Nel testo greco della lezione Nestle-Aland è stata inserita interlinearmente una traduzione italiana condotta in modo st
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Italian Pages 2200 Year 1999
NUOVO TEST-AMENTO GRECO · LATINO · ITALIANO
Testo greco di Nestle-Aland Traduzione interlineare di Alberto Bigarelli Testo latino della Vulgata Clementina Testo italiano della Nuovissima versione della Bibbia
A cura di PIERGIORGIO BERETTA
SAN PAOLO
Testo greco conforme a The Greek New Testament, Fourth Revised Edition edìted by Barbara Aland, Kurt Aland, Johannes Karavidopoulos, Carlo M. Martinì and Bruce M. Metzger Stuttgart, Deutsche Bibelgesellschaft, 1993. Testo latino: Bibliorum Sacrorum iuxta Vulgatam Clementinam Nova Editio Curavit Aloisius Gramatica, Typìs Polyglottis Vaticanis, [ristampa] 1959. Versione italiana: La Bibbia. Nuovissima versione dai testi originali III: Nuovo Testamento, Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo, 1991.
Prima edizione ottobre 1998 Seconda edizione febbraio 1999
© 1991 per la versione italiana dai testi originali: Edizioni San Paolo, s.r.l. © 1998 per la versione interlineare:. Edizioni San Paolo, s.r.l. © 1998 per l'intero progetto: Edizioni San Paolo, s.r.l. Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (Milano) Distribuzione: Diffusione San Paolo Corso Regina Margherita, 2 - 10153 Torino
PRESENTAZIONE
La presente edizione trilingue del Nuovo Testamento riporta il testo greco di Nestle-Aland (1993 27 ) quale figura nell'edizione internazionale The Greek New Testament (1993 4 ); il testo latino della Vulgata Clementina edito dal Gramatica (1959); il testo italiano della Nuovissima versione dai testi originali ( 1991) debitamente adattato.
Nel testo greco stampato sulle pagine di sinistra è stata inserita interlinearmente, a beneficio di quanti non conoscessero in modo adeguato la lingua in cui è stato redatto il Nuovo Testamento, una nuova traduzione italiana condotta in modo strettamente l~tterale, parola per parola, la quale cerca di riprodurre nel limite del possibile anche i tempi e i modi dei verbi. greci. Nel testo compaiono qua e là, racchiuse fra parentesi quadre [ ], parole la cui presenza o posizione è disputata da parte dei critici e, più raramente,. fra parentesi doppio-quadre [[ ]], brani considerati aggiuntivi ma di evidente antichità e importanza; nella traduzione interlineare vengono di frequente proposte fra parentesi tonde ( ) interpolazioni di carattere integrativo chiarificatorio. Testo latino e Nuovissima versione italiana scorrono parallele su colonne affiancate nelle pagine di destra. Nel testo latino sono state riprese con miglioramenti le vocabulorum inflexiones (accenti), secondo l'uso dei libri liturgici, che già caratterizzavano una Biblia Sacra vulgatae editionis pubblicata dalle Edizioni Paoline nel lontano 1957. La versione italiana è stata suddivisa in pericopi precedute da stringati titoletti, riproducenti la partizione adottata nell'edizione internazionale del testo greco.
8*
PRESENTAZIONE
Alcuni utili sussidi vengono proposti in calce alle pagine di destra: si tratta dei repertori dei passi paralleli e delle citazioni e allusioni bibliche e di un elementarissima apparato critico. {::} La doppia freccia orizzontale segnala i passi o, meglio, le ' vere e proprie pericopi parallele che potrebbero anche leggersi sinotticamente: esse si riscontrano specialmente, appunto, nei tre vangeli sinottici, nel quarto vangelo e, in misura assai minore, negli Atti degli Apostoli, nella prima lettera ai Corinzi, nella seconda lettera di Pietro e nella lettera di Giuda. L'elenco completo delle pericopi parallele, disposte secondo l'ordine del vangelo di Matteo, è riportato in Appendice insieme agli altri Indici.
:J): La doppia freccia verticale addita indiscriminatamente: 1) citazioni da libri biblici, da apocrifi e da pochissimi autori non biblici; 2) chiare allusioni, dove si presuppone che 1'autore abbia avuto in mente un passo specifico della Scrittura; 3) semplici paralleli verbali o d'altro tipo. Il raccordo tra un determinato punto del versetto e la correlativa citazione in nota è stabilìto da un sistema intuitivo di lettere alfabetiche inserite parallelamente nella versione italiana e nelle note. Tutti i riferimenti all'Antico Testamento vengono riproposti in sequenza biblicamente ordinata nei due Indici delle citazioni (secondo il duplice ordine dei libri dèll' Antico e del Nuovo Testamento) e delle allusioni e dei paralleli verbali. Diamo qui di seguito l'elenco delle sigle bibliche impiegate. Ab Abd Ag Am Ap At Bar Col 1,2Cor l,2Cr Ct Dn
Abacuc Abdia Aggeo Amos Apocalisse Atti Baruc Colossesi 13 , 23 Corinzi 1(), 2() Cronache Cantico dei Cantici Daniele
Dt Eb Ef Es Esd Est Ez Fil Fm Gal Gb Gc
Deuteronomio. Ebrei Efesini Esodo Esdra · Ester Ezechiele Filippesi Filemone . Galati Giobbe Giacomo
9*
PRESENTAZIONE
Gd Gdc Gdt Ger Gio Gl Gn Gs Gv l,2,3Gv Is Lm Le Lv l,2Mac [3,4Mac Mc Mie Ml Mt
Giuda Giudici Giuditta Geremia Giona Gioele Genesi Giosuè Giovanni 1a, 2a, 3a Giovanni Isaia Lamentazioni Luca Levitico 1°, 2° Maccabei 3°, 4° Maccabei] Marco Michea Malachia Matteo
Na Ne Nm Os Pro l ,2Pt Qo 1, 2Re Rm Rt Sal l,2Sam Sap Sir Sof Tb l,2Tm 1,2Ts Tt Zc
Naum Neemia Numeri Osea Proverbi 1a, 2a Pietro Qoèlet 1°, 2° Re Romani Rut Salmi 1°, 2° Samuele Sapienza Siracide Sofonia Tobia 1a, 2a Timoteo 1a, 2a Tessalonicesi Tito Zaccaria
m Il libro aperto contrassegna un numero ridottissimo di note di critica testuale. Un primo gruppo, desunto dal vol. III della Nuovissima versione dai testi originali, è stato integrato attingendo dall'apparato critico dell'edizione internazionale. Per quanto elementari, le note critiche qui offerte presuppongono la conoscenza dei primi rudimenti di quella disciplina filologica che è la critica del testo. 1 Diamo qui di seguito l'elenco dei soli papiri, codici unciali e codici minuscoli menzionati in tali note. Di essi inoltre indichiamo solo i contenuti neotestamentari. Legenda: v = vangeli; a = Atti e Lettere cattoliche; p = una o più Lettere di Paolo; e = Lettere cattoliche; A = Apocalisse. 1 Il «manuale di critica testuale di gran lunga più valido» è l'opera di Bruce M. Metzger, Il testo del Nuovo Testamento. Trasmissione, corruzione e restituzione, tr. it. dalla 3a ed. inglese, Brescia, Paideia, 1996. Ugualmente utile per capire i motivi delle preferenze di volta in volta accordate dai critici all'una o all'altra variante testuale è, sempre di Metzger, A Textual Commentary on The Greek New Testament. A Companion Volume to the United Bible Societies' Greek New Testament, Stuttgart, Deutsche Bibelgesellschaft, 19942 .
10*
PRESENTAZIONE PAPIRI
ms
contenuto
dislocazione
data
pl
V
p4
V
pS
V V
Philadelphia Paris London Strasbourg Cambridge, Mass. St. Petersburg London; Firenze Cairo Cairo Cambridge London Glasgow Urbana, IlL Newton Center, Mass. Cambridge Gent Firenze Ann Arbor, Mich. Rochester, NY Wien Dublin; Wien · Dublin; Ann Arbor, Mich. Dublin Firenze Oxford Princeton Wien New York New York Firenze Cologny; Dublin; Koln Oxford Cologny; Roma Cologny Cologny Oxford Berlin
III III III IV IV VII III/IV III III/IV IV III/IV III III iniz. IV III III IV? III/IV III VIII III
p6 plO pll p13 plS pl6 pl7 p18 p22 p23 p24 p27 p30 p35 p37 p39 p41 p45 p46 p47 p48 p51 p54 p58 p60 p61 p65 p66 p70 p72 p74 p75 p78 p79
p p p p p p A V
e A p p V V V
a va p A a p e a V
p p V V
e ac V
e p
200ca III III
fine 400ca
VNI VI VII ca
700ca III
200ca III III/IV VII III iniz. III/IV VII
11*
PRESENTAZIONE
ms
contenuto
dislocazione
data
p81
e
p84 p87
V
Trieste Louvaìn K6ln Milano Cairo.
