La donna eterna

119 96 4MB

Italian Pages 153 Year 1945

Report DMCA / Copyright

DOWNLOAD FILE

Polecaj historie

La donna eterna

Citation preview

G. VO

LE

ORT

LI DOIIIII ETIRIII

GEITRUD VON LE POR't

LA DONNA ETERNA Tll.ADUZIONE E SAGGIO INTaODUTTIVO J>J

GIOVAKNA

PIDE11.ICI

AJROLDI

li Edizione

lSTJTIJIO DI PROPAGANDA LIBRARIA S. A. MILANO

INDICE Prefazione

• pag.

9

Introduzione

))

23

La donna eterna

))

27



))

45

La donna fuor dal tempo •

n

105

La donna nel tempo

PREFAZIONE

Questo volume uscito nel I> o



PREl?AZION:S

« donna fuor dal tempo», può vedervi riflessa la propria immagine e La propria dignità, la propria sereni'tà e il proprio dolore. Perciò il libro valicò i confini della sua patria e si diffuse nel mondo, nonostante la maggior difficoltà d'espressione dovuta necessariamente alla traduzione che, dovendo esser quasi letterale perchè non vada perduta la sottigliezza del ra, gionamento, manca inevitabilmente della preci, sione artistica dell'originale e di quella sorta di magia della parola che ne è la sua maggior luce. Si richiede pertanto anche al lettore itaiiano di voler collaborare un poco co,l traduttore nella me, ditazione e sopratutto nell'intuizione del testo. « La Donna Eterna ». titolo principale del vo, lume, è il simbolo della femminilità, per così dire, contemplata da tutta eternità nella mente di Dio, è la V ergine Madre, è Maria, non solo modello verso cui ogni donna deve guardare, ma incarna, zione medesima della creatura femminile. « Pie, na di grazia». « benedetta fra le donne·» raduna in sè, come si rappresenta chiaramente nel dog, ma, la « donna nel temp'O >>, ossia la V ergine e la sposa, e la « donna fuor dal tempo » : ossia la madre. Nel contesto del Vibro si dimostra come ogni donna debba in sè conciliare quest'apparen, te contraddizione, essere cioè a un tempo vergine sposa e madre. Il mondo, il grande immenso creato nella sua

~

PREFAZIONE

tt

totalità, è visto dalla le Fort in una sorta di co, smica polarità, ossia come da due faccie, l'una maschile, l'altra femminea. Concet,ione questa non nuova nella filosofia tedesca, che dal roman, ticismo in poi l'usa frequentemente. Basti richia, marci al Bachofen, allo Schelling e ai suoi molti seguaci e infine al W eininge-r o, se vogliamo par, lare di un moderno cattolico, a Peter Wust. Que, sta della le Fort è però più un'immagine· che una vera e propria concet,ione del mondo; chè, pur usando dei medesimi termini, ella avversa tanto la mitologia del matria:rcato del Bachofen, quan, do l'identificat,ione del femmineo con l'elemento negativo del mondo del W eininger, quanto an, cora qualsiasi filosofia immanen_tistica della na, tura. N è deve il lett-ore prendere alla lettera tale terminologia, immaginando un mondo, spaccato, pe-r così dire, in due parti, ma nella polarità deve vedere un simbolo atto solo a chiarirè due aspetti del mondo o meglio due momenti universali e, come tali, non corrispondenti alla realtà, che non può certo venir chiusa o delimitata in schemi fis, si, ma è sempre solo viva nella sua piena totalità. Tali punti limiti si rendon però necessari onde poter capire il significato dell' at,fone e della vita femminile; basta non perder di vista il filo del ragionamento, che a mo' di spola va dall'uno al, l'altro estremo, tessendo sulla trama della realtà il volto della Donna Eterna.

PREFAZIONÈ

Femmineo per la le Fort è nel mondo tutto ciò che è celato, nascosto, quasi copérto da velo, e che soltanto vivendo si può chiaramente intuire, ma non mai perj-èttamente conoscere. Femmineo è il mistero, e perciò campo proprio deUa donna è il religioso, che fa suo, rischiara e sublima il mistero del mondo. V ergine sposa o madre, ogni donna che vuol essere totalmente donna, non può « svelarsi ». ossit11 agire in nome pr01prio,, imporsi, ma deve essere simile alla terra entro la quale il buon germe prospera; alla buona terra feconda nella sua azione nascosta non scevra di eroismo. E come la terra ella deve farsi umile verso Dio nell'accettazione del gelo e dell'ardore, della pi,og, gia e del sole, della bufera e della serenità, nel mariano « fiat mihi >>, e caritatevole verso gli uo .. mini nella faticosa e sovente i.ngrata dedizione quotidiana. Nel « fiat mihi >> ella riceve la grat,ia divina, nell'amore per le creature più deboli soro .. ralmente o maternamente la prodiga nel mondo. Queste sono le prerogative che la le Fort ritiene prettamente femminili e attraverso le quali di .. scute e presenta tutte le possibili posit,ioni della donna nel tempo e fuor dal tempo, prerogative che trovano la loro perfet,ione in Maria. Ogni posizione o atteggiamento femminile che non risponda alla trinitaria armonia del femmineo mistero di vergine sposa e madre, vien nel libro d:ibattuta e condannata come non rispondente alla

7

1

"

1 I

PREFAZIONE

cosmica missione della donna; la quale deve man, tenersi nella propria sfera fatta di silenzio e di velo e non arrogarsi quel posto d'i primo piano che compete agli uomini. Ossia ella deve esser aliena dalla v•ita ipolitica pubblica, per viverla, mantenendosi al più alto livello delle idee mo'l'ali e religiose, nella direzione di coscienza dei figli e dei famigliari. E se d'iciam direzione di coscienza è forse troppo, perchè meglio sa'l'ebbe parlar d'in, fiuent,ai che di diret,ione. E' quindi condannato il femminismo, in~endendo per femminismo sia un atteggiamento, da amazzone che vorrebbe non_ solo emanciparsi dalla soggezione maschile, ma van, tare gli stessi diritti dell' uomc facendo questione di valore là dove si u-a:U-ai·di qualità diversa; sia il femminismo sociale che porta la donna fuor dalla casa; sia il femminismo statale che vuol so, stituire allo spontane·o momento ·caritativo un' or, ganizza~ fredda e umiliante beneficenza. In ognuna di queste forme, dove va perduto il carat, tere: reUgi'pso della fem-niini1ità, ~ donna non compie la propria missione· nel mondo, cessa d'es, ser canale di grat,ia e di carità. E qui mi vien fatto d'aprire una parentesi e di insistere su un punto particolarmente importan, te in questo nostro tempo che siamo costretti a vi, vere, tempo amaro, nel quale pertanto ognuno ha il dovere di percorrere la propria via nel cc qui ,, e nell' « ora >> segnati da Dio. Alla donna.

14

PREFAZIONE

cosciente del disorientamento di quest'ora di bru, tale violenza, che chiede a se stessa quale sia o(!~i il suo compito, la forte e chiara linea di -pensiero della le Fort botrà da aueste bae:ine esser di con, forto e di e:uida Anche come sem;,fJre, una sola è la via da seguire: ~are della fort"a del $;.. lenzioso sacrificio, della fort,a della fede nella vita, della forza di una presenta semPre Presen, te, di un'ascesi -tmtiente ; fiduciosa; fàrsi ;,el rac .. covlimento, della vita interiore veramente in tutto il senso del termine. Nel Velo della Veronica. che narra la con .. versione di una giovinetta cresciuta nell'atmosfe, ra della Roma della fine del secolo scorso, e del princip:o di questo, due figure, quella della non, na e qu~lla della zia Edelgarda, personificano, l'una la donna, che fuor da ogni sfera religiosa intende vivere delle proprie forze spirituali e cul, turali e si regge in tale· illuminato paganesimo fino alla fine, ma soccombe al momento della mor.. te, mo-rendo, per così dite, completamente, calan,

7 16

PREFAZIONE

do nella notte senza scampo come una bella giornata al tramonto; l'altra colei che è macchiata dalla medesima colpa, ma in campo appa-rentemente opposto. Protestante, attratta dalla vita sacramentale cattolica, Edelgarda vive in un'aura volutamente religiosa, ma non giunge fino all'ab,. bandono con1pleto nelle manii di Dio, all' « ecce ancilla Domini))• e la sua spiritualità s'esaspera inaridita dalla mancanza di grat,ia divina e si ritorce contro lei stessa, si fa demoniaca. Solo quando ella avrà toccato il fondo della malvagi,. tà, finalmente conscia della propria infinita miseria, spunterà in lei la luce della vera umiltà che la porterà a morire santamente. Lo stesso pen,. siero è rap,presentato nelle Nozze di Magdeburgo dalla donzella Erdmunth, l'orgogliosa fanciulla che non seppe aspettare lo sposo e divenne strumento di distruzione, finchè nell'orrore dell'ecci, dio, fatta ormai meno ·che nulla, vien dallo sposo risollevata e condotta all'altare. Ciò vale a illustrare il pensiero che ogn.i donna, la quale preten, de vivere del proprio orgoglio, per sè e in sè, non compie lai propria missione e viene travolta dalla vita stessa, diviene negativamente donna. Ma altrettanto chiare sono le figure di donne che, per così dire, crescono alla gra.zia. Così la protagonista del Velo della Veronica, nell'anima della quale la conversione avviene per illuminazione interiore e per emanazione di grazia dell':,.

I

PREFAZIONE

stitutrice Jeannette, la quale, vera. e propria donna cristiana nel senso della le Fort, serena e silenzio .. sa, ma forte e tenace, schiva dal pronunciare la p~ rola umana che può cadere inopportuna e attenta alla grazia che agisce, pronta più che al secco dove, re all'amorevole dedizione, riviv~ in ogni sua azio, ne la propria vita interiore e la luce della grazia sacramentale. Ella sola riesce a rivelare le mer~ vigliose profondiità del dogma eucaristico, là do, ve la cerebrale Edelgarda minaccia di dannarsi. L'intelligenza di feannette è tutta! fatta di com, prensione e sfwnature, la sua cultura tutta assi, milata nella vita; ella -rappresenta veramente l' ar, rnonica donna ad un tempo «vergine», e ((sposa>) e « madre », nella quale si ravvisa il volto della Donna Eterna. Gli utteriori romanzi insistono su figure che sono particolarmente interessanti. Ecco la piccola fJIOvizia parmeli'tana Blanche de La Fo-rce, l'eroina della Rivoluzione francese, nell'Ultima al Patì, bolo, che incarna l'insignificante vergine, 't'in, fima delle creature, colei che di aristocratici na, tali soffre di una strana sua incomiunicabilità e incomprensione, che confessa la propria debo.lezza e pusillanimità e fugge timorosa dinnanzi all'imminente periwlo, ma tÙ mClmento sufl're, mo esce dalla falla, s'unisce alle compagne mar. . tiri, sale ultimn alla ghigliottina cantando l'inno gioioso. Qui 1a fort,a della vita interiore vince, 2. La donna eterna

PREFAZIONE

contro tutte le teorie psicologistiche e materiali .. stiche, ogni « complesso » d'inferiorità. E l'altra, la piccola monaca mistica von Bar.. by, alla qua~ nell'estasi, mentre nel monJ..o di fuori imperversa l'orrore della Riforma lutera-na, appare il volto del Cristo del Getsema, ni,. del Cristo della Croce, -annunzio dell'ora di passione che sovrasta e sta per scoccare. Il gran.. de mistero del nwndo dolorante si rivela qui in una piccola anima di novizia rinchiusa nella sua cella, contro ogni logico e cerebrale ragionamento della fiera madre badessa. Ella è la protagoni-sta della novella apparsa in Germania l'anno scor-so col titolo L'estasi della vergine von Barby (I); frutto di questo nostro tempo, dove la le Fort in.tende mostrare come attraverso una mistica per.meata di carità religiosa possano venir intuiti i mi,. steriosissimi contatti d,i Dio e del mondo nella sto-ria. Tutte le figure di donna dei libri storici della le Fort appaiono infatti come elementi provuiden, z,iali nelle mani di Dio: s'elevano alcune nell'u.. mile candore di ceri che si struggono nell'ardore della loro piccola fiamma; altre come Erdmunth delle Nozze di Magdeburgo, o Tropea e· Myriam nel Papa e il ghetto, toccano il fondo torbido delle umane passioni, son travolte dagli avveni, (1) Traduzione italiana in preparazione presso l'Istituto di Propaganda Libraria - Milano.

PREFAZIONE

19

menti più grandi di loro e ritornano alla super.. ficie chiarificate dall'acqua della grat,ia e del do .. lore. Ma la Le Fort è ancora il poeta della Chiesa intesa nella sua potenza femminea terrena e ce le. . ste, quasi polo fernminile della vita religiosa, in tutto il suo mistero di vita transeunte e eterna: Sposa di Cristo e Madre degli uomini; la cui nu. . z,ialità e maternità viva nei secoli, vien cantata negli Inni della Chiesa e storicamente sentita nel Papa e il ghetto.

Poche scrittrici sono, come la le Fort, donne nel senso più alto del termine e seppero come lei oggettivare la .propria femminilità. Ella infatti, non solo ne fece argomento di acuto e profondo esame, ma la visse e la sentì così come ne scrisse. Ogni parola della Donna Eterna è stata« nel tem . . po »· vissuta da lei. Ciò che ella esprime ora in solida chiarezza cristallina, l'ha esperito nelle fibre più vitali della propria anima: vero lirismo e non psicolo . . gismo, ·purificazione artistica e non penoso lavo.. rìo di introspezione. In questo libro si sente un equilibrato e lentp ascendere del pensiero, soste.. nuto e guidato dalla grazia coscientemente. cer,. cata. Perciò .bisogna che il lettore si metta, per così dire, in questo stato di grazia, si prepari alla

:20

PREFAZIONE

lettura con antenne spirituali che sappi.ano giun.gere in quelle regioni, limiti estremi della realtà, dove la terra non cessa d'essere solida terra e pu-'Ye tocca il cielo. Ossia si fac~ comprensivo an.che di alcune espressioni teologiche o filosofiche che suonano dure· o troppo ardite e le veda nella lo'Yo significazione estrema, sappia giunge,ye al « nec plus ultra» delle cose, onde capirne final.mente la -pienezza, la totalità e sopratutto la con; cretet.za. Ma prepari anco,ya un'anima femminile recettiva e umile e s'abbandoni con intelligente comprensività a questo flusso gene,yoso d'i pensi.e.. ro, alimento di lunghe meditazioni - e, dicendo anima femminile, come si vedrà nel testo, vogliam dire anima pronta a lasciarsi incanta'Ye dal mi.. stero. Frutto della regione ooe il dolore e la gioia suprema si compenetrano nel ritrovamento che fa ranima d; sè stessa e di Dio, è questo libro l'e.. sf1ressione filosofica e ,pratica della Pasqua della kFort: E nella notte ascoltai una voce, alta come il respiro del mondo che diceva: • Chi vuol portare la corona del Salvatore ,. E il mio amore rispose: « Signore, sono pronta a portarla ». Così la corona passò nelle mie mani e la spina nera fece scorrere il mio sangue sulle dita. Ma la voce parlò un'altra volta: « Sul tuo capo devi porre la corona». E il mio amore rispose: " Sì, sono pronta».

PREFAZIONE

2I

Cosl levai la corona sulla mia fronte, quando balenò improvvisa una luce, chiara come l'acqua dei monti. E la voce disse: « Ecco la spina nera è fiorita ». E la luce scese dal mio capo e divenne un fiume luminoso che giungeva sino ai miei piedi. Pieno di spavento gridai: « Signore dove vuoi che porti la tua croce? ». E la voce rispose: « La devi portare nella vita eterna ». Allora esclamai: « Signore è una corona di dolore, fa' che ne riceva la morte! ». Ma la voce disse: « Non sai che il dolore è eterno? Ho redento l'Infinito. Cristo è risorto». A questo punto la voce mi rapì con sè ... (1)

E questa dolorosa poesia scritta nella supre, ma ora che precedette l'illuminata conversione dell'autrice, serva da monumento al libro delL' ar, manica serenità, ne illumini il mistero e rischiari nella speranza della risurret,ione quest'ora di supremo dolore del mondo. GmvANNA FEDERICI AJROLDI

(1) Dalla traduzìone di E. Paoli. in «Letteratura» (N. 1,>.

