Rumori. Saggio sull'economia politica della musica

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Titolo originale: Bruits. Essai sur l'économie politique de, lfl musique. • . . Traduzione dal francese di Sergio Mancini

:© 1977 Presses U niversitaires ·de France .© 1978 Gabriele Mazzotta editore

.Foro Buonaparte 52 - 20123 Milano

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Pieter Brueghel, il Vecchio, cJtbatti-

inef!to trtJ' Carnevale e Quaresima, 1560 (Kunstljistori-

'sches Museum, Vienna)

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A I sco tare . ................................... , pag. .• ·I rumori del potere. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » il musicista prima del capitale. . . . . . . . . . . ... . . . . » Comprendere la musica ... , . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » : .Note . _, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . »

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' Sacrificare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . / ·Lo spazio della. musica: dal codice sacrificale al · valore d'uso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La dinamica dei wdici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La musica e il denaro. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Note ........................................

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Rappresentare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ;;J;'La rappresentazione, lo scambio e l'armonia..... •· • (;; Genealogia della vedette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 i/ La tendenza verso la ripetizione . . . . . . . . . . . . . . . 1 . i ;'.j;Note . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Ripetere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L'avt.~to della registrazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La doppia ripetiziOfie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ripetizione, silenziò\e fine del sacrificio . . . . . . . . :;,! ·La . ' ripetitiva. . . . .......................... . .-,:r,,., . sooeta Note ...... , . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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..Il valore relazionale della composizione. . . . . . . . . ., L'economia politica della composizione . . . . . . . . . ·.Note ........................................

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Da venticinque secoli la cultura occidentale cerca di guardare il mondo. Non ha capito che il mondo non si guarda, si ode. Non si legge, si ascolta. La nostra scienza ha sempre voluto controllare, con •. ~ tare, astrarre e castrare i sensi, dimenticando che la vita ·. è rumore e solo la morte è silenzio: rumori·· del lavoro;· . rumori degli uomini e rumori delle bestie. Rumori · comprati, venduti o proibiti. Nulla di essenziale accade ove non sia presente il rumore. Oggi lo sguardo ha fallito, lo sguardo che non vede piu il nostro avvenire, che ha edificato un presente ..... fatto di astrazione, di assurdità e di silenzio. Allora .bi·sogna _imparare a giudicare una società ~n base ai su?i I rumori, alla sua arte e alla sua festa, piuttosto che mi base alle statistiche. Ascoltando i rumori, si potrà capire meglio dove ci trascina la follia degli uomini e delle cifre, e quali speranze sono ancora possibili. In queste prime pagine, vorrei riassumere gli argo• menti essenziali di questo libro. La dimostrazione verrà piu avanti. Fra i rumori, la musica, in quanto produzione auto· · noma, è una invenzione recente. In effetti, fino al diciottesimo secolo compreso, la musica si fonde in una · totalità. Ambigua e fragile, in apparenza minore e se. conciaria, ha invaso il nostro mondo e la nostra vita '. quotidiana. Oggi ne fa inevitabilmente parte, come se .• .ù.n rumore di fondo dovesse sempre piu, in un mondo f' Qrmai senza senso, rassicurare gli uomini. E oggi, ".rovunque vi sia musica, c'è il denaro. Anche sofferman,.;:;7 ~ ---~--·' ' 0

