La Bibbia commentata dai Padri. Antico Testamento: Salmi 51-150 [Vol. 7.2] 8831193929, 9788831193924

Il libro dei Salmi è tra i più amati e ampiamente letti della Bibbia, usato dai primi autori cristiani a scopo apologeti

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La Bibbia commentata dai Padri. Antico Testamento: Salmi 51-150 [Vol. 7.2]
 8831193929, 9788831193924

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L1 Bihhi,1. il Lihrn per eccellenza: documen to storico. culturale e rd igi osn. ma ;mchc L' sopratturto testo ri\'L·laro a cui si rit"criscono le ,·,1ric confessioni e comunità crisri.111e. nessu n 'altra oper;1 nella srori .1 dell'uomo ì..· st;lta altrettanto lett;1. anali1.1.at 4• Secondo H.B. Swete i Salmi sono citati quaranta volte nel . Nuovo Testamenta5. · I Salmi sono ben conosciuti e abbondantèmente citati dai primi Padri della Chiesa6.]. Manley osserva: «l Padri della Chiesa) pieni di saggezza} mostrano tutti enorme rispetto e onore per il grande profeta David. I loro scritti: che includono anche gli altri profeti come Isaia, sono interamente intessuti di Salmi»7 • Girolamo consiglia a Paola, una nobile romana con inClinazioni ~erso il monachesimo, di cominciare lo studio della Scrittura partendo dal Salterio e procedendo poi con gli altr/ libri della Bibbia (e/. Hier. Ep. 107, 12). Quando si leggono i Padri della Chiesa e si/a particolarmente attenzione alle loro citazioni della Sèrittura, si è colpiti dal!'abbondanza e dalla facilità .con cui queste si susseguono quasi in una rapida successione. _ I Padri della Chiesa trovavano i Salmi· utili sotto molti aspetti: arricèhivano la vita liturgica della Chiesa} fungevano sia da inni che da lettura biblica. La natura profetica di molti Salmi aiutava a rafforzare la verità degli insegnamenti della Chiesa} specialmente riguardo la natura essenziale del Figlio diDio e il ruolo messianico di Gesù Cristo come Salvatore della razza umana. I Salmi: così come !)Antico Testamento in generale} venivano spesso usati per convalidare gli insegnamenti presenti in ciò che alla fine divenne il canone del Nuovo· Testamento. Insieme ad altri libri dell)Antico . .Testamento venivano anéhe utilizzati per difendere gli insegnamenti cristiani ortodossi contro le innovazioni ereticali. Dal momento che i primi cristiani 'vivevano spesso in un ambiente a loro ostile che abbracciava e praticava u170 stile di vita immorale, iSalmi venivano spesso impiegati per sostenere e incoraggiare la moralità cristiana. ].F. Brug 3 L.M: MtDonald, The Format;·~~ o/ the Christian Biblica/ Canon, Revised and Expanded Edi· tion, Hendrickson Publishers, Peabody (Mass.) 1995, p.100. · . 4 E.E.

Ellis, The Old Testament in Early Christianity: Canon and Interpretation in the Light o/ Modern Research, Baker Book House, Grand Rapids 1991, p. 77. · · 5 Cf. ibid., p. 53. . . . . . .. 6 , G .W. Woolfenden, The use o/ the Psalter by Early Monastic Communities, in «Studia Patristica», .. ed. E.A. Livingstone, voi. 26, Peeters Press, Leuven 1993, p. 89, nota che ruso non era uniforme fra i Padri Apostolici, con Clemente (Ep. 1) che cita i .Salmi più spesso diPolicarpo, Barnaba o Ignazio. I riferimenti ai Salmi diventano più estesi negli apologisti come Giustino e Clemente Alessandrino, e ancora di più in Origene che hà scritto commenti sui Salmi. · . · · 7 J;Manley (ed:), Grace /or Grace, cit., p; IIL

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vede un duplice uso dei Salmi: quando dice: «I Salmi sono il libro degli inni della Bibbia (. . .)) i Salmi sono anche il libro di preghiere della Bibbia»8• Nel medesimo solco si inserisce «il suggerimento di Lutero secondo cui i Salmi si possono dividere in cinque tipi principali: 1) Salmi messianici che parlano di Cristo (. . .)) 2) Salmi didattici che . mettono in evidenza la dottrina(. . .)) 3) Salmi di conforto(. . .)) 4) Salmi di preghiera e di supplica(. . .) e 5) Salmi di ringraziamento» 9. Riguardo l'uso liturgico dei Salmi si può risalire fino a Plinio il Giovane che) come nuovo governatore della Bitinia) scrisse una lettera a Traiano per avere informazioni su comé procedere nella persecuzione dei cristiani nella sua provincia. Nella jua lettera ci dà una breve descrizione del culto .cristiano. Un aspetto della liturgia da lui notato è che i cristiani erano soliti riunirsi nel primo giorno della settimana e carmen ... dicere secum invicem («intonare un canto in forma di antifona») Ep. 10 [Ad Traianum 96]). Considerando la limitata conoscenza della religione cristiana da parte .di Plinio) è molto probabi'le che carmen possa qui riferirsi ad un passo dei Salmi. All'inizio del III secolo Tertulliano è un altro testimone dell'uso liturgico dei Salmi. La Oxford History of Christian Worship cita la seguente teùimonianza da questo autore: «[Tertulliano] descrive pratiche simili durante l'agape: '(Dopo il lavaggio delle mani e. l'accensione delle lampade) ciascuno. è chiamato a venire nel mezzo e a cantare a Dio) sia con passi dalle sacre scritturè sia secondo la sua invenzione (de proprio ingenior)» 10• I:.uso liturgico dei Salmi aumentò con la crescita della Chiesa nel . IV secolo: «La pacificazione costantiniana (313) diede ad assemblee molto più ampie .. l'opportunità di incontrars.i: con conseguenti cambiamenti nel!'ordine e nel contenuto del servizio liturgico) e la nascÌta del monachesimo neldeserto è soprattutto nelle città fornì un rinnovato interesse per la recitazione e il canto dei Salmi biblici che divennero · una caratteristica regolare del serf!izio eucaristico» 11. Tuttavia) tra la fine del IV secolo e gll inizi del V si discusse se il Salmo eucaristico dovesse essere cantato o letto come una dèlle lezioni scritturistiche. Atanasio proibz' il nuovo stile melodico nel canto del Salmo) mentre Ambrogio lo incoraggiò; Agostino era invece indeciso) ma accettò con una certa riluttanza che un Sàlmo venisse cantaio12• . · . In questo stesso periodo vi sono prove chiare dell'importanza dei Salm{nel culto e nelle veglie delle comunità monastiche. Verso la fine del IV secolo abbiamo la seguente informazione riguardo la vita religiosa e le osservanze della Chiesa in Medio Oriente da parte di ùna monaca occidentale) Egeria: «Da queJ momento [prima del canto del gallo]fino all'alba [monaci e vergini] si uniscono nell'intonare i ritornelli degli inni: Salmi e antifone» (Egeria, Peregr. 24). In seguito) all'inizio del V secolo Giovanni Cassiano ci 4à la seguente descrizione dei Padri del Deserto in Egitto: «Mentre si ac8

p.12. 9

J.F. Brug, A ·commentary on Psalms 1-72, Northw~stern Publishing House, Milwaukee2005, Ibid., p. 16.

.

G. Wainwrig~t - K.B. Westerfield Tucker (edd.), The Oxford Hisfory o/ Christian Worship, Oxford University Press, Oxford-New York 2005, p. 770. La citazione di Tertulliano è tratta dall'Apologeticum (3 9, 17 -18). Il r~ferimento al cantare passi dalle Sacre Scrìtture riguarda certamente i Salmi. . 11 b'd . . . 1 I ., p. 770. . · 12 Cf. ibid., p. 775. 10

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cingevano a compiere i loro riti giornalieri e le loro preghiere, uno si alzava nel mezzo per cantare i Salmi al Signore, e mentre restavano tutti seduti (come è ancora in uso in Egitto), con la mente concentrata attentamente sulle parole del cantore, quando questo aveva finalmente intonato undici Salmi separati da preghiere introdotte fra di essi, concludeva il dodicesimo con un responso di alleluia, e pol sottraendosi alla vista di tutti i presentl metteva subito fine alla discussione del loro servizio» (Ioh. Cass. Inst. 2, 3, 5-6).

·

Di importanza molto maggiore era l'uso dei: Salmi a sostegno degli insegnamenti della Ch_iesa. L.M. McDonald osserva: «La .teologia del Nuovo Testamento era senza dubbio fortemente basata su riferimenti all'Antico Testamento, che si credeiJa avvalorassero le rivendicazi~ni messianiche della Chiesa riguardo Gesù così come confermavano la correttezza della condotta cristiana: Questo è fuor di dubbio» 13 • Più oltre: «I:~so cristiano dell'Anti~o Testamento era molto selettivo e studiato soprattutto per chiarificare o confermare il credo cristiano (. . .) Il modo più comune in cui si faceva . ricorso all'Antico Testamento nella comunità cristiana durante i suoi primi cento anni era di utilizzarlo in primo luogo, anche se non esclusivamente, come libro profetico»14. I Salmi 22 (21) e 69 (68) descrivono nel modo più completo le sofferenze di Cristo. Il rifiuto di accogliere il Messia da parte dei capi d'Israele viene predetto in Sal 118 (117), 22, e lo scherno e la derisione subiti nel corso della passione sono profetizza# in Sal 22 (21), 8. Sal 41" (40), 9 e 55 (54), 22 parlano del tradimento da parte di un amico (Giuda). 'r:aceto dato da bere a Gesù è predetto in Sal 69 (68), 21; e che i suoi abiti sarebbero stati divisi tirandoli a sòrte in Sal 22 (21), 18. La resurrezione di Cristo viene anticipata in Sal 15 (16), 10, e i/suo regno eterno .come sace_rdote e re in·Sal 110 (109)1 5 • Queste profezie dell'Antico Testamento servivano a confermare Gesù come il Messia promesso: «I Salmi messianici hanno un grande valore come testimonianza su Cristo. Solo i quattro vangeli e forse Isaia ·superano i Salmi come fonte di informazione sui sentimenti~ le parole e le opere di Cristo, mentre si trovava sulla terra-per compiere la sua missione di salvezza» 16• Sulla base delle testimonianze patristiche non c'è dubbio che, ·alt'interno del ca. none dell'Antico. Testamento, i Salmi giocavano un ruolo molto preminente nel confermare gli insegnamenti della Chiesa, che venivano inizialmente trasmessi oralmente nella predicazione apostolica e post-apostolica. Il primo testo sacro in forma scritta per la Chiesa fu l'Antico Testamento . Ma quando i libri del Nuovo Testamento vennero scritti~ di/fusi e rz'conosciuti come canonicamente autorevoli~ la Chiesa tornò all'Antico Testamento per confermare gli insegnamenti.inizialmente basati sulla tradizione ·apostolica, ma sempre più fondati sul Nuovo Testamento. Questo era essenziale, dal momento che lo sviluppo della dottrina e del riconoscimento del canone del Nuovo .Testamento non fu sviluppo successivo ma in concorrenza. I Salmi giocarono un ruolo · cruciale in questo processo. . o/ the Christian Biblica! Cano~, cit., p. 101. . McDonald, The Formation . . Ibtd., pp. 119-120. 15 J.F. Brug, A Commentary on Psalms 1-72, cit., pp. 20-21. 16 Ibid., p. 20. 13 L.M. ~

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La Chiesa antica sentì anche il bisogno di sottolineare l'unità dell'Antico e del Nuovo Testamento} specialmente nel II secolo} quando gli gnostici e.Marciane denigrarono !}Antico Testamento definendolo opera di una divinità inferiore se non malvagia} e affermando che il suo messaggio non era compatibile con quello del Nuovo Testamento17. Dal momento che Marciane aveva stabilito un suo canone neotestamentario (una versione abbreviata del Vangelo di Luca e dieci lettere paoline} escluse le lettere pastorali)} la Chiesa antica si trovò n~lla necessità di mostrare una relazionefra l'Antico e il Nuo.vo Testamento} e di provare che gli autori del Nuovo Testamento citavano ampiamente dall}Antico Testamentb. Questo avrebbe anche dimostrato che l'autore di · entrambi i Testamenti non erano due di/ferenti divinità ma un unico e medesimo Dio. Strettamente connesso a questo era il bisogno da parte della Chiesa di contrastare le diverse eresie trinitarie} cristologiche e antropologiche. I Salmi'giocarono un ruolo ·essenziale nel confutare queste eresie. _In rispOsta al credo gnostico} secondo cui il mondo visibile e materiale sarebbe stato creato da un malvagio Demiurgo o da un dio o eone imperfetto} i primi Padri evid,enziarono come il mondo fosse stato. creato buono·. dal solo} vero e trino Dio.· ùmana del. Cristo E in riSposta alle dottrine gnostiche o docetiche sulla natura . incarnato} che negavano la realtà della sua natura umana} i Padri ricorsero a citazioni che affermavano chiaramente che la sua natura umana era consustanziale con la nostra} fatta eccezione per il peccato. Molto utili a tale riguardo si rivelarono i Salmi che parlano delle sofferenze del Messia} come i Salmi 22 (21) e 69 (68). Quando sorsero le eresie trinitarie come il subordinazionismo} il modalismo} l'arianesimo} il macedonismo o il pneumatomachianismo} fu necessario trovare testimonianze sulle tre persone in un solo Dio nell}Antico Testamento e certamente nei Salmi. Dal momento che i Salmi erano considerati profezia e David era uno deigrandi profeti dell}Antico _Testamento} ci si basò molto su di essip~r provare la verità degli . insegnamenti neotestamentari riguardanti Gesù Cristo} specialmente i fatti della sua vita e la veridicità del suo messaggio. Bertrand de Margerie ha fatto i due seguenti . commenti su Ilario di Poitiers: «[Ilario], insieme a tutti i Padri della Chiesa} ritenne che l'intero Antico Testamento - e più in particolare i Salmi - è per la gran parte cristologico» 18} e «nell}esaminare minuziosamente i Salmi} per esempio} Ilario cerca costantemente il loro significato interno profetico} li analizza incessantemente alla luce delle lettere di Paolo (cf Rm 2} 16)} mentre scopre nei Salmi un }anticipazione delle azioni e delle passioni di Cristo» 19. Riguardo Girolamo dice: «Infatti ogni serio lettore dei com·m enti di Girolamo sull'Antico Testamento} e in particolare sui Salmi~ sa .molto bene che l'approccio esegetico riflesso in questi scritti è essenzialmente cristocentrico»20 • •

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Cf. D.S. Dockery, Biblica! Interpretation Then and Now: Contemporary Hermeneutics in the . Light o/ the Early Church, Baker, Grand Rapids 1992, p. 45. · 18 · B. de Margerie, An Introduction to the History o/ Exegesis, .3 voll., Saint Bede's Publicatibns, Petersham (MA) 1995, 2, p. 54. 19 Ibid. 20 Ibid., 2, p. 125.

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Al fine di con.trastare le eresie cristologiche) cioè tapollinarismo) il nestorianesi:·mo) t eut/chianismo e il monofisismo) i Padri citavano versi dei Salmi che sostenessero sia la natura umana di Cristo che quella dz;vina) così come la relazione delle due nature . in una sola persona. Naturalmente queste erano çontroversie riguardo le quali i Sal7 mi apparivano dare ù;dicazioni meno specifiche. Ma ci sono affermazioni che parlano . ·delfidentità del Figlio con il Padre e della sua eterna generazione da esso) della sua distinzione dal Padre 'e della sua incarnazione. . .Quando sorse t eresia pelagiana altinizio del V s~colo) i Padri della .Chiesa spesero fiumi d)inchiostro per provare che il peccato originale era reale e si eta originato con Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden ed era stato trasmesso a ciascuno.dei loro discendenti del genere umano. Per contrastare ques~a eresia trovarono ampie prove in tutti i · ·Salmi. I primi Padri erano fermamente convinti che i Salm~ specialmente il Salmo 51 .. (50)) attestassero molto chiaramente la realtà de/peccato originale e che esso) insiemè ai peccati compiuti da ciascuno) dovesse ~ssere. perdonato per ereditare la vita eterna. · Mentre vi era una specifica tendenza legale nella Chiesa primitiva) ci sono anche chiari riferimenti ai Salmi a ·supporto della·grazia divina ,e del fatto che Dio è la fonte della salvezza. · La preghiera è sempre stata una parte importante ·nella vita della Chiesa. Come è stato notato sopra) John F Brug vede i Salmi come il libro di preghiere della J?ibbia) e Martin Lutero considerava una parte dei Salmi cort.te preghiere e suppliche. Giustamente) quindi~ i primi Padri trovarono nei Salmi numerosi eserJtpi di preghiere e anche di linee guida per la preghiera) come il momento migliore per pregare) la frequenza della preghiera) tatteggiamento con cui si deve pregare) e la fiducia che Dio ascolterà . le preghiere del suo popolo. .Un altro uso frequente dei Salmi era come fonte di direttive morali. La morali- · tà cristiana era sempre stata un tema .importante della letteratura cristiana antica) a .cominciare dal genere ortatoria) . che precedette i generi deltapologia e dello scritto polemico. Questo potrebbe .essere·dovuto parzialmente alt'in.clinazione legalistt'ca di gran parte degli scritti patristici~ ma anche alla difficoltà di vivere una vita veramente gradita a Dio in un mondo dominato dal secolarismo e·da una pluralità di religioni. I Salmi erano frequentem.ente citati per incoraggiare il popolo ad essere misericor.dioso ad imitazione del loro Dio misericordioso) a guardarsi dalla superbia e dal desiderio di vendetta) ad essere pazienti nelle difficoltà, e g~nérosi nelfaiutare i poveri. Questi "Scrittori antièhi trovano nei Salmi il.complesso problema de/tentare di dare risp_osta alla perennemente imponderabile questione del perché i malvagi sembrano prosperare in questo mondo) rt.tentre i giujti sembrano" soffrire e spesso mancare anche dei beni materiali di base. Nel tentare di trovare una risposta a questo enigma) ammoniscono apértamente il popolo a non porre la loro fiducia nel possesso materiate·e ricordano ai ·.loro lettori che gli empi che sembrano prosperare adesso sara.nno alla fine puniti per la loro malvagità e mancanza dzfede. Il Libro dei Salmi al/erma fermamente che Dzo è un Dio di giudizio che non lascerà çhe il peccato resti impunito) se non sempre in questa· · vita) certamente nel giorno del giudizio enella vita futura. . . Esaminando le citazioni dei Salmi nella letteratura cristiana antica siamo colpiti · dalla posizione di primo piano che i Salmi occupavano nella vita della Chiesa primitiva)

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come fonte di difesa contro false dottrine, come sorgente di direttive morali: come fonte di conforto ·n elfa/fiizione, e come solido fondamento per la fede .cristiana nella vita eterna. !lettori della lettura patristica sono sorpresi dal modo in cui numerosi passi dei Salmi e di altri libri dell'Antico Testamento sono impiegati a sostegno di un punto particolare della dottrina. Con pochi libri e senza le fonti di riferimento dei nostri giorni i Padri dovevano affidarsi alla loro memoria, che nel!'antichità veniva c~ltivata molto più estesamente di oggi. Graham w· Wool/enden si chiede perché il Salterìo fosse -divenuto una fonte di materiale meditativo·così predominante) più di ogni altro libro della Bibbia nelle comùnità monastiche) e poi cita Abba Philimon che affermò) quando. glifu chiesto perché preferisse i Salmi ad altre parti della Scrittura: «Dio ha impresso il potere dei Salmi sulla mia povera anima come ha fatto con il profeta David. Non posso separarmi dalle visi:oni efi cui parlano: abbracciano tutte le Scritture»21 . .L'idea che i Salmi fossero una specie di condensazione di tutte le Scritturé potrebbe spiegare f attenzione per la memorizzazione dei Salmi. Abbiamo già accennato al consiglio di . Girolamo a Paola. Wool/enden aggiunge a quesJo: . Pacomio ordinava di imparare «almeno il Nuovo Testamento e il Salterio». La Regula Òrientalis del tardo V secolo richiedeva la preghiera e la salmodia .durante il lavoro o il viaggio, il che implicava la memorizzazione [di passi} in un mondo in cui i libri erano scarsi. La stessa opera imponeva ai postulanti di imparare la Preghiera del Signore e il maggior numero di Salmi che potessero, mentre attendevano di e~sere ammessi. Si pensa ora che la sollecitudine di san Benedetto per la Lectio Divina avesse anche a che fare con la inemorizzaziòne dei Salmi, e ancora nel 787. si richiedeva, secondo il II Concilio di Nicea, che i vescovi imparassero il Salterio a memoria22 •

Commentando il Salmo 1 e confrontando il beneficio dei Salmi al resto della Bib·bia Basilio Magno scrive: «Il libro dei Salmi comprende z;l beneficio di tutti i libri. · Predice ciò che avverrà e dà memoria alla storia: legifera per la vita) dà consigli su questioni pratiche) e serve in generale coine un deposito di buoni insegnamenti~. cerca~do con cura ciò che è adatto a ciascun individuo»~3 . · I cristiani del XXI secolo trovano ancora nei Salmi una grande fonte di ispirazione, di conforto,·di guida morale, e una vera sorgente delle verità dottrinali che portano alla salvezza ~terna. È nostra speranza che nel loro piccolo i l~ttori delle selezioni patriStiche raccolte in questo volume possano avere le loro vite spirituali grandemente arricchite. . QUENTIN

21 22

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F. WESSELSCHMIDT

G.W. Woolfenden, The use o/ the Psalter by Early Monastic Communt'ties, cit., p. 91. • . Ibzd., p. 92. . ·

Ibid.

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UNA PREGHIERA PER IL PERDONO· E LA PURIFICAZIONE SPIRITUALE

Al maestro del coro. Salmo. Di David. . Quando il profeta Natan andò da luz: che era. andato con Betsabea. . Pietà di me) o·Dio) nel tuo amore; · nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa}; dal mio peccato rendimi puro. Si: le mie iniquità io le riconosco)· il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te} contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi: io f ho fatto: così sei giusto nella tua sentenza;) sei retto nel tuo giudizio. Ecco, nella colpa io sono nato, nel peccato mi ha concepito mia madre. Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo, nel segreto del cuore mi insegni la sapienzà. Aspergimi con rami d'issòpo e sarò puro; "lavami e sarò più-bianco della neve. Fammi sentire gioia _e letizia'.· esulteranno le ossa che hai spezzato. -Distogli lo sguardo dai miei peccati: cancella_tutte le mie colpe (51[50],1-11). Dal momento che i credenti in penitenza ricevono la misericordia di Dio, devono essere a loro volta misericordiosi verso gli altri; tale misericordia è una virtù cristiana fondamentale (Giovanni Crisostomo). Nell'~scetismo monastico.la preghiera regolare e frequente era una caratteristica fondamentale della vita quotidiana, e nessuna preghiera era più importante del Kyrie: «Signore pieta» (I Padri del Deserto); Il pentimento che comprende la confessione e la contrizione deve precedere il perdonò (Fulgenzio di Ruspe). Il re David passò da un grave -- --peccato di adUiterio a un peccato ancora pl.ù grave di omicidio, e più grande è il peccato, più grande è la misura di misericordia divina-necessaria per ottenere il perdono (Girolamo). Nel:.

