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Italian Pages 466
Table of contents :
Premessa......Page 8
Indice generale......Page 9
1. L'origine indoeuropea della lingua greca......Page 18
4. I dialetti e i generi letterari......Page 19
5. Le ultime evoluzioni della lingua greca......Page 20
1. L'alfabeto......Page 22
2. La pronuncia......Page 24
3. Il sistema fonetico......Page 25
4. I segni ortografici......Page 28
6. Le parole atone......Page 32
7. La divisione e la quantita delle sillabe......Page 35
2. La flessione......Page 38
4. La declinazione greca......Page 39
5. L'articolo......Page 41
6. La prima declinazione......Page 42
1. I mutamenti fonetici delle vocali......Page 48
2. La prima declinazione contratta......Page 54
1. La seconda declinazione......Page 57
2. La seconda declinazione contratta......Page 61
4. L'abbreviamento di vocali e dittonghi......Page 63
6. La seconda declinazione attica......Page 64
1. Gli aggettivi della prima classe......Page 67
2. Gli aggettivi contratti......Page 69
3. Gli aggettivi della declinazione attica......Page 72
1. I mutamenti fonetici delle consonanti......Page 74
2. I suoni iniziali e finali di una parola......Page 85
3. La terza declinazione: caratteristiche generali......Page 86
4. La terza declinazione: i temi in consonante muta......Page 88
1. L'apofonia......Page 95
2. La terza declinazione: i temi in liquida......Page 98
3. La terza declinazione: i temi in nasale (-v)......Page 102
4. La terza declinazione: i temi in sibilante (-σ elidente)......Page 104
1. La terza declinazione: i temi in vocale debole......Page 110
2. La terza declinazione: i temi in dittongo......Page 115
3. La terza declinazione: i sostantivi irregolari, indeclinabili e difettivi......Page 120
1. Gli aggettivi della seconda classe o atematici......Page 124
2. Gli aggettivi irregolari......Page 132
3. Gli avverbi......Page 134
1. La comparazione degli aggettivi......Page 136
2. Le altre forme di comparativi e superlativi......Page 141
3. I comparativi e i superlativi politematici......Page 142
5. La comparazione degli avverbi......Page 144
2. I pronomi personali......Page 146
3. I pronomi riflessivi......Page 148
4. I pronomi-aggettivi possessivi......Page 149
5. Il pronome reciproco......Page 150
6. I pronomi-aggettivi dimostrativi......Page 151
7. I pronomi relativi......Page 155
8. I pronomi indefiniti......Page 156
9. I pronomi interrogativi......Page 158
10. I pronomi relativi indefiniti......Page 159
11. I pronomi correlativi......Page 160
12. Gli avverbi pronominali correlativi......Page 161
1. I numerali: caratteristiche generali......Page 164
2. I numerali cardinali......Page 166
3. I numerali ordinali......Page 169
5. Le quattro operazioni......Page 171
8. Le frazioni......Page 172
1. Le preposizioni......Page 173
2. Le congiunzioni......Page 179
3. Le interiezioni......Page 182
4. Le particelle......Page 183
1. Il verbo: caratteristiche generali......Page 186
2. La coniugazione verbale......Page 187
3. La forma o diatesi......Page 189
4. L'aspetto verbale......Page 190
5. La struttura di una voce verbale......Page 192
7. I verbi composti......Page 199
8. I vari gruppi dei verbi in -ω......Page 200
9. Il presente attivo e medio-passivo dei verbi in -ω......Page 204
10. L'aumento......Page 208
11. L'imperfetto attivo e medio-passivo dei verbi in -ω......Page 210
2. I verbi contratti in -άω......Page 212
3. I verbi contratti in -έω......Page 215
4. I verbi contratti in -όω......Page 218
1. Il futuro primo: caratteristiche generali......Page 222
2. Il futuro sigmatico attivo e medio......Page 223
3. Il futuro asigmatico o contratto attivo e medio......Page 228
6. Il futuro dorico......Page 230
7. I futuri medi con significato attivo......Page 231
1. L'aoristo: caratteristiche generali......Page 233
3. L'aoristo debole sigmatico......Page 234
4. L'aoristo debole asigmatico......Page 238
1. Il terzo gruppo dei verbi in -ω (T. P. = T. V. + suffisso nasale-v-/-vε-/-av-)......Page 241
2. Il quarto gruppo dei verbi in -ω (T. P.=T. V.+suffisso -σk-/-iσk-)......Page 243
4. L'aoristo secondo o forte attivo e medio......Page 244
6. I verbi piu comuni che hanno l'aoristo forte......Page 248
1. L'aoristo terzo o fortissimo: caratteristiche generali......Page 251
2. La flessione dell'aoristo fortissimo......Page 252
3. Gli aoristi fortissimi piu comuni......Page 254
5. Gli aoristi fortissimi con diatesi media......Page 255
1. L'aoristo passivo: caratteristiche generali......Page 257
2. L'aoristo passivo primo o debole......Page 258
3. I significati dell'aoristo passivo debole......Page 261
4. L'aoristo passivo secondo o forte......Page 262
5. I verbi più comuni che hanno l'aoristo passivo forte......Page 263
7. Il futuro passivo primo o debole......Page 266
8. I significati del futuro passivo debole......Page 267
9. Il futuro passivo secondo o forte......Page 268
1. Il raddoppiamento: caratteristiche generali......Page 271
3. Il perfetto: caratteristiche generali......Page 274
4. Il perfetto attivo primo o debole......Page 275
5. Il perfetto attivo secondo o forte......Page 278
7. Il piuccheperfetto: caratteristiche generali......Page 281
8. Il piuccheperfetto attivo primo o debole......Page 282
9. Il piuccheperfetto attivo secondo o forte......Page 283
1. Il perfetto e il piuccheperfetto attivi fortissimi: caratteristiche generali......Page 286
2. I perfetti e i piuccheperfetti fortissimi di radici in vocale......Page 287
3. I perfetti e i piuccheperfetti fortissimi di radici in consonante......Page 292
4. Le forme difettive di perfetti e piuccheperfetti fortissimi......Page 295
1. Il perfetto medio-passivo: caratteristiche generali......Page 297
2. La flessione del perfetto medio-passivo......Page 300
3. Il piuccheperfetto medio-passivo: caratteristiche generali......Page 306
4. La flessione del piuccheperfetto medio-passivo......Page 307
5. Il futuro perfetto o secondo: caratteristiche generali......Page 309
6. Il futuro perfetto attivo......Page 310
7. Il futuro perfetto medio-passivo......Page 311
La prima forma degli aggettivi verbali (suffisso -tόϛ, - tὴ, tόv)......Page 314
3. La seconda forma degli aggettivi verbali (suffisso -tέoϛ, - tέa, - tέov)......Page 315
4. La formazione degli aggettivi verbali......Page 316
6. Aiρέω......Page 317
8. Ἐσθίω......Page 318
10. Όρaω......Page 319
12. Φέρω......Page 320
2. Il primo gruppo dei verbi in -μi: verbi con il tema del presente uguale al tema verbale......Page 322
1. I verbi in -μi del primo gruppo con il tema del presenteraddoppiato......Page 333
2. Il presente e l'imperfetto di δίδωμi, tίημi, ἲημi rd ἲσtημi......Page 334
3. Gli altri tempi di δίδωμi, Tίϴημi, ἴημi ed ἴσtημi......Page 341
4. I verbi in - μi del secondo gruppo (T.P.=T. V.+suffisso-vu-/-vvu-)......Page 348
Appendici......Page 352
Appendice 1 - Flessione completa di un verbo -ω......Page 353
Appendice 2 - Repertorio dei verbi in -ω più usati......Page 357
Appendice 3 - Repertorio dei verbi in -μι più usati......Page 397
Appendice 4 - Repertorio delle forme omòfone, omògrafe e simili......Page 407
1. Il dialetto ionico......Page 416
2. Il dialetto eolico......Page 417
3. Il dialetto dorico......Page 419
2. I piedi principali......Page 422
3. I metri, i ritmi e le basi......Page 424
4. I versi e le cesùre......Page 425
6. Le figure metrico-prosodiche e metrico-ritmiche......Page 426
7. I vari tipi di cola e versi......Page 427
Appendice 7 - Glossario delle figure fonetiche, retorico-stilistiche e metriche......Page 435
Indice analitico dei verbi......Page 447
Indice analitico degli argomenti......Page 454
S139 S139 Amalia Vanacore
Amalia Vanacore
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Sa+ < ) e allo spirito dolce (H > ±I > ±I > $ ).
L'alfabeto e la pronuncia d Il sistema fonetico d I segni ortografici e d'interpunzione Le parole atone d La divisione e la quantitaÁ delle sillabe
d
11
Lo spirito aspro si pone sempre anche su q iniziale, che viene trascritto in latino con rh: q loi&qa± («destino») ceutq-ja± > ce*utqa± («diga») ruaq-ja± > ruai&qa± («sfera»)
c Particolare del cosiddetto ``Cratere di Eufronio'' con figure rosse su fondo nero (VI sec. a.C.), che rappresenta la morte di Sarpedonte. Cerveteri, Museo Archeologico Nazionale.
(2) Hanno l'uscita in -a° anche alcuni nomi in cui a° eÁ preceduta da a oppure o: e$ka*a° («ulivo»), po*a°, («erba»), rsoaÂÅ («portico»): l'eccezione apparente si spiega con il fatto che originariamente tra le due vocali c'era i poi caduto (es. e$kai*a). Allo stesso modo, per
Le parti del discorso d La flessione L'articolo d La prima declinazione
d
pochissimi nomi che, pur preceduti da e, i, q, al nominativo singolare escono in -g, l'apparente eccezione si spiega poiche era presente un originario poi caduto [es. *joqg > jo*qg («fanciulla»)]. (3) La vocale g deriva da a° impura.
La flessione nominale
d
La declinazione greca
d
25
PROSPETTO RIASSUNTIVO DELLE USCITE DEI SOSTANTIVI FEMMINILI
Singolare Temi
Duale
Plurale
-a±
-a°
-ai Æ
-g|
-a°|, -g|
-aim
-xm
-z
-y, -z
-aim
-ai|
-a°m
-gm
-a±m
-a°
-a°|
-a°
-g
-a±
-a°
-ai Æ
-a° (pura)
-g
-a± (pura o impura)
N.
-a°
-g
G.
-a°|
D.
-y
A. V.
MODELLO DI DECLINAZIONE DI SOSTANTIVI FEMMINILI IN
Temi: Casi
r s q a s i a° -
v x q a° -
Articolo
SING.
N. G. D. A. V.
g< sg&| sz& sg+m # x
rsqasi-aÂÅ («esercito») rsqasi-a&| rsqasi-y& rsqasi-aÅÂ m rsqasi-aÅÂ
vx*q-a° («paese») vx*q-a°| vx*q-y vx*q-a°m vx*q-a°
DUALE
N.A.V. G.D.
sa+ sai&m
rsqasi-aÂÅ rsqasi-ai&m
vx*q-a° vx*q-aim
PLUR.
N. G. D. A. V.
ai< sx &m sai&| sa+| # x
rsqasi-ai Æ* rsqasi-x &m rsqasi-ai&| rsqasi-aÅÂ | rsqasi-ai Æ*
vx Æ & q-ai vxq-x &m vx*q-ai| vx*q-a°| vx Æ & q-ai
MODELLO DI DECLINAZIONE DI SOSTANTIVI FEMMINILI IN
Temi: Casi
26
-a° (PURA)
jxlg-
-g (< a° IMPURA) pgcg-
Articolo
SING.
N. G. D. A. V.
g< sg&| sz& sg+m # x
jx*l-g («villaggio») jx*l-g| jx*l-z jx*l-gm jx*l-g
pgc-g* («fonte») pgc-g&| pgc-z& pgc-g*m pgc-g*
DUALE
N.A.V. G.D.
sa+ sai&m
jx*l-a° jx*l-aim
pgc-aÂÅ pgc-ai&m
PLUR.
N. G. D. A. V.
ai< sx &m sai&| sa+| # x
jx Æ & l-ai jxl-x &m jx*l-ai| jx*l-a°| jx Æ & l-ai
pgc-ai Æ* pgc-x &m pgc-ai&| pgc-aÅÂ | pgc-ai Æ*
LEZIONE 2
MODELLO DI DECLINAZIONE DI SOSTANTIVI FEMMINILI IN a$ k g h e i a± -
Temi: Casi
-a± (PURA O IMPURA) c k x r r a± -
Articolo
SING.
N. G. D. A. V.
g< sg&| sz& sg+m # x
a$kg*hei-a± («veritaÁ») a$kghei*-a°| a$kghei*-y a$kg*hei-a±m a$kg*hei-a±
ckx & rr-a± («lingua») ckx*rr-g| ckx*rr-z ckx & rr-a±m ckx & rr-a±
DUALE
N.A.V. G.D.
sa+ sai&m
a$kghei*-a° a$kghei*-aim
ckx*rr-a° ckx*rr-aim
PLUR.
N. G. D. A. V.
ai< sx &m sai&| sa+| # x
a$kg*hei-ai Æ a$kghei-x &m a$kghei*-ai| a$kghei*-a°| a$kg*hei-ai Æ
ckx Æ & rr-ai ckxrr-x &m ckx*rr-ai| ckx*rr-a°| ckx Æ & rr-ai
B*I sostantivi maschili I sostantivi maschili, che possono avere il tema in -a° (pura) e in -g, sono meno numerosi rispetto a quelli femminili e sono tutti nomi comuni o propri di persona. Essi hanno la declinazione identica a quella dei sostantivi femminili, tranne che nel nominativo singolare, in cui escono in -a°|/-g|, e nel genitivo singolare, in cui escono in -ot, per analogia con i nomi della seconda declinazione (/ p. 40). PROSPETTO RIASSUNTIVO DELLE USCITE DEI SOSTANTIVI MASCHILI
Singolare
Duale
Plurale
-g|
-a°
-ai Æ
-ot
-ot
-aim
-xm
D.
-y
-z
-aim
-ai|
A.
-a°m
-gm
-a°
-a°|
V.
-a°
-g
-a°
-ai Æ
Temi
-a° (pura)
-g
N.
-a°|
G.
c Elmo corinzio. Milano, Museo Poldi Pezzoli.
Le parti del discorso d La flessione L'articolo d La prima declinazione
d
La flessione nominale
d
La declinazione greca
d
27
MODELLO DI DECLINAZIONE DI UN SOSTANTIVO MASCHILE IN
Tema: Casi
-a° (PURA)
m e a m i± a° -
Articolo
SING.
N. G. D. A. V.
o< sot& s{ & so+m # x
meami*-a°| («giovane») meami*-ot meami*-y meami*-a°m meami*-a°
DUALE
N.A.V. G.D.
sx+ soi&m
meami*-a° meami*-aim
PLUR.
N. G. D. A. V.
oi< sx &m soi&| sot+| # x
meami*-ai Æ meami-x &m meami*-ai| meami*-a°| meami*-ai Æ
MODELLO DI DECLINAZIONE DI UN SOSTANTIVO MASCHILE IN
Tema: Casi
-g
$Asqeidg-
Articolo
SING.
N. G. D. A. V.
o< sot& s{ & so+m # x
$Asqei*d-g| («Atride») $Asqei*d-ot $Asqei*d-z $Asqei*d-gm $Asqei*d-g
DUALE
N.A.V. G.D.
sx+ soi&m
$Asqei*d-a° $Asqei*d-aim
PLUR.
N. G. D. A. V.
oi< sx &m soi&| sot+| # x
$Asqei&d-ai Æ $Asqeid-x &m $Asqei*d-ai| $Asqei*d-a°| $Asqei&d-ai Æ
1*L'uscita -a| del genitivo singolare femminile eÁ l'antica terminazione indoeuropea (cfr. il genitivo latino arcaico familias nell'espressione pater familias). 2*Il dativo singolare in -y corrisponde a quello del latino arcaico in -ai (cfr. *familiai > familiae). 3*L'accusativo singolare in -am (< *-al) trova corrispondenza nell'accusativo singolare latino in -am (cfr. rosam).
28
LEZIONE 2
4*Nel latino arcaico si trova anche un equivalente dell'uscita del nominativo plurale -ai (cfr. *puellai > puellae), che eÁ uguale a quella del vocativo plurale. Questa uscita, grammaticalmente breve, eÁ invece lunga dal punto di vista metrico. 5*Il genitivo plurale di tutti i sostantivi eÁ sempre perispoÁmeno; esso deriva da un'originaria uscita *-a*rxm (*a*rxm > a*hxm > a*xm > x & m, cfr. il lat. *rosasom (4) > *rosarom > rosarum). Fanno eccezione i sostantivi g< a$ut*g («sardina»), o< vqg*rsg| («usuraio»), o< vkot*mg| («cinghiale»), oi< $Esgri*ai («veÁnti Etesii»), i quali hanno il genitivo plurale parossõÁtono. 6*L'accusativo plurale in -a°| ha origine da una forma arcaica in *-am| (cfr. il lat. *puellans > puellas). 7*Nel duale e nel plurale si conserva sempre l'a del tema e le uscite sono uguali per tutti i nomi. 8*Hanno il vocativo singolare in -a± i seguenti sostantivi maschili: ± quelli in -sg| [es. poki*sg| («cittadino»), voc. sing. poki&sa±]; ± i nomi di popolazioni in -g| [es. Pe*qrg| («Persiano»), voc. sing. Pe*qra±]; ± i nomi composti in -le*sqg|, -px*kg|, e -sqi*bg| [es. cexle*sqg| («geometra»), voc. sing. cexle*sqa±; bibkiopx*kg| («venditore di libri»), voc. sing. bibkiopx & ka±; paidosqi*bg| («maestro di ginnastica»), voc. sing. paidosqi&ba±]. 9*Il sostantivo o< derpo*sg| («signore, padrone») al vocativo singolare ritira # de*rposa±). l'accento (x 10*Esce in -ex il genitivo singolare di pochi nomi propri ionici in -g| [es. Jalbt*rg| («Cambise»), gen. sing. Jalbt*rex]. 11*I nomi propri dorici in -a| possono avere il genitivo singolare anche in -a° [es. Kexmi*da| («Leonida»), gen. sing. = Kexmi*da°]. c Particolare del cosiddetto ``Sarcofago di Alessandro'', che rappresenta una scena di caccia al leone. Istanbul, Museo Archeologico.
(4) Il passaggio da s a r avviene per il fenomeno del rotacismo.
Le parti del discorso d La flessione L'articolo d La prima declinazione
d
La flessione nominale
d
La declinazione greca
d
29
C*La prima declinazione greca e la prima declinazione latina Nella successiva tabella sono posti a confronto due sostantivi: g ei
o + ot > ot
a°± + ai > ai
e
+ z
> z
o + oi > oi
a°± + y
g + z
> z
o + {
> ai
> {
x + { > * lma*-ai
> lmai&
(«mine»)
* uike*-ei
> uikei&
(«egli ama»)
* dgko*-otri> dgkot&ri
(«essi mostrano»)
* pko*-oi
> pkoi&
(«navigazioni»)
* mo*-{
> m{ &
(«alla mente»)
{
Ð Nel caso in cui la vocale che precede sia di suono diverso da quello del primo elemento del dittongo, le due vocali si contraggono secondo le regole e il secondo elemento del dittongo, se eÁ i sottoscritto, rimane inalterato, se eÁ i ascritto, si sottoscrive, se eÁ t scompare: a°± a°± a°± a°± a°±
+ + + + +
* sila*-ei|
ei oi ot z {
> > > > >
y (a°) { x y {
> sily&|
e e e g g g
+ + + + + +
ai y { ai oi ot
> > > > > >
z (ei) z { z { x
o x x x x
+ + + + +
ai ai ei oi z
> > > > >
{ { { (x) { {
(«tu onori»)
* lekesa*-oili > lekes{ & li («che io abbia cura, io potrei aver cura») * mija*-ot
> mijx &
(«sii vinto tu»)
* sila*-z|
> sily&|
(«che tu onori»)
I mutamenti fonetici delle vocali La prima declinazione contratta
d
33
* ke*ce-ai
> ke*cz
(«tu sei detto»)
* ue*qg-ai
> ue*qz
(«che tu sia portato»)
fanno eccezione: o + et > ot e + ot > ot e + oi > oi o + ei > oi (ot) o + z > oi x + ot > x:
* seke*-otri > sekot&ri
(«essi compiono»)
* uike*-oi
(«che egli ami, egli potrebbe amare»)
> uikoi&
* jtjko*-ei > jtjkoi&
(«egli circonda»)
* dgko*-z
(«che egli mostri»)
d
> dgkoi&
L'accentazione delle sillabe contratte
La sillaba che risulta dalla contrazione: Ð non eÁ accentata, se nessuna delle sillabe da contrarre reca l'accento: poi*e-e > poi*ei («fa' tu»)
Ð ha l'accento acuto, se la seconda sillaba reca l'acuto: a$-e*jxm > a>jxm («involontario»)
Ð reca l'accento circonflesso in ogni altro caso (cioeÁ se sulla prima sillaba eÁ posto l'acuto o se sull'una o sull'altra eÁ posto il circonflesso): doje*-x > dojx & («io sembro») rx & -o| > rx & | («salvo»)
B*La crasi La crasi (mescolanza), che non eÁ altro che una particolare forma di contrazione, serve a evitare lo iaÁto, che avviene tra due parole contigue, delle quali la prima termina e la seconda comincia con vocale forte. Questo fenomeno fonetico avviene, salvo qualche eccezione, secondo le regole della contrazione, tra parole strettamente unite per senso. Segno della crasi eÁ la coronide, un segno ricurvo simile allo spirito dolce, che si pone sulla vocale o sul dittongo risultanti dalla fusione. La crasi avviene soprattutto se la prima parola eÁ costituita: Ð dall'articolo nelle forme terminanti per vocale: o< at$so*| > at a sa$deku{ & («al fratello»)
Ð dal pronome relativo nelle forme neutre o%, a%: ' qg(2) («i quali monti») a= o>qg > x
# , che si usa nel vocativo: Ð dall'interiezione x # a$dekug* > x$dekug* («o sorella») x
Ð dalla congiunzione jai* («e», «anche»): jai+ e$lot& > ja$lot& («e di me»)
Ð dal pronome personale e$cx* («io»): # da («io so») e$cx+ oi#da > e$c{
Ð dalla preposizione pqo* («davanti», «prima»), nei verbi composti con essa: pqo-e*bakkom > pqot>bakkom («io gettavo innanzi»)
# (asseverativa, «certaÐ dalle particelle ei$ (congiunzione proclitica, «se»), g mente»), lg* (congiunzione negativa, «non», «affinche non»), soi (enclitica, «certamente»), le*msoi (asseverativa, sempre posposta, «in veritaÁ»): ei$ a>m > e$a*m («se»)
Spesso, in luogo della contrazione, si ha la scomparsa della vocale o del dittongo finale della prima parola davanti al dittongo della seconda. CioÁ avviene specialmente con la congiunzione jai*: jai+ ot$ > jot$ («e non»)
Sulla parola risultante dalla crasi si pone generalmente l'accento della seconda delle due parole che si sono fuse, compatibilmente con la ``legge rxsg&qa'' (/ p. 13). Se la seconda parola eÁ atona, anche la parola risultante saraÁ atona: jai+ e$m · ja$m («e in»)
C*L'elisione L'elisione, che come la crasi serve ad evitare lo iaÁto tra due parole contigue, consiste nella caduta della vocale finale breve di una parola davanti alla vocale iniziale della parola successiva; suo segno distintivo eÁ l'apostrofo ( $ ), che si pone al posto della vocale elisa. (2) In questo caso non si segna la coronide, ma resta lo spirito aspro dell'articolo.
I mutamenti fonetici delle vocali La prima declinazione contratta
d
35
Se la parola che si elide termina in consonante muta (tenue o media), questa, nel caso in cui la vocale iniziale della parola successiva abbia lo spirito aspro, subisce aspirazione (cioeÁ si trasforma nella corrispondente aspirata): a$po+ t a$p$ t a$u$ t e$pacce*kkx («io annuncio»)
Si elide soprattutto la vocale finale di preposizioni bisillabiche, di congiunzioni e di avverbi: lesa+ e$lot& > les$ e$lot& («con me») a$kka+ e$cx* > a$kk$ e$cx* («ma io»)
Bisogna notare che: Ð t non si elide mai; Ð rarissima eÁ l'elisione di un dittongo; Ð i di a>vqi («finche»), le*vqi («finche»), peqi* («intorno a», «riguardo a», «a favore di»), o%si («che», «perche») e o di pqo* («avanti», «prima»), di norma, non si elidono; Ð molto rara in prosa, ma frequente in poesia, eÁ l'elisione dei dittonghi ai e oi: e>qvolai e$cx* > e>qvol' e$cx* («io vengo»)
Per quanto riguarda l'accentazione: Ð se la parola elisa era ossõÁtona, l'accento si ritrae sulla sillaba precedente: pokka+ e>kece > po*kk$ e>kece («diceva molte cose»)
Ð se si elide una parola barõÁtona, l'accento rimane dove era inizialmente: sat&sa e$je*kete > sat&s$ e$je*kete («consigliava queste cose»)
Ð se la parola ossõÁtona elisa eÁ una preposizione o una congiunzione o un'enclitica (sima, «qualcuno»; pose, «un tempo»), essa non eÁ accentata: a>mhqxpom sima+ ei#dom > a>mhqxpom sim$ ei#dom («vidi un uomo»)
D*L'afeÁresi L'afeÁresi si puoÁ considerare un'elisione inversa: per evitare lo iaÁto tra due parole contigue, si elide la vocale breve iniziale della seconda parola, se la prima termina in vocale lunga o dittongo. Anche l'afeÁresi, come l'elisione, eÁ indicata con l'apostrofo e avviene frequentemente:
36
LEZIONE 3
Ð Ð Ð Ð
dopo la particella e congiunzione negativa lg* («non», «affinche non»); dopo la congiunzione disgiuntiva g> («o», «oppure»); nella voce e$rsi* («eÁ»); dopo l'avverbio interrogativo pot&; («dove?»):
lg+ e$cx+ ke*cxlai > lg+ $cx+ ke*cxlai («affinche io non sia detto») pot& e$rsim; > pot& $rsim; («dov'eÁ?»)
L'afeÁresi non comporta alcun cambiamento per quanto attiene all'accento: solo nel caso in cui la vocale caduta nella seconda parola era accentata, sulla prima parola, se ossõÁtona, si pone l'accento acuto e non quello grave: e>qvesai dg+ e>peisa > e>qvesai dg* $peisa («poi sicuramente viene»)
E*La sõÁncope La sõÁncope eÁ la caduta di una vocale che, nel corpo di una parola, si trovi in posizione interconsonantica: * e>resai > e>rsai («egli saraÁ»)
F*L'apoÁcope L'apoÁcope (troncamento) eÁ quel fenomeno fonetico per cui cade la vocale finale breve di una parola davanti alla consonante della parola successiva. In attico essa avviene raramente e solo in poesia: a$ma+ ko*u{ > a/m ko*u{ («sopra un colle»)
G*La proÁtesi Il fenomeno della proÁtesi (aggiunta) avviene quando, per ragioni eufoniche, si aggiunge una vocale o una consonante in principio di parola: he*kolem > e$he*kolem («noi vogliamo») lijqa* > rlijqa* («piccola»)
2.*La prima declinazione contratta Nella prima declinazione sono compresi alcuni sostantivi maschili e femminili, la cui uscita -a°|/-a° eÁ preceduta da un'altra vocale (a oppure e): vi sono, pertanto, dei temi in -a*a° (femminili) e in -e*a°|/-e*a° (maschili e femminili), nei quali avviene la contrazione tra le due vocali. Dopo la contrazione l'uscita dei nomi femminili eÁ in -a° e in -g, e quella dei nomi maschili in -g|. Questi sostantivi sono quasi tutti perispoÁmeni, recano, cioeÁ, l'accento circonflesso sull'ultima sillaba.
I mutamenti fonetici delle vocali La prima declinazione contratta
d
37
MODELLO DI DECLINAZIONE DI SOSTANTIVI CONTRATTI FEMMINILI
Temi:
l m a - a° - · l m a° -
Casi SING.
DUALE
PLUR.
r t j e - a° - · r t j g -
Art.
N.
g
lma& («mina»)
rtje*-a°
> rtjg&
G.
sg&|
lma*-a°|
> lma&|
rtje*-a°|
> rtjg&|
D.
sz&
lma*-y
· lmy&
rtje*-y
· rtjz&
A.
sg+m
lma*-a°m
> lma&m
rtje*-a°m
> rtjg&m
V.
# x
lma*-a°
· lma&
rtje*-a°
> rtjg&
N.A.V.
sa+
lma*-a°
> lma&
rtje*-a°
> rtja*
G.D.
sai&m
lma*-aim > lmai&m
rtje*-aim > rtjai&m
N.
ai
lmai&
rtje*-ai Æ
G.
sx &m
lma-x &m
> lmx &m
rtje-x &m & m > rtjx
D.
sai&|
lma*-ai| > lmai&|
rtje*-ai| > rtjai&|
A.
sa+|
lma*-a°|
> lma&|
rtje*-a°|
> rtja&|
V.
