Commentaria et lexica Graeca in papyris reperta (CLGP): Fasc. 1 Aeschines - Alcaeus 9783110956191, 9783598730436

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Commentaria et lexica Graeca in papyris reperta (CLGP): Fasc. 1 Aeschines - Alcaeus
 9783110956191, 9783598730436

Table of contents :
Prefazione
Criteri editoriali
Curatori
Revisori dei papiri
Siglorum et compendiorum explicatio
Conspectus librorum
PARS I COMMENTARIA ET LEXICA IN AUCTORES. Vol. 1 AESCHINES – BACCHYLIDES. FASC. 1 AESCHINES – ALCAEUS
AESCHINES
ALCAEUS
INDEX PAPYRORUM

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COMMENTARIA ET LEXICA GRAECA IN PAPYRIS REPERTA (CLGP)

COMMENTARIA ET LEXICA GRAECA IN PAPYRIS REPERTA (CLGP)

PARS I: COMMENTARIA ET LEXICA IN AUCTORES PARS II: COMMENTARIA IN ADESPOTA PARS III: LEXICA PARS IV: C O N C O R D A N T I A E ET INDICES

K G · SAUR M Ü N C H E N · LEIPZIG

COMMENTARIA ET LEXICA GRAECA IN PAPYRIS REPERTA (CLGP) EDIDERUNT

G U I D O BASTIANINI MICHAEL HASLAM HERWIG MAEHLER FRANCO MONTANARI CORNELIA R Ö M E R ADIUVANTE M A R C O STROPPA

PARS I COMMENTARIA ET LEXICA IN AUCTORES VOL. 1 AESCHINES - BACCHYLIDES FASC. 1 AESCHINES - ALCAEUS

K G · SAUR M Ü N C H E N · LEIPZIG 2004

Bibliografische Information Der Deutschen Bibliothek Die Deutsche Bibliothek verzeichnet diese Publikation in der Deutschen Nationalbibliografie; detaillierte bibliografische Daten sind im Internet über h t t p : / / d n b . d d b . d e a b r u f b a r . © 2004 by Κ. G. Saur Verlag G m b H , München und Leipzig Printed in Germany Alle Rechte vorbehalten. All Rights Strictly Reserved. Jede Art der Vervielfältigung ohne Erlaubnis des Verlages ist unzulässig. Gedruckt auf alterungsbeständigem Papier. Gesamtherstellung: Druckhaus „Thomas Müntzer" G m b H , 99947 Bad Langensalza ISBN 3-598-73043-8

Prefazione

Da alcuni decenni la storia della filologia e dell'erudizione nel mondo antico suscita un interesse profondo e i saperi in questo campo si sono via via affinati. Rispetto alio stato e alle tenderize degli studi intorno alia metä del XX secolo, il panorama appare oggi cambiato in maniera radicale: edizioni di testi, ricerche su problemi e figure, la disponibilitä di sempre piü sofisticati strumenti di lavoro, mostrano i progressi in un settore che si inquadra in una ormai consolidata valorizzazione delle fasi postclassiche della cultura greca, dall'etä ellenistica a quella bizantina. Le idee e gli orientamenti della critica sono evidentemente mutati nella visione dei periodi storici e dei prodotti della civiltä letteraria greca, con il risultato che alle indagini sulla filologia degli antichi non e piü attribuito un valore essenzialmente ancillare, ne un ruolo di mero serbatoio di frammenti ο di soccorso all'esegesi moderna. La produzione erudita e filologico-grammaticale insieme alle riflessioni sulla lingua e sulla letteratura, sugli autori e le opere hartno acquisito un significato proprio e autonomo quali espressioni e manifestazioni di una specifica sfera intellettuale nell'ämbito della civiltä antica. Una riconsiderazione di queste problematiche e avvenuta in occasione dei XL Entretiens Hardt, La philologie grecque ä l'epoque hellenistique et romaine, tenutisi nel 1994 e proposti esplicitamente come un meditato ripensamento dell'ormai classico volume di R. Pfeiffer, un quarto di secolo dopo la sua pubblicazione1. La constatazione del fondamentale e sempre crescente apporto dei papiri alia conoscenza di questi aspetti della culture greca fece nascere l'idea di raccogliere le testimonianze papiracee dell'esegesi antica in vista di una nuova edizione complessiva con commento, alio scopo di fomire un punto di riferimento essenziale per una nuova storia della filologia antica e al contempo di favorire l'emergere di capitoli e tematiche non sempre ben conosciuti2. Da allora sono giä passati dieci anni e appare forse superfluo sottolineare la difficoltä di licenziare per la stampa il primo fascicolo di questo articolato progetto. Ci auguriamo di proseguire con ragionevole celeritä la pubblicazione delle parti successive. ' Cfr. Montanari F. 1994, pp. 1-5. Cfr. Maehler 1994, p. 96.

2

VI

Prefazione

Nel CLGP, Commentaria et Lexica Graeca in Papyris reperta, si intende fomire l'edizione dei testi su papiro e pergamena, anterior! al IX secolo, che rechino testimonianze dello studio e dell'esegesi di scrittori greci: quindi essenzialmente i commentari, le annotazioni marginali alle opere letterarie, i prodotti della lessicografia e altri testi relativi ad autori e opere antichi, come per esempio le hypotheseis e le diegeseis. Sono previste quattro parti: I) Commentaria et Lexica in auctores; II) Commentaria in adespota; III) Lexica; IV) Concordantiae et Indices. Per la struttura dell'opera e la guida all'utilizzazione si vedano i "Criteri editoriali". Lo svolgersi del lavoro ha mostrato ben presto che non era il caso di perseguire un'assoluta omogeneitä nella presentazione dei testi, troppo diversi fra loro sia per natura, che per stato di conservazione. Si e preferito dunque un orientamento pragmatico, inteso ad adottare di volta in volta le soluzioni piü funzionali. In base a questo stesso orientamento ogni collaboratore scrive nella sua lingua madre ο comunque in quella che predilige come lingua di comunicazione scientifica, secondo una tradizione propria degli studi di filologia classica. II progetto ha compiuto un passo avanti decisivo verso la concreta realizzazione grazie al supporto dell'Istituto Papirologico "G. Vitelli" di Firenze, che lo ha accolto nel suo ämbito di ricerca (sotto la responsabilitä di Guido Bastianini, Presidente dell'Istituto, e di Franco Montanari, membro del Consiglio Scientifico) e gli ha destinato risorse importanti. Ε stato cosi possibile contare su un coordinamento editoriale specifico, svolto fin dall'inizio con dedizione ed efficacia da Marco Stroppa, al quale si e in seguito affiancata Elena Esposito. GUIDO BASTIANINI MICHAEL HASLAM HERWIG MAEHLER FRANCO MONTANARI CORNELIA RÖMER

Sul sito www.istitutovitelli.it si possono trovare informazioni aggiornate sul progetto CLGP; all'indirizzo [email protected] έ possibile inviare segnalazioni e suggerimenti.

Criteri editoriali

I Commentaria et Lexica Graeca in Papyris reperta (CLGP) sono divisi in quattro parti: I) Commentaria et Lexica in auctores. Testi papiracei che contengono testimonianze dell'esegesi ad autori identificati. Questa parte sarä costituita da quattro volumi, a loro volta suddivisi in fascicoli: 1) Aeschines-Bacchylides 2) Callimachus-Hipponax 3) Homerus 4) Hyperides-Xenophon II) Commentaria in adespota. Testi esegetici riferiti a opere e autori non identificati, raggruppati secondo il genere letterario del testo commentato (epica, lirica etc.). III) Lexica. Prodotti di carattere lessicografico generale (i glossari a singoli autori sono nella parte I; non sono compresi i lessici bilingui). IV) Concordantiae et Indices. Un articolato sistema di riferimenti incrociati permetterä il reperimento dei materiali secondo diverse "chiavi" di accesso (ad es. le citazioni degli autori e dei grammatici). La Parte I contiene i testi che appartengono alle seguenti tipologie: hypomnemata; hypotheseis; syngrammata; glossari a singoli autori; voci di lessici riconducibili a un autore; marginalia (scholia e glosse). Sono stati tralasciati i testi che presentano segni diacritici e varianti senza parole di commento e quelli di contenuto esclusivamente biografico, ma sono inclusi i testi comprensivi di elementi sia esegetici che biografici. A discrezione del curatore, inoltre, potrartno essere considerati altri materiali di carattere esegetico. I termini 'glossario' e 'lessico' non sono usati come sinonimi: il glossario presenta i lemmi nell'ordine in cui compaiono in una determinata opera di

VIII

Criteri editoriali

un autore; nei lessici, invece, i lemmi sono disposti generalmente in ordine alfabetico e possono essere tratti da autori e opere diversi. I papiri sono disposti per autori commentati, in ordine alfabetico secondo la forma latina del nome. Per ogni autore si prevede una introduzione generale, cui seguono le schede dei papiri che conservano materiali esegetici relativi alle opere, disposte in ordine alfabetico secondo la forma latina del titolo (quelle non identificate sono in fondo); quando questo criterio non risulta applicabile i testi sono disposti in ordine alfabetico per collezione papirologica. Un punto interrogativo dopo il numero contraddistingue i papiri assegnati a un autore in forma dubitativa. Se nessuna attribuzione risulta accettata dal curatore, il papiro sarä pubblicato fra i Commentaria in adespota. Se il carattere esegetico dell'opera non e sicuro, il punto interrogativo segue il titolo identificativo del genere dell'opera. Non sono numerati autonomamente, ma solo descritti in brevi schede, i frammenti sulla cui natura rimangono incertezze radicali. Le sigle dei papiri sono quelle di J.F. Oates, R.S. Bagnall, S.J. Clackson, A.A. O'Brien, J.D. Sosin, T.G. Wilfong and K.A. Worp, Checklist of Editions of Greek, Latin, Demotic and Coptic Papyri, Ostraca and Tablets, (Suppl. BASP 9), Oakville (Conn.) 20015. Una versione continuamente aggiornata da J.F. Oates e J.D. Sosin si trova on line all'indirizzo http://scriptorium.lib. duke.edu/papvrus/texts/clist.html. Le riviste sono abbreviate secondo le sigle di L'Annie Philologique. Bibliographie critique et analytique de l'antiquite greco-latine, Paris 1928-. Per i nomi e le opere degli autori greci si utilizzano le abbreviazioni del Vocabolario della lingua greca di Franco Montanari (= GI), pp. 4-42: in caso di autori omonimi ivi diversificati con esponente ο di opere indicate con un numero (sciolto con un titolo greco, per es. Plutarco), si e ricorso ad abbreviazioni perspicue, confrontando il LSJ ed eventualmente il Thesaurus Linguae Graecae. Canon of Greek Authors and Works, by L. Berkowitz-K.A. Squitier, New York-Oxford 19903 (versione on line aggiornata al sito www.tlg.uci.edu). Per gli scrittori e le opere latini si segue {'Oxford Latin Dictionary, Ed. by P.G.W. Glare, Oxford 1982. All'inizio di ogni scheda si forniscono una serie di indicazioni cosi suddivise: Prov.: Provenit (luogo di ritrovamento secondo la denominazione latina al nominativo). Cons.: Conservatur (luogo di conservazione). Ed./Edd.: Edidit/Ediderunt (edizioni del testo; le abbreviazioni bibliografiche che compaiono qui possono trovarsi anche sotto la voce Comm.).

Criteri editoriali

IX

Tab.fTabb.: Tabula/Tabulae (indicazioni delle riproduzioni esistenti). Comm.: Commentationes Numerazione in MP 3 seguita da quella in Pack2, se differente; solo quella in Pack2 se il papiro non έ ancora compreso in MP3; segue il numero di LDAB. Le sigle MP3 e LDAB rimandano ai repertori disponibili on line agli indirizzi: http: / /promethee.philo.ulg.ac.be /cedopal /index.htm e http://ldab.arts.kuleuven.ac.be. Segue la bibliografia in ordine cronologico e in forma abbreviata (le indicazioni bibliografiche complete si trovano nel Conspectus librorum). Nel caso dei commentari, si prevede la trascrizione letteraria dell'intero testo con i lemmi in grassetto. Nel caso delle annotazioni marginali, per alcuni papiri si preferisce fornire la trascrizione sia del testo letterario (a volte solo in parte), sia delle note, riproducendo fedelmente la posizione dei marginalia. In altri casi e riportato in primo luogo il lemma ο comunque una pericope del testo letterario cui l'annotazione si riferisce (una parola, un verso) con a sinistra l'indicazione in grassetto del numero del verso nell'opera ο del frammento nell'edizione di riferimento e, se opportuno, a destra il numero del rigo nel papiro. In particolare: 1) e possibile riferire l'annotazione a un punto specifico del testo commentato: se il lemma e conservato, viene riportato in grassetto; se il lemma cade in parte ο completamente in lacuna, si fa uso delle parentesi quadre per indicare l'integrazione; 2) non e possibile riferire l'annotazione a un lemma specifico: al suo posto di trova un punto di domanda, fra parentesi quadre se riferito a una parte di testo non conservata. In secondo luogo e riportata la trascrizione dell'annotazione, in base alia disposizione del testo originale sul papiro, corredata di apparato papirologico - riservato alia realtä grafica del papiro - e di apparato critico. Se nel papiro vi έ lo iota mutum, nell'edizione del testo viene ascritto; in caso contrario, nel testo e sottoscritto. Le scritture anomale sul papiro sono riportate in apparato papirologico e normalizzate nel testo secondo gli usi correnti (ad es.: nel testo γίνομαι, in apparato γεινομαι pap.). Vengono usati i numeri romani per le colonne, i numeri arabi per i righi. Si e adottata la numerazione dei righi per colonne, anche quando nell'edizione originale compare la numerazione continua. La traduzione, se presente (vi sono casi in cui il curatore non ha ritenuto opportuno inserirla), έ posta generalmente dopo gli apparati; a discrezione del curatore puö trovarsi nelle note di commento. Per la citazione dell'opera si adotterä il nome dell'autore, seguito dal numero che contrassegna il papiro e poi dalla sigla della raccolta (ad es. Aeschylus 1 CLGP). Per i rimandi interni si utilizza il simbolo di una freccia

χ

Criteri editoriali

(=>) seguito dalle indicazioni della parte (in numero romano: III, per indicare CLGP ΙΠ Lexica) ο dal nome dell'autore cui si aggiunge il numero di riferimento del papiro (ad es. => Aeschylus 1). All'interno della sezione su un autore, il rimando a un papiro della stessa sezione e fatto con il solo simbolo => seguito dal numero. ELENA ESPOSITO MARCO STROPPA

Curatori

Aeschines ELENA ESPOSITO

Aeschylus LUIGI A R A T A / G B / F M ELENA ESPOSITO M A R C O STROPPA

Alcaeus ANTONIETTA PORRO

Hanno collaborato inoltre DAVIDE MURATORE CARLO PERNIGOTTI

Gli Editors sono citati in sigla: GB

GUIDO BASTIANINI

MH

MICHAEL HASLAM

HM

HERWIG MAEHLER

FM

FRANCO MONTANARI

CR

CORNELIA RÖMER

Edd.

Editores omnes

Si ringrazia N. Gonis per la disponibilita, soprattutto in occasione dell'esame degli originali presso la collezione dei P.Oxy.; G. Del Mastro per l'immagine digitale di P.Hercul. 1012.

Revisori dei papiri

or = originale imm = immagine a stampa ο digitale Aeschines 1 Aeschines 2 Aeschines 3

ELENA ESPOSITO

Aeschylus Aeschylus Aeschylus Aeschylus Aeschylus Aeschylus Aeschylus Aeschylus Aeschylus Aeschylus Aeschylus

GB/FM

Alcaeus 1 Alcaeus 2 Alcaeus 3 Alcaeus 4 Alcaeus 5 Alcaeus 6 Alcaeus 7 Alcaeus 8 Alcaeus 9 Alcaeus 10 Alcaeus 11 Alcaeus 12

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

ELENA ESPOSITO ELENA ESPOSITO / F M

GB/FM GB/FM MARCO STROPPA GB/FM GB/FM GB/FM G B / M A R C O STROPPA G B / E L E N A ESPOSITO GB/FM ELENA ESPOSITO

ANTONIETTA PORRO ANTONIETTA PORRO ANTONIETTA PORRO ANTONIETTA P O R R O / G B ANTONIETTA P O R R O / G B ANTONIETTA P O R R O / G B ANTONIETTA P O R R O / G B ANTONIETTA P O R R O / G B ANTONIETTA P O R R O / G B ANTONIETTA P O R R O / G B ANTONIETTA PORRO ANTONIETTA PORRO

imm or or

or or or or or or imm imm or or or

imm imm or or or or or or or or or or

Revisori dei papiri Alcaeus Alcaeus Alcaeus Alcaeus Alcaeus Alcaeus Alcaeus

13 14 15 16 17 18 19

ANTONIETTA PORRO ANTONIETTA PORRO ANTONIETTA PORRO ANTONIETTA PORRO ANTONIETTA P O R R O / G B ANTONIETTA P O R R O / G B ANTONIETTA P O R R O / G B

XIII or or or or or or or

Per le immagini digitali sono stati consultati i seguenti siti: http:/ / www.papyrology.ox.ac.uk http://www.uni-koeln.de/phil-fak/ifa/NRWakademie/papyrologie

Siglorum et compendiorum explicatio

(ααα)

litterae coniectura additae

[ααα]

litterae coniectura restitutae

[ααα]| (ααα)

litterae a librario deletae litterae per compendium a librario omissae

{ααα) ααα

litterae delendae litterae valde incertae

[ ]

numerus litterarum quae perierunt litterarum vestigia dubia

] [

ιααα] I

litterae ex testimonio alio antiquo allatae versus finis

ad 1., ad 11. ap. app. app. crit. app. pap. art., artt. ca. cap., capp. cfr. cit., citt. cl., ell. col., coll. coni. corr. dist. dub. Ead. ed., edd. ed.pr. e.g. es., ess.

ad locum, ad locos apud apparato apparato critico apparato papirologico articolo, articoli circa capitolo, capitoli confronta citato, citati collato, collatis colonna, colonne coniecit, coniecerunt etc. correxit, correxerunt etc. distinxit, distinxerunt etc. dubitanter eadem edidit, ediderunt etc. editor, editio princeps exempli gratia esempio, esempi

Siglorum et compendiorum explicatio etc. fl. fort. fr„ frr. ibid. Id. inf. interl. in trod. inv. iudic. I.e., ll.ee. mal. mg. ms., mss. η., run. nr., nrr. p., pp. pap. part. prob. prop. put. r„ rr. rec. restit. s., ss. sch. scil. scr. sec., secc. sim. sup. suppl. susp. s.v., s.w. tav., taw. trad. v.l. v., vv. vol., voll.

et cetera floruit fortasse frammento, frammenti ibidem Idem inferiore interlinea introduzione inventario iudicavit, iudicaverunt etc. locus citatus, loci citati maluit, maluerunt etc. margine manoscritto, manoscritti nota, note numero, numeri pagina, pagine papiro particolarmente probabiliter proposuit, proposuerunt etc. putavit, putaverunt etc. rigo, righi recensione restituit, restituerunt etc. seguente, seguenti scholium scilicet scripsit, scripserunt etc. secolo, secoli similis, similiter etc. superiore supplevit, suppleverunt etc. suspicatur, suspicantur etc. sub voce, sub vocibus tavola, tavole traduzione varia lectio verso, versi volume, volumi

Conspectus librorum

ACHELIS, De Aristophanis Byzantii argumentis fabularum. I, Philologus 72, 1913, pp. 414-441; De Aristophanis Byzantii argumentis fabularum. II., Philologus 72, 1913, pp. 518-545. L. ALFONSI, II nuovo Alceo e Orazio, Aegyptus 34, 1954, pp. 215-219. K . A L P E R S , Das attizistische Lexicon des Oros, BerlinNew York 1981. F. AMARANTE, Eschilo nei papiri ercolanesi, CErc 28, 1998, pp. 133-150. G. ARRIGHETTI, Fra erudizione e biografia, SCO 26, 1977, pp. 13-67. G . ARRIGHETTI, Poeti, eruditi e biografi. Momenti delta riflessione dei Greci sulla letteratura, Pisa 1987. R . B A G N A L L - K . A . W O R P , A Receipt for Gold Bullion, C E 5 2 , T.O.H.

