Memoria dei poeti e sistema letterario: Catullo, Virgilio, Ovidio, Lucano

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Italian Pages 108 [60] Year 1974

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Memoria dei poeti e sistema letterario: Catullo, Virgilio, Ovidio, Lucano

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GIAN BIAGIO CONTE

MEMORIADEI POETI E SISTEMA LETTERARIO CATULLO VIRGILIO OVIDIO LUCANO

Copyright(O 1974 Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino

Giulio Einaudi editore

Avvertenza

Il primo di questi saggi è già apparso in « Strumenti critici», 16 ( 1971) pp. 325 sgg.; il terzo riproduce in forma ampliata e alquanto rielaborata un lavoro apparso in «Maia», n. s. 20 ( I 968) pp. 224 sgg. Discussioni con amici, colleghi e scolari mi hanno molto giovato: se dovessi - come vorrei - menzionarli uno ad uno, l'elenco sarebbe troppo lungo. A tutti la mia gratitudine sincera. G.B.C.

MEMORIA DEI POETI E SISTEMA LETTERARIO

Alcuni credono che a rendere miele quel che le api hanno raccolto dalle gemme delle piante e dai fiori è il modo in cui lo impastano e lo dispongono: ma non senza l'aggiunta di un lievito che agisce sui vari elementi fondendoli in uno. Imitiamo in quest'uso le api: come loro dobbiamo, col soccorso del nostro talento, fondere in un solo sapore quegli assaggi diversi, in modo che se anche si scopre la fonte da cui abbiamo attinto, risulti però cosa diversa da quel che è la fonte. Ecco come deve operare il nostro spirito: tener nascosti tutti gli elementi di cui si è giovato, mostrare solo quel che ne ha fatto. SENECA, Epistole a Lucilio 84

Memoria dei poeti e arte allusiva (A proposito di un verso di Catullo e di uno di Virgilio)

... non subripiendi causa, sed palam mutuandi, hoc animo ut vellet agnosci.· SENECA RETORE,

SuasoriaeIII 7

Si intitola Agnizioni di lettura un articoletto che Giovanni Nencioni ha scritto qualche tempo fa per la rivista 1 « Strumenti critici» • Colpisce immediatamente - non prima del titolo stesso, però - il tono di lieta soddisfazione (proprio in questo aspetto sta per me il valore esemplare della cosa) che in tale circostanza, coinvolto direttamente l'autore e le sue emozioni, l'operazione filologica è quasi obbligata ad assumere: « Confesso che provai uno schietto godimento quando, già in grige chiome, mi accorsi-come per illuminazione improvvisa - che un passo di Pinocchio che mi aveva irrelatamente deliziato da piccolo era la trasposizione di uno dei Promessi Sposi». E l'autore dà ragione di codesto godimento; ne rivela il carattere complesso, non senza lasciar comprendere che cosa voglia esattamente significare il'_iit9loimposfo a·quell~ paginette: il termine scenico di ·«agnizione» denomina con proprietà il suo oggetto Ulisse. Principia cosf l'Odissea: · oc;µcx.Àa. 7t oÀ, À, à. 1tÀcx. yxih1, É1te:tTpol11c;te:pòv1t't0Àle:i}pov E1te:po-e:· xa.t v6ov Eyvw, 1toÀÀ.wv6' à.vi>pw1twv t6e:v&o-'te:a. 1toÀ.À.à.6'0 y'bLll:Q.Y_,:~ 1tai>e:v a.À.ye:a. O'V xa.'tà.i>uµ6v4 • Di quanto può evocare l'essenziale dell'esordio.omerico e del lungo vagare di Ulisse, nulla manca in Catullo. Anche l'ultima patola del vei:so, vectus, è attenuazione appropriata del 'ltÀciyxfrri(«andò errando sbattuto»). E infatti tutto è rifuso in una Stimmung di molle e velata mestizia, cui provvede il ritmo lento e rilassato, quasi star1co: è l'effetto reso dalla cesura secondaria femminile al quarto

piede5.

Multas per gentes I et multa I per aequora vectus: Ne deriva un movimento che accompagna pacatamente la semplicissima disposizione delle parole nel verso: J! ritmo dopo la cesura primaria (pentemimera) si ·spegne nella-coincidenza dell'accen.to metrico' con l'accento dfpa• • ; · rola (et multa I p_e,·aéquoravéctus) 6 • Questa l'energia condensata di cui Catullo caricò il proprio verso, destinata a sviluppare tutto il suo potepziale ·attivo nel contatto tra il testo presente el'altro evocato: Questa 'offerta.'porgeva Catullo ad ognuno dei' suqi lettori, ma fu certq VlrgiliQquello c:he ptu vivament~ '!_q.;olse in sé la suggestione_.catulliana, e volle profittarne.: Si prenda .1'Eneide, proprio. al passaggio .dalla parte .(come suol dirsi) odissiaca alla parte iliadica, quando n~l ;egf!O dei morti Anchise accoglie il figlio Enea fìnalmel;lte giunto al termine delle sue peregrinazioni. Al grido felice di attesa soddisfatta (VI 687 sg. Venisti tandem, tuaque expectata parenti I vicit iter durum pietas?) ~-prime effusioni del cuQ.resegu