Storie di profeti. La narrativa sui profeti nella Bibbia ebraica: generi letterari e storia

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Storie di profeti. La narrativa sui profeti nella Bibbia ebraica: generi letterari e storia

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Alexander Rofé

STORIE DI PROFETI La narrativa sui profeti nella Bibbia ebraica: generi letterari e storia Edizione italiana a cura di Pier Giorgio Borbone

Titolo originale dell'opera: Alexander Rofé The Prophetical Stories The Na"atives about the Prophets in the Hebrew Bible. Their Literary Types and History Traduzione italiana di Pier Giorgio Borbone © The Magnes Press, The Hebrew University, J erusalem 1988 © Paideia Editrice, Brescia 1991

alla famiglia Gallichi Siena - Pisa - Napoli

Premessa all'edizione italiana

L'edizione italiana è stata tradotta, s� da quella inglese e rivista sulla seconda edizione ebraica, ma contiene anche non poche pe­ culiarità. I capitoli primo e decimo sono stati lievemente ritoccati e ampliati. Al capitolo quarto ho aggiunto un paragrafo (il sesto) che tratta della storia di Eliseo e l'usurpazione di Cazael. Anche la storia di Michea (capitolo ottavo, 2) è stata studiata più per esteso. Infine, il dott. Borbone ha tradotto in appendice un'analisi della storia della vigna di Nabot (r Reg. 2r,r-2o). Nel contesto del pre­ sente volume, questa appendice viene a indicare la dzf/erenza che corre tra questa storia di Elia e le altre sullo stesso profeta, e giu­ stificare così l'assenza di certi racconti pro/etici (come per esempio r Reg. 20) dalla trattazione di questo libro. È per me motivo di soddisfazione che la versione italiana non segua docilmente i testi ebraico ed inglese, ma presenti invece ele­ menti originali, che saranno riportati nelle future edizioni in altre lingue. La bibliografia è stata ritoccata soltanto lievemente e di rado. Del resto, non era aggiornata neppure nel r982, quando fu pub­ blicata la prima edizione ebraica, e il dz/etto è stato giustamente notato dal pro/ François Langlamet o.p. nella sua recensione (Re­ vue Biblique 97 [r990] ro2-rrr). La mia scelta a questo riguardo è stata determinata dall'impostazione dell'opera: non tanto riepi­ logare lo status quaestionis (del quale mi ero parzialmente occu­ pato in articoli precedentz}, ma presentare una nuova interpreta­ zione della narrativa pro/etica nel suo insieme. Ringrazio il pro/ ]. Alberto Soggin (Roma), per aver promosso la versione italiana di questo libro; il dott. Marco Scarpat della casa editrice Paideia, che si è impegnato in questa impresa e l'ha seguita con attenzione; il dott. Pier Giorgio Borbone (Torino), che con molta perizia ha svolto l'ingrato compito della traduzione ita-

IO

PREMESSA ALL ' EDIZIONE ITALIANA

liana, e il pro/ Bruno Chiesa (Pavia), che ha voluto rileggerne le bozze. Il libro è dedicato alla famiglia Gallicht� che nel secolo passato da Siena si trasferì a Pisa e a Napoli. Una galleria di figure mi sovviene: Salomone Gallichi, massaro della comunità di Siena nel r632; Zevulun (Volunio) Gallichz� «musica dilettante», che com­ pose la musica per tinaugurazione del tempio di Siena nel r786, e ivi cadde, trucidato nel pogrom del r799; ]oel (Gioiello) Gallicht� che nel I849 lasciava la moglie e i due figli per seguire Garibaldt�· il dott. Dario Gallicht� primario dell'ospedale di Pisa, licenziato dal regime negli anni Venti perché antt/ascista e massacrato dai nazisti nel I944; mio zio Guido Gallichi, cavaliere di Vittorio Ve­ neto; mia cugina Anna Gallichi in Manini, figlia, sposa e madre esemplare, strappata dal cancro all'affetto dei suoz�· mia madre Matilde Gallichi vedova Rot/er, che nel I939 tornò con i suoi bimbi nella terra dei nostri padrt� e così ci rese partecipi della ri­ nascita di Israele. Qualcosa dei meriti di tutti loro è forse entrato in questo libro. Gerusalemme, Sukkot 575 1 . Ottobre 1990.