# x
lma*-ai Æ
· lmai&
rtje*-ai Æ
> rtjai&
(«fico»)
> rtjai&
MODELLO DI DECLINAZIONE DI SOSTANTIVI CONTRATTI MASCHILI
Temi:
< E q l e - a° - · < E q l g -
Casi SING.
DUALE
PLUR.
38
$A p e k k e - a° - > $A p e k k g -
Art.
N.
o
rivi). 8*L'antica terminazione indoeuropea *-om del genitivo plurale eÁ rimasta nel greco (i%ppxm) e nel latino arcaico (* fabrom > fabrorum, * sociom > sociorum, * famulom > famulorum). 9*L'uscita -oi| del dativo plurale deriva da *-xi| (cfr. il lat. *agrois > agris). 10*L'accusativo plurale maschile e femminile in -ot| risale alla terminazione originaria *-om| (cfr. il lat. *equons > equos). 11*L'uscita dei casi diretti del neutro plurale -a± deriva da un'antica lettera indoeuropea detta «shwa», che si pronunziava con un suono di timbro incerto e il cui simbolo era q. Questo terminazione trova corrispondenza in quella latina -aÆ (gr. dx & qa±, lat. donaÆ). 12*Il sostantivo o< heo*| («dio») ha il vocativo singolare uguale al nominativo (come il corrispondente lat. deus). # a>dekue). 13*Il nome o< a$dekuo*| («fratello») al vocativo singolare ritira l'accento (x 14*Alcuni sostantivi sono eterogenei, hanno, cioeÁ, il singolare di un genere e il plurale di un altro (es. so+ rsa*diom, «stadio», pl. oi< rsa*dioi e sa+ rsa*dia; o< ri&so|, «cibo», pl. sa+ ri&sa).
La seconda declinazione d La seconda declinazione contratta d La metaÁtesi quantitativa L'abbreviamento e l'allungamento di vocali d La seconda declinazione attica
d
43
A*L'accentazione dei sostantivi della seconda declinazione Per quanto riguarda l'accento, i sostantivi della seconda declinazione conservano il medesimo accento del nominativo singolare finche lo permettono le leggi dell'accentazione. Se si considerano i modelli di declinazione proposti, si noteraÁ che per essi si verificano gli stessi mutamenti elencati per i nomi della prima declinazione (/ p. 30), ad eccezione del genitivo plurale: nei sostantivi di prima declinazione, infatti, esso eÁ sempre perispoÁmeno, in quelli di seconda, invece, eÁ di norma parossõÁtono, mentre eÁ perispoÁmeno solo nei sostantivi che nel nominativo singolare sono ossõÁtoni. B*La seconda declinazione greca e la seconda declinazione latina Nelle due tabelle successive sono posti a confronto rispettivamente due sostantivi maschili della seconda declinazione greca e della seconda declinazione latina (i%ppo|, «cavallo»; equus, «cavallo») e due sostantivi neutri della seconda declinazione di entrambe le lingue (rsa*diom, «stadio»; stadium, «stadio»). Casi SING.
PLUR.
PLUR.
Latino
N. G. D. A. V.
%ipp-o| %ipp-ot %ipp-{ %ipp-om %ipp-e
equ-us equ-i equ-o equ-um equ-e
N. G. D. A. V.
%ipp-oi Æ %ipp-xm %ipp-oi| %ipp-ot| %ipp-oi Æ
equ-i equ-orum equ-is equ-os equ-i
Casi SING.
Greco
Greco
( ea° go > ex * barikg & a± > barike*a° (acc., «il re») * mgo*| > mex*| («il tempio»)
4.*L'abbreviamento di vocali e dittonghi L'abbreviamento, in base alla ``legge di Osthoff'' (2), avviene nei seguenti
casi: Ð una vocale originariamente lunga si abbrevia davanti a liquida (k, q) o nasale (l, m) seguite da un'altra consonante: * kthgmse| > kthe*mse| («sciolti») (3)
Ð un dittongo lungo (con la prima vocale, cioeÁ, lunga) si abbrevia, se eÁ seguõÁto da consonante: * Fgt| · Fet*| («Zeus») (2) H. Osthoff fu, nella seconda metaÁ dell'Ottocento, professore di glottologia e di sanscrito presso l'UniversitaÁ di Heidelberg. (3) La vocale lunga, tuttavia, si conserva in due casi: Ð nei congiuntivi medio-passivi, terza persona plurale (es. ke*cxmsai, «che essi siano
46
LEZIONE 4
detti») per analogia con la prima persona plurale (es. kecx*leha, «che noi siamo detti»); Ð quando la vocale lunga deriva da contrazione (es. silx & mse| < sila*omse|, «onorando»).
5.*L'allungamento di vocali L'allungamento di una vocale originariamente breve puoÁ essere: Ð organico, quando una vocale breve si trasforma nella lunga corrispondente: a± o e ±i t±
> > > > >
a°, g x g °i t°
tema q q pa&° | («ogni, tutto»)
* e$lemra
> e>leima («io rimasi»)
· · · > >
a±a± ee oo ±i ±i t±t±
· · · · >
a°, g ei ot °i t°
* ktomsri > kt*otri («essi sciolgono») * e$jqi±mra > e>jqi°ma («io giudicai»)
6.*La seconda declinazione attica Alcuni sostantivi della seconda declinazione (pochi maschili e femminili e qualche neutro), che anticamente terminavano in -go (< -a°o), in seguito hanno subõÁto la metaÁtesi quantitativa delle due vocali (/ p. 46), per cui go > ex: in questo modo eÁ stato attenuato lo iato. La declinazione di questi nomi eÁ detta attica, sebbene il fenomeno della metaÁtesi esista anche in ionico. Le desinenze, incontrandosi sempre con l'x del gruppo ex, danno come risultato x oppure {.
La seconda declinazione d La seconda declinazione contratta d La metaÁtesi quantitativa L'abbreviamento e l'allungamento di vocali d La seconda declinazione attica
d
47
MODELLO DI DECLINAZIONE ATTICA DI UN SOSTANTIVO MASCHILE
Tema: Casi
ka°o- · kgo- · kex-
Articolo
SING.
N. G. D. A. V.
o< sot& s{ & so+m # x
kg-o*| kg-ot& kg-{ & kg-o*m kg-o*|
> > > > >
kex*| («popolo») kex* ke{* kex*m kex*|
DUALE
N.A.V. G.D.
sx+ soi&m
kg-x* kg-oi&m
> kex* > ke{*m
PLUR.
N. G. D. A. V.
oi< sx &m soi&| sot+| # x
kg-oi* kg-x &m kg-oi&| kg-ot*| kg-oi*
> > > > >
ke{* kex*m ke{*| kex*| ke{*
MODELLO DI DECLINAZIONE ATTICA DI UN SOSTANTIVO NEUTRO
Tema: Casi
a$mxca°o- · a$mxcgo- · a$mxcex-
Articolo
SING.
N. G. D. A. V.
so+ sot& s{ & so+ # x
a$mx*cg-om a$mxcg*-ot a$mxcg*-{ a$mx*cg-om a$mx*cg-om
> a$mx*cexm > a$mx*cex · a$mx*ce{ · a$mx*cexm · a$mx*cexm
DUALE
N.A.V. G.D.
sx+ soi&m
a$mxcg*-x > a$mx*cex a$mxcg*-oim > a$mx*ce{m
PLUR.
N. G. D. A. V.
sa+ sx &m soi&| sa+ # x
a$mx*cg-a± a$mxcg*-xm a$mxcg*-oi| a$mx*cg-a± a$mx*cg-a±
(«sala»)
> a$mx*cex · a$mx*cexm · a$mx*ce{| · a$mx*cex · a$mx*cex
1*Nei sostantivi della declinazione attica si conserva sempre, anche nei tre casi diretti del neutro plurale, l'x del tema, che, incontrando ot (del genitivo singolare e dell'accusativo plurale maschile), daÁ x; incontrando oi (del nominativo e vocativo plurale maschile e del dativo plurale) daÁ {. 2*La metaÁtesi quantitativa si ha, in realtaÁ, solo nei casi in cui g eÁ seguita da vocale breve (nel nominativo, accusativo e vocativo singolare), mentre, quando eÁ seguita da vocale lunga, essa si abbrevia, ma non vi eÁ scambio di quantitaÁ.
48
LEZIONE 4
3*Il vocativo singolare maschile eÁ uguale al nominativo. 4*L'accento acuto puoÁ essere posto anche sulla terzultima sillaba, anche se l'ultima eÁ lunga, poiche le due ultime sillabe ex sono considerate, per sinizeÁsi o sineÁresi, una sola sillaba (/ p. 9). 5*Nei nomi ossõÁtoni l'accento acuto dei casi diretti si estende per analogia anche ai casi obliqui; negli altri nomi l'accento rimane sulla sillaba su cui eÁ al nominativo. 6*Tra i nomi che seguono la declinazione attica ricordiamo: d d d d d d d d d d d
g< g< g< g< o< o< o< o< o< o< o
Ahx| («monte Athos») Li*mx| («Minosse») Leme*kex| («Menelao») mex*| («tempio») ja*kx| («goÂmena») kacx*| («lepre») sax*| («pavone»)
c Particolare del fregio del Partenone, che rappresenta Poseidone, Apollo e Artemide. Londra, British Museum.
La seconda declinazione d La seconda declinazione contratta d La metaÁtesi quantitativa L'abbreviamento e l'allungamento di vocali d La seconda declinazione attica
d
49
LEZIONE 5 d d d
Gli aggettivi della prima classe Gli aggettivi contratti Gli aggettivi della declinazione attica
Sinte in sli si de
1.*Gli aggettivi della prima classe L'aggettivo ha la funzione di accompagnare e qualificare un sostantivo. Mentre in italiano esso concorda con il nome a cui si accompagna in genere e numero, in greco, come in latino, concorda in genere, numero e caso. Gli aggettivi greci, come i sostantivi, hanno tre generi (maschile, femminile e neutro), tre numeri (singolare, duale e plurale) e cinque casi. Essi si distinguono in due categorie: quelli della prima e quelli della seconda classe. Gli aggettivi della prima classe hanno la medesima flessione dei sostantivi della prima declinazione (temi in -a: aggettivi femminili) e della seconda declinazione (temi in -o: aggettivi maschili, femminili e neutri). La maggior parte di questi aggettivi hanno due temi e tre uscite; vi eÁ poi un secondo gruppo, meno numeroso, con un solo tema e due uscite. A*Gli aggettivi a due temi e tre uscite Di questo gruppo fanno parte aggettivi maschili, femminili e neutri: ognuno dei tre generi ha una propria uscita. I maschili ed i neutri hanno il tema in -o e seguono, nella flessione, la seconda declinazione; i femminili, con il tema in -a°/-g, seguono la prima declinazione ed hanno, per analogia con i corrispondenti maschili e neutri, il genitivo plurale non necessariamente perispoÁmeno. Gli aggettivi di questa categoria, quindi, possono uscire in: Ð -o|, -a°, -om (cfr. il lat. -us, -a, -um) Ð -o|, -g, -om
6
50
LEZIONE 5
MODELLO DI DECLINAZIONE DI UN AGGETIVO IN
-o|, -a°, -om
Temi Casi
F. dijaia°-
M. dijaio-
N. dijaio-
SING.
N. G. D. A. V.
di*jai-o| («giusto») dijai*-ot dijai*-{ di*jai-om di*jai-e
dijai*-a° dijai*-a°| dijai*-y dijai*-a°m dijai*-a°
di*jai-om dijai*-ot dijai*-{ di*jai-om di*jai-om
DUALE
N.A.V. G.D.
dijai*-x dijai*-oim
dijai*-a° dijai*-aim
dijai*-x dijai*-oim
PLUR.
N. G. D. A. V.
di*jai-oi Æ dijai*-xm dijai*-oi| dijai*-ot| di*jai-oi Æ
di*jai-ai Æ dijai*-xm dijai*-ai| dijai*-a°| di*jai-ai Æ
di*jai-a± dijai*-xm dijai*-oi| di*jai-a± di*jai-a±
MODELLO DI DECLINAZIONE DI UN AGGETTIVO IN
-o|, -g, -om
Temi Casi
M. jako-
F. jakg-
N. jako-
SING.
N. G. D. A. V.
jak-o*| («bello») jak-ot& jak-{ & jak-o*m jak-e*
jak-g* jak-g&| jak-z& jak-g*m jak-g*
jak-o*m jak-ot& jak-{ & jak-o*m jak-o*m
DUALE
N.A.V. G.D.
jak-x* jak-oi&m
jak-a°* jak-ai&m
jak-x* jak-oi&m
PLUR.
N. G. D. A. V.
jak-oi Æ* jak-x &m jak-oi&| jak-ot*| jak-oi Æ*
jak-ai Æ* jak-x &m jak-ai&| jak-a°*| jak-ai Æ*
jak-a±* jak-x &m jak-oi&| jak-a±* jak-a±*
B*Gli aggettivi ad un solo tema e due uscite In questo gruppo sono compresi aggettivi maschili, femminili e neutri, ma, a differenza del gruppo precedente, la prima uscita (in -o|) vale per il maschile e il femminile, mentre la seconda uscita (in -om) vale per il neutro. Questi aggettivi, pertanto, appartengono solo alla seconda declinazione (tema in -o) e seguono la flessione dei nomi corrispondenti.
Gli aggettivi della prima classe d Gli aggettivi contratti Gli aggettivi della declinazione attica
d
51
MODELLO DI DECLINAZIONE DI UN AGGETTIVO IN
-o|, -om
Temi Casi
M. e F. a$dijo-
N. a$dijo-
SING.
N. G. D. A. V.
a>dij-o| («ingiusto») a$di*j-ot a$di*j-{ a>dij-om a>dij-e
a>dij-om a$di*j-ot a$di*j-{ a>dij-om a>dij-om
DUALE
N.A.V. G.D.
a$di*j-x a$di*j-oim
a$di*j-x a$di*j-oim
PLUR.
N. G. D. A. V.
a>dij-oi Æ a$di*j-xm a$di*j-oi| a$di*j-ot| a>dij-oi Æ
a>dij-a± a$di*j-xm a$di*j-oi| a>dij-a± a>dij-a±
1*Il femminile degli aggettivi a tre uscite regola il proprio accento del nominativo e vocativo plurale, per analogia, su quello del corrispondente maschile. 2*Hanno due uscite quasi tutti gli aggettivi composti (come pokt*uglo|, «celebre»; dia*uoqo|, «differente»; a>koco|, «irragionevole»; a$ha*maso|, «immortale») e alcuni aggettivi semplici, spesso in -ilo|, -io|, -aio|, -eio| (come mo*rsilo|, «colui che ritorna»; rxsg*qio|, «salutare») o formati con suffissi (come hatlasopoio*|, «miracoloso»). 3*Di questi aggettivi alcuni possono avere sia due che tre uscite (es. be*baio|, -a°, -om e be*baio|, -om, «saldo»).
2.*Gli aggettivi contratti Come i sostantivi, anche gli aggettivi, quando la vocale del tema eÁ preceduta da e oppure o, subiscono la contrazione (/ pp. 32-33). Gli aggettivi contratti maschili e neutri seguono la flessione dei nomi contratti della seconda declinazione, i femminili, a loro volta, quella dei nomi contratti della prima declinazione: per questi ultimi l'uscita eÁ in -a° dopo q, in -g negli altri casi. Questi aggettivi possono avere tre o due uscite e sono di tre specie: Ð aggettivi moltiplicativi terminanti in -pkoo| (tema in -oo, tre uscite): *dipko-o| > dipkot&|, -g&, -ot&m («duplice»)
52
LEZIONE 5
Ð aggettivi che esprimono colore o materia (tema in -eo, tre uscite): * vqtre-o|
> vqtrot&|, -g&, -ot&m («aureo») $ * aqctqe-o| > a$qctqot&|, -a&, -ot&m («argenteo»)
Ð aggettivi con il tema in -oo (due uscite) composti con nomi contratti (per lo piuÁ mot&|, «mente»; q a>pkot|, -otm («non navigabile») * et$mo-o| > et>mot|, -otm («benevolo»)
Per quanto riguarda l'accento, gli aggettivi semplici, dopo la contrazione, sono sempre perispoÁmeni, fatta eccezione per il nominativo, l'accusativo e il vocativo duale maschile e neutro (che sono ossõÁtoni); gli aggettivi composti, in genere, al nominativo singolare sono parossõÁtoni e mantengono l'accento nella stessa sede in tutta la flessione: sia nel primo che nel secondo caso si contravviene alle regole dell'accentazione delle parole contratte (/ p. 34). MODELLO DI DECLINAZIONE DI UN AGGETTIVO CONTRATTO A TRE USCITE (-ot & |, -a&, -ot&m)
Temi: Casi SING.
> a$qctqa& · a$qctqa&|
A. V.
a$qct*qe-o|
· a$qctqa&
D.
N.A.V. G.D.
PLUR.
F. a$ q c t q e - a° -
a$qct*qe-o| > a$qctqot&| («argenteo») a$qctqe*-a° a$qctqe*-ot > a$qctqot& a$qctqe*-a°| $aqctqe*-{ · a$qctq{ a$qctqe*-y & a$qct*qe-om · a$qctqot&m a$qctqe*-a°m
N. G.
DUALE
M. a$ q c t q e - o -
N. G. D. A. V.
· a$qctqot&|
a$qctqe*-a°
· a$qctqy& · a$qctqa&m
N. a$ q c t q e - o a$qct*qe-om > a$qctqot&m a$qctqe*-ot · a$qctqot& a$qctqe*-{ · a$qctq{ & a$qct*qe-om a$qct*qe-om
· a$qctqot&m · a$qctqot&m
a$qctqe*-x > a$qctqx* a$qctqe*-oim · a$qctqoi&m
a$qctqe*-a° > a$qctqa& a$qctqe*-x > a$qctqx* a$qctqe*-aim · a$qctqai&m a$qctqe*-oim · a$qctqoi&m
a$qct*qe-oi Æ > a$qctqoi& a$qctqe*-xm > a$qctqx &m a$qctqe*-oi| > a$qctqoi&|
a$qct*qe-ai Æ > a$qctqai& a$qctqe*-xm > a$qctqx &m a$qctqe*-ai| > a$qctqai&| a$qctqe*-a°| > a$qctqa&|
a$qctqe*-ot| > a$qctqot&| a$qct*qe-oi Æ > a$qctqoi&
a$qct*qe-ai Æ
> a$qctqai&
a$qct*qe-a± > a$qctqa& a$qctqe*-xm > a$qctqx &m a$qctqe*-oi| > a$qctqoi&| a$qct*qe-a± a$qct*qe-a±
> a$qctqa& > a$qctqa&
c Particolare di un'anfora con figure nere su fondo rosso (VII sec. a.C.), proveniente da una tomba del Pireo, che rappresenta EÁracle che uccide il centauro Nesso. Atene, Museo Archeologico Nazionale.
Gli aggettivi della prima classe d Gli aggettivi contratti Gli aggettivi della declinazione attica
d
53
MODELLO DI DECLINAZIONE DI UN AGGETTIVO CONTRATTO A TRE USCITE (-ot & |, -g & , -ot&m)
Temi:
M. v q t r e - o -
F. v q t r e - a° -
N. v q t r e - o -
Casi SING.
N. G. D. A. V.
vqt*re-o| vqtre*-ot vqtre*-{ vqt*re-om vqt*re-o|
DUALE
N.A.V. G.D.
vqtre*-x > vqtrx* vqtre*-oim > vqtroi&m
vqtre*-a° > vqtra& vqtre*-aim > vqtrai&m
vqtre*-x > vqtrx* vqtre*-oim > vqtroi&m
PLUR.
N. G. D. A. V.
vqt*re-oi Æ vqtre*-xm vqtre*-oi| vqtre*-ot| vqt*re-oi Æ
vqt*re-ai Æ vqtre*-xm vqtre*-ai| vqtre*-a°| vqt*re-ai Æ
vqt*re-a± vqtre*-xm vqtre*-oi| vqt*re-a± vqt*re-a±
> > > > >
> > > > >
vqtrot&| («aureo») vqtre*-a° vqtrot& vqtre*-a°| vqtr{ vqtre*-y & vqtrot&m vqtre*-a°m vqtrot&| vqtre*-a°
vqtroi& vqtrx &m vqtroi&| vqtrot&| vqtroi&
> > > > >
> > > > >
vqtrg& vqtrg&| vqtrz& vqtrg&m vqtrg&
vqtrai& vqtrx &m vqtrai&| vqtra&| vqtrai&
vqt*re-om vqtre*-ot vqtre*-{ vqt*re-om vqt*re-om
MODELLO DI DECLINAZIONE DI UN AGGETTIVO CONTRATTO A DUE USCITE (-ot|, -otm) M. e F. et$mo-o-
Temi:
N. et$mo-o-
Casi SING.
N. G. D. A. V.
et>mo-o| et$mo*-ot et$mo*-{ et>mo-om et>mo-o|
> > > > >
DUALE
N.A.V. G.D.
et$mo*-x et$mo*-oim
PLUR.
N. G. D. A. V.
et>mo-oi Æ et$mo*-xm et$mo*-oi| et$mo*-ot| et>mo-oi Æ
> > > > >
et>mot| («benevolo») et>mot et>m{ et>motm et>mot|
et>mo-om et$mo*-ot et$mo*-{ et>mo-om et>mo-om
> > > > >
> et>mx > et>moim
et$mo*-x et$mo*-oim
> et>mx > et>moim
et#moi et>mxm et>moi| et>mot| et#moi
et>mo-a± et$mo*-xm et$mo*-oi| et>mo-a± et>mo-a±
> > > > >
c Particolare di un'anfora con figure rosse su fondo nero del cosiddetto ``Pittore di Kleophrades'', che rappresenta una scena dionisiaca. Monaco di Baviera, Collezioni Statali di Oggetti Antichi.
54
LEZIONE 5
et>motm et>mot et>m{ et>motm et>motm
et>moa± et>mxm et>moi| et>moa± et>moa±
> > > > >
> > > > >
vqtrot&m vqtrot& vqtr{ & vqtrot&m vqtrot&m
vqtra& vqtrx &m vqtroi&| vqtra& vqtra&
1*Negli aggettivi composti, che in genere al nominativo singolare sono parossõÁtoni e mantengono l'accento nella stessa sede in tutta la flessione, viene tuttavia osservata la ``legge rxsg&qa'' (/ p. 13): et#moi (nominativo e vocativo plurale di et>mot|) 2*Nei maschili il vocativo singolare eÁ uguale al nominativo. 3*Il femminile degli aggettivi a tre uscite regola il proprio accento del nominativo e vocativo plurale, per analogia, su quello del corrispondente maschile. 4*Nel femminile degli aggettivi moltiplicativi in -oo l'uscita -og daÁ luogo a -g per analogia con i non contratti: *dipko*-g > dipkg&, come roug* 5*Nel femminile degli aggettivi in -eo l'uscita -ea° si contrae in -g secondo la norma, se non eÁ preceduta da q; si contrae, invece, in -a°, se preceduta da q: *vqtre*-a° *poqutqe*-a°
· vqtrg& · poqutqa&
6*Nel nominativo e vocativo plurale degli aggettivi femminili in -eo l'uscita -eai Æ si contrae in -ai per analogia con quelli non contratti: *poqut*qe-ai Æ > poqutqai&, come jakai* 7*Nel plurale degli aggettivi neutri semplici le uscite -oa± ed -ea± dei casi diretti si contraggono in -a per analogia con i neutri non contratti: *dipko*-a · dipka&, come lijqa* 8*Negli aggettivi neutri composti non avviene, in genere, la contrazione nei casi diretti del plurale: *et>mo-a± > et>moa±
3.*Gli aggettivi della declinazione attica Oltre ad alcuni sostantivi, appartengono alla declinazione attica anche pochi aggettivi, semplici e composti, che hanno due sole uscite: -ex| (maschile e femminile), -exm (neutro). I piuÁ comuni di questi aggettivi sono: %ikex| (propizio), pke*x| (pieno), a$nio*vqex| (importante).
Gli aggettivi della prima classe d Gli aggettivi contratti Gli aggettivi della declinazione attica
d
55
MODELLO DI DECLINAZIONE DI UN AGGETTIVO ATTICO
Casi
T e m a: i< k g o - · i< k e x Maschile e Femminile
Neutro
SING.
N. G. D. A. V.
%ikg-o| i %ikex i %ikex| > %ike{
%ikg-a± i > > >
%ikea± %ikexm %ike{| %ikea± %ikea±
1*Il vocativo singolare maschile eÁ uguale al nominativo. 2*Come i sostantivi, questi aggettivi conservano sempre l'x del tema, ma si differenziano da essi solo nei casi diretti del neutro plurale (uscita in -ea± e non in -ex, per analogia con gli aggettivi neutri della declinazione normale). 3*L'accento acuto puoÁ stare anche sulla terzultima sillaba, anche se l'ultima eÁ lunga, in quanto il gruppo ex si considera come una sola sillaba per sinizeÁsi o sineÁresi (/ p. 9).
c Particolare di una hydrõÁa (anfora per acqua) proveniente da Cerveteri, che rappresenta EÁracle che cattura Cerbero. Parigi, Museo del Louvre.
56
4*L'unico aggettivo a tre uscite eÁ pke*x|, pke*a°, pke*xm («pieno»), che per il maschile ed il neutro segue la declinazione attica, per il femminile quella normale. I suoi composti (e>lpkex|, «ripieno»; e$pi*pkex|, «pieno»; jasa*pkex|, «colmo») hanno solo due uscite.
LEZIONE 5
5*L'aggettivo rx & o|, rx*a, rx & om («salvo»), oltre alla declinazione regolare, ha anche alcune forme attiche: acc. sing.: M. rx & m, N. rx & m; nom. plur.: M. r{ & , N. ra&; acc. plur.: M. rx & |, N. ra&.
LEZIONE 6 d
d d
Sinte in sli si de
I mutamenti fonetici delle consonanti I suoni iniziali e finali di una parola La terza declinazione: i temi in consonante muta
1.*I mutamenti fonetici delle consonanti Quando sono contigue due consonanti, che insieme determinano una pronunzia difficile o sgradevole, nella lingua greca avvengono i seguenti fenomeni fonetici, dei quali i primi tre sono eufonici, in quanto servono ad eliminare il cattivo suono: d d d d
assimilazione dissimilazione eliminazione metaÁtesi
d d d
sõÁncope epeÁntesi paragoÁge
A*L'assimilazione L'assimilazione si ha quando nella stessa parola si incontrano due consonanti diverse, per cui o l'una diventa uguale all'altra o l'una si trasforma in consonante simile all'altra. Il primo fenomeno si definisce assimilazione totale, il secondo consiste nell'assimilazione parziale. I mutamenti fonetici delle consonanti d I suoni iniziali e finali di una parola La terza declinazione: i temi in consonante muta
d
57
Quando, inoltre, la seconda delle due consonanti diventa uguale o simile alla prima, si ha l'assimilazione progressiva; viceversa, quando la prima diviene uguale o simile alla seconda, abbiamo l'assimilazione regressiva. L'assimilazione totale Ð La nasale m davanti a k, l, q, r si assimila (assimilazione regressiva): d
m + k m + l m + q m + r *em-keipx *rtm-lemx *rtm-qex *rtm-reio
> > > >
e$kkei*px rtlle*mx rtqqe*x rtrrei*x
(«io («io («io («io
> > > >
kk ll oppure rl(1) qq rr oppure r(2)
lascio») persisto») scorro insieme») agito»)
Fa eccezione e$m davanti a q e r: e$m-qi*psx e$m-rglai*mx
(«io getto dentro») («io esprimo»)
Ð Le mute labiali davanti a l si assimilano (assimilazione regressiva): p µ l b µ l u µ l
6
> ll
*o$p-la
> o>lla («occhio»)
*kgb-la *cqau-la
> kg&lla («guadagno») > cqa*lla («lettera dell'alfabeto»)
Ð La sibilante r si assimila davanti a m e q (assimilazione regressiva): r µ m r µ q
> mm > qq
*er-mtli > *e e%mmtli («io vesto») *e$r-qee > e>qqee > e>qqei («esso scorreva»)
Ð Il gruppo km si trasforma in kk (assimilazione progressiva): (10) In questo caso avvengono due fenomeni: assibilazione e dissimilazione (/ p. 62).