INTRODUZIONE

Questo volume intende studiare la donna partendo non da un punto di vista psicologico o biologico. storico o sociale, ma simbolico; il che può presentare forse una certa difficoltà al letto.re di oggi non più famigliare a questo linguaggio dei simboli ch'era un tempo vivo e corrente lin. . guaggio del pensiero, ed ora è SQStituito dall'a.stratto concettuale. Diventa quindi necessario premettere un chiarimento sul signifì,cato di sim, bolo. I simboli sono segni o figure in cui le supre, me realtà e determinazioni metafuiche non ven.gono conosciute astrattamente, ma intuite me, diante una similitudine. I simboli sono il linguag-gio dell'invisibile portato nel visibile. Si fondano sul convincimento che esiste un ordine intelli.gente di tutte le creature e tutte le cose, ordine che attraverso queste medesime creature e cose, rivela la sua origine divina precisamente nel linguaggio dei simboli. Questi impegnano il sog.-

INTRODUZIONE

getto che li porta. ma rimangono intatti e intan. . gibili anche se questi li disconosce, li rinnega o addirittura li ripudia, Essi non esprimono quindi il carattere empirico e lo stato transeunte dei vari soggetti, ma il loro significato metafisico. Il sog, getto può decadere dal simbolo, ma questo rimane integro. Come il significato del simbolo non può coin. . cidere perfettamente col carattere empirico d'ogni suo singolo supporto, così anche l'essenziale ch'è espresso nel simbolo non è limitato al supporto medesimo. Se il presente volume afferma che la donna nel suo significato simbolico è portata in modo particolare verso la sfera del religioso, non intende con questo attribuire una specifica reli.giosità alla donna e men che meno affermare un suo primato religioso rispetto all'uomo - ciò co, stituirebbe una totale incomprensione di quest'o .. pera. Qui si tratta del simboleggiamento del reli, gioso, della sua rappresentazione figurata, ch'è - tutt'uno col simbolo - in modo particolare affidata alla donna. Ciò che vale per significato centrale della fem, mrnilità vale anche per tutto quello che da essa emana. Ossia qui si vuol significare che la rivela . . zione avviene per tramite della donna, ma ciò che fu rivelato, nella sua essenza metafisica, ·non è affatto suo esclusivo dominio: chè la rivelazione dtll'essere nella sua totalità assume sempre sulla

INTRODUZIONE

i

2s

terra un duplice aspetto! Lo dimostrano d'altronde le due supreme forme di vita maschile: nella vera e propria figura eroica dell'uomo si disegna la grande linea della misericordia propria alla donna, quale rivelazione eminentemente virile, è del ca.valiere la protezione dei piccoli e dei deboli. Così come in San Vincenzo de' Paoli l'uomp sacerdote accoglie il bimbo abbandonato stringendolo al cuore con gesto materno, e in S. Luigi Gonzaga e nel tipo del cavaliere monastico la verginità ha significato di virtù virile. E d'altro lato è ancora il riconoscimento di questa doppia manifestazione che fa propugnare a Santa Caterina da Siena un cristianesimo tutto virile. Il che nelle Litanie Lau. . retane assurge al suo più alto grado, quando Maria viene invocata prima come « mater amabilis » « virgo potens » e « rosa mystica », figurazioni tutte femminili, e poi immediatamente come « speculum justitiae » e « turris davidica», im.magini assolutamente virili. Come ogni altra ve.rità intorno alla donna, così dal volto della D!'.mna Eterna si sprigiona qui una luce trasfigurante che ci permette di comprendere più profondamente il simbolo contenuto nella femminilità: Maria, qua.le esponente di tutta la specie creata, rappresenta parimenti l'uomo e la donna.

LA DONNA ETERNA

Quando la creatura appare nel concetto dell'e, temo, non manifesta se medesima, ma riflette l'eternità stessa di Dio. - Colui che solo è eter, no. Solo in tempi sviati dai saldi principi meta.. fisici o malamente indirizzati, l'eternità - con, cepita come valore assoluto o come assoluta du, rata - può essere attribuita a creatura, senza por mente che essa non la potenzia ma piuttosto mo-mentaneatnente l'annulla. Nel pensiero dell'eter~ nità, la creatura riconosce la propria relatività e soltanto in questo riconoscimento l'eternità può a lei rivelarsi. Quando la creatura sciolta dalla sua condizionalità temporale, sta per sprofondarsi nell'atemporale.. incondizionato, vi s'inabissa ef.. fettivamente, per riapparire, da essp accolta, non più in quello ch'è il valore suo proprio, ma quale pensiero e specchio, immagine e supporto cfell'e-terno. Tale è infatti il segno di ogni purificazione e di ogni offerta, tale il senSQ della santità e del.. l'amore, il senso stesso della morte, e l'unico nel

:z8

GERTRUD VON LE FORT

quale osiamo parlare della Donna Eterna. Non si tratta dunque di esporre o men che meno tra . . sporre caratteri relativamente immutabili della figura empirica femminile, detti « eterni » gplo in senso terreno e limitato, sibbene si tratta del... l'aspetto cosmico...metafisico della donna, dell'es... sere femmineo come mistero, del posto che esso occupa nella sfera religiosa, della sua immagine che in Dio ha la sua origine e la sua fine. Con ciò è evidente che ogni tentativo di inter. . pretazione arbitraria o personale è senz'altro omes... so. Il senso del religioso, già lo vedemmo, si ini . . zia precisamente là dove termina l'arbitrio sog. . gettivo. Ma quale linguaggio osa oltrepassare tale limite? A noi, costretti nel campo del relativo. . temporale, è dato d'affermare il metafisico sempre e soltanto sotto il velo della figura. Solo alla vera grande arte è concesso nelle sue sublimi ore di grazia, l'annunziare con immagini periture l'impe. . rituro. Non appena però la studiamo ci troviamo di fronte a una nuova rivelazione: tutta l'arte occidentale non può venir scissa dalla dogmatica cristiano. . cattolica, della quale nelle sue manife. . stazioni ultratemporali è sacerdotessa fedele. Co. . me la Missa solemnis di Beethoven ha la forza di raccogliere nel Credo cristiano pure quelle mi. . gliaia, e migliaia di persone che sfuggono alla Chiesa, così l'arte plastica e la pittura rivelano lungo i secoli anche ai pagani moderni, i dram ...

,, LA DONNA ETERNA

29

matici q.uadri della Passione. Analizzare quest'arte non solo dal punto di vista estetico ma pure reli, gioso, significa varcare decisamente e cosciente.mente la soglia della dogmatica cattolica, fonda, mento supertemporale e superpersonale di tutta la civib:à occidentale, da essa inscindibile anche qua..lora essa intende rinnegarla. Le affermazioni più ardite e forti che mai sia.no state formulate riguardo alla donna le formu ... lò il dogma cattolico. Qualsiasi altra interpreta..zione metafisica della femminilità non è che inu..tile tentativp o semplice eco teologico priva di contenuto e significato religioso. La Chiesa nella teologia sacramentale del matrimonio paragona a se stessa la donna - ogni donna.-e nelle lita..nie esalta Una donna « Regina del Cielo», chia..mandola « mater Salvatoris », « mater divinae gratiae ». Certamente non intese con queste espressi~ni all'incarnazione in sè della· femmini.lità - bisogna tenerlo ben presente - ma volle additare quell'Una di cui è scritto: « benedetta fra le donne». Quest'Una pur essendo infinita.mente più del simbolo della femminilità, è anche simbolo di femminilità, chè in Essa soltanto il mi.stero metafisico della donna ha potuto trovare forma e perciò farsi intuibile. Cerchiamo di renderci ragione del contenuto del dogma. Se interroghiamo a questo scopo i grandi artisti della vita di Maria, per es. Fra An..

GER I'RUD VON LE FORT

gelico, dovremo considerare l'ultimo quadro, os, sia quello dell'Incoronazione, come primo. L'arte religiosa del passato par qui presentire nella sue, cessi~ne dei quadri l'ulteriore sviluppo del dog, ma. Nell\1ltimo quadro, nell'Incoronata, è già pa, lese l'Immacolata. Infatti, considerato dal punto di vista storico, il dogma venne definito più tardi, ·ma dal punto di vista metafisico esso è al princi, pio del cc mysterium », anzi al principio d'ogni cosa; sorge per così dire dallo splendore mattutino della Creazione. Significa la rivelazione di ciò che era l'uomo prima di cadere: volto sacro della crea, tura uscita dalle mani di Dio, immagine di Dio riflessa nell'uomo. Questa considerazione illumina particolar~ente il momento della sua promulga, zione, avvenutta pochi decenni prima di quell'i, stante che il filosofo cristiano Berdjajew definisce con le parole: « la caduta dell'immagine umana n. Coincidenza che possiamo solo oggi capire nel suo pieno significato. Fin d'ora è già chiaro l'immen~ ed universale significato del dogma di Maria. Se l'Immacolata è il puro rispecchiamento divino nell'umanità, la Vergine dell'Annunciazione è la rappresentante di quest'umanità. Nell'umile cc fiat » con cui Ella risponde all'Angelo, il mistero della Redenzione è visto dal lato della creatura; infatti l'uomo per la propria redenzione non può offrire a Dio, nul~ l'altro che la pronta e assoluta donazione di se

LA DONNA ETERNA

r

31

stesso. La passività recettiva femminea. che l'an-tica filosofia aveva identificata col puro negativo, si è trasformata nell'ordine cristiano della grap zia in positività che decide. Il dogma di Maria non è che la formula in cui si esprimono tutte le dottrine intorno alla collaborazione della crea, tura alla Redenzione, il cc fiat » della Vergine è quindi il manifestarsi della pura religiosità, ed es-sendo - precisamente come totale offerta di sè manifestazione del puro femmineo, questo di-viene a sua volta manifestazione di religiosità in generale. Maria dunque non è soltanto oggetto di vene, razione religiosa, ma è la stessa religiosità attra, versp la quale Dio viene adorato, è la potenza d'offerta del cosmo sotto l'aspetto muliebre. E ciò intendono significare le Litanie Lauretane quando la invocano quale « stella matutina », ma.gnifica immagine sia dal punto di vista dogmatico sia dal poetico: la stella matutina precede il sole per svanire in esso. Il Figlio divino posto sul grembo di Maria significa, nei riguardi di lei, la luce che l'illumina; e così come soltanto in questa luce ella è cc mater divinae gratiae 1,. soltanto in questo senso ella è cc madre della croce e dei do, lori » : la gloria del Figlio la fa tutta risplendere, e la lotta dì Lui con la morte l'avv:olge nella me, desima ombra. Persino nella sofferenza ella è solo colei che si offre e soffre col Figlio, compartecip~

l

32

GERTRI JD VON LE FORT

così e della Passione e della Redenzione. Questo concettc spesso falsamente inteso. significa ben considerato che ella è soltanto la madre; madre del Redentore e madre della Redenzione. Solo da questo punto di vista è comprensibile la storia di Maria nel cristianesimo. Di rado menzionata da, gli evangelisti e neppure nominata per _lunghi pe.. riodi di storia ecclesiastica. la proclamazione dei suoi grandi dogmi avviene sempre in momenti n~i quali la fede cristiana par essere seriamente mi..naccia ta: il fondamentale dogma mariano infatti fu promulgato al concilio di Efeso e contribuì in gran parte a controbattere l'eresia cristologica ne.. storiana (1 ). Maria dunque anche nel dogma che la definì, sce s•eleva non in grazia propria ma in grazia del Figlio. Nessun metodo storico critico. nessuna co, struzione sia pure spirituale. nessun amore sia pur profondo. vale a formare la sua immagine umano, temporale nei suoi particolari psicologici. Essa ri .. mane. per così dire. velata nel mistero di Dio. proprio onde meglio rivelare il suo significato re-ligioso: il velo è sulla terra simbolo del metafì. . sico, ma pure simbolo di femminilità. in quanto tutte le forme della vita femminile mostrano la donna adombrata dal velo. Il che spiega come i (1) Nesrorio negava l'ipostatica wùone delle due Nature, umana e divina del Cristo, nell'Un·a Persona del Verbo.

LA DONNA ETERNA

33

maggiori misteri del cristianesimo entrarono nel mondo delle creature non attraverso l'uomo, ma per mezzo della donna: l'annuncio del messag . . gio natalizio a Maria si ripete nel messaggio di Pasqua alla Maddalena, e il mistero della discesa dello Spirito Santo mostra l'uomo nell'atteggia . . mento femminile di chi riçeve. La Chiesa espri . . me questo concetto assegnando alla donna du . . rante gli uffici divini e durante le nozze il lato dell'E vangelo. La dedizione intesa come mistero metafisico o come mistero della Redenzione è quindi, secon . . do il dogma cattolico, il mistero della donna, ri . . velato nella sua perfezione singolare eh'oltrepassa infinitamente quella di ogni creatura, dall'imma . . gine della Beatissima Vergine Madre, ma refratto rivissuto e previssuto in migliaia di figure, nella infinita gerarchia dei sacrifìzi. La Sibilla precede Maria e così pure il mistero cosmico precede il mistero della Redenzione e quasi lo profetizza: « Natura e creatura, acqua pietra e pianta, voi agite singolarmente, ma tutti in religioS'a armo,. nia siete sottomessi in silenzio àlla volontà di Dio » (Paul Verlaine). Il motivo femmineo ri . . suona attraverso tutta la creazione. Aleggia quasi preludio delicato e lontano sul grembo aperto del . . la terra generatrice, sulla belva selvaggia che, fat . . ta madre, par spezzare i limiti della stessa bruta. . lità; aleggia sulla fidanzata e sulla sposa nel sim . . 3. La donna eterna

GERlRUD VON LE FORl

bolo dell'amore, aleggia immenso sopra tutte le madri umane: ognuna di esse è illuminata dal proprio figlio. Esso s'eleva dalla sfera naturale alla spirituale e soprannaturale: proprio colà dove la donna è più profondamente donna, non è già se stessa, ma colei che si dona, e donandosi è ad un tempo sposa e madre. La donna che fa parte di una comunità religiosa, votata all'adorazione, alla misericordia, all'apostolato, porta il titolo di ~a .. dre, nel significato di « virgo mater». Anche la Sibilla, che con la « bocca piena di spuma » an, nuncia il nuovo Eone. è « madre del futuro». giaccM ogni profezia è solo una forma di mater, nità. Come la Sibilla precede Maria, così la santa la segue; in Lei il mistero primogenito ritorna, per così dire, nella sua patria. E ciò spiega perchè le opere veramente straordinarie compiute dalle donne, trovino posto nella sfera del religioso. Santa Caterina da Siena ebbe il compito di ricon, durre il Papa da Avignone a Roma e Santa Gio, vanna D'Arco ricevette adirittura lo stendardo del combattimento; ma è appunto in questi mo, menti supremi che si rivela come la donna li con, cepisca solo sotto il velo muliebre, segno d'ogni grande missione femminile. Infatti Santa Cate, rina da Siena non fu presente all'ingresso del Papa in Roma, e Santa Giovanna si velò nelle fiamme del rogo. Sempre e per questo motivo s'adatta alla don,

LA DONNA ETERNA

na tutto ciò che non è apparente, ossia tutto ciò che rientra nella cerchia dell'amore, della bontà, della compassione, della cura, della protezione, in una parola tutto ciò che veramente è nascosto e persino misconosciuto sulla terra. Le epoche .quin.di che respingono la donna dalla vita pubblica non le tolgono affatto il suo valore metafisico, anzi sono forse quelle che, inconsapevoli, fan me.glio gravitare l'immenso peso del femmineo sulla bilancia del mondo. Là dove c'è dedizione c'è anche un raggio del mistero della Donna Eterna. Ma là dove la donna cerca se stessa, il mistero metafisico s'estingue, perchè, scoprendo ella la propria immagine, can.cella l'immagine eterna. Solo da questo punto di partenza si capisce la caduta di lei, ossia la figura di Eva: caduta che non deve venir interpretata come frutto dell'antitesi tra lo spirituale e il sen.suale. La caduta della donna non è soltanto il de.cadere della creatura sulla terra, ma anche il de.cadere della terra medesima, in quantp questa, elemento femmineo, significa umile aspettativa. La cacciata dal Paradiso terrestre non si ricon.nette tanto alla tentazione del dolce frutto quanto alle parole: cc Voi sarete come Iddio )) , antite.tiche al « fiat » della Vergine. E' perchè il pec.cato originale avvenne nella sfera religiosa che esso significa in un senso più profondo, la caduta della donna: ossia non perchè fu Eva a pren.-

,..._

GERTRUD VON LE FORT

dere per prima il pomo, ma perchè in quanto don.na lo colse. Fu la sostanza femminea del creato che decadde, perciò decadde la sùa essenza reli.giosa; e perciò la Bibbia attribuisce ad Eva e non ad Adamo la maggior parte. Non è quindi esatto dire che Eva fu più su, scettibile alla caduta perchè più debole. La storia biblica della seduzione mostra chiaramente come Eva fosse la più forte e superiore all'uomo. L'uo.mo, comiscamente considerato, è evidentemente forte, ma la donna lo è in profondità. Ogni qual, volta essa· venne depressa, ciò accadde non perchè fosse debole, ma perchè riconosciuta potente si faceva temibile - e con ragione - giacchè nel momento in cui la forza predominante non vuol sacrificarsi, ma tiranneggiare, si prepara infallan, temente una catastrofe. Tra le poche e oscure nozioni pervenuteci circa la lotta intorno al ma.triarcato decadente, è ancor sensibile il brivido di terrore dinnanzi al potere della .donna: all' e, strema offerta corrisponde qui l'estrema ricusa. Questa linea rappresenta il lato negativo del mi, stero metafisico della donna. Appunto perchè ella nella totalità del suo significato e della sua es, senza, non soltanto è fatta per l'offerta, ma in.carna la potenzialità medesima di dedizione del cosmo, la sua ricusa significa qualcosa di demo.niaco, e infatti viene così sentita. Eva non per.sanificò mai il male in sè - infatti l'angelo la

