Sostenibilità digitale: perché la sostenibilità non può prescindere dalla trasformazione digitale [1, 1 ed.] 9788894484137

Mancano 10 anni alla data che le Nazioni Unite hanno fissato il perseguimento degli obiettivi di Agenda 2030. 10 anni ne

400 73 114MB

Italian Pages 173 Year 2020

Report DMCA / Copyright

DOWNLOAD FILE

Polecaj historie

Sostenibilità digitale: perché la sostenibilità non può prescindere dalla trasformazione digitale [1, 1 ed.]
 9788894484137

Citation preview

-

I

Trasformazione digitale: il senso di una rivoluzione di senso

Da dove veniamo? Valerio fu strappato dalle braccia di Morfeo dal suono acuto della sveglia sul comodino. Il tempo di lavarsi e vestirsi in fretta, ascoltando la radio per sapere cosa fosse successo al mondo: un giovane giornalista deve sempre tenersi informato. Una colazione veloce con un occhio alla TV e via in strada, sollecitato dal petu-

o

lante bip bip del suo Casio, che, dal polso, gli ricordava che era ora di affrettarsi

(lJ

C/l

~

C/l

per /'intervista . Borsa in spalla con registratore, macchina fotografica e /'insepa rabile block notes. Scorta di un paio di cassette da 60, e rullini da 36 a volontà. Per il viaggio colonna sonora dall'ultimo disco dei Dire Straits, Money For Nothing, ascoltati dal suo walkman nuovo di pacca. o

C/l

~

(I)

C/l

;;::1

-..... o.i ctl ._,

Ol

A qualche appassionato di musica sarà saltato agli occhi, dal riferimento a Money lor Nothing, che le righe precedenti sono ambientate nella seconda metà degli anni Ottanta. L'album che contiene l'omonimo brano, infatti, è stato pubblicato ormai oltre trent'anni fa. Ma anche chi non dovesse conoscere i Dire Straits, pur perdendosi molto, non farebbe fatica a collocare in quell'epoca la vita e le avventure professionali del giovane Valerio.

ii (I)

~

.....o N C1l

s ).-e

.....oC/l C1l

).-e

f--,

È il contesto degli strumenti citati che rende la collocazione

nel tempo inequivocabile: sveglia, radio, orologio da polso, macchina fotografica e rullini, audiocassette e walkman. tutti strumenti che hanno segnato un'epoca, rappresentando l'apice dell'era dei media analogici nel momento di massimo splendore, prima del suo inevitabile tramonto. 27

M·wk K•f\OP {1 ~r~-p1.1.1~.,,c• ,.a \/O ))t~r ln prhn e . ·1 n. vo\ta \(\ }' ~t,·nto cnsteì. . ' . /ò ' r N M o O t/ 1111(1, \ S l S r pt'l' s\1 01u J]t!Y ~ \ ,,c \ ù \ '\ \ ( \ Ù \) 1l\i.ì . . M·s no , o f\ \' s u l n ,n t W (' .. " s lcrca to dE\ ◄ t\ . ... eta stato n -me~s u n p a i o e la Corùn,o t\ ·1 ·f 1 \ · n\y \ a ena , i..,. at o a pro dtu. - •'\ dore ave va r•·e i ce \~b-t \ .p~ ·1 inon . co nunodore . . 1 , " e11to ,n ctn 64, 11~so1·nn,a. c.: 1 tl l 1 ~ esce dai la ~. 1 f o .. n o n n a J p t1 uteretano u ·1 ' • t d et\ borat on. do 1 tl 1z~a 1 ve e in can1ice . ~-espet\\ bianco. e d . tra ne1le_e,ase . È \' epoca en . 1 n C\.ll 1 . concetto d1. . 1 a s c e \\ ut e1 , ,tpC)) Un'epoc Personal C . · oin~ lupp at a p · a .ch e si è sv ~ . '" a e r p t' 1 q o a u nni e e11e h sto le basi as1 . p e b1 an"1ento . · t r e n11 ~ 1 · un cam.. . radicale d • viviamo c ie t à . 1 e . 1 1 E C a Ul che è arriv so oggi, e s a t ata t a n1e11te. c 1 e succe· ss l l a s econda m a n n i '80 c o ~ n n e . e t à degh on l'era de . cì a un. 1111 ed1a en ~ Ù \\ U \\ U O


essima ·. . . il hvello d'innovaz1· Psd1~1one mtutti i ratingintern"'•;o """' one e1 Pa · · g·ta1 es es1. S1 prenda a titolo di i . Economy and Soc· Sta~ membri dell'UE ie~ Index): nel 2019 l'Italia .

38

~hzzazionedeJJ~r~quanoannoconseeuu!l il 20191

t--':s.v(. o..

o.nua, della società In

dire), il concetto deriva dalla cra51 dJ . , ~ fti":m,tjj qumdi, è la sc1e-nza che 81 ._ tica". L'informatica, Ull:U au..,,,..~ d. . tomazione e1 processi informativi Per Wtc:imàl m.are J pro. . . . .. f rtWll\-...t..1 .. rm ovv1ament@ vanno essi cessi m ormattvi -,,__..COJJ . i1 lmguagg10 usato dal computer il linguaggio blDIOO, cbt sz basa su una logica digitale, ossia una logica che ~ di codificare l'infonnaz1one utiliziand.o ~e cifrt binar•. Je uniche che - per ora - il computerè in gràdo cti tap11t Le CJfn del linguaggio binario sono quei b1t(binary~ appunto) dw possono assumere due valori: O e 1. Oìgital:inan nmor.mazione equivale quindi a codificarla in formato binalao - Galla esprimerla attraverso una lunga sequenza di Oe di 1- cml elle possa essere gestita in maniera automatizzala ltUìlNilO un elaboratore che, per quanto veloce, più di queste due cifle .nan

Tutto qui. In sostanza la dicjtaJi11a;n,1e ~ questa b1Hh1w m linguaggio digitale i processi cosi eta polelli gestii~ mmerwa automatica. Maseilprocessoè(~ tem h)ba !e. . . lo stesso si può dire per i risultati cm pana. evidente, per esempin. cbe. nel ma ana ia Clàli,.... da r • la la approccio ana!~ • . . legll:llL BUD • ..,. ione comportalaMalli,. ,.••• ihl --• tione, che,

•·e

*i'

i

É

ii

a

2; VJ o

(/J

40

. f dal punto di vista dell'effici ellfa. ·· che s1 a lta il cambiamento prodot. to daUadi.. uò migliorare ci~ . ss1. ralvo , . P casi, i p e marginale, ma, rn a1cun1 rnento dei proce , ro.. . . . . . e puo esser Pens1,· 1 S1 t1. uz10na nvo ente tteralm 1 gitalizzaz10n ad . . . no essere e . . ttività di ncerca delle mfonn aziolli.1ll cessi posso . . . t· . . d . . alla semphce a .. b'blioteca: i 1Im1t1 1s1c1 e1 supporti rn . esernpw1, om ~ una 1 a .:m.. . f rmazioni erano conservate. nell'er un cata ago . m ~. . . l'1sui quali le o a catalog di li d1 model t t alla definizione tena . . . . . .. . logica hanno por a o .. , bbn su1 az10m mform Le ssi. comple . . 10 .111 ~ . zione anche mo lt O '..; suddi" essere o posson • d.1cano i reparti ' 1reparti . am •-QJ . . bibhotec n .. cosi via. lnsornr --~ a loro vo lt a Per epoca storica ' stile, autore, e cercare un'informazione riferita a un libro presen te in una,bi. blioteca può avere un livello di complessità non irrileva_nte, Ciò dipende, in larga parte, dal fatto che l'inform azione dett sottostare ai limiti fisici e strutturali del support o analog ico nel quale è conservata. La stessa metafora del sistema o~n· tivo Windows, basato su finestre e cartelle, si basa sulla ripto, posizione di limiti fisici che a pensarci bene non hanno alcun senso in un contesto digitale, ma è stata una metafora uWe per avvicinare centinaia di milioni di utenti a un contes to altn· menti astratto e privo di euristiche di riferimento. Ma. se pas • · siamo dall" f ca a quella digitale, ecco rhe, analogi ne ormazio m . 0 991 inse. • per trovare qualcosa su un motore di ricerca basta n~e ~~a parola chiave in un campa dì ricerca• e il motore rt-• stituua tutti i risult t.1 ·t . . parola . Senza portal'S1 . d'ietro i. "ItrniW . , del a nd enti a quella .. relll e ire ridefin mon o analogico, si può gegnerizz ll . . are un processo que o d1 ncerca. in questo caso sfruttando 1 li · ta e rea Potenzial•t· 1 d l · · a e dìgitale . In ogni caso, SI s ·. . lavorando sul dell'azione. modo m cui si agisce, non sul prodotto

Volendo QUìndi . • , , ·. sintetizzare: . . ~ i a il •co111e·. ne izzazio digital Quando s1 parla di di un Process a o, Per quant 0 tale attività possa portare



un cambiamento formale nel processo stesso volto a una sua ottimizzazione o a un miglioramento, essa non impatta sull'obiettivo al perseguimento del quale il processo è rivolto. In altri termini, nel caso della ricerca delle informazioni, che sia fatta utilizzando il sistema tassonomico proprio della maggior parte dei cataloghi bibliografici, oppure un sistema basato su ricerca per parola chiave, proprio dei moderni motori di ricerca, non cambia il senso di ciò che si sta facendo. Cambia esclusivamente il come lo si fa. è una scelta. La digitalizzazione, è bene chiarirlo, è, e rimane, una scelta dell'individuo o dell'organizzazione. Magari obbligata dal contesto e dal mercato nel caso delle aziende, o dalla propria rete di conoscenze e di contatti nel caso degli individui. Ma è, e rimane, una scelta. Nessuno arriverà in azienda e obbligherà il proprietario a usare la posta elettronica invece del fax, almeno fintanto che esisterà come tecnologia. Così come nessuno sarà obbligato a utilizzare il computer per scrivere una relazione, piuttosto che redigerla c~n la macchina da scrivere o con inchiostro e calama10. Epicuro diceva che nessuno sceglie un male capen~o che è un male, ma ne resta intrappolato se, per sba~ho, lo considera un bene rispetto a un male maggior~: tutto sta a capire - con la digitalizzazione - quale sia

o

o"'QJ

...."' w '§

'6, ~ QJ

o o

.l Cl)

§

o

"' ,-.... .... Cl)

1

o

o .-:::

1;'

(..)

il male maggiore. ando alla. storia.di, Vale., r·mSe si dovesse declinare tutto c10 pens . na - se si dovesse immagmare, c10e, I . ofessioni (come quella del . no o a quella cli An .ende (come quella di pllr patto della digitalizzaz1on_e sulle . 1· t Valeno) o su e az1 . . d rebbe pensare a quali . giovane g1oma is a 1cola) - si ov · · . 1 ontesto tecnologico negli Anna, imprenclitnce· agr ne c . rvenut1 t . cambia menti sono m e

41

r ambiamenti abbiano impatt ;i afl . e a come ta i e ct· . ultimi decenni'. ndo dal punto 1 vista degli Sh-,. te realta. . . . "'. . . o da qua , . su ques na macchma da scnvere Per f:i. ... . assato di temP -.qe er usare u Ne e P rio dei media si è evoluto. Oggi V enti bastava sap a. . i lo scena rn , . •aJ media, d1stmguere una fonte at. il giornalista. Ogg . . . . . scere i soci s districarsi nei. meandn d1 arcbjtJi., lerio deve cono a fakenew, .. essere utilizzati per comprendere la tendibile da un . . . d t' che possono . . alisti si orientano con 11 data joulllapieni di a i . . • (ma quanti g10rn menti di post-produz10ne audio e video rea1ta 1JS. m?). conoscere stru I

Emolto altro. A na deve avere la capacità di utilizzare solrwarf . . .. . , Cosi come n uti• 11,- sapere come dialogare con l ammm1 straz1one • . gest10na lizzando canali digitali (che dovrebbero semplifi care la vtla ma, agli occhi dell'imprenditore, sono spesso meri appesantimenti dell'attività), capire come comunicare con 1 propn clienti usando i nuovi canali di relazione . E così via .

Poi venne la trasformazione digitale: la dimensione di senso ~a digitalizzazione è, dunque, quell'attività volta a ottimizz.are processi attraverso il ricorso all'automazione e alla reinge,. gnerizzazione· atti ·t· appunto, dall'informatica , v1 a consentite, . , qua d 1· · f m ormatica diventa pervas1vaf n eMa cosa succede . osa succede quand 0 l d. a 1ffus1one deì computer aumenta . . .. . . esponenzialmente e . . que sti 1mz1ano a entrare in tutte le faJD1· glie? An . cora di più· co intemetn1 .R · sa succede quando lo sviluppo della rete .J;L . . . . • ete, e la \ a . nascita dei soc1al media umt1 alla (l.l-1 fusione capili gh ' . . are de li g smart device (m primo luogo s111artphone , . . d , ma non solo) su ' comnuterpressoche il °no ren Perfluoecon~..,. . y uq1tono di . ~ccedere ai servizi in Rete da quaJs1as1 strumento, in a . QUals1as.1 luo go, m qualsiasi momento? c os

succede qua~do la pervasività dell'interazione digitale diventa ~ale d_a impattare sui comportamenti delle persone, sul modo m cm esse comunicano tra loro, si informano, costruiscono_ le loro convinzioni, ridefiniscono il loro orizzonte degli eventi, fanno scelte d'acquisto, conoscono nuove persone, stringono amicizie e rapporti d'affari, si innamorano? Cosa succede quando le relazioni tra le persone diventano una funzione sempre più profondamente mediata dalle tecnologie e dalle reti sociali, e cosa succede quando diventa progressivamente difficile scindere i momenti relazionali svolti attraverso modalità tradizionali da quelli attuati attraverso processi tecnologicamente determinati? Succede - tra le altre cose - che si passa dalla dimensione della digitalizzazione a quella della trasformazione digitale. Una dimensione nella quale la sempre maggiore presenza di tecnologie digitali nella vita di ognuno produce profondi impatti sui comportamenti, sui modelli relazionali, sulle dinamiche di comunicazione, sviluppando un inesorabile processo di rimediazione 9 dei comportamenti individuali e collettivi. Processo che a sua volta induce un vero e proprio cambiamento di senso in molti aspetti della nostra società.

