse: ir. alpini, il r. appenninico / Nella scultura,

composizione i cui elementi emergono da un fondo unito, con maggiore o minore aggetto: bassor.;alto

r., V. BASSORILIEVO € ALTORILIEVO; figura a tutto

_ —

r., quasi interamente staccata dal fondo. 3. Rilevamento: r. topografico, contabile, ecc. 4. Osservazione critica, appunto, richiamo: muovere dei r.; non ho da fare alcun r. ces

rilievografia s. f. Procedimento di stampa che

permette di ottenere effetti di rilievo.

D

rilievografico agg. Relativo alla rilievografia. riloga s. f. (pl. - bok L’intelaiatura che sorreggee

nella quale scorrono i tendaggi delle finestre.

rilucente agg. Che riflette una vivida luce.

rilucere v. intr. (coniugato come licere). Diffondere una luce vivida, abbagiagte: non é tutt’oro quel che riluce, la bella apparenza spesso inganna. eth riluttante agg. Scarsamente disposto a cedere, a concedere, ad accettare. g ee

riluttanza s. f. 1. Scarsa disposizione acedere,a concedere, ad accettare. 2. In fis., la resistenza che — un circuito magnetico oppone allo stabilirs} in esso di un flusso d’induzione magnetica. cere riluttare y. intr. (aus. avere). Manifestare

scarsa

disposizione o addirittura resistenza: riluttava ad accettare l’invito. i a

rima’ s. f. 1. Identita di terminazione fonetica,

partire dalla vocale tonica, di parole poste a brev

970

rima

distanza (spec. se collocate alla fine di versi consecutivi o vicini): parole che fanno r.; r. perfetta, in cui € assoluta identita di suono (es. amore-dolore): r. imperfetta, con identita non assoluta (es. pane-fame); r. accoppiata o baciata, fra due versi consecutivi; r. alternata, fra parole finali di versi alterni:

poema in terza, in ottava r., poema in terzine, in ottave, ecc. 2. estens. Poesia in versi rimati; dire in r.. poetare (fig., parlare con estrema franchezza; ri

spondere per le r., ribattere con pari vivacita). rima’ s. f. In anat., fessura lineare posta tra due parti omologhe adiacenti: r. /abiale, palpebrale.

rimandare y. tr. 1. Mandare indietro restituendo

0 rifiutando: rimandami il libro che t’ho prestato; r. un regalo; nel gioco del calcio: r. la palla, rilanciarla saa meta campo avversaria/ Di persone, trasferirle al luogo di provenienza o di residenza abituale: fu rimandato al paese col foglio di via; dimettere: Vhanno rimandato dall’ospedale. 2. Differire ad altra data: r. un appuntamento. 3. Mandare da un

luogo all’altro; fig.: r. il lettore a un altro capitolo. rché possa trovarvi altre o pil ampie notizie / Nel inguaggio scolastico: r. un alunno, fargli ripetere gli esami in altra sessione. 4. Mandare nuovamente: se non studi ti rimando in collegio!.

rimandato

agg.

Nel linguaggio

scolastico,

di

alunno rinviato a sostenere un nuovo esame in altra sessione; anche s. m.: quest’anno i r. sono molti.

rimando s. m.

mangiato quanto aveva detto; rimangiarsi una pro-

messa.

rimarcabile agg. Degno di nota, rimarcare! vy. tr. (rimarco, rimarchi, ecc.). Ne!

linguaggio byrocratico, rilevare, far notare.

rimarcare’

v. tr. Marcare di nuovo: r. un gol.

rimarchévole agg. Degno dirilievo. rimarco s. m. (pl. -chi).

burocr. Rilievo, censura.

rimare vy. tr. ¢ intr. 1. tr. (raro). Scrivere in versi. 2. intr. (aus. avere). Risultare in rima: «cuore» rima con

«amore»,

rimarginare vy. tr. e intr. (rimargino, ecc.). 1. tr.

Cicatrizzare; fig., per indicare il lento recupero di una serenita o quiete spirituale: i/ tempo rimargina tutte le ferite. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (rimarginarsi). Cicatrizzarsi.

rio s. m.

Vocabolario

che raggruppa

in

ordine alfabetico le parole che rimano insieme nelVambito di una lingua o dell’opera di un autore.

rimaritare

v. tr. Maritare nuovamente; medio

intr. (rimaritarsi), prendere di nuovo marito.

rimasticare v. tr. (rimdstico, rimastichi, ecc.). Tornare a masticare // fig. Ritornare insistentemen-

te con la mente su qlcs., spec. se spiacevole: r. un’offesa / Ripetere maldestramente o mettere insieme senza originalita alcuna motivi o idee prese

1. Il colpo con cui si effettua il da altri: r. la lezione; r. argomenti triti e ritriti. rimasticaticcio s. m. Roba rimasticata; spec.

rilancio della palla verso il giocatore avversario; nel calcio, il rilancio della palla nella meta campo avversaria; di rimando, con risposta pronta e calzante, talvolta con un’idea di ripicca: e lui di r.: «Non ci penso nemmeno!». 2. Indicazione di un riferimento ad altra pagina dell’opera o ad altra opera.

rimane siaménto s. m. Conferimento

di un

aspetto diverso senza mutamenti sostanziali struttura: r. di un libro, di una squadra.

rimaneggiare

rimangiare v. tr. (rimangio, ecc.). Mangiare nuovamente // fig. Ritrattare, non mantenere: s’é ri-

y. tr. (rimanéggio,

ecc.).

di

1.

Conferire un aspetto diverso mediante sostituzione di alcuni elementi costitutivi ma non determinanti in rapporto alla struttura. 2. non com. Tornare a ma-

neggiare,

fig., a proposito di motivi ripresi da altri e male assimilati.

rimasticatura s. f. Ulteriore masticatura// concr.

Cosa rimasticata / fig. Rimasticaticcio.

rimasuglio s. m. Avanzo, per lo pil scarso e

poco invitante: cenare coi r. del pranzo.

rimatére s. m. (f. -trice). Nella storia letteraria,

chiunque abbia trattato comporre in rima: i r. rimbacuccare v. tr. ecc.). Forma intensiva

con qualche nobilta l’arte di della scuola siciliana. (rimbacucco, rimbacucchi, di imbacuccare.

rimbaldanzire v. (medio) intr. e tr. (coniugato

come imbaldanzire), lett. 1. intr. (aus. essere). Rimanente agg. Di cid che avanza da un tutto, prendere baldanza; piu comune il medio (rimbal_come s. m.. cio che avanza: il r. datelo ai poveri / danzirsi): a quella notizia si rimbaldanzi tutto. 2. Come 8. m. pl.: i rimanenti, gli altri. tr. Rendere baldanzoso. rimanénza s. f. Avanzo, spec. nell’uso commerrimbalzare v. intr. (aus. essere e avere). 1. Di ciale e in contabilita: r. di magazzino, di cassa. corpo che urta contro un altro, balzare all’indietro rimaneére vy. intr. (rimango, rimani... rimangono; o in direzione opposta: /a palla rimbalzo sul muro. pass. remoto rimasi, rimanésti; fut. rimarro; cong. 2. fig. Di notizia o avvenimento che passa di bocca pres. rimanga; cond. rimarréi; participio pass. ri- in bocca, o viene ripresa e ritrasmessa, per l’interesmasto; aus. essere). 1. Mantenere una posizione se 0 l’eccezionalita, dai mezzi di comunicazione: lo costante o statica, identificabile anche in una genescandalo rimbalzo sulle colonne dei giornali. rica condizione o qualita (sin. meno pop. e corrente rimbalzéllo s. m. Gioco di ragazzi, consistente di restare): r. seduto; son rimasto in casa tutta la nel lanciare di striscio su una superficie d’acqua una giornata; rimarrai sempre il solito ignorante // La piastrella in modo che rimbalzi piu volte. condizione puo determinarsi in conseguenza di un rimbalzino s. m. Gioco di ragazzi consistente nel _ fatto precedente (r. ferito, sorpreso), 0 identificarsi far rimbalzare sul muro delle monete: vince chi riein uno stato di immobilita dovuto a stupore o sor- sce a mandare la moneta piu vicina a un punto stapresa (cose da far r.); puo inoltre implicare l’idea di bilito o a un’altra moneta precedentemente tirata. diminuzione quantitativa (siamo rimasti in pochi; rimbalzo s. m. Rapido movimento di ritorno di ‘mi son rimasti pochi soldi) o di estrema possibilita un “adie che urta contro un altro; di rimbalzo, du(non ci rimane altra via d’uscita), oppure quella di rante il rimbalzo: colpire di r. (fig., di riflesso, indiuna perfetta identita di propositi (rimaniamo d’ac- rettamente: il danno colpisce di r. anche me).

cordo cosi; anche assol.: rimaniamo cosi) // Il mantenimento della posizione puo intendersi come arresto o termine provvisorio (per oggi rimaniamo qui), spesso in vista di una ripresa o di un proseguimento - (riprendiamo da dove eravamo rimasti). 2. non - com. Dipendere: rimane in te decidere.

rimbambiménto s. m. Notevole scadimento delle

facolta mentali cui spesso vanno incontro le persone di tarda eta e che da luogo a manifestazioni d’infantilismo.

rimbambire

v. intr. (rimbambisco,

YJ

ecc.; aus. —

essere). Subire un notevole scadimento delle facolta F

Th ae4

18

/

rimessione Suanealene spec. ‘ ‘einsegustiza della paeetinia: dia? 2. tr. (fam.). Procurarsi qlcs. con grande diffi-genre., rincretinire. colta o fatica, raccapezzare: r. un po’ di soldi/ Ri-

ambito agg. Che sembra tornato bambino,

rincretinito; anche s. m., spec. come epiteto ingiu-

rioso: sei proprio un r.! rimbarcare, rimbarco v. REIMBARCARE, REIMBARCO. rim v. tr. (rimbécco, rimbécchi, ecc.). Ribattere con pronta ed aggressiva vivacita: r. un insinuazione, un'offesa / rifl. recipr. (rimbeccarsi). Prendersi a tu per tu. becchettarsi.

rimbecillire v. intr. e tr. (rimbecillisco, rimbe-

cillisci, ecc.). 1. intr. (aus. essere). Perdere il senno, diventare imbecille. 2. tr. Rendere imbecille: quella donna Wha rimbecillito; pia com., istupidire, frastorn-e’ con le sue chiacchiere m’ha rimbecillito.

rim! v. intr. e tr. (rimbellisco, rimbellisci, ecc.; aus. essere), fam. 1. intr. (aus. essere). Migliorare visibilmente nell’ aspetto: nel crescere (s')é rimbellita. 2. tr. (meno com.). Rendere piu bello.

rimbiancare v. tr. (rimbianco, rimbianchi, ecc.).

Imbiancare di nuovo: r. la cucina.

rimboccare

v. tr. (rimbécco, rimbécchi, ecc.).

Arrovesciare, ed eventualmente arrotolare, l’orlo o

lestremita di un oggetto: r. un sacco, un lenzuolo; rimboccarsi le maniche, arrotolarsele lungo le braccia per essere piu libero nei movimenti (fig., darsi da fare, impegnarsi a fondo). rimboccatura s. f. Rovesciatura di un orlo o di

un’estremita: Ja r. del lenzuolo // Rimbocco. rimbécco s. m. (pl. -chi). L’orlo che si fa.per

ferito a indumenti, aggiustarli alla meglio, o ricavarne dei piu piccoli: r. uno strappo; da questo cappot-

to ‘arimediarci una giacca. médio s. m. 1. Provvedimento pid o meno efficace diretto a risolvere una situazione difficile ° incresciosa: mettere, porre r. al male fatto; non c’é r.; la situazione é senza r. 2. Farmaco o cura er

combattere o alleviare una malattia: i! chinino éun r. contro la malaria; male senza r., inguaribile. rimeditare v. tr. (rimédito, ecc.). Meditare nuovamente e pil attentamente: r. una proposta.

rimembranza s. f., Jett. Il ricordare in quanto

capace di far rivivere ‘nella mente immagini e senti-

menti del passato // Parco della r., v. PARCO. rimembrare y. tr. (rimémbro, ecc.),. t. Ricordare, rivivendo al presente immagini e senti-

menti del passato.

rimenare v. tr. (riméno, ecc.). 1. Agitare rimescolando; r. la pasta, lavorarla con le mani per amalgamarne bene i componenti (farina, uova, ac-

qua) / fig. Strapazzare: il padre|i rimenato ben bene. 2. Menare, condurre di nuovo.

rimenata s. f. Mescolata svelta e sommaria / fig.

Lavata di capo, solenne rimprovero.

rimeritare

vv.

tr.

(rimeérito,

ecc.),

lett.

Ricompensare in proporzione al merito: che Dio vi

rimeriti!

rimescolaméntos.m., non com. Mescolamento /—

fig. Turbamento

violento e improvviso

dovuto a

oon the un indumento. bombante age. Che rimbomba: voce r.; fig.: frast, role r., di facile effetto, ma vuote e banali.

spavento, orrore, raccapriccio / R. delle carte, in’

ed essere). Di un suono, diffondersi cupamente e con fragorosa intensita.

efficacemente: r. /a polenta; r. un mazzo di carte;

mbare v. intr. (rimbémbo, ecc.; aus. avere

mbo s. m. Risonanza cupa e persistente. rimborsabile agg. Che puo o deve essere

rimborsato. rimborsare vy. tr. (rimbdrso, ecc.). Restituire a qic. il denaro speso per conto o nell’interesse altrui

politica, mutamento non decisivo, temporaneo, di uomini e di orientamenti,

a fini tattici.

rimescolarev. tr. (riméscolo, ecc.). 1. Mescolare

fig.: sentirsi r. il sangue, esser preso da una forte. agitazione interna in seguito a spavento, orrore, raccapriccio. 2, Mescolare nuovamente / fig. Ritornare inopportunamente su cose del passato: mon rimescoliamo questa vecchia storia!

rimescolata

s.

f. Mescolata

sommaria e

; (r. le spese di viaggio, di soggiorno; paga tu, poi ti frettolosa. riméssa s. f. 1. Nuova collocazione che pud— rimborso), 0 versato come corrispettivo di un servideterminarsi come ripetizione (r. in scena di una zio non prestato (r. il prezzo del biglietto). rimbérso s. m. Restituzione di denaro sborsato commedia) 0 come ripresa di una condizione preceper conto o nell’interesse altrui,; o versato senza ri- dente (r. in volo, di un aereo dopo una evoluzione) ceverne il servizio corrispettivo: chiedere il r. delle o, nel linguaggio sportivo, come ripresa di un’‘azione (r. in gioco della palla), o annullamento di una spese di viaggio, del biglietto non utilizzato.

rimboscaménto s. m. Rimboschimento. rimboscare

v. tr. (rimbdsco,

rimbdschi, ecc.).

Sottoporre un terreno a rimboschimento.

rim!

ito s. m.

Ricostituzione~di

un

bosco distrutto / Costituzione di boschi su terreni

privi di vegetazione arborea. rimbosc' v. tr. e intr. (rimboschisco, rimboschisci, ecc.). 1. tr. Lo stesso che rimboscare. 2. intr. (aus. essere). Di terreno, ridiventare boscoso. rimbrottarev. tr. (rimbrétto, ecc.). Rimproverare in modo brusco

risentito.

tto s. m. Rimprovero brusco e risentito.

rimbruttire

vy.

tr.

e

intr.

(rimbruttisco,

rimbruttisci, ecc.). 1. tr. Imbruttire: quella pettinatura la rimbruttisce. 2. inte. (aus. essere). Peggiorarerimediable col crescere (s)é rimbruttita. le agg. Che puo essere rimediato. mediarey. tr. ¢ intr. (rimédio, ecc.). 1. tr.¢ intr. ae avere). Porre rimedio in modo pii o meno:

i

soddisfacente ad una situazione difficile o increscioinn danno; r. a un guaio; e ora come si rime-

posizione irregolare (r. in gioco di un attaccante, quando l’awversario colpendo male la palla consente che questa arrivi a un attaccante che si trovi in posizione di fuori gioco; v. FUORIGIOCO). 2. Immagazzinamento: fare la r. delle olive / concr. Lam biente utilizzato come magazzino, deposito o ricovero di materiali, animali 0 veicoli: portare ilfieno, P il cavallo nella r.; r. per automezzi iba uo ean macchine da r., da noleggio privato. 3. Trasferi-

mento di oggetti, di merci o di denaro:

pagare alla

r, della merce; rimesse degli emigrant, Vermonta re di denaro che sotto varie forme gli emigranti in viano alle loro famiglie in patria. 4. Riferito a piante, nuova emissione di germogli. 5. Scapito, ’ per ta: chiudere in r.

rimessaggi lo s. m. Il collocamento in rimessa |

uso; anche, illuogo dove la barca o la roulotte ven gono poste in rimessa.

rimessiéne s. f. Deferimento ad altro org

giudicante delfesame di una causa.

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972

rimésso agg. Condonato: peccato r. / Ristabilito in salute o sollevato nel morale: /’ho trovato assai r. rimestaménto s. m. Nuovo o accentuato mestamento; fig., inopportuna insistenza su cose

passate. rimestare v. tr. (rimésto, ecc.).

1. Tornare a

mestare 0 mestare a lungo, con insistenza: r. l’uva

nel tino, 2. fig. Frugare: cosa stai rimestando nel mio cassetto? / Indagare, rimettere in discussione, ae con intenzione malevola: r. nella vita di qlc.; che bisogno c’é di r. il suo passato?. riméttere v. tr. (coniugato come méttere). 1. Collocare o porre di nuovo nella sede o nella posi-

zione precedente: r. il lume sul tavolo; r. in piedi; r. piede in un luogo, ritornarvi (per lo piu in espressio-

ni negative d‘intonazione risentita e perentoria: quello, in casa mia non ci rimette piti piede!) // La nuova collocazione puo intendersi come restituzio-

ne allo stato precedente e identificarsi nel ripristino

di un assetto o di un ordine conveniente (r. in liberta; r. in sesto, r. a posto qlcs.; rifl.: il tempo sembra rimettersi al bello), oppure come rimedio ad una carenza e identificarsi in un ‘recupero’ o in una ‘compensazione’ (r. il tempo perduto, \avorando di pinsr. ilsonno perduto, dormendo pit del solito) / I ripristino puo concretizzarsi nel recupero delle forze, del benessere, della salute (Ja cura [ha rimesso in forze; medio intr.: s’é abbastanza rimesso in _ salute), o identificarsi con la ripresa di una attivita per lo piu sentita come I’effetto di un rinnovato impegno (r. mano a qics.,; rifl.: rimettersi a studiare). 2. Spedire, consegnare: r. /a merce al destinatario; la lettera é stata rimessa nelle sue mani / Restituire (com., solo nel sign. di vomitare: r. il cibo; anche assol.: ha rimesso a lungo) / Nel linguaggio sportivo, rinviare, rilanciare: r. la palla al portiere; r. da fondo campo / Differire, rimandare: r. una decisione a tempi migliori. 3. Affidare, demandare ad altri: r. la decisione al parere del capufficio; rifl. (rimettersi), affidarsi ad altri: mi rimetto a lei; mi rimetto alla sua discrezione. 4. Perdonare, condonare: r. la pena, una colpa. §. Tornare a indossare: rimettersi

il cappotto // Mettere al riparo, riporre: r. la mac-

china in garage; r. il raccolto. 6. fam. Rimetterci, subire un danno o una menomazione: in quell’affare ci ho rimesso un milione; rimetterci la pelle, la salute, la reputazione; anche con complemento artitivo: rimetterci di salute, di reputazione. 7. tr. (tosc.). Di piante, metter fuori i polloni: /e patate hanno gia rimesso.

rimirare y. tr. e intr. 1. tr. Guardare con intensa

ammirazione o meraviglia: r. l’azzurra distesa del ‘mare; rifl. (rimirarsi), guardarsi con narcisistico compiacimento: non fa che rimirarsi nello specchio.

2. intr. (aus. avere). Tornare a prendere la mira.

immiel s. m. Nome commerciale di un cosmetico

liquido o in pasta, usato per scurire le ciglia.

imminchionire

y.

intr.

(rimminchionisco,

rimminchionisci, ecc.; aus. essere). Diventare minchione, rimbecillire; cose da a r., da sbalordire.

rimodernaménto

s. m.

Conferimento di una

funzionalita o di un aspetto piu rispondente alle esi-genze della tecnica o del gusto del momento.

rimodernare v. tr. (rimodérno, ecc.). Sottoporre

a lavori di modifica o di trasformazione allo sco

_ di ottenere una funzionalita o un aspetto piu confacente alle esigenze del momento: r. /a facciata di un palazzo; r. le ferrovie / rifl. (rimodernarsi). Di persone, farsi una mentalita piu aperta e moderna. - rimon v. tr. (riméndo, ecc.). Mondare

accuratamente o completamente: r. una pianta, un

ramo vifig.(poet.). Purificare. rimoéndo agg. Mondo, privo di fronde: ramo r. rimonta s. f. 1. Nello sport, ricupero di uno

svantaggio. 2. Riparazione di scarpe vecchie, mediante sostituzione completa o parziale (mezza r.) della parte anteriore della tomaia. 3. Nell’esercito. reclutamento di quadrupedi in sostituzione di quelli riformati. 4. Scavo inclinato che mette in comunicazione due livelli di una miniera.

rimontare v. intr. ¢ tr. (rimdnto, ecc.).

1. intr.

(aus. essere) e tr. Montare nuovamente: r. in bici-

cletta, a cavallo; r. un motore, un orologio; fig.: rimontera su tutte le furie // tr. Risalire il corso di un fiume; in marina: r. un capo, doppiarlo / fig. (intr.). Risalire nel tempo (con riferimento alle origini): usanze che rimontano agli antichi Romani. 2. tr. Fare la rimonta di un paio di scarpe. rimontatura s. f. Ricomposizione dei pezzi smontati di una macchina o di un congegno.

rimorchiare v. tr. (rimdrchio, ecc.). 1. Trascinare un veicolo che é privo di mezzi di propulsione, o non puo usarli, mediante un altro occasionalmente o abitualmente destinato allo scopo: r.

in porto una nave in avaria; r. un’auto in officina // fig. Portarsi dietro una persona; farsi r., conformarsi passivamente alle iniziative o alle opinioni altrui. 2. tose. Massacrare di botte.

rimorchiatoére

s. m.

Nave

attrezzata

per il

rimorchio di altre navi, anche di dimensioni maggiori / Aereo per il rimorchio in quota di alianti.

rimorchio

s. m.

1. Trascinamento, mediante

cavi, di un veicolo privo di propulsione: r. di una nave, di un aliante; fig.: tirarsi a r., andare a r., cOstringere, o adattarsi, a un atteggiamento di passiva conformita. 2. coner. I] veicolo rimorchiato; com., il veicolo sprovvisto di motore, collegato posteriormente a un autoveicolo (motrice): autocarro con r.

rimordere v. tr. (coniugato come modrdere).

1.

Mordere nuovamente o restituire un morso ricevuto. 2. fig. Provocare un senso tormentoso di colpa: quel pensiero gli rimordeva la coscienza; intr. (aus. avere): mi rimorde la coscienza.

rimOrso s. m. Consapevolezza tormentosa del male commesso: esser preso dal r.

rimostranza

s. f. Espressione

di motivata

protesta o di biasimo per un torto subito (spesso al pl.): faro le mie r. a chi di dovere. imostrare v. tr. e intr. (rimdstro, ecc.). 1. tr. Mostrare nuovamente. 2. intr. (aus. avere). Fare le proprie rimostranze.

rimovibile age. Che pu essere rimosso. rimoziéne s. f. 1. Asportazione o dislocamento

di un oggetto dalla sua sede: /a r. delle macerie; dare il nullaosta per la r. del cadavere / Allontanamento da un ufficio, da una carica, da un grado. 2. Nella psicanalisi, l’eliminazione della opposizione inconscia alla realizzazione di un impulso.

rimpaginare

v.

tr.

(rimpdgino,

ecc.).

In

tipografia, procedere ad una nuova impaginazione.

rimpaginatura

s.

f.

Nuova

o_

ulteriore

impaginatura.

mpallare v. intr. (aus. avere). Nel biliardo,

colpire di rimpallo. impallo s. m. Nel biliardo, battuta di ritorno della palla sulla palla che l’ha colpita / Nel calcio e in altri giochi di palla, il ritorno del pallone al giocatore che ha tirato, dopo aver colpito un avversario,

rimpannucciarsi

vy.

medio

intr.

(mi

rimpanniiccio, ecc.). Migliorare le proprie condizio-

-



Caes

973 ni finanziarie: con quella vincita al lotto s’é un po’

rimpannucciato // propr. (raro). Rivestirsi con panni un po’ migliori. rimpastare y. tr. 1. Tornare ad impastare: r./a

.

:

-_

rineartare

rimunerativo (0 remunerativo) agg. Che da un

_profitto soddisfacente: attivitd r. rimuneratore s. m. (f. -trice). Chi rimunera. rimumeraziéne (0 remunerazione) s.

f.

sfoglia. 2. fig. Modificare una composizione sostituendone alcuni elementi: r. i! governo.

Ricompensa adeguata; coner., quanto vien dato in ricompensa.

rimpasto s. m. Nuovo lavoro d’impasto; r. ministeriale (0 del governo), sostituzione di alcuni ministri dimissionari in un ministero. rimpatriare v. intr. e tr. (rimpatrio, ecc.). 1. intr. (aus. essere). Tornare in patria. 2. tr. Rimandare in patria (r. i prigionieri) oppure al comune di residenza (é stato rimpatriato col foglio di via).

rimudvere v. tr. (coniugato come mudvere). 1. Allontanare qlcs. dal luogo dove si trova: r. un armadio, una statua; estens.: r. un ostacolo, un impedimento // fig. Allontanare da un incarico, privare di un grado / Distogliere da una convinzione o da un proposito. 2. Muovere nuovamente. rinalgia s. f. Dolore localizzato al naso.

amici che non si vedono da molto tempo. rimpatrio s. m. Trasferimento, ritorno in patria.

Rinascimento. rinascere y. intr. (coniugato come ndscere; aus.

rimpatriata s. f.,fam. Riunione, ritrovo festoso di

_rimascénza s. f., /ett. Rinascita; etd della R., il

rimpétto avv. Di fronte, di faccia; spec. nelle loce. a rimpetto di, rimpetto a, di rimpetto (quest’ultima anche in una sola parola dirimpettoe con valore di agg. (invar.): abitava nella casa dirimpetto. rimpiangere vy. tr. (coniugato come piangere). Ricordare con profondo rammarico persone scom-

essere). 1. Nascere di nuovo; estens., ricrescere: in primavera rinascono le foglie. 2. fig. Riprendere vigore o consistenza, rifiorire; assol., riacquistare tranquillita e serenita: a quelle parole mi sentii r. rinascimentale agg. Relativo al Rinascimento. _rimascimeénto s. m. Ritorno alla vita, spec. in

parse, vicende trascorse, occasioni perdute: rim-_ piangeva il marito morto; é inutile r. il passato; rimpiangero sempre di avere interrotto gli studi.

riferimento alla civilta e alle arti / part. // Rinascimento, il periodo della civilta europea compreso tra _\a meta del sec. XV e la meta del sec. XVI, caratte-

rammarico; compianto: Ja sua r. moglie. 2. s. m. Ricordo profondamente rammaricato di cid che irrimediabilmente s’é perduto od é scomparso.

_fioritura artistica e letteraria, nonché da un piu libero sviluppo del pensiero, frutto di una visione della vita e del mondo resa indipendente dal substrato

difficilmente individuabile: r. i soldi nel materasso/

‘arte del R.; con funzio(Medioevo): la letteratura, P,

non visti o per sfuggire a una cattura.

ideali extctici di questo periodo.

rimpianto agg. e s. m.

rimpiattare

1. agg. Ricordato con

y. tr. Nascondere

in un

luogo

rifl. (rimpiattarsi), pid com. Nascondersi, per vedere

rimpiattino s. m. Gioco di ragazzi, uno dei quali

rizzato, soprattutto in Italia, da una straordinaria

metafisico e religioso proprio dell’eta precedente

ne appositiva: stile r., che pe hie il gusto e gli

_rimascita s. f. Il nuovo o ulteriore manifestarsi di

deve ricercare gli altri che si sono nascosti e cattuuna forma di vita o di attivita: /a r. di una pianta; rarne uno che lo sostituira come cacciatore. fig.: r. politica e culturale di un popolo; r. della fidurimpiazzare y. tr. Sostituire una persona con cia, della speranza / In senso storico-culturale, con un’altra: r. un impiegato, un giocatore infortunato. riferimento a periodi caratterizzati dal rifiorire di rimpiazzo s. m. Sostituzione di una persona con _ una determinata civilta: Ja r. carolingia. un’altra; concr., la persona che sostituisce. rincagnato agg. Di volto schiacciato come quello

rimpiccolire

v.

tr.

e

intr.

(rimpiccolisco,

rimpiccolisci, ecc.; aus. essere). Rendere piu piccolo (r. un yestito) o diventare sempre pit piccolo (/anapeat

oe aan a vista d’occhio).

rimpinguare v. tr. (rimpinguo, ecc.). Impinguare nuovamente o in misura maggiore; spec. in senso fig.: r. (0 rimpinguarsi) il portafoglio. rimpinzare v. tr. Riempire esageratamente (rifl., riempirsi), per lo pil di cibo: rimpinzarsi di dolci. rimpolpare v. tr. (rimpdlpo, ecc.). Rimettere in

carne e in salute; medio intr. (rimpolparsi), pi com., rimettersi in carne/ fig. Rendere piu ricco: r.

R

del can mastino; naso r., schiacciato e volto al-

J’insu. _rincaleare vy. tr. (rincalco, rincalchi, ecc.), pop. Calcare, premere con forza.

_

she

rincalzare v. tr. Consentire una posizione regolare o stabile per mezzo di un sostegno: r. un palo; r. una pianta, accumulare la terra intorno alla© base del suo caule o fusto; r. il Jetto, ripiegarne le \enzuola o le coperte sotto il materasso; r. un tavo/o, mettere una zeppa sotto il piede pit corto, —

un. discorso, un articolo. rimproverare vv. tr. (rimprovero, ecc.). tad con parole per lo pit dirette a mettere lenza ed eventualmente a correggere l’errore: in evi

perché non tentenni. . rincalzo s. m. Elemento di sostegno o di appoggio: mettere un r. sotto il mobile; di rincalzo, per sottolineare l’aggiunta vivace di argomenti di conferma o di riprova: e lui di r. disse: ... / Truppe di r. (0 i rincalzi, s. m. pl.), truppe di riserva dislo-_

r. uno scolaro per la sua svogliatezza; con una maggiore accentuazione del motivo: gli fu rimproverata la sua mancanza di tatto; rifl.: rimproverarsi (di) qics., provar(ne) rammarico0 pentimento (non ho nulla da rimproverarmi). rimprovero s. m. Disapprovazione espressa con parole che mettono in evidenza Il’errore. "

cate alle spalle delle prime linee per essere impiegate in caso di bisogno / Nello sport: i rincalzi, i giocatori di riserva. _ rincantucciare v. tr. (rincanticcio, ecc.). Mettere, nascondere in un cantuccio; rifl. (rincan-— _tucciarsi), andare a mettersi in un cantuccio. rincarare y. tr. e intr. 1. tr. Aumentare il prezzo

assorta fissita pensieri o propositi: r. sul da farsi; cosa rimugini nella tua testa? _rimunerare (0 remunerare) v. tr. (rimunero, ecc.). 1. Ricompensare adeguatamente: r. gic. con

vi di danno o di dispiacere (spec. in riferimento a busse e rimproveri). 2. intr. (aus. essere). Diventare piu caro: la carne sta rincarando. rincaro s.m. Aumento di prezzo.

rimuginare vy. tr. (rimigino, ecc.). Agitare in

_ una onorificenza. 2. Dare un profitto, rendere: una rofessione che rimunera bene. >



di qlcs.; fig.: r. la dose, aggiungere pit pesanti moti-

_—rineartare v. tr. Incartare di nuovo o con molta-

attenzione e cura.

t=

ae a

Be Pie

=

bl

yin

ae

_rincasare

nas

___ rineasare v. intr. (aus. essere). Rientrare a casa. s

-

finchite

s. m.

Coleottero

di colore

azzurro

metallico, col capo prolungato in rostro; molto dannoso a diverse specie di piante perché le femmine ne

arrotolano le foglie per deporvi le uova. rinchiudere

v. tr. (coniugato

come

chitidere).

Chiudere dentro, con intenzioni che vanno dalla

preservazione da danni o da furti (r. i vestiti nell’armadio, i denari nella cassaforte) alla segregazione __ punitiva o correttiva (r. uno in prigione, in collegio)

co al momento dello sparo:far r.

cile rincula troppo, 3 sik ; rinculo s. m. Movimento all’indietro /Movimento retrogrado di un’arma da fuoco in conseguenza dell’azione dei gas che si sprigionano al momento dello sparo. rincuorare v. RINCORARE. rincupire

v. tr. e intr. (rincupisco,

rincupisci.

ecc.). 1. tr. Rendere pi cupo. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (rincupirsi). Diventare piu cupo. _e, nel rifl. (rinchiudersi), dalla difesa (i difensori si rinfacciare vy. tr. bin ‘accio, ecc.). Ricordare (un rinchiusero nella torre) allisolamento (rinchiudersi beneficio) in modo aspro e umiliante, per lo pili acin camera, in convento). cusando d’ingratitudine: r. un favore, un regalo / rinchiuso agg. e s. m. 1. agg. Di ambiente dove piu genrc. Rimproverare con tono — di accusa: Y’aria non sia stata rinnovata; come s. m.: qui c’é gli rinfaccio i suoi trascorsi giovanili. _ puzzo di r. 2. 8. m. Spazio chiuso, recinto. rinfagottare v. tr. (rinfagotto, ecc.). Forma __ gincitrullire vy. tr. e intr. (rincitrullisco, intensiva di infagottare. 3 rincitrullisci, ecc.; aus. essere). Pit comune e piu rinfiancare v. tr. (rinfianco, rinfianchi, ecc.).

forte di incitrullire.

_

rineivilire

_

v. tr. (rincivilisco,

rincivilisci, ecc.).

Acquistare un modo di fare migliore e piu educato; anche medio intr. (rincivilirsi): vivendo in citta si é un_po’ rincivilito.

rincoglionire

vy. intr. (rincoglionisco,

rinco-

glionisci, ecc.; aus. essere). Diventar coglione, cioé -stupido, minchione, spec. a causa dell’eta.

rincollare v. tr. e intr. (rincdllo, ecc.).

:

Incollare di nuovo.

1. tr.

2. intr. (aus. avere). Dell’acqua,

far rincollo. - fincdllo s. m. Ristagno d’acqua corrente per un -_ ostacolo naturale o artificiale.

rincominciare

y. intr. (rincomincio, ecc.; aus.

avere © essere). Cominciare di nuovo.

rinfocolaménto

s. m. Risveglio, spontaneo

o

provocato, di passioni sopite: r. di vecchi rancori.

rinfocolare v. tr. (rinfocolo, ecc.). Riattizzare /

fig. (piu com.). Favorire il ridestarsi di un sentimen-

to o di una passione: r. il rancore, l’odio, l'ambizione; medio intr. (rinfocolarsi), rinnovarsi acguistando progressivamente d’intensita. rinfoderare v. tr. (rinfodero, ecc.). Rimettere nel fodero: r. la spada; estens., tirare indietro o dentro: iegt artigli.

inforzare v. tr. (rinforzo, ecc.), 1. Conferire una

fincéntro s. m. Incontro; quasi esclusivamente

fincorbellire v. intr. (rincorbellisco, rincorbel-

stabilita e sicurezza: provvedere al r. del muro // concer. (al pl.). Le truppe inviate in aiuto di altre impegnate in combattimento: si attende l’arrivo dei r.; di rinforzo, in sostegno, in aiuto: di r. giunse ilfratello / Quanto serve a rinforzare: il r. dei tacchi,

nuovamente.

v. tr. (rincdntro,

ecc.). Incontrare

nelle loce. a rincontro, di rincontro, col sign. di ‘dirimpetto’, ‘di faccia’. rincorare (lett. rincuorare) v. tr. (rincéro o rincuoro, ecc.). Infondere coraggio o fiducia; medio intr. (rincorarsi), riprender coraggio, fiducia.

- __ lisci, ecc.; aus. essere). Eufemismo per rincoglioni_re; spec. usato il participio pass. rincorbellito come

agg.: ma non sarai mica r. per caso? ( rincérrere

v.

tr.

(coniugato

come

Yun altro; fare a rincorrersi, non riuscire ad incon- trarsi. _ rincOrsa s. f. Breve corsa per prendere lo slancio.

rineréscere v. intr. (coniugato come créscere; aus. essere). Provare un senso di dispiacere, ram“a ‘marico 0 rimorso; di solito impers.: mi rincresce di

_averti offeso. rincresciménto s. m. Sentimento di dispiacere o ‘Tammarico motivato da contrarieta non gravi.

‘rimcretinire

v.

intr.

e

tr.

(rincretinisco,

_rincretinisci, ecc.; aus. essere). Forma intensiva di

incretinire. , rincrudiménto s. m. Nuova o

piu accentuata

fase di crudezza o di gravita: r. delfreddo, di una

‘malattia.

fincrudire v. tr. e intr. (rincrudisco, rincrudisci,

-ecc.). 1. tr. Rendere piu crudo e tormentoso: r. una pena.

2. intr. (aus. essere). Diventare piu ‘crudo,

_inasprirsi: il freddo rincrudisce.

inculare v. intr. (aus. essere). Indietreggiare,

_andare

inforzo s. m. Conferimento

di una migliore

delle calze.

correre).

_ Inseguire qlc. correndogli dietro: r. un ladro; r. il tram, per salirvi in corsa / rifl. (recipr.). Inseguirsi

_

rinfianco s. m. (pl. -chi). Il lavoro o il materiale

necessario a rinfiancare una struttura muraria.

maggiore stabilita (r. un muro, con opportuni lavori) 0 una migliore funzionalita (la ginnastica rinforza i muscoli; r. un esercito, aumentandone l’organico e potenziandone Il’armamento), una maggiore intensita (r. un suono). 2. intr. (aus. essere). Aumentare d’intensita: i] vento rinforza.

rincontrare

__

Nell’edilizia, rinforzare i fianchi di una struttura.

all’indietro; con particolare riferimento ad

-animali da tiro o al contraccolpo delle armi da fuo-

rinfrancare v. tr. (rinfranco, rinfranchi, ecc.). Suscitare un nuovo senso di sicurezza disponendo fiduciosamente all’ottimismo: /a promessa di aiuto lo rinfranco; medio intr. (rinfrancarsi), riacquistare sicurezza e fiducia. rinfrescante agg.. Di bevanda, gradevolmente dissetante: bibita r, / Come s. m., bevanda leggermente lassativa: prendere un r. rinfrescare v. tr. (rinfrésco, rinfréschi, ecc.). 1. Rendere fresco, portare a una temperatura piu fresca: l’acquazzone ha rinfrescato l’aria; rinfrescarsi il viso, bagnarselo con acqua fredda ] .(rinfrescarsi), Cercare refrigerio in qlcs.: si pe bce con un bagno; rinfrescarsi con una bibita ghiacciata // Come intr. (aus. essere), solo del tempo: il tempo va rinfrescando; anche impers.: stasera é rinfrescato. 2. Restituire con restauri o ritocchi la primitiva fre-

schezza e vivacita (spec. di colore): r. una stanza, un dipinto; \ron.: r. la memoria a qic., costringerlo a ricordare, talvolta con mezzi intimidatori.

infrescata

s.

f.

1. Abbassamento

della

temperatura atmosferica / Aspersione d’acqua fresca in volto, o bagno ristoratore: darsi una r. 2. estens. Operazione intesa a conferire maggior vivezza (spec. di colore): dare una r. alle pare

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rinfrésco s. m. Offerta di dolci e bevande nel

rinoscopia

ringrullire y. intr. e tr. (ringrullisco, ringrullisci,

corso di una festa o di un trattenimento: r. di nozze: concer. (elpl.), i dolci e le bevande offerte. rinfurbire v. intr. (rinfurbisco, rinfurbisci, ecc.: aus. essere). Farsi piu accorto, diventar pit furbo.

ecc.). 1. intr. (aus. essere). Diventare grullo: con V'invecchiare é ringrullito. 2. tr. Far diventafe grullo: con le sue chiacchiere m’ha ringrullito. ringuainare y. tr. (ringuaino, ecc.). Rimettere rinfusa s. f. Nella loc. avv., alla rinfusa. nella guaina. rinite s. f. Infiammazione della mucosa nasale. confusamente e senza ordine o distinzione: getto le rinnegaménto s. m. Rifiuto di un naturale o carte nel cassetto alla r. / Nell’uso commerciale, di merce spedita non imballata o non distribuita in abituale rapporto d’affetto o di devozione: r. della patria; r. della propria fede. contenitori. rinnegare v. tr. (rinnégo, rinnéghi, ecc.). ring s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. il falso, di non aver rings). 1. Il palco su cui si svolgono gli incontri di Sostenere con forza, e dicendo lotta o di pugilato (cfr. QUADRATO). 2. Accordo tra mai conosciuto una persona: Pietro rinnego Gesu // imprese diverse allo scopo di accaparrarsi tutta la estens. Non riconoscere piu! come proprio: r. /a paquantita di un prodotto o di una materia prima esi- tria, r. un figlio / pia com. Allontanarsi deliberatastente sul mercato per provocarne il rialzo di prezzo mente da un credo religioso, morale o sociale: r. la propria fede; r. un ideale. attraverso una rapida rarefazione dell’offerta.

ringalluzzire y. tr. (ringalluzzisco, ringalluzzisci.

ecc.). Suscitare una reazione di baldanzosa euforia: il successo I’ha ringalluzzito; medio intr. (ringalluz-

zirsi), diventare piu sicuro e baldanzoso.

ringentilire

y. tr. (ringentilisco,

ringentilisci.

rinnegato

agg.

Di persona

che rifiuta o ha

rifiutato la propria adesione a un‘idea religiosa o politica precedentemente accettata (con un tono di accentuata riprovazione); anche s. m.: é un r. rinnestare e rinnésto y. REINNESTARE ¢ REINNESTO.

ecc.). Conferire una maggiore grazia; medio intr. rinnovabile agg. Suscettibile di rinnovo. (ringentilirsi), perdere in asprezza, in rozzezza: i rinnovaménto s. m. Ottenimento di una suoil modi si sono ringentiliti. hiare y. intr. (ineiio, ringhi, ecc.; aus. condizione nuova con |’apporto di miglioramenti o avere). Dei cani, emettere il caratteristico rauco aggiornamenti: r. morale, civile di un popolo; r. dei suono di minaccia / fig. Di persona che presa dall’i- programmi scolastici. rinnovare vy. tr. (rinndvo, ecc.). 1. Adeguare a ra, si rivolge ad altri con voce rabbiosa. ima, oaie s. f. Parapetto di legno o di metallo, nuove esigenze con l’apporto di miglioramenti 0 aginstallato su ballatoi, terrazzi, scale, ecc. contro il giornamenti 0 con la sostituzione totale o parziale pericolo di cadute nel vuoto. di elementi: r. il codice; r. il mobilio di una stanza; ringhio s. m. Il suono minaccioso emesso dal medio intr. (rinnovarsi), subire un processo di rincane digrignando i denti. novamento: il partito deve rinnovarsi. 2. Ripetere, ringhidéso agg. Di cane che ringhia facilmente: fare di nuovo: r. l’abbonamento; r. una richiesta; fig., di persona che si irrita stizzosamente per un medio intr., ripetersi: spero che questo inconveniennonnulla. i te non si rinnovi. 3. tose. Usare per la prima volta: ringiovaniménto s. m. Restituzione o recupero r. un vestito, r. la macchina. rinnovatore s. m. e agg. (f. -trice). Promotore 0 dell’aspetto e del vigore giovanile. ringiovanire v. tr. e intr. (ringiovanisco, realizzatore di un rinnovamento. rinnovazione s. f. Ripetizione parziale o totale di ringiovanisci, ecc.). 1. tr. Restituire un’apparente iovinezza: questo vestito ti ringiovanisce. 2. intr. un atto, per lo piu nell’ambito di una prassi giuridiaus. essere). Subire l’illusione di un ritorno ai tempi ca_e religiosa: r. del processo; r. dei voti. rinnovellare vy. tr. (rinnovéllo, ecc.), lett. della giovinezza: quando sto coi ragazzi mi sento r. Riproporre un’emozione o un sentimento, spec. nelringoiare y. tr. (ringdio, ringdi, ecc.). Rimandar giu ingoiando / fig. Astenersi dal dire, ritrattare Yambito di una rievocazione: r. un dolore. rinnovo s. m. Ripetizione di un atto alla sua quanto detto: r. una risposta pepata; gli faro r. le scadenza: r. di un contratto, di una cambiale. sue calunnie.

1. intr. (aus. avere).

rinocerénte s. m. Mammifero ungulato di grandi

Tornare ad ingranare: questa marcia non ringrana

dimensioni, vivente in Africa e in Asia; con due corni sul muso, di cui l’anteriore lungo anche piu di un metro, quello africano; con un solo corno, ma con

ringranare y, intr. e tr.

/ fig. Assuefarsi di nuovo all’abituale attivita: dopo le ferie é difficile r. 2. tr. Ingranare di nuovo: r. la

seconda marcia // Sottoporre un terreno a ringrano.

grano s. m. Coltivazione di grano o di altro cereale nel campo in cui é stato coltivato l’anno precedente.

ringraziaménto s. m. Espressione di gratitudine,

spesso come adempimento formale di un obbligo nell’ambito dei rapporti sociali: scrivere i propri r.a

qlc.; lettera di r.. visita di r. graziare y. tr. (ringrdzio, ecc.). Esprimere la ropria gratitudine: ti ringrazio del magnifico rega0; r. a voce, per scritto; spesso come formula di cortesia per respingere un invito o un’offerta (/a ringrazio ma non fumo) oppure, in espressioni familiari, per esprimere soddisfazione o sollievo (ringraziando Dio oggi mi sento meglio; sia ringraziato Dio, finalmente se n’é andato!), o anche per sottolineare una fortunata coincidenza (ringraziamo il de-

____ stino che ci ha fatti incontrare).

la pelle suddivisa da profonde pieghe simili alle

placche di una corazza, quello asiatico // fig. Di per-

sona che scriteriatamente si getta a capo fitto in un’impresa (con allusione e al modo di caricare luomo a testa bassa, tipico dell’animale).

rinofaringite s. f. Ogni processo infiammatorio

che coinvolga la mucosa nasale e la faringe. rinomanza s. f. Celebrita, fama. f

rinomato

agg.

Che

gode

di un’eccellente

considerazione o fama: un pittore r.; un prodotto r.; Parma é r. per i suoi formaggi.

rinoplastica

s.

f. Intervento

chirurgico

di

plastica, diretto a correggere deformazioni del naso.

rinorragia s. f. Perdita di sangue dal naso. rinorréa s. f. Scolo abbondante di materiale mucoso dalle cavita nasali. sie rinoscopia s. f. Esame endoscopico delle cavita nasali.



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rinquartare v. intr. (aus. avere). Nel biliardo, -_

eseguire un rinquarto.

__

finquarto s. m. Nel biliardo, tiro per il quale la

bilia colpita con la propria va ad incontrare i birilli © il pallino dopo aver colpito tre sponde.

rinsaccare vy. tr. e intr. (rinsacco, rinsacchi, ecc.). 1. tr. Insaccare di nuovo; part., scuotere e battere il Sacco per sistemarci bene il contenuto; fig.: r. le ___ spalle, il collo (medio intr.: rinsaccarsi nelle spalle, nel collo), affondare il collo e la testa nelle spalle. spesso come espressione d’incertezza o di indiffe-

:

renza. 2. intr. (aus. essere). Urtare violentemente contro la sella del cavallo.

rinsaldare y. tr. Rendere pit saldo: r. un’amicizia

_ / medio intr. Diventare pit saldo, pit fermo: rinsal-

_

darsi in un proposito. rinsanguare y. tr. (rinsanguo, ecc.). Ristabilire Vequilibrio del sangue in un organismo deperito: cu-

re per r. un anemico / estens. ¢ fig. (piu com.). Sopieee lay ad una carenza con |’immissione di nuove

_forze o il reperimento di nuovi mezzi: r. /’esercito, Verario, le proprie finanze; medio intr. (rinsanguarsi): con quell’affare si é un poco rinsanguato.

-

rinsanire v. intr. (rinsanisco, rinsanisci, ecc.; aus.

essere). Ritornare sano di mente. rinsavire v. intr. (rinsavisco, rinsavisci, ecc.; aus. essere). Recuperare un equilibrio mentale, mettere giudizio: quello ormai non rinsavisce piu!

__

finmsecchire

y. intr. (rinsecchisco,

rinsecchisci,

ecc.; aus. essere). Insecchire, dimagrire.

_ finselvatichire y. intr. (rinselvatichisco, rinselvatichisci, ecc.; aus. essere). Tornare allo stato sel__yatico / fig. Chiudersi in uno scontroso isolamento.

_

___

ees

rimserrare v. tr. vee. ecc.). Rinchiudere: r. le

cupo e profondo, stordimento.

rintronare v. intr. e tr. (rintrono, ecc.). 1. intr. (aus. avere e essere). Di un suono, ripercuotersi con

fragore cupo e profondo: il tuono rintrono per la valle.

2. tr. Stordire assordando; frastornare: con i

suoi discorsi mi ha rintronato il cervello. rintronato agg. 1. Stordito, frastornato. 2. tose. Di persona priva di discernimento e di senso pratico; anche s. m.: sei proprio un r.!

rintuzzare v. tr. Replicare immediatamente e con vivacita: r. un’insinuazione, un’offesa; vanificare: r. un, assalto del nemico; r. le ambizioni di qlc.

rinunzia (0 rinincia; pl. -ce), s. f. L’abbandono

volontario di un diritto, di un bene: r. al trono, a un’eredita; concr., il documento che I’attesta: ha

firmato la r. / com. (spec. al pl.). Sacrifici, privazioni: una vita di rinunzie.

rinunziabile (o rinuncidbile) agg. Cui si pud

rinunziare: Ja liberta non é un bene r. rinunziare (0 rinunciare) v. intr. (rininzio, ecc.; aus. avere). Abbandonare volontariamente un diritto, un bene, un’attivita, una possibilita, sia per impotenza o incapacita, sia con l’intenzione di cedere ad altri o di negare a se stesso: r. al trono, a un’eredita; r. a un beneficio; r. alla carriera; r. a un tentativo; r. all’incarico; ho dovuto r. ad ogni svago; r. ai piaceri mondani, per volgersi solo a Dio; iron.: ci rinuncio volentieri, ne faccio volentieri a meno.

rinunziatario (0 rinunciatario) agg. Che rinuncia a un diritto o alla difesa di un diritto, spesso con I’idea sottintesa di una deplorevole indolenza e passirintanarsi y. medio intr. (aus. essere). Rifugiarsi vita: carattere, atteggiamento r.; politica r.; di pernella tana: /a volpe, inseguita dai cani, si rintano / sona, anche s. m.: é un r. estens. Nascondersi: dove t’eri rintanato?. rinvasare v. tr. In floricoltura, trasferire una rintasare y. tr. Intasare di nuovo / medio intr. pianta in un vaso piu grande. bestie nella stalla / rifi. (rinserrarsi). Chiudersi in un luogo per sottrarsi a un pericolo o isolarsi da tutti.

(rintasarsi). Rimanere di nuovo ostruito. rintelare vy. tr. (rintélo, ecc.). Sottoporre

un

dipinto a rintelatura. _ rintelatura s. f. Restauro di un dipinto su tela, _

rintracciabile agg. Che puo essere rintracciato. rintracciare vy. tr. (rintrdccio, ecc.). Ritrovare al

termine di una ricerca paziente e minuziosa: /a polizia non ha ancora rintracciato l’evaso. rintronaménto s. m. Eco diffusa di un fragore

consistente nell’incollare sul rovescio una o due tele nuove, per irrobustire il dipinto e rafforzare l’aderenza del colore sulla tela originaria.

rinvasatura s. f. Trasferimento di una pianta in

un vaso pill grande.

rinveniménto’ s. m. Ritrovamento: tesoro; r. di un documento smarrito.

rinveniménto” s. m.

r. di un

1. Restituzione parziale

dell’umidita a un prodotto, per fargli riprendere la freschezza o il volume naturale. 2. Trattamento termico degli acciai temperati, allo scopo di ridurre nuovo: r. una pianta; assol., rinnovare lo strato di le tensioni provocate dalla tempera. 3. Ripresa dei terra di un vaso in cui sia coltivata una pianta / sensi dopo un momentaneo svenimento. - Colmare di terra: r. una palude; medio intr. (rinterrinvenire’ y. tr. (coniugato come venire). - rarsi), colmarsi di terra. Ritrovare per caso o nel corso di una ricerca. rinterzare v. intr. (rintérzo, ecc.; aus. avere). Nel rinvenire’ y. intr. (coniugato come venire; aus. biliardo, eseguire un rinterzo. essere). 1. Riprendere coscienza dopo uno svenirintérzo s. m. Nel biliardo, tiro per il quale la bilia mento o un collasso. 2. Di sostanze secche o disod tiescon la propria va ad incontrare i birilli o il seccate, riprendere la freschezza 0 il volume natura-pallino dopo aver colpito due sponde. le mediante assorbimento di acqua: mettere a r. i rintoccare v. intr. (rintdcco, rintocchi, ecc.; aus. funghi secchi, il baccala.

rinterrare vy. tr. (rintérro, ecc.).

1. Interrare di

rinverdire y. tr. (rinverdisco, rinverdisci, ecc.). -avere). Sonare a tocchi lenti e ripetuti. _ rintécco s. m. (pl. -chi). Ciascuno dei tocchi Far tornare verde: la primavera rinverdisce la cam-emessi da uno strumento sonoro a percussione 0 pagna; intr. (aus. essere) e medio intr. (rinverdirsi),

dalla soneria di un orologio. _rintonacare vy. tr. (rintonaco, rintonachi, ecc.). Intonacare di nuovo.