LA DONNA ETERNA

37

precedette nel peccato - ma condivide col de, monio il potere di corrompere seducendo. La se, duzione è capriccio. ossia il contrario della dedi, zione. Come il peccato angelico è più terribile del, l•umano. così la colpa della donna è più terribile di quella dell'uomo. Il suo dramma è poeticamen, te raffigurato nella « Pentesilea » del Kleist. An. . che nelle figurazioni della Medusa. delle Erinni, l'antico mito rispecchia l'orrore che desta la don, na colpevole; e ancor la credenza nelle streghe dei secoli cristiani. eh• ebbe tante tragiche conseguen, ze nei singoli casi, non è in fondo che la giustifi, cazione del medesimo orrore suscitato dalla donna che tradisce il suo destino metafisico. Se oggi la colpa femminile non ci fa più fremere di tanto sdegno, lo si deve solo alla grande volgarità con la quale essa vien rappresentata empiricamente; poichè è ovvio che la storia del peccato si ripete continuamente. In senso lato la donna è sempre colpevole di ogni caduta non solo perchè nel suo grembo si sviluppano gli essei-i che nascono pre, disposti alla colpa, ma anche perchè ogni caduta. compresa quella dell'uomo, avviene nella sfera a lei affidata in modo particolare. La donna caduta sta al principio della storia umana ed anche alla fine di tutta la storia. La figura essenzialmente apocalittica deU• umanità non è l'uomo; anzi è caratteristico degli « ultimi tempi » lo scomparire del maschio. poichè non

p

ZF

;;ca

GERTRUD VON LE FORT

gli è più dato di comandare virilmente alle po.tenze brute della distruzione. L'Apocalisse non indica neppure l'Antici;isto in aspetto umano, ma come cc bestia che vien su dall'abisso )). La figura apocalittica umana riconoscibile nell'Apocalisse è la donna. Solo la donna che ha tradito la sua mis .. sione può rappresentare quell'assoluta sterilità del mondo che ne genera la fine. Se il carattere della donna si rivela nel re fiat mihi )), ossia nel suo farsi recettiva, pronta.al con.cepimento, ciò che in campo religioso può defi.nirsi nel « voler esser benedetta », il male av.viene quando la donna non vuole nulla ricevere, non vuole esser benedetta. Questo fatto non ha soltanto valore nel campo biologico: alla gradua.le linea ascendente della dedizione corrisponde la opposta linea discendente della ricusa; tra la ricusa tragicp ..eroica dell'Amazzone e l'apocalittica della donna, si schiude un universo. Come l'uomo per.de della propria umanità quando si lascia domi.nare dalle potenze brute ch'egli dovrèbbe signo.reggiare, così accade alla donna quand'ella sì pro.stituisce. La « grande meretrice >> è l'immagine apocalittica della fine dei tempi. La meretrice si.gnifica il ro,vesciamento totale della linea del « fiat », poichè alla dedizione viene a sostituirsi la forma estrema della ricusa interiore: il ven.dere sè stessi. Queste parole non intendono signi.ficare la condanna della più misera fra tutte le

LA DONNA ETERNA

39

donne: la meretrice porta già in se stessa la pro, pria condanna; ella non serve più quale « colla, boratrice » nello spirito dell•amore e dell'umiltà, ma serve come cos~ - e la cosa sì vendica da despota: sull•uomo soggetto alle potenze brute domina trionfante colei ch•è padrona dèi suoi sensi. Come la prostituta. assoluta sterilità. è l'im, magine della morte. così dominatrice. significa pure la tirannia della corruzione. L'Apocalisse dell'ultimo tempo è preceduta dal, l'apocalisse delle singole epoche e dei singoli cicli di cultura. E ciò significa che l'inaudita decadenza religiosa dei nostri giorni si rivela chiaramente nel fenomeno empìriéo della donna. Non solo il velo. ma pure il cadere di esso ha un profondo si, gnificato simbolico. Tutte le grandi forme fem, minili: la sposa. la vedova, la monaca. mostrano la donna sotto il velo, portatrici del medesimo simbolo. L'atteggiamento esteriore non è mai in. significante: proviene da una cosa e rappresenta la cosa stessa. Alcune mode nel vestire sono da questo punto di vista orrendi traviamenti, anzi divengono ad, dirittura esibizioni nel vero senso del termine; e lo svelarsi della donna significa la fine del suo « mysterium ». Non v'è dubbio che la donna, la quale, pur non cedendo alle tentazioni dei sensi, si dedica però al più miserabile di tutti i culti, quello del proprio corpo - e ciò senza alcun ri,

40

GERTRUD VON LE FORT

guardo alla miseria che la circonda - rappresen, ta una forma di degenerazione che non ha più nessun rapporto con 'la sua missione metafisica. Ci troviamp qui di fronte alla faccia spettrale e volgare che si contrappone all'immagine divina; maschera senza volto della femminilità. Questa e non qùella del proletario bolscevico sfigurata dalla fame e dall'odio è l'espressione vera dell'ateismo moderno. E con ciò le nostre considerazioni ritor, nano al loro punto di partenza: alla rivelazione nel dogma dell'Immacolata; della sacra immagine divina riflessa nell'umanità. · La promulgazione di un dogma corrisponde sempre a un determinato pericolo religioso. Il dog, ma mariano, visto nella sua forma più generica, come vedemmo, significa la collaborazione della creatura al mistero della redenzione, ed è ben evidente quale grande significato esso abbia in rapporto all'epoca in cui viviamo; poichè la gra, zia divina non muta, ciò che oggi appare mutato, in crescendo sempre più forte, è la collaborazione della creatura. Logica conseguenza della dottrina della colla, borazione è che Maria nei momenti di scarsa fede appaia quale potente ausilio, come la sola supe, ratrice di · ogni decadenza religiosa; non a caso i santi dei nostri giorni cercano la loro perfezione avvicinandosi in modo particolare a Maria; e non a caso la teologia odierna tende ad approfa:mdire

LA DONNA ETERNA

..p

sempre più la veriti della « mediazione di tutte le grazie )). E questo intendono anche le Litanie Lauretane invocando Maria «Regina angelorum» e quindi regina del combattivo San Michele; esal.tandola « Regina apostolorum >>, giacchè senza Maria neanche la predicazione apostolica sarebbe feconda; proclamandola > - neppure la preghiera ha sostanza senza la buo.na volontà e lo spirito di sacrificio del cuore urna.no, e il dogma mariano non s'appella solo alla collaborazione della creatura e di Maria, ma alla collaborazione di tutte le creature in Maria. Ogni carenza religiosa però è sempre e solo an .. tesignana di .una piil universale miseria. H pro-fondo rapporto che esiste tra ateismo e giustizia, ossia la semplice e naturale osservazione che un turbamento in un centro vitale conduce a un'al.terazione nei centri periferici, è una convinzione che ai giorni nostri va scomparendo, il che condu.ce a gravissimi disorientamenti. La fede in Maria come in colei che supera vittoriosa la decadenza religiosa rappresenta il culmine della fede in Ma .. ria « aiuto perenne ». La donna ha « portato », nel senso stretto del termine, la redenzione, il che non vale soltanto nella sfera religiosa, ma appunto perchè vale nel.la sfera religiosa, vale in senso assoluto. I popoli e gli sta ti han bisogno per prosperare di vere ma.dri. Questo concetto esprime insieme ad una ve.-

GERTRUD VON LE FORT

rità biologica e immediata anche l'altra più pro, fonda; il mondo spirituale richiede non soltanto l'uomo che rindirizza, ma anche la madre. Qui le linee s'intersecano. Se da un lato la creatura rifiuta di collaborare alla propria redenzione, dal, l'altro essa l'usurpa. La presunzione di potersi re, dimere da se stessi, d'esser creatori, è la follia sopratutto maschile della nostra epoca laicizzata, e a un tempo la spiegazione dei suoi insuccessi. L'essere creato non può mai essere un redentore, ma deve solo cooperare alla redenzione. Ciò che s'intende per facoltà creativa può essere soltanto ricevuto. Anche l'uomo in quanto crea ne riceve fo spirito, sotto il simbolo di Maria, cioè nell'u.miltà e nell'offerta di sè, oppure non concepisce nulla, eccetto lo spirito che « egli concepisce » (I), che non ha il potere di creare veramente. Il mon .. do può esser mosso dalla forza dell'm)mo, ma vie.ne benedetto nel senso vero della parolà, sempre e soltanto nel segno della donna. L'offerta a Dio è la sola potenza che l'uomo possegga, e soltanto l' « ancilla domini >> è la « regina coeli )). Là do, ve la creatura collabora in estrema semplicità ap-pare la ,, mater creatoris ))• la « mater honi con.silii »; e là dove la creatura si stacca da se mede, .;;ima, la « mater amabilis ))• la « mater admira, bilis », aiuta il mondo tribolato. Là dove i popoli , r) Dal ,, Fau.•t ,; di Goethe,

LA DONNA NEL TEMPO

43

mostrano la loro buona volontà, la « regma pa.cis ii prega per loro. La redenzione immanente del mondo è soltan.. to una copia di quella trascendente. La natura forma per così dire il preludio al soprannaturale, e questo preludio riecheggia attraverso tutte le sfere degli esseri. La terra che a guisa di sposa s•apre per accogliere il seme, riceve anche il mo.rente per rultimo suo riposo. Come tutta la vita parte da un'offerta. così si conclude con essa. Ma la terra che riceve chi muore non è l'eternità. essa non fa altro che consegnare ali' eternità; chi muore porta in sè il germe della risurrezione. Maria è la patrona dei moribondi. la « mater misericor .. diae ». Duplice è il suo aspetto: la patrona dei moribondi rappresenta anche la patrona della ter.. ra che va lentamente morendo. Ossia Ella è la Madonna apocalittica, e la Madonna assunta al cielo ne è l'anticipazione. Il pittore El Greco ha rappresentato la Madon.na apocalittica nella figura dell•Irnrnacolata Con, cezione. La bellezza fosca e minacciosa del pae.saggio ch'egli le pone sotto i piedi. rispecchia l'a.. spetto del mondo prima della venuta di Cristo. e lo rappresenta, a un tempo. al momento della sua fine quando il Cristo riapparirà. Esprime i sospiri e l'attesa della creatura. che, secondo San Paolo. ancora giace « nei dolori del parto ». poi, chè ]•Apocalisse non è soltanto tramonto. ma pure

44

GERTRUD VON LE FOR1

alba. Il Cristo che ritorna. Giudice del mondo, appare in tutta la sua potenza di Creatore del mondo: la Madonna apocalittica, nell'immagine dell'Immacolata Concezione significa l'annuncio di un cielo nuovo e di una terra nuova; Maria, patrona dei moribondi, « mater miserièordiae )), è già la « mater divinae gratiae )), Qui emerge an, cora una volta il significato della « stella matuti, na ))• che annuncia il sole e impallidisce davanti a lui. Come le Litanie Lauretane spezzando improv, visamente le loro potenti invocazioni a Maria, quasi precipitano ai piedi dell• Agnus Dei, così « l'eterno femmineo »». quando « assurge al cie, lo >> si prostra davanti aU•eterno divino: l'ultimo mistero dell'Immacolata è il Creatore, l'ultimo mistero della cooperatrice della redenzione è il Redentore; la gloria dello Spirito Santo, lo stesso Amore increato, è la corona, ma pure l'ultimo, I•eterno velo posto sul capo della « virga mater>>,

LA DONNA NEL TEMPO

Che significa la « donna nel tempo »? Signi, fica forse ch'essa è una buona metà dell'uman es• sere ed accadere, e quindi anche della storia? Non pare, giacchè è evidente non essere la donna, ma l'uomo e la sua opera a costituire il nucleo della storia, e non soltanto a dominare le grandi azioni politiche dei popoli, ma anche a determinare l'a• scesa e il declino delle loro culture spirituali. Per• sino il campo religioso (e questo è assai importan, te), che vedemmo particolarmente affidato alla donna, viene, per ciò che concerne i suoi grandi fenomeni storici, formato e rappresentato in pri, mo luogo dall'uomo. Come pure se ci poniamo in ascolto della grande voce dei secoli è la sua voce la predominante: la donna, tranne alcune ecce• zioni, appare soltanto come l'atemporale ricchez, za del vivo silenzio eh• accompagna e sorregge la voce dell'uomo. Forse che dovrebbe il femmineo simboleggiare allora la potenza di dedizione del cosmo - ossia il proprio mistero - dedizione

GERTRUD VON LE FORT

anche nel senso di -rinuncia metafisica alla vita storica? Ossia, essere l'impotenza a rappresentare la religiosità del mondo? O forse il regno della donna non è di questa terra? Oppure le due do, mande precedenti richiedono una penetrazione più profonda, un nuovo criterio di valutazione storica. Questo particolare problema rientra nel più generale dell'epoca odierna: la questione della donna nel tempo porta alla questione della donna nel nostro tempo. E' noto che il criterio di valutazione storica ha subito ai giorni nostri uno spostamento. Quello dell'epoca scorsa si basava sull'alta considerazio, ne della personalità; la generalità ritrovava il pro, prio valore e la propria dignità rappresentata in pochi grandi uomini. L'epoca presente per rea, zione cerca di superare il momento personale. Non intende negare l'importanza dell'individuo supe, riore, ma non gli attribuisce un senso in sè con, eluso, ossia considera anche il più grande di essi in rapporto all'offerta eh' egli fa di sè alla società, e ne misura il valore secondo la forza produttiva ch'egli sviluppa per la comunità. Il nuovo criterio di valutazione storica quindi non si chiama più personalità, ma offerta. Perciò il significato ch'ac, quistano i sessi in rapporto alla vita storica, ossia il significato delle forze che intrinsecamente vi agiscono, ha bisogno di venir riesaminato. Interrogando le leggi originarie della vita at, I.

i

I

LA DONNA NEL TEMPO

47

traverso l'indagine biologica, si giunge alla con.elusione che la donna non rappresenta quelle doti ch'hanno parte attiva nella storia, nè le esercita, ma ne è la silenziosa apportatrice. Per conoscere l'origine delle doti più salienti d'un individuo si deve sovente risalire dai figli alla madre e non al padre, come lo testimoniano gran numero di uomini di genio. Di riscontro, uomini eminenti hanno spesso figli di scarso valore e ciò dimostra che l'uomo spende tutta la sua forza nell'opera, mentre la donna la trasmette. L'uomo si consuma e si esaurisce, si dona nel proprio ingegno; la don .. na cede il proprio ingegno alla generazione avve.nire. L'ingegno della donna sembra così esser pari a quello dell'uomo, però non per la donna in sè, sibbene per la generazione, donde emerge il mo.tivo ch'oggi predomina nel mondo. Risiedendo il significato dell'ingegno della donna non nella sua personalità, ma in qualcosa che questa perso.. nalità oltrepassa, ella viene a trovarsi sulla linea che corrisponde al nuovo criterio di valutazione. Da questo nuovo punto di vista acquista signi.ficato simbolico anche il fatto comune che la don.na viva in media più dell'uomo; l'uomo incarne.rebbe la situazione storica del momento, la donna il momento successivo della generazione. L'uomo significa cioè il valore del momento che si eterna, la donna il succedersi infinito delle generazioni, l'uomo è la pietra su cui si fonda il tempo, la

GERTRUD VON LE FORT

donna la corrente che lo trasporta. La pietra ha una forma propria, la corrente non ne ha, è flui .. da; la personalità quindi appartiene in primo luo, go all'uomo, mentre alla donna appartiene l'uni .. versalità. Tutto ciò che è personale è anche sin .. golo e quindi vive nel tempo divorando il proprio capitale, mentre l'universale l'accumula. Così nel .. la stirpe anche la linea femminile dura più a lun .. go della maschile. Quando diciamo a proposito di alcune famiglie e di popoli. che sono estinti, ci riferiamo solo alla linea maschile; nella femmini .. le essi esistono ancora e forse non si estingueranno mai. Raramente ci rendiamo conto come il sangue delle grandi dinastie del passato: Hohenstaufen, Carolingi. possa ancora venir ritrovato oggi nella discendenza femminile,. vale a dire nella famiglia delle figlie. In questa s'estingue soltanto il nome della stirpe maschile, non rappresentando la don, na solo la personalità, ma sopratutto l'offerta del, la propria personalità; anche la continuazione che ella garantisce al proprio sangue non rappresenta un'affermazione di se stessa. ma si riscatta, per così dire, immergendosi nell'universale corrente della successione della stirpe. Qui ci si fa incontro la seconda e fondamentale caratteristica della don, na: il motivo del velo. Persino il fatto che le è più proprio e originario: la trasmissione della vita e deWeredità del sangue, ella lo compie anonima e nascosta. La corrente di tutte le forze formative

LA DONNA NEL TEMPO

49

della storia che furono e saranno, passa dunque attraverso la donna che non porta altro nome al.l'infuori di quello di «madre)). Questo momento fondamentale viene giustamente messo in rilievo dalla nostra epoca che valorizza la donna sopra.tutto in quanto tale. Accanto alla madre c'è però anche la donna solitaria: simbolico è pure il fatti> che gran parte delle donne di oggi non possano, sacrificate dalla guerra, divenire madri. La loro speranza di tro.vare nel matrimonio ciò che poteva completarle ed insieme dar loro la protezione e l'appoggio ma.schile, riposa nelle tombe dei cimiteri di guerra. Ma la guerra non fa che mostrare in modo più evidente, ciò ch'è il caso di ogni tempo e di ogni luogo; dal punto di vista materno il problema è relativamente semplice da risolvere, perchè la na.tura lo ha già risolto e tutte le questioni relative alle necessità economiche sono al di fuori della sfera naturale e essenziale di cui trattiamo. Il pro.blema gravita quindi non tanto sulla madre, quanto sulla donna nubile. E' naturale che la nostra epoca eviti una discus .. sione a fondo su questo argomento. Oggi son tutti convinti che l'unica espressione della donna nu.bile sia quella della fidanzata, riconoscendole un unico lato positivo nella giovanile aspettativa pro.pria della fanciulla. al quale corrisponde un lato negativo nella disillusione della vecchia zitella, o, 4,,

