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Italian Pages 222 [241]
Table of contents :
Cover
Occhiello
Indice
Premessa
Testo
Appendice
ESERCITAZIONI DI CONTABILITÀ E BILANCIO
Enrico Gonnella Francesca Bernini Roberto Dell’Omodarme Francesco Facchini
ESERCITAZIONI DI CONTABILITÀ E BILANCIO Riveduta e corretta
G. Giappichelli Editore
© Copyright 2019 - G. GIAPPICHELLI EDITORE - TORINO VIA PO, 21 - TEL. 011-81.53.111 - FAX 011-81.25.100
http://www.giappichelli.it ISBN/EAN 978-88-921-2945-0
Stampa: Rotolito S.p.A. - Pioltello (MI)
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INDICE
pag. Premessa
VII
Esercitazione n. 1 Esercitazione n. 2 Esercitazione n. 3 (svolta) Esercitazione n. 4 Esercitazione n. 5 Esercitazione n. 6 Esercitazione n. 7 Esercitazione n. 8 Esercitazione n. 9 Esercitazione n. 10 (svolta) Esercitazione n. 11 Esercitazione n. 12 Esercitazione n. 13 Esercitazione n. 14 Esercitazione n. 15 Esercitazione n. 16 Esercitazione n. 17 Esercitazione n. 18 (svolta) Esercitazione n. 19 (svolta) Esercitazione n. 20 (svolta) Esercitazione n. 21 (svolta) Esercitazione n. 22 (svolta) Esercitazione n. 23 (svolta) Esercitazione n. 24 (svolta) Esercitazione n. 25 (svolta)
1 3 5 11 13 15 17 19 21 23 31 36 39 44 49 54 59 64 73 83 93 103 113 122 132
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
pag. Esercitazione n. 26 (svolta) Esercitazione n. 27 (svolta) Esercitazione n. 28 (svolta) Esercitazione n. 29 (svolta) Esercitazione n. 30 (svolta) Appendice Esempio di piano dei conti Modalità di regolamento Estratto dal codice civile sulle scritture contabili e sul bilancio d’esercizio Introduzione all’Imposta sul Valore Aggiunto Estratto dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi
143 152 162 170 179 191 194 196 203 211
VII
PREMESSA
Il presente eserciziario, giunto alla sua terza edizione, introduce il lettore all’apprendimento graduale della contabilità generale e del bilancio di stretta derivazione scritturale. Il volume rappresenta una raccolta dei principali testi di esercitazione e d’esame utilizzati negli ultimi anni sul corso di Economia Aziendale I – Corso A, presso l’Università di Pisa, del quale è titolare il Prof. Enrico Gonnella e su cui collaborano la Dott.ssa Francesca Bernini, il Dott. Roberto Dell’Omodarme e il Dott. Francesco Facchini. La terza edizione è stata oggetto di un accurato lavoro di revisione volto, da un lato, a razionalizzare l’esposizione dei diversi argomenti, dall’altro, al necessario aggiornamento imposto dal continuo cambiamento delle normative civilistiche e fiscali, nonché dall’evoluzione dei principi contabili nazionali. Il testo si caratterizza per una struttura ormai collaudata che ispira il percorso espositivo delle esercitazioni alla logica delle approssimazioni successive. Gli argomenti rispondono, pertanto, alla sequenza di seguito indicata: – analisi delle variazioni finanziarie ed economiche prodotte dai fatti di gestione; – registrazioni nei conti delle operazioni di gestione; – scritture di gestione a libro giornale e nel libro mastro; – scritture di assestamento e chiusura a libro giornale e nel libro mastro; – scritture di apertura a libro giornale e nel libro mastro. Il libro propone, inoltre, una serie di esercitazioni strutturate in modo da ripercorrere l’intero processo contabile del periodo amministrativo, la cui soluzione richiede, quindi, di rilevare a giornale e nei “mastrini”
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
scritture di apertura, di gestione, di assestamento, di chiusura e di presentare i conseguenti riflessi di bilancio. Il volume si chiude con un’appendice che riporta un esempio di Piano dei conti, una sintesi delle principali modalità di regolamento delle operazioni di acquisto e di vendita, un estratto di alcuni articoli del codice civile che disciplinano le scritture contabili e il bilancio d’esercizio, una breve descrizione dell’Imposta sul Valore Aggiunto, nonché un estratto di alcune norme del Testo Unico delle Imposte sui Redditi rilevanti ai fii degli argomenti svolti. È doveroso ricordare al lettore che i testi e le soluzioni delle esercitazioni sono stati aggiornati al mese di settembre 2018, con l’applicazione delle norme giuridiche vigenti alla data, e che: – le esercitazioni si riferiscono alla fattispecie dell’azienda commerciale individuale; – i prospetti di bilancio presentati sono quelli di stretta derivazione contabile; – nelle soluzioni proposte l’aliquota ordinaria dell’IVA è il 22%; – non si è tenuto conto, per semplicità, delle ritenute fiscali sugli interessi maturati sulle obbligazioni; – nelle registrazioni delle imposte, l’acconto complessivo calcolato sul carico tributario dell’esercizio precedente è stato ipotizzato pari al 90%. Il libro si propone, con un’esposizione semplice ed efficace, di diventare un valido strumento per gli studenti universitari, per i neolaureati che iniziano a confrontarsi con la contabilità generale e il bilancio, per i candidati ai concorsi pubblici e per i professionisti che necessitano di rispolverare i concetti di base della contabilità generale. Gli autori Pisa, giugno 2019
Esercitazioni di contabilità e bilancio
1
Esercitazione n. 1 Analizzare i seguenti fatti amministrativi secondo il Sistema del Capitale e del Risultato Economico: 1. Il Sig. Luci costituisce un’azienda versando in un conto corrente bancario € 70.000. 2. Liquidate e pagate spese telefoniche per € 610 (+ IVA al. ord. inclusa) in contanti. 3. L’azienda acquista mobili per € 9.500 (+ IVA al. ord.); il regolamento avviene con assegno circolare a valere sul conto corrente bancario. 4. Acquistate merci per € 32.000 (+ IVA al. ord.). Le spese di trasporto, pagate in contanti, sono a carico della Ditta e ammontano a € 100 (+ IVA al. ord.). Il regolamento della partita di merci avviene, per € 9.760 con assegni bancari, per € 280 in contanti e il resto a dilazione. 5. Liquidazione e pagamento delle spese di pubblicità per € 1.000 (+ IVA al. ord.) con assegno circolare. 6. Un allagamento distrugge merce in magazzino per € 5.400. Al momento dell’acquisto era stata calcolata IVA con al. ord. 7. Acquistate merci per € 20.000 (+ IVA al. ord.). Il regolamento avviene per 1/4 con assegno circolare, per 1/4 con assegno bancario, il resto con firma di effetti. 8. A saldo di un debito verso un fornitore di € 4.000 accettiamo tratta aumentata di interessi per € 80.
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
9. Restituita merce difettosa a un fornitore per € 3.000 (+ IVA al. ord.). Regolamento in conto. 10. Vendita di merci per € 25.000 (+ IVA al. ord.). Il regolamento avviene per € 7.625 con assegni circolari, per € 7.625 con assegni bancari, il resto a dilazione. 11. A saldo di un credito di € 2.650 si riceve assegno di € 2.600. 12. Un fornitore ci concede un abbuono per differenza qualitativa della merce per € 600. La nota di credito è regolata in conto. 13. Il 5/6 si presenta allo sconto una cambiale di € 6.000 scadente il 29/7. L’effetto, accettato dalla banca, viene scontato l’8/6 alle seguenti condizioni: tasso 5%, commissioni € 5, netto ricavo accreditato in conto. 14. La Ditta versa, a mezzo addebito sul proprio c/c bancario, l’IVA relativa al mese precedente tenendo conto dei seguenti dati: IVA a credito € 4.000, IVA a debito € 5.300.
Esercitazioni di contabilità e bilancio
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Esercitazione n. 2 Analizzare i seguenti fatti amministrativi secondo il Sistema del Capitale e del Risultato Economico. 1. Il Sig. Taddei costituisce un’azienda apportando un assegno circolare di € 60.000 e € 2.000 in contanti; il giorno stesso l’assegno circolare viene versato su un c/c bancario. 2. Acquistate merci per € 5.500 (+ IVA al. ord.), clausola “franco magazzino venditore”. Gli oneri accessori di acquisto per complessive € 122 (IVA al. ord. inclusa) sono pagati in “porto assegnato”. Regolamento della posizione debitoria: € 1.600 con assegno bancario, € 2.500 accettando tratte, il resto girando effetti. 3. Pagato con assegno tratto sul c/c bancario della ditta il canone mensile di locazione dell’abitazione del soggetto aziendale per € 1.000. 4. Riscosso un credito verso un cliente di € 1.972 ricevendo assegno bancario di € 1.970. 5. Vendute merci per € 6.000 (+ IVA al. ord.), clausola “franco magazzino compratore”. Gli oneri accessori di vendita per complessive € 244 (IVA al. ord. inclusa) sono pagati in “porto affrancato”. Regolamento per € 6.320 con giroconto bancario e per la differenza con assegno circolare, con sconto del 2%. 6. A saldo di un debito verso un fornitore di € 3.600 accettiamo tratta a 90 gg. aumentata degli interessi del 5% (anno comm.). 7. Restituite merci da un cliente per € 1.000 perché difettose. Viene emessa nota di credito con IVA al. ord., rilasciando assegno bancario a saldo dell’operazione.
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
8. A fronte di un credito di € 1.650 riceviamo in pagamento assegno bancario di € 900; il resto risulta inesigibile. In contabilità esiste un F/do svalutazione crediti di € 860. 9. Acquistato un automezzo per € 30.000 (+ IVA al. ord.). Regolamento per € 16.600 con assegno bancario, il resto con effetti. 10. Due effetti, rispettivamente di € 970 e € 560, vengono inviati all’incasso il 10 maggio e dopo 3 giorni accettati “salvo buon fine”. La banca accredita l’importo al netto di commissioni per € 10. 11. Si restituiscono merci per € 2.000 (+ IVA al. ord.), perché non conformi a quanto pattuito all’acquisto. A regolamento il fornitore restituisce effetti in precedenza firmati a suo favore. 12. Alla scadenza degli effetti di cui al punto 10), la banca riscuote regolarmente il secondo e restituisce il primo protestato perché insoluto. Oneri di protesto addebitati € 30. 13. Inviamo assegno bancario di € 450 a saldo di un debito verso un fornitore pari a € 453. 14. Stralciamo un credito di € 360 divenuto ormai inesigibile. In contabilità è presente un F/do svalutazione crediti per € 290.
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Esercitazioni di contabilità e bilancio
Esercitazione n. 3 (svolta) Analizzare i seguenti fatti amministrativi secondo il Sistema del Capitale e del Risultato Economico. 1. Acquistate merci per € 4.000 (+ IVA al. ord.). Regolamento 1/2 cedendo effetti e 1/2 in contanti. 2. Riscosso, tramite banca, un effetto di € 2.000, commissione d’incasso € 5. 3. Pagato con assegno tratto sul c/c della Ditta il canone mensile di locazione dell’abitazione del soggetto aziendale per € 900. 4. Riscosso un credito verso un cliente di € 1.972 ricevendo assegno bancario di € 1.970. 5. Vendute merci per € 4.000 (+ IVA al. ord.). Regolamento per 1/2 con tratte, e 1/2 in contanti, con sconto cassa di € 40. 6. Pagati, tramite banca, il debito residuo per imposte dell’esercizio precedente di € 1.650 e il primo acconto per l’esercizio in corso di € 4.500. 7. Pagate con assegno bancario retribuzioni nette ai dipendenti, già liquidate, per complessivi € 4.970. 8. A saldo di un debito verso un fornitore di € 3.000 accettiamo tratta a 90 gg. aumentata degli interessi del 10% annuo (anno comm.). 9. Ritorna protestato dalla banca un effetto di € 1.500 perché insoluto.
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
L’istituto di credito addebita l’importo della cambiale e spese di protesto per € 50. 10. Restituite merci da un cliente per € 1.200 perché difettose. Viene emessa nota di credito con IVA al. ord. e stralciato un effetto di pari importo a saldo dell’operazione a suo tempo emesso nei confronti del cliente stesso. 11. A fronte di un credito di € 1.650 riceviamo assegno di € 900. In contabilità esiste un F/do svalutazione crediti di € 860. 12. Subito un furto di merce in magazzino per € 6.000. 13. Acquistato un automezzo per € 20.000 (+ IVA al. ord.). Regolamento per € 5.000 con assegno bancario, il resto con effetti.
7
Esercitazioni di contabilità e bilancio
SOLUZIONE PROPOSTA 1)
+ FORNITORI (c/fin.) V.F.– (+ PASSIVO): + IVA NS. CREDITO (c/fin.) V.F.+ (+ ATTIVO): ACQUISTI (c/econ. di redd.) V.E.–: Fornitori
IVA ns/cred.
4.800
800
AVERE € 4.800,00 DARE € 800,00 DARE € 4.000,00 Acquisti 4.000
_________________________________________________ – FORNITORI (c/fin.) V.F.+ (– PASSIVO): – CAMBIALI ATTIVE (c/fin.) V.F.– (– ATTIVO): – CASSA (c/fin.) V.F.– (– ATTIVO): Fornitori
Cambiali attive
4.800
2)
Cassa
2.400
2.400
– CAMB. ATTIVE (c/fin.) V.F.– (– ATTIVO): + BANCA c/c (c/fin.) V.F.+ (+ ATTIVO): ONERI BANCARI (c/econ. di reddito) V.E.–: Cambiali attive 2.000
3)
DARE € 4.800,00 AVERE € 2.400,00 AVERE € 2.400,00
Banca c/c
AVERE € 2.000,00 DARE € 1.995,00 DARE € 5,00 Oneri bancari
1.995
5
– BANCA C/C (c/fin.) V.F.– (– ATTIVO): SPESE DI FAMIGLIA (c/econ. di cap.) V.E.– : Banca c/c
Spese di famiglia 900
900
AVERE € DARE €
900,00 900,00
8 4)
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini – CLIENTI (c/fin.) V.F.– (– ATTIVO): + CASSA (c/fin.) V.F.+ (+ ATTIVO): RIB. E ABB. PASSIVI (c/econ. di reddito) V.E.–: Clienti
Cassa 1.972
5)
AVERE € 1.972,00 DARE € 1.970,00 DARE € 2,00 Rib. e abb. pass.
1.970
2
+ CLIENTI (c/fin.) V.F.+ (+ ATTIVO): + IVA NS. DEBITO (c/fin.) V.F.– (+ PASSIVO): VENDITE (c/econ. di reddito) V.E.+: Clienti
DARE € 4.880,00 AVERE € 880,00 AVERE € 4.000,00
IVA ns/debito
4.880
Vendite
880
4.000
_________________________________________________ – CLIENTI (c/fin.) V.F.– (– ATTIVO): + CAMBIALI ATTIVE (c/fin.) V.F.+ (+ ATTIVO): + CASSA (c/fin.) V.F.+ (+ ATTIVO): SCONTI PASSIVI (c/econ. di reddito) V.E.-: Clienti
Cambiali attive 4.880
6)
2.440
AVERE DARE DARE DARE
Cassa
Sconti passivi
2.400
40
– BANCA (c/fin.) V.F.– (– ATTIVO): – ERARIO c/SALDO IMP. (c/fin.) V.F.+ (– PASSIVO): + ERARIO c/ACC. IMP. (c/fin.) V.F.+ (+ ATTIVO): Banca c/c 6.150
Er. c/saldo imp. 1.650
€ 4.880,00 € 2.440,00 € 2.400,00 € 40,00
AVERE € 6.150,00 DARE € 1.650,00 DARE € 4.500,00
Er. c/acc.to imp. 4.500
9
Esercitazioni di contabilità e bilancio 7)
– DIP. c/RETRIBUZIONI (c/fin.) V.F.+ (– PASSIVO): – BANCA c/c (c/fin.) V.F.– (– ATTIVO): Dip. c/retribuzioni
Banca c/c.
4.970
8)
4.970
+ CAMBIALI PASSIVE (c/fin.) V.F.– (+ PASSIVO): – FORNITORI (c/fin.) V.F.+ (– PASSIVO): INTERESSI PASSIVI (c/econ. di reddito) V.E.– : Cambiali passive 3.075
9)
Fornitori
AVERE € 3.075,00 DARE € 3.000,00 DARE € 75,00 Interessi passivi
3.000
75
+ EFF. INS. E PROT. (c/fin.) V.F.+ (+ ATTIVO): – BANCA c/c (c/fin.) V.F.– (– ATTIVO): Effetti ins. e prot.
DARE € 1.550,00 AVERE € 1.550,00
Banca c/c.
1.550
10)
DARE € 4.970,00 AVERE € 4.970,00
1.550
+ DEBITI DIVERSI (c/fin.) V.F.– (+ PASSIVO): – IVA NS. DEBITO (c/fin.) V.F.+ (– PASSIVO): RESI SU VEND. (c/econ. di redd.) V.E.–: Debiti diversi 1.440
IVA ns. debito 240
________________________________________________ – DEBITI DIVERSI (c/fin.) V.F.+ (– PASSIVO): – CAMBIALI ATTIVE (c/fin.) V.F.– (– ATTIVO):
AVERE € 1.440,00 DARE € 240,00 DARE € 1.200,00 Resi su vendite 1.200
DARE € 1.440,00 AVERE € 1.440,00
10
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Debiti diversi
Cambiali attive
1.440
11)
1.440
– CLIENTI (c/fin.) V.F.– (– ATTIVO): + CASSA (c/fin.) V.F.+ (+ ATTIVO): – F/do SV.NE CREDITI (c/fin.) V.F.+ (– PASSIVO): Clienti
Cassa 1.650
F/do sv.ne crediti
900
750
12)
Nessuna registrazione
13)
+ DEBITI DIVERSI (c/fin.) V.F.– (+ PASSIVO): + IVA NS. CREDITO (c/fin.) V.F.+ (+ ATTIVO): AUTOMEZZI (c/econ. di redd.) V.E.–: Debiti diversi 24.000
IVA ns credito 4.000
24.000
AVERE € 24.000,00 DARE € 4.000,00 DARE € 20.000,00 Automezzi 20.000
__________________________________________________ – DEBITI DIVERSI (c/fin.) V.F.+ (– PASSIVO): – BANCA c/c (c/fin.) V.F.– (– ATTIVO): + CAMBIALI PASS. (c/elem.) V.F.– (+ PASSIVO): Debiti diversi
AVERE € 1.650,00 DARE € 900,00 DARE € 750,00
Banca c/c 5.000
DARE € 24.000,00 AVERE € 5.000,00 AVERE € 19.000,00 Cambiali passive 19.000
11
Esercitazioni di contabilità e bilancio
Esercitazione n. 4 Analizzare i seguenti fatti amministrativi e procedere alla annotazione a libro giornale secondo il Sistema del Capitale e del Risultato Economico. 1. Si acquistano merci per € 20.400 (+ IVA al. ord.), clausola “franco magazzino venditore”. Le spese accessorie d’acquisto, comprensive di IVA, ammontano complessivamente a € 244 e sono pagate interamente all’arrivo della merce. Regolamento della posizione debitoria come segue: € 10.000 accettando tratte; € 6.400 con assegno circolare; il resto a 2 mesi. 2. Si consegnano merci a rappresentanti per € 120. 3. Si inviano alla banca 3 effetti all’incasso; dopo tre giorni vengono accettati al “dopo incasso” per complessive € 6.450. 4. Pagamento con assegni bancari di salari e stipendi già liquidati relativi al mese di aprile per € 12.486, considerando gli anticipi già corrisposti per € 3.690. 5. Restituzione di merci di cui al punto 1) per € 3.400 (+ IVA al. ord.), perché non conformi a quanto pattuito all’acquisto. Spese di trasporto, pari a € 50 (IVA al. ord. esclusa), pagate alla spedizione della merce. 6. Giunge fattura relativa a costi sostenuti per la campagna pubblicitaria pari a € 6.670 (+ IVA al. ord.). 7. Pagamento a saldo di un debito in scadenza di € 5.605 tramite assegno circolare a valere sul c/c bancario di importo pari a € 5.600. 8. Si versano tramite F24 le imposte dell’esercizio precedente per € 3.676
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e il primo acconto dell’esercizio in corso di € 12.300 con addebito sul c/c bancario. 9. Si vendono merci per € 10.600 (+ IVA al. ord.), clausola “franco magazzino compratore”. Gli oneri di trasporto per complessive € 215 (IVA al. ord. esclusa) sono pagati dal cliente al momento del ricevimento della merce. Regolamento della posizione creditoria: € 4.500 con girata di effetti; € 5.900 con accettazione di tratte; il resto con bonifico bancario. 10. Riguardo al punto 2), il rappresentante restituisce le merci in ricevute. 11. Giungono regolarmente a scadenza i 3 effetti accettati al “dopo incasso” (v. punto 3). La banca accredita l’importo sul conto corrente al netto di commissioni per € 5. 12. In seguito a un incendio in magazzino si accerta un danno per merci distrutte pari a € 2.420. 13. Inviato allo sconto un effetto di € 1.800, scadente il 30/11. 14. A regolamento di un credito di € 3.100, si spicca tratta direttamente a favore di un fornitore. 15. Il 31/8 la banca sconta l’effetto di cui al punto 13): tasso di sconto 8%; commissione d’incasso € 5. 16. In relazione all’incendio di cui al punto 12) la compagnia di assicurazione risarcisce mediante assegno bancario il 60% del danno subito.
Esercitazioni di contabilità e bilancio
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Esercitazione n. 5 Analizzare i seguenti fatti amministrativi e procedere alla annotazione a libro giornale secondo il Sistema del Capitale e del Risultato Economico. 1. Il 12/12 sono stati acquistati Vn € 5.000 di obbl. DI.NA. S.p.A. 5%, 1/2-1/8, god. reg.; corso 96. Oneri bancari € 5. 2. Il 18/12/ sono stati acquistati Vn € 6.000 di obbl. AGEST S.p.A. 5%, 1/3-1/9, contratt. ex-cedola; corso 97,5. Oneri bancari: € 5. 3. Il 1/9 si registra la riscossione della cedola relativa a Vn € 6.000 di obbl. AGEST S.p.A. 5%, 1/3-1/9. Oneri bancari € 5. 4. Il 2/05 vendiamo € 10.000 nominali di obbligazioni TI.BOR. S.p.A., 1/3-1/9, tasso 6%, a 98,5, contrattazione tel quel; on. banc. € 5. Le obbligazioni sono state acquistate a 97. 5. Il 2/05 vendiamo € 10.000 nominali di obbligazioni TI.BOR. S.p.A., 1/3-1/9, tasso 6%, a 98, contrattazione ex-cedola; on. banc. € 5. Le obbligazioni sono state acquistate a 97. 6. Il 2/05 vendiamo € 10.000 nominali di obbligazioni TI.BOR. S.p.A., 1/3-1/9, tasso 6%, a 97,5, contrattazione tel quel; on. banc. € 5. Le obbligazioni sono state acquistate a 98. 7. Il 2/05 vendiamo € 10.000 nominali di obbligazioni TI.BOR. S.p.A., 1/3-1/9, tasso 6%, a 97, contrattazione ex-cedola; on. banc. € 5. Le obbligazioni sono state acquistate a 98. 8. Il 10/5 sono state acquistate n. 3.000 azioni ST.E.AT. S.p.A. (Vn € 20); prezzo di mercato € 30.
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9. 4/7: la T.D.C. S.p.A. aumenta il proprio capitale sociale di € 600.000 (le azioni T.D.C. S.p.A. in circolazione prima dell’aumento erano n. 24.000); prezzo di emissione € 76. La Ditta Rossi, che possedeva n. 300 azioni T.D.C. S.p.A. (V.N. € 50), sottoscrive l’aumento nei limiti del proprio diritto d’opzione; oneri bancari € 5. 10. 4/7: la T.D.C. S.p.A. aumenta, a titolo gratuito, il proprio capitale sociale di € 600.000 (le azioni T.D.C. S.p.A. in circolazione prima dell’aumento erano n. 24.000). La Ditta Rossi, che possedeva n. 300 azioni T.D.C. S.p.A. (V.N. € 50), partecipa all’assegnazione delle azioni nei limiti del proprio diritto d’opzione; oneri bancari € 5. 11. Il 10/06: vendiamo a € 28 n. 3.000 azioni ST.E.AT. S.p.A. (V.N. € 20), in portafoglio a € 30; on. banc. € 5. 12. Il 10/06: vendiamo a € 32 n. 3.000 azioni ST.E.AT. S.p.A. (V.N. € 20), in portafoglio a € 30; on. banc. € 5.
Esercitazioni di contabilità e bilancio
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Esercitazione n. 6 Procedere alla registrazione a libro giornale dei seguenti fatti amministrativi secondo il sistema del Capitale e del Risultato Economico. 1. Il 3/3 si acquistano merci per € 8.000 (+ IVA al. ord.), clausola “franco magazzino compratore”. Gli oneri accessori di acquisto per complessivi € 120 (comprensivi di IVA al. ord.) sono pagati in contanti in “porto assegnato”. Regolamento: 1/2 con assegno bancario, 1/2 con girata di effetti. 2. Il 15/3 si restituiscono merci per € 1.500 (+ IVA al. ord.) perché non conformi a quanto pattuito all’acquisto. Costi del trasporto € 30 + IVA pagati alla spedizione della merce. A regolamento il fornitore invia un assegno bancario che in data 25/3 viene versato sul conto corrente. 3. Il 28/3 si acquistano € 5.000 nominali di obbligazioni ALFA 3%, contrattazione tel quel, godimento 1/5-1/11, corso 98. Oneri bancari addebitati € 10. 4. In data 5/5 vengono accreditati sul c/c gli interessi maturati sulle obbligazioni ALFA, oneri bancari € 5. 5. Il 12/05 si stipula un contratto di acquisto di un impianto per un valore di € 150.000 (+ IVA al. ord.) versando un acconto con assegno bancario di € 24.400, con ricevimento di regolare fattura. 6. Il 6/6 si riceve l’impianto accompagnato da fattura n. 335; regolamento previsto: € 58.600 a pronti, a collaudo effettuato, il resto con pagamenti mensili di € 20.000 a partire dal mese di agosto. Il 26/06, eseguito il collaudo con esito positivo, si emette un assegno bancario per la parte da regolare a pronti.
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7. Il 20/06 si pagano imposte a conguaglio dell’esercizio precedente per € 800, oltre al primo acconto di € 600. 8. Il 20/07 due effetti, rispettivamente di € 1.894 e € 1.600, vengono presentati all’incasso per l’accredito S.b.f. In data 25/07 si riceve comunicazione dalla banca dell’avvenuto accredito, commissioni addebitate € 10. 9. Alla scadenza degli effetti di cui al punto precedente, la banca riscuote il primo e restituisce protestato il secondo. La lettera di addebito che accompagna l’effetto comprende anche spese di € 53, di cui € 10 per commissioni. Successivamente si spicca tratta di rivalsa a vista nei confronti del nostro debitore comprendente interessi di mora di € 30. 10. Il 31/08 in seguito a un furto rileviamo un ammanco di cassa di € 250 e di merci per € 1.000. 11. Il 30/11 si versa il secondo acconto sulle imposte dell’esercizio. 12. Il 15/12 si vendono le obbligazioni ALFA in nostro possesso al corso di 97; contrattazione tel quel. Oneri bancari addebitati € 10. 13. Il 31/12 in seguito all’analisi della massa creditizia si decide di stralciare, in quanto divenuti inesigibili, la tratta di cui al punto 9) e un credito di € 850 sorto nel precedente periodo amministrativo. In contabilità è presente un Fondo svalutazione crediti per € 1.000. 14. In seguito all’accettazione di un preventivo per la manutenzione dell’automezzo aziendale, inviamo un anticipo di € 1.200 (+ IVA al. ord.) mediante emissione di un assegno bancario. 15. Terminati i lavori di manutenzione di cui al punto precedente, riceviamo fattura di €. 5.000 (+ IVA al. ord.). Regolamento 1/2 firmando effetti, 1/2 con assegno bancario.
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Esercitazione n. 7 Procedere alla registrazione a libro giornale dei seguenti fatti amministrativi secondo il sistema del Capitale e del Risultato Economico. 1. Si acquista un furgoncino per € 17.600 (+ IVA al. ord.). A regolamento giriamo effetti in portafoglio per € 6.000, firmiamo effetti per € 6.000 ed emettiamo un ass. banc. di € 9.472 a saldo. 2. Sostituito un impianto del costo storico di € 45.000, indirettamente ammortizzato per il 70%, con uno nuovo del costo di € 100.000 (+ IVA al. ord.). Per la cessione dell’usato emettiamo fattura di € 15.000 + IVA ordinaria; a saldo rilasciamo assegno bancario. Per l’installazione del nuovo impianto sosteniamo costi pari a € 2.800 (+ IVA al. ord.), regolati mediante bonifico bancario a valere sul c/c. 3. Vendute merci per € 24.600 (+ IVA ordinaria), clausola “franco magazzino venditore”. I costi del trasporto, pagati in porto franco, ammontano a € 450 (+ IVA al. ord.). Regolamento: 1/2 con girata di effetti, 1/2 con assegno bancario. 4. Viene stralciato un credito inesigibile di € 1.500. In contabilità è presente un Fondo svalutazione crediti di € 1.000. 5. Durante un trasporto una partita di merci ha subito un danno stimato in € 900 per il quale la compagnia di assicurazione liquida un indennizzo di € 750, corrisposto a mezzo assegno bancario. 6. In data 1/6 abbiamo contratto un mutuo ipotecario di € 150.000 alle seguenti condizioni: interessi del 5% pagabili posticipatamente l’1/12 e l’1/6; rimborso a quote costanti in 10 anni, a partire dall’1/11 dell’anno in corso. Costi di accensione del mutuo pari a € 3.000.
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7. Il 10/6 si riceve la fattura del notaio che ha redatto il contratto di mutuo che evidenzia onorari per € 2.000 (+ IVA al. ord.). 8. In data 24/7 vengono acquistati € 15.000 nominali di obbligazioni BETA 5% al corso di 98,50, godimento 1/4-1/10, oneri bancari € 10. 9. L’1/9 è stato stipulato un contratto di affitto per un capannone che utilizzeremo come deposito merci; sono state pagate con assegno bancario € 6.000 + IVA (al. ord.) a titolo di fitto trimestrale anticipato e € 4.000 come deposito cauzionale. 10. In data 1/10 vengono accreditati sul c/c gli interessi maturati sulle obbligazioni BETA, oneri bancari € 5. 11. Liquidate le retribuzioni in base ai seguenti dati: salari e stipendi lordi € 19.680; assegni familiari € 480; ritenute fiscali 1.832; contributi a carico dei dipendenti 1.663; contributi a carico dell’azienda 8.265; anticipi corrisposti € 3.500. Ai dipendenti sono pagati gli stipendi netti con assegni bancari. Le ritenute fiscali e i contributi previdenziali vengono pagati con addebito sul c/c. 12. Vengono pagati in data 1/12 gli interessi sul mutuo ipotecario di cui al punto 6) e rimborsata la prima quota capitale. Oneri bancari € 10. 13. In data 15/11 si vendono € 10.000 nominale di obbligazioni BETA contrattazione tel quel; corso 99, oneri bancari 10. 14. Il 12/12 vengono presentate all’incasso S.b.f., due ricevute bancarie rispettivamente di € 1.250 e € di 740. Due giorni dopo la banca accredita l’importo sul conto corrente. Commissioni bancarie € 15. 15. Alla scadenza delle ricevute bancarie di cui al punto precedente, la banca riscuote regolarmente la seconda, mentre la prima risulta insoluta. Commissioni bancarie addebitate dalla banca € 15.
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Esercitazione n. 8 Calcolare, dove necessario, i ratei e risconti al 31/12/2018, derivanti dalle seguenti operazioni: 1. L’1/3 è stato pagato il premio annuo di assicurazione di un automezzo per € 840. 2. L’1/4 la Ditta riscuoterà interessi al tasso del 5% sul rinnovo di un effetto di € 6.000 avvenuto in data 1/12. 3. Concesso in locazione un capannone artigianale. Il contratto prevede le seguenti condizioni: canone di locazione pari a € 18.000 da riscuotere in via posticipata l’1/6 di ogni anno. 4. In portafoglio sono presenti i seguenti titoli obbligazionari: – obbligazioni L.S.B. S.p.A., valore nominale € 6.000, interessi 4% annuo, godimento l/4-l/10; – obbligazioni U.D.P. Inc., valore nominale € 5.000, interessi 6%, godimento 1/1-1/7. 5. L’l/8 la Ditta ha stipulato un contratto di mutuo di € 40.800 alle seguenti condizioni: interessi semestrali pagabili posticipatamente l’l/2 e l’l/8 di ogni anno; tasso 5%. 6. L’1/9 la Ditta ha pagato il canone di vigilanza notturna relativo al quarto trimestre dell’anno, per € 240. 7. Il titolare della Ditta ha pagato l’1/11 un fitto trimestrale anticipato di € 654 relativo alla propria abitazione. 8. L’1/11 sono state riscosse € 600, relative al canone di locazione trimestrale anticipato di un macchinario.
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9. In data 15/11 la Ditta ha scontato un effetto di € 3.500 scadente il 28/2 ottenendo € 3.286. 10. L’1/12 è stato pagato il canone di locazione quadrimestrale anticipato di € 5.600 relativo al magazzino. 11. Il 20/1 la Ditta pagherà il canone telefonico relativo ai mesi novembre e dicembre per € 300.
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Esercitazione n. 9 Procedere alla registrazione a libro giornale delle seguenti scritture di assestamento secondo il sistema del Capitale e del Risultato Economico. OBBLIGAZIONI I. Assestamenti in linea capitale. Si considerino Vn 10.000 obbligazioni in portafoglio, acquistate nell’anno 2017 al corso di 90. 1. 1a. 1b. 1c.
Corso al 31/12/2017: 93 (I anno). Corso 31/12/2018: 94 (II anno). Corso al 31/12/2018: 91 (II anno). Corso al 31/12/2018: 89 (II anno).
2. 2a. 2b. 2c.
Corso al 31/12/2017: 88 (I anno). Corso al 31/12/2018: 91 (II anno). Corso al 31/12/2018: 89 (II anno). Corso al 31/12/2018: 85 (II anno).
