Guerra alla guerra. 1914-1918: scene di orrore quotidiano 8804534737, 9788804534730

Nel 1924 un giovane anarchico tedesco, Ernst Friedrich, decise di rivelare al mondo il vero volto della guerra, e lo fec

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Italian Pages 235 [243] Year 2004

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Guerra alla guerra. 1914-1918: scene di orrore quotidiano
 8804534737, 9788804534730

Table of contents :
Call to action
Introduzione di Gino Strada
All'umanità intera!
To Human Beings in all lands!
Aux Peuples de toutes les Nations!
Menschen aller Länder!
Guerra alla guerra. War against war. Guerre à la guerre. Krieg dem Kriege
Ernst Friedrich e l'Anti-Kriegs-Museum
Indice
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DEAR READER, THIS BOOK WAS WRITTEN AFTER THE FIRST WORLD WAR BY A GERMAN ANARCHIST WHO REFUSED TO ENLIST THE ARMY AND BECOME A MURDERER. THE PHOTOS SHOWN ARE SHOCKING AND SPEAK FOR THEMSELVES, BUT THE AUTHOR DECIDED TO CAPTION THEM TO EXPLAIN, SOMETIMES WITH IRONY, THE ABSURDITY OF WAR. NOWADAYS, ON THE CONTRARY, WE ARE WITNESSING A PORNOGRAPHIC SHOW OF THE VIOLENCE: THE BRUTAL PHOTOS FROM THE BATTLEFIELDS ALL OVER THE WORLD ARE CAPTIONED WITH CELEBRATING OR EVEN AMUSING COMMENTS IN ORDER TO MAKE WAR APPEAR HEROIC AND FUNNY AS WELL. THE PICTURE IS CLEAR: GOVERNMENTS ARE PREPARING THE PEOPLE FOR THE WAR. THEIR INVOLVEMENT IS DEMONSTRATED BY THE FACT THAT THEY ACTUALLY SELL WEAPONS TO COUNTRIES ACTIVELY AT WAR, FORCING ALL THE MEN IN THOSE COUNTRIES TO USE THEM AGAINST OTHER MEN. HISTORY REPEATS ITSELF. WE BELIEVE THAT IF EVERY SOLDIER AIMED HIS RIFLE BACK TO POLITICIANS, THERE WOULDN'T BE ANY WAR AND HUMANKIND WILL FINALLY LIVE IN PEACE. WE ASK YOU TO SHARE THIS IMPORTANT BOOK AND TO TRANSLATE IT TO OTHER LANGUAGES SO THAT EVERYBODY UNDERSTANDS WHAT WAR IS REALLY ABOUT. THANK YOU

Piccola Biblioteca Oscar

ERNST FRIEDRICH

GUERRA ALLA GUERRA 1914-1918: scene di orrore quotidiano Introduzione di Gino Strada Traduzione di Laura Scuriatti

OSCAR.MONDADORI

© by Emst Friedrich, Berlin 1924 Titolo originale dell'opera: Krieg dem Kriege! © 2004 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano I edizione Piccola Biblioteca Oscar settembre 2004

ISBN 88-04-53473-7

Questo volume è stato stampato presso Mondadori Printing S.p.A. Stabilimento NSM - Cles (TN) Stampato in Italia. Printed in Italy

www.librimondadori.it

Introduzione

di Gino Strada

Krieg dem Kriege! - Guerra alla guerra - viene pubblicato per la prima volta in Germania nel 1924. L'opera di Ernst Friedrich esce dieci anni dopo l'ini­ zio di quella che Isaac Deutscher definì la «guerra civile europea»: un lungo periodo in cui, a partire dal 19 1 4 e per più di trent'anni, i popoli dell'Europa e poi del mondo intero conosceranno una escalation di violenza senza pre­ cedenti nella storia dell'umanità. Negli anni in cui Friedrich lancia il suo grido di denuncia, quando apre a Berlino il suo museo fotografico contro la guerra, non siamo infatti in un dopoguerra, "il primo". La guerra non smette in quei decenni di essere l'unica fede, lo strumento principe: i governi "democratici" di Francia e Inghilterra non esitano ad ag­ gredire la neonata Russia bolscevica, rea di avere "firmato la pace" con la Germania; fioriscono le dittature fasciste, dall'Ungheria, alla Spagna, all'Ita­ lia; in un Paese dopo l'altro, nell'Europa del "dopoguerra", regimi autoritari massacrano decine di migliaia di cittadini. Le classi dominanti ricorrono a ogni sorta di violenza per tenere a bada i grandi movimenti popolari che, nati in opposizione alla guerra, chiedono pace e lavoro. L'Europa è piena di militarismo, di odio; quando esce Krieg dem Kriege!, eserciti e polizie segrete, squadre di assassini e formazioni paramilitari sono in guerra, ciascuno contro i cittadini del proprio Paese. Ci si sta preparando a una guerra ancora più devastante, e Friedrich lo sente, con grande lucidità: «L'ultima guerra, la più terribile, che sputerà gas, veleno e fuoco su uomini, animali e case, non è ancora scoppiata». E quell'a ncora esprime la previsione, ma non la rassegnazione. Ernst Frie­ drich, ebreo berlinese anarchico e pacifista, è insieme profetico - in quanto coglie i sintomi di una tragedia che ogni giorno si fa più incombente - e pro­ positivo: indica nel rifiuto morale della guerra e nell'obiezione di coscienza l'unica possibilità di alternativa, per evitare la catastrofe, e insieme l'unica possibilità perché la "coscienza" dell'umanità possa sopravvivere e affermarsi. E invoca la disobbedienza civile, soprattutto quando si appella alle don­ ne: «Non lasciate che i vostri uomini vadano al fronte. [.. . ] Attaccatevi al col­ lo dei vostri mariti e 'non lasciateli partire, nemmeno quando arriva la carto5

lina di precetto!». E ancora: «Divellete i binari, gettatevi davanti alle loco­ motive!». Friedrich ben sa che, in quegli anni, "il posto degli obiettori di coscienza che si rifiutano di diventare assassini" è la forca. Sa che non c'è spazio, al di fuori del "o con noi o contro di noi". Ma continuerà la sua "guerra alla guer­ ra": arrestato dai nazisti , riuscirà a fuggire in Belgio, e poi ancora in Fran­ cia, senza mai smettere di lottare. Anche quando la temuta guerra «che spu­ terà gas» sconvolgerà l'Europa e il mondo, e l'umanità si ritroverà, infine, nel baratro di Auschwitz e di Hiroshima. Ma Krieg dem Kriege! non è un saggio sulla guerra, è una raccolta di fo­ tografie della guerra. Che pagina dopo pagina mette davanti ai nostri occhi - con la violenza che solo le immagini possono trasmettere - realtà che ra­ ramente vengono fatte vedere , che "non si possono far vedere" per non turbare le coscienze anestetizzate. E che ripropongono verità scomode e censurate. «La classe dominante» ebbe a dire nel 19 16 il leader socialista americano Eugene Debs «ha sempre dichiarato le guerre; la classe sottomessa ha sempre combattuto le battaglie.» Ed è la moltitudine di questa "subject class" - che si tratti di soldati man­ dati a massacrare e farsi massacrare al fronte piuttosto che di civili inermi a riempire le pagine del libro di Friedrich. Sono loro che pagano le conse­ guenze delle decisioni di monarchi e generali, di dittatori e presidenti: vitti­ me, spesso carnefici, in tutti i casi "carne da cannone", esseri umani spendi­ bili, usa e getta, per soddisfare quella che lo stesso Debs definì «la sostanza» di tutte le guerre combattute nella Storia, cioè «la conquista e la rapina». Così scorrono le immagini della guerra, di questo nuovo Leviatano che ogni giorno divora umanità, sempre più forti , raccapriccianti , spesso "in­ sopportabili". Distruzioni, fosse comuni, esecuzioni, esseri umani uccisi dalle bombe e dalle granate, dalle mine e dalla fame: uno spaccato dei dieci milioni di morti nell"'atto primo" della guerra civile europea, del grande macello in cui il presidente Woodrow Wilson decise di trascinare anche gli Stati Uniti nel 19 17 «to end all wars», per porre fine a tutte le guerre. Una menzogna, alla quale seguiranno altre menzogne. Alla fine dell"'atto secondo" - nel quale spariranno altri quaranta milioni di esseri umani - un altro presidente USA, Hany Truman, ebbe la sfrontatez­ za di dichiarare: «Il mondo noterà che la prima bomba atomica è stata sgan­ ciata su Hiroshima, una base militare. Questo perché volevamo evitare per quanto possibile l'uccisione di civili». Menzogne disgustose, raccontate e fatte digerire ai cittadini del pianeta ogni volta che si è voluto giustificare, "spiegare" un nuova guerra, cioè un nuovo crimine contro l'umanità. Un'abitudine che diventerà una costante nel resto del "secolo breve", e che segna anche l'inizio del terzo millennio: dalla guerra per far finire le guerre alla guerra per far finire la pulizia etnica - la guerra "umanitaria" fino alla "guerra contro il terrorismo" e alla guerra preventiva. Nel crescendo di barbarie che oggi sconvolge la società "globale" è indi­ spensabile costruire il consenso alla guerra con una gigantesca operazione di "lifting" , di cosmesi da attuarsi grazie all'uso sistematico dei mezzi di "informazione": non solo diffondendo notizie false - le "anni di distruzione 6

di massa" dell'Iraq ne sono l'ultimo esempio, per ora - ma cambiando sem­ plicemente il senso alle parole. Così l'aggressione di un Paese sovrano diventa un atto di "pace" , così un'invasione si trasforma nel "portare libertà" o instaurare "democrazia" . Così terroristi confessi , ladri , spie e assassini diventano improvvisamente presidenti, così l'occupazione di un Paese, e l'uccisione sistematica di molti dei suoi abitanti, viene definita "missione umanitaria" . Anche in questo sta l'importanza dell'opera di Friedrich, nel togliere la maschera dell'ipocrisia e della menzogna per ridare alle parole il loro signi­ ficato, nel mostrare il vero volto della guerra. E lo fa presentandoci i volti della guerra, le facce delle vittime, che resta­ no l'unica verità della guerra stessa. Volti sfigurati, terribili , quasi grotte­ schi, come quelli che appaiono nell'ultima parte del libro. Fotografie racca­ priccianti, durissime. "Perché far vedere queste cose?" si potrebbero chiedere in molti. Ce lo sia­ mo chiesto anche noi negli anni passati, riguardando molte foto di pazienti scattate nei vari ospedali di Emergency in zone di guerra, tragicamente si­ mili a quelle del libro di Friedrich. E abbiamo deciso, anni addietro, di non farle vedere. Oggi, quando la guerra è osannata e proposta - ancora una volta - come farmaco di prima scelta per i mali del mondo, è forse giusto che "certe cose" si vedano, perché non è più dato saperle, perché decine di migliaia di esseri umani vengono fatti a pezzi - nel colpevole e razzista silenzio dei mezzi di informazione di proprietà dei nuovi "signori della guerra" - e catalogati semplicemente come "effetti collaterali". Spero che siano in tanti a non fermarsi di fronte al legittimo ribrezzo che nasce da molte di queste fotografie, ad andare avanti pagina dopo pagina, sopportando la nausea. Credo sia necessario, perché ogni volta che qualcuno propone, esalta, pratica la guerra sta precisamente, deliberatamente scegliendo di trasfor­ mare la faccia di un uomo in un mostro informe, sta scavando nuove fosse comuni nelle quali rischieremo di finire tutti.

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Guerra alla guerra

Questa edizione, come la prima del 1 924, riporta anche i testi in lingua inglese, francese e tedesca.

Nome

Stato

Data

Note

Name - Nom - Name

State - Etat - Staat

Date - Date Datum

Remarks - Observations Bemerkungen

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11 . 1 2. 13.

Chi sarà il primo? In questa tabella possono iscriversi i regnanti e i governi di quei paesi che temono la verità e che intendono vietare questo volume. Who will be

the first?

Here, in this rubric may register the rulers and governments of those countries who fear the truth and who forbid this book.

Qui passera le premier.? Cette rubrique est réservée à l'inscription des noms des monarques, des gouverne­ ments et des pays qui craignent la vérité et pour cela mettent ce livre à l'index.

Wer will der Erste sein?

Hier, in diese Rubrik konnen sich die Herrscher und Regierungen derjenigen lii.nder der Reihe nach eintragetz, die die Wahrheit furchten und darum dieses Buch verbieten.

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All'umanità intera!

Io, che vengo erroneamente definito "tedesco" invece che semplicemente "essere umano", faccio appello al­ le terre glaciali del Nord, all'Africa, all'America, all'A­ sia e all'Europa intera - e grido queste sole parole a tutti coloro che possono udire:

umanità e amore Come piange e soffre, ride ed è felice un australiano, anche tu, fratello, eschimese, africano o cinese che tu sia, e anch'io - tutti piangiamo e soffriamo allo stes­ so modo, tutti ridiamo di gioia e siamo felici. Poiché tutti gli esseri umani gioiscono e soffrono allo stesso modo, combattiamo tutti insieme contro la guerra, nemico mostruoso. Protestiamo insieme e uniamoci piangendo contro questo maledetto massacro, di cui tutti siamo egual­ mente colpevoli. Ma dobbiamo allo stesso tempo spe­ rare in un'alba di pace e libertà: viva la patria di tutte le patrie, la patria dell'umanità!

