Nuovissimo metodo di grammatica spagnola. In trentadue lezioni [Tenth ed.]
 8820305259

Citation preview

GAETANO

FRISONI - ERASMO J. BUGHY

NUOVISSIMO METODO DI

LMMA

ea

i GO)

IX O)IS 8 AL

SI

LL

A FUNO(@.sie i eiol AUTODIDATTI

HOEPLI

ARTHABER A., Grammatica elementare della lingua tedesca. Morfologia con temi, dialoghi e vocabolario ad uso delle Scuole medie. Ristampa della 8° edizione riveduta. In-16, di pagine XII-316. Copertina a colori plasticata ISBN 88-203-03434 L. 5000 —

Grammatica elementare del tedesco commerciale. Avviamento alla corrispondenza commerciale tedesca ad uso delle Scuole e degli autodidatti. Ristampa stereotipa della 5? edizione. In-16, di pagine XXIV-312. Copertina bicolore plasticata ISBN 88-203-0340-X L. 6000

BORRÀS DE GREGORIO C.M., Nuovo corso di spagnolo. In-8, di pagine 232, con numerose illustrazioni. Copertina a colori plasti-

cata

ISBN 88-203-1260-3.

L. 8000

BONTEMPI LO MARTIRE G., Grammatica elementare della lingua francese. Fonetica - Morfologia, con temi, dialoghi, letture e vocabolario. 13* edizione. In-16, di pagine XVI-392. Copertina bicolore plasticata e telata ISBN 88-203-0341-8 L. 5000 BUGHY E.J., Grammatica elementare portoghese-brasiliana. In 28 lezioni teorico-pratiche per corsi accelerati e per autodidatti, con esercizi di lettura e di traduzione, guida per la coniugazione dei verbi più comuni e vocabolarietto italiano-portoghese e viceversa. Ristampa della 2? edizione riveduta e redatta in conformità della nuova ortografia. In-16, di pagine XII-180. Copertina acolori plasticata e telata

ISBN

88-203-1042-2

L. 3500

CARBONELL S., Dizionario fraseologico completo italiano-spagnolo e spagnolo-italiano, contenente tutte le voci d'uso corrente, quelle di carattere artistico, commerciale, geografico, legale, letterario, marittimo, storico, scientifico e tecnico, con speciale riguardo alla fraseologia (parlata viva) e alle locuzioni idiomatiche delle due lingue. Parte italiano-spagnolo (80.000 vocaboli). Ristampa anastatica. In-8, di pagine XVI-840 su due colonne. Rilegato in tutto Covipel, sopracopertina plasticata ISBN 88-203-0225-X L. 20000 Parte spagnolo-italiano (85.000 vocaboli). Ristampa anastatica.

In-8, di pagine XII-1524 su due colonne. Rilegato in tutto Covipel, sopracopertina plasticata ISBN 88-203-0224-1 L. 30000 DENTI R., Dizionario tecnico francese-italiano e italiano-francese. 4* edizione riveduta ed ampliata. In-16, di pagine XX-1184. Rilegatura papercoat, sopracopertina a colori plasticata e telata ISBN 88-203-0937-8 L. 22000



Dizionario tecnico italiano-inglese e inglese-italiano. 10% edizione riveduta, ampliata ed aggiornata. Aggiuntevi: le abbreviazioni tecniche anglo-americane di uso corrente, nonché numerose tabelle di conversione e riduzione indispensabili nei traffici internazionali. In-16, di pagine XVI-1888. Rilegatura «papercoat», sopracopertina a colori plasticata ISBN 88-203-1230-1 L. 40000

DOMPE C., | versi francesi regolari, irregolari e difettivi nella loro completa coniugazione. 24° edizione. In-16, di pagine XII-164. Copertina a colori plasticata

ISBN

88-203-1071-6

L. 3000

LYANOWMA A. e N. KALMIKOVA, Avviamento alla conoscenza della lingua russa. Grammatica a vocabolario. Ristampa, in-16, di pagine 306. Copertina bicolore plasticata ISBN 88-203-0069-1 L. 5000

EDITORE

ULRICO

HOEPLI

MILANO

uan & Sad )

pinne ddt

sbocne

Ji

CAR

Megan:

srt finiti ata . «ubi poi UO.

Led

reriiià

Ve

ob

Pipe de di pa A

Tese

AA

Vgpiea SAZA.

gio

VA

mi

get,

*

neo.

dn

he

giri

anne



ce

"

saran

Lo

siva.

(A RAS sir

il

è sinti

rienza vere &

s

no

Ea

& MALDIred

5

PUPA

a

NUOVISSIMO METODO DI GRAMMATICA SPAGNOLA

DR su

a

a

GAETANO FRISONI - ERASMO J. BUGHY

NUOVISSIMO METODO DI

GRAMMATICA SPAGNOLA IN TRENTADUE LEZIONI TEORICO - PRATICHE PER CORSI ACCELERATI E PER AUTODIDATTI CON ESERCIZI, CONVERSAZIONI, LETTURE, VOCABOLARIO DI ARGOMENTI

E UN DIZIONARIETTO E VICEVERSA

DECIMA

SPAGNOLO-ITALIANO

EDIZIONE

conforme alle recenti “nuove norme di prosodia e di ortografia’

HOEPLI

COPYRIGHT VIA HOEPLI

© ULRICO HOEPLI EDITORE 5, 20121 MILANO (ITALY)

TUTTI | DIRITTI SONO RISERVATI E A NORMA DELLE CONVENZIONI

ISBN

SPA,

1983

A NORMA DI LEGGE INTERNAZIONALI

88-203-0525-9

Stampa:

[GIS SpA Industrie Grafiche Italiane 20138 Milano - Via Salomone 61 / Printed

in Italy

PREFAZIONE

ALLA

PRIMA

EDIZIONE

Incoraggiato dalla benigna accoglienza che il pubblico fece ad una mia precedente pubblicazione (*), elaborai il presente Manuale

ad uso di coloro che autodidatticamente

o con la guida di un insegnante desiderano, senza addentrarsi troppo nell’indole della lingua, mettersi în grado in breve tempo di redigere una lettera, sostenere una conversazione o leggere qualche facile brano nell’idioma spagnolo. Per conseguire l’intento limitai il numero delle lezioni allo stretto necessario, pur corredandole di numerosi esercizi pratici e dialoghi. Il metodo seguito è quello da me usato in precedenti miei lavori e che risultò di grande utilità per il discente, per il facile apprendimento della lingua trattata. Con la fiducia che questo volumetto incontrerà lo stesso favore che ebbero altre opere mie, lo licenzio con la promessa di migliorarlo se mi sarà data la soddisfazione di curarne una nuova edizione. XAETANO FRISONI

(*) Lingua

Hoepli, editore.

Spagnola



Cinquanta

lezioni

pratiche



Milano,

du

krio E svaar Il

LAT

A

MWAGURA x



, N S0

RIRITO:

fee

9

tr ball suino Mesa fupinsd sllof vin ignee

N ferendo AT scenza; vivrai otin ads uto

|

ala sand ttalulatan

lno

ome bm fed astio fever. (ofebtsb esaln e anita 1 1 as

‘art

ni

dirà

\tr.aaradbnta

«Dagati

ib

sini RIE x tirsien). ame 9Espraltoa siSVAMISI sona) stARbieI "i I so Monia bamià' ne seri nabont sifinder A‘agg i Par) da ar ea Pa sten cit oi. AUT DOS bia ‘P at io tt te : vaci UA terni scuo uit “ stna atpaenanti pi . SE

, AMA

va var

ui

nad

vert da oblauig hd A brina di

sierica be robi Ivato

i

È

>

/a

ì

È;

SR

a) Imaifitontei.

n DBARUINTAA dl vv po

ni

Ti

bararry Mb Abbate dio vr vedi pi a

adtaziiog



Ì

È

OMATMATI

ci

néù



i

i

ica.

ddr

si

Î

bi



I (del

pur

ada

apo

ai,

dre sapa

e

n

fe piA

si mravg: | riad.

Erode,

mt

us

isf

00

parer tw pil ere mi _

a

SARETE DI

ì

i

K

i si

a

HADIO, i AE

Ù

3.

1a

i

Pin

ei, #

i

ì

‘al

:

è di

pih

panini Ual Ant pago veto ved



MORALI

aber

Ò

Sine pih fra: al nAnI dti; Jaee na

I

>

NI

sn

x i e



Sirai ai

” sa »

raf nua Edil

»

®

n

i

a

6

NOTA

ALLA

VI

EDIZIONE

Questa VI edizione appare a meno di due anni dalla precedente, della quale uscì anche una ristampa. Con questa mantengo la promessa adombrata nella mia nota alla V edizione. Infatti la grammatica, pur conservando le sue caratteristiche che sempre la resero tanto bene accetta, si presenta ora affatto rinnovata, specie per quanto riguarda alcune parti essenziali, che sono state sviluppate o modificate in modo da renderle meglio accessibili specie agli autodidatti. A prima vista, e a chi vi si soffermi affrettatamente, nulla forse rivela di mutato, ma come sono rielaborate

basta esaminare come viene presentato il verbo, le lezioni riguardanti il pronome, e le esemplifi-

cazioni inserite nel testo, per accorgersi dei grandi miglioramenti apportati. Essa quindi, senza aumentare sensibilmente di mole, risponde ora assai meglio e di più agli scopi pei quali era stata in un primo tempo redatta, cioè: corsi brevissimi di insegnamento e possibilità per chiunque di apprendere da sè, e senza sforzo, gli elementi essenziali della bella lingua spagnola, che è stata recentemente assunta, per la coraggiosa politica di indipendenza condotta in America, a lingua alla pari con altre già considerate di importanza internazionale, nelle assemblee di enti che vorrebberò regolare le relazioni tra i popoli. Mi auguro quindi che, sotto tale suo nuovo aspetto, essa continuerà a riscuotere la benevolenza di tutti coloro i quali, trovandosi nella e bene — questa bellissima necessità di apprendere — presto tra le belle lingue del mondo, sono alla ricerca di un metodo sicuro pra-

tico e breve di studio. Erasmo

JocunDo

BuGHY

a

MELA

[s

j

-

RUTTO

areTatdy- A0pe/p at

e

Gant

: A

i

dara” bl oDeraiata

19 AR align mu

l Hi

vita dan verte

a

ian

uLas

pw

i)

À

dungigi POD IN. a

set clelia Aia sindpope a

i ian rp

ARTO

LAU

604 sivta dn alta

ar ,

2 SIA

|

meda

vi

hAL®

vieriemila.

esere ‘indi

LEO

ata

ai ai "en

e sana mitpWbii atei

veg Wot_bk tdltoà

tut dI

n alum ne Vus

rd

Mile terno)crei

slice

no *ui

9

di i

aerea

0%

Arie madre h rm

et

ind

2

ta

Sarri d + reo Di impraniion Verdena] si Gip BAGS ua Mentntvifgle Ma im. Va setpitioat VR, # via Liga roger A

=

“Ahead matvpii

co

ad

4

gs

ver Rotte ibi tethata

adporntidirazi pra

Hang

FT

n 0) ps eb

Mimdintihe

motenmtso . asp dupitine

rece

di ag perio aviazione feti fia Mizkirti a amtrortà. # aibohasi

“ti bhlam

pinindiemmnizà

{ Hogug

è et

poten

> stem

Arai

puts

ipod

erranti Ni

1

tail

dea stati rà WetBndona

ntranitio4

oto nt OÙ 6 ciano tnep decano aloni, «0 A vert ila ni

7! ò

Ò È

GE

dv titd! 9

Tr

o

a

pnl AA

CISU

RL

ii

Lil MR

A TUA

td

i Cad

Ip

(MA ne

tie

stata (

AA n had:

fo ia

È”.

ca [bian

ci il

alii

‘ DI

sce Lt"i È i

di i fi i

a

Dini.ne,

a

Da)

Wb

N dl bra neghi x stcarntrme gilet da petlibime. gp

vlad bid iigaio otova al At ina 9 “e

samia) |

bo SUdbbt

è (Ad #5 Siena

prog

ha nà

vuo sia si ’ clin

th ame INUIIIO

Sy pessoa

wa x

Mpaciratg venti:

:

va niJij h

INDICE

LEZIONI

PRELIMINARI ag.

Ortoepia e ortografia: alfabeto — pronuncia — ac- n cento tonico — accento grafico — accento nelle parole derivate — segni ortografici e d’interpunzione - varianti fonico-grafiche — lettere doppie — di00 + ee visione, delle, sillabe... i:

arrsrereonenzio

EI.

. Coniugazioni verbali: v. ausiliari ser — estar — tener — haber . . . verbi regolari amar — temer — partir . . . .

11-22 23-28

GRAMMATICALI

LEZIONI

Dell’articolo: del partitivo — v. querer = amare, tei valere niianti.ate delitti sese ressa rseosee

Del

nome:

modificazioni

RO

dimi-



. .

33

Del nome (contin.): accusativo personale — pre+ posizioni — v. ver = vedere . . . . . . .

37

Dell’aggettivo:

v. venir = venire . . .

qualificativo — femminile

— plud

42

Dell’aggettivo (contin.): PILLS — superla. . . .0. . . . + irre = chiede —iv. ped tiv

46

rale

orssrsrassenene



femminile

nutivi — plurale —

orssrssosesenee

1

ve

"ile

dar =!dare-

Dell’aggettivo

(contin.):

numerali

ordinali — frazionarii — collettivi — = esserci, esservi.

.

.

0.0.0

Ta

een a

cardinali

e

v. haber =

.0rs0

00

50

Indice

Aggettivie pronomi possessivi — tornare

v. volver = ri-

56

Aggettivi e pronomi dimostrativi — v. poder = = potere.

60

Aggettivi e pronomi indefiniti —

63

Del pronome: personali +

v. hacer = fare

v. decir = dire

68

Del pronome (contin.): relativi — interrogativi — Vv. saber = sapere .

73

Del pronome (contin.); si — lo — ne, ci (ce), vi (ve) — V. poner = porre. :

76

.. Dell’uso dei verbi ausiliari: haber — tener — ser — estar — v. îir = andare .

80

Verbi regolari: modificazioni grafiche — infinito — presente, imperfetto e passato remoto dell’indi.cativo — v. oîr = udire.

84

. Verbi regolari (contin.): futuro -dell’indicativo e condizionale — v. traer = portare

88

Verbi regolari (contin.): modi congiuntivo e imperativo — v. wvaler = valere; salir = uscire, partire .

93

Verbi regolari (contin.): participio v. caber = esser contenuto .

99

Verbi regolari (contin.): gerundio gressiva —

v. asiîr = afferrare

.

passato



— forma pro.

.....

103

Verbi: passivi — neutri — riflessivi — reciproci — impersonali — v. caer = cadere

106

Verbi dittongati: da e in ie — v. andar = camminare.

109

Indice

XXI toe XXII...........

AXIO. .....

XIII

Verbi dittongati: da o in ue — riare .

v. variar = va115

Verbi dolcificati: da e in è — con l’inserimento di y — v. copiar = copiare .

120.

Verbi melliflui: da e in ie ed in é — da o in ueed in u — v. continuar = continuare . .

127

XXIV..........

Verbi rafforzati: ...acer, ...ecer, ...0cer, lucir, — v. aguar = innaffiare .

aero

Verbi irregolari assoluti in ordine

...ducîr,

132

alfabetico —-

v. desear = desiderare . .

136

XXVI..........

irr. ass. in ord. alf. (continuazione: da querer) — v. abarloar = ormeggiare a hacer

141

XXVI

Verbi irr. ass. in ord. alf. (continuazione: saber a ver) — v. apoyar = appoggiare . £ Tabella dei verbi più comuni

RX VIII...

Dell’avverbio —

NAT none

Della preposizione composta —

(da andar a decir) — Verbi

da 146 150

153

v. causar = causare .

v. reinar = re157

gnare

XXX...........

e

congiunzione

Della

dell’interiezione



v. 161

reunir = riunire...

O e NE EECLORASI APPENDICE VERBALE: YACER - ERGUIR .

a

165

i

PoprIR, PUDRIR - EUROPEIZAR Apr I SR PC

.

183

VOCABOLARIETTO:

SPAGNOLO-ITALIANO.

185

VOCABOLARIETTO:

ITALIANO-SPAGNOLO.

193

DIZIONARIETTO

DI TERMINI

UTILI

DIVISI

PER

ARGOMENTI

203

Ml Rat.

padelti

ita

IE

LEZIONI

PRELIMINARI

I. - ORTOEPIA

E

ORTOGRAFIA

a) Alfabeto.

