La scienza della bilancia e le corrispondenze fra i mondi nella gnosi islamica 8867234862, 9788867234868

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La scienza della bilancia e le corrispondenze fra i mondi nella gnosi islamica
 8867234862, 9788867234868

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«Ci è stato detto che la condizione degli umani, lungo la loro esistenza in questo mondo terreno, è quella del sonno. Nel corso di tale sonno potranno essi percepire il senso, comprendere le parabole di cui i ver­ setti coranici ci dicono che solo i Saggi com­ prendono? Ma chi sono dunque i Saggi? I Saggi sono coloro che in tre meravigliosi capitoli Ibn ‘Arabi ci descrive come i “cava­ lieri” o i “cavalieri dell’Invisibile” ; è grazie a essi che in questo mondo terreno può esiste­ re una “scienza delle corrispondenze” . [...] Ta'bir al-ru’ya è l’interpretazione delle vi­ sioni, dei sogni, ed è una delle applicazioni per eccellenza della “scienza della Bilan­ cia” . Essa permette di compiere il passaggio dalle forme percepite nella visione al signifi­ cato segreto della loro apparizione. Le nostre visioni in sogno nel mondo della Notte, come quelle che percepiamo in ciò che chia­ miamo il mondo del Giorno, necessitano del medesimo passaggio, affinché noi possiamo percepirne il significato segreto. La ragione di questo è che sia le une che le altre sono motivate da un’intenzione segreta propria a un altro mondo e da esso proveniente. Ecco perché il mondo del nostro presente, della Notte come del Giorno, è un ponte che si tratta di oltrepassare. Un ponte è un luogo di transito; non ci si ferma, né si prende dimo­ ra su un ponte. Lo si varca, e occorre varcar­ lo per comprendere il significato segreto, la “corrispondenza” invisibile di quel che è tra­ sceso e lasciato da questa parte. Tale è il compito degli interpreti, degli ermeneuti del senso esoterico, promossi al rango di “cava­ lieri dell’Invisibile” ».

In copertimi: ShamM'll e Kultd'll, nil uniteli o cupo del sesto e ilei settimo Cielo, Illustrazione del XIV secolo per l.e ttteeoelnlle dello efeditone e le curiosità tlell'e,sistemo di ZnkurlylUd-Ou/wtnT (punì-

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CONOSCENZA RELIGIOSA



42

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HENRY CORBIN LA SCIENZA DELLA BILANCIA E LE C O R R IS P O N D E N Z E F R A I M O N D I N E L L A G N O S I IS L A M IC A TR A D U Z IO N E D I R O BER TO R O SSI TESTA C O N U N O SC R IT TO DI JE A N BRUN

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Titolo originale: La Science de la Balance et les correspondences entre les m ondes en gnose islamique

© A S SO C IA T IO N DES AM IS DE H EN RY ET STE LLA C O R B IN

© 2009 SE SRL VIA MANIN 13 - 2012 I MILANO ISBN 978-88-77IO -795-4

INDICE

[.A SCIENZA DELLA BILANCIA E LE CORRISPONDENZE FRA I MONDI NELLA GNOSI ISLAMICA

1. La scienza della Bilancia

9

11

2. La Bilancia dei Sette e dei Dodici

17

3. La Bilancia dei Diciannove

43

4. La Bilancia dei Ventotto

69

5. I cavalieri dell'Invisibile e la scienza delle corrispondenze

79 87

APPENDICE un

FILOSOFO IN CERCA

d e l l ’«

OR IEN TE»

di Jean Brun

105

La Science de la Balance et Ics correspondences entre Ics mondes en gnose islamique fu presentato sotto forma di conferenza agli incontri di Eranos ad Ascona, e quindi pubblicato nell’«Eranos Jahrbuch», x l i i , 1975. Dopo la morte di Henry Corbin è stato incluso, seguendo la sua volontà, nel volume Tempie et Contemplation, Flammarion, Paris 1980.