- rintontire

v. tr. e intr. (rintontisco, rintontisci,

cc.; aus. essere). Forma intensiva di intontire. rintoppare v. tr. (rintoppo, ecc.). Incontrare per

$0.

tornare ad essere verde per il rinascere della vegeta-

zione: il prato rinverdisce // fig. Risuscitare un desiderio o un sentimento: r. una speranza, un’ambizione/ Rinnovare: r. una antica usanza. rinvestire e derr. v. REINVESTIRE € derivati.

finviare

y. tr. (rinvio, ecc.).

1. Rimandare

indietro: r. la palla; r. la luce, rifletterla (da parte di

‘rintoppo s. m. Intoppo; per lo pit nella loc. di r., una su rficie) / Inviare da un luogo a un altro; in ,

; di timando: e lui di r. gli dette uno schiaffo.

opere

di consultazione: per un commento piu ampio

ok thes

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ge LP

si rinvia alla pagina 30. 2. Differire ad altra data: r. un

Lat

processo, una partita.

igoriménto s. m. Ricupero di vigore.

rinvigorire v. tr. (rinvigorisco, rinvigorisci, ecc.). Restituire nuovo vigore: l’aria di montagna m'ha rinvigorito / Conferire una maggiore capacita funzionale o vitalita spirituale: /'esercizio rinvigoriscei

FS

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ing

p t9i ripartiziéne

prezzo di un oggetto danneggiato o perduto. 2. fig.

Dare in contraccambio, ricompensare; r. di pari

moneta, rendere male per male. riparabile agg. Che pud essere rimediato: danno, errore

aggiustato,

facilmente r.

riparare! y. tr. 1. Proteggere da un danno o da

un disagio: r. il corpo dal freddo; rifi.: ripararsi dal muscoli; le buone letture rinvigoriscono I’animo // freddo; ripararsi dalla pioggia con l’ombrello. 2. Eliminare le conseguenze di un danno o di un errore medio intr. (rinvigorirsi). Riacquistare vigore. mediante risarcimento 0 compenso: r. un torto; rinviliare y. tr. e intr. (rinvilio, ecc.; aus. essere). un’ingiustizia; assol.: bisogna r. al piu presto; intr. tosc. Diminuire il prezzo o di prezzo. (aus. avere): r. a un’inconveniente, a un malanno/ rinvilio s. m., tosc. Diminuzione di prezzo. rinvilire y. tr. e intr. (rinvilisco, rinvilisci, ecc.). Nell’uso scolastico: r. una materia, ripetere in altra sessione di esami la prova di esame concernente la Diminuire sensibilmente 1 prezzi; intr. (aus. essere), diminuire di prezzo.

rinvio s. m.

1. Ritorno di un oggetto a chi I’ha

spedito: r. al mittente / In giochi

di palla, respinta,

rimando: r. al volo, di testa; nel calcio: tiro di r. (o

assol. rinvio), quello eseguito dal portiere verso il centro del campo dopo la parata. 2. Spostamento ad altra data: chiedere, ottenere un r. 3. In un testo, indicazione di riferimento ad altra pagina (0 ad altra opera), rimando. 4. Nel diritto processuale, differimento ad altra data di un processo, disposto dal giudice, o attribuzione del processo a un giudice diverso da quello che ha pronunciato la sentenza, decisa dalla Corte di Cassazione.

rinvivire vy. intr. (rinvivisco, rinvivisci, ecc.; aus.

rinvolgere

vy. tr.

(coniugato

Involgere ripetutamente o

come

danno arrecato, spec. morale: esigere r. di un torto,

di un ingtaria // Esame di r., ripetizione di una pro-

vdlgere).

piu strettamente.

rinvoltare yv. tr. (rinvdlto, ecc.). Involtare di nuovo 0 con piu cura. rinzeppare v. tr. (rinzéppo, ecc.), fam. Inzeppare a

piu non posso: /o rinzeppo di dolci. io! agg., poet. Reo; iniquo, malvagio: sorte r.

rio’ s. m. lett. o region. Ruscello, torrente. rioccupare vy. tr. (ridccupo, ecc.). Tornare ad occupare // medio intr. meccepars), Trovare un nuovo lavoro dopo un periodo

riparatére s. m. e agg. (f. -trice). 1. Apportatore

di una riparazione, spec. in senso morale: un gesto r.; opera riparatrice. 2, Chi provvede a rimettere in efficienza oggetti guasti: r. di apparecchi radio.

riparazione s. f. 1. Il dovuto risarcimento di un

essere), tosc. Risuscitare; per lo piu fig. (iperb.):

questo vino farebbe r. un morto.

materia in oggetto (r. matematica, latino, fisica, ecc.) / Aggiustare, accomodare: r. un paio di scarpe; intr.: r. a, provvedere: in questa casa devo r. a tutto iol; non r. (a), non farcela: ho tanto lavoro che non riparo, riparare’ v. intr. (aus. essere). Rifugiarsi in un altro stato, spec. per sottrarsi a una persecuzione politica o alla giustizia: é riparato in Svizzera. riparato agg. 1. Ben difeso, protetto: un porto ben r. 2. Aggiustato, accomodato: scarpe r.

va insufficiente in altra sessione d’esami. 3. Ripristino dell’integrita e della funzionalita di un oggetto: r. di un

paio di scarpe.

riparélla (0 raperélla) s. f. Cerchietto metallico

-

che s’interpone fra il dado della chiavarda e la superficie sulla quale il dado deve premere. ripario agg., lett. Vivente sulle rive (di un fiume o di un lago): popolazioni r.; fauna r. 4

riparlare

y.

intr.

(aus.

avere).

1. Parlare

di disoccupazione / nuovamente o successivamente: ne riparlero al di-

fig. Interessarsi di nuovo di qlcs. rioccupazione s. f. Nuova occupazione di un territorio./ Nuova occupazione lavorativa.

rettore;

rine s. m. Quartiere cittadino. riordinaménto s. m. Conferimento di un ordine :

riordinare y. tr. (ridrdino, ecc.).

ne riparleremo!,

per ribadire una

j

propria convinzione Geralche andra a finirecome dico; ne riparleremo!), 0, in tono minaccioso, il rinvio a piu tardi di un castigo o di una punizione (per _ ora passi, ma stasera ne riparleremo!). 2. rifl. recipr. (riparlarsi). Riconciliarsi dopo un litigio, rial- — lacciare una relazione. RS,

rionale agg. Relativo a un rione: mercato r.

migliore o piu funzionale.

assol.:

riparo s. m.

1. Ripristinare

1. Protezione da un disagio, daun

un ordine venuto a mancare, o conferire un ordine

danno o da un

migliore o piu funzionale: r. i libri in uno scaffale,

sotto un albero; la casa é al r. dei venti; col braccio

r. i conti.

cerco di farsi riparo alle percosse; concr., quanto serve per ripararsi: un r. di frasche. 2. Rimedio: — porre r., metter r., correre ai ripari; non c’é riparo, non c’é rimedio. Rear

2. Ordinare, commissionare di nuovo.

riordinatore s. m. (f. -trice). Realizzatoré di un

riordinamento. ridrdino s. m., burocr. Riordinamento.

florganizzare

v. tr. Conferire

(rifl., riorga-

nizzarsi, assumere, darsi) un assetto piu efficiente

dal punto di vista organizzativo e funzionale.

ripartibile agg. Suscettibile di essere ripartito.

_

riorganizzatore s. m. (f. -trice). Realizzatore di

una rlorganizzazione.

rlorganizzazione riottosita

}

s. f. Conferimento

assetto diverso e piu funzionale.

s. f. Atteggiamento

indocile e ribelle. riottéso agg. 1. lett. Litigioso.

;

di un

ostinatamente

; 2. Indocile,

pericolo: cercare r. dalla pioggia

refrattario all’obbedienza: é un ragazzo molto r. ripa s. f. 1. lett. Riva. 2. Luogo dirupato e

ripartire' y. tr. (ripartisco, ripartisci, ecc.). Dividere o distribuire secondo particolari scopio criteri: r. l'eredita tra ifigli; ripartirsi gli utili; ripartirsi le responsabilita, i compiti. sale

partire’ y. intr. (riparto, ecc.; aus. essere).

Partire da un luogo in precedenza raggiunto: riparto stasera per Roma / Riprendere un moto interrotto: la macchina non yuol r. ENS a

ripartitére s. m. 1. Impiegato postale addetto alla suddivisione della corrispondenza secondo le

destinazioni. 2. Intelaiatura nella quale convergono

le linee esterne e i cavi interni di una centrale elettri SCOSceso. di facilitare le connessioni volanti.— ripagare y. tr. (ripago, ripaghi, ecc.). 1. Pagare ca allo scopo - nuovamente; pid com., pagare al proprietario il ripartiziéne s. f. Suddivisione o distribuzione





978

fiparto

fatta secondo particolari scopi 0 criteri: r. di un'eredita: la r. degli incarichi; fa r. del personale.

riparto s. m. Ripartizione: il r. degli utili. ripassare y. intr. e tr.

1. intr. (aus. essere).

Passare di nuovo per lo stesso luogo: r. per una

strada / Tornare di nuovo in un luogo dopo un certo intervallo di tempo: ora non ho tempo, ripassi Stasera. 2. tr. Percorrere nuovamente o in senso inverso un passaggio: r. ilfiume, il valico. 3. Passare di nuovo: r. la farina nello staccio; r. i contorni di un disegno / Revisionare, riscontrare: r. il motore; r. i conti // fig. Dare un’ultima scorsa a quanto precedentemente studiato o considerato: r. la lezione, la parte, il discorso / fam. Rimproverare aspramente: il padre I’ha ripassato bene bene. ripassata s. f. 1. Ulteriore perfezionamento di un lavoro: dare una r. col pennello; dare una r. alla

camicia col ferro da stiro / fig. Rapida scorsa per un ulteriore controllo di quanto appreso: dare una r. alla lezione. 2. fam. Sévera sgridata.

ripasso s. m. 1. Moto migratorio degli uccelli dai

luoghi di svernamento a quelli di riproduzione: il r. dei tordi.

2. Nel linguaggio scolastico, ripetizione

ordinata di una disciplina di studio.

patico

s. m.

(pl. -ci). Dal

Medioevo

al

Rinascimento, il diritto di esigere dazi per gli approdi alle rive dei fiumi o dei laghi / Il dazio che veniva versato per usufruire dell’approdo.

Rie

-

Qe

ripétere v. tr. (ripéto, ecc.). 1. Fare, eseguire di nuovo, un’altra volta: r. un tentativo, un esame; r.

una cura; r. quentato nel a bocciatura una vittoria;

(l’anno), frequentare il corso gia freprecedente anno scolastico, in seguito // Ottenere di nuovo: r. un successo, spesso accentuandosi una relazione di analogia o somiglianza: r. le gesta degli avi / rifi. Peccare di monotonia: uno scrittore che non fa che ripetersi / medio intr. (ripetersi). Ricorrere, accadere di nuovo: gli atti di terrorismo si ripetono con frequenza preoccupante; che questo non si ripeta! 2. Proferire nuovamente cose gia dette oppure ascoltate o risapute da altri o anche lette: r. una frase, una domanda; non posso ripeterti quello che mi ha detto; r. la lezione; spesso per sottolineare

un’insistenza o assiduita per lo pil monotona e pesante: queste cose me le sento r. da vent’anni; quante volte te lo devo r.? 3. Nel linguaggio giuridico, richiedere in giudizio quanto si crede di aver perso senza una giusta causa: r. un danno.

ripetibile agg.

1. Pronunciabile o raccontabile,

tenendo conto della decenza: espressioni non r. 2. Nel linguaggio giuridico, di pagamento o prestazione per. i quali sia concessa ripetizione.

ripetibilita

s.

f. Nel

linguaggio

giuridico,

possibilita di ripetizione di un pagamento o di una prestazione.

ss sah

s. f. Continua ripetizione: /’alienante

ripensaménto s. m. Ulteriore e pit attenta e ponderata considerazione o riflessione, spesso sepie da un cambiamento d’opinione o di decisione:

r.

la situazione esige un r.; ha avuto un r.

abitualmente ripete cose gia dette da altri, o che é solita ripetersi. 2, Insegnante che cura privatamente la preparazione di un alunno: r. di latino, di ma-

ripensare v. intr. (ripénso, ecc.; aus. avere). 1. Procedere ad una piu attenta e ponderata riflessione e meditazione, spesso seguita da un mutamento di decisione: ripensaci prima di rispondere; aveva de-

ciso di licenziarsi ma ci ha ripensato. 2. Richiamare alla memoria, rievocare con commossa parteciead r. agli anni della giovinezza, alla patria lontana (lett., anche tr.: r. gli anni dell’esilio).

ripentirsi y. medio intr. (mi ripénto, ecc.). Pentirsi o tornare a pentirsi / Cambiare opinione 0 decisione: aveva detto di si, ma poi s’é ripentito. ripercorrere y. tr. (coniugato come percérrere). Percorrere di nuovo, nello stesso senso o in senso inverso: r. un itinerario / fig. Rivivere con la mente

il passato: r. gli anni della giovinezza. percuotere v. tr. (coniugato come percudtere). 1, Percuotere di nuovo o piu volte. 2. Respingere indietro, rifrangere, detto spec. di fenomeni sonori e _luminosi. 3. medio intr. (ripercuotersi). Causare per contraccolpo un urto, una spinta: la brusca frenata a! si ripercosse su tutti i vagoni del treno / fig. Di effetti provocati di riflesso: Finflazione si ripercuote soprattutto sui lavoratori a reddito fisso.

ripercussiéne

s. f. Propagazione

indiretta o

riflessa di un fenomeno spec. sonoro o luminoso;

fig. (piu com.), effetto o influenza diretta: Ja crisi di _ governo ha avuto r. negative in borsa. ripescare y. tr. (ripésco, ripéschi, ecc.). 1

dei movimenti alla catena di montaggio.

ripetitivo agg. Che si ripete in continuazione. ripetitore s. m. (f. -trice). 1. Persona che

tematica

/ Nel teatro, il suggeritore delle battute

agli attori durante le prove. 3. Apparecchiatura radiofonica o televisiva destinata a ricevere i segnali provenienti da un trasmettitore e a ritrasmetterli opportunamente ampliati.

ripetiziéne s. f.

1. Esecuzione successiva ad

un’altra o ad altre precedenti: r. di un esperimento, r. di una prova, di una gara. 2. Ulteriore articolazione od emissione di parole: r. di una domanda, di

Se P

un comando / Nel linguaggio scolastico, ripasso di una materia gia studiata: r. di algebra; r. generale: piu com., lezione privata: andare a ripetizione; da-

re ripetizioni // Monotona insistenza su cose 0 mo-

tivi gia detti: una vieta r. di luoghi comuni.

3. Armi

(da fuoco) a r., in cui Yintroduzione della cartuccia

nella culatta si fa con la sola manovra dell’otturatore. 4, Nel linguaggio giuridico, richiesta di restituzione di cio cui si ritiene aver diritto. ripetutamente avv. Piu volte, con insistenza. ripetuto agg. Replicato con frequenza pil o meno accentuata, numeroso: colpi r.; accuse r. ripianamento s. m. In economia, eliminazione di una situazione svantaggiosa: r. del disavanzo. fipianare y. tr. In economia, eliminare una situazione svantaggiosa: r. i bilanci.

e

ripiano s. m. 1. Tratto pianeggiante di un terreno

Ricuperare un oggetto o una persona caduta nel- in pendio. 2. Palchetto di scaffali o mensole. Vacqua: hanno ripescato il cadavere dell’annegato / picca s. f. Disp fatto per puntigliosa rivalsa; fig. Ritrovare qlcs. 0 qlc.: non so dove r. quella let- per ripicca, per dispetto: l’ha fatto per r. tera; un impiegato come lui dove lo ripesco? ripicchiare v. tr. (ripicchio, ecc.). Picchiare, ripeténte agg. es. m. Di alunno che essendo stato percuotere di nuovo; fig.: picchia e ripicchia, a for- bocciato é costretto a frequentare il medesimo corza, d’insistere. so. scolastico dell’anno precedente. ripicco s. m. (pl. -chi). Ripicca.

_ fipeténza s. f. Il numero complessivo degli alunni

bocciati, costretti a ripetere l’anno scolastico: /a r.

_quest’anno é stata piuttosto alta.

ripicolo agg. Che vive vicino alle rive: fauna r.

ripidézza s. f. Pendenza molto accentuata.

ripido agg. Che presenta una notevole pendenza.

:

* i

2

Cy

5

Sas

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979

ee4 aannary“ements:

___ ripiegaménto s. m. 1. Piegamento all’indietro o EA

verso linterno: r. delle ali

degli uccelli / Nel \in-

guaggio militare, indietreggiamento di reparti a scopi tattici o di sicurezza: manovra di r. 2. fig. Assunzione di un atteggiamento riflessivo e meditativo: r. della mente su se stessa. ripiegare y. tr. e intr. (ripiégo, ripiéghi, ecc.). 1. tr. Piegare ancora un oggetto gia piegato: ripiego il giornale e se lo mise in tasca / icgate su di sé o verso interno: r. le ginocchia; r. le ali; rifl.: ripie garsi su se stesso, incurvarsi (fig., assumere un at

teggiamento riflessivo e meditativo). 2. intr. (aus. avere). Nel linguaggio militare, ritirarsi su posizioni piu arretrate / fig. Rinunciare all’obiettivo massimo ricorrendo a soluzioni piu accessibili: /’avvocato ri piegs sulla preterintenzionalita del reato. ipiegatura s. f. Piegatura di un oggetto disteso.

ripiégo

s. m. Soluzione

di emergenza

genrl.

inadeguata al bisogno: cercare, trovare un r.; vivere di ripieghi, di espedienti.

ripiéno agg. e s. m.

1. agg. Completamente

pieno; spesso con l’idea di eccesso 0 sovrabbondanza: sentirsi lo stomaco r.; tavola r. d’ogni ben di Dio; fig.: avere il cuore r. di amarezza / Come termine culinario, riempito, farcito: zucchine r., pollo r.; panini r., imbottiti. 2. s,m. Materiale usato per

riempire un vuoto: i/ r. del materasso // L’insieme

degli ingredienti usati per farcire animali svuotati delle interiora, pasticci, ecc.: il r. del_pollo; il r. dei tortellini. 3. s. m. In mus., nel concerto grosso, la massa orchestrale che accompagna e inquadra i solisti del concertino; nell’organo, il registro che oltre

ai suoni fondamentali, produce anche i derivati.

ripigliare y. tr. (ripiglio, ecc.). Sin. fam.

di

riprendere: r. fiato, sonno. ripiom! v. tr. e intr. (ripidmbo, ecc.). 1. tr. Munire nuovamente di piombini: r. un vagone ferroviario. 2. intr. (aus. essere), fig. Piombare nuovamente: r. nel sonno, nella disperazione. riplasmare y. tr. Plasmare nuovamente; fig., con Videa di un miglioramento o di un rinnovamento.

ripopolamento s. m. L’operazione diretta al conseguimento di una peor densita di popolazione, spec. in aree spopolate: provvedimenti per il r. delle campagne; part., il complesso delle operazioni per la protezione e moltiplicazione del patrimonio faunistico: zona, riserva di r.; il r. di un fiume, di un lago.

ripopolare vy. tr. (ripdpolo, ecc.).

1. Rendere

nuovamente popoloso un luogo in precedenza abbandonato: r. un paese, una regione; di animali: r. una bandita di selvaggina, un lago di pesci.2. medio intr. (ripopolarsi). Riempirsi di nuovo di gente: le citta dopo Ferragosto si ripopolano. re v. tr. (coniugato come porre). 1. Porre in luogo chiuso o riparato: r. nell’armadio i vestiti invernali; r. ilfieno, il grano, nel fienile, nel granaio / Nascondere; andare a riporsi, andare a nascondersi (spec. fig., con allusione alla penosa incapacita o

inutilita di qle.: ma vatti a riporre!) // fig. Concen-

ripo6so

porta al padrone la selvaggina uccisa (anche assol.: questo cane riporta bene) // Riferire 0 comunicare un fatto o una notizia (il giornale riporta il discorso del Papa) talvolta per maldicenza o cattiveria (va a r. tutto al principale). 2. fig. Conseguire, subire, ri- _ cevere: r. una vittoria; r. leggere contusioni; r. una”

cattiva impressione. 3. Trasferire da un luogo a un altro: r. le correzioni su un‘altra copia di bozze/In mat.: r, un numero, eseguire il riporto. 4, medio

intr. (riportarsi). Portarsi, tornare indietro / fig. Ri-

ferirsi con la mente, richiamarsi: per capire certi fenomeni bisogna riportarsi alla mentalita del tempo; riportandoci a quanto detto prima.

riporto s. m.

1. Trasferimento da un luogo a un

altro // part. Ricamo da r., da applicarsi su un tessuto diverso da quello sul quale é stato fatto /Materiale di r. (o sempl. riporto), materiale trasportato in un luogo per colmare una depressione o per formare un rialzamento / In mat., unita dell’ordine superiore che si ottengono nell’eseguire l’addizione in

colonna di numeri, quando la somma delle unita di un dato ordine sia maggiore di 9 / In contabilita, _ trasferimento del totale degli importi di una pagina all’inizio degli importi nella pagina successiva; concr., il numero trasferito. 2. L’atto del cane da _ caccia che porta al padrone la selvaggina uccisa: cani da r., addestrati appositamente allo scopo.

riposante



agg. Che induce ad una graditae

4

distensiva tranquillita: conversazione, lettura r. riposare intr. e tr. (ripdso, ecc.). 1. intr. (aus, _ avere). Indica la sospensione pil o meno lunga di un’attivita lavorativa per ritemprare le forze fisiche 0 psichiche, spesso identificabile col sonno (non di- — sturbare il babbo che riposa; hai lavorato troppo, — ora devi riposare; buon giorno, hai riposato bene?; 2 _ anche medio intr.: i/ babbo é andato a riposarsi), cui, nel linguaggio devoto, si riconduce Videa della morte o della quiete del sepolcro pore in pace; qui riposa..., nelle iscrizioni tombali); fig.: r. sugli allori, \asciarsi prendere dall’indolenza in seguito all’euforia di un successo / fig. Della terra che si la- 4

scia temporaneamente non coltivata perché ripren- s

da vigore: questi campi quest’anno devono r, 2. tr.

Con senso causativo, dar riposo, ristoro, sollievo: r. l’occhio, la vista // Posare nuovamente: riposo |

valigia a terra / rifl. Tornare a posarsi: l’uccello si riposo sullo stesso ramo. oe

riposataménte avv. Con mente liberae serena.

riposato agg. Ritemprato nel fisico e nella mente da una benefica pausa / Calmo, tranquillo, senza

preoccupazioni o turbamenti: fare una vilar.

riposino s. m., fam. Breve riposo; sonnellino, —

spec. quello pomeridiano.

poso s. m.

1. Sospensione dell’attivita o del

lavoro, motivata dalla necessita di un recupero o di un ristoro delle forze (i! medico gli prescrisse cinqu giorni di r.; il r. settimanale), spesso ottenibile col sonno (buon r.!; r. pomeridiano) 0 con l’assumer una posizione di benefico rilassamento (sta pren

trare totalmente in qlc.: r. in lc. le proprie speranze, la propria fiducia. 2. Porre nuovamente una cosa nel luogo da cui si era tolta: r. un libro nello scaffale; ripose la spada nel fodero.

dendo un po’ di r. sulla poltrona); senza r., infatica bilmente: /avorare senza r. / Casa di r., ospizio pe persone anziane inabili al lavoro. 2. part. Nel lin guaggio devoto, la beatitudine eterna: /’eterno r. do- aes fra due 4E na loro, o Signore / Nello sport, l’intervallo

ricondurre alla sede abituale o di provenienza: mi

una rete; giornata di r., interruzione per un giorno”

riportare v. tr. (riporto, ecc.). 1. Portare indietro,

‘ha riportato a casa in automobile; restituire, ricon-

___ Segnare: mancia competente a chi riporterd un cane

_ smarrito nei pressi...; il sarto ha riportato il vestito; _r. la selvaggina, del cane da caccia che raccoglie e

fasi della gara: la squadra va al r. in vantaggio di

di una corsa ciclistica a tappe / Nel linguaggio am

ministrativo, cessazione dal servizio per raggiunti li ER miti di eta o per altre ragioni: collocamento a 5 Nell’uso militare e ginnico, comando con cu

y

Woah ae e

ripostiglio

980

dina una posizione di distensione fisica (opposto alVattenti); la posizione stessa. 3. estens. In agraria, sospensione temporanea della coltivazione di un terreno: campo

ovo

tenuto a r.

s..m. Piccolo ambiente della casa, ove

si depositano e si tengono in serbo oggetti vari. riposto agg. Ben nascosto e riparato: un luogo ben r. / Segreto, recondito: cogliere il senso r. di una poesia.

ripréndere v. tr. (coniugato come préndere).

1.

Prendere nuovamente: /’hanno ripreso sul fatto; r. moglie, marito, risposarsi // Tornare in un possesso 0 in una condizione, in espressioni pit o meno riconducibili ai significati di ‘recupero o riacquisto’ (r. il proprio posto; r. le forze; r. velocita, r. quota. questa pianta riprende bene; rifl., riprendersi da una malattia, da un esaurimento, da una crisi), di

‘ritiro’ (se il regalo non ti piace me lo riprendo), di ‘rinnovata accettazione’ (r. gic. al proprio servizio) / Videa del ritorno pud evolversi anche nel senso di un nuovo inizio susseguente a interruzione (r. i/ cammino, il sonno; r. il discorso; intr.: lo spettacolo riprendera fra quindici minuti), talvolta direttamente collegabile a un’idea di continuita (/a decorazione del soffitto riprende quella delle pareti). 2. Valore intensivo ha invece il verbo in espressioni diretta-

mente riconducibili ai significati di ‘afferrare’ (r. la palla al volo; rifi., afferrarsi: mi son ripreso alla ringhiera), di ‘derivare’ (r. un brano da un autore;

estens.: ha ripreso tutto da suo padre), di ‘ritrarre’ (r. una scena), di ‘correggere’ (r. una manica, un vestito) di ‘attribuzione di una colpa’, spec. nell’espressione riprendersela con qlc. (proprio con me vieni a riprendertela?). 3. Rimproverare, richiamare all’ordine: fu ripreso aspramente dal direttore.

riprensibile (meno com. reprensibile) agg., lett.

Degno di riprensione.

riprensiéne

(meno

com.

reprensidne)

s.

f.

Rimprovero severo e risentito, biasimo.

riprensivo agg., /ett. Contenente biasimo. riprésa s. f. 1. Graduale ritorno all’efficienza, spec. nel senso di recupero o ristabilimento di una condizione normale o positiva: r. economica; la r.

di una pianta; la squadra é in lenta r. // part. Di veicoli a motore, la capacita (definita dall’accelera-

zione) di raggiungere la massima potenza in tem e percorso limitati: vettura con r. brillante / Nel linguaggio di borsa, rialzo delle quotazioni dei titoli dopo una fase di ristagno. 2. Inizio di una nuova fase di attivita dopo un’interruzione: /a r. delle ostilita; la r. dei lavori parlamentari; a piu riprese, in pit volte, reiteratamente / Nel linguaggio teatrale, rappresentazione di un’opera dopo un lungo intervallo di tempo dal!’ultima serie di rappresentazioni della stessa. 3. In mus. e nella produzione poetica antica ripetizione di una parte della composizione / Nello sport, la seconda parte della gara (come nel calcio), 0 ciascuno dei periodi assegnati alla competizione (come nel pugilato). 4. Il ritrarre immagini mediante strumento fotografico o cinematografico: macchina da r. (o da presa); la r. di una scena.

ripresentare v. tr. (ripresénto, ecc.). Tornare a presentare / rifl. (ripresentarsi). Presentarsi di nuo-

vo: ripresentarsi a un concorso; un’occasione simile

non si ripresentera piu.

+

_fiprincipiare

i

v. tr. e intr. (riprincipio, ecc.).

-Principiare di nuovo o daccapo; come intr. (aus. es-

sere e avere), a proposito del ripetersi di un fatto _ sgradevole 0 noioso: si riprincipia?; riprincipia a _ piovere.

ripristinaménto s. m. Ripristino.

ripristinare v. tr. (ripristino, ecc.). 1. Ricostituire l'aspetto o la forma primitiva, asportando le sovra-

strutture aggiunte: r. la facciata di una chiesa // Ri-

portare alla normale funzionalita: r. il traffico interrotto. 2. Rimettere in vigore, richiamare in uso: r. Vordine; r. una consuetudine. ripristino s. m. L’operazione di ripristinare, il fatto di venir ripristinato nei sign. del verbo: lavori di r.; il r. diun palazzo; il r. dell’ordine. riproducibile agg. Che puo essere riprodotto. riprodurre v. tr. (coniugato come produrre). 1. Eseguire la copia di un modello anche in una serie di esemplari: r. un documento; il prototipo sara riprodotto in serie / fig. Rappresentare fedelmente: r. in versi uno stato d’animo. 2. medio intr. (riprodur-

si). In biol., generare individui della stessa specie/

estens. Prodursi di nuovo; ripetersi.

riproduttivo agg. Relativo alla riproduzione, sia

in senso biologico (cellule r.) sia nel senso di imitazione 0 rappresentazione (tecniche ny

riproduttore s. m. (f. -trice). R. acustico (0 sonoro), nome generico di apparecchi atti a riprodurre suoni / In zootecnia, animale selezionato destinato alla riproduzione // Come agg., destinato alla riproduzione della specie: organo r.

riproduzidne s. f. 1. Esecuzione della copia di

un modello: r. di un disegno, di un quadro; r. fotografica; r. in serie. 2. Il processo o la serie di processi mediante i quali gli esseri viventi perpetuano la propria specie generando nuovi individui. 3. R. dei suoni (0. sonora, © acustica), ’operazione mediante

la quale da una registrazione sonora si riottengono 1 suoni originali.

riprografia s. f. La tecnica con la quale, mediante

adeguati strumenti, si ottiene la riproduzione di documenti ecc. riprométtersi v. medio intr. (coniugato come

prométtersi). Proporsi, spesso con l’idea implicita di un impegno o di una speranza: r. di smettere di fumare; r. grossi guadagni da un affare.

riproporre

y. tr. (coniugato

come

proporre).

Proporre di nuovo / medio intr. (ri Sours: Proporsi di nuovo: /a soluzione del problema si ripro-

pone con la massima urgenza.

riprova s. f. Prova ulteriore o diversa, tendente a verificare o a confermare l’esattezza di un risultato: fare la r. di un esperimento; a r. di queste mie asserzioni citer alcuni esempi / part. Procedimento di verifica del risultato di un’operazione aritmetica.

bspeo v. tr. (riprovo, ecc.). Provare di nuovo:

r. il vestito; r. una sensazione; anche intr. (r. a tele-

fonare) e medio intr. (riprovarsi), spec. in espressioni di minacgioso avvertimento (non ti r. a farlo!). riprovare’ vy. tr. (riprovo, ecc.). Manifestare un indignato giudizio di biasimo: tutti riprovarono il suo gesto; r. qlc. agli esami, bocciarlo.

riprovazione s. f. Aspro giudizio di biasimo, per

lo

piu sul piano morale.

proveévole

agg. Suscettibile

o meritevole

di

riprovazione: una condotta, un’azione r.

ripubblicare y. tr. (ripubblico, ripubblichi, ecc.).

Pubblicare nuovamente.

ripudiare v. tr. (ripudio, ecc.). Rifiutare una persona cui si sia legati da un vincolo o da un rapporto sociale o affettivo (r. la moglie; r. la patria, un figlio; estens.: r. un libro, uno scritto, non rico-

noscerli come propri), oppure un credo precedentemente accettato (r. la propria fede, le proprie idee). ripudio s. m. Rifiuto di un legame sociale 0— se

ae 981

respinta da un ostacolo, si scontra con l’onda successiva in arrivo dando origine a un frangente.

diritto matrimoniale di alcuni

risalire v. tr. e intr. (coniugato come salire). 1. tr. Ripercorrere in senso ascendente un tratto prece-

cettato (r. di un’idea, della propria fede) / part. Nel popoli, dichiarazione

che un coniuge fa all’altro coniuge di voler rompere

il vincolo coniugale // Rifiuto di riconoscere una cosa come props: r. di un libro / estens. Netta oppo-

sizione: r. di ogni compromesso. ripugnante agg. Che suscita una forte avversione

sul piano fisico 0 morale: un uomo r.; un film r.

ripugnanza s. f. Senso di disgusto, di ribrezzo:

spettacolo che suscita r. / Riluttanza, avversione: ho_r. a parlare di certe cose.

ripugnare v. intr. (aus. avere). 1. lett. Opporsi, contraddire: tutto cio ripugna al senso comune. 2. pit com. Provocare un senso di disgusto o di ribrezz0: certi spettacoli mi ripugnano.

ripulire y. tr. (ripulisco, ripulisci, ecc.). 1. Pulire

a fondo, con cura: r. una stanza; r. una fognatura /

fig. (fam.). Sottrarre, portare via tutto: i ladri gli hanno ripulito la casa; r. uno al gioco, vincergli quanto ha con sé; r. una citta dai ladri, dai malviventi, liberarla da questi, imprigionandoli o allonta-

nandoli//rifl.

(ripulirsi). Rendersi decente, presenta-

bile: vado un po’a

ripulirmi. 2. Pulire nuovamente.

ripulisti v. REPULISTI. ripulita s. f. Sommaria pulitura // fig. Drastico

allontanamento di elementi inutili o nocivi: /a polizia ha fatto una r. nel quartiere / Aspro rimprovero; il principale gli ha fatto una di quelle r.! ripulitura s. f. L’operazione di ripulire; concr., il materiale asportato nel corso di tale operazione. ripulsa s. f. Risposta decisamente negativa, spesso in conseguenza di una reazione aspra 0 violenta: alla sua richiesta ha ricevuto una netta r. ripulsiéne (0 repulsidne) s. f. Reazione istintiva di avversione fisica 0 morale:

provare, suscitare r. / In

fis., pil com. la var. repulsione (v.). ripulsivo (o repulsivo) agg. Che provoca 0 rivela avversione, opposizione: in quell’individuo c’é qualcosa di r.; ebbe un moto r., ma riusci a trattenerlo // In fis., pit com. repulsivo (v.).

riputare,

REPUTAZIONE.

riputaziéne ¢

riquadrare vy. tr. e intr.

iv.

REPUTARE,

1. tr. Ridurre in forma

quadrangolare o perfezionare la quadratura di un oggetto: r. un blocco di marmo; r. una tavola; fig.: r. la testa, il cervello a qlc., ricondurlo, con le buone

0 le cattive, a comportarsi o ragionare come si deve. 2. intr. (aus. avere o essere). Corrispondere a un determinato numero di metri quadri: quanto riqua-

_

dra Vappartamento? // fig. Soddisfare dal punto di

_

vista logico: questo discorso non mi riquadra. riquadrato s. m. Composizione a stampa, messa in evidenza da una riquadratura.

riquadratura s. f. 1. Lavoro inteso ad ottenere o

perfezionare una forma quadrangolare; meno com.., riquadro. 2. In tipografia, delimitazione dei lati di una composizione con fili di vario spessore.

riquadro s. m. Delimitazione in forma quadrata o

quadrangolare di una superficie; part., in archit., scomparto pellengolate di muratura piena, delimita-

_

| to da cornice e all’interno dipinto o altrimenti decorato, su

_pareti, soffitti, ecc.

iqualificare y. tr. (riqualifico, riqualifichi, ecc.).

Dare (rifl., rigualificarsi, conseguire) una nuova ¢

|__

risata

affettivo prima considerato come valido e operante (r. dell’amicizia) o di un credo precedentemente ac-

migliore

una

qualificazione professionale.

riqualificaziéne s. f. Conferimento 0 acquisto di nuova e migliore qualificazione. accas. f. Il moto di ritorno dell’onda che,

risaia s. f. Terreno coltivato a riso.

dentemente

percorso scendendo: r. un pendio; r. il

corso di un fiume, percorrerlo in direzione della sua sorgente; fig.: r. /a corrente, tornare di nuovo ad emergere dopo un periodo critico. 2. intr. (aus. essere). Tornare di nuovo, salendo, nel luogo dal

qua-

le si era discesi: r. a cavallo; r. alla superficie / Di prezzi, aumentare dopo una flessione: i] prezzo del

vino tende a r. / fig. Il luogo di riferimento puo iden-

tificarsi in un tempo lontano (r. con la mente ai tempi della fanciullezza), nel momento iniziale o nella

causa da cui ha avuto origine un fenomeno (r. alle origini di una tradizione), nella determinazione temporale di un avvenimento (questo fatto risale a vent’anni fa), in una condizione perduta e attualmente riacquistata (r. in fama, in onore).

risalita s. f. L’atto del risalire / Impianto di r.,

skilift, seggiovia o altro mezzo che riporti gli sciatori, dopo la discesa, all’inizio della pista.

risaltare v. intr. e tr. 1. intr. (aus. essere o avere).

Presentare un netto risalto, dovuto a rilievo 0 contrasto: le figure risaltano sul fondo del bassorilievo; la camicia bianca risalta sul vestito scuro / Di suoni, emergere da una massa corale o orchestrale: ne/-

Uorchestra i violini risaltano troppo // fig. Eccellere per qualita particolari: risalta fra tutti per intellieres / Emergere per vivezza di descrizione o proondita di ragionamento: nei «Promessi Sposi» risalta in modo netto la Provvidenza di Dio. 2. tr. Saltare nuovamente: r. un ostacolo; come intr.: r. a cavallo; fig.: r. fuori, di cose perdute che tornano alla luce improvvisamente.

risalto s. m.

~

1. Evidenza determinata dal rilievo,

dal contrasto di colori, dall’efficacia della raffigurazione; mettere, porre in r. una cosa, metterla in evidenza. 2. concer. Elemento o porzione sporgente e

rilevata: il r. della cornice. risanaménto s. m. 1. Restituzione di una condizione di sanita. 2. pid com. Miglioramento ottenuto con I’eliminazione di cause, elementi o fattori _ negativi: r. urbanistico, finanziario, morale. risanare vy. tr. 1. Restituire la sanita: Cristo risano i lebbrosi; intr. (aus. essere), recuperare la sanita: é risanato in poco tempo. 2. fig. Ricondurre ad-una soddisfacente condizione eliminando le cause, gli elementi o i fattori che ’hanno degradata: r. un’amministrazione; r. l’economia di un paese.

risanatore

s. m. (f. -trice). Realizzatore di un

risanamento; anche agg.: rimedio r.

i

risapére v. tr. (coniugato come sapére). Venire a sapere per via indiretta: /’ho risaputo da un amico. risaputo agg. Generalmente acquisito, scontato: son cose sapute e risapute.

risarcibile agg. Che puo essere risarcito: danno r. risarciménto s. m. Versamento di denaro a

compensazione di un danno subito / La somma > versata per risarcire. risarcire v. tr. e intr. (risarcisco, risarcisci, ecc.).

1. tr. Compensare (di) un danno arrecato, per lo piu con denaro / Riferito a danni morali, ripararli ade- — guatamente: r. un‘ingiuria. 2. intr. (aus. essere) e medio intr. (risarcirsh, Di piaghe, cicatrizzarsi.

risarélla s. f.,fam. Voglia di ridere irrefrenabile.

risarello

agg.

romanesco.

Atteggiato —

maliziosamente al riso: occhi r., bocca r. Fa ste e risata s. f. Emissione sonora di riso, espressione —

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_—

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S25

ies

contabile, l’eventualita di una perdita: assicurarsi

gas, a carbone, a nafta; r. elettrico // L’impianto usato per somministrare calore a un ambiente: appartamento senza r.; il r. non funziona.

2. Aumen-

di temperatura: r. dell’aria; r. del motore // fam.

(pid incerto di quello implicito in pericolo): su questo ghiaccio c’é il r. di scivolare; mettere ar. la prodiro ilfatto suo a r. di essere licenziato / Con sign. piu vicino a pericolo: c’é il r. che subentri la polmonite. 2, Nel linguaggio economico, commerciale,

contro il r. dell’incendio; la merce viaggia a r. del mittente, avviso col quale l’amministrazione postale declina ogni responsabilita sugli eventuali danni della merce trasportata; a proprio r. e pericolo, assu-

mendosi interamente la responsabilita di una even-

Incalorimento: r. intestinale.

tuale

riscaldarsi, assorbire) una determinata quantita di calore atta a rendere confortevole un ambiente o

grave danno:

_ riscaldare y. tr.

1. Somministrare (medio intr.

gradito un cibo o una bevanda (r. il /etto, una stanza; r. il caffé) o pit agibile un’arto colpito dal freddo (r. le mani alla stufa; rifi.: batteva i piedi per ri_

ke

elevarne la temperatura fino a un dato valore: spese

per il r. della casa; sottoporre a r. un metallo; r.a

___

ea

pria reputazione; a (col) r. di, anche a costo di: gli

ironico. o canzonatorio. riscaldaménto s. m. 1. Somministrazione ad un -ambiente o ad un corpo del calore necessario. per

to

+

rischio s. m. 1. Eventualita di subire undann

spontanea di allegria e divertimento, talvolta anche di derisione o di scherno: scoppiare in una r.; fare una r. in faccia a qlc.; r. omerica, fragorosa. _frisatina s. f. Riso breve e sommesso, genrl.

scaldarsi) // intr. (aus. avere). Aumentare di tempe-ratura: questo motore

riscalda troppo; del tempo,

perdita.

rischiosita s. f. Il fatto di presentare un rischio. rischidso agg. Che comporta I’eventualita di un rimedio, gioco r.; impresa r.

risciacquare v. tr. (riscidcquo, ecc.). Sciacquare in modo accurato e sistematico, eliminando ogni residuo: r. i piatti, i bicchieri; risciacquarsi la bocca, passare un po’ d’acqua da un lato all’altro della

bocca per eliminare residui di cibo rimasti fra iden-

diventare meno rigido: l’aria comincia a r. (piu com. a riscaldarsi) // fam. (assol.). Incalorire: i salumi riscaldano. 2. fig. (per lo piu medio intr.). Es-

ti o a scopo curativo (fig.: risciacquarsi la bocca di qlc., dirne male in chor risciacquata s. f. 1. Risciacquatura svelta e sommaria. 2. fig. (pop.). Violento rabbuffo.



di piatti, di bicchieri, di minestra o bevanda insipida o allungata con troppa acqua. risciacquo s. m. Forma intensiva di sciacquo.

ser dominato da forte eccitazione, talvolta collerica: e non c’é bisogno di riscaldarsi tanto! ___ fiscaldatére s._ m. -trice). Apparecchio _ scambiatore o fornitore di calore.

riscaldo

__ ;

s.

m.,

pop.

Infiammazione,

lorimento: i! bambino ha un po’ di r. riscattabile agg. Suscettibile di riscatto.

riscattare v. tr.

inca-

1. Ottenere la liberta di qlc.

pagando il prezzo richiesto per la sua liberazione: r. uno schiavo, r. un sequestrato / Sostituendo all’idea del prezzo quella del sacrificio e della dedizione, redimere (in senso morale o politico): Cristo ha ri‘ scattato col suo sangue l’umanita dal peccato origi___nale; r. un popolo dalla dominazione straniera; rifl. _ (riscattarsi), redimersi: riscattarsi da una colpa, da un delitto. 2. Liberare un bene dagli oneri gravanti su di esso: r. un fondo. . riscatto s. m. 1, Liberazione concessa o -__ conseguita mediante il pagamento di un prezzo imposto; anche, il denaro necessario allo scopo: chie-

- dere un grosso r.; pagare il r. / fig. Liberazione con-

_ seguita a prezzo di un sacrificio cruento, in senso religioso e politico. 2. In diritto, liberazione da un - obbligo assunto in precedenza / Case a r., alloggi economici concessi in locazione agli assegnatari

considerando |l’importo dell’affitto come versamento rateale del prezzo dell’alloggio.

_

rischiarameénto s. m. Conseguimento ~ aspetto piu chiaro (anche fig.).

di un

rischiarare v. tr. 1. Rendere chiaro, pit chiaro:

una

lampada

rischiarava

il vicolo; r. il vino; ri-

_ schiararsi la voce; fig.: cio ti rischiarera le idee. 2. __ medio intr. (rischiararsi). Divenire piu chiaro: il cielo comincia a rischiararsi (anche intr. con uso im_ pers.: comincia a rischiarare); fig.: rischiararsi in

_volto, rasserenarsi. _ wischiare v. tr. (rischio, ecc.). Esporre

a un

tischio: r. /a vita per qlc.;r. il proprio capitale in un

gare / assol. Mettersi o trovarsi nella condizione di subire o causare un danno piu o meno grave: ha rischiato di cadere in un burrone; rischio di travolgere il pedone; impers.: rischia, c’é il pericolo (rischia di piovere). rischiarire v. tr. e intr. (rischiarisco, rischiarisci,

ecc.), Rischiarare.

risciacquatura

s. f. Sciacquatura

// concer.

L’acqua usata per tale scopo: butta via /a r.: fig.: r.

risciO s. m. Carrozzino leggero a due ruote trainato da un uomo, usato nelle citta dell’Estremo

Oriente come mezzo di trasporto cittadino. riscontare y. tr. (riscdnto, ecc.). Presentare allo sconto presso un’altra banca una cambiale gia scontata a un cliente.

risconto

s.

m.

Operazione

di

sconto

del

portafoglio cambiario, scontato da una banca alla propria clientela, che la stessa banca esegue presso un istituto di credito di maggiore importanza, a scopo, di proyvedersi di liquidita.

riscontrabile

agg.

Accertabile

mediante

riscontro. riscontrare

v. tr. (riscdéntro, ecc.). 1. Confrontare per accertare un rapporto di corrispondenza: r. la copia con l’originale, r. due testimonianze,

r. un'ipotesi con l’esperienza / Verificare mediante accurato controllo il funzionamento di un meccanismo 0 la regolarita di un’operazione: r. un motore; r. i conti; rilevare: non ho riscontrato alcuna irregolarita // intr. (aus. essere). Corrispondere esattamente: le due date riscontrano. 2. Scontrare nuovamente / tose. Incontrare, imbattersi; andare in-

contro: vado a r. il babbo. riscontro s. m. 1. Confronto inteso ad accertare una corrispondenza: fare il r. di due manoscritti / Verifica, controllo: fare il r. dei conti; r. di cassa / Assicurazione di ricevuta, risposta scritta: in allesa

di un cortese r. 2. Corrispondenza simmetrica fra due o pit elementi; fig.: avere, trovare r., rispondenza: la teoria spesso non trova r. nella prassi / concr. La parte di un congegno che combacia esat-

tamente con un’altra // fam. Corrente d’aria

provo-

cata da due aperture poste I’una di fronte all’altra: con questo r. c’é il pericolo di prendere un malanno,

riscopérta s. f. Rinnovato interesse per unautore

(scrittore, musicista, ecc.) in precedenza trascurato.

riscoppiare v. intr. (riscdppio, ecc.; aus. esse

Scoppiare nuovamente.

1

983 riscoprire

v. tr. (riscépro, ecc.). Scoprire

nuovo / Rivalutare un’autore a torto trascurato.

di

riscossa s. f. Riconquista di un possesso perduto in guerra; pil com., riconquista di diritti ingiustamente soppressi 0 conculcati, spec. in espressioni dirette a incitare gli animi alla lotta: chiamare il popolo alla r.; Vora della r. é sonata.

riscossiOne s. f. Ritiro di un pagamento.

riscossone s. m. Scossone, brusco trasalimento.

riscotibile (meno com. riscuotibile) agg. Di titolo. credito, ecc., che pud essere riscosso.

riscotiménto (0 riscuotiménto) s. m. Il ridestarsi

improvvisamente da uno stato di sonno. riscrivere v. tr. (coniugato come scrivere). 1. Scrivere di nuovo, spesso allo scopo di dare una forma piu appropriata e precisa: r. una lettera. 2. Scrivere in risposta: bisogna che gli riscriva subito. riscuotere

y. tr. (coniugato come scuotere).

1.

Ritirare la somma stabilita come corrispettivo di una prestazione o di una vendita: r. /o stipendio, V'importo di una fattura / fig. Raccogliere consensi alla propria opera o al proprio comportamento: r. un notevole successo; r. stima, ammirazione. 2. Scuotere (medio intr., scuotersi) da uno stato di

sonno o di torpore fisico morale o intellettuale. Scuotere di nuovo. risecchire aus. essere). conveniente (risecchirsi): risedére

3.

y. intr. (risecchisco, risecchisci, ecc.; Diventare secco, perdere l’abituale o umidita o freschezza; anche medio intr. Ja pianta s’é tutta risecchita. vy. intr. (coniugato come sedére).

Rimettersi a sedere; anche medio intr.: lo invito a

risedersi.

risega s. f. Rientranza dovuta a una riduzione

brusca dello spessore in una struttura muraria.

risémina s. f. Ulteriore semina che si effettua in conseguenza dell’esito negativo della prima.

riseminare

y.

nuovamente.

risentiménto

tr. (risémino,

s,m.

1.

sentirsi per cosi poco // lett. Riprendere i sensi; risvegliarsi dal sonno // Avere una ricaduta: il giorno 3. Ascoltare nuovamente.

intonazione

vivace-

mente risentita.

risentito agg. Visibilmente irritato /Improntato a

sordo risentimento: discorso, tono r. riserbare vy. tr. (risérbo, ecc.). Tenere in serbo: brutti giorni ci riserba il futuro! ris€rbo s. m. Tendenza a tacere o a non rivelare qics., dovuta a un carattere abitualmente schivo,

oppure a

decisioni

sere in r., quando la spia luminosa segnala che il carburante é al disotto di un certo livello; la spia stessa: mi si é accesa lar. 2. R. di caccia, di pesca, il diritto esclusivo di cacciare o di pescare, in un dato territorio o in dati fiumi; assol. (piu com.), territo-

rio precluso alla caccia e alla pesca tranne che al concessionario e alle persone da lui designate / Zona interamente riservata a gruppi indigeni che vi possono condurre indisturbati la loro esistenza tradizionale (famose le riserve indiane negli Stati Uniti d’America) // Condizionamento, limitazione o restrizione del consenso: accettare un incarico con r.; senza riserve, incondizionatamente; r. mentale, limitazione o restrizione formulata nella mente ma

gativo o di dissenso: fare delle r. sulla capacita di qlc., sull’esito di un’impresa.

risentirsi con qlc.; non mi sembra sia il caso di ri-

Con

batoio di r. (0 assol. riserva), serbatoio che entra in funzione ad esaurimento del serbatoio primario; es-

Atteggiamento

duto in precedenza: r. giovamento, utilita, vantaggio, svantaggio da qlcs.; si risentiva ogni tanto delle ferite subite in guerra; fig.: una prosa che risente dello stile manzoniano. 2. medio intr. (risentirsi). Reagire bruscamente e con irritazione a un’ingiuria o a un comportamento ritenuto ingiusto o dannoso:

avv.

r.; anche. le unita 0 i reparti dislocati nelle immedia-

te retrovie di un fronte per essere impiegati in battaglia in caso di necessita: /anciare all’assalto le r. / Negli sport a squadre, ciascuno degli atleti a hon98 sizione di un allenatore per sostituire un titolare della squadra in caso di necessita / In motoristica: ser-

non espressa, su quanto si dice o si promette; senza r. mentali, con schiettezza e sincerita / Giudizio ne-

(aus. avere). Avvertire sensibilmente influenza o lefficacia, oppure le conseguenze, di un fatto acca-

risentitaménte

ni, di medicinali; materiali di r.; fare la r. di carbone per l’inverno // part. In economia: r. bancaria, aliquota di valori che le banche conservano per fronteggiare improvvise richieste del pubblico; r. aurea 0 argentea, massa d’oro o d’argento con la quale l’istituto di emissione garantisce la circolazione dei biglietti di banca / Denominazione di vini pregiati, seguita dall’indicazione dell’anno della vendemmia, per attestare il lungo invecchiamento: una bottiglia di Chianti ‘Antinori’, riserva 1964 / Nel linguaggio militare, l’insieme delle classi in congedo richiamabili in caso di guerra: ufcialt della

Seminare

ecc.).

dirritazione e animosita verso qlc. per un’offesa o un affronto ricevuto. 2. Ripercussione dolorosa degli effetti di un male fisico: r. di una caduta. risen! v. tr. e intr. (risénto, ecc.). 1. tr. e intr.

dopo si risenti male.

riservato

vista di un’utilizzazione futura, 0 motivato da particolari necessita o impieghi: r. di viveri, di munizio-

prudenza: si distingue per il suo r.; sulle

del governo c’é il massimo r.; uscire dal r..

rivelare una notizia.

_Tiseria s. f. Stabilimento per la lavorazione del riso. _ risérvas. f. 1. Accantonamento precauzionale in

riservare v. tr. (risérvo, ecc.). 1. Accantonare in

vista di una destinazione particolare: ho riservato questa bottiglia proprio per questo giorno; riservarsi la facolta, il diritto di..., non rinunciarvi, in modo da potere intervenire al momento opportuno; rifl.:

riservarsi di decidere, di giudicare; riservarsi per... risparmiarsi in vista di un impegno futuro: il cam-

pione si riserva per il giro d’Italia. 2. Tenere a disposizione: r. un tavolo, un posto / Destinare: riserva_a se stesso gli incarichi pid remunerati. riservatameénte avv. In via riservata: confidare,

comunicare r. riservatézza s. f. La condizione di quanto é affidato alla discrezione e al rispetto del segreto: la r. di una notizia / Massima discrezione e segretezza: la ditta garantisce la massima r. riservato agg. 1. Trattenuto, occupato o prenotato per una destinazione esclusiva: posto r.

agli invalidi; palco r. alle autorita / Nelle opere a stampa: proprieta letteraria r., formula indicante che tutto cid che € pubblicato nell’opera é tutelato a norma della legge sul diritto d’autore. 2. Che impli-

ca o esige il piu assoluto riserbo: notizia r.; apprendere in via r./ Che esprime una riserva: prognosi r., formula con la quale il medico esprime la propria riserva sul decorso di una malattia, o sull’esito di un intervento. 3. Di persona, circospetto e ponderato nell’esprimersi e nel comportarsi per abituale discrezione 0 innata modestia: é molto r. con gli estranei: carattere r.