Numerosi volumi hanno esaltato o condannato la guerra, il crimine di stato più meschino e diabolico. Il poeta borghese l'ha glorificata con versi turgidi, mentre lo scrittore del proletariato ha sputato parole gonfie di rabbia contro il genocidio. Ma non basterebbero le infinite sfumature lessicali di tutte le lingue a de­ scrivere accuratamente questo massacro, né ora né mai. Ciononostante, questo volume si propone di presentare con l'aiuto di im­ magini fotografiche, raccolte qui un po' per caso e un po' per intenzione, un resoconto veritiero e oggettivo della realtà bellica. Le immagini presentate in questo volume, da paginaSO alla fine, sono sta­ te catturate dall'occhio inesorabile e incorruttibile dell'obiettivo fotografico, e mostrano trincee e fosse comuni, smascherano le "bugie militari", i cosid­ detti "campi d'onore" e altri "idilli" della "Grande Epoca". E non c'è nessuno al mondo che possa dubitare della veridicità di que�te fotografie e sostenere che non riproducono fedelmente la realtà. Nessuno verrà a obiettare: «Che orrore mostrare queste immagini!» Invece saranno in molti a esclamare: «Finalmente abbiamo smascherato la retorica dei "campi d'onore'', le bugie sulla "morte eroica", sulla "patria" e sul "coraggio", tutte quelle belle frasi, e questa gigantesca truffa interna­ zionale! Finalmente!». Questo libro è dedicato in amicizia a tutti i profittatori della guerra, ai pa­ rassiti, ai guerrafondai e, non ultimi, ai re, ai generali, ai presidenti e ai mi­ nistri di tutti i paesi . ' 13

Inoltre, lo dedico come Bibbia di guerra a tutti i preti che hanno bene­ detto le armi nel nome di Dio! Mostrate queste immagini a tutti quelli che ancora pensano! E chiunque voglia ancora giustificare questo genocidio, non resterà che internarlo ed evitarlo come la peste! Se ancora nazionalisti e guerrafondai, re e generali vogliono farsi guerra, che la facciano tra di loro, a loro rischio e pericolo, senza costringere nes­ suno a combattere contro la propria volontà! Questa guerra i pacifisti e i proletari la saluterebbero con grande entusia­ smo! I guerrafondai si sterminerebbero a vicenda, e regnerebbe finalmente una pace eterna e universale! Purtroppo però questi signori non si prestano a una tale "guerra di libera­ zione" (la guerra che ci libererebbe dai guerrafondai e dai profittatori). I grandi strateghi e gli stati maggiori non hanno il coraggio di lanciarsi in battaglia, né di patire loro stessi di quella "morte eroica" : devono quindi ri­ correre alla retorica della "patria" e dei "campi d'onore" , parlano di "guerra di difesa" e fabbricano altre bugie. E chi non cede alle lusinghe della morte da eroe e della fanfara militare, chi si rifiuta di credere alle bugie sui "ne­ mici" e alle favole sulla minaccia di presunti "attacchi", viene costretto con­ tro la propria volontà a indossare una divisa da assassino; gli si ordina di uc­ cidere e di derubare per gonfiare il portafogli altrui. Io avrei una soluzione pratica per evitare per sempre la guerra. Si dice che in passato i dottori fossero ritenuti personalmente responsa­ bili della vita dei loro pazienti, di cui rispondevano con il proprio patrimo­ nio e con la propria vita: se il paziente moriva per mano sua, il dottore do­ veva pagare con la morte. Così voleva la legge. Dovremmo applicare una legge simile ai re, ai presidenti, ai generali e, non ultimi, ai giornalisti: Chiunque costringa una persona ad andare in guerra, o faccia propaganda a fa­ vore del genocidio, sarà ritenuto responsabile della vita dei soldati, e garantirà con i propri beni e con la propria vita! Se il re fa appello alla bandiera, la proteggerà lui stesso! Se soldato è ridotto in miseria, il re andrà a mendicare con lui ! Per ogni capanna bruciata in guerra sarà incendiato un palazzo o un castello! E per ogni morto al fronte, anche un re o un ministro "troverà riposo" serven­ do la patria nei "campi d'onore" ! E ogni dieci giornalisti che fanno propaganda a favore della guerra, uno verrà preso in ostaggio per riscattare la vita di un soldato!

Ma una tale legge non entrerà mai in vigore né verrà mai discussa a una "Conferenza Internazionale per il la Pace e il Disarmo". Uniamoci quindi, arruoliamoci per combattere la guerra, esaminiamone le cause e la natura; solo così, armati di conoscenza e della forza della ra­ gione, potremo finalmente proclamarci vincitori!

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Le cause della guerra Platone, nato 427 anni prima del Nazareno, dichiarò saggiamente: «Tutte le guerre sono causate dalle lotte per il possesso di ricchezze.» Una massima vera come poche altre, perché tutte le guerre fino ai nostri giorni hanno avuto come obiettivi la protezione o l'accumulo di ricchezze, proprietà e potere. Inoltre non potranno che esserci sempre guerre, finché il capitale governa e opprime il popolo !

Ogni occasione in cui il capitale internazionale si sente minacciato da un potenziale concorrente, ogni volta che i baroni delle fornaci e i padroni del­ le fabbriche bisticciano, non fanno che incrociare le spade e urlare: «La patria è in pericolo!» (Dove per patria si intende il portafogli!) E, stranamente, in tutto il mondo gli schiavi del lavoro abbandonano gli attrezzi per correre a imbracciare le armi. Corrono a difendere i beni e la vi­ ta dei loro padroni con il proprio sangue. Ma perché dico «stranamente»? È del tutto naturale, poiché la natura è ormai completamente stravolta! Non solo per il fatto che il potere e la violenza esercitati dallo Stato costringono tutti i "sudditi" a difendere il trono e le riccpezze persino con la propria vita; il capitale non detiene soltanto il potere economico, ma domi­ na e sottomette il proletariato anche intellettualmente! Anche se è facile di­ menticarsene, è questo il motivo per cui il proletariato è ancora fortemente influenzato dall'ideologia borghese. Spesso, quindi, dico ai fratelli proletari - i combattenti della lotta di classe: «Liberatevi dai pregiudizi borghesi! «Combattete il capitalismo che c'è in voi! «I vostri pensieri e le vostre azioni sono dopo tutto ancora i pensieri e le azioni del benpensante e del soldato che si annidano in ognuno di voi, del sottufficiale desideroso solo di esercitare il potere e di dare ordini, non fos­ se che alla propria moglie e ai figli.» Ma faccio appello anche ai pacifisti borghesi, che vogliono combattere la guerra con i gesti dolci e le smorfie drammatiche (per esempio alzando gli occhi al cielo): Combattendo il capitalismo, combattete contro la guerra!

Lottate contro i campi di battaglia delle fabbriche e delle miniere, contro la morte eroica nelle infermerie, le fosse comuni nelle caserme: combattete dunque la guerra eterna degli sfruttati contro gli sfruttatori! Non - ve - ne - siete - accorti? La guerra alla guerra è la Guerra delle vittime contro i profittatori ! Guerra degli ingannati contro i truffatqri ! 15

Guerra degli oppressi contro gli oppressori! Guerra dei torturati contro gli aguzzini! Guerra degli affamati contro i sazi!

Prevenire la guerra Il capitale è sicuramente la causa di ogni guerra, ma noi proletari siamo i re­ sponsabili. Poiché siamo noi a dover andare in guerra, siamo noi a doverla evitare. Rifiutate di prestare il servizio militare! Educate i vostri figli a disobbedire, a rifiutare a loro volta di prestare il servizio militare e di andare in guerra! Sono in molti a non accorgersi che la guerra si comincia a preparare in famiglia, ed è questa la causa di tutti i mali, il vero inizio della guerra. La madre che intona al proprio figlio un canto militare, prepara la guerra! Il padre che regala ai propri figli dei soldatini, li recluta all'ideologia bellica! Il soldatino rappresenta il tradimento della vita umana, ed è un piccolo Giuda introdotto volontariamente in casa! Ricordatevi che l'elmetto di carta un giorno diventerà di acciaio, e pro­ teggerà il capo di un assassino! Se il bambino si è abituato a usare un fucile ad aria compressa, un gior­ no gli verrà naturale usarne uno vero! Lo spadino di legno un giorno diventerà una baionetta che ferirà un esse­ re umano! Voi genitori, se non volete che i vostri figli uccidano altri figli, ricordatevi che il bambino a cui avete regalato l'elmetto, il pugnale o un fucile ha fatto un patto con la morte già da piccolo. Al contrario, i bambini educati all'amore e alla solidarietà, al rispetto in­ condizionato del valore inviolabile della vita umana, saranno sicuramente inadatti al servizio militare e all'uso delle armi. Noi, obiettori di coscienza, dobbiamo finalmente sottrarci all'alone misti­ co della guerra, al fascino dell'uniforme, e definire il soldato nell'unico mo­ do possibile, cioè come un assassino professionista, al soldo dello stato, addestrato nelle scuole statali per assassini (chiamate anche caserme), per perpetrare il peggiore dei crimini, l'assassinio!!!

Questo dovete insegnare ai bambini! Solo allora le ragazze, destinate dalla natura a procreare e a proteggere la vita umana, non proveranno che disgusto all'idea di flirtare con i soldati, che vedranno come i loro nemici naturali, come "alleati e protettori della morte"! Da grande, il ragazzino si rifiuterà di indossare l'uniforme, perché sarà cosciente che quella è l'uniforme di un assassino! È necessario pensare e agire in modo altrettanto chiaro e preciso, se vo­ lete estirpare il male alla radice! 16

E se dovesse nuovamente scoppiare una guerra, con fermezza e determi­ nazione fate GUERRA ALLA GUERRA!

Lo sciopero generale sarà la prima arma. Gli uomini si rifiuteranno di prestare il servizio militare. Il vero eroismo non consiste nell'uccidere, ma nel rifiutare di uccidere. Meglio affollare le carceri, gli istituti di pena, e i manicomi di tutto il mondo piuttosto che uccidere e morire per il capitale! L'ultima guerra, la più terribile, che sputerà gas, veleno e fuoco su uomi­ ni, animali e case, non è ancora scoppiata. Noi abbiamo il potere e la forza di evitare la catastrofe! Lasciamoci ispirare dalle figure esemplari degli obiettori di coscienza più fermi, che hanno preferito la morte per tenere fede al loro «No!», piuttosto che diventare degli assassini! IO MI RIFIUTO!

La nostra volontà è più forte della violenza, della baionetta e del fucile! Ripetete queste parole: «lo mi rifiuto!». Mettetele in pratica, e in futuro la guerra sarà impossibile. Tutto il capitale del mondo, i re e i presidenti non possono nulla contro tutti i popoli che insieme gridano: NOI CI RIFIUTIAMO!

E voi, donne! Se i vostri uomini sono troppo deboli, voi ce la farete! Dimostrate che l'affetto e l'amore per il vostro compagno sono più forti di ogni chiamata alle armi! Non lasciate che i vostri uomini vadano al fronte! Non decorate i fucili con i fiori! Attaccatevi al collo dei vostri mariti, e non lasciateli partire, nemmeno quando arriva la cartolina di precetto! Divellete i binari, gettatevi davanti alle locomotive! Dovete riuscirci voi, donne, se i vostri uomini sono troppo deboli! DONNE DI TUTIO IL MONDO UNITEVI!

Ernst Friedrich Fine luglio 1 924

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To Human Beings in all lands!

I, who am falsely called "German" instead of just sim­ ply "man", I cali out to the icy regions of the North, I cali out to Africa and to America, to Asia and to Eu­ rope. To ali regions that have ears to hear I cali out but two words and these are

Man and Love And even as the Australian weeps when he encoun­ ters pain, and laughs and makes merry when joy and happiness are granted him, even so dost thou weep, my brother Eskimo, and so, O African and O Chinese, weepest thou too and so weep I. And as we ali, ali human beings, equally feel joy and pain, Jet us fight unitedly against the common mons­ trous enemy, War. We shall unite in protesting against, in weeping over the accursed mass murders for which we ali bear equa! guilt. But Jet us also raise our ey es cheerfully to the red dawn of freedom and peace. To the Fatherland of ali Fatherlands, to the Father­ land of human beings which stands above ali!

In many books have many words been written for and against this most dia­ bolica}, this meanest and lowest of ali crimes of the State. The bourgeois poet in his strength glorified this War in verse and the pro­ letarian writer wrote in glowing wrath against this mass murder. But ali the treasury of words of ali men of ali lands suffices not, in the present and in the future , to paint correctly this butchery of human beings. Here, however, in the present book, - partly by accident, partly intentio­ nally - a picture of War, objectively true and faithful to nature, has been photographically recorded for ali time. The picture in this book from page 50 - to the end, show records obtained by the inexorable, incorruptible photographic lens, of the trenches and the mass graves, of "military lies" , of the "field of honour" , and of other "idylls" of the "Great Epoch" . And not one single man of any country whatsoever can arise and bear wit­ neas against these photographs, that they are untrue and that they do not correspond to realities. And no one comes and says: «O how frightful that such pictures should be shown!» But he says rather: «At last, at last the mask has been tom away from this "field of honour" , from this lie of an "heroic death", and from ali the other 18

beautiful phrases, from all this international swindle the mask has at last, yea, at last, been torn away!! » This book is dedicated to all war profiteers and parasites, to all war pro­ vokers, and is consecrated also to the "kings", generals, presidents and mini­ sters of all lands. To the priests, however, who blessed the weapons in the name of God, this book is dedicated as a War bible! Show these pictures to all men who still can think! He who then still believes in this mass butchery, let him be locked up in a mad-house, let us avoid him as we do the plague! lt may then be that the nationalists and war-provokers, the kings and the generals, may wish to carry on war among themselves, on their own account and at their own risk, and that they force no man to join them against his will! Such a war would indeed be welcomed by every pacifist and every prole­ tarian! Then all the war enthusiasts would at last of their own free will extermi­ nate one another, and then we should have peace, eternai peace on this earth! But unfortunately these heroes are not to be had for such a "war of libera­ tion" (liberation from the war promoters and profiteers). They lack the courage, these war-thinkers and war-leaders, to go themsel­ ves into the battle, and themselves to die a sweet "heroic death" . That is why they invented such beautiful phrases as "Fatherland" and "Field of Honour" , and spoke of "defence" and uttered other lies. And he who did not permit himself to be enthused to death by military music and by lying legends of the "enemy" of "the invaded", him they forced against his will into the murderer's uniform, him they ordered to murder and to rob for the interests of the money-bags. I know of one practical way of preventing war for all time to come. Many, many years ago the doctor, it is said, was fully responsible with his own life and property for the life of his patients. If the patient died at the hands of his doctor, the latter died too. Such was the law. And so let there be also a law for kings, presidents, generals and, last but not least, newspaper writers: Whoever forces men into war or provokes them to mass murders, shall be re­ sponsible with all his property and possessions and with his own life for the sa­ fety and the sufferings of the soldiers. The king who rallies people to his standard shall himself bear the standard. And if a soldier should be reduced to beggary, the king shall go out begging with him. If huts are burnt down in wars, so also shall palaces and castles be set in flames. And always, for each human life that is sacrificed at the front, shall one king or one minister rest in peace on the "field of honour" for the Fatherland. And ten newspaper writers that agitate for war, shall be detained as hostages for the life of each single warrior!

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Such a law, however, will never come into being, and no "disarmament" or "peace" conference will give heed to my proposal. Therefore let us, who are fighters, join in the war against war, let us exa­ mine the causes and the nature of war, so that, armed with the weapon of knowledge and the sharp sword of the mind, we may emerge victorious from the fight.

