406 104 44MB
Interlingue Pages XX, 363 [193] Year 2009
Marco Moscio Marco Sampietro
Nuovo
L a versione latina nel biennio Materiali per un Laboratorio di traduzione
Presentazione
Questa nuova edizione de “La versione latina nel biennio” rinnova di oltre il 60% i brani di versione ed amplia con forti elementi di novità i materiali dei laboratori di traduzione attraverso cui acquisire sicurezza e competenza nel tradurre.
I Λ-*
\
Coordinamento editoriale
Realizzazione e impaginazione
Iacopo Basagni
Studio grafico Nikèos, Firenze
Coordinamento redazionale
Progetto grafico
Liliana De Lucia
Studio grafico Nikèos, Firenze
Redadone
Copertina CD&V, Firenze
Valeria Novembri
Oltre alle versioni con traduzione a fronte corredate da un questionario appositamente studiato per l’analisi contrastiva, vengono proposte: a) versioni interattive, accompagnate da attività e domande-guida che aiutano lo studente a prestare attenzione alle princi pali strutture grammaticali e lessicali del brano attraverso un questionario di analisi morfosintattica (La lingua), di com prensione (I temi) e di lessico (Le parole)] b) versioni in cui è stata visualizzata la struttura di uno o più periodi attraverso la costruzione di un grafico (’Visualizziamo la struttura del periodo) allo scopo di evidenziare i rapporti sintattici fra le varie proposizioni, che nel periodo non si sus seguono mai secondo l’ordine della dipendenza.
a) b) c) d) e)
Stampa: G. Canale & C., Torino
Sono stati inoltre rinnovati gli apparati didattici, in particolare le schede di lessico che sono state così articolate: Il cammino delle parole: illustrano l’origine di alcune parole latine seguendone l’evoluzione fino alle lingue moderne; Ifalsi amici: parole latine che non sempre trovano piena corrispondenza nei termini italiani che li richiamano nella for ma, rimasta sostanzialmente identica; Gli omografi: parole che presentano casualmente la medesima forma ma significato completamente diverso; Il latino nell’italiano: raccolta commentata di parole ed espressioni latine tuttora presenti nell’italiano colto; Fraseologia: proposta di quattro itinerari centrati su aree lessicali: L ’arte militare; E matrimonio e il divorzio; E lessico del
la navigazione; Lessico e fraseologia giudiziari. Proprietà letteraria riservata © 2009 RCS Libri S.p.A., Milano Prima edizione: gennaio 2009 Ristampe 2009 2010 2011 2012
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ISBN 978-88-451-4823-1
La realizzazione di un libro presenta aspetti complessi e richiede particolare attenzione nei controlli: per questo è molto dif ficile evitare completamente errori e imprecisioni. L’editore ringrazia sin da ora chi vorrà segnalarli alle redazioni. Per segnalazioni e suggerimenti relativi al presente volume scrivere a: Direzione Editoriale RCS Libri S.p.A. - Divisione Education - Via Mecenate, 91 - 20138 Milano Fax 02150952613 Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, comma 4, della legge 22 aprile 1941 n. 633 ovvero dall’accordo stipulato tra SIAE, AIE, SNS, e CNA, CONFARTIGIANATO, CASA, CLAAI, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI il 18 dicembre 2000. Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al 15% del presente volume, solo a seguito di specifica rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana 108,20122 Milano, e-mail: [email protected]
www.bompianiscuola.it
Dvolume è articolato in quattro parti: la prima relativa alla morfologia (Unità 1-9), la seconda alla sintassi dei casi (Unità 10), la terza alla sintassi della proposizione e del periodo (Unità 11-13), la quarta infine ad una sezione antologica organizzata per percorsi tematici. Ogni parte è a sua volta articolata in unità, ciascuna delle quali è dedicata ad argomenti specifici, inseri ti in un preciso itinerario didattico e trattati in apposite schede morfosintattiche. Le unità si aprono con una verifica dei prerequisiti completamente rinnovata con esercizi di completamento, sostituzione e/o trasformazione, finalizzati ad una verifica immediata delle conoscenze grammaticali di base necessarie allo svolgimento delle attività richieste. Le oltre 400 versioni, improntate a grande gradualità, sono corredate dall’indicazione dettagliata dei prerequisiti, prece dute da una breve introduzione e seguite da domande di analisi del testo e/o di verifica della comprensione, nonché da un invito a riutilizzare il lessico per rispondere a semplici domande (Responde Latine). Al termine delle sezioni dedicate alla morfologia e alla sintassi dei casi si trovano ampi repertori di versioni di riepilogo, finalizzati al consolidamento e alla verifica delle abilità apprese.
Il volume, infine, si conclude con una sezione antologica (Temi di storia e civiltà) che propone, attraverso passi d’aut accessibili sul piano grammaticale e al tempo stesso molto significativi, dei percorsi tematici rivolti alla conoscenza di alcuni aspetti della storia e della civiltà dei Romani: i miti classici (La maledizione di Edipo, La conquista del veUo d’oro, Sedotte e abbandonate) dalle Fabulae di Igino; gli eroi del Mos maiorum (Orario Coclite, Mudo Scevola, Clelia, Cinànnato) dal De viris illustribus urbis Romae di C.F. Lhomond; Pagine di storia greca (fie guerre persiane) dalle Vite di Cornelio Nepote e di storia romana (L’età di Cesare) dal Breviarium di Eutropio.
Indice generale | V
Indice generale
Unità 2
2o
VERIFICA DEI PREREQUISITI
20
Conoscenze grammaticali richieste
20
| Indicativo imperfetto e futuro attivo e passivo dei verbi delle quattro coniugazioni e del verbo sum; indicativo presente, imperfetto, futuro, imperativo e infinito presente dei verbi anomali (fero, volo, nolo, malo, eo); indi cativo perfetto attivo e passivo dei verbi delle quattro coniugazioni, di sum, dei verbi anomali e a coniugazio ne mista; composti di fero, di eo e di verbi a coniugazione mista; il passivo impersonale I III declinazione; aggettivi della II classe; aggettivi sostantivati; pronomi personali; pronomi determinativi (is,
ea, id) I Funzioni dei casi: genitivo e ablativo di qualità; dativo di interesse e di fine, doppio dativo, verbi che richiedo no l’oggetto in dativo; determinazioni di tempo
Parte 1
M orfosintassi e costrutti di base
i
VERIFICA DEI PREREQUISITI
m m m sm . Conoscenze grammaticali richieste______________________________________________________2 ► Indicativo presente attivo e passivo, imperativo presente e futuro, infinito presente attivo e passivo delle quattro coniugazioni e a coniugazione mista, di fero e di sum; indicativo presente di sum; I e II declinazione; aggettivi della I classe; aggettivi pronominali; aggettivi sostantivati I Funzioni dei casi: genitivo di specificazione; dativo di termine e di possesso; accusativo di causa; ablativo d’a gente, causa efficiente, mezzo, allontanamento, origine e provenienza, modo, causa, compagnia e unione, materia, argomento; determinazioni di luogo I Predicativo del soggetto e dell’oggetto; uso di suus e di eius; proposizione temporale (introdotta da cum e dum) e causale (introdotta da quod e quia)
1 La Sicilia 2 La formica e la cicala 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
La dea Minerva La leonessa e la lupa a caccia Le dee La vita in campagna La Campania L ’astuzia della volpe I giardini dei Romani Il ragazzo dispettoso Il dio Nettuno Promèteo L ’asino e il lupo Orfeo ed Euridice Dedalo e Icaro L ’antico Lazio, da Saturno all’arrivo dei Troiani 17 Fiumi d’Italia 18 La fondazione di Roma e i suoi primi abitanti
5
■
Laboratorio di TRADUZION E
. L’articolo 6 1 ♦ L’ordine delle parole nella frase ♦ La ricerca dei verbi c il paradigma 7 verbale 8 ♦ Il paradigma ridotto 9 ♦ La ricerca degli aggettivi 10 della I classe 10 ♦ 1falsi amici 12 ♦ Pronomi ed avverbi interrogativi 12 (quis?, quid?, ubi?) 12 ♦ L’avverbio interrogativo quando? 13 c la congiunzione cum 14 ♦ L’avverbio interrogativo cur? e le congiunzioni quia e quod 14 ♦ L’uso di suus e di eius 15
5
16 17 18
♦ Le fasi della traduzione ♦ Le congiunzioni
6 6 7 7
22
Mr e s ìm i L
19 20 21 22 23 24 25 26 27 28
Lo scriba felice L ’età dell’oro: una favola di altri tempi L’allodola e la volpe I poteri di Giove II cavallo di Troia Le orecchie d’asino di Mida
Si vis pacem , para bellum Gli Aborigeni II ritratto di Catilina II diluvio universale
H -
laboratorio di TRADUZIONE
23 23 I ♦ Il verbo fero e i suoi significati Uve 24 I ♦ Le berpreposizioni 26 ♦ Gli avverbi interrogativi di luogo (ubi?, quo?, unde?) 27 La congiunzione dum 28 e l’uso dei tempi verbali 28 La funzione logico-sintattica 29 dei casi 30 II verbo peto e i suoi costrutti 31 Il verbo consulo e i suoi significati
24 25 27 30 30
34 38
V ersione Interattiva
2 9 La secessione della plebe
32
30 31 32 33 34 35 36 37 38
33 33 34 35 35 36 37 38 38
Giove decide di punire l’umanità Due famosi ateniesi Le oche salvano il Campidoglio Muzio Scevola Coriolano Ulisse e le Sirene II supplizio di Tantalo II sacrificio del re Codro Annibaie supera le Alpi e scende in Italia
8 9
11 11
VERIFICA DEI PREREQUISITI
11 14 16 19
40 40
I I b b I
Indicativo piuccheperfetto e futuro anteriore attivo e passivo IV e V declinazione Valore assoluto e relativo dei tempi; «Legge dell’anteriorità» Proposizione temporale e causale Pronome relativo e proposizione relativa
VI
Indice generale
Indice generale
a * ® ® » M etsinni-_________________________________________ __........................................................... 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56
Morte di Claudio Marcello Gelone e il cane fedele La pazzia di Ulisse Evandro La battaglia di Azio Le case romane I Galli entrano a Roma Lusso persiano La battaglia di Maratona Le guerre civili Gli arùspici La trasformazione di Aracne Pericle Misera fine di Perseo La battaglia di Canne La battaglia di Zama Imprese di Pirro in Italia Il banchetto di Trimalchione
43
43
1m
45 46 47 47 48 49
Laboratorio di TRADUZIONE
. Il pronome relativo
44 | 45
■ ■
43
e la proposizione relativa ♦ L’oggetto interno
42 44
♦ Funzione attributiva e predicativa degli aggettivi di luogo e di tempo 48 ♦ La ricerca «intelligente» delle parole 49 ♦ Il sostantivo rei, rei Ò2 ♦ L’arte militare: fraseologia 53
50 50 51
VII
Invito all'analisi contrastiva
6 9 Filottète
68
70 La repressione dei Nervi e dei Sènoni
69
71 72 73 74
71 71 72 73
Enea sposa Lavinia Suicidio di Aiace Telamonio Tarquinio il Superbo Le peripezie di Ulisse Visualizziam o La struttura del periodo
74
7 5 Un caso di adulterio 76 77 78 79
75 75 76 76
La morte di Archimede Un oracolo ambiguo Alcesti e Adméto La morte di Marco Aurelio
52 53 54
Unità 5
54 55
VERIFICA DEI PREREQUISITI
Conoscenze ^ ια ιμ ιμ Ι ιγα Ι ι richieste
......................... ............... ..
..........
................
I Coniugazione di fio: infinito presente, perfetto e futuro attivo e passivo; gradi di intensità e comparazione degli aggettivi e degli avverbi I Funzione dei casi: genitivo e ablativo partitivo; ablativo di paragone; genitivo di stima e ablativo di prezzo; ablativo di limitazione I Proposizione infinitiva
«m em m CpBPscen^ gia-mmMicaUricMeste_________________________________________________ I I
Participio presente, perfetto e futuro dei verbi attivi; coniugazione perifrastica attiva; congiuntivo attivo e passivo dei verbi regolari e irregolari Uso nominale e verbale del participio; ablativo assoluto (verbi attivi); congiuntivo esortativo; imperativo negativo; proposizione finale, consecutiva, completiva volitiva e dichiarativa, narrativa; periodo ipotetico dell’irrealtà
Yj&lsRuiL 57 58 59 60 61 62 63 64
Ulisse acceca il Ciclope Polifemo Attività colonizzatrice dei Greci Il cervo alla fonte Tragica fine di Fetonte Morigeratezza di Agesilao La guerra contro Giugurta Imprese di Teseo Politica matrioniale di Cesare
p
-52 ■
■
Laboratorio di TRADUZIONE
59 I 59 . L’aggettivazione 60 1 e la sostantinazione dei participi ♦ Genitivo soggettivo e oggettivo 61 ♦ Il matrimonio e il divorzio: 61 fraseologia 62 ♦ Uso del concreto e dell’astratto 63 ♦ La funzione di ut e cum 64
Versione Interattiva
65
Il corvo e la volpe
65
66 67 68
Il filtro d’amore del centauro Nesso Filemone e Bauci (1) Filemone e Bauci (2)
66 66 67
.81
56 8 0 La favola della rosa 81 Conflitti fra i Macedoni dopo la morte di Alessandro 8 2 La battuta intelligente di un filosofo
81 82 83
V ersione Interattiva
8 3 Ulisse smaschera Achille
84
8 4 Il cane e la pecora 8 5 Niobe
85 85
Visualizziam o La struttura del periodo
62 63
8 6 La morte di Catone
64 72 77
8 7 La vendetta di Oreste
87
Alessandro, figlio del dio Ammone Enea e il re Latino Prodigi e oracoli L ’amore per la patria Cesare piange alla vista della testa di Pompeo 9 3 Diogene e Alessandro
88 89 89 90
86
Invito a ll ’analisi contrastiva
88 89 90 91 92
91 91
Laboratorio d i TRADUZIONE
11verbo fio ■ ♦ Il costrutto di ufficio ■ ♦ La proposizione infinitiva ♦ Comparativi e superlativi «organici»
81 82 83 93
V ili
Indice generale
Indice generale
94 95 96 97 98 99 100 101
Il canto del Ciclope innamorato Le imprese di Annibaie Perseo La vecchietta sincera e il tiranno Dionigi Un’astuta risposta del poeta Filòsseno a Dionigi Alessandro Magno L’amore per il lusso e il piacere porta alla rovina eserciti e città L ’incendio del tempio di Apollo a Dafne
invito all’analisi contrastiva 118 Dalla Spagna all’Italia
92 92 93 94
119 120 121 122 123 124
95 95
La battaglia delle isole Egadi L’arca di Noè Munificenza di imperatore La prima guerra punica Le fatiche di Ercole L’uccisione di Cesare
IX
112 114 114 115 115 116 117
96 96
I Unità 6
98
Conoscenze yranihiflticflli richiesto-----------------------
---—,— — ·π .—-— .—-—- ■
.US
b Pronomi relativi, interrogativi e indefiniti I Proposizione relativa e costrutti tipici del relativo; proposizione interrogativa diretta e indiretta
i^ Q M en zsg ran m m to I I I I b
___ ___________________________
Pronomi personali e riflessivi Pronomi e aggettivi possessivi, determinativi, dimostrativi Composti disunì Numerali Funzione dei casi: genitivo di pertinenza o convenienza; espressione dell’estensione e dell’età
Versioni__ 102 103
Un soldato coraggioso L’ira: un sentimento universale
10 4
La struttura del periodo Morte atroce di Ercole
10 5 106
La condanna all’esilio di Furio Camillo La volpe e l’aquila
100 100
Visualizziam o
Interattiva La «vendetta» dei deboli: la pantera e i pastori
101 102 103
V ersione
107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117
Fine degli uccisori di Cesare Il dio Giano L’esercito di Cesare attraversa il Tamigi Il console Duilio applica i «corvi» alle navi romane Prima di una battaglia Tito Manlio affronta in duello un soldato Gallo Cesare sbarca in Britannia L’anno degli antichi Elogio di Massimiano e Costantino Il miracolo dei pesci
104 105 106 106 107 108 108 109
110 111 112
Laboratorio rfi TRADUZIONE
♦ Uso del pronome riflessivo e del possessivo di 3a persona nelle subordinate ♦ Il passivo impersonale Il lessico della navigazione: fraseologia ♦ Uso dei numerali ♦ La famiglia di imperium
102 105 109
110 111
125 Il mar Mediterraneo 126 Ulisse e Polifemo: la supplica dell’eroe 12 7 Ulisse e Polifemo: la risposta dell’eroe 128 I Romani alle Forche Caudine 129 L ’invasione dei Galli coinvolge anche Roma 130 Perseo e Andromeda 131 Un favoloso serpente 132 De coronis m ilitaribus 133 Un botta e risposta diplomatico V ersione Interattiva 134 Un suicidio eroico
135 136 137 138 13 9 140 141 142
Maratona e Salamina La patria rimprovera Cicerone Date a Cesare quel che è di Cesare Il nibbio e le colombe L ’amore per la campagna Il re Mida Gli dèi salvano il poeta Simonide Un esempio di moderazione politica
121 I
144 Alcuni esempi della forza d’animo degli Spartani 145 Non tutti gli schiavi sono infedeli!
di TRADUZIONE
♦ La funzione di quod 121 | ♦ La prolessi della relativa e il nesso relativo ♦ Le diverse accezioni di/ìdes 122 ♦ I significati di fero 123 124 125 126 126 127
128 129 130 130 131 132 133 133 134
Invito all'analisi contrastiva
143 Il trionfale ritorno in patria di Cicerone
Laboratorio
135
137 137
123 125 132 133
X
Indice generale
Indice generale
XI
Unità 8 VERIFICA DEI PREREQUISITI Conoscenze^rainniaticalirichieste
. 138 _
.....
138 I Gerundio, gerundivo e supino; coniugazione perifrastica passiva; verbi anomali, difettivi e impersonali 1 Proposizione completiva introdotta dai verba timendi, dubitandi, impediendi e recusandi
► Verbi deponenti e semideponenti > Funzioni dei casi: ablativo di origine e provenienza; ablativo con utor,fruor, funger, potior, vescor 1 II punto sui participi ► Il punto sull’ablativo assoluto Versioni II lupo e il capretto II ratto delle Sabine La famiglia di Cicerone II ricco Epulone Usanze dei Germani «Catilina, vàttene da Roma!» Tarpea
15 3
La memoria dei vecchi
146
154
Duilio
147
141 I 141
Visualizziam o La struttura del periodo
15 6
Lo scontro tra gli Orazi e i Curiazi Legittimo orgoglio di letterato Fedeltà di un centurione Clemenza e generosità di Emilio Paolo verso i vinti
15 7 15 8 15 9
Laboratorio di TRADUZIONE
♦ I costrutti verbali 142 1 ♦ Valore, significato e funzione del participio 143 ♦ Resa nominale 144 dell’ablativo assoluto 145 e del participio congiunto 145 ♦ 11costrutto di iubeo e impero
Invito all’analisi contrastiva
II calendario dei Galli
Versioni 141
14 6 14 7 148 14 9 15 0 151 15 2
15 5
u s it i
148
142
16 9 17 0 171 1 72
151
II regno di Nerva La morte di Bruto e Cassio a Filippi Un complotto sventato Alcibiade, esiliato, è richiamato in patria
162
1^
162
I♦
163
|
163
Laboratorio ^/TRADUZIONE
—
La proposizione finale e il costrutto del gerundivo predicativo ♦ Resa della coniugazione perifrastica passiva
164 166
Invito all’analisi contrastiva
17 3 Cesare marcia contro i Germani 154 156
162
...................... ..
L74 Una strage indiscriminata di Germani 175 Discorso di Scipione ai suoi prima della battaglia L76 I doveri dei giovani e i doveri dei vecchi 177 Mestieri di serie A e di serie B 178 «Cartagine deve essere distrutta»
164
166 167 167 168 168
Visualizziam o La struttura del periodo
149 149 150 151
179 La Lex Oppia
169
180 181 182 183
170
II pastore e la pecorella smarrita Alessandro Magno e Aristonico Sabino respinge l’attacco dei Galli La campagna contro i Belgi
171 171 172
V ersione Interattiva Invito a ll’analisi contrastiva
16 0
161 16 2 163 16 4
Cesare impedisce ai Pompeiani di rifornirsi d’acqua Vicende della seconda guerra sannitica Vittorie di T. Quinzio Flaminino Cesare al di là del Reno Un giovane colto
152
154 155
184 Alessandro Magno e il nodo di Gordio
173
185 Discorso di accusa contro un governatore corrotto
174
Invito all’analisi contrastiva
18 6 Annibaie si avvelena per non cadere in mano ai Romani
174
155 156
Versione Interattiva
16 5
Severo fustigatore di costumi
157
16 6 16 7
II mito di Romolo La resa dei Suessioni e della città di Novioduno Vita angosciosa dei tiranni
158
16 8
158 159
| Versioni di ricapitolazione 18 7 1 88 189 19 0
Le varie designazioni delle Alpi Le età della storia di Roma La disfatta di Canne I sette re di Roma
176 176 176 177 177
X II
Indice generale I XTTT
Indice generale
191 19 2 19 3 194 19 5 19 6 19 7 19 8 19 9 200 201 202 203 204
Successi militari di Roma Prudenza di un luogotenente di Cesare Due uomini e le scimmie I libri Sibillini II dovere del buon cittadino Che cosa non si fa per i soldi! Alessandria d’Egitto e la regione del Delta Benemerenze pubbliche e indegnità private di Caracalla L’imperatore Pertinace Alessandro Magno entra in India Aspre battute di un generale La guerra fra Artaserse e Ciro L’esodo dall’Egitto del popolo ebraico Fantasiose teorie sull’origine degli Ebrei
178 178 179 179 180 180 181 181 182 182 183 183 184 184
198
Genitivo Laboratorio dì TRADUZIONE 200 200 funzioni del genitivo φ Le fi 201 I ♦ Uso degli indefiniti negativi
2 1 6 La matrona di Efeso 2 1 7 Lo studio dell’eloquenza 2 1 8 Grandezza di un tempo
I
199 201
Invito a ll’ analisi contrastiva
202
2 1 9 La vera felicità 220 221 2 22 223
Vigorosa difesa della vecchiaia L’imperatore Aureliano Damone e Finzia Emilio Paolo
203 204 204 205
Visualizziam o La struttura del periodo
2 2 4 Cesare prepara la prima spedizione in Britannia
206
V ersione Interattiva
2 2 5 Il discorso di Mario ai Romani Dativo
Parte 2 S m lm s ijM x a s i
185
VERIFICA DEI PREREQUISITI
186
Conoscenze grammaticali richieste
186
2 2 9 Preparativi di guerra 2 3 0 Le imprese di Augusto
1 Le funzioni dei casi: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, ablativo 1 Determinazioni di tempo e di luogo 188
209 210
188 I
191
Terrore a Roma
212
Scipione pone termine alla seconda guerra punica Agesilao In memoria di Servio Sulpicio
213 214
Il fiume Arar
2 3 2 Una salvezza insperata 2 3 3 Una corona per Trasibulo
216 217
234 235 236 237 238
Dio è presente anche se non si vede Cesare combatte contro i Belgi Vita angosciosa del tiranno Dionigi Alessandro uccide l’amico Clito La città di Babilonia
220 220 221 221 222
Visualizziam o La struttura del periodo
193
2 4 0 La città di Alesia
224
194
241
194
24 2 Generosità di Cesare verso i Pompeiani che si sono arresi 2 4 3 Le donne di Augusto
invito a ll ’analisi contrastiva
196
209
2.12 213
218
Accusativo 187 189 191
223
195
♦ La Larresa in italiano del costrutto verbale con l’oggetto in dativo I verbi con costrutti diversi e diversi significati
213
2 3 9 Com’è cominciata
Invito all’analisi contrastiva
215
212
214
192
V ersione Interattiva
211
Laboratorio Λ TRADUZIONE
♦ La funzione del nominativo 189 | ♦ Il verbo doceo 190 ♦ Uso di quidam 190
211
Le ragioni di Cesare
231
_ _ _ J U 8S
207 208
I
Invito all’analisi contrastiva
Versioni
Apollo e Diana Gli Ateniesi rendono onore a Milziade Il tempio di Cerere a Enna Capacità di resistenza e temperanza di Socrate Publio Terenzio Afro Tarquinio Prisco
laboratorio di TRADUZIONE 210 210 I ♦ Le funzioni del dativo fi
Visualizziam o La struttura del periodo
2 2 8 Terra bruciata intorno a Cesare
205 206
208
.......
2 2 6 «Pensate al bene comune» 2 2 7 Bisogna frenare l’ira
Unità io
207
Romani e Sabini si riconciliano
224
226 226
p
Laboratorio di TRADUZIONE
Le funzioni dell’accusativo
219
Indice generale
X IV I Indice generale
_22S 244 245 246 247 248
Cleobi e Bitone Il mito delle Danaidi La città di Marsiglia salvata da una dea Trattative di pace Empietà del tiranno Dionigi
230 230 231
Parte
Laboratorio di TRADUZIONE..
I ♦ Le funzioni dell'ablativo η ♦ Diversità di funzioni in latino
■in italiano
232
233
233
250
Dione di Prusa
234
251
Animali della selva Ercinia
235
252 253
Gerone di Siracusa Il cavallo di Seio
236
Invito all’analisi contrastiva
•
rm t
π,ί
ηi„i-r—i-fn... -
_ _ 2 2 8
I
dalle Noctes Atticae diAuloGellio
254 255 256 257 258
Dal 753 al 509 a.C. Dal 490 al 450 a.C. Dal 431 al 390 a.C. Dal 371 al 321 a.C. Dal 280 al 218 a.C.