Salmi 51-150

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la mente dell'asceta la chiara coscienza della propria natura di peccatore è un antidoto necessario alla superbia e all'autostima, che sono cause basilari del peccato (Pacomio). L'uomo vuole che Dio preservi la sua umana natura ma corregga la sua difettiva natura di peccatore (Agostino). Tutti i peccati, anche quelli di cui siamo" inconsapevoli, possono essere confessati e perdonati (Cassiodoro). Sebbene il peccato contro Dio sia un peccato mortale, è perdonabile.al penitente quando è confessato come nel caso del figliol prodigo (Ambrogio). Dopo il peccato di Adamo, con tutte le sue conseguenze, anche la morte è stata data in eredità a tutti gli esseri umani, e anche i bambini appena nati hanno bisogno del battesimo per ricevère la grazia di Dio e il dono dell'immortalità (Agostino). Appare chiaro dalla propensione al peccato degli esseri umani che nessuno è senza peccato. La ragione per cui continuiamo tutti a morire deriva dal fatto che tutti continuiamo nella trasgressione di Adamo (Girolamo). Per mezzo della remissione dei nostri peccati ci concede le candide tuniche della rettitudine (Ambrogio). David testimonia la realtà del peccato originale. Noi seguiamo le orme di Dio quando odiamo il peccato come.fa lui, e l'ostilità al peccato ci porta a pregare che Dio possa tralasciare e perdonare i nostri peccati (Agostino).

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Preghiera per la misericordia e il perdono divino

«Pietà di me, o DiO» è uri' autentica preghiera .

Alcuni monaci chiamati (( euchiti)) 1, o "uomini di preghiera", vennero un giorno presso Abba Lucio nella nona .regioPerciò, carissimi, amiamo tanto quene di Alessandria. E quell'uomo vecsta virtù, per la quale siamo stati salvati; chio chiese loro: «Che lavori fate con le abbiamola cara, preferiamola alle ricchezvostre mani?». E quelli risposero: «Non ze, e anche senza ricchezze abbiamo un' alavoriamo con lè nostre mani. Obbedianima misericordiosa. Non c'è cosa tanto mo al comando di .san Paolo e preghiacaratteristica del cristiano, quanto l'elemo senza interruzione». Il vecchio allora mosina: né che gli infedeli e tutti ammidisse loro: «Non mangiate?». Quelli disrino, come quando siamo misericordiosi. sero: «Sì, mangiamo». E il vecchio disse· Spesso", infatti, anche noi abbiamo bisogno di questa misericordia e tutti i giorni · . loro: «Quando mangiate, chi prega per voi?». E di nuovo chiese loro: «Non dar- · diciamo a Dio: Secondo la grandezza della mite forse?». Quelli disse.ro: «Dormiatua misericordia, abbipietà di noi. Cominmo». E il vecchio disse: «Chi prega per ciamo noi per primi; anzi non possiamo essere i primi, poiché è stato lui il primo voi mentre siete addormentati?». A quea usare misericordia verso di rioi. Allora, · sta domanda non risposero. Allora disse miei cari, cerchiamo almeno di essere i seloro: «Perdonatemi, fratelli, ma voi non condi. Se, infatti, gli uomini usano pietà a mettete in pratica èiò che dite. Vi mostre· chi è misericordioso, anche qualora abbia rò come prego senza interruzione, sebbecommesso mòlte colpe, assai di p~ù lo fane lavori con le mie mani. Con l'aiuto di rà Dio. Dio mi siedo e raccolgo un po' di foglie di · Giovanni Crisostomo, palma, e le intreccio e dico: Pietà di me} Omelie sulla Lette~a agli Ebrei 32, 3 _ o Dio, secondo la tua grande misericordia:

Emulare la misericordia di Dio

1 Membri

di una celebre setta ascetica, conosciuti anche come Messaliani.

Una preghiera per il perdono e la purificazione spirituale (51 [501, 1-11)

e secondo la moltitudine delle tue grazie cancella la mia iniquità». E disse lorò: «È questa una, preghiera o no?». E quelli risposero: Jsraele? Quando Dio ristabilirà la sorte del suo popolo> esulterà Giacobbe e gioirà-Israele (53 [52], 1-7). Non c'è peccato più irrazionale e insensato del non credere in Dio (Salviano di Marsiglia). La superbia, di cui si hanno esempi in entrambi i Testamenti, cerca di render~ una persona gradita a se stessa, ma la fa diventare sgradita a Dio (Paolino di Nola). La causa profonda dell'ateismo è l'orgoglio uinano,_che cerca di sollevare l'umanità al sopra di Dio (Martirio di Braga).

2

Solo gli stolti negano l'esistenza di

Dia· Il peccato di miscredenza A persone così si può senz'altro applicare, in modo appropriato, la frase de~

prof~ta:

Un incosciente pensa in cuor suo: Dio non esiste (Sal 94, 7). Ora, a soste. nere che Dio non vede niente si rischia · di privarlo non solo della vista ma anche dell'essere. Dire di uno che non vede assolutamente niente è come dire che non · esiste. E in realtà, benché non esista alcun

La follia dei malvagi (53 [52], 1-7)

misfatto che sia razionalmente giustificato - poiché delitti e .ragionevolezza non vanno d'accordo -, penso che non esista altra affermazione più irrazionale e piùassurda di quella. Non c'è infatti insensatezza maggiore di quella di ammettere che Dio ha creato tutte le cose, e di negare poi che le governi; riconoscerlo creatore, per poi dire che si disinteressa di ciò che ha creato! Salviano di Marsiglia, Il governo di Dio 4, 9, 41

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La malattia della superbia

Gli orgogliosi sono resi confusi Forse in questo Salmo li chiama san~ ti nello stesso modo in cui li chiama giusti . nel Vangelo, quando dice: Non sono venu-

to per chiamare i giusti ma i peccatori (Mt 9, 13), cioè quei giusti che si vantano della .santità della loro razza e della letteq1 della legge (cf. Rm 2, 23 ), ai quali è-detto: Non

. vantatevi di vostro padre. A'bramo, perché Dio è capace di far nascere. figli ad Abramo . da queste pietre (Mt 3, 9; Le 3, 8). Questo .tipo di persona è esemplificato dal Fariseo (cf. Le 18, 10-14) che elencava le sue opere buone nel tempio, come se dovesse ricordarle ad· un Signore ignorante, ·non pregando di essere ascoltato ma chiedendo la ricompensa dovuta alla sua buona · condotta. Tuttavia ciò fu sgradito a Dio, poiché egli abbatteva con la superbia ciò che aveva costruito con la. giustizia; ·non fece dò silenziosamente, ma parlò a voce. altissima; ed è evidente che non parla·va ad orecchie divine perché voleva essere ascoltato dalle persone presenti. Pertan-

3

to era sgradito a .Dio poiché voleva essere gradito a se stesso. Dio infatti ha disperso

le ossa delle persone gradite a se stesse,· si sono confusi - dice - perché li ha disprezzati, colui che non disprezza un cuore contrito e mortificato (Sa/51, 10-19). Paolino di Nola, Lettere 121

La màlattia dell'orgoglio Una tale persona3 non solo si" taglia· fuori dalle ricompense riservate alla virtù, ma si espone anche ad essere condannata alla punizione eterna, perché 1a sua buona azione, eh~ deve essere compiuta in. considerazione di un Dio misericordioso,· è stata compiuta per ottenere lode. Elimina i favori, elimina l'ammirazione del-· la gente, e troverai ben pochi che facciano il bene per lamore di Dio o, togliendo questo, per timore di Dio; tuttavia non è più piccolo il biasimo da cui siamo segnati, perché mettiamo la gente dàvanti a Dio e la gloria umana davanti alla gloria cele. ste. Questa malattia dell'orgoglio è acuta; avvelena da ogni parte, e ferisce quando meno ce l'aspettiamo. Infatti alcuni ·si · vantano perché sono buoni, altri perché sono malvagi. Dei buoni che si vantano. è detto: Di9 infatti ha disperso le ossa di quelli.che sono graditi a se stess.i. Del malvagio che si vanta è detto: La persona malvagia è lodata nei desideri della sua anima,

. e l'operatore d)ingiustizia sarà benedetto (Sal 10, 3). Ci sono anche le parole dell'A.:. · postalo: Il loro dio è il ventre; la lorò glo~ ria è nella vergogna (Fil 3, 19)·. Martino di Braga, Per respingere l'arroganza 4

Chi afferma che nessuno merita il tipo di condanna che Dio ha inflitto alla gente _di Gomorra, perché nessuno ha peccato in modo così serio. Tuttavia Gesù diçe che quelli che rifiutano il vangelo meriteranno una punizione anche peggiore (cf. Mt 11, 23-24),

UNA PREGHIERA PER ESSERE LIBERATI DAI NOSTRI NEMICI

Al maestro del coro. ·Per strumenti a corda. Maskil. Di David. Dopo che gli abitanti di Zzf andarono da Saul à dirgli: · «Ecco} David se ne sta nascosto presso di noi>>. Dio} per il tuo nome salvami: · per la tua potenza rendimi giustiz\ia. Dio} ascolta la mia preghiera} ·· porgi f orecchio alle parole della mia bocca} .poiché stranieri contro di me sono insorti e prepotenti insidiano la mia vita; non pongono Dio davanti ai loro occhi. . Ecco} Dio è il mio aiuto} · · ·il Signore·sostiene la mia.vita. Ricada il male sui miei nemict'i . _nella tua f ed~ltà annientali. ·. · Ti-offrirò un sacrificio spontaneo, loderò il tuo nome} Signore} perché è buono; ,· da ogni angoscia egli mi ha liberato e il mio occhio ha guardato ,dall'alto imiei nemici (54 [53], 1-9). · David -che prega.per essere liberato dalle sue sofferenze e dagli att~cchi dei suoi nemici ·è visto come prefigurazione del Salvatore nell'orto d~l Getsemani, e comè modello di Cristo che è il perfetto esempio dell'uomo.in preghiera (Ilario di Poitiers). In questa vita Dio gìudi~a il giusto e·l'ingiusto, ma al giusto verrà risparmiato il destìno dell'ingiusto nel" giudizio finale (Agostinq). David che parlò come portavoce di çristo,·ci assicura che Dio ascolterà le nostre preghiere (Ilario di Poitiers). La preghiera .è anche vista come un sacrificio che deve essere volontario e e.o stante (Giovanni Cassiano). Per mezzo della rigenerazione battesimaÌe e il dono dello Spirito Santo Dio ha dato al su.o popolo-fedele la libertà·di servirlo volontariamente piuttosto che perimezzo della costri~ione (Valeriano di Cimiez).

Una preghiera per essere liberati dainostri nemià (54 [53], 1-9)

3 -4

I.: esempio e il significato .-della preghiera per la salvezza e il giudizio

David prefigura Cristo nell'orto del · . Getsemani

41

. ·sti e come morti gli ingiusti, poiché anche . i giusti saranno giudicati. In qualche caso infatti il giudizio di Dio viene evoca- · to in senso negativo, donde l'espressione:

· Quanti hanno operato il male, andranno alla risurrezione del giudizio (Gv 5, 29); in

Secondo la modalità indicata hel tiqualche altro caso anche in senso buono, ·. tolo, la passione del profeta Davide figusecondo quanto è stato detto: Dio, per il ra della passiop.e.del nostro Dio e Signore tuo nome salvami~ ·e nella tua potenza giuGesù Cristo. Per questo, anche la sua predicami. È attraverso il giudizio di Dio che ghiera è adattata alla.comprensione della ·vengono discriminati i buoni dai cattivi, preghiera di colui che da Verbo si è fatto ·. in modo che i buoni, che debbono essere carne, affinché, lui che come ·uomo aveliberati dal male e non perduti con i. cat.va patito ogni cosa, come uonio esprimestivi, vengano separati alla sua destra (cf. . se anche ogni cosa, e- coloro di cui aveva Mt 25; 32-33 ). Di ·qui il grido del Sal~o: portato le infermità e preso i peccati fos"'. Giudicami~ o Dio; e còme per esplicitare sero gli stessi per il cui servizio si rivolgemeglio: .Distingui la mia causa dalla gente va a Dia preghiera. Le proprietà e i sinon santa (Sa! 42, 1). · gnificati dei termini, anche. se noi siamo Agostino, riluttanti e tergiversiamo, esigono un tipo Manuale sulla fede, speranza e carità 14, 55 · di comprensione tale da non farci dubitare che tutto _nel Salmo è detto della persona di luL Dice infatti: Dio, nel tuo nome D~vid esemplifica la preghiera per· salvami.. Nell'umiltà del corpo, il Figlio f ettà a Cristo . unigen,ito di Dio esprime questa preghieDio, esaudisci la mia preghiera, porgi ra con le parole del suo profeta,· lui che orecchio alle parole della mia bocca.· Sareb· domandava anche la gloria che aveva avu- · be stato chiaro se avesse detto: . Ma poiché parla per bocca di colui vato nel nome di Dfo, con il quale era stato chiamato ed era nato: il nome di Dio lo · che solo avrebbe saputo pregare, per questo presenta la domanda che sia .èostante- . salViin quel corpo in cui era nato, lo stesmente esaudita la sua preghiera; Il beato. so nome che era proprio della sua natura Paolo insegna ·che nessun uomo sa come -della sua nascita anteriori. occorre pregare, quando dice: Non sappia- . Ilario di Poitiers, Commento ai Salmi 53, 4 .· mo infatti che cosa e come sia conveniente domandare (Rm 8, 26)._ Non appartiene perciò alla debolezza umana chiedere che sia esaudita la preghiera, se il Dottore delIl significato del Giudizio ·divino le genti, ànche dopo che il Signore ha isti·In due modi si può intendere il fattuitò il modo di.pregare, non sa che cosa to che .Egli giudicherà i vivi e i morti: o . e come domandare. Ma qÙesta fiducia ap- · possiamo intendere come vivi coloro che partiene a colui che solo vede il Padre, solo qui non sonò ancora morti e che. ~,atto ·conosce il Padre, sol6 può pregare passandellà sua venuta saranno trovati ancora, fido la notte...., secondo il Vangelo il Signosicamente vivi, e come morti coloro che,. re passava la notte in preghiera (cf. Le 6, prima della sua venuta, hanno abbando- . 12) -; a colui che indica, come attraverso · _n ato il proprio corpo o stanno sul punto · lo specchio delle parole, la forma stessa di abbandonarlo; oppure comè vivi i giudel mistero del tutto Jjascosto sotto quel-

m

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Salmi 51-150 ··

le parole ordinarie che noi avremmo -usato pregando. Quando chiede che sia ascoltata la sua preghiera, per insegnare che que. sto è proprio della sua fiducia, soggiunge: ·Ascolta le parole della mia bocca. E chi mai penserà che appartenga alla fiducia umana volere che siano ascoltate le parole del.la propria bocca? Forse, quelle parole con èui esprimiamo le mozioni e k spinte del nostro animo, quando d accendiamo d'ira, , calunniamo per odio, ci lamentiamo per il dolore, lusinghiamo per adulazione, mentiamo per la speranza di guadagno o per il pudore della verità, oppure malediciamo offendendo? E chi mai ha vissuto una vita così pura e paziente in tutto, da non andare incontro a simili difetti della mutevolezza umana? Ha potuto volere ciò con fiducia solo colui che non commise peccato, nella ·cui bocca non ci fu inganno, colui che òffrì il dorso alle percosse, non sottrasse le guance agli schiaffi., non.rinfacciò l'ingiuria ' degli sputi, e in nessuna cosa dispiacque al. la volontà di colui a cui obbediva, deside- · randa fare in tutto il suo volere. Ilarfo di Poitiers, Commento ai Salmi 53, 6

questo aggiungono invocazioni e preghiere in ogni. momento, impiegando l'intera giornata in offici ~he noi celebriamo ad ore fisse. Pertanto, a parte le riunioni della ·sera e della notte, non celebrano pubblici servizi eccetto che di sabato e domenica, quando si riuniscono alla terza ora per la santa Comunione. Ciò che viene mcessantemente offerto è più grande di ciò che è reso in momenti particolari, e un servizio volontario è .più piacevole di funzioni che sono compiute secorrd~ obblighi canonici. · Per questo lo stesso David si rallegra quasi vantandosi, quando ·dice: Volontaria~ente sacrificherò a te, e: Che le libere offerte della mia bocca ti siano gradite (Sal 1i9, 108). . Giovanni Cassiano, Istituzioni cenobitiche 3, 2

Il servizio per il Signore deve essere · volontario e non obbligatorio Ascolta la voce dei profeta: Farò libe-

ramente un sacrificio per te, o Signore. Im-

para quanto differente sia un servizio imposto da uno volontario. Chi trova che sia la sua negligenza ad accusarlo di subire una servitù autoimposta non può passare·un giorno senza rammarico. Chi invece 8 obbedisce al suo Signore per una solenne . La preghiera come sacrificio volon. promessa, e così ottiene con riluttanza la . tario a Dio . · grazia, ha accumulato per sé un ·danno, · dal momento che il profeta dice: MaledetLa lode a. Dio deve essere volontato è colui che compie le opere del Signore ria e costante con negligenza (Ger 48, 10). Se ciascuno Fra questi ultimi [i nlonaci egizia-. di voi riflette sul.dorio meraviglioso.della ni]; le liturgie che siamo tenuti a rendere libertà che Cristo ha garantito ai suoi feal. Signore in ore differenti e ad inter\raldeli per inezzo della rigenèrazione del bali di tempo, al richiamo del convocatore, gno di vita e del versamento dello Spirito Santo, capirà che Dio.non deve essere vengono celebrate costantemente e spon. taneatnente attraverso il corso intero della servito con scarso entusiasmo. Anche se quotidianamente diamo a Dio ogni onore giornata in tandem cori il lavoro. Infatti sono continuamente impegnati in lavori ma- . o dono che possiamo, non paghiamo a h~i tutto ,ciò di cui siamo debitori. nuali da ·soli nelle loro celle, in modo tale · Valeriano di Cimiez, da non omettere quasi mai la meditazione · Omelie 3, 3 sui salmi e s1:1 altre parti della Scrittura. A

UNA PREGHIERA PER OTTENERE AIUTO CONTRO LE COSPIRAZIONI

Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Maskil. Di David. Porgi f orecchio, Dio, alla mia preghiera, non nasconderti di fronte alla mia supplica. Dammi ascolto e rispondimi:· mi agito ansioso e sono sconvolto dalle grida del nemico, dal!'oppressione del malvagio. · Mi rovesciano addosso cattiveria · e con ira mi aggrediscono . . Dentro di me si stringe il mio cuore, piombano su di me terrori di morte. Mi invadono timore e tremore · e mi ricopre lo sgomento. Dico: «Chi mi darà ali come di colomba per volare e trovare riposo? Ecco, errando, fuggirei lontano, abiterei nel des,erto. In fretta raggiungerei un riparo dalla furia del vento, dalla bufera» .. Disperdili: Signore, confondi le loro lingue. Ho visto nella città violenza e discordia: giorno e notte fanno la ronda·sulle sue mura; · in mezzo ad essa cattiveria e dolore, .in mezzo ad essa insidia, e non cessano nelle sue piazze sopruso e inganno. Se mi avesse insultato un nemico, 11avrei sopportato; se fosse insorto contro di me un avversario, da lui mi sarei nascosto. · Ma tu, mio compagno, ,mio intimo amicò, legato a me da dolce confidenza!

Salmi 51-150

44

Camminavamo concordi verso la casa cf,i Dio. Li sorprenda improvvisa la morte, scendano vivi negli in/eri: . ·perché il male è nelle loro casé e nel loro cuore. Io invoco Dio e il Signore mi salva. Di sera, al mattino, a mezzogiorno .vivo nel!'ansia e sospiro, . ma egli ascolta la mia voce; in pace riscatta la mia vita. · da quelli che mi comb4ttono: sono tanti i miei avversari. Dio ascolterà e lt r-tmilierà, egli che dor!Jina da sempre; essi non cambiano e non temono Dio. Ognuno ha steso la mano çontro i suoi amic~ violando i suoi patti. -- - ' Più untuosa del burro è la sua bocca, ma nel cuore ha la guerra,· più fluide del!' olio le sue parole, · ma. sono pugnali sguaina#. :. A/fida al Signore il-tuo peso . et/,egli ti sosterrà, mai permetterà che il giusto vacilli. Tu, o Dio, li sprofonderai tiella fossa profonda, questi uomini sanguinari e fraudolenti: essi non giungeranno alla metà dei loro giorni. ' Ma io, Signore, in te confido (55 [54], 1~24). · La foga dal mondo può essere favorita dalla solitudine della mente e del luogo, ma viene assicurata unicamente Cristo (Ambrogio, Beda il -Venerabile). ·È possibile sopportare le · sofferenze inflitte da µnnemico riconosciuto, ma è difficile accettare il male fatto da un amico, specialmente quando ciò abbia a che fare con la perversione della vera dottrinà (Basilio di Cesarea, Ambrogio). In questo mondo l'uomo può vivere una vita virtuosa o immorale, ed essere ricoinpensato di conseguenza al momento della morte, rha la vita più grande è quella'nell'eternità; e la mo'rte migliore è quella che è transizione fra questo mondo e la vita _eterna (Ambrogio). Il rifiuto di pentirsi della propria malvagità è .punito con il perseverare . nella malvagità e culinina con la condanna eterna (Fulgenzio di Ruspe). Sapere che gli eventi del Nuovo Testamento, come il tradimento di Cristo da parte 'di Giuda, siano stati predetti nell'Antico Testamento deve rafforzare la fede dei catécuméni (Rufino di Aquileia). Gli eretici danno motivo alla Chiesa di · · .non avere pietà dei perfidi traditori. Ritornano a sera e ringhiano come cani) · si aggiranoper la città. · Eccoli, la bava alla bocca/ le loro labbra sono spade. Dicono: «Chi ci ascolta?». Ma tu) Signore) ridi di loro) ·tifai beffe di tutte le genti. Io veglt'o per te). mia forza) perché Dio è la mia difesa. . Il mio Dio mi preceda con il suo amore; Dio.mi farà guardare dal!'alto i miei nemici. Non ucciderli~ perché il mio popolo non dimentichi~· disperdili con la tua potenza e abbattili: . . Signore) nostro scudo. · Peccato della loro bocca è la parola delle loro-labbra; · essi' cadono nel laccio del loro orgoglio) per le bestemmie e le menzogne che pronunciano. ·

Una preghiera per la liberazione dai nemici (59 [58], 1-18)

67

. Annientalicon furore) annientali e più non esistano) . e sappiano che Dio governa in Giacobbe) sino ai confini della terra. Ritornano a sera e ringhiano come cani~ si aggirano per la città)· ecco) vagano in cerca di cibo) ringhiano se non possono saziarsi. ·Ma io canterò la tua forza)· esalterò la tua fedeltà al mattino) perché sei stato mià difesa, mio rifugio nel giorno della mia angoscia. o mia forza; a te voglio cantare, poiché tu sez~ o Dio, la tnia difesa, Dio della mia fedeltà (59 [58], 1-18). .

.

· I riferhnenti alla spada o ad altre armi simboleggia~o le tribolazioni e le sofferenze sop- · · portate da Giuseppe nelrAntico Testamento, e da Maria, dai discepoli e dai martiri. Come· dichiara il Salmista e afferma il Nuovo Testamento, gli esseri umani devono appoggiarsi alla potenza di Dio in tutto ciò che pensano o fanno (Agostino). Fare generose elemosine non · cornpensa misfatti e vizi (Agostino). La misericordia di Dio precede la· volontà umàna e si manifesta nella condanna del peccato (Agostino). A dispetto del nostro autoinganno, non possiamo volere né fare il bene da soli (Cassfodoro). La fede e tutte le nostre opere buone hanno la loro origine in Dio (Beda il Venerabile). Dio ha minacciato con una punizione eterna quelli che credono in un falso Cristo (Tertulliano). Dio ha sempre risparmiato gli Ebrei, affinché la Legge e le Scritture da essi preservate fornissero il seme della Chiesa (Agostino).