The cause of war Long ago, Plato who was born 427 years before the Nazarene, Plato, that wi­ se man, said: - "All wars arise for the possession of wealth" . That is as true a word as ever was spoken. For to the present day in all wars the object is to protect or to seize money and property and power; and there will always be wars so long as Capitai rules and oppresses the people.

When international capitai finds itself threatened by mutuai competition, and when the furnace-barons and factory owners begin to have differences among themselves , then they rattle their sabres and spurs and they cali out: "The Country is in danger!" (They mean by "country" always the money­ bags!) And wonderfully enough the working slaves of all lands abandon their plough and their anvil , they hasten to arms, and protect the life and pro­ perty of their masters with their own blood and life. What did I say? "That this is strange?" No, it is quite natural - a natural monstrosity! For it is not the state power and force alone that compels ali "subjects" to protect the throne and the money-bags, and to die for them. Capitai has not only economie power in its hands, it has, in equa} measure and with equa} power, subjected the proletariat also intellectually. This fact is easily overlooked and there still remains, therefore, so much bourgeois ideology in the proletariat! I, therefore, always say to my brothers, the proletarians, I say to the classwar fighters: "Free yourselves from bourgeois prejudices! Fight against capitalism within yourselves! In your thoughts and in your actions there still lurks unspeakably much of the philistine and the soldier, and almost in everyone there is hidden a drilled subaltern, who wishes only to dominate and command, even if it be over his own comrades and over his wife and children in his family!" But I also say to those bourgeois pacifists, who seek to fight against was by mere hand caresses and tea-cakes and piously up-turned eyes Fight against Capitalism - and you fight against every war!

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The battle-field in the factories and the mines, the hero's death in the infir­ maries, the mass graves in the barracks, in short, the war, the apparently eternai war, of the exploited against the exploiters! Do - you - not - realise - all - this? The war against war signifies: The war of the victimised against the profiteers! The war of the deceived against the deceivers! The war of the oppressed against the oppressors! The war of the tortured against the torturers! The war of the hungry against the well-fed!

The prevention of war lt is true that capitai is the cause of every war. But the guilt of war rests on our shoulders. lt is we proletarians that make the conduct of war possible, it is for us likewise to prevent war! Refuse to serve! Bring up your children so that they may later refuse to render military and war service! How very many lightly overlook the fact that in one's own home, in the fa­ mily, war is being spontaneously prepared! And here lies the beginning of all evils, here lies the beginning also of war! The mother that sings soldiers'-songs to the baby on her lap, prepares for war, yes, she prepares for war! The father that makes gifts of toy soldiers to his child mobilises the child for the war idea! The toy soldier is the Judas that you yourself bring into the home, is the betrayal of human life! Remember always this one thing: The little helmet made of paper will one day be a steel helmet on the head of a murderer! And if the child has once practised with his air-gun, how natural it is that he should in later years shoot with a rifle! The little sabre carved of wood will some day become the battle-sword that pierces the body of a human being! Ye parents that do not wish that your sons should murder the dear sons of other parents, you should remember that the child whom you present with a helmet and sabre and gun, plays his tender soul to death out of his young body. Those children, however, who are educated in love and solidarity, and are brought up to respect unconditionally the inviolable sanctity of human life, those children will most certainly be unfit for arms and war-service. We, opponents of•military service, must finally destroy the halo and the 21

humbug, and tear down the gaudy tinsel of the soldiery, and we must speak out what then stili remains to be said: a professional murderer paid by the state, who is trained in murder-schools (called barracks) privileged by the state, in the carrying out of the most gruesome of crimes, the murder of human beings !

That is what the children should be told! Then indeed will the young giri, destined by nature to reproduce and pro­ tect life, be disgusted to flirt with the soldiers - her natural enemies - "the pimps of death" . And the boy will later refuse to wear the uniform because he knows: It is a murderer's cloak! It is with such cleamess and precision that you must think and also act, if you with to nip the evil in the bud! And should war nevertheless break out, then proceed consistently and ' unhesitatingly to THE WAR AGAINST WAR!

Let the generai strike be the first weapon! The men will refuse service! True heroism lies not in murder, but in the refusal to commit murder. Rather fill all prisons and workhouses and all the mad-houses of all lands, that murder and die in the service of Capitai! The last and most dreadful war has not yet broken out which will cast gas and poison and flames on human beings and animals and houses. It lies in our hands, in our power, to prevent, to hinder, this most dreadful tragedy. Let the great, inspiring example of consistent conscientious objectors be our model. They suffered death for their consistent "No!" rather than themselves be­ come murderers! I WILL NOT!

Stronger than ali violence, than the sabre and the rifle, is our spirit, is our will! Repeat these three words: "I will not!". Give content to these words and all wars in future will be impossible. What then will all Capitai of the whole world, what will all the kings and presidents do, when the entire people in ali lands arise with the cry : WE WILL NOT!

And you women! If your husbands should be too weak, then carry out the work yourselves!! 22

Prove that the bond of love with the husband is stronger than an army order! Do not let your men go to the front! Do not decorate their rifles with flowers! Cling to the necks of your husbands! Do not let them go even when the order to depart calls! Tear up ali the rails, throw yourselves before the locomotives! Women! Realise this if your husbands should be too weak! MOTHERS OF ALL LANDS UNITE!

Emst Friedrich End of July, 1 924

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Aux Peuples de toutes les Nations!

Moi, qu'à tort, on appelle "Allemand" au lieu d'Homme tout simplement. Aux zones glaciales et tonides, à l'Afrique età l'Amérique, à l'Asie età l'Europe: enfinà tous les pays où l'on est capable d'écouter, je ne crie que ces mots:

Humanité! Amour! N'est-ce pas toujours la meme douleur, la meme joie qui font battre le coeur de l'Australien, du Chinois, de l'Esquimau et de I' Africain. Unis que nous sommes par ces sentiments naturels; réunissons-nous donc aussi contre cet ennemi teni­ ble, commun à tous, la guerre! Pleignons et pleurons en commun les victimes de ce massacre maudit, dont la faute incombe à tous; mais levons aussi joy eusement nos regardsà l'aurore de la paix et de la liberté, à la patrie des patries, à la patrie de l'homme: Vive cette Patrie!

Beaucoup de livres ont été écrits pour et contre la guerre, ce crime diaboli­ que des Etats. Le génie du poète bourgeois l'a glorifiée en vers et en prose, et l'écrivain prolétaire en des paroles vengeresses en a décrit toutes les mons­ truosités. Mais aucune parole d'homme d'un pays quelconque ne suffira pour tout l'avenir à peindre ce massacre d'hommes. Voici clone dans ce livre, fixée à l'aide de la photographie, moitié par ha­ sard moitié par intention: la véritable face de cette guerre naturaliste, désen­ chanteresse, révoltante. Les images de ce livre, à partir de la page 50 jusqu'à la fin montrent des aspects (saisis par la lentille photographique, impitoyable et incorruptible) de la tranchée-abri et de la fosse commune, de la vie dans les étapes, du "champ d'honneur" , et d'autres idylles du "grand temps". Pas un seul homme dans aucun pays ne peut s'élever en témoin contre ces photographies en disant qu'elles ne sont pas vraies, ou bien qu'elles sont en contradiction avec la réalité. Qu'on ne vi enne pas non plus me dire: Quelle horreur que de montrer de telles gravures. Qu'on me dise plutòt: Quel bonheur, on a enfin démasqué les mensonges de ce "champ d'honneur" , de cette "mort des braves" , de cette interprétation du mot "patrie" , enfin, de toutes ces duperies internationales. A tous les charlatans patriotes et instigateurs de guerre, ce livre est dédié. Aux Rois, Empereurs, Présidents de Républiques, Ministres, Généraux; et surtout aus Pretres, qui dans chaque pays bénissaient les armes et glori­ fiaient la guerre, au nom du Dieu juste, du Dieu bon. Si, après avoir montré ces images vraies à tout homme capable de penser, 24

il en reste un capable de consentir de nouveau à cet "Assassinat'' en masse, qu'on l'enferme comme fou, qu'on le fuit comme on fuit la peste. Si, les Rois, les Généraux, les Nationalistes, désiraient faire la guerre en­ tre eux, à leurs propres risques et périls, pourvu qu'aucun homme ne soit forcé d'y prendre part contre son gré, je dirais: Tant mieux! Une telle guerre serait acclamée par tous les prolétaires, par toutes les vic­ times de la guerre. Voilà un bon moyen de se "débarasser" à jamais de tous les traineurs de sabres, qui en s'égorgeant entre eux volontairement, nous permettraient enfin d'avoir la paix "universelle". Mais hélas! Je crains que ces "Rodomonts" ne fassent défaut pour une tel­ le guerre de délivrance (délivrance des traineurs de sabre, et des patriotes) . Les faux idéologistes et les meneurs de batailles manqueront de courage, pour marcher au combat, pour mourir de la belle "mort des braves" . Voilà pourquoi on a inventé les menteuses paroles de "Patrie" , "Champ d'Honneur", "Alliance Défensive" , et quiconque n'est pas heureux de mourir pour elles, par la musique militaire et les mensonges sur l'ennemi qui nous a attaqué, est quand meme forcé de porter l'uniforme d'assassin, de tuer et de voler pour défendre les intérets des escrocs. Je connais un moyen pratique pour empecher à jamais le retour des guer­ res: En des temps lointains, le médecin, dit-on, était responsable de la vie de ses malades, tout son bien, meme sa tete, en répondait: Si le malade mourait entre ses mains, le médecin lui-meme devait mourir; telle était la loi. Que l'on fasse donc une loi semblable pour les Empereurs, les Rois, les Présidents, les Ministres, les Généraux, et enfin pour les "bumalistes" : Quiconque force l'homme à la guerre, est responsable de la vie des soldats, ses biens propres, sa vie meme en sont la garantie. Le Roi qui appelle au drapeau , doit le porter lui-meme. Un soldat mutilé, ruiné, le Roi accompagnera le mendiant. Pour chaque chaumière incendiée par la guerre, le feu sera mis à un palais. Pour une vie d'homme perdue au champ d'honneur, un Roi ou un Ministre de­ vra mourir au "champ d'honneur". Dix Joumalistes seront pris comme otages pour répondre de la vie d'un seul soldat.

Malheureusement on ne fera probablement jamais cette bonne Loi; et au­ cune conférence internationale en faveur de la Paix ne prendra comme base de discussion, ma proposition. En conséquence: Combattants que nous sommes dans la guerre contre la guerre, passons en revue les causes et les effets de la guerre, afin, qu'armés du sabre tranchant du savoir, et de la force de la raison, nous puissions finir cette lutte en vainqueur.

La cause des guerres

Platon (né 427 ans avant le Nazaréen), ce sage de l'antiquité, a dit: «Toute guerre a comme origine les rivalités pour la possession». Voilà une parole de vérité profonde; car toujours, dans toutes les guerres 25

il s'agit de la protection ou de la conquete d'argent, de possession ou de pouvoir. Donc tant que le Capitai règne sur le peuple et le maitrise, il y a menace de guerre.

Le Capitalisme dans tous les pays se sentant menacé par la concurrence, les barons de l'usine, du rail et du commerce se querellent, font entendre un bruit d'armes, et crient: Sauvez la patrie (ce qui en réalité veut dire sauvez la caisse). Et, extraordinairement, les esclaves du travail dans tous les pays quittent charrues et enclumes, et accourent défendre et protéger les biens et la vie de leurs tyrans, en risquant leur propres biens et leur propres vies. Que dis-je! Extraordinairement. C'est naturel, c'est la nature dénaturée. Car ce n'est pas seulement la puis­ sance directe de l'Etat qui force tous les sujets à protéger le trone et le sac d'ar­ gent et de périr pour eux, c'est aussi et surtout la puissance indirecte que ce meme Etat exerce sur l'esprit du prolétaire. Voilà ce qu'on oublit de dire, pour­ quoi nous trouvons toujours tant d'idéologie bourgeoise dans le prolétariat. Voilà pourquoi je ne cesse de dire à mes frères combattants prolétaires: «Délivrez-vous des préjugés bourgeois; luttez contre le capitalisme dans vos àmes; vos pensées et vos actions sont encore empreintes d'idées d'épi­ ciers et de soldats, et dans chacun de vous on retrouve encore le sous-offi­ cier, qui veut commander et gouvemer au moins dans sa famille. » De meme je dis à ces Pacifistes Bourgeois, qui ne veulent combattre la guerre qu'avec des caresses: Combattez le Capitalisme et vous dompterez toutes !es guerres.

Luttez contre le champ de bataille dans les fabriques et dans les mines; luttez contre la mort des braves dans les hopitaux, dans les fosses commu­ nes des casemes (ces tristes maisons de ville) . E n un mot faites la guerre des exploités contre les exploiteurs, e n résumé: Guerre à la guerre cela veut dire: Guerre des exploités contre les exploiteurs. Guerre des trompés contre les trompeurs. Guerre des oppressés contre !es oppresseurs. Guerre des maltraités contre !es maltraiteurs.

