Nuovo Testamento interlineare. Testo greco, latino e italiano. Ediz. multilingue 978-8821534027

Nel testo greco della lezione Nestle-Aland è stata inserita interlinearmente una traduzione italiana condotta in modo st

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Nuovo Testamento interlineare. Testo greco, latino e italiano. Ediz. multilingue
 978-8821534027

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NUOVO TEST-AMENTO GRECO · LATINO · ITALIANO

Testo greco di Nestle-Aland Traduzione interlineare di Alberto Bigarelli Testo latino della Vulgata Clementina Testo italiano della Nuovissima versione della Bibbia

A cura di PIERGIORGIO BERETTA

SAN PAOLO

Testo greco conforme a The Greek New Testament, Fourth Revised Edition edìted by Barbara Aland, Kurt Aland, Johannes Karavidopoulos, Carlo M. Martinì and Bruce M. Metzger Stuttgart, Deutsche Bibelgesellschaft, 1993. Testo latino: Bibliorum Sacrorum iuxta Vulgatam Clementinam Nova Editio Curavit Aloisius Gramatica, Typìs Polyglottis Vaticanis, [ristampa] 1959. Versione italiana: La Bibbia. Nuovissima versione dai testi originali III: Nuovo Testamento, Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo, 1991.

Prima edizione ottobre 1998 Seconda edizione febbraio 1999

© 1991 per la versione italiana dai testi originali: Edizioni San Paolo, s.r.l. © 1998 per la versione interlineare:. Edizioni San Paolo, s.r.l. © 1998 per l'intero progetto: Edizioni San Paolo, s.r.l. Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (Milano) Distribuzione: Diffusione San Paolo Corso Regina Margherita, 2 - 10153 Torino

PRESENTAZIONE

La presente edizione trilingue del Nuovo Testamento riporta il testo greco di Nestle-Aland (1993 27 ) quale figura nell'edizione internazionale The Greek New Testament (1993 4 ); il testo latino della Vulgata Clementina edito dal Gramatica (1959); il testo italiano della Nuovissima versione dai testi originali ( 1991) debitamente adattato.

Nel testo greco stampato sulle pagine di sinistra è stata inserita interlinearmente, a beneficio di quanti non conoscessero in modo adeguato la lingua in cui è stato redatto il Nuovo Testamento, una nuova traduzione italiana condotta in modo strettamente l~tterale, parola per parola, la quale cerca di riprodurre nel limite del possibile anche i tempi e i modi dei verbi. greci. Nel testo compaiono qua e là, racchiuse fra parentesi quadre [ ], parole la cui presenza o posizione è disputata da parte dei critici e, più raramente,. fra parentesi doppio-quadre [[ ]], brani considerati aggiuntivi ma di evidente antichità e importanza; nella traduzione interlineare vengono di frequente proposte fra parentesi tonde ( ) interpolazioni di carattere integrativo chiarificatorio. Testo latino e Nuovissima versione italiana scorrono parallele su colonne affiancate nelle pagine di destra. Nel testo latino sono state riprese con miglioramenti le vocabulorum inflexiones (accenti), secondo l'uso dei libri liturgici, che già caratterizzavano una Biblia Sacra vulgatae editionis pubblicata dalle Edizioni Paoline nel lontano 1957. La versione italiana è stata suddivisa in pericopi precedute da stringati titoletti, riproducenti la partizione adottata nell'edizione internazionale del testo greco.

8*

PRESENTAZIONE

Alcuni utili sussidi vengono proposti in calce alle pagine di destra: si tratta dei repertori dei passi paralleli e delle citazioni e allusioni bibliche e di un elementarissima apparato critico. {::} La doppia freccia orizzontale segnala i passi o, meglio, le ' vere e proprie pericopi parallele che potrebbero anche leggersi sinotticamente: esse si riscontrano specialmente, appunto, nei tre vangeli sinottici, nel quarto vangelo e, in misura assai minore, negli Atti degli Apostoli, nella prima lettera ai Corinzi, nella seconda lettera di Pietro e nella lettera di Giuda. L'elenco completo delle pericopi parallele, disposte secondo l'ordine del vangelo di Matteo, è riportato in Appendice insieme agli altri Indici.

:J): La doppia freccia verticale addita indiscriminatamente: 1) citazioni da libri biblici, da apocrifi e da pochissimi autori non biblici; 2) chiare allusioni, dove si presuppone che 1'autore abbia avuto in mente un passo specifico della Scrittura; 3) semplici paralleli verbali o d'altro tipo. Il raccordo tra un determinato punto del versetto e la correlativa citazione in nota è stabilìto da un sistema intuitivo di lettere alfabetiche inserite parallelamente nella versione italiana e nelle note. Tutti i riferimenti all'Antico Testamento vengono riproposti in sequenza biblicamente ordinata nei due Indici delle citazioni (secondo il duplice ordine dei libri dèll' Antico e del Nuovo Testamento) e delle allusioni e dei paralleli verbali. Diamo qui di seguito l'elenco delle sigle bibliche impiegate. Ab Abd Ag Am Ap At Bar Col 1,2Cor l,2Cr Ct Dn

Abacuc Abdia Aggeo Amos Apocalisse Atti Baruc Colossesi 13 , 23 Corinzi 1(), 2() Cronache Cantico dei Cantici Daniele

Dt Eb Ef Es Esd Est Ez Fil Fm Gal Gb Gc

Deuteronomio. Ebrei Efesini Esodo Esdra · Ester Ezechiele Filippesi Filemone . Galati Giobbe Giacomo

9*

PRESENTAZIONE

Gd Gdc Gdt Ger Gio Gl Gn Gs Gv l,2,3Gv Is Lm Le Lv l,2Mac [3,4Mac Mc Mie Ml Mt

Giuda Giudici Giuditta Geremia Giona Gioele Genesi Giosuè Giovanni 1a, 2a, 3a Giovanni Isaia Lamentazioni Luca Levitico 1°, 2° Maccabei 3°, 4° Maccabei] Marco Michea Malachia Matteo

Na Ne Nm Os Pro l ,2Pt Qo 1, 2Re Rm Rt Sal l,2Sam Sap Sir Sof Tb l,2Tm 1,2Ts Tt Zc

Naum Neemia Numeri Osea Proverbi 1a, 2a Pietro Qoèlet 1°, 2° Re Romani Rut Salmi 1°, 2° Samuele Sapienza Siracide Sofonia Tobia 1a, 2a Timoteo 1a, 2a Tessalonicesi Tito Zaccaria

m Il libro aperto contrassegna un numero ridottissimo di note di critica testuale. Un primo gruppo, desunto dal vol. III della Nuovissima versione dai testi originali, è stato integrato attingendo dall'apparato critico dell'edizione internazionale. Per quanto elementari, le note critiche qui offerte presuppongono la conoscenza dei primi rudimenti di quella disciplina filologica che è la critica del testo. 1 Diamo qui di seguito l'elenco dei soli papiri, codici unciali e codici minuscoli menzionati in tali note. Di essi inoltre indichiamo solo i contenuti neotestamentari. Legenda: v = vangeli; a = Atti e Lettere cattoliche; p = una o più Lettere di Paolo; e = Lettere cattoliche; A = Apocalisse. 1 Il «manuale di critica testuale di gran lunga più valido» è l'opera di Bruce M. Metzger, Il testo del Nuovo Testamento. Trasmissione, corruzione e restituzione, tr. it. dalla 3a ed. inglese, Brescia, Paideia, 1996. Ugualmente utile per capire i motivi delle preferenze di volta in volta accordate dai critici all'una o all'altra variante testuale è, sempre di Metzger, A Textual Commentary on The Greek New Testament. A Companion Volume to the United Bible Societies' Greek New Testament, Stuttgart, Deutsche Bibelgesellschaft, 19942 .

10*

PRESENTAZIONE PAPIRI

ms

contenuto

dislocazione

data

pl

V

p4

V

pS

V V

Philadelphia Paris London Strasbourg Cambridge, Mass. St. Petersburg London; Firenze Cairo Cairo Cambridge London Glasgow Urbana, IlL Newton Center, Mass. Cambridge Gent Firenze Ann Arbor, Mich. Rochester, NY Wien Dublin; Wien · Dublin; Ann Arbor, Mich. Dublin Firenze Oxford Princeton Wien New York New York Firenze Cologny; Dublin; Koln Oxford Cologny; Roma Cologny Cologny Oxford Berlin

III III III IV IV VII III/IV III III/IV IV III/IV III III iniz. IV III III IV? III/IV III VIII III

p6 plO pll p13 plS pl6 pl7 p18 p22 p23 p24 p27 p30 p35 p37 p39 p41 p45 p46 p47 p48 p51 p54 p58 p60 p61 p65 p66 p70 p72 p74 p75 p78 p79

p p p p p p A V

e A p p V V V

a va p A a p e a V

p p V V

e ac V

e p

200ca III III

fine 400ca

VNI VI VII ca

700ca III

200ca III III/IV VII III iniz. III/IV VII

11*

PRESENTAZIONE

ms

contenuto

dislocazione

data

p81

e

p84 p87

V

Trieste Louvaìn K6ln Milano Cairo.

