Paradossi universitari [First ed.]

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Paradossi universitari [First ed.]

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ETTORE

ROMAGNOLI

PARADOSSI UNIVERSITARI ....

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MILANO FRATELLI

TREVES,

1919.

EDITORI

..



PARADOSSI

UNIVERSITARI.

DEL

MEDESIMO

AU'rORE:

Drammi satireschi. In-8, su carta a mano, con coperta disegnata ~a Ezio Amcm1'-i:. . • . L. 5 ll teatro greco. In-8, con 20 illustr. fuori testo. 8 IN PREPARAZIONE:

La lirica greca. L'antica madre. Studi su l'italianità della cultura. Il trittico dell'amo,·e e dell'ironia. Il libro della poesia greca.

ETTORE

J:}OMAGNOLI

. PARADOSSI UNIVERSITARI •••••••.... .-~



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MILANO

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PROPBIBTi

LBTTBBABI~

I diritti di riproduzione e di traduzione sono riservati per tutti i paesi comp,·esi la Svezia, la Norvegia e l'Olawla: Si riterrà contraffatto qualunque esemplare di questa edizione che non porti il timbro a secco della Società Italiana degli Autori.

Mila.no, Tip. Trevelil.

ALLA

CARA

MEMORIA

DI

GIUSEPPE

FRACCAROLI

PREFAZIONE.

Raccolgo in qiwsto volumetto articoli apparsi in vari.o ternpo e in vari giornali. Non m'è sembrato necessario rifonderne il contenuto in f orm,a sistematica: ciascun lettore potrà compiere facilmente questa, operazione; e il V e il VI capitolo sono già Invidie, sospetti, partigianerie, consorterie, stolte superbie e striscianti S61't'ilis-mi, intolleranze, sospetti, aspirazioni ptte.rili, ne regol,mw il ritmo. Vi a,ttecchisconoi c-0st11,nii ileUa vita politica, e della men, pura. Oongmre di corridoio; acoordi di gruppi, anche nemici, f onilati si1,interessi prat-ici; escl·u!ioni ed esaltazioni, indipendenti da ogni considerazwn di merito, mlle votazioni; furberie e tnal.e arti d'ogni specie per avvilire e danneggiare i nemici. In questo mondo, chi opera· o parla solo per interesse degli stooi è senza dubbio un ingen'lto. Un libro che ricerchi la pura verità, senza riferimenti perso• nali, non si legge. Tutto al piu se ne parla al caffè, esaltandolo o stigniatiz.zandolo, secondo 'le sinipatie o le antipatie. Ed anche q'Uestorilievo 1wn oolpisce,o non cloivrebbecol1nre i singoli. È, ripeto, un f eno11-um,o di psicologia collettiva, che involge e nio• tliftca gli individui flncM si .trovano 'n6lla Franche parole alla mia na• zione, Torino, Bocca, 1919. 1) AB.TURO FAB.INBLLI,

xvm

• PAllADOsSI UNIVBRBITABl

m,agia d'un cert,o maleftoocerchio. n 'IJecchio Solone at,m,a già osser'Vat,o qualche cosadi 8'mil6 a proporit,odei suoi a~UJsi: Uno per uno, tutti mooete con passo di "olpe. Fau combutta, e avete la pappa nel cervello.

* Ma ora, mentre licenzio queste ·pa,gim alla stampa, mi ronzano p6l capo i f amori vwrri tl6l PtJtrarca: Canzone, io t'ammonisco che tua ragion cortesemente dica, perché ft·a gente altera ir ti con1'iene.

È certo cM s6 io OIV6ssiarrotondat,o,ammorbidito, pesat,o ogni frase ed •ogni paro1,a,

con lo scrupolo dtJll'ora/ o, PtJrcM Mn urtassero l6 mill6 e tiiill6 sempre esasperateombro- si'tà uniiversitarw, aivrei trovato piu f acil6 . e piu benevoloascolto. Ma questa diplomazia aivrebb6• sicuramente sminuita o distrutta la qu,alsi,asi e.fficaciaCM, può .derivare ai miei scritti da un tJsamespregvudicato,da una im• mediata notazione. Tra i due mali ho sotJlto il minore, perché non aspiro a conipUJreopera

Prefazione

ài abilità, bensi di 'Veritàe di pratica ej/icacia. Perciò ho àipinto ci-Oche 'Vedevo,senza att&tiuare i colori.·Ma se gli ehmumti son tutti preri ital 'Vero,1w sicura coscienzadi mm a'Der mai rivolta la mira CO'll,tro fl6881HW in particolare. .Anche 'Vedoqua,ntoappiglio alla 'lluilignità possano dare certe mie osser'Vasioni,intorno al falso e all' iàeal tipo del professore universitario. Ma se U timore della malignità doveaseparalizzare la libtn-tàdell'indagine, questa sarebbe certo la piu grave jattura CMpotesse colpire la vita intellettuale. A m..esiano sc'/wrm,oi noti t7ersi d'Orazio: Tu nihil in magnQ doct111reprehendisHomero? Nil comis tragici· mutat Lucili111Aeei, Non ridet nrms EllDi gravitate-minores, Cum de se loquitur non ut maiore reprensis?