58
LEZIONE 6
(2) Nel primo caso (m µ r · rr) si ha l'assibilazione, nel secondo caso (m µ r · r) si ha l'eliminazione (/ p. 63).
k µ m > kk *o$k-mtli > o>kktli («io distruggo»)
Ð Il gruppo qr diventa qq (assimilazione progressiva): q µ r > qq *joq-rg > jo*qqg («tempia») d
L'assimilazione parziale
Ð Le mute gutturali e labiali si uniformano al grado delle mute dentali successive (assimilazione regressiva): p, b, u + s > ps p, b, u + d > bd p, b, u + h > uh
j, c, v + s > js j, c, v + d > cd j, c, v + h > vh *kec-so| > kejso*| *cqau-so| > cqapso*|
(«detto») («scritto»)
EÁ degna di nota l'eccezione della preposizione e$j («da»), in cui j rimane inalterata davanti a consonante (es. e$j-heqlai*mx, «io riscaldo»), mentre si trasforma in n davanti a vocale (es. e$n-a*qvx, «io comincio»). Ð Le mute tenui seguite da spirito aspro si assimilano ad esso, diventando aspirate (assimilazione regressiva): j + spirito aspro > v p + spirito aspro > u s + spirito aspro > h a$po+ e a$p$ e a$u$ e e%uh$ t%paqvoi («sette luogotenenti»)
Ð Le mute dentali davanti a l si trasformano in r (assimilazione regressiva e assibilazione) nel perfetto medio-passivo e in qualche altro caso: s d h
6
µ l > rl
*jejolid-lai > jejo*lirlai («io sono stato portato») *i$d-lem > >irlem («noi sappiamo») *peih-la > pei&rla («persuasione»)
I mutamenti fonetici delle consonanti d I suoni iniziali e finali di una parola La terza declinazione: i temi in consonante muta
d
59
Nella maggior parte dei casi, tuttavia, esse rimangono inalterate: po*slo| slgsijo*| dlgsg*q dlx*|
(«fato») («tagliente») («domatore») («schiavo»)
Ð Le mute gutturali j e v davanti a l rimangono inalterate, se appartengono allo stesso elemento morfologico: je*jlgja («io mi sono affaticato») [In questo esempio il gruppo jl appartiene alla radice verbale jlg-]
Quando, invece, appartengono ad elementi morfologici diversi, si mutano in c (assimilazione regressiva): j c v
6
+ l > cl
*peutkaj-lai > peut*kaclai (io sono stato custodito) [In quest'ultimo esempio c e l appartengono rispettivamente al tema verbale utkaje alla desinenza -laiÃ
Ð La nasale m davanti alle mute gutturali si trasforma in c (assimilazione regressiva; c eÁ una gutturale-nasale, in quanto ha suono nasale davanti a un'altra gutturale): m µ j > cj m µ c > cc m µ v > cv *e$m-jaktpsx > e$cjakt*psx («io avvolgo») *e$m-cqaug > e$ccqaug* («iscrizione») *rtm-vaiqx > rtcvai*qx («io mi rallegro con»)
Ð La nasale m, se si trova davanti a una muta labiale, si trasforma in l (assimilazione regressiva): m µ p > lp m µ b > lb m µ u > lu *rtm-pqarrx > rtlpqa*rrx («io coopero con») *e$m-bokg > e$lbokg* («lancio») *rtm-uqomex > rtluqome*x («io sono d'accordo con»)
60
LEZIONE 6
Ð Le mute labiali b e u davanti alla nasale m si trasformano in l (assimilazione regressiva): b + m > lm u + m > lm *reb-mo| > relmo*| («venerando»)
Ð Nell'incontro di una muta gutturale o labiale con la sibilante r, dal momento che r eÁ di grado tenue, la labiale e la gutturale assumono il grado tenue (assimilazione regressiva): p µ r > pr > w b µ r > pr > w u µ r > pr > w
j µ r > jr > n c µ r > jr > n v µ r > jr > n *utkaj-rx *a$c-rx *saqav-x *bkep-rx *sqib-rx *cqau-rx
> > > > > >
utka*nx * a$j-rx * saqaj-rx bke*wx * sqip-rx * cqap-rx
> a>nx > saqa*nx > sqi*wx > cqa*wx
(«io («io («io («io («io («io
custodiroÁ») condurroÁ») sconvolgeroÁ») guarderoÁ») stritoleroÁ») scriveroÁ»)
B*La dissimilazione Quando nella stessa parola avviene l'incontro di due suoni uguali o della stessa natura, si verifica il fenomeno della dissimilazione, regressiva o progressiva (cioeÁ essi diventano dissimili, poiche si modifica uno dei due). I casi sono i seguenti: Ð Si susseguono due sillabe che cominciano entrambe con aspirata o l'una con spirito aspro e l'altra con aspirata: nella prima si muta l'aspirata nella tenue corrispondente o lo spirito aspro in dolce (dissimilazione aspiratoria) per la ``legge di Grassmann''(3), in base alla quale non possono susseguirsi consonanti aspirate in due sillabe consecutive: *revx > e%vx > e>vx («io ho») *reho| > e%ho| > e>ho| («costume») *vevtja > je*vtja («io ho versato»)
6
(dissimilazione regressiva)
(3) H. Grassmann, matematico e glottologo tedesco, visse nel XIX sec. e fu autore di un famoso dizionario sanscrito-tedesco.
I mutamenti fonetici delle consonanti d I suoni iniziali e finali di una parola La terza declinazione: i temi in consonante muta
d
61
Se, tuttavia, la seconda aspirata scompare, la prima riprende il proprio grado: *hqeux · sqe*ux («io allevo») ma futuro: hqe*wx (< *hqep-rx < *hqeu-rx)
Ð Si susseguono due dentali: la prima si trasforma in r (dissimilazione regressiva ed assibilazione): *i i e$joli*rhgm («io fui portato»)
Ð Si susseguono m e l: la prima si assibila, cioeÁ si muta in r (dissimilazione regressiva ed assibilazione): *peuam-lemo| > peuarle*mo| («mostrato, sembrato»)
C*L'eliminazione EÁ quel mutamento fonetico per cui una o piuÁ consonanti si eliminano, determinando l'allungamento di compenso della vocale precedente o senza lasciare traccia o lasciando come traccia lo spirito aspro sulla vocale seguente. L'eliminazione avviene nei seguenti casi: Ð r iniziale e davanti a vocale (antevocalico) cade, lasciando come traccia lo spirito aspro: * r-epsa > e e%polai * r-ak| > a%k| * r-eqpx > e%qpx
(«sette») («io seguo») («sale») («io striscio»)
Ð r tra due vocali (intervocalico) scompare senza lasciare traccia e determinando la contrazione delle due vocali diventate contigue: *jeqa-r-o| > *jeqaho| > *jeqao| > je*qx| («del corno») *ceme-r-o| > *cemeho| > *cemeo| > ce*mot| («del genere»)
Ð r tra due consonanti (interconsonantico) cade senza lasciare traccia: *sehqau-r-hai > sehqa*uhai («essere stato nutrito»)
Ð r seguõÁto da un altro r (geminazione) scompare senza lasciare traccia: *o$qer-ri (forma geminata) > o>qeri («ai monti»)
Ð r dopo una liquida o una nasale (k, q, l, m) cade con allungamento di compenso: 62
LEZIONE 6
*e$ruak-ra > e>rugka *e$rpeq-ra > e>rpeiqa *e$mel-ra > e>meila *e$jqi±m-ra > e>jqi°ma
(«io abbattei») («io seminai») («io divisi») («io giudicai»)
Ð r davanti a l, m, k si elimina con allungamento di compenso: *e$r-li *e$r-mai
> ei$li* > ei#mai
(«io sono»)
(«essere») > *re-rkgua > eikgua («io ho preso»)
Ð il gruppo mr, quando eÁ alla fine di una parola, perde la nasale m con allungamento di compenso; se, invece, si trova nei dativi plurali della terza declinazione o eÁ seguõÁto da consonante, m scompare senza lasciare traccia: *leka±m-| > le*ka°| («nero») *poilem-ri > poile*ri («ai pastori»)
Ð una dentale davanti a r e j cade senza lasciare traccia: *a a pei*rx («io persuaderoÁ») *jejolid-ja > jejo*lija («io ho portato»)
Ð i gruppi ms, md, mh davanti a r si eliminano, provocando l'allungamento di compenso: *ceqoms-ri > ce*qotri («ai vecchi») *e$rpemd-ra > e>rpeira («io offrii libagioni») *pemh-rolai > pei*rolai («io mi lasceroÁ persuadere»)
Ð jod all'inizio di parola e davanti ad una vocale (antevocalico) o si indebolisce e scompare, lasciando come traccia il segno di aspirazione (spirito aspro), o si rafforza e diventa f: *j-gpaq > g'paq («fegato») *j-tlg > ft*lg («brodo»)
Ð jod in posizione intervocalica per lo piuÁ cade senza lasciare traccia e le due vocali, diventate contigue, subiscono la contrazione; talvolta si vocalizza trasformandosi in i; talvolta scompare con allungamento di compenso: *sila-j-x > *sila*x > silx & («io onoro») < < *gde-ja > gdei&a («dolce») *ut±-jx > ut°*x («io genero») I mutamenti fonetici delle consonanti d I suoni iniziali e finali di una parola La terza declinazione: i temi in consonante muta
d
63
Ð iniziale in posizione antevocalica (che in latino sopravvive talvolta nella lettera iniziale v) generalmente cade senza lasciare traccia: *-epo| > e>po| («parola», cfr. lat. vox) *-eso| > e>so| («anno», cfr. lat. vetus) *-oida > oi#da («io so per aver visto», cfr. lat. vidi)
talvolta, peroÁ, la caduta del determina l'aspirazione della vocale seguente: *-erpeqo| > e%rpeqo| («sera») *-oqax > o jke*o| («gloria») *barikg--o| > *barikgo| > barike*x| («del re»)
Ð intervocalico si elimina anche nei seguenti gruppi, dopo la vocalizzazione di j e la metaÁtesi qualitativa tra i e : a + j > ai > ai e + j > ei > ei o + j > oi > oi
*jka-jx > *jka-ix > *jkai-x > jkai*x («io piango»)
Ð davanti ad una consonante si vocalizza in t; dopo una consonante (che non sia s o r) scompare senza lasciare traccia: *barike-| > bariket*| («re») *joq-g > jo*qg («fanciulla»)
Ð il gruppo iniziale r cade, lasciando come traccia lo spirito aspro: radt| > a g *lekam-ia> le*kaima («nera») *jsem-jx > *jsem-ix > jsei*mx («io uccido») *jqi±m-jx > jqi°*mx («io giudico») *pkt±m-jx > pkt°*mx («io lavo»)
Ð jod preceduto da q: aq, eq, oq, ±iq, t±q µ j > aiq, eiq, oiq, °iq, t°q
nei primi tre gruppi (aqj, eqj, oqj) c'eÁ la vocalizzazione di jod in i e poi la metaÁtesi qualitativa tra i e q precedente; nel quarto e quinto gruppo (i±qj, t±qj) jod cade, determinando l'allungamento di compenso della vocale che precede q: *jahaq-jx *uheq-jx *loq-ja *oi$jsi±q-jx *o$kout±q-jolai
> *jahaq-ix > *uheq-ix > *loq-ia > oi$jsi°*qx > o$kout°*qolai
> jahai*qx («io purifico») > uhei*qx («io distruggo») > loi&qa («destino») («io ho compassione») («io mi lamento»)
Ð jod preceduto da r: rj > jj
> ij >
i
dopo un'assimilazione totale regressiva (rj > jj) si ha la vocalizzazione del primo j, che forma dittongo con la vocale precedente (se questa eÁ a, e, o, t) o ne provoca l'allungamento (se questa eÁ i); il secondo j, intervocalico, scompare: *a$kgher-ja± > *a$kghejja± > *a$kgheija± > a$kg*heia («veritaÁ») *jomi±r-jx > *jomi±jjx > *jomiijx > jomi°*x («io impolvero»)
66
LEZIONE 6
E*La metaÁtesi consonantica o qualitativa Il fenomeno della metaÁtesi consonantica o qualitativa avviene quando, per ragioni eufoniche, in una stessa parola si ha la trasposizione di due suoni: *sisjx > si*jsx («io genero»)
F*La sõÁncope Il fenomeno della sõÁncope, detto anche aplologõÁa, avviene quando, per ragioni eufoniche, all'interno di una parola cade una sillaba: *a$luiuoqet| > a$luoqet*| («anfora»)
G*L'epeÁntesi L'epeÁntesi eÁ il fenomeno inverso alla sõÁncope, per cui, per ragioni eufoniche, all'interno dei gruppi formati da nasale + liquida (l-q, l-k, m-q) si inserisce una terza consonante (b dopo l e d dopo m): *l-qoso| >*l-b-qoso| > bqoso*| («mortale») *a$m-qo| > a$m-d-qo*| («dell'uomo»)
H*La paragoÁge Per eliminare lo iato tra parole contigue, delle quali la prima termina in vocale e la seconda comincia con vocale, talvolta avviene il fenomeno della paragoÁge con l'aggiunta di una consonante alla vocale finale della prima parola. Queste consonanti, dette mobili, sono omesse quando la parola successiva comincia con consonante. Esse sono: Ð m efelcistico (aggiunto) o eufonico, che viene aggiunto anche quando segue un forte segno di interpunzione: d
alle terze persone singolari uscenti in -e o in -ri e alle terze persone plurali uscenti in -ri:
e>kece(m) («egli diceva») di*dxri(m) («egli daÁ») ue*qotri(m) («essi portano») d
ai dativi plurali della terza declinazione e ai locativi in -ri:
rx*lari(m) («ai corpi») $Ahg*mgri(m) («in Atene») d
alla terza persona singolare e plurale del presente indicativo di ei$li*:
e$rsi*(m) («egli eÁ») ei$ri*(m) («essi sono»)
I mutamenti fonetici delle consonanti d I suoni iniziali e finali di una parola La terza declinazione: i temi in consonante muta
d
67
d
ad alcune parole:
ei>jori(m) («venti») pe*qtri(m) («l'anno passato») pamsa*pari(m) («del tutto»)
Ð r mobile, che si aggiunge alle seguenti parole: d d d
ot%sx(|) («cosõÁ») le*vqi(|) («fino a») a>vqi(|)
6
Avviene la paragoÁge anche: Ð con la negazione ot$ («non»), che diventa ot$j (< ot$-j) davanti a vocale con spirito dolce e ot$v (< ot$-v) davanti a vocale con spirito aspro: ot$j e$cx* («non io») ot$v g salutis). 3*Nel dativo singolare l'antica desinenza indoeuropea *-oi / *-ei / *-i eÁ rappresentata da -i± (cfr. il lat. arcaico *regei > regi). 4*La desinenza -m dell'accusativo singolare maschile e femminile si ritrova anche in latino nella nasale m (cfr. urbem). 5*Nel nominativo plurale si conserva l'antica desinenza *-es (cfr. il lat. reges). 6*La desinenza -xm del genitivo plurale corrisponde in latino a -um (cfr. regum < *regom). 7*L'antica desinenza indoeuropea *-ns, che nella forma -(m)| eÁ usata dopo vocale nell'accusativo plurale maschile e femminile, corrisponde a quella latina arcaica (5) Per molti sostantivi le desinenze sono facilmente individuabili, per cui, a differenza di quello che si eÁ detto riguardo ai nomi di
70
LEZIONE 6
prima e seconda declinazione, per la terza declinazione saraÁ possibile, in alcuni casi, parlare nettamente di tema e desinenze.
*-ins > *-is (cfr. *ovins > *ovis > oves), mentre -a±| dopo consonante si ritrova nel latino -es (cfr. patres). 8*La desinenza -a±, usata nei tre casi diretti del neutro plurale, trova corrispondenza nel lat. -aÆ (cfr. nominaÆ).
Per quanto riguarda l'accento, anche nei nomi di terza declinazione esso tende a rimanere sulla sillaba in cui si trova nel nominativo, purche lo permettano le regole dell'accentazione. I monosillabi, tuttavia, nel genitivo e nel dativo di tutti numeri, spostano l'accento sulla desinenza: se essa eÁ lunga, l'accento eÁ circonflesso; se essa eÁ breve, l'accento eÁ acuto. CioÁ non si verifica nei seguenti monosillabi, i quali conservano, nei casi obliqui del duale e nel genitivo plurale, l'accento del nominativo singolare: d d
g< dy*|, dydo*| («fiaccola») o< dlx*|, dlxo*| («schiavo»)
d
o< hx*|, hxo*| («sciacallo») so+ ot#|, x$so*| («orecchio»)
d
o< pai&|, paido*| («fanciullo»)
d
d
o< rg*|, reo*| («tarma») o< Sqx*|, Sqxo*| («Troiano») so+ ux & |, uxso*| («luce»)
d
g< u{*|, u{do*| («scottatura»)
d d
pai*dxm (genitivo plurale di pai&|) dy*doim (genitivo e dativo duale di dy*|)
4.*La terza declinazione: i temi in consonante muta A*I temi in gutturale e in labiale I sostantivi di questo gruppo sono soltanto maschili e femminili. Essi hanno il nominativo singolare sigmatico e il vocativo singolare uguale al nominativo. Nel nominativo e vocativo singolare e nel dativo plurale si applicano le seguenti norme fonetiche: Ð gutturale + r = n Ð labiale + r = w c Dracma con la raffigurazione di Alessandro Magno, sia sul recto che sul verso.
I mutamenti fonetici delle consonanti d I suoni iniziali e finali di una parola La terza declinazione: i temi in consonante muta
d
71
MODELLO DI DECLINAZIONE DI SOSTANTIVI MASCHILI IN GUTTURALE
Casi SING.
DUALE
PLUR.
o$ m t v -
utkaj-
Temi: Articolo
N.
o
mtn(< *o$mtv-|) («unghia»)
G.
sot&
ut*kaj-o|
o>mtv-o|
D.
s{ &
ut*kaj-i±
o>mtv-i±
A.
so+m
ut*kaj-a±
o>mtv-a±
V.
# x
ut*kan
o>mtn
N.A.V.
sx+
ut*kaj-e
o>mtv-e
G.D.
soi&m
utka*j-oim
o$mt*v-oim
N.
oi
mtv-e|
G.
sx &m
utka*j-xm
o$mt*v-xm
D.
soi&|
ut*kani±(m) (< *utkaj-ri±)
o>mtni±(m) (< *o$mtv-ri±)
A.
sot+|
ut*kaj-a±|
o>mtx-a±|
V.
# x
ut*kaj-e|
o>mtv-e|
MODELLO DI DECLINAZIONE DI SOSTANTIVI FEMMINILI IN GUTTURALE ukoc-
hqiv-
g
Aqab-o| >Aqab-i± >Aqab-a± >Aqaw
e>kkow (< *e$kkop-|) («storione») e>kkop-o| e>kkop-i± e>kkop-a± e>kkow
DUALE
N.A.V. G.D.
sx+ soi&m
>Aqab-e $Aqa*b-oim
e>kkop-e e$kko*p-oim
PLUR.
N. G. D. A. V.
oi< sx &m soi&| sot+| # x
>Aqab-e| $Aqa*b-xm >Aqawi±(m) (< * $Aqab-ri±) >Aqab-a±| >Aqab-e|
e>kkop-e| e$kko*p-xm e>kkowi(m) (< *e$kkop-ri±) e>kkop-a±| e>kkop-e|
MODELLO DI DECLINAZIONE DI SOSTANTIVI FEMMINILI IN LABIALE kaikap-
Temi: Casi
veqmib-
Articolo
SING.
N. G. D. A. V.
g< sg&| sz& sg+m # x
kai&kaw (< *kaikap-|) («tempesta») ve*qmiw (< *veqmib-|) («acqua lustrale») kai*kap-o| ve*qmib-o| kai*kap-i± ve*qmib-i± kai*kap-a± ve*qmib-a± kai&kaw ve*qmiw
DUALE
N.A.V. G.D.
sa+ sai&m
kai*kap-e kaika*p-oim
ve*qmib-e veqmi*b-oim
PLUR.
N. G. D. A. V.
ai< sx &m sai&| sa+| # x
kai*kap-e| kaika*p-xm kai*kawi±(m) (< *kaikap-ri±) kai*kap-a±| kai*kap-e|
ve*qmib-e| veqmi*b-xm ve*qmiwi(m) (< *veqmib-ri±) ve*qmib-a±| ve*qmib-e|
1*Il nome g< a$kx*pgn, a$kx*pejo| («volpe») nel nominativo singolare allunga la vocale predesinenziale e in g (/ allungamento organico, p. 47); al contrario i nomi o< uoi&mi±n, uoi*mi°jo| («palma») e o< jg&qt±n, jg*qt°jo| («messaggero») abbreviano, nel nominativo singolare, rispettivamente i ed t del tema (/ abbreviamento di vocali e dittonghi, p. 46). 2*Come risulta dal modello di declinazione, il sostantivo g< hqi*n, sqivo*| nel nominativo e vocativo singolare e nel dativo plurale, a causa della fusione di v del tema con r nella consonante doppia n, conserva la consonante iniziale aspirata h; invece, nei casi in cui rimane v, l'iniziale h si trasforma nella tenue corrispondente s, per la ``legge di Grassmann'' (/ p. 61). I mutamenti fonetici delle consonanti d I suoni iniziali e finali di una parola La terza declinazione: i temi in consonante muta
d
73
3*I sostantivi in -cn al nominativo singolare hanno tutti il tema in -cc (es. g< ka*qtcn, ka*qtcco|, «laringe»); solo o jsg&la, cfr. il lat. *flumn > flumen). 11*Hanno nel nominativo, nell'accusativo e nel vocatico un tema in -q e per gli altri casi seguono la declinazione dei temi in dentale semplice (-s) i seguenti sostantivi neutri: a>keiuaq, a$kei*uaso| («unguento»), de*keaq, deke*aso| («esca»), g'paq, g%paso| («fegato»), o>maq, o$mei*qaso| («sogno»), rjx & q, rjaso*| («sterco»), rse*aq, rse*aso| («sego»), t%dxq, t%daso| («acqua»), uqe*aq, uqe*aso| («pozzo»). 12*Due sostantivi neutri, do*qt, do*qaso| («lancia») e co*mt, co*maso| («ginocchio») hanno un tema in -t nei casi diretti del singolare e un tema in dentale semplice (-s) in tutti gli altri casi.
C*I temi in -ms I sostantivi di questo gruppo sono soltanto maschili e il loro tema puoÁ essere in -a±ms e in -oms. Nei temi in -a±ms il nominativo singolare eÁ sigmatico, nei temi in -oms, invece, eÁ asigmatico. Il vocativo singolare dei temi in -ams eÁ uguale al puro tema; quello dei temi in -oms eÁ uguale al puro tema, se il nominativo eÁ barõÁtono; eÁ uguale al nominativo, se quest'ultimo eÁ ossõÁtono.
b Micene, la cosiddetta ``Porta dei leoni''.
76
LEZIONE 6
MODELLO DI DECLINAZIONE DI SOSTANTIVI IN Temi: Casi
-ms
e$ k e u a m s -
keoms-
Articolo
SING.
N. G. D. A. V.
o< sot& s{ & so+m # x
e$ke*ua°| (< *e$keua±ms-|) («elefante») e$ke*uams-o| e$ke*uams-i± e$ke*uams-a± e$ke*ua±m
ke*xm (< *keoms) («leone») ke*oms-o| ke*oms-i± ke*oms-a± ke*om
DUALE
N.A.V. G.D.
sx+ soi&m
e$ke*uams-e e$keua*ms-oim
ke*oms-e keo*ms-oim
N. G. D. A. V.
oi< sx &m soi&| sot+| # x
e$ke*uams-e| e$keua*ms-xm e$ke*uari±(m) (< *e$keua±ms-ri±) e$ke*uams-a±| e$ke*uams-e|
ke*oms-e| keo*ms-xm ke*otri±(m) (< *keoms-ri±) ke*oms-a±| ke*oms-e|
PLUR.
1*Nei temi in -a±ms il nominativo singolare assume la forma in -a°| per la caduta del gruppo ms davanti al r (/ eliminazione, p. 63) e l'allungamento di compenso di a (/ p. 47). 2*Nei temi in -oms il nominativo singolare assume la forma in -xm per l'allungamento organico (/ p. 47) della vocale predesinenziale e la caduta di s. 3*Nel dativo plurale, con l'aggiunta della desinenza -ri±, si determina la caduta di ms e l'allungamento di compenso della vocale predesinenziale. 4*Il sostantivo o< o$dx*m, o$do*mso| («dente») al nominativo singolare assume, durante il periodo ellenistico, la forma o$dot*| . 5*Il vocativo singolare di alcuni sostantivi in -ams eÁ in -a° (es. o< >Aska|, >Askamso|, «Atlante», # >Aska°). voc. sing. x
b Testa di Alessandro Magno. Roma, Musei Capitolini.
I mutamenti fonetici delle consonanti d I suoni iniziali e finali di una parola La terza declinazione: i temi in consonante muta
d
77
LEZIONE 7 d d
L'apofonõÁa La terza declinazione: i temi in liquida, nasale e sibilante
Sinte in sli si de
1.*L'apofonõÁa L'apofonõÁa (detta anche gradazione vocalica o alternanza vocalica) eÁ un fenomeno fonetico dell'indoeuropeo e fa parte dei mutamenti che interessano le vocali. In base a questo fenomeno, che si ritrova in tutte le lingue derivanti dall'indoeuropeo, la vocale di una radice subisce delle variazioni. L'apofonõÁa in greco puoÁ essere: Ð quantitativa, se la variazione riguarda la quantitaÁ di una vocale: q a±l, a > a±m, a
Grado forte
8( l 2) >
ek
ok
q8
eq
oq
el
ol
em
om
8l m8
Ð Quando le vocali e ed o sono seguite dalle vocali deboli i ed t, avremo la seguente gradazione: Grado zero
Grado normale
Grado forte
i t
ei et
oi ot (questo grado eÁ rarissimo)
(2) Nell'antico indoeuropeo e in uno stadio primitivo del greco, le liquide (k, q) e le nasali (l, m) erano considerate sonanti, poi-
che avevano un suono intermedio tra consonante e vocale, ed erano indicate con i segni 8l , r8, m 8 , n8.
L'apofonõÁa d La terza declinazione: i temi in liquida, nasale e sibilante
79
Ð Negli altri casi, il grado zero non presenta alcun suono vocalico: Grado zero
Grado normale
Grado forte
(senza vocale)
e
o
ESEMPI DI ALTERNANZA LEGGERA QUALITATIVA Grado zero
Grado normale
Grado forte
rsak- (< *rsl8)
rsek-
rsok-
(e>rsakja, `io ho mandato»)
(rse*kkx, «io mando»)
(a$po*rsoko|, «inviato, apostolo»)
sqau- (< *sr8u)
sqeu-
sqou-
(e>sqauom, `io nutrii»)
(sqe*ux, «io nutro»)
(se*sqoua, «io ho nutrito»)
sal- (< *sm 8)
sel-
sol-
(e>salom, «io tagliai»)
(se*lmx, «io taglio»)
(solg*, «taglio»)
Grado zero
Grado normale
Grado forte
kip-
keip-
koip-
(e>kipom, «io lasciai»)
(kei*px, «io lascio»)
(ke*koipa, «io ho lasciato»)
utc-
uetc-
(e>utcom, «io fuggii)
(uet*cx, «io fuggo)
Ð
Grado zero
Grado normale
Grado forte
rv-
(r)ev-
(r)ov-
(e>rvom, «io ebbi»)
(e>vx, «io ho»)
(o>vo|, «carro»)
Nella serie leggera si puoÁ avere anche un'alternanza quantitativa, che consiste nell'allungamento di e in g e di o in x e si trova quasi esclusivamente nella flessione nominale:
80
LEZIONE 7
Grado zero
Grado normale
Grado forte
(senza vocale) (senza vocale)
e o
g x
ESEMPI DI ALTERNANZA LEGGERA QUANTITATIVA Grado zero
Grado normale
Grado forte (o allungato)
(senza vocale)
e
g
(pasqo*|, «del padre»)
(pa*seq, `o padre»)
(pasg*q, «il padre»)
(senza vocale)
o
x
Ð
(qcvekt|, -to| («anguilla») nel singolare eÁ analoga a quella dei nomi con il tema in -t° senza apofonõÁa; nel duale e nel plurale, invece, si uniforma a quella dei nomi con il tema in -t± con apofonõÁa. 8*Allo stesso modo dei sostantivi con il tema in -t° senza apofonõÁa si declinano alcuni nomi che hanno il tema in -t± ed eccezionalmente non presentano alternanza vocalica, come o< bo*sqt|, -to| («grappolo»), g< ce*mt|, -to| («mascella»), g< cg&qt|, -to| («voce»), o< me*jt|, -to| («cadavere»), o< rsa*vt|, -to| («spiga»).
2.*La terza declinazione: i temi in dittongo I nomi di questo gruppo sono di genere maschile o femminile e il loro tema puoÁ essere in -et, in -a°t, in -ot, in -oi e in -xt. I sostantivi con il tema in -et, in -a°t e in -ot hanno il nominativo singolare sigmatico e il vocativo singolare uguale al puro tema. I pochi nomi in -oi hanno il nominativo singolare asigmatico, mentre il vocativo singolare eÁ uguale al puro tema. Quelli in -xt presentano il nominativo singolare sigmatico e il vocativo singolare uguale al nominativo. A*I temi in -et/-e Questi nomi sono molto numerosi e sono tutti di genere maschile e ossõÁtoni nel nominativo singolare. Il dittongo del tema originariamente era gt, che poi si eÁ trasformato in et per l'abbreviamento della vocale g in e in tutta la declinazione: nel nominativo singolare e nel dativo plurale per la ``legge di Osthoff'' (/ p. 46); nel genitivo singolare, nell'accusativo singolare e nell'accusativo plurale per la metaÁtesi quantitativa (/ p. 46); negli altri casi per analogia. I sostantivi con il tema in -et si distinguono in: d
nomi propri di persona:
o< $Asqet*|, -e*x| («Atreo») d
nomi indicanti origine:
o< Lecaqet*|, -e*x| («Megarese»)
98
LEZIONE 8
d
nomi comuni di cose o strumenti:
o< solet*|, -e*x| («trincetto») d
nomi che esprimono attivitaÁ o funzioni (nomina agentis):
o< o< o< o
-ea°|).