Indice del volume

9

Premessa all'edizione italiana

!3

Elenco delle sigle

I5

Introduzione PARTE PRIMA

Dalla legenda alla vita

2! 2! 3!

I. La legenda

37 37

2 . Elaborazioni della legenda L L'elaborazione letteraria 2. L'involuzione epigonica

52

3 · La vita L Il genere e l'investitura di Eliseo 2. La disposizione delle storie di Eliseo

44 52

6o

I. La legenda breve 2. Legenda e reliquiae

PARTE SECONDA

Legenda, storiografìa, biografia 67 67 70 72 76 84 88

4· La legenda nella vita politica L Eliseo e Ioas 2. Il carattere della legenda politica 3 . Eliseo a Dotan 4· Eliseo e l'assedio di Samaria 5. La datazione dell'attività di Eliseo 6. Eliseo e l'usurpazione di Cazael

93 93 97

5. La storiografia profetica

I06

I. Storiografia e storiografia profetica 2. La rivolta di Ieu e la soppressione del culto di Baal 3· La campagna di Sennacherib

!2 II4 u6 126 126 I3I

140

INDICE DEL VOLUME

4· L'ambasceria di Merodac-Baladan 5· La redazione del libro dei Re 6 . La biografia profetica r. La biografia e le parti narrative del libro di Geremia 2. I capitoli biografici in Geremia: struttura, composizione e storia 3· Fattori che condussero al sorgere della biografia profetica PARTE TERZA

Dalla legenda al martirologio 147 147 148 154 158 r6o

7. La legenda etica r. Legenda e legenda etica 2. Eliseo, Naaman e Giezi 3· Elia a Sarepta 4· Mosè alle acque di Meriba 5· Isaia e la guarigione di Ezechia

r64

8 . Exemplum e parabola

r64 r66 r8o 200 214 228 228 240

r. Definizione dei generi letterari 2. La storia di Michea figlio di Imla 3· Il libro di Giona 4· L'uomo di Dio a Betel 9· L'epopea.

Elia e lo scontro tra Dio e Baal

ro. L'emergere del martirologio Il genere letterario. Caratteristiche e storia 2. Geremia e Nabuzaradan

r.

APPENDICE

247

La vigna di Nabot. Origini e significato della storia

265 266

Indice analitico Indice degli autori

Elenco delle sigle

AAsF AcOr AJSL AnOr AOF AsSt ASTI AUSS BDB BibOr BJRL BK BWANT BZ BZAW CB CBQ CoBOTS DISO D]D EHAT EstB ET FRLANT HAT HK HSM HUCA ree

JBL JBLMS J]S JNES

Annales Academiae Scientiarum Fennicae Acta Orientalia American Journal for Semi tic Languages and Literatures Analecta Orientalia Archiv fiir Orientforschung Assyriological Studies Annual of the Swedish Theological Institute Andrews University Seminary Studies F. Brown- S.R. Driver- C.A. Briggs, A Hebrew and English Lexicon o/ the Old Testament, Oxford 1907 Biblica et Orientalia Bulletin of the John Rylands Library Biblischer Kommentar Beitdige zur Wissenschaft des Alten und Neuen Testaments Biblische Zeitschrift Beiheft zur Zeitschrift fiir die alttestamentliche Wissenschaft Cambridge Bible for Schools and Colleges Catholic Biblica! Quarterly Coniectanea Biblica, Old Testament Series C.-F. Jean - J. Hoftijzer, Dictionnaire des Inscriptions Sémiti­ ques de l'Ouest, Leiden 1 9 65 Discoveries in the ]udaean Desert, Oxford I 955Exegetisches Handbuch zum Alten T estament Estudios Bfblicos Expository Times Forschungen zur Religion und Literatur des Alten und Neuen Testaments Handbuch zum Alten Testament Gottinger Handkommentar zum Alten Testament Harvard Semitic Monographs Hebrew Union College Annual International Criticai Commentary J ournal of Biblica! Literature J ourna! of Biblica! Literature Monograph Series Journal of J ewish Studies Journal of the Near Eastern Studies