La!àonna eterna

l GER fRUD VON LE FORT

ciò che è peggio, nella « nubile » soddisfatta. La nostra epoca dunque riconosce la donna non ma-ritata soltanto come una situazione provvisoria o tragica, situazione che muta o tragedia che può venir scongiurata. Mentre non si tratta soltanto di una situazione, ma di un valore che permane anche nella tragedia. Ciò che c0n espressione ne.. gativa si chiama donna non maritata è in senso positivo la vergine, che se non è l'unica manife, stazione della donna nubile, ne è certo la forma più conforme alla natura. La vergine in altri tempi godette di una con.siderazione tutta particolare. Non fu solo il cri, stianesimo a esaltarla - parecchi valori che esso mise in rilievo erano già stati presentiti in tempi precristiani. Nomi di montagne e di costellazioni si rifanno alla Vergine; le figure di Diana e di Minerva ne esprimono il carattere, sia pure in modo diverso e basandosi su altri fondamenti o in campo naturale, ma con le medesime qualità, che rivelano le sante cristiane. La grande venerazione goduta dalla donna nel.. la preistoria germanica era intimamente collegata alla considerazione dovuta alla verginità. Ne sono testimonio le severe terribili leggi primitive degli antichi ·sassoni, riguardanti la violenza usata con, tro la castità, che punivano chi peccava contro dj essa. La veggente germanica e la sacerdotessa di V est.1 cran vergini. Le fiabe e le saghe tede,

LA DONNA NEL TEMPO

sche. che s•alimentano ancora alle fonti pagane, mostrano anch'esse sempre l'importanza della pu-ra vergine. Nella saga tedesca ella ha forza di re.. dentrice - e nell•alto medioevo la vergine casta e illibata aveva facoltà di graziare il condannato a morte. Solo la vergine aveva il potere di scon-giurare maledizioni e influssi malefici. La: prei.. storia pagana germanica prepara così, per usare la bella espressione di Theodor Haeker, quasi « avvento », la nostra fede nella forza correden-trice della Vergine Maria « La rosellina che io intendo - della quale parla Isaia, - ci ha por .. tato soltanto - 1a pura Vergine Maria >>, Maria è. secondo le Litanie Lauretane, la « vir-go virginum >> e la « regina virginum »; oltre a ciò la Madre di tutte le madri. e anche quale madre: >. Col dogma della perpetua verginità della Madre di Dio, la Chiesa non esprime soltanto la verginità di Maria, ma stabilisce anche per tutti i tempi il significato del.. la verginità in sè, innalzando accanto alla dignità della madre la dignità della vergine. Il concetto della verginità, che. nato dal dogma cristiano, per-mea neU•èra volgare la grande arte occidentale, illumina ad un tempo le epoche pre e post--cri-stiane. Quando l'arte. la grande arte, rappresentò la vergine non la collegò con nessuna circostanza temporale: nè attesa di fanciulla nè speranza de.. lusa; sibbene annunziò un mistero. Nelle magni ..

GERTRUD VON LE FORT

fiche sculture dassiche e nel fiorire della scul, tura e della pittura cristiana. la verginità appare isolata nella sua assolutezza. in tutto il suo mi, stero. che. non risiede nella grazia e purezza este, riore. ma nel carattere intrinseco. L'immortale poesia ce la rivela ancor più che l'arte figurativa. Ci sorprende anzi com'essa esal, ti più sovente la donna virginale che non la sposa o la madre: Antigone e Beatrice. Ifigenia e la Principessa del Tasso sono figure verginali e deb, bono essere comprese come tali. Schiller dubitò forse deUa santità di Giovanna d'Arco. ma non della sua verginità, nella quale colpì tutta la fi .. gura. In questo caso la linea della vergine s'incon .. tra con quella dell'uomo. Anch'egli infatti esige la castità quale impulso e condizione per ogni azione sublime, da quanti cioè debbono offrire senza riserva la propria vita. Dal dogma, dalla storia, dalla leggenda e dal, l'arte deriva quindi la concezione della vergine, intesa non quale stato pi transizione o di tragica situazione, ma quale valore e forza in sè. Oggi due ostacoli ne impediscono il pieno riconoscimen.to: oggi non è più Dio il centro del pensiero, ma l'uomo, e l'uomo non è più considerato come un individuo isolato ma come un anello nella catena delle generazioni. La vergine quindi non trova posto alcuno nella linea delle generazioni. poichè la chiude, poichè non sta sulla linea che sospinge

LA DONNA NEL TEMPO

S3

gli uomini sempre avanti verso rinfinito terrestre. sibbene par fissata nell•attimo singolo e finito del, la propria vita personale. Perciò le è richiesta la fede in quell'estremo valore della personalità che non si fonda ormai più su niente d'umano; in al, tri termini: la vergine significa la figura dell• ele, vazione e :iffermazione . della persona nella sua suprema immediatezza a Dio. Come esistono per sè, al di là d'ogni umana finalità, il fiore solitario che cresce sulla montagna al limite di quelle nevi eterne che mai occhio umano percorse. e l•inac, cessibili bellezze dei poli e dei deserti, così la ver .. gine annunzia che esiste una creatura, la quale ha significato solo · in quanto riflesso dell' eterno splendore divi~o. La vergine sta al limite del mistero di tutto ciò che par sprecato o incompiuto e, come i mor.ti precoci che non riuscirono a sviluppare fa pie, nezza dei loro magnifici doni. sta pure al limite del mistero di tutto ciò che apparentemente non è_ riuscito. La sua illibatezza che, quando è virtù di castità, è anche profondamente dolorosa, signi, fica il sacrificio ch'ha di mira l'infinito valore della personalità. Da ciò si spiega perchè la litur, gia ponga sempre la vergine accanto al martire, il quale. riconoscendo il valore assoluto dell•ani, ma. vi sacrificò la sua vita terrena. Dal significato religioso della vergine si com, prende perchè gli ordini religiosi esigano il voto

54

GERTRUD VON LE FORT

di castità; ma qualcosa d'altro va ancora chiaren.dosi, ossia come tutto ciò che è nel tempo acqui.sti vera e propria significazione dal super.-tempo.rale. Dobbiamo constatare. qui e ovunque dove si tratti di scoprire le radici più profonde di una verità, come sia sempre stato il dogma cattolico a gettarne le basi. Osserviamo ora la cerimonia religiosa della consacrazione delle vergini. Essa si definisce nelle parole del Prefazio che la precede: « Oltre la be.nedizione nuziale del Santo Matrimonio, va tut.tavia impartita una particolare benedizione a quelle anime elevate, le quali sdegnando l'unione corporea tra uomo e donna... donano tutto il loro amor~ a quel « mysterium » che nel matrimonio vien solo simboleg_giato (1) ». Codesto mystermm è il mrsterium charitatis. Il mistero d'amore presente nella messa nuziale è quindi presente anche nella consacrazione della vergine; infatti la vergine consacrata è la « sponsa Christi >>. Anche la Chiesa afferma. in accordo col mondo, essere la vergine in attesa di sponsali (non però quale fidanzata ad un uomo), illumi.nando e spiegando così il profondo nesso che lega ogni mistero femminile al dogma di Maria: la perfetta verginità di Maria significa lo sposalizio nel mistero dello Spirito Santo. La consacrazione (1) Da una vecchia preghiera nel sacramentario fuldense.

LA DONNA NEL TEMPO

della V ergine significa da parte della vergine il « fiat mihi » al celibato. da parte di Dio però il compimento della vita di lei. mediante il myste.. rium charitatis, in una sfera soprannaturale. Il valore della persona. che deve venir attri,,. buito all'essere umano in quanto tale, gli può ve.. nir attribuito solo in grazia del mysterium cha.. ritatis, solo in quanto egli esiste per Dio. E ciò illumina perpendicolarmente i piani della solitaria vita femminile - ossia. in termini teologici: ap,,. pare la concezione del « sostituirsi ». del « ripa.. rare » che corrisponde in termini profani alla cor,,. responsabilità di tutti verso tutti. Questa conce.. zione generata dal « corpus Christi » rappresenta la suprema vetta religiosa e nella sua divulgazio,,. ne profana si chiama oggi superamento dell'indi,,. vidualità. Solo l'incomprensione dell'essenza dog,,. matica portata dall'epoca liberale può impedire di riconoscere i nostri rapporti con la verità cristiana. Come la creazione geniale non appartiene solo a chi crea, così la perfezione o l'atto d'amore non appartiene solo a chi è perfetto o a colui che ama, ma a tutti. Soltanto a chi è abbagliato dal sogget.. tivismo può sembrare impossibile che i meriti dei santi valgano pure per gli infiniti fratelli umani. Ma ritornando in argomento: tutto ciò signi,,. fica che il mysterium charitatis della consacra,,. zione della vergine si riversa, per così dire, nel mondo - considerando il senso c.he assume la

GERTRUD VON LE FORT

« sponsa Christi » si chiarisce l'altro senso intimo e profondo di ogni vergine. che anche l'infima e più insignificante. sia pur inconsciamente. di.. fende. E proprio fra queste più umili tragic~mente si presenta l'unica forma di verginità riconosciuta ai nostri tempi. Quì al sacrificio volontario si con, trappone quello involontario; al mysterium chari, tatis, il mysterium iniquitatis, al « fiat mihi..». il « no )) della creatura. Per la donna che non con, cepisce la propria verginità quale valore che si ri, ferisce a Dio. la mancanza del matrimonio e dei figli costituisce certo una profonda tragedia; le.. gata naturalmente com'è alla vita coniugale e ma, terna da vincoli fisici e spirituali ben più forti che l'uomo ne sente quindi la mancanza nella penosa impressione di un'esistenza paradossale. Il signi .. ficato veramente profondo di tanta privazione pe, rò non viene neppur sfiorato da questa impressio.. ne tutta esteriore; anzi è proprio qui. in questa sorta di paradosso, che l'esistenza apparentemente inutile può addivenire al suo grado supremo. For, se è proprio dato a questa sorta di esistenza di conferire alla persona la pienezza del suo signifi, cato per ciò che vale in sè - poichè in qualsiasi altro caso sussiste sempre il pericolo che codesto valore si riveli attraverso una qualsiasi opera o azione. Qui la dialettica religiosa e profana con.. cordano: la vita contemplativa. che dal punto di

LA DONNA NEL TEMPO

57

vista religioso rappresenta la suprema destinazione dell'uomo verso Dio, umanamente parlando significa un'assenza quasi totale di attività terrena. In modo analogo l'oscura voce della donna solitaria riconosce sororalmente nel mondo il compimento ch'avviene nella « sponsa Christi ». solo nel pieno distacco da qualsiasi attività sensibile riluce l'estremo significato trascendente della personalità. Giunti a questo punto la questione ricade nei problemi generali dell'epoca odierna; come vien concepita oggi la persona? E quale significato assume? Se questa nostra epoca non considera ormai più. con ragione, la personalità come un particolare valore del singolo, non per questo le è lecito mettere in dubbio il valore della persona in sè; la personalità ha un valore temporale, la persona, eterno. Come Iddio stesso è personale. alla persona è diretta la redenzione cristiana. La storia assume significato e fine soltanto dalla persona. poichè senza valori eterni non esiste null'altro che una storica successione di eventi. Donde si manifesta chiaramente il duplice significato della donna nella storia: madre che trasmette alle generazioni le capacità dell'uomo che fa la storia, vergine che garantisce all'uomo questa capacità di fare la storia, vale a dire la persona. Riconosciuto il significato religioso della vergine è riconosciuto pure il suo significato tempo-

GERTRUD VON LE FORT

raie e umano. La vergine che si astiene dal ma, trimonio e dalla maternità per incarnare il valore isolato della persona. si fa ad un tempo in questo suo sacrificio mallevatrice del matrimonio e della maternità. La sua verginità è alta considerazione del matrimonio per quanto riguarda la propria persona, e quindi anche difesa dei matrimoni del.le infinite sorelle; infatti dato il gran numero di donne nel mondo. se la donna nubile disdegnasse la verginità sarebbero inevitabili moltissime rot.ture matrimoniali. Senza la vergine non c'è vita coniugale. nè di conseguenza maternità vera; poi, chè la vergine che arresta in sè la linea della ge, nerazione per garantire il valore supremo della persona. garantisce d'altro lato la generazione stessa proprio in quest'alta valutazione della per, sona. Ed entrambi. matrimonio e verginità. si fon .. dano perciò non soltanto sul mysterium charita.tis, ma pure sulla persona e, sopratutto il matri, monio. sul valore di questa, donde risulta il va, lore ch'ha la persona non solo in sè, ma anche per la generazione. Il fatto che questi rapporti siano pressochè ignoti alla generalità. va attribuito an.cora a quel velo che adombra la· vita femminile, senza il quale essi perderebbero della loro intima forza. Le sorgenti nascoste son quelle da cui flui, scono le correnti più ricche! Ed eccoci così giunti a concepire la vergine pure quale forza. Vedemmo come l'uomo riconosce, anche per ciò

LA DONNA NEL TEMPO

S9

che lo riguarda. la verginità quale grado necessa.. rio a raggiungere le supreme altezze. Ogni rispar.mio di forza in un punto significa la possibilità della sua esplicazione in un altro. La verginità dunque sotto questo aspetto non è una diminu.zione. ma uno spostamento di energia. Dal punto di vista della donna ciò significa che, se la sua capacità d'amore non trova nella famiglia propria la possibilità di espandersi, si trasporta sulla grande famiglia universale. E' quindi lo stesso pro, cedimento di donazione. che la biologia ci mo.stra nella maternità fisica, questo della donna nu, bile che non potendo trasmettere generando i do, ni di cui è ricca, li realizza nella produzione oggettiva. Il concetto di verginità coincide quindi con quello di maternità spirituale. Ma di ciò trat, teremo più oltre, chè in questo capitolo conside.. riamo la donna nel tempo, e la madre, anche se spirituale, non è legata al tempo ma fuori di esso. Qui non c'interessa l'attività materna in senso traslato, ma l'attività oggettiva e spirituale della donna. Verginità dunque significa in modo partico, lare una certa capacità e libertà d'azione. E ciò spiega perchè la poesia drammatica, basata prin, cipalmente sull'azione. prediliga la figura della vergine e non quella della moglie o della madre: una medesima legge governa la figura e la for, mazione poetica. Non soltanto Antigone e Ifige,

6o

GERTRUD VON LE FORT

nia, ma anche Roswitha von Gandersheim e An. . netta Droste...Hiilshoff sono donne essenzialmente virginee. E' quindi pienamente giustificato che la donna non legata alla generazione si senta por. . tata ad offrire le proprie forze alla vita culturale del suo popolo - pienamente giustificato, tanto più che il carattere di questa collaborazione vien confermato dall'esperienza che la donna « inter . . viene >> sempre là dove è necessario. Si ripete in questa collaborazione della donna nel campo sto.rico . . culturale, ossia nel campo della produzione oggettiva, quel che accade per la generazione: quando cessa la successione per linea maschile, su... bentra la figlia nell'eredità. L'espressione: la donna « interviene » significa: la donna indica che si verifica un sovraccarico di lavoro per l'up. . mo o una lacuna nei ranghi maschili - verità che d'altronde trova la sua conferma nel fronte pa. . triottico che formano le donne durante la guerra. La comparsa spontanea della donna nel campo culturale è dunque sempre un segno. Per un atti . . mo ravvisiamo sul volto della donna nel tempo i tratti della Donna Eterna: la donna « intervie... ne » vuol dire: la sua attività a rigore non è in sè attività, ma dedizione - . solo una forma del . D'altronde l'opera, sia pur la più meravigliosa, della donna mossa dalla grazia, non oltrepassa i limiti stessi della femminilità ossia, la linea della collaborazione, la linea di Maria. Donde il suo potere di elevare a sè anche l'infima azione della più oscura sorella; chè se un raggio del mistero della Donna Eterna scende su di lei, scende per mezzo di lei anche sull'altra - si riprende così il pensiero della sostituzione e continua il dialogo sororale tra la > e la donna ancor incompiuta che aspetta il suo compimento. Ben considerando questo carattere di pura collabora, zione, comune anche alla donna ch'agisce sotto l'azione del carisma, è chiaro come l'opera fem, minile che si compie fuor da questa azione riman.ga sempre di secondo o terz'ordine. La ragione non è da cercarsi in un'inferiorità di mezzi, ma nell'indole stessa della donna e della missione a lei affidata. Ciò che venne detto prima circa il va.lare della persona vale anche qui; si può insomma affermare che è proprio l'opera meno appariscente a costituire il vero e proprio mistero del femmineo ossia i1 significato della donna quale invisibile so.-

LA DONNA NEL TEMPO

stegno della vita storica. Come la vergine rappre.. senta il sommo valore della persona in sè. indi .. pendentemente da qualsiasi azione compiuta. così la donna sta qui a rappresentare il valore sommo non solo di ogni dono. ma anche di ogni opera. indipendentemente dal successo dal riconosci .. mento e dalla riuscita sortiti - la somma realtà anche di ciò ch'è ignoto. che è apparentemente inefficace e nascosto in Dio. Con questo ella si fa garante, simile alle tombe solitarie di una guerra perduta, del significato supremo della storia in generale - si fa garante, al di là del mondo visi.bile, dell'invisibile. Il concetto di collaborazione abbraccia anche più vasti orizzonti. La dottrina della « virgo » sbocca da un lato nella concezione della « sponsa Christi ». dall'altro in quella della « sponsa >> umana. giacchè vedemmo lo stesso mistero della consacrazione della vergine manifestarsi pure nella Messa nuziale. « Signore Dio nostro - di .. ce una vecchia preghiera nuziale - tu volesti che nella procreazione della specie, l'uno venga dal.. l'altro creato attraverso il mysterium charita.tis >>. Il mysterium charitatis è qui concepito come mistero di creazione; in termini profani si.gni:fica il momento creativo che si sprigiona dalla polarità delle forze maschili e femminili. Tutta s.