7

Le· tribolazioni dei gius_ti

L'infida spada delle persecuzioni In un'altra lettera, di cui t'ho inviato copia poco tempo addietro, ho espres-· ·. · so la mia opinione collimante co~ una di quelle accennate tra le altre da te riguar~. do alle parole rivolte da Simeone alla Ver. gioe, madre del Signore: Una spada trafig.gerà la tua stessa anima (Le 2, 35). Quanto a quello che soggiunge: Affinché i pensieri di' molti cuori siano rivelati, credo si debba intendei-lo nel senso che nella passio= · ne del Signore si manifestarono non solo ·· ·le trame dei Giudei ma anche la debolez-

za dei discepoli. È pertanto credibile che nel termine "spada" si sia voluto indicare il tormento da cui l' an~a della madre fu trapassata come da un intimo spasimo. Questa medesima spada era nella bocca dei persecutori, dei quali si dice in un Sal. mo: Una spada era nella loro bocca. Erano · essi i figli degli uomini, i cui denti sono armi e saette; la cui lingua Ùna spada affila,ta (cf. Sa! 56, 5). Così anche la spada, che trapassò l'anima di Giuseppe (cf. Gen 39, 20), è - a mio parere - espressione metaforica di:dura tribolazione, poiché è det.to chiaramente: Una spada trapassò la sua

anima, finché non si adempisse lt! sua parola (Sa! 104, 18); cioè rimase acerbamen~

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;Salmi 51-150

te afflitto finché non si avverò la sua· pre.dizione. Pe~ questo fu tenuto in grande stima e venne liberato dalla tribolazione. Ma perché non si attribuisse all'umana sapienza il compimento della sua parola, cioè di quanto aveva predetto, la Sacra Scrittura, come al solito, ne dà gloria a Dio soggiurigendo: La parola di Dio. lo provò come oro nel fuoco (Sal 104, 19). · Agostino,

Lettere 149, 3, 33

.

10 11 -

La necessità della grazia divina

N qi siamo:insufficienti a noi stessi È quindi bene che l'uomo affermi sinceramente con tutte le forze dèl suo libero arbitrio: La mia forza la conserverò . presso di te. Colui infatti che pensa di poter conservare. i doni di Dio senza il suo . aiuto (è simil~ a colui che) partito alla volta di paesi lontani, ·dilapidò tutti i suoi be~ · . :ni vivendo da scialacquatore, ma poi, oppresso dalla miseria d'una dura schiavitù, tornato in se .stesso disse: Mi alzerò e tornerò da mio padre (Le 15, 12-18). Quan. do mai il figliol prodigo avrebbe potuto concepire questo _buon proposito, se non gli fosse stato ispirato" segretamente da Dio, padre pieno di misericordia? Ben c9.m preso di questa verità, il Ministro del . nuovo patto afferma: Da noi soli-non sia-

mo capaci neppure di concepire un buon pensiero; ma la nostra· capacità proviene solo da Dio ·(Ef 3, 6-7). Per lo stesso mo-

cui era capace di conservare la sua forza o meglio chi era il protettore che la conservava, dicendo: Poiché sei tu) mio Dio, il

miò protettore. Agostino, . Lettere 186,.2, 5

Le elemosine non possono compen- . sare al male Non s'ingannino dunque . quanti pensano di comprare cort le più generose elemosine dei propri raccolti o anche del proprio denaro la licenza di persistere impunemente nell'efferatezza dei misfatti e nella dissolutezza dei vizi. Co-· storo infatti non si limitano solo a commetterli, ma li amano al punto da desi'derare di restarvi implicati'per' sempre, pllrché sia possibile farlo impunemente . Però ·c hi ama l'iniquità odia l'anima sua (cf. Sal 10, 6), e chi odia l'anima ~ua non .· è misericordioso verso di essa, m·a crudele. Amarla secondo .il mondo è certamente odiarla secondo Dio. Volendo dunque farle l'elemosina èhe rende per lei tutto puro, dovrebbe odiarla secondo il mondo e amarla secondo Dio. Nessuno infatti fa una qualsiasi elemosina senza ricevere qualcosa a cui attingere da ·chi a · sua volta non he ha bisogno. Per questo è stato detto: La sua' misericordia mi pre-

cederà.·

·

Agostino, Manuale sulla fede) speranza e carità 20, 77

tivo il Salmista non s'accontentò d'esclaLa misericordia di .Dio precede la mare: La mia forza la conserverò presso di volontà umana te (2 Cor 3, 5), ma per non aver l'aria di attribuire alla forza del suo libero arbitrio 'La buona volontà dell'uomo prece- .. lo stesso fatto di conservai-la e, come ride molti doni di Dio, ma non tutti, ed escordandosi che se il Signore non difenderà . . sa stessa si trova fra quelli che non precela città invano vegliano i suoi difensori (Sal . de. Di entrambi i casi si legge nelle Sacre 126, 1), mentre non dorme e non s~addor­ Scritture: La sua misericordia mi prever·menta mai Colui che protegge Israele (Sal . rà, e: La sua misericordia mi seguirà (Sa! 120, 4), subito dopo indicò il motivo per 22, 6). Previene chi ,non vuole, perché vo-

Una preghiera per la liberazione dai nemici (59 [58], 1-18)

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glia;· ségue éhi .vuole, perché non voglia d'aver Dio per governatoré della loro propria volontà. ·· invano. Non ci viene forse comandato di pregare per i nostri nemic1(cf.Mt5, 44), Agostino, soprattutto per quanti non vogliono viAtti diPelagio 3, 7 vere religiosamente, unicamente perché in loro sia opera di Dio anche il volere? Ugualmente, perché mai sìamo esortati Non possiamo fare il bene senza la a chiedere per ottenere (cf. Mt 7, 7), se grazia di Dio .non perché sia fatto ciò che noi vogliamo . C'è anche la seconda iniquità d~i da colui al quale si deve il nostro volere? Pelagiani12 , i quali attribuiscono un ta-Noi dunque preghiamo per i nostri nemici perché li prevenga la misericordia di . le _libero arbitrio ai loro poteri umani e credono di poter concepire ed eseguire· Dio, così come ha prevenuto anche noi, qualcosa di ·buono di proprio aècordo · ma preghiamo anche per noi, perché la senza la grazia di Dio. Se ciò fosse pos.sua misericordia ci segua. . sibile; perché il profeta dovrebbe· dire: . Agostirio, Mio Dio, la sua misericordia mi precedeManuale sulla fede, speranza e carità 9, 32 rà? Quando senti che sei stato preceduto dalla misericordia del Signore, ti' è dato di capire·che nulla di tua invenzione è La. misericordia si manifesta nella avvenuto prima. Anche in un altro Salmo condanna del peccato dice: A. meno che il Signore non costrui· Pur nella loro stessa perdizione Dio sca la casa, faticano invano coloro che comanifesta la.ricchezza della sua gloria verso struiscono (Sal 127, l). Dice anche: I pas-:-

ivasi della sua misericordia (Rm.9, 22-23 ). Per quèsto, dopo aver detto: O mio Dio, la tua misericordia mi preverrà, aggiunge immediatamente: Il mio Dio mi si è mostrato nei miei nemici. Per i vasi d'ira dunque si avvera quello che è scritto: Diò li ha abbandonati ai desideri del loro cuore (Rm 1, 24 )'. Ciò non avviene invece per i .

si di un uomo sono diretti da{Signore, ed. egli si rallegrerà nella sua via (SalJ 7, 23). Anche in un altro passo il Salmista attesta: Il Sigriore solleva quelli ;che .sono gettati in basso: il Signore scioglie coloro che sono in catene: il Signore illumina·i ciechi (Sal 146, 7-8). Dal momento che sentite che il Signore precede, costruisce, dirige,

predestinati che lo SpiritO di Dio governa, . ·.non risonando vana la loro supplica: Non

solleva, scioglie e. illumina, quando nes. sun merito viene prima di lui, cosa vedete che sia stato iniziato come vostro, . mi abbandonare, Signore, ai miei desideri ·peccaminosz (Sal 139, 9). E contro gli steseccetto ciò da cui potete giustamente es, si desideri è ·stata rivolta la preghiera in sere condannati in ragione del vostro' cui·si dice: Sensualità e libidine non s'im- . ·goglio? [. .. ] Ma voi interpretate questi e · .-: padronz'scano di me, a desideri vergognosi · _altri passi simili 1n modo estremamente non mi abba,ndonare (Sir 23, 6). Dio condistorto, credendo che gli uomini muocede questi benefici a coloro che governa vano il primo passo delle loro buone in. egli stesso come sudditi, non invece a COtenzioni di proprio accordo, e in seguito .loro .che si_stimano in grado di governarsi ottengano laiuto della divinità, in modo _, da sé e disdegnano con dura presunzione . c_h~ (per esprimere la materia in modo sa-

or- .

12

I seguaci dell'eretico Pelagio negavano il p eccato originale e sostenevano che Adamo ed Eva fossero stati creati mortali. · .

Salmi 51-150

70

crilego) noi siamo causa della sua bontà . ed egli non è causa della sua. . · :Cassio doro, Esposizioni dei Salmi 50, 7

Dio è responsabile della fede e delle opere buone

aveva richiesto a gran voce la loro consunzione nel fuoco: Tutto questo vi è stato fat-

to per causa mia, voi dormirete ·neltansietà (Is 50, 11). Sarebbe ben stolto che di questa loro punizione il responsabile non fosse colui che aveva proclamato che essi l'avrebbero subita a causa sua, ma il Cristo di un altro dio! Eppure il Cristo di un altro dio, intendo dire, voi affermate che è stato messo in croce dalle virtù e dalle potestà del Cn;atore, perché esse erano sue nemiche. _M a ecco che la Scrittura mostra che egli fu difeso dal Creatore: E furono

Per non venire meno nelle buone . opere, dobbiamo sempre appoggiarci al1' aiuto di colui che dice: Senza di me non potete/are niente (Gv 15, 5). Per cui giustamente il Salmista, a significare che l' i- . dati i peggiori in cambio della sua sepoltunizio della fede e delle. buone azioni ci è ra -evidentemente quelli che avevano affermato che il suo c9rpo sepolto era stato dato dal Signore, dice: Il mio Dio mi pretrafugato - e i ricchi al posto della sua morviene con la sua misericordia; per ihsegnarci che dobbiamo portare .a termine · te (Is 53, 9) - quelli, evidentemente, che . avevano comperato da Giuda il suo tradicon il suo aiuto il berte che facciamo, di nuovo dice: La tua misericordia mi segui- . mento_e dai soldati la falsa testimonianza della sottrazione del cadavere. rà tutti i giorni della mia vita (Sai 23, 6); Tertulliano, per mostrarci che la ricompensa della viContro Marciane 3, 23 ta terrena, che ci è data per le buone Opere, ci viene concessa gratuitamente, dice: Colui che # incorona con la misericordia e la pietà. Ci incorona con la.misericordia e Una profezia della Chiesa cristiana la pietà per le opere buone che egli stesCome.Caino che, invidioso .e superso,· con la sua misericordia, ci ha concesbo uccise il fratello giusto, ricevette un seso di fare. gno perché nessuno lo uccidesse (cf. Gen . Beda il Venerabile, 4, 1-15). Tutto questo possiamo ben coOmelie sul Vangelo 1, 2 glierlo anche nel Salmo 58, dove Cristo parla in persona del suo corpo e dice: Il 12

Ragioni della misericordia divina e del giudizio

La retribuzione di Dio per coloro · che rifiutano Cristo .

.

.

E così anche la minaccia della spada, · fatta in forma di condizione: Se non vorrete e non mi as~olterete, ·1a spada vi divorerà . (Is l, 20), ·dimostra che essi perironO'perché non avevano ascoltato Cristo. Egli del resto, nel Salmo 59 (58) domanda al Padre la loro dispersione: Disperdili nella tua potenza; lui che semprè per bocca di Isaia

mio Dio mi fa .sovrastare ai miei nemic~· non ucciderli~ . perché non si dimentichino della tua legge. In quei nemici della fede

cristiana c'è la prova per i pagani dicome Cristo sia stato predetto: affinché, vedendo che con tanta chiarezza si sono av.· verate le profezie, non abbiano a pensare che quelle Scritture siano sfate inventate dai cristiani, quando vengono loro lette delle profezie riguardanti il Cristo e ve~ dono che si sono compiute. Si presenta. no dunque loto i codici che sono presso i Giudei; in questo modo Dio ci dà .testimonianza servendosi dei nostri nemici; · non li uccide, cioè ·non li fa scomparire

Una preghiera per la liberazione dai nemici (59 [58], 1-18)

del tutto dalla terra, perché non si dimentichino della sua legge: leggendola e mettendo in pratica alcuni suoi precetti, benché in maniera carnale, ~i ricordano come

71

essi vanno incontro al giudizio mentre rendono testimonianza a noi. Agostino, Discorsi 201, 3

UNA PREGHIERA NAZIONALE PER. L'AIUTO ·DI DIO ·

. . '

Al maestro.del coro. Su «Il giglio della testimonianza». Miktam. · · · Di David. ·v a insegnare. . . . . Quando uscì contro Aram Naharàim e contro Aram Saba e quandoloab, nel ritorno,: sconfisse gli Edomiti nella valle del Sale: dodicimila uomini. •

1 .

Dio, tu ci hai respinti: ci hai messi' in rotta, ti sei sdegnato.: ritorna a noi. · Hai fatto tremare la terra, l'hai squarciata: risana le sue crepe, perché essa vacilla. . Hai messo a dura prova il tito popolo, · . ci hai/atto bere vino che stordisce. Hai dato un ·segnale a quelli che ti temono, . perché fuggano lontano dagli archi. Perché siano liberati i tuoiamici: · salvaci con la iua destra e rispondici/ . Dio ha parlato nel suo santùario: . «Esulto e divido Sichem, spartisca la 'l!alle diSuccot. Mio è Gàlaad, mio è Manasse) Èfraim è /'elmo del mio capo, . Giuda lo scettro del mià comando.. · Moab è il catino.per lavarmi: su Edom getterò i miei sandali, il mio grido di vittoria sulla Filistea.'». Chi mi condurrà alla città I ortificata). chi potrà guidarmifinoal paese di Edom, se non tu) o Dio, che ci hai respinti e più non esci, o Diò, con le nostre schiere? N~ll'oppressione vieni in nostro aiuto) perché vana è.la salvezza dell'uomo. ·

Una preghiera nazionale per l'aiuto di Dio (60 [591, 1-14) . .

73

Con Dio noi faremo prodezze» egli calpesterà i nostri nemici (60. [59], 1-14). Una volta che abbiamo gustato l'amore di Dio, ne vogliamo di più nel nostro desiderio della ricompensa celeste (Cesario di Arles). Possiamo riconoscere la benedizione di Dio solo attraverso le sofferenze che Dio ci -fa sopportare (Basilio di Cesarea). Il Salmista mostra la redenzione operata dal battesimo e dall'unione con Dio (Basilio di Cesarea). Dio porta tutti ad essere sottomessi a Cristo (Te9doreto di Cirro). Dio rifiuta gli uomini per i loro peccati, ma poi li accetta di nuovo per la stia misericordia (Basilio di Cesarea). _Siccome non ci si può ·salvare da soli, è necessaria la salvezza di Dio che.viene per mezzo del battesimo (Agostillo). Cristo, che è la fonte della nostra·salvezza, deve essere Dfo poiché la salvezza non può v.enire dagli esseri umani (Mario Vittorino). Il Dio che consente al fedde di fare il bene è il Dio trino, sebbene possiamo attribuire certe attività ad una persona della Trinità (Fulgenzio di Ruspe).

5·10

Gioia e sicurezza nella. salvezza

Sempre desideroso di salvezza . . Quando uno mette da parte la sua vita passata di peccato, è subito dotato di . una nuova dignità, con quella coppa di -amore divino di cui è detto: E la tua cop-

contrita, e che può quindi dire con il Salmista: Ci hai dato vino inebriante, quando ha iniziato a pensare alla speranz.a nella vita futura e ad imbeversi di una sete per i beni celesti. Cesario di Arles, Sermotiz'·l67,)

.pa che mi ha inebriato, come trabocca/ (Sa!

23, 5). Inebriati di quella coppa, ripeto, i ._cuori gustano la dolcezza- delle cose celesti·attraverso la forza della sàggezza divi. na. Poi possono meritare di 'udire: Gustate e vedete quanto è buono il Signore.(Sa! 34, 9). Ora ha detto "gustate"; perché l'amore di Dio può rinfrancare lanima, ma, rimi può soddisfare il desiderio, qualunque sia la quantità di fede o di brama con cui è cercato. Sempre di più fa aumentare la sete, quando è, per èosì dire, gustato in anticipo cqn la punta delle labbra, e ·. _per questa ragione dice di se s.tesso: Chi

mangerà di me, avrà ancora fame, e chi' beve di me avrà più sete (Sir 24, 21r A causa della sua dolcezza fa nascere un.appetito per se ste_sso, ma non causa disgusto per la sazietà._Come quelli ben esperti nel bere vino sono inclini a diventare più assetati quando sono ubriachi, così avviene -all'anima devota pura, che è prudente e

e

Il vino. della compunzione Dunque, Dio ci hai rigettato. Hai re- · spinto coloro che si sono allontanati_da te, in proporzione dei loro peccati. Hai distrutto tutte insieme le nostre iniquità. Ti sei adirato quando eravamo, per la nostra natura, fìgli ·dell'ira (cf. E/2, 3), sen,. speranza, e non riconoscevamo Dio nel m'ondo. Hai avuto pietà di no.i quan. do hai fatto del tuo Unigenito u~ mezzo di redenzione per i nostd peccati (cf. Rm 3, 25; 1 Gv 4, 10),·affinché fossimo redenti a prezzo del suo sangue. Ma noi non avremmo riconosciuto che questi benefici ci venivano da te, se non ci avessi dato da bere il vino della compunzione. Chiama · "vino" le parole capaci di condùrre alla . resipiscenza un cuore indurit9. Basilio di Cesarea, · Omelie sui Salmi 20, 3

za

74

Salmi 51-150

La sicurezza viene con il battesimo·e lamore di Dio . Mio è Galaad, mio è Manasse. Galaad

Il calZare di Dio è la carne di Cristo Tutti gli stranieri sono sfati assoggettati, piegandosi al giogo di Cristo: perciò · sull'Idumea egli preme il suo calzare. Ma il calzare della divinità è la carne portatrice di Dio, mediante la qUale è entrato in mezzo agli uomini. Teodoreto cli Cirro, . . Il mendicante, Dialogo 1

è nipote di Manasse. Questo significa che la serie dei patriarchi discende ininterrottamente da Dio, e che da loro discende pure Cristo, per quel che si riferisce alla carne. Ed Efraim è l'àiuto del mio capo; · Giuda il mio re. Qui sono riunite in concordia le pai;-ti divise. Moab è il vaso del·la mia speranza. Un interprete dice: «Vaso \ di lavacro», un altro: «Vaso di sicurezza», 13 14 - l}aiut9 e la salvezza ·vengono da cioè uomo disprezzabile, a cui le minacDio ce impediscono di entrare nella .Chiesa del Signore. Infatti, né uri Moabite, né un . Ammanite non vi entreranno fino alla ter- · L'aiuto divino za e alla decima generazione, e fino "alla Sia dunque salutata la Chiesa di Dio, fine dei secoli. Tuttavia, poiché il batte.: e impari a dire quello che poco fa legge~ simo può liberare dai peccati e conferire vamo: Dacci aiuto" nella tribolazione, poisicurezza a chi se ne serve, il Salmista moché vano è il soccorso del!'uomo. Forse il stra la redenzione operata dal battesimo contenuto di questo Salmo non ci cone l'unione con Dio, quando dice: «Moab sente neppure di addurre come giustifiè vaso di lavacro», oppure . Chi dunque mi può offrire uno ·spettacolo tanto straordinario, · inorgoglì, ma si sottomise al battezzando. · Vedendolo avvicinarsi gli disse infatti: Tu di vedere cioè Dio presente tra gli Uomivieni per essere battezzato da me? Sono io ni? Questo è ciò che è stato detto dal Si-·; gnOre: Molti profeti e molti giusti déside- · che devo essere battezzato da te (Mt 3, 14). rarono vedere ciò che voi vedete, e non lo · Piena confessione e deciso riconoscimento dell'umiltà da parte della lucerna. Se si videro (Mt 13, 17). Ba_silio cli Cesarea, fosse inalber,ata contro il sole, ·quella sa~ Omelie sui Salmi 20, 4 rebbe stata subito spenta dal vento della ·

75

Una preghiera nazionale per l'aiuto di Dio (60 [59), 1-14)

superbia. È questo dunque che il Signore Cristo è Dio previde e che il Signore fece capire con il Un uomo che fosse solo un uomo disuo battesimo. Egli, il grande, volle essere rebbe questo di sé (cf. Gv 6, 57-58)? Se inbattezzato. da colui che e.ra tanto piccolo; fatti una persona dicesse questo, sarebbe per dirla in breve: il Salvatore da chi.docolpevole di blasfemia, e Dio non ascolta veva essere salvato. Infatti Giovanni, sebi peccatori (Gv 9, 31). Ma in verità Cristo bene molto dotato, av~va dovuto richiadice che Dio 10 ascolta. Pertanto non può mare alla mente qualche sua debolezza. essere un peccatore né un semplice uoEcco pertanto: Non sono io che devo esmo. È stato anche dètto: Vana è la speranza sere battezzato da te? È certamente il Bat- · nell'uomo. Ed è detto: Per quanto ci rigt;tartesimo del Signore la salvezza: perché del da, noi speriamo nel nostro Dio (Sai 20; 8). Signore è la salvezza (Sa! 3, 9). Poiché vaCristo è quindi Dio, e non proviene da alna .è la salvezza del/1 uomo. Come allora si tra sostanza; il padre vive, e io vivo grazie al . spiega il: Sono io che devo essere battezzaPadre (Gp 6, 57), e: io sono il pane della vito da te, se non aveva bisogno di essere · ta; chi ne mangia vivrà per!'eternità (Gv 6, guarito? Ma tu ammira il rimedio proprio 35; 6, 58). Tutte queste afferma.zioni indi.; · nell'umiltà del Signore: quello battezzava cano una sola sostanza. E per questo moed egli risanava. tivo Gesù dice che viene dall'alto chi dice Agostino, questo: Se dunque vedrete il Figlio del!' uo- . Discorsi 292, 4, 4 . mo salire, dov'era egli prima? (Gv 6, 62). Mario Vittorino,

Contro Aria lA

Una preparazione per l'eternità Interroghino anzitutto il proprio cuore, se chiedono con fede. Chiunque chiede con fede, riceve utilmente, ma talvolta non riceve utilmente. Quando [Dio] non guarisce il corpo, vuol guarire l'anima. Devi dunque credere eh'è vantaggioso per te quel che vorrà Colui che ti ha chiamato nel regno eterno. Che cos'è infatti ciò che desideri come un grati bene? Ti ha promesso la vita eterna, ti ha promesso il regno in compagnia con gli angeli, ti ha promesso un riposo senza fine. Còs'è che adesso non ti dà? Non è forse vana la salute degli uomini? Non è forse vero che tutti quelli che vengono guariti, senza dubbio morranno? Quando verrà la morte~ tutte le cose passate svaniranno come fumo. Al contrario, quando verrà la vita che ci è stata promessa, essa certamente non avrà fine. Per conquistarla ti arma, ad essa ti prepara; per essa ti equipaggia. Agostino,

Discorsi 61A, 5

Ogni cosa che f acciarno Lo Spirito del Signore, che compie la verità, non ha detto che le sue opere possono essere viste chiaramente come compiute nello Spirito Santo, ma come compiute in .Dio (Gv 3, 21), le quali diciamo essere compiute· non nel Padre soltanto_, o nel Figlio soltanto, o nello Spirito Santo soltanto. Confessiamo dunque che la verità è cqmpiuta da un essere umano nella santa Trinità stessa, che è un unico Dio, nel quale il beato David ·indica che si trovi il potere di ciò che è compiuto dal fedele, dicendo: Con Dio agiremo valorosamente; è lui che calpesterà i nostri nemici. Infatti . egli è il Dio unico del quà1.e il beato apostolo dke: Da lui e attraverso dl. lui e per lui

sono tutte le cose. A lui sia_ la gloria per sem. pre (Rm 11, 36). Fulgenzio di Ruspe, Libro a Vittore ·contro il discorso di Fastiq.io Ariano 3, 3

UNA PREGHIERA PER ESSERE RESTITUITI ALLA PRESENZA DI DIO ·

Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Di David. · · · .Ascolta) o Dio) il.mio grido,. sii attento alla mia preghiera. _Sull'orlo del!)abisso.io_t'invoco, · mentre sento che il èuorè mi manca: guidami tu sulla rupe per me troppo alta. Per me sei diventata· un rifugio, una torre fortificata. davanti al nemico. Vorrèi abitare nella·tua_tenda per sempre, vorrei rifugiarmi al!'ombra delle tue ali. Tu) o Dio, hai a~colto i miei voti: mi hai dato l'eredità di chi teme il tuo nome. Ai giorni del re aggiungi altri giorni: per molte generazioni siano i suoi anni! Regni per sempre sotto gli occhi di Dio; comanda che amore e fedeltà lo custodiscano. Così canterò inni al tuo nome per sempre) adempiendo i miei voti giorno per giorno (61 [60], 1-9}. . ..