VERIFICA DEI PREREQUISITI
252
Conoscenze grammaticali richieste
252
,254
MeolfiiiL
237 ^
238 239 239 240 240
2 8 0 II ritratto di Catilina 281 Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra ? 2 8 2 La guerra contro i Volsci 2 8 3 II perdono di Alessandro 2 8 4 Crudeltà di Alessandro Magno 2 8 5 Benefici interventi dell’imperatore Giuliano 2 8 6 Un episodio della guerra contro Giugurta 2 8 7 Clodio non è ricorso alla violenza 2 8 8 Aderbale è spogliato di tutto
254 254 255 256 256 258 258 259 260
Visualizziam o La struttura del periodo
2 8 9 Antonio risparmia Attico dalla proscrizione 261 2 9 0 Fiero discorso di un comandante dei Galli 29 1 È arrivata una lettera da Cesare 259 260 2 61 262 263 264 265 266 267 268 269 270 2 71 272 273 274 275 276 277 278 279
Un bambino sensibile e generoso Preannunci dell’impero di Settimio Severo Alessandro visita i leggendari luoghi di Troia Appassionato discorso di un console al popolo Inviso per la troppa giustizia II regolamento militare L ’odiato nome dei Tarquini Pirro e i soldati romani Differenza fra uomini e animali L ’uso della parola distingue l’uomo dagli animali Cesare supera una circostanza critica II sogno premonitore di Tarquinio il Superbo Modestia di Agesilao Resa del re Poro Un’efficace trovata di Cabria La compassione non è sentimento degno di un saggio II poeta Archia arriva in Italia II sacrificio di Decio Uno strano padrone di casa A casa di Trimalcione fra eccentrici personaggi e ostentazioni di lusso L ’assedio di Casilino
251
I Le proposizioni indipendenti: - all’indicativo (difformità fra latino e italiano sull’uso del modo; interrogative dirette; uso dei tempi dell’indi cativo; lo stile epistolare) - al congiuntivo - all’imperativo - all’infinito
V ersione Interattiva
Imprese di Annibaie
3 Sintassi della proposizione e del periodo
229
232
249
XV
242 242 243 243 243 244 244 245 245 245 246 246 247 247 247 248 248 249 249 249 250
262 262
V ersione Interattiva
\
2 9 2 Catilina esorta i suoi compagni
263
293 294 295 296
264 265 265
297 298 299 300
Notizie da Atene Bisogna prepararsi ogni giorno alla morte Una lettera a Tirone Ringraziamento del senato per l’uccisione di Massimino Tutti in esilio! La profezia è una cosa seria II processo contro Giulio Basso Aderbale chiede aiuto ai Romani contro Giugurta
266 268 268 269 270
Invito all* analisi contrastiva
1
3 01 La qualità di un buon maestro
270
302 303 304 305
272 272 273 274
La formazione dell’architetto Archia è degno della cittadinanza romana Preghiera di un padre alla figlia Angosce pubbliche e private di Cicerone Invito a ll’ analisi contrastiva
3 0 6 II valore del tempo I
275
laboratorio dt TRADUZIONE
Difformità nell’uso dei modi: il «friso condizionale» Un aggettivo ad ampio spettro di significato: bonus Lo stile epistolare Il congiuntivo nelle proposizioni indipendenti Lessico e fraseologia giudiziari
257 260 264 267 269
XVI
Indice generale
Indice generale
Unita 12
276 276
m sm C o n Q ^ ^ e ^ tm r a M ra U rls h iis te I -
_22S
IteEsisnì________________________ _______ La rivolta dei Galli Cesare si prepara alla guerra contro Ambiorìge
m 279 I 279 |
Invito all’analisi contrastiva
309
Battaglia tra Giugurta e Metello
280
310
Il re Antioco e l’ambasciatore romano
282
Visualizziam o La struttura del periodo
311
Sempronia
312 313 314 315
Cicerone ripone le sue speranze in Cassio Una ghost-story d’altri tempi (1) Una ghost-story d’altri tempi (2) Vita pubblica e privata del futuro imperatore Settimio Severo I vizi e le virtù di Alessandro La battaglia di Isso Un combattimento equestre Implacabile determinazione di un console Accorgimenti per l’estrazione dei denti
316 317 318 319 320
Laboratorio di TRADUZION E
♦ Omissione di esse e del soggetto nelle proposizioni infinitive ♦ Verbi con doppio costrutto e diverso significato ♦ Resa del gerundio e del gerundivo
282
284
284 285 286 286 287 288 288 289 290 291
322 323 324
Sallustio si dedica alla storia Annibaie viene sconfitto a Zama Ascanio, figlio e successore di Enea, sconfigge Mezenzio
292 292
299 300 300 301 302 302 303 304
335 336 337 338 339 340
305 306 306 307 308 309
Dopo l’assedio di Marsiglia I Mòrini si sottomettono a Cesare Come Plinio trascorre la sua giornata Incertezza sull’origine dei terremoti Ingloriosa fine di Milziade Si congiura contro l’imperatore Massimino Visualizziam o La struttura del periodo
Antioco viene scacciato dalla Sicilia
3 4 2 La morte di Catilina 3 4 3 Avvenimenti collegati alla costruzione di un tempio 3 4 4 Vicende della seconda guerra punica 3 4 5 I Romani sorprendono un contingente cartaginese 3 4 6 Le doti di Dione 3 4 7 Giugurta è convocato a Roma 3 4 8 La forza dell’eloquenza 3 4 9 Un generale severo e onesto 3 5 0 Crudeltà a Novioduno 351 Rosmunda 3 5 2 Operazioni militari di Filippo V di Macedonia 3 5 3 Attentato al re
293
294
CgnosceiKg gtammattaii.iichiegle ............... .................. ..... ........ ................. 22à ft Proposizioni completive: - dichiarative introdotte da quod, da.utl ut non; - volitive introdótte da ut/ ne;
298 298
3 3 4 Spregiudicatezza di Alcibiade
341
Visualizziam o La struttura del periodo
Cesare occupa Rimini
3 2 5 II cavallo di Alessandro Magno 3 2 6 Prima formazione di Agricola 3 2 7 I presagi dell’ascesa al trono di Alessandro Severo 3 2 8 Accorate parole di Cicerone alla moglie 3 2 9 La seconda guerra macedonica 3 3 0 Un conflitto pericoloso 33 1 Cesare marcia su Roma 3 3 2 Perplessità sulla lettura pubblica di un’arringa 3 3 3 Uno scacco dei Romani in Macedonia Invite all’analisi contrastiva
290
283
321
VERIFICA DEI PREREQUISIT!
- dipendenti dai verba timendi, dubitandi e recusandi; - interrogative indirette ) Proposizioni circostanziali (causali, temporali, narrative, avversative, concessive, finali, consecutive, compa rative) I Proposizioni attributive (relative proprie) e proposizioni relative improprie
,_2Z,6
I nomi verbali e le proposizioni subordinate implicite Funzioni sintattiche: dell’infinito, del participio, del gerundio e del gerundivo, del supino
307 308
X V II
310 311 311 312 313 313 314 314 316 316 317 317 318
V ersione Interattiva
3 5 4 Gli studi di antichità di Attico
319
3 5 5 Irpini e Sanniti si lamentano con Annibaie 3 5 6 II soggiorno di Attico ad Atene 3 5 7 Successi romani in Gallia Cisalpina
320 320 322
Laboratorio rit TRADUZIONE
♦ Uso dei modi nelle proposizioni subordinate esplicite Uso dei tempi nelle proposizioni subordinate esplicite: la consecutio temporum La funzione di quod Le funzioni di cum Le funzioni di ut Le proposizioni relative proprie, improprie e apparenti
297
297 309 315 1>1 325
X V III
Indice generale
Indice generale
358 359 360 361 362 363 364 365
La morte di Alcibiade Un animo grande preferisce la moderazione agli eccessi Elogio deU’imperatore Inizio della seconda guerra macedonica Strigliata ad un giovane sciocco e presuntuoso Agesilao attacca la Frigia e poi sverna a Efeso Gli onori attribuiti alla vecchiaia Scontri fra Romani ed Elvezi
322
Temi di storia e civiltà
323
345
Nel mondo del mito
323
Versioni
324
382 383 384 385 386 387 388 389 390
325 326 326 327
U n ità l£ f
328
VERIFICA DEI PREREQUIS1TI
346 ~_34Z
............................. ........... ..
347 347 348 348 349 349 350 351 351
Laio viene ucciso dal figlio Èdipo Èdipo fa morire la Sfinge e sposa Giocasta Èdipo scopre la tremenda verità Antigone seppellisce il fratello Polinice Pèlia manda Giàsone alla ricerca del vello d’oro Giàsone conquista il vello d’oro L’abbandono di Arianna Medea tra follia e vendetta La gelosia di Deianira
Il mos m aìorum
..................... m
X IX
352 353
328
391 392 393 394
1 Le proposizioni circostanziali suppositive e il periodo ipotetico 1 II discorso indiretto
353 353 353 354
La fortitudo di Orazio Coclite La patientia di Mucio Scevola Clelia, una ragazzina coraggiosa Cincinnato, l’uomo dai capelli ricci
______________ 22Ω 366 367 368
Antefatto della guerra di Troia Pirro e i giovani di Taranto Cameade e Anassagora
laboratorio di TRADUZIONE
330
P
331
1 ♦ Riepilogo delle principali congiunzioni subordinanti 1
331
Pagine di storia greca Versioni
342
395 396 397 398 399 400 40 1 402
V ersione Interattiva
369
Annibaie, un uomo eccezionale
332
Visualizziam o La struttura del periodo
370
E naturale che sia Cicerone a sostenere l’accusa contro Verre
332
371 372
Il tradimento di Pausania I doni degli dèi
373
Agesilao muove verso Sardi
335
374 375
Agesilao salva Sparta Lealtà di Gaio Blossio verso Tiberio Gracco Un fautore della pace replica ad un sostenitore della guerra Infondatezza di un’accusa Cesare risponde agli Elvezi Un terribile piano di guerra
336
334 334
355 .............. ...
_____ 355
Milziade viene mandato nel Chersoneso La battaglia di Maratona Milziade, accusato di tradimento, muore in carcere Temistocle, diseredato, si dà totalmente all’attività politica Temistocle rafforza la flotta ateniese Le battaglie delle Termopili e dell’Artemisio La battaglia di Salamina Pausania e la battaglia di Platea
355 356 356 357 358 358 358 359
Invito all’analisi contrastiva
376 377 378 379
L’arrivo di Cesare in Gallia Annibaie parla ai soldati prima di valicare le Alpi
i
337 337 338 339 339
Invito all’analisi contrastiva
380 381
Pagine di storia romana
i
340 342
Versioni 403 404 405 406 407 408 409 410 4 11 412 413
.............. ................ .............. .........
La congiura di Catilina Trionfo di Pompeo Imprese di Cesare nelle Gallie La sconfitta di Carré Lo scoppio della guerra civile La battaglia di Farsàlo Sconfitta e morte di Pompeo Cesare in Egitto e in Asia Vittoria di Cesare in Africa contro i Pompeiani La battaglia di Munda Morte di Cesare
360 ..............
________ __-3fiQ 360 360 361 361 361 362 362 362 363 363 363
XX
Indice generale
Indice argomenti delle schede U È o m & M fi ; . . • Canis • Eo
• Lepos • Malus e malum • Praesto • Vero • Versus
'
■ 85 107 283 330 190 143 222
• • • • •
m • • «
m • •
1 FALSI AMICI • • • • • * • • • • • • • • •
Audax Desperatio Euxuria Mitto Parentes Pietas Praedico Prudentia Reus Scientia Sententia Studeo Studium Valetudo Virtus
• •
Acies Aequor m Ars • Artificium • Barbarus • Consilium • Cornu • Da «capanna» a ... casa $ Da assediato a ... indemoniato • Da bestia a ... biscia $ Da candido a ... candidato • Da captivus a ... cattivo
30 302 48 213 88 230 325 196 204 272 210 28 299 300 201
226 92 51 51 108 82 47 323 222 7 81 116
Da domus a ... duomo Da dovere a ... ufficio Da fanum a ... profano Daferia a ... feriale Da Giove a ... giovedì Da giuramento a ... sacramento D a hospesa... hotel Da hostia a ... òstrega Da laurus a ... Loreto Da mica a ... michetta Da pagus a ... pagano Da parabola a ... parola Da pecus a... pecunia Da plasmare a... fingere Da p leb sa ... pieve D apondusa... peso Da pozzo a ... Pozzuoli Dapravws a ... bravo Da regione a ... rione D a sagittaa... saetta Da senior a . .. signore Da villa a... villano Dal Palatino al... palazzo Dal Vangelo alla frase fatta Dall’allodola alla... legione Alaudae Dalla battaglia di Maratona alla... maratona
Egregius Fabula Focus • Fortuna • Haruspices • Humanitas m Ianua m Ignis • • • • • • •
Imago Infans Ingenium Iniuria Iter
•
Latro
Il cavallo
La pace nelle lingue romanze
46 135 97 308 26 214 144 300 23 144 141 170
• « • • • • • • • • • • •
Laetus Le città dei Romani
Littera, ae M editeraneus Monstrum Nobilis Ratio Religio Serpenti latini e italiani
Simulacrum Stipendium Terror Tyrannus
260 36 6 121 90 288 62 195 126 231 167 255 94
59 13 314 155 11 337 60 8 169 9 18 131
Alias
25 129 205 192 67 237 268 234 122 67 27 286 116 273 339 93 114 254
• • • • • • • • • • • • •
257 Alle calende greche 110 Arca 115 Bis 115 Cameade! Chi era costui? 331 Ci vedremo a Filippi 162 Deficit 221 Delenda Carthago 169 D eogratias 100 Gerundivi e participi futuri in italiano 172 Honoris causa 107 In itinere 167 Incipit 103 Iunior 327 La camicia di Nesso 66 La parabellum 29 «Mettere la mano 35 sul fuoco» Miserere 273 29 Nomen omen 255 O tempora, o mores! Perinde ac cadaver 210 109 Prosit 50 Spes ultima dea 205 Sponsor Una questione di quorum 124 263 Vale 73 Il vate
U n ità 1
Unità ι
3. Nautae Neptunum, aquarum deum, frustra (avv.) invòcant.
C Q M S c e iim s r ^ r o jit i M I
3
____
4. Romulus Romam condii.
Indicativo presente attivo e passivo, im perativo presente e futuro, infinito pre sente attivo e passivo delle quattro coniugazioni e a coniugazione mista, di fero e
5. Deorum auxilio nautae multa pelagi pericula vitant.
di sum; indicativo presente di sum\ I e II declinazione; aggettivi della I classe;
6. Puellae a magistra laudantur.
aggettivi pronom inali; aggettivi sostantivati I
I
Funzioni dei casi: genitivo di specificazione; dativo di term ine e di possesso; accusativo di causa; ablativo d’agente, causa efficiente, mezzo, allontanam ento,
7. Neptunus a nautis coiitur.
origine e provenienza, m odo, causa, com pagnia e unione, m ateria, argom ento; determ inazioni di luogo
8. Dearum arae a puellis rosis ornantur.
Predicativo del soggetto e dell’oggetto; uso di suus e di eius; proposizione tem po-
. rale (introdotta da cum e dum) e causale (introdotta da quod e quia)
9. Telis etsagittis oppidum a viris obsidètur. 10. Ad castra captivi a tribuno ducuntur.
__ _____________ __ ♦ L’articolo ♦ L ’ord ine delle parole nella frase ♦ La ricerca dei verbi e il para digm a verbale ♦ Il paradigm a ridotto ♦ La ricerca degli aggettivi della I classe ♦ I falsi am ici + Pronom i ed avverbi interrogativi ( quis?, quid?, ubi?) ♦ L’avver bio interrogativo quando? e la congiunzione cum ♦ L’avverbio interrogativo cur? e le congiunzioni quia e quod ♦ L ’uso di suus e di eius ♦ Le fasi della traduzione ♦ Le congiunzioni
Statua di Tiberio in veste di imperatore, I secolo d.C. (Roma, Musei Vaticani).
VERIFICA DEI PREREQUISITI Trasforma le seguenti voci verbali dall’attivo al passivo e viceversa. 1. 2. 3. 4. 5.
mittére: dant: aperio: fertis: videtis:
JiV y ÌÌ6 L \............................................. d fa X B V l............................. ............
IÌ ìcM m I Ì L ..........................................
6. datur: 7. aperlri: 8. M mittérìs: it x S ... l c f c : .... 9· vvìdentur: 10. ferTmur:t e m i l i .
B Trasforma le seguenti voci verbali dal singolare al plurale e viceversa. 1. 2. 3. 4. 5.
est
lauda: mittit: dicéris: fert:
6. 7. 8. 9. 10.
agunt: iudicatìs: sunt: venite: ferimmi:
C Completa lo schema traducendo la frase proposta, quindi trasformala dall’attivo al passivo 0 vice versa e poi traduci. 1. Puella epistulam scribit. 2. In fluviorum ripìs incolae multas populos vident.
B Completa le seguenti frasi declinando opportunamente i sostantivi particolari della I e della II decli nazione. 1. Romani semper Gallorum .......................................timent. I Romani temono sempre le truppe dei Galli. 2. Puellae rosarum coronas........................................................................... Le ragazze offrono corone di rose agli dèi e alle dee. 3. ........................................ semper bonus es! Figlio mio, sii sempre buono! 4. Romani................................................................................ expectant. I Romani aspettano nell’accampamento le truppe ausiliarie. 5. Magna advenarum ................................................................................ et Una grande abbondanza di stranieri visita Siracusa e Cuma.
praebent.
visitai.
Completa le seguenti frasi scegliendo il possessivo opportuno fra suus ed eius, e poi traduci.
Tullióla liberos .................... in silvam ducit. Romani Gallos et .................... socios superant. Magister cum discipulis...................... ambùlat. Pueros non video, se d .... ................verbo audio. Matronae deas orant e t ....................aras rosis ornant. Paulum et .................... amicos saluto. Pompeius copias ............. .......in castris collòcat. Cornelia ftliam .................. .... perancillam advdcat.
Unità ì
Parte l M orfosintassi e costrutti di base
4
Concorda gli aggettivi con i corrispondenti sostantivi declinati. SOSTANTIVO
AGGETTIVO
poètarum magìstros puellis ancìllam discipule
antlquus, a, um severus, a, um pulcher, chra, chrum sedulus, a, um piger, gra, grum
1
AGGETTIVO CONCORDATO
Ecco una descrizione deìla magnifica isola di Sicilia. Sicilia magna insula est, finitima Italiae paenisulae atque multis pulchrisque oris piena. Terra fecunda et amoena magnam incolis copiam commodat. Nam insula abundat uva flava, oliva pro cera, spicis gravidis, ffugiferis variisque plantis. Benignae aurae semper flant; aqua limpida ac frigi da est. Leaenae, pantherae, viperae, bestiae silvas non infestant. Sicilia non solum ab agricolis incolìtur, sed etiam a nautis: insula enim aquà undìque circumdàtur. Incolae saepe mercatura atque ter ree operis magnas divitias cumulant. Recte (aw .) celebrant poètae industriam sollertiamque agricolarum, audaciam nautarum, parsimoniam incolarum. Insula est deis deabusque sacra: incolae Proserpinam, agriculturae deam, Vestam, familiae patronam, Minervam, cui (= alla quale) olea et I noctua sacrae sunt, colunt (= venerano).
ì. Tribunus cum legatis venit. Puella magna cum dilìgentia consuit. Cum amicos non video, laetus non sum. Tullia cum amica pila iudit. Romani multa beila cum populis finitlmìs gerunt.
2. 3. 4. 5.
Nelle seguenti frasi sottolinea una volta il predicativo del soggetto e due volte quello dell’oggetto.
Domina ancillam amicam putat. Sicilia iudicaturpulchra. Romani primi proelium committunt. Minerva a Romanis Athena appellatur. Cornelia designaturmagistra.
I Completa le seguenti frasi esprimendo correttamente le determinazioni di luogo in esse contenute. ì .......................................... cum amicis saepe venio. Vado spesso a Roma con gli amici. 2. .......................................clarum at antiquum oraculum est. A Delfi c’è un famoso ed antico oracolo. 3. Mercurius, deum nuntius,............................................................................... venit. Mercurio, il messaggero degli dèi, dal cielo (caelum , /, n.) giunge sulla terra (terra, ae, f.). 4. Agrìcola ....................................... ambulai. Il contadino cammina per i boschi (stiva, ae, f.) 5. Syracusae ....................................sunt. Siracusa si trova neiÌ’isoia di Sicilia.
[ La Sicilia Costrutti notevoli Indicativo presente attivo e passivo delle quattro coniugazioni; indicativo presen te di sum; I declinazione; aggettivi femminili I classe; ablativo di mezzo, causa efficiente, agente
-«»»—»»G Nelle seguenti frasi precisa se cum ha funzione di preposizione (complemento di compagnia, di unione e di modo) o di congiunzione subordinante temporale.
ì. 2. 3. 4. 5.
5
Analisi del testo 1. Individua i predicati e definisci se sono nominali o verbali. 2. Sottolinea nel testo le particolarità della I declinazione. 3. Analizza gli ablativi presenti nel testo e riconoscine la funzione sintattica.
2
L a form ica e la cicala Costrutti notevoli Indicativo presente attivo delle quattro coniugazioni; indicativo presente di
sum; imperativo presente; 1 declinazione; aggettivi femminili 1 classe; ablativo di modo, stato in luogo; accusativo di causa; proposizione temporale
La favola insegna che solo chi agisce con laboriosità e premdenza è in grado di superare le avversità della vita. Olim (aw .) aestate (= d’estate) garrirla cicada in frondosa silva suaviter (aw .) canit. laboriosa formica contra (aw .) alacriter (aw .) cursat, assidue (aw .) laborat et mira cum sollertia magnam escarum copiam cumùlat. Cicada contra (aw .) pigra et improvida est: non solum vitam otiosam et sine curis ducit. sed etiam formicae diligentiam ita vitupérat: «Stulta formica, cur (= perché) vitam in operis macerasi Ego (= io) autem in umbra requiesco, otiosam vitam ago et agricolas delecto». Sedula formica cicadae insolentiam non curai et operam suam continuat. Cum postea procellae totam silvam quassant, herbae siccant et hiems (= l’inverno) venit, provida formica propter pristinam diligentiam in latebra tranquilla et laeta vivit, cicada contra (aw.) propter neglegentiam suam escam non habet et formicam ita implorai: «Da, amica mea, paucas micas famelicae cicadae». Sed formica sic respondet: «Antea canebas (= cantavi), nunc salta». Analisi del testo 1. Individua i cum presenti nel testo e precisa se svolgono la funzione di preposizione 0 di congiunzione tem porale. 2. Individua e analizza le determinazioni di luogo. 3. Analizza per iscritto, indicando modo, tempo, forma, persona, paradigma e coniugazione, le voci verbali sot tolineate.
3
Unità ì
Parte 1 M orfosintassi e costrutti di base Laboratorio d i TRADUZIONE
_____________________ latino e italiano a confronto
L’articolo Uno dei primi problemi in cui ci si imbatte nel tradurre dal latino è la mancanza dell’articolo, che costituisce inve ce uno degli elementi fondamentali della frase in italiano. La soluzione da adottare (l’uso dell’articolo determinati vo, indeterminativo, partitivo o anche di nessun articolo) è legata alla specifica situazione comunicativa e pertanto può anche essere oggetto di revisione nella fase di stesura definitiva del testo in italiano, sulla base della compren sione generale del brano. Ad esempio, nella versione n. 2 il sostantivo cicada e formica della prima frase sarà tradot to «una cicala» e «una formica», mentre nelle frasi succes sive la traduzione sarà «la cicala» e «la formica», perché ci si riferisce alla cicala e alla formica di cui si è già parlato in precedenza.
L’ordine delle parole nella frase In latino l’ordine delle parole nella frase è libero, perché la funzione sintattica delle parole non è determinata dalla lo-
ro posizione, come avviene in italiano, ma è indicata dalla terminazione propria di ciascun caso. Nel tradurre in italiano quindi bisognerà evitare di tra slitterare parola per parola la frase latina, ma rispetta re l’ordine delle parole richiesto dallo regole della sin tassi italiana. Ad esempio nella frase Musaspoètae honorant la termina zione -as di Musas fa capire che questa parola ha la fun zione di oggetto e pertanto, benché si trovi al primo posto della frase, nella traduzione in italiano dovrà seguire il soggetto (e anche il verbo), secondo la disposizione usua le, soggetto - verbo - oggetto, della nostra lingua: «I poeti onorano le Muse»1.
1. La posizione delle parole in latino è sì libera, ma non casuale! In effetti se l’ordine delle parole non ha rilevanza dal punto di vista sintattico, ne ha molta da quello stilistico e quindi del significato preciso del messaggio. Nella frase indicata, la collocazione iniziale di Musas ne mette in risal to la centralità nel discorso: sono «le Muse» e non, ponia mo, altre dee ad essere oggetto della venerazione dei poeti.
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L a leonessa e la lupa a caccia Costrutti notevoli Indicativo presente attivo 1 e II coniugazione; indicativo presente di sum ; 1 declinazione; aggettivi femminili 1 classe; ablativo di modo, mezzo, causa efficiente, stato in luo go; proposizione temporale e causale
La zuffa fra la leonessa e la lupa, alleate nella caccia, che si contendono stoltamente la preda, deter mina l’insperata salvezza della vittima. Leaena et lupa, venationis (= di caccia) sociae, dum1 in silva ambùlant, cervam in lacùnae ripa vident. Placida bestia, insidiarum ignara, herbam carpit (= bruca) et limpidam aquam potai. Tum praedae cupidìtas (nom., = la brama) ferarum infìdam naturam excìtat et invidiae discordiaeque causa est. Nam leaena magna cum impudentia exclamat: «Totam1 praedam vindico, quia2 beluarum regina sum», sed lupa minaciter respondet: «Avida socia, superbiam tuam non timeo: cerva praeda mea est». Dum2 beluae, iracundia motae (= spinte), asperam pugnam inchóant, cerva fuga periculum (acc., = il pericolo) vitat et vitam servat. Interim ursa appropinquai, rixam sedat et stolidas beluas monet: «Stultitia vestra, amicae meae, magna est: non solum cerva iam salva est, sed vos (= voi) plenae plagarum estis!». 1. L’aggettivo tota significa «tutta», «tutta quanta».
