Manuale RDA
 9788870758931

Table of contents :
Presentazione
Introduzioneuno standard di contenuto per la qualità dei dati
L’interesse dell’utente al centro delle finalità di RDA
Dal record management al data management
Registrazione e presentazione dei dati
L’analiticità e la qualità dei dati
Variazione locale
Destinazione del libro
Ringraziamenti
1. La struttura di rda
1.1 Il testo
1.2 La descrizione delle singole entità
1.3 RDA Toolkit
1.4 La Library of Congress e il Program for Cooperative Cataloging Policy Statement
1.5 Produrre dati con RDA
2. Principi, obiettivi e caratteristiche fondamentali di rda
2.1 Uno standard di contenuto
2.2 Modelli concettuali dell’IFLA
2.3 Funzioni utente e principi della descrizione
2.4 La struttura del testo delle linee guida
2.5 Element set ed elementi essenziali
2.6 Elementi obbligatori per Manifestazioni e Item
2.7 Elementi obbligatori per Opera ed Espressione
2.8 Elementi obbligatori per Persona, Famiglia ed Ente
2.9 Registrazione delle relazioni primarie tra Opera, Espressione, Manifestazione e Item
2.10 Registrazione delle relazioni con Persone, Famiglie ed Enti associati a una risorsa
2.11 Registrazione delle relazioni di soggetto
2.12 Registrazione di relazioni tra entità correlate
2.13 Punti d’accesso
2.14 Alternative e opzioni
2.15 Eccezioni ed esempi
2.16 Internazionalizzazione
3. Linee guida per la registrazionedegli attributi di manifestazioni e item
3.1 Introduzione
3.2 Risorsa e modalità di emissione
3.3 Opera, Espressione, Manifestazione e Item
3.4 Obiettivi funzionali e principi
3.5 Elementi essenziali della descrizione
3.6 Lingua e scrittura negli elementi di Manifestazione e Item
3.7 Descrizione comprensiva, analitica e gerarchica
3.8 Tipo di descrizione e cambiamenti che richiedono nuove descrizioni
3.9 Trascrizione
3.10 Trattamento dei numeri espressi in cifre o in lettere
4. Identificazione di manifestazioni e item
4.1 Introduzione
4.2 Fonte d’informazione preferita
4.3 Titolo proprio
4.4 Formulazione di responsabilità
4.5 Designazione di edizione e di revisione identificata di edizione
4.6 Numerazione dei seriali
4.7 Formulazione di produzione, pubblicazione, distribuzione, manifattura e copyright
4.8 Luogo di pubblicazione
4.9 Nome dell’editore
4.10 Data di pubblicazione
4.11 Registrazione di serie e sottoserie
4.12 Modalità di emissione e periodicità
4.13 Identificatore della manifestazione
4.14 Designazione generale del materiale
4.15 Estensione
4.16 Dimensioni e altri attributi della manifestazione
4.17 Caratteristiche dell’Item
5. Registrazione degli attributie identificazione di opere ed espressioni
5.1 Principi generali e terminologia
5.2 Registrazione dei dati dei punti d’accesso
5.3 Identificazione di Opere ed Espressioni
5.4 Scelta del titolo preferito dell’Opera
5.5 Titolo preferito per parti di un’Opera
5.6 Registrazione delle Espressioni
5.7 Compilazioni di Opere di una sola Persona, Famiglia o Ente
5.8 Compilazioni di Opere di più Persone, Famiglie o Enti
5.9 Opere in collaborazione
5.10 Costruzione dei punti d’accesso per Opere ed Espressioni musicali
5.11 Punti d’accesso varianti per le Opere
6. Descrizione del contenuto
6.1 Il contenuto della risorsa
6.2 Natura del contenuto
6.3 Copertura del contenuto
6.4 Coordinate del contenuto cartografico
6.5 Equinozio
6.6 Epoca
6.7 Destinatari presunti
6.8 Sistema di organizzazione
6.9 Informazioni sulla dissertazione o tesi
6.10 Sommarizzazione del contenuto
6.11 Luogo e data di cattura
6.12 Lingua del contenuto
6.13 Forma di notazione
6.14 Forma di notazione musicale
6.15 Forma di notazione tattile
6.16 Forma di movimento notato
6.17 Contenuto accessibile
6.18 Contenuto illustrativo
6.19 Contenuto supplementare
6.20 Colorazione
6.21 Contenuto sonoro
6.22 Rapporto d’aspetto
6.23 Presentazione musicale
6.24 Mezzo d’interpretazione del contenuto musicale
6.25 Durata
6.26 Scala
6.29 Onorificenze
6.30 Note sull’espressione
7. Identificazione di persone, famiglie ed enti
7.1 Linee guida per la registrazione degli attributi di Persona, Famiglia ed Ente
7.2 Identificazione delle Persone
7.3 Identificazione delle Famiglie
7.4 Identificazione degli Enti
8. Identificazione di luoghi
8.1 Scelta del nome preferito per il luogo
8.2 Nomi di luogo varianti
9. Relazioni
9.1 Introduzione
9.2 Registrazione delle relazioni primarie
9.3 Relazioni di Persone, Famiglie ed Enti associati a una risorsa
9.4 Relazioni tra Opere e Soggetti
9.5 Relazioni tra Opere, Espressioni, Manifestazioni e Item correlati
9.6 Relazioni tra Persone, Famiglie ed Enti correlati
10. Le appendici e il glossario di rda
11. Esempi
Esempi completi – Registrazioni bibliografiche
Esempi completi – Registrazioni d’autorità
Continuità e differenze
Differenze generali
Differenze nella descrizione
Differenze nei punti d’accesso
Formalizzazione MARC 21 – Evoluzione negli applicativi
Fonti citate

Citation preview

BIBLIOTECONOMIA E SCIENZA DELL’INFORMAZIONE 11.

Mauro Guerrini – Carlo Bianchini

Manuale RDA Lo standard di metadatazione per l’era digitale

Presentazione di Michele Casalini In appendice AACR2 vs RDA di Tiziana Possemato

EDITRICE BIBLIOGRAFICA

Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail: [email protected] e sito web: www.clearedi.org.

Copertina: MoskitoDesign - Varese Impaginazione: CreaLibro di Davide Moroni - Legnano (MI) ISBN: 978-88-7075-893-1 Copyright © 2016 Editrice Bibliografica Via F. De Sanctis, 33/35 - 20141 Milano Proprietà letteraria riservata - Printed in Italy

INDICE

Presentazione

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Introduzione Uno standard di contenuto per la qualità dei dati L’interesse dell’utente al centro delle finalità di RDA Dal record management al data management Registrazione e presentazione dei dati L’analiticità e la qualità dei dati Variazione locale

14 14 16 18 22 24

Destinazione del libro

26

Ringraziamenti

26

1. La struttura di rda 1.1 Il testo 1.2 La descrizione delle singole entità 1.3 RDA Toolkit 1.4 La Library of Congress e il Program for Cooperative Cataloging Policy Statement 1.5 Produrre dati con RDA

28 28 34 35

2. Principi, obiettivi e caratteristiche fondamentali di rda 2.1 Uno standard di contenuto 2.2 Modelli concettuali dell’IFLA 2.3 Funzioni utente e principi della descrizione 2.4 La struttura del testo delle linee guida 2.5 Element set ed elementi essenziali 2.6 Elementi obbligatori per Manifestazioni e Item 2.7 Elementi obbligatori per Opera ed Espressione 2.8 Elementi obbligatori per Persona, Famiglia ed Ente 2.9 Registrazione delle relazioni primarie tra Opera, Espressione, Manifestazione e Item

45 47 51 54 58 60 63 65 67

40 41

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2.10 Registrazione delle relazioni con Persone, Famiglie ed Enti associati a una risorsa 2.11 Registrazione delle relazioni di soggetto 2.12 Registrazione di relazioni tra entità correlate 2.13 Punti d’accesso 2.14 Alternative e opzioni 2.15 Eccezioni ed esempi 2.16 Internazionalizzazione 3. Linee guida per la registrazione degli attributi



di manifestazioni e item

70 70 71 71 72 73 75

78

3.1 Introduzione 78 3.2 Risorsa e modalità di emissione 79 3.3 Opera, Espressione, Manifestazione e Item 80 3.4 Obiettivi funzionali e principi 80 3.5 Elementi essenziali della descrizione 82 3.6 Lingua e scrittura negli elementi di Manifestazione e Item 82 3.7 Descrizione comprensiva, analitica e gerarchica 85 3.8 Tipo di descrizione e cambiamenti che richiedono nuove descrizioni 86 3.9 Trascrizione 89 3.10 Trattamento dei numeri espressi in cifre o in lettere 92 4. Identificazione di manifestazioni e item 4.1 Introduzione 4.2 Fonte d’informazione preferita 4.3 Titolo proprio 4.4 Formulazione di responsabilità 4.5 Designazione di edizione e di revisione identificata di edizione 4.6 Numerazione dei seriali 4.7 Formulazione di produzione, pubblicazione, distribuzione, manifattura e copyright 4.8 Luogo di pubblicazione 4.9 Nome dell’editore 4.10 Data di pubblicazione 4.11 Registrazione di serie e sottoserie 4.12 Modalità di emissione e periodicità

95 95 97 100 106 110 111 113 116 118 119 123 126

4.13 Identificatore della manifestazione 4.14 Designazione generale del materiale 4.15 Estensione 4.16 Dimensioni e altri attributi della manifestazione 4.17 Caratteristiche dell’Item 5. Registrazione degli attributi e identificazione di opere ed espressioni 5.1 Principi generali e terminologia 5.2 Registrazione dei dati dei punti d’accesso 5.3 Identificazione di Opere ed Espressioni 5.4 Scelta del titolo preferito dell’Opera 5.5 Titolo preferito per parti di un’Opera 5.6 Registrazione delle Espressioni 5.7 Compilazioni di Opere di una sola Persona, Famiglia o Ente 5.8 Compilazioni di Opere di più Persone, Famiglie o Enti 5.9 Opere in collaborazione 5.10 Costruzione dei punti d’accesso per Opere ed Espressioni musicali 5.11 Punti d’accesso varianti per le Opere 6. Descrizione del contenuto 6.1 Il contenuto della risorsa 6.2 Natura del contenuto 6.3 Copertura del contenuto 6.4 Coordinate del contenuto cartografico 6.5 Equinozio 6.6 Epoca 6.7 Destinatari presunti 6.8 Sistema di organizzazione 6.9 Informazioni sulla dissertazione o tesi 6.10 Sommarizzazione del contenuto 6.11 Luogo e data di cattura 6.12 Lingua del contenuto 6.13 Forma di notazione 6.14 Forma di notazione musicale

128 129 136 148 161 165 165 168 173 177 188 195 201 209 211 215 224 227 227 228 229 229 232 233 233 234 234 236 237 238 239 241

7

6.15 Forma di notazione tattile 6.16 Forma di movimento notato 6.17 Contenuto accessibile 6.18 Contenuto illustrativo 6.19 Contenuto supplementare 6.20 Colorazione 6.21 Contenuto sonoro 6.22 Rapporto d’aspetto 6.23 Presentazione musicale 6.24 Mezzo d’interpretazione del contenuto musicale 6.25 Durata 6.26 Scala 6.29 Onorificenze 6.30 Note sull’espressione

242 242 243 244 245 246 247 248 249 250 250 251 258 258

7. Identificazione di persone, famiglie ed enti 7.1 Linee guida per la registrazione degli attributi di Persona, Famiglia ed Ente 7.2 Identificazione delle Persone 7.3 Identificazione delle Famiglie 7.4 Identificazione degli Enti

260 265 284 289

8. Identificazione di luoghi 8.1 Scelta del nome preferito per il luogo 8.2 Nomi di luogo varianti

314 314 324

9. Relazioni 9.1 Introduzione 9.2 Registrazione delle relazioni primarie 9.3 Relazioni di Persone, Famiglie ed Enti associati a una risorsa 9.4 Relazioni tra Opere e Soggetti 9.5 Relazioni tra Opere, Espressioni, Manifestazioni e Item correlati 9.6 Relazioni tra Persone, Famiglie ed Enti correlati

332 332 336

10. Le appendici e il glossario di RDA

427

8

260

347 394 399 416

11. Esempi Esempi completi – Registrazioni bibliografiche Esempi completi – Registrazioni d’autorità

428 428 437

AACR2 vs RDA di Tiziana Possemato Continuità e differenze Differenze generali Differenze nella descrizione Differenze nei punti d’accesso Formalizzazione MARC 21 – Evoluzione negli applicativi

454 454 455 460 469 475

Fonti citate

478

A Barbara Tillett

If we knew what it was we were doing, it would not be called research, would it? Albert Einstein

La scienza è attività innanzitutto visionaria. Il pensiero scientifico si nutre della capacità di “vedere” le cose in modo diverso da come le vedevamo prima. Carlo Rovelli

PRESENTAZIONE

Questo manuale è la naturale prosecuzione di Introduzione a RDA, volume pubblicato due anni fa dagli stessi autori, ed espone in modo analitico le linee guida di RDA, Resource Description and Access. La definizione di RDA è stato uno dei progetti collaborativi più rilevanti in ambito bibliografico, durato un decennio a partire dal 2004, con la finalità di essere uno standard di applicazione internazionale che abbracciasse i maggiori ambiti linguistici possibili. La sua applicazione ufficiale, per le registrazioni di autorità e conseguentemente per la catalogazione bibliografica, è iniziata il 31 marzo 2013 da parte della Library of Congress e della comunità internazionale appartenente al Program for Cooperative Cataloging (PCC), e a cui hanno aderito e stanno aderendo un numero crescente di organizzazioni. Il settore dell’informazione sta attraversando un periodo di rapida e profonda evoluzione, nel quale le biblioteche sono integrate assieme a molteplici altri ambiti – per esempio, quello archivistico e museale – e in cui continueranno a svolgere un ruolo nodale per la fruizione corrente della conoscenza e la sua preservazione alle generazioni future, se riusciranno a cogliere rapidamente i cambiamenti di cui RDA è una componente fondamentale. RDA è allo stesso tempo, infatti, un presupposto per il nuovo contesto tecnologico dei dati connessi, i linked data, in cui BIBFRAME, Bibliographic Framework Initiative, è il modello di riferimento emergente per le biblioteche. La pubblicazione di questo volume è, infine, la conferma che l’Italia sa essere all’avanguardia nel partecipare e recepire i cambiamenti internazionali; il merito è collettivo degli autori, del gruppo di lavoro che ha curato la traduzione in italiano di RDA e di tutti coloro che hanno intrapreso iniziative rivolte a implementare il nuovo standard. Michele Casalini

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INTRODUZIONE UNO STANDARD DI CONTENUTO PER LA QUALITÀ DEI DATI

L’interesse dell’utente al centro delle finalità di RDA RDA, Resource Description and Access, è lo standard internazionale per la descrizione e l’accesso alle risorse progettato per il mondo digitale e rilasciato, nella sua prima versione, nel 2010.1 Esso sostituisce le AACR2, Anglo-American Cataloguing Rules, 2nd edition, edite dal 1978 ai primi del 2000, con numerose revisioni. Il nuovo standard va oltre i codici di catalogazione precedenti, nel senso che non si presenta come un insieme di norme cogenti, bensì come linee guida e istruzioni sviluppate sistematicamente e aggiornate continuamente sulla base di nuove conoscenze e differenti convenzioni. RDA è un insieme di istruzioni per la registrazioni di dati, indirizzato alle biblioteche e a tutte le istituzioni della memoria registrata, in particolare agli archivi e ai musei. Lo standard risente tuttora, però, della tradizione bibliografica di AACR ed è principalmente strutturato per le risorse tipicamente e tradizionalmente   Nel 2010 e nel 2013 sono state pubblicate due edizioni di RDA a fogli mobili, soluzione tradizionalmente adottata per risorse ad aggiornamento integrato. Per le edizioni successive (2014 e 2015), è stata scelta una rilegatura in brossura e non la diffusione di un “update packet”, a causa del grande numero di pagine interessato da cambiamenti. Sul sito ufficiale di RDA si legge: “La prassi catalografica descritta da RDA non è cambiata profondamente in seguito agli aggiornamenti, ma un numero più che ragguardevole di pagine della versione a stampa di RDA è stato interessato da modifiche, che hanno reso poco pratico un pacchetto di aggiornamento”. Si veda . Per altre informazioni su vari aspetti di RDA si consiglia la lettura dei siti dedicati: ; ; ; ; . 1

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presenti in biblioteca e a cui essa dà accesso.2 RDA recepisce pienamente il modello FRBR – o FRBR LMR come si chiama adesso (Riva e Žumer 2015) – e i Principi di catalogazione internazionali (ICP). L’adesione a FRBR e a FRAD è significativa perché attesta che RDA è strutturato secondo un modello concettuale di derivazione documentaria (e non tecnologica), all’interno del quale è garantita la possibilità – fondata sulla tradizione bibliografica – di avere a disposizione un enorme numero di linee guida realmente utili per identificare e descrivere la grande varietà di risorse oggi sul mercato e di offrire un’alta qualità dei dati d’autorità. Perciò i bibliotecari e le agenzie che creano dati strutturati manterranno un ruolo importante anche in futuro, per le loro conoscenze storiche, continuamente aggiornate, delle tecniche descrittive relative all’universo bibliografico. RDA, in linea con FRBR e ICP, pone al centro delle proprie finalità l’interesse dell’utente, fornendogli una serie di ausilii per la ricerca delle risorse. A tal proposito, il punto 0.0 recita: “RDA fornisce un insieme di linee guida e istruzioni per la registrazione dei dati per favorire la scoperta delle risorse. I dati creati utilizzando RDA per la descrizione di una risorsa sono progettati per assistere gli utenti che svolgono le seguenti funzioni: • trovare – cioè trovare risorse che corrispondono ai criteri di ricerca stabiliti dall’utente; • identificare – cioè confermare che la risorsa descritta corrisponde alla risorsa cercata, o distinguere tra due o più risorse con caratteristiche simili;   Lo standard è mantenuto dal 6 novembre 2015 dal RDA Steering Committee (RSC) – nuova denominazione derivata dalla fusione del Joint Steering Committee for Development of RDA (JSC) e del Committee of Principals (COP) –, l’organismo responsabile dei progetti relativi a RDA e della pubblicazione dei suoi aggiornamenti. RSC è composto da rappresentanti dell’American Library Association (ALA), British Library (BL), Canadian Library Association (CLA), Library and Archives Canada (LAC), Library of Congress (LoC), National Library of Australia (NLA) e del Chartered Institute of Library and Information Professionals (CILIP). La struttura del Committee è stata profondamente modificata a favore di un’impostazione sempre più internazionale dello standard. . 2

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• selezionare – cioè scegliere una risorsa appropriata ai bisogni dell’utente; • ottenere – cioè acquisire o avere accesso alla risorsa descritta”. Oggetto della descrizione, dell’individuazione e della formalizzazione dei punti d’accesso è qualsiasi risorsa pubblicata e non, su qualsiasi supporto. In definitiva, RDA prende in considerazione tutte le tipologie di risorsa prodotte e utilizzate dall’uomo per la trasmissione della conoscenza registrata. Lo standard, infatti, tiene particolarmente conto del sempre più variegato universo bibliografico, con caratteristiche precipue tipiche delle tecnologie editoriali elaborate negli ultimi decenni, le quali, per esempio, danno la possibilità di leggere la medesima opera, come ricorda BIBFRAME,3 in molteplici istanze (lo stesso testo come volume a stampa, e-book, file pdf, html, word).

Dal record management al data management La registrazione dei dati in RDA rispecchia il processo di atomizzazione dei dati in ambito digitale. Con la scheda manoscritta, stampata o digitata con una macchina da scrivere, il record si legge così com’è redatto (staticità); la forma di registrazione e la forma di presentazione dei dati coincidono. In realtà l’immissione dei dati e la loro visualizzazione sono due attività separate, poiché gli elementi sono distinti e pertanto possono essere assemblati e quindi presentati e letti in formalizzazioni differenti (dinamicità). L’avvento dell’informatica ha permesso notevoli evoluzioni per quanto riguarda le modalità di registrazione dei dati (metadati). Per decenni, tuttavia, la struttura della registrazione (record) è stata condizionata dal modello “scheda”. Grazie alle tecnologie del web, a partire dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso, lo sviluppo di OPAC sempre più avanzati ha consentito di superare il limite della stretta equivalenza tra forma di registrazione e forma della presentazione dei dati, permettendo di realizzare strumenti di ricerca e consul  .

3

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tazione dei cataloghi sempre più evoluti e user friendly. Queste trasformazioni hanno messo in evidenza gli enormi vantaggi derivanti dalla separazione tra la presentazione e la registrazione dei dati, rendendo quest’ultima il più possibile flessibile a vantaggio della prima. In RDA la forma di registrazione e la forma di presentazione dei dati non coincidono più. Lo standard focalizza la propria attenzione sul concetto di dato e non più di record testuale, riflettendo la granularità dei dati tipica in ambito digitale. Il singolo dato, separabile dagli altri, può essere riutilizzato in contesti diversi per rispondere a esigenze differenti. Ora il record testuale, da rigido, statico, si trasforma in un dataset, in un insieme di dati, ciascuno perfettamente identificato e descritto. Il dato è, così, un elemento autonomo, autoconsistente, usabile (o riusabile) in contesti differenti e in differenti rappresentazioni. Con RDA, infatti, si passa dal record management al data management, ovvero da un concetto di redazione di un record a quello di identificazione e descrizione di ogni singolo dato. In ciò RDA si apre alla prospettiva dei linked data. RDA e linked data rappresentano un felice binomio: le linee guida e la tecnologia dei linked data sono state progettate appositamente per gli strumenti d’indicizzazione di nuova generazione e per il web semantico. Entrambi contribuiscono a costituire il nuovo assetto architettonico dei sistemi di information retrieval in grado di gestire e restituire le informazioni con una connotazione semantica potenziata. La nuova struttura organizzativa delle informazioni prevede che ogni singolo dato identificato e controllato sia connesso ad altri dati a loro volta identificati con attributi appropriati e controllati, a formare una configurazione flessibile, interpretabile e riusabile dalla macchina; un’architettura in cui l’utente, partendo da un’entità, può sviluppare e soddisfare il proprio bisogno d’informazione, seguendo via via le relazioni tra le entità di suo interesse. RDA, in particolare, dà la possibilità di costruire un’ampia rete di relazioni tra le entità (esplicito il riferimento a FRBR); non solo le tradizionali relazioni tra le opere e i loro creatori, ma tra opere diverse e collegate, tra espressioni di un’opera, tra persone, tra famiglie, tra enti ed anche tra una persona e un luogo, una famiglia e una risorsa non pubblicata, un ente e le persone 17

correlate, ecc. L’ampliamento della struttura sindetica, relazionale, già teorizzata da Charles Ammi Cutter per le sue regole di catalogazione del 1876, rappresenta una caratteristica innovativa ed estremamente importante, la principale dello standard. La struttura relazionale è stata concepita per rendere gli utenti più consapevoli della storia editoriale di ciascuna opera, tramite l’indicazione di legami con le sue edizioni diverse (commentate, ridotte, illustrate, critiche, per ragazzi), le sue traduzioni in altre lingue, la sua disponibilità in formati fisici e di codifica differenti, le sue modalità di fruizione. Si tratta di un reticolo relazionale che comprende perfino le opere derivate dall’opera originale, come le parodie, i rifacimenti, le riduzioni in prosa di opere in versi, i sequel. La costruzione della rete di relazioni ha una forte connotazione culturale e in primis filologica: si pensi, per esempio, all’importanza e alla funzionalità di collegare il titolo originale di un’opera ai titoli usati nelle versioni in altre lingue, spesso così diversi, come nel caso di titoli di film americani resi in italiano con titoli completamente differenti.

Registrazione e presentazione dei dati Identificare e collegare sono i verbi che compendiano i due obiettivi fondamentali di RDA; identificare una risorsa tramite la selezione di un insieme di attributi che consentano di distinguerla da un’altra; collegare la risorsa ad altre risorse a essa connesse tramite la creazione di relazioni significative. Memorizzare i dati mediante un formato e un supporto e presentare i dati, cioè disporli sulla carta o sul monitor, sono operazioni che dipendono dalle tecnologie usate. RDA 0.1 è molto chiaro: lo standard “presenta una netta linea di demarcazione tra linee guida e istruzioni per la registrazione e linee guida e istruzioni per la presentazione dei dati. Questa distinzione è stata stabilita per garantire una maggiore flessibilità nell’archiviazione e nella visualizzazione dei dati prodotti in RDA. Le Linee guida e istruzioni sulla registrazione dei dati sono trattate dal capitolo 1 al capitolo 37; quelle relative alla presentazione sono trattate nell’appendice D e nell’appendice E”. RDA è, infatti, uno standard di contenuto, definisce gli elementi essenziali, in 18

accordo con FRBR e FRAD, per descrivere e fornire accesso a una risorsa. “Gli elementi essenziali di RDA per la descrizione delle risorse – recita il punto 0.6.2 – sono stati selezionati in accordo con i giudizi di FRBR sul valore di ciascun attributo e relazione nel favorire le seguenti funzioni utente: • i dentificare e selezionare una manifestazione; • identificare opere ed espressioni materializzate in una manifestazione; • identificare il creatore o i creatori di un’opera. Gli elementi essenziali di RDA per la descrizione delle entità associate alle risorse sono stati selezionati in accordo con i giudizi di FRAD sul valore di ciascun attributo e relazione nel favorire le seguenti funzioni utente: • trovare una persona, famiglia, o ente associati a una risorsa; • identificare una persona, famiglia, o ente”. RDA non prescrive, tuttavia, una modalità di presentazione dei dati, un ordine degli elementi e una punteggiatura convenzionale. Dichiara, insomma, cosa descrivere, ma non come visualizzare i dati, a differenza di AACR2 che, invece, dedicava molta importanza alla presentazione formale degli elementi. RDA, dunque, stabilisce qual è l’informazione necessaria per descrivere una risorsa, stabilisce il contenuto, cioè gli elementi obbligatori e facoltativi della descrizione, ma non si occupa della modalità della loro presentazione. Svincola le decisioni sul contenuto dei dati dalla tecnologia di registrazione (cartacea o elettronica), dal formato di registrazione (MARC 21 o UNIMARC e, in futuro, BIBFRAME) e da altri aspetti che in precedenza erano strettamente connessi con la descrizione stessa. Non si tratta di un passaggio soltanto tecnologico o concettuale. È una distinzione culturale, perché ciò fonda la professione bibliotecaria nell’atto stesso di stabilire un netto confine tra il significato e la funzione di un dato e le sue modalità di memorizzazione e visualizzazione (che sono un aspetto puramente tecnologico, di cui si può e deve lasciare oggi la competenza agli informatici). 19

La presentazione dei dati non è, tuttavia, casuale. L’elenco degli elementi essenziali a RDA 0.6 (vedi paragrafo 2.6) sembra un implicito ordine di presentazione degli elementi del set. Lo standard mostra, inoltre, numerosi esempi strutturati secondo ISBD, che rimane uno dei possibili standard di presentazione dei dati (appendice D). RDA, infatti, non prescrive alcuna modalità di uscita dei dati. L’uso di una particolare punteggiatura per le aggiunte – per esempio, Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Bulletin (Geological Survey (South Africa)); punto di accesso autorizzato per la famiglia: Austen (Famiglia : Austen, Jane, 1775–1817) – è molto probabilmente una svista (ereditata da AACR2); in quanto standard di contenuto, infatti, l’istruzione avrebbe dovuto indicare solo i dati necessari, non la loro forma di presentazione. D’altra parte RDA deve pure presentare in un certo modo gli elementi nelle esemplificazioni delle linee guida; lo standard ricorre spesso al formato ISBD usato non più per il suo impianto descrittivo, bensì come modalità ordinata di presentazione degli elementi una volta identificati e definiti. ISBD, come sappiamo, deriva dalla comparazione del comportamento descrittivo di otto agenzie bibliografiche ritenute maggiormente rappresentative a livello mondiale e conferma una prassi che ha origini lontane, che risalgono a Charles Ammi Cutter, se non prima; una prassi di uniformità che non ha mai escluso adattamenti alle esigenze delle singole biblioteche. Con RDA le esigenze di libertà di presentazione sono pienamente riconosciute in base al principio della centralità dell’utente sancito da ICP. A questa motivazione se ne aggiunge un’altra altrettanto importante: la produzione dei dati da parte di soggetti molto differenziati tra loro, considerata un valore e non un limite. “Più saremo in grado di distribuire a livello internazionale il lavoro di descrizione delle risorse, meglio saranno soddisfatti i bisogni dei nostri utenti”, scrive Barbara Tillett nella Prefazione a Introduzione a RDA (Tillett 2014, 13). A questi compositi creatori di dati (biblioteche, editori, distributori, librerie, aggregatori, singoli utenti) non può essere chiesta uniformità nella memorizzazione o nella visualizzazione degli elementi secondo standard prodotti in contesti diversi, bensì il rispetto sostanziale delle informazioni. L’element set può presentare in prima posizione il nome dell’autore o il titolo dell’opera, formulati in maiuscolo 20

o minuscolo, in tondo o in corsivo; ma gli elementi essenziali per avere una descrizione RDA sono presenti, come si evince dall’esempio di visualizzazione del punto d’accesso autorizzato dell’opera: Veladiano, Mariapia, 1960- . La vita accanto Veladiano, Mariapia (1960- ). La vita accanto Veladiano, Mariapia . LA VITA ACCANTO La vita accanto [Veladiano, Mariapia. 1960- ] Opere [Dante Alighieri] Opere [Francesco Petrarca] Opere [Alessandro Manzoni] Nei casi sopra mostrati si potrebbe parafrasare la proprietà commutativa in aritmetica: se si cambia l’ordine degli elementi il punto d’accesso autorizzato continua a garantire le sue funzioni. Scompare la presentazione standard uguale per tutti; si ha adesso, citando la grande lezione di Ranganathan, una descrizione personalizzata, contestualizzata. Con ciò si persegue uno scopo ipotizzato da tempo (lo dichiarava più o meno esplicitamente anche la Relazione premessa alle RICA: “L’uniformità delle norme lascia spazio sufficiente alle esigenze delle singole biblioteche” (Regole italiane di catalogazione per autori 1979, XVII). Tutto ciò è oggi reso più facilmente realizzabile sul piano tecnico. Anche questo significa che RDA è uno standard di contenuto. Dobbiamo tuttavia chiederci: le presentazioni sono tutte valide? La risposta è negativa. La disposizione dei dati ha un ruolo marginale per l’utente che ha scoperto qualcosa che non conosceva e che neppure cercava, ma che una volta scoperto e identificato gli si rivela interessante e pertinente. Nell’era della ricerca tramite Google la maggioranza degli utenti trova, o crede di trovare, ciò che cerca, pur non sapendo più esplorare e senza rendersi conto, il più delle volte, di quali strade abbia percorso. La visualizzazione dei dati – nella ricerca esplorativa e nella ricerca consapevole – non potrà che essere coerente da un lato con il valore dei dati in sé e dall’altro con la funzione e l’uso. Infatti, alcuni sottoinsiemi di dati hanno 21

una loro coerenza funzionale, esprimono sintatticamente un legame molto stretto tra loro, quale quello che intercorre tra il nome del crea­tore e il titolo dell’opera, il luogo di pubblicazione, l’editore e l’anno di pubblicazione. In secondo luogo, la visualizzazione non potrà che essere coerente con la funzione e l’uso che essa assume nei diversi contesti in cui si pone: un catalogo, un listato, una bibliografia, una banca dati. L’efficacia della visualizzazione dipende, pertanto, dal modo in cui i dati vengono mostrati per il loro valore semantico, per la loro articolazione sintattica e per la modalità complessiva con cui sono presentati all’utente (pragmatica). Queste dimensioni del linguaggio catalografico non possono che essere chiaramente espresse. Di conseguenza una corretta presentazione dei dati non può essere né casuale né arbitraria. Si pone il problema dell’architettura dell’informazione: assicurare al meglio la percezione e la comprensione degli elementi. RDA, insomma, supera molti formalismi che hanno caratterizzato la catalogazione degli ultimi quaranta anni, ma sarebbe sbagliato pensare che giustifichi ogni tipo di soluzione. Il modo di presentare i dati deve essere efficace, cioè rispondente ai principi enunciati da RDA, principi ripresi, in gran parte, da ICP. Lo standard introduce, inoltre, una terminologia specifica: abbandona, in accordo con ICP, diversi termini legati alla storia della catalogazione come record, intestazione, titolo uniforme; addirittura non contempla più lo stesso termine catalogazione nel titolo – è semplicemente Resource Description and Access – inaugurando così una strada nuova che vorrebbe vedere camminare insieme nello stesso alveo tutti coloro che creano dati.

L’analiticità e la qualità dei dati RDA rivolge un’attenzione particolare all’analiticità dei dati. Lo standard permette di dichiarare, con precisione, il tipo di contenuto (per esempio, testo, musica notata, musica interpretata, immagine cartografica, programma per computer, suono, parlato), il tipo di media (un livello più alto; per esempio, microforma, audio, proiezione, video), il tipo di supporto (un livello 22

più basso o specifico, perché riferito a una specie di supporto per un genere di media; per esempio, per i video, i supporti possono essere: cartuccia video, cassetta video, bobina di nastro, video disco) e le modalità di emissione (per esempio, in una sola unità, una monografia in più parti, un seriale o una risorsa integrativa). Il focus di RDA sulla descrizione e sull’accesso alla risorsa permette un’analisi approfondita della singola entità, con un’elevata attenzione all’identificazione dei suoi attributi, e insieme consente al catalogatore di contestualizzare quell’entità nell’universo bibliografico tramite la costruzione della rete di relazioni. I due principi metodologici (e molto “impressivi”) dei primi capitoli delle linee guida – “prendi ciò che vedi” e “accetta ciò che ottieni” – tendono a una trascrizione fedele degli attributi della manifestazione e dell’item, nella forma esatta in cui compaiono sulla fonte, senza manipolazioni o normalizzazioni; per esempio, il titolo formulato in maiuscolo può rimanere in maiuscolo. Tendono, inoltre, ad accettare i dati nella forma in cui pervengono (“Si accettano i dati senza modifiche”): per esempio, quelli derivati mediante procedimento automatico da una casa editrice o tramite sistemi di riconoscimento ottico dei caratteri del frontespizio di un libro. Il punto 0.1 recita, infatti: “RDA è progettato per sfruttare l’efficienza e la flessibilità nella cattura, archiviazione, recupero e visualizzazione dei dati, che sono consentite dalle nuove tecnologie dei database”. Il principio di RDA “prendi ciò che vedi” è collegato all’obiettivo di fornire una descrizione più accurata e approfondita della risorsa rispetto alle descrizioni precedenti su scheda cartacea di formato internazionale (struttura e visualizzazione riprese pedissequamente dai cataloghi elettronici di prima generazione), condizionate dalla dimensione fisica (cartoncino di 7,5 x 12,5 cm), che obbligava a selezionare le entità e gli attributi da riportare e imponeva la normalizzazione dei dati, sempre per risparmiare spazio. Nell’era digitale la dimensione fisica della mappatura degli attributi è senza limite, salvo quello del buon senso; altra cosa è la scelta degli elementi da presentare. Si capisce, in questa prospettiva, il superamento della “regola del 3” (opere con più di tre autori; trascritto e indicizzato solo il primo), che ha condizionato per decenni l’organizzazione dei cataloghi e ha impedito la realizzazione dell’obiettivo del catalogo di dare ac23

cesso a tutte le opere di un autore. Una descrizione in RDA, per esempio, può contenere attributi per l’equivalente di qualche decina di schede cartacee, compreso un abstract dell’opera. La precisione della descrizione si completa con la scrupolosità di RDA nel fornire accesso all’opera sia tramite persone, enti, famiglie che abbiano relazioni con essa e, nel caso, con le opere derivate e collegate. La creazione di descrizioni dettagliate e di accessi accurati dovrebbe, pertanto, innescare un ciclo virtuoso a favore della qualità dei dati, riutilizzabili da tutti in qualsiasi contesto e dominio (interoperabilità).

Variazione locale RDA è progettata per l’uso in un contesto globale e tuttavia è flessibile e predisposta a includere opzioni nazionali, ovvero varianti culturalmente e linguisticamente importanti per una comunità, secondo il principio del vantaggio dell’utente. Ciò è in linea sia con l’idea di variazione locale elaborata da Ranganathan sia con il nuovo concetto di controllo bibliografico universale prospettato dall’IFLA; il concetto prevede descrizioni create a livello internazionale, con la possibilità di visualizzazioni differenziate per soddisfare esigenze locali o per esprimere convenzioni condivise in ambito circoscritto; inoltre frasi fatte e termini ricorrenti (come per esempio luogo di pubblicazione non identificato o pellicola, moneta, globo, bisettimanale, selezioni, notazione su pentagramma, ecc.) sono tradotte in automatico nella lingua scelta come preferita dall’utente. Agenzie bibliografiche e biblioteche di Stati Uniti, Canada, Inghilterra e Australia, Germania e altri paesi, inoltre, prevedono numerose opzioni dovute a tradizioni catalografiche particolari, pur rispettando le medesime linee guida. RDA, infatti, non richiede che le descrizioni prodotte da agenzie diverse siano identiche. RDA esalta, così, il grande scopo di permettere agli utenti di scoprire le risorse che desiderano e quelle a esse correlate, sfruttando al meglio le opportunità offerte dall’ambiente digitale. Ciò corrobora la definizione di RDA come primo standard di metadatazione concepito per l’ambiente digitale e del web, di cui sfrutta le enormi potenzialità, compresa la possibilità di 24

visualizzare i dati bibliografici e d’autorità tramite gli smartphones e le relative app, favorendo così maggiori connessioni tra gli utenti, le risorse e le informazioni. Tutto ciò testimonia un’evoluzione rispetto alle convenzioni precedenti, risultato di oltre venti anni di elaborazioni teoriche nella comunità bibliotecaria internazionale (soprattutto in ambito IFLA e ALA) e lascia presagire uno sviluppo interessante e perfino entusiasmante del nuovo standard sul palcoscenico internazionale della trasmissione della conoscenza registrata.

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DESTINAZIONE DEL LIBRO

Manuale RDA è la naturale evoluzione di Introduzione a RDA, rispetto al quale ha un taglio più applicativo: espone il testo dello standard nella sua struttura complessiva e approfondisce il dettaglio delle istruzioni. Manuale RDA ha l’obiettivo di spiegare il processo di descrizione mediante la registrazione dei dati per l’identificazione e l’accesso alle risorse previsto dal nuovo standard. Lo fa proponendo ampie parti del testo di RDA, a partire dal capitolo 0, il capitolo riassuntivo delle linee guida, nella traduzione italiana coordinata dall’ICCU, disponibile gratuitamente sul sito dell’Istituto. Chiarisce, inoltre, le istruzioni mediante numerosi esempi, per la maggior parte ripresi da RDA, insieme ad altri elaborati ad hoc. Esso si presenta, quindi, come una guida, un “compagno di viaggio”, per la comprensione e l’uso delle linee guida, da usare insieme a RDA Toolkit, e si rivolge a chiunque desideri creare dati condivisibili e aperti al web semantico.

RINGRAZIAMENTI

Ringraziamo per la lettura e i commenti all’Introduzione: Guido Badalamenti, Paolo Baldi, Michele Casalini, Gianfranco Crupi, Elena Escolano Rodriguez, Andrea Fabbrizzi, Marianovella Fama, Agnese Galeffi, Giuliano Genetasio, Margherita Loconsolo, Andrea Marchitelli, Patrizia Martini, Lucia Negrini, Franca Papi, Valdo Pasqui, Graziano Ruffini, Tiziana Stagi, Manola Tagliabue, Sandro Themel, Antonella Trombone, Simona Turbanti, Enrica Vadalà, Pietro Zappalà, Francesca Zinanni. Andrea Fabbrizzi ha avanzato considerazioni così pertinenti sulla presentazione o visualizzazione dei dati che hanno obbligato gli autori a precisare il concetto, facendo propri alcuni suoi suggerimenti, discussi inizialmente per posta elettronica, 26

quindi ripresi in un pomeriggio denso di suggestioni sul tema e di nuovo precisati per posta elettronica; grazie infinite. Sulla stessa lunghezza d’onda di Andrea sono state le osservazioni di Marianovella Fama, accolte con altrettanta gratitudine. Sandro Themel ha segnalato alcuni errori in una versione avanzata delle bozze e ha letto e commentato l’Introduzione, offrendo ricche e suggestive riflessioni. Francesca Del Mestre e Giovanna Lambroni hanno letto le bozze del libro e hanno segnalato alcuni refusi. Donato Toffoli ha fornito gli esempi in friulano con caratteri speciali. Angela Munari ha proposto un esempio di famiglia. Michele Casalini è sempre stato prodigo di informazioni sulle novità nel campo della catalogazione provenienti dalla Library of Congress e dalle principali biblioteche del mondo, nonché nella segnalazione di novità editoriali sul tema. Un ringraziamento speciale a Tiziana Possemato, con cui la discussione su RDA e linked data è costante ed estremamente fruttuosa, data la sua conoscenza profonda delle linee guida, di BIBFRAME e dei documenti e dei protocolli applicativi elaborati in ambito internazionale. Grazie, infine, a tutto lo staff catalografico della Library of Congress e in particolare a Beacher Wiggins, Director for Acquisitions & Bibliographic Access, con cui Mauro Guerrini ha avuto un lungo incontro a Washington, D.C., il 12 luglio 2015, interamente dedicato all’evoluzione di RDA e alla traduzione italiana delle linee guida, condotta per conto dell’ICCU. Cremona e Firenze, 31 gennaio 2016

Dichiarazione di responsabilità intellettuale Il volume è stato elaborato insieme dai due autori; vanno tuttavia ascritti a Carlo Bianchini i capitoli 1, 3, 5, 7, 9 e 11: a Mauro Guerrini i capitoli 2, 4, 6, 8 e 10. La formulazione “vedi paragrafo 7.8” (e simili) rimanda a un paragrafo di questo libro, mentre la formulazione “RDA 25.1.1.1” (e simili) rimanda a un paragrafo di RDA. 27

1. LA STRUTTURA DI RDA

1.1 Il testo RDA ha una struttura innovativa rispetto a qualsiasi altro codice pubblicato fino a ora (Bianchini 2010, 226). L’organizzazione del testo di RDA mostra quanto le nuove linee guida siano aderenti al modello logico delineato da FRBR (IFLA Study Group on the Functional Requirements for Bibliographic Records 1998, 2000) e dai documenti che ne sono seguiti (IFLA Working Group on Functional Requirements and Numbering of Authority Records (FRANAR) 2009): è, infatti, organizzato secondo la struttura del rapporto dell’IFLA ed è distribuito in 10 sezioni dedicate alla: 1) registrazione degli attributi delle entità (RDA sezioni 1–4); 2) registrazione delle relazioni tra le entità (RDA sezioni 5–10). A esse fanno seguito le appendici (A–L), il Glossario e l’Indice. Ogni sezione di RDA (si veda la tabella 1) presenta le istruzioni generali che si applicano in quella sezione, seguite da un capitolo che approfondisce qualche entità in particolare. Per esempio, la sezione 1 è dedicata alla registrazione degli attributi di due entità: manifestazione e item. Il capitolo 1 presenta le linee guida generali, cioè applicabili in tutta la sezione; il capitolo 2 presenta le istruzioni per identificare le due entità interessate e il capitolo 3 le istruzioni per descrivere i supporti relativi a manifestazioni e item. Si può notare che ogni capitolo è associato a una o a più funzioni utente definite da FRBR; per esempio, il capitolo 2, Identificare le manifestazioni e gli item è associato alle funzioni utente Trovare e Identificare; il capitolo 3, Descrivere i supporti è associato alla funzione utente Selezionare.

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Tabella 1 – Struttura di RDA

RDA. Indice 0: Introduzione Sezione 1: Registrazione degli attributi di manifestazione e item 1: Linee guida per la registrazione degli attributi di manifestazioni e item 2: Identificazione di manifestazioni e item 3: Descrizione dei supporti 4: Aggiunta di informazioni sull’acquisizione e le condizioni d’uso Sezione 2: Registrazione degli attributi di opera ed espressione 5: Linee guida per la registrazione degli attributi di opere ed espressioni 6: Identificazione di opere ed espressioni 7: Descrizione del contenuto Sezione 3: Registrazione degli attributi di persone, famiglie ed enti 8: Linee guida per la registrazione degli attributi di persone, famiglie ed enti 9: Identificazione di persone 10: Identificazione di famiglie 11: Identificazione di enti Sezione 4: Registrazione degli attributi di concetto, oggetto, evento e luogo 12: Linee guida per la registrazione degli attributi di concetti, oggetti, eventi e luoghi 13: Identificazione di concetti 14: Identificazione di oggetti 15: Identificazione di eventi 16: Identificazione di luoghi

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Sezione 5: Registrazione delle relazioni primarie tra opera, espressione, manifestazione e item 17: Linee guida per la registrazione delle relazioni primarie Sezione 6: Registrazione delle relazioni con persone, famiglie ed enti 18: Linee guida per la registrazione delle relazioni con persone, famiglie ed enti 19: Persone, famiglie ed enti associati a un’opera 20: Persone, famiglie ed enti associati a un’espressione 21: Persone, famiglie ed enti associati a una manifestazione 22: Persone, famiglie ed enti associati a un item Sezione 7: Registrazione delle relazioni con concetti, oggetti, eventi e luoghi 23: Linee guida per la registrazione del soggetto di un’opera Sezione 8: Registrazione delle relazioni tra opera, espressioni, manifestazioni e item 24: Linee guida per la registrazione delle relazioni tra opere, espressioni, manifestazioni e item 25: Opere correlate 26: Espressioni correlate 27: Manifestazioni correlate 28: Item correlati Sezione 9: Registrazione delle relazioni tra persone, famiglie ed enti 29: Linee guida per la registrazione delle relazioni tra persone, famiglie ed enti 30: Persone correlate 31: Famiglie correlate 32: Enti correlati Sezione 10: Registrazione delle relazioni tra concetti, oggetti, eventi e luoghi 33: Linee guida per la registrazione delle relazioni tra concetti, oggetti, eventi e luoghi 30

34: Concetti correlati 35: Oggetti correlati 36: Eventi correlati 37: Luoghi correlati Appendici A: Maiuscole B: Abbreviazioni C: Articoli iniziali D: Sintassi della registrazione di dati descrittivi E: Sintassi della registrazione per il controllo dei punti d’accesso F: Istruzioni aggiuntive per i nomi di persona G: Titoli nobiliari, di rango, ecc. H: Date nel calendario cristiano I: Designatori di relazione: Relazioni tra una risorsa e persone, famiglie ed enti associati a quella risorsa J: Designatori di relazione: Relazioni tra opere, espressioni, manifestazioni e item K: Designatori di relazione: Relazioni tra persone, famiglie ed enti L: Designatori di relazione: Relazioni tra concetti, oggetti, eventi e luoghi M: Designatori di relazione: Relazioni tra soggetti Glossario Indice Le istruzioni delle sezioni dedicate agli accessi per disciplina (accessi semantici) non sono state predisposte nella prima versione pubblicata di RDA; il capitolo 23 (e la relativa appendice M), il primo di questo gruppo, è stato pubblicato nell’aprile 2015. Le relazioni tra entità del Gruppo 1, trattate alla sezione 5 e alla sezione 8, si distinguono perché nel primo caso sono relazioni primarie, cioè strutturali, tra entità della stessa risorsa (tra un’opera e la sua espressione, tra un’espressione e la sua 31

manifestazione, ecc.); nel secondo caso, invece, sono relazioni tra entità di risorse diverse, per esempio, tra un’opera e un’opera derivata, tra un’espressione originale e un’espressione di un’opera derivata. Lo standard RDA dipende fortemente dal modello concettuale FRBR per struttura, terminologia e individuazione degli attributi o elementi da registrare. Un modello concettuale, come FRBR, e uno standard di metadatazione, come RDA, si pongono, tuttavia, su due livelli molto distinti. Il primo definisce un modo per interpretare la realtà, ovvero l’universo della conoscenza registrata; il secondo costruisce un’applicazione di quel modello. Il livello di dettaglio del secondo è maggiore del primo e da un modello possono derivare molte interpretazioni, con livelli notevolmente diversi tra loro e con inevitabili scelte di natura applicativa (Bianchini 2010, 233). Per esempio, RDA in alcuni casi va oltre rispetto a FRBR nella precisione con cui registra alcuni dati. Definisce una tipologia dettagliata all’interno di un attributo generico e definisce sottoelementi, quando necessario. Nelle due tabelle esemplificative che seguono (Tabella 2 e Tabella 3) sono rappresentate le corrispondenze degli attributi e delle relazioni del modello FRBR (colonna di sinistra) con gli elementi di RDA (colonna di destra): Tabella 2 – Corrispondenza dell’attributo FRBR Titolo della manifestazione con gli elementi di RDA Attributo del Modello FRBR

Elementi di RDA con tipologie dettagliate

Titolo della manifestazione (4.4.1)

Titolo proprio Titolo parallelo Altre informazioni sul titolo* Altre informazioni sul titolo parallelo** Variante del titolo Titolo precedente

  Elemento finora reso in italiano come Complemento del titolo.   Elemento finora reso in italiano come Complemento del titolo parallelo. *

**

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Titolo successivo Titolo chiave Titolo abbreviato

Tabella 3 – Corrispondenza delle entità del Gruppo 2 di FRBR con gli elementi di RDA Relazione del Modello FRBR

Elementi di RDA con tipologie dettagliate

Persona / Ente / Famiglia è associato a Opera

Creatore Altra Persona / Ente / Famiglia associata a un’Opera

Persona / Ente / Famiglia è associato a Espressione

Contributore Curatore Armonizzatore Estensore del commento aggiunto Compositore di accompagnamento aggiunto Illustratore Traduttore Arrangiatore, trascrittore, ecc., di musica Interprete ecc.

Persona / Ente / Famiglia è associato a Manifestazione

Produttore Editore Distributore Manifattura Altra Persona / Ente / Famiglia associata a una Manifestazione

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RDA è consapevole di questa differenza di livello e si propone di essere un insieme di linee guida, cioè di istruzioni che suggeriscono la direzione da prendere per una possibile realizzazione del modello. Tuttavia, proprio perché è possibile declinare un modello in molte forme, RDA presenta suggerimenti relativi a opzioni e ad alternative per la medesima istruzione (RDA 0.8).

1.2 La descrizione delle singole entità Con le informazioni fornite nel paragrafo precedente, si può trarre una prima importante conclusione sulla struttura generale dei dati prodotti con RDA. L’impostazione di una registrazione dei dati secondo il modello FRBR/FRAD implica un ruolo crescente delle registrazioni d’autorità, in particolare nel periodo di transizione verso il catalogo del futuro. Grazie a RDA, la struttura dei dati prodotti consentirà di avere nuove registrazioni d’autorità per entità del modello FRBR per cui in passato non erano previste: le due entità che riguardano il contenuto intellettuale o artistico di una risorsa (Opera ed Espressione), le entità del Gruppo 2 (Persona, Famiglia ed Ente) e del Gruppo 3 (Concetto, Oggetto, Evento, Luogo); si dovranno utilizzare in modo sistematico le registrazioni d’autorità per le opere, garantendo così punti d’accesso autorizzati e controllati all’opera in qualunque manifestazione sia contenuta. Si creeranno registrazioni d’autorità per le espressioni quando occorrerà distinguere espressioni diverse della stessa opera. Nel caso di un’opera realizzata da una sola espressione (spesso materializzata in una sola manifestazione; si tratta di circa il 70% di tutte le opere pubblicate in ogni luogo e in ogni tempo), le informazioni descrittive dell’espressione e i punti d’accesso autorizzati che le identificano sono gestite in registrazioni che presentano una descrizione comprensiva (comprehensive description), poiché continuano a contenere le informazioni sulle opere e sulle espressioni contenute nella manifestazione, oltre alle informazioni che descrivono la manifestazione stessa. I dati di una risorsa vengono registrati secondo questa struttura generale:

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Registrazioni bibliografiche Registrazioni di copia Registrazioni d’autorità

per le per gli per

Manifestazioni Item Opere Espressioni Persone Enti Famiglie Concetti Oggetti Eventi Luoghi

Nei cataloghi delle agenzie bibliografiche nazionali, le registrazioni d’autorità svolgono già una funzione d’identificazione e di descrizione delle entità (quasi sempre per persone ed enti) e, in più, contengono la maggior parte degli attributi definiti dal modello FRAD. L’evoluzione è percepibile soprattutto nelle registrazioni dei cataloghi nei quali la funzione delle registrazioni d’autorità è focalizzata sul controllo dei punti d’accesso e il loro contenuto è spesso limitato alla gestione delle forme varianti ed è meno ricco di elementi descrittivi e di legami tra registrazioni d’autorità (per esempio tra persone, o tra una persona e una famiglia o un ente, ecc.). In entrambi i casi, l’evoluzione riguarda l’autonomia delle registrazioni che descrivono le varie entità e l’ulteriore riduzione della ridondanza delle informazioni tra le varie registrazioni.

1.3 RDA Toolkit RDA è innovativo sotto molti aspetti, compreso il punto di vista del formato di pubblicazione: ha una versione a stampa a fogli mobili uscita nel giugno 2010 ed è accessibile e utilizzabile tramite uno strumento in linea: RDA Toolkit (www.rdatoolkit. org). 35

Come si vede dall’immagine della prima schermata d’accesso (Figura 1), l’insieme degli strumenti (toolkit) offre al catalogatore diversi contenuti. Il principale è il testo navigabile delle linee guida, del quale si ha l’indice completo nel riquadro a sinistra dello schermo. Il testo è già disponibile in numerose lingue (tedesco, francese, spagnolo e finlandese) e presto saranno caricati anche cinese, giapponese e italiano4 (Figura 1 bis).

  Il 31 marzo 2014 l’ICCU ha firmato l’accordo tra l’Istituto e l’American Library Association (ALA) per i diritti di traduzione dello standard internazionale per la descrizione e l’accesso alle risorse RDA, Resource Description and Access. La Direzione generale biblioteche e istituti culturali (direttrice Rossana Rummo) il 23 agosto 2013 ha nominato un Comitato di coordinamento per la traduzione delle norme e ha incaricato l’ICCU di costituire un Gruppo di lavoro tecnico per le attività operative di traduzione (vedi ). La traduzione è stata terminata nel giugno 2015 ed è stata edita, in formato pdf, sul sito dell’ICCU in novembre, . Il Gruppo di lavoro tecnico per la traduzione dello standard RDA era composto da: Mauro Guerrini, Università degli studi di Firenze (Coordinatore); Carlo Bianchini, Università degli studi di Pavia (Capo redattore); Matteo Barucci, Università Bocconi; Marina Cennamo, Biblioteca nazionale centrale di Roma; Tiziana Dassi, Università Bocconi; Elisa Fiocchi, Scuola normale superiore di Pisa; Giuliano Genetasio, Casalini Libri; Paola Manoni, Biblioteca Apostolica Vaticana; Patrizia Martini, ICCU; Lucia Negrini, ICCU; Luigina Orlandi, Biblioteca Apostolica Vaticana; Franca Papi, ICCU; Federica Paradisi, già Biblioteca nazionale centrale di Firenze; Maria Angela Roveda, Università Bocconi; Graziano Ruffini, Università degli studi di Firenze; Lucia Sardo, Fondazione Cini; Cristina Silvani, Università Bocconi; Francesca Socci, Biblioteca nazionale centrale di Firenze; Elisabetta Soldati, Università di Pisa; Cristina Sorbi, Casalini Libri; Emanuela Terravecchia, Casalini Libri; Simona Turbanti, Università di Pisa; Maria Enrica Vadalà, Università degli studi di Firenze; Sara Zerini, Casalini Libri. Per il testo, vedi . 4

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Figura 1 – Pagina iniziale di RDA Toolkit

Figura 1 bis – Pagina iniziale del PDF di RDA in italiano

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Il contenuto delle linee guida è leggibile in modo interattivo e completamente navigabile. La navigazione avviene a partire dall’indice generale, le cui singole voci, corrispondenti, per esempio, a un capitolo o a un paragrafo, possono essere espanse cliccando sulla crocetta a sinistra della voce prescelta (visibile prima delle voci nella colonna di sinistra della Figura 1). Nel caso sia necessario individuare un’istruzione, un paragrafo o un riferimento esatto, è possibile eseguire un’interrogazione su tutto il testo mediante l’apposito strumento di ricerca collocato nella parte alta e centrale della pagina. Il Toolkit consente la gestione dei profili per i vari catalogatori e contiene diversi schemi di mappatura (per esempio, da RDA a MARC 215 e da RDA a MODS6). Contiene, inoltre, alcuni esempi di registrazioni redatte con RDA, prodotte secondo la codifica MARC, basate sull’ipotetica applicazione dello standard da parte di una particolare agenzia bibliografica e con l’applicazione di soluzioni previste come facoltative dalle linee guida; gli esempi hanno lo scopo di illustrare alcune istruzioni e non hanno valore prescrittivo. Tra gli strumenti offerti dal Toolkit, si segnala in particolare l’ERD (Entity Relationship Diagram), che consente di navigare tra le entità del codice e ottenere le rappresentazioni grafiche delle relazioni di un’entità, distinte in relazioni essenziali, avanzate e speciali. Nella Figura 2 vediamo il diagramma relativo agli attributi dell’entità Opera.   I cinque formati di comunicazione MARC 21 (MARC 21 Format for Bibliographic Data, MARC 21 Format for Authority Data, MARC 21 Format for Holdings Data, MARC 21 Format for Classification Data e MARC 21 Format for Community Information) sono standard largamente diffusi per la rappresentazione e lo scambio di dati bibliografici, di autorità, di collezione, di classificazione e di comunità in una forma leggibile da una macchina. . 6   Il Metadata Object Description Schema (MODS) è uno schema per un insieme di metadati bibliografici che può essere usato per un’ampia gamma di funzioni e, in particolare, per applicazioni nel mondo delle biblioteche. Lo standard è gestito dal Network Development and MARC Standards Office della Library of Congress, con l’aiuto degli utenti. . 5

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Figura 2 – Diagramma degli attributi dell’entità opera

Per assistere i catalogatori, RDA mette a disposizione sussidi come i workflow, in più lingue, che descrivono passo dopo passo le procedure per identificare e collegare i dati. In Figura 3, la pagina iniziale del workflow proposto per le risorse archivistiche.

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Figura 3 – Workflow per le risorse archivistiche

Il Joint Steering Committee (JSC) for RDA – che nel novembre 2015 ha modificato il nome in RDA Steering Committee (RSC)7 – ha, inoltre, predisposto materiali per la formazione degli operatori, moduli formativi trasmessi in webcast (via web) e handout (materiali didattici), con esempi ed esercizi pubblicati sul sito della Library of Congress.8

1.4 La Library of Congress e il Program for Cooperative Cataloging Policy Statement La Figura 4 mostra il modo in cui nel RDA Toolkit compaiono le note sulla politica di applicazione di un’istruzione, di un’alternativa o di un’opzione. Il Program for Cooperative Cataloging (PCC) ha contribuito attivamente alla preparazione dell’implementazione di RDA e ha collaborato strettamente con la Library of Congress (LC) per lo sviluppo di istruzioni facoltative e per i progetti di migrazione e conversione dei dati bibliografici e d’autorità della Library of Congress verso RDA – a oggi il 95% dell’authority file esistente è già in linea con le   .   .

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nuove istruzioni. L’analisi del PCC per stabilire come gestire il rimanente 5% ha dato origine a un progetto apposito. In Italia, Casalini Libri9 è l’unico partner del PCC che partecipa – oltre al BIBCO, BIBliographic record component Program – ai programmi NACO, Name Authority Cooperative Program, e SACO, Subject Authority COoperative Program. I cambiamenti in corso nell’ambiente digitale – con gli smartphones e le relative app – sollecitano a creare sempre maggiori connessioni tra gli utenti, i prodotti e le informazioni; anche le biblioteche ambiscono a realizzare questo cambiamento; perciò RDA è stato concepito e scritto per consentire ai catalogatori di confezionare dati bibliografici e d’autorità in modo che siano riutilizzati in visualizzazioni adatte al contesto informatico contemporaneo; fornisce, pertanto, disposizioni per costruire metadati per gli scenari catalografici attuali e del futuro.

Figura 4 – Schermata di una linea guida che consente un’aggiunta opzionale secondo la politica della LC PCC PS

1.5 Produrre dati con RDA Descrivere e fornire accesso a una risorsa utilizzando RDA significa produrre i metadati per quella risorsa, ovvero creare dati rispondenti ai bisogni degli utenti, precisi e riutilizzabili; per essere certi che i dati creati e forniti siano sempre certamente   .

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rispondenti ai bisogni degli utenti, le linee guida prevedono un insieme di elementi essenziali, definiti con la formulazione core elements (vedi paragrafo 2.5). Con RDA è possibile creare dati più dettagliati rispetto ai codici precedenti, associando ciascuna informazione a uno specifico attributo dell’entità FRBR. L’analisi che è stata svolta per raggiungere questo scopo ha permesso di distinguere chiaramente alcuni attributi tipici dell’opera (come la forma dell’opera o la natura del contenuto; RDA 6.3 e 7.2) e dell’espressione (come il tipo di contenuto o la lingua del contenuto; RDA 6.9 e 7.12) e altri attributi tipici della manifestazione (come il tipo di media e il tipo di supporto; RDA 3.2–3.3). In AACR2, il codice precedente a RDA, questi attributi e le relative norme erano spesso presentati in modo confuso ed equivoco. In RDA, il tipo e la forma di presentazione sono attributi della manifestazione e consentono due livelli di precisione: 1) il tipo di media, un livello più alto, o generale, perché riferito al genere; per esempio, microforma, audio, video, ecc. (RDA 3.2); 2) il tipo di supporto, un livello più basso, o specifico, perché riferito a una specie di supporto per un genere di media; per esempio, nel genere di media audio, possiamo avere le specie di supporto: disco audio, audiocassetta, nastro magnetico, risorsa in linea, hard disk, ecc. (RDA 3.3). Produrre dati riutilizzabili è una formulazione che può assumere valenze diverse; per dati riutilizzabili nel contesto bibliografico s’intendono i dati che possono essere recuperati e riutilizzati automaticamente al di fuori del contesto di produzione; questa caratteristica dei dati – che si chiama interoperabilità – è sempre stato un valore aggiunto nell’ambito delle biblioteche e acquista particolare importanza nella prospettiva del web semantico. Per raggiungere il risultato è indispensabile che i dati siano prodotti in modo uniforme: per questo un criterio generale di creazione dei dati in RDA si basa sulla trascrizione delle informazioni descrittive esattamente come figurano sulle risorse. Nel caso in cui ci siano errori o imprecisioni nell’autopresentazione delle risorse (cioè nel modo nel quale le risorse offrono 42

i dati) il catalogatore può intervenire creando note o accessi varianti, per esempio, dalla forma corretta del titolo dell’opera o del nome dell’autore (vedi paragrafo 4.3). Un’altra caratteristica importante dei dati è che gli elementi siano condivisi da altre comunità che producono dati al di fuori dell’ambito delle biblioteche. In questa prospettiva è particolarmente importante l’interoperabilità con ONIX (ONline Information eXchange), un formato standard che gli editori possono utilizzare per distribuire informazioni sulle loro risorse (libri, risorse elettroniche, ecc.) ai diversi attori del ciclo di produzione, distribuzione e consumo del libro (grossisti, distributori, aggregatori di risorse, librai e bibliotecari). ONIX è stato pubblicato nel 2000, sotto forma di schema XML (eXtensible Markup Language) ed è mantenuto dal gruppo internazionale EDItEUR,10 che coordina lo sviluppo degli standard rilevanti per il commercio editoriale elettronico. Subito dopo la sua presentazione, ONIX è stato adottato da importanti editori come strumento privilegiato di scambio di metadati bibliografici, commerciali e pubblicitari. RDA e ONIX hanno promosso iniziative per l’interoperabilità reciproca dei dati prodotti: RDA/ONIX Framework for Resource Categorization (RDA/ONIX Framework for Resource Categorization 2006) è un documento che stabilisce il trattamento dei dati relativi al contenuto e ai supporti delle risorse. In RDA/ONIX Framework si è stabilito che la comunità di RDA e quella degli editori devono usare gli stessi attributi per la registrazione dei dati relativi al contenuto e al supporto della risorsa; per esempio, un attributo del contenuto della risorsa è il senso necessario per percepirla (SensoryMode); questo attributo corrisponde a un elenco definito e condiviso di sei possibili valori: vista, udito, tatto, gusto, olfatto e nessuno. Gli utilizzatori di RDA e di ONIX si impegnano a usare sempre e solo questi valori. L’insieme dei valori fissi che può assumere l’attributo senso costituisce un esempio di registro o vocabolario (Bianchini e Guerrini 2014, 73–75). RDA/ONIX, definito in collaborazione tra rappresentanti dell’IPA (International Publishers Association), della Library of Congress e di altre biblioteche statuniten  .

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si, ha l’obiettivo di facilitare l’interoperabilità e il riutilizzo dei metadati nelle due comunità degli editori e dei bibliotecari. Al momento, RDA/ONIX Framework è applicato soltanto dalla comunità di RDA, ma in futuro sarà applicato anche dagli utilizzatori di ONIX.

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2. PRINCIPI, OBIETTIVI E CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DI RDA

Il capitolo 0 di RDA è fondamentale per l’acquisizione di una visione complessiva e organica delle linee guida. In esso lo standard dichiara il proprio scopo e oggetto, presenta la struttura del testo, evidenzia le caratteristiche chiave, i modelli teorici e logici di riferimento, gli obiettivi e i principi della descrizione delle risorse, stabilisce quali sono gli elementi essenziali per la descrizione delle entità di cui si occupa, come vanno interpretati gli esempi, la presenza di eventuali eccezioni, ecc. La comprensione di RDA non può quindi prescindere da una lettura e riflessione approfondita sul capitolo 0, che informa tutto il testo e fornisce al lettore la chiave d’interpretazione per ogni successiva istruzione. RDA fornisce un insieme di linee guida e istruzioni per la registrazione dei dati per favorire la scoperta delle risorse (RDA 0.0). I dati creati utilizzando RDA svolgono due funzioni distinte; la prima è descrivere la risorsa allo scopo di identificarla; la seconda è evidenziare le entità a essa associate per collegare quella risorsa ad altre a esse connesse. I dati creati per la descrizione di una risorsa sono progettati per assistere gli utenti che svolgono le seguenti funzioni, tratte da FRBR: • trovare – cioè trovare risorse che corrispondono ai criteri di ricerca stabiliti dall’utente; • identificare – cioè confermare che la risorsa descritta corrisponde alla risorsa cercata, o distinguere tra due o più risorse con caratteristiche simili; • selezionare – cioè scegliere una risorsa appropriata ai bisogni dell’utente; • ottenere – cioè acquisire o avere accesso alla risorsa descritta. I dati creati utilizzando RDA per descrivere un’entità associata a una risorsa (una persona, famiglia, ente, concetto, ecc.) 45

sono progettati per assistere gli utenti che svolgono le seguenti funzioni, tratte da FRAD: • trovare – cioè trovare informazioni su quell’entità e sulle risorse a essa associate; • identificare – cioè confermare che l’entità descritta corrisponde a quella cercata, o distinguere tra due o più entità con nomi simili; • chiarire – cioè chiarire le relazioni tra due o più entità simili, o chiarire le relazioni tra l’entità descritta e un nome con il quale essa è conosciuta; • comprendere – cioè comprendere perché un particolare nome o titolo, o una particolare forma del nome o del titolo, è stato scelto come nome o titolo preferito per quell’entità. RDA fornisce un insieme di linee guida e istruzioni che copre ogni tipo di contenuto intellettuale e di media (RDA 0.0). Per tipo di contenuto si intende una “categorizzazione che indica la forma di comunicazione fondamentale in cui si esprime il contenuto e il senso che permette di percepirlo” (RDA Glossario). Per esempio, sono tipi di contenuto: un testo, un programma per computer, un dataset per computer, una musica notata, una musica interpretata, un suono naturale, un’immagine fissa, un’immagine in movimento, una forma tridimensionale, ecc. Nel caso di contenuti espressi in forma di immagine “il tipo di contenuto indica il numero di dimensioni spaziali in cui esso è percepibile, nonché la presenza o l’assenza della percezione di movimento” (RDA Glossario). Per tipo di media si intende una “categorizzazione che indica il tipo generale di strumento di intermediazione necessario per vedere, riprodurre, azionare, ecc. il contenuto di una risorsa” (RDA Glossario). Per esempio sono tipi di media un computer, una microforma, un microfilm, una stereografia, un video e un audio. La differenza tra tipo di contenuto e tipo di media può non apparire immediatamente evidente. Per coglierla, si può pensare a una registrazione sonora, che ha come caratteristica quella di essere un contenuto percepibile tramite l’udito (che ne deter46

mina quindi il tipo di contenuto audio). Il medesimo contenuto audio può essere registrato e veicolato tramite media diversi, come un disco audio, un’audiocassetta, un nastro magnetico, ecc. RDA ha previsto anche il tipo di media “senza mediazione”, cioè una classe che raccoglie i media utilizzati per memorizzare un contenuto e percepibili direttamente mediante i nostri sensi e senza l’ausilio di un dispositivo di mediazione. Un esempio classico è un testo manoscritto su un foglio: è leggibile direttamente dall’occhio umano, diversamente da quanto avviene per lo stesso testo registrato su un microfilm o su un file per computer, che per essere letto ha bisogno del relativo dispositivo meccanico o elettronico. Lo stesso si può dire per una scultura, un disegno, un’incisione, un libro a stampa, una lapide, ecc. RDA adotta la distinzione tra tipo di contenuto e tipo di media (e più avanti vedremo anche tra tipo di supporto) perché ambisce a fornire istruzioni per coprire qualsiasi tipo di contenuto e qualsiasi tipo di media.

2.1 Uno standard di contenuto RDA costituisce un insieme di linee guida flessibile ed estensibile, ovvero adatto per la descrizione di risorse prodotte e diffuse mediante le tecnologie digitali, ma applicabile anche da agenzie che organizzano risorse prodotte in formati non digitali. RDA è, quindi, progettato per migliorare l’efficienza e la flessibilità nella cattura, archiviazione, recupero e visualizzazione dei dati consentiti dalle tecnologie dei database attuali e da quelle future, considerato il suo orientamento al web semantico. È progettato anche per garantire la massima compatibilità possibile con le tecnologie tradizionali tuttora utilizzate da molte applicazioni in uso nelle biblioteche, negli archivi e nei musei.11   Per un’illustrazione delle principali modalità di archiviazione dei dati RDA inseriti all’interno di database a struttura relazionale o di database object-oriented, o nella struttura logica tradizionale ancora in uso in molte applicazioni di biblioteche, vedi RDA Database Implementation Scenarios, http//www.rda-jsc.org/docs/5editor2rev.pdf. Per un approfondimento in italiano, vedi (Bianchini 2010, 179). 11

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RDA traccia una netta linea di distinzione tra linee guida e istruzioni destinate alla registrazione dei dati (contenute nei capitoli 1–37) e linee guida e istruzioni destinate alla presentazione e alla codifica dei dati (trattate rispettivamente nelle appendici D ed E1 ed E2); la distinzione tra registrazione, presentazione e codifica è stata stabilita per garantire una maggiore flessibilità nell’archiviazione e nella visualizzazione dei dati prodotti con RDA (RDA 0.1). Quando si parla di RDA come standard di contenuto si fa riferimento a questa netta linea di demarcazione. Ciò significa che le linee guida si applicano per stabilire qual è l’informazione necessaria per descrivere una risorsa, cioè per stabilire il contenuto di una descrizione. RDA svincola le proprie decisioni sul contenuto dei dati dalla tecnologia di registrazione dei dati (cartacea o elettronica), dal formato di registrazione dei dati (per esempio, MARC 21 o UNIMARC) e da altri aspetti della descrizione che in precedenza, e in altri codici, sono strettamente connessi con la descrizione stessa: la modalità di presentazione delle informazioni in aree prestabilite, l’ordine degli elementi, la punteggiatura convenzionale prescritta, ecc. Per esempio, nei cataloghi cartacei (a libro o su scheda, manoscritti o a stampa) la forma di registrazione dei dati e la forma di presentazione coincidono. Se il catalogatore registra un dato in una certa posizione o con un certo carattere, quel medesimo dato sarà presentato e visualizzato dall’utente esattamente in quel modo (Bianchini 2015, pt. 173–175). Laddove una descrizione prevede di indicare che la risorsa oggetto di descrizione è, per esempio, un audiovisivo, RDA vincola il catalogatore a fornire questa informazione, ma non obbliga a mostrare l’informazione in una forma particolare; ISBD, International Standard Bibliografphic Description, indica che una risorsa è un audiovisivo in questa forma: Immagine (in movimento ; bidimensionale) : video Le notti bianche / un film di Luchino Visconti ; sceneggiatura di Suso Cecchi D’Amico, Luchino Visconti ; musiche di Nino Rota. – Ed. restaurata e rimasterizzata. – Milano : Twentieth Century Fox Home Entertainment, 2004 1 DVD video (97 min) : b/n, sonoro (Dolby digital 5.1) ; 12 cm, in contenitore, 19 x 14 x 2 cm 48

In RDA, le informazioni veicolate dalla prima riga possono essere visualizzate in altre forme, per esempio, semplicemente con la sigla “AV” (audiovisivo), o facendo comparire l’icona di un DVD nella relativa schermata dell’interfaccia utente. In questa prospettiva, diventa più chiaro il netto distacco tra RDA e ISBD: il secondo standard prevede, infatti, norme cogenti per la presentazione e l’ordine degli elementi e per la relativa punteggiatura convenzionale, mentre il primo richiede soltanto la registrazione obbligatoria della natura del contenuto (vedi paragrafo 6.1). Per questo motivo, RDA considera la descrizione in formato ISBD una tra le molte possibilità di rappresentazione logica e grafica del contenuto informativo di una risorsa e integra la descrizione secondo ISBD in un’appendice (appendice D) e non nel proprio testo. L’ordine degli elementi e la relativa punteggiatura sono, quindi, aspetti da definire al di fuori di RDA.12 Per esempio, nel quadro del Program for Cooperative Cataloging (PCC) della Library of Congress è stato definito un application profile chiamato BIBCO Standard Record (BSR): il BSR è una combinazione di elementi essenziali e opzionali di RDA e di elementi essenziali e raccomandati di PCC applicabili a materiali archivistici, registrazioni audio, risorse cartografiche, risorse elettroniche (descritte come file di computer), materiali grafici, immagini in movimento, musica notata, materiali rari e monografie testuali (libri). Application profile Un application profile è un insieme di metadati (dati sui dati), norme e linee guida definiti per una particolare applicazione. Gli elementi possono provenire da uno o più insiemi di metadati, per consentire a un’applicazione di svolgere le sue funzioni usando metadati ricavati da molti insiemi di elementi, compresi quelli creati a livello locale. Per esempio, un’applicazione potrebbe includere un sottoinsieme di elementi di Dublin Core (DC; un sistema di metadatazione) adatti allo   Per il rapporto tra RDA e ISBD vedi l’articolo di Elena Escolano Rodriguez sul fascicolo speciale monografico di “Jlis.it” dedicato a RDA (vol. 7, no. 2, May 2016). 12

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scopo, o potrebbe includere elementi tratti da Dublin Core e da un altro insieme di elementi ed elementi definiti localmente combinandoli tutti nel medesimo schema. Un application profile è incompleto se è privo della documentazione che contiene le norme e le migliori pratiche per la sua applicazione; da: (Dublin Core Metadata Initiative 2012, pt. Glossary). BSR (BIBCO Standard Record): un esempio di application profile BIBCO Standard Record (BSR) è una combinazione di elementi RDA obbligatori o condizionali e di elementi PCC obbligatori o raccomandati applicabili a materiali archivistici, registrazioni audio, risorse cartografiche, risorse elettroniche (se catalogate in formato di file), materiali grafici, immagini in movimento, musica notata, materiali rari e monografie testuali. Le istruzioni fornite nel RDA BSR devono essere lette insieme agli LC-PCC Policy Statements integrati nel RDA Toolkit. Il BSR utilizza lo stesso concetto di elemento obbligatorio definito da RDA 0.6.4: “Come minimo, la descrizione di una risorsa per un’opera, espressione, manifestazione o item dovrebbe includere tutti gli elementi obbligatori che siano applicabili e facilmente accertabili”. Gli elementi PCC raccomandati non sono obbligatori e il loro inserimento è suggerito ma discrezionale (PCC 2014, 3). Per capire come un application profile modifica e specifica le istruzioni di RDA si può considerare per esempio il trattamento dei dati da trascrivere da una risorsa costituita da materiale raro. RDA 1.7.1 fornisce indicazioni generali sulla trascrizione dei dati dalla risorsa in relazione al trattamento di punteggiatura, maiuscole, simboli numeri, ecc., e, oltre a prevedere specifiche istruzioni per il trattamento di ciascuna particolarità (RDA 1.7.2–1.7.9), stabilisce che, in alternativa, l’agenzia che crea i dati può adottare un manuale di riferimento per la trascrizione dei dati (per esempio, il Chicago Manual of Style). Quindi l’applicazione di RDA non è immediata, perché è prevista un’alternativa. L’application profile deve stabilire come il catalogatore che fa riferimento a esso deve comportarsi di fronte a questa alternativa (applicare le istruzioni generali di RDA o l’opzione di uno specifico manuale). Nel caso specifico dei materiali rari, BSR precisa di applicare l’opzione e utilizzare le norme contenute nel manuale Descriptive Cataloging for Rare Materials ().

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2.2 Modelli concettuali dell’IFLA Un aspetto fondamentale nella progettazione di RDA è il suo allineamento con i modelli concettuali per i dati bibliografici e di autorità sviluppati dall’International Federation of Library Associations and Institutions (IFLA): Functional Requirements for Bibliographic Records (FRBR); Functional Requirements for Authority Data (FRAD). FRBR e FRAD forniscono a RDA un quadro di riferimento utile per favorire: a) la copertura completa di tutti i tipi di contenuto e di media; b) la flessibilità e l’estensibilità necessarie per accogliere le caratteristiche delle nuove risorse emergenti; c) l’adattabilità necessaria per il funzionamento dei dati in un ampio contesto tecnologico. L’allineamento tra RDA e FRBR è pressoché completo. Gli elementi RDA utilizzati per la descrizione di una risorsa riflettono gli attributi e le relazioni associate alle entità Opera, Espressione, Manifestazione e Item definite da FRBR.13 Entità del Gruppo 1 di FRBR Opera – una creazione intellettuale o artistica distinta (cioè il contenuto intellettuale o artistico); Espressione – la realizzazione intellettuale o artistica di un’opera in forma di notazione alfanumerica, musicale o coreografica, di suono, immagine, oggetto, movimento, ecc., o in una qualsiasi combinazione di queste forme; Manifestazione – la materializzazione fisica di un’espressione di un’opera; Item – un esemplare singolo o istanza di una manifestazione.   Vedi gli attributi definiti nelle sezioni 4.2-4.5 e le relazioni definite nelle sezioni 5.2-5.3 di FRBR. Per dettagli sulla corrispondenza tra gli elementi RDA e gli attributi e le relazioni FRBR, vedi RDA to FRBR Mapping, . 13

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Nelle future release l’ambito di RDA potrebbe estendersi ad attributi e relazioni aggiuntivi associati alle quattro entità, che favoriscono la scoperta delle risorse, ma che non sono definiti in FRBR. RDA (0.2.2) precisa che alcuni attributi e relazioni, presenti in FRBR, non sono attualmente previsti da RDA, ma potranno esserlo in futuro. Si tratta di attributi e relazioni la cui finalità primaria è favorire le funzioni utente relative all’utilizzo delle risorse (per esempio, acquisizione o conservazione). Anche l’allineamento di RDA con FRAD è pressoché completo. Gli elementi RDA per la descrizione di una risorsa riflettono generalmente gli attributi e le relazioni associati alle entità persona, famiglia, ente e luogo definite da FRAD.14 Entità di FRAD Persona – un individuo o identità stabilita da un individuo (da solo o in collaborazione con uno o più individui); Famiglia – due o più persone collegate tra loro per nascita, matrimonio, adozione, unione civile o simile status giuridico, o che si presentano come una famiglia; Ente – organizzazione o gruppo di persone e/o organizzazioni identificati da un particolare nome, che agisce, o può agire, come un’unità; Luogo – ubicazione identificata da un nome.