LA SCIENZA DELLA BILANCIA E LE CORRISPONDENZE FRA I MONDI NELLA GNOSI ISLAMICA S E C O N D O l ’ o p e r a D I H A Y D A R À M O L I , S E C O L O V I I l/ x iV

[Nella presente edizione italiana tutti i termini arabi e persiani seguono la trascrizione usata da Corbin. Per le citazioni coraniche si è fatto riferimento all’edizione del Corano curata da Luigi Bonelli per l’editore Hoepli. Le tra­ duzioni coraniche sono tratte da quest’ultima edizione o riprendono la tra­ duzione dello stesso Corbin, quando questi suggerisce un’interpretazione diversa da quella corrente. Le parti fra parentesi quadre sono a cura del tra­ duttore.]

I.

LA SCIENZA DELLA BILANCIA

Il fondamento metafìsico e mistico della scienza del­ le corrispondenze nella gnosi islamica^ è chiamato « scienza della Bilancia» {‘ilm al-Mtzàn). E una scienza clic per eccellenza è stata praticata dagli alchimisti e al­ la quale si lega in particolare il nome di Jàbir ibn I layyàn. Dicendo questo, preme dissipare per quanto possibile ogni ambiguità riguardante il concetto stesso di alchimia, se si vuole comprendere come l’operazione alchemica e le operazioni ermeneutiche di cui stiamo per trattare siano tutte attinenti alla scienza della Bi­ lancia. ggct ti ai quali si applica. Esistono delle bilance per mi­ si ira re l’Intelligenza, l’Anima del mondo, la Natura, la l 'orma, le Sfere celesti, gli astri, le quattro qualità natui ali, l’animale, il vegetale, il minerale, e infine la Bilani ia delle lettere, che è la più perfetta di tutte».1 Di quesl'ultima avremo modo di esaminare qui parecchi esem­ pi. Ma è da considerare soprattutto questo: se «la Bi­ lancia è il principio che misura l’intensità del desiderio dell’Anima al momento della sua discesa nella matei la », o, in altri termini, se la Bilancia « è il principio che misura le quantità delle nature che l’anima ha fatto propi ie per formarne i corpi»,2 ci pare esagerato, azzarda­ lo, prendere la parola «misura» nel senso in cui Bin­ ici idi- la scienza dei giorni nostri, interpretando la scien­ za della Bilancia come avente «lo scopo di ridurre tutti i dal i della conoscenza umana a un sistema di quantità e di misura, in questo modo conferendo loro un carattere < h. Paul Kraus, jàbir ibn Hayyàn, voi. n: Jàbir et la science grecque, Le < .me i «>.|-•, |>|). 187-188 [Les Belles Lettres, Paris 1986].

l/'hl , |>. 161.

12

L A S C IE N Z A D E L L A B IL A N C IA

di scienza esatta ».' Ciò significa voler trovare a ogni co­ sto dei precursori a quest’ultima. Esistono altri mezzi per valorizzarne e giustificarne i sedicenti precursori. I numeri di cui si serve o che formula la scienza della Bilancia non tendono a costituire una scienza esatta nel senso in cui al giorno d’oggi intendiamo tale termine. Essi hanno un valore e un significato che sono a loro volta qualitativi, del tutto diversi dal ruolo che rivesto­ no le cifre nelle nostre statistiche. Ridurli a un identico concetto equivale in poche parole a confondere il lavoro del chimico con l’opera dell’alchimista. A ll’epoca, l’uno e l’altro potevano lavorare in tutto o in parte sugli stessi materiali, ma il livello ermeneutico delle loro rispettive operazioni era completamente differente. «Misurare il desiderio dell’Anima del mondo» significa essenzial­ mente sprigionare delle energie psico-spirituali trasmutatrici; si tratta di trasferire l’oro, come dice Jaldakl (se­ colo xiv), dalla sua miniera naturale alla miniera dei fi­ losofi, in altri termini di extrahere cogitationem, ossia li­ berare il pensiero, l’energia spirituale, immanente al metallo.2 E questo è tutt’altra cosa dall’analisi «chimi­ ca» praticata ai nostri giorni; la scienza della Bilancia non fa dell’alchimia un capitolo della preistoria della nostra chimica moderna; essa non tende a formulare «leggi matematiche», più di quanto negli esempi che ci accingiamo a studiare non tenda a risultati precorritori delle nostre filosofie della storia.