Analisi del testo
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L a dea Minerva Costrutti notevoli Indicativo presente attivo I e il coniugazione; indicativo presente di sum; I declinazione; aggettivi femminili I classe; ablativo di stato in luogo
Molti sono i cam pi d ’azione della dea Minerva, protettrice di A tene: dalla cultura allo sport, dalla guerra all’agricoltura. Minerva, Iovis (= di Giove) fìlia, sapientiae dea est. Deae noctua sacra est: noctua enim significai scientiam, quae (nom., = la quale, che) tenebras ignorantiae illuminat. Minerva Athenarum patrona est: nam Athenae patria philosophlae et litterarum sunt. Itàque Athenarum incolae Minervam praesertim (aw.) honorant et ei (= a lei, le) multas hostias immolanti deae autem Atticae terra cara est et agricolis olearum et vinearum copiam praebet. In tutela1 Minervae etiam athletae sunt. In palaestris enim athletae deam invòcant et ei victoriarum coronas donant. Praeteréa (aw .) Minerva pugnas amat: galeam et lorlcam portat, in sinistra2 hastam tenet, in dextra parvam statuam Victoriae. 1. Nell’espressione in tutela la preposizione in va resa più opportunamente con «sotto». manu (ablativo del sostantivo femminile della IV declinazione manus «mano»).
Analisi del testo 1. Qual è la funzione sintattica di patria ? (riga 3) Come concorda col soggetto Athenael 2. Individua e classifica le congiunzioni coordi nanti presenti nel testo.
2. Sinistra e dextra sottintendono
IL CAMMINO DELLE PAROLE Littera, ae________________________________________ Il sostantivo littera, ae, che al singolare significa «lettera dell’al fabeto», al plurale assume significali diversi a seconda del conte sto, tra cui: «lettera», «un insieme di lettere», quindi un testo scritto; «letteratura»; «cultura», «studi scientifici e letterari».
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1. Individua le proposizioni temporali e causali presenti nel testo. 2. Qual è la funzione sintattica di avida so cial (riga 5)
2. Congiunzione subordinante, v. «Le congiunzioni», pag. 19.
IL CAMMINO DELLE PAROLE
Da bestia a ... biscia Per indicare genericamente una creatura priva di ragione e di parola, e quindi ogni specie di animale, distinto dall’uomo, compresi uccelli, pesci, insetti, i Romani usavano il sostantivo bestia, ae, che indicava tal volta anche la «bestia feroce». Da bestia, attraverso la variante bistia attestata nel latino volgare del VI-VII secolo, è derivato anche l’italiano biscia, che in latino si diceva colùber, i, «serpente», «biscia».
Uso del vocabolario
Laboratorio rfz TRADUZIONE La ricerca dei verbi e il paradigma verbale Mentre il vocabolario italiano riporta i verbi nella forma dell’infinito (lodare, temere, dire ecc.), quello latino regi stra ciascun verbo a partire dalla 1* persona singolare dell’indicativo presente (laudo, moneo, dico ecc.), facen dola seguire dalle altre forme fondamentali per la corretta coniugazione del verbo stesso e che costituiscono il cosid detto paradigma: • 2 * pers. sing. dell’indicativo presente (in questo modo è già possibile distinguere un verbo della I coniugazione, come laudo, 2a pers. laudas, da uno della III, come dico, 2a pers. dicis, formalmente identi ci nella terminazione della l a pers.); • l a pers. sing. dell’indicativo perfetto (ad es. laudavi, monui, dixi);
e supino (ad es. laudatum, monitum, dictum); • infinito presente (ad es. laudare, monéte, dicére). Per i verbi, soprattutto della I coniugazione, che presenta no una struttura poco complessa del paradigma e per i ver bi composti, il vocabolario di norma ricorre a forme abbre viate. Così, ad esempio, le forme del verbo paro sono regi strate di norma in questo modo: paro, as, avi, atum, are, che vanno sciolte in paro, paras, paravi, paràtum, parare; nel paradigma del suo composto comparo viene omesso anche il prefisso: comparo, as, avi, atum, are.
Il paradigma ridotto Occupandoci solo dei tempi che derivano dal tema del presente, ci accontentiamo, per ora, di enunciare i verbi Laboratorio (//TRADUZIONE msegue
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con un paradigma in forma ridotta, limitato alle sole for me che contengono il tema del presente e precisamente: • 1a e 2a persona dell’indicativo presente; • infinito presente di forma attiva.
La ricerca degli aggettivi della I classe Il vocabolario registra gli aggettivi della I classe riportan do prima la forma maschile, poi quella femminile ed infi ne quella neutra.
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Unità 1
Parte 1 M orfosintassi e costrutti di base
Pertanto, data la forma altam, riconosciuta come accusa tivo singolare dell’aggettivo femminile alta, si dovrà cer care sul vocabolario la forma del nominativo singolare maschile altus, cui seguono le corrispondenti forme fem minili e neutre, di norma abbreviate: altus, a, um (da scio gliere in altus, alta, altum), «alto», «profondo». Data invece la forma nigras, riconosciuta come accusativo plurale dell’aggettivo femminile nigra, si dovrà cercare la forma del nominativo singolare maschile niger (dopo aver eventualmente constatato che non esiste una forma nigrusl), cui seguono nigra e nigrum, «nero».
Le dee Costrutti notevoli Indicativo presente attivo e passivo; I declinazione; dativo di possesso, ablati vo d’agente, modo, compagnia, stato in luogo; proposizione temporale e causale
Breve elenco delle prerogative di alcune divinità italiche: Minerva, Diana, Vesta e Giunone. Multae sunt deae Italiae. Italiae incolae magna cum reverentià Minervam, Dianam, Vestam, Iunonem (acc., = Giunone) colunt. Minerva, Iovis (= di Giove) fìlia, sapientiae dea est et Athenarum patrona est. Multae sunt arae et statuae Minervae dicatae. Deae hasta et galèa sunt, quia patro na pugnarum est. Diana, Latònae fìlia, venationis (= della caccia) dea et ferarum patrona est. Vitam agit cum Nymphis in opàcis silvis, pharètram sagittarum plenam portai, feras sagittat et necat. Vesta domesticae vitae et familiae patrona est. Perpetua fiamma ei (= a lei, le) sacra est. Vestae puellarum pudicitiae tutela est. Iuno (nom., = Giunone) a puellis Romanie dearum regina putatur, feminarum patrona. Romanae matronae Iunonem invócant, cum fìliae nubunt et pariunt.
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La vita in cam pagna Costrutti notevoli Indicativo presente attivo e passivo delle quattro coniugazioni; I declinazione; aggettivi femminili I classe; ablativo di mezzo, compagnia, stato in luogo; proposizione temporale ! I contadini lavorano duramente nei campi da mattina a sera, cosi come a casa le loro mogli prepa-
i rano da mangiare e filano la lana. Si tratta di una vita faticosa e frugale, ma anche serena, fatta di \cibi e piaceri semplici, come le lunghe veglie notturne con gli amici intorno al fuoco. \
Dura et laboriosa in agris agricolarum vita est. Agricolae enim ab aurora labòrant, industriam ac j diligentiam adhìbent, patientiam et constantiam exercent: glebas scindunt, plantas serunt, adunca |falculà spicas secant. Etiam feminae dant operam: aquam hauriunt ac mensas parant, lanam texunt j purpuràque tingunt. Puellae a pueritia agnas pascunt et bacas carpunt. Agricolae cum filiis et fìlia|bus in parvis casis habitant, et agricolarum fìliae statuas ligneas dearum sertis spiceis magna cum j laetitià coronant. Cum est vespera, agricolarum opera cessat; post cenam agricolae et fìnitimarum J villarum accòlae apud flammam sedent: pulchrae fabulae narrantur et facetiis vitae curae levantur. | Interéa dominae cum ancillis tractant albam lanam agnarum et tunicas fìliabus parant. Iam tenes brae adventant et obscurant silvam, sed in villa grata est vigilia.
Analisi del testo 1. Precisa la funzione dei cum presenti nel testo. 2. Scrivi il paradigma ridotto delle seguenti vo ci verbali labòrant: ..................................................... adhìbent: ..................................................... exercent: ..................................................... serunt: ..................................................... secant: ..................................................... hariunt: ..................................................... pascunt: ..................................................... sedent: .....................................................
IL CAMMINO DELLE PAROLE
Da villa a ... villano In latino villa, ae era la «casa di campagna», la «fattoria»; oggi indica invece una piccola casa circondata da giardino o una casa signorile cinta da un parco. Da villa sono derivati villanus, che era colui che abitava nella villa, c villicus, che era il fattore. Nel Medioevo con villano si passò a indicare colui che risiedeva nel la villa, cioè nell’aperta campagna (contrapposta al borgo e al castello), in condizioni di servo della gleba; più genericamente il villano era il contadino. Ma in italiano, soprattutto nell’uso moderno, il termine, che in latino non aveva alcun connotato negativo, ha assunto un valore spregiativo e/o limitativo: signi fica oggi «rozzo, zotico, maleducato», e rappresenta quindi il punto di vista di chi abita in città, cioè appunto della persona «urbana», che è (o dovrebbe essere), come vuole l’accezione corrente della parola, cortese e ben educata.
Analisi del testo ì. 2. 3. 4. 5.
Analizza gli ablativi presenti nel testo e riconoscine la funzione sintattica. Individua e analizza le forme di dativo presenti nel testo. Nella frase Iuno a puellis Romanis dearum regina putatur (riga 7) qual è la funzione di regina7. Individua la proposizione temporale e causale e sottolinea la congiunzione che le introduce. Precisa la funzione dei cum presenti nel testo.
IL CAMMINO DELLE PAROLE
Da sagitta a ... saetta__ _____________ _________ Sagitta, ae era la «freccia»; nel passaggio dal latino all’italiano si è trasformato in «saetta» (con la caduta della g intervocalica e la trasformazione della i in e, come in
magìstra, ae, «maestra»). «Saetta» un tempo aveva lo stesso significato del latino saetta; oggi è usato come sinonimo di «fulmine». Cfr. però «Sagittario», nome del la costellazione e del segno zodiacale.
Laboratorio ^TRADU ZIO N E I falsi amici Per evitare facili errori di interpretazione lessicale va ricor dato che non sempre una parola latina trova piena corri spondenza nel termine italiano che la richiama nella for ma, rimasta sostanzialmente identica. Ad esempio il voca bolo industria non va tradotto meccanicamente «indu stria», giacché il suo significato è «attività», «operosità», «energia»1. Così animus non è sempre e solo «animo», ma, a seconda del contesto, può assumere anche il senso di «spirito», «coscienza», «sentimento», «coraggio» ecc.
Latino e italiano a confronto È pertanto opportuno diffidare dei cosiddetti «falsi ami ci», cioè di quei vocaboli latini il cui corrispondente italia no omofono (cioè della stessa forma) non sempre ne tra duce tutti i significati2.
1. L’italiano «industria» nell’accezione di «operosità» è letterario e ormai raro nel linguaggio d’uso. 2. I «falsi amici» si ritrovano anche nelle lingue moderne: l’inglese «scholar» non significa «scolaro» e il francese «garder» non vuol dire «guardare»!
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Unità 1
Parte 1 M orfosintassi e costrutti di base
sitiens (= assetato), vulpecùlam videi et rogai: «Bona est aqua?». Statim vafra vulpecùla dolum parat et astute respondet: «Descende, amice, et sitim (acc., = la sete) tuam seda; aqua enim non solum liquida et frigida, sed etiam copiosa est». Stultus hircus dolum callìdae vulpecùlae non intellégit et periculi nescius in putéum incaute descendit. Tum vulpecùla in eius dorsum ascendit et facile ex putéo evàdit. Miser hircus in obscuro umidoque loco solus manet et stultitiam suam fru stra (aw .) deplorai.
L a Campania Costrutti notevoli Indicativo presente attivo e passivo I e II coniugazione; indicativo presente di sum ; I declinazione; aggettivi femminili I classe; ablativo d’agente, mezzo, stato in luogo; proposi zione temporale
L ’agricoltura, il com m erdo e la pesca costituiscono le fon ti di reddito per gli abitanti deUa Campa nia, dove i Gred fondarono diverse colonie e i Romani trascorrono l’estate. Campania, pulchra et opulenta Italiae terra, Romae finitima est. In oris maritimis Campaniae Romae incolae multas villas, statuis tabulisque pretiosis ornatas, possident, ubi (= dove) blandis auris aestivis recreantur. Clarae autem Baiarum aquae calidae sunt: Baiis magna advenarum frequentia semper est. Campaniae agricolas delectant et1 vineae luxuriosae et oleae frondosae et silvae densae. Nam Campania terra fecunda est et magnam uvarum, olearum, castanearum copiam incolis praebet. Sed Campaniae incolae non solum agriculturam, sed etiam mercaturam exercent; mercatura quoque magnas divitias cumùlant. Apud oras Campaniae parvae sed iucundae et venustae insulae sunt: Capreas, Aenariam, Prochytam numeramus. Insularum incolae nautae sunt et cum2 undae tranquillae sunt vel1 in oris lopàdas (acc., = patelle), ostréas, conchas captant vel in altum (= in alto mare) navigant et horias aphyis (abl., = acciughe) et sardis explent3. In Campania ab Graeciae incolis multae et clarae coloniae conditae sunt ( - furono fondate): etiamnunc antiquas reliquias Cumarum, insulae Euboeae incolarum coloniae, vidére possùmus (= possiamo).
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1. Congiunzione subordinante v. «Le congiunzioni», pag. 19.
Analisi del testo 1. Individua e analizza i cum presenti nel testo. 2. Che complemento esprime de vulpecula et hircol (riga 2) 3. in magno periculo (riga 1) e in altum putéum (riga 3): perché la preposizione in è seguita nel primo ca so dall’ablativo e nell’altro dall’accusativo?
Responde Latine 4. 5. 6. 7.
Ubi vulpecula errat? Cur in altum putéum decTdit? Quis dolum parat? Quomòdo (= in che modo) vulpecula e putéo evadit?
2. V. «I falsi amici», a p. 9.
3. Summum, i, n., «sommità».
IL CAMMINO DELLE PAROLE
Da pozzo a ... Pozzuoli Dal term ine latino puteus, «pozzo», deriva il nom e di luogo Pozzuoli (lat. Puteoli), città della Campania, nella regione dei Campi Flegrei, situata su un prom ontorio al centro del golfo om onim o, nella parte nordoccidentale del golfo di Napoli. Altri toponim i generati da pozzo sono: Pozzotorelli (1.U), Pozzola (S. Rom ano e M in ac ciano Garf. L U ), Pozzale (Pontedera P I), Pozzàcchia (Sovicille S I), Pozzagli (Suvereto L I), Pozzatelli (P ortoferraio L I), Pozzuolo del Friuli (U D ), Cai de Poz (V itto rio V eneto T V ), Pradipozzo (Portogruaro V E ), Pozzilli (IS e C B ), Pozzali (Castellalto TE).
1. Congiunzione usata in funzione correlativa, v. «Le congiunzioni», pag. 19. 2. Congiunzione subordinante, v. «Le con giunzioni», pag. 19. 3. Il verbo expleo, ère è costruito con l’ablativo di abbondanza (caso particolare dell’ablativo di mez zo): «riempire d i...».
Analisi del testo ì. 2. 3. 4.
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Che caso è Romae? (riga ι) E a chi si riferisce? Che caso è e che funzione ha Baiis ? (riga 3) Qual è il soggetto di delectant? (riga 4) Individua e analizza le determinazioni di luogo presenti nel testo. Individua e sottolinea i pluralia tantum presenti nel testo.
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L*astuzia della volpe Costrutti notevoli Indicativo e Imperativo presente attivo; Il declinazione; aggettivi I classe; aggettivo pronominale; accusativo di causa; ablativo di mezzo, argomento, modo; determinazioni di luogo; uso di e/us; predicativo del soggetto; proposizione temporale
La favoletta insegna che con le risorse dell’ingegno e la dabbenaggine altrui d si può sempre cavare d ’impacdo. Viri callidi, cum1 in magno periculo animos2 suos confìrmant et effugium reperiunt. interdum stultorum damno, ut Phaedri fabella de vulpecula et hirco docet. Ohm vulpecùla, dum1 in agris errat, propter imprudentiam in altum putéum decidit. Magno cum studio ascendére ad summum3 temptat, sed nullo modo evadére potest (= può). Forte (aw .) ad putéum venit hircus
Laboratorio df TRADUZIONE I Pronomi e avverbi interrogativi | (quis?, quid?, ubi?) E cco due pronom i e un avverbio interrogativi di uso com unissim o che è bene imparare anche perché li utiliz zeremo nella rubrica Responde Latine. • Quis? corrisponde al pronom e interrogativo italiano «Chi?» e vale sia per il maschile che per il femminile. • Quid? corrisponde al pronom e interrogativo italiano «Che cosa?». • Ubi? corrisponde all’avverbio interrogativo italiano «dove?», con valore di stato in luogo.
L’avverbio interrogativo quando? e la congiunzione cum All’avverbio interrogativo italiano «quando?» corrispon de in latino l’avverbio interrogativo quando?. Ad una domanda introdotta da quando? si risponde in genere con
Latino e italiano a confronto una proposizione temporale introdotta dalla congiunzio ne cum, da non confondere con la preposizione. ...► Quando laetus es? - (Laetus sum) ...+ Quando sei con tento? - (Sono contento) ...►cum amicos meos video. quando vedo i miei amici.
L’avverbio interrogativo cur? e le congiunzioni quia e quod All’avverbio interrogativo italiano «perché?» corrispon de in latino l’avverbio interrogativo cur?. Ad una dom an da introdotta da cur? si risponde in genere con una p ro posizione causale introdotta da quia o da quod. La stessa distinzione compare in altre lingue: • in inglese: «W hy... ?» «Because. . . » • in francese: «Pourquoi...?» «Parce q u e ... » • in tedesco: «W aru m ... ?» «W eil...» ···►Cur non venis? - Quia / quod sero est. Perché non vieni? - P erché è tardi.
Unità ì
Parte 1 M orfosintassi e costrutti di base
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I giardini dei Romani
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Neptunus, Saturni et Rheae filius, Oceani deus est et ventis atque procellis cum nymphis impérat. Neptuni vehiculum magna concha est; equi marini concham trahunt inter undas et deus immensum pelagus sic peregrat. Equorum iubae caerulae, oculi feri, ungulaeaeneae sunt. Deusiussa dat non scaeptro sed fuscina: fuscina procellas suscitat undasque sedai. Nautae dei bènevolentiam donis et hostiis invócant quia vita in pelago in magno periculo est. Romani Neptuno parva tempia aedificant, tauros immólant et ante dei simulacra sic orant: «Neptune, Saturni et Rheae fili, undas placa, nautas adiuva atque protége».
Costrutti notevoli indicativo presente e attivo; indicativo presente di sum; I e II declinazione; ablativo di modo, determinazioni di luogo
Ecco che cosa avresti potuto vedere nei giardini dei Romani ricchi: una variegata flora e fauna. Romani magna cum cura hortos colunt. Galba in via Aurelia hortos habet; in Pincio horti Sallustiani sunt; Columella Hortensii hortos amplos commemórat. Maecenatianos Svetonius laudai. Iulius Caesar (= Cesare) hortos magnificos et sumptuosos, ubi ( - dove) Cleopatra aliquandiu habitavit (= dimorò), statuis antiquis et tabulis pictis et piscinis marmoreis et hortis umbrosis ornat. Hortorum forma artificiosa est. In viridario magna est copia tiliarum, laurorum, cupressorum, platanorum; in pomario piri, mali, fici, cerasi, amygdali virent; in vivario aquilas, gallinas, capreas, elephantos, cervos, ursos vivos servant; in roseto rosarum, in violario violarum aureolae sunt. Fonticulorum aqua viva herbas irrigai, et cibus tener in piscinis murenas alit.
Analisi del testo ì. Sottolinea nel testo una volta gli attributi e due volte le apposizioni. 2. Individua i predicati e definisci se sono nominali o verbali. 3. Che particolarità presenta il sostantivo pelagusl Quali altri sostantivi della II declinazione si comportano al lo stesso modo?
Analisi del testo 1. Scrivi tutti i verbi con il loro paradigma ridotto e la coniugazione di appartenenza. 2. Analizza gli ablativi presenti nel testo e riconoscine la funzione sintattica.
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|Il ragazzo dispettoso T~~~
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— — — —— ■ —— ~~~ : Costrutti notevoli Indicativo presente attivo; Il declinazione; aggettivi I classe; accusativo di causa; ablativo di causa, mezzo; determinazioni di luogo
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Prom èteo Costrutti notevoli Indicativo presente attivo e passivo; I e II declinazione; predicativo del sogget to e dell’oggetto; ablativo d’agente, mezzo; determinazioni di luogo
Un ragazzo dispettoso (puer contumeliosus) dà indicazioni sbagliate a dei viandanti sulla strada da prendere. Dopo aver vagato a lungo, tornano indietro e lo bastonano di santa ragione.
Per beneficare l’umanità sofferente sotto il regno di Giove, Prometeo, figlio del titano Giàpeto, sot trae agli dèi il fuoco celeste nascondendolo in una canna e donandolo agli uomini. Ma in questo mo do Prometeo mola un preciso ordine di Giove e il dio, adirato per l’inganno, lo fa incatenare ad una rupe del monte Caucaso: qui un’aquila di giorno gli rode il fegato, che ricresce di notte, perché il sup plizio non possa finire mai. Alla fin e Ercole uccide l’aquila e libera Prometeo.
Puer agnos caprosque in agris pascit; contumeliosus est et multis molestiis bestias vexat: saepe enim lapillis et virgis eas (= le) verbérat. Olim (aw.) viri peregrini in agros perveniunt, qui ( - che) de recta via ad oppidum puérum interrogant; sed puer comtumeliosus peregrinis falsam viam indicat. Viri multas horas (= per molte ore) per loca frustra (aw .) et diu (aw.) errant; postremo (aw.) defessi atque irae pieni ad puérum revertunt. Tum is (= egli), suo ludo contentus, cachinnat sed peregrini puérum acriter (aw .) compellant, deinde virgis diu (aw .) verberant. Puer flet et veniam petit, agni autem caprique exsultant propter puéris poenam.
Promethéus, Iapéti filius, viros ex luto fingit. Postéa Vulcanus, imperio Iovis (= di Giove), ex luto feminae simulacrum creat, cui (= a cui) Minerva animam dat. Femina Pandora a diis nominatur et in coniugium Epimethéo datur. Postéa Promethéus, benevolentià et grafia erga terrae incolas, flammam donum viris dare optat. Igìtur dolo flammam ex deorum foco eripit et in ferùla in terras gerii. Tum dei Promethéum puniunt: in Caucaso eum (acc., = lo) delìgant ad saxum clavis ferreis: hic (aw .) aquila cotidie membra lacérat; sed membra cotidie itérum crescunt. Post multos annos Hercùles (nom., = Ercole) aquilani necat et Promethéum libérat.
Analisi del testo 1. Sottolinea le preposizioni presenti nel testo e indica il caso che reggono. 2. Analizza tutti gli aggettivi presenti nel testo.
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|Il dio Nettuno Costrutti notevoli Indicativo presente attivo; imperativo presente; Il declinazione; aggettivi I classe; ablativo di mezzo, compagnia; proposizione causale
Figlio di Saturno e Rea, Nettuno (che corrisponde al greco Poseidone) è il dio del m are; suo attribu to iconografico è il tridente (fuscina) con il quale suscita tempeste marine e cataclismi.
Analisi del testo 1. in ferula e in terras (riga 4): perché in è seguita prima dall’a blativo e poi dall’accusativo? 2. Qual è la funzione sintattica di dolo ? (riga 4) 3. Qual è il soggetto di lacerati (riga 6) 4. Che parte del discorso è cotidiel (riga 6)
Responde Latine 5. Quomódo primam feminam d ìi appellanti 6. Cur terrae incolae a Promethéo adiuvantur? 7. Cur Promethéus punitur? Quomódo ?
IL CAMMINO DELLE PAROLE
Da plasmare a .. . fingere ______
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Fingo, is, ère, il verbo tecnico che indica l’arte del vasaio, significa propriamente «modellare nell’argilla», «plasmare», «foggiare», «dare forma»; in senso traslato significa «creare» o in senso intellettuale, «formarsi un’idea», «immaginare», «credere qualcosa non corri spondente al vero», cioè «inventare», «finge re», che è pur sempre un plasmare nella fan tasia 0 nella mente.
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Parte 1 M orfosintassi e costrutti di base
Unità 1
|L ’asino e il lupo
Orphèus poèta lyrae sono etiam beluas mollit, commóvet etiam saxa. Nuptiarum die (= nel gior no) Orphéi sponsa, pulchra nympha Eurydìca, a vipera mordetur et ob venenum vitam amittit: multis cum lacrimis carum virum relinquit et ad Inferos, mortuorum domicilium, descendit. Diu Orphèus flet, cibum recùsat, per silvas errai. Denique, quia1 sponsam revisóre atque recuperare exoptat, ad Inferos descendit et ad solium Proserpinae, Inferorum reginae, accedit et lyrài.23suaviter canit: mortuorum umbrae accurrunt, Cerbérus, horrendum monstrum, tacet, damnatorum supplicia cessant. Denìque etiam Proserpinae animus commovetur et poétae vota a dea exaudiuntur: Euridìca Orphéo reddito, sed in via ab Inferis ad terram vir oculos ad sponsam vertere non debet. Sed Orphèus propter magnum gaudium Proserpinae iussa neglègit et incaute oculos vertit: statim Euridìca in auram ex oculis viri evanescit et miser Orphèus frustra (aw.) sponsam retinére temptat.