ACHELIS 1 9 1 3

ALFONSI 1 9 5 4 ALPERS 1 9 8 1 AMARANTE 1 9 9 8 ARRIGHETTI 1 9 7 7 ARRIGHETTI 1 9 8 7 BAGNALL-WORP 1 9 7 7

1977, pp. 319-321.

BARNER 1967a BARNER1967b BARTOLETTI 1 9 6 6

BASTA DONZELLI

1996

BASTIANINI 1 9 9 5

BASTIANINI-LONG

1992

BASTIANINI-LUPPE 1 9 8 9

1954 1960 BENEDETTI 1979 BATAILLE BELLO

den Alkaios-Fragmenten ΌΟΗ Pap. Ox. 2506, Hermes 95,1967, pp. 1-28. W. BARNER, Neuere Alkaios-Papyri aus Oxyrhynchus, Hildesheim 1967. V. BARTOLETTI, Un frammento dei "Myrmidones" di Eschilo, in Essays in Honor of C. Bradford Welles, New Haven 1966, pp. 121-123. G. BASTA DONZELLI, Katane-Aitna fra Pindaro ed Eschilo, in Catania antica. Atti del Convegno della S.l.S.A.C. (Catania 2324 maggio 1992), a cura di B. Gentili, Pisa-Roma 1996, pp. 73-95. G. BASTIANINI, Tipologie dei rotoli e problemi di ricostruzione, in Atti del V Seminario internazionale di papirologia, a cura di M. Capasso, PapLup 4 , 1 9 9 5 , pp. 2 1 - 4 1 . G. B A S T I A N I N I - A . A . LONG, PBerol inv. 9780 v, in CPF 1.1", pp. 268-451. G . BASTIANINI-W. LUPPE, Una hypothesis euripidea in un esercizio scolastico (P. Vindob. G 19766 verso, Pack2 1989): ί'Αύτόλυκοί πρώτοί, APapyrol 1 , 1 9 8 9 , pp. 3 1 - 3 6 . A. BATAILLE, rec. a LOBEL 1952, REG 67,1954, pp. 313-315. L. BELLO, Ricerche sui Palici, Kokalos 32,1960, pp. 71-97. M. BENEDETTI, II composto omerico ιππιοχάρμψ, RAL 34,1979, pp. 169-185. W . BARNER, ZU

Conspectus

BERNABÖ BREA 1 9 5 8

L.

Bethe 1889 BIGNONE

1937-1939

BOECKH 1 8 0 8

BONANNO 1 9 7 6 BOSSI-TOSI 1 9 7 9 - 1 9 8 0 BOTTIN 1 9 7 6 BOTTIN 1 9 8 3 BOWRA 1 9 3 5 BOWRA 1 9 6 1 BRAVI1996 BROMMER 1 9 3 8 - 1 9 3 9 BURZACCHINI 1 9 8 7 BURZACCHINI 1 9 9 2

BURZACCHINI 1 9 9 4 CAIRNS 1 9 8 3 CALDER 1 9 6 5 CALDER 1 9 7 0 CALVANI MARIOTTIDERENZINI 1 9 7 7 CAMPBELL 1 9 8 2 CANTARELLA 1 9 4 1 CANTARELLA 1 9 4 2 CANTARELLA 1 9 4 8 CATAUDELLA 1 9 6 4 - 1 9 6 5

XVII

La Sicilia prima dei Greci, Milano 1958. Leggenda e archeologia nella protostoria siciliana, Kokalos 10-11,1964-1965, pp. 11-28. L . BERNABÖ BREA, Xuthia e Hybla e la formazione della fades culturale di Cassibile, in Atti della XIII Riunione dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Firenze 1971, pp. 1-33. E. BETHE, Untersuchungen zu Diodors Inselbuch, Hermes 24, 1889, pp. 402-446. E. BIGNONE, Le tragedie di Sofocle, Firenze 1937-1939. Graecae tragoediae principum, Aeschyli, Sophoclis, Euripidis, num ea quae supersunt, et genuina omnia sint, et forma primitiva servata, an eorum familiis aliquid debeat ex iis tribui. Insunt alia quaedam ad crisin tragicorum Graecorum pertinentia, scripsit A. BOECKHIUS, Heidelbergae 1808. M.G. BONANNO, SuH'allegoria della nave (Alcae. 208 V., Hor. Carm. 114), RCCM 18,1976, pp. 179-197. F. B O S S I - R . TOSI, Strutture lessicografiche greche, B I F G 5,19791980, pp. 7-20. L. BOTTIN, Retorica e lessicografia, B I F G 3,1976, pp. 38-62. L . BOTTIN, Ermeneutica e oralitä. Studi di lingua poetica greca, Roma 1983. C.M. BOWRA, ZU Alkaios und Sappho, Hermes 70,1935, p. 239. C . M . BOWRA, Greek Lyric Poetry from Alcman to Simonides, Oxford 19612. L. BRAVI, Nota al P. Oxy. 3838, QUCC 53,1996, pp. 61-65. F. BROMMER, Amymone, M D A I ( A ) 63-64, 1938-1939, pp. 171-176. G . BURZACCHINI, P.Oxy. 3711 fr. I col. ii 31-33 (Ale. 130b, 9-11 Voigt), Itaca 3,1987, pp. 113-117. G. BURZACCHINI, Ancora su Λ YKAIXMIAIC (Ale. 130b, 10 V), in Papiri letterari greci e latini, a cura di M. Capasso, PapLup 1, 1992, pp. 89-94. G. BURZACCHINI, Ale. fr. 130b rwisitato, Eikasmös 5, 1994, pp. 29-38. F. CAIRNS, Alcaeus' Hymn to Hermes, P.Oxy. 2734 Fr. 1 and Horace Odes 1.10, Q U C C 42,1983, pp. 29-35. W.M. CALDER, rec. a PAGE 1963, CPh 60,1965, pp. 222-223. W.M. C A L D E R , Aeschylus' Philoctetes, GRBS 11, 1970, pp. 171-179. G . CALVANI M A R I O T T I - G . DERENZINI, Commenti agli Epinici di Pindaro, SCO 26,1977, pp. 157-186. D.A. CAMPBELL, Greek Lyric, I , Cambridge (Mass.) 1982. R. CANTARELLA, Eschilo, Firenze 1941. R . CANTARELLA, Nuovi frammenti papiracei di Eschilo, Dioniso 9,1942, pp. 75-79. R . CANTARELLA, I nuovi frammenti eschilei di Ossirinco, Napoli 1948. Q . CATAUDELLA, Tragedie di Eschilo nella Siracusa di Gerone, Kokalos 10-11,1964-1965, pp. 371-398. BERNABÖ BREA,

BERNABÖ BREA 1 9 6 4 - 1 9 6 5 L . BERNABÖ BREA, BERNABÖ BREA 1 9 7 1

librorum

Conspectus

XVIII

CAVAIGNAC 1 9 2 1

E.

CAVAIGNAC,

librorum Eschyle

et

Themistocle,

RPh

45,

1921,

pp. 102-106. CAVALLO 1 9 8 0 CAVALLO 1 9 8 6

CAVARZERE 1 9 9 5 CHADWICK 1 9 9 6 CHANTRAINE 1 9 5 4 COLES 1 9 9 4

COLLART 1 9 3 6 COLLART 1 9 4 3 CONSBRUCH 1 9 0 6

G. CAVALLO, Problemi inerenti all'angolo di scrittura alia luce di un nuovo papiro greco: PSI Od. 5 , S & C 4 , 1 9 8 0 , pp. 3 3 7 - 3 4 4 . G. CAVALLO, Conservazione e perdita dei testi greci, in Societä romana e impero tardoantico, IV, Tradizione dei classici. Trasformazione della cultura, a cura di A. Giardina, Roma-Bari 1 9 8 6 , pp. 8 3 - 1 7 2 (= G. CAVALLO, Dalla parte del libro. Storie di trasmissione dei classici, Urbino 2 0 0 2 , pp. 4 9 - 1 7 5 ) . A. CAVARZERE, Modi del 'motto' oraziano: Carm. 122,112 e 114, Aevum(ant) 8 , 1 9 9 5 , pp. 1 5 7 - 1 8 7 . J. CHADWICK, Lexicographica Graeca. Contributions to the Lexicography of Ancient Greek, Oxford 1996. P. CHANTRAINE, rec. a LOBEL 1952, RPh 28,1954, p. 87. The Oxyrhynchus Papyri, Volume LX, Ed. with Translations and Notes by R.A. COLES, M.W. Haslam, P.J. Parsons, London 1994. P. COLLART, Bulletin

papyrologique

pp. 501-535. P. COLLART, Les fragments 17,1943, pp. 5-36. Hephaestionis Enchiridion

XV,

REG

49,

1936,

des tragiques grecs sur papyrus, RPh cum commentariis

veteribus, ed. M.

CONSBRUCH, L i p s i a e 1906.

CROON 1 9 5 2

P.Oxy. 2506 fr. 115. Sappho oder Alkaios?, ZPE 71,1988, pp. 1-7. G. C O P P O L A , SU Alceo di Mitilene, Aegyptus 4, 1923, pp. 283-295. C . CORBATO, Le Etnee di Eschilo, in Catania antica. Atti del Convegno della S.I.S.A.C. (Catania 23-24 maggio 1992), a cura di B. Gentili, Pisa-Roma 1996, pp. 61-72. M . CORSANO, Themis. La norma e I'oracolo nella Grecia antica, Galatina 1988. Corpus dei Papiri Filosofici. Testi e lessico nei papiri di cultura greca e latina, 1.1*, Firenze 1989; 1.1**, Firenze 1992; 1.1"*, Firenze 1999; III, Firenze 1995; IV, Firenze 2002. Corpus Paroemiographorum Graecorum, ed. E.L. Leutsch et F.G. Schneidewin, Göttingen 1839-1851. R. CRIBIORE, Gymnastics of the Mind. Greek Education in Hellenistic and Roman Egypt, Princeton and Oxford 2001. E. CRISCI, PSI XI1211, in Scrivere libri e documenti nel mondo antico, a cura di G. Cavallo, E. Crisci, G. Messeri, R. Pintaudi, Papyrologica Florentina XXX, Firenze 1998, pp. 106-107. W. CROENERT, Kolotes und Menedemos, Leipzig 1906. J . H . CROON, The Palici. An Autochthonous Cult in Ancient

CRUSIUS 1 9 0 7

O . CRUSIUS, rec. a SCHUBART-WILAMOWITZ 1 9 0 7 , L Z B 5 8 , 1 9 0 7 ,

CONTIADES-TSITSONI 1 9 8 8 E . CONTIADES-TSITSONI, ZU COPPOLA 1 9 2 3 CORBATO 1 9 9 6

CORSANO 1 9 8 8 CPF

CPG CRIBIORE 2 0 0 1 CRISCI 1 9 9 8

CROENERT 1 9 0 6

Sicily, M n e m o s y n e 4 , 1 9 5 2 , p p . 116-129. pp. 1309-1310. CUGCHIARELLI 1 9 9 7

A. CUCCHIARELLI, 'Allegoria retorica' e filologia S I F C 15,1997, pp. 210-230.

alessandrina,

Conspectus

CULASSO GASTALDI 1 9 7 9 DALY 1 9 6 6 DARIS 1 9 9 7

DAVIES 1 9 8 9

librorum

XIX

E. CULASSO GASTALDI, Eschilo e I Occidente, in I tragici greci e I'Occidente, Bologna 1979, pp. 19-89. L.W. DALY, rec. a PAGE 1963, AJPh 87,1966, pp. 245-246. S. DARIS, I papiri letterari di Ossirinco, in Bicentenario della morte di Antonio Piaggio. Raccolta di studi, a cura di M. Capasso, PapLup 5,1997, pp. 109-128. M . DAVIES, rec. a HASLAM 1 9 8 6 , J H S 1 0 9 , 1 9 8 9 , p . 2 4 8 .

DAVISON 1 9 5 3

J.A. DAVISON, OX. Pap. 2256, Fr. 3, CR 3,1953, p. 144.

DAVISON 1 9 5 4

J.A. DAVISON, rec. a LOBEL 1952, J H S 7 4 , 1 9 5 4 , pp. 206-207. J.A. DAVISON, rec. a PAGE 1963, J H S 8 5 , 1 9 6 5 , pp. 197-198.

DAVISON 1 9 6 5 DAVISON 1 9 6 6 DAWE 1 9 6 5 D E FALCO 1 9 2 3

J.A. DAVISON, Oxyrhynchus Papyrus 2506, in Atti dell'XI Congresso Internazionale di Papirologia, Milano 1966, pp. 96-106. R.D. DAWE, Repertory of Conjectures on Aeschylus, Leiden 1965. V. DE FALCO, L'epicureo Demetrio Lacone, Napoli 1923.

DEGANI 1 9 7 7 - 1 9 7 8

B. DEFORCE, Eschyle poete cosmique, Paris 1986. E. DEGANI, Problemi di lessicografia greca, BIFG 4, 1977-1978, pp. 135-146.

D E L CORNO 1 9 5 6

D. DEL CORNO, P.OX. 2256,3

DEFORGE 1 9 8 6

D E L FABBRO 1 9 7 9 DELG

DELLA CORTE 1 9 9 0 DEMAN 1 9 7 5

D I BENEDETTO 1 9 5 5 D I BENEDETTO 1 9 6 7 D I BENEDETTO-

e le rappresentazioni

postume

di

Eschilo, Dioniso 19,1956, pp. 277-291. M. DEL FABBRO, II commentario nella tradizione papiracea, StudPap 18,1979, pp. 69-132. Dictionnaire etymologique de la langue grecque. Histoire des mots, par P. Chantraine. Nouv. mise ä jour, avec un suppl6ment, sous la direction de A. Blanc et al., Paris 1999. F. DELLA CORTE, "Nave senza nocchiero in gran tempesta", Paideia 45,1990, pp. 135-138. A. DEMAN, Eschyle et les crues du Nil, in Le monde grec: Hommages ä Claire Preaux, ed. par J. Bingen, G. Cambier, G. Nachtergael, Bruxelles 1975, pp. 115-126. V. DI BENEDETTO, Pittaco e Alceo, PP 10,1955, pp. 97-118. V. DI BENEDETTO, II silenzio di Achille nei Mirmidoni di Eschilo, Maia 19, 1967, pp. 373-386. V. Di BENEDETTO-Ε. MEDDA, La tragedia sulla scena, Torino 1997.

MEDDA 1 9 9 7 DIEHL 1 9 1 7 DIEHL 1 9 3 6 DIEHL 1 9 4 3 DIELS 1 9 2 0 DIGGLE 1 9 9 8 DILTS 1 9 9 2 DILTS 1 9 9 7 DILTS 1 9 9 8

DINDORF 1 8 5 2

Supplementum Lyricum, von E. DIEHL, Bonn 19173. Anthologia Lyrica Graeca, ed. E. DIEHL, 1/4, Lipsiae 1936 2 . E. DIEHL, Lyrici Graeci redivivi, RhM 92, 1943, pp. 1-26. H. DIELS, De Alcaei voto, Berlin 1920. J. DIGGLE, Tragicorum Graecorum Fragmenta selecta, Oxford 1998. Scholia in Aeschinem, ed. M.R. DILTS, Stutgardiae et Lipsiae 1992. Aeschinis orationes, ed. M.R. DILTS, Stutgardiae et Lipsiae 1997. M.R. DILTS, Ancient Variants in the Manuscripts of Aeschines, in Dissertatiunculae criticae. Festschrift für G.C. Hansen, hrsg. von C.-F. Collatz, J. Dummer, J. Kollesch, M.-L. Werlitz, Würzburg 1998, pp. 39-51. Scholia Graeca in Aeschinem et Isocratem ex codicibus aucta et emendata, ed. G. DINDORFIUS, Oxford 1852.