VI VI III N VNI

p

p88

V

p94

p

ms

contentuto

dislocazione

B 03 s 01 A 02 c 04 D 05 D 06 E 07 E 08 F 09 F 010 G 011 G 012 H 013 H 015 I 016 K 018 L 019 L 020 M 021 N 022 o 023 p 024 p 025 Q 026 R 027 s 028 T 029 u 030 W032 X 033

va pc v ap c A v ap c A v ape A va p

Roma, Vaticanus London, Sinaiticus Londoi:i, Alexandrinus Paris, Ephraemi Rescriptus Cambridge, Bezae Cantabrig. Paris, Claromontanus Basel · Oxford, Laudianus Utrecht Cambridge London; Cambridge Dresden, Boemerianus Hamburg; Cambridge Athos; Kiev; Torino; Paris Washington Moskva Paris Roma Paris Athens; London; New York Paris Wolfenbi.ittel St. Petersburg W olfenbi.ittel London Roma Roma; New York Venezia Washington Mi.inchen

CODICI UNCIALI

V

a V

p V

p V

p p pc V

ape V V V V

ape A V V V V V V V

data N

IV V V V VI VIII VI IX

IX IX IX

IX VI V IX VIII IX IX

VI VI VI IX V VI

949 V IX V X

12*

PRESENTAZIONE

contentuto

ms

z

035

dislocàzione

Dublìn St. Petersburg; Oxford St. Gallen Tbilisi Londoll. St. Petersburg Rossano Athos Roma Roma Athos Athos Paris Athens Moskva St. Petersburg; Sinai London St. Petersburg London Paris Miinchen Patmos Dayton, Ohio ·Firenze Miinchen olim Firenze Miinster/Westf. Venezia; Hamburg Cambridge Paris

V

r 036

V

d 037 038 8 040 II 041 L 042 'I' 044 046 048 049 051 056 075 082 083 086 091 0121 0141 0142 0150 0206 0207 0208 0229 0233 0243 0250 0251

V

e

data

V V V V

va pc A ape ap A ap p p V V V

p V

ap p e A p A V

p V

e

VI X IX IX VI IX VI VIIVIX X V IX

X X X VI VI/VII

VI VI X X X IX IV IV

VI VIII VIII X VIII

VI

CODICI MINUSCOLI

ms

6 28 33 61

contentuto

data

ms

contentuto

data

p

XIII XI IX XVI

69 81 88 104

v ap A ape apA p

xv 1044

V

va pc vapcA

XII

1087

13*

PRESENTAZIONE

ms

162 205 209 225 256 263 322 323 326 330 365 424 429 431 436 451 459 460 544 565 579 614 623 629 630 700 828 892 945 1006 1067 1071 1175 1194 1241

contentuto

data

ms

contentuto

1243 1253 1293 1319 1424 1505 1506 1573 1574 1611 1735 1739 1841 1846 1852 1854 1881 1908 2027 2030 2050 2053 2062 2138 2117 2143 2147 2298 2329 2344 2351 2412 2464 2495

ve

XI

V

xv

ve p

XI XII

V

1153

vA vA

xv

V

1192

p p pc pc ap p vap ap A ap A vap pc ap p ap V V V

pc ap ap pc V V V

ac vA e V

ape V

vpc

XIV/XV XI/XII XIII .XV XI XII XII XIII XI XIV XI XI XI

1092 XIII XIII IX XIII XIII

1037 XIV XIV XI XII IX XI XI XIV XII XI XI XII

data

V

DCIX

ve p p

XII

V

cA e ap c. A e pc A cp p A A A A A ap cA p ap vap ap A aeA A ap acp v ap A

1320 XII/XIII XIV XII XliXII X

DCIX XI XIII XI XIV XI

xm XII

1107 XIII XIII

1072 XII XII XII XI X XI X XII IX XIV/XV

14*

PRESENTAZIONE

Ulteriori simboli, sigle e abbreviazioni utilizzate nelle note critiche:

*

= Dopo la sigla di un cod. indica scrittura di prima mano = Indica correzione di mano posteriore suppl = Indica integrazione sostitutiva di parti perdute di un cod. vid = Indica cattivo stato del ms LXX = Vers. greca dell' AT (secc. III-I a.C.) detta dei Settanta f 1 =Famiglia di codd. min. descritti per la prima volta da Ferrar f 13 =Famiglia di codd. min. descritti per la prima volta da Lake arm = Vers. armena AT =Antico Testamento bo = Vers. copta bohairica . cald = Vers. caldaica (o aramaica) co = Verss. copte (bo e sa) cod. = (codd.) codice, codici et = Vers. etiopica lat = Verss. latine (vl e vg) lez. = lezione mm. =minuscolo, minuscoli (riferito a cod., codd.) ms = (mss) manoscritto, manoscritti NT = Nuovo Testamento sa = Vers. copta sahidica syc = Vers. siriaca del codice curetoniano syh = Vers. siriaca harclense sy1 = Vers. siriaca palestinese syp = Vers. siriaca peshitta syrae = Verss. siriache TM =Testo Masoretico v. it. = Vers. latina vetus itala vers. = (verss.) versione, versioni vg = Vers. latina Vulgata (sec. IV) vl = Vers. latina anteriore alla Vulgata e

A. Merk = Novum Testamentum Graece et Latine... edidit Augustinus Merk, Romae, sumptibus Pontificii Instituti Biblici, 198410• BJ =La Bible de Jérusalem. Paris, 1973. Bover =Navi Testamenti Biblia Graeca et Latina... , edidit José M. Bover, Madrid, 19685 • Metzger = Bruce M. Metzger, A Textual Commentary... , cit. qui sopra, p. 9*, nota 1.

PRESENTAZIONE

15*

Nestle-Aland = Novum Testamentum Graece, post Eberhard et Erwin Nestle editione vicesima septima revisa communiter ediderunt Barbara et Kurt Aland... , Stuttgart, Deutsche Bibelgesellschaft, 1993. NVB = La Bibbia, Nuovissima versione dai testi originali, Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo, III: Nuovo Testamento, 1991. nvg =Nova Vulgata Bibliorum Sacrorum ... editio typica altera, Libreria Editrice Vaticana, 1986. vers. CEI = La Sacra Bibbia, Nuovo Testamento, Roma, Conferenza Episcopale Italiana, 1997. TOB = Traduction Oecuménique de la Bible, II, NT, Paris, 1985. Vogels = Novum Testamentum Graece et Latine... , edidit Henricus J. Vogels, Freiburg i. B., Herder, 19554 . Zerwick = Max Zerwick, Analysis philologica Novi Testamenti sumptibus Pontificii Instituti Biblici, 19844 , Graeci, . Romae, . nova 1mpress10. Nell'Appendice sono state inserite fuori testo nove carte geografiche a colori: sulla Palestina al tempo di Gesù, sui viaggi missionari di Paolo e sulla diffusione del Cristianesimo nel I secolo; la lista dei nomi in esse contenuti chiude la serie degli Indici.

Un ringraziamento particolare va anzitutto a don Alberto Bigarelli, attualmente parroco a Fossa di Concordia (diocesi di Carpi), che ha preparato la versione interlineare e elaborato al computer l'intero testo neotestamentario greco: senza la sua collaborazione tenace questa impresa forse non sarebbe mai giunta a compimento. L'intera organizzazione editoriale della San Paolo ha partecipato coralmente, in un certo senso, dapprima alla pianificazione e alla progettazione dell'opera, quindi alla sua laboriosa realizzazione attraverso le fasi successive della digitazione dei testi, dell' assemblaggio delle diverse componenti e della correzione delle bozze di stampa - cui ha atteso con diligenza il collega Antonio Tergolina. A lui e a quanti in questi lunghi anni di lavoro non hanno mai lasciato mancare il conforto della fiducia paziente, un grazie sincero. Cinisello Balsamo, Pasqua di Risurrezione, 12 aprile 1998

PIERGIORGIO BERETTA

NUOVO TESTAMENTO GRECO• LATINO• ITALIANO

IIEPIEXOMENA

Ka-rà Ma88aìov ..... ................ ................. ............ ........... ........ 2 Ka-rà MàpKov ......................................................................... 286 Ka-rà AooKàv ...... ............. .... ... ........... ... .. .... .... .... .... .. .. ..... .... ... 462 Ka-rà 1mavvriv ........................................................................ 756 Ilpcil;,ztç 'Arrocr-roÀmv ..............................................................

980

IIpòç ePmµaiooç ...................................................................... IIpòç Koptv8iooç a' ............................................................... Ilpòç Koptv8iooç j3' ............................................................... Ilpòç raÀci-raç ........................................................................ Ilpòç 'Eq>zcriooç ...................................................................... Ilpòç tÀmrrricriooç ............................................................... IIpòç KoÀocrcraz1ç .................................................................. Ilpòç 0zcrcraÀovtKeìç a' ......................................................... IIpòç 0ecrcraÀovtKeìç j3' ......................................................... Ilpòç Ttµ68zov a' ................................................................... Ilpòç Ttµ68eov j3' ................................................................... Ilpòç Ti-rov ............................................................................. Ilpòç tÀiiµova ...................................................................... Ilpòç eE~paiooç ......................................................................

1264 1368 1472 1544 1580 1618 1644 1670 1694 1708 1736 1758 1770 1776

'laKcoviì j3offivwç f.v i-i] di Isaia

il

profeta

dicente:

Voce

gridante

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Èptj-

il

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't'IÌV OÒÒV

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Preparate

la

del Signore,

dritti

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i-pij3ouç cxùwG: 4 Aùi-òç

oc

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poi,

di lui.

Egli

6

'IcocivvT\ç

tlxcv i-ò Ev8uµcx

Giovanni,

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CXÙ'tOU

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di lui

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Km µ€J..1 &ypwv. e

di lui;

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ÙEpµCXTIVT\V di pelle

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i-poiì 1}v . cxùi-ciu ciKpi&~

poi

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5 i-oi-E

miele selvatico.

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il

· il

i-iìv òcrù\i · aùwu,

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i-àç

Allora

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di lui

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ÈçmopEUE'tO

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usciva

verso

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Geni-

cr&uµcx Km mxcrcx Ti

'Iou8cxicx

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7ttpixcopoç

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Giudea

e

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e

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i-ou 'Iopùcivou, del

la

6 Km

Giordano,

ed

tutta

la

Èj3cmnçovi-o

Èv i-tj) 'Iop8av1J

nowµtj)

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un'aùi-ou ÈçoµoÀ.oyouµcvot i-àç àµapncxç aùi-rov. da lui

7

peccati

confessanti

di loro.

'I&òv

oc

noUoùç

i-ffiv aplO"aicov Km

Laò-

Vedendo

allora

molti

dei

dei

farisei

i-ò j3anncrµa aùwu sadducei

venienti

a

l'

immersione

di lui,

e

ÙJtEV

aùw'ìç·

disse

a loro:

17

MATTEO

3,1-7

ut adimplerétur quod dictum est per prophétas, «qu6niam Naza-· raéus vocabiturn.