Moyens d'empecher les guerres Bien que le Capitai soit la cause de toutes les guerres, ce sont surtout les prolétaires qui en portent la responsabilité. C'est au moyen de nos bras de prolétaire que l'on fait les guerres, c'est donc à nous de les empecher. Refusez le service militaire! 26

Elevez vos enfants de telle sorte qu'ils le refusent eux-memes un jour! Que tant de gens oublient que c'est dans la famille meme que la guerre est pré­ parée, voilà l'origine de tout vice. La mère qui à l'enfant sur ses genoux chante des chansons militaires pré­ pare la guerre. Le père qui donne à I'enfant des jouets militaires prépare lui aussi la guerre. Les jouets militaires sont le Judas que tu apportes toi-meme à la maison; ils sont une trahison à la vie humaine. Souviens-toi que le petit casque militaire confectionné de papier sera un jour le casque militaire sur la tete de l'assassin, et le meme enfant accou­ tumé à tirer le sabre aimera un jour se servir de la ba'ionnette fusil. Le petit sabre, sculpté de bois, sera un jour la baionette qui s'enfoce dans un corps humain. Parents, vous qui ne voulez pas que vos fils tuent les fils aimés d'autres parents, rappelez-vous que votre enfant en jouant avec des casques militai­ res, avec des sabres et des fusils, commence à corrompre sa jeune ame. D'abord l'enfant s'est amusé avec le fusil à air comprimé et le sabre de bois et naturellement l'idée lui viendra de voir se transformer un jour ces ar­ mes inoffensives en armes de meurtres, le fusil portera au loin la mort, et le sabre de bois devenu ba'ionnette ou couteau de tranchée ira feuiller la vie dans le corps des hommes. Par contre les enfants habitués à l'amour, à la solidarité, au respect absolu de la vie, ne seront jamais capables de se soumettre à la guerre. Nous autres (!es contempteurs de la guerre) nous devons arracher à la soldatesque son auréole de faux-brillants. Des assassins professionnels payés par l'Etat, exercés dans les écoles d'assassins fournies par l'Etat (autrement dit les casernes), au crime le plus terrible au meurtre des hommes,

voilà ce qu'il faut faire voir aux enfants. Alors la jeune fille, destinée par la nature, à procréer, refusera de s'allier avec les soldats, ses ennemis naturels, souteneurs de la mort. Le garçon refusera de porter l'uniforme militaire, sachant que c'est un uniforme d'assassin. Il est nécessaire que vos pensées et vos actions soient imbues de ces idées si vous voulez déraciner le mal. GUERRE À LA GUERRE! La première arme la grève générale! Les hommes refuseront le service militaire! Le véritable héro'isme n'est pas dans le meurtre, mais dans le refus du meurtre! Que l'on remplisse les prisons, les maisons de farce, et les hospices d'a­ liénés de tous les pays, plutòt que de tuer ou de mourir pour les intérets du Capital. 27

La demière guerre épouvantable, qui crachera gaz, poison, flammes sur les hommes, sur les animaux et sur les maisons, n'est pas encore éclatée. Dans cette demière guerre nous avons vu des hommes préférant se faise condamner à mort, plutòt que d'assassiner eux-memes leur semblable. Il faut que cela serve d'exemple pour tous. Prolétaire, tu as dans les mains les moyens d'empecher ce fléau. Dis: JE NE VEUX PAS

et cela ne sera pas. Contre ta volonté exprimée avec force, que pourront tes maitres: RIEN!

Et vous les femmes! Si, le jour venu vos hommes sont trop faibles ou trop laches, vous devrez montrer votre volonté! Vous montrerez que le lien qui vous attache à votre époux, à vos enfants, est plus fort qu'un ordre de mobilisation. Ne souffrez pas que vos maris partent pour le front. N'omez pas de fleurs leurs fusils. Empechez le train de partir. Pendez-vous aux cous de vos maris, de vos enfants. Ne les lachez pas quoique le signal du départ soit donné. Arrachez les rails: Mettez-vous devant la locomotive. Femmes c'est votre devoir si vous voulez protéger votre foyer. MÈRES DE TOUS LES PAYS, UNISSEZ-VOUS!

Ernst Friedrich Fin de juillet, 1 924

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Menschen aller Lander!

Ich, der ich .. Deutscher" falschlich werd' genannt statt einfach: Mensch . Ich rufe nach des Nordens kalter Zone und hin nach Afrika und nach Amerika, nach Asien und Europa. Ali liberali, wo Ohren sind zu horen, ruf ich zwei Worte nur und dies sind:

Mensch und Liebe . Und so, wie der Australier weint, wenn ihm ein Schmerz begegnet, und lacht und jubelt, wenn ihm Freude, Gliick beschieden, so eben weinst auch du, mein Bruder Eskimo, so Afrikaner und Chinese, we­ inst auch du und du und ich. So wie wir alle, alle Menschen Schmerz und Freude gleich empfinden, so lasset uns gemeinsam kampfen gegen den gemeinsam grauenhaften Feind,

den

Krieg. So wollen wir gemeinsam klagen, weinen iiber das verfluchte Massenmorden, an dem wir alle gleichen Teil der Schuld. So aber auch laBt freudig uns den Blick erheben ins Morgenrot des Friedens und der Freiheit: In aller Vaterlander Vaterland, ins Vaterland der Men­ schen, und dieses aber alles!

In vielen Bi.ichem sind viel Worte fiir und gegen dieses teuflichste, gemein­ ste aller Staatsverbrechen aufgeschrieben. Des bi.irgerlichen Dichters Kraft verherrlichte in Versen diesen ,,Krieg", und der Prolet-Schriftsteller schrieb auflodemd gegen dieses Massenmorden. Doch aller Wortschatz, aller Menschen, aller Lander, reicht in aller Ge­ genwart und Zukunft lange nicht, um dieses Menschenschlachten richtig auszumalen. Hier aber ist das ni.ichtem-wahre, das gemein-naturgetreue Bild des Krie­ ges - teils durch Zufall, teils durch Absicht - photographisch festgehalten. Die Bilder dieses Buches von Seite 50 bis zum SchluB zeigen Aufnahmen, von der unerbittlich, unbestechlich photographischen Linse erfaBt, vom Schi.itzengraben und vom Massengrab, von dem ,,Etappenleben", von dem .. Feld der Ehre" und von anderen ,,ldyllen" aus der ,,GroBen Zeit". Und nicht ei n einziger Mensch in irgend einem Lande kann aufstehn und gegen diese Photos zeugen, daB sie unwahr sind und nicht der Wirklichkeit entsprachen. Und kommt auch nicht und sagt: ,,Wie schrecklich, daB man solche Bilder zeigt!" Sagt lieber: ,,Endlich, endlich ist dieses", ,,Feld der Ehre", ist diese Li.ige vo n dem ,,Heldentod", vom ,,Vaterland", von ,,Tapferkeit" und allen andem schonen Phrasen, 29

ist allen diesem internationalen Schwindel die Maske endlich, endlich abge­ rissen!!" Dies Buch sei allen Kriegsgewinnlern, Schiebern und Kriegshetzern freundlichst zugeeignet, und nicht zuletzt gewidmet auch den Konigen, Generalen, den Prasidenten und Ministero aller Lander. Den Priestern aber, die die Waffen segneten im Namen Gottes, denen sei dies Buch als Kriegs-Bibel gewidmet! Zeigt diese Bilder allen Menschen, die noch denken konnen! Wer dann noch diesen Massenmord bejaht, den sperre man ins Irrenhaus, den meide man, wie man der Pest ausweicht! Es sei denn, daB die Nationalisten und Kriegshetzer, die Konige und Ge­ nerale untersich den Krieg zu fii hren wii n schen, auf eigene Rechnung und Gefahr, und keinen Menschen zwingen, gegen seinen freien Willen mitzu­ machen! Solch einen Krieg wird jeder Pazifist und jeder Proletarier begiiiBen! Dann rotteten sich endlich alle Kriegsbegeisterten freiwillig gegenseitig aus, und dann war Friede, ewiger Friede inder Welt! Doch leider - sind di.e Helden fii r solch einen ,,Befreiungskrieg" (Be­ freiung von den Kriegshetzern und -Schiebern) nicht zu haben. Es fehlt an Mut den Schlachtendenkern, Schlachtenlenkern, selber in den Kampf zu ziehn und selbst den silBen ,,Heldentod" zu sterben. Darum erfand man schone Worte, wie: ,,Vaterland" und ,,Feld der Ehre", sprach von ,,Verteidigung" und andern Lilgen mehr. Und wer sich nicht zum Tode lieB begeistern, durch Militarmusik und Lilgenmarchen von dem ,,Feind", der ,,angegriffen", den zwang man gegen seinen Willen in den Mor­ derkittel, gab ihm Befehl zu morden und zu rauben fiir die Geldsack-Inte­ ressen. Ich wilBte hier ein praktisch Beispiel, den Krieg in alle Ewigkeiten zu verhindern: Vor vielen, vielen Jahren war der Arzt, so sagt man, fiirs Leben seiner Patienten voll verantwortlich mit seinem eignen Hab und Gut und Leben! Starb der Patient in Handen seines Arztes, starb dieser selbst. So wollte es Gesetz. Und so sei auch Gesetz fii r Konige, Prasidenten, Generale und Zeitungs­ schreiber nicht zuletzt: Wer Menschen in den Krieg zwingt, oder aufhetzt zu dem Massenmorden, der sei verantwortlich mit seinem ganzen Hab und Gut und mit dem eignen Leben filr das Wohl und Wehe der Soldaten ! Der Konig, der zu seiner Fahne ruft, ergreife selbst die Fahne! So ein Soldat verarmt, so mag der Konig mit ihm betteln gehen! Wenn Hiitten niederbrennen in den Kriegen, so mogen auch die Schlosser und Palaste aufgehn in den Flammen! Und immer, wenn ein Menschenleben zu beklagen an der Front, so mag ein Konig oder ein Minister auch auf dem .,Feld der Ehre" ruhn filrs Vaterland ! Und je zehn Zeitungsschreiber, die zum Kriege hetzen, setzt ein als Geisel filr das Leben eines Kriegers!

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Doch dies Gesetz wird kaum geschaffen werden, und keine ,,Abrilstungs"­ und ,.Friedens" konferenz wird meinen Antrag je beachten. Drum laBt uns, die wir Kampfer sind, im Kriege gegen Krieg, laBt uns die Kriegsursachen und Zusammenhange untersuchen, damit wir - ausgerilstet mit der Waffe der Erkenntnis und dem scharfen Schwert des Geistes - sie­ greich diesen Kampf bestehn !

Kriegsursache Schon Plato, der geboren war 427 Jahre vor dem Nazarener, schon dieser Weise sagte seinerzeit: ,,Alle Kriege entstehen nur um den Besitz von Geld! " Das ist s o wahr gesprochen, wie selten wohl ein Wort! Denn noch in allen Kriegen galt und gilt es: Gelt und Gut und Macht zu schtitzen oder zu erobern, und Kriege wird's solange geben, solang das Kapital das Volk beherrscht und unter­ driickt!

Wenn sich das internationale Kapital durch gegenseitige Konkurrenz be­ droht ftihlt, und wenn die Schlotbarone und Fabrikbesitzer unter sich in Streit geraten, dann rasseln sie mit Sabeln und mit Sporen, dann rufen sie: ,,Das Vaterland ist in Gefahr! " (Gemeint ist mit dem Vaterlande stets der Geldsack! ) Und sonderbar: die Arbeitssklaven aller Lander lassen Pflug und AmboB stehen, eilen zu den Waffen, und schtitzen Gut und Leben ihrer Herren, mit ihrem eignen Blut und Leben. Was sag ich? ,.Sonderbar sei dies?" Es ist nattirlich! - Ist nattirliche Unnatur! Denn nicht nur Staatsmacht und Gewalt zwingt alle ,,Untertanen", Thron und Geldsack stets zu schtitzen, und daftir zu verrecken, das Kapital hat nicht nur wirtschaftliche Macht in Handen, es hat in gleichem MaBe und mit glei­ cher Kraft auch geistig die Proleten unterjocht! Das wird leicht tibersehen und darum steckt noch so viel btirgerliche Ideologie im Proletariat. Drum sag ich's immer wieder meinen Brildern, den Proleten, sag's den Klassenkampfern: ,,Macht Euch frei von btirgerlichem Vorurteil ! Kampft gegen den Kapitalismus in Euch! Aus Eurem Denken und aus Eurem Tun, spricht noch unendlich viel von SpieBer - und Soldatentum, und fast in jedem steckt noch so ein eingedrill­ ter Unteroffizier, der herrschen und befehlen will, sei's auch nur tiber eigne Kameraden, und ilber Frau und Kind in der Familie! " Doch sag ich auch zu jenen btirgerlichen Pazifisten, die nur mit Hande­ streicheln, mit Teegeback und frommem Augenaufschlag Kriege zu bekampfen suchen: 31

Kampft gegen den Kapitalismus - und Ihr kampft gegen jeden Krieg!

Das Schlachtfeld in Fabriken und in Gruben, den Heldentod in Siechenhausem, das Massengrab in Mietskasemen, kurzum: den Krieg, den scheinbar ewigen Krieg der Ausgebeuteten gegen die Ausbeuter! Seht - Ihr - das - alles - nicht? Also heiBt Krieg dem Kriege: Krieg der Geschobenen gegen die Schieber! Krieg der Betrogenen gegen die Betriiger! Krieg der Bedriickten gegen die Bedrii cker! Krieg der Gepeinigten gegen die Peiniger! Krieg der Hungernden gegen die Satten!

Kriegsverhinderung Wohl ist das Kapital Ursache jeden Krieges! Doch Schuld am Kriege sind wir selbst!! An uns Proleten liegt es, Krieg zu filhren, und ebenso liegt es an uns, die Kriege zu verhindem! Weigert den Dienst! Erzieht die Kinder so, daB sie sich spater weigem, Soldaten- und Kriegs­ dienste zu tun! Wie viele ubersehen allzuleicht, daB in dem eignen Hause, in der Familie, der Krieg freiwillig vorbereitet wird!!! Und hier liegt aller Laster Anfang, hier liegt der Anfang auch des Krieges. Die Mutter, die dem Kind auf ihrem SchoB, Soldatenlieder singt, bereitet Krieg vor! Der Vater, der Soldatenspielzeug seinem Kinde schenkt, mobilisiert das Kindchen filr den Kriegsgedanken! Soldaten-Spielzeug ist der Judas den Du Dir selbst ins eigne Haus holst, ist Verrat am Menschenleben! Bedenk dies eine stets: Das kleine Helmchen von Papier gefertigt, wird einst der Stahlhelm auf dem Kopf des Morders! Und hat das Kind erst mit dem Luftgewehr geubt, wie selbstverstandlich wird es spater mit der Flinte schieBen! Das Sabelchen aus Holz geschnitzt, wird einst das Schlachtenmesser, das sich bohrt in eines Menschen Leib! Ihr Eltem, die Ihr es nicht wollt, daB Eure SOhne anderer Eltem liebevolle Sohne morden, Ihr sollt bedenken, daB das Kind, das Ihr mit Helm, mit Sabei und Gewehr beschenkt, sich seine zarte Seele aus dem jungen Korper spielt! Doch jene Kinder, die zur Liebe und zur Solidaritat, zur unbedingten 32

Achtung vor dem unverletzlich heilgen Menschenleben sind erzogen, die Kinder werden ganz bestimmt untauglich sein fiir Waffendienst und Kriegs­ verwendung. Wir Kriegsdienstgegner milssen endlich allen Glorienschein und allen Hokuspokus, mitsamt dem glanzend-bunten Flitterkram der Soldateska nie­ derrei.Ben, und das aussprechen, was dann noch ilbrig bleibt: ein vom Staat bezahlter Berufs morder, der in staatlich konzessionierten Morderschulen (genannt Kasernen) ausgebil­ det wird, in Ausi.ibung des schrecklichsten Verbrechens: des Menschen-Mordes! ! !