XX DODDS 1960 DÖHLE 1967

DORANDI 1991 DORANDI 2000

Conspectus

librorum

E.R. DODDS, Euripides. Bacchae, Oxford I960 2 . Β. DÖHLE, Die 'Achilleis' des Aischylos in ihrer Auswirkung auf die attische Vasenmalerei des 5. Jahrhunderts, Klio 49, 1967, pp. 63-149. T. DORANDI, II 'giardino' da Epicure α Patrone, in Ricerche sulla cronologia deifilosofi ellenistici, Stuttgart 1991, pp. 51-52. T. DORANDI, Le commentaire dans la tradition papyrologique: quelques cas controverses, in Le commentaire entre tradition et innovation. Actes du colloque international de l'lnstitut des Traditions textuelles (Paris et Villejuif, 22-25 septembre 1999). Pubiiis sous la direction de M.-O. Goulet-Caze, Paris 2000, pp. 15-27.

DOUGHERTY 1991 EDMONDS 1909 EDMONDS 1916

C. DOUGHERTY, Linguistic Colonialism in Aeschylus' Aetnaeae, GRBS 22,1991, pp. 119-132. J.M. EDMONDS, The Berlin-Aberdeen Fragments of Alcaeus, CR 23,1909, pp. 241-243. J . M . EDMONDS, The New Lyric Fragments

- II, C R 30, 1916,

pp. 97-107.

EDMONDS 1917

J . M . EDMONDS, The Berlin-Aberdeen

Alcaeus again, C R 3 1 , 1 9 1 7 ,

pp. 33-36.

EDMONDS 1919

J . M . EDMONDS, The New Lyric Fragments

- 111, C R 33, 1919,

pp. 125-130.

ERBSE 1966 ERP 1987

Η. ERBSE, Neoptolemos und Philoktet bei Sophokles, Hermes 94, 1966, pp. 177-201. A.M. VAN ERP TAALMAN KIP, Aias and Kassandra, in J.M. Bremer, A.M. van Ε φ Taalman Kip and S.R. Slings, Some Recently Found Greek Poems, (Suppl. Mnemosyne 99), Leiden 1987, pp. 95-127.

FANAN 1 9 7 7

G . FANAN, II lessico

FARAONE 1987

C.A. FARAONE, Hephaestus the Magician and Near Eastern Parallels for Alcinous' Watchdogs, GRBS 28,1987, pp. 257-280. M. FASSINO, Contributi alia ricostruzione del commentario alcaico P.Oxy. 2306 e del fr. 208a V., ZPE 113, 1996, pp. 7-13. L. FERRARI, I drammi perduti di Eschilo, Palermo 1968. F. FERRARI, La sigla ζ"/ζ nei papiri pindarici, SCO 42, 1992,

FASSINO 1996 FERRARI L. 1968 FERRARI F. 1992

del P.Oxy.

1012,

S C O 26,1977, pp. 187-248.

pp. 273-276.

FERRARI F. 1993 FLEMING 1975 FOURNET 1997

FOWLER 1979

F. FERRARI, La porta dei canti. Antologia dei lirici greci, Bologna 1993. J.T. FLEMING, Ancient Evidence for the Colometry of Aeschylus' Septem, GRBS 16,1975, pp. 141-148. J.-L. FOURNET, Un nouveau temoin d'Eschine, Centre Timarque. Textes classiques et bibliologie chretienne, CE 72, 1997, pp. 97-111. R.L. FOWLER, Reconstructing the Cologne Alcaeus, ZPE 33, 1979, pp. 17-28.

FRAENKEL 1954

E. FRAENKEL, Vermutungen zum Aetna-Festspiel des Aischylos, Eranos 52, 1954, pp. 61-75 (= Kleine Beiträge zur klassischen Philologie, I, Roma 1964, pp. 249-262).

FRANKEL 1928

H . FRANKEL, rec. a LOBEL 1927, G G A 1 9 0 , 1 9 2 8 , p p . 2 7 4 - 2 7 8 .

Conspectus

FREYMUTH 1 9 5 5 FRIEDRICH 1 9 4 1 FRIIS JOHANSENWHITTLE 1 9 8 0 FRITSCH 1 9 3 6

G. FREYMUTH, Zur Μιλήτου"AXtocic des Phrynichos, Philologus 99,1955, pp. 51-69. W.H. FRIEDRICH, Zur altlateinischen Dichtung V & VI, Hermes 76,1941, pp. 120-128. Η . FRIIS J O H A N S E N - E . W . WHITTLE, Aeschylus. The Suppliants, I-HI, Copenhagen 1980. C . - E . FRITSCH, Neue Fragmente des Aischylos und Sophokles, Hamburg 1936. M.S.

FUNGHIMARTINELLI 1 9 9 6 - 1 9 9 7 FUNGHI-MESSERI SAVORELLI

1992a

FUNGHI-MESSERI SAVORELLI

1992b

XXI

librorum

FUNGHI-M.C. MARTINELLI, P.Gen,

inv.

98:

Eschilo?,

APapyrol 8-9,1996-1997, pp. 7-17. M . S . F U N G H I - G . MESSERI SAVORELLI,

Note papirologiche e paleo-

grafiche, Tyche 7,1992, pp. 75-88. M . S . F U N G H I - G . MESSERI SAVORELLI, LO

biblioteche

di Ossirinco,

'scriba di Pindaro' e le

S C O 4 2 , 1 9 9 2 , pp. 43-62.

GALLAVOTTI 1 9 4 2

M.F. GALIANO, LOS papiros de tragedias griegas, en los Ultimos anos, Investigaciön y Progreso 1 6 , 1 9 4 5 , pp. 1 3 9 - 1 5 3 . M . F . GALIANO, Les papyrus d'Eschyle, in Proceedings of the IXth International Congress of Papyrology, Oslo 1 9 6 1 , pp. 8 1 - 1 3 3 . C . GALLAVOTTI, Nuovi testi letterari da Ossirinco, Aegyptus 2 2 ,

GALLAVOTTI 1 9 5 3

C . GALLAVOTTI,

GALIANO 1 9 4 5 GALIANO 1 9 6 1

1942, pp. 107-116.

Auctarium Oxyrhynchium, Aegyptus

33,1953,

pp. 159-171. GALLAVO-ΓΠ 1 9 5 7 GALLAVOTTI 1 9 6 9 GALLAVOTTI 1 9 7 0 GARDTHAUSEN 1 9 1 3 GARSON 1 9 8 5

Saffo e Alceo. Testimonianze e frammenti, I I , Napoli 19571. C. GALLAVOTTI, Ricostruzione del nuovo carme d'Alceo, QUCC 8,1969, pp. 83-85. C. GALLAVOTTI, Aiace e Pittaco nel carme di Alceo, BPEC 18, 1970, pp. 3-29. V. GARDTHAUSEN, Griechische Palaeographie, I I , Leipzig 1 9 1 3 2 . R.W. GARSON, Aspects of Aeschylus' Homeric Usages, Phoenix C . GALLAVOTTI,

3 9 , 1 9 8 5 , p p . 1-5. GARVIE 1 9 6 9 GARZYA 1 9 7 7 GARZYA 1 9 9 1 - 1 9 9 2 GARZYA 1 9 9 5

GENTILI

1984a

GENTILI

1984b

GI GIABBANI 1 9 4 7

A.F. GARVIE, Aeschylus' Supplices. Play and Trilogy, Cambridge 1969. A. GARZYA, Sul problema delle Etne(e) di Eschilo, SicGymn 30, 1977, pp. 401-412. A. GARZYA, Sui frammenti dei Mirmidoni di Eschilo, RAAN 63, 1991-1992, pp. 385-398. A. GARZYA, Sui frammenti dei Mirmidoni di Eschilo, in De Homero a Libanio, Estudios actuates sobre textos griegos, ed. por J.A. Löpez F£rez, II, Madrid 1995, pp. 41-56. B . GENTILI, Interpretazione di Alceo, P. Oxy. 2307, fr. 17, col. II = Fr. 306i Voigt, in Atti del XVII Congresso Internazionale di Papirologia, II, Napoli 1984, p. 333. B. GENTILI, Poesia e pubblico nella Grecia antica, RomaBari 1984. F. Montanari, Vocabolario della lingua greca, con la collaborazione di I. Garofalo e D. Manetti, Torino 2004 2 . L . GIABBANI, Testi letterari greci di provenienza egiziana (19201945), Firenze 1947.

XXII

GIANNATTASIO ANDRIA 1 9 9 5 GIGNAC 1 9 8 1 GRASSI 1 9 5 6 GRENFELL-HUNT 1 8 9 9

Conspectus

librorum

R. GIANNATTASIO ANDRIA, POxy 3711: un commentario ad Alceo?, BollClass 16,1995, pp. 55-62. F.T. GIGNAC, A Grammar of the Greek Papyri of the Roman and Byzantine Periods. Morphology, II, Milano 1981. E. GRASSI, Papyrologica, PP 11,1956, pp. 204-209. The Oxyrhynchus Papyri, Part II, Ed. with Translations and N o t e s b y B.P. GRENFELL and A.S. HUNT, L o n d o n 1899.

GRENFELL-HUNT 1 9 1 5

The Oxyrhynchus Papyri, Part XI, Ed. with Translations and

N o t e s b y B.P. GRENFELL a n d A.S. HUNT, L o n d o n 1915.

GRIFFITH 1 9 7 8

HAMM 1 9 5 4 HAMM 1 9 5 8 HARRAUER 1 9 9 5

HASLAM 1 9 7 5 HASLAM 1 9 7 8 HASLAM 1 9 8 6 HASLAM 1 9 8 8 HASLAM 1 9 9 7

HATCH 1 9 0 8

HENRICHS 1 9 8 0

HERINGTON 1 9 6 7 HERMANN 1 8 2 8 HOLWERDA 1 9 7 6

HOMBERT 1 9 4 6 HOMBERT 1 9 5 4 HUNT 1 9 1 4

M. GRIFFITH, Aeschylus, Sicily and Prometheus, in Dionysiaca. Nine Studies in Greek Poetry by Former Pupils Presented to Sir Denys Page on His Seventieth Birthday, Cambridge 1978, pp. 105-139. E . - M . H A M M , rec. a LOBEL 1951, Gnomon 26,1954, pp. 453-456. E.-M. H A M M , Grammatik zu Sappho und Alkaios, Berlin 19582. Η. HARRAUER, Bücher in Papyri, in Flores litterarum loanni Marte sexagenario oblati. Wissenschaft in der Bibliothek, Wien 1995, pp. 59-77. M . W . HASLAM, The Authenticity of Euripides, Phoenissae 1-2 and Sophocles, Electro 1, GRBS 16,1975, pp. 149-174. M . HASLAM, The Versification of the New Stesichorus (P.Lille 76abc), GRBS 19,1978, pp. 29-57. The Oxyrhynchus Papyri, Volume LllI, Ed. with Translations and Notes by M.W. HASLAM, London 1986. M . W . HASLAM, Άλκαΐιχ ό των έπων ποιητή, BASP 25, 1988, pp. 9-11. M . W . HASLAM, Homeric Papyri and Transmission of the Text, in A New Companion to Homer, Ed. by I. Morris and B. Powell, Leiden-New York-Köln 1997, pp. 55-100. W.H.P. HATCH, The Use of άλιτηριοί, άλιτρόί, apaioc, έναγήί, ένθυμιοί, παλαμναϊοί and προίτρόπαιοί: A Study in Greek Lexicography, HSPh 19,1908, pp. 157-186. A. HENRICHS, Human Sacrifice in Greek Religion, in Le sacrifice dans I'antiquite. Huit exposes suivis de discussions par J.-P. Vernant, G.S. Kirk, W. Burkert, H.S. Versnel, A. Henrichs, G. Piccaluga, U.W. Scholz, R. Turcan, Entretiens sur I'antiquite classique 27, prepares et pr£sides par J. Rudhardt et Ο. Reverdin, Fondation Hardt, Vandceuvres-Gen£ve 1980, pp. 195-235. C . J . HERINGTON, Aeschylus in Sicily, J H S 87,1967, pp. 74-85. G. HERMANN, Opuscula, III, Lipsiae 1828. D . HOLWERDA, Zur szenisch-technischen Bedeutung des Wortes ϋπόθαίί, in Miscellanea tragica in honorem J.C. Kamerbeek, Amstelodami 1976, pp. 173-198. Μ . HOMBERT, rec. a LOBEL 1941, AC 15,1946, pp. 177-180. Μ . HOMBERT, Bulletin Papyrologique, XXVI, REG 67,1954, pp. 411-450. The Oxyrhynchus Papyri, Part X, Ed. with Translations and Notes by B.P. Grenfell and A.S. HUNT, London 1914.

Conspectus

HUNT 1 9 2 2 HUSSEIN 1 9 7 0 HUTCHINSON 1 9 8 5 HUXLEY 1 9 6 5 HUXLEY 1 9 8 7

librorum

XXIII

The Oxyrhynchus Papyri, Part XV, Ed. with Translations and Notes by B.P. Grenfell and A.S. H U N T , London 1922. M . A . HUSSEIN, Origins of the Book. Egypt's Contribution to the Development of the Book from Papyrus to Codex, Leipzig 1970. G.O. HUTCHINSON, Aeschylus. Septem contra Thebas, Oxford 1985. G. HUXLEY, A War between Astyages and Alyattes, GRBS 6 , 1965, pp. 201-206. G . HUXLEY, Onomakles and the Alopekonnesians, J H S 1 9 7 , 1 9 8 7 , pp. 187-188.

IOANNIDOU 1 9 9 6

IPPOLITO 1 9 9 7 IRICOIN 1 9 9 4 JARCHO 1 9 8 9 JOHANSEN 1 9 5 4 JOUAN 1 9 9 2 JURENKA 1 9 1 4 KAKRIDIS 1 9 5 4 KAKRIDIS 1 9 5 5 KAKRIDIS 1 9 5 8

KAL£N 1 9 3 5 KAMERBEEK 1 9 4 7 KANNICHT-SNELL 1 9 8 6

KASSEL 1 9 8 5

KENNER 1 9 4 1

Kenyon 1899 KÖRTE 1 9 2 7 KÖRTE 1 9 3 5

Catalogue of Greek and Latin Literary Papyri in Berlin (P. Berol. inv. 21101-21299, 21911). BKT IX, Ed. by G . IOANNIDOU, Photographs by M. Büsing, Mainz a. Rhein 1996. A . IPPOLITO, De Aeschyli deperdita fabula quae Aitnaiai inscribitur, Latinitas 45,1997, pp. 1-12.

J. IRIGOIN, Les editions de textes, in MONTANARI F. 1994, pp. 39-93. V.N. JARCHO, rec. a HASLAM 1986, VDI 190,1989, pp. 205-215 H . F . JOHANSEN, Sentence-Structure in Aeschylus' Suppliants, C&M 15,1954, pp. 1-59. F. JOUAN, Dionysos chez Eschyle, Kernos 5,1992, pp. 71-86. H. JURENKA, Neue Lieder der Sappho und des Alkaios, WS 36, 1914, pp. 201-243. J.T. KAKRIDIS, Ποικίλα Ελληνικά, Hellenika 13, 1954, pp. 165-174. J.T. KAKRIDIS, Aeschylea, Acme 8 , 1 9 5 5 , pp. 9 1 - 9 2 . J.T. KAKRIDIS, Classical Tragedy in the Light of New Texts, in Acta Congressus Madvigiani Hafniae 1954. Proceedings of the Second International Congress of Classical Studies, I, Copenhagen 1 9 5 8 , pp. 1 4 1 - 1 5 3 . T . KALGN, Det nya fragmentet av Aischylos' Myrmidones, Eranos 33,1935, pp. 39-62. J.C. KAMERBEEK, De novis carminibus Alcaei (P.Ox. XVIII2165), Mnemosyne 13,1947, pp. 94-120. Tragicorum Graecorum Fragmenta (TrGF), Vol. 2: Fragmenta adespota; testimonia volumini 1 addenda; indices ad volumina 1 et 2, edd. R. KANNICHT et Β. SNELL, Göttingen 1986. R. K A S S E L , Hypothesis, in €χόλια. Studia ad criticam interpretationemque textuum Graecorum et ad historiam iuris Graeco-Romani pertinentia viro doctissimo D. Holwerda oblata, ed. W.J. Aerts, J.H.A. Lokin, L.S. Radt, N. van der Wal, Groningen 1985, pp. 53-59 (= R. Kassel, Kleine Schriften, hrsg. von H.-G. Nesselrath, Berlin-New York 1991, pp. 207-214). Η. K E N N E R , Zur Achilleis des Aischylos, JÖAI 33, 1941, pp. 1-24. F.G. KENYON, The Palaeography of Greek Papyri, Oxford 1899. Α. KÖRTE, Literarische Texte mit Ausschluß der christlichen, APF 8,1927, pp. 267-270. Α . KÖRTE, Literarische Texte mit Ausschluß der christlichen, A P F 11,1935, pp. 220-283.

XXIV

Conspectus

KONIARIS 1 9 6 6 KORZENIEWSKI 1 9 7 3

librorum

G.L. KONIARIS, Some Thoughts on Alcaeus'frs. D 15, X14, X 16, Hermes 94,1966, pp. 385-397. D. KORZENIEWSKI, rec. a WARTELLE 1971, Gymnasium 80, 1973, pp. 548-550.

KOSSYPHOPOLU 1 9 5 5

S. KOSSYPHOPOLU, Ή ύπόθείη τοΰ Φιλοκτήτη

τοϋ Α ίίχυλου,

LEONHARDT 1 9 8 9

J. LEONHARDT, Die beiden metrischen Systeme des Altertums, Hermes 117,1989, pp. 43-62. A . LESKY, Die Datierung der Hiketiden und der Tragiker Mesatos, Hermes 82, 1954, pp. 1-13 (= Gesammelte Schriften. Außätze und Reden zu antiker und deutscher Dichtung und Kultur, hrsg. von W. Kraus, Bern-München-Francke, 1966, pp. 220-232). Α . LESKY, Der Forschungsbericht "Griechische Tragödie", A A H G 7,1954, pp. 129-152.

