La Bibbia commentata dai Padri. Nuovo Testamento: Matteo 14-28 [Vol. 1.2] 8831193791, 9788831193795

I numerosi testi patristici, qui raccolti, che commentano il Vangelo di Matteo rientrano nel genere dei commentari e del

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La Bibbia commentata dai Padri. Nuovo Testamento: Matteo 14-28 [Vol. 1.2]
 8831193791, 9788831193795

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LA BIBBIA COMMENTATA DAI PADRI collana diretta da THOMAS

ODEN

edizione italiana a cura di ANGELO DI BERARDINO Nuovo Testamento·

112

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LA BIBBIA COMMENTATA DAI PADRI Nuovo Testamento

1/2

MATTE.O 14-28

a cura di Manlio Simonetti con la collaborazione di Marco Conti

o

Città Nuova

© Ancient Christian Commentary on Scripture) New Testament lb) Mattew 14-28 ·

edited by Manlio Simonetti (ICCS), Inter Varsity Press, Illinois 2002 Traduzione _di Marco Conti

In sovraccopertina: Veduta del!'abside. Ravenna, Chiesa di San Vitale. Archi'1o Scala, Firenze. Grafica di Rossana Quarta

© 2006, Città Nuova Editrice Via degli Scipioni, 265 - 00192 Roma Tel. 063216212 - e-mail: [email protected]

Con approvazione ecclesiastica ISBN 88-311-9379-1

Finito di stampare nel mese di febbraio 2006 . dalla tipografia Città Nuova della P.A.M.O.M. Via S. Romano in Garfagnana, 23 00148 Roma - 066.530467 e-mail: [email protected]

MATTEO 14-28

LA MORTE DI GIOVANNI BATTISTA

In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista.risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui». Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Eròdiade, moglie di Filippo suo fratello. Giovqnni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla.'». Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta. Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodiade danzò in pubbli'co e piacque tanto' a Erode che egli le promise con giuramento di darle tutto· quello che avesse domandato. Ed essa, istigata dalla madre, disse: «Dammi qu~ su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data e mandò a decapitare Giovanni nel carcere. La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre. I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a in/ormarne Gesù (14, 1-12). \ l)opo la morte del re Erode, i romani divisero il suo regno in una tetrarchia, una _parte della,quale andò a suo figlio, che fu chiamato Erode il tetrarca (Teodoro di Mopsuestia). Erode pensava che Giovanni fosse risorto dopo essere stato decapitato, e che agisse ora nella persona di Gesù, il continuatore dello spirito di Elia (Origene). Pensando che il Battista fosse risorto, Erode cominciò ad aver paura di lui, come se Giovanni fosse diventato ancora più potente (Teodoro di Eraclea). Le fantasie di Erode rivelano una combinazione di emozioni in .conflitto: vanità e timore (Giovanni Crisostomo). Mentre il timore p\lò limitare le possibilità di peccato, non può eliminare la volontà di peccare (Pietro Crisologo). Giovanni preferì incorrere nell'ira del re, piuttosto che ignorare i comandamenti di Dio (Girolamo). La virtù risulta indesiderabile per coloro che sono immorali, l'integrità è motivo di sofferenza per i corrotti; la misericordia è intollerabile ai crudeli (Pietro Crisologo). Si dice che Ero- · de fosse spaventato a causa del suo giuramento e dei suoi ospiti, ma avrebbe dovuto esserlo molto di·più a causa di ciò che è veramente spaventoso (Giovanni Crisostomo). Il compleanno di Erode si trasforma in un massacro e in un funerale (Pietro Crisologo). I.:esaltazione di Erode si trasforma in malumore e dispiacere (Ilario di Poitiers). Ora che il tempo della Legge si è. concluso ed è stato sepolto con Gioyanni, i suoi discepoli (Girolamo) annunciano questi eventi al Signore, mentre lasciano la Legge per qderire al Vangelo (Ilario di Poitiers).