II. Assestamenti in linea interessi. A) Si consideri che in data 1/6 2017 siano state acquistate Vn 9.000 obbligazioni, corso 90, god. 1/3-1/9, tasso 10%. 1. 2. 3. 4.
31/12: assestamenti. 31/12: si effettuino gli assestamenti, considerando che l’1/8 siano state cedute Vn 3.000 delle obbligazioni in portafoglio. 31/12: si effettuino gli assestamenti, considerando che l’1/8 siano state cedute tutte le obbligazioni in portafoglio. 31/12: si effettuino gli assestamenti, considerando che in data 1/10 siano state vendute, corso tel quel, tutte le obbligazioni in portafoglio.
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5.
31/12: si effettuino gli assestamenti in linea interessi, considerando che in data 1/10 sono state vendute, corso tel quel, Vn 3.000 delle obbligazioni in portafoglio.
B) 1. 31/12: assestamenti, considerando che in data 1/10, siano state acquistate Vn 9.000 obbligazioni, contratt. ex-cedola. god. 1/3-1/9, tasso 10% (lato compratore). 2. 31/12: assestamenti, considerando che in data 1/10, siano state vendute le obbligazioni in portafoglio pari a Vn 9000, contratt. ex-cedola god. 1/3-1/9, tasso 10% (lato venditore). AZIONI Si consideri di aver acquistato n. 100 azioni (Vn 20) al corso di 30. Al 31/12, il valore di mercato delle azioni è 28. Si effettuino gli assestamenti.
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Esercitazione n. 10 (svolta) La situazione contabile di un’azienda mercantile al 31/12/’18 è la seguente: CONTI Attrezzature Fabbricati Automezzi Obbligazioni Clienti Cambiali attive IVA ns/credito Erario c/acconto imposte Banca c/c Cassa Capitale netto Fondo TFR Mutui passivi Fornitori Cambiali passive Debitori e creditori diversi IVA ns/debito Fondo svalutazione crediti Fondo ammortamento attrezzature Fondo ammortamento fabbricati Fondo ammortamento automezzi Costi accessione mutui Esistenze iniziali di merci Acquisti Salari e stipendi Oneri accessori del personale Costi generali di amministrazione
ECC. DARE
ECC. AVERE
90.000,00 80.000,00 57.000,00 4.900,00 57.000,00 15.000,00 3.700,00 2.160,00 8.500,00 2.085,84 109.750,00 42.000,00 30.000,00 43.000,00 7.000,00 2.500,00 4.500,00 1.800,00 57.000,00 15.000,00 22.000,00 800,00 45.000,00 187.000,00 58.000,00 14.500,00 4.500,00
24 Costi accessori di acquisto Interessi passivi su mutuo Resi su vendite Vendite Proventi vari Interessi su obbligazioni Plusvalenze Patrimoniali Resi su acquisti TOTALI
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini 3.000,00 1650,00 800,00 295.000,00 2.350,00 45,84 2.000,00 1.650,00 635.595,84
635.595,84
Procedere alle operazioni di rettifica e chiusura dei conti considerando quanto segue: 1. Interessi attivi lordi maturati sul c/c € 200; ritenuta fiscale 26%. 2. Si stralcia un credito di € 300 perché divenuto inesigibile. I restanti crediti si svalutano del 3%. 3. Si ammortizzano le attrezzature del 15%, i fabbricati del 4%, gli automezzi del 20%. 4. Si valutano le rimanenze di merci nel rispetto della normativa civilistica tenendo conto di quanto segue: costo di acquisto di € 60.500, valore di realizzazione desumibile dall’andamento di mercato € 65.000. 5. Si liquida l’IVA del periodo. 6. Si accantona il trattamento di fine rapporto di competenza dell’anno tenuto conto di quanto segue: quota TFR € 6.300, rivalutazione € 850. 7. Nel conto costi generali di amministrazione è compreso il fitto semestrale anticipato di un magazzino pagato in data 1/10/’18 pari a € 1.200. 8. L’azienda decide di non evidenziare i resi su vendite e i resi su acquisti in adempimento al disposto civilistico. 9. Nel conto costi generali di amministrazione è stato erroneamente incluso il premio di assicurazione sulla vita del titolare di € 150. Si procede, quindi, alla correzione. 10. Il mutuo passivo è stato stipulato in data 1/6/’17 al tasso del 6%, con interessi pagabili semestralmente in via posticipata a partire dal 1/12. Il rimborso è previsto in cinque anni a quote costanti a partire dall’1/6/’18. Costi accensione mutui trattenuti dalla banca € 800, imputabili per competenza secondo il piano di rimborso del mutuo.
Esercitazioni di contabilità e bilancio
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11. Le imposte di competenza dell’anno ammontano a € 2.500. 12. Si sdoppia il conto “debitori e creditori diversi” tenendo conto che i crediti ammontano a € 800. 13. Le obbligazioni presenti in situazione contabile sono state acquistate in data 10/6 alle seguenti condizioni: V.N. € 5.000, tasso 3%, god. reg. 1/4-1/10, corso 98. Al 31/12: corso 97,5.
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SOLUZIONE PROPOSTA
31/12 1)
2)
3)
Diversi Banca c/c Titolare c/ritenute
Interessi attivi
200,00 148,00 52,00
d.d F/do svalutazione crediti a Clienti d.d. Perdite presunte su crediti a F/do svalutazione crediti d.d. Diversi a Diversi Amm.to attrezzature Amm.to fabbricati Amm.to automezzi
13.500,00 3.200,00 11.400,00
a a a
13.500,00 3.200,00 11.400,00
4)
Merci in rimanenza finale
5)
Erario c/iva IVA ns/debito
6)
a
Diversi Quota TFR Rivalutazione f/do TFR
7)
Risconti attivi finali
8)
Vendite Resi su acquisti
d.d. a d.d. a d.d. a d.d. a
Fondo amm.to attrezzature Fondo amm.to fabbricati Fondo amm.to automezzi
300,00 2.151,00 28.100,00
Rimanenze finali di merci
60.500,00
IVA ns/credito
3.700,00
Erario c/iva
4.500,00
F/do TFR
7.150,00 6.300,00 850,00
d.d. a Costi generali di amm.ne d.d. a Resi su vendite d.d. a Acquisti
600,00 800,00 1.650,00
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Esercitazioni di contabilità e bilancio d.d. 9) Spese di famiglia a Costi generali di amm.ne d.d. 10) Interessi passivi su mutui Ratei passivi d.d. Risconti attivi finali a Costi accensione mutui d.d. 11) Imposte a Diversi a Erario c/acconto imposte a Erario c/saldo imposte d.d. a Creditori e debitori diversi d.d. Creditori e debitori diversi a Creditori diversi d.d. 13) Rateo attivo a Interessi su obbligazioni d.d. Svalutazione obbligazioni Obbligazioni d.d. Conto economico a Diversi a Costi accensione mutui a Esistenze iniziali di merci a Acquisti a Salari e stipendi a Oneri acc. personale a Costi generali di amm.ne a Costi accessori di acquisto a Interessi passivi su mutuo a Perdite presunte su crediti a Amm.to attrezzature a Amm.to fabbricati a Amm.to automezzi a Quota TFR a Rivalutazione f/do TFR a Imposte a Svalutazione obbligazioni
150,00 150,00 640,00 2.500,00 2.160,00 340,00
12) Debitori diversi
800,00 3.300,00 37,50 25,00 351.486,00 160,00 45.000,00 185.350,00 58.000,00 14.500,00 3.750,00 3.000,00 1.800,00 2.151,00 13.500,00 3.200,00 11.400,00 6.300,00 850,00 2.500,00 25,00
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Diversi Vendite Proventi vari Interessi su titoli Plusvalenze patrimoniali Interessi attivi bancari Rimanenze finali di merci Conto economico Utile di esercizio
Diversi Capitale netto F/do TFR Mutui passivi Fornitori Cambiali passive Creditori diversi Erario c/iva F/do svalutazione crediti F/do amm.to attrezzature F/do amm.to fabbricati F/do amm. automezzi Ratei passivi Erario c/saldo imposte
d.d. a Conto economico
359.333,34 294.200,00 2.350,00 83,34 2.000,00 200,00 60.500,00
d.d. a Utile di esercizio d.d. a Diversi Titolare c/ritenute Spese di famiglia Capitale netto d.d. a
7.847,34 7.847,34 52,00 150,00 7.645,34
Diversi
376.886,34 117.395,34 49.150,00 30.000,00 43.000,00 7.000,00 3.300,00 800,00 3.651,00 70.500,00 18.200,00 33.400,00 150,00 340,00
a a a a a a a
Attrezzature Fabbricati Automezzi Merci in rimanenza finale Obbligazioni Clienti Cambiali attive
90.000,00 80.000,00 57.000,00 60.500,00 4.875,00 56.700,00 15.000,00
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Esercitazioni di contabilità e bilancio a a a a a
Banca c/c Cassa Risconti attivi finali Debitori diversi Ratei attivi
8.648,00 2.085,84 1.240,00 800,00 37,50
STATO PATRIMONIALE AL 31/12/2018 Attività Attrezzature Fabbricati Automezzi Oneri pluriennali su mutuo Merci in rimanenza finale Obbligazioni Clienti Cambiali attive Banca c/c Cassa Risconti attivi finali Debitori diversi Ratei attivi
Passività e Netto 90.000 80.000 57.000 640 60.500 4.875 56.700 15.000 8.646 2.086 600 800 38
Mutui passivi Fornitori Cambiali passive Creditori diversi Erario c/iva F/do TFR F/do svalutazione crediti F/do amm.to attrezzature F/do amm.to fabbricati F/do amm.to automezzi Ratei passivi Erario c/saldo imposte TOT. PASSIVITÀ
TOT. ATTIVITÀ
376.886
30.000 43.000 7.000 3.300 800 49.150 3.651 70.500 18.200 33.400 150 340 259.491
Capitale netto all’1/1/15 109.750 Utile di periodo 7.847 Titolare c/ritenute 52 – Spese di famiglia 150 117.395 TOT. PASSIVITÀ E NETTO 376.886
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CONTO ECONOMICO AL 31/12/2018 Componenti negativi
Componenti positivi
ESISTENZE Esistenze iniziali di merci 45.000 COSTI Acquisti 185.350 Salari e stipendi 58.000 Oneri accessori p/personale 14.500 Costi generali di amministrazione 3.750 Costi accessori di acquisto 3.000 Interessi passivi su mutui 1.800 Perdite presunte su crediti 2.151 Amm.to attrezzature 13.500 Amm.to fabbricati 3.200 Amm.to automezzi 11.400 Amm.to oneri pluriennali su mutui 160 Quota TFR 6.300 Rivalutazione f/do TFR 850 Imposte 2.500 Svalutazione obbligazioni 25 TOT. COMPONENTI NEG. Utile di periodo TOT. A PAREGGIO
351.486 7.847 359.333
RICAVI Vendite Proventi vari Interessi su obbligazioni Plusvalenze patrimoniali Interessi attivi bancari RIMANENZE Rimanenze finali di merci
TOT. COMPONENTI POS.
294.200 2.350 83 2.000 146
60.500
_______ 359.333
Esercitazioni di contabilità e bilancio
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Esercitazione n. 11 La situazione contabile della Ditta Alberghiere presenta al 31/12/’18 i seguenti valori: Cassa € 780, Banca C/C € 30.000 (Dare), Clienti € 50.000, Cambiali attive € 5.000, Effetti insoluti e protestati € 3.000, Crediti diversi € 8.000, Merci in esist. iniz. € 44.500, Fornitori € 33.500, Debiti diversi € 5.000, Erario c/ritenute € 3.000, Inps c/competenze € 6.000 (Avere), Mutui passivi € 38.400, Azioni € ……., Fabbricati € 90.000, Automezzi € 30.000, Costi accensione mutuo € 3.000, F/do amm.to fabbricati € 58.500, F/do amm.to automezzi € …….., F/do sv. crediti € 1.500, F/do spese di manutenzione € 18.000, F/do TFR € 46.000, Erario c/acc. imp. € 23.000, Acquisti € 389.000, Salari e stipendi € 70.800, Contributi prev. e ass. € 28.320, Rival. f/do TFR € 750, Int. passivi su mutuo € …….., Premi assicurativi € 9.350, Vendite € 608.170, Proventi vari € 16.000, Oneri bancari € 2.000, Manutenzioni € 18.000, Sopravvenienze attive € 3.200, Costi gen. di amm. € 29.000, Costi di pubblicità € 4.000, Resi su acquisti € 3.000, Resi su vendite € 3.170, Capitale netto € 94.000. Gli assestamenti vengono effettuati considerando: 1) CREDITI – stralciati effetti insoluti e protestati per € 2.500; – si svaluta la massa creditizia dell’1,5%, contabilizzando nel rispetto della normativa fiscale. I crediti diversi presenti in Sit. cont. riguardano per € 4.500 anticipi su TFR corrisposti a dipendenti nel mese di dicembre. 2) MANUTENZIONI E AMMORTAMENTI – fabbricato: Relativamente ai costi di manutenzione presenti in Sit. cont., se ne
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annulla l’incidenza sul periodo utilizzando l’apposito F/DO SPESE DI MANUTENZIONE. ammortamento del fabbricato al. ord. 10%; – automezzo: amm. ord. 20% (il bene è entrato in funzione nell’anno 2013). 3) MUTUO PASSIVO Il contratto di mutuo bancario è stato stipulato in data 1/3/’15 (tasso 5%, interessi posticipati 1/3-1/9, rimborso in 5 quote annuali costanti a partire dall’1/9/’18). Oneri trattenuti dalla banca € 3.000, ammortizzati secondo il piano di rimborso del prestito. 4) ASSICURAZIONI La Ditta ha stipulato da tempo una polizza assicurativa sugli incendi che prevede un premio annuale di € 4.200, da pagare in via anticipata l’1/12 di ogni anno. Con decorrenza 1/12/’18 il premio è aumentato di € 300. Accertata l’erronea registrazione nel conto “PREMI ASSICURATIVI” del premio annuale di € 1.000 relativo all’assicurazione sulla vita del titolare della Ditta, si effettua la correzione. 5) PUBBLICITÀ Nel corso del 2018 è stato avviato un programma pubblicitario triennale; costo complessivo contrattualmente previsto € 18.000, di cui € 6.000 per il 2018, € 8.000 per il 2016 e € 4.000 per il 2017. 6) AZIONI Nel corso dell’anno sono state acquistate n. 4.000 azioni FI.GI.CI. S.p.A. al prezzo unitario di € 25 (Vn 20). 31/12: corso delle FI.GI.CI. S.p.A. € 21. 7) MERCI La posta MERCI IN ES. INIZ., ancora presente in Sit. cont., viene opportunamente sistemata. Le rimanenze finali di merci sono valutate secondo la normativa civilistica considerando quanto segue:
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Esercitazioni di contabilità e bilancio
Categoria
Costo
Valore di realizzazione
A
30.000
37.000
B C
17.000 22.500
15.000 25.000
Riguardo ai resi, presenti in Sit. cont., si rileva come da codice civile. 8) PERSONALE I primi sei mesi della 14ª mensilità ammontano a € 4.300 e i relativi contributi a € 1.750. Riguardo al TFR si effettua l’accantonamento previsto sapendo quanto segue: quota TFR € 6.800, rivalutazione fondo € 2.516. 9) BANCA C/C Interessi attivi lordi maturati sul c/c bancario € 600. 10) IMPOSTE Le imposte di competenza del periodo superano di € 3.162 gli acconti versati. Presentare con chiarezza: a) le scritture di assestamento e di riepilogo e, inoltre, la determinazione e sistemazione del risultato di periodo (il “Diversi a Diversi” è facoltativo, dato il punto seguente); b) il Bilancio al 31/12/’18; c) i calcoli e ragionamenti necessari.
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SOLUZIONE PROPOSTA STATO PATRIMONIALE AL 31/12/2018 Attività
Passività e Netto
Fabbricati Automezzi
90.000 30.000
Partecipazioni Merci in rimanenza finale Risconti attivi finali
84.000 67.500 6.125
Clienti Cambiali attive Effetti insoluti e protestati Crediti diversi Banca c/c Cassa
50.000 5.000 500 8.000 30.444 780
TOT. ATTIVITÀ
Fornitori 33.500 Debiti diversi 5.000 Inps c/competenze 6.000 Erario c/ritenute 3.000 Erario c/saldo imposte 3.162 Ratei passivi 6.690 Mutui passivi 38.400 F/do svalutazione crediti 295 F/do svalutazione crediti tassato 590 F/do TFR 55.316 manutenzione Fatture da ricevere 2.000 F/do amm.to fabbricati 67.500 F/do amm.to automezzi 15.000 TOT. PASSIVITÀ 236.453
_______
Capitale netto 1/1/’18 Utile di periodo Titolare c/ritenute Spese di famiglia
94.000 43.452 156 – 1.000 136.296
372.749
TOT. PASSIVITÀ E NETTO
372.749
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Esercitazioni di contabilità e bilancio
CONTO ECONOMICO AL 31/12/2018 Componenti negativi ESISTENZE INIZIALI Esistenze iniziali di merci 44.500 COSTI DI ESERCIZIO Acquisti 386.000 Salari e stipendi 75.100 Contributi prev. ass. 30.070 Quota TFR 6.800 Rivalutazione f/do T.F.R 3.266 Interessi passivi su mutuo 2.240 Costi generali di amministrazione 29.000 Costi di pubblicità 6.000 Premi assicurativi 4.225 Oneri bancari 2.000 Amm.to fabbricati 9.000 Amm.to automezzi 6.000 Costi accensione mutui 600 Perdite su crediti 1.000 Perdite presunte su crediti 295 Perdite presunte su crediti fisc. ind. 590 Svalutazione partecipazioni 16.000 Imposte 26.162 _______ TOT. COMPONENTI NEG. 648.848 Utile di periodo 43.452 TOT. A PAREGGIO 692.300
Componenti positivi RICAVI DI ESERCIZIO Vendite 605.000 Proventi vari 16.000 Interessi attivi 600 Sopravvenienze attive 3.200 RIMAMENZE Rimanenze finali di merci
TOT. COMPONENTI POS.
67.500
692.300
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Esercitazione n. 12 Nell’inventario all’1/1/’18 della Ditta FERRETTI figurano le voci desumibili da quanto segue: A) In Sit. cont. al 31/12/’17, prima degli assest., figuravano i seguenti valori: banconote per € 750, di cui € 50 risultate false, ass. circ. € 281, ass. banc. € 250, marche da bollo € 75; il c/c bancario presentava un saldo attivo di € 7.281 [in sede di assest. sono stati rilevati interessi attivi lordi sul c/c bancario per € 296]. B) Prima degli assest. 2017, in Sit. cont. figuravano: Crediti v/clienti € 30.000, Cambiali attive € 5.000, Effetti ins. e prot. € 2.550, Erario c/ecc. acc. imp. € 2.009, Fondo sval. crediti € 2.500 [in assest.: dopo lo stralcio di Effetti ins. e prot. per € 550, la massa creditizia è stata svalutata dell’1,5%, nel rispetto della normativa tributaria (rilev. senza incid.)]. [Ip. alt.: presentare le scritture di assest. e i rifl. di bil. nell’anno 2017 in caso di riduzione del Fondo sval. crediti effettuata con incidenza]. C) Un automezzo, acquistato nel 2017 per € 35.000 (+ IVA al. ord.), è stato ammortizzato fuori conto (al. ord. 20%). La Ditta possiede un immobile di proprietà: costo storico € 120.000, ammortizzato al 31/12/’17 per il 70%. D) Mobili acquistati nel 2015 per € 14.000. Sono stati ammortizzati, a partire dallo stesso anno, in base a un piano quinquennale a percentuali decrescenti di ragione 5. E) Il 10/11/’16 la Ditta ha acquistato Vn € 30.000 di obbl. SE.AT. S.p.A. 5%, god. 1/3-1/9 al corso di 96. Al 31/12/’16 il corso era di 99. Il 15/12/’17 la Ditta ha venduto Vn € 12.000 delle obbl. in portafoglio
Esercitazioni di contabilità e bilancio
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a 97,5, contrattazione ex-cedola (on. banc. € 5). Corso al 31/12/2017: 95,5. F) Le rim. finali di merci al 31/12 (costo di acquisto € 42.000, valore funz. € 50.000, valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato € 70.000) sono state valutate in modo da contribuire a una politica di riservizzazione per € 3.000. G) Debiti verso fornitori € 32.000; cambiali passive € 2.800, Erario c/rit. € 2.700, debiti diversi € 1.230. H) Al 31/12/’17 si è provveduto ad assestare il F/do TFR sapendo quanto segue: quota TFR € 5.000, Rivalutazione f/do TFR € 2.250 [All’1/ 1/’17 il F/do TFR figurava per € 71.000; nel corso dell’anno sono stati corrisposti anticipi per € 6.000, oltre a rivalutazioni per € 200]. I) Con riferimento alla posizione INPS, al 31/12/’17 è emerso quanto segue: ass. fam. € 1.500, contributi a carico della Ditta € 4.000, contributi a carico dei dipendenti € 1.800. L) La 14a mensilità, da corrispondere a giugno 2019, ammonterà a € 8.100, i relativi contributi a € 3.200. M) La Ditta ha concesso in locazione alcuni vani dell’immobile di proprietà. Il contratto prevede un fitto trimestrale anticipato di € 3.000, da corrispondere l’1/2, l’1/5, l’1/8 e l’1/11 di ogni anno. N) Il 15/12/’17 è giunta fattura definitiva di € 13.000 (+ IVA al. ord.) per lavori di manutenzione ordinaria effettuati sull’immobile di proprietà; reg. a 60 giorni con ass. bancario. La Ditta aveva corrisposto a suo tempo un anticipo emettendo ass. banc. per € 3.660. All’1/1/’17 in contabilità figurava un F/do spese future di manut. di € 5.000. Nel corso del periodo 2018 sono avvenute, tra le altre, le seguenti operazioni:
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
16/1: versati tramite banca i contributi INPS (v. punto I) e le ritenute (v. punto G). 30/1: la Ditta incassa mediante bon. banc. crediti v/clienti per € 20.000 e presenta all’incasso gli effetti attivi di cui al punto B. L’istituto di credito li accetta 5 giorni dopo al s.b.f. (on. banc. € 5). 13/2: si veda punto N). 28/2: la banca comunica l’incasso degli effetti di cui al 30/01. 1/3:
riscossione cedola tramite banca (v. punto E); on. banc. € 5.
15/3: stralciati gli effetti ins. e prot. presenti in contabilità perché divenuti inesigibili (v. punto B). 3/4:
si rinnova l’arredamento degli uffici amministrativi acquistando nuovi mobili del costo di € 22.000 (+ IVA al. ord.). Il fornitore accetta in permuta i vecchi a € 3.000 (+ IVA al. ord.). Reg. del rimanente con giroconto bancario.
20/6: si versa tramite banca il primo acconto, registrato come costo, sulle imposte dell’esercizio [carico tributario del 2017 € 21.000; riguardo ai crediti tributari presenti in contabilità (v. punto B) non è stato chiesto rimborso]. 30/6: liquidazione delle retribuzioni e dei contributi relativi al mese di giugno: salari e stipendi € 23.100, contributi INPS a carico dei dipendenti € 1.850, ritenute fiscali € 5.100, contributi INPS a carico della Ditta € 9.240. [Gli importi indicati dei salari e stipendi e dei contributi previdenziali sono già inclusivi della 14a mensilità]. Si chiede quanto segue: a) la riapertura dei conti all’1/1/’18, con quantificazione del capitale netto; b) la sistemazione di eventuali poste iniziali; c) la registrazione in partita doppia dei fatti di gestione relativi al 2018 e, limitatamente al punto N), anche al 2017; d) i ragionamenti e i calcoli necessari.
Esercitazioni di contabilità e bilancio
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Esercitazione n. 13 Durante il 2017 e il 2018 la Ditta Mazzei ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) IMPOSTE 2017 – 20/6: versato, tramite banca, quanto dovuto per l’anno 2016 (in contabilità vi è dall’1/1 ERARIO C/ ECCED. ACC.TO IMP. € 680) e acconti per il 2017 (rilev. come crediti) [imposizione del periodo precedente € 18.000]. 31/12: – rilevati interessi attivi lordi sul c/c bancario € 500; – le imposte di competenza sono € 18.600. 2018 – 20/6: si versano, per banca, il saldo imposte esercizio precedente e acconti del periodo (rilev. come costo). 31/12: carico fiscale del periodo € 16.000. 2) GESTIONE MERCI 2018 – 1/1: sistemazione posta iniziale, sapendo che nel bilancio 2017 le rimanenze finali di merci ammontavano a € 36.500. 16/05: acquisto di merci per € 12.000 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino compratore”. Spedizione in porto assegnato: spese € 960 (IVA al. ord. inclusa). Reg. del dovuto: 1/2 con girata di effetti e 1/2 con emissione di un pagherò. 25/05: riguardo all’acquisto del 16/05, si restituiscono merci per € 2.400 (+ IVA al. ord.), perché non conformi a quanto stabilito in contratto. Costi di trasporto € 240 (IVA al. ord. inclusa), pagati dal fornitore all’arrivo della merce. 16/07: a causa di un incendio scoppiato in magazzino, parte della merce in giacenza va distrutta; due giorni dopo si procede alla stima del danno, valutato in € 4.000. 31/12: – le rimanenze finali di merci (valore funzionale € 38.200) sono state valutate in modo da contribuire a una politica di riservizzazione per € 1.100.
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
(Gli acquisti e le vendite del periodo, al netto di resi e abbuoni, figureranno a bilancio rispettivamente per € 350.000 e € 490.000). 3) SALARI E STIPENDI 2018 – 31/5: – liquid. di retribuzioni e contributi relativi al mese di maggio: salari e stipendi lordi € 7.200, ass. fam. € 150, contributi INPS a carico dei dipendenti € 650, ritenute fiscali € 1.700, contributi INPS a carico della Ditta € 3.100; – pag. delle retribuzioni tramite banca (il 15/5 erano stati corrisposti anticipi ai dipendenti per € 1.500). 14/6: si versa quanto dovuto all’INPS (v. punto precedente). 20/6: si sostengono, in contanti, costi diversi per il personale per € 500 (+ IVA al. ord.). Sono presenti in contabilità le seguenti voci: F/DO MULTE € 50, F/DO ATT. SOC. € 150. 31/12: circa i costi diversi per il personale, si decide di rinviarne 1/2 al futuro esercizio. (In bilancio figureranno anche: SAL. E STIP. € 101.000, CONTR. PREV. E ASS. € 42.400, INPS C/COMP. € 6.500, ERARIO C/ RIT. € 3.050). 4) CREDITI 2018 – 24/5: presentati all’incasso un effetto di € 3.000 e una fattura di € 4.000; tre giorni dopo la banca accetta il primo al D.I. e la seconda al S.B.F. (on. banc. € 5). 2/7: l’Istituto di Credito comunica di avere regolarmente riscosso l’effetto al D.I. (on. banc. € 5) mentre la fattura risulta insoluta (on. banc. € 15). 31/12: si svaluta la massa creditizia nella misura ritenuta funzionale dell’1,5%, tenendo conto dell’art. 106 del T.U.I.R [In Sit. cont. prima degli assest. figuravano: CLIENTI € 150.000, CAMB. ATT. € 18.000, EFFETTI INS. E PROT. 2.000, CREDITI TRIBUTARI 5.000]. 5) AUTOMEZZI Al 31/12/2017 la Ditta si è attenuta al piano prestabilito, che prevede dall’anno di acquisto (2015) amm. ord. al. 20% sul costo storico (€ 30.000). 2018 – 15/3: si sostituisce l’automezzo con uno nuovo del costo di € 45.000 (+ IVA al. ord.). Il fornitore accetta in permuta il vecchio a € 12.000. Reg. del rimanente tramite banca. 31/12: amm. ord. (al. 20%).
Esercitazioni di contabilità e bilancio
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Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018, tranne il punto 1 per il quale è richiesto anche il 2017; – riflessi di bilancio (S. P. e C. E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
SOLUZIONE PROPOSTA (riflessi di bilancio) STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 Erario c/saldo imposte
1) ...
2.400
... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1)
Imposte
18.600
(Interessi attivi
...
500) ...
Utile d’esercizio
.....
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1)
Erario c/eccedenza acc.to imposte
2)
Merci in rimanenza finale
3)
Costi diversi p/personale sospesi
4)
Clienti Cambiali attive Effetti insoluti e protestati Crediti tributari Automezzi
740 37.100 205
150.000 18.000 2.000 5.000 45.000
Inps c/competenze Erario c/ritenute
6.500 3.050
F.do sval. crediti F.do sval. crediti tassato
850 1.700
F/do amm.to automezzi
...
4.500
... Capitale Netto
.....
43
Esercitazioni di contabilità e bilancio CONTO ECONOMICO 31/12/2018 1)
Imposte
2)
Esistenze iniziali di merci Acquisti
16.000 36.500 350.000
3)
Salari e stipendi Contributi prev. e assist. Costi div. p/personale
101.000 42.400 200
4)
Perdite presunte su crediti Perdite pres. su cred. fisc. ind.
850 1.700
5)
Amm.to automezzi Minusvalenza patrimoniale
4.500 3.000
490.000 37.100
...
... Utile d’esercizio
Vendite Rimanenze finali di merci
.....
(Perdita d’esercizio
.....)
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Esercitazione n. 14 Durante il 2017 e il 2018 la Ditta Maggino ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) AUTOMEZZI E COSTRUZIONE IMPIANTO 2017 – 3/3: si acquista un nuovo automezzo del costo di € 32.000 (+ IVA al. ord.). Reg. 1/2 con ass. circolare a valere sul c/c bancario, il resto a un mese data fattura con ricevuta bancaria. 15/10: nel corso dell’anno è iniziata la costruzione di un impianto, con capitalizzazione dei seguenti costi: salari € 12.000, contr. prev. e ass. € 5.160, materie prime € 8.000, altri costi indiretti € 900 (rilev. come da cod. civ., ora e in futuro). 31/12 – automezzo: amm. ord. (coeff. 20%); – impianto: dopo aver accertato un’eccessiva imputazione di costi di materie prime per € 250 e di altri costi indiretti per € 150, si decide di contribuire per € 400 a una politica di annacquamento di capitale. 2018 – 3/11: viene terminata la costruzione dell’impianto. Ciò ha richiesto: salari € 3.500, contr. prev. e ass. € 1.500, materie prime € 2.300, altri costi indiretti € 640. 31/12: – automezzo: l’azienda si attiene al piano iniziato il 31/12/’17; – impianto: amm. ordinario (coeff. 10%). 2) IMPOSTE Nel 2017 gli acconti versati sono stati di € 26.000; al 31/12/’17 in bilancio figurava ERARIO C/ECC. ACC. IMP. € 1.000 (è stato chiesto rimborso). 2018 – 20/6: si versa il primo acconto (rilev. come credito), con addebito sul c/c bancario. 15/7: liquidata e versata tramite banca l’IVA relativa al mese di giugno: IVA a credito € 7.600, IVA a debito € 8.000. 31/12: interessi attivi lordi maturati sul c/c bancario € 700; imposte di competenza del periodo € 27.000.
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Esercitazioni di contabilità e bilancio
[Ip. alt.: presentare le scritture di assest. e i rifl. di bil. nell’ipotesi di carico tributario 2018 pari a € 20.000]. 3) GESTIONE MERCI 2018 – 6/2: vendute merci a € 12.500 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino compratore”; spese di trasporto € 720 (IVA al. ord. inclusa) in porto affrancato. Reg. della posizione creditoria: 1/3 in giornata con ass. banc., il resto a due mesi data fattura con bonifico bancario. 12/2: accertate differenze qualitative nella merce inviata il 6/2, la Ditta concede al cliente un abbuono di € 700 (+ IVA al. ord.); regol. in conto. 22/4: subito un furto di magazzino; il danno viene stimato in € 9.600. 31/12: – la posta MERCI IN ES. INIZ. € 36.000, ancora presente in Sit. cont., viene opportunamente sistemata; – le rim. finali di merci sono rilevate secondo la normativa civilistica, a un valore che permetta il massimo contributo a una politica di riservizzazione, considerando quanto segue (gli acquisti tengono conto del furto del 22/4): Descrizione
Quantità
Valore unitario/prezzo
Esistenze iniziali
4.000
9
Acquisti
5.000 8.000 15.000 6.000
10 10,25 10,50 11
Vendite
9.000 7.000 13.000
12 13,5 14,8
Valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato
12,50
(Gli acquisti e le vendite del periodo figureranno in bilancio rispettivamente per € 355.500 e € 394.900). 4) MUTUO PASSIVO Nel 2015 è stato contratto un mutuo bancario per € 70.000 (tasso 6%, int. post. 1/3-1/9), da rimborsare in 5 quote annuali costanti a partire dal-
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
l’1/9/’16. Oneri iniziali trattenuti dalla banca € 3.000, imputati per competenza secondo il piano di rimborso del prestito. (Riguardo all’anno di contrazione: presentare a parte le scritture di contrazione e di assestamento). 2018 – servizio del mutuo; on. banc. € 5 su ogni operazione. 31/12: assestamenti (il tasso di interesse dall’1/9/’17 è stato ridotto di 1/2 punto). 5) ASSICURAZIONI La Ditta possiede da tempo una polizza assicurativa sugli incendi che prevede un premio annuale di € 2.100, da pagare in via anticipata l’1/5 di ogni anno. 2018 – 1/1: sist. posta iniziale. 1/5: regol. del premio, aumentato del 2%, con bonifico a valere sul c/c bancario. 1/11: pagato, tramite girata di ass. banc., il premio annuale di € 900 relativo all’assicurazione sulla vita del Sig. Maggino. 31/12: assestamento. Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018 e, per il punto 1, anche nel 2017; – riflessi di bilancio (S. P. e C. E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
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Esercitazioni di contabilità e bilancio
SOLUZIONE PROPOSTA (riflessi di bilancio) STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 1)
Automezzi Impianti in costruzione interna
32.000 26.060
F/do amm.to automezzi
...
3.200
... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1)
Amm.to automezzi
3.200
Costruzioni in corso
.....
(Perdita d’esercizio
...
26.060
...
Utile d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1) Automezzi Impianti 2) Erario c/eccedenza acconto imposte Ipotesi alternativa: Erario c/eccedenza acc.to imposte 3) Merci in rimanenza finale 4) Risconti attivi finali
32.000 34.000
F/do amm.to automezzi F/do amm.to impianti
9.600 1.700
1.000
Erario c/saldo imposte
4.500
3.500 86.000 1.200
5) Risconti att. finali
... Mutui passivi Ratei passivi
28.000 513
714 ...