Ciò affinché si adempisse il detto dei ~rofeti: Sarà chiamato Nazoreo .

3 In

3 Predicazione del Battista. -

diébus autem illis venit · ·Ioannes Baptista praédìcans in desérto ludaéae 2 et dicens: Paeniténtiam agite, appropinquavit enim regnum cael6rum. 3 Hic est enim qui dictus est per Isaiam prophétam dicéntem: «Vox clamantis in desérto: I parate viam Domini, I réctas facite sémitas eius». 4 Ipse autem Ioannes habébat vestiméntum de pilis camel6rum et zonam pelliceam circa lumbos suos, esca autem eius erat locustae et mel silvéstre. 5 Tunc exibat ad euro Ieros6lyma et omnis Iudaéa et omnis régio circa Iordanem, 6 et baptizabàntur ab eo in lordane confiténtes peccata sua. 7 Videns autem multos pharisae6rum et sadducae6rum veniéntes ad haptismum suum dixit eis: Progénies viperarum,

· 1 In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea 2 dicendo: «Convertitevi, poiché vicino è il regno dei cielia!» 3 Di lui parla il profeta Isaia che dice: Voce di uno che grida nel deserto: I preparate la via del Signore, I raddrizzate i suoi sentierz-a. 4 Giovanni indossava una veste di peli di cammello e una cintura di pellea attorno ai fianchi; suo cibo erano locuste e miele selvatico. 5 A lui accorrevano da Gerusalemme, dalla Giudea e dalla zona adiacente al Giordano, 6 e si facevano battezzare da lui nel Giordano confessando i loro peccati. 7 Vedendo un giorno venire al battesimo molti tra farisei e sadducei, li apostrofò dicen~ do: «Razza di viperea! Chi vi ha

{::} 3,1-12 Mc 1,1-8; Le 3,1-9; 15-17; Gv 1,19-28

:D:

23b Gde 13,5.7; Is 11,1; 53,2 • 3,2a Mt 4,17; 10,7; Mc 1,15 • 3a Is 40,3 • 4a 2Re 1,8 • 7a Mt 12,34; 23,33; Le 3,7

3,8-13

18

KATA MA00AION

!evvtjµai;u èx1ov&v;

i;iç

ùnÉoaçEv ùµìv

Generazione

chi

mostrò

di viperè,

µEÀÀOUCTT\ç

òpyftç;

imminente

ira?

1tOttjcra.'tE ouv Fate

µEi;a.voia.ç

9

cambiamento di mentalità

IlmÉpa. EXOµEV (per) padre

ouvma.t Ò 0EÒç 'A~paciµ.

Già

ooçT\'tE

Àkynv èv fomoìç;· di dire

in

non

opcov KEÌ mt ·

miv oÙv ogni

giace:

'A~pa.ciµ.

Àkyro

yàp

ùµìv

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Abramo.

Dico

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a voi

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Aierov 'tOU'tCOV ·Èytìpa.t 'tÉKVCl i;{\) pietre

queste

la. scure

KClÌ

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e

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oÉVopov µ'tÌ

~amiçco

èv UOClU EÌS

immergo

in

la

1tOtoUV

voi

oÈ òmcrro

ò

icrxupotEpoç. µou ècrnv, ou più forte

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a{nòç

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Egli

voi

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Ka.Ì nupi·

santo

e

12 ou"

a.ù1:0u Ka.Ì Ota.Ket0a.pt8.

sono

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~a.ntlcrEt immergerà

'tÒ n'.l;'l)ov

di cui il

fuoco;

ma dopo

di cui non

vòç 'ttX

Spirito

uµéiç

Io

µt'tcivota.v,

1tVt:uµan

buono

11 èyro µÈv

per (il) cambiamento di mentalità, il

di portare.

degli albe~

frutto

di me veniente

èv in

ÈV 'ti} xapì

ventilabro in

la

mano

'tlÌV aÀCOVCl a.Ù'tOU K

Àa.tpcucrnç.

11 Tote

a lui

renderai cµlto.

Allora

solo

Vattene,

Gesù:

adorerai

cicjltTjO"lV CXÙtÒV ò

OlU~O-

lascia · · · . lui

diavo-

il

Àoç; Km ÌOOÙ Ù'Y"fEÀOl rrpocrflÀ00V

Km o1T)KOVO'OV

a.Ùttj).

lo,

e

lui.

ed

12

ecco

angeli

si avvicinarono

servivano

civf-

'AKoucra.ç Avendo udito

poi

che

Giovanni

·era stato consegnato

si riti-

23

MATTEO

Dei». 5 Tunc adsfunpsit euro diabolus in sanctam civitatem et statuit euro super pinnaculuro templi 6 et dixit ei: Si Filius Dei es, mitte te deorsum; scriptum est enim: «Quia angelis · suis mandavit de te, I et in mambus tollent te; I ne forte offéndas ad lapidem pedem tuum». 7 Ait illi Iesus: Rursum scriptum est: «Non tenta.bis Dominum Deum tuUIID>. 8 Iterum adsfunpsit eum diabolus in montem excélsum valde et osténdit ei omnia regna mundi et gl6riam eorum 9 et dixit ei: Haec omnia tibi dabo, si cadens adoraveris me. 1O Tunc . dicit ei Iesus: Vade, Satana; scriptum est enim: «Dominum Deum tuum adorabis I et illi soli sétvies». l1 Tunc reliquit eum dìabolus, et ecce angeli accessérunt et ministrabant ei.

12 Cum autem audisset Iesus quod Ioannes traditus esset, secéssit in Galilaéarn 13 et, relicta

4,5-13

ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio3 ». 5 Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa3 e, pòstolo sul pinnacolo del tempio, 6 gli disse: «Se sei Figlio di Dio3, gèttati giù. Infatti sta scritto: Darà ordini per te ai suoi angeli I che ti sorreggano sulle braccia, I perché non urti in qualche sasso il tuo piedeh». 7 Gli rispose Gesù: «Sta anche scritto: Non tenterai il Signore Dio tuo 3 ». 8 Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo. con la loro magnificenza. 9 E gli disse: «Tutte queste cose io te le darò, se prostrato a terra mi adoreraÌ3». 10 Allora gli disse Gesù: «Vàttene, Satana! Sta scritto: Adorerai il Signore Dio tuo I e a luì solo presterai culto 3 ». 11 Il diavolo allora lo lasciò. Ed ecco che degli angeli si avvicinarono a lui per servirlo. Inizio del ministero in Galilea. - 12 Quando poi seppe che Giovanni era stato irnprigionato3, si ritirò in Galilea; 13 e lasciata

{::} 12-17 Mc 1,14-15; Le 4,14-15

:l): 4a Dt 8,3 •Sa Ne 11,1; Is 52,1; Mt 27,53; Ap 11,2; 21,2.10; 22,19 • 6a Mt 4,3; 27,40; b Sal 91,1 ls • 7a Dt 6,16 (ICor 10,9) • 9a Dn 3,5.10.15; Mt 2,11; 18,26; lCor 14,25; Ap4,10; 5,14; 7,11; 11,16; 19,4.10; 22,8 • lOa Dt 6,13 • 12a Mt 14,3; Mc 6,17; Le 3,20; Gv 3,24 illl 10 Vàttene (B S c*vid, vg) è in Cc D L ampliato ... ò1ticrco µou (dal mio cospetto), ma cfr. 16,23 e Mc 8,33.

4,13-20

ELç •'IÌV raÀ.tÀaiav. 13 KaÌ. .Galilea; e, in la

XWPYJCTEV rò l;apà zaret,

i::Mrov essendo venuto,

8aÀ.aaaiav mare,

14 'Lva affinché

Èv in

ea1'.ci.aaYJç,

15

KUL e

6

1'.aòç popolo

CTELV care

KaÌ. e

OtÀELa gno

18

KaÌ. e

'Iopùci.vO'U, Giordano,

-r:rov dei

KUL e

napapresso il

NE8a1'.iµdi Neftali,

NEEv lea, vide

yEL ce

Zaj30'UÀWv diZabulon

LOLç KU8Y]µÉVOLç ÈV XWPE>AION

12 XULpE'tE Rallegratevi

KaÌ. ed

à.yaÀÀLÙcpf

'tÒ òffipov crou.

lo

di te,· e

allora,

essendo venuto,

presenta

il

prima,

col frate!dono

di te.

33

MATTEO

vocabitur in regno cael6rum; qui autem fécerit et docuerit, hic magnus vocabitur in regno cae16rum. 20 Dico enim vobis quia, nisi abùndaverit iustitia vestra plus quam scribarum et pharisae6rum, non intrabitis in regnum cael6rum.

invece li metterà in pratica e insegnerà a fare lo stesso, questi sarà considerato grande nel regno dei cieli. 20 Vi dico infatti che se la vostra giustizia non sorpasserà quella degli scribi e farisei, non entrerete nel regno dei cieli».

21 Audistis quia dictum est antiquis: «Non occides»; qui autem occiderit reus erit iudicio. 22 Ego autem dico vobis, quia omnis, qui irascìtur fratri suo, reus erit iudicjo; qui autem dixerit fratri suo: Raca, reus erit concilio; qui autem dixerit: Fatue, reus erit gehénnae ignis. 23 Si ergo òffers munus tuum ad altare et ibi recordatus fiieris quìa frater tuus habet alìquid advérsum te, 24 relinque ibi munus tuum ante altare et vade prius reconciliari fratri tuo et tunc véniens 6fferes munus tuum.

Sull'ira. - 21 «Avete inteso che fu detto agli. antichi: Non ucciderai-a.; infatti chi uccide è sottoposto al giudizio. 22 Io, invece, vi dico: chiunque s'adira con il suo fratelloa sarà sottoposto al giudizio. Chi dice al suo fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio. Chi dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. 23 Se dunque stai per deporre sull'altare la tua offerta e là ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa a tuo carico, 24 lascia la tua offerta davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; dopo verrai ad offrire il

:(I: 21a Es 20,13; Dt 5,17 (Mt 19,18; Mc 10,19; Le 18,20; Rm 13,9; Gc 2,11); (Es 21,12; Lv 24,17) • 22a lGv 3,15 ill 22 ... col suo fratello: dopo àm:ou se D L.W 0 aggiungono eìidj (chiunque si adira col suo fratello immotivatamente... ).