14 JPOS JQR KAI KBL KEHAT KHAT OLZ OrAn OTL OTS PEQ RB

RGG RiBib RMI SAT SBLMS SBT SEA SJT SMSR StANT SVT ThLz ThSK ThZ VT WMANT ZAW ZThK

ELENCO DELLE SIGLE

Journal of the Palestine Orientai Society Jewish Quarterly Review H. Donner - H. Rollig, Kanaaniiische und Aramiiische Inschrzf ten, Wiesbaden 1 962-1964 L. Kohler - W. Baumgartner, Lexicon in Veteris Testamenti Libros, Leiden 1953 Kurzgefasstes exegetisches Handbuch zum Alten Testament Kurzer Band-Commentar zum Alten Testament Orientalistische Literaturzeitung Oriens Antiquus Old Testament Library Oudtestamentische Studien Palestine Exploration Quarterly Revue Biblique Die Religion in Geschichte und Gegenwart Rivista Biblica Rassegna Mensile di Israel Die Schriften des Alten Testaments in Auswahl Society of Biblica! Literature Monograph Series Studies in Biblica! Theology Svensk Exegetisk Arsbok Scottish Journal of Theology Studi e Materiali di Storia delle Religioni Studien zum Alten und Neuen Testament Supplements to Vetus Testamentum Theologisch� Literaturzeitung Theologische Studien und Kritiken Theologische Zeitschrift (Basel) Vetus Testamentum Wissenschaftliche Monographien zum Alten und Neuen Te­ stament Zeitschrift fiir die alttestamentliche Wissenschaft Zeitschrift fiir Theologie und Kirche

Introduzione

La profezia di Israele ha lasciato la sua impronta nella letteratura biblica soprattutto in due forme letterarie: le parole dei profeti, generalmente contenute nei libri che vanno sotto il loro nome; e le narrazioni che li riguardano, raccolte per lo più nel libro dei Re e nelle parti in prosa del libro di Geremia (capp . 25-45) , ma anche in brevi sezioni di altri libri. Naturalmente i detti profeti­ ci hanno riscosso l'interesse principale, perché presentano diret­ tamente il messaggio dei profeti, i mezzi della loro ispirazione e le loro personalità individuali. Ma anche le narrazioni sono di grande valore per la comprensione della storia e della religione di Israele. Esse contengono informazioni sulla profezia preclas­ sica, sull'impressione lasciata dai profeti ai loro contemporanei, sui gruppi di discepoli e di ammiratori che li circondavano, e sull'idea che questi avevano dei loro maestri. Inoltre queste sto­ rie, proprio perché descrivono l'attività pubblica dei profeti, contengono molte informazioni sui regni di Israele e di Giuda, oltre che sulle loro relazioni con gli stati circonvicini. Perciò questi racconti sono di per sé una fonte importante per la storia politica di Israele nel periodo monarchico. Tuttavia, prima di estrapolare tali informazioni da queste nar­ razioni, è necessario stabilire il carattere e l'estensione esatta di ciascuna storia, chi ne sia l'autore (o gli autori) , e il mezzo origi­ nario di composizione, orale o scritto. Inoltre si devono porre questioni a proposito del loro genere letterario : si tratta di sto­ ria, di leggenda, di parabole, o di che altro ancora ? È essenziale stabilire anche la data della stesura delle storie, scoprendo se so­ no contemporanee agli eventi che narrano o successive, e, in questo caso, di quanto tempo. Quest'ultima questione è stata spesso trascurata da lettori che ignorano il divario fondamentale tra il contenuto di un racconto ed il suo narratore.

