Tavolette lignee e cerate da varie collezioni
 8874680988, 9788874680986

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PAPYROLOGICA FLORENTINA a cura di Rosario Pintaudi

Volume XVIII

Rosario Pintaudi - Pieter J. Sijpesteijn

TAVOLETTE LIGNEE E CERATE DA VARIE COLLEZIONI con i contributi

di

R. S. Bagnall, P. Cauderlier, A. E. Hanson, S. Pernigotti Appendice di

C. Federici - L. Mita - M. Pezzano

EDIZIONI GONNELLI Firenze 1989

• 5

Proprietà letteraria riservata

Questo volume XVIII della Papyrologica Fiorentina ha avuto più di altri una lunga incubazione. Nato come progetto già nel 1981, quando la Biblioteca Apostolica Vaticana acquisì ai propri fondi le 9 grandi tavolette lignee (P.Vat. gr. 51-56; P.Vat. copt. 5-7 = gli attuali nrr. di edizione 1-13), ha ricevuto notevole impulso dalla partecipazione del collega P. J. Sijpesteijn, che ha accettato col consueto entusiasmo di affiancarmi in un impegno scientifico ed editoriale non dei più facili. I lunghi anni trascorsi non sono però stati inutili! Tramite la Libreria Antiquaria L. Gonnelli di Firenze approdavano ancora in Vaticana 6 tavolette cerate (P.Vat. gr. 58-63 = 14-21), quanto ci resta di un interessante codice nel quale a contratti "veri e propri", si alternano testi di tipo squisitamente scolastico. La direzione dell' Ashmolean Museum permetteva la pubblicazione di una tavoletta lignea recuperata sul mercato antiquario inglese (Ashm. Mus. inv. no. 1982. 1119 = 22). La mia partecipazione nel luglio 1985 al Colloquio sull'origine del codice tenuto a Parigi presso l'Istituto di Papirologia della Sorbona I mi metteva in contatto col collega P. Cauderlier, che non esitava ad affidarmi la stampa dei suoi Quatre cahiers scolaires di una collezione privata, ora al Mu. seo del Louvre (23-70). Quello che doveva essere nel progetto iniziale un piccolo volume di tavolette, si andava trasformando in un vero e proprio Corpus, che per ampiezza ed articolazione non ha uguali nella nostra documentazione papirologica. Come se non bastasse ecco due tavolette dalle università americane Fordham e Princeton, per le cure di Ann E. Hanson e di Pieter J. Sijpesteijn (79-81).

Infine, dopo il XVIII Congresso internazionale di papirologia di Atene nel maggio 1986, le tavolette cerate della Pierpont Morgan Library di New York (71- 78) a cura del collega Roger S. Bagnall. Per non parlare delle analisi estremamente accurate che sono state ese-

Tipolitografia Latini - Firenze - Finito di stampare nel dicembre 1989

(1) Gli atti sono di recente pubblicazione. Les débuts du codex, ed. A, Blanchard, BrepolsTurnhout 1989; il contributo sulle Tavolette lignee e cerate della Biblioteca Vaticana, è a pp. 61-67.

I"

7

6

guite sui legni delle tavolette della Biblioteca Vaticana da parte dell'équipe dell'Istituto Centrale per la Patologia del libro di Roma, sotto la guida dell'amico Federici, e che costituiscono un'Appendice (pp. 197-242) quanto mai preziosa! Un'attesa premiata da risultati indubitabili, quindi, che soprattutto mi giustificano nei confronti e dei collaboratori al volume e dei colleghi tutti per gli anni durante i quali questo libro è stato annunciato come imminente per poi sparire nelle nebbie della "programmazione".

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana Natale 1988 ROSARIO PINT AUDI

Ringrazio Don A. M. Stickler già Prefetto ed ora Cardinale Bibliotecario; Mons. J. Ruysschacrt già vice-Prefetto; Mons. Paul Canart attuale responsabile della sezione manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana. È proprio grazie al collega ed amico P. Canart che la collezione dei papiri greci della Vaticana si è andata sviluppando in questi ultimi anni con importanti acquisti sul mercato antiquario. L'autorizzazione alla pubblicazione del materiale della Vaticana è dovuta al Prefetto Leonard E. Boyle.

INTRODUZIONE

Si riuniscono nel presente volume una serie di contributi scientifici di vari studiosi, che hanno per oggetto non soltanto lo stesso genere di testi ma lo stesso tipo di materiale scrittorio che li accoglie. Tutti i testi sono scritti su tavolette lignee o cerate, per la più parte in greco, ad eccezione di un piccolo numero in copto. Si tratta, nella quasi totalità dei casi, di testi della scuola, cioè di testi scritti da o per scolari, studenti di vario livello 1• Il fatto che papirologi di diverse nazionalità abbiano contribuito alla realizzazione di questo Corpus di tavolette, giustifica l'impiego di diverse lingue (italiano, francese, inglese) 2 , e spiega il motivo per cui molti riferimenti bibliografici o asserzioni metodologiche ed interpretative di base si ripetano in più di una sezione. In virtù del vecchio adagio Repetitio mater studiorum est ci siamo assunti la responsabilità di non rispettare una generale meccanica uniformità, ma di lasciare i contributi dei colleghi nella forma nella quale erano stati scritti. Ad eccezione della tavoletta conservata nella biblioteca della Princeton University (81), tutte le altre tavolette di questa nostra raccolta hanno almeno un elemento in comune: fanno cioè parte di acquisizioni recenti, per lo meno avvenute entro quest'ultimo decennio. Il sospetto di avere di fronte i resti di un ritrovamento unitario, finito poi attraverso i vari canali del mercato antiquario nelle più disparate collezioni, finisce per assumere i contorni della certezza se si considerano i contenuti, potremmo dire anche lo "stile", dei testi riportati 3 • A questo stesso ritrovamento appartengono le tavolette già pubblicate da W. M. Brashear', B. Rorn-H. Harrauer 5 , P. J. Sijpesteijn 6 • Altre tavolette pubblicate pure recentemente 7 , per quanto con testi dello stesso tipo di quelli qui riportati, fanno parte di ritrovamenti avvenuti in anni più lontani. Un elenco completo delle tavolette lignee e cerate di provenienza egiziana è in preparazione da parte di W.M. Brashear. Per quanto riguarda la natura del contenuto, il tipo di scrittura e di lingua, tutto ci indirizza, abbiamo detto, nell'ambito della scuola: alcune tavolette, probabilmente quelle di dimensioni abnormi (4, 7), potevano, forse, essere state

