La casa di Augusto. Dai “Lupercalia” al Natale 9788842094821

Dove si trovano la grotta e il recinto sacro di Fauno Luperco, mitico protettore della fertilità, in cui avvenne l'

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Italian Pages 306 Year 2008

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La casa di Augusto. Dai “Lupercalia” al Natale
 9788842094821

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ANDREA CARAND INI con DANIELA BRUNO

LA CASA DI AUGUSTO DAI "LUPERCALI A" AL NATALE

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Il palazzo di Augusto, il santuario del Lupercale, il Natale cristiano. Nel racconto di un solo luogo, epicentro del mondo romano, riaffiorano più di mille anni di storia.

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Tav. I. Planimetria della casa-santuario di Augusto (36-28/25 a.C.l. In colore l'area già occupata dalla casa di Ottaviano (42-36 a.C.), in gran parte sepolta per edificare la casa cli Augusto.

Tav. II. Ricostruzione della casa-santuario di Augusto; in basso il Circo Massimo (Studio Inklink).

© 2008, Gius. Laterza & Figli

Prima edizione 2008 L'Editore è a disposizione di cucci gli eventuali proprietari di diritti sulle immagini riprodocce, là dove non è stato possibile rintracciarli per chiedere la debita autorizzazione.

Andrea Carandini con Daniela Bruno

La casa di Augusto Dai "Lupercalia" al Natale

Proprietà letteraria riservata Gius. Laterza & Figli Spa, Roma-Bari Finito di stampare nel luglio 2008 SEDIT - Bari (ltaly) per conto della Gius. Laterza & Figli Spa ISBN 978-88-420-8641-3

Indice

Introduzione di Andrea Carandini

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l. La dimora della sfinge, p. Xl - 2. Di fronte all'enigma, p. XII - 3. Il Lupercale e Ottaviano-Augusto, p. Xlii • 4. Primo Natale a palazzo, p. XVI - 5. Valore delle ricostruzioni, p. XVI Parte prima

Il racconto di Andrea Carandini 4

1. 11 Lupercale l. l. Leggende del luogo, p. 4 - 1.2. La festa dei «Lupercalia», p. 7 1.3. Una pendice divisa in quadranti, p. 8 - 1.4. In quale quadrante, il Lupercale?, p. 10 - 1.5. Il Lupercale e il Circo, p. 12 1.6. Aiuto dalle immagini, p. 14 - 1.7. I «Lupercalia» nell'ippodromo di Costantinopoli, p. 18 - 1.8. Le regge di Laurento e di Micene, p. 20 - 1.9. Il Lupercale, sotto il tempio della «Magna Mater»?, p. 22 - l.10. L'ingresso al Lupercale, p. 22 l.l l. Il Lupercale del Cispio, replica di quello del Palatino? , p. 25 - l.12. Bisogna scavare, p. 27

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2. La casa di Ottaviano 2.1. Romolo, vicino di casa, p. 30 - 2.2. La cena di fidanzamento con Livia, p. 33 - 2.3 . Sale lussuose, necessarie alla politica, p. 36 - 2.4. La dimora di un megalomane, p. 40 - 2.5 . Case di Ottaviano e di Augusto a confronto, p. 44 - 2.6. D'un tratto, un progetto nuovo, p. 45 - 2.7. Un asse-simbolo, p. 48

51

3. La casa di Augusto 3.1. «Signum ex caelo»: un fulmine, p. 51 - 3.2. I fulmini si devono espiare, p. 53 - 3.3. Il rivolgimento costituzionale, p. 54 3.4. Augusto abita con Apollo e Vesta, p. 55 3.5. La dimora dopo Augusto, p. 57 - 3.6. Una casa modesta?, p. 61 - 3.7. L'arco del padre Ottavio, p. 62 - 3.8. Il tempio di Apollo, p. 63 · 3.9. L'altare del dio, p. 67 - 3.10. La «domus» privata, p. 70 3.ll. Ambienti e corti, p. 72 3.12. Il «Lararium» nel cuore della casa, p. 73 - 3.13. La «domus Publica» e l'edicola di Ve-

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sta, p. 77 - 3.14. Augusto, Livia e la casa, p. 82 - 3.15. Svetonio, da interpretare, p. 83 - 3.16. Il portico delle Danaidi, p. 84 3.17. Il mito di Danao, p. 87 - 3.18. «Curia», biblioteche e corpo di guardia, p. 88 - 3.19. «Silva Apollinis» e «Roma Quadrata», p. 89 - 3.20. Sostruzioni, uffici e alloggi della «familia Caesaris», p. 94 - 3 .21. La loggia o «maenianum» rivolto al Circo, p. 95 - 3.22. Frequentatori della dimora, p. 99 - 3.23. Passati errori, p. 102