VI VI III N VNI
p
p88
V
p94
p
ms
contentuto
dislocazione
B 03 s 01 A 02 c 04 D 05 D 06 E 07 E 08 F 09 F 010 G 011 G 012 H 013 H 015 I 016 K 018 L 019 L 020 M 021 N 022 o 023 p 024 p 025 Q 026 R 027 s 028 T 029 u 030 W032 X 033
va pc v ap c A v ap c A v ape A va p
Roma, Vaticanus London, Sinaiticus Londoi:i, Alexandrinus Paris, Ephraemi Rescriptus Cambridge, Bezae Cantabrig. Paris, Claromontanus Basel · Oxford, Laudianus Utrecht Cambridge London; Cambridge Dresden, Boemerianus Hamburg; Cambridge Athos; Kiev; Torino; Paris Washington Moskva Paris Roma Paris Athens; London; New York Paris Wolfenbi.ittel St. Petersburg W olfenbi.ittel London Roma Roma; New York Venezia Washington Mi.inchen
CODICI UNCIALI
V
a V
p V
p V
p p pc V
ape V V V V
ape A V V V V V V V
data N
IV V V V VI VIII VI IX
IX IX IX
IX VI V IX VIII IX IX
VI VI VI IX V VI
949 V IX V X
12*
PRESENTAZIONE
contentuto
ms
z
035
dislocàzione
Dublìn St. Petersburg; Oxford St. Gallen Tbilisi Londoll. St. Petersburg Rossano Athos Roma Roma Athos Athos Paris Athens Moskva St. Petersburg; Sinai London St. Petersburg London Paris Miinchen Patmos Dayton, Ohio ·Firenze Miinchen olim Firenze Miinster/Westf. Venezia; Hamburg Cambridge Paris
V
r 036
V
d 037 038 8 040 II 041 L 042 'I' 044 046 048 049 051 056 075 082 083 086 091 0121 0141 0142 0150 0206 0207 0208 0229 0233 0243 0250 0251
V
e
data
V V V V
va pc A ape ap A ap p p V V V
p V
ap p e A p A V
p V
e
VI X IX IX VI IX VI VIIVIX X V IX
X X X VI VI/VII
VI VI X X X IX IV IV
VI VIII VIII X VIII
VI
CODICI MINUSCOLI
ms
6 28 33 61
contentuto
data
ms
contentuto
data
p
XIII XI IX XVI
69 81 88 104
v ap A ape apA p
xv 1044
V
va pc vapcA
XII
1087
13*
PRESENTAZIONE
ms
162 205 209 225 256 263 322 323 326 330 365 424 429 431 436 451 459 460 544 565 579 614 623 629 630 700 828 892 945 1006 1067 1071 1175 1194 1241
contentuto
data
ms
contentuto
1243 1253 1293 1319 1424 1505 1506 1573 1574 1611 1735 1739 1841 1846 1852 1854 1881 1908 2027 2030 2050 2053 2062 2138 2117 2143 2147 2298 2329 2344 2351 2412 2464 2495
ve
XI
V
xv
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XI XII
V
1153
vA vA
xv
V
1192
p p pc pc ap p vap ap A ap A vap pc ap p ap V V V
pc ap ap pc V V V
ac vA e V
ape V
vpc
XIV/XV XI/XII XIII .XV XI XII XII XIII XI XIV XI XI XI
1092 XIII XIII IX XIII XIII
1037 XIV XIV XI XII IX XI XI XIV XII XI XI XII
data
V
DCIX
ve p p
XII
V
cA e ap c. A e pc A cp p A A A A A ap cA p ap vap ap A aeA A ap acp v ap A
1320 XII/XIII XIV XII XliXII X
DCIX XI XIII XI XIV XI
xm XII
1107 XIII XIII
1072 XII XII XII XI X XI X XII IX XIV/XV
14*
PRESENTAZIONE
Ulteriori simboli, sigle e abbreviazioni utilizzate nelle note critiche:
*
= Dopo la sigla di un cod. indica scrittura di prima mano = Indica correzione di mano posteriore suppl = Indica integrazione sostitutiva di parti perdute di un cod. vid = Indica cattivo stato del ms LXX = Vers. greca dell' AT (secc. III-I a.C.) detta dei Settanta f 1 =Famiglia di codd. min. descritti per la prima volta da Ferrar f 13 =Famiglia di codd. min. descritti per la prima volta da Lake arm = Vers. armena AT =Antico Testamento bo = Vers. copta bohairica . cald = Vers. caldaica (o aramaica) co = Verss. copte (bo e sa) cod. = (codd.) codice, codici et = Vers. etiopica lat = Verss. latine (vl e vg) lez. = lezione mm. =minuscolo, minuscoli (riferito a cod., codd.) ms = (mss) manoscritto, manoscritti NT = Nuovo Testamento sa = Vers. copta sahidica syc = Vers. siriaca del codice curetoniano syh = Vers. siriaca harclense sy1 = Vers. siriaca palestinese syp = Vers. siriaca peshitta syrae = Verss. siriache TM =Testo Masoretico v. it. = Vers. latina vetus itala vers. = (verss.) versione, versioni vg = Vers. latina Vulgata (sec. IV) vl = Vers. latina anteriore alla Vulgata e
A. Merk = Novum Testamentum Graece et Latine... edidit Augustinus Merk, Romae, sumptibus Pontificii Instituti Biblici, 198410• BJ =La Bible de Jérusalem. Paris, 1973. Bover =Navi Testamenti Biblia Graeca et Latina... , edidit José M. Bover, Madrid, 19685 • Metzger = Bruce M. Metzger, A Textual Commentary... , cit. qui sopra, p. 9*, nota 1.
PRESENTAZIONE
15*
Nestle-Aland = Novum Testamentum Graece, post Eberhard et Erwin Nestle editione vicesima septima revisa communiter ediderunt Barbara et Kurt Aland... , Stuttgart, Deutsche Bibelgesellschaft, 1993. NVB = La Bibbia, Nuovissima versione dai testi originali, Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo, III: Nuovo Testamento, 1991. nvg =Nova Vulgata Bibliorum Sacrorum ... editio typica altera, Libreria Editrice Vaticana, 1986. vers. CEI = La Sacra Bibbia, Nuovo Testamento, Roma, Conferenza Episcopale Italiana, 1997. TOB = Traduction Oecuménique de la Bible, II, NT, Paris, 1985. Vogels = Novum Testamentum Graece et Latine... , edidit Henricus J. Vogels, Freiburg i. B., Herder, 19554 . Zerwick = Max Zerwick, Analysis philologica Novi Testamenti sumptibus Pontificii Instituti Biblici, 19844 , Graeci, . Romae, . nova 1mpress10. Nell'Appendice sono state inserite fuori testo nove carte geografiche a colori: sulla Palestina al tempo di Gesù, sui viaggi missionari di Paolo e sulla diffusione del Cristianesimo nel I secolo; la lista dei nomi in esse contenuti chiude la serie degli Indici.
Un ringraziamento particolare va anzitutto a don Alberto Bigarelli, attualmente parroco a Fossa di Concordia (diocesi di Carpi), che ha preparato la versione interlineare e elaborato al computer l'intero testo neotestamentario greco: senza la sua collaborazione tenace questa impresa forse non sarebbe mai giunta a compimento. L'intera organizzazione editoriale della San Paolo ha partecipato coralmente, in un certo senso, dapprima alla pianificazione e alla progettazione dell'opera, quindi alla sua laboriosa realizzazione attraverso le fasi successive della digitazione dei testi, dell' assemblaggio delle diverse componenti e della correzione delle bozze di stampa - cui ha atteso con diligenza il collega Antonio Tergolina. A lui e a quanti in questi lunghi anni di lavoro non hanno mai lasciato mancare il conforto della fiducia paziente, un grazie sincero. Cinisello Balsamo, Pasqua di Risurrezione, 12 aprile 1998
PIERGIORGIO BERETTA
NUOVO TESTAMENTO GRECO• LATINO• ITALIANO
IIEPIEXOMENA
Ka-rà Ma88aìov ..... ................ ................. ............ ........... ........ 2 Ka-rà MàpKov ......................................................................... 286 Ka-rà AooKàv ...... ............. .... ... ........... ... .. .... .... .... .... .. .. ..... .... ... 462 Ka-rà 1mavvriv ........................................................................ 756 Ilpcil;,ztç 'Arrocr-roÀmv ..............................................................
980
IIpòç ePmµaiooç ...................................................................... IIpòç Koptv8iooç a' ............................................................... Ilpòç Koptv8iooç j3' ............................................................... Ilpòç raÀci-raç ........................................................................ Ilpòç 'Eq>zcriooç ...................................................................... Ilpòç tÀmrrricriooç ............................................................... IIpòç KoÀocrcraz1ç .................................................................. Ilpòç 0zcrcraÀovtKeìç a' ......................................................... IIpòç 0ecrcraÀovtKeìç j3' ......................................................... Ilpòç Ttµ68zov a' ................................................................... Ilpòç Ttµ68eov j3' ................................................................... Ilpòç Ti-rov ............................................................................. Ilpòç tÀiiµova ...................................................................... Ilpòç eE~paiooç ......................................................................
1264 1368 1472 1544 1580 1618 1644 1670 1694 1708 1736 1758 1770 1776
'laKcoviì j3offivwç f.v i-i] di Isaia
il
profeta
dicente:
Voce
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i-iìv òcrù\i · aùwu,
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Èv i-tj) 'Iop8av1J
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7
peccati
confessanti
di loro.