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LESKY

1954a

LESKY

1954b

Conspectus librorum

LESKY 1 9 5 4 C LESKY 1 9 5 7 - 1 9 5 9 LESKY 1 9 7 2 LFGRE LGGA LIBERMAN 1 9 8 9

LIBERMAN 1 9 9 9

XXV

A. LESKY, Von neuen Funden zum griechischen Drama, Gymnasium 61,1954, pp. 295-305. A. LESKY, Geschichte der griechischen Literatur, Bern 1957-1959. A. LESKY, Die tragische Dichtung der Hellenen. Dritte, völlig neubearb. und erweiterte Auflage, Göttingen 19723. Lexikon des frühgriechischen Epos, begr. von B. Snell, α-όράω, Göttingen 1979-1999. Lessico dei Grammatici Greci Antichi, http://www.lgga. unige.it. G. LIBERMAN, Quelques remarques sur la jonction de P. Köln Inv. 2021 11 ss. ä P.Oxy. XXI2303fr. la + b 25 ss. = Alcee 298 Voigt, ZPE 77,1989, pp. 27-29. Alcee. Fragments, texte Stabil, traduit et annot£ par G. LIBERMAN, Paris 1999.

LLOYD-JONES 1 9 5 7

LLOYD-JONES 1 9 6 2 LLOYD-JONES 1 9 6 5 LLOYD-JONES 1 9 6 8

LLOYD-JONES 1 9 6 9 LLOYD-JONES 1 9 8 3 LLOYD-JONES 1 9 9 4

LOBEL 1 9 2 7

Aeschylus, with an English Translation by H.W. Smyth, II. Reprinted with a New Appendix by H. LLOYD-JONES, Containing the More Considerable Fragments Published since 1930 and a New Text of 50 Fragments, LondonCambridge (Mass.) 1957. H. LLOYD-JONES, rec. a K. von Fritz, Antike und moderne Tragödie, Berlin 1962, Gnomon 34,1962, pp. 737-747. Η. LLOYD-JONES, rec. a PAGE 1963, CR 15,1965, pp. 70-72. Η. LLOYD-JONES, The Cologne Fragment of Alcaeus, GRBS 9, 1968, pp. 125-139 (= The Cologne Fragment of Alcaeus [= Page, SLG S 262] in Greek Epic, Lyric, and Tragedy. The Academic Papers of Sir Hugh Lloyd-Jones, Oxford 1990, pp. 38-52). H. LLOYD-JONES, Aeschylus, Sept. 634, PCPhS 195, 1969, pp. 108-109. H. LLOYD-JONES, The Justice of Zeus, Berkeley 19832. H . LLOYD-JONES, Alexander Aetolus, Aristophanes and the Life of Euripides (Alexander Aetolus fr. 7 Powell, Aristophanes fr. 676b Kock), in Storia, poesia e pensiero nel mondo antico. Studi in onore di Marcello Gigante, Napoli 1994, pp. 371-379. 'Αλκαίου μέλη. The Fragments of the Lyrical Poems of Alcaeus, Ed. b y E. LOBEL, O x f o r d 1927.

LOBEL 1 9 4 1

LOBEL 1 9 5 1

The Oxyrhynchus Papyri, Part XV11I, Ed. with Translations and Notes by E. LOBEL, C.H. Roberts and E.P. Wegener, London 1941. The Oxyrhynchus Papyri, Part XXI, Ed. with Notes by E. LOBEL, L o n d o n 1951.

LOBEL1952 LOBEL1956

The Oxyrhynchus Papyri, Part XX, Ed. with Translations and Notes by E. LOBEL, E.P. Wegener, C.H. Roberts, London 1952. The Oxyrhynchus Papyri, Part XXIII, Ed. with Notes by E. LOBEL, L o n d o n 1956.

LOBEL 1 9 6 8

The Oxyrhynchus Papyri, Volume XXXV, Ed. with Notes by E. LOBEL, L o n d o n 1968.

LOBEL-PAGE 1 9 5 5 LOOY 1 9 7 3

Poetarum Lesbiorum Fragmenta, edd. Ε . LOBEL et D . PAGE, Oxford 1955. H. VAN LOOY, rec. a WARTELLE 1971, AC 42,1973, pp. 217-219.

XXVI

LOSSAU 1 9 9 8 LSJ

LUPPE 1 9 7 9 LUPPE 1 9 8 7 LUPPE 2 0 0 2

LUPPINO 1 9 6 7 LUPPINO 1 9 7 9 LURIA 1 9 4 7 LUZZATTO 1 9 8 0

Conspectus

librorum

M . J . LOSSAU, Aischylos, Hildesheim-Zürich-New York 1998. A Greek-English Lexicon, Compiled by H.G. LIDDEL and R. SCOTT. Revised and Augmented throughout by Sir H.S. JONES with the Assistance of R. McKenzie and with the Cooperation of Many Scholars, Oxford 1940 9 ; Revised Supplement, Ed. by P.G.W. Glare with the Assistance of A.A. Thompson, Oxford 1996. W. LUPPE, 'Ανάγκα im Kölner Alkaios, ZPE 33,1979, pp. 29-30. W. LUPPE, rec. a HASLAM 1986, CR 37,1987, pp. 281-282. W . LUPPE, Cχάλια, υπομνήματα und ΰποθέίεic zu griechischen Dramen auf Papyri, in Der Kommentar in Antike und Mittelalter. Beiträge zu seiner Erforschung, hrsg. von W. Geerlings und C. Schulze, Leiden-Boston-Köln 2002, pp. 55-77. Ε . LUPPINO, L 'intervento ateniese in Egitto nelle tragedie eschilee, Aegyptus 47,1967, pp. 197-212. Ε . LUPPINO, Libici ed Egizi, ξένοι ad Argo nelle Supplici di Eschilo, C I S A 6 , 1 9 7 9 , pp. 1 3 9 - 1 4 9 . S . LURIA, Annotationes Alcaicae, P P 2 , 1 9 4 7 , pp. 7 9 - 8 7 . M . T . LUZZATTO, Sul Filottete di Eschilo, S C O 3 0 , 1 9 8 0 , pp. 97-122.

MAEHLER 1 9 8 1

MAEHLER 1 9 9 4

Η. MAEHLER, Ein Bücherverzeichnis aus Hermupolis, in Papyri Greek and Egyptian, Ed. by Various Hands in Honour of Eric Gardner Turner on the Occasion of his Seventieth Birthday (P.Turner), London 1981, pp. 45-49. H . MAEHLER, Die Scholien der Papyri in ihrem Verhältnis zu den Scholiencorpora der Handschriften, in MONTANARI F. 1 9 9 4 , pp. 95-141.

MAEHLER 2 0 0 3 MAGNELLI 1 9 9 9

MANDEL 1 9 8 1 MARTIN 1 9 4 7

MARTfN VELASCO 1 9 9 3 MARZULLO 1 9 7 5 MARZULLO 1 9 9 7 - 2 0 0 0 MCNAMEE 1 9 7 7 MCNAMEE 1 9 8 1 MCNAMEE 1 9 9 2

Η . MAEHLER, Libri cultura educazione nell'Egitto tardo-antico, SemRom 6 / 1 , 2003, pp. 71-85. Alexandri Aetoli testimonia et fragmenta. Introduzione, edizione critica, traduzione e commento a cura di E. MAGNELLI, Firenze 1999. O. M A N D E L , Philoctetes and the Fall of Troy, LincolnLondon 1981. V. MARTIN, La poesie lyrique et la poesie dramatique dans les decouvertes papyrologiques des trente dernieres annees, MH 4, 1947, pp. 74-100. M . J . MARTIN VELASCO, Notas sobre la transmisiön del texto del orador Esquines, ECläs 35,1993, pp. 97-111. Β . MARZULLO, LO smarrimento di Alceo (fr. 208 V.), Philologus 119,1975, pp. 27-38. Β. MARZULLO, Hesychiana (a 7196 et μ 1393 L„ π 1026 Schm.), MCr 32-35,1997-2000, pp. 207-214. Κ . M C N A M E E , Marginalia and Commentaries in Greek Literary Papyri, Diss. Duke 1977. K . M C N A M E E , Abbreviations in Greek Literary Papyri and Ostraca, (Suppl. BASP 3), Ann Arbor (Mich.) 1981. K . M C N A M E E , Sigla and Select Marginalia in Greek Literary Papyri, Papyrologica Bruxellensia 26, Bruxelles 1992.

Conspectus MENCI 1 9 8 4

MERKELBACH 1 9 5 8 MERKELBACH 1 9 6 7 MESCHINI 1 9 7 2 MESSERI SAVORELLI 1 9 8 9 MESSERI SAVORELLIPINTAUDI 1 9 9 7 METTE 1 9 3 9 METTE 1 9 4 9 METTE 1 9 5 3 METTE 1 9 5 5 METTE 1 9 5 8 METTE 1 9 5 9 METTE 1 9 6 3 MILNE 1 9 2 7 MONACO 2 0 0 0 MONTANARI E . 1 9 7 9 MONTANARI F. 1 9 8 6 MONTANARI MONTANARI

F. 1989a F. 1989b

MONTANARI F. 1 9 9 2 MONTANARI F. 1 9 9 4

MONTANARI MONTANARI

F. 1995a F. 1995b

MONTANARI F. 1 9 9 8

librorum

XXVII

G. M E N C I , Per l'identificazione di un nuovo Stile di scrittura libraria greca, in Atti del XVII Congresso Internazionale di Papirologia, I, Napoli 1984, pp. 51-56. R . MERKELBACH, Literarische Texte unter Ausschlufi der christlichen, APF 16,1958, pp. 82-129. R. MERKELBACH, Ein Alkaios-Papyrus, ZPE 1,1967, pp. 81-95. Α. MESCHINI, rec. a WARTELLE 1971, GIF 3,1972, pp. 513-515. G. MESSERI SAVORELLI, PBerol inv. 21247 (= PTurner 9), fr. 1,15, in CPF 1.1*, pp. 360-361. G. MESSERI SAVORELLI-R. PINTAUDI, Frammenti di rotoli letterari laurenziani, ZPE 115,1997, pp. 171-177. Supplementum Aeschyleum, ed. H.J. M E T T E , Berlin 1939. Nachtrag zum Supplementum Aeschyleum, ed. H.J. METTE, Berlin 1949. H.J. M E T T E , Aischylos' Prometheia, Heidelberg 1953. H . J . M E T T E , Literaturberichte über Aischylos für die Jahre 1950 bis 1954, Gymnasium 62,1955, pp. 393-407. H . J . M E T T E , rec. a LLOYD-JONES 1957, Gnomon 30, 1958, pp. 566-570. Die Fragmente der Tragödien des Aischylos, hrsg. von H.J. METTE, Berlin 1959. H.J. METTE, Der verlorene Aischylos, Berlin 1963. H . J . H . M I L N E , Catalogue of the Literary Papyri in the British Museum, London 1927. M . MONACO, La tradizione manoscritta di Eschine tra i papiri e i codici medioevali, Aegyptus 80, 2000, pp. 3-98. E . MONTANARI, Kpäcic e μίζΐί. Un itinerario semantico e filosofico. Parte prima: dalle origini ad Eraclito, Firenze 1979. F. MONTANARI, Satiro in P.Oxy. 2506 (fr. 26 II)?, ZPE 62,1986, pp. 46-48. F. MONTANARI, POxy 2506, fr. 6a, 5 in CPF 1.1*, pp. 389-390. F. MONTANARI, rec. ad ALPERS 1981, Athenaeum 67, 1989, pp. 350-354. F. MONTANARI, POxy 2506, fr. 6a, 3; 77, 5; 79, 6; 137b, 6 in CPF I.1", pp. 30-32. La philologie grecque a l'epoque hellenistique et romaine. Sept exposes suivi de discussions par N.J. Richardson, J. Irigoin, H. Maehler, R. Tosi, G. Arrighetti, D.M. Schenkeveld, C.J. Classen, Entretiens sur l'antiquite classique 40, prepares et pr£sid£s par F. MONTANARI, Fondation Hardt, VandceuvresGen£ve 1994. F. MONTANARI, Studi difilologia omerica antica II, Pisa 1995. F. MONTANARI, The Mythographus Homericus, in Greek Literary Theory after Aristotle. A Collection of Papers in Honour of D.M. Schenkeveld, J.G.J. Abbenes, S.R. Slings, I. Sluiter (edd.), Amsterdam 1995, pp. 135-172. F. MONTANARI, Zenodotus, Aristarchus and the Ekdosis of Homer, in Editing Texts / Texte edieren, Ed. by G.W. Most, Aporemata 2, Göttingen 1998, pp. 1-21.

XXVIII

Conspectus

MÜLLER 1 8 3 5 MURRAY 1 9 3 4 MURRAY 1 9 5 7 NACHTERGAEL 1 9 7 2 NACHTERGAEL 1 9 8 7

librorum

K . O . MÜLLER, Dissertations on the Eumenides of Aeschylus, Cambridge 1835. The Rise of Greek Epic: Being a Course of Lectures Delivered at Harvard University, by G. MURRAY, Oxford-London 1934. G. M U R R A Y , Aeschyli septem quae supersunt tragoediae, Oxford 19572. G . NACHTERGAEL, Les papyrus de la Fondation egyptologique Reine Elisabeth, CE 47,1972, pp. 185-203. G.

NACHTERGAEL,

rec.

a

HASLAM

1986,

CE

62,

1987,

pp. 255-258.

NAOUMIDES 1 9 6 9

NERI 1 9 9 6 NERI 2 0 0 3 NESTLE 1 9 3 0 NESTLE

1934a

NESTLE

1934b

NEWIGER 1 9 6 7 NICOSIA 1 9 7 6 NORSA-VITELLI 1 9 3 4

NORSA-VITELLI 1 9 3 5

ΝΡ ORGELS 1 9 5 5 OTRANTO 2 0 0 0 PACK 2 PAGE 1 9 4 2 PAGE 1 9 5 4 PAGE 1 9 5 5 PAGE 1 9 6 3

The Fragments of Greek Lexicography in the Papyri, in Classical Studies Presented to B.E. Perry, Illinois Studies in Language and Literature 58, Urbana 1969, pp. 181-202. C . NERI, Poeti, filologi e patelle (Alc.fr. 359 V., Dicaearch.fr. 99 Wehrli, Ar. Byz.fr. 367 Si), Eikasmos 7, 1996, pp. 24-55. C. N E R I , Erinna. Testimonianze e Frammenti, Bologna 2003. W . NESTLE, Die Struktur des Eingangs in der attischen Tragödie, Stuttgart 1930. W. NESTLE, rec. a Stasimon. Untersuchungen zu Form und Gehalt der griechischen Tragödie, von W. Kranz, Berlin 1933, Gnomon 10,1934, pp. 404-415. W . NESTLE, Menschliche Existenz und politische Erziehung in der Tragödie des Aischylos, Stuttgart 1934. H . - J . NEWIGER, Datierungsfragen der griechischen Tragödie, GGA 219,1967, pp. 175-180. S. NICOSIA, Tradizione testuale diretta e indiretta dei poeti di Lesbo, Roma 1976. M . N O R S A - G . VITELLI, Nuovi frammenti di Eschilo in papiri della Societä Italiana, AIPHO 2,1934, pp. 965-978 (= Melanges Bidez, II, Bruxelles 1934). M . N O R S A - G . VITELLI, Papiri greci e latini, volume XI, Η'. 11821222, Firenze 1935. Der neue Pauly. Enzyklopädie der Antike, hrsg. von H. Cancik und H. Schneider, I-XV, Stuttgart-Weimar, 1996-2003. P. ORGELS, Une revolution dans la Chronologie d'Eschyle. A propos de P.Oxy. 2256, fr. 3, BAB 41,1955, pp. 528-536. R. OTRANTO, Antiche liste di libri su papiro, Roma 2 0 0 0 . R.A. PACK, The Greek and Latin Literary Texts from GrecoRoman Egypt, Ann Arbor (Mich.) 19652. Select Papyri, III, Literary Papyri (Poetry). Texts, Translations, and Notes by D.L. PAGE, London-Cambridge (Mass.) 1942. M . NAOUMIDES,

D . L . PAGE, rec. a LOBEL 1951, C R 4 , 1 9 5 4 , pp. 24-27.

D.L. PAGE, Sappho and Alcaeus. An Introduction to the Ancient Lesbian Poetry, Oxford 1955. The Oxyrhynchus Papyri, Part XXIX, Ed. with a Commentary b y D . L . PAGE L o n d o n 1963.

PAGE 1 9 6 8

Lyrica Graeca Selecta, ed. brevique adnotatione critica instruxit D.L. PAGE, Oxford 1968.

Conspectus librorum PAGE 1 9 7 2 PAGE 1 9 7 4 PARDINI 1 9 9 1 PFEIFFER 1 9 6 8

PIERACCIONI

1952a

PIERACCIONI

1952b

PINTAUDI 1 9 8 3

PODLECKI 1 9 7 5 POHLENZ 1 9 5 4 POLI-PALLADINI 2 0 0 1 PORRO 1 9 8 9 PORRO 1 9 9 2 PORRO 1 9 9 4 PORRO 1 9 9 5 PORRO 1 9 9 6 PR£AUX 1 9 4 3

Aeschyli septem quae supersunt tragoediae, ed. D . PAGE, Oxonii 1972. Supplementum Lyricis Graecis. Poetarum lyricorum graecorum fragmenta quae recens innotuerunt, ed. D. PAGE, Oxford 1974. A . PARDINI, La ripartizione in libri dell'opera di Alceo. Per un riesame delta questione, RFIC 119,1991, pp. 257-284. R. PFEIFFER, History of Classical Scholarship. From the Beginnings to the End of the Hellenistic Age, Oxford 1968 (trad, it., Napoli 1973). D. PIERACCIONI, II volume XX dei Papiri di Ossirinco, Maia 5, 1952, pp. 288-292. D. PIERACCIONI, II volume XXI dei Papiri di Ossirinco, Maia 5, 1952, pp. 130-137. Papiri greci e latini a Firenze. Secoli III a.C.-VIII d.C., a cura di R. PINTAUDI, Papyrologica Florentina (Suppl. XII), Firenze 1983. A . J . PODLECKI, Reconstructing an Aeschylean Trilogy, B I C S 2 2 , 1975, pp. 1-19. M. POHLENZ, Die griechische Tragödie. Erläuterungen, Göttingen 19542. L . POLI-PALLADINI, Some Reflections on Aeschylus' Aetnae(ae), RhM 144, 2001, pp. 287-325. A. PORRO, Un commentario papiraceo ad Alceo e il fr. 130B Voigt, Aevum(ant) 2,1989, pp. 215-222. A . PORRO, A proposito di Alc.fr. 130B Voigt, Q U C C 4 1 , 1 9 9 2 , pp. 23-27. A . PORRO, Vetera Alcaica. L'esegesi di Alceo dagli Alessandrini all'etä imperiale, Milano 1994. A. PORRO, Alceo e le metafore deigiochi simposiali, in Studia classica lohanni Tarditi oblata, I, Milano 1995, pp. 357-368. A. PORRO, Carmi "di Mirsilo" e carmi "di Pittaco". Ancora sull'edizione aristarchea di Alceo, Aevum(ant) 9,1996, pp. 177-192. C . PRFIAUX, Nouveaux poimes d'Alcee. P.Oxy. XVIII 2165, C E 18,1943, pp. 279-290.