... Capitale Netto – Spese di famiglia
..... 900
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini CONTO ECONOMICO 31/12/2018
1) Amm.to automezzi
6.400 1.700
Amm.to impianti 2) Imposte
Ipotesi alternativa: Imposte 3) Esistenze iniziali di merci
Acquisti 4) Costi accensione mutui
Interessi passivi su mutui 5) Premi assicurativi
7.940
27.000
(Interessi attivi
518)
20.000
(Interessi attivi
518)
36.000 355.500
Vendite Rimanenze finali di merci
394.900 86.000
600 2.053 2.128
... Utile d’esercizio
Costruzioni in economia
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
Esercitazioni di contabilità e bilancio
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Esercitazione n. 15 Durante il 2017 e il 2018 la Ditta Corti ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) AZIONI E OBBLIGAZIONI (Operazioni tramite banca; oneri € 5 ogni volta). 2017 – 24/6: si acquistano n. 6000 azioni della CO.GO. S.p.A. a € 35 (Vn € 20). 19/9: la CO.GO. S.p.A. aumenta il proprio C.S. da € 300.000 a € 500.000, prezzo di emissione € 32; (prezzo prima dell’aumento € 35). La Ditta sottoscrive l’aumento nei limiti del proprio diritto d’opzione. 10/12: vendita a € 217.000 di n. 7000 azioni CO.GO. S.p.A. 31/12: corso € 34. 2018 – 10/7: vendita delle azioni CO.GO. S.p.A. in portafoglio a € 36,80. 15/7: acquisto di Vn € 30.000 di obbl. GIU.CO. S.p.A. 6%, 1/3-1/9; corso 96, god. regolare. 31/12: – assest. azioni CO.GO. S.p.A. – obbligazioni GIU.CO.: corso 94,5. 2) CREDITI 2018 – 31/12: in Sit. cont. sono presenti, tra le altre, le seguenti voci: CLIENTI € 35.100, CAMB. ATT. € 6.400, CRED. DIV. € 3.800 (di cui € 1.300 di natura non commerciale), EFF. INS. E PROT. € 1.500, F/DO SVAL. CRED. € 2.500, F/DO SVAL. CRED. TASS. € 300. Assestamenti: – stralciati crediti v/clienti per € 1.000 e effetti ins. e protestati per € 500; – viene quindi svalutata la massa creditizia dell’1,5% (ritenuto funzionale), tenendo conto dell’art. 106 T.U. È stata effettuata una politica? Se sì, di che tipo e per quale importo? [Ip. alt.: stessa svalutazione, come articoli e cifre, pur ritenendo funzio-
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nale € 500. È stata effettuata una politica? Se sì, di che tipo e per quale importo?]. 3) PERSONALE 2018 – 15/7: il dipendente Marini chiede anticipazione del TFR di sua competenza. Tre giorni dopo l’azienda, accertati i necessari presupposti, effettua l’erogazione: parte di fondo corrisposta € 5.500, rivalutazione € 200, ritenute erariali € 850. Reg. con ass. circolare, a valere sul c/c bancario. 15/9: si sostengono in contanti costi diversi per il personale per € 600 (+ IVA al. ord.). Sono presenti in contabilità le seguenti voci: F/DO MULTE € 75, F/DO ATT. SOC. € 225. 31/10: liquid. e pag., tramite banca, di retribuzioni e contributi relativi a ottobre: salari e stipendi lordi € 5.000, ass. fam. € 150, ritenute fiscali € 1.250, contributi INPS a carico dei dipendenti € 450, a carico della Ditta € 2.100. 31/12: la 14a mensilità, che sarà corrisposta a giugno 2019, è pari a € 4.200 e i relativi contributi a € 1.800 (prima degli assestamenti, in Sit. cont. figurano: SAL. E STIP. € 60.000, CONTR. PREV. E ASSIST. € 24.200, INPS C/COMP. € 4.300, ERARIO C/ RIT. € 2.250, F/DO MULTE € 300). 4) ASSICURAZIONI L’azienda è assicurata da tempo contro furti e incendi. Il contratto prevede il pagamento, in via anticipata, di due premi semestrali di € 750 ciascuno, scadenti l’1/3 e l’1/9 di ogni anno. 2018 – 1/1: sist. posta iniziale. 15/7: pagato, in contanti, premio annuo di € 800 relativo alla polizza assicurativa dell’automezzo personale del Sig. Corti; il premio è registrato erroneamente nel conto PREMI ASSICURATIVI. Due giorni dopo, notato l’errore, si effettua la correzione. 1/9: aumento del premio del 10%; regol. con ass. bancario. 31/12: assestamento. 5) MUTUO Nel 2017 è stato contratto un mutuo di € 30.000 (tasso 6%, int. post. 1/2-
Esercitazioni di contabilità e bilancio
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1/8, rimborso in cinque anni a quote costanti a partire dall’1/8/’18). La banca ha trattenuto all’inizio oneri per € 1.000, che la Ditta ha deciso di ripartire secondo il piano di rimborso del prestito. 2018 – servizio del mutuo (oneri bancari € 3 ogni operazione). Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018, tranne il punto 1 per il quale è richiesto anche il 2017; – riflessi di bilancio (S. P. e C. E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
SOLUZIONE PROPOSTA (riflessi di bilancio) STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 1)
Azioni
101.400 ...
... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1)
Minusvalenze da alien. azioni
19.600
... Utile d’esercizio
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1)
Obbligazioni Ratei attivi
28.350 600
2)
Clienti Cambiali attive Crediti diversi Effetti insoluti e protestati
34.100 6.400 3.800 1.000
F/do svalutazione crediti 1.220 F/do svalutazione crediti tassato 740
Inps c/competenze Erario c/ritenute F/do multe Ratei passivi
3)
4)
Risconti attivi finali
275
5)
Risconti attivi finali
800
Mutui passivi Ratei passivi
...
4.300 2.250 300 3.000 24.000 600
... Capitale Netto
.....
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Esercitazioni di contabilità e bilancio CONTO ECONOMICO 31/12/2018 1)
Svalutazione obbligazioni
450
2)
Perdite presunte su crediti Perdite presunte su crediti fisc. ind.
220 440
3)
Salari e stipendi Contributi prev. e assist. Costi diversi p/personale Rivalutazione f/do TFR
4)
Premi assicurativi
1.550
5)
Interessi passivi su mutui Costi accensione mutui
1.650 200
9.000 825
62.100 25.100 432 200
... Utile d’esercizio
Plusval. da alienz. azioni Interessi su obbligazioni
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Esercitazione n. 16 Nel corso del 2017 e del 2018 la Ditta Salimbeni ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) IMPIANTI E MANUTENZIONI La Ditta possiede un impianto in funzione dal 2013 (il piano di ammortamento prevede: ammort. ord. 20% sul costo storico di € 70.000). 2017 – 27/2: invio anticipo per manutenzioni all’impianto con ass. circ. a valere su c/c bancario di € 6.100. 30/5: terminano gli interventi di manutenzione e giunge fattura definitiva di € 10.000 (+ IVA al. ord). Reg. del dovuto: 1/2 con firma di effetti e 1/2 con giroconto bancario. 31/12: – si capitalizzano interamente i costi di manutenzione; – ammortamento: la Ditta si attiene al piano programmato. 2018 – 14/3: si acquista un nuovo impianto del costo di € 100.000 (+ IVA al. ord.). Il fornitore accetta in permuta il vecchio, valutandolo € 13.000. Reg. del rimanente con bonifico a valere sul c/c bancario. 1/4: ricevuta fattura di € 4.000 (+ IVA al. ord.) relativa a costi di installazione, che si capitalizzano. Reg. in giornata con ass. circolare a valere sul c/c bancario. 31/12: ammort. ord. (coeff. 20%). 2) COSTI DI PUBBLICITÀ 2018 – 14/10: giunge fattura di € 6.000 (+ IVA al. ord.); reg. 1/2 in giornata con girata di assegno bancario e 1/2 a un mese data fattura con ricevuta bancaria. La Ditta avvia così un programma pubblicitario con una società di comunicazioni, sottoscrivendo un contratto biennale che prevede un costo di € 13.000 nel 2018 e di € 12.000 nel 2019. 13/12: riceviamo altra fattura di € 3.660 (IVA al. ord. inclusa); pag. tre giorni dopo con ass. bancario. 31/12: assestamento.
Esercitazioni di contabilità e bilancio
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3) PERSONALE 2018 – 14/9: il dipendente Magri chiede l’anticipazione di parte del TFR maturato a suo favore. In data 19/9, dopo aver accertato la sussistenza dei necessari presupposti per l’anticipazione richiesta, l’azienda provvede all’erogazione: parte di fondo corrisposta € 5.700, rivalutazione € 196, ritenute erariali € 1.415. Reg. con ass. bancario. 15/10: sostenuti in contanti costi diversi per il personale per € 400 (+ IVA al. ord.); dalla contabilità risultano le seguenti poste: F/DO MULTE € 80, F/DO ATT. SOC. € 300. 31/12: – i costi diversi per il personale presenti in contabilità sono rinviati per 1/2 all’esercizio successivo. – riguardo al TFR, si effettua l’accantonamento previsto: Quota € 6.500, Rivalutazione € 3.450 [All’1/1 il F/DO TFR figurava per € 90.700]. 4) CREDITI Al 31/12/’17 la Ditta ha applicato l’art. 106 T.U., con movimentazione del F/DO SVAL. CRED. TASSATO [In Sit. Cont., prima degli assestamenti, figuravano: CLIENTI € 25.000, CAMB. ATT. € 15.000, F/DO SVAL. CRED. € 2.250, F/DO SVAL. CRED. TASS. € 775]. 2015 – 30/7: riguardo a un credito scaduto in giornata di € 3.600, si spicca tratta a 4 mesi comprensiva di interessi al 5% (anno comm.). Paghiamo e ricuperiamo il bollo in contanti. 20/11: presentato all’incasso l’effetto del 30/7; la banca lo accetta 5 giorni dopo al s.b.f. (comm. € 5). 30/11: la banca comunica l’incasso dell’effetto di cui al 20/11. 31/12: dopo aver stralciato gli effetti ins. e protestati ormai inesigibili, si svaluta la massa creditizia applicando la normativa tributaria. In Sit. Cont., prima degli assestamenti figuravano: CLIENTI 30.500, CAMB. ATT. € 12.500, EFF. INS. E PROT. € 200, CRED. DIV. € 1.000 (per anticipi su retribuzioni), F/DO SVAL. CRED. € 1.000, F/DO SVAL. CRED. TASS. € … . 5) OBBLIGAZIONI (Operazioni tramite banca; oneri € 5 ogni volta). Il 18/12/’17 sono stati acquistati Vn € 6.000 di obbl. AGEST S.p.A. 5%, 1/3-1/9, contratt. ex-cedola; corso 97,5. 31/12/’17: corso 96.
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
2018 – 31/10: si vendono Vn € 2.400 delle obbl. AGEST S.p.A. in portafoglio; corso 98, contratt. regolare. 31/12: assest. per capitale (corso 99) e interessi. Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018 e, per il punto 1, anche nel 2017; – riflessi di bilancio (S. P. e C. E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
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Esercitazioni di contabilità e bilancio
SOLUZIONE PROPOSTA (riflessi di bilancio) STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 1)
Impianti
80.000
F/do amm.to impianti
...
65.000
... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1)
Amm.to impianti
16.000 ...
...
Utile d’esercizio
.....
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1)
Impianti
104.000
F/do amm.to impianti Fatture da ricevere
2) 3)
Costi diversi p/personale sospesi
4)
Clienti Cambiali attive Crediti diversi
5)
Obbligazioni Ratei attivi
54 30.500 12.500 1.000
F/do TFR
10.400 4.000 94.950
F/do svalutazione crediti 1.015 F/do svalutazione crediti tassato 1.025
3.510 60 ...
... Capitale Netto
.....
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini CONTO ECONOMICO 31/12/2018
1)
Amm.to impianti Minusvalenza patrimoniale
10.400 2.000
2)
Costi di pubblicità
13.000
3)
Costi diversi p/personale Quota TFR Rivalutazione f/do TFR
4)
Perdite presunte su crediti
54 6.500 3.646 215 Rivalutazione obbligazioni Interessi su obbligazioni Plusvalenze da alienaz. obbligaz.
5)
... Utile d’esercizio
54 280 48
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
Esercitazioni di contabilità e bilancio
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Esercitazione n. 17 Nel corso del 2017 e del 2018 la Ditta Onori ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) IMPIANTO E FABBRICATO La Ditta possiede un impianto in funzione dal 2016 (il piano di ammortamento prevede: amm. ord. al. 20% sul costo. storico di € 90.000) e un fabbricato, già completamente ammortizzato (con esposizione diretta della riserva tacita), adibito a magazzino. 2017 – 31/12: – circa l’ammortamento dell’impianto, la Ditta si attiene a quanto programmato; – riguardo al fabbricato, si stanzia la cifra prestabilita (nel 2014 è iniziato un piano di accantonamenti finalizzato alla copertura di futuri costi di manutenzione, con stanziamento annuale di € 6.000). 2018 – 31/10: giunge fattura relativa alle manutenzioni eseguite sul fabbricato di € 39.040 (IVA al. ord. inclusa). Reg.: € 33.000 con bonifico a valere sul c/c bancario, il rimanente con ass. circolare. 31/12: – impianto: ammortamento civilistico. – fabbricato: i costi di manutenzione presenti in sit. cont. sono lasciati incidere a C.E. (manutenzioni di natura ordinaria). 2) GESTIONE MERCI E LAVORAZIONI ESTERNE 2018 – 1/1: sistemazione poste iniziali [nel bilancio 2017 le rimanenze finali di merci ammontavano a € 90.000]. 10/3: vendute merci a € 60.000 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino venditore”. Spedizione in porto assegnato: costi di trasporto € 1.500 (+ IVA al. ord.). Reg. del dovuto: 1/2 con girata di effetti e 1/2 con bonifico bancario. 15/6: giunge fattura di € 9.000 (+ IVA al. ord.) per lavorazioni effettuate da terzi su nostre merci; reg. in giornata con ass. bancario. 20/11: la Ditta subisce un furto di merci del valore di € 40.000. Un mese
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
dopo la compagnia assicurativa risarcisce il 60% del danno con ass. bancario. 31/12: – le rim. finali di merci (valore funz. € 77.000) sono valutate in modo da contribuire a una politica di riservizzazione per € 2.000. [In Sit. cont. prima degli assestamenti: ACQUISTI € 900.000, VENDITE € 1.600.000, LAV. DI TERZI € 19.000]. 3) TFR 2018 – 18/5: il dipendente Giuffrè lascia l’azienda: fondo di sua spettanza all’1/1 € 8.000, quota TFR € 950, rivalutazione € 150, ritenute fiscali € 1.800. Reg. con giroconto bancario. 20/10: il dipendente Adezio chiede un’anticipazione del TFR che ha già maturato. Due giorni dopo, una volta accertati i necessari presupposti, l’azienda provvede all’erogazione: parte di fondo corrisposta € 7.600, rivalutazione € 450, ritenute erariali € 1.350. Reg.: per € 3.000 con girata di ass. bancario, il resto con ass. circolare. 31/12: si effettua l’accantonamento previsto; Quota TFR € 6.000, Rivalutazione F/do TFR € 2.300 [All’1/1 il F/do TFR figurava per € 78.000]. 4) CREDITI Al 31/12/2017 in Sit. cont. figuravano: CLIENTI € 90.000, CAMB. ATT. € 22.000, F/DO SVAL. CRED. € 5.750. È stato applicato l’art. 106 del T.U.I.R., rilevando senza incidenza. 2018 – 15/4: presentati all’incasso due effetti, uno di € 1.800 e l’altro di € 5.600; due giorni dopo la banca accetta entrambi, il primo al D.I. e il secondo al S.B.F. (oneri € 5). 30/4: l’istituto di credito comunica l’incasso dell’effetto D.I. e di aver provveduto a far protestare l’altro (spese di protesto € 40). 31/12: sapendo che in Sit. cont. sono presenti, tra le altre, le voci CLIENTI € 50.000, CAMB. ATT. € 10.000, CRED. DIV. € 1.900 (di cui € 900 crediti v/personale), F/DO SVAL. CRED. € 5.600 e F/DO SVAL. CRED. TASS. € ............, si effettuano i seguenti assestamenti: – stralciato l’effetto ins. e prot. (v. 30/4); – si svaluta la massa creditizia applicando la normativa fiscale. [Ip. alt.: presentare le scritture di assest. supponendo che la Ditta svaluti la massa creditizia nella misura ritenuta funzionale dell’1,5%, tenendo conto dell’art. 106 del T.U.I.R].
Esercitazioni di contabilità e bilancio
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5) MUTUI PASSIVI Nel corso del 2015 è stato contratto un mutuo di € 80.000: tasso 6%, interessi posticipati 1/3-1/9, rimborso in 5 quote annuali costanti a partire dall’1/9/2013. Oneri trattenuti dalla banca € 3.500, che vengono imputati per competenza secondo il piano di rimborso del prestito. 2018 – servizio del mutuo (oneri bancari € 5 su ogni operazione). Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018 e, per il punto 1, anche nel 2017; – riflessi di bilancio (S.P. e C.E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
SOLUZIONE PROPOSTA (riflessi di bilancio) STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 1) Impianti Fabbricati
90.000 1
F/do amm.to impianti F/do spese future di manut.
...
27.000 24.000
... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1) Acc.to spese future di manut. Amm.to impianti
6.000 18.000
... Utile d’esercizio
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1) Impianti Fabbricati
90.000 1
2) Merci in rimanenza finale
75.000
3) 4) Clienti Cambiali attive Crediti diversi
50.000 10.000 1.900
5) Risconti attivi finali
1.400
F/do amm.to impianti
45.000
F/do TFR
70.700
F/do svalutazione crediti F/do svalutazione crediti tassato Mutui passivi Ratei passivi
...
305 110 32.000 640
... Capitale Netto
.....
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Esercitazioni di contabilità e bilancio CONTO ECONOMICO 31/12/2018 1) Amm.to impianti Manutenzioni
18.000 8.000
2) Esistenze iniziali di merci Acquisti Lavorazioni di terzi 3) Quota TFR Rivalutazione F/do TFR
90.000 900.000 19.000
1.600.000 75.000 24.000
6.950 2.900
4) Perdite presunte su crediti
305
5) Interessi passivi su mutui Costi accensione mutui
2.560 700
... Utile d’esercizio
Vendite Rimanenze finali di merci Risarcimenti assicurativi
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Esercitazione n. 18 (svolta) Nel corso degli anni 2017 e 2018 la Ditta V.A.R.L. ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) ASSICURAZIONI 2017 – 1/2: viene sottoscritta dalla Ditta Polizza Assicurativa contro danni da furti e incendi con pagamento, a mezzo giroconto bancario, di premio annuale anticipato di € 4.800. 31/12: assestamento (rilev. fuori conto). 2018 – 1/1: sist. posta iniziale (rilev. in conto). 1/2: reg. del premio annuale, ridotto del 25%, con ass. bancario. 31/12: assestamento [In bilancio figurerà anche la voce RISARCIMENTI ASSICURATIVI per € 8.000]. 2) GESTIONE MERCI 2018 – 12/4: vendute merci per € 20.200 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino compratore”, spedizione in porto assegnato: costi di trasporto € 2.440 (IVA al. ord. inclusa). Reg. del dovuto con bonifico bancario al 30 giugno 2014. 20/4: riguardo alla vendita del 12/4, il cliente restituisce merci non conformi per un valore di € 4.800 (+ IVA al. ord.); la relativa nota di credito è regolata in conto. Le spese di trasporto, pari a € 200 (+ IVA al. ord.), sono anticipate dal cliente al momento dell’invio. 31/12: le rimanenze finali di merci sono valutate secondo quanto previsto dall’art. 2426 del Codice Civile (LIFO € 183.500, FIFO € 186.000, COSTO MEDIO PONDERATO € 187.500, VALORE DI REALIZZAZIONE DESUMIBILE DALL’ANDAMENTO DEL MERCATO € 150.000). [In bilancio figureranno anche le voci: ESIST. INIZ. DI MERCI € 153.000, ACQUISTI € 910.000, VENDITE € 1.580.000].
Esercitazioni di contabilità e bilancio
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3) OBBLIGAZIONI
(Operazioni tramite banca; oneri € 5 ogni volta). 2018 – 30/3: si acquistano Vn € 150.000 di obbligazioni MO.E.CA. VENICE S.p.A. 5%, 1/3-1/9, god. reg.; corso 95. 18/6: si vendono tutte le obbligazioni MO.E.C.A. VENICE S.p.A. in portafoglio, god. ex-cedola; corso 99,5. 31/12: assest. per capitale (corso 97) e interessi. 4) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 2018 – 2/6: il dipendente Cipriani si dimette. Dieci giorni dopo, l’azienda provvede a liquidargli il TFR: parte del Fondo di sua spettanza € 25.300, quota maturata € 550, rivalutazione € 250, ritenute erariali € 3.100. Reg. con bonifico a valere sul c/c bancario. 16/7: si versano le ritenute erariali relative alla liquidazione del TFR con addebito sul c/c bancario. 31/12: si effettua l’accantonamento previsto: QUOTA TFR € 16.150, RIV. F/DO TFR € 3.850 [All’1/1 il F/DO TFR figurava per € 145.300]. 5) MUTUI PASSIVI 2018 – 1/3: viene contratto un mutuo di € 1.000.000; oneri applicati 1,5% sull’importo richiesto, tasso 4%, interessi posticipati 1/3-1/9, rimborso in 10 quote annuali costanti a partire dall’1/9/2019. 1/9: pagamento degli interessi (on. banc. € 5). 31/12: assestamenti [L’azienda decide di ripartire gli oneri trattenuti dalla banca all’erogazione del mutuo seguendo il piano di rimborso del prestito]. Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018 e, per il punto 1, anche nel 2017; – riflessi di bilancio (S.P. e C.E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
SOLUZIONE PROPOSTA 1) ASSICURAZIONI 2017 Calcoli: Risconto attivo: (4.800/12) 1 = 400 2017 Premi assicurativi Risconti attivi finali
1/2 a Banca c/c 31/12 a Risconti attivi finali su premi assicur.
4.800,00
400,00
Premi assicurativi 4.800 4.800
2018 Calcoli: Premio ridotto: 4.800 75%= 3.600 Risconto attivo: (3.600/12) 1 = 300 2018 Premi assicurativi Premi assicurativi Risconti attivi finali
1/1 a Risconti attivi iniziali 1/2 a Banca c/c 31/12 a Premi assicurativi
Premi assicurativi 400 3.600 300 3.700
400,00 3.600,00 300,00
67
Esercitazioni di contabilità e bilancio
2) GESTIONE MERCI 2018 Clienti
Diversi Costi accessori di vendita IVA ns/credito Diversi Resi su vendite IVA ns/debito (credito) Diversi Costi accessori di vendita IVA ns/credito
Banca c/c Merci in rim. fin.
12/4 a
d.d. a
Diversi Vendite IVA ns/debito
24.644,00 20.200,00 4.444,00
Clienti
2.440,00 2.000,00 440,00
20/4 a
Clienti
5.856,00 4.800,00 1056,00
d.d. a
Clienti
244,00 200,00 44,00
30/06 a Clienti 31/12 a Rim. fin. di merci
Clienti 24.644 2.440 5.856 244 16.104
3) OBBLIGAZIONI Calcoli: Acquisto obbligazioni: Costo obbligazioni: (150.000 95/100) = 142.500 Rateo interessi maturato: (150.000 30 5)/36.000 = 625
16.104,00 150.000,00
68
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Vendita totale obbligazioni in portafoglio: Ricavo di vendita: (150.000 99,5/100) = 149.250 Rateo interessi futuro: (150.000 72 5)/36.000 = 1.500 Incasso Cedola semestrale per vendita ex-cedola (150.000 180 5)/36.000 = 3.750 2018 Diversi Obbligazioni Interessi su obbligazioni Oneri bancari Diversi Banca c/c Interessi su obbligazioni Oneri bancari
30/3 a
Banca c/c
18/6 a
Diversi
149.250,00 147.745,00 1.500,00 5,00
a
Obbligazioni Plusvalenza da alienazione obbligaz.
a Diversi Banca c/c Oneri bancari
143.130,00 142.500,00 625,00 5,00
1/9 a
142.500,00 6.750,00
Interessi su obbligazioni
3.750,00 3.745,00 5,00
31/12 Nessuna registrazione
Obbligazioni 142.500 142.500 == Plusv. da alien. obbl. 6.750
== Interessi su obblig. 625 1.500 3.750
6.750
1.625
69
Esercitazioni di contabilità e bilancio
4) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 2018 Diversi Fondo TFR Quota TFR Rivalutazione fondo TFR
12/06 a
250,00 Erario c/ritenute Dipendenti c/liquidazione TFR
a
Erario c/ ritenute Diversi Quota TFR Rivalutazione fondo TFR
26.100,00 25.300,00 550,00
a
Dipendenti c/liquidazione TFR
Diversi
d.d. a
3.100,00 23.000,00
Banca c/c 23.000,00
16/7 a Banca c/c 31/12 a Fondo TFR
3.100,00 20.000,00 16.150,00 3.850,00
Fondo TFR 145.300 25.300 20.000 140.000 Quota TFR 550 16.150 16.700 Rivalutaz. fondo TFR 250 3.850 4.100
70
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
5) MUTUI PASSIVI Costi accensione mutui (1.000.000 1,5)/100 = 15.000 Quota semestrale interessi (1.000.000 6 4)/1.200 = 20.000 Rateo passivo per interessi 1/9-31/12: (1.000.000 4 4)/1.200 = 13.333,33 Costi di accensione mutui da riscontare 15.000,00 2018 Diversi Banca c/c Costi di accen. mutui Diversi Interessi pass. su mutui Oneri bancari Interessi pass. su mutui Risconti attivi finali
1/3 a
Mutui passivi
1.000.000,00 985.000,00 15.000,00
1/9 a
Banca c/c
20.005,00 20.000,00 5,00
31/12 a Ratei passivi d.d. a Costi accen. mutui
Interessi passivi su mutui 20.000,00 13.333,33 33.333,33 Interessi passivi su mutui 15.000,00 15.000,00 0
13.333,33 15.000,00
71
Esercitazioni di contabilità e bilancio
RIFLESSI DI BILANCIO STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 1)
Risconti attivi finali
400 ...
... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1) Premi assicurativi
4.800
Risconti attivi fin. su Premi assic. 400
...
...
Utile d’esercizio
.....
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1)
Risconti attivi finali
2)
Merci in rim. fin.
300 150.000 …
3)
… Fondo TFR
4) 5)
…
Risconti attivi finali
15.000
140.000
Mutui passivi Ratei passivi
...
1.000.000 13.334 ...
Capitale Netto
.....
72
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini CONTO ECONOMICO 31/12/2018
1) Premi assicurativi
3.700
2) Esistenze iniz. di merci Acquisti (Resi su vendite
153.000 910.000 4.800)
Risarcimenti assicurativi Vendite Rimanenze fin. merci Plusval. da alienaz. obbligaz. Interessi su obbligazioni
3) … 4) Quota TFR Rivalut. Fondo TFR
16.700 4.100
5) Interessi pass. su mutui
33.334
1.580.000 150.000 6.750 1.625
…
... Utile d’esercizio
8.000
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
Esercitazioni di contabilità e bilancio
73
Esercitazione n. 19 (svolta) Nel corso degli anni 2017 e 2018 la Ditta R.A.L.V. ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) COSTI DI PUBBLICITÀ 2017 – 15/1: giunge fattura di € 8.000 (+ IVA al. ord.), relativa a un programma pubblicitario triennale di complessivi € 30.000 [il contratto prevede la suddivisione del costo in quote costanti nel triennio ’17-’19]; reg. con ric. banc. al 31/3. 31/12: l’azienda opera i necessari assestamenti in attesa di ricevere la fattura a saldo del costo del primo anno. 2018 – 12/2: giunge fattura di € 2.000 (+ IVA al. ord.); in data 31/3 la ditta effettua il reg. con ass. circ. NT a valere sul c/c. 16/8: giunge fattura di € 10.000 (+ IVA al. ord.); reg. a mezzo banca. 2) GESTIONE MERCI 2018 – 1/1: sist. poste iniziali [nel bilancio del 2017 le rimanenze finali di merci figuravano per € 560.000]. 18/2: acquistate merci per € 12.000 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino compratore”, spedizione in porto affrancato: costi di trasporto € 500 (+ IVA al. ord.). Reg. del dovuto al 28/2 con ric. bancaria. 10/3: vendute merci a € 17.000 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino venditore”; costi di trasporto € 976 (IVA al. ord. inclusa) in porto assegnato. Reg. del dovuto al 31/3 a mezzo bon. bancario. 28/10: la ditta subisce un furto di merci in magazzino stimato in € 30.000. 31/12: – le rim. finali di merci (valore funz. € 415.000) sono valutate in modo da contribuire a una politica di annacquamento del capitale per € 15.000 [In bilancio figureranno, tra gli altri, gli acquisti e le vendite del periodo, rispettivamente per € 2.120.000 e € 3.070.000, valori questi ultimi già al netto dei resi];
74
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
– si decide di far incidere sul periodo l’intero onere dovuto al furto del 28/10. 3) COSTRUZIONI IN ECONOMIA Nell’anno 2017 è iniziata e terminata la costruzione di un’attrezzatura, con capitalizzazione dei seguenti costi: salari € 35.000, contr. prev. e ass. € 17.000, materie prime € 29.000, altri costi generali € 5.000. L’attrezzatura entrerà in funzione nel 2018. 2018 – 11/1: effettuato il collaudo, si riceve fattura di € 4.000 (+ IVA al. ord.). Reg. al 31/1 con gir. bancario. 26/9: si eseguono interventi di manutenzione sull’attrezzatura per € 10.000 (+ IVA al. ord.). Reg. del dovuto tramite due ricev. banc.: la prima al 31/10 per l’importo dell’IVA, la seconda al 30/11 per il residuo. 31/12: – si capitalizzano i costi di manutenzione sostenuti nel periodo (v. op. del 26/9); – amm. ordinario (coeff. 20%). 4) AZIONI Nel corso del 2017 la Ditta ha acquistato n. 1.000 azioni ELE S.p.A. a € 32 (Vn € 20); corso al 31/12 € 30. 2018 – 11/7: la ditta acquista ulteriori n. 500 azioni della ELE S.P.A. a € 31; on. bancari € 10. 27/12: vendita delle azioni ELE S.p.A. in portafoglio a € 33. 31/12: assestamento: azioni ELE S.p.A. (corso € 33,5). 5) CREDITI 2018 – 22/10: in contabilità risultano presenti effetti insoluti e protestati per € 15.150; essendo divenuti ormai inesigibili, viene deciso di stralciarli (in contabilità sono altresì presenti il F/DO SVAL. CREDITI di € 12.100 e il F/DO SVAL. CRED. TASSATO per € 2.050). 31/12: l’azienda decide di svalutare nella misura massima prevista dall’art. 106 T.U., pur ritenendo funzionale una svalutazione del 5% [In Sit. cont. prima degli assest. figurano, tra gli altri: CLIENTI € 182.000, CAMB. ATT. € 18.000, ERARIO C/IVA (saldo attivo) € 10.700, ERARIO C/ECC. ACC. IMP. 2.400].
Esercitazioni di contabilità e bilancio
75
Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018 e, per il punto 1, anche nel 2017; – riflessi di bilancio (S.P. e C.E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
76
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
SOLUZIONE PROPOSTA 1) COSTI DI PUBBLICITÀ Programma pubblicità triennale (2017-2019) per 30.000 Competenza annua (30.000/3) = 10.000 2017 Diversi
15/1 a
Fornitori p/servizi di pubblicità
Costi di pubblicità IVA ns/credito Fornitori p/servizi di pubblicità Costi di pubblicità
9.760,00 8.000,00 1.760,00
31/3 a
Banca c/c
9.760,00
31/12 a Fatture da ricevere
2.000.00
Costi di pubblicità 8.000 2.000 10.000 2018 Diversi
12/2 a
Fornitori p/servizi di pubblicità
Fatture da ricevere IVA ns/credito Fornitori p/servizi di pubblicità
2.440,00 2.000,00 440,00
31/3 a
Banca c/c
7.320,00
Fornitori p/servizi di pubblicità
12.200,00
16/8 Diversi Costi di pubblicità IVA ns/credito
10.000,00 2.200,00
77
Esercitazioni di contabilità e bilancio
Fornitori p/servizi di pubblicità
16/8 a
Banca c/c
12.200,00
Costi di pubblicità 10.000 10.000
2) GESTIONE MERCI 2018 Esistenze iniziali di merci
1/1 a
Merci in esistenza iniziale
18/2 a Fornitori
Diversi Acquisti IVA ns/credito
Fornitori Clienti
Banca c/c
560.000,00 14.640,00 12.000,00 2.640,00
d.d. Nessuna registrazione 28/2 a Banca c/c 10/3 a Diversi a Vendite a IVA ns/debito d.d. Nessuna registrazione 31/3 Clienti a 28/10 Nessuna registrazione
Merci in rimanenza finale
31/12 a Rimanenze finali di merci
14.640,00 20.740,00 17.000,00 3.740,00
20.740,00
430.000,00
78
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini d.d. Nessuna registrazione oppure (opzionale): Oneri per furti di merci
d.d. a
Furti di merci
30.000,00
N.B.: poi, però, in questo caso le due poste dovranno figurare nel bilancio d’esercizio
3) COSTRUZIONI IN ECONOMIA Calcoli necessari: 2017 (nessuna registrazione richiesta) Costruzione in economia iniziata e terminata nel medesimo esercizio Valore dell’attrezzatura al 31/12 (35.000 + 17.000 + 29.000 + 5.000) = 86.000 2018 Valore dell’attrezzatura al 31/12 [86.000 + (4.000 + 10.000)] = 100.000 Ammortamento [(coeff. ord. 20%)/2] = 10% Quota ammortamento (100.000 10)/100 = 10.000 2018 Diversi Attrezzature IVA ns/credito Fornitori di servizi Diversi Manutenzioni IVA ns/credito Fornitori di servizi Fornitori di servizi Attrezzature Amm. Attrezzature
11/1 a
Fornitori di servizi
4.880,00 4.000,00 880,00
31/01 a Banca c/c 26/9 a Fornitori di servizi
4.800,00 12.200,00 10.000,00 2.200,00
31/10 a 30/11 a 31/12 a d.d. a
Banca c/c
2.200,00
Banca c/c
10.000,00
Manutenzioni
10.000,00
Fondo amm. attrezzature
10.000,00
79
Esercitazioni di contabilità e bilancio Attrezzature 86.000 4.000 10.000 100.000
4) AZIONI Calcoli necessari: 2017 (nessuna registrazione richiesta) Costo per primo acquisto azioni (1.000 32) = 32.000 Valore delle azioni al 31/12 (1.000 30) = 30.000 Svalutazione azioni 1.000 (30 – 32) = – 2.000 2018 Costo per secondo acquisto azioni (500 31) = 15.500 Valore complessivo delle azioni in portafoglio (30.000 + 15.500) = 45.500 Ricavo per la vendita totale delle azioni in portafoglio (1.500 33) = 49.000 Plusvalenza da alienazione azioni in portafoglio (49.500 – 45.500) = 4.000 2018 Diversi Azioni Oneri bancari Diversi Banca c/c Oneri bancari
11/7 a a a
Banca c/c
15.510,00 15.500,00 10,00
27/12 a
Diversi
49.500,00 49.490,00 10,00
a a
Azioni Plusvalenza da alienazione azioni
31/12 Nessuna registrazione
45.500,00 4.000,00
80
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini Azioni
Plusv. da alien. azioni
30.000 15.500
4.000 45.500
0
4.000
5) CREDITI Calcoli necessari: 2018 Perdita su crediti per stralcio effetti ins. e prot. [15.150 – (12.100 + 2.050)] = 1.000 Massa Creditizia al 31/12 (182.000 + 18.000) = 200.000 Svalutazione funzionale (200.000 5%) = 10.000 Svalutazione max fiscalmente ammessa (200.000 0,5%) = 1.000 2018 Diversi Fondo sval. crediti tassato Fondo sval. crediti Perdite su crediti Perdite presunte su crediti
22/10 a Effetti insoluti e protestati a a a 31/12 a Fondo svalutazione crediti
15.150,00 2.050,00 12.100,00 1.000,00
1.000,00
81
Esercitazioni di contabilità e bilancio
RIFLESSI DI BILANCIO STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 …
1)
Fatture da ricevere
...
