Storia del Partito comunista italiano. III. I fronti popolari, Stalin, la guerra. 1101111111

129 96 59MB

Italian Pages [195] Year 1970

Report DMCA / Copyright

DOWNLOAD FILE

Polecaj historie

Storia del Partito comunista italiano. III. I fronti popolari, Stalin, la guerra.
 1101111111

Table of contents :
Frontespizio
Indice
Introduzione
Nota al terzo volume
I. Un periodo di "guerra di movimento"
II. La linea del VII congresso
III. Fascismo e antifascismo dinanzia alla guerra d'Etiopia
IV. I fronti popolari e lo scoppio della guerra di Spagna
V. I "fratelli in camicia nera"
VI. Cominciano i processi di Mosca
VII. Il battaglione Garibaldi: Guadalajara
VIII. La morte di Antonio Gramsci
IX. La lotta al trockismo e le repressioni
X. La semina comunista in Italia
XI. La crisi dei fronti popolari e l'unità d'azione
XII. La "vigilanza rivoluzionaria"
XIII. Si scioglie il Comitato centrale del PCI
XIV. Il dramma spagnolo prima e dopo Monaco
XV. Curiel e le "forze progressive" in Italia
XVI. L'aggrovigliata vigilia
XVII. La svolta del patto germanico-sovietico
XVIII. I comunisti e la guerra
XIX. Più la notte è fonda ...
Indice dei nomi

Citation preview

D

D

2.

D

F

0 0

D

0

G

D

0

H

Q

G

a

H

D

D

B

C

0 '

D

N'

6

p'0

w'0

D

IV. La Resistenza e la Repubblica cn

>-t

D

0

D

0 0

8

>'0

D

III. I fronti popolari, Stalin, 1a guerra In preparazione:

H

h-K.

0

0

Storia del Partito comunista italiano 0

3

0

P

B

PU'

>-t

0

II.» ‘Gli anni della clandestin-ité III. I fronti popolari, Stalin, 1a guerra

Paolo Spriano

F3.

0

1. Day Bordiga a Gramsci D

F

P 0

G

D

cn

0 0 3

0

U

}-t

0

P-t

Storia del Partito comunis’ta italiango


...a

:

D

liano che abbiamo miziato partendo dalle orig1111,durante1a prima guerra mondiale, e Che contiamo d1 concludere c011 l’esame dell’azione svolta. nella resistenza e nella lotta per la Repubblica. Il terzo volume doveva, nel disegno 1niziale,essere anche 1’ultimo. Ma 11 periodo Che c1 restava Q.n




. . .(APC, 1269/139). ‘ «II VNuo'v‘o Avantt! », Parts, 1.0 agesre 1:93;,

H

D Q Y

B


'0

f

g

>'a

I: =.b Q.n

h-..iO

.. _ . ’ Dati del marzo 1935111 APC, ’1263/112. .3 Dall’intervent‘o d1 Gallo. (LongO) alla riunione deII’Uflicio politica del. PCI del 20 Inglio I935

Q.

D D 0D D 0

B

Q

9

8g. D


a' 0

D'

D

D

Q

0



G

h" a)

\a

9

V

#

G D

B B

0

0

D

6

3

0

D

A

D

E

3

E

3

E

&.

D

0

2.g

D

0

&

0

Q.

R

‘ Da un corsivo anonimo pubblicato con la fete di Palmiro Togliatti, intitolato I nostri capz' 503.0 2' capi della classe operaia italiana, in, « I I grido del 13013010», 4 aprile 19361.

age1 ERCOLI, Problémes du from “#174738, in «L’Intématienale commmsten, a, m, :11. 15,5 . ,. sto :93}, pp. root's».R' 0

D

D

:'y 0

a

1:ig &

H aq

0

' gB

La piattaforma « disfattista » e la pifi spentanea, per le tradizioni

di. entrarnbi i partiti proletari italiani, e mestra come un accordo di fon-

le liberta democratico-borghesi come fondamentale. E anche questo un sintomo dell’aria nuova che circola. Ma come si mobiliteranno gli operai « fascisti » su questo terreno? E che cosa significa chiamarli tali con le Virgolette? Significa che essi sono fascisti soltanto perche’ vengono irregimentati nelle organizzazieni del regime? In questo case, che valore puo avere rivendicare una certa « socialita » del primitive programma fascista e delle stesso corporativismo? Sono nodi che verranno presto a1 pettine. L’appuntamento del VII congresso concorre a rendere molte pifi esplicita una revisione generale, non soltanto di parole d’ordine tat:zlicllie 1ma persine di una concezione generale‘ delle. "sviluppo strategico e a otta. S

€.:i $.;! ig ' g'g'g Bi'g'i;:

0

G

0 . . D

QE. t-t 0 p-u G B D B'9 G

n.8'g h-a ha t-+

=. D

B

B

3'Pq

g

p E.

3

8

i:'E g 2

gE'!'


'0

D

8 0 0 8 D G cn 0 D Q. D

w'0

D

0

=

0 n
7



.

,

-,

.

,

2,

p

.

»

a





s a t e

‘ ,_

, -

, i1, marxgalisémgg: 1323595 pfnme]la mcolnlficmibcfie «Sigmialflcadxfitpo 'chedl fioféahsul avr'z'ebber-ro aim to accettare» .

2

D

sono essere una forma di transizione verso la rivoluzione proletaria? L unpoptante. e che simili governi prendano una serie di provvedimenti

3

}-t

0

3

>'0

3'q

Q

b

a D P 0

&

Z

sulla bilita. « Noi. interverremo per la .fo.rmazione di un tale governoni posgover ti QUCS ». scista antifa iorma una determi‘nata piatta


(MIL

Q.

0

0

.

0

g


... 9)

3

B g'EQ.. g'g:'g

3'

H

0

CD




C

('')

B ''


a'

-b

difesa della pace e della sicur‘ezz’a In’aziOnale contro i1 nazismo. ’Togliatti

D Q.

Q.

La linea del VII cOngresso

Capitolo secOndo

34

0

cn

D

0

W


> del movimento inter:

nazlonale e. delle sue varie sezioni nazionali‘. Piatnickij, i1 vecchio bolsceV1co che aVeva retto dal I92I l’organizzazione, viene allontanato (sadeter— ' ' ' recare un contnbuto ' ' comumstl n‘azionali e‘ lo ‘ SviIUppo taglia, , videro 1' partm > > ,7 che _ , .V dei. fronti . B

}--tn a)

D H.P

i8 #'":

GL: comunista, Per .noi l’impedimento a un accordo risiede ne'I fatto che i1 partito o, rimane‘ fer-

ceSSIta della politica estera sovietica diventera assoluta. Sicché, quando

:‘Inantel alla Resistenzai enropea »_ (gIoItGIo AMENDOL}, I megmtmentz‘ del VII congresses delta Inter—

zz-ona .e comumsm [rzleggendo Dzmztrov], In «Crittca marxiSta », a. III, 11. 4, luglio-agosto 1965 =v

e quella che sta pifi a cuore all’impostazione ideale oltre che politic

che avremo modo di segnalare. I quah' saranno acutizzati dalla tensione che conttassegna i1 periodo di dominio staliniano di « gestione pifi dura » , d11rrig1dimento, di sospetto nei confronti degh‘ altri schierarnenti che blocca una ulteriore articolazione fruttuosa di esperienze e di ri: cerclie. Non soltanto il di'battito interno non si avvertira negli anni succeSSIVI ma l’aspetto tattz'co della controsvolta si accentuera molto nella stessa misura in cui l’identificazione del Komintern con Ie mutevoli ne-

g8 :'

'~;.}}.

prodelle sezioni nazionali. Rosselli nota tuttavia che e stato Togliatti atalle— si come nunciare i pi1’1 grandi panegirici di Stalin, del che si duole, fondo g‘ra che Grieco abbia difeso 1e « liberta borghesi ». L’obiezione di a di

tito aperto, la ‘stessa diflicolta della situazione *internazionale --- che va verso un gigantesco conflitto — introdurranno elementi di contraddizione

l

l

-

‘ ‘ " marx ’ I * ~ , frontiste “m «CI-Inca were MAGRI, Il valore ‘e i limiti . ., delle experienze ‘

g h.

ambagi che .« 1a nostra tattica in caso di guerra deve essere determ tistica, dall’esistenza dell’Urss ». Sarebbe, quella, una posi'zione assolu delquello d1 vasto pifi e pace la per lotta della non giusta. Il prOblema pifi fatto i1 GL, Per ‘. » essa in sce esauri si non ende, l’Urss; « lo compr io giudiz di importante del congresso 2: i1 riconoscimento dell’autonomia

. . . c1t. per l’arucolo d1 Amendola, con cu: quello di Magri entrain dir’eflo dialogo. ' '

}.,.

ispirazione generale. Non é d’accordo laddove Togliatti affermava senza inata

g

37

La linea del. VII congresso &

0

D

Capitolo secondo 0 0

.36

* -» um

Ista», n" em

D Q-

0

D

39.

0

0


"'t }-+ 5'Wn. 0 0 aQcn o- E':d

E quest’ultime a sostituire Pjatnickij. Chi e il nuevo, scenosciuto capo dell’organizzazione? Egli si chiarna Michail Trilisser, ha lavorate R' H ' '-''''.E

nelladireziene della pelizia sovietica con Jagoda fine ad allora. Col I 9 3 6-

I9 37, via via che si sviluppa 1a repressiene, 1a funziene di Moskvin diH-0

H

g

D

! lil:$1: 1: 1

P

B

Q5 g g'£'g .. uB.' DB 8 B.R k'8 u D




8 8

0 0

N

appreSSo per la guerra civile spagnola. Vi sono appelli sia‘ dei partiti coniunisti sia dell’Internazionale socialista contro la guerra 1. Si tiene a Parigi un Congresso internazionale degli scrittori per la difesa della cultura, con la partecipazione di Gide, Andersen-Nex'o, Dos Passes, Mal.raux, Heinrich Mann, Pasternak, Babel’, ecc., e anche in questa assise l’impegno antifascista ha tutta una nuova robustezza. E molti scrittori francesi conservatori si schiereranno per l’impresa fascista d"Etiopia, da Charles Maurras a Le’on Daudet. Verso la fine di settembre la decisione di Mussolini di attaccare e or-

43

Fascismo e antifa'scismo dinanZi alla guerra d’Etiopia

/

1:.g: $g

l i

Capitolo terzo

4:2

N

E e' g'.;l ;'B F=

no d1 piu di una bistecca straniera »). La propaganda fascista incide, e for-se piu ancora incide 11 fatto che nonostante qualche restrizione a11mentare e un certo aumento dei prezzi, cresca l’occupazione operaia, in g

certi settori legati alla produzione bellica, anche fortemente. Alla Fiat 31

G

g.B

n 0

.

g

0

0

p0'

ba. D

; 2:.H8 i $

per tutti:

g:',5.gg.:

I1. fascismo e riuscito per il momento a fanatizzare non soltanto Iarghi strati d1

piccola borghesia ma anche una parte non indifierente della gioventfi proletaria. Le parole d’ordine demagogiche del fascismo, nella particolare situazione italiana, sono riu‘scitje a trascinare larghi strat-i della popolazione lavoratrice; ma, per cio stesso, per la prima volta da parecchi anni in qua, 1a parteeipazione di queste masse a11a politica del fascismo e stata fin quasi dal primo momento una partecipazione criQ-

tica e non puramente passiva.

i;'g'g

0 0

i'gsF;.:'lR :- :' nFR i

D

3

La lettera esamina particolarmente 10 stato d’animo dei giovani e

degli intellettuali: mentre 1a grande maggioranza odegli student1 « non

}-\

>--d

>-.+ a)

0 G Q-D

8' g. y

N'

5 i $'g

sanno altro che quello che 1’1mb0tt1mento d1 crani fascista ficca 1010 a forza nella testa », alcuni « finiscono nelle braccia della Chiesa », ma a1tri si spostano a sinistra: 11 PCI, come l’Urss, godono tra essi di un prestigio indiscusso. Anche 1e reazioni operaie non sono omogenee. Non v1 e. alcun caso d1 resistenza organizzata: se c’e del malumore esso si trovar p111 nelle caserme che nelle officine’, sebbene un rapporto da Torino D

b

D

>'0

.+

Q.

D

N'

P

D

B

0

9)

>'''

afferma che proprio perche’ c’e tanta miseria e disoccupazione 1a propa-

i'igg.}i:

fischio, allora basto, una voce grido: «Ancora un paio d1 bombardamenti di :00. tonnellate d’esplosivo, poi 1’Abiss1nia e civilizzata ». Un altro: « Ora si civilizza 1’Abissin1a, a quando 1’Italia?» Un altro: «Ma l’Abissinia esiste ancora? » Grida da tutte 1e part1. Queste si fecero p111 forti quando alcuni fascisti tentarono d’imperre 11 silenzio, ma gli operai risposero facendo un baccano 1ndiavolato.Il gerarca pero aveva capito e cr‘edette opportune allontanarsi a diseorso troncato‘.

L’episodio e significativo non solo perché mostra che 1a propaganda

ganda fascista attecchisce con 1e sue promesse d1 conquiste e di lavoro

i€:;:i${; g.'g: ;'g

45

fascista non attecehisce facihnente tra gli Operai della Fiat (e preoccupa-

g.R ='b

8

passerebbe da trentamila operai a quarantacinquemila e tutti gli operai lavorano quarantotto ore alla settimana . I comunisti, 1 quali posseggono ancora i contatti p111 diretti con l’interno del paese, sono guardinghi su questi problemi e 0111:0110 un quadro variegato rispondente probabilmente alla realta, ché si hanno sia nuovi consensi all’impresa, sia preoccupazioni, sia speranze che 1a guerra vada male e segni c031 1’inizio della fine del fascismo. Una lettera dall’Italia

B

cn

0

8

0 0

Fascismo e antif‘ascismo dinanzi alla guerra d’Etiopia 0 0 b

>a'

Capitolo ‘terzo

.b

.b

44

zioni in tal senso si manifestano da parte della polizia anche per la Dal-

mine d1 Bergamo)’ — ma perché ricorda che 1 salari non sono aumentati, che 1 prezzi sono in aumento (nella stessa lettera si afferma che 1e uova sono salite da 5,50 alla dozzina a 7,90,1’0110 da 5,50 a1 litro a 8,50, 1 fagioli da 2,25 a 3,3 5), che, insomnia, 11 tenore d1 vita non migliora certamente. E segni d1 questo malcontento *vengono raccolti dalla polizia qua

e la 3, anche se non numerosi come per gli anni della crisi. I disoccupati sono scesi ufficialmente da 884 000 a 609 000 e si pensi anche che viene mobilitato per l’impresa-un esercito di p111 d1 mezzo milione d1 uomini, complessivamente. Una spesa enorme ma anche un’attivazione della produzione, nell’industria meccanica, tessile, alimentare, chimica, e nell’av gricoltura. Se 11 legame del regime col popolo e affidato, insieme, a una propaganda p111 assordante d1 mese in mese ( si raccolgono 1e fedi nuziali, e si fa incetta d1 ferro, si tengono adunate d1 ex combattenti, madri e vedove d1 caduti della grande guerra, ecc.) e a quel sollievo portato dalla diminuzione della diSOCcupazione, 11 legame colla classe dirigente é assai p111 stretto. La Chiesa, dal papa a1 vescovi all’Azione cattolica, e schierata in prima fila nell’assecondamento d1 tutti 1 motivi e 1e iniziative della campagna, 11 re, accarezza 1’1dea d1 diventare imperatore e gli industriali

vedono in quasi tutti 1 settori decisivi aumentare 11010 proi’itti. Si pub aflermare con C10 che siano tali interessi ad aver spinto Mus-

g 8 E'6'

riferisca di un significativo episodio (del febbraio del 1936): 8. :1 B : q =

'.

Alla Fiat Lingotto, 11 gi'orno c h e 1' giornali annunciarono la grande Vittoria d1 Amba Aradan, un gerarca riun1 1 suoi del reparto montaggio per illustrate ed esaltare la grande v1t'tor1a.Questi era venuto all’improvviso, nessuno avrebbe avuto tempo d1 organizzare qualcosa contr0;1nvece,appena 11 gerarca comincio ad esal-

S

g

3b:g'g$

tare I’eroismo delle carnicie nere e soldati, e 1’opera della civilta italiana,g11 operai cominciarono a far rumore. G11 3...3...3. 3 . .51 sentivano in abbondanza, poi parti un

\o

0

0

0

V

A

P D

B'

0 0 .:

'q

aQ

0

b b

g

Q

=

'R

g

R'

0 3 n

Q.

0

H D

0

'u

Q. R

a

D

'u

b

b

L

S

b.

Q

F

D

=.a '3-

.8

‘ Cfr. F. A., S ztuazzom e orientamenti delle mane popolari torinerz', in «Lo Stato operaio», 86. a, x, n. 4,aprilerg36, p. 28 2 Lettera dd Roma; Borgberia, piccola borgbe3ia ed intelletfuali (11' frame alla guerm, in «L0 Stato operaiog» a. x, n 2, febbraio 1936,11. 1m. 3 Cfr.1’1nte-rveiito di Tuti (Rigoletto Martini) a una riunione del CC del PCI 11 17 gennaio 31936:(AFC, 1357/21)

‘ Da una lettera a firma Attilio del 16 febbraio 1936 al Centro estero del PCI (APC, 1374/62). 2 Un confidente della polizia segnala, 11 4 novembre del 1935, the alla Dalmine d1 Bergamo si sono trovate scritte d1 «Morte a1 duce» e c051 commenta 1a scoperta: « C10 porterebbe a indurre che nelle maesti-anze d1 detti stabiliinenti- dichiarati ausiliari per le loro lavorazioni belliche — si svolge, sia pure segretissima, la propaganda antinazionale che,v01ta a v01ta,trasparisce 1n tali manifestazioni,r1maste purtrop p0 anonime, d1 0dio a1 regime e 21 suo capo» (AC8, Min. Intemo, Dir. gen. PS, A. g. e r., 1920-45 [1935],C. 2, b. 14, «Iscrizioni e disegni sovversivi», fasc. («Bergamo»). 3 La polizia raccoglie alcune testimonianze d1 malcontento, d1 protesta e anche di «.speranze sovversive» collegate all’impresa africana. Si tratta per 10 piu d1 iscrizioni di questo tenore: ad Alba: «Viva 11 Negus, abbasso 11 Duce»; a Genova~Sampierdarenaz «Il duce e la rovina di tutto, ha attaccato guerra con 1’Abissinia per rovinare questa bella g10vent1’1.Abbasso 11 duce vigliacco, viva Lenin»; a Pistoia: «80110 I3 anni che ci pelate; Ora basta! Una grande ora sta per scoccare. Lavor-atori d’Italia, in piedi...Opera1 esultate per le sanzioni: C10 significa la morte del fascismo»; 1111’Alfa Romeo di Milano; «Miseria e guerra: questo (:1 da 11 fascismo. Viva 11 cemunismo! L’Abissinia sara 11C maiello d1. tutti gli italiani». Cfr. AC8, Min. Interna, Dir. gen. PS, A. g. e r.,1920-45 (.1935), ,- 2 , 7 . I4 Clt.

>-t 0

::{

B.9

g

0 0

solini alla conquista. dell’Etiopia? Come per molte altre manifestazioni

p'0

-b

6

=

D D N

3 0

mento annuo del reddito medio individuale appare [solo dello o,4%’. Ma i1 rafforzamento dei grandi gruppi é sensibile e. la politica autarebiea, insiemfe a una situazione economica Che poggia ortnai Sulla produzione

bellica, non faranno 56 non aumentare la compenettazione della politica

di avve‘nture del regime con gli interessi monopolistici. Lo stesso Mussolini dira Chiaramente Che «, il piano :regolatote dell’economia italiana nel prossimo tempo fascista » é dominate da una premessa: « l’ineluttabilita che 1a nazione sia chiamata a1 cimento belli— co ». «4 Nell’attuale periodo storico — aflerma i1 duce — i1 fatto guetrja- é, insieme alla dottrina del fascismo, un elemento determinante della posizione dello Stato di fronte all’economia della nazione » 2. Nelle file comuniste, Emilio Sereni, appena uscito dal catcete per l’amnistia, dedicher-a un commento acuto a questo indirizzo esplicito dell’economia fascista 50t—

B.,.

-.

B

0

D

8

g.&

0 D ..b 0 0 ''q

b''u a)

< \o

g

ne metallurgica passa da 72 nel 19132 21 I06 nel I9 3 6, quello della produzione meccanica da 70 a 120. L’utile netto delle soc‘iéta pEr azioni Che nel 193 I era stato appena 10 0,08 per cento sul capitale versato raggiunge nel 19 3 5 H 5,74 6 nel 19316 H. 7,28. Non si pub dire checio significhi 0 0 3

Q-n

a

D G D D 0

fascismo dal fallimento militate ed economico della guerra, dalle sanz’ioe ni, dall’Inghilte‘rra. Fin dal 4 ottobre « Giustizia e Liberta » sctive:

L’ora di. dare una voce a1 grand’e assente, i1 popolo ‘italiano, di dare una bandiee ra alla rivoluziOne italiana, é Venuta. Dobbiamo far vedere a1 mondo Che oltre al.l’Italia di MuSSolini e di ’Facta, I’Ita’lia fiacca, fili'steja e profittatricc, c’é una nuova .giovane Italia, nata tra i tormenti della ‘dit'tatura, che vuole essere e sara 1a. forza ri— solutiva della situazione ‘. ». ._ “ ROBERTO TREMELLONI, Orientamentz’. di‘ politica economi‘ca, Roma 1962, p.137. ,4 2 Dal discorso pronunciato .a‘Roma i123 marz01936 all”ass,emb16a.nazionale delle' COI‘DOMZ‘ln-la

'q

0

B D

K

g

S

i

b.

S

3

0

R

0 e

b

1?9

g'g:

'u a

H ='

8' Y

in GIAMPIERO C—AROCCI, La politica ester-a dell’Italia fascism (1925-

:9281, Bari 1196854994 1-17..' I 3 ENZG SANTARELLI, Storia dal maviirzemfia (.2 dal regime fascism, II, Roma 1967‘, p. 166. a.

i

.

, , 4.

,

. .

_

‘3 Da. un intervento di C. Brandi-131 (Emilio 82126110 211 CC del PCI,‘ aprilc 1936', APC, 1357.]‘15218‘ Q'

g£'

P

in MUSS‘OLINI, Opera omnia, vol. XXVII, p}; 244.

‘ Cfr. sul «legame indiretto» ha. 121 political estera di Mussolini e i gtandi ggruppi economici 1e o =.=

0 D

g

D

F Q.

8i '

E.

D

$

cn

g$ g B:

CD

g':

si e ritenuta assolutamente inevitabile da Rosselli Che rilancia cosi la sua polemica contro l’attendismo o quella che chiama « la mentalita della successione » di socialisti e comunisti. Non bisogna attendere la fine del

sta un periodo di stagnazione impres‘sionante. Dal 1929 al 19 39 Pan-

G S' ,$$

g'a

crisi a cui la guerra pub portare, interna oltre Che internazionale. La cri-

un notevole aumento del :reddito nazionale. Tutto il periodo fascista re-

i'nteressanti‘osserva‘zionicontenum

3

Conviene ora guardare pifi direttamente alla reazione dell’emigrazione antifascista alla nuova impresa. Essa insiste, nel suo insieme, sulla

Cfn. anche EMILIO SERENI, Note sulla situazione economic; italizma, e La- :rz'orgcmizzazione dal ares dita in Italia ovvero la «guerm in parmaficnza», in ’« Lo Statooparaiom a. xi. nn. 3 e: 4, marzo: :e

aprile 1936,1313. 211-18 :2 275-85».

" .Opposizione d’attacca‘, editoriale alilo'nimn, in «Giustizia e Libel-ta», 4 ottobr-e. 1133.5.

.D $

D

('D

0 o \o 0 H N H''' Q- G\ 0 0 n9. y 0 r"t -{ 0 D -'a

0 Q.B 8:B.'g

bilitazione Che impegna vasti settori industriali. L’indice della produzio—

6.g

:.gg.g11 'gb.:' g

('D

ao cn

Q

0

g'g

g.EI11 !. : $ .#g' g

g

u 9.

0

-b

L’utile, nel I9 35, e anchepifi genetale, derivante appunto dalla mo-

II capitalismo monop’olistico-statale é tendenzialmente l’economia d1 guerra del capitalismo: ed esso 11011 [3116 essere che i1 capitalismo dei gruppi dominanti del capitale finanziario 3:.

3

D Q.

'

o'P

. , Alcuni gruppi industriali individuano nel nuovo rmercato coloniale una possibilita d’impiego e di sfruttamento Che 1a borghesia italiana non aveva mai conosciuto, né in patria né nelle aride colonic prefaseiste, né nei commerci mediterranei e orientali. Le « ricchezze eztiopiche » vengono esagerate e magnificate, come era accafiduto vent’anni prima per la Tripolitania; ‘6 term tuttavia che 1a Fiat, gli armatori, gli appaltatori di grandi opere pubbli‘che, i gruppi capitalistici cheafspiravano a concessioni agricole e .minerarie e Che poi, opportunaMente sorret’ti dal governo e dal denaro pubblico, poterono avviare e svolgere in Etiopia la loro at-tivita — fino a1 1940—, trassero un primo utile dall’impresa fascista 2.

alla Edison alla Mon tecatini alla Pirelli a1 gruppo delle Assicurazioni. 0

8

D

0

p'0

G

E= o a.. N

I big

manifesta sin dal I934 anche dia parte di varie nazioni (Gran Bretagna, Giappone, Stati Uniti) e la suggeStione dell’espansione coloniale italia— na non pub. Che venire incoraggiata dalla temuta concorrenza :straniera.

tale finanziario pit’l interessati a cercare u’na Via d’uscita nella guetta: i gruppi che riescono a fondersi pifi intimamente con l’apparato statale e Che s’insediano direttamente al governo della Banca d’Italia, dalla Fiat Q. D

'g,.B£ $.