L'alfabeto spagnolo si compone di 28 lettere, delle quali 21 comuni all’italiano, e le aitre 7 rappresentate da segni non esistenti nella nostra lingua: ch, j, k, Ul, @î, ©, y. Il segno ch rappresenta una lettera, quello 7 altrettanto, e non una doppia elle; non esistono doppie, la r eccettuata. La vicinanza di due c non è foneticamente una doppia ci, ma quella di due suoni difterenti perchè la prima c è dura (k), la seconda è sibilante (s blesa). Lettere doppie trovansi talvolta in voci verbali: loo, paseemos, proveed, oppure in occasione di parole con prefissi: reedificar, cooperacibn, innavegable. Ogni lettera sì pronuncia separatamente, non esistono ne consonanti nè vocali mute, sola eccezione la %, nonchè la «. nei gruppi que, gui; que, qui come in appresso indicato.

b) Pronuncia. Le 5 vocali — a, e, i, 0, u — hanno suono eguale all’italiano, notando che l’e è quasi sempre stretta 0 chiusa (cielo, café), ma lievemente aperta se precede un gruppo consonantico (perla, concepto), o se si trova in sillaba finale seguita da consonante (papel, bien); l’o quasi sempre aperta, e lu ha sempre il suono toscano. Le consonanti si pronunciano come in italiano, notando che 1h è sempre muta e che le seguenti diversificano e suonano come in appresso:

to

I Lezione preliminare — Ortoepia e ortografia

€ davanti ad e, è = s blesa, simile al # aspro inglese. Es.: celo, cerrar, cielo (1). Questo suono, che esiste anche rel greco moderno (0) si ottiene pronunciando una s sorda 0 dura (ss italiana) premendo la punta della lingua contro i denti della mascella superiore. Cc davanti ad e, i — k + s blesa. Es.: accion, acceso, accidente si pronunciano aksién, aksesso, aksidente. Ch davanti alle 5 vocali = c dolce italiano in cece, ciociaro, senza però far sentire la i. Es.: muchacho, coche, chico, lechuga. J davanti alle 5 vocali = ch tedesco di noch, machen (2). Es.: jamon, hijo, relojero, jira. In fine di parola ha lo stesso suono, ma più debole.

50 stesso identico suono ha il G davanti ad e i. Es.: general, falange, girasol. Gue, Gui = ghe, ghi. Es.: guerra, guitarra. Ma gie, gii come in italiano. Es.; ungiliento, pinguino. Nella geminazione gn, il g si pronunzia duro, staccato dall’n. Es.: maligno =: maligh-no. K davanti alle 5 vocali = e duro italiano (come in tutte le altre lingue). Es.: kimono, kiosco (3). LI davanti alle 5 vocali = glin « egli ». Es.: WUano, calle, apellido, caudillo, Uuvia. Dovendo separare in sillabe, p. es. andando a capo, la 2 non si scinde: caba-llo, re-Uenar. (1) Davanti ad a, o, «, il c suona duro-come in italian o. I suoni italiani qua, que, qui, quo, sono rappresentat i in spagnolo da cua, cue, cui, cuo. Es.: cuando, cuerno, cuita, cuota. Le sillabe , qua, quo non esistono in ispagnolo. (2) È un suono speciale, non aspirato, ma gutturale, simile a quello che si ottiene mediante un lieve principio di espett orazione; difficile da rappresentare graficamente, ma facile da imparare dalla viva voce del maestro. Si può pronunziare aspro o dolce a volontà .

. (3) La £ non si trova che in pochissimi vocaboli di origine straniera.

Pronuncia

I

N davanti alle 5 vocali = gn in «ogni». Es.: pefîa, nifiera, anil, aîio, pafiuelo.

Que, qui = ke, ki. Es.: queso, quemar, quilate si pronunciano: chesso, chemar, chilate. K è sempre forte e rullata, ossia « mediterranea ». In principio di parola è fortissima, doppia: la rueda, el rio, si pronunciano: larruéda, elrrio. E altrettanto forte è quando doppia per distinguere le parole che la contengono doppia da quelle in cui è semplice: pero = ma, perro = cane; queria = volevo, querria = vorrei; coro = coro, corro = corro. Come la 7, non si scinde: cacho-rro. $S davanti alle 5 vocali = s toscana. ES.: sapo, coser, sino, sol, sud cioè è sempre forte o sorda come nelle voci italiane: sesso, assessore, sorso, caos, ma non si deve pronunciare doppia. In fine di parola ha lo stesso suono forte: las casas. Si pronuncia «naturalmente » dolce o sonora, come nell’italiano: disdire, sgridare, risveglio, quando si trova davanti alle consonanti: b, d, g forte, non gutturale, m, n, 7, v. Ecco esempii in cui è dolce: desde, rasgo, asno, mentre è dura o forte in: testarudo, ascua, raspar. Y davanti alle 5 vocali = è liquida in « boia ». Es.: epopeya, yo; in fine di parola suona i mai accentato: Key, convoy, solo nella congiunzione y = e, ed, ha suono vocalico di è. X = cs. Es.: axioma, exceso, excusa. Z =s blesa. Si trova solo davanti ad a, 0, u, ed ha lo stesso suono del c spagnolo dinanzi ad e, î. Es.: cedazo, zarpar, azul. Conserva lo stesso suono anche quando si trova in fine di sillaba e di parola: capaz, andaluz, conozco, juzgan. Nota. - La corretta pronuncia, come sopra insegnata, evita grossolani errori di ortografia in cui spesso incorrono gli americani.

4

I Lezione preliminare — Ortoepia e ortografia

c) Aecento

tonico.

Salvo sia altrimenti indicato da apposito accento

grafico:

a) le parole terminate in vocale, in n o in s, hanno l’accento tonico sulla penultima sillaba. Es.: El padre y la madre aman a sus hijos; me gusta el orden en la casa. b) le parole terminate in consonante (eccetto se in n 0 s) e in y, hanno l’accento tonico sull’ultima sillaba. Es.: Comer y beber, cantar y bailar, ir y venir es todo obrar; la luz del farol alumbra el corredor; vivo en un arrabal de la ciudad, virrey, convoy, buey. Le eccezioni alle suddette due regole, vale a dire le parole nelle quali l'accento tonico colpisce un’altra sillaba — comprese perciò tutte le sdrucciole — devono essere graficamente accentate. Es.: sofa, café; alquitran, francés; marmol, crdter, azicar, huésped, Cadiz; republica, régimen, Jupiter.

In quanto ai dittonghi si osservi che: a) Quando nella stessa parola si succedono immediatamente due vocali, una delle quali sia « forte » (a, e, 0) e l’altra «debole » (i, «) esse formano normalmente una « sillaba sola » e l'accento tonico posa quindi sulla vocale forte. Es.: reuma, fuego, baile, Dios, pie, dio, fue, vio. Le eccezioni vanno accentate. Es.: bal, oido, pais, leido, duo, dia. I verbi liar legare; criar allevare, creare; fiar affidare; guiar guidare; ruar gironzolare, e simili, non sono monosillabi, perchè tema e desinenza non possono compenetrarsi; le due vocali di ciascuno sono di iato che solo l’accento può rivelare: lio lego, lié legai, lié legò; réo gironzolo, ruò gironzolò. Le vocali di iato si trovano sempre in sillabe contigue, una per ciascuna: ma-estro, corre-0, Bilba-o, re-al, co-ercer. b) Si tenga presente che l'accento tonico delle parole polisillabe terminanti in da, ie, i0, ua, ue, uo posa normalmente, secondo la regola prima, sulla penultima. Es.: epidemia, estudie,

Accento

5

vario; agua, pingie, antiguo. Le eccezioni, cioè quelle parole nelle quali l'accento tonico scinde il dittongo finale cadendo sulla vocale debole, devono essere accentate graficamente. Es.: poesia, rocio, acentùa, residie, atento. c) Dittonghi in sillaba tonica di parole piane sono esenti da accento scritto: casuista, viudo; lo esigono in parole tronche e in quelle sdrueciole: benjui (benzoino), casuistico. Fanno eccezione: fluido (aggettivo e nome) e tutti i perticipii passivi dei verbi in -uiîr: fluir, fluido; atribuir, atribuido. El agua ha fluido del grifo (l’acqua è fluita dal rubinetto); el agua y el aire son substancias fluidas (ved. pag. 124). d) Accento

Lo spagnolo ha acento) che si usa:

un

solo

grafico.

accento

grafico,

l’acuto

(detto

a) per segnare la pronuncia delle parole che si allonta-

nano dalle regole fondamentali date per l'accento tonico, come si rileva dagli esempi indicati più sopra; b) per distinguere varie parole omografe.

Portano perciò l'accento i pronomi mi, tù, él per distinguerli da mi, tu, aggettivi possessivi, e da el articolo definito. Prendono l’accento i pronomi éste, ésta, ése, ésa, aquél, aquélla e loro plurali, per distinguerli dalle voci omografe che fungono da aggettivi. Lo prendono pure dé (dia), sé (so e sii), st (sè, pron. e si, avv.), mds (più), per distinguerli rispettivamente da de (di), se (si pron.), si (se congiunzione), mas (ma), sélo (solo, AVV.) per distinguerlo da solo (solo, agg.). Le voci quien, cuanto, cuanta (e loro plurali), que, como, in cuando, cuan, donde, si accentano allorchè si adoperano frasi interrogative, esclamative o comunque enfatiche.

6

I Lezione preliminare — Ortoepia e ortografia

L’avverbio aun (pron. aùn) significa « anche », « pure », ma significando «ancora », « tuttora » vuole l’accento: aun. Si scrivono eccezionalmente senz’accento, considerandole parole composte, ma si pronunziano accentate sull’ultima sillaba, le parole seguenti: porque (perchè), aunque (quantunque), conque (dunque), sino (bensì, sebbene, ma). Però porque interrogativo si scompone nei suoi due elementi, accentandone il secondo (por-qué). e) L’accento nelle parole derivate. Quando per l’aggiunta d’un suffisso l'accento tonico passa su altra sillaba o viene a corrispondere con quello grafico, questo si elimina. Es.: pdjaro, pajarito — holgazdn, holgazana — jambn, jamones. Si osservi però: a) Le voci accentate dei verbi mantengono l’accento e le atone lo richiedono quando annettono un pronome (cogi, cogile — callé, callose — vio, vible — ama, imame — habla, hablale. b) Le parole che hanno nella radicale un dittongo accentato conservano l’accento nel farsi plurali. Es.: pais, paises — raiz, raices. c) Gli avverbi di modo terminanti in « mente » conservano l’accento dell’aggettivo da cui derivano. Es.: rapido, rapidamente — jdcil, ficilmente — cortés, cortésmente; così pure lo conservano le parole composte se le componenti sono separate da lineetta: Zeccion tedrico-practica, altrimenti si scrive solo l'accento della seconda componente, se l’ha: decimoséptimo, fisicoquimico,

f) Segni ortografici e d’interpunzione. Fatta eccezione per l'apostrofo, che non esiste in spagnolo (come non vi esiste l’accento grave, nè il circonflesso), gli

Varianti fonico-grafiche

to

altri segni corrispondono a quelli italiani, salvo che il punto interrogativo, nonchè quello esclamativo, si mettono, ma capovolti, anche in principio di frase o nel corso di essa là dove. comincia l’interrogazione o l’esclamazione. Es.: jQué contento estoy! — Habla usted espafiol? }C6mo no! st que lo hablo — El préximo domingo ivendra usted a mi casa? Quest’uso si segue anche se si tratta di frasi brevissime e perfino monosillabiche. Es.: «Qué hora es? — jQué imbécil! — |} Ah! — 3Eh?

g) Varianti fonico-grafiche nelle radicali allorquando annettono suffissi. a) Il e si cambia (mecer,

mezo;

vencer,

in 2 quando

seguono

le vocali «, 0,

venza).

b) Il e si cambia in qu quando gli viene a seguire e o è (rico, riqueza, riquisimo; tocar, toquemos). c) La ce dei verbi in ...acer, ...ecer, ...ocer, ...ucir si cambia in < quando annette flessioni comincianti per co o ca. Es.: nacer, nazco; conocer, que conozca; lucir, que luzcamos. d) Il g duro si muta in gu quando vengono a seguirlo le vocali e, è (amigo, amiguito; vengar, venguemos); e viceversa gu si cambia in 9g quando è seguito da a, o (seguir, sigo). Invece il g espiràto si muta in j quando vengono a seguirlo le vocali a, o (fingir, finjo; proteger, protejo).

e) Il suono dell’ì liquida (cioè dell’j italiana [i lunga], oggi scomparsa dal nostro alfabeto) si rappresenterà in spagnolo con una y quando trovasi in principio di voce seguito da vocale (yodo, yesca, yute), al centro fra due vocali (ayer, aleluya), o fra consonante e vocale in parole composte (abyecto, inyectar, disyuntivo).

L’y spagnola è considerata

consonante;

ma

s’usa in fun-

8

I Lezione preliminare — Ortoepia e ortografia

si

zione di vocale quando è congiunzione (pan y toros); o quando, preceduta da vocale, è finale li parola (rey, hoy, Uruguay); nei quali ultimi casi però ridiventa consonante se la parola di cui si tratta si fa plurale (reyes, leyes), o è derivata (uruguayo). j) La 2 si tramuta in c davanti a e, è (pe, peces — da, audaces — forzar, forcemos — feliz, felicisimo).

au-

g) Per eufonia Ja congiunzione y si muta in e, e la congiunzione o in v, quando sono seguite rispettivamente da i, hi (Espania e Italia; padre e hijo), ovvero da 0, ho (uno u otro;

Espaîia u Holanda); l'articolo la mutasi in el e l’indefinito una in un quando precedono sostantivi femminili principianti per a, ha accentate (el agua, el dguila; el hambre; un ama,

un haba).

h) Delle lettere doppie. Considerata la % lettera speciale, il raddoppiamento in spagnolo è limitato alle consonanti c, n, r (accién, innovar, correo). Anzi, l’unica vera consonante doppia spagnola si può ritenere sia l’», che si trova doppia in moltissime parole, e si raddoppia sempre nelle parole composte quando il secondo elemento comincia per r (autorretrato, contrarréplica). Il cc non si può a rigor di termini considerare un raddoppiamento, dato che i due c hanno suono diverso (duro il primo, di s blesa il secondo). L’n non si trova che in poche parole composte (connubio, ennoblecer). Alla doppia mm italiana possono corrispondere in spagnolo: nm (inmenso, inmortal), dm (adminiculo, admiracién) o anche m semplice (mamg). Alla doppia nn corrisponde talvolta, come abbiam visto, nn anche in spagnolo (innato, connivencia); o # (af); o n semplice (manà); ma più spesso mn (alumno, indemnizar, himno, gimmasia; ecc.).

Divisione

delle sillabe

9

i) Divisione delle sillabe. Tale divisione si fa generalmente come in italiano, osservando però quanto segue: a) la s davanti ad ogni consonante e la s dei prefissi des, dis, bis, cis, pos, trans, e dei pronomi nos e vos, anche se davanti a vocale, stanno nella sillaba precedente (ins-pirar, ves-tir, maes-tro, des-i-gual, bis-abuelo, trans-atlàntico,

nos-0-tros); anche sc è sempre scissa: dis-cipulo. b) ch, Ul, i, rr fanno sempre sillaba con la vocale seguente, e trovandosi in fin di linea devono portarsi a capo (mu-cha-cho,

ba-ta-Wa, gua-da-fia, tie-rra). Le uniche lettere doppie che si dividono sono ce e nn (ac-ceder, in-nato). La y fa sillaba con la vocale seguente, ammenocchè non si trovi in fine di parola: des-a-yu-no, ra-yi-ta, vi-rrey. c) gn si scinde sempre (mag-ne-sia, malig-no0). d) h preceduta da consonante è attribuita alla sillaba seguente: al-haraca = clamore; super-hombre; se trovasi tra due vocali è come inesistente, e si dà luogo o a dittongo, 0 ad iato, secondo quanto già noto, es.: desahucio (pron. desaucio licenziamento; buho = gufo, con dittongo: desducio) =

prohibo = proibisco. e) nessuna parola inizia con s impura, se l’etimo ne ha, la s va preceduta da e: Espaîia, estudio, escudo.

Osservazioni

generali.

a) Il plurale Cei nomi e degli aggettivi si forma in generale aggiungendo un s alle voci terminanti in vocali (libro, libros; grande, grandes), ed es a quelle terminanti in consonante (flor, flores; azul, azules). b) Le forme di cortesia Ella, Lei, si volgono in spagnolo con usted (pronunzia wusté), dall’antico Vuestra Merced, Vostra Mercede, Vostra Grazia; il plurale Loro con ustedes, che si abbreviano rispettivamente in V. o Vd. e in VV. 0 Vds.

10

I Lezione preliminare — Ortoepia e ortografia

c) I pronomi personali yo (io), ti (tu), é1 (egli), ella (ella), nosotros (noi mas.), nosotras (noi fem.), vosotros-as (voi), ellos-as (essi-e) possono essere sottintesi come in italiano. Non si usa mai il voi parlando ad una sola persona.

Esercizio

di lettura

El mariscal Lefèvre era hijo de un pobre molinero de Alsacia. Siendo an joven, entrò en la guardia francesa y era sargento cuando estallé6 la revolucién que hizo sucesivamente de él un oficial, un general, y por iiltimo, bajo el imperio, un mariscal de Francia. Estando muy des-contento de su hijo, cuya conducta dejaba mucho que desear, un dia estaba dirigiéndole amargos reproches, y entre otras cosas le dijo: « Tù no haces caso de mis consejos ni reconvenciones, dirfase que te crees superior a tu padre ». « Es muy posible », respondié el mal mozo, «como que mi padre era hijo de un pobre molinero y yo soy hijo de un*rico mariscal de Francia ».