. ',o~isolo sulle cifre, in ,certi paesi vi si. co.nsacra orm~ { iu:.denaro che per lavarsi, leggere o bere. La .n:msica., · ia,èere immateriale divenuto merce, annuncia una so',Jé~ del ~gno, dell'immateriale venduto, del rapporto oc1ale unificato nel denaro. / · :Annuncia, perché la musica è profetica. Da sempre ha :tbntenuto nei propri principi l'annuncio dei tempi fu'tU:ri. Cosi si constaterà che se l'organizzazione politica del ti~tèsimo secolo ha le proprie radici nel pensiero politièo del l{iciannovesimo secolo, quest'ultimo è quasi del tutto in germe ite#a musica del diciottesimo secolo. · :E di piu ancora: la musica si è trasformata da .,:vent'anni a questa parte. Questo mutamento annuncia ,Jçhe i rapporti sociali cambieranno. La produzione ma,; i:teriale ha già lasciato il posto allo scambio di segno. Lo ;{#Jow business, lo star system, le hit parade i1;1dicano una '.)profonda colonizzazione istituzionale e culturale. La ~'.[:n:1usica esiste per far capire i mutamenti. Ed ecco che .':.'•cpstringe all'invenzione di nuove categorie, di nuove ' din~miche che rigenereranno una teoria sociale attualmente cristallizzata, intrappolata, rw.oribonda . .·.· Specchio della società, rimanda a un'evidenza: la so,. ;biguità crescente dei segni usati e scambiati. Le r;i.ppre-. ;,sèntazioni offerte dall'economia, intrappolate negli ·schemi instaurati nel diciassettesimo secolo o al piu itardi verso il 1850, non possono predire, descrivere, , ~eppure esprimere quel che ci aspetta. .,., . J3isogna dunque immaginare delle forme teoriche rir_d,ic;aJnìente ma.ove per parlare alle nuove realtà. La mu- . :s:iça, organizzazione del rumore, è una di queste forme, . ' /!\~:'•>" '

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rWetteTedific~ione dellasòèietà; è la colorit}A,~J;; flora delle vibrazioni e dei segni che fanno la società}! 'Strumento di conoscenza, spinge a decifrare una forma sonor~ del sapere. ; · .) ,_· , . Dunque, in questo I~ro la mia' intenzione non è si>.ttumore è al centro di tale dispositivo. Il simbolismo delle Parole Congelate, delle Tavole della Legge, dei ;rumori registrati e dell'ascolto, sono sogni di politologi ·e illusioni di uomini di potere: ascoltare, memorizzare, ,signific;i poter interpretare e dominare la storia, maniJ??lare la cultura di un popolo, canalizzarne la violenza :;e le speranze. Chi non si accorge che oggi il processo, :S into. all'estremo, si accinge a fare dello stato moderno 'unica gigantesca sorgente di emissione di rumori, e ello stesso tempo un posto di ascolto totale? Ascolto .' che? Per far tacere chi?

if·tkpòsta viene .data, chiar~' e ·im~lacabile,~_lf~;;( · del totaHtarismo: tutti, indistintamente, hatltt~;: egatò--aie bisognava proibire i rumori sovvei:$iyi;'; iché annunciano esigenze di autonomia culturale,·ri/ ndicazioni di, differenze o di emarginazione: l~"ieoccupazione del mantenimento del tonalismo, la su, ..~ remazia · della melodia, la diffidenza nei confronti .dét; nguaggi, dei codici, degli strumenti nuovi, il rifiut~ ell'anormale, si ritrovano in tutti questi regimi, tradu/ ione esplicita dell'importanza politica della repressìoàe: . lturale e del controllo del rumore. Secondo Zdànòv;>: per esempio, in un discorso del 1948, mai verariientei sconfessato, la musica, strumento di pressione politica, 'deve essere tranquilla, rassicurante, calma: « Noi dob.~ -biamo affrontare una lotta molto acuta, scriveva, anchè:.' .se velata in superficie, fra due tendenze. L'una rappi:e1 :s.enta nella musica sovietica una base sana, progtessist~,. fondata sul riconoscimento dell'enorme ruolo svolto .clall' eredità classica, e in particolare dalle traclizioni · della scuola musicale russa, sull'accostamento di un, ~t9. ,contenuto ideologico, della verità realista, dei lega~ :organici profondi con il popolo. La seconda tendenz.a/ · sprime un formalismo estraneo all'arte sovietica, il rj~. etto dell'eredità classica sotto la copertura di un falso.' :.$forzo di novità, il rigetto del carattere popolare della musica, il rifiuto di servire il popolo, a beneficio. di ,emozioni strettamente individuali di un piccolo grupj?ò di eletti esteti. I compositori sovietici sono responsabili :di due compiti di massima importanza. Il principale,è ~quello di s~i!.J!pp.are ~ di rifinire_)~ m1:1:sis~-.. ~oyl_etica[, L'altro consiste nel difendere la mustea sovietica contt~t l'intrusione degli elementi della decadenza borghese;, on bisogna dimenticare che l'Unione Sovietica è ~t~ ~ualmente l'autentica depositaria della cultura musical~ . universale, nello. stesso tempo in cui, in tutti gli altri campi, essa è bastione della civilizzazione e della cultura: . dell'uomo contro la decadenza borghese e la decomposiziotr:e'. · Ila cultura. 1[. ..] P~rtant?. non s?lo l'orec~hio_ mus~ca.J~cf a anche l orecsh.1JL_P,pj1J1.co dei compositori sov;1et1c;i eve essere piu sensibile. Il vostro compito consiste ,flel iaffermare la superiorità della musica sovietica:, 'nel] ;.,1,;·,:,;