‘ce

Cae

ear

- riservista .

ee

riservista s. m. (pl. -i). Militare appartenente alla

riserva.

risguardo s. m. In legatoria, fodera interna del

libro rilegato che copre, al principio e alla fine del volume, da una parte il cartone della coperta, dalValtra il foglio di rispetto e la pagina di chiusura.

_

fisibile agg. Che suscita un riso di derisione, di

scherno o di compatimento: un’offerta r. tisicare v. tr. (risico, risichi, ecc.). Variante tosc. di rischiare; quasi esclusivamente nell’espressione chi non risica non rosica, chi non vuol correre ri__ schi non ottiene nulla. Frisicato agg. Di misura, appena sufficiente: vittoria r.; maggioranza r. risicolo agg. Relativo alla risicoltura: zona r.

__

risicoltére s. m. Coltivatore di riso. risicoltura s. f. Coltivazione del riso.

fisiédere

v. intr. (risiédo, ecc.;

mantiene

risiére s. m. Addetto alla lavorazione del riso. risiéro agg. Relativo al riso: industria r.

risificio s. m. Lo stesso che riseria.

risipola s. t. Variante pop. di erisipela. risma s. f. 1. Unita di conto della carta, equivalente a 500 fogli per la carta da stampa e a 400 per la carta da cancelleria. 2. fig. Genere, razza, con una particolare accentuazione spregiativa: non imbarcarti con gente di quella r.! riso's. m. (pl. /e risa). 1. Espressione, pit o meno

intensa, di ilarita o di euforia; é caratteristica e pe-

culiare dell’uomo che la manifesta con una modificazione del ritmo respiratorio e della mimica del volto: il r. abbonda sulla bocca degli stolti; sganasciarsi, sbellicarsi dalle r. 2. lett. Sorriso, in quanto espressione di gioia riscontrabile nel volto o negli _aspetti della natura: il r. degli occhi; il r. della pri-

_

_

mayerg /|/ poet. Bocca.

ze

risO* s. m. (nome collettivo; il pl. risi, solo _ dialettale e nella classificazione commerciale). 1. Pianta graminacea a culmi accestiti, alti fino ad un ‘metro, con foglie lineari e frutti a cariosside avvolta da glumette, in ete: 2. Il frutto della pianta, cioe le cariossidi ricche di albume amilaceo, usate,

previa sbramatura e brillatura, per la preparazione di varie vivande: minestrone di r.; r. in bianco, r. al sugo; frittelle, budino di r. / R. comuni, r. semifini, r, fini, suddivisione commerciale stabilita in base ai

-pregi alimentari delle varie razze di riso ottenute quasi sempre per ibridazione. _ risoffiare v. tr. e intr. (risdffio, ecc.). 1. tr. Fare la spia: ha eee

__

_ _

tutto al principale.

2. intr. (aus.

essere). Softiare di nuovo. risolare (0 risuolare) v. tr. (risudlo, ecc.; fuori d’accento, meglio -o- che -uo-). Riparare le scarpe, sostituendo le suole consumate con suole nuove.

fisolatura (0 risuolatura) s. f. Riparazione di

scarpe consistente nella sostituzione - consumate con suole nuove.

_fisolino

s.

m.

Riso

breve

o

delle suole

sommesso,

espressione per lo piu di canzonatura o d’ironia. -risollevare v. tr. (risollévo, ecc.). 1. Sollevare, Ticreare, con l’idea di conforto o di un ricupero di forze: r. lo spirito, la mente; medio intr. (risollevarsi), riprender forza, vigore: dopo quella malattia nonsi é piu risollevato. 2. Tornare a sollevare; anche fig.: r. una questione.

;

risolutézza

s. f. Atteggiamento

abituale

o

occasionale di accentuata fermezza sul piano dei rapporti umani, per lo piu connesso a una precisa visione degli scopi da raggiungere: agire con r.; un uomo di grande r.

risolutivo agg. Capace di risolvere: formula r. /

Che determina una conclusione o un esito: fase r. di una battaglia; processo r. di una crisi.

risoluto agg.

1. Rapido nel decidere, energico e

sbrigativo nell’agire: qui ci vuole un uomo r.; essere risoluto a, fermamente intenzionato a comportarsi

in un determinato modo: sono r. a farla finita. 2. Che denota risolutezza: carattere r., saldo nelle convinzioni, irremovibile nei propositi; fono r., che

il non ammette repliche.

dittongo -ie- in tutta la flessione; aus. avere). Avere dimora o sede riconosciuta in un luogo: risiede a Milano; il prefetto risiede nel capoluogo della provincia // fig. Consistere: la causa del suo successo risiede soprattutto nella sua modestia.

_

:

risolubile agg. Che pud essere risolto. __ PSs risolutaménte avv. Con atteggiamento fermo e deciso. ,

risolutore s. m. (f. -trice). Chi riesce nell’intento di eliminare le complessita o le difficolta che ostacolano il raggiungimento di una soluzione.

risoluzidne

s. f.

1. Scioglimento

di una

situazione involuta e complessa con significati riconducibili a ‘rilassamento o distensione’ nel linguaggio medico (r. di uno spasmo muscolare), a ‘annullamento’ nel linguaggio giuridico (r. di un contratto), a ‘scomposizione’ nel linguaggio chimico (r. di un composto nei suoi elementi), a ‘chiari-

mento, spiegazione’ nel linguaggio comune (r. di un dubbio, di una questione intricata), a ‘ottenimento di un risultato esatto’ nel linguaggio matematico (r. di un problema, di un’equazione). 2. com. Sin. di decisione o deliberazione (prendere una r.; il congresso ha approvato la seguente r.) e talvolta di risolutezza (ho ammirato la tua r.). risolvere y. tr. (risdlvo, ecc.; pass. rem. risolvéi o

risolvétti o risolsi, risolvesti, risolvé o risolvétte o ri-

sdlse, risolvérono 0 risolvéttero o risdlsero; participio pass. risoluto o risolto). 1. Eliminare complessita, complicazioni, oscurita, a scopo di semplificazione o chiarimento (r. un dubbio, una questione; r. un indovinello) o per trovare una soluzione di ordine logico o di carattere pratico (r. un problema; e qui come risolviamo?; centomila lire non risolvono

nulla) / Riuscire a concludere: oggi non ho risolto

nulla // part. In chimica: r. un composto, separarei vari componenti; in diritto: r. un contratto, annullarlo. 2. Deliberare, decidere: risolvemmo di partire

// medio intr. (risolversi). Decidersi: mi sono risolto

a farmi operare (meno com. con la prep. di: ci risolvemmo di partire seduta stante); anche assol.: bisogna risolversi. 3. medio intr. Tramutarsi in liqui-

do: la nebbia si sta risolvendo in pioggia// fig. Avere un esito o una conclusione: tutto si é risolto in

bene / Di malattia, evolversi verso la guarigione: /a polmonite si risolvera in una settimana.

risolvibile agg. Che puo essere risolto.

risolvibilita s. f. Possibilita di essere risolto. risonanza s. f. 1. In acustica, fenomeno per cui

una sorgente sonora, inizialmente in silenzio, puo entrare in vibrazione se é investita da onde sonore di frequenza uguale o quasi uguale a quella sua propria / com. L’amplificazione dei suoni dovuta al fenomeno fisico: cassa di r., cassa armonica. 2. fig. L’importanza di un evento commisurata all’interesse suscitato: avere vasta, scarsa r. risomare y. intr. e tr. (risudno, ecc.; fuori d’accento, meglio -o- che -uo-). 1. intr. (aus. essere e avere). Di corpi percossi, rimandare, incupito, il suono prodotto dall’urto: i/ pavimento risonava sot-



.

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toinostri passi / Di luoghi chiusi, riecheggiare, am_ pliandolo. il suono che vi si produce: il bosco risonava del canto degli uccelli / Di suoni, diffondersi echeggiando: un grido risono nella stanza; fig.: mi risonavano ancora nella mente le sue parole / In fis., entrare in risonanza. 2. tr. Sonare nuovamente: r. una

canzone.

risonatore s. m. Sistema meccanico 0 elettrico atto a entrare in risonanza; in acustica, apparecchio per analizzare i suoni per mezzo della risonanza. risOne s. m. Riso greggio, con le cariossidi ancora avyolte nelle glumette. risérgere v. intr. (coniugato come sorgere). 1. Sorgere nuovamente: domani il sole risorgera pit luminoso; fig.: speriamo non risorgano le stesse difficolta / Alzarsi, rialzarsi. 2. Pit spesso, ‘risuscita-

re’ da una condizione precedente identificabile nella morte (Cristo risorse dopo tre giorni), nella distruzione (r. dalle rovine, dalle ceneri), nella decadenza

(con l’umanesimo risorse il culto delle arti), in una prostrazione fisica o morale (sentiva r. in sé le for-

ze, la fiducia). risorgimentale agg. Concernente il Risorgimento italiano.

risorgiménto

s. m.

Ritorno

alla vita, spec.

identificata nella civilta e nella liberta: i/ r. delle lettere, delle arti / Per antonomasia: il R. (o il R. italiano), il movimento sviluppatosi nel sec. XIX nel quadro di una generale tendenza europea all’affermazione nazionale, inteso a realizzare l’indipendenza e l’unita d'Italia; il periodo storico corrispondente: i martiri del R.; storia del R. risorgiva s. f. Sorgente alimentata da una falda

freatica (part. frequente risérsa s. f. Mezzo consistente in una riserva un’attitudine a reagire

nella pianura padana). o capacita disponibile, materiale o spirituale, o in adeguatamente alle diffi-

colta: r. economiche; r. naturali, fornite dalla natu-

ra, in contrapposizione a quelle che sono frutto del lavoro umano; r. intellettuali; le r. dell’ingegno; uomo pieno di risorse, capace di disimpegnarsi in ogni

situazione anche la piu difficile. risotto s. m. Minestra asciutta di riso, condito in vari modi durante la cottura in tegame: r. coi tar-

tufi, con funghi; r. alla milanese. risparmiare v. tr. (risparmio, ecc.). 1. Limitare Puso e il consumo di qics., o addirittura astenerse-

ne, per previdenza: r. /olio, lo zucchero; r. il tempo, farne uso oculato; r. la voce, il fiato (spec. fig., per sottolineare l’inutilita nell’insistere su un certo argomento: risparmia il fiato, sara meglio!); r. una persona, un animale, limitarne con opportuni riguardi \’affaticamento (anal.: r. un motore) / rif. (risparmiarsi). Limitare al massimo il dispendio delle proprie forze ed energie; per lo piu in espressioni negative, con sign. equivalente a prodigarsi: é uno che non si risparmia // part. Realizzare-economie di de-

naro: r. i soldi del tram andando a piedi; assol.: a fare la spesa al mercato si risparmia / Mettere da parte: questo mese ho risparmiato centomila lire. 2.

Evitare di arrecare a sé o ad altri un motivo di svantaggio, di danno, di dolore, di fastidio: mi ha risparmiato una bella fatica; cerca dir. un po’ di preoccupazioni a tua madre; risparmiami le tue lamentele! 3. Concedere il beneficio della vita con un atto di clemenza: r. la vita a qic.; con oggetto di persona: non hanno risparmiato neppure le donne e i bambi_ ni/ Di calamita, escludere dal numero delle vittime: ilcontagio risparmio solo poche persone; assol.: é un male che non risparmia.

risparmiatore

s. m.

(f. -trice). Persona

abitualmente é portata a risparmiare.

sparmio

s. m. Limitazione

che ;

dell’uso o del

consumo di una cosa posseduta o di una disponibi-

lita: fare r. di qlcs.; r. di tempo, di energie; senza r. (di), senza limitazioni di sorta (spendere senza r.) 0

con assiduo e generoso impegno (lavorare senza r.) / assol. Limitazione previdente delle spese: cerchiamo di fare qualche r. // concer. Quantita di denaro messo da parte: avere qualche r.; part.: libretto di

r., V. LIBRETTO.

rispecchiare v. tr. (rispécchio, ecc.). 1. Riflettere l'immagine: /a superficie del Lago blu rispecchia la vetta del Cervino / fig. Esprimere, denotare, essere

la conseguenza diretta: atteggiamento che rispecchia una certa mentalita. 2. beers nuovamente; per lo piu rifl. (rispecchiarsi): non fa che specchiarsi e rispecchiarsi tutto il giorno.

rispedire y. tr. (rispedisco, rispedisci, ecc.). 1. Spedire indietro, con l’idea di restituzione o di rifiuto: r. un jeu.

rispedizione

2. Ripetere una spedizione.

s. f. Spedizione

ripetuta oppure

effettuata per respingere un oggetto.

rispettabile

agg.

1. Degno

di rispetto: una

E

persona, una famiglia r. / Moralmente irreprensibile: una donna rispettabilissima. 2. Degno di consi-

Pe

derazione, con allusione enfatica o scherzosa alla

Pa

.

disponibilita di beni, all’eta, alle proporzioni: una somma, una fortuna r.; un’etd r.; naso, pancia r.

rispettabilita s. f. Onorabilita connessa alla i hee e al decoro personale o famigliare. spettare v. tr. (rispétto, ecc.). 1. Osservareo riconoscere i diritti della superiorita, del merito o della dignita, spec. per quanto riguarda il comportamento o l’atteggiamento nei rapporti diretti: r. i superiori, i vecchi, le donne; r. le opinioni altrui; persona che si rispetti, degna della propria qualifica e posizione (un professionista che si rispetti non fa simili cose); farsi r., non permettere soprusi a proprio” danno; r. se stesso, rifuggire da azioni moralmente

degradanti // Usare, trattare con riguardo: r. il motore, il vestito della domenica; evitare danneggiamenti 0 menomazioni: si prega di r. le piante. 2. Conformarsi a un ordine, a una norma: r. /a legge; r. V'orario di lavoro; r. la parola data, manteneria / Seguire senza deviazioni arbitrarie: un attore che — non rispetta il copione; r. il pensiero dell'autore. rispettivaménte avv. Per quanto riguarda ciascuno dei singoli elementi di una serie: Vautorita civile e l’autorita ecclesiastica erano r. rappresenta- — te dal prefetto e dal vescovo. ‘

rispettivo agg. Relativo a ciascuno degli elementi

di una serie: tutti hanno gia raggiunto le r. sedi. rispéetto s. m. 1. Il riconoscimento di una superiorita morale o sociale manifestato attraverso il proprio atteggiamento o il modo di comportarsi: nutrire, provare r. per qlc.; il.r. verso i genitori, verso i superiori; salutare con r. / Con allusione pit

esplicita ai pregi oggettivi, apprezzamento di stima, _ buona considerazione: persona di tutto r. 2. Astensione da atti offensivi o lesivi, implicita nel ricono-

scimento di un diritto: avere r. per i propri simili, per i sentimenti, la proprieta altrui; non portare r.a nessuno, danneggiare o colpire senza distinzione; tenere in r., tenere a freno, incutendo timore; fam.: —

con r. parlando, per scusarsi di adoperare frasi ritenute lesive della suscettibilita e del senso della decenza (il bambino, con r. parlando, ha vomitato tutto). 3. Osservanza o conformita nei confronti di u

obbligo o di un ordine normativo: il r. di una legge,

a

5

as

ee ie Be

rispettéso

986

di un regolamento, di un accordo / R. umano, Veccessiva considerazione delle opinioni altrui come misura del proprio comportamento morale, spec. in quanto costituisce limitazione o impedimento all’iniziativa: deporre ogni r. umano / Modo di considerare, punto di vista: una persona perbene sotto ogni r.; rispetto a, in relazione a (r. a quanto mi chiedi

questa é ben poca cosa), oppure in confronto a (r. all’anno scorso la vita e molto piu cara). 4. Foglio di r., nei libri, il foglio posto tra il frontespizio e la copertina o il foglio di risguardo / Zona di r., nella uale la costruzione di edifici é vietata o soggetta a eterminati vincoli. 5. Componimento popolare in versi, di carattere amoroso, formato da una strofa

analoga a quella dell’avversario: r. a un montante con un diretto alla mascella / In giochi di carte, giocare una carta dello stesso seme di quella giocata da altri (r. a picche, a cuori, ecc.); fig. (tr.): r. pic-

che, opporre un reciso rifiuto. ir aayag v. tr. (rispdso, ecc.). Sposare di nuovo; medio intr. (risposarsi), sposarsi in seconde nozze.

risposta s. f. 1. Soddisfazione della domanda,

della richiesta, della chiamata: dare, fornire, rende-

re una r.; questa non é una r.!, a proposito di espressioni insoddisfacenti perché evasive; /o chia-

mai a lungo senza aver r.; in r. a, per r. a, rispon-

dendo a. 2. Reazione verbale o materiale a un atto ostile: r. a un’offesa, all’attacco del nemico; per tut-

di quattro endecasillabi a rime alterne seguiti da ta r., a proposito di reazioni strane o inattese (per tutta r. si alzo e se ne ando); botta e r., rapido e viuna o due coppie di endecasillabi a rime baciate. rispett6so agg. Che riconosce la superiorita o i vace scambio di battute in un dialogo. 3. Nella diritti altrui con un comportamento sottomesso o scherma, stoccata vibrata dallo schermitore dopo riverente oppure alieno da ingerenze o interventi aver parato il colpo dell’avversario / In tecnologia, inopportuni o sconvenienti: scolari poco r. verso i rispondenza funzionale di dispositivi o apparati: la maestri; nutrire una r. amicizia; essere r. delle opi- r. del freno non é buona. nioni altrui / Con riferimento ad aspetti pit formali rispuntare v. intr. (aus. essere). Tornare a e conyenzionali: inchino r.; r. saluti. spuntare / fig. Di persona, riapparire improvvisa-

rispiegare

v.

tr.

(rispiégo,

rispiéghi,

ecc.).

Spiegare nuovamente, anche nel senso di un ulteriore € migliore chiarimento: r. la lezione.

rispléndere y. intr. (coniugato come spléndere).

mente. rissa s. f. Zuffa che coinvolge pil persone in un

violento scambio di colpi anche a mano armata: venire a r., attaccare r.; la lite degenero in r.

Emettere e diffondere una luminosita particolarrissaidlo agg. Di persona facile alle risse. mente viva: le stelle risplendevano nel cielo; fig.: i rissare y. intr. (aus. avere). Attaccare rissa. suoi occhi risplendevano di gioia; r. di virtu. rissosita s. f. Tendenza ai contrasti rudi e rispolverare v. tr. (rispdlvero, ecc.). Spolverare di violenti, facilita nel venire alle mani. nuovo: r. i mobili / fig. Riutilizzare, ripresentare coriss6so agg. Facile a venire alle mani. me nuovo: r. un vecchio articolo; rivangare: r. il ristabilimeénto s. m. 1. Ripristino di un assetto o passato. . di un ordine precedentemente soppresso 0 messo in rispondénte agg. Conforme a_ un’esigenza crisi: r. della monarchia; r. della legalita. 2. Ritordoverosa 0 necessaria: notizia non r. a verita; organo. a perfette condizioni di salute.

nizzazioni non piu r. ai bisogni.

rispondénza s. f. Conformita, corrispondenza.

rispOndere vy. intr. (rispéndo, ecc.; pass. rem. risposi, rispondesti, rispose, ecc.; participio pass. risposto; aus. avere).

1. Soddisfare una domanda: r.

a voce,

per scritto; r. di si, di no; il candidato ha ri-

sposto

bene; tr.: r. due parole, due righe; al passivo,

con uso impersonale: gli fu risposto di aspettare ancora // Confutare, replicare (a questi argomenti c’é poco da r.), spesso vivacemente o bruscamente o addirittura in modo sgarbato (r. per le rime; non si risponde cosi alla mamma!) / fig. Rendere conto, giustificazione: r. delle proprie azioni / Assumersi

la responsabilita, restare garante: di vostro figlio rispondo io; la ditta non risponde dei danni subiti lalla merce; non r. di se stesso, declinare ogni re-

sponsabilita circa il proprio comportamento. 2. La soddisfazione della domanda puo identificarsi nelV’adesione a una richiesta o ad una chiamata (r. a una preghiera, quando ti chiamo devi r.; r. al nome di, aver nome); nella reazione a unc stimolo o a un

impulso (/’arto non risponde piu); nella corrispondenza a una funzionalita (il freno non risponde come dovrebbe) o a una adeguata conformita (provyedimenti che non rispondono al bisogno) / Sboccare,

andare a finire: /a strada risponde nella piazza; fig., di un dolore fisico, ripercuotersi da una a un’altra parte del corpo: il mal di denti mi risponde alla testa.

3. La soddisfazione alla domanda pyo aversi

per mezzo di atteggiamenti 0 azioni riconducibili al-

Videa di reazione o di scambio nell’ambito di una reciprocita: r. a un attacco del nemico; mi rispose con una scrollata di spalle; r. a una lettera, al saluto, a un segnale / Nello sport, reagire con un’azione Pers

ristabilire y. tr. (ristabilisco, ristabilisci, ecc.). 1. Ripristinare un assetto o un ordine in forma che si presume stabile: r. /a disciplina; r. la verita dei fatti, adducendo prove definitive a confutazione di opinioni errate. 2. medio intr. (ristabilirsi). Ricuperare un, perfetto stato di salute.

ristagnare’ v. tr. Sottoporre a nuova stagnatura.

ristagnare*

v.

intr.

(aus.

avere).

Di

liquidi,

arrestare il proprio movimento o il proprio flusso assumendo un aspetto statico e immobile: i/ Mincio ristagna nei pressi di Mantova / fig. Ridursi d’intensita: gli affari cominciano a r. ristagnatura s. f. Nuova stagnatura. ristagno s. m. 1. Arresto della corrente e del flusso di un liquido: il r. del fiume; r. del sangue, rallentamento o arresto della sua circolazione. 2. fig. Notevole diminuzione dell’attivita spec. economica: r. degli affari, della produzione.

ristampa

s.

f. Nuova

tiratura Hpopratica di

un’opera a stampa, identica alla precedente; concr., il libro nuovamente stampato.

ristampare

vy. tr. Procedere

ad una

nuova

tiratura tipografica di un’opera a stampa, senza apportarvi mutamenti di rilievo. ristare v. intr. (coniugato come Stare; aus. essere), lett. Fermarsi / fig. Cessare dal fare qlcs.: non ristette dal chiedere finché non ottenne. ristirare v. tr. Sottoporre a nuova stiratura.

ristopplare v. tr. (ristéppio, ecc.). Seminare un campo

dove é rimasta la stoppia della coltivazione

dell’anno prima.



ristorante s. m. Esercizio pubblico ove si consumano pasti completi, serviti ai clienti su tavoli disposti in un locale apposito (indica, rispetto a —

.

ritaglio

trattoria, una categoria piu elevata); vagone r., car-

_rozza di un treno opportunamente attrezzata a ristorante per i viaggiatori. ristorare v. tr. (ristoro, ecc.). Conferire nuova vitalita ed efficienza a un fisico indebolito, affatica-

to: r. le forze col riposo; r. un ammalato con un brodo caldo; rifl.: entro in un’osteria per ristorarsi; assol.: un fresco che ristora, che dona sollievo; fig.:

r. lo spirito, la mente con buone letture.

ristoratore agg. e s. m. (f. -trice).

1. agg. Che

l'ossigeno e dell'idrogeno / Emergere, scaturire, spec. in conseguenza di indagini e informazioni: nulla é risultato a suo carico; non mi risulta che egli sia partito / Riuscire: é risultato eletto a larga maggioranza; rivelarsi, dimostrarsi: /e sue previsioni sono risultate esatte.

risultato

(meno

com.

resultato)

s. m.

Esito

conclusivo e definitivo che contrassegna un procedimento o ne convalida l’efficacia o l’esattezza: il r. di un’inchiesta, di un’indagine; il r. dell’analisi del

infonde nuova forza o vigore: pranzo, riposo r.; sangue; in quanto numericamente determinato in pioggia ristoratrice. 2.8. m. Talvolta in luogo di ri- una cifra o in un punteggio: il r. di una moltiplicastorante, spec. nelle stazioni ferroviarie. zione; il r. di una votazione; i r. del campionato.di rist6rno s. m. Riduzione di prezzo promessa dal calcio; r. parziale (contrapposto a finale), raggiunto venditore al compratore abituale, qualora superi o prima che la competizione, elettorale o sportiva, sia raggiunga un determinato volume di affari. terminata. toro s. m. 1. Benefica compensazione risuolare, risuolatura vy. RISOLARE, RISOLAdell’indebolimento o dell’affaticamento fisico: cer- TURA. car r. nel sonno, nel riposo, in un buon pranzo; fig., risuonare, risuonatére v. RISONARE, RISONAconforto, sollievo: trovar r. in una buona lettura / TORE. Servizio di r., il servizio di vendita di bevande e cibi

confezionati, svolto da apposito personale sui treni a lungo percorso.

ristretiezza s. m. Esigua disponibilita di spazio:

la r. di stanza / Scarsita, insufficienza: r. di mezzi, di tempo; al pl., condizioni di grave disagio econo-

mico: ha lasciato la famiglia in gravi r.// fig. Sorda e angusta meschinita: r. di mente, di ideali.

ristrétto agg. 1. Limitato quanto a disponibilita o

a entita numerica: avere a disposizione un tempo troppo r.; con mezzi cosi r. non si puo far di piu; un r. numero di amici / fig. Meschino, gretto: uomo di idee molto r.// Condensato, concentrato: caffé, brodo, sugo r.; fig.: prezzo r., ridotto il piu possibile. 2. Racchiuso, stretto: un paese r. tra i monti; in que-

sta casa siamo troppo r. ristringere v. tr. pos Rae come stringere). Stringere di nuovo. 2. tosc. Restringere.

1.

ristrutturare y. tr. Dare una nuova struttura, spec. organizzativa, a un ente, a un servizio, a un’azienda, ecc., o modificarne sostanzialmente quella esistente.

ristrutturaziéne s. f. Conferimento di una nuova

struttura, o sostanziale modificazione della struttura esistente.

ristuccare

vy.

tr.

(ristucco,

ristucchi,

ecc.).

Sottoporre a nuova applicazione di stucco. ristuccatura s.f. Nuova stuccatura. ristudiare vy. tr. (ristudio, ecc.), Studiare di nuovo, con maggior attenzione o diligenza.

risucc

v. tr. (risucchio, ecc.). 1. Trascinare,

attrarre in un risucchio: /a barca fu risucchiata dal vortice. 2. Succhiare nuovamente. =

risucchio s. m. Aspirazione determinata da una

zona di bassa pressione in una massa fluida / coner. Il vortice o il gorgo che si determina in tal modo: scomparve nel r. risultante (meno com. resultante) agg. es. m.e f. 1. agg. Derivante come risultato: /’effetto r. é apprezzabile,

2. s. m. o f. In fis., in un sistema di vet-

tori, il vettore ottenuto componendo i vettori con la regola del parallelogramma. 3. fig. (s. /.). Risultato

di iniziative concomitanti: /a r. di tutti questi sforzi fu VUnita d'Italia.

ris

(meno com. resultanza) s. f. Risultato

di un’indagine o di un’inchiesta (spec. al pl.).

risultare (meno com.

resultare)

v. intr. (aus.

ssere), Derivare, come conseguenza 0 effetto, da rincipio o da un fatto: dall’odio non puo r. che lenza; l’acqua risulta dalla combinazione del-

risurrezione s. f. (o resurrezione). 1. Ritorno dalla morte alla vita: /a r. di Cristo; Pasqua di R. 2. estens. Con tono enfatico, ricostituzione, ripresa di attivita dopo lunga interruzione: /a r. di un partito, di un giornale.

risuscitare (0 resuscitare) v. tr. e intr. (risuscito,

ecc.).

1, tr. Restituire alla vita: solo un miracolo

puo r. un morto / fig. Rendere nuovamente attuali e vive cose dimenticate sopite o accantonate: r. inimi-

cizie, rancori; r. una consuetudine.

2. intr. (aus. es-

sere). Risorgere, tornare in vita: Cristo risuscito da

morte / iperb. Riaversi nel fisico o nel morale: in montagna mi sembrava r.; a quelle parole sembro r.

risvegliare

v. tr. (risvéglio,

ecc.). Svegliare,

destare; medio intr. (risvegliarsi), destarsi: si risve-

glio che il sole era gia alto / fig. (piti com.). Scuote-

re da uno stato d’inerzia morale o intellettuale: r. un

popolo addormentato nella schiavitu; eccitare, stimolare: r. l’odio, la gelosia; r. l’appetito; medio intr., tornare a farsi vivo: mi s’é risvegliato l’appetito;, si risveglio in lui l’'antica passione.

risvéglio s. m. Ritorno della sensibilita al termine

del ‘sonno: al suo.r. non ricordava pitt nulla / In

senso fig. puo indicare una dolorosa sorpresa al contatto con la realta (/’amaro r. da un’illusione), la — ripresa vivace di un desiderio o di un impulso (r. dell’appetito, della gelosia), una rinnovata forza morale o fervore d’attivita (i/ r. della coscienza; r. delle arti, delle scienze).

1

risvolto s. m. 1. Elemento o parte che si presenta ripiegata all’indietro rispetto all’andamento di una superficie// part. Parte di un elemento di vestiario rovesciata all’infuori: i r. della giacca, dei pantaloni / Piegatura interna della copertina o della sopraccoperta di un libro, recante talvolta diciture stampate



/ Linguetta delle buste per la corrispondenza / Par- —

te di una facciata secondaria di un edificio che for-

ma angolo con la facciata principale e ne continua — le caratteristiche / Articolo di giornale che occupa ultima colonna di una pagina e continua nella prima della successiva. 2. fig. Aspetto secondario di una, questione. ance

ritagliare v. tr. (ritdglio, ecc.).

1. Asportare un

particolare da un pezzo di carta, tessuto, ecc., recidendone i contorni: r. una figura, un disegno, un articolo.

2. Tagliare nuovamente. (0 s. m. Parte asportata

da

bie un foglio, —

tessuto, ecc., mediante taglio; al pl., i pezzetti che avanzano dopo il taglio della parte principale: rita-

gli di stoffa, di cuoio; fig.: ritagli di tempo, gl’inter-

ritardare

eae



valli di tempo liberi dall’occupazione principale.

ri

ey. intr. e tr.

1.

inte. (aus. avere con

soggetto animato, essere con soggetto inanimato). Compiere un’azione impiegando un tempo superiore al previsto 0 al dovuto: r. di mezz’ora nel presentarsi al lavoro; anche oggi il treno ritarda. 2. te. Differire o rallentare un’azione: r. un pagamento; r. Vayanzata del nemico.

ritardatario

s.

m.

Chi

giunge

in

ritardo

sull’orario o la scadenza fissata.

ritardato agg. Che subisce o ha subito ritardo:

spettacolo r., rispetto all’ora fissata; moto r., rallen-

tato / Proiettili a scoppio r., \a cui spoletta é regolata in modo che lo scoppio avvenga qualche istante dopo limpatto; fig.: reazione a scoppio r., manifestata tardivamente, e percid meno efficace 0 meno giustificabile / Ragazzi r., che presentano uno sviluppo psichico piu lento del normale e quindi limitate capacita di apprendimento e adattamento.

ritardatore agg. (f. -trice). Che determina

ritardo, un rallentamento:

un

fattica ritardatrice.

ritardo s. m. 1. Conclusione posteriore al termine

fissato di un’azione: non sono ammessi r.; arrivare in r. a un appuntamento; determinando il tempo: il treno é giunto con un r. di 20 minuti; indugio: provvedere senza r.; rallentamento: provocare il r. di un congegno. 2. In mus., procedimento armonico per il quale uno o piu suoni di un accordo si mantengono immutati anche quando sia intervenuto un altro accordo.

ritégno s. m. Tendenza a moderare gl’impulsi, implicante misura nel comportamento e riserbo nelVespressione: spendere senza r.; una donna senza r.5,mi confido tutto senza r. ritemprare v. tr. (ritémpro, ecc.). Temprare nuovamente / fig. Rinvigorire fisicamente o spiritualmente: r. le2 r. lo spirito; rifl., rinvigorirsi: ritemprarsi dalle fatiche con una vacanza. ritenere v. tr. (coniugato come tenére). 1. Avere una determinata opinione personale intorno a qlc. 0 a ea lo ritengo una brava persona; ritengo che tu abbia agito bene; giudicare opportuno: ho ritenuto _ fosse giusto fare cosi. 2. Trattenere a qlc. la somma, 0 una quota di essa, dovuta come

compenso

per un acquisto o per una prestazione: sul prestito gli hanno ritenuto il tre per cento. 3. lett. Trattenere: r. il passo, il respiro, le lacrime; rifl.: ritenersi

dal far qics.; oggi, quasi esclusivamente in alcune espressioni mediche come r. /’orina, non riuscire ad

orinare per impedimenti dovuti a malattia, e non r. il purgante, il cibo, ecc., vomitarli // Mantenere, conservare; per lo piu a proposito della capacita di tenere a mente: non riesco a r. le date. ritentare .v. tr. (riténto, ecc.). Tentare nuovamente: r. /a sorte.

ritentivo agg. Atto a ritenere / Come s. f., la

facolta di ritenere a memoria: avere buona r. ritenuta s. f. 1. Contenimento con. opportune opere di sbarramento del deflusso di una massa fluida: bacino di r. 2. Detrazione, motivata da scopi

particolari, di una parte della somma dovuta come compenso, trattenuta: fare una r. sullo stipendio; r. per

la pensione.

ritenutézza s. f. Atteggiamento di cauto riserbo. ritenuto agg. Atteggiato a cauto riserbo: é molto

r. nel parlare, nel giudicare. ritenzidne s. f. 1. In med., mancata o ritardata - eliminazione da parte dell’organismo di materiale normalmente destinato ad essere espulso: r. idrica; _

~

a

ohneoh it hie

possesso della cosa difronte al proprietario che ne chiede la restituzione, fino al rimborso delle spese sostenute per la sua conservazione o il suo miglioramento, 0 come garanzia di un credito. ritingere v. tr. (coniugato come fingere). Tingere nuovamente; anche, tingere con un colore diverso. ritintura s. f. Nuova tintura, eseguita con lo stesso colore o con colore diverso. ritirare v. tr. 1. Attrarre, avvicinare a sé quanto precedentemente allontanato: stese la mano e la ritird in fretta; r. le reti nella barca / fig. Annullare una propria decisione 0 una propria affermazione (con un‘idea di rinunzia o di riparazione): r. una proposta; r. le dimissioni; r. un’offesa // Revocare una concessione 0 una autorizzazione: r. una licenza, la patente, il passaporto; escludere da un ambito: r. dalla circolazione una serie di banconote / Richiamare, far tornare indietro: la Cina ha ritirato le truppe dal Vietnam / Prendere quanto ci spetta di diritto: r. lo stipendio; r. la ricevuta di un versamen-

to. 2. rifl. (ritirarsi). Retrocedere, indietreggiare: i nostri furono costretti a ritirarsi; abbandonare un ambiente, un’attivita, una competizione: la corte si ritira in camera di consiglio; ritirarsi dalla politica; si é ritirato a 50 km dal traguardo; ritirarsi dal

mondo, entrare in un ordine religioso // assol. Rien-

trare all’abitazione usuale: alle otto devo ritirarmi / fig. Recedere da un impegno: ho dato la mia parola e non posso ritirarmi / medio intr. Riferito a masse d’acqua, tornare indietro: il mare va ritirandosi lentamente; restringersi: questo vestito nel lavarlo si é ritirato.

3. Tirare nuovamente:

r. i dadi, la palla;

fig.: r. in ballo qlc., qlcs., far di nuovo riferimento a qlc. o a qlcs. // assol. Avere le stesse caratteristiche © qualita: questo ragazzo ritira dal padre. tirata s. f. 1. Arretramento di forze combattenti, eseguito allo scopo di sottrarsi all’azione del nemico: ordinare la r.; battere in r. (fig., rinunciare a un tentativo, a una pretesa, a una ri-

chiesta: vista la sua reazione, penso bene di battere

in r.); r. strategica, disposta in modo da costringere Vavversario a mutare i suoi piani. 2. Il rientro in caserma dei militari dopo la libera uscita; l’ora fissata

per il rientro e il segnale che Il’annunzia: /a r. é alle wentuno; sonare la r. 3. Latrina.

ritirato

agg.

Incline

a vivere

appartato,

in

solitudine: persona r.; estens.: vita r.; carattere r. / Nello sport, come s. m., il concorrente che ha ab-

bandonato la gara. tiro s. m. 1. Secondo i vari significati del verbo

ritirare, il termine puo identificarsi in un richiamo (r. di truppe, di un ambasciatore), in un’esclusione da un certo ambito (r. di una serie di banconote), nella ricezione di quanto dovuto (r. di un pacco postale, dello stipendio), nella revoca di una concessione (r. della patente, del porto d’armi), nell’ab-

bandono di un/’attivita o di una competizione (r. dalla vita politica, da una gara, da un concorso), in una condizione di vita appartata (un lungo r. in campagna mi fara bene; concr., il luogo in cui uno vive appartato: é tornato nel suo r.). 2. part. R. spirituale, periodo di tempo trascorso in solitudine e dedicato esclusivamente ai problemi dello spirito e dell’anima; nello sport: r..collegiale, isolamento di una squadra in luogo appartato e sereno, in preparazione di un incontro (o di una serie d’incontri) di particolare importanza.

3. meno com. Abbandono

di uno spazio precedentemente occupato: il r. delle

acque; diminuzione delle dimensioni: il r. della stof- — . delle orine, 2. Diritto di r., diritto di conservare il fa dopo lavata. coud ewgete: 2

ritrasméttere

ritmare v. tr. Scandire secondo un ritmo ben distinguibile: r. il passo; r. un ritornello.

ritmica s. f. Disciplina musicale che studia la relazione fra i valori temporali delle note. ritmicita

s. f. Il carattere

di quanto

secondo un determinato ritmo.

si svolge

ritorcitura s. f.

Operazione tessile successiva alla

filatura, intesa ad chbiaie e torcere pit fili di-uno stesso filato o piu filati tra loro. ritornare v. intr. e tr. (ritérno, ecc.). 1. intr. (aus.

essere). Lo stesso che fornare, ma meno comune

ritmico agg. (pl. m. -ci). Che si svolge o si ripete secondo un ritmo: passo r.; colpi r.; cadenza r.; poesia r., \a cui metrica é basata sugli accenti tonici

nel linguaggio familiare; pil comune tuttavia di fornare, per indicare il ricupero di una qualita o di una condizione positiva: dopo la lucidatura il mobile é ritornato come nuovo; il tempo é ritornato bello. 2.

delle parole; prosa r.,

tr. (region. e lett.). Restituire: r. un assegno.

prosa animata da una caden-

za liberamente musicale. o regolata secondo clausole metriche (come la prosa d’arte classica).

ritmo

s. m.

1.

Ordine di successione

o di

frequenza di una qls. forma di movimento, spec. in quanto oggetto di percezione: il r. di una nenia; il r. della respirazione, del cuore; disturbi di r., irregola-

re successione delle contrazioni cardiache / part. In mus., la relazione che intercorre tra i valori temporali delle note, indipendentemente dalla loro altezza;

concr., composizione di musica leggera in cui la cadenza ritmica prevalga sulla melodia: un r. lento, vivace. 2. estens. e fig. Successione delle fasi di uno svolgimento, di uno sviluppo: il r. delle stagioni; r. di crescita / Nelle attivita pratiche, grado di freuenza, di intensita: il r. delle vendite, delle nascite; il r. della produzione; il r. della vita moderna / Distribuzione armonica di elementi, spec. architettonici, nello spazio: il r. di una serie di archi. 3. L’alternanza di sillabe atone e sillabe toniche nel verso, o il succedersi degli accenti di frase in una prosa-secondo il gusto e la sensibilita di chi scrive.

ritmo-melddico agg. (pl. m. ritmo-melddici). Di

orchestre di musica leggera che combinano elementi del jazz con elementi melodici tradizionali. rito s. m. 1. Il complesso di norme che regolano le cerimonie di un culto; nella liturgia cattolica, il modo e l’ordine con cui si compie una funzione sacra: il r. del Battesimo / part. Ciascuna delle differenziazioni liturgiche che si possono avere all’interno di una confessione religiosa o anche di una reli-

gione: Chiesa cattolica di r. bizantino // estens. L’a-

zione sacrale: celebrare il r. nuziale. 2. fig. Conformita con una consuetudine prescritta o una prassi abituale: sposarsi secondo il r. civile; discorso di r. / In diritto: r. sommario,

r. formale, forme di istru-

zione di processi penali. ritoccare v. tr. (ritécco, ritécchi, ecc.). 1. Apportare aggiunte o correzioni finali di lieve entita (r. un quadro, una scultura) o lievi restauri (r. l’intonaco di una stanza; ritoccarsi le labbra).

care nuovamente. ritoccata sommario.

s. f. Rifinitura

o

ritocco

2. Toc-

svelto =

e

ritoccatére s. m. (f. -trice). Addetto a lavori di

ritocco.

ritécco s. m. (pl. -chi). Correzione o aggiunta di

ritorneéllo s. m. Strofa ricorrente invariata nel

corso di una composizione poetica o musicale: i/ r. di una ballata, di una canzone; fig., a proposito di discorsi ripetuti in continuazione: é il solito r.!

ritérno s. m. 1. Rientro nel luogo di provenienza:

dopo il mio r. dall’estero; il r. dei prigionieri di guerra; mettersi sulla via del r., accingersi a tornaTe; essere di r., essere appena tornato (riferito al futuro, tornare: sarod di r. fiamma, cambiamento di

giovedi prossimo); r. di direzione o di senso del

movimento della fiamma nei motori a combustione interna (fig., a proposito del riaccendersi inatteso di passioni o velleita sopite) / Rinvio, restituzione: r. di una

lettera al mittente; avere di r. una cosa,

averla indietro; vuoti di r., recipienti vuoti da restituire al fornitore. 2. Il verificarsi di una nuova presenza, sia come ripetizione speriodiey (il r. della pri-

mavera), sia come ripresa di un ufficio o di un’attivita interrotta (r. in servizio di un impiegato; il r. di un attore sulla scena) / fig. Ripensamento o rinnovata riflessione: i] r. della mente su un ragionamento; in senso religioso e morale, recupero della fede o della coscienza: r. a Dio, r. sulla retta via. 3. Nello sport: girone di r., serie di gare disputate nella seconda parte di un campionato o di un torneo, con scambio di sedi da parte dei contendenti. ritorsiéne s. f. 1. Reazione ostile ad iniziative ostili altrui, spesso sproporzionata al torto ricevuto: offesa fatta per r.; per r. gli ha negato ogni aiuto. 2. L’azione, il fatto di rivolgere una iniziativa a danno di chi ’ha presa: Ja r. di un’accusa.

ritorto agg. es. m.

1. agg. Attorcigliato su se

stesso: corda r.; filo r.; torto, contorto: ramo, bastone r. 2. s. m. Filato ottenuto con la ritorcitura di due o _ fili di uno stesso filato o di piu filati. ritra lurre v. tr. (coniugato come tradurre). 1. — Tradurre un testo gia tradotto in altra lingua: r. dal francese un romanzo russo. 2. Tradurre nella lingua originale un testo gia tradotto da questa. 3. Tradurre nuovamente.

ritraduziéne

s. f. Traduzione

di un testo gia

tradotto in altra lingua / Retroversione. ritrarre y. tr. (coniugato come trarre). 1. Trarre rapidamente indietro: r. la mano, il piede; distogliete: ritrasse lo sguardo inorridito / rifl. (ritrarsi). Farsi indietro; fig., cambiare proposito, non mante-

lieve entita, intesa ad ottenere la perfezione desiderata: dare gli ultimi r. a un quadro.

ner fede: ritrarsi da un impegno. 2. Ricavare, ottenere: r. guadagno; fig.: r. esempio, ammaestramento da qics. 3. Riprodurre con i mezzi delle arti figu-

dato ad altri o che altri ci ha sottratto: r. al nemico le posizioni perdute. torcere y. tr. (coniugato come forcere). 1.

saggio; r. in bianco e nero, a colori; estens., rappresentare, descrivere: r. un ambiente a fosche tinte. 4. intr. (aus. avere). Somigliare (cfr. RITIRARE).

ritogliere y. tr. (coniugato come {ogliere). Togliere di nuovo; pit com., riprendersi cio che si é

Torcere in senso opposto; fig. (pitt com.), riferito a iniziative ostili, rivolgerle a danno di chi le ha adot-

tate: r. un’accusa, un’insinuazione; medio intr, (ritorcersi), bse a proprio danno: tutto cio si ritorce contro di te. 2. Torcere nuovamente o con maggiore energia: r. un panno bagnato.

ritorcitéio s.m. Macchina per ritorcere i filati.

rative o con la fotografia: r. una persona, un pae-

ritrasformare

Trasformare

yv.

tr.

(ritrasformo,

ecc.).

ulteriormente, anche restituendo alla

forma primitiva. ritrasméttere v. tr. (ritrasmétto, ecc.). 1. Trasmettere di nuovo, ripetere una trasmissione. 2. Trasmettere, con apparecchiatura diversa, cio ch altri ha trasmesso: r. ux segnale. ;

vL

ritrattabile 3

ritrattabile agg. Suscettibile di ritrattazione.

ms

fritrattare y. tr. Riconoscere con esplicita dichiarazione la falsita delle proprie affermazioni o delle proprie opinioni: r. una teoria, una testimo-

x

-—_-nianza, un’accusa; rifl.: ha dovuto ritrattarsi. _ ritrattaziOne s. f. Riconoscimento esplicito e formale della falsita delle proprie affermazioni o dell’erroneita delle proprie opinioni: r. di un’accusa, dei or errori; fare, esigere una r.

- fitrattista s. m.e

f. (pl. m. -i). Pittore o scultore

oppure in una situazione o condizione genrl. incresciosa e spiacevole (si sono ritrovati all’improvviso nella miseria) / Con altro senso, orientarsi, raccapezzarsi: in mezzo a queste scartoffie non mi ci ritrovo; trovarsi a proprio agio: con quella gente io non mi ci ritrovo Vifam. (scherz.). Possedere, avere: con la miseria che si ritrova ha poco da scialare! ritrovato s. m. Utile e vantaggiosa invenzione o

scoperta: i pit moderni r. della scienza e della tec-

nica / non com, Espediente per risolvere una situaparticolarmente esperto nel ritratto / estens. Di zione: un astuto r. per non pagare le tasse. ritrovo s. m. Riunione o luogo di riunione di _ scrittore che con efficacia di particolari sa ritrarre il persone; part., luogo di amichevole intrattenimento ‘carattere dei suoi personaggi. © divertimento: il caffé é il nostro r. serale. ritrattistica s. f. L’arte e la tecnica del ritratto. ritto agg. e s.m. I. agg. Di chi si trova in ritrattistico agg. (pl. m. -ci). Relativo all’arte e posizione verticale o eretta: due infermieri lo sostealla tecnica del ritratto. ritratto s. m. Riproduzione figurativa o nevano r.; stare r., in piedi; stare r. per miracolo, a fotografica delle sembianze di una persona: i r. de- proposito di un’estrema debolezza o precarieta/ Di gli antenati; un album pieno di ritratti; r. di faccia, quanto si dispone in posizione verticale: mise il lidi profilo; fig.: essere ifr. di qlc., rassomigliargli in bro r. sul tavolo; per ritto, in posizione verticale: maniera impressionante; essere il r. della salute, muro costruito con mattoni messi per r.; iperb. della felicita, ecc., goderle appieno // estens. Descriig.): avere i capelli r., per spavento o raccapriccio zione dell’aspetto o del carattere di una persona o di / Diritto: stai su r.. a chi tende a star curvo / Deun luogo: ci ha fatto un r. divertentissimo dei suoi stro: andare a man r., a destra (come s. f.: Ja mancolleghi / Esposizione circostanziata: fare il r. della ritta, la mano destra). 2. s. m. Elemento verticale fungente da sostegno // part. Nelle costruzioni, sin. situazione. ritraziéne s. f. Spostamento all’indietro: r. della di piedritto / Nell’atletica, ciascuna delle due aste lingua; r. del carrello, negli aerei / In med.. altera- graduate che sostengono I’asticella nelle gare di salzione anatomica a carico di un organo che non pud to in alto e con l’asta. ritiiale agg. es. m. 1. agg. Relativo a un rito, piu riprendere la lunghezza normale. 0 agg. Tritato piu volte; com. solo in senso proprio di un rito: libri r.; formule r. / estens. ~ fig., come rafforzativo di trito, per sottolineare una (scherz.). Consueto, abituale, immancabile: i/ r. vieta ¢ monotona banalita: argomenti triti e r. sonnellino pomeridiano. 2.8. m. La serie di formule ritrésa s. f. Ciuffo di capelli o di peli rivolti in e di gesti che compongono il rito; anche, il libro che - direzione contraria agli altri e percid ostinatamente le contiene e li descrive. resistenti all’azione del pettine. ritiialismo s. m. Osservanza scrupolosa dei riti, ritrosaggine s. f. Ostinata e scontrosa intesa come aspetto prevalente o dominante su tutti

“oh

2 2

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selvatichezza nei rapporti umani.

ritrosia s. f. Accentuata resistenza ad agire in un ~ determinato modo, identificabile sul piano dei rapporti umani in una schiva o scontrosa timidezza: r. a lasciarsi persuadere; la sua naturale r. gli impedisce di mostrarsi in pubblico.

ritréso agg. 1. Rivolto all’indietro; solo nella loc.

_

a ritroso per indicare un movimento retrogrado: camminare, andare a r. (fig., a proposito di tendenze0 di atteggiamenti contrari all’evolversi dei tem-

pi). 2. Restio, contrario: é molto r. ad acconsentire;

pill com., riservato, schivo nei rapporti umani, per Innata scontrosita di carattere o modestia, o per af-

fettata leziosita: una ragazza molto r.; suvvia, non _ far tanto la r.!

fitrovameénto

s. m. Risultato positivo di una

_ ricerca; concr., quanto viene ritrovato. _ fitrovare v. tr. (ritrovo, ecc.). 1. Trovare,

_ ponendo fine ad una ricerca motivata dallo smarrimento o dall’occultamento di un cggetto o di una persona, dalla necessita di un chiarimento, da un in-

_teresse scientifico o di natura intellettuale: r. l’ombrello, gli occhiali; il bambino é stato ritrovato sano

_

gli altri, di una religione.

ritiialista s. m. e f. (pl. m. -i). 1. Persona esperta di riti_e di rituali. 2. Seguace del ritualismo. ituffare v. tr. Tuffare di nuovo / rifl. (rituffarsi).

Tuffarsi nuovamente (anche fig.). riunione s. f. Riferito a persone, ritorno in un

nucleo familiare dopo un periodo di separazione (il trasferimento agevolo la sua r. con la famiglia) o ristabilimento di un rapporto di comunanza precedentemente interrotto (atlapendes per la r. dei due coniugi nell’interesse dei figli) /Pit spesso, il riunirsi di piu persone insieme, motivato da interessi attivita o finalita comuni, oppure da un desiderio di rapporti amichevoli: indire una r.; r. del consiglio dei ministri; una simpatica r. di vecchi amici / Nello sport, manifestazione sportiva articolata in piu gare di una stessa specialita: r. di pugilato. riunire

v.

tr. (riunisco,

riunisci,

ecc.).

Unire

insieme elementi divisi: r. iframmenti di un vaso // Mettere di nuovo insieme dopo una dispersione (r. i soldati sbandati;

il pastore cercava di r. le pecore),

o dopo una separazione 0 divisione (la disgrazia ha riunito i due coniugi; medio intr.: poté riunirsi alla

e salvo; r. un indizio; r. nuovi rimedi, nuove tecni- famiglia) // Adunare insieme in un luogo per discu_ che; estens.: r. il filo del discorso; r. la retta via / tere di avvenimenti od argomenti di comune interes-

fig. Ricuperare una condizione fisica o spirituale: r. _le forze, la salute, la forma; r. la pace, la serenita.

- 2. Trovare di nuovo: fi ritrovo in casa quando tor-

_no?; speriamo di ritrovarlo ancora vivo // medio

intr. (ritrovarsi). Incontrarsi di nuovo con qlc.: il mondo € piccolo, ci si ritrova sempre! / Trovarsi per caso, senza volerlo e senza rendersene conto, in un _luogo (mi son ritrovato per terra senza saper come),

se (genrl. riferito a organi collegiali): r. il consiglio di amministrazione, itconsiglio dei professori; anche medio intr. (i] Consiglio dei Ministri si riunira domani), spec. nel sign. di intrattenersi a scopo di svago e di divertimento (riunirsi in casa d'amici). riuscire vy. intr. (coniugato come uscire; aus.

essere). 1. Di un fatto, concludersi in armonia con le intenzioni e i propositi che l’hanno determinato,

991

rivelatére

al contrario, in frasi negative o con valore negativo,

un danno subito, mediante il trasferimento o |’adde-

ne, male; tutti i tentativi riuscirono vani; r. a effetto, a buon fine / assol. Avere esito positivo (I’esperimento é riuscito) 0, al contrario, negativo (/'esperi-

bito degli stessi ad altri / Rivincita, soddisfazione; riprovevole ritorsione. 2. Cambiale di r., nuova cambiale a vista o all’ordine proprio, che puo essere emessa dal possessore di una cambiale non pees nei confronti di uno dei giranti, allo scopo di rien-

in maniera del tutto opposta: /a festa é riuscita be-

mento

non é riuscito).

2. Di persone, conseguire

con impegno o fatica uno scopo pil o meno importante (devo r. a convincerlo; assol.: ha tentato ogni

strada per poter r.), genrl. espresso e determinato dal complemento predicativo o da un avverbio (é riuscito primo in graduatoria; é riuscito un ottimo

medico; r. bene in matematica, in fisica) / In frasi negative, trovarsi nell’impossibilita di ottenere quel che si vorrebbe: con questo fracasso non riesco a concentrarmi; non mi riesce, confessione d’incapacita o d’impotenza; provati se ti riesce, espressione di sfida / Seguito da un aggettivo con funzione predicativa, essere, apparire, mostrarsi: quell’uomo mi é sempre riuscito indigesto; quanto mi dici, mi riesce nuovo. 3. Uscire nuovamente / Sboccare, met-

trare in possesso della somma spettantegli. rivalutare y. tr. (rivalito o meno correttamente

rivaluto, ecc.).