>"''' 9:

0

}!B.g'g '

cn

a

D

0

Q.D

0 0

H''4v

del paese. Una pifi precisa convergenza di interessi verso l’Etiopia si

tolineando Che ,il predOminio é orrnai assicurato a quei gruppi d'el capi-

D

0

D

G

presa africana nasce dalla. situazione particolare, politica ed economica,

dell"Italia, quando il fascismo cerca, tanto *all’interno quanto all’esterno, uno sbocco alle' mete dichiarate del regime e ai problemi economici

P

da « giungla » dei rapporti tra gli Stati. Senonché e anche vero Che l’im-

g

0

gandiStica e >,‘ allo spirito di rapina e di avventur‘a di cui é intrisa la predicazione del duce, alle sue: ambizioni e alla sua concezione

F',

D'

a

insertezza, tipici degli «.umori» mussoliniani) che sta all’origine della sua aggressivita. Essa é consequenziale semmai all’impostazione propa-

0 P

D

polamento ». Quando ci si trova ad esaminare da vicino la dinamica dell’imperialismo fascista1 sempre ,si e colpiti da questa Spinta politica, persino personale (con qu’egli elementi di casualita e anche di capriccio, di

'g{

0

Q.. D

i !'i.i 8 Z' e. =' i: ? ;' 1:®l$'::y #.$8'g R B. g'p.g

gi$:gd

quista coloniale, anche se alimenta il 'mito arcaico della a' 0 0

-b

47-

”Fascismo e anti-fascismo dmanzi alla guerra d‘Etiopia

Capitolo terzo:

46

D

B B' o Q. B G 2 E

B

0

0

B

8

G

b

D

D

0 D D 0

o b

g.g

!g'

D a 0

D

(D

0 3

0

D

no sufficientemente le nostre posizioni, la nostra funzione ». 8

D

I1 congresso ascolta un appassionato intervento di un giovane profes-

.v


>.

_ 2 Il Congresso Contra la guerra, in »« Giustizia e Liberta», 18, ottobre 1935. 3 GALLO, I l Congresso d'z' Bruxelles, central della latte] contra, la guerra, in «Bldg: popolare», 26 ottobre 1935.

'

8

:.8 g' ;'E.

b-t+

=

.i3$' S

s'i

g

rn

D

3'

H

0

8 h'' 0

D

'

0 P Y

8 -3 a'.

D >.-.

('D

h-.

G0

0 Dg

9- H

a

D b .Q

G

b---

}-a

D

''g F

0

La forma della. dichiarazione era ingenua («parteciperemo a un governo che difendera le liberta >>, ecc.; ma in Italia non vi é oggi nessuna liberta, da difendere; tutte 1e liberta sono da riconquistare!). La dichiarazione stessa era superflua. Non é questo i1 problema che si pone oggi in Italia! Bisogna stare atte‘nti a non applicare in un modo meccanico e a non travisare la Iinea del VII Congresso, i1 quale é um cosa seria 3.

primo dibattito che in qualche modo proponga terni di tattica, di allean~ ze, di programmi, di punti di principio, che ritroveremo nella Resistenza, otto anni dopo. Il congresso di Bruxelles, di per sé, non porta né pub portare a risultati pratici rilevanti; se, da un lato, cementa l’unita d’azione. tra socialisti e comunisti, dall’altro pero apre un problema politico: quello degli strumenti e dell’articolazione di simile unita, non soltanto nell’emigrazione ma in Italia. A Bruxelles si lancia l’idea di un organo che coordini l’azione contro la guerra nel paese, un Comitato d’a— zione in cui siano rappresentate tutte le correnti antifasciste. Ma esso

V

('D

cn

a

B

0

E:g

}-J

a

E

g g.

Q-

n

8

ze pifi lontane dalle nuove impostazioni tattiche del VII congresso. Togliatti, da Mosca, lo critica:

mature per un intervento attivo? Su questo s’impegnera il dibattito, per Inesi e mesi, tra lei varie componenti dell’antifascismo italiano, forse il

80

D

0

0

0 D 0 D

w.-.0Q

>"-' s>

PU'

}.-a

Da g ' ;'

9S

9' =

cn

0

0

Il discorso e legato all’aflermazione che lo sviluppo degli avvenimenti renders) attuale il problema della ‘successione al fascismo, ma esso rivela anche la propensione del dirigente comunista a trarre le conseguen-

peranno ampiamente la loro azione nel 19 36-37. L’intervento di Pesenti esptime, pit’l in generale, la presa di coscienza di piccole élites che vedono nella .guerra d’Etiopia il segno d’inizio di un periodo di grandi sconvolgimenti. Ma fino a che punto le cose sono

D

('D an

8

cn

8'F %D E.Xe

R

9 b

PJ

€}.g

0

b.Q

G 8 B

B

0 0 8

>--U

D'

0

G

E superfluo aggiungere. — per eliminate ogni sospetto dalle nos'tre intenzioni — che, se nel corso della lotta si rendesse necessaria 1a costituzione di un governo disposto a difendere tutte 1e liberta popolari e. a prendere misure capaci di spezzare 1a potenza dei magnati del capitale, a difendere con tutti i mezzi la pace, .noi appoggeremmo questo governo dal di fuori e anche dall’interno 2.

dibattito all’interno del movimento socialista e comunista, e che svilup-

A

,\

b'0 ne.'g

D

0


a'

:'3

h--a r+

H-d Hi.

H

6':'. 0

l’ipotesi che i1 potere resti nelle mani del fascismo ‘. Un certo interesse, e anche scalpore, suscita l’intervento di Grieco per queste sue avances:

seriscono con forza i1 loro punto cli vista, per tanti versi autonomo, nel

5.U

g

g

le trasformazioni radicali anche nell’ipotesi di una Vittoria e anche nel-

no a Rodolfo Morandi, a Lucio Luzzatto ed a Eugenio Colorni (che ha abbandonato nel frattempo il movimento di Giustizia e Liberta). Si trat— ta di un gruppo, se non numeroso, attivo, e composto di giovani Che in-

gP'

D

8 R

K'E' 0

D

D''

crisi rivoluzionaria alla fine della quale la societa italiana avra subito del-

che quando tornera in patria ve’rra arreStato, precessato e: condannato a hen ventiquattro anni di carcere, diventando comunista in prigione) 1. Pesenti, che gié collaborava alla stampa dell’emigrazione, porta a1 congresso la voce di un gruppo di giovani socialisti di Milano raccolti iattor-

1:.. o

&o..

0

0

>-.-.. 9>

>"-t

b+ '

ao 0

\N

ché‘1e due Internazionali. La relazione generale e tenuta da Pietro Nenni

che insiste sulle difficolta finanziarie e militari dell’impresa e cosi delinea la prospettiva storica: con la guerra del 3 ottobre si e aperta una



P

B

0

N'

Z

0

D G 0 D D

-'' E.

all’estero contro la guerra abissina. Il Congresso si time a Bruxelles i1 I 2I 3 ottobre e vi sono rappresentati anche vari organismi antifascisti, non-

(D

>a'

Q

-b

GL non partecipa all’iniziativa lanciata da tempo dal PSI e dal PCI — la Cul Unita d’azione é ora pifi Stretta — di un‘ congresso degli italiani

19.35..

49

Fascismo e antifascismo dinanzi alla guerta d’Etiopia

Capitolo terzo

48f?

machiavelliche ('liberta, pace, lavoro, progres‘so e simili), ma presenta der gravi pericoli, in quanto che il fraintendimento in cui qualche elemento comunista e fac11-

mente caduto applicandola, porta acqu‘a a1 mulino delle is-tituzrom fasc1ste, e qum-

Q-

Q-

Q.

H

g Q.

0

D D

0

B

cn

cn

a

8

0 a

D

g 0

G

D

0 0

B

0 }q

0 B

a 0 P


. E l’accordo pub avvenire G

D

0

H

proprio sui punti Che stanno pifi a more ai comunisti e Che Rosselli cosi

;:, E::& 8'

esemplifica:

g'3

'---#

...../

''--/

E :'' 3 #

a) the l’az-ione essenziale deve svolgers-i dall’interno; b) che deve avere per fine di met-tere in mavimento 1e masse; 0) Che. bisogna far leva sulle rivendicazioni immediate Che interessano tutta

quanta la popolazione, put non escludendo naturalmente altri mo'tivi pili

g'g

o >"'' ..>0

8.a

R £.

F$.

g.g '

b-. 0

8'B

F'g

D Q.. (I w-'

generali; d) ’che uno dei motivi piii forti di propaganda generale a: costituito dal pericolo

di una nuova guerra eumpea che i faScisti preparano e che tendeno inevita-


'u

g

U

D N

Q

H

8.fgg.

=-!

e

ni dei Torlonia, dei Ruffo, dei Lanza, dei Doria, dei Borghese, « di tutto i1 nobilume Che e restato come una cancrena sul corpo della nostra Ita-HO 0 0

lia >>: (‘3 necessario esigere un controllo, una ripartizione dei prodotti pifi

?

3

favorevoli a1 colono, la dirninuzione delle imposte, il ripristino del pic0

Hg' &'g R.S'

++'

D

0

CD

e

0

8'g1:"''8

colo credito. La parte « rivendicativa >> del documento continua riguard'ando gli operai (« esig‘ete la settimana di 40 ore pagate Con i1 salario di 48..) gli impiegati, gli artigiani, gli ex combattenti, i disoccupati (« chiedete i1 raddoppiamento del sussidio di disoccupazione ») e, oltre agli aspetti sociali, investe anche le questioni di politica estera: 0


'0

q

b'' i"-t

dine «; unita di tutti i francesi ». Ma i1 trionfo e effimero. Presto si vedra

che la destra francese, soprattutto quella economica, del grande p-adro-

0

0D

I fronti popolari e lo scoppio della guerra di Spagna

Fronte popolare, dell’impostazione di Maurice Thorez, che accentuera ulteriormente la caratterizzazione nazionale del PCF con la parola d’or-

''q

0

G

-.Q

d

'-q

8

0

Capitolo quarto

0 0

7.0:

=

H'

alla sedizione contrapponendovi aspetti classici di rivoluzione. Tutte le

cifre fornite sono op‘inabili; ma certamente nelle prime, vsettimane 1e ese-

0

D

D

B B

g.g93.0

h.... . }"-t bn 0

!:.i€:!!.

Fq P+ .. PTI X ''

Q-0

B

g

;'g ili ' ;F$ g' ;:: G

'= n.E

Q

g

p

N'

n' 8'

0

R

oD B'

0

b-

o%

N'

Cn -

D

b'8':6

popolari. I ribelli hanno stabilito saldamente il loro dominio alle Cana— rie, alle Baleari, in Marocco, negli antichi reami del Léon, nella vecchia Castiglia e in Galizia. La guerra civile non resta un fatto interno se non per brevissimO tempo. Gia tra il 23 e il 28 luglio, Mussolini e Hitler decidono di for— nire un aiuto consistente alla sedizione franchista. ll 30 luglio partono alcuni aerei italiani pet proteggere la traversata di armi e uomini dal Marocco. Chi si schiera, ancora prima di essi, per Franco, e il Vaticano, la cui stampa inizia subito una violenta campagna di stampa contro « i delitti dei rossi » e — elemento pi1’1 indicativo — formula un .invito a cautelarsi contro «la merce d’importazione » costituita dai germi d’anarchia: B

A

0

B

i1 dilemma che si pone sarebbe dunque: « 0 con l’umanita o contro di 3

'9)

B Q..=

' aQ b.-. B

$'g

0

N'

R..B''8

cn

5'g H '"a

Y

B

cn

g

essa » 2'. Non e escluso — come si e supposto 3.— che pressioni clericali abbiano influito su Mussolini, all’inizio riluttante a impegnarsi nella sovversione. dei generali. Comincia, contemporaneamente, il dramma dell’isolamento della Repubblica spagnola che si rivolge invano alle democrazie per ottenere — pagandole regolarmente — le armi di cui ha bisogno per

la propria difesa. Scoppia ora anche la contraddizione delle basi preca
'0

77: '-q

D

Q.

p'0

'

0

p©'

0

0

:D

g

0

P

=

b

>'a

I fronti popola'ri e10 snappio della guerra di Spagna

T 8 " D 08 6B 0

''q

I.Q G

Capitolo quarto

>a' 0 >'0

76

tespagnoles», tandis “qu’il s’agi‘t —-. en rant que j'e‘ puis lea comp'rendre — de la possibi-

lité' d’avoir un visa pour ‘rentrer 21 Barcelona. Pas necessaire de vous dire. que fen

serais tout a fait heureux. Est-Ge possible? Vous savez la situation qui m’est— fait ici: ‘l’attaque des faScis‘tes, d’une part, 1a declaration infame de Tass, cle l’autre‘ part *. Je ne s‘ais pas qt‘Jelle ser’a l’attitude du gouvernement, qui n’a pas la moindt'e ide’e de l’infamie criminelle de la clique de Staline—Jagoda. Nous serons, avec N. 2, touta. fait préts d’aller immediatement aBa-‘r.-_

celona. L’atfaire —- pour réussir — devrait étre tractée si discrétement que possible. Vous comprenez bien que je ne puis pas donner des Conseils d’ici: i1 s’agit main; tenant de‘la lutte armée, lasituation change de jour en jour, mes reinsegnements sent a niveau ,de zero. On parle‘ de la «disparition » de Maurin. Que signifie cela? I'Il n’est pas tué, j’éspere? Quant a Nin, Andrade, et autres, il serait criminel de: se, laisser guider, maintenant, dans la grande bataille, par des reminiscences de la pé—

riode precedente. S’il y a des divergences de programme 01‘1 de. methodes, meme apres l’experience faite, ces divergences ne devront nullement empecher un rappro—

chement sincere at durable. L’experience ultérieure feta la reste. Quant a moi, peresoneflement, je ser‘ai‘s ab’solument prét a 'collaborer a la Batalla, quoique seulement comme un simple observateur de loin.

La question qui me préoccupe surtout concerne les relations entre POUM et

les syndicalistes. II serait — 'me sembre—t-il — extrémement dangereux de so his-

ser diriger éxclusivement ou meme surto’ut par des considerations dfe: doctrine. Il

faut, coute que coute, s’approcher des syndicalistes malgré tout leurs préjugés. I1

faut vaincre l’ennemi commun. Il faut gagner 1a confiance des meilleurs syndicalistes pendant 1a lutte. Ces considerations peuvent vous paraitre bien banales et je m’en excuse par avance: je ne connais pas suflisament la situation pour donner des. avis concrets. Je veux seulement souligner qu’avant Octobre nous faisames tout pour agir ensemble meme avec les anarchistes de pur sang. Le gouvernement Kerensky essayait souvent de se servir des bolsceviks contre les anarchiStes: Lenin s’y opposait avec acharnement: un anarChiste militant vaut mieux dans cette situation, disait-il, qu’une centaine de mencheviks hésitants. Pendant la guerre civile qui vous eSt imposfe’e par des fas‘cisites le plus grand danger c’est la manque de decision, l’esprit de

tergiversation, en un mot»: 1e mencbévisme. Encore une fois: tout cela est trop

vague. Je suis prét a faire tout pour donner a mes suggestions toute 1a precision possible, mais pour cela, i1 faut vainc—re la distance... De ma part, je puis promettre la volonté la plus sincére de» comprehension mutuelle avec les camarades qui sont en

lutte malgré toutes les divergences possibles. Ce ‘serait une mesquineriie. honteuse. que de se tourner vers le passé 81 1e present et l’avenir ouvre 1a Voie pour la latte commune.

Avec 1e. dictionnaire j’ essayerai, bien de me debrouiller dan-s la Batalla. Mais je ne reviens a la maison que da‘ns4-5 jours '3. ‘ Trockij si riferisce a questo episodic: i1 4 agosto egli pat-ti, con ’l’amicoeditore ’sojcialista norvegese Konrad Knudsen, per una vacanza su un’isola in no fiordo meridionale. Il mattino ,séguente

essi furono avvertiti che i .seguaci di Quisling erano entrati nella casa di Knudsen per sorprendervi Trackij, o comunque per raccogliere prove dell’attivita politica dell’esule. 11 14 agosto Trookii ascolto dallga radio 1a notizia che Zinov’ev, Kamenev e altri, stavano per essete- processati per terroris'mo. Nelliat‘to d’accusa sunteggiato dalla Tass, Trockii era indicate come i1 principale istigatore degfi accusati. Cf‘r. ISAAC namscnea, I l profeta eriliato, Milano I963, pp. 422+24.

2 Natal’ja Ivanovna Sedova, la moglie di Trockij. 3 come si é‘detto, Trockii si. trova in :questi giorni in vacanza.

"

'

H

Ht

L. Tr '.

I iI

H....:l'

:'g.i{

lil !

a

0 a

,

B

_ La lettera, oltre ai richiann storici assai interessanti. che contiene su1~ a

I’espejrienza della rivoluzione d’ottobre, indica dunque (accanto a] par}- ' F-p;i.

0

0

D

ticolare, finora ignorato, che Trockij satebbe ben lieto d’andare in Spa— gna)un invite a un raggruppamento unitario,pur nell’ambito dei g'ruppi 1--+ CD

S‘indacalisti, anarchicie variame‘nte trocki‘stir. Quest'o slancio unitario ca-

Q.

"79

D

p'0

G

=

aQ

0

0

h'0

0

0 0

D

cn

F

Bien a vous.

Q

p'0

g

3

G

cn

n

cn

ga

3

n.

P 0

n..8

D 8'"

; i'

_MesE Salt-Its. Ies. plus? chalereux' pour: toils les: axis aussi" —- et snrtont —. pour eeux :qui.'eroient avoiir des raiscms d’iét—re meow-tents den moi.

E in questa atmosfera Che Vivono gili emigrati italiani simpatiZEZar—lti per i partiti socialista e comunista. Ed is questo ,il preciso ,momento 1n.

cui l’unita d’azi'one vive in mezzo a loro con grande slancio. Si tengono a Parigi assemblee comuni di socialisti e comunisti e si votano vibranti ordini del giorno di solidarieta Che inneggiano alla formazione di un

fronts popolare‘ 1. Persino Angelo Tasca scrive sul « Nuovo VAvafnt‘i! I» 1111 articolo Che 6: un inno alla « unita, unita, unita » 2. Piuttosto, in queSto stesso momento, i socialisti italiani dell’emigrazione danno vivissimi se-

gni di disagio e di repulsione per la presenza nelle loro file dei trockist‘i.

della rep-ubblica spagnola, a1 vertice come alla base.

Dei Ioro dirigenti, i1 veto « entrista >>, tra i « tre » Che uscitono dal PCI



g

r+

ratteriZZa generalmente tutto i1 prit‘no tempo della lotta per la difesa

B

0

8

in tutte 1e fotme possibili, alla repubblica vicina, come formal stessa di autodif‘esa. Italia e Germania — dichiatga Maurice Thorez i1 6 agosto .- vogliono accerchiare Ia. Francia. Fascismo all’Est, fascismo a sud—ovest,‘ fascismo a :Sud,‘‘ecco gli scopi che

Hitler e Mussolini vor-rebbero raggiungere. Vogliono occupare 1e Baleari e dominate

{gg. f$:'g

COSi i1 Mediterraneo occidentale; vogliono essi istessi, 0 per interposta persona, oc— h-- e

cup‘are i1 Marocco spagnolo, avere il dominio del Mediterraneo 2.

g'g,f :'

=




\a .-'

9 g.

\N

" &

D

Da Sin’informazione da Geneva, in data 3 settembre (ALBERTO AQUARONE,‘ La :gaerra dz Spagna cit. p, 2911. a , 7 , ' 3 Dal rapporto dell’ispettore. Andrea Calabrese-Aversini, del ‘19 agosro 1.936 a1 capo della p011-

:Zia,'in--ACS',M1£11. Inferno. Dir. gen. PS, A a. e" 1%, 1920-45 (193.6), K. 1.. b.' 29, fasc. «Taranto».

a

p'0

q

G

=

Q.

g0

F

80

D

0

n..h"' Qu

£

g ?'

B 0 0 D B

>

P Q.

B

g 8 ;.'E g F

'=

po d1 imposrazione data afla sua propaganda; anche dopo l’inizio defla guerra di Spagna: ’

.G‘li .avvenimenti spagnoli sono seguiti dalle mas-3e con grande attenzione. Gli 1a a 1_fasc18§i per forza, anch’essi sperano nefla Vittoria delle masse lavoratrici 'I'fiaant‘ifascisti cominciano ad avere fiducia nel fronte popolare e ne esultano daila gio-

scrstl convmti, una parte spera nella Vittoria dei ribelli contro il comunismo ma 'una gran parte. non dice nulla e si comprende che non hanno tanto piacere chei lavoratori slano battuti; perc‘) si nota in loro una certa preocCupazione perch'é non sanno ehe cosa Sara di loro se i1 fascismo viene sconfitto. Sia nelle masse antifaScis‘ie’ che 1n quelle fasciste é Chiaro che gli avvenimjenti di Spagna avranno ripercuSSioni 111013 II volantino é rinvenuto, in varie copie, a Tami dalla polizia. Un rapporto della clues-tum, in

Q.5'

teresse alcuno, anzi non si tiene aalcun conto di quanta i1 Regime ha di recente pra-

data :31 agosti).193l?, Informa eniamfitanrarrestad gli antor'i (Suindieati) e con loro ial‘tr'i dédifi = , K. I, ‘ . 1920_4.5_ [1936]), 0.931331 COIDVO II tie. a: dfiU‘$10963. . _ ’' in. xterm;’ Dir. g en.- PS- " A.- g‘. a)", b. 2%,:fasc. «Terni»).

7 Dal rapper-to dei questore di Cremona del 31 agosfto 1936 ACS Min Inter -'

»

E

Essi riesl‘cono a malapena a trattenere l’entusiasmo col quale seguono i sanguinesi rivoluzion-ari avvenimenti spagnoli, i1 che forma l’unico argomento ‘quotidiano di tutti i loro discorsi atti a far rifiorire speranze, a concepire piani, a presagire l’Europa bol'scevizzata. E ci si indugia ad raccarezzare. gtali utopie mentre non SuSCita in-

E e.'8

0

N'

nell’anirno 1a fede comunista non si sono intimiditi ». Anzi:

Perverranno anche dall’Itah'a clandestina preziose informazioni. Un

cornunista «, legale », collegato col Centro estero, fara sapere da Torino i1 26 agosto: « Ci viene comunicato che si fabbricano (a ritmo intense) degh apparecchi da bombardamento e da caccia senza nessuna marca di costruzione all’esercito di Franco ». La stessa .fonte, sin dal 29 Iuglio, mandava a Parigi una lettera che doveva suonare conferma per il PCI sul ti-

3

D'

E' D D D

a 0

B'g

ciale. (a tomato in citta Odoardo Voccoli), « coloro che hanno radicato

munista spagnolo, in questa lotta, é Schierato decisamente a fianco del governo di Madrid per salvare Ia repubblica democratica ». C’e anche un altro segno, da Cremona: un foglietto, scritto a macchina, in cui si ricor— da cne Mussolini aiuta i' carnefici comandati dai generali reazionari e dai preti e si invita afla protesta e alla raccolta di fondi per i proletari e per le v1ttime spagnole 2. Somme d1' denaro verranno infatti sottoscritte 'tra ilavoratori italiani e giungeranno a Parigi per la Spagna.

9

;

.

0

..t'"0

3 $'

=.
>, che porteranne l’atmesfera della

mezzo agll emigrati antifascisti '. Anche il livornese Quag resistenza it: lierini (Pablo Bone), ches’oecupava delle pubblicazieni internazien ali del PC spagnelo, aiuta V1dah a dar vita a1 5° reggimento (diventera poi ispettore del Il cerpo dell’eserc1te nel Jara‘ma). Un terze comunista gia presente e il btellese Ravetto, che é giunto dall’Argentina. . In Spagna risiede anche l’anarchico Camille Berneri, dal tempo delle eleZIom e v1 e ll socialista Fernando De Rosa, il gieva ne che Spare ’21 prmc1pe ereditarie dei Saveia, Umberto, nel I929 a Bruxelles, Condannato a sette anni e poi liberate per indulto dope tre anni di prigione De Rosa andava dal Belgio in Spagna, a Madrid, parte cipande poi. all; rivelta dei mmateri dell’Asturia nel I9 34. Arrestato e cendannate a diCIanneye anm di carcere, ne usciva una secenda velta con l’amnist’ia del febbraro del .1236. De Rosa diventa une degli animateri (nelle file della gloventu soelalista, unificata con quella comunista) della letta a Madrid assnmendo 11' cemande del battagliene Ottobre (in cui si trevano anche altrl sec1alist1italiani). E alla testa del sue battaglien e merira a Cabeza Lnar, suI frent e di Madrid, il 16 settembre 1936 2. i Melto prebabilmmte i1 prime italiane che giunga dall’e stere per arruolarsr nelle file repubblicane e il gievane meccanico beleg mumsta N1ne Nanetti, Che arriva da Tolosa a Barcellona nese il Ice-v il 20 liiglie e parteclpa, arruelato come autista, ai combattimenti di Huesca organizzando la « batteria fantasma », con un eannene mentate .su uri camion In capo a poche settimane N anetti istruisce un battagliene della Gievenz: tu catalana. (Cape brigata e poi cemandante di divisiene egli morira per le ferite ripertate nella difesa di Bilbao nel giugno del 1’937). Anche la sua stoma di perseguitate del fascismo é dunque emble matica 3". E non mene 10 e quella di Renzo Giua, studente torine se figlie del professor M1cbele Giua, che preprie pechi mesi prima E: state conda‘nnate pen 1 giellisti torinesi a I5 anni di carcere (come Vittor io Foa') Ree}. ze G1ua e: r1uscito a fuggire all’estere dope l’arreste di Leone Ginizburg nel I934: Rspulso dalla Francia, e avendo rotto con GL, Viveva ins—Vizzera. Egli name a raggiungere la Spagna prima della fine di 111i0 e I si ‘ Cfr _ ,r. iI numero ,del 1 2'9 agosto,,e anche salmarr' amente 1' success'wi . Su Vittorio V'1dalr ,' ' ' ‘ LA (3'35;t NoCE), II «comqndante» Carlos, 1n Garzbal 3‘ N" .PINEETRO NENNI, Fernando De Romain Caribal dini in Ispagna, Madrid 1937’ p? 113125; dim‘ it: Ispagna cit, pp. sit-33;, . I I ' 1 di _ mo _ anettr prevemva dalla greventu somahsta. Arrésta to nel 1926, cond-annato a sei mes-i paSagas: 3:11:53";:1 PCI,Emembro deil (21C della‘ FGCI. Nuovamente arrestato, é confin’ate-a" Li .' . . _ _ann1. span-late " - F - , ' ” i net gruppx d1 l1ngua 1tahana del PCF. c a n 'estinamentene’l I. .