5,25-31

34

KATA MA00AION

25 fo8t EDVOcOV Sii

benevolo

El

'ttj) cXVnÒtK(\) O"OU 1: Sia

per la

giura,

di te

testa

Tpixa ÀCUKTjV nmfìcrm (solo) capello bianco

fare



µÉA.mvav.

o

nero.



ò

A.Oyoç

uµrov

vaì

vai, ou où- TÒ oÈ

ma

il

discorso

di voi:

Sì,

SÌ,

no,

ncprnaòv TOUTrov

ÈK Tou novripou

Ècrnv.

di più

da il

è.

di queste cose

38

perché

maligno

Il

no.

difatti

'HKouamf:

on

ÈppÉ8T1, 'Ocp8aA.µòv

avn òcp8aA.µou

Udiste

che

fu detto:

per

KCXÌ

ÒOOVTCX avn òoovwç.

e

dente

39

Occhio

h& ÒÈ Io

però

occhio

Uyro

uµl.v

µTj

dico

a voi:

Non

per.

dente.

avna'tfìvm

Tql

novripi}crtt

'tÙ mxpc:m-rcùµtx-ra · ùµffiv.

neppure

il

Padre

le

Quando

'tOtç àvHpffin:otç,

µTi àqrfrct:

di voi

rimetterà

di voi.

cadute

oè Vll0aÀµcp ne I' occhio

quella

3

e?·

1mì èv

con. . quella

e Perché

wu

à&Àpou

O"OU, 'tTJV

ÙÈ.

del

fratello

di te, la

invece in

6q>0a˵cp

ÙOKÒV où

Ka'tavotiç;

tuo

occhio -

trave

scorgi"?....

non

il

4

o

&&~i::ç ÈKBaÀro 'tÒ iécipq>oç dlte:

La5cià che tolga

f\

O"OU, Kat · ÌÙOÙ tuo,

ed

Kpl'ta, ei8a˵ou

O"OU 'tllV ÙOKOV,

occhio

tuo

la

trave,

KaÌ

0qiaax-. allora. .· vedrai berte

e

àùc;Àq>ou cmu.

µou wu del

fratello ··-.'-

mv· µllùi:: neppure:

ÙOO'tE 'tÒ date

Non

p,i\tte'tt

'tffiv xoiprov,.

pagliuzza .· d,a I'

la

6 . M'11

. tuo. ·

&:ywv -tol.ç

. - uµffiv

perle ·

ttù'toùç · ·èv

'tOtç le

uµéiç.

zampe

voi.

~,-· .

v~ltatisi,

· AÌ'tfrtE :imì

7

sbranino

con

ùo8i\crc;w1 i)i.tìv, ç'Tl'tEÌ'tE KCXÌ

· Chiedete - ,·.e -. sarà dato ,.-~ ·:' .' ' -:· ..-::~· ':J

davantl

esse

. Kaianmtjcroumv -

1tOcrlV mhffiv .. 'KUl·. uÀ.àç; (le) spine

uve

53

MATTEO

7,10-16

nunquid lapìdem p6rriget ei? darà un sasso? 10 O se gli chie,.. 10 Aut, si piscem petierit, nun- de un pesce, gli darà un serpenquid serpéntem p6rriget eì? te? 11 Se dunque voi, anche se 11 Si ergo vos, cum sitis mali, _ cattivi, sapete dare doni buoni ai nostis bona data dare filiis ve- vostri figli, quanto· più il Padre stris, quanto magis Pater vester vostro che è nei cieli darà cose qui in caelis est dabit bona pe- buone a quanti gliene fanno i:iténtibus se. 12 Omnia ergo, chiesta3? 12 Quanto dunque dequaecfunque Vultis ut faciant siderate che gli uomini vi facvobis h6mines, et vos facite ciano, fatelo anche voi a loro. illis; haec est enim lex et pro- Questa è infatti la legge e i profeti3». phétae.

13 Intrate per anglistam portam, quia lata porta et spati6sa via est, quae ducit ad perditi6nem, et multi. sunt qui intrant per eam. 14 Quam anglista porta et arta via est quae ducit ad vitam, et pauci sunt qui invéniunt eam!

La porta stretta. - 13 «Entrate per la porta stretta; poiché spaziosa è la porta e larga la via che conduce alla perdizione; e molti sono quelli .che vi si incamminano. 14 Quanto stretta è la porta ed angusta la vfa ·che conduce alla vita3! E pochi sono quelli che la trovano!»

15 Atténdite a falsis prophétis, qui véniunt ad vos in vestiméntis 6vium, intrinsecus autem sunt lupi rapaces; 16 a fnlctibus e6rum cognoscétis eos. Nunquid c611igunt de spinis uvas aut . de tribulis ficus? 17 Sic omnis

Dai frutti all'albero. -15 «Guardatevi dai falsi profeti3: essi vengono a voi in veste di pecore, dentro invece sono lupi rapaci~ 16 Dai loro frutti li ricono'" scerete3. Si raccolgono forse uve dalle spine o fichi dai rovih?

{:} 13-14 Le 13,24 • 15-20 Le 6,43-44 :0: lla Ge 1,17•12a Mt 22,40; Rm 13,8-10 • 14a Atl4,22 • 15a Mt 24,1124; Le 6,26; 2Pt 2,1; lGv 4,1; Ap 16,3; b Ez 22,27; Mt 10,16; Gv 10,12; At 20,29 • 16-17 Mt 12,33.35 • 16a Sir 27,6; b Ge 3,12 W .13b.14 la porta (ft rctSÀ:r1) è omesso da diversi mss. • 14 Quanto ('ti) è in S* Variato O'n, efr. V. 13.

7,17-24 ~

Tj

ànò 'tptj36ì.rov

O"ÙKCX;

o.

da

fichi?

rovi

17

1mpnoùç

KaÀOÙç · note'i, 'tò oè

fnitti

buoni

fa, -

cattivi

-lo

fa. fare,

n0ttlv.

ni

fare. e

in

· 21

n'Òp (il) fuoco

nàç

K:apnòv · K:aÀÒv frutto ·

dµngue da

aùwuç. loro.

dicente a me: Signore; Signore, entrerà

'toù nmpoç

µou

del

di me quello

'tO'Ù

quello

il

not&v 'tÒ 8ÉÀT\µa facente la

il

ma

i\µSp~,

Kupte

KUpte, où

'tcp crcp

giorno:

•Signore,

Signore, non

col tuo

Ènpo>.

Non vi ho mai conosciuti. 21 «Non chiunque mi dice: Signore, Signorea, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padreb mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nomea? Nel tuo nome non abbiamo cacciato demònib e nel tuo nome non abbiamo fatto molti prodigi? 23 Allora dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciutia ! Andate via da me, operatori d'iniquitàh».

24 Omnis ergo qui audit verba mea haec et facit ea adsimilabitur viro sapiénti, qui aedificavit

Due specie di fondamenta. 24 «Chi perciò ascolta queste mie parole e le mette in praticaa,

-

--

{:} 21-23 Le 13,25-27 • 24-29 Le 6,47-49 :Ù: 19 Mt 3,10; Le 3,9; 13,6-9; Gv 15,6 • 20 Mt 7,16; 12,33 • 21a Le 6,46; b Mt 21,31; Rm 2,13; Gc 1,22.25; lGv 2,17 • 22a Ger 14,14; 27,15; b Mc 9,38; Le 9,49 • 23a Mt 10,33; 2Tm 2,12; b Sal 6,8; Mt 13,4ls; 25,41 • 24a Gc 1,22

7,25-8,2

e

ocrnç

0Koooµncrtv

aÙ'tOU

TflV

che

costruì -

di lui ·

la

25 Kcù e

fa

_sarà simile -

queste

esse,

a un J10mo - saggio,

oiriav

'ti\v rc€'tpav-·

É1tÌ su

-- casa

la

roccia;

Kmf.~n

ii · ~poxiì

Kaì 1\ì..€lov , oì

7tÒ'taµoì

Kaì

scese

la

_e

fiumi

e

favrucrav

pioggia

vennero

TiJ

oì &vfµot - 1mì- Itpoo-Ém::crav

soffiarono

venti

e

cadde:·

non

o\riq; _èKetVlJ,

si abbatterono su - lfl

Km OÙK E7U::O"EV, 'te0eµzì..iono é

56

KATAMAB0AION

. casa

qµella,

yàp èm 't1Ìv nf.'tpav. 26 Km

era stata fòlidata

roccia. -

infatti sù: · la

E

1t ò

Tr1crouç, At

a lui

Gesù:

e

UtÒç

WU Ò;v0pomou OUK èxct nou

figlio

dell' . uomo

. f'tcpoç

21

. (Un) altro

non

µot

ame - prima

-ròv nmÉpcx µou.

22

µm

KCXÌ èicç

Segui

me

e

wùç

Écxu-rffiv vcKpouç;.

i

propri

Kcxì

23

Ed

i

eµ~civn . essendo salito

discepoli in

'ITtaouç

J..fyit

Gesù

dice

VEKpoÙç

0ci1jfcxt

morti

seppellire

cxù-rtj) _ tlç tò nÀo'ìov -in · la

lui

CX1hou.

24 · KCXÌ

di lui.

