Marsilio Ficino e il ritorno di Ermete Trismegisto

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Italian Pages [329] Year 1999

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Marsilio Ficino e il ritorno di Ermete Trismegisto

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Ministero per i Beni e le Attività Culturali Ufficio Centrale per i beni librari, le attività culturali e l'editoria Biblioteca Medicea Laurenziana Bibliotheca Philosophica Hermetica

Con il patrocinio del

Comitato Na!.ìonalc per le Celebrazioni di Marsi !io Ficino

Cuslodia di un ~\:lilmlabù1 mwro.\·aillo .~u nuta. s~c. XVI / Hnlt.ler rnr an ll.~trolt~bt' manu.ct·rif'' on f?llf't'r. l61h ç~nlury : di:~m. mm ~ .,n. Mihrnu. PìnaçtliCI.'a Amhrn,.i:ana .

Bibliolheca Philosophica Hennelica

Biblioleca Medicea Laurenziana Firenze

Amslerdam

MARSILIO FICINO E IL RITORNO DI ERMETE TRISMEGISTO

MARSILIO FICINO ANO THE RETURN OF HERMES TRISMEGISTUS

Sebastiano Gentile

Carlo.< Gilly

Centro Di

Volume pubblicato in occasione della mostra tenuta presso la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze dal 2 ouobre 1999 all'8 gennaio 2000, in concomitanla con il Convegno "Marsilio Ficino. Fonti. Te~ti, Fortuna", Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento. 1-3 ottobre 1999, nell'ambito dei''Projet intemational 'Marsile Ficin'". Enti promotori: Bibliotheca Philosophica Hermctica. Am~tcrdam Biblioteca Medicea Laurenziana. Fircnt.e ComitalO scientifico: Franca Arduini. direttrice della Biblioteca Mcdicc:a Laurenziana Michele Ciliberto. presidente dell'Istituto Nazionale per gli Studi sul Rinascimento Sebastiano Gentile. Università dell'Aquila Carlos Gilly. direuore del J. R. Ritman lnstitutc Frans A. Janssen. direttore della Bibliotheca Philosophica Hennetica Joost R. Ritman. rondatore della Bibliotheca Philosophica Hennetica Stéphane Toussaint, CNRS Organizzazione e allestimento: Angela Dillon Bussi Anna Rita Fantoni Catalogo: Sebastiano Gentile (schede nn.I-XXXJ Carlos Gilly (schede nn. 1-63) Con la collaborazione di Ida Giovanna Rao e Dina Giuliani Traduzione ingle~e: Cis van Hcertum. Bibliothcca Philo~ophica Hennetica. Amsterdam Mark Roberts. llrsula Creagh. Firen~:c Sabina Magrini. Roma Traduzione italiana: Anna Laura Puliafito. Ba,iJea Fotografie: Silver Hand~.

Am~tcrdam

L' Mi":rofoto. FirL·ntc

llflìcin stampa: Centro Vi Rcaliuat.ionL' panndli c dida . . calil." Opt.·ra d'Arte. FirL'O/C. L·on la collahoTii/ÌonL' dd lo Studu1 Grafico Norlìni A''lL'UraJ.Ì(lOÌ

ASSITAI.IA. FircntL'

Si ringraziano: José Bouman Pierangelo Bellenini Antonia Ida Fontana Giovanna Lazzi Bert W. Meijer Maria Prunai Alda Spotti il Centro Nazionale per lo Studio del manos~..·ritto della Biblioteca NaLionale Centrale di Roma il personale della Biblioteca Medicea Laurcntiana

Sommario l Contents

Franca Ard11inì Presentazione

9

12

Joost R. Ritman Hcrmes Princeps- Hennes the Fountainhead

Fram; A. Jan.'ìsen lntroduction Catalogo l Catalogue

15

Carlos Gilly Prefazione l Preface

19 35 41

Sebastiano Gentile Ficino ed Ermete l Ficino and Hermes Tavole a colori l Colour plates Schede l Entries I - XXX