FRBR non aveva inizialmente previsto l’entità Famiglia, poi inserita in FRAD per accogliere una richiesta della comunità archivistica internazionale. Allo stesso modo, RDA accoglie l’entità Famiglia e gli ulteriori attributi dell’entità Opera definiti in FRAD ma non inclusi originariamente in FRBR. In RDA gli attributi di FRAD associati alle entità nome, identificatore, punto d’accesso controllato e regole sono coperti solo in parte, ma nell’ambito di revisioni future del testo RDA potrebbe includere ulteriori attributi e relazioni (associati alle   Vedi gli attributi definiti nelle sezioni 4.1-4.7 e le relazioni definite nelle sezioni 5.3-5.4 di FRAD. Per dettagli sulla corrispondenza tra gli elementi RDA e gli attributi e le relazioni FRAD, vedi RDA to FRAD Mapping, . 14

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entità persona, famiglia, ente, luogo, opera, espressione, nome, identificatore, punto d’accesso controllato e regole) per favorire la scoperta delle risorse. Al momento, RDA non prevede gli attributi e le relazioni associati alle entità concetto, oggetto ed evento e le relazioni tra punti d’accesso controllati previsti in FRAD; inoltre non prevede attributi e relazioni (associati alle entità persona, famiglia, ente, opera ed espressione), la cui finalità primaria è favorire le funzioni utente relative alla gestione dei diritti. RDA è basato sui modelli logici dell’IFLA e contemporaneamente ha un forte legame con la tradizione catalografica precedente, in particolare con le Anglo-American Cataloguing Rules. 2nd edition (AACR2) e con le tradizioni catalografiche che ne furono all’origine: le Rules di Charles Cutter (Cutter 1876), i Principi di Parigi del 1961 (Chaplin e Anderson 1963), nonché col filone di studi teorici i cui rappresentanti più famosi sono Antonio Panizzi (Panizzi 1841) e Seymour Lubetzky (Lubetzky 1969). RDA deriva gran parte delle proprie istruzioni da AACR, ma le rielabora per produrre uno standard più semplice, adattabile ed efficiente. Il processo di riadattamento dipende dalla necessità di integrare i dati prodotti con RDA nei database già esistenti che si sono sviluppati intorno a AACR e a standard affini (RDA 0.3). Dal momento che il passaggio dalla produzione dei cataloghi basati sui record alla produzione di dati relativi alle entità previste da RDA sarà necessariamente graduale e progressivo, RDA ha tenuto conto di altri standard largamente diffusi, come l’International Standard Bibliographic Description (ISBD), il MARC 21 Format for Bibliographic Data,15 e il MARC 21 Format for Authority Data.16 Questi standard, che includono istruzioni relative al contenuto dei dati e istruzioni relative alla forma di presentazione o di registrazione fisica dei dati, in RDA sono dislocati – come si è visto – nell’appendice D e nell’appendice E. L’insieme degli elementi RDA è compatibile con ISBD, MARC   MARC 21 Format for Bibliographic Data, 1999 ed. (Washington: Library of Congress, 1999–). 16   MARC 21 Format for Authority Data, 1999 ed. (Washington: Library of Congress, 1999–). 15

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21 e Dublin Core.17 Per la mappatura dell’insieme degli elementi RDA con ISBD e MARC 21 vedi appendici D ed E di RDA. Nella progettazione di RDA sono stati presi in considerazione gli standard di metadati usati in altre comunità (archivi, musei, editori, web semantico, ecc.), come ONIX per la comunità degli editori e Dublin Core per il web semantico, allo scopo di raggiungere un livello di interoperabilità efficace tra questi standard e RDA. RDA è conforme anche a RDA/ONIX Framework for Resource Categorization.18

2.3 Funzioni utente e principi della descrizione RDA rispecchia le più recenti acquisizioni teoriche sulla catalogazione come i Principi di catalogazione internazionali (ICP), emanati dall’IFLA in occasione del congresso mondiale di Milano del 2009. Il JSC desiderava porre l’utente al centro del processo di ricerca e scoperta delle risorse offerto dalle linee guida. Non è una prospettiva nuova, ma il merito di ICP è stato la particolare enfasi posta sull’utente, che RDA ha voluto riprendere, confermando in questo modo che tutte le operazioni che si svolgono intorno alle risorse possono ricondursi all’unico obiettivo generale di servire l’utente. Questo approccio è coe­ rente con il contenuto di ICP definito dall’IFLA nello stesso periodo in cui si svolgeva la redazione di RDA: il principio più importante per l’elaborazione dei codici di catalogazione è l’interesse dell’utente.19 ICP ha aggiornato i Principi di Parigi del 1961 per adattarli all’universo bibliografico, tecnologico e informativo contemporaneo. Essi sono il frutto di cinque incontri annuali che si sono tenuti dal 2003 al 2007 (con un ulteriore incontro nel 2008 e l’e  Dublin Core Metadata Element Set, version 1.1 ([Dublin, Ohio]: Dublin Core Metadata Initiative, 2006), . 18   Si veda a questo proposito: RDA/ONIX Framework for Resource Categorization, version 1.0 (Released August 1, 2006), . 19   Si veda per un approfondimento (Guerrini e Genetasio 2012). 17

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manazione nel 2009 a Milano), tra redattori dei codici ed esperti di catalogazione provenienti dai diversi continenti, sotto la guida instancabile di Barbara B. Tillett, della Library of Congress. Gli obiettivi alla base della definizione di ICP erano motivati dalla necessità di abbandonare i limiti teorici e normativi legati alla realizzazione dei cataloghi su schede cartacee. Gli elementi di novità sono numerosi ma in particolare si segnala l’enunciazione di alcuni principi guida ritenuti indispensabili per garantire efficacia ed efficienza ai codici e ai sistemi di catalogazione; questi principi vengono ripresi da RDA. Il primo principio prevede che i dati per la descrizione e l’accesso siano prodotti per soddisfare i bisogni dell’utente. Perciò, i dati dovrebbero consentire all’utente di: • trovare le risorse che corrispondono ai criteri di ricerca da lui definiti; • trovare tutte le risorse che materializzano un’opera particolare o un’espressione particolare di quell’opera; • trovare tutte le risorse associate a una particolare persona, famiglia o ente; • trovare tutte le risorse su un dato soggetto; • trovare opere, espressioni, manifestazioni e item collegati a quelli restituiti in risposta alla propria ricerca; • trovare persone, famiglie ed enti che corrispondono ai criteri di ricerca da lui definiti; • trovare persone, famiglie o enti collegati alla persona, famiglia o ente rappresentati dai dati recuperati in risposta alla propria ricerca; • identificare la risorsa descritta (cioè, confermare che la risorsa descritta corrisponde alla risorsa cercata, o distinguere tra due o più risorse con le stesse caratteristiche o con caratteristiche simili); • identificare la persona, famiglia o ente rappresentato dai dati (cioè, confermare che l’entità descritta corrisponde all’entità cercata, o distinguere tra due o più entità con lo stesso nome o con nomi simili, ecc.); • selezionare una risorsa appropriata alle proprie esigenze riguardo alle caratteristiche fisiche del supporto, nonché alla formattazione e codifica delle informazioni memorizzate sul supporto; 55

• selezionare una risorsa appropriata alle proprie esigenze riguardo alle caratteristiche di contenuto dell’opera o dell’espressione (per esempio, forma, destinatari, lingua); • ottenere una risorsa (cioè, acquisire una risorsa per acquisto, prestito, ecc., o avere accesso elettronicamente a una risorsa tramite una connessione online a un computer remoto); • comprendere le relazioni tra due o più entità; • comprendere le relazioni tra l’entità descritta e un nome con il quale l’entità è conosciuta (per esempio, una forma linguistica differente del nome); • comprendere perché un determinato nome o titolo è stato scelto come nome o titolo preferito per l’entità. La creazione di dati secondo lo standard RDA dovrebbe, inoltre, rispondere a principi di efficienza, flessibilità e continuità (RDA 0.4.2.2–0.4.2.4). Il principio di efficienza richiede che, in relazione alla tecnologia in uso, i dati consentano di svolgere le funzioni con i minori sforzi e costi possibili. Naturalmente una tecnologia più vecchia consentirà di svolgere le funzioni stabilite, ma a un costo maggiore rispetto a una tecnologia recente. Il principio di flessibilità stabilisce che i dati dovrebbero funzionare indipendentemente dal formato, mezzo o sistema utilizzato per l’archiviazione o la comunicazione. Essi dovrebbero essere adatti all’utilizzo in una molteplicità di contesti. Il principio di continuità prevede che i dati siano adatti all’integrazione nei database esistenti (specialmente quelli basati su AACR e standard affini), per garantire che RDA non sia solo orientato al futuro, ma sia anche compatibile con i dati prodotti fino a oggi dalle biblioteche con enormi investimenti. Gli altri principi che RDA (0.4.3) deriva da ICP sono: uso comune (ICP, 2.2), rappresentazione (ICP, 2.3), accuratezza (ICP, 2.4), sufficienza (ICP, 2.5); a essi aggiunge alcuni requisiti per i dati: differenziazione (RDA 0.4.3.1), relazioni (RDA 0.4.3.3), attribuzione (RDA 0.4.3.6) e uniformità (RDA 0.4.3.8).

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I principi di RDA in breve Differenziazione. I dati che descrivono una risorsa dovrebbero differenziarla da altre risorse. Sufficienza. I dati che descrivono una risorsa dovrebbero essere sufficienti a soddisfare i bisogni dell’utente nella selezione di una risorsa appropriata. Relazioni. I dati che descrivono una risorsa dovrebbero indicare relazioni significative tra la risorsa descritta e altre risorse. Rappresentazione. I dati che descrivono una risorsa dovrebbero riflettere la rappresentazione che la risorsa dà di se stessa. Accuratezza. I dati che descrivono una risorsa dovrebbero fornire informazioni supplementari per correggere o chiarire rappresentazioni ambigue, inintelligibili o fuorvianti basate sulle fonti d’informazione che fanno parte della risorsa. Attribuzione. I dati che registrano le relazioni tra una risorsa e una persona, famiglia o ente a essa associati dovrebbero riflettere le attribuzioni di responsabilità, che siano accurate o meno. Pratica o uso comune. I dati che non sono trascritti dalla risorsa dovrebbero riflettere l’uso comune nella lingua e nella scrittura scelta per la loro registrazione. L’agenzia che crea i dati può preferire più lingue e scritture. Uniformità. Le appendici relative a maiuscole, abbreviazioni, ordine degli elementi, punteggiatura, ecc., dovrebbero favorire l’uniformità nella presentazione dei dati che descrivono una risorsa o un’entità associata a una risorsa.

Si trova concreto riscontro di queste leggi generali in molte istruzioni di RDA; ove possibile, i principi verranno richiamati nella presentazione delle linee guida in questo manuale. Qui può essere utile un esempio di applicazione di due principi in una specifica istruzione: il principio dell’uso comune e dell’interesse dell’utente si possono riconoscere nell’impiego di formulazioni del linguaggio quotidiano, anziché di abbreviazioni latine previste da altre norme nazionali e internazionali. Qualche catalogatore ha espresso la preoccupazione che sostituendo formule adottate da decenni con parole scritte per esteso e quindi in un linguaggio chiaramente comprensibile agli utenti (per esempio, “luogo di pubblicazione non identificato”, “editore non identificato”, “data di pubblicazione non identificata”), si sarebbe 57

persa la possibilità di condividere le registrazioni a livello internazionale. Con RDA e l’utilizzo di tecnologie innovative, questo pericolo è scongiurato: i vocabolari controllati consentono di utilizzare parole del linguaggio comune per la registrazione dei dati bibliografici e di registrarli in modo tale che le macchine possano in seguito visualizzare i diversi termini nella lingua preferita dall’utente per la visualizzazione dei dati.

2.4 La struttura del testo delle linee guida RDA presenta una struttura innovativa rispetto a qualsiasi altro codice precedente, perché è priva di una sezione dedicata alla descrizione. Le funzioni fondamentali di RDA, infatti, sono identificare e collegare, e queste si riflettono direttamente nell’organizzazione dei capitoli. Descrivere e identificare possono sembrare operazioni uguali, ma non è così. Una descrizione infatti è identificativa soltanto quando fornisce tutti gli elementi di conoscenza (cioè gli attributi) di un’entità necessari e sufficienti a identificarla, ovvero a distinguerla con certezza da altre entità simili (Bianchini 2015, 173–175). RDA si divide in dieci sezioni: • le sezioni 1–4 trattano gli elementi che corrispondono agli attributi delle entità definiti in FRBR e FRAD; gli attributi sono gli strumenti utilizzati per l’identificazione delle entità previste dalle linee guida; • le sezioni 5–10 trattano gli elementi che corrispondono alle relazioni definite in FRBR e FRAD e che le linee guida utilizzano per collegare le entità. Il capitolo iniziale di ogni sezione (capitoli 1, 5, 8, 12, 16, 18, 23, 24, 29 e 33) fissa gli obiettivi e i principi strutturali alla base delle linee guida e delle istruzioni contenute in quella sezione, mentre i capitoli successivi trattano gli attributi o le relazioni che favoriscono una funzione utente, in questo modo:

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Attributi Sezione 1: tratta gli attributi di manifestazioni e item più comunemente usati per identificare una risorsa (capitolo 2), per selezionare una risorsa che risponda alle esigenze dell’utente rispetto a formato e codifica (capitolo 3) e per ottenere una risorsa (capitolo 4). Sezione 2: tratta gli attributi di opere ed espressioni più comunemente usati per identificare un’opera o un’espressione (capitolo 6) e per selezionare un’opera o un’espressione che risponda alle esigenze dell’utente rispetto al contenuto (capitolo 7). Sezione 3: tratta gli attributi di persone (capitolo 9), famiglie (capitolo 10) ed enti (capitolo 11) più comunemente usati per identificare tali entità. Sezione 4: tratta gli attributi di concetti (capitolo 13*),20 oggetti (capitolo 14*), eventi (capitolo 15*) e luoghi (capitolo 16) più comunemente usati per identificare tali entità. Relazioni Sezione 5: tratta le relazioni primarie tra opera, espressione, manifestazione e item (capitolo 17). Sezione 6: tratta le relazioni usate per trovare opere (capitolo 19), espressioni (capitolo 20), manifestazioni (capitolo 21) e item (capitolo 22) associati a una particolare persona, famiglia o ente. Sezione 7: tratta le relazioni usate per trovare un’opera su un particolare soggetto (capitolo 23). Sezione 8: tratta le relazioni usate per trovare opere correlate (capitolo 25), espressioni correlate (capitolo 26), manifestazioni correlate (capitolo 27) e item correlati (capitolo 28). Sezione 9: tratta le relazioni usate per trovare persone correlate (capitolo 30), famiglie correlate (capitolo 31) ed enti correlati (capitolo 32). Sezione 10: tratta le relazioni usate per trovare concetti correlati (capitolo 34*), oggetti correlati (capitolo 35*), eventi correlati (capitolo 36*) e luoghi correlati (capitolo 37*).   I capitoli contrassegnati da un asterisco verranno sviluppati in future release di RDA. 20

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Linee guida e istruzioni aggiuntive sono fornite nelle appendici. Appendici A: Maiuscole B: Abbreviazioni C: Articoli iniziali D: Sintassi della registrazione di dati descrittivi E: Sintassi della registrazione per il controllo dei punti d’accesso F: Istruzioni aggiuntive per i nomi di persona G: Titoli nobiliari, di rango, ecc. H: Date nel calendario cristiano I: Designatori di relazione: Relazioni tra una risorsa e persone, famiglie ed enti associati a quella risorsa J: Designatori di relazione: Relazioni tra opere, espressioni, manifestazioni e item K: Designatori di relazione: Relazioni tra persone, famiglie ed enti L: Designatori di relazione: Relazioni tra concetti, oggetti, eventi e luoghi M: Designatori di relazione: Relazioni tra soggetti

2.5 Element set ed elementi essenziali Identificare e fornire accesso a una risorsa mediante RDA significa creare i dati per quella risorsa, ovvero registrare dati rispondenti ai bisogni degli utenti, precisi e riutilizzabili. RDA è uno standard di contenuto e di conseguenza non prevede una parte di istruzioni dedicata alla presentazione formale dei dati; questa risulta dalla visualizzazione on the fly dei dati registrati. È spontaneo chiedersi: quali e quanti dati compongono l’insieme degli elementi (element set) per una risorsa? Quali dati è necessario registrare per una determinata risorsa? La risposta di RDA a questa domanda è duplice; da un lato non c’è un limite massimo di dati registrabili. Il limite fisico delle schede cartacee (che aveva obbligato i catalogatori a selezionare enormemente i dati da registrare in un formato molto piccolo, 7,7 x 12,5 cm) è ormai dimenticato e regole dovute alla tecnologia cartacea, come quella che imponeva di registra60

re al massimo tre autori per ciascuna pubblicazione prodotta a più mani, sono del tutto superate.21 È l’agenzia che crea i dati a stabilire, in modo autonomo, se un certo dato (per esempio il peso di un libro) è utile per l’utente a cui si rivolge. Dall’altro, RDA prevede un numero minimo di dati, senza i quali non è possibile realizzare la prima funzione, ovvero l’identificazione della risorsa. Perciò, per essere certi che i dati creati e forniti siano realmente rispondenti ai bisogni degli utenti, le linee guida prevedono un insieme di elementi essenziali, definiti in inglese core elements. Si tratta di una condizione indispensabile: una registrazione non può essere considerata conforme a RDA se non presenta tutti gli elementi essenziali previsti nelle istruzioni. Gli elementi essenziali sono dati obbligatori, ma alcuni lo sono solo se applicabili alla risorsa che si descrive e se sono necessari per identificare con precisione un’entità (e distinguerla da altre entità simili); per esempio, il titolo proprio è un elemento sempre obbligatorio (RDA 2.3), la data di un’opera è un elemento obbligatorio per identificare un trattato (RDA 6.4). Gli elementi essenziali di RDA per la descrizione delle risorse sono stati selezionati in base ai giudizi di FRBR sulla capacità di ciascun attributo e ciascuna relazione di favorire le seguenti funzioni utente:22 • identificare e selezionare una manifestazione; • identificare opere ed espressioni materializzate in una manifestazione; • identificare il creatore o i creatori di un’opera. Gli elementi essenziali di RDA per la descrizione delle entità associate alle risorse sono stati selezionati in base ai giudizi di FRBR sulla capacità di ciascun attributo e ciascuna relazione di   La “regola del tre” (la registrazione in una scheda fino a tre autori) era dovuta a motivi economici: risparmio nella redazione e produzione di schede “intestate” agli autori; quando gli autori erano più di tre, il titolo veniva considerato l’elemento principale dell’intestazione, insieme al primo autore nominato. 22   Vedi FRBR, capitolo 6. 21

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favorire le seguenti funzioni utente:23 • trovare una persona, famiglia o ente associati a una risorsa; • identificare una persona, famiglia o ente. Gli elementi identificati in RDA come elementi essenziali sono elencati in liste suddivise per ciascun tipo di entità (RDA 0.6.2–0.6.9). Quando si registra un elemento essenziale è obbligatorio registrare almeno un dato, mentre eventuali altri dati aggiuntivi sono facoltativi. Come requisito minimo per avere dati conformi a RDA, l’insieme degli elementi per un’opera, espressione, manifestazione o item dovrebbe includere tutti gli elementi essenziali che sono applicabili alla risorsa e che sono facilmente accertabili. L’insieme degli elementi dovrebbe, inoltre, includere qualsiasi elemento aggiuntivo che si renda necessario per distinguere una risorsa da una o più risorse con informazioni identificative simili. L’inclusione di altri elementi prestabiliti o di istanze successive di tali elementi è facoltativa. L’agenzia responsabile della creazione dei dati può scegliere di definire politiche e linee guida interne sui livelli di descrizione e sull’authority control da applicare in modo generale o per categorie specifiche di risorse e di altre entità, oppure può stabilire di affidare le decisioni sul livello di dettaglio al giudizio del catalogatore o di colui che crea i dati. Per esempio, le agenzie nazionali dei paesi di lingua tedesca, tramite la Commissione per gli Standard Bibliografici, ha adottato tutti gli elementi obbligatori di RDA e un insieme di elementi in più, definiti elementi aggiuntivi (Zusatzelemente), che nel loro complesso hanno costituito un “insieme di elementi standard per i paesi di lingua tedesca” (Aliverti, Behrens, e Schaffner 2016; Arbeitsstelle für Standardisierung 2016). In alcuni casi, laddove RDA non prevede istruzioni o fornisce istruzioni non adeguate e non è possibile avvalersi delle indicazioni della Library of Congress Policy for Cooperative Cataloguing, la Commissione per gli standard bibliografici ha inserito proprie istruzioni aggiuntive per garantire l’uniformità dei dati prodotti dalle agenzie di lingua tedesca (Behrens, Frodl, e Po 

23

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Vedi FRAD, capitolo 6.

lak-Bennemann 2014, 695). Inoltre la Commissione ha dovuto fornire indicazioni più precise nei punti in cui le linee guida di RDA offrono alternative e opzioni. Infine, la Commissione ha relizzato un sito web nella forma di un wiki (), nel quale si possono trovare tutte le istruzioni che possono aiutare il catalogatore nella applicazione delle istruzioni, anche relative al formato di registrazione (di cui RDA, come si è visto, non si occupa). Le indicazioni di RDA sono quindi state integrate dalla Commissione per gli standard bibliografici per renderle effettivamente applicabili mediante istruzioni aggiuntive, chiarimenti, esempi in lingua tedesca e infine istruzioni operative per la registrazione dei dati mediante gli applicativi specifici utilizzati nelle diverse biblioteche dell’area interessata. Nei prossimi paragrafi, si riportano gli elementi essenziali per la registrazione degli attributi delle entità.

2.6 Elementi obbligatori per Manifestazioni e Item Nella registrazione dei dati che identificano e descrivono un’entità si includono, come minimo, tutti gli elementi elencati di seguito, quando sono applicabili al caso specifico e sono facilmente accertabili (RDA 0.6.5). Per esempio, nel caso delle manifestazioni l’elemento numerazione dei seriali è obbligatorio soltanto per i seriali, oppure la data di produzione è obbligatoria solo per le risorse non pubblicate. La condizione che i dati siano facilmente accertabili ha lo scopo di mettere le agenzie nella condizione di cercare i dati da registrare sulla risorsa o sulle fonti di reference che hanno a disposizione (comprese naturalmente quelle in linea) e di svincolarle dall’obbligo di fornire un dato quando risulti molto difficile o troppo dispendioso individuarlo. Di seguito si riportano gli elementi che identificano e descrivono un’entità. Titolo Titolo proprio Formulazione di responsabilità 63

Formulazione di responsabilità relativa al titolo proprio (se più d’una, solo la prima è obbligatoria) Formulazione di edizione Designazione di edizione Designazione di una revisione identificata di un’edizione Numerazione di seriali Designazione numerica e/o alfabetica del primo fascicolo o parte della sequenza (per la prima o unica sequenza) Designazione cronologica del primo fascicolo o parte della sequenza (per la prima o unica sequenza) Designazione numerica e/o alfabetica dell’ultimo fascicolo o parte della sequenza (per l’ultima o unica sequenza) Designazione cronologica dell’ultimo fascicolo o parte della sequenza (per l’ultima o unica sequenza) Formulazione di produzione Data di produzione (per una risorsa in forma non pubblicata) Formulazione di pubblicazione Luogo di pubblicazione (se più d’uno, solo il primo è obbligatorio) Nome dell’editore (se più d’uno, solo il primo è obbligatorio) Data di pubblicazione Formulazione di distribuzione Luogo di distribuzione (per una risorsa pubblicata, se il luogo di pubblicazione non è identificato; se più d’uno, solo il primo è obbligatorio) Nome del distributore (per una risorsa pubblicata, se l’editore non è identificato; se più d’uno, solo il primo è obbligatorio) Data di distribuzione (per una risorsa pubblicata, se la data di pubblicazione non è identificata) Formulazione di manifattura 64

Luogo di manifattura (per una risorsa pubblicata, se né il luogo di pubblicazione né il luogo di distribuzione sono identificati; se più d’uno, solo il primo è obbligatorio) Nome della manifattura (per una risorsa pubblicata, se né l’editore né il distributore sono identificati; se più d’uno, solo il primo è obbligatorio) Data di manifattura (per una risorsa pubblicata, se né la data di pubblicazione, né la data di distribuzione né la data di copyright sono identificate) Data di copyright Data di copyright (se né la data di pubblicazione, né la data di distribuzione sono identificate) Formulazione di serie Titolo proprio della serie Numerazione all’interno della serie Titolo proprio della sottoserie Numerazione all’interno della sottoserie Identificatore per la manifestazione Identificatore per la manifestazione (se più d’uno, si preferisce un identificatore riconosciuto a livello internazionale, se applicabile) Tipo di supporto Tipo di supporto Estensione Estensione (solo se la risorsa è completa o se l’estensione totale è conosciuta)

2.7 Elementi obbligatori per Opera ed Espressione Nella registrazione dei dati che identificano un’opera, si includono, come minimo, gli elementi che seguono, quando applicabili e facilmente accertabili: 65

Titolo preferito per l’opera Identificatore per l’opera RDA presenta una ricca terminologia collegata al titolo, che è l’attributo più importante di un’opera; per questo motivo, è opportuno chiarire subito il significato di questo concetto e dei concetti a esso correlati. Il titolo preferito costituisce infatti la base del punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera. Nella costruzione del punto d’accesso autorizzato, si fa precedere il titolo preferito, se appropriato, dal punto d’accesso autorizzato che rappresenta la persona, famiglia o ente responsabile dell’opera (RDA 6.27.1). Se il titolo preferito per un’opera coincide o è simile al titolo per un’opera differente, o al nome per una persona, famiglia o ente, si distinguono gli elementi diversi mediante la registrazione di altrettanti elementi identificativi aggiuntivi, scelti dalla lista seguente, in base alla necessità: Forma dell’opera Data dell’opera Luogo di origine dell’opera Altra caratteristica distintiva dell’opera Si registrano questi elementi come elementi distinti, come parti del punto d’accesso che rappresenta l’opera, o come entrambi. Nell’identificazione di un’opera musicale con un titolo non distintivo, si registrano tutti gli elementi applicabili scelti tra i seguenti: Mezzo d’interpretazione Designazione numerica di un’opera musicale Chiave Per opere musicali con titoli distintivi, si registrano tutti gli elementi seguenti necessari per differenziare l’opera da altre opere con lo stesso titolo. Si registrano gli elementi come elementi distinti, come parti del punto d’accesso che rappresenta l’opera, o come entrambi. 66

Nella registrazione dei dati che identificano un’espressione, si includono, come minimo, gli elementi seguenti applicabili all’espressione: Identificatore per l’espressione Tipo di contenuto Lingua dell’espressione Si registrano gli elementi come elementi distinti, come parti del punto d’accesso che rappresenta l’espressione, o come entrambi. Si registrano tutti gli elementi identificativi aggiuntivi della lista seguente necessari per differenziare l’espressione di un’opera da un’altra espressione: Data dell’espressione Altra caratteristica distintiva dell’espressione Si registrano gli elementi come elementi distinti, come parti del punto d’accesso che rappresenta l’espressione, o come entrambi. Nella descrizione di un’espressione cartografica, si includono, come minimo, gli elementi seguenti aggiuntivi applicabili all’espressione: Scala orizzontale del contenuto cartografico Scala verticale del contenuto cartografico

2.8 Elementi obbligatori per Persona, Famiglia ed Ente Nella registrazione dei dati che identificano una persona, famiglia o ente si includono, come minimo, gli elementi seguenti applicabili e facilmente accertabili. Nome preferito per la persona Titolo della persona (una parola o frase che indica sangue reale, nobiltà, rango o carica ecclesiastica; un appellativo per un religioso) Data di nascita 67

Data di morte Altra designazione associata alla persona (per un santo cristiano, uno spirito, una persona citata in una scrittura sacra o in un libro apocrifo, una personalità fittizia o leggendaria, o un’entità reale non umana). Professione o occupazione (per una persona il cui nome consiste di una frase o appellativo che non trasmette l’idea che si tratta di una persona) Identificatore per la persona Nome preferito per la famiglia Tipo di famiglia Data associata alla famiglia Identificatore per la famiglia Nome preferito per l’ente Sede della conferenza, ecc. Data della conferenza, ecc. Istituzione associata (per conferenze, ecc., se il nome dell’istituzione consente un’identificazione migliore rispetto al nome locale del luogo, o se il nome locale è sconosciuto o non può essere accertato facilmente) Numero della conferenza, ecc. Tipo di ente (per un ente il cui nome non trasmette l’idea che si tratta di un ente) Identificatore per l’ente Si registrano gli elementi sopra elencati come elementi distinti, come parti del punto d’accesso che rappresenta una persona, famiglia o ente, o come entrambi. Se il nome preferito per una persona, famiglia o ente coincide con o è simile al nome con cui un’altra persona, famiglia o ente è conosciuto, si distinguono gli elementi simili con la registrazione di tutti gli elementi identificativi aggiuntivi necessari, scelti dalla lista seguente: Titolo della persona (altro termine indicativo di rango, onorificenza, o ufficio) Forma del nome completa 68

Professione o occupazione Periodo di attività della persona Altra designazione associata alla persona Luogo associato alla famiglia Membro preminente della famiglia Ubicazione della sede Data di costituzione Data di cessazione Periodo di attività dell’ente Istituzione associata Altra designazione associata all’ente Si registrano gli elementi come elementi distinti, come parti del punto d’accesso che rappresenta la persona, famiglia o ente, o come entrambi.

2.9 Registrazione delle relazioni primarie tra Opera, Espressione, Manifestazione e Item Nella registrazione delle relazioni primarie tra un’opera, espressione, manifestazione e item, si include, come minimo, l’opera manifestata, cioè l’opera che si materializza nella manifestazione considerata. Se si è in presenza di un caso che contempla più espressioni della medesima opera, è necessario registrare anche l’espressione manifestata. Le relazioni primarie – trattate nel capitolo 17 di RDA – sono le relazioni che intercorrono tra opera, espressione, manifestazione e item inerenti alle definizioni FRBR di quelle entità: a) la relazione tra un’opera e un’espressione mediante la quale l’opera è realizzata e la relazione reciproca tra l’espressione e l’opera; b) la relazione tra un’espressione di un’opera e una manifestazione che è la materializzazione di quell’espressione e la relazione reciproca tra la manifestazione e l’espressione; c) la relazione tra una manifestazione e un item che è l’esemplificazione di quella manifestazione e la relazione reciproca tra l’item e la manifestazione. 69

Se nella manifestazione sono materializzate più opere, è obbligatoria solo l’opera manifestata preminente o la prima citata. Se nella manifestazione sono materializzate più espressioni, è obbligatoria solo l’espressione manifestata preminente o la prima citata.

2.10 Registrazione delle relazioni con Persone, Famiglie ed Enti associati a una risorsa Nella registrazione delle relazioni tra una risorsa e le persone, famiglie o enti associati a quella risorsa, si includono, come minimo, i seguenti elementi che siano applicabili e facilmente accertabili: Creatore Altre persone, famiglie o enti associati a un’opera Se si ha più di un creatore, è obbligatorio solo il creatore con responsabilità principale che è il primo citato nella risorsa in cui si materializza l’opera o nelle fonti di reference. Se invece la responsabilità principale non è indicata, è obbligatorio solo il creatore citato per primo. Altre persone, famiglie o enti associati a un’opera sono un elemento obbligatorio solo se il punto d’accesso autorizzato che rappresenta quella persona, famiglia o ente si utilizza per costruire il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera.

2.11 Registrazione delle relazioni di soggetto Nella registrazione di relazioni tra un’opera e un’entità soggetto dell’opera, si include, come minimo, un elemento di relazione di soggetto. Il punto d’accesso che rappresenta l’entità soggetto può essere costruito sia con il nome, titolo o termine preferito per l’entità, sia con un numero di classificazione che la rappresenta. Si costruisce il punto d’accesso che rappresenta l’entità soggetto 70

sulla base degli standard per i punti d’accesso per soggetto e per numero di classificazione usati dall’agenzia che crea i dati.

2.12 Registrazione di relazioni tra entità correlate La registrazione delle relazioni tra opere, espressioni, manifestazioni e item correlati non è obbligatoria. RDA non fornisce una precisa definizione per stabilire che cosa significhi entità correlate (per esempio, opera correlata, espressione correlata, ecc.) ma soltanto alcuni esempi, da cui è possibile intuire la natura della relazione. Secondo RDA, per esempio: • un’opera correlata è un adattamento, un commento, un supplemento, un sequel, una parte di un’opera più ampia; • un’espressione correlata è una versione rivista, una traduzione; • una manifestazione correlata è una manifestazione in un formato diverso; • un item correlato è un item utilizzato come base per la riproduzione di una microforma. Analogamente non è obbligatoria la registrazione delle relazioni tra persone, famiglie ed enti.

2.13 Punti d’accesso RDA fornisce istruzioni sulla costruzione dei punti d’accesso autorizzati e varianti che rappresentano opere, espressioni, persone, famiglie ed enti (RDA 0.7). I termini punto d’accesso, punto d’accesso autorizzato e punto d’accesso variante sono usati in RDA con un significato specifico, leggermente diverso da quello previsto dalla Dichiarazione di Principi di catalogazione internazionali (ICP). In RDA, il punto d’accesso è un “nome, termine, codice, ecc. che rappresenta un’entità specifica”. Il punto d’accesso autorizzato è un “punto d’accesso standardizzato che rappresenta un’entità”. Il punto d’accesso variante è un’“alternativa al punto d’accesso autorizzato che rappresenta 71

un’entità”. RDA fornisce inoltre istruzioni sull’uso di punti d’accesso autorizzati per la registrazione dei seguenti tipi di relazione: • relazioni primarie tra una manifestazione e un’opera o un’espressione materializzata nella manifestazione; • relazioni tra una risorsa e persone, famiglie ed enti associati alla risorsa; • relazioni tra opere, espressioni, manifestazioni e item; • relazioni tra persone, famiglie ed enti. In aggiunta, RDA fornisce indicazioni sull’uso dei titoli (titolo proprio, titolo parallelo, titolo variante, ecc.) come punti d’accesso. RDA non fornisce indicazioni sull’uso di altri elementi come punti d’accesso. Nel rispetto del principio di variazione locale formulato da Ranganathan (Ranganathan 1964, 65, 1967, 129), le agenzie che utilizzano dati conformi a RDA possono decidere quali elementi aggiuntivi possono essere indicizzati sulla base dei bisogni dei propri utenti e in considerazione delle caratteristiche dei propri sistemi di gestione dei dati.

2.14 Alternative e opzioni RDA include un certo numero di linee guida e di istruzioni contrassegnate dai termini Alternativa o Opzione (RDA 0.8). Le linee guida e le istruzioni alternative offrono una soluzione differente rispetto a quella enunciata nella linea guida o nell’istruzione che precede. Le istruzioni facoltative forniscono indicazioni per: a) l’aggiunta facoltativa di dati supplementari rispetto alle istruzioni immediatamente precedenti; oppure b) l’omissione facoltativa di dati specifici trattati nelle istruzioni immediatamente precedenti. L’agenzia responsabile della creazione dei dati può scegliere di: a) delineare politiche e linee guida sull’applicazione di alter72

native e opzioni; oppure b) affidare le decisioni sull’uso di alternative e opzioni al giudizio del catalogatore o di colui che crea i dati.

2.15 Eccezioni ed esempi RDA include una serie di istruzioni indicate come eccezioni. Un’eccezione è un’istruzione che prevale sull’istruzione immediatamente precedente e che si applica a uno specifico tipo di risorsa, condizione, ecc. (RDA 0.9). Una componente fondamentale per la comprensione di RDA è costituita dagli esempi; essi illustrano l’applicazione della specifica istruzione sotto la quale compaiono e soltanto i dati ai quali quell’istruzione si riferisce (RDA 0.10). Se i dati di un altro elemento hanno diretta rilevanza per l’elemento che essi illustrano, l’elemento collegato è generalmente richiamato in una nota esplicativa. Per esempio, dove RDA fornisce istruzioni sulla registrazione di altre informazioni sul titolo, il relativo esempio mostra le altre informazioni sul titolo e include una nota esplicativa che indica la forma registrata come titolo proprio. Dato che tutti gli esempi nel toolkit sono formattati con un fondino colorato e un rientro a destra e sono preceduti dalla parola ESEMPI, l’esempio relativo alle altre informazioni sul titolo si presenta quindi così: ESEMPI Applesoft command editor Titolo proprio: A.C.E.

Di solito, gli esempi non mostrano la punteggiatura che precede e chiude un elemento prevista dalla presentazione ISBD. Infatti RDA è uno standard di contenuto, e quindi mostra solo il contenuto degli elementi; per questo stesso motivo, linee guida sulla presentazione dei dati secondo le specifiche ISBD, inclusa la punteggiatura, si trovano nell’appendice D di RDA. Poiché, tuttavia, ISBD è uno standard largamente e storicamente diffuso nel mondo bibliotecario, la punteggiatura convenziona73

le ISBD è presente per semplicità (e, se vogliamo, chiarezza) negli esempi che illustrano la relazione tra due entità correlate (che possono essere identificate rispettivamente con un punto d’accesso, o con un identificativo, oppure con una descrizione “strutturata”). Per esempio, in corrispondenza dell’istruzione relativa alla registrazione della relazione con una manifestazione correlata, la descrizione strutturata della corrispondente risorsa reca la punteggiatura ISBD tra gli elementi: ESEMPI Riprodotto come: Lacey, WA : OCLC Preservation Service Center on behalf of University of Washington Libraries, 2005. – 1 bobina di microfilm ; 10 cm, 35 mm. – Bobinata con altri titoli

La punteggiatura ISBD è presente anche nelle note esplicative che includono due o più elementi. Per esempio, in corrispondenza dell’istruzione relativa alla costruzione del punto d’accesso autorizzato che rappresenta un arrangiamento, trascrizione, ecc., di un’opera musicale, la nota è così visualizzata: ESEMPI Berlioz, Hector, 1803–1869. Corsaire; arrangiata Risorsa descritta: The corsaire : overture for concert band / transcribed by Gunther Schuller. Trascrizione di una ouverture di Berlioz composta originariamente per orchestra

Gli esempi che illustrano la costruzione di punti d’accesso autorizzati e varianti usano la punteggiatura specificata in AACR2 (prevista in RDA, appendice E). ESEMPI Smith, John, 1832–1911 Chiesa cattolica. Papa (1978–2005 : Giovanni Paolo II)

Nell’uso di un punto d’accesso autorizzato o di una descri74

zione strutturata che registra la relazione con un’opera, espressione, manifestazione o item correlato, gli esempi illustrano l’utilizzo di designatori di relazione (vedi paragrafo 9.2.5). Il punto d’accesso autorizzato o la descrizione strutturata sono preceduti da una frase introduttiva che corrisponde al designatore di relazione applicabile (RDA, appendice J). ESEMPI Parodia di: Tolkien, J. R. R. (John Ronald Reuel), 1892–1973. Lord of the rings

La traslitterazione sistematica usata negli esempi segue gli schemi scelti congiuntamente dall’American Library Association, dalla Canadian Library Association e dalla Library of Congress, disponibili sul sito web della Library of Congress.24 È importante notare che in RDA Toolkit, tutti gli esempi illustrano gli elementi come sarebbero stati registrati da un’agenzia che adotta l’inglese come lingua preferita. Tuttavia alcune parti dei punti d’accesso si costruiscono in base alla lingua preferita dell’agenzia che crea i dati. Perciò, dati importanti come i punti d’accesso creati da agenzie di lingua diverse possono essere diversi tra loro, ovvero formulati ciascuno nella lingua dell’agenzia bibliografica che crea i dati. La soluzione dipende da una corretta interpretazione delle istruzioni di RDA, che, come affermato, sono flessibili e si adattano ai vari contesti linguistici, per il principio del vantaggio dell’utente. In questo volume gli esempi verranno mostrati nella forma che userebbe un’agenzia di lingua italiana, salvo casi espressamente indicati.

2.16 Internazionalizzazione RDA è progettata per l’uso in un contesto globale. Per questo motivo, include linee guida utili per favorire il suo uso a livello internazionale: lingua e scrittura (RDA 0.11.2)   .

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cifre (RDA 0.11.3) date (RDA 0.11.4) unità di misura (RDA 0.11.5). Lingua e scrittura. Se le istruzioni per un elemento prevedono la trascrizione, i dati si trascrivono nella lingua e scrittura in cui compaiono nella fonte d’informazione da cui sono desunti. È consentita la trascrizione dei dati in forma traslitterata se essi non possono essere registrati nella scrittura usata sulla fonte da cui sono presi. È, inoltre, consentita la registrazione dei dati in forma traslitterata in aggiunta alla forma della scrittura originale. Altri elementi si registrano generalmente nella lingua e scrittura preferita dall’agenzia che crea i dati. In ogni caso, alcune istruzioni specificano l’uso di termini in lingua italiana (per esempio, editore non identificato) o forniscono una lista controllata di termini in italiano (per esempio, i termini utilizzati per tipo di media, tipo di supporto, materiale di base). Le agenzie che creano dati che possono essere usati in un contesto diverso per lingua e scrittura modificheranno queste istruzioni, in accordo con le proprie preferenze di lingua e scrittura, e sostituiranno i termini in lingua inglese specificati in RDA con i termini appropriati all’uso nel rispettivo contesto. Altrettanto hanno fatto le traduzioni autorizzate di RDA (come quella italiana). Cifre. Se le istruzioni per un elemento prevedono la trascrizione, le cifre si trascrivono nella forma in cui compaiono nella fonte d’informazione da cui sono desunti. Nella registrazione delle cifre, è consentito l’utilizzo della forma preferita dall’agenzia che crea i dati, sia in sostituzione sia in aggiunta alla registrazione dei dati sulla risorsa. Le cifre che compaiono all’interno di alcuni altri elementi prestabiliti si registrano inoltre, generalmente, nella forma in cui compaiono nella fonte d’informazione da cui i dati sono desunti. È consentita la sostituzione con cifre equivalenti nella scrittura preferita dall’agenzia che crea i dati. Date. Se le istruzioni per un elemento prevedono la trascrizione, le date si trascrivono nella forma in cui compaiono nella fonte d’informazione da cui sono desunti. Nella registrazione delle date, è consentito l’utilizzo della forma preferita dall’agen76

zia che crea i dati, sia in sostituzione sia in aggiunta alla registrazione nella forma originale. Le date che compaiono all’interno di alcuni altri elementi prestabiliti si registrano inoltre, generalmente, nella forma in cui compaiono nella fonte d’informazione da cui i dati sono desunti. È consentita la sostituzione con cifre equivalenti nella scrittura preferita dall’agenzia che crea i dati. È consentita anche l’aggiunta di date del calendario gregoriano o giuliano, se nella fonte d’informazione esse non figurano in questa forma. Informazioni per la registrazione delle date secondo il calendario cristiano sono fornite nell’appendice H. Unità di misura. Se le istruzioni per un elemento prevedono la trascrizione, le unità di misura si trascrivono nella forma in cui compaiono nella fonte d’informazione da cui i dati sono desunti. Le dimensioni di supporti e contenitori si registrano utilizzando unità di misura metriche. In ogni caso, è consentita la registrazione delle dimensioni secondo il sistema di misura preferito dall’agenzia che crea i dati. La velocità di riproduzione si registra generalmente sia in unità metriche (per esempio, metri per secondo), sia in giri al minuto, fotogrammi per secondo, ecc. È consentita comunque la registrazione di velocità di riproduzione per nastri analogici in pollici al secondo.

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3. LINEE GUIDA PER LA REGISTRAZIONE DEGLI ATTRIBUTI DI MANIFESTAZIONI E ITEM

3.1 Introduzione Il capitolo 1 di RDA fornisce informazioni di livello generale che guidano l’agenzia che crea i dati nell’applicazione delle linee guida e delle istruzioni dei capitoli 2–4, dedicati all’identificazione delle manifestazioni e degli item. Secondo uno schema di presentazione delle istruzioni ricorrente nei primi capitoli di ciascuna sezione, il capitolo 1 comprende: • un’introduzione terminologica, fondamentale per la comprensione dei termini chiave (RDA 1.1); • gli obiettivi e i principi alla base delle linee guida e delle istruzioni dei capitoli 2–4 (RDA 1.2); • un elenco degli elementi essenziali per la descrizione delle manifestazioni e degli item (RDA 1.3); • le linee guida che si applicano nella registrazione degli elementi, per esempio, il trattamento della lingua e scrittura (RDA 1.4), la trascrizione (RDA 1.7), il trattamento dei numeri formulati in cifre o in lettere (RDA 1.8), delle date (RDA 1.9) ed eventuali note (RDA 1.10); • le linee guida sui tipi di descrizione (RDA 1.5), i cambiamenti che richiedono una nuova descrizione (RDA 1.6) e il trattamento dei facsimili e delle riproduzioni (RDA 1.11). Molti termini dei capitoli 1–4, derivati da FRBR e ICP, assumono un significato particolare in RDA; alcuni termini chiave sono spiegati ai paragrafi RDA 1.1.2–1.1.5, altri termini utilizzati per indicare gli elementi nei capitoli 2–4 sono definiti all’inizio del relativo paragrafo e altri termini ancora, con un significato tecnico particolare, sono definiti nel Glossario RDA.

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3.2 Risorsa e modalità di emissione Il termine risorsa ha una valenza ampia in RDA; secondo il glossario, indica un’opera, un’espressione, una manifestazione o un item (RDA 18.1.3); nei capitoli 2–4 ha un senso più specifico e indica una manifestazione o un item (RDA 1.1.2). Per la maggioranza degli elementi trattati nei capitoli 2–4, il termine risorsa si riferisce comunemente alla manifestazione. Tuttavia, per alcuni elementi (Storia delle provenienze di un item, Fonte diretta di acquisizione dell’item), risorsa indica un item. Risorsa, inoltre, in base a ciò che si descrive, può indicare un’entità individuale (un singolo videodisco), o un aggregato di entità (tre fogli di carte geografiche), oppure una componente di un’entità (una singola diapositiva pubblicata come parte di un insieme di venti diapositive, o un articolo pubblicato in un fascicolo di una rivista accademica). Risorsa, infine, può riferirsi a un’entità tangibile (per esempio, un’audiocassetta), o a un’entità intangibile (per esempio, un sito web). La modalità di emissione è una categorizzazione che serve per indicare se una risorsa è pubblicata in una o più parti, le modalità del suo aggiornamento e il suo termine previsto (RDA 1.1.3). I capitoli 2–4 forniscono le istruzioni per il trattamento delle risorse in una singola unità, delle monografie multiparte, dei seriali e delle risorse integrative (vedi paragrafo 4.12). La formulazione singola unità indica una risorsa pubblicata come singola unità fisica (per esempio, una monografia rilegata in un solo volume) o, nel caso di una risorsa intangibile, come singola unità logica (per esempio, come un solo file PDF caricato sul web). La formulazione monografia multiparte indica una risorsa pubblicata in due o più parti (simultaneamente o consecutivamente), completa o destinata a essere completata in un numero finito di parti (per esempio, un dizionario in due volumi o tre audiocassette pubblicate in un set). Il termine seriale indica una risorsa pubblicata in parti consecutive, che presentano solitamente una numerazione, priva di una conclusione predeterminata (per esempio, un periodico, una serie monografica (collana), un giornale, una rivista). 79

La formulazione risorsa integrativa indica una risorsa accresciuta o modificata per mezzo di aggiornamenti che non rimangono distinti e sono integrati nell’insieme, per esempio, un manuale a fogli mobili aggiornato mediante la sostituzione delle pagine – come l’edizione a stampa di RDA del giugno 2010! –, un sito web aggiornato in modo continuo o su base ciclica.

3.3 Opera, Espressione, Manifestazione e Item In RDA, i termini opera, espressione, manifestazione e item sono usati con questo significato: • opera indica una creazione intellettuale o artistica distinta, cioè il contenuto intellettuale o artistico; • espressione indica la realizzazione intellettuale o artistica di un’opera in forma di notazione alfanumerica, musicale o coreografica, suono, immagine, oggetto, movimento, ecc., o in una qualsiasi combinazione di queste forme; • manifestazione indica la materializzazione fisica dell’espressione di un’opera; • item indica un singolo esemplare o istanza di una manifestazione. Si noti che il termine opera può indicare una singola opera, un’opera aggregata o una componente di un’opera.

3.4 Obiettivi funzionali e principi Secondo RDA 1.2, i dati che descrivono una manifestazione o un item dovrebbero consentire all’utente di: a) trovare le manifestazioni e gli item che corrispondono ai criteri di interrogazione impostati dall’utente; b) identificare la risorsa descritta, cioè confermare che la risorsa descritta corrisponde alla risorsa cercata, o distinguere tra due o più risorse con caratteristiche uguali o simili; 80

c) selezionare una risorsa appropriata alle esigenze dell’utente, con riguardo alle caratteristiche fisiche del supporto e alla formattazione e codifica delle informazioni memorizzate sul supporto; d) ottenere una risorsa, cioè acquisire una risorsa tramite acquisto, prestito, ecc., o accedere elettronicamente a una risorsa tramite una connessione in linea a un computer remoto. RDA 1.2 richiama i principi generali che sono stati applicati nella formulazione delle linee guida dei capitoli 1-4 (vedi paragrafo 2.2). La trascrizione dei dati dalla fonte d’informazione è usata come strumento per assicurare che, se applicabile, i dati riflettano il modo nel quale la risorsa (intesa, in questo caso, come manifestazione e item) descrive se stessa. È l’applicazione del principio “prendi ciò che vedi”. La scelta di rispettare il modo in cui una risorsa descrive se stessa è utile anche per favorire lo scambio di metadati: chiunque è in grado di produrre dati secondo il principio di “prendi ciò che vedi” (perché non è necessario conoscere alcuna regola specifica) e, in base a questo, chiunque può produrre dati riutilizzabili. Perciò, il principio complementare è “accetta ciò che ottieni”, perché con il primo principio saranno immediatamente riutilizzabili descrizioni prodotte da agenzie bibliografiche nazionali, ma anche da piccole agenzie o addirittura da singole persone non esperte. RDA. Obiettivi RDA stabilisce due obiettivi: * identificare le entità, le risorse; * collegare le entità, le risorse. Stabilisce, inoltre, due principi metodologici per la descrizione di manifestazioni e item: • “Prendi ciò che vedi” (“Take what you see”) • “Accetta ciò che ottieni” (“Accept what you get”).

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3.5 Elementi essenziali della descrizione Per rendere più semplice il processo di descrizione di una risorsa, le linee guida indicano tutti gli elementi essenziali per la descrizione. RDA 1.3 ha perciò stabilito che quando si descrive una manifestazione o un item, si includono come minimo un certo numero di elementi (elencati in RDA 1.3, e visti al paragrafo 2.6). RDA richiede di includere qualsiasi altro elemento necessario, in casi particolari, per differenziare la manifestazione o l’item da una o più manifestazioni o item che presentano informazioni identificative simili.

3.6 Lingua e scrittura negli elementi di Manifestazione e Item L’istruzione generale (RDA 1.4), che si applica alla maggior parte degli elementi necessari a descrivere una manifestazione, è trascrivere la lingua e la scrittura che si trovano sulla risorsa, secondo il principio “prendi ciò che vedi”. È prevista la registrazione dei dati nella forma che si trova: quindi per una risorsa in cirillico o in ideogrammi, RDA richiede di trascrivere esattamente ciò che si trova. Dato che ciò può essere tecnicamente difficile (e talvolta poco utile all’utente) RDA prevede un’alternativa e un’aggiunta opzionale; in alternativa, RDA prevede la registrazione dei dati in forma traslitterata in caratteri latini. Per le agenzie che sono in grado di trascrivere i dati in caratteri diversi da quelli normalmente in uso è prevista l’aggiunta della registrazione del dato in forma traslitterata: richiede un lavoro maggiore, ma la doppia registrazione garantisce meglio l’accesso alle informazioni da parte dell’utente. I dati ripresi da un vocabolario si forniscono nella lingua dell’agenzia catalografica, per esempio, in Italia in lingua italiana. Le informazioni ulteriori all’interno di un elemento seguono la lingua e la scrittura dell’elemento stesso; gli elementi suppliti si danno nella lingua dell’agenzia (in Italia in lingua italiana). Gli elementi che si registrano nella lingua e scrittura che compaiono sulle fonti d’informazione sono: 82

Titolo Titolo proprio Titolo proprio parallelo Altre informazioni sul titolo25 Altre informazioni sul titolo parallelo Titolo variante Titolo proprio precedente Titolo proprio successivo Titolo chiave Titolo abbreviato Formulazione di responsabilità Formulazione di responsabilità relativa al titolo proprio Formulazione di responsabilità relativa al titolo proprio parallela Designazione di edizione Designazione di edizione Designazione di edizione parallela Formulazione di responsabilità relativa all’edizione Formulazione di responsabilità relativa all’edizione parallela Designazione di una revisione identificata di un’edizione Designazione di una revisione identificata di un’edizione parallela Formulazione di responsabilità relativa a una revisione identificata di un’edizione Formulazione di responsabilità relativa a una revisione identificata di un’edizione parallela Numerazione dei seriali Designazione numerica e/o alfabetica del primo fascicolo o parte della sequenza Designazione cronologica del primo fascicolo o parte della sequenza Designazione numerica e/o alfabetica dell’ultimo fascicolo o parte della sequenza Designazione cronologica dell’ultimo fascicolo o parte della sequenza Designazione numerica e/o cronologica del primo fascicolo o parte della sequenza alternativa   Elemento finora reso in italiano come Complemento del titolo.

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Designazione cronologica del primo fascicolo o parte della sequenza alternativa Designazione numerica e/o alfabetica dell’ultimo fascicolo o parte della sequenza alternativa Designazione cronologica dell’ultimo fascicolo o parte della sequenza alternativa Formulazione di produzione Luogo di produzione Luogo di produzione parallelo Nome del produttore Nome del produttore parallelo Data di produzione Formulazione di pubblicazione Luogo di pubblicazione Luogo di pubblicazione parallelo Nome dell’editore Nome dell’editore parallelo Data di pubblicazione Formulazione di distribuzione Luogo di distribuzione Luogo di distribuzione parallelo Nome del distributore Nome del distributore parallelo Data di distribuzione Formulazione di manifattura Luogo di manifattura Luogo di manifattura parallelo Nome della manifattura Nome della manifattura parallelo Data di manifattura Formulazione di serie Titolo proprio della serie Titolo proprio della serie parallelo Altre informazioni sul titolo della serie Altre informazioni sul titolo della serie parallele Formulazione di responsabilità relativa alla serie Formulazione di responsabilità relativa alla serie parallela Numerazione all’interno della serie Titolo proprio della sottoserie 84

Titolo proprio della sottoserie parallelo Altre informazioni sul titolo della sottoserie Altre informazioni sul titolo della sottoserie parallele Formulazione di responsabilità relativa alla sottoserie Formulazione di responsabilità relativa alla sottoserie parallela Numerazione all’interno della sottoserie

3.7 Descrizione comprensiva, analitica e gerarchica Alcune linee guida e istruzioni dei capitoli 2–4 trattano di diverse modalità di descrizione di una risorsa: esistono, infatti, tre tipi di descrizione: comprensiva, analitica e gerarchica (RDA 1.5). Si sceglie la forma che si può applicare al tipo di risorsa e che è appropriata agli scopi della descrizione. La formulazione descrizione comprensiva (RDA 1.5.2) indica una descrizione che rappresenta la risorsa nel suo insieme, detta risorsa d’insieme, per esempio, una risorsa costituita da una raccolta di carte geografiche, un periodico completo, una raccolta di manifesti selezionati da una biblioteca, una risorsa multimediale composta da una filmina, un nastro sonoro e un manuale dell’insegnante. La formulazione descrizione analitica (RDA 1.5.3) indica la descrizione di una parte soltanto di una risorsa d’insieme, per esempio, un singolo volume di una biografia in tre volumi, o una singola carta geografica che fa parte di una serie. La formulazione descrizione gerarchica (RDA 1.5.4) si riferisce a una descrizione che combina la descrizione comprensiva dell’intera risorsa con le descrizioni analitiche di una o più delle sue parti, per esempio, la descrizione gerarchica combina la descrizione comprensiva di un manuale di storia in tre volumi con la descrizione analitica di ciascun volume dedicato rispettivamente al Medioevo, all’Età moderna e all’Età contemporanea. Alcuni standard di descrizione delle risorse, per esempio ISBD, usano il termine descrizione a più livelli per riferirsi al tipo di descrizione che RDA indica come descrizione gerarchica.26   ISBD, appendice A, p. 213: si definisce descrizione a più livelli

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3.8 Tipo di descrizione e cambiamenti che richiedono nuove descrizioni Come si è visto al paragrafo precedente, esistono tre diverse modalità di descrizione di una risorsa: comprensiva, analitica e gerarchica. Una descrizione comprensiva (RDA 1.5.2) si usa per descrivere nel suo insieme: a) una risorsa emessa come unità singola, per esempio, un volume, un singolo audio disco, un file PDF; b) una monografia multiparte, per esempio, tre videocassette emesse come un insieme, un kit che consiste di un videodisco digitale, un modello e un libretto di istruzioni; c) un seriale, per esempio, una rivista pubblicata in fascicoli mensili, un giornale online; d) una risorsa integrativa, per esempio, un volume a fogli sciolti in aggiornamento, un sito web aggiornato su base periodica; e) una raccolta di due o più unità assemblate da un collezionista privato, un commerciante, una biblioteca, un archivio, ecc., per esempio, una raccolta privata di programmi teatrali a stampa, un database di immagini costruito da un museo, un archivio di carte personali. Quando si decide di redigere una descrizione comprensiva di una risorsa, i dettagli relativi alle sue parti possono essere registrati come: 1) parte della descrizione del supporto (RDA 3.1.4); 2) relazione verso un’opera correlata (RDA 25.1); 3) relazione verso una manifestazione correlata (RDA 27.1). un metodo di descrizione bibliografica basato “sulla suddivisione delle informazioni descrittive in due o più livelli. Il primo livello contiene le informazioni comuni all’intera risorsa o alla risorsa principale. Il secondo e i successivi livelli contengono le informazioni relative alle singole unità distinte. Il processo si effettua per tutti i livelli necessari alla descrizione completa della risorsa e delle sue unità.”

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Per esempio, nel caso del manuale di storia, si può avere una descrizione del supporto che indica l’estensione del manuale in tre volumi, oppure si possono avere tre collegamenti con le singole opere contenute nelle sue parti (Medioevo, Età moderna, Età contemporanea), oppure tre collegamenti con le descrizioni analitiche delle manifestazioni, cioè dei tre volumi descritti singolarmente. Una descrizione analitica (RDA 1.5.3) si usa per descrivere: a) una parte contenuta in una risorsa d’insieme emessa come un’unità singola (per esempio, la musica per una singola canzone stampata come parte di un volume che contiene musica per dodici canzoni, una sola immagine di telerilevamento in un database che contiene trecento immagini); b) una parte di una monografia multiparte (per esempio, una filmina emessa come parte di un kit che contiene la filmina, un nastro audio e un opuscolo); c) una parte di un seriale (per esempio, un singolo volume di una serie (collana), un singolo fascicolo di un periodico, un articolo in una rivista o in un giornale online); d) una parte di una risorsa integrativa (per esempio, un solo capitolo in un manuale amministrativo emesso come volume in aggiornamento a fogli mobili, un articolo critico su un sito web ad aggiornamento regolare); e) una parte della raccolta assemblata da un collezionista privato, un commerciante, una biblioteca, un archivio, ecc. (per esempio, una miscellanea di opuscoli rilegata insieme dalla biblioteca (non pubblicata come tale), un insieme di litografie in una raccolta di stampe d’arte selezionate da un museo, una registrazione digitale di un’esecuzione in un database costruito da un teatro di repertorio). Si possono preparare descrizioni analitiche distinte per qualsiasi numero di parti di una risorsa d’insieme, cioè per una parte soltanto, per due o più parti scelte, o per tutte le parti della risorsa. Se si adotta la descrizione analitica, i dettagli relativi alla risorsa d’insieme o alle altre parti della risorsa si possono registrare come: 87

1) formulazione di serie (RDA 2.12); 2) relazione verso un’opera correlata (RDA 25.1); 3) relazione verso una manifestazione correlata (RDA 27.1). Se le parti della risorsa che si descrive con una descrizione gerarchica sono ulteriormente suddivise in parti, si possono redigere ulteriori descrizioni analitiche per quelle parti. Le linee guida per la registrazione delle relazioni tra opere, espressioni, manifestazioni e item necessarie per ricostruire l’unità della descrizione, sono descritte nei capitoli RDA 24–28. Le linee guida sulla presentazione della descrizione comprensiva dell’insieme in combinazione con le descrizioni analitiche di una o più delle sue parti in forma di descrizione gerarchica sono contenute nell’appendice D (RDA D.1.3). Talvolta, quando nella risorsa descritta si verificano cambiamenti rilevanti – definiti in RDA 1.6 – è necessario che l’agenzia che crea i dati proceda a creare un insieme di dati diverso per la nuova risorsa. I casi di cambiamenti che richiedono la creazione di un diverso insieme di dati sono: • una monografia multiparte cambia in un seriale o in una risorsa integrativa; • un seriale cambia in una monografia multiparte o una risorsa integrativa; • una risorsa integrativa cambia in un seriale o in una monografia multiparte; • in una monografia multiparte, in un seriale o in una risorsa integrativa si verifica un cambiamento nel tipo di mezzo (RDA 1.6.1.2, 1.6.2.2 e 1.6.3.2); • in un seriale si verifica un cambiamento rilevante nel titolo proprio (RDA 1.6.2.3) o un cambiamento nella responsabilità che richiede un cambiamento nell’identificazione del seriale come opera (RDA 1.6.2.4) o un cambiamento nella designazione di edizione (RDA 1.6.2.5). • in una risorsa integrativa si ha una riemissione o un cambiamento nella designazione di edizione (RDA 1.6.3.3 e 1.6.3.4).

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3.9 Trascrizione La trascrizione degli elementi dipende dal tipo di elemento che si registra. Se le istruzioni ai capitoli 2–4 specificano di trascrivere un elemento come compare sulla fonte d’informazione, si applicano le linee guida su maiuscole, punteggiatura, simboli, abbreviazioni, ecc. specificate ai paragrafi RDA 1.7.2–1.7.9. Se, invece, le linee guida relative a un elemento rinviano a un’appendice, si applicano le istruzioni aggiuntive di quell’appendice. RDA offre un’alternativa; se l’agenzia che crea i dati si è dotata di linee guida interne per maiuscole, punteggiatura, simboli, abbreviazioni, ecc., o ha scelto un manuale di stile a stampa (per esempio, The Chicago manual of style), quelle linee guida, o quel manuale di stile sostituiscono le istruzioni di RDA 1.7.2–1.7.9 e delle appendici. Per consentire l’uso di dati derivati, perché prodotti da altre agenzie o disponibili su fonti d’informazione digitali (per esempio, creati utilizzando una scansione, una copia o un down­load automatici, o ricevute con metadati associati alla risorsa), si mantiene la trascrizione che compare sulla fonte d’informazione digitale. Per le maiuscole si applicano le istruzioni sulle maiuscole specificate nell’appendice A. La punteggiatura si trascrive come compare sulla fonte, omettendo la punteggiatura che separa i dati da registrare come un unico elemento dai dati da registrare come elemento diverso, o come seconda o successiva ricorrenza di un elemento (RDA 1.7.3); per esempio: Sulla fonte d’informazione compare: What is it? … what is it not? ... e poi non ne rimase nessuno Pimpa che differenza c’è? Dov’è Spotty? Googlecrazia o Googlefobia? 89

Si aggiunge la punteggiatura, se necessario, per chiarezza. Sulla fonte d’informazione compare: Marcel Marceau ou L’art du mime Trascrizione: Marcel Marceau, ou, L’art du mime Per istruzioni sull’uso della punteggiatura prescritta per la visualizzazione dei dati descrittivi in forma ISBD, vedi l’appendice di RDA (D.1.2). In alcuni casi, si omette la punteggiatura che separa i dati da registrare come seconda o successiva ricorrenza in un elemento di dati. Per esempio, registrando il secondo luogo di pubblicazione che compare sulla fonte d’informazione nella forma: Ottawa – Dakar – Montevideo – Nairobi – New Delhi – Singapore si trascrive solo: Dakar omettendo quindi il segno di punteggiatura tra i primi due luoghi forniti dalla fonte d’informazione. I segni diacritici e gli accenti si trascrivono come compaiono sulla fonte d’informazione. Si sostituiscono i simboli e gli altri caratteri, ecc. che non possono essere riprodotti con i mezzi disponibili, con una descrizione del simbolo racchiusa entro parentesi quadre. Sulla fonte d’informazione compare: Hotel a * * * Nota: il simbolo di “tre stelle” compare sulla fonte d’informazione Trascrizione: Hotel a [tre stelle] 90

Sulla fonte d’informazione compare: My name is Brain Brian Nota: la parola “Brain” compare cancellata con una X sulla fonte d’informazione Trascrizione: My name is Brain [cancellato] Brian Come nei due esempi, se necessario, si aggiunge una nota esplicativa (RDA 2.20). Se sulla fonte d’informazione compaiono lettere distinte o iniziali senza punti tra loro, si trascrivono le lettere senza spazi, a prescindere dalla spaziatura sulla fonte. Se tali lettere o iniziali hanno punti tra loro, si omettono tutti gli spazi interni (RDA 1.7.6); per esempio: Trascrizione: ACOLIT Trascrizione: OPAC Trascrizione: Il piccolo A.B.C. Se una lettera o una parola compare solo una volta, ma dalla progettazione della fonte d’informazione risulta chiaro che è destinata a essere letta più volte, si ripete la lettera o la parola (RDA 1.7.7). Sulla fonte d’informazione compare: Canadian CITATIONS canadiennes Trascrizione del titolo proprio: Canadian citations Trascrizione del titolo proprio parallelo: Citations canadiennes RDA fornisce istruzioni dettagliate per il trattamento delle abbreviazioni (appendice B), dei refusi che si trascrivono, eccetto quando diversamente specificato (RDA 1.7.9) e dei numeri espressi in cifre o in lettere (RDA 1.8.2–1.8.5). 91

3.10 Trattamento dei numeri espressi in cifre o in lettere Nella registrazione di numeri espressi in cifre o in lettere, si applicano linee guida a seconda dei seguenti casi: • • • •

forma dei numeri (RDA 1.8.2) numeri espressi in lettere (RDA 1.8.3) numeri iniziali e finali (RDA 1.8.4) numeri ordinali (RDA 1.8.5).

Le linee guida contenute in RDA 1.8.2–1.8.5 si applicano nella registrazione di numeri espressi in cifre o in lettere nei seguenti elementi: Designazione numerica e/o alfabetica del primo fascicolo o parte della sequenza Designazione cronologica del primo fascicolo o parte della sequenza Designazione numerica e/o alfabetica dell’ultimo fascicolo o parte della sequenza Designazione cronologica dell’ultimo fascicolo o parte della sequenza Designazione numerica e/o alfabetica del primo fascicolo o parte della sequenza alternativa Designazione cronologica del primo fascicolo o parte della sequenza alternativa Designazione numerica e/o alfabetica dell’ultimo fascicolo o parte della sequenza alternativa Designazione cronologica dell’ultimo fascicolo o parte della sequenza alternativa Data di produzione Data di pubblicazione Data di distribuzione Data di manifattura Data di copyright Numerazione all’interno della serie Numerazione all’interno della sottoserie Anno di assegnazione del titolo accademico. 92

Questa norma potrebbe dare luogo a risultati poco apprezzabili nel caso di applicazione alle risorse monografiche antiche. Per questo motivo RDA prevede un’alternativa: per le risorse antiche a stampa si trascrivono i numeri espressi in cifre o in lettere nella forma in cui compaiono nella fonte d’informazione nei seguenti elementi: Numerazione dei seriali Data di produzione Data di pubblicazione Data di distribuzione Data di manifattura. La regola generale è che nella registrazione di numeri espressi in cifre o in lettere in un elemento trascritto, si trascrivono nella forma in cui compaiono nella fonte d’informazione. Si applicano le linee guida per la trascrizione (vedi 2.16), se sono applicabili. ESEMPI Fifty key literary theorists Titolo proprio 55 places to discover your favourite tea Altre informazioni sul titolo

Si registrano i numeri nella forma preferita dall’agenzia che crea i dati, a meno che la sostituzione non renda meno chiara la numerazione. ESEMPI tome 3 La numerazione all’interno della serie sulla fonte d’informazione presenta: tome III

In alternativa, si registrano i numeri nella forma in cui compaiono nella fonte d’informazione, oppure si registrano i numeri nella forma in cui compaiono nella fonte e si aggiungono 93

i numeri equivalenti nella forma preferita dall’agenzia che crea i dati. ESEMPI Alternativa 1 tome III Numerazione all’interno della serie ESEMPI Alternativa 2 tome III [3] La numerazione all’interno della serie sulla fonte d’informazione presenta: tome III

In generale, si sostituiscono le cifre ai numeri espressi in lettere (RDA 1.8.3). Nella registrazione degli estremi di date o di altri numeri, si registrano il numero inziale e finale in forma completa. ESEMPI 1967–1972 La fonte d’informazione presenta: 1967–72

Nella registrazione dei numeri ordinali (espressi in cifre o in lettere), essi si registrano come cifra e si indica che sono numeri ordinali seguendo l’uso standard per la lingua: Per esempio: Lingua inglese: 1st, 2nd, 3rd, 4th, ecc. Lingua francese: 1er, 1re, 2e, 3e, ecc. Lingua tedesca: 1., 2., 3., ecc. Lingua italiana: 1o, 1a, 2o, 2a, 3o, 3a, ecc. Caratteri cinese, giapponese o coreano: 第8 [Ottavo in cinese] Se l’uso non è accertabile, si utilizza la forma 1., 2., 3., ecc.

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4. IDENTIFICAZIONE DI MANIFESTAZIONI E ITEM

4.1 Introduzione Il capitolo 2 di RDA contiene le istruzioni per identificare le manifestazioni e gli item, due entità del Gruppo 1 di FRBR. Una manifestazione è la risorsa che stiamo descrivendo, sulla base di un item che la rappresenta, definibile come testimone di un insieme di altri item idealmente identici. L’item è la copia specifica di una manifestazione; nel caso dei libri, è la copia che teniamo in mano. Item, in catalogazione, indica una molteplicità di oggetti diversi. Il processo di identificazione di una manifestazione o di un item consiste nell’individuazione di un insieme (set) di attributi (elements) tali da consentire di distinguere quella specifica manifestazione o item da un’altra entità simile ma diversa. L’insieme di attributi necessari per raggiungere lo scopo di identificare un’entità tra altre simili non è fisso, ma dipende dall’universo di riferimento. Per esempio, in un gruppo ristretto di amici, il nome di battesimo in genere è sufficiente; quindi è sufficiente un solo elemento. In una classe scolastica, che comprende un insieme di riferimento più grande, è probabile che sia necessario aggiungere il cognome; quindi gli elementi da registrare sono due. Nelle registrazioni di un’azienda sanitaria, che fa riferimento a una popolazione molto ampia, al nome e cognome è spesso indispensabile aggiungere come dati distintivi la data di nascita e il codice fiscale, aumentando così il numero degli elementi necessari per una completa identificazione. Per l’identificazione di manifestazioni e item è necessario fare riferimento agli elementi che caratterizzano quelle specifiche entità, rispetto, per esempio, all’opera o all’espressione. Supponiamo di dovere registrare i dati relativi all’oggetto rappresentato in Figura 5.

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Figura 5 – Traduzione spagnola de Le avventure di Pinocchio

Il titolo Pinocho, che compare sulla manifestazione, è diverso dal titolo usato come elemento per identificare l’opera e l’espressione (Le avventure di Pinocchio). Quando si identifica la manifestazione, si deve registrare l’elemento relativo alla specifica manifestazione, mentre i dati che si riferiscono all’opera e all’espressione saranno elementi di un altro insieme di dati, come vedremo nei prossimi capitoli. Gli elementi del capitolo 2 di RDA (Identificazione di manifestazioni e item) riflettono le informazioni generalmente utilizzate dai produttori delle risorse per l’identificazione dei loro prodotti (per esempio, titolo, formulazione di responsabilità, designazione di edizione). L’utente fa generalmente affidamento su questi elementi per due scopi:

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a) determinare se la risorsa descritta è quella cercata; b) distinguere tra risorse con informazioni identificative simili. Non tutti gli elementi previsti dal capitolo saranno applicabili alla descrizione di una particolare risorsa, dal momento che il capitolo prevede gli elementi per qualsiasi tipo di manifestazione, mentre in genere si descrive una risorsa specifica. Per esempio, il capitolo prevede l’elemento “Designazione di edizione parallela”, che non sarà applicabile a una risorsa in una sola lingua. Per gli elementi applicabili, la descrizione della risorsa dovrebbe includere almeno quelli identificati come elementi essenziali (vedi paragrafo 2.6). Se gli elementi essenziali non sono sufficienti a distinguere la risorsa da altre con informazioni identificative simili, si includono elementi aggiuntivi presi dal capitolo 2, dal capitolo 3 (Descrizione dei supporti) o dal capitolo 4 di RDA (Informazioni per l’acquisizione e l’accesso).

4.2 Fonte d’informazione preferita Per stabilire quale sia la fonte d’informazione corretta dalla quale trarre i dati per gli elementi della manifestazione e dell’item, è necessario applicare le norme contenute in RDA 2.2.2– 2.2.4. La scelta della fonte d’informazione dipende dal tipo di descrizione (per esempio, descrizione comprensiva, descrizione analitica) e dal formato di presentazione della risorsa (per esempio, risorse che consistono di una o più pagine, carte, ecc. o risorse che consistono di immagini in movimento, risorse online, ecc.; vedi RDA 2.2.2). In generale, la fonte d’informazione preferita è la fonte sulla quale si trova il titolo proprio. Secondo RDA 2.2.2.1, nella scelta di una fonte d’informazione preferita, si tratta come parte della risorsa: a) il mezzo di memorizzazione (per esempio, carta, nastro, pellicola); e b) qualsiasi custodia che è parte integrante della risorsa (per esempio, una cassetta, una cartuccia). 97

Se si descrive la risorsa nel suo insieme utilizzando una descrizione comprensiva, si tratta il materiale allegato come parte della risorsa. Se invece si redige una descrizione analitica di una o più componenti di una risorsa, si tratta il materiale allegato come una fonte esterna alla risorsa (cioè come una risorsa correlata). Un contenitore pubblicato con la risorsa (per esempio, una scatola nella quale è pubblicato un gioco o kit, una custodia che contiene compact disc in contenitori individuali o custodie di cartoncino) si tratta come parte della risorsa. Se il contenitore non è pubblicato con la risorsa (per esempio, una scatola o custodia preparate dal proprietario) si tratta come una fonte esterna alla risorsa. Se ci sono più fonti d’informazione che si qualificano come fonte d’informazione preferita per la risorsa, si devono applicare specifiche istruzioni aggiuntive (RDA 2.2.3). Per semplificare il processo di trascrizione dei dati relativi alla manifestazione per la maggior parte degli elementi – proprio in vista di una possibile automazione di questo processo – RDA permette di prendere le informazioni da utilizzare per la descrizione da qualsiasi fonte, con le opzioni presentate in ordine di priorità. Le fonti d’informazione sono state ridotte a tre sole categorie, da scegliere in relazione alla risorsa che si descrive: 1) risorse con pagine, carte, ecc.; 2) immagini in movimento; 3) tutte le altre risorse. Per gli elementi elencati in RDA 2.2.4, si deve dichiarare quando le informazioni vengono prese al di fuori della risorsa, con una nota o racchiudendo le informazioni entro parentesi quadre. Un’eccezione a questa istruzione generale è la descrizione di risorse che non presentano informazioni bibliografiche (per esempio, una fotografia o una scultura). In generale, per le informazioni che si trascrivono dalla risorsa, valgono i principi “prendi ciò che vedi” e “accetta ciò che ottieni” (vedi paragrafo 3.5). Questa diversità di approccio rispetto alla catalogazione tradizionale si basa sul principio di rappresentazione enunciato in ICP, che prevede di non alterare ciò che si trova sulla risorsa quando si trascrivono le informazioni. 98

Per la punteggiatura, le abbreviazioni, gli errori, i simboli, le iniziali e la numerazione, le linee guida stabiliscono nella maggior parte dei casi di rispettare ciò che si trova sulla fonte; per l’uso delle maiuscole, offrono una soluzione alternativa: rispettare l’uso delle maiuscole presenti sulla fonte, oppure seguire le istruzioni dell’appendice A (RDA 1.7.1); resta sempre valida l’opzione di accettare così come sono i dati che provengono da fonti digitali. Oltre ai campi trascritti, esistono i campi registrati, per esempio, gli ISBN; in questi casi l’informazione può essere adattata in base alle varie esigenze. Vediamo alcuni esempi relativi al trattamento di tre elementi trascritti: Sulla fonte d’informazione compare: Cairo THE CITY VICTORIOUS Trascrizione del primo elemento: Cairo Trascrizione del secondo elemento: THE CITY VICTORIOUS Trascrizione del primo elemento (appendice A): Cairo Trascrizione del secondo elemento (appendice A): the city victorious Sulla fonte d’informazione compare: FIRST VINTAGE DEPARTURES EDITION Trascrizione: FIRST VINTAGE DEPARTURES EDITION Trascrizione (appendice A): First Vintage Departures edition Gli esempi mostrano il trattamento delle maiuscole in base a ciò che compare sulla fonte d’informazione: è possibile trascrivere i dati come si trovano, oppure applicare le istruzioni 99

dell’appendice A. I due usi nella trascrizione delle lettere maiuscole non influenzano la ricerca e il reperimento delle informazioni e molte applicazioni web usano comunemente le lettere maiuscole.