1. Conferire una valutazione supe-

riore, aumentare di valore: r. la moneta (v. RIVALU-

TAZIONE); r. il capitale / fig. Ricondurre ad una valutazione positiva di merito e di valore un’opera d’arte o un’artista, in precedenza giudicati negativamente 0 misconosciuti. 2. Valutare di nuovo.

rivalutazione s. f. Conferimento di un valore

economico superiore; part.: r. della moneta (contrapposto a svalutazione), aumento del suo potere d’acquisto, genrl. provocato da deflazione o da aumento dell’attivita economica / fig. Restituzione di un credito precedentemente negato o misconosciu-

ter capo: Ja viottola riesce sulla strada.

to: la r. di un artista, di uno scrittore.

ca esigenza di qualita; /e trattative hanno avuto piena r.; ottima r. di un lavoro / La qualita, in riferimento a prodotti commerciali, s’identifica spec. nella resistenza all’uso e nella durata (queste scarpe hanno fatto un’ottima r.); in riferimento a persone, soprattutto nel successo (giovane che promette di

vedere, ad incontrare, dopo un intervallo pit o me-

riuscita s. f. L’esito di un fatto commisurato alle intenzioni che l’hanno determinato o ad una generi-

fare buona r.).

py

riutilizzare y. tr. Utilizzare di nuovo per usi diversi dal precedente 0, pil spesso, secondari. riutilizzazione s. f. Ulteriore utilizzazione di un oggetto per usi uguali o diversi e, pil spesso, secondari rispetto al precedente. riva s. f. 1. La zona di terra che limita una distesa

di acque o un corso d’acqua: lar. del mare; le r. del Po, del lago di Garda; piu com., il margine estremo

della terra: tirare a r. una barca. 2. La parte alta dell’alberatura di una nave: a r.! abbasso da r.!, voci di comando per far salire o scendere gli uomini dall’alberatura.

rivaccinare v. tr. Vaccinare di nuovo.

rivaccinazione

ss.

f.

Ripetizione

di

una

vaccinazione. rivale s. m. e f. e agg. Concorrente diretto di una

0 piu persone nel conseguimento di uno stesso fine o della preminenza in un determinato campo: quei due sono r. in amore; essere rivali nell’arte, nella professione; due citta r.; fig.: essere senza rivali, non temere rivali, a proposito di una indiscutibile

eccellenzao superiorita. rivaleggiare v. intr. (rivaléggio, ecc.; aus. avere). Competere in stretta emulazione: r. con qlc. per una donna / fig. Trovarsi in una condizione di parita sul piano delle capacita o dei meriti: pud ormai r. con le

attrici pik famose.

rivalersi v. intr. (coniugato come

Annullare gli effetti di una

perdita col

to, a danno di altri, di benefici o

valére).

1.

perseguimen-

profitti compensati-

vi: r. sui clienti dell’aumento delle tasse // non com. Sfogare su qlc. la propria insoddisfazione o il proae risentimento: non bisogna rivalersi sui piu deoli. 2. Usufruire di nuovo: spero di rivalermi del

tuo prezioso aiuto.

rivalita s. f. Reciproca ed ostinata emulazione

intorno allo stesso oggetto affettivo o per il conse-

guimento della preminenza in un campo determina-

to di attivita: r. in amore; r. politica, sportiva. _ fivalsa s. f. 1. Compensazione di una perdita 0 di

rivangare v. tr. (rivango, rivanghi, ecc.). 1. Vangare di nuovo. 2. fig. Riproporre nuovamente alla considerazione cose ormai passate e genrl. sgradevoli: perché r. queste vecchie storie?; anche assol.: non rivanghiamo, é meglio!

rivedére v. tr. (coniugato come vedére). 1. Vedere nuovamente: r. un film gia visto / Tornare a

no lungo: rivedro finalmente la mia casa; quanto ci rivedremo?; r. il sole, la luce, tornare all’aperto dopo un periodo di permanenza in luogo chiuso (fig., tornare in liberta); a rivederci (0 arrivederci) e a rivederla (o arrivederla), formule di congedo, confidenziale la prima, chi non muore si rivede,

piu rispettosa la seconda;

formula di saluto a chi non si faceva vedere 0 non s’incontrava da lungo tempo; in espressioni di minaccia: ci rivedremo ancora, stia tranquillo! // Aver presente nel ricordo con una evidenza visiva: lo rivedo come fosse oggi / In espressioni negative, per sottolineare una perdita definitiva (i libri dati in prestito non si rivedono pit) © irrimediabile, con riferimento alla morte (non lo rivedremo piu fra noi). 2. Sottoporre ad esame o controllo eventualmente apportando modifiche o correzioni: r. i conti; r. un contratto; r. le bozze; — fig.: r. le bucce a qic., controllarne minuziosamente Voperato / Riferito a congegni, meccanismi, ecc., lo stesso, ma

meno

rivedibile agg.

com., di revisionare.

1. Suscettibile o meritevole di

essere rivisto. 2. Di iscritto alla leva riconosciuto temporaneamente inabile al servizio militare e rimandato a una leva successiva.

riveduta s. f. Revisione svelta e sommaria. rivelare v. tr. (rivélo, ecc.). 1. Manifestare cose

sconosciute, segrete, misteriose: r. una notizia riservata; r. un nascondiglio; r. le proprie intenzioni/

rifl. (rivelarsi). Manifestarsi nella propria vera essenza e natura, con particolare riferimento alla divinita (v. RIVELAZIONE) // estens. Manifestare o riflettere in modo evidente: i] suo sguardo rivelava l’intima

gioia; osservazione che rivela scarsa

perspica-

cia // medio intr. e rifl. (rivelarsi). Manifestare in modo evidente, o anche sorprendente, le proprie capacita o qualita (positive o negative): si é rivelato un attore d’eccezione; si é rivelato un mascalzone. 2. Nel linguaggio scientifico, rendere osservabili i fenomeni non percepibili coi sensi. :

rivelatore s. m. e agg.

(f. -trice). 1. Chi manifesta

cose ignote o Bey Come agg., che mette in luce

.;

;

F

Ls

.

oe

697 ur

_rivelaziéne

. é

aspetti o particolari prima ignorati: un indizior. 2. Nome generico di apparecchi, dispositivi e sostanze per mezzo dei quali si pud osservare o misurare una

:

grandezza o un fenomeno.

rivelaziodne

s. f.

1. Manifestazione

di fatti

riservati o nascosti: r. di notizie segrete; r. di segre-

ti di stato // Nella storia delle religioni, la manifesta-

zione diretta che la divinita fa di se stessa; anche, la manifestazione, da parte della divinita, di verita inaccessibili alla mente umana, consegnate in una

dottrina etico-religiosa: /a r. cristiana cover la Rivelazione, anche per indicare il complesso dei libri Sacri in cui é€ raccolta) / Nel linguaggio scientifico e

|

tecnico, palesamento di grandezze o fenomeni non osservabili direttamente. 2. Cid che viene rivelato o reso noto: /e r. del memoriale rischiano di mettere in crisi il governo; spec. a proposito di un’inattesa dimostrazione di qualita e capacita: la sua abilita nel condurre le trattative fu per tutti una r.; la giovane cantante é stata la r. dell’ultimo Sestival. rivéndere v. tr. (coniugato come véndere). 1.

a

ag

PK

Vendere ere una seconda volta; piu spesso, vendere

un oggetto precedentemente acquistato: r. al minu-

to. 2. fig. Dimostrare una netta superiorita: al poker ci rivende tutti.

rivendicare v. tr. (rivéndico, rivéndichi, ecc.).

1.

Chiedere giudizialmente la restituzione di una cosa illegalmente detenuta da altri: r. una proprieta / estens. Riaffermare solennemente ed esigere un diritto ingiustamente negato; lett.: r. /a liberta di un _ popolo o r. un popolo in libertad, restituirlo alla liberta politica. 2. medio intr. (rivendicarsi). Vendi-

&

carsi dinuovo; rispondere a una vendetta vendicandosia sua volta.

rivendicativo

agg.

Diretto

a riaffermare

ed

esigere il riconoscimento di un diritto: Jotte r.

vendicatére

s. m. (f. -trice). Chi riafferma

solennemente un diritto ingiustamente negato.

__

rivendicazione s. f. Riaffermazione della legalita

© della legittimita di un diritto ingiustamente negato: r. di una proprieta; lottare per la r. dei diritti "i dell’uomo / concer. L’oggetto della riaffermazione: le r. dei sindacati non sono esorbitanti.

rivendicazionismo s. m. Tendenza ad avanzare

____

continue rivendicazioni, spec. in campo sindacale.

rivéndita s. f. 1. Vendita di oggetti preceden-

temente acquistati. 2. concer. Negozio per la vendita di merci al minuto.

rivenditore s. m. (f. -trice). Venditore al minuto;

_

anche, venditore di merci di seconda mano. rivendugliolo s. m. (f. -a). Modesto venditore al

minuto di merci di scarso valore. riverberare v. tr. (rivérbero, ecc.). Riflettere luce, calore (meno com. suoni) con particolare intensita: _ i vetri riverberavano i raggi del sole; medio intr. (riverberarsi), riflettersi (fig., a proposito di un’effica-

cia indiretta ma part. accentuata: il suo successo si _

riverbera su tutta la famiglia).

:

riverberazione s. f. Riflessione intensa di luce o

di calore / Fenomeno

di rimbombo dovuto alle

riflessioni multiple e disordinate del suono sulle pareti di un ambiente.

rivérbero s. m. Riflesso di luce abbagliante o di

_

-calore intenso (meno com. di suono): il r. del sole sulla neve / Di riverbero, di riflesso; anche fig.: lo

_

scandalo di r. ha danneggiato tutto il partito.

fiverénte (meno com. reverénte) agg. Atteggiato

a un ossequioso rispetto, spesso contrassegnato da

-compunzione e devozione: ascoltare con animo r. e -commosso; la cerimonia si svolse in un r. silenzio.

riverénza

(meno

com.

ree

reverénza)

s. f.

1.

Ossequioso e devoto rispetto: nutrire r. per i vecchi, per i superiori; il suo aspetto suscitava r. 2. Profondo inchino, espressione di omaggio cerimonioso,

che si fa portando avanti il busto e chinando la testa e talvolta piegando un ginocchio. riverenziale agg. Meno comune di reverenziale. riverire

v.

tr. (riverisco,

riverisci,

ecc.).

Fare

oggetto del proprio profondo rispetto, anche con manifestazioni formali di ossequio: r. i genitori; tutti lo riveriscono.

riverniciare v. tr. (rivernicio, ecc.). Verniciare di

nuovo.

riversare v. tr. (rivérso, ecc.).

1. tr. Versare con

forza, rovesciare addosso; per lo piu fig., col sign. di

fare oggetto di un trattamento assai pesante e gravoso, sia come destinazione di un violento sfogo verbale, sia come attribuzione di colpa o di responsabilita: riverso su di lui un’ondata di improperi; r. la colpa addosso a qic. 2. medio intr. (riversarsi). Fuoriuscire effondendosi con impeto: ilfiume si riverso per le campagne; irrompere a frotte: /a folla si riversava per le strade; cadere in abbondanza: una grandinata eccezionale si é riversata sulla zona. riverso agg., /ett. Supino.

rivestimentista s. m. (pl. -i). Nell’edilizia, addetto a lavori di, rivestimento. rivestiménto s. m. L’operazione di rivestire una

superficie con materiali protettivi o decorativi / concr. Il materiale usato a tale scopo. rivestire v. tr. (rivésto, ecc.). 1. Ricoprire una superficie con un materiale, a scopo ornamentale o protettivo: r. di marmo una facciata; r. ifiaschi. 2. Indossare una veste piu o meno identificabile con una attivita o una funzione: r. /a tuta, la toga / fig. Ricoprire, detenere: r. una dignita, un pate assumere: argomento che riveste grande importanza // fam. (assol.). Con l’indumento per soggetto, ne indi-

ca la particolare caratteristica di funzionalita e di eleganza: é un cappello che riveste. 3. Vestire di nuovo; anche col complemento oggetto dell’indumento: r. la divisa militare, tornare sotto le armi;

rifl. (rivestirsi), vestirsi di nuovo: fatto il bagno si asciugo e si rivesti; medio intr. (fig.): gli alberi co-

minciano a rivestirsi di foglie // estens. Fornire di abiti nuovi: r. uno da capo a piedi.

rivestitura

s.

f.

rivestimento.

Lavoro

rivétto s. m. Elemento di

o

materiale

di

giunzione simile a un

chiodo, forato nel mezzo a forma di occhiello. riviera s. f. 1. La riva o la regione adiacente alla riva di un lago o di un corso d’acqua: /a r. veronese del lago di Garda; fig.: essere da bosco e da r., ca-

pace di adattarsi a ogni situazione // Tratto di territorio costiero, di solito con riferimento toponomastico alla Liguria: /a R. ligure (anche assol.: andare in R.). 2. Nelle gare ippiche ad ostacoli, ostacolo costituito da una fossa ripiena d’acqua, preceduta da una o due siepi.

rivierasco agg. (pl. m. -chi). Situato, abitante

lungo una riviera.

rivincere y. tr. (coniugato come vincere).

1.

Vincere al gioco quanto precedentemente perduto.

2. Vincere nuovamente. rivincita s. f. Seconda Pes che Lie essere

concessa all’avversario perdente o sconfitto perché possa rifarsi: chiedere, concedere, negare la r./ La vittoria riportata in questa seconda prova; estens.,.

qls. affermazione avente il sign. di una rivalsa: sie

preso una clamorosa r.

;

oe

Gat ~

Te

rizzare

]

Tivista s. f. 1. Ulteriore e sommario controllo o

/ medio intr. (rivoltarsi). Ribellarsi: /a popolazione

revisione: dare una r. al manoscritto. 2. Nell’uso militare, ispezione da parte di un superiore per controllare ’ordine dei singoli elementi o reparti: fare la r. delle truppe; con sign. affine a ‘rassegna’: il Presidente ha passato in r. alcuni reparti di fante-

si rivolto al tiranno; reagire in modo sgarbato o violento: non devi rivoltarti cost a tua madre.

tativo: passare in r. le diverse probabilita. 3. Pubblicazione periodica relativa a un campo pil o me-

termine usato in sostituzione dell’ingl. revolver (v.); com., qls. tipo di pistola tascabile.

ria // fig. (non com.). Esame accurato a scopo valuno determinato e 7 i

ziaria, teatrale,

ern di interessi (r. finan-

politica) o di avvenimenti di attua-

lita. 4, Spettacolo di varieta che nella forma piu diffusa e popolare consiste in una serie pil o meno collegata da un filo conduttore di quadri (o numeri) di prosa, canto e danza.

ivistaidlo agg. Caratterizzato da un gusto di

bassa lega come

quello piuttosto consueto

spettacoli di varieta (spec. avanspettacoli). fivivere

y. intr. (coniugato

come

vivere).

degli 1.

Tornare a vivere: vorrei r. tra cent’anni / fig. La ripresa della vita pud intendersi come continuazione. oltre la morte, di un’esistenza illusoriamente suggerita dalla somiglianza (nella figlia gli sembrava di veder r. la moglie scomparsa); come

recupero di

energie fisiche o spirituali (in montagna mi son sentito r.); come riacquisto di vitalita e d’importanza (nell’Ottocento rivive il culto di Dante). 2. tr. Rinnoyare un’esperienza: non vorrei r. quei giorni. iviviscénza s. f., non com. Reviviscenza.

rivo s. m. Piccolo corso d’acqua; ruscello; fig. (iperb.), flusso copioso: un r. di lacrime. rivogare v. tr. (rivdgo, rivoghi, ecc.). Dare ad altri quanto d’ingrato o di beradercis, per ingenuita o inavvertenza propria, qlc. é riuscito a rifilarci: r. a qle. diecimila lire false. rivolére y. tr. (coniugato come volére). Volere nuovamente; spesso col sign. di ‘volere in restituzione’: rivoglio illibro che ti ho prestato.

rivOlgere v. tr. (coniugato come vdlgere).

1.

Dirigere verso una certa direzione (r. gli occhi verso

il cielo; rivolse l’arma contro se hese: spesso identificabile in un termine o riferimento (da due giorni non mi rivolge una parola; r. l’attenzione a un pro-

blema) // rifi. (rivolgersi). Voltarsi indietro: si rivolse

per vedere Ventita del distacco / \ndirizzare il discorso a qlc.: intendo rivolgermi a tutti i presenti; fig., ricercare l’aiuto o la collaborazione di qlc.: per questo lavoro a chi potrei rivolgermi? 2. Volgere in direzione opposta: r. lo sguardo da un brutto spettacolo. 3. Volgere ripetutamente: r. un oggetto fra

le mani; fig., considerare attentamente: mente un’idea.

r. nella

rivolgiménto s. m. Mutamento radicale di un

assetto politico o sociale.

volo s. m., Jett. Piccolo rivo; fig. (pit com.),

flusso lento ma copioso: il sangue li; due r. di lacrime inondavano

gli usciva a rivo-

il suo volto.

rivdlta s. f. Moto violento di ribellione contro

Yordine costituito: incitare alla r.; reprimere una r.

rivoltante agg. Che suscita nausea, ripugnanza,

Seguro: uno spettacolo r.; modo di agire r.

voltare vy. tr: (rivdlto, ecc.).

1. Voltare dalla

parte opposta: r. un foglio; r. la bistecca; r. una carta da gioco; r. ilfieno; r. una giacca, un cappot-

to, ecc., per utilizzarne il rovescio / rifl. (rivoltarsi). Voltarsi indietro.

2. Voltare ripetutamente, rime-

scolare: r. l’insalata, i maccheroni / fig.Provocare una forte reazione di disgusto o di repulsione, anche in senso morale: questa minestra fa r. lo stomaco; volgarita mi rivolta. 3. Indurre alla ribellione

rivoltata s. f. Capovolgimento di un oggetto. rivoltatura s. f. L’operazione di rivoltare un indumento. rivoltélla s. f. Pistola a tamburo o a rotazione:

rivoltellata s. f. Colpo di rivoltella.

rivdlto agg. Orientato verso una direzione: chiesa

r. ad oriente / Volto, diretto. rivoltolare v. tr. (rivdltolo, ecc.). Muovere rivolgendo ripetutamente / rifl. (rivoltolarsi). Rivoltarsi da un lato all’altro ripetutamente: rivoltolarsi nel letto; rivoltolarsi nel fango (fig., di chi vive nel

vizio e nell’immoralita piu repellenti).

rivoltoléne

s.

m.

Brusco

cambiamento

di

posizione: fece un r. nel letto; fig. (pop.), trasalimento es: rivoltéso agg. Partecipante a una rivolta; come s. m.: la citta fu presto in mano air. -

rivoluzionare v. tr. (rivoluzidno, ecc.). Sconvolgere con una rivoluzione: r. una citta / fig. (pit com.). Mutare, trasformare radicalmente: una

scoperta che ha rivoluzionato la scienza; r. la casa,

un ufficio; fig., sconvolgere: il successo gli ha rivoluzionato il cervello.

rivoluzionario

agg.

1.

Relativo

a

una

rivoluzione politica: moto r.; governo r.; tribunale r.; partito r., che propugna la rivoluzione come unico mezzo di un rinnovamento sociale /Come s. m.,

partecipante a una rivoluzione: una riunione dir. 2. estens, e fig. Caratterizzato da profonde trasformazioni rinnovatrici (un’eta r.) 0 apportatore di radicali rinnovamenti (una tecnica, una scoperta r.).

rivoluzionarismo

5s.

m.

Tendenza_

alla

rivoluzione come unica soluzione dei problemi politici e sociali.

rivoluziéne s. f.

violento col quale ciale e politico: Ja Russia. 2. estens. scoperta scientifica

1. Movimento organizzato e

si instaura un nuovo ordine soR. francese; la R. d’ottobre, in Ogni processo storico ed ogni che finiscano per determinare il

mutamento di un assetto sociale o politico o aprano nuovi campi all’evoluzione del pensiero e della scienza: la r. industriale inglese; la r. tecnologica

del sec. XX; la r. copernicana, einsteiniana / fig. Sconvolgimento di abitudini o funzioni fisiologiche: quella donna ha portato la r. in casa; ho l’intestino in r. 3. Il giro completo descritto da un corpo in movimento intorno ad un altro corpo; part., il moto di un corpo celeste intorno al suo centro di gravitazione: il moto di r. (o la r.) della Terra intorno al Sole.

rivulsiéne, rivulsivo y. REVULSIONE, REVULSIVO.

rizoma

s. m. (pl. -i). Fusto perenne,

genrl.

sotterraneo e ricco di sostanze di riserva, caratteristico di alcune piante erbacee (p. es. il giaggiolo).

rizomatdéso agg. Di pianta provvista di rizoma.

rizotonico agg. (pl. m. -ci). i parola o di forma — bapa: che portano l’accento sulla sillaba radicale. rizza s. f. Nell’attrezzatura navale, sistema di cavi 0 catene atto a tener fisso un oggetto mobile durante i movimenti, anche violenti, della nave. rizzare v. tr. 1. Rimettere in posizione verticale: r.i birilli; r. la sedia; r. gli orecchi, r. ilpelo, di ani-

nin

jon inposizione

mali che al minimo rumore si mettono in di attacco o di difesa (fig., mettersi sul chi vive per sospetto 0 interesse); fig.: r. Ja cresta, mettere su su-

994

roano

perbia. 2. rifl. e medio intr. (rizzarsi). Alzarsi in piedi, mettersi in posizione verticale; fig. (pi com.): mi si rizzarono i capelli dallo spavento. 3. Costrui-

re, edificare: r. un muro, una casa. fissare con una rizza. roano

bianco

roast

agg.

Di cavallo

picchiettato di

4. In marina,

dal mantello

a fondo

peli marrone.

beef grandinata si rovescio sui campi.

una Gichaziomne? // Colpo dato col dorso dellamano o con la parte di un arnese impugnato con la mano,

corrispondente al dorso di questa // s. m. Violento

i5 C

©

ma breve scroscio di pioggia o di grandine / fig. Brusco capovolgimento, grave infortunio economico: subire un r.

rovesciéni

(0 rovescidne)

avv.

In posizione

rovescia, distesa: cadde r. per terra. roveéto s.m. Cespuglio o macchia di rovi.

rovina s. f. 1, Caduta 0 crollo che comporta un

completo disfacimento: la bomba provocée la r. del

palazzo; palazzo, citta in r., distrutti in gran parte o totalmente; coner. (spesso al pi.), macerie, ruderi: — la citta era un ammasso di rovine; le r. di Cartagine. 2. fig. Danno gravissimo o addirittura irreparabile: ha portato alla r. la famiglia; disfacimento, sfacelo: la r. delle istituzioni / concr. Il motivo del danno: quella donna sara la sua r. rovinare v. intr. e tr. 1. intr. (aus. essere). Cadere

git, crollare disfacendosi: /a casa minaccia dir.;il pavimento rovino nella stanza sottostante /Cadere

dall’alto precipitando: /a valanga rovino a valle. 2. tr. Far cadere, abbattere, demolire: /a piena ha rovi-

nato il ponte // estens. e fig. (pit com.). Danneggia-

re, compromettere gravemente e talvolta irreparabilmente

sul piano fisico, economico,

morale:

la

grandine ha rovinato il raccolto; s’é rovinato la vista; r. la propria famiglia; lo hanno rovinato le cat-

tive compagnie; rifl. (rovinarsi), esser causa della propria rovina: si é rovinato col gioco. Sy rovinio s. m. Crollo o franamento prolungato e rumoroso: /a torre cadde con un gran r.; anche, il

rumore Pasha

si senti un gran r. di piatti. — =

rovindso agg. Che arreca 0 puo arrecare un

danno irreparabile o ad ogni modo gravissimo: piena r., terremoto r.; speculazioni-r.

is

rovistare v. tr. Buttare tutto all’aria nel corso di

una affannosa ricerca: r. tutta la casa; assol.: r. in tutti i cassetti. Kas

rovistio s. m. Lunga e disordinata ricerca di oggetti in un anVfente; anche, il rumore prodotto. rOvo s. m. Arbusto spinoso, molto comune nelle siepi, con frutti a drupeole prima rossicce, poi nere, dette com. more o more di r.

royalty

s. ingl. (in it. s. f. invar.; pl. ingl.

royalties). L’aliquota di prodotto lordo che le so cieta concessionarie di giacimenti minerari siimpegnano a corrispondere allo stato concedente, in s Stituzione degli utili netti o in aggiunta a questi.

£0zza s. f. Cavallo vecchio e malandato.

rozzézza s, f. Mancanza

della pur minimi

raffinatezza e urbanita, talvolta accettabile perché schietta. e genuina, normalmente indisponent perché segno d’ignoranza e volgarita: statua scolpi ta con r.; r. di modi, di maniere.

;

¥,

r6zzo

eee Peadie

1002

rézzoagg.

Ruvido,

scabro:.muro

r.; non

lavorato, allo stato grezzo: Jana r.; tela r.; appena abbozzato: scultura r. / fig. Che denota scarsa educazione e cultura: talvolta accettabile perché semplice e schietto (uomo r. ma buono; linguaggio r.

ma efficace) pit spesso indisponente perche rivela ignoranza e volgarita (gente villana e r.; un animo r.; usare maniere r.). ruba s. f., arc. Rapina, furto; oggi solo nella loc. andare a r., a proposito di merci che ottengono uno straordinario successo di vendita.

rubacchiare vy. tr. (rubdcchio, ecc.). Rubare ogni

tanto, quando capita, cose di poco valore.

rubacuori s. m. e f. Persona dotata di avvenenza e fascino irresistibile: é un famoso r. / Come agg., di

particolari della persona singolarmente vezzosi: ricciolo r.; sorriso r.

rubamazzo

s. m.

Gioco

di carte

franca; r. sulla spesa, facendo finta di avere speso di piu; r. sul peso, dare una quantita di merce infe-

riore di peso a quella che effettivamente si fa pagate; iperb.: ruberebbe ilfumo alle candele!, a proposito di un’irresistibile inclinazione al furto // fig. R. lo stipendio, non meritarselo; r. frasi, concetti, da

ee!

pregio. 2. agg. (invar.). Color r., del vino dal color rosso limpido (anche s. m.: questo vino é un r.).

rubizzo agg. Di aspetto florido e vigoroso, riferito

spec. a persona anziana: un vecchietto r.

rublo s. m. Unita monetaria dell’URSS divisa in

100 copechi. rubrica (meno correttamente ribrica) s. f. 1. Quaderno dai margini scalettati e distinti con lettere dell’alfabeto per tenervi indirizzi o appunti vari; genrc., qls. elenco o ene r. telefonica. 2. Sezione di un giornale, di una pubblicazione periodica, o anche di un programma radiofonico 0 televisivo, destinata alla trattazione di un particolare argomento // Suddivisione di titoli di entrate e di uscite

in un bilancio // Descrizione sommaria di un reato attribuito all’imputato, corredata dell’indicazione e specificazione degli articoli del codice penale che lo

in cui il prevedono. rubricare

giocatore puo prendere il mazzo delle carte accumulate dall’avversario se la prima carta di esso, tenuta scoperta, sia dello stesso valore della carta che ha in mano; vince alla fine chi possiede piu carte. rubare v. tr. 1. Sottrarre illecitamente oggetti di proprieta altrui, con astuzia, sotterfugio e inganno: mi hanno rubato il portafoglio; assol.: r. a pit non posso, a man salva, piu che si pud, sicuri di farla

As ce Sh aanateBe te!

: a

v. tr. (rubrico, rubrichi, ecc.; meno

correttamente ribrico, rubrichi, ecc.). Scrivere, segnare, annotare in una rubrica.

rubricista s. m. (pl. -i). Il redattore di una rubrica

giornalistica, radiofonica, televisiva.

ruchétta s. f. Pianta erbacea, spontanea nei campi, le cui foglie dal sapore gradevolmente acidulo vengono mescolate all’insalata. rude agg. Brusco e risoluto: un r. montanaro; parlare, rispondere con r. franchezza.

ruderale agg. Che vive o cresce fra i ruderi.

rudere s. m.

1. (genrl. al pl.). Cid che resta di

edifici, monumenti e statue antiche, sopravvissuti all’opera distruttrice del tempo: i r. di Ostia; ir. di altri, appropriarseli senza citare l’autore; r. le ore al un castello. 2. fig. Persona ridotta in uno stato misonno, vegliando piu del consueto o del necessario; serevole (sia nel fisico che nel morale): é ormai un r. r. il tempo a qlc., distrarlo dalle sue occupazioni, rudézza s. f. Carattere o atteggiamento deciso e genrl. importunandolo; in mus.: r. i] respiro o il risoluto, spesso indisponente. fiato, prendere il respiro detraendolo dal valore delrudimentale agg. Della fase iniziale ed la nota precedente; r. il mestiere a qlc., darsi ad at- elementare di una disciplina o di un’attivita, con I’itivita che rientrano nelle competenze di altri (com.: dea di una palese insufficienza e arretratezza: conor. il mestiere al boia, commettere un omicidio); r. scenze r.; un’agricoltura ancora r.; strumenti r. / In con gli occhi una cosa 0 una persona, guardarla biol., di organi animali o vegetali fortemente ridotti con desiderio; r. il cuore a qlc., farlo innamorare rispetto a quelli esistenti in specie affini. _— perdutamente / Rapire: /a morte l’ha rubato all’afrudiménto s. m. 1. al pl. I principi elementari di fetto dei suoi cari. 2. are. o region. Derubare: quel- una disciplina. 2. al sing. Cosa allo stato di abbozlo vuole essere rubato! zo, incompleta. rubato agg. Proveniente da un furto: roba r.; ruffa s. f., non com. Zuffa per appropriarsi di vittoria r., dovuta piu al caso che all’abilita / In mus.: tempo r. (anche il rubato, s. m.), movimento musicale condotto con una certa elasticita in rap-

porto _ai valori delle singole note.

rubéllo agg., arc. Ribelle.

ruberia s. f. Furto, per lo pid continuato, consumato con malizia, inganno o sotterfugio: la

ditta é fallita per le r. dei dirigenti. rubésto agg., arc. Gagliardo, impetuoso.

rubicéndo agg. Rosso, detto spec. del viso e delle

guance.

‘rubidio s. m. Elemento chimico (simbolo Rb):

metallo alcalino argenteo, simile al potassio, presente in natura in piccole quantita in minerali e negli organismi animali e vegetali.

rubinetteria s. f. Assortimento di rubinetti e di

uanto ha attinenza con impianti di distribuzione di juidi (acqua, gas, ecc.).

rubinétto s. m. Organo d’intercettazione e di

_ regolazione dell’afflusso di un fluido da una tuba-

zione, azionato genrl. da una chiavetta o da un volantino.

- fubino

s. m.

1. Minerale:

varieta rossa di

- corindone (v.) usata come pietra preziosa di gran

qlcs.; com., solo nella loc. fare a ruffa raya, fare a

chi ruba di piu.

ruffianata s. f., volg. Azione da ruffiano. ruffianeggiare v. intr. (ruffianéggio,

ecc.).

Comportarsi da ruffiano, spec. con riferimento ad

un gioco opportunistico. rulfianeria ruffiano.

s. f. Comportamento

o azione da

rufflanésco agg. (pl. -chi). Da ruffiano.

ruffianésimo s. m. L’abilita nel fare il ruffiano.

ruffiano s. m. (f. -a). Persona che per utile proprio agevola gli amori altrui (pid comune e pit volgare di mezzano) / fig. Di chi per ottenere i propri scopi fa ricorso a qls. mezzo capace di solleticare ’ambizione o la vanita altrui. ruga s. f. Ciascuno dei solchi che si formano sulla pelle per contrazione dei muscoli sottostanti, o per atrofia del connettivo sottocutaneo dovuta a vecchiaia, part. visibili nella fronte: nel leggere Ia lettera laripe s’increspo di rughe; volto segnato di rugles estens. Ciascuno dei solchi che appaiono sula corteccia di una pianta, ecc. / Corrugamento del terreno con rilievo poco accentuato.

rugbista s. m. (pl. -i). Giocatore di rugby.

|

|

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rumoréso

|

trullo s. m. 1. Serie di colpi ditamburo. 2. Nome di arnesi o strumenti di forma cilindrica // part. Ar-

_

nese pesante usato per comprimere massicciate 0

per rassodare terreni: r. compressore / R. inchiostratore, organo inchiostratore rotante delle macchine da stampa / al pl. Apparecchiatura fissa per Vallenamento

corsa al benessere e da una clamorosa e scomposta vitalita nel campo culturale e del costume.

ru

re v. intr. (rigghio, rugghi, ecc.; aus.

avere), lett. Ruggire, riferito ad animali inferociti;

iperb., anche del mare in tempesta.

rugghio s. m., lett. Ruggito. ruggine s. f.

rossastro,

1. Sostanza di colore bruno-

che si forma

per ossidazione

sulla su-

perficie del ferro esposto all’umido, corrodendolo; color r., color marrone rossastro; mele, pere r., con la buccia di tale colore.

2. fig. Nascosto ma radica-

dei ciclisti in palestra, costituita da

elementi cilindrici fatti girare dalle ruote della bicicletta che il corridore tiene in equilibrio pedalando. 3. Ciascuno dei grossi rotoli di carta usati per la stampa dei giornali, ecc. / In cinematografia, rotolo di pellicola, con o senza bobina. rum (0 rhum) s. m. Liquore di colore giallo-bruno

o color dell’acqua, ottenuto per distillazione dalla canna da zucchero o dalla melassa fermentata.

rumba s. f. Danza sincopata afro-cubana sorta verso il 1920, con schema ritmico costituito dalla

ripetizione di quattro battute in tempo 2/4. rumeno

agg. Variante di romeno.

ruminanti s. m. pl. Raggruppamento sistematico

to risentimento fra due persone: fra loro c’é della r. 3. Malattia delle piante causate da funghi, che si manifesta con pustole polverulente, rossastre brune © nerastre, sulle foglie / Fungo che induce sulle piante tale malattia: /a r. del grano, dell’olivo, ecc.

di mammiferi artiodattili comprendente numerose specie di mole e di forme diverse (bovini, ovini,

inéso agg. Coperto di ruggine; estens., di colore bruno-rossastro: macchia r. y. intr. (ruggisco, ruggisci, ecc.; aus. avere). Emettere il suono forte e rauco-caratteristico del leone; estens., riferito allo scatenarsi di elementi naturali (i/ mare, ilfuoco, ruggiva paurosamente) o a persona che presa dall’ira urla furiosamente con-

di digestione (v. RUMINAZIONE). A ruminare vy. tr. (riumino, ecc.). 1. Masticare ulteriormente il cibo riconducendolo dal rumine alla —

rugginosita s. f. Presenza di ruggine.

tro qlc. («Vattene vial» ruggi). ito s. m. Il verso forte e rauco caratteristico

del leone // estens. Violento grido di rabbia / Anche,

cammelli, giraffe, ecc.), caratterizzate dal

possedere

una particolare dentatura (priva di incisivi e canini superiori), lo stomaco diviso in quattro parti (rumine, reticolo, omaso, abomaso), e un particolare tipo

bocca (caratteristica esclusiva dei ruminanti).

2. —

fig. Pensare e ripensare in continuazione alla stessa cosa, rimuginare: ruminava nella mente quanto gli aveva detto il principale.

ruminaziéne

s.

1. Processo di digestione —

proprio dei ruminanti, per il quale gli alimenti, dopo una sommaria masticazione, vengono convogliati nella prima cavita dello stomaco (rumine) e quindi —

i! fragore di elementi naturali scatenati: i/ r. della tempesta, del vento. i

rinviati nella bocca ove subiscono una seconda, pil

di goccioline, dovuta alla condensazione del vapore ig wa per effetto della radiazione termica del suolo durante le notti serene non invernali, part. visibile sui vegetali: un prato umido di r.

completa seconda Riflusso ru stomaco

erbe r.; fig.: occhi r., umidi, imperlati di lacrime.

corrispondente a una oscillazione elastica dell’aria

rugiada s. f. Precipitazione atmosferica in forma

rugiad6so agg. Cosparso o bagnato di rugiada:

rugliare v. intr. (riglio, rugli, ecc.; aus. avere). Emettere un sordo, minaccioso, insistente brontolio; detto di animali (/’orso rugliava nella gabbia) ed estens., anche di elementi naturali (in lontananza si

sentiva r. il mare). ruglio s,m. Brontolio sordo e minaccioso. rugosita s. f. L’aspetto di una superficie resa irregolare dalla presenza di rughe. 680 agg.

gio s.m.

Segnato di rughe; estens., scabro.

1. Movimento di un aeromobile

con le ruote a contatto col terreno: pista dir. Nell’atletica,

laPe

es

a

pressione

che

2.

viene

rumoére

masticazione, per ripassare e terza cavita e di qui nella del cibo dallo stomaco nella s. m. La prima delle quattro dei ruminanti.

ss.

m.

1.

quindi nella quarta. 2. — bocca. : cavita dello

Fenomeno

acustico,

che non presenta né frequenza né intensita costanti, privo quindi di armonia e genrl. sgradevole: il r. della pioggia; i rumori del traffico; strepito, fracas so: non far r., il babbo dorme! 2. fig. Vasta riso nanza di interessi, di discussioni e contrasti polemi. ci: una scoperta che ha fatto r.; la notizia ha messo ar. l’opinione pubblica. 3. \ett. Tumulto, ribellione

rumoreggiaménto

s.

m.

Rumore

continuo, divaria intensita.

rumoreggiare

v. intr. (rumoréggio,

cupo

e

;

ecc.; aus.

avere). Emettere un rumore cupo e continuo, di va-

ria intensita: il tuono rumoreggiava nel cielo; se prodotto da persone, con un’idea di confusione tu-

esercitata sul piede dal tallone alla punta nel passo di marcia o nella battuta dei vari tipi di salto. rullare y. intr. e tr. 1. intr. (aus. avere). In

multuosa o minacciosa: i dimostranti cominciarono ar. nella piazza. Pay

aeronautica, dell’aeromobile che corre con le ruote a contatto col terreno / non com. Rollare (a pare

indistinto.

sito del rollio delle navi e degli aerei) // Del tamburo, risonare di colpi rapidi e continuati. 2. tr. Sottoporre a rullatura un terreno. ita s. f. In atletica, sin. di rullaggio. rullatura s. f. Compressione del terreno eseguita con cilindri e rulli.

ay ad

rumorio

s. m. Rumore continuato, confuso

Ay

rumorista s. m. (pl. -i). Addetto a produrre rumori 0 speciali effetti sonori nella registrazionedi un film o in uno spettacolo televisivo o teatrale.

rumorosita s. f. Accentuata o eccessiva presenza di rumore: la r. del traffico. :

rumordso

agg. Che produce o comporta

_ rullio s. m. Serie fitta e continua di colpi di rumore intenso e continuato: traffico r.; _ tamburo. ne r. / Pieno di rumore: una via r.

lavoraz

_ —

-

1004

runa 7

runa s. f. Ciascuno dei caratteri grafici dell’antico alfabeto germanico, largamente diffuso nei secc. V-XII, spec. nei paesi scandinavi.

runico

agg. (pl. m. -ci). Relativo

documenti r.; iscrizioni, incisioni r.

alle rune:

tuolino s. m. Nel linguaggio amministrativo, spec. militare, piccolo registro contenente elenchi dettagliati di persone o di materiali; r. di marcia, elenco dei componenti di una colonna in marcia, contenente anche le indicazioni dei fatti notevoli verificatisi durante il trasferimento (fig., programmazione dei tempi relativi allo svolgimento di una serie di compiti o d’impegni). rudlo s. m. 1. Elenco nominativo dei componenti

di un’organizzazione, di una societa o di un gruppo:

ir, di un ministero, di una ditta; r. dei contribuenti, prospetto contenente l’elenco dei contribuenti di

una data imposta // La composizione e !’ordina-

mento del personale di un’amministrazione o di un’impresa: impiegati, insegnanti di r.; entrare in r.; personale fuori r. (0 non di r.). 2. Registro in cui vengono catalogati o iscritti elementi di vario genere (termine usato part. nel linguaggio giudiziario e contabile): iscrivere una causa a r.; r. di spese fisse. 3. Funzione esplicata dall’attore in una compagnia teatrale: r. di primo attore, di caratterista; estens. e fig., parte, importanza, rilievo: in questa faccenda

egli

ha avuto un r. del tutto secondario. ta s.f. 1, Organo meccanico a forma di disco, girevole attorno o insieme a un asse passante per il suo centro, spec. in quanto elemento essenziale alla

locomozione

dei veicoli: Je r. della bicicletta, di

un’automobile; nel ciclismo: tenere la r. di qlc., non farsi staccare; stare alla r. di qlc., sfruttare lo sforzo di chi pedala avanti, stando nella sua scia; arrivare a r., essere battuto in volata di stretta misura;

fig.: mettere i bastoni fra le r., fare un maligno

2

}



a

le penne della coda (fig., pavoneggiarsi) // Movimento 0 traiettoria circolare: ilfalco descriveva larghe r. nel cielo (fig., corteggiamento: fare la r. a una ragazza); mantello a ruota, di forma circolare: gonna a r., a campana; ormeggio a r., ormeggio su una sola ancora, in modo che la nave possa girare intorno ad essa. ruotare e derr., v. ROTARE e derivati.

rupe s. f. Roccia scoscesa, a strapiombo.

rupestre agg. Costituito da rupi: paesaggio r. / Praticato su pareti rocciose: pittura r., graffiti r. rupia s. f. Unita monetaria dell’India e del Pakistan, e di altri stati asiatici. rupicolo agg. Di animali o piante che vivono o crescono sulle rocce o sui muri. rurale agg. Relativo alla campagna (spesso conte a urbano): ambiente, popolazione r. ruscello s. m. Piccolo corso d’acqua. rush s. ingl. (in it. s. m. invar.). Nello sport, lo sforzo finale di un atleta o di un cavallo in prossimita del traguardo. ruspa s. f. Macchina per la escavazione del terreno, che agisce mediante una robusta lama concava, destinata ad incidere ed asportare la terra per scaricarla 0 spanderla a seconda della necessita.

ruspante agg. e s. m. Di pollo allevato secondo il tradizionale sistema rustico (nato dall’uovo covato dalla chioccia, cresciuto libero nei campi e€ tirato su a base di granturco, crusca e avena). ruspare v. intr. e tr. 1. intr. (aus. avere). Di polli, razzolare. 2. tr. Scavare o pareggiare con la ruspa. russare vy. intr. Emettere, respirando durante il sonno, un rumore rauco e rumoroso.

russeauiano vy. RUSSOIANO.

russo agg. Della Russia o concernente la Russia, le sue tradizioni, i suoi costumi (in usi non specifica-

mente politici, anche dell’U.R.S.S., concernente I’U.R.S.S., Unione delle repubbliche socialiste sovietiche): /a lingua r. (o s. m. il russo); letteratura modo da ingranare con un’altra analoga e trasmetr.; civilta r.; alfabeto r., cirillico; alla russa, seconterle il moto di rotazione; r. /ibera, nelle biciclette, il do le tradizioni o il costume russo: colletto alla r., dispositivo che permette il libero movimento della colletto alto con abbottonatura da un lato; berretto ruota motrice (posteriore) a pedale fermo (fig.: a r. alla r., caratteristico copricapo di pelo; insalata r., libera, senza controllo né freno); r. del fy ee le piatto freddo composto di varie verdure lessate e spezzettate, ricoperte di maionese; montagne r., v. cui pale, azionate dall’acqua o dal vento, trasmettono il moto alla macina. 2. In significati connessi a MONTAGNA // Come s. m. ¢ f., cittadino della Russia funzioni o usi piu particolari: r. (0 mola) dell’arroti- o dell’Unione Sovietica: un r., una r. no, disco rotante di roccia silicea, su cui si affilano russoiano agg. Del pensatore Jean-Jacques ostruzionismo; essere l’ultima r. del carro, non con-

tare niente // part. R. dentata, munita di denti in

coltelli, forbici, ecc. (coltello di r., affilato da poco) /

Rousseau (1712-1778) o relativo alle sue opere ms: s. m., seguace del suo pensiero.

noramica, nei parchi di divertimento, struttura circolare girevole, recante sedili e cabine incernierate

campagnolo, sentito nelle sue qualita tradizionali di schiettezza e di fierezza: cavalleria r., il senso delYonore vigente tra contadini e popolani; duello r., secondo le primitive regole dell’onore campagnolo.

Nella nave: r. del timone, l’organo circolare a raggi che serve per manovrare a mano il timone / R. pa-

nelle quali si sistemano le persone / Nei monasteri di clausura, armadio girevole incernierato in un muro per introdurre oggetti o prodotti vari dall’esterno senza essere visti da chi li ritira dall’interno e viceversa; anal., negli antichi brefotrofi: r. degli esposti, bussola rotante disposta in modo che chi abbando_ nava il neonato non fosse visibile dall’interno dell’o-

spizio // R. del lotto, urna girevole dalla quale si

estraggono i numeri del lotto; anche, ciascuna delle sedi in cui avviene l’estrazione: giocare un numero

su tutte le r.; la r. di Roma, di Napoli // Supplizio

della r. (0 assol. ruota), antico supplizio consistente nel lasciar morire il condannato legato supino, con le braccia e le gambe aperte e distese, a una ruota fissata orizzontalmente in cima a un palo. 3. estens. Oggetto a forma circolare: /a r. Pian del sole; fare la r., di tacchini e pavoni, disporre a ventaglio

rusticano agg. Relativo al carattere e allo spirito

rustichézza

atteggiamenti.

s. f. Ritrosia

rusticita s. f.

o scontrosita

di

1. Ritrosia o riservatezza di

carattere. 2. Di lavori edilizi, scarsa o insufficiente rifinitura: Ja r. di una parete.

rustico agg. e s. m. (pl. m. -ci). 1. agg. Proprio

della campagna: fondo r. / Tipico o caratteristico dell’ambiente e della vita dei campi, con quanto puo implicare di schietto e genuino o anche di semplice

e grezzo: cibo r.; una villetta r.; sedia r.// fig. Ruvi-

do, scontroso, poco socievole: ma come ha fatto a prendere un marito cosi r.! 2.s8.m. Ambiente adibito a rimessa di attrezzi agricoli e ad alloggio dicon- .

tadini / Nella tecnica costruttiva: r. di un edificio. il

complesso delle sue strutture prive d’intonaco e del- —



ruvidez

a

rezza altatto:

_ scorza, di una pietra /fig. Abito 0 attege

{

_sgradevole, con fale composte e fiori dicolore giallo; é usato nella medicina popolare per le sue promis antielmintiche, ipotensive e sedative, e in ie per aromatizzare la grappa. ténio s. m. Elemento chimico molto raro (eimipal Ru), presente in natura nei minerali di pla_ tino; viene impiegatoin lega col platino in gioielleria e come catalizzatore in elettrotecnica.

|

ruténo agg. e s. m. Appartenente al ramo degli

y

| ! | \

Ucraini un tempo sottomesso alla Polonia; meno com., ucraino, spec. con riferimento alla lingua: i/ r. rutilante age., lett. Che risplende con fiammeggiante intensita. O agg.es.m. IL. . (lett.). Rosso fulvo acceso. 2, s, m. Biossido di titanio in cristalli di co-

lor rosso o rossastri, impiegato nella fabbricazione dell’acciaio al titanio. ruttare v. intr. e tr. 1. intr. (aus. avere). Fare un rutto, dei rutti. 2. tr. (/ett.). Eruttare.

rutteggiare v. intr. (ruttéggio, ecc.; aus. avere).

Ruttare con frequenza. rutto s. m. Improvvisa e rumorosa emissione dalla bocca di aria che risale dallo stomaco. ruttOre s. m. Interruttore automatico a comando elettromagnetico 0 meccanico, impiegato spec. nei

rozzezza € scontrosita: r. di carattere,di

ruvidita s. f., lett. Ruvidezza (spec.fi fig.). ruvido agg. Aspro al tatto, scabro: mani r. / fig. Improntato a scontrosita e rud

mo

maniere r.; un uomo r. ma buono. : ruzzare v. intr. (aus. avere). peter spensieratamente nel giocare o nel div aS

ruZZo s. m. Voglia capricciosa di scherzare »

giocare; estens., desiderio capriccioso, 0 sentito me tale, di far qlcs., schiribizzo: gli é pre: dipingere; cavare il r. a uno, togliergli

(con sistemi energici e sbrigativi).

ruzzola s. f. Disco di legno usato come gio si lancia con la mano per mezzo di una cor

ruzzolare v. tr. e intr. (ruzzolo, ecc.). Spingere facendo rotolare su se stesso: r. un bar

2. intr. (aus. essere). Cadere, precipitare rotolan’

r. giv per le scale.

ruzzolata s. f. 1. Caduta precipit prolungata per un pendio. 2. Colpo di

ruzzolone

§

s.m. Caduta improvvisa, che

suscita una reazione di spassosa ilarita in chigi da; fig. (non com.): fare un r., subire un improvy: tranatl lo

eens

economico, politico. ae

ruzzoloni avy. Ruzzolando, rotoland stesso: venne git ruzzoloni (0 a ruzzoloni).

4

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Sacvke

a5

See

ci del nemico (in senso militarare), ‘efficienza e a curezza dei servizi e dei trasporti pubblici (per motivi politici) // fig. Qls. iniziativa intesa a intralciare, ritardare o impedire un’attivita. ; sabotare v. tr. (saboto, ecc.). Ostacolare con azioni di sabotaggio lo svolgimento di un’attivita. sabotatére s. m. (f. -trice). Responsabile di azioni di sabotaggio. saccas.f. 1. Grande borsa a sacco, di pelle o di stoffa, per tenervi viveri, biancheria, ecc. 2. fig. Insenatura (del mare, di un lago, di un fiume); genre.,

rientranza del terreno / Formazione anatomica o patologica a forma di sacco. 3. Lo spazio in cui vengono respinte e rinchiuse notevoli forze avversarie per effetto di una manovra aggirante sulle ali. saccapane s. m. Tascapane.

*, De,

saccarasi

s. f. Enzima

capace di scindere il

saccarosio in glucosio e fruttosio.

saccaride s. m. Sin. di carboidrato (0 glucide). saccarifero agg.

1. Contenente zucchero: piante

s. 2, Relativo alla produzione dello zucchero: /’industria s. italiana.

saccarificare

8,

>

Ss. f. o m. Diciassettesima lettera dell’alfabeto

italiano, consonante sibilante sorda (es. sera, osso,

mese) e sonora (es. gasolio, asma). sabato s. m. I sesto giorno della settimana; s.

santo,la vigilia della domenica di Pasqua. sabaudo agg. Della dinastia dei Savoia. sabba s. m., invar. Nelle leggende medievali,

vor weer

_ _

riunione notturna, orgiastica, di streghe e stregoni in onore del diavolo.

sabbatico agg. (pl. m. -ci). Nell’antica tradizione

y. tr. (saccarifico,

saccarifichi,

ecc.). In chim., sottoporre a saccarificazione (v.).

saccarificaziéne s. f. Procedimento chimico di

trasformazione, per idrolisi, di polisaccaridi (genrl. amido e cellulosa) in glucosio.

saccarina. s. f. Composto

chimico

organico

dotato di elevatissime proprieta dolcificanti, usato in sostituzione dello zucchero spec. nell’alimentazione dei diabetici.

ry

saccaromicéte s. m. Denominazione di funghi

microscopici, monocellulari, viventi in colonie su substrati zuccherini; costituiscono i comuni lieviti

ebraica: anno s., ogni settimo anno, in cui la legge prescriveva la cessazione del lavoro dei campi, il della fermentazione alcolica. condono dei crediti, la liberazione degli schiavi. saccarosio s. m. Disaccaride presente spec. nella ___ sabbia s. f. 1. Roccia sedimentaria incoerente, canna e nella barbabietola da Nceheon: Wallequali __ costituita da minutissimi frammenti di minerali e viene estratto; com., zucchero. rocce trasportati lontano dal loro luogo di origine saccata s. f. Quantita di roba che puo essere dalle acque correnti, dai ghiacciai, dal vento: /a s. contenuta in un sacco. del mare, del deserto; fig.: costruire sulla s., fare » Saccente agg. Che ostenta in modo sentenzioso opera vana perché non duratura; scrivere sulla s., a ed irritante una erudizione piu presunta che reale: proposito di cose che saranno inevitabilmente di- un uomo, un ragazzo S.; come s. m.: non fare il s.! saccenteria s. f. Fastidiosa ed irritante menticate / Color s. (0 assol. sabbia come s. m. e v Bee. invar.), colore tra il beige e il grigio. 2. S. mo- ostentazione di erudizione pit presunta che reale. _

_

bili, depositi alluvionali in zone paludose, dove I’uomo puo rischiare di affondare.

sabbiare v. tr. (sdbbio, ecc.). Sottoporre a _ sabbiatura un pezzo metallico. _ sabbiatrice >. f. Macchina per effettuare la sabbiatura di pezzi metallici. _ sabbiatura s. f. 1. Terapia che si pratica

-_ coprendo alcune parti del corpo, spec. gli arti, con _la sabbia scaldata dal sole: fare le s. 2. Lavoro di _ pulitura di pezzi metallici di fusione, consistente in

un energico getto di sabbia silicea o di graniglia metallica contro la loro superficie.

sabbione s. m. Sabbia a granelli molto grossi.

-sabbioniccio marna.

s. m. Terreno

sabbidso agg.

ricco di sabbia e

1. Ricco di sabbia.

2. Che ha

nsistenza di sabbia; facile a sgretolarsi: pietra s.

sabino agg. e s. m. Della Sabina; dei Sabini,

antico popolo stanziato nell’Italia centrale, connesso dalla leggenda con le origini di Roma / Come s. . € f., abitante della Sabina: il ratto delle Sabine.

sabotaggio

s. m.

Azione

di disturbo

o di

danneggiamento intesa ad ostacolare il normale svolgimento di un lavoro produttivo (in senso eco‘nomico), il regolare funzionamento dei servizi belli-

saccheggiare

v.

tr. (sacchéggio,

ecc.).

1.