2.000 ...
Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1)
Costi di pubblicità
10.000 ...
Utile d’esercizio
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 …
1) 2)
Merci in rimanenza finale
430.000
3)
Attrezzature
100.000
4) 5)
… F/do amm.to attrezzature
… Clienti Cambiali attive Erario c/IVA Erario c/ecc. acc. imposte
10.000
… 182.000 18.000 10.700 2.400
Fondo svalutazione crediti
...
1.000
... Capitale Netto
.....
82
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini CONTO ECONOMICO 31/12/2018
1)
Costi di pubblicità
10.000
2)
Esist. in. di merci Acquisti
3) 4)
Amm. attrezzature
5)
Perdite su crediti Perdite presunte su crediti ...
560.000 2.120.000 10.000 …
Utile d’esercizio
1.000 1.000
Vendite Rim. fin. di merci
3.070.000 430.000
… Plusv. da alien. azioni …
4.000
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
Esercitazioni di contabilità e bilancio
83
Esercitazione n. 20 (svolta) Nel corso degli anni 2017 e 2018 la Ditta VA.RO.LA. ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) IMPOSTE 2017 – 20/6: versamento, a mezzo banca, di quanto dovuto (rilev. come credito), con compensazione di eventuali crediti tributari sorti nell’esercizio precedente [Nel 2016: carico tributario di € 35.000, acconti versati € 36.500]. 31/12: imposte di competenza € 39.000. 2018 – 20/6: si versa, tramite banca, il primo acconto del periodo (rilev. come costo). 16/8: liquidata e versata, tramite banca, l’IVA relativa al mese di luglio: IVA a credito € 8.200, IVA a debito € 12.000, credito IVA mese giugno € 1.800. 31/12: carico fiscale del periodo € 34.000. 2) MACCHINARI La ditta possiede un macchinario acquistato nell’anno 2014 (amm. ord. 25% sul costo storico di € 200.000). 2018 – 12/1: si acquista un nuovo macchinario del costo di € 250.000 (+ IVA al. ord.). Il fornitore accetta in permuta il vecchio macchinario a € 35.000 (+ IVA al. ord.). Reg. con bonifico a valere sul c/c banc. al 31/1. 6/2: ricevuta fattura di € 10.000 (+ IVA al.ord.) per costi di installazione e collaudo del nuovo macchinario, che vengono capitalizzati; reg. a mezzo ri.ba. al 31/3. 31/12: amm. ord. (coeff. 25%). 3) SALARI E STIPENDI 2018 – 31/7: liquid. di retrib. e contrib. relativi al mese di luglio: sal. e stip.
84
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
€ 25.000, ass. fam. € 500, contributi INPS a carico dei dipendenti € 1.200, ritenute fiscali € 3.600, contributi INPS a carico della ditta € 4.800. 10/8: pag. delle retribuzioni tramite banca (il 15/7 erano stati corrisposti anticipi ai dipendenti per € 1.700). 16/8: si versano i contributi all’INPS (si veda il punto precedente). 16/9: versate le ritenute IRPEF (vedasi oper. del 31/7). 31/12: la 14a mensilità maturata nell’anno ammonta a € 12.200 e i relativi contributi a € 3.800 [In Sit. Cont., prima degli assest.: SAL. E STIP. € 235.000, CONTR. PREV. E ASS. € 96.000, INPS C/COMP. € 3.200 (a credito dell’azienda), ERARIO C/RIT. € 5.600]. 4) GESTIONE MERCI 2018 – 12/4: giunge fattura di € 5.000 (+ IVA al.ord.) per lavorazioni effettuate da terzi su nostre merci. Reg. del dovuto con ass. banc. N.T. 20/4: vendute merci per € 34.000 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino venditore”, spedizione in porto assegnato: costi di trasporto € 600 (+ IVA al. ord.). Reg. del dovuto al 31/5 con giroconto bancario. 30/4: accertate differenze qualitative nella merce inviata il 20/4, la Ditta concede al cliente un abbuono di € 500 (+ IVA al.ord.); reg. in conto. 31/12: le rim. fin. di merci (valore funz. € 225.000) sono valutate in modo da contribuire a una politica di riserva occulta per € 25.000 [In bilancio figureranno, tra gli altri, acquisti e vendite del periodo, rispettivamente per € 1.120.000 e € 1.870.000 (già al netto di resi, abbuoni e sconti), esist. iniz. per € 285.000, nonché lavorazioni di terzi per € 16.000]. 5) CREDITI 2018 – 21/9: si stralciano crediti verso clienti di € 5.250 divenuti inesigibili (in contabilità è presente un F/DO SVAL. CREDITI di € 1.150). 31/12: si svaluta la massa creditizia nella misura ritenuta funzionale del 4%, tenendo conto della normativa fiscale (art. 106 T.U.) [In Sit. cont. prima degli assest. figurano, tra gli altri: CLIENTI € 35.000, CAMB. ATT. € 12.500, EFF. INS. E PROT. € 2.500, CRED. DIV. € 250 (non commerciali), ERARIO C/IVA € 8.400 (saldo a credito)]. Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018 e, per il punto 1, anche nel 2017;
Esercitazioni di contabilità e bilancio
85
– riflessi di bilancio (S.P. e C.E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
86
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
SOLUZIONE PROPOSTA 1) IMPOSTE 2017 Calcoli: (36.500 – 35.000) = 1.500 (eccedenza di versamenti anno 2016 da utilizzare in compensazione) 35.000 90% = 31.500 31.500 40% = 12.600 (I acconto anno 2017) 31.500 60% = 18.900 (II acconto anno 2017) (39.000 – 31.500) = 7.500 (Saldo imposte anno 2017) 2017 Erario c/acc.to imposte
Erario c/acc.to imposte Imposte
20/6 a
Diversi Erario c/ecc. acc. imposte Banca c/c
.../11 a Banca c/c 31/12 a Diversi Erario c/acc.to imposte Erario c/saldo imposte
12.600,00 1.500,00 11.100,00 18.900,00 39.000,00 31.500,00 7.500,00
2018 Calcoli: 39.000 90% = 35.100 35.100 40% = 14.040 (I acconto anno 2018) 35.100 60% = 21.060 (II acconto anno 2018) 2018 Diversi Erario c/saldo imposte Imposte Erario c/IVA
20/6 a
Banca c/c 7.500,00 14.040,00
16/8 a
21.540,00
IVA a credito
8.200,00
87
Esercitazioni di contabilità e bilancio
IVA a debito Erario c/IVA Imposte Erario c/ecc. acc.to imposte
d.d. a d.d. a
Erario c/IVA
12.000,00
Banca c/c
2.000,00
.../11 a Banca c/c 31/12 a Imposte
21.060,00
1.100,00
Erario c/IVA 1.800 8.200 12.000 2.000 Imposte 14.040 21.060 1.100 34.000
2) MACCHINARI (12,5% + 25% + 25% + 25%) = 87,5% quota ammortamento al 31/12/2017 200.000 87,5% = 175.000 Fondo amm.to al 31/12/2017 (200.000 – 175.000) = 25.000 valore residuo contabile (35.000 – 25.000) = 10.000 plusvalenza patrimoniale 2017 Diversi Macchinari IVA ns/credito F/do amm.to macchinari
12/1 a
Fornitori p/macchinari
305.000,00 250.000,00 55.000,00
d.d. a
Macchinari
175.000,00
88
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Crediti diversi
Fornitori p/macchinari
Diversi Macchinari IVA ns/credito
d.d. a a a a
Diversi Macchinari Plusvalenze patrimoniali IVA ns/debito
31/1 a a a
Diversi Crediti diversi Banca c/c
6/2 a
Fornitori p/servizi
42.700,00 25.000,00 10.000,00 7.700,00 305.000,00 42.700,00 262.300,00 12.200,00 10.000,00 2.200,00
31/3 a Banca c/c 31/12 a F/do amm.to macchinari
Fornitori p/servizi Amm.to macchinari
Automezzi
12.200,00 32.500,00
F/do amm.to automezzi
200.000
175.000 175.000 25.000
175.000
250.000 10.000
32.500
260.000
32.500
3) SALARI E STIPENDI 2017 Diversi
31/5 a
Diversi
Salari e stipendi Inps c/competenze
25.000,00 500,00 25.500,00 a a a
Inps c/competenze Erario c/ritenute Dipendenti c/retribuzioni
1.200,00 3.600,00 20.700,00
89
Esercitazioni di contabilità e bilancio
Contributi prev. e assist. Dipendenti c/retribuzioni
Inps c/competenze Erario c/ritenute Diversi Salari e stipendi Contributi prev. e assist.
d.d. a 10/8 a
4.800,00
Inps c/competenze Diversi Dip. c/antic. su retrib. Banca c/c
20.700,00 1.700,00 19.000,00
16/8 Banca c/c a 16/9 a Banca c/c
5.500,00 3.600,00
31/12 a Ratei passivi
16.000,00 12.200,00 3.800,00
Inps c/competenze (luglio) 500 1.200 4.800 5.500 Salari e stipendi
Contributi prev e assist.
235.000 12.200
96.000 3.800
247.200
99.800
4) GESTIONE MERCI 2017 Diversi Lavorazioni di terzi IVA ns/credito Fornitori p/servizi
12/4 a Fornitori p/servizi
6.100,00 5.000,00 1.100,00
d.d. a
Banca c/c
6.100,00
90
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini 20/4 a
Clienti
Diversi Vendite IVA ns/debito
41.480,00 34.000,00 7.480,00
d.d. Nessuna registrazione Diversi Abbuoni passivi IVA ns/debito
30/4 a Clienti
610,00 500,00 110,00
31/5 a Clienti 31/12 Rimanenze finali di Merci in rimanenza finale a merci
Banca c/c
40.870,00
200.000,00
5) CREDITI Calcoli necessari: (5.250 – 1.150) = 4.100 Perdita su crediti per stralcio crediti vs clienti (35.000 + 12.500 + 2.500) = 50.000 Massa Creditizia al 31/12 (50.000 4%) = 2.000 Svalutazione funzionale (50.000 0,5%) = 250 Svalutazione max fiscalmente ammessa 2018 Diversi Fondo sval. crediti Perdite su crediti
21/9 a a a
Clienti (Crediti insoluti)
5.250,00 1.150,00 4.100,00
31/12 Perdite presunte su crediti Perdite presunte su crediti fisc. ind.
Fondo svalutazione a crediti 31/12 Fondo svalutazione a crediti tassato
250,00
1.750,00
91
Esercitazioni di contabilità e bilancio
RIFLESSI DI BILANCIO STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 Erario c/saldo imposte
1) ...
7.500
... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1) Imposte
39.000 ...
Utile d’esercizio
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1) Erario c/ecc. acc.to imposte 2) Macchinari
1.100 260.000
3) Inps c/competenze
3.200
4) Merci in rim. Fin.
F/do amm.to macchinari
32.500
Ratei passivi Erario c/ritenute
16.000 5.600
200.000
5) Clienti Cambiali attive Effetti insoluti e protestati Crediti diversi Erario c/IVA
35.000 12.500 2.500 250 8.400
Fondo sval. crediti Fondo sval. crediti tassato
...
250 1.750
... Capitale Netto
.....
92
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini CONTO ECONOMICO 31/12/2018
1) Imposte
34.000
2) Amm.to automezzi
32.500
3) Salari e stipendi Contributi prev. e assist. 4) Esist. iniz. di merci Acquisti Lavorazioni di terzi
247.200 99.800 285.000 1.120.000 16.000
5) Perdite su crediti Perdite presunte su crediti Perdite pres. su cred. fisc. ind.
Plusv. patrimoniali
Vendite Rim. fin. di merci
1.870.000 200.000
4.100 250 1.750
... Utile d’esercizio
10.000
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
Esercitazioni di contabilità e bilancio
93
Esercitazione n. 21 (svolta) Nel corso degli anni 2017 e 2018 la Ditta Bio-Tech ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) MUTUI PASSIVI (On. banc. € 5 su ogni operazione di servizio del prestito). 2017 – 1/12: la ditta contrae un mutuo ipotecario di € 90.000 da rimborsare in 10 quote annuali costanti a partire dall’1/12/2018 [Il contratto prevede: tasso 4%, interessi posticipati 1/6-1/12, oneri bancari € 1.500. Gli oneri predetti saranno ripartiti seguendo il piano di rimborso del prestito]. 2018 – operazioni relative al mutuo e assestamenti, tenendo presente che per mancanza di disponibilità sul c/c bancario, la rata in scadenza l’1/12 viene pagata dalla ditta con qualche giorno di ritardo (20/12), con addebito da parte delle banca anche degli interessi di mora contrattualmente previsti per € 65. 2) FITTI PASSIVI Nel 2017 sono stati presi in locazione dei nuovi locali ad uso uffici dalla società Piretti Immobiliare S.p.A. Il contratto prevede: fitto annuale di € 12.000 (+ IVA al. ord.), da corrispondere in rate semestrali anticipate l’1/3 e l’1/9 di ciascun anno, nonché un deposito cauzionale pari a tre mensilità. 2018 – 1/1: sistemazione posta iniziale in conto. 1/3: versamento fitto semestrale con bonifico a valere sul c/c bancario. 1/9: versamento fitto semestrale con ass. banc. NT. 31/12: assestamento. 3) CREDITI 2017 – 24/5: presentati all’incasso un effetto di € 4.000 e una RI.BA. di
94
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
€ 5.000; tre giorni dopo la banca accetta il primo al D.I. e la seconda al S.B.F. (on. banc. € 5). 2/7: l’Istituto di Credito comunica di avere regolarmente riscosso l’effetto al D.I. (on. banc. € 5) e che la RI.BA. è andata insoluta (on. banc. € 15). 31/12: si svaluta la massa creditizia nella misura ritenuta funzionale dell’1,5%, tenendo conto dell’art. 106 del T.U.I.R [In Sit. cont. prima degli assest. figuravano: CLIENTI € 150.000, CAMB. ATT. € 18.000, EFFETTI INS. E PROT. 2.000, CREDITI TRIBUTARI 5.000]. 4) COSTRUZIONI IN ECONOMIA Nel corso dell’anno 2017 è iniziata la costruzione di un impianto, con capitalizzazione dei seguenti costi: salari € 51.000, contr. prev. e ass. € 26.000, materie prime € 7.000, altri costi generali € 1.000 (ril. come da cod. civ.). 2018 – 10/12: viene completata la costruzione dell’impianto; si rilevano i seguenti costi: salari € 65.000, contr. prev. e ass. € 34.000, materie prime € 13.500, altri costi generali € 2.500. 16/12: come contrattualmente previsto, viene versato acconto di € 2.440, a mezzo ass. banc. NT, alla società che effettuerà il collaudo dell’impianto. Nella medesima giornata si riceve dalla società regolare fattura. 31/12: l’impianto, non ancora collaudato, entrerà in funzione a partire dall’eserc. succ. (amm. ord. coeff. 20%). 5) GESTIONE MERCI 2018 – 1/1: sist. poste iniziali [nel bilancio 2017 le rim. fin. di merci sono state valutate nel rispetto di quanto previsto dall’art. 2426 c.c.: Lifo € 130.000, Fifo € 155.000, Costo Medio Ponderato € 148.000, Valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato € 110.000]. 2/7: acquistate merci per € 45.000 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino compratore”, spedizione in porto assegnato: costi di trasporto € 610 (IVA al. ord. inclusa). Reg. del dovuto al 31/8 con RI.BA. 14/7: vendute merci a € 75.000 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino venditore”; costi di trasporto € 915 (IVA al. ord. inclusa) in porto affrancato. Reg. del dovuto a mezzo bon. bancario al 30/9. 31/12: si valutano le rimanenze finali di merci al costo d’acquisto calcolato con il metodo Fifo [Lifo € 150.000, Fifo € 170.000, Costo Medio Ponderato € 165.000, Valore di realizzazione desumibile dall’andamento
Esercitazioni di contabilità e bilancio
95
del mercato € 172.000]. In bilancio figureranno, tra gli altri, gli acquisti e le vendite del periodo, già al netto dei resi, rispettivamente per € 940.000 e € 1.460.000]. Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nell’anno 2018 e, per il punto 1, anche nell’anno 2017; – riflessi di bilancio (S. P. e C. E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
96
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
SOLUZIONE PROPOSTA 1) MUTUI PASSIVI Ratei passivi 2017 = (90.000 4 1)/1.200 = 300 Costi accensione mutui da riscontare 1.500,00 1/12
2017 Diversi Banca c/c Costi accensione mutui Interessi pass. su mutui Risconti attivi finali
a
90.000,00
Mutui passivi 88.500,00 1.500,00
31/12 a Ratei passivi d.d. a Costi accensione mutui
300,00 1.500,00
Interessi passivi su mutui 300 300
Rata interessi in scadenza il 1/6/18 = (90.000 4 6)/1.200 = 1.800 [di cui 300 rateo passivo 2017] Rata interessi in scadenza il 1/12/18 = (90.000 4 6)/1.200 = 1.800 [oltre interessi di mora per 65] Quota rimborso mutuo = 90.000/10 = 9.000 Ratei passivi 2018 = (81.000 4 1)/1.200 = 270 Quota ammortamento oneri plur. = 1.500/10 = 150 2018 Costi accensione mutui Diversi Ratei passivi Interessi pass. su mutui Oneri bancari
1/1 a 1/6 a
Risconti attivi iniziali
1.500,00
Banca c/c
1.805,00 300,00 1.500,00 5,00
97
Esercitazioni di contabilità e bilancio
Diversi Mutui passivi Interessi pass. su mutui Interessi passivi di c/c Oneri bancari Interessi pass. su mutui Risconti attivi finali
20/12 a Banca c/c
10.870,00 9.000,00 1.800,00 65,00 5,00
31/12 a Ratei passivi d.d. a Costi accensione mutui
270,00 1.350,00
Interessi passivi su mutui 1.500 1.800 270 3.570 Costi accensione mutui 1.500 1.350 150
2) FITTI PASSIVI Risconto attivo 2017 = (6.000 2)/6 = 2.000 2017 Risconti attivi finali 2018 Fitti passivi Diversi Fitti passivi IVA ns/credito Fornitori di servizi
31/12 a Fitti passivi 1/1 a 1/3 a
2.000,00
Risconti attivi iniziali
7.320,00
Fornitori di servizi 6.000,00 1.320,00
d.d. a
2.000,00
Banca c/c
7.320,00
98
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Diversi Fitti passivi IVA ns/credito Fornitori di servizi Risconti attivi finali
1/9 a
7.320,00
Fornitori di servizi 6.000,00 1.320,00
d.d.
7.320,00
a Banca c/c 31/12 a Fitti passivi
2.000,00
Fitti passivi 2.000 6.000 6.000 2.000 14.000 2.000
3) CREDITI Calcoli necessari: Massa creditizia commerciale: 150.000 + 18.000 + 2.000 = 170.000 Limite massimo consentito: 170.000 5% = 8.500 Svalutazione fiscalmente deducibile: 170.000 0,5% = 850 Svalutazione ritenuta funzionale: 170.000 1,5% = 2.500, di cui (2.550 – 850) = 1.700 non fiscalmente deducibile 2018 Effetti al dopo incasso Diversi Banca c/c On. banc. Diversi Banca c/c On. banc.
27/5 a d.d. a
Cambiali attive
4.000,00
Banca c/to RI.BA.
5.000,00 4.995,00 5,00
2/7 a
Effetti al dopo incasso
4.000,00 3.995,00 5,00
99
Esercitazioni di contabilità e bilancio
Diversi Banca c/to RI.BA. Clienti
d.d. a
Banca c/c
5.015,00 5.000,00 15,00
31/12 Perdite presunte su cred. a F/do svalutazione crediti d.d. Perdite pres. su cred. a F/do sval. crediti tassato fisc. ind.
850,00 1.700,00
4) COSTRUZIONI IN ECONOMIA Impianti in costruzione int. 85.000
Costo di costruzione dell’impianto sostenuti nell’anno 2017 (51.000 + 26.000 + 7.000 + 1.000) = 85.000 Costo di costruzione dell’impianto sostenuti nell’anno 2018 (65.000 + 34.000 + 13.500 + 2.500) = 115.000 Costo totale di costruzione dell’impianto (85.000 + 115.000) = 200.000 10/12
2018 Impianti
a a a
Diversi Fornitori di serv. c/acconti IVA ns/credito Fornitori di servizi Nessuna registrazione
Diversi 200.000,00 Impianti in costruzione interna 85.000,00 Costruzione in economia 115.000,00
18/12 a Fornitori di servizi
2.440,00 2.000,00 440,00
d.d. a Banca c/c 31/12
2.440,00
100
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini Impianti 200.000
5) GESTIONE MERCI 2018 Esistenze iniziali di merci Diversi
1/1 a 2/7 a
Merci in esistenza iniziale Fornitori
Acquisti IVA ns/credito Fornitori Fornitori Clienti
Clienti Banca c/c Merci in rimanenza finale
110.000,00 54.900,00 45.000,00 9.900,00
d.d. a 31/8 a 14/7 a a a
Cassa/Banca c/c
610,00
Banca c/c
53.985,00
Diversi Vendite IVA ns/debito
d.d. a Cassa/Banca c/c 30/9 a Clienti 31/12 a Rimanenze finali di merci
91.500,00 75.000,00 16.500,00 915,00 92.415,00
170.000,00
101
Esercitazioni di contabilità e bilancio
RIFLESSI DI BILANCIO STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 1)
Risconti attivi finali
1.500
Mutui passivi Ratei passivi
90.000 300
Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1)
Interessi passivi su mutui
300
... Utile d’esercizio
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1)
Risconti attivi finali
1.350
2)
Depositi cauzionali Risconti attivi finali
3.000 2.000
3)
Clienti Cambiali attive Effetti insoluti e protestati Crediti tributari
150.000 18.000 2.000 5.000
4)
Impianti Fornit. di serv. c/acc.
200.000 2.000
5)
Merci in riman. fin.
170.000
Mutui passivi Ratei passivi
81.000 270
F.do sval. crediti F.do sval. crediti tassato
...
850 1.700
... Capitale Netto
.....
102
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini CONTO ECONOMICO 31/12/2018
1)
Interessi passivi su mutui Interessi passivi di c/c Costi accensione mutui
2)
Fitti passivi
3)
Perdite presunte su crediti Perdite pres. su cred. fisc. ind.
4)
……….
5)
Esist. iniz. di merci Acquisti
3.570 65 150 12.000 850 1.700 Costruzioni in economia 110.000 940.000
Vendite Rim. fin. di merci
115.000 1.460.000 170.000
Esercitazioni di contabilità e bilancio
103
Esercitazione n. 22 (svolta) Nel corso degli anni 2017 e 2018 la Ditta MARVELLI ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) IMPOSTE 2017 – 20/6: versamento, a mezzo banca, del primo acconto del periodo (rilev. come credito) [nel 2016 il carico tributario è stato di € 30.000 e gli acconti versati di € 42.000 (non è stato chiesto rimborso)]. 30/11: versamento del secondo acconto. 31/12: imposte di competenza € 29.000. 2018 – 20/6: versamento per banca, del primo acconto del periodo e, se dovuto, del saldo anno precedente. 31/8: liquidazione dell’IVA del mese di agosto: IVA a credito € 17.400, IVA a debito € 18.100 (è presente un credito IVA del mese precedente di € 1.700). 30/11: versamento del secondo acconto. 31/12: carico fiscale del periodo € 25.600. 2) GESTIONE MERCI 2018 – 28/2: acquistate merci per € 18.000.00 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino compratore”, spedizione in porto affrancato: costi di trasporto € 800,00 (+ IVA al. ord.). Reg. del dovuto con Ri.Ba. al 31/03. 5/4: vendute merci per € 27.000,00 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino venditore”, spedizione in porto assegnato: costi di trasporto € 1.220 (IVA al. ord. Inclusa). Incasso al 30/6 con bonifico bancario. 31/12: le rimanenze finali di merci sono valutate secondo quanto previsto dall’art. 2426 del Codice Civile (Lifo € 123.300, Fifo € 136.100, Costo Medio Ponderato € 131.500, Valore presumibile di realizzazione € 119.000). [In bilancio figureranno anche le voci: ESIST. INIZ. DI MERCI € 103.000,
104
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
ACQUISTI € 736.000, VENDITE € 1.085.000, LAVORAZIONI DI TERZI € 43.200]. 3) MUTUI PASSIVI 2018 – 1/6: viene contratto un mutuo bancario di € 100.000 (tasso 2%, int. sem. post. 1/6-1/12), rimborso in 20 quote semestrali costanti a partire dall’1/12/2018. Gli oneri iniziali applicati dalla banca, pari a € 1.500, sono ripartiti a partire dall’anno di contrazione del mutuo. 1/12: pagamento degli interessi (on. banc. € 5). 31/12: assestamenti. 4) CREDITI 2018 – 21/9: in conseguenza della sopravvenuta inesigibilità di un credito verso un cliente di € 4.500, viene deciso di stralciarlo (in contabilità è presente, tra gli altri, il F/DO SVAL. CREDITI di € 1.250). 5/11: presentate all’incasso S.b.f. n. 2 Ri.Ba., una di € 2.700 e una di € 1.300 scadenti a fine mese. Tre giorni dopo la banca accredita l’importo sul c/c (on. banc. € 45). Alla scadenza, la banca riscuote regolarmente le Ri.Ba. 31/12: l’azienda decide di svalutare la massa creditizia nella misura massima prevista dall’art. 106 T.U., ritenuta funzionale [In Sit. cont. prima degli assest. figurano, tra gli altri: CLIENTI € 62.000, CAMB. ATT. € 8.000, CREDITI DIV. € 1.000 (non commerciali), ERARIO C/IVA (saldo attivo) € 5.400. 5) FITTI PASSIVI Nel 2017 sono stati presi in locazione nuovi locali dalla società Immobiliare TRE S.p.A. destinati a uso magazzino. Il contratto prevede: fitto annuale di € 15.600 (+ IVA al. ord.), da corrispondere in rate semestrali anticipate l’1/2 e l’1/8 di ciascun anno, nonché un deposito cauzionale pari a due mensilità. 2018 – 1/1: sistemazione posta iniziale (rilev. in conto). 1/2: versamento fitto semestrale con giroconto bancario. 1/8: versamento fitto semestrale con ass. circ. NT a valere sul c/c bancario. 31/12: assestamento.
Esercitazioni di contabilità e bilancio
105
Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018 e, per il punto 1, anche nel 2017; – riflessi di bilancio (S.P. e C.E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
106
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
SOLUZIONE PROPOSTA 1) IMPOSTE 2017 Calcoli: (42.000 – 30.000) = 12.000 (eccedenza di versamenti anno 2016 da utilizzare in compensazione) 30.000 90% = 27.000 (totale acconti 2017) 27.000 40% = 10.800 (I acconto anno 2017) 27.000 60% = 16.200 (II acconto anno 2017) (29.000 – 27.000) = 2.000 (Saldo imposte anno 2017) 2017 Erario c/acc.to imposte Erario c/acc.to imposte
Imposte
20/6 a Erario c/ecc. acc. imposte …/11 a Diversi Erario c/ecc. acc. imposte Banca c/c 31/12 a
Diversi Erario c/acc.to imposte Erario c/saldo imposte
10.800,00 16.200,00 1.200,00 15.000,00 29.000,00 27.000,00 2.000,00
2018 Calcoli: 29.000 90% = 26.100 (totale acconti 2018) 26.100 40% = 10.440 (I acconto anno 2018) 26.100 60% = 15.660 (II acconto anno 2018) 2018 Diversi Erario c/saldo imposte Imposte Erario c/IVA
20/6 a
Banca c/c
31/8 a
12.440,00 2.000,00 10.440,00
IVA a credito
17.400,00
107
Esercitazioni di contabilità e bilancio
IVA a debito Imposte Erario c/ecc. acc.to imposte
d.d. a Erario c/IVA …/11 a Banca c/c 31/12 a Imposte
18.100,00 15.660,00
500,00
Erario c/IVA 1.700 17.400 18.100 19.100
18.100
Imposte 10.440 15.660 500 26.100
500
2) GESTIONE MERCI 28/2
2018 Diversi Acquisti IVA ns/credito
a
Fornitori
21.960,00 18.000,00 3.960,00
d/d Nessuna registrazione 31/3 Fornitori Clienti
a 5/4 a
Banca c/c
21.960,00
Diversi Vendite IVA ns debito
32.940,00 27.000,00 5.940,00
108
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini d/d Nessuna registrazione Banca c/c Merci in rim. fin.
30/6 a 31/12 a
Clienti
32.940,00
Rim. fin. di merci
119.000,00
3) MUTUI PASSIVI Quota semestrale interessi al 1/12 (100.000 2 6)/1.200 = 1.000 Quota rimborso mutuo al 1/12 (100.000 : 20) = 5.000 Rateo passivo per interessi 1/12-31/12 : (100.000 2 1)/1.200 = 158,33 Incidenza sul periodo dei costi di accensione mutui (1.500 : 10) = 150 Costi accensione mutui da riscontare (1.000,00 – 150) = 1.350,00 2018 Diversi Banca c/c Costi accensione mutui Diversi Mutui passivi Interessi passivi su mutui Oneri bancari
1/6 a
Mutui passivi
100.000,00 98.500,00 1.500,00
1/12 a
Banca c/c
6.005,00 5.000,00 1.000,00 5,00
31/12 Interessi passivi su mutui a Ratei passivi d.d. Risconti attivi finali a Costi accensione mutui
Interessi pass. su mutui 1.000,00 158,33 1.158,33
158,33 1.350,00
109
Esercitazioni di contabilità e bilancio Costi accensione mutui 1.500,00 1.350,00 150,00
4) CREDITI Perdita su crediti per stralcio crediti vs clienti (4.500 – 1.250) = 3.250 Massa Creditizia al 31/12 (62.000 + 8.000) = 70.000 Svalutazione fiscale, ritenuta funzionale (70.000 0,5%) = 350 2018 Diversi Fondo sval. crediti Perdite su crediti
21/9 a
Clienti
4.500,00 1.250,00 3.250,00
5/11 Nessuna registrazione Diversi Banca c/c Oneri bancari Banca c/Ri.Ba. Perdite presunte su crediti
8/11 a
Banca c/Ri.Ba.
4.000,00 3.955,00 45,00
30/11 a Clienti 31/12 Fondo svalutazione a crediti
4.000,00
350,00
5) FITTI PASSIVI Risconto attivo 2017 = (7.800 1)/6 = 1.300 2017 Risconti attivi finali
31/12 a Fitti passivi
1.300,00
110
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
2018 Fitti passivi Diversi Fitti passivi IVA ns/credito Fornitori di servizi Diversi Fitti passivi IVA ns/credito Fornitori di servizi Risconti attivi finali
1/1 a 1/2 A
Risconti attivi iniziali Fornitori di servizi
9.516,00 7.800,00 1.716,00
d.d. a 1/8 A
1.300,00
Banca c/c
9.516,00
Fornitori di servizi
9.516,00 7.800,00 1.716,00
d.d. a Banca c/c 31/12 a Fitti passivi
Fitti passivi 1.300 7.800 7.800 1.300 16.900
1.300
9.516,00 1.300,00
111
Esercitazioni di contabilità e bilancio
RIFLESSI DI BILANCIO STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 Erario c/saldo imposte
1) ...
2.000
... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1)
Imposte
29.000 ...
Utile d’esercizio
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1)
Erario c/ecc. acc. imposte
2)
Merci in rim. fin.
3)
Risconti attivi finali
4)
Clienti Cambiali attive Crediti Diversi Erario c/IVA
5)
Depositi cauzionali Risconti attivi finali
500 119.000 1.350 62.000 8.000 1.000 5.400
… Mutui passivi Ratei passivi
95.000 158
Fondo svalutazione crediti
2.600 1.300
350
… Capitale Netto
.....
112
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini CONTO ECONOMICO 31/12/2018
1)
Imposte
25.600
…
2)
Esistenze iniz. di merci Acquisti Lavorazioni di terzi
103.000 736.000 43.200
Vendite Rimanenze fin. merci
3)
Costi accensione mutui Interessi pass. su mutui
150 1.158
4)
Perdite presunte su crediti
5)
Fitti passivi
350
…
15.600 ...