'I&òv
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Laò-
Vedendo
allora
molti
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i-ò j3anncrµa aùwu sadducei
venienti
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l'
immersione
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e
ÙJtEV
aùw'ìç·
disse
a loro:
17
MATTEO
3,1-7
ut adimplerétur quod dictum est per prophétas, «qu6niam Naza-· raéus vocabiturn.
Ciò affinché si adempisse il detto dei ~rofeti: Sarà chiamato Nazoreo .
3 In
3 Predicazione del Battista. -
diébus autem illis venit · ·Ioannes Baptista praédìcans in desérto ludaéae 2 et dicens: Paeniténtiam agite, appropinquavit enim regnum cael6rum. 3 Hic est enim qui dictus est per Isaiam prophétam dicéntem: «Vox clamantis in desérto: I parate viam Domini, I réctas facite sémitas eius». 4 Ipse autem Ioannes habébat vestiméntum de pilis camel6rum et zonam pelliceam circa lumbos suos, esca autem eius erat locustae et mel silvéstre. 5 Tunc exibat ad euro Ieros6lyma et omnis Iudaéa et omnis régio circa Iordanem, 6 et baptizabàntur ab eo in lordane confiténtes peccata sua. 7 Videns autem multos pharisae6rum et sadducae6rum veniéntes ad haptismum suum dixit eis: Progénies viperarum,
· 1 In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea 2 dicendo: «Convertitevi, poiché vicino è il regno dei cielia!» 3 Di lui parla il profeta Isaia che dice: Voce di uno che grida nel deserto: I preparate la via del Signore, I raddrizzate i suoi sentierz-a. 4 Giovanni indossava una veste di peli di cammello e una cintura di pellea attorno ai fianchi; suo cibo erano locuste e miele selvatico. 5 A lui accorrevano da Gerusalemme, dalla Giudea e dalla zona adiacente al Giordano, 6 e si facevano battezzare da lui nel Giordano confessando i loro peccati. 7 Vedendo un giorno venire al battesimo molti tra farisei e sadducei, li apostrofò dicen~ do: «Razza di viperea! Chi vi ha
{::} 3,1-12 Mc 1,1-8; Le 3,1-9; 15-17; Gv 1,19-28
:D:
23b Gde 13,5.7; Is 11,1; 53,2 • 3,2a Mt 4,17; 10,7; Mc 1,15 • 3a Is 40,3 • 4a 2Re 1,8 • 7a Mt 12,34; 23,33; Le 3,7
3,8-13
18
KATA MA00AION
!evvtjµai;u èx1ov&v;
i;iç
ùnÉoaçEv ùµìv
Generazione
chi
mostrò
di viperè,
µEÀÀOUCTT\ç
òpyftç;
imminente
ira?
1tOttjcra.'tE ouv Fate
µEi;a.voia.ç
9
cambiamento di mentalità
IlmÉpa. EXOµEV (per) padre
ouvma.t Ò 0EÒç 'A~paciµ.
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Àkynv èv fomoìç;· di dire
in
non
opcov KEÌ mt ·
miv oÙv ogni
giace:
'A~pa.ciµ.
Àkyro
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Dico
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Aierov 'tOU'tCOV ·Èytìpa.t 'tÉKVCl i;{\) pietre
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~a.ntlcrEt immergerà
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Spirito
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Io
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1tVt:uµan
buono
11 èyro µÈv
per (il) cambiamento di mentalità, il
di portare.
degli albe~
frutto
di me veniente
èv in
ÈV 'ti} xapì
ventilabro in
la
mano
'tlÌV aÀCOVCl a.Ù'tOU K
Àa.tpcucrnç.
11 Tote
a lui
renderai cµlto.
Allora
solo
Vattene,
Gesù:
adorerai
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OlU~O-
lascia · · · . lui
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Km o1T)KOVO'OV
a.Ùttj).
lo,
e
lui.
ed
12
ecco
angeli
si avvicinarono
servivano
civf-
'AKoucra.ç Avendo udito
poi
che
Giovanni
·era stato consegnato
si riti-
23
MATTEO
Dei». 5 Tunc adsfunpsit euro diabolus in sanctam civitatem et statuit euro super pinnaculuro templi 6 et dixit ei: Si Filius Dei es, mitte te deorsum; scriptum est enim: «Quia angelis · suis mandavit de te, I et in mambus tollent te; I ne forte offéndas ad lapidem pedem tuum». 7 Ait illi Iesus: Rursum scriptum est: «Non tenta.bis Dominum Deum tuUIID>. 8 Iterum adsfunpsit eum diabolus in montem excélsum valde et osténdit ei omnia regna mundi et gl6riam eorum 9 et dixit ei: Haec omnia tibi dabo, si cadens adoraveris me. 1O Tunc . dicit ei Iesus: Vade, Satana; scriptum est enim: «Dominum Deum tuum adorabis I et illi soli sétvies». l1 Tunc reliquit eum dìabolus, et ecce angeli accessérunt et ministrabant ei.
12 Cum autem audisset Iesus quod Ioannes traditus esset, secéssit in Galilaéarn 13 et, relicta
4,5-13
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio3 ». 5 Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa3 e, pòstolo sul pinnacolo del tempio, 6 gli disse: «Se sei Figlio di Dio3, gèttati giù. Infatti sta scritto: Darà ordini per te ai suoi angeli I che ti sorreggano sulle braccia, I perché non urti in qualche sasso il tuo piedeh». 7 Gli rispose Gesù: «Sta anche scritto: Non tenterai il Signore Dio tuo 3 ». 8 Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo. con la loro magnificenza. 9 E gli disse: «Tutte queste cose io te le darò, se prostrato a terra mi adoreraÌ3». 10 Allora gli disse Gesù: «Vàttene, Satana! Sta scritto: Adorerai il Signore Dio tuo I e a luì solo presterai culto 3 ». 11 Il diavolo allora lo lasciò. Ed ecco che degli angeli si avvicinarono a lui per servirlo. Inizio del ministero in Galilea. - 12 Quando poi seppe che Giovanni era stato irnprigionato3, si ritirò in Galilea; 13 e lasciata
{::} 12-17 Mc 1,14-15; Le 4,14-15
:l): 4a Dt 8,3 •Sa Ne 11,1; Is 52,1; Mt 27,53; Ap 11,2; 21,2.10; 22,19 • 6a Mt 4,3; 27,40; b Sal 91,1 ls • 7a Dt 6,16 (ICor 10,9) • 9a Dn 3,5.10.15; Mt 2,11; 18,26; lCor 14,25; Ap4,10; 5,14; 7,11; 11,16; 19,4.10; 22,8 • lOa Dt 6,13 • 12a Mt 14,3; Mc 6,17; Le 3,20; Gv 3,24 illl 10 Vàttene (B S c*vid, vg) è in Cc D L ampliato ... ò1ticrco µou (dal mio cospetto), ma cfr. 16,23 e Mc 8,33.
4,13-20
ELç •'IÌV raÀ.tÀaiav. 13 KaÌ. .Galilea; e, in la
XWPYJCTEV rò l;apà zaret,
i::Mrov essendo venuto,
8aÀ.aaaiav mare,
14 'Lva affinché
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ea1'.ci.aaYJç,
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KUL e
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CTELV care
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LOLç KU8Y]µÉVOLç ÈV XWPE>AION
12 XULpE'tE Rallegratevi
KaÌ. ed
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'tÒ òffipov crou.
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di te,· e
allora,
essendo venuto,
presenta
il
prima,
col frate!dono
di te.
33
MATTEO
vocabitur in regno cael6rum; qui autem fécerit et docuerit, hic magnus vocabitur in regno cae16rum. 20 Dico enim vobis quia, nisi abùndaverit iustitia vestra plus quam scribarum et pharisae6rum, non intrabitis in regnum cael6rum.
invece li metterà in pratica e insegnerà a fare lo stesso, questi sarà considerato grande nel regno dei cieli. 20 Vi dico infatti che se la vostra giustizia non sorpasserà quella degli scribi e farisei, non entrerete nel regno dei cieli».
21 Audistis quia dictum est antiquis: «Non occides»; qui autem occiderit reus erit iudicio. 22 Ego autem dico vobis, quia omnis, qui irascìtur fratri suo, reus erit iudicjo; qui autem dixerit fratri suo: Raca, reus erit concilio; qui autem dixerit: Fatue, reus erit gehénnae ignis. 23 Si ergo òffers munus tuum ad altare et ibi recordatus fiieris quìa frater tuus habet alìquid advérsum te, 24 relinque ibi munus tuum ante altare et vade prius reconciliari fratri tuo et tunc véniens 6fferes munus tuum.
Sull'ira. - 21 «Avete inteso che fu detto agli. antichi: Non ucciderai-a.; infatti chi uccide è sottoposto al giudizio. 22 Io, invece, vi dico: chiunque s'adira con il suo fratelloa sarà sottoposto al giudizio. Chi dice al suo fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio. Chi dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. 23 Se dunque stai per deporre sull'altare la tua offerta e là ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa a tuo carico, 24 lascia la tua offerta davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; dopo verrai ad offrire il
:(I: 21a Es 20,13; Dt 5,17 (Mt 19,18; Mc 10,19; Le 18,20; Rm 13,9; Gc 2,11); (Es 21,12; Lv 24,17) • 22a lGv 3,15 ill 22 ... col suo fratello: dopo àm:ou se D L.W 0 aggiungono eìidj (chiunque si adira col suo fratello immotivatamente... ).