..xa d

P

b'0

u'H.

0 0

D

B

eD

-9'

0

0

C111 1 compagni spagnoli hanno pifi bisegno sono « aiuti in materiale sanitario ». Nei giorni successivi — e per qualcbe settimana — si‘ petra misu-

0 0

0

D

.Q

h+.

D

0

8

PU'

e

questo piano? Per i1 memento, essi pen-sane c’he gli aiuti alla Spagna di

r'0

I fren'ti popelari ele‘ .scoppie' della guerra di Spagna

0

a

0 0

586

’ i 933’ $1 Stabll-JSCC ,a Tolosa dove imm't'a

!'gB. Q 0 0

EF £...

:.

a n

8

0 n...= G b-t }''''

l-+

r'0

.

no nei cieli spagnoli contro i caccia tedeschi e fascisti. E G1uhano V1ezzoli, repubblicano, reduce dalle patrie galere, che va 1n. Spagna con la

&

B.g Q0

'

h..a

0

F'B'.n G

B'n' . gB

h--u Cn

famosa squadriglia di Malraux e cadra nel cielo d1 Madrid. . . , Alla caserma Carlo Marx di Barcellona, si radunano a1 pr1m1 d agosto qualche decina di volontari italiani che si arruolano nella XXII cen:

=

o- S.

.:,

B

-n

8.B o aQ

me tali sij crea a Batcellona realizzando l’embrione della leglone 1ta11ana preconizzata da Rosselli. E lui che manda da Parigi a Barcellona (dove 8

gia si trovava casualmente Umberto Calosso) Aldo Garosctcon 11 g1ova-

e:8 62. :.g. g. D
H+'

D

p0'

co

= J ,-----\

a'B a'=.U

0P

0 3

a'g

B

8 0 0

!'g;i;E:

H

a

sari, diRho), l’avvocato Latini di Macerata e l’ingegner Bruno Bontoni.

militante motto nelle prigioni mussoliniane, assassinato dalla polizia), composta in gran parte di operai emigrati in Francia. La Gastone Sozzi comprende ottantasei italiani, sedici polacchi, un danese, qualche belga

molti articoli sulla stampa comunista dell’emigrazmne — quattro del > inviati dal PCI, Giacomo Pellegrini, Osvaldo Negarv111e,Frances-co Scotti e Grassi‘, uno specialista della radio. Essi hanno g1a conosciuto le prigioni fasciste e sono espatriati in Francia. Lo studente Francesco Scotti (quinto anno di medicina) diventa, 1n mancanza d1. med1c1‘, _,>, pifi o meno segreta nella Spagna franchista, in settembre. Maiorca

diventa la base militate italiana, a1 comando del gerarca fascista Arco
U

='=3'

se le cose g1un— Comitato centrale e quasi tutto i1 comando supremo tiell esei'cttoE d1 auto.d1_fe.sa (non

Il procesSo a Zinov’ev e. Kamenev avviene dopo al’ingresso delle truppe tedesche nella Renania‘, gli altri si preparano e si celebrano dopo la stipula del patto antikomintern, durante la guerra di Spagna, mentre

aQ

€ &g.

tiva della guerra ormai pros-sima — ha sctitto, adesempio, uno dei plu

La prospet cercare d1 e11seri studiosi del partito sovietico, lo Schlesinger — lo mdusse forsea .sconfitte delle valer51 potu‘to ro avrebbe che ri opposito gli principio da minare fin solo Vista, d1 punto tale un Da potere. i1 e 'militari come di un’occasione per assumer avere 1n mengli oppositori morti erano a1 sicuro: e diflicile fiche Stalln potesse mal assolutamente te di’limitare i1 processo di eliminazione agh zmov1ev1st1, un gruppo rare Impllcato privo d’influenza benché il solo che bene 0 male 31 pctesse conmde talin non pang-S altta D 2. allora sm tosi verifica o terrorism di episodio nell"unico del nuovo membn dei ranza maggio la morte a e parti certo col proposito di mandat

to si trova nelle fasi anteriori della sua- carriera, nell’atmosfera dei processi e nelle loro conseguenze 1.

6 8'8

b-J

>--d

DH

0 0 p..'g D

D

possibili contraccolpi di una imminente guerra mondiale sul plano m-

diversi dal Suo.Natu1-almen;te e- impossibile trovare ne'gli scri'tti di’ Stalin una coniferma esplicita di questo suo scopo: ma 1a spiEgaz‘ione migliore del suo attegg‘izamen-

B.a

cn

b--' a

}-t

0

0

Pg. '"'' o

cito, sorga un’opposizione che il dittatore sara costretto, dalla dinam del terrore, a spegnere con gli stessi sisteml. In ogm modo, molt1 osservatori propendono per questa spiegazione: chew Stalm fondamentalmente 1 vo‘glia Sin dal 1935-36 sbarazzarsi d1 ogm opposuore per scongmrare

mini che rappr'esentavano la po'ssibilita di un altro governo o forse di pifi governi

R"e.

g


'0

0

D

0 B b

cn

=

d

8

g8

Sia Kamenev quanto 'Zinov’ev confessano di aver vnutrito un « pianornostruoso » di terrorismo per impadronirsi del potere e richiamare 1n patria Tirockij. E per che motivi, con quali prospettive? E Kamenev a fornire la versione pi1’1 infamante nella seduta del 20 agosto:

(D

Che valore poSsono avere tali capi d’accusa? Non pare dubbio, 'allo n.D

: '

tg.'g P H.'"8 G u'' E'g = y. £' ig i g.i g'bb591 8 .g?!. : 8. i'!g

0

B

stato attuale delle risultanze (baSti pensare alla circostanza che Kirov —'-7 seCOndo Chrus'éév — forse fu fatto assassinate da Stalin 0 da uno a lui vicino) 1, che 1e, accuse di un complotto di quella portata foSsero false.

cn

1'21:

>'0

0

}+

Cominciano i processi di Mosca

Capitolo sesto

1.2.0

8

< hO

Dopo il delitto Kirov, non un solo atto > é stata gia fornita da Stalin, che. Vysinskij cita esplicitamente dal testo di un suo rapporto del gennaio del :93 3:

F

.

0

D

3

3: g g N' r+

7. .

skij (che si togliera la vita) e definisce le professioni di fede al partito pronunciate nel I 9 3 3 come puro tradimento. Zinov’ev aflerma che i1 tramite con Trockij era M. Lur’e, e che in lui si riconosceva non soltanto .il trockista ma i1 fascista. « Noi dovevamo usare tutti i mezzi ». Magari anche quelli nazisti. Gli altri imputati si comportano in modo analogo, descrivendo, anche se assai genericamente, colloqui, incontri, preparazione di attentati

R

Contro c111?

eov’Ev Contro i capl.

nare, un suo «, Ricordo di Kirov » da pubblicare sulla « Pravda ». Egli getta anche una fosca luce di complicita sui -t.

D.

b-a .

G

0 B p'0 0 0

0 0

D

agenti e spie di potenze imperialistiche. Trockij, comunque, e gia sin d’ora chiamato « nemico giurato » non soltanto dell’Urss ma della liberta di tutti i popoli e della pace.

to nella scala del crimine Lev Trockij;

(1

8

}:.g$' D

D Q.b'R'-' o F:a

: :o '

H Comincia a sfumare la diflerenza tra agente « oggettivo » e agente diretto, attivo, cosciente. Presto Nnei processi si definiranno gli imputati

abbiamo intrapreso, questo l’abisso di tradimento in cui siamo caduti ».

Tocca a Zinov'ev, nel concerto delle autoaccuse, riporre a1 pOS’EO pit-’1 3.1?

Q

F

q 'o bQ 5'g

a

6'.

H-''' 0

D H

a

>-+

Cn b-a b--a Cn r"t

D


'0

B

g

D

G

8

0

D

B

0

8

0

G

_

2.



.sogna pero tener conto di tutto questo. :se vog‘liamo ‘flnirla con questi elementi rapi-

D

C'omincivano i processi di Mosca’

damente e senza sacrifici grandi ‘.

- — — - -— — _ - 4 — :—< *_ _ — -_ . — — —— _ — =_ — =

a

0

0

N

Capitolo se'sto

0

Z

_

'I 22

->

B
'0

b

N

Capitolo seisto

0

gg.

F

1:524

meme nelle pagine interne badando a fornire l’immagine di una Russia. irnmersa nel cabs. La Stampa fascista non si pronunzia sull’attendibilitfi:

delle accuse, ché pare ad ess'a pifi producen'te propagandisticamente mo-

strare che 1a genia dei bolscevichi pub ben produrre traditori e. spie non meno che carnefici dalla vecchia guardia leninista. Le smentite di Trockij' vengono minimizzate, infat-ti.

D

i'g :#g 0

8 13g.g $ B &

li I g:gl#'g g$.1

g''p

8''s

0

c 8

cn }=.

Trockij :si trova — come sappiamo — in Nervegia durante i1 processo. Casi i1 suo biografo descrive l’esule in quei giorni:

3

I giornali socialisti e democratici' inglesi e francesi non nascondone scetticismo e riprovazione ma non va scordato che 1a situaziene interna-

?

che merita », maledicendo « tre volte » il proprio passato vergognoso ‘.

D

Dal 19 al 24 agosto egli ascoltb‘ i reso‘conti del processo con l’orecchio incollato

all’apparecchio radio come in passato. Ora per era ne assorbi l’orr‘er‘e, mentre i1 Pub-

' $g

g'g

8 g.

' ! , B

g''g'i:E

='m n aQ

0 D'

a"8.g 2.8'

}i'

~0

:.8

8

blico .ministe'ro, i giudici e gli imputati recitavano una commedia cosi allucinante nel. sue s-adico masochism-.0 da superare egni umana immaginazione. Apparve Chiaro fin d'all’inizio che erane in gieco 1e teste dei sedici imputati e Con, lore quelle‘ di Trockij e di Lévia [i1 figlio] La cosa peggiore era i1 mode in Cui gli imputati veni~ vane trascinati nel fange e c’oStretti a strisciare verso 1a morte tra denunzie e ritrattazieni tabbiette e nauseanti 2.

i s'

B-= 0

cn

B Q-..D G 0

0 0

5 q ='y Rj ' g $.8 ,., ,.' g p .n8 £


>, i1 governo nervegese invita l’esule ad astenersi da « qualsiasi

interferenza nelle vicende politiche in corso in altri paesi » e10 pone agli

zienale e dominata dagli avvenimenti spagnoli, come terreno generale di scontro tra fascismo e antifascisme, sicché, da Blum ai laburisti inglesi,

tutta la sinistra sa quanto sia essenziale non rompere il Fronte popolare, l’alleanza antihitleriana, per una Vicenda che pare, tutto sommato, un

nuovo, oScuro capitolo della vecchia querelle tra Stalini‘ani e trockisti. Analoga, anzi persino piu avvertita, e la Vpreoccupazione dell’antifascismo italiano. Nondinmno, sul « NuOvo AVanti! » compare un editoriale che denuncia lo sconcerto suscitato dalla lettura del processo e dalla Sua -

conclusione:

Quanto a noi, diremo che non possiamo comprendere che 'si condanm'no alla fucilazione sedici militanti soltanto per aver preparata atti terroristici... Non poss’ia— mo cemprendere che un regime. — i1 quale, si dice ormai consolidate _, abbia bisegne di rispondere con atti di terrorismo giudiziario ad un presunto terrorismo —- anCh-e ,se confessato — che non aveva avuto un principio di esecuzione. Non possiarno cre-

dere, che i cempagni di Lenin - nel prime comi’tato della rivoluzione d’Ottobre — siano diventati tutti degli agenti di Hitler‘.

Come si vede, i1 commento socialista non giunge neppure es-so a: negate recisamente che i propositi terroristici siano 'stati formulati. Esso pone comunque la questione politica del trockistno:

convinzione che si tratti di un castello di menzogne costruito dalla tor—

ma cio non ci impedisce di affermare che un movimento non si liquida con sedi'ci né' con ,t‘rentadue fucilazioni. Coloro i quali si richiamano, a1 marxismo san-no che i1 ter-

Z 0

Q-

B.

Q.

g.Q

R6'

0





e D

taghone Garibaldi sinacché, dopo la sconfitta, pur minimizzata l’agen21a 'ufficiale Stefani ammette l’esis‘tenza di un battaglione « dei ftiorusciti antrfascisti italiani », per annunciare che esso « ha perduti quasi tutti i suol efiettivi » ‘. Mussolini, che si trovava in Libia per compiere un « Viaggio nnperiale », rientra prima del tempo in patria, ufficialmente « a

0 0

Capitolo ott‘avo

£

internazionale » e, tra i cadaveri nemici, questa Volta scorge « molti gi-

ganteschi russi ». NeSSun corrispondente e autorizzato a parlare del bat-

causa del ghibli che sofliava forte » sulla Cirenaica, e deve affrontare la

clamorosa reazione internazionale alle denunce del governo spagnolo

plicazmni e conflitti ». Intanto promette a Franco nuovi aiuti e sostitui-

see sia l’ambasciatore italiano presso Franco, Cantalupo, sia, poco dopo, 11 generale Roatta. Grandi, a sua volta, aflerrna a Ginevra che « nessuno del volontari che combattono in Spagna lascera quel paese finché la guerra non sara finita e la Vittoria di Franco assicurata >>. Si delinea, cosi, una linea diplomatica e insieme propagandistica basata sull’aflermazione dell ambigmta: non si parla dell’intervento italiano ma non si nega l’esistenza di yolontari a fianco di Franco, si insiste sull’interesse comune a tutte le nazmm non comuniste, dalla Francia agli Stati Uniti, a impedire che i1

0

O

' '8b.g.Fg' g.g'g $g

O ,

€g g

E'h€.

O

l

I

8 8'

rh

=.g

3.S'

Cn

: : G

h''' G

?8'

Un giorno sara levato il nelafio su quel che succede in Spagna. Ila mondo vedra 1....bQ

1--u

re dell esercrto 1ta11ano dopo Guadalajara, Mussollm giunge pero sino ad afiermare:

g.i:g'}g

a

9)

ra iberlca una nuova pagma di storia e di gloria 3.

'

F''t

allora, .nella mamera piu lumm'osa, che 1; legionari del fascismo ha-nno scritto in terQ.b. Q.6'B '

_ In verita Guadalajara ha dimostrato che i1 fascismo non e invincibile.

g'}

E'< 9-d

\

Pacciardi, parlando da Radlo Madrid, i1 27 marzo, della fuga dei legionar1 d1 Mussolini, dice: « Sono scappati non perché sono vigliacchi. Sono scappatr perche avevano tanks, cannoni, mitragliatrici, fucih’, moschetti, ma non avevano idee. Non sr combatte per il piacere di combattere » ‘. ' \o H \N

B cn

D Q.

D 2.

a

B.n 00

-'' e5

1 Dispaccio da Salamanca del 22 marzo, in «Corriere della Sara», 23 mar20 1937. ° "Mi 3 ~ '

0

co

:

g

'q

--

b'

R

N

Q

B

q 'u

F Z

0

C

g

'q

0

\o

Q.

8

&

Q 3

B

h.

0

R

v

0

-

s'

-' .

* ‘ IN]: 5'. 7’ cm. . ,Opera 02mm “SSOL a 4 glu3110 I 937,111.,

‘ RANDOLFO PACCIARDI, I l battaglz‘ona Garibaldi cit, p. 191.

e.

0


>. Quali fosse—

role sue condizioni di salute viene testimoniato nuOvamente nella stessa estate del 19 35 da una dichiarazione del professor Puricelliz. Cosi, per mesi, tra i pifi dolorosi per Gramsci, egli veniva tenuto in mm stato di vera esasperazione acuendo un male che — e lo stesso prigioniero a ram-

mentarlo -— « da quattro anni ha demolito i1 [suo’] sistema nervoso e ha reso I’esistenza una continua tortura » 3. Ai « quattro ultimi annij» (1a no-

ta é del I934) vanno aggiunti i precedenti, dalla fine del 1926: in tutto si trattera di un calvario decennale di cui sono testimonianza sempre pifi angosciosa 1e sue lettere. Gramsci é stato alfine trasferito (accompagnato da un commissario

di PS e da due agenti) i1 -23 agosto 1935521113. clinica di Roma. Cio é avvenuto soltanto perché, dopo reiterati s-olleciti della cognata Tatiana e il certificate medico del professor Puricelli, appariva urgent-e sottoporre il malato ad un intervento chirurgico di ernia. E, sempre « presi gli ordini da S. E. i1 capo del governo », si e scelta, dopo attenti sopraluoghi, la clinica che « si presta a una pit’l efficace vigilanza » (come raccomanda il capo della polizia) ‘. 7 Sono questi gli. elementi da considerate preminenti nel configurare i1

quadro della lunga agonia del capo dei comunisti italiani: una repressio‘ Un fonogramma inviato dalla questura di Roma a quella di Littoria, in data 12 febbraio 1935, reca: « E stato riferito a questo ufficio di PS di Porta Pia che nota Sch-ucht Tatiana di Apollo, diurante la permanenza a Formia abbia preso .accordi col c0gnato, ex d’eputato Gramsci, per tentare di lui fuga che pare progettata e finanziata da elementi residenti a New York. Anche 1a Schucht, secondo quanto riferito, penserebbe espatriare in Svizzera dove avrebbe sede comitato jsoccorso rosso Che recentemente sarebbesi adoperato spedendo pacchi a1 Gramsci camuffando spedizioni con cantenuto

di frutta» (dal fascicolo di Gramsci del CPC, cit.).

7

2 In data 12 luglio I935, i1 professor Vittorio Puricelli dicbiara: «Ho visitato oggi, a sua richiesta, nella clinica Cusumano, i1 prof. Antonio Gramsci. Il prof. Gramsci, per la parte medica, presenta lesioni tubercolari polmonari ad andamento cronico ed uno stato di esaurimento i1 cui principale fenomeno é costituito dall’insonnia. Presenta, inoltre, accessualmente, c‘risi di ipertensione e fatti di depressione cardiaca. Ha avuto recentemente attacchi artritici, del tipo gottoso, accompaa gnati da elevazioni febbrili notevoli’ e, mesi or sono, presumibilmente per la stessa causa, un attaCco nefritico. Per la parte chirurgica presenta una emia ombelicale, che tende ad aumentare, e piorrea alveolare, che ha causato gia la perdita di numerosi denti. Per tutti questi fatti io credo che il prof. Gramsci debba continuare ad essere ricoverato in luogo di cura e che i1 clitna pit’i adatto per il com.plesso delle sue infermita sia quello di campagna 0 di collina» (COSTANZO CASUCCI, I l carteggio a'i 7 Gramscz' cit., p. 446). 3 Dal testo di _una bozza di istanza a Mussolini stesa nel Quade'r‘no IV (CC. 194%), e riDIOdottaj

in gets; a una lettera da Formia del. .22 luglio 1935 alla cognata "Tatiana (cfr. Letters dal- e‘arCer'e cit=., p. 41 .

_



‘ osi risulta da un’annotazione di 130c in data 16: agosto 19-35; (casrmzo CAS‘UCCI, Il' car.te‘ggio di Gramsci cit, p. 440‘). ' A 6

i'

\..n

i-F H-a b--u }-4 -

p'R

D

g' R'v y ' ?i

S.8

}E:ig.i

0

0

0

8

G

B

0

b'0

g £...R 8 g::s' cn P

h''

9)

0

'-J

.b

B

Fg.

g'}

0

0

D

0

P-

}"'t

r+

cn

n. 0


'0

: g#$.g:

D

ne e una vigilanza addirittura intensificate quando 1e sue condiziom Sl

H

}q

3 0

La morte: di Antonio Gramsci

Capitolo Ottavo.

$4.8




cn

Q-

3 B

0




15:1

piena, l’espatrio? Gramsci ha manifest-ate gia, e pifi volte, i1 sue netto d‘iss‘ense di frente a campagne che ha giudicate centrepreducenti, dal 1928, quand’era in carcere a San Vittere a1 1932, quando era a Turi ".

Preferisce « non. smuevere le acque ». Ma i1 problema 'concerne anche

alcuni altri dei massimi dirigenti del partito che, con la nueva amnistia cencessa in occasione della nascita del figlie mascbie di Umberto di Sa-v veia, hanne finite di espiare la pena. Si e pensate per lore di erganizzare subite, all’atto della scarcerazione, ,la fuga in Francia e si tenta anche di mettere in atte 1’>- L’opu‘scolo sequestrato, con altro materiale dalla p'olizia in ACS, Min. Interng, I?”- gpn. PS, A. g. e r., :920-45 (1935), b. 27', fasc. «Agitazione antifascis'ta contro inter-‘vento itahano 1n Abiss‘inia». » p-q gQ

a ..Q

P

g!,

Comunico che questa sera, alle 19,30, ha avuto luogo il trasporto salma noto Gramsci Antonio seguito soltanto dai familiari. I1 carro ha proceduto al trotto dalla

1753:


u'

capitdo ottavo‘

}+

:54

PCI « contro i1 frazionilsmo bordighiano, settario, antileninista, disgregatore, trasformatosi poi in agente diretto del fascismo », l’opera svolta

stituiscono motivo di un certo imbarazzo per i comunisti: in 11110 sono contenute le annotazioni critiche e autocritiche sugli errori dell’« Ordine

:

0 ' 8 0 Q

>-t

-

g

0

0

}...... 9)

Sul giornale dei socialisti scrive Angelo Tascal e il suo articolo con— tiene brani di lettere di Gramsci Amai prima di allora resi noti, e che co-

0

,gramsciana del problema dell’uiaita del popolo italiano, del proletariato del Nord e dei contadini del Sud, la sua lotta per la bolscevizzazione del

zare la propria egemonia nella lotta per rovesciare il potere della borghesia. e instaurare la dittatura proletaria » 1. Sul Gramsci ordinovista si

gente essa, suscita commenti e preoccupazioni‘.

4

3.u g' g ': g 1:R.;. 0

D

FcE q>';

D

‘ PALMIRO TOGLIATTI, Antonio Gramscz' cit. I'l' saggio appare con mi asterisco redaziopale nel qUale si avverte: «Diamo 1a puma parte dello studio del compagno Toghatti Su A. Gramscr. La se“conda parte sara pubblicata nel prossimo numero». La seconda parte del saggio verra pero soltanto pubblicata nel volume di scritti su Gramsci, di autori vari, che uscira nel 1:938 (cfr. p. 157). 2 P e r i trockisti scrive Pietro Tresso, che era stato uno dei quadri operai che av-eva lavorato partioolarmente con‘ Gramsci. L’articolo di Tresso (Un grand militant est mart: Gram-sci, in «La lutte ouvriére», I4 maggio 1937, ripubblicato in ALFREDO AZZARONI, Blasco, la vie de Pietro Tresso, Paris 1965, pp. 161-65) delinea una breve biografia politica di Gramsci, insiste su una presunta completa‘ «rottura morale e politica di G. con il partito stalinizzato» e si chiud‘e con un tono ancora pit’i fortemente polemico: «Gramsci é motto di un colpo a1 cuor'e. Non si sapra forse mai chi ha pifi contribui‘to aucciderlo: se gli undici anni di sofierenza nelle prigioni mussoliniane o i colpi di pistola che Stalin ha fatto tira‘re nella n‘uCa di Zinov’ev, Kamenev, Smirnov, Pjatakov e dei loro compagni nelle cantine della Ghepefi». Nell’articolo anonimo che gli dedica i1 giornale bordighiano che si stampa a Bruxelles (diretto da Ottorino Perrone) tornano invece tutte 1e tradizionali accuse che Bordiga mosse a Gramsci: la formazione idealistica ( e il primo interventis‘mo), 1a derivazione politica salveminiana, persino una concezione «federalista» che gli sarebbe venuta dal suo essere sardo. Si nega che Gramsci fosse m-ai stato i1 capo del proletariato italiano, ché esSo f u invece Bordiga. L’articolo, dopo avere definito Togliatti, Grieco, ecc., come «nuovi traditori», conclude: «Per quanto gravi siano static gli errori del passato, Gramsci 1i ha riscattati a josa con il suo lento mart-irio di undici anni». Cfr. I l martirologz’o proletario: Antonio Gramscz', in «Prometeo», 30 maggio 1937, ripubblicam. in '--4

D

0

('D

b''

!.g'g.8:

a)

(">

ao

fattane dalla stazione di Imperia dei carabinieri apprendiamo che la trasmismone speciale in onore di Gramsci, con la partecipazione di oratori comuntsti, socialisti e GL italiani, ebbe luogo i1 22 maggio 1937. In essa si descrive la vita del rivoluzionario, si cita i1 « processOne » del I928, si da conto della solidarieta dei combattenti Spagnoli per la liberta, Si ri0 3 0 0

D

cordano gli altri prigionieri politici del fascismo e si conclude: « II nome di Antonio ‘Gramsci sta scritfto a lettere d’oro sulla bandiera dei lavoratori italiani » 3.

R

A

=

b

0 0

0

b

0

Q. D

p-q

n 8.

b

!'+

g

€b

Q

g b 3

S

Q

:

Q

!

0

B B

Q-

=

0 g 0 0

g

Q

B

0

9.

b.