105

4. Il Natale 4.1. La chiesa di Anastasia, un'eccezione, p. 105 - 4.2. Chi ha fondato la chiesa?, p. 107 - 4.3. Origine della festa di Natale, p. 108 - 4.4. La basilica della Natività a Betlemme, p. 111 - 4.5. L'ultima visita a Roma di Costantino, p. 112 - 4.6. 25 dicembre 326, p. 114 - 4.7. Le grotte delle epifanie di Romolo e Cristo, p. 116 - 4.8. Cristianizzare il Lupercale?, p. 117 Parte seconda

Microstorie e annotazioni di Daniela Bruno

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1. Il Lupercale 1.1. A sinistra delle scale di Caco, p. 122 - 1.2. A destra delle scale di Caco, p. 124 - 1.3. Il ninfeo a cupola ritrovato, p. 126 1.4. Il LuJiercale a tre navate dell'Esquilino, p. 132 - 1.5. Il Lupercale i Augusto: un ninfeo a tre navate?, p. 136

2. La casa di Ottaviano

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2.1. Case da identificare, p. 138 - 2.2. Cinque pror,rietari prima di Ottaviano, p. 139 - 2.3. La fase di cantiere e 'abitazione provvisoria, p. 146 - 2.4. La casa a due peristili. Visit3Juidata negli ambienti superstiti e ricostruiti, p. 150 - 2.5. I p azzi e!lenistici a due peristili, modello della casa di Ottaviano, p. 176 - 2.6. L'obliterazione della casa, p. 178

180

3. La casa di Augusto 3.1. «Domus» privata e pubblica, p. 180 - 3.2. La facciata e il vestibolo, p. 183 - 3.3. L'arco a Cn. Ottavio, con Apollo e Artemide su quadriga nell'attico, p. 185 - 3.4. Resti archeologici e ricostruzione della «domus» privata, p. 188 - 3.5. Ricostruzione della «domus Publica»: un indizio archeol~ico, p. 192 - 3 .6. Il culto dei Lari nella «domus» privata e il c to di Vesta nella «domus Publica», p. 194

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4. Il santuario 4.1. Il tempio di Apollo, p. 199 - 4.2. L'ara e la statua di Apollo, p. 202 - 4.3. Il portico delle Danaidi, p. 205 - 4.4. La «cu-

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ria-bibliotheca», p. 213 - 4.5. La «silva» dell'«area Apollinis», p. 219 - 4.6. La «Roma Quadrata», p. 224 - 4.7. Sostruzioni: stanze, scale e facciate, p. 231 - 4.8. I modelli della casa-santuario: santuari italici, regge ellenistiche e microcosmi cittadini, p. 234 - 4.9. Le regge di Latino e di Pelope e la casa di Augusto, p. 23 7

5. L'avancorpo verso il Circo (•maenianum•)

243

5.1. Il piccolo «maenianum» sul fronte della casa di Augusto, p. 243 - 5.2. Il portico di epoca giulio-claudia, p. 245 - 5.3. Modifiche al «maenianum» in età neroniana (dopo il 64 d.C.), p. 246 - 5.4. Il grande «maenianum» domizianeo, p. 248 - 5.5. Le «tabernae» adrianee, p. 251 5 .6. Modifiche al grande «maenianum» in età severiana, p. 251 - 5.7. Modifiche al grande «maenianum» nel III secolo, p. 256

6. La basilica di Anastasia (325-326 d.C.)

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6.1. Distruzione parziale del «maenianum», p. 259 - 6.2. La basilica cruciforme di Anastasia, sorella di Costantino (325-326 d.C.?), p. 260 - 6.3. La basilica a tre navate di Sant'Anastasia al tempo di Teodorico (500-526 d.C.), p. 264

Bibliografia

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Fonti e referenze delle illustrazioni

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Indice dei nomi

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Introduzione· di Andrea Carandini