.

.

La Chies~, assalita ·dalle_port-e dell'inferno, dalle tentazioni e dalle er~sie, vincerà se~­ pre (Beda il Venerabile). Sebbene la Chiesa sia costruita su di una roccia, non è localizzata ·in un posto, ma è presente ownque (Agostino). Occorre liberarsi di ogni ricchezza per abbracciare la fede e rinunciare·al mondo (Agostino). ·

34 -

La ~aldezza della fede

· La Chiesa ·è solida.come una roccia Va specificato che questa inondazione _di tentazioni colpisce la -Chiesa in tre modi.·Uno è tentato quando viene distolto e irretito dai suoi cattivi desideri ( cf. Gc 1,

14), quando viene messo alfa prova dalla ·disonestà falsi fratelli, quando è fatto oggetto delle aperte insidie degli estranei. Ta.li tentazioni il Signore definisce in un altro passo «porte dell'inferno» e ben a ragione, perché,·se hanno il sopravvento, portano alla morte eterna. Sopra questa pietra edifi-

cherò la mia Chiesa, e le porte del!'inferno

Una preghiera per essere restituiti ali~ p1'esent.a di Dio (61 [60L 1-9)

non prevarranno su di essa (Mt 16, 18). Perciò anche se le porte del diavolò colpiscono la Chiesa di Cristo, non l'abbattono; anche se fa irruzione l'inondazione della perfidia, non manda in rovina la casa della fede. Essa può veramente dire al suo Crea~

77

Dobbiamo liberarci di ogni ricchezza

· . . Secondo questa legge e secondo questa condizione devono agire non solo coloro che, animati dalle più nobili intenzioni, hanno abbracciato ilconsiglio della tore:·Mentre era angariato il mio cuore, mi perfezione e hanno distribuito ai poveri ·hai esaltato ·nella .pietra. Non viene viflta il ricavato della vendita dei loro beni sot·a agli estranei perché, potendo, vince con toponendo poi al dolce giogo di Cristo l~ corona del martirio la rabbia dd persecutòri infedeli; non viene corrotta dai fal- · ·1e loro spalle libere da ogni peso di qriesi perché, credendo rettamente, confuta le . sto mondo, ma anche tutti coloro i qua·H, pur essendo più deboli e meno capaci dottrine degli eretici e, vivendo in modo di ·quella splendida perfezione, si rieor- · sobrio, giusto e pio, sfugge gli esempi vidano tuttavia d'essere veramente cristiaziosi di alcuni credenti (cf. Tt 2, 12); non viene accecata dal fumo della propria: cu- ·· ni e, se si trovano di fronte all'alternativa o di abbandònare i propri beni o di ripidigia perché interiormente brucia solo pudiare Cristo, si tengono arroccati alla dell'ardore della carità del Signore. Beda- il Venerabile, · torre della fortezza di fronte al nemico; poiché, quar,ido la edificavano con la loro Omelie sul Vangelo 2, 25 fede, hanno calcolato le spese occorrenti per portarne a termirte la costruzione; vale a dire che hanno abbracciato la fe· La Chiesa geme in mezzo ai mali . de col proposito di rinunciare al mondo non solo a parole·ma sul serio; sicché, se Or.~ tu non credere che la Chiesa, avevano acquistato qualche bene, vivevache sta sulla pietra, è presente in una sola no come se non lo possedessero e, ·se si regione dèlla terra e non si diffonde fino servivano dei beni di questo mondo, viai confini della terra. Perciò ascolta la sua vevano come se non se ne servisser9, spevoce nel Salmo: è la voce di chi geme in rando nari già nelle ricchezze malsicure·ma · mezzo ai mali del suo pellegrinaggio. Essa . nel Dio vivente (1 Tm 6, 17; ·cf. 1 'Cor 7, . dice:· Dai. confini della terra io ho gridato 30-31). ; · . verso di: 'te, poiché il mio cuore era nel!'an1 . . Agostino, goscia. Tu mi hai innalzata sulla roccia; mi Lettere 157, 4, 33 hai guidata, perché tu sei·stata mia speran-

za, torre difortezza davanti.ai miei nemiei. Agostino, · Contro le Lettere di Petzliano 2, 108, 247

.

I

LA SEMPLICE FIDUCIA IN DIO

Al maestro del coro; Su «ledutùn». Salmo. Di David. Solo in Dio riposa t anima mia: da-lui la mia salvezza. Lui solo è mia roccia e mia salvezza, mia difesa: mai potrò vacillare. Fino a quando vi scaglierete contro un uomo, per abbatterlo tutti insieme come un muro cadente, come un recinto che crolla? ·Tramano solo di precipitarlo dall'alto, godono- della menzogna. Con la bocca benedicono> nel loro intimo maledicono. Solo in Dio riposa l'anima mia: dd lui la .mia speranza. · Lui -solo è mia roccia e mia salvezza, mia difesa: non potrò vacillare. In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; il mio riparo sicuro, il mio rifugio è in Dio. Confida in lu~ o popolo, in ogni tempo,· davanti a lui aprite il vostro cuore: nostro rifugio è Dio. · Si: sono un so/fio ifigli di Adamo, una menzogna tt,f,tti gliuomini: . tutti insieme, posti sulla bilancia, sono più lievi di un soffio. Non confidate nella violenza, non illudetevi della rapina; .· alla ricchezza, anche se abbonda, . non attaccate il cuore. Una parola ha detto·Dio,

'

La semplice fiducia in Dio (62 [61], 1-13)

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due ne ho udite: la forza appartiene a Dio) tua è la fedeltà) Signore)· secondo le sue opere tu ripaghi ogni uomo (62 [61], 1-13 ). Sol6 Dio può dotarci di pàzienza: è un atto di arroganza pensare di poterla acquisire da soli (Agostino). Il Figlio di Dio calma le nostre anime quando sono .turbate dai peccati, sia quelli piccoli che quelli più gravi (Basilio di Cesarea). Le persone come i martiri, che coltivano la virtù (soprattutto la pazienza), devono ringraziare Dio e la sua grazia, non se stessi (Agostino). bio ci concede doni per i vari bisogni della vita, pertanto dobbiamo fidarci di lui, non di noi stessi (Agostino): Dal momento che ogni glo1'Ìa appartiene a Dio, Dio ci proibisce . · di gloriarci di qualsiasi risultato sembriamo aver ottenuto.in questa vita (Basilio di Cesarea) . . Dio ci aiuterà in tutti i momenti d~ angoscia e di lotta spirituale (Pacomio). La ricezione della grazia divina richiede l'espulsione delle passioni cattive (Basilio di Cesarea). La ricchezza mondana e il successo sono ingannevoli e irreali (Basilio di Cesarea, Agostino): sono i cristiani che possiedono la vera ricchezza (Agostino). Le gioie delle ricchezze terrene sonb fuggenti, e le persone che ottengono la ricchezza a spese degli altri saranno punite (Fulgenzio di Ruspe). Quando Dio giudica le persone, le ricompensa secondo le loro azioni, ma, fortunatamente per l'umanità peccatrice, Dio è misericordioso nel suo giudizio (Basilio di Cesarea).

25 -

Dio è la nostra fonte di forza e protezione

Dobbiamo riporre ogni fiducia in Dio Chi gli ha dato tale forza? Chi? Ce lo mostrerà il Sahno. È qui .che vi si legge, ·qui che vi si canta: L'anima mia non sarà

forse nelle mani di Dio? Viene da lui la mia . forza. Chiunque è convinto che Vincenzo sia riuscito a tanto con le proprie forze sbaglia assai. Infatti, chiunque avrà avlito ·la presunzione di essere in grado di tanto con le proprie forze, per quanto sembri vincitore con·la pazienza, è la superbia a riportare vittoria su di lui.· Vincere bene vuol dire riportare vittoria su tutte le insidie. Si eccita alla concupiscenza, si vince per la continenza; si infliggono pene e tormenti, .s i vince con la pazienza; si insinua- . no errori~ si vince con la sapienz!l. Agostino,

Discorsi 274

Aiuto per chi .è turbato dai propri peccati , Egli è il mio Dio e il mio Salvatore, .il mio protettore; non vacillerò di più. Il Figlio di Dio è il nostro Dio. Egli è anche il Salvatore del genere· umano, colui che sostiene la nostra debolezza e che placa il turbamento prodotto dalle tentazioni · nelle nostre anime. Non vacillerò di più. David confessa umanamente i suoi turbamenti: di più. È impossibile infatti che in un' aniffia umana non vi sia alcun tùrbamento prodotto dalle tentazioni. Finché però i nostri peccati sono poco gravi e poco numerosi, noi siamo agitati moderatamente, come alberi scossi da un vento lieve. Ma quando i nostri: peccati sono più gravi e più numerosi, anche il turbamento cresce, nella misura in cui crescono i peccati. Basilio di Cesarea, Omelie sui Salmi 21, 2

80·

Salmi 51-150

le. Molti sono coloro che giustificano le · cattive ·azioni, chiamando "piacevole" il Fino a quand~ vi scaglierete contro un ·.· chiacchierone, e "arguto" il turpiloquio; uomo? Tutti insieme voi.cercate di uccidercredono che non sia degno di essere con-:lo, .come muro inclinato e macerie sconnesdannato un uomo amaro e iracondo; lose. Queste parole sono rivolte contro gli dano 1'avaro e l'egoista come uomo .ecoiniqui ministri del diavolo, e smascheranomo; il prodigo lodano come gen~roso; no le innumerevoli insidie preparate da il cinedo e il dissoluto come uomini dediloro. L'uomo è un essere debole,.e voi vi ti al piacere e un poco rilassati; insomma, · gettate contro di lui; e non vi accontenta- · inventano appellativi speciosi per ogni gete di un primo assalto, ma ne lanciate un nere di malvagità, per farla assomigliare secondo, un terzo, fino a chéavete ridotalla vittù che può loro avvicinarsi. Costo. to l'anima .di chi è caduto nelle vostre inro con la bocca dicono bene, ma nel losidie a tal punto che. è simile a un muro . ro cuore dicono male. Infatti. con questi cadente e a macerie sconnesse. Il muro, eufemismi introducono nella lòro vita tutfinché conserva la sua po~l.zione verticale, te le maledizioni e si danno in preda alla sta.ben- saldo, ma quando. si inclina non dannazione eterna proprio con quei vizi può non rovin.are e non cadere. Infatti, i che approvano. · pesi che consistono di un solo bloccq, an' · · · Basilio di Cesarea, che dopo essere stati inclinati, si raddrizOmelie sui Salmi 21, 3 .zana; me se constano di più parti, quando subiscono un'indinazione verso una parte, non possono più essere rad9iizzati. 69 Queste parole dimostrano che la natura . - Dio è il nostro rifugio edè degno di dell'uomo, che è composita, è stata ·in~li­ · ogni gloria nata dalpeccato e ha assolutamente bisognq di essere liberata. Così, restaurata da Lodiamo Dio pet la virtù della paquell'artefice che Jiha creata fin dall'ini- . zienza · . zio, p'otrà riacquistare la ·sua sicurezza e La nostra ammirazione per la fortez·la sua incrollabilità, e non sarà più suscet- · . za dei santi mar~iri nei loro patimenti sia tibile di una seconda caduta. Dice l' Apotale da tradursi in esaltazione della grastolo: Voi siete· campo di Dio, edificio di zia del Signore. Infatti, quanto a loro, non · Dio (1Cor3, 9). Il nemico ha scosso questo edificio, ma il suo architetto ha ripa- . vollero essere lodati per se stessi, ma in Colui al quale si dice: I:anima mia si glorirato le fratture che vi. si èrano prodotte. fica nel Signore (Sa! 33, 3 ). Quanti lo còm- · Così è stata inevitabile la caduta, a causa prendono nori msuperbiscon9: chiedono del peccato, ma ,grande sarà la rinascita· nel tinlore, ricevono nella gioia; perseve- . nell'immortalità. rano, certamente non perdono. In verità, Basilfo di Cesarea, · se non inontano in·superbia, sono umiOmelie sui Salmi 21, 3 li. Ed ·è· per .questo che, dopo av.er detto: I:animà mia si glorierà nel Signore; aggiunse: Ascoltino gli' umili e. ji rallegrino Il ·pericolo di interpretare colpevol(ibid.). A che yarrebbe la carne inferma~ . ·mente il male come bene · a che verme e putredine, se non fosse vero quel ·che abbiamo cantato: I:anima mia . ,Tuttavia hanno pensato di togliermi il mio.valore; corsero assétatz:· con la bocca di~ si abbandona a Dio, poiché viene da lui la ·· cevano bene, .ma-in cuor loro dicev~no mamia pazienza? Giacché i martiri tolleraro-

Gli assalti incessanti di Satana

e

La semplice fiducia in Dio (62 [61], 1-13)

no; per la fede, tutti i maltrattamenti, la loro virtù è chiamata pazienza. Agostino,· Discorsi 283, 1

Da Dio vengono tutti i doni

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ni. Per quanto superbi sarete stati, senza il suo aiuto sarete un nulla. Quindi, per riuscire ad essere umili, date libero sfogo ai vostri cuori davanti a lui (çf. Mt 13, 12). E, per non restarvene iri disagio interiore, dite quel che segue: Il nostrq rifugio . è Dio (ibid.). Agostino, . Discorsi 283, 4, 3

Il martire volti le spalle all'infedele ingrato adulatore; mostri la faccia a chi elargisce cÒn somma benevolenza e attribuisca a Dio anche il soffrire suo proprio Date a Dio tutta la gloria ·e non come se questo l'abbia dato di suoIn Dio stanno la mia salvezza e la in offerta a Dio; ma dica piuttosto: I:amia gloria; il Dio della mia difesa; e la mia nima mia si glorierà nel Signore, ascoltino speranza _è in Dio. B~ato colui che non si gli umili e si rallegrino (Sai 33, 3). E se. gli esalta per alcun· bene della vita, anche se · avrai domandato: Che vuol dire: L'anima grande, ma che ripone in Dio .ogni motivo . mia si glorierà nel Signore? È in te, dundi glori~. Costui si gforia di Cristo e può que, che viene lodato? Quegli di rimandire con l'Apostolo: Non mi avvenga di do: Non si sarà abbandonata a Dio lanima vantarmi~ se non perla croce di Cristo (Gal . mia? Poiché viene da lui la mia pazienza. 6, 14). Ora invece molti si vantano del loAllora, per quale ragione mia? Ho dilata. ro fisico, o se sono esercitati negli agoni to il cuore, e ho ricevuto con piacere; da . ginnici o se sono nel fiore dell'età; molti lui mia. E da lui e mia; e proprio perché .si vantano del loro valore in guerra, per·da lui, perciò tanto più sicuramente mia·. ché stimano azione di valore anche ucci- · È mia, ma non mi viene da me. Per avedere uomini della loro stessa stirpe. Altri re in possesso il mio dono, riconosco Dio· quale datore. Infatti, se non dconosco, . si gloriano se sanno costruire mura intorno alle città; e altri se sanno progettare quale datore, Diò, egli mi priva del suo acquedotti e costruire grandi edifici per dono buono e, a causa del mio arbitrio, a le palestre. Colui che spende il suo dename resta il male che è mio. ro nei combattimenti delle fiere ed esulAgostino, ta dei vani applausi delle platee, si gonfia Discòrsi 284, 3 . per le loro lodi e ne va superbo, e colloc'ail suo vanto in ciò che è li sua onta (cf. Fil 3, 19). Egli infatti pone in mostra il. La.nostra speranza è in Dio suo peccato quasi scolpito in un quadro, Nessuno è casto se Dio non lo concede nei luoghi più in vista della città. Un altro .(Sap 8, 21). Tu hai un dono contro i piasi gl9ria della ricchezza. Un altro ancora ceri, poiché appunto questo - dice - era di essere oratore abilissimo e insuperabiproprio della sapienza: sapere da chi ven.ga le, oppure conoscitore della sapienza di · questo dono; nessuno è casto se Dio non questo mondo. Se uno si può vantare di lo ·concede.. Tu. hai un dono contro i doessere ministro di un re, o di essere grandemente onorato da lui, quanto ti convielori: Poiché viene da lui - dice - la mia pazienza. Dunque: confida'te in lui~ popo- . ne gloriarti di te stesso per essere servo di un grande re, per essere stato ammesso li tutti. Confidate in lui, non fate affidamento sulle vostre forze. Affidate a lui i . nella sua più stretta familiarità, per avèr ticevuto la promessa dello Spirito Santo: vostri mali, attendetevi da lui .i vostri be-

e

1

82

Salmi 51-150

insomma per aver ricevuto .da lui un tale sigillo che ti fa figlio di Dio? · Basilio di Cesarea, Omelie sui Salmi21, 4

· Abbiate piena fiducia in Dio Ora, figlio mio, se poni D1o ·quale tua speranza, egli sarà il tuo aiuto nèll' ora dell'angosci~.

Chi si accosta a Dio) infatti: deve credere che egli esiste e che ricompensa quelli che lo cercano (Eb 11, 6). Que-

liberiamo prima delle cattive inclinazioni che si sono insediate nella nostra anima. ·Io ho visto dei medici che, prima di so~­ ministrare i farmaci per curare l' ammalato, lo fanno liberare con il vomito del cibo che quello, nellà sua intemperanza, aveva ingerito e che era stato la caus·a del suo male. Così pure un vaso che abbia prima contenuto un liquido maleodorante non può essere riempito di un liquido profumato, se non viene prima· deterso. Bisogna dunque essere svµotati di ciò che prima ·si conteneva per poter accogliere ciò che viene immesso. · Basilio di Cesarea, Omelie sui Salmi 21, 4

ste parole poi sono state scritte per noi, . perché crediamo in Dio, perché, noviii e anziani, lottiamo· in digiuni, preghiere e nelle altre opere religiose.-·Neppure Ja saliva· che è seccata sulla tua bocca durante . il digiuno Dio la dimenticherà, anzi ritro10 11 verai tutto questa nell'ora dell'angoscia. - Gli inganni della ricchezza. terreSolo umiliati in ogni cosa, trattieniti dal na parlare anche se hai capito ogni cosa; non abituarti ad ingiuriare, ma sopporta con N o.h ponete .la vostra fiducia nelle · gioia ogn1 prova. Se tu cono"scessi l' ono- . ricchezze re che deriva dalle prove, non preghereCerto vani sono i figli degli uomini.·Il sti di esserne liberato, perché è bene pèr . Salmista sa che non tutti seguono il suo te pregare, piangere, sospirare 'fino ad es·consiglio" e che non tutti sono disposti a sere salvato, piuttosto che rilassare il tuo cuore ed essere fatto prigioniero. O uo- . · porre in Dio ogni loro speranza, ma che la ripongono nelle vanità della vita. Per mo, che·fai a Babilonia? Sei invecchiato in questo dice: Certo vani sono i figli degli terra straniera (Bar 3, 1O) pèrché non ti sei uomini: sono mendaci i figli degli uomisottomesso alla prova e perché non agisci ni. Perché vani? Perché sono mendaci. con rettitudine davanti a Dio. Per questo, -lti che cosa soprattutto consisterebbe la fratello, non rilassare il tuo cuore. falsità di cui sono accusati? Sulle bilance Pacomio, - dice - per ingannare. Di quali bilance Istru'l,ioni 16 parla? Forse che tutti gli uomini si servono di bilance? Sono forse tutti venditori di lana o di carne, o trattano tutLa grazia divina e le passioni inique ti loro e l'argento, o si.occupano tutti di non possono coesistere quelle merci che i còmmercianti misuraIl Salmista riconosce in se stesso i beno con le bilance e con i pesi? No.- Molti sono i generi di lavoro che non richiedonefici della sua fede sincera in Dio, e i.O.vita il popolo a un fervore eguale al suo, no, per essere ·compiuti, l'uso . di bilance. · Molti infatti navigano, molti si dedicano· con queste parole: Sperate in lui, voi tuttl . o insieme di popoli~ ed effondete davanti a - all'amministrazione della giustizia e alle cure politiche, e in loro si trova, sì, l'inlui i vostri cuori. Non è possibile che dive. niamo degni della grazia di Dio se non ci ganno, ma questo non si compie attraver-

La semplice fiducia in Dio (62 [61L 1-13)

so le bilance. Che signif.ìca dunque la frase del Salmista? Ecco: che in ciascuno di noi è stata nascosta dal nostro .CTeatore una bilancia, e che su di essa è possibile · giudicare e soppesare la natura ·delle nostre azioni. Ho posto dinanzi al tuo volto la vita e la morte, il be.ne e il male (Dt 30, 15 LXX), due nature contrapposte l'una all'altra: soppesale ed esaminale nel tuo proprio tribunale; pondera attentamente che cosa ti è più proficuo, se scegliere il · piacere del momento e acquistare con esso la morte eterna, o scegliere la sofferenza che deriva dall'esercizio della virtù e, · con il suo aiuto, godere della gioia eterna. Basilio di Cesarea, Omelie sui Salmi 21, 4

· La ricchezza è una trappola. - Così nessuno è in grado di vedere le · trappole illsidiose prima di caderci den·tro. Allo stesso modo Satana, ostile a noi · dall'inizio, si insinua nelle ombre dei piaceri terreni' che crescono abbastanza fìt- . tamente intorno alla strada della vita per . nascondere il brigante mentre trama contro di noi. Là si cela in segreto e tende le sue reti per la nostra distruzione. Se dunqu~ vogliamo attraversare in sicurezza la · ·strada della vita che si apre davanti a noi, e offrire. a Cristo il nostro corpo e la nostra anima, allo stesso modo liberi dalla vergogna delle fèrite, e ricevere la corona di questa vittoria, dobbiamo sempre e ovùnque tenere gli occhi dell'anima ben aperti, nutrendo sospetto verso tutto ciò , cl:ie dà. piacerè. Dobbiamo senza esitazioni passare oltre queste cose, senza ton. · sentire ai nostri pensieri ~i adagiarsi su di esse, anche se pensiamo di vedere oro che giace a mucchi davanti a noi, pronto ad essere raccolto da chiunque lo desideri. Se le ricchezze abhondano - diCe la Scrittura - non mettere il cuore su di esse. Non dobbiamo farci attenzione, anche se la terra fa sbocciare ogni tipo di delicatezza .