=

b


> pub—

blica una lettera di Faravelli nella quale sono posti alcuni degli interregativi pifi brucianti (« Chi, dei capi sovietici ancora in voga, si salva ermai dall’accusa di treckisme? »... « Se la conserteria treckista e quella masnada di individui delinquenti e perversi che i cornunisti pretendene di far credere, non vedono cestere quale luce terribile riverberane sulla riveluziene stessa? » 3) ma fa precedere ad essa una nota in Cui precisa Che considera i precessi un errere pelitice prima ancora che giudiziarie

e che, ad egni mode, i secialisti italiani sene non centre bensi per la Russia dei Soviet. E peiché i1 Faravelli, nel sue scritte, difende u'

0

B'

8''= &=

pli‘na di gruppo ed a: responsabile della trasmissione, all’insieme dei comun'isti deportati, delle infOrmazioni e delle direttive del Centro (que— ste giungono di norma attraverso i familiari dei confinati che possono muoversi e in qualche caso — come quello della moglie e della Suocera di Amendola, francesi — giungere sino a Parigi). Il centralismo é rigido, i1 rapporto 'politico é tenuto da una serie infinita di colloqui a tre, per

v

169‘

La lotta alt trackismo e .le repressioni

Capitolo nono

g

I68

16 marzo ’ Da una lettera inviata all’autore del presente volume da Altiero $pinelh, m_ data and sta1970. Buona. parte della lettera é stata poi pubbllCata dallo Spmelll, col titolo Contrzbuto a .. _ ria del ,P.C.I., in « I I Mulino», a. XIX, n. 209, maggio-gtug-no 1970, pp.’ 420-26. nfius 2 «Io sostenevo‘ che la dottrina economica non corrispondeva piu alla realta economical,

tavo. i] primate della sottostruttura economica sulla sovrastruttura politica e *cultutale, rllevavo che

ra1e,rf101 la‘dittatura del proletariato si era trasformata in dittatura del pattlto, poi del Comltato_cent Stalin, r . .6" personale di Stalin, che i sovieti non esistevano 1n tealta p1u, difendevo Track}; contro

del tutto st;vavo 1a cecita del partito comunista tedesco di front; all’ascesa dirljlitler, cons1deravomentale, e- Via

rili 1e ultime svelte tattiche, perché fatte tutte con 11 metodo gesultico della riserva‘ dicen >>"i(da11a lettera di Spine'lli cit); I bz‘ .

171

H H

0 D

0

>'0

B 0

a)

g

0 D 0

D

che fa piazza pulita quando si tratta di difendere lo Stato sovietico da un pOSSibile o imminente attacco; un’immagine che, con la guerra, colpita e afiascinera grandi masse di militanti e di combattenti per la liberta e peril socialismo e che e rimasta tenacissima nei vecchi militanti. Il terna della lotta a1 trockismo, reso urgente e sollecitato dal secondo

processo di Mosca come uno degli aspetti della lotta a1 fascismo e a1 nazismo. imperialisti, si mischia con i problemi dell’azione per i dirigenti comunisti. 11 4-5 marzo, nel corso di riunioni che tiene la segreteria allargata del partito a Parigi (risultano presenti, Grieco, Montagnana, Bibolotti, Dozza, Ciufoli e, con loro come invitati, Novella, D’Onofrio,

Massini, e Massola che funge da verbalista) si discute un rapporto di Bibolotti che viene da Mosca recando critiche sostanziali da parte del-

I’EKKI e di Ercoli. Cogliamo qui la prima manifestazione di un intrec— cio nOn facilmente dipanabile tra 1e indicazioni positive, l’impegno maggiore di lotta a1 fascismo, e l’insinuarsi di sospetti, i sintomi di chiusure non solo ideologiche ma organizzative e poliziesche che ri'flettono l’on— data repressiva che sta abbattendosi sull’Urss e su tutto il movimento comunista.

Dopo l’ultimo Comitato centrale non erano mancati, come. si e: visto, gli appunti di Togliatt’i e diManuil’skij, soprattutto per quanto concer-

neva l’ambiguita di formula e parole d’ordinej quali quelle della riconciliazione del popolo italiano, del richiamo al programma fascista del 19:19, la. debolezza di un intervento attivo in Italia, la sottovalutazione

:'{

B e..

della priorita del problem-a. della difes-a della Repubblica spagnola. DuV

i'g a D

Q'D

S'8

0

,'

Qh

? Da una testimonianza resa all’autore, i1 23 febbraio 1970, _ ,7 2 K. VOROSCILOV, Stalin ea l’esercito r0530, Societa editri‘ce «L’Umtal»,s, d.

rore quello di non avere posto al centro la lotta eontro l’mtervento fasc1sta in Sp-agna e contro la politica estera antinasnale; 3.) $1 afferma che

la lotta per la democrazia deve diventare uno dei perm fondamentah dell’azione del partito; 4) si ammettono gravi debolezze nella lotta contro ' . ' . . ., i1 trockismo 3.

L’autocritica e provocata in prime luogo da una serie d1 r111ev1 (11 Togliatti, consegnati a Bibolotti sotto forma di appunti, Ina non per questo meno precisi e argomentati. Sono essi anche, probabilitiente, ad avere

orientato le pubblicazioni della stampa comunista a commento del processo di MOSca contro i1 Centro parallelo. Questo aspetto, pero, Viene ora, ancor pifi che nel passato, collegato ad altre critiche che investono tutto l’orient'amento del gruppo dirigente dell’emigtazione, un gtuppo che appare ancora abbastanza unito sotto 1a direzione di Grieco, put con certe accentuazioni di « destra » in Montagnana e in altri. Le critiche di Ercoli contengono questo primo punto fermo:

F'g

questa l’immagine di Stalin che viene coltivata: dell’uomo inflessibile,

la parola d’ordine della riconciliazione; 2) si riconosce come un grave e1:—

Lasciar cadere la parola «riconciliazione =» che non si adatta alla sitnazione italiana; «,unita», « unione », « unificazione», «fronte unico'», ecc., sono p1u.che_suflicienti; « riconciliazione », in un paese dove regna i1 fasc-ismo puo essere intesa co: me riconciliazione col regime, col partito dominante- e con 1e sue istitumom, eioe come se lo scopo del PCI fosse quello di riformare i1 fascismo e non Id1_ab_batterlo., i1 che é politicamente sbagliato; tenere sempre presente che non e1 s1 ‘hbera dal fascismo senza un movimento rivoluzionario. Il lavoro nelle orgamzzazmni fascv Ste,.la Conquista delle masse fascis-te sulla base di un progtamina e d1 .un hngLiag: 'gio ad esse accessibili, non sono in contraddizione. con gli claiettiw rivoluzmnan del Partito, sono i1 mezzo per giungere alla reahzzazmne d1 essx 4. H &

i nemici sul fronte di Caricyn, durante la guerra civile, nel 1918 2. E

- pur con ampie riserve di Montaguana2 ," investono 1’1n31eme dell'azione del Centro e conducono a queste revisioni: I) 81 decade diritirare

E. 3 F.i

attizza l’ostilita tra i due gruppi. Corre tra i confinati un opuscolodi Vorosilov (del I929, redatto in occasione del cinquantesimo compleanno di Stalin) che ricorda come esemplarmente questigiungesse a sterrninare

di: Grieco che ha per la prima volta delineato in termini storici 1a > che i1 troick-‘ismo a: l’alleato del fascismo, ecc. ecc.? 1.

g'$

D

C
-... o

o 9:

B D

0

B

cn

0D

Ma n01 51amo nati sotto questo segno, ma noi abbiamo combattuto con-

‘tro questo nemi‘cc, lo abbiamo vinto, attraverso i nostri sacrifici ed il nostro sangue! » 2. A

da parte nostra. Italianizzare la lotta contro i1 trockismo come agenzia di Hitler,

('D b.-a b.... 9)

Bi€' 0

>T'' 0 0 0 g
'0 a
> ministeriali, che teorizza la dimensione della « cultura fascis’ta » attraverso l’apposito Istituto diretto dal Gentile o dagli scranni dell’Accademia d”Italia la cui presidenza é offerta a1 D’Annunzio? La facciata propagandistia ca di unanimita nasconde e insieme alimenta quegli aspetti inevitabile mente umoristici su cui una critica di costume si e sbizzarrita dopo la ca-

duta del fascismo (ancorch‘é non sia ancora s-tato tutto misurato l’abisso di ignoranza, di superficialita, di millanteria, di spudorata menzogna in cui caddero la cultura e l’informa‘zione). Ma pifi difficile é stimare le reali contraddizioni che i1 regime provoca allora nel campo sociale ed eco-

nomico, nello stato d’animo del po-polo, in una stratificazione sociale che comprende un nuovo ceto parassitario espresso dalle varie organizzazio— ni cli massa del regime, dalla burocrazia dello Stato e dei vari enti che

floriscono (dando luogo a una crescente corruZione e all’abitudine delle?

« bustarelle ») e prolificano incessantemente. Che cosa sta cambiando, come si mischiano consenso, .indifferenza, malessete, nelle masse e nei singoli individui, come si ripercuote il born—

big:g:

0 $

R

--'

6'0

g

>

p '''

N

0

U

pao B'n..

e

w= ..]= 8

gE'Eil

B

3 Dalla trasmissione del '12 marzo 1937 interCet'tata dai servizi Vdi' polizia, .ACS, Min. Interno, alla denu'ncia aLI‘ribunaIe speciale presentata.‘ dal prefetto di BolOgna i1 24 no: vembre1937-rcontro alcuni Comunistt (ire, c111 Giovanni Bot-tonefilh, Riccardo Rizzi Ce Giorgio Scarabelli) (AC3, Min, I Memo, Dir. glen. PS.» A. g, e 12,- 192.0-45 [1937], K. 1, b. 45, fasc. «'Bologna»).

-, A; .g.. e r., 1920-45 (1937), K, I, b. 5.4, fasc. «Radio Milano». Dir. .3gen. R 1aPSpremessa

‘1 La palma dell’esaltazione di Mussolini pare spcttare ad Asvero Gravelli, che fonda 1a rivista «Antieurdpa». In un libro, che esce nel 1938, i1 Gravelli scrive, tra l’altro: «La gilen‘a [Etiopia e Spagna] di Mussolini é l’adirarsi di Dio contro i1 malvolere e le deviazioni degli nomini»; «Mussolini e la pifi sovrana di tutte le‘ creature soVrane di due epoche: il medioevo e I’vevo model-no»; «Dio e' la storia sono due termini che oggi si identificano in Mussolini»; «Mussolini completa Napoleonet»; «Le folle amano Mussolini perché hanno in some grado i1 senso del divin'o»; « Se interrogate-j l’aria, non solo d’Italia ma del mondo, essa vi risponde Mussolini» (ASVERO GRAVELLI, U720: .19 Malti: interpretazione spirituale diMussolini, Roma 1938-, pp. 29, 31, 34, 4-7).

!

Q

$

0

.

.. '? q 8'q .Bg'

.

D

rD

b

D

0

D

0

0

6'

0

aQ

Q-=

=g UM N -='d

! i.

miere Caron di Parigi, pregato di inoltrare tali desiderata a Radio Barcellona. Ma la polizia sequeSttala missiva ‘(ibz‘dq 1937, b. 54). ‘ Cit. p. II.

F11. z9 * Hs'

g

lo, che: il duce ha sempre ragione e che la Vittoria é dalla sua parte?

W

b-unale speciale che colpisca inflessibilmente ogni velleita sovvertitti‘ce 3. H

bardamento propagandistico volto a dimostrare che si continua a salire e chei destini pifi alti re’stano da raggiungere, anche se sono dietro l’ango-

Q.

sa‘nar‘e liambiente. Affiora di quando in quando qualche cellula segret‘amente organizzata, che feconda e contro l‘a quale si rende indispensabile la sanzione del Tri-

E.

D

cn

D

G

0 B

D

3

0

Q.

189

La semina comunista in Italia

Capitolo decimo 0 0

I8.8”

Sono pifi di dieci milioni gli iscr-itti alle varie organizzaziOIli fasciste ’,

sua politica estera, da quella verso 1a Spagna (per la quale si accarezzano

senza fair calcolo dei tesserati ai sindacati; l’incremento maggiore si veri-

sogni egemonici ma nOn si riescono certo a fare buoni affari) a quella. mediterranea (qui Viene raggiunto nel Vgennaio un accordo con. la Gran

dell’organizzazione sportiva e premilitare, colle « provvidenze » per le madri, legestanti, le famiglie numerose, i1 fascismo vuole allargare 1e basi del suo sis-tema di potere. Si cerca di promuovere una mobilitazione

Bretagna sull’opportunita di mantenere lo status; quo), sino all’avviicr-

to a nuovi pifi ardui cimenti e dedito alla missione, aggressiva e civiliz-

me (the si salda con Hitler. Mussolini é gia ora altrettanto deciso di Hit

fica nel set‘tore giovanile e in quello femminile la dove, coll’intensificarsi

psicologica intorno all’immagine ora preferita di un popolo intero pron-

zatrice al tempo stesso, del nuovo ordine, da realizzare dentro e a1 di 15: dd confini della patria. Si forma il ministero della Cultura popolare (creatura di Galeazzo Ciano, affidato a Dino Alfieri) e la stampa fascista é impegnata in una propaganda xenofoba e nazionalistica, anzi imperiali-

Stica. I1 fascismo vuole presentarsi come la grande forza in ascesa del mondo contemporaneo, antitetica come non mai sia a1 bolscevismo 2 sia

namento progressivo verso Hitler a cui si, sacrifichera addirittur'a l’indipendenza austriaca.

Il punto decisivo di slta, nel 1937, sta pero proprio quiz ,nel lega-

ljer ad andare verso la guerra, guerra di 'conquista ed aggre‘ssione ad Est 6)ad Ovest? Probabilmente no, giacché ripensamenti, furbizie, improvvisa cofi’scienza della propria debolezza, rancori contro i1 potente' alleato, se—

gneranno gli anni successi-Vi, sia della sua condotta personale sia dellax'direzione operativa della politica estera in mano del genero, cinico quanto dilettantesco, di‘ Galeazzo Ciano (che tiene anche un collegamento stret-

alla democrazia di cui i1 primo e considerato l’estrema conseguenza, pro-

tissimo con il grande capitale italiano). Ma, l’impegno si fa di mese in me-

venendo dalla vecchia matrice ideale della rivoluzione francese. Molto .giustamente e stato notato che questo e il tempo nel quale il fascismo assume l’aspetto di controrz'voluzzbne militante 3' e non pit’l soltanto oggetti'vamente (che’ tale e la funzione da esso assolta sin dalla presa del potere

se pifi forte ed esso si configu‘ra come ‘un salto di qualita (un salto cherendcra anche pifi rovinosa 1a caduta) nell’imperialismo italiano. Se i1 fa-

ci ». Il fascismo — proprio in occasione del massiccio impegno in Spagna — ‘tende ad identificare i propri motivi « ideali » con quelli del clericalismo,

gicamente si presenta come la forza armata che vuole imporre in tutti i

'si proclama restauratore dell’alleanza tra i1 trono e l’altare, difensore del-

Balcani, dall’Africa ‘settentrionale a quella orientale. Economicamente sotitopone la nazione e la societa italiana a un corsor forzoso in vista di un gigantesco sforzo bellico. In altre parole, l’imperialismo fascista — Con

e, prima, con lo squadrismo agrario) ma anche nei suoi motivi « ideologi—

la religione, della patria, della proprieta. Le connotazioni sociali del primo quinquennio degli anni trenta, le velleita del corporativismo come strumento anticapitalistico, sono brutalmente stroncate e dileggiate da

Mussolini. Attorno all’anticomunismo si salda l’alleanza con il Vaticano il cui pronunciamento a. favore di Franco si fa nettissimo e ‘senza reticenze .nel corso del 19 37. E si crea. anche il nuovo schieramento antikomin-

tern. Nulla, invero, é lineare ‘nella condotta del fascismo: calcoli e ambizioni, spinta economica e solidarieta ideologica si frammischiano nella

scismo gia rivelava in sé quei caratteri di espre’ssione della parte pifi aggress‘iva, pifi sciovinista, pifi reazionariva del grande capitale, ora la sua dimensione internazionale diviene dominante. Politicamente e ideolo-

territori che puo raggiungere una soluzione fascistica, dalla Spa-gna ai

connotati sostanzialmente comuni tr’a quello italiano, quello tedesco e

quello giapponese — si presenta non tanto come esportazione di capitale

finanziario quanto come organizzazione economico-polit‘ica che affida la conquista di mercati nuovi, di materie printie, di terre da sfruttare, alle sorti delle anni, aIla aggresSiOne pianificata: l’aggressione per la Germania significa non un’espansione colonialistica ma. la sottomissione delle

7

intera Europa, dall’Atlantico agli Urali.

con la stessa evoluzione del nazismo, di quella Germania dove Hitler rafforza il suo potere personale, si libera di un personale dirigente non perfettamente conquistato ai suoi intendimenti (Blomberg, F’ritsch, Von

g

E

Neutath, ministro degli Ester‘i, i1 b‘anchiere Schacht)’l e sceglie di attao\N

0 .b

N

5 0

0

0

Q

R

:.

0

H

H H

E

cn

‘ Cfr. W11.LIAM 81711111311, Storia del Terra Reich, Torino 1962., 91):. 3405-3». g

"3:31:20 smamu, Start?! dd. movimemo 9 del raffle fascism cm, II, pp. 284-312.

anno ma in questo periodo avviene 1a svolta decisive, in concomitanza

=

memo fascism cit., II, p. 299. A ‘ La lotta a1 comunismo é ormai indicata come una questione‘ di vita 0. di morte. Fascismo e bolscevismo: la vita dell’uno dei due e la morte dell’a‘ltro, suggerisce i1 Foglio di disposizioni n. 1684 emanate da Starace, e ripete Giovanni Gentile alla fine del 1936. Il filosofo del regime sintetiZZa anche la impostazione comune ai fascisti e ai cattolici: « Chi dice bolscevismo dice negazione della famiglia; e percio Ina-lgrado l’etichetta fraudolenta, individualismo, negazione della reli— gione, e abba‘ttute con furia devastatrice tutte 1e chiese e persino spogliati' quegli asilj dello .spirito che pur seno i musei e la galleria d’arte» (GIOVANNI GENTILE, L’Istituto naziorzale di culture fascism, in «Civilté 'fascista», dicembre' 1.936). _, .

F

GiOVentfi Italiana del Littorio, 6 122. 535». Cir. 'ENZO SANTARELLI, Storia del regime 6 del mom'-

Dall’autunno del 1936 a quello del 19-37, dai primi accordi di Ciano e Von Neurath a1 viaggio di Mussolini in Germ-ania, passa soltanto 1m

g

1 II .28 ottobre 1937, Starace, segretario Adel PNF, comunica queste cifre ufliciali: «Fasci di combattimento, 2 152 240 unite; gruppi universitari fascisti, '82 004; £ a giovanili di combattimemo, 163 363;. fasci femminili, 737 422; gruppi giovani fasciste, 256 08 5; massaie rurali, 895 514;

R

8 0 B

P

P

9D b-.

0 B.

9) h'''

r.te D>

0 Q-

D Q..

D

0 g 0 0 0 D

g

!'g

D

0

cn

g0

}-f

B

p'0

£g.

8B. e:8

0

l-a.

cn

G

C/) h'''

h..-- p"0

0 0l D''-'

0

D

dell’alleanza italiana che l’impegno crescente did Mussolini in Spagna?

I91

mondo da parte dei giovani imperialismi, e inserirsi in posizione chiave. 'Ci'ano ha testimoniato d1 tali propositi con rettorica autoesaltazione:

5-0

' #

H

0

care sia ad Ovest che ad Est. Hitler, per agganciare I’Italia a1 suo disc-1 B

0 3 a

La‘setnina communism in Italia

gno ritiene — e lo dira ai suoi collaboratori — che sia pifi opportuno che 1a Vittoria .di Franco in Spagna non sia rapida. Quale migliore garanzia

Stamani —— egli scrive nel suo diario i1 6 novembre 1937 — abbiamo firmato i=1

H'U 0

3

G

q

0

Qa

'bQ

g',

=.e

(D

&.b

--\\a

d'o

x aq

>

2

0

'

F

H

D

D

d

0 D' 0

D

ao D

D

0

D

(D

.

. 7

‘ Guaazzo CIANO, Diario 1937 38-, Bologna 1-1948, pp. 45746,.

0 'u

=

0 b

&.

b 3 3

R'

R

0

.b.

D

'2 MARIO. rose-mo, L’al-leanza can In Germania 11421316 (1936»1940), 1n Trent’mfli 45. 5797;} p0— .litica- italiana, Roma 1967,. pp.- 319-20.. \o

'

.b

g

a

&.

b

=

0 b

b e

e

G

'u

D

>

D

0

E.

g g 0

g U 0

n

R 00

i .R8'bf

B:i Q

$g. 3

a D

0

a

a' a'

a

0'

D

0 A

0

D

b--t l-rq

0 3

b-a h+.

0

'Q


B

0 P 0

zazione che si sviluppera negli anni successivi’, ad Eugenie Curiel che preprio nel 1937 prende contatto con il Centre estero del PCI, ad Antonio Amendola, Secondogenite di Giovanni Antlendola, che era gia cog g.

$

3_ MARIO ALICATA, in La .generazion-e degli. anm’ difiicili, Bari 1962, 139.6162. ?

Q

Z

>

N

0

H

3 RUGGERO ZANGRANDI, Il r'l‘unugo viaggz'n attraverro it jasmine cit, p. 120...

N

0

Q

i0

Q.uu b

oB

‘ Testimonianza resa, da Pietro Ingrao in GIORGIO CAPU'ro, czgola e‘ antifaseismo cit, _p._ 402-. a

>u'

£

0

D

9

'

a:'g

H o u'0

-:2

b...a r't

8


"0 cn >"o -'' ''h0

g

h+.

h- ' uc?

bJ

r/]

Z

D

3

;'

'H. 0

G

0

D

in cm molti d1 questi studenti non si dicono 0 non si sentono comunisti, Qppure si proclamane t-ali senza avere nessun contatto con il partite 0 con gruppi operai. Vi sono contemporaneamente altri nuclei che invece gia 51 muoveno con una dinamica cospirativa, assumono originali inizianve di « fronte pepolare », su scala minima ma non meno indicativa, di carattere assolutamente spontaneo. Altri ancora gia trovano un collegamento con il Centre estero del PCI (’0 anche col PSI, 0 con tutti e due). Ne .spesso e date discernere, su scala locale, la parte avuta da studenti da guella droperai e di altri, anche se per lo pifi sono giovani gli operai, gli lmpiegati, 1 disoccupati, i contadini che danno vita a cellule, a gruppi, a improvvise manifestazioni. - 11 case dei « romani » cioe di numerosi studenti che — calabresi o sard1 0 Slciliani o romani — frequentano l’Ateneo della capitale e giungono 1n questo scercio all’antifascismo, e piuttosto esemplificativo del prime «- case » che si configurava. Alcuni sono stati influenzati sin dal liceo da professori antifascisti come Pile Albertelli (che sara fucilato alle Ardeatme nel 1944) 6 come Gioacchino Gesmundo (che subira la stessa tragica sorte), hanno avuto una formaziene dove prevalevano gli interessi letterari piuttosto che quelli filosofici o storici anche 'se — come sempre avv1ene nei giovani — letture di ogni genere si accavallano e un Croce 0 un Gide, e anche un Proust, si mischiano magari a quei testi di Trockij

H

g'g

3

D

0

a

D

.>de1 giornale universitario locale, 11 « Bo’ », su cui scrive 1111a serie d1 articoli trasparentemente polemici e pregrammatici. I ta-v sti su cui Curiel batte sono, da un lato, 1a necessita dello studente- universitario (« se non vorra morire nella burocrazia o nel funzionariato »)

d1 occuparsi d1 problemi sindacali, d1 « avvicinarsi alla classe operaia » ‘, dall’altro un discorso diretto agli stessi 1avoratori, invitandoli a difendere Li 1010 diritti, a denunciare 1e inadempienze contrattuali, ecc. Curiel riesce a organizzare riunioni con operai a1 sindacato poligrafico e ne rife.risce,g1a ne1 giugno del 1937, al Centro estero del partito. La sua relazione e una delle poche testimonianze vive dello stato d’animo,de11a mentalita, dei problemi dei lavoratori italiani 1n questo memento: abbattimento, scetticismo, confusione, ma anche interesse per i discorsi nuovi che si intendono. Un operaio anziano dice:

Un operaio d1 venticinque anni ha una carica d1 protesta assai p111 forte. « I giovani borghesi— dice — studiano e si divertono mentre 1101 stentiamo ». L’aspirazione a migliorare 1e proprie condizioni si mischia a illusioni, rancori, proteste che Curiel cerca appunto d1 indirizzare verso 1a lotta, « perché si formi una chiara coscienza che 1 vantaggi degli opera1 stanno ne11a loro solidarieta ». Il giovane scienziato triestmo tornera a Parigi a11a fine del 193 7, e si aprira allora un nuovo capitolo anche nei suoi rapporti col gruppo dirigente comunista. Il caso d1 Curiel e ancora,pero,ecceziona1e, anche se non e unico. Per 1a grande maggioranza dei giovani intellettuali che si muovono in senso anticonformistico, si dev’e sempre tenet conto dei limiti del 1010 impee gno politico (« Si civettava con l’antifascismo », ha ricordato Franco Fortini’), del 1010 stacco dalla classe operaia. Su d1 essi hanno .ora una nuova influenza 1 movimenti artistici europei e americani che sono idealmente partecipi della lotta de11a repubblica spagnola, come lotta d1 liberta e di cultura. Quel Vittorini d1 cui abbiamo gia ricordato 1a bella pagina sul1’ascolto di Radio Barcellona, e che viveva a Firenze, ha rammentato 1e

’ (31.1.. 131120 MODICA, Curie! e la prospettiva del «partito nuovo» cit” p. 160, nota 4. 3 GIORGIO INTBLVI (EUGENIO CURIEL), Il nostro lauoro economzco-smdacale di mass-a e la lotta per la democrazza in «L0 State operaio», a. x1, 11.3-4, marzo-aprile 1937, pp. 249-51. 3(3. c- ), II nostro lavoro economzca-smdacale di mama cit., pp. 2512-58.