PRfiAUX 1 9 4 7

C . PR£AUX, rec. a LOBEL 1 9 4 1 , C E 2 2 , 1 9 4 7 , p p . 1 3 9 - 1 4 2 .

PRfiAUX 1 9 5 4

C . PRfiAUX, r e c . a LOBEL 1 9 5 2 , C E 2 9 , 1 9 5 4 , p p . 1 4 7 - 1 5 0 .

PRfiAUX 1 9 6 4

C . PRfiAUX, rec. a PACE 1 9 6 3 , C E 3 9 , 1 9 6 4 , p p . 1 9 9 - 2 0 1 .

PRETAGOSTINI 1 9 7 7

XXIX

R . PRETAGOSTINI, Prisciano e alcuni versi 'giambici' nella Urica greca arcaica (Alcmane, Anacreonte, Simonide e Pindaro), Q U C C 2 6 , 1 9 7 7 , pp. 63-78.

PRETAGOSTINI 1 9 9 3

PRIVITERA 1 9 8 7

PUG LI A 1 9 8 0 PUGLIA 1 9 8 3

R . PRETAGOSTINI, Le teorie metrico-ritmiche degli antichi. Metrica e ritmo musicale, in Lo spazio letterario della Grecia antica, 1/2, pp. 369-391. G.A. PRIVITERA, Lirici greci monodici, in Dizionario degli scrittori greci e latini, diretto da F. Della Corte, II, Milano 1987, pp. 1201-1212. E . PUGLIA, Nuove letture nei PHerc. 1012 e 1786 (Demetrii Laconis opera incerta), CErc 10,1980, pp. 25-53. E. PUGLIA, Demetrio Lacone a Mileto, CErc 13,1983, pp. 21-24.

Conspectus

XXX PUGLIA 1 9 8 8 RADT 1 9 7 7

librorum

Demetrio Lacone. Aporie testuali ed esegetiche in Epicuro (PHerc 1012), Napoli 1988. Tragicorum Graecorum Fragmenta (TrCF), Vol. 4: Sophocles, ed.

E . PUGLIA,

S. RADT, G ö t t i n g e n 1977.

REINACH

1905a

Tragicorum Graecorum Fragmenta (TrGF), Vol. 3: Aeschylus, ed. S. RADT, Göttingen 1985 (Addenda et corrigenda in RADT 1999, pp. 781-791). RADT 1977. Editio correctior et addendis aucta ed. S. RADT (F 730a-g ed. R. Kannicht), Göttingen 1999. Real-Encyclopädie der classischen Altertumswissenschaft, Stuttgart-München, 1893-1978. J.R. REA, Α New Reading in PSl XI 1211: Aeschylus, Myrmidones, ZPE 7,1971, pp. 93-94. Τ . REINACH, Un fragment nouveau d'Alcee, R E G 1 8 , 1 9 0 5 ,

REINACH

1905b

Τ . REINACH,

RADT 1 9 8 5

RADT 1 9 9 9 RE REA 1 9 7 1

pp. 295-299.

RIZZA 1 9 5 9 ROBERTS 1 9 5 4 ROBERTS 1 9 5 6 RODRIGUEZ SOMOLINOS 1 9 9 4 ROMEO 1 9 8 2 ROMEO 1 9 8 8 RÖSLER 1 9 8 0

RÖSLER 1 9 9 3

ROSSUM-STEENBEEK 1 9 9 8 ROUSSEL 1 9 2 0

Russo 2004 RÜSTEN 1 9 8 2 SARDIELLO 1 9 6 9 - 1 9 7 1 SCHADEWALDT 1 9 3 6

Note supplemental sur le papyrus d'Alcee, R E G 18,1905, pp. 413-414. G. RIZZA, Scoperta di una cittä antica sulle rive del Simeto: EtnaInessa?, PP 14,1959, pp. 465-474. The Oxyrhynchus Papyri, Part XXII, Ed. with Translations and Notes by Ε. Lobel and C.H. ROBERTS, London 1954. Greek Literary Hands (350 B.C.-A.D. 400), by C.H. ROBERTS, Oxford 1956. H . RODRIGUEZ SOMOLINOS, De nuevo sobre Alceo 130b, 10 (έοίκηι' άλυκαιχμίακ), Eikasmös 5,1994, pp. 23-28. C. ROMEO, Demetrio Lacone interprete di Alceo, CErc 12, 1982, pp. 35-42. Demetrio Lacone. La poesia (PHerc. 188 e 1014). Edizione, traduzione e commento a cura di C. ROMEO, Napoli 1988. W . RÖSLER, Dichter und Gruppe. Eine Untersuchung zu den Bedingungen und zur historischen Funktion früher griechischer Lyrik am Beispiel Alkaios, München 1980. W . RÖSLER, Zur Struktur des Alkaios-Kommentars POxy. 3711, in Tradizione e innovazione nella cultura greca da Omero all'etä ellenistica. Scritti in onore di Bruno Gentiii, a cura di R. Pretagostini, I, Roma 1993, pp. 227-235. Μ . VAN ROSSUM-STEENBEEK, Greek Readers' Digest? Studies on a Selection of Subliterary Papyri, Leiden-New York-Köln 1998. P. ROUSSEL, Remarques sur les Suppliantes et le Promethee d'Eschyle, RPh 44,1920, pp. 241-247. S. Russo, Le calzature nei papiri di eta greco-romana, Firenze 2004. J. RÜSTEN, Dicaearchus and the Tales from Euripides, G R B S 23, 1982, pp. 357-367. E . SARDIELLO, II problema della datazione e il significato politico delle Supplici di Eschilo, AFLL 5,1969-1971, pp. 5-36. W. SCHADEWALDT, Aischylos' 'Achilleis', Hermes 71,1936, pp. 25-69 (= Hellas und Hesperien. Gesammelte Schriften zur antiken und neueren Literatur: zum 60. Geburtstag von Wolfgang

Conspectus

SCHIBLI 1 9 8 7 SCHMIDT 1 8 5 4

SCHMIDT 1 8 8 6 SCHMIDT 1 9 1 8

librorum

XXXI

Schadewaldt, unter Mitarbeitung von Κ. Bartels hrsg. von Ε. Zinn, Zürich-Stuttgart, 1960, pp. 166-211, da cui si cita). H. SCHIBLI, rec. a HASLAM 1986, BASP 24,1987, pp. 165-175. Didymi Chalcenteri grammatici Alexandrini fragmenta quae supersunt omnia, collegit et disposuit M. S C H M I D T , Lipsiae 1854. Synonymik der Griechischen Sprache, von J.H. SCHMIDT, IV, Leipzig 1886. K . F . W . SCHMIDT, r e c . a GRENFELL-HUNT 1 9 1 5 , G G A

180,1918,

pp. 81-126. SCHNEIDEWIN 1 8 5 3 SCHUBART 1 9 0 2 SCHUBART 1 9 4 8 SCHUBARTWILAMOWITZ 1 9 0 7

F.W. SCHNEIDEWIN, De hypothesibus tragoediarum Graecarum Aristophani Byzantio vindicandis commentatio, Gottingae 1853. W. SCHUBART, Neue Bruchstücke der Sappho und des Alkaios, SPAW 1902, pp. 195-209. W . SCHUBART, Bemerkungen zu Sappho, Alkaios und Melinno, Philologus 97, 1948, pp. 311-320. Lyrische und dramatische Fragmente, bearb. von W. SCHUBART u n d U . VON WILAMOWITZ-MOELLENDORFF ( B K T

V

2), Berlin 1907. Historia de la lexicografia griega antigua y medieval, in Introducciön a la lexicografia griega por F. Rodriguez Adrados, E. Gangutia, J. Löpez Facal, C. Serrano Aybar, Madrid 1977, pp. 61-106. Sylloge Inscriptionum Graecarum, a G. Dittenbergero condita et aucta, Leipzig 1915-1924 3 . P.J. SIJPESTEIJN, The Aeschines Papyrus Amstelodamensis No. 2: A Reconsideration, CE 49,1974, pp. 124-127. Ε . SIMON, Amymone in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, publik par la Fondation pour le Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, 1/1, 1981, pp. 742-752. Aristophanis Byzantii Fragmenta, post A. Nauck collegit, testimoniis ornavit, brevi commentario instruxit W.J. SLATER, Berlin-New York 1986. S . R . SLINGS, Άπαππένα γενήω: Some Problems in Lesbian Grammar, Mnemosyne 32,1979, pp. 243-267. Scholia graeca in Aeschylum quae exstant omnia, pars I, scholia in Agamemnonem, Choephoros, Eumenides, Supplices continens, C . SERRANO AYBAR,

SERRANO AYBAR 1 9 7 7

SIG3

SIJPESTEIJN 1 9 7 4 SIMON 1 9 8 1 SLATER 1 9 8 6

SLINGS 1 9 7 9 SMITH 1 9 7 6

ed. O . L . SMITH, Leipzig 1976.

SNELL1946

Scholia graeca in Aeschylum quae exstant omnia, pars II fasc. 2, scholia in Septem adversus Thebas continens, ed. O.L. SMITH, Leipzig 1982. H.W. SMYTH, Unlisted Fragments of Aeschylus, AJPh 41, 1920, pp. 101-114. Excerpta περι παθών, ed. R. SCHNEIDER, Leipzig 1895. Β . SNELL, ZU den Fragmenten der griechischen Lyriker, Philologus 96,1944, pp. 282-292. Β. SNELL, Die Entdeckung des Geistes, Hamburg 1946.

SNELL1953

B . SNELL, rec. a LOBEL 1 9 5 2 , G n o m o n 2 5 , 1 9 5 3 , p p . 4 3 3 - 4 4 0 .

SMITH 1 9 8 2

SMYTH 1 9 2 0 SCHNEIDER 1 8 9 5 SNELL1944

XXXII

Conspectus librorum

SNELL-KANNICHT 1 9 8 6

B. SNELL, Scenes from Greek Drama, Berkeley-Los Angeles 1967. Tragicorum Graecorum Fragmenta (TrGF), Vol. 1: Didascaliae tragicae; Catalogi tragicorum et tragoediarum; testimonia et fragmenta tragicorum minorum, ed. B. SNELL, Göttingen 1971. SNELL 1971. Editio correctior et addendis aucta curavit R.

SOMMERSTEIN 1 9 9 6

A.H.

SNELL1967 SNELL 1 9 7 1

STEFFEN 1 9 5 2

STEFFEN 1 9 5 8 STEFFEN 1 9 5 9

STEFFEN 1 9 7 5 STELLA 1 9 3 6 STOESSL 1 9 5 2 STOESSL 1 9 5 7 STOESSL 1 9 7 0 STOESSL 1 9 7 9 SULZBERGER 1 9 3 4 SUTTON 1 9 7 4 TAPLIN 1 9 7 7 TARDITI 1 9 6 9 TARDITI 1 9 8 4 TARDITI 1 9 8 7

KANNICHT, Göttingen 1986.

Aeschylean Tragedy, Bari 1996. Ad Aeschyli Myrmidonum fragmentum papyraceum observationes criticae, in Tragica I (Prace Wroc.awskiego Töwarzystwa Naukowego - Travaux de la Sociitd des Sciences et des Lettres de Wroc.aw, S6rie A Nr. 41), Wroc.aw 1952, pp. 29-40. V. STEFFEN, Studio Aeschylea praecipue ad deperditarum fabularum fragmenta pertinentia, Wroc.aw 1958. V. STEFFEN, Die neuen Papyruskommentare zu Alkaios, in Philologische Vorträge, hrsg. von ]. Irmscher und V. Steffen, Wroc.aw 1959, pp. 35-46. V. STEFFEN, Tragedia grecka i dramat satyrowy w swietle dokumentöw papirusowych i epigraficznych, Eos 63,1975, pp. 233-243. L.A. STELLA, De Oxyrhynchio fragmento quod Aeschyli Myrmidonibus ascribitur, RIL 69,1936, pp. 553-562. F. STOESSL, Polyphrasmon, in RE XXI/2,1952, coli. 1824-1825. F. STOESSL, Prologos, in RE XXIII/1,1957, coli. 632-641. F. STOESSL, Mesatos, in RE (Suppl. XII), 1970, coli. 866-867. F. STOESSL, Die Hiketiden des Aischylos als geistesgeschichtliches und theatergeschichtliches Phänomen, Wien 1979. M.R. SULZBERGER, Un fragment des "Myrmidons" d'Eschyle?, AC 3,1934, pp. 447-450. D.F. SUTTON, Aeschylus' Amymone, GRBS15,1974, pp. 193-202. O. TAPLIN, The Stagecraft of Aeschylus, Oxford 1977. G . TARDITI, L'äcißeia di Aiace e cjuella di Pittaco, Q U C C 8 , 1969, pp. 86-96. G. TARDITI, Alceo e la volpe astuta, in Urica greca da Archiloco a Elitis. Studi in onore di P.M. Pontani, Padova 1 9 8 4 , pp. 8 1 - 9 2 . G. TARDITI, rec. a HASLAM 1 9 8 6 , Aegyptus 6 7 , 1 9 8 7 , pp. SOMMERSTEIN,

V. STEFFEN,

262-270. THEANDER 1 9 5 2

ThGL

Tosi 1984 Tosi 1988 Tosi 1989

C. THEANDER, De Alcaei poematis in Hyrrhan, Pittacum, Penthilidas invectivis, Aegyptus 32,1952, pp. 179-190. Thesaurus Graecae Linguae, ab Η. Stephano constructus. Post editionem anglicam novis additamentis auctum, ordineque alphabetico digestum tertio ed. C.B. Hase, G.R.L. De Sinner et Τ. Fix, I-VIII, Parisiis 1831-1865 (rist., in IX voll., Graz 1954). R. Tosi, Prospettive metodologiche lessicografiche. (A proposito delle recenti edizioni di Oro e di Fozio), RSBS 4, 1984, pp. 181-203. R. Tosi, Studi sulla tradizione indiretta dei classici greci, Bologna 1988. R. Tosi, Alcuni esempi di polisemia nell'Agamennone di Eschilo:

Conspectus

Tosi 1992 Tosi 1994 TOVAR 1 9 4 3 TRAVERSA 1 9 6 5

TREU 1955a TREU 1 9 5 5 b

TREU 1 9 5 8 TREU 1 9 6 3 TREU 1 9 6 6 TREU 1 9 6 8 TREU 1 9 7 0 TREU 1 9 8 1

TRONSKIJ 1 9 5 7

TRUMPF 1 9 5 8 TSANTSANOGLOU 1 9 8 4 TURNER 1 9 3 9

TURNER 1 9 5 4 TURNER 1 9 5 5

TURNER 1 9 5 6

TURNER 1 9 5 7

TURNER 1 9 8 0 TURNER 1 9 8 7

UNTERSTEINER 1 9 4 2 USSHER 1 9 7 7

librorum

XXXIII

esegesi antica e filologia moderna, Lexis 3,1989, pp. 3-24. R. Tosi, Dizionario delle sentenze latine e greche, Milano 1992. R. Tosi, La lessicografia e la paremiografia in etä alessandrina ed il loro sviluppo successive, in MONTANARI F. 1994, pp. 143-209. Α. TOVAR, rec. a LOBEL 1941, Emerita 11,1943, pp. 435-441. A. TRAVERSA, rec. a PAGE 1963, Paideia 20,1965, pp. 354-355. M. T R E U , Von Homer zur Lyrik, München 1955. Μ . TREU, Nachlese zu Alkaios, in Corolla linguistica. Festschrifl F. Sommer, dargebracht von Freunden, Schülern und Kollegen, Wiesbaden 1955, pp. 223-228. Μ . TREU, P.OX. 2378 = Alkaios, Philologus 102,1958, pp. 13-20. Alkaios, griechisch und deutsch, hrsg. von M. T R E U , München, 19632 (19521). M . TREU, Neues über Sappho und Alkaios (P.Ox. 2506), Q U C C 2,1966, pp. 9-36. Sappho, griechisch und deutsch, hrsg. von M. T R E U , München 19684. M. T R E U , Die mythischen Balladen des Alkaios, in Antike Lyrik, hrsg. von W. EISENHUT, Darmstadt 1970, pp. 51-72. Κ. T R E U , Zur Papyrusüberlieferung des Aischylos, in Aischylos und Pindar. Studien zu Werk und Nachwirkung, hrsg. von E.G. Schmidt, Berlin 1981, pp. 166-169. I . M . TRONSKIJ, Die Oxyrhynchus-Didaskalie zur Tetralogie des Aischylos über die Darmiden, VDI 60, 1957, pp. 146-159 (rec. in Historia 7,1958, p. 506; riassunto in BCO 4,1959, coli. 344-345). J. TRUMPF, Studien zur griechischen Lyrik, Diss. Köln 1958. New Fragments of Greek Literature from the Lexicon of Photius, Ed. with Comm. by K. TSANTSANOGLOU, Αθηνά 1984. Catalogue of Greek and Latin Papyri and Ostraca in the Possession of the University of Aberdeen, Ed. by E.G. TURNER, Aberdeen 1939. E . G . TURNER, rec. a LOBEL 1952, C R 4 , 1 9 5 4 , p p . 2 0 - 2 4 .