Matteo

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Erode ha notizia della fama di Gesù

me fratelli e delle sorelle, si identificasse con Giovanni, figlio di Zaccaria ed Elisabetta, essendo costoro non ignoti tra la Erode il Tetrarca gente? Con tutta probabilità la gente aveva Erode il re ed Erode il tetrarca, suo fidi Giovanni l'opinione che fosse un vero glio, sono due personaggi distinti. Dopo la profeta e dovevano essere in parecchi a morte del re Erode i romani divisero il suo pensarlo,·tanto che i farisei- per non dare regno in una tetrarchia, una parte della l'impressione di dire qualcosa che dispiaquale andò a suo figlio. Ed è questo l'uocesse alla gente - temettero di rispondere mo che fece decapitare il Precursore e che, alla domanda se il suo battesimo fosse dal per questa ragione, ricevette la sua giusta cielo o da,glt' uomini: dunque non si ignorapunizione non molto tempo dopo i. va che Giovanni era figlio di Zaccaria. ForTeodoro di Mopsuestia, se ad alcuni di loro era giunta anche notiFrammento 77 zia della visione avuta nel tempio quando Gabriele ·appatve a Zaccaria. Orbene, come potrebbe essere verosimile, sia per ·Erode che per alcuni del popolo, ingan2 La potenza di Giovanni opera in Gesù narsi nel credere che Giovanni e Gesù non fossero stati due persone, ma che lo stesso Analogia con la riapparizione di Elia e unico Giovanni fosse risuscitato dopo la I giudei ayevano diverse opinioni · decapitazione e·lo si chiamasse Gesù? sulle cose della fede: alcune false, come Qualcuno dirà che in Erode e in alcuquella dei sadducei circa-la .risurrezione ni del popolo ci fosse la falsa credenza neldei morti, che per loro non risuscitavano la metensomatosi, a partire dalla quale rie circa gli angeli che per loro non c'erano; tenevano che colui che per nàscita era staessi interpretavano in senso alle·gorico to una volta Giovanni, ritornasse a vivere dai morti nella persona di Gesù. Ma il soltanto i testi che per loro non avevano niente di vero, a livello storico; altre opitempo trascorso tra la nascita di Giovanni e quella di Gesù, non superiore a sei mesi, nioni erano invece vere, come quella dei farisei circa la risurrezione dei morti, che non consente di ritenere plausibile questa per loro risuscitano. Quello dunque che falsa credenza. Piuttosto Erode avrebbe cerchiamo su questo punto è se tale era avuto il sospetto, forse, che le potenze che l'opinione sull'anima, sostenuta erroneaagivano in Giovanni fossero passate a Gemente da Erode e da alcuni del popolo. sù: a motivo di queste credenze tra la genGiovanni - da lui eliminato poco tempo te si credeva che Gesù fosse Giovanni prima-, era risorto dai morti dopo essere Battista. E si potrebbe argomentare così: stato decapitato, era quello che pòrtava come a motivo dello spirito e della forza un altro nome e che ora si chiamava Gedi Elia, e non della sua anima, si dice di sù, atto a ricevere le stesse potenze prodi-. Giovanni:.È questi Elia che deve venfre nel giose che prima operavano in Giovanni. mondo, essendo passati a Giovanni lo spiCome dunque sarebbe possibile riterito di Elia e la sua potenza, cosl Erode ·nere che colui il quale era tanto conosciuto ;credev~ che le potenze di Giovanni, nello stesso avevano operato solo la forza del da tutto il popolo e famoso in tutta la Giudea, colui che dicevano essere figlio del battesimo e dell'insegnamento - Giovanni carpentt'ere e di Maria, e avere quei tali coinfatti non aveva compiuto neppure un se14, 1

1 Erode

Antipa fu deposto dall'imperatore Caligola e fu mandato in esilio in Gallia.

. La morte di Giovanni Battista (14, 1-12)

~

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gno -, in Gesù invece avevano operato anche forze di prodigi. Si dirà: una supposizione simile la·facevano quelli che dicevano che Elia era apparso nella persona di Gesù o che uno degli antichi profeti erarisuscitato. Origene, Commento al Vangelo di Matteo 10, 20

gno il Sig~ore fuggì in Egitto) e fratello di quest'altro Erode sotto cui Cristo subì la passione, prese per moglie Erodiade, figlia del re di Areta; ma in seguito il suocero, per alcune rivalità con il genero, gli tolse la figlia e, in odio al primo marito, la fece unire con il fratello .Erode, che era nemico dichiarato di Filippo. Chi sia questo Filippo ce lo spiega più chiaramente l'evangelista Luca: I:anno quindi-

Erode pensa che Giovanni sia risuscitato

cesimo del regno di Tiberio Cesar.e, quando Ponzio Pz'lato era governatore della Giudea, Erode ·tetrarca della Galilea, Filippo suo fratello tetrarca dell'Iturea. e del territorio della Traconitide ... Perciò Giovanni Battista, che era venuto nello spirito e nella virtù di Elia, con la stessa ·~uto­ rità con cui Elia aveva redarguito Acab e Gezabele, severamente amrrionì Erode ed Erodiade perché avevano celebrato nozze illecite, in quanto non è lecito, mentre è vivente ancora il fratello germanò, -sposare la di lui moglie. Giovanni preferì affrontare l'odio del re, piuttosto che accantonare, per adularlo, i comandamenti di Dio.