1

°

42

La pervasività dell'interazione digitale genera un cambiamento radicale nei comportamenti delle persone e uno spostamento delle loro leve di valore. In altri termini, il mutato scenario di contesto ha un impatto tale sulle motivazioni p~o~ er CUl Sl . . fonde delle persone e della società nel suo ms1eme, P . . . tras format·iva che vede nel d1g1tale sviluppa una dimens10ne . restito da J. Bolter e R Grusin che_ . . •. . •. . t graziane tra media vecchi Il termme nmed1az1one e preso m _P . . . e petJZJoneem e,. trasformativo dei i··mpatto . nel loro testo Remed1at1on. om 1 • · 2oo3' descnvono . · me . . e Assoc1ati, e nuovi Guenrn ct· l nel suo ms1e · ' "nuovi media' nell'ecosistema me ia e

9

43

una trasformazione nelle :Per, he produce c zatore . . . . n cata11z nella 5oc1eta. . d. celta, la trasformaz10ne digit~1 u ~e, . . oton 1 s sone e ·re a livello d1 processo, ma agis ce ttando su1 rn . . . . . 1·ta ad agi Jrnpa di c~i-.. mfatt1, potere, Il ha enso: d' hrn s1 non ue, dunq ~1.1• • · livello 1 5 Una vera e propna nvoluzione di 1 tteralrnente a . delle cose. e . Ua mutata percez10ne del concetto di biare il senso . . . . b sandos1 su ·n volta ai d1vers1 aspetti: valore deU . senso che a 1 e l' to d1 vo ta i valore delle istituzioni, valore de· . valore (app 1ca 1 . . . • terpersona11, i quali entriamo m contatto, valore relazioni m . . . dei serv1z1 con . t· anche valore delle persone) produce un bem e . d ll'intormazione, m f do in ogni aspetto della vita. e cambiamento pro on a si limita digitale non • d' che la trasformazione . . . . Ecco, qum 1, mettere a disposizione di Valeno nuovi potenti strumenti. ma arriva a ridefinire la professione del giornalista dandole un nuovo ruolo e una nuova dimensione nella società. La Rete non si limita a consentire un'ottimizzazione dei proces.-si ope,. rativi che portano alla realizzazione di un giornale. ma rìdefi• nisce il senso del giornalista, riscrive le regole della professione, ridisegna la figura di un professionista che non deve quindi soltanto imparare a gestire nuovi contesti, ma che ha un significato nuovo nella società. E lo stesso vale per Anna. che non deve soltanto rendere più efficiente la sua azienda gr~zie alle tecnologie, ma deve capire come cambiare il pr~ pno modello di business in funzione del fatto che i suoi clienti - che sono sui soc . 1 h . . 'la, e e s1 mformano on-Jine che cercano . .. ' . .. ., espenenze nuove sono g1a cambiati, m quanto insentl nella . dìnam• ., ica sviluppata sul mercato dalla trasformazione digi· tale. Camb· d . altà · ian 1 parametr'1 d'1 mterpretazione della re cambiano le le dì .i... ll ve scelta e que e di valore. Per Anna è tonQ.CJ· mentale inter . . per cettarle . ' capire come far evolvere la propria azienda.

°

44

. Così, se la digitalizzazione parte da una se elt a de11,azienda per ., . . . con le quali fare le eose (que11a che si. ndefmue le modahta . . una dimensione del "com e"), 1a tras formadefmue potrebbe . . . . di senso z10ne d1g1tale - nella sua dimensione di' ri·volu z10ne - afferi~ce al dom~io del "cosa". Non si limita a impattare sui processi, sul modo m cui si fanno le cose, ma ne ridefinisce il senso. Se la digitalizzazione ci consente di fare le cose meglio, la trasformazione digitale ridefinisce ciò che ha senso fare. In questa dinamica, quindi, se la digitalizzazione riguarda il modo in cui si fanno le cose, la trasformazione digitale riguarda il loro senso. Da sempre le tecnologie producono un cambiamento nel senso di alcuni contesti sociali e di alcuni mercati. Prima che gli orologi e le sveglie diventassero oggetti d'uso comune, ad esempio, in molti centri inglesi esisteva la professione dell'avvisante. Era colui che la mattina presto bussava con un lungo bastone alla finestra delle persone - tipicamente gli operai che dovevano svegliarsi prima dell'alba per andare in fabbrica - per avvisarle che era giunta l'ora di alzarsi. La diffusione delle sveglie privò di senso questo mestiere, generando un cambiamento nelle leve di valore degli utenti, che faceva sì che non vi fosse più la percezione dell'utilità di tale attività. Nulla avrebbe potuto un'evoluzione tecnologica della strumentazione tecnica dell'avvisante. Così come un'ottimizzazione dei processi operativi non l'avrebbe resa più sensata. Bastoni più leggeri o addirittura in grafene (che va di moda) non avrebbero salvato questa attività dall'estinzione, co~ì c~me la capacità cli sviluppare percorsi ottimizzati per impiegare meno tempo non l'avrebbe resa meno inutile. Allo stesso modo la trasformazione digitale agisce sul senso delle cose, sudll~ Ile persone' sulle. catene de percezione di valore da parte de , n semplice cambiamento e1 . a abbia senso valore di intere industne. Non e u . modo in cui fare le cose, ridefinisce piuttosto cos

o(l'J t::

QJ

(/)

o

Cl)

t:: QJ Cl)

45

· un 111u

fare e senso

tato scena

rio di contesto, non ha p·,

l(t

cosa, in

·ntetizzare

rve essere il più preciso avvi·

Volendo si . • a". Non se ., . . . 3D1bia il cos ·ttà non ha pm bisogno d1 avv1· • e .ttà se la ci . . .

sante della ci ·t' di avvisanti non dipende da 1 necess1 a . . santi. E ~ . b vi a svolgere Il propno lavoro,.rna siano ra . quanto essi . della tecnologia, della società e l'evoluzione da carne d tale lavoro più o meno utile. Da reato ren e del rne gia è contemporaneamente, stru. 1 e la tecno o ' . . . sernpr erativo di processi di cambiamento rnento e attore gen . . , . . . ale rappresenta un vero e propno catahzzarna il dig1t . . d' e dello sviluppo d1 processi 1 convérrt f tore che, o . iale-o per quanto nguarda la comunimed S genza tran ' . · e dell'incontro tra inlormatJon technology e caz10ne, operational technologj1, per quanto riguarda i se~vi_z'i e i processi industriali, ha generato un processo diaccelerazione nella ridefinizione di senso che sta toccando tutte le fasce sociali, tutte le industry, tutte.le

Con transmediale s'intende quella modalità di distribuzione del conte: nuto che si dipana attraverso più media arricchendolo sulla base delle cç1ratteristiche specifiche del singolo media Il termine è alla base del concetto di 'transmedia storytelling' (o narrazione transmediale), proposto dall'amencano Henry Jenkins, come una forma narrativa che si sviluppa attraverso diversi media arricchendo l'esperienza dell'utente. [Fonte: H Jenkins, Cultura Convergente, Maggioli Editore, 2007] u Per O r . · ,. 'Pera wnal Tecnologr, (tecnologie operazionali) abbreviato m OT. s mtende 'l'i · · . , . . nsieme di strumenti ha.Idware e software che rilevano g!I statuse/o attivano op · · . • . . eraziom che, grazie al monitoraggio e al controllo di ap· parecch1ature mdust . 11· b . . di auto 1na • em, processi ed eventi imprevisti, consentono ma IZZare e ottim · · . d· mentali per la t 1 :zzare I processi stessi. Sono considerate fon 3 1 • .. esempio gli im u.e a.degli 1mpian tI· e de1le infrastrutture cnt1che corn e, ad pianti energetici 1 · . · con· ·d ' s1 erati in opp · . , e reti 1dnche e simili". Inizialmente : , os1z10ne alle l li . zie a11 loT, stanno s -1 n ormat10n Technology, oggi anche gra . , se' [Fonte: G;:irtnml v1 uppando un a d.1men«1nno ,.i; ~ ~~" ~rn ~~..,,., r-nn es 10

6



professioni. Non c'è settore e non c'è . . . . . camp.oche oggi non sia toccato dalla trasformazione d' ·,t ,_ , . , · igi .a.N:, ~l benp e nel male. Non c'è ambito - econnrn , . . . vuuCO O SOC1ale che, oggi, non debba interrogarsi sul cambiamento indotto dalle tecnologie quali strument·1 d'1 nme'-lldz:tone . " ~. d1 senso. . Il che vuol dire che non c'e' am b1to ehe non debba mterrogarsi sul cosa abbia senso fare in un mondo in cui le dinamiche della trasformazione digitale stanno mutando profondamente le l.eve dj valoTe delle persone. Se la digitalizzazione cambia il modo di fare le cose, la trasformazione digitale ridefinisce cosa abbia senso fare; è una condizione. Se la digitalizzazione è una scelta, la trasformazione digitale è una condizione. La trasformazione digitale non è un processo che riguarda la singola organizzazione o il singolo individuo (seppure ogni singola organizzazione e ogni singolo individuo devono interrogarsi su come agirla),. ma riguarda la società nel suo insieme. Afferendo alla sfera delle motivazioni sociali profonde, riguarda il modo in cui la società si ridefinisce in un gioco di specchi che vede, da una parte, la tecnologia come motore di sviluppo, dall'altra, le persone come attorì protagonisti di tale sviluppo. Le singole persone e le singole aziende possono solo scegliere se studiare e comprendere la direzione di un cambiamento collettivo, e magari contribuire a una sua ca-definizione. Non possono però bloccarlo. Né, ignorandolo, possono ignorarne gli effetti. L'avvisante che non avesse accettato di prendere atto della perdita dì utilità del suo mestiere ~on sal'avanzare delle sveglie nelle · . rebbe stato sa1va to dal he prima svegliava con il suo bacase delle persone c . 'b ·1 ·t, bloccare la h , on era nelle sue passi i I a . . 1· La trasformazione d1g1tale stone, pere e n diffusione delle sveg ie. ·

.... o ]

a (U

u

47

cietà e contribuisce a ridefinirne r egole . . ervade 1a so , fini · seguire 11 ntmo del cambiarn . P ' . ento e . . modelli e con . . . ntribune a dehmrlo sono 1unica st rada . tentare di co •b'l per non esserne abbattut1. poSSl le

e innovazione rmazione digitale _ .. . .

Tras fo

digitale non e d1g1ta11zzaz10ne. Questo 1,ab. .. Trastormaz10ne di mnovazione?. Che to Ma che dire del.concetto . . biamo appura . ne e la trasformazio ,- tra essa la digitahzzazio . ne . . . ' relaz10ne e e Renato Zero, . 1e.7 Come già spiegava m tempi, non sospetti . . d1g1ta le relazioni a tre sono sempre un po c~mph~a~e da gestire e il triangolo tra innovazione, trasformazione digitale e digitaliz. zazione non fa certo eccezione. Anche in questo caso, infatti, troppo spesso si tende a confondere la trasformazione digitale con l'innovazione, declinandola talvolta come una sua tipologia specifica e attribuendo a essa una natura e delle valenze che non le appartengono.

Per iniziare: cos'è l'innovazione? Non è facile definire l'innovazione. Non è facile farlo in quanto il concetto - per la sua intrinseca multidimensionalità e per la sua ambiguità semantica - è, di fatto, profondamente poli· semico. Oltretutto, è un concetto così vasto che si presta a in· terpretazioni completamente diverse in funzione del contesto rispetto al quale viene declinato. La ricerca di una definizione organica negli ultimi due secoli ha appassionato scienziati e ricercatori di tutto il mondo. Esistono persino studi che hanno come obiettivo quello di individuare una definizione del còn· cetto di innovazione. Uno di questi arriva a elencarne quasi cento diverse 12 .. .limitandosi alle principali e più condivise. . . . ,,. ryde/Jvi·· A Baregheh J R 1 · · ow ey, S Sambrook To waFds a mult1d1sc1p11na . · t10nofmn · · ovatwn, Management decision 47.8 (2009): 1323-1339 ·

12

48

In tempi non sospetti, quando internet e la tras formaz ione digitale erano ancora di là da venire, Joseph Schum peter si nie riva all'innovazione come a quella "distruzione creatrice•11 che, per la sua forza dirompente, può obbligare la socie tà. m un contesto di economia di mercato, a evolversi O a estinguersi. Erano gli anni '40 del secolo scorso e di digitale non si par i.ava di certo, ma l'innovazione aveva una dimensione di in eluttabilità ben evidente, così come i suoi potenziali impatti, positivi e negativi. La declinazione di Schumpeter ben si applica, in questi termini, ai risvolti che stanno avendo oggi tecn ologie come internet, l'intelligenza artificiale o la robotica - solo per

2

citarne alcune - sulla nostra società. Risvolti che, andando al di là di un determinismo tecnologico, che definire ingenuo non sarebbe certo sbagliato ma pensare superato sarebbe - probabilmente - ottimista, impongono un profondo ripensamento della natura, delle regole e dei processi della società stessa, avendo conseguenze che non generano solo - o necessariamen te - benessere, ma che pongono il consesso civile di fronte a cambiamenti che, talvolta, hanno effetti laceranti. Questi cambiamenti non sono un "effetto collaterale· dell'innovazione, ma una sua caratteristica intrinseca. Caratteristica da comprendere bene nel momento in cui l'innovazione diventa leva di sviluppo e di questo sviluppo si deve definire la direzione. Una direzione nella quale gli effetti sociali degli impatti della tecnologia digitale - che è oggi il più potente driver di innovazione del quale si disponga - sono, oggi, così centrali da toccare tutti gli aspetti della società nella loro dimensione

13

J . A Schumpeter, Capitalismo, socialismo e democrazù,, ETAS, ZOOl

49

. 11 voro alla privacy, alla libertà, alle tela . ' a a pensi · , . e al commerc10). di senso (s1 ' . . ll'infor111az1on z1on1, a . miche dell'i nnovazione è, quindi, 1.ndi, . dere le dma . f e una leva di svilu,ppo della quale 81, rie. compren b1·1 per arn . le variabili, per far s1 che tale svilup. po Pro, spensa e nare ano a gover . sitivi pur nella consapevolezza che 1 risvo}h. se . ' duca impat ti po . . il ati al cambiamento non saran no mai del tutt o negatm co eg elimin abili. Per questo motivo è import~~te misurare i processi ~i i~nova . e, nel contempo ' deflmrne accuratamente gli obiettiVJ', z10ne sia che si tratti degli obiettivi di business di un'azienda, sia di quelli di un'intera nazione. O del mondo in cui viviamo. Non è un caso, quindi, che un'organizzazione come l'OCSE da ormai oltre 20 anni dedichi alla definizione delle metriche e delle metodologie per l'innovazione particolare attenzione e che su tali temi abbia costruito un documento che tiene costantemente aggiomato14 nel quale definisce - appoggiandosi esplicitamente al lavoro di Schumpeter - quattro tipolo9ie di innovazione15: • innovazione di prodotto: si applica a beni o servizi nuovi o significativamente migliorati. Ciò include mi· glioramenti nelle specifiche tecniche, nei componenti 0 nei materiali, nel software, nella gestione dell'inter· faccia utente o in altre caratteristiche funzionali. Nel momento in cui Anna inventa un nuovo tipo di rnoz· zarella e la propone sul mercato, sta sviluppando un processo di innovazione di prodotto. 2 L't1l· Ci si riferisce all'Osi 0 9 · 19 nel ne edizio prima in cato pubbli Manua l tima edizione d 11, e Oslo Manua l è del 2018 is Oslo M . !)afa, . · anuaJ, GwdeJ· mes lor Collec tmg and fnte1p1eting Inno vatJon OCSE, 2018.