B*I temi in -a°t e in -ot Pochissimi sono i nomi sia maschili che femminili con il tema in -a°t e in -ot, tra i quali si ricordano: g< cqat&|, cqao*| («vecchia»); g< mat&|, mex*| («nave»); o *mgo| > mex*|); nel genitivo plurale e nel genitivo e dativo duale si ha l'abbreviamento di mg- in me-. 4*Il sostantivo ouqom-i± a>vaqi a>uqom-a± a>vaqi a>uqom
a$va*qis-e
N.A.V. N.
M. e F.
a$va*qis-i± a$va*qis-a± a>vaqi| a$vaqi*s-oim
G.D. PLUR.
N.
a$pasoqN.
M. e F.
N.
a>vaqi-| a>vaqi a>uqxm a>uqom a$pa*sxq a>pasoq (< *a$vaqis-|) («sgradevole») («dissennato») («orfano») a$va*qis-o| a>uqom-o| a$pa*soq-o|
D. A.
a$uqom-
a>uqom-e a$uqo*m-oim
a$pa*soq-i± a>uqom a$pa*soq-a± a>pasoq a>uqom a>pasoq a>pasoq a$pa*soq-e a$paso*q-oim
a$va*qis-e| a$va*qis-a± a>uqom-e| a>uqom-a± a$pa*soq-e| a$pa*soq-a± a$vaqi*s-xm a$uqo*m-xm a$paso*q-xm $ava*qi-ri±(m) $ a>uqo-ri±(m) apa*soq-ri±(m) (< *a$vaqis-ri±) (< *a$uqom-ri±) a$va*qis-a±| a$va*qis-a± a>uqom-a±| a>uqom-a± a$pa*soq-a±| a$va*qis-e| a$va*qis-a± a>uqom-e| a>uqom-a± a$pa*soq-e|
LEZIONE 9
a$pa*soq-a± a$pa*soq-a±
MODELLO DI DECLINAZIONE DI AGGETTIVI A DUE TERMINAZIONI IN -r ELIDENTE ED IN VOCALE DEBOLE Temi a$reber-
Casi M. e F. SING.
N. G. D. A. V.
DUALE
N.A.V. G.D.
PLUR.
N. G. D. A. V.
et$rsavtN.
M. e F.
N.
a$rebg*| («empio») a$rebot&| (< *a$reber-o|) a$rebei& (< *a$reber-i±) a$rebg& (< *a$reber-a±) a$rebe*|
a$rebe*| et>rsavt-| («rigoglioso») et$rsa*vt-o| et$rsa*vt-i± a$rebe*| et>rsavt-m a$rebe*| et>rsavt
a$rebg& (< *a$reber-e) $areboi&m (< *a$reber-oim)
et$rsa*vt-e et$rsavt*-oim
a$rebei&| a$rebg& (< *a$reber-e|) (< *a$reber-a±) a$rebx & m (< *a$reber-xm) a$rebe*ri±(m) (< *a$reber-ri±) a$rebei&| a$rebg& (< *a$reber-a±|) (< *a$reber-a±) a$rebei&| a$rebg& (< *a$reber-e|) (< *a$reber-a±)
et$rsa*vt-e|
et>rsavt
et>rsavt et>rsavt
et$rsa*vt-a± et$rsavt*-xm et$rsa*vt-ri±(m)
et>rsavt-| (< *et$rsavt-m|) et$rsa*vt-e|
et$rsa*vt-a± et$rsa*vt-a±
1*Nel nominativo singolare neutro degli aggettivi barõÁtoni l'accento si ritrae quanto piuÁ eÁ possibile. 2*Gli aggettivi ossõÁtoni in -i*|, -i*do| hanno solo il femminile. 3*Nella flessione degli aggettivi con il tema in -er, che non presentano alternanza qualitativa e sono accentati sempre sull'ultima sillaba, r intervocalico cade, determinando la contrazione delle vocali contigue. L'accusativo plurale maschile e femminile esce in -ei&| per analogia con il nominativo plurale. 4*Gli aggettivi in -i± e in -t± non presentano alternanza vocalica qualitativa.
C*Gli aggettivi della seconda classe a tre terminazioni Questi aggettivi possono avere il nominativo singolare maschile sigmatico o asigmatico, mentre i casi diretti del neutro singolare sono uguali al puro tema. Ð Per quanto attiene agli aggettivi in nasale, essi possono avere il tema in -a±m o in -em: i primi presentano il nominativo singolare maschile sigmatico, con l'allungamento di compenso della vocale finale del tema dopo la caduta di m; il nominativo dei secondi eÁ asigmatico, con l'allungamento della vocale predesinenziale. Il vocativo singolare maschile di entrambi eÁ uguale al puro tema. Ð Per quanto riguarda gli aggettivi con il tema in -ms, essi possono uscire in -ams, -ems, -oms. Quelli in -ams e in -ems hanno il nominativo singolare Gli aggettivi della seconda classe o atematici Gli aggettivi irregolari d Gli avverbi
d
111
maschile sigmatico, con l'allungamento di compenso della vocale dopo la caduta di ms, mentre asigmatico eÁ il nominativo di quelli in -oms, con l'allungamento della vocale. Il vocativo singolare maschile dei temi in -ams e -oms eÁ uguale al nominativo, mentre quello dei temi in -ems equivale al puro tema. Ð Gli aggettivi in -t± sono abbastanza numerosi e hanno il tema apofonico con l'alternanza qualitativa -et/-t. La forma di grado zero (t±) eÁ usata nei casi diretti del singolare maschile e femminile, quella di grado medio (et davanti a consonante ed e davanti a vocale) si usa in tutti gli altri casi. Il nominativo singolare maschile eÁ sigmatico e il vocativo singolare maschile eÁ uguale al puro tema. MODELLO DI DECLINAZIONE DI AGGETTIVI A TRE TERMINAZIONI IN NASALE leka±m-
Tema: Casi
Maschile
Femminile
Neutro
le*kaim-a± ( s),
186
Tema del presente
LEZIONE 14
rua±k- + j > ruakkmentre la seconda, u, ha conservato il grado aspirato. In seguito la seconda aspirata eÁ scomparsa e la prima ha ripreso il proprio grado (s > h).
Ð tema verbale in -am-, -em-, -i±m-, -t±m-, -aq-, -eq-, -i±q-, -t±q- µ -j- > tema del presente in -aim-, -eim-, -i°m-, -t°m-, -aiq-, -eiq-, -i°q-, -t°qVerbi
Tema verbale(4)
Tema del presente
a$cei*q-x, «io raccolgo»
a$ceq-
a$ceq- + j > a$ceiq-
ai>q-x, «io sollevo»
a$q-
a$q- + j > ai$q-
ai$rvt°*m-x, «io disonoro»
ai$rvt±m-
ai$rvt±m- + j > ai$rvt°m-
e$cei*q-x, «io sveglio»
e$cq- / e$ceq- / e$coq-
e$ceq- + j > e$ceiq-
jai*m-x, «io uccido»
ja±m- / jom-
ja±m- + j > jaim-
jki°*m-x, «io piego, inclino»
jki±m-
jki±m- + j > jki°m-
jqi°*m-x, «io giudico, distinguo»
jqi±m-
jqi±m- + j > jqi°m-
jsei*m-x, «io uccido»
jsa±m- / jsem- / jsom-
jsem- + j > jseim-
lei*q-olai, «io ho in sorte»
la±q- / leq- / loq-
leq- + j > leiq-
oi$jsi°*q-x, «io compiango»
oi$jsi±q- / oi$jseq
oi$jsi±q- + j > oi$jsi°q-
rglai*m-x, «io segnalo»
rglam-
rglam- + j > rglaim-
rpei*q-x, «io semino»
rpa±q- / rpeq-
rpeq- + j > rpeiq-
sei*m-x, «io tendo»
sa±- / sem-
sem- + j > seim-
uai*m-x, «io mostro»
ua±m- / ugm-
ua±m- + j > uaim-
uhei*q-x, «io distruggo, corrompo» uha±q- / uheq- / uhoq-
uheq- + j > uheiq-
ut°*q-x, «io mischio, sporco»
ut±q- + j > ut°q-
ut±q-
9.*Il presente attivo e medio-passivo dei verbi in -x I presenti del verbo greco sono quasi tutti tematici, definiti anche, in base all'uscita della prima persona singolare dell'indicativo, presenti in -x, mentre gli atematici sono detti presenti in -li. Tuttavia, poiche nel verbo greco vi sono molti sistemi temporali, di cui alcuni tematici ed altri atematici, in nessun verbo in -x vi sono tutti sistemi temporali tematici, come in nessun verbo in -li sono compresi tutti sistemi temporali atematici. Il presente eÁ un tempo principale ed esprime un'azione durativa, che si svolge nel momento in cui viene enunciata. Esso si coniuga sia nei quattro modi finiti (indicativo, congiuntivo, ottativo, imperativo) che nei due indefiniti (infinito, participio) e presenta due diaÁtesi, quella attiva e quella mediopassiva. (4) Parecchi verbi di questa categoria presentano il tema verbale con apofonõÁa (/ pp. 79-81).
Il verbo: la coniug., la forma e l'aspetto d La struttura di una voce verbale d Il I e il II gruppo dei verbi in -x d Il pres. att. e m.-p. dei verbi in -x d L'aumento d L'imperf. att. e m.-p. dei verbi in -x
187
I presenti in -x vanno divisi in due categorie, presenti radicali e presenti suffissali: FORMAZIONE DEI PRESENTI RADICALI
| tema verbale + -e- / -o- (vocale tematica) | tema del presente
+ desinenze primarie (attive o medie)
| cqa*u-o | - lem («noi scriviamo») T. P. FORMAZIONE DEI PRESENTI SUFFISSALI
| tema verbale + suffisso + vocale tematica | + desinenze primarie tema del presente (attive o medie) | a-lekk-o-m d le b) $Xhe*x («io spingo») ed x$me*olai («io compro») hanno l'aumento sillabico, pur avendo un tema che comincia per vocale: e$-x*hot-m ed e$-xmot*-lgm. CioÁ si spiega perche in origine il tema cominciava con , che poi eÁ caduto. c) I seguenti cinque verbi hanno sia l'aumento sillabico che quello temporale: > cmtli («io spezzo») d a aor. e>-a°n-a < ki*rjolai («io sono preso») d a » e y a + oi > {
195
FLESSIONE DEL PRESENTE DI
sila*x, «io onoro» (T. V. sila-, T. P. sila-e-/-o-) FORMA ATTIVA
Numeri e persone SING.
1 2 3
sila*-x sila*-e-i| sila*-e-i
· silx & · sily&| · sily&
sila*-x sila*-z| sila*-z
· silx & · sily&| · sily&
DUALE
2 3
sila*-e-som sila*-e-som
· sila&som · sila&som
sila*-g-som sila*-g-som
· sila&som · sila&som
PLUR.
1 2 3
sila*-o-lem · silx & lem sila*-e-se · sila&se sila*-otri(m) · silx & ri(m)
Numeri e persone SING.
DUALE
PLUR.
sila-oi*g-m
2
· sil{ &|
sila-oi*g-|
· sil{*gm · sil{*g|
3
sila*-oi
· sil{ &
sila-oi*g
· sil{*g
2
sila*-oi-som · sil{ & som sila-oi*-sgm · sil{*sgm
sila-oi*g-som sila-oig*-sgm
· sil{*gsom · sil{g*sgm
sila*-oi-lem · sil{ & lem sila*-oi-se · sil{ & se sila*-oi-em · sil{ & em
sila-oi*g-lem
· sil{*glem · sil{*gse
1 3
Numeri e persone 2 3 DUALE
2 3
PLUR.
2 3
Imperativo
sila-oi*g-se Ð
Ð
Infinito
si*la-e sila-e*-sx
· si*la · sila*sx
sila*-e-em · sila&m
sila*-e-som sila-e*-sxm
· sila&som · sila*sxm
Participio
sila*-e-se sila-o*-msxm
· sila&se · silx*msxm
(sila-e*-sxram · sila*sxram)
LEZIONE 15
Ottativo attico
Ottativo · sil{ & li
2
SING.
sila*-x-lem · silx & lem sila*-g-se · sila&se sila*-xri(m) · silx & ri(m)
sila*-oi-li sila*-oi-|
1
3
196
Congiuntivo
Indicativo
M. sila*-xm · silx & m, silx & ms-o| F. sila*-otra · silx & ra, silx*r-g| N. sila*-om · silx & m, silx & ms-o|
FORMA MEDIO-PASSIVA Numeri e persone SING.
DUALE
2
sila*-o-lai sila*-z
3
sila*-e-sai
2
sila*-e-rhom · sila&rhom sila*-e-rhom · sila&rhom
sila*-g-rhom · sila&rhom sila*-g-rhom · sila&rhom
sila-o*-leha · silx*leha sila*-e-rhe · sila&rhe sila*-o-msai · silx & msai
sila-x*-leha · silx*leha sila*-g-rhe · sila&rhe sila*-x-msai · silx & msai
1
3 PLUR.
Congiuntivo
Indicativo
1 2 3
Numeri e persone
· sily&
sila*-x-lai sila*-z
· sily&
· sila&sai
sila*-g-sai
· sila&sai
· silx & lai
· silx & lai
Imperativo
Ottativo
1 2 3
sila-oi*-lgm · sil{*lgm sila*-oi-o · sil{ &o sila*-oi-so · sil{ & so
sila*-ot sila-e*-rhx
· silx & · sila*rhx
DUALE
2 3
sila*-oi-rhom · sil{ & rhom sila-oi*-rhgm · sil{*rhgm
sila*-e-rhom sila-e*-rhxm
· sila&rhom · sila*rhxm
PLUR.
1 2 3
sila-oi*-leha · sil{*leha sila*-oi-rhe · sil{ & rhe sila*-oi-mso · sil{ & mso
SING.
sila*-e-rhe · sila&rhe sila-e*-rhxm · sila*rhxm (sila-e*-rhxram · sila*rhxram)
Participio
Infinito sila*-e-rhai · sila&rhai
M. sila-o*-lemo| · silx*lemo| F. sila-o-le*mg · silxle*mg N. sila-o*-lemom · silx*lemom
c Sculture del frontone occidentale del Tempio di Zeus ad Olimpia. Olimpia, Museo.
Il presente attivo e medio-passivo dei verbi contratti in -a*x, -e*x e -o*x L'imperf. attivo e medio-passivo dei verbi contratti in -a*x, -e*x e -o*x
d
197
FLESSIONE DELL'IMPERFETTO DI Numeri e persone
sila*x
Forma medio-passiva
Forma attiva
e$-sila-o*-lgm e$-sila*-ot e$-sila*-e-so
· e$si*lxm · e$si*la| · e$si*la
· e$silx*lgm · e$silx & · e$sila&so
SING.
1 2 3
e$-si*la-o-m e$-si*la-e-| e$-si*la-e(m)
DUALE
2 3
e$-sila*-e-som · e$sila&som e$-sila-e*-sgm · e$sila*sgm
e$-sila*-e-rhom · e$sila&rhom e$-sila-e*-rhgm · e$sila*rhgm
PLUR.
1 2 3
e$-sila*-o-lem · e$silx & lem $ $e-sila*-e-se · esila&se e$-si*la-o-m · e$si*lxm
e$-sila-o*-leha · e$silx*leha e$-sila*-e-rhe · e$sila&rhe e$-sila*-o-mso · e$silx & mso
1*Nell'infinito attivo si nota la contrazione progressiva: *sila-e-em > *sila-eim > sila&m. 2*Nella flessione di alcuni verbi in -a*x i gruppi ae e ag si contraggono in g in luogo di a. I piuÁ comuni sono: d d d d
diwa*x («io ho sete») fa*x («io vivo») jma*x («io raschio») peima*x («io ho fame»)
d d d d
rla*x («io astergo») vqa*olai («io uso») vqa*x («io doÁ oracoli») wa*x («io raschio»)
Esempio di flessione: Presente Indic.
Cong.
Ottat. att.
fx &
fx &
fz&|
fz&|
f{*gm f{*g|
fz& ecc.
fz& ecc.
f{*g ecc.
Imperat.
Infin.
Partic.
fx & ra
e>fxm e>fg|
fx &m
e>fg ecc.
fx &m fg& fg*sx ecc.
fg&m
Imperfetto
3.*I verbi contratti in -e*x Questi sono i tipi di contrazione che ricorrono nei verbi contratti in -e*x: d d d
198
LEZIONE 15
e + e, e + ei > ei e+g>g e+z>z
d d d
e + o, e + ot · ot e+x>x e + oi > oi
FLESSIONE DEL PRESENTE DI
uike*x, «io amo» (T. V. uike-, T. P. uike-e-/-o-) FORMA ATTIVA
Numeri e persone
Congiuntivo
Indicativo
SING.
1 2 3
uike*-x uike*-e-i| uike*-e-i
· uikx & · uikei&| · uikei&
uike*-x uike*-z| uike*-z
· uikx & · uikz&| · uikz&
DUALE
2 3
uike*-e-som uike*-e-som
· uikei&som · uikei&som
uike*-g-som uike*-g-som
· uikg&som · uikg&som
PLUR.
1 2 3
uike*-o-lem · uikot&lem uike*-e-se · uikei&se uike*-otri(m) · uikot&ri(m)
uike*-x-lem uike*-g-se uike*-xri(m)
· uikx & lem · uikg&se · uikx & ri(m)
Numeri e persone
Ottativo attico
Ottativo
SING.
1 2 3
uike*-oi-li uike*-oi-| uike*-oi
· uikoi&li · uikoi&| · uikoi&
uike-oi*g-m uike-oi*g-| uike-oi*g
· uikoi*gm · uikoi*g| · uikoi*g
DUALE
2 3
uike*-oi-som uike-oi*-sgm
· uikoi&som · uikoi*sgm
uike-oi*g-som uike-oig*-sgm
· uikoi*gsom · uikoig*sgm
PLUR.
1 2 3
uike*-oi-lem uike*-oi-se uike*-oi-em
· uikoi&lem · uikoi&se · uikoi&em
uike-oi*g-lem uike-oi*g-se Ð
· uikoi*glem · uikoi*gse Ð
Numeri e persone
Infinito
Imperativo
SING.
2 3
ui*ke-e uike-e*-sx
· ui*kei · uikei*sx
uike*-e-em · uikei&m
DUALE
2 3
uike*-e-som uike-e*-sxm
· uikei&som · uikei*sxm
Participio
PLUR.
2 3
uike*-e-se uike-o*-msxm (uike-e*-sxram
· uikei&se · uikot*msxm · uikei*sxram)
M. uike*-xm · uikx & m, uikot&ms-o| F. uike*-otra · uikot&ra, uikot*r-g| N. uike*-om · uikot&m, uikot&ms-o|
Il presente attivo e medio-passivo dei verbi contratti in -a*x, -e*x e -o*x L'imperf. attivo e medio-passivo dei verbi contratti in -a*x, -e*x e -o*x
d
199
FORMA MEDIO-PASSIVA Numeri e persone
Congiuntivo
Indicativo
SING.
1 2 3
uike*-o-lai uike*-z uike*-e-sai
· uikot&lai · uikz& (uikei&) · uikei&sai
uike*-x-lai uike*-z uike*-g-sai
· uikx & lai · uikz& · uikg&sai
DUALE
2 3
uike*-e-rhom uike*-e-rhom
· uikei&rhom · uikei&rhom
uike*-g-rhom uike*-g-rhom
· uikg&rhom · uikg&rhom
PLUR.
1 2 3
uike-o*-leha uike*-e-rhe uike*-o-msai
· uikot*leha · uikei&rhe · uikot&msai
uike-x*-leha · uikx*leha uike*-g-rhe · uikg&rhe uike*-x-msai · uikx & msai
Numeri e persone 1 2 3
uike-oi*-lgm uike*-oi-o uike*-oi-so
DUALE
2 3
uike*-oi-rhom · uikoi&rhom uike-oi*-rhgm · uikoi*rhgm
PLUR.
1 2 3
uike-oi*-leha · uikoi*leha uike*-oi-rhe · uikoi&rhe uike*-oi-mso · uikoi&mso
SING.
Imperativo
Ottativo · uikoi*lgm · uikoi&o · uikoi&so
uike*-ot uike-e*-rhx
· uikot& · uikei*rhx
uike*-e-rhom uike-e*-rhxm
· uikei&rhom · uikei*rhxm
uike*-e-rhe uike-e*-rhxm (uike-e*-rhxram
· uikei&rhe · uikei*rhxm · uikei*rhxram)
Participio
Infinito uike*-e-rhai · uikei&rhai
M. uike-o*-lemo| · uikot*lemo| F. uike-o-le*mg · uikotle*mg N. uike-o*-lemom · uikot*lemom
FLESSIONE DELL'IMPERFETTO DI Numeri e persone
200
Forma attiva
SING.
1 2 3
e$-ui*ke-o-m e$-ui*ke-e-| e$-ui*ke-e(m)
DUALE
2 3
PLUR.
1 2 3
LEZIONE 15
· e$ui*kotm · e$ui*kei| · e$ui*kei
uike*x Forma medio-passiva
e$-uike-o*-lgm e$-uike*-ot e$-uike*-e-so
· e$uikot*lgm · e$uikot& · e$uikei&so
e$-uike*-e-som · e$uikei&som e$-uike-e*-sgm · e$uikei*sgm
e$-uike*-e-rhom e$-uike-e*-rhgm
· e$uikei&rhom · e$uikei*rhgm
e$-uike*-o-lem · e$uikot&lem e$-uike*-e-se · e$uikei&se e$-ui*ke-o-m · e$ui*kotm
e$-uike-o*-leha · e$uikot*leha e$-uike*-e-rhe · e$uikei&rhe e$-uike*-o-mso · e$uikot&mso
1*Nell'infinito attivo si nota la contrazione progressiva: *uike-e-em > *uike-eim > uikei&m. 2*I verbi in -e*x con il tema monosillabico (es. fe*x, «io giungo a bollore»; he*x, «io corro»; me*olai, «io torno»; me*x, «io nuoto»; ne*x, «io raschio»; pke*x, «io navigo»; pme*x, «io soffio»; qpmeom e>pmei| e>pmei e$pmei&som e$pmei*sgm e$pme*olem e$pmei&se e>pmeom
Fa eccezione il verbo de*x («io lego»), il cui tema eÁ de- senza : esso ha tutte le contrazioni.
4.*I verbi contratti in -o*x Per i verbi in -o*x i tipi di contrazione che riguardano la loro flessione sono: d d
o + e, o + o, o + ot > ot o + ei, o + z, o + oi > oi
d d
o+g>x o+x>x
c Delo, i cosiddetti ``Leoni di Nasso''.
Il presente attivo e medio-passivo dei verbi contratti in -a*x, -e*x e -o*x L'imperf. attivo e medio-passivo dei verbi contratti in -a*x, -e*x e -o*x
d
201
FLESSIONE DEL PRESENTE DI lirho*x, «io doÁ in affitto» (T. V. lirho-, T. P. lirho-e-/-o-) FORMA ATTIVA Numeri e persone SING.
DUALE
lirho*-x lirho*-e-i|
· lirhx & · lirhoi&|
lirho*-x lirho*-z|
· lirhx &
2 3
lirho*-e-i
· lirhoi&
lirho*-z
· lirhoi&
2
lirho*-e-som lirho*-e-som
· lirhot&som
lirho*-g-som · lirhx & som lirho*-g-som · lirhx & som
lirho*-o-lem lirho*-e-se
· lirhot&lem
2 3
lirho*-otri(m) · lirhot&ri(m)
1
3 PLUR.
1
Numeri e persone SING.
DUALE
2
· lirhoi&|
lirho-oi*g-|
· lirhoi*g|
3
lirho*-oi
· lirhoi&
lirho-oi*g
· lirhoi*g
2
lirho*-oi-som · lirhoi&som lirho-oi*-sgm · lirhoi*sgm
lirho-oi*g-som lirho-oig*-sgm
· lirhoi*gsom · lirhoig*sgm
lirho*-oi-lem · lirhoi&lem lirho*-oi-se · lirhoi&se * lirho-oi-em · lirhoi&em
lirho-oi*g-lem
· lirhoi*glem
lirho-oi*g-se
· lirhoi*gse
1
2 3 2 3 2 3
Imperativo
LEZIONE 15
· lirhoi*gm
Ð
Ð
Infinito
li*rho-e lirho-e*-sx
· li*rhot · lirhot*sx
lirho*-e-em > lirhot&m
lirho*-e-som lirho-e*-sxm
· lirhot&som · lirhot*sxm
Participio
lirho*-e-se lirho-o*-msxm
· lirhot&se · lirhot*msxm
(lirho-e*-sxram · lirhot*sxram)
202
Ottativo attico
Ottativo
Numeri e persone
PLUR.
lirho*-x-lem · lirhx & lem lirho*-g-se · lirhx & se lirho*-xri(m) · lirhx & ri(m)
lirho-oi*g-m
3
DUALE
· lirhot&se
· lirhoi&li
2
SING.
· lirhot&som
· lirhoi&|
lirho*-oi-li lirho*-oi-|
1
3 PLUR.
Congiuntivo
Indicativo
M. lirho*-xm > lirhx & m, lirhot&ms-o| F. lirho*-otra · lirhot&ra, lirhot*r-g| N. lirho*-om · lirhot&m, lirhot&ms-o|
FORMA MEDIO-PASSIVA Numeri e persone
Congiuntivo
Indicativo
lirho*-x-lai · lirhx & lai lirho*-z · lirhoi& lirho*-g-sai · lirhx & sai
SING.
1 2 3
lirho*-o-lai lirho*-z lirho*-e-sai
DUALE
2 3
lirho*-e-rhom · lirhot&rhom lirho*-e-rhom · lirhot&rhom
lirho*-g-rhom · lirhx & rhom lirho*-g-rhom · lirhx & rhom
PLUR.
1 2 3
lirho-o*-leha · lirhot*leha lirho*-e-rhe · lirhot&rhe lirho*-o-msai · lirhot&msai
lirho-x*-leha· lirhx*leha lirho*-g-rhe · lirhx & rhe lirho*-x-msai · lirhx & msai
Numeri e persone
· lirhot&lai · lirhoi& · lirhot&sai
Imperativo
Ottativo
1 2 3
lirho-oi*-lgm · lirhoi*lgm lirho*-oi-o · lirhoi&o lirho*-oi-so · lirhoi&so
lirho*-ot lirho-e*-rhx
· lirhot& · lirhot*rhx
DUALE
2 3
lirho*-oi-rhom · lirhoi&rhom lirho-oi*-rhgm · lirhoi*rhgm
lirho*-e-rhom lirho-e*-rhxm
· lirhot&rhom · lirhot*rhxm
PLUR.
1 2 3
lirho-oi*-leha · lirhoi*leha lirho*-oi-rhe · lirhoi&rhe lirho*-oi-mso · lirhoi&mso
SING.
lirho*-e-rhe · lirhot&rhe lirho-e*-rhxm · lirhot*rhxm (lirho-e*-rhxram · lirhot*rhxram) Participio
Infinito lirho*-e-rhai · lirhot&rhai
M. lirho-o*-lemo| · lirhot*lemo| F. lirho-o-le*mg · lirhotle*mg N. lirho-o*-lemom · lirhot*lemom
FLESSIONE DELL'IMPERFETTO DI Numeri e persone
Forma attiva
lirho*x
Forma medio-passiva e$-lirho-o*-lgm e$-lirho*-ot e$-lirho*-e-so
· e$lirhot*lgm · e$lirhot& · e$lirhot&so
e$-lirho*-e-som · e$lirhot&som e$-lirho-e*-sgm · e$lirhot*sgm
e$-lirho*-e-rhom e$-lirho-e*-rhgm
· e$lirhot&rhom · e$lirhot*rhgm
e$-lirho*-o-lem · e$lirhot&lem e$-lirho*-e-se · e$lirhot&se e$-li*rho-o-m · e$li*rhotm
e$-lirho-o*-leha e$-lirho*-e-rhe e$-lirho*-o-mso
· · ·
SING.
1 2 3
e$-li*rho-o-m e$-li*rho-e-| e$-li*rho-e(m)
DUALE
2 3
PLUR.