(1) Per la definizione di testo scolastico rimandiamo a H. Harrauer-P. J. Sijpesteijn, Neue

Texte aus dem antiken Unterricht, MPER n.s. XV, Wien 1985, p. 9. (2) Un illustre esempio è costituito e.g. dal P. Fuad. I. (3) Si vedano le osservazioni di A. E. Hanson a proposito della tavoletta posseduta dalla Fordham University di New York (79-80). (4) In Enchoria 12 (1984), pp. 1-6; ibid. 13 (1985), pp. 13-23; The J. Paul Getty Museum

Journal 11 (1983), pp. 161-168. (5) In CE 57 (1982), pp. 303-308. (6) In Stud. Pap. 21 (1982), pp. ll-14; CE 56 (1981), pp. 99-104; e i testi nrr. 60, 154, 171 in H. Harrauer-P. J. Sijpesteijn, Neue Texte cit.; ora anche J. Shelton, ZPE 77 (1989), pp. 209210; ibid. 78 (1989), pp. 143-146. (7) B. Boyaval, in Rev. Arch. 1973, p. 243, sgg.; ibid. 1977, p. 229 sgg.; P. Cauderlìer, ibid. 1983, pp. 259-280.

Introduzione

8

appese alle pareti di una classe come esempio da copiare per gli scolari. Tra questi documenti della vita scolastica esistono comunque alcuni testi che paiono appartenere alla prassi documentaria tradizionale 8 • Alcuni dubbi si hanno a proposito di alcune tavolette lignee della Biblioteca Apostolica Vaticana (1, 2, 3, 8, 10, 11): si hanno testi di tipo documentario (contratti), scritti da scribi con una certa esperienza grafica, per quanto l'ortografia in molti casi risulti orribile; le parti coinvolte sono menzionate con l 'indicazione delle località di provenienza, che spesso risultano attestate qui per la prima volta. Tutti elementi, questi, che ci porterebbero a considerare i testi come veri e propri atti giuridicamente validi. A questo si oppone il fatto che nessuno di questi contratti risulta però completo, anche quando lo spazio a disposizione nella tavoletta ne avrebbe permesso la conclusione regolare (formule finali, sottoscrizioni e sim.), senza presupporre il seguito su altre tavolette ora perdute! Non si può quindi escludere che anche quei testi più manifestamente documentari siano di provenienza scolastica, cioè scritti dal maestro perché gli studenti li potessero copiare ed acquisire confidenza con formule e situazioni quanto più vicine alla realtà. Il maestro attingeva in questo alla sua esperienza ed ai ricordi di veri contratti. Oppure si tratta di estratti di atti veri e propri, dei quali si danno soltanto alcuni elementi principali, a scopo privato. Anche le tavolette con i testi in copto rientrano in questo tipo di documentazione scolastico-pratica 9 • Possiamo collocare la più parte delle tavolette qui presentate nel VII sec. d.C., senza che la paleografia di quei testi privi di date si opponga. Il metodo di pubblicazione è quello consueto per le edizioni papirologiche; unica eccezione è la trascrizione diplomatica (A) che abbiamo fornito per alcune tavolette della Vaticana, a cui segue un testo normalizzato (B).Lo scopo è quello di alleggerire l'apparato critico e di fornire un testo corrente che sia il più leggibile e comprensibile possibile 10 • Dedichiamo infine il volume all'amicitia papyrologorum, che ci ricompensa di quelle difficoltà e fatiche, che quotidianamente con il nostro lavoro siamo chiamati ad affrontare. ROSARIO PINTAUDI PIETER

J.

SIJPESTEIJN

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana Università di Amsterdam

(8) Tra le tavolette di questo grande ritrovamento "unitario" cfr. e.g. Wtirzburg K 1011; 1012, ed. W. M. Brashear in Enchoria 13 (1985), p. 13 sgg.; Wiirzburg K 1013, ed. ibid., p. 16 sgg., riporta un testo che in parte è scolastico, in parte documentario

(cfr. anche i testi qui pubblicati da P. Cauderlier ai nrr. 29, 30, 31, 66). (9) Copti che cercavano di imparare il greco? Cfr. A. Bataille, Les glossaires gréco-latins sur papyrus, in Rech. de Pap. 4 (1967), pp. 161-169. Ovviamente magico è il testo nr. 13. (1 O) Nella trascrizione B ab biamo trascurato di collocare i punti sotto le lettere

dubbie, facendo ovviamente riferimento alla trascrizione A.