La donna eterna

GERTRUD VON LE FORT

66

la vita poggia sul principio della loro collabora, zione e tutto l'universo vibra del loro dinamismo. Anche la sfera della creazione spirituale e ·cultu, raie agisce sotto l'azione di questo medesimo di, namismo polare. Ora non si tratta dunque più dell'attività iso, lata della dorina nella cultura, ma della sua col, laborazione con l'uomo, della parte ch'ella assu, me nell'opera di lui. Si tratta di portare il trl/y' sterium charitatis anche nel campo spirituale e culturale; si tratta del carattere nuziale della cui, tura. A questo punto, però ci si fa incontro un'appa, rente difficoltà. In istretta analogia col mistero creativo naturale, dovrebbe essere compito della donna anche il concepire e generare, partorire in senso spirituale; la donna dovrebbe quindi rispet, to all'opera maschile assumere la posizione di rr mater '). Ma il mysterium charitatis quale mi, stero nuziale non è il mistero della > sib, bene della , sponsa )) , la quale ha il suo posto tra la >. Queste rappresenta, no, allo stesso modo come sono unite nel titolo di Donna Eterna attribuito a Maria, per: così dire. le due vette o i due sostegni di un solo gran, dioso paesaggio nel quale il dogma ha posto la donna: tra di esse si stende, com'ampia vallata variamente feconda, il regno della « sponsa >), ·il regno della compagna dell'uomo. Si tratta di 1

LA DONNA NEL TEMPO

una sfera a sè, che serve a chiarire come ognuna delle tre forme atemporali della vita femminile: « virgo, sponsa, mater )), significhino il comple, tamento dell'intera vita femminile, ma ognuna nei limiti della propria forma. Il loro reciproco contatto, il loro trapassare dall'una all'altra non significa già che l'una forma dipenda dall'altra, come se per esempio, solo alla madre spettasse di rappresentare ciò ch'è essenzialmente femmi, nile. La « sponsa » è bensì il grado precedente la madre ma è ad un tempo rappresentante di un mistero femminile che le è proprio. E la Chiesa glielo riconosce dichiarando valido e indissolubile anche il matrimonio senza figli, il che significa: la « sponsa », che sta fra la « virgo )) e la « ma, ter >>, non è soltanto la futura sostenitrice della generazione, ma prima di tutto persona, proprio in quanto sposa: il carattere sacramentale del ma, trimonio consacra non soltanto la generazione, ma vincola la persona alla persona. Non è solo importante la continuazione della specie ma an, che il èarattere redentorio delPamore tra le due persone, nella reciproca corresponsabilità spiri, tuale sulla via comune che li ·conduce a Dio. Il mysterium charitatis della Messa nuziale riguard~ non soltanto la fecondità fisica ma an, che. spirituale del matrimonio: l'uomo e la don, na sono, secondo la concezione della Chiesa, non soltanto una « sola carne>> ma anche un solo spi,

68

GERTRUD VON LE FORT

rito. La « sponsa » che da un lato rappresenta la futura madre, dall'altro conserva in senso spiri . . tuale e morale, il carattere della virginità, della fidanzata. La fidanzata significa il vero e proprio mistero della sposa: è mistero particolare e pe,., renne. Il popolo tedesco suole dare ancora il no,., me di fidanzata alla sposa delle nozze d'argento; infatti la donna, sia pur madre, nell'amore del suo uomo permane nello stato d'animo della fidan . . zata. Vedere nella fidanzata solo la fanciulla del giorno delle nozze è un'interpretazione naturali . . stica del carattere di questo mistero. Per l'uomo che ama, la sposa rimane per tutta la vita la fidanzata e il giorno delle nozze si ri . . pete; il carattere di fidanzata della donna corri . . sponde al miracolo dell'amore che sempre si rin . . nova. Il medesimo carattere di sposa virginea, così come c'è dato vederlo nella « sponsa Chri . . sti >>, si riflette nella sposa dell'uomo. In questa concezione di eterno fidanzamento assume anche lei il volto della Donna Eterna - di Maria, che pur essendo chiamata Vergine e Madre, fu però anche sposa dello Spirito Santo. quando stando in mezzo agli apostoli il giorno della Pentecoste co . . me loro lo ricevette. Lo Spirito Santo a sua volta nella Sacra Scrittura vien ~hiamato lo Spirito d'a . . more e lo Spirito della creazione, e in ouesta du . . plice denominazione s'illumina il duplice carat. . tere del ml)lsterium charitatis. Osserviamo che

LA DONNA NEL TEMPO

6g

qui. come ovunque. è la Chiesa a mettere in evi.denza i punti essenziali del problema. Come la sponsa Christi costituiva il momento culmi.. nante e più luminoso del problema della vergine. così la moglie vincolata dal sacramento costitui.sce l'apice del concetto di « sponsa ». Dietro a lei seguono tutti i possibili legami tra uomo e donna atti a creare un certo ordine spirituale, sui quali pure par scendere la luce benedetta della Messa nuziale. Ciò che all'ombra del sacramento assume significato di reciproca creazione e reden.z:ìone, si trasforma nella vita profana in comunità di vita creatrice, nel particolare significato spiri.tual~ ch'assumono reciprocamente due esseri u.man1. Il mysterium charitatis esiste nel mondo an.che quale mistero della creazione spirituale di uo.mo e donna - esiste pure la « sponsa >> collabo.ratrice dello spirito di un uomo. Vogliamo con ciò alludere in campo intellettuale a quelle coppie celebri che, per così dire, incarnano· l'intuizione viva del pensiero: Dante e Beatrice, Michelan.gelo e Vittoria Colonna, Holderlin e Diotima, Goethe e Carlotta von Stein per non nominare che i sommi. Assai chiaramente si esprime Hol .. derlin nei versi rivolti a Diotima: « Ti guardo stupefatto, sento voci e dolce canto e vibrar di corde sonore venire da tempo remoto e lo spirito nostro si libera, simile a fiamma nell'aria)). L'Io

l 70

GERTRUD VON LE FORT

si dilata nel Noi; si fa cosciente del mistero della creazione a due - appare il carattere della crea, zione spirituale come vita, 11 carattere nuziale del, la cultura! La parte che tocca alla donna in questo myste, rium charitatis spirituale è la medesima che ella assume nella vita storica culturale: solo in casi rari questa collaborazione divenne feconda per la donna in quanto creazione sua propria: ne abbiamo un esempio in Elisabetta Barret Brow, ning coi suoi Sonetti dal portoghese e in Ma, rianna W eber con la sua illustrazione dell'opera e della vita del marito. Per lo più la donna scom, pare nell'opera dell'uomo o si fa visibile solo nel, l'omaggio ch'egli le porge, come accade per esem, pio per Marianna Willemer, donna di grande in, gegno, che ispirò i versi del Divano orientale, occidentale e vi collaborò certamente in ben più larga misura di quanto ne possiamo dedurre dal, l'esame dei particolari. Ma non è questa collaborazione attiva della donna che ci sta a cuore sibbene la sua collabo, razione non attiva, dove ella si rivela nel suo lato essenzialmente femminile. La concezione della « sponsa » come fidanzata dello spirito maschile mira a védere la « sponsa >> come l'altra metà del, l'uomo, l'altra metà dell'essere in generale. Anche per la creazione spirituale vale la meravigliosa espressione della Bibbia, che l'uomo deve « cono,

LA DONNA NEL TEMPO

71

scere » la donna : egli deve riconoscere in lei la seconda dimensione dell'essere umano. Polarità e totalità sono le premesse di ogni grande opera. So.. lo considerandola da questo punto di vista. si può capire la terribile confessione che fa Holderlin a Diotima: « Quando il Dio che mi anima sorge per me sulla fronte di lei ». Non è « Dio che sorge», ma la totalità della sua creazione divina: sorge la seconda metà dell•essere. senza la quale neppu.. re Dio può ispirare un•opera veramente grande! Questo medesimo altissimo significato lo tro.. viamo nella Divina Commedia quando Dante nel suo viaggio all'Inferno è guidato da Virgilio. un uomo. ma quando passa al paradiso, da Beatrice, la donna amata della sua adolescenza. Quest'altra dimensione però ha un carattere particolare: non si presenta, ma si offre. L'uomo «conosce» la donna. ma ella si dà a conoscere solo nel suo atto di dedizione; in questa linea spirituale che qui prendiamo a considerare. non si tratta del.1'assimilazione da parte della donna di pensiero maschile, nè di una vera e propria cpllaborazione ad un reciproco sviluppo spirituale - può darsi che talvolta sporadicamente ciò avvenga, ma an .. che allora si tratta soltanto di una delle forme del mysterium charitatis, non della sua essenza. E neppure si tratta da parte della donna di un com.prensivo vibrare all'unissono con l'uomo; non sarebbe codesta che musica di accompagnamento.

GERTRUD VON LE FORT

Mentre dedizione qui significa rivelazione, dono. La donna in qualsiasi modo si dedichi all'uomo gli porta in dote la metà di un mondo! In questa dedizione della donna, rivelazione della seconda metà del mondo, consiste la· sua partecipazione al.l'opera creativa spirituale dell'uomo. Dedizione è rivelazione, ma deve essere rivelazione nascosta. Persino nell'al di là, Beatrice in un primo tempo si fa incontro a Dante velata. La rivelazione della donna è tanto mascherata che sovente l'uomo non la considera rivelazione del femmineo, ma crede scorgervi la propria im.magine « Adesso so chi io sia ». dice Holderlin avvicinandosi a Diotina. Infatti anche la propria immagine non può formarsi che in quella dell' al.. tro; come ogni immagine ha la sua ragione solo nella totalità. Così l'essere dell'uomo acquista chiarezza dall'essere della donna: totalità non significa soltanto la rivelazione « dell'altra metà » dell'essere, ma anche della propria. Come la don.na vien conosciuta dall'uomo nel momento in cui egli le si avvicina con profondo amore, così an.ch'egli conosce pienamente sè medesimo solo in questo amore per lei; significato codesto della me-tafora dello specchio che tanto sovente ricorre presso i grandi poeti ad esprimere il loro rapporto alla donna. Anche Dante guarda in uno specchio quando Beatrice sul monte del Purgatorio esige da lui la confessione. E ciò d'altro lato spiega pure quel..

1

.. '

LA DONNA NEL TEMPO

73

l'ardore che porta l'uomo a lottare per la donna e pel suo influsso spirituale: la personalità spirituale di lei racchiude in sè quel dono ch'ella sola è capace di partecipare all'uomo. La sposa, elemento intermedio tra « virgo )) e « mater ))• è pure elemento intermedio tra persona e generazione: varca sempre di un passo i confini di ciascuna. La vergine garantisce all'uomo il supremo valore della cultura: la persona. La sposa gli garantisce la cooperazione all'altra metà del mondo. Come gli allieta la vita solitaria, così lo porta anche al di là del limite della propria persona. La presenza del femminile è quell'imponderabile e anonimo elemento presente in ogni grande opera creativa. Ed anche qui tornano a farsi innanzi i momenti propri ad ogni opera femminile: il carattere della cooperazione e il motivo del velo. Ossia, in altri termini: nell'anonimo, imponderabile ele. . mento della cultura riconosciamo ancora una vol. . ta l'invisibile sostegno della storia. La donna non è quella che propriamente opera, ma colei che collabora; quale collaboratrice però partecipa pure alla creazione. Per poter dimostrare questa tesi occorre prima di tutto chiarire in una concezione ben defì . . nita ciò che s'intende propriamente per creazio . . ne spirituale. Sembra esser giustificata l'obie ... zione che qui si trascura, la distinzione cioè tra

1 74

GERTRUD VON LE FOR1

1'oggetto di una creazione e il soggetto che lo crea - il fatto che la donna sia inclusa nell'opera del.ruomo non implicherebbe eh'ella sia comparteci.pe alla creazione. Ma questa è un'obiezione del tempo dei grandi « Io )) . Oggi anche nella singola creazione culturale vediamo non soltanto ropera del creatore ma - ciò ch'è precipuo all'essenza della. grande creazione - principalmente il ~on .. fluire in essa di molte correnti. E lo si dimostra nell'importanza che s'attribuisce al suolo che pro, duce un'opera d'arte e all'ambiente nella quale essa si sviluppa. L'uomo che crea è l'interprete d'un coro muto! Egli non è mai puro creatore, ma v'è qualcosa che mediante lui si creai Il vero poeta sa che anche l'oggetto collabora con lui, ne conosce i misteriosi accessi, le comunicazioni pro, digiose. Non si creda dunque ch'egli sia il solo ad amare il suo argomento, il suo materiale: anche l'argomento e il materiale amano lui: Vero è che come forma non s'accorda Molte fiate, all'intenzion dell'arte Perchè a risponder la materia è sorda, dice Dante. Gelosia e vanità rivelano sempre uri. uomo che non è creatore nel senso vero e proprio del termine. L'uomo che si sente creatore non vorrebbe mai venir esaltato quale unico autorP della propria opera, rendendosi ben conto che la sua grandezza necessita collaborazione. Così co, me l'esprime assai bene Riccardo W agner con la

r

LA DONNA NEL TEMPO

75

sua celebre frase: . Si capisce da qui quale fu lo spirito ch•animò molti poeti a cantare le lodi della donna amata: è un inno di gioia per la consapevolezza di non esser stati soli a creare. Ogni grande figura di donna che l'uomo instaura. in fondo manifesta sempre il mysterium charitatis! Il medesimo procedimento creatore che abbiamo testè preso a considerare tra il singolo uomo di genio e la donna, si ripete in tutte le altre for .. me socievoli della vita culturale. Sotto questo aspetto è assai istruttiva la storia degli Ordini religiosi in quanto sostenitori di cultura. trattando noi qui esclusivamente di cultura. Come le grandi amicizie in un campo altamente religioso: di Santa Chiara e S. Francesco. di S. Giovanni della Croce e S. Teresa d•Avila son tutte per-meate del mysterium charitatis, così accade pure per le fondazioni legate ai loro nomi. L'essenza di questo mysterium non è soltanto amore ma anche charitas. Ogni grande ordine sostenitore di cultura s•è completato nell'ordine femminile corrispondente. L' « opus Dei )> dei benedettini ch'é, _in quanto lode a Dio, l'indispensabile pre-messa e pure il senso di ogni cultura. non avreb-be mai raggiunto il suo fine. d•essere l'esponente delle laudi di tutto il creato, se nel suo coro fosse mancata la voce della donna. L'ordine dei france ..

l ']6

GERTRUD VON LE FORT

scani. il quale a una civiltà soffocata nella dovi.zia opponeva il nuovo atteggiamento spirituale dell•amore e della povertà, era, precisamente per questi suoi ideali. confacente allo spirito di rinun.cia e alla forza di volontà femminile, L'austera spiritualità e la mistica di San Domenico trovano la loro massima realizzazione non solo nella co.struzione concettuale di S. Tommaso d• Aquino o nella profondità interiore di Meister Eckhardt, ma anche nell'azione di S. Caterina da Siena; e il Carmelo che, seguendo la nostra tesi. signi.:6.ca la libertà interiore della cultura in quanto la mantiene al posto che le spetta mettendola in guardia contro il pericolo dell'idolatria. si fondò, fin dai suoi inizi. grazie al suo rapporto parti.colarmente intimo a Maria. sulla partecipazione della donna. Lo stesso Ordine dei gesuiti, che non cercò nessuna corrispondenza femminile dovette tro.. varla suo malgrado, quando si fece il sostenitore dell•ultima espressione della cultura veramente europea, della cultura barocca. Questa corrispon.denza però non riuscì mai a realizzarsi. come lo aveva previsto S. Ignazio di Loyola, in un ordine femmineo di suore. Anche le fondazioni femmi.nili che si appoggiano all•ideale pedagogico dei gesuiti non ne manifestano che alcuni singoli trat.. ti. Ma nel momento culminante eroico, in cui quest'ordine, non più protetto dai muri del con.-