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e offre lussuose dimore al nostro sguardo, perché la nostra cittadinanza è in cielo,· da dove cerchiamo anche· il Salvatore, nostro Signore Gesù Cristo (Fil 3, 20). Non dob-

biamo neanche dare alcuna importanza alle danze, feste, celebrazioni e banchetti risuonanti del suono dei flauti che ci vengono offerti per il nostro godimento, perché la Scrittura dice: Vanità della vanità, tutto è vanità (Qo l, 2). Basilio di Cesarea, Omelia sul distacco 21

I successi terreni non devono inorgoglirci troppo · Mi rivolgo pertanto 'alla vostra Carità. Non amate la felicità di questo mondo; e se eer caso la possedete, non sperate in essa. E menzognera, inganna, non la si .possiede. E se la si possiede, non la si ami, · non si speri in essa, e non costituirà una fossa. Dice l'Apostolo: Comanda az'-ricchi di questo mondo; .comanda: siano .pur ricchi (1 Tm 6, 17-18). Ma, ecco, i «ricchi

di questo mondo» son nistiani, son fedeli. Comanda loro. Che cosa? Non avere sentimenti di superbia né sperarè nelle ricchezze incerte (ibid.). Come dice ·anche il Salmo: Se piovano ricchezze, quasi da

una fonte, per· cui senza fatica ne attinga quante ne vuoi, ma quel che hai attin ~ · to immèdiatamente perisca; ebbene se ti affluiscono in abbondanza [le ricchezze], non attaccare il cuore a tali cose fluide, poiché, se sono fluide, fanno un fiume: e se tu vi auacchi il cuore, la corrente te lo . porta via. Agostino, Discorsi 25A, 2

Se i .piaceri abbondano, non attacchiamoci il ·n ostro cuore Prima che giunga questa consolazione, per quanto grande possa essere la

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Salmi 51-150

felicità dd beni temporali di cui sovrab-

.

Anche il beato Giacomo insiste nel biabondi, ricordati che sei desolata, al fine . simare costoro, .dicendo: Orbene, ricchi: di perseverare notte e giorno nella pre~ piangete ora ululando per· le miserie che ghiera. Difatti. l'Apostolo. accorda queverranno sopra di vòi. Le vostre ricchezze sto dono di Dio non a· qualsiasi vedova, son putrefatte e le vostre vesti sono corroma, come egli dice: A colei che è veramendalle tarme. Il vostro oro e il vostro ar.te vedova e desolata} che ha riposto la sua gento sono arrugginit~· la loro ruggine sarà .speranza nel Signore e che persevera notte una testimonianza contro di voi è divorerà e giorno nelle preghiere (1 Tm 5, 5). Evile vostre carni come fosse fuoco. Avete ac~ ta con la maggiore vigilanza possibile ciò cumulato .tesori negli ultimi tempi. Ecco:· eh' è detto dopo: Ma colei che vive nei pia.frodata da voz: la mercede degli operai che · ceri: benché viva} è morta. L'uòmo vive di hanno mietuto i vostri campi grida e il gritutto ciò che ama, che brama come gran · do dei.mietitori è penetrato nelle orecchie cosa e in cui crede di essere beato. Perciò del-Signore degli eserciti. Siete vissuti banquello .che la Scrittura dice delle ricchezchettando sulla terra e avete saziato i vostri ze: Se le·ricchezze sovrabbondano} non at- cuori di lussuria (Gc 5, l-5). Egli previde tacc.ate ad esse il vostro cuore, lo dico a te . pure che il riso e la gioia di costoro.sarebanche dei piaceri: Se i piaceri abbondano, · bero divenuti dolore e tristezza, diçendo; non attaccarvi il tuo cuore. Non tenerti Mondate le vostre. mani: peccatori> purifi. in gran contò perché essi non ti mancacate i vostri cuori: irresoluti. Riconoscete la no, anzi sovrabbondano e scorrono come vostra miseria} piangete} doletevi. Il vostro da una sorgente abbondante di felicità riso si cambi in dolore} la gioia·in tristezza. terrena. Disdegnali. e disprezzali assolu· Umiliatevi al cospetto del Signore ed 'egli tamente.per quanto ti riguarda e non ri- · vi esalterà (Gc 4, 8-10). cercarvi se non la piena salute del corpo. Fulgenzio·di Ruspe, Questa infatti non deve esser~ trascurata Lettere 7, 19 · per le necessità della vita terrena, prima che questo corpo. mortale si rivesta del~ l'immortalità (cf. 1 Cor 15, 54), cioè delDio. è potente .nel giudizio e _nella la vera, perfetta ed eterna salute, che nqn misericordia s'indebolisce ·per la infermità terrena né si ristabilisce ·con un piacere corruttibile Queste non sono più parole sue, ma ma, persistendo rid celeste vigore, è viviparole udite da Dio stesso. Una volta soficata da un'eterna incorruttibilità. · la infatti - dice - Dio ha parlato; ho udito Agostino, · Lettere 130, 3, 7 · queste due cose. Nessuno _si turbi nell'.udire questa espressione, trovandola strana: come può accadere che Dio parli una vol- · ta sola e che il Salmista oda due cose? Ma ·. La vanità delle ricchezze effimere è possibile che uno parli uria volta sola e che in quest'unico discorso dica pi-ti cose. A quelli che intendono possed~re la letizia nei beni delle cose presenti, ·il · Per esempio, un uorrio si imbatte una sola volta in un altro, ed essi paHano di molti Salmo dice: Uomini: fino a quando sareargomenti; colui che ha ascoltato le paro. te dùri di cuore? Perché amate la vanità e le dell'altro può dir~: «Mi ha parlato una. cercate le menzogne? (Sa! 4, 3 ); e in altro sola volta, ma mi ha parlato di molti argoluogo: Non confidate nelle iniquità e non sperate nelle rapine. Se le ricchezze abbon- ·· menti». Tale è il significato di queste parole del Salmo. Dio mi è apparso una sola danQJ non riponete in ·esse il vostro cuore.

se

La semplice fiducia in Dio (62 [61), 1-13)

volta, ma due sono gli argomenti di cui mi . ha parlato. Il Salmista non ha detto: «Dio disse una sola cosa e io udii queste due cose». In questo caso il discorso sareb~ . be contraddittorio. Quali sono· dunque le due cose che il profeta udì? Che la potenza è. in Dio, e che in te, o Signore, c'è la misericordia. Dice che Dio è potente nel giudicare, ma che è anche misericordioso. Non sperate dunque nell'iniquità e non attaccatevi alla ricchezza, non scegliete la vanità e non sia corrotta la facoltà di giudizio che c'è nelle .vostre ·anime. Poiché sapete che nostro· Signore è forte, temete la sua forza, e tuttavia non disperate nella sua benignità: Buon.a cosa dunque è il timore, se ci trattiene dal commettere in.giustizia; e buona cosa è pure la speranza •nella misericordia di Dio, se ci impedisce di perdere noi stessi con la disperazione, una volta che siamo caduti nel peccato. Infatti in Dio c'è potenza, ma da lui viene anche la misericordia. Basilio di Cesarea, Omelie sui Salmi 21, 5

La follia dell'ammassare ricchezze · Discutiamo dunque .insieme. Tu sei turbato, tesorizzi, pensi, ti affatichi, stai all'erta anche di notte. Durante il" giorn~ sei tra~agliato dalle fatiche, durante la nott~ sei agitato da timori. Affinché la .tua borsa si riempia di soldi, l'anima tua è in preda alla febbre per le preoccupazioni. Vedo e ·me ne dolgo; sei· turbato e, ·come dice colui che non sa ingannare, ti turbi invano. Tu infatti accumuli ricchez: ze. Anche ammesso che riesca bene ogni tua impresa, per non· parlare delle perdìte che subisci, di tanti pericoli e della morte corrispondente a ciascun guadagno - parlo della morte non dei corpi, ma di quella spirituale ·procurata dai cattivi pensieri; ancorché aumenti l'oro, si perde la fede; ar:icorché tu ti vesta esternainente, nell'interno tu ti trovi spogliato - per

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· lasciare dunque da parte · queste. nefaste conseguenze, per non parlare d' altre cose, per tralasciare le avversità, per considerare solo la prosperità, ~eco tu accumuli ricchezze; ecco, i guadagni affluiscono da ogni parte, e l'oro scorre [verso di te] come l'acqua dalle sorgenti; dappertutto avvampa l'indigenza, ma [per te] da ogni pàrte affluisce. l'abbondanza. Non hai udito: La ricchezza viene in abbondanzaj non attaccate ad essa il vostro cuore? Ecco, sì, tu guadagni, ti affanni non senza risul. tato, ma ti turbi invano. «Perché- mi domandi - mi turbo invano? Ecco,riempiO . i sacchi, le mie stanze a stento riescono a contenere quel .che guadagno; perché · mi.turbo invano?». Perché tu accumu- · li ricchezze e non sai per chi le metti insieme. Oppure, se sai per chi le raccogli, ti scongiuro: dillo anche a.me. Ti ascolterò. Per chi? Se non ti turbi invano, dimmi per chi accumuli ricchezze. «Per me», dici. Osi dire così tu che sei destinato morire? «Per i miei figli», dici. Osi dire . così riguardo a persone destinate a mori. re? Che grande _pietàt il padre accumula . ricchezze per i figli! E, al contrario, una grande stoltezza: tesoreggia, per individui destinati a morire, uno destinato anch'egli a morire. ·Se non accumuli per te poi~ ché, essendo destinato alla morte, dovrai abbandonare tutto ciò che raccogli, que-. sta è la condizione anche dei ·figli: son de:stinati a succederti, non a vivere eternamente. Tralascio di dire per quale razza · di figli tu accumuli, perché potrebbe darsi che quel ch'è stato messo insieme dalla cupidigia venga dissipato dalla lussuria. · Un altro a causa di una vita diss"oluta scialacqua quello che tu hai ammassato con tante fatiche. Ma non voglio parlare di . ciò. Forse i tuoi figli saranno buoni, non saranno dissoluti; conserveranno ciò che ·hai loro lasciato,. aumenteranno ciò che hai serbato per loro, ·non manderanno a male quel che hai accumulato. I tuoi figli saranno ugualmente stolti se faranno co-

a

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Salmi 51-150

sì, se imiteranno in ciò te, loro padre. Dico loro ciò che dicevo a te, lo dico a tuo figlio per cui serbi le ricchezze; gli ·dico: «Tu accumuli ricchezze ma non sai per chi le raccogli». Come in realtà non lo sa-

pevi tu, così non lo sa nemmeno lui. Se in lui perdurò la vanità, non venne forsè a mancare in lui la verità? ·Agostino, Discorsi 60, 3

UN SALMO PER IL DESIDERIO DI DIO

Salmo. Di David, quando era nel deserto di Giuda. O Dio, tu sei il mio Dio,

dall'aurora io ti cerco, ha sete di te l'anima 1fl,ia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz'acqua. Così nel santuario ti ho c~ntemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode. Così ti benedirò per. tutta la vita: neltuo nome alzerò le mie mani. Come saziato dai cibi migliori~ con labbra gioiose ti loderà la mia bocca. Quando nel mio letto di te mi ricordo e penso a te nelle veglie notturne, . ·a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia altombra delle tue ali. A te si stringe l'anima mia: la tua destra mi sostiene. Ma quelli che cercano di rovinarmi ' sprofandino sotto terra, siano consegnati in mano alla spada, divengano preda di sciacalli. ·Il re troverà in Dio la sua gioia; si glorièrà chi giura per luz~ · perché ai mentitori verrà chiusa.la bocca (63 [62], 1-12). Cristo dimorerà·in corpi che sono. resi aridi deserti dalla negaziOne di sé e nelle yite prive di piaceri terreni (Massi~o di Torino). I sacrifici e l'adorazione che offriamo a Dio devono essere i migliori che possiamo dargli (Ambrogio). Possiam~ .ricordare Dio e m~ditare su di lui nel modo migliore di notte quand? siamo calmi, pronti al riposo e sollevati dalle

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Salmi 51-150

preoccupazioni del giornò (Giovanni Crisostomo). Preghiamo degnamente quando siamo dimentichi di noi stessi e totalmente assorti nei pensieri di Dio (Filosseno di Mabbug).

25 ·

Un intimo rapporto con Dio

Preparaziope per la dimora di Cristo

· gnore del regno celeste e alla Causa della risurrezione terrena. Massimo di Torino, Discorsi 50a, 4

Dunque Dio ci diede una regola per il digiuno, indicandoci con questo fatto che in tempo di digiuno, come se abi6 10 · Un degno rapporto con Dio tassimo nel deserto, dobbiamo astenerci dai cibi, dai piaceri e dalla donna, ed .· Eva non deve accoppiarsi a noi per non Da' a Dio ciò che hai di meglio distoglierci daU' osservanza della castità -Abbian:i.o parlato dei . primogeniti, con la sua insinuante persuasione. Infatoccupiamoci anche del grasso,· di cui asti, in un certo senso, sembra che abiti nel · sai pàrla David, dicendo: Come di adipe e de.s erto chi in tempo di Quaresima didi pinguedine sia riempita la mia anima; e giuna e si mantiene casto. Certamente il prima, con l'espressione: Si faccia pingue corpo del cristiano è una specie.di deser·il tuo olocausto (Sai 18, 4), insegna che il · . to quando non si)riempie di cibi, non si . sacrificio gradito è quello ping~e, pasciuinonda di bevande, ma si trascura nello to,·che viene ingrassato, per così dire, con . squallore di una fame che dissecc.a. Deil pascolo .della fede e della devozione e serto, ripeto, è il nostro corpo quando ·con il ricco alimènto della parola·celeste. la carne deperisce per l'astinenza, per la Spesso . chiamiamo pingue un'opera per . sete .si stende un pallore e per il disprezfar intendere che è difficile·e impegnatizo di ciò che è materiale-l'aspetto di tutva, e opima è detta quella vittima che non to l'uomo appare trascurato. Cri.sto Sisia né gracile né esile. Quindi ' anche un .g nore abita il deserto del ·nostro corpo, . sacrificio a ragione lo chiamiamo pingue ._·quando trova la ·nostra terra squallida quando lo vogliamo definire opimo. Anper la fame e arida per la sete> conforme zi, come riprova, abbiamo anche il fatto a ciò che dice il profeta David: Come in che le vacche grasse dall'interpretazione una terra inaccessibile e senz'acqua, così profetica furono paragonate ad anrii di nel santuario ti sono apparso. Altrimen- ' . abbondan~a (cf. Gen 41, 26). ti, infatti, non possiamo apparire a lui Ambrogio, nel santuario, se la terra del nostro cor- · Caino e Abelè 2, 5, 17 J?O non sarà deserta dai piaceri mondani, inaccessibile alle concupiscenze diaboli- che senza l'acqua di libidinos~ attratRicordate sempre Dio tive. Allora il salvatore, abitando questo deserto del ·nostro corpo, vince in esso Da dove ci può venire questà dimentutti gli intrighi diabolici e lo fa Sl1:a diticanza della cattiveria? Dal ricordo dei . ·mora appartata e siCura .dai pensieri del benefici di Dio; se continuamente ci rimondo, affinché noi in seguito, ponen- · corderemo di Dio, non saremo più capaci di ricordarci dei vizL Dice infatti: Se mi doci dentro noi stessi come in un deserricorderò di te sul mio giaciglio, fin dall'at-· to, non guardiamo che il cielo e la. terra, · cioè non pensiamo ad altro se non al Siba mediter'ò su di te: Bisogna dunque ti-

e

Un salmo per il desiderio di Dio (63 [62), 1-12)

cardarsi sempre di Dio, ma specialmente nelle ore libere, quando la nostra mente con calma può esaminare e giudicare se stessa, ricordando con precisione ciò che ha fatto. Infatti, se ci pensiamo durante il giorno, arrivano poi tanti altri pensieri e preoccupazioni che di ~uovo ne disperdono il ricordo. Invece dobbiamo ricordarcene di notte, quando l'anima è in pace e riposata, quando si trova nel porto e nella serenità. Ciò che·dite nei vostri cuor~ vi muova a compunzione nei vostri letti (Sal 4, 5). CertO, bisognerebbe ricordarsene anche di giorno; ma siccome siete sempre occupati e distratti dalle faccende della yita,· almeno quando riposate nel vostro letto, .ricordatevi di Dio; e di buon ~attino meditate su di lui. Giovanni.Crisostomo, Omelie sulla Lettera agli Ebrei 14, 9

-· Elementi ·di degna .preghiera ·una preghiera pura, tale da essere degna di Dio, o discepolo di Dio, non è

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pronunciata per mezzo di -parole composte. Una preghiera degna di Dio consiste in ques.to: che ci si raccolga nella propria mente, distaccati dal mondo intero e che non si leghi la preghiera a nulla segretamente; che ci si ponga interamente a disposizione di Dio e si dimentichi, .durante la preghiera, di tutto ciò che è materiale, inclusa la propria persona e il luogo in cui ci si trovi. Bisogna lasciarsi assorbire segretamente nello spirito di Dio, e ci si deve rivestire di Dio al tempo della preghiera, sia esternamente che interiormente, e accendersi di amore ardente per · lui, completamente immersi nei propri p'ensieri per Dio,. interanien.te frammischiati in tutto ciò che è Dio, · con i movimenti dei propri pensieri soffu~i di prodigiose rimembranz~ di Dio, mentre l'anima è ormai uscita in amore a cercare colui .che essa ama, proprio come David ha detto: La mia anima è uscita dietro di te. Filosseno di Mabbug, · Estratto sulla preghiera

UNA PREGHIERA PER OTTENERE PROTEZIONE

Al maestro del coro. Salmo. Di David. . Ascolta, o Dio~· la voce del mio lamento, dal terrore del nemico proteggi la mia vita .. .Tienimi lontano dal complotto dei malvagi, dal tumulto di chi opera_il male. Affilano la loro lingua coine spada, · scagliano come frecce parole amare per colpire di nascosto f innocente; lo colpiscono alfimprovviso e non h_anno timore. Si ostinanò a fare il male, progettano di nascondere tranelli; dicono: «Chi potrà vederli?».· Tramano delitti: attuano le trame che hanno ordito; l'intimo ·dell'uomo e il suo cuore: un abisso! Ma Dio li colpisce con le sue frecce: altimprovvz'so sono feriti, . la lòro stessa lingua li manderà in rovina, . chiunquej al vederli: scuoterà la testa. . Allora ognuno sarà preso da timore, annuncerà lé opere di Dio · e saprà discernere il suo agire. Il giusto gioirà nel Signore e riporrà in lui la sua speranza_: si glorieranno tutti i retti di cuore (64 [63], l-11). .

.

Ci sono specie buone e cattive di timore, ma il timore· di Dio è uri timore divino e buono; che ci sostiene contro i nostri nemici spirituali (Basilio di Cesarea). In questa vita proviamo gfoia iri Dio per mezzo della fede, ma infine la nostra gioia si realizzerà totalmente · quàndo vedremo Dio come è veramente (Agostino).

Una preghiera per ottenere protezion_e (64 [63), 1-1'1)

3

Paura del nemicò

· La fiducia nel Signore scaccia la paura · Che cosa vuole insegnarci il nostro padre spirituale? Vi insegnerò - dice - il timore de/Signore. Dopo che ha coman. dato dall, alto di temere il Signore e che ci ha mostrato il profitto che ci deriva dal timore, quando .disse: Poiché non mancherà di nulla chi teme il Signore (Sal 34, 10), ora ci insegna anche come imparare il timore di Dio. Infatti, a dire che bisogna star bene, è capace chiunque, anche un ignorante. Ma dire come si può acquistare la salute è proprio di uno "che già conosce r arte ·medica. Non ogni timore è buoQo e salutare; nqn lo è per esempio .il · timore.del nemico, che il profeta si augura non penetri nella sua anima. Libera ·la mia anima dal timore del nemico. È timo-· re del nemico quello chè produce in .noi ' paura della morte, quello che ci fa trema. te davanti alla presunta grandezza degli uomini. Come potrà uno che nutre tali- timori, al niomento del martirio, resistere al peccato. fino a morire e pagare il suo debito al Signore, che è morto e resuscitato per noi? Ma colui che è preda dei demoni nutre in se stesso il timore del ne.mico. Insomma, un tale timore appare un tùrbamento creato dall,incredulità. Infatti nessuno, se sa di avere un valido aiuto, teme chi tenta di sconvolgerlo. Basilio di Cesarea, Omelie sui Salmi 16, 8

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Gioite nel Signore

Ilgiusto ·gio~sce nel Signore Il giusto gioirà nel Signore e riporrà in lui la sua speranza e tutti i retti di cuore ne trarranno gioia. Così abbiamo cantato con la voce, così col cuore. Sono la coscienza e la lingua cristiana che dicono a Dio queste . parole. Il giusto gioirà non per le cose del mondo, ma nel Signore. In un. altro passo è detto: Una luce si è levata per il giusto e una gioia per i retti di cuore (Sal 96, 11). Certo vorrai sapere da che nasce questa gioia. Qui vien detto: Il giusto gioirà nel Signore. E ancora in un altro luogo: Cerca

nel Signore la gioia edegli esaudirà i desideri dd tuo cuore (Sal 36, 4). Che cosa ci viene proclamato? Che cosa donato? Che cosa ordinato? Che cosa dato? Che godiamo nel Signore. Ma chi potrà gioire di una · cosa·che non vede? Forse che il.Signore lo vediamo? Lo possediamo solo nella promessa, ma per. adesso camminiamo nella fede (2 Cor 5, 7), perché finché abitiamo

nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore (2 Cor 5, 6). NellaJede e non nella visione. Quando sarà nella visione? Quando si compirà quello di cui parla Giovanni: Carissimi: .noi siamo figli di Dio)· ma ciò che

saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo che quando egli si sarà manifestato noi ·saremo simili a luz: perchi lo vedremo così come egli è (1 Gv 3, 2). Allora grande e perfetta sarà la gioia, allora pienezza di gaudio, dove.non ci allatta p~ù la speranza ina ci nutre il possesso, (cf. 1Cor3, 2). . Agostino,. Discorsi 21, 1

LODE PER LA GRANDE BONTÀ DI DIO

Al maestro del coro. Salmo. Di David. Canto. Per te il silenzio è lode, o Dio, in Sian, a te si sciolgono i voti. A te, che ascolti .la preghiera, viene ogni mortale. . Pesano su di noi' le nostre colpe, .ma tu perdoni i nostri aelitti. Beato chi hai scelto perché ti stia vicino: abiterà nei tuoi atri. Ci sazieremo-dei beni della tua ca~a) delle cose sacre del tuo tempio. Con i prodigi della tua git(stizia, · tu ci riSpondt~ o Dio, nostra salvezza, . fiducià degli estremi confini della _terra e dei mari più lontani. . Tu rendi saldi i monti con la tua/orza) cinto di potenza. Tu plachi il fragore del mare, il fragore dei suoiflutt~ il tumulto dei popoli. . Gli abitanti degli estremi confini sono presi da tif(tore davanti ai tuoi segni: tu fai gridare di gioia . le soglie dell'orierite e del!'occidente. Tu visiti la terra e·la disseti: · -la ricolmi di ricchezze, , Il fiume di Dio è gonfio di acque; tu prepari il frumento per gli uomini. Cosi' prepari la terra: ·. ne irrighi i solchi: _ne spiani le zoller . la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.