I. La dimora della sfinge Era il 42 a.C. quando Ottaviano, ventiduenne, decise di costruirsi una grande casa sul Palatino rivolta all'Aventino. Aveva trentacinque anni quando scelse di seppellire questa casa per edificarvi sopra una casa-santuario favolosa, in cui andare ad abitare insieme agli dèi Apollo e Vesta. Nominato Augusto, qui visse, principe di un impero universale (aveva per sigillo una sfinge). A destra di questo primo palazzo imperiale era il tempio di Giove sul Campidoglio e davanti il tempio di Diana sull'Aventino. Queste dimore di Ottaviano e poi di Augusto si trovavano in u9 contesto eccezionale, vicino all'antico approdo sul Tevere, dove secondo la leggenda avevano attraccato le navi di eroi greci e dove erano sorti i primi culti del luogo, come quello di Fauno al Lupercale. Augusto si stabilisce in questa parte del Palatino perché si sente erede dei re aborigeni del Lazio - Pico, Fauno e Latino-, di Enea e della famiglia albana dei Giulii: era stato adottato da Giulio Cesare. Origini dell'abitato sul Tevere, origini di Roma città-stato e origini di Roma e del principato imperiali si intrecciano in questo quartiere, denso di costruzioni e di simboli. Sul Palatino avevano da sempre abitato i grandi della città, e a partire da Augusto vi abiterà l'imperatore, in palazzi sempre più grandiosi, circondato da cortigiani, guardie e burocrati. Il termine «palazzo» deriva appunto da Palatium, il monte Palatino, centro per oltre un millennio di un potere· divenuto ecumenico. Nel IV secolo d.C. la domus Augusti accoglierà sul suo avancorpo rivolto al Circo Massimo (maenianum) - scandalo per i pagani! la chiesa di Anastasia, sorella di Costantino. L'imperatore si era in* Per questa Introduzione, si vedano in particolare la tav. II e la fig. XI

1.

teressato alla data della festa di Pasqua durante il Concilio di Nicea (325 d.C.) e aveva patrocinato, subito dopo, l'invenzione del nostro Natale, fissato al 25 dicembre e celebrato per la prima volta proprio nella chiesa di Anastasia, probabilmente nel 326. Il tempio di Apollo, posto al culmine del palazzo, brucerà nel 363 e la dimora comincerà a decadere, fino a ridursi a una rovina (fig. 115). Ecco dunque l'argomento di questo libro: la ricostruzione e il racconto del luogo più significativo di Roma- oltre il Foro e il Campidoglio -, dove si sono succeduti natali, epifanie e fondazioni, tra Romolo, Augusto e Cristo. 2. Di fronte all'enigma La casa di Augusto è rimasta per lungo tempo un enigma. Identificata con certezza negli scavi degli anni Sessanta del secolo scorso 1 , è apparsa agli studiosi come un complesso di costruzioni incongrue e poco comprensibili2. Ciò stupisce, perché la casa di Ottaviano è magnificamente conservata anche nelle decorazionP, e tuttavia si spiega, perché la casa di Augusto, costruita sopra a quella, ci è giunta, invece, quanto mai rovinata4 • Nel 2006 gli archeologi della Soprintendenza hanno svelato, finalmente, il segreto della dimora: si trattava non di una sola casa ma di due sovrapposte. La casa di Ottaviano era stata seppellita per co1

Carettoni 1967, 1971-72, 1983. La casa non è stata presa in considerazione nel recente e primo manuale di architettura classica scritto da italiani: Viscogliosi 2006, p. 290: «residenze dei sovrani (prima di Domiziano) sulle quali abbiamo informazioni parziali e di cui restano disiecta membra». 3 Carettoni 1983; lacopi 2007. 4 Non ha aiutato l'assenza di un'edizione scientifica dello scavo, che i pur rilevanti rapporti preliminari non possono sostituire (Lexicon Topographicum Urbis Romae, s.v. domus Augusti, I. lacopi; aedes Apo//inis in Palatio, P. Gros). Fino ad ora il monumento era conosciuto nei dettagli principalmente dagli scavatori della Soprintendenza, Gianfilippo Carettoni prima e Irene lacopi poi, coadiuvata dall'architetto Giovanna Tedone. L'accesso al monumento era consentito solo a singoli studiosi, previo rilascio di permesso; né era accessibile la documentazione d'archivio. Ora finalmente la parte della casa gravitante sul peristilio A è visitabile. Questa apertura all'esterno da parte della Soprintendenza è da lodare. Con la direzione di Angelo Bottini è stato riscoperto il valore civile dell'archeologia-gestita sovente in modo dispotico-feudale-, valore che ha come presupposto il conoscere e come fine il ricostruire, il narrare e il comunicare. La storia di Roma è ridiventata così una questione culturale di interesse globale. 2

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struirvi sopra la più recente, di Augusto, più ampia della prima perché includeva un santuario di Apollo 5 , il dio che aveva aiutato Ottaviano a vincere Antonio e Cleopatra. Era stata la confusione tra queste case - errore stratigrafico spettacolare