Profeti. Versione interlineare in italiano 8810820851, 9788810820858

Di tutti i libri dei Profeti, il volume propone: il testo ebraico: testo masoretico della Biblia Hebraica Stuttgartensia

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Profeti. Versione interlineare in italiano
 8810820851, 9788810820858

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Profeti Traduzione interlineare in italiano A CURA DI ROBERTO REGGI

©

2011 Centro editoriale dehoniano via Nosadella 6 - 40123 Bologna www.dehoniane.it EDB®

ISBN 978-88-10-82085-8

Stampa: Tipografia Giammarioli, Frascati (RM) 2011

INDICAZIONI GENERALI

* ll testo

ebraico è il testo masoretico (TM) della Biblia Hebraica Stuttgartensia 1 (BHS), che si basa sul Codex Leningradensis B19A (L), datato circa 1008; * l'opera di traduzione è effettuata principalmente con l'ausilio di tre strumenti presenti nel software Bible Windowi (BWP): analisi grammaticale,3 dizionario ebraico-inglese4 e concordanza con filtro grammaticale. Oltre a questi strumenti si è consultata la versione CEI,5 la traduzione francese TOB, 6 la Nuova Diodati7 e alcuni commentari. 8 Per indicazioni generali sono stati utilissimi la grammatica ebraica di Deiana-Spreafico, 9 quella aramaica di MagnaniniNava10 e il Lexicon dello Zorell; 11 * la direzione del testo italiano interlineare, per una maggiore corrispondenza con l'ebraico, è da destra a sinistra. Fa eccezione il suffisso il direzionale che, per facilitarne la lettura italiana, viene tradotto all'inizio della parola, cioè alla sua destra, unito a essa con un trattino e senza spazi intermedi (p. es. i17?71JF~ C'l9iJ non in Egitto entranti, ma Egitto-in entranti). Anche l'articolo in aramaico (N suffissa) per uniformare la lettura all'ebraico viene reso prefisso (cioè a destra) unito al vocabolo con un trattino: N,P{t7 sogno-il, invece di il-sogno. In queste pagine di indicazioni generali il testo in corsivo, richiamante l' interlineare, va Ietto da destra a sinistra; * il testo aramaico (Ger l O, 11; Dn 2,4-7 ,28), che nei testi biblici è scritto nello stesso alfabeto ebraico, è qui riportato graficamente in corsivo; * la traduzione interlineare, eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica (p.es. nel caso di soggetti collettivi, traducendo letteralmente, spesso si ottiene discordanza tra il numero del sostantivo e quello della coniugazione verbale: andarono uomo ogni); * circa i tempi e modi verbali: - imperativo, inf"mito e participio sono resi con gli omologhi italiani, anche se il participio ebraico ha spesso un significato temporale più simile al presente; - il perfetto è tendenzialmente reso col passato remoto; fanno eccezione il perfetto inversivo (waw inversivo seguito dal verbo al perfetto), reso con l'imperfetto, e il perfetto profetico (usato spesso in oracoli), reso con il futuro o, più raramente, col presente; - l'imperfetto è reso, a seconda del contesto, con presente, imperfetto, futuro o congiuntivo; - la costruzione formata dalla particella ? + infinito costrutto, laddove ha valore di gerundio e non finale, viene tradotta come tale (p. es. ,.?.)M? dicendo -, invece di -dire per); - i periodi ipotetici fanno eccezione alle suddette indicazioni, venendo i verbi uniformati alla grammatica italiana (p. es. non noi di Dio (del) nome (il) dimenticammo se, ma noi di Dio (del) nome (il) dimenticato avessimo se); -lo stesso dicasi per i comandi negativi, dove l'imperfetto ebraico della forma verbale è reso in italiano con l'infinito (p. es. non !peccherai non :disse, ma !peccare non :disse);