SOMMARIO Introduzione

pag. 7

Elenco dei testi . . . . . . . . . . . . . . . . .

))

11

»

14

Tavolette lignee e cerate della Biblioteca Apostolica Vaticana (1-21).

»

17

Tavoletta lignea dell' Ashmolean Museum di Oxford (22).

»

89

Quatre cahiers scolaires au Musée du Louvre (23-70)

»

95

Wax Tablets in the Pierpont Morgan Library (71-78)

»

153

Iliad VII. 21-28 and II. 244 on a Wooden Board al Fordham University, New York (79-80) . ................ .

» 167

List of Names and Payrnents on a Wooden Board al Princeton University (81). . . ........... .

»

175

Indici ..........

»

179

»

197

Concordanze, Segnature, Numeri d'inventario ...........

.

Appendice: Nota sulle caratteristiche tecnologiche delle tavolette lignee vaticane . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tavole

.

I-XCIV

ll

ELENCO DEI TESTI

I TAVOLETTE LIGNEE VATICANE

1.

ACCORDO

2.

VENDITA

J,

CONTRATTO

4.

TABELLA

DI FRAZIONI SU BASE l/4.

5.

TABELLA

DI FRAZIONI SU BASE 1/2.

6.

PRONTUARIO

7,

TABELLE

8,

VENDITA DI VINO CON ANTICIPAZIONE

9.

SALMI 28; 29, 1-7.

FRA LE PARTI. DI TERRENO.

DI TRASPORTO.

DI ESERCIZI SCOLASTICI; DIVISIONI PER SILLABE.

DI FRAZIONI SU BASE 1/17, l/19.

DI PREZZO.

10.

VENDITA

DI SEMENTI PER FORAGGIO CON ANTICIPAZIONE

11.

VENDITA

DI VINO CON ANTICIPAZIONE

12.

SALMI 49; 69.

13.

TESTO MAGICO.

DI PREZZO.

TAVOLETTE CERATE VATICANE

14.

CONTRATTO

15.

VENDITA

DI CASA.

16.

TABELLE

DI FRAZIONI SU BASE 1/15, 1/16, l/17, l/18.

17.

TABELLA

DI FRAZIONI SU BASE 1/19.

18.

MISURAZIONI

DI TERRENI; ESERCIZIO SCOLASTICO (?).

19.

MISURAZIONI

DI TERRENI;

20.

PROBLEMI,

21.

MISURAZIONI

DI AFFITTO DI TERRENO.

ESERCIZIO SCOLASTICO (?).

ESERCIZI DI GEOMETRIA(?). DI TERRENI; ESERCIZIO SCOLASTICO(?).

DI PREZZO.

Elenco dei testi

12

Elenco dei testi

II TAVOLETTA

22.

LIGNEA DELL'ASHMOLEAN

MusEUM

DI ESERCIZI SCOLASTICI: DIVISIONI PER SILLABE E TAVOLE DI MOLTIPLI-

PRONTUARIO CAZIONl.

48.

TAVOLETTA

49. 50.

ESERCIZIO

PIATTO

52.

ESERCIZIO

53. 54. 55. 56.

III QUATTRO QUADERNI SCOLASTICI DEL MusEO

23.

PIATTO

ESTERNO DEL CODICE.

24.

POEMA

IN ESAMETRI.

DEL LoUVRE

]

57. 58.

VUOTA.*** DI SCRITTURA + NOME PROPRIO.

TABELLA DI MOLTIPLICAZIONI

51.

+

ESERCIZIO Dl SCRITTURA.

ESTERNO DEL CODICE CON IL NOME

DI FRAZIONI. ]

TABELLA

TABELLA DI FRAZIONI. TAVOLETTA ESERCIZIO

+

ACCLAMAZIONE.

VUOTA.** DI SCRITTURA.

TABELLA DI FRAZIONI SU BASE 1/2, 1/3. TAVOLETTA

VUOTA.

59. 60.

TABELLA DI FRAZIONI SU BASE 1/2, 1/3.

61.

ESERCIZIO

DI SCRITTURA.

62.

ESERCIZIO

DI SCRITTURA.

63.

ESERCIZIO

DI SCRITTURA.

64.

ESERCIZIO

DI SCRITTURA.

65.

INVOCAZIONE.

TABELLA DI FRAZIONI SU BASE 1/4.

POEMA

26.

TABELLA

DI DIVISIONI (PER 8).

27.

FRAZIONI

DI ARTABE ED ARURE.

28.

TAVOLETTA

29.

LISTA DI PAGAMENTI DI VINO.

30.

LISTA DI PAGAMENTI DI VINO.

67.

TAVOLETTA

31.

LISTA DI PAGAMENTI DI VINO.

68.

TABELLA

32.

PIATTO

ESTERNO DEL CODICE CON IL NOME.

69.

TABELLA DI FRAZIONI SU BASE l /2, 1/3.

33.

PIATTO

ESTERNO DEL CODICE.

70.

PIATTO

34.

TABELLA

DI DIVISIONI (PER 2).

35.

TABELLA

DI DIVlSJONI (PER 2).

36.

DIVISIONI

37.

TABELLA

DI ADDIZIONI.

38.

TABELLA

DI ADDIZIONI.

39,

ESERCIZIO

DI SCRITTURA.

40.

EsERCIZlO

DI SCRITTURA.

41.

EsERCIZIO

DI SCRITTURA.

42.

PIATTO

ESTERNO DEL CODICE.

43.

PIATTO

ESTERNO DEL CODICE (CON UNA CROCE E LETTERE).