r6

INTRODUZIONE

Sono proprio questi problemi, tra gli altri, ed essere affrontati in questo libro, che è innanzitutto uno studio storico dei generi letterari delle narrazioni profetiche, del loro sviluppo e della loro evoluzione. La datazione dei racconti è stata affrontata princi­ palmente attraverso lo studio delle caratteristiche linguistiche, cioè lessicali, morfologiche e sintattiche. Con questa datazione, insieme al riconoscimento del genere letterario, si rende possibi­ le l'uso di questi racconti come fonti per la storia politica e reli­ giosa di Israele. D'altra parte, nessuna discussione storica può dirsi completa se manca una valutazione del livello letterario raggiunto in una determinata epoca. Perciò mi sono talvolta ad­ dentrato negli aspetti letterari di alcuni racconti, come l'intreccio e la descrizione dei personaggi. Ciò mi è sembrato importante per i capitoli che trattano di alcune delle storie di Eliseo ( capito­ li secondo e quarto) , che rivelano grande profondità, e un più alto livello artistico rispetto ai brevi racconti discussi nel primo. Tuttavia, il nostro sforzo principale in tutto il libro è stato indi­ rizzato a capire il significato di queste storie, le motivazioni im­ plicite e gli scopi espliciti che esse si ponevano, inquadrati nel loro sfondo storico. Infatti, solo quando questi sono chiari si possono valutare opportunamente gli strumenti espressivi adot­ tati dall'autore. A sua volta, questa fase dello studio permette di capire ancora più a fondo il racconto. Per analizzare il significato ed il messaggio delle narrazioni di profeti, abbiamo classificato le categorie letterarie in una dozzi­ na di differenti generi. Questo metodo può prestarsi a critiche, fondate su due opposti punti di vista: da quello della Formge­ schichte, si potrebbe obiettare che di fatto esistono solo quattro Gattungen - la legenda, la storiografia, la biografia, e l' exem­ p lum parabola - e queste possono essere riconosciute esclusi­ vamente in base ai circoli di autori e al loro Sitz im Leben . Dal­ l' altra parte, i moderni critici letterari certamente diranno che l'attribuzione ad uno specifico genere fa violenza alle caratteri­ stiche peculiari ed originali della singola opera letteraria. Il no­ stro metodo, forse proprio perché si trova a mezza via tra le due tendenze, si presta alle critiche di ambedue i fronti. Sono però fermamente convinto della sua validità. La letteratura è innanzi­ tutto una creazione della mente umana, e per questo è più im-

INTRODUZIONE

17

portante determinare i problemi e le questioni con le quali l' au­ tore aveva che fare, piuttosto che la cerchia di scrittori o le 'si­ tuazioni della vita pubblica che fanno da sfondo alla sua opera. Non fu una specifica cerchia, o un determinato Sitz im Leben, a produrre le caratteristiche storie di Eliseo e del re di Israele; esse derivarono, invece, dal problema, a lungo sentito, della posizio­ ne del profeta nei confronti dei capi politici della nazione. D'al­ tra parte, non si può negare la presenza di schemi fissi nell'atti­ vità intellettuale : determinate questioni, come quella dell'origine e della fine dell'uomo di Dio, sono ricorrenti. Va detto anche che esistono convenzioni letterarie: per esempio, la disputa tra un profeta e Dio serve varie volte, nei racconti di profeti, ad af­ frontare un problema concernente la profezia. Sarà quindi op­ portuno parlare di categorie letterarie, una volta che si sia iden­ tificato un tipo ricorrente di intreccio. In fin dei conti, il nostro . metodo potrà dimostrarsi fondato ed efficace se ci permetterà di capire meglio le opere che studieremo. Per quanto mi è dato di sapere, nelle altre letterature del Vi­ cino Oriente antico non si incontra il genere letterario di narra­ zioni su profeti o altri tipi di santi; e poiché le letterature della Mesopotamia, dell'Anatolia, della Siria e dell'Egitto oggi note sono per estensione assai più vaste di quella biblica, possiamo a ragione avanzare l'ipotesi che storie di questo genere non ver­ ranno scoperte neppure in futuro, perché in realtà non furono mai scritte. Certo, è probabile che anche in Mesopotamia circo­ lassero racconti su miracoli compiuti da certi asipu o baru, ma evidentemente non vennero mai messi per iscritto, o tramandati ai posteri. Il fenomeno, dunque, è caratteristico di Israele, e si spiega in base allo status particolare di cui godette, presso quel pop olo, la profezia. La fede degli Ebrei fondava le proprie radi­ ci nella rivelazione di un Dio salvatore e legislatore, ed il canale principale di questa rivelazione era il profeta. Per questo i pro­ feti ebrei ebbero una funzione basilare nella coscienza religiosa del popolo. In questo la religione ebraica si distinse dalle con­ temporanee del Vicino Oriente antico, e questo la rese fenome­ nologicamente legata al successivo giudaismo, a partire dal pe­ riodo persiano, ed anche alle due religioni che dal giudaismo derivarono : il cristianesimo e l'islam. Proprio questa concatena-

r8

INTRODUZIONE

zione storica ci permette, sul piano metodologico, di studiare le narrazioni dei profeti anche attraverso analogie letterarie con periodi successivi, compreso l'accostamento con i racconti chas­ sidici dal XVIII secolo ad oggi. Non mi sono proposto di appro­ fondire in modo specifico queste analogie, ma semplicemente di mettere in evidenza un terreno certamente promettente per la ricerca futura.

Parte prima Dalla legenda alla vita

r.

La legenda

r.