,. LA DONNA NEL TEMPO

77

vento si disperdette e frantumò nei suoi singoli membri. s'accostò alla figura della donna cristiana che vive solitaria in un ambiente non religioso. Simile alla silenziosa capacità di sofferenza della donna del Carmelo. avvenne qui la silenziosa eroi, ca difesa del mondo cristiano per mezzo della donna. Anche quest'ordine dunque. che par così lontano dall'ideale famigliare della vita conven, tuale. è tutto permeato spiritualmente dal myste, rium charitatis. Ma questo permea pure le migliaia di associa, zioni laiche di lavoro, che. pel solo fatto d'esser formate da uomini e donne, non rappresentano semplici associazioni a scopo lavorativo, ma sem, pre anche qualcosa ch'ha rapporto alla totalità dell'essere; l'infimo o il sommo di questi rap, porti stan sempre sulla medesima linea: non v'è che diversità di gradi. Ogni relazione tra uomo e donna. anche la più insignificante, assume, ri .. spetto alla totalità. un senso sempre più vasto di qualsiasi comunità puramente maschile o pu .. ramente femminile le quali hanno naturalmente un loro significato preciso, diretto a determi.. nati scopi polemici o disciplinari o alla formazio .. ne di m.iov~ concezioni, ossia sono sempre limitate a sfere particolari. di scarsa importanza quindi oer la cultura, rischiando di rimaner sterili per di .. fetto e unilateralità di visione. Persino alcuni grandi centri di cultura che apparentemente paion

l GERTRUD VON LE FORT

proprio l'opposto. non sfuggono a questo pericolo; e lo dimostra il fatto che la loro azione si esercita solo in una cerchia di pochi eletti. La stessa cer, chia dei pochi eletti denota sempre difetto di tota.. lità; ossia può darsi che anche fuor dal campo delle polarità sorgano alcune singole iOpere di prim'ordine, ma esse non formerannp mai una to, talità. Tutti i tempi nei quali la cultura dominò sovrana s'appoggiano alle forze polari deU•essere. Basti citare il periodo del genio tedesco. che sta sul medesimo piano del secolo degli Ottoni, il più splendido della donna in tutta la storia della Ger. . mania. che coincide con l'apogeo del popolo te, desco D'altro lato vi sono pure alcune degenerazio, ni che rendono necessarie provvisorie delimita-zioni; per_ esempio le cosidette associazioni ma, schili. Esse significano da parte degli uomini una purificazione e forte rivalutazione del proprio polo e a un tempo la condanna dell'uomo e:ffemi, nato e della donna mascolinizzata. Se da queste associazioni la cultura non viene incrementata. ne vengono però allontanati quei fenomeni che non hanno a che vedere con le forze polari di essa. Il compito· fondamentale dell'epoca odierna consiste nell'aprire nuove vie alla cultura sulla base di una nuova comprensione che riguardi tantp l'uomo quanto la donna. Esse dovranno coincidere innanzitutto con i fatti e le situazioni

LA DONNA NEL TEMPO

79

naturali: col matrimonio, l'amicizia e il lavoro in comune. Non bisognerà inoltre perdere di vista una rinnovata forma di socievolezza; chè proprio in questo campo, ora divenuto infecondo, consi .. steva la forza del periodo del genio tedesco. Si tratta di ritrovare l'indissolubile legame tra for .. ma e formazione di vita: il significato culturale della socievolezza va cercato in quell'incontro spirituale dell'uomo e della donna, che Herder espresse in modo particolare, quando· nel circolo romano gli apparve Angelica Kaufmann, « quale grazia silenziosa e garbata, quasi accordo che da .. va il tono a tutta la natura e a tutta la società )), L'intuizione essenziale del femmineo dipende naturalmente dal grado di elevatezza tanto dello osservatore quanto dell'oggetto osservato, e le sue infinite possibilità abbracciano tutte le sfere del .. l'essere umano, La Beatrice di Dante e le figure demoniache femminili dello Strindberg rappresen .. tane, nonostante l'abisso che le separa, la medesi.ma totalità di esse.re, ma pervase ora di luce ora di tenebre, in cammino ora verso il paradiso ora verso l'inferno. Il miysterium chttl'fitatis tra uomo e don.. na ·può quindi degenerare in mysterium iniquita, t1'.s. Ma anche nella stessa degenerazione non perde della sua creativa fecondità, assume soltanto carat.. tere negativo. Donde l'immensa responsabilità in .. sita in ogni rapporto tra uomo e donna. La si com .. prende ben malamente se la si considera solo dal

8o

GERTRUD VON LE FORT

punto di vista della generazione e della moralità; ciò che vale biologicamente pel nuovo essere chia.. mato alla vita, vale anche per quell'essere vivo che viene alla luce in un•opera nuova. Ed è questo il punto cardinale sul quale si basa la piena corre.. sponsabilità della donna nel campo della cultura: l'uomo non fa che riprodurre in forma degenerata o elevata l'immagine che la donna offre di se stessa. Donde deduciamo che la posizione da noi as.. sunta fin dall'inizio di fronte al problema della donna nel tempo, non era che relativamente giu .. sta. Partimmo da un mondo culturale d'impronta puramente maschile, mentre è essenziale della cultura l'essere viva e quindi legata alle leggi dei viventi, ossia alla collaborazione delle forze polari che governano tutto l'universo. In ciò con.. siste la cultura intesa come vita spirituale. Quando nell'arte_ figurativa l'artista, interpre.. tando il linguaggio di tutti i popoli civili, espri.. me allegoricamente nella figura femminile le sfere più elevate, più vive e più ampie della cultura: filosofia, poesia, scultura, pittura e la stessa cul .. tura, concepisce la collaborazione da un punto di vista oggettivo; ossia la linea femininile che av,.. volta nei suoi veli, si fa, per così dire, incontro all'uomo nelle singole sfer~ creative. In altri ter.. mini, ccnsapevole o no, l'uomo in queste sfere creative entra in rapporto con la totalità dell'es-

LA DONNA NEL

TEMPO



sere. Mentre in altri campi, sul terreno della lotta~ dove lo spirito lavora in costruzioni unilaterali, interviene il sostantivo maschile. Si dice per esem . . pio: il materialismo, il socialismo. il futurismo. L'uomo creò questi termini, denominò queste sfere secondo il proprio sesso-, perchè in esse si sentì isolato. E' forse poss1bile determinare così i confini della cultura creatrice nel senso di un essere vivente, e allora· è evidente che essa è-per~ fetta là dove comprende l'intero essere, cioè dove il mysterium charitatis è sentito e roncepito. Cer ... tamente che anche al di là di questo mistero pos. . sono esservi ()pere meravigliooe, ma s'accostano a un altro ordine _di cose, non 59no più creazioni organiche in tutto il senso del termine, scaturite dalla totalità delle forze polari; sibbene in tal caso la grande corrente della cultura comincia, di cascata in cascata a precipitare verso le rive senza mistero - per finire col perdersi nella civiltà tee ... n1ca. Con ciò abbiamo allargato il nostro orizzonte. La presenza del femmineo annunzia sempre, co . . me vedemmo, la presenza di un aiutp, di una coo . . perazione, di un servigio nascosto. E' proprio della donna anche il momento del rispetto e della venerazione. Definire la cultura. vivente nel my... sterium cha-ritatis significa venerarla, non essendo il motivo della venerazione che un altro nome da.. to al motivo del velo. Mentre la civiltà tecnica 6, La donna. etema.,

GBRTRUD VON LB FORT

non ha veli. e in luogo della venerazione subentra in essa la volontà di dominio. In questa forma di « civiltà » non v'è cpeperazione; ma soltanto as, servimento di forze vincolate e prive di anima. I limiti dunque della cultura segnati dall'assenza del l'elemento femmineo. coincidono coi limiti che segnano l'assenza della religiosità. La religiosità. ed è importante ripeterlo. non significa il_ divino. ma la venerazione del divino, il che richiede sopratutto umiltà; quell'umiltà che il mondo d'oggi svaluta chiamandola man, canza di dignità - giocando su un equivoco. L'opposto dell'umiltà non è la dignità. ma l'orgo, glio. ossia una deformazione della vera dignità dell'uomo che lo porta verso ciò che è indegno di lui. Mentre l'umiltà è quella dignità che è pro . . pria dell'uomo posto di fronte al suo Dio. E in senso religioso essa significa. rispetto all'opera creativa. che ·tutto quanto dal punto di vista na . . turale è opera umana e azione della creatura. dal punto di vista religioso è. da parte della creatura. soltanto collaborazione. donde possiamo capire più profondamente l'esaltata confessione dell'Ho!.. derlin: « Il Dio che mi anima sorge per me sulla fronte di lei ». Le qualità virili di creare e dominare non sono che una parte della realtà attiva - l'altra parte è umiltà. Il sorgere dell'altra dimensione del, l'essere, coincide col sorgere dell'umiltà della

i: j

LA DONNA NEL TEMPO

creatura - grande premessa affinchè Dio si riveli all'uomo quale suo creatore. Dio crea sempre sol... tanto da entrambe le sfere dell'essere. Nella col.. laborazione della donna, sposa del suo spirito, l'uomo intuisce la propria opera creativa quale cooperazione all'opera di Dio, unico creatore. Nelrambito di queste considerazioni va ora chiarendosi· ciò che intendevamo dire con ele . . mento anonimo di ogni grande creazione cultu . . raie. Se i nomi degli architetti dei maestosi duo . . mi romanici sono in gran parte ignoti, e le figure umane sono quindi svanite nell'opera, ciò non si. . gnifìca soltanto la mancanza di senso tradizionale e personale di quei tempi, ma sopratutto mani . . festa come allora s'era coscienti che ogni opera ve . . ramente grande, considerata dal suo lato trascen... dente, contiene un « plus >> misterioso che oltre. . passa il suo creatore naturale. Queste cattedrali costruite per la sola gloria di Dio eran nella coscienza del loro costruttore, per così dire, costruite da Dio prima ancora che l'uomo avesse a concepirle: Dio aveva già forma . . to in lui la loro immagine. Nella anonimità di questi grandi architetti l'uomo segue le orme deL la donna, in quanto si presenta come lei senza nome davanti a Dio, ritrovando in tal modo l'al . . tro lato della propria potenza creatrice. Nella ma . . gnifìcenza dei duomi si manifesta inoltre il vero e proprio significato supremo dell' anonimità, che,

GERTRUD VON LE FORT

se prima ci appariva soltanto come elemento coo.peratore, ora ci si rivela nel suo carattere crea-tivo. Ma non basta: tale magnificenza appalesa ancora un altro mistero, il mistero stesso della creazione, che da un lato manifesta l'atto crea-tivo di Dio, e dall'altro lo cela - Dio è l'Iddio invisibile silenzioso e nascosto, per così dire ano.nimo della sua creazione. Ecco quanto significa ciò che intendevamo con le parole: che il collabo-ratore ha pure carattere creativo. La donna come cooperatrice nascosta rappresenta l'anonimicità di Dio, e la. rappresenta come parte del momento creativo; l'uomp però vi collabora seguendo la linea di lei; e solo in questa collaborazione di forze anonime a forze palesi si conclude la tota.. lità del creato. La grande importanza che va ora assumendo l'anonimo in campo profano non solo proviene dal religioso, ma in esso si fonda. Va manifestandosi qui ancora una volta il duplice carattere del mysterium charitatis nella pienezza del suo significato: ossia ormai è chiaro perchè lo si ritrovi tanto nella Messa nuziale quanto nel rito della consacrazione della vergine: anche la sposa dell'uomo non cessa di essere sposa di Cristo. Concetto che Léon Bloy esprime con le parole: cc Plus une femme est sainte, plus elle est fem,. me ». E che anche Dante esprime nella sua can-tica meravigliosa, quando contemplla Beatrice, ch'estatica fissa gli occhi in Dio, non vedendo già

LA DONNA NEL TEMPO

egli il divino nella donna. ma Dio medesimo. se ella vede Dio; rivelando e riconoscendo così in tutta la sua profondità il significato religioso .del, la donna e. deU• amore tra uomo e donna: il sim, bolo dello specchio. che ricorre tanto sovente in poesia, trova qui la sua più alta interpretazione e· spiega pure la parola più confusa. ma pure al, tamente ispirata deH•Holderlin. La donna. che nel!' ascissa terrestre significa solo il consistere di tutto il creato. nell•ordinata significa lo sguardo volto verso il Creatore. La totalità del creato mira a superarsi nella totalità del soprannaturale. Non solo non « è sufficiente » il solo lato ma, schile. ma .neppure il solo lato umano: la per, fetta totalità che tutto abbraccia. premessa di ogni opera· veramente grande. risulta dalla colla, borazione dell'uomo e di Dio. E ciò che vale per la singola opera culturale. vale per tutta la cul, tura in generale. Cade con ciò la seconda ipotesi della nostra introduzione dove ci chiedevamo se religiosità significasse impotenza; non solo non è così. ma essa è la forza latente in ogni coltura. Donde consegue che la decadenza della cultura è intimamente connessa a questp suo rimanere attaccata alla terra, al mondo di qua. abbassan, dosi in tal modo al livello della pura « civiltà » tecnica. Ciò che la cultura porta in sè di religioso e di non religioso ce l•insegna il parallelo tra le sue creazioni passate e le presenti. La grande di-

86

GBRTRUD VON LE FORT

stanza che separa le opere di Dante, Cervantes e Shakespeare, Goethe e Kleist da quelle della poesia e letteratura europea di questi ultimi de-cenni, trova la sua ragione non tanto in una de-cadenza del genio creativo dei poeti, quanto dal fatto di'essi si sono staccati da ciò che costituisce la premessa indispensabile d'ogni ispirazione, cioè da quell'estremo orizzonte, che solo ha il potere di salvare una cultura sia pure povera e insigni, fìcante. L'ispirazione può fiorire, ma anche inaridirsi. La formazione perfetta e totale in tutte le dimen-sioni dipende dal rapporto del contenuto alla to, talità stessa. Il vero paradosso della cultura con, siste appunto in ciò, che mentre la cultura limi-tata al di qua, che tende a soddisfarsi in se stessa, è destinata a decadere, l'altra, che cerca qualcosa al di là di se stessa, acquista solidità ultratempo-rale, partecipando, per così dire, di quell'eternità, verso la quale ogni creazione religiosa è destinata. Da questa duplice totalità consegue che anche il tradimento al mysterium charitatis è sempre duplice. Le cose sono indissolubilmente legate: l'uomo che crea senza renderne lode a Dio, espri . . me solo se stesso, eliminandp così nella cultura e religiosità e femminilità. Nella cultura esclusiva . . mente maschile, la totalità dell'essere si spezza tanto nella sua linea immanente quanto nella tra . . scendente.

LA DONNA NEL TEMPO

Sotto questo aspetto è visto sotto tutt'altra luce il fatto che la decadenza culturale coincida sem, pre con una decadenza morale: l'infedeltà co.niugale e il divorzio non sono che forme parti, colari del distacco dell'uomo dalla donna, e sono in immediato rapporto con la loro separazione spi, rituale, e ciò non solo perchè offrono all'arte un materiale corrotto, ma in senso ben più profondo. L'infedeltà coniugale simbolizza e il divorzio le, galizza il tradimento al mysterium charitatis. L'uomo che vuole accaparrare unicamente per sè la cultura. ripudia la « sposa » del suo spirito, tal quale come nell'infedeltà o nel divorzio abban, dona la del marito. E' proprio qui anzi .che il Sacramento del matrimonio appare in tutto il suo carattere di santità e di inviolabilità, in for .. ma assoluta, vera e propria consacrazione del m.y, sterium charita'tis: quando il matrimonio è mi, nacciato, la moglie separata non cessa di essere l'altra metà del marito, poichè lo è davanti a Dio. L'indissolubilità del vincolo sacramentale rispec, chia la vita cosmica. Dal punto di vista metafisico questa inàissolubilità significa l'inseparabilità deL le due sfere dell'essere, l'una all'altra coordinata, e il dato di fatto che fin dall'origine Dio decretò che l'una metà dell'essere dovesse essere femmi, nile. Difficilmente però un marito s'allontana dalla moglie senza una colpa anche da parte di lei èhè quando spezza le divine gerarchie della vita, la donna è molto più colpevole dell'uomo che in.. firma il mysterium charitatis spirituale. L'epoca che precede immediatamente la nostra è assai istruttiva a questo rigu!lrdo. La si accusò dicendo che la donna vi si era mascolinizzata. Ma questa non è che una considerazione superficiale. Se è vero che la donna d'allora aveva molte possibilità per far gravitare nel mondo la fémminilità, è an, che vero che oggi andiamo sempre più convin,

GERTRUD VON LE FORT

cendoci come. pur essendosi messa allora molto in vista, non abbia avuta azione profonda; e ciò non vuol essere critica mossa alle singole donnt? e tan, to meno all'epoca: « Chi non onora il passato, dice Riccardo Wagner, non è degno dell'avveni... rei ». Tutti i. tempi visti da una certa distanza vanno avvicinandosi tra loro. Probabilmente le generazioni venture vedranno quanto la nostra epoca di oggi sia debitrice verso questa, eh'ora noi condanniamo. Abbiamo per esempio ancora in comune con lei la fiducia nelle pure situazioni, mentre ciò che dovrebbe importarci è la sostanza che tali situazioni governa. In primo luogo bisogna osservare come il pre. . dominio esercitato dalla donna in questi tempi dipese proprio dall'abbassamento di livello della essenza femminile. Il legame religioso delle fa,. miglie era quasi del tutto distrutto e con esso era andata perduta la vera e propria sfera originaria della donna, nella quale anche la nubile poteva aspirare a un•assoluta soddisfazione. in quanto le era dato di alzare lo sguardo verso i valori supre.. mi. Il principio del movimento femminista fu di origine spirituale, determinato dall'angustia della vita piccolo borghese troppo rinchiusa - le ra . . gioni economiche non c'interessano. Le donne di quell'epoca cercavano. per un bisogno impellente delle anime loro insoddisfatte, spiritualità e amo, re, e tanto basti per capire quanto tragica e degna