1 2 3
· e$li*rhotm · e$li*rhot| · e$li*rhot
Il presente attivo e medio-passivo dei verbi contratti in -a*x, -e*x e -o*x L'imperf. attivo e medio-passivo dei verbi contratti in -a*x, -e*x e -o*x
d
e$lirhot*leha e$lirhot&rhe e$lirhot&mso
203
1*Nell'infinito attivo si nota la contrazione progressiva: *lirho-e-em > *lirho-eim > lirhot&m. 2*-bkewa » sqi±b» e>-sqiwa
utka*rrx («io custodisco») rsema*fx («io gemo») saqa*rrx («io sconvolgo») bke*px («io guardo») sqi*bx («io trito») sqe*ux («io nutro»)
sqa±u-/ sqeu-/ sqoue$kpi±drpemd-
»
e$kpi*fx («io spero») rpe*mdx («io offro libagioni»)
» »
»
e>-hqewa(1)
» »
g>kpi-ra e>-rpei-ra
FLESSIONE DELL'AORISTO DEBOLE SIGMATICO DI kt*x, «io sciolgo» °± -, tema dell'aor. deb. sigm. kt°-ra-) (T. V. kt FORMA ATTIVA Numeri e persone
Congiuntivo
Indicativo
SING.
1 2 3
e>-kt-ra («io sciolsi») e>-kt-ra-| e>-kt-re(m)
kt*-r-x («che io sciolga, che io abbia sciolto») kt*-r-z| kt*-r-z
DUALE
2 3
e$-kt*-ra-som e$-kt-ra*-sgm
kt*-r-g-som kt*-r-g-som
PLUR.
1 2 3
e$-kt*-ra-lem e$-kt*-ra-se e>-kt-ra-m
kt*-r-x-lem kt*-r-g-se kt*-r-x-ri(m)
Numeri e persone
Ottativo
2 3
kt*-r-ai Å -li («io potrei sciogliere, che io sciogliessi, che io avessi sciolto») kt*-r-ai-| (kt*-reia|) kt&-r-om («sciogli tu») kt*-r-ai (kt*-reie) kt-ra*-sx
DUALE
2 3
kt*-r-ai-som kt-r-ai*-sgm
PLUR.
1 2 3
kt*-r-ai-lem kt*-r-ai-se kt*-r-ai-em (kt*-reiam)
SING.
1
(10) Nella forma del presente sqe*ux ( e$cj- / e$mej- / e$moj-, tema dell'aoristo forte e$m-ecj- (il raddoppiamento consiste nella ripetizione della vocale iniziale + la nasale che riprende la forma originaria m), aoristo forte g>m-ecj-o-m (cfr. ue*qx, «io porto»); Ð radice rp- / (r)ep-, tema dell'aoristo forte re-rp (il raddoppiamento consiste nel ripetere la prima consonante + e), aoristo forte *re-rp-olgm · ecx («io conduco») T. V. ai-bkars-o-m e>-lok-o-m
»
e$-cem-o*-lgm
»
e>-daj-o-m 231
de*qjolai («io guardo»)
d
e$cei*qx («io sveglio»)
d
e%polai («io seguo»)
»
d
e>qvolai («io vado, vengo»)
»
d
e$rhi*x («io mangio»)
»
d
etvx («io ho»)
» »
d
hmz*rjx («io muoio»)
»
iceq-a)
d
LEZIONE 18
rp-/e -uek-o-m aor. forte x (aor. deb. x$uei*kg-ra) # uk-o-m » x > ukg-ra) (aor. deb. x
pa±h-/pemh-/ pomhpi±h-/peih-/ poih-
»
e>-pah-o-m
»
e>-pih-o-m (aor. deb. e>-pei-ra)
pa±qh- · pqa±h-/ peqh-/poqhps-/pes(e) · psa-/psgpi°-/pops-/pes- · per-/pos- · psopt±h-/peth-
»
e>-pqah-o-m
»
e$-ps-o*-lgm
» »
e>-pi-o-m e>-per-o-m
»
e$-pth-o*-lgm
sa±l-/sel(e)- · slgsj-·js-/ sej-/sojsqa±p-/ sqep-/sqopsqa±u-/ sqeu-/sqousqev-sel-o-m e>-sal-o-m e>-sej-o-m
st±v(e)-/ setvst±pueq-/oi$-/ e$mj- · e$cj-/ e$mej-/e$mojut±c-/uetc-
d
»
e>-sqap-o-m (aor. deb. e>-sqewa) » e>-sqau-o-m (aor. deb. e>-hqewa) » e>-dqal-o-m »
e>-sqac-o-m (aor. deb. e>-sqxna) » e>-stv-o-m (aor. deb. e$-st*vg-ra) » e>-stp-o-m (aor. deb. e>-stwa) » g>m-ecj-o-m »
»
e>-utc-o-m
233
LEZIONE 19 d
L'aoristo terzo o fortissimo
Sinte in sli si de
1.*L'aoristo terzo o fortissimo: caratteristiche generali Frequente nella lingua epica, l'aoristo terzo sopravvive in attico in pochissimi verbi. Esso eÁ definito fortissimo in contrapposizione al primo e al secondo (rispettivamente debole e forte); eÁ detto, inoltre, anche radicale atematico, in quanto si forma solo da radici in vocale e non presenta nessuna vocale tematica tra il tema verbale e le desinenze, tranne che nel congiuntivo. La formazione eÁ la seguente: aumento + tema verbale + desinenze storiche attive La vocale finale del tema verbale si allunga e non subisce, per lo piuÁ, apofonõÁa nel corso della flessione. In attico, la diaÁtesi piuÁ diffusa dell'aoristo fortissimo eÁ l'attiva, mentre la media si trova solo in rarissimi casi.
234
LEZIONE 19
2.*La flessione dell'aoristo fortissimo Ecco la flessione dell'aoristo fortissimo di (a$po-)didqa*rjx («io fuggo di nascosto», T. V. dqa°-); bai*mx («io vado, vengo», T. V. ba±-/bg-); cicmx*rjx («io conosco», T. V. cmx-); dt*x («io mi immergo», T. V. dt°±). INDICATIVO Numeri e persone SING.
DUALE
2
e>-dqa°-m («io fuggii») e>-dqa-|
e>-bg-m («io andai») e>-bg-|
3
e>-dqa
e>-bg
e>-cmx-m («io conobbi») e>-dt°-m («io immersi») e>-cmx-| e>-dt-| e>-cmx e>-dt
2
e>-dqa-som e$-dqa*-sgm
e>-bg-som e$-bg*-sgm
e>-cmx-som e$-cmx*-sgm
e>-dt-som e$-dt*-sgm
2
e>-dqa-lem e>-dqa-se
e>-bg-lem e>-bg-se
e>-cmx-lem e>-cmx-se
e>-dt-lem e>-dt-se
3
e>-dqa-ram
e>-bg-ram
e>-cmx-ram
e>-dt-ram
1
3 PLUR.
1
CONGIUNTIVO Numeri e persone SING.
DUALE
PLUR.
1
dqx &
2
dqy&|
bz &|
cm{ &|
dt*-x dt*-z|
3
dqy&
bz &
cm{ &
dt*-z
2
dqa&-som
bg & -som
cmx & -som
3
dqa&-som
bg & -som
cmx & -som
dt*-g-som dt*-g-som
1
dqx & -lem
bx & -lem
cmx & -lem
2
dqa&-se
bg & -se
cmx & -se
dt*-x-lem dt*-g-se
3
dqx & -ri(m)
bx & -ri(m)
cmx & -ri(m)
dt*-x-ri(m)
bx &
cmx &
OTTATIVO Numeri e persone SING.
DUALE
PLUR.
dqa-i*g-m
ba-i*g-m
cmo-i*g-m
Ð
2
dqa-i*g-|
ba-i*g-|
cmo-i*g-|
Ð
3
dqa-i*g
ba-i*g
cmo-i*g
Ð
2
ba-i&-som ba-i*-sgm
cmo-i&-som cmo-i*-sgm
Ð
3
dqa-i&-som dqa-i*-sgm
1
dqa-i&-lem
ba-i&-lem
cmo-i&-lem
Ð
2
dqa-i&-se
ba-i&-se
cmo-i&-se
Ð
3
dqa-i&-em
ba-i&-em
cmo-i&-em
Ð
1
L'aoristo terzo o fortissimo
Ð
235
IMPERATIVO Numeri e persone SING.
2 3
dqa&-hi dqa*-sx
bg&-hi bg*-sx
cmx & -hi cmx*-sx
dt&-hi dt*-sx
DUALE
2 3
dqa&-som dqa*-sxm
bg&-som bg*-sxm
cmx & -som cmx*-sxm
dt&-som dt*-sxm
PLUR.
2 3
dqa&-se dqa*-msxm (dqa*-sxram)
bg&-se ba*-msxm (bg*-sxram)
cmx & -se cmo*-msxm (cmx*-sxram)
dt&-se dt*-msxm (dt*-sxram)
INFINITO dqa&-mai
bg&-mai
cmx & -mai
dt&-mai
PARTICIPIO M.
dqa*| (< *dqa-ms-|), dqa*-ms-o|
ba*| (< *ba-ms-|), ba*-ms-o|
cmot*| (< *cmo-ms-|), cmo*-ms-o|
dt*| (< *dt-ms-|), dt*-ms-o|
F.
dqa & r-a, dqa*r-g|
ba & r-a, ba*r-g|
cmot&r-a, cmot*r-g|
dt&r-a, dt*r-g|
N.
dqa*m, dqa*-ms-o|
ba*m, ba*-ms-o|
cmo*m, cmo*-ms-o|
dt*m, dt*-ms-o|
1*Nell'ottativo, nel participio maschile e neutro e nella terza persona plurale dell'imperativo la vocale della radice eÁ breve per la ``legge di Osthoff'' (/ p. 46). 2*In poesia, accanto alla desinenza -ram della terza persona plurale dell'indicativo, si usa anche la desinenza -m. 3*Nel congiuntivo la vocale finale del tema verbale si contrae con la vocale tematica lunga -g-/-x-. 4*Nell'ottativo si usa il suffisso modale attico -ig-, che nel plurale e nel duale si riduce ad -i-. 5*Nella seconda persona singolare dell'imperativo si utilizza la desinenza originaria -hi-. 6*Il participio si declina come gli aggettivi di seconda classe in -ms a tre terminazioni (/ p. 113).
236
LEZIONE 19
3.*Gli aoristi fortissimi piuÁ comuni Oltre ad (a$po-)didqa*rjx, bai*mx, cicmx*rjx e dt*x, hanno l'aoristo fortissimo anche altri verbi, tra i quali: d
T. V. apsgm (indicativo: tutte le pers.) psg&mai (infinito) psa*| (participio masch.) e$psa*lgm (Ia pers. sing. ind. m.) e>psaso (IIIa pers. sing. ind. m.) psa*rhai (infinito m.) psa*lemo| (part. masch. m.)
6
e>rjkgm (tutte le persone dell'ind.) rjkg&mai (infinito)
6
dal T. V. cgqa±- di cgqa*rjx («io invecchio»)
dal T. V. di grado zero jsa±- di jsei*mx («io uccido»)
dal T. V. psa- (¶*pes-) di pe*solai («io volo»)
dal T. V. rjek-/rjkedi rje*kkx («io dissecco»)
c Orecchini d'oro provenienti da Taranto. Taranto, Museo Archeologico Nazionale.
L'aoristo terzo o fortissimo
237
d d d d d d d d d d d
d d
d d
e>skgm (Ia pers. sing. ind.) e>skg| (IIa pers. sing. ind.) e>skg (IIIa pers. sing. ind.) e>skgram (IIIa pers. pl. ind.) skx & (Ia pers. sing. cong.) skz&| (IIa pers. sing. cong.) skai*gm (Ia pers. sing. ottat.) skai&em (IIIa pers. pl. ottat.) skg&hi (IIa pers. sing. imperat.) skg&mai (infinito) ska&|, ska&ra, ska&m (participio)
6
jkt&hi (IIa pers. sing. imperat.) jkt&se (IIa pers. pl. imperat.)
T. V. jkt- di jktx 6 dal («io ascolto»)
dalla radice ska°±(«soffrire»)
*
pi&hi (IIa pers. sing. imperat.) dal T. V. pi°-/po- di pi*mx («io bevo») rve*| (IIa pers. sing. imperat.) dal T. V. di grado zero rv- di e>vx («io ho»)
4.*I verbi con l'aoristo debole e l'aoristo fortissimo Quando uno stesso verbo ha due aoristi, il debole e il fortissimo, la prima forma verbale ha valore transitivo, la seconda ha valore intransitivo: aor. deb. e>-bg-ra aor. fortiss. («io feci andare») bio*x («io vivo») » e$-bi*x-ra » («io feci vivere») dt*x («io immergo») » e>-dt-ra » («io immersi») uha*mx («io prevengo») » e>-uha-ra » («io prevenni») ut*x («io genero, » e>-ut-ra » nasco») («io generai») bai*mx («io vado»)
e>-bg-m («io andai») e$-bi*x-m («io vissi») e>-dt-m («io mi immersi») e>-uhg-m («io fui il primo») e>-ut-m («io nacqui»)
5.*Gli aoristi fortissimi con diaÁtesi media Pochissimi verbi hanno l'aoristo fortissimo di forma media, che puoÁ avere valore riflessivo, passivo o intransitivo: d
d
238
LEZIONE 19
ba*kkx («io lancio, T. V. ba±k- > bka±-/ aor. fortiss. m. getto») bkgjsei*mx («io uccido») » jsa±m-/jsem-/ » jsom-
e$-bkg*-lgm («io fui gettato») e$-jsa*-lgm («io fui ucciso»)
d
d
d
d
d
peka*fx T. V. peka±d-/ aor. fortiss. m. («io mi avvicino») pka±-/pkgpe*solai («io volo») » ps-/pes(e)- > » psa-/psgret*x («io muovo») » rt-/ret» uhi*x («io mi consumo, vado in rovina, consumo») ve*x («io verso»)
»
uhi±-/uhei-
»
»
vt±-/vet-
»
e$-pkg*-lgm («iomiavvicinai») e$-psa*-lgm («io volai») e$-rrt*-lgm («io mi slanciai») e$-uhi*-lgm («io andai in rovina») e$-vt*-lgm («io fui versato»)
c Particolare di un'urna cineraria etrusca, che rappresenta OdõÁsseo che ascolta il canto delle Sirene. Volterra, Museo.
L'aoristo terzo o fortissimo
239
LEZIONE 20 d
d
L'aoristo passivo primo o debole e secondo o forte Il futuro passivo primo o debole e secondo o forte
Sinte in sli si de
1.*L'aoristo passivo: caratteristiche generali In genere, nella lingua greca, il medio non viene distinto dal passivo, ma le due diaÁtesi sono espresse dalle stesse desinenze: ke*colai puoÁ significare «io dico per me» ed «io sono detto». L'aoristo passivo, invece, si forma in modo autonomo ed eÁ distinto dall'aoristo medio. Originariamente esso aveva valore intransitivo ed indicava uno stato in cui veniva a trovarsi il soggetto; successivamente si sostituõÁ il significato passivo a quello di stato: e$-silg*-hg-m, aor. pass. di sila*x («io mi trovai ad essere in onore», «io fui onorato»)
Per alcuni verbi, tuttavia, che escludevano la diaÁtesi passiva per il loro stesso significato, eÁ rimasto il valore intransitivo: e$-la*m-g-m, aor. pass. di lai*molai («io impazzii») e$-ua*m-g-m, aor. pass. di uai*mx («io apparvi») e$-va*q-g-m, aor. pass. di vai*qx («io mi rallegrai»)
L'aoristo passivo ha due forme, la debole (con il suffisso temporale -hg-) e la forte (con il suffisso temporale -g-); la sua flessione eÁ interamente ate240
LEZIONE 20
matica. In quanto tempo storico, esso ha l'aumento solo all'indicativo, mentre gli altri modi (congiuntivo, ottativo, imperativo, infinito e participio) non hanno l'aumento.
2.*L'aoristo passivo primo o debole L'aoristo passivo primo o debole eÁ proprio dei verbi con il tema verbale in vocale, in dittongo, in dentale e di molti verbi con il tema verbale in labiale, gutturale, liquida e nasale. Per i verbi che presentano l'apofonõÁa si utilizza, per lo piuÁ, il tema di grado medio; il suffisso temporale eÁ -hg-: aumento+ | temaverbale + suffissotemporale -hg- | + desinenzestoricheattive tema dell'aoristo passivo debole
PuoÁ sembrare strano che per una formazione esclusivamente passiva siano usate le desinenze attive: il fenomeno, tuttavia, si spiega facilmente grazie al valore intransitivo che l'aoristo passivo aveva originariamente. L'incontro tra l'ultimo elemento del tema verbale ed il suffisso temporale -hg- daÁ luogo a vari fenomeni fonetici. A*I temi in vocale La vocale finale del tema verbale si allunga allo stesso modo del futuro e dell'aoristo sigmatico, rimanendo, tuttavia, breve in alcuni casi (/ pp. 206207): sila*x («io onoro») uike*x («io amo») ai$me*x («io lodo») bebaio*x («io rendo saldo»)
T. V. sila» uike» ai$me»
bebaio-
aor. p. deb. e$-silg*-hg-m » e$-uikg*-hg-m » z$me*-hg-m » e$-bebaix*-hg-m
Per molti di questi verbi, inoltre, si inserisce un r tra il tema verbale ed il suffisso temporale -hg- (/ epeÁntesi, p. 67): ceka*x («io rido») cicmx*rjx («io conosco») seke*x («io compio»)
T. V. ceka±- ( bka±- / bkg- aor. p. deb. e$-bkg*-hg-m jake*x («io chiamo») » jake- > jka- / jkg» e$-jkg*-hg-m se*lmx («io taglio») » sa±l- / sel(e)- > slg» e$-slg*-hg-m 2*Tre verbi con il tema in m perdono quest'ultima consonante davanti al suffisso temporale -hg-: d d d
jki*mx («io piego») T. V. jki±m* jqimx («io giudico, distinguo») » jqi±mpkt*mx («io lavo») » pkt±m-
aor. p. deb. e$-jki*-hg-m » e$-jqi*-hg-m » e$-pkt*-hg-m
3*Per il verbo sei*mx («io tendo») si usa il tema di grado zero sa±-: e$-sa*-hg-m. 4*Per qualche verbo si usa il tema verbale originario con la tenue iniziale aspirata: ha*psx («io seppellisco») T. V. sa±usqe*ux («io nutro») » sqa±u-/sqeu-/ sqouc La cosiddetta ``Coppa di Nestore''. Lacco Ameno (Ischia), Museo di Villa Arbusto.
242
LEZIONE 20
aor. p. deb. e$-ha*u-hg-m » e$-hqe*u-hg-m
FLESSIONE DELL'AORISTO PASSIVO DEBOLE DI uike*x «io amo» (T. V. uike-, tema dell'aor. p. deb. uikg-hg-) Numeri e persone
Congiuntivo
Indicativo
2 3
e$-uikg*-hg-m («io fui amato») e$-uikg*-hg-| e$-uikg*-hg
uikg-hx & («che io sia amato, che io sia stato amato») uikg-hz&| uikg-hz&
DUALE
2 3
e$-uikg*-hg-som e$-uikg-hg*-sgm
uikg-hg&-som uikg-hg&-som
PLUR.
1 2 3
e$-uikg*-hg-lem e$-uikg*-hg-se e$-uikg*-hg-ram
uikg-hx & -lem uikg-hg&-se uikg-hx & -ri(m)
SING.
1
Numeri e persone
Imperativo
Ottativo
2 3
uikg-hei*g-m («che io fossi amato, che io fossi stato amato, io potrei essere amato») uikg-hei*g-| uikg*-hg-si («sii amato tu») uikg-hei*g uikg-hg*-sx
DUALE
2 3
(uikg-hei*g-som), uikg-hei&-som (uikg-heig*-sgm), uikg-hei*-sgm
PLUR.
1 2 3
(uikg-hei*g-lem), uikg-hei&-lem (uikg-hei*g-se), uikg-hei&-se (uikg-hei*g-ram), uikg-hei&-em
SING.
1
uikg*-hg-som uikg-hg*-sxm uikg*-hg-se uikg-he*-msxm (uikg-hg*-sxram)
Participio
Infinito
uikg-hg&-mai M. uikg-hei*|, uikg-he*ms-o| («amato, che fu amato, essendo stato amato») («essere amato, F. uikg-hei&r-a, uikg-hei*r-g| essere stato amato») N. uikg-he*m, uikg-he*ms-o|
c Pisside (contenitore per cosmetici) d'avorio con coperchio, proveniente da una tomba ateniese. Atene, Museo dell'AgoraÁ.
L'aoristo passivo primo o debole e secondo o forte Il futuro passivo primo o debole e secondo o forte
d
243
DECLINAZIONE DEL PARTICIPIO AORISTO PASSIVO DEBOLE DI Casi
Maschile Tema: uikg-hems-
Femminile Tema:uikg-hems- µ -ja±-
uike*x
Neutro Tema: uikg-hems-
uikg-hei&r-a±
uikg-he*m
G. D. A.
uikg-hei*| (< *uikg-hems-|) uikg-he*ms-o| uikg-he*ms-i± uikg-he*ms-a±
uikg-hei*r-g| uikg-hei*r-z uikg-hei&r-a±m
uikg-he*ms-o| uikg-he*ms-i± uikg-he*m
DUALE
N.A.V. G.D.
uikg-he*ms-e uikg-he*ms-oim
uikg-hei*r-a° uikg-hei*r-aim
uikg-he*ms-e uikg-he*ms-oim
PLUR.
N.V. G. D.
uikg-he*ms-e| uikg-he*ms-xm uikg-hei&ri±(m) (< *uikg-hems-ri±) uikg-he*ms-a±|
uikg-hei&r-ai Æ uikg-heir-x &m uikg-hei*r-ai|
uikg-he*ms-a± uikg-he*ms-xm uikg-hei&ri±(m) (< *uikg-hems-ri±) uikg-he*ms-a±
SING.
N.V.
A.
uikg-hei*r-a°|
1*La caratteristica modale -g-/-x- del congiuntivo si contrae con g del suffisso temporale -hg-. Alla terza persona plurale del congiuntivo si puoÁ aggiungere m efelcistico (/ paragoÁge, p. 67). 2*Le caratteristiche modali -ig- ed -i- dell'ottativo formano dittongo con la vocale g del suffisso, che si abbrevia per la ``legge di Osthoff'' (/ p. 46). 3*L'accento nell'ottativo cade sempre sulla caratteristica modale. 4*La seconda persona singolare dell'imperativo ha l'originaria desinenza -hi, che diventa -si per dissimilazione, secondo la ``legge di Grassmann'' (/ p. 61). Nella terza persona plurale g del suffisso si abbrevia per la ``legge di Osthoff''. 5*La declinazione del participio (che eÁ ossõÁtono al nominativo singolare del maschile e del neutro) eÁ uguale a quella degli aggettivi di seconda classe in -ems a tre terminazioni (/ p. 114).
3.*I significati dell'aoristo passivo debole L'aoristo passivo debole di alcuni verbi deponenti (di forma media e significato attivo) assume un significato non passivo (come avviene generalmente), ma attivo: ai$rvt*molai T. V. ai$rvt±m(«io mi vergogno») a>vholai («io sono addolo- » a$vherato, mi sdegno») bot*kolai («io voglio») » botke-
244
LEZIONE 20
aor. p. deb. z$rvt*m-hg-m («io mi vergognai») » g$vhe*-r-hg-m («io mi sdegnai») » e$-botkg*-hg-m («io volli»)
de*olai («io prego»)
aor. p. deb. e$-deg*-hg-m («io pregai») da±qj > dqa±j-/ » e$-de*qv-hg-m deqj-/doqj(«io guardai») leke» e$p-e-lekg*-hg-m («io ebbi cura») $eqa±» g$qa*-r-hg-m («io mi innamorai») gqalai («io mi innamoro»)
»
g%dolai («io mi rallegro»)
»
lilmg*rjolai («io mi ricordo») oi>olai («io credo»)
» »
pei*holai («io ubbidisco»)
»
uobe*olai («io temo»)
»
Per alcuni verbi l'aoristo passivo debole ha significato sia passivo che attivo o medio-riflessivo: r{*fx («io salvo») wet*dx («io inganno»)
aor. p. deb. e$-r{*-hg-m («io fui salvato, mi salvai») wetd» e$-wet*r-hg-m («io fui ingannato, mi ingannai»)
T. V. r{d»
4.*L'aoristo passivo secondo o forte L'aoristo passivo secondo o forte differisce dal debole solo per il suffisso temporale -g- (suffisso vocalico) ed eÁ molto piuÁ antico rispetto ad esso: aumento + |tema verbale + suffisso temporale -g- | + desinenze storiche attive tema dell'aoristo passivo forte
L'aoristo passivo forte in origine aveva valore intransitivo, successivamente, poiche il passivo si eÁ sviluppato tardi nella lingua greca, a spese del medio, mentre molte forme di aoristo forte hanno conservato il loro valore intransitivo, altre forme piuÁ recenti hanno assunto un significato esclusivamente passivo o riflessivo. L'aoristo passivo forte eÁ proprio di circa quaranta verbi, il cui tema verbale eÁ costituito quasi esclusivamente da radici monosillabiche in consonante muta, liquida e nasale. Per la formazione di questo tempo i temi verbali apofonici utilizzano, per lo piuÁ, il grado zero.
L'aoristo passivo primo o debole e secondo o forte Il futuro passivo primo o debole e secondo o forte
d
245
FLESSIONE DELL'AORISTO PASSIVO FORTE DI bka*psx «io danneggio» ± b-, tema dell'aor. p. forte bkab-g-) (T. V. bka Numeri e persone
Indicativo
Ottativo
Congiuntivo
SING.
1 2 3
e$-bka*b-g-m («io fui danneggiato») bkab-x & e$-bka*b-g-| bkab-z &| e$-bka*b-g bkab-z &
bkab-ei*g-m bkab-ei*g-| bkab-ei*g
DUALE
2 3
e$-bka*b-g-som e$-bkab-g*-sgm
bkab-g & -som bkab-g & -som
(bkab-ei*g-som), bkab-ei&-som (bkab-eig*-sgm), bkab-ei*-sgm
PLUR.
1 2 3
e$-bka*b-g-lem e$-bka*b-g-se e$-bka*b-g-ram
bkab-x & -lem bkab-g & -se bkab-x & -ri(m)
(bkab-ei*g-lem), bkab-ei&-lem (bkab-ei*g-se), bkab-ei&-se (bkab-ei*g-ram), bkab-ei&-em
Numeri e persone
Infinito
Imperativo
SING.
2 3
bka*b-g-hi bkab-g*-sx
bkab-g & -mai
DUALE
2 3
bka*b-g-som bkab-g*-sxm
Participio
PLUR.
2 3
bka*b-g-se bkab-e*-msxm (bkab-g*-sxram)
M. bkab-ei*|, bkab-e*ms-o| F. bkab-ei&r-a, bkab-ei*r-g| N. bkab-e*m, bkab-e*ms-o|
1*Per le modalitaÁ della flessione valgono le medesime osservazioni relative all'aoristo passivo debole. 2*La seconda persona singolare dell'imperativo conserva l'originaria desinenza -hi.
5.*I verbi piuÁ comuni che hanno l'aoristo passivo forte I verbi piuÁ comuni che hanno questo aoristo (ma spesso anche quello debole) sono i seguenti:
246
d
a$kka*rrx («io muto»)
T. V. a$kka±c-
5 aor. p. deb.
d
ba*psx («io immergo»)
» ba±u-
5 aor. p. deb.
d
bka*psx («io danneggio») » bka±b-
5 aor. p. deb.
d
cqa*ux («io scrivo»)
5 aor. p. deb.