1

~ 1966, 1977, 1983 per la Deutsche Bibelgesellschaft di Stoccarda. Si tratta della quarta edizione: la Biblia Hebrai-

ca Quinta è in corso di pubblicazione. Versione 5.52 ~ 1999 per la texana Silver Mountain Software. 3 ~ 1991 Westminster Theological Seminary, realizzata da Alan Groves. 4 Simple Electronic Hebrew Glossary ~ 1992 Silver Mountain Software, realizzato da Cari Peklenk, Douglas Miller, dr. Alex Luc (docente di ebraico e di antico testamento al Columbia Biblica! Seminary, South Carolina). 5 La sacra Bibbia, Edizione ufficiale della Coriferenza Episcopale Italiana, editio princeps 1971, editio minor 1974. 6 Traduction oecuménique de la Bible. Les Éditions du Cerf et société Biblique Française, 1975 (seconda edizione rivista 1987). Una "buona" traduzione, frutto del lavoro congiunto di biblisti cattolici e protestanti, a fine opera convalidata da biblisti ortodossi. 7 La Nuova Diodati. 1991. È il rifacimento della versione molto letterale dell641, propria degli evangelici italiani. 8 SCHOKEL A. L.- SICRE DIAZ J.L., l profeti, Boria, Roma 3 1996; BERNINI G., Daniele. Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 4 2001; RICCIOTII G., Le Lamentazioni di Geremia. Marietti, Torino-Roma 1924; AA.Vv., Biblia Hebraica Quinta. Megilloth. Deutsche Bibelgesellschaft, Stoccarda 2004. 9 DEIANA G. - SPREAFICO A., Guida allo studio dell'ebraico biblico. Società Biblica Britannica & Forestiera, Roma 1990. 2

10

11

MAGNANINI P.- NAVA P.P., Grammatica di aramaico biblico. ESD, Bologna 2005. ZORELL F., Lexicon Hebraicum et Aramaicum Veteris Testamenti. Pffi, Roma 1968.

6

* parole che possono avere diversi significati in italiano e che richiedono pertanto una certa ermeneutica del testo sono tradotte secondo la versione CEI (p. es. iJll1~ donna/moglie; ll.i~~- gola! brama/soffio/anima/vita/persona; Nt:l entrare/venire/partire/arrivare/andare; ,~1 parola/cosa; ~:;1 poiché/certo/quando/se; forma del verbo presente/imperfetta/futura/congiuntiva... ); * in pochi casi vengono coniati, laddove possibile e accettabile, alcuni protologismi (neologismi senza pretesa di diffusione) che intendono rendere meglio le particolarità del testo originale, in particolare quando si ha un accusativo interno, cioè l'accostamento di un verbo col corrispettivo sostantivo: mattoni mattonare, sacerdozio (il) sacerdotare, sabato (il) sabbatare ... ; * alcuni insiemi di parole ebraiche con significato sinonimico particolarmente importanti o ricorrenti, per una maggiore coerenza, sono tendenzialmente rese in italiano sempre con lo stesso termine (p. es. legge, comando, precetto, norma, ordine, giudizio, che nella CEI non sempre traducono, anche per motivi stilistico-letterali, gli stessi termini ebraici, nella presente traduzione vengono invece sempre associati a quelli); * in corrispondenza del testo sono aggiunte, a mo' di correzione, le radicali cadute nella coniugazione verbale, in modo da rendere evidente la radice trilittera del verbo; * sono aggiunti tra parentesi tonde termini che sono morfologicamente assenti nell'ebraico ma presenti logicamente e semanticamente, o che possono comunque aiutare la comprensione. In particolare: - gli articoli dei sostantivi in stato costrutto, in ebraico morfologicamente assenti ma presenti semanticamente, (p. es. C~r.>tp;:r l"l,.,?il"l i1!~ cieli i di origini (le) queste); - gli stati costrutti per i quali la forma costrutta coincide morfologicamente con la forma assoluta, e che pertanto sono identificabili solo dal contesto o spesso anche dal maqqef - (p. es. C~'J~~-1?7? Egitto (di) re); - il verbo essere nella sua funzione copulativa, in ebraico omesso nelle frasi nominali; * parole di senso compiuto presenti nel 1M ma che, se tradotte, ne appesantirebbero o fuorvierebbero la comprensione, sono racchiuse tra parentesi quadre (spesso si tratta della forma intensiva dell'azione resa dalla ripetizione del verbo nella forma assoluta e coniugata: p. es. ,~1~ ,~1 parlerà [parlare]; in pochi casi, laddove il testo può mostrare particolari ambiguità, indicano il genere della coniugazione verbale: [m.] [f.] ); * similmente, sono indicate da un trattino - nell'interlineare particelle o comunque informazioni presenti nel 1M che, se tradotte, appesantirebbero o fuorvierebbero la comprensione del testo. In particolare: -la forma duale della parola è indicata dal trattino prefisso, cioè a destra (p. es. mani-, due mani); - lo stato costrutto del sostantivo o del tempo infinito del verbo, laddove non è esplicitato con la particella di, è indicato dal trattino suffisso (p. es. TN·~ n,·v'Ptr? gregge (il) -abbeverare per); - l'imperativo, essendo spesso in italiano omografo alla forma indicativa presente, è indicato dal trattino suffisso (a sinistra). Tuttavia le forme imperative tronche, cioè che presentano l'elisione, essendo già riconoscibili, non sono indicate con il trattino: fa', da', di', va' ... ; -il valore coortativo (o ottativo che dir si voglia) conferito al verbo dalle lettere i1 o l suffisse è indicato dal trattino suffisso alla forma coniugata (p. es. -sacrificheremo e -andremo, vogliamo andare e sacrificare); - l 'imperativo rafforzato dalle lettere i1 e l suffisse è indicato dal doppio trattino suffisso --; * i nomi propri sono resi secondo la versione CEI. Ci si scosta dalla resa CEI solo in pochi casi: il termine ~nn e derivati non è reso con Hittita ma con Hitteo; il sostantivo ,~:;~;r, termine tecnico indicante la parte più interna del tempio (lett. posteriore), viene traslitterato con debir (la CEI usa sovente Santo dei Santi, termine però più correttamente applicato alla corrispondente locuzione ebraica c~w,~;:r 1l.ij"j7); il nome proprio di Dio, indicato in ebraico dal tetragramma sacro, viene reso con YHWH (leggi Adonài, Signore); i nomi geografici che tradotti suonano letteralmente come Mare di Giunco, Mare di Sale, Mare Grande vengono preferiti ai corrispettivi Mar Rosso, Mar Morto e Mar Mediterraneo; * il genere di articoli, aggettivi, participi, pronomi, suffissi si conforma all'italiano (p. es. col maschile ,~':! : i1!0 ,~;r;:r questa -parola la, non questo -parola il); * il numero, tendenzialmente, è sempre mantenuto anche, laddove è possibile, forzando l'italiano: orzi, frumenti, sangui ... (ma p. es. città, estremità rendono tanto il singolare quanto il plurale). I