14

50







innovazione di processo· s1 3pplv:~ a lmet? di ptndu zione e Slflluppo nuove o s1qn1fo:'3t.1,•,.mi~nfe ,n1qhorate . Ciò include cambiamentJ s1gmf1carn1 neil"? tee niche di produzione , nei macchm~n o n~t soflwaredl ges tione dei processi produtt.J v1 Nei mmnenro Ul cw il giovane Valerio smette di scrive-rii! gJ,1 amcoh su& vecc hia Oljvettj Letter a 22 per passare ai PC, o mr1@ite di det tarli al telefono }j spedisce via emaJ./. sta mnovando una parte del processo d1 prodUZ1one del gwrnale. innovazione di mercato:si appbc a a nuo11e tecmche eh mark eting, al miglioramen to delle modallt.a con ie quali si raggiunge il cliente, al design e al pacltagmq, del prodotto, così come al pricin go alle modalita dJ co-municazione. Quando Anna smett e cli :inviaie catalo· ghi per corrispondenza per aprire una pagina sw s1.r cial netwo rk site più diffusi e inizia a conta ttare 1 clienti attraverso quest o canale, sta sviluppand.o una innovazione di mercato. innovazione organizzativa: si applica a nuovi modelli organizzativi, così come ai cambiamen ti fatti nella gestione del personale e nelle relazioni estern e. Quando la redazione nella quale lavora Valerio unifica 1 processi di produzione delle .in.formazioni, non distin· guendo più la redazione del giornale.da quella della radio e utilizzando le stesse risorse m mamera trasversale ai canali, sta attuando una innovazione organizzativa.

to, · . aùva o di ·.merca . . . zz . Che sia di prodotto, d1 processo,. orgaru sulla che V1ene dei.ini ta . . .. ,. . d . esisto no due tipi d1 innovazioneIl. quehe vìene defllll ta 'Jsrup · tt arebbe dirom ~e staini ng, o incremen tale, e que duz1one corre• anes ·ncrem entale . tive, o radicale (anche se 1a tra .· ) L'UlllO 1 · · V8:Zl 0 10 I · · · pente, che rende anche meg

51

di miglioramento continuo che e aratt . te dei cambiamenti, soprattutto ne11 e. segna que . e· . . g10r par . nzza la ma~ . 11. nei setton d1 mercato consolidati i1, lt\. · c. qu l • d1z1ona e f . che i prodotti o le organizzazioni p e dustne tra roce. . . eno che a s1 . 1. mbiamenti contmm e progressivi T fenom lltta · ' picco 1 ca ni· fa Clayton Christensen e Joseph Bo · dano per Wep , . ià oltre 3Oan h 1 tecnologie stavano portando una novità . via, g . - un. . . notarono c e e . d !l'innovazione contmua e progressiva s1 sarebbe . f . d' portante. a sul mercato, nompent1 . a que lla radicale ' con. ef .etti . passati . d tt' sulle persone. E Il d1g1tale non ha fatto altro ehe SUl pro O 1, 1processo

amplificare questo fenomeno.

Quella che c'è tra innovazione e digitalizzazione è - per dirla alla Facebook - una relazione complicata. Relazione che diventa ancor più complicata se vi inseriamo il fattore della tra• sformazione digitale. Tre elementi che sono in stretta correlazione reciproca, ma dei quali - troppo spesso - per amore di semplificazione, per il bisogno di concettualizzare o - talvolta - semplicemente per crassa ignoranza, si invertono i rapporti di causa-effetto. Occorre, quindi, guardare con molta atten· zione ai rapporti di interdipendenza dei vertici di questo.trian· golo, nel cui perimetro si ascrivono alcuni dei fenomeni più importanti della nostra società.

· the e Ch ·st Harw n ensen, J. Bower, D1sruptive Technologies: catchm9 ard Business Review, 1995

wave.

v

zione di mercato. Come entra la trasformazione digitale in questo quadro? Se innovazione, tecnologia e digitalizzazione sono processi collegati tra loro da rapporti di causa-effetto (l'innovazi_one_è _un effetto dell'applicazione di successo della tecnologia digit~le a .zio) la trasformazione . . vi. un processo, a un pro d otto O a un .SeM ·. digitale rappresenta il contesto di senso m cm, oggi, si s

Schumpeter parla esplicitamente di innovazione di prodotto, di processo, di mercato e organizzativa: l'innovazione tecno: . elencate. Ma questo non perche, · non e· tra le categone lo gica le a tutU . quanto, piuttosto, perché è trasversa poco importante, gli altri tipi di innovazione.

52

Dalla scoperta del fuoco all'invenzione della ruota, dalla stampa a caratteri mobili al motore al vapore, dal microchip alle reti di computer, dall'intelligenza artificiale alla blockchain sono sempre stati elementi di tipo tecnologico a determinare quei cambiamenti di paradigma che hanno alimentato lo sviluppo del progresso e della civiltà umana. Oggi la tecnologia è per lo più digitale. Viviamo in un'era - che è stata definita l'era della quarta rivoluzione industrialeIT - in cui l'applicazione di logiche e tecnologie informatiche sui processi industriali ha l'effetto di ridisegnarli, ridefinendo i mercati e le loro regole. La tecnologia in generale, e la tecnologia digitale in particolare, sono quindi strumenti dell'innovazione, che si attua, effettivamente, nel momento in cui il prodotto o il servizio sono per la prima volta oggetto di transazione sul mercato 18• L'innovazione, in tal senso, si ha quando un'invenzione (che non è innovazione di per sé), trova una sua applica-

11 triangolo l'avevo considerato?

16

· L'innovazione non è solo tecnologica , quindi, ma non e,.e UU10vazione che non si basi su una tecnologia.

luppa l'innovazione.

.

· . world Economie Forum,

1· "016 K Schwab The Fourth !ndustnal Revo1ur1on, . d e1 ·8 le Franco Ange i,.. . . , . 2015, trad. La quarta rivoluzione w us ~ . • Jnnovarion, Penguin Modem 1 18 C. Freeman, The Economic:s o! !ndu::,tna Economie Texts, 1974. 11

-

53

e (!)

© o

(/J

. • ormazione digita. le è lo scena rio d1 f , · a la tras . ?ife. in sto nte co d1 dro qua ione· il I cu1 In quest otuc_ '.' . . . dell 'mnovaz a~. ov . inn l del e . 1 determina le tra1etton az1 0~ nmento socia e . e ze d U e~ gnando le esigen ologico, ridise e ep mens10~ . . . . er. . 11Osviluppo tecn ab rist ti, rca me d le carattensuche dei . l1endo I de . . è son e, ridefmen o . , 1al1 . soc nta ·t.a e le prio necess1 to un fen • ma di . tut azione digitale è, quindi, pri . . rrn f . 0e a z1on izz La tras o ital dig la dal i bas la trae tro . . le che senz'al . . , meno socia di rela ZlO!l c10 rec mt sso ple com j . . viluppa attraverso un . ' . ma Sl s ~ .ase a·b suu , c10 rec o ~nt tra persone, mercato e_ soc1eta._ Quest 10ne) del valore, rid. . lSe, nuovi modelli di creaz10ne (e d1 concez .le dio nd era raneo, sup gna gli scenari del mondo contempo economica e, attraverso mensioni prettamente tecnologica ed sociali delle persone, in..un di esse, ridefinendo le relazioni 'economia e alla soéietà gioco di specchi che da esse torna all ' atteristiche. tracciandone nuovi confini e nuove car e effetto della digitaliz· La trasformazione digitale nasce com enta nel contemp·o scezazione, ma diventa molto di più: div pattando tanto sulla so· nario e generatore di cambiamento, im ogie, contribuendo così cietà quanto sullo sviluppo delle tecnol ole sociali e umane.at· a una ricostruzione dinamica delle reg . e tecnologica la com·pren· · ed'1az10n erso model!1' di nm trav .- . . ' swne. dei quali sara· fondamentale per comprendere glI svi· lupp1 della nostra società.

? Come reagiamo all'innovazione ,,-, ,frarr,-1/orJ,,r · -J ·,,;Pr · ,, ,; r r,1, · Non cr a crrt o req::ila ta r1u,1/la nn,0 "rJe 1;:i/0 ,.3 0,,, .1· ., -r J compDgnato pr r 1/ proc;~ 1rw, r/er;P

,',· •·

,

"'

•u;-

., •·

rj,_,,, - .i' ~ ; , 2 alre rna/11"! lr"! r,gl, ~c. 5 t➔rr, o can to. non e r;he avesse moire .:~r; 0 -, 1 1, • ,r1 . e. e guidar"! nc,n ']Il en ,.,.;;i, ;;1:· La cillà Alfio la conosceva ben r'r:J 11t,tor:,r:-1, un qwn ta le per un melr0 1: o~a nsc h1 del mestiere? Certo "Ma nr; , "i? r ''!-a:-., -·"1 nrenzron a/1 rnrca pote'lano sapg pure·, diceva agir amici I mali .:, :;ir.r.,, -~,.; :;3 sarebbe indebitato per un ce/ pç' un pezzo di pane Insomma s1 1s,a mato tranqwlla, auella del 1ass rebbe stata una vita tutto som

,, •

stata davvero? Molto dipende, Una vita tranquilla . Lo sarebbe ci si colloca. Pe:rché, se Alfio in realtà, dall'epoca nella quale etti, il ben più famoso tassifosse un coetaneo di Pietro March 19 rpretato da Alberto Sordi inte •) aro ssin "ta zi: (an ano rom sta sarebbe.i::o pochi Marchetti, all'inizio degli anni '80, i dubbi esistenza serena, fa studiare grazie al suo taxi, conduce un' a New York), se ne va in vaall'estero il figlio (che si laurea Ma se invece Alfio fosse nato canza ed è felice della sua vita. ndo la licenza oggi, probanegli anni Ottanta e stesse prende una prospettiva di lungo terbilmente starebbe compiendo, in mine, un'enorme imprudenza.

-~ 3

N

g

delli di trasporto urbano che Il motivo è presto detto:i nuovi mo r alla sharing economy, passi stanno sviluppando - da Ube autonoma - per quanto in alsando per le autovetture a guida zzi dalle amministrazioni (e cuni casi avversati con tutti i me Il tassinaro è un film commedia Sordi.

19

54

1,

Alberto del 1983 diretto e interpretato da

55

. . t') finiranno per ridisegnare il rnesti d i tassis i , er ovviamente a d O sparire per come lo conosciamo e @ · f cen o1 ' ' , so del tassista, a_ il do sul medio o lungo termine il VaJ. · rattutto, annich en or@ P . le delle licenze. commercia

. .

Soc1eta, con

servazione e cambiamento

. .. •sta d'altro canto. Più di una volta per gi11"'t Una stona gia vi ' . . "'! a. . . pariamo propno roa1. Era la seconda tnetà del Ma noi non im . . . . tomobili avevano 1mz1ato a diffondersi '"' ,.. au '900 quando le .. . . . . , ut ll.l· ghilterra e negli Stati Umt1, me~tendo m dithcolta ~ a detta di molti _ sia il trasporto su rotaia che, sopra tt utto, 1J traspono urbano basato sui vecchi calessi. Quelli trainati dai cavalli. per intenderci. Un'innovazione come l'aut omobile. in effetti. prometteva (o minacciava, a seconda dei punti di vfa ta) d1seQlliTe un cambiamento di paradigma senza precedenti, Cambi.amento che metteva in discussione la posizione di. foIZa di 01 . versi attori dell'epoca: tra ess ~ per citare un pa10 dJ cat~ one. gli imprenditori ferroviari e i cocchieri. Ci si potrebbe immaginare che la loro reazione fu quella dì cer· care di capire come sarebbe cambiato il mondo con l'inven· zione dell'automobile, così da comprendere come tale cambia• mento avrebbe impattato sulle loro attività e - in funzione di ciò - come reagire. Ma è troppo semplice leggere la storia dalia fine: qualcuno diceva che uno dei problemi più grandi della vita è che la si vive in una direzione, ma la si capis ce guardandola ~ell'altra. E, quindi, ecco che l'impegno di chi vedeva la propna posizione a rischio con l'avvento dell'automobile non f~ quello di capire come essa avrebbe cambiato il mondo,roa d1 cercare che il mondo non cambiasse. Nello specifico . · cio · · a~·. venne con , · . . ·ta di un azione d1 lobbying che portò alla nasci · quelle che venn d • . · della ero ef11Ute "Red Flag Act•, ossia le leggi

56

bandiera rossa. Leggi che imponevano a h. . . , , c mnque volesse entrare m citta con 1automobile non solo d' .. . . . , i non superare la velocita di 2 m1gha allora, ma anche di essere d ,, . ,, . . prece uto da un avvisante che - a p1ed1 - precedesse l'a t b'l . u omo 1 e sventolando una_ ban~1era rossa per avvertire i passanti "dell'incombente pencolo . Una soluzione che, letta oggi, sa di ridicolo. Che sembra un tentativo di fermare il vento con le mani. Ma che a~o~a se~brò u~ b_uon sistema per cercare di arginare gli effetti, ntenutI negativi, dell'innovazione. Nulla di diverso, a pensarci, di quello che succede oggi, quando particolari categorie vedono in alcune tecnologie emergenti un potenziale problema per la loro esistenza - o per la conser· vazione della loro posizione - e non trovano nulla di meglio da fare se non cercare di procrastinare i danni bloccando di solito con strumenti normativi, l'avanzare del "nemico", che prende il nome di tecnologia, innovazione o cambiamento. I