· Ed

eyÉvE'tO .EV -ri] 0cxÀcXO"CT1], (OO''"CE ci fu

' wuç

lascia

e

morti.

cxù-r o1 µcxeri-rcxì lui

-di andare

Allora

cxù-r, 'AKoÀou0tt

di lui

nprowv àn:cÀ0c'ìv · xaì

ò &

di me.

a lui:

dove

discepoli

cxùttj), KuptE, . Em'tpE1jfOV perinetti

ha

& -rffiv µcxeri-rrov . [cxùtoul poi dei

a lui:

padre

cielo

ma

ÉÌn:cv 0ci1jfcxt

del

gli uccelli

disse

seppellire il

Le

._OC

posare. Signore,

te

Kcxì tèx. nc-rctvèx. 'tOU oùpavou

èxouaiv . hanno

KCX'tCXO"K!\VWactç,

il

Maestro,

il

mare,

barca,

ìùoù

seguirono

aEtaµòç; · µèycxç;

ecco - (una) tempesta · gran~e

'tÒ 1tÀOloV

così che la

T\KoÀ9uenmxv

barca

K(XÀU1t'tEa0cxt~ 1mò · era coperta .

da

63

MATTEO

17 ut adimplerétur quod dictum est per Isaiam prophétam dicénte~: «Ipse infirmitates nostras accépit I et aegrotati6nes nostras portavit>>. · ·

gli infermi. 17 Così si adempì quanto fu annunziato dal profeta Isaia che dice: Egli hçi. preso le nostre infermità I e_ si è :caricato delle nostre malattie3 • • ·

18 · Vìdens autem Iesus turbas multas circum se iussit ire trans fretum, 19 Et accédens unus scriba ait illi: Magister, sequar te quocfunque ieris. 20 Et dicit ei Iesus: Vulpes f6veas habent, et· v61ucres ·caeli nidos; · Filius autem h6minis non habet ubi caput reclinet. 21 Alius autem de discipulis eius ait illi: Domine, permitte me primum ire et sepelire patrem meum; 22 Ieslis autem ait illi: Séquere me et dimitte m6rtuos sepelire m6rtuos suos.

Sulla sequela. - 18 Gesù, visto che la folla gli si accalcava. intorno, chiese di passare all'altra riva3 • 19 Allora uno scriba gli si accostò .dicendo: o~r1811crav temettero .

'tEç 8è ot oxì-01 do visto allora le folle F

6

civèpffircou uomo

Vat aµa.pnaç - 'tO'"CE ì.i,ya mettere (i) peccati. Allora dice

7

68

KATA MA00AION

'tOOV

uµffiv; di voi? BXOUITTV hanno

Egli

Ot

ai

èÀ.Eyov dicevano

'tEÀffiVOOV pubblicani

12 ò

wìç

KaÌ e ·ÒÈ alJora

tcrXUOV'tcç sani

69

MATTEO

9,6-12

dicere: Surge et-; ~p~n enim veni_yocare iustos, sed peccat6res. .

9,,_13-18

ma i rnalati.13 Andate e·iinparate cosa vuol dire; Misericordia cerco e non sacrificio 3 • Non sono venuto infatti ·a chiamare i giusti, ma i peccatori».

14 Ttinc àcèéssétunt ad eum di- Sul digiuno. - 14 Allora gli si scipuli Ioannis dicéntes: Quare avvicinarono i discepoli di Gionos et pharisaéi ieiunamus fre- vanni e gli· dissero: «Perché, qµénter, dìscipuli autem tui non mentre noi e i farisei facciamo ieifuiant? 15 Et ait illis Iesus: molti digiuni a; i tuoi dis&:poli Nunquid possunt filii sponsi lu- invece non digìtinano?» 15 Rigére ·quandiu cum illis est spon- spose loro Gesu: «Gli invitati a sus? Vénient autem dies, cum nozze possono essere in lutto, a,uferétu;r (lb eis sponsus, et tunc mentre lo .sposo è con loro3 ? ieiunabunt. · 16 Nemo autem im- Verranno però giorni in cui sarà mittit _commissuram panni rudis tolto loro lo sposo e allora digiuin vestìll.éntuin vetus; tollit e- neranno. 16 Nessuno mette una nl.n:1 plenimdinem eius ·a vesti- pezza di panno nuovo su un vemértto, et peior ·.gcissi.lra fit. . stito vecchio: ciò infatti · porta 17 Neque mittunt vinum novum via .il rattoppo dal vestito e lo in utres . . véteres; ali6quin rum- strappo diventa peggio:re. 17 Nepplliltur utres, et vinum effUndi- . pure si mette vino nuovo in otri tur, et utres pé:teunt; sed vinum vecchi; altrimenti gli otri scopnovum in utrés novos mittunt, et piano e così si versa il vino e si perdono gli otri. Ma il vino nuo.: ambo consérvantur. vo si mette in otri nuovi, così si conservano Puno e gli altri». 18 H~e~ illo loquénte ad eos, ecce princeps unus accéssit et aàorabat eum dicens: Domi.ne; filia .

La figlia di un notabile..~ 18 Mentre dice loro queste cose, un notabile sì avvicina e gli

.

{}·. 14-Ì7 Mc 2,18-22; Le S,33-39 • 18-26 Mc 5,21-43; Le 8,40-.56 :(): 13a. Os 6,6 (Mt 12,7) • 14a Mt 11,18; Le 18,12 • 15a Gv 3,29

ID 13 {peccatori: alcuni mss autorevoli aggiungono a penitenza (cfr. Le 5,32) • 14 molti manca in autorevoli mss. • 15 Gli invitati a nozze: lett. I.figli dello sposalizio (ebraismo). D ha ...vuµcpiou (dello sposo), la vg.fi.lii sponsi. - essere in lutto: alcuni mss hanno VTJO°'rsustv (digiunare, c:fr. Mc 2,19).

72

KATA MA00AION

9,19-26

ets ÈÀeffiv

n:pocmcuva a:ùtcp

'Akyrov ·

un essendo venuto,

si prostra

dicente

µou

a lui

heAf:u'tT]crtv~ fx').)ix è morta; . ma,

&pn

di me or ora

pci

crou èn' aùti\v,

no

di te

.-

La · figlia

f.J.,ecòv

èrtHfaç 'tftv ·

xu-

essendo venuto;

poni

ma-

KCXÌ

çilcretm.

e

vivrà.

lei,

su

on la .

19 Kaì . ~yÈpBeìç Ed

'h1crouç TtKOÀOU8T\

yuviì

discepoli

a\.µoppooucra offioeKa hl\ . n:pocr-

ecco (una) donna

Ed

ò

essendosi alzato

perdente sangue

da dodici

anni, essen-

EÀ8oucra

omcr8tv

Tl'lfroµ&.ç

Kcxl

Mcx88dioç

ò

'tE'Acòvriç,

meo,

Tommaso

e

Matteo

il

pubblicano,

Bcxp8o'A.oBartolo'IciKro~oç Giacomo

77

MATTEO

-evangélium regni· et curans omnem langu6rem et omnem infirmitatem. 36 Videns autem turbas, misértus est eis, quia erant · · vexati et iacéntes sicut oves non habéntes past6rem. 37 Tunc dicit discipulis suis: Messis quidem multa, operani autem pau~ ci; 38 rogate · ergo D6minum lllessis, ut mittat operarios in messem suam.

9,36--10,3

sinagoghe, annunciava il vangelo del regno e curava ogni malattia e infermitàa. 36 Al vedere le folle affrante e abbandonate come pecore senza pastorea, fu preso da pietàb. 37 Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è moltaa, ma gli operai sono pochi. 38 Pregate perciò il padrone della messe che mandi operai alla sua messe».

10 Et, convocatis du6decim } Q La missione dei Dodici. · . discipulis suis, dedit illis potestatem spirituum immundòrum, ut eicerent eos et curarent omnem langu6rem et omnem infjrmltatem. 2 Du6decim aufonì apostolòrum nomina sunt haéc: primus Simon, qui dicitur · P-etrus, et Andréas frater eius, 3 Iacòbus Zebedaéi et Ioannes frater eius, Philippus et Bartholomaéus, Thomas .et Matthaéus publicanus, Iac6bus Alphaéi et

1 Chiamati a sé i dodici suoi discepoli, diede loro il po.tere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattia e di infermitàa. 2 I nomi dei dodici apostoli sono: primo Simone, detto Pietro e Andrea suo fratelloa; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; 3 Filippoa e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo di Alfeo e

{::} 10,1-4 Mc 3,13-19; Le 6,12-16

:(t: 35a Mt 10,1; Mc 1,34; Le 7,21•36a Nm 27,17; IRe 22,17; 2Cr 18,16; Ez 34,5; Zc 10,2; Gdt 11,19; Mc 6,34; b Mt 14,14; 15,32; Mc 6,34 • 37a Gv 4,35 • 37'-38 Le 10,2 • 10,1 Mc 6,7; Le 9,1; a Mt 9,35; Mc 1,34; Le 7,21•2a Gv l,40s 3a Gv 1,43 35 ogni malattia e infermità: diversi mss aggiungono EV 'ti!> Àail> (nel popolo); qualche altro aggiunge ancora Kaì noUoì T]KoÀou9lJcrav aù't0 (e molti lo seguirono). • 36 affrante (scrKuÀµÉvot) è in qualche ms rimpiazzato con EKÀ.EÀuµÉvot (sciolte).

m

78

KATA MA88AION

10,4-12

ò

'WU 'AA.q>ofou KCXÌ èaòòa.1oç,

quello

di

Alfeo

vciioç

KCXt

'Iouòa.ç ò

neo

e

Giuda

4

Taddeo,

e

I'

I.lµcov

ò

Kavcx-

Simone

il

Cana-

'IcrK:a.picfrc11ç

ò

KCXÌ

Iscariota

quello

anche (che) conse-

na.-

pa.òoùç a.'ÌYCOV. gnò

lui.

Tou·touç TOùç òcò&Ka àmc:netNòv ò 'Ir\crouç napa.yyri-

5

Questi

dodici

inviò

- Gesù

À.aç

cx'ÙT01ç

ìJ:,ycov,

Eìç

òòòv

mandato

a loro

dicendo:

Per

(la) strada

éÀ.01l'tE KCXÌ eìç date

e

in

È0vffiv

µi\

àn-

delle naziòni

non

an-

1tOÀ.tv Laµcxpt 'tcOV µi\ (la) città

avendo co-

tlcré101l'tE"

dei Samaritani non

no-

6

entrate.