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pluralia tantum corrispondenti a facce, colli (del corpo), signori, vite, per non creare eccessiva confusione, vengono resi conformemente al contesto (p.es. te di faccia; voi di facce rendono il medesimo plurale morfologico C'~~); la punteggiatura cerca di uniformarsi a quella proposta dalla CEI; la chiusura di paragrafo, con conseguente rientro dell'incipit del paragrafo successivo, avviene in chiusura di capitolo e in corrispondenza dei segni grafici !J e O, propri del TM; come è comune consuetudine, il testo graficamente giustificato indica i brani in prosa, quello allineato a destra indica i brani in poesia; i titoli nel margine esterno richiamano il contenuto del testo; le varianti di traduzioni nel margine interno, richiamate dal corsivo in corpo, cercano di rendere le molteplici possibilità che un termine ebraico può esprimere, oppure indicano stringatamente lezioni derivanti da correzioni proposte ('lett.' sta per 'letteralmente'; 'corr.' sta per 'correggendo', includente anche lezioni proposte da altre versioni e/o manoscritti; 'voc. div.' sta per 'vocalizzando diversamente'). Nel caso di termini che ricorrono sovente sono segnalate solo alla prima comparsa del termine o in alcuni loci dove possa risultare utile. Varianti diverse associate al medesimo termine sono separate da una virgola, mentre il punto e virgola separa graficamente le varianti associate a termini diversi presenti nella stessa riga; quanto al qerè-ketìb (lett. letto-scritto, cioè correzioni apportate al TM), si seguono le indicazioni della BHS, collocando in corpo il testo letto (ritenuto corretto), evidenziato con un asterisco prefisso (a destra), e nel margine interno il testo scritto (ritenuto corrotto). Nell'interlineare del qerè, il triplo trattino --- indica che il termine ebraico non ha senso, si tratta cioè verosimilmente di un errore del copista, mentre l'uguale= indica che il significato del termine qerè è equivalente a quello del ketìb, con la vocalizzazione però più appropriata; nel TM vengono riportate le anomalie grafiche originali, evidenti in qualunque edizione stampata ma che si perdono nella consultazione del formato digitale: p.es. lettere più grandi (ls 9,6; 56,10; Dn 6,20; Mal 3,22), lettere più piccole (ls 44,14; Ger 14,2; 39,13; Lam 1,12; 2,9; 3,36; Dn 6,20; Na 1,3), lettere punteggiate (ls 44,9; Ez 41,20; 46,22), lettere sospese sopra il rigo. In Is 9,6 è presente anche un'anomala mem chiusa C non finale; il testo a piè di pagina è la versione CEI (1974); in margine al testo CEI sono riportati in maniera essenziale i passi paralleli. Sul lato esterno sono riportati i passi relativi all'AT, mentre su quello interno quelli relativi al NT. Come avviene comunemente, le citazioni che non riportano il nome del libro si riferiscono al libro corrente oppure allo stesso libro del passo precedente, se separati da questo tramite punto e virgola. La barra obliqua l separa graficamente le citazioni che si riferiscono a due versetti diversi presenti sulla stessa riga. In grassetto sono evidenziati passi paralleli di notevole importanza, o anche citazioni esplicite dei passi in questione (spesso nel NT), o loro lunghi parallelismi; le sottolineature indicano piccole divergenze tra il TM e la versione CEI, dovute al fatto che nella traduzione italiana si è preferito seguire versioni diverse dal TM (come LXX, Volgata, Siriaca), o anche dovute a motivi stilistico-letterali, o ancora, in pochi e marginali casi, si tratta di piccole sviste di traduzione. In particolare: - le parole sottolineate solo nel testo interlineare sono presenti nel TM ma omesse dalla CEI (p. es. Is 29,10: coprì ,veggenti i ,voi di teste (le)- e ,profeti i- ,voi di occhi- (gli)- chiuse e, indica che la CEI tralascia entrambe le glosse, sebbene presenti nel TM); - le parole sottolineate solo nel testo CEI sono aggiunte rispetto al TM (p. es. CEI Is 2,10: "quando si alzerà a scuotere la terra" indica che la conclusione del versetto, assente nel 1M, è inserita seguendo la LXX); -le parole sottolineate sia nella CEI che nell'interlineare sono tradotte in italiano in modo diverso dal TM (p. es. CEI Is 49,17: "I tuoi costruttori accorrono" è la lezione seguita da LXX e Vulgata e ottenuta vocalizzando diversamente il TM .fig]f). Non vengono tuttavia sottolineate, per non appesantire inutilmente il testo, espressioni o modi di dire particolarmente ricorrenti o propri della lingua ebraica, tradotti diversamente dalla CEI ma in modo uniforme: p. es. Israele di figli reso sempre con "Israeliti"; me di cuore a dissi, reso con "pensai"; giorno giorno reso con "ogni giorno"; YHWH di casa, reso con "tempio"; dicendo -, spesso reso dalla CEI semplicemente con i due punti; me di anima l lui di anima usato come sinonimo della prima o terza persona; (era) lui/lei di nome il, reso con "si chiamava"; anno x di figlio, "aveva x anni" ...

