Archeologia delle identità e delle differenze 884307007X, 9788843070077

Cosa si intende quando si parla di identità e differenze nell'indagine archeologica sulle genti del passato? Il tes

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Italian Pages 109 [112] Year 2013

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Archeologia delle identità e delle differenze
 884307007X, 9788843070077

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Archeologia · delle identità e delle differenze Mariassunta Guazzo Alessandro Guidi

Archeologia delle identità e delle differenze Che cosa si intende quando si parla di identità e differenze nell'indagine archeologica sulle genti del passato? Il testo descrive il contributo dell'archeologia a tematiche di scottante attualità connesse alla defmizione delle identità di genere, di età, alle differenze culturali ed etniche, raccontando la storia della gender archaeology, un indirizzo di studio scaturito nei paesi anglofoni dall'incontro tra l'archeologia teorica, i movimenti femministi e alcune agguerrite minoranze etniche. Mariassunta Cuozzo insegna Etruscologia e Archeologia italica all'Università del Molise e all'Università di Napoli "L'Orientale" Tra i suoi lavori: Reinventando la tradizione. Immaginario sociale, ideologie e rappresentazione nelle necropoli orientalizzanti di Pontecagnano (Paestum �003). Alessandro Guidi insegna Paletnologia all'Università di Roma Tre. Tra i suoi lavori: Storia della paletnologia (1988), I metodi della ricerca archeologica (�0083), Preistoria della complessità sociale (�0092), tutti editi da Laterza.

Carocci editore

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ISBN 978-88-430-7007-7

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1' edizione, ottobre 2013 © copyright 2013 by Carocci editore: S.p.A., Roma

Editing e: impaginazione Fregi e Majuscole, Torino Finito di stampare nell'ottobre: 2013 da Grafiche: VD, Città di Castello (PG)

Riproduzione vietata ai sensi di legge (art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633) Senza regolare autorizzazione, è vietato riprodurre questo volume anche parzialmente e con quals� mezzo, compresa la fotocopia, anche per uso interno o didattièb. I lettori che desiderano informazioni sui volumi pubblicati dalla casa editrice possono rivolgersi direttamente a: Carocci editore Corso Vittorio Emanuele II, 229 00186 Roma te! 06 42

81 84 17

fax 06 42 74 79 31

Visitateci sul nostro sito Internet: http://www.carocci.it

Mariassunta Cuozzo

Alessandro Guidi

Archeologia delle identità e delle differenze

Carocci editore

@, Bussole

Attribuzioni Sono stati curati da Mariassunta Cuozzo i PARR. 1.1, 1.3 e 1.4, il riquadro di approfondimento L'archeologia postprocessuale, i CAPP. 2 e 3, il riquadro di approfondime_nto La controversa questione della donna in Etruria e la Tomba Regolini-Galassi, il PAR. 5.1, i PARR. 6.1, 6.3 e parte del PAR. 6.2, il PAR. 7.2 e il riquadro di approfondimento La teoria dei network in archeologia. Sono stati curati da Alessandro Guidi il PAR. 1.2 e i riquadri di approfondimento L'archeologia teorica e L'archeologia processuale, il CAP. 4, i PARR. 5.2 e 5.3, il PAR. 6 .2 e il riquadro di approfondimento Il concetto di cultura in archeologia, il PAR. 7.1 e il riquadro di approfondimento Il reburial: sintesi di una controversia scientifica e politica. Entrambi gli autori hanno steso la Premessa e curato la Bibliografia.

Indice Premessa 1.

7

Percorsi verso un'archeologia delle identità e delle differenze 9

1.1. Identità e differenze 9 1.2. Quali differenze nella ricerca archeologica? 1.3. Identità e differenze di genere e d'età 18 1-4- Identità e differenze etnico-sociali 2l 2.

16

Dall'archeologia femminista alla gender archaeology

24

2.1. La scena angloamericana 24 2.2. Le diverse tendenze 30 2.3. Casi di studio e metodologie 32 3.

Lagender archaeology fuori dal suo contesto di origine

3.1. Genere e pari opportunità: uno sguardo ali' Europa 3.2. Genere e archeologia in Italia 43 4.

5.

38

Dalle differenze di genere alla queer theory

4.1. Archeologia della "mascolinità" 4.2. Altri generi 58

38

54

54

Archeologie dei soggetti "invisibili"

63

5.1. Identità e categoria d'età nello spazio e nel tempo 63 5.2.. Dall'infanzia all'adolescenza: il percorso teorico 66 5.3. La documentazione archeologica italiana 69

5

6. Identità e differenze sociali ed etniche

72

6.1. Cultura ed etnicità tra antropologia e archeologia 72 6.2. Il dibattito teorico in archeologia 76 6.3. Cultura materiale e identità etniche: un caso di studio 82

7.