113 121

Carlos Gilly Tavole a colori l Colour plates Schede l Entries l - 63

307

Bibliografia l Bibliography

318

Indice dei nomi l lndex of names

.125

Indice dei manoscritti llndex of manuscripls

PRESENTAZIONE

Risale al 1997 un primo diretto contatto con la Bibliotheca Philosophica Hermetica, fondata nel 1957 da Joost R. Ritman, che coslituisce la più completa raccolta privata di testi manoscritti e a stampa sull'ermetismo, l'alchimia. il misticismo, un'area di studi insomma- come precisa felicemente Janssen- dove la filosofia e la religione si incontrano. Da quella data si è andato definendo il progetto di esporre in Laurenziana un'ampia scelta di opere di quella biblioteca, incentrata su Marsilio Ficino, in occasione del cinquecentesimo anniversario della sua morte. La mostra si è dunque naturalmente inserita nel ciclo delle celebrazioni ficiniane che si conclude a Firenze con il Convegno, organizzato dall'Istituto nazionale di studi sul Rinascimento, dal titolo Mani/in Ficùw. Fonti. Testi. Fortuna. Queste le circostanze dalle quali ha preso avvio l'iniziativa, non dissimili da quelle che Garin citava nella premessa al calalogo della mostra Marsi/io Ficino e il ritorno di Platone, del 1984, sottolineando come tali occasioni possano diventare fruttuose "quando la memoria del passato si fa sostanza di costruzioni per il futuro" Quali sono dunque i margini di novità rispetto a quella esposizione che fornì del sacerdole-filosofo, medico dei corpi e delle anime una nuova biografia. rivisitata attraverso i manoscritti delle sue opere- o apparlenuti alla sua biblioteca- e verificata su documenti archivistici, alcuni dei quali sconosciuti ed inediti? Margini ampi e chiaramente definiti. nonostante le coincidenze volutamente richiamate nel titolo . Primo traduttore di Platone per volontà di Cosimo il Vecchio, Ficino lo era stato già di Ermete anche in questo caso primo e sempre per volontà dell'illustre protettore che per quella sua fatica lo avrebbe ricompensato con il dono di una villa a Careggi. Dell'opera ficiniana si è voluto estrapolare ed approfondire quindi un unico aspetto, quello che indusse Cosimo e poi Ficino a preferire e a far precedere la diffusione dei testi altribuiti ad un personaggio di incerta identità come Ermete, a quel Platone di cui l'Occidente attendeva da tanlo tempo una traduzione completa. L'opera di Ermete- o piullosto il Corpus Hermeticum- giunse a Firenze nella metà del Quallrocento solo in forma parziale, quale era testimoniala da un codice del XV secolo proveniente dalla Macedonia. Ma di molti secoli anleriore era la conoscenza di quei testi che erano già menzionati nelle opere dei classici e dei padri della Chiesa e avevano conosciuto una notevole fortuna nel così detto Rinascimento del XII secolo. La sua supposta collocazione in tempi antichissimi. addirittura coevi a Mosè, invece che nel secondo secolo dopo Cristo. come fu successivamente dimostrato. qualificavano Ermete Trismegisto come precursore della dottrina cristiana e primo esponente della catena dei prisci theologi. C'era dunque più di una ragione per suscitare la fervida curiosità dell'ambiente umanistico fiorentino e per proporre alla future generazioni le basi di una sapienza ricca di sviluppi filosofici e religiosi. La prima sezione di questa mostra e del catalogo, affidata a Sebastiano Gentile, ne costituisce la necessaria premessa storica e filologica: essa si presenta nettamente distinta dalla seconda. sia per la metodologia dell'approccio. sia per tipologia dei 30 pezzi esposti. Lo straordinario interesse della cerchia medicea per il Corpus Hermeticum, l'immediata esecuzione di una traduzione latina e di una italiana nello stesso anno 1463. la loro ampia diffusione, documentata dai numerosi manoscritti censiti ed infine le reminiscenze ermetiche presenti nelle opere dei classici e dei padri della Chiesa sono illustrati dall'autore con puntuali riferimenti a esemplari prevalentemente attinli ai fondi delle biblioteche fiorentine e. quando necessario, alle edizioni della Bibliotheca Philosophica Hermetica. Ai manoscritti già presenti nella mostra del 1984. e oggi commentali con l'apporto di una aggiornala bibliografia, ne sono stati aggiunti altri mai esposti. contenenti le traduzioni ficiniane: quello proveniente dalla Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna. corretto dall'autore. il Marucelliano acquistato nel 1775 dal Bandini per quel· la biblioteca. sempre con correzioni autografe. un nuovo lestimone acquisito recenlemente dalla Laurenzia-