LEZIONE 20
» cqa±u-
aor. p. forte g$kka*c-g-m g$kka*v-hg-m aor. p. forte e$-ba*u-g-m e$-ba*u-hg-m aor. p. forte e$-bka*b-g-m e$-bka*u-hg-m aor. p. forte e$-cqa*u-g-m e$-cqa*u-hg-m
T. V. da±q-/deq-
aor. p. forte e$-da*q-g-m e$-da*q-hg-m
d
de*qx («io scortico»)
d
ha*psx («io seppellisco»)
» sa±u-(-xh-a (-kgu-a (-kov-a
kec-/koc-
f) Nei verbi composti con uno o piuÁ preverbi, il raddoppiamento si inserisce dopo l'unico o l'ultimo preverbo. Se il raddoppiamento eÁ costituito da e$- o da ei$-, per i preverbi che lo precedono si seguono le stesse norme relative all'aumento. Tali norme si osservano anche per i verbi composti con dtr- ed et$(/ aumento nei verbi composti e forme particolari di aumento, pp. 191-193): a$po-ba*kkx («io abbandono») dia-cicmx*rjx («io esamino») e$j-seke*x («io compio») e$pi-dia-me*lx («io distribuisco») pqo-qe*x («io scorro avanti») rtk-ke*cx («io raccolgo») rt-rse*kkx («io restringo») dtr-stve*x («io sono infelice») dtr-xpe*x («io svergogno») dtr-aqerse*x («io sono sdegnato») et$-stve*x («io sono fortunato») et$-eqcese*x («io faccio del bene»)
256
LEZIONE 21
T. V. » » » » » » » » » » »
ba±k- > bka±-/bkgcmxsekemeleq-rsak-ja e>-ruak-ja e$c-g*ceq-ja e>-uhaq-ja
E*I temi in nasale La nasale finale del tema verbale davanti al suffisso -ja- o si elimina o diventa c (/ assimilazione parziale, p. 60): jqi*mx («io giudico, distinguo») sei*mx («io tendo») uai*mx («io mostro»)
pf. deb. je*-jqi-ja » se*-sa-ja » pe*-uac-ja
T. V. jqi±m» sa±-/sem» ua±m-/ugm-
1*Alcuni verbi, per la formazione del perfetto debole, utilizzano un tema con metaÁtesi qualitativa (/ p. 67) e vocale finale allungata: ba*kkx («io lancio, getto») T. V. ba±k- > bka±-/bkgjake*x («io chiamo») » jake- > jka-/jkgse*lmx («io taglio») » sa±l-/sel(e)- > slg-
pf. deb. be*-bkg-ja » je*-jkg-ja » se*-slg-ja
2*Il verbo dei*dx nel perfetto presenta il grado forte: dei*dx («io temo»), T. V. di±-/dei-/doi- < *di±-/*dei-/*doi-, pf. deb. de*-doi-ja In realtaÁ dei*dx originariamente era un perfetto creato con la radice di grado forte *doi- [*de-doi-a > *de-doj-a · *de-do-a (per la caduta del j intervocalico) > *de-dx (per contrazione) > dei*-dx (per la caduta del e l'allungamento di compenso di e del raddoppiamento)].
Il raddoppiamento d Il perfetto attivo primo o debole e secondo o forte Il piuccheperfetto attivo primo o debole e secondo o forte
d
259
3*I verbi q-rsak-ja di rse*kkx). FLESSIONE DEL PERFETTO ATTIVO DEBOLE DI sila*x, «io onoro» (T. V. sila-, tema del pf. att. deb. se-silg-ja-) Numeri e persone SING.
1 2 3
se-si*lg-ja («io ho onorato») se-si*lg-ja-| se-si*lg-je(m)
se-silg*-j-x («che io abbia onorato») se-silg*-j-z| se-silg*-j-z
DUALE
2 3
se-silg*-ja-som se-silg*-ja-som
se-silg*-j-g-som se-silg*-j-g-som
PLUR.
1 2 3
se-silg*-ja-lem se-silg*-ja-se se-silg*-ja-ri(m)
se-silg*-j-x-lem se-silg*-j-g-se se-silg*-j-x-ri(m)
Numeri e persone
Imperativo
Ottativo
2 3
se-silg*-j-oi-li («che io avessi onorato, io avrei onorato») se-silg*-j-oi-| se-si*lg-j-e («onora tu») se-silg*-j-oi se-silg-j-e*-sx
DUALE
2 3
se-silg*-j-oi-som se-silg-j-oi*-sgm
PLUR.
1 2 3
se-silg*-j-oi-lem se-silg*-j-oi-se se-silg*-j-oi-em
SING.
260
Congiuntivo
Indicativo
1
se-silg*-j-e-som se-silg-j-e*-sxm se-silg*-j-e-se se-silg-j-o*-msxm (se-silg-j-e*-sxram)
Infinito
Participio
se-silg-j-e*mai («aver onorato»)
M. se-silg-j-x*|, se-silg-j-o*s-o| («che ha onorato, avendo onorato») F. se-silg-j-ti&-a±, se-silg-j-ti*-a| N. se-silg-j-o*|, se-silg-j-o*s-o|
LEZIONE 21
DECLINAZIONE DEL PARTICIPIO PERFETTO ATTIVO DEBOLE DI Casi
Tema M. se-silg-j-os-
Tema F. se-silg-j-tr- µ -ja±-
Tema N. se-silg-j-os-
G. D. A.
se-silg-j-x*| (¶*se-silg-j-os-|) se-silg-j-o*s-o| se-silg-j-o*s-i± se-silg-j-o*s-a±
se-silg-j-ti*-a°| se-silg-j-ti*-y se-silg-j-ti&-a±m
se-silg-j-o*| (¶*se-silg-j-os-|) se-silg-j-o*s-o| se-silg-j-o*s-i± se-silg-j-o*|
DUALE
N.A.V. G.D.
se-silg-j-o*s-e se-silg-j-o*s-oim
se-silg-j-ti*-a° se-silg-j-ti*-aim
se-silg-j-o*s-e se-silg-j-o*s-oim
PLUR.
N.V. G. D.
se-silg-j-o*s-e| se-silg-j-o*s-xm se-silg-j-o*ri±(m) (< *se-silg-j-os-ri±) se-silg-j-o*s-a±|
se-silg-j-ti&-ai Æ se-silg-j-ti-x &m se-silg-j-ti*-ai|
se-silg-j-o*s-a± se-silg-j-o*s-xm se-silg-j-o*ri±(m) (cx («io conduco»)
»
bka*psx («io danneggio») dix*jx («io inseguo») jo*psx («io taglio, percuoto») pqa*rrx («io faccio») q-qqiu-a se*-sav-a se*-sqiu-a pe-ut*kav-a ce*-com-a e$cq-g*coq-a je*-jom-a e>-jsom-a ei>-kgv-a ke*-kgh-a ke*-koip-a pe*-pomh-a pe*-poih-a e>-rsoqc-a e>-rsqou-a se*-soj-a se*-sqou-a se*-setv-a pe*-ugm-a pe*-uetc-a e>-uhoq-a je*-jkou-a ei>-kgu-a
ke*cx («io raccolgo») pe*lpx («io mando»)
pf. forte ei>-kov-a » pe*-polu-a
T. V. kec-/koc» »
sqe*px («io volgo»)
pelp-/polpsqa±p-/sqep-/sqop-
»
se*-sqou-a
1*>Acx, oltre alla forma g#v-a, ha anche la forma rara a$c-g*ov-a; kacva*mx, accanto alla forma ei>-kgv-a, ha anche la forma rara ke*-kocv-a. 2*Per a$kei*ux («io ungo») nella formazione del perfetto forte si usa il tema verbale di grado zero (T. V. a$ki±u-/a$keiu-, pf. a$k-g*kiu-a). Stcva*mx, accanto a se*-setv-a, ha anche la forma se-st*vg-ja (dal tema verbale di grado zero). FLESSIONE DEL PERFETTO ATTIVO FORTE DI cqa*ux «io scrivo» ± u-, tema del perf. att. forte ce-cqau-a-) (T. V. cqa Numeri e persone
Congiuntivo
Indicativo
SING.
1 2 3
ce*-cqau-a («io ho scritto») ce*-cqau-a-| ce*-cqau-e(m)
ce-cqa*u-x ce-cqa*u-z| ce-cqa*u-z
DUALE
2 3
ce-cqa*u-a-som ce-cqa*u-a-som
ce-cqa*u-g-som ce-cqa*u-g-som
PLUR.
1 2 3
ce-cqa*u-a-lem ce-cqa*u-a-se ce-cqa*u-a-ri±(m)
ce-cqa*u-x-lem ce-cqa*u-g-se ce-cqa*u-x-ri(m)
Numeri e persone
Imperativo
Ottativo
SING.
1 2 3
ce-cqa*u-oi-li ce-cqa*u-oi-| ce-cqa*u-oi
ce*-cqau-e ce-cqau-e*-sx
DUALE
2 3
ce-cqa*u-oi-som ce-cqau-oi*-sgm
ce-cqa*u-e-som ce-cqau-e*-sxm
PLUR.
1 2 3
ce-cqa*u-oi-lem ce-cqa*u-oi-se ce-cqa*u-oi-em
Infinito ce-cqau-e*-mai
ce-cqa*u-e-se ce-cqau-o*-msxm (ce-cqau-e-sxram)
Participio M. ce-cqau-x*|, ce-cqau-o*s-o| F. ce-cqau-ti&-a, ce-cqau-ti*-a| N. ce-cqau-o*|, ce-cqau-o*s-o|
Il raddoppiamento d Il perfetto attivo primo o debole e secondo o forte Il piuccheperfetto attivo primo o debole e secondo o forte
d
263
6.*I significati del perfetto attivo Se un medesimo verbo ha sia il perfetto attivo debole che quello forte, il primo ha valore transitivo, il secondo valore riflessivo o intransitivo: e$cei*qx («io sveglio»)
pf. pf. pei*hx («io persuado») pf. pf. uai*mx («io mostro») pf. pf. uhei*qx («io distruggo, pf. corrompo, rovino») pf.
deb. forte deb. forte deb. forte deb. forte
e$c-g*ceq-ja («io ho svegliato») e$cq-g*coq-a («io mi sono svegliato, sono sveglio») pe*-pei-ja («io ho persuaso») pe*-poih-a («io mi sono persuaso, sono convinto») pe*-uac-ja («io ho mostrato») pe*-ugm-a («io mi sono mostrato, sono apparso») e>-uhaq-ja («io ho rovinato») e>-uhoq-a («io sono andato in rovina»)
Alcuni verbi hanno il perfetto attivo con significato di presente e con valore intransitivo: a$qaqi*rjx («io adatto»)
T. V. a$q-
ci*cmolai («io nasco, sono generato, sono, divento») dt*x («io mi immergo»)
»
cm-/cem-/com-
»
dt°±-
kamha*mx («io sto nascosto»)
»
ka±h-/kgh-
lai*molai («io impazzisco»)
»
la±m-/lgm-
rg*px («io faccio marcire») ut*x («io genero, nasco»)
» »
ra±p-/rgput°±-
vai*mx («io sto aperto»)
»
va±m-/vgm-
pf. a>q-aq-a («io sono adatto») » ce*-com-a («io sono») » de*-dt-ja (io sono immerso) » ke*-kgh-a («io sto nascosto») » le*-lgm-a («io sono pazzo») » re-rgp-a («io sono marcio») » pe*-ut-ja («io sono per natura») » je*-vgm-a («io sto a bocca aperta»)
7.*Il piuccheperfetto: caratteristiche generali Il piuccheperfetto eÁ un tempo storico che si forma dal tema del perfetto. Come l'imperfetto, esso ha solo il modo indicativo ed esprime un'azione passata compiuta, i cui effetti perdurano nel passato. Come il perfetto, il piuccheperfetto ha due diaÁtesi, l'attiva e la media, e in genere si traduce con il trapassato prossimo italiano (cfr. indicativo piuccheperfetto latino). Nella diaÁtesi attiva si distinguono tre tipi di piuccheperfetto: Ð primo o debole; Ð secondo o forte; Ð terzo o fortissimo. Come gli altri tempi storici, il piuccheperfetto prende l'aumento; esso, inoltre, poiche si forma dal tema del perfetto, presenta anche il raddoppiamento. 264
LEZIONE 21
Nel piuccheperfetto dei verbi il cui tema verbale comincia con vocale, l'aumento temporale funge contemporaneamente da aumento e da raddoppiamento. Allo stesso modo, per i verbi che nel perfetto hanno come raddoppiamento una e$-, quest'ultima nel piuccheperfetto assume la funzione di aumento sillabico e di raddoppiamento.
8.*Il piuccheperfetto attivo primo o debole Questo piuccheperfetto eÁ proprio di quei verbi che hanno anche il perfetto attivo debole e per la vocale o la consonante finale del tema verbale si notano gli stessi mutamenti fonetici e le stesse particolaritaÁ (/ pp. 258-260). Il suffisso temporale eÁ -jei-. La formazione eÁ la seguente: aumento + | raddoppiamento + tema verbale + suffisso temporale -jei- | + desinenze storiche attive tema del piuccheperfetto attivo debole
A*I temi in vocale a$qirsa*x («io faccio colazione») T. V. a$cmoe*x («io ignoro») » jtjko*x («io cingo») » rpa*x («io tiro») » e$le*x («io vomito») » kt*x («io sciolgo») »
a$qirsaa$cmoejtjkorpa±e$lekt°±-
ppf. deb. » » » » »
g$qirsg*-jei-m g$cmog*-jei-m e$-je-jtjkx*-jei-m e$-rpa±*-jei-m e$l-gle*-jei-m e$-ke-kt±*-jei-m.
B*I temi in dittongo jeket*x («io comando, esorto») pke*x («io navigo») ve*x («io verso»)
e$-je-jeket*-jei-m e$-pe-jket*-jei-m e$-je-vt*-jei-m
T. V. jeket» pkt-/pket» vt±-/vet-
ppf. deb. » »
T. V. pi±h-/peih-/poih» rpetd» rpemd-
ppf. deb. e$-pe-pei*-jei-m » e$-rpet*-jei-m » e$-rpei*-jei-m
C*I temi in dentale pei*hx («io persuado») rpet*dx («io mi affretto») rpe*mdx («io faccio libagioni»)
D*I temi in liquida ba*kkx («io lancio, getto») T. V. rse*kkx («io mando») » $ecei*qx («io sveglio») » uhei*qx («io distruggo, » corrompo»)
ba±k- > bka±-/bkgrsa±k-/rseke$cq-/e$ceq-/e$coquha±q-/uheq-/uhoq-
ppf. deb. » » »
Il raddoppiamento d Il perfetto attivo primo o debole e secondo o forte Il piuccheperfetto attivo primo o debole e secondo o forte
d
e$-be-bkg*-jei-m e$-rsa*k-jei-m e$c-gce*q-jei-m e$-uha*q-jei-m
265
E*I temi in nasale jqi*mx («io giudico, distinguo») T. V. jqi±mppf. deb. e$-je-jqi*-jei-m se*lmx («io taglio») » sa±l-/sel(e)- > slg» e$-se-slg*-jei-m uai*mx («io mostro») » ua±m-/ugm» e$-pe-ua*c-jei-m FLESSIONE DEL PIUCCHEPERFETTO ATTIVO DEBOLE DI sila*x, «io onoro» (T. V. sila-, tema del ppf. att. deb. se-silg-jei-) Numeri e persone
Indicativo
SING.
1 2 3
e$-se-silg*-jei-m e$-se-silg*-jei-| e$-se-silg*-jei
e$-se-silg*-jg («io avevo onorato») e$-se-silg*-jg| e$-se-silg*-jei
DUALE
2 3
e$-se-silg*-jei-som e$-se-silg-jei*-sgm
e$-se-silg*-je-som e$-se-silg-je*-sgm
PLUR.
1 2 3
e$-se-silg*-jei-lem e$-se-silg*-jei-se e$-se-silg*-jei-ram
e$-se-silg*-je-lem e$-se-silg*-je-se e$-se-silg*-je-ram
1*Per la prima e seconda persona singolare originariamente si usavano le uscite -g ( hma±-/hmg-, tema del perfetto debole se-hmg-ja-, tema del perfetto fortissimo o atematico se-hma±-. PERFETTO
Numeri e persone
Indicativo Forme deboli se*-hmg-ja («io sono morto») se*-hmg-ja-| se*-hmg-je(m)
Forme fortissime o atematiche
SING.
1 2 3
DUALE
2 3
Ð Ð
se*-hma±-som se*-hma±-som
PLUR.
1 2 3
Ð Ð Ð
se*-hma±-lem se*-hma±-se se-hma&-ri(m)
Il perfetto attivo terzo o fortissimo d Il piuccheperfetto attivo terzo o fortissimo
Ð Ð Ð
271
Numeri e persone
Ottativo Forme deboli
Forme fortissime o atematiche
SING.
1 2 3
Ð Ð Ð
se-hma-i*g-m se-hma-i*g-| se-hma-i*g
DUALE
2 3
Ð Ð
se-hma-i&-som se-hma-i*-sgm
PLUR.
1 2 3
Ð Ð Ð
se-hma-i&-lem se-hma-i&-se se-hma-i&-em
Numeri e persone
Imperativo Forme deboli
Forme fortissime o atematiche
SING.
2 3
Ð Ð
se*-hma±-hi se-hma*-sx
DUALE
2 3
Ð Ð
Ð Ð
PLUR.
2 3
Ð Ð
Ð Ð
Infinito Forma debole
Forma fortissima o atematica
(se-hmg-j-e*-mai)
se-hma±*-mai (se-hma&-mai)
Participio Forme deboli M. (se-hmg-j-x*|, se-hmg-j-o*s-o|) F. (se-hmg-j-ti&-a, se-hmg-j-ti*-a|) N. (se-hmg-j-o*|, se-hmg-j-o*s-o|)
Forme fortissime o atematiche se-hme-x*|, se-hme-x & s-o| se-hme-x & ra, se-hme-x*r-g| se-hme-o*|, se-hme-x & s-o|
1*Del piuccheperfetto sono attestate solo le voci e$-se-hmg*-jei-m (forma debole della prima persona singolare), e$-se-hmg*-je-ram (forma debole della terza persona plurale) ed e$-se*-hma±-ram (forma fortissima o atematica della terza persona plurale).
272
LEZIONE 22
d
Radice ska°±- («soffrire», «sopportare»): tema del perfetto debole se-skg-ja-, tema del perfetto fortissimo o atematico se-ska°±-. PERFETTO Indicativo
Numeri e persone
Forme deboli
Forme fortissime o atematiche
SING.
1 2 3
se*-skg-ja («io soffro, sopporto») se*-skg-ja-| se*-skg-je(m)
Ð Ð Ð
DUALE
2 3
Ð Ð
Ð Ð
PLUR.
1 2 3
Ð Ð Ð
se*-ska±-lem Ð se-ska&-ri(m)
Ottativo
Numeri e persone
Forme fortissime o atematiche
Forme deboli
SING.
1 2 3
Ð Ð Ð
DUALE
2 3
Ð Ð
PLUR.
1 2 3
Ð Ð Ð
se-ska-i*g-m se-ska-i*g-| se-ska-i*g Ð Ð Ð Ð se-ska-i&-em
Imperativo
Numeri e persone
Forme deboli
Forme fortissime o atematiche
SING.
2 3
Ð Ð
se*-ska±-hi se-ska*-sx
DUALE
2 3
Ð Ð
Ð Ð
PLUR.
2 3
Ð Ð
Ð Ð
Infinito Forma debole
Forma fortissima o atematica
Ð
se-ska±*-mai
Il perfetto attivo terzo o fortissimo d Il piuccheperfetto attivo terzo o fortissimo
273
Participio Forme fortissime o atematiche
Forme deboli M. F. N.
se-skg-x*|, se-skg-x & s-o| se-skg-ti&-a, se-skg-ti*-a| se-skg-o*|, se-skg-x & s-o|
Ð Ð Ð
1*Del piuccheperfetto eÁ attestata soltanto la forma fortissima o atematica della prima persona plurale e$-se*-ska±-lem. d
De*-doi-ja e de*-di-a (perfetto con valore di presente, «io temo»): T. V. d()i±- /d()ei- / d()oi- (cfr. dei*dx), tema del perfetto debole de-doija-, tema del perfetto fortissimo o atematico de-di±-. PERFETTO Numeri e persone
Indicativo Forme fortissime o atematiche
Forme deboli
SING.
1 2 3
de*-doi-ja («io temo») de*-doi-ja-| de*-doi-je(m)
DUALE
2 3
Ð Ð
PLUR.
1 2 3
de*-di±-a («io temo») de*-di±-a-| de*-di-e(m) de*-di±-som de*-di±-som de*-di±-lem de*-di±-se de-di*-a°-ri(m)
de-doi*-ja-lem de-doi*-ja-se de-doi*-ja-ri(m)
Infinito Forma debole
Forma fortissima o atematica
de-doi-j-e*-mai
de-di±-e*-mai
Participio
274
LEZIONE 22
Forme deboli
Forme fortissime o atematiche
M. de-doi-j-x*|, de-doi-j-o*s-o| F. de-doi-j-ti&-a, de-doi-j-ti*-a| N. de-doi-j-o*|, de-doi-j-o*s-o|
de-di±-x*|, de-di±-o*s-o| de-di±-ti&-a, de-di±-ti*-a| de-di±-o*|, de-di±-o*s-o|
1*Per il congiuntivo sono attestate solo due voci: de-doi*-j-x (forma debole della prima persona singolare) e de-di*-x (forma fortissima o atematica della prima persona singolare). 2*Per l'ottativo eÁ attestata solo la prima persona singolare de-di±-ei*g-m (forma fortissima o atematica). 3*Per quanto concerne l'imperativo si trova solo de*-di±-hi (forma fortissima o atematica della seconda persona singolare). PIUCCHEPERFETTO Indicativo
Numeri e persone SING.
1 2 3
Forme fortissime o atematiche
Forme deboli e$-de-doi*-jei-m, e$-de-doi*-jg-m («io temevo») e$-de-doi*-jei-|, e$-de-doi*-jg-| e$-de-doi*-jei
e$-de-di*-ei-m «(io temevo») e$-de-di*-ei-| e$-de-di*-ei
DUALE
2 3
Ð Ð
e$-de*-di±-som e$-de-di*-sgm
PLUR.
1 2 3
Ð Ð
e$-de*-di±-lem e$-de*-di±-se e$-de*-di±-ram
e$-de-doi*-je-ram
3.*I perfetti e i piuccheperfetti fortissimi di radici in consonante d
>Eoija (perfetto con valore di presente, «io somiglio, sono simile»): T. V. ()i$j- /()ei$j- /()oi$j-, ()oi$c-, tema del perfetto forte attico e$-oij-a-, tema del perfetto forte ionico e-i$j-a-, tema del perfetto fortissimo o atematico e$-oic-a-. PERFETTO Indicativo
Numeri e persone
Forme forti
Forme fortissime o atematiche Ð
2 3
e>-oij-a (j-a («io sono simile») e>-oij-a-|, e-i>j-a-| e>-oij-e(m)
DUALE
2 3
e>-i]j-som e>-i]j-som
Ð Ð
PLUR.
1 2 3
e$-oi*j-a-lem e$-oi*j-a-se e$-oi*j-a°-ri(m), e-i>na-ri(m) (-oic-lem Ð e$-oi*na-ri(m) (deim (con significato di imperfetto, 276
LEZIONE 22
«io sapevo») e il futuro medio ei>rolai (con significato di futuro primo attivo, «io saproÁ»). PERFETTO Numeri e persone
Indicativo
SING.
1 2 3
oi#d-a oi#r-ha oi#d-e(m)
(< *oid-a) («io so») (< *oid-ha), oi#d-a-| (< *oid-e)
DUALE
2 3
>ir-som >ir-som
(< *id-som) (< *id-som)
PLUR.
1 2 3
>ir-lem (< *id-lem) >ir-se (< *id-se) >ir-a°-ri(m) (< *id-a-ri)
Numeri e persone
Congiuntivo
Ottativo
SING.
1 2 3
ei$d-x & ei$d-z&| ei$d-z&
ei$de-i*g-m ei$de-i*g-| ei$de-i*g
DUALE
2 3
ei$d-g&-som ei$d-g&-som
ei$de-i&-som, ei$de-i*g-som ei$de-i*-sgm, ei$de-ig*-sgm
PLUR.
1 2 3
ei$d-x & -lem ei$d-g&-se ei$d-x & -ri(m)
ei$de-i&-lem, ei$de-i*g-lem ei$de-i&-se, ei$de-i*g-se ei$de-i&-em, ei$de-i*g-ram
Numeri e persone
Imperativo
Infinito
SING.
2 3
>ir-hi >ir-sx
(< *id-hi) (< *id-sx)
ei$d-e*-mai
DUALE
2 3
>ir-som >ir-sxm
(< *id-som) (< *id-sxm)
Participio
PLUR.
2 3
>ir-se (< *id-se) >ir-sxm (< *id-sxm) >ir-sxram (< *id-sxram)
Il perfetto attivo terzo o fortissimo d Il piuccheperfetto attivo terzo o fortissimo
M. ei$d-x*|, ei$d-o*s-o| F. ei$d-ti&-a, ei$d-ti*-a| N. ei$d-o*|, ei$d-o*s-o|
277
1*In tutta la coniugazione manca il raddoppiamento. 2*Nella flessione si alternano i tre gradi apofonici: il grado zero ()i$d- (indicativo duale e plurale ed imperativo), il grado medio ()ei$d- (congiuntivo, ottativo, infinito e participio) e il grado forte ()oi$d- (indicativo singolare). 3*Nella seconda persona singolare dell'indicativo si usa l'antica desinenza -rha. PIUCCHEPERFETTO Numeri e persone
Indicativo
SING.
1 2 3
z>dg, z>d-ei-m («io sapevo») z>dg-rha, z>d-ei-| z>d-ei(m), z>d-ei
DUALE
2 3
(z>de-som), z#r-som (z$de*-sgm), z>r-sgm
PLUR.
1 2 3
(z>de-lem), (z>d-ei-lem), z#r-lem (z>de-se), (z>d-ei-se), z#r-se (z>de-ram), (z>d-ei-ram), z#-ram
1*Per il piuccheperfetto si usa il grado medio ()ei$d-, preceduto dall'aumento g$(*g$-eidg > z>dg). 2*L'antica desinenza -rha viene usata per la seconda persona singolare.
4.*Le forme difettive di perfetti e piuccheperfetti fortissimi Ð Radice a$mxc- («comandare, ordinare»): > mxc-a (con significato di d indicativo perfetto, prima persona singolare a presente «io comando»), prima persona plurale a>mxc-lem; > mxv-hi, terza persona d imperativo perfetto, seconda persona singolare a singolare a$mx*v-hx, seconda persona plurale a>mxv-he; Ð ci*cmolai («io sono, divento»): T. V. cm-, ca±- / cem-/com* -a°ri(m); d indicativo perfetto, terza persona plurale ce-ca ± )-x*|, ce-c(a±)-o*s-o|, F. ce-c(a±)-ti&-a, d participio perfetto M. ce-c(a ce-c(a±)-ti*-a|; M. ce-c-x*|, ce-c-x & s-o|, F. ce-c-x & ra, ce-c-x*r-g|; Ð deipme*x («io pranzo»): T. V. deipmed indicativo perfetto, prima persona plurale de-dei*pm-a-lem; * -mai; d infinito perfetto de-deipm-a
278
LEZIONE 22
Ð jqa*fx («io grido»): T. V. jqa±c* -jqa°v-hi; d imperativo perfetto, seconda persona singolare je Ð pei*hx («io persuado»): T. V. pi±h-/peih-/poih-/ * -pir-hi; d imperativo perfetto, seconda persona singolare pe $ -pe*-pih-lem; d piuccheperfetto, prima persona plurare e Ð pi*psx («io cado»): T. V. ps-/pes- > per-/pos- > pso* |, pe-ps-o*s-o|. d participio perfetto M. pe-ps-x
m Atene, Acropoli.