Costrutti notevoli Indicativo presente attivo; infinito presente attivo; I e II declinazione; aggettivi della I classe; imperativo presente attivo; infinito presente attivo; uso di eius-, determinazioni di luogo; ablativo di causa efficiente; proposizione temporale e causale
Per salvarsi dalle mire di un lupo affamato, un asino escogita un brillante stratagem ma: finge di avei re una spina nella camglia e, quando il lupo si avvicina, ... Quondam asinus, dum per arva opima otiosus errai et placidus herbas alias depascit, repente lupum famelicum videt. Tunc asinus consistit, quia feram pavet, tranquille lupum aspicit, deinde false claudicat et multa lamenta edit. Tum lupus lente ad asinum appropinquat et dicit: «Salve, amice! Cur tam maestus es et lacrimas? Nullam enim plagarum notam video». Asinus exiliter (aw .) respondet: «In talo asperam spinam sentio nec ambulare possum (= posso): te oro, lupe, spinam j extràhe!». Lupus falsis eius verbis decipìtur: stultum iudicat asinum et iam avide praedam praeguI stat. Sed dum spinam in talo attente (aw .) quaerit, repente (aw .) asinus calcitrai et maxillam eius i frangit. Lupus sanguinolentus fugit et asinus in tutum pervenit. Saepe enim dolo vita salva est. Analisi del testo i. Individua e analizza le determinazioni di luogo presenti nel testo, a. Riga 4: lacrimas è: a) un sostantivo, b) un verbo. 3. Servendoti di un vocabolario di italiano spiega il significato delle seguenti parole che derivano dal lat. maxilla, «mascella»: maxillofacciale: ............................................................................................................................................................... maxillolabiale: ...............................................................................................................................................................
1. Congiunzione subordinante v. «Le congiunzioni», pag. 19. 2. L’espressione lyrà canére letteralmente vale «suonare con la lira», ma in italiano si dice «suonare la lira»: non sempre all’ablativo di mezzo latino corrisponde un complemento di mez zo italiano.
Analisi del testo 1. Individua e analizza i sostantivi e gli aggettivi di ge nere neutro presenti nel testo. 2. Individua e analizza le forme di infinito presenti nel testo. 3. Individua e analizza le determinazioni di luogo.
15 Laboratorio
TRADUZIONE
L’uso di suus e di eius In italiano usiamo lo stesso possessivo, «suo» e «loro», sia quando si riferisce al soggetto (quando cioè ha valore riflessivo), sia quando si riferisce ad altri elementi della proposizione. In latino, invece, troviamo suus, a, um, solo quando ha valore riflessivo, mentre negli altri casi trovia
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Strutture morfosintattìche
4. Quis est Orphéi sponsa? 5. Cur Orphèus ad Inferos descendit? 6. Quis est Inferorum regina?
Dedalo e Icaro Costrutti notevoli Indicativo presente attivo; I e II declinazione; aggettivi I classe; uso di eius-, ablativo di causa, modo; accusativo di causa; determinazioni di luogo
mo generalmente usato il genitivo del pronome determi nativo is, ea, id (singolare eius, plurale eorum / earum): propriamente «di lui», «di lei», «di loro». ...yPompeius copias suas in castris collocai. Pompeo colloca nell’accampamento le sue truppe. ...►Alexander Dareum et eius copias fugat. Alessan dro mette in fuga Dario e le sue truppe.
Rinchiuso nel Labirinto insieme al figlio Icaro, Dedalo fabbrica ali di cera e tenta la fuga: ma mentre Dedalo giunge sano e salvo a Cuma, dove erige un tempio a Febo e gli consacra le ali, Icaro precipita rovinosamente in mare. Minos, Iovis (= di Giove) et Europae fQius, Cretae insulae tyrannus, Daedalo eiusque fìlio Icaro hospitium praebet. Daedalus, beneficio gratus, Labyrinthum aedifìcat, sed postea suà superbia domini iussa neglegit. Tum Minos irae plenus Daedalum et Icarum in Labyrintho claudit. Puer in magna maestitia est et saepe flet. Sic callidus Daedalus alas cereas fabricat tandemque in caelum cum fìlio avólat. Liberi magnoque cum gaudio alas agitant et in altum se tollunt. At Icarus, Daedali consiliorum oblitus (= dimentico), nimis (aw .) ad Phoebi currum (= carro) appropinquat. Tum deus, propter audaciam stiliti Icari iratus, alarum ceram liquefacit (= scioglie) et miser puer de caelo in pelagus praecipitat. Daedalus autem Cumas pervenit, ubi (= dove) Phoebo magnum templum aedifìcat et alas cereas deo consecrat.
Orfeo ed Euridice Costrutti notevoli Indicativo presente attivo e passivo; infinito presente attivo; Il declinazione; aggettivi I classe; aggettivi sostantivati; accusativo di causa; ablativo di mezzo, agente; determi nazioni di luogo
Responde Latine
Analisi del testo
Famosissimo è il mito che racconta della discesa agli Inferi di Orfeo, il celebre cantore, per riportare viva in terra la moglie Euridice. La dea Proserpina, impietosita dal suo canto, gli concede di condur re via la moglie a patto di non guardarla finché non siano giunti sulla terra. Ma Orfeo disobbedisce all’ordine e così perde per sempre Euridice.
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1.
Individua e analizza le determinazioni di luogo pre senti nel testo. 2. Sottolinea gli avverbi presenti nel testo.
3. 4. 5. 6.
Quis est M inos? Ubi Minos Daedalum et Icarum claudit? Quis alarum ceram liquefacit? Cur Icarus in pelagus praecipitat?
16 I
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Unità 1
Parte l M orfosintassi e costrutti di base
L ’antico Lazio, da Saturno all’arrivo dei Troiani Costrutti notevoli Indicativo presente attivo e passivo; infinito presente attivo; imperfetto di sum; Il declinazione; aggettivi I classe; aggettivi pronominali; ablativo di mezzo, modo, causa efficiente, compagnia; accusativo di causa; determinazioni di luogo; uso di eius-, proposizione temporale j Dopo Saturno, che ingentilisce i rozzi costumi dei prim i abitanti della regione insegnando loro l’agrij coltura, si succedono diversi re, finché l’arrivo di Enea, profugo da Troia, segna una svolta decisiva Ϊ nella storia dell’antico Lazio. \
| Ut antiqui poétae narrant, primi Latii incolae Fauni et Nymphae, silvarum dii deaeque, erant et j rustici viri, e duris truncis nati1. Postea2 deus Saturnus, ex Olympo pulsus (= scacciato), in Latium j pervénit, indigénas per iuga montana dispersos3 congrégat, terram aratro versare, frumenta et hor| dea serére, vineas instituére docet: sic vita horrida industria sollertiaque mitigatur atque animi viroj rum asperorum assiduo studio agriculturae corroborante. Post Saturnum, Faunus et Latinus, Fau! ni fìlius, regnum totlus Latii obtment. Dum4 Latinus regnai, Aeneas, magnus Troianus vir, strenuus J in bello, in5 deos admòdum pius, ex patria profugus propter Troiae incendium, cum parva Troiugènum turba filioque Iulo ad Latinas oras pervénit, Latinos eorumque socios bello vincit. Postea amicitiam cum Latino iungit eiusque fìliam in matrimonium ducit6, oppidum Lavinium condii, Troianos et Latinos magna cum concordia regit. Denìque Iulus Lavinium relinquit et Albam Longam, I novum domicilium imperii, condii. 1. e ... nati·, «nati d a...». 2. Attenzione a non confondere l’avverbio postea con la preposizione post. 3. Da dispersus, a, um: «disperso», «sparpagliato». 4. Congiunzione subordinante v. «Le congiunzioni», pag. 19. 5. La preposizione in + accusa tivo qui significa «verso», «nei confronti di». 6. L’espressione in matrimonium ducere corrisponde al verbo italiano «sposa re» (detto solo dell’uomo).
am ici»), m a è m olto probabile che esso non sia m olto cam biato.
4 . Individuare i verbi: il verbo è il cuore della frase. È bene sottolineare nel testo tutti i verbi, determ inarne la persona ed individuare quindi il soggetto che com pie l’a zione espressa dal verbo (attenzione, potrebbe essere sot tointeso) e gli eventuali com plem enti retti dal verbo. Se c’è il verbo sum, ricordarsi che può avere valore tanto di predicato verbale quanto di copula.
5. Individuare i connettivi: i connettivi sono le parole che connettono, cioè legano, fra loro le varie parti del testo: le congiunzioni (v. «Le congiunzioni», p. 19), le preposizioni, i pronom i relativi e interrogativi, gli avver bi. Poiché i connettivi segnalano i fili logici del discorso e guidano la com prensione, bisogna prestare ad essi molta attenzione, quando si traduce: possiam o evidenziarli inserendo in un quadrato quelli che coordinano e in un
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cerchio quelli che subordinano. Coordinare significa m ettere sullo stesso piano sintattico due o più elementi del periodo. Le congiunzioni coordinanti possono unire tra loro sia i sostantivi che i verbi. Questa operazione ci aiuta a capire com e è organizzato il testo.
6 . Traduzione di lavoro: è questa una prim a resa del testo, fatta magari lasciando in sospeso i punti che non ci sono ancora chiari 0 m ettendo m om entaneam ente tra parentesi le traduzioni alternative. È una traduzione di massima, sulla quale si deve ancora lavorare per produrre un testo italiano il più rispettoso possibile delle strutture dell’originale.
7. Traduzione finale: ultimata la traduzione di lavoro, bisogna ricorrere al vocabolario per rendere il testo in un buon italiano. Prim a però è necessario capire il testo, e poi, solo quando si è sicuri di averlo com preso, si può procedere alla sua resa in italiano.
Fiumi d’Italia Costrutti notevoli Indicativo presente attivo e passivo; Il declinazione; aggettivi I classe; aggetti vi pronominali; ablativo di modo e mezzo; determinazioni di luogo; uso di eius ; predicativo del soggetto e dell’oggetto
Analisi del testo 1. Analizza gli ablativi presenti nel testo e riconoscine la funzione sintattica. 2. Che complemento esprime per iuga montana? (riga 3) 3. Perché alle righe 8 e 9 si dice eorumque socios e
4. Quid deus Saturnus docet? 5. Quis est Fauni fìlius ? 6. Quis Albam Longam condii?
eiusque flliam l
r:
Laboratorio ^ TRA D U ZIO N E
Le fasi della traduzione
Per com prendere e tradurre un testo non bisogna affron tarlo in m odo superficiale e pressapochistico «tirando a indovinare», ma è necessario analizzarlo individuando le relazioni sintattiche fra i vari elementi. Ecco le tappe del percorso di analisi di un testo:
Strutture morfosintattiche 2. Leggere con attenzione la contestualizzazione: oltre al titolo è im portante anche la conoscenza del contesto nel quale sono inseriti gli avvenimenti o le notizie: la con testualizzazione aggiunge infatti al titolo indicazioni pre ziose sul contenuto, tali da fornire un primo orientam en to per l’interpretazione del lessico.
Fra i fium i d ’Italia spiccano il Po, il più lungo di tutti, l’Arno e il Tevere, sulle cui rive sorge Roma. In Italia multi et longi fluvii sunt. Inter1 Italiae praecipuos fluvios Padum, Arnum, Ticinum, Adduam, Vulturnum, Aufidum multosque alios numeramus. Padus, Italiae fluvius longissimus (= il più lungo), a summo iugo Alpium (= delle Alpi) initium habet, per arva opima latosque campos leniter fluii, Augustam Taurinorum, Placentiam, Cremonam alluit, in Hadriaticum pelagus multis ostiis influii. Nigrae cupressi, patulae fagi, procérae populi in Padi ripis sunt et umbra sua agricolas lassos recréant. Sed aquae fluvii interdum e ripis erumpunt et magno cum damno incolarum agros inundant vastantque. In antiquis fabulis poétae Padum etiam Eridànum appellant. In Padum Ticinus et Addua affluunt. Arnus Florentiam, clarum Tuscorum oppidum, interfluit et in Tuscum pela gus apud1 Pisas incìdit. Vulturnus agrum Campanum fecundat, Aufidus laetam Apuliam irrigai. Sed dominus Italicorum fluviorum Tibéris (= il Tevere) iure (aw .) putatur: nam apud1 eius ripas floret Roma, totlus Italiae domina.
1. V. «Le preposizioni», pag. 25.
3. Leggere attentamente e ripetutamente il testo: la l. Leggere con attenzione il titolo: il titolo è m olto importante per la com prensione del testo, in quanto per m ette di formulare ipotesi plausibili e sensate sul conte nuto del testo stesso.
lettura attenta e ripetuta del testo perm ette di avere un prim o orientam ento. Bisogna poi ricercare tutte le paro le già note o sim ili a parole italiane: non è detto che abbiano lo stesso significato (ci sono i cosiddetti «falsi Laboratorio d i TRADUZIONE msegue
Analisi del testo 1. Individua e analizza le funzioni sintattiche degli ablativi presenti nel testo. 2 . Individua e analizza i complementi predicativi del soggetto e dell’oggetto presenti nel testo.
18 | Parte 1 M orfosintassi e costrutti di base
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L a fondazione di Roma e i suoi primi abitanti Costrutti notevoli Indicativo presente attivo e passivò; Il declinazione; aggettivi 1 classe; aggetti vo pronominale; dativo di possesso; accusativo di causa; ablativo d’agente, argomento, compa gnia; determinazioni di luogo; uso di eius; predicativo del soggetto
La fondazione di Roma è legata ai due gemetti Romolo e Remo, miracolosamente scampati atta mor te appena nati, ma è segnata anche dall’omicidio di Remo ad opera del fratello. La nuova città acco glie agricoltori e pastori dette vicinanze, ma è priva di donne; viene così organizzato il rapimento del le giovani Sabine. Rhea Silvia, Albae Longae regis (gen., = del re) fìlia, deae Vestae sacerdos (nom., = sacerdotes sa), gemìnos filios, Romulum et Remimi, gignit. Amulius, ferus Rheae patrùus, fratri (dat., = al fra tello) regnum adìmit et pueros in fluvii ripa expònit. Sed di miseros gemìnos servant: nam pueri primum1 a lupa nutriuntur, deinde a Faustulo, armentario regio, inveniuntur et in eius parva casa educantur. Romulus et Remus adulti Amulium necant et regnum avo restituunt. Postea oppidum in Palatino condunt, sed de imperio controversiam habent et Romulus Remum occìdit. Novum oppi dum e nomine (= dal nome) Romuli Roma appellato. Primi Romae incolae ex locis propinquis conveniunt. In parvis casis habitant, agnas et capras in campis et silvie pascunt, agros colunt. Non aurum, non argentum neque divitias habent, sed vitam integram et modestam ducunt. At Romanie feminae non sunt. Tum Romulus Sabinorum, finitimi populi, puellas rapére2 constituit. Propter iniuriam Sabini Romanis bellum indìcunt, sed feminae controversiam dirimunt et libenter Romae manent: itaque Romani cum Sabinis unum populum constituunt. l.p rim u m ... deinde: «prima ... poi».
1. La forma di (riga 3) a quale sostanti vo si riferisce? Quali sono le forme alternative ad essa? 2. Nella frase Novum oppidum... Roma appellatur (righe 6-7) qual è la fun zione di Roma? Nel passaggio alla forma attiva qua le funzione viene ad assumere? 3. Individua e analizza le forme di dati vo presenti nel testo. 4. Qual è il caso e la funzione sintatti ca del nesso finitimi populil (riga 10) Come concorda con il sostantivo cui si riferisce?
ResDonde Latine Quis est Rhea Silvia? Ubi Amulius puéros expònit? Quis est Faustùlus? Quis Remum occìdit?
Laboratorio di TRADUZIONE
IL CAMMINO DELLE PAROLE
Dal Palatino al... palazzo Un edificio ricco e maestoso per abitazione di gran signore o per sede di uffici pubblici, noi lo chiamiamo palazzo (l’antica variante palagio si mantiene solo in qualche nome proprio, come il Palagio di Parte Guelfa a Firenze, e si può usare in uno stile solenne o con riferimento a palazzi medievali). Il termine deriva dal nome di uno dei sette colli di Roma, il Palatino (lat. Palatium). E siccome era sul Palatino che si ergeva la dimora deU’imperatore, il nome fu adoperato, in principio dai poeti e poi comunemente, per indicare qualsiasi «palazzo», cioè qualsiasi abita zione particolarmente grande e sontuosa. Con palatinus, «palatino», si designò, nel periodo del Basso Impero romano, un alto dignitario della corte imperiale {palatium), e al tempo di Carlo Magno furono chiamati palatini (Comes palatini, «conti palatini» 0 Comes sacri palatii, «conti del sacro palazzo» imperiale) i nobili che assistevano il re, lo consigliavano, vivevano alla sua corte, lo accompagnavano in guerra. Secondo la tradi zione furono dodici i palatini o paladini di Carlo Magno, che con questo titolo e con quello di «pari di Francia», volle onorare appunto dodici dei più valorosi baroni del suo regno; e i paladini, come si sa dall’epoca carolingia, si distinsero nella guerra contro i Saraceni di Spagna, in dife sa della Francia e della religione cristiana. Famosissimo Orlando, caduto in una imboscata a Roncisvalle sui Pirenei, esaltato poi dalla leggenda come l’eroe esemplare della civiltà cristiana del Medioevo.
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Strutture morfosintattiche
Le congiunzioni In latino come in italiano per collegare due o più termini di una stessa proposizione o per mettere
Le congiunzioni si distinguono in:
1 . coordinanti: quando collegano termini della stessa proposizione o proposizioni sintatticamente dello stesso grado (due 0 più principali, due o più subordinate di Γ grado ecc.);
2. subordinanti: quando stabiliscono un rapporto di dipendenza sintattica fra due proposizioni, chiamate rispet tivamente proposizione sovraordinata o reggente e proposizione subordinata o dipendente (una principale e una subordinata di l°grado; una subordinata di 1° grado e una di 2° grado ecc.). Nella seguente tabella sono elencate le principali congiunzioni coordinanti latine. ■ tipologia
CONGIUNZIONI
SIGNIFICATO
(et, atque, ac, -que (enclitica)") etiam, quoque (posposto) J [neque, nec
e anche e non1
- disgiuntive
(aut, vel, -ve (enclitica)2.1
0, oppure
avversative
’sed, at, verum tamen autem, vero (posposte)3J
ma, però tuttavia invece, però, d’altra parte
.-dichiarative
(ham, namque, enim (posposto) 3
infatti
. - conclusive
(èrgo, igitur (posposto), itaque, id eo j
dunque, allora, di conseguenza
,. copulative
2. Infinito presente attivo del verbo a coniugazione mista rapio «rapire».
Analisi del testo
5. 6. 7. 8.
Unità 1
1. Di norma in latino non è usato il nesso et non. 2. Aut disgiunge distinguendo ed escludendo (aut verum autfalsum , «o vero o falso»); ve/ (-ve) disgiunge senza opporre o escludere (quinque vel sex, «cinque o sei»), 3. Autem è spesso usata come semplice nesso di passaggio da un enunciato all’altro e pertanto corrisponde a «poi», «inoltre», «ora»; vero può anche avere valore di avverbio asseverativo: «davvero», «certamente».
Inoltre alcune congiunzioni e altre particelle si trovano spesso usate in funzione Correlativa·) —►e t... et ■■■■*■ «e... e»,«sia... sia» —►neque (nec)... neaue (nec) ···* «n é... né» ···►au t... aut, v el... vel ■■■♦ «o ... 0» ···►non solum (tantum, modo) ... sed etiam ·■■■► «non solo ... ma anche» ···►m odo... modo ··-*■ «ora... ora» Fra le(gongiunzioni subordinantpricordiamo per il momento: • con funzione< cum «quandi?» dum >“* «mentre» • con funzione pausale: ’ quod, quia, quomam ■■·♦ «poiché, perché».
U n ità 2
Unità 2
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J B Completa, come da esempio, la seguente tabella risalendo al nominativo singolare dei sostantivi proposti.
_______ __________ I Indicativo im perfetto e futuro attivo e passivo dei verbi delle quattro coniuga zioni e del verbo sunv, indicativo presente, im perfetto, futuro, imperativo e infi nito presente dei verbi anom ali (fero, volo, nolo, malo, eo); indicativo perfetto attivo e passivo dei verbi delle quattro coniugazioni, di sum, dei verbi anomali e a coniugazione mista; com posti di fero, di eo e di verbi a coniugazione mista; il passivo im personale I III declinazione; aggettivi della II classe; aggettivi sostantivati; pronom i perso nali; p ronom i determinativi (is, ea, id) I Funzioni dei casi: genitivo e ablativo di qualità; dativo di interesse e di fine, dop pio dativo, verbi che richiedono l’oggetto in dativo; determinazioni di tempo
FORMA
amorem consulum love hominTbus carmen capTtis corpóra altare sidérum itineribus civium vi
Argomenti dei laboratori ài tr3dp^i,op8___ __________ __ ____________ ♦ Il verbo fero e i suoi significati + Le preposizioni + Gli avverbi interrogativi di luogo ( ubi?, quo?, unde?) * La congiunzione dum e l’uso dei tem pi verbali + La funzione logico-sintattica dei casi + Il verbo peto e i suoi costrutti + Il verbo con stilo e i suoi significati
CASO acc.
NOM. E GEN. amor, amorie
GENERE maec.
SIGNIFICATO am ore
Completa il seguente schema analizzando, come da esempio, le coppie di sostantivi proposte, che presentano la stessa terminazione ma appartengono a declinazioni diverse. FORME
NOM. E GEN.
mos lupos
mos, morie lupus* lupi
SIGNIFICATO costum e, tradizione lupo ...........
CASO E NUMERO
DECLINAZIONE
nom. sina· acc. plur.
Ili II
ducum deum
Statua in marmo di Ulisse del 100 d.C. circa, di provenienza sconosciuta.
amoris rosis
VERIFICA DEI PREREQUISITI
hornmi viri
A Dati i paradigmi dei seguenti verbi, oltre al verbo sum e ai verbi anomali, di cui è noto paradigma e significato, compteta, come da esempio, il seguente schema.
amo, as, avi, atum, are, «amare» video, es, vidi, visum, ère, «vedere» duco, is, duxi, ductum, ère, «condurre»
vincio, is, vinxi, vinctum, ire, «legare» facio, facis, feci, factum, facére, «fare»
1INDICATIVO IMPERFETTO
INDICATIVO FUTURO
INDICATIVO PERFETTO
amabatur
amahitur..............................................
amatus,.a,Mm.e.st............................... fuérunt
duces videbóris feremmi fecisti nolebamus vincietur amavi malam ferebar
lupe homine luppTter magister virtus pelàgus
______ D
Completa le seguenti frasi declinando opportunamente i sostantivi proposti.
ì . Proelii signum a ................................ dabatur. Il segnale di combattimento veniva dato dal comandante (dux, ducis, m.). 2 .................................................................. praesertim agricolis .................................que nota est. La fedeltà (fidelitas, fidelitatis, f.) dei cani (canis, canis, m. e f.) è nota ai contadini e ai cacciatori (venator, venatoris, m.). 3 ................................. non .............. ................. sempercupiemus. Desidereremo sempre la iibertà (libertas, libertatis, f.), non la schiavitù (servitus, servitutis, f.). 4. In mea villa altae ................................ sunt. Nella mia villa di campagna ci sono alti alberi (arbos, arbdris, f.). 5. Romae in Capitolio magnum templum .................................................................. atque Minervae erat. A Roma sul Campidoglio c’era il grande tempio di Giove (luppTter, lovis, m.), Giunone (luno, lunonis, f.) e Minerva.
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Parte 1 M orfosintassi e costrutti di base
Unità 2
6. Medicus puerorum ................................ curabat. Il medico curava la tosse (tussis, tussis, f.) dei bambini. 7. Multa tempia m agna ................................ aquarum Tibèris fluvii delebantur. Molti templi venivano distrutti dalla grande violenza (vis, roboris, f.) delle acque del fiume Tevere. 8. Tecta ...................................................................non sustinebant. I tetti non reggevano il peso (pondus, pondèrìs, n.) della neve (nix, nivis, f.). 9................................... consilia sem per................................. grata sunt. I consigli dei vecchi (senex, senis, m.) sono sempre grati ai giovani (iuvenìs, ìuvenis, m.). 10. Antiquisaepe in m ensis ................................ et ................................. ponebant. Gli antichi ponevano spesso sulle mense latte (lac, lactis, n.) e miele (me/, m ellis, n.). 11. Leorex ............................... putatur. II leone è considerato il re degli animali (animai, animalis, n.). 12. In stabulis magnus num erus................................ atque ...... .......................... est. Nelle stalle c’è un grande numero di maiali (sus, suis, m. e f.) e di buoi (bos, bovis, m.). 13. Clam or............................... Jngentium ................................, a nautis audiebatur. Il grido dei Ciclopi (Cyclops, Cyclopis, m.), grandi giganti (gigas, gigantis, m.), era udito dai marinai.
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Lo scriba felice Costrutti notevoli Indicativo imperfetto e futuro; Il declinazione; dativo di possesso; determina zioni di luogo e di tempo; proposizione causale
Un padre esorta il figlio a diventare scriba come Im perché quella dello scriba è una vita felice e sicu ra anche se non particolarmente remunerativa. ^ \\o's\5^JL f i j , Antiquus scriba nlio'suo |ranquillam scribarum vitam illustra^ «Ego eram scriba/Tu quoque eris scriba/Gerte Jpeatus erjg^agricolae. enim, aut nautae aut athlètae aut poètae tam (= tanto) beati non sunt quaiM=quantoKcollegae nostri/Nam agricolae aridam terram arant/nec semper autumno pomajegéip u i a M e f M multis|hM||uvÌi agros m u n ^ j ^ a u t a e W ^ ^ ^ ® Aegyptum aut Asiàmmter undàs et magnas procSlas saepe i^gan^tjnterdum 'adversus saevbfpiratas pugnare debent/Athletis numquam (= non , mai) m otium esfised cotidie se exercent/Claris poètis scriba.£i3^ankAt pùer multae lauri $unt£Sed' lauri cibum non q^QjfTu, rpuer^tùni —-,------quaerimMagnam pecuniam faciam?»yiCesDondet scribaP^Heue, parvam!