1 EUGENIO CURIEL, Cosa significa il «largo az’ gzovam » in «II Bo’ >>, 11. III, 11 13, 1" agosto 1937, Gm 111 Classi e generaz‘z'om' nel secondo Risorgz'mento cit, p. I3 3 Relazz'one a’i Curiel al partito (giugno 1937), tratta da'I'I’APC m «Critic-3a marxi-sta», ‘11 VII, 11. 6 novembre-dicembre 1937, p. 17 5 3 La ganerazioae 116i and difiicz’li cit., . p 145.

n.; : g .ag.

sare da una vaga « tendenza d1 fascismo d1 sinistra » a una coscienza della logica della lotta d1 classe. La base d1 questo indottrinamento dovrebbero essere 1 GUF e la stampa universitaria. Curiel, inoltre, si dice convinto che per attivizzare gli Operai « non si puo agire in nome di un fronte unico che e formazione schiettamente politica » ma Si debbono dibats tere temi sindacali sempre « sotto 1a stretta direzione dei capi del PCI attraverso un gruppo segreto >> 2. L’articolo é seguito da una postilla redatta da 'Gennari ’ che suona comeuna correzione e una messa a punto, soprattutto ideologica. Sono state recepite 1e critiche agli « errori » del CC del settembre 1936 e la postilla redazionale ne tiene conto largarnente. Lo scritto della recluta e considerato intriso di un certo economicismo. « Ogni Iotta economica diviene politica », obietta 11 vecchio dirigente. comunista, non si deve confondere l’unita di classe con 1’unione delie masse popolari, e giusto lavorare nei e sui sindacati fascisti ma non senza che i comunisti abbiano 1a coscienza de11a « rottura netta, precisa, insuperabile, con l’ideologia del fascismo d1 sinistra ». La politica d1 aiuto delle forze progressiste nel paese — continua Gennari— non e una furberia ben31 11 frutto della convin‘zione che «per modificare gli attuali rapporti di forza, e indispensabile un contributo d1 tutte 1e correnti progressiste ». Si (‘3 anche scettici a1 Centro sulla creazione d1 « gruppi segreti »,su11’anticipazione di forme organlzzatlve sulla carta. Le precisazioni del Centro estero non scoraggiano Curiel 11 quale, tornato. a Padova, si butta con entusiasmo nel nuovo lavoro e riesce intanto

Forse se la societa fosse comunista 1e cose cambierebbero. Ma oggi si dice che in Russia poi stanno anche peggio d1 noialtri. Del resto, 1a verita 1a sa solo Iddio. Certo é che quando 1a societa e cosi,1e condizioni nostre si possono solo migliorare fino a un dato punto, ma poi c’e 11 limite che non si arriva a passare; e nemmeno nelle migliori condizioni si riesce a trovare quel poco d1 pace e di sicurezza per preparare un avvenire migliote almeno per 1 figlioli. Chi nasce operaio muore

d

0

D

=

V

8


8

0 0

.8.

E

>

Q.'

E.

0 6

8 cn

©

aggiunto, a proposito defla Spagna:

II campo degli interlocutori si allargava, da Bilenchi a Pratol 0-
'0

3

0 0

D

nei rapporti di questi con 1e altre forze politiche 1n Spagna, a: altrettan— to eerto.. Un osservatore Che ha sempre difeso 1a pohtlca comunlsta 1n Spagna come i1 Tufion de Lara ha. scritto in proposito, mandando a1

presenta con ‘ques‘ta piattaforma: unita d’azione col PCI in vista della ereazione in Italia di. un frente popolare, pifi decisa lotta antifascista (non senza un richiamo polemico nei confronti deIIa formula della riconcfliazione), sforzi per la formazione di 'un partito socialism unificato sia

3 i'

0 !.! B'g B 0

todi e dall’atmosfera che si vanno 'introducendo nel part1t1 comumstl e

3-1-77”

della comples‘sita della situazione generale. Nenni, come segretario, si

m

B

p.g

0

D) w''''

(l’elemento che mi decisive nel provocarel’isol'amento e la caduta stessa della Repubbiica). Che questa jpolitica poi, venga danneggiata da1 me-

D

i:igg'{.i

Iia Crisi dei frontii P'OPolari e li’uni'ta d’azione

i0

D

0 0

N

G

Capitolo undicesimo

216

0

D

G

P

219

N H

Q-

=

>a'

B.

0

D

0

cn

B 0

D

0 0

2 3'

G

10

H

P

g

La crisi dei fronti: popolari e l’unitja d’azrione

Capitolo undicesimo PU'

218

smo democratico ». Ma con questa diffidenza, con questi distinguo, co-

me si sviluppera l’unita d’azione, come si potenziera un movimento di massa che in Italia non esiste, come si fara fronte a quel pericolo di guerra che lo stesso Tasca ritiene gravissimo? Sono i temi che appassionatamente pone Saragat, in polemica con Tasca; Se noi seguissimo Tasca dovremmo condannare l’unita d’azione mentre inve-

:ce_ Si tratta di spingere a fondo i1 dinamismo proletario, cioe di potenziare l’unita d’azione...

‘ h...}'U ' h"'' (D

Q.u

E commedia che dei comunisti si facciano ammazzare in Spagna per la democrazia? O l a commedia non é invece di chi salta su a dire: « Non avete i1 diritto voi

di farvi ammazzare per la democrazia perché non ci credete»?... Noi vediamo 1a lotta antifascista in funzione dell’unita del proletariato. Certo, i comunisti hanno delle grandi responsabilita nello stato di spirito di diffidenza creato attorno all’unita d’azione. Ma noi, da parte nostra, non dobbiamo accedere a1l’unita d’azione né per rassegnazione né per disperazione ma con la volo-nta coscien-

te di .galvanizzare attorno a un fulcro attivo tutte le forze vive che da anni si bat-

tono in ordine 'sparso 2.

I1 congresso approva 1a linea N enni-Saragat che comporta l’aggiorna— mento del patto del 1934. I comunisti vanno alla discussione con i socialisti abbastanza contenti‘ del risultato del congresso e decisi altresi a non includere GL — come (‘2 richiesto da Lussu — nel rinnovo del patto, ma piuttosto ad attirare tale. movimento sul « terreno dell’unione di un

a'a.B

ne della Costituente sia suscettibile d1' unificare il popolo italiano pifi di quanto lo possa quella della Repubblica democratica. Essa non preclude — osserva Di Vittorio — la strada ad elementi cattolici e monarchici. La parola d’ordine della Costituente e pifi larga, permette un pi1’1 vasto raggruppamento ». Anche Grieco pensa che « 1a parola d’ordi'ne della repubblica democratica posta con i socialisti non ci preclude la via per po-

tere agitare un’altra parola d’ordine (la Costituente) per il fronte popolare. Le due parole d’ordine non sono eguali ma possono trovarsi sulla s-tessa linea di sviluppo » ‘. Resta, nondimeno, il fatto che la questione della Costituente non e sollevata né ripresa, per il memento, in nessun documento ufliciale.

Mentre si prepara i1 rinnovo del patto d’unita d’azione con i sociali~ sti, i1 gruppo dirigente comunista a Parigi ha 'cercato di fornire una base

politica pifi solida e «- pi1’1 larga » all’emigrazione di ‘lavoratori italiani in Francia, dando vita a un organismo d1 massa che esprima un suo organo di stampa quotidiano. Si e a1 lavoro dall’inizio dell’anno’. Esistono da tempo i Comitati di fronte unico degli immigrati, italiani. Con i1 D

accusa Nenni di una certa indifferenza ideologica (« i1 matrimonio di NenI11 con la ideologia e un matrimonio di stima.. Il suo matrimonio con l’a— zione é un matrimonio d’amore »). In sostanza, unita d’azione, ma --+ e

dice Che l’obiettivo da raggiungere e di reclutare subito 400 uomini e

rOntini) ha contribuito ad accrescere la crisi. Ma conv1ene oflrire alcum

R

D

..]l"o 0 }-t

0

0

g;.i!:i.&.g

;g£'?l

0

v0

:-0 ao

0 6G -'' 0 S.8 8 B

e8'

9.i

L

giy'B$g:!

B 8 0

0

Com’e potuto accadere Che 1a partecipazione italiana si sia ridotta a tale percentuale? Le cifre date da Togliatti sono confermate da un’altra fonte comunista. Mas-sini, Che torna da un viaggio presso 1a brigata in novembre, calcola 1a composizione italiana nella misura del 20% 2. La verita ‘e Che i1 numero dei garibaldini fuori combattimento (tra morti e feriti) nel giro di sei mesi é tale che 1e 1010 Ha si sono assottigliate paurosamente e i nuovi, arrivi sono lungi, dal compensate 1e perdite. Massini

rivalita personali e politiche (in autunno 1a brigata e comandata dal paggiore francese Bernard, i1 commissario e Richard 1n sostltuzmne d1 Ba:

0 R

Liquidare ogni sorta di particolarismo 1.

sita di tornare a casa impellente per molti. Lo stesso chma mutato per

0


>. II problema grave é che in Italia, nonostante esista un diffuso timore della guerra, non si possono registrare azioni di massa che indichino una ripresa qualsiasi di volonta di Iotta, che l’idea di un Fronte popolare non trova ancora nessuna estrinsecazione nazionale: Sui terreno della pratica realizzazione dell’azione di fronte popolare nioi abbiamo solo deboli accenni e quindi anche 1a lotta contro 1a guerra non e5ce dalla Iiano contro 1a Spagna 1.

cui si e potuto controllare la sorte, quelh' che usciranno « indenni » dalIa guerra sono una minoranza, 408. ( I disertori risultano 67). Le perdite dei garibaldim' di Spagna non .si limiteranno pero ai campi di battaglia. Degli 891 che verranno nel 19 39 rifugiati in campi di concentramento francesi, qualche centinaio finira deportato in Germania 0 morira di malattia, alcuni cadranno nel maquis 0 nella Resistenza italiana, d0po avere fatto altro carcere 0 confino. Abbiamo seguito la lotta armata dei garibaldini nei suoi episodi pifi

Tutto i1 tono del rapporto di Grieco e forte‘mente autocritico, anche perché 1e accuse del Komintern a1 PCI tornano pesanti e ancora pifi 10 diventeranno. Che bilancio pub questo offrire nella lotta contro 1a guer-

G

D

0

B 0

B

D D

B

b-''''q

\o

g

8 S.

Q.a

B

E'.w'8 8

g

8 b D 0 6 0 b =.P 8 0

' QO

a.

Q

$

0

0

D

P

‘ La realizzaziane del frame popolare 'inpltalz'a e le deficienze e .le lawman-El" lavoro del partito, ‘ _ rapporto Garlandi a1 CC,- 20 novembre- 1937, AFC, 1431/40. '2 D8 una testimonianza resa dall’onorevole Berti all’autore del presents volume, il 1° febbralo 11270. Berti andb :a Parig'i nel 1937 per Organizzare «La voce degli italiani», poi turn?) a Mosca qualc 6 01636.

g.g

D h+.

Come vedremo, si mischieranno molti diversi motivi, sia nella ricerca dell’errore che in quella della colpa. Grieco introduce egli stesso recriminazioni e preoccupazioni che anticipano 1— a tutti i livelli 1-— un pr0s cesso dis accuse e antoa0cuse tale da prOV0care una vera crisi nel gruppo

0 B 3 0 G


d..

0

H

b o .

D

0 R

cn ('D

C’e gente nel partito — continua i1 rapporto —‘ Che critica i proc’essi nell’Urss, ci' sono trockis-ti tra gli ex careerati e tra i giovani. II pericolo trockiSta nel partito a: serio, biSOgna combafterlo accanita’mente come fa0

3 0

s.cismo—trockiSmo. E Si tratta anche di rafiorzare la vigilanza rivoluzioh

g.£'5.g

g&:''

g:'!'#i

D

D

maria:

g

=.

P

a

M

Q

n

B

''

b'o

0 D P P

0

B D

r-t

B.g

r-F

Q

I fatti che vi ho citat‘i denotano la presenza di agenti inconsapevoli del nemico nelle-nostrefile. Ma noi abbiamo degli agenti specifici che dobbiamo smascherare e denunciare, in un’opera lassidua, cost‘ante, di ogni giorno, Noi sentiamo Che esistono attorno a noi e nelle nostre file organizzazioni dette comuniste Che sono state fabbricate dafl’OVra... I trockisti—bordighiani-massimalisti a]l"estero non stanno con 1e marlii 11} mano, come molti di noi credono. Siamo attaccati con armi insidiose e mol-

g

B

tep mi .

B c«

\J

N

.b

Q

g 0

6 g

&

H-

H

r" H

'P Q.Z

b.

E.

Q

D

N

6 0 D N'


d..

D

D

0 B

La dinamica Staliniana si mette in moto. Si giungeré allo sciOglimenito D

0

N'

G

D

g

B

E=

del Comitato centrale, alla so‘stituZione di‘ Grieco nella re3pon-s‘abilité

B.g

3

Q.€ 0

della segret‘eria politica, e ad altre misure di epurazione, per i qu-a-dri C611: tirali e periferici. .b

.b

‘ Dal rapporto cit, APC '14‘31/458, >

g g

a.D

0

D

0

D

(D

a $#«

A

PH 0

b'=0

a

8'"q


>, e ora fa dell’Italira -«1 un umile vaSsallo del pangerrnanesimo hitleriano paganeggiante e D

G

0 -

cn

immorale, condannato nel modo pifi espresso dal Papa Pio XI » ’. Contro

gi I{ls'gl i ll:i:ll !il lgi ..' ' ; .

0 -

;g, 'g

F--q 0

11 fascismo distruttore di liberta, apportatore di guerra e di miseria bisogna — conclude l’appello — essere uniti. 11 PCI, Ifatto di « materialisti

.;g g.F.*g

Q.a

conv1nti >>, non ha pero nulla contro la religione. I1 terreno dell’unita e D

quello della lotta per la democrazia, per la civilta, per la pace. La novita dell’accento comuniSta viene recepita in Vaticano. Ne e

8 'g.e

241

D

.b.

V

0


> A

0

3

0

0 0

b.... 9)/

6 E'

i-F b-a

Q.

0

Capitolo‘ dodicesimo

-b

N

240

ta ne'l paese; opporsi a questa utilizzazione significa farsi complici del

fascismo, significa tradire gli interessi del popolo» ’. Anche socialisti e Giustizia e Liberta sono sulla stessa linea. Contem, poraneamente a questa confluenza continuapero la polemica, intensa 1111 in ti socialis dei ni obiezio alle e rispond PCI sui processi di Mosca. 11 numero dello « Stato operaio » che appare dopo la conclusione del terzo o processo di Mosca — che ha visto condannati a morte diciotto dei ventun nelano impegn Si ti. dirigen ri maggio i tutti e in Buchar cui imputati, tra la polemica Ruggero Grieco e Giuseppe Berti. L’argornento di Griecoz

gosto del 1938 — un incontro « accettato se non proprio sollecitato, da un erninente prelato, assai vicino a Pio XI, con i rappresentanti del PCI, in Sv1zzera, in un monastero del distretto di Zug ». Si tratta di monsignor Mariano Rampolla, nipote del famoso cardinale omonirno, d0cente al pontificio Ateneo lateranense, che riceve Emilio Sereni ed Ambrogio Donmi e si mostra interessato delle posizioni comuniste che potrebbero suggerlre nuove prospettive a una lotta unitaria al nazifascismo 2. Gli av-

rovesciata, L’Unione Sovietica non crollera, 1a 'Rivoluzione proletaria non sara o e della ess-a avra ragion'e dell’accerchiamento capitalistico, 1a causa del socialism

tormesr che- di‘edero v1taa1 gruppo dei cattolici Comunisti >>,

'

D x.o

w.n

2 Dalla voce «Democrazia .cristiana», redatta da Ambrogio Domini per il II volume dell’Enci—

\a '''\ .K'"i

x

>"-'

b B' S.R

g'8

' Da una letters. circolare della s€greteria (161 PCI. in data marzo 1938, APC, 1498/7.

clopedza' dell’antifascismo e- della Resistenza, in corso di pubblicazione. Il Domini ricorda altre'si che

.

'

b

n

a. x11, 13. 5,6, 1°vapr11e 1 RUGGBRO ammo, Una vittoria della democrazia, 1n «Lo Stato Operalo», V

0

8

0

£

P A

R

bE

E.

0 e 0

r” aprile 1938.9. 91-

&.

1938. pp. 8.4a8‘7. :a. m, n. 5.6,, 3 GiUS‘EPPE Baku,” Nuovo Avanti alla ricerca della cause, in «L0 State operatio», \o

moms. R_ampolla teneya nel suo studio 12 collezione dello «Stato cperaio» e che «di lui serba commosso ricer-do, tra gli. altri, Giorgio La Pira, che era a1 correlate del dialogodél 1938 6 can lui eb‘b‘erp rapportr don Primo Mazzolan, Giuseppe Dossetti, Gerardo Bruni e alcuni giovani romani e

g.{

elenchi precisi delle vittime italiane della repressione. La polizia fiasci-

g

g.:g Bg'

0

famiglia in Unione Sovietica. Quanti sono? Fino al 1936 sarebbero poco pi1’1 di 25o: dopo, la cifra diminuisce per il fatto che molti si arruolano nelle Brigate internazionali in Spagna e altri vengono trasferiti, in Francia o altrove, dai dirigenti del PCI. Non sono ancora stati resi noti

R

0

0

("')

. {Lettem aperta ai qattolici italiani, firmata « Il Comitato centrale del Partito comunista d’I‘ta. ' ha», in «Lo Stato operate», a. XII, n. 10, 1° giug‘no I938, pp. 161-64.

perseguitati dal fascismo che hanno trovato rifugio, occupazione e spesso

&.H

='

r''F

8

0

}q

0

D

popolo contro Mussolini e favorisce lo s-Viluppo della lotta politica aper-

rape in Urss - comunisti, socialisti, anarchici, senza partito, lavoratori

=

cn

9)

p"''

=

('D t-t

camente tutti coloro che con parole estremiste si oppongono all’utilizzazione dei sentimenti patriottici ai fini della lotta contro l’Asse RomaBerlino. Tale utilizzazione permette Oggi di mobilitare larghi strati del

litica italiana, fatta sia di funzionari che di operai e specialisti che lavo—

R

gl:l$$g

>-r+

r+

cn '

}--a

o QD

o e.i5

B

mese dopo sara considerata gravemente erronea: « Combattere energi-

Il «. tenebroso passato » e purtroppo un presente e i cornunisti. italia10 Hi avvertono con angoscia. Proprio con la fine del. I937 la repressione Staliniana si e ‘fatta massiccia anche nei confronti dell’immigrazione po-

R.

D

R

9.g.."

;g$:;i$..i

a'. D

Nella primavera del 1938,, i1 Centro estero del PCI manda una serie

di direttive alle proprie organizzazioni, in cui si suggerisce di prendere contatto con ogni ambiente che sia suscettibile di un’opposizione al fascismo, di tentare di creare un movimento d’opinione fondato sulla base del richiarno allo spirito nazionale. Si forniscono anche questi slogans: «‘ Bastone tedesco, l’Italia non doma! >>, « Hitler a Vienna é una minaccia per Trento e Trieste che ci costano 600 000 morti >>, ecc. Le raccomandazioni della segreteria contengono inoltre un’avvertenza che qualche

to al nemico di trovare un covo nel suo territorio e il Partito comunista distrugge gli agenti che i1 fascismo riesce ad immettere o a reclutare nelle sue file. l’e11 « Nuovo Avanti! » chiede l’eliminazione delle cause. Anche noi siamo per 1a preliminazione delle cause, anche noi vorremrno che questa spiacevole realta, senza del fascismo e del capitalismo che accerchiano l’Urss, non esistesse pifi. Ma per questa spiacevole realta esiste, e l’unica maniera per spezzar‘la, per infrangerla, prode’l forze 1e unire di e passato tenebroso un di ricordo lontano nel la trasformar Ietar‘iato, 1e forze delle masse popolari, in tutti i paesi nella lotta contro i1 fasciSmo e centre 1 suoi agenti trotzkisti-buchariniani 3'.

6

Flg'g.{g

D.K 0 E::9'

d1 quel «. dialogo >>, ma l’indicazione che ne viene resta nondimeno inte~ ressante.

democrazia vinceranno — e vinceranno anche perché l’Unione Sovietica non permet-

b. e H. 3

a

D

0

venimenti successivi, dalla scomparsa di Pio XI all’aggravarsi della tensione mternazionale, non consentiranno una continuazione immediata

della socialdemocrazia che non sta facendo nulla di concreto nella lotta antifaScista e per sbar‘rare la strada alla guerra. Aver liquidato invece ", quest’altra banda di spie e di agenti fascisti in Russia -_— afferma Grieco Berti Per pace. della a una vittoria dell’antifascismo, della democrazia, i1 discorso a: analogo:

Z e

lgg ai i : ; !. g: D

g


, caduti tra i primi col-

le repressioni. Cosi e di Luigi Caligaris, indiziato come trockista, che (‘2.

un triestino espulso dal PCI 3 Mosca, arrestato gia dopo l’assassinio di

Kirov e di cui, da allora, non si e avuta pifi notizia. E altrettanto di Ar-~ naldo Silva, un romano, gia tenente di fanteria nella prima guerra mon-

diale, che, divenuto un alto ufficiale dell’Armata rossa, é arrestato sotto accusa di tradiinento. L’anarchico Otello Gaggi, toscano, é condannato a tre anni di lavoro forzato e muore in Siberia. Emilio Guamaschelli, to-

9

[ 'u 8 g

0 W 0 g

H

0

0

g 0 9

a'

g

0

P D C

Mosaa lavora presso I’officina di riparazio‘ni automobilistiehe AMO. Cir. PAOLO 11030111, La pram cit, pp. 14649.. " '0

,

3 Lino Manservigi partecipb a tutte le‘ grandi lotte del proletariato torinese durante la prima guarra. mondiale e duranre. Poccupazione delle fabbriche del settembre del 1920. Emigrb, appunto, persfuggire alla catnira essendo state. incriminate per la difesa armat‘a delle fabbriche occupate. A

gliole in Urss. Cosi, Luigi Fattori di Udine, l’operaio Vattovaz, di Capo-

Q.

D

'1 Si tra’tta di un elenco trasmesso all’archivio dalla. direzione della divisione di polizia politica, su‘ indicazione del minister-o degli Esteri italiano‘, i1 4 febbraio 1940, perché vengano all’uopo aggiornati i dati che concernono tali «govversivi», quasi tutti gia rubricati nel Casellario politico centrale (ACS, Min. Inferno, Dir. gen. PS, A. g. e‘ r., 1920-45 [1940], K. 1, b. 49, fasc. «Arresti di connazionali in Russia»). 1 Su Misiano cfr. .l’eflicace ricordo che ne .traccia, in mortem, Giuseppe. Berti nel «Grido del

é arrestato anch’esso, deportato; scompare, lasciando la moglie e due fi-

b

8 q
q -

g 5' r-F }"'t

guerra, fra i fondatori del PCI, da lunghi anni dirigente del Soccorso ros‘S-o internazionale, e che si spegne. per malattia in un ospedale di Mosca) 0 come Ottavio Pastore (gia direttore dell’« Unita », che lavora negli orG

g


>- del 27 aprile 1937.

aQ

y0

0

G

D

i.ggt 0

B

rn

>-a.

D

I.#g':i g! g:g'g

&:€

gEg ggl€.g =.b'=.b

8'g' h0 0

0 -0

0

(1%: la eifra di 104 persone, tra caduti e dispersi, che dovrebbero essere stati — cosi pare — tutti « riabilitati » dopo le revisioni condotte per le vittime dello Stalinismo. La grande maggioranza é perita, scomparsa, in deportazione (molti in zone del circolo polare artico) stroncata da malartie, punizioni, stenti. Pochi, forse, i sopravvissuti. Spesso é stata la tragica Catena dei sospetti, delle delazioni disperate, dei rancori, delle divisioni intestine, che ha trascinato con sé, dopo i primi colpiti — indiziati come trockisti, « bordighiani », anarchici — anche i piu ortodossi, i pifi zelanti magari nella caccia a1 >, ristrettissirno, i1 quale, sentito il Komintern, provvedera esso stesso a formare un nuovo Cornitato centrale assai ridotto — di otto persone. —, preparando in prospettiva non troppo lontana una conferenza del partito (che si terra per?) soltantjo nell’agosto del 1939). Giuseppe Berti diviene, da aprile, resp'onsabile della sezione quadri e di quella d’organizzazione. Nel periodo passato a Mosca,neg1i ultimi mesi,eg1i e stato messo al corrente delle critiche sempre pi1’1 forti che si rivolgevano a1 Centro diretto da Grieco. Manuil ski’j nOn ha nasco$to a Berti la sua sfiducia genera-1e nel PCI e lo stesso Dimitrov gli avrebbe raccomandato di accentuate 1a IOtta a1 trockismo 2. 11 tentativo di mettere ordine nella cattiva situazione interna e di correggere

‘le deviazioni politiche che si vanno elencando da parte de’ll’EKKI, a cui in sostanza Berti Viene chiamato a1 5110 rientro a Parigi, sarebibe dunque 1’« extrema ratio » adottata G

0 g.&g ' o P.o

in Italia(rallentat1perlo « stato d’emergenza» in cui si trova tutto l’ap-. parato 2). Grieco resta a MoSca sino alla fine d1 luglio e. Dozza sino a settembre. Ci sara anche, da parte di alcuni dirigenti, una contestazione del

0 wO

og

Q

modo come la situazione del partito e stata presentata a Mosca da Grieco P o o

e dallo stesso Dozza,che1nfattivengono « fortemente criticati » in un do8

n \o D''x.N o oo

cumento che porta 1a data dell’agosto 1938 per alcune loro « gravi omis-

:#ii'g,

0

0 0

0

sioni ». E da questo stesso documento che apprendiamo: D

N'

0

a

&


‘ APC. .1494, A, 3/49.. .b

0

H.0

D

0

stato-tolto della direzione il Partito ha fat’to un balzo avanti. Ma non abbiam‘

o ancora fa‘tto del grandi' passi verso il bolscevismo. Altrimenti non ci sarebbe stata la lettera del“2_6 sullzt lotta cont'ro i1 trockisrno. Il termine di paragon e per noi e il bolscevismo, e 11 partito bolscevico. La questione centrale per il partito é diceva ErC911. nel saluto per 11 X anniversario de ..-i .