Un maestro de escuela, queriendo un dia explicar a sus discipulos la forma de la tierra, la comparò con su tabaquera, que era redonda. Pocos dias después presentése en la escuela un inspector, y, segiin costumbre, dirigi6 algunas preguntas a los alumnos; entre otras cosas les preguntò cual era la forma ‘ de la tierra. Todos permanecieron silenciosos. El maestro, a

fin de refrescar la memoria

quera del bolsillo, pero

de los muchachos,

desdichadamente

sacé la taba-

en honor

del ins-

pector, Zevaba aquel dia una tabaquera de plata que no usaba mas que los domingos, la cual era cuadrada. Inmediatamente un discipulo levanté la mano para indicar que él sabia la respuèsta, y dijo: «Sefior, la tierra es cuadrada los doming os y redonda los demés dias de la semana ».

Verbi ausiliari

II. - VERBI

11

AUSILIARI

Il verbo essere in generale si traduce con ser quando indica una qualità inerente al soggetto e da esso inscindibile, vale a dire una qualità intrinseca, essenziale, ‘0 una condizione definitiva o duratura. Es.: Soy italiano, soy estudiante, soy moreno. Si tradurrà invece con estar quando si tratta di qualità accidentale, di condizione transitoria o di situazione locale, sia definitiva che variabile; ogni qualvolta insomma «essere » può corrispondere a «trovarsi ». Hs.: Estoy en casa, sono in casa; estoy enfermo, sono malato; Milan esta en Lombardia, Milano è = si trova in Lombardia (1). Il verbo avere, allorchè è seguito da un sostantivo o ad esso si riferisce, assume il significato di «possedere », e in tal caso si volge con tener; quando invece è seguito da un participio passato, ossia funge da ausiliare, si traduce con haber (2).

(1) Estar inoltre traduce il nostro stare e s’usa spesso rundio, mentre ser lo ricusa sempre. (2) Come vedremo a suo tempo (pag. 80-81), haber la forma attiva, e il participio rimane invariabile; mentre per la forma passiva, e il participio concorda in genere e getto.

IP

1ASEC

esse

seguito dal geè l’ausiliare per ser è l’ausiliare numero col sog-

gn (2

«Id ‘stOS2IUIO9 :*000 ‘S109S1ANISO

‘S109S@NJ ‘STBquIso ‘ST8I7

s1duros

‘0j18USes 110090

‘000 ‘s108213 0UYI 8ZUOS ‘“8ZUOUIS

‘uggso

«

«



‘Uos So][9®

“ep 8][®p eTeIZIUI 0dUO9INP 0 e[eooA #[ms #rsso ‘eqeitis eurtqmuod elms “eqep e]0Fe1 I Jed ‘epteo 091u097 03u0098,] ‘0du09gIp un opueueguoo e s ur eguuiUIE) Opuosse ‘008242980 UM U09 eguudes 100A_OHON ‘euosied @z10) @][9p ‘s0puentgi) ‘tuorsnJuoo ITiqrssod eregiae Ied olo e ‘s2p “gen epemqd ‘pasn epeizueseati ewrouoId JT 9 eidures Isenb esn Is eUI 09903308 ewouoid 001un,']T ‘8AT9BOLIORZUI VULIOF E[[ou oqrea [8 19s0dsod ousA01) I8 opusnb evesur ouesoUnTE IS ‘OxUE Opour TP IQIOA TR IUEABP 0UO199VY 18 equewreIeuod #0772 ‘501? ‘0p9 ‘19 ‘n3 ‘of 1903308 miouosd JI (I)

—_

‘812359



«



e

{sope#13sg0) —

‘n350

«

249889 =

YHS

a

‘5919 NY

‘s0 [p

‘souros s0170s0U



‘070 (07064809) 0u0os o ='079

0u08 0%

(opestiseo) (1) £os o£ ‘Los o£

‘979759

‘£09sa

‘8109 S0I}OSOA

«

‘s0u18989

=





«

x «

(opuerqeg) £ogso

YVISH

OAILVOICNI

098 = 008 0% ‘079 (0pun]4nd) 038 01 ‘079 ‘00047 MU=

18400047 ‘94098 ‘040889 =

TINISTIKT

CaPdLsv)

II Lezione preliminare — Verbi ausiliari 12

13 ser ed estar

‘930

‘000047

VU

119998

OLONIA

mi ov

UOIRLANSO «SIOISIANTSO SOWIIANJS® ANS ogsrangsa 2ANISO

=

=

049

OLVSSYA

OLLIISHTAIN]

0V

‘equgso

‘sequgso

‘eqegso

a STEQUIsO ‘S0UeqRgso

‘ueqezso

‘ony

“aSI0JSMI ‘sowmj

‘T019N]

‘z1 :36d è eq0u IpoA (+)

— 6 (soprueg) —









«

‘o38MmJ



‘my o£

mf or ©9399 mf o?

(oprure9) iny o&

‘999 (ommwa)

‘19

—‘s0UIBI9

‘ugo

“i



(sopewrerl) —

“Io 0£

‘seIo

049 01 ‘0939 049 01

0o£

“i

‘939 (020wmWY9)

(opeuret) eo

«

«

«

{us ‘0u0anIs ‘0ppans i 0umavII ‘049 :OUEIEH UT BOYTISA T8 UOU 09 QUO ‘BqerIs 8ss909s {OP 100A 0] touSeds IQueA I 1990} UL 99INI 09EqUI09E OTOS 0ATPROTPUL TOP 0999]IOdwI,

0a073

‘099 (opuob

(opuo£foe]) eqegso

-6a)) 00078 ‘039 ‘000a04‘ vw

‘5019.1099 ‘ST9199 ‘UV.I9S

Ios



o?

(oprionb)

«

«

a

«

‘mvunog

(soprionb)

ojouSeds

“21199 ‘SOUIETIOS ‘SIEIIOS ‘UB7199S

21199

(02MWUD) ‘939

07

0410938=

‘STBIIR9SO = ‘UB11ie7so =

‘SOIErIRISO ci

—‘ErreIso eIICISO ‘SETIB3SO = ‘“CIIBISO ==

(opuaa‘279

V94DS=

094D)S =

‘st918959 = ‘uB.189S9 =

‘Sourer—egsO

‘918350 o121se ‘SB18959 = ‘818359 =

(opuan‘990

Quvs=

TIVNO (T)IZIINO))

01

vu

VU

«

(1) ug

«

‘SEIIOS



294108

(0pesed)

(02060d) ‘999

(sopeSed)

‘e1IOS

«

19108 “979

‘8.199

‘9Ios ‘sB.199



‘299 guns

0‘ns

«



OZALAJ

(0puetqoq)

12420904) “070

(Opuerquiose)

42004)‘919

104098-99)

04098 -2408)

14

II Lezione preliminare — Verbi ausiliari

«

onb o£

249 01

enb 04

042 01

=

‘u3sOnJ



xSTOSONI —

‘s0Ur0S9Nn] —

«

«

== «

‘oseng

«

osenz



‘sesonz

1880f

cia

(sopro)

(opro)

(soppo1o)

(opro1o)

(07npa42) ‘039

(0npn)‘930

—‘osenz ‘Db

1880f ‘039 049

‘uB9s

‘SIMO9

(@

«



“os

‘sowos —

Cel

‘sos

eos

‘999 249 vis

‘209 ‘Db

DIS

TINISTUT

“D

249 01

ca

==

9959

‘9199 c

« «

«

«

VU

— SIOSOIANISO x

‘U9serAn7s9o

=

E

«



«

«

DYS

18820041) ‘939 949 0% oseringso (opwetro) = « ‘S0WOSAIANISO=

‘oseranJso

10017 ‘079 YI 07 (opuoruod)

1889)s = VU (opunaanm) ‘099 —‘oserangse ‘b ‘sosorAn9so

1880f= 18898

(CUIIO]

ss

S0U19789—_ =

‘st9>s9

‘9959

‘sogso

‘ogse ‘b

DUYUS =

(OAIINOIONO/)

(opua7z9us)

MW =

OLLITITANI ‘DDOS8I1)

‘b

YI 00

OAIINOAI99OS 0)

ser ed estar

15

ouos

msodwoo

IdUISI

1)

‘n3 ‘Dpa ‘(80713 ‘sv4080u ‘8040800 ‘of

‘299 (02249f) 28s0f ‘0 “039 “ss0f or 242

mb

(sopeso)

ewto9 otusIper e ons ‘odure9 23sonbonp ‘ojuowrezueregiIpu: 10d 0oquwenb e] #7 eurtidso 01m9719s e7uow1a7ueSo]o e] muapuodsizioo t00A [ep

«

«

«

(opeso)

(0npuo) ‘939

[e OLIIIMTANI 17eSnruoo

(I)

n

=

‘sowreas —

“eos

‘pas

93 ‘(m9) 99° vos ‘() —

“099 ns

‘D90S

ns ‘n

‘ojrutummuo;

(sepuog)

‘orduroso

‘StIOnI — « ‘G10nI = « ‘sowreIoni — SIWIONI 4 = « ‘ueIonI = «

#7)

(epuiog)

(1) eurod (CuI10}

eionz

(098 =





«

«



« « « «

«

(sopedasos)

(opeSasos)

‘U0a0”“09918 = 098

‘SBIOIAN7SO — ‘2101A09SO = ‘SOWIBIIIANISI = SIVIOIANISO ‘ _ ‘UeIOIANISO i

‘eiorangse “b

II Lezione prel iman are — Verbi aus iliari

(Ono)

(opuetooo)

eu.107[ep cAMUNISUOI ogpezieduri Is ouossodeiesn equowesouo soprun nid *eSeA 3senòond e93[0A[87 "08 eleuorzipuoo ‘A) ‘Bed ‘(06

‘9389

perso

—1‘soure9se -——

egso ‘(n4) egso 9950 ‘(19) —

‘999

us ‘mM =

OALLVUNAN] OAIZSOA

enb o£

eieranzso

Isso

‘e1ony ‘Db

‘muouoId

‘039 (0pua209) 188978 07 9Y9 ‘099 1580004] YU = 188978 = 1880f 00 949

109

onb 0£

16

‘(‘000 ‘s0bua ou ‘svbua ov - 819189 0v ‘89959 0U - ‘81925 ou ‘svas cu) ezuassid cATURIBUOI

[op 100A_ @el[e 019

-U109 TIRA 10p 1004 ef[e « OU» CIQIOAA®R,] OpueqjewrsId 0u1990 18 oqreA enbunpenb 1p eAmeZeu ewrI103 ET(1)

-IOAAR 09JOp 016qqew1OId cAep Ts 001069 0a1miadwi 1 c10u99JO 10d ew ‘(‘009 ‘9198 0U - vanisa ou - fios ou) rd

® p> tp fo: 40789 193s0du100 10p “Ba ‘8119 ‘Iert Idura) “IQuOA eIBITISNE,"] 19In9 ‘ipenda I498 cous eidwos rad

4290Y =

‘n) 049339

(0s0190) s9759 ‘(N}) s9gso ‘(79) "(C)o]9A) ou seos stos ou Bos ‘(19) (sosotoo) (segopoA) ‘sou107s9 ou ‘souIRos Ou — Ou ‘stpos 0u ‘uBas

“039 UU

=

‘elosso

949889

‘9004 IS 0198

8] ‘0419 unISZOS

: ‘OI 2] e1E[oFuIs

— —

‘stogso ‘uggso

Ou ou

euosied

[op rdwoJ t0ug è ‘oTeuorzipuoo



9408=

9950 ‘([?)

949889=

(080120)

ou

U0U 939 (n7svumpioddo)

s7 eltanb EI[9p

[eu ‘oAIqRorpur

«

= « ca €

OWIRIP0[0s2] s[

[fop 099eproduat]

‘Q19A8 0 UOU 498 =

07028 2880f 01 949 07078 2880f 01 049 07028 18 00 249 0703S 79408 07028 0408 07078 mi 07098 049 0703S 003

ON

= = = = = = = =

uo

ITNUL

opis eIoiqny onb opis eserqng anb opris eleq onb opis eliqUq Opis 9IqRq opis eqng Opis ejqeqg ope eq

‘07r3s : 09essed ordiorIed 088095 O] OUUEY 94078 9 249989 IQIOA ONp I OUCI[EH UI aYI 0I2ZOU è]

«

« «

0004[Op

: 0I8]OFUIS

049889

-[0N ‘oquowredo[eue

“099 U0U ‘19400047

OUBULIO]

OI81 g£

operse giergny ‘b = ‘2047 2880/ vu “0 = 07078 1880/ 07 949 opegso esergqnu ‘b = ‘2047 2880/ 10 ‘o = 07098 1880f 0% 949 opegse eLeg b = ‘0047 DIS VU ‘o = 07038 DI 07 YI Opegso ELIQRU = 0200047 19408 QU = 07098 19408 Opegso FIGQUI = 0700047 QL0S VU == 0708 0408 opegso eqny = 070004 mf vu = 07098 nf Opegso BIQRU = 0700047 042,U = 07038 049 Opegso eu = 0702047 0U08 WU = 0707S 008

ILSOTKNOO

0AMNESOU (I) OAILVATAINI

ser ed estar

18

II Lezione preliminare — Verbi ausiliari GERUNDIO

essendo, siendo

essendo

=.

stando

=

trovandosi

estando

Nota di carattere generale: esiste in ispagnolo anche un futuro del soggiuntivo, ignoto alla lingua italiana. Esso si forma cambiando in e la vocale a (o ultima vocale a se ve ne sono più) delle desinenze dell’imperfetto soggiuntivo seconda forma: che io fossi = que yo fuera, se io sar6 = si yo fuere; che noi fossimo = que estuviéramos, quando noi saremo = cuando estuviéremos; etc. Non ne faremo più cenno perchè generalmente questo tempo è reso da altri tempi, come indichiamo al

$ 64.

Notare inoltre (noi = nosotros-as; tutti i verbi, hanno quasi sempre, una ficamente; si rende accentuazione.

che le prime e seconde persone plurali voi = vosotros-as) di tutti i tempi di l’accento tonico sulla stessa sillaba e che, delle due persone è accentata anche graquindi impossibile qualunque errore di

tener ed haber

19

TENER = avere (possedere, anche in senso non materia-

HABER = avere (solo ausiliare e unipersonale [ved. es.

le: aver pazienza).

prat. VI]).

© PRESENTE

INDICATIVO

io ho (caldo), etc. = possiedo, etc. yo tengo

(calor)

tù tienes

»

él tiene » nosotros tenemos vosotros tenéis ellos vienen

io ho (parlato), etc. he (hablado)

(calor) » i »

has

»

ha hemos habéis han

» » » »

IMPERFETTO

io avevo (freddo), etc. = possedevo, ete.

io avevo (avuto), etc.

tenia

(frio)

habia

(tenido)

tenfas

»

habias

»

tenia tenfamos teniais tenian

» » » »

habia habiamos habiais habian

» » » »

PASSATO

REMOTO

io ebbi (vergogna), etc. = possedetti, etc. tuve (vergilenza) » tuviste » tuvo » tuvimos » tuvisteis* » tuvieron

io ebbi (bevuto) hube (bebido) » hubiste. » hubo » hubimos » hubisteis* » hubieron

Nota: I tempi di haber si riferiscono alle sue voci semplici, prescindendo da quelle composte quali risulterebbero se i participî passati non fossero tra parentesi.

20

II Lezione preliminare — Verbi ausiliari FuTURO

io avrò (da scrivere) etc. = possiederò, etc.

tendré tendràs

(que escribir) »

tendrà tendremos tendréis tendràn

io avrò

habré habràs

» » » »

(lodato)

(alabado) »

habra habremos habréis habran

» » » »

CONDIZIONALE

io avrei (fortuna), etc. = possiederei, etc. tendria (suerte) tendrias » tendria »

io avrei (scritto), etc. habria (escrito) habrias » habria »

tendriamos tendriais

» »

habriamos habriais

» »

tendrian

»

habrian

»

PRESENTE

SOGGIUNTIVO

che i0 abbia (amici), ete. = possieda, ete. que yo tenga (amigos) tengas » » tenga tengamos » tengàis » tengan » IMPERFETTO che io avessi (ragione), possedessi, etc.

que yo tuviese

ete., =

(razòn)

s0GG.

che io abbia (picchiato), ete. que haya (pegado) hayas » haya » » hayamos » hayàis » hayan (18 forma) che io avessi

(pagato),

que hubiese

(pagado)

tuvieses tuviese tuviésemos tuvieseis*

» » » »

hubieses hubiese hubiésemos hubieseis*

» » » »

tuviesen

»

hubiesen

»

etc.

tener ed haber

IMPERFETTO

SOGG.

21

(2% forma)

che io avessi (torto), etc. = possedessi, etc.

che io avessi (scelto), etc.

que yo tuviera

que hubiera

(la culpa)

(elegido)

tuvieras

»

hubieras

»

Luviera

»

hubiera

»

tuviéramos

»

hubiéramos

»

tuvierais*

»

hubierais*

»

tuvieran

»

hubieran

»

IMPERATIVO

abbi (tu) (pazienza), etc., possiedi, ete. ten (tù) (paciencia) » tenga (usted) » tengamos

tened

»

tengan

»

POSITIVO

per il verbo haber l’imperativo ormai non rappresenta che un cimelio, poichè non esistono tempi composti imperativi cui coniugare con un ausiliare. Solo per curiosità, ecco le sue voci imperative, ci quando haber era

anche verbo principale: hé (ta), haya (usted, él, ella),

hayamos (nosotros), habed (vosotros), hayan (ustedes, ellos, ellas).

