Canaletto. Il Quaderno veneziano

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Canaletto. Il Quaderno veneziano

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CANAlETTO Il Ouademo veneziano Venezia. Museo di Pala!7o Grimani l aprile- l luglio 2012

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MINISTERO PER l BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI

Soprinlendenza Speciale

per il Palrimonio srorictt. artislito ed elllOanlrQPOioqictt e per il Polo museale della cillil di Vene1ia e dei comuni della GIQnda lagunare

Soprintenref nte Giovanna Damiani

Mostra a cura rfi Annalisa Perissa Torrini

Progeno delrallesrimento Annunziata Genchi

Grafica e video Mauro Tarantino

Progeno illuminorecnico Riccardo Campion

UMcio mosrre Carla Calisi

Campagna fotografica Dino Zanella

Raccolta mareriale iconografico Diana Ziliono

Prestatori FAI· Fondo Ambiente Italiano. collezione Alighiero ed Emilieua De' Micheli. Villa Necchi Campiglio Firenze. collezione privata, counesy Damiano Lapiccirella Firenze. Galletia degli Uffizi Milano. Civica Pinacoteca del Castello Slorzesco Trieste, Galleria Nazionale di Arte Antica Venezia. Cassa di Risparmio di Venezia Venezia, collezione Giustiniani-Falk Venezia. Fondazione Giorgio Cini Venezia. Fondazione Musei Civici

Si ringraziano Alberto Craievich Rossella Granziero Federico Montecuccoli degli Erri Sara Rago Annalisa Scarpa Camillo Tonini Dina Spazio legno s.n.c.

Canaletto. Il Quaderno veneziano Giovanna Oamiani Soprintendente per il Patrimonio storico. artistico ed etnoanlropologico e per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare

La stagione espositiva del Polo Museale veneziano si inaugura al Museo di Palazzo Grimani con la mostra dedicata al celebre Quaderno veneziano di Amonio Canal, noto come Canaletto. La scelta della prestigiosa sede, unico esempio a Venezia di architenura manierista ispirata ai più insignì modelli roseo-romani, vuole sottolineare l'intenzione di de­ stinarè il palazzo, oltre che a superbo museo di se stesso e alla celebrazione del ca­ sato Grimani che ne determinò la costruzione e lo arricchì raccogliendovi preziose collezioni d'arte di ogni tipologia ed epoca, a luogo deputato per manifestazioni espositive, avvalendosi degli ampi e grandiosi spazi del secondo piano che saranno disponibili tra pochi mesi. La mostra che oggi apre al pubblico presenta il prezioso volume di schizzi con vedute di Venezia, passato per donazione alle Gallerie dell'Accademia alla metà del secolo scorso, attraverso il rinnovato studio di Annalisa Perissa Torrini, Direttore del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell'Accademia, ideatrice del progetto e curatrice dell'esposizione. Ceccezionale manufatto, un unicum nella storia dell'arre settecentesca non solo vene­ ziana, mai visibile al pubblico, è stato attentamente riconsiderato dalla studiosa che presenta un'approfondita e rinnovata chiave di lerrura attraverso la quale definisce inediti punti fermi e offre significative riflessioni sul modus operandi del pittore e sui suoi rapporti con mecenati e committemi, come noto, di respiro internazionale. Attraverso l'analisi di Barbara Biciocchi, a cui si deve lo studio della fascicolazione del volume, esso si rivela frutto di un assemblaggio di più fascicoli eseguito a poste­ riori. Fogli densi di schizzi e posrillati da brevi ma significative notazioni di luoghi, ma anche di materiali, colori e funzioni, utili alla trasposizione in disegno e alla fi­ nale traduzione pittorica, realizzati in un arco temporale piuttosto ampio, oltre un decennio da collocarsi tra gli inizi degli anni trenta e la metà degli anni quaranta. Il pittore si servì dei diversi fogli, poi riuniti nel Quaderno presumibilmeme nel XIX secolo, per fermare per mezzo del segno grafico l'immediatezza d'impressioni colte dal vero, percorrendo calli e canali ma soprattuno le vedute delle due rive del Canal Grande, che ci viene restituito pressoché nell'inrerezza del suo percorso.