' Ibid., p. 187. Cfr. le riserve da noi già formulate nel nostro studio Le livre du Glorieux de Jdbir ibn Hayydn, in «Eranos-Jahrbuch», xvm, Ziirich 1950, pp. 83-84. [Cfr. anche Henry Corbin, L'alchimia come arte ieratica, Aragno, Torino 2001.] 2 Pensiamo qui al commentario dell’alchimista Jaldakl (originario di Jaldak, nel Khorassan) sul Libro delle sette statue (Kitdb al-asnam) attribuito ad Apol­ lonio di Tiana. È fatta d’oro filosofale, non d’oro naturale, la statua del « fi­ glio del Sole» che pronuncia il primo dei sette sermoni che costituiscono t’opera. Su questo argomento si veda il nostro rapporto in « Annuaire de la Section des Sciences religieuses de l’Ecole pratique des Hautes-Etudes », I973' I974’ e il nostro articolo, De l’alchimie cornine art hiératique: Le Ltvre des Sept statues d’Apollonios de Tyane, conserve en arabe par l’alchimiste Jal­ dakl, in «Cahiets de l’Herne». Sull’alchimia e sull’energetica dell’Anima, cfr. il nostro Le livre du Glorieux..., cit. [Cfr. inoltre Henry Corbin, L'alchi­ mia..., cit.]

L A S C IE N Z A D E L L A B IL A N C IA

13

Ma è proprio questo che ne costituisce l’interesse, nell’intera misura in cui la scienza delle corrisponden­ ze, ai nostri giorni dimenticata, ci offre un rimedio con1i o le ideologie cosiddette moderne, completamente de­ private della dimensione che rappresenta tale scienza, l iceo perché, se sono ovviamente esistite delle bilance reali in uso fin dall’antichità (quelle, ad esempio, di cui parla Zosimo, oppure la bilancia idrostatica di Archimede), non è affatto di queste bilance che si parla, quando si tratta del fondamento della scienza delle cor­ rispondenze. Si tratta in questo caso d’una Bilancia la cui nozione esprime essenzialmente l’armonia e l’equili­ brio delle cose; una nozione della Bilancia elevata all’al­ tezza d ’un principio metafìsico, da Jàbir ibn Hayyàn1 assai ben delineato, al punto che il principio della Bi­ lancia è superiore a tutte le categorie della nostra cono­ scenza, nel senso che la Bilancia è causa d’ogni deter­ minazione, senza mai essere a propria volta determina­ la da alcuna di esse. Nel medesimo tempo si comprende la sua importan­ za nel vocabolario religioso e nel complesso della teo­ sofia speculativa. L’idea dell’equilibrio delle cose e quella dell 'equità divina {‘adì) vanno di pari passo, per all ormarsi nel simbolo della Bilancia quale simbolo escatologico (cfr. Corano 21,48 & passim). Nella gnosi islamica la Bilancia segna l’equilibrio fra la Luce e le te­ nebre. Nella gnosi ismailita, in Hamldoddln KermànI (morto verso il 408/1017) ad esempio, la Bilancia delle cose religiose (.mizdn al-diyàna) permette di precisare la 101 rispondenza fra la gerarchia esoterica terrena e la gerarchia angelica celeste, e in generale le corrispon­ denze fra il mondo spirituale e il mondo corporeo.2 La parie visibile d’un essere presuppone infatti che essa sia equilibrata dalla sua controparte invisibile, celeste, •duci che appare, l’exoterico (zàhir), è equilibrato dal nascosto, l’esoterico (bàrin). La negazione agnostica 1 ili-, Paul Kraus, op. di., p. 311. //>/11ict|iic Iranicnne, voi. 22, Adrien-Maisonneuve, Teheran-Paris 1974. I v• untilo diagrammi dell’originale sono raggruppati alla fine della nostra edi.... . por l agioni tecniche. Malgrado le sue dimensioni, quest’opera compat1 1 u n i i t o d i iene che i prolegomeni del commentario; l’edizione di quest’ulti.... ' “ Hi sua totalità richiederebbe tre o quattro altri volumi delle stesse di"" I Delle ì'osils al-hikam esiste una traduzione italiana parziale: La >./rr. •