Concorda gli aggettivi con i corrispondenti sostantivi declinati. | SOSTANTIVO
AGGETTIVO
ducis pugnas leoni homine ammalia
audax atrox crudelis, e mortalis, e volucer, cris, ere
AGGETTIVO CONCORDATO
.« E Completa le seguenti frasi esprimendo correttamente le determinazioni di tempo In esse contenute. 1 ................................... Romae fui. Per tutto l’anno (annus, i, m; totus, a, um) sono stato a Roma. 2. Hostes ................................ urbem obstàSrunt. I nemici assediarono la città per molte ore (hora, ae, f.; multus, a, um). 3. ............................... milites non pugnabant. Nei mesi invernali (mensis, is, m; hibernus, a, um) i soldati non combattevano. 4 ...................... cum amicis Romam veniam. Giungerò a Roma con gli amici sul far del giorno (lux, lucis, f.; primus, a, um) 5 ................................... Paulus in Italiam pervenit. Dopo un lungo viaggio (iter, itìnèris, n.; longus, a, um) Paolo arrivò in Italia.
Analisi del testo 1. Individua e trascrivi le forme verbali «l'imperfetto e al futuro, indicando il paradigma e la coniugazione del ver bo da cui derivano. 2. Individua II dativo di possesso pre sente nel testo. 3. Individua nel testo la proposizione c A s a le e sottolinea la congiunzione che la introduce.
IL CAMMINO DELLE PAROLE
Da laurus a... Loreto____________________________________ Da laurus, «alloro», la pianta sacra ad Apollo, deriva Loreto, la città del celebre santuario marchigiano, che, etimologicamente, significa «bosco di allori» (dal lat. laurum + suffisso collettivo -etum). Altri toponimi, ossia nomi di luogo, che traggono origine da nomi di piante (si tratta, cioè, di fitotoponimi), sono: Àcera (< lat. acer, «acero»), Bussòlo (< lat. boxus, «bosso»), Cepéto (< lat. caepa, «cipolla»), Còrnala (< lat. cornus, «corniolo»), Fò (< lat.fagus, «faggio»), ecc.
L ’età dell’oro: una favola di altri tempi Costrutti notevoli Indicativo imperfetto; III declinazione; aggettivi II classe; ablativo di compa gnia; determinazioni di luogo; proposizione causale
A i prim ordi del genere umano si viveva liberi da affanni e fatica, al riparo dai colpi avversi della sor te; la terra, senza bisogno di essere lavorata, produceva spontaneamente tutto in abbondanza. £ ^ q u o n d a n ^ ta sa ù rè a )^ u a (= nella quale)(omnes hominesbeatLkantydeos cokbant/fìdem servabant./óuiafiorbméSìtfòìfeste modiceque vivebant.non leges, non iudices, non urbium moenia, nonagrorum termìniérant/Non bellum, non fures, non scelérum conscientia, non mortis timor homines terrebant/A^nugl cum lupo, cum tigride.éapell^dorm iebatfeaélunii (= clima) quoque semper constans et/temperatumxver)aeternum eraj! placidiZephiri natpssineremine flores mulcer _ban^et5^ n n a r ^ X )m n ia Jf e d ^ y Ì )e ramis dulciapoma pendebant/semper uvae de^Mmite vitis casae, mbescebant/flumina lactis fluebaffi^tillabyaffi de ilice mella/Srant quoque: c° *”»'* sed oaA -aureae^aureus ”1 matrìset p/tris thalamus, aureae atrii columnae; omnia aurea erant. 1. V. «Il verbo fero e i suoi significati», pag. 24.
24 (
Unità 2 25.
Partei M orfosintassi e costrutti di base
Analisi del testo 1. Individua nel testo i sostantivi della III declinazione e scrivine il nominativo e genitivo. 2. Individua e sottolinea le determinazioni di luogo.
Laboratorio ^TRA D U ZIO N E I Il Ilverb< verbo fe r o e i suoi significati Il verbo fero, fers, tuli, latum,ferre è di uso molto frequen te e può presentare i seguenti significati, che solo una attenta analisi del contesto consente di individuare: 1. «portare», «recare»; ...*Asinus sarcìnas fert. Un asinelio porta i baga-
Φ2. «sopportare», «tollerare», specialmente quando è accompagnato da un avverbio o da un complemento di modo indicanti uno stato d’animo ...►Paulus iniuriam aequo animo ferebat. Paolo sopportava serenamente l’offesa. 3 . «dire», «tramandare», «pensare», «ritenere», quan do è seguito da una proposizione infinitiva oggettiva ..+Ferunt Homerum caecumfuisse. Narrano che Omero fosse cieco. 4 . «produrre», «dare» (se si parla dei prodotti della terra) ...>Agri messesferunt. 1 campi producono messi.
IL CAMMINO DELLE PAROLE
Analisi del testo
Strutture morfosintattiche 5 . «proporre», «presentare» quando si tratta di leggi (in questo caso può anche essere seguito da una proposi zione completiva volitiva al congiuntivo introdotta da utine, indicante il contenuto della proposta) ...tTribunus plebis legem agrariam tulit Il tribuno della plebe presentò una legge agraria. ...► Tribunus plebis tulit ut frumentum veteranis distribueretur. ...* Il tribuno della plebe propose che ai veterani fosse distribuito del frumento.
1. Individua e analizza le forme di impe rativo presenti nel testo. 2. Individua e analizza nel testo le espres sioni formate da un sostantivo della III declinazione e da un aggettivo della I classe.
Responde Latine 3. Cur alauda terraneóla appellatur? 4. Quid facit alauda cum improbam vul-
pem vidit? 5. Cur alauda nidum suum relinquit?
Dall’allodola alla. .. legione A l a u d a e _____________________ In latino alauda non indica soltanto l’allodola (dal lat. alaudula, dimi nutivo di alauda), quel piccolo uccello canoro dell’ordine dei Passeriformi, color terra (alauda terraneóla), con ali lunghe, becco appunti to, dito posteriore fornito di lunghissima unghia, ma è anche il nome di una legione romana, la V legione Alaudae per l’appunto, reclutata da Cesare nella Gallia Narbonese nel 51 a.C. Le legioni ebbero infatti nomi di varia origine: da divinità (Apollinaris, Martia); da località in cui si erano distinte ( Gallica, Macedonica); epiteti onorifici (Pia, Fidelis, Constaus); il nome imperiale aggettivato ( Commodiatia, Severiana) o di altri nomi di incerta spiegazione ( Ferrata, Rapax) o designazioni umoristiche (Alaudae).
Laboratorio d i TRADUZIONE Ecco alcune espressioni tipiche del lessico militare: arma in ( centra) aliquemferre = combattere contro qual cuno signa ferre = avanzare, attaccare signa in aliquemferre = attaccare qualcuno impétum ferre = sostenere l’attacco Memorizza anche la forma riflessiva se ferre, che significa «portarsi», e quindi «andare», «recarsi», «dirigersi».
Le preposizioni In latino la funzione sintattica di un nome nella proposizione è propriamente espressa dal caso (ad es. genitivo di spe cificazione, accusativo dell’oggetto diretto ecc.), che tuttavia non è sempre in grado, da solo, di fornire sufficienti infor mazioni, specialmente nelle determinazioni di luogo e di tempo. Per rendere più completa e puntuale la comunicazio ne si ricorre pertanto all’uso delle preposizioni, che accompagnano il caso precisandone opportunamente la funzione. Ecco un prospetto delle principali preposizioni.
1
CASO
FUNZIONI PIÙ FREQUENTI1
a, ab
ablativo
moto da luogo agente allontanamento, separazione
ab insula venire a magistro laudari a curis liberare
venire dall’isola essere lodato dal maestro liberare dagli affanni
ad
accusativo
moto a luogo
ad scholam, ad magistrum venire
andare a scuola, dal maestro
Costrutti notevoli Indicativo presente attivo di voto e malo; imperativo negativo; II! declinazione; aggettivi I classe; accusativo di causa; predicativo del soggetto e dell’oggetto; determinazioni di luogo; proposizione causale
cum
ablativo
compagnia, unione modo
cum amicis ambulare cum diligentia legère
passaggiare con gli amici leggere con cura
de
ablativo
moto da luogo argomento
de muro cadére de amicitia scribére
cadere dal muro scrivere sull’amicizia
Qualche volta l astuzia della volpe non funziona! L ’allodola non solo non si lascia ingannare dalle melliflue parole della furbacchiona, ma replica con ironia alle sue profferte di amicizia,. P \rcL\ \
e, ex
ablativo
moto da luogo materia
e villa excedére statua ex auro
allontanarsi dalla fattoria una statua d’oro
in
accusativo ablativo
moto a luogo stato in luogo tempo determinato
in Graeciam venire in Graecia esse inpueritia
giungere in Grecia trovarsi in Grecia nella fanciullezza
per
accusativo
moto per luogo mezzo tempo continuato
per silvam currére per nuntios permultos annos
correre attraverso il bosco per mezzo di messaggeri per molti anni
prò
ablativo
stato in luogo
prò castris pugnare
vantaggio
prò patria pugnare
combattere davanti all’accampamento combattere per la patria
L ’allodola e la volpe
1PRFPOSIZIONE
■sj\Oi0Gà 4 + a Tum i^£eskxdàiimt/
Iuppfter,|curq ex.monte Olympo videt homines contempti res deorum et avidos saevae violentaeque ;que C^edis, jamì^dtiàiJratps,fconcilium deorum c o n v o c a t a s i d.eorum h^minumque sedet in “ J'fextera tenet s c e p t r u i ^ Ì ^ ^ J r a n f i i c m r caesàrìem terque quaterque alto'sbliUéx marmòre, rVrp placatl^ostea indignationem suam duris verbis ostendit:?«Infamia t deorum c. ^ * ■iumfratre nommum
( Romae patricii ingentes divitias possidebant et civitatem arroganter (aw.) administrabant. Plebei s autem graves labores ferebant, gravia vectigalia pendebant et paupéres erant: ita plebeiorum vita ardua et difficilis erat. Itàque plebei urbem relinquére statuérunt, in montem Sacrum secessérunt ibique parva castra aedifìcavérunt. Ita enim cogitabant: «Divìtum agros non seremus, agri messes non ferent, patricii panem non habebunt. Nos, contra (aw .), frumentum hic (= qui) seremus et panem habebìmus; patricii certe inopis plebis preces audient». Tum patricii legatos ad plebem misérunt qui i (= che) senatorum verba plebeis renuntiavérunt: «In urbem remeaie, patricii iusti erunt, vestra debiì ta remittent, lucra in aequas partes divident». Tum plebei audax consilium deposuèrunt et in urbe, ; remeavèrunt; patricii promissa solvérunt et cives Romani concordiam recuperavèrunt.
! -
certatJMèarflriMtùrsententiam auditeijhommes dura et ref
p l'é i- - ta deorum'pàfs magna voce, pars lo n g S ^ ^ m l^ B u s probati/Tamen humani gerfèrls^nS
magnum dolorem dis adfert; Itaque Iovem rogant: ||Volscorum1 oppidum,!expugnayi|; Coriolànus, ^lebeis invìsus propter superbiam suam, plenus irae ad Volsco^hostes populi Romani confutò,. Ulciscendi (= di vendicarsi) cupiditate motus (= spinto)? Volscoriim militias contra Romarios dpxitj^ongo et cruento bello cives suosvid^ostremoque Romam quoque appropinquayijtjifcìvìtas in magna difficultate erat;fegati omniuni ordinimi ad Coriolànum venèrunt/multisque^predbus veniam diu ex eo petivérant, sed frustra/Tum Romani ad eum Veturiam mafrern et Yolumniam uxórem miserunt.pt uxòris lacrimae et matris sever^yerba Coriolàni animumflexérunt/pui (= che) copias ab urbe revocavitjRomamque obsidére destituit^olsci autem Coriolànum ut (= come) pròditórem intcrfeccrunt., 1 . 1 Volsci erano una popolazione del gruppo etnico osco-um bro, che abitava a sud di Roma, ai confini con la Campania, sulle sponde del Liri (oggi Garigliano) fino al Tirreno.
Analisi del testo ì. Scrivi tutti i sostantivi della III declinazione (nomi nativo e genitivo) con l’indicazione del genere e del significato. 2. Individua nel testo le forme del pronome determi nativo is, ea, id e analizzale (genere, numero e ca so). 3. Scrivi il paradigma delle seguenti voci verbali: expulérunt: .................................................................... accepit: .......................................................................... studuérunt: ................................................................... flexérunt:.......................................................................
Responde Latine 4. Quis ex urbe expulsus est post regum exactionem? 5. Cur Cneus Mucius Coriolanus cognominatus est? 6 . Quis erat Veturia?Et Volumnia?
35
IL CAMMINO DELLE PAROLE
Le città dei Romani Per indicare la «città» i Romani usavano i seguenti sostantivi: urbs, urbis: è la città intesa conte complesso di edifìci (da cui anche il termine italiano «urbanistica»), come sede del potere politico ed economico, come centro di civiltà e di progresso. L'Urbs per antonomasia è Roma, la Città per eccellenza. oppidum , i: usato spesso come sinonimo di urbs, indica «la piazzaforte», ovvero una cittadella cinta di mura. civilas, civitatis: è la città intesa come l’insieme dei citta dini (ha infatti la medesima origine di civis, «cittadino»), cioè come comunità di abitanti socialmente organizzati; corrisponde quindi all’italiano «popolazione», «cittadi nanza», «popolo» o addirittura «Stato».
Ulisse e le Sirene Costrutti notevoli Indicativo futuro attivo e passivo; imperativo presente attivo; indicativo pre sente di volo ; III declinazione; aggettivi I classe; ablativo di mezzo e d’agente; ablativo e genitivo di qualità; determinazioni di luogo; proposizione temporale
Grazie al consiglio di Circe Ulisse riesce a sfuggire al canto amm aliatore delle Sirene, mostruose crea ture dal volto fem m inile e dal corpo di uccello, che inducevano i naviganti ad approdare alla loro iso la e li divoravano.
appellebant1 et a Sirenibus saeva morte puniebantur: multitudo ossium passim (aw .) in insulae scopulis iacebat. Ulixes quoque, vir Graecus magni ingenii, multarum fraudium auctor, Sirenum canoras voces audire vult et auxilio Circes2, Solis fìliae, mortem vitat. Nam dea callìdum virum sic monet: «Cum ad Sirenum insulam appropinquabis, digitis ceram molli et ea nautarum aures obstrùe: itaque miras nympharum voces non audient et iniustam necem vitabunt. Tu autem, a comitibus robustis funibus ad malum alligatus (= legato), Sirenum carmina exaudies neque ad mortem ducèris». 1. Non si confonda il verbo appello, is, appuli, appulsum, ère, della III coniugazione, che significa «approdare», con il verbo appello, as, avi, atum, are, della I coniugazione, che significa «chiamare». 2. Genitivo con terminazione greca (Circe, es).
Analisi del testo 1. Che cos’è mollP. (riga 8) 2. Che cosa significa parens, parentisl La parola è pas sata in italiano con lo stesso significato? 3. Individua e classifica le determinazioni di luogo pre senti nel testo.
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4. Quomódo erant Sirenes? 5. Ubi incolebant? 6. Cur Ulixes cantum («il canto») Sirenum sine damno
audivitl
Il supplizio di Tantalo Costrutti notevoli Indicativo futuro attivo e passivo; III declinazione; aggettivi I classe; ablativo di mezzo, unione, causa efficiente; ablativo e accusativo di causa; determinazioni di luogo
Fra i casi esem plari di malvagità punita era celebre quello del ricco re di Lidia Tantalo, che aveva abusato della sua fam iliarità con gli dèi. Tantàlus, Lydorum rex, clarus inter homines ob magnas divitias erat et diis deabusque carus. Ideo Iuppìter saepe Tantàlum in Olympum vocabat atque ad Superorum epulas admittebat. Sed Tantàlus in caelo Iovis deorumque sermones audiebat et in terra eorum consilia hominibus declarabat; praeterea olim nectàris et ambrosiae1 divinae furtum fecit (= fece). Tum Iuppiter iratus: «Ob tanta facinora - inquit (= disse) - Tantàlus ex Olympo pelletur atque in Inferis saevà poenà punietur. In palude Stygia continenter stabit, sed siti ardebit; nam si2 os ad aquam admovebit, aqua statim recedet; rami cum multis ac iucundis pomis ante eius oculos pendebunt sed, si2 Tantàlus brachium sublevabit, ventus arbòris ramos ad caelum extollet. Ideo in palude Tantàlus famis sitisque supplicio semper excruciabitur; praeterea saxum immensum semper super eius caput impendebit».
1. Nectar e ambrosia erano rispettivamente la bevanda e il cibo degli dèi.
Analisi del testo Monstra maris Sirenes erant, Achelòi fluvii fìliae. Plumas pedesque avium aduncis unguibus, ora virgmis eximia forma gerebant, voces humanas emittebant. Insulam maris Tyrrheni, apud Campaniae vel Siciliae litora, incolebant et vocum suavitate naves detinebant nautasque mulcebant, qui (nom., = i quali, che), parentum, uxòrum, liberorumque immemóres (= dimentichi), in insulam
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1. Individua e analizza le forme di imperfetto presenti nel testo. 2. Individua e analizza le forme di futuro presenti nel testo.
2. Si, congiunzione subordinante suppositiva, «se».
Verifica della comprensione 3. Quali sono i motivi per cui Tantalo è punito dagli dèi? 4. In che cosa consiste il suo supplizio?
37
38
Parte 1 M orfosintassi e costrutti di base
fi
|Il sacrificio del re Codro
Hannlbal, Carthaginiensium imperàtor*1, post longum et difficile ab Hispania per Galliam iter, ad Alpium cacumen cum militibus suis pervénit. Magna nivis copia in montibus erat et omnes milites, iam gravibus laboribus fessi, novas difficultates novaque pericula timebant: multi etiam iter pergére recusabant ac domum revertére optabant. Tum Hannlbal ab Alpium cacumine pulchros Italiae campos atque locuplétes urbes suis militibus ostendit eorumque animos fessos recreavit. Postridie profectionis signum dedit et ducis imperio omnes obtemperavérunt. Sed locorum asperitate ac ffigóre multi in itinére mortem invenérunt. Nix enim omnia tegebat et homines et elephantes cum sarclnis in voragines praecipitabant. Iam omnes de salute desperabant2 sed Hannibalis anim nm nec preces nec lacrimae movérunt. Tum milites omnibus viribus iter a nive purgavérunt et milites superstites denlque in Italiana descendérunt.
Costrutti notevoli Indicativo perfetto; Ili declinazione; aggettivi della II classe; ablativo di argo mento, mezzo, agente; proposizione temporale
Il leggendario re ateniese Codro si sacrificò per salvare la patria dall’invasione dei Pebponnesiaci, dopo che l’oracob di Apollo ebbe predetto che gli Ateniesi avrebbero vinto solo se il loro re fosse stato ucdso.
Erant inter Peloponnesios veteresjjjiÉ u lta tfa ^ elonnnnesii ob gravem annonam (= carestia) in Atticam venérunt^fncolas pepulérunffi aijjlÌÌ^a|icastra^o^ugmc^^ Athensienses legatos ad oraculum Delphìcum misérunt^tlle;ventu (= sull’esito) belli A fifetein^onsuluérunt.iPythiaiApoUlni&sacerdk^fnterrogata est a legatis pfita ' ses',|nisi Atl^iensiun^g^sgaPccideritis (= avrete ucciso)»^uareJcum in bellumyenérunt^^loponnesii ante omnia s(uis mffitibufcustodiam (= incolumità).J^^raec^pén^t^Tum Atheniensium rexfcodrus erat/cum cognovit dei responsum hostiumfjue praecepta.jegiam vestean mutavit J et pannosus ac sarmenta coIIog|£«is(= portando) in hostium castra intraviylbi astu (^intenzio nalmente) Lacedaemonium i^ÉteS S I pey^l^ravip^t^miles irà Codrum gladionecavit^lacedaemonii, Vum regis corpp^amovéruntvbraculi memoresj sine proelio jiscesserunt^tque ita Codrus rex pro^ patriae saÌrriè'^^^ y e^etivitet Athenienses bello liberavi^ " 1. Qui nel senso di «raccomandare».
Analisi del testo
ϋ
y
2. V. «Le preposizioni», pag 25.
v
^
-
-
—
ì. Individua e analizza i sostantivi della HI declinazio n i presenti nel testo. 2. Individua e analizza le forme di futuro presenti nel testo. 3. Analizza tutte le forme di indicativo perfetto e scri vine il paradigma. , 4. Individua e trascrivi l’ablativo d’agente.
Responde Latine 5. Quo Lacedaemonii venérunt et ubi castra posuè-
runt? 6. Quo legatos misèrunt? 7. Quis a legatis interrogata est? 8 . Quid fecit rex Codrus, cum cognovit dei responsum
hostiumque praecepta?
Strutture morfosintattiche
Laboratorio ^TRA D U ZIO N E Il verbo constilo e i suoi significati
«discutere di qualcosa» con in + accusativo significa «prendere provvedi menti contro qualcuno» • con il dativo significa «provvedere a», «preoccu parsi di» 2. costrutto transitivo: • con l’accusativo significa «consultare» qualcuno. •
Il verbo constilo, is, consuli, consultum, consulére assume significati diversi a seconda della costruzione sintattica che gli si accompagna; in particolare: 1. costrutti intransitivi: • con de + ablativo significa «riflettere su qualcosa»,
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Annibaie supera le Alpi e scende in Italia Costrutti notevoli Indicativo perfetto attivo; III declinazione; aggettivi II classe; ablativo di com pagnia e unione, causa, mezzo, allontanamento; determinazioni di tempo e di luogo
Nonostante le gravissime difficoltà logistiche e k avverse condizioni atmosferiche, Annibaie riesce a 1 valicare le Alpi con l’esercito e a scendere in Italia con forze sufficienti per attaccare i Romani.
1. V. «I falsi amici», pag. 9. 2. Il verbo desperare si trova costruito con de + ablativo (desperare de salute) oppure con l’accusa tivo di relazione ( desperare salutem); in entrambi i casi in italiano si dirà «disperare della salvezza».
Analisi del testo 1. 2. 3. 4.
Individua gli ablativi di compagnia e unione, di causa, di mezzo e di allontanamento. Sottolinea le preposizioni che esprimono determinazioni di luogo e di tempo. Alla riga 5, come mai si dice prima suis militibus e poi eorumque anim osi Il sostantivo iter, itinéris (riga 1) con quali significati può essere reso in italiano? E in questo testo?
Unità 3
Unità 3 MorÌh pum Marathonem jgy^/tatimque %
a 1 . V . «I falsi am ici», p ag. 9 e v . qui s o tto . p o » . 3 . Capitis insigne: «il co p rica p o » .
___ _________—
Luxuria Il sostantivo luxuria non corri sponde esattamente aU’itaìkno «lussuria», intesa catìè«m©Qezza morale», «vita voluttuosa», ««.va le anzitutto, Cfflpaeluxus da cui dep riva, «lusso», irasto», «sontuosità» e simili.
Analisi del testo 1. Individua la funzione sintattica degli ablativi presenti nel testo. 2. Individua nel testo la proposizione causale e sottolinea la congiunzione che la introduce.
______________________ punica»
2. funzione predicativa: vanno allora re stio italiano con un sostantivo o con una locuzione avverbiale.
Gli aggettivi che indicano posizione nello spazio e nel tem po, com e medius, «medio», «centrale», primus, «primo», summus, «sommo», «altissimo», extremus, «estremo» ecc., possono assumere secondo il contesto:
...» in colle summo, ...» «in cim a al colle», «sulla vetta del colle»
...» primus digitus, «la punta del dito» ...» extrema hieme, ...» «alla fine dell’inverno»
1 . funzione attributiva: in tal caso si traducono con i cor rispondenti aggettivi italiani;
...» summa gloria, «somma gloria» ...» primo bello Punico,...» «durante la prim a guerra
Nell’espressione della versione 4 6 in media tunica (riga
6), è evidente la funzione predicativa dell’aggettivo e per tanto la traduzione corretta sarà «al centro deBa tunica».
48
Le guerre civili
_____________________ ________
Costrutti notevoli Indicativo perfetto; V declinazione; ablativo di mezzo; determinazioni di luogo
L a battaglia di M aratona Costrutti notevoli Indicativo piuccheperfetto attivo e passivo; IV declinazione; dativo di fine; ablativo di causa, causa efficiente, compagnia, limitazione; proposizione causale
I soldati ateniesi, grazie al loro valore e all abilità del comandante Milziade riuscirono a superare l’e sercito persiano nello scontro avvenuto nel 490 a.C. a Maratona.
