Taoismo e Anarchia. Le radici di un futuro senza Stato

Citation preview

Giuseppe Aiello

TAOISMO E ANARCHIA Le radici di un futuro senza Stato

Edizioni La Fiaccola- Candilita Libri

Giuseppe Aiello,

Taoismo e anarchia.

Le radici

di unfuturo senza Stato,

coedizione Edizioni La Fiaccola-Candilita Libri, Ragusa-Napoli, giugno 2017. ISBN

9JS-88-941IJI-5-0

Pubblicazione a cura di Associazione Culturale «Sicilia Punto L,., via Garibaldi zlA, 97100 Ragusa. www.sicilialibertaria.it E-mail: [email protected] e di Candilita Libri, www.candilita.it

[email protected] [email protected] Richieste, pagamenti e contributi vanno indirizzati a: Associazione Culturale «Sicilia Punto L•,

via Garibaldi alA, 97100 Ragusa. E-mail: [email protected]

Conto corrente postale n. Ioasss7J68.

Impaginazione:

etmrtrlli!, Grafica editoriale di Pietro Marletta, via Delle Gardenie J, Belsito, 95045 Misterbianco (CT). Tel. 095 7J41891. E-mail: [email protected]

Stampa e aUestimento:

Tipografia A.&G. via Agira 41, 95123 Catania. Giugno 2017.

Personaggi

Personaggi principali (in ordine d'importanza) LAOZI, cioè il Vecchio Maestro, presunto autore del più celebre testo taoista di tutti i tempi, il Daodejing, ovvero il Libro del Tao e del suo Potere. Il ve­ ro nome di Lao pare fosse Li Er, ma è anche noto come Lao Dan, Lao Tse, Lao Tsu, Lao Tze, Lao Tzu, Li Dan, Boyang e in molti altri modi. Secondo la tradizione Lao era archivista di corte durante la dinastia Zhou nel VI secolo a.e.v. e pare che il giovane Confucio avesse attinto alla sua saggezza. Convenzionalmente considerato il fondatore del taoi­ smo. Confuso a volte con un altro taoista, Lao Lai Zi, qui citato solo nel quindicesimo capitolo. ZHUANG ZHou, o Zhuangzi, (il Maestro Zhuang) traslitterato anche Chuang Tzu, Chuang Chou ecc. autore del testo omonimo (Zhuangzi) o almeno dei suoi primi sette capitoli. Vissuto tra il IV e il III secolo a.e.v., sembra fosse un modesto funzionario dello Stato di Song. Nello Zhuangzi sono compiutamente sviluppati tutti i motivi essenziali del taoismo ed è rite­ nuto uno dei massimi capolavori dell'antica letteratura cinese. LIE YuKou, forse vissuto nel IV secolo a.e.v., presunto autore del Liezi (il Maestro Lie), tra i più importanti libri dell'antico taoismo, per noi parti­ colarmente significativo in quanto dedica un succinto ma cruciale capi­ tolo a Yang Zhu. YANG ZHu, V-IV secolo a.e.v., filosofo individualista per antonomasia, ma­ terialista, radicalmente anticonfuciano, dedito soprattutto a godersi l'effi­ mera vita - quindi come sorprendersi del fatto che non abbia scritto al­ cun libro. La sua collocazione nella tradizione taoista, anche a causa delle scarse testimonianze del suo pensiero, non è condivisa da tutti gli storici. CoNFUCIO, italianizzazione di Kong Fuzi, il cui nome era Kong Qiu, citato anche come Zhongni, Kong Ni, Kongzi e diversi altri nomi. Poco più giovane di Laozi è forse il filosofo più famoso di tutti i tempi. La sua idea di un individuo completamente dedito alla società, rispettoso delle gerarchie e della propria posizione permea l'intera storia dell'impero ci­ nese. L'interpretazione del confucianesimo come ideologia di tendenza democratizzante, cara ad alcuni storici, non è qui tenuta in considerazio­ ne (mica è un manuale di filosofia cinese questo).

6

PERSONAGGI

MENCIO, sta per Mengzi (ma anche Meng Tzu, Meng, Xing Mengke, Meng Ke) contemporaneo di Zhuang Zhou e allievo di un nipote di Confucio diventa il più importante sistematizzatore e modernizzatore del pensiero di quest'ultimo. La sua idea della bontà innata dell'uomo e della neces­ sità di una moderata meritocrazia sono forse le più importanti innova­ zioni apportate al modello confuciano.

RuAN ]1 (210-26 3 e.v.), uno dei Sette saggi del bosco di bambù, musicista e poeta, autore del primo scritto inequivocabilmente anarcotaoista arriva­ to a noi, la Biografia del Maestro eccelso, qui riportato nell'undicesimo ca­ pitolo.

