Studi e testi. Tavole e indici generali dei volumi 1-100 8821003965, 9788821003967

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Studi e testi. Tavole e indici generali dei volumi 1-100
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TAVOLE E INDICI GENERALI DEI

PRIMI CENTO VOLUMI DI

«STUDI

E TESTI »

CITTÀ DEL VATICANO BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA MDCCCCXLII

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IMPRIMATUR:

Datum in Civ. Vat., die 1 Mail 1942. + Fr. A. C. D e R omanis, Ep. Porphyreonen., Vic. Gen. Civitatìs Vaticanae

RISTAMPA ANASTATICA 1973

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PIO · XII PONTIFICI · MAXIMO ANNVM · XXV · AB · INITO · EPISCOPATV FELICITER · PERAGENTI BYBLIOTHECAE · VATICANAE · CVRATORES D. D.

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INTRODUZIONE

Come quasi tutte le altre serie di pubblicazioni della Bi­ blioteca Apostolica Vaticana, anche la collezione « Studi e Testi » si collega per le origini a quelPinsieme di innova­ zioni materiali e scientifiche della vetusta Biblioteca dei Papi, auspicate e volute dall’illuminato e liberale Ponte­ fice Leone X I I I e intraprese principalmente durante la ven­ tennale direzione dell’insigne Prefetto Padre Francesco Ehrle. A mano a mano che si procedeva nella catalogazione scien­ tifica dei vari fondi di manoscritti — il più vasto e memo­ rabile dei lavori iniziati in quel tempo — erano frequenti i ritrovamenti di testi e di aneddoti letterari, i quali sem­ bravano esigere più sollecita e ampia illustrazione di quella che poteva darsi nei cataloghi e facevano desiderare tal­ volta la stessa edizione integrale. Non mancavano certo allora, in Italia e all’estero, perio­ dici o collezioni disposti ad accogliere quelle primizie, ma pareva a giusta ragione che la materia tratta dal patrimo­ nio erudito Vaticano, a opera degli stessi ufficiali della Bi­ blioteca, dovesse con la sua pubblicazione ridondare in modo più diretto al decoro e all’onore della Sede Apostolica, che lungo i secoli lo era andata liberalmente adunando a van­ taggio degli studi umani. Il P. Ehrle, assunto nel 1895 il governo della Vaticana, dopo avere dato nuovo assetto e più elaborate norme alla serie dei cataloghi e intrapresa nel 1899 la collezione di riproduzioni fototipiche dei più insi­ gni cimeli della Biblioteca Apostolica, rivolse la sua atten­ zione a quella sentita necessità; e, passato breve tempo, nel

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INTRODUZIONE

1900, il primo numero di « Studi e Testi » vedeva la luce, per le stampe della Tipografìa Vaticana. Non si trattava, all’aspetto, che di una pubblicazione di mole modesta, di meno che una settantina di pagine. Signi­ ficativo appariva poi lo studio di mantenere il riserbo e la semplicità della forma. Non solo mancava ogni programma o prefazione generale alla serie, ma lo stesso nome, tradizio­ nalmente glorioso, dell’istituto secolare che ne promoveva la pubblicazione, compariva solo indirettamente nella qua­ lifica dell’editore, il sacerdote dott. Marco Vattasso, che si intitolava nel frontespizio come « Scrittore della Biblioteca Vaticana ». L ’esordire così modesto della collezione non faceva facilmente prevedere il suo futuro sviluppo. In realtà, se i motivi e i criteri scientifici della pubbli­ cazione non furono allora resi pubblici, gli intenti e le diret­ tive erano stati minutamente pensati, maturamente delibe­ rati e cautamente approvati da un dotto consesso di persone elette. Fino dal 7 novembre 1899, il P. Ehrle aveva esposto al Congresso o Consiglio direttivo della Biblioteca Vaticana, adunato sotto la presidenza dell’Emo Card. Mariano Ram ­ polla del Tindaro, allora facente le veci di Cardinale Biblio­ tecario, l’opportunità di iniziare una serie continuativa di volumi, in cui il corpo di eruditi appartenenti all’istituto potesse divulgare i propri lavori, senza essere costretto a ricorrere all’ospitalità di altre collezioni, talora estranee an­ che per lo spirito. La relazione dell’Ehrle ottenne subito il comune con­ senso e in via di massima venne deliberata la istituzione della raccolta. La maggiore, anzi in fondo l’unica reale dif­ ficoltà era rappresentata dalle esigue facoltà economiche di cui disponeva la Biblioteca. Nè appariva conveniente di avanzare una nuova richiesta, attese le non facili condizioni dei tempi, e per avere Leone X III, uno dei più grandi e munifici patroni della Vaticana, già erogato somme cospicue per i lavori di ampliamento e di riforma (e tra non molto

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lo stesso Pontefice doveva dare un altro segno della sua somma liberalità con l’acquisto della magnifica Biblioteca Barberini). Si risolse invece di risparmiare su altre voci del bilancio (e piace registrare ora questi particolari, anche se di indole propriamente domestica, per attestare la consapevole e prudente parsimonia nei riguardi amministrativi di quegli uomini così altamente benemeriti). Il Congresso deliberò quindi di riservare allo scopo parte dei fondi destinati alla stampa dei cataloghi e al laboratorio di restauro dei codici. La ristrettezza dei fondi appare del resto anche nella mole dei primi numeri della collezione, che non raggiungono o non oltrepassano le cento pagine e per i quali era usato in modo corrente e si mantenne poi a lungo il termine di « fascicoli », anziché di volumi. Il primo passo, il più arduo, era stato in ogni modo fatto. Altri particolari concernenti la pubblicazione vennero studiati, con diligenza, in successive adunanze del Congresso. Non senza ponderazione si venne alla scelta del titolo di « Studi e Testi », che oltre al richiamare formalmente quelli di altre note e già impostesi raccolte scientifiche1 descriveva per l’appunto con esattezza quella che fu dagli inizi e restò poi sempre la doppia materia contemplata: gli studi origi­ nali, che potessero trarre occasione dai lavori per la nuova catalogazione dei codici, e i testi inediti o bisognosi di nuove cure critiche che i codici stessi offrissero nel corso di quella sistematica recensione. Come si è veduto sopra, il nome della Biblioteca Vati­ cana non appariva espressamente nel frontespizio, quale di istituto editore della collezione; ma si decise nelle pre­ dette adunanze che gli autori, nel primo tempo appartenenti 1 Tali, a esempio, « Texte und Untersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur » (Leipzig, dal 1883) e « Texts and Studies, Oontributions to Biblical and patristic literature » (Cambridge, dal 1891). Familiare era il titolo della serie « Studi e Documenti di storia e diritto », pubblicata dal 1890, a Roma, dalla « Accademia di Conferenze storico-giuridiche », con la collaborazione anche di alcuni ufficiali della Biblioteca Vaticana.

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tutti al corpo scientifico di essa, aggiungessero al proprio nome la qualifica, così da fare resultare discretamente anclie la provenienza editoriale della serie. Si stabilì inoltre il numero ordinario degli esemplari e si determinarono le co­ pie da rimettere agli autori a titolo di riconoscimento e alle riviste per la recensione. Nella stessa seduta, del 27 giugno 1900, si convenne di arricchire di tavole fototipiche i volumi della raccolta, quando l’importanza dei codici studiati, la utilità di confrontare le scritture o altre ragioni del genere lo consigliassero. Infine, nella previsione di una non lon­ tana pubblicazione di testi greci, furono iniziate trattative con la Tipografìa Vaticana per il rinnovamento dei carat­ teri greci, poiché il Congresso giudicò « logori ed antiquati » quelli adoperati allora in essa. Queste varie e minute disposizioni risultano osservate fino dai più antichi volumi, che videro la luce in numero di tre nel primo anno; e attrassero prontamente l’attenzione di illustri studiosi, ottenendo gli elogi di reputati periodici filologici e storici del tempo. Dal terzo volume si notano illustrazioni fototipiche, dal quinto luoghi di testi greci, per i quali nel volume successivo appariscono rinnovati i tipi, conforme al voto sopra riportato. *** Per quanto la collezione fosse stata in origine destinata ai lavori dei bibliotecari della Vaticana, si presentò presto l’offerta di collaborazioni esterne. La questione circa l’ac­ cettazione di queste venne presa in esame e risolta con quella saggezza e larghezza di vedute che furono caratteristiche di uomini, per diversi titoli insigni, quali l’Emo Card. Ram­ polla e il P. Ehrle, e delle quali non appariscono trascurabili testimonianze queste adunanze del Congresso della Biblio­ teca Vaticana. Quale principio si ammise la possibilità di accogliere altri tra i collaboratori, riservando natural­ mente al Congresso la facoltà di de ridere sulle singole offerte,

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in merito alle quali sarebbero state prese in considerazione sia la competenza scientifica dell’autore sia la natura e l’im­ portanza intrinseca dell’opera, in relazione con il carattere generale della serie. Ricordiamo oggi con commozione che il primo a chiedere e ad ottenere la facoltà di collaborare ai nostri « Studi e Testi » fu il venerando e illustre Prof. Con­ tardo Ferrini. Sebbene la prima parte dell’opera da lui pre­ sentata, un sommario bizantino dei Basilici, grecamente detto TnroviceiTos, non sia apparsa che nel 1914, dopo la morte di chi ne aveva intrapreso l’edizione e con le cure di mons. Giovanni Mercati, che egli stesso si era associato, la proposta relativa era stata avanzata fino dal dicembre del 1901 e accettata dal Congresso nell’adunanza del 18 dello stesso mese, « attesa la sua grande importanza e le egregie qualità del dott. Ferrini ». Un ampliamento ulteriore nella cerchia della collabora­ zione si prospettò alcuni anni più tardi. Nella seduta del 19 gennaio 1912, il Congresso deliberò infatti di «accogliere nella nostra collezione “ Studi e Testi ” i lavori di alcuni ecclesiastici estranei alla Biblioteca, ma cultori seri di studi storici, come il Pellegrinetti, il Guidi ...» — oggi rispetti­ vamente Cardinale di S. R. C. e Vice Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano. I quali, di fatto, vi pubblicarono insieme, più tardi, un gruppo di importanti inventari e documenti ecclesiastici lucchesi. Fautore di una più larga collaborazione fu anche il suc­ cessore dell’Ehrle, Mons. Achille Ratti, sia nel tempo del suo governo,1 sia negli anni in cui, elevato alla suprema Dignità, si compiacque di farsi l’alto e liberalissimo Patrono della Vaticana. Con pensiero analogo, Egli offrirà allora 1 Scriveva in proposito, in un breve catalogo, da lui redatto, delle Pubbli­ cazioni della Biblioteca Apostolica Vaticana (Roma, Tipografia poliglotta Va­ ticana 1915): «E d è pur giusto e grato ricordare che parecchi illustri scrittori estranei alla Biblioteca hanno concorso e concorrono alle sue pubblicazioni: il loro nome e la loro competenza onorano l’opera della Vaticana, e ne attestano il credito scientifico, mentre sono l’omaggio più bello all’opera provvida e libe­ rale della Santa Sede ».

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alle numerose e antiche biblioteche ecclesiastiche d’Italia il modo di divulgare e conservare alla scienza i loro più pre­ ziosi manoscritti, promovendo allo scopo e affidando alla Vaticana la pubblicazione di una nuova serie speciale di riproduzioni fototipiche.1* In progresso di tempo, il campo della collaborazione agli « Studi e Testi » si allargò ancora per ricevere normalmente i lavori degli archivisti dell’Archivio Segreto Vaticano, così che la serie si potè dichiarare e intitolare come pubblicata « per cura degli Scrittori della Biblioteca Vaticana e degli Archivisti dell’Archivio Segreto ». a Ma già prima le porte erano state addirittura spalancate alla collaborazione esterna nella fausta occasione dell’ottan­ tesimo natalizio dell’Emo Cardinale Francesco Ehrle, antico Prefetto e futuro Protettore della Biblioteca Vaticana. Alla monumentale Miscellanea,3 che venne allora offerta al fon­ datore degli « Studi e Testi », diedero opera un centinaio di illustri eruditi, storici, paleografi, diplomatisti, rappre­ sentanti delle nazioni e delle scuole più diverse, ma riuniti idealmente nell’omaggio all’incomparabile antico Prefetto della Vaticana, che era stato a tutti liberale della sua dot­ trina e alto esempio di larghezza e imparzialità scientifica. *

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Il padre Ehrle era stato non solo l’ideatore della colle­ zione, ma ne fu anche il primo, efficace propulsore. Non ostante le limitazioni economiche sopra accennate, ventiquattro volumi di « Studi e Testi » poterono uscire durante il suo governo, che continuò fino al 1914. Le straordinarie e avverse circostanze di guerra- che ac­ compagnarono tutta la breve prefettura· del suo successore, 1 Godices ex ecclesiasticis Italiae bybliothecis delecti phototypice expressi iussu Pii X I poni. max. consilio et studio procuratorum Bybliothecae Vaticanae. * Il titolo della collezione appare in qu sta forma intorno al 1929. 3 Pubblicata nella collezione, come volumi 37-42.

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Mons. Achille Ratti (settembre 1914-giugno 1919) non im­ pedirono tuttavia la pubblicazione di altri otto volumi della serie; alla quale il futuro Pio X I aveva del resto dedicato la sua sollecitudine anche negli anni antecedenti, quando era stato il principale ausiliario dell’Ehrle nel governo della Vaticana. Superate le penose conseguenze dei tempi bellici, la pub­ blicazione degli « Studi e Testi » riprese, dal 1920, la media originale di due volumi per anno, raggiungendosi nel decen­ nio che va fino al 1930, il numero di venti volumi. Fu que­ sto il tempo della prefettura di Mons. Giovanni Mercati, il presente Emo Cardinale Bibliotecario e Archivista di S. R. C. A tutti è ampiamente noto come egli, durante la sua lunga e feconda permanenza nella Biblioteca Vaticana, non solo abbia promosso la pubblicazione di numerosi lavori al­ trui, ma abbia collaborato e collabori tuttora con alacre e assidua operosità agli « Studi e Testi ». Si consideri in­ fatti che non meno di una ventina di volumi recano il suo nome. Un nuovo e robusto incremento alla vita e al progresso della nostra raccolta si ebbe durante gli anni fecondi della Pro-prefettura di Mons. Eugenio Tisserant, anch’egli oggi rivestito della sacra porpora romana. In quel periodo, relati­ vamente breve, che va dal 1931 al 1936, ben diciotto vo­ lumi videro la luce. È tutto merito del saggio avviamento e del vitale impulso dato alla collezione da questi uomini illustri, e del mecena­ tismo incessante dei Sommi Pontefici Pio X I, di venerata memoria, e Pio X II, gloriosamente regnante, se dal 1937 al 1942 altri trenta volumi si sono aggiunti alla collezione, che compie così felicemente il suo primo centinaio. *** Quanto alla forma e al metodo di pubblicazione delle varie opere, non occorre dire che la più ampia libertà è stata lasciata ai singoli collaboratori. Una ragionevole lar-

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ghezza, corrispondente del resto a un uso che si va dif­ fondendo nel mondo degli studi scientifici, venne seguita per quanto riguarda le lingue, di cui furono ammesse le principali e più conosciute. Nella veste tipografica dei volumi — la cui esecuzione fu affidata in maggioranza alla Tipografia Vaticana, legata come si sa alla Biblioteca Apostolica da antiche relazioni, talvolta a quella del Senato e della R. Accademia d’Italia, entrambe degne delle migliori tradizioni tipografiche ro­ mane — sono state mantenute la sobrietà e nitidezza già impresse da principio. Si è aggiunto, secondo l’opportunità, un corredo illustrativo, in qualche caso esteso all’intera riproduzione fototipica dell’originale (come nell’edizione dei frammenti Liviani provenienti dalla cappella Lateranense « Sancta Sanctorum » e in quella del papiro Vaticano greco 11). Un cenno speciale, al proposito, va fatto anche delle grandi carte topografiche a colori che illustrano la serie Rationes decimarum Italiae nei secoli X I I I e X I V , dal volume quarto (num. 84) redatte con nuovi e più esatti criteri car­ tografici. *** Benché le materie rappresentate nella collezione, quale resulta da questi primi cento volumi, si estendano a nume­ rose province della scienza storica e filologica, gli « Studi e Testi » derivano una certa unità, per così dire costitutiva, dalle fonti prime e naturali a cui si è attinto più frequen­ temente: le raccolte e i fondi inesausti della Biblioteca V a­ ticana. Anche per questo rispetto, come già per quello della collaborazione, va tuttavia rilevato che si è andata'usando una larghezza sempre maggiore, fermo restando invece il proposito che questi testi e questi studi recassero in ogni caso un contributo nuovo e originale nel campo delle rispet­ tive discipline, col fornire in particolare una messe erudita del tutto inedita o prima solo iir perfettamente nota. Per quanto non riesca agevole, atteso l’accennato carat-

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tere della collezione, un raggruppamento dei volumi se­ condo la materia, non possiamo rinunciare in questa intro­ duzione di presentarne quasi una rapida vista d’insieme, al fine di dare un’idea della varietà del suo contenuto e quindi del molteplice interesse offerto agli studiósi. Come si poteva attendere', sono parecchi i lavori dedicati all’indagine e all’illustrazione di fondi o gruppi di mano­ scritti vaticani, presupposto di una storia completa della Biblioteca Apostolica. In maniera del tutto particolare, vanno ricordati gli studi dell’Emo Cardinale Bibliotecario Giovanni Mercati, che in diversi volumi ha illustrato il pre­ zioso patrimonio manoscritto vaticano, anche nella sua storia esterna, con infaticabile sagacia e mirabile erudizione. Alla storia del più antico fondo di manoscritti orientali della Vaticana ha rivolto diligenti ricerche Giorgio Levi della Vida (Num. 92), come a quella dei codici ebraici della Palatina di Heidelberg Umberto Cassuto (Num. 66). Dal primo gruppo di codici latini Reginensi, di cui pre­ parava il catalogo, pubblicò un florilegio di estratti il com ­ pianto P. Andrea Wilmart O. S. B. (Num. 59). Diversi fu­ rono gli inventari sommari di gruppi di codici vaticani, quasi' in anticipazione della grande serie in corso del catalogo a volumi: tali quelli di una scelta di codici musicali liturgici,, presentati in una mostra Gregoriana (ISTum. 13), dei cojdici Petrarcheschi descritti da Mons. Marco Vattasso (Sum. 20), degli arabi Borgiani elencati dall’Emo Card. Tisserant (ÌTum. 41), dei copti anticipati da Mons. Adolfo Hehbelynck sul catalogo posteriormente pubblicato (Ibid.), infine di tutti i manoscritti arabi islamici, recensiti dal Levi della Vida (ISTum. 67). Ad agevolare l’uso delle inestimabili raccolte di docu­ menti depositati nell’Archivio Segreto Vaticano — le cui origini e storia sono così strettamente connesse con quelle della Biblioteca Apostolica — l’istituto stesso ha intrapreso, nella nostra collezione, una serie di Sussidi per la consulta­ zione dell'Archivio Vaticano (Num. 45 e 55). Al medesima

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spetta il merito insigne di aver promosso e di proseguire attivamente la pubblicazione di una raccolta preziosa di documenti, che illustrerà la forma e lo stato dell’Italia ec­ clesiastica medievale: le Rationes decimarum Italiae nei se­ coli v i t i e xiv, tratte dai suoi depositi e da quelli di altri archivi (Num. 58, 60, 69, 84, 96, 97, 98). Un utile elenco per accertare la provenienza di alcuni oggetti delle colle­ zioni d’arte Vaticane ha tratto anche, da quell’Archivio, il suo Prefetto Mons. Angelo Mercati, che ha potuto proce­ dere ad alcuni opportuni riconoscimenti (Num. 70). Alla storia e alla descrizione di fondi della Biblioteca e dell’Ar­ chivio Vaticano, come di altri istituti del genere, fu riser­ vato infine il quinto volume della Miscellanea Francesco Ehrle (Num. 41). Non è dato qui rilevare il largo profitto che, in molti di questi volumi, è stato tratto anche dai fondi di numerose altre biblioteche, italiane e straniere, nè la luce portata alla storia delle loro origini e vicende, talmente collegata e me­ scolata è, sotto questo aspetto, l’erudizione. Basti accen­ nare ai cinque volumi della Miscellanea Francesco Ehrle (Num. 37-41) e ai quattro delle Opere minori del Card. Mercati (Num. 76-79), largamente fondati su ricerche di manoscritti e ampiamente illustranti le vicende di codici, di cimeli e di raccolte bibliografiche. Un elenco di manoscritti arabi cristiani di due biblioteche del Cairo, quelle del Museo di Antichità copte e del Patriarcato copto, ha fornito il rev. Georg Graf (Num. 63). . Largo, anche se non preponderante, resulta il contributo dato alle varie parti della scienza ecclesiastica. Cospicua, tra le altre, si colloca l’agiografia antica, greca e latina, per le dotte e perseveranti indagini critiche di S. E. Pio Franchi de’ Cavalieri (Num. 3, 6, 8, 9, 19, 22, 24, 27, 33, 49, 65) — che divide con S. Em. il Card. Mercati l’onore di rap­ presentare la prima, operosa generazione dei nostri colla­ boratori agli « Studi e Testi ». L: Sacra Scrittura è stata illustrata con varie ricerche dell’Eiho Card. Mercati (Num. 5,

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11, 30, 95); con la edizione, compiuta dall’Enio Card. Tisserant, di uno smembrato palinsesto costituente un prezioso testimone della versione greca dei Settanta (Num. 23); con la descrizione fatta dal Yattasso, di due manoscritti latini del sec. xi e di origine italiana, ora Yat. lat. 10510-10511 (Num. 2); infine con la pubblicazione di testi inediti del Diatessaron in volgari italiani dei secoli x m -x iv , procurata dal Yattasso, dal prof. Yenanzio Todesco e dal P. Alberto Yaccari (Num. 81). All’esegesi biblica spetta la ricostituzione, sagacemente condotta da Mons. Roberto Devreesse, del perduto Com­ mento ai Salmi di Teodoro di Mopsuesta (Num. 93), che forma certo uno dei maggiori acquisti contemporanei fatti dalla letteratura cristiana antica. La quale è inoltre rap­ presentata, nella collezione, da altri originali studi dell’Emo Card. Mercati (Num. 5, 11, 12, 95). Un repertorio, di rico­ nosciuta utilità, per le ricerche erudite nel medesimo campo compose il Vattasso, con un copioso elenco di initia tratti dalle Patrologie del Migne e da varie altre collezioni di testi patristici (Num. 16-17). Il nome dell’Emo Card. Mercati deve farsi anche per al­ cune indagini in materia di Liturgia ambrosiana e romana (Num. 7), come per l’edizione di qualche opuscolo dell’e­ minente liturgista che fu il beato Card. Giuseppe Tommasi (Num. 1 5 ).1 Insigne per importanza appare l’edizione dei vari testi del Pontificale Bomanum nei secoli x n e x in , con­ dotta con vastità di indagini e ricchezza di illustrazioni dal rev. Michele Andrieu (Num. 86, 87, 88 e 99): opera som ­ ministrante copiosa, e suggestiva materia allo studio non solo dei liturgisti, ma anche degli storici delle istituzioni ecclesiastiche e della teologia sacramentale nel medioevo. Varie ricerche di storia della teologia e filosofia medie­ vale sono contenute nel primo volume della Miscellanea 1 Qui, come altrove, dove ai citano studi dell’Emo Card. Mercati, si ri­ manda anche alla ricordata raccolta delle sue Opere minori.

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Francesco Ehrle (Bum. 37); e testi di letteratura spirituale della stessa età appariscono nei citati Analecta Reginensia (Bum. 59), trascelti dal Wilmart, autorevole maestro in questo campo. Al genere medesimo appartiene una varia e dilettevole antologia di detti ed esempi spirituali, rac­ colta sotto il titolo di Hortus caelestium deliciarum dal pio Card. Giovanni Bona (Bum. 32) e data in luce con illu­ strazioni dal Vattasso. Alla Storia ecclesiastica la nostra collezione ha dato una fondamentale opera di Mons. Francesco Lanzoni sulle an­ tiche diocesi italiane (Bum. 35), un testo inedito di Pela­ gio, diacono della Chiesa Romana e più tardi Pontefice, In defensione Trium Capitulorum, edito dal Devreesse (Bum. 57), il gruppo sopra menzionato di inventari eccle­ siastici di Lucca, raccolto dal Pellegrinetti e dal Guidi (Bum. 34) e, soprattutto, la già citata serie in corso di edizione delle Rationes decimarum Italiae, a cura del Guidi, di Mons. Angelo Mercati, di Emilio Nasalli Rocca, di Pietro Sella, di S. E. Mons. Domenico Vendola, di Mons. Giuseppe Vale, di Mons. Martino Giusti e altri. Non meno ampia e varia è stata l’illustrazione data dagli ·« Studi e Testi « alle discipline umane, storiche filologiche scientifiche. La Paleografia figura con due ricerche dell’eminente pa­ leografo che fu Luigi Schiaparelli: la prima consacrata al­ l’opera della scuola scrittoria lucchese nei secoli v in -ix, quale risulta da un celebre codice miscellaneo di. quella Ca­ pitolare (Bum 36), la seconda indagante le influenze delle scritture nazionali straniere, visigotica insulare merovingica, nella paleografia italiana dei secoli v ili e ix (Bum. 47). Alla medesima disciplina ausiliare della storia e alla Di­ plomatica venne riservato anche un volume della Miscella­ nea Francesco Ehrle, comprendente saggi di studiosi illu­ stri (Bum. 40). Cospicua è la parte fatta, nella nostra collezione, alla filologia classica, medievale e moderna. I frammenti di un

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codice di Livio del v secolo, provenienti dalla Cappella Sancta sanctorum, furono diplomaticamente e fototipicamente editi dal Yattasso (ET. 18). Nella stessa forma, Girolamo Vitelli e Medea Norsa trassero in luce, da un papiro originario della Mar manca, una nuova opera filosofica di Favorino di Arles e alcuni registri fondiari di quella regione (Num. 53). Di una '(zKcppaais eùcoVos, già attribuita a Concio ma ora riconosciuta di Procopio di Gaza, Paul Friedlànder ha procurato un’edi­ zione critica, corredata di una versione e di un commen­ tario specialmente archeologico (Num. 89). Alla letteratura e teologia bizantina dei secoli xiv e xv, l’Emo Card. Mercati ha dedicato due volumi ricchissimi di no­ tizie inedite, in cui con le figure principali di Procoro e Deme­ trio Cidone, Manuele Caleca e Teodoro Meliteniota (Num 56) e di Isidoro il Cardinale Ruteno (Num. 46) è illuminata una folla di scrittori, teologi e personaggi divaria grandezza. Nuovi capitoli di storia della cultura greca e degli studi ellenici in Italia, lo stesso Efno Autore ha composto nel seguire le vi­ cende di parecchie collezioni maggiori e minori di mano­ scritti, di Genova, di varie abbazie basiliane d’Italia e di Patmo, in parte confluite alla Vaticana (Num. 68). Altri v o­ lumi, che saranno tra breve menzionati, divulgarono al­ cune opere scientifiche delle età post-classica e bizantina. Ai lavori da più parti condotti intorno alla lingua latina medievale, la nostra collezione ha in qualche maniera par­ tecipato con un Glossano latino emiliano {Num. 74), com­ pilato da Pietro Sella mediante lo spoglio di numerose fonti edite e inedite dei secoli x-xvi, provenienti da quella regione. Nel campo dell’Umanesimo, l’Emo Card. Mercati ha rac­ colto altra messe di notizie originali, non solo con l’illu­ strare le relazioni tra i greci e i latini in quel periodo attra­ verso i volumi ricordati sopra, ma anche con il dedicare nuove e fruttuose ricerche a singole figure di umanisti, come Nicolò Perotti (Num. 44), il b. Ambrogio Traversari (Num. 90), A. Bonfini, M. A. Sabellico, A. Sabino, Pescennio Francesco Negro, Pietro Summonte e altri (Num. 94). Diversi saggi in-

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torno a questa letteratura sono raccolti anche nelle sue Opere minori. Di riconosciuta importanza è, inoltre, il vo­ lume in cui Bartolomeo Nogara raccolse, con una vasta introduzione, scritti inediti e rari di Biondo Flavio, l’emi­ nente umanista romagnolo e Segretario Apostolico di Eu­ genio IV (Num. 49). Con ricerche biografiche intorno a una figura minore dell’Umanesimo italiano, Antonio Biaxander detto in accademia Flaminio, e con una scelta di'poesie latine inedite di questi si era del resto inaugurata la col­ lezione, a opera del Vattasso (lu m . 1). Nel dominio della Letteratura italiana le ricerche degli « Studi e Testi » si sono esercitate soprattutto intorno al Petrarca, che figura come è noto nella Biblioteca Aposto­ lica con i preziosi autografi. Il Vattasso ha appunto fornito una descrizione a parte, già citata, di questi e insieme dei numerosi altri codici petrarcheschi esistenti nei vari fondi della Vaticana (Num. 20); pubblicando nello stesso volume e in altro dedicato allo scrittore e ad alcuni suoi amici (lu m . 14) lettere e testi inediti diversi di lui e di altri, in­ teressanti la sua persona e insieme la vita e cultura tre­ centesca. Lo stesso Vattasso diede anche in luce una sil­ loge di rime inedite di Torquato Tasso (Num. 28). A età po­ steriore, caratteristica per il fervore dotto, appartiene il carteggio letterario tra Mons. Gaetano Marini, archivista della Santa Sede, è i bolognesi Guid’Antonio Zanetti e Gio­ vanni Fantuzzi, dato in luce con note e un’introduzione da Mons. Enrico Carusi (lu m . 29, 82, 83): documento, dell’eru­ dizione e della vita non solo culturale del sec. xvni. Per altri saggi intorno alla letteratura italiana è debito fare ancora una volta memoria delle Opere minori (Num. 76-80). dell’Emo Card. Mercati. Contributi allo studio della dialettologia italiana for­ mano alcuni volumi della collezione. Del dialetto romanesco antico furono editi, dal Vattasso, diversi testi non sola­ mente singolari per la forma linguistica, ma importanti an­ che come monumenti dell’antico Dramma sacro italiano,

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quale fiorì in particolare a Roma nel secolo x iv (Rum. 4,10). Testimoni antichi di dialetti italiani, il veneto e il toscano, possono considerarsi anche i testi, già citati, del Diatessaron in volgare (Rum. 81). La Storia figura nella nostra collezione con qualche fonte di notevole importanza, come i dispacci e le lettere di Gia­ como Gherardi, nunzio di Innocenzo V i l i a Firenze e a Mi­ lano negli anni 1487-1490, pubblicata con illustrazioni e documenti supplementari dal Carusi (Rum. 21) e una sin­ golare e minuta cronaca quattrocentesca del romagnolo Giovanni di M.° Pedrino, edita dai Mons. Marco Yattasso e Gino Borghezio, con note storiche di Mons. Adamo Pa­ sini (Rum. 50 e 62). Un ampio studio critico e storiogra­ fico intorno alla leggenda storica, nelle sue origini ed evo­ luzione, compose l’eminente maestro che fu il Panzoni, mettendo a profitto la sua vasta erudizione e il rigore del metodo scientifico (Rum. 43). E due volumi della Miscel­ lanea Francesco Ehrle, contenenti diversi lavori di reputati scrittori, furono rispettivamente dedicati alla storia pon­ tificia e di Roma e a quella ecclesiastica e civile dell’età di mezzo (Rum. 38-39). Alcuni Statuti comunali italiani hanno anche veduto la luce in questa serie: due, del secolo xv, spettano alle terre piemontesi di Rocca de’ Baldi (Rum. 52) e di Villanoxa d ’Asti (Rum. 61), editori rispettivamente il Yattasso e Mons. Pietro Savio; e un terzo, di maggiore ampiezza e impor­ tanza, al comune di Bologna, che lo promulgò nell’anno 1288 (Rum. 73 e 85). A questo ultimo prestarono le cure editoriali Gina Fasoli e il Sella. Restano per ultimo da menzionare pochi altri volumi, appartenenti a materie più speciali. Rella storia del diritto romano-bizantino si colloca il già citato TnroviceLTos, com­ pilato da un Michele o Manuele Patzes, giureconsulto bi­ zantino probabilmente del secolo xi, la cui pubblicazione, intrapresa dal Ferrini e dall’Emo Card. Mercati, continuò

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Franz Doelger (Num. 25 e 51). Alla storia del diritto ca­ nonico spettano due pregevoli lavori di Stephan Kuttner: di cui il primo è un’indagine, condotta in larga parte con il sussidio di testi manoscritti, sulla dottrina canonistica della colpa nel secolo che va da Graziano alle Decretali di Gregorio I X (Num. 64); il secondo, un repertorio delle fonti e della letteratura canonistica, in larga misura tuttora inedite, appartenenti alla stessa aurea età di quel diritto (Xum 71). Documenti di Storia delle scienze sono i commenti di Pappo e di Teone di Alessandria all’Almagesto, finora noti solo parzialmente, di cui il rev. Adolphe Eome ha procu­ rato una sicura edizione e illustrato l’importanza, sia per l’esegesi dell’opera astronomica di Tolomeo, sia per la sto­ ria degli studi scientifici nell’antichità (Num. 54 e 72); e il Quadrivium di Giorgio Pachymere, vasta compilazione sco­ lastica bizantina, per tre quarti finora inedita, che costi­ tuisce quasi una somma dell’insegnamento scientifico pro­ fessato agli inizi dell’età dei Paleologi (Num. 94). Quest’ultima pubblicazione, intrapresa da Paul Tannery, venne condotta a termine dai padri E. Stéphanou e Y. Laurent A. A. e annotata dal Eome. Di letteratura medica e di antica bibliografia raccolse e presentò un fascicolo di notiziel’Emo Card. Mercati(Sum. 30). Finalmente, la Storia dell’arte ebbe, nella collezione, un documento importante nell’opera De Basilicae Vaticanae antiqtiissima et nova structura, che Tiberio Alfarano, chie­ rico della basilica, morto nel 1596, redasse al tempo delle grandi trasformazioni edilizie del tempio maggiore della Cristianità, e Mons. Michele Cerrati diede in luce con le ne­ cessarie illustrazioni (Num. 26). * * *

Tale varietà delle materie contenute nella serie ora passata in rassegna degli « Studi e Testi » sembrava da se stessa suggerire l’idea di un indice, in cui essa ritrovasse

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INTRODUZIONE

una certa unità, ideale e pratica. Di qui l’origine del pre­ sente volume speciale, destinato sia agli studiosi già fami­ liari con la nostra collezione, sia agli altri che non hanno avuto finora modo e occasione di valersene, per agevolare agli uni e agli altri la conoscenza e la consultazione delle opere che la costituiscono. La materia di queste Tavole e indici generali è in breve descritta. I volumi della serie, contrassegnati dal numero 1 al 100, vi sono elencati in ordine progressivo, corrispondente per lo più a quello della pubblicazione, corredati dell’esatta descrizione bibliografica, di una breve notizia illustrativa e della tavola del conte­ nuto, quale risulta dal libro stesso. Un indice alfabetico di nomi e di cose principali, redatto con ragionevole ampiezza, e un altro di nomi degli autori e collaboratori chiudono il volumetto, la compilazione del quale venne affidata all’il­ luminata e scrupolosa diligenza del dottor Nello Yian, assi­ stente della Biblioteca e professore nella nostra Scuola di Biblioteconomia. Il pensiero di allestirlo e di darlo in luce si presentò facilmente nell’occasione del compimento del primo centi­ naio di volumi della collezione. Il felice avvenimento, che cade non senza fausto significato augurale all’aprirsi del­ l’anno giubilare episcopale del S. Padre Pio X I I felice­ mente regnante, viene così segnato da una iniziativa^ a nostro avviso non inutile al fine di divulgare l’uso della raccolta. Maggio 1942. A n selm o

M.

A lbareda m . b .

Prefetto

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VATTASSO M. — ANTONIO FLA3IINIO Dott. Marco Vattasso, scrittore della Biblioteca Vaticana. Anto­ nio Flaminio e le principali poesie dell’autografo Vaticano 2870. Roma, Tipografìa Vaticana, 1900, pp. 66 [1]. Antonio Biaxander (c. 1460-1513), nato in Sicilia da padre greco e detto in accademia Flaminio, è una figura minore dell’umanesimo italiano. Venuto giovane a Roma nel 1486, salì sette anni dopo alla cattedra di retorica della Sapienza. La introduzione ne ricostruisce con diligenza la vita, prima mala­ mente nota, e ne illustra la silloge di poesie latine inedite, scoperte nell’auto­ grafo, ora codice Vat. lat. 2 870. Di questo, il Vattasso pubblica la tavola com ­ pleta del contenuto e una scelta di 67 composizioni, in distici, importanti per la storia dei tempi o dei costumi della Roma di Alessandro VI e Giulio II. In appendice, è edito dal codice Vat. lat. 2836 un carme latino di Bertrand de Vaqueiras all’amico Flaminio. C o n t e n u t o . — Cap. I. Vita ed opere di Antonio Flaminio: 11 codice vaticano latino 2 870, 5-6. - Bibliografia riguardante il Flaminio, 6-8. - Anno probabile della sua nascita a Mineo in Sicilia, 9-10. - Suoi studi a Palermo, 10-11. - Sua dimora a Napoli e sua iscrizione tra gli accademici pontaniani, 11-12. - Suo viaggio a Roma nel 1486: vi si dà all’insegnamento, 12. - Ottiene la cattedra di retorica all’ Università, 12-13. - Se abbia abbracciato lo stato sacerdotale, 13-14. - Sua morte nel 1513, 14-15. - Suo carattere, 15-16. — Suo sentimento religioso, 16. - Suo amor di patria, 16-18. - Suo affetto verso gli amici, 18-19. Sue relazioni co’ personaggi più celebri del suo tempo, 19-20. - Pregi e difetti de’ suoi carmi, 20-21. - Sua conoscenza del latino, del grèco e dell’ebraico, 21. Sue opere, 21-22. - Metodo seguito in questa pubblicazione, 22-2 3. — Cap. II. Tavola dell’autografo flaminiano, 2 3-37. — Cap. III. Scelta di poesie, 38-59. — Appendice. Bertmndus de Vaqueirassio Antonio Flaminio, 60-64.

2. VATTASSO 31. — BIBBIE DI BOVINO Dott. 3Iarco Vattasso, scrittore della Biblioteca Vaticana. Le due Bibbie di Bovino ora codici Vaticani latini 10510-10511 e le loro note storiche. Roma, Tipografia Vaticana, 1900, pp. 44 [1]. Descrive due Bibbie latine manoscritte, offerte a Leone X III dal Capitolo della Cattedrale di Bovino nelle Puglie, dove si conservavano almeno dalla fine del sec. x il. I due codici, del sec. x i, appariscono di origine italiana per i carat­ teri paleografici e la forma del testo. Si trovano in essi inserite anche diverse

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INDICE E TAVOLE GENERALI DELLE MATERIE

di Dionigi Alessandrino, 82-80. — V ili. Anthimi Nicomediensis epìscopi et mar­ tyris de sancta ecclesia, 87-98. — IX. Un foglio delFIlario papiraceo di Vienna, 99-112. — X. Il carme Damasiano de Davide e la falsa corrispondenza di Da­ malo c Girolamo riguardo al Salterio, 113-126. — XI. I due Trattati al popolo di Priscilliano, 12 7-133. - Varianti d’un codice Milanese al Commonitorium di Paolo Orosio, 134-136. — XII. Appunti su Niceta ed Aniano: Sul trattato di s. Niceta De diversis appellationibus etc., 137-139. - La versione antica delle Omilie 9-25 in Matthaeum di s. Giovanni Crisostomo fatta da Aniano, 140-144. — XIII. Il commentario d’Esichio Gerosolimitano sui Salmi, 145-171. - Nota dei vari commentari attribuiti ad Atanasio e ad Esichio, 172-179. — XIV. Per la vita e gli scritti di « Paolo il Persiano »: Appunti da una disputa di religione sotto Giustino e Giustiniano, 180-201. - « Theodoro » e « Theodoto pu » in Cod. lustin. Il 7, 26. [V, 30, 13. IX , 19, 61, 202-206. — XV. Un’apologià antiellenica sotto torma di martirio, 207-22 6. — XVI. La lettera di Pasquale I a Leone V sul culto delle sacre imagini, 227-235. — Addenda et corrigenda, 237-240. — Ancora sul frammento Agobardino di s. Ireneo, 2 41-242. — Il canone ebraico della èuXoyii xprio-eeiv attribuita ad Anastasio prete, 243-245. — Indici: Indice, dei codici ricordati, 247-2 48. — Indice dei luoghi citati in Antimo, Esichio, Martyrium Trophimi e Pasquale, 2 49. — Indice dei nomi e delle cose, 251-2 54.

6. FRANCHI DE’ CAVALIERI P. — MARTIRII DI S. TE0D0T0 E DI S. ARIADNE Pio Franchi de’ Cavalieri, scrittore onorario della Biblioteca V a­ ticana. I Martini di s. Teodoto e di s. Ariadne, con un’appendice sul testo originale del Martirio di s. Eleuterio. Eoma, Tipografia Vaticana, 1901, pp. 184 [3], 1 tav. (facs.). Il martirio greco di s. Teodoto di Ancira, già edito dal Papebroch su un tardo manoscritto, è qui riprodotto da un codice Vaticano del sec. x (Vat. gr. 1667, confrontato con l’apografo Vat. gr. 655) e discusso in un’ampia introdu­ zione critica. Segue un testo brerm dello stesso martirio, redatto a scopo litur­ gico (dal Vat. gr. 1991 e da altro cod. Gerosolimitano). Il secondo martirio pub­ blicato nell’originale greco, da un palinsesto Vaticano (Vat. gr. 1853), è quello di s. Ariadne (o Maria), prima conosciuto soltanto in compendi e in una para­ frasi latina. Lo studio critico che lo correda distingue nell’eterogenea leggenda diverse parti di carattere e valore storico disuguale. L ’appendice presenta il testo originale greco del martirio di s. Eleuterio, prima noto nella sola versione latina. C o n t e n u t o . — I. 11 Martirio di s. Teodoto Ancirano: Introduzione, 7-57. - 1. Testo greco del martirio di s. Teodoto, 59-84. - Compendio greco del me­ desimo, 85-87. — II. La leggenda di s. Ariadne: Introduzione, 89-119. — Testo greco del martirio di s. Ariadne, 121-133. — III. Appendice: Del testo originale della leggenda di s. Eleuterio, 135-146. - Testo greco del martirio di s. Eleute­ rio, 147-161. — Indices: Index verborum in martyrium s. Theodotì, 163-178. Index verborum in Martyrium s. Ariadnes, 177-184.

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7. MERCATI G. — ANTICHE RELIQUIE LITURGICHE Giovanni Mercati. Antiche reliquie liturgiche ambrosiane e romane con un excursus sui frammenti dogmatici ariani del Mai. Roma, Ti­ pografia Vaticana, 1902, pp. 75 [2]. 1. Comprende il testo, ampiamente illustrato, di un inedito Ordo ambrosianus ad consecrandam ecclesiam et altana, conservato in un codice del sec. x i della Capitolare di Lucca e importante per la bellezza e vetustà delle formule, oltre che per i suoi rapporti con altre liturgie occidentali. In appendice si presenta una nota intorno al trattato irlandese circa la consacrazione delle chiese. -2 . P ub­ blica, da un codice Ambrosiano, 17 collette scritte in parte in note tironiane del sec. v ii-v m e imparentate con il Sacramentario Leoniano, il più antico della liturgia romana. - 3. Divulga nuovamente, dopo il Mai, alcuni preziosi frammenti liturgici latini, inseriti nei trattati dogmatici di un anonimo ariano del sec. iv-v, che si conservano in un codice palinsesto Vaticano. In fine si contengono due ampie note sugli stessi frammenti di un trattato o di trattati dogmatici ariani pubblicati dal Mai nel 1827 e, ingenerale, sull’ origine della liturgia gallicana. C o n t e n u t o . — Parte I. Ordo Amhrosianus ad consecrandam ecclesiam et altana, 1-2 7. ·— Appendice. Il trattato irlandese circa la consacrazione delle chiese, 2 8-32. — Parte II. Frammenti liturgici apparentati col Sacramentario Leoniano, 33-44. — Parte III. Frammenti liturgici latini tratti da un anonimo del sec. iv-v, 45-56. —Appendice. Sui frammenti dogmatici ariani del Mai, 57-71. - Aggiunta. Sull’origine della liturgia gallicana, 72-75. — Indice dei nomi e delle cose, 77.

8. FRANCHI DE’ CAVALIERI P. — NOTE AGIOGRAFICHE Pio Franchi de’ Cavalieri, scrittore onorario della Biblioteca Vati­ cana. Note agiografiche. I. Ancora del Martirio di s. Ariadne. II. Gli atti di s. Giustino. Roma, Tipografia Vaticana, 1902, pp. 36 [2]. 1. L ’autore riprende l ’esame del martirio greco di s. Ariadne pubblicato in Studi e Testi 0. Secondo le sue conclusioni critiche, la leggenda si compone di cinque parti, tre delle quali appariscono il prodotto di luoghi comuni e di pre­ stiti agiografici, due la derivazione di fonti più sicure. Queste ultime, che sono il processo di Tertullo e l’interrogatorio di Ariadne, egli ripresenta qui nel testo greco e latino; l’interrogatorio, anche in una versione italiana dal testo siriaco, supplente alle lacune del greco. — 2. Gli atti dì s. Giustino, riprodotti sempre su di un solo manoscritto, sono offerti in un testo più antico e corretto, stabilito sopra tre nuovi codici. Altri fascicoli di Note agiografiche dello stesso autore sono i nn. 9, 19, 22, 24, 27, 33, 49, 65 di Studi e testi. Cf. anche i nn. 3 e 6. C o n t e n u t o . — I. Ancora del martirio di s. Ariadne, 3-8. - 1. Il processo di Tertullo, 9 -1 5 .-2 . L ’interrogatorio di Ariadne, 17-21. — II. Gli Atti di s. Giu­ stino, 23-30. - Testo degli Atti di s. Giustino, 31-36.

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INDICE E TAVOLE GENERALI DELLE MATERIE

9. FRANCHI DE’ CAVALIERE P. — NUOVE NOTE AGIOGRAFICHE Pio Franchi de’ Cavalieri, scrittore onorario della Biblioteca V a­ ticana. Nuove note agiografiche. I. Il testo greco originale degli Atti delle ss. Agape, Irene e Chione. II. Osservazioni sopra gli Atti di s. Crispina. III. I martiri della Massa Candida. IV . Di una probabile fonte della leggenda dei ss. Giovanni e Paolo. Eoma, Ti­ pografia Vaticana, 1902. pp. [2], 75 [2], 1. Edizione principe del testo greco, prima noto solo nella versione latina del card. Sirleto. Nel documento il Franchi riconosce tre processi verbali, cuciti insieme da un agiografo posteriore. — 2. N uovo testo latino della Passio sanctae Orispinae, fondato sopra un manoscritto di Autun. — 3. Sostiene il significato topografico della denominazione di un gruppo di martiri africani. — 4. La pro­ babile fonte della leggenda dei due famosi martiri romani si trova nella storia dei ss. Gioventino e Massimino, nota principalmente da un panegirico di s. Gio­ vanni Crisostomo. Altri fascicoli di Note agiografiche dello stesso autore sono i nn. 8, 19, 22, 24, 27, 33, 49, 65 di Studi e testi. Cf. anche i nn. 3 e 6. C o n t e n u t o . — I . Il testo originale del martirio delle ss. Agape, Irene e Chione, 1-14. - Martyrium ss. Agapes, Irenes et Chiones, 15-19. — II. Osserva­ zioni sopra gli atti di s. Crispina, 21-31. - Passio s. Crispinae martyris, 32-35. — III. I martiri della Massa Candida, 37-51. — IV. Di una probabile fonte della leggenda dei ss. Giovanni e Paolo, 53-65. — Addenda: I. S. Agatone non fu mai sacerdote pagano, 67. - A. Sulla morte di s. Irene, 67. - B. Sulla correzione di ickiiraxrav in KariTMtrav, 67. — II. Una correzione al testo degli Acta s. Marcelli Ting., 67-68. — III. A proposito del martirio di s. Cassiano d’ Imola, 68-70. — Le parafrasi del martirio di s. Giustino nel cod. Vat. gr. 1991, 71-75.

10. VATTASSO M. PER LA STORIA DEL DRAMMA SACRO IN ITALIA Marco Vattasso, scrittore della Biblioteca Vaticana. Per la storia del dramma sacro in Italia: 1. Nuovi aneddoti drammatici in antico dialetto romanesco. - 2. Le rappresentazioni sacre al Colosseo nei secoli xv e x v i secondo nuovi documenti tratti dall’archivio dell’Arciconfraternita di S. Lucia del Gonfalone. - 3. Antichi inventari di vesti e di attrezzi usati nelle rappresentazioni dalla Compagnia del Gonfalone. - 4. Il dramma della Conversione di s. Paolo rimaneg­ giato da fra’ Pietro d’Antonio da Lucignano. Eoma, Tipografia V a­ ticana, 1903, pp. 127 [1].

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INDICE E TAVOLE GENERALI DELLE MATERIE

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È offerto, al principio, un altro manipolo di testi in dialetto romanesco, in aggiunta a quelli editi in Studi e testi 4: una Legenna de sancta Margarita, in ottave, di cui si presentano saggi, una rappresentazione di s. Lucia del see. x iv e alcuni preziosi frammenti di drammi sulla Passione, riprodotti integralmente. La scoperta di questi conferma 1’esistenza in Roma di produzioni drammatiche su quel soggetto, anteriori alla grande rappresentazione scritta sullo scorcio del see. x v per la Compagnia del Gonfalone, che la eseguiva solennemente al Colosseo nel Venerdì Santo. Il Vattasso indaga l’origine e le vicende di questo spettacolo, che durò fino al 1539. In fine si stampa un dramma finora ignoto sulla conversione di s. Paolo, scritto originalmente in sestine, e rifatto nel 1460 da un minorità toscano, del quale sono le ottave interpolate. C o n t e n u t o . — Parte I. Nuovi aneddoti drammatici in antico dialetto ro­ manesco, 7-67. — Parte II. Le rappresentazioni sacre al Colosseo nei see. x v e x vi, secondo nuovi documenti tratti dall’archivio dell’Arciconfraternita di S. Lucia del Gonfalone, 69-89. — Parte III. Antichi inventari di vesti e di at­ trezzi usati nelle rappresentazioni dalla Compagnia del Gonfalone, 91-101. — Parte IV. Il dramma della Conversione di s. Paolo, rimaneggiato da fra’ Pietro d’Antonio da Lucignano, 103-127.