4.3 Titolo proprio Il primo elemento di identificazione di una manifestazione è il titolo proprio (RDA 2.3.2). Un titolo è una “parola, carattere o serie di parole e/o caratteri che indicano una risorsa o un’opera in essa contenuta”. Il titolo proprio è il “nome principale di una risorsa, cioè il titolo comunemente usato quando si cita la risorsa” (RDA 2.3.2.1); dal momento che RDA, nei capitoli 1–4, per risorsa intende la manifestazione o l’item, il titolo proprio si riferisce al titolo di ciò che stiamo catalogando in quel momento (vedi paragrafo 4.1). Le linee guida per la trascrizione dei titoli sono in RDA 2.3.1. Per la registrazione dei titoli la norma generale è che si “trascrive un titolo come compare nella fonte d’informazione” (RDA 2.3.1.4); per esempio: StarOffice I promessi sposi IV informe de gobierno Visitrend + visiplot N 1934 Castelli senza confini due Il titolo proprio può essere costituito dal solo nome di una persona, famiglia o ente, oppure da un nome che indica una responsabilità ma che è parte integrante del titolo, oppure può contenere elementi (tipo di composizione, mezzo di esecuzione, 100

chiave, formulazione di scala, ecc.) che devono essere registrati come parte del titolo proprio:

Fabrizio De André Georges Brassens Edizione nazionale delle opere di Francesco Petrarca Pauli historia Langobardorum Marlowe’s plays Sonate per pianoforte Sonate g-Moll für Violoncello und Piano Symphony no. 3, A minor, opus 56



Italia 1:250000

Si applica il principio “prendi ciò che vedi” anche agli errori presenti nei titoli propri delle monografie, mentre si correggono gli errori ovvi nei titoli propri dei seriali e delle risorse integrative. Il motivo della differenza di trattamento è la necessità di creare titoli più stabili per questo secondo tipo di risorsa, proprio perché viene identificato solitamente sulla base del titolo. I cambiamenti dei titoli propri vengono, invece, trattati ai paragrafi RDA 2.3.2.12–2.3.2.13. Vediamo due esempi: Teusday’s tasks Sulla fonte d’informazione della monografia compare: Teusday’s tasks Zoology studies Sulla fonte d’informazione del seriale compare: Zooology studies 101

Il primo esempio relativo alla monografia mostra il trattamento di un titolo proprio che contiene un errore evidente. Non si ricorre all’interpolazione, cioè l’aggiunta di integrazioni come “[sic]” – che significa “così” in latino e indica che l’errore è nell’originale e non nella trascrizione – o “[i.e.]” – che sta per la locuzione latina id est, che significa “cioè” – seguita dalla forma corretta racchiusa entro parentesi quadre, come, invece, prevede ISBD A.8; il risultato, nella descrizione secondo ISBD, è: Trascrizione del titolo secondo ISBD: Teusday’s [i.e. Tuesday’s] tasks una formulazione che il JSC di RDA ha ritenuto del tutto incomprensibile per un comune utente (e anche per un catalogatore alle prime armi!). Secondo RDA, invece, si registra come titolo proprio la forma del titolo che si trova sulla risorsa; la forma ortograficamente corretta dev’essere registrata come titolo variante – ovvero un “titolo associato a una risorsa, diverso dal titolo registrato come titolo proprio, titolo proprio parallelo, altre informazioni sul titolo, altre informazioni sul titolo parallelo, titolo proprio precedente, titolo proprio successivo, titolo chiave o titolo abbreviato” (RDA 2.3.6.1) – e deve consentire l’accesso; per esempio: Titolo proprio: Teusday’s tasks

[Punto d’accesso autorizzato]

Titolo variante: Tuesday’s tasks

[Punto d’accesso variante]

In questo modo, entrambi i titoli costituiscono un punto d’accesso alla risorsa: il primo è di tipo controllato e autorizzato, il secondo di tipo variante (vedi paragrafo 2.13). Il secondo esempio, relativo al seriale, mostra che la parola errata (Zooology) è stata corretta nel titolo proprio (Zoology). La forma corretta comparirà nella descrizione, ma è importante fornire come punto d’accesso variante anche la forma del titolo presente sulla risorsa per garantire l’accesso agli utenti che, per esempio, non conoscono la risorsa o la lingua del titolo e che, 102

quindi, non sono in grado di riconoscere eventuali errori; perciò, si registra: Titolo proprio: Zoology studies Titolo variante: Zooology studies I titoli varianti possono apparire sulla risorsa stessa (per esempio, sul frontespizio, come titolo corrente, sulla copertina, sul dorso, su una sovraccoperta, sul contenitore, ecc.) o possono essere associati a una risorsa nelle fonti di reference, o essere stati assegnati a una risorsa da precedenti proprietari (come può avvenire per un manoscritto, un documento archivistico, un oggetto museale, ecc.) (RDA 2.3.6.3); per esempio: Good mousekeeping Titolo proprio registrato come: Little Roquefort in Good mousekeeping The world of television Titolo proprio registrato come: The wolrd of television Arranging and describing archives and manuscripts Titolo proprio registrato come: Arranging & describing archives & manuscripts National Football League rocks Titolo proprio registrato come: NFL rocks Aging in the Americas into the twenty-first century Titolo proprio registrato come: Aging in the Americas into the XXI century Altre eccezioni alla regola generale di trascrizione, sono previste per l’omissione facoltativa di parti di titoli particolarmente lunghi, o per l’omissione di una data, un nome o un numero che varia da un fascicolo all’altro, o da una parte all’altra di una pubblicazione (RDA 2.3.1.4); per esempio:

103

A booke of cookerie and the order of meates to bee serued to the table … Sulla fonte d’informazione compare: A booke of cookerie and the order of meates to bee serued to the table, both for flesh and fish dayes, with many excellent wayes for the dressing of all vsuall sortes of meates, both bak’t, boyld or rosted, of flesh, fish, fowle, or others, with their proper sawces, as also many rare inuentions in cookery for made dishes, with most notable preserue of sundry sorts of fruits, likewise for making many precious waters, with diuers approved medicines for grieuous diseases, with certaine points of husbandry how to order oxen, horses, sheepe, hogges, &c., with many other necessary points for husbandmen to know Rapporto annuale … Sulla fonte d’informazione compare: Rapporto annuale 2005 L’attività dell’Istituto Geografico Militare nel ... : programma dei lavori previsti per l’anno … Sulla fonte d’informazione compare: L’attività dell’Istituto Geografico Militare nel 1972 : programma dei lavori previsti per l’anno 1973 Il successivo elemento di identificazione della manifestazione è il titolo proprio parallelo, che “è il titolo proprio in un’altra lingua o scrittura” (RDA 2.3.3). Un’importante novità in RDA è che le fonti d’informazione per il titolo proprio parallelo sono state estese a qualsiasi fonte, cioè non sono limitate alle sole fonti d’informazione utilizzate per il titolo proprio. In caso di più titoli propri paralleli, si registrano i titoli nell’ordine indicato dalla sequenza, layout o presentazione tipografica dei titoli sulla fonte o sulle fonti d’informazione (RDA 2.3.3.3); per esempio, International conference in honour of the 100th anniversary of Eva Verona’s Birth Titolo proprio: Međunarodni skup u čast 100-te godišnjice rođenja Eve Verona 104

Carte routière de la Suisse Road map of Switzerland Titolo proprio: Strassenkarte der Schweiz Dopo il titolo proprio parallelo, si trova l’elemento altre informazioni sul titolo; esso è costituito dalle “informazioni che appaiono insieme, e subordinate, al titolo proprio di una risorsa” (RDA 2.3.4.1). Le altre informazioni sul titolo possono includere qualsiasi espressione che compare con il titolo proprio e che è indicativa del carattere, contenuto, ecc. della risorsa o dei motivi o dell’occasione della sua produzione, pubblicazione, ecc. La fonte dalla quale trarre le informazioni è la medesima del titolo proprio. In RDA questo elemento si dà obbligatoriamente soltanto per le risorse cartografiche e per le immagini in movimento; per esempio: Titolo proprio: Google Altre informazioni sul titolo: Il manuale che mancava Titolo proprio: Googlecrazia Altre informazioni sul titolo: Il mondo in una query Titolo proprio: Heading and canons Altre informazioni sul titolo: Comparative study of five catalogue codes I paragrafi RDA 2.3.7 e 2.3.8 forniscono istruzioni sul trattamento dei titoli propri precedenti e successivi di una risorsa che ha cambiato titolo nel corso del tempo. Il titolo proprio precedente può appartenere a una risorsa integrativa, a un seriale o a una monografia multiparte che non siano stati catalogati dal primo fascicolo, o dalla prima parte; per esempio: Taxation of intangible assets Titolo proprio precedente che compare in iterazioni dal 1997 al 1998. Titolo proprio corrente: Federal income taxation of intellectual properties and intangible assets 105

Washington newspapers database Titolo proprio precedente verificato il 6 ottobre 1999. Titolo proprio corrente: Washington state newsstand Il titolo proprio successivo si usa per cambiamenti minori nel titolo proprio di un seriale (RDA 2.3.8.3), oppure per i cambiamenti nel titolo proprio di una monografia multiparte; per esempio: Annual report on pipeline safety Titolo proprio successivo: Annual report of pipeline safety Dictionnaire des églises de France Titolo proprio successivo che compare nei volumi 3–5 di una monografia multiparte. Titolo proprio registrato come: Histoire générale des églises de France, Belgique, Luxembourg, Suisse

4.4 Formulazione di responsabilità Il successivo elemento essenziale per la descrizione di una manifestazione è la formulazione di responsabilità relativa al titolo proprio (RDA 2.4.2). La responsabilità dev’essere correlata al contenuto intellettuale o artistico della risorsa. L’ambito di applicazione dell’elemento prevede infatti “una formulazione associata con il titolo proprio di una risorsa che riguarda l’identificazione e/o la funzione di qualsiasi persona, famiglia o ente responsabile per la creazione, o che ha contribuito alla realizzazione, del contenuto intellettuale o artistico della risorsa” (RDA 2.4.1.1). Le fonti d’informazione per questo elemento sono state ampliate e le parentesi quadre (di norma un’integrazione delle informazioni da parte del catalogatore) si usano solo se l’informazione è presa al di fuori della risorsa. Come linea guida generale, si trascrive una formulazione di responsabilità come compare sulla fonte d’informazione (RDA 2.4.1.4); per esempio: 106

by Walter de la Mare Fats Waller by Dr. Johnson by Sir Richard Acland by Alfred, Lord Tennyson by a Lady of Quality by [E.B.C.] Iniziali del creatore rappresentate da note musicali sulla fonte d’informazione chosen for this edition by the author Titolo proprio: Selected poetry of W.H. Auden text, translation, inroduction and commentary by Joseph Rabbinowitz La terza parola contiene un errore di ortografia e si dovrebbe leggere: introduction Meditazioni del cardinale arcivescovo Carlo Maria Martini Se le formulazioni di responsabilità presenti sulla risorsa sono più di una e l’agenzia bibliografica ha adottato la politica di non dare tutte le formulazioni, si dà precedenza alle formulazioni che si riferiscono al contenuto intellettuale o artistico (RDA 2.4.2.3); è obbligatorio, come elemento essenziale, soltanto il primo nome che compare sulla fonte; per esempio: Sulla fonte d’informazione compare: Fondamenti di matematica introduzione di Aldo Rossi scritto da Federico Verdi 107

Se l’agenzia che crea la descrizione segue le istruzioni relative ai requisiti essenziali, nel registrare gli attributi della manifestazione ignora la formulazione “introduzione di Aldo Rossi” e registra la formulazione “scritto da Federico Verdi”, perché quest’ultima si riferisce alla responsabilità relativa al titolo proprio della risorsa (RDA 2.4.2.1); quindi: Formulazione di responsabilità obbligatoria: scritto da Federico Verdi Formulazione di responsabilità facoltativa: introduzione di Aldo Rossi Quando in un’unica formulazione di responsabilità vengono nominate più persone, famiglie o enti, si trascrive ciò che si trova, che le persone nominate svolgano il medesimo ruolo o meno (RDA 2.4.1.5). Ciò significa che RDA non ricorre più alla “regola del 3”, ovvero alla regola che imponeva di limitarsi alla registrazione di non più di tre autori e, nel caso di un’opera redatta da molti autori, alla registrazione soltanto del primo nominato sulla fonte d’informazione. Non è necessario trascrivere tutti i nomi, anche se si è deciso di garantire un accesso alla registrazione sotto ciascun nome presente sulla fonte d’informazione della risorsa. Queste differenze rispetto ai codici precedenti sono un segnale del cambiamento in atto: la regola del 3 si imponeva per ragioni economiche di spazio, nel catalogo a stampa e a schede mobili. Il supporto elettronico non pone limiti di spazio nella registrazione dei dati; questi limiti possono essere posti da chi registra i dati, se ciò è funzionale agli scopi per cui redige la registrazione. RDA, comunque, fornisce un’alternativa, che si fonda sul giudizio del catalogatore e, al tempo stesso, consente di mantenere le registrazioni prodotte fino a oggi: si trascrive il primo nome e si indica brevemente entro parentesi quadre quali informazioni sono state omesse. Di seguito le due forme, rispettivamente suggerita e facoltativa, di trascrizione della formulazione di responsabilità con più di tre nomi:

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Sulla fonte d’informazione compare: di Lucia Bianchi, Augusto Marini, Luigi Romanelli e Maria Tubino (1) Formulazione di responsabilità: di Lucia Bianchi, Augusto Marini, Luigi Romanelli e Maria Tubino (2) Formulazione di responsabilità (opzione facoltativa): di Lucia Bianchi [e altri tre] Nel caso (1), si segue l’istruzione di RDA di trascrivere ciò che si trova sulla risorsa (un ulteriore esempio di applicazione del principio “prendi ciò che vedi”); nel caso (2) si rappresenta il risultato che si ottiene se si applica l’opzione. RDA non utilizza più la formula “[et al.]”, in precedenza prevista da AACR2 e tuttora impiegata nell’edizione consolidata di ISBD (§ A.6.2). La scelta è in linea con la tendenza generale a ridurre al minimo il numero di abbreviazioni ammesse nella descrizione; dimostra, in particolare, la volontà di produrre dati sempre più facilmente comprensibili dall’utente. Infatti l’utente molto probabilmente non è in grado di capire l’abbreviazione di una locuzione latina (et alii, che significa “ed altri”), che rispecchia un uso non più attuale. RDA 2.4.1.4 applica il principio di rappresentazione e richiede che non si omettano più quelle informazioni nelle formulazioni di responsabilità che in AACR2 erano omesse, come nell’esempio che segue (la qualifica “prof.”): Sulla fonte d’informazione compare: prof.ssa Bruna Bocchini Formulazione di responsabilità: prof.ssa Bruna Bocchini È più semplice, infatti, applicare il principio “prendi ciò che vedi” nella trascrizione delle informazioni, senza modificare ciò che si sta copiando, scansionando, scaricando dal web, ecc. Inoltre, ciò consente il riutilizzo di metadati forniti dall’editore 109

o inclusi negli oggetti digitali che si descrivono, ottenendo due vantaggi: rispecchiare in modo scrupoloso i dati che si trovano sulla fonte d’informazione e rendere più veloci le operazioni di registrazione tramite un processo di cattura dei dati, quando, ovviamente, avremo a disposizione sistemi che possono trascriverli velocemente. La Library of Congress e OCLC (Online Computer Library Center) stanno verificando la validità di questo approccio con i dati in formato ONIX27 forniti dagli editori.

4.5 Designazione di edizione e di revisione identificata di edizione RDA 2.5.2 e 2.5.6 forniscono le linee guida per il trattamento dei dati relativi alla designazione di edizione e alla designazione di revisione identificata di edizione. La designazione di edizione è “parola, carattere o serie di parole e/o caratteri, che identificano l’edizione a cui appartiene la risorsa” (RDA 2.5.2.1). Una designazione di edizione include talora una formulazione di una revisione identificata di un’edizione, o anche una formulazione o formulazioni di responsabilità relative all’edizione e/o a una designazione di revisione di un’edizione. Per risorse in forma non pubblicata, sono trattate come formulazioni di edizione quelle formulazioni che indicano la versione dell’opera contenuta nella risorsa (per esempio, le stesure manoscritte o videoregistrazioni che non sono state commercialmente distribuite o diffuse). Non è sempre semplice stabilire se una certa espressione è una designazione di edizione. RDA suggerisce che la presenza di certe parole o formulazioni, riportate di seguito, siano la prova che si tratta di una designazione di edizione: a) una parola come edizione, emissione, diffusione, livello, stato o aggiornamento (o un suo equivalente in altra lingua) oppure   Vedi: https://it.wikipedia.org/wiki/ONIX

27

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b) una formulazione che indica: 1) una differenza nel contenuto; 2) una differenza nella copertura geografica; 3) una differenza nella lingua; 4) una differenza nei destinatari; 5) un particolare formato o presentazione fisica; 6) una data differente associata con il contenuto; 7) un particolare registro vocale o formato della musica notata. In modo analogo, la designazione di revisione identificata di edizione è una “parola, carattere o serie di parole e/o caratteri che identificano una particolare revisione di un’edizione”. RDA conferma, anche in questo caso, l’istruzione generale di trascrivere, piuttosto che adattare, le informazioni che si trovano sulle fonti. Si trascrive ciò che si trova e non si abbreviano, né si convertono i numerali; per esempio: Terza edizione corretta 2. ed. ampliata, rivista World Cup ed. Éd. pour le médecin Nunc primum in luce aedita Versione 3.2

4.6 Numerazione dei seriali Nei paragrafi da 2.6.2–2.6.5, RDA fornisce le linee guida per la: • numerazione presentata in forma numerica e/o alfabetica sul primo fascicolo o parte della sequenza di numerazione di un seriale; 111

• designazione cronologica del primo fascicolo o parte della sequenza; • numerazione presentata in forma numerica e/o alfabetica sull’ultimo fascicolo o parte della sequenza di numerazione di un seriale; e infine • designazione cronologica dell’ultimo fascicolo o parte della sequenza. La numerazione è da intendere in modo ampio e comprende sia le designazioni numeriche o alfabetiche sia le designazioni cronologiche. Le linee guida (RDA 2.6.1) prevedono di trascrivere i termini e i mesi esattamente come si trovano sulla risorsa, applicando questa modalità anche alle eventuali forme alternative; per esempio: July/August 2005 1 Vol. 1, n. 1 settembre 2015 4th issue Unica eccezione concessa alla regola “prendi ciò che vedi”, è la sostituzione di un trattino con una barra, quando ciò consente di ottenere maggiore chiarezza nel dato; per esempio: 1961/1962 La designazione compare nel fascicolo come 1961–2 1999/2000 La designazione compare nel fascicolo come 1999–2000 RDA consente al catalogatore di scegliere tra una nota formattata, come nell’esempio (1) o un’annotazione non formattata, come nell’esempio (2). 112

Esempio (1) – Nota formattata Designazione numerica e/o alfabetica del primo fascicolo o parte della sequenza: Volume I, numero 1– Designazione cronologica del primo fascicolo o parte della sequenza: gennaio 2010 Esempio (2) – Nota non formattata Designazione numerica e/o alfabetica e cronologica del primo fascicolo o parte della sequenza: Inizia con il fascicolo di gennaio 2010 Nella numerazione dei seriali, si registra la numerazione del primo fascicolo o parte e, se il seriale ha cessato la pubblicazione, dell’ultimo fascicolo o parte (RDA 2.6.1.4); per esempio: Vol. 3, n. 6 Designazione numerica del primo fascicolo ago./sett. 1970 Designazione cronologica del primo fascicolo volume 5, numero 3 Designazione numerica dell’ultimo fascicolo mar. 1972 Designazione cronologica dell’ultimo fascicolo

4.7 Formulazione di produzione, pubblicazione, distribuzione, manifattura e copyright RDA registra singolarmente, ovvero ciascuna in un proprio campo, la formulazione di produzione, pubblicazione, distribuzione, manifattura e copyright, un tempo registrate senza alcuna distinzione, per esempio, nell’area 4 di ISBD (ISBD 4.1–4.6). La formulazione di produzione è un elemento essenziale che “identifica il luogo o i luoghi di produzione, il produttore o i produttori e la data o le date di produzione di una risorsa in forma non pubblicata” (RDA 2.7.1.1). 113

Le linee guida forniscono istruzioni per la registrazione del luogo di produzione (RDA 2.7.2), del nome del produttore (RDA 2.7.4) e della data di produzione (RDA 2.7.6). Per esempio: Luogo di produzione Imola Cannes Lugano Nome del produttore Costa, Andrea Data di produzione 1870–1950 Il luogo di produzione è ripetibile; infatti un fondo archivistico – come quello che conserva la corrispondenza di Andrea Costa – può essere stato prodotto in più luoghi nell’arco del tempo di produzione. Inoltre può non essere identificato nella risorsa, e quindi va supplito (RDA 2.7.2.6), secondo questo schema: a) luogo conosciuto b) luogo probabile c) paese, stato, provincia, ecc. conosciuti d) paese, stato, provincia, ecc. probabili. Se necessario, si indica che l’informazione è stata desunta da una fonte esterna alla risorsa. Se non è possibile determinare un luogo o un paese, stato, provincia, ecc., si registra Luogo di produzione non identificato. Per RDA, l’elemento più importante nella formulazione di produzione è la data di produzione, obbligatoria per le risorse non pubblicate. Essa è una data “associata all’iscrizione, fabbricazione, costruzione, ecc. di una risorsa in forma non pub114

blicata” (RDA 2.7.6.1). È solitamente indicata come anno, ma può essere più specifica; nel caso delle risorse archivistiche può indicare l’anno di produzione, o rappresentare un arco di tempo, nel caso indichi il periodo di formazione dell’archivio; per esempio: 1870–1950 La formulazione di pubblicazione è un elemento essenziale “che identifica il luogo o i luoghi di pubblicazione, l’editore o gli editori e la data o le date di pubblicazione di una risorsa” (RDA 2.8.1.1). Le linee guida forniscono istruzioni per la registrazione del luogo di pubblicazione (RDA 2.8.2), del nome dell’editore (RDA 2.8.4) e della data di pubblicazione (RDA 2.8.6). La formulazione di distribuzione è un elemento essenziale “che identifica il luogo o i luoghi di distribuzione, il distributore o i distributori e la data o le date di distribuzione di una risorsa in forma pubblicata” (RDA 2.9.1.1). Le linee guida forniscono istruzioni per la registrazione del luogo di distribuzione (RDA 2.9.2), del nome del distributore (2.9.4) e della data di distribuzione (RDA 2.9.6). La formulazione di manifattura è un elemento essenziale che “identifica il luogo o i luoghi di manifattura, la manifattura o le manifatture e la data o le date della manifattura di una risorsa in forma pubblicata” (RDA 2.10.1.1). Le linee guida forniscono istruzioni per la registrazione del luogo di manifattura (RDA 2.10.2), della manifattura (2.10.4) e della data della manifattura (2.10.6). L’ultimo elemento che si inserisce in questo gruppo di dati è la data di copyright, ovvero la “data associata a una dichiarazione di protezione sotto copyright, o un regime simile” (RDA 2.11.1.1). Secondo RDA la data di copyright non è un tipo di data, bensì un elemento da registrare a parte; è un elemento essenziale, se le date di pubblicazione e di distribuzione non sono identificate. La data di copyright dev’essere preceduta dal relativo simbolo: © per il copyright o ℗ per il phonogram (musica) o dall’equivalente verbale; per esempio: 115

©2002 copyright 2005 ℗1983 phonogram copyright 1993

4.8 Luogo di pubblicazione RDA 2.8.2 fornisce istruzioni per la registrazione del luogo di pubblicazione, considerato il primo dei tre elementi essenziali relativi alla risorsa. In caso di più luoghi di pubblicazione, è obbligatorio registrarne solo uno, il primo relativo al nome dell’editore. Il luogo di pubblicazione si trascrive come compare sulla risorsa (RDA 2.8.1.4); per esempio: Köln Westport, Connecticut Lugduni Batavorum Wellington, New Zealand Carbondale, Ill. Den Haag Christiania Se si ritiene importante per l’identificazione, si può aggiungere la circoscrizione più ampia (città, provincia, regione, stato) entro parentesi quadre (RDA 2.8.2.3); per esempio: Dublin [Irlanda] Dublin [Ohio] 116

Se sulla risorsa non c’è indicazione di luogo di pubblicazione, si tenta di supplire un luogo probabile, a vantaggio dell’utente e del catalogatore (più avanti se ne vedrà il motivo). Come si è visto al paragrafo 2.16, gli elementi suppliti si forniscono nella lingua dell’agenzia (in Italia la lingua italiana). Esempi di luogo supplito, secondo quattro diversi livelli di certezza e di specificità: Luogo specifico conosciuto: [Milano] Luogo specifico probabile: [Monaco?, Germania] [Göteborg?, Svezia] Paese, stato conosciuto: [Canada] Paese, stato probabile: [Argentina?] Solo il primo luogo che compare sulla risorsa è un requisito essenziale. Se non è possibile in alcun modo supplire un luogo probabile, si registra Luogo di pubblicazione non identificato (in precedenza si usava l’abbreviazione latina “[S.l.]”, sine loco, entro parentesi quadre). Luoghi di pubblicazioni fittizi o errati non si correggono; eventualmente, se ritenuto importante, si redige una nota. Esempi di luoghi di pubblicazione: London Sulla fonte d’informazione compare: London – New York – Roma *** Luogo di pubblicazione non identificato *** In Messina Nota: pubblicato in realtà a Feltre 117

Il primo caso esemplifica la registrazione del primo luogo relativo all’editore citato. Il secondo mostra il dato da registrare, se non si è in grado di supplire alcuna informazione relativa al luogo di pubblicazione (RDA 2.8.2.6). L’ultimo esempio evidenzia come si possono correggere le informazioni inesatte con una nota, piuttosto che intervenire con integrazioni o correzioni direttamente nel dato.

4.9 Nome dell’editore Il nome dell’editore è il secondo elemento essenziale nella formulazione di pubblicazione (RDA 2.8.4): si registra solo il primo nome che compare sulla fonte. RDA richiede di registrare il nome nella forma in cui si trova – secondo il principio “prendi ciò che vedi” –; non si abbreviano quindi le parole nel nome. Ammette un’eccezione: il nome di un ente gerarchico può essere omesso (RDA 2.8.1.4). Seguendo la decisione generale relativa all’uso ridotto delle abbreviazioni, nei casi in cui non è possibile identificare l’editore, si indica con la formulazione “[editore non identificato]”28 (RDA 2.8.4.7) (in precedenza si usava l’abbreviazione latina “[s.n.]”, sine nomine, entro parentesi quadre). Vediamo alcuni esempi: Pilkington Pub. Co. Sulla fonte d’informazione compare: Toronto – Pilkington Pub. Co., Houston – Davidson Publishers *** Humanities Association, Renaissance Literature Section Sulla fonte d’informazione compare: Humanities Association, Literature Division, Renaissance Literature Section *** editore non identificato   In RDA, l’uso della maiuscola iniziale nelle formulazioni relative agli elementi non identificati non segue un’istruzione esplicita. 28

118

Nel primo esempio, si dà solo il nome del primo editore che compare, se la politica dell’agenzia bibliografica prevede di registrare gli elementi essenziali. Se si decide di registrare tutti i nomi, si danno nell’ordine in cui compaiono (RDA 2.8.4.5). Nel secondo esempio si nota che l’ente gerarchico intermedio “Literature Division” è stato omesso in base all’opzione prevista. Nel terzo caso, si ha un esempio dell’assenza di un editore sulla fonte d’informazione.

4.10 Data di pubblicazione Il paragrafo RDA 2.8.6, dedicato alla registrazione della data di pubblicazione stabilisce che, se sulla risorsa non è presente una data, si supplisce una data probabile ogni volta che è possibile; si evita, così, di innescare un meccanismo a catena che implica la ricerca e l’identificazione di altre date (come vedremo più avanti). Perciò è più semplice supplire una data di pubblicazione probabile. Se infine è davvero impossibile ipotizzare una data, e si sta catalogando una monografia in una sola unità, si registra la formulazione “data di pubblicazione non identificata” (RDA 2.8.6.6). RDA 1.9.2 prevede cinque possibilità per supplire una data, da seguire in ordine di certezza decrescente nell’individuazione: [2010]29 Anno realmente conosciuto [2009 o 2010] Uno di due anni consecutivi [2010?] Anno probabile [tra il 2008 e il 2010] Intervallo di anni probabile   Secondo RDA 2.4.4., si indica che un elemento è supplito o con l’uso di una nota o con qualche altro mezzo (per esempio, con l’uso delle parentesi quadre). 29

119

Se si conosce la data più antica possibile, si registra non prima del seguito dalla data. Se si conosce la data più recente possibile, si registra non dopo il seguito dalla data; per esempio: [non dopo il 21 agosto 1492] Se si conoscono entrambe le date possibili, la più antica e la più recente, si registra tra il seguito dall’anno iniziale, poi e il e l’anno finale; per esempio: [tra il 12 agosto 1899 e il 2 marzo 1900] Per la registrazione delle date delle monografie multiparte, dei seriali e delle risorse integrative si seguono le istruzioni fornite in RDA 2.8.6.5: si registrano le date iniziali e finali di una risorsa, se si conoscono i primi e gli ultimi fascicoli, parti o iterazioni; per esempio: 2001–2009 Se il primo o l’ultimo fascicolo, parte o iterazione non è disponibile, si supplisce una data o si suppliscono le date di pubblicazione approssimative; per esempio: 1998–[2010?] Se è impossibile supplire la data o le date in modo approssimativo, non si registra alcuna data. Si omette la data e, per monografie multiparte, seriali e risorse integrative, non si registra la formulazione “data di pubblicazione non identificata”. Si è visto in precedenza che è consigliabile cercare di supplire un luogo e una data di pubblicazione quando queste informazioni non sono presenti sulla risorsa. Se non si suppliscono questi elementi, diventa necessario utilizzare in sostituzione le corrispondenti informazioni relative alla distribuzione, oppure, se anche queste sono indisponibili, è necessario ricorrere alle informazioni relative alla manifattura. In questi casi, le linee guida raccomandano di fornire una formulazione di distribuzione o di manifattura completa, per quanto possibile. Una dimostrazione 120

aiuta a capire meglio il processo di registrazione dei dati; per esempio: Sulla fonte d’informazione compare: ABC Publishers 2009 Distributed by Iverson Company Seattle sarà necessario registrare i dati relativi alla pubblicazione e quelli relativi alla distribuzione, nel modo che segue: Luogo di pubblicazione non identificato ABC Publishers 2009 Seattle Distributed by Iverson Company30 [2009] Esempio di visualizzazione ISBD [Luogo di pubblicazione non identificato] : ABC Publishers, 2009 ; Seattle : distributed by Iverson Company, [2009] La forma più semplice di registrazione dei dati è quella nella quale si supplisce il luogo di pubblicazione (per esempio, sulla base del luogo di distribuzione). In questo caso, infatti, i dati da registrare sarebbero soltanto i seguenti: [Seattle?] ABC Publishers 2009 Esempio di visualizzazione ISBD [Seattle?] : ABC Publishers, 2009 Vediamo un esempio di questa procedura nel caso manchi la data di pubblicazione:   RDA 2.9.4.4.

30

121

Sulle fonti d’informazione compare: Means Pub. Co. Omaha, Nebraska 2009 distribution Se non si tenta di supplire una data di pubblicazione, si registrano i dati che seguono: Omaha, Nebraska Means Pub. Co. data di pubblicazione non identificata Luogo di distribuzione non identificato31 distributore non identificato 2009 Esempio di visualizzazione ISBD Omaha, Nebraska : Means Pub. Co., [data di pubblicazione non identificata] ; [Luogo di distribuzione non identificato] : [distributore non identificato], 2009 Se, invece, si supplisce la data di pubblicazione sulla base della data di distribuzione, è sufficiente registrare questi soli dati relativi alla pubblicazione: Omaha, Nebraska Means Pub. Co. [2009?] Esempio di visualizzazione ISBD Omaha, Nebraska : Means Pub. Co., [2009?] La seconda soluzione comporta un evidente risparmio di tempo nel processo di registrazione dei dati. È possibile che, in futu  RDA 2.9.2.6. Si noti che l’uso della lettera iniziale maiuscola in questo dato supplito non è coerente con l’obiettivo di RDA di essere uno standard di contenuto. 31

122

ro, la data di pubblicazione dell’esempio sia supplita grazie a un processo automatico di inferenza, che i calcolatori potranno svolgere quando i dati saranno registrati come linked data. Talvolta le informazioni relative al distributore sono obbligatorie: quando il nome dell’editore manca sulla risorsa, non è possibile supplirlo in base ai dati di distribuzione e diventa necessario registrare i dati della pubblicazione e i dati della distribuzione; per esempio: Sulla fonte d’informazione compare: Published in 2010 in Providence distributed in Boston and Ottawa by KL, Inc. È necessario registrare: Providence editore non identificato 2010 Boston Ottawa KL, Inc. 2010

4.11 Registrazione di serie e sottoserie Gli elementi essenziali per la registrazione della serie e sottoserie sono il titolo proprio della serie, la numerazione della serie, il titolo proprio della sottoserie e la numerazione della sottoserie. Gli altri sottoelementi sono facoltativi. Si desume il titolo proprio di una serie dalle seguenti fonti (in quest’ordine di preferenza): a) il frontespizio della serie; b) un’altra fonte all’interno della risorsa; c) un’altra fonte d’informazione (per esempio, materiale allegato, una descrizione pubblicata della risorsa, un contenitore non pubblicato assieme alla risorsa – come una scatola o una custodia creata dal proprietario) e qualsiasi 123

altra fonte disponibile) (RDA 2.2.4). I paragrafi RDA 2.12.2–2.12.10 prevedono che anche per i due elementi titolo proprio della serie e titolo proprio della sottoserie si applichi quanto previsto in RDA 2.3.1 per la trascrizione e le maiuscole dei titoli propri sulla risorsa da descrivere. Si applica, cioè, il principio “prendi ciò che vedi” e la politica sull’uso delle maiuscole stabilita dall’agenzia catalografica; per esempio: Le fiabe da ascoltare Enciclopedia tascabile Biblioteca del mare. Crociere, regate, viaggi e avventure Gli struzzi. Società Gli struzzi. Ragazzi An anthology of South-East Asian music Practicorp no-nonsense software PCMI collection How the health are you? H.C. Journal of physics The Oxford history of England A1 street atlas series Il trattamento degli elementi titolo proprio della serie parallelo e altre informazioni sul titolo della serie seguono le stesse norme viste al paragrafo 4.3 per il trattamento degli elementi titolo proprio parallelo e altre informazioni sul titolo; per esempio: 124

Titolo proprio della serie parallelo Regional development series Titolo proprio della serie: Série sur le développement régional Statistiques de la Suisse Titolo proprio della serie: Statistische Quellenwerke der Schweiz Altre informazioni sul titolo della serie a collection of facsimile reprints Titolo proprio della serie: English linguistics, 1500– 1750 their origin, use, and spelling Titolo proprio della serie: Words L’ISSN di una serie e di una sottoserie, che si registrano secondo le istruzioni di RDA 2.12.8 e 2.12.16, sono facoltativi in RDA (ma essenziali secondo le politiche della Library of Congress); le informazioni si ricavano dal frontespizio, dalla risorsa nel suo insieme o dalle fonti indicate in RDA 2.2.4; per esempio: ISSN 0317–3127 ISSN 0319–9470 Secondo RDA 2.12.9 e 2.12.17, la numerazione della serie e della sottoserie si registrano secondo le stesse linee guida della numerazione dei seriali; si registrano i termini, i numeri e i mesi come si trovano sulla risorsa; per esempio: Volume 32 Band LXXXVIII 44 125

Una formulazione di responsabilità relativa alla serie è una formulazione relativa all’identificazione di qualsiasi persona, famiglia o ente responsabile della serie. I dati relativi si desumono dalla stessa fonte del titolo proprio della serie (RDA 2.12.2.2) e le formulazioni di responsabilità associate alla serie si registrano solo se ritenute necessarie per l’identificazione della serie. Nella registrazione di una formulazione di responsabilità relativa a una serie, si applicano le istruzioni di base per la registrazione delle formulazioni di responsabilità (viste al paragrafo 4.4); per esempio: Association of American Geographers Titolo proprio della serie: Map supplement Beach Erosion Board Titolo proprio della serie: Technical memorandum Thomas Mann Titolo proprio della serie: Sämtliche Werke Maurice Le Lannou Titolo proprio della serie: Nouvelle collection University of Sussex Centre for Continuing Education Titolo proprio della serie: Occasional papers Universidad de Chile, Departamento de Geologia Titolo proprio della serie: Publicación

4.12 Modalità di emissione e periodicità La modalità di emissione è una “categorizzazione che indica se una risorsa è pubblicata in una o più parti, le modalità del suo aggiornamento, nonché il suo termine previsto” (RDA 2.13). Si tratta di un dato che è registrato da tempo e che corrisponde a un elemento dell’area 0 di ISBD. La modalità di emissione si indica ricorrendo a termini prestabiliti (appuntati in un vocabo126

lario) ed elencati nella tabella che segue: Unità singola

Risorsa pubblicata come unità fisica singola, per esempio, come una monografia in un volume, o, nel caso di una risorsa intangibile, come unità logica singola, per esempio, come un file pdf caricato sul web.

Monografia multiparte

Risorsa pubblicata in due o più parti, simultaneamente o consecutivamente, completa o destinata a essere completata in un numero finito di parti, per esempio, un dizionario in due volumi, tre audiocassette pubblicate in un set.

Seriale

Risorsa pubblicata in parti consecutive, che presentano solitamente una numerazione priva di una conclusione predeterminata, per esempio, un periodico, una serie monografica, un giornale. Include riproduzioni dei seriali e risorse che presentano caratteristiche dei seriali, come fascicoli consecutivi, numerazione e periodicità, ma con durata limitata, per esempio, notiziari di eventi.

Risorsa integrativa

Risorsa accresciuta o modificata per mezzo di aggiornamenti che non rimangono distinti, ma sono integrati nell’insieme, per esempio, un manuale a fogli mobili aggiornato mediante la sostituzione delle pagine, un sito web aggiornato in modo continuo.

Il termine monografia non è usato nel senso comune di volume a stampa: esistono monografie in una sola unità o multiparte, come le carte geografiche, le registrazioni sonore, i micro­film. La periodicità è “la cadenza con la quale sono pubblicati i fascicoli o parti di un seriale, o gli aggiornamenti di una risorsa integrativa” (RDA 2.14). La periodicità di una risorsa si registra mediante l’uso di un termine previsto nel vocabolario che segue (RDA 2.14.1.3): Quotidiana Tre volte alla settimana Bisettimanale Settimanale Tre volte al mese Bimensile Mensile Quindicinale Trimestrale Tre volte all’anno 127

Semestrale Annuale Biennale Triennale Irregolare Se in questo elenco non si trova un termine appropriato, se la periodicità è irregolare o se è cambiata, si redige una nota secondo RDA 2.20.12.3; per esempio: Mensile (eccetto agosto) Mensile (fascicolo luglio-agosto pubblicati insieme) Sei fascicoli annuali La periodicità varia Ad aggiornamento continuo Due fascicoli l’anno

4.13 Identificatore della manifestazione L’identificatore della manifestazione è un elemento essenziale e consiste di una “stringa di caratteri associata a una manifestazione, che serve per differenziare quella manifestazione rispetto alle altre” (RDA 2.15). L’identificatore per la manifestazione può essere costituito da: a) un identificatore registrato a livello internazionale; per esempio, ISBN, ISSN, URN; b) un identificatore assegnato da un editore, un distributore, un’agenzia governativa, un archivio, ecc.; c) un’impronta, cioè un identificatore costruito con la combinazione di gruppi di caratteri rilevati su pagine prestabilite di una risorsa monografica antica; d) un numero editoriale (RDA 2.15.2) o un numero di lastra editoriale per le risorse musicali (RDA 2.15.3). 128

L’URL è escluso da questo elenco, in quanto è considerato un elemento d’accesso e non di identificazione (RDA 4.6). Nel caso in cui una manifestazione presenti più di un identificatore, si preferisce un identificatore riconosciuto a livello internazionale, se è disponibile; per esempio: ISBN 9789070002343 ISBN 978-88-85297-99-9 ISSN 2038–1026 Numero di repertorio M705015058 Numero di lastra H.32.610 A. Leduc Il capitolo 2 (RDA 2.17.13.3–5) prevede una nota per registrare quale fascicolo, o parte di una monografia multiparte o di un seriale, è stato usato come base per l’identificazione in alternativa al primo. Una nota simile è richiesta per individuare l’ultima iterazione consultata per le risorse integrative e la data di visualizzazione per qualsiasi risorsa in linea.

4.14 Designazione generale del materiale Il Joint Steering Committee for Development of RDA, in collaborazione con la comunità degli editori ONIX, ha sviluppato un sistema per dichiarare la designazione generale del materiale, basato su tre caratteristiche delle risorse, che vengono registrate in tre elementi diversi: 1) tipo di contenuto; 2) tipo di media; 3) tipo di supporto. Il primo e il terzo elemento previsti da RDA sono essenziali, il secondo è facoltativo. Il tipo di contenuto è una “categorizza129

zione che indica la forma di comunicazione fondamentale in cui si esprime il contenuto e il senso che permette di percepirlo. Per contenuti formulati in forma d’immagine, il tipo di contenuto indica il numero di dimensioni spaziali nel quale esso è percepibile, nonché la presenza o l’assenza della percezione di movimento” (RDA 6.9.1.1). L’elenco esaustivo dei tipi di contenuto previsti da RDA è presentato nella Tabella RDA 6.1, riportata di seguito: Tavola 6.1 RDA – Tipi di contenuto

Dataset cartografico

Contenuto cartografico espresso mediante un dataset codificato in forma digitale e destinato a essere elaborato mediante un computer. Per i dati cartografici percepibili in forma d’immagine o tridimensionale, vedi Forma tridimensionale cartografica vedi Forma tridimensionale tattile cartografica vedi Immagine cartografica vedi Immagine in movimento cartografica vedi Immagine tattile cartografica

Dataset per computer

Contenuto espresso mediante un dataset codificato in modo digitale e destinato a essere elaborato mediante un computer. Include dati numerici, ambientali, ecc. utilizzati da applicazioni software per calcolare medie, correlazioni, ecc. o per produrre modelli, ecc. ma normalmente non visualizzati nella loro forma grezza. Per dati percepibili con la vista in forma di notazione, d’immagine o tridimensionale, vedi Movimento notato vedi Musica notata vedi Immagine fissa vedi Testo vedi Forma tridimensionale vedi Immagine in movimento tridimensionale vedi Immagine in movimento bidimensionale Per dati percepibili in forma sonora, vedi Musica eseguita vedi Suoni vedi Parlato Per dati cartografici, vedi Dataset cartografico

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Forma tridimensionale

Contenuto espresso mediante una o più forme percepibili con la vista in tre dimensioni. Include sculture, modelli, reperti ed esemplari naturali, ologrammi, ecc. Per il contenuto cartografico percepibile in forma tridimensionale, vedi anche Forma tridimensionale cartografica Per le forme tridimensionali percepibili mediante il tatto, vedi anche Forma tridimensionale tattile

Forma Contenuto cartografico espresso mediante una o più forme tridimensionale in tre dimensioni percepibili con la vista. Include globi, mocartografica delli a rilievo, ecc. Forma tridimen- Contenuto espresso mediante una o più forme percepibili sionale tattile mediante il tatto come forme tridimensionali. Forma tridimensionale tattile cartografica

Contenuto cartografico espresso mediante una o più forme percepibili mediante il tatto come forme tridimensionali.

Immagine cartografica

Contenuto cartografico espresso mediante linee, forme, ombreggiature, ecc. percepibili con la vista come un’immagine fissa o in due dimensioni. Include carte geografiche, vedute, atlanti, immagini aeree, ecc.

Immagine fissa

Contenuto espresso mediante linea, figura, ombreggiatura, ecc., percepibile mediante la vista in due dimensioni. Include disegni, pitture, diagrammi, immagini fotografiche (fisse), ecc. Per il contenuto cartografico percepibile come immagine bidimensionale, vedi anche Immagine cartografica Per immagini percepibili mediante il tatto, vedi anche Immagine tattile

Immagine in movimento bidimensionale

Contenuto espresso mediante immagini percepibili come in movimento, in due dimensioni. Include film (che usano riprese dal vivo e/o animazioni), registrazioni su pellicola o video di esecuzioni, eventi, ecc., video giochi, ecc. diversi da quelli percepibili in tre dimensioni. vedi anche Immagine in movimento tridimensionale Le immagini in movimento possono essere accompagnate o meno dal suono. Per il contenuto cartografico percepibile come immagine in movimento bidimensionale, vedi anche Immagine in movimento cartografica

Immagine in movimento cartografica

Contenuto cartografico espresso mediante immagini percepibili come in movimento, in due dimensioni. Include le immagini di telerilevamento della Terra e di altri corpi celesti in movimento.

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Immagine in movimento tridimensionale

Contenuto espresso mediante immagini percepibili come in movimento, in tre dimensioni. Include film 3D (che usano riprese dal vivo e/o animazioni), video giochi 3D, ecc. Le immagini in movimento tridimensionali possono essere accompagnate o meno dal suono.

Immagine tattile

Contenuto espresso mediante linea, figura e/o altre forme, percepibile mediante il tatto come immagine fissa bidimensionale.

Immagine tattile cartografica

Contenuto cartografico espresso mediante linee, figure e/o altre forme, percepibili mediante il tatto come immagini fisse in due dimensioni.

Movimento notato

Contenuto espresso mediante una forma di notazione del movimento percepibile con la vista. Include tutte le forme di notazione del movimento diverse da quelle percepibili mediante il tatto. vedi anche Movimento notato tattile

Movimento notato tattile

Contenuto espresso mediante una forma di notazione per il movimento percepibile mediante il tatto.

Musica eseguita

Contenuto espresso mediante la musica in forma sonora. Include esecuzioni registrate di musica, musica generata con il computer, ecc.

Musica notata

Contenuto espresso mediante una forma di notazione musicale percepibile mediante la vista. Include tutte le forme di notazione musicale diverse da quelle percepibili mediante il tatto. vedi anche Musica notata tattile

Musica notata tattile

Contenuto espresso mediante una forma di notazione musicale percepibile mediante il tatto. Comprende la musica braille e altre forme di notazione musicale tattili.

Parlato

Contenuto espresso mediante la lingua in forma sonora. Include letture, recitazioni, discorsi, interviste, storie orali, ecc. registrate, linguaggio generato dal computer, ecc.

Programma per computer

Contenuto espresso mediante istruzioni codificate in modo digitale, elaborate ed eseguite da un computer. Include sistemi operativi, applicazioni software, ecc.

Suoni

Contenuto espresso dalla lingua o dalla musica, espresso in forma sonora. Include suoni naturali, suoni prodotti artificialmente, ecc.

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Testo

Contenuto espresso mediante una forma di notazione linguistica percepibile con la vista. Include tutte le forme di notazione linguistica diverse da quelle percepibili mediante il tatto. vedi anche Testo tattile

Testo tattile

Contenuto espresso mediante una forma di notazione linguistica percepibile mediante il tatto. Comprende il testo braille e altre forme di notazione linguistica tattili.

Il tipo di media è una “categorizzazione che indica il tipo generale di strumento d’intermediazione necessario per vedere, riprodurre, azionare, ecc. il contenuto di una risorsa” (RDA 3.2). Il tipo di media raggruppa in ampie classi il tipo di strumento necessario per accedere al contenuto di una risorsa. Dal momento che può essere derivato dal tipo di supporto, non è un elemento essenziale di RDA. Il tipo di supporto è una “categorizzazione che indica il formato del mezzo di memorizzazione e la custodia di un supporto in combinazione con il tipo di dispositivo d’intermediazione necessario per vedere, riprodurre, attivare, ecc. il contenuto di una risorsa” (RDA 3.3). Il tipo di supporto fornisce informazioni più precise rispetto al tipo di media; è un elemento essenziale perché è più specifico e perché consente di ricavare il tipo di media.32 I dati possono essere inseriti tramite apposite maschere o aggiunti tramite macro. Si esaminano solo il tipo di media e il tipo di supporto; il tipo di contenuto è, infatti, un attributo dell’entità espressione e sarà approfondito in quel contesto. RDA 3.2.1.2 e 3.3.1.3 forniscono elenchi chiusi di termini per questi vocabolari. Di seguito l’elenco e la definizione dei tipi di media (Tavola 3.1 di RDA): Tavola 3.1 di RDA – Tipi di media Termine

Uso

  L’ISBD Review Group, l’organismo dell’IFLA incaricato dell’aggiornamento dell’ISBD, ha, invece, previsto che le tre nuove caratteristiche fossero registrate in una nuova area della descrizione che precedesse tutte le altre: l’Area 0, Area della forma del contenuto e del tipo di supporto. 32

133

audio

Indica media usati per la memorizzazione di suoni registrati, progettati per essere usati con dispositivi per la riproduzione come un giradischi, un lettore per audiocassette, un lettore CD, un lettore MP3. Include i media usati per la memorizzazione di suoni codificati sia in forma digitale, sia in forma analogica.

elettronico

Indica media usati per registrare file elettronici, progettati per essere usati con un computer. Include media ad accesso remoto mediante un server e media ad accesso diretto come nastri e dischi per computer.

microforma

Indica media usati per memorizzare immagini di dimensioni ridotte, illeggibili per l’occhio umano, progettati per essere usati tramite un dispositivo come un lettore di microfilm o microfiche. Include i media micrografici trasparenti e opachi.

microscopico

Indica media usati per memorizzare oggetti minuscoli, progettati per essere usati tramite un dispositivo come un microscopio per mostrare dettagli invisibili a occhio nudo.

proiettato

Indica media usati per memorizzare immagini fisse o in movimento, progettati per essere usati tramite un dispositivo di proiezione come un proiettore di film, un proiettore di diapositive o una lavagna luminosa. Include media progettati per la proiezione di immagini bi- e tri-dimensionali.

stereografico

Indica media usati per memorizzare coppie di immagini fisse, progettati per essere usati tramite un dispositivo come uno stereoscopio o visore stereografico per dare un effetto tridimensionale.

senza mediazione

Indica media usati per memorizzare contenuti, percepibili direttamente mediante uno o più sensi, senza l’ausilio di un dispositivo di intermediazione. Include i media che contengono contenuto visivo e/o tattile prodotto mediante processi come la stampa, incisione, litografia, ecc. a rilievo, tessitura, ecc. o per mezzo di scrittura a mano, disegno, pittura, ecc. Include i media usati per trasmettere forme tridimensionali come sculture, modelli, ecc.

video

Indica media usati per memorizzare immagini fisse e in movimento, progettati per essere usati con un dispositivo di riproduzione come un lettore di videocassette o un lettore DVD. Include i media usati per memorizzare immagini codificate in modo digitale e le immagini analogiche.

A ciascun termine che indica il tipo di media, corrispondono termini specifici per il tipo di supporto; per esempio: 134

Tipi di media

Tipi di supporto corrispondenti

Audio

Cartuccia audio, cilindro audio, disco audio …

Elettronico

Scheda per elaboratore, disco per elaboratore …

Microforma

Microfiche, bobina di microfilm …

Microscopico

Vetrini per microscopio

Non mediato

Scheda, lavagna a fogli mobili, oggetto, rotolo, foglio, volume ...

Se per una risorsa sono adatti più termini, si possono aggiungere più termini, oppure si può assegnare solo il termine che rappresenta a) l’aspetto prevalente (se c’è), o b) l’aspetto più sostanziale della risorsa; per esempio, nel caso di un’enciclopedia pubblicata in dodici volumi con allegato un CD, non c’è una parte prevalente, ma c’è una parte più sostanziale. Se non esiste un termine appropriato, si usa il termine “altro”. Entrambi i vocabolari, cioè le liste dei termini disponibili elencati nelle tabelle, possono essere aggiornati sulla base di proposte motivate al RSC. I sistemi di recupero delle informazioni possono usare queste informazioni per filtrare le interrogazioni, per visualizzare icone anziché il nome dei metadati, oppure possono applicare fogli di stile per utilizzare termini diversi. Analizzeremo in modo più approfondito questi tre elementi nella parte relativa al trattamento dell’espressione; vediamo ora un esempio per un volume a stampa; i tre valori da registrare sono (RDA 3.2.1.3 e 3.3.1.3): Valori da registrare per un volume a stampa testo senza mediazione volume Il tipo di media è “senza mediazione”, perché il lettore non necessita di uno strumento per accedere al contenuto; il tipo di 135

supporto è naturalmente “volume”.

4.15 Estensione Il termine estensione è usato per indicare il “numero e tipo di unità e/o sottounità che costituiscono una risorsa” (RDA 3.4); è un elemento essenziale. Per unità qui s’intende una “componente fisica o logica di una risorsa: (per esempio, un volume, un’audiocassetta, una bobina di film, una carta geografica, un file digitale)”; per sottounità s’intende una “suddivisione fisica o logica di una unità (per esempio, una pagina di un volume, un’immagine di una microfiche, una registrazione in un file digitale)” (RDA 3.4.1.1). L’estensione si dà se la risorsa è completa, oppure se è noto il numero complessivo delle unità. Il numero delle unità si fornisce utilizzando il termine appropriato previsto in RDA 3.4.1.3, ripreso talvolta da RDA 3.3.1.3 (che elenca tutti i tipi di supporto, ma ricorre a termini che possono creare confusione nell’utente); per esempio: 1 cassetta di microfilm 100 diapositive 2 bobine di nastri audio 1 bobina di pellicola 1 cartuccia video 1 disco magnetico per computer 1 risorsa online 3 microfiche Talvolta l’estensione può essere espressa con un termine di 136

uso corrente (RDA 3.4.1.5); per esempio: audio diapositiva chiavetta usb I termini si formulano per esteso, per esempio, si registra “pagine” (in precedenza si usava l’abbreviazione “p.”); in caso di necessità, per indicare che il numero non è esatto si usa “approssimativamente” (in precedenza si usava l’abbreviazione “ca” [circa]) e per spiegare si usa “cioè” (in precedenza si usava l’abbreviazione latina “i.e.”, id est, entro parentesi quadre). Se, oltre all’unità principale, è possibile indicare l’estensione delle sottounità, queste si riportano entro parentesi tonde (per l’uso delle parentesi tonde, vedi RDA 3.4.1.7)33. Quando le unità non sono numerate, si indica semplicemente “privo di numerazione”, senza contare i pezzi e senza racchiudere il numero entro parentesi quadre; per esempio: 1) Tipo di supporto: Volume 123 pagine, 28 prive di numerazione 2) Tipo di supporto: CD audio 1 disco audio oppure 1 CD 3) Tipo di supporto: DVD 1 DVD oppure 1 videodisco 4) Tipo di supporto: File PDF in linea 1 risorsa in linea (39 pagine)   L’uso di una particolare punteggiatura per le aggiunte è molto probabilmente una svista. In quanto standard di contenuto l’istruzione avrebbe dovuto indicare solo i dati nececessari, non la loro forma di presentazione. 33

137

5) Tipo di supporto: Volume con CD allegato 244 pagine 1 CD Nel primo esempio, l’estensione è data in termini di pagine, con la distinzione tra pagine numerate e pagine non numerate. Nel secondo, per indicare l’unità dell’estensione è stato usato un termine (“disco audio”) tratto dal vocabolario per i tipi di supporto; nella descrizione dell’estensione si può usare anche una formulazione di uso corrente, come “1 CD”. Nel terzo, si utilizza “DVD” anziché il termine “videodisco”, previsto dal vocabolario dei tipi di supporto. Il quarto mostra l’estensione per una risorsa in linea e l’indicazione delle sottounità appropriate entro parentesi tonde; anche in questo esempio il termine utilizzato nell’estensione coincide con il termine per il tipo di supporto. Nel quinto, la descrizione dell’estensione non presenta particolari difficoltà; secondo quanto previsto da RDA 3.4.1.3 si registra l’estensione per ciascun tipo di supporto. Se il numero esatto di unità non può essere accertato facilmente, si registra un numero approssimativo preceduto da approssimativamente oppure, facoltativamente, lo si omette (RDA 3.4.1.4); per esempio: approssimativamente 600 diapositive oppure diapositive Se necessario per l’identificazione o la selezione, si registrano informazioni più precise su paginazione, carte bianche o altri aspetti della collazione: o si espande la descrizione dell’estensione (se si può fare in modo conciso), o si redige una nota. Sono previste esplicite istruzioni per i più vari tipi di supporto (RDA 3.4.1.7): dischi magnetici per computer, filmine e spezzoni di pellicola, lavagne a fogli mobili, microfiche e microfilm, risorse online, lucidi per proiezione, dischi stereografici e videodischi; per esempio: 138

1 disco magnetico per computer (184 immagini di telerilevamento) 1 disco magnetico per computer (xv pagine, 150 carte geo­grafiche) 1 filmina (28 fotogrammi) 1 filmina (10 fotogrammi doppi) 1 lavagna a fogli mobili (8 fogli) 3 microfiche (1 partitura (118 pagine)) 1 bobina di microfilm (255 pagine) 1 risorsa online (68 pagine) 1 risorsa online (3 partiture) 1 risorsa online (36 fotografie) 1 risorsa online (2 file video) 1 risorsa online (1 file di programma) 2 risorse online (2 file audio, 1 file video) 1 lucido per proiezione (5 sovrapposizioni) 1 lucido per proiezione (5 sovrapposizioni allegate) 1 disco stereografico (7 coppie di fotogrammi) 1 videodisco (45876 fotogrammi) Se le unità non possono essere menzionate succintamente, si registra il numero di unità fisiche e le si descrive come pezzi vari (RDA 3.4.1.5); per esempio: 139

48 pezzi vari Nella redazione di una descrizione comprensiva per una risorsa che non è ancora completata, si registra il termine che indica il tipo di unità senza il numero. Ciò si applica anche per una risorsa di cui non sia conosciuto il numero totale di unità pubblicate (RDA 3.4.1.10); per esempio: vetrini da microscopio volumi volumi (a fogli mobili) Si registra l’estensione dando il numero, anche approssimativo, di item, di contenitori o di volumi (RDA 3.4.11.1). Nel caso di risorse di grandi dimensioni, si registra l’estensione dando l’ammontare dello spazio di immagazzinamento occupato dalla collezione con una misura metrica e si utilizza il simbolo metrico decimale cm, m, cm³ o m³, come appropriato (RDA 3.4.1.11.2). Come aggiunta facoltativa, si specifica il numero, anche approssimativo, di contenitori o volumi e/o item; per esempio: 123 item approssimativamente 400 item 6 volumi 6 scatole 10 m 1 m³ 10 m (approssimativamente 2250 item) 1,8 m (75 volumi) 3,6 m (2400 cartelle) 140

1,5 m (30 item legati, 37 item sciolti) 26,7 m (150 scatole, 109 cartelle fuori dimensione) Per le risorse cartografiche, in musica notata, di immagine fissa, di testo e tridimensionali, l’estensione è un elemento essenziale solo se la risorsa è completa o se l’estensione totale è conosciuta. Descrizione analitica di una parte. Nella descrizione di una risorsa che è parte di una risorsa più ampia, si registra l’estensione della parte indicando il numero di unità o sottounità della parte (RDA 3.4.1.12.1) oppure la posizione della parte all’interno della risorsa più ampia (RDA 3.4.1.12.2). Nel primo caso, si registra l’estensione della parte dando il numero di unità e/o il numero di sottounità; per esempio: 310 pagine 68 fotogrammi Se l’unità o la sottounità è numerata come parte di una sequenza continua di numerazione per la risorsa più ampia, si registra la posizione della parte all’interno della risorsa più ampia. Si indica l’unità o la sottounità specifica in cui la parte è situata; per esempio: pagine 210-450 carte 51-71 nel lato 1 di 1 disco audio nella bobina 1 di 2 bobine di pellicola nella cassetta 3 di 4 cassette di microfilm nel lato 2 di 1 videodisco 141

Risorse cartografiche. Per le risorse cartografiche a stampa, manoscritte o tridimensionali, si registra l’estensione dando il numero di unità e un termine appropriato scelto dal seguente vocabolario: atlante diagramma globo carta geografica modello profilo immagine di telerilevamento sezione veduta Il termine si registra al plurale o al singolare, come appropriato; per esempio: 1 carta geografica 3 diagrammi 1 globo 1 modello approssimativamente 800 carte geografiche 6 carte geografiche su 1 foglio 8 sezioni su 3 fogli 2 carte geografiche su 4 fogli 1 atlante (3 volumi) 1 atlante (xvii, 37 pagine, 74 carte di tavole) 1 atlante (1 volume (paginazioni varie)) 142

Musica notata. Per RDA 3.4.3, nel caso di una risorsa a stampa o manoscritta che consiste di musica notata (corredata o meno di testo e/o illustrazioni allegati) si registra l’estensione della risorsa dando il numero di unità e un termine appropriato per il formato della musica notata della seguente lista (contenuta in RDA 7.20.1.3): partitura partitura condensata partitura di studio parte di pianoforte conduttore parte di violino conduttore partitura vocale partitura per pianoforte partitura per coro parte libro corale libro da tavolo Se la risorsa consiste di più tipi di unità, si registra il numero di ciascun tipo nell’ordine specificato nella lista. Si registra il termine al singolare o al plurale, come appropriato. Si specifica il numero di volumi e/o pagine, fogli o colonne secondo le istruzioni relative all’estensione di un testo (RDA 3.4.5). Si registra l’informazione entro parentesi, di seguito al termine che indica il formato della musica notata; per esempio: 1 partitura (38 fogli) 1 partitura vocale (x, 190 pagine) 1 partitura condensata (2 volumi) 1 partitura (23 pagine) 1 parte di pianoforte conduttore (8 pagine) 1 libro corale (240 pagine) 143

1 libro da tavolo (50 pagine non numerate) Fanno eccezione due tipi di risorsa: le risorse che contengono un insieme di parti, per le quali si registra il numero di parti, ma si omette il numero dei volumi e/o pagine, carte, o colonne relativo alle parti; per esempio: 1 partitura (viii, 278 pagine) 24 parti e le risorse che consistono di una partitura e di una o più parti in una singola unità fisica, per le quali si registra l’estensione nella forma: 1 partitura e 4 parti, ecc., con l’aggiunta del numero di pagine, carte o colonne entro parentesi; per esempio: 1 partitura e 1 parte (5 pagine) Parte stampata a pagina 5 1 partitura e 3 parti (19 pagine) Parti stampate alle pagine 11-19 Immagine fissa. Le istruzioni di RDA 3.4.4 si applicano a ogni risorsa che consiste di una o più immagini fisse in forma di disegni, dipinti, stampe, fotografie, ecc.; per le risorse che consistono principalmente di immagini fisse in altro supporto (per esempio, diapositive, lucidi), si applicano le istruzioni di base presentate all’inizio di questo paragrafo. L’estensione si registra indicando il numero appropriato di unità assieme a un termine (al singolare o al plurale) preso dalla seguente lista: scheda per attività grafico collage disegno scheda didattica icona dipinto 144

fotografia immagine cartolina manifesto stampa radiografia scheda di studio disegno tecnico carta murale Se la risorsa consiste in più tipi di unità, si registra il numero di ciascun tipo e se il numero esatto di unità non è accertabile, si registra un numero approssimativo, preceduto da approssimativamente; per esempio: 1 disegno 3 carte murali approssimativamente 1000 fotografie 1 stampa su 24 fogli 1 portfolio oppure facoltativamente 1 portfolio (40 stampe) 2 album per schizzi Se nessun termine della lista è appropriato, si utilizza un altro termine o termini concisi per indicare il tipo di unità; per esempio: 7 pezzi di feltro per lavagna Risorse di testo. Per una risorsa che consiste di un volume singolo, si registra l’estensione in pagine, carte o colonne secondo il tipo di sequenza usata nella risorsa (RDA 3.4.5). Inoltre: a) se il volume è numerato in termini di pagine, si registra il 145

numero di pagine; b) se il volume è numerato in termini di carte, si registra il numero di carte; c) se il volume consiste di pagine con più colonne per pagina ed è numerato in colonne, si registra il numero di colonne; d) se il volume consiste in sequenze di carte e pagine, o pagine e colonne numerate, o carte e colonne numerate, si registra ciascuna sequenza. Nel caso di risorse antiche a stampa, si registra ciascuna sequenza di carte, pagine o colonne nei termini e nella forma presentata. Se la risorsa è stampata in pagine, ma numerata in carte, si registra la numerazione in carte. Si registrano anche le sequenze di pagine, carte o colonne non numerate; per esempio: 327 pagine 321 carte 381 colonne xvii, 323 pagine 27 pagine, 300 carte pagine A-Z carte a–d 91 carte, 1 carta non numerata Ultima carta bianca 33 carte, 31 carte non numerate La sequenza non numerata costituisce una parte sostanziale; il numero esatto di carte è accertabile 12 pagine non numerate, 72 pagine, 10 pagine non numerate, 48 pagine, 6 pagine non numerate, 228 pagine, 16 pagine non numerate

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329, cioè 392 pagine 1000 pagine in varie paginazioni 256 carte in varie sequenze 1283 colonne in varie numerazioni 122 carte ripiegate 230 pagine, 25 carte di tavole (alcune ripiegate) Se i volumi hanno una paginazione continua, si specifica il numero di pagine, carte o colonne entro parentesi, dopo il termine per il tipo di unità. Si ignorano sequenze di materiale preliminare paginate separatamente in volumi differenti dal primo (RDA 3.4.5.17); per esempio: 2 volumi (xxi, 999 pagine) 3 volumi (xx, 800 pagine) Pagine numerate: i–xx, 3–201; i–xx, 203–513; i–xxi, 515–800 Risorse tridimensionali. Si registra l’estensione di una risorsa che consiste di una o più forme tridimensionali dando il numero di unità e un termine (al singolare o al plurale) appropriato della seguente lista (RDA 3.4.6): campione diorama giocattolo medaglia modellino modello moneta oggetto da esposizione puzzle scultura

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Per esempio: 3 diorami 1 puzzle oppure facoltativamente 1 puzzle (1.000 pezzi) 1 gioco oppure facoltativamente 1 gioco (1 tabellone da gioco, 50 carte, 5 segnaposto, 2 dadi) 16 monete approssimativamente 400 campioni Se nessun termine della lista è appropriato, si utilizza un altro termine o termini concisi per indicare il tipo di unità; per esempio: 2 fasce per capelli con copricapi in piume 1 paio di mocassini ornati di perline 3 piumini

4.16 Dimensioni e altri attributi della manifestazione Un ulteriore elemento è dato dalle dimensioni del supporto, ovvero dalle “misure del supporto o dei supporti e/o del contenitore di una risorsa” (RDA 3.5.1.1). Le dimensioni includono le misure di altezza, larghezza, profondità, lunghezza, spessore e diametro. Per carte geografiche e immagini fisse, le dimensioni possono essere le dimensioni di un lato della carta geografica o dell’area illustrata e/o le dimensioni del supporto su cui la carta geografica o l’immagine è montata. RDA utilizza il sistema metrico decimale – misure in centimetri arrotondati al centimetro superiore, se non altrimenti indicato – ma consente di usa148

re un sistema di misura diverso. Le biblioteche degli USA, per esempio, sostituiscono ai centimetri i pollici quando forniscono le dimensioni dei dischi o delle bobine audio; in questo caso, usano ancora la forma abbreviata “in.” per “inches”. “Cm” e “mm” sono simboli e non abbreviazioni e, pertanto, non hanno il punto finale. Le misure da registrare dipendono di volta in volta dal supporto. Per una scheda si registrano altezza per larghezza; per esempio: 28 × 10 cm Dimensioni di una scheda didattica 9 × 19 cm Dimensioni di una scheda forata 8 × 13 cm Dimensioni di un microopaco 9 × 6 cm Dimensioni di una scheda per computer Per una cartuccia audio si registrano lunghezza x altezza della facciata della cartuccia in centimetri seguite dalla larghezza del nastro in millimetri. Si registra la larghezza del nastro e si utilizza il simbolo metrico decimale mm. Si utilizza una virgola per separare la larghezza del nastro dalle dimensioni della cartuccia; per esempio: 14 × 10 cm, nastro da 7 mm Per le cartucce per computer, si registra la lunghezza del lato della cartuccia da inserire nella macchina; per esempio: 10 cm Dimensioni di una cartuccia di memoria per computer Per i dischi si registra il diametro (RDA 3.5.1.4.4); per esempio:

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30 cm Diametro di un disco audio analogico 12 cm Diametro di un disco audio digitale 21 cm Diametro di un videodisco 12 cm Diametro di un disco per computer Per filmine e spezzoni di pellicola si registra il passo (cioè la larghezza) della pellicola in millimetri e si utilizza il simbolo metrico decimale mm (RDA 3.5.1.4.5); per esempio: 35 mm Per le diapositive si registrano altezza x larghezza (RDA 3.5.1.4.12); per esempio: 5 × 5 cm Dimensioni di una diapositiva fotografica 3 × 8 cm Dimensioni di un vetrino da microscopio Per le forme tridimensionali si registrano le dimensioni della forma stessa (RDA 3.5.1.4.13). Se necessario, si aggiunge una parola per indicare quale dimensione viene data. Se si danno più dimensioni, si registrano come altezza × larghezza × spessore; per esempio: 12 cm di diametro Dimensione di un globo alta 110 cm Dimensioni di una scultura Se la risorsa è in un contenitore, si menziona il contenito150

re (RDA 3.5.1.5). Si registrano le dimensioni del contenitore (altezza × larghezza × spessore), se ritenute importanti per l’identificazione o la selezione o in aggiunta alle dimensioni del supporto o dei supporti, oppure come dimensioni uniche; per esempio: 16 × 32 × 3 cm custodia 17 × 34 × 6 cm Dimensioni di un modello e del suo contenitore scatola 30 × 25 × 13 cm Dimensioni del contenitore di un diorama; le dimensioni del diorama non sono registrate Altri elementi che possono essere ritenuti importanti, sulla base della valutazione da parte del catalogatore, sono: • le diverse caratteristiche del supporto elencate nel capitolo 3: per esempio, il materiale di base (RDA 3.6), la generazione (RDA 3.10), le caratteristiche del suono (RDA 3.16), le caratteristiche per la proiezione dei film (3.17), le caratteristiche del video (RDA 3.18), le caratteristiche del file digitale (RDA 3.19) e i requisiti di sistema (RDA 3.20); • la nota sulle caratteristiche del supporto di uno specifico item (RDA 3.22). Il materiale di base “è il substrato fisico di una risorsa” (RDA 3.6.1.1). Il concetto di substrato fisico è poco utilizzato in ambito bibliografico, dove il materiale di base è la carta e più raramente la pergamena e ancor più raramente il papiro, ecc. Quando però si prendono in considerazione risorse di qualsiasi natura e conservate in ogni istituzione della memoria registrata, l’elenco dei materiali di base dal quale è possibile prendere i termini da registrare si allunga: avorio carta 151

cartoncino cartoncino bristol cera ceramica cuoio gommalacca legno malta metallo pannello pannello per illustrazioni pelle pergamena pietra plastica porcellana sintetico tela pittorica tessile vetro vinile Si registra quindi il termine o i termini più appropriati per la risorsa; per esempio: pergamena Materiale di base per un manoscritto in pergamena legno Materiale di base per un globo plastica Materiale di base per un vetrino da microscopio vetro Materiale di base per un dipinto sintetico Materiale di base per un modello in acrilico 152

legno malta Materiali di base per un diorama Si registrano i dettagli dei materiali di base, se ritenuto importante per l’identificazione o la selezione (RDA 3.6.1.4); per esempio: carta filigranata: KS e una corona immagine stampata su lamina d’oro spessa Dettagli del materiale di base per una stampa d’arte su carta vergata verde Dettagli del materiale di base per un disegno registrato su banda perforata Dettagli del materiale di base per una registrazione audio In corrispondenza della varietà di materiali di base, RDA registra anche un alto numero di materiale applicato, che “è una sostanza fisica o chimica applicata al materiale di base di una risorsa” (RDA 3.7.1.1). Si registra il materiale applicato utilizzato nella risorsa se ritenuto importante per l’identificazione o la selezione. In presenza di più materiali applicati e se un materiale è predominante, si registra per primo il termine per il materiale predominante. Si utilizzano uno o più termini appropriati della seguente lista: pittura acrilica gesso carbone matita colorante gouache grafite inchiostro colore a olio pastello malta 153

tempera acquerello Per esempio: inchiostro Materiale applicato per una carta geografica disegnata a mano colore a olio Materiale applicato per un dipinto acquerello gouache inchiostro matita Materiali applicati per un’opera d’arte composta da vari media Se nessun termine nella lista è appropriato o sufficientemente specifico, si utilizza un altro termine o termini concisi per indicare il materiale applicato. Inoltre, se ritenuto importante per l’identificazione e la selezione della risorsa, si registrano ulteriori dettagli del materiale applicato (RDA 3.7.1.4); per esempio: Pittura a tempera con aureola decorata a foglie d’oro Silverpoint con lumeggiature in gesso bianco Collage di stampe fotografiche, ritagli di giornale e dipinti Acquerello, gouache e inchiostro da penna e marrone su disegno a matita con gomma arabica e raschiature Un dato molto importante per le risorse non tipografiche è il metodo di produzione, ovvero “il processo usato nella produzione di una risorsa” (RDA 3.9.1.1). Esso si registra se ritenuto importante per l’identificazione o la selezione, utilizzando uno o più termini appropriati della seguente lista: 154

acquaforte cianografia collotipia copia cianografica dagherrotipo eliografia fotoincisione fotoriproduzione incisione litografia stampa stampa a intaglio xilografia Per esempio: incisione Metodo di produzione per una stampa d’arte Questi termini non si applicano ai manoscritti. Per registrare il metodo di produzione di un manoscritto si utilizza un termine preso dalla seguente lista (RDA 3.9.2.3): olografo manoscritto stampato dattiloscritto Si registra olografo per un manoscritto redatto dalla persona o dalle persone responsabili dell’opera o delle opere contenute nel manoscritto; negli altri casi si registra manoscritto; per esempio: olografo Metodo di produzione per una lettera manoscritto Metodo di produzione per una partitura dattiloscritto 155

Metodo di produzione per una tesi Se il manoscritto o i manoscritti sono copie, si aggiunge, entro parentesi tonda, copia carbone, fotocopia o trascrizione. A trascrizione si aggiunge manoscritta, dattiloscritta o stampata. Se nessun termine è appropriato si utilizza un altro termine conciso per indicare il tipo di copia; per esempio: olografo (copia carbone) manoscritto (fotocopia) manoscritto (trascrizione, manoscritta) dattiloscritto (fotocopia) Se i manoscritti non sono tutti dello stesso tipo, si dichiara con una formulazione entro parentesi tonda; per esempio: manoscritto (alcune fotocopie) manoscritto (trascrizione, manoscritta) Anche le risorse tattili sono prodotte con un metodo diverso dalla tipografia e da tutti i tipi di risorsa visti fino a qui. Per una risorsa tattile si registra il metodo di produzione mediante un termine appropriato della seguente lista (RDA 3.9.3.3): goffratura punto solido carta a microcapsule termoforma Se nessun termine nella lista è appropriato o sufficientemente specifico, si utilizza un altro termine conciso per indicare il metodo di produzione per una risorsa tattile; per esempio: serigrafia tattile Metodo di produzione per un piano tattile 156

collage, legno su legno Metodo di produzione per un piano tattile profilo a rilievo in ceramica Metodo di produzione per un piano tattile RDA 3.10 tratta della generazione delle risorse. La generazione “è la relazione tra il supporto originale e il supporto di una riproduzione creata dall’originale (per esempio, il master di prima generazione, un master di stampa di seconda generazione)” e si applica per registrazioni audio (RDA 3.10.2), risorse digitali (RDA 3.10.3), microforme (RDA 3.10.4), film (RDA 3.10.5) e videocassette (RDA 3.10.6). RDA tratta il layout al paragrafo 3.11: il layout è “la disposizione del testo, immagini, notazione tattile, ecc. in una risorsa”. Esempi di termini per la registrazione del layout, indicati sotto le rispettive tipologie di risorsa, sono: Immagini cartografiche entrambi i lati back-to- back Fogli fronte retro facciata singola Notazione musicale tattile battuta per battuta battuta sopra battuta linea per linea linea singola linea sopra linea outline paragrafo partitura a parti late partitura a parti strette 157

partitura verticale sezione per sezione sistema di melodia accordale Testo tattile fronte retro facciata singola interlinea doppia RDA 3.12 contengono le istruzioni per la registrazione del formato bibliografico, ovvero “il risultato della piegatura di un foglio stampato per formare un fascicolo (per esempio, un foglio piegato una volta per formare un in folio, due volte per formare un in quarto, tre volte per formare un in ottavo)”. RDA 3.13 prevede la registrazione delle dimensioni del carattere, cioè “le misure del carattere tipografico usato per rappresentare i caratteri e i simboli in una risorsa”. Per risorse progettate per persone con capacità visiva limitata le dimensioni del carattere possono essere espresse sia in termini generali (per esempio, caratteri grandi) sia in termini specifici aggiungendo le dimensioni tipografiche misurate in punti tipografici (per esempio, 20 punti tipografici). Per esempio: stampa gigante (36 punti tipografici) Ai paragrafi RDA 3.14 e 3.15 si trovano le istruzioni per la registrazione di caratteristiche relative alle immagini fisse e in movimento: la polarità (RDA 3.14), il rapporto di riduzione (3.15). Per risorse che consistono principalmente di suono registrato, si registrano le seguenti caratteristiche del suono se ritenute importanti per l’identificazione o la selezione: tipo di registrazione (RDA 3.16.2.3) mezzo di registrazione (RDA 3.16.3.3) velocità di riproduzione (RDA 3.16.4.3) caratteristica del solco (RDA 3.16.5.3) configurazione della traccia (RDA 3.16.6.3) 158

configurazione del nastro (RDA 3.16.7.3) configurazione dei canali di riproduzione (RDA 3.16.8.3) caratteristiche di riproduzione speciali (RDA 3.16.9.3). Per le pellicole cinematografiche sono previste come caratteristiche specifiche il formato di presentazione e la velocità di proiezione, per esempio: 3D cinerama Panavision *** 20 fps Per le risorse video, RDA 3.18 prevede la registrazione di specifiche tecniche, come il formato video, lo standard di trasmissione, la risoluzione e la larghezza di banda; per esempio: Beta Betacam 8 mm Super-VHS U-matic *** PAL SECAM *** 159

Risoluzione: 1080i Standard: 405 linee, 50 campi, banda alta Un lato CAV, un lato CLV RDA dà la possibilità di registrare il formato di codifica di un video digitale (RDA 3.19), ricorrendo ove possibile a queste caratteristiche: tipo di file (RDA 3.19.2) formato di codifica (RDA 3.19.3) dimensioni del file (RDA 3.19.4) risoluzione (RDA 3.19.5) codifica regionale (RDA 3.19.6) codifica bitrate (RDA 3.19.7). È prevista, inoltre, la possibilità di registrare dati relativi alla rappresentazione digitale del contenuto cartografico (RDA 3.19.8). Un’ultima caratteristica del supporto che è possibile registrare sono i requisiti di sistema o di attrezzatura, ovvero l’attrezzatura o il sistema necessari per l’uso, la riproduzione, ecc. di una risorsa analogica, digitale e di altro tipo (RDA 3.20.1.1). Si registra ogni requisito di sistema o di attrezzatura che non sia di normale od ovvio utilizzo per il tipo di supporto o per il tipo di file, come la marca e il modello di attrezzatura o dell’hardware, il sistema operativo, la quantità di memoria, il linguaggio di programmazione, altri software necessari, qualsiasi altro plug-in o periferica necessari per riprodurre, vedere o azionare una risorsa, ecc.; per esempio: Per organetto Ariston 8 a 24 note Per pianola a 65 tasti Spezzone di pellicola montato su supporto rigido per essere utilizzato con un Phono-viewer Richiede PC IBM AT o XT e un lettore e un drive CD160

ROM Requisiti di sistema: PC IBM; 64K; scheda grafica; 2 unità disco Requisiti di sistema: Adobe Acrobat Reader Requisiti di sistema: PC IBM compatibile con processore Pentium o superiore; 128MB di RAM; Windows 98, 2000, o XP; 11MB di spazio disponibile su hard disk; programma di videoscrittura basato su Windows Richiede: Windows: 98SE/2000/XP (preferito) PC, raccomandato 400 MHZ Pentium II o superiore, 64 MB di RAM, drive CD-ROM 14X, risoluzione 800x600, colori a 16 bit (migliaia di colori), Microsoft DirectX5.2 o OpenGL (raccomandato) Richiede: Macintosh: power Macintosh/Power PC, OS9.1, OSX, 32 MB di RAM, drive CD-ROM 14x Un’alternativa adottata dalla National Library of Australia, dalla British Library e dalle biblioteche europee di lingua tedesca è la registrazione dei requisiti di sistema o attrezzatura nel modo in cui sono presentati sulla risorsa.

4.17 Caratteristiche dell’Item Gli elementi esaminati in precedenza si riferiscono a tutte le copie di una manifestazione. Esistono, tuttavia, elementi specifici di un item, cioè della singola copia di una manifestazione. Talvolta gli elementi sotto elencati vengono registrati mediante note nell’archivio dei dati gestionali, perché non riguardano l’insieme della manifestazione: • la storia delle provenienze di un item (RDA 2.18); • la fonte di acquisizione diretta di un item (RDA 2.19); • l’identificatore dell’item in una struttura (RDA 2.20); 161

• le caratteristiche del supporto di uno specifico item (RDA 3.22), comprese le risorse antiche a stampa; • limitazioni d’accesso alla risorsa in una struttura (RDA 4.4); • limitazioni d’uso (riproduzione, pubblicazione, mostra, ecc.) in una struttura (RDA 4.5). Per esempio: Precedentemente posseduta da L. McGarry, 1951–1963 *** Dono di Jascha Heifetz, 4 febbraio 1952 Acquistata da Sotheby’s, Londra, 26 maggio 2000 Ricevuto in blocchi successivi da Charles Edward Eaton, Chapel Hill, N.C., a partire dal 1977 *** National Library of Australia MS 1 Identificatore per l’item: Journal of the H.M.S. Endeavour, 1768–1771 *** Tarlature diffuse con una certa perdita di testo Copie 38-50 possedute dalla biblioteca; firmate dall’artista La copia della biblioteca presenta al suo interno l’errata corrige Note manoscritte dell’autore sui fogli di guardia La copia della biblioteca è priva delle diapositive 7-9 162

*** Pagine 1-16 legate erroneamente dopo la pagina 84 Esemplare imperfetto: mancano le carte 12-13 (b6 e c1); mutilo dell’ultima carta bianca (S8) Su pergamena. Illustrazioni e parte delle cornici colorate a mano. Iniziali miniate. Rubricato in rosso e blu Pelle di daino coeva sui piatti; fermaglio. Timbro: Château de La Roche Guyon, Bibliothèque Legatura in pelle di scrofa (1644), timbro a secco con le iniziali C.S.A.C. Iscrizione all’interno del piatto anteriore: Theodorinis ab Engelsberg Firmato: Alex. Pope Originale, firmato da Jacopo Morelli Note a margine di Benedetto Croce *** Accessibile dopo il 2008 Aperto ai ricercatori secondo il regolamento della biblioteca In embargo fino alle 10:30 di venerdì 19 novembre 2004 Accesso riservato agli utenti tramite username e password o autenticazione dell’indirizzo IP Riservato a istituzioni abbonate Accesso limitato; per ulteriori informazioni consultare il deposito 163

Accesso regolamentato da apposita liberatoria. Originali non disponibili; per ulteriori informazioni rivolgersi al personale *** Permesso scritto necessario sia per la riproduzione che per l’uso in pubblico durante il periodo di vita dell’intervistato La riproduzione e l’uso in qualsiasi forma richiedono il permesso scritto del donatore Copyright posseduto dal donatore; dopo la sua morte tornerà ai membri del consiglio d’amministrazione dell’University of California Per la proiezione pubblica dei film di questa collezione è necessario il permesso del donatore Per la citazione o la riproduzione è necessario il permesso dell’autore della collezione Sono possibili alcune limitazioni all’uso o alla copia dei materiali Il film è riservato a un uso in classe Film nel magazzino separato; per l’accesso è necessario fare richiesta in anticipo Un altro elemento che fa parte delle informazioni collegate alle manifestazioni, è l’URL (Uniform Resource Locator), che registra l’ “indirizzo di una risorsa ad accesso remoto” (RDA 4.6).

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5. REGISTRAZIONE DEGLI ATTRIBUTI E IDENTIFICAZIONE DI OPERE ED ESPRESSIONI

5.1 Principi generali e terminologia Dal capitolo 5 al capitolo 7 RDA fornisce le istruzioni per la registrazione degli attributi e l’identificazione di opere ed espressioni. Il capitolo 5 fornisce le basi per l’applicazione delle linee guida; in particolare contiene: • la spiegazione dei termini chiave (RDA 5.1); • gli obiettivi funzionali e i principi alla base delle linee guida e delle istruzioni nei capitoli 6 e 7 (RDA 5.2); • gli elementi essenziali per l’identificazione e la descrizione di opere ed espressioni (RDA 5.3); • istruzioni su lingua e scrittura che si applicano agli elementi nei capitoli 6 e 7 (RDA 5.4); • istruzioni per la costruzione dei punti d’accesso autorizzati e dei punti d’accesso varianti che rappresentano opere ed espressioni (RDA 5.5–5.6); • istruzioni sulla registrazione degli elementi che chiariscono o giustificano i dati registrati per identificare opere ed espressioni (RDA 5.7–5.9). Il termine opera si riferisce a “una creazione intellettuale o artistica distinta (cioè, il contenuto intellettuale o artistico)”; il termine espressione si riferisce alla “realizzazione intellettuale o artistica di un’opera nella forma di notazione alfanumerica, musicale o coreografica, suono, immagine, oggetto, movimento, ecc., o in una qualsiasi combinazione di queste forme” (RDA 5.1.2). I termini opera ed espressione possono riferirsi a entità individuali, aggregati o componenti di queste entità (per esempio, opera può riferirsi a un’opera individuale, un’opera aggregata o una componente di un’opera). I principali attributi di un’opera e di un’espressione sono il rispettivo titolo e il punto d’accesso. 165

La formulazione titolo dell’opera si riferisce “a una parola, carattere, o serie di parole e/o caratteri con cui un’opera è conosciuta” (RDA 5.1.3). La formulazione titolo preferito dell’opera si riferisce al “titolo o forma del titolo scelti per identificare l’opera. Il titolo preferito è anche la base per il punto d’accesso autorizzato che rappresenta quell’opera”. La formulazione titolo variante dell’opera si riferisce a “un titolo o forma del titolo con cui un’opera è conosciuta, diversa dal titolo o forma del titolo scelti come titolo preferito per quell’opera” (RDA 5.1.3). Per esempio, l’opera Le mille e una notte è conosciuta in italiano anche con i titoli Storia delle mille e una notte e Fiore delle mille e una notte; la Divina Commedia di Dante con i titoli Comoedia e Commedia e L’elogio della pazzia di Erasmo da Rotterdam con i titoli Elogio della follia ed Elogio della stoltezza; gli esempi sono innumerevoli. Secondo la definizione di RDA 6.2.1.1, tutti e tre sono titoli dell’opera. Per identificare l’opera, è, tuttavia, necessario scegliere un solo titolo, per esempio, Le mille e una notte; in questo caso si avrà: Titolo preferito dell’opera: Le mille e una notte Titolo variante dell’opera: Storia delle mille e una notte Titolo variante dell’opera: Fiore delle mille e una notte La formulazione punto d’accesso si riferisce a un nome, termine, codice, ecc., che rappresenta un’opera o espressione specifica. I punti d’accesso includono sia i punti d’accesso autorizzati sia i punti d’accesso varianti. La formulazione punto d’accesso autorizzato si riferisce al punto d’accesso standardizzato che rappresenta un’entità. Il punto d’accesso autorizzato che rappresenta un’opera o espressione è costruito combinando, in quest’ordine: a) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta una persona, famiglia o ente responsabili dell’opera, se appropriato; b) il titolo preferito per l’opera; c) altri elementi (specificati in RDA 6.27–6.31). 166

Quindi il punto d’accesso autorizzato è costituito secondo questo schema: punto d’accesso autorizzato per la persona, famiglia o ente responsabili + titolo preferito per l’opera + altri elementi

La formulazione punto d’accesso variante si riferisce a un’alternativa al punto d’accesso autorizzato che rappresenta un’entità. Un punto d’accesso variante che rappresenta un’opera o espressione si costruisce combinando, in quest’ordine: a) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta una persona, famiglia o ente responsabili dell’opera; b) il titolo variante per l’opera; c) altri elementi. Quindi il punto d’accesso variante è costituito secondo questo schema: punto d’accesso autorizzato per la persona, famiglia o ente responsabili + titolo variante per l’opera + altri elementi

I dati registrati per riflettere gli attributi di un’opera o espressione dovrebbero permettere all’utente di eseguire con successo le funzioni utente previste da FRBR: trovare, identificare e selezionare un’opera o un’espressione e, inoltre, comprendere la relazione tra un titolo utilizzato per rappresentare un’opera e un altro con il quale l’opera è conosciuta e, infine, chiarire perché un titolo particolare è stato scelto come titolo preferito o variante. Per questo motivo, le linee guida seguono in particolare due principi: 167

a) il principio di differenziazione, che prevede che i dati dovrebbero servire a differenziare l’opera o espressione rappresentata da altre opere ed espressioni, o altre entità; b) il principio di rappresentazione, in base al quale il titolo o forma del titolo scelto come titolo preferito per un’opera dovrebbe essere: 1) il titolo trovato più frequentemente nelle risorse in cui si materializza l’opera nella lingua originale; oppure 2) il titolo trovato nelle fonti di reference; oppure 3) il titolo trovato più frequentemente nelle risorse in cui si materializza l’opera.