44.

TAVOLETTA

VUOTA.

0e68wpoç.

ARITMETICO.

25.

IN ESAMETRI.

13

66.

l

AµµWvwç.

VUOTA.

DI FRAZIONI SU BASE 1/3

+

ESERCIZIO DI SCRITTURA.

ESTERNO DEL CODICE (CON DECORAZIONI E XMr).

+ ESERCIZIO DI SCRITTURA.

• L'ordine di edizione è 31, 30, 29. ** Si cons_P.rvanoalcune lettere di un testo precedente,

PER SILLABE.

IV TAVOLETTE

VUOTA.**

45.

ESERCIZIO

46.

TABELLA DI FRAZIONI SU BASE l/17.

47.

ESERCIZIO

ARITMETICO (DIVISIONI).

ARITMETICO (DIVISIONI).

71. 72. 73. 74.

CERATE DELLA PIERPONT

ESERCIZI

DI GEOMETRIA.

ESERCIZI

DI GEOMETRIA.

ESERCIZI

DI GEOMETRIA.

ESERCIZI

DI GEOMETRIA.

MoRGAN

LlBRARY

-,.,

Elenco dei testi

14

75.

ESERCIZI

DI GEOMETRIA.

76.

ESERCIZI

DI GEOMETRIA.

77. 78.

ESERCIZI

DI GEOMETRIA.

Concordanze, Segnature, Numeri d'inventario

21 = P. Vat. gr. 63 51-70 Louvre, MNE 914 22 = Ashm. Mus. inv. no. 1982. 1119 71-78 Pierpont Morgan Library 23-32 Louvre, MNE 911 inv. no. 1032 79-80 33-42 Fordham inv. T 1/82 Louvre, MNE 912 81 = Princeton AM 15960 (4) B 43-50 Louvre, MNE 913

TABELLA DI FRAZIONI SU BASE 1/17.

V TAVOLETTA

LIGNEA DELLA FonoHAM

79.

OMERO, ILIADE VII 21-28.

80.

OMERO,

UNIVERSITY-NEw

YoRK

ILIADE Il 244.

VI TAVOLETTA LIGNEA DELLA PRINCETON UNIVERSITY

81.

LISTA DI PAGAMENTI IN DENARO.

CONCORDANZE,

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

P. P. P. P. P. P. P. P. P. P.

Vat. Vat. Vat. Vat. Vat. Vat. Vat. Vat. Vat. Vat.

gr. 51 A gr. 51 B gr. 52 gr. 53 B gr. 53 A gr. 54 gr. 55 A gr. 55 B gr. 56 copt. 5 B

15

SEGNATURE,

11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

NUMERI D'INVENTARIO

P. P. P. P. P. P. P. P. P. P.

Vat. Vat. Vat. Vat. Vat. Vat. Vat. Vat. Vat. Vat.

copt. 5 A copt. 6 copt. 7 gr. 58 gr. 59 gr. 60 gr. 61 A gr. 61 B gr. 62 A gr. 62 B

Ashm. Mus. inv. no. 1982. 1119 22 Fordham inv. T 1/82 = 79-80 Louvre, MNE 911 23-32 Louvre, MNE 912 33-42 Louvre, MNE 913 43-50 51-70 Louvre, MNE 914 Pierpont Morgan Library inv. no. 1032 Princeton AM 15960 (4) B = 81 P. Vat. copt. 5 A = 11 P. Vat. copt. 5 B = 10 P. Vat. copt. 6' = 12 P. Vat. copt. 7 = 13 P. Vat. gr. 51 A = 1 P. Vat. gr. 51 B = 2 P. Vat. gr. 52 = 3 P. Vat. gr. 53 A = 5 P. Vat. gr. 53 B = 4 P. Vat. gr. 54 = 6 P. Vat. gr. 55 A = 7 P. Vat. gr. 55 B = 8 9 P. Vat. gr. 56 P. Vat. gr. 58 14 P. Vat. gr. 59 15 P. Vat. gr. 60 16 P. Vat. gr. 61 A 17 18 P. Vat. gr. 61 B P. Vat. gr. 62 A 19 P. Vat. gr. 62 B 20 P. Vat. gr. 63 = 21

71-78

I

Rosario Pintaudi - Pieter J. Sijpesteijn

TAVOLETTE LIGNEE E CERATE DELLA BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA (1-21)

con un contributo di SERGIO PERNIGOTTI

i

I

!

1. Accordo fra le parti

19

1-2 P. Vat. gr. 51 (già Vat. gr. 2652)

La tavoletta lignea misura attualmente cm 49 X 18; sulla destra, guardandÒ il lato A, è stata rozzamente tagliata, con la perdita di ca. cm 5 (presupponendo che i due fori antichi in alto fossero perfettamente al centro, cfr. P. Vat. gr. 52 ( = 3); di questi il foro di sinistra si trova a cm 25 dal bordo intatto di sinistra, mentre il foro di destra è invece a cm 20 dal mutilo bordo di destra; il diametro di questi fori antichi è di cm 0,5, e la distanza tra di loro è di cm 2,5). Lo spessore è in media di cm 0,5, gli angoli, a parte ovviamente quelli di destra, sono arrotondati. In alto a destra, sempre guardando il lato A, manca una scheggia di legno, e tutto il lato superiore in alto ha perduto in tempi recenti una striscia di legno. Il lato inferiore e quello di sinistra sono originari. Altri 5 fori ai lati e in basso sono stati fatti recentemente con lo scopo mercantile di unire questa tavoletta al P. Vat. gr. 52, scopo per il quale è stata pure tagliata maldestramente parte della tavoletta sulla destra. L'intenzione di "realizzare" un dittico era motivo sufficiente! Un altro foro in basso è dovuto ad un nodo del legno. La preparazione con tinta giallastra si conserva su entrambi i lati; il legno si è alterato, imbarcandosi e presentando delle crepe, di cui quella centrale rischia di diventare una vera e propria frattura. L'inchiostro è a base di carbone; il calamo utilizzato è a punta morbida e sottile. Sui due lati (A, B) si hanno due testi di contenuto diverso, ed ambedue assai problematici.