5,25-31
34
KATA MA00AION
25 fo8t EDVOcOV Sii
benevolo
El
'ttj) cXVnÒtK(\) O"OU 1: Sia
per la
giura,
di te
testa
Tpixa ÀCUKTjV nmfìcrm (solo) capello bianco
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discorso
di voi:
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ncprnaòv TOUTrov
ÈK Tou novripou
Ècrnv.
di più
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di queste cose
38
perché
maligno
Il
no.
difatti
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ÈppÉ8T1, 'Ocp8aA.µòv
avn òcp8aA.µou
Udiste
che
fu detto:
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KCXÌ
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39
Occhio
h& ÒÈ Io
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Uyro
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dico
a voi:
Non
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Tql
novripi}crtt
'tÙ mxpc:m-rcùµtx-ra · ùµffiv.
neppure
il
Padre
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µTi àqrfrct:
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· Chiedete - ,·.e -. sarà dato ,.-~ ·:' .' ' -:· ..-::~· ':J
davantl
esse
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1tOcrlV mhffiv .. 'KUl·. uÀ.àç; (le) spine
uve
53
MATTEO
7,10-16
nunquid lapìdem p6rriget ei? darà un sasso? 10 O se gli chie,.. 10 Aut, si piscem petierit, nun- de un pesce, gli darà un serpenquid serpéntem p6rriget eì? te? 11 Se dunque voi, anche se 11 Si ergo vos, cum sitis mali, _ cattivi, sapete dare doni buoni ai nostis bona data dare filiis ve- vostri figli, quanto· più il Padre stris, quanto magis Pater vester vostro che è nei cieli darà cose qui in caelis est dabit bona pe- buone a quanti gliene fanno i:iténtibus se. 12 Omnia ergo, chiesta3? 12 Quanto dunque dequaecfunque Vultis ut faciant siderate che gli uomini vi facvobis h6mines, et vos facite ciano, fatelo anche voi a loro. illis; haec est enim lex et pro- Questa è infatti la legge e i profeti3». phétae.
13 Intrate per anglistam portam, quia lata porta et spati6sa via est, quae ducit ad perditi6nem, et multi. sunt qui intrant per eam. 14 Quam anglista porta et arta via est quae ducit ad vitam, et pauci sunt qui invéniunt eam!
La porta stretta. - 13 «Entrate per la porta stretta; poiché spaziosa è la porta e larga la via che conduce alla perdizione; e molti sono quelli .che vi si incamminano. 14 Quanto stretta è la porta ed angusta la vfa ·che conduce alla vita3! E pochi sono quelli che la trovano!»
15 Atténdite a falsis prophétis, qui véniunt ad vos in vestiméntis 6vium, intrinsecus autem sunt lupi rapaces; 16 a fnlctibus e6rum cognoscétis eos. Nunquid c611igunt de spinis uvas aut . de tribulis ficus? 17 Sic omnis
Dai frutti all'albero. -15 «Guardatevi dai falsi profeti3: essi vengono a voi in veste di pecore, dentro invece sono lupi rapaci~ 16 Dai loro frutti li ricono'" scerete3. Si raccolgono forse uve dalle spine o fichi dai rovih?
{:} 13-14 Le 13,24 • 15-20 Le 6,43-44 :0: lla Ge 1,17•12a Mt 22,40; Rm 13,8-10 • 14a Atl4,22 • 15a Mt 24,1124; Le 6,26; 2Pt 2,1; lGv 4,1; Ap 16,3; b Ez 22,27; Mt 10,16; Gv 10,12; At 20,29 • 16-17 Mt 12,33.35 • 16a Sir 27,6; b Ge 3,12 W .13b.14 la porta (ft rctSÀ:r1) è omesso da diversi mss. • 14 Quanto ('ti) è in S* Variato O'n, efr. V. 13.
7,17-24 ~
Tj
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O"ÙKCX;
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KaÀOÙç · note'i, 'tò oè
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· 21
n'Òp (il) fuoco
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K:apnòv · K:aÀÒv frutto ·
dµngue da
aùwuç. loro.
dicente a me: Signore; Signore, entrerà
'toù nmpoç
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not&v 'tÒ 8ÉÀT\µa facente la
il
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Kupte
KUpte, où
'tcp crcp
giorno:
•Signore,
Signore, non
col tuo
Ènpo>.
Non vi ho mai conosciuti. 21 «Non chiunque mi dice: Signore, Signorea, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padreb mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nomea? Nel tuo nome non abbiamo cacciato demònib e nel tuo nome non abbiamo fatto molti prodigi? 23 Allora dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciutia ! Andate via da me, operatori d'iniquitàh».
24 Omnis ergo qui audit verba mea haec et facit ea adsimilabitur viro sapiénti, qui aedificavit
Due specie di fondamenta. 24 «Chi perciò ascolta queste mie parole e le mette in praticaa,
-
--
{:} 21-23 Le 13,25-27 • 24-29 Le 6,47-49 :Ù: 19 Mt 3,10; Le 3,9; 13,6-9; Gv 15,6 • 20 Mt 7,16; 12,33 • 21a Le 6,46; b Mt 21,31; Rm 2,13; Gc 1,22.25; lGv 2,17 • 22a Ger 14,14; 27,15; b Mc 9,38; Le 9,49 • 23a Mt 10,33; 2Tm 2,12; b Sal 6,8; Mt 13,4ls; 25,41 • 24a Gc 1,22
7,25-8,2
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56
KATAMAB0AION
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J..fyit
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di lui.
· Ed
eyÉvE'tO .EV -ri] 0cxÀcXO"CT1], (OO''"CE ci fu
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Allora
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di lui
nprowv àn:cÀ0c'ìv · xaì
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a lui:
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discepoli
cxùttj), KuptE, . Em'tpE1jfOV perinetti
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& -rffiv µcxeri-rrov . [cxùtoul poi dei
a lui:
padre
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ÉÌn:cv 0ci1jfcxt
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gli uccelli
disse
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Le
._OC
posare. Signore,
te
Kcxì tèx. nc-rctvèx. 'tOU oùpavou
èxouaiv . hanno
KCX'tCXO"K!\VWactç,
il
Maestro,
il
mare,
barca,
ìùoù
seguirono
aEtaµòç; · µèycxç;
ecco - (una) tempesta · gran~e
'tÒ 1tÀOloV
così che la
T\KoÀ9uenmxv
barca
K(XÀU1t'tEa0cxt~ 1mò · era coperta .
da
63
MATTEO
17 ut adimplerétur quod dictum est per Isaiam prophétam dicénte~: «Ipse infirmitates nostras accépit I et aegrotati6nes nostras portavit>>. · ·
gli infermi. 17 Così si adempì quanto fu annunziato dal profeta Isaia che dice: Egli hçi. preso le nostre infermità I e_ si è :caricato delle nostre malattie3 • • ·
18 · Vìdens autem Iesus turbas multas circum se iussit ire trans fretum, 19 Et accédens unus scriba ait illi: Magister, sequar te quocfunque ieris. 20 Et dicit ei Iesus: Vulpes f6veas habent, et· v61ucres ·caeli nidos; · Filius autem h6minis non habet ubi caput reclinet. 21 Alius autem de discipulis eius ait illi: Domine, permitte me primum ire et sepelire patrem meum; 22 Ieslis autem ait illi: Séquere me et dimitte m6rtuos sepelire m6rtuos suos.
Sulla sequela. - 18 Gesù, visto che la folla gli si accalcava. intorno, chiese di passare all'altra riva3 • 19 Allora uno scriba gli si accostò .dicendo: o~r1811crav temettero .
'tEç 8è ot oxì-01 do visto allora le folle F
6
civèpffircou uomo
Vat aµa.pnaç - 'tO'"CE ì.i,ya mettere (i) peccati. Allora dice
7
68
KATA MA00AION
'tOOV
uµffiv; di voi? BXOUITTV hanno
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Ot
ai
èÀ.Eyov dicevano
'tEÀffiVOOV pubblicani
12 ò
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KaÌ e ·ÒÈ alJora
tcrXUOV'tcç sani
69
MATTEO
9,6-12
dicere: Surge et-; ~p~n enim veni_yocare iustos, sed peccat6res. .
9,,_13-18
ma i rnalati.13 Andate e·iinparate cosa vuol dire; Misericordia cerco e non sacrificio 3 • Non sono venuto infatti ·a chiamare i giusti, ma i peccatori».