Archeologia delle minoranze e teoria postcoloniale

7.1. Archeologia delle minoranze 88 7.2. Archeologia postcoloniale 94

Bibliografia

6

101

88

Premessa Si compone la propria identità come si compone un disegno a partire dai pezzi di un puzzle. Bauman (2009, p. ss)

Questo libro nasce, nelle intenzioni dei due autori, dall'esigenza di promuovere ali'interno dell'archeologia italiana un confronto su tematiche controverse e di scottante attualità nelle scienze umane e sociali e nel dibattito contemporaneo, tematiche connesse alla defi­ nizione delle identità di genere, di età e alle differenze culturali ed etniche. Si tratta di argomenti oggetto di un acceso confronto nell'archeologia internazionale dell'ultimo trentennio, soprattutto in ambito anglo­ americano, che hanno finora trovato scarso riscontro nel nostro paese. Punto di partenza del dialogo a due voci proposto nel libro è la storia dellagender archaeology, una corrente di pensiero scaturita dall' incon­ tro tra movimenti femministi e "archeologia teorica" di area anglofona che ha inaugurato un modo nuovo di studiare i dati del passato par­ tendo dall'analisi di quelle differenze che costituiscono il nucleo stes­ so dell'identità di ogni comunità umana, del passato e del presence. Nel panorama internazionale lagender archaeology oggi si configura sempre di più come una "archeologia delle identità e delle differenze", basata su categorie variabili e multidimensionali: in tutte le società del passato e del presence esistono altri generi oltre al "maschile" e al "femminile", e le identità di genere vanno sempre indagate nella si­ gnificativa intersezione con articolazioni sociali, etniche o culturali. Un altro punto toccato nel libro è quello - spinoso e controverso delle identità etnico-sociali e dell'"archeologia delle minoranze". Interrogarsi sulle definizioni di identità e differenze è stato conside­ rato urgente soprattutto in quei paesi dove la ricerca archeologica si intreccia inestricabilmente con l'etnografia dei popoli nativi, come nel continente americano o negli ex territori coloniali europei in Africa e/o Asia: si tratta di temi, generalmente ignorati da gran par­ te dell'archeologia europea, che impongono domande sullo statuto della disciplina archeologica e sulle sue origini come scienza. Se è sicuramente vero che tali direzioni di indagine favoriscono il 7

confronto interdisciplinare con le scienze sociali, si tratta allo stes­ so tempo di argomenti di carattere eminentemente archeologico che permeccono di approfondire l'analisi della costruzione e della rappresentazione nella cultura materiale. Le principali identità di genere, età o condizione etnico-sociale sono trasmesse accraverso la culcura materiale in ambito quotidiano e rituale: cale forma di ac­ culturazione pratica ai ruoli sociali basilari chiama direttamente in causa i metodi e la lettura dei contesti archeologici. Qual è stato l'impacco di queste tematiche sull'archeologia italiana? A parre alcune interessanti riflessioni sullo "status" della donna, fino a pochi anni fa non c'era traccia (con poche eccezioni) dell'archeo­ logia di genere nel dibattito del nostro paese. Solo nel 2.007 ci è stato possibile organizzare un incontro sull'argomento, "ospitato" come unica sessione archeologica al congresso annuale della Società italia­ na delle storiche (s1s). Paradossalmente, nello stesso periodo studiosi stranieri (soprattutto inglesi) hanno pubblicato volumi e articoli sull'archeologia di genere applicata alla documentazione archeologica italiana. Non possiamo nascondere che proprio questa situazione di apparen­ te disinteresse per le tematiche di genere e per la discussione di tipo teorico in senso lato è all'origine della decisione di scrivere questo cesto, il primo in lingua italiana. Speriamo, nelle pagine che seguono, di avere inquadrato in modo sufficientemente chiaro le linee del dibaccito odierno: se accanto all'ovvio ucilizzo "didaccico" (una guida per gli studenti spesso alle prese con una bibliografia straniera in crescita esponenziale) riuscire­ mo a suscitare un dibattito o almeno dei cenni d'interesse, nell'ambi­ to della comunità archeologica italiana, avremo certamente raggiun­ to uno degli scopi che ci eravamo prefissi.

8

1.

Percorsi verso un'archeologia delle identità e delle differenze

Se pensate come un dato assoluto le culture divengono un recinto invalicabile, che alimenta nuove forme di razzismo. Ogni identità è fatta di memoria e di oblio. Più che nel passato va cercata nel suo costante divenire. Aime(1004)

1.1.