creare una potente musica sovietica». L'intero discorso zda·-: n:ov:iano è strategico e militare: la musica deve essere baluardo contro la differenza; perciò deve essere pot~nte e protetta. Si riscontra una stessa preoccupazione, una stessa .. ·strategia e un uguale vocabolario nei teorici nazionalsocialisti; per esempio S!eg~: « Se si proibisse il jazz . . negro, se nemici del popolo compongono una musica intellettuale priva di anima e di ardimento, senza tro_vare ascoltatori in Germania, queste decisioni non sono arbitrarie [. ..] Cosa sarebbe successo se l'evoluzione · estetica della musica tedesca fosse proseguita nella direzione degli anni del dopoguerra? Il popolo avrebbe perduto ogni contatto con l'arte. Si sarebbe spiritualmente sradicato e inoltre avrebbe provato meno soddisfazione in una musica degenerata e intellettuale, buona da leggere piuttosto· che da ascoltare. Il fosso fra il popolo e l'arte sarebbe diventato un abisso incolmahile, i teatri e le sale da concçrto sarebbero rimaste vuote, e i compositori che lavorano in una direzione opposta all'animo popolare avrebbero avuto come ascoltatori solo loro stessi, sempre supponendo che fos.sero stati in grado di continuare a capire le loro proprie elucubrazioni ... » 3 Senza .necessariamente teorizzarne il controllo, come · nella dittatura, la dinamica economica e politica delle società industriali a democrazia parlamentare conduce ·.\ugualmente il potere a investire l'arte e a investire · .nell'arte. La monopolizzazione dell'emissione di mes'"I\• saggi, il controllo del rumore e l'istituzionalizzazione ••· . del silenzio degli altri sono ovunque le condizioni di .\ perennità di un potere. Una simile canalizzazione vi assume una forma nuova, meno brutale e piu sottile: le leggi dell'economia politica s'insediano come leggi di censura. La musica e il musicista diventano essenzial.mente degli oggetti di consumo come gli altri, ricupe. ratori di sovversione, o rumori senza senso. . La tecnica di diffusione della musica aiuta oggi la .formazione di un sistema di ascolto e di sorveglianza sociale. Muzak, la grande azienda americana di vendita · di musica standardizzata, si presenta .come « il sistema

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•Sicurezza per gli Ann1 Settanta», perché pèrmette i.t{i'?J i c3:nali _di_ diffusione dell~ mus~ca per }•r,;p :rcolare .degli ordm1. Il monologo di musiche stand,ar,-.p;D

ii,: filizzate

.1;t;l•:·.,q ~.-.·.·..·.izz3:te? stèreo . tipate, accompagna e uotidìana dove veramente nessuno