14 Ttinc àcèéssétunt ad eum di- Sul digiuno. - 14 Allora gli si scipuli Ioannis dicéntes: Quare avvicinarono i discepoli di Gionos et pharisaéi ieiunamus fre- vanni e gli· dissero: «Perché, qµénter, dìscipuli autem tui non mentre noi e i farisei facciamo ieifuiant? 15 Et ait illis Iesus: molti digiuni a; i tuoi dis&:poli Nunquid possunt filii sponsi lu- invece non digìtinano?» 15 Rigére ·quandiu cum illis est spon- spose loro Gesu: «Gli invitati a sus? Vénient autem dies, cum nozze possono essere in lutto, a,uferétu;r (lb eis sponsus, et tunc mentre lo .sposo è con loro3 ? ieiunabunt. · 16 Nemo autem im- Verranno però giorni in cui sarà mittit _commissuram panni rudis tolto loro lo sposo e allora digiuin vestìll.éntuin vetus; tollit e- neranno. 16 Nessuno mette una nl.n:1 plenimdinem eius ·a vesti- pezza di panno nuovo su un vemértto, et peior ·.gcissi.lra fit. . stito vecchio: ciò infatti · porta 17 Neque mittunt vinum novum via .il rattoppo dal vestito e lo in utres . . véteres; ali6quin rum- strappo diventa peggio:re. 17 Nepplliltur utres, et vinum effUndi- . pure si mette vino nuovo in otri tur, et utres pé:teunt; sed vinum vecchi; altrimenti gli otri scopnovum in utrés novos mittunt, et piano e così si versa il vino e si perdono gli otri. Ma il vino nuo.: ambo consérvantur. vo si mette in otri nuovi, così si conservano Puno e gli altri». 18 H~e~ illo loquénte ad eos, ecce princeps unus accéssit et aàorabat eum dicens: Domi.ne; filia .
La figlia di un notabile..~ 18 Mentre dice loro queste cose, un notabile sì avvicina e gli
.
{}·. 14-Ì7 Mc 2,18-22; Le S,33-39 • 18-26 Mc 5,21-43; Le 8,40-.56 :(): 13a. Os 6,6 (Mt 12,7) • 14a Mt 11,18; Le 18,12 • 15a Gv 3,29
ID 13 {peccatori: alcuni mss autorevoli aggiungono a penitenza (cfr. Le 5,32) • 14 molti manca in autorevoli mss. • 15 Gli invitati a nozze: lett. I.figli dello sposalizio (ebraismo). D ha ...vuµcpiou (dello sposo), la vg.fi.lii sponsi. - essere in lutto: alcuni mss hanno VTJO°'rsustv (digiunare, c:fr. Mc 2,19).
72
KATA MA00AION
9,19-26
ets ÈÀeffiv
n:pocmcuva a:ùtcp
'Akyrov ·
un essendo venuto,
si prostra
dicente
µou
a lui
heAf:u'tT]crtv~ fx').)ix è morta; . ma,
&pn
di me or ora
pci
crou èn' aùti\v,
no
di te
.-
La · figlia
f.J.,ecòv
èrtHfaç 'tftv ·
xu-
essendo venuto;
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KCXÌ
çilcretm.
e
vivrà.
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su
on la .
19 Kaì . ~yÈpBeìç Ed
'h1crouç TtKOÀOU8T\
yuviì
discepoli
a\.µoppooucra offioeKa hl\ . n:pocr-
ecco (una) donna
Ed
ò
essendosi alzato
perdente sangue
da dodici
anni, essen-
EÀ8oucra
omcr8tv
Tl'lfroµ&.ç
Kcxl
Mcx88dioç
ò
'tE'Acòvriç,
meo,
Tommaso
e
Matteo
il
pubblicano,
Bcxp8o'A.oBartolo'IciKro~oç Giacomo
77
MATTEO
-evangélium regni· et curans omnem langu6rem et omnem infirmitatem. 36 Videns autem turbas, misértus est eis, quia erant · · vexati et iacéntes sicut oves non habéntes past6rem. 37 Tunc dicit discipulis suis: Messis quidem multa, operani autem pau~ ci; 38 rogate · ergo D6minum lllessis, ut mittat operarios in messem suam.
9,36--10,3
sinagoghe, annunciava il vangelo del regno e curava ogni malattia e infermitàa. 36 Al vedere le folle affrante e abbandonate come pecore senza pastorea, fu preso da pietàb. 37 Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è moltaa, ma gli operai sono pochi. 38 Pregate perciò il padrone della messe che mandi operai alla sua messe».
10 Et, convocatis du6decim } Q La missione dei Dodici. · . discipulis suis, dedit illis potestatem spirituum immundòrum, ut eicerent eos et curarent omnem langu6rem et omnem infjrmltatem. 2 Du6decim aufonì apostolòrum nomina sunt haéc: primus Simon, qui dicitur · P-etrus, et Andréas frater eius, 3 Iacòbus Zebedaéi et Ioannes frater eius, Philippus et Bartholomaéus, Thomas .et Matthaéus publicanus, Iac6bus Alphaéi et
1 Chiamati a sé i dodici suoi discepoli, diede loro il po.tere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattia e di infermitàa. 2 I nomi dei dodici apostoli sono: primo Simone, detto Pietro e Andrea suo fratelloa; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; 3 Filippoa e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo di Alfeo e
{::} 10,1-4 Mc 3,13-19; Le 6,12-16
:(t: 35a Mt 10,1; Mc 1,34; Le 7,21•36a Nm 27,17; IRe 22,17; 2Cr 18,16; Ez 34,5; Zc 10,2; Gdt 11,19; Mc 6,34; b Mt 14,14; 15,32; Mc 6,34 • 37a Gv 4,35 • 37'-38 Le 10,2 • 10,1 Mc 6,7; Le 9,1; a Mt 9,35; Mc 1,34; Le 7,21•2a Gv l,40s 3a Gv 1,43 35 ogni malattia e infermità: diversi mss aggiungono EV 'ti!> Àail> (nel popolo); qualche altro aggiunge ancora Kaì noUoì T]KoÀou9lJcrav aù't0 (e molti lo seguirono). • 36 affrante (scrKuÀµÉvot) è in qualche ms rimpiazzato con EKÀ.EÀuµÉvot (sciolte).
m
78
KATA MA88AION
10,4-12
ò
'WU 'AA.q>ofou KCXÌ èaòòa.1oç,
quello
di
Alfeo
vciioç
KCXt
'Iouòa.ç ò
neo
e
Giuda
4
Taddeo,
e
I'
I.lµcov
ò
Kavcx-
Simone
il
Cana-
'IcrK:a.picfrc11ç
ò
KCXÌ
Iscariota
quello
anche (che) conse-
na.-
pa.òoùç a.'ÌYCOV. gnò
lui.
Tou·touç TOùç òcò&Ka àmc:netNòv ò 'Ir\crouç napa.yyri-
5
Questi
dodici
inviò
- Gesù
À.aç
cx'ÙT01ç
ìJ:,ycov,
Eìç
òòòv
mandato
a loro
dicendo:
Per
(la) strada
éÀ.01l'tE KCXÌ eìç date
e
in
È0vffiv
µi\
àn-
delle naziòni
non
an-
1tOÀ.tv Laµcxpt 'tcOV µi\ (la) città
avendo co-
tlcré101l'tE"
dei Samaritani non
no-
6
entrate.
An-
pcurnee òÈ µ&:ì-1ov npòç 'tÒ'. np6Bmcx date
ma piuttosto
'IcrpcxtjÀ..
7
di Israele.
Ti
ytKEV nEUE'tE,
le
pecore
le . perdute
della casa
nopeu6µevot
òÈ
K'flpU0p6v
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carico
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leggero
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In
quello
troverete
yàp
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xp11cr-ròç Km -rò buono
e.
il
f:n:opcu011 - ò
'I11o:ouç w'ìç
andò
Gesù
di
95
MATTEO
24Ver6ntamen dico vobis, quia terrae Sodomòrum remissius erit ~n die iudicii, quam tibi.
25 In illo témpore respòndens Iesus dixit: Confiteor tibi, Pater Domine caeli etterrae, quia abscondisti haec a sapiéntibus et prudéntibus et revelasti ea parvulis. 26 Ita, Pater, quòniam sic fuit placitum ante te. 27 Omnia mihi tradita sunt a Patre meo, et nemo novit Filium, nisi Pater; nèque Patrem quis novit, nisi Filius et cui voluerit Filius revelaré•-2R Venite ad me, omnes qui laboratis et onerati estis, et ego reficiam. vos. 29 Tòllite -iugum meum super vos, et discite a me quia mitis sum et hUmilis corde; et ihveniétis réquiem animabus vestcis; · 30 iugum enim meum suave est, et onus meum leve.
l l,24-30
prodigi che si sono compiuti ih te, sarebbe rimasta fino ad oggi b. 24 Ebbene, vi dico che nel gfomo ·del giudizio la sorte che · toccherà alla terra di Sòdoma sarà più mite della tua».· Veni~e a me e vi darò sollievo. 25 In quell'occasione Gesù pre.se a dire: «Mi compiaccio con te, o Padre, Signore del cielo e della terraa, che hai tenuto na~ scoste queste cose ai sapienti e ai saggi · e le hai rivelate ai semplicib. 26 Sì, Padre, poiché tale è stato il tuo beneplacito. 27 Tutto mi è stato dato dal Padre mioa: nessuno conosce il Figlio se non il Padre e nessuno conosce il Padre se non il Figliob e colui al quale il Figlio vogl_ia rivelarlo. 28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi, e io vi darò sollievo. 29 Portate su di voi il mio giogo e imparate da me che sono mite e umile di cuore; e troverete ristoro per le vostre animea. 30 Poiché il mio giogo è soave e leggero è il mio peso3 !» · ·
{::}. ·25-30Lc 10,21-22
:O:
Ùb Gn 19,24-28; 2Pt 2,6; Gd 7 • ·24 Mt 10,15; Le 10,12 • 25a Th 7,17; b lCor 1,26-29 • 27a Mt 28,IS; Gv 3,35; 13,3; ·17,2; Fil 2,9; b Gv 1,18; 10,15 • 28 Ger 31,25 • 29a Ger 6,16 • 30a lGv 5,3 W 27 ... il Figlio ... se non il Figlio (B S C D, cfr. Le 10,22) è in N variato .. :ròv ttn-répa ei µ1) o fn6ç, oùùs -ròv Ui6v nç Èmyivcbmm d µ1) o m:~n'Jp, difficilmente collegabile con quanto segue. • 28 che siete affaticati e stanchi: unaformulazione più ampia, attestata presso i Padri siriaci, suona ... affaticati, e che soffrite, e che portate fardelli pesanti.