IMPERATIVO

non avere

(tu) (paura), etc. =

no tengas (tu)

non possedere, etc.

(miedo)

no tenga (usted)

»

no tengamos

»

no tengàis

»

no tengan

»

NEGATIVO

22

II Lezione

preliminare

TEMPI



Verbi

ausiliari

COMPOSTI

ho avuto avevo avuto

= he tenido = habia tenido

cè = v'è stato = ha habido c'era stato = habia habido

chbi avuto avrò avuto

= hube tenido = habré tenido = habria tenido

vi fu stato = hubo habido

ci sarà stato = habrà habido avrei avuto vi sarebbe stato = habrfa habido che abbia avuto = que haya tenido ci sia stato = que haya habido che avessi avuto = que hubiese tenido vi fosse stato = que hubiese habido che avessi avuto = que hubiera tenido ci fosse stato == que hubiera habido

Nota. — I tempi composti di haber esistono ormai solo alla terza persona singolare, come coniugazione unipersonale del verbo haber unipersonal (esere. pratico VI), che in italiano ha anche la III plurale: c’era gente = habia gente; vi sono stati feriti = ha habido heridos.

Verbi regolari

VERBI

23

REGOLARI

Come in italiano, ci sono in ispagnolo tre coniugazioni le ‘cui desinenze sono -ar per la prima, -er per la seconda, -ir per la terza. Tutti i verbi all’infinito si pronunciano tronchi, cioè con l'accento sulle vocali a, e, î, della desinenza: amdr, temér, partir: non c’è eccezione a questa regola: perdér, entendér, vivir, asistir, ete. Diamo qui di seguito gli esempii di coniugazione per ciascuna di queste coniugazioni regolari; separiamo con un trattino il tema o radicale (am-, tem-, part—), dalle rispettive desinenze o flessioni, in modo che risulti evidente la coniugazione di qualunque altro verbo regolare che si effettuerà cercando la rispettiva desinenza personale (18, 22, 3a persona singolare, 12, 22, 3® persona plurale), secondo il tempo rispettivo (presente indicativo, imperfetto, etc.) nella coniugazione relativa (I, II, III). Esempio: desidero: desiderare = desear (dese-ar), I coniugazione, I persona singolare (io) del presente indicativo, desinenza -—o: dese-o; desidereremmo = dese-ariamos. INFINITO

am-ar

tem-er

PARTICIPIO

amato = am-ado

part-ir

PASSATO

temuto = tem-ido

partito = part-ido

GERUNDIO

amando = am-ando

temendo =tem-iendo

partendo = part-iendo

JI Lezione preliminare — Verbi regolari

24

PRESENTE

io amo,

yo tù él nosotros

etc.

am-o (1) am-as am-a am-amos

vosotros am-àis ellos am-an

INDICATIVO

io temo, etc.

tem-o tem-es tem-e tem-emos

io parto, etc.

part-o part-es part-e part-imos

tem-éis

part-is

tem-en

part-en

IMPERFETTO io amavo,

etc.

am-aba am-abas am-aba am-Abamos am-abais* am-aban

io temevo,

PASSATO to amui, etc.

am-é am-aste am-6 am-amMos am-asteis* am-aron

etc.

tem-ia tem-ias tem-ia tem-iamos tem-iais tem-ian

io partivo,

etc.

part-ia part-ias part-ia part-iamos part-iais part-ian REMOTO

io temetti, etc.

tem-i tem-iste tem-iò tem-imos tem-isteis* tem-ieron

to partii, ete.

part-i part-isve part-iò part-imos part-isteis* part-ieron

Si noti: 1) nel pres. e nel pass. rem. delle coniugazion I e III, la 18 persona plurale (noi) ha voci uguali: amamos partimos. 2) la II e la III coniugazione hanno in effetto fles sioni comuni, salvo due del presente indicativo e una dell’im perativo positivo, nonchè il futuro e condizionale. (1) Ricordiamo

che i pronomi soggetto si possono tralasciare

(salv

usted, ustedes, che si usano spesso, anche a costo di ripetizioni); che la form

Verbi regolari FuTtURO io amerò,

etc.

io partirò, etc.

io temerò, etc.

am-aré am-aràs am-arà

tem-eré tem-eràs tem-erà

am-aremos

tem-eremos

am-aréis am-araàn

tem-eréis tem-eràn

part-iré part-iràs part-irà part-iremos part-iréis part-iràn

Si noti che il futuro della I coniugazione conserva la vocale caratteristica a: amaré (it. amerò), e così il condiz. CONDIZIONALE io amerei, etc.

am-aria am-arias am-aria am-ariamos am-ariais am-arian

que am-e. am-es am-e am-emos am-éis am-en

part-iria part-irias part-iria part-iriamos part-iriais part-irian

tem-eria tem-erias tem-eria tem-eriamos tem-erfais tem-erian PRESENTE

che io ami, etc.

io partirei, etc.

io temerei, etc.

SOGGIUNTIVO

che io tema,

que tem-a tem-as tem-a tem-amos

etc.

che io parta, etc. que part-a part-as part-a part-amos

tem-àis

part-dis

tem-an

part-an

interrogativa si ottiene facendo seguire le varie voci d’ogni tempo dal rispettivo soggetto (j hablo yo? - j viene Pablo? - j parti rà V.?); che la forma negativa si ottiene facendo precedere tali voci dall’avverbio « no », tenendo però presente che l’imperativo negativo si forma premettendo l’avverbio «no valle voci del congiuntivo presente (no hables, no vengas, no partas, ece.).

26

II Lezione preliminare — Verbi reaolari IMPERFETTO che io umassi, etc.

que am-ase am-ases am-ase am-dsemos am-aseis* am-asen

(18 forma)

che io temessi, ete.

que tem-iese tem-ieses tem-iese tem-iésemos tem.-ieseis* tem-iesen

IMPERFETTO che io umassi, etc.

que am-ara am-aras am-ava am-aramos am-arais* am-aran

s0GG.

sOGG.

che io partissi, ete.

que part-iese part-ieses part-iese part-iésemos part-ieseis* part-iesen

(28 forma)

che io temessi, etc.

que tem-iera tem-ieras tem-iera tem-iéramos tem-ierais* tem-ieran

che io partissi, etc.

que part-iera part-ieras part-iera part-iéramos part-ierais* part-ieran

Questo tempo rappresenta anche una 2 forma di condi zionale: amaria, temeria, partiria, (ved. pag. 90).

IMPERATIVO

ama

(iu), etc.

am-a (t0) am-e (él) am-emos (nosotros) am-ad (vosotros) am-en (ellos)

POSITIVO

temi (tu), ele.

tem-e tem-a

parti (tu), etc.

tem-amos tem-ed

part-e part-a part-amos part-id

tem-an

part-an

Verbi regolari IMPERATIVO

non amare

(tu), etc.

27

NEGATIVO

non temere, etc.

non

partire, etc.

no am-es (ti)

no tem-as

no part-as

no am-e (usted) no am-emos (nosotras)

no tem-a no tem-amos

no part-a no part-amos

no am-éis (vosotras) no am-en

(ustedes)

no part-àis

no tem-àis no tem-an

.

no part-an

Nota importante. — In italiano il presente dell’indicativo e quello del soggiuntivo, e l’imperativo, hanno voci sdrucciole oltre che piane: dliero, visito, moltiplico, ultimano, fabbricano, etc.; impéro, sollévo, adéro, dirimo, scandalizzo, ete., in ispagnolo esse sono sempre piane, cioè hanno l’accento sulla pe-

nultima sillaba: altéro, vistto, multiplico, ultiman, fabrican, impéro, sublévo, adéro, dirimo, escandalizo, etc. TEMPI

COMPOSTI

I tempi composti tanto dei verbi attivi che dei verbi neutri (quali: andare, venire, arrivare, partire, stare, ecc.), e anche quelli di ser, si formano con l’ausiliare haber seguito dal pari ticipio passato, che rimane invariato: he... habia...

hubo... habré... habria haya... hubiese... hubiera...

amado

temido

llamado

querido

partido (sono partito) sido (ero stato)

estado (fui stato) dado pagado

bebido

oido

vendido cogido

elegido ido

(... raccolto)

(sarei andato)

comprado hablado nevado (fosse nevicato)

conocido creido i llovido (fosse piovuto)

mentido herido salido (fossi partito)

E così anche coi riflessivi: me he peinado, mi sono pettinato-a; nos hemos arrepentido, ci siamo pentiti-e, etc. 2

28

TI Lezione preliminare — Verbi regolari

I verbi passivi si coniugano con l’ausiliare ser e il loro participio concorda in genere e numero col soggetto: soy amado-a

sono

amato-a'

era querido-a ero, era amato-a fui llamado-a fui chiamato-a seré pagado-a sarò pagato-a

somos amados-as

siamo amati-e

seria

alabado-a

sarei,

sarebbe

lo-

dato-a que sea estimado-a che sia stimato-a que fuese pegado-a che fosse picchiato-a que fuera enviado-a che fosse mandato-a seriamos apreciados-as saremmo apprezzati-e

Avvertimento importante. — Prima che sia iniziato lo studio della I lezione che segue le 2 lezioni preliminari fin qui impartite è necessario avere sicura conoscenza di queste, e specie delle coniugazioni; se non si apprende fin dal principio il verbo spagnolo, almeno nelle sue forme regolari e nei suoi ausiliari, si incorrerà in grossolani errori che difficilmente potranno

poi venire corretti ed eliminati.

Queste nozioni preli-

minari rappresentano una ferma base di conoscenza. Esse verranno sviluppate e completate in successive lezioni nell’ambito grammaticale.

Articoli

LEZIONE

29

I

DELL’ARTICOLO 1. Agli articoli indefiniti italiani un, uno, una corrispondono in spagnolo un, una (1): un caballo, una rosa.

Agli articoli definiti #1, lo, e plurali i, gli corrispofidono el, plurale los. Es.: el padre, los amigos. L’articolo la si traduce la, che al plurale fa las. Es.: la madre, las amigas. Essi si declinano con le varie preposizioni (v. $ 11) a, de, por, para, con, ecc. però senza incorporarle, ad eccezione di a + el e de + el, che fanno rispettivamente al e del. In luogo dell’italiano al, alla nel significato di «ciascuno, ciascuna » si usa el, la. Es.: un franco el kilo, un franco al chilo; dos liras la docena, due lire alla dozzina. 2. — L'articolo neutro lo, benchè abbia per riscontro in italiano l’articolo i1 o lo, corrisponde però solamente a. « ciò 0 che », «quanto », e non può riferirsi a nessun sostantivo verbo sostantivato (espressi o sottintesi). Si usa soltanto dio. nanzi ad aggettivi usati sostantivamente in senso astratt « il Es.: «il buono » nel significato di «ciò che è buono » 0 o; practic lo lato buono » si traduce lo bueno; «la praticità », (Ma «l'importante » (= «l’importanza »), Zo importante, ece. bueno; el «il buono » nel senso dell’« uomo buono », si tradurrà

«il giusto » per l’«uomo giusto », el justo, ecc.). Il lo si usa

astratto. anche davanti a pronomi, pure sostantivati in senso

mio. Così «il mio » nel significato di « ciò che è mio» = lo an(Ma tu perro y el mio = il tuo cane e il mio). Infine, può mente che accadere di usare il lo dinanzi ad avverbi: lo rapida escrito

=

quanto

rapidamente

scritto, ecc.

cato di « al(1) Le voci spagnole unos, unas si usano anche nel signifi dei (o alcuni)

comperato cuni, alcune ». Es.: He comprado unas flores, ho fiori.

30

Lezione I — Dell’articolo

3. — Come già abbiamo avuto occasione di accennare (v. pag. 8), in spagnolo non esistendo apostrofo, si usano per eufonia gli articoli maschili un ed el in luogo rispettivamente di una e la davanti ai nomi femminili principianti per a 0 ha graficamente o foneticamente accentate. Es.: un ala, un’ala; un haba, una fava; el ave, l'uccello; el hambre, la fame; el dguila, l’aquila, ecc. Ciò avviene naturalmente anche con le preposizioni articolate: del haba; al dguila, ecc. Naturalmente, al plurale, si userà l’articolo ATALA las habas, las aves, de las dgquilas. 4. — I nomi di nazioni in generale rifiutano l’articolo, salvo quando sono accompagnati da un aggettivo o da una frase complementare. Es.: la hermosa Italia, la bella Italia; la Espaîa de los Reyes Catélicos, la Spagna dei Re Gattolici, ecc. Fanno eccezione: la China, el Japén, el Perù, el Brasil, el Salvador, el Ecuador, che vanno sempre accompagnati dal: l’articolo.

5. — L’artieolo partitivo non s’usa al singolare: he comido pan (ho mangiato del pane); ma s’usa talvolta al plurale: he comprado libros oppure he comprado unos libros, 08servando che la seconda frase ha un senso più limitato. Il partitivo ha, in italiano, la stessa forma del possessivo, ma mentre il possessivo va sempre espresso, il partitivo può omettersi in italiano, sia al singolare che al plurale, di qui quindi una facile discriminazione: ho comprato grano (o: del grano), he comprado trigo; abbiamo mangiato mele (o: delle mele), hemos comido manzanas. Ma si dirà solo: La maturazione del grano e delle mele, la maduracién del trigo y de las MANZANAS, e non si potranno, nè in ispagnolo nè in italiano omettere, i genitivi: del, delle; del, de lus, perchè qui non sono partitivi.

Esercizi sugli articoli

81

Esercizio pratico I (1). Volere, amare: querer — voluto, amato: querido — volendo, amando: queriendo

pres.: voglio, amo, ete.: quiero, quieres, quiere, queremos, queréis, quieren. dalla I persona singolare di questo tempo derivano tutte le persone del presente del soggiuntivo (solo una decina di verbi fa eccezione): que yo quiera, etc., e quelle dell’imperativo, eccettuate, per quest’ultimo,

le 2 seconde persone del positivo, le quali si formano così: la II singolare (tu), è uguale alla III singolare del presente: quiere (ti), la II

plurale (voi) è la voce verbale cui si sostituisce la 7 finale con una d: S quered (vosotros). quisisteis, quisimos, quiso, quisiste, quise, ete.: passato remoto: volli, amai, quisieron.

dall'ultima persona di questo tempo derivano gli altri tempi del sog. giuntivo: que quisiera, que quisiese, cuando quisiere, ete. futuro: vorrò, amerò, ete.: querré, querràs, querrà, querremos, querréis, : querrén. e: querria, etc. condizional il sempre deriva tempo da questo . l’imperfetto è regolare in tutti i verbi, 3 eccettuati Queste semplicissime regole di derivazione dei tempi si applicano a tutti i verbi; subiscono pochissime eccezioni, pertanto, all’inizio d’ogni esercizio daremo tipi di copiugazioni verbali irregolari, limitandone i tempi a questi 3, solo se necessario sarà fatto cenno ad altri.

Yo tengo un làpiz y una pluma muy buenos. Ti tienes un libro* y una gramftica italiana. El tiene una casa* y un jardin muy grandes. El ave estaba en el agua de la laguna”. El muchacho (ragazzo) rompiò (ruppe) el asa de la taza de café. El Aguila habia perdido la cola y el ala* derecha en la trampa (trappola). David tocaba (suonava) el arpa*. El general atribuy6 la victoria al hambre (fame) que padecia el enemigo. El cantor canté* el aria con mucha gracia. Espafia e Italia son naciones amigas. La Espafia de Franco ha luchado heroicamente contra el bolcheviquismo. El domingo es un dia de fiesta para todos, y el jueves sélo para los discipulos. trambe le lingue.

32

Lezione

I — Dell’articolo

Dicen que hace (fa) mucho calor en el Salvador. El vino* se vende a una peseta la botella, la manteca (burro) a dos pesetas la libra y los huevos a cincuenta pesetas el ciento. Tengo algunos libros que son muy buenos. El mendigo ha comido | pan y queso. En mi jardin tengo flores y unos àrboles frutales. Mi hermano (fratello) tiene unos amigos argentinos. Este comerciante vende vino, cerveza (birra) y cofiac. He recibido dos cartas (lettere), una del Ecuador de mi sobrino (nipote) y otra del Japén de mi cufiado.

Nota: le voci che non si corrispondono nelle 2 lingue vanno cercate nei dizionarietti in fondo alla grammatica. Per le voci verbali occorre cercare l’infinito del verbo, p. es.: comido, cercare « comer » 0 « comir », perchè ido è desinenza delle coniugazioni II e III, e si troverà: comer = mangiare, e comido allora è: mangiato. « Comir» non esiste. TEMA

DI VERSIONE

I.

Desidero un libro, della carta (papel) e 1 na penna. Tu hai una casa grande e desideri un giardino piccolo (pequeîto). Egli ha un padre* e una madre* molto buoni e indulgenti. Il padre era (estaba) con i figli e la madre con le figlie, lo zio con il nipote e la zia con la nipote. Il marito della domestica è molto giovane. L’acqua della laguna è verde*. La fame è un buon aperitivo*. Lo zio ha dei libri spagnoli molto interessanti e degidera prestarteli (prestartelos).