Altri 'Vorràpoi forse proverbiarmi che qiceste 'lliiefra'IWM.osservazionipossano '11UmO'lluire il prestigio dell'Università. Ma 'Vero.è proprio il eontrario. Il prestigio dell'Uni'Dersità è andato e 'Va dimffl'll,(JMO appunto pel dilagare dei 'IIUJ,1,i,CM io combatto: del sedicen't8 •111,etodo soienti.fico, CMapre le por't8ai 'lli6diocri: dellamoltiplicazionedellecat't8dre,cheintroduce '1&6flli Atenei 'llia'teri.ele quali 'll,0'11, dovrebbero uscire dai limiti delle.Suuole 'tecnicheo 'lluigi-

xx

PARADOSSI UNIVER8ITABl

strali, e ilnMl.za troppi all,a dignità universitaria, che, conw ogni altra dignità, tanto piu scema, quanto maggiore è il numero di chi la, JH!,rtecipa:delle . male abitudini, in parte derivanti dalle d'U6 prime cause, che tolgono ai professori l'aureola che dovrebbe circòndare gli uomini di scienza. Toglw'te le cause, e 'Vedrete subito rial.za,-si il decoro della Uni-· verrità. • E perché fra tut'te le istitu~ioni di cultura questa è per noi l'taliani la fflprema; per diritto d'origine e pm- secolare. tradizione gloriosa, ogni sforzo deve essere tentato per salt'arla dalle forze funeste che da diverse direzioni, con diversi scopi, con diversa maschera, çercano di pareggiarla alla comune ooltura, che mai forse non è stata cosi bassa e 'IJolgare e avvekmata da maligni fernum,ti, com.ein (JU8sto perwdo torbido che segue alla nostra flttoria: che dovrebbe essere di e~brezza, di, raccoglimento, di operosità; ed è invece, non so se per follia nostra -per malignità di stel'l.6,

  • ria antinomia. Se io voglio svolgere i miei corsi su una linea elevata e scientifica, dovrò limitare il mio studio annuale ad una parte della materia, ~ trascurarne gli elementi, che supporrò familiari a tutti gli uditor_i. Ma s'intende bene ohe dopo un anno o un biennio di simile insegnamento, i miei discepoli coPwradossi universitari.

    2

    18

    PARADOSJ!!I UNIVER8ITAR1

    nosceranno egregiamente uno o due periodi letterari o storici, qualche autore, qualchep~oblema; ma difficilmente avranno acquistata padronanz~ della materia. Una corroboratrice ripetizione degli elementi, una esposizione completa e sistematica, assidue letture, esperimenti scritti ed orali, avrebbero provveduto assai meglio a tale padronanza, pure indhipensabile a chi si accinge all'insegnamento .. Molti professori credono di riparare a questo disagio convertendo l'Università in un duplicato del Liceo o magari del Ginnasio: e non occorrono parole a dimostrar colpevole e deleteri~ la comoda scappatoia. Altri tirano diritto per la propria strada, senza darsi un pensiero al mondo della futura sorte professionale dei discepoli: e anche questa via d'uscita, sebbene piu dignitosa, non va scevra di pericòli. La maggior parte tengono una via di mezzo tra· l'insegnamento so1entifioo e il professionale; ma quel famoso cacciatore che inseguiva due lepri alla volta, non ne pigliò nessuna. Questa duplicità di scopo riesce '

    '

    ti. -

    La Scvola di Magistero

    fatale all'insegnamento Facoltà di Lettere,

    19

    universitario. La

    Per confondere in sé due reggimenti Cade nel fango, e sé brutta e la soma.

    * Ma non o' è anche, nelle Facoltà di lettere, la Scuola. di Magistero f Ohe cosa è T A che cosa servé f_ Facile è dire in che cosa materialmente consista: in un'ora settimanale, aggiunta, quasi battello alla nave, aile tre del corso· univ~rsitario~ Assai meno agevole· riuscirebbe descriverne la quiddità, vale a dire l'.intima essenza. Essa non è costretta da • regola~entl, non diretta da norme ·né da consigli : e -però, ciascun professore ne fa l'uso· che piu. gli garba~ E chi l'adopera per procacciare maggior capienza al co1·so universitario: chi vi rievoca le • meinorie di ginnasio: chi vi impartisce ammonimenti e regole pedagogiche: ehi assegna

    20

    PARADOSSI UNIVEBSITARi

    c6mpiti e li corr~gge: chi tèmi orali, e ne ascolta gli svolgimenti. I professori piu scientifici, calcando devoti le orme tedesche, ne fanno un seminario filologico,sacro alle pratiche eleusine sui codici, le varianti, le interpolazioni, le emendazioni. Ai tempi miei, un simpatico e valentissimo latinista, con umorismo inconscio e profondo, l'aveva convertita in una specie di accademia, frequentatissima, dove gli studenti accorrevano a declamare, non di rado in forma amebea, le proprie lucubrazioni poetiche, italiane o dialettali. E ci son professori che lodano il Magistero, e lo proclamano piu proficuo delle lezioni, ed altri che lo vorrebbero .abolito,· perché impari alla dignità scientifica. Insomma, oggi come oggi, questo benedetto, Magistèro è un po' come la morte del sonetto di Monti: Un bene, un male, che diversa prende dagli affetti dell'uom forma e :figura.

    n .. - La Scu,ola di Magistero

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    * Eppure, q nesto non so che può essere germe di salvezza per l'insegnamento universitario. La Scuola di Magistero, assumendo essa interamente la preparazione professionale, può provvedere gl'insegnanti, e, sbarazzato cosi di un fardello indebito l'insegnamento scientifico, agevolargli il ritorno nei suoi giusti confini. E s'intende che perché possa sobbarcarsi ad un carico non lieve, il Magistero deve essere debitamente riformato. Riforma di quantità e di qualità. Oon una grama .ora settimanale, magari falcidiata dal quarto d'