12,2-9
96
KATA MA00AION
crciBBa01v
oià -cmv · crnopiµrov·
sabato
tra
oì oÈ
µa8'fÌ'tm
aùwù
i . allora
discepoli
di lui
messi;
le
èmvcwav
1mì
ilpçavw·
tlì..Af:tv
cncixuaç;
1mì
ebbero fame
e
cominciarono
a strappare
spighe
e
ècreiuv.
2 Ot oÈ apwa'ì01.
a mangiar(ne).
I
ot µaerrmi discepoli
craBBci·nµ.
o
ciò che non
OÙK Eçrnnv
.-.
Ecco,
a lui:
è permesso
1tOletV
Èv
fare
di
ò
oÈ
ElntV
aù-co'ìç;, O'ÒK ÙVÉyvro-ce tl
Egli
allora
disse
a loro:
È1toiT)crev .6.auìo . free 4
avendo visto dissero
crou now601v 3
Davide
fece
i::mav CXÙ'tcp, 'Iooù
ì06ni::ç;
ma farisei
di te · fanli.ò
sabato.
9
Èni::ivacrnv
avete. letto
Non
Kaì ot
quando ebbe fame
µe-e' aùwù,
quelli
e
cosa
con
lui,
n(òç;
i::ìcrfì18i::v dç; -còv olKov >tou ei::ou
Kaì wùç; &p-
come
entrò
e
in· la
casa
di
Dio
pa-
-còuç
-çfìç; npo8foi::roç;
Eayov,
o
OÙK èçòv
fìv
ni
di
mangiarono, .
cosa che
non
era
proposizione
µe-e' aùwu d
aù-ctj) cj>aydv
o'ÒOÈ
w'ìç;
a lui
né
a quelli con
di mangiare
pe'Ù01V
µ6v01.ç;; 5
cerdoti
soli?
OÙK àvf.yvmi:: Èv 'tQl
lì
o
Èv 'tQl .ii::ptj)
sabato
in
sacerdoti
el01V;
Km àvainoi non colpevoli
µetç6v
in . la
avete letto
non
crciBBamv Ot ii::pdç;
e
lui,
µ'Ì)
w'ìç; te-
non
ai
v6µcp ·legge
"'
·r·.
. sa-
on
w'ìç;
che
di
'tÒ aciB~mov ~e~T)ÀO'Ù01V profanano il sabitto
il
tempio
6
À.Éyro
oÈ ùµ'ìv
on
wu ii::pou
Dico
ma a voi
che
del
tempio
tl
Ècrnv,
sono?
Ècrnv ruoe. 7 El OÈ
(uno) maggiore è
se
permessa
qui.
Se poi
ÈyvOOKU'te
aveste conosciuto cosa è:
"EÀeoç;
8ÉÀro
Km où
euaiav,
OÙK àv KCX'teOl KcXCJCX'tE
Misericordia
voglio
e
sacrificio,
non
wùç;
àvm tlouç;.
8. KUptoç; . ycip
non colpevoli.
uiòç;
wu àvepro:n:ou .
figlio
dell'
9
non Signore
infatti
avreste condannato
· Ècrnv
wu
aaBBawu
ò
è
del
sabato
il
uomo.
Kaì µe-caBàç;
ÈKd8i::v
1Ì18ev i::ìç;
-criv
&vepronoi; fonEtpEv
µiKpoi-Epov µ~
32 8
aùwu· di lui.
cieli
è cresciuto
in
il
campo
f.anv
ncivi-rov i-rov a7ttp-,--
è
di tutti
se-
µElçov
i-rov A.axcivrov
più grande
degli ortaggi
f.critv è
oÉvopov,
roai-E
ÈÀ0Etv
i-à 1tE't"Eivà w0
albero,
così
da venire
gli uccelli
del
oùpavoù
K(Ù
K>. 17 Risposero: «Non abbiamo qui se non cinque pani e due pesci». 18 Ed egli disse: riµim.
'!Ò
'!fìç il
eKpaçEv gridava
1trnounm. cadranno.
'AKµT\v Ancora
KaÌ e
tlç in
ÈK1topcuoµcva cose uscenti
ÈK da
KcXKctVa KOtVOt e queste contaminano Òtcxpensi e-
1topvt1m, KÀ01t;
uomo
in scambio
della vita
ò
uiòç; · wu àvepomou
il
figlio dell' uomo
27 µÉA.m yàp
di lui?
Sta per ·infatti
wu nmpòç; venire
in
la
del:
gloria
Padre
avwu
µe'tà
"CcOV àyyÉACOV
avwG,
1mì 'tO'tc
ànoùfficrci
di lui
con
gli
di lui,
e
darà
angeli
h:cicncp
KCl'tÙ
"CTJV npéiçiv
a ciascuno
secondo
I'
avwu.
allora
28 àµTjv
ùµ'ìv
J-.Éy(j) dico
Amen,
di lui.
azione
a voi
on
cl.mv
nvcç;
'tcOV O:&
Érov.fi Kaì, iooÌJ adombrò loro, ed· ecco (una) voce OÙ1:6ç Questi
Ìl.Éyovaa, dicente:
ò
tCT'tLV è
il
ÙKoUE'tE fÙOOKtJcra· mi sono compiaciuto; ascoltate e:rtEcrav caddero
µaerii:aì, discepoli
7 Kaì,
o6opa. molto.
EL:rtEV, disse:
'EyÉp8tJ'tE KaÌ, Alzatevi e
oÈ poi
wùç gli
òSaÌl.µoùç occhi
9
tyEp8'6 sia risorto.
6
aùi:rov di loro
KaÌ. Ed
ÙKoucravteç avendo udito
aùi:còv KaÌ. di loro ed
'Iriooùç KaÌ. Gesù e
€of3fi8ricrav ebbero paura
Ò:tjJaµEVOç aùavendo toccato lo-
8
of3EL08E. abbiate paura. oùMva nessuno
al
è:rtcipavi:Eç Avendo alzato
EL'· se
cloov videro
µ.fi non
aùi:òv lui
µ6vov. solo.
aùi:ol,ç a loro Eroç fino a
ùpaµa visione
Perché
µ.fi non
Kaì, Kai:af3mv6vi:rov E discendendo
'tELÌl.ai:o nò
Ti
ò
VEÉÌl.tJç nube ?
Em :rrp6crro:rrov su (la) faccia
'tcDV ro
'Iricroùv Gesù
,
tK i:fìç da la
µou ò ày a:n:rii:oç, kv CQ di me l' amato, in cui
U'U'tO'U. lui.
:rtpocriìÌl.8Ev si avvicinò
E
';'
ul6ç figlio
ve8aÀµoùç
vita
entrare
che
due
,
aç
't'IÌV y&vvav
in
la
10
Geenna
'Op&.'tE
occhi
I'
se
. oc-
~ciAf'. getta(lo)
e
tlç (avente) in
't'IÌV la
exov'ta
~À1)8f\vm
avente
essere gettato
'tOU 1tUpoç. di.
µii
Guardate di non
fuoco.
Kampovi\cr1)'tE f.vòç disprezzare
uno
'tE>AION
ECTOV'tClt
oi Mo f:Ìç · mipKa
saranno
due
in
µiav.
carne
.6
una
(sola).
rocr-re
oùK'.én
Così che
non più
ci.mv
Mo aÀÀÒ. crà.pç
µicx.
o
sono
due
carne
una (sola).
Ciò che dunque -
av8pronoç µ'IÌ
XffiPtSÉ'W).
éçi::uçf:V giunse
ma
(I') uomo
non
Èvi::'tciÀmo
8ouvm
comandò
di dare
KCXÌ &.n:oÀucrm [aùTI}vl;
8 ·ÀÉyu
rimandare
lei?
't'IÌV CTKÀ11POKCXp0tClV durezza di cuore
la
YDVCllKClç
. uµffiv,
mogli
9
&.n:oÀucrm 'tà.ç
a voi
di rimandare le
&.pxflç (I') inizio
da
on
oç&v
che
chiunque
10
mette adulterio ..
oÈ.
où
pèrò · non
a voi
xamt.
per
uµ1v
uµ1v
bit
npòç
Mosè
permise
8È µiì
Mroi.icrflç
Èn:É'tpf:\jff:V
poi
non . per
on
di ripudio
di voi
ÀÉyro
di lui,
Perché
&.n:ocrmmou
·a loro
Dico
aùwu
j31j3Àiov aùw1ç
con-
uµffiv &.n'
di voi,
a lui: .