CONVERSAZIONE

I.

i Qué tiene el padre del maestro? Tiene una gramética espafiola muy buena y quiere prestàrnosla (prestarcela). — Ha escrito nuestra tia una carta? Sf, ha escrito una carta en francés con la pluma del tito. — ; Es bueno el papel? No, el papel es malo; quiero otro mejor. — ; Esté en la

escuela tu hermano?

No, sefior, està en casa.



t Tiene V. unos

italianos para dar al primo (cugino) del criado? Si, tengo algunos, no son muy interesantes.



libros

pero

; Tiene el tio de V. amigos espafioles? No,

tiene sélo unos conocidos mejicanos. — 2 De donde vienen aquellos vapores? Uno viene de Inglaterra con carbén, el otro de Chile con salitre y el tercero del Perù con lana. — ; Qué quiere V.? Quiero vino y agua.

Il nome

33

LEZIONE DEL

II

NOME

6. Genere. — Vi sono due generi: maschile e femminile. Non sempre il genere dei sostantivi si corrisponde nelle due lingue, come si rileva dai seguenti esempi: e

m .

RZ

ago albergo argento burro carico conto cucchiaio dubbio fiore

ginocchio inchiostro latte letto miele naso sale sangue tavolo uccello

viso

spagn. | . nnt

|

manteca

aria automobile busta camera

carga

carrozza

sobre cuarto coche

cuenta

carta

papel

cuchara duda flor rodilla tinta leche cama miel nariz sal sangre mesa ave cara

cometa domenica estate ferrovia

cometa

aguja fonda plata

forchetta officina origine posta ricevuta scarpa spazzola spesa stanza tovaglia

automb6vil

domingo verano

ferrocarrdl tenedor taller origen correo recibo zapato cepillo gasto cuarto mantel

34

Lezione

IT — Del nome

7. Formazione del femminile. — @) I nomi terminanti in o e quelli finienti in e (1) mutano in a: amigo-amiga; primo (cugino)-prima; pariente-parienta; infante-infanta. Eccezioni: conde, duque, principe fanno condesa, duquesa, princesa; poeta fa poetisa; sacerdote-sacerdotisa; héroe-heroina. b) I finienti in consonante aggiungono un’a: colegialcolegiala; aleman-alemana; leén-leona; orador-oradora; inglésinglesa. Eccezioni: barén, actor, emperador, abad, fanno baronesa, aciriz, emperatriz, abadesa.

c) Altri hanno voci proprie: Es.: padre-madre; gallogallina; marido-mujer, marito, moglie; yerno-nuera, generonuora; macho-hembra, maschio-femmina.

d) Rimangono naturalmente invariabili al femminile i nomi finienti già in a al maschile (el, la artista; el, la centinela ;

el, la idiota; el, la patriota, ecc.).

Pure invariabili rimangono taluni altri, quali el, la reo, il reo, la rea; el, la testigo, il teste = testimonio, la teste; el, la martir, il, la martire; el, la joven, il, la giovane, ecc.

8. Modificazioni del nome. Si formano gli acerescitivi aggiungendo uno dei suffissi —6n, —ote, -—azo 0 i loro femminili ($ 15) alla parola primitiva, osservando che se è terminata in vocale, questa si sopprime. Es.: hombre-kombr6r, uomo, omone; rico-ricote, ricco-riccone; mujer-mujerona, donna-donnone; animal-amimalazo, animale-animalone. Il suffisso -azo (sempre al maschile) serve anche ad esprimere il colpo, il suono, ece., prodotto o dato con un determinato oggetto. Es.: caùon-cafionazo, cannone, cannonata; fusil-fusilazo, fucile, fucilata; silla-sillazo, sedia, seggiolata = (1) Si eccettuano alcuni dei nomi uscenti in e, quali consorte, conyuge,

cliente, complice, iniérprete, e i participi presenti sostantivi come el, la cantante;

el, la estudiante:

el, la amante, ecc.

Modificazioni e plurale dei nomi

35

colpo dato con la sedia (ma: sillaza = sediaccia). Taluni nomi vogliono invece il suffisso -ada. Es.: pufial-pufialada, pugnalepugnalata; cuchillo-cuchillada; coltello-coltellata; pincel-pincelada; pennello-pennellata; campana- sapa campana, rintocco di campana. I diminutivi si formano aggiungendo uno dei suffissi —tt0, —illo, —uelo o i loro femminili ($ 15) e apportando le opportune varianti grafiche del caso. Es.: libro-librito, libro-libretto; barco-barquillo, bastimento-bastimentino; pillo-piluelo, briccone - bricconcello; Carmen - Carmencita, Carmela - Carmelina; pan-panecillo, pane-panino; luz-lucecita, luce-piccola luce; ReyReyezuelo, Re-Reuccio; pie-piececito, piede-piedino.

9. Piurale. — I sostantivi terminanti in vocale aggiungono una s. Es.: casa-casas; libro-libros. Ma quelli uscenti in vocale accentata aggiungono per lo più es: rubi-rubies, rubino-rubini; colibri-colibries; bajd-bajaes, pascià; rondé-rondoes; bambi-bambies. Eccezioni: café-cafés; pie-pies; canapé-canapés; sofd-sofds; dominé-dominés; papd-papas; mamd-mamds. I terminanti in consonante aggiungono es, osservando però che i finienti in 2 mutano questa in c prima di annettere tale suffisso. Es.: mar-mares; mes-meses; compds-compases; amoramores; cruz-cruces, croce-croci; luz-luces, luce-luci. I polisillabi piani o sdruccioli uscenti in s rimangono invariabili al plurale. Es.: el brindis-los brindis; el miéreoleslos miércoles, il mercoledì -i mercoledì, ecc. I terminanti in y aggiungono pure es. Es.: Rey-reyes, Re; ley-leyes, legge-leggi; grey-greyes, gregge-greggi. Pei nomi composti si badi alla qualità dei componenti e si veda quali siano passibili di forma plurale e quali rimangano logicamente invariati. Variano ad es. casamata-casasmatas, ferrocarril-ferrocarriles, ferrovia-ferrovie.e rimangono invariati: cortaplumas, temperino-i; sacabotas, cavastivali; sacacorchos, cavaturaccioli; savavidas, salvagente.

36

Lezione

II -— Del nome

Esercizio pratico II. Venire: venir — venuto:

venido

— venendo:

viniendo

pres. vengo, etc.: vengo, vienes, viene, venimos, venis, vienen pass. rem. venni, ete.: vine, viniste, vino, vinimos, vinisteis, vinieron fut. verrò, etc.: vendré, vendrés, vendrà, vendremos, vendréis, vendràn imperat. vieni tu, etc.: ven, venga, vengamos, venid, vengan.

El oro es màs precioso que la plata. Tengo la cuchara y tù tienes el tenedor. El emperador y la emperatriz estàn en la corte. La cantante espafiola cantò muy bien. Tengo una cucharita de plata y una copita de cristal. El librito de la hermanita es muy bonito. He oido (udito) un fusilazo. Este hombròn es muy grosero. La colegiala està en el colegio. La actriz vendrà hoy al concierto. Una parienta de mi prima es baronesa. Las casas en los arrabales de las ciudades son habitadas por obreros. Los bueyes araban el campo y las greyes estaban paciendo en los prados. Los reyes nombran a los jueces que juzgan (giudicano) a los transgresores de las leyes. No encuentro el sacacorchos: ) déinde lo habéis puesto? Compra dos cortaplumas para los hijos de la sefiora francesa. El sur de Europa produce vinos, naranjas, limones, aceitunas (olive) y todo género de frutas, que se exportan a los paises del norte. TEMA

DI VERSIONE

II.

La forchetta e il cucchiaio sono d’argento. Questa spazzola è di mia madre. Questi flori sono odorosi (olorosos). L’anno (afìo) ha dodici mesi. I re non sono sempre felici. Le spagnole sono molto simpatiche. La Sicilia produce* aranci e limoni. La Spagna produce vini eccellenti e olive molto buone. L’argento è meno prezioso dell’oro (que el oro). Le case della città

(ciudad) sono grandi e belle. Mia sorella ha una tazzina di porcellana e un cucchiaio di ottone (lat6n). Compra due libretti per (para) i figli del pa-

Accusativo

personale

tI SI

nettiere (paradero). Le miniere d’Inghilterra producono del carbone e del ferro. Il padre e la madre sono nella chiesa (iglesia) col barone e la baronessa.

CONVERSAZIONE

II

Es bueno el papel del discipulo? No. es malo. ; Ha vendido el comerciante un cuadro al hermano del médico? Si, y ha prestado también un librito a la hermanita de mi amiga. ; Està en casa tu primo? No, ha salido. è Has enviado el dinero a aquella pobre mujer? Todavia no: pienso envi&rselo (mandarglielo) mafiana. } Ha comprado tu padre los cuchillos, los tenedores y las cucharas ? Sf, ha comprado todos estos objetos. è Cuantos cafés hay (vî sono) en esta ciudad? Hay cuatro muy bonitos. 7 Son buenos los lapices que comprò el discipulo? Los l&pices son buenos, pero la tinta es mala. ; Vino el cochero de la condesa? No, ha venido la actriz con su hermana;

el cochero vendrà esta noche.

LEZIONE

III

DECLINAZIONE

DEL

NOME

10. Aceusativo personale. — Col complemento diretto esprimente persona determinata, vale a dire quando all’accusativo vi è un nome di persona (proprio o comune), si deve usare il segnacaso a come per il dativo. Es.: Encontré a un pobre, incontrai un povero; he visto al profesor, ho visto il professore; he saludado a Pedro, ho salutato Pietro. Si può usare anche con nomi di animali: quiero mucho a mi perro, amo molto il mio cane. E in pochi casi anche con nomi di cose, quando occorra evitare ambiguità: acompafia « la carta una muestra del articulo ofrecido, accompagna la lettera un campione dell’articolo offerto (è il campione che accompagna, e la lettera viene accompagnata). Il verbo tener possessivo rifiuta il segnacaso a: Tengo un buen padre y tù tienes un buen tio - ho un buon padre e tu hai un buon zio.

38

Lezione

III —

Declinazione

del nome

Notare che la ambigua domanda italiana: chi ha visto mia cugina? si traduce in ispagnolo con precisione massima per ognuno dei suoi significati, e cioè: : iQuién ha visto a mi prima? = da chi (quale persona) è stata vista mia cugina? éA quién ha visto mi prima? = chi (quale persona) è stata vista da mia cugina? e poichè «chi » in ispagnolo ha anche il plurale: quienes che si riferisce esplicitamente a più persone, avremo anche, corrispondentemente: iQuiénes han visto a mi prima? visto mia cugina?

éA quiénes ha visto mi prima? state viste da mia cugina?

=

==

quali persone hanno

quali persone

sono

11. Casi indiretti. — Negli altri casi indiretti il sostantivo si declina come in italiano preceduto dalle varie preposizioni, tra le quali noteremo: ® ante bajo cerca de con contra de desde

a dinanzi a sotto vicino con contro di, da da, fin da

entre hacia hasta junto a junto con para para con por

fra, tra verso fino a vicino @ insieme con per verso per, da

debajo de sotto delante de davanti a detràs de dietro a

segin sin sobre

secondo senza sopra, 8u

en

tras

dietro

in, 8

Preposizioni

39

Come abbiamo già avuto occasione di accennare (v. Lez. 1%, pag. 29), l’articolo definito s’incorpora solo ‘al maschile singolare con a e de (al, del); in tutte le altre forme e con le altre preposizioni l’articolo rimane separato.

12. —

Quanto

all’uso delle preposizioni,

diremo

che:

a) La preposizione spagnola « de » fa due funzioni, ossia corrisponde sia al « di » italiano dinotante possesso o specificazione, sia al «da» indicante provenienza. Quindi «del o dal padre » si dirà del padre, e «della o dalla Argentina » si volgerà de la Argentina. Le espressioni « di giorno, di notte » si possono tradurre analogamente de dia, de noche, oppure durante el dia, por la noche; ma «di mattina, di sera» si devono tradurre unicamente por la mafiana, por la tarde o por la noche. b) La preposizione italiana «da »; che fa da particella agente nella costruzione passiva, si traduce generalmente por. Es.: Questa grammatica è stata scritta dal professor Frisoni, ma la sua ultima revisione e il rinnovamento furono apportati da Erasmo Jocundo Bughy, esta gramdtica ha sido escrita por © el profesor Frisoni, pero su Ultima revision y renovacibn fueron realizadas por Erasmo Jocundo Bughy. Ma se il verbo denota azione affettiva o comunque morale, si preferisce usare de anzichè por. Es.: Mio figlio è molto amato dai suoi professori, mi hijo es muy querido de sus profesores.

c) Coi nomi di paesi, città e località in genere si usano le preposizioni en (in, a) per indicare lo stato in luogo e a (a, in) per denotare il moto a luogo, per cui si dirà: Vivo en Génova, en Italia, vivo (abito) a Genova, in Italia, - Voy raramente a Madrid o a Espafia, vado raramente a Madrid o in Ispagna, - Me dirijo a Suiza, mi dirigo in Isvizzera, - Subo al tranvia, salgo in tram, - Estudio en el circulo, studio al cir-

40

Lezione

III — Declinazione del nome

colo, - He tomado parte en la reunién, ho preso parte alla riunione, ecc. d) La preposizione «per» si traduce para quando denota intento, scopo, destinazione o effetto. Es.: Estudio para aprender, studio per imparare; Salgo para Milan, parto per Milano. Si volgerà però in por quando indica cagione o mezzo. Es.: No hablo por temor a equivocarme, non parlo per timore di sbagliare; Me gusta mis viajar por tierra que por mar, mi piace più viaggiare per terra che per mare; He recibido por aviòn una carta para mi hermano, ho ricevuto per aereo una lettera per mio fratello.

e) Quando la preposizione «con » indica mezzo, duce por. Es.: Con la presente vi comunichiamo... = presente le comunicamos... f) La preposizione

si traPor la

« da » oltre che per de e por, come

già si disse, si volge per desde se indica trascorso di tempo. Es.: Dal secolo scorso, desde el siglo pasado, O se denota provenienza lontana. Es.: Da Montevideo fino a Nuova York, desde. Montevideo hasta Nueva York. La stessa preposizione «da », nel significato di «in casa, nell’ufficio di», si volgerà per en casa, en la oficina de coi verbi di quiete, e a casa, a la oficina de con quelli di moto. Es.: El profesor de espafiol estd en la oficina del director, il professore di spagnolo è dal (si trova nell’ufficio del) direttore; el enfermo ha ido a casa del médico para consuliarle, ‘ammalato è andato dal (a casa del) medico per consultarlo.

9g) La preposizione « verso » indicante direzione si traduce per hacia, ma in senso morale volgesi in para con: Es.: Voy hacia casa, vado verso casa; el médico es caritativo para con los enfermos, il medico è caritatevole verso i malati.

h) La preposizione hasta equivale a «fino a», e rifiuta

Esercizi sulle preposizioni

41

quindi la compagnia della preposizione a. Es.: Fino alla prossima settimana, hasta la semana prorima..

î) «Su, sopra » si traducono en se vi è contatto diretto (sul tavolo, en la mesa); sobre se vi è distanza (bombe su Londra, bombas sobre Londres). 1) Anche el alcalde.

ante rifiuta a. Es.: Davanti

al sindaco,

ante

Esercizio pratico III. Vedere: ver — visto: visto — vedendo:

pres. imperf. pass. rem. fut.

vedo, etc. vedevo, etc.: vidi, ete. vedrò, ete.:

viendo

—veo, ves, ve, vemos, veis, ven veia, veias, veia, veiamos, veiais, veian vi, viste, vio, vimos, visteis, vieron veré, vers, verà, veremos, veréis, verén.

AI salir (uscire) de casa del pastelero encontré al doctor. Uno de los empleados del Banco entregò (consegno) el documento al apoderado no habiendo encontrado al director. Mi amigo ha visto a mi tio, pero no ha visto a mi padre. Honro al hombre virtuoso. Cuando veo a su hermano le hablaré del negocio. El padre estaba al lado de la madre, los hijos detras de las hijas, el sobrino de Pablo delante de la sobrina, el hermano de Pedro con las hermanas. El tio César mandò la carta de la tia Ana a su sobrina Carolina por el marido de la criada (domestica). Vi a tu hermano que estaba hablando con un muchacho (ragazzo). Mi padre vio a tu madre y a tu hermana. de nuestro vecino. Los hijos del panadero vieron a los parientes

TEMA

DI VERSIONE

III

Ho veduto tuo padre nel giardino, ma egli non mi vide. Il *médico *visitò il malato (enfermo) nell'ospedale. Mio cugino vide il maestro di francese nella scuola di mia sorella. Giovanni (Juan) ha veduto il figlio

42»

Lezione IV -— Dell’aggettivo

del capitano spagnolo, ma io non lo vidi. Incontrai il dottore nella farmacia (botica), ma egli non mi ha conosciuto .(conocido). Vedemmo il fratello di Carlo e la sorella della nostra domestica. Il nipote di Luigi (Zuis) incontrò lo zio del medico. I ragazzi del vicino hanno incontrato i collegiali nella strada (calle). Il nipote del ricco australiano* ama la figlia del nostro maestro. Io amo mio padre e mia madre. Mio zio ama i suoi ragazzi perchè sono buoni.