5.2 Registrazione dei dati dei punti d’accesso Come avviene per manifestazioni e item, RDA prevede elementi obbligatori nella registrazione dei dati per opera ed espressione. RDA 5.3 prescrive: Titolo preferito per l’opera Identificatore per l’opera Il titolo preferito è la base per il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera ed è preceduto, se appropriato, dal punto d’accesso autorizzato che rappresenta la persona, famiglia o ente responsabili dell’opera. Se il titolo preferito dell’opera è uguale o simile al titolo di un’opera diversa (ma può capitare che sia uguale anche al nome di una persona, di una famiglia o di un ente), diventa necessario differenziare i due titoli (o il titolo e il nome) con l’aggiunta di altri elementi, che possono essere registrati come elementi distinti, come parti del punto d’accesso che rappresenta l’opera, o in entrambi i modi. Gli elementi che si registrano dopo il titolo preferito sono: Forma dell’opera Data dell’opera Luogo di origine dell’opera Altra caratteristica peculiare dell’opera 168

Nell’identificazione di un’opera musicale, gli elementi distintivi da registrare dopo il titolo sono: Mezzo d’interpretazione Designazione numerica Chiave Nella registrazione dei dati che identificano un’espressione, si includono, se applicabili, i seguenti elementi: Identificatore per l’espressione Tipo di contenuto Lingua dell’espressione Se gli elementi sopra elencati non sono sufficienti a differenziare un’espressione di un’opera da un’altra, RDA prevede alcuni elementi identificativi addizionali: Data dell’espressione Altra caratteristica distintiva dell’espressione Nella descrizione di un’espressione cartografica si includono almeno i seguenti elementi addizionali applicabili a quell’espressione: Scala orizzontale del contenuto cartografico Scala verticale del contenuto cartografico Gli elementi addizionali si includono tra i dati da registrare in base alla politica dell’agenzia che crea i dati. I titoli delle opere si registrano nella lingua e scrittura in cui compaiono nelle fonti da cui sono tratti; in alternativa, si registra una forma traslitterata del titolo o come sostituto o in aggiunta alla forma che compare nella fonte (RDA 5.4). RDA prevede l’annotazione dello stato di identificazione di una registrazione relativa a un’opera o un’espressione; lo stato di identificazione è “un’indicazione del livello di autenticazione dei dati che identificano un’opera o espressione” (RDA 5.7). Si indica utilizzando uno dei seguenti termini: 169

completato (se i dati sono sufficienti a stabilire in modo definitivo un punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera o l’espressione); provvisorio (se i dati sono insufficienti a stabilire in modo soddisfacente un punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera o l’espressione); preliminare (se i dati sono desunti dalla descrizione di una risorsa quando la risorsa non è disponibile). Lo stato di identificazione di un’entità da parte di un’agenzia dipende dalle fonti consultate, che si possono dunque registrare; la fonte consultata è “una risorsa utilizzata nella determinazione del nome, titolo o altri attributi identificativi di un’entità, o nella determinazione delle relazioni tra entità” (RDA 5.8.1.1). Perciò in RDA si citano le fonti utilizzate per determinare un titolo preferito o variante, seguite da una breve nota sulle informazioni trovate. Si identifica il punto esatto della fonte in cui sono state trovate le informazioni; per esempio: An Act to Improve the International Commerce Transportation System of the United States, 1984: pagina 1 (titolo della citazione: Shipping Act of 1984) Pacheco, Cristina. La luz de México, 1988 frontespizio della serie: Autores de Guanajuato; verso del frontespizio: Colección Autores de Guanajuato Wikipedia, consultato il 7 dicembre 2007: Ginza Rba (in Mandaico, che si traduce con Il grande tesoro) o Siddra Rba (Il grande libro) è uno dei molti testi sacri del Mandeismo. Viene citato anche come Il libro di Adamo. Se ritenuto opportuno, si indica la fonte da cui è tratta l’informazione anche per altri attributi identificativi; per esempio: Premacanda. The gift of a cow, 1987: frontespizio (traduzione del romanzo hindi, Godaan) 170

Grove music online, consultato il 26 marzo 2006: Sonata, vc, pf, 1991; anche Sonata, vc, pf, 1972–3, rev. 200134 Internet movie database, 31 gennaio 2007 (Beowulf; film distribuito nel 2007; diretto da Robert Zemeckis; elenca un altro film con lo stesso nome, distribuito nel 1999) L’histoire de Barlaam et Josaphat, 1973 frontespizio (L’histoire de Barlaam et Josaphat; versione champenoise, dalla Biblioteca apostolica Vaticana ms. Reg. lat. 660) pagine 8–9 (la versione champenoise esiste in 40 manoscritti in varie biblioteche europee; il termine “versione champenoise” dato al gruppo da Paul Meyer, resiste malgrado la sua inesattezza) Bloch, Augustyn. Dialogi, [tra 1980 e 1989?]: (etichetta: Gilgamesz, musica del balletto in versione concerto; contenitore: scritto 1969, versione abbreviata del balletto del 1968) New Catholic encyclopedia, [2003], ©2003: volume 2, pagina 366 (B. e A. Elzevir introdussero la loro seconda edizione del Nuovo Testamento (1633) come il textus receptus, “il testo ricevuto” da tutti; rappresenta il testo ufficiale della Chiesa greca) A dimostrazione del lavoro svolto e per evitare la ripetizione di ricerche già svolte da parte di altre agenzie, si citano altre fonti consultate che non hanno fornito informazioni utili per stabilire il titolo preferito. In questi casi, si registra Nessuna informazione trovata di seguito alla citazione della fonte consultata; per esempio:   Il mezzo d’interpretazione (violoncello, pianoforte, ecc.) si registra utilizzando un termine scelto nella lingua preferita dall’agenzia che crea i dati, in forma estesa (RDA 6.15.); l’esempio, tuttavia, riporta un testo libero registrato in un elemento nota e può quindi contenere una forma abbreviata (anche se contraria ai principi di RDA, in particolare a quello di servire l’utente). Inoltre si trascrive una formulazione di edizione come compare nella fonte d’informazione (RDA 2.5.1.4). 34

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Anonymous classics : a list of uniform headings for European literatures, 2004 (Nessuna informazione trovata) Grove music online, consultato l’8 dicembre 2007 (Nessuna informazione trovata) Encyclopaedia Britannica, 15th ed. (Nessuna informazione trovata)35 RDA prevede, infine, la redazione di note da parte del catalogatore; una nota del catalogatore è “un’annotazione che potrebbe essere di aiuto a chi utilizza o rivede il punto d’accesso autorizzato che rappresenta un’opera o espressione, o crea un punto d’accesso autorizzato che rappresenta un’opera o espressione correlata” (RDA 5.9.1.1). Le note possono basarsi su qualsiasi fonte e sono utili a chiarire: a) le istruzioni specifiche applicate nella creazione del punto d’accesso autorizzato; b) la scelta del titolo preferito, la forma del punto d’accesso, ecc.; c) limitazioni all’uso del punto d’accesso; d) la distinzione tra opere con titoli simili. Per esempio: Comunemente conosciuto nelle fonti informative cinematografiche con il titolo Mon oncle Non è lo stesso di FAO animal production and health paper Si considerano opere indipendenti questa e Polska per 2 vc, pf (1977) Il titolo potrebbe essere letto anche come: Institution of Chemical Engineers symposium series   “Si trascrive una formulazione di edizione come compare nella fonte d’informazione” (RDA 2.5.1.4). 35

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Non confondere con la versione per accompagnamento d’orchestra Da non confondere con la rivista trimestrale con lo stesso titolo pubblicata dallo stesso editore Si redige qualsiasi altra nota che potrebbe essere utile al catalogatore che utilizza o rivede il punto d’accesso autorizzato o crea un punto d’accesso autorizzato per un’opera o espressione correlata; per esempio: Ci sono cinque dipinti di Matisse chiamati Dance (Danse), che vengono frequentemente indicati con un epiteto per distinguerli. Per i primi volumi, la formulazione di serie può essere comparsa sul retro delle copertine delle edizioni in brossura che sono state scartate prima della legatura A volte pubblicato come AAPG studies nella serie di geo­ logia Serie pubblicata anche in catalano Il titolo oscilla tra Geological Survey professional paper e U.S. Geological Survey professional paper, ma dal n. 1300 il titolo compare più regolarmente nella seconda forma; il n. 1299 è stato scelto come termine convenzionale in accordo con la biblioteca dello U.S. Department of the Interior

5.3 Identificazione di Opere ed Espressioni Il capitolo 6 di RDA riguarda le istruzioni per l’identificazione delle opere e delle espressioni. Dal momento che spesso un’opera o un’espressione può essere compiutamente identificata soltanto in riferimento al creatore o al contributore, per avere un quadro completo degli elementi di identificazione 173

necessari, occorre fare riferimento contemporaneamente alle istruzioni del capitolo 19, Persone, famiglie ed enti associati a un’opera, e del capitolo 20, Persone, famiglie ed enti associati a un’espressione. L’assegnazione di un titolo a un’opera è un processo molto simile all’assegnazione di un nome a una persona, a un ente e a una famiglia: l’identificazione di opere ed espressioni si basa sull’individuazione del titolo preferito, che diventa un elemento centrale nel punto d’accesso autorizzato. RDA 6.2.2.2 stabilisce che le fonti d’informazione per i titoli preferiti sono due: la risorsa, in quanto materializzazione dell’opera, e le fonti di reference; introduce, inoltre, una distinzione generale per la determinazione del titolo preferito, creando due classi di opere in base a un criterio cronologico: 1) opere create dopo il 1500, per le quali la fonte d’informazione è la risorsa che rappresenta la materializzazione dell’opera, o le fonti di reference (RDA 6.2.2.4); 2) opere create prima del 1501, per le quali la fonte d’informazione è data dai repertori moderni; se questa possibilità non consente di giungere a una decisione si ricorre (in ordine di preferenza) a edizioni moderne, edizioni storiche e copie manoscritte (RDA 6.2.2.5). La distinzione è convenzionale, ma ha una motivazione semplice: il titolo non esisteva in epoca classica e comincia a essere attribuito alle opere antiche a partire dai primi anni del Cinquecento. Per tutti gli altri attributi identificativi delle opere e delle espressioni, elencati nel paragrafo precedente, le informazioni si desumono da qualsiasi fonte (RDA 6.1.1). La struttura di un punto d’accesso autorizzato dell’opera e delle espressioni è costituita secondo questo schema: Punto d’accesso autorizzato del creatore + Titolo preferito dell’opera + Aggiunte

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Per esempio, per identificare le due opere Il tempo è un dio breve e La vita accanto di Maria Pia Veladiano, si dovrà usare un insieme di elementi costituito dal punto d’accesso autorizzato dell’autrice e dal titolo preferito dell’opera, che coincide con l’unico titolo italiano con cui queste opere sono conosciute. Il punto d’accesso autorizzato per ciascuna opera sarà quindi: Punto d’accesso autorizzato del creatore: Veladiano, Mariapia, 1960– 36 Titolo preferito dell’opera: Il tempo è un dio breve Punto d’accesso autorizzato del creatore: Veladiano, Mariapia, 1960– Titolo preferito dell’opera: La vita accanto Esempi di visualizzazione di punti d’accesso autorizzati dell’opera: Veladiano, Mariapia, 1960– . Il tempo è un dio breve Veladiano, Mariapia, 1960– . La vita accanto oppure Veladiano, Mariapia (1960– ), Il tempo è un dio breve Veladiano, Mariapia (1960– ), La vita accanto I due esempi di visualizzazione sono utili per capire cosa significa che RDA è uno standard di contenuto. Infatti, secondo la logica di RDA, gli elementi nome preferito del creatore, data di nascita e titolo preferito dell’opera devono essere registrati in campi separati. I tre elementi potrebbero, perciò, essere visualizzati con presentazioni diverse a seconda dell’agenzia che crea o usa i dati; per esempio, si potrebbero avere queste visualizzazioni (in inglese si utilizza il termine view):   In questo capitolo, per molti casi, si è adottata una forma esemplificativa per la presentazione del punto d’accesso autorizzato per il creatore. Per la corrispondenza tra la punteggiatura di AACR2 e gli elementi di RDA si veda l’appendice E delle linee guida. 36

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Esempi di visualizzazione del punto d’accesso autorizzato dell’opera:

Veladiano, Mariapia, 1960– . La vita accanto Veladiano, Mariapia (1960– ). La vita accanto Veladiano, Mariapia . LA VITA ACCANTO La vita accanto [Veladiano, Mariapia. 1960– ] La vita accanto [Veladiano]

L’opera La vita accanto ha avuto diverse traduzioni; quella inglese ha come titolo A life apart. Se si seguono le istruzioni di RDA 6.27.3, per costruire il punto d’accesso autorizzato dell’espressione si utilizza il punto d’accesso autorizzato dell’opera, con la possibile aggiunta di: a) tipo di contenuto; b) data dell’espressione; c) lingua dell’espressione. Il punto d’accesso autorizzato dell’espressione sarà quindi: Punto d’accesso autorizzato del creatore: Veladiano, Mariapia, 1960– Titolo preferito dell’opera: La vita accanto Aggiunta (Lingua): inglese Esempi di visualizzazione del punto d’accesso autorizzato dell’espressione:

Veladiano, Mariapia, 1960– . La vita accanto Veladiano, Mariapia (1960– ), La vita accanto [inglese] Veladiano, Mariapia, 1960– . La vita accanto La vita accanto [Veladiano, Mariapia, 1960– ]

Negli esempi di questo paragrafo, si fa riferimento al punto d’accesso autorizzato del creatore, ma l’argomento non è stato ancora trattato. Lo stesso problema esiste in RDA, nel cui testo sono inseriti richiami reciproci (facilitati dalla lettura iper176

testuale) per la registrazione di ciascuno di questi elementi; per esempio, quando si tratta un’opera e si devono registrare i dati relativi al suo creatore – per registrare un punto d’accesso autorizzato dell’opera – non si troveranno istruzioni nel capitolo 6, ma rinvii alle istruzioni nel capitolo 19, Persone, famiglie ed enti associati a un’opera. Infatti creatore è una relazione, non un attributo, di un’opera. Creatore è un elemento essenziale, che corrisponde a una relazione con una “persona, famiglia o ente responsabile della creazione di un’opera” (RDA 19.2.1.1). Se esiste più di un’entità responsabile per l’opera nel suo insieme, si registra il creatore che ha la responsabilità principale e che è nominato per primo. Se sulla risorsa non compare una responsabilità principale, è richiesta solo la registrazione del creatore nominato per primo (RDA 19.2). È utile ricordare che non tutte le opere hanno un creatore e che può esserci solo un contributore, ovvero una “persona, famiglia o ente che contribuisce alla realizzazione di un’opera a livello di espressione. La categoria dei contributori comprende curatori, traduttori, arrangiatori di musica, esecutori, ecc.” (RDA 20.2.1.1). Anche gli enti possono fungere da creatori, per particolari categorie di opera: opere di natura amministrativa, rapporti sulla propria attività, atti di conferenze, resoconti di spedizioni scientifiche, ecc. (RDA 19.2.1.1.1).

5.4 Scelta del titolo preferito dell’Opera Il titolo preferito dell’opera è un elemento essenziale e la sua registrazione corretta richiede il rispetto di istruzioni generali – che riguardano le fonti d’informazione (“qualsiasi fonte”) e altri aspetti, come il trattamento delle maiuscole, dei numeri, dei segni diacritici, degli articoli, delle spaziature, delle abbreviazioni e si applicano sia al titolo preferito, sia al titolo variante di un’opera (RDA 6.2.1) – e istruzioni specifiche, suddivise in: ambito di applicazione e fonti d’informazione (RDA 6.2.2.1–6.2.2.2), scelta del titolo preferito (RDA 6.2.2.3–6.2.2.7) e registrazione del titolo preferito (RDA 6.2.2.8–6.2.2.10). Il titolo o i titoli dell’opera si desumono da qualsiasi fonte. Nella registrazione di un titolo di un’opera, si applicano le linee 177

guida su maiuscole, numeri, segni diacritici, articoli iniziali, spaziatura di iniziali, acronimi e abbreviazioni contenute in RDA 6.2.1.4–6.2.1.9 o nelle appendici a cui si rinvia (come nel caso dell’appendice A per le maiuscole). Nella registrazione di un titolo di un’opera, si trascrivono i numeri espressi come cifre o come parole nella forma in cui compaiono nella fonte d’informazione (RDA 6.2.1.5); per esempio: 10 things I hate about you Centomila gavette di ghiaccio Three threes and one make ten 1934 2001: Odissea nello spazio 3:10 to Yuma Tre uomini e una gamba 101 storie zen Si registrano i segni diacritici, come gli accenti, presenti nel titolo di un’opera come compaiono nella fonte d’informazione (RDA 6.2.1.6) e si include l’articolo iniziale se presente (RDA 6.2.1.7); per esempio: Mémoires de l’Académie impériale des sciences, littérature et beaux-arts Aproximació, tal vegada el·líptica, a l´art de Pla Narbona Pederü I colôrs da lis vôs The invisible man 178

Der seidene Faden Eine kleine Nachtmusik La vida plena The most of P.G. Wodehouse La vita è bella Il corriere della sera In alternativa, si omette l’articolo iniziale seguendo le indicazioni fornite nell’appendice C, a meno che al titolo non si acceda con un nome di cui l’articolo è parte integrante; per esempio: Taming of the shrew non The taming of the shrew Ángeles borrachos y otros cuentos non Los ángeles borrachos y otros cuentos Enfant et les sortilèges non L’enfant et les sortilèges ma La Spezia e la sua provincia Le Corbusier El Salvador y su desarrollo urbano en el contexto centroamericano La Niña and its impacts Los Angeles, 1900–1961 179

Nella registrazione di un titolo di un’opera non si lascia uno spazio tra il punto e l’iniziale che lo segue. Inoltre, se sulla fonte d’informazione compaiono lettere o iniziali separate senza punti, si registrano le lettere senza gli spazi; per esempio: The T.S. Eliot memorial lectures Variationen und Fuge über ein Thema von J.S. Bach ABC of practical astronomy Il titolo compare come: A B C of practical astronomy Non si usano abbreviazioni nei titoli, con sole tre eccezioni: 1) le abbreviazioni che sono parti integranti del titolo; 2) l’abbreviazione per il termine Numero o un suo equivalente in un’altra lingua nel titolo di una parte di un’opera musicale, se questa parola precede un numero usato nell’identificazione della parte; e 3) l’abbreviazione ecc. nei titoli suppliti nella forma Leggi, ecc. (RDA 6.2.1.9); Per esempio: Speech in the High Court of Parliament in Scotland spoken Novemb. 4, 1641 Konzert über ein Thema von Joh. Seb. Bach Tech. bull. Lund studies in geography. Ser. B, Human geography Il titolo da utilizzare come titolo preferito per un’opera crea­ ta dopo il 1500 si determina dalle risorse che la materializzano o dalle fonti di reference (RDA 6.2.2.4). Si sceglie, quindi, come titolo preferito il titolo o forma del titolo nella lingua originale con cui l’opera è identificata comunemente nelle risorse che la materializzano o nelle fonti di reference; per esempio: 180

Martin Chuzzlewit Titolo preferito per l’opera di Dickens pubblicata sotto vari titoli: The life and adventures of Martin Chuzzlewit; Martin Chuzzlewit’s life and adventures; e altri Le avventure di Pinocchio Titolo preferito per l’opera di Collodi pubblicata sotto vari titoli: La storia di un burattino; Pinocchio; e altri titoli varianti Divina Commedia Titolo preferito per l’opera di Dante Alighieri pubblicata sotto vari titoli: Comedìa; Commedia37 Whitaker’s almanack Titolo preferito per l’opera pubblicata per la prima volta con il titolo: An almanack for the year of Our Lord ... Sun also rises Titolo preferito per l’opera di Hemingway pubblicata anche con il titolo: Fiesta Hamlet Titolo preferito per l’opera di Shakespeare pubblicata per la prima volta con il titolo: The tragicall historie of Hamlet, Prince of Denmarke The American scholar Titolo preferito per l’opera di Emerson pubblicata per la prima volta con il titolo: An oration delivered before the Phi Beta Kappa Society, at Cambridge, August 31, 1837 Gulliver’s travels Titolo preferito per l’opera di Swift pubblicata con il titolo: Travels into several remote nations of the world / by Lemuel Gulliver   L’aggettivo Divina, attribuito da Boccaccio, si ritrova a partire dall’edizione veneziana del 1555 stampata da Gabriele Giolito e allestita da Ludovico Dolce. 37

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Se non c’è un titolo nella lingua originale attestato come titolo con cui l’opera è identificata comunemente, oppure in caso di dubbio, si sceglie come titolo preferito il titolo proprio dell’edizione originale; per esempio: The criminal Titolo preferito per l’opera pubblicata nel Regno Unito come: The criminal. Pubblicata in seguito negli Stati Uniti come: The concrete jungle Se un’opera è pubblicata contemporaneamente in più lingue e non è possibile stabilire la lingua originale, si sceglie come titolo preferito il titolo proprio della prima risorsa ricevuta (RDA 6.2.2.4). Se le edizioni in lingue diverse sono sulla stessa risorsa (per esempio, un’opera con il testo in inglese e in francese), si sceglie come titolo preferito il titolo proprio citato sulla fonte d’informazione preferita. Per opere create prima del 1501, si sceglie il titolo, o la forma del titolo, nella lingua originale in cui l’opera è identificata comunemente nelle fonti di reference moderne come titolo preferito (RDA 6.2.2.5). Se non c’è nessun elemento di giudizio certo nelle fonti di reference moderne, si usa (in quest’ordine di preferenza) il titolo che si trova più frequentemente in: a) edizioni moderne; b) edizioni antiche; c) manoscritti. Per esempio: Dānishnāmah-‘i ‘Alā‘ī Titolo preferito per l’opera di Avicenna Beowulf De bello Gallico Titolo preferito per l’opera di Giulio Cesare La chanson de Roland 182

Pardoner’s tale Titolo preferito per l’opera di Chaucer Nibelungenlied Edictum Theodorici Fanno eccezione, secondo le politiche della Library of Congress, le opere in greco classico e bizantino, per cui se un’opera è stata originariamente scritta in greco classico o è stata creata da un padre della Chiesa greco o altro scrittore bizantino, prima del 1453, si sceglie come titolo preferito un titolo attestato nella lingua preferita dall’agenzia che crea i dati; per esempio: Gli uccelli non Ornithes non Ὄρνιθες Titolo preferito per l’opera di Aristofane Alessiade non Alexias non Ἀλεξιάς Titolo preferito per l’opera di Anna Comnena Storia ecclesiastica non Ekklēsiastikē historia non Ἐκκλησιαστικῆς ἱστορίας Titolo preferito per l’opera del vescovo Eusebio di Cesarea Iliade non Ilias non Ἰλιάς Titolo preferito per l’opera di Omero Odissea non Odysseia non Ὀδύσσεια Titolo preferito per l’opera di Omero 183

Se non c’è un titolo attestato nella lingua preferita dall’agenzia che crea i dati, si sceglie il titolo in latino; per esempio: Argonautica non Argonautika Titolo preferito per l’opera di Apollonio Rodio da un’agenzia che crea i dati in lingua inglese ma Le Argonautiche Titolo preferito per l’opera di Apollonio Rodio da un’agenzia che crea i dati in lingua italiana Se infine non c’è né un titolo attestato nella lingua preferita dall’agenzia che crea i dati, né un titolo in latino, si sceglie il titolo in greco38; per esempio: Synopsis historikē Titolo preferito per l’opera di Costantino Manasse Geōrgos Titolo preferito per l’opera di Menandro Perikeiromenē Titolo preferito per l’opera di Menandro RDA 6.2.2.5 indica anche che per opere anonime non scritte in greco, né redatte in una scrittura preferita dall’agenzia e create prima del 1501, si sceglie come titolo preferito un titolo stabilito in una lingua preferita dall’agenzia, se esiste; per esempio:

  Se un elemento indicato in RDA 1.4 (Lingua e scrittura) non può essere registrato nella scrittura usata sulla fonte da cui è desunto, si registra in una forma traslitterata. 38

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Le mille e una notte Il libro dei morti Codice di Hammurabi ma Slovo o polku Igoreve Pubblicata in inglese con titoli diversi, inclusi Igor’s tale, The campaign of Igor e The tale of the campaign of Igor Per cicli e storie con molte versioni, RDA 6.2.2.6 prevede un’istruzione specifica. Un ciclo è “una collezione di poemi antichi indipendenti, romanzi cortesi, ecc., redatti nella stessa lingua e incentrati su una specifica persona, avvenimento, oggetto, ecc.”. In questo caso, si sceglie come titolo preferito il titolo generalmente accettato per il ciclo; per esempio: Guillaume d’Orange Risorsa descritta: Guillaume d’Orange : chansons de geste des XIe et XIIe siècles. Contiene: Li coronemens Looys. Li charrois de Nymes. La prise d’Orenge. Li covenans Vivien. La bataille d’Aleschans Se il ciclo è identificato solo da termini descrittivi (per esempio, “romanzi arturiani”, “le leggende del Graal”, “le leggende di san Francesco”) o non ha un titolo stabilito, si utilizza come titolo preferito il titolo proprio (RDA 2.3.2) della prima risorsa ricevuta e non si include un titolo alternativo come parte del titolo preferito; per esempio: Légende arthurienne Prima risorsa ricevuta: La légende arthurienne : études et documents ... les plus anciens textes Per una stessa storia tràdita in molte versioni, si sceglie come titolo preferito il titolo stabilito nelle fonti di reference in una lingua preferita dall’agenzia che crea i dati; per esempio: 185

Roman de Renart Amis e Amiles Se per un’opera non si trova il titolo nelle risorse che materializzano l’opera o nelle fonti di reference, si escogita un titolo come titolo preferito (RDA 6.2.2.6.2); per esempio: Charlie Chaplin posa con Arnold Schoenberg, in un esterno a Los Angeles Titolo preferito per una fotografia di Max Munn Autrey. Il titolo escogitato39 indica il soggetto della fotografia Lettera di Andrew Jackson al Commodoro I.D. Elliot Titolo preferito di un’opera manifestata solo in un manoscritto. Il titolo escogitato indica la natura della risorsa e i nomi del creatore e del destinatario Per i manoscritti e i gruppi di manoscritti, RDA 6.2.2.7 fornisce l’indicazione di applicare le norme appropriate all’opera contenuta e, quindi, rinvia alle istruzioni generali fornite in RDA 6.2.2.4–6.2.2.6. Se le istruzioni non sono applicabili, si sceglie il titolo preferito tra queste opzioni (in quest’ordine di preferenza): a) un titolo assegnato all’opera successivamente alla sua creazione o compilazione; per esempio: Domesday book Cancionero musical de palacio Codex Amiatinus 39   Il titolo escogitato è un breve titolo descrittivo “che indica o la natura della risorsa (per esempio, carta, manoscritto letterario, diario, annuncio pubblicitario), o il suo soggetto (per esempio, nomi di persone, enti, oggetti, attività, eventi, area geografica e date) o una combinazione dei due, come appropriato” (RDA 2.3.2.11).

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b) il nome del manoscritto o gruppo di manoscritti, se l’opera è identificata solo con quel nome; per esempio: Libro di Lismore Rotoli del Mar Morto Tavolette di Tell-el Amarna c) un titolo escogitato. In questo caso, si utilizza il punto d’accesso autorizzato che rappresenta il repository (RDA 11.13.1), seguito dal termine Manoscritto. Si aggiunge la designazione del repository per il manoscritto o gruppo di manoscritti. Se il manoscritto è un singolo item all’interno di una collezione, si aggiunge la foliazione, se conosciuta; per esempio: British Library. Manoscritto. Arundel 384

Yale University. Music Library. Manoscritto. LM 4708

Herzog August Bibliothek. Manoscritto. Helmstedt 628, folio 185–192 Per particolari categorie di opera, RDA prevede istruzioni speciali: Una o più parti di un’opera (RDA 6.2.2.9) Compilazioni40 di opere di una sola persona, famiglia o ente (RDA 6.2.2.10) Compilazioni di opere di più persone, famiglie o enti (RDA 6.2.2.11) Opere musicali (RDA 6.14.2.4) Opere giuridiche (RDA 6.19.2) Opere religiose (6.23.2).   RDA non fornisce alcuna definizione del termine compilazione, pur utilizzandolo. La definizione è assente anche da AARC2, che dà, invece, una duplice definizione di compilatore: “1. Chi produce una raccolta selezionando e mettendo insieme materiali da opere di diverse persone o enti; 2. Chi seleziona e mette insieme in una sola pubblicazione materiali dalle opere di una persona o ente. Vedi anche: Curatore”. 40

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5.5 Titolo preferito per parti di un’Opera Nel caso di parti di un’opera, RDA 6.2.2.9 prende in considerazione due casi diversi: 1) se la parte ha un titolo proprio, si seguono le istruzioni generali fornite in RDA 6.2.1; Sulla fonte d’informazione compare: Le sabbie di Amon Valerio Massimo Manfredi Titolo preferito della parte: Le sabbie di Amon Titolo preferito di una parte della trilogia Alexandros di Valerio Massimo Manfredi Sulla fonte d’informazione compare: Tito Miotti Castelli del Friuli La vita nei castelli friulani Titolo preferito della parte: La vita nei castelli friulani Titolo preferito di una parte dell’opera Castelli del Friuli di Tito Miotti Sulla fonte d’informazione compare: Two Towers Titolo preferito della parte: Two Towers Titolo preferito di una parte della trilogia The lord of the rings di J.R.R. Tolkien 2) Se la parte è identificata solo da un termine generale con o senza una designazione numerica o alfabetica (per esem188

pio, Prefazione; Libro 1; Volume 3; Parte A), si registra la designazione della parte come titolo preferito per la parte. Si registra la designazione numerica in forma di cifra; per esempio: Libro 1 Titolo preferito per una parte dell’Iliade di Omero 1. Theil Titolo preferito per una parte del Faust di Johann Wolfgang von Goethe Supplement Titolo preferito per una parte di Raffles bulletin of zoology 1. A-C Titolo preferito di una parte dell’opera Vocabolario della lingua italiana In entrambe le serie di esempi, la prima riferita a parti con un titolo proprio e la seconda riferita a parti con un titolo generico (perché “Libro 1” e “1. A-C” possono essere il titolo di una parte di molte altre opere), si registra come titolo preferito della parte il titolo disponibile. Quando si hanno due o più parti di un’opera, RDA 6.2.2.9.2 distingue tra due possibili situazioni: 1) due o più parti con una designazione generica ma numerate consecutivamente; 2) due o più parti non numerate o numerate non consecutivamente. Nel primo caso, si registra un titolo preferito che comprende tutte le parti; nel secondo, si registrano tutti i titoli preferiti di ciascuna parte; per esempio:

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Sulla fonte d’informazione compare: Libri 1-6 Titolo preferito della parte: Libri 1-6 Titolo preferito per i primi sei libri dell’Iliade Sulla fonte d’informazione compare: Purgatorio Paradiso Titolo preferito della parte: Purgatorio Titolo preferito della parte: Paradiso Titoli preferiti di una parte dell’opera Divina Commedia che comprende la seconda e la terza cantica. Un’alternativa per la registrazione dei titoli di ciascuna parte, adottata dalla Library of Congress, è scegliere come titolo preferito per le parti il titolo collettivo convenzionale “Selezioni” (RDA 6.2.2.9.2). Nel caso di una compilazione che comprende il libro 1 e 6 dell’Iliade, per esempio, il titolo preferito della parte per il punto d’accesso autorizzato diventa: Punto d’accesso autorizzato del creatore: Omero Titolo preferito dell’opera: Iliade Titolo preferito della parte: Selezioni Esempi di visualizzazione del punto d’accesso autorizzato per la parte dell’opera: Omero. Iliade (Selezioni) Omero. Iliade. Selezioni Secondo l’alternativa, è possibile registrare “Selezioni” invece della (o in aggiunta alla) registrazione del titolo preferito. Sicché nell’esempio sopra si registrerebbe solo il primo o tutti e tre questi elementi: 190

Titolo preferito della parte: Selezioni Titolo preferito della parte: Libro 1 Titolo preferito della parte: Libro 6 Per l’esempio è stato necessario ricorrere a due nozioni che sono presentate in seguito: la forma del nome di Omero e la forma del titolo della sua opera, l’Iliade. Si registrano in italiano (nel contesto linguistico italiano; in inglese, nel contesto linguistico inglese) i nomi degli autori greci (RDA 9.2.2.5.2 e 9.2.2.5.3) e latini (RDA F.8), secondo il principio dell’interesse dell’utente. Nell’esempio, per il titolo dell’Iliade in forma italiana, si è applicata la politica della Library of Congress (segnata come eccezione in RDA 6.2.2.5), la quale prescrive – per le opere greche classiche e bizantine fino al 1453 – di adottare come titolo preferito un titolo ben consolidato nella lingua preferita dell’agenzia che crea il dato. I punti d’accesso autorizzati per le parti di un’opera (RDA 6.27.2) si ricavano generalmente dal titolo preferito della parte o delle parti preceduto dal punto d’accesso autorizzato del crea­ tore; per esempio, il punto d’accesso autorizzato per il secondo libro della trilogia Alexandros di Valerio Massimo Manfredi, diventa: Punto d’accesso autorizzato del creatore: Manfredi, Valerio Massimo, 1943– Titolo preferito della parte: Le sabbie di Amon Esempio di visualizzazione del punto d’accesso autorizzato per la parte dell’opera: Manfredi, Valerio Massimo, 1943– Amon

. Le sabbie di

Se la parte è una sezione, o un supplemento, di un seriale o una risorsa integrativa, o è una stagione, un episodio, un estratto, ecc. di programmi televisivi, radiofonici, ecc., che il titolo della parte sia distintivo o meno, si costruisce il punto d’accesso autorizzato che rappresenta la parte combinando (in quest’ordine di preferenza): 191

a) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera nel suo insieme; b) il titolo preferito per la parte. Per esempio: Acta Universitatis Upsaliensis. Studia musicologica Upsaliensia Department of State publication. East Asian and Pacific series Annual report on carcinogens. Executive summary Colorado. Judicial Branch. Annual report. Statistics and charts Simpsons (Programma televisivo). King of the hill Buffy, the vampire slayer (Programma televisivo). Season 6 Jack Benny program (Programma radiofonico). 1946-03-10 Se la parte è un’opera per la quale RDA prevede istruzioni speciali41 (per esempio, opere in collaborazione, compilazioni di opere, adattamenti e revisioni, commenti, annotazioni, ecc.) che prevedono l’uso del titolo preferito come punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera, si utilizza il titolo preferito per la parte come punto d’accesso autorizzato che rappresenta la parte; per esempio: Sinbad il marinaio Punto d’accesso autorizzato per una parte di Le mille e una notte Last judgement (Chester play) Punto d’accesso autorizzato per una parte di The Chester plays   Vedi RDA 6.27.1.3–6.27.1.8.

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Esistono, tuttavia, molte eccezioni, relative a parti con titoli non distintivi (per esempio, Libro 1, Libro 2), a certi formati e alle parti numerate consecutivamente (RDA 6.27.2.2). In questo caso, le istruzioni prevedono che si scelga il titolo preferito per la parte o le parti e che lo o li si faccia precedere dal punto d’accesso autorizzato dell’opera. Nel caso del primo libro dell’Iliade, per esempio: Punto d’accesso autorizzato del creatore: Omero Titolo preferito dell’opera: Iliade Titolo preferito della parte: Libro 1 Esempio di visualizzazione del punto d’accesso autorizzato dell’opera: Omero. Iliade Esempio di visualizzazione del punto d’accesso autorizzato della parte dell’opera: Omero. Iliade. Libro 1 Anche per due o più parti consecutive si creano punti d’accesso autorizzati, seguendo l’istruzione applicata per le parti sulla base della presenza di un titolo significativo o generico (RDA 6.27.2.3); per esempio: Punto d’accesso autorizzato del creatore: Omero Titolo preferito dell’opera: Iliade Titolo preferito della parte: Libri 1-6 Esempio di visualizzazione del punto d’accesso autorizzato per le parti consecutive: Omero. Iliade. Libri 1-6

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Sulla fonte d’informazione compare: Purgatorio Paradiso di Dante Alighieri colle figure di G. Doré Punto d’accesso autorizzato del creatore: Dante Alighieri, 1265–1321 Titolo preferito della parte: Purgatorio Punto d’accesso autorizzato del creatore: Dante Alighieri, 1265–1321 Titolo preferito della parte: Paradiso Esempi di visualizzazione del punto d’accesso autorizzato per le parti: Dante Alighieri, 1265–1321. Purgatorio Dante Alighieri, 1265–1321. Paradiso Ecco qualche altro esempio per l’identificazione di due o più parti non numerate o numerate non consecutivamente, in cui si costruiscono punti d’accesso autorizzati per ogni parte: Tennyson, Alfred Tennyson, Baron, 1809–1892. Gareth and Lynette Tennyson, Alfred Tennyson, Baron, 1809–1892. Lancelot and Elaine Tennyson, Alfred Tennyson, Baron, 1809–1892. The passing of Arthur Risorsa descritta: Tennyson’s Gareth and Lynette, Lancelot and Elaine, The Passing of Arthur Omero. Iliade. Libro 2 Omero. Iliade. Libro 3 Omero. Iliade. Libro 7 Omero. Iliade. Libro 19 Omero. Iliade. Libro 22 Risorsa descritta: I libri II, III, VII, XIX e XXII dell’Iliade / con note del prof. Salvatore Rossi 194

5.6 Registrazione delle Espressioni Secondo il modello FRBR, un’espressione è “il modo nel quale un’opera (l’idea nella mente del creatore) è espressa”, ovvero comunicata, tramite il linguaggio, il suono, il movimento, l’interpretazione, la materia, ecc. Alcuni tipi di espressione sono, per esempio: riassunti, revisioni, traduzioni, arrangiamenti musicali. Per identificare le espressioni, si usano specifici punti d’accesso autorizzati. La forma dei punti d’accesso autorizzati per l’espressione è stabilita nel capitolo 6 di RDA. Si segue un processo articolato in due fasi: 1) individuazione del punto d’accesso autorizzato dell’opera; 2) aggiunta di informazioni per l’identificazione del livello dell’espressione. Le informazioni per l’identificazione del livello dell’espressione sono specificate in RDA 6.27.3, dove si stabilisce che “si costruisce un punto d’accesso che rappresenta una particolare espressione di un’opera o una parte o parti di un’opera combinando, nell’ordine: a) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera, o parte, o parti di essa b) uno o più dei seguenti elementi: 1) il tipo di contenuto (RDA 6.9); 2) la data dell’espressione (RDA 6.10); 3) la lingua dell’espressione (RDA 6.11); e/o 4) un’altra caratteristica distintiva dell’espressione (RDA 6.12)”. Per esempio:42

  In questo capitolo la punteggiatura usata per la distinzione degli elementi è esemplificativa ed è tratta dagli esempi di RDA. Per la corrispondenza tra la punteggiatura di AACR2 e gli elementi di RDA si veda l’appendice E delle linee guida. 42

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Sulla fonte d’informazione del volume compare: Peter Pan James M. Barrie 5. ed. Roma Edizioni Paoline 1975 Punto d’accesso autorizzato dell’espressione: Barrie, James Matthew, 1860–1937. Peter Pan. Italiano Sulla fonte d’informazione del DVD compare: Le avventure di Peter Pan Italia Walt Disney Buena Vista Home Video 1998 Punto d’accesso autorizzato dell’espressione di opera derivata: Peter Pan. Italiano. Immagine in movimento bidimensionale43 Sulla fonte d’informazione compare: Opere complete di A. Manzoni con un discorso preliminare di Niccolò Tommaseo Napoli 1860 Punto d’accesso autorizzato dell’espressione: Manzoni, Alessandro . Opere. 1860   Per gli elementi del punto d’accesso autorizzato per l’espressione di un’opera in collaborazione, vedi paragrafo 5.9. 43

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Sulla fonte d’informazione compare: Alessandro Manzoni Opere Napoli Vincenzo Morano editore 1883 Nota: l’espressione contiene l’opera omnia Punto d’accesso autorizzato dell’espressione: Manzoni, Alessandro . Opere. 1883 Sulla fonte d’informazione compare: The works of Oscar Wilde edited, with an introduction, by G.F. Maine New collected edition London Collins 1948 Nota: l’espressione contiene l’opera omnia Punto d’accesso autorizzato dell’espressione: Wilde, Oscar, 1854–1900. Opere. 1948 Sulla fonte d’informazione compare: The complete works of Oscar Wilde general editors, Russell Jackson and Ian Small Oxford New York Oxford University Press 2000 Punto d’accesso autorizzato dell’espressione: Wilde, Oscar, 1854–1900. Opere. 2000

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Sulla fonte d’informazione del volume compare: The Zemganno brothers by Edmond de Goncourt Nota: traduzione inglese di un romanzo francese Punto d’accesso autorizzato dell’espressione: Goncourt, Edmond de, 1822–1896. Frères Zemganno. Inglese Sulla fonte d’informazione del volume compare: Ernani drama lírico en cuatro actos de F. Piave música de G. Verdi versión castellana de M. Capdepón Nota: traduzione spagnola di un libretto di Francesco Maria Piave Punto d’accesso autorizzato dell’espressione: Piave, Francesco Maria, 1810–1876. Ernani. Spagnolo (Capdepón) Sulla fonte d’informazione del volume compare: Babar and his children Nota: registrazione audio di una traduzione inglese della favola per bambini Punto d’accesso autorizzato dell’espressione: Brunhoff, Jean de, 1899–1937. Babar en famille. Inglese. Parlato Sulla fonte d’informazione del volume compare: 198

Storia di Babar l’elefantino Jean de Brunhoff Traduzione di Francesca Cavattoni Illustrazioni dell’autore

Punto d’accesso autorizzato dell’espressione: Brunhoff, Jean de, 1899–1937. Histoire de Babar, le petit elephant. Italiano (Cavattoni) Tra le aggiunte ai punti d’accesso autorizzati delle espressioni, la lingua dell’espressione è un elemento essenziale (RDA 6.11). Essa si può desumere da qualsiasi fonte d’informazione e, se possibile, è formulata con i termini desunti da una lista controllata di nomi di lingua (per esempio, la Library of Congress ricorre all’elenco delle lingue del MARC 21). RDA introduce una novità molto importante: ciascuna espressione viene descritta singolarmente e per ciascuna viene creato un accesso distintivo, specifico; per la medesima espressione in molte lingue, si forniscono accessi distinti per ciascuna espressione (laddove con AACR2 si usava il termine “multilingue” e si registravano due o più espressioni in lingue diverse in un unico punto d’accesso). Con RDA, anche le Bibbie poligotte hanno un accesso per ciascuna lingua presente. Nel caso in cui due espressioni differiscano tra loro per una caratteristica diversa dal tipo di contenuto, lingua dell’espressione o data dell’espressione, si registra l’elemento altra caratteristica distintiva dell’espressione, desumendo le informazioni da qualsiasi fonte; per esempio: 1a versione La prima di tre versioni dei Wissenschaftslehre 1804 di Johann Gottlieb Fichte 2a versione La seconda di tre versioni dei Wissenschaftslehre 1804 di Jonahh Gottlieb Fichte Testo A La più antica versione del poema narrativo Piers Plowman di William Langland Testo B Una versione successiva del poema narrativo Piers Plowman di William Langland 199

Testo C Una versione più tarda del poema narrativo Piers Plowman di William Langland Beck Una traduzione in inglese di Tom Beck di Evgeniĭ Onegin di Alexsandr Puskin Elton Una traduzione in inglese di Oliver Elton di Evgeniĭ Onegin di Alexsandr Puskin Per la costruzione di punti d’accesso autorizzati di particolari tipi di espressione musicale si seguono istruzioni specifiche: arrangiamenti, trascrizioni, ecc. (RDA 6.28.3.2), accompagnamenti aggiunti (RDA 6.28.3.3), sketch (RDA 6.28.3.4), partiture vocali e partiture per coro (RDA 6.28.3.5) e traduzioni (RDA 6.28.3.6). Istruzioni specifiche sono, inoltre, previste per le sacre scritture (RDA 6.30.3) e per le traduzioni e le edizioni in lingua (6.27.3). I punti d’accesso varianti per le espressioni (RDA 6.27.4.5) si basano sul titolo variante dell’opera collegata a una particolare espressione; per esempio: Punto d’accesso variante dell’espressione: Zola, Émile, 1840–1902. La guerra Punto d’accesso autorizzato dell’espressione: Zola, Émile, 1840–1902. Débâcle. Italiano Punto d’accesso variante dell’espressione: Munro, Alice, 1931– . Pigeliv & kvindeliv Punto d’accesso autorizzato dell’espressione: Munro, Alice, 1931– . Lives of girls and women. Danese Prima di concludere le considerazioni sulla registrazione delle espressioni, è opportuno precisare la funzione del contributore. Esempi di funzioni svolte da un contributore sono: curatore, traduttore, illustratore, esecutore, ingegnere del suono, ecc. Il ruolo del contributore è importante; talvolta è un elemento fon200

damentale per la scelta della risorsa da parte dell’utente; tuttavia il punto d’accesso delle espressioni di un’opera si forma a partire dal nome del creatore e non del contributore.

5.7 Compilazioni di Opere di una sola Persona, Famiglia o Ente La distinzione tra compilazioni e collaborazioni è molto importante (seppure in taluni casi non sia facile distinguere), perché determina quali dati si devono usare per creare il punto d’accesso mediante il quale una risorsa viene identificata. Si distingue inoltre tra le compilazioni che raccolgono opere di un solo creatore, trattate in RDA 6.2.2.10, e quelle che raccolgono opere di più creatori, trattate in RDA 6.27.1.4; le collaborazioni sono trattate in RDA 6.27.1.3. La registrazione dei dati per l’identificazione di una compilazione di opere di un solo creatore non presenta particolari difficoltà (RDA 6.27.1.2). Il titolo preferito si costruisce con la combinazione del punto d’accesso autorizzato del creatore e con il titolo preferito dell’opera; per esempio: Punto d’accesso autorizzato del creatore: De Sanctis, Francesco Titolo preferito dell’opera di compilazione: Saggi critici Esempio di visualizzazione del punto d’accesso autorizzato della compilazione De Sanctis, Francesco . Saggi critici È difficile, invece, stabilire quando si tratta di una compilazione di opere di più creatori o di una collaborazione. In genere è possibile trovare informazioni che dichiarano quando l’opera è una compilazione: 1) sulla risorsa, ovvero sulla fonte d’informazione preferita, nell’indice, nella prefazione, sull’home page, ecc.; 2) nella divisione delle responsabilità tra più autori della medesima opera. 201

La Library of Congress suggerisce che, per distinguere una compilazione da una collaborazione, si può controllare (Cristan 2011, 17) se: • la fonte preferita d’informazione indica chi ha creato cosa; • l’indice, la prefazione, le note del programma, l’home page indicano chi ha creato cosa; • le parti componenti di una risorsa indicano chi ha creato cosa; • è presente un compilatore o un curatore/compilatore; • i creatori non possono avere collaborato (per esempio, perché sono vissuti in epoche diverse). In assenza di indicazioni su chi ha creato ciascuna parte, o se si è in dubbio, si tratta la risorsa come una collaborazione (RDA 6.27.1.3). Le opere multiple di un unico creatore si considerano compilazioni e si identificano mediante la combinazione del punto d’accesso per il creatore e il titolo preferito dell’opera. Per determinare il titolo preferito di una compilazione di una persona, una famiglia o un ente occorre appurare se la compilazione è nota con un titolo distintivo; in questo caso si applicano le istruzioni di RDA 6.2.2.4–6.2.2.5, ovvero le istruzioni generali per le opere create prima del 1501 o dopo il 1500 (vedi paragrafo 5.4). Non è un caso molto frequente ma, per esempio, Leaves of grass (Foglie d’erba) è una compilazione di poesie di Walt Whitman con titolo distintivo. Per le altre compilazioni, si distingue se le opere sono complete in assoluto, se sono complete in relazione a una singola forma letteraria e tutti gli altri casi. Per una compilazione di opere che consiste delle opere complete di una persona, famiglia o ente (o che si presenta come tale),44 si registra il titolo collettivo convenzionale Opere come titolo preferito (RDA 6.2.2.10.1); per esempio: 44   Si trattano come compilazioni complete – e si usa Opere – le raccolte di opere che al momento della loro pubblicazione sono presentate come opere complete; può sempre essere pubblicata un’opera inedita, magari postuma, che accrescerà, naturalmente, l’opera completa pubblicata in anni successivi.

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Punto d’accesso autorizzato del creatore: Leopardi, Giacomo Titolo preferito dell’opera omnia: Opere Punto d’accesso autorizzato dell’opera completa: Leopardi, Giacomo . Opere Per una compilazione di opere che consiste delle opere complete di una persona, famiglia o ente in una forma particolare (o si presenti come tale), si registra uno dei seguenti titoli collettivi convenzionali come titolo preferito: Lettere Saggi Libretti Testi Romanzi Opere teatrali Poesie Opere in prosa Racconti Discorsi Per esempio: Punto d’accesso autorizzato del creatore: Leopardi, Giacomo Titolo preferito per tutte le poesie: Poesie Punto d’accesso autorizzato dell’opera poetica completa: Leopardi, Giacomo . Poesie Se nessuno di questi termini è appropriato, si registra un titolo collettivo specifico appropriato; per esempio: Manifesti Frammenti Encicliche 203

Questa istruzione non si applica alle compilazioni di opere musicali (vedi paragrafo 5.7.1). Se la compilazione consiste di due o più, ma non tutte, le opere di una persona, famiglia o ente, che siano o meno in una forma particolare, si registra il titolo preferito per ciascuna opera (RDA 6.2.2.10.3); per esempio: Sulla fonte d’informazione compare: Niccolò Machiavelli Canti carnascialeschi L’asino d’oro Vita di Castruccio Castracani Punto d’accesso autorizzato del creatore: Machiavelli, Niccolò Titolo preferito dell’opera: Canti carnascialeschi Titolo preferito dell’opera: L’asino d’oro Titolo preferito dell’opera: Vita di Castruccio Castracani Si registrano i seguenti punti d’accesso: Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Machiavelli, Niccolò . Canti carnascialeschi Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Machiavelli, Niccolò . L’asino d’oro Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Machiavelli, Niccolò . Vita di Castruccio Castracani Con RDA il catalogatore non deve stabilire se il creatore ha concepito opere in una sola forma, né se il titolo proprio della compilazione è distintivo, né distinguere e registrare in modo diverso le compilazioni che contengono due o un numero maggiore di opere; deve indicizzare ciascuna opera singolarmente, in modo che sia facilmente scoperta da chi compie una ricerca. AACR2 utilizzava, invece, come titolo distintivo il titolo della prima opera: la soluzione era fuorviante per l’identificazione della compilazione ed era una pratica legata esclusivamente al contesto del catalogo a schede. 204

In alternativa, si identificano le parti della compilazione collettivamente registrando un titolo collettivo convenzionale, scelto tra quelli elencati sopra, seguito da Selezioni. Questa alternativa si applica in sostituzione o in aggiunta alla registrazione del titolo preferito per ogni opera della compilazione (RDA 6.2.2.10.3); per esempio: Esempio di visualizzazione del punto d’accesso per la compilazione con opere incomplete di forma letteraria diversa Machiavelli, Niccolò . Opere. Selezioni Questo punto d’accesso si registra in alternativa o in aggiunta ai punti d’accesso singoli per le opere Canti carnascialeschi, L’asino d’oro e Vita di Castruccio Castracani.

5.7.1 Compilazioni di opere musicali Se una compilazione di opere musicali di un solo compositore è conosciuta con un titolo usato in risorse che la materializzano o nelle fonti di reference (RDA 6.14.2.8), si applicano le istruzioni generali (RDA 6.2.2.4–6.2.2.5, vedi paragrafo 5.4); per esempio: Vincerò! Greatest hits Titolo preferito per una compilazione di opere cantate da Luciano Pavarotti Diversamente, si distinguono tre opzioni: a) una compilazione di opere musicali complete; b) opere relative a un singolo tipo di composizione; c) compilazioni non riconducibili a nessuno dei due casi precedenti. Per una compilazione che consiste di, o si presenta come, opere musicali complete di un compositore si registra il titolo collettivo convenzionale Opere come titolo preferito (RDA 6.14.2.8.1). 205

Per una compilazione che consiste di, o si presenta come, tutte le opere di un compositore di un singolo tipo (RDA 6.14.2.8.2), si registra uno dei seguenti titoli collettivi convenzionali: Concerti Musica da film Musical Opere liriche Polacche Quartetti Sonate Canzoni Se nessuno di questi termini è appropriato, si registra un titolo collettivo specifico appropriato. Se una compilazione ha opere che corrispondono a una categoria elencata sopra ma è incompleta, si identifica separatamente ciascuna opera contenuta nella compilazione; per esempio: Renaissance concerto Salomon Rossi suite Orpheus and Euridice Risorsa descritta: Orchestral works / by Lukas Foss Anche per le compilazioni di opere musicali si applica l’alternativa che, nell’identificazione di due o più opere in una compilazione incompleta, si registra un titolo collettivo convenzionale seguito da Selezioni. Si applica questa istruzione invece di o in aggiunta alla registrazione del titolo preferito per ciascuna opera nella compilazione; per esempio Musica per orchestra. Selezioni Risorsa descritta: Orchestral works / by Lukas Foss Sinfonie. Selezioni Risorsa descritta: First, Second, and Third symphonies / Ludwig van Beethoven 206

5.7.2 Compilazioni di leggi, ecc. Per una compilazione completa o parziale di atti di legge in una giurisdizione – ma non su un soggetto particolare – si registra come titolo preferito Leggi, ecc. Se una compilazione di leggi su un soggetto particolare ha un titolo di citazione, esso si registra come titolo preferito, altrimenti, si applicano le istruzioni generali sulla scelta del titolo preferito di un’opera (RDA 6.2.2.3–6.2.2.8); per esempio: Labor Code Risorsa descritta: California Labor Code. Titolo di citazione: Labor Code Licensing acts Risorsa descritta: Paterson’s licensing acts Per un singolo atto legislativo (RDA 6.19.2.5.2), si registra (in quest’ordine di preferenza): a) il titolo abbreviato ufficiale o titolo di citazione; b) un titolo abbreviato non ufficiale o un titolo di citazione usato nella letteratura giuridica; c) il titolo ufficiale dell’atto legislativo; d) qualsiasi altra designazione ufficiale (per esempio, il numero, la data). Per esempio: Football (Disorder) Act 2000 Il titolo di citazione include la data dell’atto Copyright Act 1994 Il titolo di citazione include la data dell’atto Decreto Lavoro 2014 Il titolo di citazione include la data dell’atto Legge fallimentare 207

Canada Corporations Act Downtown Winnipeg Zoning By-law Act to Direct the Secretary of the Interior to Study the Suitability and Feasibility of Designating the Waco Mammoth Site Area in Waco, Texas, as a Unit of the National Park System, and for Other Purposes Code de justice administrative Codice di procedura civile Ley no. 20.744 Legge 27 maggio 1998, n. 165 Codice dei beni culturali e del paesaggio (testo integrato) Norme relative al deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico Per una compilazione di leggi, o di consuetudini, del mondo antico o medievale, identificate da un nome, o per una singola legge o consuetudine del mondo antico o medievale (RDA 6.19.2.6), si registra il titolo preferito applicando le istruzioni generali sulla scelta del titolo preferito di un’opera (RDA 6.2.2.4–6.2.2.5); per esempio: Lex Salica Risorsa descritta: Lex Salica : the ten texts Codice di Hammurabi Risorsa descritta: The oldest code of laws in the world : the code of laws promulgated by Hammurabi, King of Babylon

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5.8 Compilazioni di Opere di più Persone, Famiglie o Enti Quando in una risorsa sono contenute opere di creatori diversi, per registrare il punto d’accesso si stabilisce prima di tutto se si tratta di una compilazione o di una collaborazione, come si è detto in precedenza. Nel caso di compilazioni di opere di creatori diversi, il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera è il titolo preferito della compilazione (RDA 6.27.1.4), che si stabilisce in base a RDA 6.2.2; per esempio: Sulla fonte d’informazione compare: Anthologie de la poésie baroque française textes choisis et présentés par Jean Rousset Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Anthologie de la poésie baroque française Sulla fonte d’informazione compare: Tutti i libretti di Bellini a cura di Olimpio Cescatti con una prefazione di Marzio Pieri Nota: l’opera è una raccolta di libretti di opere belliniane scritti da vari librettisti Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Tutti i libretti di Bellini In alternativa, si ricorre al titolo con il quale la compilazione è conosciuta (ma succede raramente), oppure al titolo proprio della risorsa; per esempio: Sulla fonte d’informazione compare: The Best of Broadway Nota: si tratta di un insieme di 5 CD con un’antologia delle registrazioni di musical composti da vari compositori 209

Punto d’accesso autorizzato dell’opera: The Best of Broad­way Sulla fonte d’informazione compare: I migliori cantautori italiani Nota: si tratta di un sito web che presenta musica di vari generi, con un’ampia offerta dei dischi più rappresentativi dei cantautori italiani, un elenco diviso per decennio, dagli anni Sessanta e Settanta fino ai primi del Duemila. Punto d’accesso autorizzato dell’opera: I migliori cantautori italiani Se, però, la compilazione è priva di un titolo collettivo, si costruisce un punto d’accesso distinto per ciascuna opera della compilazione; per esempio: Sulla fonte d’informazione compare: Conrad Baden Symphony no. 6 Hallvard Johnsen Symphony no. 3, op. 26 Bjarne Brustad Symphony no. 2 Punto d’accesso autorizzato della prima opera: Baden, Conrad. Symphonies,45 no. 6 Punto d’accesso autorizzato della seconda opera: Johnsen, Hallvard. Symphonies, no. 3, op. 26 Punto d’accesso autorizzato della terza opera: Brustad, Bjarne. Symphonies, no. 2 RDA 6.27.1.4 offre un’alternativa, adottata dalla Library of Congress: si costruisce un titolo escogitato (RDA 2.3.2.11) che svolga la funzione di punto d’accesso autorizzato, in sostituzione o in aggiunta ai titoli di ciascuna opera precedente. Nel   Per la scelta del titolo preferito Symphonies in questi tre esempi, si veda RDA 6.14.2.5 e 6.28.1.9. 45

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caso dell’esempio, seguendo l’alternativa offerta dalla Library of Congress, in considerazione della nazionalità comune dei tre autori, si potrebbe supplire il titolo: Titolo escogitato e punto d’accesso autorizzato: Tre sinfonie norvegesi Il titolo escogitato potrebbe sostituire o aggiungersi ai titoli di ciascuna opera.

5.9 Opere in collaborazione Le opere in collaborazione sono costituite da un’opera unica di molti creatori. Per la creazione del punto d’accesso autorizzato di un’opera in collaborazione tra due o più autori si procede individuando prima di tutto il responsabile principale o, se non è possibile, il creatore nominato per primo. Se c’è, il punto d’accesso autorizzato dell’opera si costruisce a partire dal punto d’accesso per il responsabile principale; per esempio: Sulla fonte d’informazione compare: Luca Serianni Grammatica italiana con la collaborazione di Alberto Castelvecchi Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Serianni, Luca, 1947– . Grammatica italiana Sulla fonte d’informazione compare: Environmental law reform in Queensland compiled and written by Megan Peterson with the assistance of Adrian Jeffreys, Roslyn Macdonald, Tony Woodyatt, Jo Bragg, David Yarrow, and Douglas Fisher 211

Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Peterson, Megan Cooley. Environmental law reform in Queensland Per il punto d’accesso autorizzato dell’opera esistono alcune eccezioni: un ente è considerato creatore per certe categorie di opera (RDA 19.2.1.1.1). Se uno o più enti e una o più persone o famiglie hanno collaborato alla creazione di un’opera che ricade in una o più categorie responsabili, il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera si costruisce combinando (in quest’ordine di preferenza): a) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’ente con la responsabilità principale per l’opera; b) il titolo preferito per l’opera. Per esempio: California Academy of Sciences. Catalog of the asteroid type-specimens and Fisher voucher specimens at the California Academy of Sciences Risorsa descritta: Catalog of the asteroid type-specimens and Fisher voucher specimens at the California Academy of Sciences / by Chet Chaffee and Barbara Weitbrecht. – San Francisco : California Academy of Sciences, [1984] Anche le opere costituite da immagini in movimento (film, video, video games, ecc.) costituiscono un’eccezione; il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera si costruisce con il titolo preferito dell’opera; per esempio: Sulla fonte d’informazione compare: La vita è bella regia di Roberto Benigni soggetto e sceneggiatura Vincenzo Cerami e Roberto Benigni costumi, scenografia, arredamento Danilo Donati musiche Nicola Piovani 212

montaggio Simone Paggi direttore della fotografia Tonino Delli Colli prodotto da Elda Ferri e Gianluigi Braschi Punto d’accesso autorizzato dell’opera: La vita è bella Se non è possibile individuare un responsabile principale e le responsabilità sono presentate sullo stesso piano, il punto d’accesso autorizzato dell’opera si costruisce a partire dal punto d’accesso per il primo responsabile nominato, anche quando la responsabilità principale non è indicata; per esempio: Sulla fonte d’informazione compare: Le zone umide del Veneto Guida alle aree di interesse naturalistico ambientale a cura di Giampaolo Rallo e Massimo Pandolfi Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Rallo, Giampaolo. Le zone umide del Veneto Il punto d’accesso del creatore individuato dev’essere combinato con il titolo preferito, per costituire il punto d’accesso autorizzato per l’opera. I punti d’accesso per gli altri creatori sono facoltativi: secondo la politica della Library of Congress sono lasciati al giudizio del catalogatore (per esempio, può essere utile creare un punto d’accesso per un creatore considerato importante per gli utenti della comunità di riferimento), mentre per le linee guida sono facoltativi anche se sono stati registrati nella formulazione di responsabilità (RDA 2.4.1.5). Nella costruzione del punto d’accesso autorizzato per l’opera collettiva si parte dall’individuazione del titolo preferito, che si fa precedere dal nome del creatore. È possibile rendere identificativo un titolo poco distintivo con aggiunte (RDA 6.3–6.6) di elementi, che sono: la forma dell’opera; la data dell’opera; 213

il luogo di origine dell’opera; altre caratteristiche distintive dell’opera. Negli esempi RDA, le aggiunte sono inserite entro parentesi tonde dopo il titolo preferito, senza un ordine di precedenza e, se necessario, possono essere più d’una; in questo caso, sono distinte da spazio, due punti, spazio;46 per esempio: Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Advocate (Boise, Idaho) Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Advocate (Nairobi, Kenya) Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Dublin magazine (1762) Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Dublin magazine (1965) Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Bulletin (Geological Survey (South Africa) Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Bulletin (New York State Museum : 1945) Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Bulletin (New York State Museum : 1976) Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Bulletin (New Zealand. Ministry of Education. Research and Statistics Division) Nella prima coppia di esempi, la distinzione avviene con l’indicazione del luogo di origine dell’opera; nella seconda coppia avviene mediante la data di creazione; nel terzo gruppo, per i due esempi centrali è stato necessario ricorrere sia all’ente creatore, sia alla data di creazione.

  L’uso di una particolare punteggiatura per le aggiunte è molto probabilmente una svista. In quanto standard di contenuto l’istruzione avrebbe dovuto indicare solo i dati nececessari, non la loro forma di presentazione. 46

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5.10 Costruzione dei punti d’accesso per Opere ed Espressioni musicali Nella costruzione del punto d’accesso autorizzato che rappresenta uno dei seguenti tipi di opera musicale, si applicano le istruzioni indicate tra parentesi: a) opere musicali con testi, libretto, testo, ecc. (RDA 6.28.1.2); b) pasticci, ballad opera,47 ecc. (RDA 6.28.1.3); c) opere composte per movimenti coreografici (RDA 6.28.1.4); d) adattamenti di opere musicali (RDA 6.28.1.5); e) opere liriche e altre opere teatrali con testo e titolo nuovi (RDA 6.28.1.6); f) cadenze (RDA 6.28.1.7); g) partiture musicali e musiche di scena per opere teatrali (RDA 6.28.1.8). Per altri tipi di opera musicale, per libretti, testi e altri testi di opere musicali non inclusi nell’elenco, si applicano le istruzioni generali per i punti d’accesso autorizzati che rappresentano un’opera (a eccezione della musica ufficialmente prescritta come parte di una liturgia, per la quale sono previste istruzioni specifiche: RDA 6.30.1.5– 6.30.1.7). Per un’opera musicale che include parole in forma di testi, libretto, testo, ecc. (per esempio, una canzone, un’opera lirica, una commedia musicale), si costruisce il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera combinando (in quest’ordine di preferenza): 1) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta il compositore della musica (vedi RDA 9.19.1 per persone, RDA 10.11.1 per famiglie e RDA 11.13.1 per enti); 2) il titolo preferito per l’opera (vedi 6.14.2 RDA).   Ballad opera si riferiscei a un genere di spettacolo teatrale britannico originario del XVIII secolo, che continuò a svilupparsi nei secoli seguenti. . 47

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Per esempio: Viardot-García, Pauline, 1821–1910. Filles de Cadix Punto d’accesso autorizzato per: Les filles de Cadix / poésie de Alfred de Musset ; musique de Pauline Viardot Krieger, Henry. Dreamgirls Punto d’accesso autorizzato per: Dreamgirls / music by Henry Krieger ; book and lyrics by Tom Eyen

5.10.1 Pasticci, ballad opera, ecc. Per pasticci, ballad opera, ecc. ed estratti da tali opere, RDA 6.28.1.3 distingue alcuni casi. Se la musica di un pasticcio è stata appositamente composta per esso, si costruisce il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera combinando (in quest’ordine di preferenza): 1) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta il compositore citato per primo o nelle risorse che materializzano l’opera o in fonti di reference; 2) il titolo preferito per l’opera; per esempio: Amadei, Filippo, attivo 1690–1730. Muzio Scaevola Punto d’accesso autorizzato per: The most favourite songs in the opera of Muzio Scaevola / composed by three famous masters. I compositori sono Amadei, Bononcini e Handel Se la musica di un pasticcio, ballad opera, ecc., consiste in ballate, canzoni, arie, ecc., preesistenti di vari compositori, si costruisce il punto d’accesso autorizzato utilizzando il titolo preferito per l’opera da solo; per esempio: Beggar’s opera Punto d’accesso autorizzato per: The beggar’s opera / written by John Gay ; the overture composed and the songs arranged by John Christopher Pepusch. Partitura vocale

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Se l’opera è una compilazione di estratti musicali da un pasticcio, ballad opera, ecc., si utilizza il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera dalla quale sono desunti gli estratti; per esempio: Beggar’s wedding Punto d’accesso autorizzato per: Songs in the opera call’d The beggar’s wedding, as it is perform’d at the theatres Se, infine, l’opera è un singolo estratto da un pasticcio, ecc., si costruisce il punto d’accesso che rappresenta l’opera combinando (in quest’ordine di preferenza): 1) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta il compositore dell’estratto; 2) il titolo preferito per l’estratto; per esempio: Händel, Georg Friedrich, 1685–1759. Ma come amar? Punto d’accesso autorizzato per: Ma come amar? : duetto nel Muzio Scaevola del sigr Handel. Gli altri compositori del pasticcio sono Amadei e Bononcini Se il compositore dell’estratto è sconosciuto, si utilizza il titolo preferito per l’estratto come punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera; per esempio: O what pain it is to part! Canzone da: The beggar’s opera; compositore sconosciuto Opere musicali composte per movimento coreografico (RDA 6.28.1.4). Per un’opera musicale composta per un movimento coreografico, come un balletto o pantomima, si costruisce il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera combinando (in quest’ordine di preferenza): 1) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta il compositore della musica; 2) il titolo preferito per l’opera; per esempio: 217

Delibes, Léo, 1836–1891. Coppélia Punto d’accesso autorizzato per: Coppélia, ou, La fille aux yeux d’émail : ballet en 2 actes et 3 tableaux / de Ch. Nuitter et Saint-Léon ; musique de Léo Delibes Hahn, Reynaldo, 1875–1947. Fête chez Thérèse Punto d’accesso autorizzato per: La fête chez Thérèse : ballet-pantomime / scénario de Catulle Mendès ; musique de Reynaldo Hahn

5.10.2 Adattamenti di opere musicali Per un adattamento che rientra in una o più delle seguenti categorie: 1) arrangiamenti descritti come trascrizioni libere, basate su, ecc., e altri arrangiamenti che incorporano materiale nuovo; 2) parafrasi di varie opere o dello stile generale di un altro compositore; 3) arrangiamenti in cui l’armonia o lo stile musicale dell’originale sono stati cambiati; 4) interpretazioni di opere musicali che comportano una responsabilità creativa significativa per l’adattamento, improvvisazione, ecc., sulla parte dell’interprete o interpreti; 5) qualsiasi altra alterazione distinta di altra opera musicale si costruisce il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’adattamento combinando (in quest’ordine di preferenza): 1) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’adattamento della musica; 2) il titolo preferito per l’adattamento; per esempio: Tausig, Carl, 1841–1871. Nouvelles soirées de Vienne Punto d’accesso autorizzato per: Nouvelles soirées de Vienne : valses-caprices d’après J. Strauss / Ch. Tausig

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Rachmaninoff, Sergei, 1873–1943. Rapsodie sur un thème de Paganini Punto d’accesso autorizzato per: Rapsodie sur un thème de Paganini : pour piano et orchestre, op. 43 / S. Rachmaninoff Marshall, Wayne. Organ improvisations Punto d’accesso autorizzato per: Organ improvisations / Wayne Marshall. Improvvisazioni eseguite da Marshall su canzoni di George Gershwin, Billy Strayhorn, Jule Styne, Vincent Youmans e Leonard Bernstein Hogan, Moses. Didn’t my Lord deliver Daniel? Punto d’accesso autorizzato per: Didn’t my Lord deliver Daniel? / traditional spiritual arranged for SATB div. a cappella by Moses Hogan. Contiene nuovo materiale che dà luogo a una nuova opera Se due o più compositori hanno collaborato all’adattamento, si applicano le istruzioni relative alle opere in collaborazione; se il compositore dell’adattamento è sconosciuto o incerto, si applicano le istruzioni relative alle opere di origine incerta o sconosciuta (RDA 6.27.1.8). In caso di dubbio sul fatto che l’opera sia un arrangiamento, ecc., o un adattamento, RDA 6.28.1.5.2 indica di trattarla come un arrangiamento.

5.10.3 Opere e altre opere teatrali con testo e titolo nuovo Se il testo, trama, ambientazione o altri elementi verbali di un’opera musicale sono adattati o se viene fornito un nuovo testo e il titolo è cambiato (RDA 6.28.16), il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera si costruisce combinando (in quest’ordine di preferenza): 1) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera originale; 2) il titolo dell’adattamento racchiuso entro parentesi; per esempio:

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Strauss, Johann, 1825–1899. Die Fledermaus Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera originale Strauss, Johann, 1825–1899. Die Fledermaus (Champagne sec) Strauss, Johann, 1825–1899. Die Fledermaus (Gay Rosalinda) Strauss, Johann, 1825–1899. Die Fledermaus (Rosalinda) Mozart, Wolfgang Amadeus, 1756–1791. Così fan tutte Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera originale Mozart, Wolfgang Amadeus, 1756–1791. Così fan tutte (Dame Kobold) Punto d’accesso autorizzato per: Die Dame Kobold (Così fan tutte) / bearbeitet von Carl Scheidemantel. Scheidemantel ha sostituito interamente un nuovo libretto basato sull’opera teatrale di Calderón de la Barca

5.10.4 Cadenze Per una cadenza (RDA 6.28.1.7), si costruisce il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera combinando (in quest’ordine di preferenza): 1) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta il compositore della cadenza; 2) il titolo preferito per la cadenza; per esempio: Previn, André, 1929– . Cadenza to Mozart’s Piano concerto in C minor, KV. 491, 1st movement Punto d’accesso autorizzato per: Cadenza to Mozart’s Piano concerto in C minor, KV. 491, 1st movement / André Previn

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Barrère, Georges, 1876–1944. Cadenzas for the Flute concerto in G major (K. 313) by Mozart Punto d’accesso autorizzato per: Cadenzas for the Flute concerto in G major (K. 313) by Mozart / Georges Barrère Schumann, Clara, 1819–1896. Cadenzen zu Beethoven’s Clavier-Concerten Punto d’accesso autorizzato per: Cadenzen zu Beethoven’s Clavier-Concerten / componirt von Clara Schumann Se la cadenza non ha un proprio titolo, si escogita un titolo (vedi paragrafo 5.4).

5.10.5 Musica e musica di scena Per musica o musica di scena composta per un’opera teatrale, film, ecc. (RDA 6.28.1.8), si costruisce il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera combinando (in quest’ordine di preferenza): 1) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta il compositore della musica; 2) il titolo preferito per l’opera; per esempio: Beethoven, Ludwig van, 1770–1827. Egmont Punto d’accesso autorizzato per: Musik zu Goethes Trauerspiel Egmont : op. 84 / Ludwig van Beethoven. Partitura Finzi, Gerald, 1901–1956. Love’s labours lost Punto d’accesso autorizzato per: Love’s labours lost : complete incidental music / Gerald Finzi ; edited by Jeremy Dale Roberts. Partitura per musica per una commedia di Shakespeare Steiner, Max, 1888–1971. King Kong Punto d’accesso autorizzato per: King Kong : the complete 1933 film score / Steiner. Audioregistrazione

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North, Alex. Good morning, Vietnam Punto d’accesso autorizzato per: Good morning, Vietnam / music, Alex North. Partitura

5.10.6 Parte, o parti, di opere musicali Il punto d’accesso autorizzato che rappresenta una parte di un’opera musicale (RDA 6.28.2) si costruisce combinando (in quest’ordine di preferenza): 1) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera nel suo insieme; 2) il titolo preferito per la parte; per esempio: Brahms, Johannes, 1833–1897. Ungarische Tänze. Nr. 5 Verdi, Giuseppe, 1813–1901. Aida. Celeste Aida Larson, Jonathan. Rent. Seasons of love Beethoven, Ludwig van, 1770–1827. Sinfonie, n. 1, op. 21, do maggiore. Andante cantabile con moto Mozart, Wolfgang Amadeus, 1756–1791. Così fan tutte. Come scoglio Vivaldi, Antonio, 1678–1741. Estro armonico. N. 8 Schumann, Robert, 1810–1856. Album für die Jugend. Nr. 30 Schumann, Robert, 1810–1856. Album für die Jugend. Nr. 2, Soldatenmarsch Praetorius, Hieronymus, 1560–1629. Opus musicum. Cantiones sacrae. O vos omnes Händel, Georg Friedrich, 1685–1759. Messiah. Pifa Verdi, Giuseppe, 1813–1901. Traviata. Atto 3. Preludio 222

Nell’identificazione di due o più parti di un’opera musicale, si costruiscono punti d’accesso autorizzati per ciascuna parte (RDA 6.28.2.3); per esempio: Brahms, Johannes, 1833–1897. Ungarische Tänze. Nr. 5 Brahms, Johannes, 1833–1897. Ungarische Tänze. Nr. 6 Rossini, Gioacchino, 1792–1868. Il barbiere di Siviglia. Largo al factotum Rossini, Gioacchino, 1792–1868. Il barbiere di Siviglia. Una voce poco fa Schubert, Franz, 1797–1828. Impromptus, pianoforte, D. 899. No. 2 Schubert, Franz, 1797–1828. Impromptus, pianoforte, D. 899. No. 4 Se però le parti formano un gruppo chiamato suite dal compositore, il punto d’accesso autorizzato che rappresenta la suite si costruisce combinando (in quest’ordine di preferenza): a) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera nel suo insieme (RDA 6.28.1) b) il termine Suite (RDA 6.14.2.7.2); per esempio: Sibelius, Jean, 1865–1957. Karelia. Suite

5.10.7 Espressioni di opere musicali Per nuove espressioni di un’opera esistente (per esempio, arrangiamenti musicali, opere con accompagnamento aggiunto), si applicano le istruzioni sulla costruzione di punti d’accesso autorizzati che rappresentano espressioni musicali contenute in RDA 6.28.3. Per esempio:

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MacDermot, Galt. Hair; arrangiato Risorsa descritta: Hair ‘72 : the American tribal love-rock musical / [lyrics] by James Rado, Gerome Ragni ; [music by] Galt MacDermot ; concert band arranged by Len Goldstyne. Musica vocale arrangiata per banda

5.11 Punti d’accesso varianti per le Opere Il principio generale per la registrazione dei punti d’accesso varianti per le opere è il ricorso al “titolo variante dell’opera come base per il punto d’accesso variante” (RDA 6.27.4.1); per esempio: Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Nibelungenlied Punto d’accesso variante dell’opera: Nibelunge Nôt Se il punto d’accesso autorizzato dell’opera è stato costrui­to utilizzando il punto d’accesso autorizzato di una persona, famiglia o ente, seguito dal titolo preferito per l’opera, il punto d’accesso variante per l’opera sarà costruito in modo analogo; per esempio: Punto d’accesso autorizzato dell’opera: Dickens, Charles, 1812–1870. Pickwick papers Punto d’accesso variante dell’opera: Dickens, Charles, 1812–1870. Posthumous papers of the Pickwick Club Per libretti, testi o altri testi per opere musicali (RDA 6.27.4.2), si costruisce un punto d’accesso variante che combina (in quest’ordine di preferenza): a) il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera o le opere musicali; b) il termine: Libretto, Libretti, Testo o Testi come appropriato; c) altro termine distintivo, se necessario.

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Per esempio: Verdi, Giuseppe, 1813–1901. Ernani. Libretto. Spagnolo Punto d’accesso autorizzato per l’espressione: Piave, Francesco Maria, 1810–1876. Ernani. Spagnolo Bellini, Vincenzo, 1801–1835. Opere liriche. Libretti Punto d’accesso autorizzato per la compilazione: Tutti i libretti di Bellini Elton, John. Canzoni. Selezioni. Testi Punto d’accesso autorizzato per la compilazione: Taupin, Bernie. Testi. Selezioni Anche per le parti di un’opera è possibile costruire un punto d’accesso variante. Se il titolo della parte di un’opera è distintivo e il punto d’accesso autorizzato per l’opera è stato costruito utilizzando il punto d’accesso autorizzato che rappresenta una persona, famiglia o ente, più il titolo preferito dell’opera nel suo insieme, più il titolo preferito per la parte, allora il punto d’accesso variante per la parte si costruisce combinando: il punto d’accesso autorizzato che rappresenta quella persona, famiglia o ente + il titolo preferito per la parte.

Per esempio: Williams, Kim, 1966– . Penguins Punto d’accesso autorizzato per la parte dell’opera: Williams, Kim, 1966– . Young explorer series. Penguins Viceversa, se il punto d’accesso autorizzato per la parte è stato costruito utilizzando il punto d’accesso autorizzato che rappresenta una persona, famiglia o ente seguito direttamente dal titolo preferito per la parte (e il punto d’accesso autorizzato per la parte non usa il titolo preferito dell’opera nel suo insieme), il 225

punto d’accesso variante che rappresenta la parte si costruisce combinando (in quest’ordine di preferenza): il punto d’accesso autorizzato che rappresenta quella persona, famiglia o ente + il titolo preferito per l’opera nel suo insieme + il titolo preferito per la parte.

Per esempio: Tolkien, J. R. R. (John Ronald Reuel), 1892–1973. Lord of the rings. The two towers Punto d’accesso autorizzato per la parte dell’opera: Tolkien, J. R. R. (John Ronald Reuel), 1892–1973. The two towers Proust, Marcel, 1871–1922. À la recherche du temps perdu. Du côté de chez Swann Punto d’accesso autorizzato per la parte dell’opera: Proust, Marcel, 1871–1922. Du côté de chez Swann Il principio da seguire è che il punto d’accesso variante deve garantire un accesso da una forma diversa per completezza rispetto a quella adottata per il punto d’accesso autorizzato; per esempio: Studia musicologica Upsaliensia Punto d’accesso autorizzato per la parte dell’opera: Acta Universitatis Upsaliensis. Studia musicologica Upsaliensia Le mille e una notte. Sindbad il marinaio Punto d’accesso autorizzato per la parte dell’opera: Sindbad il marinaio

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6. DESCRIZIONE DEL CONTENUTO

6.1 Il contenuto della risorsa Opere ed espressioni possono essere identificate mediante i rispettivi punti d’accesso autorizzati e la registrazione di eventuali punti d’accesso varianti; sono descritte, prima di tutto, mediante la registrazione degli attributi di opere ed espressioni associati al loro contenuto intellettuale o artistico. Si registrano questi attributi utilizzando un insieme di elementi – descritti nel capitolo 7 di RDA ed elencati qui di seguito – che dipende strettamente dalla natura della risorsa; ciò deriva dall’approccio di RDA, che non attribuisce più una posizione privilegiata alle risorse basate prevalentemente su un contenuto in forma testuale. Elementi per la registrazione del contenuto intellettuale: Attributi dell’opera Natura del contenuto Copertura del contenuto Coordinate del contenuto cartografico Equinozio Epoca Destinatari presunti Sistema di organizzazione Informazioni sulla dissertazione o tesi Attributi dell’espressione: Sommarizzazione del contenuto Luogo e data di cattura Lingua del contenuto Forma di notazione Forma di notazione musicale Forma di notazione tattile Forma di movimento notato Contenuto accessibile Contenuto illustrativo 227

Contenuto supplementare Colorazione Contenuto sonoro Rapporto d’aspetto Presentazione musicale Mezzo d’interpretazione del contenuto musicale Durata Scala Proiezione di contenuto cartografico Altri dettagli di contenuto cartografico Onorificenze Note sull’espressione Gli elementi del capitolo 7 vengono utilizzati per selezionare una risorsa che soddisfi i bisogni dell’utente in relazione al suo contenuto (per esempio, natura del contenuto, destinatari presunti, lingua). Non tutti gli elementi sono applicabili alla descrizione di una particolare opera o espressione; la descrizione della risorsa dovrebbe includere – tra gli elementi applicabili – almeno quelli che vengono identificati come elementi essenziali. Le informazioni sul contenuto della risorsa si desumono dalla risorsa stessa e, in molti casi, anche da fonti esterne alla risorsa (RDA 7.1.1).