Che si tratti di individui, organizzazioni o espressioni diverse della società, il comportamento degli esseri umani - come quello della maggior parte degli esseri viventi - tende sempre a essere conservativo. Una volta costruito un equilibrio di sistema e definita una propria "zona di confort" si cerca di conservarla e renderla quanto più stabile possibile. Che sia la paura per il cambiamento o la volontà di mantenere una posizione di potere, qualsiasi sistema complesso vive una battaglia persa in partenza tra l'aumento costante di entropia e il tentativo di crearvi ordine. In questa sfida, che vede contrapposti l'ordine consolidato e il cambiamento generatore di innovazione - ossia l'invenzione che trova una sua applicazione - è l'elemento di rottura che costringe alla ridefinizione dinamica degli equilibri in gioco. 57

sibile umana, per. cer ti versi con ct·l"i . n , pre com . . tile perché des tma ta a sco ntra rs1. e0s,. una reaz10ne mente mu , ll, ché no raltro spesso dan nos a per bile, ma certa_ e n . 0 . ' ,. · b1le e, pe roblemi con 11 nec ess ano distacc o. ll. tro 1inevita P a1 . guardare sente dl

. di causa ed effetto L'inversione

sibile, sia chi aro . .Ma che non . d 1tutto compren . . . . e ione una reaz cambiamento ehe ativi d1 argmare un tent i laci , . l f a rende meno ten tare di con. puo s1 le qua del ma , ssere arrestato, non puo e determinare la direzione.

sono stat i ridiseSono ormai decine i settori industriali che maggio r parte des gnati dalla trasformazione digitale . Nella ust riale di rilericasi non sono stati gli attori del settore ind ne sono stati. ÌD· mento a guidare il cambiamento : più spe sso fatti, vittime. ese mp i. Si pensi al Anche in questo caso la storia è prodiga di vin ti che il mosettore della musica: negli anni '90 si era con me rcat o discogra· tivo principale della crisi delle vendite nel tutt e le case di· fico dipendesse dalla pirateria . Così, me ntre vano tent ativo dì scografiche investivano tempo e risorse nel fino al giorno invertire il processo, arrivò un'azienda che llo dell a pira te~rima vendeva computere dimostrò come que Il mer it o di App}e na fosse, in larga parte, un falso problema. . nsa re un sett ore non par· fatti,· quello di• npe con iTunes fu, rn pro dot to per come ten~~ dalle caratteristiche consolidate del all deva aI t empo, ma dalle esig enz e dell'ute nte e d e lo. s1 inten . · dì. dmanuche del acquirenti agli , ndi qui do, rdan Gua . testo con . . . to mu s1 ca c1 .s1, res e conto che non aveva più sen so in un merca ~· . ' sempre p1u di . otto prod di tà uni e com rare side . gitale, con Com . . I r· pact Disk (CD)· I bram. potevano ess ere vendut1 sin9° a

58

fu breve a SVl·1up mente, e, perl" di. più, on-Jine. Da qui, il passo iva e ben struttupare una po it~ca commerciale così aggress . Il . rata da costrmgere tutte le mai'J or ad ad enre. risultato stata la più impordell'operazio~e? Per molto tempo Apple è sua posizione di tante c~sa discografica del mondo (oggi la non viene dalla predammo è scalzata da un'altra azienda che in questo settore i discografia, Spotify, come a ricordarci che i, sono spesso di monopoli, anche quando sembrano solidissim fiche sono state breve durata). Ma, soprattutto, le case discogra nel loro stesso costrette a giocare un ruolo da comprimarie attori provenienti settore di origine, sempre più colonizzato da dal mondo del digitale.

. Da una parte penL'errore delle case discografiche fu duplice siderando il loro sare che il loro fosse un mercato stabile, con sumatori sempre prodotto immutabile e le logiche dei con causa della crisi uguali a loro stesse. Dall'altra ritenere che la quando invece la del mercato discografico fosse la pirateria, disallineamento pirateria era, semplicemente, il sintomo del e dell'utenza. Una tra l'offerta di prodotto e la domanda da part a-effetto. vera e propria inversione del rapporto di caus io di manovra a un va né il prodotto operatore che, venendo dal digitale, non vede ione come consocome immutabile, né il sistema di distribuz e due corollari lidato, ma entrambi gli elementi com la strategia e, con dell'utente, attorno al quale ha ridefinito essa, tutta la catena del valore del settore.

Il risultato fu lasciare aperto un ampio spaz

Spotify), video (da Che si tratti di musica (ad esempio Apple e king), relazioni .(il Youtube a Netflix), viaggi (si pensi a Boo come Facebook o ·-, net ..••ror-.k . ma dei· soCJi:U , siste eco complesso O Tripadvisor ~e ~or~?), Instagram), ristorazione (chi non usa .b b ), moneta (come Il b1tcom e Al d a a 1 a azon Am da ( cio commer

59

l'innovazione applicata nell' . era d . . ni) 0 a1tro, . . E!Ua ndef-il"\ modo: questo m agisce ·tale d. ep1go suoi i o1..1.1e:nqO · ne 191 il base del co trasfon.nazio . t ri di mercato sulla rnp0 ., . • ten set o . delle loro necessita, gestendo i d . tta. senso di m_ ati ck . . . e utenti degh lli esistenti nel mercato di nferim entop'li! mento . erano e que er f. . e di creazione del valore. Si parla di' essi gen econ . . lare le 11ier naruco . tt forme intendendo con ciò il ruolo semp o. . re Più _ . '. mia deJle pia a . te di quegh atton che appunto - gestiscono 9li. . . . . deterrnman ti e le transaz10m tra essi grazie a piattafonne .. . utenti, 1 merca amente mag . progressiv nza un'importa o giare . . . ,. che assumo n distru. di processo nell'economia. Ma c'è molto d1 piu. Ce un ,. .. er. - che compona 11~ . creativa - per dirla alla Schumpet .. z10ne continua ridefinizione di senso d1 mten mercati e, con essi, della società nel suo insieme. Comprendere le dinamiche di questa trasformazione di senso è fondamentale per delenninarne le direzioni e rispondere a l'unica domanda che, oggi, abbia davvero un senso: in che società vogliamo vivere?

sociologi, t ecno 1og1. ed economisti ct· ,,. a parlare . . 1 mnovaz10ne sociale". "Negli anni Ottanta e Novanta Il. concett d' . . era o I mnovaz10ne . · 1 . e•· aziende ente alle nvo to essenzialm • e stato un tempo m cui . . . . 1 temi econom1c1 e sociali erano v·Is t·1 come separati.. L'econo. · 1·I rappresentavano un mia produceva benessere' i temi soc Ia . .. .. costo. Nell'economia del 21mo secol CIO non e piu vero. Settori h anno la ten. come la salute, 1 servizi sociali O l'educaz1one . . . unportante una quota sem pre piu denza a crescere. e occupare . del PI~ delle ~az1~~1, così come a creare lavoro, mentre gli altri setton sono m cns1. Nel lungo termine, l'innovazione nel settore sociale e in quello dell'educazione sarà tanto importante quanto quella nell'industr ia farmaceutica o nel settore aerospaziale"20. Così si apre la Guida all'Innovazione Sociale della Commissio ne Europea, a testimoniare l'importanza che tale tema ha assunto nel tempo nel suo ruolo di motore del cam-

.

°

ou, i::

Q;

u,

biamento.

Verso una visione olistica dell'innovazione Benché le riflessioni di Schumpeter fosse ro di ampio respìm e guardassero all'innovazione come un motore di cambiamento sociale, è evidente come, nella sua modellizzazione del concetto, l'attenzione fosse rivolta alla dimensione economica del fenomeno, quale strumento di sviluppo e cambiamento orientato alla crescita.

~~ù recentemente, tuttavia, si è iniziato a comprendere coroe innovazione non debba essere guardata soltanto come volano dì cres ci·ta economica, ma possa essere inte.rpretata· ente . . come leva di vil . s uppo sociale. Guardare sisteroaucam au·· Orien• mnovazìon tat 0 al . . e come uno strumento di cambiamento . 5pinto nugboram ento della società è lo stimolo che ha

1

60

L'innovazio ne sociale può quindi essere definita - parafrasando Schumpete r e declinandone gli effetti in una dimensione di impatto allargata dalla singola impresa alla società nel suo insieme - come lo sviluppo e l'implementazione di nuove idee, prodotti, servizi e modelli che incontrino dei bisogni e creino nuove relazioni sociali e collaborazioni finalizzate a migliorare il benessere collettivo. È finalizzata quindi, piuttosto che allo sviluppo economico, al miglioramento del benessere umano. Le innovazioni sociali sono quelle innovazioni che sono sociali tanto nei fini quanto nei significati. Sono innovazion i che, da una parte, producono benessere per

20 D.

10 90

ZOll) Chairman ( , asconce1os 1968 -

V

change).

di SiX (Socia! Innovation eX-

61

si sviluppano, dall'altra migliora . , nella qua1e . . d. .d . nola ca. la soc1eta . le dei singoli m ivi u1 presenti ·t, di azione socia nellali. pac1 a ""· cietà 21 . to la cui direzione può essere determinat amb1amen . . . h. . aso1 Un e . t' di fronte a ob1ett1v1 c ian e sfide p o do la socie a . rects ponen a1· t ndere. Queste sfide sono ben espresse n . è erso le qu i e . . . . d 11 . e1 11 v . . . ·iuppo sostemb1le fissati a e Nazioni Un· obiettivi d1 svi ite e tano un traguardo al quale puntare entro il 203O. che rappresen ~

rr: ·5, iS

in cui la maggior parte del mondo -guarda li" In unmom ento . . · "'I' novazione come leva d1 crescita economica inizia ll cora a ., , . '. , . a (dover) essere sempre p1~ central_e, nell agenda pohhcéJ,dèll~ nazioni, il riferimento ali mnovaz10ne quale strumento di sm stenibilità economica e sociale nel rispetto dell'ambiente, secondo modelli nuovi e più complessi di quelli perseguiti sino a oggi. Modelli che ci fanno guardare all'innovazione,~alla di· gitalizzazione e alla trasformazione digitale in modo nuovo e che rendono indispensabile comprendere le relazioni tra·questi elementi. •m·

Quale futuro nella trasfonnazione digitale?

62

A

. dattamento da G ·

/Jcjes, 2013.

.

Ciò che è certo è che esistono diversi approcci possibili. Quello più frequente è quello che si è perseguito nell'Inghilterra di fine Ottocento con i cocchieri e la Red Flag Act Nel dubbio, si cerca di fermare il problema con una legge. Lehhe che fa contenti nell'immediato gli stakeholder coinvolti, fa conquistare un po' cli consenso e, se fatta nel periodo giusto, pure qualche voto. In sostanza, è la strada più semplice: vale per il trasporto pubblico come per la sharing economy. per i naer come per il copyright. Come tutte le strade semplici, però, quasi mai è quella realmente efficace.

o :--

o

Dal punto di vista del singolo, acquistare una licenza oggi po· trebbe voler dire vederne ridotto il valore commerciale in po· chissimi ann· u · . . cor· 1. n nsch10 msostenibile, ma che stanno rendo tutti 1· t · · · . assisti 1tahani, che - non a caso - sono abba·

21

Ma cosa succede se si guarda al problema dal punto di vista della società nel suo insieme? Cosa devono fare le ìst:ituzion.i in questo complesso contesto? Ovviamente non esiste una sola risposta, né ci sono una risposta giusta e una sbagliata

o

Il problema di Alfio con la sua licenza assume aspetti molto diversi in base al punto dal quale lo si osserva.

--

stanza ostili a ogni prospettiva di cambiamento Il punto di 111 • sta del singolo è comprensibile: d'al tro canto il prafess10msta - che sia un tassista o un medico, un giornalista o un operaio - non si occupa di politica economica né di politkhe cli sviluppo. Ha l'obiettivo di garantire il sostentamento a sé e alla sua famiglia.

ban po·

UJde to Soc1al lnnovation. DG Regional and Ur

Una legge che miri a "vietare• un fenomeno che è il ~sultat~ di un processo evolutivo di tipo globale può procrastinare ~ problema, spostarne in avanti gli effetti, rallentarne l~- svi~ luppo. Con l'unico risultato - in genere - di far sì che 1 suo~ impatti siano ancora più devastanti all'inevitabile rompersi degli inefficaci argini normativi. Ciò non vuol dire, d'altro canto, che Alfio debba essere lascìa~o in balia della trasformazione digitale e che la su~ c~tego~i_a . . a· debba essere spazzata via m nome 1un non megho 1dent1flcato "progresso".

a

6

63

è ben più complicato di qu"' - robleina . , qllto 11 quindi che P . . da occhiata (che e spesso l'u"' . 0 Ecc . . rima, 1ap1 . . . •llct\ non sembn a una p 1 olitico d1 turno - d1 ogni colore ... che viene concessa da p o se ne occupa). quan d . . . devono salvaguardare gli attori eh le ist1tuz1on1 d e, Da una parte f mazione digitale, ve ono il loro set . f . della tras or .. . con gh ef etti . ulfma analisi, la loro stab1htà a rischi 1 · lavoro e, lil . o. tore, il 1oro . pare politiche economiche che non , 1 devono svi1up . Dail a tra . t quello di rallentare lo sviluppo dell'in. come nsu1ta o . abbia~o h in un contesto ormai globalizzato, Pronovaz10ne. Cosa e e, ·1 p . . . .t' negative per tutto 1 aese m cui ciò av1 durrebbe estemal a venisse. _

• di che il ruolo delle istituzioni è duplice: se è necesEcco qum . . . sario favorire l'innovazione, è anche md1spensab1le tutelare uelle categorie inevitabilmente colpite dai suoi effetti nega~vi. Evidentemente, ciò implica l'accortezza di definire metodi e sistemi, oltre che politiche e formule di governance, grazie alle quali una parte del vantaggio economico derivante dall'irmovazione sia utilizzata per supportare chi - da questa irmovazione - rischia di trarre uno svantaggio. Una sorta di sussidiarietà incrociata, insomma, che bilanci gli effetti negativi della trasformazione digitale con i suoi vantaggi.

64

Soluzione semplice, ma evidentemente per niente scontata, in considerazione del fatto che, la storia ci insegna, esistono sost~nzialmente due approcci principali al problema, nessuno dei quali sembra seguire questa impostazione: • l'approccio di mercato (legiferiamo il meno possibile, e~e dobbiamo farlo facciamolo per favorire l'innova· z1one), che nel promuovere l'innovazione si disinte· ressa dei suo.1 ff . h e etti negativi nella convinzione e e

sa rà il mercato stesso a 1 . . ca m1erarJi I e , . . sto approcc10 sono gli Stati U . . ..amp1001 di que. ' . filt] ChP su brezza m1z1ale da boom d 11 .. ' - ~raia l'ebe a S11icon v li . rendendo conto che non n . a ey s1 stanno · ecessana.m ·t , che luccica; en e e oto quello



l'approccio dirigista (Jen-i'e . ~~14 namo tutto 1i J • nel dubbio vietiamo\ eh egiferabiie, e 1 . '' ·e, ne cercare di fun · . danm potenziali derivanti d n·· . .Hare i . a mn.ovaz10ne r · per non coglierne nemmeno i vant . . , lll1sce . aggi, con il risult t d1 generare - comunque - un effett 0 . ao . , . cornpless1vo negativo. L esempio in tal caso è 11O d . . que ell'Uruone Eu ropea, che m questo contesto di oro non h . . .

sun luccichio.