Tenne preziosi questi veloci ma pregnanti appunti per runa la vita, ricorrendo a essi in più circostanze e riurilizzandoli in seguico come testi di riferimento per la traduzione pittorica anche per opere molto più tarde. Dalla sequenza delle immagini che si succedono foglio dopo foglio, traducendoli in un filmato multimediale, Mauro Tarantino ha ricostruita un lungo trauo del Grande Canale, consentendo al pubblico di ripercorrere virtualmente gli itinerari e i punti di vista selezionati da Canaletto con occhio scenografìco e teatrale, secondo una sen­ sibilità verosimilmente formatasi in ambito familiare attraverso l'attività del padre. Gli studi condoni da Dario Maran confermano l'ipotesi che il pittore, prediligen­ do un unico punto di vista, si avvalesse della camera orrica. AJ Quaderno viene inoltre accostata una serie omogenea di disegni tra cui la ricom­ posizione del nucleo di antica provenienza veneziana facente parre in antico della rac­ colta Corniani-AJgarorri poi Viggiano, poco noti e mai esposti prima d'ora insieme, a cui sono affiancati otto disegni conservati nelle raccolte delle Gallerie dell'Accademia, sette fogli della Galleria Nazionale d'Arte Amica di Trieste, sette di Damiano Lapic­ cirella, uno proveniente dalla Fondazione Cini e il disegno del Museo Correr, saggi o preparatorio per l'ingresso del pirrore all'Accademia, cui approdò ormai in tarda età. Un'ampia e selezionata scelta, dunque, estremamente rappresentativa dell'iter crea­ rivo di Canaletto, a cui sono affiancati dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private, esclusivamente di soggetto veneziano, che completano la conoscenza del suo procedimento artistico. Accanto ai testi grafici sono presenti capolavori pittorici delle Gallerie dell'Accademia, di Ca' Rezzonico, degli Uffizi, di Castello Sfon.esco e altri. I.:importanza delle stampe sia nel percorso creativo del pittore veneziano che nella diffusione della sua opera è documentata attraverso la presentazione di un gruppo significativo di incisioni provenienti dalle raccolte Visentini e Smith, quest'ultimo a lungo esigente committente di Canaletto per la Casa Reale e il mercato inglese. Per completare la più approfondita conoscenza materiale e conservativa del Qua­ derno, sono state eseguire anche una serie di indagini all'xRF a cura Omelia Sal­ vadori e Enrico Fiorin del Laboratorio di restauro e indagini diagnostiche della Soprintendenza, indagini fotografiche all'infrarosso realizzare da Maddalena Bel­ laviris dell'Università degli Scudi di Padova ed infine è srara condona da Dino Zanella, fotografo della Soprintendenza, una campagna forogra.fica che documema oggi alcuni dei luoghi illustrati nell'antico codice. Il progetto di allestimento curato da Annunziata Genchi comprende anche supponi e apparati audiovisivi didarrici, tra cui anche una riproduzione digitale del Quaderno, che permetterà al visitatore di sfogliare virrualmente tutte le pagine del prezioso volu­ me. Le ricerche di Alessandra Schiavon nell'Archivio di Stato di Venezia hanno portato nuovi contriburi alla biografia di Canaleno arrraverso i documenti. Alla curatrice, ai collaboratori della mostra e del catalogo, ai prestatori che con la loro generosità hanno consemiro il miglior esito di questo complesso e articolato lavoro, è rivolto il mio più sentito ringraziamento.

Referenze fotografiche Archivio fotografico Fondazione Musei Civici di Venezia l disegni del Quaderno e le opere delle Gallerie dell'Accademia di Venezia sono pubbl icati su concessione della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare. Archivio fotografico l documenti Dieci Savi alfe decime. b. 317 c. 90 e 189 dell'Archivio di Stato di Venezia (ASVe) sono pubblicati su concessione ministeriale prot. 20B9n012 (si ringrazia Ciro luliano) © Foto Scala. Firenze/BPK. Bildagentur fuer Kunst. Kultur und Geschichte. Berlin Aoyal Collection Trust/© HM Oueen Elizabeth 11 2012

© The National Gallery. london Woburn Abbey. reproduced by kind permission or His Grace the Duke or Bedrord and the Trustees of the Bedlord Estates

© 2012 Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare

Realiaazione editoriale Marsilio Editorie s.p.a. in Venezia

C11ra redaziona/e e impaginazione in.pagina s.r.l .. Mestre·Venezia Prima edizione: marzo 2012 ISBN 978-88-317-l:lOO www .marsilioeditori.it

Indice

6

Venezia e Canaletto: dalla realtà alle vedute

Annalisa Perissa Torrini 38

Appendice documentaria Fare i conti con la Serenissima. Canaletto fra case. tasse e testamenti

Alessandra Schiavon 40

Canaletto. processo e metodo. Dalla camera ottica alla veduta

Dario Maran 54

Uno strumento di lavoro. ma enigmatico

Barbara Biciocchi 62

l disegni del Quaderno

70

Approfondimenti "oltre il visibile" per la grafica di Canaletto

Maddalena Bellavitis

Venezia e Canaletto: dalla realtà alle vedute Annalisa Perissa Torrini

In chi per la prima volra si accosta a un libretto straordinario, come il Quaderno di Canaletto, un unicum nella storia dell'arte del Settecento veneziano, possono sorgere spontanee alcune domande. In quale periodo della sua vita l'artista lo disegnò e in quale se ne servl? A quel tempo lo portava sempre con sé e riempiva di seguito le sue pagine con schizzi e abbozzi? Si trattava di immagini che sarebbero rimaste solo sulla carta, come un elegante esercizio, o di disegni preparatori per dipinti? Questo incredibile taccuino è giunto fino a noi intatto? Da quando è noto? ccC ome e d onde p rovenga tale volumetto ign or on

Scrive don Guido Cagnola di Gazzada di Schianno (Varese) nella lettera del 28 feb­ braio 1949 con cui accompagna il suo eccezionale dono al Gabinerto dei Disegni delle Gallerie dell'Accademia: >97, «avido e ingordo»9�,