CONVERSAZIONE

III

2 Ha visto el hijo del panadero a la pobre hija del farmacéutico? No, no ha visto a la hija, sino (bensi) a su madre. j A quién encontré el sobrino del doctor? Encontré a la criada del farmacéutico que venta del mercado. 3 A quién encontré V. a bordo del vapor brasilefio? Encontré al marinero que estaba en su casa de V. ayer por la noche. } Ha visto su tfo de V. al hijo del alcalde o al sobrino del conde? No vio a ninguno de los dos, vié al muchacho del panadero que venia a nuestra casa. { Vio V. a mi padre

en el mercado? No le vi, pero vi al hijo del portero. ; Verà mi hijo al maestro mafiana por la mafiana? Ciertamente, si va a la escuela le verà. è Como

recibié V. la mercancia? La he recibido por ferrocarril y la factura por correo. 2 Va V. a la oficina del abogado? No sefior, voy a casa del notario. No me gusta salir de noche con esta obscuridad obligatoria.

LEZIONE

IV

DELL’AGGETTIVO a) Aggettivo qualificativo. 13. Coneordanza. — L’aggettivo concorda in genere e numero col sostantivo che qualifica, salvo le eccezioni di cui al $ 15 c). Es.: El libro malo — la gramatica buena — las casas nuevas — los hombres sanos. .-Pure concorda il participio passato, se coniugato con «estar » 0 «ser ». Es.: Los vagones ya estan cargados, i vagoni

sono già caricati = carichi; los discipulos aplicados serdn premiados, gli alunni diligenti saranno premiati. Ma con haber

Aggettivo qualificativo

43

rimane sempre invariabile. Es.: Mi madre ha salido; mia ma-

dre è uscita. 14. — Gli aggettivi bueno, buono - malo, cattivo - uno, uno - alguno, alcuno - ninguno, nessuno - primero, primo tercero, terzo - postrero, ultimo, perdono l’o finale quando modificano un sostantivo maschile al quale sono preposti.

Es.: El primer dia — El mal hombre — Algin dia — Ningin libro. I seguenti aggettivi perdono la sillaba finale nei casi sotto indicati.: Santo quando è preposto a un nome proprio: San Pablo,

San Isidro. Santo

(Fanno eccezione Santo Domingo,

Santo

Tomas,

Tomé).

Grande quando trovasi davanti a un nome. sehr, gran casa, gran analogia.

Es.: gran

Ciento quando precede qualsiasi sostantivo (e se si tratta di un solo centinaio) si muta in cien, mentre rimane invariabile dinanzi ai numeri, eccetto mil e millones. Es.: Cien nios, cien plumas, cien mil liras, cien millones. (Ma 160= cientosesenta) (1).

15. Formazione

del femminile.

a) Gli aggettivi qualificativi terminanti in o, ete, ote cambiano l’ultima vocale in a. Es.: bueno-a, regordete-a, grassotto-a = tarchiato-a; grandote-a, grandicello-a. b) Quelli finienti in dn, in, 6n, or (eccettuati i comparativi) aggiungono un a. Es.: holgazin-a (fannullone), chiquitin-a (piccolino), bobalicén-a (sciocco), encantador-a (incantevole). c) Tutti gli altri comunque terminanti, compresi i comparativi in « or », rimangono invariabili. Es.: un hombre audaz, (1) V. anche: Lezione

VI, pag. 51.

44

Lezione IV — Dell’aggettivo

un uomo audace; una mujer audaz, una donna audace — un nilo cortés, una nia cortés — un tema fdcil, una excursion fdcil — un dia gris, una giornata grigia; une manta gris, una coperta grigia — un hombre alegre, una niîia alegre — un palacio grande, una escucla grande — el hermano mayor, la hermana menor. (Questi 2 ultimi sono comparativi).

d) Gli aggettivi di nazionalità, se terminanti in 0 lo mutano in a, se terminanti in e sono dei due generi, e se terminanti in consonante aggiungono «a. Es.: italiano-a, austriaco-a, drabedrabe, platense-platense, alemdin-a, andaluz-a, francés-a, espanol-a. 16. Plurale. -—- Si forma aggiungendo una s ai terminanti in vocale ed cs a quelli finenti in consonante. Es.: grande, grandes — blanco, blancos — azul, azules — mayor, mayores. Per quelli terminanti in z, questa si muta in ces. Es.: felizfelices, audaz-audaces.

Esercizio pratico IV. Dare:

dar — dato: dado

— dando:

dando

pres. dò, ete.: doy, das, da, damos, dais, dan pass. rem. diedi, etc.: di, diste, dié, dimos, disteis, dieron fut. darò, ete.: daré, daràs, darà, daremos, daréis, daran imperat. da’ tu, ete.: da (tà), dé (é1), demos, dad, den.

Los enemigos perdieron cien hombres, ciento cuarenta caballos y dos (due). cafiones. Mi amigo Pablo mostré gran deseo de acompafiarme. De esta manera el viejo profesor logrò (ottenne) gran fama de docto. Guillermo Tercero fue el tercer tey de Inglaterra después de la Republica. Doy el pan al mendigo ciego y el dinero a la vieja mujer andaluza. El negociante suizo dio la buena seda a la hermosa sefiora portuguesa. La criada holgazana no trabaja (lavora) con atencién.

Isercizi sull’aggettivo

45

Los hombres no son siempre felices porque la felicidad no es cosa de este mundo. He dado cien pesetàs è mi buena tia Maria y ciento diez liras a la fiel y habil cocinera de mi tio Tosé. TEMA

DI VERSIONE

IV

Gli Spagnoli perdettero cento uomini nell’iltimo attacco di Melilia. Il mio amico Paolo mi dette cento pesetas per il gran dizionario spagnolo. Ho dato il libro alla giovane (joven) figlia del vecchio cuoco del buon zio. L’alunno diligente* ottenne il gran premio*. Dò il denaro al povero cieco e i libri al ragazzo studioso (aplicado). Il negoziante francese diede il conto alla signora inglese. La cuoca fannullona non lavora con la necessaria attenzione. Il primo volume (tomo) di quest'opera (obra) è molto interessante.

CONVERSAZIONE

IV

i Son lindas las hijas de su vecino? No, sefior, son feas y muy holgazanas. i Cuanto

dinero tiene V. en el bolsillo? Tengo

cien pesetas ; Qué

da V. a sus buenas amigas espafiolas? Les (1) doy dos hotellas de aquel vino

blanco que recibi de Espaîa. ; Qué dieron los franceses a sus amigos andaluces ? Les (1) dieron dos sacos de castaîias pilongas (secche).jFueron amados aquellos principes? Si, porque eran justos. ; Quién ha tomado (preso) la novela rusa que estaba aqui? No lo sé, yo he tomado solamente la gramitica francesa. j De cuAntos tomos està compuesta esta obra? Pienso que de tres, pero yo no he lefdo màs que el primer tomo.

(1) Les gholo questo altri, mentre ci dài = nos

doy = dò loro, les dieron = diedero loro; notare che in ispapronome personale al dativo precede il verbo, come tutti gli

in italiano lo segue, a differenza degli altri: mi dà = me da — das — vr uunno = os dan — diamo loro = les damos.

Nota importante: questi esercizi contengono talvolta particelle pronominali come:

me, mi, te, ii, ce, ci, gli, le, loro, ete., che tratteremo

alle

le-

zioni X e XII (pag. 68 e 76) alle quali rimandiamo lo studioso, invece di cercarle sui dizionarietti che sono in fondo alla grammatica.

46

Lezione

V — Dell’aggettivo — Comparazione

LEZIONE

V

DELL’AGGETTIVO b) Comparazione. 17. Comparazione di uguaglianza. a) Si forma con tan... como se dopo «tan » segue un ag-

gettivo o un avverbio o un participio, e dopo « como » segue un sostantivo, un aggettivo, un pronome, un avverbio o un participio. Es.: Soy tan viejo como mi primo, sono (tanto) vecchio come mio cugino — tan paciente como caritativo, tanto paziente quanto caritatevole — tan concluido como corregido, tanto finito come corretto — tan tuyo como mio, tanto tuo quanto mio — tan cerca como lejos, tanto da vicino quanto da lontano, b) con tanto... cuanto 0 tanto... como, se il primo è seguito da sostantivo o pronome e il secondo da verbo; e con tanto... como se ad entrambi segue un sostantivo o pronome. Es.: Tengo tanto dinero cuanto mnecesito y tanto vino como quiero, ho tanto denaro quanto (ne) abbisogno e tanto vino quanto (ne) voglio — tenta tanto papel come Pedro y tanta madera como tù, avevo (0: aveva) tanta carta come Pietro e tanto legno come te. Le voci tanto e cuanto concordano col nome a cui si riferiscono, per cui assumono la forma femminile e plurale. Es.: Pagò tantas pesctas cuantos eran los vasos de vino que bebid, pagò tante pesetas quanti erano i bicchieri di vino che bevve — tengo tantos libros como (0: cuantos) tenta el afio pasado, ho tanti libri quanti (ne) avevo l’anno passato. Si tenga presente che il primo termine (tan o tanto) si deve assolutamente esprimere, ancorchè sottinteso in italiano.

Comparazione dell’aggettivo

47

Dopo le correlative como, cuanto, il pronome oggetto italiano si volgerà col soggetto. Es.: I es tan viejo como yo (sottinx

teso soy), egli è (tanto) vecchio come

me.

18. Superiorità. Il comparativo di maggioranza si ottiene in ogni caso con mds... que... Es.: Luis es mas habil que su compafiero, Luigi è più abile del suo compagno —- Andrés es màs astuto que inteligente, Andrea è più astuto che intelligente — Mas vale tarde que nunca, più vale (val meglio) tardi che mai. 19. Inferiorità. — Analogamente il comparativo di minoranza si forma con menos... que... Es.: Marcos es menos estudioso que José — Tù tienes menos libros que yo (sottinteso tengo). Nota. — Dopo il que comparativo il pronome dev'essere al nominativo per la ragione del verbo sottinteso. Dinanzi ai numeri la correlativa que si usa solo nelle frasi negative: | nelle positive viene sostituita da de. Es.: Yo no tengo mas que cinco mil liras, tl tienes mas de diez mil. I comparativi correlativi « quanto più (o meno)... tanto più (o meno)» volgonsi letteralmente cuanto mds (0 menos)... tanto mds (0 menos), o anche sopprimendo il tanto: cuanto mds..., mds..., ecc. Cuanto més ganamos (tanto) màs gastamos, quanto più guadagniamo tanto più spendiamo.

20. Superlativo. a) Il superlativo relativo si forma con el (le, los, las) mis o menos e la correlativa de. Es.: Juan es el mas (0 el menos) estudioso de la clase. bd) Il superlativo assoluto si forma premettendo al. positivo l’avverbio muy (molto). Es.: muy bonito — muy vieja — muy habiles; oppure annettendo il suffisso -isimo. Bs.:

48

Lezione

V — Dell’aggettivo — ('omparazione

altisimo, doctisimo, riquisimo. L’annessione del suffisso —isimo, che dà maggior forza al superlativo, è però la meno usata. Analogamente all’italiano, alcuni aggettivi fanno il superlativo in —érrimo. Es.: celebérrimo, misérrimo. Nota:

«molto » si traduce

mucho

se modifica

sostantivi,

aggettivi comparativi e verbi, e nel primo caso concorda in genere e numero coi sostantivi stessi, come in italiano: molt’acqua, mucha agua — molti alberi, muchos drboles — molto migliore, mucho mejor — molto meno bella, mucho menos hermosa — mangiar molto, comer mucho. Negli altri casi, anche con i participi usati aggettivamente si traduce muy, invariabile come in italiano: molto brutto, molto brutta, molto brutti, molto brutte, muy feo, muy fea, muy feos, muy feas — molto bene, muy bien — molto stimato, muy estimado. 21. Comparativi e superlativi irregolari. — I seguenti, oltre alla graduazione regolare, hanno altre forme (di derivazione latina) analoghe a quelle usate in italiano. Positivo

Comparativo

Superlativo

alto, alto

superior

supremo

bajo, basso bueno, buono

inferior

infimo

(bene)

grande, grande malo, cattivo

pequeno,

mejor, migliore

(meglio)

mayor (male)

piccolo

peor, peggiore

menor

6ptimo

mdaimo (peggio)

—pésimo

minimo

Esercizi sulla comparazione

Esercizio pratico Chiedere, domandare: pres. chiedo, etc. pass. rem. chiesi, etc. fut. chiederò, etc.

49

V.

pedir — chiesto: peaido — chiedendo: pidiendo pido, pides, pide, pedimos, pedis, piden pedi, pediste, pidiò, pedimos, pedisteis, pidieron pediré, pediràs, pedirà, pediremos, pediréis, pediràn.

Màs vale ser pobre que ignorante, porque las ciencias son màs preciosas que las riquezas. Es tan fàcil hacer bien como mal. El oro es més precioso que la plata. Las riquezas no son tan apreciables como la virtud, sin embargo los hombres las estiman méàs que la virtud. Los embusteros son tan peligrosos como despreciables. Algunos hombres no son màs de lo que parecen, pero otros parecen mis de lo que son. El consumo del trigo en este pais es més de cinco millones de hectélitros, pero el (1) del vino no es més que ochocientos mil hectélitros. El reinado de Alfonso el Sabio fué uno de los màs dichosos que Espafia habia visto. Ciceròn fue el màs elocuente de los oradores romanos. El amor propio es el enemigo més formidable del hombre. La experiencia es el mejor consejero. Cuanto més adelantamos en el estudio de un idioma extranjero, màs facil resulta. Me gusta tanto el vino como la cerveza. TEMA

DI VERSIONE

V

Il negoziante mi domandò più di trenta lire per quel piccolo lavoro. A me non

[ne] domandò

che venticique, ma il lavoro non risultò di mia

soddisfazione (agrado). Il strto chiederà meno per il vestito di estate (verano) di quanto chiese per quello d’inverno. Chi più chiede meno ottiene (consigue). Questo signore è più ricco di tuo zio Carlo, ma è molto meno felice. Comprò* tanti bicchieri (vasos) quante erano le persone che aveva (1) el del vino = el consumo del vino, quello del vino, in cui el, articolo,

diventa pronome con la semplice omissione del nome.

50

Lezione

VI — Aggettivi numerali

invitato (convidado). Egli ha più libri spagnoli di me, ma non ne ha tanti quanti [ne] ha mio zio. Virginio è buono come te, ma è meno studioso. Il miglior caffè viene dal Brasile. Questo vino* è peggiore di quello che ho comperato l’anno passato. Nora. —

Le parole tra parentesi quadre non si traducono.

CONVERSAZIONE

V

è Cual libro es mejor, éste o aquél? He lefdo ambos, pero creo que el uno es peor que el otro. ; Le parece a usted que el café llegado (arrivato) por el vapor « Rosario » es mejor que el anterior? Siento mucho (duolmi) decirle que su calidad no es mejor. A pesar (malgrado) del precio aumentado, es bastante inferior a la (quella) del iiltimo envio. i Cémo son estos dos hermanos? El mayor es mucho menos docto que el menor. Cufnto carbén ha vendido V. esta semana? He vendido ms de trescientas toneladas. Me dijeron que V. no ha vendido més que doscientas, aunque haya recibido més ofertas que todos los demés corredores (mediatori). ‘; Es rico

Don Pablo, el mercader de trigo? No es tan rico como se habia creido; es menos rico que el mercader alemn, quien (quien = chi, qui ha valore di «che», «il quale ») a la verdad no es riquisimo.

LEZIONE AGGETTIVI

VI

NUMERALI

a) Cardinali. 1 uno 2 dos 3 tres

(un), una

9 nueve 10 diez 11 once

4 cuatro

12 doce

5 cinco 6 seis 7 siete

13 trece 14 catorce 15 quince

8 ocho

16 diez y seis

Numerali

51 —____——__—__r—— e €—._—-r o.

17 18

diez y siete diez y ocho

101 ciento y uno 200 doscientos-as

19

diez y nueve

20 21

wveinte — wveinte y uno

22

veinte y dos, ecc.

30 40 50

treinta cuarenta cincuenta

60 70. 80 90

sesenta setenta ochenta noventa

100 ciento

300 trescientos-as 400 cuatrocientos-as 500 quinientos-as

600 seiscientos-as 700 setecientos-as 800 ochocientos-as 900 novecientos-as

1000 _1001 1100 2000 (cien)

1.250.000

mil mil y uno, ecc. mil ciento, ecc. dos mil, ecc.

100000 un mulo

doscientos

cien mil

cincuenta

mil.

22. Le centinaia hanno forma plurale e assumono la forma femminile quando si riferiscono a sostantivi di tale genere. Es.: trescientos hombres, doscientas mujeres.

23. — Il numero

«cento », come già si disse, si traduce

ciento se è seguito se è seguito da un Es.: Ciento ochenta cien mil liras. Ed plurale di « millén »

da altro numero (eccetto «mil »), e cien nome, ancorchè modificato da aggettivi. hombres, cien libros, cien prosperos afîios, anche cien millones, perchè «millones », è sostantivo vero e proprio.