An-

pcurnee òÈ µ&:ì-1ov npòç 'tÒ'. np6Bmcx date

ma piuttosto

'IcrpcxtjÀ..

7

di Israele.

Ti

ytKEV nEUE'tE,

le

pecore

le . perdute

della casa

nopeu6µevot

òÈ

K'flpU0p6v

f:crn v.

carico

di nie

leggero

è.

In

quello

troverete

yàp

cpoptlov

'Ev _ÈKUVQJ

da me,

imparate

Kcxtpé[> _tempo

sono

_ , riposo

.per le

xp11cr-ròç Km -rò buono

e.

il

f:n:opcu011 - ò

'I11o:ouç w'ìç

andò

Gesù

di

95

MATTEO

24Ver6ntamen dico vobis, quia terrae Sodomòrum remissius erit ~n die iudicii, quam tibi.

25 In illo témpore respòndens Iesus dixit: Confiteor tibi, Pater Domine caeli etterrae, quia abscondisti haec a sapiéntibus et prudéntibus et revelasti ea parvulis. 26 Ita, Pater, quòniam sic fuit placitum ante te. 27 Omnia mihi tradita sunt a Patre meo, et nemo novit Filium, nisi Pater; nèque Patrem quis novit, nisi Filius et cui voluerit Filius revelaré•-2R Venite ad me, omnes qui laboratis et onerati estis, et ego reficiam. vos. 29 Tòllite -iugum meum super vos, et discite a me quia mitis sum et hUmilis corde; et ihveniétis réquiem animabus vestcis; · 30 iugum enim meum suave est, et onus meum leve.

l l,24-30

prodigi che si sono compiuti ih te, sarebbe rimasta fino ad oggi b. 24 Ebbene, vi dico che nel gfomo ·del giudizio la sorte che · toccherà alla terra di Sòdoma sarà più mite della tua».· Veni~e a me e vi darò sollievo. 25 In quell'occasione Gesù pre.se a dire: «Mi compiaccio con te, o Padre, Signore del cielo e della terraa, che hai tenuto na~ scoste queste cose ai sapienti e ai saggi · e le hai rivelate ai semplicib. 26 Sì, Padre, poiché tale è stato il tuo beneplacito. 27 Tutto mi è stato dato dal Padre mioa: nessuno conosce il Figlio se non il Padre e nessuno conosce il Padre se non il Figliob e colui al quale il Figlio vogl_ia rivelarlo. 28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi, e io vi darò sollievo. 29 Portate su di voi il mio giogo e imparate da me che sono mite e umile di cuore; e troverete ristoro per le vostre animea. 30 Poiché il mio giogo è soave e leggero è il mio peso3 !» · ·

{::}. ·25-30Lc 10,21-22

:O:

Ùb Gn 19,24-28; 2Pt 2,6; Gd 7 • ·24 Mt 10,15; Le 10,12 • 25a Th 7,17; b lCor 1,26-29 • 27a Mt 28,IS; Gv 3,35; 13,3; ·17,2; Fil 2,9; b Gv 1,18; 10,15 • 28 Ger 31,25 • 29a Ger 6,16 • 30a lGv 5,3 W 27 ... il Figlio ... se non il Figlio (B S C D, cfr. Le 10,22) è in N variato .. :ròv ttn-répa ei µ1) o fn6ç, oùùs -ròv Ui6v nç Èmyivcbmm d µ1) o m:~n'Jp, difficilmente collegabile con quanto segue. • 28 che siete affaticati e stanchi: unaformulazione più ampia, attestata presso i Padri siriaci, suona ... affaticati, e che soffrite, e che portate fardelli pesanti.

12,2-9

96

KATA MA00AION

crciBBa01v

oià -cmv · crnopiµrov·

sabato

tra

oì oÈ

µa8'fÌ'tm

aùwù

i . allora

discepoli

di lui

messi;

le

èmvcwav

1mì

ilpçavw·

tlì..Af:tv

cncixuaç;

1mì

ebbero fame

e

cominciarono

a strappare

spighe

e

ècreiuv.

2 Ot oÈ apwa'ì01.

a mangiar(ne).

I

ot µaerrmi discepoli

craBBci·nµ.

o

ciò che non

OÙK Eçrnnv

.-.

Ecco,

a lui:

è permesso

1tOletV

Èv

fare

di

ò



ElntV

aù-co'ìç;, O'ÒK ÙVÉyvro-ce tl

Egli

allora

disse

a loro:

È1toiT)crev .6.auìo . free 4

avendo visto dissero

crou now601v 3

Davide

fece

i::mav CXÙ'tcp, 'Iooù

ì06ni::ç;

ma farisei

di te · fanli.ò

sabato.

9

Èni::ivacrnv

avete. letto

Non

Kaì ot

quando ebbe fame

µe-e' aùwù,

quelli

e

cosa

con

lui,

n(òç;

i::ìcrfì18i::v dç; -còv olKov >tou ei::ou

Kaì wùç; &p-

come

entrò

e

in· la

casa

di

Dio

pa-

-còuç

-çfìç; npo8foi::roç;

Eayov,

o

OÙK èçòv

fìv

ni

di

mangiarono, .

cosa che

non

era

proposizione

µe-e' aùwu d

aù-ctj) cj>aydv

o'ÒOÈ

w'ìç;

a lui



a quelli con

di mangiare

pe'Ù01V

µ6v01.ç;; 5

cerdoti

soli?

OÙK àvf.yvmi:: Èv 'tQl



o

Èv 'tQl .ii::ptj)

sabato

in

sacerdoti

el01V;

Km àvainoi non colpevoli

µetç6v

in . la

avete letto

non

crciBBamv Ot ii::pdç;

e

lui,

µ'Ì)

w'ìç; te-

non

ai

v6µcp ·legge

"'

·r·.

. sa-

on

w'ìç;

che

di

'tÒ aciB~mov ~e~T)ÀO'Ù01V profanano il sabitto

il

tempio

6

À.Éyro

oÈ ùµ'ìv

on

wu ii::pou

Dico

ma a voi

che

del

tempio

tl

Ècrnv,

sono?

Ècrnv ruoe. 7 El OÈ

(uno) maggiore è

se

permessa

qui.

Se poi

ÈyvOOKU'te

aveste conosciuto cosa è:

"EÀeoç;

8ÉÀro

Km où

euaiav,

OÙK àv KCX'teOl KcXCJCX'tE

Misericordia

voglio

e

sacrificio,

non

wùç;

àvm tlouç;.

8. KUptoç; . ycip

non colpevoli.

uiòç;

wu àvepro:n:ou .

figlio

dell'

9

non Signore

infatti

avreste condannato

· Ècrnv

wu

aaBBawu

ò

è

del

sabato

il

uomo.

Kaì µe-caBàç;

ÈKd8i::v

1Ì18ev i::ìç;

-criv

&vepronoi; fonEtpEv

µiKpoi-Epov µ~

32 8

aùwu· di lui.

cieli

è cresciuto

in

il

campo

f.anv

ncivi-rov i-rov a7ttp-,--

è

di tutti

se-

µElçov

i-rov A.axcivrov

più grande

degli ortaggi

f.critv è

oÉvopov,

roai-E

ÈÀ0Etv

i-à 1tE't"Eivà w0

albero,

così

da venire

gli uccelli

del

oùpavoù

K(Ù

K>. 17 Risposero: «Non abbiamo qui se non cinque pani e due pesci». 18 Ed egli disse: riµim.

'!Ò

'!fìç il

eKpaçEv gridava

1trnounm. cadranno.

'AKµT\v Ancora

KaÌ e

tlç in

ÈK1topcuoµcva cose uscenti

ÈK da

KcXKctVa KOtVOt e queste contaminano Òtcxpensi e-

1topvt1m, KÀ01t;

uomo

in scambio

della vita

ò

uiòç; · wu àvepomou

il

figlio dell' uomo

27 µÉA.m yàp

di lui?

Sta per ·infatti

wu nmpòç; venire

in

la

del:

gloria

Padre

avwu

µe'tà

"CcOV àyyÉACOV

avwG,

1mì 'tO'tc

ànoùfficrci

di lui

con

gli

di lui,

e

darà

angeli

h:cicncp

KCl'tÙ

"CTJV npéiçiv

a ciascuno

secondo

I'

avwu.

allora

28 àµTjv

ùµ'ìv

J-.Éy(j) dico

Amen,

di lui.

azione

a voi

on

cl.mv

nvcç;

'tcOV O:&

Érov.fi Kaì, iooÌJ adombrò loro, ed· ecco (una) voce OÙ1:6ç Questi

Ìl.Éyovaa, dicente:

ò

tCT'tLV è

il

ÙKoUE'tE fÙOOKtJcra· mi sono compiaciuto; ascoltate e:rtEcrav caddero

µaerii:aì, discepoli

7 Kaì,

o6opa. molto.

EL:rtEV, disse:

'EyÉp8tJ'tE KaÌ, Alzatevi e

oÈ poi

wùç gli

òSaÌl.µoùç occhi

9

tyEp8'6 sia risorto.

6

aùi:rov di loro

KaÌ. Ed

ÙKoucravteç avendo udito

aùi:còv KaÌ. di loro ed

'Iriooùç KaÌ. Gesù e

€of3fi8ricrav ebbero paura

Ò:tjJaµEVOç aùavendo toccato lo-

8

of3EL08E. abbiate paura. oùMva nessuno

al

è:rtcipavi:Eç Avendo alzato

EL'· se

cloov videro

µ.fi non

aùi:òv lui

µ6vov. solo.

aùi:ol,ç a loro Eroç fino a

ùpaµa visione

Perché

µ.fi non

Kaì, Kai:af3mv6vi:rov E discendendo

'tELÌl.ai:o nò

Ti

ò

VEÉÌl.tJç nube ?

Em :rrp6crro:rrov su (la) faccia

'tcDV ro

'Iricroùv Gesù

,

tK i:fìç da la

µou ò ày a:n:rii:oç, kv CQ di me l' amato, in cui

U'U'tO'U. lui.