Bringt das den Kindem bei! Dann wird das Madchen, von Natur bestimmt, das Leben fortzupflanzen und zu schiltzen, das Madchen wird sich ekeln mit den Soldaten, seinen ganz natilrlichen Feinden - den ,,Zuhaltem des Todes" - rum zu flirten! Dann wird der Knabe spater nicht den Uniformrock tragen, weil er es wei.B: Es ist ein Morderkittel! So klar und deutlich milBt Ihr denken und auch handeln, wollt Ihr das Uebel an der Wurzel fassen! Und sollte dennoch wieder Krieg ausbrechen, dann konsequent und rilck­ sichtslos: KRIEG DEM KRIEGE!

Der Generalstreik sei die erste Waffe! Die Manner werden Dienst verweigem! Das wahre Heldentum liegt nicht im Morden, sondem in der Weigerung den Mord zu tun! Filllt lieber alle Gefangnisse und Zuchthauser, und alle lrrenanstalten al­ ler Lander, als fiir das Kapital zu morden und zu sterben! Noch ist der letzte schauerlichste Krieg nicht ausgebrochen, der Gas und Gift und Flammen speien wird, auf Menschen, Tiere, Hauser. Es liegt in unseren Handen , unserer Kraft, dies Ungeheuerlichste zu verhilten, zu verhindem! Das groBe und erhabne Beispiel konsequenter Kriegsdienstweigerer sei uns Vorbild. Sie haben lieber noch den Tod erlitten fii r ihr konsequentes ,,Nein!" als daB sie selbst zum Morder wurden! ICH WILL NICHT!

Starker als Gewalt, als Sabei und Gewehr ist unser Geist, ist unser Wille! Sprecht nach der Worte drei: ,.ich will nicht ! " Gebt Inhalt diesen Worten und alle Kriege sind i n Zukunft unausfi.ihrbar. Denn was will alles Kapital der ganzen Welt, was wollen alle Konige und Prasidenten machen, wenn alles Volk in aHen Landern aufsteht mit dem Ruf: 33

WIR WOLLEN NICHT!

Und Frauen Ihr: Wenn Eure Manner dann zu schwach sind, dann schafft Ihr's! Zeigt, daB das Band der Liebe zu dem Gatten starker ist, als der Armeebefehl! LaEt Eure Manner nicht zur Front! Schmiickt nicht mit Blumen die Gewehre! Hangt Euch den Mannem an den Hals! LaBt sie nicht los, auch wenn das Abfahrtszeichen gellt! ReiBt ale Schienen auf, stellt Euch vor die Lokomotive! Frauen schafft Ihr's, wenn Eure Manner zu schwach sind! MÙTTER ALLER LANDER VEREINIGT EUCH!

Ernst Friedrich Ende Juli 1 924

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Guerra alla guerra War against War! Guerre à la guerre! Krieg dem Kriege!

I soldatini preparano i bambini per la guerra!

How children are educated for war by means of toy soldiers! Méthodes de préparer les enfants pour la guer­ re par les jouets militaires! Wie die Kinder durch Soldatenspielzeug far den Krieg vorbereitet werden!

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Non regalate questi giochi ai bambini.

Do not give the children such toys. Ne donnez plus aux enfants de tels jouets. Gebt den Kindern nicht solche Spielsachen.

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-

- - - - - J- ,

-

nol�flild1 . Oa· ndl tlit J\cmonl' bis 4ur Offnuug blnaufrcld)I.

Cannone d i legno e cartone.

' S T R l ( l\ N A O ( l. N

Bomba giocattolo, di sughero e aghi d a maglia.

Cannon of cardboard and wood.

Bomb made of knitting needles and cork.

Canon en carton et en bois.

Bombe faite de bouchons et d'éguilles

Kanone aus Pappe und Hoh..

Bombe aus Stricknadeln und Kork.

à

tricoter.

[�I ~ Filo spinato costruito con aghi da maglia e filo (vedi p.

1 03)

103). {à voir page 103). (siehe Seite 103).

Barbed wire made o f knitting needles a n d twine (see page Treilis piquant confectionné d'épingles et de corde Stacheldraht aus Stecknadeln und Schnur

SC ti L ACHT PLAN. Stampini per soldatini di piombo.

Un "piano di battaglia".

Moulds to be used by the children themselves for making soldiers with molten lead. Des moules à {aire des solç.ats en plomb. Formen zum Selbstgieflen van Bleisoldaten.

A "pian of battle". Un "Projet de bataille". Ein .,Schlacht-Pla n ".

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Soldati di carta da ritagliare e incollare.

Paper soldiers for cutting out and pasting. Des soldats en papier à tailler et à coller. Papiersoldaten zum Ausschneiden und Aufkleben.

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La Chiesa si allea al militarismo nell'educare i bambini alla professione di assassino. (L'arcivescovo di Westminster al fianco di un generale du­ rante una parata di giovani reclute . ) The Chu rch a s an ally of Militarism i n the education of children for the pro­ fession of murder. (The Bishop of Westminster reviews, alongside of a Ge­ nera!, a parade of English Boy Scouts. ) L'Eglise camme complice du militarisme chez l'éducation des enfa n ts pour le métier de meurtre. (Le Cardinal de Westminster, à còté d 'u n général, exa­ mine !es bataillons scolaires a nglais . ) Die Kirche als Bundesgenosse des Militarismus b e i der Erzieh u ng der Kin­ der zum Mordhandwerk. (Der Kardinal von Westminster nimmt a n der Sei­ te eines Generals eine Parade englischer Jugendwehr ab. )

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©rei �icgsno\J e{{ i:n l>-:i.t;•i !ttlrb b. i!ineacm

Libri di questo genere educano i bambini all'assassinio, il crimine peggiore in assoluto !

Books of this kind educate the children to the greatest of ali crimes: the murder of human beings ! Des livres de celte espèce instruisent les enfants dans le plus grand des crimes: le homicide! Bucher dieser Art erziehen die Kinder zum grof3ten Verbrechen, zum Menschenmord! 42

Questo libro (Asilo proletario ) , invece, è stato scritto per educare i bambini alla solidarietà e all'amore reciproco. This book however (Proletarian Kindergarten) is inten­ ded to educate children in mutuai help and love. Ce livre-ci, au con traire, est destiné à instru ire /es enfants dans l 'a mour et le secou rs mutue/. Dieses Buch aber ist bestimmt, die Kinder zur gegenseiti­ gen Hilfe und Liebe zu erziehen.

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I.:assassino

Il soldato

The murderer Le meurtrier Der Morder

The soldier Le soldat Der Soldat ==

Qual è la differenza? The difference? La différence? Der Unterschied? L'autore, di 13 anni, illustra il significato del disegno: "La differenza tra un assassino e un soldato consiste nel fatto che il primo uccide per derubare, per desiderio sessuale o qualsiasi altro motivo. Avendo peccato contro il V comandamento, rischia la morte o la prigione. Anche il soldato è un assassino - un assassino professionista - e in realtà è il peggior tipo di assassino, un criminale geno­ cida: più uccide, più la sua gloria aumenta. Viene decorato con la corona d'alloro, gli viene conferita la Croce di Ferro o simili ordini al merito in riconoscimento della sua destrezza nell'uccidere. Che sia tedesco, o un nemico, il soldato è un uomo estremamente crudele. Maledet­ to chi l'ha addestrato e l'ha mandato a uccidere! Sono degli assassini entrambi. Guer­ ra è sinonimo di assassinio, e causa fame, disgrazia, miseria, morte, sofferenza e do­ lore. Rinunciate perciò a uccidere, e ritornate alla pace." Disegno di un bambino, dal volume Asilo proletario.

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The young 13 year old author of this drawing gave the following explanation of it: "The difference between a murderer and a soldier consists in the fact that the murde­ rer murders for plunder or for lust or for some other object. He acts against the fìfth commandment and is therefore threatened with death or imprisonment. The soldier, on the other hand is also a murderer - a professional murderer - and he is, in fact, the greatest of ali murderers - a mass murderer. He may despise the fìfth commandment, he is permitted to murder. The more he murders, the greater is the fame he acquires. They crown him with laurels, they decorate him with the Iran Cross and other orders, in recognition of his dexterity in murdering. He, the soldier, is the cruellest being on earth, whether he be on the Germain side or that of the enemy. Cursed be those that have taught him to murder and caused him to murder! Both indeed are murderers. For war signifìes murders. lt brings in its trai[ hunger, disgrace, misery, suffering, death, anxiety and pain. So give up murdering and return to peace. " A child's drawing taken {rom "The Proletarian Kindergarten ".

Le

petit dessinateur de treize ans donna l 'explication suivante:

"La différence entre un meurtrier et un soldat consiste en ce que le meurtrier tue pour voler, pour contenter sa lubricité, ou pour une raison quelconque. Celui-ci à péché con­ tre le cinquième Commandement, donc la mort ou le prison le menacent. Le soldat, lui aussi, est un meurtrier - meurtrier de métier - et meme le plus grand possibile: un ho­ micide en masse. - Mais il ose, lui, dédaigner le cinquième Commandement. Le meur­ tre lui est permis. Plus il tue, plus grande la glorie qu 'il gagne. On le couronne de lau­ rier, on le décore de la Croix de Fer et d'autres décorations à cause de son habilité dans l 'art du meurtre. Le soldat est l 'homme le plus cruel qu 'on puisse imaginer, de meme sur le coté des ennemis. Maudit ceux qui lui enseignent le meurtre et le forcent à le com­ mettre! lls sont done des meurtriers tous les deux. Car la guerre, cela veut dire: le meurtre. Elle nous amène la faim, la honte, la misère, la détresse, la mort, les soucis et le dou­ leurs. Donc, ne touchez plus au meurtre et revenez à la paix. "

Un dessin pris de "L'Ecole enfantine prolétaire".

Der kleine 13jii.hrige Zeichner gab dazu folgende Erklii.rung: ,,Der Unterschied zwischen Morder und Soldat besteht darin, da[J der Morde r ein Raubmorder, ein Lustmorder oder sonst ein Morder ist. Dieser hat gegen das 5. Gebot gehandelt, also droht ihm der Tod oder das Gefii.ngnis. Dagegen der Soldat ist auch ein . Morder - ein Berufsmorder - und zwar der gro[Jte, den es gibt - ein Massenmorder. - le mehr er mordet, je mehr Ruhm erwirbt er sich. !hm setzt man den Lorbeer auf, ihm hii.ngt man des Eiserne Kreuz und andere Orden um, wegen fìngerfertiges Morden. Er, der Soldat, ist der grausamste Mensch, den es gibt, so auf deutscher, wie auf feindlicher Seite. Fluch denen, die ihnen das Morden lehrten und sie dazu veranla[Jten. Also sind beide Morder. Krieg bedeutet Morden. Er bringt Hunger, Schmach, Elend, Not, Tod, Sor­ gen und Schmerzen. Darum la[Jt ab von dem Morden und kehrt zum Frieden zu rii.ck . " Eine Kinderzeichnung und Text aus ,,Proletarischer Kindergarten ".

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Non abbiamo un Padre buono in Paradiso. Se ci fosse un Padre nei cieli E gli capitasse di osservare gli eventi terribili quaggiù E di vedere la crudeltà e la furia diabolica

Delle lotte tra animali, e dei combattimenti selvaggi tra gli uomini, Che si avvelenano, si feriscono, si torturano, Tutto questo il suo cuore divino non lo sopporterebbe. Scaglierebbe migliaia di fulmini A distruggere tutti i boia e gli assassini! Illustrazione e testo da Asilo proletario.

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We have no loving Father in lu!aven. If there were a Father in the heavens up above, Who watched the dismal happenings here below, Who witnessed the ruthlessness and the devilish fury Of animals devouring animals and the children of man, And man waging war on animals and on his own kind: How they tear up one another with their teeth and with poison and with steel, With deliberate and premeditated torture, His Divine Heart would endure it not And He would hurl His thunderbolts into their midst, And with a thousand lightenings Would He destroy the murderers and executioners. lllustration and text from "The Proletarian Kindergarten ".

Nous n 'avons pas de Bon Père dans le ciel. S'il y avait quelqu 'un dans les cieux, Observant ce spectacle odieux Comme, sans pitié et sans compassion, Victimes de leurs féroces passions Bete contre bete et bete contre homme, Homme contre bete et homme contre homme, Par [es dents, le poison et le fer, Ils se tuent mutuellement sous des tortures d'enfer: Son coeur de père ne pourrait le supporter, Par des coups de foudre il devrait le frapper! Par mille saintes tonnerres Il écraserait les questionnaires. lllustration et texte pris de "L'Eco/e enfantine prolétaire".

Wir haben keinen lieben Vater im Himmel. Wiir einer droben in Wolkenhohn Und wurde das Schauspiel mitansehn. Wie mitleidslos, wie teuflisch wild 1ier gegen 1ier und Menschenbild. Mensch gegen 1ier und Menschenbild Watet mit Zahn, mit Gift und Stahl. Mit ausgesonnener Folterqual. Sein Vaterherz wurde es nicht ertragen. Mit Donnerkeilen wurde er dreinschlagen, Mit tausend heiligen Donnerwettem Wurd' er die Henkerknechte zerschmettem! lllustration und- Text aus ,,Proletarischer Kindergarten ".

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EERST HET SPEL . DAN DE BEL . . . . Prima i giochi. . . e poi la realtà infernale . . . First the ga me, then the real hell. D 'abord le jeu, puis l 'enfer. Erst das Spie!, dan n die Holle.

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Cause infime, conseguenze enormi. Little causes - great consequences. Petites causes - grands effets. Kl.eine Ursachen - gro{Je Folgen.

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Dalle giornate di agosto del 19 14. Entusiasti. . . e di che cosa?

the August days of 1 91 4 Enthusiastic . . . for what? . . . Des jour d'aout e n 1 91 4 Enthousiasmés . . . pour quoi? . . . Aus den Augusttagen 1 91 4 Begeistert. . . wofiir? . . . From

-

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so

. . . dei "campi d'onore" ? . . . {or the "field of honour". . . . pour le "champ d 'honneur". . . . fii. r das ,, Feld der Ehre ".

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I primi riservisti tedeschi in partenza per il fronte.

The first German reserves start for the front. Les premiers réservistes allemands partent pour le front. Die ersten deutschen Reservisten fahren zur Front.