Utile d’esercizio
1.085.000 119.000
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
113
Esercitazioni di contabilità e bilancio
Esercitazione n. 23 (svolta) Nel corso del 2017 e del 2018 la Ditta Bini ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) ASSICURAZIONI 2017 – 1/3: La Ditta stipula una polizza assicurativa su furti e incendi che prevede un premio annuale anticipato di € 3.000, da corrispondere l’1/3 di ogni anno. Reg. tramite banca (ora e in seguito). 31/12: assestamento (rilev. fuori conto). 2018 – 1/1: sist. posta iniziale, in conto. 1/3: si paga il premio assicurativo, aumentato del premio del 5%. 1/11: pagato, tramite banca, il premio annuale di € 750 relativo all’assicurazione sulla vita del Sig. Bini. 31/12: assestamento. 2) PUBBLICITÀ Nel corso del 2017, la Ditta ha iniziato una campagna pubblicitaria triennale stipulando un contratto che prevede la suddivisione in due quote di pari importo del costo complessivo di € 15.000. Al 31/12/2017, i costi di pubblicità presenti in Sit. Cont. prima degli assestamenti erano pari a € 5.500; l’azienda ha effettuato i necessari assestamenti in attesa di ricevere la fattura a saldo del costo di competenza del primo anno di programma. 2018 – Il 15/1 giunge fattura di € 2.000 (+ IVA al. ord.), reg. in data 31/1 con bonifico a valere sul c/c bancario. 5/10: giunge fattura di € 3.000 (+ IVA al. ord.), reg. in giornata con ass. bancario. 31/12: assestamenti secondo accordi contrattuali. 3) OBBLIGAZIONI (Operazioni svolte tramite banca: oneri € 5)
114
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
2018 – 1/11: la Ditta ha acquistato Vn € 10.000 di obbligazioni LU.SIA. S.p.A. 5%, 1/3-1/9; corso 96, god. regolare. 1/12: vendita di Vn € 2.000 di obbligazioni LU.SIA. S.p.A.; corso 95, contratt. ex-cedola. 31/12: assest. per capitale (corso 97) e per interessi. 4) FONDO TFR 2018 – 10/3: il dipendente Lanza chiede anticipazione del TFR maturato. Cinque giorni dopo, previo accertamento dei necessari presupposti, l’azienda provvede a erogare l’anticipo: parte di fondo corrisposta € 8.300, rivalutazione € 360, ritenute erariali € 1.420. Reg. con ass. bancario. 31/12: si effettuano i seguenti accantonamenti: Quota TFR € 43.000, Riv. F/do TFR € 7.900 [All’1/1 il F/do TFR figurava per € 320.000; si veda l’operazione del 15/3]. 5) FABBRICATO La Ditta possiede un fabbricato, già completamente ammortizzato (con esposizione diretta della riserva tacita), rispetto al quale a partire dal 2015 sono stati effettuati accantonamenti annuali di € 5.000 per la copertura di futuri costi di manutenzione. 2018 – 21/8: giunge fattura relativa alle manutenzione eseguite sul fabbricato di € 22.000 (+ IVA al. ord.). Reg. a due mesi data fattura con ass. bancario. 31/12: i costi di manutenzione già presenti in sit. cont. sono rinviati per metà all’esercizio futuro. Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018, tranne il punto 1, per il quale è richiesto anche il 2017; – riflessi di bilancio (S.P. e C.E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
115
Esercitazioni di contabilità e bilancio
SOLUZIONE PROPOSTA 1) ASSICURAZIONI Calcoli necessari: 2017 Risconto attivo finale: (3.000 2)/12 = 500 2018 Premio assicurativo: 3.000 + (3.000 5%) = 3.150 Risconto attivo finale: (3.150 2)/12 = 525 2017 Premi assicurativi Risconti attivi finali
1/3 a
Banca c/c
31/12 a Risc. att. finali su premi ass.
3.000,00 500,00
Premi assicurativi
1/1 a
Risconti attivi iniziali
Premi assicurativi
1/3 a
Banca c/c
3.150,00
Spese di famiglia
1/11 a
Banca c/c
750,00
Risconti attivi finali
31/12 a Premi assicurativi
525,00
2018
Premi assicurativi 500,00 3.150,00 525,00 3.125,00
500,00
116
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
2) PUBBLICITÀ 2017 Costi di pubblicità
2018 Diversi
31/12 a Fatture da ricevere
15/1 a Fornitori per servizi di pubblicità
Fatture da ricevere IVA ns/credito Fornitori per servizi di pubblicità Diversi
Costi di pubblicità
2.440,00 2.000,00 440,00
31/1 a Banca c/c
2.440,00
5/10 a Fornitori per servizi di pubblicità
Costi di pubblicità IVA ns/credito Fornitori per servizi di pubblicità
2.000,00
3.660,00 3.000,00 660,00
d.d. a
Banca c/c
3.660,00
31/12 a Fatture da ricevere
4.500,00
Costi di pubblicità 3.000 4.500 7.500
3) OBBLIGAZIONI Calcoli necessari: 2018 Costo obbligazioni = 10.000 96/100 = 9.600 Rateo interessi maturati = (10.000 5 2)/1.200 = 83,33 Costo obbligazioni vendute = 2.000 96/100 = 1920
117
Esercitazioni di contabilità e bilancio
Rateo d’interesse futuro = (2.000 5 3)/1.200 = 25 Minusvalenza alienaz. obblig. = (96 – 95)% 2.000 = 20 Rateo attivo = (10.000 5 4)/1.200 = 166,67 Risconto attivo = 25 2/3 = 16,67 Obbligazioni
Int. su obbligazioni
9.600
41,70 25
1920 160
166,67 16,70
7520 2018 Diversi
116,67 1/11 a Banca c/c
9.688,33
Obbligazioni Interessi su obbligazioni Oneri bancari Diversi Banca c/c Minusvalenza alienaz. obblig. Interessi su obbligazioni Oneri bancari Ratei attivi Risconti attivi finali
9.600,00 83,33 5,00 1/12 a Obbligazioni
1.920,00 1.870,00 20,00 25,00 5,00
31/12 a Interessi su obbligazioni d.d. a Interessi su obbligazioni
Obbligazioni 9.600 1.920
166,67 16,67
Interessi s/obbligazioni 83,33 25,00 166,67 16,67
7.680
75,00
118
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
4) TFR 2018 Diversi F/do TFR Rivalutazione F/do TFR
15/3 a
Diversi
8.660,00 8.300,00 360,00
a a
Erario c/ritenute Dipendenti c/ant. su TFR
d.d. Dipendenti c/ant. su TFR a Banca c/c 31/12 Diversi a F/do TFR Quota TFR Rivalutazione F/do TFR
Quota TFR
1.420,00 7.240,00 7.240,00 50.900,00 43.000,00 7.900,00
Riv.ne F/do TFR
43.000
360 7.900
43.000
8.260 F/do TFR 320.000 8.300 50.900 362.600
5) FABBRICATI 2018 Diversi F/do spese di manutenzione Manutenzioni IVA ns/credito
21/8 a
Fornitori p/servizi di manut.
26.840,00 15.000,00 7.000,00 4.840,00
119
Esercitazioni di contabilità e bilancio
Fornitori p/servizi di manut. Costi di manutenzione sospesi
21/10 a Banca c/c 26.840,00 31/12 a Manutenzioni 3.500,00
Manutenzioni
F/do spese di manut.
7.000
15.000 3.500
3.500
15.000 0
120
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
RIFLESSI DI BILANCIO STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 1)
Risconti attivi finali ...
500 ... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1)
Premi assicurativi
3.000
Risc. att. fin. su premi assicurativi 500
...
...
(Utile d’esercizio
.....)
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1)
Risconti attivi finali
525
2) 3)
Obbligazioni Ratei attivi Risconti attivi finali Fabbricato Costi di manutenzione sospesi ...
4.500
F/do TFR
362.600
7.680 167 17
4) 5)
Fatture da ricevere
1 3.500 ... Capitale Netto (– Spese di famiglia 750)
.....
121
Esercitazioni di contabilità e bilancio CONTO ECONOMICO 31/12/2018 1)
Premi assicurativi
3.125
2)
Costi di pubblicità
7.500
3)
Minusv. alienaz. obblig.
4)
Quota TFR Riv.ne F/do TFR
5)
Manutenzioni (Utile d’esercizio
20
Interessi su obbligazioni
75
43.000 8.260 3.500 .....)
(Perdita d’esercizio
.....)
122
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Esercitazione n. 24 (svolta) Nel corso del 2017 e del 2018 la Ditta A.L.V.R. ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) AZIONI (On. banc. € 5 su ogni operazione). 2017 – 15/06: si acquistano n. 4000 azioni VERSALIS S.p.A. (Vn € 20) a € 26. 28/11: si vendono n. 2000 delle azioni in portafoglio a € 27. 31/12: corso VERSALIS S.p.A. € 27,50. 2018 – 1/3: la VERSALIS S.p.A. aumenta il proprio C.S. da 1.000.000 a 1.600.000, prezzo emissione € 30. La Ditta A.L.V.R. sottoscrive l’aumento del capitale nei limiti del proprio diritto d’opzione. 31/12: corso delle VERSALIS S.p.A. € 28 (si effettua un assestamento per lotti). 2) SALARI E STIPENDI 2018 – 16/10: corrisposti, tramite assegni bancari N.T., anticipi su retribuzioni ai dipendenti per € 5.500. 31/10: liquid. e pag., a mezzo banca, delle retribuzioni relative al mese di ottobre: salari e stipendi € 15.850, ass. fam. € 610, contributi Inps a carico dei dipendenti € 1.350, ritenute fiscali € 3.610, contributi Inps a carico della ditta € 4.480 (entro le scadenze di legge vengono versati anche i contributi previdenziali e le ritenute fiscali). 31/12: la 14a mensilità maturata a fine anno ammonta a € 7.350 e i relativi contributi a € 2.700 [In Sit. Cont., prima degli assestamenti, figurano: SALARI E STIP. € 189.650, CONTR. PREVID. E. ASSIC. € 61.300, INPS C/C (a debito dell’azienda) € 10.500, ERARIO C/RITENUTE € 7.100].
Esercitazioni di contabilità e bilancio
123
3) COSTRUZIONI IN ECONOMIA Nel corso del 2017 è iniziata la costruzione di un macchinario, con capitalizzazione dei seguenti costi: Salari e Stip. € 14.000, Contr. Prev. e Ass. € 4.500, Materie prime € 9.500, Altri costi generali € 2.000 (rilevazione come da cod. civ.). 2018 – 1/6: viene completata la costruzione del macchinario; si rilevano i seguenti costi: Salari e Stip. € 12.000, Contr. Prev. e Ass. € 3.600, Materie prime € 3.700, Altri costi generali € 700. 15/6: il macchinario, eseguiti i necessari collaudi tecnici, entra in funzione. 31/12: amm. ordinario (coeff. 15%). 4) AUTOMEZZI La ditta possiede un automezzo dal 2014 (il piano di ammort. prevede: amm. ord. 25% sul costo storico di € 120.000). 2018 – 27/4: si stipula un contratto di acquisto di un nuovo automezzo del costo di € 140.000 (+ IVA al. ord.), versando un acconto con assegno bancario N.T. di € 36.600, per il quale viene rilasciata fattura immediata (il vecchio automezzo viene mantenuto in attività). 12/6: si riceve il nuovo automezzo accompagnato dalla fattura a saldo; regolamento con bonifico a valere sul c/c bancario. 31/12: amm. ord. (coeff. 25%); sul vecchio automezzo si crea una riserva tacita (esposizione indiretta). 5) GESTIONE MERCI 2018 – 1/1: sist. delle poste iniziali [nel bilancio 2017 le rim. finali di merci figuravano per € 310.000]. 21/2: vendute merci a € 122.000 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino venditore”; spedizione in porto affrancato: costi di trasporto 2.440 (IVA al. ord. inclusa). Regolamento a mezzo Ri.BA. al 31/3 (on. banc. € 5). 4/6: acquisto merci per € 60.000 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino compratore”; spedizione in porto affrancato: costi di trasporto 1.220 (IVA al. ord. inclusa). Regolamento a fine mese con bonifico bancario. 12/6: riguardo all’acquisto del 4/6, accertate differenze qualitative nella merce inviata, il fornitore concede alla ditta un abbuono di € 800 (+ IVA al. ord.); reg. in conto (compensazione debito/credito). 31/12: le rim. finali di merci sono valutate secondo la normativa civilistica considerando quanto segue:
124
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Categorie omogenee di merci
Costo acquisto delle merci
Valore di realizzazione desumibile dal mercato
A
112.000
115.000
B
143.000
149.000
C
44.000
35.000
(Gli acquisti e le vendite del periodo figureranno in bilancio, al netto di abbuoni, resi e sconti, rispettivamente per € 1.060.000 ed € 1.772.000). Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018 e, per il punto 1, anche nel 2017; – riflessi di bilancio (S. P. e C. E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
125
Esercitazioni di contabilità e bilancio
SOLUZIONE PROPOSTA 1) AZIONI Calcoli necessari: 2017 Costo acquisto azioni = 4.000 26 = 104.000 Costo acquisto azioni vendute = 2.000 26 = 52.000 Ricavo vendita azioni = 2.000 27 = 54.000 Plusvalenza patrimoniale = (27 – 26) 2000 = 2.000 31/12: Per il principio della prudenza non si effettua nessuna rivalutazione (valore di mercato superiore al costo di acquisto) 2017 Diversi Azioni Oneri bancari Diversi Banca c/c Oneri bancari
15/6 a
Banca c/c
104.005,00 104.000,00 5,00
28/11 a
Diversi
54.000,00 53.995,00 5,00
Azioni Plusvalenza da alienaz. azioni 31/12 Nessuna rilevazione Azioni 104.000 52.000 52.000
Calcoli necessari: 2018 numero azioni prima dell’aumento = 1.000.000/20 = 50.000 numero azioni nuova emissione = 600.000/20 = 30.000
52.000,00 2.000,00
126
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Rapporto d’opzione n. az. in circol./n. az. nuova emiss. = 50.000/30.000 = 5/3 n. az. sottoscritte [5 : 3 = 2.000 : ] = 2.000 3/5 = 1.200 Costo azioni sottoscritte = 1.200 30 = 36.000 31/12: Primo lotto di 2.000 azioni acquistate nel 2017 a € 26 : nessuna rivalutazione per il principio della prudenza Secondo lotto di 1.200 azioni sottoscritte nel 2018 a € 30: svalutazione = (28 – 30) 1.200 = – 2.400 2018 Diversi
1/3 a
Banca c/c
Azioni Oneri bancari Svalutazione Azioni
30.005,00 36.000,00 5,00
31/12 a Azioni
2.400,00
Azioni 52.000 36.000 2.400 85.600
2) SALARI E STIPENDI 2018 Dip. c/anticipi su retribuzioni Diversi Salari e stipendi Inps c/competenze
16/10 a
Banca c/c 5.500,00
31/10 a
Diversi
16.460,00 15.850,00 610,00
a a a
Inps c/competenze Erario c/ritenute Dipendenti c/retribuzioni
1.350,00 3.610,00 11.500,00
127
Esercitazioni di contabilità e bilancio
Contributi previd. e assist. Dipendenti c/retribuzioni
d.d. a
4.480,00 d.d. a
a
Erario c/ritenute Diversi Salari e stipendi Contributi prev. e assist.
Diversi 11.500,00
a
Inps c/competenze
Inps c/competenze
Dip. c/anticipi su retribuzioni Banca c/c
5.500,00 6.000,00
16/11 a Banca c/c 16/11 a Banca c/c 31/12 a Ratei passivi
5.220,00 3.610,00 10.050,00 7.350,00 2.700,00
Inps c/competenze (mese ottobre) 610 1.350 4.480 5.220 Salari e stipendi
Contributi prev e assist.
189.650 7.350
61.300 2.700
197.000
64.000
3) COSTRUZIONI IN ECONOMIA Calcoli necessari: Costi capitalizzati nel 2017 (14.000 + 4.500 + 9.500 + 2.000) = 30.000
128
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini Macchin. in costr. int. 30.000
Ammortamento 1a annualità (quota ridotta alla metà) = 50.000 7,5% = 3.750 2018 Macchinari
1/6 a a a
Amm.to macchinari
Diversi Macchinari in costruzioni interna Costruzioni in economia
50.000,00 30.000,00 20.000,00
31/12 a F/do amm.to macchinari
3.750,00
4) AUTOMEZZI Calcoli necessari: Ammortamenti vecchio automezzo effettuati nel periodo 2014/2017 (12,5% + 25% + 25% + 25%) = 87,5% Fondo amm.to vecchio automezzo al 31/12/2017: (120.000 87,5%) = 105.000 Quota ammortamento residua 2018 vecchio automezzo (120.000 12,5%) – 1 = 14.999 Quota ammortamento 1a annualità 2018 nuovo automezzo (140.000 12,5%) = 17.500 Quota complessiva ammortamento automezzi 2018: (14.999 + 17.500) = 32.499 2018 Diversi Creditori div. c/ant. IVA ns/credito Diversi Automezzi IVA ns/credito (su residuo di € 110.000)
27/4 a
Banca c/c
36.600,00 30.000,00 6.600,00
12/6 a
Diversi
164.200,00 140.000,00 24.200,00
a a
Creditori div. c/ant. Fornitori p/automezzi
30.000,00 134.200,00
129
Esercitazioni di contabilità e bilancio
Fornitori p/automezzi Amm.to automezzi
d.d. a Banca c/c 31/12 a F/do amm.to automezzi
Automezzi
134.200,00 32.499,00
F/do amm.to automezzi
120.000 140.000
105.000 32.499
260.000
137.499
5) GESTIONE MERCI 2018 Esistenze iniz. di merci Clienti
Clienti Diversi Banca c/c Oneri bancari Diversi Acquisti IVA ns/credito Fornitori
Fornitori Merci in riman. finale
1/1 a 21/2 a a a d.d. a 31/3 a
Merci in esistenza iniz.
310.000,00
Diversi
148.840,00
Vendite IVA ns/debito
122.000,00 26.840,00
Banca c/c
2.440,00
Clienti
151.280,00 151.275,00 5,00
4/6 a
Fornitori
73.200,00 60.000,00 13.200,00
12/6 a a a
Diversi Abbuoni attivi IVA ns/credito
30/6 a Cassa (Banca c/c?) 31/12 a Riman. finali di merci
976,00 800,00 176,00 72.224,00 290.000,00
130
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
RIFLESSI DI BILANCIO STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 1)
Azioni
52.000 ...
... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 Plusvalenze da alien. azioni
1) ... Utile d’esercizio
2.000
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1)
Azioni
85.600 Inps c/c Erario c/ritenute Ratei passivi
2)
10.500 7.100 10.050
3)
Macchinari
50.000
Fondo Ammort. Macchin.
3.750
4)
Automezzi
260.000
Fondo Ammort. Automez.
137.499
5)
Merci in rimanenza finale
290.000 Capitale Netto
....
131
Esercitazioni di contabilità e bilancio CONTO ECONOMICO 31/12/2018 1)
Svalutazione azioni
2)
Salari e Stipendi Contributi Previd. e Assist.
197.000 64.000
3)
Ammortamento Macchinari
3.750
4)
Ammortamento Automezzi
5)
Esistenze iniziali di merci Acquisti Utile d’esercizio
2.400
Costruzioni in economia
20.000
32.499 310.000 1.060.000 .....
Vendite Rimanenze finali di merci (Perdita d’esercizio
1.772.000 290.000 .....)
132
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Esercitazione n. 25 (svolta) Nel corso degli anni 2017 e 2018 la ditta MULTIGRAIN ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) IMPIANTI 2017 – 11/6: si acquista un nuovo impianto del costo di € 17.000 (+ IVA al. ord.). Regol. con n. 2 RI.BA. scadenti rispettivamente il 30/6 e il 30/8 (oneri bancari € 2 per operazione). 31/7: ricevuta fattura di € 3.000 (+ IVA al. ord.) per costi di installazione e collaudo del nuovo impianto, che vengono capitalizzati; reg. a mezzo ass. bancario al 30/9. 31/12: amm. ord. (coeff. 15%, dimezzato per il primo anno). 2018 – 12/4: per incrementare la capacità produttiva dell’impianto la ditta decide di affidare a una società esterna i necessari lavori di manutenzione straordinaria: il preventivo riporta un costo di € 5.000 (+ IVA al. ord.). 30/4: si riceve fattura per i lavori di manutenzione eseguiti il 12/4. Regol. al 31/5 a mezzo giroconto bancario. 31/12: amm. ord. (coeff. 15%). 2) PERSONALE 2018 – 15/2: corrisposto, tramite banca, anticipo su retribuzioni ai dipendenti per € 7.100. 29/2: liquid. e pag. a mezzo banca di retribuzioni e contributi relativi al mese di febbraio: salari e stipendi € 24.250, ass. fam. € 750, contributi INPS a carico dei dipendenti € 2.190, ritenute fiscali € 5.710, contributi INPS a carico della ditta € 7.920 31/12: la 14a mens. maturata a favore dei dipendenti ammonta a € 10.600 e i relativi contributi a € 4.400, mentre riguardo al TFR si effettua l’accantonamento previsto: Quota € 18.150, Rivalutazione € 2.850. In Situazione Contabile, prima degli assestamenti, figurano: SAL. E STIP. € 239.400,
Esercitazioni di contabilità e bilancio
133
CONTR. PREV. E ASS. € 95.600, INPS C/COMP. (a debito dell’azienda) € 18.500, ERARIO C/RIT. € 8.300, FONDO TFR € 129.000. 3) AZIONI 2018 – 10/4: acquisto di n. 150 azioni BARILLA S.p.A. a € 14 (Vn € 15); oneri bancari € 5. 22/7: acquisto di n. 200 azioni BIOAGRO S.p.A. a € 8 (Vn € 10); oneri bancari € 5. 31/12: corso azioni BARILLA S.p.A. € 12; corso azioni BIOAGRO S.p.A. € 8,50. 4) ASSICURAZIONI La ditta possiede da tempo una polizza assicurativa sugli incendi e furti merce che prevede un premio annuale di € 2.400, da pagare in via anticipata l’1/6 di ogni anno. 2018 – 1/1: sist. posta iniziale (rilev. in conto). 1/6: regol. del premio, aumentato del 5%, con assegno bancario N.T. 25/9: la ditta subisce un furto di merce che viene stimato in € 15.000; una settimana dopo il perito dell’assicurazione quantifica l’importo del risarcimento, al netto della franchigia, in € 10.000. 28/10: si riceve dall’assicurazione assegno circolare N.T. di € 10.000 a titolo di risarcimento del danno. 31/12: – assestamento; – l’onere relativo al furto delle merci viene fatto gravare interamente nell’esercizio. 5) MUTUI PASSIVI Nel corso dell’anno 2009 è stato contratto un mutuo di € 150.000: tasso 6%, interessi posticipati 1/3-1/9. Il rimborso del prestito è stato previsto in 15 anni a quote semestrali costanti a partire dall’1/3/2010. Gli oneri trattenuti dalla banca al momento dell’erogazione, pari a € 3.000, vengono ripartiti seguendo il piano di rimborso del prestito. 2018 – servizio del mutuo, tenendo conto che la ditta in data 1/9 ha provveduto all’estinzione anticipata del mutuo rispetto alla naturale scadenza (on. banc. € 5 su ogni operazione).
134
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018 e, per il punto 1, anche nel 2017; – riflessi di bilancio (S. P. e C. E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
135
Esercitazioni di contabilità e bilancio
SOLUZIONE PROPOSTA 1) IMPIANTI Calcolo ammortamento 1 anno (17.000 + 3.000) 15%/2 = 1.500 2017 Diversi Impianti IVA ns credito Diversi Fornitori per impianti Oneri bancari Diversi Impianti IVA ns credito Diversi Fornitori per impianti Oneri bancari Fornitori di servizi Amm. impianti
11/6 a
Fornitori per impianti
20.740,00 17.000,00 3.740,00
30/6 a
Banca c/c
10.372,00 10.370,00 2,00
31/7 a
Fornitori di servizi
3.660,00 3.000,00 660,00
30/8 a
Banca c/c
10.372,00 10.370,00 2,00
30/9 a Banca c/c 31/12 a F/do amm. impianti
Calcolo ammortamento 2° anno: (20.000 + 5.000) 15% = 3.750 (1.500 + 3.750) = 5.250 (Fondo amm. impianti)
3.660,00 1.500,00
136
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
30/4 a Fornitori per servizi di manutenzioni
2018 Diversi
6.100,00
Impianti IVA ns credito
5.000,00 1.100,00 31/5
Fornitori per servizi di manutenzioni Amm. impianti
a Banca c/c 31/12 a F/do amm. impianti
Impianti
6.100,00 3.750,00
F/do amm. imp
20.000 5.000
1.500 3.750
25.000
5.250
2) PERSONALE 2018 Dip. c/antic. su retrib. Diversi Salari e stipendi Inps c/competenze
15/2 a 29/2 a
Dipendenti c/retrib.
7.100,00
Diversi
25.000,00 24.250,00 750,00
a a a Contributi prev. e assist.
Banca c/c
d.d. a d.d. a a a
Inps c/competenze Erario c/ritenute Dipendenti c/retrib.
2.190,00 5.710,00 17.100,00
Inps c/competenze
7.920,00
Diversi Dip. c/antic. su retrib. Banca c/c
17.100,00 7.100,00 10.000,00
137
Esercitazioni di contabilità e bilancio
Inps c/competenze Erario c/ritenute Diversi Salari e stipendi Contributi prev. e assist. Diversi Quota TFR Rivalutazione F/do TFR
16/3 a Banca c/c 16/4 a Banca c/c 31/12 a Ratei passivi
9.360,00 5.710,00 15.000,00 10.600,00 4.400,00
d.d. a
F/do TFR
21.000,00 18.150,00 2.850,00
Inps c/comp. (al 29/2) 4.360 750 2.190 7.920 5.000 31/12
Salari e stipendi
Contributi prev e assist.
239.400 10.600
95.600 4.400
250.000
100.000 F/do TFR 129.000 21.000 150.000
138
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
3) AZIONI Calcoli necessari: 2016 Costo azioni BARILLA = 150 14 = 2.100 31/12 Svalutazione azioni = (14 – 12) 150 = – 300 Costo azioni BIOAGRO = 200 8 = 1.600 31/12: NIENTE 2018 Diversi Azioni BARILLA Oneri bancari Diversi Azioni AGROBIO Oneri bancari Svalutazione azioni
10/4 a
Banca c/c
2.105,00 2.100,00 5,00
22/7 a
Banca c/c
1.605,00 1.600,00 5,00
31/12 a Azioni BARILLA
Azioni BARILLA 2.100 300 1.800 Azioni AGROBIO 1.600 1.600 Svalut. Azioni 300 300
300,00
139
Esercitazioni di contabilità e bilancio
4) ASSICURAZIONI 1/1 a
2017 Risconti attivi finali
Premi assicurativi
1.000,00
Risconti attivi iniziali
1.000,00
1/1
2018 Premi assicurativi
a 1/6
Premi assicurativi
a Banca c/c 28/10
Cassa
a Risarcimenti assicurativi 31/12
Risconti attivi finali
2.520,00
a Premi assicurativi d.d. Nessuna scrittura
10.000,00 1.050,00
Premi assicurativi 1.000 2.520 1.050 2.470
5) MUTUI PASSIVI 2017 200 7 = 1.400 costi di accensione mutuo da riscontare 150.000 – [(150.000/30) 16] = 150.000 – 5.000 16 = 70.000 valore capitale residuo al 31/12/17 Rateo passivo su interessi = (70.000 6 6)/1.200 = 2.100 4/6 = 1.400 2017 Risconti attivi finali Interessi pass. su mutui
31/12 a Costi di accens. mutui d.d. a Ratei passivi
1.400,00 1.400,00
140
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
2018 Interessi passivi su mutui (rata 1/3) = (70.000 6 6)/1.200 = 2.100 (2.100 – 1.400) = 700 interessi di competenza Interessi passivi su mutui (rata 1/9) = (65.000 6 6)/1.200 = 1.950 2018 Costi accensione mutui Diversi Mutui passivi Ratei passivi Interessi pass. su mutui Oneri bancari Diversi Mutui passivi Interessi pass. su mutui Oneri bancari
1/1 a 1/3 a
Risconti attivi iniziali
1.400,00
Banca c/c
7.105,00 5.000,00 1.400,00 700,00 5,00
1/9 a
Banca c/c
66.955,00 65.000,00 1.950,00 5,00
Interessi passivi su mutui 700 1.950 2.650 Mutui passivi 70.000 5.000 65.000 0 Costi accensione mutui 1.400
1.400
141
Esercitazioni di contabilità e bilancio
RIFLESSI DI BILANCIO STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 1) Impianti
20.000
F/do amm. impianti
...
1.500 ...
Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1) Ammortamento impianti
1.500
... Utile d’esercizio
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1) Impianti
25.000
Ratei passivi Inps c/comp. Erario c/rit. F/do TFR
2)
3) Azioni BARILLA Azioni AGROBIO
1.800 1.600
4) Risconti attivi finali
1.050
5)
F/do amm. impianti
….
5.250 15.000 18.500 8.300 150.000
…. Capitale Netto
.....
142
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini CONTO ECONOMICO 31/12/2018
1) Ammortamento impianti 2) Salari e stipendi Contributi prev e assist Quota TFR Rival. F/do TFR 3) Svalutazioni azioni
3.750 250.000 100.000 18.150 2.850 300
4) Premi assicurativi
2.470
5) Interessi passivi su mutui Costi accensione mutui
2.650 1.400
...
Utile d’esercizio
Risarcimenti assicurativi
...
.....
(Perdita d’esercizio...)
10.000
Esercitazioni di contabilità e bilancio
143
Esercitazione n. 26 (svolta) Durante il 2017 e il 2018, la Ditta Benedetti ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) RIBA E ANTICIPI SU FATTURE 2017 – 14/6: presentati all’incasso un effetto di € 6.000 e una RI.BA. di € 8.000; tre giorni dopo la banca accetta il primo al D.I. e la seconda al S.B.F. (on. banc. € 5). 25/6: l’Istituto di Credito comunica di avere regolarmente riscosso l’effetto al D.I. (on. banc. € 5) e che la RI.BA. è andata insoluta (on. banc. € 15). 12/12: presentate all’incasso tre fatture: la prima di € 13.420, la seconda di € 6.100 e la terza di € 4.880; tre giorni dopo la banca comunica l’anticipo del 80% del valore complessivo. 31/12: gli interessi passivi maturati sulle operazioni di anticipo di fatture compiute nell’ultimo trimestre dell’anno sono pari a € 1.800,00. 2018 – 15/3: la banca riscuote regolarmente le tre fatture anticipate (v. op. del 12/12/17), addebitando interessi per € 200. 31/12: nel bilancio di esercizio figureranno Banca c/to anticipi su fatture € 16.000,00, Banca c/to anticipi su RI.BA. € 12.000,00 e Interessi passivi € 7.250,00. 2) TFR 2018 – 6/06: il dipendente Barsali lascia l’azienda: fondo di sua spettanza all’1/1 € 8.000, quota TFR € 1.150, rivalutazione F/do TFR € 200, ritenute fiscali € 2.100. Reg. con giroconto bancario. 4/10: il dipendente Poggi chiede un’anticipazione del TFR che ha già maturato. Tre giorni dopo, fatti gli accertamenti, l’azienda provvede all’erogazione: parte di fondo corrisposta € 7.500, rivalutazione € 250, ritenute erariali € 1.400. Regolamento con bonifico bancario. 31/12: si effettua l’accantonamento previsto; Quota TFR € 6.000, Rivalutazione F/do TFR € 2.300 [All’1/1 il F/do TFR figurava per € 76.000].
144
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
3) GESTIONE MERCI 2018 – 1/1: sistemazione della posta MERCI IN ES. INIZ. € 27.000. 3/5: acquistate merci a € 30.000 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino venditore”; spese di trasporto € 1.220 (IVA al. ord. inclusa) in porto affrancato. Regolamento del dovuto a 1 mese data fattura con ricevuta bancaria. 31/12: le rimanenze finali di merci sono valutate secondo la normativa civilistica, considerando quanto segue: Categoria
Costo
Valore di presumibile realizzazione
Alfa
7.000
9.000
Beta
10.500
11.000
Gamma
15.000
13.000
(Gli acquisti e le vendite del periodo figureranno in bilancio rispettivamente per € 580.000 e € 960.000). 4) IMPOSTE Nel 2017 il carico tributario è risultato di € 50.000 a fronte di acconti versati per € 65.000 (non è stato chiesto rimborso). 2018 – 20/06: primo acconto del periodo (rilev. come costo). 30/11: secondo acconto. 31/12: carico fiscale del 2018 € 58.000. 5) AZIONI Nel 2017 sono state acquistate 1.000 azioni LU.NA. S.p.A. (Vn € 5) a € 10; corso al 31/12 € 9,50. 2018 – 11/05: la LU.NA. S.p.A. aumenta il proprio capitale da € 400.000 a € 600.000. Prezzo di emissione € 9,90. La Ditta sottoscrive l’aumento nei limiti del proprio diritto d’opzione; oneri bancari € 5. 31/12: corso delle LU.NA. S.p.A. € 9,80 (assestamento per lotti). Riguardo ai punti precedenti, presentare:
Esercitazioni di contabilità e bilancio
145
– scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018 e, per il punto 1, anche nel 2017; – riflessi di bilancio (S. P. e C. E. di diretta derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
146
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
SOLUZIONE PROPOSTA 1) RIBA E ANTICIPI SU FATTURE 2017 (13.420 + 6.100 + 4.880) = 24.400 portafoglio presentato all’anticipo 24.400 80% = 19.520 somma anticipata 2017 Effetti al dopo incasso Diversi Banca c/c On. banc. Diversi Banca c/c On. banc. Diversi Banca c/to RI.BA. Clienti Banca c/c Interessi passivi
2018 Diversi Banca c/anticipi su fatture Interessi passivi Banca c/c
17/6 a d.d. a
Cambiali attive
6.000,00
Banca c/to RI.BA.