11. MERCATI Gr. — VARIA SACRA Gl. Mercati. Varia sacra. Fascicolo I. I. Anonymi Chiliastae in Matthaeum fragmenta. - II. Piccoli supplementi agli scritti dei dot­ tori cappadoci e di s. Cirillo Alessandrino. Roma, Tipografia Vati­ cana, 1903, pp. 112. 32 X 20 cm. 1. Lo stesso codice Ambrosiano che ha conservato il celebre Canone biblico muratoriano contiene anche alcuni singolari e importanti luoghi di un trattato latino su s. Matteo, opera di un anonimo millenarista, non posteriore al sec. iv. Sono qui pubblicati e illustrati, con altri due frammenti, probabilmente del medesimo autore. — 2. Comprende un biglietto di Gregorio N azianzeno e la risposta di Basilio M agnolia lettera ad Eustazio De sancta Trìnitate (lett. 189 di s. Basilio), un nuovo frammento del trattato De dogmatum solutione di s. Ci. riilo Alessandrino. —■3. Riproduce due importanti note sul commento ai Salmi di Teodoro di Mopsuesta presentate rispettivamente nel 1896 e 1898, alla R. Accademia delle scienze di Torino e all’Istituto Lombardo di scienze e lettere. (Cf. Studi e testi, 93). C o n t e n u t o . — Parte I. Anonymi Chiliastae in Matthaeum X X IV fragmenta. Accedunt tractatus De tribus mensuris et De Petto apostolo, 1-49. — Parte II. Piccoli supplementi agli scritti dei dottori cappadoci e di s. Cirillo Alessandrino: 1. Nuova lettera di Gregorio Nazianzeno e risposta di Basilio Magno, 53-56. 2. La lettera ad Eustazio de sancta Trìnitate ossia la 189 tra le lettere di s. Ba­ silio, 57-82. - 3. Un nuovo frammento del 1. De dogmatum solutione di s. Cirillo Alessandrino, 83-86. - 4. Lettera di un Gregorio ai cenobiti del beatissimo Leucadio in Sabadonaem, 86-90. — Parto III. I frammenti inediti dell’antica ver­ sione latina del Commentario di Teodoro Mopsuesteno sui Salmi, 91-112.

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INDICE E TAVOLE GENERALI DELLE MATERIE

12. MERCATI G. — IPOTIPOSI DI CLEMENTE A. E PARALIPOMENA AMBROSIANA G. Mercati. I. Un frammento delle Ipotiposi di Clemente Ales­ sandrino. II. Paralipomena Ambrosiana, con alcuni appunti sulle benedizioni del cereo pasquale. Roma, Tipografia Vaticana, .1909, pp. [2], 46 [1], 1. Frammento del VI libro dell’opera perduta di Clemente Alessandrino, riportato nel codice Vat. gr. 354 dei Vangeli. È una paradosi del miracolo della guarigione del lebbroso (Mt. 8, 2-4), in parte presa ad verbum e in parte rias­ sunta da un Vangelo apocrifo, probabilmente anteriore a Marcione. Sono pub­ blicate quindi altre glosse marginali dello stesso manoscritto a luoghi di Matteo, Luca e Giovanni. — 2. Riproduce con piti esattezza un carme di 14 esametri sul numero tre e un inno pasquale, assegnati da Alcuino e da altri a s. Ambro­ gio, ed esamina il valore di questa attribuzione. In appendice, due note sulle benedizioni più antiche del cereo pasquale, e su una benedizione ritmica ispanovisigotica del cereo. Ripubblica con nuove cure anche il frammento De pudicitia et castitate, pure attribuito al grande Vescovo di Milano. C o n t e n u t o . — Parte I. Un frammento delle Ipotiposi di Clemente Ales­ sandrino, 1-12. - Gli scolli del cod. Vat. gr. 354, 13-15. — Parte II. Paralipomena Ambrosiana, 17-19. - I. Il carme sull’ eccellenza del numero tre, 20-2 3. - II. Un nuovo inno pasquale di s. Ambrogio?, 2 4-36. - Sulle benedizioni più antiche del cereo pasquale, 36-39. - Una benedizione ritmica ispano-visigotica del cereo, 40-43. - III. Il frammento de pudicitia et castitate, 43-46.

13. ESPOSIZIONE GREGORIANA Catalogo sommario della Esposizione Gregoriana aperta nella Biblio­ teca Apostolica Vaticana dal 7 all’l l aprile 1904, a cura della Dire­ zione della medesima biblioteca. 2a edizione riveduta e aumentata. Roma, Tipografia Vaticana, 1904, pp. 74. Alla celebrazione del X III centenario della morte di s. Gregorio Magno la Vaticana prese parte con una mostra di antichi codici, contenenti le vite e gli scritti del grande pontefice, i più antichi Sacramentari e Messali d’ Occidente, la notazione musicale occidentale dal sec. x al principio del x iv e alcuni antichi trattati di musica. I quasi 200 codici, scelti e descritti con il consiglio di H. M. Bannister, formano in particolare un prezioso repertorio delle fonti manoscritte dell’antica liturgia romana. Parte I. Vita e scritti di s. Gregorio, 9-18. - A. Vite: 1. Paolo Diacono, 11. — 2. Giovanni Diacono, 11. - 3. Vite anonime, 1 2 .- 4 . Vite greche, 12 . - B. Scritti:

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1 . Moralia, libri X X X V , 12-13. - 2 . Omelie X L sopra i Vangeli, 14. - 3. Omelie sopra Ezechiele, 14-15. - 4. Dialoghi, 15-16. - 5. Regola pastorale, 16. - 6. Re­ gistro delle lettere, 17. - 7. Varia, 17-18. — Parte IL Sacramentari ed antichi Messali, 19-25. —- III. Notazione musicale, 27-61. 1. Neumi accenti tedeschi, 2 9-36. - 2. Neumi accenti francesi, 36-45. - 3. Notazione Aquitanica, 46-47. 4. Notazione mista, punti e accenti, 48. - 5. Notazione di Metz, 49-51. - 6. N o­ tazione inglese, 51-52. - 7. Notazione italiana: A. Notazione dell’ Italia setten­ trionale e centi1., 52-57. - B. Notazione dell’ Italia meridionale (Beneventana), 57-61. — Parte IV. Trattati di musica, 63-67. — Indice dei codici, 69-71. — Pro­ venienza dei codici, 73-74.

14. VATTASSO M. — IL PETRARCA E ALCUNI SUOI AMICI Marco Vattasso, scrittore della Biblioteca Vaticana. Del Petrarca e di alcuni suoi amici. I. Due lettere del Petrarca, una del Boccaccio, quattro di Barbato di Sulmona ed una di Niccolò Acciainoli, di Nicola e di Napoleone Orsini. - 2. Cenni sulla vita e sulle opere di Gabrio de’ Zamorei. - 3. Di Moggio de’ Moggi da Parma e dodici sue poesie ora per la prima volta pubblicate. Roma, Tipografia Vaticana, 1904, pp. 105, [3]. Comprende lettere inedite del carteggio Petrarchesco: due del Poeta a Bar­ bato di Sulmona, una del Boccaccio allo stesso, quattro di Barbato e una di Niccolò Acciaiuoli, di Niccolò e di Napoleone Orsini. Da questa corrispondenza passata, negli anni 1355-62, tra il Petrarca e alcuni suoi amici, la vita e le opere di lui vengono illustrate in vari punti importanti. Su nuove fonti letterarie ven­ gono anche descritte le vicende e le opere di due altri amici del Petrarca, Ga­ brio de’ Zamorei, autore dei Sermones super virtutibus et vitiis (scoperti per in­ tero nel codice Vat. lat. 10134 e in un Barberiniano) e Moggio de’ Moggi, gram­ matico ed erudito, di cui si pubblicano qui per la prima volta dodici poesie, interessanti alla storia della cultura trecentesca. 1 Co n te n u to . ■ — Parte I. Due lettere del Petrarca, una del Boccaccio, quattro di Barbato di Sulmona ed una di Nicolò Acciaiuoli, di Nicola e di Napoleone Orsini, 7-33. - I. Lettera di Barbato di Sulmona a Francesco Petrarca, 12-15. — II. Lettera del Petrarca a Barbato di Sulmona, 16-17. - III. Lettera di Barbato a Giovanni Boccaccio, 17-20. - IV. Lettera di Niccolò Acciaiuoli gran siniscalco, del conte di Manuppello logoteta e del conte di Nola a Francesco Petrarca, 20-22. - V. Risposta del Boccaccio a Barbato di Sulmona, 2 3-2 8. - VI. Lettera di Bar­ bato di Sulmona a Giovanni Boccaccio, 2 8-29,- VII. Lettera del Petrarca a Barbato, 2 9-31. - V ili . Risposta di Barbato al Petrarca, 32-33. — Parte II. Cenni sulla vita e sulle opere di Gabrio de’ Zamorei, 35-63. — Parte III. Di Mog­ gio de’ Moggi da Parma e dodici sue poesie latine ora per la prima volta pubbli­ cate, 65-105. - I. Epistola a Giovanni e Barriano da Correggio, 81-82. - II. Ai medesimi, 83-90. - III. A fra’ Egidio vescovo di Vicenza, 90-91. - IV. A D o ­ nato degli Alvarii veronese, 92-93. - V. A Giovanni da Correggio, 93-94. - VI. Ad Alterio veronese, 94. - V II. Ad uno che si affaccendava ad eseguire gli ordini

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del suo signore, 95. - V ili . A Fino da Vicenza grammatico, 95-96. - IX . A P u­ lice procuratore di Vicenza, 96-98. - X . A Giacomino de’ Robazi da Parma grammatico, 98-100. - X I. A Piero Alighieri giudice, 100-102. - X II. A Simono di Cumana parmense, 102-105.

15. MERCATI G. — OPUSCOLI DEL B. CARD. GIUSEPPE TOMMASI Opuscoli inediti del beato card. Giuseppe Tommasi tratti in luce da Giovanni Mercati. Roma, Tipografia Vaticana, 1905, pp. 55 [1], 1 tav. pieg. (facs.). I tre opuscoli e la lettera, qui pubblicati da codici Vaticani, dell’insigne liturgista che tu il card. Giuseppe Tommasi (1649-1713) — beatificato da Pio VII nel 1803 — sono una nuova testimonianza dei suoi studi e prudente delibera­ zione in questa materia. 11 primo, Della rilornta del Breviario e Missale romano, è un indizio della correzione dei libri liturgici meditata a Roma alla fine del sec. x v ii , sulla norma dell’antica tradizione romana. Seguono un voto ad Ales­ sandro Zaccagni SulVoffìcio pieno dei Santi, un parere in latino De appositione beatorum in Martyrologio Domano e una lettera allo Schelstrate. I testi sono illustrati da una introduzione. C o n t e n u t o . — Introduzione, 7-24. - I. Dell’emendazione del Méssale, Bre­ viario e Cerimoniale Romano, 8-15. - II. Sull’officio pieno dei santi, 16-20. III. Se l’inserzione nel Martirologio Romano importi culto pubblico, e possa farsi dei beati, 20-21. - IV. Una lettera allo Schelstrate, 22-23. - V. Ragione seguita nella stampa, 24. — I. Della riforma del Breviario e Missale Romano, 25-41. - Del Breviario, 28-37. - Del Missale, 38-39. - Del Cerimoniale, 39-41. — II. A Lorenzo Alessandro Zaccagni, che fosse l’ufficio pieno de’ santi, 42-45. — III. De appositione beatorum in Martyrologio Romano, 46-53. — IV. A mons. Emmanuele Schelstrate. Gli manda copia d’un « Martirologio » Ambrosiano, 54-55.

16. VATTASSO M. — INITIA PATRUM, I Initia Patrum aliorumque scriptorum ecclesiasticorum latinorum ex Mignei Patrologia et ex compluribus aliis libris eonlegit ac litterarum ordine disposuit Marcus Vattasso Bibliothecae Vaticanae scriptor. Volumen I. A-M. Romae, typis Vaticanis, 1906, pp. x-695. A sussidio di uno dei più faticosi compiti nel trattare i manoscritti, la ri­ cerca della paternità dei testi e quindi la determinazione se questi siano già editi, il Vattasso ha compilato un vasto repertorio di Initia di scrittori ecclesiastici latini, eseguendo pazientemente lo spoglio d Ila Patrologia latina e della P a­ trologia graeca, per notare da questa ultima anche le versioni latine anteriori

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al sec. xvr, oltre olle delle altre maggiori collezioni antiche e moderne di scritti patristici ed ecclesiastici. Sono stati così raccolti circa 50.000 initia, disposti in serie alfabetica e corredati del rinvio alla edizione. Nel volume II si danno al­ cuni indici speciali. C o n t e n u t o . — Praefatio, v -x. — Initia, A-M, 1-695.

17. VATTASSO M. — INITIA PATRUM, II Initia Patrum aliorumque scriptorum ecclesiasticorum latinorum ex Mignei Patrologia et ex compluribus aliis libris conlegit ac littera­ rum ordine disposuit Marcus Yattasso Bibliothecae Vaticanae scrip­ tor. Volumen II. N-Z. Romae, typis Vaticanis, 1908, pp. [2], 650. C o n t e n u t o . — Initia, N-Z, 1-594. — Addenda et corrigenda, 595-597. Tabula comparata impressionum Patrologiae latinae, 599-601. — I. Indices: I. Index anctorum et operum arionymorum Patrologiae latinae, 603-623. II. Index auctorum et operum quorum initia ex Patrologia graeca excerpta sunt, 625-631. - III. Index reliquorum librorum ex quibus initia desumpta sunt, 633-650.

18. VATTASSO M. — FRAMMENTI DI LIVIO Mons. Marco Vattasso, scrittore della Biblioteca Vaticana. Fram­ menti d’un Livio del v secolo recentemente scoperti, codice Vati­ cano latino 10696 (con tre tavole in fototipia). Roma, Tipografia Vaticana, 1906, pp. 18, 3 tav. (facs.) 40 X 35 cm. I sette brani di pergamena, contenenti questi frammenti della quarta de­ cade di Tito Livio, provengono dal tesoro della cappella « Sancta Sanctorum » al Laterano, dove si conservavano sotto l’altare principale dal tempo di Leone II (795-816), quando erano stati usati per avvolgere alcune reliquie. Il testo dei frammenti è presentato in facsimile e in una trascrizione diplomatica e corre­ dato di uno studio introduttivo. C o n t e n u t o . — Parte I. Introduzione: Descrizione dei rrammenti, 3-4. Età e classificazione dei frammenti, 5-7. - Storia dei frammenti, 7-8. - Conclu­ sione, 8-9. — Parte II. Edizione diplomatica dei frammenti, 11-18.

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19. FRANCHI DE’ CAVALIERI P. — HAGIOGRAPHICA Pio Franchi de’ Cavalieri, scrittore onorario della Biblioteca V a­ ticana. Hagiographica: 1. Osservazioni sulle leggende dei ss. mar­ tiri Mena e Trifone. - 2. Della leggenda di s. Pancrazio romano. 3. Intorno ad alcune reminiscenze classiche nelle leggende agiogra­ fiche del iv secolo. Roma, Tipografia Vaticana, 1908, pp. 185 [2]. 1. Propone una nuova classificazione delle Passioni di s. Mena, nelle quali riconosce un adattamento della storia di s. Grordio narrata da s. Basilio Magno. Pubblica, su 7 manoscritti, il Martyrium s. Tryphoms graecwm, con uno studio sulle fonti. — 2. Esamina criticamente il valore storico della leggenda romana di s. Pancrazio, di cui pubblica una versione greca. — 3. Raccoglie da un con­ siderevole numero di leggende àgiografiche i riflessi di antiche leggende classi­ che o miti, trattando particolarmente della Passione di s. Agnese. Altri fascicoli di Note agiografiche dello stesso autore sono i nn. 8, 9, 22, 24, 27, 33, 49, 65 di Studi e testi. Ci. anche i nn. 3 e 6. C o n t e n u t o . — L Osservazioni sulle leggende dei ss. martiri Mena e Tri­ fone, 7-42. - Martyrium s. Tryphonis graecum, 43-74. — II. Della leggenda di s. Pancrazio romano, 75-105. - 1. Passionis s. Pancratii versio graeca ex cod. Vat. 866, 109-112. - 2 . S. Soteridis encomium auctore Pamphilo monacho ex cod. Laur. gr. 26 plut. 7, 113-120. — III. Intorno ad alcune reminiscenze classiche nelle leggende agiografiche del secolo iv, 121-164. - TI carme di Costantina, let­ tera di Carlo Cipolla, 165-174. — Note addizionali: 1. Il lectulus di s. Vincenzo, 175. - 2. Flammae — tormento della graticola, 175. - 3. Catenae = career, 175, - 4. Quando fu scritto il Martyrium s. Theodoti, 176. - 5. La transenna del iv secolo con l’immagine di s. Agnese, 176. - 6. Il monastero di vergini sulla via Nomentana, 177.— Indici: Ìndice alfabetico, 179-181. - Index graecus, 183-185.

20. VATTASSO M. — CODICI PETRARCHESCHI Mons. Marco Vattasso, scrittore della Biblioteca Vaticana. T co­ dici Petrarcheschi della Biblioteca Vaticana. Seguono .cinque ap­ pendici con testi inediti, poco conosciuti o mal pubblicati e due ta­ vole doppie in fototipia. Roma, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1908, pp. x, 250 [1], 2 tav. pieg. (facs.). Questo catalogo, preparato per servire all’Edizione nazionale delle opere di Francesco Petrarca, descrive i codici Petrarcheschi, singolarmente numerosi e importanti, che esistono nel fondo proprio e negli altri della Vaticana. Il V at­ tasso ne enumera circa duecento, tra i quali sono compresi cimeli veramente preziosi, come l’originale, in parte autografo, del Canzoniere, l’autografo delle

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Egloghe, quello del De siti ipsius et multorum ignorantia, eco. Gli autografi prin­ cipali, già raccolti da Bernardo e Pietro Bembo, provengono dalla collezione di Fulvio Orsini, inserita nel 1602 nel fondo Vaticano. Il quale conta, comples­ sivamente, 83 codici di opere Petrarchesche; e 11, il Palatino; 13, l’Urbinate; 10, il Reginense; 19, l ’ Ottoboniano; 7, il Capponiano; 2, il Borghesiano; 2, il Borgiano; 29, il Barberiniano. Alcuni gruppi appariscono adunati dal proposito di un singolo raccoglitore, come sei codici Urbinati di fattura fiorentina, eviden­ temente commessi dal duca Federico di Montefeltro. Parecchi sono anche gli esemplari ornati e miniati. Il catalogò recensisce, infine, diversi codici postil­ lati dal Petrarca e altri che lo riguardano. In questa rassegna di manoscritti, non potevano mancare le scoperte di cose nuove o poco note: lo stesso Vattasso ne presenta alcuni saggi in cinque appendici, che formano una serie di analecta petrarcheschi. Nella I si enumerano le poesie estravaganti che occorrono nei codici non autografi della Vaticana e si offre il testo di tredici di esse, prima non divulgate. La II contiene due lettere su un preteso ritrovamento dell’auto­ grafo del Canzoniere nella prima metà dell’ Ottocento. La III appendice ripro­ duce un raro opuscolo, i nove Psalmi confessionale,s, edito più volte in incuna­ buli tedeschi e attribuito al Petrarca; il codice Vaticano dal quale è tratta questa nuova stampa ne confermerebbe la paternità. Più sicura autenticità e maggiore importanza ha la Invectiva, contenuta nella IV appendice in una nuova e più corretta lezione, sebbene si sia variamente disputato sul personaggio a cui si indirizza. L ’ultima appendice, finalmente, divulga alcune note autografe di orticultura, autografe del Petrarca, registrate in un codice di Palladio, im por­ tanti anche come saggi della scrittura di lui durante un ventennio: se ne offre perciò il facsimile in due nitide tavole. Il volume è corredato di indici delle opere, dei codici e dei nomi. C o n t e n u t o . — Prefazione, v-x. — Parte I. Codici di opere Petrarchesche, 1-158: I. Fondo Vaticano, 3-76. - II. Fondo Palatino, 77-85. - III. Fondo Ur­ binate, 85-99. - IV. Fondo Reginense, 99-108. - V. Fondo Ottoboniano, 108125. - VI. Fondo Borgiano, 126-127. - V II, Fondo Earberiniano, 128-158.— Parte II. Codici postillati dal Petrarca, 159-162. ■ — Parte III. Codici relativi al Petrarca, 163-174. — Appendici, 175-234: I. Rime inedite o rare attribuite a F. Petrarca, 177-192. - II. Di un presunto autografo delle rime di Francesco Petrarca, 193-195. - III. Un opuscolo poco conosciuto attribuito al Petrarca. 197-206. - IV. Francisci Petrarche Invectiva contra guendam Gallum innomina­ tum, sed in dignitate positum, 207-228. - V. Brevi note del Petrarca sulPorticultura, 229-234, — Indici: Indice delle opere e dei codici Petrarcheschi, 235-236. Indice dei nomi anteriori al secolo x ix , 237-243.

21. CARUSI E. — DISPACCI DI GIACOMO GHERARDI Dispacci e lettere di Giacomo Gherardi Nunzio pontificio a Firenze e Milano (11 settembre 1487-10 ottobre 1490) ora per la prima volta pubblicati e illustrati dal sacerdote dr. Enrico Carusi, scrittore della Biblioteca Vaticana. Roma, Tipografia poliglotta Vaticana, 1909, pp. CLXXVII, 723. Giacomo Gherardi, da Volterra, morto vescovo d’Aquino, autore anche del Diario Romano pubblicato dallo stesso Carusi nella nuova edizione dei Re-

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rum Italicarum Scriptores, fu inviato da Innocenzo V i l i in missione diploma­ tica alle corti di Lorenzo de’ Medici e di Lodovico il Moro, per indurre questi a interporsi presso Ferrante d’Aragona, re di Napoli, poco rispettoso dei patti della pace segnata col Papa nel 1486. I 416 dispacci e lettere, qui pubblicati, che il Nunzio diresse in quegli anni a Innocenzo V ili , a prelati di curia, a per­ sonaggi vari e ai suoi amici, se trattano principalmente degli scopi della mis­ sione e degli interessi pontifici, costituiscono una importante fonte anche per la conoscenza della politica generale italiana del Rinascimento, prima della morte del Magnifico. Ne sono in particolare illuminate le vicende della corte milanese, dove si svolse la parte maggiore dell’ambasceria. Notizie importanti sono date dal Gherardi anche sui letterati del suo tempo, con molti dei quali ebbe familiarità. La raccolta è completata da 23 documenti inediti riguardanti le relazioni tra lo Stato della Chiesa e il Regnò di Napoli e corredata di un’am■pia introduzione, oltre che di ricchi indici, dell’itinerario della missione del Ghe­ rardi, eco. C o n t e n u t o . — Prefazione, v ii-x iu . — Introduzione. - Capitolo I. Descri­ zione dei manoscritti: Il cod. delTArch. Vat. segnato X L V , 36, x v -x v m . - Gli autografi del Gherardi nelTArch. di Stato di Venezia, x ix -x x n . - Relazioni fra gli autografi e il cod. Vat., x x ii -x x iv . — Capitolo II. Fatti che determinarono l’ambasceria del Gherardi. - La pace del 1486 e gli avvenimenti dopo di essa nel reame di Napoli, x x v -x x v m . - Attività diplomatica di re Ferrante, x x ix x x x . - Condizioni di Firenze e d’ Italia negli anni 1486-1487, x x x i-x x x ii. Gli Stati europei e Roma negli anni 1486-1487, x x x m . - Rapporti fra re Fer­ rante e Innocenzo V ili , x x x iv -x x x v i. - Pietro Menzi inviato a re Ferrante e istruzioni a lui date, x x x v u . - Ambasceria di Pietro Menzi e lettere, di re Fer­ rante, x x x v iii -x x x i x . - Note del Menzi al papa sulla sua ambasceria, x l -x l i . - Risposta di re Ferrante al papa. Suo rifiuto di pagare il censo, x l ii -x l iii . Risposta di N. da Parma all’ambasciatore di re Ferrante, x l iv . - Ritorno di P. Menzi. G. Gherardi a Firenze e Milano, x l v . - Istruzioni di Innocenzo V i l i a G. Gherardi, x l v i -x l v ii . — Capitolo III. Argomenti principali dei dispacci e delle lettere del Gherardi. - Il Gherardi e gli umanisti contemporanei, x l v iii x l ix . - L ’opera del Simonetta e il card. Piccolomini, l -lv . - Il Gherardi e gli umanisti, l v i - l v i i . - Esazioni delle decime a Milano, l v i i i - l x i i . - Sussidio della crociata nel ducato di Savoia, l x i i i -l x v . - Abboccamento di G. Gherardi con Lorenzo de’ Medici, l x v i - l x v i i . - Istruzioni di Lorenzo de’ Medici a G. Ghe­ rardi, l x v i i i . - Colloquio fra G. Gherardi e il Moro, l x i x . - Risposta del Moro al Gherardi, l x x . - Azione delle potenze presso re Ferrante, l x x i - l x x i i . - Nunzi pontifici in Francia; malattia del Moro, l x x i i i . - Ricevimento diplomatico del Moro, Lxxiv. - Missione spagnuola e veneziana a Napoli, l x x v . - Nuovo ab­ boccamento del Gherardi col Moro, l x x v i . - Avvenimenti della Romagna nel 1488, l x x v i i . - Pressioni degli Sforza sul papa in favore dei Riario, l x x v i i i . Forlì pacificata. Uccisione di G. Manfredi, l x x i x . - Mire ambiziose del Moro· per il dominio di Genova e sue gelosie verso il papa, i x x x - l x x x i . - Lenta azione del Moro; nuovo orientamento del papa, l x x x i i - l x x x v . - Censure promulgate contro re Ferrante, l x x x v i . - Avvenimenti politici d’ Italia, l x x x v i i . - Spe­ ranze del papa su aiuti stranieri, l x x x v i i i . - Contegno ostile di Ferrante contro il papa, l x x x i x . - Fine della nunziatura del Gherardi, x c . - Carattere e abilità diplomatica del Gherardi, x c i-x c n . - Carattere del Moro e di Innocenzo V ili , x en i. - Veridicità del Gherardi, x civ . - Gian Galeazzo Sforza e il card. Ascanio, x cv . - Vita famigliare degli Sforza, x cv i. - V la del Gherardi a Milano, x c v i i x c v i i i . - Raccomandazioni del papa al More, x c i x - c i . - Vari carteggi diplo-

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matici italiani, cii . — Appendici di documenti inediti: 1. Capitoli della pace del 1486, c i i i - c x i x . - 2 . Istrumento per la protesta di re Ferrante d’Aragona con­ tro il censo, c x i x - c x x x v i . - 3. Prime istruzioni di Innocenzo V i l i a P. Menzi da Vicenza, c x x x v i -c x x x i x . - 4. Seconde istruzioni di Innocenzo V i l i a Pietro Menzi, c x x x i x - c x l . - 5. Terze istruzioni di Innocenzo V i l i a Pietro Menzi, c x l - c x l i i . - 6. Prime istruzioni di Innocenzo V i l i a Giacomo Gherardi, c x l i i i c x l v . - 7. Seconde istruzioni di Innocenzo V i l i a Giacomo Gherardi, c x l v i - c l . - 8. Prima nota di Pietro Menzi da Vicenza a Innocenzo V ili , c l i - c l v . - 9. Se­ conda nota di Pietro Menzi a Innocenzo V ili , c l v - c l v i i i . - 10. Breve di Inno­ cenzo V II ai reali di Spagna per la controversia su Napoli, c l v i i i -Cl x . 11. Istruzioni di Innocenzo V i l i a G. Gherardi dopo l’uccisione di Girolamo Riario, c l x i - c l x i v . - 12. Innocenzo V i l i a Giacomo Gherardi, c l x i v - c l x v . 13. Innocenzo V i l i al duca di Milano, c l x v . - 14. Innocenzo V i l i al duca di Milano, c l x v -CLXv i . - 15. Innocenzo V i l i al duca di Milano, c l x v i . - 16. Inno­ cenzo V i l i a Giacomo Gherardi, c l x v i -c l x v i i . - 17. Innocenzo V i l i a Gia­ como Gherardi, c l x v i i - c l x v i i i . - 18. Innocenzo VITI a Giacomo Gherardi, c l x v i i i . - 19. Innocenzo V i l i a Giacomo Gherardi, c l x v i i i . - 20. Innocenzo V i l i a Giacomo Gherardi, c l x i x . — 21. Innocenzo V i l i a Giacomo Gherardi, CLXix. - 22. Istruzioni di Innocenzo V i l i a Nicolò Franco, nunzio a Venezia, sulla questione di Napoli, c l x x - c l x x v i . - 23. Francesco Piccolomini, card, di Siena, a Giacomo Gherardi, c l x x v i - o l x x v i i . - Dispacci e lettere, 1-554. — In­ dici, eco.: Indice alfabetico dei nomi e delle materie, 557-708. - Indice delle per­ sone a cui sono indirizzate le lettere del Gherardi, 709-710. - Itinerario del Ghe­ rardi e cronologia delle sue lettere, 711-713. - Autografi del Gherardi contenuti nell’Arch. di Stato e nella Bibl. Marciana di Venezia con il riscontro delle pa­ gine della presente edizione, 714. - Elenco dei documenti manoscritti usati in questo lavoro, 715. - Elenco dei principali libri usati in questo lavoro, 716-720-

22 . FRANCHI DE’ CAVALIERI P. — NOTE AGIOGRAFICHE, FASC. 3° Pio Franchi de’ Cavalieri, scrittore onorario della Biblioteca V a­ ticana. Note agiografiche. Fascicolo 3°. Roma, Tipografia poliglotta Vaticana, 1909, pp. [3], 122 [1]. Altri fascicoli di Note agiografiche dello stesso autore sono i nn. 8, 9, 19, 24, 2 7, 33, 49, 65 di Studi e testi. Cf. an che! nn. 3 e 6. C o n t e n u t o . — I . Nuove osservazioni critiche ed esegetiche sul testo della Passio sanctorum Montani et Ludi, 1-31. — II. Come i ss. Processo e Martiniano divennero i carcerieri dei principi degli Apostoli, 33-39. — III. I ss. Nereo ed Achilleo nell’epigramma Damasiano, 41-55. — IV. Marco Giulio Eugenio vescovo di Laodicea di Licaonia nel secolo iv, 57-73. — V. A proposito dei sacrifizi ordi­ nati da Decio in Roma nell’anno 250, 75-87. — VI. Attorno al più antico testo del Martyrium s. Theodori Tiroms, 89-107. — Appendici, 109-119: I. Collazione del testo della Passio ss. Montani et L ud i (Pòm. Quartalschr. V II Supplementheft, pag. 71-86) col cod. Augiense X X X I I , 111-114. - II. Martyrium s. Nestoris ex cod. Mosquensi 183 (376), 115-117. - III. Martyrium ss. Papiae, Dio­ dori et Glaudiani ex eod. codice, 118-119. — Indice alfabetico, 121-122.

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23. TISSERANT E. — CODEX ZUQNINENSIS VET. TESTAMENTI

Codex Zuqninensis rescriptus Veteris Testamenti. Texte grec des manuscrits Vatican syriaque 162 et Mus. Brit. Additionnel 14.665 édité avec introduction et notes par Eugène Tisserant. Roma, Tipo­ grafìa poliglotta Vaticana, 1911, pp. [2], lxxxv [1], 275 [2], 6 tav. (faes.). I resti di 6 manoscritti biblici greci dei sec. v-vn , in scrittura onciale, for­ marono la materia di un nuovo codice, nel quale fu scritta verso il 775 una cro­ naca siriaca, probabilmente di Giosuè Stilita, monaco di Zuqnin. Dalla Mesopotainia l’opera passò a un monastero della Nitria, dove fu acquistata da G. S. Assemani per la Vaticana; 5 foglietti distaccati finirono invece nel British Mu­ séum. Il Tiscbendorf pubblicò 2 dei fogli conservati a Londra, il Cozza-Luzi 8 di quelli Vaticani, ma la massima parte dell’importante palinsesto biblico era rimasta inedita, fino a quando il Tissera,nt intraprese l’arduo lavoro di una com ­ pleta edizione. Il testo è stato impresso in caratteri corsivi, ma la disposizione in colonne e in linee è stata conservata come nel manoscritto; un apparato cri­ tico riporta le varianti di codici prossimi al Zuqninensis. La trascrizione è cor­ redata di un ampio studio introduttivo, contenente la descrizione e la storia del palinsesto, che ha una fondamentale importanza per la conoscenza del testo dei Settanta. C o n t e n u t o . — Introduction; Chap. I. Description du manuscrit, v-xv. Chap. II. Histoire du manuscrit, x v i-x x x n . - Chap. III. Fragments du livre des Juges (Z 1), x x x i i i - x l i v . - Chap. IV. Fragments du troisième livre des Rois (Z 11), x l i v -l i i . - Chap. V. 3 Reg. V ili , 58-IX, 1 (Z 111), l i i i - l v i . - Chap. VI. Fragments du livre des Psaumes (Z iv), l v i i - l x v i . - Chap. VIL Fragments du livre d ’Ezéchiel (Z T), l x v i -l x x x i . - Chap. V III. Fragments d’Ezéchiel et de Daniel (Z vi), l x x x i - l x x x v . — Texte: Z* Juges, 1-38. - Z 11 Troisième livre des Rois, 39-82. - Z 111 3 Reg. V ili , 58-IX, 1, 83-86. - Z iv Psaumes, 87-144. - Z v F.zéchiel, 145-250. - Z vI Ezéchiel et Daniel, 251-2 66. — Concordance des folios du manuscrit Vat. syr. 162, 2 67-2 75.

24. FRANCHI DE’ CAVALIERI P. — NOTE AGIOGRAFICHE, FASC. 4° Pio Franchi de’ Cavalieri, scrittore onorario della Biblioteca V a­ ticana. Note agiografìche. Fascicolo 4°. Roma, Tipografia poliglotta Vaticana, 1912, pp. [4], 194 [1]. Altri fascicoli di Note agiografiche dello stesso autore sono i nn. 8, 9, 19, 22, 27, 33, 49, 65 di Studi e testi. Cf. anche i nn. 3 e 6. C o n t e n u t o . — I. Recenti studi intorno : s. Cecilia, 3-38. — II. Dei ss. Fe­ lice ed Adautto, 39-53. — III. I santi Quattro, 55-66. — IV. Del sepolcro di

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s. Zefirino, 67-76. — V. S. Gennaro véscovo e martire, 77-101. - Martyrium s. Ianuarii episcopi Beneventani, 103-114. — VI. Intorno al testo della vita e degli atti di s. Cipriano, 115-138. — VII. 1 ss. Marciano e N leandro d’Egitto e gli omonimi di Mesia, 139-157. — VII. La Passio s. Theagenis, 159-176. - Passio s. Theagenis graeca, 177-185. — Indice alfabetico, 191-194.

25. PATZES Μ. — ΤΙΠ0ΥΚ6ΙΤ0Σ (I)

Μ. Κριτοϋ του Πατξη TnrovKenos sive Librorum L X Basilieorum summarinm. Libros I-X X I graece et latine ediderunt Contardus Fer­ rini f - Iohannes Mercati. Romae, typis polyglottis Vaticanis, 1914, pp. x l v h , 203, 1 tav. (facs.). L ’unico codice Vat. gr. 583, scritto nel sec. x m da diversi copisti, ha con­ servato un sommario dei sessanta libri dei Basilici, arricchito di paratitla o c i­ tazioni di passi paralleli dell’opera, compilazione di un Michele o Manuele Patzes, giureconsulto bizantino probabilmente del sec. xi. Come si sa, i Basilici, la raccolta giuridica del sec. x di capitale importanza per la storia del diritto bizantino e di quello romano, sono stati trasmessi in un piccolo numero di ma­ noscritti, alcuni dei quali mediocri; sono inoltre gravemente incompleti, man­ candone ancora diciannove libri. Per la restituzione di questi ultimi, quasi un terzo dell’opera intera, nessuna altra fonte posteriore ha il valore del Tipucito, che spesso è anzi l’unica: si è calcolato che esso contenga più di mille citazioni della parte perduta dei Basilici. Del manoscritto Vaticano che lo comprende si servì, malamente, lo Heimbach. L ’edizione completa, ardua per le difficoltà paleografiche, era rimasta a lungo un desiderio; fu disegnata anche dallo Zaehariae, ma intrapresa solo da Contardo Ferrini, l ’infaticabile ricercatore delle fonti giuridiche bizantine inedite, che si associò nel lavoro il Mercati. A questi, restò il compito di completare la versione latina dei primi X II libri e di darli in luce, essendo il Ferrini morto nel 1902, a stampa da poco iniziata del volume. Il quale comprende anche la storia dell’edizione, una descrizione del codice e uno studio sulla persona del compilatore. Il volume secondo, edito da F. Doelger, è il n. 51 di Studi e testi. C o n t e n u t o . — Praefatio I. Mercati: § 1. Editionis historia, v i i -x . - § 2 . Codicis notitia. Editionis ratio, x -x x ii. - § 3. De M. Patze Tipuciti auctore, x x i i x x x i i i . — Appendix. Loci ex deperditis Basilieorum libris ab auctore Tipuciti in 11. I-X II obiter aliati, x x x v -x l v . — Addenda et corrigenda, x l v i -x l v i i . — Testo, 1-197. — Index titulorum, 199-203.

26 . CERRATI M. PER LA STORIA DELL’ANTICA BASILICA VATICANA Documenti e ricerche per la storia dell’antica Basilica Vaticana.

I. Tiberii Alpharani De Basilicae Vaticanae antiquissima et nova structura, pubblicato per la prima volta con introduzione e note

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dal dott. D. Michele Cenati, scrittore della Biblioteca Vaticana. Boma, Tipografìa poliglotta Vaticana, 1914, pp. lxh [1], 222 [1], 5 tav., 2 piante pieg. L ’Alfarano, fatto nel 1567 chierico beneficiato della basilica di S. Pietro, presso la quale dimorava probabilmente fino dal 1544, e morto nel 1596, visse nell’epoca della trasformazione edilizia della chiesa quando la gloriosa e vetu­ sta fabbrica costantiniana aveva ceduto in gran parte il posto alla nuova mole e nell’altra parte era cadente e minacciava rovina. Si cominciava a perdere la memoria esatta della parte distrutta: l’Alfarano si propose perciò di notare con diligenza quanto aveva potuto sapere e osservare nei molti anni passati presso il tempio maggiore della Cristianità. Durante il lavoro, trascrisse epigrafi, regi­ strò misure, disegnò piante, lasciando agli studiosi un prezioso materiale sto­ rico e archeologico. L ’opera che qui si pubblica per la prima volta, con un’ampia introduzione, copiose note e ufi cospicuo gruppo di altre testimonianze e docu­ menti, fu composta nel 1582 e si conserva in una diecina di manoscritti. Il v o­ lume è corredato di tavole e piante. C o n t e n u t o . — Introduzione: I. Tiberio Alfarano, x i - x i v . - II . L ’opera di Tiberio Alfarano, x i v -x l i i . - III. I manoscritti, x l i i -l i i i . — Elencò delle opere più comunemente citate nel presente volume: a) Opere a stampa. - 6) Ma­ noscritti, l v -l x i i . — De Basilicae Vat. antiquissima structura, 1-146. —- Anetores ecclesiastici ex quibus probatur quod B. Petrus apostolus fuit Bomae in Vati­ cano crucifixus, et ibidem sepultus, 147-148. — Appendici, 149-208. — Indice alfabetico dei nomi e delle cose più notevoli, 209-222.

27. FRANCHI DE’ CAVALIERI P. — NOTE AGIOGRAFICHE, FASC. 5° Pio Franchi de’ Cavalieri, scrittore onorario della Biblioteca V a­ ticana. Note agiografiche. Fascicolo 5°. Boma, Tipografia poliglotta Vaticana, 1915, pp. [3], 135 [1]. Altri fascicoli di Note agiografiche dello stesso autore sono i nn. 8, 9, 19, 22, 24, 33, 49, 65 di Studi e testi. Cf. anche i nn. 3 e 6. C o n t e n u t o . — I. La leggenda di s. Clemente papa e martire, 1-40. — II. Del testo della passio ss. Iohannis et Pauli, 41-62. — III. Assum est, versa et manduca, 63-82. - Appendice: Martyrium s. Marini ex cod. Paris. 1491, 83-93— IV. Intorno alla passio s. Philippi ep. Heracleae, 95-103. — V. Su gli atti dei ss. Claudio, Asterio e Neone, 105-118. — VI. S. Bassilla, 119-126. — VII. Ad Pass. s. Bonifatii c. 1, 127-131. — Indice alfabetico, 133-135.

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28. YATTASSO M. — RIME INEDITE DI T. TASSO Rime iliedite di Torquato Tasso raccolte e pubblicate da mons. dott. Marco Vattasso, scrittore della Biblioteca Vaticana. Fascicolo primo (con 2 tavole in fototipia). Roma, Tipografia poliglotta V a­ ticana, 1915, pp. 92, 2 tav. (facs.). Il codice Vat. lat. 9880, appartenuto un tempo alla libreria Falconieri e acquistato dalla Vaticana nel 1874, comprende una silloge di 186 poesie varie del Tasso, in parte inedite. Fu scritto per un amico del Poeta, il Polverino, o è copia fedele di queiresemplare; la sua provenienza diretta dagli originali tasseschi è dimostrata dalle numerosissime varianti marginali. Il Vattasso pub­ blica la tavola completa del contenuto e le 57 poesie rimaste inedite del mano­ scritto; corredando la prima dell’indicazione bibliografica degli altri codici e delle stampe e le seconde di annotazioni, oltre che di un ampio proemio. Contenuto . — Prefazione, 7-32. - Rime inedite di Torquato Tasso, 33-89. — Indice dei capoversi, 91-92.

29. CARUSI E. -

LETTERE INEDITE DI G. MARINI, I

Lettere inedite di Gaetano Marini. I. Lettere a Guid’Antonio Za­ netti pubblicate a cura di Enrico Carusi, scrittore della Biblioteca Vaticana. Roma, Tipografia poliglotta Vaticana, 1916, pp. 59 [2J Comprende 60 lettere del dotto archivista pontificio al numismatico bolo­ gnese G. A. Zanetti (1741-1791), scritte tra gli anni 1777 e 1790 e quasi tutte sugli studi del secondo. Frequenti sono, in questo caratteristico esempio di car­ teggio dotto della fine del Settecento, gli accenni ad altri eruditi del tempo, come il Fantuzzi, il Garampi, lo Zelada, il Borgia, l’Affò, il Biancani, ecc. Altri due volumi di questo carteggio sono i nn. 82-83 degli Studi e testi. C o n t e n u t o . — Prefazione, 7-15. - Lettere di G. Marini a G. A. Zanetti, 17-55. — Indice dei nomi e delle cose notabili, 57-59.

30. MERCATI G. — RICERCA STORICA SU SIMONE ATUMANO Mons. Giovanni Mercati. Se la versione dall’ebraico del codice Veneto greco V I I sia di Simone Atumano arcivescovo di Tebe' Ri­ cerca storica con notizie e documenti sulla vita dell’Atumano. Roma, Tipografia poliglotta Vaticana, 1916, pp. 64, 3. 2 tav. (facs.).

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Un codice della Marciana di Venezia ha conservato una versione parziale greca del Vecchio Testamento, condotta sul testo originale. Il manoscritto è in parte autografo e data dalla seconda metà del sec. x iv o al più dal principio del xv. Un importante risultato per la storia degli studi biblici ed ebraici nel Medio Evo era il determinare l’autore di questa versione. Il Mercati, dopo una indagine paleografica e storica, propone il nome di Simon Athomanus, monaco basiliano di Costantinopoli, poi vescovo nell’ Italia meridionale e in Grecia, e legato del Papa in Oriente (m. c. 1387). C o n t e n u t o . — Cap. I. Chi sia l’autore della nuova versione dall’ebraico del codice Veneto greco VII, 9-25: 1. La versione greco-veneta è parte di un V. T. a due, forse tre lingue: ebraica, greca, latina, 10-15. - 2. La Bibbia triglotta di Simone Atumano, 15-23. - 3. La scrittura di Simone Atumano (nelle ricor­ danze e nelle note ai tragici greci), 23-25. — Cap. IL Notizie sulla vita di Simone Atumano, 26-45: Nome, origine, 26-27. - È fatto vescovo di Gerace nel 1348, 27-2 9. - Disputa con Matteo A. Panaretos, 29-30. - Arcivescovo di Tebe nel 1366, 30-33. - Missione a Costantinopoli nel 1374-1375, 33-35. - Caduta di Tebe; suo ritorno in Italia verso il 1380, 35-38. - Sua lettera a Demetrio Cidone e ri­ sposta di costui, 38-40. - Insegna a Rodolfo di Tongres verso il 1381 e attende al V. T. triglotto, 40-41. - Torna in Oriente nel 1383, 41-42. - Muore avanti il 1387, 42-43. - Da non confondere con altro Simone Costantinopolitano, 44-45. — Appendice di documenti, 47-58: I. Ricordanze delle ordinazioni ricevute da Simone, 47-48. - II. Lettera 25 luglio 1374 di Gregorio X I a Simone, 49-50. III. Commendatizia 29 maggio 1383 di Urbano VI per Simone, 50-51. —IV. L et­ tera di Demetrio Cidone all’arcivescovo di Tebe, 52-58. — Indice alfabetico dei nomi e delle cose, 59-60.

31. MERCATI G. — NOTIZIE DI ANTICA LETTERATURA MEDICA • Mons. Giovanni Mercati. Notizie varie di antica letteratura medica e di bibliografìa. I. Filippo Xeros reggino, Giovanni Alessandrino iatrosofìsta e altri nel codice Vaticano degli « Ephodia ». - II. LTn nuovo capitolo di Sorano e tre nuove ricette superstiziose in Aezio. - III. Su Francesco Calvo da Menaggio primo stampatore e Marco Fabio Calvo da Ravenna primo traduttore latino del corpo Ippocratico. Roma, Tipografìa poliglotta Vaticana, 1917, pp. 74 [1]. C o n t e n u t o . — Parte I. Filippo Xeros reggino e altri nel codice Vaticano degli Ephodia, 9-41: I. Tracce di un Filippo Xeros negli Ephoaia. Un responso di un salernitano, 10-17. - II. Frammenti del commentario di Giovanni Ales­ sandrino iatrosofista sul libro VI delle Epidemie di Ippocrate, 18-33. - Appen­ dice A. Una supposta opera di Giovanni Alessandrino sulla peste e un’altra intorno al Libro dei segreti di Galeno, 34-36. - Appendice B. Tre neglette cita­ zioni di Rufo negli Ephodia, 37-38. - Appendice C. Sulla provenienza di alcune porte aggiunte al libro VII degli Ephodia, 39-41. — Parte II. Un nuovo capitolo di Soriano e tre nuove ricette superstiziose in Aezio, 42-46. — Parte III. Su Fran­ cesco Calvo da Menaggio primo stampatore e Marco Fabio Calvo da Ravenna primo traduttore del corpo Ippocratico in latino, 47-71: I. Un epigramma di

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Andrea Aleiati contro i novatori tedeschi, 47-50. — II. Francesco Calvo da Menaggio fu luterano?, 50-60. - III. Francesco Calvo e l ’edizione principe dell’Orlando innamoralo rifatto dal Berni, 60-67. — IV. Appunti su Marco Fabio Calvo da Ravenna, 67-71. — Indice alfabetico dei nomi e delle cose, 73-74.

32. BONA G. — HORTUS CAELESTIUM DELICIARUM Hortus caelestium deliciarum ex omnigena defloratione sancto­ rum patrum, moralium philosophorum et scriptorum spiritualium summa cura compositus; et in plures centurias apophthegmatum, exemplorum et sententiarum, quasi in totidem florum areolas, di­ stinctus a D . Ioanne Bona Beatae Mariae apud Yicum Congregatio­ nis sancti Bernardi ordinis Cisterciensis abbate. Opera per la prima volta pubblicata con un’ampia introduzione da mons. dott. Marco Yattasso, scrittore della Biblioteca Vaticana. Roma, Tipografia po­ liglotta Vaticana, 1918, pp. cv n [2], 158 [1]. 3 tav. (ritr. facs.). Il card. Giovanni Bona, cisterciense (1609-1674) fu uno dei personaggi ec­ clesiastici più cospicui del suo tempo per la dottrina e l’austerità di vita. Delle sue numerose opere ascetiche restava inedito, nel codice Vat. lat. 7351 auto­ grafo, questo Hortus caelestium deliciarum, florilegio di detti e fatti memora­ bili che egli compose dalle sue molte letture, sull’ esempio delle antiche rac­ colte di apoftegmi. Ne trascrisse o tradusse in latino poco meno di un migliaio da circa duecento autori latini, italiani, francesi, spagnoli e catalani, senza or­ dine di materia, ma iscrivendo nei margini i lemmi. All’edizione il Vattasso diede diligenti cure e il corredo, di vasti prolegomeni illustranti l’opera, il mano­ scritto e la vita dell’autore, oltre che di un elenco bio-bibliografico degli scrit­ tori citati nell' Hortus e degli indici dei nomi di persona e dei lemmi. C o n t e n u t o . — Prolegomeni: I. Onoranze al card. Bona, in occasione del terzo centenario della sua nascita. - Frutti di quel centenario. - Motivi che con­ sigliarono la presente, a preferenza di altre pubblicazioni. - L ’autografo del1'Hortus caelestium deliciarum. - Periodo di tempo, in cui fu scritto. - Come il Bona ebbe ed attuò l’idea di quest’opera. - Metodo seguito nella stampa della medesima, ix -x x m . — II. Il cardinale Giovanni Bona da Mondovì. Cenni Bulla sua vita e sulle sue opere, x x v -l x x v iii . — III. Elenco delle opere citate nell’Hortus, con cenni biografici dei loro autori, l x x ix -cvii . — Hortus caelestium deliciarum, 1-145. — Indici: Indice alfabetico dei nomi di persona menzionati nell'Hortus, 147-152.-In d ice alfabetico dei lemmi contenuti neWHortus, 153-158.

33. FRANCHI DE’ CAVALIERI P. — NOTE AGIOGRAFICHE, FASC. 6° Pio Franchi de’ Cavalieri, scrittore onorario della Biblioteca V a­ ticana. Note agiografiche. Fascicolo 6°. Roma, Tipografia poliglotta Vaticana, 1920, pp. [3], 224 [1].

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Altri fascicoli di Note agiografie,he dello stesso autore sono i nn. 8, 9. 19, 22, 24, 27, 49, 65. Cf. anche i nn. 3 e 6. C o n t e n u t o . — I. Ui una nuova recensione del Martirio dei ss. Carpo, Papilo e Agatonice, 1-40. - 1. Passio ss. Carpi, Papyli et Agathonicae, 41-45. - A) 11 codice di S. Alessandro in Colonna a Bergamo, 47-56. — II. Il martirio di s. Teodoreto di Antiochia, 57-88. — 2. Passio e. Thcodoriii, 89-101. — III. Reliquie di un grande Menologio premetafrasteo e una nuova recensione del Martyrium s. Theodoti Aneyrani, 103-127. - 3. Martyrium s. Theodoli Ancyrani, 129-142. Addendum a pag. 109. Encomio di s. Bartolomeo per Giuseppe Monaco, 143-144. — IV. Un recente studio sul luogo del martirio di s. Sisto II, 145-178. — V. La persecuzione di Gallo in Roma, 179-210. — Indices: I. Nomina sanctorum, 211212. - II. Vocabula et loeution.es·. 1. Pass. ss. Carpi, Papyli et Agathonicae, 213. 2. Pass. s. Theodoriti, 214-218. - 3. Martyr, s. Theodoti, 219-224.