LA DONNA NEL TEMPO

di·-~ispett~-- fos~; la"-si~;;f~~~- l~~of"E~ì--che finirono con l'introdursi nel mondo degli uomini, uscendo da quell'ambito famigliare, dove non tro, vavano nè accoglienza nè occupazione. A quest'angustia della famiglia piccolo borghe, se corrispondeva una famiglia sociale internazio, nale anch'essa in gran parte distrutta dalla disso, luzione dei legami religiosi. Questa desolazione però coincideva con il sorgere di nuovi e altissi.mi compiti riguardanti la conservazione dell'esi, stenza e della cultura. Fu allora, in questo cam.po di lotte e di miserie creato dallo smembra.mento spirituale e materiale dei singoli e delle masse, che intervenne servizievole la donna. Ella seppe trovare, partendo dalla propria esperienza, ciò di cui aveva bisogno la collettività; ossia trovò, e rimarrà sempre una bella pagina nella sua storia, il concetto della corresponsabilità sociale. La quale corresponsabilità è, come quasi tutte le con .. cezfoni veramente nobili e sentite dell'epoca pre.sente, eredità cristiano.-religiosa. Ne avevamo d'altronde già riconosciuta l'originaria impronta sacra nel concetto del « riparare » o « subentra, re». Considerato da questo punto di vista il mo.vimento femminista deriva dunque da un sano impulso schiettamente femminile - ma s'intuisce fin d'ora perchè i suoi risultati delusero speranze e aspettative. Era fatale che dovesse accadere così, chè la sorte di tale movimento rappresenta solo

,

1

92

GERTRUD VON LE FORT

una parte del destino di tutta repoca nella quale esso era sorto. Invece di ricostruire dalle fonda-menta la vita totale. ·si cercava di puntellare i muri esterni dell'edificio. Il sorgere del problema sociale come problema a sè. indica già un abbas-samen to di livello culturale; anche il problema sociale va risolto dallo spirito! Invece di riprendere la grande linea culturale, che considerava il problema nel suo insieme e continuare a lavorare in quella direzione, ci si mise a lottare intorno a questioni particolari e superficiali; invece di porre in salvo prima di tutto lo spirito, si sentì il dovere di garantirne tutte le possibilità; l'indigenza universale che la donna trovò nel suo mondo aveva dunque le stesse ori-gini di quella carenza che l'aveva spinta ad usci-re dalla famiglia. Alla donna di quel tempo fu quindi dato di intervenire nel campo spirituale e sociale con tutte le sue forze; se vi intervenne però secondo la natura che le è propria agendo nella famiglia e nel mondo, è unicamente questione della posizione che ella assunse di fronte alle eter-ne gerarchie dell'essere. La donna può introdurre il femmineo nel mon .. do solo quale supporto del simbolo femminile simbolo della donna è il velo, segno delle coniu-gate. La parte che può assumere la donna nel campo culturale, mantenendo il suo posto nelle eterne gerarchie, è quella di « sponsa » dello spi--

LA DONNA NF.L TEMPÒ

93

rito maschile. Ma in quel tempo era andato per, duto precisamente il senso delle gerarchie eterne. Dalla degradazione generale della vita spirituale derivò necessariamente una degradazione di ciò che costituisce l'essenza della comunione di spi, rito tra l'uomo e la donna. Si sostituì al vivo scambio di forze l'organizzazione, e al vincolo na, turale e voluto da Dio il vincolo contrattuale, al mysterium il patto. L'intima unione degenerò in associazione di tipo commerciale, quando non di.venne addirittura concorrenza. L'ascesa del movimento femminista coincise con l'invenzione della frase: « la lotta dei sessi ,,. Sarebbe falso .ed ingiusto volerne render respon, sabile il movimento femminista, ma è vero che esso creò, anche là dove effettivamente non ebbe modo di svolgersi nè si svolse, una sorta di zona pericolosa che corrisponde in campo femminile alle associazioni maschili di cui già trattammo. Eppure il pericolo che minacciava allora la don .. na non era tanto l'insuccesso quanto il suo oppo, sto - il velo non è soltanto simbolo della « spon, sa ,, in senso umano, ma pure della (( sponsa Chri, sti )) . Osservammo già come la donna di quell' e.poca, pur essendo in primo piano, esercitasse una ben scarsa azione. Il che è quanto dire che la don, na anche quando vuol mettersi in mostra, resta pur sempre la rappresentante delle forze invisi, bili. La frase: (( Plus una femme est sainte, plus

94

GERTRUD VON LE FORT

elle est femme », vale anche in senso inverso. In qualsiasi situazione ella si trovi, la donna è inevitabilmente legata al suo carattere religioso. Quel" l'analogia tant'alta da far quasi sbigottire, usata dalla Chiesa per lo sposalizio, nella quale essa paragona l'uomo e la donna a Cristo e alla sua Chiesa, intende sopratutto inculcare nella donna il concetto, che ella, anche in quanto sposa del.l'uomo non cessa di esser sposa di Cristo, ch'ella cioè appartiene prima di tutto a Dio. Da questa premessa si capisce tutto il profondo significato della parola paolina sulla sottomissione che deve la moglie al marito: in quanto esige da lei la subordinazione, S. Paolo garantisce alla donna l'intima libertà della donazione - serva la consapevolezza di appartenere a Dio a proteggerla contro se stessa. Il pericolo per la donna non è solo costituito dal suo rifiutarsi a donare ma anche dall'esagerazione opposta: il mysterium charitatis può degenerare. L'esagerata donazione di sè da parte della donna si verifica sempre quando il legame con Dio è rilassato o spezzato ed il rapporto della donria all'uomo assorbe anche ciò che dovrebbe essere di Dio. Si ripresenta allora qui la stessa desolazione, lo stesso disorientamento che avevamo riconosciuto letale anche per la cultura profana - una cultura di tal sorta rispecchia in.fatti la degenerazione del mysteri-nm charitatis. L'unica importante verità che va ripetuta anche

r LA DONNA NEL TEMPO

9.5

ai nostri giorni è questa: che senza legami con l'eternità van perse e le cose eterne e le terrene; il che. in rapporto alla donna di questi ultimi an, ni, significa quanto segue: ciò che a prima vista nella donna pare rnascolinizzazione, risulta, a più profondo esame, esser talvolta sfrenata femmi, nilità. Esiste nella donna anche una particolare umiltà che smaschera all'uomo il suo ibridismo e ve lo abbandona. La cosidetta donna masco, linizzata rappresenta una particolare varietà di colei che non vuol darsi all'uomo secondo lo spi, rito dell'ordine divino. L'ordine divino, che si verifica ovunque e sem, pre, là dove un uomo si fa incontro a una donna, è il mysterium. charitatis in tutto il senso della sua reciprocanza di dare e avere. Là dove la don, na cessa di subordinarsi all'uomo secondo l'ordine divino, appare la donna che si rifiuta all'uomo o è a lui asservita. Paragoniamo la cosidetta don, na mascolinizzata alle eroine dei romanzi della medesima epoca, e vi riconosceremo una stessa li .. nea; d'altronde anche la donna d'allora, chiusa com'era nella famiglia, presentava all'incirca il medesimo tipo Come questa si abbandonava al marito in campo sensuale e sentimentale fino alla nausea e al tedio, così l'altra, in linea spirituale, si offriva. senza ritegno nè freno alcuno, tradendo così non solo il mysterium charitatis, ma anche le proprie forze elementari e arrischiando tutto

96

GERTRUD VON LE FORT

quanto aveva in gioco. Cercò di partecipare al mondo spirituale dell'uomo e divenne vittima del puro metodo; cercò nel mondo sociale un posto onde sviluppare le proprie intime possibilità ·e vi si lasciò inquadrare come in un congegno - cad, de, e come donna ancor più fatalmente, nelle me, desime unilateralità, negli stessi errori e pericoli di cui soffriva l'uomo d'allora. La colpa di tutto ciò non sarebbe quindi stata tanto del movimento femminista e della situazione eh'esso aveva crea . . ta, quanto del carattere stesso dell'epoca la quale non riconosceva vincoli e fini superiori neppure nella sua vita spirituale. Donde le conseguenze. Uno sguardo gettato sulla letteratura del tempo ce ne addita la via: tutte le storie dei romanzi d'amore o di vita co . . niugale terminano quasi sempre, con desolante monotonia, in uria rottura. Al marito che nella forma dell'adulterio o del divorzio ripudia la mo... glie. corrisp~mde la moglie che distrugge il matri.. monio e l'amore. La donna asservita all'uomo non si prodiga più, ma fa getto di sè; non ha più nulla da dare, non è più la metà dell'uomo. ma cessa di esistere. Aggrappandosi esclusivamente all'al. . tro polo. elimina il proprio; il mysterium charitatis nella sua intima reciprocanza si esaurisce e con esso la fecondità dei rapporti. L'esclusione della donna dalla linea dell'uomo porta alle medesime

LA DONNA FUOR DAL TEMPO

97

conseguenze che appaiono nel disfacimento del matrimònfo. Queste osservazioni rendono possibile u.na giu.sta valutazione dell'epoca odierna. E' evidente che la scorsa ha parecchi punti di contatto con la no.stra: ai nostri giorni si compie consapevolmente e palesemente ciò ch'allora si compieva inconscia.mente. In realtà la donna era già esclusa dalla cui.tura per ciò che riguarda la sua forza simbolica, prima ancora che si pensasse di volerla escludere; infatti una cultura che non si pone più di fronte a Dio in atteggiamento di venerazione e respon.sabilità, ben considerando, ha già rinunciato alla presenza della donna; ma una donna che si lascia inserfre in tale cultura senza porre condizioni e rinunciando ai propri istinti. non fa che confer .. mare la propria esclusione - la sua presenza è solo apparente. Già osservammo come la sola si.. tuazione non fosse stata allora decisiva, e ciò vale anche per oggi. Il cosciente allontanamento della donna dal campo culturale, al che si tende in al .. cuni paesi principali .d'Europa, · non cambia per nulla la sua posizione spirituale - la sua e~nza è solo apparente. V'è quindi per la donna - a tutto vantaggio suo - una sola possibilità per far preponderare l'altra metà della realtà: quella di essere in tutto il senso del termine quest'altra me.. tà, ossia di ripr~dere a meditare sulle forze ori.. 7 La

do11111

eterna

GBRTRUD VON LE FORT

ginarie e le originarie attività di ciò che è real.mente femmineo. Nella situazione in cui oggi si trova la donna. sussiste naturalmente il pericolo di lasciarsi di nuovo sviare come per il passato. il pericolo cioè che la donna decada di fronte all'uomo in dire.zione opposta a ciò ch'aveva fatto finora. Tocca alla donna e non all'uomo di salvare la perico-lante figura femminile, di salvarla nella sua tri.plice rivelazione così come è disposto dagli ordini eterni. Alla totalità di uomo e donna corrisponde pure una totalità nell'essere femminile. L'altra tà dell'essere non comprende soltanto. come vor.rehbe l'epoca moderna. la figura particolare della donna madre, ma pure quella della « virgo » e della « sponsa ». La « sponsa )>, che di fronte al.. l'uomo rappresenta ad un tempo anch~ la « vir.go » e la « mater ». esprime quindi per così dire la totalità dell'immagine femminile. Alla totalità della figura corrisponde la totalità del compito; la sposa non è soltanto la compagna della vìta maschile, ma anche la compagna dello spirito nia.schile; la vera donna pret~n~e ?-. tutta la persò.·nalità dell'uomo e così pure non" •rinuncia ~1 di.. titto di pàttecipate a tutta là' sua vita. Solo grazìe ·a: questa ·11art-ecipazione pien~ può essere, quale Dio. la volle, la seconda metà ·dell'essere. Se Quin..di non ha importanza decisiva.la sola situa;,ione d.ella · dònna rispetto· altuomo, la sua posizione

LA DONNA PUOR DAL TEMPO

Citi

accanto alruomo è di massimo e universale signi. . ficato. Una critica feconda presuppone sempre un mo, mento positivo. Come anche nell•epoca scorsa ec, celsero figure di uomini e di donne spiritualmente grandi. personalmente in contatto « immediato » con Dio, così fra tanti errori e fallimenti di quel periodo vi furon pure slanci e momenti, secondo la parola del Ranke, che tocca nel mondo alla donnà, « della grande parte che ella ha nel risveglio religioso del nostro tempo >>. >, sente il dovere di creare, di riscontro a questa affermazione. nel li.. bro medesimo la figura di Germana. cui è negata la gioia di un figlio proprio. ma che prende a cuore il bambino altrui con amore materno, men.tre la madre sua secondo la carne lo ripudià. Alla categoria di Germana, della donna mater.na senza figli, appartiene talvolta anche la ma .. trigna che la fiaba tratta tanto duramente, e che Anselmo Feuerbach riabilitò. Se la fiaba non ha del tutto torto, chè conosce la profondità e parti.colarità del legame naturale ch'unisce madre e figli, non sa però le possibilità della natura ma.terna; non sa che anche nel piano spirituale la maternità è pur sempre natura. Mentre la leggen.-

LA DONNA FUOR DAL TEMPO

da le rende piena giustizia: l'arte infatti rappre.senta la donna senza figli o la matrigna nella Ma.. donna dell'Holhein. che stringe fra le braccia non il Bambino Gesù. ma il figlio malato dell'offe .. rente. Osservato da questo punto di vista il desi.derio della donna di avere un figlio proprio as.sume tutt'altro aspetto di ciò che si è soliti attri .. buirgli. Non è, s; considerato dal lato spirituale, per nulla determinato dall'istinto materno; ma.nifesta anzi in molti casi una forma di egoismo femminile, falsa immagine, simulacro quindi del;. la madre vera. Re Salomone infatti non si lasciò ingannare: nella sua sapienza riconobbe per vera madre colei che rinunziava al bambino. Fu questo simulacro di madre che nei decenni scorsi ~enne esaltato con l' « appello al bambino >> e il « di.ritto alla maternità ». Non la madre ha diritto a un figlio, ma il figlio ha diritto a una madre! La frase di Ruth Schaumann: « Sono i figli che ci fanno buone. ci dicono: Come sei dura, fatti mite! ». conserva tutto il suo significato anche là dove il figlio non è il proprio ma dove si tratta di chi sostituisce il figlio. di tutti coloro che han.no bisogno di aiuto. di protezione e di cure e ten.dono disperatamente le braccia. Se una donna è veramente materna nel significato spirituale del termine. trova in questa direzione l'ideale da se.guire· anche per la soluzione del problema profes.9 La donna eterna

!JO

GERTRUD VON LB FORT

siona.le femminile. La professione della mediches, sa, dell'assistente sociale, delrinsegnante. dell'in, fermiera, non sono per la donna « professioni » nel senso che vi attribuisce l'uomo, ma forme di maternità spirituale. La generazione passata ri, chiedeva una professione per la donna non mari, tata, quasi surrogato àlla maternità naturale: mentre in avvenire si considererà la professione unicamente partendo dal concetto della maternità spirituale. di una maternità quindi completa che si estende anche alla donna sola. La professione femminile non deve sostituire la maternità, ma esplicarla in quella forma ch'è sempre viva in ogni donna veramente tale. La decisione e la scelta circa la partecipazione della donna alle varie professioni dipende quindi soltanto dalla possibilità eh'esse offrono ad una efficace azione materna. E' fuor di dubbio che molte professioni manifestano carattere spiccata, mente maschile o spiccatamente materno. E ci serva d'esempio il campo politico che pare fra tutti il più antifemminile. Il fatto che una donna salita al trono abbia potuto governare saggiamen, te non è puro caso, ma è intimamente connesso alla sua maternità universale e spirituale. Una buona regina non è un buon re: è soprattùtto una buona madre de] .suo popolo. Sopravvive ancor oggi in Ispagna dopo il crollo della dinastia, dopo .la rivoluzione, il ricordo della sovrana. Così co,

LA DONNA FUOR DAL TEMPO

131

me in Inghilterra quello della Regina Elisabetta e in Austria quello della grande Imperatrice Ma, ria Teresa. Persino deU• antica regina Teodolinda si conserva ancora oggi in Lombardia il ricordo. La donna salita al trono è prima di tutto colei che. si assume la cura del popolo. Se la forza ma, terna si sposa alla forza sovrana si rjvela pure quel momento eroico ch'è indispensabile alla vita politica, come lo ha dimostrato Maria Teresa. la quale, neppure quando si pose alla difesa del pro~ prio paese abbandonò, madre del popolo, il cam, po materno; non condusse nessuna guerra di con, quista, ma non esitò a difendere il proprio popolo come la leonessa la propria prole. La donna fu deleteria nella vita politica solo quando rinnegò la sua missione materna, come fece per esempio una Pompadour. Anche la donna normale, quan, do le tocca di assumere una parte politica (I) ha da essere una madre del proprio popolo, se pur in modo meno apparente che una regina. Dopo questa premessa soltanto si può rispondere affer, mativamente alla domanda se la donna deve più o meno prender parte alla vita politica. La sua voce è necessaria, non può esser sostituita da quel, ~

(r) Non dobbiamo immaginarla solo quale femminista. Anche la donna che frequenta gli ambienti diplomatici o che viaggia ali'estero ha funzioni politiche. può essere di giovamento o di danno al proprio paese.