8.000,00 7.995,00 5,00
25/6 a
Effetti al dopo incasso
6.000,00 5.995,00 5,00
d.d. a
Banca c/c
8.015,00 8.000,00 15,00
15/12 a Banca c/anticipi su fatture 31/12 a Banca c/c
15/3 a
19.520,00 1.800,00
Clienti
24.400,00 19.520,00 200,00 4.680,00
147
Esercitazioni di contabilità e bilancio
2) TFR 2018 Diversi F/do TFR Quota TFR Rivalutazione F/do TFR
a
Diversi 8.000,00 1.150,00 200,00
a a Dipendenti c/to liq. TFR Diversi F/do TFR Rivalutazione F/do TFR
9.350,00
Erario c/ritenute Dipendenti c/to liq. TFR
d.d. a 7/10 a
2.100,00 7.250,00
Banca c/c
7.250,00
Diversi
7.750,00 7.500,00 250,00
a a
Erario c/ritenute Dipendenti c/to ant. TFR
1.400,00 6.350,00
d.d. Dipendenti c/to ant. TFR Diversi Quota TFR Riv.ne f/do TFR
Quota TFR 1.150 6.000
Banca c/c 31/12 a F/do TFR
6.350,00 8.300,00 6.000,00 2.300,00
Riv.ne F/do TFR 200 250 2.300
F/do TFR 76.000 8.000 7.500 8.300
7.150
2.750
68.800
148
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3) MERCI 2018 Esist. iniz. merci Diversi Acquisti IVA ns/credito Diversi Costi accessori d’acquisto IVA ns/credito Fornitori Merci in rim. fin.
1/1 a 3/5 a
Merci in esist. iniz.
27.000,00
Fornitori
36.600,00 30.000,00 6.600,00
3/5 a
Fornitori
1.220,00 1.000,00 220,00
3/6 a Banca c/c 31/12 a Rim. fin. di merci
37.820,00 30.500,00
4) IMPOSTE 50.000 90% = 45.000 Acconto complessivo anno 2018 45.000 40% = 18.000 Acconto giugno 45.000 60% = 27.000 Acconto novembre 2018 Imposte
20/6 a a a
Imposte Imposte
Diversi Erario c/ecc. acc.to imposte Banca c/c
30/11 a Banca c/c 31/12 a Erario c/saldo imposte
18.000,00 15.000,00 3.000,00 27.000,00 13.000,00
149
Esercitazioni di contabilità e bilancio Imposte 18.000 27.000 13.000 58.000
5) AZIONI Calcoli necessari: 2017 Costo acquisto azioni = 1.000 10 = 10.000 Svalutazione azioni = 1.000 0,50 = 500 Valore bilancio 31/12/2017 = (10.000 – 500) = 9.500 2018 Rapporto di opzione = 400.000/200.000 = 2/1 Azioni sottoscritte = 1.000/2 = 500 Costo sottoscrizione azioni = 500 9,90 = 4.950 31/12: Rivalutazione primo lotto = 1.000 0,30 = 300 Svalutazione secondo lotto = 500 0,10 = 50 2018 Diversi Azioni Oneri bancari Azioni Svalutazione azioni
11/05 a Banca c/c
4.955,00 4.950,00 5,00
31/12 a Rivalutazione azioni d.d. a Azioni
Azioni 9.500 4.950 300 50 14.700
300,00 50,00
150
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
RIFLESSI DI BILANCIO STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 1)
(Banca c/c
19.520)
Banca c/anticipi su fatture
...
19.520
... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1)
(Interessi passivi
1.800) ...
Utile d’esercizio
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
Banca c/to anticipi su fatture € 16.000 Banca c/to anticipi su RI.BA. € 12.000 STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1)
Banca c/to anticipi su fatture Banca c/to anticipi su RI.BA.
2)
F/do TFR
68.800
Erario c/saldo imposte
13.000
3)
Merci in rim. fin.
30.500
4) 5)
€ 16.000 € 12.000
Azioni
14.700 ...
. Capitale Netto
....
151
Esercitazioni di contabilità e bilancio CONTO ECONOMICO 31/12/2018 1)
Interessi passivi
7.250
2)
Quota TFR Riv.ne F/DO TFR
7.150 2.750
3)
Esist. iniz. di merci Acquisti
4)
Imposte
5)
Svalutazione azione
27.000 580.000
Vendite Merci in RF
960.000 30.500
58.000 50
Rivalutazione azioni
300
... Capitale Netto
.....
152
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Esercitazione n. 27 (svolta) Nel corso degli anni 2017 e 2018 la Ditta M.E.T. ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) ASSICURAZIONI 2017 – 1/3: viene sottoscritta dalla Ditta Polizza Assicurativa contro la Responsabilità Civile verso Terzi, con pagamento, a mezzo assegno bancario N.T., di premio annuale anticipato di € 2.520. 31/12: assestamento. 2018 – 1/1: sist. posta iniziale. 1/3: reg. del premio annuale a mezzo bancomat intestato alla Ditta (il premio viene aumentato del 20% per incremento del massimale di danno indennizzabile da parte della compagnia assicurativa). 31/12: assestamento [In bilancio figurerà anche la voce RISARCIMENTI ASSICURATIVI per € 5.600]. 2) FABBRICATI La Ditta possiede un fabbricato, iscritto in contabilità per € 95.000 e quasi interamente ammortizzato (il Fondo ammortamento fabbricati all’1/1/2018 ammontava ad € 92.625), rispetto al quale a partire dal 2015 sono stati effettuati accantonamenti annuali di € 2.000 per la copertura di futuri costi di manutenzione. 2018 – 13/9: giunge fattura relativa alle manutenzioni ordinarie eseguite sul fabbricato di € 5.500 (+ IVA al. ord.). Reg. a tre mesi data fattura con giroconto bancario. 31/12: ammortamento aliquota ordinaria 3% (non si rileva la riserva tacita); si effettua altresì l’accontamento annuale per la copertura di futuri costi di manutenzione, di importo pari all’esercizio precedente.
Esercitazioni di contabilità e bilancio
153
3) GESTIONE MERCI 2018 – 18/4: vendute merci per € 10.100 (+ IVA al. ord.). Prezzo “franco magazzino compratore”, spedizione in porto assegnato: costi di trasporto € 915 (IVA al. ord. inclusa). Reg. del dovuto con bonifico bancario al 31 maggio 2018. 29/4: riguardo alla vendita del 18/4, il cliente restituisce merci non conformi per un valore di € 1.600 (+ IVA al. ord.); la relativa nota di credito è regolata in conto. Le spese di trasporto, pari a € 150 (+ IVA al. ord.), sono anticipate dal cliente al momento dell’invio. 31/12: per le rimanenze finali di merci si applica, come per l’esercizio precedente, il criterio del Lifo previsto dall’art. 2426 del c.c. (€ 136.400); il valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato ammonta ad € 171.200. [In bilancio figureranno anche le voci: ESIST. INIZ. DI MERCI € 153.000, ACQUISTI € 910.000, VENDITE € 1.580.000, LAV. DI TERZI € 12.500, COSTI ACC. DI VENDITA € 25.700]. 4) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 2018 – 2/10: il dipendente Franco Albertini si dimette. Quindici giorni dopo, l’azienda provvede a liquidare e pagare il TFR al dipendente: parte del Fondo di sua spettanza € 23.300, quota maturata € 1.300, rivalutazione € 230, ritenute erariali € 4.600. Reg. con bonifico a valere sul c/c bancario. 16/11: si versano le ritenute erariali relative alla liquidazione del TFR (è presente in contabilità un residuo credito IVA dell’esercizio precedente utilizzabile in compensazione, pari ad € 5.100). 31/12: si effettua l’accantonamento previsto: QUOTA TFR € 11.310, RIV. F/DO TFR € 2.690 [All’1/1 il F/DO TFR figurava per € 95.300]. 5) OBBLIGAZIONI (Operazioni tramite banca; oneri € 5 ogni volta). 2018 – 14/6: si acquistano Vn € 10.000 di obbligazioni “Banca Aletti S.p.A.” 3%, 1/3-1/9, god. reg.; corso 98. 3/8: si vendono tutte le obbligazioni “Banca Aletti S.p.A.” in portafoglio, god. ex-cedola; corso 98,5. 31/12: assest. per capitale (corso 98,7) e interessi.
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E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018 e, per il punto 1, anche nel 2017; – riflessi di bilancio (S.P. e C.E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
155
Esercitazioni di contabilità e bilancio
SOLUZIONE PROPOSTA 1) ASSICURAZIONI 2017 Calcoli: Risconto attivo: (2.520/12) 2 = 420 2017 Premi assicurativi Risconti attivi finali
1/3 a Banca c/c 31/12 a Premi assicurativi
2.520,00 420,00
Premi assicurativi 2.520 420 2.100
2018 Calcoli: Premio aumentato 20% : (2.520 120%) = 3.024 Risconto attivo: (3.024/12) 2 = 504 2018 Premi assicurativi Premi assicurativi Risconti attivi finali
1/1 a Risconti attivi iniziali 1/3 a Banca c/c 31/12 a Premi assicurativi
Premi assicurativi 420 3.024 504 2.940
420,00 3.024,00 504,00
156
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2) FABBRICATI Calcoli: (2.000 + 2.000 + 2.000) = 6.000 F/do spese di manutenzione 2018 Diversi
13/9 a
Fornitori p/servizi di manut.
F/do spese di manut. IVA ns/credito Fornitori p/servizi di manut. Ammortamento fabbricati Accontamento spese future manut.
6.710,00 5.500,00 1.210,00
13/12 a Banca c/c 6.710,00 31/12 a F/do ammortamento fabbricati d.d. a F/do spese di manut.
2.375,00
2.000,00
F/do ammortamento fabbricati 92.625 2.375
F/do spese di manutenzione 6.000 5.500 2.000
95.000
2.500
3) GESTIONE MERCI 2018 Clienti
Diversi Costi accessori di vendita IVA ns/credito
18/4 a
d.d. a
Diversi Vendite IVA ns/debito
12.322,00 10.100,00 2.222,00
Clienti
915,00 750,00 165,00
157
Esercitazioni di contabilità e bilancio
Diversi Resi su vendite IVA ns/debito (credito) Diversi Costi accessori di vendita IVA ns/credito Banca c/c Merci in rim. fin.
29/4 a
Clienti
1.952,00 1.600,00 352,00
d.d. a
Clienti
183,00 150,00 33,00
31/05 a Clienti 31/12 a Rim. fin. di merci
9.272,00 136.400,00
Clienti 12.322 915 1.952 183 9.272
4) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 2018 Diversi Fondo TFR Quota TFR Rivalutazione fondo TFR
17/10 a
24.830,00 23.300,00 1.300,00 230,00
a a
Dipendenti c/liquidazione TFR
Diversi
d.d. a
Erario c/ritenute Dipendenti c/liquidazione TFR
4.600,00 20.230,00
Banca c/c 20.230,00
16/11 Erario c/ ritenute
a
Erario c/IVA (Banca c/c)
4.600,00
158
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Diversi Quota TFR Rivalutazione fondo TFR
31/12 a Fondo TFR
14.000,00 11.310,00 2.690,00
Fondo TFR 95.300 23.300 14.000 86.000 Quota TFR 1.300 11.310 12.610 Rivalutaz. fondo TFR 230 2.690 2.920
5) OBBLIGAZIONI Calcoli: 2018 Acquisto obbligazioni: Costo obbligazioni: (10.000 98/100) = 9.800 Rateo interessi maturato: (10.000 104 3)/36.000 = 86,67 Vendita totale obbligazioni in portafoglio: Ricavo di vendita: (10.000 98,5/100) = 9.850 Rateo interessi futuro: (10.000 27 3)/36.000 = 22,5 Incasso Cedola semestrale per vendita ex-cedola (10.000 180 3)/36.000 = 150
159
Esercitazioni di contabilità e bilancio 2018 Diversi Obbligazioni Interessi su obbligazioni Oneri bancari Diversi Banca c/c Interessi su obbligazioni Oneri bancari
14/6 a
Banca c/c
3/8 a
Diversi
9.850,00 9.822,50 22,50 5,00
a
Obbligazioni Plusvalenza da alienazione obbligaz.
a Diversi Banca c/c Oneri bancari
9.891,67 9.800,00 86,67 5,00
1/9 a
9.800,00 50,00
Interessi su obbligazioni
150,00 145,00 5,00
31/12 Nessuna registrazione
Obbligazioni 9.800 9.800 == Plusv. da alien. obbl. 50
== Interessi su obblig. 86,67 22,50 150,00
50
40,83
160
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
RIFLESSI DI BILANCIO STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 1)
Risconti attivi finali
420
...
... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1)
Premi assicurativi
2.100 ...
...
Utile d’esercizio
...
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1)
Risconti attivi finali
2)
Fabbricati
3)
Merci in riman. finale
95.000
Fondo amm. fabbricati Fondo spese di manuten.
136.400
95.000 2.500
… Fondo TFR
4) 5)
504 …
...
86.000 ...
Capitale Netto
.....
161
Esercitazioni di contabilità e bilancio CONTO ECONOMICO 31/12/2018 1)
Premi assicurativi
2.940
2)
Ammortamento fabbricati Accanton. spese future manut.
2.375 2.000
3)
Esistenze iniz. di merci Acquisti Lavorazioni di terzi Costi accessori di vendita
4)
Quota TFR Rivalut. Fondo TFR
153.000 910.000 12.500 25.700 12.610 2.920
…
5)
Risarcimenti assicurativi
Vendite Rimanenze finali di merci
… Plusval. da alien. obblig. Interessi su obbligazioni
... Utile d’esercizio
5.600
1.580.000 136.400
50 41
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
162
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Esercitazione n. 28 (svolta) La Ditta Barsanti, durante il 2017 e il 2018, ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) IMPOSTE Il carico tributario del 2016 è risultato pari a € 80.000 a fronte di acconti versati per € 78.000. 2017 – 20/6: versamento di quanto dovuto (rilev. acconto come costo). 30/11: rilevazione del secondo acconto. 31/12: imposte di competenza del periodo pari € 68.000. 2018 – 20/6: versamento del dovuto (rilev. acconto come costo). Riguardo ai crediti tributari presenti in contabilità non è stato chiesto rimborso. 30/11: secondo versamento. 31/12: imposte di competenza del periodo pari € 70.000. 2) MUTUI PASSIVI Nel corso del 2016 è stato contratto un mutuo di € 100.000: tasso 6%, interessi posticipati 1/4-1/10. Il rimborso del prestito è previsto in 10 anni a quote annuali costanti a partire dall’1/10/2017. Gli oneri trattenuti dalla banca al momento dell’erogazione, pari a € 5.000, seguono lo stesso piano di rimborso del prestito. 2018 – servizio del mutuo (on. banc. € 5 su ogni operazione). 3) AZIONI (Operazioni tramite banca: oneri € 5). 2018: – 30/3: la Ditta ha acquistato n. 2.000 azioni TECNO S.p.A. a € 15 (Vn € 10). 24/6: la ditta aumenta il proprio capitale sociale da € 2.000.000 a € 3.000.000. Il prezzo di emissione del titolo è di € 12. La ditta utilizza i buoni di assegnazione in suo possesso.
Esercitazioni di contabilità e bilancio
163
13/9: vendita n. 500 azioni TECNO S.p.A. a € 20. 31/12: corso azioni TECNO S.p.A.: € 11. 4) ASSICURAZIONI La Ditta possiede da tempo una polizza assicurativa sugli incendi che prevede un premio annuale di € 12.000, da pagare in via anticipata l’1/4 di ogni anno. 2018 – 1/1: sist. posta iniziale (rilev. in conto). 1/4: regol. del premio, aumentato del 2%, con ass. bancario. 31/12: assestamento. 5) COSTRUZIONI IN ECONOMIA Nel corso del 2017 è iniziata la costruzione di un impianto, con capitalizzazione dei seguenti costi: salari € 25.000, contr. prev. e ass. € 10.000, materie prime € 5.000, altri costi generali € 1.000 (rilev. come da cod. civ., ora e in futuro). 2018 – 1/6: viene completata la costruzione dell’impianto; si rilevano i seguenti costi: salari € 10.000, contr. prev. e ass. € 4.500, materie prime € 2.500, altri costi generali € 500. 15/3: l’impianto, fatti i necessari collaudi, entra in funzione. 31/12: ammort. ordinario (coeff. 10%). Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018, tranne il punto 1, per il quale è richiesto anche il 2017; – riflessi di bilancio del 2016 (S. P. e C. E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati e anche del 2015 per il punto 1; – ragionamenti e calcoli necessari.
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SOLUZIONE PROPOSTA 1) IMPOSTE 2017 Diversi Erario c/saldo imposte Imposte Imposte Erario c/eccedenza acc.to imposte 2018 Imposte
20/6 a a a
Imposte
30.800,00 2.000,00 28.800,00
30/11 a Banca c/c 31/12 a Imposte
43.200,00
4.000,00 20/6 a a a
Imposte
Banca c/c
Diversi Erario c/eccedenza acc.to imposte Banca c/c
30/11 a Banca c/c 31/12 a Erario c/saldo imposte
2) MUTUI PASSIVI 2017 Rimborso prima quota di € 10.000 Rateo passivo = (90.000 6 3)/1.200 = 1.350 Costi accensione mutui da riscontare = (5.000 – 500) = 4.500 2018 Rateo passivo = (80.000 6 3)/1.200 = 1.200 Costi accensione mutui da riscontare = (4.500 – 500) = 4.000
24.480,00 4.000,00 20.480,00 36.720,00 8.800,00
165
Esercitazioni di contabilità e bilancio 1/1 Costi accensione mutui Diversi
a 1/4 a
Risconti attivi iniziali
4.500,00
Banca c/c
Ratei passivi Interessi passivi su mutui Oneri bancari
2.705,00 1.350,00 1.350,00 5,00
1/10 Diversi Mutui passivi Interessi passivi su mutui Oneri bancari
a
Banca c/c
12.705,00 10.000,00 2.700,00 5,00
31/12 Interessi passivi su mutui Risconti attivi finali
a d/d a
Ratei passivi
1.200,00
Costi accensione mutui
4.000,00
Interessi passivi su mutui 1.350 2.700 1.200 5.250 Costi accensione mutui 4.500 4.000 500
3) AZIONI Azioni = 2.000 15 = 30.000 n1/n2 = 2.000.000/1.000.00 = 2/1 Azioni sottoscrivibili = 2.000/2 = 1.000 Azioni = 1.000 12 = 12.000 C.M.P. = (2.000 15 + 1000 12)/3.000 = 14 20 – 14 = 6
166
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Costo delle azioni cedute = 500 14 = 7.000 Plusvalenza = 500 6 = 3.000 Svalutazione azioni = 2.500 3 = 7.500 2018 Diversi
30/3 a
Banca c/c
Azioni Oneri bancari Diversi Azioni Oneri bancari Diversi Banca c/c Oneri bancari
24/6 a
Banca c/c
12.005,00 12.000,00 5,00
13/9 a
Diversi
10.000,00 9.995,00 5,00
a a Svalutazione azioni
30.005,00 30.000,00 5,00
Azioni Plusv. alienaz. azioni
31/12 a Azioni
7.000,00 3.000,00 7.500
Azioni 30.000 12.000 7.000 7.500 27.500
4) ASSICURAZIONI 2017 Risc. att. finali = 12.000 3/12 = 3.000 2017 Risc. attivi finali
31/12 a Premi assicurativi
3.000,00
167
Esercitazioni di contabilità e bilancio 2018 Nuovo premio = 12.000 1,2% = 12.240 Risc. att. finali = 12.240 3/12 = 3.000 2018 Premi assicurativi Premi assicurativi Risconti attivi finali
1/1 a Risconti attivi Iniziali 1/4 a Banca c/c 31/12 a Premi assicurativi
3.000,00 12.240,00 3.060,00
Premi assicurativi 3.000 12.240 3.060 12.180
5) COSTRUZIONI IN ECONOMIA 2017 Impianti in costr. int. 41.000
2018 Ammortamento = 58.500 5% = 2.925 1/6
2018 Impianti
a a a
Diversi Impianti in costruzioni interna Costruzioni in economia
58.500,00 41.000,00 17.500,00
31/12 Amm.to impianti
a
F/do amm.to impianti
2.925,00
168
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
RIFLESSI DI BILANCIO STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 1) Erario c/ecc. acc. imposte
4.000
... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1)
Imposte
68.000 ...
Utile d’esercizio
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 Erario c/saldo imposte
1) 2)
Risconti attivi finali
3)
Azioni
4)
Risconti attivi finali
5)
Impianti
4.000
Mutui passivi Ratei passivi
8.800 80.000 1.200
27.500 3.060 58.500
F/do amm.to impianti Capitale Netto
2.925 .....
169
Esercitazioni di contabilità e bilancio CONTO ECONOMICO 31/12/2018 1)
Imposte
70.000
2)
Interessi pass. su mutui Costi accensione mutui
5.250 500
3)
Svalutazione azioni
7.500
4)
Premi assicurativi
12.180
5)
Amm.to impianti
2.925
Plusv. alienaz. azioni Costruzioni in economia
... Utile d’esercizio
3.000 17.500
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
170
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Esercitazione n. 29 (svolta) Nel corso del 2017 e del 2018 la Ditta Bonvicini di Norcia ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) AZIONI (On. banc. € 5 su ogni operazione). 2017 – 10/05: si acquistano n. 3000 azioni TECRA S.p.A. (Vn € 10) a € 14. 5/10: si vendono n. 1500 delle azioni in portafoglio a € 15. 31/12: corso TECRA S.p.A. € 12,50. 2018 – 1/4: la TECRA S.p.A. aumenta il proprio C.S. da 600.000 a 1.000.000, prezzo emissione € 16. La Ditta Bonvicini sottoscrive l’aumento a pagamento nei limiti del proprio diritto d’opzione. 31/12: corso delle TECRA S.p.A. € 18 (si effettua un assestamento per lotti). 2) SALARI E STIPENDI 2018 – 20/6: corrisposto, tramite banca, anticipo su retribuzioni ai dipendenti per € 7.000. 30/6: liquidazione e pagamento, a mezzo banca, di retribuzioni e contributi relativi al mese di giugno: salari e stipendi € 32.000, ass. fam. € 1.480, contributi INPS a carico dei dipendenti € 2.420, ritenute fiscali € 7.100, contributi INPS a carico della Ditta € 10.750. 31/12: la 14a mensilità, da corrispondere a giugno 2019, è maturata a fine anno per € 10.300 e i relativi contributi per € 3.820 [In sit. cont., prima degli assest.: SAL. E STIP. € 390.000, CONTR. PREV. E ASS. € 156.000, INPS C/COMP. (a debito dell’azienda) € 21.300, ERARIO C/RIT. € 12.820]. 3) IMPOSTE Nel 2017 le imposte di competenza sono state € 35.000 e gli acconti versati € 31.000.
Esercitazioni di contabilità e bilancio
171
2018 – versati acconti per l’anno 2018 (rilev. come costi). 31/12: il carico fiscale del periodo è di € 28.000. 4) AUTOMEZZI La ditta possiede un automezzo dal 2014 (il piano di amm. prevede: amm. ord. 20% sul c. stor. di € 40.000). 2018 – 18/9: si acquista un nuovo automezzo del costo di € 70.000 (+ IVA al. ord.). Il fornitore accetta in permuta il vecchio a € 9.000 (+ IVA al. ord.). Reg. del rimanente mediante ass. bancario. 31/12: amm. ord. (coeff. 20%). 5) FITTI PASSIVI Il 1/5/’17 la ditta Bonvicini ha preso in locazione dalla società REAL ESTATE S.p.A. un fabbricato da destinare ad uso uffici amministrativi. Il contratto prevede un canone semestrale anticipato di € 9.000 (+ IVA al. ord.) e deposito cauzionale pari a due mensilità. 2018 – 1/1: sistemazione posta iniziale (rilev. in conto). 1/5: regolamento del canone semestrale tramite banca. 1/11: il canone semestrale, aumentato del 2%, viene così pagato: per € 8.580 a mezzo ass. bancario, il rimanente con ass. circolare. 31/12: assestamento. Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018 e, per il punto 1, anche nel 2017; – riflessi di bilancio (S.P. e C.E. di immediata derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
172
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
SOLUZIONE PROPOSTA 1) AZIONI Calcoli necessari: 2017 Costo acquisto azioni = 3.000 14 = 42.000 Costo acquisto azioni vendute = 1.500 14 = 21.000 Ricavo vendita azioni = 1.500 15 = 22.500 Plusvalenza patrimoniale = (15 – 14) 1.500 = 1.500 31/12: Svalutazione azioni = (14 -12,50) 1.500 = 2.250 2017 Diversi Azioni Oneri bancari Diversi Banca c/c Oneri bancari
10/05 a Banca c/c
42.005,00 42.000,00 5,00
5/10 a
Diversi
22.500,00 22.495,00 5,00
Azioni Plusvalenza da alienaz. azioni
21.000,00 1.500,00
31/12 Svalutazione azioni
Azioni
2.250
Azioni 42.000 21.000 2.250 18.750
Calcoli necessari: 2018 numero azioni prima dell’aumento = 600.000/10 = 60.000 numero azioni nuova emissione = 400.000/10 = 40.000 Rapporto d’opzione n. az. in circol./n. az. nuova emiss. = 60.000/40.000 = 3/2
173
Esercitazioni di contabilità e bilancio
n. az. sottoscritte [3 : 2 = 1.500 : ] = 1.500 2/3 = 1.000 Costo azioni sottoscritte = 1.000 16 = 16.000 31/12: Primo lotto di 1.500 azioni acquistate nel 2016: ripristino del costo originario di € 14: rivalutazione = 1500 (14-12.5)= 2.250. Secondo lotto di 1.000 azioni sottoscritte nel 2018 a € 16: nessuna rivalutazione per il principio della prudenza. 1/4 a
2018 Diversi Azioni Oneri bancari Azioni
Banca c/c
16.005,00 16.000,00 5,00
31/12 a Rivalutazione azioni
2.250,00
Azioni 18.750 16.000 2.250 37.000
2) SALARI E STIPENDI 2018 Dipendenti c/ant. su retrib. Diversi Salari e stipendi Inps c/competenze
Contributi prev. e assist.
20/06 a Banca c/c 7.000,00 30/06 a
Diversi
33.480,00 32.000,00 1.480,00
a a a
Inps c/competenze Erario c/ritenute Dipendenti c/retrib.
../.. a
Inps c/competenze
2.420,00 7.100,00 23.960,00 10.750,00
174
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini ../.. Dipendenti c/retribuzioni
a
Diversi Dipendenti c/ant. su retrib. Banca c/c
a a Inps c/competenze Erario c/ritenute Diversi Salari e stipendi Contributi prev. e assist.
23.960,00 7.000,00 16.960,00
../.. a Banca c/c ../.. a Banca c/c 31/12 a Ratei passivi
11.690,00 7.100,00 14.120,00 10.300,00 3.820,00
Inps c/c 1.480 2.420 10.750 11.690 Salari e stipendi
Contrib. prev. e assist
390.000 10.300
156.000 3.820
400.300
159.820
3) IMPOSTE Calcoli necessari: Acconto complessivo = 35.000 90% = 31.500 Acconto giugno = 31.500 40% = 12.600 Acconto novembre = 31.500 60% = 18.900 2018 Diversi Erario c/saldo imposte Imposte
20/6 a a a
Banca c/c
16.600,00 4.000,00 12.600,00
175
Esercitazioni di contabilità e bilancio 30/11 Imposte a Banca c/c 31/12 a Imposte Erario c/ecced. acc. imp. Imposte
18.900,00 3.500,00 Er. c/ecc. acc.to imp.
12.600 18.900
3.500 3.500
28.000
3.500
4) AUTOMEZZI (10% + 20% + 20% + 20%) = 70% 40.000 70% = 28.000 Fondo amm.to al 31/12/2017 (40.000 – 28.000) = 12.000 valore residuo contabile (12.000 – 9.000) = 3.000 minusvalenza patrimoniale 2018 Diversi Automezzi IVA ns/credito F/do amm.to automezzi Diversi Crediti diversi Minusvalenze patrimoniali
Fornitori p/automezzi
Amm.to automezzi
18/9 A
Fornitori p/automezzi
85.400,00 70.000,00 15.400,00
d.d. a d.d. a
Automezzi
28.000,00
Diversi
13.980,00 10.980,00
a a d.d. a a a 31/12 a
Automezzi IVA ns/debito
3.000,00 12.000,00 1.980,00
Diversi Crediti diversi Banca c/c
10.980,00 74.420,00
F/do amm.to automezzi
85.400,00
7.000,00
176
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
5) FITTI PASSIVI Risconto attivo finale 2017 = 9.000 (4/6)= 3.000 Nuovo canone affitto = 9.000 + 2% = 9.180 Risconto attivo finale 2018 = 9.180 (4/6)= 6.120 2018 Fitti passivi Diversi Fitti passivi IVA ns/credito Debiti diversi Diversi Fitti passivi IVA ns/credito Debiti diversi
Risconti attivi finali
1/1 a 1/5 a
Risconti attivi iniziali
6.000,00
Debiti diversi
10.980,00 9.000,00 1.980,00
d.d. a 1/11 a
Banca c/c
10.980,00
Debiti diversi
11.199,60 9.180,00 2.019,60
d.d. a
Diversi Banca c/c Cassa
31/12 a Fitti passivi
Fitti passivi 6.000 9.000 9.180 6.120 18.060
11.199,60 8.580,00 2.619,60 6.120,00
177
Esercitazioni di contabilità e bilancio
RIFLESSI DI BILANCIO STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 1)
Azioni
18.750 ...
... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1)
Svalutazione azioni
2.250
Plusvalenza da alienaz. Azioni
... Utile d’esercizio
1.500
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1)
Azioni
37.000 Ratei passivi Inps c/comp. Erario c/rit.
2)
3)
Erario c/ecc. acc. imposte
4)
Automezzi
5)
Depositi cauzionali Risconti att. fin.
14.120 21.300 12.820
3.500 70.000
F/do amm. automezzi
7.000
3.000 6.120 ...
... Capitale Netto
.....
178
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini CONTO ECONOMICO 31/12/2018 Rivalutazione Azioni
1) 2)
Salari e stipendi Contributi prev. e assist.
3)
Imposte
4)
Ammort. automezzi Minusvalenze patrimoniali
5)
Fitti passivi
400.300 159.820 28.000 7.000 3.000 18.060
…
... Utile d’esercizio
2.250
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
Esercitazioni di contabilità e bilancio
179
Esercitazione n. 30 (svolta) Nel corso del 2017 e del 2018 la Ditta Ferri ha effettuato, tra le altre, le seguenti operazioni: 1) ASSICURAZIONI 2017 – 1/3: La Ditta stipula una polizza assicurativa su furti e incendi che prevede premi assicurativi annuali anticipati di € 1.200, da corrispondere l’1/3 di ogni anno. Reg. con bonifico bancario (ora e in seguito). 31/12: assestamento. 2018 – 1/3: aumento del premio del 5%; reg. con bonifico a valere sul c/c bancario. 1/11: pagato, tramite banca, il premio annuale di € 800 relativo all’assicurazione sulla vita del Sig. Berti. 31/12: assestamento. 2) OBBLIGAZIONI (Operazioni tramite banca; oneri € 5 ogni volta). 2018 – 12/2: sono state acquistate Vn € 20.000 di obbligazioni TI.NA. S.p.A. 6%, 1/3-1/9, contrattazione ex-cedola; corso 95. 6/11: si vendono Vn 5.000 di obbligazioni TI.NA. S.p.A., contrattazione ex-cedola; corso 95,5. 31/12: assest. per capitale (corso 94) e per interessi. 3) IMPOSTE Nel 2017, il carico tributario è risultato pari a € 36.000 a fronte di acconti versati per € 32.000. 2018 – 20/6: versamento di quanto dovuto (rilev. acconto come credito). 30/11: secondo versamento. 31/12: – interessi attivi lordi maturati sul c/c bancario pari a € 850; – imposte di competenza del periodo € 30.000.
180
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
4) CREDITI Al 31/12/2017 in Sit. cont. figuravano: CLIENTI € 100.000, CAMB. ATT. € 30.000, F/DO SVAL. CRED. € 6.700. È stato applicato l’art. 106 del T.U.I.R., rilevando senza incidenza. 2018 – 25/10: presentati all’incasso due effetti, il primo di € 3.000 e il secondo di € 4.500; cinque giorni dopo la banca accetta entrambi, il primo al D.I. e il secondo al S.B.F. (oneri € 5). 6/11: l’Istituto di Credito comunica l’incasso dell’effetto al S.B.F. e di avere provveduto a far protestare l’altro (spese di prot. € 40). 31/12: si svaluta la massa creditizia nella misura ritenuta funzionale dell’1,5%, tenendo conto dell’art. 106 del T.U.I.R [in Sit. cont. prima degli assestamenti figuravano CLIENTI € 110.000, EFFETTI INS. E PROT. 3.040, CAMB. ATT. € 40.000, CRED. DIV. € 4.960 (di cui € 3.360 di natura commerciale), F/DO SVAL. CRED. € 2.000 e F/DO SVAL. CRED. TASS. € ......]. 5) FABBRICATO La Ditta possiede un fabbricato, già completamente ammortizzato (con esposizione diretta della riserva tacita), rispetto al quale a partire dal 2015 sono stati effettuati accantonamenti annuali di € 5.000 per la copertura di futuri costi di manutenzione. 2018 – 21/6: giunge fattura relativa alle manutenzioni ordinarie eseguite sul fabbricato di 20.000 (+ IVA al. ord.). Reg. ass. bancario. 31/12: si sostengono costi di manutenzione straordinaria per € 50.000 (+ IVA al. ord.) che sono capitalizzati (l’ammortamento inizierà nel 2019); il pagamento sarà effettuato tramite banca a due mesi data fattura. Riguardo ai punti precedenti, presentare: – scritture a giornale (gestione e assestamenti; eventuale sistemazione poste iniziali) nel 2018 e, per il punto 1, anche nel 2017; – riflessi di bilancio del (S. P. e C. E. di stretta derivazione scritturale) negli esercizi indicati; – ragionamenti e calcoli necessari.