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I primi successi tecnici .

The first technical successes. Les premiers succès techniques. Die ersten technischen Erfolge.

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Il papà in posa eroica in terra nemica. (Fotografia scattata per una rivista il­ lustrata per la famiglia. )

Papa as "hero" i n the enemy'.s country. (Picture for the illustrated Family Journal.) Petit père comme "héros " au pays ennemi. (Photographie pour le journal de famille.) Vatting als ,,Held" in Feindesland. (Bild far das illustrierte Familienblatt. )

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Papà, ritrovato due giorni più tardi. (Fotografia mai pubblicata nella rivista illustrata per la famiglia. )

How papa was found two days later. (Picture not published i n the Family Journal. ) Petit père - deux jours après. (Aspect non publié dans le journal de famille.) Wie man Vatting zwei Tage spater fand. (Bild, das im Familienblatt nicht veroffentlicht wurde.)

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Guglielmo Il, Imperatore per grazia di Dio, al ritorno da una ispezione del campo di battaglia. (Per evitare che il piede reale si insozzasse del sangue che inzuppa il terreno, un marciapiede in legno è stato costruito per l'occa­ sione.)

William II, Kaiser by the grace of God, returns from an inspection of the battle­ field. (In arder to prevent his royal foot from being dirtied by contact with the blood-soaked land, a wooden foot-path was specially constructed. ) Guillaume II, empereur par la grace de Dieu, revient de l'inspection du champ de bataille. (Pour que son pied royal ne soit pas sali par le sol ensanglanté, on lui a bati exprès une passerelle de bois.) Kaiser Wilhelm II. , von Gottes Gnaden, kommt von der Besichtigu ng des Schlachtfeldes. (Damit sein koniglicher Fu{J nicht vom blutgetriinkten Boden beschmutzt wird, ist fur ihn extra ein Holzsteg gebaut. )

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"La guerra è un elemento dell'ordine creato da Dio." (Conte Moltke)

"War is an element in the arder ordained by God. " (Count Moltke) "La guerre est un élément de l'ordre émis par Dieu. "

(Comte Moltke) ,, Der Krieg ist ein Element, der von Gott eingesetzten Ordnung. " (Graf Moltke)

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L"'Hohenzoller" distribuisce dietro le linee del fronte le prime decorazioni agli assassini.

The Hohenzoller distributes the first murder decorations behind the front. Le Hohenzoller distribue derrière le front les premières décorations pour le meurtre. Der Hohenzoller verteilt hinter der Front die ersten Mordabzeichen.

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Un motto dell'Hohenzoller: " . . . e ora distruggiamoli ! " .

A saying of the Hohenzoller: ". . . and now let us thrash them!". Parole du Hohenzoller: ". . . et maintenant: allons les rosser!". Ausspruch des Hohenzollern: ,, . . . und nun wollen wir sie dreschen! ".

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Dietro le linee del fronte, l'erede al trono tedesco (circondato dai suoi levrieri), famoso per la sua massima: "Dateci sotto!".

Behind the front: the .German Crown Prince (with his greyhounds), who cultivated the expression "Keep hammering at it ". A l'étape: le prince héritier de /'empire d 'Allamagne (entouré de ses chiens de chasse), /eque[ a formé la phrase: "En avant, sans façons!". In der Etappe: der deutsche Kronprinz (mit seinen Windhunden), der den Satz prii.gte: ,,lmmer feste druff'.

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Sul fronte: l'erede al trono non è presente . At the front: the Crown Prince is not presen t. Au fron t: le prince héritier de ! 'empire d 'Allemagne n '.Y est pas. An der Front: der Kronprinz ist n icht dabei.

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Un lanciafiamme: . . . come se il mondo intero andasse in fiamme . . .

Liquid fìre projectile: And though the world should stand i n flames . . . Projectile de flammes: bien que la terre soit en flammes . . . Flammenwerfer: und wenn die Welt in Flammen steht . . .

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I.:effetto del lanciafiamme: . . . come il fuoco infernale.

The effects of liquid fìre: . . . and though it may end in hell. Les effets du projectile de -flammes: . . . bien qu 'on marche à l'enfer. Die Wirkung des Flammenwerfers: . . . und wenn es in die Holle geht.

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Ridono e festeggiano . . .

They laugh and make merry. . . Ils rient e t se réjouissent. . . Sie lachen und freuen sich . . .

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. . . sui corpi mutilati dei "nemici" .

. . . over the mutilated bodies of their "enemies ". . . . sur les corps écharpés de leurs "ennemis ". . . . iiber die zerfetzten Leiber ihrer ,, Feinde ".

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Dopo il fuoco a raffica.

After the volley. Après le feu tambour. Nach dem Trommelfeuer.

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Lavori di riassetto.

Clearing operations. Des travaux de débarassement. Aufraumungsarbeiten.

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Materiale di guerra.

War materiai. Des matériaux de guerre. Kriegsmaterial.

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Da un rapporto dell'esercito: "Sul fronte nulla di nuovo" .

Anny report: "No particular occurrences at the front". Nouvelles de l'année: "Au front pas d'événements notables ". Heeresbericht: ,,An der Front keine besonderen Ereignisse ".

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Da un rapporto dell'esercito: "Sul fronte tutto tranquillo" .

Anny report:. "At the front ali is quiet''. Nouvelles de l'année: "Le. front est tranquille". Heeresbericht: ,,An der Front ist alles ruhig".

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Resti umani in un carro armato distrutto.

Human remains of a battered armoured car. Débris de corps humains parmi une voiture cuirassée détruite. Menschliche Oberreste eines zusammengeschossenen Panzerwagens.

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Un "famoso" eroe dell'aviazione, gonfio d'orgoglio per il bottino. A "famous " air hero, full of pride aver h is booty. Un héros de l 'air fameux, gonflé d 'orgueil de sa proix. Ein ,,beriihmter" Fliegerheld, voller Stolz auf seine Beute.

I resti di un pilota abbattuto dal fuoco nemico . By the remains of an airma n shot to earth. A c6té des débris d 'un voleur qu 'on a fait descendre par fusillade. An den Oberresten eines heru n tergeschossenen Fliegers 72

Nuovi arredi per la tua casa ! A ogni numero, un aereo abbattuto. Decorate your home! Each n u mber - an a irman shot to earth . Beau décor de salon: Chaque n u méro - un voleur détru it. Sch mucke dein Heim: lede Nu m mer - ein heru ntergeschossener Flieger.

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Notizia tratta da un quotidiano: Sua Maestà l'Imperatore è stato lieto di conferire l'Ordine al merito (per merito straordinario) al nostro distinto eroe aeronautico . . . in occasione della sua settima vittoria aerea.

Newspaper announcement: His Majesty the Kaiser has been graciously pleased to confer the arder of "Pour le mérite " (for meritorious services) on our distin­ guished air hero . . . on the occasion of his seventh air victory. Note de gazette: Sa majesté, l'empereur, daigna donner à notre héros de l'air, à l 'occasion de sa septième victoire dans l'air, la décoratior "Pour le mérite " (à cause de ses mérites extraordinaires). Zeitungsnotiz: Seine Majestat, der Kaiser, geruhten unserem beruhmten Flie­ gerhelden . . . aus Anla/3 seines 7. Luftsieges den Orden ,,Pour le mérite " (far hervorragende Verdienste) zu verleihen. ·

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Un merito dawero "straordinario" . A

"meritorious " achievement.

Un mérite "extraordinaire ". Ein ,,hen;orragendes " Verdienst.

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I resti di un aviere abbattuto.

The remains of an airman shot to earth. Les débris d'un voleur détruit à coups de fusi!. Die Oberreste eines abgeschossenen Fliegers.

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L'Imperatore Guglielmo II: "Vi guiderò verso tempi gloriosi".

Kaiser William II: "/ lead you towards glorious times ". Empererur Gu illaume II: "le vous conduis à des temps magnifiques ". Kaiser Wilhelm Il. : ,, Ich fuhre euch herrlichen Zeiten entgegen ".

77

Manterremo le nostre posizioni. . .

The position will be held. . La position sera tenue. . .

.

Die Stellung wird gehalten . . .

78

. . . fino all'ultimo uomo .

. . . to the last man . . . . jusqu 'au dernier homme . . . . bis zu m letzten Mann.

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Il "campo d'onore".

The "field of honour". Le "champ d'honneur". Das ,, Feld der Ehre".

80

Dimenticato . . .

Forgotten . . . Oublié. . . Vergessen . . .

81

Carne da cannone . . .

Cannon fodder. . . Mangeaille de canons . . . Kanonenfutter. . .

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Figli delle Highlands scozzesi, morti in battaglia in Francia.

Sons of the Scottish Highlanders lying dead on the battle-fields of France. Les fils de la haute-futaie écossée, tués aux champs de bataille de la France. Erschossene Sohne des schottischen Hochlandes auf dem Sch lach tfeld Frankreichs.

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Rigor mortis: soldato francese colpito al cuore, da cui la mano destra irrigidita e protesa verso l'alto.

Stiffening after death - rigor mortis. French soldier with heart-shot, hence the right hand stiffly raised in the air. Rigidité cadavérique. Soldat français blessé au coeur. Conséquence: la main droite, élevée raide. Leichenstarre: Franzosischer Soldat mit Herzschufj, daher die rechte Hand steif in die Luft erhoben.

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Soldato russo colpito al cuore. (A causa dell'immediato irrigidimento del ca­ davere, il soldato è rimasto in questa posizione per tutta la durata della bat­ taglia, ed è stato quindi bersagliato dal fuoco nemico. )

Russian soldier shot through the heart. (In consequence of the stiffening that immediately set in, the soldier remained in this sitting posture during the whole battle and was pierced through and through by enemy bullets.) Soldat russe avec un coup de feu au coeur. (En conséquence de la rigidité ca­ davérique subite, le soldat restait dans cette position accroupie pendant toute la fusillade et fut troué par les balles de l'ennemi). Russischer Soldat mit einem Herz.schup. (Infolge der sofort eingetretenen Leichen­ starre blieb der Soldat wa.hrend der ganzen Dauer des Feuergefechtes in dieser sitzenden Stellung und wurde von den feindlichen Kugeln durchsiebt. )

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Un canto tedesco dell'odio: russi o francesi, che ci importa . . .

German song of hate: What matters to u s the Russian o r the Frenchman. Chanson de haine allemande: Nous nous fìchons des Russes et des Français. Deutscher Haf3gesang: Was schert uns Russe und Franzos . . .

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. . . sparo risponde a sparo, colpo risponde a colpo .

. . . shot against shot and blow for blow. . . . coup con tre coup et poussée con tre poussée . . . . Schu/5 wider Schu/5 und StofS um Sto/5!

87

Per gli interessi del Capitale . . . Fo r the in terests of Capitai. . . Pour !es in téréts du Capitai. . . Fii r die lnteressen des Kapitals . . .

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. . . e la gloria della monarchia . . . . and the glory of the Monarchy. . . . et pour la gioire de la Monarch ie . . . . und den Ruhm der Monarchie.

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. . . e la pace di Dio regnò sulla foresta .

. . . and the peace of God lay upon the forest. . . . et la paix de Dieu régnait dans la foret. . . . und Gottes Frieden Zag im Walde.

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Un soldato tedesco caduto presso Ypres.

German soldier spilled near Ypres. Un soldat allemand, versé, près de Ypres. Verschiitteter deutscher Soldat bei Ypern.

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È "solamente" un soldato morto. "Merely " a dead soldier. Un mort "unique ". ,,Nur" ein Toter.

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Madri ! Questo è il destino dei vostri figli in guerra: uccisi e spogliati di tut­ to, abbandonati e lasciati in pasto agli animali.

Mothers! That was the fate ofyour sons in the war: first murdered, then robbed to the skin and then left as grub for animals. Mères! Voilà le sort de vos fils dans la guerre: D 'abord assassinés, puis pouillés jusqu 'à la peau et enfin abandonnés camme mangeaille d'animaux. Mutter! Das war das Schicksal eurer Sohne im Krieg. Erst gemordet, dann bis auf die Haut gep!Undert und zuletzt liegengelassen, den Tieren zum Fra/).

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L'orgoglio della famiglia: una fotografia in posa "interessante" .

The pride of the family: (An "interesting " arranged photograph. ) L'orgueil de la famille: (Une photographie "intéressante " posée. ) Der Stolz der Familie: (Eine ,, interessante" gestellte Photographie. )

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L'orgoglio della famiglia: il "rovescio della medaglia" , alcune settimane più tardi .

The pride of the family: (The other side of the picture, a few weeks later. ) L'orgueil de la famille: (Le revers de la médaille quelques semaines plus tard.) Der Stolz der Familie: (Die Kehrseite des Bildes, einige Wochen spater. ) 95

Uccisi in trincea.

Shot down in the trenches. Tués dans la tranchée. lm Laufgraben zusammengeschossen.

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La vita del soldato è meravigliosa !

How magn ifìcent is the soldier's !ife! Quelle joie la vie de soldat ! Herrlich ist das Soldatenleben !

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Un canto militare tedesco: Gloriosi batteremo la Francia . . .

German soldiers ' song: In victory shall we vanquish France . . . Chanson militaire allemande: Allons vaincre la France . . . Deutsches Soldatenlied: Siegreich woll'n wir Frankreich schlagen . . .

98

. . . moriremo da eroi .

. . . to die like a hero . . . . mourir en héros . . . . sterben wie ein Held.

99

Marmitte distrutte.

Battered "stew cannon " (field kitchen). Des marmites détruites. Zerschossene Gulaschkanone.

1 00

"Cavalli eroici".

"Heroic horses ". "Des cheveaux-héros ". ,, Pferdehelden ".

101

Cavallo imprigionato nel filo spinato.

Horse entangled in barbed wire. Cheval dans l'abatis treillissé. Pferd im Stacheldraht.

1 02

Madri ! Perché avete tollerato tutto questo???

Mothers! ... why have you tolerated that? ? ? Mères! . . . pourquoi avez-vous souffert cela ? ? ? Miitter! . . . warum habt Ihr das geduldet? ? ?

1 03

Spogliato di tutto

e

abbandonato.

Plundered and abandoned. Dépouillé et abandonné. Ausgeplundert und liegengelassen.

1 04

La parata militare nel villaggio di Skoringi, occupato dai tedeschi , non si può interrompere nemmeno se scoppia un incendio. Ai soldati non è per­ messo accorrere a spegnere l'incendio, che sta distruggendo l'intero vil­ laggio.