0 D 0

D

r'D/9} ''\J

i

che 11 compagno Ercoli é stato lontano da noi. Nel 1923 Lenin diceva Che 1 comunisti itsliani non sono sempre abbastanza comunist‘i. Quando Bordiga é

>

cn

0

N'

}q

-''

b-/

h-''

0 D 0

gg8: 8:g:g.g 1 8'

r-t

C

8:i g' gg:g:g

S

\D

0 B

R

B

o

(''>

0

0

9)''

7 V

Le cose dette da Nicoletti sulla politica dei quadri intellettuali sono giuste. Questa politica non ha formato i quadri intellettuali ed ha danneggiato la formazione dei quadri operai. Non abbiamo criticato gli intellettuali, nonostante: i loro errori. Essi non hanno Iott'ato con dignité neppure contro il fascismo. E dietro ad essi c’é la merda che essi hanno organizzato in Italia... Ultima questione: Stalin. Fin adesso non abbiamo ancora posto la questione con la precisione e l’ampiezza necessaria. Non basta fare articoli ed opuscoli. Que.sto va bene ma non e decisivo. Quello che e decisive é comprendere nella realtfi chi

.b

0 pO 0

1?o c'~2

E:8 E.6

Q..+

cn

B'Q

non, sari il solo a farvi cenno. Pifi decisamente, e con una auto-

richiamo:

n

.7

. Al fondo d1 tutto questo cosa C’é? C’é che il nostro partito e un partito scarsainen-te bols‘cev1co,.e che negli ultimi anni si sono fatti dei passi indietro . E Cib deriva .dal fatto

-

D

vo segretario responsabile sono piuttosto volti a ristabi’lire un « giusto— orientarnento ideologico », nel senso che si dé in questo momento a tale.

,

rita che tutti gli riconos‘cono, interviene su tale punto Berti:

I

0 0

e a err ori.arinis’ mo.. q u i v ' e b i 508118 trovare 1e cause ideologiche, le . . dei; nostri ' radii-:1

.

.. , .

E 0 0 D b...-.. (D

ri ai propri critici, ma Berti, pacatamente, lo nega. Gli interventi del nuo-

.

Entra dunque in cam-p0 il problema della passata direz ione di GramSSH; r'leco



”3257'

ure nel 1- 2 -

.—

ha ricorda'lzo 153mmp.033113delle CPHSeguenee M- [Manufl’skii] {mar-13m :llotlrlhclfisnig (letltirjkdl Grams: 3;, d6] :18, del ’29, , nei _ diversi momenti dellalotta

H‘

B

0

Si scioglie i1 Cofnitato central‘e del PCI

non aver condotto quests lorta a fondo né nel 1*"

N

3 0

Q.

n

cn

0

0

!.£f g g'

\a

b'0

N

Capitolo tredicesimo

0

25.6

h-4.

#

R

R

'-q




vata di una responsabilita storica » 3.

;illill


'0

3

0

G

C‘ap‘itolo quattordice'simo

B

Il dramma spagnolo prima e dopo Monaco

g

a

>a' = 0

N

2:661

Bastia. Dalla Corsica a Parigi, da Parigi a Barcellona. Il giovane intellet-

quattro (dove Mussolini ha assecondato Hitler svolgendo i1 ruolo d1

tuale muore 1’8 settembre in Combattimento, a fianco di Italo Nicoletto, 11. compagno che, conosciuto in caserma, lo aveva portato al comunismo se1 anni‘ prima ‘. Gran parte dei comandanti e dei commissari politici dei quattro battaglioni muoiono o sono feriti, sulla collina della sierra Ca-

nonostante il gravissimo comportamento di Chamberlain e Daladier, sia

bals. Cade Raimondo Fulgenzi, vice commissario della brigata (un elettriclsta proveniente dall’Argentina), i1 capitano Faleschini, un muratore udmeSe, l’operaio padovano Angelo Menegazzo, proveniente dal Belgio. pa un elenco incompleto 2 ricaviamo che cento sono i caduti sull’Ebro tra

«‘ mediatore »), che la gioia dei francesi e degli inglesi di avere scong-iu— rato la guerra verra amaramente scontata un anino dopo. L’atteggiamenrto dell’Urss e fermo, né pare esatto che Stalin all’indornani di Monaco,

ormai convinto che la politica di sicurezza collettiva nei confronti del-

l’aggressivita fascista sia fallita. Stalin non abbandona tale politica an-

che se ha la prova che quegli uomini di governo, inglesi e francesi, non sono affatto in grado, anzi non vogliono, resistere a Hitler ’. E la lezione

1_ garibaldini italiani. I feriti sono molti di pifi: tra essi Giovanni Pesce 3.

di Monaco pesera fortemente nel I939. Anche l’lnternazionale comuni-

Uno del combattenti dell’Ebro, Melchiorre Vanni, morira a. Parigi in ospedale per le ferite riportate in un bombardamento: Vanni era l’unico confinato che fosse riuscito ad evadere da Ponza, nel I9 34. Mentre continua la battaglia dell’Ebro, Negrin annuncia, il 21 settembre, alla riunione della Societa delle Nazioni, la decisione repubbli—

nale, li fa pifi pressanti, introducendo drammaticamente un appello di-

che la Spagna. Si sa come le cose sono andate. Invano l’Urss ha fatto sapere che e pronta a rispettare i1 patto di mutuo aiuto con la Francia se questa si trovera a dover fronteg'giare la Germania. II 29 settembre Chamberlain e Daladier, per qualche mese di pace — speso malissimo, oltretutto — sacrificano l’indipendenza del popolo cecoslovacco e con essa quella del popolo spagnolo. La Germania si annette i Sudeti, Ungher1a e Polonia partecipano alla spartizione prima che l’opera sia conclu-

I

sa con l’occupazione di Praga nel marzo del I93 9. g

E sicuro, dunque, che la pace nOn é stata salvata dall’incontro dei

o Q.

g'g n ....

o\

0

g " 8 D



27, 19 novembre‘ 1938. A

\o

g

Q


.




}q

0

B

D 8

D Q. cn

e..N' 0

N'

B

B

0

comunisti. La politica dii Tasca — dice Saragat — e la politica dell’ab'dica—

Gli ultimi mesi sono un susseguirsi quasi ininterrotto di sconfitte e di lacerazioni interne, in cui l’anticomunismo opera profondamente. N e1

0 b

£ Z1'8' B n.' o




D

=. B b:'.

.Ed

8 'g £g'a.B:E 0 5':' g' -..::€c 'g 'gg D

a Q. ('D

nelle file del PSI, di questa tendenza della SFIO arrivando sino a pro-

porre che si abbandoni il patto d’unita d’azione con i comunisti: proprio

N

B

>'0

0 8 8

0

D

0

E

D

cn

3

G

svolgendo nell’autunno del 1938 sulla stampa socialista dell’emigrazione. Angelo Tasca (che ha assunto dal 1936 la cittadinanza francese: un caso unico tra i dirigenti antifascisti italiani) si sta facendo portavoce,

Monaco - conclude Saragat —- "ha segnato con evidenza 1e due strade al cui bi— vio — novello Ercole — si trova oggi 1a classe lavoratrice. La prima é quella del cornpromesso, della rinunzia, degli allineame-nti a destra, e, in ultiin‘a analisnflell’abdl: cazione vile. E la via di qu‘ei «a socialist’i » che si preparano a riconoscere .1 ditrateri di casa d’altri in attesa di piegare i1 capo a quelli di casa propria.‘ Di quei soc1ahst1 che, dOpo aver gridato pace quando si trattava di lottare contro il faacisrno, cal-ebbero 'dispostissimi a fare non una ma mille guerre per difendere la piu 1n31gn1ficante delle loro colonic. La saeconda strada e quella della lotta senza quarnere, senza abdicazioni, in fondo alla quale c’é forse 1a Vittoria forse la morte, in ogni caso l’o—-

d

CD

8

Abbiamo di quest-a nuova, torbida, atmosfera dettata altrettanto dal-

la paura che dal calcolo, un riflesso indicativo nella discussione che Si va

.269

zione, 1a politica che seguono 1e berghesie frame‘si ge inglesi per ‘ gretto spirito di classe, perché non sentono l’ideale antifaSCISta, perché sperano che l’Urss venga eliminata come. i partiti proletari.

H a

$.g

0

cn

B

o a

sull’antisovietismo, su concessioni crescenti‘ a gruppi politici non soltan-

0

v)

I1 dramma spagnolo prima e dopo Monaco

to radicali ma apertamente conservatori (tra i quali si insinuano elementi soopertamente filonazisti)‘.

29-.ottobre- e. 5- novembre 1938.

g

n.

g

a

b

b.Q

0 0

gg$.' F g:& g. g

p'0

N

Capitolo quartordicesimo

3

R

216:8

N

0

D

0

H

g 0

9

p'0

3

=

0

D

3

8'-=

nP='8'

ba.

D

0 3

B

hU'

0

B

D D

Z

0

funzionare Radio Milano Pieragostini, Colombo, nonché G1u§eppe Reg— gi‘ani (Bandiera). La sorte di quest’ultimo sara ttagica. Verra fatto p11gioniero, e fucilato, dai fascisti italiani a Madrid 11 12 aptlle. Rnnane 1n Catalogna fino a febbraio Luigi Longo, con G1ulian0 Pajetta, come V1-

dali che passera la frontiera avventurosarnente, sulla macchma della figlia di Camillo Huysmans, il vecchio segretario della I1 InternaZIQnale (Marthe Huysmans e la corrispondente del « Peuple » d1 l31uxelles). An:

Che Francesco Scotti, commissario politico della 6o“ d1v1310ne, e tra gli. ultimi a partire: Era 11 IO febbraio — egli. ha scritto — quando il comantio suprerno e il govetno

e..S'g

0

PG

0 0 0

D

Q

D D

>a'

>'0

('D

>--i

d

11..n

m0

'::ij j.}!$

11il;;

!'ig'g gg.g'g

I garibaldini ci sono cari per l’esempio e l’insegnamento che hanno dato a tutto' 11 popolo italiano. Essi non solo hanno salv‘ato l’onote del ‘popoloj italiano ofleso

te dei dirigenti del PCI resta in Spagna fino all’ultimo. Contmuano a far

8' ..o

g

0 0 D' 0

0 w-'

0

G

‘Scrive Ruggero Grieco:

g'g

0

v)

a

y.# < D

la Spagna c’é la coscienza di ques‘to significato, e di questa promessa.

molti in America, in Africa, in diversi paesi eurOpei, facendone tuggire altri dai campi di concentramento attrezzati dai francesi. La Inaggior par-

w. D' D 0 w"'

h''

C/)

''0

e.

0

=. G Q.. >-c. a'

D'

=:
1, a o Sife atto e e comunisti nel piano dell’azione smclacale 1n prlmo uogo a hcaiijné teso m, razm gene e. nuov delle lemi dio dei prob e » operaie, c e. dei riuov forze l’importanza e la dimensione d1 .« queste lno npov1 capl . meran es‘pr1 sangueranno le file. dell’antifaSCISmo, che aggiunge. egh re, rolla cont e lavoratori, capi che bisogna formare

g.

in questa 10tta,dcop atllttii‘leeil; Noi dobbiamo saper scendere coraggiosalpente genza, adeguan oclill _ e: 13111515? stre forze, dobbiamo saper combattere eon mtelll 1e: forze diver-se- c {e olsciirz:1aria tjCflt t0.SC SP1,fl per situaz-ioni locali, non rinnegando .. preparazmne r1vouz10, della o te- convergono verso uno stesso fine nello stach 'q

N

'a

&

‘ Lotte operaie e sindacato fascism cit}, p. 287.

1 I bid.

0

D

R

FaraVelIi conscgna a Parigi a_ Tasca ( e che questo non pubblicheré: saré e’dito poi in STEFANO «MERLI, .La rimmita del socialis‘mo italiano cit, pp. .279-89) nel gennaio del 1939; e di Dimmsione ml sin,dac‘alisma, 3 Emma Ecclesia in. «Giustizia e Libertfi» (con una' posdlla. redazional'e) del 13 gennaio

figiaggia ~ alleati stratl sempre p111 arg nella lotta e nell’odio a1 prussianesimo nazista H .9 . ... onari. furizi e ' ‘ '~ ’ ’ ' il'itanti Che dopbiamo condurre per supiegrgge 11 d1. SClsi’ggigttli’vglpifi impo rtant e e la lorta iagenerazlone dallaknuova glenerazdene; mito1a vecch ia che separ o e la sfiduc ‘s-tacc . Questa generazione Che aparlg « fascnsta », Che ancora e sotto . pescCJChe ossi‘Bi— dona tanha page 1n se 1:1 . 5a d1:117a 17e— logia mussoliniana o la ha a mallricuore abban nzmrie. 1 essge mo;i uesta gepresu la Sta, faSCI (ll z‘za sicure lité d’a-zione. La stessa rswlsmo, anno q . , ._ sovve io vecch del » ra giustizia sociale 6 non da11’« od1o az1on ' '' per un ’energica - 1 e ne1 smdacatl . ' ' sicura ' la base p111 mle ' neraz'mne glova

b.

,

:raio», a. XII.i n. 20, dicembre 1938, pp. 344-46; di Lotte. apemig e jindacato fascism, Che” Giuseppe

_- weds » §re viva * Z°§¢Zg§§én - 11? e c 1c{22 23233 a l e a v?" e r win i o(’13 oo a1g” m Cf" onos gum abis ~ dame cii 3110;: aiionl gener’ puova glefla i-enze esper dalle a lzmés: viene aligmenriat

8

g'.:g:sg H

.

a lotta}, ogg1hcirhf 1ai etliasis:0012:3113 Oggi pifi che mai dobbiamo as,sociarci a quest_ stessi rang 1 33c tsi del disfattinegh Che oggl ez guerr di sta sofirendo di tre anni

b

G

D

0

1-+.

B

2

D

G £'' a

('D }-'.

b--L- r+

D

1 Da un colloquio con Renato Mieli, del ’13 ottobre I970.

l 81 tratta d1 Conant-i e contrasti in seno al sindacato fascism, siglato a. b. 111 «L0 Stato ope-

tr-a gli operai fascisti e quelli antifascisti:

$

B

D

D

stra azione ». Non c’e, in Curiel, nessuna illusione sul carattere‘ dei sin.dacati fascisti, né su una loro pretesa tendenzialité democratica. Ma la loro stessa demagogia, come i contrasti trap 1a corrente filonazista, Che

llo .dell’umoone delL’obiettivo di un antifascismo classista e anche q11el1st1 —— ha gm avuto soc1a a1 la classe operaia italiana. 11 PCI — dice Curiel or problema d1 rapporti i1 merito di intendere tale problema, Che e anch

0

Q

=

b.

gW?l.g mwE

0

D

0

0

=.='

>.Q

.g&$z.i

a)

a

=.8 =. D0

B

Q,

''''

G

}g' a

g

gg'

'a'

Eg'

0

D

D

aQ o

0

}...u

00

r)

Il suo consenso con la politica del PCI dal 1935-3 6, Che egli rivendica esplicitamente, l’accento unitario che porta tra i socialisti, i1 suo bisogno di introdurre tale tematica anche nell’ambiente di GL, circolano omogeneamente in ciascuno di questi scritti 2. Nei quali, articolando l’argomentazione nel modo pifi ampio, Curiel insiste su questo dato di fondo: gli operai, soprattutto i giovani, stanno gifi conducendo una lot‘ta di classe tenace, esprimono i loro primi quadri di resistenza attiva alla politica pantioperaia del fascismo; il terreno su cui tale resistenza si esprimew e quello dei sindacati ed é quello i1 « terreno su cui deve tendere la no-

gime fascista ‘.

'u

cn

'hq

g.$ . &P« i: $?'g'g

...CIQ

0

0

. :

D ''a cn

0 0 D 0

raia Che conosce soltanto i sindacati fascisti e in essi si muove.

. ' 9 g nel-'. vioeop . . era‘iog ' ' re.tra' opera ' tere le‘ barrie “ no.' abbat ' cale $1° debbo ' ne smda N ll’azio aol :1 (116g: gxiov de1 occh1 dagh nno cadra l’intefno dell’officina; nell’azione sindaca‘le e or gogia dema nda profo 1a tutta re vede di loro no illusi 1e bende Che impedisco

F

0

8

R

-'0

a p-t

0

B

Q

b

$g0 ' -'0

0

D

a 50

:g

g'" '$' g'g'g

b'0

.

®.P ?g'€

D

0

D'

3

-'0

o g.

}-t

a D

F'0

. .g }i; ig.;j'g

Cn D

meno utile Che a Tuni'si. Isl gruppo di comunisti e simpatizzanti, in cont‘atto con Velio Spano, tra Cui sono Carlo Mendel (Che sari fucilato dai ted'eschi nel I943), Mieli, Dina Forti, Laura Levi e Fausta Terni Cialente pubblicheré pifi tardi il giornale « Fronte unito ». Nei mesi in cui Curiel resta in Francia abbiamo di lui alcuni scritti, uno destinato alla stampa comunista, uno a quella socialista, uno per GL, che rivestono un interesse storico assai maggiore della querelle poi scoppiata sull’appar'tenen'za del giovane scienziato a questa o quella formazione; sono 1e posizioni Che Curiel sostiene in questi scritti a ridurre la stessa misura di questa qu-erelle. Qui egli emerge infatti come l’unico intellettuale, l’u— nico dirigente politico espresso in I talz'a dalla nuova generazione Che abbi‘a netto non solo un quadro prospettico delle « forze progressive » Che mi‘nano il regime (i cattolici, i giovani, gli strati intermedi) Ina della funzione della classe operaia italiana, in specie di quella nuova classe ope-

0 r/) B 0 0 D

D

}-t

n aa..

sandria d’Egitto vi sono antifascisti Che possono svolger‘e un’azione non

b.Q

G

B

a gEgil .=g !.€'.g 0 .g 0

a


''

:. o D H

0

cn

g

0

D

0 0

eg'i'g '

3

b'd

8

('D/

}-'h

D)'' a

Fd '

\

J

Si fa sentire abbasta‘nza fortemente 1a Campagna internazioiiale anticOmuniSta. Da questo, difli‘cOlta ‘sempre pi1’1 grandi coi socialisti e in generale con gli altri raggtuppamenti antifascisti. C’e un tentativo in grande stile guidato dai repubbliCani (—Paeci‘ardi, Campolonghi, Facchinetti) per fare l’u‘nita antifascista senza di noi. La posizione di N enni nella direzionedel PSI e fortemente scossa e quindi anche Nenni. si orienta in maniera da non rompere con i suoi 1.

R

g'g'8'B g'=..>, rimproverando loro.

g';9;'g al; g'g3

p'0

pero di rinunciare alla politica di sicurezza co’llettiva: una rinuncia Che ‘ ’ Nel rsuo rapporto Stalin afietma Che a1 congresso sono rappresentati circa I 600 000’ membri

del partito, 270. 000 in meno ,che a1 XVII. Secondo i calcoli fatti dal Conquest (’Il grands terrors cit,pp. 652—53) soltanto 59 delegati del XVIII erano gia delegati a1 XVII, su 1827. La lista dei .menbri‘ del Comitato centrale mostra poi che sono .s'comparsi 55 dei 7r memb'ri di pieno diritto e 60 doi 68,

membri candidati dalla lista pr‘ecedente. Sulla trasformazione awenuta nel partito si hanno ques-ti

if

dati (‘dal rapporto di Malenkov): soltanto I"8% dei Comunisti sovietici de191939 ave-vs adorizo a1 partito prima della fine del 1920, i1 22% aveva aderito neI periodo 1921-29, i1 70% d'e'i membni Cf}? fettivi del PCUS nel 1939' vi era entrato dopo i1 1929. Nessuna cifra sulla Composizione sociale: fd-el partito, Viene‘fornita a1 XVIII congreSso. Cfr., per'questi aspetti, LEONARD 'SCHAPIRO, Sigrid del pare Into. camzmm‘a sovietico til-ti, pp. 534112.

g''g g £i.g. n' R R.' a 0

D

>'u

g';.

9'

0

0

E.d q

G

=

B

0

g

}q

G

Ha.

D

(D

5

0

D


, stno in. Italia e all’estero, per la sconfitta del fasc1 ho ne espr1—. 3 0 0 0 cn D 0 N' D B

dove vive quasi un milione d’italiani, i1 governo Daladier chiede ai no-

ad una desione ad una politica di resistenza al fasc1smo, basata su un’ patto tra 5 gap, ~ Per , mutua za ssisten dell’a tiva, collet zza sicure della esenta lelemento eelswo p tenzev democratiche e l’Urs's, i1 cui concorso rapprmo mtemazionale e la gariozzfi fascis del create one sbarramento alle aggressioni Monaco, contro ogm spin 0 delle masse popolari di tutti i paesi contro una nuova capitolazione 2.

H

la convinzione comune Che di fronte ai nuovi colpi del nazismo si formera un’alleanza ben pi1’1 forte , quella — come scrive '-0

in Svizzera. C’é 1a sensaziene che la secenda guerra mondiale sta per

a 0

u =.

a

pronunzia l’intervento conclusive. Purtr0ppe non esisteno verbali dei b

cn D

Iaveri e il ricetde di quanti vi hanne partecipate presenta non seltanto 'Iacune ma centraddizieni. Pessiame in ogni modO dare un quadre atten0

g

dibile tenendo conto di tutte quelle che sappiame sui precedenti della

o..8'o

}

cenferenza che ne determinane i1 cerse nonChé di qualche decumente h..; 0

successive. La cenfe‘renza, a cui partecipane una ventina di quadri delD

1"em1gra210ne nenché pechissimi giunti dall’Italia (Giesue Casati da Mi-

F

"a'

D

D

0

3

D

8

cn

0 D 0

D

0

D

:gn

g'B

B'H 0 G

Non sole. Qualche xmese depo, i1 IO agoste 1940., si tiene una tin-e niene del Presidium della Internazienale cui sene presenti Dimitrev, Tegliatti, Manuil’skij e Griece. Ivi si prende questa decisiene: -'d

Incaricare i cempagni Erceli, Bianco (Vincenze), Tuti di presentare a1 segre-

0 0

D

a

D N

zienale. In egni case, Tegliatti Apresenzia ai Iaveri della conferenza e vi

sciogliere i1 vecchie CC, i cui‘ membri non sene stati confermati dalla Conferenza del part-ito, che non ha avute luogor’.

FO -


>; quindi, si rileva Che essa non ha provvedute a quante doveva fare. Cesic— ché, si deve era, finalmente

gi'

8

=.m

antifascisti, 1a piattaferma saré esattamente 1a stessa, anzi si accentueré

l’appelle a tutte 1e altre certenti, liberali, democratiChe, catteliche, afifinché si combatta insieme «per la nueva Italia della pace, della indipendenza, della Iiberté, del laVere » 2'. * Nei gierni tra l’II e i1 13 di ageste si tiene a Parigi 1a conferenza

posite, vi sene almene due altre successive prove che confermane quan-

(-D h''

£..n 13

0

g:bi' li 8 g

0

: :Q

l’ettebre del 1941, i delegati del PCI, del PSI e di ‘GL, Sereni e Dozza, Nenni‘ e Saragat, Trentin e Fausto Nitti, “si troveranno a Tolesa e decideranne di cestituire un organo di letta comune per l’unione di tutti ,i

dei pretagenisti lo nega, altri le afierma, altri non vi accenna 2. In veritfi 1e cose stanne dal I938 cosi come si 2-: petute documentare. E, in pro-

0 ::

8

g

taglia centre i1 nazifascismo, si ripartiré da parte dell’antifascisme ita— lliane da queste basi per incitare alla unite della resistenza. Quande, nel-

e da esse non pub certo prescindere. Si prende atte Che gli organi dirigenti del partite sone 's tati scielti per fermarne dei nuevi? Qualcuno

}.}

o .&

G: ;'B'e £ g.'g

=' g' R Q

}q

put riuscite ad elaborate una piattaferma cemune. E saré anche per queste Che, quande si comporré col 1941-42 la grande alleanza antifaseista tra 1e potenze occidentali e l’Unione Sovietica sui campi di bat-

ste. La conferenza e di frente a1 pesante giudizio pubblice di Manuil’Skij

' gg

p-0

g'g D0

p' g'

9.i

>'0

0 D 0

D

0

D

Iiane, prima della tempesta che le divideré cello scoppio della guerra, e

sceppiare? Probabilmente no, anche perché, in quei giorni, non si e ancora arrivati alla stretta drannnatica che si epereré‘ sole i1 20 di age-

&g.

b-' b--- (D

0 B

D

0

G

Cn i.... b-+ 0 R P

E='0 Q-hobo

del pepole italiano nella letta centre i1 fascismo. In essa gli interessi particelari della classe operaia italia-na si identificane con quelli di tutto il pepele italiano » ‘. Cit“) preva che, nenostante 1e spintie centrifughe, l’antifascismo. itaPU'

0

h.....- r+

direzienei operativa nel paese, non ci si deve fare tagliare fueri dalI’Ita— lia in mementi cesi gravi. E si pensa intanto di pertare i1 Centre estere

pace, giustizia sociale saré la carta della nueVa Italia, — si legge in un pregette di pregramma. — In sue nome e attorne ad essa va fatta l’unité

3.e a

punto. di vista organizzative, del 'fallimente dei tentativi operati in pri-

Inavera per cestituire un Centre interne ‘. E urn bilancie negative. Non muta perb 1a direttiva: bisogna fare ulterieri sferzi per intredurre una

D

0

nista di fame un erganismo aperte a nueve adesieni viene accelte, sicché nessnna pregiudiziale troppe rigida e poSta. « La trilegia liberté,

tariate dell’Internazionale 1e preposte concrete sulla ricestituziene degli organi div 1 II ragguaglio piL’I dettagliato sulla conferenza E state date da Umberto ‘Massela .(Parigz', ago-Ito 193-9. cit). II Massola ricerda tra i nomi dei presenti ai lavori Berti, Longo, Grieco, Di Vittorio, Mentagnana, Massini, Massola, Negarville, Roasio oltre a quelli dall’interno succitati.

27 Antonio Roasio, ad esem‘pie, ha scntto: «Io, personalmente, non he mai ,sentlta avanzare 1’1petesi di uno scieglim‘en'te del CC — che di fatte non esiste'va — e di costituire un nuove organisme dirigente» (Per la staria del partita tn: 2'! 19 38 e it 1941: cit.). Giorgio Amendela ha scritto inve'c'e Che Ia conferenza «si concluse con 10 scioglimente di fatto del Comitate centrale» (dalla prefazione agli Scrittz' di Grieco, cit, 13. DH). Lo stesso Amendola, presentande i1 volume 11 cemunisme. ita— liano nella sécO’nda guerm mondz’ale cit., ha aggiunto:

U

>

P

0

’ Cfr. leipotiesi .e 14: perplessi-ta espresse in A. I. p. TAYLOR, Le Origini' delta sewn-dd guerrazmon-

diale, Bani I965, pp. 2171-73-

8

D

0

\o

B

0

S 0 R

&

&.