Pensando che il Battista fosse risorto, Erode cominciò ad aver paura di lui, come se Giovanni fosse divenuto ancora . più potente. Egli era allarmato dal fatto che Giovanni potesse usare contro di lui, in modo ancora più deciso, la sua caustica libertà di parola, che·era per lui motivo di terrore e di frustrazione, poiché mettava in risalto le sue azioni disoneste. Teodoro cli Eraclea, Frammento 93

Effetti della vanità e del timore Hai visto come la paura si sia accresciuta? Allora non ebbe il coraggio di palesado all'esterno, ma ne parla ai suoi servitori: Tuttavia però questa opinione era · rozza e assurda, perché molti risuscitare~ no dai morti e nessuno fece nulla di simile. Mi sembra che tali parole erano dettate da caparbietà e paura. Così sono le anime irrazionali: spesso recepiscono un miscuglio di passioni opposte. Giovanni Crisostomo,

Omelie sul Vangelo d.i Matteo 48, 2 4

I rimproveri di Giovanni a Erode

Non ti è lecito tenerla . Narra la storia antica che Filippo, figlio di Erode il Grande (sotto il cui re-

. Girolamo,

Commento su Matteo 14, 3, 7

L'integrità è causa di sofferenza per chi è corrotto Giovanni rimproverava Erode con gli ammonimenti, non con le accuse; voleva coneggerlo, non farlo perire; ma · Erode preferì perire piuttosto che tornare in sé. La libertà ·dell'innocenza diventa particolarmente odiosa a chi è prigioniero delle colpe. La virtù è contraria ai viziosi, odiosa la santità ai sacrileghi, nemica' la castità agli impudichi, ai corrotti è pena l'integrità, ai lussuriosi è avversa la .frugalità; ai crudeli è insopportabile la compassione, agli empi la pietà, agli ingiusti la giustizia... Dimostra questo l'evangelista quando dice: Giovanni dice-

va: «Non ti è lecito prendere la m.oglie di

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Matteo

Filippo, tuo fratello». Ecco il motivo per cui Giovanni si opponeva. Chi ammonisce i malvagi, offende. Chi rimprovera gli scellerati va contro di loro. Giovanni diceva ciò che era secondo la Legge, secondo la giustizia, ciò che giovava alla salvezza, certamente quello che non era ispirato dall'odio, bensì dall'amore: eèco quale ricompensa ottenne da quell'empio per la sua pietà. Pietro Crisologo, Sermoni 127, 6-7

ro i doni della vita eterna. Erodiade, istigata da sua madre, cioè dall'incredulità, ha chiesto che le fosse portata la testa di Giovanni, cioè la gloria della Legge, poiché la Legge, con l'autorità dei comandamenti di Dio, accusava Israele di incesto. Ilario di Poitiers, Commentario a Matteo 14, 7

La danza

Avete udito, fratelli, quanto grande 5 crudeltà sia nata dal piacere? E il suo caErode temeva il popolo po fu recato i·n un vassoio. La casa si trasforma in un'arena, la mensa diventa una Allontanarsi dalla giustizia cavea, i convitati diventano spettatori, il Voleva ucciderlo, dice, ma temeva t'l convito si muta in follia, il cibo diventa popolo. Facilmente devia dalla giustizia strage, il vino si cambia in sangue, al giorchi nelle cause non teme Diq, ma gli uo- . no natalizio si unisce il funerale, nella nascita si mostra il tramonto, il banchetto si mini. Questo timore può rinviare la capacità di peccare, ma non può toglierne muta in omicidio, gli strumenti musicali la volontà. ·Perciò rende più avidi della fanno echeggiare la tragedia dei secoli. colpa anche quelli che trattiene dalla col- · Entra una belva, non una ragazza, corre pa. È solo il timore di Dio quello che una fiera, non una donna, agita la criniera emenda gli animi, respinge i delitti, consul capo, non i capelli; allarga le membra con le contorsioni, cresce con l'aumentaserva l'irinocenza, conferisce una costanre della ferocia, diventa grande con la te capacità. Ma ascoltiamo il martirio crudeltà, non con il ·corpo, e la belva sinstesso del beatissimo Giovanni. Pietro Crisologo, golare ruggisce, con la bocca digrigna i Sermoni 127, 7 denti, non riceve il ferro, ma lo sguaina. Per suggerimento, dice, di sua madre, e scagliando la saetta dal petto di sua ma6 dre, belva di nuovo genere, preda spreIl compleanno di Erode giata del corpo, raggiunge il capo stesso per mozzarlo. La figlia di Erodiade danzò Ma nel giorno del complearino, cioè tra i piaceri del corpo, la figlia ·di Erodiade danzò. Il piacere, che proviene in qualche modo dall'incredulità, si lasciava trasportare, tra tutte le gioie di Israele, da tutti i movimenti della sua lussuria. A questa il popolo si è venduto interamente anche con un giuramento. Infatti, sotto il dominio dei peccati e dei piaceri del mondo, gli israeliti vendette-