34. GUIDI P. E PELLEGRINETTI E. — INVENTARI DI LUCCA Inventari del Vescovato, della cattedrale e di altre chiese di Lucca, pubblicati a cura dei mons.ri P. Guidi ed E. Pellegrinetti. Fa­ scicolo I. Roma, Tipografìa poliglotta Vaticana, 1921, pp. [2], 342. È nota la grande importanza degli antichi elenchi patrimoniali e inventari per la storia, la toponomastica, l’economia, l’arte, eco. Un gruppo di tali liste diverse di immobili e di rendite, e di inventari di oggetti svariati (alcuni di sin­ golare valore per data) pertinenti a enti ecclesiastici lucchesi, è stato qui rac­ colto dai due editori, che hanno premesso ai singoli documenti le relative indi­ cazioni archivistiche e talvolta note paleografiche. Il fascicolo comprende gli inventari spettanti al Vescovato e alla chiesa cattedrale di Lucca, che ebbero nel medioevo una grande potenza e ricchezza. Per il Vescovato, risalgono ai sec. ix -x una nota di Tenditori e un elenco di mobili e immobili; gli altri dodici documenti si ripartiscono tra i sec. x -x iv . Nella serie più copiosa di quelli ri­ guardanti la Cattedrale, sono soprattutto notevoli per la storia della cultura diversi inventari e note di libri di età varie, tra i sec. x i e x v i, e numerose liste di arredi sacri. C o n t e n u t o . — Parte I. Vescovato: Docum. I. N ota di Tenditori, sec. ix -x , 3-11. - Appendice al doc. I. Beni di Renzo e Cunimondo, sec. ix -x , 12. - Docum. II. Elenco di mobili e immobili, sec. ix -x , 13-20. - Docum. III. Rendite, sec. x -x i, 20-21. - Docum. IV, Beni in Montecatini, sec. x i, 22. - Docum. V, En­ trate e spese, 1183, 23-25. - Docum. VI. Diritti del Vescovato in Montecatini, 10 febbr. 1192, 2 6-29. - Docum. V II. Affitti e canoni in Sorbano, sec. x n , 29-30. - Docum. V ili . Beni nel piano di Moriano, sec. x i i , 30-31. - Docum. IX . Ren. dite, sec. x i i (?), 32-35. - Docum. X . Beni in Montecatini, 12 giugno 1201, 3642. - Docum. X I. Inventario di beni mobili, 29-30 dicembre 12 36 e 7 gennaio 1237, 43-45. - Appendice al doc. X I. Disposizioni del vescovo Pietro circa i suoi beni mobili, 46-48. - Docum. X II. Retenti di proventi e redditi, 15 novem­ bre 1256, 49-52. - Docum. X III. Inventario di beni mobili, 20 aprile 1323, 5358. - Docum. X IV . Martilogio, 1364, 59-116. — l’ arte II. Cattedrale: Docum.

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X V . Nota di libri donati al Capitolo, seo. x i, 119. - Docum. X V I. Libri prove­ nienti da legati diversi elle sono notati nel Neorologio Capitolare del sec. x i-x n , 119- 120. - Docum. X V II. Inventario del tesoro della sagristia. 18 febbraio 1239, 120- 122. - Docum. X V III. Inventario dei libri, 23 febbraio 1239, 122-124. Docum. X I X . Nota di libri dati a prestito dal Capitolo, 27 aprile 1240, 124-125. - Docum. X X . Libri lasciati al Capitolo dal canonico Ranuccio, 24 aprile (1249) 125-126. - Docum. X X I. Inventario di beni mobili e immobili dell’ Opera della Cattedrale, 30 novembre 1274, 126-129. - Docum. X X II . Rendite delle 16 pre­ bende del Capitolo, 1281, 129-178. - Docum. X X II I. Inventario di sacri arredi, bolle e diplomi, 10 aprile 1286, 179-182. - Docum. X X IV . Inventario dei sacri arredi, 25 gennaio 1287, 182-183. - Docum. X X V . Inventario dei sacri arredi, 10 febbraio 1290, 183-184. - Docum. X X V I. Inventario di sacri arredi, bolle, diplomi e libri, 5 ottobre 1297, 184-190. - Docum. X X V II. Inventario di sacri arredi, bolle, diplomi e libri, 5 marzo 1305, 191-197. - Docum. X X V III. Inven­ tario di sacri arredi, bolle, diplomi e libri, 5 giugno 1315, 198-209. - Docum. X X I X . Inventario di sacri arredi, bolle, diplomi e libri, 12 gennaio 1317, 209211. - Docum. X X X . Inventario di sacri arredi, bolle, diplomi e libri, 6 novem­ bre 1318, 211-213. - Docum. X X X I . Inventario di sacri arredi e libri, 1409, 213-233. — Docum. X X X I I . Inventario di sacri arredi e libri, 1424, 233-254. Appendice al doc. X X X I I . Inventario delle cose che Balduccio vuol lasciare alla chiesa di S. Martino, prima metà del sec. xv , 255. - Docum. X X X I I I . In­ ventario di sacri arredi e libri, 1492, 256-272. - Docum. X X X IV . Inventario dei libri, 1498, 273-274. - Docum. X X X V . Inventario dei libri, sec. x v , 2 75-2 77. - Docum. X X X V I. Oggetti della Cappella del Volto Santo, 29 ottobre 1521(1528), 277-281. - Docum. X X X V II. Inventario di sacri arredi e libri, 30 giu­ gno 1540, 281-290. - Docum. X X X V III. Inventario di sacri arredi e libri, 1566, 291-303. - Docum. X X X I X . Inventario dei sacri arredi, 27 aprilo 1665, 303323. - Docum. X L . Inventario dei sacri arredi, 1 giugno 1674, 323-325. - Docum. XL1. Inventario dei sacri arredi, 12 aprile 1688, 325-32 6. - Docum. X L II. In ­ ventario di sacri arredi, (1688?), 32 6-32 7. - Docum. X L III. Inventario di sacri arredi, 1 luglio 1697, 327-328. - Docum. X L IV . Inventano di sacri arredi, lu ­ glio 1697, 328-329. - Docum. X LV . Inventario di sacri arredi, 11 ottobre 178, 329-333. - Docum. X L V I. Inventario degli argenti, 22 marzo 1798, 334-336. Docum. XLV1I. DalPinventario del 1808: gli argenti, 29 ottobre 1808, 336-339.

35. LANZONI F. — LE DIOCESI D’ITALIA Le diocesi d’Italia dalle origini al principio del secolo vii (an. 604); studio critico di mons. Francesco Lanzoni. Faenza, stabilimento ti­ pografico F. Lega, 1927, pp. x n [1], 1122. (In due volumi). Questo monumentale studio del Lanzoni è considerato fondamentale per la storia ecclesiastica antica dell’Italia. Dopo l’Italia sacra dell’Ughelli nel se­ colo x v n , aumentata dal Coleti nel x v m , e la moderna opera del Savio su Gli antichi vescovi d'Italia, rimasta incompiuta, la vasta materia esigeva una nuova trattazione critica di carattere generale, che il Lanzoni intraprese dopo una vasta preparazione di studi speciali. Egli premette una introduzione metodica

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sulla storiografìa delle antiche diocesi italiane, le fonti genuine o false sulle quali si fonda, il modo di metterle a profitto. Esamina quindi criticamente l’origine delle diocesi anteriori per fondazione alla morte di Gregorio Magno, secondo la divisione geografica in undici regioni dell’ Italia romana, e ne ricostituisce i cata­ loghi episcopali. Un epilogo presenta i risultati conclusivi dell’ampia indagine storica, nel corso della quale sono discusse anche numerose questioni agiogra­ fiche. Come excursus è offerto, alla fine, uno studio sui santi africani venerati in Italia. La prima edizione di quest’opera era stata pubblicata nel 1923, nella stessa serie e sotto il medesimo numero, con il titolo Le origini delle diocesi antiche d’Italia (pp. 3, 673, con una carta geografica piegata). Volume primo Introduzione: 1. Le storie delle diocesi antiche d’ Italia nel medioevo, 1-5. 2. e dopo il Rinascimento, 5-6. - 3. Difetti ed errori che queste contengono, 6. - 4. Cause dei medesimi cioè: uso di documenti e monumenti falsi e leggendari, 6 -9 .-5 . Mal uso di documenti e monumenti degni di tede, 9 -1 6 .-6 . Falsi, falsi­ ficazioni e metodi antistorici, 16-21.-7. L ’Italia sacra dell’ Ughelli e i continuatori e correttori di essa, 21-25. - 8. Duplice intendimento di questo studio cri­ tico, 25. - 9. Sue fonti: gli scrittori, 25-27. - 10. 1 dittici, 27-29. - l i . 1 concilii 29-31. - 12. Le epistole dei papi, 31. - 13. I calendari, i martirologi, il Martyrologium Hieronymianum, 31-37. - 14. Le Gesta o Passiones martyrum, 37-41. 15. Loro fede storica, 41-53. - 16. Metodi adoperati dai loro autori, 53-70. — 17. La fortuna delle Gesta nel medioevo, 70-75. - 18. In particolare le Gesta dei martiri vescovi, 76-83. - 19. Le vitae episcoporum, 83-84. - 20. 11 materiale archeologico, 84-89. - 2 1. Indole di questo studio, 89-91. — La Regione I, 93-253. I. Latium vetus, 93-144: Roma, 93-98. - Colonia Ostia, Ostia Tiberina (Ostia), 98-110. - Portus Ostiensis, Portus Urbis Romae, Portus Romanus (Porto), 110-117. - Albanum (Albano), 118-120. - Subaugusta (Centocelle), 120-126. Labicum (presso Monte Compatri), 126-128. - Gabii (Castiglione), 129-131. Praeneste (Palestrina), 132-134. - Trebiae, Treba Augusta (alle sorgenti delFAnnio), 134. - Tibur (Tivoli), 134-138. - Nomentum (Mentana), 139-143. Ficulea, Fidenas, 144. — II. Latium adiectum (Ciociaria e Campania), 144-174: Antium (Porto d’ Anzio), 144-145. - Tres Tabernae, 145. - Velitrae (Velletri), 145-147. - Privernum, Pipemum (Priverno, Piperno vecchio), 147. - Setia (Sezze), 147. - Terracina (Terracina), 147-157. - Fundi (Fondi), 157-163. - For­ miae (Mola di Gaeta), 163-165. - Menturnum o Minturnae (Minturno vecchia), 165. - Signia (Segni), 165-166. - Anagnia (Anagni), 166-167. - Ferentinum, F e­ rentinum novum (Ferentino), 167-168. - Aletrium (Alatri), 169. - Verulae, Verulum (Veroli)?, 169-170. - Sora, 170-172. - Aquinum (Aquino), 172. - Ca­ sinum (S. Germano), 172-173. - Frosinone, Atina, 173-174. — III. Campania, 174-253: Venafrum, Benafrum (Venafro), 176-177. - Suessa Aurunca (Sessa), 178-185. - Forum Popilii (presso Carinola), 185. - Teanum Sidicinum (Teano o Tiano), 186. - Cales (Calvi), 186-189. - Compulteria, Cubulteria (presso Treglia e Alvignano), 189. - Capua (S. Maria di Capua), 189-204. - Atella (S. Ar­ pino presso Aversa), 204-205. - Volturnum (Castel Volturno), 205-206. - Linternum (Foce di Patria o Lago di Patria), 206. - Cumae (Cuma), 206-210. Misenum (Miseno), 210-211. - Puteoli (Pozzuoli), 211-213. - Neapolis (Napoli), 213-228. — Nola, 228-239. - Abellinum (Atripalda presso Avellino), 239-242. — Nuceria Alfaterna, Constantia (Nocera dei Pagani), 242-245. - Stabiae (Castel­ lammare), 245-246. - Surrentum (Sorrento), 246-248. - Amalphia (Amalfi), 248-

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250. - Salernum (Salerno), 250-252. - Acerra, Aequana, Sinuessa, Suessula, Abella, 252-253. — La Regione II, 254-318: I. Il paese degli Hirpini, 254-2 66. Caudium (vicino a Montesarchio presso Arpaia), 254. — Beneventum (Benevento), 254-263. - Samnium (Macchia presso Reino), 263. - Aeclanum (Le Grotte presso Mirabella), 264-266. - Compsa (Gonza)?, 266. — II. Apulia, 266-304: Aecae o Aeca (Troia), 268-2 72. - Arpi (presso Foggia), 273-275. - Luceria (Lu­ cerà), 275-277. - Larinum (Larino vecchio), 277. - Sipontum (S. Maria di Siponto presso Manfredonia), 277-2 84. - Carmeia, Carmeianum (vicino al Gar­ gano), 284. - Salapia (Salpi), 284. - Herdonia (Ordona), 284-288. - Canusium (Canosa), 288-295. - Venusium (Venosa), 295-299. — Acheruntia (Acerenza), 299-300. - Tranum (Trani), 300-301. - Barium (Bari), 301-302. - Eugnathia, Egnathia, Gnathia (vicino a Monopoli), 302. - Andria, Bisceglie, Canne, Con­ versano, Ruvo, Acquaviva, Bovino, 302-304. — III. Calabria (Terra di Otranto), 305-318: Brundisium (Brindisi), 305-310. - Lippia, Lipia, Lupiae (Lecce), 310312. - Tarentum (Taranto), 312-317. - Callipoli (Gallipoli), 317. - Ydruntum (Otranto), 317. - Ostuni, 318. — La Regione III, 319-344: I. Lucania, 319-344: Paestum (Pesto); trasferita' in Acropolis (Agropoli)?, 320-323. - Velia (Castel­ lammare presso Pisciotta?), 323.-B uxentum (Capo della Foresta), 323.-B lan da Iulia (Porto di Sapri?), 323. - Consilium, Marcellianum (Sala Consilina in Val di Tamagro?), 324. - Grumentum (Saponara in Valle di Agri), 324-325. - P o­ tentia (Potenza in Val [di Basento), 325-329. - Marsicum, Mariana, 329. — II. Bruttii (Calabria), 32 9-344: Cerillae (Cirella vecchia o diruta)?, 331. - Tem­ psa, Temesa (presso il litorale lucano), 331. - Meria, Myria (luogo incerto); tra­ sferita a Tropeia (Tropea)?, 331-334. - Nicotera, 334. - Tauriana, Taurus (a settentrione di Reggio, distrutta), 334-336. - Regium Iulium (Reggio di Cala­ bria), 337-339. - Locri (Torre di Gerace?), 339-340. - Scolacium (Squillace), 340-341. - Croton, Cotrona (Crotone), 342. - Thurii, Copia Thurii (S. Marco?), 342. - Consentia (Cosenza), 343. - Vibo Valentia (Vibona o Monteleone?), 343. Martorano, Umbriatico, Bova, Portus Orestis, 343-344. — La Regione IV, 345380: I. Il paese dei Sabini, 345-363: Cures Sabinorum (presso Correse), 345-353. - Forum Novum (Vescovio, presso Torri), 353-356. - Reate (Rieti), 356-358. Nursia (Norcia), 358-359. - Amiternum (S. Vittorino), 359-363. — II. Il paese degli Aequi e dei Marsi, 363-365. — III. Il paese dei Vestini, 365-371: Avela Vestina (presso Fossa); trasferita a Forconium o Forum Conii (Civita di Bagno, non lontano da Aquila), 365-370. - Aufinum (Ofena), 370. - Pinna Vestina (Ci­ vita di Penne?), 370-371. - Hatria (Atri?), 371. — IV. Il Paese dei Peligni, 371373: Corfinium, Valva (S. Pelino-Pèntima), 372-373. - Sulmo (Sulmona), 373. — V. Il paese dei Marrucini, 374-376: Teate Marrucinorum (Chieti?), 375-376. — VI. Il paese dei Frentani, 377: Hortona, Ortona, 377. - Histonium (Vasto?), 377. — VII. Il paese dei Sanniti, 377-380: Aufidena (Alfidena o Alfedena o Ca­ stel di Sangro?), 378. - Allifae (Alife), 378. - Bovianum Undecimanorum (Boiano), 378. - Saepinum (Altilia presso Sepino), 379. - Telesia (Telese), 379. Trivento, Isernia, Lanciano, 379-380. — La Regione V. Picenum (il Piceno), 381-399: Ancona, 381-386. - Numana (Umana), 386. — Auxinum (Osimo), 387389. - Cingulum (Cingoli), 389-390. - Potentia Picena (S. Maria a Potenza), 390. - Tolentinum (Tolentino), 390-392. - Septembeda (S. Severino), 392-393. Cluentum vicus (Civitanova), 393-395. - Pausulae (Pausula), 395. - Urbs Sal­ via (Urbisaglia), 395. - Falerio (Falerone), 395- - Firmum (Fermo), 395-397. Asculum Picenum (Ascoli Piceno), 397-399. - Truentum, Castrum truentinum (alla foce del Tronto), 399. - Interamnia Praetuttianorum e Praetuttiorum (Te-

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ramo), 399. - Ofena, 399. — La Regione VI. Umbria, 400-504: I. Umbria propria­ mente detta, 400-487: Ocriculum, Otriculum (Otricoli), .400-402. - Narnia, (Narni), 402-404. - interamna Nahars (Terni), 404-417. - Ameria (Amelia), 417-419. - Colonia Iulia Fida Tuder (Todi), 419-427. - Vettona (Bettona), 42 7434. - Movania (Bevagna), 434-435. - Trebiae, Trebia (Trevi), 435-436. - Spo­ letium (Spoleto), 436-446. - Fulginiae (Foligno), 446-451. - Forum Flaminii (S. Giovanni Profiamma), 451-453. - Plestia (Pistia), 453. - Tadinum (Gualdo Tadino), 453-456. - Colonia Iulia Hispellum e Flavia Cònstans (Spello), 456460. — Asisium (Assisi), 461-480. - Arna (Civitella d’Arna), 480. — Iguvium, Egubium, Eugubium (Gubbio), 480-482. - Tifernum Tiberinum (Città di Ca­ stello), 482-483. - Nocera, Martana, 483-487. — II. Umbria transappenninica (Le Marche di qua da Ancona), 487-504: Camerinum (Camerino), 487-489. Mitilica (Matelica), 489. - Aesium, Aesis (Iesi?),. 490-492. - Sena Gallica (Sinigaglia), 492-493. - Ostra (ruine non lontano dall’odierna Ostra), 493. - Pitinum Mergens (presso Acqualagna), 494-495. - Tifernum Metaurum (S. Angelo in Vado), 495. - Forum Sempronii (Fossombrone), 495-497. - Fanum Fortunao o Fanestris Colonia (Fano), 497-499. - Colonia Iulia Felix Pisaurum (Pesaro), 500-502. - Urbinum Metaurense (Urbino), 503. - Sassina (Sarsina), 503-504. — La Regione VII. Etruria o Tuscia, 505-506: Lorium (tra la Bottaccia e Castel di Guido), 506-509. - Caere (Cerveteri), 510-516. - Aqua viva (Acquaviva), 516519. - Centumcellae (Civitavecchia), 519-521. - Tarquinii (sul poggio la Tur­ china o piano di Civita), 521-522. - Blera (Bieda), 522-527. - Tuscana, Tuscania (Toscanella), 527. - Visentium (Bisenzo), 527-528. - Forum Clodii (S. Liberato presso il Lago di Bracciano); quindi Manturia o Manturianum (Monterano?), 528-530. - Sutrium (Sutri), 530-531. —Nepet (Nepi), 531-532. - Ferentum, Ferentis, Ferentia (Fórento a nord di Viterbo), quindi detta Polymartium (Bomarzo), 533-536. - Vulsinii, Volsinii (Bolsena), 536-543. - Balneum ■ regis (Bagnorea), 544. - Urbs vetus (Orvieto), 544-545. - Falerii, Colonia Fali­ scorum (presso Fabrica e Civita Castellana), 545-546. - Fescennia, Gallesia (Gallese?), 546. - Horta (Orte), 546-547. - Perusium (Perugia), 548-552. - Clu­ sium (Chiusi), 552-554. - Rusellae o Rosellae (Roselle), 554. - Populonia, 554558. - Suana (Soana?), 558. - Volaterrae (Volterra), 559-564. - Senae, Saena (Siena), 564-567. - Aretium (Arezzo), 567-573. - Florentia (Firenze), 573-581. Faesulae (Fiesole), 581-583. - Pistorium (Pistoia), 584. - Pisae (Pisa), 584-586. - Lunae (Luni), 586-589. - Luca (Lucca), 589-605. - Gravisca, Vetralla, Vulci, 606. — Volume secondo Provincia Sicilia (Sicilia e isole adiacenti), 609-655: Messana (Messina), 614-616. - Tauromenium (Taormina), 610-624. — Catina (Catania), 624-629. Leontium (Lentini), 629-631. - Syracusae (Siracusa), 632-639. - Agrigentum (Girgenti), 639-641. - Trecalae, Triocala, Tricola (presso Caltabellotta), 641642. - Lilibaeum (Marsala), 642-644. - Carinae, Carina (l’antica Hiccara, non lungi da Palermo), 644. - Panhormus (Palermo), 644-650. - Thermae Himerae (Termini?), 650. - Tyndaris (S. Maria di Tindaro), 650. - Mylae, Milae (Mi­ lazzo?), 650-651. —Laurinum, (Laurina?), 651. - Melita insula (Malta), 651-655. — Provincia Sardinia (Sardegna e isole adiacenti), 656-679: Carales (Cagliari), 658-667. - Sulci (Isola di S. Antioco), 667-671. - Forum Traiani (Fordungianus), 671-673. - Turris Libisonis (Porto Torres), 673-677. - Fausiana (ubicazione incerta), 677-679. - Bosa, Nuoro, 679. — rovincia Corsica (Isola di Corsica), 680-704: Mariana (non lungi dal mare sul fiume Golo), 683-702. - Aleria (presso

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ia foce del Tavignano), 702. - Taina (non lontano da Aleria?), 703. - Aiacium (Aiaccio), 703. - Saona (Sagone o Sagomi nella costa occidentale), 703-704. Senafer (?), Accia, 704. — La Regione V ili. Flaminia ed Aemilia (Romagna ed Emilia), 705-819: I. Flaminia, 706-767: Ariminum (Rimini), 706-713. - Ficuclae (Cervia), 713-714. - Caesena (Cesena), 714-721. - Forum Popilii (Forlimpopoli), 721-723. - Ravenna, 723-767. — II. Aemilia, 767-919: Forum Livii (Forlì), 767-769. - Faventia (Faenza), 769-773. - Forum Cornelii (Imòla), 773777. - Claternae, Claterna (Q uaderna?),-778. - Bononia (Bologna), 778-790. Mutina (Modena), 790-793. - Regium Lepidum (Reggio d’Emilia), 793-802. Colonia Iulia Augusta Parmensis (Parma), 803-810. - Brixellum (BresceUo), 810. - Vìcohabentia (Voghenza), 811-813. - Placentia (Piacenza), 813-819. Montefeltro, Comaccliio, 819. — La Regione IX . Alpes Cotiae (Piemonte e L i­ guria), 820-845: Colonia Iulia Dertona (Tortona), 820-828. - Aquae Statiellae (Acqui), 828-829. - Alba Pompeia (Alba), 829-830. - Hasta (Asti), 830-834,Genua (Genova), 834-840. - Albingaunum (Albenga), 841-842. - Albintimilium (Ventimiglia?), 843-844. - Vado, Savona, 844-845. — La Regione X. V e­ netia et Histria, 846-970: I. Histria, 846-865: Pola, 846-849. - Cissa, 850. - Co­ lonia Iulia Parentium (Parenzo), 850-854. - Pedona (Padena o Pedona), 854855. - Aemoual, 855-857. - Neapolis (Cittanova)?, 858-860. - Aegida, Iustinopolis (Capodistria)?, 861-862. - Tergeste (Trieste), 863-865. — II. Venetia, 866970: Aquileia, 866-895. — Colonia lulium Carnicum (Zuglio presso Tolmezzo), 895-896. — Colonia Iulia Concordia Sagittaria (Concordia), 896-901. - Castel­ lum quod Novas dicitur (presso Caorle)?, 901. - Opitergium (Oderzo), 902. Tarvisium (Treviso), 902-904. - Acelum (Àsolo), 904. - Feltria (Feltro), 905. Bellunum (Belluno), 905-907. - Altinum (Altino), 907-911. - Patavium (Pa­ dova), 911-917. - Vicetia (Vicenza), 917-919. - Verona, 919-934. - Tridentum (Trento), 934-940. - Sabiona (Soeben), 941-943. — Atria (Adria)?, 943. - Man­ tua (Mantova)?, 943-944. - Colonia Cremona (Cremona), 944-956. - Colonia Civica Augusta Brixia (Brescia), 957-969. - La diocesi caeliniensis, l’olivolensis, Ceneda e Marano, 969-970. — La Regione XI. Liguria (Lombardia e Pie­ monte), 971-1057: Bergomum (Bergamo), 971-975. - Comum (Como), 975-981. - Ticinum (Pavia), 981-991. - Laus Pompeia (Lodi vecchio), 992-996. - Medio­ lanum (Milano), 998-1031. - Novaria (Novara), 1032-1036. - Vercellae (Ver­ celli), 1036-1044. —Augusta Taurinorum (Torino), 1044-1050. - Eporedia (Ivrea) 1051-1052. - Augusta Praetoria (Aosta), 1052-1056. — Pollenzo, 1056-1057. — Epilogo: 1. Le diocesi dell’alta Italia, 1059-1068: 1. Il numero delle diocesi del­ l’alta Italia alla fine del vi secolo. - 2. Nel secolo iv. - 3. Prima del secolo iv. 4. Opinioni infondate. - 5. Diffusione del Cristianesimo nell’alta Italia. — IL Le diocesi dell’Italia media e inferiore e delle isole, 1068-1092: 1. Numero delle diocesi dell’ Italia media, inferiore e delle isole nel vi secolo. - 2 . E nel iv. - 3. D if­ fusione del Cristianesimo nelle medesime regioni durante il iv secolo. - 4. Le diocesi dal iv secolo al 250 c. - 5. Diffusione del Cristianesimo dal 250 in su. 6. Le diocesi dal 250 in sù . — Excursus sui santi africani venerati in Italia, 1093-1103. — Indici: Sedi vescovili e luoghi d’ Italia ricordati nell’opera, 11051112.-M artiri e santi italiani o venerati in Italia, ricordati nell’opera, 1113-1122.

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36. SCHIAPARELLI L. — IL CODICE 490 DI LUCCA Il codice 490 della Biblioteca Capitolare di Lucca e la scuola scrittoria lucchese (sec. vm -ix ). Contributi allo studio della minu­ scola precarolina in Italia di Luigi Schiaparelli. Roma, presso la Bi­ blioteca Vaticana, 1924, pp. [3], 115 [1]. 8 tav. (fase.). L ’importanza singolare del codice miscellaneo 490 della Capitolare di Lucca nella storia della scrittura latina è stata rilevata da insigni paleografi, quali il Traube, il Liebaert, il Lowe, il Clark, il Lindsay. Costituito da più codici di­ stinti, questo cimelio equivale da solo a una serie di manoscritti contemporanei e di una stessa origine, rappresentando bene l’opera collettiva dello scrittorio lucchese. Perciò esso è entrato, tra i primi, nella nuova serie di riproduzioni foto­ tipiche promossa dalla Vaticana (Codice,s ex ecclesiasticis Italiae bybliothecis delecti phototypice expressi, voi. Il) e affidato per l’illustrazione allo Schiaparelli. L ’introduzione ne è pubblicata anche a parte, in questo volume, e costituisce un contributo allo studio delle scritture locali e della minuscola precarolina, per l’esame di tutte le forme caratteristiche di lettere e di legature e per l’elenco dei compendi più notevoli, il volume è stato corredato di alcune tavole riproducenti saggi dei principali generi di scrittura. C o n t e n u t o . — Il codice 490 della Biblioteca Capitolare di Lucca e la scuola scrittoria lucchese: Cap. I. Il codice: sua composizione e suo contenuto, 1-20. - Prospetto dei quaderni e dei fogli, 19-20. — Cap. II. Scrittori e generi di scrittura, 21-55. - Prospetto delle tavole secondo gli scrittori, 54-55. — Cap. III. La scuola scrittoria di Lucca, 56-115: Elenco dei compendii più no­ tevoli, 87-94. - Prospetto delle tavole secondo i generi di scrittura e gli scrit­ tori, 114-115. — Nota aggiunta sulla minuscola precarolina, 108-113.

37. MISCELLANEA FRANCESCO EHRLE, I Miscellanea Francesco Ehrle. Scritti di storia e paleografìa pubbli­ cati sotto gli auspici di S. S. Pio X I in occasione dell’ottantesimo natalizio dell’Emo cardinale Francesco Ehrle. Volume I. Per la sto­ ria della teologia e della filosofìa. Roma, Biblioteca Apostolica Va­ ticana, 1924, pp. vi [1], 462 [1], facs. Miscellanea di studi, offerta dalla Vaticana al suo antico Prefetto e, il 4 novembre 192 4, presentata solennemente da Pio X I al suo predecessore nel governo della Biblioteca Papale oon le significative parole: Tibi de tuie twi tua. Vi hanno collaborato quasi cento eruditi, paleografi diplomatisti medievalisti, di tutti i paesi. C o n t e n u t o . — Michael Rackl, Die grie« ischen Augustinusubersetzungen, 1-38. - Alexander Souter, A fragment 'of a. unpublished Latin text of thè

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Epistle to the Hebrews, with a brief exposition. Appendix: An unpublished L a­ tin fragment against the Apollinarists, 39-49. — Charles H. Beeson, The Ars grammatica of Julian of Toledo, 50-70. - Joseph Kramp S. I., Cronologisches zu Peters des Ehrwürdigen Epistola adversus Petrobrusianos, 71-79. - Henri Quentin O. S. B., Une correspondance médicale de Pierre le Vénérable avec magister Bartholomaeus, 80-80. - Clemens Baeumker, Zur Frage hach Abfassung­ zeit und Verfasser des irrtümlich W itelo zugeschriebenen Liber de intelligentiis, 87-102. - Martin Grabmann, Neuaufgefundene « Quaestionem » Sigers von Bra­ bant zu den Werken des Aristoteles (Clm. 9559), 103-147. - Livario Öliger 0 . F. M., Servasanto da Faenza O. F. M. e il suo Liber de virtutibus et vitiis, 148189. - Éphrem Longpré O. F. M., Gauthier de Bruges O. F. M. et l’augusti­ nisme franciscain au x iii 202. - X X II . Benedictio patenae, 202. - X X III. Benedictio eucharistialis, 203. X X IV . Praefatio calicis, 203-204. - X X V . Benedictio incensi, 204. - X X V I. Be­ nedictio crucis novae, 204-205. - X X V II. Ordo in Purificatione beatae Mariae virginis, 206-209. - X X V III. Ordo in feria quarta in capite ieiunii, 209-210. X X I X . Ordo in dominica Palmarum, 210-214. - X X X a . Ordo in feria quinta maioris ebdomadae, 214-22 6. - X X X b . Incipit ordo qualiter agendum sit quinta feria in caena domini, 22 7-22 8. - X X X c . Ordo in feria quinta maioris hebdoma­ dae, 228-234. - X X X I . Ordo in ferta sexta parasceves, 2 34-237. - X X X I I . Ordo in sabbato sancto, 238-249. - X X X I I I . Incipit ordo qualiter romanus pontifex apud basilicam beati Petri apostoli debeat ordinari, 2 49-250. - X X X IV . Item be­ nedictio papae de episcopo facti, 250. - X X X V a . Incipit ordo ad benedicendum imperatorem quando coronam accipit, 2 51-252. - X X X V b . Incipit ordo qualiter rex Teutonicus Romam ad suscipiendam coronam imperii venire debeat ibique per manum romani pontificis imperatorem coronari, 252-254. - X X X V I. Ordo roma­ nus qualiter concilium agatur, 255-260. - X X X V II. A d sponsam benedicendam, 260-262. - X X X V III. Benedictio lactis et mellis in sabbato sancto, 262-263. X X X I X . Benedictio casei et ovorum, 263. - X L . Benedictio agni, 263. - X L I. Be­ nedictio agni et aliarum carnium, 2 63. - X L II. Benedictio ad quemcumque fructum novarum arborum, 264. —X L III. Benedictio novi panis, 264. - X L IV . Benedictio novi cibi, 264. - X LV , Benedictio uvae, 264. - X L V I, Benedictio aquae ad spar­ gendum in domo, 264-265. — X L V II. Benedictio perae et baculi peregrinantium, 2 65. - X L V III. Reconciliatio poenitentis, 265. - X L I X a . Incipit ordo ad ungen­ dum infirmum, 268-269. - X L I X b . Incipit ordo visitationis infirmorum, 2 70-2 74. - L. Ordo ad ungendum infirmum, 2 74-2 77. - L I a . In officio sepulturae, 2 77-2 79. - L I b . Ordo commendationis animae et officium sepulturae, 2 79-2 85. —L II a . Be­ nedictio cimiterii, 285-286. — L II b . Benedictio cimiterii, 286-288. - L III. Bene­ dictio loculi vel sepulcri, 288. — Appendix: I. Incipit ordo ad consignandos pueros, 2 8 0 .— II. Benedictio fontium et ordo baptismi, 2 89-290. — III. Professio quam facit archiepiscopus domino pape, 2 90-291. - IV. Incipit ordo ad vocandum et examinandum seu consecrandum electum episcopum, 291-292. — V. Benedictio cerei, 292-293. — VI. Incipit ordo ad signum ecclesiae benedicendum, 293-295. VII. Incipit ordo ad faciendum monachum, 2 95-300. - V III. Incipit ordo spon­ salium, 300-302. - IX . Benedictio calcarium, clypei et ensis, 303.

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ANDRIEU M. — LE PONTIFICAI ROMAIN, II Michel Andrieu, professeur à la Faculté de théologie catholique de l’Université de Strasbourg. Le Pontifical Romain au moyen-âge. Tome II. Le Pontifical de la Curie romaine au x m e siècle. Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, pp. 1940, rv, 588. C o n t e n u t o . — Avant-propos, ni. — I. Introduction: Chap. premier. De­ scription des manuscrits, 3-227: Avignon, Bibliothèque municipale, Cod. 100,

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4-6. - Avignon, Bibliothèque municipale, Cod. 203, 6-13. - Boulogne-sur-mer, Bibliothèque municipale, Cod. 87, 13-18. - Chartres, Bibliothèque municipale, Cod. 592, 18-23. - Londres, British Museum, God. Addit. 33377, 23-25. - L on­ dres, British Museum, Cod. Addit. 39760, 25-29. - Lyon, Bibliothèque muni­ cipale, Cod. 566, 29-36. - Lyon, Bibliothèque municipale, Cod. 5132, 36-43. Paris, Bibliothèque de l ’Arsenal, God. 333, 43-49. - Paris, Bibliothèque de l’A r­ senal, Cod. 526, 49-51. - Paris, Bibliothèque Mazarine, Cod. 536, 51-58. - Paris, Bibliothèque Nationale, Cod. lat. 937, 58. - Paris, Bibliothèque Nationale, Cod. lat. 947, 59-61. - Paris, Bibliothèque Nationale, Cod. lat. 959, 62-69. - Paris, Bibliothèque Nationale, Cod. lat. 960, 69-76. - Paris, Bibliothèque Nationale, Cod. lat. 965, 76-82. - Paris, Bibliothèque Nationale, Cod. lat. 1219, 82-87. Paris, Bibliothèque Nationale, Cod. lat. 4162a , 87-89. - Paris, Bibliothèque Na­ tionale, Cod. lat. 15619, 89-104. - Paris, Bibliothèque Nationale, Cod. lat. 17336, 104-112. - Borne, Archives de Saint-Pierre, Cod. H. 54, 113-117. - Borne, Bi­ bliothèque Angélique, Cod. 460, 117-12 5. - Borne, Bibliothèque nation. Adttorio-Emanuele, Cod. 1464, 12 5-130. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. lat. 1152, 130-135. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. lat. 1153, 136-142. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. lat. 1154, 142-147. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. lat. 1155, 147-152. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. lat. 1156, 153-154. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. lat. 4735, 1 5 5 .- Borne, Bibliothèque Va­ ticane, Cod. lat. 4737, 155. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. lat. 4745, 156160. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. lat. 4747, 160-167. - Borne, Biblio­ thèque Vaticane, Cod. lat. 4748 i, 168-175. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. lat. 4748 II, 175-182. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. lat. 5747, 182183. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. lat. 5791, 183-188. - Borne, Biblio­ thèque Vaticane, Cod. Barber, lat. 549, 189-197. - Borne, Bibliothèque Vati­ cane, Cod. Borghes. lat. 72, 197-205. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. Ottob. lat. 356, 205. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. Ottob. lat. 547,205-209. Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. TJrbin. lat. 470, 209. - Toulouse, Bibliothè­ que municipale, Cod. 67, 210-218. - Troyes, Bibliothèqne municipale, Cod. 1341, 219-224. - Borne, Archives du Vatican, Beg. Vat. 58, 224-225. - Borne, Archives du Vatican, AA, Arm. I, X V III, 71, 72, 73, 226-227. — Chap, deuxième. Le clas­ sement des manuscrits, 229-2 61: I. Les trois formes du Pontifical de la Curie romaine au x iii » siècle, 22 9-2 39. - II. Les manuscrits de la recension brève, 240-247. - III. Les manuscrits de la recension longue, 247-254. - IV. Les ma­ nuscrits de la classe mixte, 255-261. — Chap, troisième. Les principaux déve­ loppements propres à la recension longue et les documents connexes, 2 63-308. I. L ’ordination et le couronnement du pape, 2 63-2 88. - II. Le couronnement impérial, 2 88-300. - III. Les offices des trois derniers jours de la semaine sainte, 301-308. — Chap, quatrième. Dates et auteurs des deux recensions. Noms du Pontifical. Conclusion, 309-315: Dates, 309-311. - Auteurs, 311. - Noms du Pontifical, 311-313.-Conclusion, 313-315. — Chap, cinquième. Les textes d e l’appendice, 317-320: I. Ordo de Grégoire X , 317-319. — II. L'Or do des trois derniers jours de la semaine sainte, 319-320. - III. Ordo penitentium, 320. - IV. Ordo qualiter in sacr. b. Petri apostolorum principis basilica de TJrbe aliquis mililetvr, 320. — Chap, sixième. Bègles de l’édition, 321-323: 1. Emploi de colonnes paral­ lèles, 321. - II. Emploi de crochets aigus, 321-322. - III, Les menus conflits entre les deux recensions, 322-323. - IV. Emploi de petits caractères, 32 3. V. Orthographe, 32 3. — II. Texte: Explications des sigles, 32 6. Pontificale se­ cundum consuetudinem et usum Bomanae Curiae: I. Ordo septem ecclesiasti-

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eorum graduum ei in gradibus ordinandi sed ante omnia clericum faciendi, 32 732 8. - II. Ad barbam tondendam, 32 8-32 9. - III. De officio cantoris sive psalmiste, 32 9. - IV. De tempore ordinationum in missa, 32 9. - V. De officio hostiarii, 32 9-330. - VI. De officio lectoris, 330-331. - VII. De officio exorciste, 331-332. V III. De officio acoliti, 332-334. - IX . De officio subdiaconi, 334-336. - X . Ordo qualiter in romana ecclesia diaconi et presbiteri eligendi sunt, 337-351. - X I. In ­ cipit ordo ad vocandum seu examinandum vel consecrandum electum episcopum,, quod si fuerit electus de ecclesia romana non examinabitur prerogativa romane ecclesie, 351-368. - X II. Edictum quod dat pontifex episcopo cui benedicit, de quo superius mentio facta fuit, 369. - X I I I a . Incipit ordo qualiter romanus pontifex apud basilicam beati Petri apostoli debeat ordinari, 369-370. - X III b . Incipit ordo qualiter romanus pontifex apud basilicam beati Petri apostoli debeat conse­ crari, 370-380. - X IV . Item benedictio pape de episcopo facti, que exibenda est eodem loco quo consecratio facienda, videlicet inter ultimum « Kyrie el. » misse et « Gloria in excelsis Deo » vel « Dominus vobiscum », 380-382. - X V a . Incipit ordo ad benedicendum imperatorem quando coronam accipit, 382-385. - X V b . Ordo ad benedicendum seu coronandum imperatorem,, 385-408. - X V I. Benedictio ab­ batis vel abbatisse, 408-413. - X V II. Ordo ad monachum faciendum, 413-414. X V III. Ordo ad virginem benedicendam, 414-418. - X IX . Benedictio vidue que fuerit castitatem professa, 418. —X X . Benedictio pere et baculi peregrinantium que non est in ordinario domini pape, 418-420. - X X I. Benedictio lapidis primarii que non est in ordinario papali. 420. - X X II . Benedictio lapidis pro ecclesia edificanda, 420-421. - X X II I. Ordo ad benedicendam ecclesiam, 421-440. - X X I V . Benedictio poliandri seu cimiterii, 440-441. - X X V . Ordo ad signum ecclesie benedicendum, 441-443. - X X V I. Reconciliatio ecclesie violate et cimiterii secundum quosdam, 443-445. - X X V II. Benedictio lapidis itinerarii, 445-448. - X X V III. Conse­ cratio patene, 4 4 9 ,- X X l X . Prephatio calicis consecrandi, 449-450. - X X X . Bene­ dictio corporalium, 450. - X X X I . Benedictio crucis nove, 450-451. - X X X I I . B e­ nedictio incensi, 451. - X X X I I I . Benedictio planete, dalmatice, stole et aliarum vestium sacerdotalium ac leviticarum, 451-452. - X X X IV . Ordo ad consignandos pueros sive infantes, 4 5 2 -4 5 3 .-X X X V . Benedictio panis in ecclesia populo distri­ buendi, 453. - X X X V I. Benedictio agni et aliarum carnium. 453. - X X X V II. Be­ nedictio casei, lactis et mellis in pascha, 453. - X X X V III. Benedictio casei et ovorum, 454.- X X X I X . Benedictio ad quemcumque fructum novarum arborum, 454. - X L . Benedictio uve, 454. - X L I. Benedictio [nove 'domus, 454-455. - X L II. In ­ cipit ordo romanus qualiter agendum sit quinta feria in cena domini. Statio ad sanctum Iohannem ad Lateranum, 455-464. - X L III. Ordo in feria sexta P a ­ rasceve, 464-469. - X LIV . Ordo qualiter agendum sit in sabbato sancto, 470-479. X LV . Ordo romanus qualiter concilium agatur, 479. - X L VI. Ordo ad dandam penitentiam, 479-484. - X L VIL Ordo ad reconciliandum pernitentem, 484-486. X L V III. Ordo ad visitandum infirmum, 486-490. - X L IX . Ordo compendiosus et consequens ad ungendum infirmum, 490-492. - L. Ordo ad communicandum infirmum, 493-495. - LI. Ordo commendationis anime, 495-505. - L II. Ordo se­ peliendi clericos roma/ne fraternitatis, 505-513. - L U I. Ordo ad cathecuminum faciendum, 513-517. - LIV. Incipiunt letante, 518-522. — Appendix: I. Ordo, Gregorii X iussu editus, qualiter Romanus Pontifex consecretur, 525-541. - II. Ordo qualiter agendum sit feria quinta, sexta et septima ante pascha, ex Ordinario cappellanorum Papae et e Missáli romano s. X I I I , 541-578. - III. Ordo penitentium, 578-579. - IV. Ordo qualiter in sacrosancta beati Petri apostolorum principis ba­ silica de Urbe aliquis militetur, 579-581.

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88. ANDRIEU M. — LE PONTIFICAL ROMAIN, III Michel Andrieu, professeur à la Faculté de théologie catholique de l’Université de Strasbourg. Le Pontifical Romain au moyen-âge. Tome III. Le Pontifical de Guillaume Durand. Città del Yaticano, Biblioteea Apostolica Vaticana, 1940, pp. x x , 691. C ontenuto . — Liste des livres et articles cités en abrégé dans ce tome III et qui ne figurent pas dans la liste placée en tête du Tome I, x v ii -x x . — I. In­ troduction. Chapitre premier. Guillaume Durand et son Pontifical, 3-22: La car­ rière de G. Durand, 3-5. - Les Constitutions synodales et la date du Pontifical, 5-10. — Les marques d’origines du Pontifical, 11-16. - Sa destination, 16-17. DiSusion et succès final, 17-19. - L ’identification des manuscrits, 19-22. — Chapitre deuxième. Description des manuscrits, 2 3-283: Aix-en-Provence, Bi­ bliothèque municipale, Cod. 13, 23-35. - Avignon, Bibliothèque municipale, Ood. 1706, 35-45. - Bruxelles, Bibliothèque'royale de Belgique, Cod. lat. 390, 45-57. - Bruxelles, Bibliothèque royale de Belgique, Cod. lat. 392, 57. - Cambrai, Bibliothèque municipale, Cod. 180, 57-71. -Carpentras, Bibliothèque municipale Cod. 97, 72-88. — Carpentras, Bibliothèque municipale, Cod. 98, 88-95. - Char­ tres, Bibliothèque municipale, Cod. 508, 96-110. - Londres, British Muséum, Cod. Addit. 39677, 110-123. - Lyon, Bibliothèque de l’ Université, Cod. 11, 124137. - Metz, Bibliothèque municipale, Cod. 47, 137-152. - Paris, Bibliothèque Nationale, Cod. lat. 733, 153-166. - Paris, Bibliothèque Nationale, Cod. lat. 734, 166-180. - Paris, Bibliothèque Nationale, Cod. lat. 951, 180-193. - Paris, Bibliothèque Nationale, Cod. lat. 967, 193-205. - Paris, Bibliothèque SainteGeneviève, Cod. 143, 205-217. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. lat. 1145, 218-234. - Borne, Bibliothèque Vaticane, Cod. lat. 4744, 2 34-249. - Borne, B i­ bliothèque Vaticane, Cod. Chigi C. V. 148, 249-257. - Borne, Bibliothèque Va­ ticane, Cod. Regin. lat. 1930. 258-269. — Toulouse, Bibliothèque municipale, Cod. lat. 118, 269-2 83. — Chapitre troisième. Le classement des manuscrits, 285-309: Le groupe bourguignon, 285-392. - Le groupe arlésien, 292-298. - La forme remaniée, 298-300. - Les manuscrits intermédiaires, 300-303. - Les exem­ plaires tardifs ou incomplets, 303-306. - Coordination des divers groupes, 306307. - Fautes de l’original, 308-309. — Chapitre quatrième. Guillaume Durand et le Pontifical de la Curie, 311-320: Utilisation du Pontifical de la Curie, 311312. - Ordines du Pontifical de la Curie écartés par G. Durand, 312. - Ordines conservés, 313-315.-Chapitres nouveaux, 315-318, —L'Ordo du sacre royal, 318320. — Chapitre cinquième. Bègles de l’édition, 321-323: 1. Établissement du texte, 3 2 1 -3 2 2 .-2 . Emploi des grands et petits caractères 3 2 2 -3 2 3 ,- 3. Ortographe, 323. - 4. Appareil critique, 323. - 5. Appendice, 323. — II. Texte. E x­ plication des sigles, 326. — Pontificale Guillielmi Durandi. Prologus, 32 7-333. — Liber primus: I. Pars prima incipit. Et primo de crismandis in fronte pueris, 333335. - II. De psalmista facicndo, 335. - III. De elerico faeiendo, 336-338. - IV. De barba tondenda, 338. - V. De septem ordinibus clericorum, 338-340. - VI. De ordinatione hostiarii, 340-342. - VII. De ordinatione lectoris, 342-343. - V III. De ordinations exorciste, 343-345. - IX . De ordinatione acoliti, 345-347. - X . De

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sacris ordinibus. Rubrica, 348. - X I. De ordinatione subdiaconi, 349-358. - X II. De ordinatione diaconi, 358-363. — X III. De ordinatione presbiteri, 364-373. X IV . De examinatione, ordinatione et consecratione episcopi, 374-393. - XV. Edic­ tum quod metropolitanus tradit scriptum consecrato, 393. — X V I. Missa in anni­ versario die consecrationis episcopi, 393-394. - X V II. Ordo romanus ad romanum pontificem ordinandum, 395-396. - X V III. De monacho vel alio religioso faciendo, 397-398. - X IX . De professione novitiorum, 398-400. - X X . De con­ firmatione et benedictione regularis abbatis, 400-408. - X X I. De benedictione abbatissae, 409-410. - X X I I . De ordinatione diaconisse, 411.- X X I I I . De bene­ dictione et consecratione virginum, 411-42 5. - X X IV . De benedictione vidue, 42542 7. — X X V . Ordo romanus ad benedicendum regem vel reginam, imperatorem vel imperatricem coronandos, 427-435. - X X V I. De benedictione et coronatione alio­ rum regum et reginarum, 436-446. — X X V II. De benedictione principis sive co­ mitis palatini, 446-447. - X X V III. De benedictione novi militis, 447-450. — Liber secundus: I. Secunda pars incipit. Et primo de benedictione et impositione primarii lapidis in ecclesie fundatione, 451-455. - II. De ecclesie dedicatione, 455478. - III. De altaris consecratione que fit sine ecclesie dedicatione, 478-498. IV. De altaris portatilis consecratione, 498-504. - V. De cimiterii benedictione, 504-510. - VI. De ecclesie ac cimiterii reconciliatione, 510-517. - VII. De recon­ ciliatione cimiterii per se, sine ecclesie reconciliatione, 517-518. - V III. De patene et calicis consecratione, 518-520. — IX . De benedictione sacerdotalium indu­ mentorum in genere, 520-521. — X . De benedictione mapparum seu linteaminum sacri altaris, 521. - X I. De benedictione corporalium, 522. — X II. De benedictione nove crucis, 522-52 5. - X III. De benedictione ymaginis beate Marie, 525-526. X IV . De benedictione ymaginum sanctorum, 527. — X V . De benedictione thuri buli, 52 7-528. - X V I. De benedictione sacrorum vasorum et aliorum ornamento­ rum in genere, 52 8. - X V II. De benedictione vasculi pro eucharistia condenda abricati, 52 9. - X V III. De benedictione capsarum pro reliquiis et aliis sanctuariis conservandis, 529-531. — X IX . De benedictione ciborii seu umbraculi altaris, 531532.- X X . De benedictione tabule ante vel post altare collocandae, 532-533.X X I. De benedictione baptisterii sive lapidis fontium, 533. - X X II . De benedictione signi seu campane, 533-536. - X X II I. De benedictione muneris quod in ecclesia offertur, 536-537. - X X IV . De benedictione panis in ecclesia diebus dominicis vel in festo ascensionis distribuendi, 537-539. —X X V . De benedictione agni et alia­ rum carnium in Pascha, 539. - X X V I. De benedictione casei, lactis et mellis in fPascha, 539-540. - X X V II. De benedictione uvarum, 540. - X X V III. De bene­ dictione novorum fructuum, 540. - X X I X . De benedictione et impositione cilicii, 540-541. - X X X . De benedictione et impositione crucis, proficiscentium in subsi­ dium terre sancte, 541-543. - X X X I . De benedictione baculi et pere seu scarpcelle peregrinorum, 543-545. - X X X l i . De officio quod agitur eis qui redeunt de peregri­ natione, 545-546. - X X X I I I . De benedictione nove domus, 546-547. - X X X IV . De benedictione navis, 547.—X X X V . De benedictione novi putei, 548. —X X X V I. Be­ nedictio aree nove, 548. - X X X V II. Benedictio in peste animalium, 548-549. X X X V III. De benedictione armorum, 549-550. - X X X I X . Benedictio generalis ad omne id quod velis, 551. — Liber tertius: I. Tertia pars in qua quedam eccle­ siastica officia inseruntur. Et primo ordo feria quarta in capite ieiunorum, 552557. — II. Ordo in quinta feria cene domini, 557-582. — III. Ordo feria sexta in Parasceve, 582-587. - IV. Ordo in sabbato sancto, 587-593. — V. Ordo ad benedi­ cendum mensam, 593-596. — VI. Ordo ad consilium seu synodum celebrandum, 596-602. - VII. Ordo suspensionis, reconciliationis et dispensationis, depositionis,

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INDICE E TAVOLE GENEKAI.I DELLE MATEUIIO

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degradationis et restitutionis sacrorum ordinum, 602-609. - V III. Ordo excom­ municandi et absolvendi, 609-615. - IX . Ordo ad reconciliandum apostatam, scismaticum vel hereticum, 616-619. - X . Ordo ad itinerandum, 619-621. - X I. Ordo contra auram levatam, 621-622. - X U . Ordo ad visitandas parochias, 62 3-627. X III. Ordo ad recipiendum processionaliter prelatum vel legatum, 62 7-629. X IV . Ordo ad recipiendum regem vel principem processionaliter, 629.- X V . Ordo ad recipiendum regem vel reginam processionaliter, 630. - X V I. Ordo pro libera­ tione terre sancte a fidei inimicis, 630-631. - X V II. Qui ministri et que ornamenta pontifici missam sollempniter celebranti necessaria sunt, 631-632. — X V III. Pon­ tifice missam sollempniter celebrante, que tam ab eo quam a ministris agenda sunt, 632-642. - X IX . Pontifex missam alicuius sacerdotis audiens quid agere debeat, 643-647. - X X . Quando episcopus missam pro defunctis celebrat, que observari debent, 647-648. - X X I. Quando, ubi et qualiter laudes sive rogationes sequentes dicuntur, 648-649. - X X II . Quando « Oloria in excelsis Deo », dicendum sit vel non, 649-651. - X X II I. Quando dici debet « P ax vobis«, 651. — X X IV . Quando « Credo in unum D eu m » dicatur, 652-653. — X X V . Quando et qualiter sollempnis episcopalis benedictio debet dari, 653-656. - X X V I. Quando « Ite missa e s t» di­ cendum sit, 656. - X X V II. Quibus coloribus in divinis officiis sit utendum, 656659. - X X V III. Quando baculo pastorali et sandalis sit utendum, 659-660. X X I X . Quibus diebus sit mitra aurisfrisiata vel simplici utendum, 660-661. X X X . Quibus diebus metropolitanus palleo debet uti, 661-662. — Appendix: I. Ordo ad coronandum summum pontificem romanum, 665-669. — II. Incipit ordo ad coronandum et inungendum regem Cicilie, 669-677. — III. De benedictione fetus in utero matris, 678-680.- I V . Forma degradationis, 680-682. - V. Ordo ad pro­ bandum lignum sancte crucis ubi dubitatur si vere sit lignum an non, 682-683.