R

R

8

&

F

W

g

P

H

H

b

2 Cfr. 1a ricostruzionc fétmnc in ROBERTO BATTAGLI—A, La. seconda guerra mandial§,.Roma;196o, 1313- 46-47: g

3

6

0

D

tedeschi e all’invasione della Polonia da’ parte delle truppe di Hitler, é: storia su cui non si cessa di disputare, dall’indomani dei fatti sino

a

Pi

2 Cfr. UMB-ER’I‘O' MAS-SOLA, Parigz‘: agosto I939 (31:,

g.

a. n e'P

\o '

0 "

a

8'g

Q) '

b,. Z

o'''\

‘ Prot‘ocollo B/N' 3-6, firmato Dimitrov, trad. diallbriginale russo,

D

0

0

=

B

0

D

a

B

0

seiSta — era comune a comunisti, socialisti e altre forze *antifasciste 2‘.

La storia diplomatica dei mesi Che vanno dall’aprile del 1939 "21110 scoppio della seconda guerra mondiale, dalla garanzia fornita alla P010nia da parte della Gran Bretagna a1 travagliato iter delle converSazioni anglofranco sovietiche, fino a1 colpo di scena del patto tra sovietici e


-+ e

1-+'

co N'

D0

g.$.:

K'g Q.p

italiani all’indemani del patte e trarne anche una indicazione generale ci e di prezieso aiuto una pagina inedita del diarie di Celeste Negarville che, mentre imposta un tema di grande interesse sterice, fernisce infer-

(D

H-u

}-x .

Q=.

P%

h-t

r-F

Q.=

8

Bg

Q.. n

''

h

Q.o

=.u

B B.D

.

g.g o S.D

a)

'

}

r-F

0

0


,. si attribuisce quindi Ia responsabiIita della guerra sia « alla aggressivita degli stati fascisti » sia all’irnperialisrno anglo-francese. Dopo aver difeso i1 patto di Mosca e negato ancora che « questa guerra31a una guerra demo-I Angelo Tasca, in qualita di cittadino francese, ricevera I’i-ncarico di organizzare 1e emission'i in lingua straniera alla radio (11 quel paese e, allo scoppio della guerra tra Ia Francia e I’It-alia, pro’nuncera un discorso'1n cui definira Mussolini « il grande Maramaldo del nostro tempo». Dopo. I’armistizio Angelo Tasca, funzionario della radio franeese, lavorera a1 servizio del governo di Vichy e collaborera a1 giornale fondato da un gruppo di socialisti e sindacalisti «pétainisti», I’aEfiort». Denunciato come traditore e collaborazionista dal clandestino «Populaire» durante la resistenza egli si difendera dopo Ia guerra afiermando di essere entrato in un réseau trance-belga che svolse la sua attivita fino alla liberazione. In 1111 processo da lui intentato all’«Humanité», esibira i documenti della sua collaborazione con la resistenza. Invitato come testimone a1 processo, Pietro Nenni inviera 1111a Iettera a1 tribunale'1n cui scrive‘ra: «Si Tasca a aide des patriotes, ie ne lui en garde~ rai reconaissance, car son influence aurait été 1e prix d’une désertion en pleine batailIe- devant 1e fascisme». SuII’attivita di Tasca durante la guerra nel PSI, che i varra sprezzanti giudizi da parte dei suoi compagni, avremo modo di tornare nel prosieguo di questa ricerca. Ctr.., intanto, per la biografia di Tasca, ALFONSO LEONETTI, U12 carteggio can Togliatti, in Note 314 Gramsci, Urbino 1970, pp. 1:66-69, nonché I primi died anm' dz' vita del Purgita camuniSta italicize, a bum di Giuseppe

Berti; Annali Feltnnelh 1966, pp. 1719-81.. 11 Berti vi pubblica anche I’auto’difesa .del Tasca dal :«Mondo» dell’‘11: marzo 1940.

3

3 a 2.

0

0

Q..

('D f-r

p:g'g 8

n.b G

r"l 9)

b-q 0

£... g

l’accusa alla socialdemocrazia di avere, ancora una volta tradito gli inte0

. A

"

Ha.

B

g;'£g g.{} =' 8:0g:

D D a'. a

< aQ

Iessi della classe operaia, a partire dal PSI,

>-t

D

a

p'''

cratica e antifascista »,d0p01aver au'spicato una pace immaediata, l’appello si pronuncia contro « 1a neutralita mercanteggiata d1 Mussolini che mal naSconde il carattere brigante5c0 delle rivendicaz10ni dell’imperialismo italiano verso la Franc1a » (Tunisia, Corsica, Nizza, Gibuti, ecc.). E qui Si arriva all’essenziale di una indicazione diretta rivolta a1 paese:

F

£

Capitolo diciflt'tesirno

3.2-8.

1 Leo Valiani 0051 ha sintetizzato questa sua esperienza in una lettera all’ autore de1 presente volume, del 31 marzo 1:970, dopo aver accennato ai dubbi che suscitarono in lui 1 processi d1 Mosea: «11 patto mssotedesco misc termine a1 miei dubbi. Esso provava l’innocenza de1 trockisti o buchariniani (che Stalin aveva accusato d1 essere agenti della Germania nazista, mentre Trockii aveva previsto che 10 stesso Stalin s1 sarebbe accordato con Hitler - previsione che a me, quando la lessi, nel I938, era sembrata dettata da eccesso d_i odio); metteva anche fine a quanto 10 approvavo nella politica dell ’Urss e di alcuni partiti comunisti, 0 almeno vi metteva fine pe‘r qualche tempo. Che fare? I1 governo francese, Subito dopo 11 patto di Mosca, profittando dello stato d1 guetra, sciolse 11 PC e arresto i comunisti italiani; poco dopo arrest?) anche quelli francesi. Chi si pronunciava' perb (italiano 0 francese che fosse) pubblicamente, clamorosamente, contro 11 patto russo—tedesco, veniva lasciato 1n liberta... I0 pero non volevo rimanere in liberta a prezzo della sconfessione del partito a1 quale avevo date 11 meglio della gioventfi. Tacqui, fui arrestato anch’10 dalla polizia francese e inviato a1 campo de1 Vernet. Quando a1 principio de1 I940 ivi si costitui clandestinamente nu, Comitato del PCI (con Longo, Montagnana, Parodi e altri) sctissi ad esso una serie di lettere, spiegando che cosa non approvavo della precedente e dell’att1‘1ale linea politica dell’Internazionale 0 del PC francese. Alla fine specificai. che ritenevo che il patto Hitler-Stalin provasse 1’inn0cenza. d1 Trockij. Mentre alle prime lettere ricevetti delle risposte scritte, p01emiehe, ma senza minacce d’espulsi‘one (nel campo eravamo divisi in 1.10 settori e percio dovevamo scriverci se :1 trovavamo, come ci trovavamo, in settori diversi) anzi devo riconoscere Che alcune delle obiezioni, relative 211 PC francese c all’ Intemazionale, mi scossero perché erano calzanti— giunto alla questione della riabilitazione, che secondo me si imponeva, de1 trockisti, fui s‘enz’altro espulso dal partito. Ben 4000 CG— munisti di tutte 1e nazionalita (combattenti d1 Spagna come Raik, miei compagni di carcere come Eugenio Reale e Parodi) m1 tolsero il saluto. Me 10 restituii'ono (Longo e Montagnana per primi) qual'che mese dopo. La Francia era caduta, l’Ovra e la Gestapo ispezionarono il campo de1 Vernet e ai detenuti italiani e tedeschi che erano disposti a chiedere di essere liberati alle autorita .6121 101:0rispettivi paesi, oflrirono 1’1m1ned1ata scarcerazione. I soc1alisti d1 tendenze trockiste, che crane 130-. Ct) numerosi nel campo, si fecero scarcerate in tal modo. I socialdem'ocratici tedeschi, 1 comunisti itali‘ani e tedeschi, gli anarchici ed 10, rifiutammo e restammo nel campo. P111 tardi chi d1 n01 poté fuggire fug—giz..» Leo Valiani aderisce a «GiuStizia e Liberta» nello stesso 1940: e Franco Venturi. che gli fa visits a1 Vernet, a raccogliere la ,sua adesione.

_4

a'

G'

G

G

D

£''B

aQ o

331

D

0 3

G

=

0

H'

0

0 0

I co'munisti e la. guerra

deree nulla‘ da guadagnare, perché questa e unaguerira brigahtesCa, una guerra con-

Q H . cn N '' h. uw a.4 ='

i'g

g.;

b'0

0

Capitolo diciottesimo

D

330

8

Y

F

n

Q

A

8

Q.

A

‘ L’Itafizz- e la gas-rm, 1° gennaio 1940, a firm-a « I1 C.E. del PCdI», in «Lettere di Spartaco»,

n. 4., gennaio 1940.

3’ ftggfmo ROASIO, Perla storia del partito trail 193-8 6 fl 1941 cit. " Cfr. Tentennamenti‘ ed errOrz' opportunii'ti all’inizio e nel corso dalla guerra, in «Leuere di Spartaco», n. 11, 1-15 aprile 1940. Lo scritto non porta firma ma Umberto Ma‘ssola, che curava la redaz'ion'e, ha teStimonia‘to in una nOta acclusa alla collezione conse'rvata all’Istituto Gramsci che di esso e autore Togliatti. L’articolo lamenta, in particolare, che «alcuni compagni, scoppiata 1a guerra, continuarono per parecchio tempo a fare una specie di distinzione sentimentale tra i due blocchi imperialisti 'belligeranti, a considerate con simpatia i1 gruppo imperialism anglo-francese e persino ad attendersi che da parte di‘ questo gruppo venissero compiuti degli. atti capaci di cambiare i1 carattere. della guerra, facendo di essa una guerra contro l’hitlerismo e per la liberta». Si critica anche i1 fat'to che tali tentennamenti venissero giustificati con il pretesto che 1e masse non erano in grado

di comprendexe 1:: nra situaZiOne. «Si notb a prosegue‘ I’articolo — nei compagni d1. cui parliamo

3

B

g g

8

8 g.a'

.PEB.

nucleo dirigente, la partenza di Berti per gli Usa, nonché « 1e manifestazioni di opportunismo che si erano manifestate anche tra compagni responsabili » 3. Compare una critica dovuta a Togliatti sulle « Lettere di Spartaco .» (le cui pagine vengono micrografate e ridotte in formato cartolina: mascherate all’interno di cartoline artistiche verranno inviate in Italia). La critica, che si collega esplicitamente a quella fatta al partito francese, si muove Iungo le linee che gia conosciamo ", ricalcando l’impo-

tinte». Ceausesco, segretario del PC rumeno, ha, a sua volta, ricordato Che 1e direttive del Komintern al suo partito nel 1940 « ponevano arbitrariamente la Germania fascista a fianco dell’Unione Sovietica », e incitavano a non danneggiare. gli interessi tedeschi in Romania. Queste direttive, in contrasto con la linea politica del pa-rtito, con 1e neceSSité

della lotta a1 fascismo e alla aggressione hitleriana, provocarono una profonda con-fusione e un grande disorientame'nto nel partito, fren'arono per un certo tempo la sua attivita 3.

Quando Grieco sara arrivato anche lui a Mosca (viaggera con Togliatti), 'si fara portavoce, insieme con Martini, delle critiche per quei, « tentennamenti » che 1e « Lettere di Spartaco » denunciano. Il manifesto del PCI del IO ottobre 19 39 Viene accusato sia di esprimere un apprezza-

!.gg'!

da Novella, Mas-sola e Roasio. Togliatti critica allora 1a dispersione del

Qualcun altro gli dice che nel descrivere gli hitleriani egli «ha forzato 1e

E,

restato in Francia un anno dopo); 1a partenza di Ruggero .Grieco e di Celeste Negarville per l’Urss; « oscura fu la precisazione delle funzioni e dei compiti degli altri compagni che restavano in Francia » 2. La partenza di Berti avviene in febbraio, mentre Negarville restera in Francia. Grieco, Novella, Roasio, Massola prendono contatto con Togliatti alla fine del mese e si decide, in marzo, di organizzare un Uflicio estero composto

.E ;b-

be seguire dopo breve tempo quella di Di Vittorio (che sara invece ar-

n.o I.

collegamenti con l’Italia. Si sono decise, intanto, queste miSure di orgafnizzazione: la partenza per gli Stati Uniti di Giuseppe Berti, cui dovreb-

vietico, tornato dalla Spagna e dalla Francia in guerra, si vede rifiutati dalle « Izvestija » i propri articoli, come un libro sulla resistenza del popolo spagnolo (« era stato trattenuto in tipografia, poi lo aveva fermato il patto russo-tedesco e i piombi erano stati fusi... » 2). Il direttore del « Trud » gli spiega che « non doveva scrivere niente sui tedeschi ».~

g

scarsissima anche se si fa qualche tentative di allestire una ripresa dei

permettere pubbliche espressioni di. dubbio. Valgano, in proposito, 1e pagine di Ehrenburg su questo momento angoscioso: i1 giornalista so-

Cn i.-u

Nenni). Quando Togliatti rientra dal carcere, l’attivita del Centro estero e

g.{i;;;iiiii:i}

g

sta in agguato fiutando la vittima da ‘rapinare. Nulla di pifi sostanziale emerge, né come previsioni, né. come parole d"ordine, se non un’accentua'ta polemica nei confronti del Partito .socialista (coinvolgendovi anche

Non ci sara da stupire che egli la applichi con una riserva mentale— (come allora). 11 Fischer ha ricordato che, tomato a Mosca, Togliatti, come lo stesso Dimitrov, badera a rintuzzare lo zelo sulla nuova linea che mostreranno Pieck e Ulbricht, ammonendoli che i1 patto tedesco-sovieti-t co puo non essere duraturo 1. L’atmosfera di‘ Mosca non e tale, pero, da

G

attivi nella pteparazione di questa guerra ». E si aggiunge anche che esso

i'' 8'l:r 6'

cn

V. :.8 5

si attenua l’attacco a1 fascismo ne’ i1 giudizio sulle responsabilita di un

imperialismo quale quello italiano che «é stato uno degli elementi pifi

D

rialismo italiano e in esso trova la sua maggiore vitalita, che, per il resto,

D

0

D

a

D

D

h

n

ta del 1929-30, e tanto pifi ferma ora che egli E 11110 dei segretari dell’In— ternazionale.

:

ripete 1e tesi dell’articolo di Dimitrov del 7 novemb‘re del 1939. Non

-0

II documento a: quasi interamente: dediCato a un giudizio sull’impe-

stazione di Dimitrov e insistendo sulla neces-sita di assumersi le proptie res‘ponsabilita, nel fronte solidale del movimento comunista internaZionale. E 1a classica regola di Togliatti, applicata in questa come nella svol—

tro gli interessi delle masse lavoratrici ‘.

qualche confusione. persino nel momento in mi le' truppe sovietiche, enttate trionfalmente in Polonia, riuscirono a strappare allo sfmttamento capitalistlco e all oppressmne antmazlonale 13 m1“ lioni di lavoratori dell’Ucraina e 'della Bieloruss‘ia occidentale...» « Qualcuno sembrava alle' volts: preferire ess‘ere mandato in campo di concentramento e cosi eSsere liberato delle sue responsablhté anziché rimanere al suo posto di lavoro e prendere tutte 1e cuisine p'e'r poterm restate a lungo,‘malgrado tutto». Togliatti concludeva dicendo che i1 nemico princ1pale per 1 eomumstl italiam «enel nostro‘ paese», ma che non ci si pub isolate dal mov1mento operaio internazmnale e dal suo onentamento.

1 ERNST FISCHER, Erinnernen and reflexionen cit., pp. 422-24. 2 IL’JA EHRENBURG, Uomini, anni, vita, IV, Roma 1963, pp. 299-303. 3 NICOLAE CEAUSESCQ, Le part2“ communists roumain continzmteur de la latte révolutionaire -.et démocratz'que dz; peaple raumain, des tradition: du monument ouvrier at socialiste' «de- Roaqi‘e-

(.rapporto del 7 maggio I966), in «Bulletin d’informat’ion du Comité central :du Patti communismroumain», n. 3, BucureSti I966, 13. 5.2.

a

9..EI

:

H.

h+ + h--a

lp'X

/'l\

=€ -- o E:Z..-8

n..}"0

guerra. Possiamo qui, brevemente, darneii tratti essenziah. L’1mpostazione del VII congresso é stata accolta con alcune riserve da qualche

Cliti‘gent'e che ha insistito sul valore che continuavano ad avere varie tesi del VI, sia sulla crisi del capitalismo sia sul cosiddette « terze perio0

Q

do». Terracini si e trovato, nel 1937-38, a dissentire dal direttivo del collettivo comunista poiché egli negava che la crisi del 1929 pote‘sse essere considerata come la crisi generale del capitalismo e contemporanea''

t--F

n-2

mente insisteva sulla validita della formula del fronte popolare anche per g 8

l’Italia, di un’alleanza antifascista che non comprendcsse soltanto cornunisti e socialisti ma altre forze democratiche, cattoliche, liberali. Quan-

'gD

P-t

do‘ arriva al confine di Ponza Camilla Raver-a (e :ivi .si trevano gia, oltre a Terracini, dirigenti di prime piano) essa viene informata (tra i1 mag: n. 15:, 1-15 lu‘glio i940-

gq

0.9 ''q a.F

n'g

s'S' . €\

0 Q ' a.

:='

a..q

Q.R

‘ Centre il brutale armistizio d-z' Compié‘gne, per le'csazibnc immediata‘ della guegra,_ per Z’aba battimento delta dittatura fascism (appelle del PC d’Itaha'), lugllo 194o,x’1-ni‘«uLettere d1 Spartace», S' o

ancol: pifi che in qualsiasi altro memento, l’obbligo di indirizzare i1 partite e la classe operaia» (Map . terials ecc. cit., APC, I523/ 17-2). _ 2' [PALMIRO TOGLIAT’I'I], Chi (E S partamP, in «Lettere d1 Spartaco», n. 9,, 1-10 marzo 1940 3 Contra la guerra imperialism, per la pace immediate (dichiarazion'e, de‘ll’Ufiicio estero del PC d’Ita'li'a), in «Lettere di .S-partaco», 11. 1'4, '15-3oggiugno 1949'.

La discussione ha 1e sue radici negli anni precedenti, sin dal VII con-

gresso, ma isi concentra col 1939-40 sulla questione dellanatura della

G'N

di direzionc del Partito. Percio i1 Partito ha mancato di direzione nel memento in cui questo aveva‘,

tadino. Ma non é che una transitoria enunciazione propagandistica. E sono posizioni che trovano resistenze e obiezioni non solo nel gruppo dirigente emigrate, bensi nelle file dei confinati comunisti che si raggruppane nel corso del 1939 a Ventotene. Tra lore si accende un dibattlto che cempleta il quadro su un punto che e di principio non memo che d1 . 7 scelta politica.

'

‘ «L’appello del PCI ‘da un appreezamento false sulle cause politiche della guerra in Europa. Qtueste cause non sono state ricercate e denunziate principalmente nell’azione dei circoli dominanti dei Paesi “democratici” gualificati dal compagno Stalin come “provocatori di guerra” e come tali denunciati nei due documenti del PCI di fine Iago'sto; ma some state ricercate “nell’aggressiene hitleriana centre 10 State polacco”, da una parte e “nella dichiarazione di guerra della Francia e dell’In— ghilterra alla Germania”, dall’altra. La conseguenza d j questa falsa posizione e- st’ata di indebolire il significate della politica internazionale censeguente di pace dell’Urss e di aflievolire la lotta contro tutte 1e correnti “democratiche” interventiste filoalleate». Il documento redatto da Grieco e Martini aggiunge: «La direzione del partito non ha avuto nessun funzionamento come direzione efiet— tiva, non ha stabilit'e un, piano di distribuzione delle forze per assicurare la continuita idell’azione

E, come allora, una sorta di fuga in avanti. Si reagisce all’isolamento

Iipristinando uno slogan irreale come quello del governo operaio e con:

I

0

D

0

0

G

N'

literé certamente, 'nella stessa emigrazi0ne, la ripresa di contatti con gli altri gruppi antifascisti. Per era la polemica nei confronti di socialisti e democratici non Viene attenuata. « Il fronte unico proletario — infatti 's‘i aggiunge — non puc‘) pifi essere realizzato che dal 'bas-so, in una letta senza quartiere‘ sui due fronti: centre l’imperialismo fascista e centre b..= D

the sono disposte a lottare per le rivendicazioni delle masse popolari centre 1a guer-

g 1:111g

g'g'g

__ E una posizione che fa enore alla intransigenza del PCI e che faci-

)-=

i1 PCdI si dichiara pero pronto a collaborate con tutte 1e forze politiche del paese.

ra, per la liberta, per l’abbat'tirnente 'della dittatura» fascista ‘.

La vera Italia, l’Italia del popolo, non ha volute e non vuole questa guerra. Essa non ha nulla in comune con la cricca plutocratica che domina i1 paese. Un‘ abisso separa i1 popolo italiane dalla politica reazionaria e di bestiale violenza del fascisme, che ha distrutto tutte 1e conquiste sociali dei lavorateri. I migliori figli del pepolo italiano hanno affrontato ed affrontano 1e pifi terrib’ili persecuzieni: la galera, i1 confine, la fucilazione, per la lore infaticabile attivita antifascista, in difesa del popolo italiano. Il popolo italiano non pub nutrire nessun odio verso i popoli contro i quali i1 fascismo l’ha lanciato nel suo bieco furore di morte. Il popolo italiano non ha che un nemico, i1fascismo,.che‘l’opprime,che lo sfmtta, che lo dissanigua 3.

g'i:gi ' gf

g D

0

g

:'g

=

0

-..

B H

B;p

v

0

L5'

h-u

3

del I940, una dichiarazione dell’Ufficio estero del PCI aflerma:

Solo un governo operaio e contadino, distruggendo 1e basi stesse del regime ca: pitalista, pub porre fine alla guerra imperialista; solo i1 socialismo pub assicurare ai popoli una pace giusta e senza annessioni, nell’indipendenza e nella liberta delle naziohi. Sono queste 1e finalita per le quali lotta i1 Partito comunista. Enunciandole,

b

0

D

=

'

D

0 0

=

0 0 b =. -.

' &g

In tutti i numeri successiv‘i delle « Lettere dis Spartace » I’attacco a1 fascismo e. rinvigorito. Quando Mussolini entra in guerra, i1 IO giugno

confronti del popolo francese si dira, appunto:

:? .5'g..i

i

cie, tut-te lei difficolta che si presentano sul nostre cammino 2.

britannico ». E sintomatice il fat'to che, adettando questa divisa della letta su due frenti, i1 PCI, mentre lancia la parola d’ordine della pace immediata, del sostegno alle rivendicazioni elementari delle masse, sine alla riconquista di liberté d’organizzazione, di opinione e di stampa, presenti una piattaforma programmatica che torna ad essere quella del 1929-30, anche se accempagnata da una disponibilitfi tattica. Dope l’armistizio con la Francia, condannandone 1e condizieni dure e ingius-t'e nei

g

di vista questo cempito d’onore. E aflrontiam‘o con gioia, con entu‘siasmo, con slan-

g' g g:=' g " B

i€;

0

v)

G

0 5

L=.

b ''

D

" Q 8' a..9

A nei spetta - ha scritto Togliatti nella prima « Lettera di Spartace» che ha contribuito a redigere. — dare un celpe, qu'ando le circostanze saranne favoreveli, a uno dei regimi pifi rea-zionari dell’Europa e del mondo intero. Non perdiamo mai

la socialdemecrazia Che offre i1 suo appoggio servile all’imperialismo

n

B $. =-g . o 9. a''8 (j:3

': g.g:ig

D

0

0

cn

0 0

tere a1 centre la mobilitaziOne delle masse italiane centre l’intervente in guerra, che si darebbe per scontato col fornire parole d’erdine astratte- come « i1 disfattismo rivoluzionario »". E, in efietti, 1a preoccupazione di T0gliatti e che 11 Centre del partito non si. faccia tagliare fue'ri dal paese in questo memento, bensi disponga il suo ingresso clandestine

)" $' -

3.Ri'g:s'

Q.

gS'g.'i

mente false sulle cause politiche della guerra in EurOpa si‘a di non met-

graduale in Italia.

333'

I comuniSti e la. guerra

n.q «,

0

B

0

Q

{l'iii}

Q.

0 0

N

b'0

Gapitelo diciottesime

33-2-

! H

o a.

ta-{ta b.-.




il dissidio tra il Direttivo (Scoc-

micamente deboli,faScisti,agg1-essori e quello dei paesi economicamente forti, democratici: aggrediti. Nessuno dei due gruppi entra in guerra pro 0 contro la democrazia od i1 fascismo. Ciononostante, mentre ,il Direttivo Sostiene che non si deve pifi parlare del nazismo come nemico numero I poiché, se la guerra dovesse concludersi con la Vittoria del blocco democratico, le conseguenze sarebbero 1e stesse che con la Vittoria del

H H

G

O.aM

1:11

chiusa come colonia di deportazione):

cimarro, Secchia, Li Causi, Santhia, Cicalini, Pratolongo) e Umberto T et-

335

che 1a guerra e una guerra imperialistica tra il gruppo dei paesi eco-

:

o R.

