Iscrizioni funerarie, sortilegi e pronostici di Roma Antica

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Iscrizioni funerarie, sortilegi e pronostici di Roma Antica

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ISCRIZIONI FUNERARIE SORTILEGI E PRONOSTICI DI ROMA ANTICA

A cura di Lidia Storoni Mazzolani

Introduzione di Guido Ceronetti

Giulio Einaudi editore

Copyright© 1973 Giulio Einaudi editore s. p. a., Torino

LUCIO CORNELIO SCIPIONE FIGLIO DI LUCIO, EDILE, CONSOLE, CENSORE.

In lui solo concordi moltissimi Romani riconoscono il migliore dei buoni, Lucio Scipione. Figlio di Barbato, fu console, censore, edile tra voi. Conquistò la Corsica e la città di Aleria. Dedicò un tempio alle Tempeste, per gra­ zia ricevuta.

CLE 6; CIL 12 9, VI 1287; ILS 3.

Roma.

Vedi anche: W. M. Lindsay, Latin Inscriptions, Boston 1897, n. xxv; A. Ernout, Recueil de Textes Latins Archalques, Paris 19'72, p. 14; A. De Gras­ si, Inscriptiones Liberae Reipublicoe, Firenze 1963, n. 310. Lastra di marmo sulla quale l'iscri2ione non è incisa ma dipinta in rosso. Trovata nella tomba degli Scipioni a Porta Capena nel secolo XVII. Alludono al monumento Cicerone (Tusculanae I 7.13) e Livio XXXVIII "· Questo elogio, che figura in mezzo ad altri di membri della stessa gens, fu composto in onore di Lucio Cornelio Scipione, che fu console nel 2,9 a. C., censore nel 2,8; si ignora l'anno in cui fu edile (prima del 2,9). Combatté contro sardi e corsi, quando Roma cercò, conquistando le isole, di spezzare l'accerchiamento punico; evidentemente si trovò in gravi dillicoltà nella traversata, dato che dedicò un tempio alle Tempeste. Al sanruario in questione allude, duecento anni dopo, Ovidio, quando indica la data della festività inerente (Fasti VI 193) e, poiché usa i termini stessi dell'iscri2ione, si può ritenere che il monumento fosse pra­ ticabile e, probabilmente, oggetto di venerazione, in epoca augustea: "Te quo­ que, Tempestas, meritam delubram fatemur •· Meretod è una formula riruale, spesso ricorrente nell'abbreviazione: uotum solui libens merito.

L. M.

v. s.

-

Per il tipo di iscri2ione laudativa dr. F. Vollmer, Laudationum Funeraria­ rum Romanarum Historia et Reliquarum Edilio, in «Jahre Philologische Sup­ plement», 1892, p. 44' sgg.; O. C. Crawford, Laudatio funebris, in «Classical Journal ,., 1941-42, pp. 17 sgg.; M. Durry, Eloge funèbre, Paris 19,0.

I

Finito di stampare il 6 ollobre I97J per conto della Giulio Einaudi editore s. p. a. presso le Officine Fotolitografiche s. p. a., Casarile (Milano) C. L.

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