The Hibeh Papyri, Part II, Ed. with Translations and Notes by E.G. TURNER, with the Collaboration in the Edition of No. 198 of M.T. Lenger. With Four Plates, London 1955. E.G. TURNER, Scribes and Scholars of Oxyrhynchus, in Akten des VIII. Internationalen Kongresses ßr Papyrologie (Wien 1955), Wien 1956, pp. 141-156. The Oxyrhynchus Papyri. Part XXIV, Ed. with Translations and Notes by Ε. Lobel, C.H. Roberts, E.G. TURNER and J.W.B. Barns, London 1957. E.G. TURNER, Greek Papyri. An Introduction, Oxford 19802 (trad. it. da cui si cita, Roma 2002). E.G. TURNER, Greek Manuscripts of the Ancient World, Second Edition Revised and Enlarged, Ed. by P.J. PARSONS (Suppl. BICS 46), London 19872. M . UNTERSTEINER, Gli Eraclidi e il Filottete di Eschilo (saggi di ricostruzione), Firenze 1942. R.G. USSHER, The Other Aeschylus. A Study of the Fragments of

XXXIV

VETTA 1 9 8 1 VETTA 1 9 8 2 VETTA 1 9 8 6 VETTA 2 0 0 2

VH2 VOIGT 1 9 7 1 VOLTERRA 1 9 5 2

Conspectus

librorum

Aeschylean Satyr Plays, Phoenix 31,1977, pp. 287-299. M . VETTA, Poesia e simposio (a propositi3 di un libro recente sui carmi di Alceo), RFIC 109,1981, pp. 483-495. M . VETTA, II P.Oxy. 2506 fr. 77 e la poesia pederotica di Alceo, QUCC 39,1982, pp. 7-20. M . VETTA, L'allegoria della vite in Alceo (fr. 119 V.) e un'immagine di Demostene, QUCC 51,1986, pp. 39-52. M . VETTA, Alceo, l'allegoria della nave e Mitilene arcaica, in Τέρψΐί. In ricordo di M.L. Coletti, a cura di M.S. Celentano, Alessandria 2002, pp. 13-27. Herculanensium voluminum quae supersunt, VII, Neapoli 1871. Sappho et Alcaeus fragmenta, ed. E.-M. VOIGT, Amsterdam 1971. E . VOLTERRA, rec. a LOBEL 1 9 5 2 e LOBEL 1 9 5 1 , Iura 3 , 1 9 5 2 , pp. 386-388.

VÖLKER 2 0 0 3 WARTELLE 1 9 7 1 WEST 1 9 8 2 WEST 1 9 8 3

WEST 1990a

Himerios, Reden und Fragmente, Einführung, Übersetzung und Kommentar von H. VÖLKER, Wiesbaden 2003. A . WARTELLE, Histoire du texte d'Eschyle dans l'antiquite, Paris 1971. M.L. W E S T , Greek Metre, Oxford 1982. M.L. W E S T , Tragica VI, BICS 30,1983, pp. 63-82. Aeschyli tragoediae, cum incerti poetae Prometheo, ed. M.L. WEST, Stutgardiae 1990.

WEST 1 9 9 0 b WEST 1 9 9 2 WILAMOWITZ 1 9 1 4 WILHELM 1 9 0 6 WILLI 1 9 9 9 WINSTEDT 1 9 0 7 WOLFF 1 9 5 7 WOLFF 1 9 5 8 WOLFF 1 9 5 9 WOUTERS 1 9 7 9

M.L. WEST, Notes on Sappho and Alcaeus, ZPE 80,1990, pp. 1-8. Aeschyli Supplices, ed. M.L. WEST, Stutgardiae 1992. U. VON WILAMOWITZ-MOELLENDORFF, Aischylos, Interpretationen, Berlin 1914. A. WILHELM, Urkunden dramatischer Aufführungen in Athen, Wien 1906. A. WILLI, Zur Verwendung und Etymologie von griechisch έρι-, HSF 112,1999, pp. 86-100. E . O . WINSTEDT, Some Greek and Latin Papyri in Aberdeen Museum, CQ 1,1907, pp. 257-267. Ε.A. WOLFF, Aeschylus' Danaid Trilogy: A Study, Diss. Ann Arbor (Mich.) 1957. E.A. W O L F F , The Date of Aeschylus' Danaid Tetralogy, Eranos 56, 1958, pp. 119-139. E . A . W O L F F , The Date of Aeschylus' Danaid Tetralogy, II, Eranos 57,1959, pp. 6-34. The Grammatical Papyri from Graeco-Roman Egypt. Contributions to the Study of the 'Ars Grammatica' in Antiquity, b y A . WOUTERS, Brüssel 1979.

YORKE 1954a

C. YORKE, The Date of the Supplices of Aeschylus, CR 4, 1954, pp. 10-11.

YORKE1954b

C . YORKE, Mesatus

ZIEGLER 1 9 4 9

K . ZIEGLER, Palikoi,

in R E X V I I I / 3 , 1 9 4 9 , coll. 1 0 0 - 1 2 3 .

ZIEGLER 1 9 6 7

K . ZIEGLER, Xuthia,

in R E I X A 2 , 1 9 6 7 , col. 2 1 5 6 .

ZIMMERMANN 1 9 3 7

W . ZIMMERMANN, r e c . a FRITSCH 1 9 3 6 , 737-748.

tragicus,

C Q 4 , 1 9 5 4 , pp. 182-183.

PhW

57, 1937,

pp.

Conspectus librorum

ZIMMERMANN 1 9 9 8 ZUNTZ 1 9 8 1 ZUNTZ 1 9 8 3

X X X V

Hypothesis, in N P V, 1998, coli. 819-820. Notes on Some Passages in Aeschylus' "Septem", PCPhS 207,1981, pp. 81-95. G . ZUNTZ, Textkritische Anmerkungen zu Aischylos' "Hepta", Hermes 111, 1983, pp. 259-281. B . ZIMMERMANN,

G . ZUNTZ,

PARS I COMMENTARIA ET LEXICA IN AUCTORES Vol. 1 AESCHINES - BACCHYLIDES FASC. 1 AESCHINES - ALCAEUS

AESCHINES

La tradizione manoscritta di Eschine e costituita da un alto numero di codici medievali e umanistici, nonche, grazie a recenti acquisizioni, da una notevole abbondanza di reperti papiracei 1 , che - disposti lungo l'arco temporale compreso tra il I e il V / V I sec. d.C. - documentano la fortuna irtcontrata dall'oratore giä in epoca antica 2 . Di un'attivita esegetica condotta sul testo di Eschine, tuttavia, i papiri offrono esigue testimonianze 3 . P.Turner 9 => 1, che contiene una lista di opere in prosa, parrebbe recare un'attestazione di hypomnema eschineo. Isolato e il caso di P.Oxy. XV 1804, frr. 1+2, col. 19-13 2, in cui, all'interno di un lessico retorico, compare il lemma προοτρόπ[αιοο con relativo interpretamentum, tratto da Aeschn. Fals. Leg. 158. Resti di un'annotazione di mano diversa da quella che ha copiato il testo si osservano in P.Oxy. LX 4055 => 3, che presenta inoltre una diple e altri segni marginali. In P.Oxy LX 4029 recto col. II, fine r. 20 (In Tim. 40) si intravedono infine tracce di una nota a margine, anch'essa di una mano diversa da quella in cui e scritto il testo (ε [ ). Si tratta tuttavia, verisimilmente, non di un'annotazione a carattere esegetico, bensi piuttosto di un'integrazione al testo del papiro che in questo punto (tra προη]ρημε | [voc e ocoi, rr. 18-19) omette l'intera frase ox αντο τοΰργον εδειξεν4. Si puö aggiungere P.Oxy. XXIV 2404 (In Ctes. 51-53) dove la seconda

' L'opera di Eschine, che ancora nel 1990 era rappresentata da 18 papiri (cfr. Lenaerts 1990, pp. 335-336), si έ accresciuta, negli ultimi anni, di una trentina di nuovi testimoni, che hanno sensibilmente modificato i dati statistici in materia, portando Eschine fra gli oratori meglio attestati (cfr. Fournet 1997, p. 97). 2 Cfr. Martin Velasco 1993 e Monaco 2000 con bibliografia. AU'elenco dei papiri eschinei citati da Monaco si aggiunga BKT IX 37. 3 Potrebbe forse porsi in relazione con questo il fatto che gli Alessandrini sembrano non aver conosciuto lezioni omeriche testimoniate da Eschine (cfr. Haslam 1997, p. 70 n. 33 e pp. 74-77). Com'e noto, furono oggetto di studio dapprima i testi poetici, quindi quelli prosastici e, all'interno di questi ultimi, gli storici precedettero gli oratori (cfr. Serrano Aybar 1977, pp. 80-82; Montanari F. 1994, pp. 132-133). 4 Poiche infatti nello spazio sottostante il papiro non έ scritto e poiche l'integrazione doveva cominciare all'altezza del r. 19, non έ escluso che 1'ε iniziale di parola alia fine del r. 20 potesse essere dunque proprio quello di εδειξεν. Oltre all'ipotesi dell'omissione accidentale poi reintegrate, va tuttavia presa in considerazione anche la possibilitä che la frase (ίκ αύτό τούργον εδειξεν sia un'aggiunta per collazione con un altro manoscritto (cfr. Dilts 1997, app. crit.).

4

Aeschines

mano, che ha corretto la maggior parte degli errori e ha inserito la punteggiatura, mostra di aver collazionato il suo esemplare con uno differente dal modello: soprattutto gli interventi testuali nei rr. 44-47 (In Ctes. 53) lasciano desumere una revisione critica del testo eschineo 5 . Degno di menzione anche P.Gron.Amst. 2, 3-4 (In Ctes. 47) che rispetto ai codici contiene qualche parola in piü, elemento che si giustifica probabilmente con una nota marginale penetrata nel testo6. Si ricordi infine la citazione di Fals. Leg. 10 e In Tim. 165 in un manuale di stilistica (P.Oxy. VII 1012, fr. 9 col. II 6 s. e 14-22, opera afferente al filone della critica letteraria) tra gli esempi di omissioni di nomi ο fatti nei prosatori7. Nei rimanenti papiri che tramandano le orazioni di Eschine e dato rilevare la presenza di edizioni di pregio dal punto di vista librario, il cui testo e stato oggetto di revisione 8 , e il consistente numero di varianti (talora di lectiones singulares) rispetto ai manoscritti medievali, da imputarsi forse in parte alle scuole retoriche e agli ambienti eruditi che fruirono di tali prodotti letterari9. Tutto ciö induce comunque a supporre che il testo dell'oratore godesse di una buona quotazione sul mercato librario e fosse, in epoca antica, al centro "di una vitale e continua operazione di lettura, studio e diffusione" 10 . ELENA ESPOSITO

Cfr. in proposito Turner 1957, p. 130, Messeri Savorelli-Pintaudi 1997, p. 173, Neri 2003, pp. 511-516. 6 Cfr. Sijpesteijn 1974, p. 126. 7 Cfr. Fanan 1977 con bibliografia. 8 Cfr. P.Köln II 65; P.Mil.Vogl. II 41; P.Oxy. Ill 458, XIII 1625, LX 4030 (qui, in particolare, in col. II, alia sinistra del r. 14, έ visibile forse un segno di omissione, come anche in P.Gen. inv. 256 = MP 3 5 + 6 = LDAB 57, col. II, all'altezza dei rr. 30-31), 4 0 3 2 , 4 0 3 5 , 4 0 3 8 , 4 0 4 2 , 4 0 4 7 , 4 0 4 9 recto, 4051, 4052; P.Oxy.Hels. 1, P.Vindob. G 2314 = M P 3 1 7 = LDAB 94. 9 Cfr. Monaco 2000, p. 87. 10 Cfr. Monaco 2000, p. 10. 5

1

P.Turner 9, fr. 1, 4 Titolo di

sec. IVP

commentario

Prov.: Hermopolis Magna. Cons.: Berlin, Ägyptisches Museum, inv. 21247. Edd.: MAEHLER 1 9 8 1 ; IOANNIDOU 1 9 9 6 , p . 1 9 2 ; OTRANTO 2 0 0 0 , p p . 1 0 7 - 1 1 3 .

Tabb.: P.Turner

( = MAEHLER 1 9 8 1 ) , V;

BKT I X ( = IOANNIDOU 1 9 9 6 ) , 6 6 ; OTRANTO 2 0 0 0 ,

X V ; C P F IV.2, 2 6 0 .

Comm.:

MP3 2090.2; L D A B 5602

MAEHLER

1981;

MESSERI

SAVORELLI

1989;

MCNAMEE 1 9 9 2 , p p . 1 7 - 1 8 , 3 6 ; MAEHLER 1 9 9 4 , p. 1 2 5 ; HARRAUER 1 9 9 5 , p . 6 7 ; IOANNIDOU 1 9 9 6 , p . 1 9 2 ; OTRANTO 2 0 0 0 , p p . X X , X X X I I , 1 0 7 - 1 1 3 ; MAEHLER 2 0 0 3 ,

p. 7 9 .

P.Turner 9 e costituito da tre frammenti: il fr. 1, il piü ampio, misura cm 9,4 χ 17 e conserva 19 righi di testo; il margine sinistra e di ca. cm 4, quello inferiore invece di ca. cm 0,7. Π fr. 2, posizionato in base all'andamento delle fibre all'altezza dei rr. 5-7 del fr. 1, appare di dimension! molto piü ridotte (cm 1,3 χ 2,9); infine il fr. 3 (cm 1,5 x 3,7), in cui e visibile un margine inferiore di cm 1,2, rimane di incerta collocazione. Π papiro presenta, solo sul recto, una scrittura di tipo corsivo ad asse verticale, molto simile a quella di P.Vindob. G 27879, un documento proveniente da Hermopolis datato al 329 d.C. (cfr. Bagnall-Worp 1977); secondo Maehler 1981, p. 46, i due reperti papiracei sono forse riconducibili alla medesima mano. In P.Turner 9 una seconda mano ha vergato il r. 4 del fr. 3 con una scrittura piü sottile, di modulo piü piccolo e caratterizzata da un inchiostro piü chiaro. I fori che si distinguono lungo il margine sinistra del fr. 1, a distanza regolare di ca. cm 1,6-1,7, inducono a ritenere che il foglio fosse fascicolato in un codice. D papiro reca una lista di opere in prosa: dovevano essere indicati commentari ad Archiloco, Eschine, Demostene, Omero (cfr. rr. 2 Άρ[χι]λόχει[ον υπόμνημα, 4 Αϊοχίνειον [, 5 Δημοίθεν[ ] π [, 6 Όμηρνκον [ei]c Ίλιάδ [, 7 Δημοοθενι[κόν] ΐδιω[τικων λόγων υπόμνημα); vi figurano inoltre scritti di carattere retorico (cfr. rr. 8 Κα[λ]λινίκου, 18 Κ]αλλινίκου διάφορο[ι λόγοι)1, opere degli storici Erodoto, Senofonte, Tucidide (cfr. rr. 12,14,16,17), Γ'Αθηναίων πολιτεία di Aristotele (r. 15), un lavoro erudito di Callimaco (r. 3), forse le K[xiceic νήοων

1

Tutti i supplement! s o n o di Maehler 1981.

6

Aeschines 1

και πόλεων και μετονομαάαι, opera in prosa perduta ma attestata da Sud. κ 227, 30-31 A. (Maehler 1981; SH 291 A)2. Accanto a ogni titolo (tranne in fr. 1, 4) sulla sinistra, si nota un doppio tratto obliquo, probabile check-mark delle opere elencate (cfr. il tratto obliquo di P.Ross.Georg. I 22, col. II15 e 18, su cui Otranto 2000, p. 82). I testi storici, letterari, ma soprattutto quelli di retorica inseriti in questa lista di libri, che forse costituiva un catalogo di una biblioteca privata 3 , potrebbero rispecchiare gli interessi ο gli strumenti di lavoro di un erudito, forse di un avvocato4. Si confronti il caso di P.Berol. inv. 21849 = SB XII11084 (V d.C.), opportunamente richiamato da Maehler 1981, p. 47 (e su cui cfr. Otranto 2000, pp. 115-119), dove appunto un avvocato chiede a un collega di restituirgli in fretta alcuni libri avuti in prestito, tra cui un commentario a Demostene e vari testi di Menandro retore. La probabile menzione in fr. 1, 4 di un commentario a Eschine risulta di indubbio interesse.

Αίοχίνειον [ fort. Ακχίνειον [υπόμνημα Otranto post Maehler 1981

Benche infatti nei lessici debbano essere confluiti materiali di commenti a Eschine (=> 2), questa parrebbe, al momento, l'unica attestazione di un commentario antico (cfr. supra introduzione), che va ad affiancarsi a quelle di Arpocrazione, da cui si desume che Didimo Calcentero aveva scritto un commento alle orazioni eschinee Contro Ctesifonte e Sulla corrotta ambasceria (cfr. Harp, θ 34, κ 80, π 2 e π 106 Keaney) 5 . ELENA ESPOSITO

Diversamente Otranto 2000, p. 109, che propone di identificare con υ l'ultima lettera superstite prima della lacuna e intendere quindi Καλλιμάχου ϋ[πόμνημα, ma la lettura ic[ delY editor princeps sembra sicura. 3 Cfr. Maehler 2003, p. 79. 4 Si tenga presente, in proposito, Cribiore 2001, pp. 220-244 e, per la tipologia di fruizione di cui puö essere oggetto un oratore, Monaco 2000, pp. 10 e 87. Si noti parimenti che, una volta fissato il canone dei dieci oratori, "los lixicos retöricos se sucedieron, no sölo desde el punto de vista gramatical y estilistico, sino tambiön para la explicaciön de las instituciones politicas, el derecho y los realia que se daban en los oradores" (Serrano Aybar 1977, p. 97). In particolare, sulla vita culturale a Hermopolis, cfr. Otranto 2000, pp. XIX-XX. 5 , Su Didimo e il suo interesse per le opere degli oratori, cfr. Serrano Aybar 1977, p. 97 con bibliografia. 2

2

P.Oxy. X V 1804, irr. 1+2, col. I 9 - 1 3 [=> III: Lexica] Voce (Fals. Leg. 158) di lessico retorico (Valerio Diodoro, ζητουμένων παρά xoic ι' ρήτοραν ?)

sec. IIP Έξήγηοκ των

Προοτρόπ[αιοο · Αΐ]οχίνηο έν των Πε10

pi xfjc πα[ραπρεοβεία]ο· δαίμων TIC επί των α [

ώ]νομ Alcaeus 11, preso in esame dallo studioso. Ε dunque probabile che non siano assimilabili a tale segno. 2 La funzione di un segno orizzontale, come di un tratto diagonale ο simili, risulta, tuttavia, spesso non perspicua. Cfr. McNamee 1992, pp. 17-18 e 34-36.