(una) dichiarazione
Dice
Dio
aù'tc[), Ti
Dicono
oùv Mroi.icrflr;
ei::òç cruv-
ò
7 ÀÉyoumv
separi.
allora Mosè e
o'Ùv
yf:yovf:v
oihroç.
fu
così.
rimandi
nopvciçc
KClÌ yaµi}m:i
fornicazione,
e
't'IÌV
yWdìKCl.
la
moglie
(un')
sposi
ÀÉyoumv
ClÙ'tcP oi µa8111:cxì
Dicono
a lui
aU11v
µot-
altra
com-
Eì
[aùwul,
discepoli
di lui:
Se
ou'tror;
ècrtlv Ti
aìtla
wu &.vepc&n:ou
µi::'tà.
'tflç yu-
così
è
condizione
dell'
con
la
mo-
8È
f:tnf:V "
aù-
allora
disse
alo-
la
vmKoç, où
cruµÉpi::t
yaµflcrm.
glie,
conviene
sposarsi.
non
uomo
11 ò Egli
w'ìç,
Où
nciv'ti::ç
xropoucrtv
'l:ÒV Myov [1:0u1:0vl
ro:
Non
tutti
comprendono
la
.,. otç
per coloro a cui
questa,
yàp
i::ùvouxot o'invi::ç
ÈK
infatti
eunuchi
da
Ci sono
" èyi::vvi} 811crav OD'tffiç,
della madre · furono
che
KCXÌ tlaìv
così,
o'invi::ç
i::ùvouxfo811crav unò 'tOOV &.vepc&nrov,
che
furono fatti eunuchi da
d>Vouxo1 o'inveç
gli
tùvouxrncxv ~amoùç fecero eunuchi . se stessi
uomìni,
otà.
i::ùvoU-
ci sono eunu-
e
chi
che
(è)
8f:8o'tm. 12 ci.mv
xot
eunuchi
ma
è dato.
KOtÀ{aç µ111:pÒç (il) ventre
parola
&,').,,').,,'
KClÌ i::ìcrìv e
ci sono
't'IÌV j3amÀf:iav
a causa del
regno
173
MATTEO
erunt duo in carne una»? 6 Itaque iam non sunt duo, sed una caro. Quod ergo Deus conilinxit, homo non séparet. 7 Dicunt illi: Quid ergo M6yses mandavit dare libéllum repudii et dimittere? 8 Ait illis: Qu6niam M6yses ad duritiam cordis vestri pennisit vobis dimittere ux6res vestras; ab initio autem non fuit sic. 9 Dico autem vobis, quia quicfunque dimiserit ux6rem suam, nisi ob fomicati6nem, et aliam dlixerit moechatur; et qui dimissam dU.Xerit moechatur. 10 Dicunt ei discipuli eius: Si ita est ·causa h6minis cum ux6re, non éxpedit nubere. 11 Qui dixit illis: Non omnes capiunt verbum istud, sed quibus datum est. 12 Sunt enim eunuchi qui de matris utero sic nati sunt, et sunt eunuchi qui facti sunt ab hominibus, et sunt eunuchi qui seipsos castravérunt propter regnum caelòrum. Qui potest capere capìat.
19,6-12
propria moglie e così i due diventeranno una sola came3 ? 6 In modo che non sono più due, ma una sola carne. Perciò, quello che Dio ha congiunto l'uomo non separi». 7 Gli dissero: «Perché dunque Mosè comandò di dare il libello del ripudio e così rimandarld'-?» 8 Rispose loro: «Per la vostra durezza di cuore Mosè concesse a voi di ripudiare le vostre mogli; ma all'inizio non è stato così. 9 Ora io vi dico: chi ripudia la propria moglie, se non per impudicizia, e sposa un'altra, commette adulterio». 10 Gli dicono i suoi discepoli: «Se tale è la condizione ·dell'uomo rispetto alla moglie, non conviene sposarsia». 11 Egli disse loro: «Non tutti comprendono questo discorso, ma soltanto coloro ai quali è datoa. 12 Vi sono infatti eunuchi che nacquero così dal seno della madre, e vi sono eunuchi i quali furono resi talì dagli uomini, e vi sono eunuchi che si resero tali da sé per il regno dei cieli. Chi può comprendere, comprenda».
:{t: Sa Gn 2,24 (Ef 5,31; lCor 6,16) • 7a Dt 24,1; Mt 5,31 • 9 Mt 5,32; lCor 7,lOs • lOa lCor 7,1-2.7-9 • lla lCor 7,7.9.17 m 6 h~ congiunto: D precisa sìç SV (in uno) . • 9 se non per impudicizia: alcuni mss, anche autorevoli, hanno napeK'tÒç À6you nopveiaç (all'infuori del caso d'impudicizia), che proviene evidentemente da 5,32. - e sposa un 'altra manca in qualche ms. - commette adulterio: diversi mss hanno noi&i afrn)v µoixeu9fJvm (la rende adultera), come in 5,32. • 10 suoi è omesso da p 7 Ivid B S 0. - la condizione (ft ahia): verss. antiche hanno tradotto culpa.
19,13-21
174
KATA MAE>E>AION
-r&v oùpav&v. ò
ouvciµcvoç
xroptlv
xropci 'rffi.
dei
potente
capire
capisca.
cieli.
· 15
Il
To-re
npoC>T\VÉXBT\O"CXV
Allora · furono portati
a.Ù'tcQ
1tat0tà
"tVCX
'tU'tcUO'cV che
rcpo-
prostitute pre-
'tOU 8rnu.
rco.:po.:~OÀ1ÌV parabola
po.:yµòv Ko.:ì
le
avendo visto, neppure vi siete pentiti
o.:Ù'tql.
ed
O.:l rcopvm
e
e
a lui.
Ot KOÒcO'JtÙ'tTJ).oì
a voi,
guide
cieche
èv 're\)
not fìcrcu
asciutto
yév11mt
Guai per il.
't:llV çllpÙV I'
quando (lo) diventa
Oùcxì.
òµ6m1
ipocriti,
ùtnÀ.O't:Epov ùµrov.
ycévv11ç · della Geenna
giuri
né
Ù1t0Kpt 't:Ul,
farisei KCXÌ. e
·mare
npocrr)À.mov,
eva.
entrate
dicenti:
Chiunque
o' tempio, niente
è;
chiunque
&v
invece
òµoo1J
-
giuri
èv 're\) xpucrc\). 't:OÙ VUOÙ, ÒEtÀ.Et. 17 µropoÌ KUÌ TllÀ.Ol,
nç
per I'
chi
oro
del
yàp
µel.çrov
Ècrtlv,
infatti
maggiore è:
't:ÒV XPUCTOV; I'
tempio, è tenuto.
18
e
ciechi,
6
xpucròç
ft
6
va.òç
6
&.ytcicra.ç
I'
oro
o
il
tempio
il
santificante
"Oç &v
KUl, E
oro?
Stolti
(dite): Chiunque
òµom:i
èv 're\)
eu-
giuri
per I'
alta-
atUCT't:TIPlQl, oùùév Ècrnv· oç
o' cXv
òµom}
Èv 're\) orop(j)
re,
invece
giuri
per il
quello
niente
chiunque
è;
Ènavco a.ùwù,
òEtÀ.Et.
sopra
è tenuto.
di esso,
19 't:UÀ.Ol, Ciechi,
çov, 't:Ò oropov
ft
't:Ò 8uma.0'tr)pt0v
't:Ò
giore, il
o
I'
quello
dono
pov; 20 6 Il
no?
oùv
altare
òµoaa.ç
UÙ't:c\) KUÌ ÈV mim esso
e
per tutte le cose che
tl
yàp
cosa
infatti (è) mag-
µe'ì-
't:ò oIDsantificante
ÈV 're\) 8'U()tUCT't:TIPlQl
dunque avente giurato per I'
dono
il
òµvuu ÈV giura
altare
do-
per
Ènavco a.ùwfr 21 KUÌ ò (sono) sopra
di esso;
e
I'
215
MATTEO
clauditis regnum cael6rum ante h6mines! vos enim non intratis nec introelintes sinitis intrare. 14 Vae vobis, scribae et pharisaéi hyp6critae, quia coméditis domos vidufuum orati6nes longas orantes! propter hoc amplius accipiétis iudicium. 15 Vae vobis, scribae et pharisaéi hyp6critae, quia circuitis mare et aridam ut faciatis unum prosélytum et, cum fì.lerit factus, facitis eum filium gehénnae duplo quam vos! 16 Vae vobis, duces caeci, qui dicitis: Quicfunque iuraverit per templum, nihil est; qui autem iuraverit in auro templi debet! 17 .Stulti et caeci; quid enim maius est, aurum, an templum quod sanctificat aurum? 18 Et quicfunque iuraverit in altari, nihil est, quicl:tmque autem iuraverit in dono, quod est super illud, debet. 19 Caeci; quid enim maius est, donum, an altare quod sanctificat donum? 20 Qui ergo ìurat in altari iurat in eo et in omnibus quae super illud
23,15-20
dei cieli davanti agli uomini; di fatto non entrate voi e trattenete coloro che vorrebbero entrarvi. [14]
15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito, e quando ci siete riusciti lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi. 16 Guai a voi, guide cieche3 che dite: Se uno giura per ·il tempio, è niente; se invece giura per l'oro del tempio, rimane obbligato. 17 Stolti e ciechi! Che cosa vale di più: l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? 18 E dite ancora: Se uno giura per l'altare, è niente; se invece giura per l'offerta che vi sta sopra, rimane obbligato. 19 Ciechi, che cosa vale di più: l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta3 ? 20 Chi giura per l'altare, giura per esso e per tutto ciò che vi sta
:J): 16a Mt 15,14; 23,24; Gv 9,41; Rm 2,19 • 19a Es 29,37
m 14 L'intero V. Oùaì 8f; uµì:v, ypaµµm:cì:ç Kaì 8pov(\) ra per il trono
l((X1;-
abi-
òµocraç Èv •cl> oùpcxvc\> òµgiuavente giurato per il cielo
Dio
di
Èv •cl> per chi
Km e
per esso
!
per il
e
sopra
seduto
aùwu. di esso.