, ·

a Vlsto nes-

4222 Insomma: non sembra esserci una soluzione semplice per Alfio. Unica consolazione è che non è solo. Alfio, Anna. Valerio. In fondo sono tutti nella stessa barca. Anzi, siamo tutti nella stessa barca. Il tassista, l'agricoltore, il giornalista. Commercianti, artigiani, professionisti. Ma anche imprenditori, industriali, dipendenti, operai e medici. Tutto il mondo sta affrontando un cambiamento profondo, che vede nelle tecnologie un vero e proprio catalizzatore in grado di attivare un processo di mutazione del quale conosciamo il punto di partenza, ma - non sempre - il punto di arrivo. E del quale, sin troppo spesso, ci accorgiamo quando la mutazione è già avvenuta, con l'effetto - non proprio secondario - di non riuscire a condeterminarla.

22

Questo titolo è per pochi .. tutti gli altri gua rd ino la nota 23 ·

65

l

. d.1 uesto earnbiamento e - ancor Più . . q te in1Pegnati perché tale carn_. per cog lie 11en . . essere proa ttiva1 . •t'vi servono a1meno due ele. nuscne a ffettl posi I ' bìamento pr oduca e scenza di quelle che sono le tee. nlen ti: buona cono avere una ridisegnando 11. mondo. Il che non 1· . he stanno . . , nolog1e e . dover essere tutti tecmc1, ma .senz a1tra divuol dire . , .ù tecnologi. Essere m grado, cioè tutti un po P1 ventare dal proprio settore di. apparte-, . dentemente indipen dinamiche sottese alle diverse teedi leggere 1e . nenz~, , d poterne comprendere gli. imp atti sul nolog1e cosi a . ,, . . d .. socie ta. e e una dim ensi one 1 mtermercato e sulla , . . . • t' in ques to 1 1 che e cent ra e: a ston a redisc1plmane a, ' cente c1· ha dun·astrato che la conoscenza delle . dina. · he dell'information technology e delle direz rruc ioni. della trasformazione digitale è stata più decisiva della conoscenza profonda dei settori di mercato che sono · stati oggetto di cambiamento. Ma a quale costo? E con: quali risultati in termini di benessere complessivo? Probabilmente per massimizzare gli imp atti posi tivi della trasformazione digitale rendendo marginali gli effetti collaterali è necessario saper leggere i settori'. e interpretare il cambiamento indotto dalla digitalizz azione, contemperando tanto la conoscenza delle dinamiche tecnologiche e digitali quanto quella dei cont esti ove tali dinamiche vengono applicate e declinate . ~osì che se anche la trasformazione debba sposare le linee della distr · · uzione creativa, tale distruzione pro· duca meno danni possibili. 2· sapere in che dire · nolog· d . zione andare. Il che, se leggere le tecie e eclinarne gl.. 1impatti. complicat , su mercato e società è in cui i moo,de a1n1·cara più complesso. Siamo in una fase e 1 econom· · d" . vamo consolid . ici e i sviluppo che riteneati stanno ampiamente dimostrando di . re i segnali

;.

" Q

~

-

~

e'

o

:tJ

~

6.

w

2



~

ii,

66

non essere in grado di risponder" aJ1-. e . l 1d omp es.sità d1 un mondo che ha fat to di conc Ptt · ro·me . 1 4. . 1 . .. • '"~•Ot:lta, Cfe· sella e conness10ne dei mantra ma e~.. ·, , j h:; si e cmato troppo poco di def in ime il senso reale . Ora qUéS u mantra, complice il digitale, stanno avendo un e:ffe-tt o trasformativo sulla società in grado di ndis enn ..,...a:rne i.il volto . Ma in che modo? Ecco quindi che dalla combinazione di questi due punti. la capacità di leggere le tecnologie e quella di defin ire una dilezione nel loro sviluppo, emerge la sostanza del prob lema: leggere la trasformazione digitale per riuscire a orien tarne gli impatti per la costruzione cli una società sostemòile. Per molti, troppi, anni - se guardiamo al problema con i tempi del digitale - l'attenzione cli esperti, studiosi, econ omisti e filosofi si è focalizzata sul domandarsi se la tecno logia ci .facesse male o bene . • • • • •



L'intelligenza artificiale crea o distrugge posti di lavoro? La blockchain facilita gli scambi economici o li rend e più complicati? La robotica migliorerà le condizioni dei lavorator i o li renderà schiavi delle tecnologie? I big data contribuiranno a costruire una società della conoscenza o ci renderanno vittime di chi li gesti sce? L'internet delle cose produrrà un effetto posit ivo in termini di sicurezza o svilupperà una società del controllo? I socia] network aprono nuove prospettive per la comunicazione o ci rendono incapaci di comunica re realmente? 67

(

i confini della fisicità don" che s'infrangevano sugl le on dt. a/l'introspezione, ma con gi, anni bianchi. il crepuscolo lo aveva sempre condotto i pensieri eran o per il futuro le riflessioni avevano cambiato verso. Da ragazzo ersi nei ricordi. Ma ora gli capi tava sempre più spesso di perd a. Erano gli ultim i anni dello Ricordava i suoi primi passi di giovane giornalist per tutti. Un sorriso amaro taglio scorso millennio . I giornali erano di carta . Uguali addirittura scritti da persone. il suo viso pieno di rughe al pensiero che fossero professione. O da quel che neriormai era molto tempo che si era ritirato dalla efficace contro un cambiamento maneva La pensione si era rivelata uno scudo che presto aveva iniziato a lache a/l'inizio era sembrato entusiasmante, ma o addirittura contrario . Fredsciarlo prima freddo, quindi diffidente. E in ultim gli dicevano che le cose vanno dezza, diffidenza, avversione. Molti, i Hgiovani''. oltre, adeguars i, cava lcare il così, che è il progresso. Che lui doveva guardare al fatto di non dover più scricambiamento. Eppure, non riusciva a rassegnarsi rvisionare il risultato dei provere direttamente i suoi pezzi, ma limitarsi a supe informazioni. Certo, gli articoli dotti dell'assistente virtuale nel quale inseriva le quelli di tanti suoi colle ghi che erano sempre leggibili, chiari. Molto più chiari di ndo perm ettersi assistenti virlavoravano in giornali più piccoli, e che, non pote giornali cominciarono a chiutuali, se li scrivevano ancora di persona . Poi quei pezzi personalizzati, costruiti sul dere.· i lettori non volevano più pezzi standard. I ri che non pote vano permetprofilo del lettore, erano diventati un rnust. Gli edito per scriverli erano fuori dal mertersi le costose intelligenze artificiali necessarie lavoro. E tan ti altri lo clocato Peccato Tanti colleghi validi dovettero cambiare . vr.trcro fare abitu arono ai video in tempo reale . Non c'ers si one pers le do quan . . lr:mpo per 1· · , • • . 11td 1 le ma i: pezz dei zza ette corr la e o giornalisti di controllare il sens . . , 1 . . -. . i a recitar// 'IJrmze artifi ciali "t brav cos, o eran ar avat gli po, E . rado li c o '-' .Jagli avan c/ip d . .• . . ., . . . . . . avve ro la su. . . . st1 (cosi veni rnal1 -g1o "b10 o, ptu. iva serv non na pe, v,s,one uma v;1110 . . . . . . .. ·, . r./r:f1n 1t( Per cJist g,u i, poch o avan bast ne i) icial mgu e, l1 da lle intelligen ze artif ;;/o Pr"r . Qovr:rw1r1, 1. editon;;ile dei PDrnmetri necessari alla definizione della linea '-

73

. si trovò a ca giorna li. E così lui, orm ai da tempo direttore di testata, Po d1una r . . . ele macch. dazion e veloce ed efficace, ma sempre s1lenz1osa, perché me non f. come i suoi . f. . anno molto rumore quando parlano tra loro. E lui, in silenzio, in a/1,bili re · ene. andars di scelse dattori, estate Do Lo stesso silenzi o che rendeva cupo quel tramonto di fine · vette rifletd. . foss ci Cosa a. andav non che fosse ci cosa tere un attimo per capire e I diverso spariti. Nes dai tramon ti che ricordava da bambino. I gabbiani. Erano suno aveva o al credut aveva ci o nessun o, almen O so. succes e credut o che sarebb PUntoda liere I b accog per no garriva non ni gabbia i che tto fa di Sta far qualcosa. e arche c'eranopiù non che è tto fa Il . pesce di carico loro il con porto in che torna vano . non c'erano piu· moti 1 pebarche che torna ssero in porto. Semplicemente perché E anche i gabbiani, sci. Le plastic he, alla lunga, li avevano quasi stermin ati. e era quello delle onde quindi, erano scomp arsi dalla riva del mare. L'unico rumor . che si rompevano contro gli scogli di un mare ormai morto In quel silenzio, il crepuscolo stava abbracciando la notte.

Straits, è Valerio, il giovane giorn alista appa ssion ato di Dire Money lor invecchiato. Prob abilm ente ascol ta anco ra é, nel Nothing, ma sicur amen te non sente più i gabb iani perch più. sono ci futuro tratteggiato in quest e righe, i gabb iani non , sostituiti Così come - in effetti - non ci sono più giornalisti iali ali· da algoritmi che fanno funzi onare intell igenz e artific men tate da imme nsi e veloc issim i fluss i di big data. o 5~ si In que st0 futuro, auspi cabil ment e disto pico (soprattutt di grande iJJl: è gabb iani o giornalisti), si incon trano due piani to degh porta nza. Da una parte il probl ema dell'i nquin amen a un'apo · oceani, che - secondo il racco nto - avreb be portato mente, . . te ca11tt1ca scom parsa dei pesci dal mare e, conse guen

74

., detto che i gabbi·an 1,· PIU . loro preda tori dalle coste (va che . de1 probabilmente

estinguersi, co~e tutte _le s~e~1e opportuniste2S ad altri avrebbero camb iato ab1tudm1, spostandosi dalle coste del habitat ciò non camb ia il risultato in termini di silenzio per o tramonto). Dall'altra la scom parsa dei giornalisti, almen ani, e gabbi dei come li cono sciam o oggi: forse meno adattabili quindi sosti tuiti da inqui etant i intelligenze artificiali. cambiaGabbiani e giorn alisti rappr esent ano due ambiti di mento profo ndam ente diversi tra loro.

scelte e direzioni alla Nel primo caso, quello dei gabbiani, ci troviamo di fronte una linea conseguenza (a una delle possibili conseguenze) di nefasta. di sviluppo della nostr a socie tà che è evidentemente discusChe l'inqu inam ento ambi ental e sia un male è fuori porre sione . Così come è fuori discu ssion e il fatto che si debba rne argina di re con forza un freno a tale fenomeno, per cerca gravità gli effetti. Possono esiste re posizioni diverse circa la le circa te del problema. Posso no coesi stere visioni contrappos i discorpossibili soluzioni, maga ri derivanti da convinzion di mente danti circa le cause . Ma non esiste qualcuno sano eno pofenom un sia che possa soste nere che l'inquinamento pensare sitivo e che - in fin dei conti - si possa fare a meno di alla salvaguardia dell'a mbie nte. te una In tal senso la lotta all'inquinamento non è propriamen nel presa "sceltan. Scegliere impli ca che una decisione venga ili delle momento in cui si prese ntano più alternative possib le alquali se ne assum a una, con relative conseguenze. Ora, lotta ternative possibili nell'ambito delle scelte inerenti alla ambie nti in cui la dispo:bLel_s~ecie opport un iste son o quelle adatta te ad attenz · I · mo tre, car 1 1 lta del! e nsorse va ria in modo discon tinuo. Sono, 2 t . . . . a e da gra d tiv1. n e capaci tà d i disper sione e da alti tassi n produt

N

o

]

·a ~

u

75

com e ges r all'i nqu inam ento pos son o rigu arda re il perc hé no:l a ~ la Ptio. rità da asse gna rgli nell 'age nda poli tica , re l'eco s· esistel!ria real e alte rnat iva al cerc are di pres erva i sterna i" bbl. d. . può esse re . ..,.1 e~ viviamo . E una uez1 0ne o 1gata che liltrapresa · f · · , che PUò con mag gior e o mm ore orza e con vmz ione subo rdin a esseren. tenu ta prio ritar ia risp etto ad altr e o a esse co_ non ta. Ma che - dal pun to di vist a mer ame nte onto logi ~~ eal. tern ati ve. essi oni e b Diverso è il caso per i mes tier- i e per le prof . on uona . f . . 1 V . che un essere tato scon e non atti, m , d eno a 1 pace uman.o h. lavo n. meg1·10 d"1 una mac c ma. Né è nece ssar iam ente vero u le due attività debcont rario . Ma, sopr attu tto, non è dett o che add iritt ura in opposibano esse re con cepi te in alte rnat iva o zione: l'uomo "contro" la mac chin a. e artificiale è un'im QueIIa deIIa con trap pos izio ne tra uma no lcat o sin dall'infan· post azio ne che la fant asci enz a ci ha incu trib uito a consolidare zia, e che il diba ttito pub blic o ha con e quas i certa, ma che come poss ibile e, anz i trop po spes so, com rnat ive, e non certo la rapp rese nta solo una dell e poss ibili alte ive dipenderà, poi più probabile. Il con soli dars i dell e alte rnat variabili tra loro solo dal risu ltato di un mix di con dizi oni e un vero e proprioeJe· parz ialm ente indi pen den ti, ma anc he da men to di scel ta.

76

e· e il •cosa•: Ancora una volta, la diff eren za è tra il "com nsibilità . pur esis tend ~ se non to, men uina 'inq dell caso nel • il tema. ,.,,e' dive rse e dive rsi livelli di atte nzio ne .per. 5u1 "co)J,l. te v1 sono dub bi sull a dire zion e, ma al lum to gui percorrerla; - che è udsa tutte • per qua nto rigu arda il caso di Valerio · uar a ng solo com e esem pio di un proc esso che

sol . le prof essi.oni. e i cui. imp atti non riguardano O I prot non il pu no fess ioni sti com volti, ma. tutta la società ia a" si vogl fare· è limi tato al come, ma ngu arda il "cos · come persone, com e società, come civiltà. e visione di futuro Torniamo quindi alla dom and a iniziale: qual fare per persevogliamo pers egui re? E quali scelte possiamo ppo non dipende guirla, in un siste ma com ples so il cui svilu di interazioni tra solo da esse ma da un articolato meccanismo re? fattori che solo in part e poss iam o controlla

evoli variabili (in) dip end ent i e sce lte consap

nfuturo è il risultato di una serie di scelte -

in parte concate-

enti - che si svinate tra loro e in part e tota lme nte indipend ncano fattori del luppano in un con testo in cui a esse si affia anzialmente incontutto scollegati dalla nost ra volontà, e sost nel senso più stretto trollabili (lo stes so prog ress o tecnologico, È evidente, quindi, del termine, non può esse re deciso a priori). ere ben poco, ma come su molti di ques ti fattori si poss a incid funzione di ciò, sia neè altrettanto evid ente come, proprio in su quelli che l'uomo cessario agire con forza e determinazione può controllare.