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FRIEDLÄNDER P. — SPÄTANTIKER GEMÄLDEZYKLUS IN GAZA Spätäntiker Gemaldezyklus in Gaza. Des Prokopios |von Gaza '(zKcfipaa-is eiKÓvos herausgegeben und erklärt von Paul Friedländer. Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1939, pp. vn, 120, 12 tav. La ’ GKtfipao-is eUóvos è la descrizione, molto letteraria, di un affresco die ornava un monumento pubblico di Gaza, edificato per la generosità di un certo Timoteo, illustre e benefico cittadino, probabilmente un ricco commerciante della città. La descrizione, anonima, pubblicata per la prima volta dal Mai nel 1839, venne da questi attribuita a Coricio di Gaza, e tra le opere di questo au­ tore compresa quindi dal Boissonade; ma l’insieme degli indizi posteriormente notati restituisce il testo a Procopio di Gaza, predecessore di Coricio nella ca­ rica di retore ufficiale della città. Il Friedländer pone l’età di Procopio tra il 470 e il 530 e di conseguenza la data della descrizione tra il 495 e il 530. Si offre al principio una nuova edizione critica del testo (conservato da un solo manoscritto, il Vat. gr. 1898, non sempre in uno stato eccellente di con­ servazione); e quindi una versione, seguita paragrafo per paragrafo di un com ­ mentario, soprattutto arcbeologico. Un’ultima parte dell’opera è consacrata

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IN DICE E TAVOLE GENERALI DELLE M ATERIE

a questioni più generali: attribuzione a Procopio, reale esistenza dell’affresco descritto, caratteri artistici, caratteri letterari e valore obiettivo della étcìjypams. Le tavole riproducono i monumenti ai quali si richiama lo studio per i con­ fronti (compreso un rilievo buddista con cui si istituisce un raffronto partico­ larmente interessante per l’influsso dell’aite ellenistica nell’ India) e due rico­ struzioni congetturali della perduta opera d’arte. C o n t e n u t o . — Text, 1-19. - Vorbemerkungen zum Text, 3-4. — Kommen­ tar, 21-86: Abgekürzte Citate, 23. - §. 1. Rhetorische Ouvertüre, 24-25. - § 2 . Blick auf die Gesamtheit der Bilder-Das Theseusbild, 25-27. - § 3. Der Palast 2 7-30. - § 4-7. Die Bilder im Bilde, 30-32. - § 4. Erstes Bild im Bilde: Löwenjagd des Hippolytos, 32-35. - § 5. Orientierung der vier Nebenbilder-Zweites Bild im Bilde: Theseus und Minotauros, 35-36. - § 6. Drittes Bild im Bilde: Ariadne reicht dem Theseus das Knäuel, 36-37. - § 7. Viertes Bild im Bilde: Ariadne erblicht Theseus unter den Kindern, 37. - § 8-9. Park und Dark des Palastes, 38-40. - § 10. Der Schlafende Theseus, 40-41. - § 11. Hypnos, 42-43. - § 12. Theseus, 43-45. - § 13. Der Diener mit dem Fliegenwedel, 45-46. - § 14. Der Diener in der Säulenhalle, 46-47. - § 15. Der liegende Diener-Die Hunde, 47-50. - § 16-17. Phaidra, 50-53. - § 18. Der schwebende Eros, 53-54. - § 19. Der stehende Eros, 54-55. - §20. Die Amme, 55-56. - §21. Das Dienerinnenpaar, 56-58. - §22. Die Dienerin mit dem Schmuckkasten, 58-59. - § 23. Uebergang zu dem JagdbildAllgemeine Charackteristik, - Hippolytos und Daphne, 59-61. - §24. Der Keu­ lenschläger, 61-62. - §2 5. Die Amme, 62-63. - §26. Der Falkner, 63-64. - §2 7. Jagdgefolge des Hippolytos, 64. - §28 . Daphne, 65. - §29. Hippolytos, 66. § 30. Berglandschaft mit bukolischer Staffage, 66-68. - § 31. Der Wald und das Reh, 6 8 -69,- § 32-33. Zwei Bauersfrauen und ein Ziegenhirt, 69-71. - §34. Die Gruppe auf dem Berggipfel, 71. - § 35. Die Ziegenherde, 71-72. - §36-37. Vier Bilder aus der Ilias, 72-74. - § 38. Erstes Trojabild: Priamos auf der Wagen­ fahrt, 74-75 - § 39. Zweites Trojabild: Priamos vor Agamemnon, 75-78 - § 40. Drittes Trojabild: Zweikampf des Menelaos und Paris, 78-81. - § 41. Viertes Trojabild: Paris und Helena, 82-83. - § 42. Stifterbild, 83-85. - Zu dem « Frag­ ment », S. 19. — Untersuchungen, 87-115: § 1. Handschrift-Verfasser-Zeitbestimmung, 89-96. - §2 . Satzrhythmik, 96-98. - § 3. Die Wirklichkeit der beschrie­ benen Gemälde, 98-103. - § 4. Zur Kunst der Kunstbeschreibung, 103-107. § 5. Tradition und Neuerung in den gazäischen Bildern, 108-115. — Nachträge, 116-118: I. Ein Mosaik aus Antiochien, 116-117. - II. Kritik an unsern Rekon­ struktionen, 117-118. — Namen-und Sachverzeichnis, 119-120.

90. MESCATI 6. ULTIMI CONTRIBUTI ALLA STORIA DEGLI UMANISTI, I Giovanni card. Mercati, Bibliotecario e Archivista della S. R. Chiesa. Ultimi contributi alla storia degli umanisti. Fascicolo I. Traversariana. Dieci lettere nuove del B. Ambrogio Camaldolese e varie osservazioni sull’epistolario di lui pubblicate per il V cen-

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tenario della morte. Seguono alcune lettere di Andrea (Fiocchi) da Firenze segretario apostolico. Città del Vaticano, Biblioteca Apo­ stolica Vaticana, 1939, pp. v m , 141, [1]. Queste ricerche concernono il celebre Camaldolese e i suoi amici, in parti­ colare il segretario apostolico e canonico fiorentino Andrea Fiocchi (Andreas de Florentia). Alla corrispondenza del primo, una delle più abbondanti e inte­ ressanti raccolte di lettere latine dovute ad italiani del sec. xv, l’autore aggiunge dieci lettere a diversi, dalle quali risultano le sollecitudini dell’umanista e del­ l’ amatore di manoscritti e lo zelo del sacerdote e del monaco. Si aggiungono al­ cune osservazioni per una nuova edizione delle lettere del Traversar!. Avendo alcuni attribuita a questi la composizione o almeno la traduzione latina di un opuscolo greco De sacerdotio Christi, sono qui esaminate cinque versioni latine di esso. L ’indagine ci frutta il testo di quattro lettere, in cui Ja­ copo Antonio Marcello, amico di uno dei traduttori, e il vescovo Federico Man­ fredi inviano delle versioni di questo scritto e di un’omelia di san Giovanni Cri­ sostomo a sovrani e a un vescovo. Quanto ad Andrea Fiocchi (m. nel 1452), autore del De romanis potestatibus stampato già come un monumento della let­ teratura classica (De romanorum magistratibus) sotto il nome di Lucius Fene­ stella, se ne illumina la biografia prima alquanto oscura e si offre il testo di dieci lettere uscite dalla sua penna. Nato intorno al 1400, Andrea si mise al servizio di parecchi grandi personaggi, tra altri del Cardinale di Siena, Gabriele Condulmer, il futuro Eugenio IV, la cui elevazione al pontificato nel marzo 1431 gli procurò delle cariche e dei benefici Pubblicato dopo il fase. II. C o n t e n u t o . — Parte I. Traversariana. Dieci lettere inedite del B. Am bro­ gio Camaldolese, 1-96: I. Quattro lettere a letterati d’interesse letterario, 1-29: I. A Poggio Bracciolini, 22-23. - 2. A Leonardo Giustiniano, 2 3-24. - 3. A ser Filippo di ser Ugolino Pieruzzi, 24-26. - 4. Ad Andreolo Giustiniani, 2 6-2 9. — II. Altre due lettere d’interesse bibliografico, 2 9-33: 5-6. All’abbate Gomes della Badia fiorentina, 32-33. — III. Quattro lettere religiose e di un ms. prezioso per l’epistolario, 33-50: 7. A Niccolò Niccoli, 46-47. - 8. Al Maggiore e agli altrj eremiti di Camaldoli, 47-48. - 9-10. Al monaco Innocenzo, 48-50. — IV. Alcune avvertenze per una nuova edizione delle lettere del Traversali, 50-68. — V. Un passo non chiarito del Traversari sopra due giovani umanisti toscani, 68-70. — VI. Sull’opuscolo De sacerdotio Christi attribuito al Traversari, 70-85. — Appen­ dice 1. Iacopo Antonio Marcello a Renato d’Angiò, manda il De sac. Chr., 8182. - Appendice 2. Iacopo Lulmeus a Giovanni Barocci vescovo di Bergamo, manda il De sac. Chr., 82.-A ppendice 3. I. A. Marcello a Renato d’Angiò, manda l’om. De statuis del Crisostomo, 82-85. - Appendice 4. Federico Manfredi ve­ scovo di Faenza a Federico I duca d’Urbino, manda il De sac. Chr., 85. - D i­ gressione: Gli autografi sottratti dal codice Varie, lat. 3908, 86-95. — In fugam vacui: Un discorsino del Traversari, 95-96. — Parte II. Andreas de Florentia segretario apostolico, 97-131: Alcune notìzie e varie lettere di Andrea Fiocchi canonico fiorentino, 97-131: 1. Al cardinale Giuliano Cesarmi, 1 1 5 -1 1 7 .-2 . A Leonardo Bruni, 117-118. - 3-4. A Francesco de Lignamine di Padova, 118-120 - 5. A Francesco di Giuliano d’Averardo de’ Medici, 120-121. - 6-9. A Paolo Barbo, 121-128. - 10. Al cardinale Francesco Condulmer, 130-131. — Aggiunte e correzioni, 131-133. — Indici: Indice dei codici menzionati, 134. - Indice delle persone e cose, 135-141. - Aggiunte e correzioni al Fascicolo IL

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91. MERCATI G. ULTIMI CONTRIBUTI ALLA STORIA DEGLI UMANISTI, II Giovanni card. Mercati, Bibliotecario e Archivista della S. R. Chiesa. Ultimi contributi alla storia degli umanisti. Fascicolo II. Note sopra A. Bonflni, M. A . Sabellico, A . Sabino, Pescennio Fran­ cesco Negro, Pietro Summonte e altri. Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1939, pp. x n , 128, 85*, 1 tav. (facs.). Il presente volume ha per oggetto principale la vita e gli scritti del protonotario apostolico Francesco Negri (Negro), nato a Venezia nel 1452, da padre slavo e da una famiglia che pretendeva discendere da Pescennius Niger, il com ­ petitore dell’imperatore Settimio Severo. Vi si pubblicano e commentano l’au­ tobiografìa dell’umanista, contenuta nel codice Vat. lat. 3971 (fol. 665-697), parecchie lettere, degli estratti della sua Cosmodystychia o De mundi infelicitate e del suo Peri archon o De moderanda Venetorum aristocratia. Il libro contiene inoltre, edito dal codice Ottoboniano latino 2065, l’elogio di Eleonora Sanseverino, principessa di Bisignano, che l’umanista napoletano Pietro Summonte aveva unito a un esemplare del De claris mulieribus del B oc­ caccio nella versione di frate Antonio da S. Elpidio. Altre notizie portano nuova luce sulla vita dello storico di Venezia Marco Antonio Sabellico (m. 1506),sopra la sua corrispondenza con lo storico dell’Ungheria Antonio Bonflni (m. 1502), svitì.'Excidium civitatis Leodiensis, il poema di Angelo Sabino (de Curibus Sabi­ nis) relativo al sacco di Liegi compiuto da Carlo il Temerario, sulla poesia dell’Ariosto, Extollit clamor Patrem e sul canonico regolare Agostiniano Raffaele da Como, della famiglia Venosti. C o n t e n u t o . — Parte I. Attorno a Marco Antonio Sabellico, 1-23: I. Di una corrispondenza fra Antonio Bonflni e il Sabellico e di una dimora del Bon­ flni in Ferrara, 1-9. - II. Alcune correzioni alla vita del Sabellico, 9-17. - III. Le notizie del Sabellico e di Matteo Herben circa Angelo Sabino ed il poema de excidio civitatis Leodiensis, 17-23. — Parte II. Pescennio Francesco Negro ve­ neto, 24-109: Introduzione, 23-27. - I. Il Negro in patria, 27-51. - II. Il Negro fuori di Venezia, 51-96: A ) Il Negro a Padova, Roma, Arad, 52-69. - B ) Al ser­ vizio d’ Ippolito I Estense in Ungheria e in Italia, 69-82. - C) Il Negro nell’ Ita­ lia meridionale, 82-96. — Scritti e carattere del Negro, 96-107. — Tavola cro­ nologica della vita e degli scritti di P. Francesco Negro, 107-109. — Parte III. L ’elogio di Eleonora Sanseverino principessa di Bisignano di Pietro Summonte, 110-119. — Rimasugli: I. Sul carme latino di Ludovico Ariosto ad Ercole I duca di Ferrara, 120-123. - II. Sopra D. Raffaele da Como canonico regolare di s. A go­ stino, 12 3-128. — Appendice alla memoria su Pescennio Francesco Negro, l*-68*: I. Passi tratti dalla Cosmodystychia, 2*-*40: 1. Gli scritti premessi. La dedica, la tavola ecc., 2 *-10*. - La supplica a Leon X in versi, 1G*-12*. - I versi ai lettori e l’epistola a Leone X , 12 *-14*. - 2. Un primo schizzo della Vita Nigri, 14*-16*. - 3. I tratti omessi della Vita, 16*-34*. a) Il proemio; la storia della famiglia da Pescennio Nigro ai Draconigei , 16*-2l*. - 6) Nota sull’iscrizione della statua di Pescennio Nigro, 22*-23*. - c) L ’elogio dei signori napoletani:

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Sanseverino, D ’Avalos, Vittoria Colonna, Andrea Matteo Acqua viva, 2 3*-,‘14*. - 4. Simonia, usura ed Ebrei, Maometto l, Gentile Bellini, 34*-40*. — II. Il Peri archon o De moderando, Venetorum aristocratici, 40*-59*: 1. Il contenuto, i destinatari, l’autore, 40*-44*.- 2 . Il De reip. Venetae administratione di Iacopo conte di Porcia e il Peri archon, 44*-53*. - 3. Il racconto della prigionia del Ne­ gro nel 1483, 53*-57*. - 4. La perorazione, 58*-59*. — III. Le lettere, 59*-68*: 1. A Tebaldo Tebaldi, segretario di Ercole .1 d’ Este, 61*-62*. - 2. Al medesimo. 62 *-63*. - 3. Al duca di Ferrara Ercole I, 63*-64*. - 4. Al card. Ippolito d’Este, 64*-65*. - 5. Al medesimo, 66*-68*. — Aggiunte e correzioni, 69*-75*. — In­ dici: Indice dei codici menzionati, 77*. - Indice delle persone, e cose, 77*-85*.

92. LETI DELLA VIDA G. RICERCHE SULLA FORMAZIONE DEL PIÙ ANTICO FONDO DI MANOSCRITTI ORIENTALI

Giorgio Levi della Vida. Ricerche sulla formazione del più antico fondo dei manoscritti orientali della Biblioteca Vaticana. Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1939, pp. v m , 528, 21 tav. (facs.). Il fondo preso in esame comprende i manoscritti incorporati avanti l ’anno 1686, data del catalogo manoscritto (codice Vat. lat. 13201) compilato dai due maroniti Abraham Ecchellensis (m. 1664) e Giovanni Matteo Nairon, suo nipote, prima che Giuseppe Simonio Assemani consacrasse la sua Biblio­ theca orientalis dementino -Vaticana (1719-1728) agli acquisti fatti dalla Vati­ cana sotto Clemente X I, e descrivesse in collaborazione con suo nipote Stefano Evodio Assemani tutti i manoscritti orientali, nei tre volumi, soli pubblicati, del suo Bibliothecae Apostolicae Vaticanae codicum manuscriptorum catalogus (1756-1759). L ’autore esclude dal suo studio i manoscritti etiopici, slavi, ar­ meni e georgiani del catalogo Ecchellensis-Nairon, per occuparsi soltanto dei manoscritti siriaci, copti, arabi, persiani e turchi dell’antico fondo, in numero di 2 88, senza rinunziare per questo a illustrare per accidens molti manoscritti di altre lingue orientali. L ’accessione del primo gruppo è fatta risalire agli inviati del patriarca copto Giovanni X I al Concilio di Firenze del 1441, che gli avrebbero dati al papa Eugenio IV. Del pari, le relazioni della Santa Sede con i maroniti, i nestoriani e i giacobiti e i tentativi per l’unione contribuirono all’arricchimento della Va­ ticana in manoscritti orientali. Altri di questi entrarono in varie occasioni e per opera di diversi, come per esempio del vescovo di Malta Leonardo Abel (m. 1606), dell’inquisitore di Malta Della Corbara e dell’orientalista Giovanni Battista Raimondi. Nuovi manoscritti portarono le varie librerie aggregate: 19 la Palatina (1623), 6 arabi l’Urbinate (1657), 31 siriaci e arabi quella del Col­ legio dei Neofiti (1662) ecc. Il primo ricordo di codici orientali appare nell’in­ ventario del Platina e di Pietro Demetrio Guazzelli. Tra il 1508 e il 1518, Fabio Vigile di Spoleto ne intraprese l’elenco, composto di 36 numeri, che corrispon­ dono a 57 manoscritti arabi e copti in maggioranza cristiani e originari del­ l’Egitto.

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IN DICE E TAVOLE GENERALI DELLE M ATERIE

L ’opera è corredata di numerosi inventari, tavole di concordanza, descri­ zioni, esemplari di scritture e informa intorno agli autori, copisti, possessori e lettori dei codici. _ I risultati di queste ricerche interessano la storia degli studi orientali nel-

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INDICE E TAVOLE GENERALI DELI,E MATERIE

94. TANNERY P. — QUADRIVIUM DE GEORGES PACHYMÈRE

P. Tannery. Quadrivium de Georges Pachymère ou Σύνταγμα των τεσσάρων μαθημάτων, άριθμητικής, μουσικής, γεωμετρίας καί άστρονομίας. Texte revisé et établi par le E . P. E. Stéphanou A . A. Città del Vati­ cano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1940, pp. cix, 456 [2], 1 tav. doppia a colori (ritr.), tav. (facs.), dis. Tradizionale anche nella cultura bizantina fu la partizione dell’insegna­ mento superiore nelle sette discipline (grammatica, retorica, filosofia; aritmetica, musica, geometria, astronomia) che fino dall’alto medioevo costituirono in occi­ dente, con nettezza anche maggiore di classificazione, il famoso corso del Tri­ vium e del Quadrivium. Lo studio delle ultime quattro discipline, stimate le arti per eccellenza, coronava il ciclo dell’msegnamento ecumenico e conduceva lo spirito al sommo della filosofia, imprimendo al sapere tutto il suo prestigio e alla cultura la sua profondità. Questo ufficio attribuito alle quattro scienze esatte è significativo per riconoscere il posto preminente dato a queste non meno che alla teologia dalla civiltà bizantina. L ’eminente storico della scienza, Paul Tannery (1843-1904), che intraprese l’edizione di quest’ opera, si era tra i primi reso conto non soltanto dell’alta considerazione avuta dai bizantini per le scienze, ma anche della reale importanza che queste, come vennero coltivate in particolare durante i due ultimi secoli dell’impero, ebbero nell’alimentare e promuovere in parte il movimento scientifico del Rinascimento occidentale. Da quanto precede, risulta in qualche modo l’interesse storico e culturale dell’opera di Giorgio Paehymere, qui pubblicata perla prima volta nella sua integrità (solo il secondo dei quattro trattati, la musica, aveva infatti veduto la luce nel 1847). L ’autore, vissuto tra il 1242 e il 1316 circa, agli inizi quindi di un’epoca, quella dei Paleologi, che nella civiltà bizantina rappresenta a contra­ sto della decadenza politica e sociale un apogeo della cultura, fu per molti anni celebrato professore universitario a Costantinopoli. Il suo trattato, che si può collocare alla fine del sec. x m o al principio del xrv, primo di una serie ininter­ rotta di manuali che sèguita fino alla caduta dell’impero, appare come una delle più complete compilazioni del genere, presentante i molteplici problemi discussi dall’antichità secondo l’ordine stesso che i bizantini si proposero. Precede un’ampia introduzione del P. Vitalien Laurent A. A., in cui si de­ lineano l’opera e gli studi di Paul Tannery, il Quadrivium e la formazione in­ tellettuale sotto i primi Paleologi, la figura del Paehymere nell’insegnamento superiore del suo tempo; e una rassegna e classificazione dei manoscritti del­ l’opera, compiute dal p. E. Stéphanou. Le note critiche al testo sono dovute ad Adolphe Rome. C o n t e n u t o . — Préface, par le R. P. Vitalien Laurent, v ii-x x x m . - Les manuscrits du Quadrivium de Georges Pachymère, par le R. P. E. Stéphanou, x x x v -ic . - Liste des sigles, c. - Liste des auteurs cités en abrégé dans les notes, Cl-Cii. - Titre de l’ouvrage, 1. - Epigramme de George Pachymère, 3. - Traité d’Arithmétique, 5-95. - Traité de Musique, 97-199. - Traité de Géométrie, 20132 8. - Traité d’Astronomie, 329-454. - Liste ies noms propres, 455-456. - Liste des signes plus spéciaux.

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95. MERCATI G. NUOVE NOTE D i LETTERATURA BIBLICA E CRISTIANA ANTICA

Giovanni card. Mercati, Bibliotecario e Archivista della S. R. Chiesa. Nuove note di letteratura biblica e cristiana antica. Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1941, pp. vi, [1], 160, IV tav. (facs.). Riprendendo antichi studi, l’ Emo Autore divulga qui un gruppo di note erudite sopra alcuni punti della letteratura biblica e cristiana antica, che ven­ gono illuminati specialmente mediante testimoni manoscritti. 11 volume è de­ dicato alla memoria del p. J. M. Lagrange, 0 . P. I. Tratta di alcune sottoscrizioni, serbate da famosi codici biblici — il Si­ naitico (S), il Marcbaliano (Q), vari manoscritti del v ii e v ili secolo della Siroesaplare — che rivelano a chi siano dovuti i resti delle Esaple e Tetraple di Origene; e formula osservazioni e proposte circa la loro interpretazione e i com ­ plicati e scabrosi problemi della trasmissione di quelle reliquie. II. La iattura da cui furono colpiti i codici dell’Apocritico di Macario Ma­ gnete rende in particolare pregevole qualunque avanzo dell’opera tratto in luce da nuove scoperte. Tale appariva la tavola, con probabilità redatta dallo stesso scrittore, dei capitoli dei libri I, II e III, qui pubblicata dal codice Vat. gr. 165 dell’ anno 1036; la quale appunto fa conoscere gli argomenti trattati nella parte perduta al principio AeWA pocrit ico. Dallo stesso codice sono editi alcuni altri testi di interesse biblico e li­ turgico. III. Serie di brevi note bibliche, di cui la prima e più ampia corrobora l’at­ tribuzione a Origene dell’ Onomastico, che sta tra i prolegomeni al Salterio del famoso codice Ambrosiano della Siroesaplare. IV. Pubblica e illustra due gruppi di frammenti di antiche versioni bibliche latine (ora codice Vat. lat. 14.175): il primo, di Isaia I, 18-23, 26-31, V, 24-27, con altri frammentini, risulta di resti di un codice biblico, non posteriore al sec. v i, contenenti una versione antica, immune da influssi della Vulgata; il se­ condo, del libro II dei Paralipomeni, V II, 2 6-18, V ili , 8-9, IX , 1-2 e 12-14, si dimostra avanzo di un codice biblico del sec. x i, di scrittura apparentemente italiana, presentante una versione diversa dalla Volgata, di sapore antico e non medievale, fatta sul greco. V. Espone alcuni sereni appunti, fondati come sempre su fonti dirette, agli studi di Alessandro Sperber, concernenti un problema di somma importanza, la restituzione delle versioni greche precristiane della Bibbia quale mezzo di raggiungere il testo ebraico più antico possibile. C o n t e n u t o . — I . Di varie antichissime sottoscrizioni a codici Esaplari 1-48: 1. Le sottoscrizioni riportate nella Siroesaplare, 2-6. - II. Le sottoscrizioni ad Isaia e ad Ezechiele riportate sul Marchaliano, 7-13. - III. Le sottoscrizioni ad Esdra e ad Ester riportate nel Sinaitico, 14-2 5. - IV. Sul significato di alcune sottoscrizioni nella Siroesaplare specialmente, 26-48. — II. Per VApocritico di Macario Magnete: una tavola dei capi dei libri I, II e III, 49-84. — Appendici: I. Le sottoscrizioni del Vat. gr. 1650, 75-76. - IL L ’ufficio per le encenie di una chiesa, 77. - III. Il canone biblico Atanasiano con sticometrie interpolate, 78-

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80. - Per la sticometria del Pastore, 81-82. — IV. L ’indice dei 60 libri del Vec­ chio e Nuovo Testamento, 82-84. — III. Noterelle varie: I. Intorno all’ Onoma­ stico della Siroesaplare, 85-91. - II. Un preteso frammento di s. Parafilo mar­ tire, 91. - III. Pro Symmacho, 91-93. - IV. Una lezione dubbia di I 0 in Isaia L V III, 3, 93-94. — IV. Alcuni frammenti biblici di antica versione latina: I. Tre frammenti d’ Isaia, 95-126. - II. Quattro frammenti del 1. I l dei Paralipomeni, 12 7-134. — V . Alcuni appunti ad un saggio novissimo di critica testuale dei L X X , 135-157. — Indici: Persone e cose, 158-160. - Codici usati, 160.

96. RATIONES DECIMARUM ITALIAE: VENETIAE, HISTRIA, DALMATIA Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV. Venetiae, Histria, Dalmatia, a cura di Pietro Sella e Giuseppe Vale. Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1941, pp. X L vm , 571 [1]. In questo volume si comprendono, per necessità storiche e geografiche, non solo quelle regioni d’ Italia, che al presente sono chiamate il Veneto (Tre Venezie) e l’ Istria; ma ancora i territori delle provincie della Carinzia e della Stiria a sud del fiume Drava, la Carniola, la Dalmazia col Montenegro e l’Alba­ nia per quella piccola parte che sta a nord del fiume Drin. Tutti questi territori formavano, nei secoli x m e x iv , le due province ecclesiastiche allora dette pa­ triarcali, di Aquileia e di Grado. Spesso incompleta appare la serie dei nomi di luoghi riportati dalle « Rationes » propriamente dette, per parecchie diocesi delle provincie di Aquileia e di Grado e per tutte le diocesi della Dalmazia: que­ sto, non perchè i collettori abbiano mancato al loro dovere, ma per altre cir­ costanze quali a esempio l’unione di molti benefici alle mense di vescovi ca­ pitoli monasteri, di cui gli investiti pagavano la tassa cumulativamente, o la scarsità dei redditi dei benefici, che erano perciò esenti dalla tassa. Per supplire a queste deficienze e ricostituire per quanto possibile i nomi delle pievi di nu­ merose di queste diocesi, gli editori hanno riprodotto molti documenti», ante­ riori al secolo x m , che confermano le giurisdizioni dei vescovi e dei monasteri sulle pievi loro soggette e ne forniscono i titoli. Per la mancanza delle fonti rela­ tive, non compariscono nel volume le diocesi di Bressanone, Verona, Adria, Pel­ tre e Belluno, Ceneda. A corredo dell’introduzione si riporta in ordine cronologico il contenuto di tutti quegli atti che decisero le molteplici variazioni territoriali nella giurisdi­ zione diocesana; alle quali la regione, forse come nessuna altra dopo il secolo x iv , fu soggetta attraverso i tempi. Nell’indice, che raccoglie molti nomi delle terre ad oriente del Friuli, si sono dati i nomi attuali in tedesco, in serbo-croato o sloveno; nel Friuli, anche l’attuale nome friulano. Altri volumi di questa serie sono i nn. 58, 60, 69, 84, 97, 98 e altri in pre­ parazione o in corso di stampa nella collezione Studi e testi. C o n t e n u t o . — Introduzione, v i i - x l v i i i . — I. Aquileia: I. Decima dell’anno 1296, 3-38. - II. Introiti dell’anno 1323, 39-42. - III. Introiti degli anni 13331334, 43-47. - IV. Introiti degli anni 1337-1 .39, 48-49. - V. Decime degli anni 1349, 1350, 1351, 5 0 . - VI. Introiti dell’anno 13571, 51-55. — II. Concordia:

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I. Decime dell’anno 13231, 59-60. - II. Decime dell’anno 1337, 61. - III. De­ cime degli anni 1333-1335, 62-63. - IV. Decime (residui) degli anni 1333-13341335, 64. - V. Decime (residui) degli anni 13331, 65. - VI. Decima dell’anno 1338, 66. - VII. Decima dell’anno 1339, 67. - V ili . Decime dell’anno 1349, 68. - IX . Decime dell’anno 1374, 69. — III. Treviso: Decime dell’anno 1297, 73-102. - IV. Padova: I. Decima dell’anno 1297, 105-180. - II. Estimo del sec. xrv, 181-201. - III. Frammenti di decime dei sec. x iii -x iv , 202-211. — V. Vicenza. I. Decima dell’anno 1297, 215:266. - II. Decima dell’ anno 1303, 267-296. VI. Trento: Decima dell’anno 1295, 2 99-315. — VII. Trieste: I. Censi degli anni 1333-1334-1335, 319-320. - II. Censo dell’anno 1336, 321. - III. Censi dell’ anno 1337, 322. - IV. Decima dell’anno 1339, 323. - V. Decima dell’anno 1349, 324. - VI. Censi degli anni 1359-1361, 325. — V ili. Capodistria: I. Censi degli anni 1333-1334, 329-330. - II. Censi dell’anno 1337, 331. - III. Decime dell’anno 1348, 332. - IV. Introiti dell’anno 1351, 333. — IX . Cittanova d’ Istria-Emona: I. Introiti dell’anno 1333, 337. - II. Decime dell’anno 1349, 338. - X . Parenzo: I. Introiti degli anni 1333-1334, 339-340. - II. Residui di decime degli anni 13331, 341. - III. Introiti dell’anno 1336, 342. - IV. Decime dell’anno 1349, 343. — X I. Pedona: I. Residui di decime degli anni 13331, 347. - II. Censi del­ l’anno 1349, 348. — XII. Pola: I, Residui di introiti degli anni 13331, 349. II. Introiti dell’anno 1334, 350. - III. Introiti dell’ anno 1334, 351. - IV. Introiti dell’anno 1338, 352. - V. Introiti dell’anno 1339, 353. - VI. Decime dell’anno 1349, 354. - V II. Decime e frutti dell’ anno 1351, 355. — XIII. Grado: I. Residui di decime degli anni 1333?, 359. - II. Decime dell’anno 1349, 360. — XIV. Caorle: I. Residui di introiti degli anni 13331, 361. - II. Censi dell’anno 1336, 362. III. Decime dell’anno 1349, 363. — XV. Chioggia: I. Introiti dell’anno 1335, 365. - II. Introiti dell’anno 1336, 366. - III. Decima dell’anno 1339, 367. IV. Decime delTanno 1349, 368. - V. Introiti degli anni 1358, 1359, 369. VI. Decime degli anni 1375-1376, 370. — XVI. Cittanova dell’Estuario: Decime dell’anno 1349, 371. — XVII. Equilio: Decime delTanno 1349, 373. — XVIII. Ca­ stello Venezia: I. Decime degli anni 1333-1334-1335, 377-382. - II. Residui di decime dell’anno 1333, 383.- I I I . Introiti degli anni 13331, 384-385.- I V . R e­ sidui di introiti degli anni 13331, 386. - V. Introiti delTanno 1336, 387-389. VI. Introiti delTanno 1337, 390-392. - V II. Introiti delTanno 1338, 393-394. V III. Introiti dell’anno 1339, 395. - IX . Decime delTanno 1349-1350, 396. X . Introiti degli anni 1349-1350-1351-1352, 397-401. — X IX. Torcello: I. De­ cima delTanno 1296-1297, 403-409. - II. Introiti degli anni 1333-1334-1335, 410-411. - III. Residui di decime degli anni 1333-1334, 412-413. - IV. Residui di introiti degli anni 13331, 414. - V. Introiti delTanno 1336, 415. - VI. Introiti delTanno 1337, 416. - VII. Introiti delTanno 1339, 417. - V ili . Decime del­ l’anno 1349, 418. - IX . Introiti delTanno 1350, 419. — X X . Zara: I. Decime degli anni 1333-1334, 421-422. - II. Introiti delTanno 1337, 423. - III. Introiti dell’anno 1339, 424. - IV. Decime dell’anno 1340, 425. - V. Decime dell’anno 1349, 426. — VI. Introiti dal 1372 al 1376, 427-429. — X X I. Arbe: I. Introiti delTanno 1336, 433. - II. Decime delTanno 1337, 434. - III. introiti delTanno 1339, 435. - IV. Decime delTanno 1349, 436. - V. Censi degli anni 1374-1376, 437. — XXII. Ossero: I. Introiti dell’anno 1338, 439. - II. Decime delTanno 1339, 440. - III. Introiti delTanno 1349, 441. - IV. Censi degli anni 1374-1376, 442-443. — XXIII. Veglia: I. Introiti dell’anno 1338, 445-446. - II. Decime del­ Tanno 1349, 447. - III. Decime degli anni 1372-1375, 448. — XXIV. Spalato: 1. Decime delTanno 1349, 451. - II. Censi degli anni 1374-1376, 452. — X XV .Le7

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INDICE K TAVOLE GENERALI DELLE M ATERIE

sina: Cenai degli anni 1372-1376, 453. — XXVI. Trau: I. Deeime dell’anno 1351, 455. - II. Censi degli anni 1374-1376, 456-457. — XXVII. Sebenico: I. De­ eime dell’anno 1351, 459. - II. Censi degli anni 1374-1376, 460-461. — XXVIIIX XIX . Knin-Krbava: Decime degli anni 1374-1376, 463. — X X X . Nona: I. De­ cime dell’anno 1351, 467. - II. Censi degli anni 1372-1376, 468-469. — X XX I. Se­ gua: I. Decime dell’anno 1351, 471. - II. Censi degli anni 1374-1376, 472. XXXII. Scardona: I. Decime dell’anno 1351, 473. - II. Decime degli anni 13721376, 474. — XXXIII. Ragusa: I. Decime dell’anno 1351, 475. - II. Decime de­ gli anni 1372-1376, 476. — XXXIV. Curzola: Decime degli anni 1372-1376, 477. — XXXV. Antivari: I. Decime dell’anno 1351, 481. - II. Decime degli anni 13721376, 482. — XXXVI. Pillati: Decime dell’anno 1351, 483. — XXXVII. Sarda: Decime dell’anno 1351, 485. — XXXVIII. Scutari: Decime dell’ anno 1351, 487. — X X X IX . Drivasto: I. Decime dell’anno 1351, 489. - II. Decime degli anni 1372-1376, 490. — XL. Dulcigno: Decime dell’anno 1351, 491. — Indice, 493-571.

97. RATIONES DECIMAI!UM ITALIAE: CAMPANIA Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV . Campania. A

cnra di Mauro Inguanez, Leone Mattei-Cerasoli, Pietro Sella. Città del Vaticano, Biblioteca apostolica Vaticana, 1942, pp. vin, 643 [1]. Questo volume contiene le decime della odierna Campania nei sec. x iii e x iv , tratte quasi tutte dalle collettorie dell’Archivio Vaticano. La pubbli­ cazione delle decime di Montecassino è dovuta a don Mauro Inguanez; di quelle della diocesi di Ariano di Puglia sino alla fine, a don Leone Mattei-Cerasoli; delle rimanenti, a Pietro Sella. Il metodo di pubblicazione è quello usato nei precedenti volumi di questa raccolta. Con uguale criterio è stato redatto l’indice unico dei nomi di luogo e di persone. Altri volumi di questa serie sono i nn. 58, 60, 69, 84, 96, 98 e altri in pre­ parazione o in corso di stampa nella collezione Studi e testi. C o n t e n u t o . — I. Pondi: Decima degli anni 1308-1310, 1-5. —II. Gaeta: Decima degli anni 1308-1310, 7-11. — III. Sora: Decima degli anni 1308-1310, 13-22. ■ — IV. Aquino: I. Decima degli anni 1308-1310, 23-30. — II. Decima del­ l’anno 1325, 31-38. —- V. Montecassino: I. Decima degli anni 1308-1310, 4143. — II. Decima dell’anno 1325, 44-50. — III. Decima degli anni 1358-1360, 51-64. — VI. Teano: I. Decima degli anni 1308-1310, 67-80. — II. Decima del­ l’anno 1326, 81-90. — III. Decima dell’anno 1327, 91-99. —-VII. Sessa Aurunca: I. Decima degli anni 1308-1310, 103-106. — II. Decima dell’anno 1326, 107110. — V ili. Calvi: I. Decima degli anni 1308-1310, 113-114. — II. Decima del­ l’anno 1326, 115-116. — III. Decima dell’anno 1327, 117-118. — IX . Carinola: I. Decima degli anni 1308-1310, 121-123. — II. Decima dell’anno 1326, 124126. — III. Decima dell’anno 1327, 127-130. — X. Caiazzo: I. Decima degli anni 1308-1310, 133. — II. Decima dell’anno 1326, 134-139. — III. Decima dell’anno 1327, 140-145. — XI. Alife: I. Decima degli anni 1308-1310, 149-150. — II. D e­ cima dell’anno 1325, 151-152. — III. Decima dell’anno 1328, 153. — XII. Telese: I. Decima degli anni 1308-1310, 157-159. — II. Decima dell’anno 1325, 160164. — III. Decima dell’anno 1328, 165. — XIII. Sant’Agata dei Goti: I. D e­

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INDICE E TAVOLE GENERALI DELLE M ATERIE

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cima degli anni 1308-1310, 169-171. — II. Decima dell’anno 1325, 172-177. — XIV. Capua: I. Decima degli anni 1308-1310, 181-188. — II. Decima dell’anno 1326, 189-199. — III. Decima dell'anno 1327,200-210. — XV. Caserta: I. D e ­ cima degli anni 1308-1310, 213-221. — II. Decima dell’anno 1326, 222-22 7. — III. Decima dell’anno 1327, 228-234. — XVL Aversa: I. Decima degli an ni 1308-1310, 237-246. — II. Decima dell’anno 1324, 247-259. — XVIL Pozzuoli: Decim a degli anni 1308-1310, 263. — XVIIL Ischia: Decima degli anni 13081310, 267-268. — X IX . Acerra: Decima degli anni 1308-1310, 271. — X X . N a ­ poli: Decima degli anni 1308-1310, 275-289. — X X I. Nola: I. Decima degli anni 1308-1310, 293-299. — II. Inquisizione dell’anno 1324, 300-314. — X X II. B e­ nevento: I. Decima degli anni 1308-1310, 317-329. — II. Decima dell’anno 1327, 330-332. — III. Decima dell’anno 1328, 333-335. — XXIII. Avellino: I. Decima degli anni 1308-1310, 339-342. — II. Decima dell’anno 1328, 343344. — XXIV. Ariano di Puglia: I. Decima degli anni 1308-1310, 347-348. — li . Decima dell’anno 1328, 349. — XXV. Montemarano: I. Decima degli anni 1308-1310, 353. — II. Decima dell’anno 1328, 354. — XXVL Trevico: I. Decima degli anni 1308-1310, 357. — II. Decima dell’anno 1328, 358. — XXVII. F rigento: I. Decima degli anni 1308-1310, 361-363. — II. Decima dell’anno 1328, 364. — XXVIII. Conza: Decima degli anni 1308-1310, 367-368. — X X IX . S. A n ­ gelo dei Lombardi: Decima degli anni 1308-1310, 371. — X X X . Bisaccia: D e ­ cima degli anni 1308-1310, 373. — X X X I. Monteverde: Decima degli anni 13081310, 377. — X X X II. Salerno: I. Decima degli anni 1308-1310, 383-401. — II. Inquisizioni del sec. x iv , 402-408. — III. Decime e inquisizioni dell’anno 1309, 409-453.— X XX III. Capaccio: Decima degli anni 1308-1310, 457-463. — XXXIV. Acerno: Decime degli anni 1308-1310, 467. — X X X V . Nusco: Decima de­ gli anni 1308-1310 , 471-472. — XXXVI. Sarno: Decima degli anni 1308-1310, 475-476. — XXXVII. Policastro: Decima degli anni 1308-1310, 479. — X X X V III. Amalfi: Decima degli anni 1308-1310, 483-484. — X X X IX . Ravello: Decima degli anni 1308-1310, 487. — XL. Minori: Decima degli anni 1308-1310, 491. — XLI. Scala: Decima degli anni 1308-1310, 495. — XLII. Lettere: Decima degli anni 1308-1310, 499. — XLIII. Castellammare di Stabia: Decima degli anni 1308-1310, 503. — XLIV. Vico Equense: Decima degli anni 1308-1310, 607. — XLV. Sorrento: Decima degli anni 1308-1310, 511. — XLVI. Massalubrense: Decima degli anni 1308-1310, 515. — XLVII. Capri: Decima degli anni 1308-1310, 519. — Indice, 521-643.

98. RATIONES DECIMARUM ITALIAE: TUSCIA II Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV. Tuscia II. Le decime degli anni 1295-1304, a cura di Martino Giusti e Pietro Guidi. Con carta topografica delle diocesi. Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1942, pp. x x x i, 428 [1]. Con questo secondo volume per la Tuscia viene pubblicato tutto il mate­ riale delle Rationcs decimarum dei secoli x m e x iv , riguardante quella regione, che si conserva nell’Archivio Vaticano. Ma, dove il primo volume (num. 58 à i

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INDICE E TAVOLE GENERALI DELLE M ATERIE

Studi e testi) conteneva la sola decima sessennale per gli anni 1271-1280, questo secondo ne comprende tre, ciascuna triennale, per gli anni 1295-1298, 12981301, 1301-1304. La prima di queste decime, indette tutte da Bonifacio V i l i e limitate nell’estensione a poche regioni, venne imposta pro negotio regni Sicilie, onde aver mezzi per pacificare l’isola, agitata dalla lotta fra Angioini ed Ara­ gonesi; la seconda, pro quibusdam necessitatibus d. Pape et Romane Ecclesie, vale a dire anche questa volta per la Sicilia e inoltre per far fronte alle gravi spese incontrate dalla S. Sede nella lotta contro i Colonna; la terza, anch’essa pro negotio regni Sicilie, allo scopo cioè di procurare i mezzi necessari a riconqui­ stare l’isola a Carlo II d’Angiò contro Federico II d’Aragona. Il volume si avvantaggia assai sul precedente, nel contenuto, per la quan­ tità degli enti ecclesiastici registrati nelle numerose liste: 4332 contro 3167» cioè ben 1165 in più. Per quanto non si tratti di un totale censimento degli enti ecclesiastici in ciascuna diocesi, giacché ne restavano fuori quelli per Vari m o­ tivi liberati dal pagare la decima, le liste rimangono singolarmente copiose e istruttive. Non senza importanza sembra, ad esempio, il fatto di veder compa­ rire nelle liste del presente volume, in confronto alle precedenti, parecchi nuovi istituti di beneficenza (come 7 ospedali nella diocesi di Fiesole, 10 in quella d; Pistoia, 12 in quella di Arezzo, 16 in quella di Pisa e 20 in quella di Volterrai e 5 lebbrosari nella diocesi di Chiusi). Eilievi del genere, di cui ciascuno avverte l’interesse, sono così possibili attraverso queste consecutive rationes decimarum della Tuscia, che appare privilegiata tra le altre regioni per la ricchezza e la nitida regolarità di tali liste. Al fine di evitare nell’edizione un ingombro non vantaggioso, è stata scelta e pubblicata integralmente per ogni diocesi la più copiosa delle varie liste dispo­ nibili; e date per le altre le varianti, le omissioni e le aggiunte, oltre a tutto il protocollo e l’escatocollo. Così che si possono dire pubblicate tutte, in modo almeno equivalente. Un’ampia introduzione dà conto di questi criteri di edizione, recensisce il materiale archivistico adibito e illustra la storia e lo svolgimento delle tre decime. Correda il volume una carta topografica, singolarmente ricca di dati e nitida di forma. Altri volumi di questa serie sono i nn. 58, 60, 69, 84, 96, 97 e altri in pre­ parazione o in corso di stampa nella collezione Studi e testi. C o n t e n u t o . — Introduzione: 1. Scopo e particolarità del presente volume. vii -x i.

— 2. Le tre decime triennali, x i-x v n . — 3. Materiale archivistico delle tre decime, x v n -x x . — 4. Documenti in Appendice, x x i. — 5. Re­ sidui di varie decime del sec. xiv, x x n -x x v . — 6. La carta topografica, x x v -x x ix . — Avvertenza, x x x i. — I. Firenze: Decima degli anni 13021303, 3-44. — II. Fiesole: Decima degli anni |1302-1303, 45-68. — III. P i­ stoia: Decima degli anni 1296-1297, [69-88. — IV. Arezzo: Decima degli anni 1302-1303, 89-137. — V. Siena: Decima degli anni 1302-1303, 139-156. — VI. Chiusi: Decima degli anni 1302-1303, 157-173. — VII. Sovana: Decima dell’anno 1296, 175-182. — Vili. Grosseto: Decima degli anni 1302-1303, 183-190. — IX. Massa Marittima: Decima degli anni 1302-1303, 191-196. — X. Volterra: Decima degli anni 1302-1303, 197-224. — XI. Pisa: Decima degli anni 12961297, 225-252. — XII. Lucca: Decima degli anni 1302-1303, 253-291. — Appen­ dice: I. Cortona: Decima ;(?) del sec. xrv, 295-296. - II. Sovana: Dalla decima degli anni 1321-1324, 298-300. — Indici: I. Santi .titolari, 303-350. - II. Luo­ ghi, 351-412. - III. Persone e cose, 413-428.

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INDICE E TAVOLE GENERALI DELLE M ATERIE

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99. ANDRIEU M. — LE PONTIFICAI ROMAIN, IV

Michel Andrieu, professeur à la Faculté de théologie catholique de l’Université de Strasbourg. Le Pontificai Romain au moyen-àge. Tome IV . Tables alphabétiques. Città del Vaticano, Biblioteca Apo­ stolica Vaticana, 1941, pp. xi, 445 [1]. Il volume fornisce innanzi tutto l’elenco dei numerosi manoscritti citat nel corso della vasta opera (nn. 86, 87 e 88 di Studi e testi); quindi, la lista degli initia di tutti i testi, liturgici o di altra natura, incontrati nell’esame dei mano­ scritti o nelle trascrizioni del testo; e, finalmente, un minuto indice dei nomi propri di persone e luoghi e delle materie principali. Per queste ultime, si rile­ vano non solo tutte le voci e i termini che compariscono nelle rubriche, nelle descrizioni delle cerimonie e in ogni altro testo edito nel corso dell’opera, ma anche l’uso e il contesto delle espressioni in cui i medesimi entrano a fare parte e le circostanze e le accezioni particolari in cui sono adoperati. Così che ne è venuto una specie di copioso repertorio, che è insieme di termini e di concetti. C o n t e n u t o . — Avant-propos, in. — I. Table alphabétique des manuscrits cités, 1-8. — II. Table alphabétique des Initia, 9-98. — III. Table alphabétique des noms propres et des principales matières, 99-440. — Corrigenda, 444-445. — Addenda.

100. STUDI E TESTI: TAVOLE E INDICI GENERALI

Tavole e indici generali dei primi cento volumi di « Studi e testi ». Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1942.

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INDICI A)

NOMI E COSE NOTEVOLI

B)

AUTORI

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INDICE DEI NOMI E DELLE COSE. NOTEVOLI

1. 1 numeri in carattere neretto indicano i volumi della collezione; quelli in tondo normale le panine. 2. Sono registrati nell'Indice soltanto i manoscritti che siano stati oggetto di una descrizione o notizia particolare, di una certa estensione; e inoltre quelli da cui furono principalmente tratti i lesti editi nei diversi volumi della collezione. I manoscritti stessi appariscono sotto la voce generale Manoscritti, suddivisa quindi secondo i luoghi, le biblioteche e i fondi rispettivi di appartenenza. 3. Le ricerche e notizie relative a biblioteche, a fondi o a gruppi speciali di mano­ scritti sono indicate al nome del luogo dove la biblioteca stessa ha sede o a quello del suo proprietario, Si veda anche la voce generale Biblioteche. 4. Le Opere minori di S. E. il Card. Giovanni Mercati (num. J6-79y e l'opera di M. A ndriku, Le Pontifical Romain au moyen-âge (num. 86-88; — entrambe corredate di Indici speciali, pubblicati a parte (rispettivamente, num. 80 e 99; — sono state oggetto di uno spoglio più sommario. 5. Del num. 35, pubblicato in due diverse edizióni, è stata considerata la sola se­ conda edizione, a cui rinviano senz’altro tutte le citazioni del volume.

Abbreviationes del Decreto (canonistica), 71, 257-71. — di decretalisti, 71, 434-7. Abbreviazioni: collette liturgiche di un cod. Ambrosiano scritte parzial­ mente in note tironiane, 7, 33-44. — compendi più notevoli del cod. 490 della Biblioteca Capitolare di Lucca, 36, 79-87 - elenco, 87-94. — un lessico tironiano di Saint Amand, 77, 514-5. Abel Leonardo: manoscritti orientali di lui entrati nella Vaticana, 92, 199255. Abramo Ecchellense: cataloghi del fon ­ do antico dei manoscritti orientali della Vaticana, redatti dà lui e da Giovanni Matteo Vaironi, 92, 5-2 7, - inventario redatto da lui, 374-97. — concordanza del catalogo Eceliellense-Naironi col catalogo Ecchellense e eòi numeri odierni, 92, 452 -44 - e concordanza reciproca, 456-58.