P.Oxy. LX 4055

11

Col. Ill

]ερ[ ]μεν() l'annotazione si trova nel margine superiore

2

]με" pap. ELENA ESPOSITO

AESCHYLUS

Anche se non si sono conservati frammenti di hypomnemata a Eschilo1, i papiri hanno restituito testimonianze di erudizione eschilea antica di notevole interesse e non prive di notizie importanti. Restano papiri con note marginali e hypotheseis, relative in massima parte a tragedie perdute: ciö rende difficile fare confronti con la tradizione scoliografica, ma conferisce a tali testimoni un valore particolare. Se da una parte la relativa povertä delle testimonianze puö forse indicare una minore fortuna di Eschilo rispetto ad altri autori di teatro (soprattutto Euripide), il fatto stesso che si trovino materiali esegetici connessi con diverse tragedie perdute indica quanto della sua produzione fosse ancora disponibile nei primi secoli dell'etä imperiale e fa pensare a un interesse di alto livello culturale. Per questo aspetto della fortuna e della storia del testo, i papiri offrono un'informazione molto significativa: nei primi secoli dell'etä imperiale, alcune opere in seguito scomparse non solo erano conosciute e copiate in nuovi esemplari, ma erano anche oggetto di cure esegetico-erudite. Dalle hypotheseis papiracee e venuta quella che Pfeiffer definiva "important new evidence"2. P.Oxy. XX 2257 => 1 (II sec. d.C.) offre notizie sulle perdute Etnee in un contesto critico (purtroppo conservato molto parzialmente) di livello certamente non basso. Si tratta di un esemplare che merita particolare attenzione per il tipo di erudizione che contiene. II testo in prosa si puö definire convenzionalmente hypothesis, ma sono evidenti le peculiaritä che lo distinguono dai testi usualmente indicati con questo termine: abbiamo in effetti, almeno a quanto si legge nella parte conservata, una breve trattazione su aspetti rilevanti dell'azione drammatica, giustificata forse dalla particolare complessitä dei cambi di scena della tragedia. Se a questo si aggiunge la frequenza delle annotazioni marginali, si comprende come i frammenti appartenessero a un prodotto erudito degno di nota, una copia con un apparato esegetico ricco di materiali diversi (edizione di un solo dramma?)3.

' Si esclude il caso troppo problematico di P.Oxy. XX 2255, fr. 42. Pfeiffer 1968, p. 194 (pp. 306-307, trad. it.). Sulle hypotheseis, cfr. => 1, nota 3. 3 Cfr. Wartelle 1971, p. 343. 2

14

Aeschylus

P.Oxy. XX 2256 => 3 (II/III sec. d.C.) comprende frammenti di cinque hypotheseis; il testo presenta diverse correzioni ed e corredato da note marginali (forse due varianti si riconoscono nei frr. 6 e 9a 4 ). Si tratta dunque anche in questo caso di un esemplare oggetto di non poche attenzioni testuali ed esegetiche. Esso ha rivelato la corretta cronologia delle Supplici, posteriori al 468 a.C. (fr. 3), e ha confermato la sequenza dei drammi della trilogia tebana (fr. 2) data da\V hypothesis del codice Μ (cfr. infra). II livello critico-erudito di questi frammenti fa pensare a resti, per quanto ridotti, di materiali risalenti ad Aristofane di Bisanzio, arrivati poi anche a manoscritti di etä bizantina (come appunto il codice M). A una copia di lusso del II sec. d.C., sempre di provenienza ossirinchita, apparteneva PSIXI1211 => 4, dove appare una sola nota, di tipo strettamente lessicografico 5 . Anche P.Oxy. XXII2333 => 5 (II sec. d.C.) conserva nel margine una sola annotazione, che risulta essere di tipo lessicografico. In un gruppo di frammenti del II sec. d.C. (PSI XI 1208-1210, P.Oxy. XVIII 2159-2162, 2163 + PSI XV 14726, 2164, 2178, 2179, P.Oxy. XX 2245-2255), probabilmente tutti scritti dallo stesso copista7, Cantarella ha riconosciuto una "edizione" ο quanto meno un "progetto editoriale" eschileo8. Doveva trattarsi di una copia dell'opera del poeta tragico, costituita da una ventina di rotoli9 e comprendente due tragedie conservate, 1 'Agamennone (P.Oxy. XVIII 2178) e i Seife a Tebe (P.Oxy. XVIII 2179)10, oltre a diversi drammi perduti. Lobel 1952, p. 1, ammetteva che tra i singoli manoscritti possono risultare differenze anche considerevoli nell'aspetto, ma sottolineava come queste ultime fossero "differences in size of letter and thickness of stroke, not in form of letter or slope" e dunque potessero essere spiegate facilmente in un lavoro di trascrizione cosi ampio ("more than two dozen separate pieces seem to be distinguishable") e presumibilmente di lunga durata. Del resto, anche ammettendo che il copista fosse uno solo, il suo lavoro poteva aver toccato piu di un autore antico e non solo Eschilo; che questi frammenti siano tutti

Cfr. Wartelle 1971, p. 324 n. 4. Cfr. Cantarella 1948, p. 138. 6 Cfr. Bartoletti 1966 e frr. 131 e 132a-b Radt. 7 Si tratta del cosiddetto 'scriba 3' di Ossirinco, a cui sono attribuiti, oltre ai suddetti papiri eschilei, anche un rotolo di Babrio (P.Oxy. X 1249) e uno del Fedro (P.Oxy. LII 3677): cfr. Krüger 1990, p. 193. Inoltre, sull'identitä delle mani di P.Oxy. XVIII e XX, cfr. Chantraine 1954, p. 88; Turner 1987, p. 54 nr. 24. 8 Cantarella 1941, pp. 328-329, Id. 1942, pp. 75-79, Id. 1948, pp. 133-134; Wartelle 1971, pp. 316317; Daris 1997, p. 121. 9 Cantarella 1948, p. 136; Ferrari L. 1968, pp. 15-16; Wartelle 1971, pp. 320-321, 325. 10 Cavallo 1986, p. 108, a ragione sostiene che non necessariamente vi dovevano rientrare le altre cinque tragedie pervenute per tradizione medievale (di diverso avviso Cantarella 1942, pp. 7579; Wartelle 1971, pp. 230, 335). 4

5

Aeschylus

15

eschilei tuttavia "seems a reasonable working hypothesis". Ε verisimile che non si trattasse dell'opera completa del poeta, a meno di ipotizzare una raccolta dei drammi accessibili a Ossirinco nel II sec. d.C. (di diversa opinione Cantarella 1948, pp. 135-136)11. Le note sticometriche ogni cento versi12, la grafia accurata e gli ampi margini fanno ritenere che si tratti di esemplari destinati a "conservazione bibliotecaria"13. In alcuni di essi, in punti problematici, sono state scritte (forse dalla stessa mano, dunque da un unico lettore di questi rotoli di Eschilo) alcune annotazioni marginali. Abbiamo tre esempi: in P.Oxy. XVIII 2164 => 6 si tratta di una difficoltä lessicografica; in P.Oxy. XX 2252 => 10 (?) di un problema di costruzione sintattica; in P.Oxy. XX 2255 => 2 della posizione geografica di un toponimo. II fr. 42 di P.Oxy. XX 2255 appartiene quasi sicuramente a un rotolo diverso da quello degli altri pezzi pubblicati sotto questo numero14, e non esistono motivi cogenti per ritenere che il testo sia connesso con Eschilo (cfr. infra, scheda p. 73). Eschilo infine e citato in uno scritto di metrica (P.Oxy. II 220 => 8) e in un frammento proveniente da un trattato di carattere esegetico ο grammaticale ο forse lessicografico (P.Oxy. XX 2259 => 9), entrambi adespoti e conservati in papiri del I/II sec. d.C. A tutto questo si aggiunge la presenza nei papiri eschilei di un certo numero di segni critici15. Un insieme di indizi, dunque, che puö effettivamente far intravvedere un'attivitä esegetica ben piu ricca rispetto agli scarsi resti conservati. Le tracce di erudizione eschilea che affiorano dai reperti papiracei, appartenenti all'arco cronologico I-III sec. d.C., affondano evidentemente le loro radici nel lavoro compiuto a partire dall'etä ellenistica. Benche non molto sia noto del lavoro degli Alessandrini sul testo di Eschilo, e presumibile che la sua produzione sia stata oggetto di studio e di attenzione critica, come del 11 Probabilmente l'ordine delle tragedie era alfabetico e l'unitä originaria della trilogia era ormai frazionata: ciö έ confermato anche dalla presenza di drammi satireschi, legati a trilogie diverse da quelle alle quali appartengono le tragedie documentate nei frammenti (Cantarella 1948, pp. 136-137). Wartelle 1971, pp. 333-335 riteneva non casuale che durante il II secolo fosse cosi vivo l'interesse per il poeta ateniese: έ probabile che ciö si inquadrasse nei gusti arcaizzanti del periodo (cfr. Meschini 1972, p. 513; Korzeniewski 1973, p. 550; Looy 1973, p. 218).

Cfr. P.Oxy. XVIII 2161, col. II 2; P.Oxy. XX 2255, fr. 27(b), II 7. " Cavallo 1986, p. 108, cfr. anche Wartelle 1971, p. 322; diversamente Treu 1981, p. 168; si veda inoltre Cantarella 1948, p. 138. 14 Cfr. Radt 1985, p. 497. 15 Degni di menzione sono il segno χ in P.Oxy. XVIII 2160, fr. 2, col. II, a sinistra del r. 24; il χ in P.Oxy. XX 2250(a), a sinistra del r. 1; la dipld in P.Oxy. XX 2249, a sinistra del r. 10; la diple periestigmetie in P.Oxy. XVIII 2163, fr. 1, a sinistra del r. 4. 12

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Aeschylus

resto e testimoniato per gli altri grandi autori teatrali, sia tragici che comici. Si discute ancora sulla notizia di Tzetzes (Proleg. de comoedia Aristophanis, 117; cfr. II 1-4 e 22-25) relativa alia diorthosis dei tragici e dei comici, affidata rispettivamente ad Alessandro Etolo e a Licofrone: in ogni caso, e del tutto verisimile che i loro interventi siano stati superati e di conseguenza offuscati dai progressi compiuti in seguito e che per questo non si abbiano riscontri a tale informazione 16 . Alcune testimonianze in effetti fanno intravvedere i contorni di uno studio filologico non trascurabile su Eschilo. Alio stato attuale, non si trovano menzioni dei maggiori filologi alessandrini negli scholia Vetera a Eschilo, ma uno scolio a Teocrito (sch. vet. Theocr. 10,18e Wendel) afferma che un grammatico di nome Aristarco ο Aristofane avrebbe redatto un commentario al Licurgo, del quale non sappiamo altro17. Un frammento di Demetrio Lacone fornisce una notizia su Aristofane di Bisanzio a proposito di un passo sicuramente di Eschilo: e possibile che la citazione provenga dalle Lexeis aristofanee (=> 7)18. Nel piu autorevole testimone del testo eschileo, il codice M, alia hypothesis delle Eumenidi e premessa la titolazione Άρκτοφ(άνουο) γρ(αμματικοΰ) ή ύπόθεαο (Smith 1976, p. 42, 2), omessa dagli altri codici. Ancora soltanto nel codice Μ si trova una hypothesis ai Sette contro Tebe di tipo "aristofaneo", che presenta la corretta sequenza dei drammi della trilogia tebana (Smith 1982, p. 1): come si e anticipato, P.Oxy. XX 2256 => 3 ha restituito una hypothesis che conferma tale sequenza. Inoltre nei papiri di Eschilo si trova rispecchiata la colometria dei testi lirici che solitamente si fa risalire ad Aristofane di Bisanzio - ο comunque e ricondotta fondamentalmente alia filologia alessandrina - e che in seguito si e ampiamente diffusa e imposta nella tradizione testuale (=> 5)19. Neppure per Didimo, che si occupo molto di tragedia, abbiamo informazioni specifiche riguardanti Eschilo 20 . Ed e difficile dire quale provenienza abbia e a quando risalga il Κατάλογοο

16 Cfr. Pfeiffer 1968, pp. 183-184; Lloyd-Jones 1994, pp. 377-379; Magnelli 1999, pp. 10-12 e 86-87 (Alex. Aetol. 7T). 17 Cfr. Pfeiffer 1968, pp. 222-223 (p. 346 trad, it.), che mostra una preferenza per Aristarco. 18 P.Hercul. 1012, col. XXII1-6 = fr. 317a Radt (il papiro contiene un trattato esegetico su passi di Epicuro). " Cfr. Fleming 1975, pp. 141-148; J. Hammerstaedt nell'edizione di P.Oxy. LVI 3838, p. 69, con bibliografia; Irigoin 1994, p. 81; Bravi 1996. In questo quadro di riferimento, come ricorda Haslam 1978, p. 34, non έ verisimile che Aristofane abbia realizzato la colometria di tutta la poesia in metri "lirici" (compresa quella dei testi teatrali), lavorando solo su testi scritti come prosa: deve invece avere avuto dei precedenti e avere utilizzato esemplari che presentavano giä una qualche distinzione grafica della struttura metrica. 20 Cfr. Pfeiffer 1968, pp. 276-277 (p. 418, trad, it.), e gli incerti indizi in Schmidt 1854, pp. 88, 245, 249. "

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Aeschylus

των Αίχχύλου δραμάτων conservato in un paio di manoscritti, che presenta la lista delle opere in ordine alfabetico 21 . Una larga parte del materiale esegetico antico deve essersi perduto col tempo. Anche per Eschilo la tradizione erudita di etä bizantina non e particolarmente abbondante e rivela gli inevitabili immiserimenti 22 . LUIGI A R A T A / G B / F M

NOTA. Dove non altrimenti specificato, le integrazioni adottate sono del1 'ed.pr.

21 22

Testo in Murray 1957, p. 375; Page 1972, p. 335; Τ 78 Radt; cfr. Pfeiffer 1968, p. 216. Cfr. Tosi 1989 e Id. 1994, pp. 195-196; Irigoin 1994, p. 77.

1 P.Oxy. X X 2 2 5 7

fine sec. I P

H y p o t h e s i s e note marginali

alle A e t n ( a e ) a e

Prov.: Oxyrhynchus. Cons.: Oxford, Sackler Library, Papyrology Rooms. Edd.: fr. 1: LOBEL 1 9 5 2 , p p . 6 6 - 6 8 ; LLOYD-JONES 1 9 5 7 , fr. 2 8 7 , p p . 5 9 3 - 5 9 5 ; METTE 1 9 5 9 , fr. 26, p. 12; RADT 1 9 8 5 , fr. 4 5 1 t 1, p p . 1 2 6 - 1 2 7 e 4 9 4 ; ROSSUM-STEENBEEK 1 9 9 8 , nr. 2 1 , p p .

235-236.

frr. 2 - 8 : LOBEL 1 9 5 2 , p p . 6 8 - 6 9 ; METTE 1 9 5 9 , frr. 5 9 0 - 5 9 5 , p p . 2 1 4 - 2 1 5 ; RADT 1985, frr. 4 5 1 t

2-8, p. 494.

Tab.: P.Oxy. X X ( = LOBEL 1 9 5 2 ) , IX.

Comm.: M F 47; LDAB 121 fr. 1: VOLTERRA 1 9 5 2 , p. 3 8 6 ; GALLAVOTTI 1 9 5 3 , p. 1 5 9 ; SNELL 1 9 5 3 , p. 4 4 0 ; BATAILLE 1 9 5 4 , p. 3 1 4 ; DAVISON 1 9 5 4 , p. 2 0 6 ; FRAENKEL 1 9 5 4 , p p . 6 1 - 7 5 ; POHLENZ 1 9 5 4 , p p . 1 9 8 - 2 0 0 ; PRFIAUX 1 9 5 4 , p. 1 4 7 ; GRASSI 1 9 5 6 , p p . 2 0 8 - 2 0 9 ; LESKY 1 9 5 7 - 1 9 5 9 , p. 2 2 6 ; KAKRIDIS 1 9 5 8 , p . 1 4 2 ; MERKELBACH 1 9 5 8 , p. 1 0 2 ; METTE 1 9 5 8 , p. 5 6 8 ; GALIANO 1 9 6 1 , p p . 116117; FERRARI L . 1 9 6 8 , p p . 2 5 5 - 2 5 6 ; WARTELLE 1 9 7 1 , p . 3 2 8 ; LESKY 1 9 7 2 , p p . 1 5 2 - 1 5 3 ; LA ROSA 1 9 7 4 , p p . 1 5 1 - 1 6 4 ; STEFFEN 1 9 7 5 , p. 2 3 7 ; GARZYA 1 9 7 7 , p p . 4 0 1 - 4 1 2 ; TAPLIN 1 9 7 7 , p p . 4 1 6 - 4 1 8 ; BASTA DONZELLI 1 9 9 6 , p p . 7 3 - 9 5 ; CORBATO 1 9 9 6 , p p .

61-72;

IPPOLITO 1 9 9 7 , p p . 1 - 1 2 ; ROSSUM-STEENBEEK 1 9 9 8 , p. 3 6 ; POLI-PALLADINI 2 0 0 1 , p p . 287-325. frr. 2 - 3 - 5 - 6 - 7 - 8 : WARTELLE 1 9 7 1 , p. 3 2 8 . fr. 4: FRAENKEL 1 9 5 4 , p. 7 5 ; GALIANO 1 9 6 1 , p. 117; FERRARI L. 1 9 6 8 , p. 2 8 4 ; WARTELLE

1971, p. 328.