Una sintesi delle guerre civili che nel corso del I secolo a.C. portarono alla fin e della repubblica e alla nascita di un nuovo regime. Marius, Sulla, Caesar, Pompeius certe magni viri fuérunt acie ingenii et gloria belli, sed potentiae cupidine et mutuis simultatibus innumeros luctus ac denique perniciem rei publicae paravérunt. Post nova instituta Mariana milites evasérunt; iam non parebant magistratibus rei publicae et fìdem servabant suis tantum imperatoribus, spe magni stipendii et copiosae praedae. Sulla duris legibus et
—
Unità 3 51
P a rte 1 M orfosintassi e costrutti dì base
coram12 omnibus cum Minerva, artium dea, se (acc., = se stessa, si) comparavèrat^Tum dea: cum rem coghovit, anìlihabituinLydiamadvirginemyenit(et)monuit; «Nullamortelismulìer artificio te (acc.^ = te, ti) vinai/sed certe Min^rvag deae impar e^UjtQuod Ar^chnéTlmerVae « r o ^ e r respctndèistfetouoniam telaè meàé’mirabdes siinfifego Minervae imj>a? non sum/ne deaquiaèni3 Arachnem peritia superati^, dea i raf^excfamhvit: «Cum poenam cmsuperbiam tuam cognoveris4/ frustra ^ a m m é a m petesfcemper filo dependebisjfila dedùces telasque in aeternum texes!»/ sta-
' crudelibus proscriptionibus iras et cupiditates excitavit; multi enim rem familiarem aut vitam amisérunt, alii (= altri) indiciis et impunitate ingentes divitias comparavèrunt. Tantis malis nulla remedii spes erat. In rebus adversis amicorum fides dubia erat; propinqui propinquos spe lucri accusabant; boni cives peribant (= morivano), homines perditi (= perversi) rem familiarem sedére augebant. Analisi del testo 1. Individua nel testo i nomi composti con res e trascrivili al nominativo col loro si gnificato. 2. Individua la funzione sintattica l)degli ablativi presenti nel testo.
timque miseram virginem in araneam convertit/ La speranza e 1 ultima ad abbandonare l’uomo: è questo il senso di questa espressione proverbiale che è di origine tardo latina quanto a formulazione, ma che è già presente come topos nella tradizione classica (da Esiodo, a Dante, a Foscolo). Varianti a livello prover biale sono “la speranza è l’ultima a morire” e “la speranza è il pane dei poveri”.
1. Nominativo con terminazione con il futuro sem plice
2. Preposizione seguita dall’ablativo.
Gli arùspici
1. Individua i cum presenti nel testo e precisane la funzione. 2. Individua i complementi di causa e precisa la funzione sintattica di tutti gli ablativi. 3. Perché si dice eius peritia e non sua peritia ? (riga 1)
Costrutti notevoli Indicativo perfetto; IV e V declinazione; determinazioni di luogo e di tempo
Gli arùspici erano sacerdoti (in origine provenienti dall’E truria) specializzati nella divinazione, una tecnica basata sull’osservazione del volo degli uccelli. Haruspìces magis (= più) vatum quam ( - che) sacerdotum genus fùérunt, qui (= che) Romae senatus iussu aut consùlum, victimarum exta inspiciebant et, praesertim iecóris et cordis observatione, aut futura praedicebant aut prodigia et omìna procurabant. Haruspicinam artem ab Etruscis Romani sumpsérunt et per multos annos haruspìces ab Etruria arcessérunt. Horum (= di costoro) officium erat etiam fulmina sepelire; res enim tactas (= colpite dal) fùlmine terrà obruebant, spatiumque, in quod (= nel quale) fùlmen inciderai, puteali saepiebant. Tamen non omnes haruspicinae credebant; alii (= altri) eam iudicabant summam stultitiam. Analisi del testo 1. Individua le determinazioni di luogo e di tempo presenti nel testo. 2. Sottolinea nel testo gli aggettivi sostantivati, cioè usati come sostantivi. 3. Precisa la funzione sintattica degli ablativi presenti nel testo.
[L a tra sformazione di A racne : I
Costruttj notevoli Indicativo piuccheperfetto attivo e passivo e futuro anteriore attivo; IV e V declinazione; ablativo di origine, modo, mezzo, limitazione; accusativo di causa; determinazioni di luogo; proposizione causale e temporale
Responde Latine 4. Quis erat Arachne? 5. Cur Minerva irata erat?
6 . Quid Minerva irata fecit?
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IL CAMMINO DELLE PAROLE Ars e artificium---------------------------------------- --------_ Ars, corrispondente al termine greco tedine, c l’abilità manuale o intellettuale; è dunque la «conoscenza», la «competenza», ma insieme anche reattività», il «mestiere». 1 Latini distin guevano fra le artes quelle liberala o ingemnie, cioè le attività degne dell’uomo nobile, e quelle sordidae, indegne di un nobile. Da ars 1- il verbo facia, deriva artifex («maestro», «esperto») e artìficium («mestiere», «professione»).
Pericle Costrutti notevoli Indicativo perfetto e piuccheperfetto; IV e V declinazione; ablativo di mezzo; determinazioni di luogo e di tempo; proposizione causale
Sotto Pericle la città di Atene raggiunse il suo massimo splendore m a scoppiò anche la guerra del Pe loponneso, all’inizio della quale m ori anche Pericle durante una pestilenza. Pericles, Xantippi filius, vir egregio ingenio bonisque omnibus disciplinis ornatus, Atheniensium rem publicam multos annos rexit et omnes duces non solum fide ac virtute, sed etiam omni bus rebus sive publicis, sive privatis superavit. Assiduis enim largitionibus civium gratiam sui conciliavérat et in bello rei militaris peritum se praebuérat. Itaque cives in Pericle omnem spem collocavérunt quia is domi militiaeque res bene gerebat. Praeterea Athenas splendidis monumentis decoravit, tempia ex marmore aedificavit, Amphipolim Thuriosque colonos deduxit, apud omnes populos urbis famam auxit. Pestilentià decessit secundo Peloponnesiaci belli anno; Periclis mors rerum adversarum initium et Atheniensis rei publicae perniciéi causa fùit.
La superba Aracne, che aveva osato proclam arsi più brava della stessa Minerva nell’arte del tessere, mene tramutata dalla dea in ragno. ,■·'■· ‘ :t_0 1 jj. ;-f, i . -AÌIJ Arachne1, virgo exXydia oriunda^ telas summo artifìcio texebatirtqùè mirifice acu pingebat/ Quia eius peritia magnis laudibùs tòta Lydia celebrabatur/ohm Arachne filagna ehm superbia
4. Traduci
della reggente, et ìiém. Analisi del testo
49
3. N e ... quidem : «neppure».
Analisi del testo 1. Individua la proposizione causale presente nel testo. 2. Qual è la funzione sintattica di Amphipolim Thuriosque? (riga 6)
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Parte 1 M orfosintassi e costrutti di base Laboratorio rfz TRADUZIONE
Il sostantivo res, rei Il sostantivo res, rei, che propriamente sanifica «cosa», viene usato in latino con la stessa frequenza e varietà di significati che nel linguaggio corrente italiano attribuia mo alla parola «cosa»; i più comuni sono: «fatto», «even to», «impresa», «circostanza», «situazione», «affare», «questione», «mezzo»; «beni». Traducendo dal latino è quindi indispensabile capire, esaminando attentamente il testo, l’esatta accezione della parola res per renderla poi in italiano con un termine specifico ed appropriato. Spesso
Unità 3 _________ _ _ ________________Usodelvocabodario
L a battaglia di Canne*
53
il sostantivo res è accompagnato da aggettivi che ne preci sano il significato. Ecco alcuni esempi:
Costrutti notevoli Indicativo perfetto e piuccheperfetto; V declinazione; pronome relativo e pro posizione relativa; determinazioni di luogo e di tempo
···►respublica lo stato ·»·►res adversae le avversità ···►res secundae le situazioni favorevoli ...►res militaris l’arte militare ·*■ ry bellicae le attività della guerra ..·►res divina ·.·♦ il sacrificio, la cerimonia religiosa ···►resgestae ...+ le imprese
Nel 216 a.C. gli eserciti romani furono sconfitti da Annibale a Canne, in Puglia, dove persero la vita numerosi fanti e cavalieri. Hannìbal, Carthaginiensium strem i» dux, postquam apud Ticinum, Trebiam et Trasumenum lacum Romanorum exercitus devicérat, in Apuliam pervenir et apud Cannas castra posuit. Contra Hannibalem L. Aemilius Paulus et M. Terentius Varrò consules venèrunt et cum hostium exercitu in planitie Cannensi prima dièi hora aciem instruxérunt et proelium commisérunt. Romani usque ad vespérum strenue (aw.) pugnavérunt sed gravem cladem accipèrunt; Hannìbal enim uno proe lio consulum exercitus profligavit, Paulum consulem, qui inter primas acies fortìter pugnabat, mor tifere (aw.) vulneravi et aliquot (indeclinabile) praeterea consulares occidit, pedìtum equitumque ingentem caedem fecit; milites superstites post cladem multos dies in agris perterriti erravérunt et Venusiani pervenèrunt.
M isera fine di Perseo Costrutti notevoii Indicativo piuccheperfetto attivo e passivo e futuro anteriore attivo; IV e V declinazione; ablativo d’agente, causa efficiente, mezzo, compagnia, causa, argomento e allonta namento; determinazioni di luogo; proposizione causale e temporale
Sconfitto a Pidna nel 168 a.C. da L. Em ilio Paolo, Perseo, ultimo re di M acedonia, fu catturato e condotto prigioniero a Roma, dove, subita l’umUiazbne della partecipazione a l trionfo del generale romano, si lasciò m orire di fam e. ■ Romani|^ippum,jMacedónum regem/apud Cynoscephàlas yicéranàferseus. #hihppt fuma in regnum patri successitfRomanorum victoria iuvenis animunrnon domuiì^Perseus enim contìnenter ultionis cupiditat^^gitahatur^rustra prudentes ministri regem monebant d ? i ingentibusRomanorum viribus eorumque ciarìs rebus gestà&tque ei d ic e b a n t^ i ^umpserisDcontra populum RomanumAegnum libertatemque am ittesl^ ed § erse^dieres paté/ ni odii adversus Romano^foedéra rwM zt Romanis b e U u m jn d ^ * ^ 7 ’ ' * ■ · T 1 ,. , '· f■.j, JpdSièti* senato mj§suseTStL. Aemilius Paulusconsu.y......... ..r . victus fugatusque grati n extremas Macedoniae regiones cu (aw .) in potestatem Romani consulis v e n it e lim Aemilius - -jy -------------------ae (us Romae tru triumphum celebravi! / · miser Perseus in catenis post victoris currum trahebatuj/demque inedia a? maèrore Draeihaturede vita decessit./ r
1. V. nota 4 versione 50.
Analisi del testo
7
1. Individua e analizza i sostantivi della IV e della V declinazione presenti nel testo. 2. Quali costrutti di resxon un aggettivo specifico ricorrono nel testo? 3 ’ va^oremessoluto of rela tivo^ ^ V ' indicativo Piuccheperfetto effutùrolm terio^presenti nel testo; esprimono 4, L aggettivo extremus nell’espressione in extremas Macedoniae regiones (riga 8) ha funzione attributiva o predicativa? /
\ y·1
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* V. «L’arte militare», qui sotto.
Responde Latine
Analisi del testo ì. Individua le determinazioni di luogo e di tempo pre senti nel testo. 2. Precisa la funzione degli ablativi presenti nel testo.
3. Ubi Hannìbal castra posuit? 4. Quando Romani aciem instruxérunt et proelium
commisérunt? 5. Quo milites superstites pervenèrunt?
Laboratorio d i TRADUZIONE I L’arte militare: fraseologia
1 I A λα 1 . aciem instruére / constituère / componére / disponére M jQÌo dita, ...♦ schierare l’esercito a battaglia • confecta acie ··■>*■a file serrate ki. v l’esercito nemico Dyvjbostium acies VYYip' ^ acie excedére .«*· uscire dal campo di battaglia in acie cadére cadere in battaglia d x jconfecto agmine ···* a file serrate /rAtL-t-»V novissimum agmen o primum agmen ">■*■la retroguardia T .f • bellum componére ■·♦ combattere, condurre una guerra • bellum reparare »*♦ riprendere la guerra • castra habére ’■·+ essere accampato
• castra movère levare il campo, riprendere la mar cia • castra munire - ♦ fortificare l’accampamento • castra ponére ■■·♦ porre, collocare l’accampamento, accamparsi • castra stativa ■■■♦ accampamento stanziale distinto in aestiva ed hiberna, estivo e invernale • in castra se recipère raccogliersi o rifugiarsi nel l’accampamento
• in deditionem venire = arrendersi, consegnarsi
• • • • • • • •
primo impetu al primo assalto impètumfacére in hostem ■■■♦ assalire il nemico impétum sustinére »*♦ sostenere l’assalto impétum frangére ···* respingere l’assalto iter conficére ■■■■*■portare a termine ima marcia iterfacére marciare iter maximum marcia forzata magnis (o maximis) itinerìbus »·* a tappe forzate (cioè di 8-9 ore di cammino al giorno) laboratorio d» TRADUZIONE usegue
Unità 3
L.............. ...... ............ •
•
legiones conscribére .»+ arruolare legioni
Tarentinis, qui extremam Italiae partem habitabant et mercaturam navibus exercebant, bellum Romani indixérunt quia Romanorum legatos offendérant; ideo Tarentini, qui Romanorum vires metuebant, Pyrrhum, clarum Epiri regem, in auxilium poposcèrunt. Pyrrhus, qui ex Achillis genere originem trahebat, mox cum ingenti exercitu in Italiani venit tumque primum (aw .) Romani cum transmarino hoste dimicavérunt. Contra Pyrrhum senatus Valerium Laevinum consulem misit; per multas horas proelium apud Heracleam saevit et iam consul Epirotarum copias fugavérat, cum Pyrrhus repente vicit auxilio elephantorum, animalium quae Romani numquam vidèrant. Sed nox proelio fmem dedit; Laevinus consul fugit, rex multos Romanos deprehendit quos magno honore tractavit propter miram virtutem quam in pugna ostendérant.
proelio superior discedére ..·♦ riuscire vincitore in bat taglia
f■
•
munire urbem ...* fortificare la città
signum dare p roelii com m ittendi
dare il segnale
della battaglia • •
obsidione exim ére / solvére liberare dall’assedio obsìdionem fer re / p a ti / sustinére sopportare un assedio
•
in obsidione esse .·■♦ essere assediato
• •
anceps proelium »·* battaglia dall’esito incerto proelium committére ...* attaccare battaglia p a ri proelio discedére ...* term inare la battaglia senza
•
vincitori
stationem a g ére ...+ essere di guardia in stationem succedére .»+ dare il cambio della guardia stipendia m erére ···+ prestare il servizio militare (lett. «meritare la paga»)
telis obruère ■··♦ ricoprire di frecce (uccidere con le frecce)
triumphum agére ..«♦ celebrare il trionfo triumphum decernère alicui ...* decretare il trionfo a qualcuno
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Analisi del testo 1. Analizza i verbi delle proposizioni temporali e causali, precisando se esprimono un rapporto di anteriorità 0 di contemporaneità rispetto al verbo della proposizione reggente. 2. Individua nel testo le proposizioni relative precisando il genere, il numero e il caso del pronome relativo e il termine a cui esso si riferisce.
Responde Latine 3. Cur bellum indictum est?
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L a battaglia di Zama
li. Quid faciunt Tarentini postquam bellum indictum est? 5. Cur Pyrrhus a Romanìs «trasmarìnus hostis» appellatur?
Costrutti notevoli Indicativo perfetto e piuccheperfetto attivo e passivo; V declinazione; pronomi relativi e proposizione relativa; determinazioni di luogo e di tempo; proposizione temporale
La. battaglia di Zama n el202 a. C. segnò In sconfitta definitiva di Annibaie da parte di Scipione Em i liano e concluse la seconda guerra punica. Postquam Hannìbal Italiani liberavèrat et in Africani pervenérat, multa hostilia Afri contra Romanos fecèrunt, tenui victoriae spe. Hannìbal quoque, qui frequentibus proeliis a Scipione victus erat, pacem ad extremum petiit. Die constituta, Hannìbal et Scipio ad colloquium venérunt et Carthaginiensibus pacis condiciones displicuérunt: deinde bellum redintegratum est. Post paucos dies, duces Romanorum et Carthaginiensium copias suas ad rei publicae salutem in aciem eduxèrunt et apud Zamam conflixèrunt. Scipio victor recessit et paene ipsum (= in persona) Hannibalem cepit. Hannìbal ad ultimum evasit et biduo Hadrumetum pervenit. Analisi del testo
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Il banchetto di Trimalchione COTtrytti notevoli Pronomi relativi e proposizione relativa
Alcune pietanze sulla tavola imbandita. Tandem ergo discubuimus1. Aliata est gustatio (= antipasto) valde (aw.) lauta; nam iam omnes discubuérant praeter Trimalchionem, cui locus novo more2 primus servabatur. Ceterum in promulsidari asellus erat Corinthius3 cum bisaccio posìtus, qui habebat olivas in altera parte albas, in altera nigras. Tegebant asellum duae lances, in quarum marginibus nomen Trimalchionis inscrip tum erat et argenti pondus. Ponticuli etiam ferruminati sustinebant glires melle ac papavere sparsos. Fuérunt et tomacùla (= salsicciotti) supra craticulam argenteam ferventia posìta et infra craticulam Syriaca pruna cum granis Punici mali4. (da Petronio)
1. Individua nel testo le proposizioni relative e analizza i pronomi che le introducono. 2. Individua nel testo la proposizione temporale e sottolinea la congiunzione che la introduce 3. Qual è la funzióne sintattica dì die constituta? (riga 3)
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Im prese di P irro in Italia Costrutti notevoli Indicativo perfetto e piuccheperfetto; IV e V declinazione; pronomi relativi e proposizione relativa; proposizione causale
N el280 a.C. durante la guerra contro Roma, i Tarentini chiedono aiuto a Pirro, re dett’E piro, che sconfigge i Romani grazie all’aiuto degli elefanti.
1. discubuimus: «ci mettemmo a tavola» (i Romani consumavano i pasti adagiati su divani, 1 triclinio.). 2. novo more: «con una nuova consuetudine» (contrariamente all’uso comune, qui al padrone di casa viene riservato il posto m in o re ). 3 .Corinthius: l’aggettivo indica una lega metallica d’oro, argento e rame, così chiamata perché si credeva che derivasse dalle statue fuse duran te la distruzione di Corinto nel 146 a.C. 4. Punici mali: il malum Punicum è il melograno.
Analisi del testo 1. Individua nel testo le proposizioni relative e analizza i pronomi che le introducono. 2. Indica il tempo delle seguenti voci verbali e scrivi i paradigmi dei verbi da cui derivano: discubuérant, tege
bant, sustinebant.
Unità 4
Unità l
I Participio presente, perfetto e futuro dei verbi attivi; coniugazione perifrastica va, congiuntivo attivo e passivo dei verbi regolari e irregolari I Uso nominale e verbale del participio; ablativo assoluto (verbi attivi)· congiun tivo esortativo; imperativo negativo; proposizione finale, consecutiva compie tiva volitiva e dichiarativa, narrativa; periodo ipotetico defiW altà P
" ----____________ ______________ ♦ L aggettivazione e la ♦ L’aggettivazione e la sostantivazione dei participi ♦ Genitivo soggettivo e
VERIFICA DEI PREREQUISIT! " Se8“en,i
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verbi proposti lo osprossioo, ^
Dominus servo veniam .......
ignovit H padrone perdooò il sento c b o M ih io d S ( i t o , O p erivi, pe,M m . ère) perdono. r ' : : ...:................................. facile credam. o / faCllmente a coio_ro_che_d|cgnp (dico, is, dlxi, dictum, ère) la verità 3. Legati Romam venèruntpacem enta' 1.
f a s c i a t o r i vennero a petitem. ère) la pace. .... : .............................. ... sommoPatroclusapparuìt. Ad Achille chedgnniya (dormìo, is, ivi, itum, ire) apparve in sogno Patroclo 5. Discipuli occurrèruntmagistro in horto ve in sogno Patroclo. *
I discepoli corsero incontro a, maestro
os, avi, a,un,. ere) in giardino.
Completa le seguenti frasi rendendo con i, participio perfetto d e , verbi proposti le espressioni sotto1.
Galli timore
a. S
S
................................. , pacem petivèrant. Ì
4. ..........................................manent, verbo volani. Le cose scritte (scribo, is, scripsì, scriptum, ère) restano, le parole volano. 5. Hostium duces in pugna ......................................... Caesar in vincùla coniecit et Romam duxit. Cesare gettò in carcere i generali nemici catturati (copio, is, cepi, captum, ère) in battaglia e li con dusse a Roma.
£
Completa le seguenti frasi rendendo con il participio futuro dei verbi proposti le espressioni sottoli neate.
1. Consul, contro hostes .............................................................. . lovi multas victimas immolavit. Il console, sui punto di combattere (dimico, as, avi, atum, are) contro i nemici, immolò molte vittime a Giove. 2. Darius Cyri filiam in matrimonìum recepit, regnum .................................. ........................... Dario sposò la figlia di Ciro, per rafforzare (firmo, as, avi, atum, are) il regno. 3. Hostes acriterpugnavérunt, regem .............................................................. I nemici combatterono accanitamente, con 1’intenzione di ferire (vulnèro, as, avi, atum, are) il re. 4. M ilites proelium .... ..................... ................................... consulis verbis confirmati sunt. I soldati che stavano per attaccare (commìtto, is, misi, missum, ère) battaglia furono incoraggiati dal le parole del console. 5. Paulus, Mediolanum .............................................................. , flevìt. Paolo, mentre stava per lasciare (retinquo, is, reliqui, relictum, ère) Milano, pianse.
X I Completa le seguenti frasi rendendo con il costrutto dell’ablativo assoluto le proposizioni sottoli neate.
Pugile, scultura romana in bronzo dei I secolo a.C.
A S B S
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ductum· 4re) dal timore· τ
ηο chles,° la pace-
I soldati difesero il loro comandante ferito M è r o , a f.a v i.7 um. are) dai nemici.
1 ................................................................... Pythagèras in Italiam venit. Mentre regnava Tarquinio il Superbo (Tarquinius, i, m.; Superbus, a, um-, regno, as, avi, atum, are), Pitagora giunse in Italia. 2. .............................................................. , pauci Troiani effugérunt. Distrutta la città (urbs, urbis, f.; deleo, es, delevi, deletum, ère), pochi Troiani fuggirono. 3. Fabricius,............................................................. ., triumphum egit. Fabrizio, vinti i Lucani (Lucani, orum, m.; vinco, is, vici, victum, ère), celebrò il trionfo. 4. .............................................................. , multae aves in Africam migrant. All’inizio delTinvemo (hiems, hièmis, f.; ineo, is, ivi, itum, ire), molti uccelli migrano in Africa. 5. .............................................................. , Catilina in rem publicam coniuravit. Sotto il consolato di Cicerone (Cicero, Ciceronis, m.; consul, ulis, m.), Catilina congiurò contro lo Stato.
£
Analizza le seguenti frasi e scrivi accanto a ciascuna di esse se la subordinata introdotta da ut è finale, consecutiva, completiva volitiva 0 dichiarativa.
1. Hostes legatos mittunt ut pacem petant. I nemici inviano ambasciatori a chiedere la pace. 2. Apud Graecos lex erat ut proditores capTtis damnarentur. Presso i Greci era legge che i traditori fossero condannati a morte. 3. Paulus tam strenuus miles est ut non hostem tìmeat. Paolo è un soldato tanto valoroso da non avere paura del nemico. 4. AccTdit ut omnes carmina tua legèrint. Accade che tutti abbiano letto le tue poesie. 5. Ceres Siciliam totam peragravit ut filiam quaerèret. Cerere vagò per tutta la Sicilia per cercare la figlia. 6. Caesar imperavit ut milites strenui essent. Cesare ordinò ai soldati di essere valorosi.
......................................... ......................................... ......................................... ......................................... ......................................... .........................................
Unità A I 59
P a rte 1 M orfosìntassi e costrutti di base. 7 · Imperator Titus tam mìtis erat ut ab omnibus laudaretur. L’imperatore Tito era tanto mite da essere lodato da tutti. 8. Utile est ut linguam Graecam discas. È utile che tu impari il greco. 9. Senatus statuii ut novum templum in Capitolio aediflcaretur. Il Senato decise di erigere un nuovo tempio (= che un nuovo tempio venisse eretto) sul Campidoglio 10. Strenue pugnabo ut patriam servam. 5 Combatterò valorosamente per salvare la patria.
Ulisse acceca il Ciclope Polifemo Costrutti notevoli Participio presente; imperativo futuro
Partito da Troia, dopo varie avventure, plissé approda nella terra dei Ciclopi„ ove incontra Polifemo. V espereP olyphém usJpostqtm 'ht a pewws revertératfet pecus m s p e r u n c a m jM e tó a ^ m oiem - 84 ^ η Ρ ί ^ ί ΐ ΐ Α
4 )ρο 8Ρ ^ U lixem cum m i s e r i s 4 f c i ì s ^ epulaset utrem ì ^ | k $ b £ p Ù l o p i ^ ^ . f e o s p i t a U t a t ^ g ^ K ^ ^ K . inquit (= disse) i- in io s s4‘# c e s e r ^ S o s l a b o r ^ ^ t m f B a d i s tffinspTuppXKr|hospi- ; tum d efen so r,p u ffirt^ S ed PnlvnhémuÌ/contemnens omnia deoigm hominumquedufa,^cerBe^Sf 1 evoravii due) Ulixis socios-j rpsnondit^ilovem nonmfètuo>>jefÀiix
Prestando attenzione al tempo della proposizione reggente, coniuga al tempo opportuno il verbo della subordinata espressa con il cum + congiuntivo.
1. Cum aeger ......................................... . Romam non veni. Essendo (sum) ammalato, non venni a Roma. 2. Cum Rom ani........................................ . Galli fugiunt. Essendo giunti (pervenio, is, vin i, ventum, ire) i Romani, i Galli fuggono. 3. Cum hostes om nia .......................................... incolae oppidum reliquérunt. ~ ~ 1 nemici avevano devastato (vasto, as, avi, atum, are) ogni cosa, gli abitanti afetywdonarono la
3òlifemo
'P'OB,
' ςβρ>Λ^' dux per somnum monstri urtum oculumtittnco ardenti excussijfe crude- ^ lem pastórem excaecavit|Postea Ulixes àt superstites socii e spelunca inqolumes evasèrun^ Jceleri-
Citici.
4. Marcus, cum pertotum diem p ila .......................................... pensum non absótok. Marco, gvendo giocato (ludo, is, lusi, lusum, ère) a palla per tutto il giorno, non estièÌM compito. 5. Romani, cum G a lli.......................... ..............., urbis portas clausérunt. I Romani, poiché i Galli si avvicinavano (appropinquo, as, avi, atum, are), chiusero ap èrte della città.