:rtpocriìÌl.8Ev si avvicinò

E

';'

ul6ç figlio

ve8aÀµoùç

vita

entrare

che

due

,



't'IÌV y&vvav

in

la

10

Geenna

'Op&.'tE

occhi

I'

se

. oc-

~ciAf'. getta(lo)

e

tlç (avente) in

't'IÌV la

exov'ta

~À1)8f\vm

avente

essere gettato

'tOU 1tUpoç. di.

µii

Guardate di non

fuoco.

Kampovi\cr1)'tE f.vòç disprezzare

uno

'tE>AION

ECTOV'tClt

oi Mo f:Ìç · mipKa

saranno

due

in

µiav.

carne

.6

una

(sola).

rocr-re

oùK'.én

Così che

non più

ci.mv

Mo aÀÀÒ. crà.pç

µicx.

o

sono

due

carne

una (sola).

Ciò che dunque -

av8pronoç µ'IÌ

XffiPtSÉ'W).

éçi::uçf:V giunse

ma

(I') uomo

non

Èvi::'tciÀmo

8ouvm

comandò

di dare

KCXÌ &.n:oÀucrm [aùTI}vl;

8 ·ÀÉyu

rimandare

lei?

't'IÌV CTKÀ11POKCXp0tClV durezza di cuore

la

YDVCllKClç

. uµffiv,

mogli

9

&.n:oÀucrm 'tà.ç

a voi

di rimandare le

&.pxflç (I') inizio

da

on

oç&v

che

chiunque

10

mette adulterio ..

oÈ.



pèrò · non

a voi

xamt.

per

uµ1v

uµ1v

bit

npòç

Mosè

permise

8È µiì

Mroi.icrflç

Èn:É'tpf:\jff:V

poi

non . per

on

di ripudio

di voi

ÀÉyro

di lui,

Perché

&.n:ocrmmou

·a loro

Dico

aùwu

j31j3Àiov aùw1ç

con-

uµffiv &.n'

di voi,

a lui: .

(una) dichiarazione

Dice

Dio

aù'tc[), Ti

Dicono

oùv Mroi.icrflr;

ei::òç cruv-

ò

7 ÀÉyoumv

separi.

allora Mosè e

o'Ùv

yf:yovf:v

oihroç.

fu

così.

rimandi

nopvciçc

KClÌ yaµi}m:i

fornicazione,

e

't'IÌV

yWdìKCl.

la

moglie

(un')

sposi

ÀÉyoumv

ClÙ'tcP oi µa8111:cxì

Dicono

a lui

aU11v

µot-

altra

com-



[aùwul,

discepoli

di lui:

Se

ou'tror;

ècrtlv Ti

aìtla

wu &.vepc&n:ou

µi::'tà.

'tflç yu-

così

è

condizione

dell'

con

la

mo-



f:tnf:V "

aù-

allora

disse

alo-

la

vmKoç, où

cruµÉpi::t

yaµflcrm.

glie,

conviene

sposarsi.

non

uomo

11 ò Egli

w'ìç,



nciv'ti::ç

xropoucrtv

'l:ÒV Myov [1:0u1:0vl

ro:

Non

tutti

comprendono

la

.,. otç

per coloro a cui

questa,

yàp

i::ùvouxot o'invi::ç

ÈK

infatti

eunuchi

da

Ci sono

" èyi::vvi} 811crav OD'tffiç,

della madre · furono

che

KCXÌ tlaìv

così,

o'invi::ç

i::ùvouxfo811crav unò 'tOOV &.vepc&nrov,

che

furono fatti eunuchi da

d>Vouxo1 o'inveç

gli

tùvouxrncxv ~amoùç fecero eunuchi . se stessi

uomìni,

otà.

i::ùvoU-

ci sono eunu-

e

chi

che

(è)

8f:8o'tm. 12 ci.mv

xot

eunuchi

ma

è dato.

KOtÀ{aç µ111:pÒç (il) ventre

parola

&,').,,').,,'

KClÌ i::ìcrìv e

ci sono

't'IÌV j3amÀf:iav

a causa del

regno

173

MATTEO

erunt duo in carne una»? 6 Itaque iam non sunt duo, sed una caro. Quod ergo Deus conilinxit, homo non séparet. 7 Dicunt illi: Quid ergo M6yses mandavit dare libéllum repudii et dimittere? 8 Ait illis: Qu6niam M6yses ad duritiam cordis vestri pennisit vobis dimittere ux6res vestras; ab initio autem non fuit sic. 9 Dico autem vobis, quia quicfunque dimiserit ux6rem suam, nisi ob fomicati6nem, et aliam dlixerit moechatur; et qui dimissam dU.Xerit moechatur. 10 Dicunt ei discipuli eius: Si ita est ·causa h6minis cum ux6re, non éxpedit nubere. 11 Qui dixit illis: Non omnes capiunt verbum istud, sed quibus datum est. 12 Sunt enim eunuchi qui de matris utero sic nati sunt, et sunt eunuchi qui facti sunt ab hominibus, et sunt eunuchi qui seipsos castravérunt propter regnum caelòrum. Qui potest capere capìat.

19,6-12

propria moglie e così i due diventeranno una sola came3 ? 6 In modo che non sono più due, ma una sola carne. Perciò, quello che Dio ha congiunto l'uomo non separi». 7 Gli dissero: «Perché dunque Mosè comandò di dare il libello del ripudio e così rimandarld'-?» 8 Rispose loro: «Per la vostra durezza di cuore Mosè concesse a voi di ripudiare le vostre mogli; ma all'inizio non è stato così. 9 Ora io vi dico: chi ripudia la propria moglie, se non per impudicizia, e sposa un'altra, commette adulterio». 10 Gli dicono i suoi discepoli: «Se tale è la condizione ·dell'uomo rispetto alla moglie, non conviene sposarsia». 11 Egli disse loro: «Non tutti comprendono questo discorso, ma soltanto coloro ai quali è datoa. 12 Vi sono infatti eunuchi che nacquero così dal seno della madre, e vi sono eunuchi i quali furono resi talì dagli uomini, e vi sono eunuchi che si resero tali da sé per il regno dei cieli. Chi può comprendere, comprenda».

:{t: Sa Gn 2,24 (Ef 5,31; lCor 6,16) • 7a Dt 24,1; Mt 5,31 • 9 Mt 5,32; lCor 7,lOs • lOa lCor 7,1-2.7-9 • lla lCor 7,7.9.17 m 6 h~ congiunto: D precisa sìç SV (in uno) . • 9 se non per impudicizia: alcuni mss, anche autorevoli, hanno napeK'tÒç À6you nopveiaç (all'infuori del caso d'impudicizia), che proviene evidentemente da 5,32. - e sposa un 'altra manca in qualche ms. - commette adulterio: diversi mss hanno noi&i afrn)v µoixeu9fJvm (la rende adultera), come in 5,32. • 10 suoi è omesso da p 7 Ivid B S 0. - la condizione (ft ahia): verss. antiche hanno tradotto culpa.

19,13-21

174

KATA MAE>E>AION

-r&v oùpav&v. ò

ouvciµcvoç

xroptlv

xropci 'rffi.

dei

potente

capire

capisca.

cieli.

· 15

Il

To-re

npoC>T\VÉXBT\O"CXV

Allora · furono portati

a.Ù'tcQ

1tat0tà

"tVCX

'tU'tcUO'cV che

rcpo-

prostitute pre-

'tOU 8rnu.

rco.:po.:~OÀ1ÌV parabola

po.:yµòv Ko.:ì

le

avendo visto, neppure vi siete pentiti

o.:Ù'tql.

ed

O.:l rcopvm

e

e

a lui.

Ot KOÒcO'JtÙ'tTJ).oì

a voi,

guide

cieche

èv 're\)

not fìcrcu

asciutto

yév11mt

Guai per il.

't:llV çllpÙV I'

quando (lo) diventa

Oùcxì.

òµ6m1

ipocriti,

ùtnÀ.O't:Epov ùµrov.

ycévv11ç · della Geenna

giuri



Ù1t0Kpt 't:Ul,

farisei KCXÌ. e

·mare

npocrr)À.mov,

eva.

entrate

dicenti:

Chiunque

o' tempio, niente

è;

chiunque

&v

invece

òµoo1J

-

giuri

èv 're\) xpucrc\). 't:OÙ VUOÙ, ÒEtÀ.Et. 17 µropoÌ KUÌ TllÀ.Ol,



per I'

chi

oro

del

yàp

µel.çrov

Ècrtlv,

infatti

maggiore è:

't:ÒV XPUCTOV; I'

tempio, è tenuto.

18

e

ciechi,

6

xpucròç

ft

6

va.òç

6

&.ytcicra.ç

I'

oro

o

il

tempio

il

santificante

"Oç &v

KUl, E

oro?