~

-~ O\

npassaggio

dai mode lli di appr endi ment o basat i sul single Joop Jearning (all'a zione corri spon de una reazi one, di solito prevedibile, basa ta su rego le note) a quell i basa ti sul doubl e Jooplearning' 74 (all'a zione corri spon de una reazi one condizionata da infer enze che non sono preve dibil i) è il trans ito da un universo del quale si può dom inare la comp lessi tà - o almen o averne l'illusione - a un univ erso del quale si è consa pevoli del fatto che la comp lessi tà è tale da non esser e gestib ile contando solo su ciò che si cono sce nel mom ento in cui si prendono decìsionì11s_

teri più com pless i. . . . . esso un sin· on1 - sia d' La situa zion e di chi deve prendere dec1s1 . . e_ non è molto .1• n'ist1tuz1on ·tuall a golo individuo, un'a zien d a O ~ , Linneo. siarn° abi versa da quella ne11a quale s1 trovo ,0 era5Y. neo nell p Ho - - - - - - - - -_- -_- , -st_a_ta-pubbli cata da L~nsolo alla nnede173 La nome nclat ura binom iale e . • stato scopert s tema Naturae nel 1735. L,or nitonnco e

230

stess o secolo.

--llt

C. Argyri s, D A . . 5'Pect1ve Actct · · Sc h .. . on , Orgam zat1on al Leam ing.· A Theory of Act1on 111p Per· , 1son-w

er un ap es 1e y Pub. Co. 1978 S I: . Profon di · · Plfani, Bu . rnent o s truttu·rato su questo tema, dello stesso autore: Sc0 siness e . nornY. 2003 _ ommu n1 ty, Costr uire Capita le Intellettuale n ella Net 231

È, in altre parole, l'universo dei bi d . . . tenza è 1a statistica mferenzia lene 9 ata' il cui Pu

Nel settore assicurat ivo, ad esempio la rn . . ' s1 basa su tabelle che descnvon o condiziatematic . . . a attuariale . . . . on1 Utlh all zione d1 nsch10 del potenzial e assicurato uri· a valuta. . 1· b'l . d . l izzando\ belle attuana 1 e 1 ancian o aspetti finanzi·a . eta. . . ne probabil·1s . . l'assicura tore calcola 11 nsch10 per sottoporre al cl' _1tc1, . . . d' iente il Pte ventivo su d etermma tI. t1p1 1 danni. ·

. d' endentemente dal fatto che appaiano 'bili in ip ' . con ciò che si sta cercando di comprenfof1ll . f . . te niente eoerentl di tutte queste m ormaz1om , correlaettaw ll'interno . .. . . str e cerca, a . alche modo s1gmhcat1ve. Per s1gnificadere, . no in qu . l . . cne sia empio - che emergano m a tn contesti iiori1 de - ad es . i inten . dei pattern di ncorrenza sufficienterive S . ndo cosi . . . . ib, dehne . nell'analisi del nschio dei due avvocati, sjJJl f rti cosi, . ... . d 1 ente O • · nuovi acqu1s1tl m mamera e tutto non J1l ' O fattori eJ1lergeranne·. potrà confermare che assicurare il primo av10 stf\ltturata . . roprio una buona idea. Ma potrebbe anche far to non sia p . . d. . voca li avvocati appass10n at1 1 paraca dutismo, ma emergere che g rsiano abbiano meno probabilità di fare una n gatto pe ' con u d. quante non ne abbia un avvocato con la pasfine cruenta I . . . . . .1 iardinaggio e che porta gh occhiali. 1 s1one per g

Si prenda come esempio un'assicurazione sulla vita·, . . e evidente che un avvocato con la passione per il paracadutismo acrobatic o corra rischi maggiori di un avvocato con caratteristiche simili al primo (stessa età, stesso reddito, stessa zona di residenza ), ma con la passione per gli scacchi.

n sta alla big data analysis spiegare all'assicuratore (o :'avvocato giardiniere e ipovedente) il perché corre più rischi del suo collega volante e filo-felino. Essa, infatti, si limita arilevare come, una determinata correlazione di fatti, generi con rilevanza statistica una determinata serie di conseguenze. Senza arrivare a determinarne i motivi.

. . . genza art1hciale.

, e quello ct·1

nto ct· arrivo , 1Pa1 e\'·

lt\te\\i

Le tecniche di analisi basate sui big d . . identi·t·1care corre1az1om non evident· ata hann 1'obi . . . 1 a1l'an l' e11 v correndo m una data situazion e, gli cons a 15ta tria eh1 Od1 . , ·1 f dere d1. pm 1 enomeno ch e sta analizz dentano ct·1 coll\11e, r1 • ano. l'ten.

°

La big data analysis funziona divers~~e.nte. Pre~de !n consi· derazion e tutte le informaz ioni poss1b1h provementJ da tutte . • · ferenzia11 . lta distinta in statistica in 176 La statistica inferenziale, a sua vo . , ·1procedimentosullabas1 . . f · le , e1 , vaz1one classica e statistica m erenzia .baynes1ana . h di· un fenomeno dallosser nle attenstlc e tat1snca 1 del quale si inducono 1e car dere la differenza tra s pio:data . . d. , di alcuni fatton l ess 0 . Per comprenbabilità s1. propone un esem l \co\ode.11 renziale e semplice calcolo delle prhoe e 2 ro;se, utilizwndo i trc;ta acaso allme bianc allina es 1\1111 un'urna contenent e 6 p babilità che una P orto uale probabilità è noto che la _pro non si conosce il ralppdefinìresui1ab1d; , se invece · vuo e \colai. dall'urna sia rossa e O.4 . ti nell'urna, rna_lo si nora, si sta ca bianche e quelle rosse presen . n estrazioni. a · stratte in del colore delle palline e un'inferenza statistica.

P\1

232

, dJspo0 1

(", ·

l1J

"'ou ~

o e

C1l

e l1J

.::

-o e;

"'ou o Q)

E rn

.o

E C1l u

l1J

-o

G

Sulla stessa base, il sistema di supporto alle decisioni nel quale è incappata la dottoress a Carla non ha eseguito la sua diagnosi sulla base della conoscen za della malattia, ma sulla probabilità riscontrat a dall'anali si di fonti dati differenziate e, t~volta, del tutto apparent emente scollegate con l'obiettivo diagnostico primario.

('I')

o

]

·s. C1l

u

In altri terrnin1· l' . . . .. che • ana11s1 dei big data consente dì prevedere c10 Potrebbe . zione succedere , ma senza fornire la minima motiva~Perché". sul Perché delle . d'1 "cosa," cose. È una questione non d'1

233

~

E

·a ~

cn

o

Può sembrare un approccio .d . n utt1v 0 b asa 1a maggior parte dell . , , ceno, rn a sui e PlU granct·1 aziende I quale nell'era della Rete Impre le so s1 e Amaz come se · Appl_e basano le loro attività sulla r ~n, Google, F' a no nat~ p opna capacità ct·~ebooko tare mformazioni dagli utent· 1int 1e compr d . menti, e, quindi, i loro gusti e 1 1 en ere i loro e ercet. fanno tutti i nuovi infomed1· ·me oro preferenze. r- Olll)Potta. c. o st an . I core b · usmessdi att 0 . esso Booking.com o TripAdvisor no ric 0 n sono l'o • . . . sp1tahtà alb .me la nstorazione o il trasporto b ergh,era ur ano. Booki . d · ng.corn no sie e una sola stanza. Lo staff d. . n Pos. i TnpAdviso . . r Potrebbe aver mai visto un ristorante d 1 . non a vivo. Entramb.1 . . - e con e . . molti altn - sono data comnany A . ss1 ziende cioè h • y . '. e e fanno denvare il fatturato dalla capacità di 1 . ' va onzzare 1 d • . . . sposizione sugh utenti, e sulla capac·t, d. . atialoroctil a l veicolare 1 . oro, ba. sandosi su tale conoscenza, un servizio utile.

(./)

Ovviamente la dimensione problematica, quando s1. parla di . atton che fondano la loro attività sulla capacità di a ggregare . . f . . . , d ati sug1i utenti e m eme così i loro comportament·1, e, tuttaltro che secondaria. Non è un azzardo sostenere che i grandi socia] media sappiano per chi voteranno i loro utenti ancor prima che essi se ne rendano conto, conoscano le loro relazioni più intime senza che essi ne abbiano contezza, intuiscano chi potremmo ap· prezzare chi vorremmo conoscere, di chi potremmo innamo· rarci e p~ssano agire di conseguenza, favorendo l'incontro o impedendolo.

li

m J Hagel III. The New In ome

guenti, autunno 1997

, un avventato pensare, che le data companyutilizzino le :::nazioni disponibili per fini del tutto diversi da quelli per . uali gli utenti ne hanno concesso l'uso. oggi, il modello di business di alcuni produttori di giochi on-Jine si basa sulla vendita dei profili comportamentali dei propri utenti - tipicamente adolescenti - a società di selezione del personale che li utilizzeranno per sceglierli o escluderli da specifiche posizioni lavorative sulla base del loro comportamento. Perché se uno è un killer, un explorer o un socializer.,, a FortNitè79, potrebbe esserlo anche sul lavoro. Così come, per alcune applicazioni che tracciano le perfor· mance sportive di runner o appassionati di altri sport, il mo· dello di business consiste nella vendita delle informazioni

~;à

118

che i grandi motori di ricerca . . gli utilizzatori e, d Non è un rischioso 1pot1zzare, vorrebbero ve ere . possano capire cosa

234

toro i contenuti che vorrebbero visu 1 a 1zzare . .. . piu 1mportan t1 da mos trarP CQ 1. . _-· n unico .. . . . e-ntire sodd1sfatt1 e, cosi, teneriJ pi iJ tPm a_ ttosto - po in . . di far 11 s 11.1 t rgliela preferire ad altre, che potrebber o moP ·etti'lo ao a obi ·attaforJll · a parte del mondo che potrebbe non piac ere che un pi ,,re an stro . ,.osiJ1Jile immaginare, che il combinato dispost o ~m~· . . .,0ne " . analysis possa pro; · e della network i data anaJvsis i, della b g risultato un processo di progressivo restnngi. 1· . . 1· e corne ll' izzonte deg 1 eventi con 1 qua 1 gli utenti vengono durr . . tode or delle loro interpretaz10ru, per produrre un mondo rnen . ntatto e a co . ·tagliato su di loro, ma potenzialmente del tutto privo .. d.istante dali a realtà. ehe sian. •tà e sempre pm di oggettIVI

K ey ouarterly,p. diaries, The Mc ins

54 ese

gtrare

Ili mo ui.rl ., cbe que . di

·

)

K1ller(assas , .Smo, Explorer(esploratore) e Soc1afizer (soc1alizzatore). assieme 11 Richar~ BAchiever(collezionista) sono i quattro stili di gioco identificati da artle m Hearts. CVlub. Dianwnds, Spades:players who swt MUDs, 1995. 119

. . . Fortnite è un vid eogioco multiutente del 2017 sviluppato da Ep1c Games ePeople e tnonct 0 an Fly che nel 2019 contava oltre 250 milioni di iscritti in tutto il

235

~

sullo stato di salute dei lor . o utenti,. desu di smartp hone e smartw atch ad . nte dalla s . · ' azienct ens . zioru. e com.e le 0 t 1stica ass 1· ctlra.

Dai big data all'in tellige nz .. . . a art1ficia1e

Il confm e tra b1g data analy.s ise . . . . . 1hgenz .. sottile. Talvolt a, a due 11 vero delmte t a artificiale è . . • capzio rno1t volend o forzare una distinz ione _ Utto , . so. In gene 0 . e possibile .d 1e , ra approc ci al proble ma dell'an alisi ed i entificare d 11 . a modellaz. ue uno basato , appunt o, sui dati e unoe eh . ionedeidar• . ·1eo L e invece si b i. a 1gontrm . a d"ff 1 erenza consist e ess . asa sugli • enz1alm ent in cui è concep ito il sistem a di regole che d e, ~el modo · · 1· d at1.• etermina come vengon o gestiti Nel primo caso l'assun to è che, nell'affrontare un robl . . . . P ema, s1 parta d a 1 pnnc1p 10 c h e 1. d atI. posson o variare mal'al • , gontmoper compl esso che sia - è sostanz ialmen te stabile. Come dire che per quanti siano i giocato ri, l'arbitro può contare sulla stabilità delle regole. È un modell o evidentemente conservativo, e caro ai vecchi statisti ci.

· . big data nas cono nel primo modello _ . quasi cbe se 1 . no nel second o. Anche 11 semplic e rid ttO finisco va ·ta e bJ·ime:ote t r.-n cui si è fatto rifeTimento con l'avvod. pat e . 11 . . . irie ciille:oto . 1 uello appass ionato d1 scacchi , mfatti, è 110S e . ' c0 araca duusta . b qa su un algont mo d1" ,, appren d1mento au10 P · he s1 as . . ca ... cetto c f uttand o quelle che vengon o dehrute "reti co•• 11111 he - s r . . llfl atico c . .,'182 _ non è altro che un sistema di. mtelli1ornrali ar t1'fic 1ah · 11·igenza ltri termin i quan d o s1· par1a ct· mte llel.l ·t· iale. In a . . . che si bagen za artl ic· 51. n.1en·sce , in genera le, a quei s1stem1 . ificiale ci . . •n grado di mutare loro stessi sulla base di rt a 1 . . 1 ontrru 0 su a g d O dall'es perienz a, ossia dai dati. e dalle sis30 pren on ciò che ap . ali entran o in contatt o. .oni con I qu 11.laz I . ensa all'inte lligenz a artifici ale, tuttavia , è sin auando 51. P ssimila re il concet to a il a semp11c1st1.ca · · · , quanto 1 a . troppo fac1 e irnIDag . di f . inazion e degli auton antasc1 enza di 5Paventosa, . . . . alment e ogni epoca. L'idea che l'uomo potess e creare artifici . . . . u·genza o che addirit tura, potess e costruu e demmrg 1un'mte 1 , ' . . camente nuove coscien ze, ha pnma sedotto , e p01 spaven tato orde di scienziati, filosofi , teologi , econom isti.