%
ter ad naves contendèruftt. '
:-c.·
Analisi del testo 1. Individua nel testo i participi presenti precisando la loro funzione. 2. Individua la forma di imperativo futuro presente nel testo. 3. Righe 4-5: si autem crudelis fuéris... te puniet: che tempo è fuérisl Come va tradotto in italiano? Perché?
Responde Latine 4. Quando Polyphèmus in speluncam revertit? 5. Quid Ulixes Cyclopi praebuit? 6. Quomódo Ulixes Cyclopem dece piti
5 8
D a pecus a . . . pecunia __________________ Con il sostantivo pecus, pecòris i Latini indicavano il bestiame minuto che l’uomo alleva per nutrirsi o per altri scopi (ad esempio per ottenere la lana o le pelli). Dalla stessa radice deriva pecunia, «dena ro», e peculium, «patrimonio», poiché in una società contadina, come era quella romana anti ca, la ricchezza di una persona si misurava in ter mini di capi di bestiame posseduti.
A ttività colonizzatrice dei Greci Costrutti notevoli Participio presente
L ’espansione delle varie stirpi greche coinvolse sia l Italia, con la fondazione, tra le altre, della colonia di Cuma, m adrepatria poi di Napoli, sia il barino dell Egeo, con l occupazione delle isole fra la Grecia e l’Anatolia e della stessa costa asiatica. Incolae insulae Euboeae Cumas in Italia condidèrunt. Eorum classis cursus - ut ferunt antiqui rerum scriptores - columbae antecedentis volata directus est. Longo temporis intervalloi pars Cuma roni civium urbem Neapolim condìdit. Et Cumani et Neapolitani semper populo Romano fidem servavèrunt2. Postea magna copia Graecae iuventutis, abundantia virium sedes quaeritans, in Asiam pervénit. Nam Iones, Athenas relinquentes, partem regionis maritimae occupavèront, quae3 ex eorum nomine Ionia appellata est, urbesque nobiles constitaèront, Ephesum, Miletam, Colophonem, Phocaeam, multasque insulas in Aegeo atque Icario mari occupavèront, Samum, Chium, Androni, Parum,
60
Unità ii I
Parte 1 M orfosintassi e costrutti di base.
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Delum aliasque ignobiles. Aeolii quoque, e Graecia in Asiam navigantes, post longos errores illustria loca obtinuèrunt clarasque urbes condidérunt, Smymam, Cymen* Larissam Mytilenasque et alias urbes, quae3 in insula Lesbo sunt.
1. Locuzione avverbiale di tempo, «dopo lungo tempo», «molto tempo dopo». 2 . L’espressione fidem servare + dativo sigmfìca «rimanere fedele a qualcuno». 3. V. «Il pronome relativo e la proposizione relativa», pae 42 4, Accusativo con desinenza greca. r 6‘
Analisi del testo ì. Individua i participi presenti, pre cisandole sono usati in funzione norfiinale o verbale. 2. Individua e classifica le determi nazioni di luogo presenti nel testo. 3. Nell’espressione post longos erro res (riga 8) la preposizione post marca una determinazione di luo go o di tempo?
Da regione a ... rione Dal verbo rego, is, rexi, rectum, ère, «guidare», «governare», deriva il sostantivo regio, regionis, che significò dapprima «direzione», «linea diret trice», poi «linea di confine», poi ancora «territorio compreso entro più linee di demarcazione», e infine, più genericamente, «zona territoriale limitata», «contrada», «quartiere». Siervio Tullio divise Roma e il suo terri torio circostante in 30 regiones; Augusto divise l’Urbe in 14 regianes, che °ggichiam ano «rioni», attraverso le corruzioni popolari «reioni» e «riio ni». La forma non alterata «regione» è rimasta per indicare una.suddivisione più vasta e a volte più indeterminata di territorio.
Il cervo alla fonte Costrutti notevoli Participio presente e perfetto
La favola condanna la vanità umana: noi spesso apprezziamo molto le doti che non ci sono di alcuna utilità e disprezziamo proprio quelle che ά potrebbero essere di maggior aiuto. Questo avviene perché siamo portati a badare più all’apparenza che alla sostanza p,P pp /Omnibus pueris nota est Phaedri fabella de cervi van itati Cervus quondam! qui ad fontern ·«· "veneijì siti compulsus, effigiem suam in aqua observans!. ramosa cdrnua laudatati crurumimàv V nimiam tenui^ em v itu p erai^ Subito venatorum vocibus .W errrtu ig jb an es l a t r a n t e f a i ^ S P perjampum fugére c o e p il^ r e r i tempore cruribus;e m iu^W efc|yeIocibus tamenJcanes elusi! C£yin tutum se recepii inter vicinae fflV ae^ ó res^ au lo post, canes latrafitefjmKm ^i^ a p p f » ? ^ quantes apdiens, pdutem fiigà peterd tem ptaviA/0 densi rami cor^Sa M inentes cervi f u g a m ^ ^ irnpedivéruntm venatonbus canibUsque arreptus,|morienV(Ì: morendo) flebili voce talia d i x i t ^ c f ^ '^ me infelicem2! Crura ® e m p s i , et crura mihi (= a me) salutehi^raebuérunt; c o r n u a ^ 5 ^ é ^ % % ' laudavi et cornua mihi mortem para véri int» ξ (da Fedro) 1. V. «Il verbo peto e i suoi costrutti», pag. 34.
2. Accusativo esclamativo.
Analisi del testo ì. Individua nel testo i participi presenti e perfetti, precisando la loro funzione. 2. Indica il modo e il tempo delle seguenti voci verbali: venerai, compulsi, elusit, petére. 3. Definisci la funzione sintattica degli ablativi presenti nel testo.
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M origeratezza di Agesilao Costrutti notevoli Participio presente e perfetto; determinazioni di luogo e di tempo
Del re spartano Agesilao non rifulge solo la gloria militare, ma anche la so cietà di costumi e il rigore morale.
r, , --.àL-
O p, _ >iJ —\. Apud Graecos et Romanos in magno honore semper viri probi modestique fuerunt|Quare Age— J ( f»·TopLOnCj-A cey ^ u S j.L aced aem o n io ru m rex, cuntfUà ce teris re ru m scrip to rib u s tu m e x im ie a X e n o p n o n te AthenkmsiT$>cratis discipulo, collaudatus est et propter singi^arem in bello yirtutem et propter gravitatem parsimoniamque^evera vitae ratio et diutmqe corpòris exercitationes ^gesilaqHI etiam in V .. ( 3 3 0 ^ . senectute alàcrtm sjervavèruntf Senex enim pefacrem hiémem sme tùnica, so|g pallio opertus, ; 1’t o itili deambulabat, adulescentibus segnitiem vehementer exprobrans./Domus eiug pullum lii signumluxuriae2,contra(aw .) multa(signa) abstinentiae|AgesilairetMinnUimriumperitiabellicam virtutem, omni laude dignam, afiflimqt^ Quod3 multis cimat^u^praesiaioAdversus regem Persarum fuérat^magnam pecuniam dono accepi_t|Pecunia accepta patóam, praecipue rei pecuniariae inopià vacillaiatem, §aU siaH i\ y’ 1. C u m f a r n in correlazione, «non solo ... ma anche». pronome relativo e la proposizione relativa», pag. 42.
, ' 2-
'
2. V. «I falsi amici», pag. 9.
] 3. Attenzione al valore di quod: v. «Il
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Unità b.
P a r t e i - M orfosintassi e costrutti di base.
Analisi del testa Individua nel testo il costrutto del doppio dativo e indica la funzione sintattica dei due dativi. 2. Individua la proposizione subordi nata causale e sottolinea la con giunzione che la introduce.
63
1.
Ratio deriva dal verbo deponente reor, reris, ratus sum,.reri, «pensare», e significa propriamente «considerazione», quindi «calcolo», «conto». Dal significato originario si sono dipartite molte accezioni specifiche quali: «affare», «spiegazione», «rapporto», «riguardo», «procedimento», «siste ma», «ragione» (nel senso di facoltà di ragionare).
/
\
L a guerra contro Giugurta Costrutti notevoli Participio presente e perfetto; ablativo assoluto
La guerra contro Giugurta fu inizialmente contrassegnata dalla corruzione e dall’incapacità dei gene rali romani, ma con l’intervento di M etejbe soprattutto di M ano il nemico fu definitivamente vinto. ‘rA o.
C ffX /
imidarum1 rgm^ U olndìcit^, C^ p m jiip B g s tia consul cunfe"éxercitu < senàtu in Africam m isi _ >*s ^ectmÌa^^m Ptus/flagifiosam pacem cum Ipstibj^ f e ciL/Calpurnio Romam revocato AlbinQ.commissum es rui2 ìgnomifflose contra Numjdas pugnavi) ’consul, gravisatquèm fgérVir, in Afncamjjussttj^ -v est.Metell , variis v«uu» pxoeuis iugurmam vic to tsubig^/Metello/qui2 propte; Caius Mariu^/dux ψ * . ______ : \ — - strem ilis atmif* e rpi rei miìitarisc rMarius Iugurtham eiusqu uffi, Mauritaniae4 u
1.
So superaat b^lumque confecij/Romae Iugurtha^tem ìf wncfuf ante
-----------w i i i v v y ivviiiiav lU ^ U l ll l a lt d i
^um phantis.adductii8 estuatilo post*, consuli^ussupin carcerai; ' teaagulIiusL^/ K
^ iè i Marii
) | ì,60ce a l l a . .a d O Y ÌG .
^ * * ^S.^ ^ ^ r S i1 .1 Numidii abitavano il territorio a sud e a ovest di Cartagine, Cartagine.’Sconi^oncfème ^ S g S e all’lttuil· afl’Ì t t J pe Δ*Irrori ] ^ a ' t1 v\T ^„T1 t*p.* m
V0 J ii?*r2 ? 0Sm0ne relatlTa>>’ pa?·41
3· ν · «L’aggettivazione e la sostantivazione dei participi», qui sotto. 4 . Vasta regio ne dell Africa settentrionale, corrispondente al Marocco e all’Algeria occidentale. 5. Locuzione temporale, «poco dopo». Analisi del testo ì . Individua e analizza i participi presenti nel testo. 2. Individua nel testo gli ablativi assoluti, specificandone il valore temporale o causale. 3 · Che cos’è ignominiose ? (riga 3)
Laboratorio di TRADUZIONE I L’aggettivazione L’agget e la sostantivazione dei participi Non è raro trovare in latino participi presenti e perfetti usati anche come veri e propri aggettivi e/o sostantivi. Fra i tanti esempi citiamo:
• amans da amo, are «amare» ( cives amantespatriae, «i •
cittadini amanti della patria»); oboediens da oboedio, ire «ubbidire» ( milites oboedientes imperiis, «i soldati obbedienti agli ordini»; con valore di sostantivo oboediens significa «suddito», «subalterno»);
63
Im prese di Teseo___________ ___________________ ______ Costrutti notevoli Participio presente, perfetto e futuro; ablativo assoluto; proposizione temporale
L ’eroe ateniese Teseo fu autore di grandi gesta, quali la vittoria sulle Amazzoni, le terribili donne guerriere, e l’uccisione del Minotauro, l’orrendo mostro di Creta. Liberato da Ercole dalla prigionia negli Inferi, da dove aveva cercato di rapire Proserpina, ritornò ad Atene, ma trovando la città dila niata dalle fazioni politiche, andò in esilio a Sarò, dove m orì p er mano del re beale. Theséus, Aegei Atheniensium regis filius, magnas res gessit. Debellavi Amazonas, genus mulièrum crudelium bellicosarumque, apud Tanaim1 et Thermodonta1 flumina habitantes, earumque reginam Hippolytam domum suam abduxit, quae2 Hippolytum filium pepérit3. In insula Creta, Ariadna, regis fìlia, adiuvante, Minotaurum, monstrum immane, partim4 hominis partim tauri form am habentem, oeeldit et patriam cruento tributo liberavit5. Creta Athenas navigane, et virginis6 amoris contemptor et beneficii immemor, in insula Naxo miseram Ariadnam deseruit. Cum Pirithòo, familiari suo, ad Inferos descendit, Proserpinam, Plutonis uxorem, rapturus. Pirithoo a Cerbero, Tartareo custode, occiso, Theséus, aliquamdiu in vinculis Plutonis detentus, tandem ab Hercule liberatus est. Postquam Athenas rediit, civium discordia permotus, sponte sua in exsihum iit, patriam, quam2 tantum amavit, reprehendens.In insula Scyro domicilium suum collocavi, sed a rege Lycomede necatus est.
1. Accusativi con terminazione greca. 2. V. «Il pronome relativo e la proposizione relativa», pag. 42. 3. Indicativo perfet to da parto, ère, verbo a coniugazione mista. 4. Partim ... partim, nesso correlativo, «in parte ... in parte». 5. Per imposi zione del re di Creta Minosse, gli Ateniesi dovevano consegnare ogni anno sette ragazzi e sette ragazze, che venivano dati in pasto al Minotauro. 6. V. «Genitivo soggettivo e oggettivo», qui sotto.
Responde Latine
Analisi del testo 1. Individua i participi e scrivi il paradigma dei verbi da cui derivano. 2. Individua nel testo il participio futuro con valore fi nale. 3. Individua nel testo gli ablativi assoluti, specifican done il valore temporale 0 causale.
4. 5. 6. 7.
Ubi Amazones habìtabant? Quis erat earum regina? Cur Theséus cum Pirithoo in Inferos descendit? Quis eum necavit?
Laboratorio d i TRADUZIONE ------------------------------------
M
M
t t a s
• factum , i «il fatto», «l’azione», sostantivo neutro da factus, a, um, participio perfetto difacio, ère «fare»; • praeterìtum, i «il passato», sostantivo neutro dapraeterìtus, a, um participio perfetto dipraetereo, ire «pas sare (oltre)», composto di eo. Anche in italiano alcuni participi presenti e passati hanno assunto funzione di aggettivo o di sostantivo, perdendo il loro antico valore verbale. Fra i tanti casi citiamo: il can tante, il dirigente, l’entrata, il significato, barba finta, padre esigente.
Genitivo soggettivo e oggettivo Per una puntuale comprensione dèi testo e una conse guente corretta traduzione è necessario distinguere il genitivo soggettivo dal genitivo oggettivo. Il genitivo soggettivo indica il soggetto dell’azione espressa dal sostantivo a cui il genitivo si riferisce: ···►error consulti, «l’errore del console» (consul errai). Il genitivo oggettivo designa l’oggetto dell azione espressa dal sostantivo a cui il genitivo si riferisce: ···►amor patriae, «l’amore della (perla) patria» (omnes
amant patriam). In italiano il genitivo oggettivo va reso con il sostantivo preceduto, a seconda del contesto, dalle preposizioni «di», «per», «in», «verso», «contro» o dalle locuzioni pre posizionali «nei riguardi di»,«nei confronti di», ecc. Particolare attenzione va rivolta a quei casi in cui solo il contesto può rivelare se il genitivo è soggettivo o oggetti vo. Ad esempio desiderium amici può intendersi sia come «il rimpianto dell’amico» («l’amico rimpiange», gen. soggettivo) sia come «il rimpianto per l’amico» («rim piangere l’amico», gen. oggettivo).
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Unità Δ
Parte 1 M orfosintassi e costrutti di base
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Versione Interattiva
Politica m atrioniale di Cesare* Costrutti notevoli Ablativo assoluto; participio futuro, coniugazione perifrastica attiva· proposi zione narrativa
Il corvo e la volpe
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Costrutti notevoli Proposizione finale
Una pagina sulla travagliata vita matrimoniale di Cesare.
In questa favola, m rrata sia dallo scrittore greco Esopo sia dal latino Fedro, viene biasimata la stu pida vanità degli sciocchi.
Caesar flamen Dialis destinatus dimisit e matrimonio Cossutiam, quae ei nupsérat iustis nuptiis paulo ante. Postea Corneliam, Cinnae consulis filiam, duxit uxorem, ex qua ei mox Iulia nata est (= nacque); neque dictator Sulla potuit ullo modo compellére ut repudiaret. Deinde Calpurniam, L. Pisonis, qui successurus est sibi in consulatu, filiam, duxit uxorem et suam filiam Iuliam Gnaeo Pompeio despondit atque ei collocavit, repudiato priore sponso Servilio Caepione. Cum quaestor esset, Iuliam amìtam uxoremque Corneliam defixnctas laudavit. Et in amìtae quidem laudatione de eius ac patris sui origine sic dixit: «Amìtae meae Iuliae maternum genus ab regibus descendit, genus paternum cum diis inmortalibus coniunctum est. Nam ab Anco Marcio sunt Marcii Reges, quo nomine fuit mater; a Venere Iulii, cuius gentis familia est nostra». In Corneliae autem locum Pom peiana duxit, Quinti Pompei filiam, L. Sullae neptem. Cum Pompeia deinde divortium fecit, quia putabat Pompeiam adulteram.
Apud Aesòpum et Phaedrum, claros poétas antiquos, hanc (= questa) fabulam legére possumus ( - possiamo). Olim corvus in excelsa arbore considebat tlt caséum, quem de fenestra subduxèrat, otiose manducaret. Accessit ad arbórem vulpes, cuius calliditas omnibus nota est1, corvum vidit et fraudem excogitavit ut caséum subtraheret. Itaque blandii verbis avem temptavit: «Nulla avis inquit (= disse) - libi similìs est, corvè, nulla avi* propler venustatem te vincit Quali" tuarum pen narum est nitori Haud dubie quoque voa tua par est pennanim tuarum pulchritudìm'··. Tum cor vus, stultus, vulpis laudibus inflatus, os apetuit ut \occm suam nstendèret at simili ore caséum emisit, quem celerìter dolósa vulpes avidis dentibus rapuit devoravitque. Tum demum corvi decèptus stupor ingemuit. Homines, qui verbis subdolis laudantur, sera pocmtentià poemi* dant.
(da Svetonio) * V. «Il matrimonio e il divorzio» qui sotto.
Analisi del testo ì. Individua i participi, indicane il tempo e scrivi it paradigma del verbo da cui derivano. 2. Individua la coniugazione perifrastica attiva e precisa che cosa indica. 3. Individua il costrutto dell’ablativo assoluto e precisa se ha valore causale o temporale. Verifica della comprensione
1. Individua e analizza le proposizioni finali presenti nel testo 2. Individua nel testo le proposizioni relative e sottolinea i pronomi che le introducono, facendone l analisi (ge nere, numero, caso e termine a cui si riferiscono). 3. Quali particolarità di declinazione presenta l'aggettivo nutlus, a, um l {riga 4) 4. Che ablativo è vetbrs blandisl (riga 4): al modo, bl allontanamento, c) limitazione 5. ' Che funzione ha l'aggettivo stultus7 (riga 6): a) predicativa, b> attributiva _ 6. Analizza il modo, il tempo e la forma delle seguenti voci verbali e scrivine il paradigma: subduxèrat, ertusit,
deceptus, ingemuit.
4. Chi è Cornelia? 5. Quante volte si sposò Cesare? Quanto durarono i matrimoni? Perché ebbero fine?
I temi 7. Individua i protagonisti della favola e rintraccia i due aggettivi che ne definiscono le caratteristiche particolari. 8. Dove è posta la «morale»? a) all’inizio della favola, b) alla fine della favola, c) non è esplicitata nel testo
Laboratorio di TRADUZIONE
Uso del vocabolario
Il matrimonio e il divorzio; fraseologia • uxorem (in matrimonium) ducere • despondèrefiliam alicui • dimittére uxorem e matrimonio • divortium facère cum aliqua • filiam alicui collocare • nubère alicui • nuptum dare/aliquam collocare
cum aliquo nupta esse taedas morari sine liberis decedere • ex aliqua liberos habére • • •
9. Dal latino caséus, «formaggio», deriva, pervia diretta, l’italiano «cacio» (forma popolare). Scrivi almeno tre parole etimologicamente connesse con il latino caséus. sposare (detto di uomo) promettere in matrimonio la figlia a uno divorziare divorziare dalla moglie dare in moglie la figlia a uno
•
1 '·«*
sposare uno (detto di donna) dare fiiarito a ima donna
·*«►
essere maritata con qualcuno ritardare le nozze morire senza figli avere figli da una donna
10. Dal verbo latino manduco, «masticare», deriva, attraverso il francese, l’italiano «mangiare». Per significare «mangiare» i Latini usavano in particolar modo edo, un verbo irregolare che studierai più avanti, che ha la sciato tracce solo nella lingua colta, come in «edibile» (che si può mangiare) e in «edulo» (detto dei funghi). Era adoperato anche comedo (composto di edo), «mangiare insieme, consumare», che ha avuto esiti nelle lingue moderne: è derivato comerm spagnolo e portoghese e «commestibile» in italiano. Come si dice «man giare» in inglese e in tedesco? Da quale forma antica derivano?
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Unità &
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Il filtro d’am ore del centauro Nesso
______ ____________ Analisi del testo i p | ^ ~
rMiv
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.............................................. .. .......................................... — -
i . Individua nel testo la proposizione temporale e sottolinea la congiunzione che la introduce. 2 Individua nel testo i participi, trascrivili e precisa da che verbo derivano. 3 . Prestando attenzione al significato del verbo della sovraordinata presente nel testo, indica se le seguenti su
Costrutti notevoli Proposizione finale
Il centauro N esso dona a D eianira m oglie di Ercole, il proprio sangue facen dole credere che si tratti di un filtro magico. D eianira lo utilizza p er confezionare al m arito una veste che gli sarà fatale. Nexus Centaurus ab Hercule transfìxus est sagittà Hydrae sanguine imbutà; irà igitur incensus, sed dolorem dissimulane Ut Herculis morte mortem suam vindicaret, tunicam suo sanguine imbutam Deiamrae, Herculis uxori, porrexit et «Hanc (= questa) tunicam - inquit (= disse) - diligenter servato ab Hercule semper diligaris; si alio amore fragrabit, fiamma amoris facile exstinguetur nec, hac ( - questa) tunica indutUs, fidem coniugii prodet quam tibi dedit». Atrox Herculis finis demonstravit quam (= quanto) eius verba essent perfide (aw.) fìcta.
bordinate sono finali o completive: righe 1-2: autaliquem (= qualcuno) ex mortalibus servarent:................................................................................... riga 7: ut deos delectemus: ............................................................................................................................................. riga 8: ut casam, virum feminamque servarent: ........................................................................................................... 4 / Analizza le seguenti voci verbali e scrivine il paradigma: " V: tegeret: ....................................................................................................................................................................... petentes: ....................................................................................................................................................................... coìebant: ....................................................................................................................................................................... aperuit: .......................................................................................................................................................................
Filem one e Bauci (2)_______ _________ Analisi del testo Costrutti notevoli Proposizione finale, completiva volitiva, causale ì. Individua e analizza le proposizioni finali presenti nel testo. 2. Individua i participi e scrivi i paradigmi dei verbi da cui derivano. 3. Individua nel testo la forma di imperativo e scrivi il paradigma e il significato del verbo da cui deriva. 4. Come mai si usa eius anziché sua (riga 6)1
La camicia di Nesso
Dal mito del centauro Nesso che, prima Λ morire, a Deianira il proprio sangue facendole credere che si trattasse di un filtro d’amore deriva il modo di dire lingua italiana «la camicia di Nesso» con il quale si indica in senso figurato un «tormento insopportabile, di cui non è possibile liberarsi», come la tunica insanguinata indossata da Ercole che a causa déBc atroci sofferenze preferì morire gettandosi nelle fiamme di un rogo.
I due vecchi sposi, dando fondo alle loro misere risorse, imbandiscono alla coppia divina una tavo la di cibi frugali. Dopo un’alluvione che sommerge tutta la Frigia p er punire l’inospitalità dei suoi abitanti, solo l’umile capanna (casa) dei vecchi sposi rim ane in piedi e si trasform a in un tempio di cui Filemone e Bauci vengono eletti sacerdoti, AUa mortp vengono trasform ati in una quercia e m Μ Χ ' ΰ .ί ί.Ο , - \ V W 0 ■’ - t » ' * a '^ H V „ un tiglio. .
' ", '· L . zncoW am et hospitium pararent/quia^agric _ _ Duo (= due)fldvéna£ virum ettemmanj y^jut videtis/in parva ca sa ^ tenuissimo ( larvici proMmi eos propu|^averant/Respo tvvres Vestràs rénciatis» .^tatint PbilcrnoiSlà^ J, culto vivimu^ sed l i b e n t e r S ^ s ^ ^ n a p u externo?ignes suscitjavit^^ ^ ^ m t ^ vit'B^ W Ìep id u m dperem foco_djmovit& M e U r à i a , n ^ Z t o S ^ M ^ S i n ' ^ ^ é catìisfris-Ò* bus b^ksfoleas, caseSfi et panem ^ suit^ ^ j ^ è r u n t (= mangiarono) et bibèran t#ostéro die χ - -fivalet anphoram lacte plenarry^dve: 'hilemo et Baucis a casa emigrarep^t i n ^ j^ m ^ p o n e m ^ iuppiter et M erpun^ipiperavérunT^ 1 Ιλλ^ λιt·/*!!in ot r’imr'tAC a s c e n d è r ^ / P o t^ S ffip ^ e y n sumraum collem^perveneranf; ei omnia loca circum et cunctos incolasya§tayérunt,yéed^afvam senum casam in splendidum'templum m u j^ i m ^ h i l e m y et ^ S S u^icm I Msaceiu o t oeies s fuérunttempli multos amios| annosj cCum admòdumsenesuna (aw .),jiit u aSy tJe'a ìu eru u i icm pii per pei niuuos u m aum oui
^,Η\ 1*
Filem one e Bauci (1) Costrutti notevoli Proposizione finale, completiva volitiva, temporale
Hlemone e Bauci, due poveri contadini della Frigia, offrono ospitalità a Giove e Mercurio in viaggio sulla terra sotto sembianze mortali. . y
oravérant/e vita excesséruto^fSppitèr^n quercum et tiliam eos miitayit y ^
\e>
Ó Oìim Iuppiter et M egprm jantequam diluvium omnia teg éretjn terras descenderunt.fft aliquem ( qualcuno) ex mortailbus s e o a im t/Γum,(in viatorum formas mutati,plurima loca perema§nas urbesjnlravmmL pd diiatum domos accessèruntcibum réquiemque petentei, At drntum dom i» d m a a A esM i g m tetrt iff' Ph^gia parvae carne i r t i i a * md-' C.'
paupertatem l.b e n te r le M a ia / f e iiS I n m é « a n tirt ds»s M ^ t i a e p e an ta Phdemo ™>ri
S ^ ^ :r ^ Temxiset laboremué Alt d e o s4 d £ £ ì^ u s> ^ o Ì< ftp a rv a s victimas immolahant X nc oraqtesjut casam,fvirum feminamque servarenySimuiac sonitum audivit, Philemo ianuam^aperuit / /'e t|dvétgsm pantera casam comiter accepitT/7 1 ~~~~.. ~ ‘ \ · f
1. V . «Il ve rb o fero e i su o i significati», p ag. 24 .
T\C
Analisi del testo Individua nel testo lafiroposizione causale esplici ta e sottolinea la congiunzione che la introduce. 'a' Precisa la funzione degli ut presenti nel testo, ' ^ in d iv i d u a e analizza le determinazioni di luogo e di tempo presenti nel testo, r c h e cosa è iucunde (riga 6)?