na e un codice patristico Riccardiano, attribuito alla mano di Ficino da Teresa De Robertis. Di più ampia consistenza la seconda sezione della mostra. curata da Carlos Gilly e costituita complessivamente da più di 63 edizioni e manoscritti della Bibliotheca Philosophica Hermetica con qualche rara presenza fiorentina. Partendo dall'esame delle prime edizioni di testi ermetici, attraverso il progressivo recupero di opere di medicina, astrale e magica e di alchimia, che via via arricchirono la bibliografia del grande saggio, fino alle testimonianze di un contradditorio rapporto fra sapere pagano e tradizione cristiana, l'autore delinea un'articolata e densa rassegna della fortuna di Ermete Trismegisto dopo Ficino, ponendo come limite cronologico il 1550. Non sono però i manoscriui e le edizioni il fulcro di questa sezione della mostra, perché essi divengono in realtà un pretesto per la definizione del ruolo svolto da Ermete in quel manoscritto, in quella edizione e in quella opera. L'itinerario dell'indagine, in parte cronologico e in parte tematico, è individuabile nei commenti ai pezzi esposti dove la presenza di certi rapporti ritenuti più importanti. come quello con Agostino, sono argomento di ampia disamina, indipendentemente dalle edizioni di riferimento. L'obiettivo delle scelte operate da Carlos Gilly è sostanzialmente quello di verificare l'impatto di Ermete Trismegisto. nella diversa dimensione e nel diverso numero dei testi che la tradizione gli ha attribuito, sia nell'antichità, sia nel Medioevo e sia soprattutto nella mistica e nella filosofia tedesche. Si è trattato ovviamente di un impallo positivo, ma anche negativo, suscitatore cioè di entusiastica adesione e di radicale denigrazione: atteggiamenti ambedue che si riproporranno in tempi a noi più vicini. Il messaggio di Ermete Trismegisto si diffonderà nella cultura germanica. indipendentemente dalle successive lestimonianze, attraverso l'opera di Paracelso- qui rappresentata dalla prima edizione- che conclude l'esposizione fiorentina. La fortuna di Ermete negli autori dei secoli XVIXVIII sarà oggetto di una moSira presso la Biblioteca Marciana di Venezia. È bene ancora precisare che se nella parte introduttiva il criterio delle scelte adottate può definirsi storico-filologico, nella seconda parte ci si è volutamente limitati ad esporre edizioni di autori presenti o nella Bibliotheca Philosophica Hermetica o nella Biblioteca Laurenziana, consapevoli che ciò avrebbe dato luogo a consistenti e altrimenti non giustificabili lacune. Ci sono per quesla iniziativa più di un motivo di soddisfazione. Nonostante obiettive difficoltà determinate dalla lontananza delle due biblioteche e dalla diversità linguistica, che si spera in parte superata dalla duplice versione italiana ed inglese del catalogo. la Laurenziana si conferma "non tanto deposilo quanto officina", in collaborazione con una istituzione specializzata. come la Bibliotheca Philosophica Hermetica, che per la prima volta si apre a visitatori italiani e stranieri fuori dalla sua sede originaria. L'inaugurazione della mostra. inoltre. coincide con la riapertura della Biblioteca Medicea Laurenziana dopo lunghi e complessi lavori. consistenti prima di tuUo nel restauro del te lo che ricopre l'incompiuto soffitto del vestibolo e quindi nella ripulitura delle pareti e della scala. L'oscurità del ricetta che Michelangelo volle fosse preludio ed introduzione alla luce della libreria. secondo una concezione più filosofica che archicettonica,lrova in questa circostanza un preciso significato. preparando il visitatore all'incontro con testi filosofici e religiosi che sono alla base della cultura occidentale e che non erano estranei alla formazione del grande architetto. Franca Arduini Direttrice della Biblioteca Mcdicca Laurenziana