8 INDICAZIONI AGGIUNTIVE PER IL TESTO GRECO Il testo del libro di Baruc e della lettera di Geremia (Bar. 6) è tratto dalla versione dei Settanta (LXX) edita da Alfred Rahlfs, 1 che si basa principalmente sul Codex Vaticanus (B, IV sec. d.C.), sul Codex Sinaiticus (S, IV sec.) e sul Codex Alexandrinus (A, V sec.). Il testo del libro di Daniele, oltre che nella versione ebraico-aramaica del TM, ci è pervenuto in due differenti versioni greche contenute nella LXX e nella traduzione di Teodozione (Th, inclusa nella LXX di Rahlfs). Entrambe le versioni contengono alcune aggiunte rispetto al TM, sostanzialmente identiche tra esse: la preghiera di Azaria e il cantico dei re giovani, all'interno del c. 3, e le storie di Susanna e Bel e il drago, autonome rispetto allibro di Daniele. Girolamo nella sua Vulgata ha tradotto il TM accogliendo i versetti aggiuntivi del c. 3 e inserendo le due storie come appendici finali allibro (attuali cc. 13-14), basandosi su Th, dato che la LXX appare lacunosa e corrotta soprattutto nelle due storie. Questa scelta è stata adottata anche dalla versione della CEI. In questa traduzione interlineare è stato inserito nel c. 3 l'aggiunta secondo il testo della LXX, non particolarmente dissimile dalla versione di Th, mentre questa versione è stata seguita per le appendici finali data la corruzione della LXX. *Similmente al TM, l'opera di traduzione è effettuata principalmente con l'ausilio di tre strumenti presenti nel software Bible Windowi (BWP): analisi grammaticale, 3 dizionario grecoinglese4 e concordanza con filtro grammaticale; * circa i tempi e modi verbali: - il perfetto è reso col passato prossimo: p.es. yf.yovf.v è diventato; - il più che perfetto è reso col trapassato prossimo: p.es. Èyf.y6vf.t era diventato; - l'aoristo è reso col passato remoto: p.es. àyf.vf.to diventò. Laddove però non indica azioni concluse nel passato viene reso conformemente alla semantica italiana (p.es. periodi ipotetici, comandi, azioni future); - il participio aoristo è reso col gerundio passato: p.es. yf.VOJ.lf.Vaç essendo diventato, nella forma al plurale essendo diventati; -le altre forme (tempo presente, futuro, imperfetto; modo congiuntivo, imperativo, inftnito, participio) sono rese con le omologhe italiane. Fanno eccezione gli imperativi negativi, resi con la forma infmita (p.es. IllÌ KÀUtf. non piangere-); * i segni grafici " segnalano lezioni manoscritte alternative, tradotte nel margine interno della pagina.