Il perfetto attivo terzo o fortissimo d Il piuccheperfetto attivo terzo o fortissimo
279
LEZIONE 23 d d d
Il perfetto medio-passivo Il piuccheperfetto medio-passivo Il futuro perfetto o secondo attivo e medio-passivo
Sinte in sli si de
1.*Il perfetto medio-passivo: caratteristiche generali Nella lingua greca, il perfetto, a differenza del futuro e dell'aoristo (in cui la diaÁtesi media eÁ distinta dalla passiva), ha un'unica diaÁtesi medio-passiva, come avviene anche per il presente e l'imperfetto. Il perfetto medio-passivo, che ha tutti i modi, presenta il raddoppiamento come il perfetto attivo ed eÁ definito anche radicale atematico, poiche le desinenze si aggiungono direttamente al tema verbale, senza suffisso temporale e vocali tematiche. Il suo tema temporale, quindi, eÁ costituito dal solo tema verbale raddoppiato, come risulta dallo schema di formazione: | raddoppiamento + tema verbale | + desinenze primarie medie tema del perfetto medio-passivo Le desinenze primarie medie, a contatto con le uscite del tema verbale, producono diversi fenomeni fonetici. 280
LEZIONE 23
A*I temi in vocale I temi verbali in vocale subiscono generalmente l'allungamento organico (/ p. 47) e per alcuni di essi si inserisce un r prima della desinenza (/ epeÁntesi, p. 67): joila*x («io faccio addormentare») poie*x («io faccio») rseuamo*x («io incorono») de*x («io lego») seke*x («io compio») ceka*x («io rido») cicmx*rjx («io conosco»)
pf. m.-p. je-joi*lg-lai
T. V. joila» » » » » »
poierseuamode-/dg seke- (¶*seker-) ceka±- (-cmx-r-lai
B*I temi in dittongo Questi temi verbali mantengono inalterato il dittongo e alcuni di essi, analogamente a quelli in vocale, inseriscono un r: paidet*x («io educo») jai*x («io brucio») jkai*x («io piango») pke*x («io navigo»)
T. V. » » »
paidetpf. m.-p. jat» jkat» pkt-/pket»
pe-pai*det-lai je*-jat-(r)-lai je*-jkat-(r)-lai pe*-pket-r-lai
C*I temi in consonante muta La muta finale del tema verbale, davanti alle desinenze, daÁ luogo ai seguenti cambiamenti fonetici (/ assimilazione parziale, pp. 59-61, ed eliminazione, p. 63):
d
d
d
temi in gutturale
temi in labiale
temi in dentale
5
j, c, cc, v + l > cl
5
p, b, u + l > ll
5
j, c, v + r > n j, c, v + s > js j, c, v + rh > vh
p, b, u + r > w p, b, u + s > ps p, b, u + rh > uh s, d, h + l > rl s, d, h + r > r s, d, h + s > rs s, d, h + rh > rh
Il perfetto medio-passivo d Il piuccheperfetto medio-passivo Il futuro perfetto o secondo attivo e medio-passivo
d
281
pqa*rrx («io faccio») cqa*ux («io scrivo»)
T. V. pqa°c» cqa±u-
pei*hx («io persuado»)
pf. m.-p. pe*-pqac-lai » ce*-cqal-lai
pi°h-/peih-/poih-
»
»
pe*-peir-lai
D*I temi in nasale Davanti alle desinenze la nasale finale del tema verbale daÁ origine ai fenomeni fonetici seguenti (/ dissimilazione, p. 62, ed eliminazione, p. 63): d d d d
m m m m
+ + + +
l > rl r > mr s > ms rh > mh
uai*mx («io mostro»)
T. V. ua±m-/ugm-
pf. m.-p. pe*-uar-lai
E*I temi in liquida Questi temi verbali restano inalterati; tuttavia, quando la desinenza comincia con rh, r cade (/ eliminazione, p. 62): uhei*qx («io distruggo, T. V. uha±q- /uheq- /uhoq- pf. m.-p. e>-uhaq-lai corrompo») (indic. 1a pers. sing.), e>-uhaq-hom (indic. duale) ± * rsekkx («io mando») » rsak-/ rsekpf. m.-p. e>-rsak-lai (indic. 1a pers. sing.), e>-rhak-hom (indic. duale)
F*I temi apofonici I verbi con il tema verbale apofonico presentano il grado medio o il grado zero: a$kei*ux («io ungo»)
282
T. V. a$ki±u-/a$keiu-
pf. m.-p. a$k-g*kil-lai
da*jmx («io mordo»)
»
da±j-/dgj-
»
de*-dgc-lai
kacva*mx («io ottengo in sorte»)
»
ka±v-/kgv-
»
ei>-kgc-lai
kalba*mx («io prendo, afferro»)
»
ka±b-/kgb-
»
ei>-kgl-lai
kamha*mx («io sto nascosto»)
»
ka±h-/kgh-
»
ke*-kgr-lai
kei*px («io lascio»)
»
ki±p-/keip-/koip-
»
ke*-keil-lai
ptmha*molai («io domando, vengo a sapere»)
»
pt±h-/peth-
»
pe*-ptr-lai
rse*kkx («io mando»)
»
rsa±k-/rsek-
»
e>-rsak-lai
rse*qcx («io amo»)
»
rseqc-/rsoqc-
»
e>-rseqc-lai
rsqe*ux («io volto»)
»
rsqa±u-/rsqeu-/rsqou-
»
e>-rsqal-lai
set*vx («io fabbrico»)
»
st±v-/setv-
»
se*-stc-lai
sqe*px («io volgo»)
»
sqa±p-/sqep-/sqop-
»
se*-sqal-lai
sqe*ux («io nutro»)
»
sqa±u-/sqeu-/sqou-
»
se*-hqal-lai
LEZIONE 23
1*Nel verbo vqa*olai («io uso») a del tema, benche pura, diventa g (je*-vqg-lai); viceversa, in a$jqoa*olai («io ascolto») a si conserva, nonostante sia impura (g$jqo*a°-lai). 2*Per i verbi ve*x («io verso», T. V. vt±-/vet-) e pme*x («io soffio»), T. V. pmt-/pmet-) si usa il tema verbale di grado zero (je*-vt-lai, pe*-pmt-lai). 3*Nei verbi con il tema verbale in l + labiale, davanti a desinenza che comincia con l, si elide la labiale e rimane l (es. pe*lpx, «io mando», T. V. pelp-/polp-, pf. medio-pass. pe*-pel-lai). 4*Nei verbi il cui tema verbale esce in nasale gutturale (c) + gutturale, davanti a desinenza che comincia con l, si elide la nasale gutturale e si conserva la gutturale (es. uhe*ccolai, «io risuono, parlo, grido», T. V. uhecc-, pf. medio-pass. e>-uhec-lai). 5*I verbi rpe*mdx («io faccio libagioni», T. V. rpemd-) e jtki*mdx («io rotolo», T. V. jtkimd-) hanno l'epeÁntesi (/ p. 67) tra il tema verbale e la desinenza; inoltre il gruppo md cade davanti a r e la vocale precedente si allunga per compenso (e>rpei-r-lai, je-jt*ki°-r-lai, / eliminazione, p. 63). 6*Per sei*mx («io tendo», T. V. sa±-/sem-) si usa il tema apofonico di grado zero (se*-sa-lai). 7*Nei verbi jki*mx («io piego, inclino», T. V. jki±m-), jqi*mx («io giudico, distinguo», T. V. jqi±m) e pkt*mx («io lavo», T. V. pkt±m-) la m finale del tema cade, come nell'aoristo passivo e nel perfetto attivo (je*-jki-lai, je*-jqi-lai, pe*-pkt-lai). 8*I verbi che nella formazione dell'aoristo passivo e del perfetto attivo hanno la metaÁtesi qualitativa (/ p. 67) del tema verbale presentano la metaÁtesi anche nella formazione del perfetto medio-passivo: ba*kkx («io lancio, getto») jake*x («io chiamo») se*lmx («io taglio»)
T. V. ba±k- > bka±- / bkgpf. m.-p. be*-bkg-lai » jake- > jka- / jkg» je*-jkg-lai » sa±l- / sel(e)- > slg» se*-slg-lai
2.*La flessione del perfetto medio-passivo Nella flessione del perfetto medio-passivo, accanto alle forme organiche (nell'indicativo, nell'imperativo, nell'infinito e nel participio) vi sono anche forme perifrastiche (nella terza persona plurale dell'indicativo, nel congiuntivo e nell'ottativo) costituite dal participio del perfetto medio-passivo e dalle voci del verbo ei$li*, «io sono» (cfr. indicativo perfetto passivo latino). c Particolare della base di una statua proveniente da Atene, che rappresenta due lottatori. Atene, Museo Archeologico Nazionale.
Il perfetto medio-passivo d Il piuccheperfetto medio-passivo Il futuro perfetto o secondo attivo e medio-passivo
d
283
ESEMPIO DI FLESSIONE DI UN TEMA IN VOCALE
dotko*x («io assoggetto»), T. V. dotko-, tema del pf. m.-p. de-dotkxNumeri e persone
Congiuntivo
Indicativo
2 3
de-dot*kx-lai («io sono stato assoggettato, io mi sono assoggettato, io ho asde-dotkx-le*mo|, -g, -om soggettato per me») de-dot*kx-rai de-dot*kx-sai
DUALE
2 3
de-dot*kx-rhom de-dot*kx-rhom
PLUR.
1 2 3
de-dotkx*-leha de-dot*kx-rhe de-dot*kx-msai Âde-dotkx-le*moi, -ai, -a± ei$ri*(m)Ã
SING.
1
Numeri e persone SING.
5
# («che io sia stato assoggettato, x che io mi sia assoggettato, che io abbia assoggettato per me»)
5
# lem x g#se # ri(m) x
z#| z# #
5 gg#som som
de-dotkx-le*mx, -a°, -x de-dotkx-le*moi, -ai, -a±
Imperativo
Ottativo
de-dotkx-le*mo|, -g, -om
5 5
ei#som ei>sgm
de-dot*kx-rhom de-dotkx*-rhxm
5
ei#lem ei#se ei#em
de-dot*kx-rhe de-dotkx*-rhxm (de-dotkx*-rhxram)
1
2 3 DUALE
2 3
de-dotkx-le*mx, -a°, -x
PLUR.
1 2 3
de-dotkx-le*moi, -ai, -a±
Infinito
ei>gm («che io fossi stato assoggettato, che io mi fossi assoggettato, che io avessi assoggettato per me, io sarei stato assoggettato, io mi sarei assoggettato, io avrei assoggettato per me») ei>g| de-dot*kx-ro («sii assoggettato tu, assoggeÁttati tu, assoggetta tu per te») ei>g de-dotkx*-rhx
Participio
de-dotkx M. de-dotkx-le*mo|, de-dotkx-le*mot & -rhai («essere stato assoggettato, essersi assoggettato, («assoggettato, che eÁ stato assoggettato, che si eÁ assoggetaver assoggettato per se») tato, che ha assoggettato per se») F. de-dotkx-le*mg, de-dotkx-le*mg| N. de-dotkx-le*mom, de-dotkx-le*mot
284
LEZIONE 23
ESEMPIO DI FLESSIONE DI UN TEMA IN GUTTURALE
pqa*rrx («io faccio»), T. V. pqa°c-, tema del pf. m.-p. pe-pqacNumeri e persone
Congiuntivo
Indicativo
2 3
pe*-pqac-lai («io sono stato fatto, io mi sono fatto, io ho fatto per me») pe-pqac-le*mo|, -g, -om pe*-pqanai (< *pe-pqac-rai) pe*-pqaj-sai (< *pe-pqac-sai)
DUALE
2 3
pe*-pqav-hom (¶ *pe-pqac-rhom) pe*-pqav-hom (< *pe-pqac-rhom)
PLUR.
1 2 3
pe-pqa*c-leha pe*-pqav-he (< *pe-pqac-rhe) pe-pqac-le*moi,-ai, -a± ei$ri*(m)
SING.
1
Numeri e persone SING.
1 2 3
DUALE
2 3
PLUR.
1 2 3
5
z#| z#
ecc.
Imperativo
Ottativo pe-pqac-le*mo|, -g, -om
# x
5
ei>gm ei>g| ei>g
pe*-pqano (< *pe-pqac-ro) pe-pqa*v-hx (< *pe-pqac-rhx) pe*-pqav-hom (< *pe-pqac-rhom) pe-pqa*v-hxm (< *pe-pqac-rhxm)
ecc.
pe*-pqav-he (< *pe-pqac-rhe) pe-pqa*v-hxm (< *pe-pqac-rhxm) (pe-pqa*v-hxram) (< *pe-pqac-rhxram) Participio
Infinito
M. pe-pqac-le*mo| F. pe-pqac-le*mg N. pe-pqac-le*mom
pe-pqa&v-hai (< *pe-pqac-rhai)
ESEMPIO DI FLESSIONE DI UN TEMA IN LABIALE
rsqe*ux («io volto»), T. V. rsqa±u-/rsqeu-/rsqou-, tema del pf. m.-p. e$-rsqauNumeri e persone
Congiuntivo
Indicativo
1
e>-rsqal-lai
2 3
e>-rsqawai e>-rsqap-sai
(< *e$-rsqau-lai) («io sono stato voÁlto, io mi sono voÁlto, io ho voÁlto per me») e$-rsqal-le*mo|, -g, -om (< *e$-rsqau-rai) $ (¶ *e-rsqau-sai)
DUALE
2 3
e>-rsqau-hom e>-rsqau-hom
(< *e$-rsqau-rhom) (< *e$-rsqau-rhom)
PLUR.
1 2 3
e$-rsqa*l-leha (< *e$-rsqau-leha) e>-rsqau-he (< *e$-rsqau-rhe) e$-rsqal-le*moi, -ai, -a± ei$ri*(m)
SING.
Il perfetto medio-passivo d Il piuccheperfetto medio-passivo Il futuro perfetto o secondo attivo e medio-passivo
5
# x z#| z#
ecc.
d
285
Numeri e persone SING.
1 2 3
DUALE
2 3
PLUR.
1 2 3
Imperativo
Ottativo e$-rsqal-le*mo|, -g, -om
5
ei>gm ei>g| ei>g
ecc.
e>-rsqawo e$-rsqa*u-hx
(rz e>rsai
5
e>rerhom e>rerhom
5
e$ro*leha e>rerhe e>romsai
1 2 3
DUALE
2 3
pe-uar-le*mx, -a°, -x
PLUR.
1 2 3
pe-uar-le*moi, -ai, -a±
Il perfetto medio-passivo d Il piuccheperfetto medio-passivo Il futuro perfetto o secondo attivo e medio-passivo
d
295
Numeri e persone
Ottativo
SING.
1 2 3
pe-uar-le*mo|, -g, -om
5
e$roi*lgm e>roio e>roiso
DUALE
2 3
pe-uar-le*mx, -a°, -x
5
e>roirhom e$roi*rhgm
PLUR.
1 2 3
pe-uar-le*moi, -ai, -a±
5
e$roi*leha e>roirhe e>roimso
Infinito pe-uar-le*mom, -gm, -om
e>rerhai
FLESSIONE ORGANICA DEL FUTURO PERFETTO MEDIO-PASSIVO DI poie*x («io faccio») T. V. poie-, tema del fut. pf. m.-p. pe-poig-re-/-roNumeri e persone
Ottativo
Indicativo
2 3
pe-poig*-ro-lai («io saroÁ stato fatto, io pe-poig-r-oi*-lgm mi saroÁ fatto, io avroÁ fatto per me») pe-poig*-rz (rx, medio oi>rolai aoristo debole g>mecja aoristo forte g>mecjom perfetto attivo forte e$mg*mova, medio-passivo e$mg*meclai aoristo passivo debole g$me*vhgm futuro passivo debole oi$rhg*rolai, e$mevhg*rolai aggettivi verbali oi$rso*|, oi$rse*o|
La voce verbale ue*qe (imperativo presente attivo, seconda persona singolare) eÁ spesso usata con valore di interiezione («orsuÁ!», «coraggio!»).
c Particolare del fregio del Partenone, che rappresenta Era e Zeus. Londra, British Museum.
304
LEZIONE 24
LEZIONE 25 d
I verbi in -li del primo gruppo con il tema del presente uguale al tema verbale
Sinte in sli si de
1.*I verbi in -li: caratteristiche generali I verbi in -li sono molto meno numerosi e piuÁ antichi di quelli in -x e differiscono da essi in quanto hanno il presente e l'imperfetto atematici: infatti tra il tema verbale e le desinenze non si frappone la vocale tematica. Questi verbi si possono distinguere in due gruppi: al primo gruppo appartengono i verbi con il tema del presente uguale al tema verbale o con il tema del presente raddoppiato; del secondo gruppo fanno parte i verbi con il presente suffissale.
2.*Il primo gruppo dei verbi in -li: verbi con il tema del presente uguale al tema verbale Tra questi verbi, che si possono definire atematici radicali (in quanto il tema del presente coincide con il tema verbale costituito da una radice), i piuÁ comuni sono i seguenti: d ei$li* («io sono») T. V. r-/e$rT. P. r-/e$r# d eili («io vado») » i$-/ei$» i$-/ei$I verbi in -li del primo gruppo con il tema del presente uguale al tema verbale
305
d d d d
ugli* («io dico») jei&lai («io giaccio») g'lai («io sto seduto») g$li* («io dico»)
T. V. » » »
T. P. ua±-/ug» jei» gg-| ei>g
(< *ei$jg-m < *e$jjg-m < *e$r-jg-m) («io potrei essere, che io fossi») >i-r-hi («sii tu») (< *ei$jg-| < *e$jjg-| < *e$r-jg-|) (< *ei$jg-s < *e$jjg-s < *e$r-jg-s) e>r-sx
DUALE
2 3
ei#-som ei>-sgm
(< *e$r-i-som) (< *e$r-i-sgm)
PLUR.
1
ei#-lem (ei>g-lem) ei#-se (ei>g-se) ei#-em (ei>g-ram)
(< *e$r-i-lem) (< *ei$jg-lem < *e$jjg-lem < *e$r-jg-lem) (< *e$r-i-se) (< *ei$jg-se < *e$jjg-se) < *e$r-jg-se) (< *e$r-i-ems) (< *ei$jg-ram < *e$jjg-ram < *e$r-jg-ram)
SING.
2 3
306
Congiuntivo
Indicativo
LEZIONE 25
e>r-som e>r-sxm
e>r-se e>r-sxm (e>r-sxram)
Participio
Infinito
> m, o>ms-o| («essendo, che eÁ») M. x F. ot#ra, ot>r-g| N. o>m, o>ms-o|
ei#mai (¶ *e$r-e-mai oppure < *e$r-mai) («essere»)
IMPERFETTO Numeri e persone
Indicativo
SING.
1 2 3
g#-m, g# (r-e-sai)
e$r-oi*-lgm («che io fossi per essere, io sarei per essere») e>r-oi-o (r-oi-so
DUALE
2 3
e>r-e-rhom e>r-e-rhom
e>r-oi-rhom e$r-oi*-rhgm
PLUR.
1 2 3
e$r-o*-leha e>r-e-rhe e>r-o-msai
e$r-oi*-leha e>r-oi-rhe e>r-oi-mso
SING.
Infinito e>r-e-rhai («essere sul punto di essere»)
Participio M. e$r-o*-lemo| («che saraÁ, per essere») F. e$r-o-le*mg N. e$r-o*-lemom
I verbi in -li del primo gruppo con il tema del presente uguale al tema verbale
307
1*Le voci del presente indicativo, quando hanno valore di copula, sono enclitiche (/ p. 16) eccetto ei# (seconda persona singolare). Sono, invece, accentate, quando hanno il significato di «esistere». La terza persona singolare e$rsi* diventa parossitona (e>rsi) nei seguenti casi: Ð in principio di periodo; Ð quando significa «c'eÁ», «esiste», «eÁ lecito»; Ð dopo xi-z| >i-z
DUALE
2 3
>i-som >i-som
>i-g-som >i-g-som
PLUR.
1 2 3
>i-lem >i-se >i-ari(m)
>i-x-lem >i-g-se >i-x-ri(m)
Numeri e persone
Ottativo
Imperativo
Infinito
2 3
>i-oi-li, i$-oi*g-m («io potrei andare, che io andassi») >i-oi-| >i-hi («va' tu») >i-oi >i-sx
i$-e*mai («andare»)
DUALE
2 3
>i-oi-som i$-oi*-sgm
>i-som >i-sxm
Participio
PLUR.
1 2 3
>i-oi-lem >i-oi-se >i-oi-em
L. i$-x*m, i$-o*ms-o| («andando, che va») >i-se F. i$-ot&ra, i$-ot*r-g| i$-o*msxm, >i-sxm, >i-sxram N. i$-o*m, i$-o*ms-o|
SING.
1
IMPERFETTO Numeri e persone
Indicativo
SING.
1 2 3
z#-a (-ei-m («io andavo») z>-ei-rha, z>-ei-| z>-ei
DUALE
2 3
z#-som z>-sgm
PLUR.
1 2 3
z#-lem, z>-ei-lem z#-se, z>-ei-se z#-ram, z>-ei-ram
1*La seconda persona singolare del presente indicativo ei# («tu vai») eÁ omografa ed omofona alla corrispondente voce di ei$li* («tu sei», / p. 306). 2*L'ottativo ha la coniugazione tematica. 3*Il participio presente, che si forma con il suffisso -oms, si declina come un aggettivo di seconda classe in -oms a tre terminazioni (/ p. 113).
I verbi in -li del primo gruppo con il tema del presente uguale al tema verbale
309
4*Per l'imperfetto si usa il grado medio ei$-, che con l'aumento diventa z$. 5*Sono forme rare le voci z>eim ed z>ei| (prima e seconda persona singolare dell'imperfetto). Sono forme post-classiche z>eilem ed z>eise (prima e seconda persona plurale dell'imperfetto). 6*Le voci del duale e del plurale dell'imperfetto sono omofone alle corrispondenti di ei$li*, ma non sono omografe, poiche i eÁ sottoscritto (/ p. 307). La terza persona plurale dell'imperfetto eÁ omografa ed omofona alla corrispondente voce del piuccheperfetto di oi#da (/ p. 278). 7*I composti di ei#li nel presente indicativo ed imperativo ritraggono l'accento quanto piuÁ eÁ possibile.
C*Ugli* («io dico») I tempi di questo verbo sono: il presente, l'imperfetto, il futuro sigmatico ug*-rx (forma rara e recente) e l'aoristo debole e>-ug-ra. Il tema verbale eÁ apofonico: nella flessione del singolare del presente indicativo, di tutto il presente congiuntivo e del singolare dell'imperfetto si trova il grado medio ug-, in tutte le altre voci il grado zero ua±- (cfr. il verbo lat. for, fa-ris, «io dico»). PRESENTE Numeri e persone SING.
1 2 3
ug-li* («io dico») uz*| (¶*ug-ri) ug-ri*(m)
ux & (¶*ug-x) («che io dica») uz&| (¶*ug-z|) uz& (¶*ug-z)
DUALE
2 3
ua±-so*m ua±-so*m
ug&-som ug&-som
PLUR.
1 2 3
ua±-le*m ua±-se* ua°-ri*(m) (¶*ua±-mri ¶*ua±-msi)
ux & -lem ug&-se ux & -ri(m)
Numeri e persone
Ottativo
Imperativo
DUALE
2 3
ua-i*g-m («io potrei dire, che io dicessi») ua-i*g-| ua±*-hi, ua±-hi* («di' tu») * ua-ig ua±*-sx, ua±*-rhx Ð ua±*-som Ð ua±*-sxm
PLUR.
1 2 3
ua-i&-lem (ua-i*g-lem) Ð ua-i*g-se ua-i&-em (ua-i*g-ram)
SING.
1 2 3
310
Congiuntivo
Indicativo
LEZIONE 25
ua±*-se, ua±*-rhe ua±*-msxm, ua±*-sxram
Infinito ua±*-mai, ua±*-rhai («dire») Participio M. ua°*|, ua±*-ms-o| ua±*-lemo| («dicendo, che dice») F. ua&ra, ua±*r-g| ua±-le*mg N. ua±*m, ua±*-ms-o| ua±*-lemom
IMPERFETTO Numeri e persone
Indicativo
SING.
1 2 3
e>-ug-m («io dicevo») e>-ug-rha (e>-ug-|) e>-ug, e>-ua-so
DUALE
2 3
e>-ua±-som e$-ua±*-sgm
PLUR.
1 2 3
e>-ua±-lem e>-ua±-se e>-ua±-ram, e>-ua±-m, e>-ua±-mso
1*Tutte le voci del presente indicativo sono enclitiche (/ p. 16), tranne la seconda persona singolare. 2*PuoÁ essere enclitica anche la seconda persona singolare del presente imperativo (/ p. 16), in cui le voci ua*rhx (terza persona singolare) e ua*rhe (seconda persona plurale) sono forme medie poetiche. 3*La voce ua*rhai dell'infinito presente eÁ una forma media poetica. 4*Il participio presente ua°*| (ca-lai («io ammiro») dt*ma-lai («io posso») e$pi*rsa-lai («io so») e>qa-lai («io amo») jqe*la-lai («io sono sospeso») la*qma-lai («io combatto») pqi*a-lai («io compro»)
T. V. » » » » » »
a$ca±dtma±e$pirsa±e$qa±jqela±laqma±pqia±-
c Brocca proveniente da GurniaÁ, su cui eÁ rappresentato un polpo. Heraklion (Creta), Museo Archeologico.
I verbi in -li del primo gruppo con il tema del presente uguale al tema verbale
315
LEZIONE 26 d
d
I verbi in -li del primo gruppo con il tema del presente raddoppiato I verbi in -li del secondo gruppo
Sinte in sli si de
1.*I verbi in -li del primo gruppo con il tema del presente raddoppiato Sono compresi nel primo gruppo alcuni verbi poco numerosi con il tema del presente raddoppiato. Essi, nella flessione del presente e dell'imperfetto, hanno l'apofonõÁa quantitativa: il grado medio si usa nell'indicativo singolare attivo e nel congiuntivo attivo e medio-passivo; il grado zero viene utilizzato in tutti gli altri casi. I verbi piuÁ importanti di questo gruppo, molto antichi e di uso frequentissimo, sono: d di*-dx-li («io do T. V. do-/dxT. P. di-do-/di-dxÁ ») (cfr. lat. do) d si*-hg-li («io pongo») » he-/hg» si-he-/si-hg< d % i-g-li («io mando») » *je- > e-/ » *ji-je- > ijivom
2ë e>jalom 2ë e$jalo*lgm
2ë ilahom 2ë e>llahom (forma epica)
1ë lela*hgja lela*hglai
1ë e$lelahg*jeim
o$kirh-a*m-x («io sdrucciolo») T.V. o$kirh(e)-
o$kirhg*rx
1ë x$ki*rhgra 2ë x>kirhom 2ë o>kirhom (forma epica)
1ë x$ki*rhgja
1ë x$kirhg*jeim
o$ruq-ai*m-olai (eÁ l'unico verbo con il suffisso -aim-, «io fiuto, annuso») T.V. o$ruq(e)-
o$ruqg*rolai
o$uk-irj-a*m-x (prima del suffisso -am- si inserisce anche il suffisso -irj-, «io sono debitore») T.V. o$uk(e)-
o$ukg*rx
pi*-m-x («io bevo») T.V. pi°-/po-
pi*olai (senza suffisso temporale)
pt-m-h-a*m-olai («io domando, vengo a sapere») T.V. pt±h-/peth-
ptmhamo*lgm pet*rolai (senza aumento, petrot&lai forma epica) (futuro dorico)
se*l-m-x («io taglio») T.V. sa±l- / sel(e)- > slg(per metaÁtesi)
e>selmom e$selmo*lgm
selx& (futuro contratto) selot&lai (futuro contratto)
1ë o$ruqamhg*rolai (con valore attivo, «io fiuteroÁ»)
2ë x$ruqo*lgm
1ë x$ruqa*mhgm (con valore attivo, «io fiutai»)
1ë x>ukgra 2ë x#ukom
1ë pohg*rolai
2ë e>piom
2ë e>selom 2ë e$selo*lgm 2ë e>salom (forma epicoionica)
lahgso*| lahgse*o|
o$ruqamso*|
1ë x>ukgja x>ukglai
1ë e$po*hgm
2o e$ptho*lgm 2ë ptho*lgm (senza aumento, forma epica) 1ë slghg*rolai
Aggettivi verbali
1ë e$slg*hgm
1ë pe*pxja pe*polai
poso*| («potabile») pose*o|
pe*ptrlai
e$pept*rlgm
1ë se*slgja se*slglai
1ë e$seslg*jeim e$seslg*lgm
________________________
Fut. perfetto seslg*rolai
petrse*o|
slgso*| slgse*o|
Repertorio dei verbi in -x piuÁ usati
371
uhi*-m-x (uhi*x) («io mi consumo, vado in rovina, consumo») T.V. uhi±-/uhei-
uha*-m-x («io prevengo, giungo prima») T.V. uha±-/uhg-
tuhilai (con valore intransitivo, «io sono andato in rovina»)
1ë e$uhi*hgm
1ë e>uhira 1ë e>uheira 1ë e>uhima 1ë e>uhi*mgra (le quattro forme hanno tutte valore transitivo, «io consumai» 3ë e$uhi*lgm (con valore intransitivo, «io andai in rovina»)
e>uhimom
1ë e>uhaja
1ë e$uha*rhgm
1ë e>uhara (con valore transitivo, «io prevenni») 3ë e>uhgm (con valore intransitivo, «io fui il primo»)
uhi*rx (con valore transitivo) uhi*rolai uhei*rx (con valore transitivo) uhei*rolai
uha*rx (forma rara) uhg*rolai
t-olai («io penso») T.V. oi$eT.P. oi$-
{$o*lgm {>lgm
oi$g*rolai
1ë oi$ghg*rolai 1ë {$gra*lgm (con valore attivo, «io crederoÁ»)
Aoristo p. 1ë e$lave*rhgm (con valore attivo, «io combattei»)
Perfetto a. e m.-p.