181
Esercitazioni di contabilità e bilancio
SOLUZIONE PROPOSTA 1) ASSICURAZIONI Risconto attivo finale: (1.200 2)/12 = 200 2017 Premi assicurativi Risconti attivi finali
1/3 a Banca c/c 31/12 a Premi assicurativi
1.200,00 200,00
Premio assicurativo: 1.200 + (1.200 5%) = 1.260 Risconto attivo finale: (1.260 2)/12 = 210 Premi assicurativi 1.200 200 1.000 2018 Premi assicurativi Premi assicurativi Spese di famiglia Risconti attivi finali
1/1 a 1/3 a 1/11 a 31/12 a
Risconti attivi iniziali
200,00
Banca c/c
1.260,00
Banca c/c
800,00
Premi assicurativi
210,00
Premi assicurativi 200 1.260 210 1.250
182
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
2) OBBLIGAZIONI 20.000 95% = 19.000 RIF = (20.000 6 18)/36.000 = 95 20.000 3% = 600 cedola 5000 95% = 4.750 costo obbligazioni (95,5% – 95%) = 0,5% 5.000 0,5% = 25 plusvalenza su obbligazioni RIF = (5.000 6 114)/36.000 = 95 (20.000 6 4)/1200 = 400 95 60/114 = 50 risconto attivo 2018 Diversi Obbligazioni Oneri bancari
Diversi Banca c/c Oneri bancari Diversi Banca c/c Interessi su obbligazioni Oneri bancari
12/2 a
a a
Interessi su obbligazioni Banca c/c
1/9 a
Interessi su obbligazioni
Risconti attivi finali
60,00 18.945,00 600,00 595,00 5,00
6/11 a
Diversi
4.775,00 4.675,00 95,00 5,00
a
Ratei attivi
19.005,00 19.000,00 5,00
a
Svalutazione obbligazioni
Diversi
Obbligazioni Plusvalenze da alienazione obbligazioni
4.750,00 25,00
31/12 a Obbligazioni 150,00 d.d. a d.d. a
Interessi su obbligazioni
400,00
Interessi su obbligazioni
50,00
183
Esercitazioni di contabilità e bilancio Obbligazioni
Interessi su obbligazioni
19.000
60 600
4.750 150
95 400 50
14.100
1.015
3) IMPOSTE 36.000 – 32.000 = 4.000 90% di 36.000 = 32.400 40% = 12.960; 60% = 19.440 2018 Diversi Erario c/acc.to imposte Erario c/saldo imposte Erario c/acc.to Diversi Banca c/c Titolare c/ritenute subite Diversi
20/6 a
Banca c/c
16.960,00 12.960,00 4.000,00
30/11 a Banca c/c 31/12 a Interessi attivi
19.440,00 850,00 629,00 221,00
d.d. a
Erario c/acc.to imposte
Imposte Erario c/eccedenza acc.to imposte
4) CREDITI Massa creditizia: 100.000 + 30.000 = 130.000 0,5% = 650 5% = 6.500 6.700-6.500 = 200
32.400,00 30.000,00 2.400,00
184
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
2017 F/do svalutazione crediti
31/12 a F/do svalutazione crediti tassato
F/do sval. crediti
200,00
F/do sval. crediti tass.
6.700
200
6.500
200
200
31/12: Massa creditizia: 110.000 + 3.040 + 40.000 + 3.360 = 156.400 0,5% = 782 5% = 7.820 1,5% = 2.346 2.346 – 782 = 1.564 2018 Effetti al dopo incasso Diversi Banca c/c Oneri bancari Effetti insoluti e protestati
30/10 a Cambiali attive d.d. a Cambiali attive
Perdite presunte su crediti fisc. inded.
4.500,00 4.495,00 5,00
6/11 a Diversi 3.040,00 a a
Perdite presunte su crediti
3.000,00
Effetti al dopo incasso Banca c/c
3.000,00 40,00
31/12 a F/do svalutazione crediti 782,00 d.d. a
F/do svalutazione crediti tassato
1.564,00
185
Esercitazioni di contabilità e bilancio F/do sval. crediti
F/do sval. crediti tass.
2.000 782
200 1.564
2.782
1.764
5) FABBRICATI Calcoli necessari: 2017 F/do spese di manutenzione: 5.000 3 = 15.000 Fabbricati 1
1 2018 Diversi
21/6 a
Fornitori p/servizi di manut.
F/do spese di manutenzione Manutenzioni IVA ns/credito Fornitori p/servizi di manut. Diversi
15.000,00 5.000,00 4.400,00 21/6 a
Banca c/c 24.000,00
20/12 a Fornitori p/servizi di manut.
Fabbricati IVA ns/credito
Manutenzioni
2.500,00 50.000,00 11.000,00
F/do spese di manut.
5.000
15.000 15.000
5.000
24.400,00
0
Fabbricati 1 50.000 50.001
186
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
RIFLESSI DI BILANCIO STATO PATRIMONIALE 31/12/2017 1)
Risconti attivi finali
200
...
... Capitale Netto
.....
CONTO ECONOMICO 31/12/2017 1)
Premi assicurativi
1.000 ...
Utile d’esercizio
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
STATO PATRIMONIALE 31/12/2018 1) Risconti attivi finali
(– Spese di famiglia
800)
3) Erario c/eccedenza acc.to imposte 2.400
(– Titolare c/ritenute subite
221)
4) Clienti Effetti insoluti e protestati Cambiali attive Crediti diversi
F/do svalutazione crediti F/do svalutazione crediti tassato
2) Obbligazioni Ratei attivi Risconti attivi
5) Fabbricato
210 14.100 300 50 110.000 3.040 40.000 4.960
2.782 1.764
50.001 Capitale Netto
.....
187
Esercitazioni di contabilità e bilancio CONTO ECONOMICO 31/12/2018 1) Premi assicurativi
1.250
2) Svalutazione obbligazioni
150
30.000 3) Imposte 782 4) Perdite presunte su crediti Perdite pres. su crediti fisc. Ind. 1.564 5) Manutenzioni
Interessi su obbligazioni 1.015 Plusvalenze da alien. obbligazioni 25 (Interessi attivi
5.000 ...
Utile d’esercizio
850)
... .....
(Perdita d’esercizio
.....)
188
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
189
Esercitazioni di contabilità e bilancio
Appendice
190
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Esercitazioni di contabilità e bilancio
191
Esempio di piano dei conti (Azienda commerciale individuale) Conti finanziari aperti al denaro Partecipazioni Cassa Obbligazioni Banca c/c (saldo attivo) Risconti attivi iniziali Risconti attivi finali Conti finanziari aperti ai crediti di Costi di manutenzione sospesi funzionamento Costi diversi per il personale sospesi Clienti Crediti v/fornitori per resi Conti economici di reddito aperti ai Fornitori c/anticipi costi pluriennali Creditori diversi c/acconti Automezzi Cambiali attive Impianti Crediti insoluti Macchinari Crediti diversi (Debitori diversi) Mobili Oneri rimborsabili Terreni Depositi cauzionali (Crediti diversi per Impianti in costruzione interna depositi cauzionali) Dipendenti c/anticipi su retribuzioni Conti finanziari aperti ai debiti di Dipendenti c/anticipi su TFR funzionamento e alle rettifiche di Effetti insoluti e protestati crediti di funzionamento Crediti tributari Banca c/c (saldo passivo) IVA ns/credito Fornitori Erario c/IVA (saldo attivo) Debiti v/clienti per resi Erario c/acconto imposte Fornitori per automezzi Erario c/eccedenza acconto imposte Fornitori per impianti Ratei attivi Fornitori per macchinari Fornitori per mobili Conti finanziari aperti ai crediti di Debiti diversi finanziamento Clienti c/anticipi ... Creditori diversi c/anticipi Fornitori per spese di pubblicità Conti economici di reddito aperti ai Fornitori di servizi costi sospesi Fornitori per servizi di manutenzione Merci in rimanenza finale Dipendenti c/retribuzioni
192
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Dipendenti c/liquidazione TFR Cambiali passive IVA ns/debito Inps c/competenze Erario c/ritenute Erario c/saldo imposte Erario c/IVA (saldo passivo) Fondo svalutazione crediti Fondo svalutazione crediti tassato Fondo multe Fondo attività sociali Fondo TFR Fondo spese future di manutenzione Ratei passivi Conti finanziari aperti ai debiti di finanziamento Banca c/anticipi su fatture Banca c/anticipi su RI.BA. Mutui passivi Banca c/finanziamento Pagherò finanziario Banca c/ricevute S.B.F. Conti economici di reddito aperti ai ricavi sospesi Risconti passivi finali Risconti passivi iniziali Conti economici di reddito aperti ai ricavi pluriennali e a rettifiche di costi pluriennali Fondo ammortamento automezzi Fondo ammortamento impianti Fondo ammortamento macchinari Fondo ammortamento mobili Conti economici di capitale Capitale netto
Perdita di periodo Utile di periodo – Titolare c/ritenute subite – Spese di famiglia Conti economici di reddito aperti ai costi ripresi Esistenze iniziali di merci Risconti attivi iniziali su fitti passivi Risconti attivi iniziali su premi assicurativi Conti economici di reddito aperti ai costi di periodo Acquisti Costi accessori di acquisto Costi accessori di vendita Lavorazioni di terzi Oneri per danni alle merci Oneri per furti di merci Accantonamento spese future manutenzioni Perdite su crediti Perdite presunte su crediti Perdite presunte su crediti fiscali indeducibili Salari e stipendi Oneri (contributi) previdenziali e assistenziali Costi diversi per il personale Quota TFR Rivalutazione fondo TFR Ammortamento automezzi Ammortamento impianti Ammortamento macchinari Ammortamento mobili Manutenzioni Manutenzioni ordinarie in economia
Esercitazioni di contabilità e bilancio
Fitti passivi Oneri bancari Premi assicurativi Costi di pubblicità Costi accensione mutui Minusvalenza patrimoniale Minusvalenza da alienazione partecipazioni Minusvalenza da alienazione obbligazioni Svalutazione partecipazioni Svalutazione obbligazioni Interessi passivi su mutuo Imposte Conti economici di reddito aperti agli storni di ricavo Resi su vendite Ribassi e abbuoni passivi Risconti passivi finali su fitti attivi Risconti passivi finali su interessi attivi Conti economici di reddito aperti ai ricavi ripresi Risconti passivi iniziali su fitti attivi Risconti passivi iniziali su interessi attivi
193
Conti economici di reddito aperti ai ricavi di periodo Vendite Lavorazioni c/terzi Fitti attivi Interessi attivi Plusvalenza da alienazione obbligazioni Plusvalenza da alienazione partecipazioni Plusvalenza patrimoniale Rivalutazione obbligazioni Rivalutazione partecipazioni Interessi su obbligazioni Conti economici di reddito aperti agli storni di costo Resi su acquisti Ribassi e abbuoni attivi Costruzioni in corso Costruzioni in economia Lavori interni di manutenzione Danni alle merci Furti di merci Rimanenze finali di merci Risconti attivi finali su fitti passivi Risconti attivi finali su premi assicurativi
194
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Modalità di regolamento Riscossione di crediti: – in contanti (< Euro 3.000)
Cassa
a
Clienti
…
– con assegno bancario
Cassa
a
Clienti
…
– con assegno circolare
Cassa
a
Clienti
…
– con girata di assegno bancario o circolare
Cassa
a
Clienti
…
– con giroconto bancario
Banca
a
Clienti
…
– con bonifico bancario
Banca
a
Clienti
…
– con cambiale (pagherò o tratta)
Cambiali attive
a
Clienti
…
– con girata di effetti
Cambiali attive
a
Clienti
…
– con ricevuta bancaria
Diversi
a
Clienti
Banca Oneri Bancari Pagamento di debiti: …
– in contanti (< Euro 1.000)
Fornitori
a
Cassa
…
– con assegno bancario
Fornitori
a
Banca
…
– con assegno circolare
Fornitori
a
Cassa
…
– con assegno circolare a valere sul c/c banc.
Fornitori
a
Banca
…
– con girata di assegno bancario o circolare
Fornitori
a
Cassa
195
Esercitazioni di contabilità e bilancio …
– con giroconto bancario
Fornitori
a
Banca
…
– con bonifico bancario (con addebito sul c/c)
Fornitori
a
Banca
…
– con bon. banc. (con vers.to di contanti o ass.)
Fornitori
a
Cassa
…
– con cambiale (pagherò o tratta)
Fornitori
a
Cambiali passive
…
– con girata di effetti
Fornitori
a
Cambiali attive
…
– con ricevuta bancaria
Fornitori
a
Banca
196
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
Estratto dal codice civile sulle scritture contabili e sul bilancio d’esercizio 2214. Libri obbligatori e altre scritture contabili. L’imprenditore che esercita un’attività commerciale deve tenere il libro giornale e il libro degli inventari. Deve altresì tenere le altre scritture contabili che siano richieste dalla natura e dalle dimensioni dell’impresa e conservare ordinatamente per ciascun affare gli originali delle lettere, dei telegrammi e delle fatture ricevute, nonché le copie delle lettere, dei telegrammi e delle fatture spedite. Le disposizioni di questo paragrafo non si applicano ai piccoli imprenditori. 2215. Modalità di tenuta delle scritture contabili. I libri contabili, prima di essere messi in uso, devono essere numerati progressivamente in ogni pagina e, qualora sia previsto l’obbligo della bollatura o della vidimazione, bollati in ogni foglio dall’ufficio del registro delle imprese o da un notaio secondo le disposizioni delle leggi speciali. L’ufficio del registro o il notaio deve dichiarare nell’ultima pagina dei libri il numero dei fogli che li compongono. Il libro giornale e il libro degli inventari devono essere numerati progressivamente e non sono soggetti a bollatura né a vidimazione. 2216. Contenuto del libro giornale. Il libro giornale deve indicare giorno per giorno le operazioni relative all’esercizio dell’impresa. 2217. Redazione dell’inventario. L’inventario deve redigersi all’inizio dell’esercizio dell’impresa e successivamente ogni anno, e deve contenere l’indicazione e la valutazione delle attività e delle passività relative all’impresa, nonché delle attività e delle passività dell’imprenditore estranee alla medesima. L’inventario si chiude con il bilancio e con il conto dei profitti e delle perdite, il quale deve dimostrare con evidenza e verità gli utili conseguiti o le perdite subite. Nelle valutazioni di bilancio l’imprenditore deve attenersi ai criteri stabiliti per i bilanci delle società per azioni, in quanto applicabili.
Esercitazioni di contabilità e bilancio
197
L’inventario deve essere sottoscritto dall’imprenditore entro tre mesi dal termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi ai fini delle imposte dirette. 2218. Bollatura facoltativa. L’imprenditore può far bollare nei modi indicati nell’articolo gli altri libri da lui tenuti. 2219. Tenuta della contabilità. Tutte le scritture devono essere tenute secondo le norme di un’ordinata contabilità, senza spazi in bianco, senza interlinee e senza trasporti in margine. Non vi si possono fare abrasioni e, se è necessaria qualche cancellazione, questa deve eseguirsi in modo che le parole cancellate siano leggibili. 2220. Conservazione delle scritture contabili. Le scritture devono essere conservate per dieci anni dalla data dell’ultima registrazione. Per lo stesso periodo devono conservarsi le fatture, le lettere e i telegrammi ricevuti e le copie delle fatture, delle lettere e dei telegrammi spediti. Le scritture e i documenti di cui al presente articolo possono essere conservati sotto forma di registrazioni su supporti di immagini, sempreché le registrazioni corrispondano ai documenti e possano in ogni momento essere rese leggibili con mezzi messi a disposizione dal soggetto che utilizza detti supporti. (Omissis) 2423. Redazione del bilancio. Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa. Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio. Se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, si devono fornire le informazioni complementari necessarie allo scopo. Non occorre rispettare gli obblighi in tema di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa quando la loro osservanza abbia effetti irrilevanti al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta. Rimangono ermi gli obblighi in te-
198
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
ma di regolare tenuta delle scritture contabili. Le società illustrano nella nota integrativa i criteri con i quali hanno dato attuazione alla presente disposizione. Se, in casi eccezionali, l’applicazione di una disposizione degli articoli seguenti è incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta, la disposizione non deve essere applicata. La nota integrativa deve motivare la deroga e deve indicarne l’influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico. Gli eventuali utili derivanti dalla deroga devono essere iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato. Il bilancio deve essere redatto in unità di euro, senza cifre decimali, ad eccezione della nota integrativa che può essere redatta in migliaia di euro. 2423 bis. Principi di redazione del bilancio. Nella redazione del bilancio devono essere osservati i seguenti principi: 1) la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività, nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato; 1 bis) la rilevazione e la presentazione delle voci è effettuata tenendo conto della sostanza dell’operazione o del contratto; 2) si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell’esercizio; 3) si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza dell’esercizio, indipendentemente dalla data dell’incasso o del pagamento; 4) si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo; 5) gli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci devono essere valutati separatamente; 6) i criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all’altro. Deroghe al principio enunciato nel numero 6) del comma precedente sono consentite in casi eccezionali. La nota integrativa deve motivare la deroga e indicarne l’influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico. (Omissis) 2426. Criteri di valutazioni. Nelle valutazioni devono essere osservati i seguenti criteri: 1) le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione. Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori. Il costo di produzione
Esercitazioni di contabilità e bilancio
199
comprende tutti i costi direttamente imputabili al prodotto. Può comprendere anche altri costi, per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto, relativi al periodo di fabbricazione e fino al momento dal quale il bene può essere utilizzato; con gli stessi criteri possono essere aggiunti gli oneri relativi al finanziamento della fabbricazione, interna o presso terzi; le immobilizzazioni rappresentate da titoli sono rilevate in bilancio con il criterio del costo ammortizzato, ove applicabile; 2) il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione. Eventuali modifiche dei criteri di ammortamento e dei coefficienti applicati devono essere motivate nella nota integrativa; 3) l’immobilizzazione che, alla data della chiusura dell’esercizio, risulti durevolmente di valore inferiore a quello determinato secondo i numeri 1) e 2) deve essere iscritta a tale minore valore. Il minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata; questa disposizione non si applica a rettifiche di valore relative all’avviamento. Per le immobilizzazioni consistenti in partecipazioni in imprese controllate o collegate che risultino iscritte per un valore superiore a quello derivante dall’applicazione del criterio di valutazione previsto dal successivo numero 4) o, se non vi sia obbligo di redigere il bilancio consolidato, al valore corrispondente alla frazione di patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio dell’impresa partecipata, la differenza dovrà essere motivata nella nota integrativa; 4) le immobilizzazioni consistenti in partecipazioni in imprese controllate o collegate possono essere valutate, con riferimento ad una o più tra dette imprese, anziché secondo il criterio indicato al numero 1), per un importo pari alla corrispondente frazione del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio delle imprese medesime, detratti i dividendi ed operate le rettifiche richieste dai principi di redazione del bilancio consolidato nonché quelle necessarie per il rispetto dei principi indicati negli articoli 2423 e 2423 bis. Quando la partecipazione è iscritta per la prima volta in base al metodo del patrimonio netto, il costo di acquisto superiore al valore corrispondente del patrimonio netto riferito alla data di acquisizione o risultante dall’ultimo bilancio dell’impresa controllata o collegata può essere iscritto nell’attivo, purché ne siano indicate le ragioni nella nota integrativa. La differenza, per la parte attribuibile a beni ammortizzabili o all’avviamento, deve essere ammortizzata. Negli esercizi successivi le plusvalenze, derivanti dall’applicazione del metodo del patrimonio netto, rispetto al valore indicato nel bilancio dell’esercizio precedente sono iscritte in una riserva non distribuibile;
200
E. Gonnella, F. Bernini, R. Dell’Omodarme, F. Facchini
5) i costi di impianto e di ampliamento e i costi di sviluppo aventi utilità pluriennale possono essere iscritti nell’attivo con il consenso, ove esistente, del collegio sindacale. I costi di impianto e ampliamento devono essere ammortizzati entro un periodo non superiore a cinque anni. I costi di sviluppo sono ammortizzati secondo la loro vita utile; nei casi eccezionali in cui non è possibile stimarne attendibilmente la vita utile, sono ammortizzati entro un periodo non superiore a cinque anni. Fino a che l’ammortamento dei costi di impianto e ampliamento e di sviluppo non è completato possono essere distribuiti dividendi solo se residuano riserve disponibili sufficienti a coprire l’ammontare dei costi non ammortizzati; 6) l’avviamento può essere iscritto nell’attivo con il consenso, ove esistente, del collegio sindacale, se acquisito a titolo oneroso, nei limiti del costo per esso sostenuto. L’ammortamento dell’avviamento è effettuato secondo la sua vita utile; nei casi eccezionali in cui non è possibile stimarne attendibilmente la vita utile, è ammortizzato entro un periodo non superiore a dieci anni. Nella nota integrativa è fornita una spiegazione del periodo di ammortamento dell’avviamento; 7) il disaggio e l’aggio su prestiti sono rilevati secondo il criterio stabilito dal numero 8); 8) i crediti e i debiti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale e, per quanto riguarda i crediti, del valore di presumibile realizzo; 8 bis) le attività e passività monetarie in valuta sono iscritte al cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio; i conseguenti utili o perdite su cambi devono essere imputati al conto economico e l’eventuale utile netto è accantonato in apposita riserva non distribuibile fino al realizzo. Le attività e passività in valuta non monetarie devono essere iscritte al cambio vigente al momento del loro acquisto; 9) le rimanenze, i titoli e le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, calcolato secondo il numero 1), ovvero al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, se minore; tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi. I costi di distribuzione non possono essere computati nel costo di produzione; 10) il costo dei beni fungibili può essere calcolato col metodo della media ponderata o con quelli: “primo entrato, primo uscito” o: “ultimo entrato, primo uscito”; se il valore così ottenuto differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell’esercizio, la differenza deve essere indicata, per categoria di beni, nella nota integrativa; 11) i lavori in corso su ordinazione possono essere iscritti sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza;
Esercitazioni di contabilità e bilancio
201
11 bis) gli strumenti finanziari derivati, anche se incorporati in altri strumenti finanziari, sono iscritti al fair value. Le variazioni del fair value sono imputate al conto economico oppure, se lo strumento copre il rischio di variazione dei flussi finanziari attesi di un altro strumento finanziario o di un’operazione programmata, direttamente ad una riserva positiva o negativa di patrimonio netto; tale riserva è imputata al conto economico nella misura e nei tempi corrispondenti al verificarsi o al modificarsi dei flussi di cassa dello strumento coperto o al verificarsi dell’operazione oggetto di copertura. Gli elementi oggetto di copertura contro il rischio di variazioni dei tassi di interesse o dei tassi di cambio o dei prezzi di mercato o contro il rischio di credito sono valutati simmetricamente allo strumento derivato di copertura; si considera sussistente la copertura in presenza, fin dall’inizio, di stretta e documentata correlazione tra le caratteristiche dello strumento o dell’operazione coperti e quelle dello strumento di copertura. Non sono distribuibili gli utili che derivano dalla valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati non utilizzati o non necessari per la copertura. Le riserve di patrimonio che derivano dalla valutazione al fair value di derivati utilizzati a copertura dei flussi finanziari attesi di un altro strumento finanziario o di un’operazione programmata non sono considerate nel computo del patrimonio netto per le finalità di cui agli articoli 2412, 2433, 2442, 2446 e 2447 e, se positive, non sono disponibili e non sono utilizzabili a copertura delle perdite. [12) le attrezzature industriali e commerciali, le materie prime, sussidiarie e di consumo, possono essere iscritte nell’attivo ad un valore costante qualora siano costantemente rinnovate, e complessivamente di scarsa importanza in rapporto all’attivo di bilancio, sempreché non si abbiano variazioni sensibili nella loro entità, valore e composizione] (abrogato). Ai fini della presente Sezione, per la definizione di “strumento finanziario”, di “attività finanziaria” e “passività finanziaria”, di “strumento finanziario derivato”, di “costo ammortizzato”, di “fair value”, di “attività monetaria” e “passività monetaria”, “parte correlata” e “modello e tecnica di valutazione generalmente accettato” si fa riferimento ai principi contabili internazionali adottati dall’Unione europea. Ai fini dell’applicazione delle disposizioni del primo comma, numero 11 bis), sono considerati strumenti finanziari derivati anche quelli collegati a merci che conferiscono all’una o all’altra parte contraente il diritto di procedere alla liquidazione del contratto per contanti o mediante altri strumenti finanziari, ad eccezione del caso in cui si verifichino contemporaneamente le seguenti condizioni: a) il contratto sia stato concluso e sia mantenuto per soddisfare le esigenze previste dalla società che redige il bilancio di acquisto, di vendita o di utilizzo delle merci;
202
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b) il contratto sia stato destinato a tale scopo fin dalla sua conclusione; c) si prevede che il contratto sia eseguito mediante consegna della merce. Il fair value è determinato con riferimento: a) al valore di mercato, per gli strumenti finanziari per i quali è possibile individuare facilmente un mercato attivo; qualora il valore di mercato non sia facilmente individuabile per uno strumento, ma possa essere individuato per i suoi componenti o per uno strumento analogo, il valore di mercato può essere derivato da quello dei componenti o dello strumento analogo; b) al valore che risulta da modelli e tecniche di valutazione generalmente accettati, per gli strumenti per i quali non sia possibile individuare facilmente un mercato attivo; tali modelli e tecniche di valutazione devono assicurare una ragionevole approssimazione al valore di mercato. Il fair value non è determinato se l’applicazione dei criteri indicati al quarto comma non dà un risultato attendibile.
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Introduzione all’Imposta sul Valore Aggiunto (D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633) 1) Natura e caratteristiche dell’IVA L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) è un’imposta generale sui consumi, che si applica in modo proporzionale a ogni trasferimento avvenuto nel corso del processo produttivo-distributivo. L’imposta è riscossa in modo frazionato. L’IVA, in particolare, è commisurata al prezzo pieno dei beni ceduti e delle prestazioni effettuate. Ad esserne colpito, tuttavia, è solo il valore aggiunto, realizzato in occasione di ciascun trasferimento. Ai fini fiscali, si definisce valore aggiunto la differenza fra i ricavi di vendita dei beni e dei servizi ceduti e i costi dei beni e dei servizi acquistati in un certo periodo: Valore aggiunto Ricavi di vendita Costi d’acquisto = – fiscale di beni e servizi di beni e servizi L’applicazione dell’IVA avviene tramite il meccanismo della deduzione imposta da imposta, il cui funzionamento è il seguente: un’azienda che acquisti beni o servizi deve pagare al proprio fornitore – che riscuote per conto dello Stato – l’IVA corrispondente al valore degli acquisti. L’imposta pagata costituisce per tale azienda un credito verso lo Stato (IVA a credito); la stessa azienda, allorché vende merci o servizi, riscuote dal proprio cliente – per conto dello Stato – l’IVA commisurata al valore delle vendite. L’imposta riscossa, in questo caso, rappresenta un debito verso lo Stato (IVA a debito); la differenza fra l’imposta applicata sulle vendite (IVA a debito) e quella applicata sugli acquisti (IVA a credito), se positiva, costituisce l’IVA che l’azienda dovrà versare allo Stato, se negativa, costituirà un credito d’imposta che potrà essere chiesto a rimborso o portato in riduzione dell’IVA da versare nei successivi periodi. IVA da versare allo Stato
=
IVA riscossa sulle vendite IVA pagata sugli acquisti – (IVA a debito) (IVA a credito)
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Il meccanismo della deduzione imposta da imposta presenta due caratteristiche: opera per masse di atti economici, ossia avendo riguardo all’insieme delle operazioni effettuate in un determinato periodo di tempo (il mese o il trimestre); riguarda solo i soggetti IVA, ossia le aziende e i liberi professionisti, e non i consumatori finali. Per i primi, l’IVA non rappresenta né un costo né un ricavo. Non costituisce un costo, in quanto il venditore ha l’obbligo di rivalsa nei confronti del compratore: l’imposta pagata, salvo determinate eccezioni, viene trasferita in avanti a ogni passaggio. Non rappresenta un ricavo, in quanto nel riscuotere l’imposta sulle vendite, i soggetti IVA agiscono come “esattori” per conto dello Stato. Solo per i consumatori finali, dunque, l’IVA rappresenta un onere definitivo, che non può essere trasferito su altri. ESEMPIO 1: CALCOLO DELL’IVA DA VERSARE Nel mese di giugno del 2018, un’azienda commerciale ha effettuato acquisti per € 120.000,00 e vendite per € 160.000,00; aliquota IVA 22%. Calcoliamo l’imposta che l’azienda dovrà versare allo Stato. – L’azienda ha addebitato ai propri clienti una somma comprensiva del ricavo di vendita dei beni ceduti e dell’IVA gravante sugli stessi: Ricavi delle vendite IVA 22%
€ €
Totale fatture di vendita
€
160.000,00 + 35.200,00 = ----------------195.200,00
– Nello stesso periodo, l’azienda in esame ha corrisposto ai suoi fornitori un importo pari al costo degli acquisti più l’IVA sui medesimi: Costo degli acquisti IVA 22%
€ €
Totale fatture di acquisto
€
120.000,00 + 26.400,00 = ----------------146.400,00
– L’IVA da versare allo Stato sarà, dunque, pari a:
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Imposta sulle vendite (IVA a debito) Imposta sugli acquisti (IVA a credito) IVA da versare
€
35.200,00 –
€
26.400,00 =
€
----------------8.800,00
2) Presupposti di applicazione dell’imposta Secondo l’articolo 1 del decreto IVA (D.P.R. 26/10/1972, n. 633), “l’imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell’esercizio di imprese o nell’esercizio di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate”. Ai fini dell’applicazione dell’imposta è, dunque, necessario che sussistano tre presupposti: 1) oggettivo; 2) soggettivo; 3) territoriale. Il presupposto oggettivo ricorre quando si è in presenza di una cessione di beni o di una prestazione di servizi. Sono cessioni di beni le vendite e tutti gli atti a titolo oneroso che trasferiscono la proprietà o riguardano diritti reali di godimento (usufrutto, abitazione, servitù). Sono prestazioni di servizi quelle effettuate dietro pagamento di un corrispettivo in dipendenza di determinati contratti. Le operazioni che non sono cessioni di beni o prestazioni di servizi (o che la legge non consideri tali) rimangono estranee dal campo di applicazione dell’IVA. Affinché sussista il presupposto soggettivo è necessario che le operazioni siano poste in essere nell’esercizio di imprese o nell’esercizio di arti e professioni. I soggetti passivi dell’imposta sono, dunque, gli imprenditori, gli artisti e i professionisti (articoli 4 e 5 del decreto IVA). Sono imprenditori coloro che esercitano per professione abituale, anche se in modo non esclusivo, un’attività commerciale o agricola, secondo la definizione del Codice Civile, agli articoli 2082, 2135 e 2195. Vi rientrano: l’attività diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, all’allevamento del bestiame e le attività connesse; l’attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi;
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l’attività mercantile e d’intermediazione nella circolazione dei beni; l’attività bancaria e quella assicurativa; le attività ausiliarie alle precedenti. In ogni caso, e indipendentemente dall’abitualità, il decreto IVA considera effettuate nell’esercizio di imprese, le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate da: società di persone (società di fatto, in nome collettivo, in accomandita semplice); società di capitali (società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata); società cooperative, di mutua assicurazione e di armamento; altri enti pubblici e privati (compresi i consorzi, le associazioni e le società semplici), a condizione che abbiano per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali o agricole, ovvero che ne siano destinatari i propri soci, associati o partecipanti. Sono artisti e professionisti coloro che esercitano per professione abituale, anche se non esclusiva, qualsiasi attività di lavoro autonomo, in forma individuale o associata. La mancanza del presupposto soggettivo determina la non applicabilità dell’IVA. È quanto avviene per le operazioni effettuate da privati cittadini, che non sono soggetti passivi d’imposta. L’esistenza del presupposto soggettivo non è richiesta nel caso delle importazioni, che sono soggette all’imposta indipendentemente da chi le effettui. Tutti gli importatori (compresi i privati cittadini) sono, dunque, soggetti passivi d’imposta. Il presupposto territoriale sussiste quando l’operazione è effettuata nel territorio dello Stato. In linea generale, ciò si verifica: per le cessioni di beni immobili, se il bene è situato nel territorio italiano; per le cessioni di beni mobili, se oggetto del trasferimento è un bene nazionale o comunitario, esistente nel territorio dello Stato ovvero spedito da un altro Stato membro della UE; per le prestazioni di servizi, se sono rese a soggetti passivi domiciliati in Italia (rapporti B2B), oppure, nel caso di committente non soggetto passivo, se il prestatore è domiciliato in Italia (rapporti B2C). Il requisito della territorialità è decisivo per stabilire la natura degli scambi commerciali e le modalità di applicazione dell’IVA.
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In proposito, va tenuto presente che, dal 1° gennaio 1993, si distinguono: scambi nazionali, quelli cioè che si svolgono nel territorio dello Stato italiano; scambi internazionali, ossia quelli che hanno per oggetto beni spediti o trasportati da un Paese membro della UE all’altro; scambi extracomunitari, che identificano le negoziazioni di merci provenienti da Paesi non appartenenti alla UE (importazioni) o ad essi destinate (esportazioni). 3) Classificazione delle operazioni ai fini IVA Ai fini della normativa IVA, le operazioni economiche si dividono in due grandi gruppi: – operazioni IVA, ossia quelle che rientrano nel campo di applicazione dell’imposta, in quanto sono presenti tutti e tre i presupposti applicativi. Esse si distinguono, a loro volta, in operazioni: a) imponibili; b) non imponibili; c) esenti. – operazioni non IVA o escluse, che sono fuori dal campo di applicazione dell’imposta in quanto prive del requisito oggettivo, soggettivo o territoriale. Questa classificazione è importante sia ai fini dell’applicazione dell’imposta, sia per individuare gli obblighi formali che incombono sul contribuente. In particolare, l’appartenenza all’una o all’altra delle quattro categorie elencate permette di stabilire se un’operazione:
deve essere assoggettata all’IVA; deve essere fatturata; deve essere registrata in appositi registri obbligatori; concorre a formare il volume d’affari del contribuente; consente la detrazione integrale dell’IVA pagata sugli acquisti.
