Al di là di una indicazione cronologica sulla datazione di “Omero”, l’obiettivo di questo libro è mostrare la grande pro
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English, Italian Pages 722 [385] Year 2002
STORIAE LETTERATURA RA CC O L TA DI S T U DI E TES TI
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OMERO TREM.ILAANNI DOI?O a cura di FRANCO MONTANARI
con la collaborazione di PAOLA
AscHRRT
ROMA2002
EDIZIONI DI STORIA E LETTERATURA
INDICE
Prefazione COMITATO SCIENTIFICO Prof. Franco Montanari - Universita di Genova Prof. Richard Janko - University College, London Prof. Wolfgang Kullmann - Universitat Freiburg Prof. Joachim Latacz - Universitat Freiburg Prof. Frani;;oise Letoublon - Universite Grenoble III P,rof. Luigi Enrico Rossi - Universita di Roma "La Sapienza"
XI
lL TESTO: FORME DELL'ESPRESSIONE E FORME DEL CONTENUTO
Georg Danek, Traditional referentiality and Homeric intertex-
tuality
3
Mario Cantilena, Sul discorsodiretto in Omero J'
21
Rainer Friedrich, Oral composition-by-themeand Homeric nar-
rative. The exposition of the epic action in Avdo Medjedovic's Wedding of Meho and Homer's Iliad
41
Jenny Strauss Clay, Odysseananimadversions
73
Seth L. Schein, Mythologicalallusion in the Odyssey
85
LA TRASMISSIONE DEL TESTO: MANOSCRITTI ED ESEGESI ANTICA
Volume pubblicato con il contributo di: Universita degli Studi di Genova Compagnia di San Paolo
Albio Cesare Cassio, Early editions of the greek epics and
Homeric textual criticism in the sixth and fifth centuriesBC
105
Martin L. West, Zenodotus' Text
137
Antonios Rengakos, The Hellenistic poets as Homeric critics
143
Martin Schmidt, The Homer of the Scholia:what is explainedto
the reader? Tutti i diritti riservati
Robert Lamberton, Homeric allegory and Homeric rhetoric in
ancient pedagogy EDIZIONI DI STORIA E LETTERATURA 00186 Roma - Via Lancellotti, 18 Tel. 06.68.80.65.56 - Fax 06.68.80.66.40 e-mail: edi. [email protected] www.weeb.it/ edistorialett
159 185
lL CONTESTO: ARCHEOLOGIA E STORIA
Manfred Korfmann, Ilios, ea 1200 BC - Ilion, ea 700 BC
Report on findings from archaeology
209
INDICE
VIII
Vassos Karageorghis, Homeric Cyprus
INDICE
227
IX
Marco Martin, Omero come archetipo culturale nell' etnogra/ia celtica di Posidonio d'Apamea (con un con/ronto con l' etnogra/ia britannica di Tz'meo di Tauromenio)
579
Jan Paul Crielaard, Past or present? Epic poetry, aristocratic self representation and the concept of time in the eight and seventh centuries BC
239
Marek Wecowski, Homer and the origins of the symposion
625
Karl-Joachim Holkeskamp, Ptolis and agore. Homer and the archaeology of the city-state
297
Folake Onayemi, «Who sacrifices?»: an explanation to the greek question from a Yoruba point of view
639
Mario Benzi, Anatolia and the Eastern Aegean at the time of the Trojan War
343
Seduta di chiusura
649
Indici SHORT PAPERS
Maria Lucia Aliffi, Le espressioni dell' agente e dello strumento nei processi di "morte violenta"
409
Peter Grossardt, The place of Homer in the epic tradition. The case of the myth of the Calydonian hunt
425
Bruce Heiden, Hidden thoughts, open speech: some reflections on discourse analysis in recent Homeric studies
p
431
()
Rene Nunlist, Some clarifying remarks on "localization"
445
Roberto Nicolai; I veleni di Efira. A proposito di Od. 1. 259 e 2. 328
455
Patrizia Laspia, Chi da le ali alle parole? Il signi/icato articolatorio di enm tc1:Bp6evra
471
Maria Noussia, Olympus, the sky, and the history of the text of Homer
489
Rocco Schembra, Il riuso cristiano del modello omerico negli Homerocentones
505
Maria Vasiloudi, Citazioni dall'Iliade e dall'Odissea nella Vita Homeri Herodotea
511
Richard Whitaker, Translating Homer in an African context
523
David Bouvier, Presence ou absence d'armes dans les tombes heroi'ques
535
Sotera Fornaro, Omero cattivo storico: l'Orazione XI di Dione Crisostomo
547
Alessandro Greco, Aiace Telamonio e Teucro. Le tecniche di combattimento nella Grecia micenea dell' eta delle tombe a /ossa
561
PREFAZIONE