While a parade was being held before the village of Skoringi, a (tre broke out. But the parade could not be interrupted nor the soldiers pennitted to hasten to put out the (tre, so that almost the entire village was burnt down. Pendant une revue près du village Skoringi, le feu éclata au village. Camme il fut défendu aux troupes d'interrompre la revue et d'aller {aire jouer les pompes, presque le village entier fut incendié. Wahrend vor d� m von den Deutschen besetzten Dorf Skoringi eine Parade ab­ gehalten wurde, brach Feuer aus. Die Parade durfte aber nicht unterbrochen werden und die Mannschaften nicht zum LOschen eilen, so dafJ nahezu das ganze Dorf niederbrannte. 1 05

"Insegnerò io ai miei soldati come morire." (Pflanzer-Bal­ tin, ufficiale dell'esercito austriaco. )

Leave it to me to teach my men how to die. (Pflanzer-Baltin, Officer of the Austrian army. ) le ne manquerai pas d'e nseigner à mes soldats l'art de mou­ rir. (Parole de Pflaner-Baltin général autrichien. ) /eh werde schon meinen Leuten das Sterben lehren. (Pflan­ zer-Baltin, osterreichischer Armeefiihrer.) 1 06

"Nessuna morte è più dolce, della morte sotto il fuoco nemico . . . " (Vecchio canto militare.)

''There is no sweeter death in the world than to die fighting the enemy. . . " (Old soldiers ' song. ) "Il n y a pas de mort plus belle, que la mort du soldat tué en comba­ trant l'ennemi . . . " (Vieille chanson militaire. ) ,, Kein schonrer Tod ist in der Welt, als wer vorm Feind erschla­ gen . . . " (Altes Soldatenlied. ) 1 07

La routine delle fosse comuni.

Regular work for the mass graves. Commerce régulier pour la fosse commune. Regulii.rer Betrieb far das Massengrab.

1 08

Prigioniero russo costretto ad allineare i suoi compagni morti . (Fotogra­ fia scattata dall'alto, da cui la posizione obliqua del soldato russo.)

Russian prisoner who been forced to "pack " his dead comrades in a row. (Picture seen {rom above, hence the inclined posture of the Russian. ) Russe prisonnier, qu 'on a forcé de ranger ses camarades morts. (Aspect pris d'e n haut. De cela résulte la position inclinée du Russe. ) Gefangener Russe, den man gezwungen hat seine toten Kameraden in Reih und Glied zu ,.packen ". (Bild von oben gesehen, daher die schriige Stellung des Russen. )

1 09

Gli eroi "caduti" vengono gettati in una fossa comune (macchie di sangue e di sporco sono ancora visibili sul mastello di calce).

The fallen "heroes " are thrown down the slope into the mass grave (the blood and dirt-stains are clearly visible on the lime-tubs). On fait descendre les "héros " morts du haut de la colline dans la fosse commune (remarquez les restes de sang et de boue à coté de la caisse à chaux). Die gefallenen ,,Helden " werden in das Massengrab den Abhang hinuntergeworfen (man sieht deutlich die Blut­ und Schmutzspuren beim Kalkkubel). 1 10

La stessa fossa comune, con vista sugli "eroi" caduti (alcuni dei quali sono stati spogliati dei loro abiti) .

The same mass grave showing a view o f the "heroes " thrown in (some of these heroes have been robbed of their clothing). La meme fosse co m m u ne fa isa n t voire les "héros " descendus (quelques-u ns entre eux sont dépouillés de leurs habits) . Dasselbe Massengrab mit einem Blick auf die hinunter­ geworfenen ,, Helden " (einige dieser Helden sind ihrer Kleider beraubt).

111

Uno dei cadaveri nella fossa, in primo piano.

A close view of the foremost corpse in the mass grave. Aspect des corps de cette fosse commune, pris de prés. Nahaufnahme der vordersten Leichen dieses Massengrabes.

1 12

Una "tomba dell'eroe" austriaca.

An Austrian "hero 's grave". Un "tombeau de héros " autrichien. Ein osterreichisches ,, Heldengrab ".

113

Un'altra "tomba dell'eroe" : nella parte superiore, è già stata installata una croce con l'iscrizione tipica "Caduti per la patria" .

Another "hero 's grave ". Above, the already prepared cross with the inscription: "Fallen far the Fatherland". Un autre "tombeau de héros ". Au dessus la croix déjà prete, avec l'inscription stéréotype: "Tombé pour la patrie". Ein anderes ,, Heldengrab ". Oben das bereits fertige Kreuz mit der stereotypen Aufschrift: ,, Furs Vaterland gefallen ".

1 14

Gli eroi caduti, in primo piano, spogliati e derubati "per la patria" .

"Jt was for Fatherland", that the fallen hero in the fore­ ground was plundered lo the skin. C'est "pour la patrie " qu 'on a complètement depouillé le héros tornbé au devant. ,, Furs Vaterland" hat man den im Vordergrund gefallenen Helden vollig ausgeplundert.

115

L"'eroismo" è menzogna. L'orrore è realtà. But ali this "heroism " is a lie. Horror is the reality.

Le héroi'sme, c 'est le mensonge. La vérité, c 'est l 'horreur. Aber das ga nze ,, Heldentu m " ist Luge. Das Grauen ist Wirklichkeit.

1 16

Cadaveri gonfi in stato di putrefazione .

Bloated corpses in a state of putrefaction. Des cadavres gonflés et putrifìés. Aufgequollene und bereits in Verwesung ubergegangene Leichen.

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Nel campo di prigionia di Bunzlau (Romania), gestito dai tedeschi, fu necessario scavare due o tre fosse comuni al mese per seppellire i prigionieri rumeni e russi che, nella primavera del 1 9 1 7 , "moriro­ no" di colera e tifo, di fame e privazioni . Ognuna delle fosse poteva contenere da trecento a cinquecento corpi !

In the prisoners ' camp in Bu n zlau (Ru ma n ia) u nder German administration, 2 to 3 such mass graves were necessary every month [or the Rumanian and Russian prisoners who in the spring o[ 1 91 7 "died" of cholera and typhoid or were starved to death. In each such mass grave lie 3 00 to 500 corpses!

1 18

Dans le camp des prisonniers à Bunzlau (dans la Roumanie) sous l'administra­ tio n allemande, en printemps 1 91 7, on avait besoin chaque mois de deux à trois de ces fosses communes, contenant trois à cinq cents morts! In dem unter deutscher Verwaltung stehenden Gefangenenlager zu Bunzlau (Rumanien) wurden im Frahjahr 1 91 7 far die an Cholera und Typhus ,,ver­ storbenen " und verhungerten (I) gefangenen Rumanen und Russen jeden Mo­ nat zwei bis drei solcher Massengraber benOtigt. In jedem solcher Massengra­ ber liegen 300 bis 500 Tote!

Migliaia di "eroi" caduti nella foresta.

Thousands of fallen "heroes " in the forest. Des milliers d"'héros " tombés dans la foret. Tausende gefallener ,,Helden " im Wald.

1 19

Ecco come viene sepolto un generale morto dolcemente nel sonno dietro le linee del fronte . . .

How a generai who passed away softly in sleep behind the front was buried. . . De quelle manière o n enterre un général, doucement expiré à l'étape . . . Wie ein i n der Etappe sanft entschlafener Generai beerdigt wurde . . .

1 20

. . . e in che modo ci si sbarazza dei corpi dei proletari al fronte .

. . . and how the proletarians massacred at the front were dispatched . . . . et de quelle manière on expédiait les prolétaires, égorgés au front. . . . und wie die an der Front abgeschlachteten Proletarier verladen wurden.

121

a) Il "campo d'onore" . I soldati malati di tifo, destinati a morire "comun­ que" , venivano privati del cibo, lasciati morire di fame e gettati in una fos­ sa qualsiasi, su cui si poneva una croce con la solita iscrizione : "Caduti per la patria" .

a) Ihe "fìeld of honour". Ihe serious typhoid patient who would die "in any case " was simply given nothing more to eat, so that he starved to death in utter misery. He was then thrown into a pit and covered up with earth. And a cross was set up on it with the inscription: "Fallen on the field of honour {or the Father­ land". a) Le "champ d'honneur". Aux soldats gravement malades du typhus, qui de­ vaient mourir quand meme, on ne donnait tout simplement plus rien à man­ ger, de sorte qu 'ils mouraient de faim. Puis on les jetait dans une fosse, les en­ terrait et leur érigeait u ne croix à l 'inscription: "Mort au champ d 'honneur pour la patrie". a) ,, Das Feld der Ehre ". Den schwer Typhuskranken, die ,,sowieso " sterben mu{Jten, gab man einfach nichts mehr zu essen, so da{J dieselben e/end verhun­ gerten. Dann warf man sie in ein Erdloch, scharrte sie zu und setzte ihnen ein Kreuz mit der lnschrift: ,,Filrs Vaterland auf dem Felde der Ehre gefallen ".

1 22

b) La posizione molto particolare del corpo indica che il soldato ha disperatamente tentato fino all'ultimo di salvarsi dalla morte nella fossa, ma è miseramente morto di stenti .

b) From the peculiar posture of the starved soldier it may be clearly seen that the dying man attempted in his last desperate struggles to escape {rom the pit. But he died in suffering. b) L'attitude singulière du soldat, mort de faim, montre clairement que le inourant, dans ses demières luttes désespérées, essayait en vain de se sauver de la fosse. Mais il est quand meme péri de faim. b) Aus der eigenartigen Lage des Verhungerten ist deutlich zu ersehen, dafJ der Sterbende in seinen letzten verzweifelten Kdmpfen versuchte, sich wieder aus der Grube zu retten. Er ist aber dann e/end verhungert. 1 23

Popoli d'Europa, proteggete tutto ciò che avete di più sacro.

Peoples of Europe, preserve ali that you hold dear and sacred. Peuples de l'E urope, gardez vos biens les plus précieux. Volker Europas, wahrt eure heiligsten Gater.

1 24

Fatto a "immagine e somiglianza di Dio" . . . con la maschera antigas.

The "image of God" with a gas mask. L"'image de Dieu " en masque protecteur contre le gaz. Das .,Ebenbild Gottes " mit Gasmaske.

1 25

Inglesi con maschere antigas.

Englishmen with gas masks. Des Anglais, vetus de masques protecteurs contre le gaz. Englii.nder mit Gasmasken.

1 26

La prima mina a gas inglese nel canale dell'Y ser, 1 9 1 4.

The first English gas mine on the Yser canal in 1 91 4. La première mine à gaz au canal Yser en 1 91 4. Die erste englische Gasmine am Yserkanal 1 914.

1 27

Un vano tentativo di rianimare una vittima avvelenata dal gas.

Vain attempts to restore to life a gas victim. Des tentatives inutiles de revivication à un empoisonné de gaz. Vergebliche Wiederbelebungsversuche an einem Gasvergifteten.

1 28

Dopo la "battaglia": le teste dei feriti vengono avvolte in pezze bagnate, per proteggerli dal sole.

After the "baule": To protect the heavily wounded against the blazing sun, wet cloths were placed on their heads. Après la "bataille ": On a mis sur les tetes des gravement blessés des compresses moullées contre le solei/ brnlant. Nach der ,,Schlacht": Den Schwetverwundeten hat man zum Schutz gegen den Sonnenbrand nasse Tucher auf den Kopf gelegt.

1 29

I soldati avvelenati dal gas giacciono agonizzanti, condannati a mo­ rire sotto il sole cocente.

Poison gas victims, who can no longer be saved, lie dying in the scorching sun. Des soldats empoisonnés par le gaz, lesquels on ne peut plus sauver, couchés mourants en plein soleil. Gasvergiftete, die nicht mehr zu retten sind, liegen sterbend im Sonnen­ brand.

1 30

Un sentiero infinito di feriti gravi.

Endless rows of heavily wounded. Ligne infinie de gravement blessés. Endlose Reihe van Schwerverwundeten.

131

Soldati austriaci posano da "boia" . (Da notare il soldato che tocca l'impicca­ to, orgoglioso del servizio reso. )

Austrian soldiers a t their "hangman 's work". (Observe the soldier who touches the hanged man, in arder to show that he himself is the hangman and is proud of it.) Des soldats autrichiens au "travail de bourreau ". (Prenez notice du soldat qui lui-meme est le bourreau et qui touche le pendu pour [aire voir qu 'il s 'e n vente. ) Osterreichische Soldaten bei der ,,Henkerarbeit". (Man beachte den Soldaten, der den Erhii.ngten anfafjt, um damit anzudeuten, dafj er selbst der Henker ist und auf seine Leistung stolz ist. )

1 32

Un piccolo "scherzo da soldato". I boia (soldati austriaci) hanno posto per scherzo dei cappelli sulla testa degli impiccati. Il soldato sulla scala ghigna in direzione dell'obiettivo, soddisfatto della burla.

A small "soldiers ' joke "! Ihe hangmen (Austrian soldiers) have put hats on the heads ofali the hanged men "by way ofa joke". Ihe soldier standing on the ladder grins in glee aver his ']oke" while being photographed. Une petite ''plaisanterie de soldat ''. Les bourreaux, des soldats autrichiens, pour s 'amuser, ont mis des chapeaux à tous les pendus. Le soldat sur l'échelle ricane de sa ''plaisanterie " en face de l'appareil photographique. Ein kleiner ,,Soldatenscherz". Die Henker (osterreichische Soldaten) haben allen Aufgehangenen ;,spa/1eshalber" Hute aufgesetzt. Der auf der Leiter stehende Soldat grinst lachend a.ber seinen ,,Scherz " in den photographischen Apparat.

1 33

Durante la Grande Guerra, nell'esercito austriaco migliaia di uomini sono stati condannati all'impiccagione.

In the Austrian army during the World War, severa! thousand men were executed by hanging {rom the gallows. Pendant la guerre universelle, on exécuta dans l'armée autrichienne des milliers d'hommes par la potence. Bei der osterreichischen Armee wurden im Weltkrieg viele tausend Menschen durch den Galgen hingerichtet.

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Nel solo esercito del granduca Federico sono state erette 1 1 .400 for­ che (sarebbero 36.000 secondo un'altra statistica ! ) .

In the army of the Grand Duke Friedrich alone, 1 1 . 400 gallows were erected. (According to other statistics: 36. 000!) Dans l'année du prince héritier Frédéric seulement, on érigea 1 1. 400 po­ tences (d'après une autre statistique: 36. 000!) Allein bei der Armee des Erzherzogs Friedrich wurden 1 1 . 400 Galgen errichtet. (Nach einer andern Statistik: 36. 000!)