Le operazioni imponibili sono quelle assoggettate all’imposta e comportano l’applicazione di tutti gli obblighi formali previsti dal decreto IVA e successive modifiche. In particolare, le suddette operazioni: sono soggette agli obblighi di fatturazione (fatta eccezione per l’esonero accordato ai commercianti al dettaglio e a poche altre categorie di contribuenti) e di registrazione;
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concorrono alla formazione del volume di affari (ne restano fuori solo le cessioni di beni ammortizzabili); consentono di portare in detrazione tutta l’IVA assolta sugli acquisti. Il regime d’imponibilità è quello ordinariamente applicabile alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi individuate dagli articoli 2 e 3 del decreto IVA. Le operazioni non imponibili non sono assoggettate all’IVA in quanto riguardano cessioni di beni e prestazioni di servizi destinati all’esportazione e al consumo nel Paese di destinazione. La non imponibilità è dettata dall’esigenza di evitare una doppia tassazione: la prima nel Paese di origine e la seconda nel Paese di destinazione. Le operazioni non imponibili sono individuate dagli articoli 8, 8 bis e 9 del decreto IVA, che distinguono: le cessioni all’esportazione; le operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione; i servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali. Queste operazioni, anche se non sono assoggettabili all’IVA, concorrono alla formazione del volume d’affari, consentono la piena detraibilità dell’imposta assolta sugli acquisti e comportano gli obblighi di fatturazione e di registrazione (con specificazione del regime di non imponibilità e della norma che lo prevede). Le operazioni esenti sono quelle che, pur rientrando nell’ambito di applicazione dell’imposta, non sono colpite dall’IVA per scelte di politica economica o per ragioni di carattere sociale. Esse sono tassativamente elencate dall’articolo 10 del decreto IVA. Tali operazioni, come le precedenti, concorrono a determinare il volume d’affari e comportano gli obblighi di fatturazione e di registrazione (con annotazione del regime di esenzione e della norma che lo prevede). Tuttavia, esse comportano limiti alla detraibilità dell’IVA pagata sugli acquisti. Le operazioni non IVA o escluse sono quelle che non rientrano nel campo di applicazione dell’IVA in quanto manca almeno uno dei tre presupposti fondamentali per l’applicazione dell’imposta. Fra le operazioni escluse rientrano: le operazioni poste in essere da privati; le operazioni che il decreto IVA non considera cessioni di beni (art. 2) o prestazioni di servizi (art. 3). Il regime di esclusione comporta, oltre al mancato assoggettamento a IVA, l’assenza di qualunque obbligo di fatturazione e di registrazione e la non concorrenza dell’operazione alla formazione del volume d’affari.
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4) La base imponibile e le aliquote La base imponibile è il valore al quale si deve applicare l’aliquota per calcolare l’IVA dovuta. Essa è costituita dall’ammontare complessivo dei corrispettivi dovuti per la cessione di beni o la prestazione di servizi, compresi gli oneri e le spese inerenti all’esecuzione del contratto. Nella compravendita di merci, dunque, la base imponibile è formata da: il prezzo della merce, al netto degli eventuali sconti previsti dal contratto; i costi e le prestazioni accessorie non documentate (spese di spedizione, di assicurazione, di trasporto, di posa in opera, di montaggio, di imballaggi a perdere, ecc.). Secondo l’articolo 15 del decreto IVA non concorrono, invece, a formare la base imponibile: le somme dovute dal compratore a titolo di interessi di mora o di penalità per ritardi o altre irregolarità nell’adempimento degli obblighi contrattuali; il valore normale dei beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono, in conformità alle condizioni contrattuali, fatta eccezione per i beni soggetti ad aliquota superiore a quella della merce venduta (il valore dei quali, dunque, va computato nella base imponibile); le somme dovute a titolo di rimborso delle anticipazioni fatte in nome e per conto della controparte, purché regolarmente documentate; l’importo degli imballaggi e dei recipienti per i quali sia stata convenuta la restituzione (“cauzione” per imballaggi a rendere); le somme dovute a titolo di rivalsa dell’imposta sul valore aggiunto. L’aliquota dell’imposta è la percentuale che si applica alla base imponibile per determinare l’IVA che grava su ogni operazione. L’imposta sul valore aggiunto si basa su un sistema di aliquote differenziate secondo i beni e i servizi oggetto dell’operazione. Le aliquote IVA hanno subito frequenti cambiamenti nel tempo, per quanto riguarda sia il numero e le aliquote, sia la distribuzione dei beni e dei servizi fra le aliquote medesime. Attualmente, sono previste le seguenti aliquote: un’aliquota ordinaria (o normale), applicata alla generalità dei beni e dei servizi pari al 22% con esclusione di quelli assoggettati ad aliquote agevolate; un’aliquota ridotta, pari al 10%, applicabile ad alcuni generi alimentari (carni, pesci, uova) ai consumi di energia elettrica e di gas metano per usi domestici e ai trasporti di persone, con qualsiasi mezzo, escluso i taxi; un’aliquota ultra ridotta, pari al 4%, riservata ai beni considerati di prima necessità (pasta, pane, latte, frutta, ecc.).
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Inoltre, sussiste anche l’aliquota del 5% per determinate prestazioni sociosanitarie, trasporto urbano di persone e alcuni prodotti freschi (basilico, rosmarino, ecc.). 5) I principali obblighi dei contribuenti IVA I soggetti passivi IVA (imprenditori, artisti e professionisti) sono tenuti a rispettare una serie di adempimenti, i principali dei quali sono di seguito elencati: obbligo di presentazione di una dichiarazione di inizio attività all’Agenzia delle entrate, entro 30 giorni dall’inizio dell’attività. L’ufficio attribuisce un numero di partita IVA, che individua il contribuente nei rapporti con l’Erario per quanto riguarda l’IVA; obbligo di fatturazione, per cui ogni cessione di beni o prestazione di servizi deve essere documentata mediante l’emissione di una fattura, in forma cartacea o elettronica. La fattura in formato cartaceo è compilata in due esemplari uno dei quali è consegnato o spedito all’altra parte; obbligo di registrazione, che impone di annotare sui registri IVA le fatture emesse e quelle ricevute; obbligo di liquidazione periodica, in virtù del quale i contribuenti devono mensilmente confrontare l’IVA sulle vendite con l’IVA sugli acquisti per calcolare il saldo IVA da versare all’Erario oppure il credito IVA da riportare al periodo successivo. La liquidazione mensile va effettuata entro il 16 del mese successivo a quello di riferimento. I contribuenti minori possono optare per la liquidazione trimestrale dell’IVA, che va effettuata entro il 16 del secondo mese successivo al trimestre di riferimento. In questo caso, però, l’importo da versare all’Erario deve essere maggiorato del 1% a titolo di interessi; obbligo di versamento, in base al quale il contribuente che abbia verso l’Erario un debito superiore a euro 25,82 deve eseguire il versamento nei termini indicati al punto precedente.
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Estratto dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917) Art. 65 – Beni relativi all’impresa 1. Per le imprese individuali, ai fini delle imposte sui redditi, si considerano relativi all’impresa, oltre ai beni indicati alle lettere a) e b) del comma 1 dell’articolo 85, a quelli strumentali per l’esercizio dell’impresa stessa ed ai crediti acquisiti nell’esercizio dell’impresa stessa, i beni appartenenti all’imprenditore che siano indicati tra le attività relative all’impresa nell’inventario tenuto a norma dell’articolo 2217 del codice civile. Gli immobili di cui al comma 2 dell’articolo 43 si considerano relativi all’impresa solo se indicati nell’inventario; per i soggetti indicati nell’articolo 66, tale indicazione può essere effettuata nel registro dei beni ammortizzabili ovvero secondo le modalità di cui all’articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 2001, n. 435, e dell’articolo 2, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1996, n. 695. 2. Per le società in nome collettivo e in accomandita semplice si considerano relativi all’impresa tutti i beni ad esse appartenenti, salvo quanto stabilito nel comma 3 per le società di fatto. 3. Per le società di fatto si considerano relativi all’impresa i beni indicati alle lettere a) e b) del comma 1 dell’articolo 53, i crediti acquisiti nell’esercizio dell’impresa e i beni strumentali per l’esercizio dell’impresa, compresi quelli iscritti in pubblici registri a nome dei soci utilizzati esclusivamente come strumentali per l’esercizio dell’impresa. 3-bis. Per i beni strumentali dell’impresa individuale provenienti dal patrimonio personale dell’imprenditore è riconosciuto, ai fini fiscali, il costo determinato in base alle disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1974, n. 689, da iscrivere tra le attività relative all’impresa nell’inventario di cui all’articolo 2217 del codice civile ovvero per le imprese di cui all’articolo 79, nel registro dei cespiti ammortizzabili. Le relative quote di ammortamento sono calcolate a decorrere dall’esercizio in corso alla data dell’iscrizione.
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Art. 85 – Ricavi 1. Sono considerati ricavi: a) i corrispettivi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa; b) i corrispettivi delle cessioni di materie prime e sussidiarie, di semilavorati e di altri beni mobili, esclusi quelli strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione; c) i corrispettivi delle cessioni di azioni o quote di partecipazioni, anche non rappresentate da titoli, al capitale di società ed enti di cui all’articolo 73, che non costituiscono immobilizzazioni finanziarie, diverse da quelle cui si applica l’esenzione di cui all’articolo 87, anche se non rientrano fra i beni al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa. Se le partecipazioni sono nelle società o enti di cui all’articolo 73, comma 1, lettera d), si applica il comma 2 dell’articolo 44; d) i corrispettivi delle cessioni di strumenti finanziari similari alle azioni ai sensi dell’articolo 44 emessi da società ed enti di cui all’articolo 73, che non costituiscono immobilizzazioni finanziarie, diversi da quelli cui si applica l’esenzione di cui all’articolo 87, anche se non rientrano fra i beni al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa; e) i corrispettivi delle cessioni di obbligazioni e di altri titoli in serie o di massa diversi da quelli di cui alla lettere c) e d) precedenti che non costituiscono immobilizzazioni finanziarie, anche se non rientrano fra i beni al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa; f) le indennità conseguite a titolo di risarcimento, anche in forma assicurativa, per la perdita o il danneggiamento di beni di cui alle precedenti lettere; g) i contributi in denaro, o il valore normale di quelli, in natura, spettanti sotto qualsiasi denominazione in base a contratto; h) i contributi spettanti esclusivamente in conto esercizio a norma di legge. 2. Si comprende inoltre tra i ricavi il valore normale dei beni di cui al comma 1 assegnati ai soci o destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa. 3. I beni di cui alle lettere c), d) ed e) del comma 1 costituiscono immobilizzazioni finanziarie se sono iscritti come tali nel bilancio. 3-bis. In deroga al comma 3, per i soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali di cui al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002, si considerano immobilizzazioni finanziarie gli strumenti finanziari diversi da quelli detenuti per la negoziazione.
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Art. 86 – Plusvalenze patrimoniali 1. Le plusvalenze dei beni relativi all’impresa, diversi da quelli indicati nel comma 1 dell’articolo 85, concorrono a formare il reddito: a) se sono realizzate mediante cessione a titolo oneroso; b) se sono realizzate mediante il risarcimento, anche in forma assicurativa, per la perdita o il danneggiamento dei beni; c) se i beni vengono assegnati ai soci o destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa. 2. Nelle ipotesi di cui alle lettere a) e b) del comma 1 la plusvalenza è costituita dalla differenza fra il corrispettivo o l’indennizzo conseguito, al netto degli oneri accessori di diretta imputazione, e il costo non ammortizzato. Concorrono alla formazione del reddito anche le plusvalenze delle aziende, compreso il valore di avviamento, realizzate unitariamente mediante cessione a titolo oneroso. Se il corrispettivo della cessione è costituito esclusivamente da beni ammortizzabili, anche se costituenti un complesso o ramo aziendale, e questi vengono complessivamente iscritti in bilancio allo stesso valore al quale vi erano iscritti i beni ceduti, si considera plusvalenza soltanto il conguaglio in denaro eventualmente pattuito. 3. Nell’ipotesi di cui alla lettera c) del comma 1, la plusvalenza è costituita dalla differenza tra il valore normale e il costo non ammortizzato dei beni. 4. Le plusvalenze realizzate, diverse da quelle di cui al successivo articolo 87, determinate a norma del comma 2, concorrono a formare il reddito, per l’intero ammontare nell’esercizio in cui sono state realizzate ovvero, se i beni sono stati posseduti per un periodo non inferiore a tre anni, o a un anno per le società sportive professionistiche, a scelta del contribuente, in quote costanti nell’esercizio stesso e nei successivi, ma non oltre il quarto. La predetta scelta deve risultare dalla dichiarazione dei redditi; se questa non è presentata la plusvalenza concorre a formare il reddito per l’intero ammontare nell’esercizio in cui è stata realizzata. Per i beni che costituiscono immobilizzazioni finanziarie, diverse da quelle di cui al successivo articolo 87, le disposizioni dei periodi precedenti si applicano per quelli iscritti come tali negli ultimi tre bilanci; si considerano ceduti per primi i beni acquisiti in data più recente. 4-bis. Per le plusvalenze realizzate su partecipazioni in imprese ed enti residenti o localizzati in Stati o territori a regime fiscale privilegiato inclusi nel decreto o nel provvedimento emanati ai sensi dell’articolo 167, comma 4, per i quali sussiste la condizione di cui al comma 5, lettera a), del medesimo articolo, al cedente controllante residente nel territorio dello Stato, ovvero alle cedenti residenti sue controllate, spetta un credito d’imposta ai sensi dell’articolo 165 in ragione delle imposte assolte dalla società partecipata sugli utili maturati duran-
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te il periodo di possesso della partecipazione, in proporzione delle partecipazioni cedute e nei limiti dell’imposta italiana relativa a tali plusvalenze. La detrazione del credito d’imposta di cui al periodo precedente spetta per l’ammontare dello stesso non utilizzato dal cedente ai sensi dell’articolo 89, comma 3; tale ammontare, ai soli fini dell’applicazione dell’imposta, è computato in aumento del reddito complessivo. Se nella dichiarazione è stato omesso soltanto il computo del credito d’imposta in aumento del reddito complessivo, si può procedere di ufficio alla correzione anche in sede di liquidazione dell’imposta dovuta in base alla dichiarazione dei redditi. 5. La cessione dei beni ai creditori in sede di concordato preventivo non costituisce realizzo delle plusvalenze e minusvalenze dei beni, comprese quelle relative alle rimanenze e il valore di avviamento. 5-bis. Nelle ipotesi dell’articolo 47, commi 5 e 7, costituiscono plusvalenze le somme o il valore normale dei beni ricevuti a titolo di ripartizione del capitale e delle riserve di capitale per la parte che eccede il valore fiscalmente riconosciuto delle partecipazioni. Art. 92 – Variazioni delle rimanenze 1. Le variazioni delle rimanenze finali dei beni indicati all’articolo 85, comma 1, lettere a) e b), rispetto alle esistenze iniziali, concorrono a formare il reddito dell’esercizio. A tal fine le rimanenze finali, la cui valutazione non sia effettuata a costi specifici o a norma dell’articolo 93, sono assunte per un valore non inferiore a quello che risulta raggruppando i beni in categorie omogenee per natura e per valore e attribuendo a ciascun gruppo un valore non inferiore a quello determinato a norma delle disposizioni che seguono. 2. Nel primo esercizio in cui si verificano, le rimanenze sono valutate attribuendo ad ogni unità il valore risultante dalla divisione del costo complessivo dei beni prodotti e acquistati nell’esercizio stesso per la loro quantità. 3. Negli esercizi successivi, se la quantità delle rimanenze è aumentata rispetto all’esercizio precedente, le maggiori quantità, valutate a norma del comma 2, costituiscono voci distinte per esercizi di formazione. Se la quantità è diminuita, la diminuzione si imputa agli incrementi formati nei precedenti esercizi, a partire dal più recente. 4. Per le imprese che valutano in bilancio le rimanenze finali con il metodo della media ponderata o del “primo entrato, primo uscito” o con varianti di quello di cui al comma 3, le rimanenze finali sono assunte per il valore che risulta dall’applicazione del metodo adottato. 5. Se in un esercizio il valore unitario medio dei beni, determinato a norma
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dei commi 2, 3 e 4, è superiore al valore normale medio di essi nell’ultimo mese dell’esercizio, il valore minimo di cui al comma 1, è determinato moltiplicando l’intera quantità dei beni, indipendentemente dall’esercizio di formazione, per il valore normale. Per le valute estere si assume come valore normale il valore secondo il cambio alla data di chiusura dell’esercizio. Il minor valore attribuito alle rimanenze in conformità alle disposizioni del presente comma vale anche per gli esercizi successivi sempre che le rimanenze non risultino iscritte nello stato patrimoniale per un valore superiore. 6. I prodotti in corso di lavorazione e i servizi in corso di esecuzione al termine dell’esercizio sono valutati in base alle spese sostenute nell’esercizio stesso, salvo quanto stabilito nell’articolo 93 per le opere, le forniture e i servizi di durata ultrannuale. 7. Le rimanenze finali di un esercizio nell’ammontare indicato dal contribuente costituiscono le esistenze iniziali dell’esercizio successivo. 8. Per gli esercenti attività di commercio al minuto che valutano le rimanenze delle merci con il metodo del prezzo al dettaglio si tiene conto del valore così determinato anche in deroga alla disposizione del comma 1, a condizione che nella dichiarazione dei redditi o in apposito allegato siano illustrati i criteri e le modalità di applicazione del detto metodo, con riferimento all’oggetto e alla struttura organizzativa dell’impresa. Art. 102 – Ammortamento dei beni materiali 1. Le quote di ammortamento del costo dei beni materiali strumentali per l’esercizio dell’impresa sono deducibili a partire dall’esercizio di entrata in funzione del bene. 2. La deduzione è ammessa in misura non superiore a quella risultante dall’applicazione al costo dei beni dei coefficienti stabiliti con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, ridotti alla metà per il primo esercizio. I coefficienti sono stabiliti per categorie di beni omogenei in base al normale periodo di deperimento e consumo nei vari settori produttivi. [3.] 4. In caso di eliminazione di beni non ancora completamente ammortizzati dal complesso produttivo, il costo residuo è ammesso in deduzione. 5. Per i beni il cui costo unitario non è superiore a 516,46 euro è consentita la deduzione integrale delle spese di acquisizione nell’esercizio in cui sono state sostenute. 6. Le spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione, che dal bilancio non risultino imputate ad incremento del costo dei beni ai quali si riferiscono, sono deducibili nel limite del 5 per cento del costo comples-
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sivo di tutti i beni materiali ammortizzabili quale risulta all’inizio dell’esercizio dal registro dei beni ammortizzabili; per le imprese di nuova costituzione il limite percentuale si calcola, per il primo esercizio, sul costo complessivo quale risulta alla fine dell’esercizio. L’eccedenza è deducibile per quote costanti nei cinque esercizi successivi. Per specifici settori produttivi possono essere stabiliti, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, diversi criteri e modalità di deduzione. Resta ferma la deducibilità nell’esercizio di competenza dei compensi periodici dovuti contrattualmente a terzi per la manutenzione di determinati beni, del cui costo non si tiene conto nella determinazione del limite percentuale sopra indicato. 7. Per i beni concessi in locazione finanziaria l’impresa concedente che imputa a conto economico i relativi canoni deduce quote di ammortamento determinate in ciascun esercizio nella misura risultante dal relativo piano di ammortamento finanziario. Per l’impresa utilizzatrice che imputa a conto economico i canoni di locazione finanziaria, a prescindere dalla durata contrattuale prevista, la deduzione è ammessa per un periodo non inferiore alla metà del periodo di ammortamento corrispondente al coefficiente stabilito a norma del comma 2, in relazione all’attività esercitata dall’impresa stessa; in caso di beni immobili, la deduzione è ammessa per un periodo non inferiore a dodici anni. Per i beni di cui all’articolo 164, comma 1, lettera b), la deducibilità dei canoni di locazione finanziaria è ammessa per un periodo non inferiore al periodo di ammortamento corrispondente al coefficiente stabilito a norma del comma 2. La quota di interessi impliciti desunta dal contratto è soggetta alle regole dell’articolo 96. 8. Per le aziende date in affitto o in usufrutto le quote di ammortamento sono deducibili nella determinazione del reddito dell’affittuario o dell’usufruttuario. Le quote di ammortamento sono commisurate al costo originario dei beni quale risulta dalla contabilità del concedente e sono deducibili fino a concorrenza del costo non ancora ammortizzato ovvero, se il concedente non ha tenuto regolarmente il registro dei beni ammortizzabili o altro libro o registro secondo le modalità di cui all’articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 2001, n. 435, e dell’articolo 2, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1996, n. 695, considerando già dedotte, per il 50 per cento del loro ammontare, le quote relative al periodo di ammortamento già decorso. Le disposizioni di cui al presente comma non si applicano nei casi di deroga convenzionale alle norme dell’articolo 2561 del codice civile, concernenti l’obbligo di conservazione dell’efficienza dei beni ammortizzabili. 9. Le quote d’ammortamento, i canoni di locazione anche finanziaria o di noleggio e le spese di impiego e manutenzione relativi ad apparecchiature terminali per servizi di comunicazione elettronica ad uso pubblico di cui alla lette-
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ra gg) del comma 1 dell’articolo 1 del codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, sono deducibili nella misura dell’80 per cento. La percentuale di cui al precedente periodo è elevata al 100 per cento per gli oneri relativi ad impianti di telefonia dei veicoli utilizzati per il trasporto di merci da parte di imprese di autotrasporto limitatamente ad un solo impianto per ciascun veicolo. Art. 106 – Svalutazione dei crediti e accantonamenti per rischi su crediti 1. Le svalutazioni dei crediti risultanti in bilancio, per l’importo non coperto da garanzia assicurativa, che derivano dalle cessioni di beni e dalle prestazioni di servizi indicate nel comma 1 dell’articolo 85, sono deducibili in ciascun esercizio nel limite dello 0,50 per cento del valore nominale o di acquisizione dei crediti stessi. Nel computo del limite si tiene conto anche di accantonamenti per rischi su crediti. La deduzione non è più ammessa quando l’ammontare complessivo delle svalutazioni e degli accantonamenti ha raggiunto il 5 per cento del valore nominale o di acquisizione dei crediti risultanti in bilancio alla fine dell’esercizio. 2. Le perdite sui crediti di cui al comma 1, determinate con riferimento al valore nominale o di acquisizione dei crediti stessi, sono deducibili a norma dell’articolo 101, limitatamente alla parte che eccede l’ammontare complessivo delle svalutazioni e degli accantonamenti dedotti nei precedenti esercizi. Se in un esercizio l’ammontare complessivo delle svalutazioni e degli accantonamenti dedotti eccede il 5 per cento del valore nominale o di acquisizione dei crediti, l’eccedenza concorre a formare il reddito dell’esercizio stesso. 3. Per gli enti creditizi e finanziari di cui al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 87, le svalutazioni e le perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo e le perdite realizzate mediante cessione a titolo oneroso sono deducibili integralmente nell’esercizio in cui sono rilevate in bilancio. Ai fini del presente comma le svalutazioni e le perdite diverse da quelle realizzate mediante cessione a titolo oneroso si assumono al netto delle rivalutazioni dei crediti risultanti in bilancio. 3-bis. (abrogato) 4. Per gli enti creditizi e finanziari nell’ammontare dei crediti rilevanti ai fini del presente articolo si comprendono anche quelli impliciti nei contratti di locazione finanziaria. 5. (abrogato) Art. 109 – Norme generali sui componenti del reddito d’impresa 1. I ricavi, le spese e gli altri componenti positivi e negativi, per i quali le
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precedenti norme della presente Sezione non dispongono diversamente, concorrono a formare il reddito nell’esercizio di competenza; tuttavia i ricavi, le spese e gli altri componenti di cui nell’esercizio di competenza non sia ancora certa l’esistenza o determinabile in modo obiettivo l’ammontare concorrono a formarlo nell’esercizio in cui si verificano tali condizioni. 2. Ai fini della determinazione dell’esercizio di competenza: a) i corrispettivi delle cessioni si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione dei beni si considerano sostenute, alla data della consegna o spedizione per i beni mobili e della stipulazione dell’atto per gli immobili e per le aziende, ovvero, se diversa e successiva, alla data in cui si verifica l’effetto traslativo o costitutivo della proprietà o di altro diritto reale. Non si tiene conto delle clausole di riserva della proprietà. La locazione con clausola di trasferimento della proprietà vincolante per ambedue le parti è assimilata alla vendita con riserva di proprietà; b) i corrispettivi delle prestazioni di servizi si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione dei servizi si considerano sostenute, alla data in cui le prestazioni sono ultimate, ovvero, per quelle dipendenti da contratti di locazione, mutuo, assicurazione e altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, alla data di maturazione dei corrispettivi; c) per le società e gli enti che hanno emesso obbligazioni o titoli similari la differenza tra le somme dovute alla scadenza e quelle ricevute in dipendenza dell’emissione è deducibile in ciascun periodo di imposta per una quota determinata in conformità al piano di ammortamento del prestito. 3. I ricavi, gli altri proventi di ogni genere e le rimanenze concorrono a formare il reddito anche se non risultano imputati al conto economico. 3-bis. Le minusvalenze realizzate ai sensi dell’articolo 101 sulle azioni, quote e strumenti finanziari similari alle azioni che non possiedono i requisiti di cui all’articolo 87 non rilevano fino a concorrenza dell’importo non imponibile dei dividendi, ovvero dei loro acconti, percepiti nei trentasei mesi precedenti il realizzo. Tale disposizione si applica anche alle differenze negative tra i ricavi dei beni di cui all’articolo 85, comma 1, lettere c) e d), e i relativi costi. 3-ter. Le disposizioni del comma 3-bis si applicano con riferimento alle azioni, quote e strumenti finanziari similari alle azioni acquisite nei trentasei mesi precedenti il realizzo, sempre che soddisfino i requisiti per l’esenzione di cui alle lettere c) e d) del comma 1 dell’articolo 87. 3-quater. Resta ferma l’applicazione dell’articolo 37-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, anche con riferimento ai differenziali negativi di natura finanziaria derivanti da operazioni iniziate nel periodo d’imposta o in quello precedente sulle azioni, quote e strumenti finanziari similari alle azioni di cui al comma 3-bis.
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3-quinquies. I commi 3-bis, 3-ter e 3-quater non si applicano ai soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali di cui al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002. 3-sexies. Al fine di disapplicare le disposizioni di cui ai commi 3-bis e 3-ter il contribuente interpella l’amministrazione ai sensi dell’articolo 11, comma 2, della legge 27 luglio 2000, n. 212, recante lo Statuto dei diritti del contribuente. 4. Le spese e gli altri componenti negativi non sono ammessi in deduzione se e nella misura in cui non risultano imputati al conto economico relativo all’esercizio di competenza. Si considerano imputati a conto economico i componenti imputati direttamente a patrimonio per effetto dei principi contabili adottati dall’impresa. Sono tuttavia deducibili. 5. Le spese e gli altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi, tranne gli oneri fiscali, contributivi e di utilità sociale, sono deducibili se e nella misura in cui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a formare il reddito o che non vi concorrono in quanto esclusi. Se si riferiscono indistintamente ad attività o beni produttivi di proventi computabili e ad attività o beni produttivi di proventi non computabili in quanto esenti nella determinazione del reddito sono deducibili per la parte corrispondente al rapporto tra l’ammontare dei ricavi e altri proventi che concorrono a formare il reddito d’impresa o che non vi concorrono in quanto esclusi e l’ammontare complessivo di tutti i ricavi e proventi. Le plusvalenze di cui all’articolo 87, non rilevano ai fini dell’applicazione del periodo precedente. Fermo restando quanto previsto dai periodi precedenti, le spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazioni di alimenti e bevande, diverse da quelle di cui al comma 3 dell’articolo 95, sono deducibili nella misura del 75 per cento. [6.] 7. In deroga al comma 1 gli interessi di mora concorrono alla formazione del reddito nell’esercizio in cui sono percepiti o corrisposti. 8. In deroga al comma 5 non è deducibile il costo sostenuto per l’acquisto del diritto d’usufrutto o altro diritto analogo relativamente ad una partecipazione societaria da cui derivino utili esclusi ai sensi dell’articolo 89. 9. Non è deducibile ogni tipo di remunerazione dovuta: a) su titoli, strumenti finanziari comunque denominati, di cui all’articolo 44, per la quota di essa che direttamente o indirettamente comporti la partecipazione ai risultati economici della società emittente o di altre società appartenenti allo stesso gruppo o dell’affare in relazione al quale gli strumenti finanziari sono stati emessi; b) relativamente ai contratti di associazione in partecipazione ed a quelli di
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cui all’articolo 2554 del codice civile allorché sia previsto un apporto diverso da quello di opere e servizi. Art. 110 – Norme generali sulle valutazioni 1. Agli effetti delle norme del presente capo che fanno riferimento al costo dei beni senza disporre diversamente: a) il costo è assunto al lordo delle quote di ammortamento già dedotte; b) si comprendono nel costo anche gli oneri accessori di diretta imputazione, esclusi gli interessi passivi e le spese generali. Tuttavia per i beni materiali e immateriali strumentali per l’esercizio dell’impresa si comprendono nel costo gli interessi passivi iscritti in bilancio ad aumento del costo stesso per effetto di disposizioni di legge. Nel costo di fabbricazione si possono aggiungere con gli stessi criteri anche i costi diversi da quelli direttamente imputabili al prodotto; per gli immobili alla cui produzione è diretta l’attività dell’impresa si comprendono nel costo gli interessi passivi sui prestiti contratti per la loro costruzione o ristrutturazione; c) Il costo dei beni rivalutati, diversi da quelli di cui all’articolo 85, comma 1, lettere a), b) ed e), non si intende comprensivo delle plusvalenze iscritte, ad esclusione di quelle che per disposizione di legge non concorrono a formare il reddito. Per i beni indicati nella citata lettera e) che costituiscono immobilizzazioni finanziarie le plusvalenze iscritte non concorrono a formare il reddito per la parte eccedente le minusvalenze dedotte; d) il costo delle azioni, delle quote e degli strumenti finanziari similari alle azioni si intende non comprensivo dei maggiori o minori valori iscritti i quali conseguentemente non concorrono alla formazione del reddito, né alla determinazione del valore fiscalmente riconosciuto delle rimanenze di tali azioni, quote o strumenti; e) per i titoli a reddito fisso, che costituiscono immobilizzazioni finanziarie e sono iscritti come tali in bilancio, la differenza positiva o negativa tra il costo d’acquisto e il valore di rimborso concorre a formare il reddito per la quota maturata nell’esercizio. 1-bis. In deroga alle disposizioni delle lettere c), d) ed e) del comma 1, per i soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali di cui al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002: a) i maggiori o i minori valori dei beni indicati nell’articolo 85, comma 1, lettera e), che si considerano immobilizzazioni finanziarie ai sensi del comma 3bis dello stesso articolo, imputati a conto economico in base alla corretta applicazione di tali principi, assumono rilievo anche ai fini fiscali;
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b) la lettera d) del comma 1 si applica solo per le azioni, le quote e gli strumenti finanziari similari alle azioni che si considerano immobilizzazioni finanziarie ai sensi dell’articolo 85, comma 3-bis; c) per le azioni, le quote e gli strumenti finanziari similari alle azioni, posseduti per un periodo inferiore a quello indicato nell’articolo 87, comma 1, lettera a), aventi gli altri requisiti previsti al comma 1 del medesimo articolo 87, il costo è ridotto dei relativi utili percepiti durante il periodo di possesso per la quota esclusa dalla formazione del reddito. 1-ter. Per i soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali di cui al citato regolamento (CE) n. 1606/2002, i componenti positivi e negativi che derivano dalla valutazione, operata in base alla corretta applicazione di tali principi, delle passività assumono rilievo anche ai fini fiscali. 2. Per la determinazione del valore normale dei beni e dei servizi e, con riferimento alla data in cui si considerano conseguiti o sostenuti, per la valutazione dei corrispettivi, proventi, spese e oneri in natura o in valuta estera, si applicano, quando non è diversamente disposto, le disposizioni dell’articolo 9; tuttavia i corrispettivi, i proventi, le spese e gli oneri in valuta estera, percepiti o effettivamente sostenuti in data precedente, si valutano con riferimento a tale data. “La conversione in euro dei saldi di conto delle stabili organizzazioni all’estero si effettua secondo il cambio utilizzato nel bilancio in base ai corretti principi contabili e le differenze rispetto ai saldi di conto dell’esercizio precedente non concorrono alla formazione del reddito. Per le imprese che intrattengono in modo sistematico rapporti in valuta estera è consentita la tenuta della contabilità plurimonetaria con l’applicazione del cambio utilizzato nel bilancio in base ai corretti principi contabili ai saldi dei relativi conti. 3. La valutazione secondo il cambio alla data di chiusura dell’esercizio dei crediti e debiti in valuta, anche sotto forma di obbligazioni, di titoli cui si applica la disciplina delle obbligazioni ai sensi del codice civile o di altre leggi o di titoli assimilati, non assume rilevanza. Si tiene conto della valutazione al cambio della data di chiusura dell’esercizio delle attività e delle passività per le quali il rischio di cambio è coperto, qualora i contratti di copertura siano anche essi valutati in modo coerente secondo il cambio di chiusura dell’esercizio. [4.] 5. I proventi determinati a norma dell’articolo 90 e i componenti negativi di cui ai commi 1 e 6 dell’articolo 102, agli articoli 104 e 106 e ai commi 1 e 2 dell’articolo 107 sono ragguagliati alla durata dell’esercizio se questa è inferiore o superiore a dodici mesi. 6. In caso di mutamento totale o parziale dei criteri di valutazione adottati
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nei precedenti esercizi il contribuente deve darne comunicazione all’agenzia delle entrate nella dichiarazione dei redditi o in apposito allegato. 7. I componenti del reddito derivanti da operazioni con società non residenti nel territorio dello Stato, che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa, sono determinati con riferimento alle condizioni e ai prezzi che sarebbero stati pattuiti tra soggetti indipendenti operanti in condizioni di libera concorrenza e in circostanze comparabili, se ne deriva un aumento del reddito. La medesima disposizione si applica anche se ne deriva una diminuzione del reddito, secondo le modalità e alle condizioni di cui all’articolo 31-quater del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, possono essere determinate, sulla base delle migliori pratiche internazionali, le linee guida per l’applicazione del presente comma. 8. La rettifica da parte dell’ufficio delle valutazioni fatte dal contribuente in un esercizio ha effetto anche per gli esercizi successivi. L’ufficio tiene conto direttamente delle rettifiche operate e deve procedere a rettificare le valutazioni relative anche agli esercizi successivi. 9. Agli effetti delle norme del presente titolo che vi fanno riferimento il cambio delle valute estere in ciascun mese è accertato, su conforme parere dell’Ufficio italiano dei cambi, con provvedimento dell’Agenzia delle entrate, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale entro il mese successivo.
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Finito di stampare nel mese di luglio 2019 nella Rotolito S.p.A. – Via Sondrio, 3 – 20096 Pioltello (MI)
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