11 titolo del Congresso (e degli Atti qui pubblicati) merita una spiegazione, forse particolarmente in questo caso. Durante la fase preparatoria, qualcuno ha chiesto se Omero tremila anni dopo volesse indicate una presa di posizione esplicita sulla cronologia del primo poeta dell'Occidente. Poiche "Omero" e collocato ormai comunemente nella parte finale dell'VIII secolo oppure (per alcuni studiosi) nella prima meta del VII secolo, dunque si oscilla grosso modo fra 2650 e 2750 anni fa, naturalmente non e questo il significato dell' espressione "tremila anni dopo". Anzi e chiaro che non c'e un significato cosi preciso: il senso e un altro, o meglio ifono altri due, che giustificano quanto di semplificatorio e, diciamo pure, di sommario il titolo contiene e che forse puo in qualche modo scandalizzare (a prima vista) 1• In primo luogo, il riferimento a un passato "fotografato" nell'idea di tremila anni fa, doe un millennia prima di Cristo, per un congresso tenuto nell' anno 2000 e dunque alle soglie del terzo millennia dopo Cristo (che sarebbe iniziato pochi mesi dopo), e sembrato avere un valore fortemente evocativo e anche emozionante. Un valore che un'indicazione puntuale e minuta (del tipo "duemilasettecento anni dopo") certo avrebbe avuto in misura molto minore, risultando magari addirittura pedante e inadatta a quello che un titolo deve ottenere: suscitare un'idea in modo icastico e incisivo, colpire l'immaginazione con rapidita e immediatezza. E in questo caso l'idea da mettere "in copertina" era in primo luogo quella della grande profondita storico-culturale di una poesia, la cui vitalita risale a un passato lontanissimo e che continua a risultare straordinariamente viva e presente nelle radici profonde della societa moderna e della civilta che stiamo preparando: 1~ origini antiche del nostro futuro, perche un popolo che non ha uno spessore di passato da conservare e che non lo 1 Cf. anche l'intervento di R, Janka nella seduta di chiusura, in fondo al volume.
XII
PREPAZIONE
sa valorizzare adeguatamente, non ha un buon futuro da consegnar~ ~i ~uoi figli. La percezione della particolare antichita delle on.gm1 della n?s~r~ cultu.ra, nei ven~randi versi della poesia . omen~a e nella ~1y1!taclass1ca che ne e seguita, e il valore che gara1;-t1scela sohdita del nostro sviluppo sociale, civile ed econom1co: sono le fondamenta dell' edificio che abitiamo edificio magnifico e progressivo, che puo rovinosamente croll~re se le fondamenta marciscono e si sgretolano. Lo capiscono sufficientemente a fondo gli ingegneri delle nostre sorti? . t-:Jessunopu.o dire. quanti anni siano passati da quando commc1arono a es1stere 1 canti, le forme e i contenuti da cui nacque l_'epica we~a. ar~aica eh~ co~osciamo: probabilmente piu dei tremila anm cm 11titolo fa nfenmento, anche se non c' e dubbio che "Omero" (come oggi lo intendiamo) sia entrato in scena meno di tremila anni fa. Certo e che in tutti questi secoli l'inter~sse per i P?emi omerici non e mai venuto meno e oggi e piu v1~0 che ma!: malgrado becere affermazioni di rozzi ignoranti ne1 confront1 della cultura classica, malgrado i catastrofismi im~rovvidi che rischiano di fornire comodi alibi ai classicisti me~es~mi. Da tr.e n:illenni circa essi stimolano e producono pens1en ed emoz1om, che formano gli uomini di ogni tempo anche quelli che non se ne rendono conto: ne sono abbasta~za coscienti gli imprenditori dei nostri domani? Gli studi omerici degli ultimi decenni hanno molto insistito sulla "tradizione poetica" (almeno per gran parte sicuramente orale) che stava alle spalle dei poemi Iliade e Odissea come ci sono per':'enuti: .sul concetto quindi per cui i poemi epici monumentah, che.s1 s~no ~onserv~ti, ra~p~esentino in qualche modo un punto d1 arnvo, il culmme e 1 es1to sommo di una storia cu~turale e l?o~tica con~iderevolmente piu antica di loro. Uno de1 problem1 d1 fondo r1mane capire e ricostruire quale aspetto a:7esse quel "pre~m~rico" per noi perduto e quale processo abbia dato luogo all ep1ca greca arcaica nella forma trasmessa anali~z_arei termini irrisolti della tensione fra il peso (quanto' cond1z1