Appropriarsi di ogni bene a portata di mano, spesso devastando e distruggendo: s. una cittd. |2. estens. Rapinare, derubare: s. una banca / fig. Appropriarsi spudoratamente di cose, idee o espressioni altrui.

saccheggiatore s. m. (f. -trice). Autore di un

saccheggio (in senso proprio e fig.). saccheggio s. m. Sistematica

e

violenta

appropriazione di beni, cose, idee altrui.

saccheria s. f. Fabbrica di sacchi. sacchétto s. m. Piccolo involucro (di tela, carta, plastica, cellofan, ecc.) a forma di sacco, atto a contenere oggetti vari o merce messa in vendita; con riferimento al contenuto: un s. di caramelle, di cioccolatini / Giacca a s., giacchettina da donna, lenta e diritta, senza modellature.

sacciférme agg. A forma di sacco.

sacco s. m. (pl. -chi). 1. Recipiente cilindrico di tela canapa o altra materia analoga, atto a contenere materiali incoerenti o oggetti di dimensioni ridotte, da conservare o da trasportare: riempire il s.; legare ils. / fig. Mettere qlc. nel s., raggirarlo con l’astuzia e l’inganno; essere (o non essere a del proprio (0 dell’altrui) s., di quanto si erma(o si nega) essere Opera propria (0 altrui); vuotareil s.

1007

sacramentato agg. Solo nell’espressione Gesu s., presente nell’ostia consacrata. sacramento s. m. 1. Nella dottrina cattolica,

il lenzuolo di sotto a meta, si che entrando a letto non possa allungare le gambe // A sacco, di vestiti

unzione degli infermi, ordine sacro, matrimonio) istituiti da Cristo per la santificazione dei fedeli; accostarsi ai s., confessarsi e comunicarsi; fig.: fare una cosa con tutti i s., col massimo impegno e scrupolo possibile // assol. L’Eucarestia o |’ostia consacrata: il Santissimo S. 2. lett. Giuramento solenne. sacrare y. tr., /ett. Consacrare; rifl., fare offerta di sé, votarsi: sacrarsi alla morte.

confezionati con taglio diritto, senza tagli o cinture in vita. 2, Quantita di roba contenuta in un sacco: un Ss. di grano, di fagioli; fig., quantita grandissima: gli dettero un s. di legnate; dire un s. di frottole; a

sacchi, in gran quantita / Corrispondenza fuori s., inviata alla direzione di un giornale per posta, ma

separatamente dalla corrispondenza ordinaria, per rendere pil rapido l’inoltro. 3. La tela grossolana usata nella confezione dei sacchi, con la quale si vestivano i penitenti. 4. estens. Oggetto a forma di sacco; s. da montagna

(o s. alpino), zaino di tela

impermeabile provvisto di tasche interne ed esterne,

usato da alpinisti, turisti, gitanti per il trasporto di

viveril e Oggetti vari d’equipaggiamento; colazione al s., colazione all’aperto con i viveri portati appresso; s. a pelo (0 saccopelo), involucro di pelliccia rivestito esternamente di tela impermeabile, usato da militari, alpinisti, ecc., per introdurvisi

durante

il

pera ps all’aperto 0 in tenda / Nel pugilato, ‘0 stesso che punching bag (v.). 5. In biol., nome di vari organi e formazioni sacciformi: s. /acrimale, s. scrotale; s. pollinico, ’apparato nel quale si originano i granelli pollinici. 6. Saccheggio: mettere a-s. 7. gerg. Biglietto da mille lire: mi é costato dieci s. saccoccia s. f. (pl. -ce), region. Tasca. saccéne s. m. Grosso involucro di tessuto pesante, riempito di scartocci di granturco o di paglia, usato in passato come materasso. sacerdotale agg. Relativo al sacerdote e alla sua funzione:, veste s.; vocazione s.

sacerdote

s. m.

1. Il ministro

di un culto

religioso: s. di Zeus, di Apollo; un s. buddista; as-

sol., quello della religione cattolica. 2. fig. Di persona che esercita il proprio ufficio come una missione religiosa: s, della giustizia.

sacerdotéssa s. f. Donna addetta e consacrata al

culto di una divinita pagana: le s. di Vesta.

sacerd0zio s. m.

1. Il ministero di sacerdote /

Nella religione cattolica, il sacramento

dell’ordine

sacro che conferisce la potesta di consacrare e di offrire il corpo e il sangue di Cristo, di amministrare i sacramenti, di

predicare la parola di Dio.

2. fig.

Di attivita o Brotessionie che implica una dedizione assoluta: la pirorere del medico é come un s. sace s. f., lett. Carattere sacro, sacralita. sachem s. ingl. (in it. s. m. invars pl. ingl. sachems). Il capo supremo di una tribu o di un gruppo di tribu indiane dell’America sett. sacrale! age. Connesso a un culto religioso.

sacrale* agg. Relativo

all’osso sacro e alla

regione anatomica corrispondente. sacralgia s. f. Dolore alla regione sacrale.

sacralita s. f. Carattere sacro.

sacramentale agg.es.m. 1. agg. Concernente i sacramenti della religione cattolica: rito s.; grazia s. / fig. (scherz.). Consueto, rituale: il s. discorso di chiusura.

2. s. m. pl. Sacramentali, riti, formule,

oggetti, istituiti o benedetti dalla Chiesa per l’impetrazione di grazie spirituali e di benefici temporali (preghiere, benedizioni, elemosine, ecc.).

_

sacrilego

sfogarsi, lasciandosi andare a confidenze o confes sioni; reggere il s., farsi complice di un furto o di un’azione illecita; cogliere gic. con le mani nel sacco, in flagrante onaee iid le cose con la testa nel s., sventatamente; fare il s. a qic., ripiegargli per burla

sacramentare vy. tr. (sacraménto, ecc.). 1. Amministrare i sacramenti. 2. Giurare; estens., affermare con forza / pop. Bestemmiare.

ciascuno dei sette segni sensibili ed efficaci della

grazia (battesimo, cresima, eucarestia, penitenza,

sacrario s. m.

1. Nel culto romano, ambiente

vicino a un tempio, destinato alla custodia della suppellettile sacra; anche, il luogo della casa consa-

crato alle divinita protettrici. 2. Nelle chiese cattoliche, vaschetta che raccoglie l’acqua usata per le purificazioni o i resti di oggetti benedetti ridotti in cenere. 3, estens. Qls. luogo che conservi oggetti o venerate: il s, dei caduti in guerra; fig.,

memorie

l’intimita della coscienza o di una ristretta cerchia di affetti: nel s. delle pareti domestiche. sacrato s. m., Jett. Sagrato (v. SAGRATO”). Sacrestana,

SAGRESTANO. sacrestia

sacrestanO

v.

SAGRESTANA,

v. SAGRESTIA.

sacrificale agg. Relativo a un sacrificio pagano. sacrificare v. tr. (sacrifico, sacrifichi, ecc.). 1. Immolare una vittima alla divinita per onorarla o ropiziarla: s. un vitello a Giove // assol. Celebrare

a Messa (pit com. celebrare) // rifl. (sacrificarsi). Offrire in sacrificio la propria vita: Cristo si é sacrificato per redimere l’umanitd. 2. estens. Sottomettere 0 posporre completamente a un interesse 0 a un ideale: s. una figlia costringendola a un matrimonio d’interesse; s. la propria vita per la patria;

piu com., rinunciare a un utile o a cosa desiderata per uno scopo ritenuto pit importante: s. i] sonno per mettersi in pari con lo studio; fig., eliminare, togliere: s. parte di un articolo per mancanza di spazio / Limitare le possibilita di qlc. impiegandolo in modo non adeguato al suo valore: non é giusto s. un medico come lui in quel posto!; anche di cose: in

quell’angolo il quadro é sacrificato // rifl. Subire priyoni Peril benessere altrui: sacrificarsi per ifigli. sacrificato agg. Contrassegnato da rinunce 0 disagi: fare una vita s. / Svilito per una palese mancanza di considerazione: in quell’ufficio il ragazzo si-sente s,

sacrificio s. m. 1. In alcune religioni, spec. pagane, l’immolazione della vittima alla divinita, per renderle onore o propiziarla / Nella religione

cattolica: s. dell’altare, la santa messa in cui Cristo.

rinnova il sacrificio della sua vita / estens, Qls. offerta fatta a Dio: offrire in s. al Signore le proprie tribolazioni / L’ofterta della propria vita per un ideale: fare s. di sé. 2. fig. Qls. privazione o rinuncia deliberatamente affrontata o subita per necessita: quanti s. si fanno per ifigli!; lV’arte esige s.; alzarmi gee é per me un grosso s. sacrilégio s. m. Profanazione di cose sacre/ fig. Deplorevole mancanza di rispetto verso quanto é

degno di venerazione: é s. offendere i valori dell’uomo; iperb., di quanto offenda in modo grossolano il gusto artistico o estetico.

sacrilego agg. (pl. m. -ghi). Responsabile di un

sacrilegio: mani s.; ladro s. / Che costituisce sacrilegio: furto s. // estens. Scellerato, empio: atto s., parole s.; lingua s., maledica.

sacripante _-—-

:

;

=

sacripante s. m. Uomo

grande e grosso, dal

~ cipiglio fiero e temibile (dal nome di un re saraceno dei poemi cavallereschi).

sacrista s. m.

sagrestia.

2. S.

(pl. -i). 1. Addetto alla cura della

di Sua Santita, il vescovo addetto

alla Cappella pontificia. Sacristia y. SAGRESTIA. sacro’ agg. 1. Di quanto

é connesso

alla

presenza o al culto della divinita 0, piu genrc., ad un

Oggetto che ispira una superiore reverenza 0 venerazione (contrapposto a profano): luogo s.; persona s.; arredi, paramenti s.; il s. nome della liberta; fuoco s., nell’antica Roma, il fuoco tenuto perennemente acceso dalle Vestali (fig., l’entusiasmo o l’impeto

di un’ispirazione

i

profonda: il fuoco s. dell’arte) //

Con riferimento alla religione cattolica: Ja S. Famiglia, costituita da Gesu, Maria e Giuseppe; /e s. specie, Eucarestia; le S. Scritture, i libri della Bibbia (Antico e Nuovo Testamento); musica s., destinata alle funzioni del culto / S. rappresentazioni, drammi medievali di argomento religioso / S. Romano Impero, Vistituzione politico-religiosa fondata da Carlo Magno. 2. Consacrato, dedicato: l’olivo era s. a Minerva.

|

7 5

_ re sacro: confondere il s. e il profano. sacro” agg. (Osso) sacro (0 il sacro, s. m.), OSsO impari mediano, a forma di piramide, connesso in

alto col tratto lombare della colonna vertebrale, sui

lati con le ossa iliache, in basso col coccige.

3

4 __

3. Come s. m., quanto ha caratte-

Sacrosanto

agg. Sacro

e santo:

di quanto

ha

relazione con la divinita o con le istituzioni, gli oggetti e i luoghi sacri, spec. nella religione cattolica: i ____§. misteri della fede / estens. Inviolabile: /a liberta é un Ss. diritto degli uomini; iperb. (piu com.), indiscu-

tibilmente legittimo, vero: parole s.; una verita s.

sadico agg. (pl. m. -ci). Che denota sadismo; pit com, (di solito come s. m.), di persona affetta da sadismo; scherz., di chi si diverte a tormentare gli al-

tri: non fare il s.!

' sadismo s. m.

1. La perversione di chi trae

piacere dall’infliggere sofferenze fisiche o morali alloggetto dell’impulso sessuale. 2. estens. Crudele e perverso memento nel tormentare gli altri.

sadomasochismo

s.

m.

Compresenza

di

sadismo e masochismo in uno stesso soggetto. saetta s. f. 1. lett. Freccia.

2. estens. Lancetta

dell’orologio / Arnese di ferro a punta piramidale per lavori di scultura e d’intaglio /Utensile da tra_pano usato per I’alesatura / Nelle costruzioni civili, elemento diagonale di una capriata. 3. Fulmine; _ spec. fig.: rapido come una s.; correre come una s. saettare v. tr. (saétto, ecc.), lett. 1. Colpire con frecce o con fulmini / Scagliare frecce / impers. Fulminare: piove e saetta. 2. estens. Scagliare con violenza e rapidita; nel calcio: s. in rete, segnare un gol

con tiro improvviso e violento // fig. Raggiare: il sole saettava raggi infocati; pid com., rivolgere con espressione intensa, penetrante: s. sguardi carichi

di

odio,

:

:

-____- saetténe s. m. 1. Serpente inoffensivo, lungo sino | a due metri, quasi uniformemente bruno. 2. Nelle costruzioni, elemento diagonale di una capriata. safari s. m. Spedizione, a scopi turistici o di -caccia grossa, nei territori e nelle riserve dell’Africa equatoriale e tropicale / Anche, le persone e l’equi-

_Paggiamento per la spedizione.

,

saféno agg. In anat., di vene o nervi degli arti

inferiori, decorrenti pi o meno superficialmente.

saffico agg.

(pl. m. -ci). Di Saffo, la grande

poetessa greca

dell’isola di Lesbo (VII-VI sec. a.

Cc); endecasillabo ‘= ver:

daSaffo nelle sue liriche/ Nella poesiait

saffica (0 saffica, s. f.), costituita da una serie di strofe di tre endecasillabi e un quinario ciascuna. saga s. f. Nome di racconti epici connessi alle tradizioni popolari, caratteristici delle letterature nordiche: i s. dei Nibelunghi; estens., racconto, storia romanzata di una famiglia, di una classe o di

un gruppo sociale: Ja s. dei Forsyte. sagace agg. Che dimostra o denota intelligenza e intuizione acuta, pronta e perspicace. sagacia s. f. (pl. -cie). Intelligente e perspicace prontezza nell’intuire e nel valutare: un’indagine,

una diggnosi condotta con s.

saggezza s. f. L’equilibrio nel comportamento e nel consiglio, che é frutto di una matura consapevolezza ed esperienza: la s. dei vecchi. Saggiare y. tr. (saggio, ecc.). 1. Valutare con procedimenti chimico-fisici le caratteristiche di un corpo: s. l’oro, 2. fig. Rendersi conto di qles. per mezzo di un’indagine accorta e dissimulata: s. i/ terreno, prima di decidere; s. le intenzioni dell’avversario.

saggiatore s. m. (f. -trice).

1. Chi sottopone i

metalli preziosi a prove di purezza.

2. Bilancia di

precisione per metalli preziosi // Piccola sgorbia per

assaggiare il formaggio senza spaccare le forme. Saggiatura s. f. Operazione di prova su metalli preziosi. | Saggiavino s. m., invar. Cannello di vetro usato per attingere dalle botti il vino per assaggio. _ Saggina s. f. Graminacea dal fusto alto sino a 3 m, con foglie larghe e piatte, infiorescenze in pannocchie terminali

e frutti a cariosside ovale, usati

nell’alimentazione umana e del bestiame.

sagginale s. m. II fusto secco della saggina.

Sagginare (0 saginare) v. tr. Tenere all’ingrasso: Suid vitelli, i maiali, le oche. saggio’ agg. (f. pl. -ge). Che nell’agire e nel parlare dimostra prudenza, comprensione, moderazione, esperienza di vita: un uomo s.; anche s. m,: si é comportato da s. / Che denota saggezza: un s. consiglio saggio’ s. m. 1. Prova per l’accertamento delle

ualita e proprieta di qles.; part., l’accertamento del titolo di un metallo prezioso: s. dell’oro. 2. Piccola quantita di un prodotto o esemplare di una serie proposto in esame 0 in prova: richiedere il s. di una partita di vino, di olio; copia di s. 3. Prova dimostrativa: dare s. di sé, delle proprie capacita; con riferimento a prove scolastiche: s. di calligrafia; s. ginnico; anal.: s. musicale.

4. In mat. finanziaria, lo

stesso che tasso (v. TASSO?). saggio- s. m. Esposizione scritta che intende proporsi come il frutto dello studio e dell’approfondimento personale di un tema culturale delimitato (di carattere storico, biografico o critico): s. /etterario, storico; un s, sulla Rivoluzione d’ottobre. Saggista s. m. e f. (pl. m. -i). Scrittore cui é congeniale il genere letterario del saggio.

Saggistica s. f. La tecnica e la produzione del

genere letterario del saggio.

saggistico agg. (pl. m. -ci). Relativo ai saggie

alla

saggistica,

saginare v. SAGGINARE. sagittale agg. In anat.: sutura s., la sutura con la

qualeidue parietali del cranio si articolano tra loro.

Sagittario s. m. 1. lett. Arciere. 2, Costellazione \" dello Zodiaco. 3. Uccello rapace diffuso in Africa a sud del Sahara, con lunghissime zampe a trampolie-



a

3

i

¢

;

Se detto anche serpentario |pecché uccide e divora_ aha birra ma piu avatiza, che si‘ottiene dalriso ferun gran numero di serpenti.

Sagittato

agg.

In bot., di foglia triangolare,

piuttosto Stretta.

“a s. f. Tessuto con armatura a saia. sagolas. f. Cavetto di canapa usato in marina per

alzare bandiere e segnali / Nei fucili fe la pesca subacquea, il cavo che tiene ancorata la freccia al fucile una volta sparata. sagoma s. f. 1. Modello di riferimento per la riproduzione o la verifica di un profilo o di una forma (in varie lavorazioni industriali e artigiane). 2. Profilo di un oggetto; s. di una nave, il suo profilo proiettato contro l’orizzonte / estens. Figura che ri-

produce schematicamente una persona, usata nel tiro al bersaglio; fig. (fam.), di persona amena, bizzarra: che s. tuo fratello! sagomare

y. tr. (sdgomo,

ecc.). Modellare

profilo di una struttura: s. un mobile.

-

il

sagomato s. m. Tipo di cartello pubblicitario, ne Sane una figura montata su intelaiature. omatura s. f. Modellatura di un profilo / che, l’andamento e il movimento del profilo. jp as. f. 1. are. Festa celebrativa della consacrazione di una chiesa; consacrazione: S. del-

la Primavera, titolo di un balletto di Igor Stravinskij. 2. estens. Festa popolare che celebra un evento del raccolto o dell’annata: /a s. dell’uva // lett. Solenne rievocazione di gesta eroiche o di eroi nazionali: /a s. dei Mille. sagrare v. intr. (aus. avere). Bestemmiare. sagrato' s. m. Bestemmia: mandava certi s. da far rizzar g i capelli. sagrato* (lett. pea) s. m. Lo spazio antistante Vingresso di una chiesa (cosi chiamato perché in antico veniva benedetto in quanto destinato alla sepoltura dei fedeli). Sagrestana (meno com. sacrestana) s. f. Monaca

addetta alla cura della chiesa del convento. Sagrestano (meno com. sacrestano) s. m. Laico addetto alla cura della chiesa e alle varie piccole mansioni connesse al culto. sagrestia (meno com. sacrestia 0 sacristia) s. f. 1. Locale annesso alla chiesa, nel quale si custodiscono gli arredi sacri. 2. Nel linguaggio di banca, la

camera corazzata in cui si custodisconoi valori. sagri s. m. Lo stesso che zigrino.

sagrinato agg. Lo stesso che

zigrinato.

sagu s. m. Fecola che si ricava dal tronco di varie palme e di alcune piante delle zone tropicali asiati-

che, usata come alimento.

Saguaro s. m. Grosso cactus delle regioni tropicali del Nordamerica, con ramificazioni somiglianti ai bracci di un candelabro.

sahariana s. f. Ampia giacca di tela,

con tasche sul petto e sui fianchi e cintura in vita.

sahariano agg. Del deserto del Sahara. sahib (0 sahib) s. m. ‘Signore

padrone’: appellativo dato dagli Indiani agli europei e ersonaggi autorevoli. saia s. f. Armatura tessile che si presenta con rigature pbliape © spinate / Il tessuto ottenuto con questo tipo

» di Sane

saint-honoré s. m. fr. (in it. s. m.

invar.). Dolce di pasta sfoglia e crema ricoperto da

uno strato di

panna e guarnito intorno di piccoli

spienp ripieai di zabaione o di crema. ) s. m.

Tonaca monacale di panno ruvido;

il s., farsi frate.

A m. Bevanda nazionale giapponese, simile

mentato con uno speciale enzima.

sala’ s. f. Ambiente di notevole ampiezza di un edificio, per lo pid destinato a scopi di rappresen-

tanza oi riunione: s. da pranzo; s. da ballo; s. per riunioni; s. d'aspetto; s. stampa, locale riservato ai giornalisti per scrivere e trasmettere ai propri giornali resoconti o servizi; s. di scrittura, in alberghi, uffici postali, ecc., fornita dell’occorrente per scrive-

re lettere, biglietti, ecc.; s. di lettura, nelle biblioteche, riservata alla lettura e alla consultazione dei libri richiesti; s. operatoria, negl; ospedali, riservata— agli interventi chirurgici; s. parto, in cliniche o reparti ginecologici; s. di disciplina, ambiente della caserma in cui i sottufficiali, esclusi i marescialli, scontano la punizione loro inflitta; s. d’armi, palestra destinata agli esercizi della scherma; s. delle corse, locale in cui si accettano le scommesse sulle corse di cavalli (oggi agenzia ippica); s. macchine, il locale, all’interno della nave, in cui sono collocatii motori e le apparecchiature per la propulsione della

stessa // Talvolta con determinazione indicante un

particolare architettonico-decorativo o di arreda~ mento (per locali storici o di rappresentanza): s. degli specchi; s. degli stemmi; s. mi mappamondo, nel palazzo Venezia a Roma. mi sala’ s. f. L’asse della ruota diun veicolo(manon di autoveicoli).

sala’ s. f. Nome di diverse piante palustri, le cui foglie sono usate per rivestire fiaschi, seggiole, ecc. ‘

salacca s. f. 1. Pesce di scarso pregio (per lo pid

la cheppia) conservato sotto sale o affumicato/ fig. Di persona risecchita e allampanata: sembra una s. 2. Colpo sulla collottola, dato con la mano aperta.

salace

agg.

Lascivo,

molto

spinto:

discorsi,

storielle s.; impropr., mordace, pungente: un epi-

gramma s. salacita s. f. Qualita di cid che é salace. salagiéne s. f. Salatura di generi alimentari per assicurarne la conservazione. salama s. f. Carne di maiale molto drogata e spruzzata di vino vecchio, insaccata a forma di pic- —

: :

cole mortadelle; specialita ferrarese.

salamandra

s. f. Anfibio

oviparo di aspetto

lacertiforme; ha la pelle macchiata di nero e di gial- — lo o tutta nera, la coda rotonda o schiacciata

late-

ralmente, quattro arti corti e tozzi. salamanna s. f. Uva pregiata da tavola, con acini

grandi e ovoidali, di color giallo ambrato e dal sa pore molto gradevole. salame s. m. 1. Insaccato di carne di maiale magra triturata con aggiunta di grasso, salatae condita con grani di pepe; siconsuma crudo eaffettato, dopo conveniente stagionatura. 2. fig. Persona impacciata e goffa, oppure ivapage 0 facile ad essere raggitata: sei proprio un s.! :

salamelécco s. m. (pl. -chi). Saluto o inchino affettatamente cerimonioso e per lo piu insincero.

salamoia s. f. Soluzione concentrata di sale da

cucina, usata per preparare e conservare generi alimentari: olive in s. salangana s. f. Sorta di rondone diffuso in Asia e nelle isole del Pacifico, noto per i suoi nidi costruiti sulle rocce con alghe cementate con saliva; previo: rammollimento in acqua questi vengono resi com: mestibili e sono considerati, spec. dai cinesi, un leccornia (i famosi nidi di rondine).

salare

y. tr. Aggiungere

sale a un cibo” per

insaporirlo, 0 cospargere di sale un alimento pe conseryarlo: s. il brodo, l’insalata; s.ie acciughe;

}

1010

salariale

fig. (scherz.): s. la scuola, disertare arbitrariamente le lezioni.

salariale agg. Relativo al salario. salariare vy. tr. (saldrio, ecc.). Tenere alle proprie

dipendenze

salariato

con regolare corresponsione di salario.

agg. e s. m.

Prestatore

di lavoro

continuato subordinato, dietro corresponsione di un salario; com., Operaio.

salario s. m. La retribuzione del lavoratore subordinato, part. dell’operaio; s. reale, quello che risulta dal confronto tra il salario percepito e il livel-

lo del costo della vita. salassare v. tr. 1. Sottrarre sangue a una persona

O a un animale a scopo preventivo o terapeutico: s. un malato. 2. fig. Spillar danaro praticando prezzi esosi: in quel ristorante salassano!.

salasso s. m. Sottrazione terapeutica di una certa

quantita di sangue dall’organismo / fig. Spesa gravosa o addirittura rovinosa.

salata s.f. Aggiunta di sale. salatino s. m. Nome di vari tipi di biscottini salati da offrire col té o con aperitivi. salato agg. es. m.

1. Contenente sale: acqua s. /

Trattato con sale: acciughe s. / Riferito a vivande, sgradevole per troppo sale: questa minestra és. 2. fig. Di prezzo, eccessivamente oneroso: un conto s.; estens., che ha conseguenze gravi o dannose: quella voglia mi é costata s.; ti costera salata!, la sconterai! / Pungente, arguto: una risposta s.; storielle s.,

spinte, lascive.

salatura s. f. Operazione consistente nel fare assorbire una certa quantita di sale a una sostanza (per lo pi commestibile) per ottenerne la sapidita voluta o assicurarne la conservazione: giusto grado di s.; s. del pesce, del formaggio, dei prosciutti.

salciccia s. f. Variante pop. di salsiccia. salcigno agg. 1. Di legname difficile a lavorarsi; di carne tigliosa o stopposa. 2. fig. (tosc.). Di persona dai tratti duri e legnosi o dal carattere scontroso e difficile.

salcio s.m. Variante pop. di salice.

salda s. f. Soluzione di amido in acqua, usata per

dare | appretto ai tessuti. saldabilita s. f. Attitudine di due pezzi metallici a unirsi saldamente fra loro.

saldaménto s. m. Congiungimento reciproco di

due o piu parti (spec. nel linguaggio medico).

saldare y. tr. 1. Congiungere reciprocamente due © piu parti mediante operazioni tecnologiche sui metalli: s. due pezzi di tubo, due tratti di rotaia / medio intr. (saldarsi). Cicatrizzarsi, rimarginarsi; di

« saldo' agg. Fermo, stabile, sicuro: reggersi s.

sulle gambe; star s. in sella; resistente: i] cuore ¢

ancora s.// fig. Irremovibile nelle proprie convinzio-

ni: rimaner s. nella propria fede; fermo, radicato: una pice s.; Ss. propositi / Inoppugnabile, basato su solide basi: argomentazioni s.

saldo’*

s. m.

1. Estinzione di un rapporto di

credito: il s. di una fattura, 2. In contabilita, la differenza fra il totale delle partite registrate in dare e quello delle partite registrate in avere; s. attivo, pas-

sivo, eccedenza dell’attivo o del passivo in un bilancio. 3. Rimanenza di merce posta in vendita a prezzo piu basso di quello praticato in precedenza, onde esaurirla: saldi di fine stagione. sale s. m. 1. Qls. composto derivante dalla neutralizzazione di un acido con una base / com. II

cloruro di sodio, presente in natura nell’acqua del mare, da cui si estrae per evaporazione, e in giaci-

menti sotto forma di minerale (salgemma), usato in

cucina per insaporire i cibi e nell’industria alimentare per conservare vari prodotti: /a minestra manca

di s.; acciughe sotto s. / fig. Restare di s., rimanere allibiti; avere poco s. in zucca, essere scarso d’intelligenza o di giudizio; al pl. (/ett.): i sali, le arguzie. 2. S. inglese, v. EPSOMITE. salentino agg. Del Salento, zona della Puglia sud-orientale: /a penisola s. / Come s. m. e f., abitante, originario del Salento.

salernitano agg. e s. m. (f. -a). Di Salerno, citta

della Campania: la costa s. /Come s. m. e f., abitante, cittadino di Salerno.

salesiano

agg. e s. m. (f. -a). Relativo a S.

Francesco di Sales (1567-1622) e al suo programma di apostolato religioso / part. Salesiani (pia propr. Societa s. di S. Giovanni Bosco), la congregazione religiosa fondata da S. Giovanni Bosco per

Peducazione cristiana della gioventu.

salgémma s. m. Minerale: cloruro di sodio in

cristalli, genrl. incolore, usato nell’alimentazione e

come materia prima in varie industrie chimiche. salice s. m. Albero comune nei luoghi umidi e lungo i corsi d’acqua, i cui rami tenaci e flessibili,

debitamente decorticati, vengono impiegati per la-

vori d’intreccio // S. piangente, albero simile al precedente con rami penduli e lunghi talvolta sino a toccar terra; fig.: sembrare un s. piangente, di persona prostrata nel pianto. salicéto s. m. Terreno piantato a salici.

salicilato s,m. Sale dell’acido salicilico. salicilico agg. (pl. m. -ci). Acido s., ossiacido

aromatico presente nella corteccia e nelle foglie dei ossa fratturate, ricongiungersi riacquistando la fun- salici, largamente impiegato in medicina e nell’induzionalita // fig. Coordinare in un tutto organico: s. i stria delle conserve alimentari. motivi di un romanzo. 2. Pareggiare il dare e l’avesalicina s. f. Glicoside contenuto nella corteccia re: s. una partita; genre., pagare: s. un debito. dei, salici e dei pioppi, usato come antipiretico. saldatore s. m. 1. Operaio specializzato nella salico agg. (pl. m. -ci). Relativo al popolo dei saldatura o addetto a una saldatrice. 2. Utensile Franchi Salii, popolazione germanica stanziatasi per la saldatura con metallo d’apporto.. nella Gallia intorno al V secolo; legge s., il principio saldatrice s. f. Macchina per saldature elettriche. di escludere dalla successione dinastica le donne e i saldatura s. f. 1. Operazione diretta ad ottenere loro. discendenti. Punione di pezzi di metallo, stabilendo la continuita saliénte agg. e s. m. 1. agg. Che si muove dal dei materiali sotto l’azione del calore senza aggiun- basso verso l’alto: acque s., acque di falda che risalta di altri metalli (s. autogena) o con l’eventuale im- gono in superficie; arco a sesto s., Varco gotico ad iego di metalli d’apporto; il punto in cui viene fatta ogiva // Che forma un rilievo 0 una prominenza: osa saldatura. 2. genre. Giunzione, congiungimento so S.; fig., d’importanza notevole o addirittura decireciproco di elementi: Ja s. dei lembi di una ferita, siva: i punti s. del discorso; le fasi s. della gara. 2. della pes di un osso, di due settori del fronte; s. m. In archit., elemento orientato verso I’alto o fig.: Ja s. di due episodi di un poema. prominente / Nel linguaggio militare, sporgenza _Saldézza s. f. Capacita di persistere in un versoil nemico nello schieramento di un esercito. atteggiamento fermo e risoluto: s. di propositi. saliénza s. f. Sporgenza, prominenza.

Salpare . “Ti

oes

Fiat

we

saliéra s. f. Piccolo recipiente usato per tenere il salmastro agg. es. m. 1. agg. Impregnato di sale sale fino in tavola. é © di salsedine; acque s., acque che contengono sale salifero agg. Che contiene o produce sale. in concentrazione inferiore a quella del mare. 2. s.

n

salificare v. tr. (salifico, salifichi, ecc.). In chim.,

sostituire atomi di idrogeno acidi con un metallo, o gruppi ossidrilici basici con un residuo acido. saligno agg. Di sale o simile al sale; part., di

marmo a wy ruvida e grossa. salina s. f. 1. Impianto per l’estrazione di cloruro

di sodio dalle acque del mare, costituito da una zona di terreno pianeggiante, impermeabile, diviso in una serie di bacini, nei quali l’acqua marina, evaporando, deposita il sale che essa contiene in soluzione. 2. Miniera di salgemma. salinaio s. m. Operaio che lavora in una salina.

|

salinatura s. f. L’estrazione del sale nelle saline.

salinita s. f. Il rapporto esistente tra una quantita d’acgua e il sale in essa contenuto. 0 agg. Costituito di sale o contenente sale: sostanza s.; soluzione s.; come s. m., salsedine, sapore di sale: i/ s. ha rovinato le pareti.

|

ik

salire y. intr. e tr. (pres. salgo, sali, sale, saliamo,

salite, salgono; pass. rem. salii, ecc.; cong. salga, saliamo, saliate, salgano; participio pres. salénte e saliénte; gerundio saléndo). 1. intr. (aus. essere). Muoversi verso !’alto, di solito in senso graduale e progressivo: s. per l’erta; spesso con sign. affine a ‘montare’: s. sul treno; s. a cavallo / fig. Elevarsi, raggiungere un grado eminente di autorita o di distinzione sociale, morale, intellettuale: s. al trono,

diventare re; s. all’altare, essere ordinato sacerdote; s. in cattedra, sul pulpito, assumere toni 0 atteggiamenti da maestro o da moralista; s. agli onori degli altari, essere santificato // Raggiungere una notevole altezza: in pochi minuti l'aereo sali ad oltre 9000 m di quota; fig.: s. in cielo, morire. 2. Crescere, aumentare di livello: i/ fiume continua a s. minuto per

salmeggiare v. intr. e tr. (salméggio, ecc.; intr.

aus. essere). Cantare 0 recitare salmi.

salmeria s. f. Il complesso di animali, carri, ween e bagagli di un reparto di truppa (genrl. al pl.). salmerista s. m. (pl. -i). Militare addetto alle salmerie. salmi s. m. Speciale modo di cucinare selvaggina che, fatta a pezzetti e tenuta a bagno nel vino, viene cotta in un sugo piccante ottenuto con olio, aromi e spezie: lepre in s. salmista s. m. (pl. -i). Autore o cantore di salmi.

salmistrare y. tr. Rendere conservabile a lungo la lingua di bue, strofinandola con sale e salnitro e bollendola dopo averla lasciata a bagno per alcuni giorni in una salamoia drogata.

salmo s. m. Componimento poetico ebraico; part., ciascuno dei 150 componimenti raccolti nella Bibbia in un apposito libro (Libro dei Salmi). salmodia s. f. Canto di salmi. salmodiare vy. intr. (salmédio, ecc.; aus. avere). Cantare salmi in cori alternati.

salmodico agg. (pl. m. -ci). Relativo ai salmi o

alla salmodia.

salméne

s. m.

2. Color s., colore roseo tendente all’arancione.

salmonella s. f. Batterio a forma di bastoncino, patogeno per gli animali e per l’uomo, nel quale puo indurre febbri tifoidi e enteriti. ARS

salmonellosis.

f. Malattia

provocata

da —

o di entita, valore (Ja temperatura continua a s.; i

concime, nella preparazione della polvere nera,e per la conservazione di carni.

la condanna capitale.

di Salo (anche salodiése 0 salodiénse).

1. Sistema di chiusura di porte,

imposte, battenti, costituito da una spranghetta che, imperniata ad un’estremita, abbassandosi, s’inserisce in un nasello a gancio. 2. Successione continua di tratti di strada in salita e in discesa; fig., viavai di

gente che si muove per le scale.

3. Dispositivo ap-

plicato a lumi e lumiere per regolarne a piacere |’altezza dal soffitto. ita s. f. Percorso ascendente (contrapposto a discesa): strada in s. / Percorrimento di un tratto ascendente o verticale: /a.s. é stata dura; l’ascenso-

re si é fermato a meta s. saliva s. f. Liquido incolore, leggermente filante, dotato d’importanti funzioni digestive, secreto da apposite ghiandole situate nella cavita orale.

salivare’

(o salivale) agg. Relativo alla saliva:

secrezione s.; ghiandole s., gli organi ghiandolari della cavita oraie che secernono la saliva. salivare’ v. intr. (aus. avere). Secernere saliva.

salivatorio agg. Capace di promuovere

facilitare la salivazione.

o di

salivaziéne s. f. Secrezione di saliva.

sa

s. f. 1. Il corpo del defunto: la benedizione

della s.; la traslazione della s. // poet. Il corpo del-

- Puomo in meses peso dell’anima. 2. Antica unita sura di capacita per aridi. Ate

5

1. Pesce delle acque fredde

salmonelle, caratterizzata per lo piu da disturbi ga-

saliscéndi s. m.

:

dell’ Atlantico sett., dalle quali, all’epoca della riproduzione, risale su per i fiumi che sboccano in quella parte dell’oceano; ha carni rosee, apprezzatissime.

minuto; presentare un progressivo sviluppo ascensionale: /a strada sale con una pendenza del 15%, fig., aumentare d’intensita (/a sua voce sali di tono) prezzi salgono giorno per giorno). 3. tr. Percorrere in senso ascendente: s. le scale; s. il patibolo, subire

|

m. Odore o sapore di salsedine.

stroenterici, o da lesioni infiammatorie localizzate.

salnitro s. m. Nitrato di potassio, usato come

salodiano agg. Di Salo; come s. m.e f., abitante

salomonico

agg.

(pl. m.

-ci).

:

Relativo a

Salomone, o degno di lui; per lo piu con riferimento — alla sua giustizia: giudizio s. saléne s. m. 1. Ambiente particolarmente ampio, destinato a soggiorno o ricevimento, o riservato esclusivamente a funzioni di rappresentanza. 2. In insegne, bottega di barbiere. 3. Esposizione periodica di opere d’arte o di prodotti industriali: i/ S. internazionale dell’automobile (a Torino). ee saloon s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. saloons). Negli Stati Uniti, pubblico esercizio _ ove si servono alcolici. : salottiero agg. Di chi abitualmente frequentai salotti mondani: aristocrazia s. / fig. Frivolo, superficiale: cultura s., discorsi s. ite

salotto s. m.

1. Ambiente della casa, o di un

edificio di soggiorno, riservato alla conversazione, agli ospiti, ai rinfreschi: ci fece

passare in s. / Ilmo-

bilio che ne costituisce l’arredamento. 2. estens. Raduno elegante e mondano: frequentare i s.; di scorsi da salotto. abs sae

salpa s. f. 1. Pesce marino vivente sui fondali

sabbiosi, con carni stoppose, poco pregiate, 2. Ani male planctonico dal corpo fusiforme, trasparente. Ors 3. Imitazione di pelle, usata per copertine dilibri. I:

salparev. tr. e intr. 1. tr. Ricuperare dal fondo

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Dt Wee Seb STt NUR) DNA,

salpinge

ad cA

*

del mare: s. le ancore; s. la rete. 2. intr. (aus. essevare le ancore, prendere il largo. ; re). salpin: es. f. 1. Tromba lunga e diritta in uso presso gli antichi Greci. 2. In anat., nome di due condotti di conformazione simile a quella di una tromba: s. uditiva, che pone in comunicazione |’orecchio medio con la faringe; s. uterina, che si

estende dall’estremo laterale di ciascun ovaio all’an-

golo superiore dell’utero.

salpingite

s. f. Infiammazione

di una

o

di

entrambe le salpingi uterine. salsa’ s. f. Condimento semiliquido, a base di olio e ingredienti vari, per vivande cotte, spec. bollite; s. maionese, Vv. MAIONESE; S. verde, a base di olio, aceto, prezzemolo, aglio, capperi e acciughe; assol., quella ottenuta con pomodori bolliti e passati al setaccio, condita con olio e aromatizzata con foglie di

basilico; fig.: cucinare, condire in tutte le s., ammannirg la stessa cosa sotto aspetti diversi. salsa’

we

s. f. Eruzione

dal sottosuolo

di fango,

acqua salata e gas vari. salsamenteria s. f., region. Salumeria.

essere, anche di cose o oggetti, con riferimento ai movimenti dovuti alle loro proprieta elastiche (/a

palla rimbalzando salto oltre la rete) oppure causati da una forza che li proietta lontano dalla loro se-

de (m’é saltato il bottone della camicia) con effetti configurabili anche in una totale distruzione (é saltata la polveriera, in conseguenza di un’esplosione) o nell’improvvisa interruzione di un funzionamento (é saltata la valvola); part.: farsi s. le cervella, ammazzarsi sparandosi alla tempia; far s. il banco, sbancare // fig. (sempre con l’aus. essere). La successione dei movimenti puo interpretarsi come un’attivita assidua e senza tregua determinata da una coercizione (ha trovato chi lo fa s.), spec. in espressioni

minacciose

(vedrai come

ti ie s. io!),

mentre la proiezione puo identificarsi nell’esclusione, per lo piu clamorosa, da un ufficio, da una funzione (hanno fatto s. il direttore) / Esplodere in un impeto di collera, di malumore o di capricciosa bizzarria: s. in bestia; cerca di non farmi s. la mosca al naso; che idee ti saltano in mente?; gli é saltato il

ticchio di cambiare l’automobile / Passare da un punto a un altro omettendo o tralasciando una parte intermedia: saltiamo a pagina 100; s. di palo in frasca, cambiare argomento all’improvviso e senza salsédine s. f. Contenuto di elementi salini spec. alcun motivo /loce. Saltar fuori, uscire, presentarsi nelle acque marine / Superficiale incrostazione sali- inaspettatamente: da dove salti fuori?; farsi avanti: na: levarsi la s. dalla faccia. sono saltati fuori diversi pretendenti all’eredita; s. salsedinéso agg. impregnato di salsedine. agli occhi, apparire evidente a prima vista. 2. tr. salsiccia (pop. alee) s. f. (pl. -ce). Carne Oltrepassare con un salto: s. la siepe; s. un muricsuina triturata, salata, aromatizzata e insaccata in ciolo; s. l’ostacolo (fig., evitare un’insidia) / Cuocere budelli, legati in modo da formare una serie di pic- a fuoco vivo e per breve tempo, in olio o burro sfucoli rocchi; fig.: far s. di qlc., massacrarlo. so, carni o verdure varie: s. in padella una scalop-

salsapariglia

s.

f.

Pianta

dell’ America

centro-merid., dalle cui radici si estrae una droga usata nella medicina popolare per decotti e infusi.

salsiccidtto s. m. Salsiccia di forma pili grossa del normale da mangiarsi cruda.

salsiera s. f. Piccolo recipiente per servire in tavola le salse. salso agg. e s. m. 1. agg. Contenente elementi salini: acqua s. 2.8. m. Sa re di sale, salsedine.

salsoiddico agg. (pl. m. -ci). Contenente cloruro e ioduro di sodio: acque, sorgenti, fanghi s.

saltabécca s. f., region. Cavalletta verde.

saltabeccare y. intr. (saltabécco, saltabécchi, ecc.; aus. avere). Procedere a salti come una cavaletta.

saltafossi s. m. Barca leggera, da manovrare con

remi 0 con una pertica, usata nelle valli da pesca.

saltaleéne s. m. Filo metallico avvolto a spirale

con funzioni di molla.

saltamartino s. m.

1. Giocattolo consistente in

un fantoccino con un peso in fondo che, lanciato in

aria, ricade sempre in posizione verticale. 2. pop. Grillo, cavalletta; fig., dibambino vivace e irrequie-

pa, gli spinaci, le patate // fig. Omettere, tralasciare:

s. una riga, leggendo o scrivendo; s. ipasti, il pranzo, la cena, farne a meno per mancanza di mezzi o per volontaria rinuncia; s. una classe, fare in un solo anno scolastico due classi di un medesimo corso. saltarello s. m. Variante region. di salterello.

saltatére s. m. (f. -trice). Chi si dedica al salto

nelle varie specialita sportive / Nell’ippica, cavallo

addestrato nelle corse ad ostacoli // Come agg., di animali o insetti che si muovono a salti: i canguri sono animali s.; ragni s.

saltellare v. intr. (saltéllo, ecc.; aus. avere). Fare

pp FS

salti, procedere a piccoli salti.

saltéllo s. m. Breve salto, ripetuto o frequente. saltelléni avy. A piccoli salti. salterellare y. intr. (salteréllo, ecc.; aus. avere).

Muoversi con piccoli salti.

salteréllo (0 saltaréllo) s. m.

1. Breve salto. 2.

Danza popolare di ritmo vivace, tradizionale dell’Italia centrale. 3. Dente di scatto o pezzo mobile di to, con l’argento vivo addosso. un congegno. 4. Asticciola biforcata con in mezzo -saltare v. intr. e tr. 1. intr. (aus. avere). Staccarsi un becco di penna che serve a pizzicare le corde del _ da terra in una successione di movimenti compren- clavicembalo quando l’esecutore preme il tasto. 5. dente lo slancio, l’elevazione e la ricaduta sul punto Fuoco d’artificio contenuto in una cartuccia a piestesso di partenza o a poca distanza da questo: s. a ghe che scoppiettando saltella. pié pari, a piedi giunti; s. dalla gioia, dalla felicita, saltério s. m. 1. Il libro biblico dei salmi; part., la yT manifestare con salti tali sentimenti; assol., per indi- raccolta dei 150 salmi distribuiti nei giorni della set_ care per lo piu una serie di movimenti vivaci: smet- timana secondo le ore canoniche dell’ufficio divino. tila di s.! // Invece dell’aus. avere il verbo presenta 2. Strumento a corda con il quale gli ebrei si accomaus. essere quando lo spostamento si configura in pagnavano nel canto / Nel Medioevo, strumento a un movimento destinato al raggiungimento di un li- plettro, costituito da una cassa armonica trapezoivello superiore oppure in un balzo in avanti o'verso dale su cui era teso un numero variabile di corde. _ il basso: il gatto é saltato sul focolare; é saltato git saltimbanco s. m. (pl. -chi). Persona che si _ dal letto; s. in acqua; s. addosso a uno, gettarglisi esibisce in pubblico in giochi di forza e di destrezza; ' addosso con intenzioni ostili; s. al collo di qic., con fig. (spreg.), di chi cerca di soddisfare le propeé am‘slancio d’affetto o di riconoscenza 0, al contrario, bizioni e il proprio tornaconto ricorrendo a un facicon l’intenzione di strangolarlo / Sempre con I’aus. le esibizionismo parolaio e piazzaiolo. ay

on

1013 saltimbécca s. m., invar. Fettina di vitello ripiena

di prosciutto e formaggio, arrotolata e tenuta insieme da uno stecchino, cotta nel burro a fuoco vivo.

salto s. m.

1. Sollevamento rapido del corpo dal

suolo per azione della spinta muscolare, cui segue

una ricaduta sul punto dipartenza o poco distante da questo (fare un s.; spiccare un s.) oppure il raggiungimento di un livello soprastante o sottostante (con un s. fu sulla tavola; fare un s, nel vuoto; fig.:

salvagocce

fra due persone: anche in formule dello stile epistolare (la saluto cordialmente) e in espressioni confidenziali e sbrigative di commiato (ciao, ti salu-

to) // part. Fare il saluto militare. 2. estens. Acco-

gliere con manifestazioni ed espressioni di consenso, di piacere, di gioia: i/ discorso fu salutato da nutriti applausi. 3. lett. Acclamare, proclamare: lo salutarono_re; fu salutato vincitore.

salutaziéne s. f., /ett. Saluto; part.: s. angelica,

superamento di un ostacolo antistante (superare la

lAvemmaria in quanto tratta, nella prima parte, dalle parole rivolte alla Madonna dall’arcangelo

stente nel passaggio al disopra di un’asticella dispo-

Gabriele (Luca 1, 28). salute s. f. 1. Condizione di benessere fisico ¢

s. nel buio, tentativo avventuroso o rischioso), o il

siepe con un Ss.) // part. In atletica: s. in alto, consista orizzontalmente

all’altezza voluta; s. in lungo,

consistente nella proiezione del corpo in avanti, oltre una linea di battuta; s. friplo, tipo di salto in lungo compiuto tre volte consecutive; s. con l’asta, salto in alto in cui la spinta per l’elevazione viene presa piantando verticalmente un’asta sul terreno / S. mortale, salto acrobatico che si effettua compiendo

un giro completo su se stesso e capovolgendosi alPavanti o allindietro (fig.: fare i s. mortali, fare Pimpossibile per raggiungere uno scopo) // estens. L’allontanarsi per un breve tempo da un luogo: debbo fare un s. a Roma / fam. (al pl.). Trattenimento danzante alla buona: fare quattro s. in famiglia. 2. Caduta di un corso d’acqua in corrispondenza di un brusco dislivello nel fondo dell’alveo: V'acqua precipita con un s. di trenta metri; estens., differenza di quota tra due piani // In mus., interval-

pee dovuta ad uno stato di perfetta funzionaita dell’organismo: essere in s.; godere di ottima s.; é il ritratto della s., a proposito di chi ha un aspetto florido e sano; rimetterci la s., sacrificare il proprio benessere fisico, o anche la propria serenita; pensa alla s.!, esortazione di tono amichevole a non prendersela troppo; casa di s., clinica per malattie nervose / Spesso in formule di augurio o di saluto; alla

vostra s.!, nel brindare; sa/ute!, esclamazione di stu-

pore: ti mangi tutta

quella roba? Salute! // genre.

La condizione fisica dell’organismo: essere delicato dis. 2. lett. e are. Salvezza / Saluto.

salutifero agg., arc. Salutare: erbe s. / Appor-

tatore di salvezza: la s. incarnazione di Cristo.

salutista s. m. e f. (pl. m. -i).

1. Persona che

lo tra due note della scala: s. di terza, di quinta; an-

dedica una cura scrupolosa o addirittura esclusiva all’igiene e alla salute del proprio corpo. 2. Appartenente all’Esercito della Salvezza.

a fareis.

3. fig. Variazione improvvisa o brusca,

di familiarita di cortesia o di deferenza, nell’occa-

sbalzo (s. di temperatura), talvolta intesa come progressoO 0 avanzamento rapido o vistoso (da impieEafe a vicedirettore é davvero un bel s.!) 0 come diferenza notevole nel senso della superiorita (s. di qualita); s. della quaglia, manovra politica diretta a battere un avversario offrendo all’improvviso pit di

sione dell’incontro o del commiato: togliersi il ca pello in segno di s.; togliere il s. a qlc., troncare qls. rapporto con lui; in formule di cortesia o burocrati-

lui / Omissione di uno o pit elementi intermedi, la-

di omaggio o di partecipazione: i] ministro ha portato il s. del governo / Segno di reverenza 0 venerazione (s. alla bandiera) o di deferenza nei riguardi

cuna: nel testo c’é un s.; procedere a salti, in modo

di un superiore (s. militare).

discontinuo e irregolare. saltrato s. m. Denominazione commerciale di sali

salva s. f. (com. anche salve, s. f. invar.). 1. Sparo simultaneo di piu armi da fuoco caricate solo a pol-

che, l’esecuzione del passaggio relativo: esercitarsi

cristallini, profumati, emollienti e decongestionanti. Itiiarieta s. f. Il carattere di quanto si fa o avviene ad intervalli irregolari e discontinui. saltiiario agg. Caratterizzato da frequenti interruzioni: lavoro s.; pubblicazione s.

salubre (meno corretto sdlubre) agg. (superlativo

salubérrimo). Giovevole alla salute: zona, clima s.

salubrita s. f. Capacita di giovare alla salute. salumaio s. m. (f. -a). Salumiere.

salume s. m. Qls. prodotto della carne suina, salata o insaccata (spesso al pi.). salumeria s. f. Negozio ove si vendono salumi; pizzicheria. salumiére s. m. Titolare 0 commesso di una salumeria;

pizzicagnolo.

salumificio s. m. Stabilimento industriale per la

trasformazione di carni suine in salumi. utare’

agg. Che giova alla salute; fig., utile e

vantaggioso: un consiglio s.

salutare’ y. tr.

:

1. Rivolgere a una persona

un’espressione 0 una formula o un gesto di riconoscimento amichevole o di augurio incontrandola o

accomiatandosi da lei: s. con un ‘buongiorno’, con

un cenno del capo, con un sorriso; vennero tutti a salutarmi alla stazione; rifl. recipr. (salutarsi): si

salutarono con grande effusione; non si salutano r indicare la rottura di rapporti amichevoli

saluto s. m. Gesto o espressione, anche formale,

che (genrl. al pl.): con i miei migliori s. // Indirizzo

vere, in segno di omaggio festoso o di esultanza per occasioni solenni; sparare, tirare a s., senza protettile / fig. Scroscio rumoroso: una s. di fischi, di applausi. 2. Sparo simultaneo di pili bocche da fuoco o lancio simultaneo di piu bombe da un velivolo sullo stesso _bersaglio.

salvabile agg. Che puo essere salyato; come s.

a salvare il s., quel poco che é sempre meglio di nulla.

salvacondétto s. m. Permesso scritto rilasciato

dall’autorita civile o militare, che consente l’ingres-

so 0 l’uscita oppure la libera circolazione in zone di operazioni © in territori occupati. ; salvadanaio (0 salvadanaro) s. m. Recipiente di forma rotondeggiante, provvisto di una fessura in cui si introducono i denari da conservare.

salvadorégno

(0 salvadorégno)

agg.

Di

El —

Salvador, repubblica dell’America centrale; come s. m. e f., abitante, cittadino di El Salvador.

salvagénte s. m., invar. (nel sign. 1, anche il pl.

salvagenti). 1. Qls. apparecchio destinato a tenere a galla le persone cadute in acqua (cinture, panciotti pneumatici, ciambelle, ecc.). 2. Marciapiede sopraelevato, situato in zone cittadine di traffico intenso, per lo pit in corrispondenza della fermata di un mezzo pubblico. ;

salvagocce s. m., invar. Paragocce (v.).

x

7



.

eee

_salvaguardare salvaguardare y. tr. Impedire che vengano lesi diritti o interessi personali o collettivi. salvaguardia s. f. Difesa vigile ed accorta di un

bene, di un diritto, di un interesse. salvaménto s. m. Liberazione da uno stato di

pericolo per l’incolumita fisica o per l’integrita morale e spirituale.

salvamotére

s. m.