23 on perché
Oùm Guai
uµìv, a voi,
ànoòcKCX'tOU'tt pagate la decima
ypaµµa'rcìç Km scribi e
a:pwdì:o1 farisei
'tÒ i\Mocrµov della menta
KCXÌ e
'tÒ dell'
unoK:pt ipocriti, av118ov aneto
~apuwpct cose più gravose
•m, KCXÌ e
'tÒ del
Kuµ1vov Km cumino e
ÙTlKCX'tc lasciate
'tÌ]V la
KptmV giustizia
'tÒ EÀCOç KCXÌ la misericordia e
'tÌ]V la
mcrnv· fede.
'tCXU'tCX Queste cose
Eòct notflcrm KÙKcìva. era necessario fare e quelle
µTj non
àtÉ.vm. lasciare.
24 òò11yoì ·
[ocl allora
WÀOl, cieche,
KCXÌ e
'tÙ le
oì òtuJ..i.çovtcç •Òv filtranti il
le
Krovoma, moscerino,
•Tiv il
wu voµou, della legge,
Guide
oc
Kaµ'f]Àov cammello
invece
KCX'tCXnlVOV'tcç. ingoianti.
25 on perché o\jllòoç, to, cri.aç. dezza.
Oùm Guai
uµìv, a voi,
Ka8apl.çc'tc 'tÒ Eçroecv purificate I' esterno foro8cv all'interno
invece
Fariseo
Oùaì Guai
cieco!
yÉ.µOUO"lV sono pieni
Èç apnayflç di rapina
Purifica
yÉ.VT\'tffi Km diventi anche
uµ'ìv, a voi,
aptcrciiOl farisei
'tOU 1tO'tT\ptou KaÌ del bicchiere e
26 aptcraìc wÀÉ., Ka8ciptcrov
no•11pi.ou, 1va bicchiere, affinché
27
ypaµµmdç Km scribi e
•ò I'
ypaµµmcìç Kaì scribi e
np&wv anzitutto
U1t0Kpnai, ipocriti, •flç del Km e
nappiat-
cXKpCXdi imrnon-
'tÒ Èv•Òç wu I' interno .del
ÈK•òç aùwG Ka8apov, esterno di esso puro. aptcra'ìot fari sei
U1t0Kpl 'tal, ipocritti,
217
MATTEO
sunt; 21 et quicfunque iuraverit in templo iurat in illo et in eo qui habitat in ipso; 22 et qui iurat in caelo iurat in throno Dei et in eo qui sedet super eum. 23 Vae vobis, scribae et pharisaéi hyp6critae, qui decimatis mentham et anéthum et cyminum et reliquistis quae gravi6ra sunt legis, iudicium et miseric6rdiam et fidem! Haec op6rtuit fa.cere et illa non omittere. 24 Duces caeci éxcolantes clliicem, camélum ·autem glutiéntes! 25 Vae vobis, scribae et pharisaéi hyp6critae, quia mundatis quod déforis est calicis et par6psidis, iritus autem pieni estis tapina et immunditia! 26 Phari·saée caece, munda prius quod intus est calicis et par6psidis, ut fiat id quod déforis est mundum. _ . 27 Vae vobis, scribae et pharis'aéi ·hyp6critae, quia similes
23,21-27
sopra. 21 E chi giura per il tem"pio, giura per esso e per Colui che vi abita. 22 E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui .che vi è assiso. 23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decìma sulla menta, sull'aneto e sul cuminoa e trasgredite i precetti più gravi della legge: la giustizia, la pietà, la fedeb. Queste cose bisognava osservare, senza trascurare quelle altre. 24 Guide ciechea, che filtrate il moscerino, e ingoiate il cammello! 25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno della coppa e del piattoa, e dentro rimangono pieni di rapina e d'immondizia. 26 Cieco fariseoa, pulisci prima l'interno della coppa e poi anche l'esterno di essa sarà pulito. 27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che siete come sepolcri
:{t: 21 lRe 8,13; Sal 26,8 • 22 Is 66,1; Mt 5,34; At 7,49 • 23a Lv 27,30; b Mie 6,8 • 24a Mt 15,14; 23,16; Rm 2,19 • 25a Mc 7,4 • 26a Gv 9,40
ID. 23 senza trascurare (µii àqnévat, infinito presente, CD W f),. 0) è letto in B S L µiJ àcpdvm (aoristo secondo infinito).• 25 d'immondizia (àKpacriaç): diversi ffiSS anche autorevoli hanno invece ÙÒLKictç (d'iniquità); altri ÙKa0apcriaç (d'intemperanza).
on perché
µÈv
218
KATA MA®E>AION
23,28-34
siete simili
a sepolcri
KEKOvtcxµÉvmc;, Ot 'tlvi::c;
eçroei::v
imbiancati,
di fuori
che
ai VOV'tcxt
còpatot,
foroei::v
oc
yɵoumv
òcnérov
appaiono
belli,
all'interno
invece
sono pieni
di ossa
VEKprov Km 1tcXCJT\c;
àKa0apcriac;.
di morti
e
di ogni
putredine.
Eçroei::v
µÈv
cpaivrnei:: wtc; àvepronmc;
oi Kmot,
foroei::v
M
apparite
giusti,
dentro
ma
di fuori
agli
28
uomini
f.cr'te
µecno't
Ù7tOKptcrEroç
Kat àvoµicxc;.
siete
pieni
di ipocrisia
e
29
oihroc; Kat
ùµetc;
Così
voi
anche
di iniquità.
Oòa't
ùµtv,
ypaµµmi::tc;
Kal. i\'tac;.
32 Km E
feti.
ùµrov.
33
di voi.
siete
degli aventi ucciso
pro-
ùµdc;
nì..T\pfficrmi:: 'tÒ µÉ'tpOV
'téòV nmÉprov
voi
riempite
dei
la
misura
padri
ocpu e;,
yevvfiµma
f.x1ovrov,
n&c;
Serpenti,
razza
di vipere,
come fuggite
'tfìc; KptcrEroç
'tfìc;
yEÉVVT\c;;
il
della
Geenna?
giudizio
34
DYT\'tE ànò da
òtà 'tOU'tO
ìòoù
f.ycò
Per
ecco
io
questo
ànocr'tÉÀÀffi npòc; uµéic;
npocpfiwc; Kcit crocpoùc; Kcit ypaµµmi::tç-
invio
profeti
da
f.ç a'Ò'tWV di
loro
voi
e
sapienti
e
scribi;
UAcxKij 1mì où
do
o
malato
o
in
45 -ro'tf. Allora
Èc\>' OO"OV quanto
in
Signore,
çévov
TI"
yuµ~
straniero
o
nu-
O"Ot;
8tT)KOvijcrcxµÉv
te?.
non . servimmo
cX1tOKpt8llO"f.'tcxt cxùwìç
AÉymv,
'AµÌ)v
AÉym ùµìv,
risponderà.
dicendo:
Amen,
dico
a loro
OÙK Ènotilcrmf.
èvì
non
a uno (solo) di questi
avete fatto
OÙÒÈ
ȵoì
neppure
ame (!') avete fatto.
KOAaO"tV (il) castigo
26
e
Kuptf.,
dicendo:
o
assetato
carcere
visitaste
Ènotilcrcx-rf..
E
cX1tf.AfUCTOV'tCXt
oùwt f.Ìç questi
cxìc:Ovtov, o\. ÒÈ
ÒlKcxtOt tlç giusti
avvenne
a
cxìc:Ovwv.
smÌ)v (la) vita
a
eterna.
hé'Af.crf.V ò 'Iricrouç mivwç wùç
quando terminò
'j'
più piccoli,
andranno
eterno,
Kcxì ÈyÉVf.'tO o'tf. E
'tOU'tffiV 'tCÒV ÈÀCXXlO"'tffiV,
46 KCXÌ
invece
a voi,
Gesù
tutti
ÀÙyouç
wuwuç,
f.t1tf.V
wìç
µcx8T)'tCXÌE>AION
cr811 ò
IlÉ'tpoç
wv pfiµa-coç 'I11croiì
i::tp11J