Otto frammenti Aetn(ae)ae

2

di un rotolo 1 che conteneva

presumibilmente

le

di Eschilo. Del testo tragico rimangono solo pochissime lettere in

1 Tuttavia non έ certo che tutti i frammenti appartengano al rotolo della hypothesis delle Etnee: cfr. Lobel 1952, p. 66: "it is as likely as not that two or three different rolls are represented in the collection of fragments". 2 Per la forma del titolo cfr. Radt 1985, pp. 126-130. Secondo la Vita (Τ 1,33-34 Radt), Eschilo rappresentö questa tragedia in Sicilia, "nel periodo in cui Ierone fondava la cittä di Etna, cosl augurando prosperity di vita a coloro che si univano per popolarla". Etna fu fondata nel 4 7 6 / 5 (cfr. Diod. XI 49): poichä la colonizzazione durö cinque anni, la tragedia fu probabilmente messa in scena nel 470, in occasione dell'insediamento di Dinomene, figlio di Ierone, come re della nuova cittä (per lo stesso evento Pindaro scrisse la Pitica Γ). Cosl Cataudella 1964-1965, p. 375 (cfr. Griffith 1978, p. 106; Culasso Gastaldi 1979, p. 61; Ippolito 1997, p. 6). Per altre opinioni cfr. Herington 1967, pp. 81-85 (primavera 468?); Ferrari L. 1968, p. 43 (476 ο poco dopo); Corbato 1996, pp. 62-65 (471/0?).

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Aeschylus 1

alcuni dei frammenti, che presentano tutti annotazioni marginali vergate da una mano corsiva (cfr. infra), diversa da quella che ha scritto il testo poetico; nel fr. 1 (cm 8 x 12,6), scritta dalla stessa mano corsiva, si legge la parte conclusiva della hypothesis3 della tragedia (per il carattere del testo cfr. il commento al fr. 1), che si trovava forse nelVagraphon iniziale del rotolo (ma non si esclude una collocazione alia fine)4. II testo della hypothesis e contenuto in un ritaglio di papiro - incollato sulla superficie del rotolo - che misura in larghezza cm 6,4 e si estende in altezza almeno per cm 6,5: la parte superiore e perduta. Nel ritaglio, la scrittura lascia in basso un margine di mm 9 5 e sulla sinistra di mm 6 6 ; sulla destra i righi terminano in prossimitä del bordo di frattura, che coincide col limite destro del ritaglio. II motivo di questo stato di cose non έ individuabile con certezza: si puö supporre, forse, che il rotolo in quel punto presentasse un difetto di fabbricazione ο un danneggiamento successivo, per cui la hypothesis e stata realizzata a parte e poi incollata nella posizione voluta. La mano che ha realizzato la hypothesis e le annotazioni marginali e una corsiva attribuibile alia fine del II sec. (cfr. Lobel 1952, p. 66): il modulo έ piccolo, con molte legature e un uso consistente di abbreviazioni (riscontrabili soprattutto nel fr. 1). Come έ normale in molti commentari - e anche in alcuni testi letterari trascritti secondo la prassi dei commentari - , le abbreviazioni sono realizzate secondo una doppia tipologia: da una parte, quelle di origine corsivo-documentaria, che comportano il troncamento della parola con la sospensione dell'ultima lettera scritta (fr. 1, r. 5: μ η , ] ε1, αιχχυ; r. 7: 15); una sorta di syngramma concernente biografia e produzione di Alcmane, Alceo, Stesicoro, Saffo (P.Oxy. XXIX 2506 => 13)2. Un testo difficilmente qualificabile con una formula sintetica (P.Oxy. LIII 3711 => 16: un commentario anomalo? una raccolta di Lesbiakä?). Accanto a questi si colloca un folto gruppo di papiri che conservano i componimenti alcaici corredati di marginalia di varia ampiezza ο di brevi glosse interlineari. Ulteriori indizi mostrano che essi sono stati oggetto di studio e di revisione: oltre ai tipici semeia, utilizzati per scandire in parti il testo poetico (paragraphoi e coronidi: segni che si incontrano anche nei commentari, con funzione diversa), vi si trovano non di rado tracce di interventi secondari rispetto alia redazione del testo, come variae lectiones, correzioni interlineari, segni di rimando, talvolta di mani differenti. Tutti questi interventi, come anche le annotazioni, sono destinati a rimanere anonimi, con pochissime eccezioni: il nome di Didimo e quello di Apione sembrano emergere da alcune note (P.Oxy. XV 1788 => 4; P.Oxy. XXI 2295 => 7). A specifiche auctoritates si richiamano inve-

' L'edizione di riferimento έ Voigt 1971, salvo indicazione contraria; ho tenuto conto inoltre dei contributi di Liberman 1999 alia ricostruzione del testo. Poichi la pubblicazione dei papiri in questione έ andata soggetta a piü revisioni, nelle quali i frammenti sono stati variamente accorpati e integrati grazie all'aggiunta di ulteriori frustuli, nell'edizione delle note esegetiche sono indicati i diversi frammenti che concorrono alia ricostruzione del testo alcaico, numerato secondo l'edizione Voigt. 2 Sui quali rimando a Porro 1994: le descrizioni e le edizioni qui Offerte si pongono in continuitä con quelle ivi presentate, delle quali tuttavia in piü circostanze rappresentano la revisione ο l'integrazione.

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ce con maggior frequenza gli hypomnemata e le opere esegetiche, soprattutto quelle contenute in P.Oxy. XXIX 2506 => 13 e P.Oxy. LIII 3711 => 16. Trattati esegetici e marginalia convergono invece quanto alia natura delle osservazioni che riportano, sia pure con differente ampiezza: si tratta molto spesso di parafrasi del contenuto, ovvero di normalizzazione di espressioni eoliche; spesso all'interpretazione parafrastica si affianca il tentativo di decodificare espressioni metaforiche, non solo quella piü nota della nave nel mare in tempesta (cfr. soprattutto P.Oxy. XXI 2307, fr. 14 => 12), ma anche immagini diverse, che attingono all'esperienza quotidiana ο piü specificamente all'ambito simposiale (cfr. P.Oxy. XI1360, fr. 2 => 3; P.Oxy. XXI2297, fr. 9 => 8; P.Oxy. XXI 2306 => 11; P.Oxy. XXXV 2733 14). Le vicende storiche sottese alia poesia alcaica e aspetti della biografia del poeta sono oggetto di considerazione non solo nelle opere di commento piü estese (cfr. soprattutto P.Oxy. XXIX 2506 => 13), ma anche in alcuni ampi marginalia (ad es. BKT V 2, 1-6 + P.Aberd. 7 => 1; P.Oxy. X 1234, fr. 2 I; P.Oxy. XI 1360, fr. 3 => 3). Piü rara e l'esegesi di tipo mitologico-antiquario, come quella documentata in P.Oxy. LIII 3711 => 16: elemento che sottolinea con evidenza ancora maggiore il carattere peculiare dell'opera conservata da quest'ultimo papiro. I generi e le forme dell'esegesi alcaica attestata in questi volumina confermano dunque la stretta connessione con l'erudizione alessandrina, di cui quella della prima etä imperiale e erede diretta. Tutti i papiri alcaici peraltro (i testimoni dei suoi carmi e quelli dei commenti) sembrano porsi sulla scia dell'edizione di Alceo realizzata da Aristarco, come dimostra l'ordinamento delle composizioni in essi conservate ο interpretate. Infatti, se certamente non e trascurabile il peso e l'importanza dei predecessori - in particolar modo l'apporto fornito all'esegesi alcaica dagli studiosi di scuola peripatetica (si ricordano i nomi di Dicearco e Cameleonte), da Callia di Mitilene 3 e dall'attivitä ecdotica e interpretativa di Aristofane di Bisanzio - , e stata tuttavia l'edizione di Aristarco a esercitare un'influenza decisiva e a divenire in qualche modo canonica anche nei secoli successivi. Ciö e espressamente attestato dalla designazione cui ricorre, nel II sec. d.C., Efestione (Περι οημείων p. 74, 11-14 Consbruch), a indicare l'edizione aristarchea: dopo aver richiamato, in relazione all'uso di un particolare segno, 1'EK5OCIC di Aristofane di Bisanzio, vi contrappone την νΰν την Άριοτάρχειον (seil, εκδοοιν), provando senza possibilitä di equivoco, tramite l'avverbio νΰν, che quella di Aristarco era allora l'edizione canonica. Non e dunque accidentale il fatto che i papiri contenenti testo ed esegesi alcaici sembrino attenersi a un medesimo ordinamento dei carmi (cfr. infra, ad

Sulla collocazione cronologica di quest'ultimo nel V sec. a.C. cfr., in particolare, Neri 1996, pp. 29-34; su di lui, cfr. inoltre la Scheda Callias, in LGGA. 1

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P.Oxy. XXI 2297 => 8; P.Oxy. XXI 2306 => 11; P.Oxy. XXI 2307 => 12; P.Oxy. XXXV 2734 => 15): essi anzi possono fornire qualche indizio sul criterio organizzativo interno dell'edizione alia quale si rifanno, improntato, piü che a caratteristiche della metrica ο del genere, al contenuto dei componimenti. Su questo punto concordano gli studi piü recenti sull'argomento, i quali tuttavia non riescono a individuare con certezza lo specifico elemento tematico che genera la sequenza delle composizioni: qualcuno pensa a una opposizione tra carmi οτααωτικά e non οτααωτικά4; altri individua piuttosto un ordinamento fondato sulla cronologia degli avvenimenti biografici alcaici5; chi scrive ritiene che alia partizione tra ιιτααωτικά e non πααωτικά si sovrapponga - relativamente a questi ultimi - una scansione cronologica non rigida, entro la quale sono contrapposti carmi relativi all'opposizione a Mirsilo e carmi riguardanti Pittaco6. La rilevanza dell'apporto dell'edizione aristarchea negli studi alcaici successivi e comprovata anche dal fatto che proprio dall'ambiente alessandrino derivano le tracce piü consistenti degli studi su Alceo nella prima etä imperiale, nei secoli, cioe, che accompagnano ο precedono di poco la genesi della produzione esegetica esaminata nelle pagine seguenti. Ai nomi di Didimo Calcentero e di Apione, che trovano posto nei margini dei papiri sopra citati (senza dubbio i loro meriti nei confronti del testo alcaico sono maggiori di quelli ivi documentati 7 ), si dovrä aggiungere quello di Trifone, contemporaneo di Didimo, nei cui Περι παθών rrjc λέξεωί compaiono almeno un paio di esempi alcaici prodotti a documentazione di osservazioni fonetiche8. Inoltre gli interessi per Alceo di un altro alessandrino, Seleuco di Alessandria, attivo nello stesso periodo, sono forse documentati da Athen. X 430d (= Ale. 346): sospetto anzi che Ateneo sia debitore proprio a Seleuco di buona parte del materiale alcaico contenuto nei suoi Δειπνοίοφίίταί9. L'attivitä degli eruditi alessandrini e dei loro successori sul testo di Alceo ha lasciato altre tracce nella produzione esegetica e grammaticale antica nei papiri, in particolare in quella omerica. In tre papiri che conservano commenti all'Iliade vengono citati alcuni frammenti alcaici, a scopo di documentazione delle osservazioni che l'esegeta viene formulando: - P.Oxy. II221 (II sec. d.C.), col. XI 8-10 (ad II. XXI 219-220): cita Ale. 395; - P.Oxy. VIII1086 (I sec. a.C.), col. Ill 112-114 (ad II. II816): riporta Ale. 329;

Cfr. Pardini 1991. Cfr. Liberman 1999,1, pp. XL-LX. 6 Cfr. Porro 1996. 7 Cfr. Porro 1994, pp. 12-16. 8 Tryph. Pass. 11, p. 6 Schneider (= Ale. 410); 26, p. 12 Schneider (= Ale. 411). ' Cfr. Porro 1994, pp. 16-17; su Seleuco di Alessandria, cfr. la Scheda Seleucus 13] Homericus, in LGGA. 4

5

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- P. Oxy. VIII 1087 (I sec. a.C.), col. II 52 (ad II. VII 76): all'interno di una lista di παρώνυμα ricorre il lessema κόκκυγοο, corrispondente ad Ale. 416. A questi tre casi si deve aggiungere quello di P.Bour. 8 (II sec. d.C.), contenente un testo grammaticale, forse un Περϊ AioXiSoc, che Körte 1927 aveva ascritto a Trifone10, nel quale, a sostegno di osservazioni grammaticali, vengono addotti brevi esempi - per lo piü costituiti da un solo lessema - da Saffo e Alceo, con l'indicazione puntuale del libro dal quale provengono (da P.Bour. 8 derivano Ale. 316, 321, 323, 324 e 338, 2-3). La piü antica testimonianza su papiro dell'esegesi alcaica - significativamente piu antica delle altre - deriva da un'opera la cui affinitä con quelle qui esaminate dipende piü dal materiale papiraceo dei testimoni che la conservano (P.Hercul. 188 e P.Hercul. 1014) che non dalla natura del testo. Essa consiste infatti in una porzione di un ampio trattato di teoria poetica, la cui paternitä e ben nota: si tratta del Περ\ ποιημάτων dell'epicureo Demetrio Lacone, che esercitö attivitä di insegnamento a Mileto nella seconda metä del II sec. a.C. ο all'inizio del I11. Gli interessi di studio e le teorie poetiche di Demetrio, cosi come piü in generale quelli dei seguaci di Epicuro, si pongono, sulla scia dei Peripatetici, in linea con la filologia alessandrina: non e possibile inferire dalla sua produzione se abbia avuto ο meno la possibilitä di consultare direttamente il testo alcaico sulla base delle edizioni realizzate ad Alessandria. Ε interessante rilevare il contesto nel quale egli esprime un giudizio Süll' "oscuritä" espressiva di Alceo e Saffo: Demetrio lo inserisce all'interno di alcune osservazioni sui ποιητικοί τρόποι atti a elevare lo stile e critica l'eccesso nell'uso dei γλω^ήματα (nel caso di Alceo e Saffo sono non solo i lessemi ricercati, ma anche le forme tipicamente eoliche, che dovevano apparire astruse a chi era avvezzo soprattutto all'attico ο alia κοινή: la normalizzazione degli eolismi e una delle tipologie piu attestate nell'esegesi alcaica papiracea). Questo il passo in questione (col. LXI, p. 123 Romeo): ... δια γαρ την έν | τροχάζουοαν άδηλο | τητα περι τούν γ[λωο]οήμαοίν είciv Άλκαΐ I o[c] τε και Οαπφώ κ[εκακω] | μένοι, και ει xfjc έ[μ]μέ | τρου ταΰτα ίδέα[ο ε]χε | ται και ένρύθμου ή ζή | τηεκ α)ν[έ] 4. A scandire il testo sembrano essere utilizzate con regolaritä paragraphoi (P.Oxy. X 1234, frr. 2, 3; P.Oxy. XI1360, frr. 1, 4,10; P.Oxy. XVIII 2166(c), frr. 1, 2, 3, 6, 29) e coronidi (P.Oxy. X 1234, frr. 1, 2; P.Oxy. XI 1360, frr. 1, 4; P.Oxy. XVIII 2166(c), fr. 1). Giä Hunt 1914, p. 71 e Grenfell-Hunt 1915, p. 57 segnalarono che i componimenti alcaici contenuti nel volumen appartengono alia categoria degli stasiotikä; in particolare ritengo che essi rimandino al gruppo dei carmi che altrove (Porro 1996, pp. 181-182) ho definite "di Pittaco". Quanto alle annotazioni, esse rivestono particolare interesse nell'ämbito dell'esegesi alcaica perche non si limitano, come accade quasi sempre, a parafrasare ο a glossare le parole del testo, ma offrono talvolta (cfr. soprattutto ad P.Oxy. X 1234, fr. 2 115-16; P.Oxy. XI1360, fr. 2, 6-7) spunti interpretativi di un certo rilievo. I frammenti sono presentati nell'ordine in cui compaiono nei P.Oxy.

P.Oxy. X 1234, frr. 1-2 + XVIII 2166(c), fr. 1 = Ale. 68 w . 3 ss.

[

?

]

rr. 3 ss.

]«} ] τοΰ [ ] ιου ]λλ i resti della nota si trovano nell'intercolumnio a destra del r. 3

P.Oxy. X 1234, frr. 1-2 + XVIII 2166(c), fr. 1 = Ale. 69 w . 1-2

Ζεΰ πάτηρ, Λΰδοι μεν έπαο[χάλαντκ ευμφόραιοι

rr. 7-8

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Alcaeus 3 ] ν ύπό ' ]αι δο c έπι ουμφορακ άεχάλαντεο κ(αΐ) λυποΰμ(εν)οι

la nota si trova nell'intercolumnio e inizia a destra del r. 7

4 κλυπουμοι pap.

3 το δ' εξηί fort. Lobel-Page

0 Zeus padre, i Lidi sdegnati per le sventure ... per le sventure sdegnati e addolorati

w . 5 ss.

[

?

] U

rr. 11 ss. J

]

] ]?? ]. 1 resti della nota si trovano nell'intercolumnio e iniziano a destra del r. 11

P.Oxy. X 1234, fr. 2 I + fr. 41 (P.Oxy. XXI, Addenda) = Ale. 70 w . 2-3

[

?

]

rr. 2-3

Μ

].[>p[

i resti della nota si trovano nell'intercolumnio a destra del r. 2

w . 6-7

κηνοο δε παώθεκ Άτρεΐδα[ν]

[

δαπτέτω πάλιν de και πεδα Μυροί[λ]ω[ ] έπιγαμίαν αχών - [οί γ(άρ)] π(ερι) ] Ά(τ)ρέωο απόγονοι δι[

]παι

] (be κ(αι) πρώην μ(ετά) το[ΰ Μυρ]αλ(ου)

rr. 6-7

93

P.Oxy. Χ 1234 + XI1360 + XVIII 2166(c) la nota si trova nell'intercolumnio e inizia a destra del r. 6

1 γ]ιί pap.

3

κ, μ, ]ci x pap.

1 postcxcov v{ ) ed.pr.: οί γ(άρ) π(ερι) Lobel 1927 2 δι[α