Dispositivo

destinato

a

proteggere i motori elettrici da repentine variazioni di tensione e di carico. _ salvapunte s. m., invar. Cappuccio che si applica

H

*

alle matite per proteggerne la punta. salvare y. tr. 1. Sottrarre a un pericolo, a un

Ms

so: la nave é perduta, mai passeggeri sono salvi / —

Fuori pericolo: i! malato ormai é s. // A man salva,

senza alcun pericolo né ostacolo, quindi.senza rite-

gno, a pit non posso: rubare a man salva // In costruzioni

assolute,

introduce

una

condizione

o

un’eccezione, opposta per lo piu ad una eventualita contraria, espressa © sottintesa: deve prevalere I’interesse della comunita, salvi tuttavia i diritti dei singoli. 2, Come s. m., nella loc. in salvo, al sicuro da ogni pericolo: portare, condurre in s. 3. Come prep., con valore eccettuativo, ‘fatta eccezione per’, ‘tranne’: furono promossi tutti, s. due o tre / Come

cong., insieme con che, introduce una proposizione danno o alla morte: i medici sperano di salvarlo; i dipendente: domani potro stare a casa, s. che in uf-

- minatori sepolti sono stati tutti salvati // sifl. (sal- ficio non si ammali qualcuno.

samara s. f. Frutto secco indeiscente, provvisto di _ varsi). Scampare alla morte, mettersi in salvo: si é salvato per miracolo; si salvi chi puo!, grido d’allar- un’espansione sottile e contenente un solo seme. samario s. m. Elemento chimico (simbolo Sm o ‘me in caso di affondamento di una nave; estens., __trovare scampo, riparo: ci salvammo dal temporale Sa), appartenente al gruppo delle terre rare. samaritano agg. ec s. m. (f. -a). Della Samaria, in una baita // Nel linguaggio devoto: salvarsi l’anima (0 assol. Sclearel, morire in grazia di Dio e regione dell’antica Palestina / Come s. m., abitante ‘ uindi evitare la dannazione eterna; in invocazioni: della Samaria; i/ Buon s., il protagonista della paraGesu mio, salvatemi!; in formule d’augurio allusive bola evangelica (Luca, 10, 25 s a) in cui Gesu alla protezione divina: Dio ci salvi da una nuova esemplifica il concetto-dovere dellamore verso il guerra! 2. Sottrarre qlcs. alla rovina, alla distruzio- prossimo (fig.: essere, fare il buon s., aiutare gli altri ne, alla perdita: s. i mobili dall’incendio; s. la repu- senza tornaconto alcuno). samba s. f. Danza brasiliana in ritmo sincopato; _ tazione, l’onore; fig.: s. le appereniee (pop.: s. la ae. cia), comportarsi in modo da non sollevare critiche da non confondersi con il samba (s. m., invar.), canto dei negri brasiliani accompagnato da tamburi, 0 illazioni spiacevoli. - salvastreélla s. f. Erba aromatica, spontanea negli che da luogo a una sorta di delirio collettivo. sambernardo v. sANBERNARDO. _incolti, con foglie ovali a margine seghettato, part. sambuca! s. f. Varieta di salterio, di forma ricercata per mescolare alle insalate. salvatacco s. m. (pl. -chi). Listello di metallo o di triangolare f lett. Zampogna. sambuca* s. f. Liquore, sorta di anisetta gomma che si applica alla parte posteriore dei tacScHOR DONS forte. chi delle scarpe per proteggerli dal logoramento,

sambuco’ salvataggio s.m. 1. Soccorso portato a persone _in pericolo di vita: scialuppa di s.; sono in corso le fiori bianchj sambuco’ operazioni di s. 2. fig. Intervento diretto ad evitare un danno o a sanare una situazione gravemente latine, usata samoano compromessa: il s. di un’industria in crisi.

eae

|

____salvaticoe derr. v. SELVATICO e derivati. S58 salvatore s. m. (f. -trice). Apportatore ____ -

di

salvezza, in senso materiale o spirituale; per antonomasia: il Salvatore, Cristo in quanto redentore dell’umanita; come agg.: fede salvatrice, che pud

dare

la salvezza eterna.

salvazione s. f. Salvezza dell’anima.

_

salve! inter. Formula di saluto di tono amichevole -e confidenziale: salve! che fai da queste parti?

~ salve’ y. saLva.

__ salveregina s. f. (pl. salveregina e salveregine). _ Invocazione alla Vergine, che per lo piu si recita al termine delle poste del rosario.

_ salvézza s. f.

1. Sicurezza e incolumita da

_ pericoli raggiunta per un atto improvviso © attra-

verso un’opera continuata: non c’é piu speranza di ___ §.; tentare ogni via di s.; anche, il motivo o la persona cui é dovuta: é stato la nostra s. /-In marina: -_ ancora di s., la terza ancora di riserva da usarsi nei

casi di estrema necessita (fig., ultima speranza o ri_ medio estremo).

salvia

: Seen,

2. lett. Salvazione: /a s. eterna.

s. f. Suffrutice

con

rami_biancastri

le cui foglie ovate e vellutate sono usate

in cucina e nella medicina.

popolare.

_ salviétta s. f. 1. Tovagliolo di tela o di carta.

_ region. Asciugamano.

_

gsalvifico agg. (pl. m. -ci), lett. Atto a produrre la salvezza dell’anima: /’azione s. della grazia. - Salvo agg., s. m., prep. e cong. 1. agg. Che é Timasto esente da danni nonostante un pericolo cor-

s. m. Pianta arbustiva o arborea, con in corimbi e frutti a drupa neri. s. m. (pl. -chi). Grossa barca con vele nel Mar Rosso. ds agg. Delle isole Samoa o delle loro

popolazioni / Come

s. m. e f., indigeno, abitante

delle isole Samoa. samoiédo agg. e s. m. Dei Samoiedi, popolazione

nomade della Siberia, dedita prevalentemente all’allevamento della renna.

samovar

s. m. Recipiente di rame o d’altro

metallo, provvisto di un fornello che consente di mantenere sempre calda l’acqua per il te. sampan (0 sampang) s. m. Sorta di giunca, usata per la navigazione fluviale e costiera nell’Estremo Oriente.

sampietrino (0 sanpietrino) s. m. 1. Addetto alla

manutenzione e all’addobbo della basilica di S. Pietro. 2. Elemento lapideo usato per la pavimentazio-

ne di molte strade e piazze romane. sampietro

s. m.

Pesce

dal

corpo

ovale

e

compresso, munito di una pinna dorsale prowvista di lunghe appendici filiformi; eccellenti le sue carni.

sampdOgma y. ZAMPOGNA. samum

s. m., invar. Vento caldo che spira sulla

Persia, proveniente dalle montagne del Kurdistan. samurai s. m. 1. In origine, guardia giapponese del palazzo imperiale; dopo il sec. XII, la casta militare privilegiata della societa feudale giapponese. 2. Tipo di sandalo tenuto fermo alla pianta del piede con due strisce di pelle (o altro materiale) passanti tra l’alluce e lindice. erie san Troncamento di santo davanti a nomi prop

maschili che cominciano con consonante semplice —

(san Giorgio), con gruppo consonantico formato d.

1015 una muta pit una liquida (san Gregorio) con z (san Zeno) e, piu rar., con s impura (san Sperato) 0 isemiconsonante (san Jacopo).

sanabile agg. Suscettibile di essere sanato.

sdangue

sandolino

s. m. Piccola imbarcazione -piatta

lunga e stretta, mossa da uno o due vogatori forniti di un remo a pagaia.

sandracca

s.

f. Resina che si ottiene da una

sanare v. tr. 1. Eliminare un male fisico o un tormento spirituale restituendo l’equilibrio funzionale: s. una ferita; il tempo sana tutti i mali; anche

conifera dell’Africa sett., usata per la preparazione di vernici e lacche.

medio intr. (sanarsi): ¢ un dolore che si sanera col tempo. 2. estens. e fig. Migliorare le condizioni igieniche di un ambiente: s. una zona malarica; eliminare un inconveniente o un male sociale: s. la piaga dell’analfabetismo; s. il bilancio, ricondurlo in pareggio / In senso giuridico, concedere la «sanatoria», 3. region. Castrare. sanato s. m., sett. Vitello castrato a scopo d’ingrasso per la produzione della carne. sanatoria s. f. 1. In diritto, eliminazione della causa di invalidita di un negozio giuridico. 2. Legittimazione di uno stato di cose irregolare da parte dell’autorita amministrativa / estens, Rinuncia a perseguire i responsabili di mancanze o infrazioni pil o meno gravi.

ingl. sandwiches). Panino leggero tagliato in due, 0 doppia fetta di pane, in mezzo a cui é inserita una

sanatoriale agg. Relativo ai sanatori. sanatorio

s. m. Complesso

ospedaliero per la

terapia medica e chirurgica delle forme tubercolari,

situato in zone climatiche.

sanbernardo (0 sambernardo) s. m. Razza di

cani di grande statura, con labbra e orecchi pendenti e pelo di colore bianco e rosso, allevati e addestrati dai monaci dell’ospizio del Gran San Bernar-

do per il salvataggio in montagna. sancire

v.

tr.

(sancisco,

sancisci,

ecc.).

1.

sandwich loc. fr., usata in it. come — nome del diaspro rosso. loc. avy. Alla buona, alla meglio. met

VP

Pe

St

ae ee

> Sanziéne

un’opera s.; fam., per accentuare un tono d’impazienza: fammi il s. piacere di levarti di torno!; sempre come espressione d’impazienza o di contrarieta: tutto il s. giorno, quanto é lungo il giorno (se ne sta tutto il s. giorno con le mani in mano!); di s. ragione, in gran quantita (/e ha prese di s. ragione). 3.

che ostenta uno zelo devoto per nulla corrispondente al suo comportamento. santificare v. tr. (santifico, santifichi, ecc.). 1. Conferire un carattere di santita: il sacramento del matrimonio santifica l’amore / rifi. (santificarsi). Tendere con tutte le proprie forze alla santita. 2. Elevare alla gloria degli altari, sin. di canonizzare. 3. estens. Tributare la debita venerazione a quanto é santo (sia santificato il nome tuo, parole del Padre Nostro) 0 riconoscere il carattere sacro di qlcs. con atti di culto (ricordati di s. le feste, il terzo dei ‘Co-

mandamenti’).

santificazione s. f.

1. Attribuzione o ricono-

scimento di un carattere di santita: s. di un beato; s. delle feste.

2. Con valore riflessivo, il progredire

nella perfezione con l’osservanza dei precetti evangelici: tendere alla propria s.

santimonia s. f. Vita illibata e santa, di solito

ostentata ipocritamente. ' santino s. m. Piccola immagine che riproduce su

un cartoncino rettangolare la figura di-un_santo. santissimo agg. Superlativo di santo, usato nel linguaggio religioso come attributo della Trinita, di Cristo nell’Eucarestia, e della Madonna, in quanto

ones di somma venerazione (spesso abbr. in SS. o Ss quando precede il nome); come s. m.: i/ Santissimo, Cristo nell’Eucarestia.

santita s. f.

1. La condizione di perfezione

p inbenay propria, secondo la teologia cattolica, di chi con tutte le proprie forze cerca di riprodurre in sé la perfezione divina informando la propria vita ai precetti evangelici: aspirare alla s.; morire in odore

di s., in concetto di santo / Con senso piu limitato,

abito di onesta (0 di castita). 2. Il carattere di quanto € connesso con la religione e il culto (/a s. dei sa-

agg. e s. m. Nella Chiesa cattolica, quanti appartengono al corpo mistico di Cristo vivendo in grazia di Dio: la comunione dei s. (v. COMUNIONE); in senso piu ristretto, di quanti fruiscono della visione beatifica di Dio: le anime s. del paradiso (anche: le anime s. del purgatorio, in quanto destinate alla visione beatifica); part., di chi per l’eroicita delle sue virtu sia stato riconosciuto dalla Chiesa degno di venerazione e quindi elevato all’onore degli altari: fa-

re, dichiarare santo; i s. apostoli, i s. martiri / Premesso al nome proprio ha forma intera nel maschile solo se il nome comincia con s pil consonante, e nel femm.

davanti

a qls. consonante

(santo Stefano,

santa Lucia); ha invece la forma apostrofata sant’, davanti a vocale sia nel maschile che nel femm. (sant’Antonio, sant’Agata); spesso abbreviato S. e s. al sing., SS. o ss. al pl.: S. Giovanni; i SS. (0 ss.) Pietro e Paolo;

per la.forma tronca san, v. la voce/

Ellitticamente, eons dei santi preceduto dal titolo si usa per designare il giorno in cui la Chiesa ne celebra la festivita (s. Pietro é festa riconosciuta; ilveglione di S. Silvestro) e in denominazioni di chiese,

vie o piazze, luoghi geografici // Come s. m., il santo



protettore e il giorno dell’onomastico: oggi é il mio S.; fig., in espressioni variamente allusive all’idea di

un ipotetico intervento di protezione, di aiuto, di favore: qualche s. ci aiutera; non sapere a che s. vo-

tarsi; deve avere qualche s. dalla sua; non c’é santi

(che tengano), per sottolineare l’inutilita di ogni sforzo diretto ad impedire il verificarsi di un fatto / Dipinto o scultura raffigurante un santo o una san-

ta; immaginetta

sacra

(pili com.

santino) / In

espressioni metaforiche, per esprimere virt e devozione esemplare, o anche bonta e pazienza non comune: ha fatto una morte da s.; quella donna é una §.3 non essere uno stinco di s., di chi si comporta in modo spregiudicato non guardando troppo per il sottile

ee

cramenti, la s. della chiesa) oppure con istituzioni e santolo s. m. (ft. -a), region. Padrino (al f. doveri ritenuti sacri e inviolabili (Ja s. della legge; la madrina) del battesimo. ig s. del giuramento). 3. Titolo attribuito al sommo santéne s. m. 1. Eremita, asceta o mago pontefice: Vostra Santita, Sua Santita. dell’Oriente, spec. dell’India. 2. fig. Di persona che santo agg. 1. Attributo della divinita in quanto in seno ad una organizzazione abbia assunto il ruosommamente venerabile; spesso in formule d’invo- lo-di capo carismatico: i s. del partito. cazione devota (Dio s. e misericordioso) o anche in santonico s. m. Pianta erbacea aromatica, dai cui esclamazioni di tono pil o meno irriverente (ma s. fiori giallo-bruni si estrae la santonina. Maer Dio!, la yuoi finire 0 no?); come s. m.: il Santo o il santonina s. f. Sostanza dotata di proprieta —

S. dei santi, Dio, Gest Cristo // estens. Di quanto ha rapporto con la divinita (sia benedetto il nome s.

vermifughe, che si estrae dai fiori di santonico.

di Dio) e con il culto ad essa dovuta (/a s. Messa; la

e dai fiori si estrae /’olio essenziale di s., usato nella prepargzione di amari e liquori. : san Os. m.- 1. Luogo venerato per la

s. Comunione; i SS. Sacramenti; la s. croce); part.: acqua s., ’acqua benedetta; olio s., Polio per l’unzione degli infermi; anno s., l’anno del giubileo; settimana s., quella precedente la Pasqua (anal.: /unedi, martedi s., ecc.); campo s., V. CAMPOSANTO;

|

santoréggia s. f. Erba aromatica, dalle cui foglie

ie

presenza di sacre reliquie o per il ricordo di eventi miracolosi: il s. di Loreto, di Lourdes; lett., tempio,

chiesa. 2. La parte piu interna e piu sacra dell’antiterra s., luoghi s., la Palestina, in quanto collegata co tempio ebraico IPfig. Il centro degli affetti e dei con la nascita, la vita e la morte di Cristo; i/ S. Se- sentimenti piu riposti e piu sacri: il s. della famiglia, polcro, quello in cui fu sepolto Cristo; S. Padre, il della coscienza. a papa. 2. Conforme o ispirato a religiosa devozione sanzionare vy. tr. (sanziono, ecc.). Approvare, d 0 rettitudine esemplare, o anche a un senso di pro- parte di una autorita o di un organo competente: s fonda dedizione: condurre una vita s.; fare una s.

una legge / estens. Confermare, convalidare: l’ele- _

_ morte; acceso di s. zelo; guerra s., promossa per zione fu sanzionata da un lungo applauso. — - propagandare la propria religione 0 combattuta in sanziOnes. f. 1. Qls. mezzo con cui una norma, ifesa della stessa // fig.Salutare o addirittura prov- spec. giuridica, impone il suo rispetto: s. disciplinalenziale per utilita o efficacia: se lo aiuti faresti re, penale, amministrativa // al pl. Nel diritto inter

Sapérda

1018.

nazionale, il complesso dei provvedimenti economico-politici adottati da uno o pit stati contro uno stato che abbia violato norme del diritto internazionale. 2. Approvazione di un atto legislativo da parte dell’organo competente: /a legge attende ancora la s. del Parlamento; estens., qls. approvazione che

rivesta carattere di ufficialita.

sapérda s. f. Coleottero con lunghe antenne rivolte lateralmente all’indietro, molto nocivo, allo stato larvale, al pioppo e al ciliegio.

sapére’ vy. tr. (pres. so , sai, sa, sappiamo,

sapete, sanno; cong. pres. sappia, ecc.; imper. sappi, sappiate; fut. sapro, ecc.; condiz. sapréi, ecc.; pass. rem. séppi, sapésti, séppe, sapémmo, sapéste, séppero; participio pass. saputo; gerundio sapéndo; le altre forme sono regolari). 1. Disporre di determinate cognizioni, nozioni, informazioni (s. /’inglese, il tedesco; s. la matematica; non so che fine abbia fatto) 0, estens., di capacita acquisite col tirocinio o

lesperienza (sa guidare il trattore; so bene cos’é la vita!). 2. Con valore fraseologico, il verbo, coniugato positivamente, non é piu molto comune, salvo in costrutti d’intonazione familiare (appena puoi, sappimi dire qualcosa); coniugato negativamente, pud invece tuttora validamente accompagnare una certa intonazione enfatica (non so dirti quanto mi dispiaccia; non sa fare altro che lamentarsi), oppure ritrovarsi in frasi, espressioni, costrutti che esprimono dubbio, incertezza (non so se crederle 0 no; non

saprei quale scegliere) o rifiuto e rinuncia (non so

eeegare) fino ad assumere, in alcuni casi, significa-

to diavverbio o di pronome indefinito (non so dove; sento un certo non so che). 3. intr. (aus. avere). Ave-

re sapore (e anche odore): questo vino sa d’aceto; la torta non sa di nulla; fig.: la sua richiesta sa di ricatto; impers.: mi sa, ho l’impressione (mi sa che tu

sbagli).

sapere? s. m. Il complesso delle conoscenze acquisite dall’umanita nel suo progressivo arricchimento spirituale, spec. in quanto disponibili all’individuo intellettualmente dotato: i vari rami del s.

sapidita s. f. Intensita di sapore; fig. (pit com.),

arguzia sottile e vivace. sapido agg. Saporito; fig. (piu com.), dotato di arguzia sottile e vivace: wno scritfore s. sapiente agg. e s. m. Dotato di vasta e profonda

dottrina non soltanto dal punto di vista speculativo ma anche morale e spirituale, e quindi di saggezza e di equilibrata prudenza: un uomo s.; Salomone fu un re sapientissimo / Come s. m., rappresentante famoso 0 addirittura favoloso di una aristocrazia di

pensiero: i sette s. della Grecia // estens. Che rivela

perizia 0 competenza (un s. amministratore), efficace congruenza (una s. risposta), abilita notevole (ha trattato la questione in modo s.). _ sapienténe agg. es. m. (f. -a). Di persona che ostenta boriosamente la propria cultura. sapiénza s. f. Ricchezza di dottrina e di capacita spirituali: Ja s. degli antichi filosofi; uomo di grande s. / Uno dei sette doni dello Spirito Santo; ‘7som%2.8., Dio / Libro dell’antico Testamento, probabil-

mente scritto per i Giudei emigrati in Egitto. Sapienziale agg. Relativo alla sapienza, considerata come la somma dei precetti e delle sen~ tenze morali: /etteratura s. / Libri s.,i sette libri dellAntico Testamento che trattano del retto giudizio -€ del comportamento pratico (Proverbi, Ecclesiaste,

Ecclesiastico, Sapienza, Giobbe, Cantico dei Cantici, Salmi). Saponaceo agg. Che ha le proprieta del sapone o aspetto simile a quello del sapone.

saponaio s. m. Chi fabbrica e vende sapone.

saponaria s. f. Pianta erbacea velenosa, la cui radice, ricca di saponina, é nota in commercio col

nome diradica saponaria. — agg. Relativo al sapone: prodotti s. /

Radica s., \a radice essiccata della pianta saponaria

(v.) / Pietra s., steatite (v.). saponata s. f. Acqua schiumosa di sapone.

sapéne s. m. Nome generico di preparati detergenti, per lo pit solidi e modellati in varie forme, ottenuti per scissione dei grassi animali e vegetali in acidi grassi: s. da bucato, da toletta, da barba; bolla di s., v. BOLLA / Pezzo di sapone, saponetta // fig. Buttar via il ranno e il s., far cosa inutile; una bellezza (ad) acqua e S., di una bellezza femmi-

nile non esaltata dai cosmetici. saponeria s. f. Fabbrica di sapone. saponetta s. f. Pezzo di sapone profumato per

toletta.

saponiéra s. f. Piccolo recipiente, di forma e

materiale diversi, per tenervi la saponetta.

saponiére s. m. 1. Operaio dell’industria saponiera. 2. Fabbricante o commerciante di saponi e prodotti affini. saponiéro agg. Relativo al sapone dal punto di vista della produzione: industria s.

saponificabile agg. Trasformabile in sapone. saponificare v. tr. (saponifico, SapOnifchy ecc.),

Trasformare in sapone un grasso animale o vegetale mediante opportuni procedimenti chimici. saponificatore s. m. (f. -trice). Addetto alla riduzione di sostanze grasse in sapone.

saponificaziéne s. f. Trasformazione in sapone

di sostanze grasse e oli naturali.

saponificio

s. m. Stabilimento per la fabbricazione del sapone. saponina s. f. Denominazione di vari glucosidi vegetali, che formano con l’acqua soluzioni capaci di produrre schiuma abbondante. saponoso agg. Dotato di proprieta, di aspetto, di

consistenza simili a quelle del sapone. sapore s. m. 1. Ciascuna delle sensazioni offerte

dall’apparato gustativo: non riesco piu a sentire is.

/ pit com. La caratteristica di una sostanza, spec.

alimentare, in quanto capace di produrre sensazioni gustative: s. dolce, eeanenae isgustoso; minestra senza s. 2. fig. Particolare sfumatura di tono o di espressione che caratterizzi un sentimento, un atteggiamento, un gusto: /e sue parole avevano un s. sarcastico; prosa di s. arcaico / assol. La capacita di suscitare interesse o gradimento: /’imprevisto da s. alla vita! ,

saporitaménte

avv.

Con

placida

e

beata

soddisfazione: dormire _s.; pagare s., molto caro.

saporito agg. 1. Di vivanda molto gustosa; estens. e fig.: sonno s., placido e profondo; storiella S., piccante, arguta. 2. Di vivanda salata piu del dovuto ma non sgradevole: guesta minestra é un po’ s.

/ scherz. Piuttosto caro: un conto s.

saporosita s. f. Sapore intensamente gustoso. sapordso agg. Dal

sapore gradevolmente intenso

e gustoso: intingolo s.

sapotiglia s. f. Albero dell’America tropicale, da

cui si estrae il latice impiegato nella preparazione della gomma da masticare.

saprofita (o saprofito) agg. e s. m. (pl. -i).

Organismo vegetale che si nutre a spese disostanze _ organichein decomposizione. mat

saprofitismo s. m. La condizione degli organismi _

saprofiti.

Pk eee ¥ F

saputéllo agg. Di persona (spec. ragazzo) che é

S

ae ‘

sartoriale

pettegola loquacita e saccen-

proprie opinioni e la propria cultura con prosopopea e saccenteria: un individuo s.; non fare il s.! 2. lett. Informato di un fatto / Esperto, astuto.

animali 0 usanze tipiche dell’isola; riferito a persona é ritenuto dai sardi offensivo e provocatorio.

teria nei discorsi degli altri. Sardanapalo, il re assiro rimasto leggendario per la Saputo agg. 1. Di persona che cerca d’imporre le patie sete « dei suoi costumi. ets

sarabanda s. f.

1. Danza di origine orientale,

originariamente di ritmo vivace e sfrenato passata in seguito ad un andamento grave e solenne tanto da costituire il tempo lento della suite, inserito tra la corrente e la giga. 2. estens. Movimento convulso rumoroso: la strada é una s. di macchine. saracco s. m. (pl. -chi). Sega a mano, di forma trapezoidale, con ’impugnatura fissata all’estremita

piu larga della lama.

Saraceno s. m. e agg. 1. s. m. pl. Designazione enerica degli Arabi nomadi e dei musulmani, spec. i quelli stanziati nel Mediterraneo centro-orientale durante il Medioevo cristiano: le incursioni dei Saraceni. 2. agg. Appartenente o relativo ai musul-

mani stanziati in Occidente: l’esercito s. // Grano s., pianta erbacea, cosi chiamata perché originaria dellAsia minore, coltivata nelle zone montane al posto del frumento. Saracinesca s. f. 1. Serramento metallico di lamiera ondulata o ad elementi snodati, che si svolge da un tamburo scorrendo entro guide verticali / Nel Medioevo, cancellata di ferro o pesante tavolato sostenuto ed azionato da corde o catene avvolte a un verricello, per sbarrare I’accesso a castelli, fortezze 0 citta fortificate. 2. Dispositivo per la regolazione e l’interruzione del flusso di un fluido in una

spun S: 8

in pressione.

;

mo agg. Variante arc. e pop. di saraceno. 0 s. m. Pesce marino, comune sui fondali

delle nostre coste e molto apprezzato per le sue carni; ha il corpo appiattito e ricurvo, di colore argenteo, striato trasversalmente di scuro.

sarcasmo

s. m.

Ironia

amara

o

caustica,

espressione di insoddisfazione personale o di com-

piacimento nell’umiliare gli altri: parole piene di s.;

fare de! s.; coner., frase, espressione sarcastica. sar © agg. (pl. m. -ci). Improntato a sarcasmo, che rivela sarcasmo.

sarchiare

y. tr. (sdrchio,

ecc.). Smuovere

e

sminuzzare il terreno col sarchio od altri arnesi o macchine, allo scopo di asportare le erbacce e attivare la respirazione delle radici delle piante.

sarchiatore s. m. (f. -trice). Persona addetta o

intenta al lavoro di sarchiatura.

sarchiatrice s. f. Macchina agricola, a traino

| animale o meccanico, per sarchiare i terreni.

sarchiatura s. f. L’operazione del sarchiare.

sarchiéllo s, m. Sarchio di piccole dimensioni, per _

hae

sarda s, f. Sardina. sardanapalésco agg. (pl. m. -chi). Degno di

olito intervenire con

_

ry

lavori di giardinaggio.

sarchio s. m. Sorta di zappa che si prolunga in un

bidente ricurvo, usata per smuovere la terra, rincalzare aapicts e ricoprire le sementi.

sarcofago s. m. (pl.-gi e -ghi). Urna di pietra o di

| marmo, spesso decorata da rilievi, usata come cu-

stodia e/o monumento del defunto.

sar as. m. (pl. -i). Tumore maligno di origine | connettivale.

sarcomatosi

| sarcomi.

s. f. Formazione

di

sardélla s. f., pop. Sardina, spec. se conservata

sotto sale, in scatole o barili.

sardina s. f. Pesce di colore azzurro-argenteo,

con una sola pinna dorsale, con carni ottime; viene

consumato fresco o conservato sott’olio.

sardismo s. m. 1. Il movimento per l’autonomia

amministrativa della Sardegna, formatosi nell’isola ee la prima guerra mondiale. 2. Elemento lessicale irradiato dalla Sardegna: p. es. orbace.

sardo agg. Della Sardegna: costumi s.; dialetto s. (o assol., i/ sardo, s. m.), l’insieme dei dialetti neola-

tini sopravviventi in Sardegna / Come s. m. e f., abitante, originario della Sardegna. sardonia s. f. Pianta erbacea velenosa, con ge succulente e fiori giallo-pallidi in cime terminali,

sardonica

s. f. Minerale:

varieta di agata a

zonature bianche e brune, usata come gemma.

sardonico agg. (pl. m. -ci). Di un riso deformato

da una no

piega caratteristica della bocca e da un suo-

beffardo,

espressione

di sarcasmo,

derisione,

provocazione.

sargasso s. m. Alga bruna marina, con tallo

costituito da uno stelo cilindrico, lungo e ramificato, ancorato al fondo marino. saris. m. La veste femminile indiana, costituita da una pezza variopinta che si porta drappeggiata intorno alla persona. sarissa s. f. Lunga lancia, da impugnare a due mani appoggiata contro il fianco, tipica della falange macedone (IV sec. a.C.).

agg.

Relativo

_ presenta i caratteri del sarcoma.

‘sarcoplasma s. m.

a sarcoma;

(pl. -i). Il costituente

citoplasmatico delle fibre muscolari. hers dig AF cy ,

che

_ *

sarmatico agg. (pl. m. -ci). Della Sarmazia o

relativo ai Sarmati, antica popolazione di nica costituitasi in regno autonomo nel d.C., tra il Don e il Dnepr. sarmento s. m. Tralcio di vite, spec. secco, da bruciare; estens., ramo lungo e spiovente verso terra 0 rampicante.

stirpe iraII secolo : reciso e flessibile,

wai —_—

sarmentéso agg. Di pianta provvista di sarmenti. sarong s. m. Indumento malese e indonesiano per

uomini e donne, costituito da una fascia dicotoneo



di seta dai colori vivaci, che si porta annodato alla — cintura facendolo ricadere fino alle caviglie. sarrusdfono (0 sarrussofono) s. m. Strumento a — fiato, di ottone, ad ancia doppia; sostituisce spessoi — fagotti nelle bande musicali. : sarta s. f. Donna che attende in proprio, o come lavorante dipendente, a lavori di taglio e di cucito per la confezione di abiti, spec. femminili / part. La — direttrice di una casa di moda femminile, ideatricee — spesso esecutrice dei modelli: una s. parigina. ‘

sartia (meno correttamente sartia) s. f. Ciascuno

dei cavi fissi disposti lateralmente verso poppa, usati come rinforzo agli alberi verticali delle navi.

sartiame s. m. Il corredo di sartiediuna nave.

sarto s. m. Artigiano o lavorante che attende a

lavori di sake e cucito per la confezione di abiti: s. da uomo, da donna / part. Il direttore di una casa di moda femminile, ideatore o anche esecutore dei modelli: un. grande s. parigino.

ie sarcomatéso

CS)

plurima

sardegnolo agg., pop. Sardo, con riferimento ad

sartoria s. f.

wets

1. Laboratorio artigiano ove si_

confezionano abiti. 2. La tecnica e l’attivita della confezione di abiti: /o sviluppo della s. italiana. _

sartoriale agg. Relativo ae sartoria.

eae

——

t

1020

—__ sartorio

SartOrio s. m. Muscolo della regione anteriore della coscia che, contraendosi, consente l’accavalla

mento di una gamba sulla coscia dell’altra gamba.

sartotécnica s. f. La tecnica della sartoria. sartriano agg. Relativo allo scrittore e filosofo

riso s.) // part. Caratterizzato da satanismo (v.). satanismo s. m. Gusto del proibito e del peccaminoso, caratteristico spec. di certa cultura dell’Ottocento, con manifestazioni che vanno dalla sfida intellettuale al moralismo corrente fino all’em-

francese contemporaneo Jean-Paul Sartre, alla sua

pietadi pratiche oscene del culto a Satana. satellite s. m. 1. Ogni corpo celeste che ruoti

Ssartu s. m. Sformato di riso al sugo, con imbottitura di funghi, polpettine di carne, uova so

attorno ad un pianeta: i s. di Giove, la Luna é il s. della Terra / S. artificiale, ciascuna delle apparecchiature messe in orbita dall’uomo attorno alla Terra, per osservazioni scientifiche o meteorologiche o per collegamenti televisivi. 2. fig. Con funzione appositiva e attributiva, di stato che si trova in posizione subordinata a un altro stato in quanto legato a questo da dipendenza ideologica, politica, economica / Centro o agglomerato urbano che dipenda economicamente da un centro piu sviluppato: j

opera,al suo pensiero.

de, e mozzarella: specialita napoletana.

sasanide (0 sassanide) agg. Relativo ai Sasanidi,

dinastia che regno in Persia dal III al VII sec. d. C.

sassaia s. f. 1. Accumulo di pietre che si dispone

in alvei torrentizi a difesa contro le frane. 2. Terreno pieno di sassi. sassaiola s. f. Lancio ripetuto di sassi contro uno stesso bersaglio, o scambiato fra gruppi di ragazzi.

sassanide v. SASANIDE.

sassata s. f. Colpo subito per il lancio di un sasso andato a segno. sassélla s. m., invar. Vino rosso rubino, molto aromatico, tipico della Valtellina.

sassello s. m. Specie di tordo dal piumaggio

quartieri s. di Milano // spreg. Persona legata a un potente da losco servilismo o calcolata ambizione. 3. Nel differenziale delle auto, ciascuno dei due pi-

gnoni conici inseriti radialmente nélla scatola, che ingranano con le due ruote coniche planetarie e sono solidali coi relativi semiassi.

satellizzare v. tr. Di uno stato, indurre un altro marrone sfumato sul petto e’rosso-ruggine sotto le stato ad accettare una sudditanza ideologica, politiali; anche come agg.: fordo s. ca, economica nei prom confronti. sasseto s. m. Terreno pieno di sassi. sassifraga s. f. Pianta erbacea, comune nelle zone

alpine, con foglie rotonde e fiori bianchi, gialli, rossi, violetti, spesso bicolori. $assO s. m. 1. Massa o strato di roccia: una grotta scavata nel s.; masso o blocco di roccia / com. Ciottolo, frammento di pietra: un viottolo pieno di sassi; fig.: essere (0 non essere) di sasso, essere insensibile (o sensibile) all’umanita e alla pieta o

satin s. m.

fr. (in it. s. m. invar.; pl. fr.

satins). Tessuto di cotone rasato, simile alla seta

per lucentezza, usato per fodere. satinare

v. tr. Conferire

lucentezza

serica

e

compattezza a una stoffa o a una carta. satinatura s. f. L’operazione di satinare. satira s. f. 1. Genere di composizione poetica a

carattere moralistico 0 comico consistente nel mettere in risalto, con espressioni che vanno dall’ironia dall’orrore o allibire per stupore; far piangere is., di pacata e discorsiva fino allo scherno e all’invettiva sferzante, costumi o atteggiamenti comuni alla gecose molto commoventi. sassofonista (0 saxofonista) s. m. e f. (pl. m. -i). neralita degli uomini o tipici di una categoria o di un solo individuo: /e s. aiOrazio, dell’Ariosto; la Sonatore 0 sonatrice di sassofono. sassOfono (0 saxdfono) s. m. Strumento musicale storia della s. latina. 2. estens. Critica pil o meno a fiato, in ottone, dalla caratteristica forma a pipa, mordace verso aspetti o personaggi della vita conmunito di ancia battente applicata ad un becco ana- temporanea: il film é una s. della civilta delle maclogo a quello del clarinetto; secondo l’ambito del chine; s. politica, morale, sociale. satireggiare vy. tr. e intr. (satiréggio, ecc.), lett. suono, puo essere soprano, contralto, tenore, bariColpire col moralismo c con lo scherno della satira: tono, basso. sassofrasso s. m. Albero dell’America sett., dalle s. i costumi / intr. (aus. avere). Comporre satire. alle tentazioni dei sensi; restare di sasso, impietrire

cui radici si ricava un olio essenziale, usato in pro-

fumeria, liquoreria, farmacia.

sassone agg. Della Sassonia 0 relativo ai Sassoni: la regione s.//

Come s. m.

pl.: i Sassoni, gli abitanti

della Sassonia moderna o I’antico raggruppamento di popoli germanici che nel III sec. d. C. erano stanziati tra l’Elba, l’Ems e l’Eider, alcune tribu dei qua-

li si spinsero fino all’Inghilterra. sass0so agg. Coperto 0 cosparso di sassi.

satana

s.

m.

Nell’Antico

Testamento,

lavversario’, l’“oppositore’; identificato nel Nuovo

Testamento col diavolo tentatore, che spinge gli uomini al male; quindi, nel linguaggio comune, personificazione del male che impedisce l’azione salvifica del Cristo, identificandosi con |’Anticristo. satanasso s. m., pop. Il demonio, il principe dei

demoni / fig. Di persona perversa 0 malvagia o in preda a furlbondi accessi di collera, oppure, in senso buono, esuberante, attiva e dinamica; anche, di

ragazzo vivace ed irrequieto.

;

satanico agg. (pl. m. -ci). Proprio di Satana:

~ opera s. / fig. iu com.). Che denota una diabolica e compiaciuta perfidia nella concezione o nell’attua'

zione (mente s., piano s.) 0 nell’aspetto (ghigno, sor-

satirésco agg. (pl. m. -chi). Proprio dei satiri:

dramma s.; fig., lascivo e malizioso: un sorriso s.

satiriasi s. f. Stato patologico caratterizzato dalla

continua ricerca della soddisfazione sessuale.

satirico agg. (pl. m. -ci). Relativo alla satira: /a

letteratura s. latina / Rivolto a mettere in risalto gli aspetti negativi di un costume o di una situazione:

un articolo s. // Come s. m., scrittore di satire. satiriéne s. m. Fungo velenoso, con il gambo

bianco e spugnoso, e il cappello verdastro, ovoidale, viscido, emanante un odore sgradevole.

satiro s. m.

1. Figura mitologica del mondo

greco-romano: essere semidivino dei boschi, rappresentato in forma d’uomo con orecchie, coda e zoccoli di cavallo. 2. fig. Con riferimento alla lascivia tradizionalmente attribuita ai satiri, como dominato da sfrenata lussuria.

satisfattorio

agg.

Atto

a

liberare

da

un’obbligazione contrattuale: pagamento s. sativo agg. Atto ad essere seminato o coltivato: terreno S.; piante s.

satollare v. tr. (satdllo, ecc.). Saziare di cibo; rifi.,, mangiare a sazieta: satollarsi di pane, di dolci.

satollo agg. Sazio di cibo.

-

Be ay satrapia

_s. ft. Ciascuna

ities L.A, ry ee

1021

delle circoscrizioni

amministrative in cui fu diviso l’impero persiano da ; Dario I (sec. VI a. C.).

satrapo s. m. Il governatore di una satrapia dell’antico impero persiano; estens., monarca orientale / fig. Di chi nell’esercizio di un ufficio o di una carica Ostenta la propria importanza, talvolta abu-

1

sando della propria autorita.

saturabile agg. Atto ad essere saturato. saturabilita s. f. Possibilita di saturazione.

saturare v. tr. (sdturo, ecc.). Rendere saturo: s. di sale una quantita d’acqua; s. il mercato; medio intr. (saturarsi): /’aria si satura di vapore // fig. Riempire oltre i limiti del giusto o del necessario: s. la mente dei ragazzi di nozioni inutili.

saturazione s. f. Processo attraverso il quale un

corpo raggiunge il piu alto valore possibile di certe sue caratteristithe; punto di s., la condizione finale di tale processo / fig. Limite massimo della capacita di assorbimento (s. del mercato) o di sopportazione (sono giunto al punto di s.).

saturnale agg. e s. m. 1. Relativo a Saturno, antico dio latino / s. m. pl. J Saturnali, festa di carattere orgiastico che si celebrava in Roma in onore di Saturno, dal 17 al 20 dicembre. 2. s. m. (fig.).

Manifestazione sfrenata e scomposta di tripudio.

saturnia s. f. Grossa farfalla notturna, con una macchia rotonda su ciascuna delle ali. sa 0 agg. 1. lett. Appartenente o sacro al dio Saturno; terra s., \’Italia antica, sulla quale il dio avrebbe regnato. 2. Verso s. (0 il saturnio, s. m.),

verso dell’antica poesia latina. saturnismo s. m. Intossicazione cronica prodotta dal Pe e dai suoi composti.

sai

agg.

1. Nel linguaggio scientifico, di un

corpo che ha raggiunto il pit alto valore possibile di certe sue caratteristiche sak: Di vapore in equilibrio con la fase liquida. 2. Permeato al massimo: aria s. di gas; mercato s., in cui la domanda é minima o nulla.

saudita (0 saudiano) agg. (pl. m. -i). Relativo alla

dinastia di Ibn Sa’ud, e al territorio e alla popola-

sbafare

buon senso. 5 WiO agg. e s. m. 1. agg. Che dimostra buon senso, avvedutezza e assennatezza: un giovane s.; una s. decisione // Che ha il pieno controllo delle proprie facolta mentali (contrapposto a pazzo, matto, ecc.); come s. m.: i savi al giorno d’oggi sono pochi.

2.s. m. Uomo di grande prudenza, dottrina e

sapienza: i sette s. dell’antica Grecia // Denomina-

zione e titolo di magistrati del Medioevo e del Rinascimento scelti per la loro esperienza ed anzianita a svolgere funzioni di consulenza ed assistenza agli organi esecutivi.

savoiardo agg. es. m.

1. agg. Della Savoia —

(regione delle Alpi occid.); come s. m., abitante, originario della Savoia. 2. s. m. Biscotto di forma oblunga, a base di farina, uova e zucchero.

savoir-faire

s. m.,

invar.

Sorta

di pattino

stai tranquillo che a s. ci pensano i ragazzi! spareggio s. m. Incontro supplementare necessario per decidere della vittoria fra due o piu squadre od avversari che abbiano conseguito parita di punteggio o di classifica.

spaniel = “

anne

BS

spiegaménto

rr s. m.

Schieramento

t

A

spillatico

tattico di

avere). Di cereali, mettere la spiga / estens. Di or-

estens. S. di forze, massiccio impiego di forze armate o di polizia. spiegare v. tr. (spiégo, spiéghi, ecc.). 1. Svolgere un oggetto ripiegato o avvolto, distendendone inte ramente la superficie: s. una tovaglia, una carta geografica; s. le vele al vento, salpare // estens. AJ

mo’ di spiga, indurendo. spigato agg. Lavorato o disegnato a spiga. spighetta s. f. 1. Ciascuna delle spighe che nelle graminacee si raccolgono insieme a formare ’infiorescenza composta. 2. Nastrino di seta o cotone intrecciato, usato in sartoria e in tappezzeria. spigliare v. tr. (spiglio, ecc.), non com. Rendere

truppe o di navi in ordine di combattimento // taggi che maturando eccessivamente si allungano a

largare, distendere: s. le ali, per il volo; s. il volo, le

varsi in volo / Emettere: s. la voce, il canto / Di sporre: s. le forze, le truppe, nella formazione di combattimento.. 2. fig. Appianare una difficolta di natura intellettuale, rendere comprensibile: s. un enigma, il senso di una frase; esporre commentan

do, rendere accessibile alle capacita e possibilita di apprendimento: s. un teorema; s. un capitolo di sto

disinvolto,e sicuro di sé. spigliatézza s. f. Disinvolta sicurezza di sé. spigliato agg. Disinvolto e sicuro di sé.

spignoramento s. m. Riscatto di beni pignorati. mediante il pagamento della somma per la quale sono stati valutati.

spignorare

vy. tr.

(spignoro,

ecc.).

Rendere

ria; s. Dante; anche assol.: un professore che spiega male / Fornire delucidazioni o chiarimenti: s. ilfun

nuovamente

di qles.: spiegami un po’cosa ti é successo / Con la particella pronominale in funzione di dativo, spie-

(v. LAVANDA?). 2. I semi della pianta, raccolti, essiccati e racchiusi in piccoli sacchetti di garza, che

zionamento di un dispositivo / Mettere al corrente

garsi, cogliere il significato o rendersi conto di qlcs.: adesso mi spiego il suo comportamento. 3. rifl.

(spiegarsi). Rendere intelligibile il proprio pensiero:

cerca di spiegarti meglio; non so se mi spiego, per sottolineare quanto detto in precedenza: si tratta di

cinquanta milioni, non so se mi spiego! / Con valore reciproco, venire a una spiegazione per chiarire un equivoco o appianare un contrasto.

spiegazione s. f. 1. Azione diretta a consentire o

ad agevolare l’intelligibilita di un argomento: ascoltare la s. dell’insegnante; la s. di un teorema; la s. del Vangelo. 2. Ragione capace di motivare o giustificare un fatto altrimenti inesplicabile: non so trovare una s. del suo comportamento / Chiarimento capace di soddisfare la parte offesa o danneggiata ee una Ss.) 0 di sanare un contrasto o un issenso (venire a una s. con qlc.).

spiegazzare vy. tr. Produrre una serie disordinata di pieghe e di gualciture. spiegazzatura s. f. Vistosa gualcitura. spietatezza s. f. Inflessibilita intransigente e inesorabile: /a s. di una condanna; mancanza d’ogni senso di umanita, fredda e determinata crudelta: la s. di una repressione / concr. Azione crudele ed

efferata: macchiarsi di spietatezze. spietato agg. Di una inflessibilita intransigente e inesorabile: un giudice s./ Alieno da ogni sentimento di umanita; efferato: /e s. rappresaglie naziste; crudele, inesorabile: sorte s. / iperb. Accanito, in-

cessante: si fanno una concorrenza s.; fare una corte S. a una ragazza. spifferare v. tr. e intr. (spiffero, ecc.). 1. tr. Riferire cose riservate, sia per leggerezza e irresponsabile loquacita (se gli dici glcs. va subito a spifferarlo in giro), sia per malignita (é andato a s. tutto al principale) / Dire a qlc. in atteggiamento quasi di sfida cid che si pensa di lui. 2. intr. (aus.

avere). Provenire da una apertura molto stretta: senti che aria spiffera da quella porta! spiffero s. m. Corrente d’aria proveniente da un bebe molto stretta. Pp ga s. f. Infiorescenza, semplice 0 composta, con fiori sessili disposti lungo un asse allungato: una s. di grano, d’orzo, d’avena; assol., quella del grano: le s. biondeggiano nei campi; a spiga, a forma di spiga: tessuto a s.; pavimento a s., in cui i mattoni sono disposti per il lungo divergendo obli-

_ quamente in modo da formare un angolo acuto. ‘-spigare v. intr. (spigo, spighi, ecc.; aus. essere e

mento;

disponibili beni sottoposti a pignora-

com., riscattare

un oggetto dato in pegno.

spigo s. m. (pl. -ghi). 1. Altro nome della lavanda

si mettono tra la biancheria per profumarla.

spigola s. f. Pesce assai comune nel Mediterraneo, di color grigio argenteo, pil’ scuro sul dorso, con carni eccellenti; detto anche, secondo le regioni, spinola, (pesce) ragno, branzino.

spigolare v. tr. (spigolo, ecc.). 1. Raccogliere le spighe di frumento rimaste sui campi dopo la mieti-

tura; anche assol.: andare a s. 2. fig. Raccogliere

da piu pat s. notizie, aneddoti, curiosita.

spigolatére

s. m. (f. -trice). Raccoglitore

di

spighe di frumento rimaste sui campi dopo la mietitura/ fig. Ricercatore assiduo e minuzioso. spigolatura s. f. 1. La ricerca e la raccolta delle spighe di frumento rimaste sul campo dopo la mietitura. 2. fig. Notizie o argomenti d’interesse secondario, presentati come

spigolo s. m.

curiosita: s. letterarie.

1. In geom., ciascuno dei lati dei

poligoni che costituiscono un poliedro; la retta da cui escono i due semipiani di un diedro. 2. com. La linea d’intersezione di due superfici dalla parte in cui si presenta acuta e sporgente: /o s. di un mobile, di un muro; fig.: smussare gli s., attenuare l’asprezza o la scontrosita, oppure l’animosita e il risenti-

mento: smussare glis. del proprio carattere; cercare di smussare gli s. tra due persone.

;

spigoldéso agg. Irto di sporgenze dure e angolose

/ fig. Difficile nei rapporti umani a causa di un carattere ombroso e suscettibile.

spigonardo s. m. Lavanda coltivata; spigo. spigrire v. tr. (spigrisco, spigrisci, ecc.). Sottrarre

a uno stato di oziosa inerzia: s. un fannullone; me-

dio intr. (spigrirsi), scuotersi dal torpore.

spilla s. p 1. Oggetto di gioielleria o bigiotteria

fornito di spillo per essere appuntato su indumenti per ornamento o come fermaglio: una s. di brillanti; s. da cravatta, da cappello. 2. region. Spillo. —

spillare! y. tr. Congiungere con spilli o con punti

metallici: s. i fogli di una pratica.

spillare? y. tr. e intr.

1. tr. Fare un foro nella

botte per farne uscire una piccola quantita di vino, genrl. per assaggio / estens. Cavare il vino da una ~ botte attraverso l’apposito foro: s. un boccale di vi-

no // fig. Carpire a qlc., con ’astuzia o con l’ingan-

no, denaro in continuazione; estens.: s. /e carte (da gioco), aprirle lentamente per scoprirne a poco a

poco il valore. 2. intr. (aus. avere o essere). Di liquidi, fuoriuscire a goccia a goccia.

spillatico s. m. (pl. -ci). Assegno annuo corri-

sposto dal marito alla moglie per le minute spese.



As

~~

me

spillatura s, f.L’operazione ie _ spinéllo' s,m. Minerale:ec: ossido di spillare. razione di spil d e spillo s. m. 1. Sottile asticella di metallo rigido alluminio e magnesio, di colore da ressa 8 nto;



con un’estremita appuntita e l’altra fornita di una eee thierotonda, usata per unire insieme pezzi di tessuti o fogli di carta: appuntare qlcs. con uno s.; pungersi con uno s.; estens.: tacchi a spillo, molto altie sottili per scarpe da donna; fig.: colpo di s., punzecchiatura, malignita sottile e pungente / S. di _ sicurezza (0 s. da balia), spillo doppio a molla, con una specie di fermaglio che copre la punta in posi-

cune varieta sono usate come gemme 0 pietre dure. spineéllo* s. m. Sigaretta alla marijuana. — spinéto s. m. Luogo pieno di arbusti spinosi.

zione di chiusura / Lo stesso che spilla: s. da cra; vatta, da cappello, ecc. 2. Ferro aguzzo e sottile __ usato per’praticare il foro nella botte e cavarne il vi- no; anche il foro cosi praticato.

to. 2. Fucile da caccia di grosso calibro, caricato a

Aes 8

me

s. m.

Grosso

spillo con

capocchia

_ lavorata, usato per ornamento o come fermaglio.

_ spilluzzicare v. tr. (spillizzico, spilluzzichi, ecc.).

_ -

Assaggiare il cibo in piccole quantita, per scarso appetito © per ghiottoneria.

spilorceria s. f. Esoso attaccamento al denaro; coner., irritante manifestazione di avarizia. ts spilércio agg. (pl. f. -ce). Odiosamente attaccato

al denaro, tanto on rifuggire anche dalle spese piu ~ necessarie o insignificanti; anche s. m. e f.: comportarsi da s.; tua suocera é proprio una s.

_

_ spilungéne s. m. (f. -a). Persona zionatamente alta e molto magra. - spina s. f.

1. In bot., organo

spropor-

indurito acuto e

‘pungente derivato dalla trasformazione di un altro

_ organo (caule, foglie o radice) delle piante superiori; ‘com.,

denominazione

delle

piccole

formazioni

a

punta dette propr. aculei: le s. della rosa / fig. Stato -ansioso o apprensivo (essere, stare sulle s.) 0 motivo di tormento, d’angustia o grave preoccupazione (una vita piena di spine; quel ragazzo é per noi una

spinétta s. f. Strumento musicale a tastiera, simile

al clavicembalo, ma a differenza di questo a cassa rettangolare poggiante su un tavolo o altro mobile.

spingarda s. f.

1. Tipo di bocca da fuoco di

piccolo calibro, usata dal Rinascimento al Settecen grossi pallini o a pallettoni, impiegato nella caccia di palude.

spingere v. tr. (pass. rem. spinsi, spingésti: participio pass. spinto). 1. Esercitare una spinta contro un oggetto mobile con lo scopo o con leffet

to di determinarne lo spostamento: s. il carretto; s.

un mobile verso la parete; la tempesta spinse la na ve contro gli scogli; assol.: la folla spingeva contro i cordoni della polizia; premere: s. l’acceleratore; s. un pulsante. 2. fig. Andare oltre un limite consueto o concepibile (s. Jo, sguardo lontano), spesso configurabile in un grado di convenienza o di ammissibilita (ha spinto la propria audacia fino a farle delle proposte disoneste; anche rifl.: non credevo che si sarebbe spinto a tanto) / assol. Stimolare. spronare; indurre: il fallimento l’ha spinto al suicidio. 3. rifi. (spingersi). Inoltrarsi, giungere: /a spedizione si spinse fino all’estremo limite del paese.

spinnaker s. ingl. (in it. s. m. invar.:

pl. ingl. spinnaxers). Vela triangolare ausiliaria che si distende, per mezzo di un’asta, fuoribordo a prua. nelle imbarcazioni da diporto e da regata quando il vento é in poppa.

spino! agg. Di frutti conformati a spina (uva s.) 0 s. nel cuore) // Con valore collettivo (sempre al pl.), di animali ricoperti di aculei (orco s.). spino’ s. m. Pianta munita di aculei; part., il

pianta munita di aculei: cadere in mezzo alle s.; corona di s., \a corona imposta per supplizio e per ‘scherno sul capo di Cristo. 2. estens. Oggetto od ‘elemento sottile da inserire entro apposite cavita;

art.,la cannella di una botte o di un analogo reciiente, e anche il foro in cui é inserita: birra alla s., __attinta direttamente alla cannella; in elettrotecnica,

dispositivo, costituito da uno o pit elettrodi, che viene inserito in una presa di corrente per stabilire

un contatto elettrico. 3. Nell’uomo e nei vertebrati: -s. dorsale (o assol. spina), la colonna ossea costituia dalla sovrapposizione delle vertebre; s. del pesce, la lisca; a spina di pesce, per indicare la disposizio-

ne di elementi alternativamente divergenti rispetto

ad un asse centrale: tessuto, panno a s. (di pesce); passo.a s., modo di procedere con gli sci, consistennel portare le punte degli sci alternativamente in

fuori e di traverso.

4, Negli antichi circhi, il muro

he, collegando le due mete, separava le due lizze. spimacio s. m. Pianta erbacea, con foglie triangolari grasse e ondulate che, cucinate in vari

-

‘modi, si consumano come contorno a varie vivan-

de: agnello in umido con spinaci; spinaci al burro. _ spinale agg. Relativo alla colonna vertebrale.

pinare v. tr. Pulire dalle lische il pesce.

arello s. m. Pesce d’acqua dolce con pinne entrali egmeve e placche ossee sui fianchi.