Piuccheperf. a. e m.-p.
lela*vglai
1ë lele*kgje 1ë e$lelekg*jei lele*kgsai le*lbkeso le*lbkesai (entrambe le (le tre forme forme hanno hanno tutte vavalore di lore di presente) imperfetto)
Aggettivi verbali lavgso*| («che si puoÁ vincere») lavgse*om lekgse*om
lekkgse*om
1ë e$melg*hgm
1ë {$g*hgm (con valore attivo «io credetti»)
1ë lele*mgja 2ë le*loma
lemese*om
1ë meme*lgja 1ë meme*lglai
melgse*o| melgso*|
oi$gse*om
Repertorio dei verbi in -x piuÁ usati
379
1ë e>xra 1ë e$xra*lgm 1ë x#ra (forma epica) 1ë x$ra*lgm (forma epica)
x>rx x>rolai x$hg*rx (forma poetica)
e$x*hotm
x$h-e*-x («io spingo») T.V. x$hT.P. x$he-
1ë x$rhg*rolai
1o e$vai*qgra
vaiqg*rx vaiqg*rolai vaqx& (futuro contratto) vaqot&lai (futuro contratto)
e>vaiqom
vai*q-x (uekom o>uekom (senza aumento, forma epica)
1ë 2ë 2ë
o$ueikg*rx x>ueikom o>ueikom (senza aumento, forma epica)
oi$vg*rolai {$vo*lgm oi$vo*lgm (senza aumento, forma ionica)
o$uei*k-x («io sono debitore, sono obbligato») T.V. o$ueikeT.P. o$ueik-
oi>v-olai («io vado via, parto, sono partito, sono assente») T.V. oi$veT.P. oi$v-
1ë e$x*rhgm
1ë e>xja e>xrlai
1o jeva*qgja (con valore di presente, «io sono lieto») jeva*qglai je*vaqlai
1ë x$uei*kgja
1ë x$ueikg*hgm
2o e$va*qgm (con valore attivo, «io mi rallegrai»)
1ë oi>vxja (con raddoppiamento attico) 1ë {>vxja (con raddoppiamento attico) 1ë {>vgja {>vglai
1ë {$vg*hgm (con valore attivo, «io andai via»)
e$jevaqg*lgm
1ë x$ueikg*jeim
x$rso*| x$rse*o|
vaqso*| («grato»)
oicalai («io ammiro») T.V. = T.P. a$ca±-
g$ca*lgm
a$ca*rolai a$ca*rrolai (forma epica)
1o a$carhg*rolai (con valore attivo, «io ammireroÁ»)
1o g$cara*lgm 1o g$carra*lgm (forma epica)
1o g$ca*rhgm (con valore attivo, «io ammirai»)
di*-dg-li («io lego») T.V. de-/dgT.P. di-de-/ di-dg(cfr. de*x)
e$di*dgm
dg*rx dg*rolai
1o dehg*rolai
1o e>dgra
1o e$de*hgm
1o de*deja de*delai
di*-dx-li («io doÁ, dono, concedo») T.V. do-/dxT.P. di- do-/ di-dx-
e$di*dotm e$dido*lgm
dx*rx dx*rolai didx*rx (forma epica con raddoppiamento)
1o dohg*rolai
3o e>dxja (aoristo cappatico) o 3 e$do*lgm
1o e$do*hgm
1o de*dxja de*dolai
dt*malai («io posso») T.V. = T.P. dtma±-/ dtmg-
e$dtma*lgm g$dtma*lgm
dtmg*rolai dtmarot&lai (futuro dorico)
1o dtmghg*rolai (con valore attivo, «io potroÁ»)
1o e$dtmgra*lgm
1o 1o 1o
ei$li* («io sono») T.V. = T.P. r-/e$r-
g#m g# (anche con valore di aoristo)
e>rolai e>rrolai (forma epica)
e$dtma*rhgm e$dtmg*hgm g$dtmg*hgm (le tre forme hanno tutte valore attivo, «io potei»)
Piuccheperf. a. e m.-p.
Aggettivi verbali a$carso*|
dedt*mglai ____________________________________
Fut. perfetto dedtmg*rolai
1o e$dedx*jeim e$dedo*lgm
doso*| dose*o|
dtmaso*| («potente, idoneo»)
Repertorio dei verbi in -li piuÁ usati
381
1o e>rsgra (con valore transitivo, «io collocai») 3o e>rsgm (con valore intransitivo, «io stetti»)
1o rsahg*rolai
rsg*rx rsg*rolai rsarx& (futuro dorico)
g#m (anche con valore di aoristo)
%igm %ieim ijqgra (forma ionica) 1o e$jo*qera 1o e$joqera*lgm 1o e$jo*qerra (forma epica)
1o e$jqe*lara 1o e$jqelara*lgm
1o e>l(e)ina 1o e$l(e)ina*lgm
1o joqerhg*rolai
1o jqelarhg*rolai
1o l(e)ivhg*rolai 2o l(e)icg*rolai
e$jeqa*rhgm e$jqa*hgm e$jqg*hgm (forma ionica)
1o e$l(e)i*vhgm 2o e$l(e)i*cgm
1o e$jqela*rhgm
1o e$joqe*rhgm
1o 1o 1o
1o e$fx*rhgm
1o e>fxra 1ë e$fxra*lgm
1o jqahg*rolai
1o e$fet*vhgm 2o e$ft*cgm
1o e>fetna 1o e$fetna*lgm
Fut. perfetto lel(e)i*nolai
____________________________________
2o le*l(e)iva le*l(e)iclai
Fut. perfetto jejoqe*rolai
____________________________________
jejo*qerlai (con valore passivo)
1o je*jqaja je*jqalai je*jqglai (forma ionica) jeje*qarlai
1o e>fxja e>fx(r)lai
2ë e>fetva e>fetclai
2o e$lel(e)i*veim (nei composti)
e$jejqa*lgm
e$fx*lgm
e$fet*clgm
l(e)ijso*| l(e)ijse*o|
jqelarse*om
fxrso*|
fetjso*|
)
386
Presente
Imperfetto a. e m.-p.
Futuro a. e m.
Futuro p.
Aoristo a. e m.
Aoristo p.
Perfetto a. e m.-p.
Piuccheperf. a. e m.-p.
APPENDICE 3
o>kkt-li x>kktm (kkt-lai («io vado in rovina, soccombo, muoio») T.V. o$k(e)T.P. o$kkt- (¶*o$k-mt-)
o$ke*rx o$kx& (futuro attico) o$kot&lai (futuro attico) o$ke*rrx (forma epica)
1o o$kerhg*rolai (nei composti)
1o x>kera 1o x>kerra (forma epica) 2o x$ko*lgm
1o x$ke*rhgm
1o x$kxke*jeim 1o o$kx*keja (con raddop(con raddoppiamento attico piamento attico e valore e valore transitivo, «io transitivo, «io ho mandato in avevo mandato rovina» = lat. in rovina») perdõÆdi) 2o x$kx*keim (con valore 2o o>kxka intransitivo, (con valore «io ero andato intransitivo, in rovina») «io sono andato in rovina» = lat. perõÆi)
o>l-mt-li («io giuro») T.V. o$l(o)T.P. o$l-mt-
o$lo*rx o$lo*rolai o$lot&lai (futuro contratto)
1o o$lorhg*rolai
1o x>lora 1o x$lora*lgm 1o x>lorra (forma epica)
1o x$lo*(r)hgm
1o o$lx*loja 1o x$lxlo*jeim o$lx*lo(r)lai (con raddop(entrambe le piamento forme hanno il attico) raddoppiamento attico)
o$lo*qnx o$lo*qnolai
1o x>loqna 1o x$loqna*lgm
1o x$lo*qvhgm
o>qrx o$qot&lai (futuro contratto)
1o x#qra 2o x>qoqom (con raddoppiamento) o 2 x$qo*lgm
x>lmtm
o$lo*qc-mt-li («io astergo») T.V. o$loqcT.P. o$loqc-mto>q-mt-li («io muovo, eccito») M. o>q-mt-lai («io mi muovo, sorgo») T.V. o$qT.P. o$q-mt(cfr. o$qmt*x)
x>qmtm x$qmt*lgm
2o o>qxqa 2o x$qx*qeim (con raddop(con raddoppiamento attico piamento attico e valore di e valore di presente imperfetto intransitivo, intransitivo, «io mi «io mi muovo») muovevo»)
Aggettivi verbali
o$qso*|
Repertorio dei verbi in -li piuÁ usati
387
qrsqxja e>rsqxlai
1o e$rsqx*jeim e$rsqx*lgm
uqa*c-mt-li («io assiepo, cingo») T.V. uqa±cT.P. uqac-mt(cfr. uqa*rrx, -ssx)
uqa*nx uqa*nolai
1o uqavhg*rolai 2o uqacg*rolai
1o e>uqana 1o e$uqana*lgm
1o e$uqa*vhgm 2o e$uqa*cgm
1o pe*uqaja pe*uqaclai
1o e$peuqa*jeim e$peuqa*clgm
vqx*-mmt-li («io coloro») T.V. vqx(r)T.P. vqx-mmt(cfr. vq{*fx)
vqx*rx
1o e>vqxra
1o e$vqx*rhgm
je*vqxrlai
rbe*-mmt-li («io spengo, estinguo, sedo, reprimo») T.V. rbe(r)T.P. rbe-mmt-
rjeda*-mmt-li («io disperdo, spargo») T.V. rjeda±(r)T.P. rjeda-mmt(cfr. rjeda*fx)
e$rjeda*mmtm
1o e>rbgja e>rberlai
Aggettivi verbali rberso*|
e$rje*darlai
rjedarso*|
rsqxso*|
Repertorio dei verbi in -li piuÁ usati
389
vx*-mmt-li («io accumulo») T.V. vx(r)T.P. vx-mmt(cfr. vxmmt*x e vo*x)
1o vxrhg*rolai
1o e>vxra
1o e$vx*rhgm
1o je*vxja je*vxrlai
m Il cosiddetto ``Trono Ludovisi'' (opera di un artista della Magna Grecia), che rappresenta la nascita di Afrodite dal mare. Roma, Museo Nazionale Romano.
vx*rx
vxrso*| vxrse*o|
APPENDICE 4
d
Repertorio delle forme omoÁfone, omoÁgrafe e simili Ð a$cg*ceqja - indic. perf. att. debole 1ã pers. sing. di a$cei*qx («io raccolgo») e$cg*ceqja - ind. perf. att. debole 1ã pers. sing. di e$cei*qx («io sveglio») Ð ai< - nom. pl. femminile dell'articolo ai% - nom. pl. femminile del pronome relativo o%| («che, il quale») Ð ai$rhg*rolai - indic. fut. primo medio 1ã pers. sing. di ai$rha*molai («io percepisco, mi accorgo») gcx ott. aor. att. 3a pers. sing. di a>cx e di a>cmtli («io rompo, spezzo») a#nai - imper. aor. debole medio 2a pers. sing. di a>cmtli inf. aor. debole att. di a>cmtli # ynai - inf. aor. debole att. di y>rrx / a$^irrx («io mi slancio, balzo») y>nai - ott. aor. debole att. 3a pers. sing. di y>rrx / a$^irrx Ð a>na| - nom. sing. maschile del part. aor. att. di a>cx e di a>cmtli y>na| - nom. sing. maschile del part. aor. att. di y>rrx / a$^irrx Ð a>nx - indic. fut. primo att. 1ã pers. sing. di a>cx e di a>cmtli cong. aor. debole att. 1a pers. sing. di a>cx e di a>cmtli y>nx - indic. fut. primo att. 1ã pers. sing. di y>rrx/a$^irrx
390
APPENDICE 4
Ð a>qra| - nom. sing. maschile del part. aor. debole att. di a>qdx («io irrigo») nom. sing. maschile del part. aor. debole att. di a$qaqi*rjx («io adatto») Ð a>ssa - nom., acc., voc. pl. neutro del pronome indefinito si| («un certo») a%ssa - nom., acc., voc. pl. neutro del pronome relativo-indefinito o%rsi| («chiunque, il quale») Ð a$uz& - cong. aor. fortissimo att. 3a pers. sing. di a$u-i*gli («io getto») am, congiunzione condizionale («se») Ð e>dolai - indic. fut. primo medio 1ã pers. sing. di e$rhi*x («io mangio») g%dolai - indic. pres. medio-pass. 1ã pers. sing. di g%dx Ð e>herhe - indic. aor. fortissimo medio 2a pers. pl. di si*hgli («io pongo») hg&rhe - cong. aor. fortissimo medio 2a pers. pl. di si*hgli he*rhe - imper. aor. fortissimo medio 2a pers. pl. di si*hgli Ð e>hqewa - indic. aor. debole att. 1ã pers. sing. di sqe*ux («io nutro») e>sqewa - indic. aor. debole att. 1ã pers. sing. di sqe*px («io volgo») Ð e>htwa - indic. aor. debole att. 1ã pers. sing. di st*ux («io mando fumo, brucio») e>stwa - indic. aor. debole att. 1ã pers. sing. di st*psx («io batto, colpisco») Ð ei$ - congiunzione con valore condizionale («se») congiunzione con valore interrogativo indiretto («se») ei# - indic. pres. 2a pers. sing. di ei$li* («io sono») indic. pres. 2a pers. sing. di ei#li («io vado») Ð ei>gm, ei>g| ... - ott. pres. di ei$li* ei%gm, ei%g| ... - ott. aor. fortissimo att. di %igli («io mando») Ð ei>keclai - indic. perf. medio-pass. 1ã pers. sing. di ke*cx («io raccolgo») ei>kgclai - indic. perf. medio-passivo 1ã pers. sing. di kacva*mx («io ottengo in sorte»)
Repertorio delle forme omoÁfone, omoÁgrafe e simili
391
Ð ei>kgva - indic. perf. forte att. 1ã pers. sing. di kacva*mx ei>kova - indic. perf. forte att. 1ã pers. sing. di ke*cx («io raccolgo») Ð ei'lai - indic. perf. medio-pass. 1a pers. sing. di e%mmtli («io vesto») indic. perf. medio-pass. 1a pers. sing. di %igli Ð ei%lgm - indic. aor. fortissimo medio 1a pers. sing. di %igli ott. aor. fortissimo medio 1a pers. sing. di %igli indic. ppf. medio-pass. 1a pers. sing. di %igli Ð ei#mai - inf. pres. di ei$li* ei'mai - inf. aor. att. di %igli Ð ei$| - preposizione con l'accusativo: per il complem. di moto a luogo («in, verso, a») e il complem. di fine («per») ei>| - preposizione ei$| seguita da enclitica ei'| - nom. sing. maschile del numerale cardinale («uno») ei%| - nom. sing. maschile del part. aor. fortissimo att. di %igli Ð ei'ram - indic. aor. fortissimo att. 3a pers. pl. di %igli acc. sing. femminile del part. aor. fortissimo att. di %igli Ð ei'rhe - indic. aor. fortissimo medio 2a pers. pl. di %igli ott. aor. fortissimo medio 2a pers. pl. di %igli indic. perf. medio-pass. 2a pers. pl. di %igli indic. ppf. medio-pass. 2a pers. pl. di %igli Ð e$rse* - indic. pres. 2a pers. pl. di ei$li* e%rhe - imper. aor. fortissimo medio 2a pers. pl. di %igli e>rse - imper. pres. 2a pers. pl. di ei$li* congiunzione temporale («finche») Ð ei$ri* - indic. pres. 3a pers. pl. di ei$li* ei#ri - indic. pres. 3a pers. sing. di ei#li Ð ei>rolai - indic. fut. perf. medio 1ã pers. sing. dal tema di oi#da («io so», perf. fortissimo, con valore di pres., di orolai - indic. fut. medio 1ã pers. sing. di ei$li* y>rolai - indic. fut. primo medio 1ã pers. sing. di y>dx («io canto») g%rolai - indic. fut. primo medio 1ã pers. sing. di %igli Ð oi>rolai - indic. fut. primo medio 1ã pers. sing. della flessione politematica di ue*qx («io porto») oi$g*rolai - indic. fut. primo medio di oi#lai/oi>olai («io credo») Ð e$keei&m - inf. pres. att. di e$kee*x («io ho pietaÁ») edg - indic. ppf. 1a pers. sing. di oi#da g>dg - avverbio («giaÁ») g%dz - indic. pres. medio-passivo 2a pers. sing. di g%dx cong. pres. medio-passivo 2a pers. sing. di g%dx g%de - nom. sing. femminile del pronome dimostrativo o%de, g%de, so*de («questo») z#de - ind. imperf. att. 3a pers. sing. di y>dx e>dz - indic. fut. primo medio (senza suffisso temporale) 2a pers. sing. della flessione politematica di e$rhi*x Ð g'je - indic. aor. fortissimo att. 3a pers. sing. di %igli indic. imperf. 3a pers. sing. di g%jx Ð g#lem, g#se - indic. imperf. 1a e 2a pers. plur. di ei$li* z#lem, z#se - indic. imperf. 1a e 2a pers. plur. di ei#li z#rlem, z#rse - indic. ppf. 1a e 2a pers. pl. di oi#da Ð g#m - indic. imperf. 1a pers. sing. di ei$li* indic. imperf. 3a pers. sing. di ei$li* g>m - forma ionica di a>m, particella con valori diversi forma contratta di e$a*m, congiunzione condizionale («se») g%m - acc. sing. femminile del pronome relativo o%| Ð z%qglai - indic. perf. medio-pass. 1ã pers. sing. di aiqglai - indic. perf. medio-passivo 1ã pers. sing. della flessione politematica di ke*cx («io dico») Ð z'| - cong. aor. fortissimo att. 2a pers. sing. di %igli g'| - genit. sing. femminile del pronome relativo o%| z#| - cong. pres. 2a pers. sing. di ei$li*
394
APPENDICE 4
Ð g#ram - indic. imperf. 3a pers. pl. di ei$li* indic. aor. debole att. 3a pers. pl. di g$he*x («io filtro») z#ram - indic. imperf. 3a pers. pl. di ei#li indic. ppf. 3a pers. pl. di oi#da indic. aor. debole att. 3a pers. pl. di y>dx g'ram - indic. aor. debole att. 3a pers. pl. di g%dx Ð g#rhe - indic. imperf. att. 3a pers. sing. di e>rhx (= e$rhi*x) g'rhe - cong. aor. fortissimo medio 2a pers. pl. di %igli indic. pres. medio 2a pers. pl. di g'lai («io sto seduto») indic. imperf. medio 2a pers. pl. di g'lai Ð g%rhgm - indic. aor. pass. debole 1ã pers. sing. di g%dx z>rhgm - indic. aor. pass. debole 1ã pers. sing. di y>dx Ð z#rsom, z>rsgm - indic. ppf. duale di oi#da g#(r)som, g>(r)sgm - indic. imperf. duale di ei$li* z#som, z#sgm - indic. imperf. duale di ei#li Ð >iari - indic. pres. 3a pers. pl. di ei#li ieim, z>ei|, z>ei - indic. imperf. 1a, 2a e 3a pers. sing. di ei#li Ð %iei| - indic. imperf. att. 2a pers. sing. di %igli iise - indic. pres. 2a pers. pl. di ei#li imper. pres. 2a pers. pl. di ei#li Ð >ix, >iz| ... - cong. pres. di ei#li im - nom. sing. del part. pres. di ei$li* x Ð mex*m - acc. sing. e genit. pl. di mex*| («tempio») mex & m - genit. pl. di mat&| («nave») me*xm - genit. pl. di me*o| («giovane») nom. sing. maschile del part. pres. att. di me*x («io nuoto») Ð o< - nom. sing. maschile dell'articolo o% - nom. sing. neutro del pronome relativo o%| Ð oi< - nom. pl. maschile dell'articolo dat. sing. enclitico del pron. personale di 3a persona («a lui») oi> - interiezione che esprime stupore, dolore («oh!, ohimeÁ!») oi% - nom. pl. maschile del pronome relativo o%| oi' - avverbio di luogo («verso dove») dat. sing. del pronome riflessivo di 3a persona («a se») oi#o| - nom. sing. maschile del pronome-aggettivo («solo») oi'o| - nomin. sing. maschile del pronome-aggettivo relativo («quale») oi$o*| - genit. sing. di oi#| («pecora») Ð oi#| - nom. sing. del sostantivo («pecora») oi'| - dat. pl. maschile e neutro del pronome relativo o%| dat. pl. maschile e neutro del pronome-aggettivo possessivo di 3a persona o%| («suo») Ð o>m - nom. e acc. sing. neutro del part. pres. di ei$li* o%m - acc. sing. maschile del pronome relativo o%| Ð o>msxm - imper. pres. 3a pers. pl. (forma rara) di ei$li* genit. pl. maschile e neutro del part. pres. di ei$li* Ð o vglai - indic. perf. medio-pass. 1ã pers. sing. di oi>volai («io vado via») Ð { indic. perf. medio-pass. 1ã pers. sing. di oi$je*x («io abito»). c Particolare di un'anfora attica con figure nere su fondo rosso (VI sec. a.C.), che rappresenta EÁracle mentre combatte contro le Amazzoni. Parigi, Museo del Louvre.
398
APPENDICE 4
APPENDICE 5
d
I dialetti greci
1.*Il dialetto ionico A*Le vocali Prevalgono le forme non contratte, mentre le forme contratte si adeguano alle norme del dialetto attico: fanno eccezione i gruppi eo ed eot, che diventano et. Spesso si incontra il fenomeno della sinizeÁsi (/ p. 9). In luogo di a si trova la vocale g anche dopo e, i, q. B*Le consonanti Il , se eÁ iniziale, annulla lo iato; se eÁ intervocalico, si vocalizza in t e daÁ luogo a dittongo; se eÁ nell'interno di una parola dopo una liquida o una nasale, cadute queste ultime, produce l'allungamento di compenso della vocale precedente (es. *lomo| > lot&mo|). In luogo di p si trova j nei pronomi, negli avverbi pronominali, indefiniti e relativi-indefiniti. In luogo di qq si usa il gruppo qr; al posto di ss si incontra il gruppo rr. Il gruppo cicm si semplifica in cim (es. ci*molai < ci*cmolai). Spesso avviene la geminazione di k, l, m, p, r, s. C*L'articolo L'articolo alcune volte conserva il suo valore originario di pronome dimostrativo. D*Le declinazioni Per quanto attiene alle desinenze delle declinazioni si ricorda quanto segue: Ð LA PRIMA DECLINAZIONE: d nom. f. sing. -g d nom. m. sing. -a d gen. m. sing. -go > -ex (per meta Á tesi quantitativa, / p. 46), -ao d gen. m. e f. pl. -axm, -gxm > -exm d dat. m. e f. pl. -zri, -z| Ð LA SECONDA DECLINAZIONE: d gen. m., f. e n. sing. -oio, -oo d dat. m., f. e n. pl. -oiri(m)
I dialetti greci
399
Ð LA TERZA DECLINAZIONE: d dat. m., f. e n. pl. -erri(m), -eri(m) E*La coniugazione L'aumento si elimina spesso per lo piuÁ per esigenze metriche, manca sempre nell'imperfetto iterativo con il suffisso -rj. Spesso si sostituiscono le forme tematiche contratte in -a*x, -e*x, -o*x alle forme atematiche (es. didoi& in luogo di di*dxri). Caratteristiche di questo dialetto sono le seguenti desinenze: d d d d
1a 2a 3a 1a
pers. pers. pers. pers.
sing. att. -ea (ppf. ind.) sing. att. -rha sing. att. -ri pl. m. -lerha
Le uscite dell'infinito attivo sono -lem e -lemai. Il verbo ei$li* presenta le seguenti forme peculiari: d d d d d
ind. pres. 2a pers. sing. e$rri* ind. fut. 1a pers. sing. e>rrolai ind. fut. 3a pers. sing. e>resai, e>rresai inf. pres. e>llemai, e>lem part. pres. e$x*m, e$ot&ra, e$o*m
2.*Il dialetto eolico A*Caratteristiche generali Due peculiaritaÁ di questo dialetto sono la baritoneÁsi e la psiloÁsi. La baritoneÁsi consiste nella ritrazione dell'accento il piuÁ possibile, la psiloÁsi eÁ la scomparsa dell'aspirazione all'inizio di parola, per cui lo spirito aspro viene sostituito dallo spirito dolce. Altri due fenomeni fonetici sono l'apoÁcope (/ p. 37) e l'elisione (/ pp. 35-36). Con l'apoÁcope cade la vocale finale della preposizione (es. ja*s = jasa*; pa*q = paqa*; ja*kkipe = jase*kipe, per apoÁcope, assimilazione e baritoneÁsi); con l'elisione non solo si elimina la vocale finale breve di una parola, ma si elidono anche i dittonghi finali ai ed oi. B*Le vocali Ð Ð Ð Ð
400
APPENDICE 5
Si trovano le seguenti sostituzioni: a in luogo di g, di ai e di e finale negli avverbi di tempo (es. la&seq = lg&seq); g in luogo di ei (es. ja*sgvom = jasei&vom); i in luogo di t davanti a l e p; o in luogo di a, dopo k, q, oppure davanti a l, m, p (es. rsqo*som = rsqaso*m), e in luogo di oi (es. e$po*gra = e$poi*gra);
Ð t in luogo di o davanti a l e p (es. o>mtla = o>mola); Ð a in luogo di ae (es. a>kio| < a$e*kio| = g%kio|), di ao e di ax, per contrazione (/ pp. 32-33); Ð g in luogo di ee, per contrazione (es. kt*gm < kt*eem = kt*eim); Ð x in luogo di oo, per contrazione (es. a$mhqx*px < a$mhqx*poo = a$mhqx*pot); Ð ai in luogo di a (es. uai&ri = uari*, pai&ra = pa&ra); Ð oi in luogo di ot (es. pe*roira = perot&ra). C*Le consonanti In luogo di s si usa p davanti ad e (es. pe*lpe = pe*mse, pe*rraqe| = se*rraqe|). Caratteristica eÁ la geminazione delle liquide (k, q), delle nasali (l, m), di r e di s (es. ja*kglli < ja*kgli = jake*x, o>ssi = o%si, se*kerrai = seke*rai). Si usa, inoltre, il gruppo rd in luogo di f (es. rdet&co| = fet&co|). D*L'articolo Raro eÁ l'uso dell'articolo, che ha valore di pronome relativo. E*Le declinazioni Il duale eÁ assente. Le desinenze particolari sono: Ð LA PRIMA DECLINAZIONE: d d d d d
nom. f. sing. -a nom. m. sing. -ai| gen. m. e f. pl. -am < -axm dat. m. e f. pl. -airi(m) acc. m. e f. pl. -ai| < -am|
Ð LA SECONDA DECLINAZIONE: d d d
gen. m., f. e n. sing. - x < -oo dat. m., f. e n. pl. -oiri(m) acc. m. e f. pl. -oi| < -om|
Ð LA TERZA DECLINAZIONE: d d
d d
la desinenza del dativo plurale maschile, femminile e neutro eÁ -erri; nei temi in -e| non vi eÁ contrazione dopo la caduta del r (es. ce*meo| = ce*mot|); nei temi in -i viene conservato sempre lo i (es. po*kio| = po*kex|); nei temi in -et/-g si conserva g in tutta la declinazione (es. bari*kgo| = barike*x|).
I dialetti greci
401
Gli aggettivi della seconda classe in -e| hanno come desinenza dell'accusativo singolare maschile e femminile -gm in luogo di -g (< -era). I pronomi personali di prima e seconda persona presentano le seguenti forme peculiari: d d d d d
gen. sing. e>lehem, re*hem nom. pl. a>lle|, t>lle| gen. pl. a$lle*xm, t$lle*xm dat. pl. a>lli, t>lli acc. pl. a>lle, t>lle
F*La coniugazione Manca il duale. L'aumento si omette molto raramente. Frequente eÁ l'uso dei verbi in -li in luogo di quelli contratti in -x (es. ui*kgli = uike*x). Nel futuro attivo e medio e nell'aoristo attivo e medio dei temi in -a, -e, -afx, -ifx spesso avviene la geminazione del r del suffisso temporale. Per quanto attiene alle desinenze si osserva: d d
2a pers. sing. att. -z|, -rha 3a pers. pl. att. -oiri (< -omri), -airi (< -amri), -eiri (< -emri)
L'uscita dell'infinito presente attivo, del perfetto attivo e dell'infinito aoristo passivo eÁ -gm. Le uscite del participio sono le seguenti: d d
part. pres. att. m. e f. -xm, -oira part. aor. att. m. e f. -ai|, -aira Queste sono le forme particolari del verbo ei$li*:
d d d d d
ind. pres. 1a pers. sing. e>lli ind. pres. 2a pers. sing. e>rri imperat. pres. 2a pers. sing. e>rro ind. impf. 3a pers. sing. g#| inf. pres. e>llem, e>llemai
3.*Il dialetto dorico A*Le vocali Si trova sempre a in luogo di g (es. ua*la = ug*lg). Nelle contrazioni relative ai gruppi ae, ao ed ax prevale a (es. Leme*ka| = Leme*kao|). Talvolta, tuttavia, ae daÁ luogo ad g. Per quanto riguarda le altre contrazioni: d d
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aei > z, a°, y (/ pp. 32-33) ee > g
APPENDICE 5
d d d
oo > x eo > x, et oe > x
Spesso i gruppi eo ed ex non danno luogo a contrazione. Negli aggettivi prevalgono le forme non contratte. Quando vi eÁ allungamento di compenso: e > g (talvolta), o > x, oi (talvolta, es. Lx & ra, Loi&ra = Lot&ra). Le preposizioni a$ma*, jasa* paqa* e peqi* subiscono l'apoÁcope (/ p. 37) della vocale finale e poi la baritoneÁsi (per cui diventano a>m, ja*s, pa*q e pe*q). Spesso con a>m e ja*s si ha apoÁcope ed assimilazione con una sola consonante (es. jasabai*mx > jasbai*mx > jabbai*mx > jabai*mx). B*Le consonanti Il iniziale, scomparso nel dialetto ionico giaÁ nel secolo VIII a.C., sopravvive in quello dorico fino alla piena etaÁ ellenistica (es. a*man = a>man). Il intervocalico sopravvive anch'esso per lungo tempo (es. me*o| = me*o|), ma scompare prima di quello iniziale. Davanti ad una vocale dolce si trova s in luogo di r (es. st* = rt*). Talvolta r sostituisce h (es. e>rgje = e>hgje). In alcuni autori si trova il gruppo rd in luogo di f. Non eÁ rara la geminazione di r. C*L'articolo Nel nominativo maschile plurale dell'articolo si conserva l'antica forma soi* (= oi