24. — Premettendo a un numero cardinale le voci cerca de 0 unos, unas sì ottengono le espressioni: « circa, all’incirca, a un dipresso ». Es.: Unos veinte duros, circa venti scudi; cerca de doscientos kil6metros, circa ducento chilometri.

zo. — I numeri dal 16 al 29, con lievi varianti ortografiche, si possono scrivere in una sola parola, ossia: dieciséis, diecisiete, ecc.; veintiuno, veintidés, ecc.

Lezione

52

VI — Aggettivi numerali

b) Ordinali. 1° primero, primo 20 segundo 3° tercero, tercio 40 cuarto 50 quinto 6° seaxto 7° sétimo, séptimo 8° octavo 9° noveno, nono 10° décimo 11° undécimo, onceno

220 vigésimo segundo, ece. 30° trigésimo 40° cuadragésimo 500 quincuagésimo 60° sexagésimo 70° septuagésimo 80° octogésimo 90° nonagésimo 100° centésimo 101° centésimo primo 102° centésimo segundo

120° duodécimo, doceno

—200° ducentésimo

13° 140 15° 16° 17° 18° 19° 20° 21°

decimotercio 300° trecentésimo decimocuarto 400° cuadringentésimo decimoquinto 500° quingentésimo decimosexto 600° sexcentésimo decimoséptimo 700° septingentésimo decimoctavo 800° octingentésimo decimonono 9000 noningentésimo vigésimo 10000 milésimo vigésimo primo 20000 dosmilésimo, ecc. ultimo: Ultimo, postrero.

26. I numeri ordinali concordano in genere e numero col sostantivo. Es.: Los primeros hombres — Las terceras categorias — Los vigésimos quintos de cada hilcra (fila). Coi nomi di sovrani, papi, secoli, capitoli, ece., si usano gli ordinali sino al 10 e i cardinali dall’11 in poi. Es.: Alfonso décimo — Luis dieciséis — Siglo dieciocho — Capitulo veinte. ecc. L'uso del numero cardinale in luogo dell’ordinale è fax coltativo, ma è assai più frequente. 27. — Primero, tercero, noveno si usano assoluti, e primo, tercio, nono quando sono preceduti da altro numero e for-

Cio

Numeratli

i

FFP©PRPrREB

e

N

—_

i

53 |}(°teMZuZ:I

mano un composto. Es.: Capitulo tercero; libro vigesimotercio. Come detto al $ 14, primero, tercero, postrero perdono l’o finale dinanzi ai nomi. c) Frazionari.

‘|, un medio, la mitad

—*/ dos tercios

1/3 » tercio

3/, tres cuartos

1], »

cuarto

1/; cuatro quintos

1/3 »

quinto

3/ cinco sextos

1/g »

sexto

6/, seis séptimos

1/7 » séptimo

"/s siete octavos

1j; » octavo 1/g » noveno io » décimo

8/s ocho novenos ?/1o nueve décimos 10/1 diee décimos

28. —

Dall’11 in poi i denominatori delle frazioni si for-

mano col suffisso avo (pl. avos) aggiunto al numero cardinale, onde: un onzavo, dos dozavos (con le eventuali modificazioni grafiche: c in 2), tres dieciseisavos, ecc. Es.: Cada hijo cobré la catorzava parte de la herencia = ciascun figlio riscosse la 148 parte dell’eredità — es este el tomo decimocuarto (0: catorce) de la obra = questo è il volume 14° dell’opera. Si dice dos centésimas de segundo per dos centésimas partes de segundo.

d) Collettivi. 29. — Anche in spagnolo si hanno i collettivi: un par, un paio, una pareja, una coppia, decena, docena, quincena, veintena, treintena, ecc.; ma generalmente si preferisce sostituirli con le forme unos veinte (0 unas veinte), unos o unas...: cincuenta, ochenta, norenta, ecc., ovvero col numero cardinale seguito da mds o menos. Es.: Este sefior tendréà unos cincuenta aos; oppure: cincuenta afios mAs o menos.

54

Lezione

VI — Aggettivi numerali

Un centinaio di, un migliaio di, si volgono con: un ciento de, un millar de. Qualche centinaio di, qualche migliaio di, con: unos cientos de, unos miles (0 millares) de. Es.: un ciento de mujeres — unos miles de bueyes y vacas.

Esercizio pratico VI. Esserci:

haber



esserci stato-a-i-c: haber habido habiendo habido.

vi è, vi sono, c’era, c'erano, vi fu, vi furono,

hay habia hubo



essendoci

ci sarà, ci saranno, vi sarebbe, vi sarebboro, c’è stato, ci sono stati,

stato-a-i-e:

habrà hRabria ha habido

Le due particelle italiane «ci» e «vi» sono sinonime. In ispagnolo questo verbo unipersonale ha la sola III persona singolare; es.: c’era una sola donna, habia unu sola mujer — verano una trentina di ragazze, habia treinta muchachas mas O menos. Hay ciento cincuenta buques de vapor en el puerto de Génova. Habia cuatrocientos soldados en este cuartel, ahora no hay màs que doscientos cuarenta y cinco. Hubo dos bailes en casa del conde la semana pasada. Habia quinientas personas en el cine (cinema); habria mas de mil doscientas si

el salon fuese màs espacioso. Ha habido màs de ciento sesenta soldados heridos en el ultimo ataque. He comprado una docena de huevos. Mi suegro comprò doscientos ochenta y cinco tomos en lenguas extranjeras, a saber (cioé) doce rusos, veinte y tres alemanes, treinta y dos portugueses, cuarenta y uno holandeses, cincuenta y tres ingleses, sesenta y seis franceses, setenta y uno hingaros, ochenta y siete daneses. Las reparaciones de esta casa costaran unas novecientas pesetas. Franci tuvo dos emperadores: Napoleòn pri-

Esercizi

sui numerali

.

bb

mero, que murié en Santa Helena, y Napoleén tercero, que muriò en Inglaterra. De este libro ‘se ha hecho una ediciòn en dieciseisavo. TEMA

DI VERSIONE

VI

Ho ricevuto le quattrocentocinquantacinque tonnellate di grano (trigo) da Buenos Aires con (por) un vapore spagnolo. Il mio amico ha inviato circa mille cinquecento casse di paste alimentari a Montevideo con il « Conte Verde » che partì (sali6) il giorno diciotto, L'America fu scoperta (descubierta) da Cristoforo Colombo (Cristébal Colén), che sbarcò a San Salvador nel 1492. Questo vapore porta (/leva) circa 1850 tonnellate di carico. Al combattimento dei tori (corrida) vi erano qualche migliaio di uomini e qualche centinaio di donne. Questa regola si trova (encuentra) nella gramatica dell’Accademia, sedicesima edizione, capitolo nono, paragrafo ottantasettesimo, pagina duecentoventuno.

CONVERSAZIONE

VI

2 Donde estàan los cinco buques (navi) del armador alemàn? Tres estàn en el puerto, pero los otros aun estàn viajando. ; Cufntos libros espafioles ha comprado usted? Compré dieciocho y le (1) pagué al librero ciento treinta y cinco pesetas con cincuenta céntimos. ; Cuntas cartas ha recibido V. de América? He recibido veinte y nueve. ; Cufintos afios tiene su abuelo (nonno) de V.? Tiene ochenta y nueve afios, pues nacié . en mil ochocientos cincuenta y nueve. ; Sabe V. cufndo comenzé la revolucibn

francesa?

a Quién

Sf sefior,

comenzé

fue el primer presidente

en

mil setecientos

de los Estados

ochenta

Unidos?

y nueve,

Washington,

quien fue elegido tres veces en reconocimiento de sus esfuerzos heroicos para la libertad de su patria. ; No ha recibido V. mi carta fechada en primero de Enero conteniendo el extracto de su cuenta corriente hasta el treinta y un de diciembre? Sf sefior, la he recibido a su debido tiempo. 2A cuantos estamos hoy del mes? Estamos a diecisiete. } Puede V. decirme qué hora es? No tengo reloj, pero pienso que van a dar las once (stanno per suonare le 11). } Cuanto tiempo se qued6 V. en la oficina? Entré (1) Nota: «le » significa «lo » e si riferisce al libraio e non ai libri, trattasi cioè di una ripetizione pleonastica usuale allo spagnolo: me Zo dio

a mi=

me

lo diede,

Lezione

56

VII — Aggettivi e pronomi

possessivi

a las ocho y cuarto y sali a las doce menos diez minutos. Dénde vive V.? Vivo en la calle de izquierda. ; Cu&nto le su cuenta le debo mil le debo sino (che) mil

Roma niimero cuarenta, tercer piso, primera puerta, debe V. aùn a su corresponsal de Lima? Segin quinientos diez pesos, pero segin mis escrituras no doscientos quince.

LEZIONE AGGETTIVI

VII

E PRONOMI

POSSESSIVI

a) Aggettivi. mio-a

mis tus sus

miei, mie tuoi, tue suoi, sue

mi tu

tuo-a

su

8u0-@

nuestro-&

nostro-@

nuestros-as

mnostri-e

vuestro-a

vostro-4

vuestros-as

vostri-e

loro

sus

loro

su

30. — Mi, tu, su sono d’ambo i generi, inoltre su (come vedremo al $ 35), è anche d’ambo i numeri, cioè può significare tanto «suo » come « lero ». Tutti quanti, compresi nuestro, vuestro, si declinano con la preposizione richiesta (a, en, de, por, para, con, ecc.), precedono sempre il nome e rifiutano l’articolo.

il mio libro la mia penna suo zio la sua casa

mi mi su su

libro pluma to casa

i nostri zii le vostre zie i loro figli le loro figlie

nuestros tios vuestras tas sus hijos sus hijas

31. — Il vostro, la vostra, ecc., usati commercialmente in italiano, non hanno riscontro in spagnolo e devonsi tradurre

Possessivi

‘e

eu 57

per su, ovvero de V., de V. V., perchè in spagnolo non s’usa mai il vos nemmeno nelle lettere commerciali, nelle quali pure s’usa il pronome di cortesia usted, plurale dida Quanto all’uso di su, sus, vedi $ 35.

32. — Le espressioni «un mio..., un tuo..., un SUO..., ecc. » si possono volgere con uno de mis..., uno de tus..., UNO de sus... oppure con un... mio, un... tuyo, un... sugo. Es.: Un hermano nuestro, ovvero uno de nuestros hermanos. Più modernamente si può anche usare un mi..., un tu..., eCC., ece., forme già riprovate dall'Accademia, ma ora più che mai di moda. Es.: un mi libro, un tu amigo, ecc. 33. — Quando due aggettivi precedono un sostantivo, si dovrà usarne uno come aggettivo e l’altro come pronome. Es.: Il nostro e il vostro maestro sono fratelli. Nuestro maestro y el vuestro son hermanos. b) Pronomi.

el mio el tuyo el suyo

los mios los tuyos los suyos

la mia la tuya la suya

las mias las tuyas las suyas

el nuestro

los nuestros

la nuestra

las nuestras

el vuestro

los vuestros

la vuestra

las vuestras

el suyo

los suyos

la suya

las suyas

34. — I pronomi possessivi, come in italiano, sono sempre preceduti dall’articolo, salvo che fungano da predicato col ‘verbo «essere». Es.: Mi sombrero es mejor que el tuyo, il mio cappelloè migliore del tuo; tus amigos son los nuestros, i tuoi amici sono i nostri, ecc. Ma: questo dizionario è mio — este diccionario

es mio,

58

Lezione

VII — Aggettivi e pronomi possessivi

35. — Tanto gli aggettivi su, sus, quanto i pronomi el suyo, la suya, e i loro plurali rispondono alle voci italiane vil suo, la sua, il loro, la loro, i suoi, le sue,i loro, le loro »; perciò, quando dal senso della frase non risulta chiaramente a quali persone si riferiscono, si fanno seguire dai determinativi de él, de ella, de ellos, de ellas, de V., de V. V. Es.: Este no es su libro de usted, sino el suyo de ellos, questo non è il suo libro (di Lei), ma il loro (di essi), ecc.

Esercizio pratico VII. Ritornare:

volver



ritornato:

pres.

ritorno, ete.: :

vuelvo, vuelven

pass. rem.

ritornai, ete.:

volvi,

vuslto

vuelves, volviste,

— ritornando:

vuelve, volviò,

volviendo

volvemos, volvimos,

volvéis, volvisteis,

volvieron

fut.

ritornerò, ete.: volveré, volveràs, volverà, volveremos, volveréis, volveràn.

Mi padre vuelve a casa siempre màs temprano (di bon’ora) que tu tifo, pues a tu tio le gusta ir al teatro. Tus hermanos vuelven mafiana del campo, y los mios volvieron ayer. Uno de nuestros primos, que està ahora en Espafia, volverà a Génova el pròximo mes, con uno de sus viajantes. Mi gramdtica y la tuya han sido publicadas por el mismo editor. Volvimos de Argentina con nuestros tios, nuestras tias y todos sus hijos, es decir todos nuestros primos. Pedro ha consultado el diccionario de V., pues es màs completo que el suyo de él.

Su criada de ellos es mas inteligente que la mia, pero menos aplicada. Mi abuela comprò el cuadro que mi tia habfa visto en la exposiciòn. Sus manteles (tovaglie) de V. son muy finos, pero los mfos son an més finos. Sus amigos llevan sombreros de paja. Mis hermanos y los suyos de usted se comieron toda la sopa, porque tenfan hambre (fame).

Esercizi sui possessivi

TEMA

DI VERSIONE

59

VII

Mio fratello ritorna prima del vostro, ma parte* dopo. Vostra (1) mamma è ritornata stamane, la mia giungerà (/egard) domani. I nostri figli ritorneranno da Roma questa sera, i loro giunsero ieri. Desidererei avere una bicicletta come la sua. Il clima del nostro paese è migliore, del clima del suo. Mio nipote ha comprato dal suo amico una dozzina di camicie. Ho incontrato i vostri zii e i cugini di lei. Ho salutato un mio amico che è arrivato dall'Argentina con sua moglie e i suoi figli. Ho ricevuto la vostra del quindici corrente, che si è incrociata (se ha cruzado) con la mia di pari data (igual fecha). CONVERSAZIONE

VII

i Llegaron sus sobrinos de V.? An no llegaron, pero espero que llegargn pronto. ; Quién llegé en el tren de las dos? Llegò mi hermano menor de Paris y su tfa de V. de Londres. ; Quiere V. llevar mis maletas a mi cuarto? Con mucho gusto. ; Quiere V. que le lleve también su paraguas? No, como tengo que salir, lo llevo conmigo, pues amenaza lluvia (pioggia). Supongo que sus primos le est&n aguardando (aspettando) a V. — Sî, y espero que mi visita les serà tan agradable como la suya me lo fue a mf. Quiere V. quedarse a comer conmigo? Mil gracias, pero me aguarda mi esposa para comer con ella. ; Ha visto V. mis libros? Todavia no, pero me gustaria verlos. Si quiere quedarse, le ensefiaré mi biblioteca. Estos son libros suyos en efecto, pero no son obras suyas. j De quién son aquellos dos hermosos perros? El blanco es mfo y el negro es de mi cufîiado. ; Ha visto V. a mi yerno (genero) esta tarde? No, pero he visto a su padrey a su tio de V. Se me dijo que la novia (fidanzata) de tu hijo es hermosa yrica. Si, esto es, y cuanto mfés rica, a mfs de hermosa, mejor. j Cémo traduce V. la frase italiana « Stefania ama Marina più di me»? Es frase ambigua que tiene dos distintas versiones espafiolas, a saber: «Estefanfa quiere a Marina ms que yo »; « Estefanfa quiere a Marina mds que a mi». (1) Abituarsi a tradurre, in casi simili, in III persona singolare o plu. rale di cortesia: su madre de usted..., su madre de ustedes...; tradurre con:

vuesiru madre, solo se ci si rivolge a più persone cui diamo del tu.

60

Lezione

VIII — Aggettivi e pronomi dimostrativi

LEZIONE AGGETTIVI

VIII

E PRONOMI

DIMOSTRATIVI

a) Aggettivi. MASCHILE

singolare

plurale

este ese ‘aquel

questo codesto. quello

estos esos aquellos

>

questi codesti quelli

FEMMINILE

singolare

esta esa aquella

plurale

questa codesta quella

estas esas aquellas

queste codeste quelle

b) Pronomi. MASCHILE singolare

éste ése aquél el de el que

plurale

questo, questi codesto quello, quegli quello di quello che

éstos ésos aquéllos los de los que

questi codesti quelli quelli di quelli che

FEMMINILE

singolare

ésta é82 aquélla la de la que

plurale

questa codesta quella quella di quella che

i

éstas ésas aquéllas las de las que

queste codeste quelle quelle di quelle che

Dimostrativi.