K
A
4 cÙjv
Ig n isefo cu s ________ _______________ ' Per indicare il «fuoco» i Latini usavano il sostantivo ignis, is (m.), mentre usavano il sostantivo focus, i (m.) per indicare il «focolare», inteso come centro affettivo della casa. Poi, col passare del tempo, focus fu usato al posto di ignis e proprio con tale significato passò alle lin gue romanze (italiano «fuoco», francese «feu», spagnolo «fuego», portoghese «fogo», rumeno «foc»). Ignis si ritrova solo in parole di origine colta («igneo», «ignife ro», «ignifugo»).
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Unità à
Parte 1 M orfosintassi e costrutti di base
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Invito all*analisi contrastiva m ^
la in g iu n z io n i cum .seguite.da..m ye.rba. al.congiuntivointroduce.una proposizione narrarne,d^M so
confronto :
D’ora ir poi troverai oltre alle solite versioni da tradurre in italiano, anche versioni accompagnate dalla D ora in traduzione, tuo compito sarà quello di condurre un’«an alisi contrastìva», cioè di mettere a confronto le strutture grammaticali e stilistiche del testo latino con quelle della traduzione proposta, in modo da raggiungere tre obiettivi molto importanti: H
m alte com une. o h e M insieme y elarecaueaìe. e.temporale-,se.yeglia.ma. m a n ten ere lambigu,t.a.dei c e s t e n t e m u to d p W m e t.ra c lu rlo i n f o r n a im plicite,Ute.ndo cioè. Hgerundio.presente. o.p a ssa te', noi nostro, ca sp ia traduzione sarà «Trovandosi Filottète. ..............................................................................................................................................................................................
a) giungere ad una più completa comprensione del testo latino; b) rendersi conto delle affinità e delle differenze fra le due lingue; c) incominciare a capire che «tradurre» è una operazione molto complessa poiché richiede da un lato di comprendere a fondo il testo di partenza e dall’altro di riformularlo secondo le regole di un’altra lin gua: si tratta, cioè, di passare da un codice linguistico a un altro, senza alterare il senso del messaggio
t esto u t in o :
coluber eius pedem percussit (riga ì)
Ip m o rs e a un p ied e u n .serp en te ..................................................................................... ............ . -■ · ■· ........... ■■ ■■ ■ ■ ■ ;- ■ l.a.teaduzia.ne..lette.ral.e..tete.b.b.e «un s e rp e n t e tra fis s e /c o lp ì/.fe rìils u o p ie d e » , r i . .r it e a c o u . e r i ver
testo ITALIANO: confronto :
bo p e rc u t h .a s s u m e qui il significate, di «m orsicare»·. ....................................................................................................................................... testo u t in o :
Per ricavare il massimo vantaggio possibile da questo esercizio dovrai confrontare sistematicamente e con una certa pignoleria la traduzione proposta con il testo originale, seguendo in particolare il percorso che ti verrà suggerito con due tipi di analisi: una che va dal testo alla traduzione, l’altra dalla traduzione al testo. Ecco un esempio che ti servirà'da modello.
quem Iuno misèrat (riga ì)
testo ITALIANO: confronto :
p iù ? m e !!a » la ^ testo u t in o :
F ilottète 1*
............................................-
eum expositum pastor regis Actoris nutrivit (riga 4 ‘ 5 )
testo italiano :
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c h e ..(g l .i).e r a e .P .a t e ..m a n d a t e ..c .0 .n .t e o d a ................................................................................... - .....................
ia tn a d u z / < ?rte / e tte ra / £ .9 a n sÉ ? .^
dopo il.suo.abbandona, un pantere delie. Attere, io.nutrì
.....^ ^
^
abbandoria-
Z T Z Z e g lio i.d Z 7 dop Usuo abbandonov.expositemèparticip.io perfette congiunte ad eum. complemento ..............................................................................................................................................................................................................
Costrutti notevoli Proposizione narrativa e completiva voltìva
noltete era un famoso arciere. Mentre andava a combattere a Troia . fu morso a l piede da un ser pente e a causa della sua ferita purulenta fu abbandonalo su ll’isola di Lam io. M a un oracolo vatiano che i Greci non sarebbero riusciti a conquistare Troia sem a le frecce d i Filottetc.
Dalla traduzione al testo I
Trascrìvi dal testo latino le sequenze corrispondenti a quelle italiane sottolineate.
1. A che cosa corrisponde nel testo latino l’espressione «passò tra gli immortali»?
j
Cum Philoctétes in insula Lemno esset, coluber eius pedem percussit, quem Iuno misèrat, irata ei quia solus praeter ceteros Herculis pyram construxérat, cum is ad immortalitatem traditus est. Ob id benefìcium Hercules suas sagittas divinas ei donavit. Sed cum Achivi ex vulnère taetrum odorem non ferrent, iussu Agamemnónis regis in Lemno ex^ositus est cum sagittis divinis; eum expositum pastor regis Actoris nutrivit. Achivis interim responsum est datum: «Sine Herculis sagittis Troia non capietur». Tunc Agamemnon Ulixem et Diomedem exploratores ad eum misit; ei persuasènint, ut m gratiam rediret et ad Troiae expugnationem auxilio esset, eumque secum sustulérunt.
1
ex..Yu.iikre..(propmmenèe. «daM ferite»).·................. ............... ■.·..................- ........... ........ 3. A che cosa, corrisponde nel testo latino l’espressione «a riappacificarsi»/ , utJn^ottìem m dkeè,............................................ ........ -,........... ........................................... ADESSO PRO VATU
(da Igino)
Quando Filottète si trovava nell isola di Lemno, lo morse a un piede un serpente, che (gli) era stato manda to contro da Giunone, adirata con lui perché solo tra tutti aveva costruito la pira funebre di Èrcole, quando 9uestl passò tra gli,immortali· Per questo favore Ercole gli donò le sue divine fecce. Mapoiché gli Achei non sopportavano il terribile lezzo che, proveniva dalla ferita, per ordine del re Agamennone fu abbandonato sull isola di Lemno con le frecce divine; dopo il suo abbandono, un pastore del re Attore lo nutrì. Agli Achei intanto fu dato questo responso: «Senza le frecce di Ercole Troia non sarà conquistata». Allora Agamennone mandò Ulisse e Diomede come ambasciatori da lui; lo convinsero a r ia p p a c ifir a r s i e a soccorrer li nell espugnazione di Troia, e lo condussero via con sé. Dal testo alla traduzione »
2. A che cosa corrisponde nel te stq M n o T£S£>resj$iqne «che, proveniva dalla tenta» i
Analizza le seguenti strutture morfosintattiche e lessicali del testo latino e confrontale con quelle corri spondenti del testo italiano testo u t in o :
Cum Philoctetes in insula Lemno esset (riga ì) Qaen.dofil.oteète. s.i.tmyave..ne!Ùs.ola.d.Ìtemna....................................
testo italiano :
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L a repressione dei Nervi e dei Sènoni Costrutti notevoli Ablativo assoluto-, proposizione narrativa
Sconfitti i Nervi, Cesare, nella prim avera del 56 a.C. si prepara ad affrontare le altre popolazioni ri belli della GaBia.
Caesar, nondum hiéme confetta, proximis quattuor ( - quattro) coactis legionibus, de improv viso fines Nerviorum contendit et magno pecóris atque hominum numero capto atque praeda militibus concessa vastatisque agris, in deditionem venire atque obsìdes sibi dare coégit. Celeriter con forto negotio, rursus in hiberna legiones reduxit. Concilio Galliae primo vere, ut instituèrat, indicto, cum reliqui praeter Senònes, Carnùtes, Trcverosque venissent, concilium Lutetiam Parisiorum traduxit. Deinde Caesar cum legionibus in Senones perrexit, magnisque itineribus eo (= vi) pervémt. (da Cesare) Invito all'analisi contrastiva msegue
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P a rte 1 M orfosintassi e costrutti di base
Senza aspettare la fine deH’invemo. radunate le quattro legioni più vicine, all’improvviso marciò contro i Nervi e catturato un gran numero di uomini e capi di bestiame, preda concessa ai soldati, saccheggiati i loro campi, li costrìnse ad arrendersi e a consegnargli gli ostaggi. Liquidata rapidamente la faccenda, ricondusse le legioni negli accampamenti invernali. Indetta l’assemblea della Gallia all'inizio della primavera, come aveva stabilito, poiché erano giunti tutti tranne i Sènoni, i Carnuti e i Treviri, trasferì l’assemblea a Lutezia, città dei Parisi. In seguito Cesare si diresse nel paese dei Sènoni e vi giunse a marce forzate.
Enea sposa Lavinia
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Costrutti notevoli Proposizione narrativa e finale
Ποϋο in m e n a di Troia, Enea, giunto nel Lazio, dovette combattere contro il re Latino, lo sconfisse e successivamente ne sposò In figlia Lavinia, in onore delh quale fondò una atta che chiamo Lavm . C um G raeci T ro iam fraude expugnavissent et u rbem delevissent, Aenéas, V enerisqu e filius, m u lti, d ii, et d eab u , carus, cum m oltitudine T roianorum natnbu, p m L i t ut novas sedes quaeréret. Post longos per m are errores m ultosque casus, Anchisae filius cum
se esse sim ùlans, ta lu n A quem mortale™^habeb
,
sasittà Dercussit et occidit. Achille occiso ac s e p o ltu re tradito, Aiax Telam om us, quod frater p l S S r p o s t t l a ^ t a D anais u t Achillis arm a sibi (= a lui) darent. D enique A ia * per insam am G raecorum pecora occid it et m ortem sibi consciviC gladio quem ab H ectore m u n en accep it du cum eo in acie contendit.
(da Igino)
Dalla traduzione al testo I
Trascrivi dal testo latino le sequenze corrispondentia quelle italiane sottolineate.
1. A che cosa corrisponde nel testo latino l’espressione «Senza aspettare la fine dell’inverno»? 2. A che cosa corrisponde net testo latino l’espressione «all’inizio della primavera»? 3. A che cosa corrisponde nel testo latino l’espressione «nel paese dei Sènoni»?
r ^ i.o s in g o ls r e d iP a m .W t i.
2. V «La ricerca ‘intelligente’ delle parole», pag. 49.
sihi c o r n a r , « Φ
ridarsi».
Analisi dei testo 1. Individua nel testo i participi presenti e perfetti e trascrivili. 2. Che tipo di proposizione è quella introdotta dalla congiunzione dumi (riga 6)
3. Quis Achillis talum sagittà percussit? 4. Quid Aiax Telamonius a Danais postulavit? 5. Quid tandem per insanìam fecit?
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Unità ù. Z3
£ 3 ! t e i M orfosintassi e costrutti di base
Tarquinio il Superbo Costrutti notevoli Congiuntivo attivo; participio presente e perfetto; proposizione narrativa con secutiva
Salito al trono grazie a un delitto, Tarquinio il Superbo, ultimo re di Roma, nonostante i suoi m eriti in politica estera e^ter^q,ggvernò con arroganza e pagò l’impudenza delfiglio con k cacciata dada città. \0 \
Tttqwmue nefando sedere regnum 0 £ cu p ax it> @ )en im Tulliani Je r v ii TulliiRomanorum
regis filiamoli
^
« / mPerium ap^nSjluxoris a u x il/o '^ ^ n e ca y i^ tà tìm
rex Tarqumius,pinna cYiMehtat^ im perium pcercens/Supe^^^gnom inatus g st/ ^ i^ p u lto s nobiles g x f s.wexayitaut oc jos in exsilium ire c o ^ ^ f f i n u u s tamen in bello ftiit/Vóisé^ subegitjGabiós civitàtem vi © ? 9 cfflpayit,^um TustiVpacem f e i t |Jrbem Romampraeterea multis splendidisque aedi in CaPitoK° A e d i f i ^ ^ E ^ ^ ^ ^ i Ardéam ■ ?P.U^aaret,^mperium Cum^nini Romae eius filiuèmiùriàtìi iecisset L u c r e tia ^ ^ im a ìr o n a e ^ a tìc ì^ a | jta ira indignationeque arsèruntlit populum ad omnes Tarquinii familiares urbe expulsii m ^ M quoque/Ardeà Romam rediensbex urbe exclusus esUPost regem exactum2 Romani consules ireavèrunt/' 1. Participio presente di redeo, ire, composto di eo.
Analisi del testo
I
2. V. sotto, «Uso del concreto e dell’astratto».
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> * ^ individua e analizza le proposizioni narrative presenti nel testo. Individua nella proposizione reggente l’antecedente della subordinata consecutiva. Verifica della comprensione 'V
Tarquinio il Superbo fu solo un uomo di guerra? Quali conseguenze ebbe la sua cacciata da Roma?
5. Cur rex Tarquinius Superbus cogfiominatus est?
6 . Quid fecèrunt Romani post regem exactum?
Uso del concreto e dell’astratto Spesso il latino utilizza un’espressione concreta in conte sti in cui l’italiano preferisce un termine astratto. Questo avviene in particolare: 1. per indicare il nome di una regione; ..·► Persarum rex, «il re di Persia» (letteralmente «il re dei Persiani») 2. per indicare l’età o le cariche pubbliche: —►a me puero, «fin dalla mia fanciullezza» (letteral mente «fin da me bambino» ) 3. in costrutti formati da un sostantivo e da un participio perfetto in funzione attributiva; in tal caso l’italianò preferisce usare un termine astratto, che denota l’a zione del participio.
2. V. «Il pronome relatP
Analisi del testo
Responde Latine
Laboratorio di TRADUZIONE
1. Genitivo con terminazione greca; più s o t t o h r a ^ accusativo, sempre con terminazione greca. vo e la proposizione relativa», pag. 42. 3. V. «Genitivo soggettivo e oggettivo», pag. 63.
_______________________ IfiÈM M M iéW BM confronto ···►resgestae, «le imprese» (letteralmente «le cose fat te», «compiute») ···►ab Urbe condita, «dalla fondazione di Roma» (let teralmente «da Roma fondata») Così l’espressione post regem exactum (riga 10 del brano 73) letteralmente significa «dopo il re ca ccilo » , ma va opportunamente tradotta in italiano «dopo la cacciata del re». "" ' ........ Anche diversi genitivi di nomi concreti latini possono esseri resi in italiano con i corrispondenti aggettivi astratti: ·■·►hostium copiae, «le truppe nemiche» (letteralmente «le truppe dei nemici») ···►magna corporis vis, «grande forza fisica» (letteralmen te «grande forza del corpo»)
Individua e analizza gli ablativi assoluti presenti nel testo. ^ In d iv id u a i cum presenti nel testo e distinguine la funzione. 3. Analizza le seguenti voci verbali e scrivine il paradigma: ^ reliquèrat ..................................................................... cecTdit ..................................................................... fregit ..................................................................... tradéret ..................................................................... pervenissent .................................................................... submersit ....................................................................
Responde Latine 4. Quo Ulixes descendit? ......................... 5. Quis erat Elpenor et quid fecérat?..... 6. Quis Ulixis navem fulmine percussit?
Ulisse si reca agli Inferi per interrogare l’indovino Tiresia, turistica «cicerone» e un protettore delle arti e della cultoche viene definito veridicum vatem. «Il Vate» per antonora «mecenate». È k figura retorica dell’antonomasia che masia è Gabriele D ’Annunzio, come «l’Avvocato» è Fin- consiste nell’usare un nome comune al posto di un nome dustriale Gianni Agnelli, «il Filosofo» Aristotele, la guida ' proprio o un nome proprio al posto di un nome comune.
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1 Parte 1 ..M mlosintassi e costruiti di base
Unità δ
Visualizziamo L a struttura d el periodo
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76 1 P..*■ «che ha cenato», «avendo cenato»
Il participio in funzione nominale viene chiamato attributivo e presenta le stesse caratteristiche di un aggettivo, e quindi può essere anche sostantivato: —►ianua aperta, «la porta aperta (che è stata
aperta)»
...tsaecula ventura, .·«► «i secoli che verranno»; obsessi, «gli assediati»; venturi, «i posteri». Il participio in funzione verbale si trova usato: • come participio congiunto, quando, concordato con un termine dell’enunciato svolge la funzione di una proposizione subordinata implicita (pre valentemente temporale e causale, ma anche con cessiva e ipotetica) ; ·.·►Dux, hortatus milites, proelium commisit. —·* Il comandante, dopo aver esortato i soldati, attaccò battaglia. • nel costrutto dell’ablativo assoluto, concordato con un sostantivo o un pronome in funzione di soggetto, posto in caso ablativo, con la funzione di una proposizione subordinata implicita (preva lentemente temporale e causale, ma anche conces siva e ipotetica): ..·► Urbe capta, omnia aedifìcia incensa sunt. · testo latino:
Qua re impetrata (riga 2)
TESTO ITALIANO: .................................................................................................................................... ........................................................................................ CONFRONTO: ......................................................................................................................................................................................................................................
invito a iV a n a lisi co n tra stiv a
H H k
1 6 0 |Cesare impedisce ai Pompeiani di rifornirsi d’acqua
testo latino:
quod is mons erat sine aqua (riga 3)
TESTO ITALIANO: ................................................................................
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Costrutti notevoli Ablativo assoluto e participio congiunto
CONFRONTO: .......................................................................................
j L a guerra civile tra Cesare e Pompeo volge orm ai al termine. Poco prim a dell’epico scontro risolutivo
l a Farsàlo, Cesare, dopo essersi impadronito dell’accam pamento di Pompeo, blocca i rifornim enti ! pompeiani. t esto latino :
| Caesar, castris Pompei potitus, a militibus contendit ne, in praeda occupati, reliqui negotii ; gerendi facultatem1 dimittérent. Qua re impetrata, montem opere circummunire instituit. Pomj peiani, quod is mons erat sine aqua, diffisi ei loco, relieto monte, universi iugis eius Larisam versus I se recipére coepèrunt. Qua re animadversa, Caesar copias suas divisit partemque legionum in | castris Pompei remanére iussit, partem in sua castra remisit, quattuor secum legiones duxit comj modioreque itinére Pompeianis occurrére coepit et, progressus milia passuum, sex aciem instruxit. j Qua re animadversa, Pompeiani in quodam monte constitérunt. Hunc montem flumen subluebat. I Caesar milites cohortatus, etsi totius diei continenti labore erant confecti noxque iam subérat, |tamen munitione flumen a monte seclusit, ne noctu aquari Pompeiani possent. Quo perfecto opere, j illi de deditione missis legatis agére coepèrunt. Pauci ordinis senatorii, qui se cum eis coniunxèrant, 1 nocte fuga salutem petivérunt. i (da Cesare)
Hunc montem flumen subluebat (rig a 7)
t esto italiano:
............................................................. ............................
CONFRONTO: ................................................................................................
testo latino:
munitione flumen a monte seclusit (riga 9)
TESTO ITALIANO: ............................................................................................... CONFRONTO: .......................................................................................................
l.Relìqui negotii gerendifacultatem, «l’occasione di portare a termine la parte conclusiva dell’impresa». Dalla traduzione al testo z: Hj |j 1- j i . :
Cesare, impadronitosi dell’accampamento di Pompeo, pretese dai soldati che non si lasciassero sfuggire l’occasione di portare a termine la parte conclusiva dell’impresa, occupati com’erano a far bottino. E otlenuto ciò, si diede a chiudere il monte con una linea fortificata. I Pompeiani, poiché sul monte non vi era acqua, diffidando di quel luogo, abbandonato il monte, cominciarono a ritirarsi tutti insieme per le balze di 2 Larisa. Accortosi della manovra, Cesare divise le sue truppe e a una parte delle legioni ordinò di rimanere nell’accampamento di Pompeo, un’altra parte rimandò nel proprio accampamento, condusse con sé quattro legioni e cominciò ad andare incontro ai Pompeiani per un cammino più agevole e, dopo aver compiuInvito all ’analisi contrastiva u segue · φ
» Trascrivi dal testo latino le sequenze corrispondenti a quelle italiane sottolineate. 1. A che cosa corrisponde nel testo latino l’espressione «occupati com’erano a far bottino»? 2. A che cosa corrisponde nel testo latino l’espressione «si diede a chiudere il monte con una linea fortificata»? 3. A che cosa corrisponde nel testo latino l’espressione «dopo aver compiuto un’avanzata di sei miglia
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Parte 1 M orfosintassi e costrutti di base
Unità 8 1
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#
Vicende della seconda guerra sannitica Ψ
162
Costrutti notevoli Participio congiunto; ablativo assoluto
Vittorie di T. Quinzio Flaminino Costrutti notevoli Ablativo assoluto
L a popolazione appenninica dei Sanniti resistette a lungo alla conquista dei Romani, cui inflisse 1’umiliante smacco delle Forche Caudine.
Dopo la seconda guerra punica i Romani combatterono contro Filippo V di M acedonia: la vittoria rom ana fu opera di un abile comandante: T. Quinzio Flaminino.
Cum iam Romani potentiores essentj bellum acre atque diutmum contra Sa^pites gestum estj jqui m edulunt ìftter Picenum, Campaniam et ApuliamfL. Papirius Cursor^dictator a senatu crejj^ tqs, ad id bellum cum ingenti^ercitu profectus es^Rmnam autem reyjcatjus, in urbem regr^ssìise V FaM -bus puerilis aetas impertiri solet,|fjlinm pmdivit ÌPatrp mature mortuo, idonéum tempus ratus stu * /^-v.Λ dile obsequendi1 suis, Athenas se contùlit/Hic ita vixitut universi Athenienses merito (aw .) èum (A'V •reverentur civemque suum facére conarentur^quqhenefìcio ille uti nòluit, quod nonnulli Ita interpretantur: am itticm tatem Romanam alia ciyiftpe^aisMI^Iic (aw .) complures annos moratus, Graece ita ut Ameryenses loquebaturjfcum autemin Italiam reverteretur, eum discedentem univer sa civitas prosecuta est. in re publica ita est versarne, S ^ p fim ^ m ^ p a rt(0 ) et esset et existimaretiy*! Difficile est omnia persèqui et non necessariumX Λ
1.
(da Cornelio Nepote)
Obsequendi, «per dedicarsi».
(Cornelio Nepote)
1. Individua e analizza le strutture di ablativo assoluto presenti nel testo. 2. Individua e analizza i participi congiunti presenti nel testo. 3. Individua e analizza le proposizioni subordinate esplicite precisandone la funzione e indicando la congiun zione che le introduce. 4. Riconosci la funzione dei cum presenti nel testo. 5. Individua nel testo il composto di sum e scrivine il paradigma col significato. 6. Individua le proposizioni relative, analizzando il pronome che le introduce (genere, numero e caso, funzione e termine a cui si riferisce).
I temi 7. Quale provincia fu ammipistrata da Catone? 8. Come si comportò Scipione Africano in assenza di Catone? E quale fu la reazione del senato? 9. Quando Catone ricoprì la censura? Come esercitò questa carica?
10. Indica la differenza tra il termine latino provincia e il corrispondente termine italiano. 11. La parola latina /us, iuris indica il diritto. Individua il significato dei seguenti vocaboli italiani derivati da ius: - giurisprudenza: ..............................................................................................................................................
Analisi del testo 1. Individua nel testo i participi e analizzali precisando da quale verbo derivano, che valore hanno (attivo 0 pas sivo), che funzione sintattica assolvono. 2. Precisa la funzione degli ut presenti nel testo. 3. Individua e analizza le proposizioni consecutive presenti nel testo.
12. Quale parola italiana deriva dal latino luxurial Quale significato assume? Noti un allargamento 0 un restrin gimento del campo semantico rispetto al termine latino? 13. A partire dal participio temptatus, spiega la valenza della parola italiana «tentazione».
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Unità 8
Parte l M orfosintassi e costrutti di base
1 6 6 , Il mito di Romolo Costrutti notevoli Ablativo assoluto e participio congiunto
Secondo la leggenda Roma fu fondata nel 753 a.C. da Romolo. In questo brano Eutropio riparla del l ’attività e della sparizione del prim o re. O M . Ο ΛΊ , 0 / Condita civitat^, quam ex nomine suo Romam Vocavit^haec fere egit^Multitu^mem fìjiitimorumincivitatemrecepii,centumexsenioribuslegit,qi^urriconsilioomniaagerèt^uossenatores 5 nominavit propter senectuterr^T umjcum uxores ipseél'populus suus non hab^rem J iqyitavit ad spectaculurnludorum vicinas urbi Romae nationes atque earum virgines ra p u i^ o m m o tif benre* propter raptarum iniuriam Caeninenses viciC Àntemnates^Crustuminos, Sabinos, Fklenates, ■ Veiente#Hàecom nia oppida urbem cingun^Et cum jortaW bìt($^pestatje non c