6.2 Natura del contenuto La natura del contenuto è “la caratteristica specifica del contenuto principale di una risorsa (per esempio, articolo di legge, relazione provvisoria)” (RDA 7.2.1.1). Le informazioni sulla natura del contenuto si desumono da qualsiasi fonte e la natura del contenuto si registra se è ritenuta importante per l’identificazione o la selezione; per esempio: Registrazione sul campo di canti di uccelli Indagine transculturale 228

Combinazione di analisi di serie temporali e di un sistema di disegno di grafici Foglio di tabella, con funzioni di elaborazione testi e grafici Singspiel in due atti

6.3 Copertura del contenuto La copertura del contenuto è la “copertura cronologica o geografica del contenuto di una risorsa” (RDA 7.3.1.1); le informazioni per registrare questo elemento – se lo si considera importante per l’identificazione o la selezione – si desumono da qualsiasi fonte; per esempio: Basato sulle statistiche del 1981 Mostra tutta l’Europa occidentale e parte dell’Europa orientale

6.4 Coordinate del contenuto cartografico Le coordinate del contenuto cartografico sono “un sistema matematico per l’identificazione dell’area coperta dal contenuto cartografico di una risorsa” (RDA 7.4.1.1) e possono essere espresse per mezzo di longitudine e latitudine sulla superficie dei pianeti o per mezzo dell’angolo di ascensione retta e declinazione per le carte celesti. Le informazioni sulle coordinate del contenuto cartografico si desumono da qualsiasi fonte all’interno della risorsa e, se non sono fornite all’interno, si desumono da qualsiasi fonte. Per il contenuto cartografico terrestre si registrano le coordinate mediante la longitudine e la latitudine (RDA 7.4.2) oppure mediante le stringhe di coppie di coordinate (RDA 7.4.3 RDA). Per il contenuto cartografico celeste, si registrano l’ascensione retta e la declinazione (RDA 7.4.4).

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Longitudine, latitudine, ascensione retta e declinazione Longitudine e latitudine sono un sistema di identificazione dell’area coperta dal contenuto cartografico di una risorsa che utilizza la longitudine dei limiti orientale e occidentale e la latitudine dei limiti settentrionale e meridionale. Longitudine è la distanza di un punto su un pianeta o satellite misurata a Est e a Ovest del meridiano di riferimento. Latitudine è la distanza di un punto su un pianeta o satellite misurata a Nord e a Sud dell’equatore (RDA 7.4.2.1). L’Ascensione retta e declinazione sono un sistema di identificazione dell’ubicazione di un oggetto celeste nel cielo, coperto dal contenuto cartografico di una risorsa, che utilizza gli angoli di ascensione retta e di declinazione. L’Ascensione retta è la distanza angolare misurata a Est sull’equatore dall’equinozio invernale al circolo dell’ora mediante un corpo celeste, da 0 a 24 ore. La Declinazione è la distanza angolare di un corpo nella sfera celeste misurata a 90° a Nord o a Sud dell’equatore celeste lungo il circolo orario (RDA 7.4.4.2).

Per il contenuto cartografico terrestre, si registrano le coordinate nel seguente ordine: limite Ovest dell’area coperta (longitudine) limite Est dell’area coperta (longitudine) limite Nord dell’area coperta (latitudine) limite Sud dell’area coperta (latitudine). Si registrano le coordinate per longitudine e latitudine come coordinate sessagesimali, utilizzando gradi (°), minuti (’) e secondi (”). Per la longitudine si utilizza il meridiano d’origine di Greenwich come meridiano di riferimento. Ogni coordinata è preceduta da W, E, N, o S, come appropriato. Si separano le coordinate Ovest ed Est con un trattino e Nord e Sud con un trattino (senza spazi). Si separa la serie di coordinate di longitudine dalla serie di coordinate di latitudine utilizzando una barra diagonale, senza spazio prima o dopo la barra; per esempio: 230

E 79°-E 86°/N 20°-N 12° E 15°00’00’’-E 17°30’45’’/N 1°30’12’’-S 2°30’35’’ W74°50’-W74°40’/N 45°5’-N 45°00’ Le informazioni sull’ascensione retta e la declinazione si desumono da qualsiasi fonte all’interno della risorsa e, se non sono fornite all’interno, si desumono da qualsiasi fonte. Per il contenuto cartografico celeste, si registrano come coordinate: • l’ascensione retta del contenuto, oppure le ascensioni rette dei limiti occidentale e orientale della sua copertura complessiva; e • la declinazione del centro del contenuto, oppure dei limiti Nord e Sud della sua copertura complessiva. Per l’ascensione retta si utilizza il termine Ascensione retta seguito dalle ore e, se necessario, minuti e secondi dell’orario a ventiquattro ore. I termini per le unità di tempo si abbreviano come da istruzioni nell’appendice B (B.5.8 RDA). Per la declinazione, si utilizza il termine Declinazione seguito dai gradi (°) e, se necessario, minuti (’) e secondi (”). Per l’emisfero celeste boreale si utilizza un segno positivo (+), per l’emisfero australe un segno negativo (-). Si separano le ascensioni rette dalle declinazioni utilizzando una barra diagonale, senza spazio prima o dopo la barra; per esempio: Ascensione retta 16 h 30 min. a 19 h 30 min./Declinazione –16° a –49° Ascensione retta 16 h/Declinazione -23° Ascensione retta 2h/Declinazione +30° Se ci sono due ascensioni rette si registrano entrambe separate da a. Se ci sono due declinazioni si registrano entrambe separate da a; per esempio: 231



Ascensione retta 2 h e 00 min. a 2h e 30 min./Declinazione -30° a -45°

Se il contenuto cartografico è sviluppato su un polo, si registra il limite di declinazione; per esempio: Sviluppata sul Polo Sud/limite di declinazione –60° Per un atlante o una collezione di contenuto cartografico celeste situato in zone di declinazione si registrano i limiti di declinazione di ciascuna zona. Si omette l’indicazione di ascensione retta. Se le zone sono numerose si registrano i limiti di declinazione delle prime zone seguiti da punti di omissione (…) e il limite di declinazione dell’ultima zona; per esempio: Zone +90°a +81°, +81° a + 63°, + 63° a + 45° Zone +90°a +81°, +81° a + 63°, …-81° a 90° Nella registrazione dell’ascensione retta e della declinazione, si registra l’equinozio (vedi RDA 7.5) e, se applicabile, l’epoca (vedi RDA 7.6).

6.5 Equinozio L’equinozio è “uno dei due punti di intersezione tra l’eclittica e l’equatore celeste, occupato dal Sole quando la sua declinazione è 0°” (RDA 7.5.1.1). Le informazioni sull’equinozio si desumono da qualsiasi fonte all’interno della risorsa. Se si registrano le coordinate per il contenuto cartografico celeste si registra anche l’indicazione di equinozio. Si registra l’equinozio in anni; per esempio: 1950

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6.6 Epoca L’epoca è “un momento arbitrario nel tempo al quale si riferiscono la misurazione della posizione di un corpo o dell’orientamento di un’orbita” (RDA 7.6.1.1). Le informazioni sull’epoca si desumono da qualsiasi fonte all’interno della risorsa. In caso di registrazione dell’equinozio per il contenuto cartografico celeste, si registra anche un’indicazione dell’epoca se si sa che è diversa dall’equinozio; per esempio: 1948.5 Equinozio registrato come: 1950

6.7 Destinatari presunti I destinatari presunti sono “la categoria di utenti a cui il contenuto di una risorsa è destinato o per cui è ritenuto adatto”. La categoria di utenti è definita per gruppo di età (per esempio, bambini, giovani, adulti), livello di istruzione (per esempio, primario, secondario), tipo di disabilità o altra categorizzazione (RDA 7.7.1.1). Le informazioni sui destinatari presunti del contenuto si desumono da qualsiasi fonte. Si registrano i destinatari presunti del contenuto se l’informazione è dichiarata sulla risorsa o è facilmente disponibile in un’altra fonte. Si fornisce questa informazione se ritenuto importante per l’identificazione o la selezione (per esempio, se la risorsa è progettata per l’utilizzo da parte di persone con disabilità); per esempio: Per ragazzi dai 7 ai 9 anni Destinatari: studenti tirocinanti o specializzandi postlaurea Per programmi di recupero della lettura Raccomandato per un pubblico adulto VM18 233

MPAA rating: PG-13 FSK ab 12 freigegeben

6.8 Sistema di organizzazione Il sistema di organizzazione è “un sistema di disposizione dei materiali in una risorsa o in una collezione archivistica” (RDA 7.8.1.1). Le informazioni sul sistema di organizzazione delle unità archivistiche o documentarie in una risorsa o in una collezione archivistica si desumono da qualsiasi fonte e si registrano; per esempio: Organizzato in 5 serie: 1. Unità archivistiche tematiche relative a questioni di rifugiati, 1978–1997; 2. Unità archivistiche organizzative del progetto Ngoc, 1987–1997; 3. Materiali visivi e audiovisivi, 1985–1997; 4. Grafica, 1987–1997; 5. Ritagli di giornali, 1980–1998 Questa sottoserie è ordinata alfabeticamente per località geografica delle fotografie e poi per numero di fotogrammi assegnato dal fotografo

6.9 Informazioni sulla dissertazione o tesi Le informazioni sulla dissertazione o tesi sono “informazioni relative a un’opera presentata come parte dei requisiti ufficiali per il conseguimento di un titolo accademico” (RDA 7.9.1.1) e includono le informazioni sul grado accademico per cui l’opera è stata presentata, l’istituzione o facoltà, o corso di laurea conferente e l’anno in cui il titolo è stato conferito. Si tratta l’opera descritta come dissertazione o tesi, se presenta una formulazione che la dichiara tale. Si registrano le informazioni che seguono, desumendole da qualsiasi fonte: a) il titolo accademico a cui l’autore si è candidato (RDA 7.9.2); 234

b) il nome dell’istituzione o della facoltà in cui la tesi è stata presentata (RDA 7.9.3); c) l’anno in cui il titolo è stato conferito (RDA 7.9.4). Un titolo accademico è “un grado conferito a conferma di idoneità accademica” (RDA 7.9.2.1) e si registra una breve indicazione del titolo a cui l’autore si è candidato; per esempio: Ph.D. M.A. M.Arch. Master Dottorato di ricerca Laurea magistrale Un’istituzione o facoltà conferente è “un’istituzione o facoltà che conferisce un titolo accademico a un candidato” (RDA 7.9.3.1). Si registra il nome dell’istituzione o facoltà conferente, desumendo le informazioni da qualsiasi fonte; per esempio: Università degli studi di Firenze Sapienza Università di Roma Università di Pisa University of Toronto University College, London Freie Universität, Berlin L’anno di assegnazione del titolo accademico è l’anno civile nel quale un’istituzione o facoltà conferente ha conferito un ti235

tolo accademico a un candidato. Le informazioni sull’anno di assegnazione del titolo accademico si desumono da qualsiasi fonte (RDA 7.9.4.2). Si registra l’anno in cui il titolo è stato assegnato, applicando le linee guida per la registrazione dei numeri formulati come cifre o come parole (RDA 1.8) e desumendo le informazioni da qualsiasi fonte (RDA 7.9.4.3); per esempio: 2004 1969 1999 1973

6.10 Sommarizzazione del contenuto La sommarizzazione del contenuto è “un abstract, sommario, sinossi, ecc. del contenuto di una risorsa” (RDA 7.10.1.1). Si fornisce un breve sommario obiettivo del contenuto della risorsa, desumendo le informazioni da qualsiasi fonte, se l’informazione è considerata importante per l’identificazione o la selezione (per esempio, per le risorse audiovisive o per le risorse progettate per l’utilizzo da parte di persone con disabilità) e non sono registrate informazioni sufficienti in un’altra parte della descrizione; per esempio: Rappresenta momenti significativi dell’opera Giulio Cesare utilizzando fotografie di una produzione reale Episodi dal racconto, letti da Ed Begley Breve resoconto storico fino all’introduzione della meccanica quantistica Sito partner della trasmissione della PBS sul concerto del 2001 di Stephen Sondheim del musical Sweeney Todd 236

con la San Francisco Symphony. Include informazioni di base su: il personaggio del titolo, condizioni nella Londra del 18° secolo, e sui barbieri-chirurghi. Sono incluse una storia delle drammatizzazioni della leggenda del demone barbiere e ricette culinarie. Episodi dai racconti Dune, Figli di Dune, Il Messia di Dune, letti dall’autore e connessi con il nuovo materiale. Utilizza il racconto per ragazzi Goldilocks and the three bears in un programma di insegnamento dello spagnolo Kit gioco medico progettato per preparare i ragazzi alle procedure mediche e ospedaliere Minute, registri di associati e registri di debiti, riviste, diari, moduli, circolari e carteggio da un sindacato locale di falegnami di St. Paul, Minnesota. Il carteggio e le minute contengono dati sulla nascita del sindacato, affari interni, valutazioni e servizi, funzioni sociali, organizzazione di attività, relazioni con altri sindacati locali e nazionali e partecipazioni politiche. Vi sono anche informazioni su questioni lavorative di St. Paul, pratiche di assunzioni, boicottaggi, scioperi e atteggiamento dei datori di lavoro nei confronti del sindacato. Sono presenti anche minute (1914–1923) della Millmen’s Local Number 1868 che si è affiliata con i falegnami nel 1923. Lettera presentata da 21 indiani Oneida e firmata con i loro simboli, per richiedere che Jasper Parrish paghi loro l’ammontare dovuto per aver servito nella guerra del 1812. Affermano di sapere che ha ricevuto il denaro tre mesi prima e che sono impazienti di risolvere la questione.

6.11 Luogo e data di cattura Il luogo e data di cattura sono “il luogo e data associati alla cattura (cioè registrazione, ripresa, ecc.) del contenuto di una 237

risorsa” (RDA 7.11.1.1). Per la registrazione di questi due elementi si desumono le informazioni da qualsiasi fonte. Si registra il luogo di cattura menzionando lo specifico studio, sala, ecc. – se applicabile e facilmente accertabile – e la città; per esempio: Paradise studios, Sidney Coolidge Auditorium, Library of Congress, Washington, D.C. Si registra la data (o l’intervallo di date) di cattura dando l’anno, il mese, il giorno e l’ora, se applicabile; per esempio: 1997 aprile 22–23 2002 settembre 13 RDA 7.11.3 non fornisce istruzioni sulla lingua di registrazione; negli esempi ci si è avvalsi dell’istruzione per la registrazione della data dei trattati (RDA 6.20.3.3).

6.12 Lingua del contenuto La lingua del contenuto è la “lingua utilizzata per esprimere il contenuto di una risorsa” (RDA 7.12.1.1). Si registrano dettagli relativi alla lingua o alle lingue utilizzate per esprimere il contenuto della risorsa, desumendo le informazioni da qualsiasi fonte, se ritenuto importante per l’identificazione o la selezione; per esempio: Commento in inglese Parole in italiano e inglese; include le principali melodie Testo in latino; traduzione parallela in inglese Nomi di luogo in italiano 238

Legenda in inglese e afrikaans Alcuni item in inglese, altri in francese Inglese con traduzione francese dattiloscritta Latino con note a margine in inglese Parole in latino; parole stampate come testo alla fine di ogni motto Parole in francese; traduzione inglese alle pagine v–xxii Cantato in francese Dialoghi in francese; sottotitoli in inglese Doppiato in inglese Titoli di testa in spagnolo Nastro audio in spagnolo e inglese La collezione è preminentemente in vietnamita; materiali in inglese sono indicati a livello del file Poesie nel dialetto di Genova (Liguria), con versione italiana Contributi in tedesco, francese, inglese, spagnolo e italiano In polacco; indici e sommari in polacco, russo e inglese

6.13 Forma di notazione La forma di notazione è “l’insieme di caratteri e/o simboli utilizzati per esprimere il contenuto di una risorsa” (RDA 239

7.13.1.1). Si registrano le seguenti informazioni, desumendole da qualsiasi fonte, se applicabili al contenuto di una risorsa: la scrittura utilizzata per esprimere il contenuto linguistico (vedi 7.13.2 RDA); la forma di notazione musicale utilizzata per esprimere il contenuto musicale (vedi 7.13.3 RDA); la forma di notazione tattile utilizzata per esprimere il contenuto (vedi 7.13.4 RDA); la forma di movimento notato utilizzata per esprimere il contenuto (vedi 7.13.5 RDA). La scrittura è “l’insieme di caratteri e/o simboli utilizzati per esprimere il contenuto, in linguaggio scritto, di una risorsa” (RDA 7.13.2.1) e si registra utilizzando uno o più termini da ISO 15924;48 per esempio: Devanagari Glagolitico Armeno Cirillico Risorsa scritta in entrambe le scritture Se nessun termine elencato è appropriato o sufficientemente specifico, si registrano i dettagli relativi alla scrittura; per esempio: Inserti del contenitore scritti in inglese, francese e inuktitut (in caratteri sillabici e latini) Kazako, uiguri (in cirillico) e chagatai (in caratteri cirillici e arabi) Sanscrito (in caratteri latini e devanagari) e inglese   .

48

240

6.14 Forma di notazione musicale La forma di notazione musicale è “l’insieme di caratteri e/o simboli utilizzati per esprimere il contenuto musicale di una risorsa” (RDA 7.13.3.1). La forma di notazione musicale utilizzata per esprimere il contenuto musicale di una risorsa si registra utilizzando uno o più termini appropriati della seguente lista: notazione grafica notazione letterale notazione mensurale notazione neumatica notazione numerale solmizzazione notazione su pentagramma intavolatura tonic solfa Se più termini si applicano a una singola forma di notazione musicale utilizzata in una risorsa, si registra il termine più specifico. Se nessun termine elencato è appropriato o sufficientemente specifico, si registrano i dettagli relativi alla notazione musicale (RDA 7.13.3.4); per esempio: Secondo libro in notazione mensurale In parte, notazione grafica Intavolatura per liuto e notazione su pentagramma a fronte Melodia sia in notazione su pentagramma che in tonic solfa Notazione figurata In notazione cifrata sudanese Include i simboli degli accordi 241

6.15 Forma di notazione tattile La forma di notazione tattile è “l’insieme di caratteri e/o simboli utilizzati per esprimere il contenuto di una risorsa in una forma percepibile mediante il tatto” (RDA 7.13.4.1). La forma di notazione tattile si registra utilizzando uno o più termini appropriati della seguente lista: Codice Braille Braille a otto punti Codice Braille matematico Codice Moon Codice Braille per la musica Grafica tattile Notazione musicale tattile Per esempio: Codice Braille Forma di notazione tattile per una risorsa con testo in Braille Se nessun termine elencato è appropriato o sufficientemente specifico, si registrano i dettagli relativi alla notazione tattile (RDA 7.13.4.4); per esempio: Contiene stampa, braille e immagini tattili Contiene fogli alterni a stampa e in braille English Braille (grade 3) Forma di notazione tattile per una risorsa descritta da un’agenzia di lingua inglese

6.16 Forma di movimento notato La forma di movimento notato è “l’insieme di caratteri e/o simboli utilizzati per esprimere il contenuto di movimento di una risorsa” (RDA 7.13.5.1). Si registra la forma di movimento 242

notato utilizzato per esprimere il contenuto di movimento di una risorsa utilizzando uno o più termini appropriati della seguente lista: Notazione coreografica Action Stroke Notazione Beauchamp-Feuillet Notazione Benesh DanceWriting Notazione di movimento Eshkol-Wachman Notazione di gioco Cinetografia Laban Notazione Laban Notazione coreografica Stepanov Se nessun termine elencato è appropriato o sufficientemente specifico, si registrano dettagli relativi alla forma di movimento notato (RDA 7.13.5.4); per esempio: In parte ricostruito da un video della prima interpretazione

6.17 Contenuto accessibile Il contenuto accessibile è “il contenuto che facilita coloro che hanno una disabilità sensoriale nella migliore comprensione di un contenuto che non potrebbero vedere o udire completamente” (RDA 7.14.1.1). Il contenuto accessibile include etichette accessibili, descrizione audio, didascalie, descrizione dell’immagine, lingua dei segni e sottotitoli, ma non sottotitoli in una lingua diversa dal contenuto parlato. Le informazioni sul contenuto accessibile si registrano se le informazioni sono evidenti sulla risorsa o sono facilmente disponibili da un’altra fonte; per esempio: Didascalie nascoste in tedesco Include sottotitoli Didascalie in chiaro nel linguaggio americano dei segni 243

6.18 Contenuto illustrativo Il contenuto illustrativo è il “contenuto progettato per illustrare il contenuto principale di una risorsa” (RDA 7.15.1.1). Le informazioni sul contenuto illustrativo si desumono da qualsiasi fonte (RDA 7.15.1.2). Se la risorsa contiene contenuto illustrativo, si registra illustrazione o illustrazioni, come appropriato (RDA 7.15.1.3). Non si considerano tavole che contengono solo parole e/o dati numerici. Si ignorano frontespizi illustrati, ecc. e illustrazioni minori. Un’alternativa più analitica della registrazione di questa informazione piuttosto semplice – adottata dalla Library of Congress, dalla National Library of Australia e dalle biblioteche di area tedesca – è la registrazione del tipo di contenuto illustrativo al posto o in aggiunta al termine illustrazione o illustrazioni, se ritenuto importante per l’identificazione o la selezione, utilizzando uno o più termini appropriati dalla lista seguente: diagrammi stemmi riproduzioni facsimilari moduli tavole genealogiche grafici miniature carte geografiche musica fotografie piante ritratti campioni Per esempio: Stemmi Riproduzioni facsimilari Ritratti La risorsa contiene tutti e tre i tipi di contenuto illustrativo 244

È facoltativo registrare il numero delle illustrazioni se il numero può essere facilmente accertato (come nel caso di illustrazioni numerate); per esempio: 48 illustrazioni 100 carte geografiche 1 modulo 2 carte geografiche 10 fotografie 15 piante La risorsa contiene tutti e quattro i tipi di illustrazione, nel numero dichiarato Se nessun termine elencato è appropriato o sufficientemente specifico, si registrano i dettagli del contenuto illustrativo se ritenuto importante per l’identificazione o la selezione; per esempio: Disegni a computer Carta geografica dell’Australia sui fogli di guardia

6.19 Contenuto supplementare Il contenuto supplementare è “il contenuto (per esempio, un indice, una bibliografia, un’appendice) progettato per integrare il contenuto principale di una risorsa” (RDA 7.16.1.1). Se la risorsa contiene contenuto supplementare, si registra la natura di quel contenuto (per esempio, il suo tipo, estensione, localizzazione nella risorsa). Si forniscono queste informazioni, desunte da qualsiasi fonte, se ritenute importanti per l’identificazione o la selezione; per esempio: Contiene un indice Bibliografia: pagine 859-910 245

6.20 Colorazione La colorazione è la “presenza di colore, tonalità, ecc. nel contenuto di una risorsa. La colorazione indica anche gli specifici colori, tonalità, ecc. (compresi il bianco e il nero) presenti nel contenuto di una risorsa (RDA 7.17.1.1).49 Il bianco, il nero, le sfumature di bianco o di nero e le sfumature di grigio si considerano un solo colore. Si utilizzano i dati presenti sulla risorsa come base per la registrazione della colorazione in una risorsa. Si desumono dati aggiuntivi da qualsiasi fonte (RDA 7.17.1.2). Si registra la colorazione se ritenuta importante per l’identificazione o la selezione, utilizzando un termine tra i seguenti: monocromo policromo Per esempio: monocromo Colorazione per una fotografia in bianco e nero policromo Colorazione per un film a colori Si registrano i dettagli della colorazione, se ritenuto importante per l’identificazione o la selezione; per esempio: Carte geografiche a colori; fotografie in bianco e nero Alcune a colori In gran parte a colori Illustrazioni (alcune a colori)   Per istruzioni sulla registrazione di informazioni su item colorati a mano, vedi RDA 3.22; per istruzioni sulla registrazione di informazioni sugli standard di trasmissione per il colore nei video, vedi RDA 3.18.3. 49

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Una monografia che contiene illustrazioni monocrome e policrome Seppia Una fotografia in seppia In bianco e nero con una sequenza introduttiva a colori Film. Colorazione registrata come: monocromo, policromo Titolo e titoli correnti stampati in rosso Risorsa antica Titoli e titoli correnti stampati in rosso Risorsa antica Apollo, Latona, Artemide e Ares in rosso; Dionisio con i satiri in nero Vaso d’argilla Visualizzazioni in rosso, giallo e blu Risorsa in linea Technicolor Colorizzate Scala di grigi Blu, rosso e bianco Dipinto

6.21 Contenuto sonoro Il contenuto sonoro è “la presenza di suono in una risorsa diversa da quelle che consistono principalmente di suono registrato” (RDA 7.18.1.1). Si utilizzano i dati presenti sulla risorsa come base per registrare il contenuto sonoro. Si desumono dati 247

aggiuntivi da qualsiasi fonte. Si registra sonoro per indicare la presenza del suono in una risorsa che non consiste principalmente di suono registrato; per esempio: Sonoro Un insieme di diapositive con sonoro Sonoro Cartuccia di memoria per computer con sonoro Le risorse con immagini in movimento fanno eccezione: per film e videoregistrazioni, si registra sonoro o muto, per indicare la presenza o l’assenza di una traccia audio; per esempio: Muto Film muto

6.22 Rapporto d’aspetto Il rapporto d’aspetto è il “rapporto tra larghezza e altezza di un’immagine in movimento” (RDA 7.19.1.1). Si utilizzano i dati presenti sulla risorsa (o su qualsiasi materiale allegato o contenitore) come base per la registrazione del rapporto d’aspetto di un’immagine in movimento e si desumono dati aggiuntivi da qualsiasi fonte. Per la registrazione del rapporto d’aspetto si utilizza uno o più termini della lista seguente: A tutto schermo A schermo panoramico Misto Si registra: a tutto schermo per rapporti inferiori a 1.5:1; a schermo panoramico per rapporti maggiori o uguali a 1.5:1; misto per risorse che includono più rapporti d’aspetto nella stessa opera. Inoltre, si registra il rapporto numerico in formato standard con un denominatore uguale a 1, se conosciuto; per esempio: 248

A schermo panoramico (2.35:1) A schermo intero (1.33:1) A schermo panoramico (1.85:1) A schermo intero (1.33:1) La risorsa include entrambe le versioni Si registrano i dettagli del rapporto d’aspetto se ritenuti importanti per l’identificazione o la selezione. Per esempio: Pan-and-scan Letterbox A schermo panoramico anamorfico

6.23 Presentazione musicale La presentazione musicale è la “presentazione musicale o fisica del contenuto di una risorsa presentata in forma di notazione musicale” (RDA 7.20.1.1). Se la risorsa contiene musica notata, si registra la presentazione musicale utilizzando uno o più termini appropriati dalla lista seguente: partitura partitura condensata partitura di studio parte di pianoforte conduttore parte di violino conduttore partitura vocale partitura per pianoforte partitura per coro parte libro corale libro da tavolo

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6.24 Mezzo d’interpretazione del contenuto musicale Il mezzo d’interpretazione del contenuto musicale è “lo strumento, strumenti, voce, voci, ecc. utilizzati (o destinati a essere utilizzati) per l’interpretazione di un contenuto musicale” (RDA 7.21.1.1). Le informazioni sul mezzo d’interpretazione del contenuto musicale si desumono da qualsiasi fonte all’interno della risorsa. Si registrano dettagli relativi al mezzo d’interpretazione del contenuto musicale se ritenuto importante per l’identificazione o la selezione. Si utilizzano le abbreviazioni per le voci come da istruzioni nell’appendice B (B.5.6 RDA); per esempio: Per voce bianca senza accompagnamento Riduzione per clarinetto e pianoforte Parte per pianoforte solo SA Se il contenuto musicale è per strumenti solisti, si registrano tutti gli strumenti. Se l’opera è per un’orchestra, banda, ecc. non si elencano gli strumenti.

6.25 Durata La durata è il “tempo di riproduzione, attivazione, esecuzione, ecc. del contenuto di una risorsa” (RDA 7.22.1.1). Se la risorsa ha un tempo di riproduzione, di attivazione, ecc., si registrano il tempo e i termini abbreviati per le unità di tempo come da istruzioni nell’appendice B (B.5.3 RDA). Si registra il tempo applicando uno di questi metodi: a) se accertabile, si registra il tempo esatto; per esempio: 40 min. Tempo di riproduzione del contenuto di un’audiocassetta 250

3 min., 23 sec. Tempo di riproduzione del contenuto di una cartuccia di pellicola 27 min. Tempo di riproduzione del contenuto di un file video online 1:30:00 Tempo di riproduzione totale del contenuto di due dischi audio b) se il tempo esatto non è facilmente accertabile, ma è indicato un tempo approssimativo o si può facilmente stimare, si registra quel tempo preceduto da approssimativamente; per esempio: Approssimativamente 3 ore Durata di una videocassetta Approssimativamente 15 min. Durata di un monologo c) se il tempo non si può facilmente accertare o stimare, si omette. Se la risorsa è costituita di più unità, si registra la durata di ciascuna unità (RDA 7.22.1.4); per esempio: 17 min. 23 min. 9 min. Durata di ciascun atto di un’opera teatrale

6.26 Scala La scala è “il rapporto tra le dimensioni di un’immagine o forma tridimensionale contenute o materializzate in una risorsa e le dimensioni dell’entità che esse rappresentano” (RDA 251

7.25.1.1). È un elemento essenziale solo per il contenuto cartografico e si applica a: • immagini fisse o forme tridimensionali (RDA 7.25.2); • contenuto cartografico (RDA 7.25.3–7.25.4). La scala si può applicare a misure orizzontali, verticali, angolari e/o altre misure rappresentate nella risorsa e si registra come una frazione rappresentativa formulata come un rapporto; per esempio: 1:32.500.000 4:1 Modello di orecchio umano ingrandito quattro volte rispetto alle dimensioni reali Si registra la scala anche se è già stata registrata come parte del titolo proprio o di altre informazioni sul titolo; per esempio: 1:8.000.000 Titolo proprio registrato come: Italia 1:800.000 Se la formulazione di scala che compare nella risorsa non è espressa come una frazione rappresentativa, si converte la formulazione di scala in una frazione rappresentativa; per esempio: 1:475.200 La formulazione di scala riporta: 7,5 miglia a un pollice Se sulla risorsa non si trova alcuna formulazione di scala, la si desume da una fonte esterna. Se la formulazione di scala non è espressa come una frazione rappresentativa, si converte la formulazione di scala in una frazione rappresentativa; per esempio: 1:72 Scala desunta da una fonte esterna alla risorsa 252

Se né sulla risorsa né in altra fonte si trova alcuna formulazione di scala, si stima la frazione rappresentativa con una scala grafica o con una griglia. Si registra approssimativamente prima della frazione rappresentativa stimata; per esempio: approssimativamente 1:1.200 Scala stimata Se la scala non può essere determinata o stimata con i metodi elencati in queste istruzioni, si registra Scala non determinata. La Library of Congress prevede l’alternativa di confrontare la scala non determinata con una scala nota e di registrare scala non determinata solo se non si può determinare la scala con il metodo del confronto. Se il contenuto cartografico non è rappresentato in scala, si registra Non in scala. Nel caso di risorse digitali, si registra la scala se la risorsa riporta una formulazione di scala oppure se la scala è già registrata come parte del titolo proprio o delle altre informazioni sul titolo; per esempio: 1:250.000 Altre informazioni sul titolo registrato come: 1:250,000 scale topographic maps of Australia Nel caso di risorse digitali, se le informazioni sulla scala non si trovano neppure come parte del titolo proprio o delle altre informazioni sul titolo, si registra Scala non determinata. Se la scala all’interno di un’immagine, carta geografica, ecc., varia e sono noti il valore più piccolo e più grande, si registrano entrambe le scale separate da un trattino; se i valori non sono conosciuti, si registra Scala variabile; se la risorsa consiste di più immagini, carte geografiche, ecc. e le principali immagini, carte geografiche, ecc. sono in più scale, si registra Scale diverse; per esempio: 1:15.000-1:25.000 Scala variabile Scale diverse 253

Si registra una formulazione di scala per un’immagine, una carta geografica, ecc., con una scala non lineare solo se l’informazione compare nella risorsa (per esempio, carte celesti; alcune carte di luoghi immaginari). Se sulla risorsa non compare nessuna formulazione di scala, si registra Scala non determinata. Non si stima la scala; per esempio: 1° per 2 cm Scala non determinata

6.26.1 Scala di immagine fissa o di forma tridimensionale La scala dell’immagine fissa o forma tridimensionale è il “rapporto tra le dimensioni di un’immagine fissa o forma tridimensionale contenute o materializzate in una risorsa e le dimensioni dell’oggetto che quella rappresenta” (RDA 7.25.2.1). La scala dell’immagine fissa o forma tridimensionale si registra applicando le istruzioni di base per la registrazione della scala; per esempio: 1:100 1:2 La formulazione di scala riporta: metà della scala dell’originale Se l’immagine fissa o forma tridimensionale non è in scala, e si ritiene che ciò sia importante per l’identificazione o la selezione, si registra Non in scala. La scala orizzontale del contenuto cartografico è “il rapporto tra le distanze orizzontali nel contenuto cartografico di una risorsa e le distanze reali che esse rappresentano” (RDA 7.25.3). Si desumono le informazioni sulla scala orizzontale del contenuto cartografico da qualsiasi fonte all’interno della risorsa. Se non c’è una scala orizzontale fornita all’interno della risorsa, si desume la scala di contenuto cartografico da fonti esterne alla risorsa. Per la registrazione della scala orizzontale del contenuto cartografico, si veda RDA 7.25.3; per la registrazione della scala 254

verticale del contenuto cartografico, si veda RDA 7.25.4; per la registrazione di informazioni aggiuntive di scala, si veda RDA 7.25.5.

6.27 Proiezione di contenuto cartografico La proiezione di contenuto cartografico è “il metodo o sistema utilizzato per rappresentare la superficie della Terra o di una sfera celeste su un piano” (RDA 7.26.1.1). Si registra la proiezione del contenuto cartografico se ritenuto importante per l’identificazione o la selezione; per esempio: Proiezione conica equidistante

6.28 Altri dettagli di contenuto cartografico Gli altri dettagli di contenuto cartografico includono “dati matematici e altre caratteristiche del contenuto cartografico di una risorsa non registrati nelle formulazioni di scala, di proiezione e di coordinate” (RDA 7.27.1.1). Si registrano i dati matematici, desunti da qualsiasi fonte, che forniscono informazioni aggiuntive che non sono già state registrate nelle formulazioni di scala, proiezione, coordinate; per esempio: Scala dell’originale: approssimativamente 1:1.300 Orientato con il Nord a destra Meridiani principali: Isola del Ferro e Parigi Grafico della distorsione di scala: “Statute miles, Mercator projection” Griglia militare Ellissoide di Clarke di 1866 Datum WGS 84 “Grid 10 000 meter UTM zone 11” 255

Se le informazioni sono facilmente disponibili, si registrano i seguenti dati: il sistema di coordinate orizzontali (il sistema geografico o la proiezione cartografica o sistema di coordinate con griglia); il nome del datum geodetico; il sistema di coordinate verticali, se applicabile (per esempio, per modelli digitali di elevazione). Si racchiude ogni insieme di parametri di proiezione o di ellissoide entro parentesi. Si separano più parametri con spazio, punto e virgola, spazio. Si fa precedere il sistema di riferimento secondario/correlato da due punti, spazio; per esempio: Nome del datum di altitudine: National Geodetic Vertical Datum of 1929 ; risoluzione di altitudine: non data ; unità di misura: piedi ; metodo di codifica verticale: elevazione della coordinata verticale inclusa nelle coordinate orizzontali Sistema geografico: coordinate ; risoluzione della longitudine: 0,0004 ; risoluzione della latitudine: 0,0004 ; unità di misura: gradi decimali Proiezione: proiezione conica conforme di Lambert (paralleli di riferimento: 38,3 , 39,4 ; longitudine del meridiano centrale : -77 ; latitudine dell’origine della proiezione: 37,8333 ; falso Est: 800000 , falso Nord: 0) Nome del datum orizzontale: North American datum of 1927 ; nome dell’ellissoide: Clarke 1866 (semiasse maggiore: 637820,4 ; percentuale di appiattimento: 294,98) Se si è registrata la frase Scale diverse, ci potrebbero essere informazioni sulla scala di alcune immagini, carte geografiche, ecc. Se una o più scale sono facilmente individuabili e si possono formulare in maniera concisa, si registrano; per esempio: 256

Scala della terza e quarta carta geografica: 1:540.000 Scala prevalente: 1:250.000 Si forniscono dati matematici che non sono già stati registrati per le immagini di telerilevamento; per esempio: “f5.944, alt. 12,000 ft.” “This image was produced from merging 30-m resolution multispectral data with 15-m resolution panchromatic data collected by Landsat-7” Per contenuto cartografico celeste, si registra la magnitudine del contenuto cartografico; per esempio: Magnitudine: 3,5 Si registrano altri aspetti del contenuto cartografico della risorsa che non sono stati registrati altrove nella descrizione. Si forniscono queste informazioni aggiuntive se ritenute importanti per l’identificazione o la selezione; per esempio: Carte geografiche sezionate e incollate sui lati di 42 blocchi di legno per formare un gioco educativo. Mappamondo con forcella in plastica trasparente con linea dell’orizzonte e “orizzonte geometrico” graduato “Contour interval 20 feet” Rilievo segnalato da curve di livello, ombreggiature e quote Rilievo segnalato da immagini da satellite “This map is red-light readable”

257

6.29 Onorificenze Un’onorificenza è “un riconoscimento formale di eccellenza, ecc. al contenuto di una risorsa, assegnato da un ente che conferisce onorificenze o premi” (RDA 7.28.1.1). Le informazioni sulle onorificenze, desumendole da qualsiasi fonte, si registrano se ritenute importanti per l’identificazione o la selezione; per esempio: Premio letterario internazionale Terzani, 2014 Premio Giorgio De Gregori, 2010 Premio Letterario Galileo, 2015 American Library Association Stonewall Book Award for Nonfiction, 2002 Leone d’oro, 2015 Oscar: Migliore attrice, Diane Keaton; Migliore regista, Woody Allen; Migliore fotografia; Migliore sceneggiatura, 1978

6.30 Note sull’espressione Una nota sull’espressione è “un’annotazione che fornisce informazioni aggiuntive sul contenuto registrato come un attributo dell’espressione” (RDA 7.29.1.1). Si redige una nota sull’espressione desumendo le informazioni da qualsiasi fonte e applicando le linee guida sulle note previste da RDA (RDA 1.10). Un caso particolare di nota è previsto per le note sui cambiamenti nelle caratteristiche del contenuto, ovvero informazioni “sui cambiamenti nelle caratteristiche del contenuto che si verificano in fascicoli o parti successivi di una risorsa pubblicata in parti consecutive o tra le iterazioni di una risorsa integrativa” (RDA 7.29.2.1). Si utilizzano i dati presenti sulla risorsa (o su qualsiasi materiale allegato o contenitore) come base per 258

la redazione di note sui cambiamenti nelle caratteristiche del contenuto. Si desumono dati aggiuntivi da qualsiasi fonte. Si redigono le note sui cambiamenti delle caratteristiche del contenuto in modo appropriato alle modalità di emissione della risorsa e secondo le specifiche istruzioni: per monografie multiparte e seriali (RDA 7.29.2.3.1), per le risorse integrative (RDA 7.29.2.3.2); per esempio: Monografie multiparte e seriali Volumi 1-3 in francese, volumi 4-7 in tedesco 1999–2007 in armeno; 2008– in cirillico Volumi 3-5 privi di illustrazioni Volumi 1, 4 e 8 privi di indici Risorse integrative In francese e inglese, 2002–2009 Sito web ora solo in inglese

259

7. IDENTIFICAZIONE DI PERSONE, FAMIGLIE ED ENTI

7.1 Linee guida per la registrazione degli attributi di Persona, Famiglia ed Ente Il capitolo 8 di RDA è dedicato alla presentazione delle linee guida per la registrazione degli attributi di persone, famiglie ed enti. In particolare, contiene una spiegazione dei termini più importanti (RDA 8.1), gli obiettivi e i principi che stanno alla base delle linee guida e delle istruzioni dei capitoli 9-11 (RDA 8.2), gli elementi essenziali per l’identificazione delle persone, famiglie ed enti (RDA 8.3), le linee guida sulla lingua e la scrittura che si applica agli elementi dei capitoli 9-11 (RDA 8.4) e altre linee guida per la registrazione dei nomi (RDA 8.5), dei punti d’accesso autorizzati (RDA 8.6) e varianti (RDA 8.7), nonché di altri elementi che forniscono chiarimenti o giustificano i dati utilizzati per i punti d’accesso. Il termine persona indica un “individuo o identità stabilita da un individuo (da solo o in collaborazione con altri individui)”; il termine famiglia indica “due o più persone legate da nascita, matrimonio, adozione, unione civile o simile status giuridico, o che altrimenti si presentano come una famiglia” e il termine ente indica una “organizzazione o gruppo di persone e/o organizzazioni identificato da un particolare nome, che agisce, o può agire, come un’unità” (RDA 8.1.2). I punti d’accesso per le entità del Gruppo 2 si costruiscono a partire dal nome: un nome è una “parola, carattere o serie di parole e/o caratteri mediante i quali una persona, famiglia o ente è conosciuto” (RDA 8.1.3). Come si è visto per opere ed espressioni (vedi paragrafo 5.1), RDA, pur riprendendo i concetti di ICP, fornisce proprie definizioni per termini specifici come punto d’accesso, punto d’accesso autorizzato e punto d’accesso variante: 260

Punto d’accesso

Nome, termine, codice, ecc. che rappresenta un’entità specifica.

Punto d’accesso autorizzato

Punto d’accesso standardizzato che rappresenta un’entità.

Punto d’accesso variante

Alternativa al punto d’accesso autorizzato che rappresenta un’entità.

I punti d’accesso autorizzati sono necessari per l’identificazione univoca delle entità del Gruppo 2 (persona, famiglia ed ente). La forma dei punti d’accesso autorizzati e varianti è stabilita dai capitoli 8-11 di RDA, che saranno esaminati in dettaglio di seguito. I punti d’accesso autorizzati che si ottengono seguendo le istruzioni di RDA possono essere inseriti nelle registrazioni bibliografiche o nelle registrazioni d’autorità, a seconda della necessità. I dati registrati per riflettere gli attributi di una persona, famiglia o ente dovrebbero permettere all’utente di svolgere alcune funzioni fondamentali: a) trovare persone, famiglie ed enti che corrispondono ai criteri di ricerca che ha stabilito; b) identificare la persona, famiglia o ente rappresentati dai dati (cioè confermare che la persona, famiglia o ente rappresentati sono quelli cercati, o distinguere tra due o più persone, famiglie, o enti con un nome uguale o simile); c) comprendere la relazione tra il nome usato per rappresentare la persona, famiglia o ente e un altro nome con cui la persona, famiglia o ente è conosciuto (per esempio, una forma del nome in una lingua diversa); d) comprendere il motivo per cui un nome o una forma del nome particolare è stato registrato come nome preferito o variante. Per assicurare che i dati creati utilizzando RDA soddisfino gli obiettivi funzionali enunciati, le linee guida relative (RDA 9-11) a persone, famiglie ed enti sono state progettate secondo alcuni principi (che in parte abbiamo già visto al paragrafo 3.5, ed enunciati in RDA 8.2): 261

Differenziazione. I dati dovrebbero servire a differenziare da altri la persona, famiglia o ente rappresentati. Rappresentazione. Il nome o forma del nome scelti come nome preferito per una persona, famiglia o ente dovrebbero essere il nome o la forma del nome più comunemente trovati nelle risorse associate a quella persona, famiglia o ente, oppure un nome o una forma del nome comunemente accettati in una lingua e scrittura preferiti dall’agenzia che crea i dati. In base al principio di rappresentazione, gli altri nomi e le altre forme del nome (come i nomi trovati in risorse associate all’entità, i nomi presenti nelle fonti di reference o i nomi che si presume che un utente possa utilizzare quando compie una ricerca) dovrebbero essere registrati come nomi varianti. Preferenza linguistica. Il nome preferito per una persona, famiglia o ente dovrebbe essere il nome o la forma del nome trovati in risorse associate a quella persona, famiglia o ente nella lingua e scrittura originali del contenuto. In alcuni casi la lingua e scrittura originali non sono la lingua e scrittura preferiti dall’agenzia che crea i dati. Se ciò accade, il nome o la forma del nome preferito dovrebbero essere quelli trovati in risorse associate alla persona, famiglia o ente, o in fonti di reference nella lingua e scrittura preferiti dall’agenzia. Pratica o uso comune. Se il nome di una persona o famiglia si compone di più parti, la parte scelta come primo elemento del nome preferito dovrebbe riflettere l’uso o la pratica nel paese e nella lingua più strettamente associati a quella persona o famiglia. Gli elementi essenziali per l’identificazione di una persona, famiglia o ente – elencati al paragrafo 2.8 (e che si riferiscono a RDA 0.6.7 e 8.3), si registrano se sono applicabili e facilmente accertabili. Essi possono essere registrati come elementi distinti, come parti del punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’entità, o come entrambi. Per esempio, l’elemento nome preferito per la persona e gli elementi data di nascita e data di morte possono essere registrati (e visualizzati) in questo modo: 262

Nome preferito per la persona: Rossi, Alberto Data di nascita: 1854 Data di morte: 1936 Circa la lingua e la scrittura dei nomi, l’istruzione generale è usare la forma che si trova sulla risorsa (RDA 8.4). In alternativa, si può dare la forma traslitterata in caratteri latini, fornendo un punto d’accesso variante nella lingua o scrittura originale e rispettando così il principio dell’interesse dell’utente. Le abbreviazioni nei nomi di persone, famiglie ed enti sono trattate nell’appendice B (B.2). Per l’uso delle maiuscole nella registrazione di nomi di persona, famiglia ed ente si applicano le linee guida contenute nell’appendice A; in caso di numeri, accenti, segni diacritici e trattini (se usati dalla persona) nel nome di un’entità (RDA 8.5.3–8.5.5), si registrano come cifre o come parole nella forma in cui compaiono nella fonte d’informazione; per esempio: 883 1100101110101101.ORG Rai 3 Paolo VI Ai tre archi Scuola secondaria di Quattro Castella “A. Balletti” Jacques Lefèvre d’Étaples Povolâr Ensemble Ann-Marie Ekengren R.-J. Ahlers Livia Senic-Matuglia Nin dai Nadâi 263

Iniziali e acronimi. Nella registrazione del nome di una persona o famiglia, si lascia uno spazio tra l’iniziale o l’abbreviazione e l’iniziale, abbreviazione, numero o parola che seguono, in questi casi: a) se un’iniziale rappresenta un nome o un cognome ed è seguita da un’altra iniziale o da un nome; b) se il nome è costituito interamente o principalmente di lettere separate (senza considerare se sono seguite o meno da un punto); c) se il nome include iniziali o abbreviazioni che fanno parte di un titolo o appellativo per una persona. Per esempio: Rowling, J. K. Franco G. S., José Fernándo A. Hafiz Anshary A. Z. A. E. I. O. U. A. M. do R. A. Dr. X Mrs. R. F. D. Flamanville, Mme de DJ Q Le iniziali «DJ» nel nome sono la forma abbreviata di «Disc Jokey» DJ I. C. O. N. Le iniziali «DJ» nel nome sono la forma abbreviata di «Disc Jokey» 264

Nel caso di registrazione del nome di un ente, se un’iniziale è seguita da un’altra iniziale, non si lascia uno spazio dopo il punto che segue la prima iniziale. Inoltre, anche se lettere o iniziali separate compaiono nella fonte d’informazione senza punti tra di esse, si registrano le lettere senza spazi; per esempio: J.A. Folger and Company Robert A.M. Stern Architects B.B.C. Symphony Orchestra Il nome compare come: B. B. C. Symphony Orchestra IEEE La sigla compare come: I E E E

7.2 Identificazione delle Persone Secondo RDA 8.1.2, una persona è un “individuo o identità stabilita da un individuo (da solo o in collaborazione con altri individui)”. Il concetto di persona non si riferisce al significato comune: secondo RDA “persona comprende persone nominate in opere religiose, persone fittizie e leggendarie ed entità non umane reali o fittizie” (RDA 9.0). La definizione del concetto persona, quindi, comprende entità fittizie, come Snoopy, Pimpa, Geronimo Stilton o Peppa Pig, nonché animali veri, come un gatto e un cane del Presidente degli Stati Uniti, che la Library of Congress ha registrato come coautori di un’opera!50 Ecco alcuni esempi tratti da pubblicazioni descritte nell’OPAC di SBN (il catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale italiano), nel quale alcune entità fittizie risultano come responsabili di un’opera: Sulla fonte d’informazione del volume compare: Le mie memorie Snoopy   .

50

265

Sulla fonte d’informazione del volume compare: Geronimo Stilton È Natale, Stilton! Sulla fonte d’informazione del volume compare: Peppa Pig La fatina dei dentini Questo approccio può sembrare strano, ma Geronimo Stilton e Peppa Pig sono nomi di persone (entità) fittizie come quelle, più note, rappresentate da pseudonimi, nom de plume (nome di penna) o da nomi collettivi (per esempio, Elena Ferrante, Italo Svevo; Luther Blissett, Ippolita, Wu Ming, 1100101110101101. ORG); il trattamento indifferenziato tra persone reali e persone fittizie risolve a monte il problema di stabilire criteri precisi per definire se una persona è reale o fittizia. Per chi crea i dati il lavoro è più semplice, perché una persona è un’entità che svolge quel ruolo di creatore di un’opera. Le istruzioni per la creazione di punti d’accesso autorizzati per le persone sono suddivise in due parti del capitolo 9: nella parte iniziale (RDA 9.1–9.18) vengono presentati gli elementi necessari all’identificazione; alla fine del capitolo (RDA 9.19) si trovano le istruzioni per la costruzione del punto d’accesso autorizzato sulla base degli elementi descritti in precedenza.

7.2.1 Scelta del nome preferito per la persona Per le persone, la base per il punto d’accesso autorizzato è il nome preferito, che è “il nome o forma del nome scelti per identificare la persona” (RDA 9.2.2.1). Si determina il nome preferito per una persona dalle seguenti fonti (in quest’ordine di preferenza): a) le fonti d’informazione preferite (RDA 2.2.2) nelle risorse associate alla persona; 266

b) altre formulazioni che compaiono nelle risorse associate alla persona; c) altre fonti (incluse le fonti di reference). Nella scelta del nome preferito per la persona, si sceglie generalmente il nome con il quale la persona è conosciuta comunemente (RDA 9.2.2.3). Il nome scelto può essere il nome reale della persona, lo pseudonimo, il titolo nobiliare, il soprannome, le iniziali o altro appellativo; per esempio: Caedmon William Shakespeare D.W. Griffith non David Wark Griffith Tony Blair non Anthony Charles Lynton Blair Fats Domino non Antoine Domino Capability Brown non Lancelot Brown Anatole France non Jacques-Anatole Thibault Stendhal non Henri Beyle Giorgione non Giorgio Barbarelli Earl of Longford non Baron Pakenham non Francis Aungier Pakenham 267

Beato Angelico non Giovanni da Fiesole non Guido da Siena non Fra Angelico Theo van Doesburg non Christian Emil Marie Küpper Italo Svevo non Ettore Schmitz Hans Tuzzi non Adriano Bon Sibilla Aleramo non Rina Faccio Aldo Palazzeschi non Aldo Giurlani Giacomo Manzù non Giacomo Manzoni Le Corbusier non Charles-Édouard Jeanneret Camillo Cavour non Camillo Benso, conte di Cavour Le parole o i numerali che indicano una relazione (per esempio, Jr., Sr., IV) si considerano parte del nome preferito e non aggiunte da inserire per distinguere due intestazioni altrimenti identiche; per esempio, nel punto d’accesso autorizzato che segue: Rogers, Roy, Jr., 1946 il termine Jr non sarebbe necessario all’identificazione, per la quale è sufficiente la data; tuttavia, per RDA, esso fa parte della 268

base del nome preferito. Questo tipo di designazione, dunque, può diventare un’aggiunta obbligatoria quando il nome è costituito dal solo cognome (RDA 9.2.2.9.3) e il cognome è associato a una parola o frase; per esempio: Seuss, Dr o quando una persona sposata è identificata solo dal nome del coniuge e da un titolo (RDA 9.2.2.9.4); per esempio: Devis, Maxwell, Mrs. Strauss, Johann, Frau e quando il titolo o designazione è parte di una formulazione che consiste di uno o più nomi di battesimo preceduti da un titolo (RDA 9.2.2.23); per esempio: Sam, Cousin Si registra il nome scelto come nome preferito per una persona applicando le linee guida di RDA 8.5 (vedi paragrafo 7.1). Se il nome è costituito da più parti, si registra come primo elemento la parte del nome con la quale la persona verrebbe normalmente elencata in liste alfabetiche autorevoli nella sua lingua, paese di residenza o paese di attività. Si registrano l’altra parte o parti del nome di seguito al primo elemento, applicando se possibile le linee guida relative (RDA 9.2.2.9–9.2.2.26). Per la registrazione di nomi che contengono il cognome, RDA 9.2.2.9 prevede che “se un nome è costituito dal cognome preceduto da altre parti del nome, come nomi propri, si registra il cognome seguito da una virgola e dalle parti del nome che lo precedono”.51 Per alcune categorie di nomi di persona, RDA prevede istruzioni aggiuntive nell’appendice F; in particolare per:   L’uso di una particolare punteggiatura e un particolare ordine degli elementi è molto probabilmente una svista. In quanto standard di contenuto l’istruzione avrebbe dovuto indicare solo i dati necessari, non la loro forma di presentazione. 51

269

nomi in scrittura araba (RDA F.1) nomi birmani e caren (RDA F.2) nomi cinesi che includono un nome non cinese (RDA F.3) nomi islandesi (RDA F.4) nomi indiani (RDA F.5) nomi indonesiani (RDA F.6) nomi malesi (RDA F.7) nomi latini (RDA F.8) nomi rumeni che includono un patronimico (RDA F.9) nomi thailandesi (RDA F.10) nomi in varie lingue che includono un articolo e/o una preposizione (RDA F.11).

7.2.2 Forme differenti dello stesso nome Se una persona è conosciuta con più forme dello stesso nome, nella scelta del nome preferito si sceglie in base ai seguenti casi: Completezza (RDA 9.2.2.5.1). Se le forme del nome di una persona variano in completezza, si preferisce la forma utilizzata più comunemente (e non necessariamente quella più completa); per esempio: J. Barbey d’Aurevilly Forma più comune: J. Barbey d’Aurevilly. Forme occasionali: Jules Barbey d’Aurevilly; Jules-Amédée Barbey d’Aurevilly. Forme rare: A. Barbey d’Aurevilly Morris West Forma più comune: Morris West. Forma occasionale: Morris L. West Lingua (RDA 9.2.2.5.2). Se il nome di una persona compare in forme linguistiche differenti nelle risorse associate alla persona, si sceglie come nome preferito la forma nella lingua della maggior parte delle risorse;52 per esempio:   In alternativa, si sceglie la forma accreditata del nome in una lingua e scrittura preferita dall’agenzia che crea i dati. 52

270

George Mikes non György Mikes Philippe Garigue non Philip Garigue Se il nome non compare nelle risorse associate alla persona o, in caso di dubbio, si sceglie la forma presente più comunemente nelle fonti di reference del paese, residenza o attività della persona; per esempio: Hildegard Knef non Hildegarde Neff RDA prevede un’eccezione per i nomi in greco e in latino, quando sono in forme differenti nelle fonti di reference e/o nelle risorse associate alla persona. Se il nome della persona si trova in forma greca o latina così come nella forma della lingua nativa o adottata dalla persona, si sceglie, come nome preferito, la forma presente più comunemente nelle fonti di reference; per esempio: Hugo Grotius non Hugo de Groot Philipp Melanchthon non Philipp Schwarzerd Friedrich Wilhelm Ritschl non Fridericus Ritschelius In caso di dubbio, si sceglie la forma greca o latina per le persone attive prima del 1400. Per le persone attive dopo quella data, si sceglie la forma nella lingua nativa o adottata dalla persona; per esempio: Guilelmus Apuliensis non Guglielmo di Puglia 271

non Guillaume de Pouille Attivo nel XII secolo Giovanni da Padova non Joannes de Padua Morto nel 1499 Se il primo elemento del nome preferito di una persona è costituito da un nome e/o parola o frase associate alla persona (RDA 9.2.2.18), si determina la forma o le forme consolidate del nome in base alle fonti di reference. Se c’è una forma del nome consolidata nella lingua preferita dall’agenzia che crea i dati, si sceglie questa come forma del nome preferita; per esempio: Francesco d’Assisi non San Francesco Benedetto XVI non Benedictus XVI Carlo V non Charles V non Karl V non Carlos I non Charles-Quint Filippo II non Felipe II Giovanni III Sobieski non Jan III Sobieski In caso di dubbio si sceglie la forma nella lingua nativa o adottata dalla persona o la forma latina; per esempio: Thérèse de Lisieux non Teresa di Lisieux 272

Nomi in una scrittura non preferita (RDA 9.2.2.5.3). Se si trova il nome di una persona in una scrittura differente dalla scrittura preferita dall’agenzia che crea i dati, si traslittera il nome secondo lo schema scelto dall’agenzia; per esempio: Laozi Il nome compare nella scrittura originale come: 老子 Li An Il nome compare nella scrittura originale come: 李安 Jamāl ‘Abd al-Nāṣir Il nome compare nella scrittura originale come: ‫دبع لامج‬ ‫رصانلا‬ Parvez Musharraf Il nome compare nella scrittura originale come: ‫زيورپ‬ ‫فّرشُم‬ Yi Sŭng-man Il nome compare nella scrittura originale come: 李承晚 A. Skri͡abin Il nome compare nella scrittura originale come: А. Скрябин Ortografia (RDA 9.2.2.5.4). Se si trovano grafie differenti del nome di una persona e queste variazioni non sono il risultato di traslitterazioni differenti, si sceglie la forma del nome trovata nella prima risorsa ricevuta. Inoltre, si registrano grafie differenti del nome come nomi varianti; per esempio: Piero Zorutti Grafia del nome preferita: Piero Zorutti; Grafie del nome varianti: Pieri Zorut, Pieri Čorut, Pieri Çorut

273

7.2.3 Nomi differenti per la stessa persona Se una persona è conosciuta con più nomi, si sceglie il nome con cui la persona è conosciuta più comunemente. Se una persona ha cambiato il suo nome (RDA 9.2.27), si sceglie come preferito l’ultimo nome o forma del nome. Si applicano le stesse istruzioni per una persona che ha acquisito un titolo nobiliare ed è conosciuta con questo (RDA 9.2.2.17); per esempio: Dorothy B. Hughes non Dorothy Belle Flanagan Nome utilizzato nelle opere prima del matrimonio dell’autore Jacqueline Kennedy Onassis non Jacqueline Bouvier non Jacqueline Bouvier Kennedy Nomi utilizzati da nubile e durante il primo matrimonio Ford Madox Ford non Ford Madox Hueffer Nome cambiato da Hueffer in Ford Muhammad Ali non Cassius Clay Nome cambiato da Cassius Clay in Muhammad Ali Earl of Longford non Baron Pakenham non Francis Aungier Pakenham Conosciuto, in successione, con il nome personale, il titolo di Baron e il titolo di Earl Gloria Cerbai Nome reale con cui la persona è conosciuta comunemente non Gloria Ammannati non Gloria Cerbai Ammannati Il secondo cognome è assunto dal matrimonio; entrambi i nomi sono stati utilizzati in alcune opere 274

Se però c’è motivo di credere che un nome precedente persisterà come nome con cui la persona è meglio conosciuta, si sceglie questo come nome preferito; per esempio: Benjamin Disraeli non Earl of Beaconsfield Titolo acquisito in tarda età; meglio conosciuto con il nome precedente Caroline Kennedy non Caroline Kennedy Schlossberg Meglio conosciuta con il nome da nubile Cat Stevens non Yusuf Islam non Steven Demetre Georgiou Convertito all’Islam nel 1977, ma meglio conosciuto con il nome d’arte

7.2.4 Individui con più identità Se un individuo ha più identità, si sceglie il nome associato a ciascuna identità come nome preferito per quell’identità. Se un individuo utilizza uno o più pseudonimi (compresi gli pseudonimi congiunti), si considera un individuo con più identità. Se un individuo utilizza il suo nome reale, nonché più pseudonimi, si considera un individuo con più identità; per esempio: J.I.M. Stewart Nome reale utilizzato nei romanzi “impegnati” e nelle opere critiche Michael Innes Pseudonimo utilizzato da J.I.M. Stewart nei romanzi polizieschi C. Day Lewis Nome reale nelle opere poetiche e critiche Nicholas Blake Pseudonimo utilizzato da C. Day Lewis nei romanzi polizieschi 275

Charles L. Dodgson Nome reale utilizzato nelle opere sulla matematica e la logica Lewis Carroll Pseudonimo utilizzato da Charles L. Dodgson nelle opere letterarie Molly Keane Nome reale utilizzato in alcune opere M.J. Farrell Pseudonimo utilizzato da Molly Keane in alcune opere M.W. Ranney Nome reale utilizzato nella maggior parte delle opere Keith Johnson Pseudonimo utilizzato da M.W. Ranney in alcune opere John McDermott Pseudonimo utilizzato da M.W. Ranney in alcune opere John W. Palmer Pseudonimo utilizzato da M.W. Ranney in alcune opere J.K Rowling Nome reale utilizzato nelle opere più famose Robert Galbraith Pseudonimo utilizzato per romanzi gialli Doris Lessing Nome reale utilizzato nella maggior parte delle opere Jane Somers Pseudonimo utilizzato da Doris Lessing in due opere Kingsley Amis Nome reale utilizzato nella maggior parte delle opere Robert Markham Pseudonimo utilizzato da Kingsley Amis in un’opera William Tanner Pseudonimo utilizzato da Kingsley Amis in un’opera

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Eccezione RDA prevede un’eccezione: se un individuo utilizza uno pseudonimo e non il suo nome reale come creatore o contributore, si sceglie lo pseudonimo come nome preferito; per esempio: John Le Carré non David John Moore Cornwell George Orwell non Eric Arthur Blair Martin Ross non Violet Florence Martin Nevil Shute non Nevil Shute Norway Woody Allen non Allen Stewart Konigsberg 50 Cent non Curtis Jackson Futabatei Shimei non Hasegawa Tatsunosuke Se un individuo ha più identità, si registra la relazione tra le identità distinte. Si applicano le istruzioni contenute nel capitolo RDA 30, relativo alle persone correlate. Se si verifica un caso diverso dal cambiamento di nome o di una persona con più entità, si sceglie il nome preferito (in quest’ordine di preferenza): a) il nome che compare più frequentemente nelle risorse associate alla persona; b) il nome che compare più frequentemente nelle fonti di reference; c) l’ultimo nome. 277

Si registrano gli altri nomi con cui la persona è conosciuta come nomi varianti (RDA 9.2.3).

7.2.5 Aggiunte al nome preferito per la persona RDA prevede che, al nome preferito che non risulti identificativo, ci sia la possibilità di aggiungere sei ulteriori attributi, da registrare nei rispettivi elementi in un ordine di precedenza prescritto (RDA 9.19.1.2–9.19.1.7). Le aggiunte sono obbligatorie quando si rivelano necessarie per distinguere punti d’accesso che rappresentano diverse persone con lo stesso nome (RDA 9.19.1.1); registrare le aggiunte non necessarie per distinguere persone diverse con lo stesso nome è invece facoltativo. Nelle istruzioni per l’aggiunta di ciascun elemento, esistono rinvii alle istruzioni sull’elemento poste a inizio capitolo. Di seguito, sono indicate le aggiunte previste, seguite dall’indicazione del paragrafo per la costruzione del punto d’accesso e, entro parentesi tonde, del paragrafo che descrive l’elemento: Titolo o altra designazione associata a una persona

RDA 9.19.1.2 (9.4 e 9.6)

Data di nascita e/o data di morte

RDA 9.19.1.3 (9.3.2–9.3.3)

Forma del nome completa

RDA 9.19.1.4 (9.5)

Periodo di attività di una persona

RDA 9.19.1.5 (9.3.4)

Professione o occupazione

RDA 9.19.1.6 (9.16)

La prima aggiunta dell’elenco (i titoli) è obbligatoria per certi nomi; le altre aggiunte si utilizzano per distinguere eventuali punti d’accesso autorizzati identici. Si possono registrare titoli reali, di nobiltà, di rango religioso, il titolo Santo, il titolo Spirito e altre designazioni associate a una persona; per esempio: Isabella, di Parma, consorte di Giuseppe II, Imperatore del Sacro romano impero 278

Anna, Regina di Gran Bretagna Carlos, Principe delle Asturie Alfonso I d’Este, duca di Ferrara Francesco IV d’Austria, duca di Modena e Reggio Francesco, Papa Alessandro, Vescovo di Alessandria, Santo ma Agostino, d’Ippona, Santo Il titolo “vescovo” non viene comunemente utilizzato nelle risorse o nelle fonti di reference associate alla persona Teresa, d’Avila, Santa Il titolo “madre” non viene comunemente utilizzato nelle risorse o nelle fonti di reference associate alla persona

Il termine Santo non si aggiunge al nome preferito quando il punto d’accesso rappresenta un papa, imperatore, imperatrice, re o regina (RDA 9.19.1.2.4); per esempio: Bonifacio IV, Papa non Bonifacio IV, Papa, Santo Vladimir, Re della Dalmazia non Vladimir, Re della Dalmazia, Santo Per la data è necessaria una precisazione. RDA 9.19.1.3 prevede di aggiungere la data di nascita (RDA 9.3.2) e/o la data di morte (RDA 9.3.3), solo quando è necessario per distinguere un punto d’accesso da un altro, e di registrare eventualmente la data indicando solo l’anno, a meno che non si sia costretti a specificare ulteriormente. La Library of Congress, seguendo 279

una politica già adottata dalle AACR2, ha scelto di aggiungere sempre la data (o le date), anche quando non è necessaria per distinguere tra punti d’accesso simili. Negli esempi si è seguita l’opzione della Library of Congress, quando è stato possibile reperire i dati con facilità. Le possibili date associate a una persona corrispondono a tre elementi: la data di nascita, di morte (elementi essenziali per la Library of Congress) e il periodo di attività. La data di nascita è l’ “anno di nascita di una persona”; può includere il mese o il mese e il giorno di nascita della persona (RDA 9.3.2); la data di morte è l’ “anno di morte di una persona” e può includere il mese o il mese e il giorno di morte della persona (RDA 9.3.3); il periodo di attività è la “data o intervallo di date che indicano il periodo nel quale una persona è stata attiva nel suo principale campo d’impresa” (RDA 9.3.4). Il periodo d’attività diventa un elemento essenziale solo se è necessario a distinguere tra punti d’accesso altrimenti identici e non si conoscono le altre date. Nella formulazione delle date, non si usano abbreviazioni, ma forme estese: “secolo” anziché “sec.”, “approssimativamente” anziché “ca”; per esempio: Nome preferito per la persona: Russo, Alberto Data di nascita: 1944 Nome preferito per la persona: Russo, Alberto Data di nascita: 1966 Esempi di visualizzazione di nomi preferiti per la persona distinti mediante aggiunte indicate tra parentesi tonde Russo, Alberto (1944– ) Russo, Alberto (1966– ) Russo, Alberto (1970– ) Russo, Alberto (1976– ) Russo, Alberto (1981– ) Russo, Alberto (agronomo) Russo, Alberto (esperto di poker) Russo, Alberto (musicista) 280

Ferrari, Alberto (1939–2006 ; architetto) Ferrari, Alberto (1944– ) Ferrari, Alberto (1948– ) Ferrari, Alberto (1949– ) Ferrari, Alberto (musicista) Ferrari, Alberto (secolo 15.) Fabbroni, Domenico Fabbroni, Domenico (attivo 1776–1805) Il titolo di una persona (una “parola o frase che indica sangue reale, nobiltà, rango o carica ecclesiastica, o un termine per rivolgersi a un ecclesiastico, o altro termine indicativo di rango, onore o carica”, RDA 9.4.1.1) è un elemento essenziale soltanto per due categorie di persone: a) reali, nobili, ecclesiastici; b) religiosi. Per esempio: Nome preferito: Carlo XVI Gustavo Aggiunta (Titolo): Re di Svezia

RDA 9.4.1.4.1

Nome preferito: Francesco Aggiunta (Titolo): Papa

RDA 9.4.1.6

Per l’uso della maiuscola nelle due aggiunte degli esempi, si fa riferimento all’appendice A di RDA. La forma del nome completa è la “forma sciolta della parte del nome rappresentato solo da un’iniziale o un’abbreviazione nella forma scelta come nome preferito, o parte del nome non inclusa nella forma scelta come nome preferito” (RDA 9.5); per esempio: Punto d’accesso variante: Donizetti, Domenico Gaetano Maria Punto d’accesso autorizzato: Donizetti, Gaetano 281

Punto d’accesso variante: Foscolo, Niccolò Ugo Punto d’accesso autorizzato: Foscolo, Ugo Punto d’accesso variante: Griffith, David Wark Punto d’accesso autorizzato: Griffith, D.W. Altre designazioni associate alla persona, pur essendo elementi essenziali, hanno un ambito di applicazione limitato, come i santi (RDA 9.6.1.4) e gli spiriti (RDA 9.6.1.5); per esempio: Nome preferito: Giovanna d’Arco Aggiunta (Titolo): Santa Aggiunta (Date): 1412–1431 Nome preferito: Lazaris Aggiunta (Titolo): Spirito Professione e occupazione sono un elemento essenziale dell’entità persona (RDA 9.16) in due casi: 1) se il nome non è in grado di trasmettere l’idea che si tratta di una persona; 2) se questa aggiunta è necessaria a distinguere due punti d’accesso altrimenti identici. Per esempio: Nome preferito: River Aggiunta (Professione): Scrittore Nome preferito: PSK-13 Aggiunta (Professione): Rapper Nome preferito: Watt, James Aggiunta (Professione): Giardiniere Nome preferito: Rossi, Paolo Aggiunta (Professione): Filosofo 282

Nome preferito: Rossi, Paolo Aggiunta (Professione): Calciatore Esempi di visualizzazione del punto d’accesso autorizzato della persona: Rossi, Paolo (Filosofo) Rossi, Paolo (Calciatore) Watt, James Alcuni dati utili per identificare con maggiore precisione una persona, anche all’interno di un archivio di autorità (o authority file), non possono essere utilizzati per la costruzione dei punti d’accesso autorizzati: Luogo associato (RDA 9.8–9.11) Indirizzo (RDA 9.12) Affiliazione (RDA 9.13) Genere (RDA 9.7) Lingua della persona (RDA 9.14) Informazioni biografiche (RDA 9.17). Il luogo associato a una persona può essere il luogo di nascita (RDA 9.8), il luogo di morte (RDA 9.9), il paese associato alla persona (RDA 9.10) o il luogo di residenza (9.11). Si dà nella forma che avrebbe se fosse un’aggiunta al punto d’accesso. L’indirizzo è “l’indirizzo del luogo di residenza o lavoro di una persona e/o l’indirizzo e-mail o internet” (RDA 9.12.1.1); può essere quindi quello postale o quello di posta elettronica; l’informazione si fornisce soltanto se è disponibile pubblicamente. L’affiliazione indica il “gruppo al quale una persona è o è stata affiliata mediante l’impiego, l’iscrizione, l’identità culturale, ecc.” (RDA 9.13.1.1); per esempio: Istituto nazionale di economia agraria Affiliazione di Carla Abitabile New York State College of Agriculture. Department of Entomology Affiliazione di Ann E. Hajek 283

Il genere è da intendere come il “genere con cui una persona si identifica” (RDA 9.7.1.1). Le istruzioni prevedono un elenco di termini aperto, che può essere integrato, se necessario. Conoscere il genere di una persona potrebbe essere utile quando i nomi non suggeriscono immediatamente il genere e si deve stabilire se la registrazione d’autorità che si è individuata è corretta. La lingua di una persona è la “lingua che la persona usa quando scrive per una risorsa, trasmissione, ecc.” (RDA 9.14.1.1); non si riferisce, perciò, alla lingua del luogo di nascita o di residenza, ecc. Le linee guida suggeriscono di adottare termini da elenchi di lingue, se sono disponibili. L’esempio mostra il nome della lingua dell’autore abbreviato secondo la codifica standard ISO 639-2 /B per le lingue: Nome preferito: Nabokov, Vladimir Aggiunta (Lingua): ENG Infine, le informazioni biografiche sono le notizie “sulla vita o sulla storia di una persona” (RDA 9.17.1.1).

7.3 Identificazione delle Famiglie L’entità Famiglia è nuova rispetto alle regole precedenti; è stata inclusa in RDA perché, insieme a persona ed ente, è un’entità del Gruppo 2 di FRAD e di FRBR (dal 2008). Le famiglie sono particolarmente importanti come creatori e contributori per gli archivi e i musei. La loro responsabilità è rilevante per le risorse non pubblicate conservate nelle collezioni di archivi e musei o in sezioni o fondi speciali di biblioteche. La famiglia è costituita da “due o più persone legate da nascita, matrimonio, adozione, unione civile o simile status giuridico, o che altrimenti si presentano come una famiglia”. Il capitolo 10 fornisce istruzioni di carattere generale per l’identificazione delle famiglie (RDA 10.1), nonché istruzioni sulla scelta del nome preferito (RDA 10.2), sulla registrazione del nome preferito e dei nomi varianti, sulla registrazione di altri attributi identificativi di una famiglia (RDA 10.2–10.9) e sulla costruzione dei relativi punti d’accesso (RDA 10.10). 284

Per l’identificazione della famiglia, si utilizza il nome preferito per la famiglia come base per il punto d’accesso autorizzato. Si utilizzano il nome o nomi varianti per la famiglia come base per i punti d’accesso varianti. Altri attributi identificativi della famiglia possono essere inclusi nel punto d’accesso.

7.3.1 Scelta del nome preferito per la famiglia Nella scelta del nome preferito per la famiglia, si sceglie generalmente il nome con il quale la famiglia è comunemente conosciuta (RDA 10.2.2.3). Il nome scelto può essere il cognome (o l’equivalente) usato dai membri della famiglia, il nome di una casa reale o dinastia, o il nome di un clan, ecc.; per esempio: Pràmpero Bellavitis Querini Stampalia Scarpa Savorgnan di Brazzà Borghese Carafa Doria Agnelli Sciascia Goublaye de Ménorval y Rodríguez Quirós Krupp Rothschild 285

Van den Bergh MacKenzie Windsor Plantageneti Ming Se una famiglia è conosciuta con più forme dello stesso nome, si applicano le stesse istruzioni utilizzate per i nomi di persona (vedi paragrafo 7.2.2). Si sceglie il nome preferito applicando le seguenti istruzioni, se applicabili: completezza (RDA 9.2.2.5.1) lingua (RDA 9.2.2.5.2) nomi trovati in una scrittura non preferita (RDA 9.2.2.5.3) ortografia (RDA 9.2.2.5.4). Se una famiglia è conosciuta con più nomi, si sceglie il nome con il quale è più comunemente conosciuta, se ce n‘è uno (RDA 10.2.2.6); per esempio: Nome preferito per la famiglia: Pràmpero Nome variante: Pramperch Nome variante: Prampergum Nome variante: Prantpero Nome variante: Prantperch Nome variante: Pramberch Nome variante: Prampero di Magnano in Riviera Nome variante: di Prampero

7.3.2 Aggiunte al nome preferito per la famiglia Gli elementi che registrano altri attributi identificativi della famiglia sono:

286

Nome della famiglia (RDA 10.2) Tipo di famiglia (RDA 10.3) Data associata alla famiglia (RDA 10.4) Luogo associato alla famiglia (RDA 10.5) Membro preminente della famiglia (RDA 10.6) Titolo ereditario (RDA 10.7) Storia della famiglia (RDA 10.8) Identificatore della famiglia (RDA 10.9). Questi elementi rappresentano tutti i tipi d’informazione che può essere necessario registrare. Alcuni sono più importanti di altri, alcuni contribuiscono alla formulazione del punto d’accesso e altri ancora sono opzionali. Nel complesso, si tratta di elementi piuttosto chiari, in relazione al possibile contenuto; è tuttavia opportuno esaminarne qualcuno in dettaglio. Nella creazione del punto d’accesso autorizzato si parte sempre dal nome preferito, seguito da qualificatori presentati in quest’ordine: Tipo di famiglia (obbligatorio) Data (se necessario per distinguere) Luogo (se necessario per distinguere) Membro preminente della famiglia (se necessario per distinguere). Per specificare il tipo di famiglia, cioè una “categorizzazione o un descrittore generico per il tipo di famiglia” (RDA 10.3.1.1), si può utilizzare qualsiasi termine appropriato; non è ancora disponibile una lista di valori tra i quali scegliere. Se non si possono applicare termini come Dinastia, Clan, Casa reale, si ricorre al termine generale Famiglia. La data associata alla famiglia è qualsiasi “data significativa associata a una famiglia” (RDA 10.4.1.1). Il luogo associato alla famiglia indica un “luogo dove una famiglia risiede o ha risieduto, o con il quale ha qualche collegamento” (RDA 10.5.1.1), come, per esempio, un luogo fondato dalla famiglia o nel quale è avvenuto un evento importante per la famiglia stessa. 287

Un membro preminente della famiglia è un individuo famoso, membro di una famiglia (RDA 10.6.1.1). Si registra il nome di uno o più membri preminenti della famiglia, ciascuno nella forma utilizzata per il punto d’accesso autorizzato che rappresenta la persona. Per esempio: Querini, Andrea Carlo, 1710-1785 Nome preferito registrato per la famiglia: Querini L’unica osservazione sul titolo ereditario è che dev’essere registrato al plurale, per esempio, “Duchi di Wellington”. La storia della famiglia richiede che il catalogatore ponga una particolare attenzione nella valutazione di quanto e cosa scrivere; una decisione da prendere in relazione all’interesse dell’utente. L’istruzione “se necessario per distinguere”, riportata nello specchietto precedente, significa che serve per distinguere punti d’accesso altrimenti identici, oppure se è utile, a giudizio del catalogatore, per l’identificazione del nome; per esempio: Nome della famiglia: Carleton Aggiunta (Tipo di famiglia): Famiglia Nome della famiglia: Carleton Aggiunta (Tipo di famiglia): Famiglia Aggiunta (Data associata alla famiglia): 1757–1865 Nome della famiglia: Carleton Aggiunta (Tipo di famiglia): Famiglia Aggiunta (Data associata alla famiglia): 1757–1865 Aggiunta (Luogo associato alla famiglia): Alexandria, Va. Nome della famiglia: Carleton Aggiunta (Tipo di famiglia): Famiglia Aggiunta (Membro preminente della famiglia): Carleton, James, 1757–1827 Nel fornire qualificatori come il nome del luogo o il nome del membro preminente della famiglia si deve fare attenzione a 288

utilizzare la forma autorizzata del nome del luogo o della persona. I punti d’accesso varianti sono opzionali e si creano in base al giudizio del catalogatore; per la loro costruzione si usano gli stessi qualificatori presenti nel punto d’accesso autorizzato.

7.4 Identificazione degli Enti Il capitolo 11 è dedicato alle istruzioni per l’identificazione degli enti e fornisce linee guida e istruzioni per la: scelta del nome preferito per gli enti registrazione di nomi preferiti e varianti per gli enti registrazione di altri attributi identificativi degli enti costruzione di punti d’accesso autorizzati che rappresentano gli enti costruzione di punti d’accesso varianti che rappresentano gli enti

(RDA 11.2.2) (RDA 11.2) (RDA 11.3–11.12) (RDA 11.13.1) (RDA 11.13.2)

La struttura del capitolo è la medesima dei due capitoli precedenti: linee guida, elementi del nome che identificano un ente e, infine, istruzioni per l’uso degli elementi nella costruzione di un punto d’accesso autorizzato, con i rinvii alle istruzioni sugli specifici elementi (RDA 11.13). Un ente è “un’organizzazione o un gruppo di persone e/o organizzazioni identificato da un particolare nome, che agisce, o può agire, come un’unità” (RDA 8.1.2). Il punto d’accesso autorizzato si costruisce a partire dal nome preferito per l’ente (“il nome o forma del nome scelti per identificare l’ente”; RDA 11.2.2.1), con l’aggiunta di sette possibili elementi, secondo quanto previsto dalle istruzioni (RDA 11.13.1.2–11.13.1.8). Le informazioni relative al nome dell’ente e alle aggiunte si desumono da qualsiasi fonte (RDA 11.1.1). 289

7.4.1 Scelta del nome preferito per l’ente Nella scelta del nome preferito per l’ente, si sceglie il nome con cui l’ente è comunemente identificato (RDA 11.2.2.3); per esempio: Biblioteca Salaborsa Biblioteca Leonardiana The Alan Parsons Project Breitkopf & Härtel British Museum Europa Palace Hotel Cambridge Anthropological Expedition to Torres Straits Chama cha Tanzania cha Kutoa Msaada wa Kisheria Club Alpino Italiano École de cuisine La Varenne Aeroporto di Treviso A. Canova Leicester Chamber of Commerce Partridge Family Radio 101 Reial Acadèmia Catalana de Belles Arts de Sant Jordi St. Barbara-Bürgerspital Symposium on World Tuna Fisheries 290

Conferencia Episcopal Peruana Bad Kleinkirchheimer Bergbahnen, Sport und Kuranlagen Gesellschaft Voltamp Electric Mfg. Co.

7.4.2 Forme differenti dello stesso nome per un ente Se si trovano forme varianti del nome in risorse associate all’ente, si sceglie il nome che compare nelle fonti d’informazione preferite (definite in RDA 2.2.2). Se appropriato, si applicano istruzioni speciali nei seguenti casi: ortografia (RDA 11.2.2.5.1) lingua (RDA 11.2.2.5.2) enti internazionali (RDA 11.2.2.5.3) nome convenzionale (RDA 11.2.2.5.4). Non si includono tra le forme varianti i cambiamenti del nome dell’ente, cioè i nomi che l’ente ha abbandonato in passato o adottato successivamente, che sono trattati in RDA 11.2.2.6. Se le forme varianti del nome compaiono nella fonte d’informazione preferita, si sceglie la forma del nome presentata formalmente. Se nessuna forma è presentata formalmente, oppure se tutte le forme si presentano formalmente, si sceglie quella che si trova più comunemente; se non c’è, si sceglie una forma breve del nome, che può essere una sigla o un acronimo. La forma breve dev’essere sufficientemente specifica per differenziare l’ente da altri con lo stesso nome o con nomi brevi simili; per esempio: AFL-CIO non American Federation of Labor and Congress of Industrial Organizations Euratom non European Atomic Energy Community

291

Zhongguo di zhi ke xue yuan non Zhongguo di zhi ke xue yan jiu yuan Maryknoll Sisters non Congregation of the Maryknoll Sisters of St. Dominic EuroSSC non European Conference on Smart Sensing and Context Se compaiono varianti ortografiche del nome nelle risorse associate all’ente, si sceglie la forma che si trova nella prima risorsa ricevuta (RDA 11.2.2.5.1); per esempio: African Centre for Fertilizer Development non African Center for Fertilizer Development La risorsa ricevuta per prima presenta la forma ortografica “Centre”; quella ricevuta come seconda presenta la forma ortografica “Center” Nei nomi di ente che consistono di o contengono sigle, si omettono o si includono i punti e altri segni di punteggiatura secondo l’uso più comune dell’ente (RDA 11.2.2.7). In caso di dubbio, i punti si omettono; per esempio: ABEI Aslib Delegación Nacional de Sindicatos de F.E.T. y de las J.O.N.S. H. Lee Moffitt International Symposium on Cancer Biology and Therapeutics IUCN/SSC Polar Bear Specialist Group L.I.F.E. Choir

292

Nella registrazione del nome preferito per l’ente, si include l’articolo iniziale, se presente; per esempio: La Biennale di Venezia The Library Association Der Wehrbeauftragte Si omettono i termini che indicano la costituzione in società di un ente, e gli altri termini elencati di seguito, a meno che non siano parte integrante del nome o siano necessari per chiarire che il nome è quello di un ente (RDA 11.2.2.10): a) termini aggettivati o abbreviazioni che indicano la costituzione in società (per esempio, Incorporated, E.V., Ltd.); b) termini che indicano la proprietà pubblica di un ente; c) parole o frasi, abbreviate o per esteso, che indicano il tipo di entità costituita (per esempio, Società per azioni, Aktiebolaget, Gesellschaft mit beschränkter Haftung, Kabushiki Kaisha). Per esempio: Ferrari non Ferrari S.p.A.53 Automobiltechnische Gesellschaft non Automobiltechnische Gesellschaft E.V. Daiwa Ginkō non Daiwa Ginkō Kabushiki Kaisha

53   Questa scelta non è in contraddizione con il modo con cui si riporta il nome di un editore (per esempio, Giulio Einaudi Editore) e con il principio “prendi ciò che vedi” visto al paragrafo 3.5, perché in quel caso si tratta di dati trascritti da una risorsa, in questo caso di registrare dati per l’identificazione di un’entità.