N.B.: In lavori di questo tipo è impossibile non commettere errori, sviste, disuniformità, imprecisioni. È graditissima la segnalazione, come anche suggerimenti e consigli di vario tipo, a robertoreggi@ libero .it robertoreggi@ in wind.it

oppure

Per gli utili e costruttivi suggerimenti ringrazio in particolare Massimo Valli per il libro di Daniele e don Alexander Grillini per il libro di Baruc. Il curatore

1935 per la Deutsche Bibelgesellschaft di Stoccarda. Versione 5.52 © 1999 per la texana Silver Mountain Software. 3 The morphologically ana/yzed· text of Greek Jewish Scriptures, lavoro diretto da Robert Kraft, © 1991 per la University of Pennsylvania. 4 Concise Greek-Eng/ish Dictionary, lavoro diretto da Barclay M. Newman, Jr. © 1971 per la United Bible Societies. 1©

2

PROFETI

ISAIA ORACOLI ANTERIORI ALLA GUERRA SIROEFRAIMITA

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l Visione che Isaia. figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme nei giorni di Ozia, di lotarn, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. 2 Udite, cieli; ascolta, terra, perché il Signore dice: «Ho allevato e fano crescere figli, ma essi si sono rihellati contro di me. 3 Il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende>>. 4 Guai, gente peccatrice, popolo carico di iniquità! Razza di scellerati, figli corrotti! Hanno abbandonato il Signore, hanno disprezzato il Santo di Israele, si sono voltati indietro; 5 perché volete ancora essere colpiti, accumulando ribellioni? La testa è tutta malata, tu no il cuore langue. 6 Dalla pianta dei piedi alla testa non c'è in esso una parte illesa, ma ferite e lividure e piaghe aperte, che non sono state ripulite, né fasciate, né curate con olio. 7 Il vostro paese è devastato, le vostre città arse dal fuoco. La vostra campagna, sono i vostri occhi, la divorano gli stranieri; è una desolazione come Sòdoma distrutta. 8 E' rimasta sola la figlia di Sion come una capanna in una vigna, come un casotto in un campo di cocomeri, come una città assediata. 9 Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato un resto,