Lode per la grande bontà di Dio (65 [64], 1-Ì4)

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Coroni l'anno con i tuoi benefici~ . i tuoi solchi stillano abbondanza. Stillano i pascoli del deserto · ·e le colline si cingono di esultanza. I prati si coprono di gregg~ le valli si ammantano di messi: gridano e cantano di gioia.' (65 [64] , 1-14). Dio r~ccoglie a sé i suoi fedeli credenti in paradiso, d~ve canterann9 lodi a lui i~ una nuova vita senza sofferenze e senza la corruzione di questo mondo. Chi possiede la bontà di . DiO è .contento in. tutte le circostanze della vita (Ambrogio). F acdamo esperien':?a dei mali . causati dalla siccità e .dalla carestia, poiché Dio visita il mondo per giudicarlo a causa dei nostri peccati (Gregorio Nazianzeno). Dio benedice la.sua gente sia ora nel ciclo degli anni, sia in eterno in cielo ·(Beda il Venerabile). · .

1-5

La grande benedizione di essere scelti.da.Dio

·· Dio, raccoglierà la sua gente attorno . a se L' a.n imo deve ormai staccarsi da que- · sta tortuosità della vita e dalla sozzura di un corpo terreno e tendere a quella divfua assemblea, per quanto sia riservato . ai santi pervenire lassù, dare a Dio la lode .- che, come. abbiamo appreso. dal testo ·profetico, quelli innalzarono accom·pagnandosi con la cetra (cf. Ap 14, 2): Grandi' e mirabili sono le tue oper~, Signore Dio onnipotente, giuste e vere le tue vi'e, re delle genti. Chi non temerà e non ma-: gnificherà il tuo nome, perché tu solo sez'. _santo, perché tutt~ le genti verranno e si prostreranno davanti a te (Ap 15, 3-4) -, vedere anche, Gesù, le tue nozze, nel~ . ..le quali la sposa è condotta dalla terra al . cielo, mentre la gioia universale s' effonde nel canto - a te, infatti, verrà ogni carne-, . non più soggetta al mondo, ma .congiun~ ta alla Spirito, e vedere i talami ornati di bisso, di rose, di·gigli, di corone'. Di'quale altro le nozze sono,ornate così: delle lividure dei confessod, del sangue dei mar-

tiri, dei gigli delle vergini, delle corone, inoltre, dei sacerdoti? Ambrogio, Per la dipartita del fratello 2, 132

Le benedizioni di Dio sono sempre · con noi Che cosa· manca infatti a colui che possiede qµel bene e ha sempre in sé la virtù come compagna e alleata? In quale condizione non è potentissimo? In quale povertà · non è ricco? In quale umiltà di natali non è nobile? In quale inazione non è attivo? In quale debolezza non è vi- · goroso? In quale infermità non è forte? . In qualè riposo di sonno è libero da occupazioni colui che; anche quando ripo. sa, non viene abbandonato dalla propria virtù? In .quale solitudine non è accom- . pagnato colui che. è circondato ·dalla vita beata, vestito dalla grazia, reso nobile dall'abito della gloria?· Infatti non è meno beato quando è in ozio di quando è in azione, né meno glorioso ·quando dormè di quando è sveglio, poiché non è meno sano e intatto quando dorme .di quando sta sveglio. Ma quando può essere consi-

94

Salmi 51-150

derato libero da occupazioni colui la cui · mente è sempre in attività? E quando può essere considerato solo colui che è sempre con quel bene di cui dice il profeta:

èi sazieremo con i beni della tua casa? E quando spregevole colui il cui soggiorno è in cielo (cf. Fil 3, 20)? E quando inde-

era da principio, prima di essere adornata delle sùe bellezze. Tu hai visitato la terra e l'hai inebriata,.nia con una visita cattiva e un'ebbrezza esiziale. Gregorio Nazianzeno, Orazioni 16, 17

gno colui che si conforma a somiglianza

di quello splendido e unico. bene, colui che, anche se debole nelle membra, si innalza grazie alla mente? Affibrogìo, Giqcobbe e la vita beata l, 8, 39

10-12

Le.generose benedizioni di Dio

Lo scopo del male Ma riconosciamo fa causa del male! Perché le coltivazioni inaridirono, i granai arrossirono di vergogna, il pascolo delle greggi venne meno, i frutti della terra si fecero scarsi, i campi non si riempirono di opulenza ma di tristezza? Perché le valli non si colmàrono·di grano, ma di-'· vennero motivo·di pianto? Perché i monti non stillarono dolcez_za·, come in pre_cedenza per i giusti, ma furono privati di ogni bellezza e onore, e al.'contrario ricevettero -la maledizione dei monti di Gelboe13? Tutta la terra tornò ad essere come

13 Cf. 2

Dio ci benedice cori .il bene per tutto l'anno Il fatto che· ciascuna delle tre file portate sùl petto contenga· tre pietre corrisponde al ciclo annu~e, che è diviso in quattro stagioni di tre mesi ciascuna. Ora, nelle Scritture .l'anno interno è definito come il tempo della nostra salvezza, nel .quale ci sforziamo di ottenere la ricompensa eterna: Come testimonia il Salvatore, egli fu mandato in accordo con . il detto di Isaia per predicare l'anno del ·Signore, che noi possiamo accettare, e il giorno della ricompensa (cf. Is 61; 2; Lc4, 19). Anche il Salmista intona a lui un canto concernente lo stesso anno, dicendo:

Tu benedici la corona ·dell'anno con la tua bontà. Infatti, nel tempo attuale, dà agli uomini la bontà della giusta .fede e del.; le buone opere, e nel giorno della ricompensa concederà la corona della benedizione eterna. · Beda·il Venerabile, · Sul tabernacolo 3, 6

S~m 1, 21. Gelboe è il luogo dove Israele fu sconfitto dai Filistei, con la conseguente morte

. di Saul e dei suoi tre figli.

·

·

·

UN SALMO DI LODE . PER LA RISPOSTA DI DIO ALLA PREGHIERA

Al maestro del coro. Canto. Salmo. Acclamate Dio) voi tutti della terra, cantate la gloria del suo nome, dategli gloria con la lode. Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere! Per la grandezza della tua potenza ti lusingano i tuoi nemici. A te si prostri tutta la terra) a te canti inni: canti al tuo nome». Venite e vedete le opere di Dio, ·terribile nel suo agire sugli uomini. · Egli cambiò il mare in terra/erma; passarono à piedi il fiume: per questo in lui esultiamo di gioia. Con la sua forza domina in eterno) . il_suo occhio scruta le genti:· . contro di lui non si sollevino i ribelli. _ - Popoli) benedite il nostro Dio) fate risuonare la voce della sua lode; ·è lui che ci mantiene fra i viventi e non.ha lasciato vacillare i nostri piedi. O Dio) tu ci hai messi alla prova; ci hai purificati come si purifica l'argento. Ci hai/atto cadere in un agguato) hai stretto i nostri fianchi in ùna morsa;' Hai /atto cavalcare uomini sopra le nostre teste; siamo passati per il fuoco e per l'acqua, poi ci hai fatto uscire verso l'abbondanza. Entrerò nella tua casa con olocausti: a te scioglierò i miei voti: pronunciati dalle mie labbra)

96

Salmi 51-150

promessi dalla mia bocca nel momento delf angoscia.· Ti offrirò grassi an/mali in olocausto con il/umo odoroso di arieti: ti immolerò tori e capri. Venite) aséoltate) voi iutti che temete Dio) e narrerò quanto per·me·ha fatto. A lui gridai con la mia bocca) lo esaltai con la mia lingua. Se nel mio cuore avessi cercato il male) ·il Signore non mi avrebbe ascoltato. Ma Dio ha ascoltato) si è fatto attento alla voce della mia preghiera. Sia benedetto Dio) che non ha respinto la mia preghiera) . non mi ha negato la sua mùeriçordia (66 [65], ~-20). Per comprendere correttamente la parola di Diò è necessario comprendere le figure del ·discorso e come vengano usate .(Agostino). Come Dio ha salvato gli Israeliti aprendo il Mar Rosso e distruggendo il Faraone e il suo esercito, così salva chi crede.in Crisfo e distrugge Satana (Teodoreto di Cirro). Le tentazioni sopraffanno e distruggono alcuni, ma altri li temprano spiritualmente,- e ad essi Dio garantisce la liberazione (Cirillo di Gerusalemme). Dio consente che subiamo le tentazioni, ma poi ci libera da esse (Atanasio): Si deve avere grande cura nell'osservare le leggi d~ Dio, perché se falliamo nell'obbedirle, non solo perdiamo una grande ricompensa, incorriamo anche in una punizione (Basilio di Cesarea). Tutte le promesse fatte a Dio, anche quelle fatte in momenti di grave difficolta, devono essere mantenute . e mantenute con puntualità (Fulgenzio di Ruspe).

ma

Comprendere il linguaggio e la sim. balogia

4· 6

Figure del discorso

quanto mai chiare, afferma: Uno dice d'a-

vere la fede. Se costui'non ha le opere, potrà forse la fede portarlo a salvezza? (Gc 2, 14). Ma anche il Dottore delle genti osservava che a causa di quei disordini era scesa l'ira . di Dio sui figli i.nfedeli; -e, affermando che

Dopo aver elencato i mali di cui so- . pra, Paolo soggiunge: Fu per queste [aberanche voi un. tempo vi camminavate e con~ razioni] che venne l'ira di Dio sui figli delduc.evate una vita immersa· negli ·stessi vizi l'incredulifà (Col · 3·, · 6). ·È un ·salutare (Col 3, 7), fascia sufficiertterriente intendespavento che vuole incutere, .perché, di- . .r e che adesso non ci vivevano più. Erano venuti credenti, non pensassero the per infatti morti ai vizi e la loro vita di adesso la sola loro fede potessero salvarsi se avesera nascosta con· Cristo in Dio. Non vive- · .s ero seguitato a vivere.nei vizi di prima. . vano piÌl, dunque, nei vizi; eppure dà lo. ro il comando di mortificarli. È segno che Contro una tale interpretazione protesta l'apostolo Giacomo quando, con ·parole· . mentre es~i, . le persone, non vivevano nel

Un salmo di lode per la risposta di Dio alla preghiera (66 [65], 1-20)

· vizio, i moti viziosi erano ancora in vita, come ho precisato or ora. Si menzionano le membra, ma in realtà si trattava dei vizi che albergano nelle membra, in forza di quella figura retorica che nomina il contenente per il contenuto. Come quando, ad esempio, si dice: «Ne parla tutta la piazza», che vuol dire: «Ne parla tutta la gen- . te che è in piazza». E nel Salmo, per la stessa locuzione figurata, si canta: Ti adori tutta la terra. Vale a dire: Tutti gli uomini che sono sUlla terra. Agostino, La continenza 14, 30

Salvezza per mezzo dell'acqua Poi [$immaco14] descriye brevemen, : te ciò che fu fatto anticamente. Trasforma il mare in terra asàutta; attraverseranno il fiume a piedi. Qui il tempo è stato

èambiato: ha parlato del passato come fu~ turo, mentre gli altri hanno mantenuto il tempo rispetto a Simmaco: Ha trasformato z'l mare in terra. asciutta; attraversarono il fiume a piedi. Questo è il Dio, sta dicen-

do, èhe ci garantirà anche la salvezza, e che anticamente divise il mare e il fiume, . · e invitò i nostri progenitori ad attraver~ sare senza rischio, ~accorda alle nazioni l'attraversamento che compiono quando, per mezzo del lavacro della. rigenerazio- ne, sono riformati. In altre pàrole, come a quel tempo per mano del potente Mosè divise il Mar Rosso in questo punto [ ... ] così anche ora per mezzo delle ma~i dei sacerd,oti rinnova coloro che credono in ·. ··Cristo, mentre sommerge simbolicamente il Faraone con i suoi carri - cioè il diavolo con i suoi (gli. iniziati sanno cosa voglio dire). Teodòreto di Cirro, Commento sui Salmi 66, 4

14

10 12 -

97

Liberazione dalle tentazioni

Riconoscenti per la liberazione ·. E non ffindurre in tentazione, Signo-

re. C'insegna forse il Signore a pregare di · non essere mai tentati? Perché dice altrove: .I}uomo non tentato non. è provato e di . nuovo: Considerate fratelli suprema gioia, quando cadete in diverse tentazioni (Gc 1, 2). Però entrare in tentazione non è far:. si.sommergere dalla tentazione. Infatti la tentazione sembra come un torrente di difficile passaggio. Alcuni che nelle tentazioni non si lasciano sommergere, l' attra. versano. Sono bravi nuotatori che non si fanno trascinare dal torrente. Gli altri che tali non sono, entrati ne vengono sommersi. Così, ad esempio, Giuda, entrato nella tentazione dell'avarizia, non la superò, ma, sommerso materialmente e spiritualmente, si impiccò. Pietro entrò nella tentazione di rinnegamento, ma, superandola, non ne fu sommerso. Attraversò il torrente con coraggio e non ne fu trascinato .. Senti ancora in un altro passo il coro di santi perfetti, che ringrazia di essere scampato alla tentazione. Tu ci hai provato, o Dio, come l'argento ci passasti al fuoco. Tu ci hai spinto nella rete, tu hai posto sulle nostre spalle le sofferenze; tu hai fatto passare gli uomini sulle nostre teste. Abbia.mo attraversato il fuoco e !'acqua e· ci hai sospinto verso il refrigerio. Vedi· che

parlano della loro traversata senza essere · andati a fondo? E tu ci hai sospinto nel refrigerio. Entrare nel refrigerio è essere liberato dalla tentazione. Cirillo di Gerusalemme, Catechesi ai misteri 5, 17

Autore di una traduzione greca dell'Antico Testamento.

Salmi 51-150

98

Dio ·ci aiuta nel momento ·della sofferenza E · sebbene l'ingresso sia diritto e stretto, una volta dentro vediamo un vasto spazio senza limiti, più grande di ogni · altro luogo. Questo ci è stato detto da testimoni oculari ed eredi. Parlano ·delle loro_ prove e sofferenze: Hai posto affiizioni davanti a noi, ma poi aggiungono: Ci hai portati in un luogo spazioso - e: Ci hai dato spazio nella nostra sofferenza (Sa! · 4, 2). Atanasio, Lettere festa/i 9

· 13 · 14

Dobbiarr/o mantenere i nostri ob- . blighi verso Dio

Conseguenze dell'infrazione della legge di Dio · Se richiedi una prova dall'Antico Testamento al fine di .conVincerti che il giudizio di Dio avviene in questo modo, Mo. sè dice: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore e la mente e la forza ·(Dt 6, 5), e: Amerai il prossimo.çome te stesso (Lv 19, .18; Mt 19, 19). A ciò il Signore· aggiunge: Da questi due comandamenti dipendono l'intera legge e i profeti (Mt 22, 40). Anche-l'Apostolo testimonia ciò con le · parole: J.}amore, dunque, è il compimento della legge (Rm 13, 1O).' Inoltre, coloro che ·non osservano questi comandamenti e non compiono gli atti di giustificazione che derivano da essi sono passibili di punizione, come Mosè dichiara nelle parole: Maledetto è chiunque non si conformi a tutto ciò che è scritto in questÒ libro (Dt 27, 2_6). E David dice: Se ho concepito iniquità nel mio cuore, il Signore non mi ascolte. rà. E in un altro passo dice: Là hanno "tremato per il timore· dove non ·c era timore: Dio infatti: ha sparso le ossa di quelli che ti hanno atta_ccato (Sa! 53 , 6). C'è bisogno, 1

1

dunque, di grande diligenza affinché, nel seguire impropriamente .i· comandamenti riguardo i dettagli che abbiamo discusso, .non d troviamo a perdere solo una così grande ricompensa e così benedetta, ma div~ntare anche gli oggetti di una così gra. . ve mmacc1a. Basilio di Cesarea, Il battesimo 2, 8

Le promesse fatte a Dio vanno mantenute Dopo aver parlato del ·tipo di congiungimento che Dio ha concesso, bisogna trattare ora con la massima attenzione di ciò che la vostra devozione abbia volontariamente prestabilito (se devozione poté allora esserci). Infatti, se agli ùomini non è vietato attingere alle cose concesse da ·D io, rton per questo l'uomo non deve rendere ciò çhe ha promesso a Dio, essendo scritto: Renderò a te i miei va.ti: che le mi'e labbra profferiranno. E perché nessuno voles~e ricorrere al pretesto della tribolazione per poter vanificare .la-promessa, né si chiamasse fuori dalla · realtà del voto, qualora avesse detto di essere stato spinto a promettere qualcosa non da libera volontà, ma dalla tribolazione, il beato David insegn.a che a Dio bisogna rendere tutto ·dò che sia stàto promesso anche in circostanze difficili; e dopo aver detto: Renderò a te i miei voti: che le mie labbra profferiranno, seguitando egli aggiunse: ·e la mia bocca si espresse nella mia tribolazione. Anche nel Deuteronomio è scritto: Quando tu abbia fatto un voto a( Signore Dio tuo, non tardare a scioglierlo, perché il Signore Dio te ne chiederebbe conto e tu saresti reo di peccato ..Se invece tu non avrai fatto voto, non ti sarà ascritto alcun peccato. Tu manterrai ciò che è uscito dalle tue labbra e come hai promesso al dio tuo scioglierai li voto che hai.pronunciato con la tua bocca (Dt ·

Un salmo di lode per la risposta di Dio alla preghiera (66 [65], 1-20)

99

. piuttosto che averli/atti e non mantenerli (Qo 5, 3-4).

23, 22-24). E Salomone.dice a sua·volta: Quando tu abbia fatto un voto al Signore non tardare a scioglierlo. Quello che hai promesso, rendilo. È bene non fare voti~

Fulgenzio di Ruspe, · Lettere 1, 11

·'

UNA PREGHIERA IN COMUNE PER LA BENEDIZIONE DI -DIO

Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo. Canto . . Dio abbia pietà di noi e ci benedica} su di noi/accia splendere il suo volto/ perché si conosca sulla terra la.tua via} la tua salvezza fra tutte le genti. Ti lodino i popoli~ o Dio) ti lodino i popoli tutti. Gioiscano le nazioni e si rallegrino} perché tu giudichi i popoli con rettitudine) . governi le nazioni sulla terra. Ti lodino i popol~ o Dio} ti lodino i popoli tutti. La terra·ha datà il $UO frutto. Ci benedica Dio) il nostro Dio) ci benedica Dio e lo temano ·tutti i confini della terra (67 [66], 1-8). Il Cristo pre-incarnato si dichiara unica via alla salvezza eterna (Agostino). Un chicco · di frumento seminato è simile ali' opera di redenzione dl. Cristo, che è morto e risorto per produrre uq abbondante·· raccòlto di anime redente (Girolamo). -'· 23 -

Si conosca sulla terra la tua via

si ordinò di uscire dalla propria terra, dal proprio.clan, dalla casa di suo padre per accogliere le promesse. Da lui si sarebbe Cristo è l'unica via alla salvezza propagata la discendenza .ordinata al fiQuesta, ripeto, _è la via aperta a tutne per mezzo dei santi angeli in mano al ti per la liberazione dei eredenti. In pro- · .Mediatore (cf. Gal 3, 19), nel quale fosposito ·Abramo, uomo di fede, ricevètte sè la via aperta a tutti per la liberazione. .i} responso di Dio: Nella tua discenden-· delP anima, cioè concessa a tutti i popoli . za saranno benedetti tutti i popoli (Gen · (Gen 12, 1). Egli stesso, 'liberato per pri22, 18). Egli era caldeò di stirpe; ma gli-. . mo dalle superstizi0ni ·dei Caldei15 , ado15

Cf. La città di Dio 16, 12. ·

Una preghiera in comune per la benedizione di Dio (67 [66], 1-8)

101

rò, seguendolo, un solo vero Dio e crefrutto: ciò che ha perduto ·n el paradiso, lo dette fedelmente a queste sue promesse. · ha ritrovato· nel Figlio. La terra ha dato il Questa è la via aperta a tutti. Di essa nel suo frutto. Anzitutto ha dato il fiore. Di~ libro ispirato è stato detto: Dio abbia pie- . ce nel Cantico dei Cantici: Io sono un fiotà di rioi e ci benedicaJ faccia risplendere il re del campo e un .giglio delle convalli (Ct -· suo volto sopra di noi affinché conosciamo 2, 1). Ecco, questo fiore è ·diventato frutla tua via in terra e la tua salvezza in tutti to perché noi lo mangiassimo, perché ci i popoli. Per questo, tanto tempo dopo, il sfamassimo delle sue carni. Volete sapere Salvatore, presa la carne dalla discendenche cos'~ questo frutto? Colui che è verza di Abramo, diceva di se stesso: Io sono gine dalla Vergine, Signore dalla schiava, la viaJ la verità e la vita (Gv 14, 6). Dio da creatura umana, Figlio della MaAgostino, dre, frutto dalla terra. Notate che cosa diLa città di Dio 10,32, 2 ce il frutto .in persona: Se il grano di fru-

· 7

Dio ha benedetto la terra e i suoi ahi- · tanti

mento non cade in terra e non .muore, non può portare molti frutti. La terra ha dato il suo frutto (Cv 12, 24), ha dato il grano di frumento: per il fatto che il grano di frumento è caduto in .terra ed è mor-

to, ecco che per questo porta molti frutti. Si è moltiplicato nella spiga: quel che era· caduto solo, è risuscitato insieme a molLa terra ha dato il suo frutto. La terra, . ti. Infatti il grano di frumento è caduto in santa Maria,·dalla nostra terra, dal nostro seme, da questa melma, da questo fango, · terra, .e si è alzata una messe abbondant~. da Adamo. Sei terra tornerai alla terra Girolamo, .(Gen 3., .19). Questa terra ha dato il suo Omelie sui Salmi 6.

Una messe abbondante

e

UNA LITURGIA PROCESSIONALE

Al maestro del coro. D.i David. ·Salmo. Canto. Sorga Dio e siano dispersi i suoi n~mici e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano. Come si dissolve il /umo, tu li dissolvi> . come si scioglie la cera difronte al/uoco, periscono i malvagi davanti a Dio. I giusti invece si rallegrano, esultano davanti a Dio e cantano di gioia. Cantate a Dio, inneggiate al suo nome, appianate la strada a colui che cavalca le nubi: Signore è il suo nome, · · esultate davanti a lui. · Padre degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa d/mora. A chi è solo} Dio fa abitare una casa, fa uscirè.con gioia i prigionieri. Solo i ribell{dimorano in arida terra. O Dio} quando uscivi davanti al tuo popolo, quando camminavi per il deserto, tremò la terra; i cieli stillarono davanti a Dio, quello del Sinai: · davànti a Dio, il Dio d'Israele. Pioggia abbondante hai riversato, o Dio, la tua esausta eredità .tu-hai consolidato e in essa ha abitato il tuo popolo, in quella che, nella tua bontà} hai·reso sicura per il povero, o Dio. Il Signore annuncia una notizia, grancf,e schiera sono le messaggere di vittor.ia: «Fuggono, fuggono i re degli eserciti!