293

Samsŏng Chŏnja non Samsŏng Chŏnja Chusik Hoesa Kraftfahrzeugwerk “Ernst Grube” Werdau non VEB Kraftfahrzeugwerk “Ernst Grube” Werdau Compañía Internacional de Mapas non Compañía Internacional de Mapas S.A. Se un termine che indica la costituzione in società è necessario per chiarire che il nome è quello di un ente e il termine si trova all’inizio del nome, si traspone il termine alla fine del nome (RDA 11.2.2.10); per esempio: Aerotransport, Aktiebolaget non Aktiebolaget Aerotransport Forstprojektierung Potsdam, VEB non VEB Forstprojektierung Potsdam Si omettono le abbreviazioni che si trovano prima del nome di una nave (come U.S.S., H.M.S.); per esempio: Arizona (Corazzata) non U.S.S. Arizona Swift (Nave da guerra) non H.M.S. Swift Per la costruzione dei nomi preferiti per le conferenze, mostre, ecc., si omettono le indicazioni del numero progressivo, dell’anno o anni di convocazione, ecc. Si applica questa istruzione al nome di un congresso, incontro, mostra, fiera, festival, ecc. e al nome di una conferenza trattati come un ente subordinato (RDA 11.2.2.11). Conferenza Internazionale sulla Nutrizione non Seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione 294

Calcutta Film Festival non 4th Calcutta Film Festival Torino Film Festival non 31° Torino Film Festival Per la registrazione del nome preferito per gli enti subordinati e correlati, RDA prevede istruzioni specifiche (RDA 11.2.2.14). Se il nome di un ente appartiene a uno o più tipi elencati di seguito, si registra il nome dell’ente subordinato o correlato come suddivisione dell’ente sovraordinato o correlato: Ente il cui nome implica che è parte di un altro ente (RDA 11.2.2.14.1); per esempio: Bangalore University. Department of Botany Nome: Department of Botany British Broadcasting Corporation. Finance Division Nome: Finance Division Oregon. Bridge Engineering Section Nome: Bridge Engineering Section Amburgo (Germania). Abteilung Landwirtschaft und Gartenbau Nome: Abteilung Landwirtschaft und Gartenbau Ente il cui nome implica subordinazione amministrativa (RDA 11.2.2.14.2); per esempio: Vienna (Austria). Statistisches Amt Nome: Statistisches Amt Costa d’Avorio. Agence d’études et de promotion de l’emploi Nome: Agence d’études et de promotion de l’emploi 295

Fundación Terram. Dirección de Estudios Nome: Dirección de Estudios Ente il cui nome è di carattere generico o puramente indicativo di una suddivisione geografica, cronologica, o contraddistinta da numeri o lettere, di un ente superiore (RDA 11.2.2.14.3); per esempio: American Dental Association. Research Institute Nome: Research Institute Niger. Commissariat général au développement. Centre de documentation Nome: Centre de documentation Jean and Alexander Heard Library. Friends of the Library Nome: Friends of the Library Stati Uniti d’America. National Labor Relations Board. Library Nome: Library Ente il cui nome non trasmette l’idea di un ente, né contiene il nome dell’ente sovraordinato (RDA 11.2.2.14.4); per esempio: British Library. Science, Technology, and Business Nome: Science, Technology, and Business CBS Inc. Economics and Research Nome: Economics and Research Canada. Citizenship and Immigration Canada. Human Resources Nome: Human Resources Illinois. Bureau of Employment Security. Research & Analysis Nome: Research & Analysis 296

Facoltà, scuola, dipartimento, college, istituto, laboratorio universitari, ecc. dal nome puramente indicativo di un particolare campo di studio (RDA 11.2.2.14.5); per esempio: École polytechnique fédérale de Lausanne. Laboratoire d’experimentation architecturale Nome: Laboratoire d’experimentation architecturale Københavns universitet. Ægyptologisk institut Nome: Ægyptologisk institut Princeton University. Bureau of Urban Research Nome: Bureau of Urban Research St. Patrick’s College (Dublino, Irlanda). Educational Research Centre Nome: Educational Research Centre Syracuse University. College of Medicine Nome: College of Medicine Ente non governativo il cui nome include l’intero nome dell’ente sovraordinato o correlato (11.2.2.14.6); per esempio: Auburn University. Agricultural Experiment Station Nome: Agricultural Experiment Station of Auburn University Dunedin Botanic Garden. Friends Nome: Friends of the Dunedin Botanic Garden International Whaling Commission. Annual Meeting Nome: Annual Meeting of the International Whaling Commission Unione delle Chiese Metodiste (Stati Uniti d’America). General Conference Nome: General Conference of the United Methodist Church 297

Brock University. Philosophical Society Nome: Brock University Philosophical Society University of Vermont. Choral Union Nome: University of Vermont Choral Union St. John’s College (University of Oxford). Library Nome: St. John’s College Library Ministero o analoga autorità esecutiva indipendente (RDA 11.2.2.14.7); per esempio: Vanuatu. Ministry of Internal Affairs and Social Services Madagascar. Ministère de la jeunesse et des sports Giappone. Kankyōshō Brunei. Kementerian Perindustrian dan Sumber-Sumber Utama Istruzioni specifiche sono previste anche per le seguenti tipologie di ente (tra parentesi il relativo paragrafo di RDA per eventuali esempi): Pubblico ufficiale o dignitario religioso Organo legislativo Assemblea costituente Tribunale Servizio principale delle forze armate di un governo Ambasciata, consolato, ecc. Delegazione presso un ente internazionale o intergovernativo Concilio di un singolo ente religioso 298

(11.2.2.14.8) (11.2.2.14.9) (11.2.2.14.10) (11.2.2.14.11) (11.2.2.14.12) (11.2.2.14.13) (11.2.2.14.14) (11.2.2.14.15)

Provincia religiosa, diocesi, sinodo, ecc. Organo amministrativo centrale della Chiesa cattolica Missione diplomatica pontificia, ecc.

(11.2.2.14.16) (11.2.2.14.17) (11.2.2.14.18).

Salvo diverse indicazioni (in RDA 11.2.2.16–11.2.2.29), il nome di un ente appartenente all’elenco si registra come suddivisione del punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’unità organizzativa più bassa nella gerarchia registrata direttamente sotto il proprio nome (RDA 11.2.2.15); per esempio: Public Library Association. Audiovisual Committee Gerarchia: American Library Association - Public Library Association - Audiovisual Committee Francia. Commission centrale des marchés Gerarchia: Francia - Ministère de l’économie et des finances - Commission centrale des marchés University of Texas at Austin. Petroleum Extension Service Gerarchia: University of Texas at Austin - Division of Continuing Education - Petroleum Extension Service El Salvador. Servicio de Parques Nacionales y Vida Silvestre Gerarchia: El Salvador - Ministerio de Agricultura y Ganaderia - Dirección General de Recursos Naturales Renovables - Servicio de Parques Nacionales y Vida Silvestre Si omettono unità intermedie della gerarchia, a meno che il nome dell’ente subordinato o correlato non sia stato, o non possa essere utilizzato, da un altro ente registrato come suddivisione del punto d’accesso autorizzato che rappresenta lo stesso ente sovraordinato o correlato. In tal caso, s’interpone il nome dell’unità più bassa della gerarchia che consenta di distinguere tra gli enti; per esempio: 299

American Library Association. Reference and Adult Services Division. History Section. Bibliography and Indexes Committee Gerarchia: American Library Association - Reference and Adult Services Division - History Section - Bibliography and Indexes Committee. Le unità intermedie non si omettono perché è probabile che il nome sia utilizzato da un altro organo dell’organizzazione California. Department of Corrections. Research Division Gerarchia: California - Health and Welfare Agency - Department of Corrections - Research Division. Altri dipartimenti dello stato della California si articolano in unità chiamate Research Division RDA 11.2.2.16-11.2.2.31 fornisce le istruzioni per la registrazione dei seguenti tipi di ente: Comitati, commissioni, ecc. misti (RDA 11.2.2.16); per esempio: Joint Committee on Court Calendar Congestion Commissione mista dell’Association of the Bar della Città di New York e del Columbia Project for Effective Justice Canadian Committee on MARC Commissione mista di Asted, Canadian Library Association, Library and Archives Canada, A-G Canada e del Bureau of Canadian Archivists Nomi convenzionali di unità statali e locali dei partiti politici degli Stati Uniti (RDA 11.2.2.17); per esempio: Democratic Party (Mo.). State Committee Nome: Missouri Democratic State Committee Republican Party (Ohio). State Executive Committee Nome: Ohio Republican State Executive Committee 300

Republican Party (La.). Convention Nome: Convention of the Republican Party of Louisiana Pubblici ufficiali (capi di stato, capi di governo, ecc., organi decisionali del governo, capi di enti intergovernativi internazionali, governatori di territori dipendenti o occupati, altri funzionari) (RDA 11.2.2.18); per esempio: Indonesia. Presidente non Indonesia. Presiden Chiapas (Messico). Governatore non Chiapas (Mexico). Gobernador Swaziland. Primo Ministro Managua (Nicaragua). Sindaco non Managua (Nicaragua). Alcalde Portogallo. Presidente (1996–2006 : Sampaio) Italia. Presidente (2006–2015 : Napolitano) New Jersey. Governatore (2002–2004 : McGreevey) Iran. Scià (1941–1979 : Mohammed Reza Pahlavi) Brunei. Sultano (1967– : Hassanal Bolkiah Muʾizzaddin Waddaulah) Stato pontificio. Regnante (1800–1823 : Pio VII) Scozia. Regnante (1649–1685 : Charles II) Scozia. Regnante (1542–1567 : Mary) Spagna. Regnante (1833–1868 : Isabella II) Spagna. Regnante (1975– : Juan Carlos I) 301

Argentina. Junta Militar Somalia. Golaha Sare ee Kacaanka Tailandia. Khana Patiwat Ghana. Armed Forces Revolutionary Council Asociación Latinoamericana de Integración. Secretaría General Commissione europea. Presidente Commissione europea. Presidente (2004– : Barroso) Hong Kong. Governor Polinesia francese. Gouverneur Macao. Governador Bechuanaland Protectorate. Prime Minister Irlanda del Nord. Audit Office non Irlanda del Nord. Comptroller and Auditor General Stati Uniti d’America. Public Health Service. Office of the Surgeon General non Stati Uniti d’America. Surgeon General (Public Health Service) Scozia. Queen’s and Lord Treasurer’s Remembrancer Carolina del Nord. State Geologist Organi legislativi (RDA 11.2.2.19); per esempio: Islanda. Alþingi 302

Idaho. Legislature Lesotho. Parliament. National Assembly Lesotho. Parliament. Senate Svizzera. Bundesversammlung. Nationalrat Svizzera. Bundesversammlung. Ständerat Australia. Parliament. Joint Committee on Foreign Affairs and Defence Australia. Parliament. Sub-committee on Industrial Support for Defence Needs and Allied Matters non Australia. Parliament. Joint Committee on Foreign Affairs and Defence. Sub-committee on Industrial Support for Defence Needs and Allied Matters Stati Uniti d’America. Congress (107o : 2001–2002) Stati Uniti d’America. Congress (107o : 2001–2002). Senate Assemblee costituenti (RDA 11.2.2.20); per esempio: Germania. Nationalversammlung (1919–1920) Portogallo. Assembleia Constituinte (1975) Tribunali (RDA 11.2.2.21); per esempio: Vermont. Court of Chancery Brasile. Supremo Tribunal de Justiça Forze armate (RDA 11.2.2.22); per esempio Argentina. Ejército Australia. Royal Australian Air Force 303

Canada. Canadian Armed Forces Italia. Esercito Romania. Marina Canada. Canadian Armed Forces. Snowbirds Canada. Canadian Army. Nova Scotia Highland Brigade Stati Uniti d’America. Navy. Torpedo Squadron, 35 Francia. Armée. Régiment de dragons, 26e Germania. Heer. Panzerdivision, 11 Germania. Heer. Armeekorps, XIII Germania. Luftwaffe. Fallschirmjägerdivision, 9 Italia. Esercito italiano. Brigata Alpina Julia Italia. Aeronautica militare. Pattuglia Acrobatica Nazionale New York (Stato). Militia New York (Stato). National Guard Ambasciate, consolati, ecc. (RDA 11.2.2.23); per esempio: Canada. Embassy (Belgio) Germania. Gesandtschaft (Cile) India. High Commission (Trinidad e Tobago) Serbia. Poslanstvo (Romania) 304

Stati Uniti d’America. Legation (Svezia) Francia. Consulat (Buenos Aires, Argentina) Giappone. Sōryōjikan (Portland, Or.) Paesi Bassi. Consulaat-Generaal (Città del Capo, Sud Africa) Stati Uniti d’America. Consulate (Port Louis, Mauritius) Delegazioni presso enti internazionali e intergovernativi (RDA 11.2.2.24); per esempio: Messico. Delegación (Inter-American Conference for the Maintenance of Peace (1936 : Buenos Aires, Argentina)) India. Delegation (International Labour Conference) Stati Uniti d’America. Delegation (International Monetary Conference (1892 : Brussels, Belgium)) Stati Uniti d’America. Mission to the United Nations Concili di un singolo ente religioso (RDA 11.2.2.25); per esempio: Chiesa cattolica. Antilles Episcopal Conference Chiesa cattolica. Bishops’ Conference of Bangladesh Chiesa cattolica. International Council for Catechesis Central Conference of American Rabbis. Social Justice Commission Chiesa mennonita. Lancaster Conference 305

Chiesa metodista unita (Stati Uniti d’America). Northern Illinois Conference Chiesa cattolica. Canadian Conference of Catholic Bishops non Chiesa cattolica. Conférence des évèques catholiques du Canada Forma del nome che si presenta per prima nella prima risorsa ricevuta: Canadian Conference of Catholic Bishops. Forma del nome che si presenta in seconda posizione nella stessa risorsa: Conférence des évèques catholiques du Canada Dignitari religiosi (RDA 11.2.2.26); per esempio: Chiesa d’Inghilterra. Diocesi di Winchester. Vescovo Francescani. Ministro generale United Hebrew Congregations of the Commonwealth. Rabbino capo Chiesa cattolica. Arcidiocesi di St. Paul e Minneapolis. Arcivescovo (1995–2008 : Flynn) United Hebrew Congregations of the Commonwealth. Rabbino capo (1991– : Sacks) Francescani. Ministro generale. (1947–1952 : Perantoni) Chiesa cattolica. Papa Chiesa cattolica. Papa (1878–1903 : Leone XIII) Chiesa cattolica. Papa (1978–2005 : Giovanni Paolo II) Chiesa cattolica. Papa (2013– : Francesco) 306

Province religiose, diocesi, sinodi, ecc. (RDA 11.2.2.27); per esempio: Chiesa d’Inghilterra. Diocesi di Ely Lutheran Church in America. Florida Synod Evangelische Kirche der Altpreussischen Union. Kirchenprovinz Sachsen Chiesa d’Inghilterra. Arcidecanato di Surrey Nederlandse Hervormde Kerk. Classis Rotterdam Episcopal Church. Diocesi di Central New York Russkaia͡ pravoslavnaia͡ patriarkhiia͡

tse͡rkovʹ.

Moskovskaia͡

Svenska kyrkan. Göteborgs stift Church in Wales. Decanato di Kidwelly ma Chiesa cattolica. Arcidiocesi di Santo Domingo Chiesa cattolica. Diocesi di Würzburg Chiesa cattolica. Decanato di Legnica Chiesa cattolica. Patriarcato di Cilicia Chiesa cattolica. Provincia di Nicaragua Organi amministrativi centrali della Chiesa cattolica (Curia romana) (RDA 11.2.2.28); per esempio: Chiesa cattolica. Congregatio Sacrorum Rituum 307

Chiesa cattolica. Congregatio de Propaganda Fide Chiesa cattolica. Signatura Gratiae Chiesa cattolica. Rota Romana non Chiesa cattolica. Sacra Rota Romana54 non Chiesa cattolica. Sac. Rota Romana Missioni diplomatiche pontificie (RDA 11.2.2.29); per esempio: Chiesa cattolica. Internunziatura apostolica (Cina) Chiesa cattolica. Nunziatura apostolica (Etiopia) Chiesa cattolica. Nunziatura apostolica (Fiandre, Belgio) Si registrano i nomi varianti per l’ente applicando le linee guida per la registrazione di nomi contenute in RDA 8.5 (vedi paragrafo 7.1). Si registra un nome variante se è diverso dal nome registrato come nome preferito, per esempio un nome o forma del nome utilizzato dall’ente, o un nome o forma del nome esistente nelle fonti di reference, oppure, una forma del nome che risulta da una differente traslitterazione del nome. Per gli enti che hanno cambiato il loro nome (spesso in conseguenza di un cambiamento di funzioni o finalità) non si registra una forma variante del nome, ma una relazione tra enti correlati, secondo le istruzioni del capitolo 32 di RDA (vedi paragrafo 9.6.3).

7.4.3 Aggiunte al nome preferito per l’ente RDA indica le aggiunte per la distinzione dei punti d’accesso di enti diversi con lo stesso nome (RDA 11.13.1.3–11.13.1.7) e   Si omette qualsiasi forma declinata della parola sacer se costituisce la prima parola del nome (RDA 11.2.2.28). 54

308

specifica a parte le aggiunte per i punti d’accesso che rappresentano una conferenza (RDA 11.13.1.8). Lo schema delle aggiunte, con i riferimenti alle istruzioni RDA, è il seguente: Tipo di ente Luogo associato all’ente Istituzione associata Data associata all’ente Tipo di giurisdizione Altra designazione Numero, data e luogo di una conferenza

(RDA 11.13.1.2 e 11.7.1.4) (RDA 11.13.1.3 e 11.3) (RDA 11.13.1.4 e 11.5) (RDA 11.13.1.5 e 11.4) (RDA 11.13.1.6 e 11.7.1.5) (RDA 11.13.1.7 e 11.7) (RDA 11.13.1.8 e 11.6, 11.4, 11.3).

Il primo e l’ultimo elemento elencati sono obbligatori per certi nomi; gli altri elementi sono necessari se servono a distinguere punti d’accesso altrimenti identici. Alcuni nomi non lasciano trasparire che si riferiscono a un ente. Se essi sono scelti come preferiti, si aggiunge un termine, scelto nella lingua dell’agenzia bibliografica, per chiarire l’informazione (RDA 11.7) e indicare il tipo di ente. L’opzione è valida soltanto se l’ente non è subordinato a un altro ente. Quando esiste un ente sovraordinato infatti, l’ente subordinato è identificato mediante la gerarchia e non si aggiunge alcun termine entro parentesi; per esempio: Forma preferita del nome: Rachel Ann Aggiunta (Designazione): Imbarcazione Forma preferita del nome: Red Hot Chili Peppers Aggiunta (Designazione): Gruppo musicale Forma preferita del nome: Banco del Mutuo Soccorso Aggiunta (Designazione): Gruppo musicale Forma preferita del nome: Napoli Centrale Aggiunta (Designazione): Gruppo musicale 309

L’aggiunta del luogo associato all’ente è utilizzata in modo diverso per due tipi di ente: per le conferenze (di cui parleremo più avanti) è un elemento obbligatorio; per tutti gli altri enti è obbligatoria solo se necessario a distinguere punti d’accesso altrimenti identici. La forma del luogo si basa sulle istruzioni del capitolo 16, Identificazione dei luoghi, che prevede l’uso di forme abbreviate di paesi, stati, ecc. secondo l’appendice B. L’istituzione associata (RDA 11.5) è un elemento essenziale quando è richiesto per distinguere punti d’accesso altrimenti identici. L’istituzione associata si può registrare come elemento distinto dal punto d’accesso, oppure come parte del punto d’accesso, oppure in entrambe le forme (RDA 11.5.1.3). Nel caso si registri come parte del punto d’accesso, si registra di seguito all’ente, entro parentesi tonde (RDA 11.13.1.4). L’istituzione associata si registra nella forma e nella lingua usate per il nome preferito dell’istituzione (e non con quelle del punto d’accesso autorizzato); per esempio: Forma preferita del nome: Delta Tau Delta Fraternity. Beta Omicron Chapter Aggiunta (Istituzione associata): Cornell University Forma preferita del nome: Center for Biodiversity and Conservation Aggiunta (Istituzione associata): American Museum of Natural History Esempi di visualizzazione dell’istituzione associata come parte del punto d’accesso:55 Delta Tau Delta Fraternity. Beta Omicron Chapter (Cornell University) Center for Biodiversity and Conservation (American Museum of Natural History)   L’uso di una particolare punteggiatura per le aggiunte è molto probabilmente una svista. In quanto standard di contenuto l’istruzione avrebbe dovuto indicare solo i dati nececessari, non la loro forma di presentazione. 55

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La data di costituzione (“data nella quale un ente è stato costituito o fondato”) o la data di cessazione (“data nella quale un ente è cessato o si è sciolto”) si inseriscono in un punto d’accesso autorizzato se sono necessarie per differenziare il nome di un ente da un altro. Il tipo di giurisdizione (RDA 11.7.1.5), che fa parte delle “altre designazioni associate all’ente”, può essere necessario in un punto d’accesso autorizzato per distinguere due o più governi che hanno nomi identici o simili; per esempio: Forma preferita del nome: Cork (Irlanda) Aggiunta (Tipo di giurisdizione): Contea Se gli altri elementi distintivi visti fino a questo momento non si possono applicare, o sono insufficienti per differenziare tra due enti diversi, si ricorre nuovamente all’elemento generico previsto in RDA 11.7. L’elemento è costituito da una parola, frase o abbreviazione che indica lo stato giuridico o qualsiasi altro termine che possa servire per differenziare altri enti, persone, ecc.; per esempio: Forma preferita del nome: Corea Aggiunta (Elemento generico): Sud Forma preferita del nome: Corea Aggiunta (Elemento generico): Nord Forma preferita del nome: Coppa del mondo Aggiunta (Elemento generico): Calcio Forma preferita del nome: Coppa del mondo Aggiunta (Elemento generico): Sci Forma preferita del nome: Coppa del mondo Aggiunta (Elemento generico): Scherma Nei casi sopra elencati, l’elemento generico aggiunto non rientra in nessun caso precedente, ma è indispensabile per distinguere due punti d’accesso altrimenti identici. 311

Il caso delle conferenze dev’essere trattato in modo specifico, mediante l’aggiunta di tre elementi al punto d’accesso autorizzato (RDA 11.13.1.8), in quest’ordine: numero, data e ubicazione; tali elementi si registrano se i dati sono facilmente reperibili e applicabili al caso specifico. Se la risorsa è trattata come monografia, il primo elemento è il numero della conferenza, ovvero una “designazione della sequenza di una conferenza, ecc., all’interno di una serie di conferenze, ecc.”. RDA 11.6.1.3 indica di registrare il numero ordinale prima, seconda, terza, ecc. nella forma preferita dall’agenzia, per esempio, in inglese 1st, 2nd, 3rd; in italiano 1°, 1o, 1a, 2°, 2o, 2a, 3°, 3o, 3a, ecc. Il secondo elemento è la data della conferenza (RDA 11.4), ovvero la “data o intervallo di date nelle quali si sono tenuti una conferenza, un congresso, un incontro, una mostra, una fiera, un festival, ecc.”. Quindi l’ubicazione di una conferenza: ovvero il “luogo nel quale si è tenuta una conferenza, un congresso, un incontro, una mostra, una fiera, un festival, ecc.”. Si inserisce nella forma di punto d’accesso autorizzato (seguendo le istruzioni di RDA 16; vedi capitolo successivo); non c’è una limitazione al numero di luoghi da registrare e, nel caso di conferenze in linea, l’ubicazione è “in linea”. Quando le risorse di una conferenza, ecc. sono catalogate come seriali, si omette l’ubicazione nel punto d’accesso. È talvolta possibile che si usi l’istituzione associata, anziché l’ubicazione della conferenza. Ciò accade se il nome dell’istituzione garantisce un’identificazione migliore del nome del luogo, o se il nome del luogo non si può determinare facilmente o è sconosciuto. In questi casi, l’istituzione associata si registra con la forma preferita del nome, non con la forma del punto d’accesso autorizzato; per esempio: International Conference on Georgian Psalmody (2a : 1997 : Colchester Institute) Alcuni attributi degli enti previsti nel capitolo 11 possono essere utili per identificare meglio un ente, per esempio, per distinguere tra enti simili in un elenco di enti, ma non vengono 312

utilizzati per creare i punti d’accesso autorizzati; gli elementi aggiuntivi utili per identificare meglio gli enti sono: Luogo associato (ente che non sia una conferenza) Indirizzo Campo di attività Lingua dell’ente Storia dell’ente

(RDA 11.3) (RDA 11.9) (RDA 11.10) (RDA 11.8) (RDA 11.11).

Il luogo associato all’ente è una “ubicazione significativa associata all’ente (per esempio, ubicazione di una conferenza, ecc., ubicazione della sede di un’organizzazione)” (RDA 11.3.1.1). Il luogo si dà nella forma che avrebbe se fosse un’aggiunta al punto d’accesso. Per indirizzo s’intende l’“indirizzo della sede o degli uffici di un ente, oppure l’indirizzo email o internet dell’ente” (RDA 11.9.1.1) e si dà soltanto se è un dato disponibile pubblicamente. Il campo di attività registra il “campo di attività nel quale è coinvolto un ente e/o la sua area di competenza, responsabilità, giurisdizione” (RDA 11.10.1.1). È un elemento che consente di inserire un testo libero. La lingua dell’ente è la “lingua che l’ente usa nelle sue comunicazioni” (11.11.1.1), in particolare nelle risorse e, quindi, non necessariamente la lingua che si parla nel paese nel quale si trova la sede. La lingua si registra secondo il codice ISO 639-2 /B per le lingue.

313

8. IDENTIFICAZIONE DI LUOGHI

Il capitolo 16 di RDA fornisce le linee guida per la registrazione dei luoghi, in particolare, per la scelta dei nomi preferiti per i luoghi (RDA 16.2.2), la registrazione di nomi preferiti e varianti per i luoghi (RDA 16.2) e la registrazione di altri attributi identificativi dei luoghi (RDA 16.3). Il nome del luogo “è una parola, carattere o serie di parole e/o caratteri con i quali un luogo è conosciuto” (RDA 16.2.1.1). Il nome e gli altri attributi identificativi di un luogo si possono desumere da qualsiasi fonte (RDA 16.1.1). Nel quadro di RDA, i nomi di luogo si utilizzano in diversi modi, ovvero come: • nomi di governi (RDA 11.2.2.5.4) e di altre comunità; • aggiunte ai titoli di opere (RDA 6.5); • aggiunte ai nomi di enti, per distinguere enti che presentano lo stesso nome (RDA 11.13.1.3); • aggiunte a nomi di conferenze (RDA 11.13.1.8); • registrazione di luoghi associati a una persona (RDA 9.8– 9.11), famiglia (RDA 10.5) o ente (RDA 11.3).

8.1 Scelta del nome preferito per il luogo Nell’identificazione di un luogo si usano due tipi di nome: il nome preferito per il luogo e il nome variante per il luogo. Per nome preferito per il luogo s’intende il “nome o forma del nome scelti per identificare un luogo”, e si registra nella forma che si trova sulla fonte da cui si trae il nome (RDA 16.2.1.3), come qualsiasi altra informazione necessaria a identificarlo con precisione. Il nome preferito per il luogo si utilizza anche come nome convenzionale di un governo, come aggiunta al nome di una famiglia, ente, conferenza, ecc., o di un’opera e per la registrazione di un luogo associato a una persona, famiglia o ente. Per determinare la forma preferita del nome si sceglie la forma del nome (in quest’ordine di preferenza) da: 314

a) dizionari geografici e altre fonti di reference, nella lingua preferita dall’agenzia che crea i dati; b) dizionari geografici e altre fonti di reference pubblicati nella giurisdizione in cui il luogo si trova, nella lingua o lingue ufficiali di quella giurisdizione. Una volta determinato qual è il nome del luogo, si sceglie come nome preferito (in quest’ordine): a) la forma del nome nella lingua preferita dall’agenzia che crea i dati, se ne esiste una d’uso generale; b) la forma del nome nella lingua ufficiale della giurisdizione in cui si trova il luogo. Anche in questo caso, le istruzioni concretizzano il principio dell’interesse dell’utente sancito da ICP. Il luogo si registra nella forma nella quale si trova più comunemente nei dizionari geografici o in altre fonti di reference, articolo compreso; per esempio: Torino Forlimpopoli Civita di Bagnoregio L’Aquila La Spezia Los Angeles The Hague Si registra come parte del nome di un luogo (che non sia un paese o uno stato) il nome del luogo in cui si trova o della giurisdizione più ampia a cui appartiene (RDA 16.2.29–16.2.2.14). 315

Se il nome del luogo è utilizzato come nome convenzionale per un governo (nazionale, regionale, locale ecc.), si racchiude il nome del luogo più ampio entro parentesi; per esempio: Budapest (Ungheria) Si fa precedere il nome del luogo più ampio da una virgola56 se si utilizza il nome del luogo nell’ambito dei seguenti elementi: l’ubicazione di una conferenza, ecc. (RDA 11.3.2); altro luogo associato all’ente (RDA 11.3.3); il luogo di origine di un’opera (RDA 6.5); un luogo associato a una persona (RDA 9.8–9.11), famiglia (RDA 10.5) o ente (RDA 11.3). Per esempio: Budapest, Ungheria Nome del luogo registrato come sede dell’ente che ha come nome preferito: Rumbach Utcai Zsinagóga Se si trova il nome del luogo in una scrittura differente dalla scrittura preferita dell’agenzia che crea i dati (RDA 16.2.2.5), si traslittera il nome secondo lo schema scelto dall’agenzia; per esempio: ʿAqabah Nome in scrittura araba ‫ ةبقع‬traslitterato secondo le tavole ALA-LC per la latinizzazione dei nomi RDA ammette un’alternativa per semplificare il lavoro di registrazione dei dati o per consentire a un’agenzia di accettare una registrazione di dati relativi al luogo non prodotta secondo le istruzioni RDA. In questo caso, se il nome del luogo è in una scrittura differente dalla scrittura preferita dell’agenzia che crea   Queste istruzioni, entrando nel merito delle modalità con cui vengono presentati i dati, sono in contraddizione con il proposito di RDA di essere uno standard di contenuto. 56

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i dati e si trova una forma traslitterata nelle fonti di reference, si utilizza la forma traslitterata. Se esistono più forme traslitterate, si utilizza la forma che corrisponde alla traslitterazione del nome scelta dall’agenzia (cioè la forma traslitterata utilizzando lo schema di traslitterazione scelto dall’agenzia); per esempio: Tétouan non Tiṭwān Forma traslitterata del nome in scrittura araba ‫ ناوطت‬che compare nelle fonti di reference Nel caso di forme linguistiche differenti, se esiste una forma del nome di un luogo in una lingua preferita dall’agenzia che crea i dati e quella forma è d’uso generale, la si sceglie come nome preferito. Si determina la forma da dizionari geografici e altre fonti di reference pubblicate in quella lingua; per esempio: Austria non Österreich Copenaghen non København Firenze non Florence Bolzano non Bozen Forma preferita da un’agenzia di lingua italiana Bozen non Bolzano Forma preferita da un’agenzia di lingua tedesca Gand non Gent non Ghent 317

Se si trova la forma del nome di un luogo nella lingua preferita dall’agenzia che crea i dati e quella forma del nome è il nome del governo che vi esercita la giurisdizione, allora si sceglie quella forma; per esempio: Unione Sovietica non Sovetskiĭ Soiu͡z non Russia Unione Sovietica è il nome del governo che ha esercitato la giurisdizione sul luogo tra il 1923 e il 1991 Se non esiste alcuna forma d’uso generale nella lingua preferita dall’agenzia che crea i dati, si sceglie la forma nella lingua ufficiale della giurisdizione in cui il luogo si trova; per esempio: Buenos Aires Tallinn Se non esiste alcuna forma d’uso generale nella lingua preferita dall’agenzia che crea i dati e la giurisdizione ha più lingue ufficiali, si sceglie la forma più comunemente trovata nelle fonti, nella lingua preferita dall’agenzia;57 per esempio: Helsinki non Helsingfors I nomi di luogo sono un elemento utile per la costruzione dei nomi convenzionali per le nazioni; quando si utilizzano a questo scopo, si seguono le istruzioni di RDA 11.13.1.1. Malgrado i molti cambiamenti, i nomi geografici conservano ancora la caratteristica di sovrapporsi parzialmente agli enti quando si deve stabilire il punto d’accesso autorizzato di una giurisdizione; per esempio, il termine Italia indica sia la penisola italiana, sia la   Ciò presuppone che ciascuna agenzia che crea i dati abbia un elenco di lingue in ordine di preferenza, per stabilire in modo coerente la priorità da assegnare di volta in volta a ciascuna forma. 57

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Repubblica italiana, nella forma breve del nome con cui lo Stato italiano è comunemente conosciuto. Per i nomi di luogo che includono un termine che indica il tipo di giurisdizione, se la prima parte del nome indica la giuris­ dizione e il luogo è comunemente elencato sotto un’altra parte del nome nelle liste pubblicate nel paese in cui esso si trova, si omette il termine che indica il tipo di giurisdizione; per esempio: Toscana (Italia) non Regione Toscana (Italia) Kerry (Irlanda) non County Kerry (Irlanda) ma Città di Castello (Italia) Città della Pieve (Italia) Ciudad Juárez (Messico) District of Columbia Città del Messico (Messico) Come si è visto sopra, RDA richiede di “registrare come parte del nome di un luogo il nome del luogo più ampio nel quale si trova o della giurisdizione più ampia nella quale si trova” (16.2.2.12); per esempio: Budapest (Ungheria) Roma (Italia) Parigi (Francia) Formosa (Argentina) 319

Maputo (Mozambico) Lucca (Italia) Madras (India) Palawan (Filippine) Region Sjælland (Danimarca) Parigi (Francia) Urlingford (Irlanda) Far North Province (Camerun) Perak (Malesia) Sarawak (Malesia) Ipoh (Malesia) Georgetown (Malesia) Friedberg (Baviera, Germania) Friedberg (Hesse, Germania) Tarbert (Argyll and Bute, Scozia) Tarbert (Western Isles, Scozia) Farnham (Dorset, Inghilterra) Farnham (Essex, Inghilterra) Hyde Park (Chicago, Ill.)58 58   Per alcuni paesi, stati, province e territori di Australia, Canada e Stati Uniti d’America, RDA prevede l’uso della forma abbreviata (vedi appendice B.11). Questa istruzione, entrando nel merito delle modalità con cui vengono presentati i dati, è in contraddizione con il proposito di RDA di essere uno standard di contenuto (oltre a indicare una predilezio-

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Chelsea (Londra, Inghilterra) Tamaki (Auckland, N.Z.) Las Condes (Santiago, Cile) Cabbagetown (Toronto, Ont.) Quartiere latino (Parigi, Francia) Minato-ku (Tokyo, Giappone) Art Deco Historic District (Miami Beach, Fla.) Dongcheng Qu (Pechino, Cina) RDA prevede istruzioni specifiche per alcuni luoghi del mondo, che costituiscono quindi un’eccezione alle istruzioni generali e mostrano che RDA, malgrado le aspirazioni a diventare uno standard globale, è nato in un contesto culturale ben definito. Per gli stati, le province e i territori di Australia, Canada, Stati Uniti, per le nazioni che costituivano l’Unione Sovietica e la Jugoslavia (RDA 16.2.2.9.1), non si registrano le giuridizioni più ampie; la regola generale si applica invece ai luoghi (per esempio, città) che si trovano in questi stati, province e territorio (RDA 16.2.2.9.2); per esempio: Territorio del Nord Isola del Principe Edoardo Oregon District of Columbia Guam ne per il trattamento dei dati per i paesi anglosassoni, poco opportuna in uno standard che aspira a diventare globale).

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Porto Rico Azerbaigian Slovenia Dakota Territory ma Darwin (N.T.) Jasper (Alta) Clayoquot Land District (B.C.) Cook County (Ill.) Alexandria (Va.) Latah Soil and Water Conservation District (Idaho) Washington (D.C.) San Juan (P.R.) Kiev (Ucraina) Spalato (Croazia) Non si registra la giurisdizione più ampia (per esempio, Gran Bretagna o Regno Unito) per Inghilterra, Irlanda del Nord, Scozia e Galles (RDA 16.2.2.10), mentre i luoghi che vi si trovano richiedono l’indicazione della giurisdizione più ampia (RDA 16.2.2.10.1); per esempio: Inghilterra Irlanda del Nord 322

ma Dorset (Inghilterra) Bangor (Irlanda del Nord) Dumfries and Galloway (Scozia) Powys (Galles) L’eccezione che precede si applica anche a Territori d’oltreoceano, colonie, ecc. (RDA 16.2.2.11) e ai relativi luoghi che vi si trovano; per esempio: Groenlandia Isola di Man Guadalupa Guiana francese ma Papeete (Polinesia francese) Ramsey (Isola di Man) Saint-Denis (Riunione) In alcuni esempi, si nota l’indicazione di stati in forma abbreviata (per esempio, Ill., Va., N.Z., Ont., ecc.) per i paesi USA, canadesi, australiani, ecc. Con questa scelta ‘locale’, RDA viene meno da un lato al principio di eliminare le abbreviazioni, dall’altro all’aspirazione di essere uno strumento di impronta davvero internazionale; in ciò RDA non riesce a smarcarsi dalla forte connotazione angloamericana che caratterizzava le AACR2. 323

8.2 Nomi di luogo varianti Un nome variante per il luogo è “un nome, o forma del nome con cui un luogo è conosciuto, diverso dal nome o forma del nome scelti come nome preferito” (RDA 16.2.3.1). Un nome variante per il luogo si registra se è diverso in modo significativo dal nome registrato come nome preferito per il luogo. Si registra come nome variante un nome o forma del nome trovati nelle fonti di reference oppure una forma del nome che è il risultato di una traslitterazione differente del nome. Se il nome scelto come nome preferito del luogo include un articolo iniziale, si registra il nome privo di articolo come nome variante (RDA 16.2.3.4); per esempio: Dalles (Or.) Forma preferita del nome registrata come: The Dalles (Or.) Se si è omesso un articolo iniziale presente nel nome del luogo dalla forma preferita del nome del luogo, si registra il nome con l’articolo iniziale come nome variante; per esempio: The Dalles (Or.) Forma preferita del nome registrata come: Dalles (Or.) Se il nome preferito per il luogo è una sigla o una forma abbreviata o ridotta del nome, si registra la forma estesa del nome come nome variante (RDA 16.2.3.5); per esempio: Saint John’s (N.L.) Forma abbreviata registrata come nome preferito: St. John’s (N.L.) Repubblica Socialista Sovietica Armena Forma abbreviata registrata come nome preferito: Armenia Se il nome preferito inizia con una parola abbreviata o contiene una parola abbreviata in una posizione che incide sull’accesso e gli accessi alle abbreviazioni differiscono dagli accessi alle parole scritte per esteso, si registra la forma estesa del nome 324

come nome variante. Si sciolgono le abbreviazioni in parole scritte per esteso, utilizzando la lingua del nome preferito come lingua per le parole scritte per esteso; per esempio: Sankt Veit im Pongau (Austria) Forma abbreviata registrata come nome preferito: St. Veit im Pongau (Austria) Thorpe Saint Andrew (Inghilterra) Forma abbreviata registrata come nome preferito: Thorpe St. Andrew (Inghilterra) Se il nome preferito per il luogo è una forma del nome completa, si registra come nome variante una sigla o forma abbreviata del nome (RDA 16.2.3.6); per esempio: P.E.I. Forma completa registrata come nome preferito: Isola del Principe Edoardo So. Daytona (Fla.) Forma completa registrata come nome preferito: South Daytona (Fla.) Mt. Morgan (Qld.) Forma completa registrata come nome preferito: Mount Morgan (Qld.) SOMA (San Francisco, Calif.) Forma completa registrata come nome preferito: South of Market (San Francisco, Calif.) Lo Do (Denver, Colo.) LoDo (Denver, Colo.) Forma completa registrata come nome preferito: Lower Downtown (Denver, Colo.) Se il nome preferito è costituito da una sigla, lo si registra con o senza punti, secondo il modo in cui compare nelle fonti d’informazione. Se la presenza o assenza dei punti incide sull’ac325

cesso, si registra come nome variante la forma non scelta come nome preferito; per esempio: RAF Kenley (Inghilterra) Forma preferita registrata come iniziali con i punti: R.A.F. Kenley (Inghilterra) Se si registra una sigla come nome variante e la presenza o l’assenza dei punti incide sull’accesso, si registra la sigla sia con i punti che senza; per esempio: US USA U.S. U.S.A. Forma completa registrata come nome preferito: Stati Uniti d’America Se il nome registrato come nome preferito per un luogo ha una o più forme linguistiche alternative, esse si registrano come nomi varianti (RDA 16.2.3.7); per esempio: Forma linguistica diversa Tipána (Italia) Taipane (Italia) Forma in lingua italiana registrata come preferita: Taipana (Italia) Plozn (Italia) Sauris di Sore (Italia) Forma in lingua italiana registrata come preferita: Sauris di Sopra (Italia) Resije (Italia) Rezija (Italia) Rèsie (Italia) Forma in lingua italiana registrata come preferita: Resia (Italia) 326

Gherdëina (Italia) Gröden (Italia) Grödnertal (Italia) Forma in lingua italiana registrata come preferita: Val Gardena (Italia) Hora e Arbëreshëvet (Italia) Chiana (Italia) Forma in lingua italiana registrata come preferita: Piana degli Albanesi (Italia) l’Alguer (Italia) s’Alighera (Italia) l’Aliera (Italia) Forma in lingua italiana registrata come preferita: Alghero (Italia) Grussia Sakʿartʿvelo Xeorxia Forma in lingua italiana registrata come nome preferito: Georgia Albaanje Albanie Albanija Albánsko Arbinishia Arnavutluk Arubania Elbanya Shkiperiya Shqipëria Forma in lingua italiana registrata come nome preferito: Albania Aix-la-Chapelle (Germania) Aken (Germania) Akwizgran (Germania) 327

Aquisgrão (Germania) Cáchy (Germania) Oche (Germania) Forma in lingua italiana registrata come nome preferito: Aquisgrana (Germania) Latin Quarter (Parigi, Francia) Forma in lingua francese registrata come nome preferito: Quartier latin (Parigi, Francia) Scrittura diversa Србија

Forma in lingua italiana registrata come nome preferito: Serbia 日本 Forma in lingua italiana registrata come nome preferito: Giappone საქართველო Forma in lingua italiana registrata come nome preferito: Georgia ᓄᓇᕗᑦ Forma in lingua italiana registrata come nome preferito: Nunavut Москва (Russia) Μόσχα (Russia)

Forma in lingua italiana registrata come nome preferito: Mosca (Russia) (Marocco) ‫ناوطت‬ Forma traslitterata francese registrata come nome preferito: Tétouan (Marocco) (Israel) ‫דודשא‬ Forma traslitterata ebraica registrata come nome preferito: Ashdod (Israele) 328

Αλβανία Албанија Албания Албанія ‫הינבלא‬ ‫اينابلأ‬ ‫ینابلآ‬ 阿尔巴尼亚 アルバニア 알바니아 अल्बािनय আলবয্ািনয়া அல்ேபனியா แอลเบเนีย

Forma in lingua italiana registrata come nome preferito: Albania Ortografia diversa Rumania Ortografia differente registrata come nome preferito: Romania Allapatah (Miami, Fla.) Ortografia differente registrata come nome preferito: Allapattah (Miami, Fla.) Traslitterazione differente Aqaba Akaba Traslitterazione differente registrata come nome preferito: ʿAqabah Tiṭwān (Marocco) Traslitterazione differente registrata come nome preferito: Tétouan (Marocco) 329

Halandri (Atene, Grecia) Khalandri (Atene, Grecia) Traslitterazione differente registrata come nome preferito: Chalandri (Atene, Grecia) Altra forma linguistica alternativa Melinheli (Galles) Forma preferita del nome registrata come: Y Felinheli (Galles) Se il nome registrato come nome preferito inizia con o contiene un numero espresso in cifre e si accede ai numeri espressi in parole in modo differente rispetto ai numeri espressi in cifre, si registra la forma col numero espresso in parole come nome variante; per esempio Riese Pio Decimo (Treviso, Italia) Il nome preferito contiene un numero romano: Riese Pio X (Treviso, Italia) Zweiter Bezirk (Vienna, Austria) Il nome preferito inizia con un numero ordinale espresso in cifre: 2. Bezirk (Vienna, Austria) Tredicesima Circoscrizione (Perugia, Italia) Il nome preferito inizia con un numero romano: XIII Circoscrizione (Perugia, Italia) Quận tám (Ho Chi Minh City, Vietnam) Il nome preferito contiene un numero espresso in cifre: Quận 8 (Ho Chi Minh City, Vietnam) East Seventh Avenue Historic District (Denver, Colo.) Il nome preferito contiene un numero ordinale espresso in cifre: East 7th Avenue Historic District (Denver, Colo.) Se il nome registrato come nome preferito inizia con o contiene un numero espresso in parole e si accede ai numeri espres330

si in parole in modo differente rispetto ai numeri espressi in cifre, si registra la forma col numero arabo come nome variante; per esempio: 9th Ward (New Orleans, La.) Il nome preferito inizia con un numero ordinale espresso in parole: Ninth Ward (New Orleans, La.) District 6 (Città del Capo, Sud Africa) Il nome preferito contiene un numero espresso in parole: District Six (Città del Capo, Sud Africa) Si registrano altri nomi varianti e forme varianti del nome non trattati in RDA 16.2.3.4–16.2.3.7, se ritenuto importante per l’identificazione o l’accesso (RDA 16.2.3.8); per esempio: Riese Pio 10o (Treviso, Italia) Nome registrato come nome preferito: Riese Pio X (Treviso, Italia) 13a Circoscrizione (Perugia, Italia) Nome registrato come nome preferito: XIII Circoscrizione (Perugia, Italia) Toronto (Ont.). Cabbagetown Nome registrato come nome preferito: Cabbagetown (Toronto, Ont.) Parigi (Francia). Quartier latin Parigi (Francia). Latin Quarter Nome registrato come nome preferito: Quartiere latino (Parigi, Francia)

331

9. RELAZIONI

9.1 Introduzione Le relazioni svolgono un ruolo talmente importante che, per utilizzare al meglio le linee guida, è essenziale comprendere esattamente il loro significato e la loro funzione, così da imparare a esprimerle correttamente nelle registrazioni. Gli aspetti da esaminare sono quattro: • le basi delle relazioni in RDA; • le relazioni tra agenti e risorse e le relazioni per ciascuna categoria; • le relazioni tra persone, famiglie ed enti; • le relazioni tra opere, espressioni, manifestazioni e item. Comprendere le basi delle relazioni in RDA significa rispondere a due domande determinanti: 1) che cosa sono le relazioni? 2) perché è necessario registrare le relazioni? I due obiettivi fondamentali di RDA sono identificare e collegare, che derivano direttamente dalle funzioni utente di FRBR/ FRAD e da ICP. Il primo obiettivo – identificare mediante attributi e caratteristiche le opere, espressioni, manifestazioni, item, persone, famiglie, enti e luoghi – è stato trattato nei capitoli 5–9. Il secondo obiettivo – collegare le entità – è oggetto della seconda parte del testo di RDA (dal capitolo 17 alla fine). Che cosa sono le relazioni? Le entità identificate tramite i dati – come le persone, gli enti e le risorse – sono collegate l’una all’altra: le relazioni in RDA sono la registrazione di questi legami, questi rapporti. La consapevolezza che ci sia un nesso, una relazione, tra un autore e la sua opera letteraria, o tra un compositore e le opere musicali che ha creato, o tra i titoli successivi di un periodico, o tra la versione di un medesimo testo disponibile sia in forma stampata sia in forma digitale, è un’opinione ampia332

mente acquisita nella storia letteraria, di cui RDA prende atto. Perché è necessario registrare le relazioni? Esprimere le relazioni nelle registrazioni bibliografiche e d’autorità consente agli utenti di trovare ciò che desiderano e di mostrare loro che esistono altre risorse disponibili e collegate. Con le relazioni è, cioè, possibile proporre agli utenti eventuali percorsi verso altre risorse affini per qualche caratteristica comune; ciò è importante soprattutto nel caso in cui queste relazioni non siano già note all’utente. Una relazione consiste nell’individuazione di due entità collegate e nell’identificazione del tipo di relazione che sussiste tra di esse. Con il termine entità ci si riferisce alle entità del Gruppo 1 di FRBR (Opera, Espressione, Manifestazione e Item), del Gruppo 2 (Persone, Enti e Famiglie) e del Gruppo 3 (Concetto, Oggetto, Evento e Luogo).� Le entità possono essere identificate mediante i relativi punti d’accesso autorizzati (che una volta si chiamavano “intestazioni”),59 o gli identificatori, come un ISBN, un ISSN, un URI o una nota. Il terzo dato necessario per collegare le entità è l’asserzione del tipo di relazione che sussiste tra le entità identificate, che si esprime tramite un designatore di relazione, per esempio un termine che spiega il tipo di relazione o il ruolo che una persona, un ente o una famiglia svolge rispetto a una particolare opera, espressione, manifestazione e item. La registrazione del tipo di relazione costituisce un passaggio essenziale verso il web semantico; infatti nel web dei documenti si trova di norma una relazione tra due documenti costituita da un link, attivabile con un click sulle parole predisposte a questo scopo; per esempio, nella pagina web di Wikipedia inglese dedicata a RDA (figura 6, ), è possibile cliccare sul termine “cataloguing” e aprire la pagina relativa.

  La Sezione Catalogazione dell’IFLA non ha approvato le quattro entità del Gruppo 3; questo aspetto non è, tuttavia, rilevante rispetto all’argomento trattato in questo capitolo. 59

333

Figura 6 – Voce “RDA” da Wikipedia in lingua inglese

In questa forma di navigazione, la relazione tra il termine “cataloguing” nella pagina di partenza e la pagina “Cataloguing” è implicita: è intuibile da una persona ma è trasparente per una macchina, perché non viene registrato un dato relativo al tipo di relazione. Sempre in Wikipedia è possibile trovare anche molti esempi di dati registrati in una forma adatta al web semantico. La pagina su Leonardo da Vinci (figura 7, ), inizia riportando in forma molto sintetica alcune notizie biografiche su Leonardo, e in particolare luogo e data di nascita e di morte:

Figura 7 – Voce “Leonardo da Vinci” da Wikipedia in lingua italiana

Il luogo di nascita e il luogo di morte di Leonardo sono cliccabili e, come in precedenza, portano a una pagina su di essi. 334

In questo caso però, se si analizza la modalità con cui è stata costruita la pagina (figura 8, ), si vede che “Vinci” è qualificato come “LuogoNascita” e “Amboise” come “LuogoMorte”. Perciò il significato di ciascun luogo in relazione a Leonardo è qualificato ed è reso esplicito, per il lettore ma anche per un calcolatore (e infatti dati come questi vengono riutilizzati immediatamente in wikidata; ). La struttura prevista da RDA consente di creare sempre dati che sono in grado di individuare le entità da collegare – per esempio, “Leonardo da Vinci”, “Vinci” e “Amboise” – e di registrare il tipo di relazione che intercorre tra quelle entità – rispettivamente luogo di nascita e luogo di morte.

Figura 8 – Pagina di modifica della voce “Leonardo da Vinci” da Wikipedia in lingua italiana

Si può distinguere fra diverse tipologie di relazione, in base alle quali sono organizzate le istruzioni relative: Relazioni primarie

(RDA 17)

Relazioni tra persone famiglie ed enti associati a una risorsa

(RDA 18–22 + appendice I)

Relazioni tra opere e soggetti

(RDA 23 + appendice M)

335

Relazioni tra opere, espressioni, manifestazioni e item correlati Relazioni tra persone, famiglie ed enti

(RDA 24–28 + appendice J) (RDA 29–32 + appendice K).

9.2 Registrazione delle relazioni primarie Le relazioni primarie sono le relazioni tra opera, espressione, manifestazione e item che sono inerenti alle definizioni FRBR di quelle entità (RDA 17.0): a) la relazione tra un’opera e un’espressione mediante la quale l’opera è realizzata e la relazione reciproca tra l’espressione e l’opera; b) la relazione tra un’espressione di un’opera e una manifestazione che è la materializzazione di quell’espressione e la relazione reciproca tra la manifestazione e l’espressione; c) la relazione tra una manifestazione e un item che è l’esemplificazione di quella manifestazione e la relazione reciproca tra l’item e la manifestazione. RDA prevede che – nei sistemi che non consentono l’identificazione delle espressioni – si possa dichiarare una relazione e la sua reciproca tra un’opera e una manifestazione con un’espressione implicita. In questi casi, l’espressione rimane sottintesa, perché, per motivi tecnici,60 non può essere identificata esplicitamente. I dati registrati per riflettere le relazioni primarie dovrebbero permettere all’utente di trovare tutte le risorse in cui si materializza una particolare opera o espressione e di trovare tutti gli item che esemplificano una particolare manifestazione (RDA 17.2). Anche nella registrazione delle relazioni esistono dati essenziali (RDA 17.3): nella registrazione delle relazioni primarie tra   ICP ha stabilito che il termine “intestazione” non si usi più e che invece si scelga “accesso” (IFLA 2009, 14). 60

336

un’opera, un’espressione, una manifestazione e un item, si include come minimo l’opera manifestata. Se più opere si materializzano nella manifestazione, è obbligatoria solo l’opera manifestata preminente o la prima opera citata nella manifestazione. Inoltre, nel caso in cui l’agenzia che crea i dati utilizzi un sistema che consente di registrare l’espressione e ci sono più espressioni dell’opera, si registra l’espressione manifestata. Infine, se nella manifestazione si materializzano più espressioni, è obbligatoria solo l’espressione manifestata preminente o la prima espressione citata nella manifestazione. Si registrano le relazioni primarie utilizzando una o più tra queste tecniche, se applicabili: a) identificatore per opera, espressione, manifestazione o item; b) punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera o l’espressione; c) descrizione composita. Il ricorso a una o più tecniche dipende dal sistema utilizzato dall’agenzia che crea i dati e dalle possibilità che offre. Nel primo caso, si fornisce un identificatore per l’opera (RDA 6.8), espressione (RDA 6.13), manifestazione (RDA 2.15) o item (RDA 2.19); per esempio: ISWC: T-072.106.546-8 International Standard Musical Work Code per I love Paris di Cole Porter VA 1-403-863 U.S Copyright Office Numero di registrazione del Copyright per State Highway Map of Minnesota http://attivissimo.blogspot.it/ URI per il blog Il Disinformatico ISBN 978-1-59688-083-2 ISBN per una manifestazione a grandi caratteri tipografici di The secret agent di Joseph Conrad 337

Nel secondo caso (RDA 17.4.2.2), si fornisce un punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera o l’espressione; per esempio: Stati Uniti d’America. Costituzione degli Stati Uniti d’America Stati Uniti d’America. Costituzione degli Stati Uniti d’America. Tedesco Nel terzo caso (RDA 17.4.2.3), si fornisce una descrizione composita combinando uno o più elementi che identificano l’opera e/o l’espressione materializzata in una manifestazione con la descrizione di questa manifestazione; per esempio: Beethoven, Ludwig van, 1770–1827. Sonate, violino, pianoforte, n. 2, op. 12, n. 2. La maggiore. Allegro piacevole; arrangiata. Divertimento, op. 12, n. 2 / L. van Beethoven ; transcribed for woodwind by George J. Trinkaus. – New York : M. Witmark & Sons, ©1933. – Arrangiato per flauto, oboe, clarinetto, corno e fagotto. Mezzo d’interpretazione del contenuto musicale – un attributo dell’espressione – in combinazione con la descrizione della manifestazione.

9.2.1 Registrazione dell’espressione di un’opera Un’espressione dell’opera è una “realizzazione intellettuale o artistica di un’opera in forma di notazione alfanumerica, musicale o coreografica, suono, immagine, oggetto, movimento, ecc. o in una qualsiasi combinazione di queste forme” (RDA 17.5.1.1). Essa si registra mediante un identificatore, un punto d’accesso autorizzato o una descrizione composita; per esempio: Identificatore per l’espressione Library and Archives Canada control number: 1011A7775E Identificatore per le traduzioni slovacche di The handmaid’s tale di Margaret Atwood 338

Library and Archives Canada control number: n 80008554 Identificatore per le traduzioni inglesi di Les frères Zemganno di Edmond de Goncourt Library of Congress control number: no2008127532 Identificatore per la versione Final cut del film Blade Runner Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’espressione Corano. Parlato Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’espressione, costruito aggiungendo il tipo di contenuto dell’espressione al punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera Stati Uniti d’America. Costituzione degli Stati Uniti d’America. Tedesco Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’espressione, costruito aggiungendo la lingua dell’espressione al punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera Descrizione composita Mercadante, Saverio, 1795–1870. Concerti in si bemolle maggiore per clarinetto e orchestra, op. 101; arrangiato Concerto in si bemolle minore per clarinetto e orchestra da camera / Saverio Mercadante ; revisione di Giovanni Carli Ballola. – Milano : Edizioni Suvini Zerboni, ©1975. – Originariamente per clarinetto e orchestra da camera; questa versione è una riduzione per clarinetto e pianoforte Mezzo d’interpretazione del contenuto musicale dell’espressione combinato con la descrizione della manifestazione 339

L’esistenza dell’espressione di un’opera implica un’opera espressa, che è “un’opera realizzata mediante un’espressione” (RDA 17.6.1.1). La registrazione, come per l’espressione, avviene mediante una o più tecniche già viste; per esempio: Identificatore per l’opera ISWC: T-010.190.038-2 International Standard Musical Work Code per Eine kleine Nachtmusik di Mozart Library of Congress control number: n 80008555 Identificatore per Les frères Zemganno di Edmond de Goncourt Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera Corano Stati Uniti d’America. Costituzione degli Stati Uniti d’America Mozart, Wolfgang Amadeus, 1756–1791. Kleine Nachtmusik Straits times (Kuala Lumpur, Malesia) Descrizione composita Chi è morto alzi la mano / Fred Vargas ; traduzione di Maurizia Balmelli. – Torino : Einaudi, 2006. – Traduzione di: Debout les morts Titolo originale dell’opera combinato con la descrizione della manifestazione

9.2.2 Registrazione della manifestazione di un’opera Nei sistemi che non consentono la registrazione delle espressioni, si registra una manifestazione di un’opera (RDA 17.1), mediante due tecniche soltanto, ovvero l’identificatore e la de340

scrizione composita, dal momento che RDA non prevede punti d’accesso autorizzati per manifestazioni e item; per esempio: Identificatore per la manifestazione ISSN 1440–0960 ISSN per la manifestazione online di Australasian journal of dermatology ISBN 978-1-59688-083-2 ISBN per un’edizione a grandi caratteri tipografici di The secret agent di Joseph Conrad Roadshow Entertainment: 1034539 Numero editoriale per una manifestazione in DVD del film del 2001 Ocean’s eleven http://attivissimo.blogspot.it/ URI per il blog Il Disinformatico Descrizione composita Babylon and golden city : representations of London in Black and Asian British novels since the 1990s / Susanne Cuevas. – Heidelberg : Universitätsverlag Winter, [2008], ©2008. – Tesi di dottorato – Technische Universität Dresden, 2007 Informazioni sulla tesi relative all’opera combinate alla descrizione della manifestazione Mongol Khans and their legacy / produced by the Cartographic Division, National Geographic Society ; John F. Shupe, chief cartographer. – Scala 1:18.500.000 ; proiezione ortografica (E 0° - E 180° / N 90° - N 0°). – Washington, D.C. : National Geographic Society, [1996], ©1996. – Veduta completa dell’Asia: a Ovest fino al Mar Mediterraneo, a Est fino al Giappone, a Nord fino al Mare Artico e a Sud fino a Giava. Scala, proiezione, coordinate e copertura del contenuto combinate con la descrizione della manifestazione 341

Una manifestazione contiene una o più opere manifestate, che sono “opere manifestate in una manifestazione” (RDA 17.8.1.1). L’opera manifestata è un elemento essenziale per RDA: se nella manifestazione si materializzano più opere, è obbligatoria solo l’opera manifestata preminente o la prima citata (RDA 17.8); l’opera manifestata si registra mediante i tre metodi applicabili; per esempio: Identificatore per l’opera Library of Congress control number: n 80025571 Identificatore per The secret agent di Joseph Conrad Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera Attivissimo, Paolo, 1963–

. Il Disinformatore

Écho (Louiseville, Québec) Ocean’s eleven (Film : 2001) Conrad, Joseph, 1857–1924. Secret agent Schumann, Clara, 1819–1896. Scherzi, pianoforte, n. 1, op. 10, Re minore Descrizione composita Gabriella’s Book of fire / Venero Armanno. – New York : Hyperion, 2000. – Titolo originale: Firehead Titolo originale dell’opera combinato con la descrizione della manifestazione

9.2.3 Registrazione dell’espressione manifestata Un’espressione manifestata è un’espressione materializzata in una manifestazione (RDA 17.10.1.1); è un elemento essenziale se ci sono più espressioni dell’opera manifestata. Se più espressioni sono materializzate nella manifestazione, è obbliga342

toria solo l’espressione manifestata preminente o la prima citata. Si registra l’espressione manifestata secondo i tre metodi previsti (RDA 17.4; vedi paragrafo 9.2); per esempio: Identificatori per l’espressione Library of Congress control number: n 2001092139 Identificatore per le traduzioni in færoico del Giulio Cesare di Shakespeare Library of Congress control number: n 2008110036 Identificatore per la versione del Testo B di Piers Plowman di William Langland Punti d’accesso autorizzati che rappresentano l’espressione Dickens, Charles, 1812–1870. Bleak house. Parlato Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’espressione, costruito aggiungendo il tipo di contenuto dell’espressione al punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera Blade runner (Film : Final cut) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’espressione, costruito aggiungendo un’altra caratteristica distintiva al punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera Bacewicz, Grażyna. Sonate, violino, n. 2; arrangiata Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’espressione musicale, costruito aggiungendo il termine arrangiata al punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera originale Descrizione composita Keep swingin’ / Julian Priester. – Berkeley, CA : Riverside, [1995]. – Luogo di cattura: Reeves Sound Studios, New York City. – Data di cattura: 11 gennaio 1960. – Riverside: OJCCD-1863-2 Luogo e data di cattura dell’espressione combinati con la descrizione della manifestazione 343

Het officie van Antonius Eremita : critische uitgave volgens Ms. Leeuwarden 6168hs / door een team van candidaten in de muziekwetenschap ; ingeleid door H. Wagenaar-Nolthenius en J. Smits van Waesberge. – Notazione per canto piano. – Utrecht : Instituut voor Muziekwetenschap der Rijksuniversiteit, 1975. – (Scripta musicologica Ultrajectina ; 5). – Testo in latino; commento in olandese; sommario in inglese Lingua del contenuto e della forma di notazione dell’espressione combinate con la descrizione della manifestazione

9.2.4 Registrazione dell’esemplare della manifestazione Un esemplare della manifestazione è “un singolo esemplare o istanza di una manifestazione” (RDA 17.11.1.1) e si registra mediante un identificatore o una descrizione composita per l’item; per esempio: Identificatore per l’esemplare YK.2001.a.5815 Collocazione della British Library per l’esemplare posseduto di The concise Oxford dictionary of art terms di Michael Clarke E887.C55 A3 2003 c.2 Segnatura delle Washington State University Libraries per la seconda copia della manifestazione pubblicata nel 2003 da Simon & Schuster di Living history di Hillary Clinton Score M452.M69 K.525 1964 Segnatura della Griffith University Library per la copia posseduta della manifestazione del 1964 di un’espressione di Eine kleine Nachtmusik per quartetto d’archi

344

P780 QS M939 KLE Segnatura della Monash University Library per la copia posseduta della manifestazione del 2002 della stessa espressione di Eine kleine Nachtmusik per quartetto d’archi di Mozart I86831380 Numero di record dell’esemplare assegnato dal sistema delle University of Washington Libraries a una copia della manifestazione in DVD dell’espressione del montaggio finale del film Blade runner 39352069538890 Numero di barcode delle University of Washington Libraries per la stessa copia di una manifestazione in DVD dell’espressione del montaggio finale del film Blade runner Descrizione composita Noah and the waters / C. Day Lewis. – London : Published by Leonard & Virginia Woolf at the Hogarth Press, 1936. – Edizione limitata di 100 copie numerate, firmate dall’autore. La copia della biblioteca è la n. 80 Segni/iscrizioni sull’esemplare combinati con la descrizione della manifestazione La relazione primaria reciproca si riferisce alla manifestazione esemplificata, ovvero “la manifestazione esemplificata da un item” (RDA 17.12.1.1) e si registra mediante l’identificatore o la descrizione composita della manifestazione; per esempio: Identificatore per la manifestazione British national bibliography number: GBA1-Z5901 Identificatore per la manifestazione a stampa del 2001 di The concise Oxford dictionary of art terms di Michael Clarke 345

Australia system control number: 000013619137 Identificatore per la manifestazione in braille del 1997 di un’espressione della partitura del Carnaval di Robert Schumann ISBN 978-0-8416-5457-0 ISBN per la manifestazione a stampa a grandi caratteri tipografici del Chicagoland seven county 2007 street atlas Descrizione composita History of the Indian tribes of North America : with biographical sketches and anecdotes of the principal chiefs / embellished with one hundred and twenty portraits, from the Indian Gallery in the Department of War, at Washington ; by Thomas L. M’Kenney and James Hall. – Philadelphia : Edward C. Biddle, 1836– 1844. – La copia della biblioteca appartenne a Charles Dickens e reca il suo ex libris e un’etichetta che riporta: “From the Library of Charles Dickens, Gadshill Place, June 1870”. Descrizione della manifestazione combinata con la storia delle provenienze

9.2.5 I designatori di relazione Per designatori di relazione s’intendono termini usati per identificare la natura delle relazioni tra tutte le entità rappresentate mediante identificativi, punti d’accesso autorizzati o descrizioni. Questi termini possono essere utilizzati in vario modo nei punti d’accesso autorizzati. L’appendice I contiene designatori di relazione tra le entità dei Gruppi 1 e 2 (vedi paragrafo 9.3); per esempio, il designatore “autore” esprime la relazione tra la persona responsabile del contenuto intellettuale di un’opera prevalentemente testuale e l’opera stessa. Sono termini utilizzati esclusivamente nelle registrazioni bibliografiche. L’appendice J contiene i designatori di relazione tra le entità del Gruppo 1 (vedi paragrafo 9.5); per esempio, il designatore 346

“adattamento” può essere usato per esprimere una relazione tra un’opera “basata su” un’opera e l’opera originale. Sono termini che si usano nelle registrazioni bibliografiche e d’autorità; in passato erano noti come rinvii del tipo “vedi anche”. L’appendice K contiene i designatori di relazione tra entità del Gruppo 2 (vedi paragrafo 9.6); per esempio, il designatore “identità alternativa” si usa per indicare una relazione tra uno pseudonimo o un’altra identità assunta da una persona e la persona reale. Il designatore “identità reale” collega la persona reale all’identità alternativa assunta. Questi termini si usano esclusivamente nelle registrazioni d’autorità; in passato erano noti come rinvii del tipo “vedi anche”. Le appendici di RDA relative ai designatori di relazione sono elenchi aperti, che l’agenzia che crea i dati può integrare in caso di necessità (sia creando dati di interesse locale che inoltrando al RSC una proposta motivata per designatori nuovi). La decisione di creare relazioni oltre a quelle stabilite come elementi essenziali rimane basata sul giudizio di chi crea i dati. Nel procedere all’esame delle numerose relazioni possibili, chi crea i dati può iniziare a valutare quali tipi di relazione considera importanti per il proprio lavoro, in base alle risorse che gestisce e agli utenti ai quali offre a sua volta i propri servizi. L’elenco dei termini per i designatori di relazione di RDA può essere usato a un livello generale o specifico, in base all’applicazione che si usa per creare e registrare i dati; per esempio, nel creare la relazione tra una persona responsabile del contenuto intellettuale di un’opera e l’opera stessa, in base alle istruzioni di RDA 19, possiamo semplicemente identificare un “creatore”, o possiamo ricorrere all’appendice I per indicare un tipo di relazione più preciso rispetto a “creatore”, scegliendo una formulazione come “artista”, “compositore”, “autore”, ecc.

9.3 Relazioni di Persone, Famiglie ed Enti associati a una risorsa Le relazioni che coinvolgono persone, famiglie ed enti associati a una risorsa sono trattate ai capitoli 18– 22, secondo lo schema che segue: 347

Capitolo 18: Linee guida Capitolo 19: Persone, famiglie ed enti associati a un’opera Capitolo 20: Persone, famiglie ed enti associati a un’espressione Capitolo 21: Persone, famiglie ed enti associati a una manifestazione Capitolo 22: Persone, famiglie ed enti associati a un item. In questi capitoli, il termine risorsa è utilizzato per riferirsi a un’opera, espressione, manifestazione o item (RDA 18.1.4). Perciò può riferirsi a un’entità individuale (per esempio, un videodisco singolo), o a un aggregato di entità (per esempio, tre fogli di carte geografiche) o a una componente di un’entità (per esempio, una diapositiva singola pubblicata come parte di un insieme di venti diapositive o l’articolo di un fascicolo di una rivista accademica) e può indicare un’entità tangibile (per esempio, un’audiocassetta) o intangibile (per esempio, un sito web). Nei capitoli 19–22 i termini opera, espressione, manifestazione e item possono riferirsi, in base a ciò che si descrive, a entità individuali, aggregati o componenti di queste entità. I dati registrati per riflettere le relazioni con persone, famiglie ed enti associati a una risorsa dovrebbero permettere all’utente di trovare tutte le risorse associate a una particolare persona, famiglia o ente (RDA 18.2). Nella registrazione della relazione tra una risorsa e persone, famiglie ed enti associati, si registrano come elementi essenziali: Creatore (se più d’uno, è obbligatorio solo il creatore con responsabilità principale che è il primo citato nella risorsa in cui si materializza l’opera o nelle fonti di reference; se la responsabilità principale non è indicata, è obbligatorio solo il creatore citato per primo); Altre persone, famiglie o enti associati a un’opera (se il punto d’accesso autorizzato che rappresenta quella persona, famiglia o ente si utilizza per costruire il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera). 348

La relazione tra una risorsa e una persona, famiglia o ente associati a essa si registra mediante una o entrambe le tecniche dell’identificatore e/o del punto d’accesso autorizzato. Si registra inoltre un designatore di relazione – un designatore che identifica la natura della relazione tra due entità – per indicare la funzione specifica svolta da una persona, famiglia o ente in relazione alla risorsa. Se si verificano cambiamenti nella responsabilità tra le parti di una monografia multiparte, tra fascicoli o parti di un seriale o tra iterazioni di una risorsa integrativa, si forniscono punti d’accesso aggiuntivi, in base alla modalità di emissione della risorsa. Nel caso di monografie multiparte e di risorse integrative, si forniscono punti di accesso aggiuntivi se il cambiamento è ritenuto importante per l’accesso (RDA 18.4.2.1 e 18.4.2.3). Nel caso dei seriali, si forniscono punti di accesso aggiuntivi se il cambiamento nella responsabilità non richiede una nuova descrizione ed esso è ritenuto importante per l’accesso (RDA 18.4.2.2). Oltre alla registrazione delle entità coinvolte nella relazione (da un lato una risorsa dall’altro una persona, famiglia o ente) la relazione richiede la registrazione del designatore di relazione, mediante uno o più termini appropriati dalla lista nell’appendice I per indicare la funzione specifica svolta; per esempio: autore Designatore di relazione registrato in congiunzione al punto d’accesso autorizzato che rappresenta Alice Munro come autrice di Lives of girls and women produttore del film regista del film attore compositore (espressione) Designatori di relazione registrati in congiunzione al punto d’accesso che rappresenta Clint Eastwood come produttore, direttore, attore e compositore per Million dollar baby 349

giurisdizione emanante Designatore di giurisdizione registrato in congiunzione al punto d’accesso autorizzato che rappresenta Hong Kong, China come la giurisdizione che ha emanato la, ed è governata dalla, Disability Discrimination Ordinance cartografo Designatore di relazione registrato in congiunzione a un identificatore che rappresenta Multi Mapping Ltd. come cartografo dell’International travel map of Syria, scale 1:850,000 stampatore Designatore di relazione registrato in congiunzione a un identificatore che rappresenta William Caxton come manifattura di Here begynneth the table of the rubryshys of the boke of the fayt of armes and of chyualrye, una manifestazione di un’espressione inglese del Livre des faits d’armes et de chevalerie di Christine de Pisan ente responsabile Designatore di relazione registrato in congiunzione a un identificatore che rappresenta il Canadian Lesbian and Gay History Network come ente editore della Canadian Lesbian and Gay History Network newsletter compositore conduttore Designatore di relazione registrato in congiunzione a un identificatore e al punto d’accesso autorizzato che rappresentano Victoria Bond come compositore e conduttore di una registrazione audio di un’interpretazione del The frog prince Se nessun termine elencato nell’appendice I è appropriato o sufficientemente specifico, si utilizza un altro termine conciso per indicare la natura della relazione. 350

9.3.1 Persone, famiglie ed enti associati a un’opera Le persone, famiglie ed enti associati a un’opera sono principalmente creatori (RDA 19.0). Le informazioni sui creatori si desumono dalle formulazioni che compaiono nelle fonti d’informazione preferite nelle risorse che materializzano l’opera. Se queste formulazioni sono ambigue o insufficienti si utilizzano le seguenti fonti d’informazione (in quest’ordine di preferenza): a) altre formulazioni che compaiono in maniera preminente sulle risorse; b) informazioni che compaiono solo nel contenuto delle risorse (per esempio, il testo di un libro, il contenuto sonoro di una registrazione audio); c) altre fonti. Si registra in via principale una persona, famiglia o ente associata a un’opera se è il creatore o se il nome dell’entità è stato utilizzato per costruire il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera (RDA 6.27–6.31; vedi capitolo 5). Un creatore è “una persona, famiglia o ente responsabile della creazione di un’opera” (RDA 19.2.1.1). I creatori includono persone, famiglie o enti responsabili congiuntamente della creazione di un’opera. Ci sono due tipi di responsabilità congiunte: a) creatori che svolgono lo stesso ruolo (per esempio, in una collaborazione tra due scrittori); b) creatori che svolgono ruoli differenti (per esempio, in una collaborazione tra un compositore musicale e un autore di testi). In alcuni casi la selezione, arrangiamento, redazione, ecc., del contenuto per una compilazione ha come risultato la creazione di una nuova opera. Se ciò accade, si può considerare la persona, famiglia o ente responsabile della creazione dell’opera aggregata come creatore della compilazione. In altri casi, la modifica di un’opera preesistente cambia sostanzialmente la natura o il contenuto dell’originale e ha come 351

risultato una nuova opera. Se ciò accade si considera la persona, famiglia o ente responsabile della modifica dell’opera preesistente come creatore della nuova opera. Gli enti si considerano creatori di un’opera (RDA 19.2.1.1.1) se sono responsabili dell’origine, della pubblicazione o causa della pubblicazione di opere che ricadono in una o più delle seguenti categorie: a) opere di natura amministrativa pertinenti a: 1) loro attività interne, procedure, finanze, e/o operazioni; o 2) loro funzionari, staff, e/o membri (per esempio, pubblicazione di annuari); o 3) loro risorse (per esempio, cataloghi, inventari); b) opere che registrano il pensiero collettivo dell’ente (per esempio, rapporti di commissioni, comitati; dichiarazioni ufficiali di politiche esterne, standard); c) opere che registrano le udienze condotte da enti legislativi, giudiziari, governativi o di altra natura; d) opere che riportano l’attività collettiva di: 1) una conferenza (per esempio, atti, raccolte di interventi); o 2) una spedizione (per esempio, risultati di un’esplorazione o di una ricerca); o 3) un evento (per esempio, un’esibizione, fiera, festival) che ricade all’interno della definizione di ente (vedi RDA 18.1.2); a condizione che la conferenza, spedizione o evento siano citati nella risorsa descritta; e) opere che sono il risultato dell’attività collettiva di un gruppo di interpreti nel loro insieme, laddove la responsabilità del gruppo va al di là della mera interpretazione, esecuzione, ecc.; 352

f) opere cartografiche emanate da un ente che non sia meramente responsabile della loro pubblicazione o distribuzione; g) opere giuridiche che rientrano nelle seguenti tipologie: 1) leggi di un’autorità politica; 2) decreti di un capo di stato, capo dell’esecutivo o enti che abbiano potere esecutivo; 3) disegni e progetti di legge; 4) regolamenti amministrativi; 5) costituzioni, statuti, ecc.; 6) procedure giudiziarie; 7) allocuzioni alle giurie, atti d’accusa, atti delle corti e decisioni delle corti; h) opere d’arte individuali e con una denominazione di due o più artisti che agiscono come un ente. Si considerano creatori i funzionari delle amministrazioni pubbliche e dignitari religiosi se sono responsabili dei seguenti tipi di comunicazione ufficiale (RDA 19.2.1.1.2): a) comunicazioni ufficiali di capi di stato, capi di governo, capi di territori occupati o dipendenti o capi di enti internazionali (per esempio, messaggi alle assemblee, proclami, ordini esecutivi); b) comunicazioni ufficiali di papi, patriarchi, arcivescovi, ecc. (per esempio, ordini, decreti, lettere pastorali, bolle papali, encicliche, messaggi ufficiali ai concili, sinodi). Si considera una persona o famiglia come creatore di un seriale se è responsabile del seriale nel suo insieme, non di un singolo o di pochi fascicoli (RDA 19.2.1.1.3). Si può considerare una persona o famiglia come responsabile del seriale nel suo insieme in base alle seguenti indicazioni: a) il nome o parte del nome della persona è nel titolo proprio; b) la persona o la famiglia è l’editore scientifico del seriale; c) i contenuti consistono di opinioni personali; d) l’assenza di un’altra persona, famiglia o ente connessi al seriale. 353

Per esempio: Stone, I. F. (Isidor Feinstein), 1907–1989 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: I.F. Stone’s weekly. Stone era anche l’editore Bolles, Richard Nelson Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: What color is your parachute? Pubblicazione annuale di suggerimenti professionali di Bolles Lehrer, Jonah Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Frontal cortex. Blog Si registra il creatore applicando le tecniche per l’identificazione delle entità che fanno parte di una relazione (identificatore, punto d’accesso autorizzato o descrizione composita); per esempio: Una sola persona responsabile per la creazione dell’opera: Hemingway, Ernest, 1899–1961 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: The sun also rises / by Ernest Hemingway Riverbend Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Baghdad burning : girl blog from Iraq… let’s talk war, politics, and occupation / Riverbend. Blog Kermit, the Frog Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Before you leap : a frog’s-eye view of life’s greatest lessons / by Kermit the Frog Ebert, Roger Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Roger Ebert’s movie yearbook. Compilazione annuale di recensioni cinematografiche e interviste di Ebert 354

Andrews, Emery E., 1894–1976 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Emery E. Andrews papers, 1925–1969 (bulk 1942–1947). Archivio Axel-Lute, Paul Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Same-sex marriage : a selective bibliography of the legal literature / compiled by Paul Axel-Lute Goodman, Alice Nixon in China : an opera in three acts / music by John Adams ; libretto by Alice Goodman. Libretto pubblicato separatamente per l’opera composta da Adams Giovanni Paolo II, Papa, 1920–2005 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: The role of the Christian in the world / Pope John Paul II. Comunicazione non ufficiale Ford, E. B. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: British butterflies / by E.B. Ford ; with 16 colour plates by Paxton Chadwick Lindemans, Micha F. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Encyclopedia mythica. – “Micha F. Lindemans, founder, main contributor, editor & webmaster”– Pagina d’informazioni. Sito web Sutliff, Milton, 1806–1879 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Dissenting opinion of Hon. Milton Sutliff, one of the judges : ex parte Simeon Bushnell : ex parte Charles Langston : on habeas corpus. – Prima del titolo: Supreme Court of Ohio 355

Blunden, Edmund, 1896–1974 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: De bello Germanico : a fragment of trench history / written in 1918 by the Author of Undertones of war. L’autore di Undertones of war è Edmund Blunden Gemmell, Nikki Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: The bride stripped bare : a novel / Anonymous ; with an afterword by the author. L’opera è conosciuta come creazione di Nikki Gemmel Miller, Wade Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Deadly weapon / Wade Miller. Wade Miller è un’identità alternativa, utilizzata congiuntamente da Bill Miller e Bob Wade Rogers, Robert Bruce, 1907– Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Toccata Manhatta / designed, animated, and filmed by R.B. Rogers. Cortometraggio animato Friedlander, Martin Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Stemming vision loss with stem cells / Martin Fried­lander. Video online in streaming di una conferenza scritta e tenuta da Friedlander Brahms, Johannes, 1833–1897 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Symphony no. 4, E minor, for orchestra, op. 98 / by Johannes Brahms. Partitura Beethoven, Ludwig van, 1770–1827 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Divertimento, op. 12, no. 2 / L. van Beethoven ; transcribed for woodwind by George J. Trinkaus 356