Spinardlo

s. m. Squalo lungo non piu di un

‘metro, con carni abbastanza: buone. spinato agg. 1. Fornito di spine; filo s., intreccio

prugno selvatico / region. Aculeo, spina. spinola s. f., region. Spigola. spinéne s. m. Razza di cane da caccia, con abbondante pelo duro e ispido.

spindso agg. 1. Munito 0 irto di aculei: pianta s.. 2. fig. Difficile per le difficolta ei sacrifici che com-

porta: la via della gloria é lunga e s.; scabroso: un argomento s. spinotto s. m. Perno in acciaio rettificato che garantisce il collegamento a snodo di due elementi in moto reciproco (part. del pistone con la biella). spinta s. f. 1. Urto capace di provocare lo “spostamento o la caduta di un oggetto: dare, ricevere una s.; con una Ss. lo mando a sbattere contro il muro / Impulso, scatto iniziale: darsi una s. in avanti, all’indietro; nelle corse ciclistiche, aiuto of-

ferto spingendo per la sella un corridore in difficolta / fig. Motivo di stimolo, d’incentivo o d’incitamento: nell’ambizione ha trovato la s. per il successo:

. .

intervento capace di agevolare o accelerare il raggiungimento di uno scopo: é stato promosso a forza di spinte; per ottenere quel posto ci vorrebbe una s. 2. Forza che agisce sulla superficie esterna di un corpo; s. di Archimede, la forza verso alto, pari al peso del fluido spostato, che un corpo immerso in

un liquido (s. idrostatica) o in un aeriforme (s. aero-

statica) riceve da parte di questo. spintarella s. f. Piccolo aiuto, raccomandazione.

spinterdgeno s. m. Dispositivo per provocare la

Beeb acciaio, con elementi acuminati orientati in scintilla nelle candele dei motori a combustione in_ diverse direzioni, usato per reticolati e recinzioni. 2. terna, costituito da un ruttore e da un distributor e sssuto con armatura a spina di pesce. rotante calettati su un alberino mosso dal _ spinciéne s. m. Il fringuello usato per richiamo. principale del motore. F gh

|-

loc. ingl., usata in it. come s, m. invar. (pl. ingl. talent scouts). «Scopritore di talenti»: di chi rivela notevole intuito nell’in-

dividuare persone dotate di qualita e capacita non comuni spec. nel campo dell’editoria, dello spettacoloo dello sport.

talipede agg. e s. m. of. Affetto da talismo. talismano s. m. Oggetto cui si attribuisce un

potere magico e come tale si conserva e si porta con sé dappertutto,

talismo s. m. Malformazione del piede, per cui

l'arto si appoggia sul calcagno e non sulla pianta. lero s. m. Grossa moneta d’argento, usata fin dal Quattrocento in alcuni stati germanici, e poi largamente coniata da quasi tutti gli stati europei.

allio

s. m.

Elemento

chimico

(simbolo:

77),

appartenente al gruppo dei metalli rari; é part. impiegato per la preparazione di leghe, e in composti usati come topicidi e depilatori. tallire y. intr. (tallisco, tallisci, ecc.; aus. avere 0 essere). In agraria, sin. di accestire.

tallito agg. Di pianta che ha accestito: grano t.; part.: orzo f., orz0 germinato che serve a preparare il malto per la birra.

tallitura s. f. In agraria, sin. di accestimento. tallo s. m.

1. Il corpo delle piante quando non

presenta le caratteristiche differenziazioni in radice,

cauleo fusto, foglie. 2. Germoglio, talea. tallofita agg. e s. f. Pianta il cul corpo vegetativo é un tallo (p. es. le alghe e i funghi).

tallonamento s. m. Inseguimento incalzante e a

stretto

contatto.

tallonare y. tr. (talléno, ecc.). 1. Inseguire in modo incalzante e a stretto contatto: ¢. /’avversario. 2. Nel gioco del calcio e del rugby, colpire la palla col tallone per passarla all’indietro,

tallonata s. f. Colpo di tallone / Nel calcio e nel

rugby. passaggio eseguito col tallone. tallonatére s. m. Nel gioco del rugby, il giocatore che nella mischia ha il compito di colpire la palla col tallone.

talloncino s. m. Cedoletta che, staccata da un

foglio una scheda e simili, serve di riscontro in determinate operazioni commerciali. ne’ s. m. 1. Regione del piede corrispondente alla parte posteriore e inferiore della regione del calcagno; com., lo stesso che calcagno; fig.: t. d’Achille, il punto debole di una persona o di un argomento (con riferimento all’unico punto vulnerabile del corpo di Achille, secondo la leggenda) / Nelle

calze, il rinforzo posteriore della

pianta del piede.

2. estens. Designazione della parte inferiore o poste-

riore sporgente di vari oggetti, per lo pi con funzione di appoggio: t. della lama, \estremita di un coltello o di un’arma bianca che si inserisce nel ma- _ nico; t. dello scambio ferroviario, Vestremita fissa

degli aghi di un deviatoio di binario (v. SCAMBIO) /

4192

talléne

Negli pneumatici, il bordo ingrossato che sta a contatto col cerchio della ruota // fig. Nei giochi di carte, la parte del mazzo che resta sul tavolo dopo la

| m

distribuzione e che serve per i prelievi successivi. 3.

Cedola, oe gage 0. tall

s. m. Base del sistema monetario.

taaess avv. ‘Cosi’, ‘tanto’: avverbio che insiste su cig

nara di forme (visi t. simili...) 0 di in-

tensita (doloret. acuto...) con azioni implicite introdotte con da (...da confonderli, ...da fare urlare) o esplicite introdotte da che (...che li confondevano,

..che lo faceva urlare). s. m.

Ciascuno

dei due

testi (talmud

babilonese e talmud palestinese) contenenti gli studi e i commenti alla legge mosaica elaborati dal III al V sec., e diretti a poditlcate le norme, spec. giuridi

che, che regolano la vita delle comunita giudaiche. talmudista s. m. (pl. -i). Studioso o commentatore del talmud.

;

talora avv. ‘Qualche volta’.

/ ; ake q :

s. m.

1. Albero

delle

regioni

la bibita che se ne ottiene: un ¢. al selz. tamariscos. m. (pl. -chi). Tamerice.

aR tamburato agg. In falegnameria, di elementi per mobili costituiti da un’intelaiatura di piccolo spessore, sulle cui facce esterne sono stati applicati fogli di compensato o di laminato plastico. tambureggiaménto

s. m. Rapida successione di

colpi battuti su un tamburo / Per analogia, fuoco continuo di artiglieria o di fucileria; nel pugilato, serie fitta di colpi vibrati all’avversario; nel gioco del calcio, serie continua di tiri in porta nel corso di

un’ apne insistente di attacco, ~tamb ureggiare v. intr. (tamburéggio, ecc.; aus.

avere). Il rullare dei tamburi / fig. A proposito di scariche di fucileria o di artiglieria che si susseguo-

_

- no quasi senza interruzione.

-

cilindro metallico con coperchio, sul fondo del quale si metteva un braciere; com., a proposito di oggetti ingombranti e antiestetici: /eva di mezzo codesto t.!; fig.: far la testa come un t. a qic., rintronarlo

tamburo

s. m.

1. Strumento

musicale

a

estens. Nome di vari oggetti, arnesi o congegni, la

tamarindo

E 3

tamburlano s. m. Arnese usato un tempo per

asciugare o scaldare la biancheria, costituito da un

nella costruzione di ferrovie metropolitane).

equatoriali, con frutti a legume ricchi di polpa, impiegata in farmacia come lassativo leggero e per estrarne uno ‘Sciroppo che, diluito in acqua, serve a preparare un’ottima bibita dissetante e rinfrescante. 2. La polpa del frutto; anche, l’infuso, lo sciroppo e

neti

2. Nel

percussione, formato da una cassa cilindrica alle cui estremita sono fissate due membrane tese da cordicelle; viene sonato percuotendo con due bacchette la membrana superiore: sonare, battere il t.; il rullo dei t. aver la pancia come un t., dura e tesa; fig.: a yo en battente, immediatamente: fare un lavoro a t. battente// Sonatore di tamburo. 2.

faccio in tempo) 0 correlativo con talaltra (t. mi riesce talaltra no).

é ve

tamburino s. m. 1. Sonatore di tamburo.

gergo giornalistico, l’elenco degli spettacoli in programmazione nei cinematografi e teatri locali che viene asta ogni giorno sui giornali.

con le chiacchiere 0 col frastuono.

le, talaltro no; al pl., anche come agg. col sign. di ‘certi’, ‘alcuni’: taluni strumenti sono utili. talvolta avv. Qualche volta: in senso assoluto (t.

aa ea

to di una cinghia, nella quale s’inserisce la mano realizzando un’impugnatura piu salda; viene usato per praticare l’omonimo gioco che si disputa fra due squadre di 3 0 4 giocatori, su un campo diviso in due parti, rilanciando con I’attrezzo suddetto una palla di gomma semipiena. 3. Telaio sul quale si stende la stoffa da ricamare.

talpa s. f. 1. Mammifero dal tronco tozzo, quasi cilindrico, con muso foggiato.a proboscide e occhi piccolissimi spesso coperti dalla pelle, e percio det" sebbene impropr., ¢. cieca; trascorre la sua vita allerie scavate sottoterra, nutrendosi soprattutto ombrichi // fig. Simbolo di scarsa intelligenza o ‘iottusita: sei proprio una t.!. 2. Escavatrice impiegata nello scavo di gallerie sotterranee (per es. taluno pron. e agg. indef. ‘Qualcuno’, spesso in correlazione con fa/laltro: taluno lo ritiene colpevo-

ie |

dischi. 2. Attrezzo costitiito da una pelleconciata |

in modo speciale e tesa su un cerchio dilegno muni-

tamburellare y. intr. e tr. (tamburéllo, ecc.; aus. avere). Suonare il tamburello; fig., per indicare un battito fitto e continuo: /a pioggia tamburellava sui vetri; t. con le dita sul tavolo.

tamburellista s. m. e f. (pl. m. -i). Giocatore, _ giocatrice di tamburello.

cui forma ricordi in qualche modo quella dello strumento; pistola a tamburo, pistola a ripetizione munita di un cilindro in cui sono ricavati gli incavi per i proiettili; ¢. del freno, il dispositivo entro il quale si

espandono le ganasce, producendo l’effetto frenante; negli orologi, la scatola cilindrica in cui é contenuta la molla / In archit., la parte della struttura a pareti verticali su cui s’imposta la calotta della cupola. 3. Nel gergo giornalistico, l’annunzio che viene stampato verso la fine di ogni anno, con i prezzi degli abbonamenti per l’anno successivo. tamerice s. f. Albero con foglie squamose simili a quelle del cipresso e fiori bianchi 0 rosei. tamia s. m., invar. Sorta di scoiattolo del Nord America, con lunga coda piatta e pelosa e pelliccia’ rosso bruna con striature scure e bianche. tampinare y. tr. Stare alle calcagna di qlc. tampoco avv., arc. Neppure, nemmeno; oggi solo in espressioni scherzose: non ci sono andato né

t. ho intenzione di andarci.

tamponamento s. m._ 1. L’operazione di tamponare. 2. fig. Urto di un veicolo contro un altro che lo precede. tamponare v. tr. (tampéno, ecc.). 1. Chiudere un’apertura con materiale d’emergenza allo scopo

di arrestare il flusso di un liquido: ¢. una falla; tamponarsi il naso con un batuffolo di ovatta. 2. Di un veicolo, urtare contro un altro che lo precede. tampone s. m. 1. Preparazione farmaceutica di garza o cotone, usata per arrestare emorragie 0 per medicare piaghe o ferite. 2. Mezzo provvisorio di occlusione di un’apertura, allo scopo di arrestare il flusso di un liquido; fig., con valore di agg. (invar.),

di provvedimento o rimedio richiesto alle circostanze ma con carattere di provvisorieta: legge t.; soluzione t. 3. Cuscinetto difeltro imbevuto d’inpercussione, formato da una membrana tesa sopra chiostro, per inchiostrare timbri. 4. Accessorio . un cerchio di legno adorno di campanelli 0 piccoli provvisto di manico e ricurvo nella parte inferiore, dischi di bronzo; viene sonato percuotendo con la sulla quale sono applicati strati di carta assorbente - mano la membrana o agitandolo rapidamente in r asclugare la scrittura a inchiostro. 5. N i veic ytis da provocare il tintinnio dei campanelli o dei a rotaie, sin. di respingente.

-“tamburéllo

s,m.

1. Strumento

musicale a

oe?fh ame ve. ery Pasar sh vy - Ne Reva Meetanh 3s

:

pees”

tappabuchi So ASS a is paste : tam-tam (0 famtam) s. m. 1. Strumento musicale gato come astringente e come antidoto di alcaloidi. re

.

a percussione, aeaoe della Cina, consistente in un disco di metallo, a base di stagno e bronzo, a

bordi rialzati; si suona battendolo con un mazzuolo coperto di feltro o di sughero. 2. Grande tamburo ligneo, usato per trasmettere segnali a distanza da molte popolazioni primitive dell’Oceania, dell’ Africa e dell’America merid. / Il suono di tale tamburo. tana s. f. Covo o nascondiglio sotterraneo di animali selvatici, per lo piu scavato da loro stessi / fig. Rifugio, nascondiglio: /a t. del bandito; anche. abitazione squallida.

t

ia s. f. Variante di tenaglia.

tanatofobia s. f. Paura ossessiva della morte. tanatologia

s. f. Branca della medicina legale

che studia le cause di morte e le modificazioni organiche che ne conseguono.

tanatologico

agg. (pl. m.

-ci). Relativo

alla

tanatologia: prove ¢., quelle aventi per scopo |’accertamento della morte. tanca! s. f. 1. In marina, cassa 0 locale stagno destinato a contenere liquidi.

tanca’

s. f. In

Sardegna,

2. Tanica (v.).

appezzamento

di

terreno, di solito recintato, riservato al pascolo. lem s. m. Bicicletta per due persone (disposte una dietro I’altra), dotata didue pedaliere sincronizzate nel movimento, e di due manubri (l’anteriore

per la direzione, il posteriore, fisso, solo per soste-

gno del secondo guidatore): andare in t.; fig.: lavorare in t., in stretta collaborazione.

tanfata s. f. Zaffata di tanfo.

tanfo s. m. Odore sgradevole, dovuto a muffa,

umidita, aria viziata.

tangente agg. e s. f. 1. agg. In geom., di figura geometrica che abbia con un’altra un solo punto in comune.

2.s. f. Retta tangente a una curva; f. di un

angolo, il rapporto tra il seno e il coseno dell’angolo; fig. (scherz.): filare per la t., svignarsela in gran

fretta (soprattutto quando le cose si mettono male)

// Quota individuale di un guadagno o di una spesa: avere, versare la propria t.

tangenza s. f. Il solo punto di contatto fra due enti geometrici tangenti fra loro / In aeron., la massima altezza raggiungibile da un aereo.

tangenziale agg. 1. In geom., che é tangente, o in

relazione a una retta tangente. 2. Strada t. (o assol. la t., s. f.), arteria stradale che passa all’esterno de-

gliaggregati urbani per evitare gli ingorghi del traficO in transito.

tangere vy. tr. (tango, tangi, ecc.; oggi usato

soltanto nelle terze persone; mancano il pass. remoto, il participio passato e i tempi composti), Jett. Toceare, riguardare.

tanghero s. m. Persona rozza e villana nei modi.

bile agg. Reale, documentabile, evidente: una verita t.; dare una prova t. di amicizia; meno com, nel sign. proprio di sensibile al tatto.

tango s. m. (pl. -ghi). 1. Danza popolare sudamericana, e part. argentina, ballata a coppie, a carattere languido e appassionato. 2. agg. e s. m. (inyar.). Colore arancione molto brillante.

tanica s. f. Recipiente di plastica o di metallo a

forma parallelepipeda, con manico incorporato, per il trasporto di liquidi. s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ing. tanks). Carro armato. tannante agg. es. m. Di sostanza che ha capacita concianti analoghe a quelle dei tannini. tannico agg. (pl. m. -ci). Di tannino, contenente De

annino /Acido t., derivato dell’acido gallico, impie-

tannino

s. m. Nome

generico di una vasta

categoria di composti chimici largamente diffusi nel — vegetale, impiegati nella concia delle pelli per il loro. contenuto di acido tannico. tantalio s. m. Elemento chimico (simbolo Ta): metallo grigio lucente, impiegato per la sua grande duttilita e resistenza agli agenti chimici nella costruzione di apparecchi chimici e nella fabbricazione di strumenti chirurgici. tanto agg., pron., avv. es. m. 1. agg. Di grande quantita o intensita, di grande numero: t. ne, Ie rumore, t. libri / genre. Abbondante, pit che sufficiente: abbiamo t. tempo / Con valore predicativo: il lavoro da fare é sempre t. 2. Come pron. il suo valore grammaticale spesso si identifica con quello

di s. m. (del quale si puo fare il pl.): c’é t. da fare:

tanti non sanno la verita; gliene ho dette tante! 3. avv. In misura notevole, molto: é brutta, ma é ft. simpatica; sono t. contento / Preceduto da un e con

valore neutro, indica una quantita indeterminata: mi darai un t. il mese / Frequente anche il diminutivo fantino preceduto da un con valore di loc. avv. e col sign. di ‘né poco né molto’: mi sento un tantino stanco / Ancora come avverbio si usa per introdurre proposizioni consecutive: rise tanto che gli venne il singhiozzo.

tantoché cong. Grafia unita di tanto che.

taoismo s. m. Dottrina a carattere filosofico e mistico, formulata da pensatori cinesi e spec. da Lao Tse (V-IV secolo a. C.); originariamente ispirata a una concezione individualistica ed egoistica della vita avente per scopo la salute e la pace della persona, da realizzarsi mediante |’inazione o il non

intervento della volonta nell’agire, venne in seguito assumendo un carattere prevalentemente religioso, fondato sulla tensione verso la vita eterna, intesa come immortalita del corpo, da realizzarsi in questa vita mediante varie pratiche (dietetiche, respiratorie, ginnastiche, sessuali, ecc.).

taoista agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). Relativo al

taoismo; seguace del taoismo.

tap-dance

loc. ingl., usata in it.

come s. f. invar. Danza popolare americana (piu com. nota come fip-tap), fondata essenzialmente sulla percussione alternata e ritmica della puntae del tacco delle scarpe. gee

tapino agg. e s. m. (f. -a), lett. Meschino, infelice:

condurre vita t.; anche di persona: é un povero t.

tapioca s. f. Fecola di manioca granulata, usata

come alimento dietetico.

tapiro s. m. Mammifero

dall’aspetto di suino,

vivente nell’Asia merid. e nell’America centro-merid. in luoghi paludosi; ha il muso allungato in una corta proboscide.

tapis roulant loc. fr., usata in it.

come s. m. invar. (pl. fr. tapis roulants). Nastro trasportatore. tappa s. f. 1. Sosta per il riposo delle truppe durante la marcia; comando di t., il comando mili-

tare incaricato di coordinare i servizi necessari per

la sosta e il successivo proseguimento della truppa. 2. estens. Percorso compiuto tra una sostael’altra: giungeremo in due t.; in gare sportive, spec. ciclistiche a classifica, il percorso da compiersi in una giornata; fig.: bruciare le t., affermarsi in breve —

tempo // fig. Punto di riferimento nel corso di uno

sviluppo storico: la seopeng dell’energia nucleare é una t. fondamentale ledelprogresso scientifico. tappabuchi s. m. Di persona alla quale si ricorreif

1194

tappare

di solito per rimediare alla momentanea assenza di qlc.: tocca sempre a me di fare il t.! tappare y. tr. Chiudere, turare con un tappo; estens., chiudere in modo da non lasciare spiragli o fessure: ¢. /a finestra; fam.: t. la bocca a qlc., con-

trobattere le sue affermazioni senza possibilita di replicare; ¢. per sempre la bocca a qlc., ucciderlo: tapparsi le orecchie, per non sentire; rifl.: tapparsi

in casa, chiudersi in casa per non veder nessuno. tapparella s. f. Serranda avvolgibile.

tappeto s. m._ 1. Sorta di tessuto grosso e compatto di lana o di fibre vegetali o sintetiche lavorato a mano o a macchina in diverse misure, colori e disegni, usato nell’arredamento (per coprire pavimenti, rivestire pareti, tavoli, ecc.): t. persiano, t. turco, ecc.; battere i t. / Nello sport della lotta,

l'imbottitura speciale che ricopre la piattaforma sul-

la quale si svolgono le gare; andare al t., cadere a terra; mettere al t., atterrare (espressioni usate impropr. anche per il pugilato) / T. verde, il rivestimento dei tavoli da gioco; fig.: mettere una questione sul t., portare in discussione un problema d’interesse comune. 2. fig. Terreno ben spianato e coperto di erba soffice;

t. erboso,

prato costruito

ar-

tificialmente (p. es. quello dei campi da gioco) / Bombardamento a tappeto, compiuto sistematicamente su un’intera zona. tappezzare v. tr. (tappézzo, ecc.). Rivestire le pareti di una stanza con tappeti, drappi, carta da parati e simili; estens., a proposito di altri rivestimenti: ¢, di manifesti i muri della citta. tappezzeria s. f. 1. Ogni tessuto impiegato per tappezzare; il rivestimento delle parti imbottite del mobilio, o quello interno della carrozzeria delle au-

tomobili; estens., carta da parati; fig.: far da t., a proposito di chi, invitato ad una festa, viene ignora-

to da tutti. 2. La tecnica relativa alla preparazione e messa in opera di stoffe per arredamento: un bel lavoro di t, 3. La bottega del tappezziere. tappezziere s. m. Artigiano o operaio specializzato in lavori di tappezzeria. tappo s. m. 1. Mezzo di chiusura di vario materiale (sughero, plastica, gomma, ecc.) che si applica alla bocca di recipienti, per impedire la fuo~ riuscita del liquido o la sua evaporazione; con riferimento a quello di sughero: sapere di tappo, di vino imbottigliato che ha preso l’odore e il sapore del sughero (perché non perfetto) // fig. (scherz.). Persona molto bassa di statura. 2. Dispositivo di chiusura: il t. del lavandino. taras. f. 1. Quanto deve essere detratto dal peso lordo di una merce per ottenere il peso netto; fig.: far la t., ridurre alle giuste proporzioni. 2. Malattia o anomalia ereditaria; genre., difetto, magagna. tarabuso

s.

m.

Uccello

di

palude,

simile

sastro con macchie nere, il cui morso, secondo cre-

stro o bruno, del tutto innocuo, frequente sui muri delle abitazioni.

tarantolato agg. Morso dalla tarantola (ragno).

tarare v. tr. 1. Detrarre la tara per ottenere il peso netto. 2. Sottoporre a taratura (v.). tarato agg. 1. Affetto da anomalie o malattie creditarie /estens. Di individuo moralmente guasto. ‘2. Che é stato sottoposto a taratura (v.). taratura s. f. Procedimento col quale si regola \uno strumento di misura in modo che la corrispon(lenza ai valori delle grandezze misurate sia la piu esatta_ possibile. tarchiato agg. Di costituzione fisica massiccia e robusta.

tardare y. intr. e tr. 1. intr. (aus. avere). Non rispettare i limiti di tempo convenienti o stabiliti: ¢. (2 cena; t. a rispondere; t. nel pagamento; ritardare: i rinforzi tardavano a venire. 2. tr. (non com.). Di-

lazionare: t. la consegna. tardeézza s. f. L’essere tardo. tardi avv. 1. Dopo l’ora consueta, normale o

sonveniente: /a sera vado a letto t.; la mattina si al-

za t.; sul t., a sera inoltrata / Il comparativo relativo equivale a ‘al massimo’, con l’idea di un limite nel tempo: partiro alpiu t. fra una settimana; a pit t., formula di congedo che equivale ad ‘arrivederci’. 2. Oltre il tempo consentito, utile o desiderabile: é arrivatot.a scuola; é troppo t. per pentirsi. tardigrado agg. e s. m. Che procede a passi lenti; detto di animali e, scherz., di persona. tardivita s. f. Ritardo, soprattutto in

quanto

determinante dell’inefficacia di una azione: /a ¢. di un provvedimento. tardivo agg. 1. Di pianta o frutto che germoglia © matura in ritardo (contrario di precoce) // fig. Di bambini il cui sviluppo psichico e intellettuale si manifesta molto piu lentamente di quello fisico; anche s. m.: istituto per tardivi / estens. Di persona poco intelligente: ma sei proprio t.! 2. Inefficace perché giunto in ritardo: rimedio, provvedimento t. tardo agg. 1. Inoltrato (in senso temporale): nel t. pomeriggio; a notte t.; giungere a una t. eta, campare a lungo / Nelle periodizzazioni, indica la fase piu avanzata nel tempo, spesso con implicita l’idea di decadenza: il t. impero romano; il t. Romanticismo. 2. Di quanto si verifica oltre un limite stabilito, conveniente o desiderabile (pit com. tardivo). 3. Che si muove con lentezza: un atleta t. nel mettersi in azione / Di scarsa prontezza e vivacita: un uomo t. d’ingegno, t. di riflessi. 4

tard6na s. f., scherz. Donna non piu giovane, ma

all’airone, con piumaggio del collo molto lungo; ha un verso rimbombante, simile a un muggito.

che fa di tutto per apparire tale. targa s. f. 1. Sottile piastra di metallo che porta

ciambella frequente il dim. taralluccio, spec. nella loc. fig. finire a tarallucci e vino, per indicare la composizione amichevole di un contrasto o un’omerta reciproca per soffocare uno scandalo.

stica, quella posta a tergo di auto e motoveicoli, su

tarallo s. m. Sorta di biscotto a forma di piccola

tarantella

s.

f. Danza

popolare

di

ritmo

vivacissimo, tipica dell’Italia merid., accompagnata dalla scansione ritmica del tamburello sonato dallo stesso danzatore. tarantismo s. m. Manifestazione isterica convulsiva attribuita dalle credenze popolari al morso della tarantola (ragno). a

col dorso grigio, fulvo e nero e il ventre di color rosdenze popolari, procurerebbe strani malori come il cosiddetto ‘ballo di S. Vito’. 2. Sorta di geco grigia-

tarantola s. f. 1..Ragno assai comune in Puglia,

incisa una scritta o altre indicazioni; ¢t. automobili-

cui sono incisi i loro dati di immatricolazione / La-

stra di metallo pregiato lavorata artisticamente, che viene data in premio al vincitore di una gara; talvolta, nome della gara in cui é€ in palio una targa: la T. Florio. 2. Tipo di scudo leggero usato nel tardo Medioevo da fanti o cavalieri. targare v. tr. (targo, targhi, ecc.). Assegnare ad un autoveicolo o a un motoveicolo la targa recante © il numero di immatricolazione.

- targatura s. f. Operazione con cui si provvede di

targa un autoveicolo 0 un motoveicolo.

;

1195

_.tasca,

tari s. m. Moneta d’oro e d’argento di origine araba, in uso nell’Italia meridionale fino alla caduta del Regno di Napoli (1860).

tartagliare v. intr. e tr. (tartaglio, ecc.; intr., aus. avere). Articolare in modo stentato le parole, in conseguenza di una ripetizione spasmodica di fonemi e sillabe, spec. iniziali (pil pop. di balbettare);

fissato da pubbliche imprese in condizioni di monopolio (t. qeniharie. postali, dell’energia elettrica, del gas, ecc.), da produttori vincolati da particolari accordi (f. d’incasso; t. di noli), da un contratto col-

estens.,

tariffa s. f. Prezzo di determinati beni o servizi

lettivo (¢. salariali), da un ordine professionale (f. professionali dei medici, degli avvocati).

tariffario agg. es. m.

1. Relativo a tariffa.

2.

s. m. Elenco dei prezzi fissati con tariffa. tarlare y. intr. (aus. essere). Subire l’azione corroditrice dei tarli o delle tarme; spec. nel medio

intr. (tarlarsi): il legno si é tarlato // Raro come tr.: le tarme hanno tarlato la pelliccia. tarlatana s. f. Tessuto di cotone rado e leggero, reso rigido dall’apprettatura.

tarlatura s. f. 1. Guasto prodotto nel legno dai

tarli, o nei tessuti dalle tarme. 2. La polvere di legno residua dall’azione corroditrice del tarlo. tarlo s. m. Nome di vari coleotteri xilofagi che scavano net legno lunghe gallerie, provocando spesso danni notevoli / fig. Sofferenza o rodimento segreto e continuo: il t. del rimorso, della gelosia. tarma s. f. Nome di piccoli lepidotteri, le cui larve si nutrono di varie sostanze animali e vegetali, provocando danni a tessuti, derrate alimentari ed altri

manufatti: sin. di tignola.

tarmare vy. intr. (aus. essere). Subire l’azione corroditrice delle tarme; spesso medio intr. (tarmar-

si): Ja lana si é tarmata.

agg. e s. m. (pl. m. -i). Di sostanza capace di uccidere le tarme. co! s. m. (pl. -chi). Ciascuna delle ventidue carte figurate che, unite a quattro serie numerali di 14 carte ciascuna, servono per il gioco di carte dei tarocchi, che si svolge fra tre o quattro giocatori, ciascuno dei quali deve cercare di prendere agli avversari le carte di maggior valore rispondendo al seme di uscita del gioco, in mancanza del quale si giocano i tarocchi, che hanno valore di briscole. o* s. m. (pl. -chi). Varieta di arancia di forma ovale, con buccia sottile e polpa arancione venata di sanguigno. im s. m. Cavallo selvatico dal. mantello prevalentemente grigio e con una corta criniera, vivente un tempo lungo i fiumi russi Don e Dnieper; é

considerato uno dei due capostipiti delle razze at-

tualmente viventi. tarpano agg. e s. m. Di persona rozza, ignorante e tarda di comprendonio: sei proprio un gran t.! v. tr. Tagliare la punta delle remiganti a un uccello perché non possa volare; fig.: f. leali a qic., frustrare, impedire lo svilupparsi delle sue naturali capacita o qualita. tarsia s, f. Tecnica di decorazione in legno o in pietra, che consiste nell’incastrare sul fondo elementi di varia forma e colore in modo da realizzare un motivo ornamentale; l’opera cosi realizzata. © s. m. Proscimmia vivente sulle isole dell’arcipelago indiano e nelle Filippine, detta anche tarsio spettro; ha una lunga coda nuda, provvista di

un ciuffo terminale, occhi molto grandi e dotati di forte luminescenza, pelliccia folta, rosso-giallastra. ‘tarso s. m. Parte dello scheletro del piede

pronunciare in maniera incomprensibile.

tartagliéne s. m. (f. -a). Affetto da balbuzie.

tartan s. m., invar. 1. Tessuto di lana scozzese a quadrettature di colori diversi e vivaci. 2. Resina sintetica dotata di particolare elasticita, impiegata nella costruzione di piste per atletica leggera e per scherma, per campi di basket, pallavolo, ecc.

tartana s. f. 1. Piccolo veliero mediterraneo da

carico e da pesca. 2. La rete a strascico manovrata da due tartane. tartareo agg. Relativo al Tartaro, loltretomba

della mitologia classica; infernale. tartaresco agg. (pl. m. -chi). Caratteristico dei Tartari (0 Tatari). tartarico agg. (pl. m. -ci). Di acido che si ricava dal tartaro delle botti, usato spec. per la preparazione di polyeri effervescenti.

tartaro’ agg. Dei Tartari, denominazione usata

nell’occidente cristiano per indicare i Tatari (v.) / Salsa t., variante di maionese con |’aggiunta di un na di senape e di un battuto finissimo diprezzemo-

0, cipolla, basilico e una

tartaro’ s. m.

punta d’aglio.

1. T. delle botti, incrostazione di

sali, in prevalenza di tartaro di potassio, lasciata nelle botti dal vino. 2. T. dentario, deposito che si raccoglie intorno al colletto del dente, costituito in gran parte da concrezioni calcaree e microrganismi e cellule desquamate del cavo e della mucosa orale. Oo” s. m. Nella mitologia Yoltretomba dei dannati.

greco-romana,

tartaruga s. f. (pl. -ghe). 1. Nome comune dei rettili appartenenti al raggruppamento sistematico

delle testuggini, spec. di quelli viventi nel mare;

com., sin. di festuggine / fig. Simbolo di lentezza nei movimenti e nell’agire: muoviti, t.! 2. La carne del-

la tartaruga usata come vivanda: zuppa, brodo dit. / Materiale che si ricava dalle placche cornee dello

scudo dell’animale, impiegato per fare pettini, por-

tacipria, montature

per occhiali, ecc.

tartassare vy. tr., fam. Sottoporre a continui — maltrattamenti; fig., con riferimento a una serie di prove difficili (all’esame é stato un po’ tartassato) 0 di rilievi e valutazioni del tutto negativi (il libro é stato tartassato dalla critica); t. uno strumento, una lingua, sonarlo, parlarla male. tartina s. f. Piccola e sottile fetta di pane variamente guarnita per antipasti, dessert, té. tartrato s. m. Sale o estere dell’acido tartarico. tartufaia s. f. Terreno nel quale si sviluppano i tartufi. 2

tartufare y. tr. Guarnire una vivanda con tartufi. tartuferia s. f. Comportamento o azione da

ipocriti.

tartufo! s,m.

1. Fungo

ipogeo,

ricercatissimo in _

culinaria; ¢. bianco, (o t. d iba), liscio e di colore

giallo ocra; 1. nero (0 t. di Norcia), verrucoso e di colore scuro, 2. T. di mare, mollusco commestibile assai comune nei nostri mari. so

tartufo’ s. m. Persona ipocrita che abilmente

compresa tra i metatarsi e le ossa della gamba. it amento s. m. Difetto naturale di

dissimula la sua falsita o immoralita con una con- _ dotta apparentemente onesta e devota (dal nome del protagonista di una commedia di Moliére). _ tasca s, f. Sorta di sacchetto ricavato all’interno — dei vestiti da uomo o da donna, destinato a conte-

di fonemi e sillabe (piu pop. di balbuzie).

pa, applicata esteriormente sulla giacca o sul cap

-pronuncia consistente nella ripetizione spasmodica

nere oggetti: /e t. dei calzoni, della giacca; t, a top-

:

:

tascabile

1196

potto / fig. Starsene con le mani in t., senza far nulla; fare i conti in t. a qlc., giudicarne le possibilité finanziarie in base ad una supposta conoscenza d' quel che guadagna; riempirsi le t., arricchirsi, per Ic piu illecitamente; non me ne viene nulla in tasca.

non ci guadagno nulla; euf.: non mi rompere le t., ne ho piene le t., per indicare noia o fastidio // Scomparto interno o esterno di valigie, sacchi da montagna, astucci, ecc.

tascabile agg. Che si puo tenere o portare in

tasca: libro t. (anche s. m.: una collana di tascabi-

li); scherz.: venere t., donna piccola e graziosa / estens. Di dimensioni molto ridotte rispetto alle normali: corazzate t. tascapane s. m., invar. Borsa di tessuto impermeabile, da portarsi a tracolla e destinata al trasporto di viveri, munizioni e oggetti vari, usata da militari e escursionisti. tascata s. f. La quantita di roba contenuta in una tasca. taschino s. m. Piccola tasca, spec. quella sul petto o all’interno della giacca da uomo o del gilé. tassa s, f. Tributo pagato allo stato o a un ente pubblico per usufruire di particolari servizi: t. scolastiche; t. di circolazione, com., sin. di imposta. tassabile agg. Che puo essere sottoposto a tassazione. tassametro s. m. Apparecchio installato a bordo delle vetture da noleggio, collegato al contachilometri, per registrare ’importo dovuto per il nolo, se-

condo la tariffa stabilita. tassare v. tr. Sottoporre a una tassa o, nel linguaggio comune, a un tributo in genere: ¢. i redditi; estens. (nel rifl. tassarsi), a proposito di contri-

buzione volontaria: per aiutarlo ci siamo tassati per diecimila lire.

tassativo

agg.

Perentorio,

che non

ammette

eccezioni, discussioni o deroghe.

tassaziOne s. f. Imposizione e applicazione di una tassa o di un’imposta. tassellare vy. tr. (tasséllo, ecc.). 1. Applicare uno © piu tasselli a scopo di restauro o di rinforzo: t. un mobile, un banco. 2. Fare un tassello a scopo d’assaggio: f. un cocomero.

tassellatura

s. f. Applicazione

di uno o piu

tasselli. tasséllo s. m. 1. Blocchetto di pietra o di legno, ' usato in varie tecniche costruttive o di restauro. 2. estens. Pezzetto in forma di tassello che si estrae da un cocomero, da una forma di formaggio, ecc., per saggiarne la qualita. tassi (0 taxi) s. m. Automobile di piazza; ¢. aereo, aerotassi. tassia s. f. L’ordine con cui si presentano disposti gli organi di un vegetale: r. dei rami, delle foglie.

zione vivente, in un determinato periodo di tempo //

espansa, con foglie persistenti o lineari o falcate, velenose, e frutti a bacca rossa. tasso* s. m. Carnivoro simile alla donnola, ma molto pit grosso di questa e con la coda molto piu

corta; ha tronco massiccio, zampe corte, con unghie forti e lunghe, muso appuntito, di color bianco, solcato da due larghe strisce nere che dagli occhi si portano ai lati del dorso.

tassobarbasso s. m. Pianta erbacea con foglie

ricoperte di folta peluria biancastra e fiori _gialli.

tassodio (0 taxddio) s. m. Conifera originaria dell’America sett., detta anche cipresso della Virginia, coltivata per il suo legno pregiato. tassonomia s. f. Nelle scienze naturali, sin. di sistematica. |

tassonomico agg. (pl. m. -ci). Relativo alla tassonomia. tastare v. tr. 1. Esercitare una pressione lieve e ripetuta con le dita della mano, allo scopo di accertarsi di qlcs.: tasto il braccio per vedere se c’erano fratture; t. il polso, tenere fermo il dito su una vena

del polso per accertarsi dalla frequenza delle pulsazioni se uno ha la febbre (fig., cercare di scoprire le intenzioni di qlc.); ¢. il terreno, col piede, per accertarsi della sua consistenza o della mancanza di buche o pericoli (fig., cercare di rendersi conto delle

possibilita di successo di una iniziativa // Provare,

assaggiare: /. il vino. 2. fam. e dial. Toccare, palpare: f. il petto di un pollo, per sentire se € grasso. tastata s. f. Lieve pressione esercitata su qlcs. con la mano a scopo di accertamento. tastiera s. 1. Parte di alcuni strumenti (pianoforte, clavicembalo, spinetta, organo, armonium), su cui sono disposti i tasti che servono ad azionare il meccanismo per ottenere il suono relativo alla nota corrispondente / La parte superiore del manico degli strumenti a corda, a plettro o pizzica-

ti, nella quale sono inseriti i tasti. 2. L’insieme dei tasti delle macchine da scrivere o per la composizione_tipografica. tastierista s. m. e f. (pl. m. -i). Addetto alla tastiera di una macchina da composizione tipo-

tassidermia s. f. Tecnica per la preparazione di

grafica. tasto s. m. 1. Pressione esercitata con le dita della mano a scopo di accertamento: andare a tasto, riconoscere qlcs. al t. 2. Ciascuna delle piccole leve di legno, rivestite di avorio per le note naturali, di ebano per quelle alterate, che formano la tastiera di vari strumenti musicali (pianoforte, organo, clavicembalo, ecc.) / Negli strumenti a corde pizzicate o a plettro, ciascuno dei tasselli di legno collocati sul manico, indicanti il punto su cui premere la cor-

animali morti destinati ai musei di storia-.naturale; consiste nell’armatura e imbottitura della loro pelle trattata chimicamente, in modo da conferire all’animale l’aspetto e le movenze di quand’era vivo.

delle leve su cui si batte il dito nelle macchine dattilografiche o per la composizione tipografica; genre., ogni leva di comando in dispositivi meccanici. 3.

tassidermista s. m. e f. (pl. m. -i). Esperto in tassidermia.

tassista s. m. (pl. -i). Conducente di tassi. tasso' s. m. Interesse prodotto dall’unita

di

-capitale in un periodo di tempo convenuto (¢. d’interesse); t. annuo del 5, del 6%, ecc., che per ogni cento lire di capitale da un interesse annuo di 5, 6 li-

-

mortalita, il rapporto fra i nati oi morti ela popola-

Quantita percentuale: ¢. glicemico del sangue. tasso~ s. m. Albero d’alto fusto a chioma

re, ecc. / T. di sconto, il tasso col quale si calcola lo sconto di un capitale dovuto, che viene pagato pri-

ma della scadenza prescritta // T. di natalita, di

da per ottenerne la nota voluta // estens. Ciascuna

fig. Argomento: con lui sara bene non toccare certi

t. 4, Prelievo di materiale a scopo esplorativo: fare un t. al cocomero, al formaggio. tastoni avv. Tastando il terreno e le pareti con i

piedi e con le mani: camminare, andar t. Ms a

proposito di una ricerca condotta alla cieca). tatas. f.em. 1.5. f. Voce fanciullesca, usata per indicare la donna che ha cura del bambino. 2. s. m. (inyar.), region. Babbo, padre.

4

taro agg. es. m. (f. -a). Appartenente o relativo

L197 ai Tatari, popolazioni di origine turca stanziate oggi nella Russia merid., nel Caucaso e in Persia; come s. m. e fi: un £., una t.; l’antico impero dei T.

tattica s. m. Tecnica d’impiego e di manovra delle

unita militari nel combattimento (distinta dalla stra-

tegia, che regola la condotta generale delle operazioni belliche) / fig. Linea di condotta adottata in funzione del raggiungimento di determinati obiettivi: t. parlamentare; t. elettorale; t. di partito; t. di gara (0 di gioco); fam., comportamento abile ed accorto: con un tipo come lui ci vuole t.

tatticismo s. m. Abituale tendenza al ricorso di espedienti tattici per raggiungere uno scopo. tattico agg. (pl. m. -ci). Relativo alla tattica: armi d’impiego t.; fig.: quella presa di posizione é stato un gravissimo errore t. //Come s. m., comandante

dotato di particolare abilita nell’impiego delle truppe e dei mezzi di cui dispone.

tatticone

s. m. (f. -a), fam. Persona abile ed

astuta che riesce quasi sempre ad ottenere quanto desidera. le agg. Relativo al senso del tatto.

tattilita s. f. 1. Ricettivita specifica degli organi

- tatto. 2. Possibilita di essere percepito mediante il tatto.

tattismo s. m. In biol., movimento di traslazione

cresciosa) // al pl. Piancito costituito da tavole connesse fra loro:

/e ¢. del palcoscenico.

2. estens. Ban-

co di lavoro, O per tenervi arnesi o strumenti, costituito essenzialmente da un piano di legno o d’altro

materiale; pil com., in questo senso, favolo. 3. Nel linguaggio delle arti figurative, dipinto su legno; genrc., qls. pittura, anche su tela. 4. Lastra di marmo o bronzo, recante incisi scritti d’interesse pubblico: /a legge delle dodici Tavole; tavole della legge, secondo la tradizione biblica, quelle contenenti il decalogo, date da Dio a Mosé sul Sinai. 5. Pagina di libro interamente occupata da un’illustrazione: ¢. in bianco e nero, a colori; tavole fuori testo, quelle stampate su carta diversa da quella del testo e con una particolare numerazione / Prospetto grafico, tabella: ¢. sinottiche, numeriche; t. pitagorica // Libro o registro contenente elenchi di nomi e dati con valore di documento; f. censuaria, documento del catasto comunale contenente dati relativi al reddito imponibile. 6. Mobile per vari usi, essenzialmente costituito da un piano poggiante su sostegni verticali (gambe); part., quello usato per appoggiarvi l’occorrente per mangiare: mettersi a t.; il pranzo é in

t., il pranzo é servito / T. calda, locale dove si pos-

determinato da uno stimolo esterno (luce, calore, acqua. ecc.). tatto s. m. 1. Organo di senso specifico che permette il riconoscimento di alcuni caratteri fisici, quali la forma e la durezza, degli oggetti che vengo-

tavola di riguardo; nell’uso moderno, convegno di esperti allo scopo di discutere problemi di attualita

po; al tatto, per denotare la sensibilita specifica nel

// Con riferimento al gioco: metter le carte in t., distenderle in modo che tutti possano vederle (fig., di-

no in contatto con la superficie epidermica del cor-

suo determinarsi: morbido, duro, liscio, ruvido al t. 2. fig. Discrezione, diplomazia nel modo di comportarsi; una persona piena di t.; agire con t.

tattiaggio

s.

m.

Deformazione

artificiale

permanente dei tessuti cutanei, mediante scarificazione o una serie di punture sugli stessi, prodotte

con spilli intrisi di sostanze coloranti indelebili.

tatuare v. tr. (tatuo, ecc.). Sottoporre a tatuaggio

/ rifl. (tatuarsi). Praticarsi un tatuaggio. tatzepao vy. DAZIBAO.

sono consumare pasti rapidi direttamente al banco,

in piedi o seduti su alti sgabelli / T. rotonda, antica

chiarare apertamente le proprie intenzioni; talvolta con tono perentorio: carte in t.!) / T. reale, gioco

originario d’Inghilterra, detto anche tric-trac, che si ioca con 30 pedine e due dadi su un tavoliere con recce bianche e nere. 7. Autorita collegiale che presiede ad alcune chiese riformate: 1. valdese.

tavolaccio s. m. Piano di legno che funge da

giaciglio nelle prigioni. tavolame s. m. Legname segato in tavole.

tavolata

s. f. Gruppo di commensali seduti alla

taumaturgia s. f. Capacita di operare miracoli. taumaturgico agg. (pl. m. -ci). Di taumaturgo; iperb., miracoloso.

stessa tavola.

possiede il dono di fare miracoli.

no e il bassopiano. tavoleétta s. f. 1. Assicella di legno di forma quadrangolare; estens., piccolo pezzo di altra materia, di ugual forma: una t. di marmo / Sostanza alimentare o preparato farmaceutico confezionati in forme rettangolari di piccolo spessore: una t. di cioccolata. 2, Piccolo dipinto su tavola, o ciascuno dei riquadri in cui é diviso un polittico di piccole dimensioni. 3. Nel gergo degli automobilisti: andare

taumaturgo

s. m. (pl. -gi o -ghi; f. -a). Chi

taurino agg. Di toro: stazione di monta t. / fig.

Tozzo, massiccio: collo t.; forza t., enorme.

~

tauromachia s. f. Combattimento contro tori e

anticamente anche di tori fra di loro / Oggi, lo spettacolo della corrida.

tautologia

s.

f. Definizione

illusoria,

che

ripropone in termini solo formalmente diversi |’enunciazione di quanto dovrebbe costituire oggetto di Spies arione o di svolgimento.

tautoldgico agg. (pl. m. -ci). Che ha carattere di tautologia. tavella s. f. Laterizio forato impiegato spec. per solai e tramezzi. tavérna s. f, Nel passato, osteria frequentata da

una clientela volgare e incontinente // Attualmente

trattoria alla moda, con arredamento rustico; fre-

quente in tal senso il dim. tavernetta. taverniére s. m.

1. Esercente di una taverna.

Frequentatore di taverne.

2.

ola s. f. 1. Asse di legno segato e squadrato,

di dimensioni molto maggiori nel senso Gella lunghezzae della larghezza che in quello dello spesso-

fi i

tavolo

re: t. d’abete, di noce, di castagno; t. di salvezza, l’asse cui si aggrappa il naufrago (fig., estremo espediente per uscire da una situazione pericolosa o in-

ee

t

Ve

tavolato s. m.

1. Piano costituito da tavole

connesse una con laltra. 2. In geogr., terreno con stratificazione orizzontale, intermedio tra l’altopia-

a t., premendo

tavoliére s. m.

al massimo

l’acceleratore.

1. Tavolino con il piano distinto

in riquadri, usato per il gioco dei dadi e della dama; suddiviso in frecce bianche e nere serve per il gioco della tavola reale (0 tric-trac). 2. Il piano del tavolo

del biliardo. 3. Ampia e vasta zona di terreno pianeggiante: il T. delle Puglie. tavolino s. m. 1. Tavola (mobile) di piccole proporzioni: ¢. da té, da lavoro; assol., la tavola su cui si scrive e si studia: stare a t., studiare; fig.: a tavolino, in astratto, in teoria: a t. tutto é facile. 2. Supporto collegato al microscopio sul quale si pone l’oggetto da osservare.

olo s. m. Pil comune di tavola, soprattutto

Se]

oi

=

*ae

i

fuori di Toscana, per indicare il mobile (a meno che non si tratti-della tavola da pranzo o di espressioni come

mettere

le carte

in tavola,

ecc.);

art.: t. operatorio, appositamente attrezzato per interventi operatori; ¢. da ping-pong, per il tennis da tavolo; ¢. da disegno, dotato di un piano a inclinazione regolabile; t. di commutazione, apparecchia-

teatino agg. es. m. Della citta di Chieti (pit com.

chietino);

si trovano i dispositivi necessari per le operazioni di commutazione; ¢. di montaggio, v. MOVIOLA. tavolozza s. f. 1. Tavoletta sottile di legno, con

Chieti: un ¢., una

taxi v. TASSI. taxi-girl s. ingl. (in it. s.f.invar.;

pl. ingl. taxi-girls). Negli Stati Uniti, ragazza ingaggiata e pagata dal proprietario di una sala da ballo per far ballare i clienti. tazza s. f. 1. Piccolo recipiente di forma rotonda 0 cilindrica, di solito con manico laterale, per l’assunzione di liquidi; il liquido in esso contenuto: prendere, offrire una t. di té, di cioccolata. 2. Il vaso della latrina all’inglese. 3. Ciascuno dei contenitori a catena di una draga o di una noria. tbe (0 T.B.C.). Abbr. di tubercolosi polmonare, spesso usata come s. f. per indicare la stessa malattia (s’é preso la thc in guerra), e come s. m. per indicare l’'ammalato di tbc (é un thc). te pron. pers.

1. Forma forte, accentata, del

pronome di seconda persona con funzione di com-

plemento oggetto: vogliono te; nei casi indiretti é preceduto da una preposizione: si parla di te, si pensa a te, si lavora per te, si aspetta da te, si confida in te / Si riscontra nelle comparazioni (ne so quanto te), con funzione di complemento predicativo (pareva proprio te), e in costruzioni assolute (te partito, la casa pareva vuota) / Al pari di tu pud venir rafforzato con stesso e medesimo (conosci te Stesso). 2. Forma debole, atona, del pronome di seconda persona: variante di fi davanti a io, li, la, le, ne; puo essere in posizione proclitica (te lo ricordi?; te ne importa?) oppure enclitica (in tal caso unita al verbo: ricordatelo!; vattene!). te’ inter., dial. Lo stesso che tieni!, prendi!

(v. anche To’): te’ questi soldi e vatti a divertire! tes. m. 1. Albero dell’Estremo Oriente, con foglie ovali, dentate, che, avvizzite, arrotolate, fermentate ed essiccate prima di giungere a maturazione, for-

- mano il té nero (dal quale si ottiene l’omonima be- yvanda, comune nei paesi occidentali); scottate, ar_rotolate ed essiccate ma non fermentate, danno il té ‘verde (dal quale si ottiene la bevanda comune nei

paesi orientali). 2. Le foglie opportunamente trattate della pianta (un pacchetto di té) e 1a bevanda che si ricava dal loro infuso (wna tazza di.té; biscotti da ~ té) // Riunione familiare o trattenimento mondano ‘che si svolge di pomeriggio e durante il quale viene

offerto il té con tartine, dolci, ecc.; té danzante, fe-

sta da ballo pomeridiana / Casa da té, in Giappone,

casa aperta al pubblico, locale o forestiero, dove _ Pospite viene intrattenuto da giovani geishe che gli _ servono il té e gli offrono la loro compagnia; in occidente, spesso sin. di casa d’appuntameniti. _ té@a age. f. Rosa tea, varieta di rosa di colore giallo, emanante un caratteristico profumo di té.

teak s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ingl. _. teaks), Albero delle regioni indomalesi, alto sino a 60 metri, coltivato per il suo legno, duro, di color _rosso-bruno, part. ricercato per mobili.

d

team s. ingl. (in it. s. m. invar.; pl. ing]. teams). Squadra o gruppo di persone che collabora- — no alla medesima impresa (di carattere scientifico e intellettuale, oppure sportivo); sin. del fr. équipe. tea room loc. ingl., usata in it. come s. m. invar. (pl. ingl. tea oe. ‘Sala da te.

tura destinata alle operatrici telefoniche, sulla quale

un foro laterale per introdurvi il pollice sinistro, sulla quale il pittore distende e mescola i colori. 2. fig. La gamma cromatica preferita da un pittore.

P

BS

1198

_tavolézza

figurate,

bar

DLA

Say

come

s. m. e f., abitante, cittadino di t.

teatrale agg. 1. Relativo al teatro: spettacolo, rappresentazione t.; compagnie t. 2. fig. Artificiosamente esagerato, enfatico, declamatorio: gesti t.

teatralita s. f. Ricerca di effetti artificiosamente

esagerati, sia nella recitazione che nella maniera di esprimersi 0 comportarsi. teatrante s. m.ef. 1. Chi recita in teatro; per lo piu spreg.: é un modesto t. di provincia. 2. estens. Di persona che assume pose o atteggiamenti artificlosamente studiati. teatro s. m. 1. Edificio appositamente progettato per rappresentazioni sceniche; costruito all’aperto. genrl. a ridosso di una collina nell’antichita greco-

romana, in epoca moderna é genrl. costituito da

una grande sala coperta, sul fondo della quale si

apre il palcoscenico: il t. greco di Taormina; il t. romano di Verona; il T. della (0 alla) Scala (0 assol. La Scala) di Milano; con riferimento all’affluenza degli spettatori: un t. affollato, gremito, deserto; per metonimia, il pubblico degli spettatori: alla prima cera un magnifico t. 2. estens. Gli spettacoli teatrali in genere e me piace molto il t.), o un determinato genere di spettacoli (vado pazzo per il t. di prosa, d’opera); con riferimento alla produzione degli autori drammatici: le ultime novita del t. americano: con riferimento ai fini divulgativi dell’opera teatrale: t. di massa, destinato al grande pubblico. 3. Insieme di opere drammatiche appartenenti a una determinata civilta o cultura (il t. greco, latino, italiano: il t. francese dell’800), a un particolare periodo letterario o storico (il t. elisabettiano, del periodo di Elisabetta I d’Inghilterra), a un autore (il t. del Goldoni, di Pirandello).