61

36. — Le voci este-a, ese-a, aquel- aquella e i loro plurali portano l’accento quando sono usate come pronomi. I pronomi el de, el que, e loro femminili e plurali non sono, a rigore, dimostrativi, non indicando relazioni di distanza: questo libro è quello che mi abbisogna = este libro es el libro que me hace falta; eliminando il nome «libro » nella versione spagnola rimane: este libro es el que me hace falta, in cui l’articolo «el» diventa pronome. Applicazioni di questa costruzione possono portare a ripetizioni come le seguenti: estas gallinas no pertenecen a las aldeanas de este pueblo, sino a las (aldeanas) de aquét = queste galline non appartengono alle contadine di questo villaggio, ma a quelle di quello. Si verificheranno casi in cui la ripetizione è adiacente: no hablo de tu retrato, sino del del director = non parlo del tuo ritratto, ma di quello del direttore — no hacemos caso de las faltas

de las niîias, sino de las de las mujeres = non teniamo conto degli errori delle bambine, ma di quelli delle donne. In questi casi abbiamo costrutto il pronome spagnolo con le preposizioni a e de che talvolta si incorporano (al, del). Ricapitolando possiamo stabilire che, quando i pronomi italiani « quello di » etc., non sono strettamente dimostrativi, si traducono in ispagnolo sostituendoli con l’articolo definito corrispondente. Esistono pure i pronomi neutri esto, eso, aquello, ello, che significano « questo, codesto, quello, ciò », in senso neutro, cioè nel significato di « questa cosa, codesta cosa, quella cosa, e corrispondono quindi semplicemente al «ciò » italiano. Tali pronomi non hanno forma femminile, nè plurale, e perciò non possono rappresentare nessun sostantivo precedentemente citato. Es.: Esto no es justo — No creo eso — Aquello que usted me dijo ayer, no me convence. i Qué dijo de ello? = Che cosa disse di ciò? (= che ne disse?). 37. — Le dizioni en ésta, en ésa, ossia con l’ellissi della voce «ciudad o plaza », corrispondono agli avverbi italiani

62

Lezione

VIII — Aggettivi e pronomi dimostrativi

«qui, costà » e le dizioni de ésta, de ésa valgono: « della nostra, della vostra città ».

38. —

Costui, costei, costoro si traducono

rispettivamente

con: este 0 ese hombre 0 caballero — esta 0 esa mujer o sefiora —estos 0 es08 hombres o caballeros — estas 0 esas mujeres 0 seroras.

39. — Quando in italiano due aggettivi precedono un sostantivo, se ne dovrà tradurre uno come aggettivo e l’altro come pronome. Es.: Questa e quella casa. Esta casa y ésa — Queste

vostre ragioni sono infondate.

Estas

razones

suyas no

tienen fundamento.

Esercizio pratico VIII. pres.

Potere: poder — potuto: podido — potendo: pudiendo posso, ete.: puedo, puedes, puede, podemos, podéis, pueden

pass. rem. potei, ete.: fut. potrò, ete.:

pude, pudiste, pudo, pudimos, pudisteis, pudieron podré, podréàs, podrà, podremos, podréis, podràn.

Esto que dice V. no es verdad. Estos hombres y estas mujeres son franceses. Aquellas sefioras son muy amables y muy ricas. Aquel otro hombre que vino a verme es mi portero. Mi casa y la de mi hermano son viejas. Cuando los que suelen mentir dicen la verdad, no son creidos. Me hablé de todo, de esto y de aquello. Aquellas torres son altas, pero estos palacios son més altos todavia. Estos dos caballos han costado mucho. Estas no son mis hermanas, sino aquéllas. Este jardin es el jardin real, aquel otro es el jardin publico. Este reloj es el de mi padre, ese otro es el de mi hermanito. Este sefior es un conocido mio. Esa mujer es la criada del abogado. Yo vivo en ésta (ciudad) desde hace (1) muchos afios. (1) ...desde hace muchos afios = da (fanno) molti anni; il verbo hacer è qui usato impersonalmente, alla 3% persona singolare, come haber unipersonal (vedere esercizio pratico VI).

Esercizi

TEMA

sui dimostrativi

DI VERSIONE

63

VIII

Mio zio è ricco, può comprare questa casa e quella. Questa stiratrice (planchadora) lavora meglio di quella. Questi ragazzi sono più studiosi di codesti, ma quelli sono più diligenti. Questo non è vero, chi lo ha detto ha mentito. Queste signore sono inglesi, codeste sono spagnole e quelle sono tedesche. Questa carta non è buona, mi dia (déme) per favore quella che è certamente migliore. Non mi piace questo quadro, quello è da preferirsi. Posso comprare questo cavallo e quello, perchè ho ricevuto il denaro che aspettavo. Un commerciante di costà ci chiese delle merci a credito. Non conosciamo costui, e perciò non gliele (se las) abbiamo spedite.

CONVERSAZIONE

VIII

Puede V. comprar esta casa o aquélla? Podia comprar la que visité ayer, pero ya la habfan vendido. ; Hablan V. V. de los negocios de mi socio, o de los del banquero? No hablamos ni de los unos ni de los otros, hablamos de los de mi padre. ; Por qué rechaza V. los géneros? Porque su calidad no es igual a la de las muestras. ; Querr& el tendero cambiarme este billete de banco? No dudo de que se lo cambie al instante. ; A quién saluda V.? Saludo a aquel caballero que es amigo mio. ; Puede V. decirme d6nde estàn las oficinas de la Compafifa de Seguros? En esta misma calle, ntimero diez, primer piso. ; De quién son estos libros y estos cuadernos? Los libros son nuestros, y los cuadernos son del discipulo. ;Ha

escrito V. a ese hombre? No le he escrito a él, sino a su hermano. ; Es éste

el sombrero (cappello) de V.? No sefior, éste no es mi sombrero, sino ése. 1 Quién es aquel hombre? ;C6mo no lo conoce V.? Es Don Pedro Lépez, el médico màs afamado

de la ciudad.

LEZIONE AGGETTIVI

E PRONOMI

IX INDEFINITI

a) Aggettivi indefiniti generici. cada

cierto è a cualquier otro tal

ogni

un certo qualunque altro tale

todo

el mismo 7 el propio los demàs su propio

ogni

lo stesso gli altri él proprio

64

Lezione IX — Aggettivi e pronomi indefiniti

b) Aggettivi quantitativi indefiniti. algun bastante cuanto

demasiado diversos

qualche sufficiente

mucho pingùun

molto nessuno

quanto

poco

poco

troppo diversi

tanto varios

tanto vari

40. — Tutti i precitati aggettivi concordano in genere e numero col sostantivo al quale si riferiscono, notando che bastante, tal e cualquiera sono d’ambo i generi e che quest’ultimo fa al plurale « cualesquiera ». Inoltre, cualquiera e cualesquiera elidono l’a finale dinanzi al nome. Es.: cualquier amigo, cualesquier libros. Cada è d’ambo i generi, ma non ha plurale, mentre diversos e varios, come quantitativi mancano del singolare (diversos libros, varios amigos). Il femminile e il plurale di algin, ningun si ottengono dalle voci pronominali alguno, ninguno. Demasiado, quando modifica un aggettivo, funge da avverbio e resta invariato. Es.: Carmen es demasiado rica, sus primas son demasiado pobres. Possiamo cioè, anche per demasiado, dire che esso si comporta analogamente a MUY e mucho, accordandosi in genere e numero quando le stesse concordanze si verificano in italiano, e non concordano quando, negli stessi casi, non concorda nemmeno in italiano. Es.: Estas ciruelas estàn demasiado verdes, queste prugne sono troppo

acerbe —

has comprado demasiadas ciruelas verdes, hai com-

prato troppe prugne acerbe — has comprado ciruelas demasiado verdes, hai comprato prugne troppo acerbe.

41. Si osservi che otro rifiuta sempre l’articolo indefinito, e che generalmente lo rifiuta pure cierto (un altro libro, otro libro; un certo giorno, cierto dia); e che los o las demds valgono a significare «gli o le restanti o rimanenti » mentre los 0 las otras indicano « gli altri, le altre diversi dai prece-

Aggettivi e pronomi indefiniti

65

denti ». Es.: Compro estos cuadros, los demàs no me gustan, compro. questi quadri, gli altri = i rimanenti non mi piacciono. Los libros que me has enviado ahora son muy interesantes; los otros eran muy aburridos, i libri che mi hai mandato ora sono molto interessanti; gli altri (quelli di un precedente invio) erano molto noiosi. 42. — La particella « ne » seguita da un aggettivo quantitativo, generalmente si tace. Es.: < No tienes ningun amigo? St, tengo varios (ne ho varî).

43. — «Ogni » si traduce cada quando corrisponde a « ciascuno » considerato singolarmente in una distinta cerchia di persone o di cose: la tropa estaba cansada y hambrienta, y cada soldado recibi6 abrigo y comida, la truppa era stanca e affamata, e ogni soldato ebbe ricovero e cibo; si traduce todo nel significato più generale di « qualsiasi » « qualunque » « tutti »: todo hombre es mortal, ogni uomo è (tutti gli uomini sono) mortale (mortali). Todo quando s’usa in senso neutro all’accusativo, esige lo. Es.: Ora capisco tutto, ahora lo comprendo todo. El mismo, el propio significano «in persona »: Vi al mismo general, vidi il generale in persona, e non: vidi lo stesso generale che avevo veduto altre volte. Ma: tengo la misma edicion que tà, si traduce: ho la stessa edizione che hai tu (di te).

c) Pronomi PER

alguien nadie cada uno-a

LE

qualcuno Nessuno ; ciascuno-a

indefiniti. PERSONE

cada cual quienquiera o cualquiera

ognuno |. | chiunque

66

Lezione IX — Aggettivi e pronomi indefiniti PER

algo

LE

qualcosa PER

LE

alguno-a

ninguno-a cualquiera otro-a el otro ambos

PERSONE,

alcuno-a nessuno-a qualunque altro-a l’altro ambedue

COSE

nada GLI

ANIMALI

nulla E LE

entrambos los dos los demàs varios-a8 muchos-as pocos-as

COSE

entrambi tutt'e due è rimanenti vari-e molti-e pochi-e

44. — I suddetti pronomi concordano in genere e numero e si declinano con le varie preposizioni. Quienquiera, cualquiera fanno al plurale « quienesquiera, cualesquiera »; alguno-a, ninguno-a, otro-a aggiungono al plurale una s..« L’un l’altro » etc., si traduce uno a otro, ete. usandosi per i verbi reciproci da non confondersi con quelli riflessivi: aquellas muchachas se visten y se peinan unas a otras, quelle ragazze si vestono © si pettinano le une le altre (cioè: reciprocamente), ma: aquellas muchachas se visten1y se peinan (de por si = da se stesse), esprimerà solo l’azione riflessa. Nadie, nada, ninguno rifiutano il no se precedono il verbo, lo esigono se lo seguono, come in italiano: Nadie ha venido = no ha venido nadie, nessuno è

venuto

= non è venuto nessuno. Algo e nada non sono mai

seguiti da de partitivo: algo bueno, qualche cosa di buono; aquella sefiorita no tiene nada interesante, quella signorina non ha niente d’interessante.

«Un tale » si traduce un tal; «il tal dei tali », el tal de los tales, o Fulano de Tal; un tizio, un fulano; Tizio, Caio, Sempronio, Fulano, Zutano, Mengano.

Esercizi sugli aggettivi e pronomi ‘indefiniti

67

Esercizio pratico IX. Fare: hacer — fatto: hecho

— facendo: haciendo

pres. fo == faccio, ete.: hago, haces, hace, hacemos, hacéis, hacen

pass. rem. feci, etc.: fut. imperat.

hice, hiciste, hizo, hicimos, hicisteis, hicieron

farò, ete.: haré, harés, harà, haremos, hargis, harén fa’ tu, etc.: haz, haga, hagamos, haced, hagan.

Todos cumpliràn con (compiranno) su deber, no cabe duda (non c'é dubbio). Cierto dia me vengaré. Cualquier cosa que haga, no podrà conseguir su intento. Diversos amigos hicieron una apuesta (scommessa). V. hace demasiado ruido, mgrchese de aquî. Nadie harà jam4s lo imposible. Alguien ha venido cuando no estaba yo en casa. Nadie puede decir: yo no moriré. Pocos son los que cumplen siempre con su deber. Muchos concurrieron a la reuniòn, pero pocos hablaron en favor del candidato. El propio director nos habl6 del asunto. He leido el mismo libro que tù. Cada uno de los jueces hizo una pregunta al acusado. Este viajante visita a sus clientes cada dos meses. Ambos han venido esta mafiana. Unos refan, otros lloraban. TEMA

DI VERSIONE

IX

Ogni stagione ha i suoi divertimenti. Ogni uomo ha i suoi gusti. Ogni vapore trasporta merci. Leggere qualunque libro è un istruttivo passatempo. Nessuno è sicuro di ciò che avverrà domani. Molti dicono quel che pensano, ma non pensano a (en) quello che dicono. Comprai questi libri spagnoli, avrei preso anche gli altri, ma erano troppo cari. Mi ha dato

molto pane e poca carne. Questo vino non è sufficiente per tutti. Chi tutto

vuole, nulla ottiene. Diversi amici sono venuti a visitarmi. Ho passato vari giorni in campagna con alcuni signori andalusi. Amatevi gli uni gli altri, figli miei. Chiunque dice questo ha ragione; il poco (fo poco) è meglio che niente. CONVERSAZIONE IX

Ha vendido V. bien los buques que habfan sido hipotecados? He vendido el primero con ventaja y el otro en subasta con pérdida. , Hay

68

Lezione X — Del pronome personale

algunos relojes de pared en esta tienda (bottega)? Hay muchos, pues es una tienda de relojero. < Han escrito V. V. muchas cartas hoy en su des-

pacho? Hoy no hemos escrito ninguna, no es dia de correo. ; Hay algin dinero en este bolsillo? Hay muy poco. ; Cufntas iglesias hay en esta ciudad? No lo sé, pero creo que hay varias. Supongo que los vaporcitos que hacen los viajes por el rîo llevan pocos viajeros durante el invierno. No es asi, sefior, pues en los dias buenos se quedaria V. atònito al ver la mucha gente que viaja por el rio, porque a todos les gusta viajar al aire libre. «Ha venido alguien a preguntar por mf? Nadie ha venido (o no ha venido nadie). ; Qué tiene V. en la mano? Nada tengo (o no tengo nada) en la mano.

LEZIONE

DEL

Soggetto

yo tà él, V.

|

PRONOME

X

— a) Pronomi personali.

verbo

con, ecc.

lo

Col pronome se (ital. « si »)

me

me

mi

me lo

se me

te le, lo

te le

él,

te se

lo lo

se te se le

ella, V., sî (*)

se

lo

‘ se le

nos

lo

se nos

lo uit se lo se lo

i se les se les

Accusativo

Dativo Casi ind. davanti | .con: a, de, al por, para,

ti Vi,si(*)

ella, V.

la

le

Losaptas

nos

nos

J

\

nosotras

vosotros vosotras ellos, V. V. ellas, V. V.

È.

A

f \

vosotros vosotras ellos,V.V., si(*)

nosotras

; los las

les les

DOSSSRRA

ellas, V.V., si(*)

Uniti al pronome

(*) Il pronome di 3 persona, singolare e plurale sé (ital. « sò ») si usa, come in italiano, solo nei casi indiretti. Es.: volver en si = in sò — estan fuera de st = sono fuori di sè.

tornare

Unendosi con a mi, ti, si, si hanno le voci conmigo (meco, o con me); contigo (teco, o con te); consigo (Seco, o con sè).

Pronomi

personali

69

45. — I pronomi italiani «lo, la, li, le» possono riferirsi sia a persone che ad animali e cose; così anche in spagnolo i corrispondenti pronomi le o lo, los, las, avvertendo però che per le persone al maschile singolare è preferibile usare le, e lo per animali e cose. Es.s Lo veo (el libro); le veo (al padre). Queste voci si incorporano all’infinito e all’imperativo. Es.: Llamale, pues deseo hablarle, chiamalo, chè desidero di parlargli. Ma quando nos e os si uniscono rispettivamente alla I e alla II persona plurale dell’imperativo positivo, per-

dono le loro desinenze s e d: scriviamo! jescribamos! scriviamoci! jescribamonos! — vestite! ;vestid! vestitevi! ;vestios! 46. — I pronomi me lo, te lo, se lo, ecc. hanno la forma femminile e le rispettive plurali. Si incorporano all’infinito, imperativo e gerundio. Es.: Dimelo, daselo, decirtelo, dindotelo. Se lo, se la, se los, se las essendo d’ambo i generi, a maggior chiarezza si ripeterà il pronome al dativo. Es.: Se lo he dicho a él (a ella) — Gliel’ho detto a lui (a lei). 47. — Il pronome indeterminato se precede sempre quello personale. Es.: Se me ha asegurado que ha Negado, mi si è assicurato che è arrivato. I pronomi « noi, voi» seguiti da un nome, come « noi genovesi, voi avvocati» si traducono per nosotros, vosotros los... nosotras, vosotras las... Es.: A nosotros los genoveses nos gusta el mar, a noi genovesi (ci) piace il mare — vosotros los abogados tentis siempre razòn, voi avvocati avete sempre ragione. Usted, plurale ustedes, è pronome riverenziale, di rispetto, di cortesia: corrisponde ai nostri Ella, Lei, plurale Loro. In spagnolo il vos era anticamente usato fino al XVII se(continua a pag. 72)

0

Lezione X — Del pronome

personale

ESEMPI

Accusativo; risponde alla domanda: mi vede = vede me

. . .......

|

ti vedo\='vedorte:.

e...

lo vedo = vedo lui

. ........|