Una liturgia processionale (68 [67], 1-17)

103

Nel campo, presso la casa,-ci si dù;ide la pre,da. Non restate a dormire nei recinti.' Splendono d'argento le ali della colomba, diriflessi d'oro le sue piume». Quando l'Onnipotente là disperdeva i re, allora nevicava sul Salmon. Montagna eccelsa è il monte d.i Basan, montagna dalle alte cim-e è il monte di Bdsan. Perché invidiate, montagne dalle alte cime~ _ la montagna che Dio ha desiderato per sua dimora? Il Signore l'abiterà per sempre (68 [67], 1-17). I peccatori periranno in presenza di Dio, come il fumo si disperde ali' aria aperta e la cera fonde con il calore (Cassiodòro). Come Dio ha promesso nei Salmi, i nemici del Vangelo falliranno e quelli che proclamano la verità saranno ammirati da chi ha una mente .solida (Giovanni Damasceno). Se uno assiste gli orfani, le vedove e i bisognosi, sarà ricompensato'; il suo amore per la vera·sapienza si approfondirà e.glorificherà Dio (Giovanni Crisostomo). Già nei Salmi lo Spirito Santo ~nnuncia che Dio farà sì chè tutti i membri della Chiesa siano d'i un'unica idea (Cipriano). Il comportamento delle creature nel mondo animale fornisce un esempio di come Dio desideri che gli uomini vivano in armonia e con rispetto degli uni per . ·gli altri (Basilio di Cesarea). La preghiera privata è consentita, ma la preghiera in comune è superiore (Niceta di Remesiana). Il tremare della terra e le gocce di rugiada dal cielo alla presenza di Dio sono preannunci del terremoto al tempo della crocifissione di Cristo e del piovere della grazia di Dio sulla terra (T~odoreto di Cirro). Nella loro letteratura gli autori greci paganì riecheggiano la verità riguardo il potere di Dio come testimoniato nella Sacra Scrittura (Clemente Alessandrii:io). Lo Spirito Santo ·è la pioggia misericordiosa che Dio manda sul suo popolo per purificarlo e dotarlo del dono 'della profezia (Ambrogio). Come Dio fece piovere la manna nel deserto,. così fece.piovere la legge di M-0sè,sul Sinai (Girala- · -mo). Come una pioggia abbondante Dio ci concede la sua grazia: è il dol).o gratuito di un Dio benevolente e non è data iri base ai meriti umàni (Agostino). Se i cristiani e i pagani hanno proclamato la stessa verità riguardo Dio, solo la predicazione della Scrittura potrà essere veramente efficace, perché la predicazione cristiana è autorizzata da Dio (Origene).

37 ·

Come deve vivere il popolo di Dio

I peccatori sono paragonati al fumo e alla cera · Come il fumo svanisce, così svaniscano; come là cera si scioglie davanti al fuoco, così i peccatori periscano alla presenza . di Dio. In questi due versi la punizione dei peccatori è predetta per mezzo di due immagini. Il fumo è una massa scura

e densa che si alza dalle fiamme di questo mondo che perisce; più si alza, più diventa sottile nell'aria vuota. I peccatori sono giustamente paragonati ad esso, perché producono dal fuoco della loro malvagità attività fumòse che attravers.o l'azione della superbia si alzano a livelli più alti, ma inevitabilmente svaniscono come fumo nella propria autoesaltazione. Il secondo paragone che li descrive è .il seguente: la cera è una sostanza molle

Salmi 51 -150

104

e malleabile raccolta dai favi -che si scionella prosperità e nella fama agli occhi del glie al calore del fuoco, per· cui la sua s'o.inondo, ma chi è nell'afflizione, chi è nella . difficoltà, chi è.in carcere, chi è complestanza è completamente dissipata.. Questa immagine è appropriata per i malvagi, tamente s~l_o e non puo godere di alcun poiché al giudizio di Dio i peccatori spaconforto. E la compagnia di costoro che riscono alla sua presenza· come la fragi-· devi apprezzare in modo particolare: da essi infatti riceverai molto guadagno e sale cera è consumata dalla vicinanza del fuoco. Osservate che il Salmista .n on dice rai più saggio e farai tut~o a gloria di Dio. · che quelli che sono da .p unire con il fuoco Se bisognerà far visita a qualcuno, tieni eterno possano essere distrutti ora e qui in maggiore considerazione orfani, vedonella loro sostan_za; piuttosto dice che peve e chi vive in tutta semplicità rispetto a · coloro che vivono in ·gloria e fama. E lui riranno alla presenza di Dip, perché non stesso ad· aver detto: Io sono padre -degli otterranno rnai la sua grazia e benevolenza, anche se alcune persone forviate nella . or/ani e giudice delle vedove. E di nuovo: Rendete giustizia alt'orfano e difendete la propria fede abbiano cercato di affermavedova, venite e discutiamo, dice il Sii,"nore re che le otterranno. (Is l, 17-18). Cassiodoro, Esposizioni dei Salmi 67, 3 Giovanni Crisos~om.o, · Istruzioni battesimall 6, 12

Il Vangelo non fìn_irà mai · Quest_e parole furono pronunciate dal profeta riguardo voi, difensori .dell'i. dolatria. Infatti, in un tempo molto breve il vostro luogo non sarà più trovato, ma.proprio come il fumo si disperde e la

cera. fonde vicino ad un fuoco, così anche· voi verrete meno. Ma riguardo la s·apienza divina .del Vang~lo il Signore dice: Il Cielo e la terra pa,~seranno, ma le.mie parole non periranno mai (Mt 24, 35). E di nuo.. vo dice il S~ista: Tu, Signore, hai posto alt'inizio le fondamenta della terra; e i cieli . sono opera _delle tue mani. Essi periranno, ma tu duri> e tutti diventeranno vecchi co. me un abito, e tu li piegherai come una veste, e saranno cambiati: ma tu sei lo stesso e i tuqi anni non finiranno (Sal 102, 26-28). Giovanni Damasceno, Barlaam e ]oasa/32, 295-296

Amore per chi è nell'afflizione Cosa ti dico come esempio? Se per caso tu intendi frequentare qualcuno, non preoccuparti di adulare chi si trova

Unità nella Chiesa · Dunque chi è così scellerato e perfido, chi così accecato dal furore della discordia da credere che si poss~ spèzzare o da osare rompere l'unità di Dio,-la veste del Signore, la Chiesa di Cristo? Nel suo Vangelo · il' Signore ci ammonisce,_ insegnando e ~icendo: E saranno un solo gregge e un solo pastore· (Gv 10, 16). E qualcuno crede .che in un solo luogo possano ~sserci o molti pastori o molte greggi? Lo . stesso apostolo Paolo, sottolineando per noi questa stessa · unità, ci scongiura, ci esorta e ci dice: Vz' scongiuro /ratelh in

nome del Signore nostro Gesù Cristo, che · diciate tutti la stessa cosa e che non vi siano scismi tra voi: anzi che siate uniti in uno" stesso sen.tire e in uno Stesso modo .di pensare (1 Cor l, 10). Di nuovo _afferma: Sopportandovi a vicenda nel!'amore, facendo att~nzione a conservare l1unità dello Spirito nella comunione di pace (Ef 4, 2-3 ). E tu·credi che possa restare in piedi e vivere . chi si allontana dalla Chiesa, chi costrui- . · sce per sé alfre sedi·e differenti dimore, dal momento che è stato detto a colei nel-

Una liturgia processionale (68 [67], 1-17)

la quale era prefigurata la Chiesa: Radu-

nerai tuo padre, tua madre, i tuoi fratelli, tutta la casa di tuo padre presso di te, nel. la tua casa; chiunque uscirà fuori dalla so. glia della tµa cas4, sarà responsabile della sua rovina (Gs 2, 19). Allo s'tesso modo nella legge dell'Esodo il sacramento della Pasqua non potrebbe dare nessun altro precetto, se non quello che in una st~ssa casa si mangi l'agnello che si uccide come prefigurazione del Cristd. Dio parla, dicendo: In una sola èasa mangerete la carne; non la getterete fuori dalla casa (Es 12, 46). Nari si può buttare fuori.la carne di Cristo e le cose sacre del Signore; né per · ·quelli che credono non esista alcun' altra ·casa che la sola Chiesa. Nei Salmi lo Spirito Santo inostra questa casa, questa dimora di pace e di ospitalità, dicendo: Dio ~

èhe fa abitare gli uni agli altri tutti uniti nella ·stessa casa. Nella casa di Dio, nella Chiesa di Cristo abitano tutti uniti e perseverano in concordia e in armonia. Cipriano, L'unità della Chiesa cattolica 8

105

occupare il posto delle altre, ma rimango- · no nei propri confini? Nessun geometra fra loro ha distribuito i luoghi da abita- · re; non sono statè circoscritte entro delle mura, né separate da confini; e spontaneamente viene assegnato a ciascuno ciò che gli conviene. Questo golfo nutre tali specie di pesci, e quello altre specie; ·e quelle che qui sovrabbondano difettano altrove. Nessuna montagna si erge a dividere con le sue ardue vette, nessun fiume ne sbar~a il passaggio, ma vi è una leg- . ge di natura che distribuisce equamente e con giustizia il modo di vita che risponde alla necessità di ciascuno. Basilio di Cesarea, Omelie sull'Esamerone 7, 3

Coloro che dimorano nella casa · di Dio s.o no benedeuì

Ovviamente il tempo per pregare è quello in cui preghiamo tutti. Tu puoi certamente pregare in privato ogniqualvolta e quanto spesso vuoi, ma non perdere la lezione sotto il pretesto della preghiera. Puoi sempre pregare ogni volta Unità e rispetto reciproco che lo desideri, ma non puoi sempre aveSiffatti caratteri il Signore li chiama re una lezione a disposizione. Non pen· lupi rapaci, che si presentano in veste di . sare che vi sia ·poco da guadagnare nell' aagnelli (cf. Mt 7; 15). Fuggi la doppiezscoltare la lezione sacra. Il fatto è che la · za ·e la varietà di questo comportamertpreghiera è potenziata; se la nostra mente _to; segui la verità, la sincerità, la sempliè stata recentemente nutrita con la lettura cità. Il serpente è ingannevole, perciò fu . ed è capace di spaziare fra· i pensieri del- . giusto è sen. condannato a strisciare. le cose divine che ha udito recentem·e nza finzione come erà Giacobbe (cf. Gen . te. La parola del Signore ci assicura che 25, 27). Per questo i/Signore fa abitare in Maria, la sorella di· Marta, scelse la parte una·casa colòro che sono d'animo semplice. migliore quando sedette ai piedi di Gesù, Questo· mare è grande (cf. Gen l, 20-21) ascoltando attentamente la parola di Dio e spazioso: là ·v i sono rettili senza numero, senza un pensiero per sua.sorella (cf. Le animali picco# e grandi (Sal 104, 25). Ep'io, 38-42}. Non dobbiamo meravigliarci, .pure.e'è fra loro un certo ordinamento saquindi, se il diacono con voce. chiara, éopiente e regolato. Perché non vi si trovame un banditore, avverte tutti che, sia che · no soltanto pesci da biasimare, ma ve ne stiano pregando o piegando le ginoc~hia, sono anche degni di essere imitati. Com'è cantando irini o ascoltando lezioni, dèvo-. che le loro specie, una volta spartitosi il . no agire tutti insieme. :Òio ama le persone luogo a loro adatto, non vanno le une· ad .di un tipo solo e, come disse prima, li fa

n

Salmi 51-150

106

abitare nella sua casa. E coloro che abita- · no in questa casa sono proclamati bene~ detti dal Salmo, perché loderanno il Signore per sempre. Niceta di Remesiana,

Il canto liturgico 14

8 14 -

Il potere di Dio e del suo Verbo

I tremori della terra e la rugiada del cielo Quando ti spingesti in mezzo al tuo popolo, o Dio, quando passasti in mezzo al deserto, la terra tremò e i cieli mandarono giù gocce. Simmaco16 ha reso così quest9 passo: O Dio, quando ·andasti davanti al tuo popolo, muovendoti attraverso la terra disabitata, la terra tremò e il cielo mandò giù gocce. Nel punto di passaggio ·attraver-

Ancora il tragico Eschilo, là dove . espone la potenza di Dio, non esita a chiamarlo "altissimo" in questi versi: «Distingui dagli esseri mortali Dio e non credere che egli sia di carne come te. Tu non lo conosci: ·ora appare come fuoco, vampa immane, ora acqua, ora tenebra. E diviene d'aspetto simile a fiere, venti, nuvola, lampo, tuono, pioggia. E lo servono il mare e· Ìe rocce e ogni fonte e raccolta d' acque. E tremano i monti e la terra e il mostruoso abisso marino e gli alti picchi delle montagne, quando li guarda ' l'occhio t~rribile del padrone: poiché onnipotente è la gloria dell'altissimo Dio». Non ti pare che questo testo sia uria pa. rafrasi del versetto: Davanti allà faccia del

so quella terra sterile e disabitata, che non aveva ancora sentito il raggio della luce, hai disturbato la terra e l'hai scossa, e dal cielo hai mandato giù la pioggia della grazia. Ora, in un caso, questo avvenne nel corso della crocifissione: in. quel momento la terra-tremò e le pietre si aprirono (cf. Mt 27, 51), e tutta la terra fu turbata nel ricevere l'impressione che il Creatore di ogni cosa era appeso alla croce; in un altro caso, durante l'ascensione in ciefo: in quel momento la grazia dello.Spirito scese sugli Apostoli, come gocce di rugiad~. Poi, per insegnare ai Giudei più chiaramente chi stesse facendo tutto questo; aggiunse: alla·

presenza del Dio del Sinai: alla presenza del · Dio d'Israele. Colui che apparve ai nostri

sul

progenitori monte Sinai, sta dicendo, è anche colui che scosse la terra al tempo della passione per respingere la nostra follia, e che ci fece dono dello Spirito. . Teodoreto di Cirro,

Commento sui Salmi 68, 6

16 Autore

Perfino i pagani riconoscono il potere di Dio

Signore trema la terra?

·

·

Clemente Alessandrino,

Gli stromati 5, 14

Il potere purificatore e rigenerante·· dello Spirito di-Dio · A mondare non sono stati né Damaso né Pietro né Ambrogio né Gregorio. Noi, infatti-, prestiamo la nostra opera di . ministri, ma il vakfre dei sacramenti dipende da te. Non è opera .della. potenza umana comunicare i beni divini, ma è dono tuo, o Signore,· e del Padre. che ha parlato attraverso i profeti dicendo: Io ef

fonderò il mio Spirito sopra ogni carne, e profetizzeranno i loro figli e le loro figlie (Gl 3, 1). Questa è nella figura «quella ce- ·. . leste rugiada», la «pioggia generosa», come' leggiamo: Mettendo da parte, o Dio, una pz'oggia generosa per la tua eredità. Questo perché.lo Spirito Santo nonèsottomesso· al potere o al diritto d1 un altro, . ma è sign.o re della propria libertà e distri-

di una traduzione greca dell'Antico Testamento nel III secolo.

Una liturgia processionale (68 [67], 1-17)

buisce ogni cosa secondo l'autorità del proprio volere, a ciascuno come gli piace. Ambrogio, Lo Spirito Santo l, 18

La legge di Mosè è rappresentata come una pioggia feconda O Dio, quando uscivi alt~ presenza del tuo popolo. Questo, secondo il senso storico, quando Dio ptecedeva il suo popolo all'uscita dall'Egitto (cf. Es 13, 21). Quando attraversavi il deserto. Dio non sosta nel deserto, ma lo attraversa. La terra tremò, infatti i cièli stillarono davanti al volto di Dio del Sinai. I cieli stillarono: cioè la manna. Sinai si traduce "tentazione". Dio quindi abita in coloro che sono provati, ma vincono; invece non abita in coloro che vivono nel piacere. Al tuo retaggio tu serberai: o Dio, una pioggia spontanea. Parla della legge, che fu data per mezzo di Mosè. E rimase esausto, ma tu lo hai ristorato. La Legge è rimasta esausta perché nessuno riuscì a darle compimento, se non il Signore, il quale disse: Non - sono venuto per abrogare la legge, ma. per darle compimento (Mt 5, 17). Girolamo, Omelie sui Salmi 8

Dio ci mostra liberamente la sua Grazia -Prima di tutto bisognava persuader-ci di quanto fosse grande l'amore di Dio per noi, perché la disperazione non ci impedisse di innalzarci verso di lui (cf. Gv 3, 16; 1 Gv 3, l; Ger 48, 26). Bisognavà _ anche mostrarci in quale stato eravamo quando ci ha amato, affinché inorgoglien- doci dei nostri meriti non ci allontanassimo di più da lui e non diventassimo più deboli nella nostra forza. Così Dio ha agito nei nostri _riguardi in :modo che progredissimo invece per la sua for:la e così

107

la forza della carità trovasse la sua pienezza nella debolezza dell'umiltà. È questo che si esprime nel' Sàlmo in cui si dice: Una pioggia di benefici facesti cadere, o Dio, sulla tua ·eredità; era esausta, tu le rendesti la forza. Questa pioggia benefica non può significare che la grazia, la quale non è data in ricompensa ai nostri meriti ma concessa gratuitamente e per questo si chiama grazia: ce l'ha accordata infatti non perché ne fossimo degni, ma perché così gli è piaciuto. Sapendo questo noi non confideremo in noi stessi e que-:sto significa «essere esausti». Ma Dio ci dà forza, lui che anche all'apostolo Paolo ha detto: Ti basta la mia grazia) perché la forza trionfa nella debolezza (2 Cor 12, 9). Bisognava dunque convincere l'uomo · della grandezza dell'amore di Dio per noi e dello stato in cui eravamo quando ci ha amato; di questa grandezza perché non disperassimo, di questo stato perché non insuperbissimo. Agostino, La Trinità 4, 1, 2

Proclama-re il Verbo di Dio con potenza E le divine Scritture rendono testimonianza tanto all'annuncio della buona novèlla fatto dagli Apostoli quanto a quell~ del Salvatore nostro. David~ a proposito degli Apostoli e forse anche degli evangelisti, dice: Il Signore darà agli evangelizzatori una parola con molta potenza: [egli che è] il re delle potenze del diletto, volendo al tempo stesso insegnarci che l'efficacia· per_suasiva non proviene dalla composizione del -discorso né .dalla pronuncia delle parole né dalla perizia nella scelta delle belle parole, ma dall'elargizione di una potenza divina. È per questo che anche Paolo dice: Vorrò vedere non le parole di quelli che si sono gonfiati: ma la loro potenza. Perché il regno di Dio non consiste in parole ma_ in opere; e altrove:

108

Salmi 51-150

La mia parola e il mio messaggio non ebbero discorsi persuasivi di sapienza) ma conferma di Spirito e di potenza. Ed è a que-

re iri se stessa verace e degnissimR di fe. de, per penetrare nell'anima umana, senza · ilna virtù concessa da Dio a colui che par:. . sta potenza che rendono testimonianza la, e senza una grazia che fiorisca nei suoi Simone e Cleofa con quelle parole: Non detti; ed è solo per dono di Dio che questa ·virtù si trova in quegli uomini la cui paroci ardeva forse il cuore nel petto mentre discorreva con noi sulla strada) quando ci · la risulta efficace. In tal senso si esprime · spiegava le Scritture? (Le 24, 32). · Ora, il profeta nel Salmo 68 (67): Il Signore dapoiché si può parlare anche di una quanrà .la parola a quelli che predicano con mol- · tapotenza. Ora, supponendo che in alcutità maggiore di questa. potenza elargita da Dio a coloro che predicano, noi - ap- . ni punti si trovino a coincidere le idee dei Greci e la nostra dottrina, cert~ esse non plicando le parole di David: Il Signore dapossiedono la medesima forza per attirarà agli evangelizzatòri una parola con molre le anime e conformarle a.tali insegnata potenza - possiamo affermare che gli menti. Ecco la ragione per cui i discepoli · Apostoli avevano molta potenza. di Gesù, uomini ignoranti di fronte alla fiOrigene, losofia greca, .h anno visitato molte regioni Commento al Vangelo di Giovanni della terra, svegliando nei loro uditoti~ se1, 8, 48-50 condo il merito di ciascuno, quelle dispo., sizioni volute dal Verbo; e quegli uditori, secondo l'inclinazione del loro libero arUna predicazione divinamente r~sa bitrio ad accettare il bene, divennero uopiù potente · mini di gran lunga migliori. ' · E la divina Scrittura dice che non è Origene, sufficiente pronunciare una parola, sia pu.Contro Celso 6; 2 I

DAL SINAI A SION

.

.

·.

I carri di Dio sono miriadi: migliaia gli arcieri: il Signore è tra loro, sul Sinai: in santità. Sei salito in alto e hai/atto prigionieri·· -:-:- dagli uomini hai· ricevuto tributi ·. e anche dai ribelli -, perché là tu dimori: Signore Dio! Di giorno in giorno benedetto il Signore: a noi Dio porta la salvezza. · Il nostro Dio è un Dio che salva; · . al Signòre Dio appartengono le porte della morte. S~ Dio schiaccerà il capo dei suoi nemici: la 'testa dai lunghi capelli di chi percorre la via del delitto. Ha detto il Signore:· «Da Basqn ti/arò tornare, li farò tornare dagli abissi del mare, · perché il tuo piede si bagni nel sangue ela lingua dei tuoi cani riceva la sua parte tra i nemici>>. · Appare il tuo corteo, Dio~ · il corteo del mio Dio, del mio ·re, tiel santuario. Precedono i cantori, seguono i suonatori di cetra, insieme a fanciulle che. suonano tamburelli. «Benedite Dio nelle vostre assemblee, . benedite il Signore, voi della comunità d'Israele». · Ecco Beniamino, un piccolo che guida . i capi di Giuda, la loro schiera, · icapi di Zàbulon, i capi di Nèft4li. Mostra, o Dio, la tua forza, · conferma, ·o Dio, .quanto hai fatto per noi! Per il tuo tempio, in Gerusalemme, ·i re ti porteranno doni. . Minaccia.la bestia del canneto, . quel branco di bufali: quel!'esercito di tori: çhe si prostrano a idoli d'argento;

Salmi 51-150

110

-disperdi i popoli che amano la guerra! Verranno i grandi dall'Egitto, tEtiopia tenderà le mani a Dio. Regni della terra, cantate a Dio, cantate inni al Signore, a colui che cavalca nei cieli~ nei cieli eterni. Ecco, fa sentire la sua voce, una voce potente! Riconoscete a Dio la sua ·potenza, · la sua maestà sopra Israele, la sua potenza sopra le nubi. Terribile tu se~ o Dio, nel tuo santuario. È luz: z'l Dio dqsraele, che dà forza e vigore al suo popolo. Sia benedetto Dio! (68 [67], 18-36).. · Il mondo, come un qrro di Dio, è controllato e guidato dalle redini delle leggi ·fisse naturali che D~o ha stabilito per esso (Novaziano). Per prima cosa Dio ci concede lo Spirito Santo·, in modo da poter ricevere la grazia divii1a per mezzo suo (Ambrogio). L'autore ·del Salmò e lapostolo Paolo concordano sul fatto che Dio fa molteplici doni all'umanità, e lo . Spfrito Santo è uno di essi. La vera felicità comincia solo alla morte ed è goduta solo in cieio (Agostino). Cristo, come un'aquila, ci ha strappato a Satana e ci ha dato la salvezza che ci rendé prigionieri della libertà (Massìnio di Torino). Chi fa il male non sfuggirà al giudizio divino, e questo è specialmente vero nel c.aso degli eretici, che riceverànno la giusta ricompensa per il loro sacrilegio (Cassiodoro). Dio sconfiggerà .coloro che diventano suoi nemici a causa della loro tracotanza. Per mezzo della sua grazia e misericordia, Dio renderà i nostri nemici come buoni cani che servono il loro padrone (Agostino}. L'incarnazione di Cristo fu annunciata dai profeti delf Antico Testamento, e gli Israeliti dell'Antico Testaménto, che vivevano secondo 1 la legge di Mosè; erano come persone la cui intelligenza non fosse del tutto sviluppata e il cui culto solo ~steriore (Eusebio di Cesarea). Gli Apostoli sono chiamati fonti perché irrigano il mondo intero con il dolce messaggio del Vangelo (Massimo di Torino). Siamo incapaci · di operare il bene finché Dio non ci consente di farlo (Fulgenzio di Ruspe). La conversione dell'eunuco etiopico viene vista come il compimento diretto della profezia del Salmista (Beda il Venerabile). I cristiani sono abituati ad adorare Dio rivolti a est perché, come dice il Salmista, Crisro ascese all'est e il Giardil_lo dell'Eden era posto a est (Giovanni Damasceno).