4. part. T. di posa, fabbricato

adibito alla ripresa degli interni di un film e percio dotato di speciali apparecchiature per la costruzione delle scene e di impianti di illuminazione atti a garantire i necessari effetti di luce / T. anatomico, aula universitaria ad anfiteatro dove si svolgono lezioni ed esercitazioni di anatomia. 5. fig. Luogo in cui si svolsero eventi o imprese memorabili (i/ t. della guerra) o che ha fatto da sfondo ad avvenimenti particolari (quella casa fu t. di un orribile delitto).

tebaismo s. m. Intossicazione da oppio. tebano agg. e-s. m. Di Tebe, citta

della Beozia /

Come s. m. € f., abitante, cittadino di Tebe.

tebéo agg. e s. m. Di Tebe, I’antica citta dell’Alto

Egitto. teca s. f. 1. Custodia, astuccio destinato ad / accogliere oggetti di notevole pregio // Piccolo reli-

iene; t. eucaristica, piccolo astuccio di metallo orato all’interno, nel quale il sacerdote mette la particola consacrata quando si reca a comunicare a domicilio un ammalato. 2. In biol., nome di ricetta- ~ coli di varia forma e natura; ¢. cranica, la scatola

ossea del cervello.

technicolor



s. ingl. (in it. s. m.

invar.). Vedi il pi comune adatt. it. tecnicolor.

nica s. f. 1. Complesso di norme che regolano” la pratica e l’esercizio di un’arte, di una disciplina, di un’attivita professionale o sportiva: /a t. del dise-

gno, della pittura a olio; t. pianistica,t.chirurgica,

©

. er eee

ee |” Lieve

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1499

_ t. calcistica; spreg., in diretta contrapposizione con arte, quando si vuole indicare mera perfezione formale: molta pittura moderna é solo t. 2. Ogni attivita che, sulla base delle conoscenze scientifiche, progetta strumenti, apparecchi, macchine, motori, utensili destinati al soddisfacimento delle esigenze

pratiche della vita: il progresso della t. moderna. 3. assol. Sin. di procedimento: metallo lavorabile solo con particolari t.

teenicismo s. m.

1. Eccessivo eapiege della

tecnica a scapito della creativita e dell’inventiva, della genialita. 2. Uso eccessivo di termini 0 locuzioni tecniche nel trattare una materia // Termine o locuzione tecnica: un libro pieno di tecnicismi.

tecnicista s. m. ¢ f. (pl. m. «/). Studioso di tecnica

(industriale, bancaria, commerciale e simili).

tecnicita s. f. Impronta 0 fisionomia tecnica. tecnicizzare y. tr. Improntare ad un accentuato

tecnicismo: ¢. un’arte; t. l'attivita dello scrittore. tecnico agg. e s. m. (pl. m. -ci). 1. agg. Che concerne la parte pratica, strumentale di un’arte, di una scienza, di una disciplina: nozioni t. d’ingegneria, di meccanica; ufficio t., quello che studia e pre-

dispone l’attuazione pratica dei lavori; linguaggio

t., la speciale terminologia relativa a un’arte, a una scienza, a una disciplina, a un mestiere; scuole a in-

dirizzo t. (o assol. le tecniche, s. f. pl.), quelle che preparano all’esercizio di una professione pratica; studi t., genrl, contrapposti a quelli umanistici. 2. s. m. Persona esperta e competente nella parte pratica e strumentale di un’arte, scienza o disciplina: richiedere il giudizio di un t.; in cinematografia: ¢. del suono, chi si oo della registrazione della colonna sonora di un film / Operaio specializzato: chiamare un t. per la riparazione del televisore; anche come secondo elemento di composizione: radiotecnice, odontotecnico, elettrotecnico, ecc.. tecnicolor s. m., invar. Nome

brevettato

di un

sistema di cinematografia a colori. tecnigrafo s. m. Strumento applicato a un tavolo da disegno per rendere piu rapida l’esecuzione di disegni tecnici; é costituito essenzialmente da una squadra e da un goniometro mobili. tecnocrate s. m. Persona alla quale, per la sua grande competenza tecnica, viene affidata la direzione di settori d’importanza basilare nella vita poli-

téla

teddy boy loc. ingl., usata in it. come s. m. invar. (pl. ingl. tedd lek Giovane teppista. tedésco agg. es. m. (pl. m. -chi). Che si riferisce alla Germania; lingua t. (0 il tedesco, s. m.), la lin-

gua stabilizzatasi in seguito alla traduzione della Bibbia da parte di Martin Lutero e assurta ad altis-

simo livello letterario con Goethe // Come s. m. e f.. cittadino,

abitante della Germania.

tedescofilo agg. es. m. (f. -a). Simpatizzante peri

Tedeschi_e

per tutto cid che é tedesco.

tedescofobo agg. e s. m. (f. -a). Che prova avversione e ostilita per i Tedeschi e per tutto cid che é tedesco. tediare vy. tr. (fédio, ecc.). Annoiare, infastidire

con discorsi pedanti o lamentosi. tédio s. m. Sensazione di noia profonda o di fastidioso disagio: il t. delle interminabili ore d’attesa / Estrema stanchezza o cupa insofferenza; ¢. della vita, concezione pessimistica della vita che porta ad un profondo disgusto dell’esistenza.

tediosita s. f. Persistenza di uno o pil motivi di

tedio.

tedidso agg. Che induce un senso. pil o meno profondo di tedio. tedoforo agg. e s. m., Jett. Portatore di fiaccola:

oggi, l’atleta portatore della fiaccola olimpica. teen-ager loc. ingl., usata in it. come s. m. ef. invar. (pl. ingl. teen-agers). Ragazzo 0 ragazza dai 13 ai 19 anni. tegamata s. f. Il contenuto di un tegame: wna ¢. di fagioli // Colpo dato con un tegame.

tegame s. m. Recipiente da cucina, di vario materiale e a forma rotonda, con fondo piatto e sponde non molto alte, fornito di uno o due manici,

usato per la cottura di vivande e spec. per fare salse // I contenuto di un tegame: un ¢. di piselli. tegamino s. m. Tegame di piccole dimensioni, usato soprattutto per affrittellare le uova. téglia s. f. Recipiente da cucina, di vario materiale, con fondo piatto e sponde basse, munito di due prese laterali, usato per cuocere vivande o

dolci nel forno. tégola s. f. (tosc. tégolo, s. m.).

1. Laterizio usato

per la copertura delle falde inclinate dei tetti. 2. fig. Disgrazia, danno grave e inatteso. tegumento s. m. Il complesso dei tessuti di

tica, sociale ed economica di un paese.

rivestimento di un organo o di un organismo. .

tecnocrazia: rivoluzione t. / Come s. m., assertore 0 seguace della tecnocrazia. tecnocrazia s. f. Il governo, il predominio dei tecnici, cioé degli specialisti (talvolta anche nel senso particolare di fisici, ingegneri, ecc.) nella vita-so-

ciale, politica ed economica di un paese.

teiéra s. f. Recipiente di materiale vario, genrl. di forma panciuta e con beccuccio, che serve per preparare e servire il te. teina s. f. Alcaloide identico alla caffeina, presente nelle foglie di te. teismo s. m. Dottrina religiosa e filosofica per la

con particolare riferimento ai diversi procedimenti

quale esiste un solo Dio, personale e trascendente, creatore e governatore del mondo.

tecnocratico age.es. m. (pl. m. -ci). Relativo alla

tecnologia s. f. Lo studio delle scienze applicate,

per la trasformazione delle materie

prime in prodot-

ti di impiego o di consumo: ¢. delle costruzioni. Tecnologico tecnologia.

agg.

(pl. m.

-ci).. Relativo

alla

tecnopatia s, f. Malattia professionale. tecnotronica s. f. La fase avanzata dell’attuale

tecnologia, che si avvale dei ritrovati e delle ultime

scoperte dell’elettronica,

téco pron., Jett. Con te.

tectonica, tectonicoy. TETTONICA, TETTONICO.

teda s. f., Jett. 1. Fiaccola costituita da un ramo ‘esinoso, che gli antichi usavano nelle cerimonie nuziali, per accompagnare la sposa dalla casa paterna a quella dello sposo. 2. poet. Nozze.

teicoltura s. f. La coltivazione delle piante di te.

teista s. m.e f. (pl. m. -i). Seguace del teismo. teistico agg. (pl. m. -ci). Ispirato al teismo. ték s,m. Adatt. it. dell’ingl. teak (v.). téla s. f. 1. Tipo di armatura tessile, nel quale ciascun filo di ordito passa alternativamente sopra e

sotto le successive trame, costituendo tessuto uniforme e compatto, senza rovescio / com. II tessuto ottenuto con questa lavorazione: t. di lino, di coto-

ne, di canapa; t. cerata o incerata, resa impermeabile con uno strato di gomma 0 vernice; fig.: esser

come la t. di Penelope, di lavoro che non finisce mai

(con riferimento al racconto omerico secondo il quale Penelope disfaceva di notte la tela tessuta di _ giorno). 2. Dipinto a olio o a tempera eseguito su

je ae Pe ak

Ay

tee

; a

Ly

telaggio

neh

-1200°

tela: una t. di Tiziano // Il sipario del palcoscenico: cala la t., per indicare la fine di un atto o della com-

media (fig., il concludersi di una vicenda) // Intrec-

cio di fili di materiale diverso: t. metallica, rete metallica a maglie fitte. 3. fig. Manovra insidiosa organizzata allo scopo di raggirare qlc.: ordire una t. di imbrogli // fam. Fare tela, svignarsela.

telaggio s. m. La qualita d’una tela in rapporto

alla tessitura.

telaio s,m.

1. Macchina munita di organi adatti

all’intreccio della trama e dell’ordito per eseguire la tessitura: ft. a mano; t. meccanico; t. automatico. 2. estens. Struttura portante, per lo piu rigida e inde-

formabile, con funzioni di supporto o di sostegno: i/

t. di una finestra, di una porta, del letto // part. T.

da ricamo, piccolo attrezzo in legno sul quale viene inserita o tenuta tesa la tela su cui si vuole eseguire il ricamo con I’ago / Nelle costruzioni meccaniche. !’armatura che assicura la resistenza meccanica del-

Yinsieme e lunione dei vari elementi componenti una macchina; spesso sin. di chdssis.

telaméne

s. m.

Cariatide

con

funzione

di

membratura architettonica di sostegno, raffigurante una figura maschile di notevoli dimensioni.

telare vy. intr. (télo, ecc.; aus. essere; ma i tempi _composti sono rari), pop. tosc. Svignarsela, fuggire a gambe levate.

telato agg. Simile nell’aspetto alla trama di una tela: carta t.

téle s. f. Abbr. di felevisione, spec. nel linguaggio familiare e come primo elemento di parole composte: telecronista, telespettatore, ecc.

teleabbonato s. m. Abbonato alla televisione.

telearma s. f. Sin. di feleproietto.

telecamera s. f. Apparecchiatura per la ripresa ‘delle immagini da trasmettere in televisione, costi-

tuita essenzialmente da una parte ottica per la loro messa a fuoco sull’elemento fotosensibile del tubo facet ripresa, e da altre apparecchiature elettroniche, mediante le quali viene operata la trasformazione delle differenze di intensita luminosa dei diversi elementi dell’immagine in variazioni di corrente elettrica (il cosiddetto segnale video, che viene inviato alle

apparecchiature di trasmissione per mezzo collegamento in cavo coassiale).

telecomandare

mediante

y.

tr.

Azionare

a

di un

distanza

appositi dispositivi (di tipo elettronico,

_ meccanico, idraulico 0 pneumatico), mezzi meccanici o d’altro genere.

telecomando s. m.

1. Manovra di comando e di

controllo a distanza. 2. II dispositivo usato per tele_ comandare. | _ telecomunicare y. tr. e intr. (telecomiinico, - telecomiinichi, ecc.; aus. avere). Comunicare a distanza per mezzo di uno dei vari mezzi 0 servizi di _ telecomunicazione. __telecomunicazi6ne s. f. Trasmissione rapida a _distanza di informazioni, mediante conduttori elettrici (es. telefonia, telegrafia, telescriventi) oppure onde hertziane (radio, televisione, radar) // Comunicazione eseguita per mezzo di uno dei suddetti pro-

cedimenti / al pl. L’attivita e il complesso degli impianti e dei servizi per la trasmissione di comunica-

_

_zioni e informazioni: Ministero delle poste e delle

_ telecomunicazioni. _

Teas Pd

telecronaca s. f. La ripresa commentata

:

di un

avvenimento per mezzo della televisione. _ telecronista s. m. e¢ f. (pl. m. -i). La persona _incaricata di commentare un avvenimento ripreso e

__ trasmesso. per televisione.

Fi

ka tue

:

telediffondere v. tr. (coniugato come féndere).

Diffondere per televisione.

SENS

telediffusiéne s. f. Diffusione per televisione. teleférica

s.

f. Impianto

per

.

il trasporto

meccanico di materiali, analogo alla /univia, costituito da uno o piu veicoli che viaggiano sospesi ad una fune tesa fra due stazioni terminali, per lo piu sostenuta, lungo il percorso, da appoggi fissi.

teleferico agg. (pl. m. -ci). Relativo all’impianto

della teleferica. teleferista s. m. (pl. -i). L’addetto alla manovra ¢ alla manutenzione delle teleferiche.

telefilm

s. m. Film

girato appositamente

per

essere trasmesso per televisione, genrl. piu breve dei normali film. telefonare v. intr. e tr. (teléfono, ecc.; aus. avere). Comunicare per mezzo del telefono; con uso tr.: felefonami l’esito del tuo esame.

telefonata s. f. Comunicazione per mezzo del telefono. telefonato agg. Nel calcio, di tiro in porta facilmente intuibile dal portiere in quanto effettuato

da lontano o con poca forza.

telefonia s. f. Sistema di trasmissione a distanza

di voci 0 suoni, costituito essenzialmente da un apparecchio trasmittente, che trasforma in oscillazioni elettriche le variazioni di pressione determinate nelaria dall’onda sonora da trasmettere, e da un ap-

parecchio ricevente, che raccoglie il segnale elettrico trasformandone le variazioni in un’onda sonora che hcp il suono trasmesso. telefonico agg. (pl. m. -ci). Relativo al telefono e alla telefonia; servizio t., il complesso organizzativo che permette l’uso del telefono; elenco t., pubblicazione annuale, che registra in ordine alfabetico il cognome, nome, indirizzo e numero di telefono degli utenti di una provincia o regione.

telefonista s. m. e f. (pl. m. -i).

1. Addetto alla

trasmissione e alla ricezione di comunicazioni telefoniche.

2. Operaio addetto all’installazione, manu-

tenzione e riparazione di linee o impianti telefonici. teléfono s. m. 1. Dispositivo che permette la trasmissione a distanza di voci e suoni, trasformando le vibrazioni sonore in oscillazioni di corrente elettrica. 2. com. L’apparecchio mediante il quale si effettuano le conversazioni telefoniche; colpo di

t., breve comunicazione telefonica / Impianto tele-

fonico: dobbiamo ancora far mettere il t.; t. pubblico, genrl. collocato in pubblici esercizi o in apposite cabine, funzionante con |’introduzione di uno o piv gettoni o in un’apposita fessura dell’apparecchio.

telefoto

s. f., invar.

Telefotografia,

sia per

indicare la tecnica della trasmissione di fotografie a distanza, sia la singola fotografia trasmessa.

telefotografia s. f. Lo stesso che Iseesins oyif telegénico agg. (pl. m. -ci). Che ben si presta ad

essere ripreso per televisione: un volto t.

telegiornale s. m. Notiziario trasmesso per televisione, in cui la lettura delle notizie é integrata da inserti filmati riproducenti i principali fatti del giorno e con collegamenti diretti coi vari corrispondenti all’estero o regionali dell’ente televisivo.

telegrafare v. tr. e intr. (telégrafo, ecc.; intr., aus.

avere). Comunicare per mezzo del telegrafo.

telegrafia s. f. Sistema di trasmissione a distanza di segnali convenzionali, genrl. corrispondenti, secondo un codice prestabilito, alle lettere, alle cifre e . ai segni_d’interpunzione della scrittura ordinaria. —

telegrafico agg. (pl. m. -ci). Relativo al tel

o alla telegrafia; trasmesso

per telegrafo; Sti

afc

ee

tellurio

Pf

_ conciso e rapido, accentuatamente impersonale (come quello usato nella compilazione dei telegrammi allo scopo di ridurre al minimo la spesa). afista s. m. ef. (pl. m. -). 1. L’addetto alla trasmissione e ricezione mediante telegrafo. 2. Operaio addetto all’installazione e manutezione di lineee impianti telegrafici.

telégrafo

s.

m.

1.

Apparecchio

per la

trasmissione a distanza di segnali corrispondenti, in un codice convenzionale, alle lettere dell'alfabeto. alle cifre e ai segni Sia Se aplae t. senza fili, nome dato in origine alla radiotelegrafia; part.: t. Morse, il EP antico dei sistemi telegrafici elettrici, i cui

segnali (alfabeto Morse) sono costituiti da emissioni brevi (punti) e lunghe (Jinee), intervallate. 2. Ufficio dove si trasmettono e si ricevono telegrammi.

telegramma s. m. (pl. -i). Comunicazione che si

trasmette per mezzo del telegrafo.

teleguida

s. f. Manovra a distanza di un mezzo

mobile per mezzo di radioonde.

teleguidare

y. tr. Manovrare

mezzo di radioonde un mezzo

telelibera s. f. Emittente

a distanza per

mobile.

televisiva

gestita da

privati che trasmette su frequenze diverse da quelle

della televisione di stato.

telemetria s. f. Il complesso dei sistemi di Osservazione ottica che servono a misurare la distanza di un oggetto dal punto di osservazione / part. La teoria e la pratica dell’uso. dei telemetri.

telemetrista s. m. (pl. -i). L’addetto all’uso del telemetro. telémetro s. m. Strumento ottico che permette la misurazione indiretta della distanza di un oggetto da un osservatore; accoppiato all’obiettivo di una macchina

fotografica, consente

la messa

a fuoco

automatica dell’oggetto da fotografare.

telencéfalo s. m. Parte anteriore dell’encefalo

embrionale dei vertebrati, dalla quale hanno origine gli emisferi cerebrali; insieme al mesencefalo e al diencefalo, costituisce il cervello propr. detto.

teleobiettivo (0 seleobbiettivo) s. m. Obiettivo di

lunghezza focale molto maggiore di quella ordinaria, usato per fotografare a grandi distanze.

teleologia s. f. Qualsiasi concezione del divenire

universale come dipendente da una volonta divina.

teleologico

agg.

(pl. m.

-ci). Relativo

teleologia e alla sua considerazione

alla

del mondo;

part.: argomento t., in filosofia, la prova dell’esisten-

za di Dio che si ricava dalla considerazione finalistica del divenire (se ogni cosa tende a un fine da realizzare, dovra necessariamente esservi, perché il movimento non continui all’infinito, un fine ultimo,

cioé l’assoluto divino). telepatia s. f. Percezione extrasensoriale del pensiero e del sentimento di un altro individuo. telepatico agg. (pl. m. -ci). Inerente alla telepatia. teleproietto s. m. Proietto a grande raggio d’azione,

con

propulsione

autonoma,

teleguidato

per l’intera traiettoria o per parte di essa.

telequiz s. m. Trasmissione televisiva basata sulla soluzione di quiz.

teleradiotrasméttere

y. tr. (coniugato

come

méttere). Trasmettere contemporaneamente per televisione e per radio.

teleria s. f. Assortimento di tessuti di tela. teleriprésa s. f. 1. Ripresa fotografica

_Cinematografica eseguita con teleobbiettivo.

presa televisiva. teleromanzo s. m. Romanzo rasmesso per televisione.

o

2. Ri-

sceneggiato per

teleschérmo s. m. Lo schermo del televisore. telescopico agg. (pl. m. -ci).

1. Proprio del

telescopio; relativo al telescopio / Di oggetti celesti visibili solo per mezzo del telescopio: stelle t. / In biol.: occhi ¢., allungati e sporgenti dall’orbita, caratteristici di alcune specie abissali di pesci e crostacei. 2. Di dispositivi meccanici costituiti da elementi tubolari capaci di scorrere I’uno nell’altro (es. le

forcelle di alcuni tipi di motocicletta).

telescopio s. m. Particolare tipo di cannocchiale a pase per l’osservazione di corpi celesti. telescrivente agg. e s. f. Apparecchiatura dall’aspetto simile a quello della macchina da scrivere, che consente l’invio e la ricezione telegrafica di messaggi e notizie con l’alfabeto comune.

telescriventista s. m. ¢ f. (pl. m. -i). Operatore

addetto ad una telescrivente.

telescudla

s. f. Insegnamento

impartito

per

televisione agli alunni della scuola media unificata, articolato con esercitazioni appropriate agli argomenti svolti.

teleselettivo agg. Della teleselezione; realizzato

mediante teleselezione.

teleseleziéne

s. f. Commutazione

automatica

delle linee telefoniche, comandata a distanza dall’utente.

telespettatére s. m. (f. -trice). Chi assiste a una

trasmissione televisiva,

telestesia

s.

f. Percezione

extrasensoriale

a

distanza, di eventi o oggetti. teletrasméttere v. tr. (coniugato come méttere). Trasmettere per mezzo della televisione.

teletrasmissiéne s. f. Trasmissione televisiva. teletrasmitténte agg. Che trasmette a distanza

per mezzo della televisione: stazione t. (0 assol. teletrasmittente, s. f.).

telétta s. f. Tela a tessuto rado. teleutente s. m. e f. Utente della televisione.

televisidne s. f. 1. Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione di immagini luminose in movimento

per mezzo

di radioonde; f¢. a circuito

chiuso, quella in cui la trasmissione anziché per mezzo di radioonde avviene via cavo. 2. estens. L’organizzazione relativa alla realizzazione e alla diffusione dei programmi televisivi: i programmi — della t.; i presentatori della t. 3. fam. Televisore.

televisére s. m. Apparecchio per la ricezione di

immagini e suoni trasmessi per televisione. _ televisivo agg. Relativo alla televisione / Originale t., opera drammatica scritta appositamen-

te per la televisione, tenendo cioé presenti nella ste-



sura le possibilita tecniche ed espressive di questo — mezzo di comunicazione.

télex agg. es. m. Di servizio telegrafico per mezzo. di telescriventi collegate fra i diversi utenti su circuiti telefonici; come s. m,, il servizio stesso (trasmette-

re in t.) e il messaggio inviato (spedire un t.).

telferaggio s. m. Impianto 1 trasporto’ con carrelli che viaggiano su una monorotaia aerea. tellina s. f. Mollusco

bivalve, con

conchiglia

asimmetrica compressa, di color roseo, comune sui fondi_ sabbiosi dei nostri mari.

tellurico agg. (pl. m. -ci). Relativo alla terra, dal punto di vista geofisico: movimenti t., i movimenti sismici; scossa t., terremoto.

tellurio s. m. Elemento chimico metallico molto —

fragile (simbolo Te), presente in natura sia libero che sotto forma di minerali; viene impiegato come accelerante nella vulcanizzazione della gomma e come additivo nelle leghe di rame e di piombo.

télo

1202

télo s. m. Pezzo di tela di lino, canapa, cotone o

d’altro tessuto, usato, cucito insieme ad altri, nella

confezione di capi di biancheria o di indumenti (un lenzuolo a due t., sottana a teli), oppure isolata mente, per altri scopi (t. da tenda, da branda, ecc.). teléne s. m. Telo di grandi dimensioni (per es.. quello usato per la copertura del carico su grossi veicoli) / com. II sipario del palcoscenico.

teloslitta s. f. Striscia di tela robusta di cui fanno

uso i vigili del fuoco per far scivolare fino a terra dalle finestre di un edificio le persone in pericolo. tema s. f., /ett. Timore; com., nelle espressioni per

t. di... senza t. di...: per t. di sbagliare stette zitto: posso dirlo senza t. di venire smentito. tema s. m. (pl. -i). 1. Definizione che propone o riassume schematicamente le fondamentali linee di sviluppo di un discorso piu ampio: t. d’una lezione,

d’una conferenza // part. Argomento proposto per

un componimento scolastico: dare, assegnare un t.. andare fuori t., trattare un argomento diverso da quello proposto; estens., il componimento svolto: consegnare il t.,; anche, brano proposto per una prova di versione: il t. di latino, aiaere / Il soggetto di un quadro, di una scultura (i/ t. della Nativita,

della Crocifissione) 0 il motivo fondamentale di un’opera letteraria o della tradizione di un autore (i/

t. dell’esilio nei sonetti del Foscolo; il t. della morte nel Leopardi) / In mus., idea cui s’ispira il discorso in una composizione a svolgimento continuo (spec. nella fuga e nella sonata pianistica). 2. In linguistica, la forma con cui si presenta la radice di una parola, tolte le desinenze del paradigma. 3. Ciascuna delle province in cui era suddiviso ’Impero bizantino nel Medio Evo.

tematica

s. f. Il complesso

di motivi

che

ricorrono piu frequentemente in un autore, in un’opera o in un complesso di opere rappresentative di una tendenza o di una scuola, sia nel campo della musica che in quello letterario, figurativo, ecc.

tematico

agg. (pl. m. -ci).

1. In linguistica,

relativo al tema di una parola. 2. Relativo al tema o ai temi musicali, poetici o figurativi. temenza s. f., Jett. Timore. temerarieta s. f. Ardire incosciente nell’esporsi a un pericolo: /a sua t. per poco non causava una tragedia, sfrontatezza: Ja t. di una risposta.

temerario agg. 1. Che non valuta il rischio né le conseguenze possibili, per incoscienza 0 sprezzo del pericolo: un giovane t. / Impudente, sfrontato: ri-

_ sposta t, 2. Concepito o formulato sulla base di im-

pressioni avventate: giudizio t. temere v. tr. e intr. (témo, ecc.).

1. tr. Essere in

ansia, trepidare per la possibilita che si verifichi un evento dannoso, pericoloso 0 comunque spiacevole:

t. una disgrazia; t. il peggio; t. un ‘mabroe io; in senso attenuato, aver timore di qlcs. e cercare d’evitarla: t. il bastone, la frusta; in senso piu concreto, tro-

varsi in condizione di venir danneggiato se esposto a determinate circostanze o pericoli: queste piante temono il freddo; cosi vestito temo di prendere un

raffreddore // Provare un reverente rispetto o sen-

tirsi in soggezione di fronte a qlc.: é un ragazzo che teme molto il padre; con la negazione sottolinea un atteggiamento di noncuranza o addirittura,di sfida 0 di disprezzo: non t. il pericolo; fai quel che ti pare, io non ti temo, 2. intr. (aus. avere), Provare un sentimento di apprensione o di paura: ¢. per la salu‘te di qlc.; diffidare, dubitare: teme di tutto e di tutti; _ t. di sé, non aver fiducia in se stessi; preceduto da

aiutero io, non t.; ve la faro pagare cara, non temete. 3. Seguito da die l’infinito oppure (se il soggetto é diverso nelle due propostoniy aa che, nutrire apprensioni o dubbi circa l’esito di una determinata azione: temo di non farcela. temerita s. f. Audacia eccessiva o irragionevole nell’affrontare un pericolo: la ¢. non é coraggio.

temibile agg. Che puo incutere o suscitare un

timore motivato.

temolo s. m. Pesce d’acqua dolce, caratterizzato da un’alta pinna dorsale, apprezzatissimo pér le sue carni emananti un caratteristico odore di timo. tempario s. m. Manuale che indica i tempi base

di lavorazione di un processo industriale.

tempera s. f. 1. Tecnica pittorica che fa uso di agglutinanti diversi dall’olio per i colori (rosso d’uovo, colla animale o cera bianca rettificata nel petro-

lio e nell’essenza di trementina): dipingere a t.; il dipinto eseguito con questa tecnica: /e ¢. del Dughet. 2. Lo stesso che tempra nel sign. 1 (v.). temperalapis s. m. Arnese di varia forma con un foro conico munito di una piccola lama affilata, impiegato per fare la punta alle matite. temperamento s. m. 1. Elemento del carattere di un individuo, da ascrivere alle disposizioni piu segrete della sua personalita e determinante della sua volonta e del suo comportamento: wn ¢. freddo, irritabile; é un lavoro che non si adatta al mio t. / assol. Forza di carattere (una ragazza di t.) 0 originalita creativa e interpretativa (wn artista, un direttore

dorchestra di grande t.)// arc. 11 complesso di qua-

lita fisiche e spirituali caratteristiche di un individuo, ricollegato dalla medicina ippocratica alla mescolanza in diverse proporzioni dei quattro umori fondamentali dell’organismo: sangue, pituita, bile e atrabile. 2. In mus., l’accordatura degli strumenti a suono determinato (organo, pianoforte, ecc.) prati-

cata eliminando le differenze matematiche esistenti fra gli intervalli di quinta e di terza della scala diatonica, allo scopo di ottenere una divisione dell’ottava in dodici semitoni perfettamente uguali. temperante agg. Di persona che sa controllare i propri desideri e appetiti, riducendone la soddisfazione entro limiti di moderatezza. temperanza s. f. Capacita di controllare e

mantenere nei giusti limiti il soddisfacimento degli appetiti naturali; nella teologia cattolica, una delle virti. cardinali / estens. Moderazione, sobrieta.

temperare vy. tr. (témpero, ecc.). 1. Correggere qics. mediante la fiescokae a con altra cosa di natura contraria o diversa: f. il dolce con l’amaro / Di colori, stemperarli per mezzo di elementi agglutinanti. 2. estens. (fig.). Mitigare; ¢. il rigore della disciplina / Riferito a persone, calmare; rifl. (temperarsi), femperarsi nehbere, nel mangiare // Riferito a strumenti musicali, accordare (cfr. TEMPERAMENTO). 3. Dare la tempra (v. il pid com. TEMPRARE). 4. T. il lapis, una matita, fargli la punta. temperato agg. Che risulta dalla mescolanza di piu elementi in giuste proporzioni; clima t., il clima proprio delle due zone della superficie terrestre comprese fra i tropici e i circoli polari (dette appunto zone temperate) dove si hanno temperature me-

die annue moderate // Moderato, controllato: uomo

t. nel bere, nel mangiare; una gioia t, 2. In mus.,

basato sul temperamento della scala: scala t., cromatica. 3. Temprato: acciaio t. / Appuntito, affilato: lapis t., matita t. :

Pas

temperatura s. f. 1. Indice dello stato termico di -negazione, in formule asseverative o di minaccia: f7 un corpo, ossia di cid che si manifesta in questo at-—

bi

ae er

OS ARRON

"

orp

oer

a4

témpo

a o accolga in sé qlcs. di nobile e di grande: il trinale é il t. della giustizia.

tempismo

s. m.

La capacita di scegliere il

momento piu opportuno per agire con le migliori ee

di riuscita; la scelta che ne consegue:

‘intervento del portiere é stato di un t. eccezionale.

tempista s. m. e f. (pl. m. -i).

fig. [1 complesso di moventi spirituali o di avveni menti che concorrono alla caratterizzazione di un ambiente o di un momento storico o culturale. temperino s. m. Coltellino tascabile con una o pil lame che possono essere ripiegate nella cavita del manico. tempesta s. f. 1. Perturbazione atmosferica caratterizzata da una notevole violenza di pioggia e di vento e spesso da grandine, ma non dai fenomeni

di elettricita atmosferica propri invece del tempora le; ¢. di sabbia, tipica delle zone desertiche, determinata da forti venti che sollevano in aria grandi quantita di sabbia / estens. I] moto ondoso violento suscitato nel mare o nei laghi dalla furia del vento: la nave fu travolta dalla t. / region. Sin. di grandine. 2. T. magnetica, improvvisa e irregolare variazione dell’intensita e direzione del campo magnetico terrestre, ricollegabile all’attivita solare. 3. fig. Susseguirsi fitto e violento: una ¢. di colpi, di fischi, di domande / Contrasto violento, drammatico, doloroso, di pensieri sentimenti passioni: avere il cuore in t.; é stata una t. in un bicchier d’acqua, di contrasti in ger violenti ma che poi si risolvono in un nulla. tempestare v. intr. e tr. (tempésto, ecc.). 1. intr. (aus. avere). In forma impersonale, il manifestarsi e perdurare della tempesta / region. Grandinare. 2.

tr. (fig.). Battere reiteratamente e furiosamente: ¢. /u porta di colpi / iperb. Importunare con fastidiosa insistenza: ¢. uno di telefonate. tempestato agg. Fittamente adorno, cosparso:

un diadema t. di brillanti.

tempestio s. m., raro. Serie fitta ed incalzante: un

t. di pugni, di domande, ecc.

tempestivita

s. f. La caratteristica di cid che

viene fatto o attuato con prontezza e al momento opportuno: ¢. d’un ordine, d’un aiuto.

tempestivo agg. Che si verifica o viene fatto al

momento opportuno: rimedio, aiuto t. tempestdéso agg. Agitato dalla tempesta: cielo t.; mare t. (anche, frequentemente sottoposto all’infu-

riare delle tempeste) // fig. Contrassegnato dall’al-

ternarsi di vicende turbolente (wna vita t.), dall’accavallarsi violento e drammatico di sentimenti (una passione 1.), da un tumultuoso contrasto di opinioni e reazioni (una seduta t.). tempia s. f. Ciascuna delle due regioni della testa

situate lateralmente alla fronte. tempificare y. tr. (tempifico, tempifichi, ecc.). Stabilire e ripartire i tempi di lavorazione di un processo industriale.

témpio s. m. (pl. témpi o témpli).

1. Edificio

consacrato al culto della divinita, spesso concepito come dimora del dio di cui custodisce l’immagine o il simbolo culturale: il t. di Giove, di Minerva /Con riferimento alla religione cattolica, il termine é usato solo nel linguaggio poetico e solenne (il t. della cri-

stianita, \a basilica di S. Pietro, a Roma), oppure nel caso che la chiesa accolga i sepolcri di personaggi illustri (i/ ¢. di S. Croce, in Firenze, che con-

tiene i sepolcri dei grandi italiani). 2. fig. Sede de4 a dirispetto o di venerazione, in quanto vi si svolSoar eae pi



2

1. Chi canta o

esegue un pezzo musicale, seguendo il ritmo (tempo) con molta precisione. 2. Chi é dotato di tempismo. 3. Tecnico addetto alla rilevazione dei tempi di un processo industriale.

templare (o semplario) agg. 1. non com. Relativo

al tempio o ai templi. 2. Appartenente all’ordine religioso-militare del Tempio, creato nel XII sec. per la liberazione del Santo Sepolcro di Gerusalemme: cavalieri t. (anche s. m.: i Templari).

temple-block loc. ingl., usata in it.

come s. m. invar. (pl. ingl. temple-blocks). Strumen-

to musicale a percussione, costituito da una noce di cocco syuotata, con una apertura nella parte superiore; € usato soprattutto nelle orchestre di jazz.

témplo s. m. Variante arc. di tempio, della quale

si usa com. il pl. templi per evitare ambiguita col pl. di tempo (tempi). tempo s. m. 1. La mobile continuita degli istanti in cui si identificano le vicende umane e naturali, collegata all’idea di successione o di evoluzione: il fluire, lo scorrere del t.; come passa il t.!; con parti-

colare accentuazione degli effetti prodotti sulle cose dal loro stesso mutarsi ed evolversi nella durata

temporale: i danni, i guasti, le ingiurie del t.; il t. sana ogni piaga; dar t. al t., esortazione a non forzare il corso

degli eventi, lasciando che le cose si ri-

solvano naturalmente. 2. Continuita illimitata ma suddivisibile in corrispondenza allo svolgersi di determinati fenomeni (/a divisione del t., in giorni, ore, minuti, secondo il moto apparente del Sole; un giorno, un mese, un anno di t.) e alla durata di certe azioni (quanto t. ci vorra perfinire il lavoro?); anche, la durata stessa, o il decorso, di determinati fatti (¢. di cottura; t. di lavorazione; non c’é pit t., on riferimento a un termine prefissato per il compimento di qlcs.) // assol. Durata considerevole: ci vuole t. a farlo; fig.: ha fatto il suo t., di persona 0 cosa scaduta nel favore del pubblico / Eta: quanto

t. ha questo bambino?; é del mio t., ha circa la mia eta // part. Porzione della giornata o di un pit lungo

periodo, assegnata all’espletamento di qlcs.; il 1. dello studio, del lavoro, della ricreazione; darsi bel (., darsi ai divertimenti. 3. Porzione della continuita temporale distinta da una propria fisionomia (¢. di carestia; t. di guerra, di pace); talvolta riferita a periodi ricorrenti (¢. d’estate; il t. delle vacanze); con piu preciso riferimento a epoche storiche (al t. dei Romani; al t. delle Crociate), spec. al pl., alludendo alle condizioni

storiche

e ambientali,

ai costumi, —

ecc. (negli ultimi t. della repubblica; fatti che si perdono nella notte dei t.; altri t.!) // Momento stabili-

to, adatto, proprio: ogni cosa va fatta a suo t.; é t.

di agire; t. utile, quello durante il quale possono essere compiuti determinati atti giuridici Occasione favorevole: cogliere il t. // loce. avv. In t. 0 a t., in tempo utile (sei arrivato a t.!; sei ancora int.);at.e luogo, per indicare opportunita (ogni cosa va fatta a t. e eae al t. stesso, ad un t., contemporaneamente (si sentiva ad un t. triste e felice); per t., di — buon mattino, sollecitamente (alzarsi

per t., premu-

nirsi per t.). 4. In mus., movimento dinamico indi-_ cato genrl. con varie didascalie (adagio, andante, largo, allegro, ecc.); estens., il brano di una compo-—

1204.

temporale ~

sizione sinfonica corrispondente ad uno dei movimenti dinamici in cui si articola: i] secondo t. della

inta di Beethoven / L’unita di durata nel sistema

ritmico-metrico di un pezzo (anche unitd di ¢.): t. forte (o in battere), quello che nella misura riceve ’accento forte; t. debole (0 in levare), quello non ac-

centato o poco accentato / Ragione metrica o ritmica della battuta: ¢. in 34, in 32; t. ternario, binario, ecc.; battere il t., suddividere le battute con il movimento della mano (0 anche dei piedi); andare a t.,

avere). Prender tempo in attesa di circostanze piu

favorevoli per agire.

temporeggiatore s. m. (f. -trice). Chi adotta il criterio, la tattica di temporeggiare.

temporibus illis . Espressione latina

(‘in quei tempi’) usata come loc. avv., per alludere scherz. a un passato ormai lontano: é stata una bella donna, ma... temporibus illis!

temporizzatére s. m. automatico a tempo.

Commutatore

elettrico

tempra s. f. 1. Trattamento termico di metalli, eseguire il movimento e il ritmo dovuti; non andare at. 0 andare fuori t., accelerare o rallentare rispetto leghe, vetro, diretto a migliorarne le proprieta mecal movimento esatto. 5. Ciascuna delle parti in cui caniche, di resistenza, di flessione; consiste in un riscaldamento a temperatura elevata ed in un succesé divisa un’opera teatrale o una proiezione cinematografica: commedia, film in due t. / Negli sport a sivo rapido raffreddamento; le proprieta conseguite squadre, ciascuna delle fasi di gioco intervallate da mediante tale trattamento: una spada di buona t. 2. un breve periodo di riposo; t. supplementari, quelli fig. La complessione fisica di un individuo (uomo di che si rendono necessari quando un incontro deve forte t.), ed anche l’insieme delle sue qualita morali assolutamente dare un vincitore; nelle corse ciclisti- (una bella t. di soldato). 3. Il timbro della voce umana o d’uno strumento musicale. 4, L’affilatura che: t. massimo, il tempo, stabilito in base alla media tenuta dal vincitore, entro il quale devono giun- di una lama: perdere la t. temprare y. tr. (¢émpro, ecc.). 1. Dare la tempra. gere al traguardo i concorrenti per non essere elimi2. fig. Conferire vigore fisico e morale, irrobustire, nati dall’ordine di arrivo / Ciascuno dei movimenti di cui é composta un’azione complessa: passo di rendere piu saldo: ¢. il corpo alle fatiche; le soffedanza eseguito in tre t. / Nel ciclo di funzionamenrenze temprano l’animo; medio intr. (temprarsi): nella lotta si tempra il carattere. to di un motore termico, ciascuna delle trasformatemace agg. 1. Che possiede notevole forza zioni che subisce il fluido nel motore / Nell’andatura dei cavalli, l’intervallo fra una battuta e l’altra: f. adesiva 0 presenta caratteristiche notevoli di coedi galoppo, di trotto. 6. L’insieme delle condizioni sione o indeformabilita: colla t.; un filo metallico fisiche atmosferiche: ¢. sereno, piovoso; t. da lupi, molto t. 2. fig. Costante, ostinato: volonta t., gore da cani; fig.: lasciare il tempo che trova, di azione t.; odio t., inestinguibile; riferito a persona, fermo che non produce effetto alcuno. 7. In linguistica, il nei propositi, irremovibile nelle decisioni. tenacia s. f. Fermezza e perseveranza di momento in cui si colloca !’azione indicata da un verbo; grammaticalmente viene espresso in un sistema di forme che costituiscono i tempi verbali, di-

propositi:, studiare, lavorare, combattere con t.

(futuro anteriore, trapassato prossimo, ecc.) e, dal punto di vista formale, in semplici (costituiti da un solo elemento, variabile secondo il numero e la per-

trazione: la t. della lana, dell’acciaio. tenaglia (0 tandglia) s. f. 1. Arnese usato per afferrare chiodi, pezzi meccanici, ecc., costituito da

stinti in assoluti (presente, passato, futuro) e relativi

sona: es. mangio, andai, vivra) e composti (formati dal participio passato e da uno o piu ausiliari: es. ho mangiato, sono andato, é vissuto o ha vissuto).

temporale' agg.

1. Relativo ai concetti insiti

nella nozione di ‘tempo’; in gramm.: proposizioni temporali, le proposizioni subordinate, che esprimono una nozione di tempo. 2. Che ha durata limitata (contrapposto a eterno); nel linguaggio devoto, _ che ap artiene alla vita terrena (contrapposto a spirituale): i beni t.; potere t., quello politico che il Papa esercitava, come sovrano dello stato pontificio. temporale* agg. In anat., relativo alle tempie:

regione t.; arterie t., muscolo t. temporale’ s. m. Violenta

ma_

breve

perturbazione atmosferica, accompagnata da fenomeni elettrici, come lampi e fulmini.

tenacita s. f. Il grado di resistenza meccanica e di

coesione presentato da certi materiali sottoposti a

due leve imperniate su un fulcro con le estremita opposte a quelle dell’impugnatura incurvate ad angolo acuto per consentire la presa (genrl. a/ pl.): un paio di tenaglie; fig., in espressioni dirette a sottolineare lo sforzo compiuto per ottenere qlcs.: per tirargli fuori una parola di bocca ci vogliono le t. // A tenaglia, di oggetti o procedimenti in cui si noti somiglianza con la forma o il funzionamento delle tenaglie; manovra a t., nel linguaggio militare, azione strategica che mira a stringere lo schieramento ne-

mico contemporaneamente sui due fianchi. 2. pop. Le chele dei crostacei e degli scorpioni. tenar s. m. La prominenza del palmo della mano,

situata sotto il pollice.

ténda s. f. 1. Telo o drappo di stoffa usato come

riparo dal sole, dalla pioggia, dalla polvere, o come accessorio di porte e finestre per impedire la vista temporale: vento t.; nuvole t. dall’esterno o attenuare la luce che dall’esterno petemporalismo s. m. L’ingerenza del papato nel netra in un ambiente: /a t. del negozio; le t. della paie politico; pi com., l’ideologia che sostiene la finestra; t. alla veneziana, v. VENEZIANO. 2. Padiegittimita di tale ingerenza. glione trasportabile, costituito da teli di materiale temporalita s. f. Carattere di quanto é impermeabile montati su apposite armature facilcondizionato da una limitata durata nel tempo. mente smontabili, utilizzato come abitazione da potemporaneita s. f. Carattere di provvisorieta: ¢. polazioni nomadi e come alloggio temporaneo dai di un ufficio, di un incarico, ecc. soldati negli accampamenti e dai turisti nei campegtemporaneo agg. Che ha carattere di gi: alzare, rizzare, piantare le t. (fig.: piantare le t. provvisorieta. in un luogo, stabilirvisi; spesso scherz. a proposito meapores ginencato s. m. Indugio volutamente di un ospite che non si decide ad andarsene); levare frapposto all’azione, nell’attesa del momento favo- le t., togliere l’accampamento (fig., andarsene); fig.: S revole per agire. ritirarsi sotto la t., di chi si apparta, ritenendo di _ temporeggiare v. intr. (temporéggio, ecc.; aus. aver ricevuto un torto (con allusione all’episodio—

temporalésco

agg.

(pl. m.

-chi), Relativo

a

1205 ~ dell'Iliade in cui Achille si estrania dalla lotta con-

tro i Troiani per il torto ricevuto da Agamennone).

3. T. a ossigeno, di plastica o di tessuto gommato impermeabile ai gas, applicata al letto del malato

per fornire una miscela respiratoria arricchita di oseee nel caso di insufficienze respiratorie. ndaggio s. m. Tenda che serve a coprire

tenére

tendineo agg. Relativo al tendine.

;

tendinite s. f. Processo infiammatorio di uno o piu tendini.

tendiscarpe

tenere ben mazione,

tenditére

s. m., invar. Forma a molla

per

distese le scarpe ed impedirne la defor; y ;

s. m.

Dispositivo

meccanico

che

interamente il vano di una finestra o di una porta / permette il collegamento fra le estremita contigue di al pl. L’insieme di tende che fanno parte dell’arredadue organi ad asse rettilineo, consentendo I’avvicimento di una stanza. namento delle due estremita e conseguentemente il mza s. f. Inclinazione naturale e spontanea prodursi di una determinata tensione. verso qlcs.: avere t. per la musica, per il disegno / tendéne s. m. Grande tenda di tessuto spesso e Disposizione, attitudine ad evolversi o a modificarsi resistente; part., quella del circo equestre sotto la in un certo modo: tempo incerto con t. alla pioggia quale si svolge lo spettacolo. // Complesso di motivi e orientamenti ideologici: tendopoli s. f. Grande attendamento all’aperto. questa é la t. che ha _prevalso nel congresso. ténebra s. f. Oscurita profonda (sempre al pl. tendenziale agg. Che é proprio di una certa nell’uso non letterario): /a cittd era avvolta nelle t. / tendenza, che manifesta una determinata tendenza. fig. Ignoranza o stato di peccato: /e t. del Medioevo;

tendenziosita

s. f. Mancanza

di obbiettivita

dovuta a modificazione intenzionale di taluni aspetUo particolari allo scopo di favorire determinati interessi: Ja ¢. di una notizia, di un discorso.

tendenzidso

agg.

Di

comunicazione

o

interpretazione di fatti intenzionalmente modificata allo scopo di favorire particolari mire. tender s. ingl: (in it. s. m. invar.; pl. ingl. tenders). Il carro unito alla locomotiva a vapore, per il trasporto del carbone, dell’acqua, ecc. téndere v. tr. e intr. (téndo, ecc.; pass. rem..tesi,

tendeésti, ecc.; participio pass. féso). 1. tr. Svolgere nel senso della lunghezza o della larghezza: ¢. un filo fra un palo e laltro; t. una stuoia; talvolta, sin. di stendere: ¢. il bucato ad asciugare / Nel linguaggio venatorio: ¢. reti, panie, tagliole, cacciare con tali sistemi di caccia (assol.: f. ai pordys fig.: f. insi-

die, un tranello, tramare contro qlc.//part. Conferire una determinata tensione: ¢. /e corde, riferito a strumenti a corda, dar loro la tensione giusta per ottenerne l’esatta intonazione; ¢. /a corda dell’arco, tirarla a sé prima di scoccare la freccia; ¢. i muscoli

nello sforzo (anche rifl.: i muscoli si tendono nello sforzo) / Con riferimento a parti del corpo, distenderle con un movimento di abduzione (v.): ¢. le braccia verso qic., per abbracciarlo o per chiedere aiuto: t. la mano, porgerla in segno di saluto, o per chieder l’elemosina (fig.: ¢. una mano, offrire spontaneamente un aiuto); fig.: 1. l’orecchio, stare in ascolto con grande attenzione. 2. intr. (aus. avere).

Dirigersi, volgersi in una direzione: l’acqua tende al

basso // fig.

Con riferimento alla natura umana, in-

dica una naturale inclinazione (un carattere che tende alla malinconia; t. a sinistra, a destra, di opinioni politiche), oppure accentua l’intenzionalita dell’agire in direzione di certi fini (t. allaHilo, t.a una meta) / Evolversi in un certo modo: il tempo tende al bello / Di colori e sapori, avvicinarsi ad

una particolare gradazione: blu che tende al viola; sapore che tende al dolce.

tendicaténa s. m., invar. Dispositivo che nelle

trasmissioni a catena (spec. delle biciclette e motociclette) serve a tener tesa la catena. tendicollo s. m., invar. Rinforzo

di materia lastica, che si introduce all’interno del colletto dele camicie per tenerlo disteso e rigido.

tendina

s.

f. Tenda

di tessuto

leggero

e

trasparente che si appende internamente ai vetri di finestre e finestrini, per riparo dalla luce o per impedire la vista dall’esterno. dine s. m. La terminazione fibrosa con cui un

muscolo si inserisce su un osso.

angelo, re delle t., il demonio.

tenebréso

agg. Di ambiente

immerso

nell’o-

scurita; fig.: t. macchinazioni, tramate nell’ombra //

scherz. (come s. m.). Persona dai capelli corvini e dall’aspetto maschio e affascinante: che bel t.! tenente s. m. Secondo grado della gerarchia degli ufficiali, cui compete il comando di un plotone o di un’unita equivalente / T. Colonnello, grado cui compete il comando di un battaglione/ T. generale,

grado esistente solo per taluni corpi e servizi ed

equivalente a quello di generale di divisione // T. di vascello, grado della marina militare, corrispondente a quello di capitano nell’esercito. tenenza s. f. Comando di pil stazioni di carabinieri o di piu brigate della guardia di finanza,

retto da un tenente o direttamente dipendente dal comando di compagnia / La giurisdizione relativa.

tenere y. tr. (pres. ind. tengo, tiéni, tiéne, teniamo,

tenéte, tengono; pres. cong. ténga... teniamo, teniate, téngano; imper. tiéni, tenéte; pass. rem. ténni, tenésti, ténne, ecc.; fut. terrd; cond. terréi; partici-

pio pass. fenuto). 1. Avere in mano, stringere con le mani: ¢t. la racchetta con la sinistra; t. la spada in pugno; nell’uso meridionale, sin. di avere: tengo fame; teneva moglie / Con significato affine a quello di reggere: tienimi la scala mentre salgo; t. il sacco (fig., esser complice); ¢. i] mare, di nave in grado di navigare con il mare grosso; rifl., reggersi: fenersi a un sostegno, tenersi a galla. 2. Mantenere 0 conservare una posizione o condizione (determinata dal complemento o dal predicato): ¢. /a testa alta, gli occhi aperti; t. il piede in due staffe, Vv. STAFFA;

t. la lingua a freno, non eccedere nelle espressioni; t. una nota, prolungarla con la voce o col suono; con

particolari determinazioni:

t. d’occhio, sorve-

gliare attentamente; ¢. da conto, conservare con cura; medio intr.: tenersi a distanza, sulla difensiva; tenersi al corrente; tenersi sulle sue, avere un’aria

di sussiego o di risentimento // L’idea di conservazione puo svolgersi nel sign. di ‘trattare’ (lo teneva come un figlio), di ‘contenere’ (questa bottiglia tiene un litro), kif‘trattenere’ (¢, uno a pranzo, a cena; t. il pianto, il riso; rifl., trattenersi: tenersi dal ridere), di ‘serbare’ (¢. fede alla parola data), di ‘occupare’ (t. il posto a uno), che nel linguaggio militare, si accompagna all’idea di resistenza e sforzo (i nemici tenevano lo sbocco della valle) identificandosi totalmente in questa nell’espressione ¢. duro (i soldati tennero duro), usata anche nel linguaggio sportivo e familiare con riferimento a prove di un certo impegno (occorre t. duro se vogliamo spuntarla). 3. Considerare, stimare: ¢. in conto, in concetto di... 4, =e |

_

“Papsiag teehee ettor

bileby

SOL arash

tenerézza

-mento 0 comportamento: ¢. un Vigra es esemplare _ / loce. T. da, somigliare: tiene dal babbo, dalla

_ mamma; t. per, parteggiare: tengo per il Milan. _ tenerezzas. f. 1. Qualita di tenero: pere pregiate

per la loro t. 2. fig. Sentimento di fiducioso abban-

dono nei confronti dell’oggetto amato: /a guardo

con t.; far t., suscitare un’affettuosa commozione; concer, atto affettuoso, manifestazione di affetto.

1. Che offre scarsa resistenza alla

ressione, al taglio, alla masticazione, ecc.: carne t.;

legno t., pietra t., facilmente lavorabili; grano t., varieta di frumento le cui cariossidi hanno frattura fa-

_rinosa. 2. estens. Nato da poco: i f. virgulti; t. eta.

; quella dell’infanzia. 3. Incline alla commozione, alVindulgenza, ad affetti delicati e gentili: un cuore 1.; non bisogna essere troppo teneri con ifigli; permea-

to d’affetto o d’amore: una ¢. occhiata. 4. Come s. m., la parte tenera di qlcs.: il t. del carciofo, il cuore __ / fig. Simpatia reciproca, tra l’amoroso e il galante: _ fra quei due c’eé del t.; meno com., il punto debole: toccar qlc. sul t. tenerume s. m. La parte tenera di qlcs.; part., la “i

:

cartilagine delle bestie macellate // fig. Smancerie: tutto quel t. mi da noia.

_ tenésmo s. m. Spasmo dello sfintere anale o di quello vescicale, accompagnato da stimolo alla evacuazione, anche senza emissione di materiale. nia s. f. Cestode parassita dell’intestino umano,

-detto com. verme solitario, del quale l’uomo si infet2