1 AccoRDo ?

FRA LE PARTI

TAV. I

(P.

cm 49 x 18

VAT. OR. ll

A) VII sec. d.C.

Il testo greco di questo lato A si presenta di difficile comprensione; lo scriba, a parte l'eleganza e la fluidità della scrittura, la sicurezza di certe formulazioni, dà l'impressione di non sapere che cosa stesse scrivendo. È quasi impossibile ricostruire qualcosa di grammaticalmente plausibile senza alterare troppo quello che trascriviamo (cfr. P. Moen inv. 601, in Stud. Pap. 21 (1982), p. 11 sgg. = SB XVI 12538); un'interpretazione si può tentare soltanto a condizione di abusare della nostra libertà di interpreti, e soprattutto della nostra fantasia! Per questo ci limitiamo ad una trascrizione fedele, riportando nelle note, per altro in maniera puramente orientativa, il nostro tentativo di ricostruzione e di traduzione di un testo più "leggibile". Possiamo comunque stabilire alcuni punti fermi, sui quali siamo abbastan-

20

Tavolette vaticane

2. Vendita di terreno

za sicuri: due parti sono in lite tra loro (c'entrano, forse, dei fabbricantivenditori di vasi, e i loro prodotti), e pur avendo discusso molto non arrivano ad alcuna soluzione; chiedono, quindi, la mediazione di persone del proprio villaggio, ma anche costoro non riescono a portare a termine la controversia. Decidono, allora, di procedere in altro modo (tramite la mediazione di qualcuno o di qualche altra località, comunità o sim.), e convengono di rimettersi al verdetto, alla decisione, quale che sia.

I

2 3 4

5 6

7 8 9

IO

f f

'Ev òv6µcnt -coUxup{ouxcd Òccr1t6-rou 'I11croU Xptcr'toG'toG0coUxat crw't'Y]poç ~µWv µ(11vòç) II(a)u(v,) X1J[vò(,x,(ovoç) ò,u,lp[,xç]. -rWv y1;,vaµÉvwvlxw1jxaµ1;,vÀ6youç oòx ÒÀ(xouç1;,ìçaçxal 1tpo(floUçBouae-pcm&:µµwvoç: Pruneti,/ centri abitati dell'Ossirinchite, [Pap. Flor. IX] Firenze 1981; a p. 57 registra un'attestazione di un villaggio (?) E>oULç,che può nascondere il nostro 0oUç. 3. Ko:µoUÀ:il nome significa cammello, cfr. G. Heuser, Dfe Personennamen der Kopten, Leipzig 1929, p. 73; cfr. anche H. C. Youtie, Callimachus in the Tax Rolls, in Scriptiuncu!ae II, Amsterdam 1973, p. 1035 sgg. 5. òupuoUç:questo aggettivo ÒLlf'u~ç,doppio, piegato due volte, si ritrova qui per la prima volta in un testo di provenienza egiziana. 5-6. µo:xpoqiuoUç:l'aggettivo ricorre altre due volte nei papiri, e proprio per qualificare x6p,oç (P.Flor. I 17, IO; P.Ahm. Il 150, 25). 6. ,o:U,o:: -coU-cov= ,òv xop,6a1te-pµov. 7. xe-(xoaxt)vwµlvov: escludiamo xmv6v. -

µl'tp4J òe-x1h4J:cfr. D. Hennig, Untersuchungen zur Bodenpacht im ptolemdisch-r6mischen Àgypten, Diss. Miinchen 1967, p. 20. 7-8. Per au-yxoµL&,) cfr. D. Hennig, Die Arbeitsverpflichtungen der Pdchter, in ZPE 9 (1973), p. 125 sg.; H. Harrauer-P. J. Sijpesteijn, Verkauf von Wein gegen Vorauszahlung, in CE 57 (1982), p. 296 sgg.; P.Rainer Cent. 123. 8-9. Questo testo non presenta sottoscrizione alcuna; cfr. il P. Vat. gr. 51 B; 52; 55 B (mr. 2, 3, 8); e P.Coll. Youtie II 93 introd.

37

~7t0,ou

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52

Tavolette vaticane

11. Vendita di vino

10-37. Su cinque colonne (tra la quarta e la quinta si ha un tratto verticale di separazione), a volte preceduti forse da indicazioni numeriche (rr. 10-12), a volte da segni forse di spuntatura (rr. 14-21, 25, 26, 28) si hanno dei nomi di persona di tipo greco-copto (ricorre la terminazione in -E.),tra i quali in molti casi il rifugio nell'add. onom. è d'obbligo. 10. &tta Trjp Mrivixè una soluzione probabile, vista la frequenza attestata di éitta Trjp. 11. I. :ELÀ~avoU. 12. Attestati Kaµrjç (Kaµtç), Kaµrj-nç. 13. EùÀoy(a; KaµTç. 14. Per Eh.68lùpo.:;; così ai rr. 17, 20. Nel caso del r. 14 non si esclude che avesse voluto scrivere 0E.6Ò(wpoç),per poi aggiungere poi;, dimenticando w. Questo non vale per i rr. 17 e 20.