Abruzzo: decime delle diocesi nei sec., x m -x iv , 69. Accia, 35, 704. Acciaiuoli Niccolò: lettera di lui al P e­ trarca, 14, 20-2. Acerenza (diocesi), 35, 299-300. — concilio provinciale (1310), 84, 364-5. — decima dell’anno 1310, 84, 160-1 — decima dell’anno 1324, 84, 162-5, 350. Acerno (diocesi): decima degli anni 1308-1310, 97, 467. Acerra (diocesi), 35, 252-3. — decima degli anni 1308-1310, 97, 271. Achilleo, s., vedi Nereo e Achilleo, ss. Acindino Gregorio: l’opera De essentia et operatione a lui attribuita, ma di Procoro Cidone, 56, 1-18. Acquaviva Andrea Matteo, duca di Atri: elogio di lui fatto da Pescen­ nio Francesco Negro nel suo libro Cosmodystychia, 91, 32*-3*.

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Acqua viva Giovanni Girolamo, duca di Atri: ipotesi che gli appartenesse una raccolta cinquecentesca di co ­ dici ora in parte tra gli Ottoboniani, 75, 94-6 - inventario di que­ sta, 245-64. Acquaviva (diocesi), 85, 304. Acqui (diocesi), 35, 828-9. Acri: nota relativa alla presa della cit­ tà (1291), 2, 38-9. Actus Silvestri: la « donazione » di Co­ stantino e la leggenda di papa Sil­ vestro, 38, 159-247. Adantto, s., vedi Felice e Adautto, ss. Adria (diocesi), 35, 943. Adriano di Antiochia, 78, 383-92. Aecae o Aeca (diocesi), 35, 2 68-72. Aeclanum (diocesi), 35, 264-6. Aemilia: decime delle diocesi nei se­ coli x m -x iv , 60. — diocesi dalle origini al 604, 35, 767819. Aemona, 35, 855-7. Aequi, paese degli: diocesi dalle ori­ gini al 604, 35, 363-5. Aezio, 79, 20-1. — un capitolo di Sorano e tre ricette superstiziose in un codice di lui, 31, 42-6. Affò Ireneo: accenni a lui in lettere di Gaetano Marini, 29, 22, 24-6, 30, 32, 39, 40, 43, 46-9, 51, 53, 54. Aforismi e apoftegmati ascetici: card. Giovanni Bona, Hortus caelestium deliciarum, 32. Agape, S.: Μα ρ τ ύ ρ ι ο ν τ ω ν ά γ ι ων ’ Αγ ά πη ς , Ει ρήνης καί Χ ι ο ν ι ά ς , 9, 1-19, 67. Agata, s.: reminiscenza classica nella sua leggenda, 19, 138-9. Agellio Antonio: un voto di lui per la correzione del Martirologio Romano 78, 345-55. Agiografia: ricerche e testi agiografici di­ versi. 3, 6, 9, 19, 22,24, 27, 33,49,65. — indici agiografici, 58, 289-320; 68, 357-60; 98, 303-50. Vedi anche De­ cime. — alcune reminiscenze classiche nelle leggende agiografiche del sec. iv, 19, 121-64.

Agiografia: santi africani vonerati in Italia, 35, 1093-1103. — Vedi anche * Αβ \ησ ι ς ... Μ α ρ τ ύ ­ ριο v..., Passio ... Agli Antonio degli, vesc. di Volterra: accenno a lui in lettera del b. A m ­ brogio Traversar!, 90, 68-70. Agnese, s.: esame critico e derivazioni della sua leggenda, 19, 141-64, 176. — iscrizione dedicatoria della sua ba­ silica, 19, 167-74 - monastero pres­ so la sua basilica sulla via Nomen­ tana, 177. Agobardo: su un estratto di Ireneo fatto da lui, 5, 241-3; 77, 253-60. Agostino, s.: suoi opuscoli tradotti in greco da Eugenio Bulgarie, 87, 457-8. — versioni greche delle opere, 87, 1-38. — versioni greche di scritti di lui ese­ guite da Procoro Cidone, 56, 2 8-32. Agrigento (diocesi), 35, 639-41. Agrimensori romani: codice negletto di essi, 79, 52 3-4. Agro. Ss. Pietro e Paolo (abbazia basiliana): inventario della sua bi­ blioteca, 68, 61-3, 247-69. Ajaccio (diocesi), 85, 703. Alatri (diocesi), 85, 169. Alba (diocesi), 35, 829-30. Albano (diocesi): dalle origini al 604, 35, 118-20. Albenga (diocesi), 35, 841-2. Alcampo, collettore della Tuscia: 58, x v n -x x v , x x x v i-x x x v m , l i -lit , 227-9, 234-9. Alciati Andrea: un epigramma di lui contro i novatori tedeschi, 31, 47-50. Alcuino: sue citazioni di un carme sul­ l’eccellenza del numero tre e di un inno pasquale come df s. A m bro­ gio, 12, 20, 24. Aleria (diocesi), 35, 702. Alessandria: una serie di patriarchi alessandrini, 78, 510-2. Alessandro PP. IV: sua lettera al clero di Lucca, 58, 274-5. Alesi' mdro PP. VI: poesia lat. di A n ­ tonio Flaminio in lode sua e di Ce­ sare Borgia, 1, 27.

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

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Alfarano Tiberio, chierico beneficiato j Ambrogio, s.: .le titulationcs nelle sue opere dogmatiche, 76, 446-81. di S. Pietro: De basilicae Vaticanae | Ambrogio Teseo, vedi Teseo Ambrogie. antiquissima et nova structura, 26, 1-146 - manoscritti dell’opera, xt.ti- Amelia (diocesi), 35, 417-19. America: lettera di due cacichi colom ­ x l v i. biani, Cernacu e Sernagoso, al Papa — notizie biografiche, 26, x i -x i v - sue (1553), 39, 534-42. opere, x i v - x l i i - manoscritti di Amiternum (diocesi), 35, 359-63. queste, x l i i - l i i i . Alfonso V, re del Portogallo: lettera a Ammannati Iacopo, card.: due lettere Ini di Biondo Flavio, 48, 190-2. filologiche di N. Perotti a lui d i­ Alfonso V, re di Sicilia e d’Aragona: rette, 44, 84-86 - estratti, 158-61. lettera a lui di Biondo Flavio, 48, Amore: i trattati di Gerardo da Liegi 147-53. sull’ amore illecito e sull’amore di — lettera scrittagli da Niccolò Perotti, Dio, 59, 181-247. segretario apostolico, a nome dei Anagni (diocesi), 35, 166-7. cardinali (1456), 44, 45-6, 148-50. Anatematismi contro Procoro e Deme­ — documenti per la storia della sua trio Cidone, 56, 55-61. biblioteca, 41, 390-422. Ancona (diocesi), 35, 381-6. Alife (diocesi): decima degli anni 1308— di alcuni antichi riti anconitani, 77, 1310, 97, 149-50. 310-4. — decima dell’anno 1325, 97, 151-2. — S. Ciriaco (chiesa): per la storia dell’urna di s. Dasio mart. conser­ — decima dell’anno 1328, 97, 153. vata nella cripta di essa, 79, 318-36. Alighieri Piero: epistola poetica latina Andreas de Florentia, vedi Fiocchi A «a lui indirizzata da Moggio de’ Moggi, 14, 100-2. drea. Allifae (diocesi), 35, 378. Andria (diocesi), 35, 302-3. —- decima dell’anno 1310, 84, 40. Alpes Cotiae (Piemonte e Liguria): dio­ cesi dalle origini al 604, 35, 820-45. — decima de'l’anno 1325, 84, 40-1. Altemps Giovanni Angelo, duca d’ : Angelicudes Callisto, Meleniceota, 78, 415-22, 524. codici Altempsiani acquistati da Paolo V per la Vaticana, 75, 106-43. Angelo de Trivio, marmorario: sopra Alterio, veronese: epistola poetica la­ una sua opera scomparsa, 79, 513tina a lui indirizzata da Moggio de’ 24. , Moggi, 14, 94. Angelo Sabino (de Curibus Sabinis): Aitino (diocesi), 35, 907-11. notizie di Marco Antonio Sabellico Alvarii Donato degli, veronese: epi­ e di Matteo Herben sopra di lui e stola poetica latina a lui indiriz­ il suo poema De excidio civitatie zata da Moggio de’ Moggi, 14, 92-3. Leodiensis, 91, 17-23. Amalfi (diocesi), 35, 248-50. Angelus: suono di esso, 77, 490. — decima degli anni 1308-1310, 97, Anglona (diocesi): decima dell’anno 483-4. 1310, 84, 177. Ambrogio, s.: carme sull’eccellenza del Aniano: versione da lui fatta delle omilie 9-25 In Matthaeum di s. Gio­ numero tre, citato da Incmaro e da Alenino come di s. Ambrogio; vanni Crisostomo, 5, 140-4. Antimo: De proximo saeculi fine, 77, valore dell’attribuzione, 12, 20-3. — il frammento de pudicitia et casti298-304. tate attribuito a lui, 12, 43-6. Antimo di Nicomedia: estratto sulla — un inno pasquale citato da Alcuino santa Chiesa da uno scritto di lui, come di Ambrogio, 12, 25-7 - esa- i 77, 55-8. me di esso e del valore dell’attribu­ — opuscolo nepi -rijs àylas èicK\iie sacerdotio Christi, 90, 85. Felice, s., romano: sualeggenda, 24,41-3. Felice e Adautto, ss.: analisi e luogo di composizione della loro leggenda, 24, 39-53. Feltre (diocesi), 35, 905. Ferdinando I re di Napoli: sua p oli­ tica e rapporti con Innocenzo V ili , dai dispacci di G. Gherardi nunzio pontificio a Firenze e Milano 14871490, 21. Ferentino (diocesi), 35, 167-8. Ferentum (diocesi), 35, 533-6. Fermo (diocesi), 35, 395-7. Fernandez Giovanni, oratore porto­ ghese: lettera a lui di Biondo Fla­ vio, 48, 192-3. Ferrara (diocesi): decima dell’anno 1300, 60, 43-54. Ferrari (o Ferrarlo) Ambrogio, monacocassinese: sue versioni dai Padri greci e disavventura con l’ Inqui­ sizione, 75, 173-84.

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INDICE DEI N OM I E DE LLE COSE NOTEVOLI

Ferreira da Silva Gomes, ab. della Ba­ dia Fiorentina: due lettere a lui del b. Ambrogio Traversar!, 90, 29-33. Ferreolo, s., mart., di Vienna: rela­ zione della sua Passio con la Passio s. Oenesii e di questa con la Passio s. luliam , 65, 201-29. Fescennia (diocesi), 35, 546. Fiesole (diocesi), 35, 582-3. — decima degli anni 1274-1275, 58, 33-9. — decima degli anni 1276-1277, 58, 40-9. — decima degli anni 1302-1303, 98, 47-68. Filelfo Francesco: sua versione latina dell’opuscolo De sacerdotio Chri­ sti, 90, 74-6. Filippo prete: prospetto del suo Com­ mentario su Giobbe, 59, 315-22. Filippo vesc. di Eraclea, s.: osserva­ zioni intorno alla Passio di lui com ­ provanti la suà derivazione da un originale greco, 27, 95-103. — osservazioni critiche sul suo Mar­ tirio, 19, 124-31. Filippo di Evreux, re di Navarra: let­ tere inviate da lui alla corte di Bar­ cellona (1338-1343), 39, 103-15, Filone: appunti dal palinsesto Vati‘ cano contenente suoi scritti, 78, 485-501. Filone ¡storiografo: un preteso scritto di Pietro vesc. di Alessandria e F i­ lone ristoriografo, 73, 426-444. Filosofìa: storia, Miscellanea F. Ehrle, I, 37. Finanze pontificie: ricerche sull’inventa­ rio dell’ archivio finanziario dei Papi del rinascimento (1447-1521), 41, 227-72. Fino da Vicenza, grammatico: epistola poetica latina a lui indirizzata da Moggio de’ Moggi, 14, 95-6. Fiocchi Andrea, segretario apostolico: alcune notizie della sua vita e dieci sue lettere a diversi, 90, 97-131. Fiorentino (diocesi): decima dell’anno 1310, 84, 23. Firenze: dispacci e lettere del nunzio pontificio Giacomo Gherardi du­

rante la sua missione a Firenze e Milano, 1487-90, 21. Firenze (diocesi), 35, 573-81. — decima degli anni 1274-1275, 58, 3-9. — decima degli anni 1276-1277, 58, 10-29. — decima degli, anni 1302-1303, 98, 3- 44. Flaminia: diocesi dalle origini al 604, 35, 706-67. Flaminio Antonio (Biaxander): auto­ grafo delle sue poesie, 1, 5-6 - ta­ vola del contenuto di esso, 23-37. — bibliografia sopra di lui, 1, 6-8. — biografia, 1, 9-21. — opere, 1, 21-22, — poesie, 1, 20-21; scelta tratta dal­ l’autografo Vat. 1, 38-59. — e Bertrand de Vaqueiras: epistola da questi indirizzatagli, 1, 60-4. — codici ebraici o arabo-giudaici a lui probabilmente appartenuti, 66, 71-4, 81. Flavio Biondo, vedi Biondo Flavio. Foligno (diocesi), 35, 446-51. Fondi (diocesi), 35, 157-63. — decima degli anni 1308-1310, 97, 4- 5. Foppa Marco Antonio: manoscritto di poesie del Tasso a lui probabilmen­ te appartenuto, 28, 11-3. Forconium o Forum Conii (diocesi), 35, 365-70. Forlì: cronaca di Giovanni di M. Pa­ drino depintore, anni 1411-1464, 50 e 62 - repertorio^ della stessa, 50, 3-42. — (diocesi), 35, 767-9. — decima dell’anno 1290, 60, 165-71. — decima dell’anno 1291, 60, 172-83. — decima dell’anno 1292 , 60, 184-93. Forlimpopoli (diocesi), 35, 721-3. — decima dell’anno 1290, 60, 133-44. — decima dell’anno 1291, 60, 145-58. — decima dell’anno 1292, 60, 159-61. Formiae (diocesi), 35, 163-5. Forum Clodii (diocesi), 35, 528-30. Forum Flaminii (diocesi), 35, 451-3. Forum Novum (diocesi), 35, 353-6. Forum Popilii (diocesi), 35, 185.

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Forum Traiani (diocesi), 35, 671-3. Foscari Pietro, protonotario aposto­ lico, poi card.: dedica a lui delle Monodie di N. Perotti, 44, 70-4, 151-5. Fossombrone (diocesi), 35, 495-7. Fotino, manicheo: sua Disputa con Paolo il Persiano, 5, 180-206. Francescani: provvedimenti presi dai prelati francesi contro i frati (c. 1289-90), 39, 49-66. Francesco d’Assisi, s.: Commentario di Nicola da Osimo alla Pegola, 59, 301-10. — Scripta Leonis e Speculum perfectio­ nis, 39, 1-24 - scritti di frate L eo­ ne, 25-48. Franchi: catalogo dei re longobardi e franchi, 76, 160-9. Francia: provvedimenti presi dai pre­ lati francesi contro gli Ordini men­ dicanti, (c. 12 89-90), 39, 49-66. — notizie dalla Francia inviate da F i­ lippo di Evreux re di Navarra alla corte di Barcellona (1338-43), 39, 103-15. Franco Nicolò nunzio pontificio: Istru­ zioni di Innocenzo V i l i a lui, 21, C L X X -C L X X V I .

Franza Giorgio: note sulla sua Cronaca, 76, 138-59. Frentani, paese dei: diocesi dalle ori­ gini al 604, 35, 377. Frigento (diocesi): decima degli anni 1308-1310, 97, 361-3. — decima dell’anno 1328, 97, 364. Frigia: sepolcreti, 49, 241-3. Frosinone (diocesi), 35, 173-4. Fruttuoso, s., mart., di Tarragona: esa­ me critico della Passio sanctorum martyrum Fructuosi episcopi, A u ­ guri et Eulogi diaconorum, 65, 12768 - manoscritti di questa, 168-81 - testo, 183-99. Fugger Ulrich: fondo di manoscritti ebraici da lui formato, che confluì poi nella Biblioteca Palatina di Heidelberg, 66, 17, 21-8 - prove­ nienza dei codici Fuggeriani (fondo Cretese, fondo Manettiano, ultima serie Fuggeriana), 29-48, 79-81.

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Gabii (diocesi), 35, 129-31. Gaeta (diocesi): decima degli anni 13081310, 97, 9-11. Galeno: pretesi scritti di lui, 78, 522-3— un’opera intorno al suo libro dei segreti ascritta a Giovanni Ales­ sandrino iatrosofista, 31, 34-6. Gallego Pietro, O. F. M., vesc. di Car­ tagine: sua vita e scritti, 37, 407-35. — estratti dal suo Liber de animalibus, 37, 435-56. Gallicano, s.: sue relazioni con i ss. Giovanni e Paolo, 27, 60-2. Gallipoli (diocesi), 35, 317. — decima dell’anno 1325, 84, 120. Gallo Yibio Treboniano, imperatore romano: persecuzione di lui contro i cristiani in Roma, 33, 179-210. Garampi Giuseppe, card.: accenni a lui in lettere di Gaetano Marini, 29, 19, 23, 39, 41, 42, 47, 50, 51, 54, 55. — contenuto, forma e abbreviazioni dello « Schedario Garampi » (Ar­ chivio Vaticano. Indici, nn. 445-556 e 670-81), 45, 1-48. Garatone Cristoforo: codici già da lui posseduti ora nella Biblioteca Va­ ticana, 46, 106-16. — due sue lettere, 46, 116-22. Garibaldi Pietro Antonio, arciv. di Mira, nunzio in Francia: sua opera per l’acquisto da parte della S. Sede di oggetti d’arte provenienti da m o­ nasteri svizzeri soppressi, 70, 5-24. Garlande Giovanni de, vedi Giovanni de Garlande. Gaspare da Sant’ Angelo: suoi codici, 79, 351-7. Gauthier de Bruges, O. F. M.: intorno ai suoi scritti e alle sue dottrine, 37, 190-203. — la sua questione Quomodo virtus ab habente potest cognosci, 37, 203-18. Gaza: ’ (zuppami eIkóvos di Procopio di Gaza, 89, 1-19, 21-118. Gelasio Ciziceno: manoscritto di lui, 79, 56-7. Gem, principe: prestito a lui fatto di un manoscritto orientale della Va­ ticana, 92, 98-9.

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INDICE DEI NOM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Genesio, s., mart., di Arles: relazione della sua Passio con la Passio s. Ferreoli e di questa con la Passio s. Iuliani, 65, 201-2 9; Gennaro, s., veso. di Benevento: esame critico degli atti Bolognesi e Vati­ cani del suo martirio, 24, 77-101 versione greca degli atti Vaticani, 103-14. Genova: ricerche per la storia di varie raccolte di codici greci, 68, 1-28 indici di codici greci, 219-28. — Biblioteca della Missione urbana di s. Carlo: intorno a un inventario dei codici greci dell’ Ospedaletto de­ gli incurabili, poi acquistati da essa, 68, 3-11 - l’indice latino dei codici dell’ Ospedaletto degli incu­ rabili, già di Filippo Sauli, 219-23 - inventario dei libri greci dell’ O­ spedaletto per il p. F. Gomitolo, 223-5. — Ospedaletto degli Incurabili: in­ torno ai codici greci ad esso legati da mona. F. Sauli, 68, 3-11, 219-25. — (diocesi), 35, 834-40. Geografia ecclesiastica (sec. x i i i -x iv ): carta topografica delle diocesi della Aemilia, 60 - dello Aprutium-Molisium, 69 - della Apulia-LueaniaCalabria, 84 - della Campania, 97 - della Tuscia, 58, 98 - delle Venetiae-Histria-Dalmatia, 96. Geometria: Giorgio Pachymere, Quadrivium: il trattato di geometria, 94, 201-328. Gerace (diocesi), 84, 353. — decima dell’anno 1324, 84, 2 35-9. — decima delFanno 1238, 84, 239-49. Gerardo da Liegi: i suoi trattati sul­ l’amore illecito e sull’amore di Dio, 69, 181-247. Gereone, s.: osservazioni sulla scoperta del corpo ritenuto di lui, 49, 245-6. Gerolamini di Fiesole: loro archivi ora conservati nell’Archivio Vaticano, 41, 273-329. Gerusalemme: memoria della sua presa nel 1099, 2, 36. Gesuati: loro archivi, ora conservati nell’Archivio Vaticano, 41, 273-329.

Gherardi Giacomo, nunzio pontificio: suoi dispacci e lettere, durante la missione a Firenze e Milano, 14871490, 21, 1-554 - manoscritti dei dispacci, x v -x x iv - autografi del­ l’Archivio di Stato e della Biblio­ teca Marciana di Venezia con il riscontro all’edizione, 714. —

fa tti r ia ,



che

d e te r m in a r o n o

l’a m b a sce­

X X V -X L V II.

a rg om en ti d e lle

p r in c ip a li

le tte r e ,

dei

d is p a c c i

e

x l v i i i i -c i i .

— Istruzioni di Innocenzo V i l i al Gherardi, c x l i i i - c l , c l x i - c l x i v . — lettere d i Innocenzo V i l i a l Ghe­ r a r d i,

C L X IV -C L X IX .

—· lettera del card. Francesco P icco­ lomini al Gherardi, c l x x v i - c l x x v i i . — Itinerario del Gherardi e cronolo­ gia delle sue lettere, 711-3. Giacomo, mart. africano, s.: autenti­ cità, manoscritti e testo della Pas­ sio ss. Mariani et Iacobi, 3, 15-61 Giacomo di Dinant, sec. x m : la sua Ars arengandi e le sue opere De dicta­ mine, 59, 113-51. Giappone: martiri cristiani giapponesi non ricordati della seconda metà del sec. x v i i , 39, 343-84. Giovanna d’Arco, s.: lettera di Cosma Baimondi su essa, 76, 93-9. —- epigramma di Antonio Panormita sotto il nome di lei, 76, 99-101. Giovanni PP. X X II I: processo contro di lui al Concilio di Costanza, 39, 157-63. Giovanni II, imperatore d ’ Oriente: sup­ plica a lui diretta negli scritti ine­ diti di un anonimo del sec. x i - x i i , 76, 487-501. Giovanni V i l i Paleólogo, imperatore d’ Oriente: elogio di lui composto da Isidoro il cardinale Kuteno, 46, 6-7. — lettera a lui di Isidoro poi cardi­ nale Buteno, 46, 26-7. Giovanni Alessandrino, iatrosofista: frammenti del suo commentario sul libro VI delle Epidemie di Ippocrate, 31, 18-33. — una sua supposta opera sulla peste

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e un’altra intorno al Libro dei se­ greti di Galeno, 31, 34-6. Giovanni Battista, s.: rappresentazioni sacre della Natività e Decollazione in dialetto romanesco del sec. xiv, 4, 8-2 3, 33-72. Giovanni Crisostomo, s.: omilia sulla Natività, tra le opere spurie di lui, e corrispondenza di essa con un sermone copto, 79, 46-8. — se sia da attribuire a lui la Rom i­ lia l i in s. Pelagiam, 65, 2 79-300 testo greco della stessa, 301-3 indice dei vocaboli 407-9. — versione delle omilie 9-25 in Mat­ thaeum fatta da Amano, 5, 140-4. — lettera di Iacopo Antonio Marcello a Renato I d’Angiò re di Napoli, nel mandargli un’omilia del Criso­ stomo tradotta, 90, 82-5. Giovanni de Garlande: commentario del suo poema Distigium, 59, 253-7. Giovanni d’ Otranto: notizie bio-biblio­ grafiche, 77, 53-4. Giovanni Diacono, di Roma: florilegio carolingio sul simbolismo delle ce­ rimonie del battesimo e lettera di lui sullo stesso soggetto, 59, 153-79. Giovanni Esicasta: supposto scritto di lui, 79, 70. Giovanni Eugenico: suo «lamento» perla disfatta di Corinto (1446), 79, 25-8. Giovanni Teutonico: la sua Glossa ordi­ naria al Decreto di Graziano, 71, 93-9. Giovanni di M°. Pedrino: sua Cronaca, 50 e 62. Giovanni e Paolo, mart. ss.: recensioni della loro Passio, 27, 43-7 - con­ fronto della loro leggenda con le pitture della chiesa dei Ss. Gio­ vanni e Paolo in Roma, 47-9 probabile storia di questa (titulus PammacMi), 49-57 - destinazione delle due fosse rinvenute al disotto della confessione della chiesa, 58-60 - relazioni di s. Gallicano coi due martiri, 60-2. — una probabile fonte della loro leg­ genda, 9, 53-65. — ipotesi sull’origine del loro culto nella domus celimontana, 66, 333-54.

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Gioventino e Massimino, mart., ss.: loro leggenda come probabile fonte di quella dei ss. Giovanni e Paolo, 9, 53-65. Giovinazzo (diocesi): estimo dei bene­ fìci per l’anno 1332, 84, 63-73. Girolamo, s.: suo trattato sulla visione d’ Isaia, 73, 2 90-7. — versione greca delle sue prefazioni alla Bibbia eseguita da Procoro Cidone, 56, 39. — l’apocrifa corrispondenza tra lui e ' Damaso riguardo al Salterio, 5, 113-26. Giuliano, s., mart., di Brivas: rela­ zione della sua Passio con la Passio s. Perreoli, 65, 210-2 9. Giuliano, imperatore: menzioni di lui e del suo omonimo zio, conte di Oriente, nelle varie Passioni di s. Teodoreto di Antiochia, 33, 57-88. Giuliano, arciv. di Toledo: sopra la sua Ars grammatica, 37, 50-70. Giulio PP. II: poesie lat. di Antonio Flaminio che gli si riferiscono, 1, 31, n. 153; 32, n. 155, 156, 159, 161, 164, 167; 33, n. 175; 34, n. 190; 35, n. 225; 36, n. 2 37, 239, 240, 243; 37, n. 244, 245, 248, 249; 50, 51-2, 58, 59. Giulio Tacito (nome accademico), pa­ trizio romano: poesia lat. di A nto­ nio Flaminio a lui dedicata, 1, 38-9, 45-6. Giuseppe monaco: suo encomio di s. Bartolomeo, 33, 143-4. Giustina, s., mart., vedi Cipriano, Giu­ stina e Teoctisto, ss., mart. Giustiniani Alessandro: indice di co ­ dici greci a lui appartenuti, 68, 21-3, 225-8. — Andreolo: lettera a lui del b. A m ­ brogio Traversari, 90, 26-9. — Angelo, vesc. di Ginevra: la lettera di lui (1582) per la stampa dei Pa­ dri greci, 68, 23-8. — Leonardo: lettera a lui del b. A m ­ brogio Traversari, 90, 22-3. Giustiniano, imperatore d’ Oriente: suo procedere contro i Manichei, a pro­ posito della Disputa di Paolo il

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Persiano con Fotino, 5, 184, 19820 2 .

Giustiniano, imperatore d’Oriente, 57, x i i -l i , passim. Giustino, s.: osservazioni critiche sul testo del suo Martirio, 8, 23-30 testo, 31-36. — parafrasi del martirio, 9, 71-5. — pretesa analogia del suo martirio con quello dei ss. Carpo, Papilo e Agatonice, 38, 4-17. Glossa Palatina (apparato al Decreto di Graziano), 71, 81-92. Glossari: glossario latino emiliano, 74, 1-407 - fonti, x i -x x iv . — glossario del Diatessaron toscano, 81, 380-2. — glossario del Diatessaron veneto, 81, 369-71. -— glossario delle forme romanesche del Diatessaron in volgare, 81, 575. — indice-nomenclatura degli statuti comunali di Villanova d’Asti, 61, 401-407 - glossario, 443-446. — indice delle voci e glossario dello statuto comunale di Rocca de’ Baldi, Cuneo, 52, 49-55. — voci principali delle sacre rappre­ sentazioni della Natività e Decol­ lazione di s. Giovanni Battista, della leggenda di s. Cristoforo e di due laude sulla fine del mondo, in dialetto romanesco del sec. xiv, 4, 107-114. Glosse e glossatori dell’antica canoni­ stica: repertorio (1140-1234), 71. Glosse marginali: glosse greche a luo­ ghi di Matteo, Luca e Giovanni, 12, 13-5. Gonzaga Lodovico, marchese di Man­ tova: lettera a lui di Biondo Flavio, 48, 207-8. Gorianita Tommaso: pretesi epigrammi di lui, 79, 40-1. Grado (diocesi): residui di decime del­ l’anno 1333?, 96, 359. — decime dell’anno 1349, 96, 310. Grammatica: sopra la Ars Grammatica di Giuliano arciv. di Toledo, 37, 50-70. Gravina (diocesi), 84, 349.

Gravina (diocesi): decima dell’anno 1310, 84, 141. — decima dell’anno 1324, 84, 141-2. Gravisca, 35, 606. Graziano: manoscritti del decreto con glosse anteriori a Giovanni Teuto­ nico, 71, 1-58. — repertorio delle fonti e della lette­ ratura canonistica da Graziano a s. Raimondo di Penafort, 71. Gregorio PP. I, Magno, s.: catalogo della esposizione di manoscritti te­ nuta nella Biblioteca Vaticana per il X III centenario della sua morte, 13. Gregorio PP. V ili: come fondatore di ordine, 38, 348-275. Gregorio PP. X I: lettera a Simone Atomano arciv. di Tebe, 30, 49-40. Gregorio PP. X II: inventari di codici, di arredi di cappella e di altre sup­ pellettili da lui posseduti, 41, 12765. Gregorio, metropolita di Nicea, 78, 41145. Gregorio Nazianzeno, s.: biglietto a s. Basilio Magno e risposta di questi, 11, 53-56. — lettera ai cenobiti del « beatissimo Leucadio » in Sabadonaem, 11, 8690. Gregorio Nisseno, s.: lettera ad Eustazio de sancta Trinitate, ora più co ­ munemente attribuita a s. Basilio (lett. 189); ragioni che la fanno piuttosto restituire a Gregorio e tradizione manoscritta di essa, 11, 57-82. — sua lettera inedita ad Filippum monachum de Arrianorum oppositionibus, 75, 184-96. Grifiolini Francesco: in Oriente, con Isidoro Cardinale Ruteno, legato pontificio, 46, 122-32. Grimani Domenico, card.: vicende dei libri lasciati dai card. Domenico e Marino Grimani, 75, 2 6-34. — Marino card.: codici Pichensi nella sua biblioteca, 75, 1-14. — codici della sua biblioteca acqui­ stati da Guglielmo Sirleto e riven­ duti alla Vaticana, 75, 14-25.

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Grosseteste Robert, vese. di Lincoln: sua versione latina dell’opuscolo De sacerdotio Christi, 90, 71. Grosseto (diocesi): decima degli anni 1276-1277, 58, 141-44. — decima degli anni 1302-1303, 98, 185-90. Grumentum (diocesi), 35, 324-5. Gualdo Tadino (diocesi), 35, 453-56. Gualtiero di Bruges, vedi Gauthier de Bruges. Guardialfiera (diocesi): decima dell’an­ no 1309, 69, 331. Guarnerio Francesco: lettera a lui di N. Perotti, 44, 90-3. Guazzelli Pietro Demetrio, Custode della Biblioteca Vaticana: sua b io­ grafia e inventario dei suoi libri, 41, 192-218. Gubbio (diocesi), 85, 480-2. Guglielmo il Brettone: versi per le sue opere bibliche, 59, 311-3. Guglielmo de Conches, sec. x ii: sua prefazione all’ultima parte del dia­ logo Dragmaticon philosophiae, 69, 263-5.

Harderadus: la legatura del codice del Vangelo di s. Marco già di sua ap­ partenenza, 41, 587-8. Hatria (diocesi), 35, 371. Herben Matteo: notizie di Marco A n­ tonio Sabellico e di lui circa Angelo Sabino e il suo poema De excidio civitatis Leodiensis, 91, 1723. Hercolani Giacomo, canonico di S. Pie­ tro in Vaticano, 26, x v i - x x x i i i . Herdonia (diocesi), 35, 284-8. Hervé Noel, O. P.: versione greca di alcuni suoi scritti compiuta da Procoro Cidone, 56, 37-8. Hirpini, paese degli: diocesi ~dalle ori­ gini al 604, 35, 254-66. Histonium (diocesi), 36, 377. Histria: diocesi dalle origini al 604, 35, 846-65. — decime delle diocesi nei secoli x iii x iv , 96.

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iacobello, maestro: sua parte nella con­ troversia per la Comunione sotto le due specie, 37, 375-87. Iacopone da Todi: una sua satira con­ tro Bonifacio V ili , 39, 67-87. Iesi (diocesi), 36, 490-2. Ignazio, s., vesc. d’Antiochia: il codi­ ce Corviniano delle sue epistole, 78, 40-3. Ignazio, patriarca di Antiochia: tomo di deposizione contro Isidoro di Monembasia, 56, 197-206. Ilario di Poitiers, s.: un foglio del ms. papiraceo Viennese del De Trini­ tate, 5, 99-112. — un supposto Liber officiorum di lui, 78, 8-9. Imagini sacre: lettera di Pasquale I a Leone V sul culto delle imagini sacre, 5, 227-35. Imola (diocesi), 36, 773-7. Imputabilità: la dottrina canonistica della colpa da Graziano alle Decre­ tali di Gregorio IX , 64. Incmaro: sua citazione di un carme sull’eccellenza del numero tre come di s. Ambrogio, 12, 20. Incoronazione imperiale: YOrdo di essa detto «Cencius II», 38, 322-37. Indici e inventari: inventari di mano­ scritti, 68, 219-317 e passim. — indice di codici greci posseduti da Arnoldo Arlenio, 79, 358-71. — inventario della biblioteca di Cal­ listo III, 41, 166-91. — inventario dei libri di P. D. Guaz­ zelli, 41, 209-16. — un indice di libri offerti a Leone X , 78, 76-82. — inventari di manoscritti ebraici del­ la Palatina di Heidelberg, 66, 1-16, 105-67. — antichi inventari di manoscritti Pio di Carpi, 75, 203-41. — indici di codici greci del card. N. Ridolfi, 78, 126-9. — un inventario di codici del Capitolo di S. Ambrogio a Milano nel secolo x i i i , 77, 44-7. — inventari della Capitolare d’ Ivrea, 41, 421-54,

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Indici e inventari: inventario di una raccolta cinquecentesca di codici ora in parte fra gli Ottoboniani, 75, 245-64. — inventari di codici, di arredi di cappella, della cucina e della cre­ denza di Gregorio X II, 41, 127-65. — inventari di libri, bolle, diplomi, arredi sacri ecc., pertinenti alla Cattedrale di Lucca, sec. x i - x i x , 34, 119-339. — inventari di vesti e di attrezzi usati nelle sacre rappresentazioni tenute al Colosseo, 10, 91-101. — inventari ed elenchi diversi di beni mobili e immobili appartenenti al Vescovado di Lucca, sec. i x / x - x i v , 34, 3-116. — Vedi anche Biblioteche, Manoscritti. Inigo di Conversano: memoria del suo tentativo di impadronirsi di Bovino (1385), 2, 32-3. Inizi: Initia Patrum aliorumque scrip­ torum ecclesiasticorum latinorum ex Mignei Patrologia et ex compluri­ bus aliis libris, 16-17. — inizi di poesie attribuite al Petrarca in codici della Biblioteca Vaticana, 20, 180-2. — liste diverse di inizi: greci, 56, 52 6.31; 80, 108-12; latini, 71, 493-516; 80, 112-20; 99, 11-98. Innocenzo PP. V ili : dispacci e lettere di Giacomo Gherardi suo nunzio a Firenze e Milano, 1487-90, 21. — Istruzioni al nunzio P. Menzi, 21, C X X X V I-C X L II.

— Istruzioni al nunzio G. Gherardi, 21, C X L I I I -C L X I V . — Istruzioni al nunzio N. Franco, 21. C L X X -C L X X V I.

— lettere al Gherardi, 21, c l x i v - c l x i x . — breve ai reali di Spagna per la con­ troversia su Napoli, 21, c l v i i i - c l x . — lettere al duca di Milano, 21, c l x v c l x v i.

— i manoscritti biblici greci donati a lui da Carlotta di Lusignano, 77, 480-1. Innocenzo, monaco camaldolese: due lettere a lui del b. Ambrogio Traversari, 90, 48-50.

Interamnia Praetuttianorum o Praetuttiorum (diocesi), 35, 399. Inviziato Raffaele, vesc. di Zante e Cefalonia: sua lettera al card. Fe­ derico Borromeo, 76, 547-8. Ippocrate: frammenti' del commenta­ rio di Giovanni Alessandrino al li­ bro VI della sua opera sulle Epide­ mie, 31, 18-33. — Francesco Calvo primo stampatore e Marco Fabio Calvo primo tradut­ tore del corpo Ippocratico in la­ tino, 31, 47-71. Ippolito: rappresentazione del mito nella "Εκφρασis eUòvos di Procopio di Gaza, 89, 25, 72. Ippolito, s.: derivazione classica nella storia del suo martirio, 19, 134. Irene, S.: Μαρτΰριον των άγιων Άγάπι)S , Ειρήνης καί Χιονιάς, 9, 1-19, 67. Ireneo, s.: su una citazione di lui fatta, da Agobardo, 5, 241-3. Ischia (diocesi): decima degli anni 1308-1310, 97, 267-8. — (isola): memoria dell’ultima eru­ zione dell’Epomeo (1302), 2, 41-4. Iscrizioni: iscrizione agiograflca lat. incisa su uno scoglio presso Costantina, 3, 21-6. — iscrizioni latine cristiane in un co ­ dice di Cambridge, 78, 176-7. — iscrizioni cristiane dell’Asia Mi­ nore supposte di martiri, 49, 11845. — sopra tre iscrizioni medievali di chiese romane, 79, 513-24. Isernia (diocesi), 35, 379-80. — decima dell’anno 1309, 69, 351-6. Isicio, s., 78, 44-5. Isidoro il cardinale Ruteno: scritti di lui nel ms. Palat. gr. 226, 46, 1-17. — .scritti di lui nei codici greci del fondo Vaticano antico, 46, 18-59. — codici Vaticani greci stati presso di lui e non segnati nelle liste di prestito, 46, 60-78. — codici Vaticani greci a lui prestati, 46, 78-89. — altri codici da lui trascritti o stati in sue mani, 46, 89-105, 1-4 (nu­ merazione supplementare).

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Isidoro il cardinale Ruteno: vari docu­ menti ohe in qualche modo lo ri­ guardano, 46, 151-65. — altre notizie su codici Vaticani stati in sue mani o presi in prestito da lui, 56, 522-5. Isidoro metropolita di Monembasia: lettere di lui, 78, 513-9. — tom o di deposizione contro di lui, 56, 197-206. Isidoro Pelusiota, s.: due lettere repe­ ribili tra quelle del suo epistolario, attribuite in un ms. a s. Dionisio Alessandrino, 5, 82-6. Isny, Württemberg: storia e biografia, 39, 210-23. Isola (diocesi): decima dell’anno 1310, 84, 213. Istria: diocesi dalle origini al 604, 35, 846-65. — decime delle diocesi nei sec. x m xiv, 96. Itala, Messina. Ss. Pietro e Paolo (ab­ bazia basiliana): inventario della sua biblioteca, 68, 61-3, 247-69. Iunilio Africano: Paolo il Persiano ri­ cordato nei suoi Instituta regularia divinae legis è il medesimo Paolo Persiano autore della Disputa .con Fotino manicheo, 5, 180-1, 193-8. Ius naturale (apparato anonimo di glosse al Decreto di Graziano), 71, 67-75. Iuvenco: il palinsesto bobbiense di lui, 79, 506-12. . Ivrea (diocesi), 35, 1051-2. — inventari e notizie della Biblioteca Capitolare d’ Ivrea nel sec. x v , 41, 421-54. Jouarre, Notre-Dame de (abbazia): li­ sta di reliquie in essa riunite nel sec. ix , 59, 9-17. Jouffroy Giovanni, card.: nota sopra i codici e lo stemma di lui 44, 146. Jubaru Florien: osservazioni intorno al suo libro su s. Agnese, 19, 141-64. Kirsch Johann Peter: osservazioni a proposito di un suo studio su s. Ce­ cilia, 24, 15-38.

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Knin (diocesi), 96, 463. Krbava (diocesi), 96, 463. Kreuzlingen, Svizzera (canonica): pro­ venienza da essa di alcuni oggetti delle collezioni Vaticane, 70, ‘p as­ sim.

Labicum (diocesi), 35, 126-8. Lambert de la Palud, vesc. di Angoulème: lettera relativa alla sua ele­ zione, 59, 249-51. Lanciano (diocesi), 35, 380. Lapacci Bartolomeo, vesc. di Cortona: sue dispute con Giorgio Scolano, 79, 97-106. Larino (diocesi), 35, 277. — decima dell’anno 1309, 69, 319-20. — decima dell’anno 1325, 69, 321-2. — decima dell’anno 1328, 69, 323-7. Lascaris Angelo, 78, 150-2. -— Giano: cinque lettere di lui, 78, 134-50. — — data della sua morte, 78, 185. Latium adiectum: diocesi dalle origini al 604, 35, 93-174. Latium vetus: diocesi dalle origini al 604, 35, 93-174. Laude religiose: due laude sulla fine del mondo, in dialetto romanesco del sec. x iv , 4, 2 8; 87-105. Laureani Gabriele, primo custode della Bibl. Vaticana: suo giudizio in­ torno a un presunto autografo delle Rime del Petrarca, 20, 193-5. Laurinum, Laurina (diocesi), 35, 651. Lavello (diocesi), 84, 350. — decima dell’anno 1310, 84, 144. Leabhar Breac: il trattato irlandese circa la consacrazione delle chiese in esso contenuto, 7, 28-32. Lecce (diocesi), 35, 310-12. — decima dell’anno 1310, 84, 103. — decima dell’anno 132 4, 84, 104-6. Legatura: la legatura del codice del Vangelo di s. Marco conservato ad Halberstadt, 41, 507-2 8. Leggende: la leggenda in generale, 43, 1-21. —· procedimenti diversi seguiti dalle leggende nella loro formazione e

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sviluppi; e materiali vari di cui si compongono, 43, 23-118. Leggende: autori e cause delle leggen­ de, 43, 119-244. — tramonto delle leggende, 43, 254-7. — studio delle leggende: fini e risul­ tati, 43, 258-68. — bibliografia sistematica delle leggende nelle diverse letterature, 43, 275-91. — agiografiche: alcune reminiscenze classiche nelle leggende agiografiche del sec. iv, 19, 121-64. — leggenda di s. Cristoforo in ottava rima, 4, 23-7, 73-86. Legenna de sancta Locia, 14, 18-37. Leone, s., mart.: osservazioni critiche e analisi del suo martirio, 49, 81-100 Leone PP. X : indice di libri a lui o f­ ferti, 78, 76-82. — supplica ed epistola a lui contenute nel libro Cosmodystychia di Pescennio Francesco Negro, 91, 2 *-14*. Leone V, imp. d’ Oriente: lettera di P a­ squale I a lui sul culto delle sacre imagini, 5, 227-35. Leone, frate: suoi scritti, 39, 25-48 Scripta Leonis e Speculum perfectionis, 1-24. Leone Africano: prestiti a lui fatti di manoscritti orientali della Vati­ can a e copie eseguite, 92, 99-108. Leonello d’Este: lettere a lui di Biondo Flavio, 48, 145-7, 154-60. Leontium (diocesi), 35, 629-31. Le R oy Thomas, detto Régis, vesc. eletto di Dol: suo palazzetto in Roma (Piccola Farnesina), 38, 460-2. Lesina (diocesi): censi degli anni 13721376, 96, 453. — decima dell’anno 1310, 84, 3. — decima dell’anno 1325, 84, 3. Lettere (diocesi): decima degli anni 1308-1310, 97, 499. Leucà (diocesi): decima dell’anno 1324, 84, 115-7. Levold von Northof: di una collezione di preghiere da lui fatta, 78, 33. Liber de intelligentiis: sull’ epoca della composizione e sull’ autore di que­ st’opera, erroneamente ascritta a Vitellio, 37, 87-102.

laber diurnus romanorum pontificum: data e scrittura di esso nella reda­ zione Vaticana, 40, 105-76. Libri Carolini: per la storia dei codici Vaticani di essi, 79, 134-42. Libro del Giusto, congettura sopra il suo inizio, rappresentato forse dal Salmo I, 5, 1-7. Liegi: notizie di Marco Antonio Sabel­ lico e di Matteo Herben circa A n ­ gelo Sabino e il suo poema De exci­ dio civitatis Leodiensis, 91, 17-23. Lignamine Francesco de: lettere a lui di Andrea Fiocchi, 90, 118-20. Liguria: diocesi dalle origini al 604, 35, 820-45. — antica (Lombardia e Piemonte): dio­ cesi dalle origini al 604, 35, 971 1057. Lilibaeum (diocesi), 35, 642-4. Linternum (diocesi), 35, 206. Lipari (diocesi), 85, 654-5. Liturgia: frammenti liturgici latini, tratti da un anonimo ariano, 7, 45-56: — un frammento della liturgia Cle­ mentina su papiro, 79, 337-9. — indice delle opere postume teolo­ gico-liturgiche di Benedetto X IV , 78, 372-80. — Tommasi Giuseppe, card., b., Della riforma del Breviario e Missale ro­ mano, 15, 8-15, 25-41. —- — A Lorenzo Alessandro Zaccagni. Che fosse l’ufficio pieno de’ santi, 15, 16-20, 42-5. — — An sancti alicuius adscriptio in Bomanum Martyrologium, publicum illi inferat cultum, 15, 20-1, 46-53. — documenti per la storia deUe cor­ rezioni dei libri liturgici romani nei sec. x v i -x v ii , 78, 276-80. — alcuni lavori liturgici rimasti ma­ noscritti, 77, 506-8. — il Breviario Romano riveduto da A. Pelegrino, 78, 368-70. — appunti per la storia del Breviario Romano nei sec. x iv -x v , 77, 362-94 — indice di scritti per la riforma del Breviario e del Calendario al tempo di Benedetto X IV , 78, 380-2.

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IN DICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Liturgia: un voto di Antonio Agellio per la correzione del Martirologio Romano, 78, 345-55. — Giambattista Bandini e la corre­ zione del Martirologio Romano, 73, 421-2. — il Messale Romano riformato da A. Pelegrino, 78, 370-2. — le stazioni e le loro pericopi nel Mes­ sale romano, 38, 101-40. — un antico Ordo romanus perduto, 78, 38. — intorno a un frammento dell’Ordo mnssae romano tradotto in greco, 78, 288-93. — il Pontificale Romano nel medioevo, 86-88, 99. — due ritagli di un Pontificale del se­ colo x n , 78, 281-7. — sull’ edizione del Rituale del card. G. A. Santorio, 77, 498-500, 503-5. — collette di un cod. Ambrosiano im ­ parentate col Sacramentario Leoniano, 7, 33-4; 77, 310-4. — di alcuni antichi riti anconitani, 77, 310-4. — usi liturgici non romani in T o ­ scana?, 77, 357-8. — un tentativo d’introdurre nuove se­ quenze sotto Gregorio X III, 78, 26-9. — le più antiche benedizioni del ce­ reo pasquale, 12, 36-9 - una bene­ dizione ritmica ispano-visigotica del­ lo stesso, 40-3. -— il Quicumque all’ufficio divino nel sec. vt, 78, 32. — Tu autem farciti di Reichenau, 78, 34-6. — messa e orazioni in onore di s. P ro­ spero, 77, 38-43. — monumenti liturgici relativi al cul­ to di s. Prospero, 76, 303-17. — festa dello Sposalizio della Madon­ na, 77, 492-6. Liturgia ambrosiana: Ordo Ambrosianus ad consecrandam eeclesiam et altana, 7, 5-27. — lettera del b. card. Giuseppe Tommasi a mone. Emmanuel Schelstrate accompagnante copia del Calen­ dario Ambrosiano, 15, 22-3, 54-5.

là 7

Liturgia ambrosiana: una grave accusa all’edizione tipica del Messale A m ­ brosiano, 77, 400-401. — a proposito di un concorso in argo­ mento di essa, 77, 395-9. Liturgia bizantina: l’ Eucologio di S. Maria del Patire con un frammento di anafora greca inedita, 79, 469-86. — l’ufficio per le encenie di una chie­ sa, 95, 77. Liturgia gallicana: nota intorno alla sua origine, 7, 72-5. — rito della consacrazione delle chiese, in relazione all 'Ordo Ambrosiana« ad consecrandam eeclesiam et alta­ na, 7, 17-9. Liturgia irlandese: il trattato circa la consacrazione delle chiese, conte­ nuto nel Leabhar Breac, 7, 28-32. Liturgia mozarabica: data di alcune preghiere nel Messale mozarabico, 78, 1-5. —- la revisione del Messale toledano nel sec. v ii , 78, 5-8. — un supposto Liber offlciorum di s. Ilario di Poitiers, 78, 8-9. Liturgie orientali: Teseo Ambrogio pri­ mo traduttore e raccoglitore di li­ turgie orientali, 77, 509-13. — Rotoli liturgici, 77, 525-27; 78, 85-7, 357-63. Livio Tito: frammenti della IV decade da un codice del sec. v, 18, 3-9, 11- 8 . ' Locri (diocesi), 35, 339-40. Lodi (diocesi), 35, 992-6. Lolli Piccolomini Gregorio: lettere a lui di Biondo Flavio, 48, 193-207. Lollino Luigi, vesc. di Belluno: il ca­ talogo dei codici più notevoli di Patmo e le copie Lolliniane ora nella Vaticana, 68, 117-48. Lombardia: diocesi dalle origini al 604, 35, 971-1057. Longobardi: catalogo dei re longobardi e franchi, 76, 160-9. Lorenzo, s.: insulto da lui scagliato al giudice (assum est, versa et man­ duca) e sue probabili fonti, 27, 63-82. — probabile reminiscenza classica nella

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sua leggenda e forme del supplizio secondo s. Damaso, 19, 131-6. Lorenzo di Giovanni di Pisa, canonico di Firenze: accenno a lui in lettera del b. Ambrogio Traversari, 90, 68-70. Lorenzo prete, canonico pisano, 75, 84-6, 98-105, 275-86, 292. Lorenzo Ispano: suo apparato al D e­ creto di Graziano, 71, 76-80. Loretello Roberto di, conte, signore di Bovino: memoria della sua morte (1182), 2, 18. Lorium (diocesi), 35, 506-9. Luca, s., evang.: Lucanus, forma di un’iscrizione e in s. Cipriano, 77, 402. Lucania: diocesi dalle origini al 604, 35, 319-29. — decime delle diocesi nei sec. x m x iv , 84. Lucca: il codice 490 della Biblioteca Capitolare di Lucca, e la scuola scrittoria lucchese (sec. v i i i - i x ), 36. — (diocesi), 35, 589-605. •— decima degli anni 1275-1276, 58, 193-205. — decima degli anni 1276-1277, 58, .208-224. — estimo della diocesi dell’anno 1260, 58, 243-73. — decima degli anni 1302-1303, 98, 255-91. — lettera del vescovo di essa al suo clero (1260), 58, 273-4. — lettera di Alessandro IV al clero di essa, 58, 274-5. — Cattedrale: note e inventari diversi ad essa pertinenti, sec. x i - x i x , 34, 119-39. -— Vescovado: note, elenchi di beni e inventari diversi ad esso pertinenti, sec. i x - x i v , 34, 3-58. — martilogio di rendite e affitti, 1364, 34, 59-116. Lucerà (diocesi), 35, 275-7. — decima dell’anno 1310, 84, 25. — decima dell’anno 1325, 84, 2 6. Lucerà de’ Pagani: memoria della presa della città nel 1300, 2, 40-1. Lucia, s.: leggenda in dialetto roma­ nesco, 10, 18-37.