Pietro Crisologo, Sermoni 127, 9 79 ; ·

Il gi11ramento di Erode

Ora il re è contristato · . Ma, precedentemente, è stato mostrato che Erode voleva far morire Giovanni, e tuttavia era trattenuto" per timo-

La morte di Giovanni' Battista (14, 1-12)

re del popolo, che lo considerava un profeta. E ora che gli si chiede la sua testa, ora che è legato oltre tutto al rispetto del giuramento, perché ne è contristato? Sembra che sia contraddizione tra l'aver voluto prima e il non volere ora, e l'afflizione presente è in disaccordo con la disposizione d'animo anteriore. In realtà in ciò che precede c'è l'ordine dei fatti, qui invece viene presentata l'immagine di una ragione che li accompagna. Il piacere, che viene dall'incredulità, si è impadronito della gloria della Legge. Ma il popolo, consapevole, del bene che si trovava nella Legge, aderisce alle condizioni poste dal piacere, non senza una certa afflizione per il pericolo sicuro che corre. Esso sa che non avrebbe dovuto rinunciare alla gloria così grande dei comandamenti. Ma costretto dai peccati, come da una specie di giuramento, e corrotto e sopraffatto dal timore e dal1'esempio dei capi che gli sono accanto, asseconda, anche se contristato, la seduzione del piacere. Ilario di Poitiers, Commentario a Matteo 14, 8

A causa del suo giuramento. e dei suoi ospiti È consuetudine delle Scritture che lo storico presenti I'opinione di un· gruppo numeroso di persone come fosse l'opinione di tutti. Come lo stesso Giuseppe da Maria veniva chiamato padre di Gesù, così ora l'evangelista dice che Erode si rattrista, perché questa è l'opinione dei partecipanti al banchetto. Dissimulando il suo vero pensiero - colui che si appresta a commettere un omicidio -, manifesta nèl volto tristezza, mentre ha il cuore ricohno di gioia. Girolamo, Commento su Matteo 2, 14, 9

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I: esecuzione di Giovanni

Giovanni viene decaphato Ed essa, istigçI-ta dalla madre, disse: «Dammi qui, sopra un vassoio, il capo di Giovanni Battista». Doppia colpa: perché danza e perché suscita il piacere di Erode, anzi gli piace tanto che riceve quale premio della sua danza un omicidio. D'altra parte, vedete come Erode è crudele, insensibile, pazzo? Si rende colpevole con giuramento e dà la facoltà a quella fanciulla di chiedergli quanto vuole. Ma quando si accorge del male che ne deriva, il re ne fu contristato, riferisce l'evangelista, benché all'inizio lui stesso ·abbia incarcerato il Battista. Per quale ragione, dunque, si contrista? Perché la virtù è tanto potente che merita l' ammirazione e la lode anche degli empi. E tu, o femmina infuriata, invece di ammirare Giovanni, invece di onorarlo per il fatto che ti aiutava a liberarti dall'oltraggiosa schiavitù del tiranno, ordisci la tragedia, tendi il tranello e fai quella richiesta satanica. tati~

Ma a causa del giuramento e dei conviordinò che le fosse dato. Erode teme a

causa del giuramento e dei commensali. .Ma come mai non hai temuto ciò che era ben più terribile? Se avevi paura che i convitati fossero testimoni del tuo spergiuro, a maggior ragione avresti dovuto temere di averli testimoni di un assassinio così iniquo. Giovanni Crisostomo, Omelie sul Vangelo di Matteo 48, 4 12

J discepoli di Giovanni si uniscono a Gesù

La Legge viene sepolta insieme a Giovanni -. Quindi, tra gli altri piaceri di un popolo dissoluto, la testa di Giovanni viene portata su un vas.soio; il piacere fisico cioè

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Matteo

e il lusso del mondo sono accresciuti per il danno subito dalla Legge, e viene così offerta dalla figlia a sua madre. Ecco come Israele, con suo dis9n