15. 17. 19. 22. 25. 27. 31. 32. 34.

Evidentemente copto. Non si esclude O(tlX)8w8Wpou. Per 'EvWx. ITE.,pWvu;. I. Ill,pou. Una forma 'Aµµwva,u:; o sim.? [Iocr)? Attestato AacmUx.. Attestati Eù~p71çe ITWvL.

I

t

2

AHOK €n1MAX€ n€6M€ n..CÙN per K!.~O>; C€C€NIH.>.. per C€CHN, nel quale il solo M.>..Moye sembra non trovare riscontro con il testo del Vaticano). Il testo greco presenta varianti assai più sostanziali. Se -o:uçtw o:u8riPo:Apo:poul; si avvicina notevolmente alle altre due versioni, il resto ne diverge in maniera piuttosto sensibile: po:µfJ.OU..(l)N: K!.0!.Am: si veda però 6mro6!.; mpO6!.; Ptouppo:; €1pMOyN: €rMoy: xo:80:80:;A!.YX!.: Ab.,\!.: 80:µov; 1€X'if€M(l)N: M€ÀM(l)N; L1]ÀµtÀµo:v; C€C€NIH.>..; C€CHN: crtcrtv; -: rHMN!.N: ytJµvo:vcon FIN!.NH del Vaticano che resta senza collocazione. 11. ì€poyCÀÀHM 2!.MHN contro l.>..HMIHX 2!.MHN di Leida (ma cf. UÀ1]µo:µ1]Vdel Kropp).

12. Il testo di Leida introduce la "traduzione" della preghiera di Giuda con €T€ n!.I ne al quale corrisponde il greco S icr't"LV lpµ1]vtu6µtvov. Il nostro testo omette questa indica-

n€yBm.>..,

64

Tavolette vaticane

zione, ciò che comporta anche un'alterazione nella struttnra sintattica della frase: la restituzione nella tavoletta vaticana di n€yB,.)nNoyn:i ET2Mooc e2pil e.x.f.lN2ApH[A] NNexepoyRIN ecc. Da notare che Leida omette ApMÀche c'è però nel testo greco 6 xo:0~µe:vo,; bd éipµcX'toç xe:poup(v:l'integrazione &pµct'toçnel Kropp contrasta però con il plurale NÀpMÀdel nostro testo. 13. Il testo di Lei da introduce qui la frase epe clTooy NZ..Vat.: €Ym0) €B011.Leida, ma semplicemente Hrov1;c,;nel testo greco. nel testo greco. NÀTKÀpWc (N-ÀT-KÀ-pm11 e) in Vat. e in Leida: rixo:'to:1to:llcr-cep 19. caoyÀÀBecc. in Vat., che in Leida rimane non tradotto con llrwç greco. 19-20. Il testo di Leida qui si allontana piuttosto sensibilmente sia da quello del Vaticano che da quello greco. Si confrontino le tre versioni poste in parallelo: cpuÀ.icrcruv ,ò çUÀov-rijç çwrjç éfovrx crtpo:cptvxrxÀ0Uv1;0:t. Kropp: ,à µè.v Mo tòou lv 't~ :rtcxpo:òdcrep Vat.: n€CNÀY ÀKKÀÀY2MnnÀpÀAICOC€2Àf62 enO)[H]NMnmf.12NÀI€YOYMOYT€ epooy

xe

cer>-'J>IN Leida: neCNÀYA€ ÀKÀTOOToy ernnÀp,\Alcoc €Tp€ypoe'ic:: ennÀp,\Alcoc enO)HN MnmN2.

N>-1 60)>-YMOYT6erooy :X:6cer>-'J>.,.N Mentre le prime due versioni mostrano nna sostanziale concordanza, la terza, quella di Leida, presenta tra l'altro un più ampio giro di frase. [ne] di integrazione sicura in Vat., è omesso da Leida. 23. €TO N.X.0€1Cecc. può forse intendersi, come mi snggerisce P.-W. Funk, come qui do-