>, col 1944-45. II fascismo provvedera esso stesso, col I941-43, a facilitare una fusione delle tre componenti storiche del PCI quale esso emergera alla luce del sole dopo 1e battaglie vittoriose deflaresistenza. Si ritroveranno appunto o a Ventotene o nei penitenziari di Civitavecchia, Fossano e Castelfranco Emilia la vecchia guardia che a: « nelle mani del nemico » dal 1926 o dal 19300 dal I93 5, i reduci della Spagna, i giovani arrestati negli ultimi anni. Allo scoppio della guerra gia pesano una serie di elementi di fatto, alcuni nuovi, altri consolidatisi col tempo, che consentono di vedere l’importanza del « lavoro preparatorio » che nella notte della dittatura g‘etta le premesse per la futura entrata in campo di tutte 16 componenti del partito. =

0

0

e0

0

'q

N

=

n

'a

5 0

D

8

‘Dai ricordi inedi‘ti div Stefano Schiapparelli (pp. 126752347 del dattiloscritto depositato all’IstiR

S

3

R

&.

b

=

Q

H H

mu, Erma dz‘? Comic-r224 .djz‘ 2m command, can prefazrone' d1 Glancarlo. Paletta, Roma 1947.

0 0 Z 9

N

11 n..

8'8.

3 Q

0 0 D

n

=

C

0 3

3

gv

G

8

tuto:G-_ramsci)-.- .p 2 Cir. una prim-a cunnciiazione del ttfim‘a delle tre Componenti storichs- del PCI in FABRIZIO 0N0-

ti altri, A Castelfranco Emilia, nella locale casa penale, insieme con nuovi ve-

nuti appena condannati dal Tribunale speciale, sono Aldo Giuntoli, Ar— pino Ongaro, Antonio Raise, Luigi Elli, Emilio Alzati, Carlo Camera, Antonio Di Modugno, Mario Fabiani, Sante Galiussi, Gaetano Invera nizzi, Guido Mazzoni, Mario Venanzi 1. A Fossano vi e un altro nucleo compatto di detenuti. Alcuni di loro verranno instradati a Civitavecchia, altri a Castelfranco Emilia allorquando 1a polizia sc0pre che i1 collettivo comunista e riuscito a porsi regolarmente in contatto, attraverso lettere cifrat'e, con elementi del partito a Milano (Gustavo Bellini e Angelo Leris, che riuscira a espatriare). Temendo qualche tentativo di evasione si trasferiscono Antonio Pesenti, Remo Rei, Athos Bugliani, Vittorio Saltini, Giovanni Toncich, Antonio Di Donato, Giuseppe Rossi, Luigi Gaiani, Vittorio Ravazzoli, Carlo Julg, Ettore Lucchetti, Luigi Grassi, Luigi Leris, Luigi La Torre. Durante 1e perquisizioni si sono scoperti, in una bu-

ca nel pavimento di una camerata, numerose pubblicazioni proibite: ma,teriale di studio, dai fascicoli editi dal partito a Parigi a volumi di Antonio Labriola, dal Précz's del Lapidus ai saggi di Bucharin sul materialismo storico. L’ispettore dell’Ovra che conduce l’inchiesta annota in proposito: Lasciati nel pifi assoluto ozio, ristretti in camerate in numero di una trentina, hanno 'trasformato i loro reparti in centri di cultura in cui tutti, anche i pifi incolti, vengono assoggettati a una continua propaganda che 1i porta, in breve, a raggiunge're‘ un grado notevole di cultura rivoluzionaria. Le camerate suddette sono ineltre campo esclusivo di comunisti (giacché essi non tollerano 1a presenza di condannati per spionaggio 0 di coloro che hanno inoltrato domanda di grazia). Sono capeggiate da elementi responsabili, segretamente designati da altri detenuti, formando cio che viene chiamato in gergo carcerario la carrozza. Ogni nuovo detenuto politico che giunge a Fossano viene immediatamente sottopos‘to a interrogatori per conoscere gli eventuali nuovi elementi tattici adottati dal partito, i1 comporta-mento dei :singoli compagni coinvolti in operazioni di polizia, allo scopo di segnalare poi val partito i provOcatori e i traditori della causa. Se i1 detenuto aveva gia inoltrato. 1 Fra di essi, insieme ‘a un gruppo di operai milanesi, é Pliamo Permecchi, che 'ha scritto un Ii.b‘ro d1 memOri'e ‘(PLIAMO PENNECCHI, Piccala storia di una famigl-z'a‘ italiana) ancora inedito, sulla‘

51m esperiien'za careeraria, Da guests: pagine, div cui abbiarno potuto prendere visions, caviamo 1’62 lenco succitato e altre notizie che utlhzzeremo

g'g

eA ='

la Francia. Viene arrestato — come gli altri due — poco dopo l’entrata in

n. -

B'o'.

a Tolone e Armando Fedeli a Nizza) per attrezzare una base nel sud del-

0

=

g.,o=g B

' u

e Schiapparelli. Quest’ultimo e stato mandato a Marsiglia (Alberganti

0 ro

9) ;i

}-t

8

Civitavecchia é“ Stata la casa madre dei reclusi comunisti. Per ess-a so-

Prancia, quella a Buchenwald), Clocchiatti, Athos Lisa, Italo Nicoletto

0

sara arrestato nel corso dell’anno e conoscera, dopo 1a deportazione in

Q.

341: -b

a D

D

0

= G

8 n.

i0

8

0

ig'

8 e'.E.

D

0 0

0 ..b

Piti 1a nette e fonda...

' 'i }iiig

Q. Q. D

Capitole diciannovesime

3-40

\a

'q

‘9. I75.

racini, Secchia we Scoccimarro) esiste un trattamento speciale: un milite H

g

Cir. PIETRO GRIFQNE, Come :2- smdmva at confine, per una taccolta di. scritti .di. memorie; (H ex confinati, in preparazione.

B B

R

b

chlco Domaschi, e i tre dirigenti comunisti di cui si teme l’evasiene (Ter-

g

g

sto Rossi, Bauer, Fancello, Roberto Tarquandi, Calace, Pertini, Fanat-



{

R

b

b.

R

D

b

\o

0 .b.

0

a'

B

D

N

8

?

Q

dal careere 3 Dalia lettera a1 fratello Ga-spare,"in data 12 g’ennaio-1938', in. Lettere dei antifascisti . ' ‘ ’ _ ‘ e deli confine, Ii, Roma 1962, pp. 279-81. cit., II, 3 Da una i'ettera a1 figlie Giorgio, del 23 settembxe 1:940, in Lettere d5 antifascis‘ti‘

cento e pifi confinati di Ventotene. Per una dozzina di loro, per Erne-

E D

3

D

\o

0 0

.b

E

0'

=:' 0 0 n'

U

E..'u = +.> o

g >..B Q 0 B "'8

Min. Interno, '1 Cir. 'il rapporte dell’ispettore dell’Ovra Peruzzi del 4 :agesto 1939, in ACS, Dir. gen. PS, A. g. e r., 1920-45 (193.9), K. I, b. 47.

p E ci sono infinite altre difficolta pratiche, a partire da quelle del cibe che 1n certi periodi scarseggia a1 punto da far sot-{tire la fame agli otte-

0

g'g Q

R

R

R

g

D

ne assimilazione del criterio marxista. Negli ultimi anni 1a dimensiene

1 cenfinati delle grandi esperienze pelitiche della stagione- del fronte popelare. , 4 V ,

g

a

D

b.....a ("')

p-''' C)

-'0

9) F"'

Q-b

La rispendenza mQStra nei termini. pifi semplici un processo di cornu-

ziom d1 principio irrinunciabili: cic‘) che viene sia dalla formazione origlnaria dei quadri pifi anziani sia dall’isolamento forzato che ha private

$

Q4>+..

8 g:

8.p?l:

D

0

g::'

p'0

:.g 8'R

0 Q.

tari? 3.

' gg

no s-tati gli uni con gli altri, schiavi e padroni, artigiani, contadini e nobili feuda-

comprendere lo sviluppo politico-culturale successive del PCI. Ci sono le discussioni attuali cui ci siamo ripetutamente riferiti, in un clima di intransigenza, quasi in un culto delle formula in cui si ravvisano posi-

&

0 D 0

0 8 i5.o

b

('D

H''

g':

=.g

h.-

.

=.

0

.

D'

9)

\-J

8'.:0 o D0

>-+e

n' 5' E' a H'

straorCaro Giorgetto, lo studio della storia non deve esser'e la ricerca dei fatti ‘e dinari del passate, la raccelta di frasi celebri, l’apprendimento di filze di uomini di chi vuol quello é ed storia 1a studiare di mode altro un C’é date... di e di battaglie lavoro e conoscere come erano gli uomini che ci hanno precedute e chi‘e con il loro questi vissuto 1e: loro lotte hanne preparato i1 mondo in cui viviame. Come hanno rapporti souomini, che cosa hanne prodotto, quale e stata 1a lore civilta? In quali

data della vita confinaria dei deportati politici, anche se e es-senziale a

8

...b

P--lu

'

0

D'

D

0

0

Q

0

C

g

0

D

0

0 D

H

E Onorato Malaguti, al figlie Giorgio (anch’esse cadra tra i partiIgiani):

D

0

D

a

di ti, ci illudiamo che sia opifi facile ceminciare di 1a e pifi difficile 1a conoscenza 2. entale... quanto e fondam

q.

Ha.

o 9. B0

ra

G

'g:g.gg il'g

g'g.!.£,.=

0

R'8''g : '''E=

r'G

8

R

stenza): Croce crede nello stericismo fine alla sua pattecipazione all’ultimo ministero re che la Giolitti, poi deve dichiarate che la storia si ferma per non clever ammett'e e vachiara generale visione una ragazzi] i Storia gli da torte... Occorre dare. [per Abil'ersi di un’idea della vita sociale dell’umanita nelle sue epoche fondamentali... andetermin 1e vederne di prima iuridica politico-g ttura t‘uati a studiare 1a soprastru

€ b.

U ba.

D B

F

'

;$glg;g'EH 0

,-'-.\

cn

D'


...A e

('D

b.---b

>'a

8

3

0b0 0 )"'t ('D/

>

b n'

la Ravera t1ene, ad esempio, una vera scuola alle cempagne con cui abita),

D D

La relazione poliziesca e chiara, e vale anche per le altre case di pena. A Civitavecchia e a Castelfranco Emilia il tenemeno 2:: asselutamente ana-

g's':,

delle studio e ancora pifi forte che nel prir‘no decennie di vita carceraria, facilitata dall’esperienza della vita in comune. E a1 confine essa si orgamzza 1n mode particolarmente intense. Cetsi di cultura generale (Camil-

o.=.8

nZa a POSdemanda di gtazia e quasi c'erte che dope qualche vse'ttimana di permane del.s'eguite a cibe e revoca di atto un e -.sano 'si ripresenti in; direziene per formulat l’epzera di persu-asiene a cui é sottoposto dagli altri compagni ‘.

B

8

0

D

0

...p

.3.g

e

r/)

=

+--u

g''g a.q G

0 0

B

della Scuola Normale di Pisa, tra giovani universitari che allo scoppio della guerra sono gia nella loro gran-dc maggioranza antifascisti (sino a1 punto che, alla notizia dell’attacco fascista alla Francia, si intona in un’aula di quel collegio universitario la Marsigliese). L’ambiente e largamente influenzato dalla forte personalita politica e culturale di Guido Calogero (oltre che di Aldo Capitini, estromesso dal suo incarico di segretario della scuola perché antifascista). II liberalsocialismo di Calogero non preVgiudica tra gli allievi e gli insegnanti le simpatie per il comunismo. Giovani come Alessandro Natta e Mario Spinella hanno contatti con, comunisti di Pisa e li allacciano con quelli di altri centri. Natta conosce Gillo Pontecorvo giovane comuni-sta proveniente dalla Francia, Spinella en-tra in contatto con Trombadori, del gruppo romano. A Pisa, come lettore di tedesco, e Cesare Luporini, attivo antifascista. .Il « liberalsociali-

Eugenio Piva, che é Iimpatriato clandestinamente nel .giugno del 1940, e

oltre. A Pisa ritroviamo anche, tipicamente, ,quel carattere unitario che, nonostante divisioni, incertezze, immaturita, ha 11 « nuovo antifascismo» dei giovani.

H

g

Dalla Scuola - ha scritto Natta — non usci, né‘ era possibile, un programma politico o una comune piattaforma ideologica; il gruppo dei giovani antifascisti non assunse la fisionOrnia di un partito né diede a un partito la propria adesione. L’aSpetto tipico e il valore fondamentale» di quell’esperienza fu proprio la creazione di’ un movimento nell’accordo su alcuni principi e nella comunione degli obiettivi generali, di un fronte antifascista in cui convivevano, attraverso numeros‘e sfumatnre, g10vani crociani e marxisti, vfautori, di una rivoluzione politico-religiosa e

0

f PAOLO BUFALINI, Un dirigente del «partito Move» (in memoriam di Mario. Alieata), in: «R1. nascita», a. XXIII, 11. 49, 10 dicembre 1966. B

g g;9g g g'i.ilg g :i;'a.'g ii£'!$;i.p:p'i

garibaldino d1 Spa-gna 'zon’i Viene condannato a dodici anni, come i1 murator-e Angelo Chianom. 11condannato a 12 anm.

smo », i conti con Croce (e ovviamente con Gentile, direttore della Scuo-

1a)costituiscono un’incubazione per uno sviluppo politico che andra 'ben

+

1 Cfr. ALBERTO IACOMETTI, Ventotene, Milano 1946, pp. 53 sgg. e SANDRO PERTINI, Se: condan-

_ , _ we due evasioni Milano 1 70 pp. 344-45. o nel 1941-42) orna2 1 Oltre a quelli che ragbiamo ricordato (escludendo coloro che glungerann GaeColombi, Arturo Born}, Igmo mo ancora Roveda, Adele Bei, Luigi Allegato, Romano Bessone, Francesco innamorati, tano Chiarini, Gustavo Comollo, Luigi Frausin, Vittorio e Umberto Ghim, Nello Po Carlo Kodré, Domenico Marchioro, Gino Menconi, Mario Pacor, Gmseppe Piancastelli, ub . . ma, Paolo Scarpone, Giulio Turchi, Arcangelo Valli, Carlo Lino Z_occh1. anarch1c1, rep >_ 3 Nel 1939 vengono arrestati numeros1 comunisti livornem, 1n contatto con. operaio, Guelfi, b’licani e soci'alisti. Una ventina di loro e denunciata a1 Tribunale spectale. Aramis come 11 .carvieue condannato a 16 anni di carcere, l’imbianchino Rosolino Pelagatn a quattord1c1, de11938 merit; novembre pel arrestati bonaio Angelo Fulignati. A Bologna un gruppo di comunisti Il muratore Luigi Marte 1 condannato nel luglio del 1939. Si tratta di una trentina di'laxzoraton. Remondmr a e condannato a 13 anni, i1 calzolaio Giovanni N-ardi a tred1c1, 1 assicuratore Giovanni anm), 12. Altre pesanti condanne ricevono nel 1939 i1 panettiere d1. Schio Alessandro Cogollo (15 CapoAntonio l’istallatore Leone Viviani (12 anni), il meccanico Bruno Cossr' (16 anm), 11 custode Pdlireale l1: Dolfi ralin (14 anni), il decoratore Erminio Varesco, tutti di Pola, 11 falegname Damlo Er ad _ _ di (12 anni), il contadino Pietro Vigna (11) e10 studente Carlo Calatrom (10) del gruppo Cassan r1111. Arturo meccamco 1l sesia, il Chirurgo Alessandro Venturelli d1 Bergamo (I6 anm), (11 anni), 11 meccar‘lzico Verona (14 auni), il meccanico Gino Ambrpsrd i Verona, Sante Galiusm (11 anm), 11 fattonno 1tErcole Bazzoni (15 anni), Luigi Elli (12 anm), 11 formatore Carlo C_1ceri arrestato 1n un caseitorio Gadia (12), tutti di Milano. Un gruppo d1 comunlstr d1 Reggio Emilia, nte (lure... L av: nale di Codemondo, durante una riunione clandestma, r1ceve condanne part1colarme .11_ contadino Eros Blanch Vocato Osvaldo Poppi venti ann-i, il muratore Renato Beltrami sedim, Guerbraccianti come 1 dodi‘ci, il muratore Mario Caleri sedici, il contadino Walter Sacchetti dodici, caduta nella primavera rino Guerrieri, Gisberto Vecchi e Venerio Bonezai. L’orgamzzazrone ligure e_ condannattlo a 15:11del 1939 Viene processat‘a nel marzo del 1940'. L’ingegnere Spartaco Mu‘ratori Maria Berneuc‘ a se c1, ‘t’anni, “come i-l meccanico Oscar Migliorino e 1’1mp1egato Glovannl Melodia, del 193.9, e seguta Giacomo Pellegrini a vent’anni, Fidia Sassano. a dod1c1. A Ferrara, nell o’ttobre Giovanni uerunlorgan-izzazione clandestina del PCI che opera 1n tutta 1a pr0v1ncia: Lcimpiegato

8

6

cn

D

'

non sione intensissima, appassionata, rigorosa. La ,filosofla d1 Croce c1 apparrva

8

D ''

-d o

+'0

9 8'

0

0/

B.

#




£

p.. & :3

B D 0

no altrettanto numerosi, anzi pi1’1 numerosi gli opera1, gli .artiglanl, gll

la realta di' una tradizione liberal-democratica che non aveva saputo impedi‘re 1a vit-

D

3

B

8

come, dal 1 936-37, tra i giov-ani e meno giovam 80 ''0' P..w. = Q.Q-0

uno che ha abbandonato i1 carnpo 1. Chi lo andra a trovare durante ‘la guerra gli sentira dire che alla futura rivoluzione proletaria gievera la

('D/

0

D

B

0




b,

N

Queipo de Llano Serra, Gonzalo, 70. Qui‘sling, Vidkun, 77 n

Perrone, 01101100, 154 n. ,Pertini, Sandro, 341, 342 n. Perucci, Ernesto, 280 n. Peruzzi, Francesco, 291 0,340 n. 'Pesce, Giovanni, 132 11,134 11, 266 e n. Pesenti, Antonio, 48, 49 e n, 104, 339. Pessi, Secondo, 104. Pianca'stelli, Giuseppe, 342 n. Piazzini, colonnello,139 n. Picasso, Pablo, 200. Picelli, Guido, 66 n, 135, I37, 205. Pickel, Richard, 118 Pieck, Wilhelm, 18-20, 325 n, 331. Pieragostini, Rafiaele, 183, 271. P1011, Alessandro, 206. Pierleoni, Bruno, 54 n. Pierretti, Giuseppe, 66 11. P111011, Torquato, 205. Piisudski,J6zef179. Pintor, Giaime, 279 n, 346, 3418 e n.Pio XI, papa, 66, 108, 240‘. Pin XII, papa, 276. Pirelli, Giovanni Battista, 64. Piretto, Pietro, 204. D

D

0

:. D

N

,Radek(Sobelsohn),KarlBernga'IdoviE,115, 123, 124 n, 159--62, 164-66,, 238. Ragionieri, Ernesto, 23 11, 39 n, 12.8" 11,- 311 e; 11,. 312 n. Raik, Laszlé, 329 n. 3

n'B

0 D n D V '' +

a'

g F' -,.

Perna, Edoardo, 347.

Raim0ndi, Nino, vedz" Casati, A-‘gostino.

. y

Rak'ovskij, Christian 021323141113, 124 n, 164

';.a q.P 3

Raise, Antonio, 204, 339. Rakosi, Métyas, 18,145.

e n, 236, 237. Rampolla, Mariano, 240 e n. Ranzani, Arturo, 104. Ravagnan, Riccardo, 202,222, 328 n, 337 n. Ravazzoll, Paolo, 79 e n. Ravazzoli, Vittorio, 203, 20.6, 339.

'« :''.a y 'b

Ravera. Camilla. 67. 333-35. 341

Pirzj, Giuseppe. 243.

.u'L 9' ' .n 'b g:

Pisacane, Carlo, 90 n, 28.0.. Piva, Eugenio, 342 n.

Piatakov, Grigori'i» Laonidovié’, 1131.. 123. I24. 11. 115411, 15-9-63, 165.

\o

D

H

y

Quaglierini, Ettore, 86, 87, 337. Quaranta, Mario, 287 n. .Quasimodo, Salvatore, 276 n.

D

0

D

Q

N\N

\n'N

_

Piatnickij, Josif AronoviE, 18 n, 19, 3,7,- ’38. Platone, Felice, 135, 156 n, 157, 207, 222, 30.5,

316 329 Pletnev, Dmitrii, 237. Polano, Luigi, 66 n, 337. Puma, Nello, 342 n. Pentecorvo, Bruno, 337. Pontecorvo, Gillo, 343. Poppi, Osvaldo, 342 n. P0110, Antonio, 104 e n. POStyse‘V, Pavel P. 177 e n. Porenza, Nicola, 6.6 n, 97 n, 183. 'q

\a N

.b

N

N

\o

o.b

Pansmi, Tiberio, 281.

$€

Natta, Alessandro, 343, 344 1.1.1.

N

Puccini, Dario, 2010' 11, 3:46. Puccini, Gianni, 346. Puccini, MassinIo, 346. Pugliese, Rocco, 67. Punico, Giorgio, 206. Puricelii, Vittorio, 147. Pusterla, Anita, 243. Puma, Vitort, 177'.

P

I'' D

Natolii, Glauco, 196-. Natoli, Ugo, 196,197.,- 346.

Giancarlo, 67, 136,338 11, 339, 340, 342. Pajetta, Giuliano, 136,141, I52, 223, 271, 305, 4161, 328. Pa etta‘, Pietro, 265. Pamieri, Aldbiade, 205.

Natoli, Aldo, 196,197, 277 11, 27.9, 282, 343, 344.346 347

Provvedi, Natale, 21.3- n.

PastOre, Ottavio, 67 n, I_ 53, 242. Pavese, Cesare, 14, 20.1, 279 e n, 3451: ‘n. Pavolini, Alessandro, 276 n. Pecoraro, Paolo, 344. Pelagatti, Rosolino, 342 11. Pellegtini, Giacomo, 6.6 11, 88,283 11, 300, 342 n. Peluso, Edmondo, 243.

rD

N

0

'4

\N 0 bP H 'q -

\o

\u

D \a

Gasnare. 340 e u. 342. 34511

Nardi, Giovanni, 342 n. Nardini, Domenico, 92 n, 13I n.

Pasternak, Boris LeonidoviE, 42..

" .P

E

\D

8

'q

D LO 0 'i

R




L0 2220220 222' Lenin. L’2'222erreg220' I923:1924.

g g.g $'g R e S's'

"'\D-

\a

51 PAOLO ALATRI, Lotte 9012220120222 5202120 302-

s$'

L0 rivoluzz'one 00130022200 1917-19213;

II.

0 b b R ='

Q

3

#

:

0

degna J01 1815 01 I847

8 !''' UGk''E' p....t...2 I'

g T

b " +"- P-q

22022;

I.

50 NELLO ROSSELLI, Inglaz'lterra e reg220 222' S02-

98 II 0022212220 220. pagan-0322220 0 02232200032200 2201 300010 IV. Saggi a cum di Arnaldo MOmigliano. 99 GIORGIO SPINI, Autobiografia 210.710 g-z'ovafle America. L0 32022'og20f2'0 022202200220 2202' P02122' Pellegrim' 011’I ndzpendenza :00 GINO LUZZA‘TTO, L’economi-a 220220220 2201' I861 01 1894. 101 JAN ROMEIN, 12 300010 2201171320. 122200220227: 32220 occidentale 0- 22220122220220 03202200 2201‘ 3.00010 xx. 1'02 ENzO COLLOTTI, $20220 dell: due Germa2220 1945-1968. \o

Q. e

:

a

8

&

b 0

.'a

&

0

U

gg H

1-789.

H

78 EDWARD H. m, 320220 cle'lla Ra‘s-320 302220g

E

b.

'u

:

&

N

N

g H

F

u.

H

49 GEORGES LEFEBVRE, La 2202200 1202220 dél H

E

spagnola.

\o

222202202200 22011’020‘ di Filippa II .b

gg

'q

77 HUGH THOMAS, 32022.0 210110 0220220 0222220 'q

k

$'

s.

&.

3

.b.

'=u

&.c"\

48 FERNAND BRAUDEL,C£U§120 e 222212022 001M0-

F 0 =

b.

'u'x

B 0 0

g

H ..,,

Paolo S priano

, ,

I

&

q

R

&

b

R

&

S

R R

t-

L. 5000



I "

R

n E

'R

0

&.

R b R

Giulio Einaudi: editore 0

=

\a

0 0

Q =.

b b.

b 0

0

Q

'u

'u

-.. g

.Stari‘a-del Partito .comunista italizmo I I I . I franti popol‘ari, Stalin, la guerra

b-

W

0

=

2

0

Biblioteca di cultura storica

95/1111

0

D B

B 0

D

='=.

D

0

0 D D 0

B

D

0 B 0 D 0

B

D

D

B

>-a

N

H-+

9m

B.:'.

C

B

g

0

N

R'0 R

='

0 a D 0

h--a i-F

G

PU'

0

D

g.g

D

-''

D

D

g:g

D

0 D D

n Dr. p.g.

0w0

''

g'EE' ;' g'®0

#

=.b'

p'U

''

ao }"'t D D

'o B

0 0

0 D

..-a

cn

D

}{}iiili$'j '

E. B. a 3 Z'

. 1;E?. 8 Sn. F




0 0 >

E

0 a

0 0 N

0 =

=

0

0

a)

g.:gi B'0

ii bd -a

0 0 a E a 0 a

'8.3-a a 0 D

0

®

=

a 0 0

Qq

a o ..-{ 0 Q..,--

Q. a ''q

D0

p-q

'£g

8

a

i Q.

=

a-=

a

a 0 a S 8 0 S E >

o ''a

D

.=1 a 3 a) '-'{ E a 0 0

a0

Q. N

0

N ''a

a 0

F"--.+ 'a

0 g 0

'=

g'g

bl) .t!

>' nd

5-a ao

''a

a

..-{

I

+-1

0 a

a .o +n C.D .g o \-/ a 0

.q

a

+ p-{

0

a

0 '-"l

a

'; g

E

6 >

g'g0 8

-a-u U

8

©

N

0

a

=

a

>

0

E

a a a 0 E

E E d . ;

=

a

CD

0

0 g...u 0 a a

! i9.g$'ag e'u sg:{ g g.i gag$€ ].g::

a 0 a 0'.'E ® Qd ;...4 .+J .+.u

0 8 0 >

0 0 M >

=

a

a

>

a q 0 0

0 a 0

3

0 3

a d

g£.g

j':g:g

a

&

o n.