HERMES PRINCEPS- HERMES THE fOUNTAINHEAD

For me, as founder of the Bibliotheca Philosophica Hermetica, it is a great privilege to introduce this special c•hibition and accompanying catalogue, which have been prepared by Or Sebastiano Gentile and Or Carlos Gilly under the motto 'Marsilio Ficino and the Return of Hermes Trismegistus' to mark the 500th anniversary of the death of Marsilio Ficino. Both exhibition and catalogue focus attention on the works and innuence of Hermes Trismegistus in the

past millennium. Hermes Trismegistus who has been called Pater Philosophorum, the father of Hermetic phi· losophy and of Alchemy, and whose Asclepius has been a direct source of inspiration for the mystics of the Christian Middle Ages. Following the basic principle of the Bibliotheca Philosophica Hermetica. 'ad fontes'- to the source- we are now able for the first time in history to present a survey of lhe resuhs of the research into the influence of Hermetic texts on the great philosophers and on various spiritual movements. With it, it is remarkable lo find how deep has been the effect of the A.'iclepius, the Corpus Hermeticum and I he Tabula smaragdina in the past millennium. Thus the present exhibition logether with its catalogue meets a strong need for vital information existing within our society now that we are aclually on the verge of the third millennium. In the history of man's search for universal values there has always been a need for eminent interpreters of human thought. Likewise. we see before us in this exhibition the guides. the shepherds of the Hermetic gnosis revealing for us the three aspects of life: the world of the mind. the inner commitment of the world of

the soul and above all the world of human e•perience, in which, like farmers ploughing the land, they have left deep traces of purified acts, as so many living testimonies. throughout the ages. Since its very beginning. the Bibliotheca Philosophica Hermetica, founded in 1957, has demonstrated clearly in the way it has been arranged how decisive the influence and effect of the Hermetica have been right into our modern times.

Having been born into a Rosicrucian family, I was confronted already at a youthful age with the Tabula smaraRdina and the Corpu.'i Hermeticum through my encounter with an extraordinary person. the founder and spiritual leader of the Lectorium Rosicrucianum, Mr Jan van Rijckenborgh ( 1896-1968). Via the four-volume edition of the Corpus Hermeticum and the Tabula smaragdina. commented and published by him in 19601965 under the title The Eg_vptian Arch-Gnosis and its Call in the Eternal Present. I was nurtured as it were on the wisdom of Hermes Trismegistus. The direct spiritual effect of the dialogues of Pymander, Hermes. Asclepius and Tat, as well as the commentaries on these dialogues. at the same time created an inner urge for historical research. Now. almost forty years later. it has resulted in a library containing some 17,000 works directly relating to the library's main collecting areas Hermetic philosophy, mysticism, alchemy and Rosicrucianism. With it a large coherent corpus has been formed. consisting of manuscripts. incunables, old and modern printed works. The oldest manuscripts date to the I Oth century and include a comment on Job and a gospel in Greek; in addition there is also a number of early manuscripts of the mystics Hugo and Richard de St. Victoire, all of them ••pressing the heartbeat of eternity. Furthermore. because of the wealth of Hermetic manuscripts and printed works present in the library. amongsl which the first editions of the Asclepius ( 1469) and the Corpru Hermeticum in Marsilio Ficino's translation ( 1471 ). the basis has been laid for a further e•ploration of the Christian Hermetic gnosis. The direct effect of these works is immense: they mark the reality of the dynamic world of the mind and the world of lhe inner perception of lhe soul. which have proven themselves to be a connecting link into our own age. Panicipating in the dialogue. hearing the language, Hermes' word. as inlerpretation of lhe divine Word. lhe Logos flowing as an emanalion from lhe Pleroma, means observing, experiencing the Gnosis as lhe Knowledge of the Mind. Because of the ohservalions. defined ralionally with su