13. Testo magico

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mina e quindi, evitando di ripetere due volte "il Signore", si pnò pensare ad nna più fluente tradnzione: "Tn sei infatti il Signore / che domina su ciascnno ... ". NOK semplicemente Vat.; neTeNOYK Leida. 24. Vat. agginnge ÀNON.Da notare lo spazio lasciato in bianco dopo neKTÀMIO, colmato con nNOyTe in Leida. Ho lasciato n€NTÀ9nÀpÀAITO senza indicazione della lacnna dopo o: la riga è infatti probabilmente completa. 25. NTÀYPÀTNÀ2T€ enO)IK NÀMNT€ Vat.; °fHÀynÀpMi€ €TIO)IKMnTÀPTÀpOC Leida; wù.:; &:rm0~crrxv,cx.:; rirrlÀouç ~(041,cxp't.:ipouKropp. 26-27. La frase si trova in Vat. e in Leida con piccole varianti: così Vat. inserisce (l}ÀT€NOY, ha C€2Àp€2invece di N€TOY2Àp€2 e MnNOYN al posto di NÀMNT€con quasi perfetta corrispondenza al testo greco. Da notare solo la diversa resa di xoÀrxç6µe.votcon eyK011.ÀCfc NÀY di Leida e eyKO;>..ÀZ€MMooy di Vat. 27-28. L'intera frase €MN 0)6'0M MMooy €ÀNT1Alr€ NNeKoye2 CÀ2N€ non trova riscontro né nel testo di Leida né in qnello greco. 29-33. Tutto il passo compreso tra queste righe pone molti problemi, più per i suoi rapporti con Leida che per quelli con il testo greco, con il quale pare comunque avere più stretti rapporti. Va innanzitntto detto che il testo del Vaticano sembra essere mancante di un elemento di essenziale importanza e dal punto di vista sintattico e dal punto di vista della comprensione del significato. La frase di Vat. €0).X.€ KOYWO) €Tpe nO)Hp€ MMÀPIÀT€6'po0Mne TN€CWC rimane priva del verbo retto da eTpe e che Leida- ci mostra essere epero (gr. ~cxmÀE-lluv): il passo andrà perciò letto 60).X.€ KOYU>O)eTpe TIO)HP€MMÀPIÀT€6'pootme TN€CWC (€pepo). Oltre a ciò, l'andamento sintattico delle due versioni copte, laddove sono comparabili, è notevolmente diverso: Vat. T€NOYN nxoe1c 60).X.€ KOymO) €Tpe TIO)HP€ MMÀplÀT€6'pooMne TN€CWC (€pepo) n€NTÀyxooyca €B0[11.]21TOOTKMMIN€MMOK Leida 60).X.€ TIÀIne neKOYWO) €Tpecaepepo i-16'1TIO)Hp€ MM2t.p11., T€.X.p00Mne MM€ nÀI NTÀK.'X'..Oll €B011.21TOOTK Fin qui il testo del Vaticano riflette più da vicino il testo greco (cf. specialmente [xo:t ,à vUvxUpLe.] e uj.:; xo:Àfj.:; 1ttptcr'ttpci.:; rispetto a T€6pOOMne HM€ di Leida): ma nelle frasi seguenti Vat. talvolta corrisponde al testo greco, ma altre volte se ne allontana di più di quanto non faccia Leida. Vat. €N€Y €BO;>.. 21TOOTKÀNne N€ N€llNÀf N€1N06' N6'0M ÀNn€ è il d µ~ ràp lx crouijv oùx lxv,ocrc,;61;rx.:; òuv&µu.:; l:rtolu del Kropp, ma corrisponde assai più vagamente a Leida €Tp€90YWN2 €B011. NN€KO)nHpe. Oltre a ciò tutto il passo Leìda 14 v., 20-25 manca in Vat. ed è ridotto al semplice ijv nel testo greco. Perché le tre versioni riprendano una almeno relativa coincidend µ~ ràp cròç1to:l.:; za bisogna attendere Vat. 32 = Leida 14 v. 26 (Vat. €N€llN2t.TWOYN= Leida f.l ·

13 14 15 16

17 18 19 20 21 22 23

f

Aurelios Ioannes contadino, figlio del beato Phoibammon del villaggio di Taamoru del nomos Herakleopolites, di spontanea volontà con qnesto mio contratto di affitto scritto senza costrizione e inganno e necessità, ad Aurelios Melas, figlio di Tlieon dello stesso villaggio dello stesso nomos salnte. Io il soprascritto Ioannes contadino convengo senza alcuna obiezione di aver preso in affitto proprio(?) da te per il solo periodo di due anni, nella proprietà chiamata Pakemes, quattro arure orientate verso il nord della stessa proprietà, insieme anche con la parte di questa verso la cisterna e una ruota per l'irrigazione e un macchinario. , . tra entrambe le parti per la (semina?) delle arure completamente inondate(?). Le tasse di quelle qnattro arure ammontano per ogni arura a sei carati e due artabe di grano misurate col cancellus; e non subirai fastidio in alcun modo circa i lavori della proprietà dall'inizio fino al 9 di Mecheir; procurando tu le cose mobili e i giovenchi . .. Io il predetto Melas convengo di irrigare accuratamente nella predetta proprietà e di fornire un altro predetto macchinario . .. a quel canone d'affitto convenuto senza discussione . ..

1. '1ewp16ç': al di sopra di utòç -coli, allineato su un rigo ben chiaramente tracciato. cfr. A. Calderìni-S. Daris, Dizionario geografico, s.v., villaggio della topar2. TetetµwpoU: chia Koites, che forse appartenne anche all'Oxyrhynchites. 3-4. É.xoucr(q; xvWµu... &v&.1x11ç: dovrebbe riferirsi al (µe)µt.cr0Wcr0m del r. 8. 3. I. rvWµu. - La lettura della parte finale del rigo, per quanto formulare, è difficoltosa; 4. 1. µ1.crOWcrewç. più frequente O(x_a,étveuxù. 5. I. 0éwvoç. 8. 1. l1tdrcep?Per quanto frequente in testi del V-VII d.C. qui pare fuori posto. 8-9. Normalmente 1tpòçµ6vov'èvf.toç; la lettura del Oiniziale è sicura. - Il termine 11-TJX'1.V~ ha