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racc~~ud . e parola; u. na·. v... t•.~ _·.·a.·•·.·.-?71 ;•.;·-·•..•·".;3•·.-·.• ha pm la sfru~tati che pos~ono _an~ora_ gridar~\ '(' musica le proprie miserie, 1 propr~,f: ~sogni di assoluto e di libertà. Oggi, troppo spesso, . la,t .~Ì.·f osiddetta musica non_ è che ~n travestimento 4el p~.·... i ~tere monologante. Mai tuttavia, beffa estrema, i mush \i ;, l cisti hanno tanto parlato di comunicare con il . lorò/ .: j ~pubblic~, ~ !11ai _questa com~nicazione s.a rà ~tata a_ltre~:JJ $~tanto mistificatrice; ~ musica sembra orm~i qu'.1si sol_o ,; :'[:i.un pretesto, un po ingombrante, alla gloria dei must-' , Y!f:cisti e all'espansione di un nuovo settore industriale: 1 ~ ;/KJ'uttavia essa è ·un'attività essenziale del sapere e del f j!'.tapporto sociale. ·.ì··•··..

,j ~arte quella degli i) Jt.ttraverso la loro

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;'.", J t;,« modo cifrato dì comunicazione degli universali» 5· nota.. )) al contrario Michel Serres per ricordare che, al di '}della sint;assi, c'è il senso. Ma quale senso? La musica, •~;. t iìl « confronto dialettico con il corso del tempo» . 6 ' >,: 1 '.; Scienza, messaggio e tempo, la musica è tutto qi.Ìestò) ',)insieme; perché essa è, con la sua presenza, modo di coe;-_; ,' ,>munic~zione fr~J'.:t.:iomo e il proprio ambiente, riioooà;i i) r espressione sociale, e durata. - E- tèìapeutica, purifica:~';\ . . -trice, oqnicomprensiva, liberatrice, radicata in un'idt;a; '.1 ·. 1,. globale de~ sapere sul corpo, nella r_ i cerca di esC>rtisfl:lO ·•· •·:f., ;'.J;attraverso il rumore e la danza. Ma e anche tempo pas~,, J,,s ato a essere prodotta, ascoltata, scambiata. - .'. ,.. , Rimanda allora alla triplicità di ogni ope1'ai1 , .come l'industria nella pittura. O ancora che, con il. gil ;~., 1 gantismo industriale, appaia l'uso illimitato delle ,:; · randi orchestre, con la sparizione dei tabu emerga u:na• i1 dustria della musica, che spinga fino alla caricatura la.:;:; analizzazione commerciale dei desideri, con la conte- :,,.1 . tazione giovanile emerga lo stile rock e la musica JWtl, ;j poi si dissolvano nel recupero della gioventu da pane . , :.del «varietà». Infine che la forma saggia e repressiva J, della produzione musicale autorizzata oggi nei paesi a.,h) proprietà di Stato, designi il «socialismo», se fosse vet ,t~ .ramente 'quello, come il semplice successore del c~pita+, 1))1 lismo, un pd piu efficace e sistematico nella normali%- ,,}{ zazion~ degli ~?mini e . ne~la rice~ca forsennata della perfezione stenltzzata e md1fferenz1at~. . ·.•· .''.,{~ In un momento nel quale crollano. 1 valon, nel. quale,?,!! I

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l.e mercisi mettono a parlare tra loro, al posto degli uo.l .... mini, una lingua molto povera ( e sempre piu musicale. nella pubblicità), balza evidente la fine dei codici este, tici. « L'odis~ea musicale è finita, il grafo è chiuso. » 11 i.:(:. Allora_ si, J?UÒ tracciare un ponte_? A.scoltare l~ crisi f' della soc1eta m quella della sua musica? E la musica at· • · .traverso i suoi rapporti con il denaro? L'economia polii . tica della musica è tuttavia molto particolare; tardiva-' mente entrata nella merce, fluttua nell'immateriale. Eco. nomia senza quantità. Estetica della ripetizione. In questo l.'economia politica della musica non è marginale, ma premonitoria. I rumori di una società sono in anticipo sulle sue immagini e sui suoi conflitti materiali. La nostra musica ci dice il domani. Ascoltiamola.