Weber, Carl Maria von, 1786–1826 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Aufforderung zum Tanz : Rondo brillant für das Pianoforte, op. 65 / by Carl Maria von Weber ; arranged for orchestra by Hector Berlioz Ornes, Rafael V. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Choral public domain library. Wiki che fornisce accesso gratuito a fogli di musica creati e gestiti da Ornes insieme a molti altri collaboratori Hines, Earl, 1903–1983 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: The indispensable Earl Hines. Raccolta di registrazioni del pianista jazz, con l’accompagnamento di vari musicisti Winehouse, Amy Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Back to black / Amy Winehouse. Canzoni di Winehouse e altri autori, interpretate da Winehouse con l’accompagnamento di musicisti Barrère, Georges, 1876–1944 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Cadenzas for the Flute concerto in G major (K. 313) by Mozart / Georges Barrère Cassatt, Mary, 1844–1926 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Children playing on the beach / Mary Cassatt. Riproduzione fotomeccanica Leonardo, da Vinci, 1452–1519 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Leonardo da Vinci (1452–1519) : an introductory survey. Insieme di 41 diapositive 357

Bewick, Thomas, 1753–1828 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Thomas Bewick : ten working drawing reproductions : shown with impressions of the corresponding engravings. Coppie di tavole montate in 10 raccoglitori numerati, in una cartella all’interno di una custodia Popple, Henry, morto 1743 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Map of the British Empire in America with the French and Spanish settlements adjacent thereto / by Henry Popple Blaeu, Joan, 1596–1673 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Blaeu’s The grand atlas of the 17th century world / introduction, captions, and selection of maps by John Goss ; foreword by Peter Clark. Facsimile di una selezione di carte geografiche tratte dall’Atlas major di Blaeu del 1662 A Physician Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Shall we teach cruelty as an art? / by a Physician. Il nome reale della persona responsabile è sconosciuto The Author of Honesty the best policy Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Plain facts / by the Author of Honesty the best policy. Il nome reale dell’autore di Honesty the best policy è sconosciuto Una sola famiglia responsabile per la creazione di un’opera: Piccolo (Famiglia : Calanovella, Italia) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Archivio storico Famiglia Piccolo di Calanovella / a cura di Anna Maria Corradini. Archivio 358

Querini Stampalia (Famiglia) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Archivio privato della famiglia Querini Stampalia : inventario / a cura di Domenica Viola Carini Venturini, Roberto Zago. Archivio Austen (Famiglia : Austen, Jane, 1775–1817) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Austen papers, 1704–1856 / edited by R.A. Austen-Leigh. Collezione di carte di famiglia pubblicate Barner (Famiglia) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: The Barner family newsletter. – Harrisburg, Pa. : Barner Family Adey (Famiglia : Sydney, N.S.W.) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Fresh from the garden : recipes from Darling Mills / the Adey Family. Ricettario della famiglia che possiede e gestisce il Darling Mills Restaurant Due o più persone, famiglie o enti responsabili per la crea­zione di un’opera, che svolgono lo stesso ruolo: Gumbley, Warren, 1962– Johns, Dilys Law, Garry Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: Management of wetland archaeological sites in New Zealand / Warren Gumbley, Dilys Johns, and Garry Law Hamill, Dorothy Amelon, Deborah Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: A skating life / Dorothy Hamill with Deborah Amelon 359

Tracey, John Paul Bomford, Mary Hart, Quentin Saunders, Glen Sinclair, Ron Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: Managing bird damage to fruit and other horticultural crops / John Tracey, Mary Bomford, Quentin Hart, Glen Saunders, Ron Sinclair Jepson, Willis Linn, 1867–1946 Dempster, Lauramay T., 1905–1997 Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: A flora of California / by Willis Linn Jepson. Dempster è autore del volume 4, parte 2; Jepson di tutte le altre parti Amadei, Filippo, attivo 1690–1730 Bononcini, Antonio Maria, 1677–1726 Handel, George Frideric, 1685–1759 Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: The most favourite songs in the opera of Muzio Scaevola / compos’d by three famous masters. I compositori sono Amadei, Bononcini e Handel Kaufman, Moisés Tectonic Theater Project Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: The Laramie project / by Moisés Kaufman and the members of Tectonic Theater Project. Copione di un’opera teatrale Savage, George A., 1844–1920 Pulsipher, Catherine Savage Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: George A. Savage and Catherine Savage Pulsipher papers, 1916–1963. Archivio

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Short (Famiglia : Ohio) Harrison (Famiglia : Ohio) Symmes (Famiglia: Symmes, John Cleves, 1742–1814) Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: Short-Harrison-Symmes family papers, 1760– 1878 (bulk 1800–1860). Archivio Victoria and Albert Museum Peabody Essex Museum Jaffer, Amin Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: Furniture from British India and Ceylon : a catalogue of the collections in the Victoria and Albert Museum and the Peabody Essex Museum / Amin Jaffer ; assisted in Salem by Karina Corrigan and with a contribution by Robin D. Jones ; photographs by Mike Kitcatt, Markham Sexton and Jeffrey Dykes. – Salem, Massachusetts : Peabody Essex Museum. Gli enti sono considerati creatori Due o più persone, famiglie o enti responsabili per la crea­zione di un’opera, che svolgono ruoli differenti: Shinozaki, Mamoru, 1908–1991 Lim, Yoon Lin Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: My wartime experiences in Singapore / Mamoru Shinozaki ; interviewed by Lim Yoon Lin Boetticher, Budd, 1916–2001 Bogdanovich, Peter, 1939– Fuller, Samuel,1912–1997 Penn, Arthur, 1922– Polonsky, Abraham Sherman, Eric Rubin, Martin, 1947– Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: The director’s event : interviews with five American film-makers : Budd Boetticher, Peter Bogdanovich, Samuel Fuller, Arthur Penn, Abraham Polonsky / by Eric Sherman and Martin Rubin 361

Snoopy, Dr. Schulz, Charles M. (Charles Monroe), 1922–2000 Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: Dr. Snoopy’s advice to pet owners / by Dr. Snoopy ; illustrations by Charles M. Schulz Lloyd Webber, Andrew, 1948– Hart, Charles, 1961– Stilgoe, Richard Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: The phantom of the Opera / music by Andrew Lloyd Webber ; lyrics by Charles Hart ; additional lyrics by Richard Stilgoe Persone, famiglie o enti responsabili per la creazione di una nuova opera basata su un’opera preesistente: Gray, Patsey Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: J.R.R. Tolkien’s The hobbit / dramatized by Patricia Gray Rusch, Kristine Kathryn Smith, Dean Wesley Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: X-men : a novelization / by Kristine Kathryn Rusch and Dean Wesley Smith ; based on the movie written by Christopher McQuarrie and Ed Solomon Bell, Florence Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Great expectations / Charles Dickens ; retold by Florence Bell Marshall, Wayne Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Organ improvisations / Wayne Marshall. Improvvisazioni interpretate da Marshall su canzoni di George Gershwin, Billy Strayhorn, Jule Styne, Vincent Youmans e Leonard Bernstein 362

Elling, Kurt Hobgood, Laurence Amster, Rob Raynor, Michael Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: Live in Chicago / Kurt Elling. – Kurt Elling, vocals; Laurence Hobgood, piano; Rob Amster, bass; Michael Raynor, drums, percussion. Interpretazioni jazz di canzoni di differenti compositori Wuorinen, Charles Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: The magic art : an instrumental masque drawn from works of Henry Purcell, 1977–1978 : in two acts / Charles Wuorinen Sartain, John, 1808–1897 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: The artist’s dream / painted by Geo. H. Comegys ; engraved by J. Sartain Opere di natura amministrativa: Asiatic Society of Bangladesh Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: The constitution of the Asiatic Society of Bangladesh Canadian Botanical Association Canadian Society of Plant Physiologists Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i creatori per: Directory of the Canadian Botanical Association & Canadian Society of Plant Physiologists Opere che registrano il pensiero collettivo dell’ente: Zambia Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: The national conservation strategy for Zambia / prepared by the Government of the Republic of Zam363

bia with assistance from the Conservation for Development Centre of the International Union for Conservation of Nature and Natural Resources (IUCN) Opere che registrano audizioni condotte da enti legislativi, giudiziari, governativi e da altri enti: Australia. Parlamento. House of Representatives. Standing Committee on Legal and Constitutional Affairs Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Inquiry into equal opportunity and equal status for Australian women : public hearings 24–25 July 1990 / House of Representatives Standing Committee on Legal and Constitutional Affairs Opere che riportano l’attività collettiva di una conferenza, spedizione o evento: Annual Workshop on Sea Turtle Biology and Conservation Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Proceedings of the … Annual Workshop on Sea Turtle Biology and Conservation Festival di Salisburgo (1996 : Salisburgo, Austria) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Salzburger Festspiele 20. Juli–31. August 1996. – “Offizielles Programm”– Copertina Biennale di Venezia (35a: 1970 : Venezia, Italia) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Catalogo della 35a Esposizione biennale internazionale d’arte, Venezia Opere che risultano dall’attività collettiva di un gruppo di interpreti: Living Theatre (New York, N.Y.) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore 364

per: Paradise now / collective creation of the Living Theatre ; written down by Judith Malina and Julian Beck. Copione di un’opera creata dal gruppo Coldplay (Gruppo musicale) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Parachutes / Coldplay. Canzoni scritte dai Coldplay e da loro interpretate Red Hot Chili Peppers (Gruppo musicale) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Stadium arcadium / Red Hot Chili Peppers ; music transcriptions by Pete Billman and David Stocker. Canzoni composte dal gruppo rock Red Hot Chili Peppers Opere cartografiche emanate da un ente non responsabile della mera pubblicazione o distribuzione: Ordnance Survey of Ireland Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Cork city street map and index : scale 1:15,000 / Ordnance Survey of Ireland Kansas Geological Survey Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Geothermal map of North America / North American map editors, David D. Blackwell and Maria C. Richards ; map production by the Kansas Geological Survey Leggi: Canada Punto d’accesso autorizzato che rappresenta la giurisdizione emanante per: Canada Corporations Act : chap. 53, R.S.C. 1952, as amended

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Stati Uniti d’America Punto d’accesso autorizzato che rappresenta la giurisdizione emanante per: An Act to Assist in the Conservation of Marine Turtles and the Nesting Habitats of Marine Turtles in Foreign Countries Decreti di capi di stato, di capi dell’esecutivo e di governo: Kazakistan. Presidente (1991– : Nazarbaev) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il capo di stato per: Decrees of the President of the Kazakh Republic, valid as a law Indonesia. Presidente (2004– : Yudhoyono) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il capo di stato per: Peraturan presiden nomor 73 tahun 2005. Decreto presidenziale sul bilancio governativo dell’Indonesia per l’anno fiscale 2006 Disegni e progetti di legge: Australia. Parlamento. House of Representatives Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’ente legislativo per: Second Corporate Law Simplification Bill : second draft Regolamenti amministrativi: Canada Punto d’accesso autorizzato che rappresenta la giurisdizione emanante per: The Queen’s regulations and orders for the Canadian Forces (1994 revision) : issued under the authority of the National Defence Act = Ordonnances et règlements royaux applicables aux Forces canadiennes (révision de 1994) : publiés en vertu de l’autorité conférée par la Loi sur la défense nationale

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Procedure giudiziarie: India Punto d’accesso autorizzato che rappresenta la giurisdizione emanante per: Code of civil procedure, 1908 (5 of 1908), as modified up to the 1st May 1977 Allocuzioni alle giurie, atti d’accusa, procedimenti e decisioni delle corti: International Tribunal for the Prosecution of Persons Responsible for Serious Violations of International Humanitarian Law Committed in the Territory of the Former Yugoslavia since 1991 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il tribunale per: Indictment, Rajic (“Stupni Do”), 23 August 1995 Corte europea dei diritti dell’uomo Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il tribunale per: Case of Foti and others, 4/1981/43/68–71 : judgment Opere d’arte individuali di due o più artisti che agiscono come un ente: Critical Art Ensemble Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Molecular invasion Seekers of Lice Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Quandries Pierre et Gilles Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: Maison de poupée General Idea Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il creatore per: No mean feet 367

Comunicazioni ufficiali: Stati Uniti d’America. Presidente (1993–2001 : Clinton) Clinton, Bill, 1946– Punti d’accesso autorizzati che rappresentano il titolare della carica e la persona che emanano la comunicazione per: Additional steps with the continuing human rights and humanitarian crisis in Kosovo : message from the President of the United States transmitting a report on developments concerning the national emergency with regards to Kosovo as described and declared in Executive Order 13088 of June 9, 1998, pursuant to 50 U.S.C. 1703(c). Comunicazione ufficiale del Presidente Bill Clinton Francia. Monarchia (1774–1792 : Luigi XVI) Luigi XVI, Re di Francia, 1754–1793 Punti d’accesso autorizzati che rappresentano il titolare della carica e la persona che emanano la comunicazione per: Proclamation du roi, pour la conservation des forêts & bois: du 3 novembre 1789. Comunicazione ufficiale del re Luigi XVI Hong Kong. Governatore (1992–1997 : Patten) Patten, Chris, 1944– Punti d’accesso autorizzati che rappresentano il titolare della carica e la persona che emanano la comunicazione per: Hong Kong : today’s success, tomorrow’s challenges : address by the Governor, the Right Honourable Christopher Patten at the opening of the 1993/1994 session of the Legislative Council, 6 October, 1993. Comunicazione ufficiale Chiesa cattolica. Papa (1939–1958 : Pio XII) Pio XII, Papa, 1876–1958 Punti d’accesso autorizzati che rappresentano il titolare della carica e la persona che emanano la comunicazione per: Fulgens Corona : on the Marian Year and the dogma of the Immaculate Conception / encyclical letter of Pius XII. Comunicazione ufficiale 368

Francescani. Ministro Generale (1947–1952 : Perantoni) Perantoni, Pacifico M., 1895–1982 Punti d’accesso autorizzati che rappresentano il titolare della carica e la persona che emanano la comunicazione per: Our vocation as children of Saint Francis : being the encyclical letter Divina Providentia of the Most Rev. Fr. General Pacific M. Perantoni, O.F.M. Comunicazione ufficiale United Hebrew Congregations of the British Empire. Rabbino capo (1913–1946 : Hertz) Hertz, Joseph H., 1872–1946 Punti d’accesso autorizzati che rappresentano il titolare della carica e la persona che emanano la comunicazione per: Civilian morale: grave warning : and the Chief Rabbi’s Passover letter / by the Chief Rabbi. Comunicazione ufficiale di Joseph H. Hertz, rabbino capo dell’United Hebrew Congregations of the British Empire Chiesa cattolica. Arcidiocesi di St. Paul and Minneapolis. Arcivescovo (1995–2008 : Flynn) Flynn, Harry J., 1933– Punti d’accesso autorizzati che rappresentano il titolare della carica e la persona che emanano la comunicazione per: In God’s image : a pastoral letter on racism = A imagen y semejanza de Dios : carta pastoral acerca del racismo / Harry J. Flynn. Lettera pastorale dell’Arcivescovo di St. Paul and Minneapolis Se il punto d’accesso che rappresenta l’opera è costruito ricorrendo al punto d’accesso di una persona, famiglia o ente, esso è un elemento essenziale nella registrazione delle relazioni tra quell’opera e persone, famiglie ed enti associati (RDA 19.3). L’altra persona, famiglia o ente associato a un’opera è una persona, famiglia o ente associato a un’opera con una relazione differente da quella di creatore (RDA 19.3.1). Questo elemento comprende: 369

• • • • • •

persone alle quali è indirizzato un carteggio persone dedicatarie di una miscellanea registi, operatori cinematografici, ecc. enti sponsor agenzie di produzione istituzioni che ospitano un’esibizione o evento.

Per esempio: Macmillan, Alexander, 1818–1896 Ellis, Frederick Startridge, 1830–1901 Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i destinatari per: The Rossetti-Macmillan letters : some 133 unpublished letters written to Alexander Macmillan, F.S. Ellis, and others, by Dante Gabriel, Christina, and William Michael Rossetti, 1861–1889 / edited, with an introduction and notes, by Lona Mosk Packer Brook, Barry S. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta la persona onorata dall’opera per: Music in the classic period : essays in honor of Barry S. Brook / [edited by] Allan W. Atlas Lot, Ferdinand, 1866–1952 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il dedicatario dell’opera per: Mélanges d’histoire du Moyen Âge / offerts à Ferdinand Lot par ses amis et ses élèves American Geological Institute Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’ente associato all’opera per: Dictionary of mining, mineral, and related terms / compiled by the American Geological Institute. Canadian Wildlife Service. Migratory Birds Conservation Division Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’ente associato all’opera per: Directory of Canadian ornithologists = Répertoire des ornithologistes canadiens. – Gatineau, QC : Environment Canada, [2000] – “Compiled by the 370

Migratory Birds Conservation Division of the Canadian Wildlife Service, with assistance from the Society of Canadian Ornithologists”– Home page in inglese. Sito web Cleveland Museum of Art Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’istituzione organizzatrice per: Fifty years of modern art, 1916–1966 / Edward B. Henning. – Cleveland, Ohio : Cleveland Museum of Art. Catalogo di una mostra organizzata al museo Nazioni Unite. Segretariato Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’ente depositario per: Treaty series : treaties and international agreements registered or filed and recorded with the Secretariat of the United Nations Festival di Salisburgo Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’istituzione organizzatrice per: Die Salzburger Liederabende, 1956– 1965 / Dietrich Fischer-Dieskau, Gerald Moore. Canzoni di vari compositori interpretate da Fischer-Dieskau, baritono, e Moore, pianoforte, registrate dal vivo ai Festival di Salisburgo tra il 1956 e il 1965 European Monitoring Centre on Racism and Xenophobia Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’ente promotore per: Policing racist crime and violence : a comparative analysis / prepared by Robin Oakley on behalf of the EUMC Lee, Ang, 1954– McMurtry, Larry Ossana, Diana Schamus, James, 1959– Prieto, Rodrigo Focus Features River Road Entertainment (Ditta) Punti d’accesso autorizzati che rappresentano altre persone ed enti associati all’opera per: Brokeback Mountain / Focus Features and River Road Entertainment ; directed by 371

Ang Lee ; screenplay by Larry McMurtry & Diana Ossana ; producers, Diana Ossana, James Schamus. – Credits: Director of photography, Rodrigo Prieto ; art director, Laura Ballinger ; edited, Geraldine Peroni, Dylan Tichenor ; music, Gustavo Santaolalla ; costume designer, Marit Allen ; production designer, Judy Becker. I particolari punti d’accesso registrati riflettono le scelte compiute dall’agenzia che crea i dati. Società italiana di gastroenterologia Associazione italiana per lo studio del fegato Punti d’accesso autorizzati che rappresentano l’ente editore dell’opera per: Digestive and liver disease : official journal of the Italian Society of Gastroenterology and the Italian Association for the Study of the Liver

9.3.2 Relazione tra contributore ed espressione Il secondo tipo di relazione presa in esame è quella tra i contributori e le espressioni. Il contributore è una “persona, famiglia o ente che contribuisce alla realizzazione di un’opera a livello di espressione” (RDA 20.2.1.1). Si desumono le informazioni su persone, famiglie ed enti associati a un’espressione dalle formulazioni sulle fonti d’informazione preferite nelle risorse in cui si materializza l’espressione. Se queste sono ambigue o insufficienti, si utilizzano le seguenti fonti d’informazione (in quest’ordine di preferenza): a) altre formulazioni che compaiono in maniera preminente sulla risorsa; b) informazioni che compaiono solo nel contenuto della risorsa (per esempio, il testo di un libro, il contenuto sonoro di una registrazione audio); c) altre fonti. Se la risorsa descritta è una risorsa aggregata che contiene due o più espressioni e ciascuna espressione è associata a differenti persone, famiglie o enti, si registrano le persone, famiglie ed enti associati a ciascuna espressione (RDA 20.1.2). 372

I contributori includono curatori, traduttori, arrangiatori di musica, interpreti, ecc. In alcuni casi, un’espressione consiste di un’opera primaria accompagnata da commento, illustrazioni, parti musicali aggiuntive, ecc. Se ciò accade, si considerano gli estensori del commento, illustratori, compositori di parti aggiuntive, ecc. come contributori; per esempio: Curatore Borchardt, Julian, 1868–1932 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il curatore per: The people’s Marx : abridged popular edition of the three volumes of Capital / edited by Julian Borchardt ; translated by Stephen L. trask Blackwell, David D. Richards, Maria C. Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i curatori per: Geothermal map of North America / North American map editors, David D. Blackwell and Maria C. Richards ; map production by the Kansas Geological Survey Goss, Charles Mayo, nato nel 1899 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il curatore per: Anatomy of the human body / by Henry Gray. – 25th edition / edited by Charles Mayo Goss Committee on Women’s Studies in Asia Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il curatore per: Changing lives : life stories of Asian pioneers in women’s studies / edited by the Committee on Women’s Studies in Asia ; foreword by Florence Howe Arneil, Barbara Deveaux, Monique Dhamoon, Rita, 1970– Eisenberg, Avigail I., 1962– Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i curatori 373

per: Sexual justice/cultural justice : critical perspectives in political theory and practice / edited by Barbara Arneil, Monique Deveaux, Rita Dhamoon and Avigail Eisenberg Jonas, Wayne B. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il curatore per: Mosby’s dictionary of complementary and alternative medicine / editorial consultant, Wayne B. Jonas Atlas, Allan W. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il curatore per: Music in the classic period : essays in honor of Barry S. Brook / [edited by] Allan W. Atlas Payne, Claire Bowker, James M. Reed, Patrick C. Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i curatori della compilazione per: The economic value of wilderness : proceedings of the conference, Jackson, Wyoming, May 8–11, 1991 / compilers, Claire Payne, J.M. Bowker, Patrick C. Reed Dionne, René, 1929– Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il curatore per: Anthologie de la littérature franco-ontarienne des origines à nos jours / [compilé par] René Dionne Rousset, Jean Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il curatore per: Anthologie de la poésie baroque française / textes choisis et présentés par Jean Rousset Perigault de Ortíz, Tilsia Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il curatore per: A compilation of the messages and papers of the Presidents, 1789–1902 / by James D. Richardson 374

Momigliano, Eucardio, nato nel 1888 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il curatore per: Tutte le encicliche dei sommi pontefici / raccolte e annotate da Eucardio Momigliano Armonizzatore Stevens, William Arnold, 1839–1910 Burton, Ernest DeWitt, 1856–1925 Punti d’accesso autorizzati che rappresentano gli armonizzatori per: A harmony of the Gospels for historical study : an analytical synopsis of the four Gospels / by Wm. Arnold Stevens and Ernest DeWitt Burton Swanson, Reuben J. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’armonizzatore per: The horizontal line synopsis of the Gospels / Reuben J. Swanson Ponsonby, Reginald G. (Reginald Gordon) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’armonizzatore per: The life of Our Lord / compiled from the Gospels of the four Evangelists and presented in the very words of the Scriptures as one continuous narrative by Reginald G. Ponsonby ; with a preface by Sir Wilfred Grenfell Estensore del commento aggiunto Whiston, Robert Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’estensore del commento aggiunto per: Demosthenes : with an English commentary / by Robert Whiston Bellinger, Carl-Hermann, 1935– Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’estensore del commento aggiunto per: Wohnungsbindungsgesetz : Textausgabe mit Verwaltungsvorschriften des Landes Nordhein-Westfalen und Kommentar / von CarlHermann Bellinger 375

Burian, Peter, 1943– Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’estensore del commento aggiunto per: Ion / Euripides ; translated by W.S. Di Piero ; introduction, notes, and commentary by Peter Burian Cobb, Margaret G. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’estensore del commento aggiunto per: Debussy’s letters to Inghelbrecht : the story of a musical friendship / annotated by Margaret G. Cobb ; translations by Richard Miller Feaster, Patrick, 1971– Giovannoni, David Punti d’accesso autorizzati che rappresentano gli estensori del commento aggiunto per: Actionable offenses : indecent phonograph recordings from the 1890s. – Program, historical, and biographical notes, with discographical information and bibliographical references, and transcripts of the performances, all in English, by Patrick Feaster and David Giovannoni (58 pages : illustrations (some coloured), portraits) inserted in container. Compilazione in compact disc di esibizioni e recite di spettacoli registrati tra il 1892 e il 1900 Lambourne, Nigel, 1919– Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’estensore del commento aggiunto per: Renoir : paintings, drawings, lithographs, and etchings / selected and introduced by Nigel Lambourne Bayes, Walter (Walter John), 1869–1956 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’estensore del commento aggiunto per: The landscapes of George Frederick Watts. Autore del commento, Walter Bayes, citato nell’elenco dei contenuti

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Wynberg, Simon, 1955– Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’estensore del commento aggiunto per: Concert works for guitar / Giulio Regondi ; in reprints of the first editions with historical notes and a commentary by Simon Wynberg. Partitura Del Mar, Jonathan Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’estensore del commento aggiunto per: Concerto for violoncello and orchestra in E minor, op. 85 : Royal College of Music London MS 402 / Edward Elgar ; introduction by Jonathan Del Mar ; foreword by Steven Isserlis. Facsimile di partitura manoscritta Compositore di accompagnamento aggiunto Kelley, Daniel Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il compositore di musica aggiunta per: Syrinx : for flute and piano : flute solo / Claude Debussy ; with piano accompaniment by Daniel Kelley Pilati, Mario, 1903–1938 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il compositore di musica aggiunta per: Caprices, op. 1 / Paganini ; with piano accompaniment by Mario Pilati Schumann, Robert, 1810–1856 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il compositore di musica aggiunta per: Sechs Sonaten für Violine solo / von Joh. Seb. Bach ; herausgegeben von J. Hellmesberger ; Klavierbegleitung von Robert Schumann Abramson, Robert M. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il compositore del sottofondo musicale per: The Countess Cathleen / W.B. Yeats ; incidental music composed by Robert M. Abramson. Registrazione audio di un’interpretazione dello spettacolo 377

Illustratore Irving, James Gordon Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’illustratore per: Birds : a guide to the most familiar American birds / by Herbert S. Zim and Ira N. Gabrielson ; illustrated by James Gordon Irving Dulac, Edmund, 1882–1953 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’illustratore per: Stories from the Arabian nights / retold by Laurence Housman ; with drawings by Edmund Dulac Bishop, Nic, 1955– Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’illustratore per: Red-eyed tree frog / story by Joy Cowley ; illustrated with photographs by Nic Bishop Chadwick, Paxton Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’illustratore per: British butterflies / by E.B. Ford ; with 16 colour plates by Paxton Chadwick Weir, Harrison, 1824–1906 Greenaway, John, 1816–1890 Punti d’accesso autorizzati che rappresentano gli illustratori per: Three hundred and fifty Aesop’s fables / literally translated from the Greek by Geo. Fyler Townsend ; with one hundred and fourteen illustrations, designed by Harrison Wier, and engraved by J. Greenaway Nature Photographers Ltd. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’illustratore per: Field guide to the trees of Britain, Europe, and North America / Andrew Cleave ; photographs by Nature Photographers Ltd.

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Traduttore Edmonds, Rosemary Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il traduttore per: Fathers and sons / Ivan Turgenev ; translated by Rosemary Edmonds Kapari, Jaana, 1955– Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il traduttore per: Harry Potter ja Azkabanin vanki / J.K. Rowling ; suomentanut Jaana Kapari Heaney, Seamus, 1939– Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il traduttore per: Beowulf : a new verse translation / Seamus Heaney Cruse, Mark Hoogenboom, Hilde Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i traduttori per: The memoirs of Catherine the Great / a new translation by Mark Cruse and Hilde Hoogenboom Buddhist Text Translation Society Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il traduttore per: Relatos sobre la vida del venerable maestro Hsuan Hua / compilado por la Bhikşuņī Heng Yin ; traducido al español por la Sociedad de Traducción de Textos Budistas Lauzières, Achille de Louis, D. Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i traduttori per: Carmen : opéra en 4 actes / de Henri Meilhac et Ludovic Halévy ; musique de Georges Bizet ; traduction italienne de A. de Lauzières ; traduction allemande de D. Louis. Partitura vocale Brunse, Niels Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il tradut379

tore per: Les misérables / musical af Alan Boubil og Claude-Michel Schönberg ; tekst, Herbert Kretzmer ; oversaettelse, Nielse Brunse. Registrazione audio del musical interpretato nella traduzione danese dell’originale francese Taverner, Richard, 1505?–1575 Jacobs, Henry Eyster, 1844–1932 Punti d’accesso autorizzati che rappresentano il traduttore e il curatore per: The Augsburg Confession / translated from the Latin, in 1536, by Richard Taverner ; with variations of the English translations, directly or indirectly dependent thereon ; edited for the use of the Joint Committee of the General Council, the General Synod, and the United Synod of the South, charged with the preparation of a revided translation, by Henry E. Jacobs Arrangiatore, trascrittore, ecc., di musica Price, Florence, 1887–1953 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’arrangiatore di musica per: Peter go ring dem bells : Negro spiritual / arranged by Florence B. Price Trinkaus, George J., 1878–1960 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’arrangiatore di musica per: Divertimento, op. 12, no. 2 / L. van Beethoven ; transcribed for woodwind by George J. Trinkaus Berlioz, Hector, 1803–1869 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’arrangiatore di musica per: Aufforderung zum Tanz : Rondo brillant für das Pianoforte, op. 65 / by Carl Maria von Weber ; arranged for orchestra by Hector Berlioz

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Interprete Baez, Joan Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’interprete per: Any day now : Bob Dylan’s songs / sung by Joan Baez Ruiz, Adrian, 1937– Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’interprete per: Adrian Ruiz plays Niels Gade and Christian Sinding Dion, Céline Anastacia, 1968– Cher, 1946– Shakira Dixie Chicks (Gruppo musicale) Nicks, Stevie Punti d’accesso autorizzati che rappresentano gli interpreti per: Divas Las Vegas : a concert to benefit the VH1 Save the Music Foundation. Canzoni di vari compositori interpretate da Celine Dion, Anastacia, Cher, Shakira, Dixie Chicks e Stevie Nicks Chieftains Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’interprete per: Bonaparte’s retreat. Motivi e Canzoni folk di vari compositori interpretati dalla band The Chieftains Blind Boys of Alabama Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’interprete per: If I had a hammer / Blind Boys of Alabama. Musica tradizionale gospel-soul intepretata dal gruppo The Blind Boys of Alabama St. Paul Chamber Orchestra Davies, Dennis Russell Punti d’accesso autorizzati che rappresentano gli interpreti per: Sinfonia in G minor, op. 6, no. 6 / Johann 381

Christian Bach. Symphony in G / Michael Haydn. Cassation in D, K. 62° / Wolfgang Amadeus Mozart. Tutti interpretati dalla Saint Paul Chamber Orchestra, diretta da Dennis Russell Davies Kubelík, Rafael, 1914–1996 Chicago Symphony Orchestra Dorati, Antal Minneapolis Symphony Orchestra Punti d’accesso autorizzati che rappresentano gli interpreti per: Concerto grosso no. 1 : for string orchestra with piano obbligato / Bloch. Spirituals : for string choir and orchestra / Gould. Prima opera interpretata da Rafael Kubelik che dirige la Chicago Symphony Orchestra. Seconda opera interpretata da Antal Dorati che dirige la Minneapolis Symphony Orchestra Mikulaş, Peter, 1954– Slovenská filharmónia. Zbor Symfonický orchester Ĉs. Rozhlasu v Bratislave Slovák, Ladislav, 1919–1999 Punti d’accesso autorizzati che rappresentano gli interpreti per: Symphony no. 13: “Babi Yar” / Shostakovich. Interpretata da Peter Mikulaŝ, basso ; Slovak Philarmonic Chorus; Czecho-Slovak Radio Symphony Orchestra (Bratislava); Ladislav Slovák, direttore Edmonton Symphony Orchestra Mayer, Uri, 1946– Punti d’accesso autorizzati che rappresentano gli interpreti per: Orchestral suites of the British Isles. Opere di vari compositori interpretate dalla Edmonton Symphony Orchestra, diretta da Uri Mayer Ledger, Heath, 1979–2008 Cardellini, Linda, 1975– Faris, Anna, 1976– Hathaway, Anne, 1982– Punti d’accesso autorizzati che rappresentano gli inter382

preti per: Brokeback Mountain / Focus Features and River Road Entertainment ; directed by Ang Lee ; screenplay by Larry McMurtry & Diana Ossana ; producers, Diana Ossana, James Schamus. – Cast: Heath Ledger, Jake Gyllenhaal, Linda Cardellini, Anna Faris, Anne Hathaway, Michelle Williams, Randy Quaid. I particolari punti d’accesso registrati riflettono le scelte compiute dall’agenzia che crea i dati Compilatore di compilazioni di leggi Lumley, W. G. (William Golden), 1802–1878 Lumley, Edmund Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i curatori della compilazione per: The public health acts / annotated by William Golden Lumley and Edmund Lumley Altri contributori Albanese, Denise Haselkom, Anne M. Gross, Janet S. (Janet Sussman), 1944– Pauley, Caren A. (Caren Altchek) Punti d’accesso autorizzati che rappresentano gli altri contributori per: The instruction of a Christen woman / Juan Luis Vives ; coordinating editors, Virginia Walcott Beauchamp, Elizabeth H. Hageman, and Margaret Mikesell ; contributing editors, Sheila Folliott and Betty S. Travitsky ; other contributors, Denise Albanese, Anne M. Haselkorn, Janet S. Gross, and Caren A. Pauley Feistner, Kelly Halverson, Janet Yunag, Lori Matheson, Greg Dee, David Delinski, George Warren, Alden 383

Punti d’accesso autorizzati che rappresentano gli altri contributori per: South Florida Everglades : satellite image map / U.S. Department of the Interior, U.S. Geological Survey ; authors: John W. Jones, Jean-Claude Thomas and Gregory B. Desmond ; other contributors: Kelly Feistner, Janet Halverson, Lori Yunag, Greg Matheson, David Dee, George Delinski, Alden Warren Russotto, Ellen Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’altro contributore per: Esteban Vicente / by Elizabeth Frank ; chronology and appendices by Ellen Russotto Daugherty, Ruth A. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’altro contributore per: John Wesley : holiness of heart & life / Charles Yrigoyen, Jr. ; with study guide by Ruth A. Daugherty Isserlis, Steven, 1958– Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’altro contributore per: Concerto for violoncello and orchestra in E minor, op. 85 : Royal College of Music London MS 402 / Edward Elgar ; introduction by Jonathan Del Mar ; foreword by Steven Isserlis. Facsimile di una partitura manoscritta

9.3.3 Relazione tra persone, famiglie ed enti e una manifestazione Il capitolo 21 di RDA fornisce linee guida e istruzioni per la registrazione di relazioni con persone, famiglie ed enti associati a una manifestazione: produttori (RDA 21.2), editori (RDA 21.3), distributori (RDA 21.4), manifatture (RDA 21.5) e altre persone, famiglie o enti associati a una manifestazione (RDA 21.6). Le informazioni da registrare si desumono dalle fonti d’informazione preferite nella risorsa descritta; se esse sono insufficienti, si utilizzano (in quest’ordine di preferenza):

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a) altre formulazioni che compaiono in maniera preminente sulla risorsa; b) informazioni che compaiono solo nel contenuto della risorsa (per esempio, il testo di un libro, il contenuto sonoro di una registrazione audio); c) altre fonti. Se la risorsa descritta è una risorsa aggregata, che contiene due o più manifestazioni e ciascuna manifestazione è associata a differenti persone, famiglie o enti, si registrano le persone, famiglie ed enti associati a ciascuna manifestazione. Produttore, editore, distributore, manifattura e altre persone, famiglie o enti associati si registrano se considerati importanti per l’accesso alla risorsa. Si applicano le linee guida per la registrazione delle relazioni con persone, famiglie ed enti associati alla risorsa. Il produttore di una risorsa in forma non pubblicata è “una persona, famiglia o ente responsabile dell’iscrizione, fabbricazione, costruzione, ecc., di una risorsa in forma non pubblicata” (RDA 21.2.1.1); per esempio: Hitchman, Robert Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il produttore per: Vessels on the Northwest coast between Alaska and California--1543–1811 / J. Neilson Barry. – [Luogo di produzione non identificato]: Robert Hitchman, 1952. – Copia carbone dattiloscritta: “copied from Doctor Barry’s typescript by Robert Hitchman, April 27, 1952” Middleton, R. Hunter (Robert Hunter), 1898–1985 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il produttore per: The large water spaniel. – [Stati Uniti d’America?] : R. Hunter Middleton, [tra il 1960 e il 1969?]. – 1 stampa: incisione xilografica in bianco e nero ; cm 5 x 8 su foglio di cm 11 x 15. Stampa moderna realizzata da R. Hunter Middleton, da una xilografia a facsimile di Thomas Bewick (1753–1828)

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Edison, Thomas A. (Thomas Alva), 1847–1931 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il produttore per: Annabella / prodotto da Thomas A. Edison. – [Stati Uniti d’America?] : Thomas A. Edison, 1897. Film d’epoca Grainger, Percy, 1882–1961 Cross, Burnett Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il produttore per: Sliding pipe free music invention / Percy Grainger, Burnett Cross. – [Luogo di produzione non identificato] : Percy Grainger : Burnett Cross, 1946. Strumento musicale sperimentale Weequahic High School (Newark, N.J.) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il produttore per: Bookends made with bricks from the house in which Stephen Crane was born / prepared by industrial arts students in Weequahic High School, Newark, New Jersey. – [Newark, New Jersey?] : Industrial Arts Students in Weequahic High School, [1940?]. – Iscrizione: “These bookends were constructed from bricks taken from the house in which Stephen Crane was born, 14 Mulberry Place, Newark, N.J., at its demolition in October, 1940” Un editore è una “persona, famiglia o ente responsabile per la pubblicazione, diffusione o emissione di una risorsa” (RDA 21.3.1.1); per esempio: Northern Prairie Wildlife Research Center Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’editore per: Tiger beetles of the United States / coordinated by W. Wyatt Hoback and John J. Riggins. – Jamestown, ND : Northern Prairie Wildlife Research Center, [2001]– . Sito web in aggiornamento American Association of Petroleum Geologists Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’editore per: Geothermal map of North America / North American map editors, David D. Blackwell and Maria C. Richards ; 386

map production by the Kansas Geological Survey. – Tulsa, OK : American Association of Petroleum Geologists, 2004. Carta geografica da appendere Sizemore Enterprises Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’editore per: Stanwood area and Camano Island street map. – SedroWoolley, Washington : Published by Sizemore Enterprises in conjunction with the Stanwood & Camano Island Chambers of Commerce, [2003] Chard, Thomas, morto 1624 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’editore per: A very fruitfull exposition of the commaundements by way of questions and answeres for greater plainnesse : together with an application of euery one to the soule and conscience of man : profitable for all, and especially for them that (beeing not otherwise furnished) are yet desirous both to see themselues and to deliuer to others some larger speech of euerie point that is but briefely named in the shorter catechismes / by Geruase Babington ; whereunto is newely annexed a table, conteyning the principall matters in this booke. – At London : Printed by Henrie Midleton for Thomas Charde, 1586 Kelmscott Press Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’editore per: The poetical works of Percy Bysshe Shelley. – Hammersmith : Kelmscott Press, 1895 Farmhouse Press Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’editore per: A train / Jim Koss. – Seattle : Farmhouse Press, [1996]. Libro d’artista in copia unica Women’s Studio Workshop Paradise Press Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’editore per: The Queen of Wands : a paper sculpture / Susan E. King. 387

– Rosendale, NY : Women’s Studio Workshop ; Santa Monica, CA : Paradise Press, [1993] (Rochester, New York : Printed offset by Paul Muhly at Visual Studies Workshop Press, [data di manifattura non identificata]). Costruzione in carta distribuita in una busta di plastica con due schede con informazioni sulla pubblicazione e le istruzioni per l’uso Milton Bradley Company Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’editore per: Scrabble crossword game. – Deluxe edition. – Springfield, MA : Milton Bradley Company, [1989]. Gioco da tavolo Currier & Ives Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’editore per: Woodcock shooting / from nature and on stone by F.F. Palmer ; lith. of N. Currier N.Y. – New York : Currier & Ives, [1852]. Litografia Australian National Parks and Wildlife Service Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’editore per: Australian macropods. – Canberra, ACT : Produced by Australian National Parks and Wildlife Service, [1985]. Insieme di quattro poster; il Service è l’editore Una manifattura è “una persona, famiglia o ente responsabile per la stampa, duplicazione, fusione, ecc., di una risorsa in forma pubblicata” (RDA 21.5.1.1); per esempio: Columbia Music Video (Ditta) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta la manifattura per: The blues, a musical journey / Vulcan Productions and Road Movies Production in association with Cappa Productions & Jigsaw Productions ; series producer, Alex Gibney. – New York : Sony Music Entertainment, [2003] ([Luogo della manifattura non identificato] : Manufactured by Columbia Music Video, [data della manifattura non identificata]). Insieme di sette DVD 388

Middleton, Henry, morto 1587 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il tipografo per: A very fruitfull exposition of the commaundements by way of questions and answeres for greater plainnesse : together with an application of euery one to the soule and conscience of man : profitable for all, and especially for them that (beeing not otherwise furnished) are yet desirous both to see themselues and to deliuer to others some larger speech of euerie point that is but briefely named in the shorter catechismes / by Geruase Babington ; whereunto is newely annexed a table, conteyning the principall matters in this booke. – At London : Printed by Henrie Midleton for Thomas Charde, 1586 Worde, Wynkyn de, morto 1534? Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il tipografo per: Here begynneth the lyf of Saint Katherin of Senis the Blessid Virgin. – [Luogo di pubblicazione non identificato] : [editore non identificato], [data di pubblicazione non identificata] (Emprynted at Westemynster : By Wynkyn de Worde, [1492?]) Grabhorn Press Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il tipografo per: San Francisco, old & new / written by Marion Brown and pictured by Jean Williamson. – [Luogo di pubblicazione non identificato] : [editore non identificato], [data di pubblicazione non identificata] (San Francisco : Printed by the Grabhorn Press, 1939) Muhly, Paul Visual Studies Workshop. Press Punto d’accesso autorizzato che rappresenta i tipografi per: The Queen of Wands : a paper sculpture / Susan E. King. – Rosendale, NY : Women’s Studio Workshop ; Santa Monica, CA : Paradise Press, [1993] (Rochester, New York : Printed offset by Paul Muhly at Visual Studies Workshop Press, [data di manifattura non identificata]). Costruzione in carta distribuita in una busta di plastica con 389

due schede con informazioni sulla pubblicazione e le istruzioni per l’uso Heliotype Printing Co. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il tipografo per: Central Virginia / from the map prepared by authority of the Hon. Secretary of War ; under the direction of A.A. Humphreys, Chief of Engineers, U.S.A. ; by N. Michler, Major of Engineers. – [Stati Uniti d’America] : [editore non identificato], [1870s?] (Boston : Heliotype Printing Co., [data della manifattura non identificata]) L’altra persona, famiglia o ente associato alla manifestazione è “una persona, famiglia o ente diversi da un produttore, editore, distributore o manifattura associate a una manifestazione” (RDA 21.6.1.1). Altre persone, famiglie o enti associati alla manifestazione includono grafici, preparatori di lastre, ecc.; per esempio: Vignelli, Massimo Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il grafico per: The architecture of Ulrich Franzen : selected works / text by Peter Blake ; foreword by George Weissman ; project descriptions by Ulrich Franzen ; book design by Massimo Vignelli. – Basel ; Boston : Birkhäuser, 1999 Currier, Nathaniel, 1813–1888 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il litografo per: Woodcock shooting / from nature and on stone by F.F. Palmer ; lith. of N. Currier N.Y. – New York : Currier & Ives, [1852]. Litografia Thompson, Edmund, 1897–1974 Hawthorne House (Ditta) Meridien Gravure Company Punti d’accesso autorizzati che rappresentano le altre persone e gli altri enti associati alla manifestazione per : Specimens of printing types / by John Baskerville ; in facsimile with a bibliographical note by Paul Alcorn. – Connecticut 390

: The Columbiad Club, 1939. – “Of one hundred copies issued, seventy are offered for sale … The collotype plates are by the Meridien Gravure Company, typography by Edmund Thompson at Hawthorne House” American Printing House for the Blind (Louisville, Ky.) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il goffratore Braille per: Red book on work incentives : a summary guide to social security and supplemental security income work incentives for people with disabilities / developed by Social Security Administration, Office of Disability, Office of Supplemental Security Income. – [Baltimore, Maryland?] : Social Security Administration, 1998. – “Embossed by American Printing House for the Blind, Louisville, Kentucky”

9.3.4 Relazione tra persone, famiglie ed enti e un item Le istruzioni per la registrazione di persone, famiglie ed enti associati a un item sono trattate nel capitolo 22 di RDA. Le persone associate a un item sono il proprietario, il depositario e qualsiasi altra persona, famiglia o ente associato a un item e si registrano se sono considerate importanti per l’accesso. La relazione verso una singola copia può sussistere, per esempio, tra la copia di un libro con annotazioni manoscritte posseduta da una biblioteca e l’annotatore, tra la copia con dedica dell’autore alla biblioteca e la biblioteca, tra una copia in un fondo librario di una biblioteca e il suo donatore o tra una copia con un timbro di appartenenza e l’ente o la persona che l’aveva posseduta in passato. Se la risorsa descritta è una risorsa aggregata che contiene due o più item e ciascun item è associato a differenti persone, famiglie o enti, si registrano le persone, famiglie ed enti associati a ciascun item; le informazioni da registrare si desumono da qualsiasi fonte (RDA 22.1.1). Il proprietario è “una persona, famiglia o ente che detiene la proprietà giuridica di un item” (RDA 22.2.1.1).

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Ebenezer Reformed Church (Holland, Mich.) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il proprietario di: Ebenezer Reformed Church records, 1867–1979. – [Holland, Michigan] : Ebenezer Reformed Church, 1867–1979. – Proprietà conservata dalla Ebenezer Reformed Church. I Joint Archives of Holland esercitano la funzione di depositari. Collezione archivistica. Dickens, Charles, 1812–1870 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il precedente proprietario di: History of the Indian tribes of North America : with biographical sketches and anecdotes of the principal chiefs / embellished with one hundred and twenty portraits, from the Indian Gallery in the Department of War, at Washington ; by Thomas L. M’Kenney and James Hall. – Philadelphia : Edward C. Biddle, 1836–1844. – Copia proveniente dalla biblioteca appartenuta a Charles Dickens, con il suo ex libris personale e una targhetta sulla quale è scritto: “From the Library of Charles Dickens, Gadshill Place, June 1870”. Insieme di tre volumi Roethke, Theodore, 1908–1963 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il precedente proprietario di: Friday’s child / by Wilfred Watson. – London : Faber and Faber, 1955. – Questa copia è appartenuta a Theodore Roethke e porta la sua firma sul frontespizio. Roethke appose anche una correzione al testo all’interno della sovraccoperta anteriore. Grolier Club. Library Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il precedente proprietario di: The other house / by Henry James. – London : William Heinemann, 1896. – Già posseduta dalla Grolier Club Library, con relativo ex-libris Kissinger, Henry, 1923– Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il donatore di: Palatinatvs Bavariæ. – [Amsterdam] : Apud Ioannem 392

Ianssonium, [tra il 1660 e il 1669?]. – Dono di Henry Kissinger, già Segretario di Stato degli USA. Kissinger ha ricevuto la carta geografica in dono dalla Repubblica federale tedesca Un depositario è “una persona, famiglia o ente che ha il deposito legale di un item” (RDA 22.3.1.1); per esempio: Owens, Virginia Ronzio Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il precedente depositario di: Gilpin tram, Black Hawk, iron mill. – [Luogo di produzione non identificato] : [produttore non identificato], [1898]. Stampa fotografica, collezionata in origine da Richard A. Ronzio e conservata da Virginia Ronzio Owens, fiduciario immobiliare. Acquistato dalla Jefferson County Public Library nel settembre 1996 Joint Archives of Holland Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il depositario di: Ebenezer Reformed Church records, 1867–1979. – [Holland, Michigan] : Ebenezer Reformed Church, 1867– 1979. – Proprietà della Ebenezer Reformed Church. Gli Joint Archives of Holland esercitano la funzione di depositari. Collezione archivistica. Un’altra persona, famiglia o ente associato a un item è una “persona, famiglia o ente diverso dal proprietario o depositario associati a un item” (RDA 22.4.1.1). Altre persone, famiglie o enti associati a un item includono conservatori, rilegatori, restauratori, postillatori, miniatori, ecc. Un elenco più esteso di designatori di relazione tra persone, famiglie ed enti e item è disponibile nell’appendice I.5 (l’elenco può essere integrato dall’agenzia che crea i dati); per esempio: Brock, David Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il rilegatore per: I dream Atget / Susan E. King. – Los Angeles : Paradise Press, 1997. – “Letterpress printed in an edition of seventeen. The paper is Stonehenge, the type is Greeting 393

Monotone. The photographs are Polaroid transfers printed on silk by the artist. The binding is by David Brock in San Diego”– Colophon Kreger, David J. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il raccoglitore per: Berlin Wall portion. – [Berlin, Germany] : [produttore non identificato], [1961?] – Raccolto da S. Sgt. David J. Kreger in Karl Marx Strasse e a Duppel (block W8) nell’estate 1990 Reitz, Ralph B. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il raccoglitore per: 100 botanical specimens from Meadville and vicinity / collected and presented to Allegheny College, by Ralph B. Reitz. – [Pennsylvania] : Ralph B. Reitz, [1889]. Cento esemplari raccolti tra il 1887 e il 1889 in un erbario Bakken, Dick, 1941– Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il dedicatario dell’item per: The Buddha uproar : poems / by John Tagliabue ; with illustrations by Jacqueline McFarland. – San Francisco : Kayak Press, [1967?]. – Una delle 1000 copie stampate da George Hitchcock presso la Kayak Press. La copia porta la dedica dell’autore ed è una copia offerta in dono al poeta Dick Bakken. Santen, Dirck Jansz van, 1637 or 1638–1708 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il miniatore per: Helvetiæ, Rhetiæ & Valesiæ cum omnibus finitimis regionibus tabula, vulgo Schweitzerland. – Amstelodami : Apud Joannem Janssonium, [1649]. – Miniata in oro e acquerello da Dirck Jansz. Carta geografica

9.4 Relazioni tra Opere e Soggetti Le linee guida per la registrazione delle relazioni tra opere e soggetti – pubblicate nel Toolkit a partire dall’aprile 2015 – 394

sono trattate nel capitolo 23 di RDA. In questo capitolo, RDA utilizza una specifica terminologia: oltre a termini definiti secondo il loro normale uso nel testo (opera, punto d’accesso, punto d’accesso autorizzato, designatore di relazione), nel capitolo 23 RDA introduce i termini soggetto e linguaggio semantico identificabile (identifiable subject system). Il soggetto è un “termine, frase, numero di classificazione, ecc. che indica di cosa tratta l’opera” (RDA 23.1.3). Il linguaggio semantico identificabile è “uno standard per i punti d’accesso per soggetto e/o i numeri di classificazione utilizzati dall’agenzia che crea i dati. Può essere utilizzato per determinare i nomi o i termini, altri attributi identificativi e le relazioni che rappresentano il soggetto di un’opera” (RDA 23.1.5). Lo scopo della registrazione di dati relativi al soggetto è consentire all’utente di trovare tutte le opere su un particolare soggetto; perciò è necessario che i dati riflettano tutte le relazioni di soggetto significative, anche se è obbligatorio registrare come minimo solo una relazione di soggetto, che sia applicabile e facilmente accertabile (RDA 23.2 e 23.3). L’espressione relazione di soggetto “si riferisce alla relazione tra un’opera e un identificatore, un punto d’accesso autorizzato e/o una descrizione che indica di che cosa tratta l’opera” (RDA 23.4.1.1). Per la registrazione del soggetto correlato, si applicano le stesse tecniche adottate per le relazioni di opera ed espressione: a) un identificatore (RDA 23.4.1.2.1); b) un punto d’accesso autorizzato (RDA 23.4.1.2.2); e/o c) una descrizione del soggetto correlato (RDA 23.4.1.2.3). Si registra un designatore di relazione appropriato per specificare la natura della relazione (RDA 23.5); per esempio: Nuovo soggettario BNCF: http://thes.bncf.firenze.sbn.it/ termine.php?id=17515 Identificatore per Luoghi francescani, soggetto dell’opera Sulle strade di san Francesco : guida spirituale ai luoghi francescani / Théophile Desbonnets 395

German National Library: http://d-nb.info/ gnd/119545373 Identificatore per Angela Merkel, soggetto dell’opera Frauen, Politik und Medien Medical Subject Headings control number: D011187 Identificatore per Posture, soggetto dell’opera Clinical disorders of balance, posture and gait Integrated Taxonomic Information System serial number: 180693 Identificatore per Cervidae, soggetto dell’opera Szarvasok nyomában és egyéb írások Library of Congress control number: n78096930 Identificatore per Harvard University, soggetto dell’opera The Harvard monthly Il punto d’accesso autorizzato che rappresenta il soggetto correlato può essere un termine o una combinazione di termini di soggetto controllati o un numero di classificazione, in base a quanto specificato in un linguaggio semantico identificabile (RDA 23.4.1.2.2); per esempio: Aquatic animals Punto d’accesso autorizzato nella Sears list of subject headings per il soggetto dell’opera Ugly creatures under water GV1796.F55 Punto d’accesso autorizzato nel Library of Congress Classification System per il soggetto dell’opera Guía del flamenco Literacy Bilingualism Punti d’accesso autorizzati nel Education Resources Information Center thesaurus per i soggetti dell’opera Literacy in the early years and English as an additional language 396

349.73 Punto d’accesso autorizzato nel sistema della Classificazione Decimale Dewey per il soggetto dell’opera An introduction to the American legal system 2:51 Punto d’accesso autorizzato nel sistema della Colon Classification per il soggetto dell’opera Essential Classification In alternativa o in aggiunta all’identificatore e al punto d’accesso autorizzato, RDA prevede che possa essere fornita una descrizione del soggetto dell’opera, in forma strutturata o non strutturata (come quelle che utilizzano parole chiave, un testo libero, una taggatura, ecc.) (RDA 23.4.1.2.3); per esempio: Biografia di Martin Luther King, Jr., che comprende l’infanzia, la leadership, i discorsi più famosi, l’assassinio e le influenze più importanti. Descrizione del soggetto dell’opera Free at last! Lavoro a maglia; modelli; maglioni; Isola di Fair Descrizione del soggetto dell’opera Meg Swansen’s knitting Il documentario racconta la storia dell’automobile elettrica negli Stati Uniti, con particolare attenzione all’EV1 di General Motors. Il film presenta le ragioni per il mancato noleggio o vendita delle automobili negli anni Novanta del secolo scorso, tra cui un marketing sbagliato, prezzi bassi del gas e una scarsa disponibilità al di fuori della California. Descrizione del soggetto dell’opera Who killed the electric car? “Esegesi di Marco 11, 15–19” Descrizione del soggetto dell’opera God’s order vs. the Jewish/Roman social order

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9.4.1 Designatore di relazione Il designatore di relazione è un designatore che indica la natura della relazione tra un’opera e il suo soggetto (RDA 23.5.1.1). Il designatore di relazione si registra con un identificatore, un punto d’accesso autorizzato e/o la descrizione che rappresenta il soggetto dell’opera. Il designatore di relazione fornisce informazioni più precise sulla natura della relazione (per esempio, commentato in o valutazione di) (RDA 23.5.1.1). Si desumono le informazioni sulla relazione di soggetto da qualsiasi fonte (RDA 23.5.1.2); la relazione di soggetto fondamentale prevista da RDA ha per designatore “descritto in” (per esempio: Opera A – descritta in – Opera B), che ha come reciproco “descrizione di” (per esempio, Opera B – descrizione di – Opera A). Si registrano uno o più termini appropriati dell’elenco nell’appendice M per indicare con precisione la natura della relazione descritto in/descrizione di (RDA 23.5.1.3); se nessun termine elencato nell’appendice è appropriato o sufficientemente chiaro, si usa un altro termine conciso; per esempio: Descritto in criticato in Risorsa descritta: Euryanthe / Carl Maria von Weber. Designatore di relazione registrato insieme al punto d’accesso autorizzato per: Euryanthe and Carl Maria von Weber’s dramaturgy of German opera Descrizione di commento su Risorsa descritta: Tingey, Robert J. Commentary on Schematic geological map of Antarctica, scale 1:10,000,000. Designatore di relazione registrato insieme a un identificatore per: Schematic geological map of Antarctica

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9.5 Relazioni tra Opere, Espressioni, Manifestazioni e Item correlati Le istruzioni per la registrazione delle relazioni non primarie61 tra entità del Gruppo 1 sono trattate nei capitoli RDA 24–28: il primo è dedicato alle linee guida che contengono una spiegazione dei termini chiave, gli obiettivi e i principi, gli elementi essenziali, l’utilizzo degli identificatori e dei designatori di relazione e le istruzioni per la registrazione di altri elementi; ciascun capitolo successivo è dedicato rispettivamente alla registrazione delle relazioni tra opere, espressioni, manifestazioni e item. In questa sezione, i termini opera, espressione, manifestazione, item, punto d’accesso, punto d’accesso autorizzato e designatore di relazione sono usati nel senso che hanno nel resto di RDA; i termini opera correlata, espressione correlata, manifestazione correlata e item correlato sono utilizzati con questo significato (RDA 24.1.3): • opera correlata si riferisce a un’opera rappresentata da un identificatore, punto d’accesso autorizzato o descrizione, correlata all’opera descritta (per esempio, un adattamento, commento, supplemento, sequel, parte di un’opera più ampia); • espressione correlata si riferisce a un’espressione rappresentata da un identificatore, punto d’accesso autorizzato o descrizione, correlata all’opera descritta (per esempio, una versione rivista, una traduzione); • manifestazione correlata si riferisce a una manifestazione rappresentata da un identificatore o descrizione, correlata alla risorsa descritta (per esempio, una manifestazione in un formato diverso); • item correlato si riferisce a un item rappresentato da un identificatore o descrizione, correlato alla risorsa descritta (per esempio, un item utilizzato come base per la riproduzione di una microforma).   Per le relazioni primarie, vedi paragrafo 9.2.

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I dati registrati per riflettere le relazioni tra opere, espressioni, manifestazioni e item dovrebbero permettere all’utente di (RDA 24.2): a) trovare opere, espressioni, manifestazioni e item correlati a quelli rappresentati dai dati recuperati in risposta alla ricerca dell’utente; b) comprendere la relazione tra due o più opere, espressioni, manifestazioni o item. Per garantire che i dati creati utilizzando RDA soddisfino questi obiettivi funzionali, i dati dovrebbero riflettere tutte le relazioni bibliografiche significative tra opere, espressioni, manifestazioni e item correlati. Infatti la registrazione delle relazioni non primarie tra opere, espressioni, manifestazioni e item non è obbligatoria (RDA 24.3). Si registra la relazione tra un’opera, espressione, manifestazione o item e un’opera, espressione, manifestazione o item correlati utilizzando le medesime tecniche adottate per le relazioni già viste: punto d’accesso autorizzato (solo per opera ed espressione), identificatore o descrizione dell’opera, espressione, manifestazione o item correlato. Si registra, inoltre, un designatore di relazione appropriato per specificare la natura della relazione tratto dall’appendice J (RDA 24.5). Nel caso l’agenzia che crea i dati scelga l’identificatore per l’opera, espressione, manifestazione o item correlati, esso si fornisce applicando le istruzioni appropriate per ogni entità; per esempio: University of Western Australia law review = ISSN 0042– 0328 ISSN fornito insieme al titolo chiave di un risorsa correlata ISBN 978-1-74146-163-3 ISBN di una manifestazione correlata urn-3:RAD.ARCH:15009 Identificatore di una risorsa correlata 400

Nel caso l’agenzia scelga di ricorrere al punto d’accesso autorizzato per l’opera o parte di un’opera e per l’espressione, si avrà per esempio:62 Shakespeare, William, 1564–1616. Taming of the shrew TEIC quarterly seismological bulletin Connecticut Commission on Children. Annual report (2005) Goncourt, Edmond de, 1822–1896. Frères Zemganno. Inglese Nel caso l’agenzia che crea i dati decida di avvalersi di una descrizione, potrà scegliere tra una descrizione strutturata – cioè una descrizione comprensiva o parziale della risorsa correlata utilizzando gli stessi dati previsti da RDA per la risorsa e presentandoli secondo l’ordine previsto da uno standard di visualizzazione come ISBD63 – o una descrizione non strutturata (cioè redatta in forma di frasi o paragrafi); per esempio: Descrizione strutturata Ristampa di: Venice / by Cecil Roth. – Philadelphia : The Jewish Publication Society of America, 1930. – (Jewish communities series) Adattato in versi come: Harshacarita gāthā : mahākāvya / Śarada Miśra. – 1. saṃskaraṇa. – Śahaḍola : Racanā Prakāśana, [2000]   La punteggiatura è solo esemplificativa.   RDA definisce, in modo improprio, riduttivo, ISBD come uno standard di visualizzazione; ISBD è, invece, uno standard con uno scopo più ampio, in quanto “determina gli elementi da registrare o trascrivere in una specifica sequenza come base per la descrizione della risorsa. Esso inoltre adotta una punteggiatura convenzionale come mezzo per riconoscere e visualizzare gli elementi e per renderli comprensibili indipendentemente dalla lingua della descrizione” (ISBD edizione consolidata, cit., p. IX) (Bianchini e Guerrini 2009, pt. 5). 62 63

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Supplemento: Forbes ASAP. – New York, NY : Forbes, 1992–2001. – Absorbed by: Forbes, September 2001 Su pellicola con: Russkie skazki Vostochnoĭ Sibiri / sbornik Aleksandra Gurevicha. – Irkutsk : Ogiz, 1939 Facsimile di: 2nd edition, revised. – London : Routledge, 1877 Descrizione parziale della risorsa correlata Descrizione non strutturata Ristampa dell’edizione rivista e aggiornata, pubblicata nel 1971 da Farrar, Straus & Giroux Lettere originali nella collezione della Watkinson Library, Trinity College, Hartford, Connecticut Materiale correlato inerente la documentazione visiva delle strutture di segregazione razziale è presente nelle seguenti collezioni: Birmingfind Project Photographs e Common Bonds Project Photographs Su pellicola insieme ad altri tre titoli Le attività sono basate sul libro How the brain learns, di David A. Sousa, 3a edizione, 2006 I film, le videoregistrazioni e le registrazioni audio sono stati trasferiti alla Library of Congress Motion Picture, Broadcasting and Recorded Sound Division Insieme al punto d’accesso autorizzato, all’identificatore o alla descrizione che rappresenta l’opera, espressione, manifestazione o item correlati, l’agenzia che crea i dati registra il designatore di relazione. La registrazione della relazione fornisce un’indicazione generale della relazione tra opere, espressioni, manifestazioni o item (per esempio, opera correlata, item cor402

relato). I designatori di relazione forniscono informazioni più specifiche sulla natura della relazione (per esempio, parodia di, facsimile di). Le informazioni sulle relazioni si desumono da qualsiasi fonte e i termini per il designatore di relazione si prendono dall’appendice J; per esempio: continuata da Risorsa descritta: Annual law review / University of Western Australia. Designatore di relazione registrato insieme all’identificatore della University of Western Australia law review, il successore di Annual law review adattamento cinematografico di Risorsa descritta: 10 things I hate about you / Touchstone Pictures presents a Mad Chance/Jaret Entertainment production ; produced by Andrew Lazar ; written by Karen McCullah Lutz & Kirsten Smith ; directed by Gil Junger. Designatore di relazione registrato insieme al punto d’accesso autorizzato che rappresenta The taming of the shrew di Shakespeare. ampliata da Risorsa descritta: Die slavischen und Slavica betreffenden Drucke der Wiener Mechitharisten : ein Beitrag zur Wiener Druck-und zur österreichischen Kulturgeschichte / Günther Wytrzens. – Wien : Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 1985. Designatore di relazione registrato insieme alla descrizione strutturata dell’opera correlata: Addenda und Corrigenda zum Buch “Die Slavica der Wiener Mechitharisten-Druckerei” / Günther Wytrzens, Ashot Hovakimian. – Wien : Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 2001 Nel caso l’agenzia che crea i dati utilizzi una descrizione non strutturata, l’informazione sulla natura della relazione si include nella descrizione non strutturata; per esempio: 403

Basata sulla tesi dell’autore (dottorato–University of Helsinki, 2002) Il disco allegato (Hataklit: CD 9415) include una selezione composta da Gideon Koren ed eseguita da The Brothers and the Sisters Include una riduzione del testo originale, un adattamento in inglese vernacolare, contributi sull’inglese shakespeariano, analisi del personaggio, interpretazione e produzione. Nella registrazione delle relazioni non primarie tra opere, espressioni, manifestazioni e item correlati si possono includere altri elementi come la numerazione della parte (RDA 24.6.1.1), le fonti consultate per stabilire la relazione (RDA 24.7) e la nota del catalogatore, con annotazioni che potrebbero essere utili a chi riutilizza o controlla i dati della relazione (RDA 24.8); per esempio: t. 15 Numerazione di una parte all’interno dell’opera: Mémoires de la Société archéologique de Montpellier Internet movie database, ultimo accesso 10 giugno 2008 (10 things I hate about you: adattamento della commedia di Shakespeare “The taming of the shrew,” ambientata al giorno d’oggi in una scuola secondaria). Le diciture “Opere vocali”, “Opere orchestrali”, ecc. che compaiono nel contenitore vengono considerate un’indicazione per la vendita al dettaglio e non una sottoserie.

9.5.1 Relazione tra opere correlate Si registra una relazione con un’opera correlata applicando le linee guida previste da RDA, ovvero ricorrendo a un identificatore, a un punto d’accesso controllato o a una descrizione; per esempio: 404

Identificatore per l’opera correlata Parafrasi di: ISWC T-010.304.108-2 Risorsa descritta: Triumph : for concert band (1992) / Michael Tippett. – “A paraphrase on music from The mask of time” Recensita in: http://www.mrqe.com/lookup?Capote +(2005) Risorsa descritta: Capote / A-Line Pictures/Cooper’s Town Productions/Infinity Media production ; produced by Caroline Baron, Michael Ohoven, William Vince ; screenplay by Dan Futterman ; directed by Bennett Miller. Film. Opera correlata rappresentata dalla manifestazione identificata dall’identificatore della risorsa Aiuto alla ricerca: http://bibpurl.oclc.org/web/14192 Risorsa descritta: Andrews, Emery E., 1894–1976. Emery E. Andrews papers, 1925–1969. Raccolta archivistica di carte e materiali correlati. Opera correlata rappresentata dalla manifestazione identificata mediante l’identificatore della risorsa. Supplemento di: Novum Testamentum = ISSN 00481009 Risorsa descritta: Supplements to Novum Testamentum. Irregolare; l’opera ampliata, Novum Testamentum, è trimestrale. Opera correlata rappresentata dalla manifestazione identificata dal titolo-chiave e dall’ISSN Punto d’ accesso autorizzato che rappresenta l’opera correlata Parodia di: Tolkien, J. R. R. (John Ronald Reuel), 1892–1973. Lord of the rings Risorsa descritta: Bored of the rings : a parody of J.R.R. Tolkien’s The lord of the rings / by Henry N. Beard and Douglas C. Kenney of The Harvard lampoon 405

Variazioni musicali basate su: Mozart, Wolfgang Amadeus, 1756–1791. Don Giovanni. Là ci darem la mano Risorsa descritta: Variationen über Là ci darem la mano : für das Pianoforte mit Begleitung des Orchesters / von Friedrich Chopin. Basata su un’aria del Don Giovanni di Mozart Libretto basato su: Michener, James A. (James Albert), 1907–1997. Tales of the South Pacific Risorsa descritta: South Pacific : a musical play / music by Richard Rodgers ; lyrics by Oscar Hammerstein II ; book by Oscar Hammerstein II and Joshua Logan. Partitura vocale; libretto basato su Tales of the South Pacific di James A. Michener Continua: Top of the news Si scinde in: Children & libraries Si scinde in: Young adult library services Risorsa descritta: Journal of youth services in libraries. Periodico trimestrale che prosegue Top of the news e che in seguito si scinde in Children & libraries e Young adult library services Separata da: International authors’ and writers’ who’s who Risorsa descritta: International who’s who in poetry and poets’ encyclopaedia. Separata da International authors’ and writers’ who’s who nel 1993/1994 Descrizione strutturata dell’opera correlata Descritta in: Sibelius, Symphony no. 5 / James Hepokoski. – Cambridge ; New York : Cambridge University Press, 1993. – (Cambridge music handbooks) Risorsa descritta: Symphony no. 5 in E-flat major, op. 82 / Jean Sibelius. Partitura

406

Contenuta in: Acadia early music facsimile archive / Gordon J. Callon (editor). – http://ace.acadiau.ca/score/archive/facsim.htm Risorsa descritta: Louis Moreau Gottschalk / site designed by Michelle E. Keddy. Sito web che comprende una biografia di Gottschalk, una riproduzione facsimilare dell’edizione di Lippincott del 1881 del suo diario e link ad altri siti d’interesse per gli studiosi di Gottschalk. Il sito è parte del sito web Acadia early music facsimile archive. Identificatore della risorsa fornito congiuntamente a una descrizione parziale dell’opera correlata Contiene: ‘Til death do us plots / by Julianne Bernstein – Class act / by Michael Elkin – Where’s your stuff? / by Daniel Brenner – Foot peddler / by Vivian Green – Smoke / by Louis Greenstein – Single Jewish female / by Julianne Bernstein – In spite of everything / by Hindi Brooks – Ger (the convert) / by Leslie B. Gold and Louis Greenstein – Golden opportunity / by Julianne Bernstein – Interview with a scapegoat / by Louis Greenstein Risorsa descritta: Voices from Ariel : ten-minute plays reflecting the Jewish experience : a collection of ten short plays / compiled and edited by Julianne Bernstein and Deborah Baer Mozes. Antologia di opere teatrali della durata di dieci minuti Descrizione non strutturata dell’opera correlata Adattamento del testo russo a cura dell’autore Ispirata a temi della musica di George Butterworth Remake del film di Alfred Hitchcock del 1960 con lo stesso titolo Risorsa descritta: Psycho / Universal Pictures and Imagine Entertainment ; screenplay, Joseph Stefano ; produced by Brian Grazer, Gus Van Sant ; directed by Gus Van Sant 407

“Esegesi di Marco 11, 15–19” Risorsa descritta: God’s order vs. the Jewish/Roman social order / by Douglas Cunningham Se l’agenzia che crea i dati lo ritiene importante per l’identificazione, o per chiarire la relazione, si registra un’esplicazione della relazione tra opere correlate; per esempio: Proust, Marcel, 1871–1922. À la recherche du temps perdu Per le parti di quest’opera pubblicate separatemente, vedi: Proust, Marcel, 1871–1922. Du côté de chez Swann Proust, Marcel, 1871–1922. À l’ombre des jeunes filles en fleurs Proust, Marcel, 1871–1922. Côté de Guermantes Proust, Marcel, 1871–1922. Sodome et Gomorrhe Proust, Marcel, 1871–1922. Prisonnière Proust, Marcel, 1871–1922. Albertine disparue Proust, Marcel, 1871–1922. Temps retrouvé

9.5.2 Relazione tra espressioni correlate Si registra una relazione con un’espressione correlata applicando le linee guida previste da RDA, ovvero ricorrendo a un identificatore, a un punto d’accesso controllato o a una descrizione; per esempio: Identificatore per l’espressione correlata Tradotta come: http://bibpurl.oclc.org/web/14222 Risorsa descritta: After Amsterdam : sexual orientation and the European Union : a guide / ILGA-Europe. Espressioni correlate rappresentate nella manifestazione identificata da un identificatore della risorsa per traduzioni in francese, tedesco, ungherese, lituano e spagnolo

408

Rivista come: Library of Congress control number: n. 2008127546 Identificatore per la versione del regista del 1992 del film del 1982 Blade runner Abbreviata come: Library of Congress control number: n. 91002344 Identificatore per la versione inglese ridotta Requête au roi di Charles Alexandre de Calonne Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’espressione correlata Revisione di: Roget, Peter Mark, 1779–1869. Thesaurus of English words and phrases Risorsa descritta: Roget’s Thesaurus of English words and phrases. – New edition / completely revised and modernized by Robert A. Dutch Versione ampliata di: Saw, Swee-Hock, 1931– . Population control for zero growth in Singapore Risorsa descritta: Population policies and programmes in Singapore / Saw Swee-Hock Traduzione di: Simenon, Georges, 1903–1989. Long cours Risorsa descritta: The long exile / Georges Simenon ; translated from the French by Eileen Ellenbogen Libretto per: Weill, Kurt, 1900–1950. Die Dreigroschenoper. Inglese Risorsa descritta: The threepenny opera / Bertolt Brecht ; translated by Ralph Manheim and John Willett ; with commentary and notes by Non and Nick Worrall

409

Descrizione strutturata dell’espressione correlata Revisione di: Biology of fishes / Carl E. Bond. – Second edition. – Fort Worth : Saunders College Publishing, [1996] Risorsa descritta: Bond’s Biology of fishes / Michael Barton. – Third edition – Belmont, CA : Thomson, [2007] Abbreviata come: The concise Oxford companion to Irish literature / edited by Robert Welch Risorsa descritta: The Oxford companion to Irish literature / edited by Robert Welch ; assistant editor, Bruce Stewart Descrizione non strutturata dell’espressione correlata Versione rivista e abbreviata della tesi dell’autore (Ph.D.) – Yale University, 1982 Edizione rivista di Lectures chantées, pubblicata originariamente nel 1968 Edizione inglese di una pubblicazione spagnola, stampata anche in francese, tedesco e arabo Rifusa in bronzo da un’opera in gesso originale dell’artista del 1903 Versione abbreviata del film del 1969 con lo stesso titolo Risorsa descritta: Walt Whitman’s Civil War / Churchill Films ; produced by Magus Films ; produced and directed by Frederic Goodich ; written by Neal Ruben Nella registrazione delle relazioni non primarie tra espressioni, si può includere la spiegazione della relazione (RDA 26.2.1.1), se ritenuta importante per l’identificazione o il chiarimento; per esempio: 410

Illustrated directory of modern Soviet weapons Per le parti riviste e pubblicate separatamente di questa compilazione, vedi Gunston, Bill. Illustrated guide to the modern Soviet Air Force Illustrated guide to weapons of the modern Soviet ground forces Jordan, John. Illustrated guide to the modern Soviet Navy

9.5.3 Relazione tra manifestazioni correlate Si registra una relazione con una manifestazione correlata applicando le linee guida previste da RDA, ovvero ricorrendo a un identificatore o a una descrizione; per esempio: Identificatore per la manifestazione correlata Pubblicata anche come: ISBN 978-0-06128-533-2 Risorsa descritta: Michael Tolliver lives / Armistead Maupin. – New York : HarperCollins, 2007. ISBN identificativo per una manifestazione equivalente a grandi caratteri tipografici Pubblicata anche come: Walt Disney Studios Home Entertainment: 5568103 Risorsa descritta: Enchanted / Walt Disney Pictures presents a Barry Sonnenfeld/Josephson Entertainment Production ; Andalasia Productions ; produced by Barry Josephson and Barry Sonnenfeld ; written by Bill Kelly ; directed by Kevin Lima. – Walt Disney Studios Home Entertainment: 52391. Numero di pubblicazione identificativo per una manifestazione equivalente su Blu-ray Disc Recensione di: Docurama: NVG-9830 Identificatore per il soggetto della recensione di un DVD

411

Inserita in: Canadian theatre review = ISSN 0315-0836 Risorsa descritta: The Canadian newsletter / ITI. Periodico trimestrale pubblicato come inserto in Canadian theatre review. ISSN identificativo con il titolo chiave per una manifestazione correlata Edizione speciale di: ISSN 0024-4937 Risorsa descritta: Granites and migmatites : their temporal, spatial and causal relationships / edited by Carlo Dietl, Friedrich Finger. – Amsterdam : Elsevier, 2008. Edizione speciale del giornale Lithos Riproduzione elettronica: http://hdl.handle. net/2246/4473 Risorsa descritta: Adaptive branching of the kangaroo family in relation to habitat / by H.C. Raven and William K. Gregory. – New York City : The American Museum of Natural History, [1946]. – (American Museum novitates ; no. 1309) Descrizione strutturata della manifestazione correlata Ristampa di: Venice / by Cecil Roth. – Philadelphia : The Jewish Publication Society of America, 1930. – (Jewish communities series) Risorsa descritta: History of the Jews in Venice / Cecil Roth. – New York : Schocken Books, 1975 Contenuta in: Understanding our environment / NSTA. – Arlington, VA : National Science Teachers Association, [1995] Risorsa descritta: The Earth’s fractured surface ; Living on the edge : [West Coast of U.S.] / produced by the Cartographic Division, National Geographic Society ; John F. Shupe, chief cartographer. – Washington, D.C. : National Geographic Society, 1995. Due mappe in un foglio Contiene: Map of area with highlighted street. – NYDA.1933.010.00130 412

Contiene: View of Mill Brooks Houses from one of the houses, 89/05. – NYDA.1993.010.00131 Contiene: View SE from Mill Brook House on rooftop on Cypress Ave. between 136th St. and 137th St., 93/05. – NYDA.1933.010.00132 Contiene: View N from 136th St. rooftop of area between Bruckner Expressway and Cypress Ave., 93/06. – NYDA.1933.010.00133 Contiene: View E from rooftop of garden bounded by Bruckner Expressway, 136th St. and 135th St., 93/06. – NYDA.1933.010.00134 Risorsa descritta: 136th Street, southeastern section of the Bronx. Insieme di 11 diapositive Su pellicola con: The Jewish faith : its spiritual consolation, moral guidance, and immortal hope : with a brief notice of the reasons for many of its ordinances and prohibitions : a series of letters answering the inquiries of youth / by Grace Aguilar. – London : Richard Groombridge and Sons, 1846 Descrizione non strutturata della manifestazione correlata Pubblicata anche elettronicamente via World Wide Web in formato PDF La riproduzione elettronica della tesi è disponibile nel portale web Theses Canada Pubblicata anche come Super Audio CD Pubblicata anche nel formato Blu-ray Disc Ristampa dei capitoli 1–9 di: Atlas of virtual colonoscopy / Abraham H. Dachman, editor Edizione speciale annuale di Art and AsiaPacific “Shōwa Sensō zen’ikizu” inserita nel volume 2 413

Estratto da: Indiana Slavic studies, vol. 9, 1998 Disponibile anche in video streaming nei formati Windows Media e RealPlayer sul sito web Frontline Articoli ristampati da vari giornali Compilazione di saggi, interviste e dibattiti già pubblicati nel webzine Library juice tra il 1998 e il 2005 Pubblicata anche come insieme di carte murali Disponibile anche nel sito web della Library of Congress come immagine raster Disponibili numerosi siti mirror Include la petizione del 1783, dei cittadini di Londra al re, in forma di rotolo Il reporter contiene i fascicoli: Current developments; Monographs; State solid waste – Land use; Federal laws; Federal regulations; State water laws; State air laws; Mining; Decisions (pubblicati successivamente in volume rilegati come Environment reporter. Cases) Su pellicola con altri cinque titoli

9.5.4 Relazione tra item correlati Si registra una relazione con un item correlato applicando le linee guida previste da RDA, ovvero ricorrendo a un identificatore o a una descrizione; per esempio: Identificatore per l’item correlato Facsimile di: Bodleian Library: MS. Junius 11 Numero di inventario fornito per un item correlato 414

Riproduzione di: ADM 55/40 Numero del pezzo fornito per un item correlato conservato presso The National Archives, Kew, Inghilterra Descrizione strutturata di un item correlato Rilegato con: Report of the Committee on the District of Columbia in relation to the city of Washington : read in Senate, February 2, 1835. – [Washington] : [editore non identificato], [1835] (City of Washington : Printed at the Globe Office, 1835) Risorsa descritta: Memorial of the Committee of the Corporation of Washington : relating to the pecuniary claims of said corporation on the general government, &c. – [Washington] : [editore non identificato], [1835] (Washington : Blair & Rives, [1835]). Copia della Library of Congress Descrizione non strutturata di item correlato Riproduzione dell’originale dell’Harvard Law School Library Copia della biblioteca rilegata con altre 11 canzoni Riproduzione elettronica di oltre 9.000 protocolli notarili registrati nei libri dei notai Joseph Manuel Albarez de Aragón (1701–1743) e Joseph Alvarez (1780–1821) La copia della biblioteca ha rilegato, alla fine di ciascun volume, l’indice pubblicato separatamente Riproduzione elettronica della copia della National Wetlands Research Center Library Lettere originali nella collezione della Watkinson Library, Trinity College, Hartford, Connecticut 415

9.6 Relazioni tra Persone, Famiglie ed Enti correlati Le relazioni non primarie tra le entità del Gruppo 2 – persone, famiglie ed enti – si registrano secondo quanto previsto ai capitoli RDA 29–32. La registrazione delle relazioni non primarie tra entità del Gruppo 2 non è obbligatoria (RDA 29.3). In questa sezione, i termini persona, famiglia, ente, punto d’accesso, punto d’accesso autorizzato e designatore di relazione sono usati nel senso che hanno nel resto di RDA; i termini persona correlata, famiglia correlata ed ente correlato sono utilizzati con questo significato (RDA 29.1.3): • persona correlata si riferisce a una persona associata alla persona, famiglia o ente identificati (per esempio, un collaboratore, membro di una famiglia, fondatore di un ente). Le persone correlate includono le identità distinte stabilite da un individuo (sia da solo sia in collaborazione con uno o più individui); • famiglia correlata si riferisce a una famiglia associata alla persona, famiglia o ente identificati (per esempio, una famiglia di una persona, una famiglia che possiede la maggioranza delle azioni di una società); • ente correlato si riferisce a un ente associato alla persona, famiglia o ente identificato (per esempio, un gruppo musicale a cui appartiene una persona, una società sussidiaria). Gli enti correlati includono gli enti che precedono o seguono l’ente identificato in conseguenza di un cambiamento di nome. I dati registrati per riflettere le relazioni tra persone, famiglie ed enti dovrebbero permettere all’utente di (RDA 29.2): a) trovare persone, famiglie o enti correlati alla persona, famiglia o ente rappresentati dai dati recuperati in risposta alla ricerca dell’utente; b) comprendere le relazioni tra due o più persone, famiglie o enti.