Il termine ·apprend imento automat ico·, in ing lese machine leammg. fuconiato nel 1959 dall'inge gnere Arthur Samuel. La sua definizione era quella di un 'campo di studi che forni sce ai computer la capacità d1 imparare senza bisogno di essere program mati esplicita mente· . Si tratta di metodi di calcolo basati su algoritm i che utilizzan o l'esperie nza per migliora re le prestazioni o per effettua re delle previsio ni accurate . Questi insiemi di algoritmi vengono struttura ti come delle reti neurali artificial i (vedi nota successiva) . 111

Nel second o caso, invece, le cose si fanno più divertenti (non per i vecchi statistici): l'algoritmo, infatti, non rappresentan:: cessar iamen te una costante, ma in un mondo sempr~ _pi~ compl esso può evolvere con l'aumentare della compless1ta;'. d. che le con i ciò che sta calcolando. Come ire che man mano t're al meglio . . . . i ziom d1 gioco vanan o, 1e rego le evolvono. pert·ges - ·. r gll sta 1s t1·c1· d'antan un il cambi ament o. In altn. term1m . pe vero incubo.

.

236

I science,

- -----------~~ . . The rwo cuJtures, statistica . agosto 2001 iso L Breima n Statistica] ModefmgM thernatic al staustics, vol. ~6. n . 3, P~- 199-215, Institute of a

lll Le 'reti neurali artificial i" vengono ipotizza te per la prima volta in un articolo dei r· · . neuro 1s1olog1. McCullo ch e Pitts del 1943. Una rete neurale art1·r·1c1ale (art 1.· · sto cli "neu r~ 1C.~al neural_network ), è un modello computa zionale compogica In fatt . ni artihciah , ispirato alla struttur a di una rete neurale b1olo1 11 que110 d • funzion amento delle reti neurali a rtificiali mira a riprodurr e 11 eeretin e l' b • . toni colle . ura 1 1olog1che, costitui te da un grande numero d1. neu9at1 tra lo fUnzionalità" · 1 ro secondo varie architet ture che ne determm ano a 01 lllaten1atici tavio Caligan s, Bocconi MATEpris tem) . Questi modelli no alla base dei sistemi di intellige nza artificial e.

c., M

o

]

·a (U

u

s;

237

. sono poc111· g1·1 argom Ma cosi' come '\ . . . . enti ng ad affasci nare con tale mtensi tà add . Ua t d&nti . . 1 sono altretta nto pochi gli altri teinietti e. n on. addetr 1eh. , che è riuscito ad ese . . d. il caso, battere 11 campione 1 scacchi. Ivan Kasparov temP0 a già da t giocare a scacch1,· n on saprebb e fare altrn. e a par e (Tl3 eh '

tO

. be se l'intelli genza artifici ale forte è qualcosa che ·1edirec , . . . 1nut1 ossiamo tranqui llamen te relegar e a1 film di fantape~ ora p n l'intelli genza artifici ale debole non solo avremo a scienza, co . . . ei prossum anm, ma - spesso senza renderc ene che fare n . bbiamo già a che fare oggi. conto - a Le applicazioni, infatti, sono già adesso infinite :

,

è utilizza ta per sugger ire i prodott i migliori legati al

compor tamento dell'ute nte e ai suoi acquisti precedenti dai sistem i di comme rcio elettron ico; è adottata da chi si occupa di sicurez za urbana per l'analisi delle immag ini cattura te da circuiti video presenti in città o in luoghi di interes se pubblico con l'obiettivo di identif icare situazi oni di potenzi ale pericolo o person e note alle forze dell'ord ine; • è adottata nell'au tomazi one domest ica, rispetto alla quale da voce (e capacit à) agli assiste nti vocali che sempre più freque ntemen te trovano posto nelle case;

2001: A Spac e Odissey è un

----

~ Deep Blueerau11- - - - - - giocare compute rprodot to dal\'!BM, espressamente progettato seacch1 conta scacchi È t t · a · s a o I1 primo calcolatore a vincere una partita b ro . . iaio l996 In un. Cam Pione del Mondo in carica, Ga rry Kasparov , 1110 febO 1 seguellti, batte~~ caso Kasparov vinse 3 incontri e pareggiò 2 delle partite Per

o DeepBJue.

239

) Per l grazie all'analisi d . a Preven . Z1011 e1 co . 1· e del! lllPorta c iente, nesce a . riferite a comp intercettare ec llìelìti abite li%(n cezio1r %~ ~~ ortarnenr i Probab·a,i d~ . l dolosi· è sfruttata nei Vid • ilrn ,, , eogioch. e~le . l Per renct avversari contro . ere Più l quah si se ontrano i . realistie' 9locatoti i911 E l'elenco potrebbe conr . inuare a lu .. . . ngo, Un elen genza art1hc1ale è vista da co ove i•· molti corn . 1 . e un'oppo . 1n1el!i. . . mo1t1 a tn come una mina cc1a rtunw 1n q nel sostituirsi all'uomo nei 1 ' . . uanto troverebb a,ma da eun avon più r'1 . . Petitivi, rna an h ruolo professioni intellettuali. •

è uno strument 0

e enelle

Non serve l'intelligenza artificiale f orte, ad esern 10. . . . P ,Persc0. vere un articolo d1 giornale. senza che ., c10 preconizzi 1 .arealiz. zazione della distopia nella quale il giornal' ista Valeno si vede . . . d'intelligenza artific·1a1e, 91a., oggi. sostltmto da un sistema . • , realta come Assoc1ated Presse 11 WashingtonPostfannolargo uso di questo strumento per la produzione automatica di al· cune tipologie di notizie. L'intelligenza artificiale consente, infatti, di produrre in pochi secondi - a partire da dati più o meno strutturati e grazie a sistemi di elaborazione del_lin_· guaggio naturale sempre più sofisticati - centinaiadiart1co~: Per ora gli ambiti di applicazione sono prev_al::::::~:~;t; strutture semantlc . negli articoh. ·1· ove è possibile ut1 izzare 1 . nache sportive, semplici, come accade nel e cr~ . . meteo. Tutti argome~ll f asip1uo elle prev1s10m 1Ossari costruiti con r ·era dedicati alla finanza, n . in mani . b arsi su g essere assernblate I hiusura che consentono dI as di dal ae . . he possono pochi secon oal termine meno ricorrenti c tata. . 1e er avere, a Èev1den ni azienda qu0 del tutto natura1e P , n1h· ,i. oncluso. . olo per og r ogni J1Jafc1,_e listi. Ed ès1g 1bili delle borse, un artic poss · g1orna zzo pe rnere due del ·11avoro delle partite un pe a assu biando 1 . . mento poss come ciò stia cam cativo come tale carnb1a

ua rdare ai suoi aspetti negativi, eviden11 ct· · · g può si .. dei posti trebbe portare a a 1minuz10ne . ,, tJ:J. · . .. .. . e ciò po (I.ife,,10 listi resi mut1h dalle macchine. Oppure si . do corn . . . . ·ct - . ,. dei g1orna i1a1l aspetti pos1t1v1, ev1 enz1ando come tale inr . 19 voro 1 . dare ag di ebbe liberare tempo e nsorse nelle redazioni 1.1ò guar li . d' p . ne potr uegli approfon 1ment1 e que e attività che 01azJO Jlper svil0 PPare qso non c'è tempo per fare . Probabilmente enpo spes , oggi, uoP . ste sono in qualche modo realistiche. Quale . , . b le nspo ella giusta, d1pendera da come 11 settore decidera trarn e · · t ata al proti tto llll· · onen i· se seguendo una 1og1ca sar,à Però, qu . 1· , d n·· f . di Illuovers della qua 1ta e m ormaz1one, oppure un discapito . . . . . ff d. , a ..,ed1ato, 1 dettato dalla volonta 1 o nre un sem z10 nugliore ai " . 'bil . , . modello . in un contesto d1 sostem 1ta economica resa possi.. . u·1genze umane est rument1. artifiJetton, ,. tegrazione d'1 mte bile dall in ciali.

Insomma, si tratta, ancora una volta, di decidere se optare per una Red Flag Act o per una soluzione che affronti il tema dell'innovazione cogliendone le opportunità, piuttosto che chiudendosi in difesa per cercare - invano - di evitarne i rischi. Elo stesso succederà per molte professioni ad alto o altissimo livello di specializzazione. Lo si è visto anche nel caso di Carla, il medico che ha dovuto ammettere di aver sbagliato. Ma ciò non vuol clire che il lavoro del medico sia superato. I sistemi di supporto alle decisioni utilizzati in ambito diagnostico non ~ostituiscono i medici: sono piuttosto strumenti che rendono · · 11ore il, loro lavar0 m1g e più efficace mettendoli nelle condi.. , z1ont di poter b 1· cornp . s ag 1are meno, grazie al ricorso a una capacita trebb utazi?nale che, anche il migliore dei medici, non pomai avere. L'intelligenza artificiale, attingendo alle 1 · ·b·1· · bas·1 ct·1 conoscenza degli archivi d1spom nate 1 1, puo ùnpa . . . rare dall' espenenza di migliaia di medici e far evolvere 1

~cont

241

. suoi algoritmi per rendere più precisi · l suoi su . , 99erirne . mettere questa capacita a disposizion d' e 1 og · . nti sing 010 ' e ni . prof moltissime per vale stesso lo E dico. essioni· · · · t · d tt· hit 1· · · dagli ,, tne. cati ag i are e i, ai isici agli informat· . qVVo.

lCl.

Insomma, se siamo lontani dai compute Tautocosc·1 . ,. . . . . . . enti e dagJ· scenan alla Matnx, d1 debole 1mtelligenz I a artific1a1 h . , .. e asoJ 0 il nome, perche gh rmpatti sull'economia sul ' mercato e suna so. cietà sono - e saranno - sempre più forti. Ma non bisogna mai dimenticare che i probl . emi che s . . arerno chiamati ad affrontare nei prossimi anni non di Penderanno . il . . . da perfidi computenn st e Matnx, ma saranno det . . enninatida inconsapevoi· regole che computer assolutamente 1 saranno . . . indotti a seguire, basandosi su dati e regole che sarà l'uomo a fornire.

·a Cll ·i:,Ja

o

-; t i,

tn

è decisamente concreto con il con .

.

.

• .

se-

che, mvece di essere .. JljgenZ . d. ottenere. s1stem1 p1u . . . . chlO 1 iJlte . . dei selez10naton umam, ne erediterebbero 1te ris Jl 1 . . . gtle ff dabt 1 ui e a ~ barba, peraltro, a d1vers1 punti di Agenda 2030 d' ., · l' eq di·z;1 In regiU ·al 5. Raggiungere uguag11anza 1genere, per l'em P ·1GO · · , o il Goal 8: Jncentid' tutte Je donne e 1e ragazze oJlle 1 . . . c 11rlf'lent I duratura, mclus1va e.sostenibile , . . P0we "acresc1•ta economica, vare UI1 . 1J1e piena e produttiva e un lavoro d1gmtoso per 1· . .d 1 ' cupaz10 citare quelli col p1t1 a semp ice esempio colletJJ1 oc . olo per.. tufll, s l recrwtmg. gato a fida, quindi, consiste nel comprendere come l'atten. d li . . La vera s da posta in chi oggi sta scnven o g algoritmi dei ali l . . z;ione va tercli domani, e in come t a gontml saranno scritti. E 1· d . al. l . compu comprendere come e con qua 1 atI t 1 a gontm.i saranno . al . . di nel 'addestratt. Perché, sulla base questi gontrru e dei dati dai quali essi partiranno, sarà regolata una parte rilevante

E i rischi sono dietro l'angolo. Se gli algoritmi di machine Jear-

delle nostre vite.

ning, per la costruzione delle loro decisioni, si basano sull'analisi di informazioni strutturate, cosa succede se le informacontengono distor. · strutturate che vengono loro fomite , · . . . ziom 1 .? Cosa succederebbe , per esempio, se s1 affidasse att1. 'fi · 1 s1om. 't' di selezione del personale a una intelligenza a_rt1 c1a_e . . . 1· . di lezionaton umam? Vl a bbe' an· "formata" dalle decisioni d1 m1g iai~ . . se ,,. artificiale imparere '. n· nza . facendone parte . Succederebb e che 1mte ige . . . . . d . lezionaton umaru, entale e decisionale. che tutti i preg1ud1z1 e1 se · neri dello comportam . . ati bianchi rispetto a1 .' integrante del suo mo È già successo.Jln· lffiPieg eon l·1 risultato di .preferire . • ·11rrnelle tto alle donne. . . pri bias cogn1t1Vl . diligere uom1m nspe . dei ven e pro . o pre schio che si sviluppino

Anche per questo motivo sarà sempre più importante estendere l'attuale concetto di apertura per i dati, sulla base del quale i dati di pubblico interesse devono essere liberamente accessibili agli algoritmi: così come si parla di dati aperti, si dovrà parlare di algoritmi aperti, o trasparenti. È infatti di fondamentale importanza, per costruire un modello di sviluppo so stenibile, che gli algoritmi di pubblica utilità - indipendente~ente dal fatto che appartengano a strutture pubbliche, istituzioni O attori privati - siano trasparenti nelle regole adot· tate · Solo cosi, si· potrà sviluppare una società sostem'bil e e a~~rta, in un contesto in cui l'intelligenza artificiale sia al serVIz10 dell'umanità.

' d

n1ze

187

242

1 e aru·t·ci·ali

c.

.