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.lusso- di imbarcazioni (le) tutte contro e

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muro ogni contro e ,eccelsa

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,quello - giorno nel lui solo - , YHWH esaltato sarà e

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Gerl0.11.15 2.10+ 31.7

talpe alle

-prostrarsi per

lui per fece

che

9 Perciò l'uomo sarà umiliato, il mortale sarà abbassato; tu non perdonare loro. Ùl Entra fra le rocce, nasconditi nella polvere, di fronte al terrore che desta il Signore, allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra. 11 L'uomo abbasserà gli occhi orgogliosi, l'alterigia umana si piegherà; sarà esaltato il Signore, lui solo in quel giorno. 12 Poiché ci sarà un giorno del Signore degli eserciti contro ogni superbo e altero, contro chiunque si innalza ad abbatterlo; 13 contro tutti i cedri del Libano alti ed elevati, contro tutte le querce del Basan, 14 contro tutti gli alti monti, contro tutti i colli elevati, 15 contro ogni torre eccelsa, contro ogni muro inaccessibile, 16 contro tutte le navi di Tarsis e contro tutte le imbarcazioni di lusso. 17 Sarà piegato l'orgoglio degli uomini, sarà abbassata l'alterigia umana; sarà esaltato il Signore, lui solo in quel giorno 18 e gli idoli spariranno del tutto. 19 Rifugiatevi nelle caverne delle rocce e negli antri sotterranei, di fronte al terrore che desta il Signore e allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra. 20 In quel giorno ognuno getterà gli idoli d'argento e gli idoli d'oro, che si era fatto per adorarli, ai !QJ!i e ai pipistrelli,

Ap6.16;2Ts\,9

Ap6,15

16

i'I'YW" - ISAIA

2,21-3,9

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Giuda da e Gerusalemme da togliente (è) ,schiere (delle) YHWH ,Signore il ,ecco Poiché

=c:rrT~o/~

?:=>ì cr:trT~o/~ 7~ :-rA~~o/~~ l,~o/~

,acque di sostegno ogni e pane di sostegno ogni

bastone

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lemme

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tV' N, ,,.::11 ' . 2

:-r?Jn??J

~.P.itz.i

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,appoggio e sostegno

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,anziano (il) e indovino (il) e ,profeta (il) e giudice (il) ,guerra (di) uomo (il) e prode (il)

rì::1~~ C'~10

=tz.in? lavori in legno

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.incantesimo capente (il) e

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C'W?Jn-,'iV ,. . - 3

A• T Nrizm:

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magie di saggio (il) e consigliere (il) e ,facce sollevante e cinquanta (di) principe

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monelli e ,loro di principi (come) ragazzi

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.glorificato il contro spregevole lo e ,vecchio il contro ragazzo il insolente Sarà

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,raccontarono Sòdoma contro loro di peccato (il) e ,loro contro rispose loro di faccia (la) di espressione (La)

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.male (il) loro per prepararono Poiché !loro di vita (alla) Guai .nascosero non 21 per entrare nei crepacci delle rocce e nelle spaccature delle rupi, di fronte al terrore che desta il Signore e allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra. 22 Guardatevi dunque dall'uomo, nelle cui narici non v'è che un soffio, perché in quale conto si può tenere? l Ecco infatti, il Signore, Dio degli eserciti, toglie a Gerusalemme e a Giuda ogni genere di sostegno, ogni riserva di pane e ogni sostentamento d'acqua, 2 il prode e il guerriero, il giudice e il profeta, l'indovino e l'anziano, 3 il capo di una cinquantina e il notabile, il consigliere e il mago sapiente e l'esperto di incantesimi. 4 Io metterò come loro capi ragazzi, monelli li domineranno. 5 Il popolo userà violenza: l'uno contro l'altro, individuo contro individuo; il giovane tratterà con arroganza l'anziano, lo spregevole, i! nobile. 6 Poiché uno afferra l'altro nella casa del padre: «Tu hai un mantello: sii nostro capo; prendi in mano questa rovina!». 7 Ma quegli si alzerà in quel giorno per dire:

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.stesa (è) lui di mano (la) ancora e ,lui di ira (la) torno non questo tutto Con La minaccia degti invasori

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