Luciano, s.: reminiscenza classica nella sua leggenda, 19, 136-7. Lucio, s.: esame della autenticità e forma della Passio ss. Montani, L ud i et sociorum, 3, 7-15. — osservazioni critiche sul suo testo, 22, 1-31, 111-4. Lucio PP. I, s.: sua elezione, condanna all’esilio e ritorno in Roma, 33, 206-8. Ludovico il Moro duca di Milano: sua politica e relazioni con Innocenzo V ili ,, dai dispacci di G. Gherardi nunzio pontificio a Firenze e Mi­ lano, 1487-90, 21, -passim.. Ludovico duca di Savoia: strumento di conferma dello statuto di Rocca de’ Baldi (1448), 52, 6 e 42. Lulmeus Iacopo: manda a Giovanni Barocci vesc. di Bergamo la ver­ sione latina dell’opuscolo De sacer­ dotio Christi fatta da Lauro Querini, 90, 81-2. Luni (diocesi), 35, 586-9.

Macario, s.: una raccolta di sue let­ tere, 73, 535. Macario Magnete: per il testo del suo Apocritico: una tavola dei capi dei libri I, II e III, 95, 48-74. Mai Angelo, card.: nuova edizione di alcuni dei frammenti di trattati dogmatici ariani già pubblicati dal Mai (Scriptorum veterum nova col­ lectio, III) e osservazioni sopra di essi, 7, 45-71. Mainenti Scipione: sull’ anno in cui di­ venne vescovo di Modena, 76,117-21. Malatesta (famiglia): accenni a vari personaggi di essa nella cronaca di Giovanni di M. Pedrino, anni 14111464, 50 e 62, passim. — Roberto: lettera di Niccolò Perotti a Paolo II per il proseguimento della guerra contro Roberto Mala­ testa, 44, 62-6. Malta (diocesi), 35, 651-4. Mairma Gregorio: un suo atto patriar i ale dell’anno 1455, 46, 132-8. Manetti Giannozzo: manoscritti ebrai-

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ci già di sua appartenenza ricono­ sciuti nel fondo Fuggeriano, poi confluito nella Palatina di Hei­ delberg, 66, 44-7, 79. Manfredi Federico, vesc. di Faenza: lettera di lui a Federico duca di Urbino, nel mandargli l ’opuscolo De sacerdotio Christi, 90, 85. — Fulgenzio, 0. F. M., de Obs., 78, 21-3. —

G a le o t t o : d e l n u n z io

s u a u c c is io n e , n e i

G. Gberardi, 21,

d is p a c c i l x x ix

-

LXXX.

Manfredonia (diocesi), 84, 347. — concilio provinciale (1310), 84, 367-8. — decima dell’anno 1310, 84, 5-8. — decima dell’anno 1325, 84, 9-10. Maniacoria Nicola: notizie bio-biblio­ grafiche, 77, 48-51. Manicheismo: disputa di Paolo il Per­ siano con Fotino manicheo, 5, 180206. Mannelli Girolamo, vesc. di Nocera: sua lettera al card. Guglielmo Sirleto, 79, 538-9. Manoscritti: cure e norme in uso presso i Certosini per la trascrizione e conservazione dei libri, 41, 364-85. — intorno ai cataloghi delle bibliote­ che medievali, 41, 331-63. — elenco di manoscritti semi-onciali, 40, 34-61. — di varie antichissime sottoscrizioni a codici esaplari, 95, 1-48. — intorno agli studi e ai manoscritti di Federico Ubaldini, 41, 489-506, — manoscritti provenienti da Viva­ rium, 40, 75-88. — Vedi anche Biblioteche, Indici e in­ ventari, Paleografia. — arabi (islamici): elenco di essi nei vari fondi della Biblioteca Vati­ cana, 67, 1-280 - opere e frammenti islamici contenuti in alcuni codici prevalentemente cristiani del fondo Vaticano arabo, 281-2 - sommario sistematico delle opere (per mate­ rie e generi letterari), 283-310 indice degli autori, 311-47 - indice dei titoli arabi delle opere, 1 *-41 *.

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Manoscritti arabi (cristiani): catalogo di quelli conservati nel Museo Copto di Cairo Vecchia, 63, 1-81, 243-91. — catalogo di quelli conservati nella biblioteca del Patriarcato Copto del Cairo, 83-241. — ebraici: i manoscritti Palatini ebraici della Biblioteca Vaticana e la loro stona, 67. — giuridici: repertorio delle fonti e della letteratura canonistica (11401234), 71. — 64, passim e 38290. — liturgici: manoscritti del Pontifi­ cale Romano del sec. x i i , 86, 21-88. — manoscritti del Pontificale della Curia Romana, nel sec. x m , 87, 3-22 7. — manoscritti del Pontificale di Guglielmo Durante, 88, 23-283. — catalogo della esposizione te­ nuta nella Biblioteca Vaticana per il X III centenario della morte di s. Gregorio Magno, 13. — musicali: catalogo della stessa espo­ sizione, 13. — Autun. Séminaire. Bibliothèque, 34: Passio sanctae Crispinae, 9, 21-35. — — Passio ss. Mariani et Iacobi: descrizione ed esame delle sue le­ zioni, 3, 29-41. — Avignon. Bibliothèque, 100: Messale della Cappella papale, 38, 348-76. — Bergamo. S. Alessandro in Co­ lonna, 4: descrizione e contenuto, 33, 47-56. — — Passio ss. Carpi, Papyli et Agathonieae, 33, 2 7-45, 213. — ■— Passio s. Theodoriti, 33, 89-101. — Bologna. Archivio di stato. Riformagioni della società dei Notai, voi. F, 73 e 85 (cf. 73, x x v m ). — — Statuti del Comune del 1288, 73 e 85. — Bruxelles. Bibliothèque rovale de Belgique. 207-208: Passio ss. M ar­ iani et Iacobi, 3, 27-43. — — 92 90: Passio ss. Mariani et I a ­ cobi, 3, 42-3. — Firenze. R. Biblioteca Mediceo-Daurenziana. 7, 26: /7a/ui\ov.... ’Gyiai-

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μιον eis την άγίαν Σωτερίδα, 19,. 86-7, 113-20. Manoscritti: Firenze. R. Biblioteca Mediceo-Laurenziana, 28, 16 e 28, 23: 46, 96-99. — — S. Crucis Plut. X V III sin. 7: la questione Quomodo virtus ab ha­ bende potest cognosci di GautMer de Bruges, 37, 203-218. — — S. Marci 584: 75, 184-196. — Gerusalemme. Patriarcato greco. B i­ blioteca, 6, sec. 1X-X: Άθλησιε των αγίων και ένδοξων τοΰ Χρίστου μαρτύρων Εσπέρου καί Ζωής, 49, 71-9. — — 17: Μαρτύριαν τοΰ άγιου μάρ-njpos θβοδότου, 6, 56-7, 85-7. — Gubbio. Biblioteca Comunale, X V III, A, 5: Passio ss. Mariani et Iacobi, 8, 43-4. — Halberstadt. Dom-Gymnasium. B i­ bliothek, 48, Vangelo di s. Marco: sua legatura, 41, 507-28. — Karlsruhe. Badische Landesbiblio­ thek. Reichen. X X X I I : collazione su questo manoscritto della Passio ss. Montani, L ud i et sociorum, 22, 111-4. — Leiden. Rijksuniversiteit. Biblio­ thek, Vossianus graecus fol. 62, 94, XLV.

— London. British Museum, Additio­ nal 14.665, palinsesto: frammenti del testo greco dell’A. T. 23, x x x m 1-266 - descrizione e sto­ l x x x v , ria del manoscritto, v -x x x n - con­ cordanza dei suoi fogli con l ’edi­ zione, 267-75. — Lucca. Biblioteca Capitolare, 490: composizione e contenuto, 36, 1-20 - prospetto dei quaderni e dei fo ­ gli, 19-20 - scrittori e generi di scrittura, 21-55 - la scuola scritto­ ria di Lucca di cui il codice è pro­ dotto, 56-115 - elenco dei compendi più notevoli, 87-94. -------- 500: frammento italiano con al­ cune chiose dell’apocrifa Eevelatio Esdrae, 5, 75-9. — — 605: Ordo Ambrosianus ad consecrandam ecclesiam et altaria; noti­ zia critica e testo, 7, 5-2 7.

Manoscritti: Milano. Biblioteca Am bro­ siana. C 301 inf.: frammenti inediti dell’antica versione latina del Com­ mentario ai Salmi di Teodoro Mopsuesteno, 11, 91-112; 93. --------D 92 sup. (gr. 259): Μαρτυρίου τοΰ άγιου μάρτυρος Εΰττλου, 49, 51-2. — — D 268 inf.: Epistola de pudicitia et castitate attribuita a s. Ambrogio, 12, 43-6. — — D 473 inf. (gr. 979), 94, x l v x l v i. — — H 257 inf. (gr. 1041): lettera di Pasquale I a Leone V imp. sui culto delle sacre imagini, 5, 22735. --------H 257 inf.: opuscolo περί τί)ε äylas έκκλησίαε attribuito ad Antimo vesc. di Nicomedia, 5, 87-98. — — I 101 sup.: Commentario latino di un anonimo millenarista, 11, 1-49. — — 0 39 sup. (gr. 587): Salmi esapli, 76, 321-325. — — O 210 sup.: collette liturgiche scritte parzialmente in note tironiane, 7, 334. — Milano. S. Ambrogio. Archivio Ca­ pitolare: frammento del Commoni­ torium de errore Priscillianistarum et Origenistarum di Paolo Orosio, 5, 134-6; 77, 2 79. — Modena. R. Biblioteca Estense, III. E. 11 (gr. 164): 40, 31-3. — München. Bayerische Staatsbiblio­ thek, Clm. 9559: Quaestiones di Sigieri di Brabante, 37, 103-47. — Nagasaki. Biblioteca della Prefet­ tura: notizie di martiri cristiani giapponesi della seconda metà del sec. x v ii da documenti in essa con­ servati, 39, 3342. — Napoli. R. Biblioteca Brancacciana. I. F. 4 (già 3. G. 21): 26, l u i . — New York. Pierpont Morgan library, 191: Evangeliario carolino, 40, 89-104. — Orléans. Bibliothèque, 73 (70): Pe'agii diaconi Ecclesiae romanae In dejensione Trium Capitulorum, 57, XI-XII, l i -lu i , 1-71.

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INDICE DEI NOM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Manoscritti: Oxford. Bodleian library. Barocc. 240: indicazione di esso per il testo del martirio dei ss. Espero e Zoe, 49, 240. — Paris. Bibliothòque nationale, gr. 548: Μαρτύρων του άγιου lepopapTvpos Gόπλου, 49, 48-50. — — Gr. 1173: Μαρτύρων του άγιου 6óπλου, 49, 47-8. — — Gr. 1491: Μαρτύρων του άγιου Μα­ ρίνου, 27, 71-93. — — Gr. 1491: Μαρτύρων του άγιου \epopàpTvpos ’(τλευθερίου, 6, 147-61. — — Gr. 1534: Μαρτύρων èv συντόμψ των ay ίων... μαρτύρων Μελετίου τόΰ στρατηλάτου, Ίωάννου καί Στβφάνου κτλ., 65, 32 7-32. — — Gr. 2338-2341, 94, χχχνιιιX L I.

— — Gr. 2438, 94, x l ii -x l iii . — — Gr. 2536, 94, x l iii -x l iv . --------Gr. 3017, 46, 99-100. — — Supplem. gr. 51, 94, x l iv -x l v . — — Coislin. 12: Teodoro di Mopsuestia, Commentario ai Salmi, 93. — — Lat. 653: frammento di una inedita versione latina della let­ tera Agli Ebrei, 37, 39-46. - fram­ mento di un trattato inedito contro gli Apollinaristi, 37, 46-9. — Patmos. H. Ioannes (monastero), 273: Μαρτύρων του άγιου θεαγε'νουε, 24, 162, 177-85. — Philadelphia. University of Pennsyl­ vania: due formulari romani, 40, 177-274. — Rocca de’ Baldi, Cuneo. Famiglia Solaro: pergamena già in suo pos­ sesso, contenente lo statuto del paese (1448), 52, 5-48. — Roma. Archivio Segreto Vaticano, vedi Vaticano. Archivio Segreto Va­ ticano. — — Arciconfraternita di S. Lucia del Gonfalone. Archivio: documenti sulle rappresentazioni tenute al Colosseo, 10, 69-89 - inventari di vesti e di attrezzi usati in queste rappresenta­ zioni, 10, 91, 94-101. — Biblioteca Angelica, gr. 38 (C. 3. 7), 94, l ii -l v i .

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Manoscritti: Roma. Biblioteca Casanatense, 1334 (già X X , VI, 50), 26, XLVII. — — Biblioteca Vallicelliana, D. 43, 40, 26-31. ------------- G. 30: 26, x l v . — — Biblioteca Apostolica Vaticana, vedi Vaticano. Biblioteca Apostolica Vaticana. — — Biblioteca nazionale centrale Vit­ torio Emanuele II, 349: rappre­ sentazione sacra della Decollazione di s. Giovanni Battista, 4, 17-21. — — 528: rappresentazione sacra della Natività di s. Giovanni Battista, 4, 15-7. — — S. Pietro in Vaticano. Archivio ca­ pitolare, G. 4: Tiberii Alpharani De basilicae Vaticanae antiquissima et nova structura, 26, x l ii -x l iii , 1-146. — — — G. 4 bis, 26, XLiv. — ------- G. 5, 26, x l v iii -l . ---------------G. 6, 26, x l iv -x l v . ---------------G. 7, 26, x l v iii . — — — G. 9, 26, l ii . ---------------H. 85, 26, l -l i . — Siena. Biblioteca Comunale, I. V. 9: Diatessaron toscano, 81, 176-201 - testo, fondato principalmente su questo manoscritto, 203-368. — Sinai. Hagia. Aikaterine (monaste­ ro), 535 (1754), 94, x l v i -x l v ii . — Torino. Biblioteca Nazionale, F. IV. 1 n. 5-6: frammenti inediti del­ l’antica versione latina del Com­ mentario ai Salmi di Teodoro Mopsuesteno, 11, 91-112; 93. — — B. III. 31 (gr. 116): Μαρτύρων του άγιου θεαγεκουε, 24, 162, 177-85. — Vaticano. Archivio Segreto Vati­ cano. Liber diurnus: la data e scrit­ tura del Liber diurnus (redazione Vaticana) e le origini e sviluppo della minuscola, 40, 105-76. — — — Arm. I, voi. 91: Bernardino de Sahagún, 0 . F. M., Platicas o coloquios de los doce primeros mi­ sioneros de Mexico (testo spagnòlo e messicano), 39, 295-333. ------------- Arm. I l i, 121, 26, x l v x l v i.

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INDICE DEI N OM I B DELLE COSE NOTEVOLI

Manoscritti: Vaticano. Archivio Segreto Vaticano, Arm. I l i , 200, 20, l i -

Manoscritti: Vaticano. Biblioteca A po­ stolica Vaticana, Borgiani latini: ma­ noscritti di opere del Petrarca, 20, LII. 12 6-7. — — — Arm. X LV , 36: dispacci e lettere del nunzio pontificio Giacomo — — — Borg. lat. 329: due lettere Glierardi, 21, x v -x v m , 1-554. del Petrarca, una del Boccaccio, — — — Arcli. Arcis, Arm. X II, cap. I, quattro di Barbato di Sulmona ed n. 16, 26, l i i . una di Niccolò Acciainoli, Nicola — — — instr. Misceli. 4797: lettera e Napoleone Orsini, 14, 7-33. di due caeichi columbiani, Cernacu — — — Borgbes. 364: Breviario già e Sernagoso, al Papa (1553), 39, del Petrarca, 20, 248-9. — — — Capponiani: manoscritti Pe­ 334-42. — — — Pondo Borghesiano, I, 365trarcheschi, 20, 245-8. 367: Vite degli uomini illustri, di — -------Chigiani: manoscritti di Fe­ F. Petrarca e di Lombardo della derico Ubaldini, 41, 489-506. Seta, volgarizzate, 20, 249-50. ------------- Chig. F. 159, 46, 93-4. -------- Biblioteca Apostolica Vaticana: ------------- Chig. gr. 31 (R. VI, 39), 68, autografi di Manuele Caleca, 56, 116. 85-101. — ------- Chig.gr. 54 (R. VI, A), 46, 96. — — — codici provenienti da De­ — — — Ottobon. gr. 1: Μαρτυρίου του metrio Cidone, 56, 156-71. άγιου ιερομάρτυραν 'Ελευθερίου, 6, 147— — — notizie su codici Vaticani 61. stati nelle mani di Isidoro il Cardi­ ------------- Ottobon. gr. 54 (framm.): nale Ruteno o presi in prestito da Μαρτύριον του άγιου Τρύφωνος, 19, 18lui, 56, 522-5. 40, 43-74. --------— Barberin. gr. 127, 46, 90-3. — — — Ottobon. latini: manoscritti — — — Barberin. gr. 291, 56, 192-7. di opere del Petrarca, 20, 108-25. — ------- Barberin. gr. 318 (III, 37): - manoscritti relativi al Petrarca, Μαρτύριον τοΰ άγιου Ιβρομάρτυρόε ’ Ελευ 170. - manoscritti provenienti dalla θορίου, 6, 147-61. biblioteca Aragonese di Napoli, 75, 168, 289-291. — — — Barberin. latini: manoscritti di opere del Petrarca, 20, 128-58 — — — Ottobon. lat. 36, 75, 168. - manoscritti relativi al Petrarca, — -------Ottobon. lat. 70, 75, 184-196. 170-4. — manoscritti di Federico — — — Ottobon. lat. 95, 75, 177. Ubaldini, 41, 489-506. ------------ Ottobon. lat. 322, 338, 607, — ------- Barberin. lat. 592, 46, 100-1. 760, 1763: codici biblici di Gio­ — — — Barberin. lat. 768: Gabrio vanni Pico della Mirandola, 75, 1-14. de’ Zamorei, Sermones super vir— — — Ottobon. lat. 355, 75, 289-91. tutibue et vitiis, 14, 38-40. — — — Ottobon. lat. 356: Messale — ------- Barberin. lat. 1038:card. della Cappella papale, 38, 348-376. Giovanni Bona, Oensurae Ubrorum, — — — Ottobon. lat. 756, 75, 181-4. 32, l x x i i i . ------------- Ottobon. lat. Ì76, 75, 175-6. — ------- Barberin. lat. 2 362 , 26, l i i ------------- Ottobon. lat. 1447-1448, 75, un. 289-90. — -------Barberin. lat. 3971, 81, 177. — — — Ottobon. lat. 1450, 75, 168. — ------- Barberin. lat. 3999: estratti ------------- Ottobon. lat. 1558, 75, 289-90. di chiose dantesche di Federico — — — Ottobon. lat. 1661: Tito Vespa­ Ubaldini, 41, 499-506. siano Strozzi, Erotica, 75, 196-202. — -------Papiro Barberin. lat. [non — - - — Ottobon. lat. 1869, 75, 171-2. num.]: framm. del De Trinitate di — - — Ottobon. lat. 1980: cronaca s. Ilario di Poitiers, 5, 99-1121 di Aecoli Piceno, 75, 172-3.

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INDICE DEI N O M I E I E L L E COSE NOTEVOLI

Manoscritti: Vaticano. Biblioteca A p o­ stolica Vaticana, Ottobon. lat. 1999, 75, 289. — — — Ottobon. lat. 2005: Pietro Summonte, Elogio di Eleonora Sansevenno, 91, 110-19. — — — Ottobon. lat. 2078: Marsilio da Padova, Deiensorium pacis, 75, 170. — — — Ottobon. lat. 3181, parte I: card. Giovanni Bona, Brevis p a ­ raphrasis et connexio versuum cu­ iusque psalmi, 32, l x i x - l x x . — — — Ottobon. lat. 3187: card. Gio­ vanni Bona, Censurae librorum, 32, L X X III.

— — — Ottobon. lat. 3189: card. Giovanni Bona, Notitiae diversorum auctorum, 32, l x x - l x x i . — — — Palat, gr. 27: Άθλησιs των άγιων καί ¿νδόξων του Χρίστου μαρτύρων Εσπέρου κα'ι Ζωής, 49, 71-9. — — — Palat, gr. 226: scritti d’ Isidoro il Cardinale Ruteno in esso contenuti, 46, 1-17. — — — Palat, gr. 375: Μαρτύρων του άγιου Τρύφωνοε, 19, 18-10, 43-74. — — — Palatini latini: manoscritti di opere del Petrarca, 20, 77-85 manoscritti relativi al Petrarca, 167-8. ------------- Palat, lat. 56, 81, 176-7. — — — Palat, lat. 899: postille del Petrarca, 20, 162. — — — Palat, lat. 1449: Revelatio Esdrae de qualitatibus anni 5, 74· — — — Palat, lat. 1710, 7, 36, n. 2. — — — Reginensi latini: estratti da vari di questi manoscritti, 59. manoscritti di opere del Petrarca, 20, 99-108 - manoscritti relativi al Petrarca, 169. — — — Regin. lat. 12: lista di reli­ quie riunite all’abbazia di Jouarre, 59, 9-17. — — — Regin. lat. 39: testo del falso concilio di Cesarea sul computo pa­ squale, 59, 19-27. — — — Regin. lat. 49: catechesi cel­ tiche, 59, 29-112. — — — Regin. lat. 64: Giacomo di

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Dinant, Ars arengandi e opere De dictamìne, 59, 113-51. Manoscritti: Vaticano. Biblioteca A po­ stolica Vaticana, Regin. lat. 69: flo­ rilegio carolino sul simbolismo delle cerimonie del battesimo, 59, I D Ó - 79. — —- — R egin.' lat. 71: trattati di Gerardo da Liegi sull’amore ille­ cito e sull’amore di Dio, 59, 181-247. — — — Regin. lat. 72: lettera rela­ tiva all’elezione di Lambert de la Palud, vese. di Angoulème, 59, 249-51. — — — Regin. lat. 72: commentario del Disiigium di Giovanni de Garlande, 59, 253-7. — — — Regin. lat. 72: commentario della Consolatio philosophiae di B oe­ zio, 59, 259-62. — — — Regin. lat. 72: prefazione di Guglielmo de Conches all’ultima parte del suo dialogo Dragmaticon philosophiae, 59, 2 63-5. — — — Regin. lat. 73: exemplum di un cattivo prete, 59, 279-82. — — — Regin. lat. 73: lettera di Pascasio Radberto a Fredigardo, 59, 267-78. — — — Regin. lat. 73: lettera-pre­ fazione alla Visio Anselli scolastici, 59, 283-5. — — — Regin. lat. 84: modello di testamento, 59, 287-8. — ■— — Regin. lat. 84: perorazione della Invectiva responsiva di Cati­ lina, 59, 289-91. — — — Regin. lat. 84: precetti, esem­ pi, estratti, lettere retoriche, 59, 293-300. — — — Regin. lat. 86: commentario di Nicolò da Osimo sulla regola di s. Francesco, 59, 301-10. — — — Regin. lat. 101: versi di Gu­ glielmo il Brettone per le sue opere bibliche, 59, 311-3. — — — Regin. lat. I l i : prospetto del commentario del prete Filippo sopra Giobbe, 59, 315-22. — ------- Regin. lat. 119: l’antico rac­ conto latino deirAssunzione, 59, 323-62 .

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INDICE DEI N OM I E DE LLE COSE NOTEVOLI

Manoscritti: Vaticano. Biblioteca A po­ stolica Vaticana, Beg. lat. 191: nota sulle sue abbreviazioni, 7, 38, n. 1. — — — Begin. lat. 352: miscellanea in dialetto romanesco: 10, 9-10 tavola del contenuto, 10-4 - scrit­ tore del codice, 1 5 -8 - Leggenda di s. Lucia, 18-37 - frammenti di drammi sulla Passione, 38-67. — — — Bossiano 980 (X I, 130), 94, X L V I I -X I .V I I I .

— — — Urbinati latini: manoscritti di opere del Petrarca, 20, 85-99 manoscritti relativi al Petrarca, 168-9. ------------- Urb. gr. 35, 40, 22-5. — — — Urbin. gr. 110, 46, 94-5. — — — Vaticani greci: codici di que­ sto fondo stati presso Isidoro il Cardinale Buteno e non segnati nelle liste di prestito, 46, 60-78 codici prestati allo stesso, 78-89. scritti d’ Isidoro il Cardinale Buteno in vari codici di questo fondo, 46, 18-59. — ------- Vat. gr. 94, 46, 56. — — — Vat. gr. 116, 94, l -l i . — ------ Vat. gr. 278: apografo da codici Vaticani del corpo Ippocra­ tico, scritto da Marco Fabio Calvo, 81, 68. -— — — Vat. gr. 288: dono di esso alla Vaticana, 31, 68. — — — Vat. gr. 297: un capitolo di Sorano e tre ricette superstiziose comparenti in esso, 31, 42-6. — — — Vat. gr. 300: tracce e fram­ menti di vari scrittori medici cbe in esso si contengono, 31, 9-41. — — — Vat. gr. 305: data di un’ele­ gia in morte di una principessa bi­ zantina, 78, 423-5. -------------- Vat. gr. 321, 46,, 56-7. —- — — Vat. gr. 331: due lettere at­ tribuite in esso a s. Dionisio Ales­ sandrino, ma reperibili tra quelle di s. Isidoro Pelusiota, 5, 82-6. — — — Vat. gr. 354: frammento delle Ipotiposi di Clemente Alessandrino (1. VI), 12, 3-12. -------- — Vat. gr. 354: glosse a luoghi

di Matteo, Luca e Giovanni, 12, 13-5. Manoscritti: Vaticano. Biblioteca A po­ stolica Vaticana, Vat. gr. 424: lettera di Gregorio Nazianzeno ai cenobiti del « beatissimo Leucadio » in Sabadonaem, 11, 86-90. — — — Vat. gr. 435: biglietto di s. Gregorio Nazianzeno a s. Basilio Magno e risposta di questi, 11, 53-6. — — — Vat. gr. 446: lettera ad Eustazio de sancta Trinitate, attribui­ bile a s. Gregorio Nisseno, 11, 57-82. — — — Vat. gr. 447: frammento del 1. de dogmatum solutione di s. Ci­ rillo Alessandrino, 11, 83-6. — — — Vat. gr. 583: Μ. Κριτοΰ του Πατζη Τιπούκειτος sive Librorum L X Basilicorum summarium, 25 e 51 descrizione del codice, 25, x-xv. — — — Vat. gr. 655: Μαρτύριαν του άγιου θβούότου, 6, 56, 59-84. — — — Vat. gr. 655: Μαρτύριον των άγιων μαρτύρων Ιουστίνου κτ\., 8, 23-36. — ---------Vat. gr. 706, 46, 25-30. ------------- Vat. gr. 776, 46, 30-3. — — — Vat. gr. 866: Μαρτύρων του άγιου Παγκρατίου, 19, 83-7, 109-12. — — — Vat. gr. 914: attribuzione a Isidoro il Cardinale Buteno delle lettere e preghiere in esso conte­ nute, 46, 8-14. ------------- Vat. gr. 914, 46, 19-25. — — — Vat. gr. 984, palinsesto: re­ liquie di un grande Menologio premetafrasteo, 33, 103-27 - Martirio di s. Teodoto di Ancira, 33, 129142 - Encomio di s. Bartolomeo, di Giuseppe monaco, 33, 143-4. — — — Vat. gr. 1217: Evangeliario, 68, 115-6. ------------ - Vat. gr. 1411, 79, 154-68. — — — Vat. gr. 1426: suo copista, 68, 178. -------- — Vat. gr. 1433: lettera ad Eustazio de sancta Trinitate, attri­ buibile a s. Gregorio Nisseno, 11, f 7-82. — — — Vat. gr. 1456: appunti so­ pra di esso, 78, 186-93.

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Manoscritti: Vaticano. Biblioteca A po­ stolica Vaticana, Vat. gr. 1538: pre­ cetto apocrifo di s. Clemente Romano sui 12 venerdì di digiuno, 5, 238-41. — — — Vat. gr. 1608: Μαρτύριαν του άγιον ’Ιαννουαρίου, 24, 103-14. — — — Vat. gr. 1608: Μαρτύριαν τοΰ άγιου Ύρύφωνος, 19, 18-40, 43-74. — — — Vat. gr. 1650: Macario Ma­ gnete, Apocritico: tavola dei capi dei libri ι, π e ra, 95, 48-74 - sot­ toscrizioni di esso, 95, 75-6 - l ’uf­ ficio per le encenie di una chiesa, 95, 77 - il canone biblico Atanasiano con sticometrie interpolate, 95, 78-80 - l’indice dei 60 libri del V. e N. Testamento, 95, 82-4. — — — Vat. gr. 1660: Μαρτύριαν των άγιων ’Αγάπης, Ειρήνης κα'ι Χιονιάς, 9, 1-19, 67. — — — Vat. gr. 1667: Μαρτύριον των άγιων μαρτύρων ’Ιουστίνου κτ\,, 8, 23-36. — — — Vat. gr. 1667: Μαρτύρων τοΰ άγιου θεοδότου, 6, 56, 59-84. ------------- Vat. gr. 1698, 46, 90. --------— Vat. gr. 1823, 46, 58-9. ------------- Vat. gr. 1852, 46, 33-6. — — .— Vat. gr. 1853, palinsesto: frammenti del Martirio di s. Trofimo contenenti passi della sua apo­ logia dinanzi al preside, 5, 207-226. — — —- Vat. gr. 1853: Μαρτύρων τής άγιας Άρεάδνης, 6, 121-33; 8, 9-21. --------------- Vat. gr. 1858, 46, 36-9. --------------- Vat. gr. 1879, 46, 39-50. --------------- Vat. gr. 1896, 46, 51-4. -------- — Vat. gr. 1898, 46, 54-5. — — — Vat. gr. 1898: Procopio di Gaza, Έκφρασις είκόνος, 89, 1-19 — commento dell’opera e ricerche va­ rie relative ad essa, 21-118. --------------- Vat. gr. 1904, 46, 55-6. — — — Vat. gr. 1907: lettera ad Eustazio de sancta Trinitate, attri­ buibile a s. Gregorio Nisseno, 11, 57-82. — — — Vat. gr. 1926: frammento del Μαρτύρων τον άγιου ίερομάρτυρος ’Ελευ­ θερίου, 6, 147-61. — — — Vat. gr. 1991: Μαρτύρων των άγιων ’Ιουστίνον, Χαρίτωνος, Χαριτοΰς,

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Εύελπιστού, Ίέρακος, Παίονος και Βαλλεριανοΰ, 9, 71-5. Manoscritti: Vaticano. Biblioteca A po­ stolica Vaticana, Vat. gr. 1991: Μαρ­ τύρων τοΰ άγιον μάρτνρος θεοδότον, 6, 56-7, 85-7. — — — Vat. gr. 2033: homilia I I in s. Pelagiam attribuita a s. Giovanni Crisostomo, 65, 279-30-3. — — — Vat. gr. 2072: Μαρτύρων τοΰ άγιου ’Ιαννουαρίου, 24, 103-14. — — — Vat. gr. 2125: suo acquisto, 287-9. — — — Vatic. lat.: manoscritti di opere del Petrarca, 20, 3-76 manoscritti relativi al Petrarca, 165-7. — — — Vat. lat. 248: Revelatio Esdrae de qualitatibus anni, 5, 74-80. ------------- Vat. lat. 1016, 37, 459-62. — — — Vat. lat. 1190: Passio saneti Eupli, 49, 52-4. — — — Vat. lat. 1288: estratti dal Liber de animalibus di Pietro Gal­ lego, 37, 435-56. — — — Vat. lat. 1680: Epistole poe. tiche latine di Moggio de’ Moggi, 14, 68-9, 81-105. — — — Vat. lat. 2193: note auto­ grafe del Petrarca suH’orticultura, 20, 229-34. — — — Vat. lat. 2193: postille del Petrarca, 20, 161-2. — — — Vat. lat. 2669: statuti di Bologna del 1288, 73 e 85. --------— Vat. lat. 2672, 37, 459-62. — — — Vat. lat. 2836: Epistola lat. di Bertrand de Vaqueiras ad Anto­ nio Flaminio, 1, 60-4. — ------- Vat. lat. 2870: autografo delle poesie lat. di Antonio Flami­ nio, 1, 5-6 - scelta di 67 poesie tratte da esso, 38-64 - tavola del suo contenuto, 23-37. ------------- Vat. lat. 3122, 79, 154-68. --------— Vat. lat. 3528, 75, 177. — — — Vat. lat. 3838: Visto 6, Esdrae, 5, 64-74. — — — Vat. lat. 3838: precetto apo­ crifo di s. Clemente Romano sui 12 venerdì di digiuno, 5, 64-5, 80-1.

io

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INDICE DEI NOM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Manoscritti: Vaticano. Biblioteca Aposto­ lica Vaticana, Vat. lat. 3908: autografi sottratti da questo codice, 90, 86-95. — — — Vat. lat. 3971: Pescennio Francesco Negro, C osm odystychia, 91, 26-105 passim , 2*-40*. -------------Vat. lati 4033, 91, 40 *-59* e passim .

— — — Vat. lat. 4416: versione la­ tina del corpo Ippocratico eseguita da Marco Fabio Calvo, 31, 67-8. — — — Vat. lat. 452 7: F. Petrarca, In v ertiv a

contra

quendam

Gallum ,

20, 207-28. -------------Vat. lat. 4549, 4550, 4552 e 4553: codici già di Giovanni Pico della Mirandola, 75, 34-8. — — — Vat.lat. 4825: B ereia tio Esdrae de qualitatibus an ni, 5, 74-80. — — — Vat. lat. 5132: sacra rap­ presentazione della Conversione di «. Paolo rimaneggiata da fra’ Pie­ tro d’Antonio da Lucignano, O. F. M., 10, 103-27. — — — Vat. lat. 5163: N ov em psalm i confessionales attribuiti al Petrarca, 20, 197-206. — — —■ Vat. lat. 5750: nuova edi­ zione di alcuni dei frammenti di trattati dogmatici ariani già pub­ b lica ti dal Mai e osservazioni sopra di essi, 7, 45-71. ------------- Vat. lat. 6227, 75, 177-181. — ------- Vat. lat. 6236, 75, 178-81. — — — Vat lat. 7150: Tommasi Giu­ seppe, card., b., D ella riform a del B revia rio e M issale rom ano, 15, 8-15, 25-41. — — — Vat. lat. 7150: Tommasi Giu­ seppe, card., b., A n saneti alicuius ad scrip tio in B om an u m M a rtyrologium , puhlicum illi in fera t cultum ,

15, 20-1, 46-53. — — — Vat. lat. 7159: Tommasi Giu­ seppe, card., b., Che fosse l'ufficio p ien o de' santi, 15, 16-20, 42-5. — — — Vat. lat. 7223: suo acquisto, 73, 287-9. — — — Vat. lat. 7321 A: card. Gio­ vanni Bona, E orologiu m diei christianae, 32, l x v iii -l x i x .

Manoscritti: Vaticano. Biblioteca A po­ stolica Vaticana, Vat. lat. 7321 B: card. Giovanni Bona, Brevis para­ phrasis et connexio versuum cuiùsque psalmi, 32, l x i x - l x x . — — — Vat. lat. 7323: card. Gio­ vanni Bona, Notitiae diversorum auctorum, 32, l x x - l x x i . — — — Vat. lat. 7336: card. Gio­ vanni Bona, Carmina varia, 32, L X X I V -L X X V .

— — — Vat. lat. 7351: card. Gio­ vanni Bona, Hortus caelestium de­ liciarum, 32, x i i i - x x i , 1-145. — — — Vat. lat. 7352: card. Gio­ vanni Bona, De vita sancte insti­ tuenda, 32, L X X I I -L X X I II . — — — Vat. lat. 7359: card. Gio­ vanni Bona, Excerpta nonnulla, 32, L X X II.

------------- Vat. lat. 7381-7383: card. Giovanni Bona, Lettere, 32, l x x v . — — — Vat. lat. 7399: card. Gio­ vanni Bona, Voti o pareri, 32, L X X III.

— — — Vat. lat. 7404: card. Gio­ vanni Bona, Voti o pareri, 32, l x x iii . ------------- Vat. lat. 7404, ff. 161-3: card. Giovanni Bona, Testamento, 32, l x x v . — — — Vat. lat. 7438: card. Giovanni Bona, D iariu m asceticum, 32, l x x i i i l x x iv

.

— — — Vat. lat. 7488: card. Gio­ vanni Bona, Voti o pareri, 32, l x x i i i . — — —- Vat. lat. 7562: card. Gio­ vanni Bona, Notitiae diversorum auctorum, 32, l x x - l x x i . ------------- Vat. lat. 7654, 81, 181-2. — — — Vat. lat. 7654: descrizione, 4, 5-6 - rappresentazioni, leggenda e laude sacre in dialetto romanesco, 33-105 - tavola del contenuto, 7. — — — Vat. lat. 7711: card. Gio­ vanni Bona, Lettere, 32, l x x v . — — — Vat. lat. 8202: card. Gio­ vanni Bona, Lettere, 32, l x x v . — — — Vat. lat. 8233: lettera del b. card. Giuseppe Tommasi a mons. Emmanuel Schelstrate, 15, 22-3, 54-5.

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Manoscritti: Vaticano. Biblioteca Apo. stolica Vaticana, Vat. lat. 8486: l ’Ordo dell’incoronazione imperiale detto «Oencius II », 38, 322-37. — — — Vat. lat. 9042-9060: carteg­ gio di Gaetano Marini: elenco dei corrispondenti, 83, 109-12. — — — Vat. lat. 9049: lettere di Giovanni Fantuzzi a Gaetano Ma­ rini, 83, 3-106. — — — Vat. lat. 9880: poesie di Torquato Tasso: testo di 57 di esse inedite, 28, 33-89 - notizie del ma­ noscritto e tavola completa del suo contenuto, 7-32 - indice dei eapoversi, 91-2. — — — Vat. lat. 9904: Tiberii Alpharani De basilicae Vaticanae an­ tiquissima et nova structura, 26, XLIII-XLIV, 1-146. — — — Vat. lat. 9905, 26, x l iv . — — — Vat. lat. 10134: Gabrio de’ Zamorei, Sermones super virtutibus et vitiis, 14, 38. — — — Vat. lat. 10350, 26, x l v i x l v ii . — — — Vat. lat. 10490: Giovanni di M. Pedrino, Cronica del suo tempo, 50 e 62. — — — Vat. lat. 10510: descrizione, 2, 5-8 - note storiche in esso con­ tenute, 17-44 - tavola del conte­ nuto, 8-15. — — Vat. lat. 10511: descrizione, 2, 5-8 - note storiche in esso con. tenute, 17-44 - tavola del conte­ nuto, 15-7. — — — Vat. lat. 10696: frammenti della iv decade di T. Livio, 18, 3-18. — — — Vat. lat. 10963: lettere di Gaetano Marini a Giovanni Fan­ tuzzi, 82, 1-225. — — — Vat. lat. 10967: lettere di Gaetano Marini a Guido Antonio Zanetti, 29, 7-55. — — — Vat. lat. 10967: lettere di Gaetano Marini a Giovanni Fan­ tuzzi, 82, 225-392. — — — Vat. lat. 14175: frammenti biblici di antiche versioni latine, »6, 95-134.

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Manoscritti: Vaticano. Biblioteca A po­ stolica Vaticana, Vat. sir. 16?, palin­ sesto: frammenti del testo greco del V. T., 23, x x x i ii -l x x x v , 1-266 - de­ scrizione e storia del manoscritto, vx x x ii — concordanza dei suoi fogli con l’edizione, 267-75. — — — Papiro Vat. gr. 11: Favorino, De fuga e Registri fondiari della Marmarica, 53. — Venezia. R. Archivio di Stato. Col­ lezione Podocataro: dispacci del nunzio pontificio Giacomo Gherardi, 21, x i x -x x ii - relazioni di questi autografi con il codice dell’Archi­ vio Vaticano X L V , 36, x x i i -x x iv , 714. — — Biblioteca Nazionale Marciana, 4975: Diatessaron veneto, 81, 1-171. — — — Gr. VI 6, 94, x l v iii . — — — Gr. 7: attribuzione a Simone Atomano della versione dal­ l’ebraico in greco della Bibbia con ­ tenuta in questo codice, 30, 9-25. — — — Collezione Podocataro: d i­ spacci del nunzio pontificio Giacomo Gherardi, 21, x i x -x x iv , 714. — Villanova d’Asti. Archivio com u­ nale, voi. 128, 20: statuti comunali, 61, L-LXVI, l x x x i -l x x x iv , 1-158. — Wien. Nationalbibliothek, Hist. gr. 45: epitome di una recensione greca del Martirio di s. Euplo, 49, 239-40. — — Lat. 2160: S. Ilario, De Trini­ tate, 5, 105-10. — Wolfenbüttel. Landesbibliothek, Aug. fol. 71, 19, 46, 100. — Ziirich. Zentralbibliothek, C 10: Passio ss. Mariani et Iacobi, 3, 41-2. Mantova (diocesi), 36, 943-4. Manturia o Manturianum (diocesi), 35, 528-30. Manuele II Paleólogo, imperatore di Oriente: elogio di lui, 46, 22-4. Marano, 35, 970. Marcello tribuno, 8., mari.: intorno al­ l’origine della Passio ss. Marcelli et Petri militis, 66, 305-26. Marcello di Tingi, mart., s.: correzione al testo dei suoi Acta, 9, 67-8.

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Marcello PP. II: codici Pichensi del card. Marino Grimani desiderati dal card. Marcello Cervini, 75, 1-14 - codici del card. Marino Gri­ mani acquistati da Guglielmo Sirleto e rivenduti alla Vaticana, car­ dinale bibliotecario il Cervini, 75, 14-25. — codici Cerviniani passati al card. Guglielmo Sirleto e quindi nell’ Ottoboniana, 75, 136-43. — suo ordinamento dei codici della Vaticana, con riguardo a quelli orientali, 92, 121-46. — sulla venuta dei codici del Cervini nella Vaticana e la loro numera­ zione, 68, 181-2. Marcello Iacopo Antonio: sua lettera a Renato d’Angiò re di Napoli, nel mandargli la versione latina del­ l’opuscolo De sacerdotio Christi fatta da Lauro Querini, 90, 81-2 - altra sua lettera allo stesso, nel mandargli un’omilia di s. Giovanni Criso­ stomo tradotta, 90, 82-5. Marciano e Nicandro, ss., di Egitto: esame critico della loro leggenda, in riguardo alle sue somiglianze con quelle di altri s. martiri, specie de­ gli omonimi di Egitto, 24, 139-57. Marco diacono: per la sua Vita Por· phyrii, 78, 520-1. Marco ieromonaco: gratulatoria a Isi­ doro il Cardinale Ruteno, 46, 27-8. Marco Efesino: sull’anno della sua morte, 46, 122-6; 79, 101-6. — suo trattatalo astronomico, 46, 42-6. — elogio di lui detto da Giorgio Sco­ larlo, 46, 42. Marco Giulio Eugenio, vesc. di Laodicea di Licaonia: sua epigrafe, 22, 57-73. Maria Vergine, s.: l’antico racconto la­ tino dell’Assunzione, 59, 323-62. Maria, s., vedi Ariadne (Maria), s. Mariana (diocesi), 35, 683-702. Mariano, s.: autenticità, manoscritti e testo della Passio ss. Mariani et Iaeobi, 3, 15-61. Marineo Lucio: sue relazioni con A n­ tonio Flaminio, 1, 6, 9, 10, 11 e pas­ sim.

Marini Gaetano: sue lettere a Giovanni Fantuzzi, 82. — sue lettere a Guido Antonio Zanetti, 29, 7-55. — lettere a lui di Giovanni Fantuzzi, 83, 3-106. — elenco dei corrispondenti di lui nei co­ dici Vat. lat. 9042-9060, 83, 109-112. — atto del suo battesimo, 83, 168. Marino Romano, s.: Μαρτύριον του àytov Μαρίνου, 27, 83-93 - analisi di esso, 71-82. Marliani Luigi: edizione della sua Orafio in Martinum Lutherum, accom­ pagnata da un epigramma di A n­ drea Alciati, 31, 47-50. Marmarica: registri fondiari, 53, x v n x x iii, 49-62 - indici dei nomi e dei vocaboli, 63-70. Marrucini, paese dei: diocesi dalle ori­ gini al 604, 35, 374-6. Marsi, paese dei: diocesi dalle origini al 604, 35, 363-5. Marsia (diocesi): decima dell’anno 1308, 69, 21-6. — decima dell’anno 1324, 69, 27-54. — elenco di chiese della Marsia dipen­ denti dal monastero di Montecassino (fine sec. x m ), 69, 55-6. Marsico Nuovo (diocesi): decima del­ l’ anno 1310, 84, 173. Marsilio da Padova: manoscritto del suo Defensorium pacis, 75, 170. Martana, 35, 484-7. Martilogio del Vescovato di Lucca, 1364, 34, 59-116. Martirano (diocesi): decima dell’anno 1325, 84, 308-9. Martiri: le memorie dei martiri romani sulle vie Aurelia e Cornelia, 38, 63100. — iscrizioni cristiane dell’Asia Minore di supposti martiri, 49, 118-45. — martiri cristiani giapponesi non ri­ cordati della seconda metà del se­ colo x v i i , 39, 343-84. — Abitinensi: analisi della loro Pas­ sio, 65, 1-46 - testo, 47-71. — della Massa Candida·, interpreta­ zione topografica di questa incerta denominazione, 9, 37-51.

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

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Martirologi: i Martirologi come fo n ti Μαρτύριον το ΰ άγιου Ν έστορος , 22, 115-7. per la storia delle antiche diocesi Μαρτύριον του άγιου Πανκρατίου. 19, 83-7, 109-12. italiane, 35, 31-7. — lettera del card. G. A. Santori con­ Μαρτύριον των άγιων Παπία, Διόδωρόν »tal tro l’uso in chiesa del Martirologio Κλαυδιανου, 22, 118-9. Μαρτύριον Τροφίμου , 5, 207-26. del Maurolico, 78, 363-7. — Giambattista Bandini e la corre­ Μαρτύριον τοΰ άγιου Τρύφωνος , 19, 18-40, 43-74. - correzioni e supplementi, zione del Martirologio Romano, 77, 421-2. 22, 75-87. — un voto di Antonio Agellio per la Marziale: correzione ed esposizione de­ correzione di esso, 78, 345-55. gli Epigrammi fatte da N. Perotti, 44, 74-84. Martorano, Calabria, 35, 343. Μαρτύριον των άγιων Άγάγι)s, (δίρήνης κα'ι — edizione curata dallo stesso (Roma, Xiovlas, il, 1-19, 67. 1473), 44, 93-4. Μαρτύριον τής άγιας ’Αρεάδνης: testo, 6, Massa Candida·, interpretazione to ­ 121-33 - testo greco e siriaco (in pografica di questa denominazione usata per un gruppo di martiri afri­ versione italiana) e parafrasi latina cani, 9, 37-51. delle parti genuine, 9-12 - analisi critica del martirio, 89-119; 8, 3-21 — luogo di origine della Passione dei martiri da essa denominati, 19, - indice dei vocaboli, 6, 177-84. Μαρτύριον του άγιον !ερομάρτυρος ’θλευθε137-8. ρ'ιου, 6, 147-61. Massalubrense (diocesi): decima degli Μαρτύριον του άγιον βυττλου, 49, 47-8. anni 1308-1310, 97, 515. Massa Marittima (diocesi): decima deΜαρτύριον του άγιου ¡ερομάρτυρος θνπλου, l’anno 1298, 58, 147-9. 49, 48-50. Μαρτύριον του άγιου μάρτυρας Ευπλου, 49, — decima degli anni 1302-1303, 98, 51-2. 193-6. Massima, Donatilla e Seconda, ss., Μαρτύριον ύν συντόμιρ τον άγιον ίερομάρτυρος ίύίπνλον, 49, 239-20. mart.: esame critico della Passio sanctorum Maximae, Donatillae et Μαρτύριον του άγιου θεαγένους, 24, 177-85. Μαρτύριον του άγιου θεοδότου, 6, 59-84 — Secundae, 65, 73-97. compendio a uso liturgico dello stes­ Massime ascetiche: card. Giovanni Bona, Hortus caelestium deliciarum, so testo, 85-7 - analisi critica del martirio, 7-57 - indice dei vocaboli 32. di esso, 163-76 - correzioni al testo, Massimo (famiglia): codice ad essa ap­ partenuto, Vat. lat. 7654, 4, 6. 8, 37. -------- 33, 110-42 - glossario, 219-24. Massimo da Costantinopoli, 0 . P.: no­ Μαρτύριον του άγιου θεοδώρου τοΰ τήρωνος: tizie sopra di lui, 79, 462-8, sul più antico testo di esso, 22, Matelica (diocesi), 35, 489. 89-107. Matematica: Giorgio Pachymere, Qua­ Μαρτύριον τοΰ άγιου Ίαννουαρίου, 24, 103drivium, Σύνταγμα τω ν τεσσάρω ν μαθη­ 14.

Μαρτύριον των άγιων μαρτύρων Ιουστίνου, Χαρίτωνος, Χαριτοΰς, Εύελπίστου, Ίέρακος, Παίονος καί Αιβεριανοΰ: .8, 2 3-36. - parafrasi di esso, 9, 71-5. Μαρτύριον τοΰ άγιου Μαρίνου, 27, 83-93 — analisi di esso, 71-82. Μαρτύριον év συντόμφ των άγιων... μαρτύρων Μελετίου τοΰ στρατηλάτου, Ίωάννον καί Στεφάνου κτλ., 65, 32 7-32.

μάτων, αριθμητικής, μουσικής, γεωμετρίας κα'ι άστρονομίας, 94.

Matrimonio: nel sec. χν, 78, 39. Mattia Corvino, re d’ Ungheria: il co ­ dice Corviniano delle Epistole di s. Ignazio mart., 78, 40-3. . Maurolico Francesco: lettera del card. G. A. Santori contro l’uso in chiesa del Martirologio di lui, 78, 363-7. Medici Francesco di Giuliano d’Ave-

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

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rardo de’ : lettera a lui di Andrea Fiocchi, 90, 120-1. Medici Lorenzo de’ : sua politica e re­ lazioni con Innocenzo V ili , dai dispacci di Gl. Gherardi nunzio pon­ tificio a Firenze e Milano, 1487-90,

21. Medicina antica: Filippo Xeros reg­ gino e altri nel codice Vat. gr. 300, 31, 9-41. — un nuovo capitolo di Sorano e tre nuove ricette superstiziose di Aezio, 81, 42-6. Medicina greca: opere diverse, 78, 521-4. Medicina medievale: corrispondenza medica di Pietro il Venerabile con magister Bartholomaeus, 37, 80-6. Melezio, s., mart.: Μαρτύρων èv συντάμψ των άγιων... μαρτύρων Μελετίου του στρατηλάτου, Ίωάννου καί Στεφάνου κτλ., 05, 327-32. — cantici di Melezio lo scismatico?, 77, 501-2. Melfi (diocesi): decima dell’anno 1310, 84, 147-9. — decima dell’anno 1325, 84, 149-51. Meliteniota Teodoro: notizie varie in­ torno alla vita e alle opere di lui, 50, 172-89. — proemio e tavola dei capitoli del libro II della Astronomica tribiblos di lui, 56, 189-91. Melitone di Sardi: frammento di lui, 76, 136-7. Melkizedeq, prete: manoscritti orien­ tali di lui entrati nella Vaticana, 92, 255-6. Mena, s.: classificazione delle sue Pas­ sioni, nelle quali si riconosce un adattamento della storia di s. Gordio narrata da s. Basilio Magno, 19, 7-18. Menologi: reliquie di un grande menologio premetafrasteo, 33, 103-27. Menologio di Basilio: compendio del martirio di s. Clemente papa dato da esso, 27, 39-40. Menzi Pietro, nunzio pontificio: Istru­ zioni di Innocenzo V i l i a lui, 21, CXXXVI-CXLII.