Stolti

(dite): Chiunque

òµom:i

èv 're\)

eu-

giuri

per I'

alta-

atUCT't:TIPlQl, oùùév Ècrnv· oç

o' cXv

òµom}

Èv 're\) orop(j)

re,

invece

giuri

per il

quello

niente

chiunque

è;

Ènavco a.ùwù,

òEtÀ.Et.

sopra

è tenuto.

di esso,

19 't:UÀ.Ol, Ciechi,

çov, 't:Ò oropov

ft

't:Ò 8uma.0'tr)pt0v

't:Ò

giore, il

o

I'

quello

dono

pov; 20 6 Il

no?

oùv

altare

òµoaa.ç

UÙ't:c\) KUÌ ÈV mim esso

e

per tutte le cose che

tl

yàp

cosa

infatti (è) mag-

µe'ì-

't:ò oIDsantificante

ÈV 're\) 8'U()tUCT't:TIPlQl

dunque avente giurato per I'

dono

il

òµvuu ÈV giura

altare

do-

per

Ènavco a.ùwfr 21 KUÌ ò (sono) sopra

di esso;

e

I'

215

MATTEO

clauditis regnum cael6rum ante h6mines! vos enim non intratis nec introelintes sinitis intrare. 14 Vae vobis, scribae et pharisaéi hyp6critae, quia coméditis domos vidufuum orati6nes longas orantes! propter hoc amplius accipiétis iudicium. 15 Vae vobis, scribae et pharisaéi hyp6critae, quia circuitis mare et aridam ut faciatis unum prosélytum et, cum fì.lerit factus, facitis eum filium gehénnae duplo quam vos! 16 Vae vobis, duces caeci, qui dicitis: Quicfunque iuraverit per templum, nihil est; qui autem iuraverit in auro templi debet! 17 .Stulti et caeci; quid enim maius est, aurum, an templum quod sanctificat aurum? 18 Et quicfunque iuraverit in altari, nihil est, quicl:tmque autem iuraverit in dono, quod est super illud, debet. 19 Caeci; quid enim maius est, donum, an altare quod sanctificat donum? 20 Qui ergo ìurat in altari iurat in eo et in omnibus quae super illud

23,15-20

dei cieli davanti agli uomini; di fatto non entrate voi e trattenete coloro che vorrebbero entrarvi. [14]

15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito, e quando ci siete riusciti lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi. 16 Guai a voi, guide cieche3 che dite: Se uno giura per ·il tempio, è niente; se invece giura per l'oro del tempio, rimane obbligato. 17 Stolti e ciechi! Che cosa vale di più: l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? 18 E dite ancora: Se uno giura per l'altare, è niente; se invece giura per l'offerta che vi sta sopra, rimane obbligato. 19 Ciechi, che cosa vale di più: l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta3 ? 20 Chi giura per l'altare, giura per esso e per tutto ciò che vi sta

:J): 16a Mt 15,14; 23,24; Gv 9,41; Rm 2,19 • 19a Es 29,37

m 14 L'intero V. Oùaì 8f; uµì:v, ypaµµm:cì:ç Kaì 8pov(\) ra per il trono

l((X1;-

abi-

òµocraç Èv •cl> oùpcxvc\> òµgiuavente giurato per il cielo

Dio

di

Èv •cl> per chi

Km e

per esso

!

per il

e

sopra

seduto

aùwu. di esso.

23 on perché

Oùm Guai

uµìv, a voi,

ànoòcKCX'tOU'tt pagate la decima

ypaµµa'rcìç Km scribi e

a:pwdì:o1 farisei

'tÒ i\Mocrµov della menta

KCXÌ e

'tÒ dell'

unoK:pt ipocriti, av118ov aneto

~apuwpct cose più gravose

•m, KCXÌ e

'tÒ del

Kuµ1vov Km cumino e

ÙTlKCX'tc lasciate

'tÌ]V la

KptmV giustizia

'tÒ EÀCOç KCXÌ la misericordia e

'tÌ]V la

mcrnv· fede.

'tCXU'tCX Queste cose

Eòct notflcrm KÙKcìva. era necessario fare e quelle

µTj non

àtÉ.vm. lasciare.

24 òò11yoì ·

[ocl allora

WÀOl, cieche,

KCXÌ e

'tÙ le

oì òtuJ..i.çovtcç •Òv filtranti il

le

Krovoma, moscerino,

•Tiv il

wu voµou, della legge,

Guide

oc

Kaµ'f]Àov cammello

invece

KCX'tCXnlVOV'tcç. ingoianti.

25 on perché o\jllòoç, to, cri.aç. dezza.

Oùm Guai

uµìv, a voi,

Ka8apl.çc'tc 'tÒ Eçroecv purificate I' esterno foro8cv all'interno

invece

Fariseo

Oùaì Guai

cieco!

yÉ.µOUO"lV sono pieni

Èç apnayflç di rapina

Purifica

yÉ.VT\'tffi Km diventi anche

uµ'ìv, a voi,

aptcrciiOl farisei

'tOU 1tO'tT\ptou KaÌ del bicchiere e

26 aptcraìc wÀÉ., Ka8ciptcrov

no•11pi.ou, 1va bicchiere, affinché

27

ypaµµmdç Km scribi e

•ò I'

ypaµµmcìç Kaì scribi e

np&wv anzitutto

U1t0Kpnai, ipocriti, •flç del Km e

nappiat-

cXKpCXdi imrnon-

'tÒ Èv•Òç wu I' interno .del

ÈK•òç aùwG Ka8apov, esterno di esso puro. aptcra'ìot fari sei

U1t0Kpl 'tal, ipocritti,

217

MATTEO

sunt; 21 et quicfunque iuraverit in templo iurat in illo et in eo qui habitat in ipso; 22 et qui iurat in caelo iurat in throno Dei et in eo qui sedet super eum. 23 Vae vobis, scribae et pharisaéi hyp6critae, qui decimatis mentham et anéthum et cyminum et reliquistis quae gravi6ra sunt legis, iudicium et miseric6rdiam et fidem! Haec op6rtuit fa.cere et illa non omittere. 24 Duces caeci éxcolantes clliicem, camélum ·autem glutiéntes! 25 Vae vobis, scribae et pharisaéi hyp6critae, quia mundatis quod déforis est calicis et par6psidis, iritus autem pieni estis tapina et immunditia! 26 Phari·saée caece, munda prius quod intus est calicis et par6psidis, ut fiat id quod déforis est mundum. _ . 27 Vae vobis, scribae et pharis'aéi ·hyp6critae, quia similes

23,21-27

sopra. 21 E chi giura per il tem"pio, giura per esso e per Colui che vi abita. 22 E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui .che vi è assiso. 23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decìma sulla menta, sull'aneto e sul cuminoa e trasgredite i precetti più gravi della legge: la giustizia, la pietà, la fedeb. Queste cose bisognava osservare, senza trascurare quelle altre. 24 Guide ciechea, che filtrate il moscerino, e ingoiate il cammello! 25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno della coppa e del piattoa, e dentro rimangono pieni di rapina e d'immondizia. 26 Cieco fariseoa, pulisci prima l'interno della coppa e poi anche l'esterno di essa sarà pulito. 27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che siete come sepolcri

:{t: 21 lRe 8,13; Sal 26,8 • 22 Is 66,1; Mt 5,34; At 7,49 • 23a Lv 27,30; b Mie 6,8 • 24a Mt 15,14; 23,16; Rm 2,19 • 25a Mc 7,4 • 26a Gv 9,40

ID. 23 senza trascurare (µii àqnévat, infinito presente, CD W f),. 0) è letto in B S L µiJ àcpdvm (aoristo secondo infinito).• 25 d'immondizia (àKpacriaç): diversi ffiSS anche autorevoli hanno invece ÙÒLKictç (d'iniquità); altri ÙKa0apcriaç (d'intemperanza).

on perché

µÈv

218

KATA MA®E>AION

23,28-34

siete simili

a sepolcri

KEKOvtcxµÉvmc;, Ot 'tlvi::c;

eçroei::v

imbiancati,

di fuori

che

ai VOV'tcxt

còpatot,

foroei::v

oc

yɵoumv

òcnérov

appaiono

belli,

all'interno

invece

sono pieni

di ossa

VEKprov Km 1tcXCJT\c;

àKa0apcriac;.

di morti

e

di ogni

putredine.

Eçroei::v

µÈv

cpaivrnei:: wtc; àvepronmc;

oi Kmot,

foroei::v

M

apparite

giusti,

dentro

ma

di fuori

agli

28

uomini

f.cr'te

µecno't

Ù7tOKptcrEroç

Kat àvoµicxc;.

siete

pieni

di ipocrisia

e

29

oihroc; Kat

ùµetc;

Così

voi

anche

di iniquità.

Oòa't

ùµtv,

ypaµµmi::tc;

Kal. i\'tac;.

32 Km E

feti.

ùµrov.

33

di voi.

siete

degli aventi ucciso

pro-

ùµdc;

nì..T\pfficrmi:: 'tÒ µÉ'tpOV

'téòV nmÉprov

voi

riempite

dei

la

misura

padri

ocpu e;,

yevvfiµma

f.x1ovrov,

n&c;

Serpenti,

razza

di vipere,

come fuggite

'tfìc; KptcrEroç

'tfìc;

yEÉVVT\c;;

il

della

Geenna?

giudizio

34

DYT\'tE ànò da

òtà 'tOU'tO

ìòoù

f.ycò

Per

ecco

io

questo

ànocr'tÉÀÀffi npòc; uµéic;

npocpfiwc; Kcit crocpoùc; Kcit ypaµµmi::tç-

invio

profeti

da

f.ç a'Ò'tWV di

loro

voi

e

sapienti

e

scribi;

UAcxKij 1mì où

do

o

malato

o

in

45 -ro'tf. Allora

Èc\>' OO"OV quanto

in

Signore,

çévov

TI"

yuµ~

straniero

o

nu-

O"Ot;

8tT)KOvijcrcxµÉv

te?.

non . servimmo

cX1tOKpt8llO"f.'tcxt cxùwìç

AÉymv,

'AµÌ)v

AÉym ùµìv,

risponderà.

dicendo:

Amen,

dico

a loro

OÙK Ènotilcrmf.

èvì

non

a uno (solo) di questi

avete fatto

OÙÒÈ

ȵoì

neppure

ame (!') avete fatto.

KOAaO"tV (il) castigo

26

e

Kuptf.,

dicendo:

o

assetato

carcere

visitaste

Ènotilcrcx-rf..

E

cX1tf.AfUCTOV'tCXt

oùwt f.Ìç questi

cxìc:Ovtov, o\. ÒÈ

ÒlKcxtOt tlç giusti

avvenne

a

cxìc:Ovwv.

smÌ)v (la) vita

a

eterna.

hé'Af.crf.V ò 'Iricrouç mivwç wùç

quando terminò

'j'

più piccoli,

andranno

eterno,

Kcxì ÈyÉVf.'tO o'tf. E

'tOU'tffiV 'tCÒV ÈÀCXXlO"'tffiV,

46 KCXÌ

invece

a voi,

Gesù

tutti

ÀÙyouç

wuwuç,

f.t1tf.V

wìç

µcx8T)'tCXÌE>AION

cr811 ò

IlÉ'tpoç

wv pfiµa-coç 'I11croiì

i::tp11J