La legenda breve'

Sei storie di Eliseo mostrano elementi comuni: la purificazio­ ne della fonte (2 Reg. 2,19-22 ) , la maledizione dei ragazzi e la loro conseguente morte (2 Reg. 2,23-24) , lo sgorgare continuo di olio per la vedova (2 Reg. 6,1-7) , il rendere commestibile la minestra (2 Reg. 4,38-41), la moltiplicazione dei pani e dei ce­ reali (2 Reg. 4,42-44) , e il fare riemergere l'ascia (2 Reg. 6,1 -7) . Tutte queste storie raccontano miracoli. Tutte consistono di un canovaccio piuttosto semplice: iniziano con la descrizione di una situazione di crisi, che richiede un intervento soprannatura­ le (tale è la minaccia di schiavitù per il figlio della vedova, la ca­ restia, l'aver perso l'ascia nel fiume). In genere, esse continuano con una preghiera di aiuto rivolta ad Eliseo, e si introduce il dubbio sulla sua capacità di fornirlo (2 Reg. 4,2: «Cosa posso fa­ re per te? » ; 2 Reg. 4,43: «Come posso mettere questo davanti a cento persone? » ) , e si concludono con la descrizione della libe­ razione miracolosa apportata dall'uomo di Dio. Tutte queste storie ruotano intorno alle circostanze ed all'attuazione di un singolo miracolo. Ciascuna di esse è indipendente sia da quelle che la precedono, sia da quelle che la seguono. Esse non con­ tengono riferimenti alle altre storie, né tentano di mettere in re­ lazione il miracolo descritto con avvenimenti precedenti o futuri della vita di Eliseo. La brevità di queste storie - da due a sette versetti ciascuna è un riflesso della loro semplicità. È evidente che una tale estensione è sufficiente allo sviluppo del loro in­ trec cio. -



Questo capitolo è una versione ampliata e rivista di una parte del mio articolo The spec. 430-433; la biblio­ grafia precedente è discussa in quella sede.

Classification of the Prophetical Stories: JBL 89 (1970) 427-440,

22

LA LEGENDA

Cosi pure, i personaggi che agiscono in queste sei storie non sono figure complesse, a tutto tondo : nulla ci viene detto sulle loro origini, sulla loro vita, sul loro aspetto fisico e sulle loro opinioni, pensieri, desideri, azioni. Non ci vengono riferiti nep­ pure i loro nomi; si tratta di personaggi anonimi, di gente comu­ ne, e queste caratteristiche non sono rilevanti, in relazione alla funzione specifica che essi svolgono nelle rispettive storie. As­ solta la loro funzione, essi ritornano nel primitivo anonimato . Perciò si può dire che in queste storie ci siano ruoli, ma non ca­ ratteri. Da questo punto di vista, anche Eliseo non si differenzia dagli altri: egli è in grado di compiere miracoli e gode della sti­ ma dei suoi seguaci, ma il suo ritratto, in effetti, non va oltre il livello del ruolo. Non sappiamo di lui più di quanto sappiamo delle persone che gli stanno intorno. Lo scarso interesse per il suo carattere si rivela anche nel modo in cui si fa riferimento a lui: non con il nome, ma con il titolo di «uomo di Dio» (2 Reg. 4,42) ; la storia concerne solo questo aspetto della sua persona. Per gli obiettivi che queste storie si pongono, l'uomo di Dio, Eliseo, non è diverso da chiunque altro porti tale titolo, e perciò è un personaggio che manca di caratteristiche distintive. 2 Il ruolo dell'uomo di Dio è di compiere miracoli; quelli narra­ ti in queste storie sono tutti dello stesso tipo: aiutano la gente comune nella vita quotidiana. Essi valgono a fornire il cibo per un giorno, a salvare una famiglia dalla vergogna della schiavitù, risparmiarsi la molestia di alcuni giovani insolenti, o fare riemer­ gere l'ascia perduta da un poveruomo. Anche il miracolo più grande - la purificazione della fonte a Gerico - resta un fatto locale. Non si tratta di miracoli che abbiano una grande rilevan2. O. Ploger, Die Prophetengeschichten der Samuel- und Konigsbucher, diss., Greifswald 1937, r8, giustamente nota che questo titolo è caratteristico di Eliseo, non di Elia. Ciò si­ gnifica che le storie narrate in I Reg. 17.17-24 e 2 Reg. r, in cui Elia è chiamato