Identità e differenze

I temi connessi alle identità e alle differenze sono ritornati prepoten­ temente al centro del dibattito nell'ambito delle scienze sociali come conseguenza degli avvenimenti nello scenario politico internaziona­ le e nazionale dell'ultimo ventennio. Secondo Zygmunt Bauman (2009, p. 15), sebbene nell'immaginario sociologico sia considerato un concetto evasivo e sfuggente, «oggi [...] l'identità è la questione all'ordine del giorno, argomento di scottante attualità nella mente e sulla bocca di tutti», nelle scienze umane e so­ ciali come nel linguaggio comune, politico, giornalistico, televisivo. In particolare, l'uso e l'abuso di una nozione di identità di carattere etnico-sociale ha condotto a fenomeni denominati, nella recente let­ teratura antropologica, «eccessi di culture» (Aime, 2004). Cosa si intende quando si parla di identità (e differenze) nell'indagi­ ne archeologica sulle genti del passato? La plurifunzionalità e il carattere ambiguo del termine sono stati eviden­ ziati di recente sia nel campo delle scienze sociali (cfr. Bauman, 2009; Remotti, 2010) sia in archeologia (Hodos, in Hales, Hodos, 2010). Il termine identità, infatti, presenta da un lato una dimensione individua­ le, connessa alla percezione che ciascun soggetto ha di sé stesso, al modo in cui comunica tale percezione attraverso azioni oppure oggetti e cul­ tura materiale e ai parametri di identificazione sociale, dall'altro una di9

mensione di carattere collettivo che si configura come riconoscimento pubblico e/o politico di categorie e/o gruppi sociali o etnici. In entrambi i casi, il riconoscimento dell'identità implica un oriz­ zonte dialettico e, dunque, la produzione di differenze o alterità. Oggi la quasi totalità degli studiosi concorda nel considerare le iden­ tità una costruzione culturale. Esse sono molteplici e situazionali, cia­ scuno ne porta con sé diverse, la gran parte sono attribuite nell'ambi­ to delle relazioni sociali: identità di genere, come produzione sociale delle distinzioni sessuali, differenze di classe d'età, identità di tipo sociale, professionale, etnico, emico-sociale ecc. Eric Hobsbawm (1996) ha sottolineato come la maggioranza delle identità collettive siano paragonabili a "magliette" che si può o si è costretti a indossare a seconda del contesto, cioè sono, almeno in teoria, opzionali, inter­ cambiabili, situazionali. Dal punto di vista teorico la nozione delle identità appare connessa in primo luogo all'azione e al ripetersi di pratiche di riconoscimento nell'ambito delle relazioni sociali: l'identità non è data, non è preesi­ stente, ma al contrario attribuita e acquisita prendendo forma in un contesto di reciproco riconoscimento; essa è resa evidente mediante la delimitazione di confini tra individui o gruppi. In tal senso, essa è sempre in formazione (Remotti, 2.010, p. xx). Se già Claude Lévi-Strauss (1967) considerava l'identità non una sostanza ma un "fuoco virtuale", un limite arbitrario, l'antropologia contemporanea ne ribadisce il carattere di costruzione, di "finzione", di rappresentazione o al più di criterio di classificazione, talvolta utile ma spesso pericoloso o fuorviante, mettendo in guardia sul suo abuso (Remotti, 2.010 ). Numerosi studiosi tuttavia hanno posto l'accento sulla distanza tra le categorie analitiche degli addetti ai lavori e la percezione indivi­ duale o collettiva dell'identità intesa come pratica di riconoscimen­ to e identificazione sociale: sebbene le identità costituiscano senza dubbio una costruzione, esse sono infatti categorie investite di una grande carica affettiva ed emotiva, percepite come fattori reali da coloro che in esse si riconoscono (Aime, 2.004). In nome di queste identità, infatti, assistiamo quotidianamente a guerre, scontri tra cul­ ture e religioni, irrigidimenti delle differenze di genere, edificazione di confini culturali reali o simbolici, lotte politiche. IO

Complesse implicazioni investono in primo luogo le scoccanti que­ stioni teoriche connesse al tema delle identità etniche all'ordine del giorno sulla scena politica globale: si tratta di un argomento controverso, con vaste connessioni di carattere storico e policico­ sociale, sul quale esiste una vasca letteratura nelle scienze sociali cui si rimanda per un approfondimento (Fabiecci, 1998; Remocci, lOIO ), mentre gli ambiti più strettamente connessi alla ricerca archeolo­ gica saranno esplicitati nel capitolo 6. Più di recente l'attenzione degli studiosi, anche in ambito archeologico, si è spostata su temi di métissage, hybridization e sincretismo culturale, sotto la spinta di alcuni filoni dell'antropologia marxista e degli scudi "posccolonia­ li" (Arnselle, 1990 e loo9; Van Dommelen, wo6a e wo6b). Non deve essere dimenticata, inoltre, l'analisi di quelle che sono sentite come forme di espropriazione o negazione dell'identità (cfr. il con­ cetto di "archeologia delle minoranze" nel PAR. I.l). A questo pro­ posito Bauman fa notare che