72

Tavolette vaticane

15. Vendita di casa

il significato ben attestato di insieme di terreni, proprietà, aziende agricole facenti capo, riferimento ad una medesima macchina per acqua, ad uno stesso sistema d'irrigazione, cfr. F. Preisigke, 9 WB, s. v.; LSJ , s, v. I, 4. Quindi un significato geografico (Ilo:xl)µT]çnon è finora attestato). 10. I. àpoUpctç-dcrcra:po:ç. 11. I. µe,ò: xal; o:th(fjç) scii. µT]xo:vfjç. 11-12. I. USpo:(rwròv) xuxÀw'tljpwv; preferibile ad Uòpo:{v·nx6v),cfr. P.Flor. I 58, 10-11 (BL I 143). - I. µT]x(cxv()x6v.- L'ultima parola ancora ci sfugge. 12-16. Si ha la contaminazione di due elementi: a) l'affitto (la lettura hq:16pwvalla fine del r. 12 non è del tutto impossibile) stabilito tra le parti nella misura di sei carati e due artabe per arura; b) le tasse si riferiscono a me, Johannes / a te, Melas. 13. I. µe:ra~Ù&µcpo-dpwv.-U1tè.p ,ijç, forse imop,iç,Wv lv 'teÀE.[C~] scii. &poupWv.Senza che niente di preciso sia stabilito tra entrambe le parti per la semina delle aiure completamente inondate. Cioè dopo aver riportato gli oggetti dell'affitto, si dice qualcosa a proposito della semina; ma tutto è assai incerto. 14. 1. 'tWvSriµocr(wv;,ecrcr1']µt,*qi«). vers 12 xo:Àttv et xÀUtuv ont certainement meme sens. vers 13 Le sens de ce vers nous échappe. - Pour les vers suivants, cf. les parallèles réunis supra,

TABLETTE II 26

TAV.XXXVII DE FRACTIONS PAR HUIT (FIN)

TABLE

Cette face présente onze lignes réparties sur deux colonnes, l'une complète de sept lignes, l'autre incomplète; après l'opération sur la myriade le scribe a tiré le trait horizontal indiquant l'achèvement de la table (cf. !abiette 59 colonne III); sachant que ce geme d'opération requiert uniformément trente-huit lignes (cf. P. Akhmfm), il faut vingt-sept lignes pour écrire le début de la table; or la première ligne est plus longue ,ò ri lv ~~q,wv~v (ou: o:p,0µ0)et recouvrira la totalité de la !abiette; donc, à raison de sept lignes par colonne pour la deuxième !abiette, et de six lignes par colonne pour la première !abiette, surmontées de la ligne initiale, il est clair que le début de cette table de fractions avait été écrit aux tablettes 24 et 25, et qu'il a été ultérieurement effacé pour permettre d'écrire le poème en hexamètres que nous avons actuellement.

p. 107

vers 14 Peut-etre faudra-t-il comprendre viitç = vCi.tç;daus ce cas il faudra lire (v)aUi:o:tç,datif; mais les problèmes posés par la métrique ne seront pas résolus (ljÀ0ov n'est pas spondée). vers 15 "Les pilotes" prendront un air épique en étant désignés par un nom en -i:Tjp. vers 17/18 Urp-fiappelle son contraire ,:-paqitpfi:cf. E 308, u 98, Hymne à Déméter, 43, Apoll. de Rhodes II, 545. - i:iµvuv a la valeur précise de "labourer": cfr. Eschyle, fragm. 196 (i:éµvuv

s

èipoupo:v).

vers 19 Le verbe 06:ÀÀuv"bourgeonner", "@tre en croissance" est aussi très restreint à la langue épique ou lyrique. Sans doute faut-il lire ensuite «Ta = rata, épique. L'adjectif final est encore un hapax: il se compreud aisémeut, à la différence de celui du vers 20 (cf. notes de lecture ad !oc.). L'épithète du Nil rappelle le début du poème (2/3): ce doit @trele signe que la conclusion arrive; il doit falloir ponctuer fortement après 19. vers 21 et suiv. Cf. notes de lecture: il est difficile de déterminer quel seus présentent les vers 21 et 23; on peut deviner celui du vers 22, la "gioire de l'Egypte" étant en cause par un orgueil uational bien compréhensible (cf. l'hymne au Nil d' Antinooupolis publié par M. Manfredi, P. Turner 10). Au vers 21 lpL- doit commencer uu adjectif "épique". Quelles que soient les restitutions possibles ou les lectures des lettres gravées par le scribe, l'auteur de ce poème est, de toute manière, très déficient pour la métrique. P. J. Sijpesteijn propose de comprendre au vers 22, ò«(h«) et de faire porter µ&:x«p(ve! i:p(çn-6:µ-) sur ce mot. Pour lui également, l'adjectif commençant par èpt- va sur ~wµotç.

113

,(wv) ,(wv) ,(wv) ,(wv) ,(wv) ,(wv) ,(wv)

~

par par par par 4000 par 5000 par 6000 par

8 8 8 8

900 1000 2000 3000

5

'A 'B

T 'LI. 'E 'ç

8 8 8

[pt~L] px
.1.r1oc(µoxc\pcoç)11 1, 2 HHO~ 11 8, 10 HN 11 3, 4, 5, 7, 9 fmroYKYrOY (?) 11 5 N>.~ 11 6, 7, 10 (2x) NOYB 11 3, 4

Oj>. 11 7 0)6 11 5 O)MOYN 114 OjIDn6 11 6 OJHr6 11 1, 2 STOOY 11 5

(v6µoç) 11 8 NOMOC (voµ6ç) 11 2, 3 Nn~ 11 8 (3x) NTOOT~ 11 3, 4 NOYT€ V. VI. NOMOC

2H6 11 4 20MOXOf€1

( OµoÀorlw) 11

2M;>)11 8

(1tc,;vwxp6:-twp) v. VI. noxic (n6l.,ç) 11 2 (2x) nÀrÀBÀ (1tixpa~a(vw)11 10 nroc (,p6ç) 11 5 nÀNTOKrÀT