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"Durante la guerra non c'è posto per i sentimentalismi . Quanto più dura è la guerra, tanto più è umana." (Hindenburg)

"No war can be conducted by sentimentalities. " (Hindenburg) "Il n 'est pas possible de pratiquer des sentimentalités dans la guerre. " (Hindenburg) ,, Mit Sentimentalitaten kann man keinen Krieg fuhren. Je unerbittlicher die Kriegsfuhrung ist, um so menschlicher ist sie in Wirklichkeit. " (Hinden­ burg) 1 36

Il prete impiccato come bersaglio da tiro a segno ! Con un tocco di ironia cinica, gli hanno posto la croce tra le mani ammanettate.

The hanged priest as a target!!! In cynical irony, a priest 's cross was stuck into his bound hands. Le préte pendu, comme marionnette! Der aufgehangene Priester als Schief3budenfi.gur! ! ! In die gefesselten Hande hat man zum Zeichen des Spottes das Kreuz des Priesters gesteckt. 1 37

"Morte sulla forca ! " Parole che pesano come il piombo . . .

"Death o n the gallows! " Four words heavy as lead. . . "Mort par la corde ! " Parole lugubre e t forte . . . ,, Tod durch den Strang! " Vier Worte wie Blei. . .

1 38

"Morte sulla forca" - in fondo che importa? (Rudolf Herzog, uno degli scrit­ tori tedeschi più letti. Natale 19 16. )

. . . "Death o n the gallows " - what matters i t indeed? (Rudolf Herzog, one of the most widely read German novelists Xmas 1 91 6. ) . . . "Mort par la corde " - quatre mots - qu 'importe! (Rudolf Herzog, u n des plus connus romanciers allemands à Noel 1 91 6.) . . . ,, Tod durch den Strang! " - was ist weiter dabei? (Rudolf Herzog, einer der meistgelesensten deutschen Romanschriftsteller. Weihnachten 1 916.)

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Donne impiccate ! (In primo piano un soldato bulgaro, dietro gli alleati tedeschi . )

Hanged women! (In the foreground a Bulgarian soldier, a little further behind, the German allies. ) Des femmes pendues. (Au devant u n soldat bulgare, plus a u fonds les complices allemands. ) Aufgehangene Frauen! (Im Vordergrund ein bulgarischer Soldat, weiter hinten die deutschen Bundesbriider. )

1 40

Il "mestiere del soldato" è il mestiere dell'assassino ! (Gli assassini professionisti posano orgogliosi per il fotografo dopo il lavoro.)

"The soldier's trade " is the murderer's trade! (The professional murderers, after having carried out their task, stand proudly to have themselves photographed.) u métier des soldats c 'est le meurtre: les assassins de métier, le travail fini, se font photographier. Soldaten-,,Handwerk " ist Mordhandwerk! (Die Berufsmorder stehen nach voll­ brachter Arbeit stramm und lassen sich photographieren. )

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Il posto degli obiettori di coscienza, che si rifiutano di diventare degli as­ sassini, è sulla forca.

Conscientious objectors, who did not wish to murder, - their piace was on the gallows. Les refuseurs de la guerre, qui ne voulaient pas tuer - qu 'on les pende! Kriegsdienstverweigerer, die nicht morden wollen, gehoren an den Galgen.

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"Ma io vi dico : ciò che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l'a­ vete fatto a me."

"But I say unto you: What ye have done to the meanest of my brothers ye have done unto me. " "Mais mai, je vous dis: Ce que vous avez fait au moindre de mes frères, vous me l'avez fait à mai. " ,, /eh aber sage Euch: Was Ihr getan habt einem unter diesen meinen geringsten Brudern, das habt Ihr mir getan ! " 1 43

La ricreazione di una banda di ufficiali a Scharkow: i sospettati di bolscevi­ smo, legati mani e piedi . . .

Recreation far the offìcers ' gang i n Scharkow. Those "suspected" of bolshevist tendencies are bound hand and foot and . . . Amusement pour les offzciers à Scharkow: Des hommes, suspects a u bolchévisme, sont liés aux mains et aux pieds et . . . Unterhaltu ngsspiel fii r die Offiziersmeute in Scharkow: Bolschewistisch ,, Verdachtige " werden an Hdnden u nd Fii/Jen gefesselt und. . .

1 44

. . . vengono fucilati .

. . . shot down . . . . massacrés à fusi/. . . . niedergeknallt.

1 45

I contadini russi invece vengono fucilati dai borghesi della Guardia Bianca, perché sembrano bolscevichi .

Others, Russian peasants, who were shot down by the bourgeois white guard, because their appearance led to the "suspicion " that they were Bolsheviks. D 'autres paysans russes, de la garde bianche bourgeoise- tués à cause de leur air bolchéviste. Andere, von der bii.rgerlichen weiPen Garde erschossene russische Bauern, die ihres Aussehens wegen im ., Verdacht " standen, Bolschewisten zu sein.

1 46

Natura morta di guerra.

War idyll. Idylle de guerre. Kriegsstilleben.

1 47

Fucilazione per ordine della corte marziale. a) "In questo caso non ho nes­ suna opinione, faccio solo il mio dovere." (Schiller)

Shooting under martial law. a) "/ hold here only an offìce and no opinion. " (Schiller) Fusillade offìcielle. a) ''J'ai une fonction et pas d'opinion. " (Schiller) Standrechtliche Erschie/Jung. a) ,, /eh habe hier nur ein Amt und keine Mei­ nung. " (Schiller)

1 48

Fucilazione per ordine della corte marziale. b) Ma Dio chiese a Caino: "Dov'è tuo fratello Abele?".

Shooting under martial law. b) But God said to Cain: "Where ist thy brother, Abel! ". Fusillade officielle. b) Mais Dieu demanda à Kai"n: "Où est ton frère Abel? ". Standrechtliche Erschie/Jung. b) Aber es sprach Gott zu Kain: ,, Wo ist Dein Bruder Abel? ".

1 49

Verso il luogo dell'esecuzione.

Marching off to the gallows. Départ pour le lieu d'exécution. Abmarsch zur Richtstii.tte.

Viene letta la sentenza di condanna a morte.

Reading out the sentence of death. Lecture de la condamnation à mort. Verlesung des Todesurteils.

1 50

La benedizione della Chiesa. "Non è colpa nostra, se nella carneficina della guerra siamo anche costretti a compiere il dovere del boia. Il soldato riceve un pezzo di me­ tallo gelido, e deve usarlo senza scrupolo; è suo compito passare il torace del nemico con la baionetta, e fracassargli il capo con il fucile. È un suo dovere, il suo ufficio di­ vino." (Pastore Schettler)

The Blessing of the Church. "Jt is not we that are to blame, if in carrying out the bloody tasks of the war, we are compelled to do also the duty of the hang­ man. The cold steel has been placed in the hands of the soldier. He is called upon to carry it without hesitation. He must run his bayonet into the ribs of the enemy. He must smash his rif1e upon the enemy 's skull. That is his holy duty, that is his divine service. " (Pastor Schettler.) La bénédiction de l'Eglise. "Ce n 'est pas de notre faute si, dans le travail san­ guinaire de la guerre, nous sommes forcés de faire aussi le travail du bourreau. On a remis le fer froid dans les mains du soldat. Il le doit manier sans aucun regret. Qu 'il enfonce la baionnette entre les cotes de l'ennemi! Qu 'il lui casse le crane à coups de crasse de fusi!. Voilà son saint devoir, voilà son service divin i " (Schettler, curé) Der Segen der Kirche . Unsere Schuld ist es nicht, wenn wir in der Blutarbeit des ..

Krieges auch die des Henkers verrichten muf1en. Dem Soldaten ist das kalte Eisen in die Rand gegeben. Er soli es fuhren ohne Scheu: er soli dem Feinde das Bajonett zwischen die Rippen rennen; er soli sein Gewehr auf ihre Schiidel schmettern; das ist seine heilige Pflicht, das ist sein Gottesdienst. " (P{arrer Schettler) 151

Armeni deportati dalle loro case e lasciati lungo il cammino a morire di fa­ me e stenti. (Migliaia sono morti in questo modo, tra miserie indicibili . ) Ascoltate bene: centinaia d i migliaia!

Annenians who werè dragged far away from their home and left on the road to die of hunger and exhaustion. (In this manner hundreds of thousands died in untold misery and suffering. ) Des Arméniens dérobés de leur patrie, qui sont restés en chemin épuises de faim et de fatigues. De celte manière des centaines de milliers devaient périr. (Ecoutez bien: des centaines de milliers!) Annenier, die aus ihrer Heimat verschleppt wurden und unterwegs vor Hunger und Erschopfung liegengeblieben sind. Auf diese Weise sind Hunderttausende elend verreckt. (Hort es wohl: Hunderttausende!)

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Bambino armeno morto di fame: "Oggi siamo la nazione più grande ! È no­ stro compito guidare l'umanità verso il progresso. Ogni atto di misericordia verso i popoli inferiori rappresenta un tradimento della nostra missione" . (Paul Emst, « Vossischen Zeitung» , 22 agosto 1 9 1 5 . )

Staroed Annenian child. "We are today the greatest nation ! We have to lead hu­ manity further, and every mercy shown to lower races is a crime against our mission. " (Paul Ernst on the 22nd ofAugust 1 915 in the "Vossischen Zeitung ". ) Enfant annénien, mort de faim: "Aujourd'hui nous sommes le peuple supériur à tous. Il est à nous de guider l'humanité, et tout ménage, que nous montrons pour les peuples plus bas, est un péché contre notre vocation. " (Paul Ernst dans la « Voss. Ztg. », le 22 aoCt.t 1 915.) Verhungertes Annenierkind: ,, Wir sind heute das hochste Volk! Wir haben die Menschheit weiterzufiihren, und jede Schonung, die wir niedrigeren Volkern angedeihen lassen, ist eine Siinde gegen unsere Aufgabe. " (Paul Ernst am 22. 8. 1 91 5 in der « Vossischen Zeitung» . )

1 53

Bambini armeni morti di fame .

Famished Armenian children. Des enfants arméniens morts de faim. Verhungerte Armenierkinder.

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Un bombardamento riuscito a Ostenda.

Successful bombardment of Ostend. Bombardement de Ostende couronné de succès. Erfolgreiche BeschiefJung von Ostende.

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La marcia "vittoriosa" dei soldati tedeschi attraverso un villaggio in fiamme.

German troops in "victorious " advance march through a burning village. Des troupes allemands en leur marche "victorieuse " passent un village en feu. Deutsche Truppen marschieren auf ihrem ,,siegreichen " Vormarsch durch ein brennendes Dorf.

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. . . uomo e cavallo, uniti fino all'ultimo respiro . . .

. . . to the last breath of man and horse. . . . jusqu 'au dernier soupir d'homme et de cheval. . . . bis zum letzten Hauch von Mann und Ro/3.

1 57

ekanntmacbu

Procla nat.1on !

Elnwohncr l

ffabrbnt !

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Der ICommandierende Geaeral.

Le 6éa6ral Commandaat ea Cbef.

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PROCLAMA Cittadini!

La nostra è una guerra contro l'esercito, non contro la popolazione civile. Cionono­ stante, le truppe tedesche hanno spesso subito attentati ad opera di civili. Non solo le nostre truppe, ma anche i feriti e i medici, sotto la protezione della Croce Rossa, so­ no stati bersaglio di attacchi crudeli e detestabili. Al fine di prevenire il ripetersi di simili atti di violenza, ordino le seguenti misure: 1 . Ogni civile trovato in possesso di armi sarà immediatamente fucilato ed esen­ tato dalla protezione delle leggi internazionali. 2 . Tutte le armi, fucili, pistole, browning, spade, pugnali, ecc. così come ogni ma­ teriale esplosivo sono da consegnarsi immediatamente al comandante delle truppe tedesche, tramite i sindaci dei villaggi. Ogni singola arma trovata, ogni atto ostile contro le nostre truppe, i mezzi di tra­ sporto, telegrafi, linee ferroviarie ecc., e ogni atto di ospitalità offerto ai cecchini, ver­ ranno puniti con la fucilazione dei colpevoli e degli ostaggi in custodia e con l'eva­ cuazione di tutti gli abitanti del villaggio, che verrà incendiato e distrutto. Nel caso in cui tali atti vengano commessi nel territorio tra due villaggi, gli abitanti di en­ trambi i villaggi saranno soggetti a misure simili. Mi aspetto che i funzionari locali e la popolazione stessa mantengano un com­ portamento adeguato e razionale, cooperando alla salvaguardia della propria salute e di quella delle nostre truppe. Le misure annunciate entreranno immediatamente in vigore, in caso di mancato rispetto delle suddette condizioni . Il comandante generale

PROCLAMATION! Citizens! We are carrying on war against the enemy army, not against the civil population. Notwithstanding this, the German troops have frequently been attacked by persons who do not belong to the army. 11ze most detestable cruelties have been practiced not only on our troops, but also on our wounded and our doctors who stand under the protection of the Red Cross. In arder to prevent such acts of violence in the future, I hereby issue the following arder: I. Every civilian found in possession of weapons shall be shot down without further notice and shall be regarded as standing outside international law. 2. Ali weapons, rifles, pistols, brownings, swords, daggers, etc. as well as ali kinds of explosive materiai shall be handed up immediately through the mayor to the comman­ der of German troops. lf a single weapon should be found anywhere or any act of hosti­ lity be committed against our troops transports, telegraph and railway lines etc., or if franctireurs be given shelter, both the guilty persons as well as the hostages in custody shall be shot down without mercy. Besides, the inhabitants of the localities shall be driven out, the villages and towns themselves destroyed and burnt down. If similar acts be committed on a street between two villages, similar steps shall be taken against the inhabitants of both the villages. I expect that the locai headmen as well as the population will, by appropriate super­ vision and a reasonable attitude, watch aver their own safety as well as that of our troops. Should this not be the case, the measures announced above shall immediately come into operation. The Generai in Command

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B�k�nomakino

Pro�lamati.on Am 1111 li �t�m i...- ......... lct f'l\.he L O W t n •1 1t ••t S""9CJI• u•ll'>bet i••tSU n Zljn h.; I � ven 4 .. 1 l l 1'f"t'n "" Jt1 t. tt " • " dtft T•l•e ,. . r """'" i1vd gn; t.. tu• 1ithen C.Ot•"1�ul P n Vertrnk, ••r

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