Radfar, Bias

TechCrunch, 2019.

bJem recog In AI A pro

""o



-~ ('il

u

,, unreSofl'ed

bUf 5/111

243

·-i

Big data e intellig enza artific.

sosteni"bil.1ta,

ia1e Per la

Quando si parla di tecnologi e è se f · problemi· che s1· teme vengano genmpre. Più . acile gu . . erati PlUtt 0 ardare . sibilità che d1schmd ono. Soprattut t sto che all a1 0 quand . . • . ePos. 0 fronte a tecnolog ie come 1 big data ,. . c1 s1 tro . O 1intelhge .. . va d1 rispetto alle qua1111pensiero corre immed· nza artificial . . fantasc1e nt1·t.1co. p ersmo figure che h iato al catastrofisille, . anno fatt 1 o dell'inf?rIT.l~t1c~ e che hanno - con le loro idee_ 0 _a_storia parte s1gmhca t1va della società in cui vivia definito una . .f. . l mo, quando di intellige nza arti 1c1a e mostrano il loro t ., si Parla 1a o p1u conserv , . tore . Un po come B111 Gates, che ha più volte pubbl' a. l . icamente dichiarat o d 1 vo er tassare le imprese che usano rob . ·1· . 1 d. . . otemtelligenza arti 1cia e per 1smcent1varne l'adozione rispetto al ricorso alla manodop era umana. Come dire che, qualche anno fa, avremmo dovuto tassare le lavanderie a gettone per l'impiego delle lavatrici al posto delle lavandaie. Posizioni talvolta l tto dell'onda ta emotiva che sconvolge la società a tuttiilitalaltra dettate dall'esige nza di conquistare un po' di la· . . ·b·1·ta' In ogni caso posizionichenonfannoonorealla c1le v1s1 1 1 • ' · di . . . di enfatizzare una dimensione con· stona e che nschiano l on ha ragione di esistere, trasto tra intellige nze che non so o nlt di un termine - quello nte dalla sce a ma nasce prevalen teme 11 ·ta paura piùchefarna· ·1· . le - che so ec1 di intellige nza arti ic1a

::ili,

scere entusias mo.

trapposi· . della con . era la dimens1o~e ueste tecnolo: Eppure, quando s1 su_p a che altro) e si vivono ~ssia strunienu , (più tenninolo g1c bbero essere), vadano ge· z1one rne esse en· O (o dovre g ie per quello che so~ta· si cornprende coo che,rnaliJllP1ern 11' mani , h , è ver al servizio de u .one pere e de attenz1 , stite con gran

244

rodurre danni superiori ai vantaggi eh P e genetate, po utilizzate possono essere fondamentali all ~b~ .. e~ raoo, . 0 sostemb1le. viluPP per 10 5 d esempio, del progetto Child Growth Monitor, reat il caso, ~l'ONG tedesca Welthungerhilfe assieme a Microsoft lizzato da tare la malnutriz ione tra i bambini in India. n procontras . per . alizzato a supportar e 11 Goal 2: Porre fine alla fame, etto fan .. ,· 9 '. ere la sicurezza a1·1mentare, m1g,10rare la nutrizione raggiun:Overe un 'agricoltura sostenibile, ha l'obiettivo di rileeprom . . . dard di salute e ma1nutrmone a partue dall'analisi di vare stan . arametri di base come altezza, volume del corpo, rapalcun1 P . . . porto tra peso e circonferenza del polso dei bambm1. Il sistema . basa su un'applicazione per smartphone che - facendo ri~~rso all'intelligenza artificiale - archivia i dati raccolti, li analizza e li elabora per fornire indicazioni agli utenti finali, supportando le comunità locali per gestire i fenomeni di malnutrizione. È da evidenziare che, se tale app è stata sviluppata sperimentalmente per monitorare i fenomeni di sottonutrizione nelle zone più povere del mondo, il principio operativo per utilizzarla nelle zone ricche è assolutamente identico. Ecco, quindi, che se invece di sfruttarla in India per monitorare la sottonutrizione la si utilizzasse nei paesi sviluppati per controllare la sovranutrizione, risponderebbe in pieno anche al dettato del Goal 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età. Qualche dato italiano per chiarire la situazione: secondo l'Unicef l'obesità in Italia interessa il 36% dei bambini e degli adolescenti. I numeri parlano chiaro: dal 2000 2 al 016 la percentua le di bambini in sovrappeso di età compresa f 1· · ra 5 e 119 anni è raddoppiata, si è passati· da 1 su 10 1 5 a su · Inoltre, l'aumento rispetto al 1990 è del 39,1%188• Dati 550 no

r- , (l)

"'ou ~

o e

~



>

~

C1l

"'ou i:i ~Il)

s C\l

3

E C1l u

ai

-o

e (l)

E

g (I)

G I M

o

]

·s. C1l

u

11t4AA t • . · VV La cond · · · · bo e nuriz1one _ lZlone dell'infanzia nel mondo 2019· bam bml, CI

e

rescere sani in un mondo in trasformazione, Unicef, 2019 ·

245

che impattano pesanterne . . . nte sulla spetto a1 quah servono az • . . salute d . . 1on1 onent e1 ba cultura alimentare. Sfrutt . ate a ere lll.bin . . are sistemi are un 1, r doh a strumenti di gamificat . collle que t a correit 10n per f s o art· a plicazioni che ne garantis . . avorirne l'act ' . 1anc

u Cl)

Ciò, beninteso, non rende inutili i notai, o gli organismi . . 'd f' . . d1 certificazione. Certo ne n e m1sce 11 ruolo. Questo per h· . . e e - va chiarito con grand1ss1ma forza - la blockcham può ga ran11re . la validità della transazione (ossia che qualcosa sia passaioda Aa B), ma non può in alcun modo fo rni re garanzie sullaqualità del contenuto. ln altri termini utili zzare la blockcham, ad esempio, per il monitoraggio della qualit à in una filiera ali• mentare, supponiamo quella del vino, potrà al più assicurare che l'operatore che dice di essere Tizio abbia versatoqualcosa che dice essere Chianti in una bottiglia consegnata a qualcuno che dice di essere Caio. Ma la blockchain non ha e non avrà mai la capacità di entrare nel merito della transazione,propno così come non avrà mai il potere di trasformare il Tavemello in Barolo. . . f . arantire che un pro· Tutto ciò che la blockcha1n puo are e g rili· Iterato una volta ve cesso transattivo non possa essere a . con la di tt Ori In pratica cato da un numero coerente a · b.10 loscarnbio . blockcham, ogm. volta che si• e ff ett ua uno scaro. li• atton. pre· l' dato da tutll g per essere valido deve essere va 1

.. rende immediatamente evidenti due fattori: . , .• . • la blockcham e tanto pm sicura quanto più sono gli attori coinvolti. In altri termini: una DLT composta da pochi nodi è (in)sicura né più né meno di un qualsiasi database; Ia blockchain non è esattamente una tecnologia che sfrutta efficacemente le risorse software e hardware. è evidente che un sistema che replica un database sui computerdi tutti gli utenti che lo utilizzano non è proprio il massimo quanto a gestione della banda e delle risorse connesse. In altri termini: se si sta lavorando su applicazioni che richiedono elaborazioni in real time, o si svolgono in condizioni critiche di banda o risorse di archiviazione, blockchain non è la soluzione. Per non parlare del consumo elettrico necessario per generare i bitcoin e gestire le transazioni. Tanto per dare un'idea del consumo energetico di questa tecnologia, se il bitcoin fosse una nazione sarebbe la quarantesima nazione al mondo per consumo di

CIO

V)

o u

~

~ llJ

E Cl)

~

Cl)

u

ai -o

G (")

o

]

·a Cl)

u

257

256

. energia: sì piazzerebbe fra l'Aust na e il e· lle. Non tamente un modello dì sostenib I•i·Ita, alllb esa1. . . e ientaJ somma. • In. ento di paradigm consent . Ciò nonostante, il cam biam a . . . lto dal! e . DLT è di gran dissimo rmpatto: queste tecn o1ogie quello che inte ~otrebbero rappresentare per le tran sazi oni 'l11ete st t . . . f ., .,, .J.. • • a oPer ve un probl i datl. La b.10CACuain, m atti, nsol nno emaa . . . h so della Rete (e non solo) : quello della fiducia tra atto n c e non . si cola chiama la t noscono. Non a caso qualcuno ecnologia d I ., . ela fiducia. Anche se sarebbe pm .corretto definirla 1a tecnologia . f'd .) . . Visto il meccanism o con il qual della (mancanza di .i ucia . . . .e tor funziona la tecnolog.ia, mfatti, Il. suo punto di za consiste . essa svlluppa. una dma mica per la quale g11. atton nel fatto .che . . . no di· f'd 1 arsi comvolti m una• transaz10ne non hann o bisog e impossibile (o l'uno dell'altro. E la tecnologia in sé che rend il processo, e comunque ragionevolmente difficile) alterare e - se non l'uno mette ognuno nelle condizioni di potersi fidar dell'altro - tutti della soluzione tecnologica. modello di fun· Certo, la complessità tecnologica è elevata e il danza dei dati, zionamento richiede un enor me livello di ridon rse: dalle cripto· ma le applicazioni poss ono esse re le più dive la k11ler appli· valute - che non hann o rapp rese ntat o altro che parlare di cation grazie alla quale oggi tutti abbiamo sentito nella quale blockchain - a una sharing economypiù concreta, ediari eh; la condivisione non rich ieda la pres enza di interm Socia/ networ. gestiscono le informazioni dei propri utenti. 1mente pro· · . ti rea sia no ognu cui in rale cent senza piattaforma basa odelh . d . . , . . . . cui m ei mi detta 1 ndo seco dati ri prop pnetano dei t tti smart. in . 1 c1au· ra sulla sei/ sovereign iden.tity, ma anch e con . terzi ti d. 1en . e econdi· . . enza pres la ieda 1a reg1s rich non 0ne traz1 te · d1· determina · · l . di gestione e dei quali si attivino al reah zzar si essi zioni (che vanno com unqu e verificate); proc

s?

258

da lla "comunità nd

.

ontrollat i e validati. egli attori . . filiere e . d1 one gesti d1 m1 s1ste e anch ma e; part deUe e crect110 . . . . e fann O nti to nei suoi diritt 1· da una . sottoscrittore sia .gara cJJe 11 . . i 0 gn1 costituita da tutti gh altn . i!l cu .

piattaforma

. chain lo stes so insieme degli utenti è 1a p1atta -

·,ock n la b'J 1



nsio ne cen. sua dime corJ1la: una piatt. aforma che,. pnv a della · . .

smo d1 estraz10ne del val ore ehe uindi .di un mec cam . . q uale e e a chi lo ha gene cess anam ente resti tmsc e tale valor . non ne att li ò rappresentare una reale alternativa ai modelli ua . rato,Pu f0

B/ockchain per la sostenibilità relativa gioBenché i casi d'uso di blockchain - vista la sua valute vane età rispetto a cont esti diversi da quelli delle cripto camp i cli ap_ non siano certo molti, sono diversi i poss ibili le e la soplicazione di questa tecnologia per l'economia socia stenibilità. a sistemi baUno dei più discussi è quello inerente al ricorso voto. Benchè sati su blockchain per la gestione di processi di efficace struessa possa pote nzia lmen te rappresentare un e di politiche mento di inclusione dei citta dini nella definizion democratici, pubbliche e nella part ecip azio ne ai processi nti ito dal Goal 11: Rendere le città e g,Ji insediame come ribad UJn . . 1; tuttavia è bene . am inclusivi; sicur~ duraturi e sostembil . . evidenziare come i· dubbi m tal senso siano stati sollevati da fontI. ., discute tanto dell'ef~~u c~e ~utorevoli. In particolare, non si 1 essi di voto, Quanto :ac_i_a _di blockchain nella gestione di proc elettronico in sen PIU lil gene rale - dell'affidabilità del voto . so lato i11 cons ider azio ne dell'attuale ecosistema tecno ' logico1 97_

19,

tle .

ct1on cyb

. 2019 ersecun/y- chal/ enge s and opportunities, ENISA

259

7 secondo ENISA19s, infatti, a oggi, non esist ono suff · d 11' · · Icien, · I 9a nzie nella gestione e mtero process o ct·i vot O ra da · al voto analogico, effettu ato con tali ile erib pref erlo ren. I d ' · urna. Insomma ' non t Utto Puòa tracti~,.,o. nell a post da sche ale n . kcham potrebbe rappre sentare essere ct·1gitalizzato. E se bloc . . una buona d1 una parte del Pro cesso co soluzione per la gest. 10ne 1 e ' rnunque non basta a gara ntu o nella sua complessira. orne ., 9Ia riba. . o dell'ecosistema tecno! ogico dito talvolta il ruol è ce . , logia . ntraJe, anche rispetto al nco rso a una specifica tecno delle votazio . 1 Se ancora non siamo, quin.di, nell'era ni e ettroni. re in che, potremmo esse re m .f.procmto di entra quella . . d' . . blockc·i..11am. La dell'ident1ta 1g1ta1e certi 1cata tramite dele digita one cazi ntifi l'ide o end sent con blockchain, infatti, occio basato sulla gli individui in man iera univoca con un appr mazioni - una selfsovereign identity, che prevede che le infor cittadino e non volta certificate - rim ang ano nelle mani del limiti nemmeno vengano condivise con altri attori (entro certi adatta alla certi· con gli attori pubblici), pare particolarmente di rischio. Si ficazione dell'identità degli abitanti in zone lazados99 colom · pensi, per esempio, alla situazione dei desp ondersi di volt~ biani, che fino a pochi ann i fa dovevano nasc 200 dei pararn~tari di in volta dalle rappresaglie delle Farc o ancora oggi a non estrema destra e di conseguenza, tendono onali. Certificarne dichiarare la lor~ resi den za o altri dati pers la registri che ·st d' . es1 ano l'identità con blockchain, così che non I ac sentire loro bb . .. que· rendano di dominio pubbbco, potre Te con uta dell'iden . plici tra· no la ven ica cedere a servizi che rich ieda . . . di base o i sem . . . . fineaogn1 stione, ad esempio i serv1z1 fmanz1an l Porre sferimenti di denaro. Il riferimento al Goal · m

.

e bersecuntY, 198 .... c.NISA è la European Union Agency or Y

nata nel 2004

f

m

260

In spagnolo, ·stall ati·. . 1 onane - e FARC sono le Forz e Arm ate Rivo uzi

200 1

.

. della co1ornb 10 ·

01 to, ma sono numeros . ,,,.tà nel mon dd. è immedia 1 . ..

d1poveJ. · azione d1 tale poss1b1htà. . . plic . fiorf118bitl d1 ap occ10 metodologico basato su11 a appr un o, temp aIJl li d g tesso , . ct· ,,,., JdentJty puo essere a ottato anche al ct·1 1a, 1 ,411 0 tY.s vere1g.J.J. mbiana. Un esempi o e. self ,/O . critiche come quella colo . zion1 erno estone, che implementa la blockchain situa 1 Gov me delle transaquello de mento di certificazione di moltissi st iando dai servi z1• dini., .spaz ione e i. citta coJJl~ rul' mminis.traz . . . . 01 tra a h merent111. sistema sanitario , e zio atl. aIla giust1z1a a quel . . oIIeg nto d1 alcuni dei target del 1me rnng ragg al così do e 'buen ·• • ~ - .L • • ~~0 sive per uno al 16: Promuovere soc1eta pac111c11e e pw mclu per tutti e tizia alla gius Go Z ,po sostenibile,· offrire l'accesso . 1· b . ,.u.· SVl UP, sivi a tutti i licreare organismi eu1cac1, responsa 1. 1 e mclu

~e il!

.?;

-o