Menzi Pietro: note di lui a Innocenzo V ili , 21, c l i - c l v i i i . — sua missione presso il re Ferdinando di Napoli, 21, x x x v i i - x l v . Mercati Giovanni, card.: parole di S. S. Pio X I nel presentargli la rac­ colta delle sue Opere minori, 80, 5-9. — notizie biografiche di lui, 80, 11-6. — bibliografia dei suoi scritti (18901941), 80, 17-54. — indice dei nomi e delle cose note­ voli contenuti nelle Opere minori, 80, 55-170. — indice dei manoscritti citati nelle Opere minori, 80, 171-213. — Errata-corrige ai voli. 1-IV delle Opere minori, 80, 215-9. Meria, Myria (diocesi), 35, 331-4. Messale Ambrosiano: una grave accusa all’edizione tipica di esso, 77, 400-1. Messale Romano: il Messale della Cap­ pella papale alla fine del sec. x m , 38, 348-76. — riformato da Alessandro Pelegrino, 78, 370-2. — Tommasi Giuseppe, card., b., Del­ la riforma del Breviario e del Missale romano, 15, 8-15, 25-41. — le stazioni e le loro pericopi nel Messale Romano, 38, 101-40. Messali: catalogo della esposizione di codici tenuta nella Biblioteca Va­ ticana per il X III centenario della morte di s. Gregorio Magno, 13, 19-25 Messico: notizie sopra la vita e gli scritti del missionario- Bernardino de Sahagún, O. F. M., 39, 281395 - frammento del suo perduto libro Platicas o coloquios de los doce primeros misioneros de Mexico (te­ sto spagnolo e messicano), 295-333. Messina: ricerche per la storia di va­ rie raccolte di codici greci della città e vicinanze, 68, 29-82, 14978 - indici di codici greci, 228-92. — (diocesi), 35, 614-6. — Archimandritato: inventari e ma­ noscritti di esso, 68, 41-60, 155-61 228-47, 269-88.

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INDICE DEI NOM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Messina: Archimandritato: per la serie degli archimandriti del Faro, 68, 166-76. — Biblioteca Universitaria: manoscritti, 68, passim - concordanza dei numeri odierni di suoi codici coi numeri di alcuni antichi inventari di varie li­ brerie disperse, 289-92. Metochita Giorgio: pretesi scritti di lui, 79, 41-3. Michele di Efeso: suo commento all’Etica Nicomachea, 78, 458-67. — suo commento ai libri de partibus animalium, 78, 467-75. Michele Italico: alcuni discorsi inediti di lui, 76, 483-7. Migne Jacques Paul: inizi dedotti dalla Patrologia latina e da versioni la­ tine della Patrologia graeca, 1617.

— tavola comparata delle varie im ­ pressioni della Patrologia latina, 17, 599-601. — indice analitico dei volumi della Patrologia latina, 17, 603-23. — indice analitico dei volumi della Patrologia graeca da cui furono de­ dotti gli inizi, 17, 625-31. Milano: dispacci e lettere del nunzio pontificio . Giacomo Gherardi du­ rante la sua missione a Firenze e Milano, 1487-90, 21. — (diocesi), 35, 996-1031. — S. Ambrogio. Capitolo: un inven­ tario di suoi codici nel sec. x m , 77, 44-7. Milazzo (diocesi), 35, 650-1. Mileto (diocesi), 84, 354. — decima dell’anno 1310, 84, 277-84. — decima dell’anno 1325, 84, 28592. Milizie romane: come andavano ve­ stiti ed armati i milites della p o­ lizia urbana, 49, 203-38. —- polizia delle strade in Siria, 49, 246-247. — gli ufficiali che scortarono s. Ci­ priano al luogo del martirio, 49, 243-4. Millenarismo: trattato latino su s. Mat­ teo di un anonimo millenarista,

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parzialmente conservato, 11, 1-49; 77, 84-91. Millenarismo: de tribus mensuris e de Petro apostolo, frammenti probabilmen­ te dello stesso autore, 11, 6-22, 46-0. Minervino (diocesi): decima dell’anno 1310, 84, 143. Miniatura: un Evangeliario carolino della Pierpont Morgan library di New York, 40, 89-104. Minicio Calvo Francesco, tipografo, vedi Calvo Francesco. Minori (diocesi): decima degli anni 1308-1310, 97, 491. Minturnae (diocesi), 35, 165. Misenum (diocesi), 35, 210-11. Miti, favole e leggende: definizioni, origine dei nomi, differenze tra le varie forme, 43, 1-23. Mitologia greca: Procopio di Gaza, "Etabpao-is eUóvos, 89, 1-19 — com ­ mento dell’opera e studio dei cicli mitici ed epici (Teseo, Ippolito, Fedra - Iliade) in essa rappresen­ tati, 21-86 - ricerche varie relative alla stessa, 87-118. Mocio, s.: intorno a un luogo della sua passione, 27, 127-31. Modena (diocesi), 35, 790-3. — decima del sec. x m , 60, 273-89. — sull’anno in cui ne divenne vescovo Scipione Mainenti, 76, 117-21. — R. Biblioteca Estense: codici greci di essa con la corrispondenza ai numeri degli inventari Pio, 75, 242-5. Moggi Moggio de’ , amico del Petrarca: vita, 14, 69-78 - scritti, 78-80 dodici Epistole poetiche latine di lui, 68-9, 81-105. Molfetta (diocesi): decima dell’anno 1310, 84, 62. Molisium: decime delle diocesi nei se­ coli x iii -x iv , 69. Monembasia: due ricorsi a Giuseppe II patriarca di Costantinopoli scritti per un metropolita di Monembasia da Isidoro poi Cardinale Ruteno, 46, 7-14. Monopoli (diocesi): decima dell’anno 1310, 84, 84-7.

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Monopoli (diocesi): decima dell’anno 1325, 84, 87-92. Montano, s.: esame della autenticità e forma della Passio ss. Montani, L udi et sodorum, 8, 7-15. — osservazioni critiche sul contenuto ed esame del testo, 22, 1-31, 111-4. Montecassino (abbazia): decima de­ gli anni 1308-1310, 97, 41-3. — decima dell’anno 1325, 97, 44-50. — decima degli anni 1358-1360, 97, 51-64. — elenco di chiese della Marsia da essa dipendenti (fine sec. x i i i ), 69, 55-6. — due supposte spogliazioni della sua biblioteca, 78, 159-71. — prefazione alle varianti della Vol­ gata raccolte nel sec. x v i dai m o­ naci di essa, 78, 172-4. Montecatini: liste di beni e di diritti ivi goduti dal Vescovato di Lucca, sec. x i -x i i i , 34, 22, 26-9, 36-42. Montecorvino (diocesi): decima del­ l’anno 1328, 84, 22. Montefeltro, 36, 819. Montemarano (diocesi): decima degli anni 1308-1310, 97, 353. — decima dell’anno 1328, 97, 354. Monteverde (diocesi): decima degli anni 1307-1310, 97, 379. . Monumenti sepolcrali: monumento del card. Antonio Martinez de Chaves in S. Giovanni in Laterano a Roma, 38, 415-31. Moriano: elenco di beni ivi posseduti dal Vescovato di Lucca, sec. xn , 34, 30-1. Morin Germain, O. S. B., valore di un suo rilievo, 73, 400-1. Mottola (diocesi): decima dell’anno 1324 , 84, 135-7. Muratori Ludovico Antonio: due sue lettere dirette a Nicolò Antonelli, 73, 403-4. Muri, Svizzera (monastero benedet­ tino): provenienza da esso di alcuni oggetti delle collezioni Vaticane, 7P, passim. Muro Lucano (diocesi), 84, 350. — decima dell’anno 1310, 84, 159.

Musica: Giorgio Pachymere, Quadri « mi»: il trattato della musica, 94 97-199.

Naironi Giovanni Matteo: cataloghi del fondo antico dei manoscritti orientali della Vaticana, redatti da Abramo Ecchellense e da lui, 92, 5-2 7. — concordanza del catalogo Ecchellense-Naironi col catalogo Ecchel­ lense e coi numeri odierni, 92, 452455 - e concordanza reciproca, 456-8. Napoli Francesco Antonio: le mis­ sioni letterarie di lui e di Francesco Davanzati in Sicilia, 68, 32-40, 149-55 - suo inventario dell’Archimandritato di Messina, 228-47, Napoli: elogi di alcuni signori napole­ tani fatti da Pescennio Francesco Negro nel suo libro Cosmodystychia, 91, 23*-34*. — (regno): sua politica e rapporti con Innocenzo V i l i nei dispacci di G. Gherardi nunzio pontificio a F i­ renze e Milano 1487-90, 21. — (diocesi): dalle origini al 604, 85, 213-28. — — decima degli anni 1308-1310, 97, 275-89. — Biblioteca Aragonese: codici Ottoboniani latini provenienti da essa, 75, 168, 289-91. Nardò (diocesi): decima dell’anno 1310, 84, 121-2. — decima dell’anno 1373, 84, 122-4. Narni (diocesi), 85, 402-4. Nazario e Celso, ss.: luogo della loro sepoltura secondo i testi, 76, 482. Negro Francesco Pescennio: notizie preliminari per la sua biografia, 91, 23-7 - il Negro a Venezia, sua patria, 27-51 - fuori di Venezia (a Padova, Roma, Arad; al servi­ zio d’ Ippolito I d’Este in Ungheria e in Italia; nell’ Italia meridionale), 51-96 - scritti e carattere di lui, 96-107 - tavola cronologica della vita e degli scritti, 107-9.

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

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Negro Francesco Pesoennio: estratti dal Nocera, 35, 483-4. suo libro Oosmodystychia o De mundi Nocera dei Pagani (diocesi), 35, 242-5. infelicitate, 91, 1 *-68*. Nola (diocesi), 85, 228-39. — il suo libro Peri archon o De mode— decima degli anni 1308-1310, 97,. 293-9. randa venetorum aristocratia; rela­ zioni di esso con il De reipablicae — inquisizione dell’anno 1324, 97, 300314. venetae administratione del conte Iacopo di Porcia; estratti dal pri­ •Nomentum (diocesi), 35, 139-43. mo, 91, 40*-59*. Nomina sacra: forme di essi in antichi mss. latini cristiabi, 40, 62-74. Neone, a., v. Claudio, Asterio e Neone, ss. Nepi (diocesi), 35, 531-2. Nona (diocesi): decime dell’anno 1351, Nereo e Achilleo, ss.: età e circostanze 96, 467. — decime degli anni 1372-1376, 96,. del loro martirio nell’epigramma di 468-9. s. Damaso e secondo la critica, 22, 41-55. Norcia (diocesi), 35, 338-59. Nestore, S .: Maprvpiov tov àylov Nérropos, Notabilia (canonistica), 71, 228-42. 22, 115-7. Notabilia di decretalisti, 71, 408-15. Nestorio: Nestoriana, 78, 52-3. Notazione musicale: catalogo della espo­ sizione di manoscritti tenuta nella Nicandro e Marciano, ss., vedi MarBiblioteca Vaticana per il X III cen­ ciano e N icandro, ss. tenario della morte di s. Gregorio Nicastro (diocesi), 84, 354-5. Magno, 13, 27-61. — decima dell’ anno 1310, 84, 305-6. Note tironiane, vedi Abbreviazioni. — decima dell’anno 1324, 84, 306-7. Novara (diocesi), 35, 1032-36. Niccoli Niccolò: lettera a lui del b. Novelle: temi e genesi di esse; risultati Ambrogio Traversari, 90, 33-47. e utilità dello studio della novelli­ Niceta, s.: codici e tradizione del suo stica, 43, 269-74. trattato de diversis appellationibus Numana (diocesi), 35, 386. D. n. Iesu Ghristo convenientibus, Numismatica: lettere di Gaetano Ma­ 5, 137-40. rini al numismatico Guido Antonio Niceta: lettere di un personaggio di Zanetti, 29, 7-55. questo nome, 78, 447-56. Niceta di Remesiana, 78, 194-5. Nunziature: dispacci e lettere del nun­ zio Giacomo Gherardi durante la Nicodemo di Pontremoli, vedi Transua missione a Firenze e Milano, chedino Nicodemo di Pontremoli. 1487-90, 21. Nicolò PP. V: sopra una sua lettera — storia e descrizione dell’Archivio smarrita al despota Teodoro II della cancelleria della Nunziatura Paleólogo, 46, 127-8. veneta, conservato nell’Archivio Va­ Nicolò, arciv. latino di Atene: sua let­ ticano, 41, 273-329. tera, 77, 305-9. Nicolò da Osimo, O. F. M.: suo com ­ Nuoro, 35, 679. Nusco (diocesi): decima degli anni mentario alla Regola di s. France­ 1308-1310, 97, 471-2. sco, 59, 301-10. Nicolò Germano, 79, 175-7. Nicolò Modrussiense: notizie varie so­ Oderzo (diocesi), 35, 902. pra di lui, 79, 205-67. Omero. Iliade: rappresentazione del Nicotera (diocesi), 35, 334. ciclo nella ' Gicfppao-is ebcóvos di Proco Nigravalle Giovanni de, un inesistente pio di Gaza, 89, 72-83. canonico premostratense e biblio­ Onorio PP. I li: VOrdo dell’incorona­ tecario Vaticano, 41, 219-26. zione imperiale detto « Cencius II »,. Nilo: autore del MapTvpiov tov àylov 060Sotov: 6, 19-24. 38, 332-37.

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Oppido Mamertino (diocesi): decima deiranno 1310, 84, 2 73-5. — decima dell’anno 1325, 84, 275-6. Ordelaffi (famiglia): accenni a vari per­ sonaggi di essa nella cronaca di Giovanni di M. Pedrino, anni 14111464, 50 e 62 (cf. il repertorio della cronaca, 50, 3-42). Ordini mendicanti: provvedimenti presi dai prelati francesi contro i frati (c. 1289-90), 39, 49-66. 'Ordo Ambrosiani^ ad conseerandam ec• clesiam et altana, 7, 5-27. ■ Ordo dell’incoronazione imperiale, 38» 322-37. Oria (diocesi): decima dell’anno 1310, 84, 125. Origene: supposto frammento di lui, 78, 181-4. — Giorgio Scolarlo e i libri di lui Con.. ( .7 9 , 89-97. Oristano: di un reliquiario greco ivi conservato nella chiesa dei Prati Minori Conventuali, 77, 359-61. Orosio Paolo: varianti di un framm. del­ l’Archivio capitolare di S. Ambrogio di Milano del Commonitorium de errore Priscillianistarum et Origenistarum di lui, 5, 134-6. Orsini Giordano, card.: suoi codici nella biblioteca di S. Pietro in Va­ ticano, 75, 149-68. — Napoleone: lettera di lui al P e­ trarca, 14, 20-2. — Nicolò: lettera di lui al Petrarca, 14,

Otranto (diocesi), concilio provinciale (1310), 84, 372-3. — decima dell’anno 1310, 84, 107-9. — decima dell’anno 1373, 84, 109-10. Otricoli (diocesi), 35, 400-2.

Pachymere Giorgio, Quadrivium, Σύνταγμα των τεσσάρων μαθημάτων, αριθμητικής, μουσικής, γεωμετρίας κα'ι αστρονομίας: in­ troduzione, 94, νιπ-χχχπ ι - mano­ scritti dell’opera, x x x v -ic - testo, 1454. Padova (diocesi), 35, 911-17. — decima dell’anno 12 97, 96, 105-80. — estimo del sec. x iv , 96, 181-201. — frammenti di decime dei sec. x m x iv , 96, 202-11. Paestum (diocesi), 35, 320-3. Palamismo e anti-palamismo: note e documenti diversi per la storia di quella controversia, 56, 192-282. Paleografìa, Miscellanea P. Ehrle, IV, 40. — paleografìa armena e greca, 40,

1-2 1 .

— nota sulla minuscola precarolina, 36, 108-13. — sull’origine della scrittura beneven­ tana, 47, 38-63. — influenze straniere nella scrittura italiana dei sec. v m e ix: influenza visigotica, 47, 3-15 - influenza in­ sulare, 15-23 - influenza merovingica, 23-38 - conclusione e aggiunta, 2 0 -2 . 63-7. — i Nomina sacra in antichi mss. la­ Orte (diocesi), 36, 546-7. tini cristiani, 40, 62-74. Ortona (diocesi), 35, 377. — elenco di manoscritti semi-onciali, Orvieto (diocesi), 35, 544-5. 40, 34-61. Osimo (diocesi), 35, 387-9. — tre scribi greci (mss. Urb. gr. 35, Ossero (diocesi): introiti dell’anno 1338, Valliceli. D. 43, Estens. I l i , E, 11) 96, 439. 40, 22-33. — decime dell’anno 1339, 96, 440. — la data e scrittura del Liber (Humus — introiti dell’anno 1349, 96, 441. romamorum Pontificum. (redazione — censi degli anni 1374-1376, 96, 442-3. Vaticana) e le origini e sviluppo Ostia (diocesi): dalle origini al 604, 35, della minuscola, 40, 105-76. 98-110. ! — il codice 490 della Biblioteca Capi­ Ostra (diocesi), 35, 493. tolare di Lucca e la scuola scritto­ Ostuni (diocesi), 35, 318. ria lucchese (sec. v m -ix ), 36. — decima dell’anno 1324, 84, 95-6. Palermo (diocesi), 35, 644-50. Otranto (diocesi), 35, 317.

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Palestrina (diocesi), 35, 132-4. Pallio (indumento liturgico): contri­ buti alla storia di esso, 38, 338-47. Pancrazio, s.: culto, 19, 78-9. — redazioni varie della sua Passione e loro valore storico, 19, 79-105. — versione greca della sua Passione, 19, 83-7, 109-12. — elogio, scritto da Panfilo monaco, di s. Sotere, supposta compagna di martirio di s. Pancrazio, 19, 86-7, 113-20. Panfilo, mart., s.: suo preteso fram­ mento, 95, 91. Panfilo monaco, prete deU’Anastasi di Gerusalemme: suo elogio di s. So­ tere, 19, 86-7, 113-20. Paolo, s.: come i ss. Processo e Martiniano divennero nella leggenda i carcerieri dei ss. Pietro e Paolo, 22, 33-9. — sacra rappresentazione della Con­ versione di s. Paolo rimaneggiata da fra’ Pietro d’Antonio da Lucignano, 10, 103-27. Paolo, s., eremita: due martiri anonimi ricordati nella sua Vita, 19, 123-4. Paolo PP. II: lettera a lui di Nicolò Perotti per il proseguimento della guerra contro Roberto Malatesta, 44, 62-6. Paolo PP. V: i codici Altempsiani da lui acquistati per la Vaticana, 75, 106-43. — codici orientali a lui appartenuti che entrarono nella Vaticana, 92, 256-9. Paolo Egineta: pretesi scritti di lui, 78, 521-2. Paolo Latreno, s.: falsa finale del suo testamento, 79, 39-40. Paolo il Persiano: sua Disputa con P o­ tino manicheo; vita e scritti, 5, 180-206. Papa-Deus, sull’uso di questa espres­ sione nel medioevo, 38, 276-89. Papi: antico catalogo greco di essi, 76, 1-19. — le sottoscrizioni di Papi e cardi­ nali nelle Bullae maiores dal sec. x i al x iv , 40, 177-2 74.

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Papi: statue di Papi dei sec. x v i-x v n t in Campidoglio, 38, 480-503. — Atti: Registri Vaticani (Archivio Vaticano), 45, 49-143. — —- Registri Lateranensi (Archivio Vaticano), 45^ 145-190.· -------- - ricerche sull’inventario dell’archi­ vio finanziario dei Papi del rinasci­ mento (1447-1521), 41, 227-72. Papia, Diodoro e Claudiano, ss.: Μαρ­ τύρων των αγίων Παιτία, Διόδωρόν κα'ι Κλαυδιανοΰ, 22, 118-9. Papilo, S., vedi Carpo, Papilo e Agatonice, ss., mart. Papiri greci: il papiro Vat. gr. 11, Fa­ vorino, De fuga e Registri fondiari della Marmarica, 53. Papiri latini: un foglio delFIlario di Vienna nel fondo Barberin. lat., 5, 99-112. Pappo d’Alessandria: notizie sopra lui e il suo Commentario all’Almage­ sto di Tolomeo, 54, v-xx. — manoscritti del Commentario e prin­ cipi per la costituzione del testo, 54, x x i -x x v ii . — testo del Commentario al v e ti libro dell’Almagesto, 54, 1-314. Paregorio e Leone, ss., mart.: osser­ vazioni critiche sul loro Martirio, 49, 81-100. Parenzo (diocesi), 35, 850-4. —- introiti degli anni 1333-1334, 96, 339-40. — residui di decime dell’anno 1333, 96, 341. — introiti dell’anno 1336, 96, 342. — decime dell’anno 1349, 96, 343. Parma (diocesi), 35, 803-10. — decima dell’anno 1230, 60, 327-55. — decima dell’anno 1299, 60, 356-95. — il più antico vescovo conosciuto, 77, 350-3. — lettera di sottomissione d ’un arci­ prete a Pasquale II, 77, 353-6. Pascasio Radberto: nuova redazione della sua lettera a Fredigardo, flori­ legio di testi eucaristici, 69, 267-78. Pasqua: un testo del falso concilio di Cesarea relativo al computo pa­ squale, 59, 19-27.

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INDICE DEI N O M I E DELLE COSE NOTEVOLI

Pasquale PP. I: sua lettera a Leone V imp. ¿.’ Oriente sul culto delle sacre imagini, 5, 227-35. Pasquale PP. II: lettera di sottomis­ sione a lui di un arciprete di Parma, 77, 353-6. Passio ss. Carpi, Papyli et Agaihonicae, 33, 27-45 - indice dei vocaboli e locuzioni di questo testo, 213. Passio sanctae Crispinae, 9, 21-35. Passio ss. Dativi, Saturnini presb. et aliorum: analisi, 65, 1-46 - testo, 47-71 - indice dei vocaboli, 387-402. Passio ss. Didymi et Theodorae: esame critico di essa, 65, 231-78. Passio sancti Dupli sacerdotis et martyris, 49, 52-4. Passio s. Fabii vexilliferi: esame cri­ tico di essa, 65, 99-113. Passio s. Ferreoli: relazione con essa della Passio s. Genesii e di questa con la Passio s. Iuliani, 65, 20129. Passio sanctorum martyrum Fructuosi episcopi, Auguri et Eulogi diaconorum·. esame critico di essa, 65, 12768 - manoscritti, 168-81 - testo, 183-99 - indice dei vocaboli, 402-6. Passio ss. Marcelli tribuni et Petri mi­ litisi intorno alla sua origine, 65, 305-26. Passio ss. Mariani et Iacobii esame della sua autenticità, 3, 15-26 - esame comparativo dei mano­ scritti, 27-44 - testo, 45-61 - v o ­ caboli e locuzioni, 63-71. — frammento di essa, 77, 240-4. Passio sanctarum Maximae, Donatillae et Secundae: esame critico di essa, 65, 73-97. Passio ss. Montani, L udi et soeiorum: esame della sua autenticità e forma, 3, 7-15 - osservazioni critiche sul suo contenuto, 22, 1-31 - esame del testo, 111-4. Passio s. Theodoriti, 33, 89-101 - glos­ sario, 214-8. Passio s. Vincentii levitae: intorno a questo testo e alle sue relazioni con l’inno di Prudenzio ì d onore del martire, 66, 115-25.

Passione di Cristo: frammenti di dram­ mi sulla Passione in dialetto roma­ nesco, 10, 38-67. Passioni agiograflche: come fonti per la storia delle antiche diocesi italiane, 35, 37-83. Patmos. S. Giovanni Evangelista (m o­ nastero): il catalogo dei codici piò notevoli di esso e le copie Lolliniane ora nella Vaticana, 68, 117-48. Patrologia: Initia Patrum aliorumque scriptorum ecclesiasticorum latino­ rum.ex Mignei Patrologia et ex com­ pluribus aliis libris, 16-17. — note di letteratura patristica, 5; 77, 55-107; 95. — una raccolta di scritti di Padri greci in antiche versioni latine, 75, 184-96. — versioni latine dai Padri greci del cassinese Ambrogio Ferrari, 75, 173-84. — la lettera di mons. Angelo Giusti­ niani (1582) per la stampa dei P a­ dri greci, 68, 23-8. Patzes M., giureconsulto bizantino: TiTrovKeiTos sive Librorum LX. B asi­ licorum summarium, 25 e 51 - sul­ l’autore, 25, x x n -x x x m . Pausulae (diocesi), 35, 395. Pavia (diocesi), 35, 981-91. — San Felice (monastero benedettino femminile): sua signoria patrimo­ niale nell’astigiano, 61, x x i v -x x x i . — vendita, della villa da esso effet­ tuata, da cui l ’origine di Villanova d’Asti 61, x x x i -x x x v i i i . Peccatum: la dottrina canonistica della colpa da Graziano alle Decretali di Gregorio IX , 64. Pedona (diocesi), 35, 854-5. — residui di decime dell’anno 1333?, 96, 348. — censi dell’anno 1349, 96, 348. Pedro IV, re di Catalogna-Aragona: lettere a lui inviate da Filippo di Evreux re di Xavarra (1338-43), 39, 103-15. Pel: già, s.: se sia di s. Giovanni Criso.tomo la homilia I I in s. Pelagiam, 65, 2 79-300 - testo greco della stessa, 301-3 - indice, 407-9.

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INDICE DEI NOM I , E I E L L E COSE NOTEVOLI

Pelagio PP. I: Pelagli diaconi Ecclesiae romanae in defensione Trium Capitulorum, 57, 1-71 - contenuto di questo testo e manoscritto di esso, x i -x x i , l i -l iii . — Pelagio dia­ cono, x x i -xli - Papa, x l i -l i . Pelagio: nuovi frammenti di lui, 78, 10- 20 . Pelegrino Alessandro: sua revisione del Breviario Romano, 78, 368-70. — sua riforma del Messale Romano, 78, 370-2. Peligni, paese dei: diocesi dalle origini al 604, 35, 371-3. Penne ed Atri (diocesi): decima del­ l’anno 1309, 69, 173-9. — decima dell’anno 1324, 69, 180-205. — decima dell’anno 1326, 69, 2 16-24. — decima dell’anno 1328, 69, 2 2 5-47. — inquisizioni per l’anno 1324, 69, 206-15. Perotti Elio: consolatoria del fratello Niccolò a lui attaccato da invidiosi, 44, 147-8. — Niccolò, arcivescovo di Siponto: fa­ miglia, 44, 1-15 - i primi venti­ cinque anni, 16-43 - nella Curia romana e in varie legazioni (14551464), 44-54 - dalla rettoria del Patrimonio al governo di Spoleto, (1464-1472), 55-86 - di nuovo a Roma (1473-1474), 87-110 - il go­ verno di Perugia e l’ultimo ritiro (1474-1480), 111-28. — — codici Perotti nella Biblioteca Vaticana, 44, 129-39. — — varie sue scritture ed estratti, 44, 147-63. -— — paralipomeni Perottini, 44, 1-9 [pagine supplementari], — — nuove notizie di lui e dei suoi codici, 79, 340-51. — Pirro: dedica a lui fatta dallo zio Niccolò del suo commento alle Selve di Stazio, 44, 156-8. Persecuzioni: la persecuzione di Gallo in Roma, 33, 179-210. — sopra alcuni passi del De corona di Tertulliano, 65, 355-86. Perugia: Niccolò Perotti governatore della città , 44, 111-5.

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Perugia: come il quadro di Raffaello « Il seppellimento di Cristo », già nella chiesa di S. Francesco di quella città, entrò in possesso del card. Scipione Borghese, 38, 463-79. — (diocesi), 35, 548-52. Pesaro (diocesi), 35, 500-2. Pescennio Francesco Negro, vedi Negro Francesco Pescennio. Pescennio Nigro: pretesa discendenza da lui dell’ umanista Pescennio Fran­ cesco Negro, 91, 28, 16 *-23*. Petracco di Parenzo, padre del Petrarca: codice di Virgilio fatto scrivere da lui, 79, 422-9, Petrarca Francesca: epitaflo di lei, 76, 128-31. Petrarca Francesco: Invectiva contro quendam Gallum, 20, 207-28. — Novera psalmi confessionales a lui attribuiti, 20, 197-206. — rime inedite o rare che gli si attri­ buiscono in codici della Biblioteca Vaticana, 20, 117-92. — due lettere di lui a Barbato di Sul­ mona, 14, 16-7,29-31. — note autografe sull’orticultura, 20, 229-34. — sull’epitafio della figlia Francesca a lui attribuito, 76, 128-32. — manoscritti di opere Petrarchesche nella Biblioteca Vaticana, 20, 1-158 - manoscritti postillati dal Petrarca nella stessa, 159-62 - manoscritti relativi al Petrarca nella stessa, 163-74. — intorno a un presunto autografo delle Rime, 20, 193-5. — probabile provenienza del suo c o ­ dice di Virgilio, 79, 422-9. — lettera a lui di Niccolò Acciaiuoli, di Nicola e di Napoleone Orsini, 14, 20-2. — lettera a lui di Barbato di Sulmona, 14, 32-3. — relazioni di lui con Gabrio de’ Zamorei, 14, 37-8, 42-3. — relazioni di lui con Moggio de’ Mog­ gi, 14, 70-3, 78-80. Philippe d’Evreux, re di Navarra, vedi Filippo di Evreux, re di Navarra.

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INDICE DEI NOM I E DELLE COSE NOTEVOLI

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Piacenza (diocesi), 35, 813-9. — decima del sec. x m , 60, 399-402. — decima del sec. x m , 60, 403-7. — decima del sec. x iv , 60, 408-20. Piccolomini Francesco, card.: sua let­ tera al nunzio G. Gherardi, 21, C L X X V I-C L X X V II.

Picenum: diocesi dalle origini al 604, 35, 381-99. Pico della Mirandola Giovanni: codici Suoi ora nell’ Ottoboniana (Vaticana), 75, 1-14 - altri ora Vaticani latini, ' 75, 34-8. Piemonte: diocesi dalle origini al 604, 35, 820-45, 971-1057. — statuto di Rocca de’ Baldi, 1448, 62. — statuti di Villanova di Asti, 61. Pier Damiani, s., 76, 170-201, 502-27; 77, 354-5. Pierleoni Pietro: lettera a lui di Biondo Flavio, 48, 153-4. Pieruzzi Filippo di ser Ugolino: lettera a lui del b. Ambrogio Traversari, 90, 24-6. Pietro, s.: come i ss. Processo e Martiniano divennero nella leggenda i carcerieri dei ss. Pietro e Paolo, 22, 33-9. Pietro Diacono: sua citazione da una versione latina di un libro di Dardano, 78, 88-94. Pietro milite, s., mart., vedi Marcello tribuno, s., mart. «Pietro Peccatore», 76, 170-201, 502-27 Pietro il Venerabile: sopra la crono­ logia della sua Epistola adversus Petrobrusianos, 37, 71-9. — sua corrispondenza medica con «magister Bartholomaeus », 37, 80-6. Pietro, vesc. d’Alessandria: un suo pre­ teso scritto sulla bestemmia e F i­ lone l’istoriografo, 77, 426-44. Pietro d’Antonio da Lucignano, 0 . F. M.: sacra rappresentazione della conversione di s. Paolo da lui riinaneggiata, 10, 103-27. Pinna Vestina (diocesi), 35, 370-1. Pio PP. I l i: poesie lat. di Antonio Flaminio a lui dedicate, 1, 31, n. 147, 150, 152 ; 48-50.

Pio PP. VI: frequenti accenni nella corrispondenza tra Gaetano Ma­ rini e Giovanni Fantuzzi, 82-83, passim· (cf. indice, 83). Pio PP. IX : acquisto da lui effettuato di un gruppo di oggetti d’arte pro­ venienti da monasteri svizzeri sop ­ pressi, 70, 5-24. Pio di Carpi (famiglia): inventario dei codici greci del conte Alberto, 75, 58-64,.203-22. — inventario dei codici greci trovati dopo la morte del card. Rodolfo (1564), 75, 64-67, 223-33. — indice alfabetico degli autori e delle opere esistenti nei mss. greci del card. Rodolfo, 75, 67-9, 233-41. — codici greci della R. Biblioteca Estense con la corrispondenza ai numeri degli inventari Pio, 75, 242-5. — la sorte dei codici latini della biblio­ teca del principe Alberto e del card. Rodolfo, 75, 39-58 - vecchi indici dei codici greci Pio, 58-74. — copie di manoscritti orientali della Vaticana da lui fatte eseguire, 92, 103-8. Pisa (diocesi), 35, 584-6. — decima degli anni 1275-1276, 58, 175-80. — decima degli anni 1276-1277, 58, 181-90. — decima degli anni 1296-1297, 98, 227-52. Pistoia (diocesi), 35, 584. — decima degli anni 1276-1277, 68, 53-62. — decima degli anni 1296-1297, 98, 71-88. Pitinum Mergens (diocesi), 35, 494-5. Plaestia (diocesi), 35, 453. Pletone Gemisto: alcuni suoi scritti, 79, 171-4. Plinio Secondo 0.: edizione della R i­ storia naturalis curata da N. Perotti (Roma, 1473), 44, 88-9. Plusiadeno Giuseppe: sull’anno della 6’ a morte, 46, 122-6. Plut irco: codice appartenuto a B arto­ lomeo da Montepulciano 79, 200-4.

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INDICE DEI NOM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Podocataro Ludovico, card.: notizie di lui e delle sue, collezioni, 21, X IX -X X II.

Poggi Luigi: suo pseudonimo, 78, 83-4. Pola (diocesi), 35, 846-9. — residui di introiti dell’anno 1333!, 96, 349. — introiti dell’anno 1334, 96, 350. -— introiti dell’anno 1334, 96, 351. — introiti dell’anno 1338, 96, 352. — introiti dell’ anno 1339, 96, 353. — decime dell’anno 1349, 96, 354. ■ — decime e frutti dell’anno 1351, 96, 355. Polignano (diocesi): decima dell’anno 1310, 84, 83. Policastro (diocesi): decima degli anni 1308-1310, 97, 479. Polizia romana: come andavano vestiti ed armati i milites di essa, 49, 203-8. — polizia delle strade in Siria, 49, 246-7. — gli ufficiali che scortarono s. Ci­ priano al luogo del martirio, 49, 243-4. Pollenzo, 35, 1056. Polverino, amico del Tasso: manoscritto di poesie del Tasso recante il suo nome, 28, 10-3. Polymartium (diocesi), 35, 533-6. Pompilio Paolo: notizie di lui e sua relazione sulla scoperta del cada­ vere intatto sull’Appia nel 1485, 79, 268-86. Pomposa (abbazia benedettina): cata­ logo della sua biblioteca, 76, 35888 .

Pontico Virunio: sue notizie sulla vita di Nicolò Perotti, 79, 340-5. Pontificale Romano: il Pontificale R o­ mano del sec. x ii: origini del P on­ tificale, 86, 3-19 - descrizione dei manoscritti, 21-88 - classificazione dei manoscritti, 89-114 - regole dell’edizione, 115-9 - testo, 122-302. — il Pontificale della Curia Romana nel sec. x m : descrizione dei mano­ scritti, 87, 3-227 - classificazione dei manoscritti, 229-61 - sviluppi, date e autori delle due recensioni,

lo »

263-315 - testi dell’appendice, 31720 - regole dell’edizione, 321-3 testo, 326-581. Pontificale Romano: il Pontificale di Guglielmo Durante: cenni biografici di lui e notizie generali sul Pontifi­ cale, 88, 3-22 - descrizione dei ma­ noscritti, 23-283 - classificazione dei manoscritti, 285-300 - i l Durante e il Pontificale della Curia, 311-20 regole dell’edizione, 321-3 - testo, 326-683. Pontificali usati nella Chiesa A m bro­ siana, 7, 7-9. Populonia (diocesi), 35, 554-8. Porcia Iacopo, conte di: relazioni del libro Peri archon o De moderando, venetorum aristocratia di Pescennio Francesco Negro con il De rei-, publicae venetae administratione di lui, 91, 44*-53*. Porfirio: un codice non riconosciuto dello Ps. Filopono sull’ Isagoge di lui, 78, 402. Porto (diocesi): dalle origini al 604, 35, 110-7. Portus Orestis, Calabria, 35, 344. Postel Guglielmo: suoi manoscritti orientali, entrati nella Palatina dì Heidelberg e successivamente, con questa, nella Vaticana, 92, 290-317. Potentia Picena (diocesi), 35, 390. Potenza, (diocesi), 35, 325-9. — decima dell’anno 1310, 84, 169. — decima dell’anno 1324, 84, 170-1. Potken Giovanni: prestito a lui fatto di un codice orientale della Vati­ cana, 92, 99. Pozzuoli (diocesi), 35, 211-3. — decima degli anni 1308-1310, 97, 263. Praga: un frammento della matricola della sua Università nel sec. x iv , 39, 88-102. Precotto ( = prefazio), 77, 315-9. Preghiere: una preghiera antichissima degli eucologi medievali, 79, 7-15. Prelati e referendari della Segnatura: serie cronologica, 55. Priscilliano: i trattati IX (mutilo) e X di lui, volgarmente intitolati

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

ad populum, sono due omilie sui Salmi 14 e 59, 5, 127-34. Priscilliano: varianti d’un framm. del­ l’Archivio Capitolare di S. Ambrogio di Milano del Commonitorium de er­ rore Priscillianistarum et Origenistarwm di Paolo Orosio, 5, 134-6. Priverno (diocesi), 35, 147. Privilegi di stampa: memoriale di Giam­ battista Bandini circa i privilegi dei libri ecclesiastici, 77, 482-9. .Probo: a proposito del suo commen­ tario a Virgilio, 79, 430-6. Processo e Martiniano, ss.: come essi divennero nella leggenda i carcerieri dei ss. Pietro e Paolo, 22, 33-9. Procopio: una lettera perduta di luit, 78, 446. Procopio di Gaza: " E K ifr p a o 'is etk o v o s , 89, 1-19 - commento dell’opera e stu­ dio dei cicli pittorici in essa rap­ presentati, 21-86 - ricerche varie relative alla stessa, 87-118. — sulle citazioni dell’opera di lui oontro Proclo, 56, 264-6. Procuratori: il ristabilimento dei P ro­ curatori stabili nella Curia papale al sec. x iii , 38, 290-321. Prodromo Teodoro: versi non ricono­ sciuti di lui, 79, 58. Prospero, s.: libro dei Miracula de virtutibus beatissimi Prosperi, 76, 207221, 261-88 - culto del santo, 22132 - età e fonti delle omilie sopra di lui, 232-43 - reliquie del santo, 244-60 - lista delle chiese a lui de­ dicate in Italia, 288-303 - monu­ menti liturgici relativi al suo culto, 303-17. — Messa e orazioni in onore di lui, 77, 38-43. Prudenzio: intorno alla Passio *. Viticentii levitae e alle relazioni di que­ sto testo con l’inno di lui in onore del martire, 65, 115-25. Psalmi confessionales, Novem: attri­ buiti al Petrarca, 20, 197-206. Puglia: decime delle diocesi nei secoli x i i i -x iv , 84. Pulati (diocesi): decime dell’anno 1351, 96, 483.

Pulice da Custoza: epistola poetica latina a lui indirizzata da Moggio de’ Moggi, 14, 96-8.

Quadrivio: Giorgio Pachymere, Qua­ drivium, Σύνταγμα των τεσσάρων μαθη­ μάτων, αριθμητικής, μουσικής, γεωμετρίας κα'ι αστρονομίας, 94. Quaestiones di decretalisti, 71, 423-33. — di decretisti, 71, 243-56. Quaranta martiri, ss., 22, 64-70. — narrazione del loro martirio in scrittori ecclesiastici, nelle varie versioni della Passio e nel Testa­ mento, 49, 155-84. Quattro coronati, ss.: esame della loro identità, a sèguito di studi di H. Delehaye e di L. Duchesne, 24, 55-66. Quentin Henri, O. S. B.: osservazioni intorno a un suo studio su s. Ce­ cilia, 24, 3-14. Querini Lauro: sua versione latina del­ l’opuscolo De sacerdotio Christi, 90, 71-4. — lettera di Iacopo Antonio Marcello a Benato I d’Angiò re di Napoli, nel mandargli questa versione, 90, 81-2. — lettera di Iacopo Lulmeus a Gio­ vanni Barocci vesc. di Bergamo, nel mandargli la stessa versione, 90, 82. Questenberg Giacomo Aurelio: notizie e memorie di lui, 79, 437-61 estratti dalla sua dissertazione De sestertio, 453-9. Quinones Francisco de, card.: per la storia della riforma del Breviario da lui intrapresa, 78, 30-1. Quirico de Amiculo, canonico di B o ­ vino: memoria della sua morte (1450), 2, 36.

Bafiaele da Como, can. reg. di s. A go­ stino, vedi Venosti Bafiaele. Baffaello da Urbino: come il suo quat co « Il seppellimento di Cristo » »mirò in possesso del card. Scipione Borghese, 38, 463-79.

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INDICE DEI N OM I K DELLE COSE NOTEVOLI

Ragusa (diocesi): decime dell’anno 1351, 96, 475. — decime degli anni 1372-1376, 96, 476. Raimondi Cosma: vita e scritti di lui, 76, 101-8, 133-4. — sua lettera su s. Giovanna d’Arco, 76, 93-9. Raimondi Giovanni Battista: mano­ scritti copti di lui legati alla Vati­ cana, 92, 263-8. Raimondo di Penafort, s.: bibliografia dei suoi scritti, 71, 438-52. Ranaldi Alessandro, Federico e Marino: loro lavori nella Biblioteca Vaticana, 78, 201-74; 92, 146-98. Rapolla (diocesi): decima dell’anno 1325, 84, 152. Rathausen (monastero): provenienza da esso di alcuni oggetti delle colle­ zioni Vaticane, 70, passim. Rationes Camerae (Archivio Vaticano): concordanza, 45, 191-201. Rationes decimarum Italiae, 58, 60, 69, 84, 96, 97, 98. Ravello (diocesi): decima degli anni 1308-1310, 97, 487. Ravenna (diocesi), 35, 723-67. — decima dell’anno 1290, 60, 3-18. — decima dell’anno 1291, 60, 19-32. — decima dell’anno 1292 , 60, 33-40. Referendari e prelati della Segnatura: serie cronologica, 65. Reggio di Calabria (diocesi), 35, 337-9, 84, 353-4. — decima dell’anno 1310, 84, 255-69. Reggio d’Emilia (diocesi), 35, 793802. — decima dell’anno 1302, 60, 293-300. — decima dell’anno 1318, 60, 301-23. — libro dei Miracula de virtutibus bea­ tissimi Prosperi episcopi et confes­ soris, 76, 207-21, 261-88 - culto, testimonianze, reliquie del santo, 221-37. Registri fondiari della Marmarica, pa­ piro Vat. gr. 11, 53, x v ii-x x m , 49-62 - indici dei nomi e dei voca­ boli, 63-70. Registri Lateranensi (Archivio Vati­ cano): concordanza, 46, 145-90.

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Registri Vaticani (Archivio Vaticano): prospetto, 45, 49-125 - concordanza, 127-43. Reliquie: lista di reliquie riunite nel­ l’abbazia di Jouarre nel sec. IX, 59, 9-17. — di un reliquiario greco di Oristano, 73, 359-61. Renato I d’Angiò re di Napoli: lettera a lui di Iacopo Antonio Marcello, che gli manda la versione latina dell’opuscolo De sacerdotio Christi fatta da Lauro Querini, 90, 81-2. —- altra lettera a lui dello stesso, che gli manda un’omilia di s. Giovanni Crisostomo tradotta, 90, 82-5. Retorica: la Ars arengandi e le opere De dictamine di Giacomo di Dinant, 59, 113-51. -— Invectiva responsiva di Catilina, composizione letteraria in un c o ­ dice del sec. x i i , 59, 289-91. — precetti, esempi, estratti, lettere, in un codice del sec. x m , 59, 293300. Revelatio Esdrae de qualitatibus anni, 5, 74-80. Riario Girolamo: sua uccisione, nei di­ spacci del nunzio G. Gherardi, 21, l x x v ii -l x x ix . — — istruzioni di Innocenzo V i l i al Gherardi dopo l’uccisione del Ria­ rio, 21, clxi -clxiv . — Pietro, card.: elogio funebre recita­ tone da N. Perotti, 44, 107-110 — estratti, 161-3. — Raffaele, card.: poesie lat. di An­ tonio Flaminio in lode di lui, 1, 24, n. 16; 25, n. 38; 29, n. 103; 31, n. 154; 32, n. 158; 33, n. 180, 181, 183-5; 34, n. 189, 193; 38, n. 217; 37, n. 254. Ridolfi Nicolò, card.: indici di mano­ scritti greci a lui appartenuti, 78, 127-9. Rieti (diocesi), 35, 356-8. Riforma protestante: un epigramma di Andrea Alciati contro i novatori tedeschi, 31, 47-50. Rimini (diocesi): decima dell’anno 1290, 60, 57-84.

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Rimini (diocesi): decima dell’anno 1291, 60, 85-103. — decima dell’anno 1292, 60, 104-12. Riti: il Pontificale Romano nel medio­ evo, 86-88. Rituale: sull’ edizione del card. G. A. Santorio, 77, 498-500, 503-5. Robazi Giacomino de’ , da Parma: epistola poetica latina a lui indiriz­ zata da Moggio de’ Moggi, 14, 93-100. Rocca de’ Baldi, Cuneo: statuto del 1448, 52, 11-42. — rubriche di esso, 52, 45-8. — indice delle voci e glossario, 52, 49-55. — descrizione della pergamena origi­ nale, 52, 5-7. Roma: contributi vari alla sua storia, Miscellanea F. Ehrle, II, 38. —- potestà domestica e potestà statale nell’antichità romana, 38, 1-55. — (diocesi): dalle origini al 604, 35, .93-8. — memorie dei martiri sulle vie Aurelia e Cornelia, 38, 63-100. — riferimenti a vicende e personaggi della società romana tra la fine del sec. x v e il principio del x v i nelle poesie lat. di Antonio Flaminio, 1, /passim. — notizie di Roma nella corrispon­ denza di Gaetano Marini con Gio­ vanni Fantuzzi, 82-83, passim (cf. indice, 83). — chiese dedicate a s. Cesario, 38, 377-403. — due vedute attribuite a Stefano du Perac, 38, 449-59. — Archivio Vaticano, vedi Vaticano. Archivio Segreto Vaticano. — Arciconfraternita del Gonfalone (S. Lucia del Gonfalone): sacre rap­ presentazioni da essa tenute al Co­ losseo nei sec. x v e x v i, 10, 69-89 - inventari di vesti e di attrezzi usati in queste rappresentazioni, 10, 91-101. — Biblioteca, Apostolica Vaticana, vedi Vaticano. Biblioteca Apostolica Va­ ticana.

Roma: Campidoglio: statue di Papi dei sec. x v i-x v m , 38, 480-503. — Cimitero di S. Ermete (già detto di S. Bassilla): osservazioni intorno a s. Bassilla come eponima di que­ sto cimitero, 27, 115-26. — Collegio dei Neofiti: suoi codici orientali passati alla Vaticana, 92, 405-35. — Domus celimontana: luogo di se­ poltura dei ss. Cipriano, Giustina e Teoctistof, 65, 333-54. — Galleria Borghese: come il quadro « 11 seppellimento di Cristo » entrò in possesso del card. Scipione Bor­ ghese, 38, 463-79. — Piccola Farnesina: il committente di questo palazzetto, 38, 460-2. — S. Basilio (collegio): sulla vendita dei codici di esso, 68, 214-8. — S. Giovanni in Laterano. Sancta sanctorum: frammenti d’un Livio del sec. v già conservati nel suo Tesoro, 18, 3-9, 11-8. — S. Giovanni in Laterano: sepolcro del card. Antonio Martinez de Chaves, 38, 415-31. — S. Matteo in Merulana, 38, 404-14. — S. Pietro in Carcere Mamertino: so­ pra un’iscrizione già esistita in que­ sta chiesta, 79, 513-24. — S. Pietro in Vaticano: Tiberii Alpharani De basilicae Vaticanae an­ tiquissima et nova structura, 26, 1-146 - estratti di scritture e docu­ menti diversi riguardanti la basi­ lica, 149-208. --------progetto sconosciuto di Giuliano da Sangallo, 38, 432-48. --------Biblioteca capitolare: ricerche per la storia dei suoi codici nei sec. x v e x v i, 75, 144-68. — S. Agnese (basilica): iscrizione de­ dicatoria di Costantina, 19, 167-74 - monastero presso la basilica, 177. — S. Maria de cambiatoribus: sopra due iscrizioni che la riguardano, 79, 513-24. — Università (Sapienza): insegnamento in essa tenuto dall’umanista A nto­ nio Flaminio, 1, 12-3.

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IN D IC E D E I N O M I E D E L L E C O SE N O T E V O L I

Romagna: cronaca di Giovanni di M. Pedrino, 1411-1464, 50 e 62 - reper­ torio della stessa, 50, 3-42. — avvenimenti nel 1488, dai dispacci del nunzio G. Gherardi, 21, l x x v i i . Romano, s.: sviluppo della sua leg­ genda, 19, 139. Romano il Melode: testi sui quali com ­ pose i suoi inni in onore di s. Mena e di s. Trifone, 19, 14-8, 41-2. Romano, abate di S. Benedetto in Ca­ labria: intorno a una sua sottoscri­ zione, 78, 321-5. Rossano (diocesi): decima dell’anno 1325, 84, 191-6. — decima dei sec. x iv -xv , 84, 197. Rossano (monastero), vedi Santa Maria del Patire, Calabria (monastero basiliano). — S. Adriano (abbazia): lista di co ­ dici, 68, 308. Rufo di Efeso: tre neglette citazioni di lui, 81, 37-8. Ruini Lelio, vesc. di Bagnorea: due Co­ rani di lui nella Vaticana, 92, 289-90. Rusellae, Rosellae (diocesi), 36, 554. Ruvo (diocesi), 35, 303-4. — decima dell’anno 1310, 84, 61.

Sabadonaem: lettera di Gregorio N azianzeno ai cenobiti del «beatissimo Leucadio » in Sabadonaem, 11, 86-90. Sabazio, s., mart., vedi Trofìmo, Sabazio e Dorimedonte, ss., mart. SabeUico Marco Antonio: di una cor­ rispondenza tra lui e fra Antonio Bonfini, 91, 1-9. — alcune correzioni alla vita di lui, 91, 9-17. — le notizie di lui e di Matteo Herben circa Angelo Sabino e il poema De excidio civitatis Leodieneis, 91, 17-23 Sabini, paese dei: diocesi dalle origini al 604, 85, 345-63. Sabino Angelo, vedi Angelo Sabino {de Curibus Sabinis). Sabiona (diocesi), 35, 941-3. Saccani Giovanni: suo indice delle chiese dedicate in Italia a s. Prospero, 76, 2 88-303.

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Sacramentari: catalogo della esposi­ zione di codici per il X III centena­ rio della morte di s. Gregorio Ma­ gno, 13, 19-25. Sacramentario Gregoriano: intorno ai manoscritti di esso, 38, 141-58. Sacramentario Leoniano, 78, 37. — collette di un cod. Ambrosiano im ­ parentate con il Sacramentario L eo­ niano, 7, 33-44; 77, 91-3. Sacre rappresentazioni: antiche omilie e sacre rappresentazioni medievali, 77, 417-20. — rappresentazioni tenute nei secoli x v e x v i . al Colosseo dall’Arciconfraternita del Gonfalone, 10, 69-89. — inventari di vesti e di attrezzi usati in queste rappresentazioni, 10, 91101 .