La profezia La musica è profezia. Nei suoi stili e nella sua organizzazione economica, è in anticipo sul resto della società, perché esplora, in un dato codice, tutto il campo del possibile piu in fretta di quanto possa farlo la realtà materiale. Fa ascoltare il mondo nuovo che, a poco a poco, diventerà visibile, s'imporrà, regolerà l'ordine delle cose; non è solo l'immagine delle cose, ma il su.. peramento del quotidiano, e l'annuncio del loro avve-. ·.. nire. In questo, il musicista, anche ufficiale, è perico~ loso, sovversivo, inquietante, e non si potrà staccare la sua storia da quella della repressione e del controllo. Musicista, prete, officiante sono del resto una funzione unica presso i popoli antichi. Cantore del potere; annunciatore della liberazione. Nello stesso tempo egli . . è nella società, che lo protegge, l'acquista, lo finanzia, e '. .· fuori di essa, quando la minaccia con le sue visioni.: Cortigiano e rivoluzionario: per chi vuole ben capire l'ironia sotto l'elogio, la rottura è dietro la messa in scena. Quando rassicura, aliena; quando turba, distrugge; quando parla troppo forte, il potere lo fa tacere. A meno che non annunci in tal modo i nuovi clamori e le glorie di poteri in di venire. Creatore, modifica la realtà del mondo. Talvolta co-, scientemente, come ;Yagner che scrive nel 1848, l'anno;

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o in cui appariva il Manifesto del Partito comunista:> oglio distruggerlo, quest'ordine stabilito che divide · •· . . ·manità, fatta per essere unita, in popoli nemici,. in '.lp9tenti e in deboli, in ricchi e in poveri, che dà agli /,uni tutti i diritti e non ne concede alcuno agli altri. ,~oiché questo stato di cose fa in modo che al mondo ci 1/~iano solo degli infelici. Voglio distruggerlo, quest' or1'1d.ine stabilito che trasforma milioni di esseri in schiavi !".di una minoranza, e fa di questa minoranza la schiava ':1;:liella propda potenza, della propria ricchezza. Voglio · :>distruggerlo, quest'ordine stabilito che innalza una' .'.frontiera fra il piacere e il lavoro». 12 Superbo moderno· . appello di colui il quale, dopo le barricate di Dresda, . · )avrà « l'atteggiamento del ribelle che ha tradito la ri-' ',b.ellione » (Adorno). O anche Berlioz, che incita all'io.. surrezione: « La musica, oggi nella forza della sua gio• vinezza, è emancipata, libera: fa quel che vuole. M.olte :Vecchie regole non valgono piu: furono fatte da osservatorv disattenti o da spiriti abitudinari per altri spiriti abitudinari. Nuovi bisogni dello spirito, del cuore e del .senso dell'udito impongono nuovi tentativi e anche, in i certi casi, l'infrazione delle vecchie leggi». Rumori di . rivoluzione. Sonorità di poteri. Conflitti di rumori, dei quali egli è il misterioso, lo strano e ambiguo esploratore; dopo essere stato a lungo nient'altro che rinchiuso, prigioniero del potere. ··01',

;,ìl'/H .J1 musicista prima del

capitale

l~ili(: I1 musicista, . . . ' b. . d . come la musica, e am 1guo. Fa il oppio

. fif;.,ii;f,

·t;,;:'ti\,gioco. Volta a volta musico e cantore, riproduttore e

::iVtfl-''; profeta. Escluso, ha uno sguardo politico sulla società. •.,~·;.f!f:',, Inrewato, n_e è lo storico, il ~ifl,esso dei suoi piu pr~. •.

. fondi valori. Parla della soc1eta e contro la soc1eta.

'· i Questa dualità è presente prima che il capitale venga a

. imporgli delle regole e delle censure. La distinzione fra \:musicista e non musicista - ~he. separa il grupp? dall~ parola dello stregone - cost1tmsce senza dubb10 un~. },delle primissime divisioni del lavoro, una delle primìs.i$ime differenziazioni ·soci.ali nella storia dell'umanità,

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~~~ma· perfino ~ell'app~ti~ìone _della. ge_rarc~i~ socialèi . ,:&1àmano, medICo, musicista. E uno dei pnm1 sguardi ,,,,,

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