416

Affinché i dati creati utilizzando RDA soddisfino questi obiettivi funzionali, essi possono essere desunti da qualsiasi fonte (RDA 29.5.1.2) e dovrebbero registrare tutte le relazioni bibliografiche significative tra persone, famiglie ed enti. La registrazione di questo tipo di relazione non primaria non è obbligatoria (RDA 29.3). Si registra la relazione tra una persona, famiglia o ente e persona, famiglia o ente correlati utilizzando un identificatore o un punto d’accesso autorizzato (RDA 29.4). A questo punto, si può creare una tabella comparativa (Figura 9) per sintetizzare quali dispositivi è possibile utilizzare in RDA per creare relazioni tra entità: Dispositivo à Identificatore

Punto di accesso autorizzato

Descrizione

Opera

Si

Si

Si

Espressione

Si

Si

Si

Manifestazione

Si

No

Si

Item

Si

No

Si

Persona

Si

Si

No

Famiglia

Si

Si

No

Ente

Si

Entità 

Luogo

Si

Non specificato

*

No

Non specificato

*

Non specificato*

Figura 9 – Dispositivi per creare relazioni in RDA in base al tipo di entità

Si registra inoltre un designatore di relazione appropriato per specificare la natura della relazione, tratto dall’appendice K (RDA 29.5); per esempio: Identità alternativa Designatore di relazione registrato con un identificatore per Nicholas Blake, pseudonimo di C. Day Lewis Il paragrafo 16.1.2 (Utilizzo dei punti di accesso per identificare i luoghi) e il capitolo 37 (Luoghi correlati) non sono ancora stati pubblicati. *

417

Identità reale Designatore di relazione registrato con un identificatore per C. Day Lewis Successore Designatore di relazione registrato con il punto d’accesso autorizzato che rappresenta il Newport Jazz Festival, successore dell’American Jazz Festival Predecessore Designatore di relazione registrato con il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’American Jazz Festival, il predecessore del Newport Jazz Festival Nella registrazione delle relazioni non primarie tra persone, famiglie ed enti correlati, si possono includere altri elementi come le fonti consultate per stabilire la relazione (RDA 29.6) e la nota del catalogatore, con annotazioni che potrebbero essere utili a chi riutilizza o controlla i dati della relazione (RDA 29.7); per esempio: Fonti consultate Somerville, Wilson. A history of the Department of Anesthesiology, 1942–1997, ©1998: Frontespizio (Wake Forest University School of Medicine) pagina 79 (cambio di nome da Bowman Gray School of Medicine a Wake Forest University School of Medicine nel 1997) Familia de Yan desde 1719 Pagsanjaniaguna, ©2005 pagina 47: la famiglia ha cambiato il cognome “De La Resurección” in “Yan” nel 1849; vissuta a Pagsanjan, Filippine Wikipedia, pagina visitata il 2 dicembre 2007 (Howard Fast; Howard Melvin Fast (11 novembre 1914, New York City – 12 Marzo 2003, Old Greenwich, Connecticut) fu uno scrittore ebreo Americano e uno sceneg418

giatore televisivo, che scrisse sotto gli pseudonimi E.V. Cunningham e Walter Ericson). Nota del catalogatore Pseudonimi di Robert Silverberg non trovati sulle opere pubblicate: Ivor Jorgenson; Walter Drummond; David Osborne King ha scritto sette romanzi con lo pseudonimo Richard Bachman e un racconto breve con lo pseudonimo John Swithen La relazione tra la Count Basie Big Band e la Count Basie Orchestra non è chiara La relazione tra il Robert Shaw Festival Chorus e i Robert Shaw Festival Singers è sconosciuta Il punto d’accesso Nationalgalerie (Repubblica Federale Tedesca) è valido per il periodo 1949–1991. Le risorse del e sul museo dopo la riunificazione della Germania si possono trovare sotto il punto d’accesso: Neue Nationalgalerie (Germania) Census Office è il nome valido per i censimenti degli USA fino al 12 compreso (1900); il tredicesimo (1910) e i successivi furono svolti dal Bureau of the Census Punto d’accesso valido per il periodo dal 1958 (quando fu istituito) fino al 23 marzo 1972 (quando il nome cambiò in Defense Advanced Research Projects Agency); valido anche dal 15 marzo 1993 all’11 marzo 1996, quando l’ente riassunse il nome precedente Punto d’accesso valido dal 23 marzo 1972 (il nome cambiò da Advanced Research Projects Agency) fino al 15 marzo 1993, quando l’ente riassunse il nome precedente, e valido anche dopo l’11 marzo 1996. 419

Non utilizzare Luftwaffe nei punti d’accesso per le unità aeree tedesche prima del 1993; utilizzare invece “Germania. Heer. Luftstreitkräfte” per il periodo 1910–1920 La Byron Company fu fondata nel 1888 a New York City da Joseph Byron, un fotografo emigrato dal Regno Unito in quello stesso anno. In precedenza aveva lavorato per la Byron Company, una ditta avviata da suo nonno a Nottingham-on-Trent, Inghilterra, nel 1844. L’esatto rapporto tra la ditta americana e inglese è sconosciuto

9.6.1 Relazione tra persone correlate Si registra una relazione con una persona correlata applicando le linee guida previste da RDA, ovvero ricorrendo a un identificatore o a un punto d’accesso controllato (RDA 29.4); per esempio: Identificatore per la persona correlata Library of Congress control number: n 79056546 Identificatore per Lewis Carroll, identità alternativa stabilita da Charles Lutwidge Dodgson per le sue opere letterarie Union List of Artist Names ID: 500017044 Identificatore per Titian Ramsay Peale, membro della famiglia Peale Library of Congress control number: n 50035608 Identificatore per Miles Davis, fondatore del Miles Davis Quintet Library and Archives Canada control number: 1013B3788E Identificatore per Paul Martin, il primo ministro del Canada in carica, 2003–2006 420

Punti d’accesso autorizzati che rappresentano la persona correlata Innes, Michael, 1906–1994 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’identità alternativa stabilita da J.I.M. Stewart per i suoi romanzi gialli Carroll, Lewis, 1832–1898 Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’identità alternativa stabilita da Charles Lutwidge Dodgson per le sue opere letterarie Dannay, Frederic, 1905–1982 Lee, Manfred B. (Manfred Bennington), 1905–1971 Punti d’accesso autorizzati che rappresentano le reali identità per gli individui che hanno anche scritto sotto lo pseudonimo condiviso di Ellery Queen Bruto, Marco Giunio, 85 a.C.?–42 a.C. Punto d’accesso autorizzato che rappresenta la persona il cui nome forma parte della denominazione per una persona sconosciuta identificata come Pseudo-Brutus Peale, Titian Ramsay, 1799–1885 Punto d’accesso autorizzato per una persona membro della famiglia Peale Davis, Miles Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il fondatore del Miles Davis Quintet Bono, Sonny Cher, 1946– Punti d’accesso autorizzati che rappresentano i membri del gruppo musicale Sonny & Cher Martin, Paul, 1938– Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il primo ministro del Canada in carica, 2003–2006 421

Nella registrazione delle relazioni non primarie tra persone, si può includere la spiegazione della relazione (RDA 30.2.1.3), se ritenuta importante per l’identificazione o il chiarimento; per esempio: Le lettere in greco scritte dalla persona identificata come Pseudo-Brutus sono state erroneamente attribuite a Marco Giunio Bruto Nome reale: Ngô Thế Thái; Pseudonimo: Thanh Nam L’autore ha scritto libri illustrati sotto lo pseudonimo Will, romanzi per giovani adulti e la tesi sotto il nome William Lipkind Lo studio americano di architettura McKim, Mead & White è stato fondato nel 1879 da Charles Follen McKim (1847–1909), William Rutherford Mead (1846–1928) e Stanford White (1853–1906) Per le opere di questo autore scritte sotto altri nomi, vedi: Carr, Philippa, 1906–1993; Ford, Elbur, 1906–1993; Holt, Victoria, 1906–1993; Kellow, Kathleen, 1906–1993; Tate, Ellalice, 1906–1993

9.6.2 Relazione tra famiglie correlate Si registra una relazione con una famiglia correlata applicando le linee guida previste da RDA, ovvero ricorrendo a un identificatore o a un punto d’accesso controllato (RDA 29.4); per esempio: Identificatore per la famiglia correlata Libraries Australia control number: 000035401429 Identificatore per la famiglia Adey di Sydney, N.S.W., fondatrice del Darling Mills Restaurant

422

Union List of Artist Names ID: 500092478 Identificatore per Duchamp, una famiglia di artisti francesi tra i cui membri sono annoverati Marcel Duchamp, Suzanne Duchamp, Raymond Duchamp-Villon e Jacques Villon Punti d’accesso autorizzati che rappresentano la famiglia correlata Adey (Famiglia : Sydney, N.S.W.) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta la famiglia fondatrice del Darling Mills Restaurant Duchamp (Famiglia : Francia) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta la famiglia tra i cui membri sono annoverati Marcel Duchamp, Suzanne Duchamp, Raymond Duchamp-Villon e Jacques Villon Romanov (Dinastia) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta i discendenti di Pietro I, imperatore di Russia Chola (Dinastia : 850–1279) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta i discendenti di Kulottunga I, re Chola Nella registrazione delle relazioni non primarie tra famiglie, si può includere la spiegazione della relazione (RDA 31.2.1.3), se ritenuta importante per l’identificazione o il chiarimento; per esempio: Pierre Samuel du Pont de Nemours fu il capostipite della famiglia du Pont del Delaware Charles-Pierre Coustou, membro della famiglia di artisti francesi Coustou, fu architetto di Luigi XIV Marcel Duchamp fu l’ultimo membro in vita della famiglia di artisti Duchamp 423

Al novembre del 2007, la famiglia McMahon possedeva circa il 70% degli interessi economici della World Wrestling Entertainment, Inc. e il 96% del potere di voto nella compagnia

9.6.3 Relazione tra enti correlati Si registra una relazione con un ente correlato applicando le linee guida previste da RDA, ovvero ricorrendo a un identificatore o a un punto d’accesso controllato (RDA 29.4); per esempio: Identificatore per l’ente correlato Library and Archives Canada control number: 1009J7378E Identificatore per CSA Group, ente gerarchicamente superiore al Quality Management Institute, al CSA International e alla Canadian Standards Association Library of Congress control number: n 85375529 Identificatore per College of Surgeons of Australasia, predecessore del Royal Australasian College of Surgeons Library of Congress control number: n 85375527 Identificatore per il Royal Australasian College of Surgeons, successore del College of Surgeons of Australasia Union List of Artist Names ID: 500033103 Identificatore per I.M. Pei & Partners, studio di architettura fondato da I.M. Pei Library of Congress control number: no2007001419 Identificatore per il Miles Davis Quartet, gruppo musicale fondato da Miles Davis Library of Congress control number: no 96050543 Identificatore per la Heinz Family Foundation, organizzazione sponsorizzata dalla famiglia Heinz di Pittsburgh, Pennsylvania 424

Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’ente correlato Canadian Standards Association CSA International Quality Management Institute Punti d’accesso autorizzati che rappresentano gli enti subordinati di CSA Group College of Surgeons of Australasia Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’ente predecessore del Royal Australasian College of Surgeons Royal Australasian College of Surgeons Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’ente successore del College of Surgeons of Australasia Miles Davis Quartet Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il gruppo musicale fondato da Miles Davis Heinz Family Foundation Punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’organizzazione sponsorizzata dalla famiglia Heinz di Pittsburgh, Pennsylvania Lewis and Clark Expedition (1804–1806) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta la spedizione con riferimento ai membri del gruppo, Meriwether Lewis and William Clark Canada. Primo ministro (2003–2006 : Martin) Punto d’accesso autorizzato che rappresenta il pubblico ufficiale e il relativo titolare Paul Martin Nella registrazione delle relazioni non primarie tra enti, si può includere la spiegazione della relazione (RDA 32.2.1.3), se ritenuta importante per l’identificazione o il chiarimento; per esempio: 425

La National Library of Canada e il National Archives of Canada si sono fusi nel 2003 per formare il Library and Archives Canada. L’American-Asian Educational Exchange fu fondata nel 1957. Nel 1962 cambiò denominazione in American Afro-Asian Educational Exchange. Nel 1967 riassunse la denominazione American-Asian Educational Exchange. William Nicholson e suo cognato, James Pryde, hanno utilizzato lo pseudonimo Beggarstaff Brothers durante la loro collaborazione come grafici pubblicitari negli anni Novanta del 1800. Secondo il Family genealogy committee, la forma ufficiale del cognome di tutti i discendenti americani di Pierre Samuel du Pont de Nemours è “du Pont” con uno spazio. Alcune, ma non tutte, le istituzioni fondate da membri della famiglia hanno cambiato la forma ortografica in “duPont” o “DuPont”

426

10. LE APPENDICI E IL GLOSSARIO DI RDA

Le appendici di RDA contengono istruzioni per la registrazione di specifiche tipologie di dati; ciascuna appendice è dedicata alla soluzione di problemi specifici. Appendice A – Maiuscole Appendice B – Abbreviazioni Appendice C – Articoli iniziali Appendice D – Sintassi della registrazione di dati descrittivi Appendice E – Sintassi della registrazione per il controllo dei punti d’accesso Appendice F – Istruzioni aggiuntive per i nomi di persona Appendice G – Titoli nobiliari, di rango, ecc. Appendice H – Date nel calendario cristiano Appendice I – Designatori di relazione: relazioni tra una risorsa e persone, famiglie ed enti associati a quella risorsa Appendice J – Designatori di relazione: relazioni tra opere, espressioni, manifestazioni ed item Appendice K – Designatori di relazione: relazioni tra persone, famiglie ed enti Appendice L – Designatori di relazione: relazioni tra concetti, oggetti, eventi e luoghi Appendice M – Designatori di relazione: relazioni di soggetto Le appendici dedicate ai designatori di relazione sono in progress, aperte a continui sviluppi: chi volesse aggiungere nuovi termini può segnalarli con una proposta al RDA Steering Committee (RSC). Le appendici I, J e K contengono i termini necessari a creare le relazioni trattate nel capitolo 9 di questo libro; l’appendice L è in corso di elaborazione. L’appendice M descrive relazioni primarie di soggetto per opere, espressioni, manifestazioni e item. 427

11. ESEMPI

Esempi completi – Registrazioni bibliografiche Questi esempi – tratti da RDA Toolkit – rappresentano le politiche di applicazione delle istruzioni RDA da parte di un’agenzia particolare di lingua inglese e sono illustrativi, non prescrittivi. Questi esempi a volte riflettono l’applicazione di aggiunte opzionali alle istruzioni e non mostrano l’applicazione di alternative previste dalle istruzioni. In alcuni esempi sono stati inclusi punti di accesso che non fanno parte degli elementi RDA, come da istruzioni RDA. Gli esempi MARC utilizzano la punteggiatura ISBD e le convenzioni di inserimento del MARC. Gli esempi MARC mostrano alcuni dati che non hanno corrispondente in RDA. Le righe ombreggiate indicano gli elementi essenziali. Per elementi essenziali con più istanze, è stata ombreggiata soltanto la prima istanza dell’elemento. Sono evidenziati gli elementi e le relazioni di opera e espressione che compaiono nelle registrazioni bibliografiche MARC. Le entità OEMI (opera, espressione, manifestazione e item) sono etichettate utilizzando le seguenti abbreviazioni W: opera; E: Espressione; M: Manifestazione e I: Item. Volume (Testo) 1 – Elementi RDA Rif. RDA

Elemento RDA

2.3.2

Title proper

M

The organization of information

2.4.2

Statement of responsibility relating to title proper

M

Arlene G. Taylor

2.5.2

Designation of edition

M

Second edition

2.8.2

Place of publication

M

Westport, Connecticut

2.8.2

Place of publication

M

London

428

Entità

Dati registrati

2.8.4

Publisher’s name

M

Libraries Unlimited, a member of the Greenwood Publishing Group

2.8.6

Date of publication

M

2004

2.12.2

Title proper of series

M

Library and information science text series

2.13

Mode of issuance

M

single unit

2.15

Identifier for the manifestation

M

ISBN 1-56308-976-9

2.15

Identifier for the manifestation

M

ISBN 1-56308-969-6 (paperback)

3.2

Media type

M

unmediated

3.3

Carrier type

M

volume

3.4.5

Extent of text

M

xxvii, 417 pages

3.5

Dimensions

M

26 cm

6.9

Content type

E

text

6.11

Language of expression

E

English

7.16

Supplementary content

E

Includes bibliography and index

17.8

Work manifested

Taylor, Arlene G., 1941- . The organization of information

19.2

Creator

Taylor, Arlene G., 1941-

18.5

Relationship designator

author

23.4

Subject relationship

Information organization

25.1

Related work

Library and information science text series

24.5

Relationship designator

in series

429

Volume (Testo) 1 – Codifica in formato MARC 21 per dati bibliografici Etichetta del Campo MARC campo MARC

Indicatori

Dati registrati

Leader/06

Type of record

a

Leader/07

Bibliographic level

m

Leader/18

Descriptive guing form

i

Leader/19

Multipart resource record level

#

007/00

Physical description fixed field – Category of material

t

008/35-37

Fixed-length data elements – Language

eng

020

International Standard ## Book Number

$a 1563089769

020

International Standard ## Book Number

$a 1563089696 (paperback)

040

Cataloguing source – description conven- ## tions

$e rda

100

Main entry –Personal 1# name

$a Taylor, Arlene G., $d 1941-$e author

245

Title statement

14

$a The organization of information / $c Arlene G. Taylor.

250

Edition statement

##

$a Second edition.

264

Production, publication, distribution, ma#1 nufacture, and copyright notice

$a Westport, Connecticut ; $a London : $b Libraries Unlimited, a memthe Greenwood Publishing Group, $c 2004.

300

Physical description

##

$a xxvii, 417 pages ; $c 26 cm.

336

Content type

##

$a text $b txt$2 rdacontent

430

catalo-

337

Media type

##

$a unmediated $b n$2 rdamedia

338

Carrier type

##

$a volume $b nc$2 rdacarrier

490

Series statement

1#

$a Library and information science text series

504

Bibliography, etc. note ##

$a Includes bibliography and index.

650

Subject added entry – #0 Topical term

$a Information organization.

830

Series added entry – #0 Uniform title

$a Library and information science text series.

431

Volume (Testo) 2 – Elementi RDA Rif. Elemento RDA RDA 2.3.2

Title proper

Entità

Dati registrati

M

Encoding across frontiers

2.3.4

Other title information

M

proceedings of the European Conference on Encoded Archival Description and Context (EAD and EAC), Paris, France, 7-8 October 2004

2.4.2

Statement of responsibility relating to title proper

M

Bill Stockting, Fabienne Queyroux, editors

2.8.2

Place of publication

M

New York

2.8.2

Place of publication

M

London

2.8.2

Place of publication

M

Victoria (AU)

2.8.4

Publisher’s name

M

The Haworth Information Press®, an imprint of The Haworth Press, Inc.

2.8.6

Date of publication

M

[2005]

2.11

Copyright date

M

©2005

2.13

Mode of issuance

M

single unit

2.15

Identifier for the manifestation

M

ISBN 978-0-7890-3026-9

2.15

Identifier for the manifestation

M

ISBN 0-7890-3026-8

2.15

Identifier for the manifestation

M

ISBN 978-0-7890-3027-6 (paperback)

2.15

Identifier for the manifestation

M

ISBN 0-7890-3027-6 (paperback)

3.2

Media type

M

unmediated

3.3

Carrier type

M

volume

3.4.5

Extentof text

M

286 pages

3.5

Dimensions

M

23 cm

4.3

Contact information

M

http://www.HaworthPress.com

6.9

Content type

E

text

432

6.11

Language of expression

E

English

7.15

Illustrative content

E

illustrations

7.16

Supplementary content

E

Includes bibliographical references and index

Work manifested1

European Conference on Encoded Archival Description and Context (EAD and EAC) (2004: Paris, France). Encoding across frontiers

19.2

Creator

European Conference on Encoded Archival Description and Context (EAD and EAC) (2004: Paris, France)

20.2

Contributor

Stockting, Bill

18.5

Relationship designator

editor

20.2

Contributor

Queyroux, Fabienne

18.5

Relationship designator

editor

23.4

Subject relationship

Encoded Archival Description (Document type definition)

23.4

Subject relationship

Encoded Archival Context (Document type definition)

25.1

Related work

Goulet, Anne. Giving structure to legacy finding aids before conversion to EAD

24.5

Relationship designator

container of (work)

27.1

Related manifestation

“Co-published simultaneously as Journal of archival organization, volume 3, numbers 2/32005.”

17.8

433

Volume (Testo) 2 – Codifica in formato MARC 21 per dati bibliografici Etichetta del campo MARC

Campo MARC

Leader/06

Type of record

a

Leader/07

Bibliographic level

m

Leader/18

Descriptive cataloguing form

i

Leader/19

Multipart resource record level

#

007/00

Physical description fixed field – Category of material

t

008/35-37

Fixed-length data elements –Language

eng

020

International Standard Book Number

##

$a 9780789030269

020

International Standard Book Number

##

$a 0789030268

020

International Standard Book Number

##

$a 9780789030276 (paperback)

020

International Standard Book Number

##

$a 0789030276 (paperback)

037

Source of acquisition

##

$b http://www. HaworthPress.com

040

Cataloguing source – description conventions

##

$e rda

111

Main entry – Meeting name

2#

$a European Conference on Encoded Archival Description and Context (EAD and EAC) $d (2004 :$cParis, France)

434

Indicatori

Dati registrati

10

$a Encoding across frontiers : $b proceedings of the European Conference onEncoded Archival Description and Context (EAD and EAC), Paris, France 7-8 October 2004 / $c Bill Stockting, Fabienne Queyroux, editors.

264

Production, publication, distribution, manufacture, and copyright notice

#1

$a New York ; $a London ; $a Victoria (AU) : $b The Haworth Information Press®, an imprint of The Haworth Press, Inc., $c [2005]

264

Production, publication, distribution, manufacture, and copyright notice

#4

$c ©2005

300

Physical description

##

$a 286 pages : $b illustrations ; $c 23cm

336

Content type

##

$a text $b txt$2 rdacontent

337

Media type

##

$a unmediated $b n$2 rdamedia

338

Carrier type

##

$a volume $b nc$2rdacarrier

245

Title statement

500

General note

##

$a “Co-published simultaneously as Journal of archival organization, volume 3,numbers 2/3 2005.”

504

Bibliography, etc. note

##

$a Includes bibliographical references and index.

650

Subject added entry – Topical term

#0

Encoded Archival Description (Document type definition)

650

Subject added entry – Topical term

#0

Encoded Archival Context (Document type definition)

435

700

Added entry –Personal name

1#

$a Stockting,Bill, $e editor.

700

Added entry –Personal name

1#

$a Queyroux, Fabienne, $e editor.

12

$i Container of (work): $a Goulet, Anne. $t Giving structure to legacy finding aids before conversion to EAD.

700

436

Added entry – Personal name

Esempi completi – Registrazioni d’autorità Questi esempi – tratti da RDA Toolkit – rappresentano le politiche di applicazione delle istruzioni RDA da parte di un’agenzia particolare di lingua inglese e sono illustrativi, non prescrittivi. Questi esempi a volte riflettono l’applicazione di aggiunte opzionali alle istruzioni e non mostrano l’applicazione di alternative previste dalle istruzioni. In alcuni esempi sono stati inclusi punti di accesso che non fanno parte degli elementi RDA, come da istruzioni RDA. Gli esempi MARC utilizzano la punteggiatura ISBD e le convenzioni di inserimento del MARC e mostrano alcuni dati che non hanno corrispondente in RDA. Le righe ombreggiate indicano gli elementi essenziali. Per elementi essenziali con più istanze, è stata ombreggiata soltanto la prima istanza dell’elemento. Sono ombreggiati anche elementi che sono obbligatori in alcuni casi, come il mezzo d’interpretazione per un’opera musicale con un titolo non distintivo. + Indica elementi che devono essere incorporati nel punto d’accesso autorizzato. Gli elementi che devono essere incorporati n ++ Indica elementi che potrebbero essere incorporati nel punto d’accesso autorizzato a causa di un conflitto o per l’applicazione di aggiunte opzionali. Persona – Elementi RDA Rif. RDA

Elemento RDA

Dati registrati

9.2.2

Preferred name for the Munro, Alice person +

9.2.3

Variant name for the Laidlaw, Alice Ann person

9.3.2

Date of birth ++

1931

9.7

Gender

female

9.8

Place of birth

Wingham, Ont.

437

9.10

Country associated Canada with the person

9.11

Place of residence, etc.

Ont.

9.13

Affiliation

University of Western Ontario

9.13

Affiliation

University of British Columbia

9.13

Affiliation

University of Queensland

9.14

Language of the person

English

9.16

Profession or occupaShort-Story writer tion ++ Alice Ann Munro (née Laidlaw) is a Canadian short-story writer. She has won numerous awards for her writing, including the Nobel Prize, the Man Booker International Prize, and the Governor General’s Literary Award. She was born 10 July 1931 in Wingham, Ontario. She married James Munro in 1951, and they openeda bookstore in informa- Victoria, B.C., called Munro’s Books. After her divorce, Munro returned to Ontario to accept the position of writer-in-residence at the University of Western Ontario. In 1980, Munro was writer-in-residence at both the University of British Columbia and the University of Queensland. Additional biographical information may be found at http://en.wikipedia.org/wiki/Alice_Munro

9.17

Biographical tion

9.18

Identifier for the person

Library and Archives Canada control number: 0101J7510

9.18

Identifier for the person

Library of Congress control number: n79063498

8.10

Status of identification

fully established

8.12

Source consulted

Lives of girls and women, [2005]: container (Alice Munro)

Source consulted

The Canadian encyclopedia, via WWW, viewed on June 4, 2008: (Alice Munro, nee Alice Laidlaw, short-story writer, born at Wingham, Ontario, 10 July 1931)

8.12

438

8.12

8.12

Source consulted

Howells, Coral Ann. Alice Munro, 1998: pages xiii-xiv (Alice Ann Laidlaw born 10 July1931 in Wingham, Ontario; marries James Armstrong Munro, 1951; marriage breaksup, 1973; marries Gerald Fremlin, 1976)

Source consulted

Wikipedia, viewed on May 18, 2015: (Alice Munro; Alice Ann Munro (née Laidlaw); born 10 July 1931 in Wingham, Ontario; Canadian short-story writer; opened Munro’s Book with husband in Victoria; became writer-inresidence at the University of Western Ontario; in 1980 was writer-in-residence at both the University of British Columbia and the University of Queensland; has won the Nobel Prize for Literature, the Man Booker International Prize, and the Governor General’s Literary Award )

Persona – Codifica in formato MARC 21 per dati d’autorità Etichetta del campo MARC

Campo MARC

008/10

Descriptive cataloguing rules

z

008/33

Fixed-length data elements – Level of establishment

a

010

Library of Congress control ## number

$a n 79063498

016

National bibliographic agency ## control number

$a 0101J7510

040

Cataloguing source – descrip- ## tion conventions

$e rda

046

Special coded ## dates –Birth date

$f 1931

Indicatori

Dati registrati

439

100

Heading –Perso1# nal name

$a Munro, Alice, $d 1931-

370

Associated place ## –Place of birth

$a Wingham, Ont.

370

Associated place –Associated ## country

$c Canada

370

Associated place – Place of ## residence/headquarters

373

Associated ## group

$a University of Western Ontario

373

Associated ## group

$a University of British Columbia $s 1980

373

Associated ## group

$a University of Queensland $s 1980

374

Occupation

##

$a Short-Story writer

375

Gender

##

$a female

377

Associated lan## guage

$a eng

400

See from tracing 1# –Personal name

$a Laidlaw, Alice Ann, $d 1931-

670

Source found

##

$a Lives of girls and women, [2005]: $b container (Alice Munro)

##

$a The Canadian encyclopedia, via WWW, viewed on June 4, 2008: $b(Alice Munro, nee Alice Laidlaw, short-story writer, born at Wingham, Ontario, 10 July 1931)

##

$a Howells, Coral Ann. Alice Munro, 1998: $b pages xiii-xiv (Alice Ann Laidlaw born 10 July 1931 in Wingham, Ontario; marries James ArmstrongMunro, 1951; marriage breaks up, 1973; marries Gerald Fremlin, 1976)

670

670

440

Source found

Source found

data

data

data

$e Ont.

670

678

##

$a Wikipedia, viewed on May 18, 2015: $b (Alice Munro; Alice Ann Munro (née Laidlaw); born 10 July 1931 in Wingham, Ontario; Canadian short-story writer; opened Munro’s Book with husband in Victoria; became writer-in-residence at the University of Western Ontario; in 1980 was writer-in-residence at both the University of British Columbia and the University of Queensland; has won the Nobel Prize for Literature, the Man Booker International Prize, and the Governor General’s Literary Award ) $u http:// en.wikipedia.org/wiki/Alice_ Munro

Biographical or 0# historical data

$a Alice Ann Munro (née Laidlaw) is a Canadian shortstory writer. She has won numerous awards for her writing, including the Nobel Prize, the Man Booker International Prize, and the Governor General’s Literary Award. She was born 10 July 1931 in Wingham, Ontario. She married James Munro in 1951, and they opened a bookstore in Victoria, B.C., called Munro’s Books. After her divorce, Munro returned to Ontario to accept the position of writer-in-residence at the University of Western Ontario. In 1980, Munro was writer-in-residence at both the University of British Columbia and the University of Queensland. Additional biographical information may be found at $u http://en.wikipedia.org/wiki/ Alice_Munro

Source found

data

441

Famiglia – Elementi RDA Rif. RDA

Elemento RDA

10.2.2

Preferred name for the James family +

10.3

Type of family +

10.5

Place associated with the Jamestown, Wash. family +*

10.6

Prominent member of James, Samuel, 1805-1866 the family ++

10.10

Identifier for the family

10.11.1

Authorized access point James (Family : Jamestown, Wash.) representing a family

8.10

Status of identification

fully established

8.12

Source consulted

James family papers, 1841-1986 (bulk 1841-1912)

8.12

Source consulted

Guide to the James family papers, 1841-1986, via WWW, June 6, 2008: (Samuel James, along with his wife and sons, emigrated from Cornwall England. They eventually settled in Jamestown, Washington.)

30.1

Related person

James, Samuel, 1805-1886

30.1

Related person

Library of Congress control number: nr 88007512

29.5

Relationship designator

progenitor



*

442

Dati registrati

Family

Library of Congress control number: no 90177578

Aggiunto per distinguere da un’altra famiglia con lo stesso nome.

Famiglia – Codifica in formato MARC 21 per dati d’autorità Etichetta del campo MARC

Campo MARC

008/10

Descriptive guing rules

008/33

Fixed-length data elements – Level of establishment

a

010

Library of Congress ## control number

$a no 90177578

040

Cataloguing source – description conven- ## tions

$e rda

100

Heading name

$a James (Family : $c Jamestown, Wash.)

370

Associated place – Place of residence/ ## location of headquarters

$e Jamestown, Wash.

376

Family information – ## Type of family

$a Family

376

Family information – Name of prominent ## member

$b James, Samuel, 18051866

500

See also from tracing 1# – Personal name

$w r $i Progenitor: $a James, Samuel, $d 1805-1866 $0 (DLC)nr 88007512

670

Source data found

##

$a James family papers, 1841-1986 (bulk 1841-1912)

##

$a Guide to the James family papers, 1841-1986, via WWW, June 6, 2008: $b (Samuel James, along with his wife and sons, emigrated from Cornwall England. They eventually settled in Jamestown, Washington.) $uhttp://www.lib.washington.edu/specialcoll/findaids/docs/papersrecords/ Jamesfamily3575.xml

670

Indicatori

catalo-

–Personal

Source data found

Dati registrati z

3#

443

Ente – Elementi RDA Rif. RDA

Element RDA

11.2.2

Preferred name for the cor- International Business Machines porate body+ Corporation

Dati registrati

11.2.3

Variant name for the corpoIBM rate body

11.2.3

Variant name for the corpoI.B.M. rate body

11.2.3

Variant name for the corpo- International Business Machines rate body Corp.

11.2.3

Variant name for the corpoIBM Corporation rate body

11.2.3

Variant name for the corpo- International Business Machines, rate body Inc.

11.2.3

Variant name for the corpoBig Blue rate body

11.2.3

Variant name for the corpo国际商业机器股份有限公司 rate body

11.2.3

Variant name for the corpo‫יבמ‬ rate body

11.4.3

Date of establishment ++

11.7

Other designation associated with the corporate Firm body++

11.9

Address of the corporate 1 New Orchard Road, Armonk, body NY 10504-1722 United States

1924

The company was incorporated in 1911 as the Computing-Tabulating-Recording Corporation. It adopted the current name in 1924. A more detailed history of thecompany may be found at http://www03.ibm.com/ibm/history/history/ history_intro.html

11.11

Corporate history

11.12

Identifier for the corporate Library of Congress control numbody ber: n79142877

11.12

Identifier for the corporate Library and Archives Canada conbody trol number: 0014B2725

8.10

Status of identification

444

fully established

8.12

Source consulted

Annual report of the International Business Machines Corporation for the year ended 1924

8.12

Source consulted

Sobel, Robert. I.B.M., colossus in transition, [1981]

8.12

Source consulted

Standard & Poor, 1984 (International Business Machines Corp.)

8.12

Source consulted

Supercomputer simulations in chemistry, [1986]: page ii (IBM Corporation)

Source consulted

RISC System/6000 Power PC system architecture, 1994: title page (International Business Machines, Inc.) page ii (International Business Machines Corporation)

Source consulted

IBM website, viewed July 13, 2008: about IBM/past, present and future/history of IBM (IBM was incorporated in the state of New York on June 16, 1911 as the Computing-Tabulating-Recording Company (C-T-R); on February 14, 1924, C-T-R’s name was formally changed to International Business Machines Corporation) http://www.ibm.com/

8.12

Source consulted

Wikipedia, viewed July 13, 2008: (International Business Machines Corporation, abbreviated IBM and nicknamed “Big Blue”) Chinese version (国际商业机器股份 有限公司) Hebrew version (‫)יבמ‬

32.1

Related corporate body

Computing-Tabulating-Recording Company

32.1

Related corporate body

Library of Congress control number: n 92106805

29.5

Relationship designator

predecessor

8.12

8.12

445

Ente – Codifica in formato MARC 21 per dati d’autorità Etichetta del campo MARC

Campo MARC

008/10

Descriptive guing rules

008/33

Fixed-length data elements – Level of establishment

a

010

Library of Congress ## control number

$a n 79142877

016

National bibliographic ## agency control number

$a 0014B2725

040

Cataloguing source – description conven- ## tions

$e rda

046

Special coded dates – ## Establishment date

$q 1924

110

Heading name

$a International Business Machines Corporation

368

Other attributes of person or corporate ## body – Type of corporate body

$a Firm

371

Address

$a 1 New Orchard Road, $b Armonk, $c NY $d United States $e 105041722

410

See from tracing –Cor2# porate name

$a IBM

410

See from tracing –Cor2# porate name

$a I.B.M.

410

See from tracing –Cor2# porate name

$a International Business Machines Corp.

410

See from tracing –Cor2# porate name

$a IBM Corporation

410

See from tracing –Cor2# porate name

$a International Business Machines, Inc.

410

See from tracing –Cor2# porate name

$a Big Blue (Firm)

446

Indicatori catalo-

–Corporate

Dati registrati z

2#

##

410

See from tracing – 2# Corporate name

$a 国际商业机器股份有 限公司

410

See from tracing – 2# Corporate name

$a ‫יבמ‬

510

See also from tracing – 2# Corporate name

$w r $i Predecessor: $a Computing-TabulatingRecording Company $0 (DLC)n 92106805

670

Source data found

##

$a Annual report of the International Business Machines Corporation for the year ended 1924

670

Source data found

##

$a Sobel, Robert. I.B.M., colossus in transition, [1981]

670

Source data found

##

$a Standard & Poor, 1984 $b (International Business Machines Corp.)

##

$a Supercomputer simulations in chemistry, [1986]: $b page ii (IBM Corporation)

##

$a RISC System/6000 Power PC system architecture, 1994: $b title page (International Business Machines, Inc.) page ii (International Business Machines Corporation)

##

$a IBM website, viewed July 13, 2008: $b about IBM/past, present and future/history of IBM (IBM was incorporated in the state of New York on June 16, 1911 as the Computing-TabulatingRecording Company (CT-R); on February 14, 1924, C-T-R’s name was formally changed to International Business Machines Corporation) $u http://www.ibm.com/

670

670

670

Source data found

Source data found

Source data found

447

670

678

448

##

$a Wikipedia, viewed July 13, 2008: $b (International Business Machines Corporation, abbreviated IBM and nicknamed “Big Blue”) Chinese version (国际商 业机器股份有限公司) Hebrew version (‫)יבמ‬

Biographical or histo1# rical data

$a The company was incorporated in 1911 as the Computing-Tabulating-Recording Corporation. It adopted the current name in 1924. The company headquarters are located at 1 New Orchard Road, Armonk, NY 10504-1722 United States. A more detailed history of the company may be found at $u http://www-03.ibm. com/ibm/history/history/history_intro.html

Source data found

Opera – Elementi RDA Rif. RDA

Element RDA

6.2.2

Preferred title for the La casa de los espíritus work+

6.2.3

Variant title for the work The house of the spirits

6.3

Form of work ++

Novel

6.4

Date of work ++

1981

6.5

Place of origin of the Caracas, Venezuela work ++

6.6

Other distinguishing characteristic of the Magical realism work++

6.8

Identifier for the work

Library of Congress control number: n 2015030818

5.7

Status of identification

fully established

5.8

Source consulted

Allende, Isabel. La casa de los espíritus, 1982

5.8

Source consulted

Cox, Karen Castellucci. Isabel Allende, 2003: pages 4-5 (Allende moved to Caracas, Venezuela in 1975 and lived there for the next 13 years; in 1981 Allende began writing a fictionalized version of stories she had heard growing up, which became a 500 page manuscript that was published in Spain in 1982, The house of the spirits) page 29 (magical realism literary style; tells the story of a multi-generational family living in an unnamed South American country made into a movie called The house ofthe spirits)

19.2

Creator +

Allende, Isabel

25.1

Related work

The house of the spirits

24.5

Relationship designator

adapted as motion picture (work)

Dati registrati

449

Opera - Codifica in formato MARC 21 per dati d’autorità Etichetta del campo MARC

Campo MARC

008/10

Descriptive guing rule

008/33

Fixed-length data elements – Level of establishment

a

010

Library of Congress ## control number

$a n 2015030818

040

Cataloguing source – description conven- ## tions

$e rda

046

Special coded dates – Beginning or single ## date created

$k 1981

100

Heading name

$a Allende, Isabel. $t La casa de los espíritus

370

Associated place – ## Place of origin of work

$g Caracas, Venezuela

380

Form of work

$a Novel

381

Other distinguishing characteristics of work ## or expression

$a Magical realism

400

See from tracing –Per1# sonal name

$a Allende, Isabel. $t The house of the spirits

530

See also from tracing #0 –Uniform title

$w r $i Adapted as motion picture(work): $a The house of the spirits

670

Source data found

$a Allende, Isabel. La casa de los espíritus, 1982

450

Indicatori catalo-

–Personal

Dati registrati z

1#

##

##

670

Source data found

##

$a Cox, Karen Castellucci. Isabel Allende, 2003: $b pages 4-5 (Allende moved to Caracas, Venezuela in 1975 and lived there for the next 13 years; in 1981 Allende began writing a fictionalized version of stories she had heard growing up, which became a 500 page manuscript that was published in Spain in 1982, The house of the spirits) page 29 (magical realism literary style; tells the story of a multi-generational family living inan unnamed South American country made into a movie called The house of the spirits)

451

Espressione – Elementi RDA Rif. RDA

Element RDA

Dati registrati

6.2.2

Preferred title for the work+*

La casa de los espíritus

6.9

Content type ++

text

6.10

Date of expression ++

1985

6.11

Language of expression+**

English

6.13

Identifier for the expression

Library of Congress control number: n 84145692

6.27.3

Authorized access point repre- Allende, Isabel. La casa de los senting an expression espíritus. English

6.27.4.5

Variant access point represen- Allende, Isabel. The house of the ting an expression spirits

5.7

Status of identification

fully established

5.8

Source consulted

The house of the spirits, 1985: title page (translated from the Spanish by MagdaBogin)

19.2

Creator+***

Allende, Isabel

20.2

Contributor

Bogin, Magda

18.5

Relationship designator

translator



Questo elemento dell’Opera è inserito qui per motivi di chiarezza. Aggiunto per distinguere da un’altra espressione della stessa opera. *** La relazione con l’Opera è inserita qui per motivi di chiarezza. *

**

452

Espressione - Codifica in formato MARC 21 per dati d’autorità Etichetta del campo Campo MARC MARC

Indicatori

008/10

Descriptive guing rules

008/33

Fixed-length data elements – Level of establishment

a

010

Library of Congress ## control number

$a n 84145692

040

Cataloguing source – description conven- ## tions

$e rda

046

Special coded dates – Beginning or single ## date created

$k 1985

100

Heading – Personal name

1#

$a Allende, Isabel. $t La casa de los espíritus. $l English

336

Content type

##

$a text $b txt $2 rdacontent

377

Associated language

##

$a eng

400

See from tracing – Personal name

1#

$a Allende, Isabel. $t The house of the spirits

500

See also from tracing – 1# Personal name

$w r $i Translator: $a Bogin, Magda

Source data found

$a The house of the spirits, 1985: $b title page (translated from theSpanish by Magda Bogin)

670

catalo-

Dati registrati z

##

453

AACR2 vs RDA di Tiziana Possemato

Continuità e differenze Osservando un record bibliografico in RDA, per esempio in formato MARC 21, si noterà una notevole somiglianza con un record formulato secondo AACR2. Le istruzioni di RDA sono basate sulle norme di AACR2. Il processo di catalogazione in RDA non presenta, infatti, elementi di rottura drastici rispetto al passato: molte istruzioni RDA derivano da AACR2 o sono molto simili al precedente codice. RDA, tuttavia, usa riferimenti concettuali e una terminologia diversa rispetto ad AACR2 e ha una serie di elementi innovativi, tra cui: • offre più opzioni e alternative che lasciano al giudizio e al buon senso del catalogatore un ampio margine di scelta nell’interpretazione delle linee guida; • si occupa del contenuto (di cosa debba essere registrato), non della presentazione dei dati (non del come i dati debbano essere presentati); • è completamente indipendente rispetto ai formati e agli schemi di metadati, non prediligendone alcuno ma prevendendo che sia la biblioteca a scegliere la sintassi della registrazione; • distingue elementi obbligatori e opzionali degli attributi da utilizzare per identificare e descrivere, sulla base del modello FRBR. Gli esempi riportati di seguito, tratti dalle versioni inglese e italiana di AACR2 e RDA, sintetizzano l’ambito concettuale differente dei due standard: • AACR2, 1.6B1: If an item is issued in a series, transcribe the title proper of the series as instructed in 1.1B. • RDA, 2.12.2.3: If the resource is issued in a series, record the title proper of the series applying the basic instructions on recording titles given under 2.3.1. 454

• AACR2: determinare l’accesso principale • RDA: identificare l’opera o nominare l’opera Il cambiamento nella terminologia rispecchia un profondo cambiamento dello scenario teorico di RDA, che fonda le proprie basi su principi e modelli teorici quali FRBR, FRAD e ICP, e assume il web semantico e i linked open data (LOD) come ambiente concettuale e tecnologico: in questa direzione RDA realizza pienamente l’evoluzione dal record al dato, e cioè da un concetto di catalogazione del record a quello di identificazione e descrizione del dato. Di seguito si offre un quadro riassuntivo delle differenze tra AACR2 e RDA, proposte secondo una categorizzazione in differenze generali, differenze nella descrizione, differenze nella formulazione dei punti d’accesso.64

Differenze generali Differenze di contesto, nella descrizione e nella definizione dei punti d’accesso: AACR2

RDA

Descrizione basata su: • Elementi ISBD • Classi di materiale • Modalità di pubblicazione • Tipo di descrizione

Descrizione basata su: • Attributi delle entità FRBR • Tipo di contenuto e supporto • Modalità di pubblicazione • Tipo di descrizione

Accesso basato su: • Scelta dei punti d’accesso • Forma delle intestazioni • Riferimenti

Accesso basato su: • Relazioni FRBR • Attributi e relazioni delle entità FRAD • Relazioni tra soggetti

  Buona parte della sezione dedicata agli esempi è liberamente ripresa da: Magda El-Sherbini, RDA: strategies for implementation, Chicago, ALA Editions, 2013. 64

455

Differenza nella descrizione: RDA utilizza nuovi termini rispetto ad AACR2. I nuovi termini derivano dai modelli FRBR/ FRAD e da ICP AACR2

RDA

Aree

Elementi

Intestazione

Punto d’accessi autorizzato

Voce principale

Punto d’accesso autorizzato per creatore + Titolo preferito

Autore, compositore, etc.

Creatore

Rinvio Vedi

Punto d’accesso variante

Rinvio Vedi anche

Punto d’accesso autorizzato

Voci aggiunte

Punto d’accesso

Descrizione fisica

Descrizione del supporto

Fonte principale

Fonti preferite

Titolo uniforme

Titolo preferito + altre informazioni identificative; titolo collettivo convenzionale

Note

Descrizione delle relazioni di contenuto o di registrazione

Designazione generale del materiale Contenuto / Media / Supporto (GMD)

Uso delle parentesi quadre per le integrazioni del catalogatore: in AACR2 le parentesi quadre racchiudono una serie di elementi; in RDA le parentesi quadre delimitano singoli elementi: ciascun elemento che richieda l’uso di parentesi quadre è, dunque, racchiuso nel proprio set di parentesi. L’attenzione è posta su ciascun elemento e non su una combinazione di elementi. AACR2

RDA

260 ## $a [Parigi : $b Gallimard, $c 260 ## $a [Parigi] : $b [Gallimard], $c 2007] [2007] 260 ## $a [S.l. : $b s.n., $c 2006]

456

260 ## $a [luogo di pubblicazione non identificato] : $b [editore non identificato], $c [2006]

Registrazione delle imprecisioni e degli errori presenti nei dati informativi della risorsa: in AACR2 la trascrizione degli errori avviene fedelmente, con successiva registrazione di [sic] o i.e. e la correzione dell’informazione entro parentesi quadre. In RDA, la registrazione degli elementi è fedele a quanto presente sulla fonte (in osservazione al principio “Take what you see!” “prendi ciò che vedi”). Il catalogatore aggiunge una nota con il testo corretto, se questa può essere utile a identificare meglio la risorsa o il punto d’accesso. AACR2

RDA

245 14 $a The Hitsory of Egypt / $c 245 14 $a The Hitsory [sic] of Egypt / by John Miller. $c by John Miller. 246 1 $i Il titolo dovrebbe leggere: $a 246 3 $a The History of Egypt The History of Egypt 245 14 $a The world of Internet and the nw generation / $c Adam Mousa. 245 14 $a The world of Internet and 246 1 $i Il titolo dovrebbe leggere: $a the n[e]w generation / $c Adam Mousa The world of Internet and the new generation

Uso delle abbreviazioni nella descrizione: AACR2 fa largo uso delle abbreviazioni: questa tradizione deriva dalla descrizione delle informazioni sul catalogo a volume e a schede mobili, in cui l’attenzione allo spazio occupato doveva essere massima. RDA supera questo limite: gli elementi della descrizione non sono abbreviati; lo sono, invece, se compaiono abbreviati sulla fonte. AACR2

RDA

100 10 $a Brookbank, Joseph, $c b. 100 10 $a Brookbank, Joseph, $c born 1612 1612. 130 0# $a Bible. $p O.T.

130 0# $a Bible. $p Old Testament.

250 ## $a Rev. Ed.

250 ## $a Revised edition.

250 ## $a 5 ed.

250 ## $a 5 ed..

260 ## $b Springer Pub. Co.,

260 ## $b Springer Publisher Company

300 ## $a 234 p. : $b col. Ill. ; $c 20 300 ## $a 234 pages : $b colored Illucm. strations ; $c 20 cm.

457

300 ## $a 86 pages, 21 unnumbered 300 ## $a 86, [21] p. : $b ill., 1 folded pages : $b illustrations, 1 folded map map ; $c 24 cm. ; $c 24 cm. 490 1# $a University of Texas bulletin 490 1# $a University of Texas bulletin; ; $v no. 544 $v number 544

Uso delle maiuscole: AACR2 applica una serie di regole per l’uso delle maiuscole, sulla base della lingua dell’item. RDA prevede che vengano registrate maiuscole e minuscole esattamente come appaiono sulla fonte che si sta descrivendo, sempre in considerazione del principio “Prendi ciò che vedi”. AACR2

RDA

245 10 $a April 1865 :$b the month 245 10 $a APRIL1865 : $b The Month that saved America / $c Jay Winik That Saved America / $c Jay Winik 245 04 $aThe World almanac

245 04 $a The world almanac

245 00 $a Journal of chemistry. $p Or- 245 00 $a Journal of chemistry. $p organic chemistry ganic chemistry 250 $a 1st ed.

250 $a FIRST EDITION

Livello di descrizione AACR2

RDA

AACR2 prevede 3 livelli di descrizione • descrizione di 1° livello • descrizione di 2° livello • descrizione di 3° livello

RDA distingue elementi essenziali e altri elementi, e più in dettaglio: • Elementi essenziali: elementi necessari per garantire la compatibilità con RDA • Elementi essenziali in alcune condizioni: elementi necessari nel caso in cui servano ulteriori dati di disambiguazione • Elementi opzionali: elementi facoltativi (in diversi casi la Library of Congress considera gli elementi facoltativi di RDA come elementi essenziali)

Esempio di elementi necessari per una descrizione di 2° livello in AACR2: • Titolo proprio • Titolo parallelo • Altre informazioni sul titolo

In RDA, solo il titolo proprio è elemento fondamentale. Il titolo parallelo e le altre informazioni sul titolo sono opzionali.

458

245 10 $a Strassenkarte der Schweiz mit Namenliste, 1:200 000 = $b Carte routière de la Suisse avec index des noms, 1:200 000 = Carta stradale della Svizzera con indice dei nomi, 1:200 000.

245 10 $a Strassenkarte der Schweiz mit Namenliste, 1:200 000 oppure

245 10 $a Strassenkarte der Schweiz mit Namenliste, 1:200 000 = $b Car246 31 $a Carte routière de la Suisse te routière de la Suisse avec index des avec index des noms, 1:200 000 noms, 1:200 000 = Carta stradale della Svizzera con indice dei nomi, 1:200 246 31 $a Carta stradale della Svizzera 000 = Charta de vias de la Svizra cun con indice dei nomi, 1:200 000 glista dals nums, 1:200 000. 246 31 $a Carte routière de la Suisse avec index des noms, 1:200 000 246 31 $a Carta stradale della Svizzera con indice dei nomi, 1:200 000 246 31 $a Charta de vias de la Svizra cun glista dals nums, 1:200 000.

Fonte d’informazione AACR2

RDA

AACR2 distingue fonti principali In RDA le fonti di informazione sono d’informazione per ciascuna tipologia definite per tre categorie di risorsa: di materiale: • Risorse con pagine, fogli, schede • Libri, opuscoli e fogli stampati etc. • Materiale cartografico • Immagini in movimento • Manoscritti • Tutte le altre risorse • Musica • Registrazioni sonore • Film e registrazioni video • Materiale grafico • Risorse elettroniche • Manufatti tridimensionali • Microforme • Risorse continuative

459

Differenze nella descrizione Titolo parallelo: in AACR2 i titoli paralleli sono trascritti dalla fonte principale d’informazione. In RDA i titoli paralleli non sono considerati elementi essenziali; possono essere desunti da qualsiasi fonte all’interno della risorsa. Non ci sono limiti sul numero di titoli paralleli da registrare. AACR2

RDA

245 10 $a Dionysos kai he dionysiake tragoidia = $b Dionysus und die dionysische Tragödie = Dionis i dionisiĭskaia tragediia : Viacheslav Ivanov : filologicheskie i filosofskieidei o dionisiĭstve / $c Filip Vestbruk.

245 10 $a Dionysos kai he dionysiake tragoidia = $b Dionysus und die dionysische Tragödie = Dionis i dionisiĭskaia tragediia : Viacheslav Ivanov : filologicheskiei filosofskieidei o dionisiĭstve = Dionysus and Dionysian tragedy : Vyacheslav Ivanov : 246 31 $a Dionysos kai he dionysiake philological and philosophical ideas tragoidia on Dionysiasm/ $c Filip Vestbruk. 246 31 $a Dionysus und die dionysi- 246 31 $a Dionysos kai he dionysiake sche Tragödie tragoidia 246 31 $a Dionis i dionisiĭskaia trage- 246 31 $a Dionysus und die dionysidiia : Viacheslav Ivanov : filologiche- sche Tragödie skiei filosofskieidei o dionisiĭstve 246 31 $a Dionis i dionisiĭskaia tragediia : Viacheslav Ivanov : filologicheskiei filosofskieidei o dionisiĭstve 246 31 $a Dionysus and Dionysian tragedy : Vyacheslav Ivanov : philological and Philosophical ideas on Dionysiasm

Formulazione di responsabilità: AACR2 riporta entro parentesi quadre le formulazioni di responsabilità tratte da fonti d’informazione differenti da quella principale. RDA registra entro parentesi quadre solo le formulazioni di responsabilità tratte da una fonte differente rispetto alla risorsa stessa (una fonte esterna).

460

AACR2

RDA

245 14 $a The doctor in the Victorian novel : $b family practices / $c [by Tabitha Sparks] (La formulazione di responsabilità è desunta dal verso del frontespizio, considerata fonte d’informazione secondaria)

245 14 $a The doctor in the Victorian novel : $b family practices / $c by Tabitha Sparks. (La formulazione di responsabilità è desunta dal verso del frontespizio, che RDA considera fonte principale d’informazione)

Se una formulazione di responsabilità riporta più di tre nomi con la medesima funzione o il medesimo ruolo, AACR2 prescrive di riportare solo il primo nome citato, omettendo gli altri, e indicando l’omissione con … [et al.]. RDA indica di registrare una formulazione di responsabilità che citi più di una persona, famiglia, ente etc., come una singola formulazione, a prescindere dal tipo di funzione che la persona, la famiglia, l’ente abbia rispetto alla risorsa. AACR2

RDA

245 00 $a Internet technology / $c by 100 10 $a Drew, Nancy, $e author. Nancy Drew. . . [et al.]. 245 10 $a Internet technology / $c by Nancy Drew, Bess Marvin, George Frayne, and Ned Nickerson. Oppure: 245 10 $a Internet technology / $c by Nancy Drew [e altri tre]. 245 04 $a The Laval and Viking cases : $b freedom of services and establishment v. industrial conflict in the European Economic Area and Russia / $c editor, Roger Blanpain ; guest editor, Andrzej M. Świątkowski ; contributors, Nikitas Aliprantis . . . [et al.]

245 04 $a The Laval and Viking cases : $b freedom of services and establishment v. industrial conflict in the European Economic Area and Russia / $c editor, Roger Blanpain ; guest editor, Andrzej M. Świątkowski ; contributors, Nikitas Aliprantis [and seventeen others].

461

245 00 $a Parkinson’s disease : $b a 100 1# $a Tuite, Paul J., $e author. guide to patientcare / $c Paul J. Tuite . . . [et al.] 245 10 $a Parkinson’s disease : $b a guide to patient care / $c Paul J. Tuite, Cathi Thomas, Laura Ruekert Pharmd, Hubert Fernandez. 700 10 $a Thomas, Cathi, $e author. 700 10 $a Pharmd, Laura Ruekert, $e author. 700 10 $a Fernandez, Hubert, $e author.

Formulazione di edizione: AACR2 prescrive di trascrivere la formulazione di edizione come appare sull’item, usando le abbreviazioni secondo quanto definito dall’appendice B e i numerali secondo quanto definito dall’appendice C. Per RDA la formulazione di edizione va trascritta come appare sulla fonte d’informazione. AACR2

RDA

250 ## $a 2nd ed., rev.

250 ## $a Second edition, revised.

250 ## $a 3rd ed., rev. and augm.

250 ## $a Third edition, revised and augmented.

250 ## $a 5 ed.

250 ## $a 5 ed..

250 ## $a Version 7.

250 ## $a Version VII.

250 ## $a Nouv. Éd.

250 ## $a Nouvelle édition.

250 ## $a Nuova ed.

250 ## $a Nuova edizione.

Luogo di pubblicazione: AACR2 prescrive l’uso delle abbreviazioni secondo quanto specificato nell’appendice B. RDA indica di trascrivere il luogo di pubblicazione nella forma in cui appare sulla fonte. Non sono previste abbreviazioni, a meno che non siamo presenti sulla fonte d’informazione. AACR2

RDA

260 ## $a Charlotte, N.C. : $b

260 ## $a Charlotte, North Carolina : $b

260 ## $a Peterborough, Ont. : $b

260 ## $a Peterborough, Ontario : $b

462

260 ## $a New Delhi [Ind.] : $b

260 ## $a New Delhi : $b 500 ## $a Publisher in New Delhi, India.

260 ## $a Toronto : $b

260 ## $a Toronto ; $a Buffalo ; $a London : $b (elemento essenziale: solo primo luogo di pubblicazione) 260 ## $a Toronto : $b

Editore: in AACR2 l’uso delle abbreviazioni è specificato nell’appendice B. RDA indica di trascrivere il nome dell’editore nella forma in cui appare sulla fonte d’informazione. Non sono utilizzate abbreviazioni a meno che non siano presenti sulla fonte d’informazione. AACR2

RDA

260 ## $b University of Leeds, Dept. 260 ## $b University of Leeds, Deof Spanish partment of Spanish 260 ## $b Penguin, $c

260 ## $b Penguin Books, $c

260 ## $b Da Capo, $c

260 ## $b Da Capo Press, Inc., $c

260 ## $a Montréal : $b Édition Infopresse ; $a Paris : $b Pyramyd, $c2006 260 ## $a Montréal :$b Infopresse, (elemento essenziale: solo il primo edi$c2006 tore) 260 ## $a Montréal : $b Édition Infopresse

Luogo di pubblicazione e editore sconosciuti: se nessun luogo di pubblicazione è formulato, AACR2 prescrive di usare l’abbreviazione latina s.l. (sine loco) o equivalente in alfabeto non latino e di usare l’abbreviazione s.n. (sine nomine) per editore non identificato. RDA usa le formulazioni [luogo di pubblicazione non identificato] se nessun luogo di pubblicazione è formulato, ed [editore non identificato] se l’editore non sia identificabile. Le integrazioni sono formulate nella lingua dell’agenzia bibliografica. AACR2

RDA

260 ## $a [Luogo di pubblicazione 260 ## $a [S.l.] : $b Royal Geographinon identificato] : $b Royal Geocal Society, $c 2006 graphical Society, $c 2006

463

260 ## $a Columbus, Ohio : $b [s.n.], 260 ## $a Columbus, Ohio :$b [edito$c 1997 re non identificato], $c 1997 260 ## $a [S.l. : $b s.n., $c 2007]

260 ## $a [Luogo di pubblicazione non identificato] : $b [editore non identificato], $c 2007

Date incerte: In RDA sono diversi i cambiamenti nella registrazione delle date incerte. Alcuni esempi: l’indicazione di un range di date è fornita nella forma “[tra yyyy e yyyy],”; le date probabili sono inserite con un punto interrogativo finale. Se la prima o l’ultima data possibile sono conosciute, si usa “non prima” e “non dopo” con successiva formulazione della data. AACR2

RDA

260 ## …, $c [1951 or 1952]

260 ## …, $c [1951 or 1952]

260 ## …, $c [1960?]

260 , $c [1960?]

260 ## …, $c [tra1906 e 1912] 260 ## …, $c [tra1906 e 1930] (utilizzato solo in caso di range tempo(decade il vincolo di utilizzo entro il rale entro un ventennio – rif. AACR2 range di un ventennio) 1.4F7) 260 ## …, $c [198-] (decade certa)

260 ## …, $c [tra 1980 e 1989]

260 ## …, $c [198-?] (decade proba260 ## …, $c [tra 1980 e 1989?] bile) 260 ## …, $c [18-] (secolo certo)

260 ## …, $c [tra 1880 e 1889]

260 ## …, $c [18-?] (secolo probabile) 260 ## …, $c [tra 1800 e 1899?] 260 ## …, $c [non dopo 27 febbraio 260 ## …, $c [non dopo 27 febbraio 2011] 2011] 260 ## …, $c [ca. 1965?]

260 ## …, $c [approssimativamente 1965?]

260 ## …, $c [n.d.]

260 ## …, $c [data di pubblicazione non identificata] (RDA esorta a fornire sempre una possibile data di pubblicazione; usa “data di pubblicazione non identificata” solo in caso di una monografia singola per la quale non sia proprio possibile derivare una data).

464

Date di copyright e di manifattura: se la data di pubblicazione o di distribuzione sono sconosciute, AACR2 fornisce – in sostituzione di queste – la data di copyright o la data di manifattura. Con RDA, se non è possibile fornire date di pubblicazione, anche solo approssimative, si riporta la formulazione [data di pubblicazione non identificata] entro parentesi quadre. Si aggiungono, se conosciute, le date di distribuzione, di manifattura o di copyright negli specifici elementi. AACR2

RDA

260 ## $a Springville, Utah : $b Sweet water Books, $c [data di pubblicazione non identificata], ©2011. 260 ## $a Springville, Utah : $b Sweet 260 ## $a Woodland Hills, CA : $b water Books, $c c2011. Disa Records, $c [data di pubblicazione non identificata], ℗2008. 260 ## $a Mainz: $b Schott, $c [2010], ©2010. 260 $a Venice, California : $b Holly260 ## $a Venice, California : $b Holridge Press, $c [date of publication lyridge Press, $c 2009, printing not identified], $g2009.

Estensione: AACR2 registra l’estensione di un item dando il numero di unità fisiche in numeri arabi e la specifica designazione di materiale nel capitolo relativo al tipo di materiale al quale l’item appartiene. RDA descrive l’estensione della risorsa dando il numero di unità e un termine appropriato per il tipo di supporto. La descrizione degli elementi che compongono l’estensione della risorsa è basata su: • informazione su pagine o carte; • utilizza [privo di numerazione] entro parentesi quadre; non integra il dato assente entro parentesi quadre; • nessuna abbreviazione per pagine (p.) e volumi (vol.); utilizza i termini per esteso (pagine) e (volumi); • utilizza [approssimativamente] entro parentesi quadre, anziché «ca.»; • utilizza [cioè] entro parentesi quadre, anziché «i.e.»; • i dati si riferiscono al volume fisico e non al volume bibliografico (dunque, 8 volumi, non 5 volumi in 8 tomi). Le integrazioni del catalogatore sono sempre formulate nella lingua dell’agenzia catalografica. 465

AACR2

RDA

300 ## $a xxii, 232 p.

300 ## $a xxii, 232 pagine

300 ## $a 432 p.

300 ## $a 432 pagine

300 ## $a v.

300 ## $a volume

300 ## $a 345 p : $b ill., col. 300 ## $a xv, 234 p., [10] p. di carte : $b ill. (alcune col.), mappe (alcune col.) ; $c23 cm.

300 ## $a 345 pagine : $b illustrazioni, colorate 300 ## $a xv, 234 pagine, 10 pagine di carte prive di numerazione: $b illustrazioni (alcune colorate), mappe (alcune colorate) ; $c 23 cm.

300 ## $a 140 p., 12 p. di carte

300 ## $a 140 pagine, 12 pagine di carte

300 ## $a 7 v. in 4 ; $c 28 cm.

300 ## $a 4 volumi ; $c 28 cm.

300 ## $a 4 v. (xxii, 1120 p.)

300 ## $a 4 volumi (xxii, 1120 pagine)

300 ## $a 232 [i.e. 223] p.

300 #$a 232,cioè, 223 pages.

300 ## $a [194] p.

300 ## $a 194 pagine prive di numerazione oppure 300 ## $a 1 volume (privo di numerazione)

300 ## $a ca. 456 p.

300 ## $a Approssimativamente 456 pagine

466

Materiale d’accompagnamento: AACR2 indica di descrivere il materiale d’accompagnamento nel sottocampo $e del tag 300. RDA dà la stessa indicazione aggiungendo la possibilità di un secondo tag 300, oppure di una nota (tag 500) che aggiunga informazioni sul materiale d’accompagnamento. AACR2

RDA

300 ## $a 1 compact disc (2 file di testo, 27 file di immagini) : $b CDROM, PDF, JPEG, ill. colorate ; $c 12 cm. D., in custodia (22 cm.) + $e 1 comunicato stampa (1 pagina ; $c 30 cm.)

300 ## $a 1 compact disc (2 file di testo, 27 file di immagini) : $b CDROM, PDF, JPEG, illustrazioni colorate ; $c 12 cm. D., in custodia (22 cm.) + $e 1 comunicato stampa (1 pagina ; $c 30 cm.) oppure 300 ## $a 1 compact disc (2 file di testo, 27 file di immagini ): $b CDROM, PDF, JPEG, ill. colorate ; $c 12 cm. D., in custodia (22 cm.) 300 ## $a 1 comunicato stampa (1 pagina ; $c 30 cm.) 336 ## $a testo $2 rda content 336 ## $a immagine fissa $2 rdacontent 337 ## $a elettronico $2 rda media 337 ## $a senza mediazione $2 rda media 338 ## $a computer $2 rda carrier 338 ## $a foglio $2 rda carrier oppure 500 ## $a Accompagnato da 1 comunicato stampa (1 pagina ; $c 30 cm.)

Categorizzazione della risorsa vs Designazione generale del materiale: AACR2 categorizza gli item attraverso le GMD (Designazione generale del materiale): • • • • •

Materiale cartografico Musica Testo Immagini in movimento Slide 467

• • • • •

Risorsa elettronica Microforma Registrazione sonora Registrazione video …

RDA categorizza le risorse attraverso tre tipologie d’informazione: • Tipo di contenuto: forma di comunicazione tramite la quale un’opera è espressa (es. musica eseguita, immagine in movimento bidimensionale, testo, suono, immagine cartografica …). • Tipo di media: tipo di dispositivo di intermediazione necessario per visualizzare, riprodurre, eseguire, ecc., il contenuto delle risorse (es. audio, elettronico, video, senza mediazione, proiettato, microforma). • Tipo di supporto: formato del mezzo di memorizzazione e custodia di un supporto (es. disco audio, risorsa online, microfiche, videocassette e volume). AACR2

RDA

245 00 $a Civil War symposium $h [videocassetta]. 246 10 $i Titolo del contenitore: $a Dilemma of interpretation. 260 $a West Lafayette, IN : $b C-Span Archives, $c2001. 300 $a1 videocassetta (133 min.) : $b suono, colore ; $c 1,3 cm.

245 00 $a Civil War symposium 246 10 $i Titolo del contenitore: $a Dilemma of interpretation. 260 $a West Lafayette, IN : $b C-Span Archives, $c 2001. 300 $a1 videocassetta (133 min.) : $b suono, colore ; $c 1,3 cm. 336 $a Immagine in movimento bidimensionale $2 rda content 337 $a video $2 rda media 338 $a videocassetta $2 rda carrier

Numerazione all’interno della serie: AACR2 registra la numerazione dell’item all’interno della serie nei termini presenti sull’item; usa abbreviazioni e numerali secondo le indicazioni dell’appendice specifica. RDA identifica la numerazione della risorsa all’interno della serie così come appare sulla fonte d’informazione, senza l’uso di abbreviazioni. 468

AACR2

RDA

490 1# $a Recent scientific research ; 490 1# $a Recent scientific research ; $v Jan. 1996 $v January 1996 490 1# $a Recherchesen linguistique 490 1# $a Recherchesen linguistique étrangère, $x 0999-9752 ; $v Volume étrangère, $x 0999-9752 ; $v v. 25 XXV 490 1# $a Travaux d’humanisme et 490 1# $a Travaux d’humanisme et Renaissance, $x0082-6081 ; $v numRenaissance, $x 0082-6081 ; $v no. 14 ber XIV 490 1# $a Archivzur Weimarer Aus- 490 1# $a Archivzur Weimarer Ausgabe der Werke Martin Luthers ; $v gabe der Werke Martin Luthers ; $v Bd 10 Band 10

Differenze nei punti d’accesso Persone ed enti: in AACR2 vige la “regola del tre”: se la formulazione di responsabilità sulla fonte d’informazione contiene più di tre persone o enti, l’accesso principale è al titolo, e solo la prima delle persone citate è registrata, seguita da . . . [et al.]. RDA supera la regola del tre, indicando che se due o più persone, famiglie, enti sono responsabili nella creazione di un’opera, si costruisce il punto d’accesso autorizzato che rappresenta l’opera usando il punto d’accesso autorizzato per la persona, famiglia o ente, seguito dal titolo preferito per l’opera, senza preferenza per il primo responsabile citato e senza limitazioni nella registrazione degli accessi. AACR2

RDA

245 00 $a Evaluating novel threats to the homeland : $b unmanned aerial vehicles and cruise missiles / $c Brian A. Jackson . . . [et al.] 700 1# $a Jackson, Brian A., $d 1972-

100 1# $a Jackson, Brian A., $d 1972245 10 $a Evaluating novel threats to the homeland : $b unmanned aerial vehicles and cruise missiles / $c Brian A. Jackson, David R. Frelinger, Michael J. Lostumbo, Robert W. Button. 700 1# $a Frelinger, David R. 700 1# $a Lostumbo, Michael J. 700 1# $a Button, Robert W.

469

Designazione di relazione: AACR2 definisce una breve lista di termini da utilizzare per definire il ruolo e, dunque, la funzione di persone e enti rispetto all’item che si sta descrivendo, utilizzati in forma abbreviata. RDA dedica l’appendice I a un corposo elenco di designazioni di relazione tra risorsa (formulata in termini di opera, espressione o manifestazione) e persone, famiglie ed enti associati alla risorsa. AACR2

RDA

100 1 $a Reichardt, Johann Friedrich, $d 1752-1814. 700 1 $a Hindley, Becky, $e ed.

100 1 $a Reichardt, Johann Friedrich, $d 1752-1814, $e composer. 700 1 $a Hindley, Becky, $e editor.

Libri e parti della Bibbia: in AACR2 parti del Vecchio e del Nuovo Testamento sono registrate con abbreviazioni che seguono il termine Bibbia. Un libro della Bibbia va registrato dopo l’indicazione di Testamento. RDA (che anche in questo caso non prevede abbreviazioni) per il Vecchio Testamento registra Vecchio Testamento come suddivisione di Bibbia. Ugualmente per il Nuovo Testamento. Il punto d’accesso per un libro della Bibbia è creato riportando direttamente il nome del libro dopo Bibbia (es. Bibbia. Osea); si omette la voce Vecchio e Nuovo Testamento. La formulazione Bibbia. Nuovo Testamento vale per una raccolta di tutti i libri del Nuovo Testamento. AACR2

RDA

130 0# $a Bible. $p O.T. 130 0# $a Bible. $p N.T.

130 0# $a Bible. $p Old Testament 130 0# $a Bible. $p New Testament

130 0# $a Bibbia. $p V.T. 130 0# $a Bibbia. $p N.T.

130 0# $a Bibbia. $p Vecchio Testamento 130 0# $a Bibbia. $p Nuovo Testamento

130 0# $a Bible. $p O.T. $p Penta130 0# $a Bible. $p Pentateuch teuch 130 0# $a Bibbia. $p N.T. $p Vangelo 130 0# $a Bibbia. $p Vangelo di Giodi Giovanni vanni

Nel caso di una Bibbia in tre o più lingue, per AACR2 si aggiunge il termine “poliglotta”. In RDA si crea un punto d’accesso autorizzato per ciascuna espressione. 470

AACR2

RDA

130 0 $a# Bibbia. $l Poliglotta 245 14 $a The interlinear Bible : $b 245 14 $a The interlinear Bible : $b Ebraico, Greco, Inglese. Ebraico, Greco, Inglese 730 0# $a Bibbia. $p Antico Testamento. $l Ebraico. 730 0# $a Bibbia. $p Antico Testamento. $l Greco. 730 0# $a Bibbia. $p Antico Testamento. $l Inglese

Trattati con più di tre firmatari: AACR2 distingue i trattati e gli accordi formali firmati tra due o tre enti governativi, e quelli firmati tra quattro o più enti governativi. RDA indica, per trattati e ogni altro accordo formale tra due o più enti governativi, di registrare il primo firmatario citato con il titolo preferito «Trattati, etc.» come punto d’accesso autorizzato dell’opera. AACR2

RDA

245 00 $a Treaty of cooperation between Denmark, Finland, Iceland, Norway and Sweden signed in Helsinki on March 23rd, 1962 as amended on February 13th, 1971.

110 1# $a Denmark. 240 10 $a Treaties, etc. $d 1971 February 13 245 10 $a Treaty of cooperation between Denmark, Finland, Iceland, Norway and Sweden signed in Helsinki on March 23rd, 1962 as amended on February 13th, 1971. 710 1# $a Finland. 710 1# $a Iceland. 710 1# $a Norway. 710 1# $a Sweden.

471

Selezioni di un solo creatore: per AACR2, se un item composto da due opere è registrato sotto un accesso personale o un ente, si usa il titolo uniforme dell’opera che appare per prima. Si crea un accesso aggiunto al nome e al titolo, usando il titolo uniforme della seconda opera. In RDA, per selezioni di due o più opere, si usa il titolo preferito per ciascuna opera compresa nella selezione oppure si usa il «Titolo convenzionale» + «Selezione». AACR2

RDA

100 1# $a Lopate, Phillip, $d 1943240 10 $a Stoic’s marriage 245 10 $a Two marriages : $b novellas / $c Phillip Lopate. 505 0# $a The stoic’s marriage–Eleanor, or, The second marriage. 700 12 $a Lopate, Phillip, $d1943- $t Eleanor.

100 1# $a Lopate, Phillip, $d 1943240 10 $a Novellas. $k Selections 245 10 $a Two marriages : $b novellas / $c Phillip Lopate. 505 0# $a The stoic’s marriage–Eleanor, or, The Second marriage. 700 12 $a Lopate, Phillip, $d 1943- $t Stoic’s marriage. 700 12 $a Lopate, Phillip, $d 1943- $t Eleanor.

Selezioni di un solo creatore: AACR2 prescrive di utilizzare il termine “Selezione” come titolo collettivo per item costituiti da tre o più opere del medesimo autore. RDA utilizza Selezione” sempre insieme a un titolo supplito o preferito, mai da solo. AACR2

RDA

240 10 $a Selections

240 10 $a Novels. $k Selections (sono due o più novelle dello stesso autore, ma non rappresentano l’intera opera dell’autore).

240 10 $a Selezione

240 10 $a Opere. $k Selezione

RDA costruisce punti d’accesso analitici per tutte le singole parti (700 $a… $t…). Un titolo d’insieme supplito (240) può essere utilizzato in aggiunta ai titoli delle singole opere presenti nel volume, registrati nei tag 700. Quanto registrato in tag 240 si riferisce a una particolare espressione dell’opera.

472

AACR2

RDA

100 1# $a Twain, Mark, $d 1835-1910. 240 10 $a Selections. $f 2001 245 10 $a Two novels and favorite essays / $c Mark Twain. 260 $a St. Louis : $b CJK Pub. Co., $c 2001.

100 1# $a Twain, Mark, $d 1835-1910. 240 10 $a Works. $k Selections. $f 2001 245 10 $a Two novels and favorite essays / $c Mark Twain. 260 $a St. Louis : $b CJK Pub. Co., $c 2001. 505 0# $a Tom Sawyer–Connecticut Yankee in King Arthur’s court–Selected essays. 700 12 $a Twain, Mark, $d 1835-1910. $t Adventures of Tom Sawyer. 700 12 $a Twain, Mark, $d 18351910. $t Connecticut Yankee in King Arthur’s court.

Selezioni prive di un titolo collettivo: AACR2, nel caso di una raccolta di opere di differenti creatori prive di un titolo collettivo, prescrive di creare un accesso per la prima opera citata nella raccolta, e di creare accessi aggiunti per editori e compilatori, nonché per le altre opere (se la raccolta contiene fino a tre opere). RDA, se la selezione è priva di un titolo d’insieme, costruisce un punto d’accesso preferito per la compilazione. Si creano punti d’accesso separati per ciascuna opera; in alternativa, si costruisce un punto d’accesso autorizzato usando un titolo supplito (nel tag 245). AACR2

RDA

100 1# $a Baden, Conrad. 240 10 $a Symphonies, $n no. 6 245 10 $a Sinfonia espressiva $h [sound recording] / $c Conrad Baden. Symphony no. 3, op. 26 / Hallvard Johnsen. Symphony no. 2 / Bjarne Brustad. 700 12 $a Johnsen, Hallvard. $t Symphonies, $n no. 3, op. 26. 700 12 $a Brustad, Bjarne. $t Symphonies, $n no. 2.

245 00 $a Sinfonia espressiva / $c Conrad Baden. Symphony no. 3, op. 26 / Hallvard Johnsen. Symphony no. 2 / Bjarne Brustad. 700 12 $i contains (work) $a Baden, Conrad. $t Symphonies, $n no. 6. 700 12 $i contains (work) $a Johnsen, Hallvard. $t Symphonies, $n no. 3, op. 26. 700 12 $i contains (work) $a Brustad, Bjarne. $t Symphonies, $n no. 2.

473

245 00 $a [Three Norwegian symphonies]. 500 $a Titolo ideato dal catalogatore. 505 0# $a Sinfonia espressiva / Conrad Baden–Symphony no. 3, op. 26 / Hallvard Johnsen–Symphony no. 2 / Bjarne Brustad. 700 12 $i contiene (opera) $a Baden, Conrad. $t Symphonies, $n no. 6. 700 12 $i contiene (opera) $a Johnsen, Hallvard. $t Symphonies, $n no. 3, op. 26. 700 12 $i contiene (opera) $a Brustad, Bjarne. $t Symphonies, $n no. 2. In questo esempio il secondo e il terzo tag 700 sono opzionali per RDA, che sostiene in 17.8 [Opera manifesta] che solo la prima opera in una selezione va obbligatoriamente data.

Selezioni di espressioni differenti della medesima opera: AACR2 nomina una raccolta di versioni linguistiche (espressioni) della medesima opera con il titolo di quest’opera e la registrazione delle lingue delle due versioni nel $l. Se l’item contiene tre o più lingue si usa il termine “poliglotta”. RDA fornisce un punto d’accesso per ciascuna versione (espressione). È obbligatorio solo il punto d’accesso per la prima espressione registrata o per l’espressione predominante. AACR2

RDA

041 1 $a gerlat $h lat 100 1 $a Caesar, Julius. 240 10 $a De bello Gallico. $l German & Latin 245 14 $a Der Gallische Krieg : $b lateinischdeutsch / $c C. Iulius Caesar ; herausgegeben von Otto Schönberger. 500 ## $a Contains De bello Gallico in Latin with German translation; commentary in German. 700 1# $a Schönberger, Otto.

041 1 $a ger $a lat $h lat 100 1 $a Caesar, Julius. 245 14 $a Der Gallische Krieg : $b lateinisch-deutsch / $c C. Iulius Caesar ; herausgegeben von Otto Schönberger. 500 ## $a Contains De bello Gallico in Latin with German translation; commentary in German. 546 $a German and Latin. 700 1# $a Schönberger, Otto. 700 12 $a Caesar, Julius. $t De bello Gallico. $l German. 700 12 $a Caesar, Julius. $t De bello Gallico. $l Latin.

474

Formalizzazione MARC 21 – Evoluzione negli applicativi Da un punto di vista applicativo (il punto di vista di chi, sulla base del cambiamento degli standard, delle norme, dei formati, deve operare in termini di evoluzioni e adeguamenti del software di gestione dei metadati catalografici) le differenze tra AACR2 e RDA sono rese maggiormente evidenti dai numerosi aggiornamenti del MARC 21, finalizzati a rendere possibile l’applicazione di RDA. Gli aggiornamenti 9-18 del MARC 21 includono i cambiamenti approvati fino al giugno 2014 e relativi soprattutto a: • Contenuto, media e supporto delle risorse (tipi e caratteristiche); • Attributi dei nomi e delle risorse; • Relazioni; • Varie. La necessità di adeguare gli applicativi di catalogazione a queste evoluzioni suggerite dagli aggiornamenti del MARC 21, consente di elaborare ulteriori linee di confronto tra AACR2 e RDA, fondate sulla differenza tra modifiche non impattanti e modifiche impattanti sugli applicativi. Gli esempi di modifiche impattanti e non impattanti evidenziano alcuni cambiamenti che i software di nuova generazione devono assorbire se vogliono essere pronti al cambiamento che l’introduzione di RDA impone o suggerisce. Modifiche non impattanti: l’applicazione delle istruzioni RDA richiede una nuova educazione catalografica, la diffusione della conoscenza delle linee guida e il cambiamento delle abitudini di lavoro. In questo tipo di cambiamento rientrano istruzioni quali: • Uso di termini sciolti invece delle abbreviazioni: °° 300 ## $a 234 pages : $b colored Illustrations ; $c 20 cm. °° 130 0# $a Bibbia. $p Vecchio Testamento °° 490 1# $a University of Texas bulletin ; $v number 544 °° 250 ## $a Revised edition. 475

• Uso delle parentesi quadre che racchiudono ciascun elemento di un campo: °° 260 ## $a [Parigi] : $b [Gallimard], $c [2007] °° 260 ## $a [luogo di pubblicazione non identificato] : $b [editore non identificato], $c [2006] • Costruzione dei punti d’accesso: °° 130 0# $a Bible. $p Pentateuch °° 130 0# $a Bibbia. $p Vangelo di Giovanni °° 240 10 $a Opere. $k Selezione Modifiche impattanti: sono quelle che necessitano di cambiamenti profondi negli applicativi, come per esempio la creazione di nuovi tag o di nuovi sottocampi, l’implementazione di relazioni non previste dal precedente standard, la modifica delle interfacce di immissione e di visualizzazione dei dati per l’adeguamento ai cambiamenti terminologici introdotti da RDA. Di seguito alcuni esempi: • Tag 264 per dati di produzione, pubblicazione, distribuzione, fabbricazione e copyright, che qualifica meglio (nel secondo indicatore del tag) il ruolo della persona/ente registrati nel tag: °° 264 #3 Cambridge : $b Kinsey Printing Company, $c 2006 °° 264 #2 $a Seattle : $b Iverson Company °° 264 #4 $c copyright 2005 • Tag 336 (contenuto), tag 337 (media), tag 338 (supporto): °° 336 ## $a performed music $2 rdacontent °° 336 ## $btxt $2 rdacontent $3 liner notes °° 337 ## $a audio $2 rdamedia °° 337 ## $b n $2 rdamedia $3 liner notes °° 338 ## $a audio disc$2rdacarrier °° 338 ## $a sheet $2 rdacarrier $3 liner notes • Sottocampo $0 per la registrazione del numero di controllo del record di autorità o di altri numeri standard, in tutti i campi che abbiano come dato un punto d’accesso o un termine tratto da vocabolari controllati: 476

°° 338 ## $a audio disc $0 (uri)http://id.loc.gov/vocabulary/carriers/sd$2rdacarrier °° 100 1# $a Bach, Johann Sebastian. $4 aut $0 (DE101c)310008891 °° 100 1# $a Trollope, Anthony, $d 1815-1882. $0 (isni)0000000121358464 • Modifica delle etichette per esprimere l’evoluzione del linguaggio: °° Tag 130: l’etichetta Titolo uniforme diventa Punto d’accesso autorizzato °° Tag 400 del record di autorità: l’etichetta Rinvio Vedi diventa Punto d’accesso variante

477

FONTI CITATE

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