132

GERTRUD VON LE FORT

la di nessun uomo. bisogna soltanto chiederci in che modo possa farsi sentire senza venir alterata. Conformemente a quanto andammo più sopra di .. cendo, che cioè non è la madre ad aver diritto a un figlio, ma il figlio a una madre. si può af.. fermare più oltre che non esiste nel mondo « un diritto della donna JJ nel campo delle professioni e vocazioni ma piuttosto esiste Ul'l diritto figliale del mondo verso la donna. Se le apparenze non ingannano. in questi ultimi decenni questo diritto va acquistando un'enorme importanza. L'odierno appello alla maternità non ha solo significato de-mografico. ma sottintende una richiesta spiritua.. le: non c'è nulla che denoti più profondamente e tragicamente lo stato del mondo di oggi. quan, to la completa assenza di ogni ideale materno. e quindi di forze veramente sostenitrici, sostenta, trici e feconde. Non basta il primo impulso: da ciò deriva la poca fortuna di alcune iniziative che sarebbero in sè buone e utili. Pare al primo aspetto che con queste conside, razioni abbiamo abbandonata la linea della donna fuor dal tempo. ma è solo apparenza! In realtà abbiamo piuttosto abbandonata la linea del tem, po; chè la donna fuor dal tempo è colei che non gli è soggetta, ed è proprio della maternità il su, perare il tempo. La donna partoriente tramanda

LA DONNA FUOR DAL TEMPO

133

la vita all'infinito; la donna che cura e protegge porta nel tempo un momento infinito. In istretto rapporto con la maternità spirituale della donna si manifesta infine ancora una volta la sua partecipazione al mpndo culturale, quale custode di valori spirituali. La donna vista in funzione di madre e non più di sposa, non è colei che dispensa l'altra metà della realtà, che trapassa nell'opera culturale dell'uomo, bensì è colei che quest'opera riceve. Colei che riceve è anche colei che sostiene. Vedemmo la « donna forte » della Bibbia custode degli averi del marito, preoccu.pata del bene di lui anche nell'ambito della vita spirituale. Questa sua parte nel campo culturale, di ricevere e sostenere, deriva alla donna una straordinaria importanza: dare senza ricevere sa.rebbe cosa vana. Non dipende solo dalle circo, stanze che la donna avendo più tempo e ozio del.1'uomo, sia frequentatrice più assidua di biblio.teche, librerie, sale di concerto, teatri ecc.; ma ciò si riconnette alla missione spirituale della sua maternità. La cultura non vuple soltanto esser creata; esige anche cure e amore materni. Se oggi riceve il suo crisma ufficiale e viene impartita dallo Stato, ciò non ne è che un lato, e quello che la rappresenta più superficialmente. Il suo lato intimo e umano sì sviluppa grazie al.I'ampre e dalle cure del singolo. E qui la linea della maternità spirituale s'incontra ancora una

134

GERTRUD VON LE FORT

volta con quella della madre secondo la carne. La madre che insegna al figlio i primi accenti della propria lingua consacrandola a lingua madre, che gli canta le canzoni e gli narra le fiabe del suo popolo, rappresenta nella vita del figlio il primo e assoluto fattore di cultura, il primo influsso nel, la sua vita spirituale: il che ha grandissima im, portanza non solo per il figlio, ma per la cultura stessa. Il proverbio spagnolo: «La mano che muo, ve la culla, muove il mondo», significa prima d'ogni altra cosa che tutto ciò che vive ed agisce è nato da donna. La madre è madre dell'eroe e del santo,_ma anche del vile e del traditore l'anticristo, quando nascerà avrà molte madri! Ma questa mano che muove il mondo ha anche un significato più profondo: essa accompagna invi, sibile il figlio durante tutta la vita, collaborando nascostamente alla sua opera. La donna, custode della cultura, può anche tra, sformarsi in colei che la difende: la linea della donna nel campo della cultura è parallela alla sua nel campo politico. Ella è per natura conser, vatrice; ossia, con un'espressione menp pedante, è incapace di distruggere e abbandonare ciò che le sembra minacciato; momento questo che in tempi di rivolgimenti spirituali può assurgere a immensa importanza. Le rivoluzioni spirituali cor, rono il pericolo di travolgere non solo valori ormai sorpassati, ma anche gli universali. La donna è

LA DONNA FUOR DAL TEMPO

1 35

appunto chiamata in virtù della sua maternità spirituale a ristabilire l'equilibrio. Ella, donna fuor dal tempio, è la custode dei valori universali e dei beni del suo popolo posti fuor dal tempo. D'altro lato niente contribuisce così largamen, te alla decadenza della cultura quanto la degene, razione della maternità spirituale. A colei che conserva la cultura fa riscontro colei che la dissipa. Il tipo della gaudente di questi ultimi decenni è ancora relativamente innocuo. Ma la donna cere.. brale, che in possesso di beni culturali li vezzeg.. gia e cura fino all'idolatria, senza tramandarne i frutti. è in certo modo sorella di quella madre egoista che vuole il figlio soltanto per sè. In que.. sto caso manca il rispetto per la missione della cultura se non quello per la cultura in generale. Come la donna nei gradi inferiori della femmi .. nilità perde il senso della propria maternità na .. turale, così nei gradi inferiori della cultura perde il senso di ciò che va più o meno curato, lascian, dosi impprre dall'arrivismo volgare e altisonante. Questa tendenza è una forma caratteristica.. mente. femminile di perder di vista l'unità di misura dei valori culturali. Nella cultura c'è una linea sottile. ma molto importante, che conduce fino alle vette ciò che da principio sembra meno appariscente, più insignificante, misconosciuto e combattuto - ossia conduce fuor dal tempo ciò ch'è del tempo. Uno sguardo retrospettivo get-

GERTRUD VON LE FORT

tato sulla storia dei grandi uomini e dei loro ca.. polavori conferma largamente quanto andiamo dicendo, è la prova fatale che ciò che permane non dipende nè può dipendere dal transeunte. La cultura atemporale superando il tempo en .. tra in rapporto con l'eterno; vale a dire il signi .. fi.cato d'ogni singola cultura in ultima analisi tra .. scende la cultura stessa: la donna quindi nella sua funzione di madre, in quanto è chiamata a conservarla. è pure chiamata a custodirne i beni religiosi. Ossia la cultura non può venir compresa se non in funzione della madre in campo religioso. Nella maternità naturale vita e morte stanno truna accanto al]'altra. La corrente delle genera.. zioni sgorga dall'eternità e vi sbocca - l'infinità è sorella terrena dell'eternità. La > - ma colui che « è morto sulla croce» è anche colui che venne cc ritrovato nel tempio». Come il penultimo mistero del ro.sario gaudioso allude quindi già al doloroso, così l'ultimo doloroso per riallacciarsi ancora al gaudio.so, non solo, ma andar oltre verso il glorioso che significa trasfigurazione. Il Figlio asceso al Cielo trae a sè la madre. Il distacco del Figlio dalla ma.dre concepito nel suo sommo significato religioso, del figlio destinato a Dio, si conclude in Dio, dove avviene l'ultima indissolubile unione. La quale unione avviene in doppio modo: il Cristo che asceso al Cielo trae a sè la madre è anche il Cristo che sopravive sulla terra. La vita di Maria gloriosa sta di fronte alla vita di Maria nella Chiesa. Con le parole pro~unciate sulla Cro,

LA DONNA FUOR DA,L TEMPO

ce: « Ecco tua madre! Ecco tuo figliol » t il mo, rente Salvatore chiama il discepolo, figlio spirituale di Mariat Maria madre spirituale del discepolo. S. Giovanni è il rappresentante di tutti gli apostoli. Coloro che i discepoli del Signore battezzano nel nome di Cristo sono pure figli di Maria. Nell'ora in cui la vita di lei come madre di Cristo è giunta al suo termine, ella diviene in verità madre di tutti i cristiani. E si compie pe~ lei in quelltora per la seconda volta la salutazione angelica: > di tutt'una vita, accettando l'orribile ripugnante malattia, che l'allontanava da ogni essere umano. Nel poema di Claudel chi opera nella Chiesa è l'uomo. « Io ti ringrazio dice l'architetto Pietro de Craon - di avermi creato nella mia arte padre delle chiese». Infatti « l'uomo è il sacerdote, ma alla donna venne dato di offrire il sacrificio». Il mistero della ma.ternità religiosa tocca il mistero sacerdotale della transustanziazione: il miracolo di Violante resta da principio celato, ma poi tutto tramuta. Gli oc .. chi neri del bimbo risuscitato si fannd lucenti co-me quelli di Violante prima della malattia; e

..---_l- -

GERTRUD VON: LB FORT

Mara l'orgogliosa egoista. dalla quale il bambino aveva ereditato gli occhi neri. trova infine perdo.no pel fatto di essere la sorella di Violante. Le ani.. me sono trasformate: il miracolo di Violante av.viene nella notte di Natale .•• La presa di contatto con la Chiesa significa sempre e ovunque la partecipazione alla sua uni .. versalità. Sotto la Croce dove Maria divenne madre spirituale di tutti i cristiani, non sta solo la donna che· ha offerto a Dio il proprio :figlio, ma anche colei che offrì a Dio il desiderio e la spe..ranza di un figlio proprio o che consentì ad of..frirglielo. La madre di Cristo diveniente nelle anime è colei che congiunge le mani del· figlio della sua carne nella prima preghiera; ma è an, che la religiosa che accompagna con amore le sue figlie spirituali verso le vette della vita santa. Ec. . co Monica. la grande santa delle madri. che per mezzo della sua preghiera donò al figlio per la seconda volta la vita e trasformò Agostino in S. Agostino. Ed ecco la santa vergine Caterina da Siena « dolcissima mamma » del proprio figlio spirituale; ed ecco ancora la donna tutta sola nel letto di dolore che sa albergare e contenere nella propria anima il Cristo diveniente. Il contatto èon la Chiesa, dicemmo, significa sempre universalità. Qui, nel campo religioso. la «mater>> diviene realmente la forma che abbrac..-

r

LA DONNA FUOR DAL TEMPO

eia tutta la vita femminile. la forma in senso asso.. luto della vita femminile. Questa universalità della madre quindi. appunto in quanto tale. con.. siderata attraverso la Chiesa. comprende in sè anche la « virgo ». AlPapice della missione reli.giosa della donna si ritorna all•inizio e, sul volto della donna fuor del tempo riappare rimmagine dell'eterno. Il pensiero religioso e materno della Chiesa è indissolubilmente collegato a Colei che esiste come « virgo.-mater >> e. come « mater.-vir.go». Ancora una volta va qui rivelandosi rirnmen.so significato che assume il dogma per ogni singo.. la vita di donna: la forma che tutto abbraccia si.gni:fica anche una missione che tutto abbraccia. Il Rosario rappresenta nuovamente per la donna orante la subordinazione della propria vita alla vita di Maria. Il Rosario. la preghiera della ma.dre. inizia ogni materno mistero di Maria con l'invocazione alla Vergine così come ad ogni in.vocazione alla Vergine segue la meditazione di un mistero materno, oscillando dal mistero della madre a quello della vergine. per tornare nuova.. mente al mistero della madre. L'ineffabile espressione della Pietà di Miche, langelo s'ispira alla penetrazione religiosa di que.sto duplice riflesso nei misteri dolorosi del Rosa, rio. Nella sorprendente giovinezza di Maria. che

... GERTRUD VON LE FORT

nel suo supremo dolore ridona il Figlio a Dio, riappare la delicata Vergine del >, Mentre la penetrazione del mistero virginale e materno nel Rosario gaudioso è rappresentata nel quadr01 di S. Rosa da Lima del Tiepolo, in cui la Madonna porge alla santa il Cristo bambino. Siamo ora in grado di riassumere in una vi, sione d•insieme l'essenza della donna cristiana. La donna cristiana non è la donna nel senso ge, nerico del termine. ma la donna secondo i gran, di ordinamenti divini della vita femminile, di cui ognuno significa una perfetta e autonoma compie, tezza in sè, collegata però con la propria immagine originaria. In ogni vita femminile al suo inizio. si tratta di svolgere questa immagine, ossia di rap, presentarla parzialmente nella « virgo » o nella « mater »; ma alla sua fine nella totale ricostru, zione dell'immagine eterna: la vergine deve ac, cogliere in sè la concezione della maternità spiri, tuale e la madre deve ritornare nuovamente verso la virginità spirituale. Tanto la salvezza di ogni singola vita femminile. quanto il superamento del momento «tragico della vergine o della madre» di pendono dalla misura di questa compenetrazione; il che significa ancora che la salvezza di ogni sin, gola donna è indissolubilmente legata all'imma, gine di Maria e alla sua missione. La ricostruzione cosciente dell'immagine eterna è possibile per la

~

~

r

r

'

I

r

LA DONNA FUOR DAL TEMPO

157

singola donna solo nell•atteggiamento dell• « an-cilla Domini>> cioè in atteggiamento di perpetua docilità ai voleri di Dio. Mentre la fatale conferma di questo significato assoluto e di questa esigenza assoluta dell'immagine eterna la si ritrova giù giù fin nelle ultime propaggini del mondo profa .. no - il vero equilibrio nella vita della donna. il superamentp della sua tragedia virginale o mater .. na avviene. anche fuori dai vincoli cristiani, sem~ pre grazie all•avvicinamento. sia pur incosciente. di una ricostruzione dell'immagine eterna. Maria però non significa soltanto la salvezza della donna ma anche la salvezza per mezzo della donna! Se per la singola donna si tratta di rico-struire l'immagine eterna, per il mondo si tratta di rimetterla in onore. La malattia di Violante nel poema di Claudel è in istretto rapporto col peccato originale: « O Violante, o donna, attra-verso cui venne la tentazion.el >> dice Pietro di Craon; ma è anche in altrettanto stretto rapporto col" peccato specifico del tempo. Da tutto il poema si respira l'aria apocalittica dei nostri giorni, ri, specchiata in quella fine di medioevo che s'avvi-cinò alla caotica catastrofe odierna, senza per altro raggiungerla. La rinascita del bimbo morto tra-sfigura le anime e. mediante le anime, il mondo. Non è che il riflesso di quella trasfigurazione in-teriore che compì nella stessa notte di Natale il

GBRTRUD VON LE FORT

miracolo di Violante ch•iniziò il rinnovamento delrordine terrestre. Il re che pone termine allo stato caotico del paese è condotto dalla sorella spi# rituale di Violante. da Santa Giovanna d•Arco, aU•incoronazione. La rinascita che proviene da un approfondimento di vita religiosa è rinascita della vita in generale. Perciò j nostri padri mettevano l'immagine di Maria non soltanto nelle chiese di ogni paese cristiano, ma anche sulle case, sui mu.nicipi, per le piazze e i mercati. Per Violante come per Santa Giovanna vale quello che Pietro di Craon dice della martire Giu.stina: « Anche lei era soltanto una piccola e umi.. le ragazza fìnchè Dio la chiamò alla conversio.ne». Entrambe venute dal recondito mistero, nel mistero rientrano: Violante schiude la porta a Pietro di Craon che entra nel mondo delle grandi missioni, ma lei scompare sotto il velo della leb.brosa, come Giovanna d'Arco s•avvolge in quello del rogo. Il « « padre delle chiese » eleva la catte .. drale, le cui potenti arcate, poggiano « sulle fra.gili ossa della martire Giustina>> mentre l'opera di Giovanna è compiuta dagli uomini del suo popolo. Anche lei non fece che schiuder loro le porte. La salvezza che la donna porta al mondo trascende la sua persona: è missione dell'uomo il compierla e effettuarla. Ed ecco qui riapparire anche l'ultima delle tre

f .r

LA DONNA FUOR DAL TEMPO

forme di vita femminile per concludersi nell'im, magine eterna rispecchiandola. Maria, come « vir.. go mater » è anche « sponsa » dello spirito; di nuovo s'incrociano ie grandi linee della vita fem, minile. Violante che. in quanto cc virgo ». rappre, senta l'immagine della cc mater>> è ad un tempo sulla doppia linea della sposa cristiana. Il bimbo ch'ella richiama alla vita è figlio dell'uomo una volta amato che le era stato destinato a marito, ma ora ella lo ridesta quale « sponsa Christi ». Come il rinnovarsi della cultura dipende dal fatto che t• «altra metà» della realtà, ossia il volto della donna, riappaia sulla fisionomia dell'uomo che crea, così la vera salvezza del mondo dipende dal comparire della linea di Maria anche nei tratti dell'uomo. L'annunciazione a Maria è, in senso più profondo, l'annunciazione a tutte le creature! La cc sponsa », che di fronte all'uomo rappresenta la « virgo » e la cc mater», rappresenta per' lui la Vergine Madre, ossia l'essenza di Maria nella vita e nell'opera dell'uomo, quale metà della sua realtà. E con ciò siamo giunti alla fine delle nostre considerazioni. La missione della donna ha riper .. cussion1 che la superano e toccano il mistero del mondo: l'annunciazione a Maria è annunciazione a tutte le creature, ma alle creature in quanto sono in lei rappresentate. La ricostruzione del.-

IOO

GERTRUD VON LE FORT

l'immagine eterna mediante la missione mariana della donna si completa in questa reciprocanza: Maria sta a rappresentare le sue figlie e le sue figlie stanno a rappresentare lei. La linea apoca.littica dei nostri giorni piega, nella- poesia del Claudel, verso l'Avvento, E' Avvento fino all'ar. . rivo del Cristo nell'ultimo giorno! Ma come sem. . pre, l'Annunciazione a Maria precede ciò che si effettuerà solo per opera di Cristo, ciò che non è palese precede ciò che appare, l'umiltà dell'ubbi . . dienza precede la salvazione. il « Sì » della crea.. tura lo schiudersi dei cieli!