GE HoNG (28 3-34 3 e.v.), eclettico uomo d'armi, di lettere e di scienza, tra le sue opere quella forse più rinomata è il Baopuzi (Il Maestro che abbraccia la semplicità), il maggiore trattato della tradizione filosofico-alchemica ci­ nese. Il quarantottesimo capitolo del Baopuzi, il fie Bao, consiste in un contraddittorio con il taoista Bao Jingyan e costituisce la più completa testimonianza delle idee anarcotaoiste del primo medioevo; qui nel tre­ dicesimo capitolo.

TAo YuANMING (anche Tao Qian, 365-427 e.v.), massimo poeta del medioe­ vo cinese, tra i suoi componimenti figura il Tao Hua Yuan (Ricordi della sorgente deifiori di pesco), breve apologia di un mondo appartato, felice e senza governo. Il terzo scritto dell'anarchismo medioevale taoista, che può essere definito la pura essenza dell'utopismo cinese, si trova qui nel quattordicesimo capitolo.

Alcuni tra i personaggi non principali (solo i cinesi, senza gli occidentali, in ordine a!fobetico) CAo CAo (155-220 e. v.), capo politico e militare che alla disfatta della dinastia Han regnò sulla Cina settentrionale. Ebbe un importante ruolo nello sconfiggere la rivolta dei Turbanti gialli, annesse al Regno di Wei lo sta­ to «taoista» dello Hanzhong e favorì la diffusione del taoismo religioso e della cultura taoista in generale. Suo figlio Cao Pi fu formalmente fon­ datore della breve dinastia Wei.

GAo Z u (nato Liu Bang, 256- 195 a.e.v.), di famiglia contadina, fondatore della dinastia Han.

GoNGSUN LoNG (325-250 a.e.v.), della Scuola dei nomi e delle forme, acro­ bata del linguaggio e della logica famoso per sofismi come il discorso sul cavallo bianco.

HAN FEI (28 0-233 a.e.v.), tra i principali esponenti della Scuola legista, con­ divise con il suo insegnante Xunzi l'idea-in netta opposizione a Mencio

PERSONAGGI

7

- che gli umani siano naturalmente portati alla malvagità e che solo la legge e l'autorità possano modellarli rendendoli buoni, o almeno costrin­ gerli a essere meno carogne. HAN Wum ( nato Liu Chie, 156-8 7 a.e.v.) forse l'imperatore che, con la sua politica di unificazione politico-culturale ha esercitato la maggiore in­ fluenza sulla storia della Cina, anche grazie alla durata del suo regno, ben 54 anni. Hm SHI ( Huizi), coetaneo e amico di Zhuang Zhou, �derente alla Scuola dei nomi e delle forme, famoso per i suoi paradossi. E uno dei personag­ gi più citati nello Zhuan gzi. LI S1 (280-208 a.e.v.), legista intransigente, consigliere del primo imperatore Qin Shi Huangdi, principale organizzatore della sua politica nonché ideatore del rogo dei libri del 213. Lm LING (221-JOO e. v.), poeta taoista, uno dei Sette saggi del bosco di bambù. Mo

DI (anche detto Mozi o Mo 1ì, l'italianizzazione in Micio ha avuto com­ prensibilmente scarso successo; 4 79-381 a.e.v.), fondatore della scuola che porta il suo nome, segnatamente anticonfuciano, propugnatore di una società antiaristocratica, improntata a una rigorosa austerità e con mar­ cati connotati religiosi. Originariamente collegato alla Scuola dei nomi e di formazione militare, Mo era convinto assertore del principio che l'amore umano si rivolga naturalmente in maniera paritaria verso tutti i propri simili.

O!N SHI HuANGDI (nato Ying Zheng, 250-210

a.e.v.), primo imperatore del­ la Cina, pose fine all'epoca dei Regni combattenti riunificandoli nel221 in un unico impero. Fautore di una politica improntata a uno spietato le­ gismo, artefice del celebre rogo dei libri del 213, il suo nome divenne il simbolo di violento despotismo.

S HEN NON G, il Contadino divino, leggendario fondatore dell'agricoltura, im­ persona la rivoluzione neolitica in Cina. SIMA O!AN (14 5-8 6 a.e.v.), forse il principale storico della dinastia Han, la maggior parte delle informazioni che abbiamo sulla Cina antica deriva dalla sua opera.

SuN BIN (?-316

a.e.v.), probabilmente discendente del più famoso Sun Wu, scrisse anche lui un importante libro dal nome L'arte della guerra.

SuN Wu ( noto anche come Sun Tzu o Sunzi; 544-496 a.e.v.) esponente di rilievo della Scuola delle armi, autore del famoso trattato militare L'arte della guerra.

XI

I