— rappresentazione della Natività di s. Giovanni Battista in dialetto ro ­ manesco del sec. x iv , 4, 8-21, 33-49. — rappresentazione della Decollazione di s. Giovanni Battista in dialetto romanesco del sec. x iv , 4, 21-3, 51-72. — rappresentazione della Conversione di s. Paolo rimaneggiata da fra’ Pietro d’Antonio da Lucignauo, O. F. M., 10, 103-27. — rappresentazione di s. Lucia e fram­ menti di drammi sulla Passione in dialetto romanesco, 10, 7-67. Saepinum (diocesi), 35, 379. Saint Amand, Belgio (abbazia): un lessico tironiano di essa, 77, 514-5. Salapia (diocesi), 35, 284. Salerno (diocesi), 35, 250-2. — decima degli anni 1308-1310, 97, 383-401. — inquisizioni del sec. x iv , 97, 402-8. — decime e inquisizioni dell’anno 1309, 97, 409-53. Salmi confessionali attribuiti al Petrarca, 20, 197-206. Salpi (diocesi): decima dell’anno 1310, 84, 38. Salutati Coluccio: lettere a lui di Ma­ nuele Crisolora, 79, 31-7, 49-55. Salve Regina·, leggende medievali sulla sua origine, 78, 24-5.

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164.

INDICE DEI N O M I E DELLE COSE NOTEVOLI

Samnium (diocesi): 35, 263. Sangallo Giuliano da: suo progetto sconosciuto per la basilica di S. Pie­ tro, 38, 432-48. Sankt Urban, Svizzera (monastero ci­ stercense): provenienza da esso di alcuni oggetti delle collezioni Va­ ticane, 70, passim. San Leone (diocesi): decima dell’anno 1325, 84, 2 0 8. San Marco (diocesi), 84, 355. — decima dell’anno 1324, 84, 337-40. — decima dell’anno 1327, 84, 340-3. Sanniti, paese dei: diocesi dalle origini al 604, 35, 377-80. Sanseverino (famiglia): elogi di alcuni membri di essa fatti da Pescennio Francesco Negro nel suo libro Cosmodystychia, 91, 2 3 *-29*. — Eleonora, principessa di Bisignano: elogio di lei scritto da Pietro Summonte, 91, 110-9. San Severo (Civitate) (diocesi),84, 347. — decima dell’anno 1310, 84, 13-4. — decima dell’anno 1328, 84, 14-6. San Sosti (o Sozonte) (monastero): co ­ dici di esso?, 68, 209-14. S. Angelo dei Lombardi (diocesi): de­ cima degli anni 1308-1310, 97, 371. Sant’Agata dei Goti (diocesi): decima degli anni 1308-1310, 97, 169-71. — decima dell’anno 1325, 97, 172-7. — decima dell’anno 1328, 97, 178. Santa Maria del Patire, Calabria (m o­ nastero basiliano): su alcuni co ­ dici di esso e di Messina venuti di­ rettamente alla Biblioteca Vati­ cana, 69, 85-8 - un manoscritto Chigiano di esso, 116 - un mano­ scritto della storia ecclesiastica di Teodoreto, 179-80 - altri mano­ scritti, 203-5 - indici, 292-300, 305-8, 309-12. — l’eucologio di S. Maria del Patire, con un frammento di anafora greca inedita, 79, 469-86. Santa Maria di Valle Verde (chiesa, presso Bovino): documento relativo ad essa, 2, 22-31. Santa Severina (diocesi): decima del­ l’anno 1310, 84, 203-4.

Santa Severina (diocesi): decima del­ l’anno 1326, 84, 2 0 5-7. Santi: santi africani venerati in Italia, 35, 1093-1103 - indice dei martiri e santi italiani o venerati in Italia ricordati da F. Lanzoni nell’opera Le diocesi d’Italia dalle origini al principio del secolo VII, 35, 1113-22. — nota del b. card. Giuseppe Tom ­ ín asi sull’ ufficio pieno dei santi, 15, 8-15, 25-41. — voto del b. card. Giuseppe Tommasi An sancii alicwius adscriptio in Bomanum Martyrologium, publi­ cum illi inferat cultum, 15, 20-1, 46-53. Santori Giulio Antonio, card.: sua let­ tera contro l ’uso in chiesa del Mar­ tirologio del Maurolico, 78, 363-7. — dal suo diario, 77, 497-500 - sua edizione del Situale, 503-5. Saona (diocesi), 35, 703-4. Sarda (diocesi): decime dell’anno 1351, 96, 485. Sardegna (diocesi): dalle origini al 604, 35, 656-79. Sarno (diocesi): decima degli anni 1308-1310, 97, 475-6. Sarsina (diocesi), 35, 503-4. Satriano (diocesi), 84, 351. — decima dell’anno 1310, 84, 172. Saturnino, prete, s., mart.: Passio ss. Dativi, Saturnini presb. et aliorum, 65, 1-71. Sauli Filippo, vesc. di Brugnato: l ’in ­ dice latino dei codici dell’ Ospedaletto degli incurabili, già a lui ap­ partenuti, 68, 219-23. Savio Fedele: osservazioni a proposito di un suo studio intorno a s. Bassilla, 27, 115-26. Savona, 35, 844-5. Scala (diocesi): decima degli anni 13081310, 97, 495. Scardona (diocesi): decime dell’anno 1351, 96, 473. — decime degli anni 1372-1376, 96, 474. Schelstrate Emmanuel: lettera a lui diretta dal b. card. Giuseppe Tommasi, 15, 22-3, 54-5.

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Schultze Victor: sue obbiezioni sulla autenticità della Passio ss. M on­ tani, L u d i et sodorum e replica ad esse, 3, 7-15. Scienza antica: Giorgio Pachymere, Quadrivium. Σύνταγμα των τεσσάρων μαθημάτων, άριθμητικης, μουσικής, γεωμε­ τρίας καί άστρονομίαε, 94. Scisma d’ Occidente: atteggiamento di Berengario d’ Erill vesc. di Urgel, 39, 116-29. — itinerario dell’antipapa Benedetto X III da Perpignan a Tarragona, 39, 130-56. Scolano Giorgio (Gennadio): supposto scritto di lui, 79,70. — suo elogio di Marco Efesino, 46, 42. ■ — un’autoapologia di lui, 79, 72-84 altri suoi autografi nella Biblioteca Vaticana, 84-8 - lo Scolano e i li­ bri di Origene contro Celso, 89-97 sue dispute con Bartolomeo Capacci vesc. di Cortona, 97-106 - aggiunte e correzioni, 174-5. —- un codice a lui appartenuto con versi suoi sulla Passione, 79, 178-80. Scrittori: il cod. 490 della Biblioteca Capitolare di Lucca e la scuola scrittoria lucchese (sec. v m -ix ), 36. — manoscritti provenienti da Vivarium, 40, 75-88. — influenze straniere nella scrittura italiana dei sec. v m e ix, 47. Scutari (diocesi): decime dell’anno 1351, 96, 487. Sebaste, ss., Quaranta martiri di, 22, 64-70. Sebenico (diocesi): decime dell’anno 1351, 96, 459. — censi degli anni 1374-1376, 96, 460-1. Seconda, s., mart., vedi Massima, Donatilla e Seconda, ss., mart. Segna (diocesi): decime dell’anno 1351, 96, 471. — censi degli anni 1374-1376, 96, 472. Segnatura: serie cronologica dei refe­ rendari e prelati di essa, 55. Segni (diocesi), 35, 165-6. Senafer (!), 35, 704.

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Senigallia (diocesi), 36, 492-3. Sepolcri: sui sepolcreti della Frigia, 49, 241-3. Septempeda (diocesi), 35, 392-3. Servasanto da Faenza, 0 . F. M.: sua vita e opere, specialmente il IAber de virtutibus et vitiis, 37, 148-89. Sessa (diocesi), 35, 178-85. Sessa Aurunca (diocesi): decima degli anni 1308-1310, 97, 103-5. — decima dell’anno 1326, 97, 107-10. Settimanni Francesco: notizie di lui sulla sua edizione principe della storia fiorentina del Varchi, 78, 319-20. Severo di Antiochia: sua lettera su Matteo, X X II I, 35, 78, 340-4. Sezze (diocesi), 35, 147. Sforza (famiglia): notizie varie nei di­ spacci di G. Gherardi nunzio ponti­ fìcio a Firenze e Milano, 14871490, 21, passim. —■ Francesco, duca di Milano: lettere a lui di Biondo Flavio, 48, 210-2. — Galeazzo, conte di Pavia: lettere a lui di Biondo Flavio, 48, 170-89. Sicilia (diocesi): dalle origini al 604, 35, 609-55. Siena (diocesi), 35, 564-7. — decima degli anni 1275-1276, 58, 105-10. — decima degli anni 1276-1277, 58, 111- 8 . — decima degli anni 1302-1303, 98, 141-56. Sigieri di Brabante: sue Quaestiones in­ torno ad Aristotile nuovamente sco­ perte, 37, 103-47. Sigismondo imperatore: discorso a lui tenuto da Isidoro poi Cardinale Ru­ teno, 46, 5. Silvestro PP. I: la «donazione» di Co­ stantino e la leggenda di papa Sil­ vestro, 38, 159-247. Simmaco, interprete greco della B ib ­ bia: l’età di lui e s. Epifanio, 76, 20-91. — frammenti di versione greca del Vecchio Testamento: di Aquila o di Simmaco!, 78, 296-303. Simmaco esegeta, 95, 91-3.

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Simone di Cumana, da Parma: epistola poetica latina a lui indirizzata da Moggio de’ Moggi, 14, 102-5. Sinopoli. S. Bartolomeo (abbazia): li­ sta di codici, 68, 304-5. Siponto (diocesi), 35, 277-84. — Vedi anche Manfredonia (diocesi). Siracusa: intorno al codice perduto della lettera di Teodosio monaco siracusano sulla caduta della città (878), 68, 320-30. — (diocesi), 35, 632-9. Siria: polizia delle strade, 49, 246-7. Sirleto Guglielmo, card.: esame della sua versione in latino del ΜαρτύIοιον των άγιων ’Ayairps, Eìppvps καί Xiovc'asin confronto con l’originale, 9, 1-14. — codici Altempsiani, già di lui, ac­ quistati da Paolo V per la Vati­ cana, 74, 106-43. — codici Picbensi del card. Marino Grimani da lui segnalati al card. Marcello Cervini, 75, 1-14. — codici del card. Marino Grimani da lui acquistati e rivenduti alla Va­ ticana, 75, 14-25. — codici latini del principe Alberto e del card. Rodolfo Pio di Carpi .pervenuti all’ Ottoboniana per mez­ zo di lui, 75, 42-55. Sisto PP. II, s.: sul luogo e le circostanze del suo martirio, 33, 145-78. Solaro (famiglia): pergamena già in suo possesso, contenente lo statuto di Rocca de’ Baldi, Cuneo (1448), 52, 5-9. Sora (diocesi), 35, 170-2. — decima degli anni 1308-1310, 97, 15-22. Sorbano: lista di affitti e canoni ivi dovuti al Vescovato di Lucca, se­ colo x ii, 34, 29-30. Sorano: un nuovo capitolo di lui, 31, 42-6. Sorrento (diocesi), 35, 246-8. — decima degli anni 1308-1310, 97, 511. Sotere, s.: elogio, scritto da Panfilo m o­ naco, di s. Sotere, supposta compa­ gna di martirio di s. Pancrazio, 19, 86-7, 113-20.

Sottoscrizioni: di varie antichissime sottoscrizioni a codici esaplari, 95, 1-48. ■ — sottoscrizioni di Papi e cardinali nelle Bullae maiores dal sec. x i al x iv , 40, 177-274, Sovana (diocesi), 35, 558. — decima degli anni 1276-1277, 58, 135-8. — decima dell’anno 1296, 98, 177-82. — dalla decima degli anni 1321-1324, 98, 298-300. Spalato (diocesi): decime dell’anno 1349, 96, 451. —■ censi degli anni 1374-1376, 96, 452. Speculimi perfectionis, 39, 1-24. Spello (diocesi), 35, 456-60. Sperber Alexander: alcuni appunti in­ torno al suo saggio New Testament and Septuagint, 95, 135-57. Spirituali (francescani): infiltrazione delle idee francescane spirituali tra i Cappuccini nel sec. x v i, 37,388-406. Spoleto: Niccolò Perotti governatore della città, 44, 66-70. — (diocesi), 36, 436-45. Squillace (diocesi), 36, 340-2: 84, 352-3. — decima deU’anno 1310, 84, 225-30. —- decima dell’anno 1325, 84, 230-4. Stabiàe (diocesi), 35, 245-6. Stadler Daniel, S. I.: biografia, 39, 235-57. Stafidace: se egli sia l ’epistolografo del codice Laurenz. di S. Marco 356, 79, 377-81. Staletti. S. Gregorio Taumaturgo (ab­ bazia): lista di codici, 68, 308. Stampa: memoriale di Giambattista Bandini (c. 1596) sui privilegi di stampa dei libri ecclesiastici, 77, 482-9. Statue: statue di Papi in Campidoglio, 38, 480-503. Statuti comunali: statuti di Bologna del 1288, 73 e 85. — frammenti statutari post. 1267, ant. 1288, 73, x x x . — statuto di Rocca de’ Baldi del 1448, 52. — statuti comunali di Villanova di Asti, 61.

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INDICE DEI N OM I E DELI,E COSE NOTEVOLI

Stazio: correzione ed esposizione delle Selve fatte da N. Perotti, 44, 7484 - dedica del commento alle Selve a Pirro Perotti, 156-8. Stazioni liturgiche: le stazioni e le loro pericopi nel Messale romano, 38, 101-40. Stefano di Bostra: suoi frammenti, 76, 202 - 6 .

Stilo. S. Giovanni Teresti o Teriste (abbazia): lista di codici, 68, 303 indice di quattro manoscritti agiograflci, 312-7. Storiografìa ecclesiastica: le storie delle diocesi antiche d’ Italia nel medio­ evo e dopo il rinascimento, 35, 1-6 - difetti ed errori di esse, 6-21 Italia sacra dell’ Ughelli e suoi con­ tinuatori, 21-5 - metodi e fonti per lo studio critico della materia, 2591. Strongoli (diocesi): decima dell’anno 1325, 84, 202. Strozzi Tito Vespasiano: un codice dei suoi Erotica, Ottobon. lat. 1661, 76, 196-202. Subaugusta (diocesi), 35, 120-6. Sulci (diocesi), 35, 667-71. Sulmona (diocesi), 35, 373. — atti del collettore per l’anno 1323, 69, 96-104. — decima degli anni 1308-1309, 69, 59-68. — decima dell’anno 1323, 69, 69-93. — decima dell’anno 1326, 69, 105-10. — decima dell’anno 132S, 69, 111-28. Summae canonistiche, 71, 123-207. Sumrnae di decretalisti, 71, 386-96. Summonte Pietro: suo elogio di Eleo­ nora Sanseverino principessa di Bisignano, 91, 110-19. Susanna, s., mart.: osservazioni criti­ che sulla sua Passio e sui luoghi del suo culto, 49, 185-202. Sutri (diocesi), 35, 530-1. Svevia: documenti sulle relazioni svevotirolesi dal sec. x m al xvi, 39, 164-209. Svizzera: provenienza da monasteri svizzeri soppressi di alcuni oggetti delle collezioni Vaticane, 70.

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Tacito Paolo, senatore di Roma: poe­ sie lat. di Antonio Flaminio a lui dedicate, 1, 2 4, n. 20; 25, n. 30, 32; 27, n. 70, 71; 28, n. 93, 95, 29, n. I l i ; 35, n. 213, 215; 40. Taino (diocesi), 35, 703. Tannery Paul: suo contributo agli studi bizantini, 94, v m -x v i. Taormina (diocesi), 35, 616-24. Taranto (diocesi), 35, 312-7; 84, 349. — concilio provinciale (1310), 84, 37374. — decima dell’anno 1310, 84, 129-30. — decima dell’anno 1324, 84, 130-4. Tarquinii (diocesi), 35, 521-2. Tasso Torquato: 57 poesie inedite dal Vat. lat. 9880, 28, 33-89 - notizie del manoscritto e tavola completa del suo contenuto, 7-32 - indice dei capoversi, 91-2. Tauriana, Taurus (diocesi), 35, 334-6. Taziano, vedi Bibbia. N. T. Evangeli. Diatessaron. Teagene, S.: Μαρτύριαν τον àylov Oeayevovs, 24, 177-85. — osservazioni intorno alla sua Pas­ sione, in particolare, sopra il testo greco di essa, 24, 159-74, 188-9 immagine del santo nel Menologio di Basilio II, 175-6. Teano (diocesi), 35, 186. — decima degli anni 1308-1310, 97, 67-80. — decima dell’anno 1326, 97, 81-90. —- decima dell’anno 1327, 97, 91-9. Teate Marrucinorum (diocesi), 35, 37576. Tebaldi Tebaldo, segretario di Ercole I d’Este: due lettere a lui di Peseennio Francesco Negro, 91, 61 *-63*. Telese (diocesi): decima degli anni 13081310, 97, 157-9. — decima dell’anno 1325, 97, 160-4. — decima dell’anno 1328, 97, 165 Telesia (diocesi), 35, 379. Tempsa, Temesa (diocesi), 35, 331. Teoctisto, s., mart., vedi Cipriano, Giu­ stina e Teoctisto, ss., mart. Teodora, s.: esame critico della Passio ss. Didymi et Tlieodome, 65, 23178.

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INDICE DEI NOM I E DELLE COSE NOTEVOLI

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Teodoreto: un manoscritto Patiriense della storia ecclesiastica, 68, 17980. Teodoreto, prete di Antiochia, s.: nar­ razione del suo martirio in Sozomeno e nelle varie Passioni agiograflche, 33, 57-66 - principali re­ dazioni latine della Passione e loro relazioni scambievoli, 66-88. — Passio s. Theodoriti, 33, 89-101. Teodoro « tiro », s.: sul testo più antico del suo martirio, 22, 89-107. Teodoro Cursiota: lezione di un luogo del suo Antirretico, 79, 169-71. Teodoro Mopsuesteno: frammenti ine­ diti dell’antica versione latina del suo Commentario sui Salmi 11, 91-

112 . — antica versione latina del commen­ tario perduto di lui al Salterio, 76, 329-38- frammenti greci dello stesso commentario, 77, 66-72. — suo Commentario ai Salmi (I-L X X X ): tradizione di questo, 93, i x -x x ix criteri dell’edizione, x x ix -x x x i testo, 1-561. Teodosio monaco siracusano: intorno al codice perduto della sua lettera sulla caduta di Siracusa (878), 68, 320-30. Teodoto di Ancira, s.: analisi critica del suo Martirio, 6, 7-57 - testo greco di esso, 59-84 - compendio greco a uso liturgico dello stesso testo, 85-7 - indice dei vocaboli del Martirio, 163-76 - correzioni al te­ sto, 8, 37. — suo Martirio, 33, 110-27, 129-42. — reminiscenze classiche nel suo Mar­ tirio, 19, 139-31 - data di questo, 176. Teologia: indice delle opere postume teologico-liturgiche di Benedetto X IV , 78, 372-80. — vari contributi alla sua storia, M i­ scellanea F. Ehrle, I, 37. Teologia bizantina: notizie di teologi e di opere teologiche bizantine del sec. x iv , 56, passim. Teone d’Alessandria: edizioni e tradu­ zioni del suo Commentario ai libri

I e II dell’Almagesto di Tolomeo, 72, L X X I X - L X X X I I . Teone d’Alessandria: notizie sopra di lui, 72, L X X X I I - L X X X V I . —

p r in c ip i

per

la

c o s t it u z io n e

del

te­

72, L X X X V I - X C I I . — testo del Commentario al I e II libro dell’Almagesto, 72, 317-805. Teonilla, s.: suo martirio inserito, con quello di s. Domnina, nella pas­ sione dei ss. Claudio, Asterio e Neone, 27, 108, 112-5. Teramo (diocesi): decima degli anni 1308-1309, 69, 131-2. — decima dell’anno 1324, 69, 133-59. — decima dell’anno 1326, 69, 160-70. Teresti, Teriste, vedi Stilo. Termoli (diocesi): decima dell’anno 1309, 69, 311-2. — decima dell’anno 1325, 69, 313-4. — decima dell’anno 1328, 69, 315-6. Terni (diocesi), 35, 404-17. Terracina (diocesi), 35, 147-57. Tertiveri (diocesi): decima dell’anno 1310, 84, 24. Tertulliano: sopra alcuni passi del De corona, 65, 355-86. Teseo: rappresentazione del mito nella "(zKippacns eÌKÓvos di Procopio di G-aza, 89, 25-72. Teseo Ambrogio: sopra di lui, come primo traduttore e raccoglitore di liturgie orientali, 77, 509-13. Tesoreria Apostolica, vedi Camera A po­ stolica. Testamento: modello di testamento (sec. x iv ), 59, 287-8. Thermae Himerae (diocesi), 35, 650. Thurii, Copia Tburii (diocesi), 35, 342. Tifernum Metaurum (diocesi), 35, 495. Τιπονκειτοε: Μ. Κριτοΰ του Πατζη Τιποΰκειτ os sive Dibrorum L X Basilicorum summarium, 25 e 51. Tirolo: documenti e monumenti sulla sua storia e sulle relazioni svevotirolesi dal sec. x m al x v i, 39, 164-209. Tivoli (diocesi), 35, 134-8. Todi (diocesi), 35, 419-27. Tolentino (diocesi), 35, 390-2. sto ,

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Tolomei Lattanzio: intorno ad alcuni codici da riconoscersi presumibil­ mente come già posseduti da lui, 46, 138-50. — da dove vennero nelle biblioteche Barberini e Chigiana i codici Tolo­ mei, 46, 5-6 [num. supplement.]. — altra notizia di suoi codici, 56, 525: Tolomeo Claudio: commentario di Pap­ po d’Alessandria ai libri v e vi dell’Almagesto, 54. — commentario di Teone d’Alessan­ dria ai libri I e II dello stesso, 72. — modo d’impiego delle sue tavole astronomiche, 54, x x v iii -l x x , 72, X C V I-C V I.

Tommasi Giuseppe, card., b.: Della riforma del Breviario e Missale ro­ mano, 15, 8-15, 25-41. — A Lorenzo Alessandro Zaccagni, che fosse l'ufficio pieno de' santi, 15, 16-20, 42-5. — A n sancii alicuius adseriptìo in Bomanum Marlyrologium, publicum V1:. inferni cultum, 15, 20-1, 46-53. — lettera a mons. Emmanuel Schelstrate, 15, 22-3, 54-5. Tommaso d’Aquino, s.: la versione di s. Giovanni Crisostomo da lui ado­ perata nella Catena aurea è quella fatta da Burgundio Pisano, 5, 140-4. — scritti non riconosciuti di lui in greco, 79, 58-9. — estratti da lui nell’opera De essen­ tia et operations, di Procoro Cidone, in versione greca diversa da quella di Demetrio Cidone, 56, 13-8. — estratti anonimi greci da scritti di lui, 79, 71. — versioni greche di scritti di lui com ­ piute da Procoro Cidone, 56, 33-7. Torcello (diocesi): decima dell’ anno 1296-1297, 96, 403-9. — introiti degli anni 1333, 1334, 1335, 96, 410-11. — residui di decime degli anni 13331334, 96, 412-3. — residui di introiti dell’anno 13331, 96, 414. — introiti dell’anno 1336, 96, 415. — introiti dell’anno 1337, 96, 416.

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Torcello (diocesi): introiti dell’anno 1339, 96, 417. — decime dell’anno 1349, 96, 418. — introiti dell’anno 1350, 96, 419. Torino (diocesi), 35, 1044-50. Tortelli Giovanni: sue versioni, 79,. 154-68. — quando sia stata pubblicata la sua Ortografia, 44, 143. Tortona (diocesi), 35, 820-8. Toscana: decime delle diocesi negli anni 1274-1280, 58. — decime degli anni 1295-1304, 98. — usi liturgici non romani in questa regione?, 77, 357-8. Tranchedino Nicodemo di Pontremoli: lettera a lui di Biondo Flavio, 48, 169. Trani (diocesi), 35, 300-1; 84, 348. — concilio provinciale (1310), 84, 36869. — decima dell’anno 1310, 84, 45-55. Transitus Mariae, 59, 323-62. Traù (diocesi): decime dell’anno 1351, 96, 455. — censi degli anni 1374-1376, 96, 456-7. Traversari Ambrogio, b.: sue lettere inedite a Poggio Bracciolini, 90, 22- 3 - a Leonardo Giustiniano, 23- 4 - a ser Filippo di ser Ugolino Pieruzzi, 24-6 - ad Andreolo Giu­ stiniani, 26-9 - all’abb. Gomes della Badia fiorentina, 29-33 - a Niccolò Niccoli, 33-47 - al Maggiore e agli altri eremiti di Camaldoli, 47-8 al monaco Innocenzo, 48-50. — osservazioni per una nuova edizione delle sue lettere, 90, 50-68 - un passo non chiarito di una sua let­ tera, 68-70 - sull’ opuscolo De sa­ cerdotio Christi, a lui attribuito, 70-85 - un suo discorso, 95-6. Tre (numero): carme sull’eccellenza del numero tre, citato da antichi scrit­ tori come di s. Ambrogio; valore dell’ attribuzione, 12, 20-3. Tre Capitoli: Pelagii diaconi Ecclesiae romanae in defensione Trium Capi­ tulorum·, 57, 1-71 - contenuto di questo testo e manoscritto di esso, X I-X X I,

L I-L III,

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INDICE DEI N O M I E DELLE COSE NOTEVOLI

Trebiae, Treba Augusta (diocesi), 35, 134. Trecalae, Triocala, Tricola (diocesi), 35, 641-2. Trento (diocesi), 35, 934-40. — decima dell’anno 1295, 96, 299315. Tres Tabernae (diocesi), 35, 145. Trevi (diocesi), 35, 435-6. Trevico (diocesi): decima degli anni 1308-1310, 97, 357. — decima dell’anno 1328, 97, 358. Treviso (diocesi), 35, 902-4. — decime dell’anno 1297, 96, 73-102. Tricarieo (diocesi), 84, 351. — decima dell’anno 1324, 84, 174-6. Trieste (diocesi), 35, 863-5. — censi degli anni 1333, 1334, 1335, 96, 319-20. — censo dell’anno 1336, 96, 321. — censi dell’anno 1337, 96, 322. — decima dell’anno 1339, 96, 323. — decima dell’anno 1349, 96, 324. — censi degli anni 1359-1361, 96, 325. Trifone, s.: Μαρτύρίον του άγιου Τρύφωνος, 19, 43-74 - manoscritti e fonti del suo Martirio, 18-40 - correzioni e supplementi, 22, 75-87. Trinità, Ss.: lettera ad Eustazio de saneta Trinitate, più comunemente attribuita a s. Basilio Magno (lett. 189); ragioni che la fanno piuttosto restituire a s. Gregorio Nisseno e tradizione manoscritta di essa, 11, 57-82. Tripoli di Siria: memoria della presa della città nel 1290, 2, 38. Trivento (diocesi), 35, 379. — decima dell’anno 1309, 69, 335-9. -— decima dell’anno 1328, 69, 340-2. Trofìm o, s.: frammenti del suo mar­ tirio contenenti passi dell’apologià dinanzi al preside, 5, 207-22 - testo dei frammenti, 223-6. — urna con sue reliquie, 49, 114-7. Trofìmo, Sabazio e Dorimedonte, ss., mart.: loro Passio, imitazione in parte degli acta Probi, Tarachie Andronici, 49, 101-14. Troia (diocesi), 84, 347.

Troia (diocesi): decima dell’anno 1310, 84, 29-32. — decima dell’anno 1325, 84, 32-3. Tropea (diocesi), 35, 331-4. — decima dell’anno 1310, 84, 295-9. — decima dell’anno 1324, 84, 300-4. Truentum, Castrum truentinum (dio­ cesi), 35, 399. Turris Libisonis (diocesi), 35, 673-7. Tuscana, Tuscania (diocesi), 35, 527. Tuscia: diocesi dalle origini al 604, 35, 505-606. — decime delle diocesi negli anni 12 741280, 58. — decime delle diocesi negli anni 12951304, 98. Tyndaris (diocesi), 36, 650.

Ubaldini Federico: notizie intorno ai suoi studi e ai suoi manoscritti, 41, 489-98 - estratti dai suoi mano­ scritti, 499-506. Ugento (diocesi): decima dell’anno 1324, 84, 118-9. Umanesimo: contributi alla storia degli umanisti: Traversariana, 90. — note sopra A. Bonfìni, M. A. Sabellico, A. Sabino, Peseennio Fran­ cesco Negro, Pietro Summonte e altri, 91. — umanisti attraverso i dispacci e le lettere di Giacomo Gherardi nun­ zio pontificio a Firenze e Milano, 1487-90, 21, x l v i i i -l v i i . — Antonio Flaminio e le principali poe­ sie del suo canzoniere autografo, 1. Umbria: diocesi dalle origini al 604, 35, 400-504. Umbriatico, Calabria, 35, 344. — (diocesi): decima dell’ anno 1325, 84, 198-9. Urbano PP. I li: bolla diretta ai cano­ nici di S. Andrea di Benevento e della S. Trinità di Palazzolo, 38, 267-75. . Urbano PP. VI: commendatizia di lui per Simone Atomano, arciv. di Tebe, 30 50-51. Urbino (diocesi), 35, 503. Urbs Salvia (diocesi), 35, 395.

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IN DICE DEI N OM I E I E L L E COSE NOTEVOLI

m

Vado, 35, 844-5. | Vaticano. Biblioteca Apostolica VatiValla Giorgio: sua scrittura greca, 40, iI cana: un inesistente bibliotecario Va­ 31-3. ticano, Giovanni de Nigravalle, 41, 219-26. Vaqueiras Bertrand de: epistola poetica — — cenni del card. Antonio del lat. ad Antonio Flaminio, 1, 60-4. Monte e di .Giano Lascaris sulle Varchi Benedetto: notizie di France­ sco Settimanni sulla sua edizione perdite di essa nel sacco del 152 7, 78, 130-50. principe della Storia fiorentina, 78, — — notizie e documenti per la sto­ 319-20. ria di essa, card. Bibliotecario Ce­ Vaticano. Archivio Segreto Vaticano: sare Baronio, 78, 201-75. Indici, nn. 445-556 e 670-681 (Sche­ — — pretesa spogliazione a suo fa ­ dario Garampi): contenuto e forma; vore della biblioteca di S. Pietro in abbreviazioni in uso, 45, 1-48. Vaticano sulla fine del sec. xvi, — — Registri Vaticani: prospetto, 45, 75, 165-7. 49-125. — — due supposte spogliazioni della — — Registri Vaticani: concordanza biblioteca di Montecassino a fa ­ tra la vecchia e la nuova segnatura, vore di essa, 78, 159-71. 45, 127-43. — — nota di prestito di codici (1533), . — — Registri Lateranensi: concordan­ 78, 30-1. za tra la vecchia e la nuova segna­ — — pretesa dissipazione dei codici tura, 45, 145-90. papali prestati a Isidoro il Cardi­ -------- ricerche sull’inventario dell’ar­ nale Ruteno, 46, 60-102. chivio finanziario dei Papi del rina­ • — — pretesa scomparsa di un libro scimento (1447-1521), 41, 227-72. raro, 79, 60. — — Rationes Camerae: concordanza — — alcune memorie in essa dell’uma­ degli antichi numeri coi nuovi, 45, nista Questenberg, 79, 437-53. 191201. — — scritti ecclesiastici greci copiati — — Fondo Concistoriale: inventario, in essa da Giovanni Fabri, 79, 45, 203-19. 110-30. — — Registri delle Suppliche: serie — — soggiorni in essa del codice Me­ cronologica dei prelati e referendari della Segnatura dedotta da quel diceo di Virgilio nel sec. x v i, 79, fondo, 55. 525-45. — — suo fondo antico di manoscritti — — storia e descrizione del fondo orientali e cataloghi di esso, 92, « Archivio della cancelleria della 1-28 - i primi manoscritti orientali Nunziatura veneta » in esso con­ servato, 41, 273-329. nella Vaticana, 29-108 - i mano­ scritti orientali della Vaticana du­ — — Prefetti e altri impiegati di esso rante il sec. x v i, 109-98 - all’inizio e saggi delle loro scritture (in facs.) 45, 221-2. del sec. x v i i , 199-287 nel terzo decennio del sec. x v ii, 288-373 — — Sussidi per la consultazione del­ nuove accessioni di manoscritti l’Archivio Vaticano, a cura della orientali e inizi di catalogazione direzione e degli archivisti. Voi. I, nella seconda metà del sec. x v i i , 49. 374-447. ------------- Voi. II, 55. — — manoscritti orientali: concor­ — — Vedi anche Manoscritti. Vaticano. danza del catalogo Ecchellense-Nai­ Archivio Segreto Vaticano. roni col catalogo Ecchellense e coi — Biblioteca Apostolica Vaticana: il numeri odierni, 94, 452-5 - concor­ custode P. D. Guazzelli (1481-1511) danza del catalogo Ecchellense col e l’inventario dei suoi libri, 41, catalogo Ecchellense-Naironi e coi 192218.

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INDICE DEI N O M I E DELLE COSE NOTEVOLI

numeri odierni, 456-8 - concor­ danze delle segnature di Felice Contelori coi numeri odierni, 459-61 concordanza generale dei numeri odierni coi numeri di tutti gli in­ ventari, cataloghi e collezioni an­ teriori, 462-86. Vaticano. Biblioteca Apostolica Vati­ cana: elenco dei manoscritti arabi islamici nei fondi Vaticano, Barberiniano, Borgiano e Rossiano, 67, 1-280 - opere e frammenti islamici contenuti in alcuni codici preva­ lentemente cristiani del fondo Va­ ticano arabo, 281-2 - sommario sistematico delle opere (per materie e generi letterari), 283-310 - indice degli autori, 311-47 - indice dei ti­ toli arabi delle opere, 1 *-41 *. — — i manoscritti orientali Palatini, »2, 290-337. — — manoscritti orientali Urbinati, 92, 397-405. — — elenco dei manoscritti Barberi niani arabi (islamici), 67, 239-47. — — inventario sommario dei mano­ scritti Borgiani arabi, 41, 1-34. — — elenco dei manoscritti Borgiani arabi (islamici), 67, 249-77. — — elenco dei manoscritti Rossiani arabi (islamici), 67, 277-80. — — inventario sommario dei mano­ scritti copti, 41, 35-82. — — catalogo della esposizione di ma­ noscritti tenuta nel X III centenario della morte di s. Gregorio Magno, 13. — — manoscritti Cerviniani passati al card. Guglielmo Sirleto e quindi nell’ Ottoboniana, 75, 136-43. — — codici Pichensi ora tra gli Ottoboniani, 75, 1-14. — — manoscritti latini del principe Alberto e del card. Rodolfo Pio di Carpi pervenuti all’ Ottoboniana me­ diante il Sirleto, 75, 42-55. — — sopra una raccolta cinquecen­ tesca di codici ora in parte tra gli Ottoboniani 75, 75-105 - inventa­ rio di essa, 245-64. — — di alcuni manoscritti Ottobo­ niani non conosciuti, 75, 169-202.

Vaticano. Biblioteca Apostolica Vati­ cana: il fondo Palatino ebraico e i suoi inventari, 66, 1-16 - le ra c­ colte di manoscritti ebraici con­ fluite nella Palatina, 17-9 - il fondo Fuggeriano, 21-88 - la provenienza dei codici Fuggeriani (fondo cretese, fondo Manettiano, ultima serie Fuggeriana), 29-48 - i vecchi codici Palatini non Fuggeriani, 49-67 l’ultima serie Palatina, 69-77 conclusione dell’indagine relativa ai manoscritti Palatini ebraici, 76-96 - inventari di manoscritti Palatini ebraici, 105-67. — — indice dei manoscritti Palatini ebraici, 177-81. — — sulla provenienza dei manoscritti Palatini greci e latini, 66, 97-103. — — manoscritti del S. Convento di S. Francesco in Assisi in essa con­ servati, 41, 83-127. — — altri manoscritti del S. Convento di Assisi in essa conservati, 79, 487-505. --------ricerche per la storia dei mano­ scritti greci di varie raccolte di Genova, di abbazie basiliane d’ Ita­ lia e di Patmo, in relazione a codici passati alla Vaticana, 68. — — alcuni codici del Patire e di Mes­ sina venuti direttamente in essa, 68, 85-98. — — il catalogo dei codici più note­ voli di Patmo e le copie Lolliniane ora nella Vaticana, 68, 117-48. — — provenienza da monasteri sviz­ zeri soppressi di alcuni stampati e manoscritti in essa conservati, 70, 28. — — sulla vendita ad essa fatta dei codici Basiliani (1786),'68, 214-8. — — i codici Altempsiani acquistati da Paolo V, 76, 106-43. — — sulla venuta dei codici del Cer­ vini nella Vaticana e la loro nume­ razione, 65, 181-202. — — libri di Angelo Colocci pervenuti { < essa nel 1549T, 79, 539-45. — — codici già posseduti da Cristoforo Garatone, 46, 106-16.

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

Vaticano. Biblioteca Apostolica V ati­ cana: codici già posseduti da Grego­ rio X II in essa conservati, 41, 13147, 162-5. -------- codici del card. Marino Grimani acquistati da Guglielmo Sirleto e rivenduti alla Vaticana, 75, 14-25. — — codici scritti o già posseduti da N. Perotti che si conservano in essa, 44, 129-39, 8-9 [bis]; 79, 345-51. — — autografi di Giorgio Scolano, 79, S4-8. -------- Vedi anche Manoscritti. Vaticano. Biblioteca Apostolica Vaticana. — Musei: provenienza da monasteri svizzeri soppressi di oggetti delle collezioni Vaticane, 70. Veglia (diocesi): introiti dell’anno 1338, 96, 445-6. — decime dell’anno 1349, 96, 447. — decime degli anni 1372-5, 96, 448. Velia (diocesi), 35, 323. Velletri (diocesi), 35, 145-7. Venafro (diocesi), 35, 176-7. — decima dell’anno 1309, 69, 359-66. — decima dell’ anno 1326, 69, 367-71. — decima dell’anno 1328, 69, 372-3. Venezia: il libro Peri archon o De moderanda venetorum aristocratia di Pescennio Francesco Negro; rela­ zioni di esso con il De reipublicae venetae administratione del conte Iacopo di Porcia; estratti dal pri­ mo, 91, 40*-59*. — storia e descrizione dell’Archivio della cancelleria della Nunziatura veneta, conservato nell’Archivio Vaticano, 41, 273-329. — Vedi anche Castello, Venezia (dio­ cesi). Venezie: diocesi dalle origini al 604, 35, 866-970. —

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Ventimiglia (diocesi), 36, 843-4. Vercelli (diocesi), 35, 1036-44. Vergilio Marone Publio: palinsesto in scrittura beneventana, 79, 149-53. — probabile provenienza del codice Ambrosiano appartenuto al Pe­ trarca, 79, 422-9. — il soggiorno a Roma del codice Me­ diceo nei secoli x v -x v i, 79, 525-37. — a proposito del commentario di Probo, 79, 430-6. V erdi (diocesi), 35, 169-70. Verona: epistola poetica latina di Mog­ gio de’ Moggi che descrive il suo Anfiteatro romano, 14, 102-5. —· (diocesi), 35, 919-34. Vescovi: cataloghi episcopali delle d io­ cesi d’ Italia dalle origini al 604, 35. Vesti e attrezzi usati nelle sacre rap­ presentazioni tenute al Colosseo, 10, 91-101. Vestini, paesi dei: diocesi dalle origini al 604, 35, 365-71. Vetralla, 35, 606. Vibo Valentia (diocesi), 35, 343. Vicenza (diocesi), 35, 917-9. — decima dell’anno 1297, 96, 215-66. — decima dell’anno 1303, 96, 2 67-96. Vico Equense (diocesi): decima degli anni 1308-1310, 97, 507. Vicohabentia (diocesi), 35, 811-3. Vieste (diocesi): decima dell’anno 1310, 84, 4. Vigile Fabio, vesc. di Spoleto: suo in­ ventario di manoscritti, con ri­ guardo a quelli orientali della Va­ ticana, 92, 33-84. Vigilio PP., 57, x i i - x l i . Villanova d’Asti: origine e costituzione del comune, 61, x x i x - l . — codificazione degli statuti, 61, l LXVI. —

x iv, 96. Venosa (diocesi), 86, 295-9. — decima dell’anno 1310, 84, 153. — decima dell’anno 1324, 84, 154-6. Venosti Raffaele, can. reg. di s. A go­ stino: notizie sopra la vita e gli scritti di lui, 91, 123-8.

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LXXIII.



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1500,

61,

l x v ii-

LXXIX.

— — — —

statuti, 61, 1-158. franchigie, 61, 159-233. documenti, 61, 234-397. indice-nomenclatura degli 61, 401-7.

statuti,

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INDICE DEI N OM I E DELLE COSE NOTEVOLI

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Villanova d’Asti: indice dei nomi, 61, 409-41. — glossario, 61, 443-6. — Archivio comunale: elenco somma­ rio del suo materiale, 61, l x x x i l x x x iv

,

n.

2.

Vincenzo, s., mart., di Saragozza: in­ torno alla sua Passio e alle rela­ zioni di questa con l’inno di Pru­ denzio in onore di lui, 69, 115-25. Visentium (diocesi), 35, 527-8. Visio Anselli scolastici: lettera-prefa' zione ad essa, 59, 283-5. Visio beati Esdrae, 5, 61-73. Vitellio: sull’epoca della composizione e sull’ autore del Liber de intelligentiis erroneamente ascritto a lui, 37, 87-102. Viterbo: Niccolò Perotti rettore della città, 44, 55-8. Vivarium (monastero): manoscritti da esso provenienti, 40, 75-88. Volterra (diocesi), 35, 559-64. — decima degli anni 1275-12 76, 58, 153-60. — decima degli anni 1276-1277, 68, 161-71. — decima degli anni 1302-1303, 98, 199-224. Volturara (diocesi), 84, 347. — decima dell’anno 1310, 84, 19. — decima dell’anno 1328, 84, 19-21. Volturnum (diocesi), 35, 205-6. Vulci, 35, 606.

Wettingen, Svizzera (monastero cister­ cense): provenienza da esso di al­ cuni oggetti delle collezioni Vati­ cane, 70, 'passim.

Württemberg (ducato): fonti romane sulla storia dei cattolici in esso, 39, 258-68.

Xeros Filippo, medico reggino: sue ri­ cette e postille, 31, 10-7.

Zaccagni Lorenzo Alessandro: nota a lui diretta dal b. card. Giuseppe Tommasi sull’ ufficio pieno dei santi 15, 8-15, 25-41. Zaccheo, vesc. di Cesarea, 76, 389-90. Zamorei Gabrio de’ , amico del P e­ trarca: vita, 14, 40-6 - Sermones super virtutibus et vitiis, 46-50 altri scritti, 50-9 -*· alcune poesie storiche e religiose, 59-63 - mano­ scritti dei Sermones, 38-40. Zanetti Guido Antonio: lettere a lui dirette da Gaetano Marini, 29, 755; 83, 1-2. Zara (diocesi): decime degli anni 13331334, 96, 421-2. — introiti dell’anno 1337, 96, 423. — introiti dell’anno 1339, 96, 424. — decime dell’anno 1340 , 96, 425. — decime dell’anno 1349, 96, 426. — introiti dal 1372 al 1376, 96, 427-9. Zefìrino, s.: intorno al luogo del suo se­ polcro, 24, 67-76, 187. Zelada Francesco Saverio de, card.: accenni a lui in lettere di Gaetano Marini, 29, 2 6, 27, 41, 45, 50, 54. Zuqnin (monastero siriaco): probabile luogo di origine di un codice palin­ sesto contenente frammenti del te­ sto greco dell’A. T., 23, v, x x x xxxn.

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INDICE D I AUTORI

CHi autori originali e i titoli di testi editi nella collezione sono registrati nell'Io­ ne dei nomi e delle cose notevoli. Ed. = editore. — pref. — prefatore.

Alien Thomas William: Three Greek scribes, in Miscellanea F. Ehrle, IV, 40, 22-33. Aids Ramon d’ : Documenti por la storia della biblioteca di Alfonso il Ma­ gnanimo, in Miscellanea F. Ebrle, V, 41, 390-422. Amann Émile: Jacobel et les débuts de la controverse utraquiste, in Mi­ scellanea F. Ehrle, I, 37, 375-87. Andrieu Michel: Le Missel de la cha­ pelle papale à la fin du x m e siècle, in Miscellanea F. Ehrle, II, 38, 348-76. — Le Pontifical Romain au moyenâge. Tome I. Le Pontifical Romain du x iie siècle, 86 - Tome II. Le Pontificai de la Curie romaine au x iiie siècle, 87 - Tome III. Le P on­ tifical de Guillaume Durand, 88 Tome IV. Tables alphabétiques, 99. Anesaki Masaharu: Some unrecorded Japanese martyrdoms of the Ca­ tholic Church in the second half of the seventeenth century, in Miscellanea F. Ehrle, III, 39, 34384. Ashby Thomas: Due vedute di Roma attribuite a Stefano du Pérac, in Miscellanea F. Ehrle, II, 38, 449-59.

BBumker Clemens : Zur Frage nach Abfassungszeit und Verfasser des irrtümlich Witelo zugeschriehenen Liber de intelligentiis, in Miscella­ nea F. Ehrle, I, 37, 87-102.

Baumgarten Paul Maria: Beiträge zur Geschichte des « Palleum », in Mi­ scellanea F. Ehrle, II, 38, 338-47. Beeson Charles H.: The Ars gramma­ tica of Julian of Toledo, in Miscel­ lanea F. Ehrle, I, 37, 50-70. Bertoni Giulio, pref.: Glossario latino emiliano, a cura di Pietro Sella, 74.. Borghezio Gino: Inventarli e notizie della Biblioteca Capitolare d’ Ivrea nel se­ colo xv, in Miscellanea F. Ehrle, V, 41, 423-54. • — Giovanni di M°. Pedrino, depintore-: Cronica del suo tempo edita da Gino Borghezio e Marco Vattasso, con note storiche di Adamo Pasini, 50 e 62. Braunsberger Otto, S. I.: Ein Freund der Bibliotheken und ihrer Hand­ schriften, in Miscellanea F. Ehrle, V, 41, 455-72. Brinktrine Johannes: Hermann von Prag, ein vergessener Kanonist und Theolog des 14. Jahrhunderts, in Mi­ scellanea F. Ehrle, I, 37, 357-74. Burkitt Francis Crawford: Scripta Leonis und Speculum. perfectioriis, in Mi­ scellanea F. Ehrle, III, 39, 1-24.

Callaey Frédégand, 0 . M. Cap.: L ’infiltration des idées franciscaines spi­ rituelles chez les Frères mineurs capucins au X V Ie siècle, in Miscellanea F. Ehrle, I, 37, 388-406. Carusi Enrico, ed.: Dispacci e lettere di Giacomo Gherardi, Nunzio pon-

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INDICE DI AUTORI

tificio a Firenze e Milano (11 set­ tembre 1487-10 ottobre 1490) ora per la prima volta pubblicati e illu­ strati, 21. Carusi Enrico, ed.: Lettere inedite di Gaetano Marini. I. Lettere a Guid’Antonio Zanetti, 29 - II. Lettere a Giovanni Fantuzzi, 82 — III. Due lettere a G. A. Zanetti. Lettere di Giovanni Fantuzzi a Gaetano Ma­ rini. Prefazione e indici, 88. Cassuto Umberto: I manoscritti Pala­ tini ebraici della Biblioteca apo­ stolica Vaticana e la loro storia, 66. Cènci Pio: L ’archivio della cancelleria della Nunziatura veneta, in Mi­ scellanea F. Ehrle, V, 41, 273-863. Cenati Michele, ed.: Documenti e ricer­ che per la storia dell’antica Basi­ lica Vaticana. I. Tiberii Alpharani De basilicae Vaticanae antiquis­ sima et nova structura, pubblicato per la prima volta con introduzione e note, 26. •Colombe Gabriel: La « Grande te s o re ­ rie » au palaie apostolique d’Avignon, in Miscellanea F. Ehrle, II, 38, 504-23. Cuevas Mariano, S. L: Los primeros panamericanistas, in Miscellanea F. Ehrle, III, 39, 334-42.

Duhr Bernhard, S. I.: Daniel Stadler S. J. ein Hofbeichvater des 18. Jahrhun­ derts, in Miscellanea F. Ehrle, III, 39, 235-57. Egger Hermann: Kardinal Antonio Martinez de Chaves und sein Grabmal in San Giovanni in Laterano, in Miscellanea F. Ehrle, II, 38, 415-31. Ehses Stephan: Eine bewegte Abstim­ mung auf dem Konzil von Trient, 20. April 1562, in Miscellanea F. Ehrle, III,- 39, 224-34. Eichmann Eduard: Der Kaiserkrönungsordo « Cencius II », in Miscellanea F. Ehrle, II, 38, 322-37.

Fasoli Gina, ed. (con P. Sella): Statuti di Bologna dell’anno 1288, 73 e 85. Ferrini Contardo, ed.: M. Kpiroß roß flar^ß TnrovKeiTos, sive librorum L X Basi­ licorum summarium. Libros I-X 1I graece et latine ediderunt Contardus Ferrini -+- Iohannes Mercati, 26. — Vedi anche Doelger Franz. Finke Heinrich: Zur Charakteristik des Haupt anklägers Johanns X X II I. auf dem Konstanzer Konzil, in Miscellanea F. Ehrle, III, 39,157-63. Fischer Joseph, S. L: War der erste Apostel « der indischen Inseln ». (der neuen Welt) ein Sohn des hl. Benediktus oder des hl. Franziskus1?, in Devreesse Robert, ed.: Le Commentaire Miscellanea F. Ehrle, III, 39, 269-80. de Théodore de Mopsueste sur les Psaumes (1 -L X X X ), 93. Franchi de’ Cavalieri Pio: H agio graphica, — Pelagli diaconi Ecclesiae romanae 19. In defensione Trium Capitulorum. — I martini di s. Theodoto e di Texte latin du manuscrit Aurelias. Ariadne, con un’appendice sul te­ sto originale del martirio di s. Eleutenensis 73 (70) éditó avec introduction et notes, 57. rio, 6. . Doelger Franz, ed.: M. Kpirov roff /7arfi , — Note agiograflche. [Fascicolo I°], 8. TnrovK eiTos, librorum L X Basilico­ — Nuove note agiograflche. [Fasci­ rum summarium. Libros X IIIcolo 2°], 9. — Note agiograflche. Fascicolo 3°, 22. X X I I I edidit Franciscus Doelger, 51. — Vedi anche Ferrini Contardo. — Note agiografiche. Fascicolo 4°, 24. Doelle Ferdinand, 0 . F. M.: Ein Frag— Note agiograflche. Fascicolo 5°, 27. ment der verlorengegangenen Pra— Note agiograflche. Fascicolo 6°, 38. ger Universitatematrikel aus dem. — Note agiograflche. Fascicolo 7°, 49. 14. Jahrhundert, in Miscellanea — Note agiograflche. Fascicolo 8°, 66. F. Ehrle, III, 39, 88-102. — La Passio ss. Mariani et Iacobi, 8.

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INDICE DI AUTORI

Frey Dagobert: Ein unbekannter E nt­ wurf Giuliano da Sangallos für die Peterskirche in Rom, in Miscel­ lanea F. Ehrle, II, 38, 432-48. Friedländer Paul: Spätantiker Genial dezyklus in Gaza. Des Prokopios von Gaza '(zK