18 21 -

I molteplic/ doni di Dio

Le redini _della legge naturale. · Questo, secondo David, è il carro di . Dio. Il carro di' Dio - dice .- ·è moltiplicato dieci.volte mille volte, cioè. è incalcolabi. le, infinito, non misurabile. ·Sotto il giogo della legge n·~lturale che fu data a tutti, alcune cose sono sotto controllo, come se .. \ .

f assero tirate indietro per mezzo di redini, mentre altre sono portate avanti, come se fosser6 mvitate da redini allentate. Il mon-

do, questo carro di Dio e tutto ciò che con-·. tiene, è guidato dagli' angeli (Sal 104, 3-4), . e gli astri. Sebbene i loro movimenti varino - legati, tuttavia, a leggi fisse -vediamo che sono guidati alla lorò·meta secondo il .. tempo che viene loro assegnato. Così possiamo meritatamente esclamare con l'A-

Dal Sinai a Sion (68 [67), 18-36)

postolo, mentre ammiriamo il Creatore e le sue opere: Oh, la profondità delle ric-

chezze della saggezza e della conoscenza di Dio; come inscrutabili sono i suoi giudizi e · come insondabili sono le sue vie. (Rm 11, 33), e il resto del passo. Novaziano,

La Trinità 8, 10-11

Lo _Spirito Santo è uno dei molti doni di Dio . E non mi sfugge che alcuni codici hanno anche nel Vangelo di Luca: Quan-

to più il Padre vostro darà dal cielo ilbuon · dono a coloro che glielo chiedono (Le 11, "13 ). Questo "buon dono" è1a grazia spirituale che il Signore Gesù ha riversato dal cielo dopo che, confitto al. patibolo del. la croce, riportò le spoglie trionfali della . morte sconfitta e, vincitore della morte, · risorse dai morti, così come leggi: Salen-

do in alto portò prigioniera la prigionia, dette agli uomini dei" doni (Ef 4, 8). Ed è ben usato il termine "doni". Come, infatti,·è stato donato il Figlio, a proposito del .quale è stato scritto: Ci è nato un fanciullo, ci è stato donato un figlio (Is 9, 5), così d è stata donata anche la grazia spiritua. _le..E perché esito a dire che ci è stato donato anche lo Spirito Santo, dal momento · che è stato scritto: La grazia di Dio è sta-

ta riversata #ei nostri cuori ad opera dello Spirito Santo che ci è stato donato (Rm 5,

111

dono di Cristo (Ef 4, 7), e per far vedere che questo dono di Cristo è lo Spirito San. to, aggiunge subito: Perciò dice: Ascenden-

do in alto ha condotta .schiava la schiavitù, dette doni agli uomini (E/ 4, 8). Ora tutti · sanno a~sai bene che il Signore Gesù, una volta asceso al cielo, dopo la risurrezione dai morti, ha dato lo Spirito Santo, e che, riempiti di questo Spirito, i credenti si misero a parlare nelle lingue di tutti i popoli. Né dev~ far difficoltà il fatto che abbia detto doni e non dono, perché ciò facendo si richiama alla testimonianza del Salmo in · cui si legge: Tu sei salito in alto, hai condot-

to con te i prigionieri~ hai ricevuto doni negli uomini. Tale.è infatti la lezione di molti codici, in particolare di quelli greci, ed è proprio la traduzione dall'ebraico. "Doni" dice dunque TApostolo, con il Profeta, non "dono". Ma mentre il Profeta dice: hai ricevuto doni negli uomini, l'Apostolo ha preferito dire: Egli ha dato doni agli uomini (Ef 4, 8); affinché questi due testi, l'u. no profetico, l'altro apostolico, m,a'fondati . ambedue sull'autorità della parola divina, rendano il senso in tutta la sua pienezza. ' . Agostino,

La Trinità 15, 19, 34

La vera felicità m1z1a alla nostra morte

Secondo la mentalità dell'Antico Testamento, non sapendo che in esso· erano 5)? Epoiché i cuori umani, ancora prigio- · i segni delle cose future, si aspettava da ·nieri, non potevano riceverlo, prima il SiDio la felicità nella vita presente e cercagnore Gesù portò prigioniera la prigionia, va in questa terra quello che invece Dio in modo da infondere in sentimenti orateneva in serbo per i suoi nel cielo. Egli mai liberi il dono della grazia divina. voleva essere felice quaggiù: ma la feliciAmbrogio, Lo Spirito Santo 1, 66 . ' tà non è di quaggiù. Buona cosa, grande cosa è la felicità! Essa però ha la sua regione. Cristo è venuto dalla regione della felicità, quaggiù però non l'ha trovata Dio offre molti doni al suo popolo neanche lui. Fu schernito, fu insUltato, fu · imprigionato, fu flagellato, fu legato, L'apostolo Paolo dice: A. ciascuno di fu preso a schiaffi., fu oggetto dello schi· nòi è data la grazia secondo la misura del

Salmi 51-150

112

fo degli sputi, fu coronato con le spine, fu appeso su un palo. E in ultimo, la fine del ·Signore) la morte. Sì, è scritto nel Salmo: La fine del Signore) la morte. Come puoi, o servo; cercare la felicità quaggiù, dove anche per il Signore la fine è la morte? Agostino,

Discorsi 19, 4 j

Il png1oniero di Satana ·diventa il prigioniero di Cristo ·· Ma come ce la caviamo, visto che l'aquila spesso rapisce la preda e spesso prende !"altrui? Nemmeno in questo, tuttavia, è diverso il Salvatore. In un certo senso, sottrasse la preda quando portò in cielo l'uomo che prese, dopo averlo.rapito alle fauci dell'inferno, e lo condusse come prigionie. ro in alto, dopo averlo strappato alla pri·gionia,. mentre era se1vo ·del dominio altrui, cioè del potere del demonio, come sta scdtto nel profeta: ·Salendo in·alio condus- ·

se prigìoniera la prigionia) diede doni agli . uomini. Questa affermazione certamente va intesa nel senso che il Signore fece sua prigioniera, strappandola·~ lui, la prigionia dell'uomo che il diavolo aveva assoggettato a sé, e po.t;tò, come dice, la stessa prigionia,. catturata, nell'alto del cielo. L'una · e l'altra prigionia, dunque, vengono chiamate con.un solo vocabofo, ma l'una non è uguale .all'altra. Infatti, meptre la prigionia del diavolo assoggetta alla schiavitù, la · prigioni~· di Cristo restituisce alla libertà. . Massitllo di Torino,

Discorsi 56, 2 . 17

2 2 28 -

Il potere di Dio e del suo Ve_rbo

Gli . eretici non eviteranno la puniz1one '

'

Ma Dio ha infranto le teste dei suòi nemici: di coloro che attraversano teste di capelli nei loro peccati. Per contrastare l'opinione che le male azioni di persone ostinate passeranno senza essere oggetto di vendetta dice:. Ma Dio ha infranto le teste dei suoi nemid, in modo da rendervi cop.sapevoli del fatto che la vendetta cadrà anche sulle tèste degli infedeli e degli ostinati. Le teste dei suoi nemid sono i sostenitori della se., cessione giudaica, ma senza dubbio anché i maestri degli eretici. I Giudei perseguitarono Cristo nelle carne, ma i maestri degli eretici infieriscono più crudelmente çontro di. lui nella sua divinità, se questa affermazione non è sacrilega. Poi viene: coloro che attraversano teste di capèlli, in altre parole, quelli che ce.rcano insignificanti dettagli di ipotesi menzognere, ·così che.sembrano attraversare ed esaminare perfino le chiome della gente. Questo indica i sofismi delle loro sciocche domande, che ignorano cosa sarà utile e in argomentazioni esecrabili cercano ciò che è inessenziale. Poi per dimostrare che le loro ricerche sono vuote ha aggiunto: nei loro peccati. Nel loro caso la meditazione che li ha portati a peccare era ins.ensata; nel loro campo ci sono i manichei17 , i priscillianisti18 , i donatisti19, i montanisti20 e tutti gli altri che si sono inquinati nel cattivo odore dell~ loro .dottrine fangose. . Cassiodor6, Esposizioni dei Salmi 67, 22 '

Il manicheisn:io non è in realtà un'eresia, ma una religione dualistica·di derivazione persiana che . · usa alcune figure ·del cristianesimo in un contesto ,religioso ·di natura nettamente diversa . 18 . PrisciUi.a no è il primo eretico ad e.ssere condannato a morte alla fine del IV secolo. Nella sua dottrina si scorgono un forte ascetismo e chiari riferimenti rrionarchiani nella concezione trinitaria, · mentre l~ contiguità gnostico-manichee non sono mai state dimostrate e appaiOno come Ùna probabile· invenzione dei suoi nemici. · · 19 · . Il donatismo è uno scisma della Chiesa del.Nòrd Africa che si sviluppò ali'indomani della per·secuzione di Diocleziano. I donatisti rifiutavano ogni compromesso con le autorità romane e predica· vano il martiriffvolontado. 20 montanis~o è un'ere~ia del II secolo che annunciava un'imrriine~te fine del mondo.

n

113

Dal Sinai a Sion (68 [67]) 18-36) ·

La superbia deve essere abbattuta Mi chiedi poi il significato della frase che ricorre nel Salmo 67: Ma Dio schiac-

cerà la testa dei suoi nemic~ la cima dei capelli di coloro che camminano nei loro peccati. Mi sembra voglia dire ·semplicemente che Dio schiaccerà la testa dei suoi nemici, che troppo insuperbiscono e troppo si, esaltano nei loro peccati.' Con un'iperbole volle indicare la superbia, che innalza la cresta, incede con tan. ta protervia da dare l'impressione di.cal. pestare, camminando, la cima dei capelli. Agostino,

Lettere 149, 1, 10

La lingua dei cani

roche questo non era accaduto per .merito loro, n;ia per opera di Lui, cioè per sua misericordia e grazia. Agostino, Lettere 149, 1, 10

Profe.Zia dell'incarnazione Penso che in questo passo i capi di Neftali~ nominati dal Profeta, altro non siano che gli Apostoli. Infatti, proprio di là, come ha scritto Matteo, li ha scelti il ·nostro· Salvatore e Signore (cf. Mt 4, 1322). Nel predire la venuta del Dio Logos in mezzo agli uomini e la sua permanenza- nella carne, la Scrittura dice: Furono viste le tue vie) o Dio, ecc. In quanto precursori di questa manifestazione, gli an-. tichi profeti amati da Dio, proclamando 'ecantando inni con il salterio, con i cori, e con ogni tipo di strumento spirituale, avanzavano ... fra fanciulle che suonavano i timpani. Infatti, facendosi avariti nelle assemblee di quelli della circoncisione, i profeti · di Dio predissero fa venuta del Cristo e, mossi dallo Spirito, si rivolsero agli Apostoli.del nostro Salvatore, dicyndo: Nelle assemblee benedite il

Mi chiedi poi spiegazione delle parole scritte nel medesimo Salmo: La lingua . dei ~ani i quali per ·opera di Lui diventano tuoi da nemici che erano. Non sempre i _cani vanno intesi in senso 'cattivo, altri.. mend non verrebbero biasimati dal pro.. .feta Isaia i cani muti, che non sanno abbaiare e hanno voglia di sonnecchiare (cf. Is 56, 10); .sarebbero certo cani degni di lode, se sapessero abbaiare e avessero voSignore Dio) vo_i dalle scaturigini d)Israele. glià di farla guardia. E certo quei trecen«Scaturigini d'Israele» possono essere le to, numero di profondo senso mistico per parole che sono state date a Israele. Per · la lettera çlella croce, che bevvero l'acqua primi infatti ricevettero in consegna le pa- · lambendola come cani (cf. Gdc 7, 7), non role di Dio ,(Rm 3, 2), mediante le quali sarebbero stati scelti per conseguire la· occorreva che anche noi, dopo aver attinvittoria, se non fossero stati il simbolo di to l'acqua, irrigassimo le chiese di Cristo. qualcosa di grande. I buoni cani vegliano Con l'espressione «fanciulle ~he suonae abbaiano a difesa della casa e del padrovano i timpani» allude a coloro che un ne, del gregge e del pastore. Infine anche tempo vivevano neUà più assoluta mate.nel nostro Sàlmo, fra.le lodi della Chiesa,. rialità, secondo la legge di Mosè: le chiaespresse in forma profetica, è ricordata la . ina "fanciulle"' a motivo della loro giovalingua dei cani, ma non si parla di denti. ne età e per lo sviluppo incompleto deUa Il Salmista, dunque, dice: Dei cani tuoi da loro mente, mentre dice che suonavano i ·timpani a motivo del c~lto materiale da nemici, cioè che da nemici diventano cani tuoi e abbaiano per te, mentre prima . esse praticato. · incrudelivano contro di te. Aggiunse poi: Eusebio di Cesarea, · Dimostrazione evangelica 9, 9, 2-5 per opera di Lui, affinché essi intendesse·-

114

Salmi 51-150

Gli Apostoli sono le fonti d'Israele Dopo Mirra, dunque, il popolo d'Israele giunse a dodid fontane (cf..Nm 33, 9). Leggiamo nel profeta: Benedite ilSignore dalle fonti .d'Israele. Il Signore è Cristo, che non viene benedetto se non per bocca degli Apostoli e mediante la loro dottrina. Devono essere chiamati fonti gli Apostoli che, come fonti purissime, sovrabbondano della grazia della predicazione dopo l'amarezza della Legge, cori la sapienza delle loro vene distillano la dolce bevanda del sacramento. E rion bisogna meravigliarsi se è dolce la bevanda delle fonti, tra le quali.cresce il cibo più dolce fornito dalle palme. Gli Apostoli dunque· sono fonti, perché con il fiume del loro in-. segnamento irrigarono la faccia di tutta.la terra e ai popoli pagani affaticati offrirono la bevanda del mistero divino. Direi _poi che le settanta palme cresciute ·presso le fonti apostoliche sono quei settanta disce:. · poli che, in subordine agli Apostoli, sono inviati dal Signore per la salvezza degli uomini, di cui I'evangelista Luca, scrivendone, afferma che furono mandati a due a due (cf. Le 10, 1), poiché davvero come palme, ritornando con gioia dopo essersi presa cura degli uomini, si gloriano da.vanti al Signore che anche i demoni erano stati loro soggetti (cf. Le 10, 17). Giusta~ mente, dunque, sono paragonati a palme, poiché, ripòrtando in. premio la palma, riuscirono vittoriosi sul demonio.

e,

Massimo di Torino,

Discorsi 68, 4

29 34 -

Virtù e lode

Dio ci consente di volere e di compiere il bene Sappiamo pertanto che sia la volontà che la capacità qi fare il bene vengono da Dio . .David è completamente d'accordo

con questo, mostrando che per mezzo del comando della generosità divina la grazia di una buona volontà è garantita: I nostri

passi sono resi stabt'li dal Signore quando si rallegra del nostro cammino (Sa! 3 7, 23). Non abbiamo opere buone in noi, a meno che non vengano da Dio, e testimonia. mo che tutto è compiuto in Dio dicendo:

Mostracila tua/orza, o Dio, come hai/atto · per noi in precedenza. E in un altro passo: Con Dio agiremo valorosamente (Sa! 60, 14), cioè compiremo l'opera di virtù. Fulgenzio di Ruspe, Lettera a Monimo 1; 9, 1.

Il vangelo è proclamato ai Gentili Alzati e mettùi in cammino verso il mezzogiorno (At s; 26). Ben a ragione vie~ ne cercato, trovato, purificato a mezzogiorno colui che, ardençlo di devozione nel petto, ha .meritatò di essere consacra.to a Dio come primizia delle genti pagane; in lui si realizza nel modo più specifico il detto del Salmistçi: Accorre l'etiope e

a Dio innalza le mani. Beda il Venerabile,

Esposizione e revisione degli Atti degli Apostoli 8, 26a

Lodate Dio per la sua bontà Quindi, poiché Dio e luce intellettuale (cf. 1 Gv 1, ·5) e poiché Cristo è chiamato nelle Scritture sole di .giustizia e Oriente (Le l; 78), occorre dedicargli l'Oriente per la venerazione, Infatti bisogna dedicare ogni cosa bella a Dio, dal quale ogni cosa è resa buona. ,Anche il divino David dice: çieli della terra, cantate a Dio,

cantate inni al Signore, che cavalca sul cielo dei ciel~ ad Oriente. .E ancora la Scrittura dice: Dio piantò un giardino zn Eden, ad Oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato; ma poi lo scacciò dopo che aveva trasgredito, e lo /~ce abitare di fronte al

Dal Sinai a Sion (68 [67}, 18-36)

· giardino delle delz'zie (Gen 2, 8; 3, 24), cioè ad Occidente. Perciò noi veneriamo Dio · desiderando l'antica patria e volgendo gli .occhi ad essa. E la tenda di Mosè aveva il velo e il propiziatorio ad Oriente (cf. Lv 16, 14). La tribù di Giuda, come più onorevole, si accampava ad Oriente (cf. Nm 2, 3; Ez 44, 1-2). Invece il Signore, quando era in croce, guardava verso Occidente e così noi prestiamo venerazione vol.: gendo lo sguardo verso di lui. Mentre eta ·assunto in alto fu portato verso Oriente, e

così gli Apostoli lo venerarono; e così egli verrà nel modo con cui ·fu visto andare in cielo (cf. At l, 11), come il Signore stesso disse: Come la folgore viene da Oriente e

brilla fino ad Occzdente, cosi' sarà la venuta del Figlio dell'uomo (Mt.24, 27). E quindi noi aspettandolo prestiamo venerazione verso Oriente. Questa è la tradizione non scritta degli Apostoli: infatti molte cose essi ci hanno tramandato senza scriverle. Giovanni Damasceno, La fede ortodossa 4, 12

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115

UN'INVOCAZIONE DI MISERICORDIA

Al maestro del coro. Su «I gigli». Di David. Salvam~

o Dio: ·l'acqua mi giunge alla gòla. Affondo in un abisso difango, non ho nessun sostegno,· , sono caduto in acque profonde e la corrente mi travolge. . Sono sfinito dal gridare, la mia gola è riarsa; i miei occhi si consumano nel!'attesa del mio Dio: Sono più numerosi dei capelli del mio capo quelli èhe mi odiano senza ragione. · · Sono.potenti quelli eh.e mi vogliono distruggere, i miei nemici bugiardi: quanto non ho rubato, dovrei/orse restituirlo? . Dio,. tu conosci la mia stoltezza e i.miei errori non ti sono nascosti. Chi spera in te, per colpa mia non sia confuso, Sìgnore, Dio degli eserciti> p.er causa mia non si vergognl chiti cerca, Dio d'lsraele . . Per te io sopporto l'insulto ·, e la vergogna mi cop~e la faccia; sono div~ntato un estraneo ai miei fratelli~ uno straniero per i figli di.mia madre. Perché mi divora lo zelo per la tua casa, gli insulti di chi ti insulta rù;adono su di me. Piangevo·su di me nel digiuno, · ma sono stato insultato. . Ha' indossato come vestito un sacco.

Un'invocazione di misericordia (69 [68), 1-20)

117

e sono diventato per loro ·oggetto di scherno. Sparlavano di me quanti sedevano alla porta, gli. ubriachi mi deridevano. Ma io rivolgo a te la mia preghiera, Signore, nel tempo della benevolenza. O Dio, nella tua grande bontà, rispondim~ nella fedeltà della tua salvezza. Liberami dal fango, perché io non affondi~ che io sia liberato dai miei nemi~i e dalle acque profonde. · ·Non mi travolga la corrente, l'abisso non mi sommerga,. la fossa non chiuda su di me la sua bocca. . Rispondimi~ Signore, perché buono è il tuo ·amore; volgiti a me nella tua grande tenerezza. · Non nascondere ì'lvolto al tuo servo; sono nel!'angoscia:· presto, rispondimi! Avvict'nati a me, riscattami~ liberami a causa dei miei nemici.· Tu sai quanto sono stato insultato: .quanto _disonore, quanta vergogna/ Sono tutti davanti a te iiniei qvversari (69 [68], 1 ~20). . . Spesso pensiamo alla protezione divina di Dio in modo generico, ma Dio viene in nostro aiuto nei bisogni specifici della vita quotidiana (Girolamo). Cristo cedette volontariamente alle indegnità della sua Passione e divenne obbediente alla morte (Agostino): Cristo, che non meritava la morte, morì perché qm~sta era la volontà di suo Padre, e perché dovèva compiere le profezie che-Io riguardavano (Tertulliano, Agostino). Il Salmista ha predetto la passione di Cristo, che morì anche ·per le nostre offese, che sono note a · Dio (Agostino)'. La Passione diCristo dimostra chiaramente come i malvagi accumulano rimproveri e maltrattamenti sulle persone buone ·e sante (Cassiodoro). Le citazioni di Cristo dai Salmi sono prova del fatto che egli è autore di entrambi i Testamenti (Origene). La fede non è materia di esibizione esteriore, ma di fiducia devota in Cristo (Ambrogio). · Tutti i cristiani devono considerare la cas·a di Dio pr~feribile alla loro, perché la casa di . Dio è il luogo dove ricevono la salvezza eterna· (Agostino). L'abisso senza fondo e ardente dell'inferno è la punizione eterna di coloro che hanno rifiutato di conoscere Dio (Cesario di Arles). · · .

118 24 - So//erenza

Salmi 51-150

e liberazione

Una preghiera per il soccorso La prima volta quasi morimmo di fame e di sete, mentre errammo per il deserto per cinque giorni e cinque notti. La seconda volta viaggiammo attraverso . montagne selvagge e aspre finché i nostri piedi furono trafitti dalle pietre, e soffrimmo grande dolore e fummo sul punto di rendere l'anima. La terza volta sprofondammo più volte nel fango fino alla cintola,·. e non c'. era nessun.o ad aiutarci, e allora gridammo le parole di David: Sal-

vami: o Signore, perché le acque hanno raggiunto ·la mia anima. Sono sprofondato in un abz$so osct1,ro, dove non e'è punto su cui Jtare. Salvami dal fangò, cosi' che non .deb~ ba affondare. La quarta volta una grande inondazione si scatenò al momento del- · la piena del Nilo, e camminammo nell' acqua, e sprofondammo fin quasi alle narici [delle nostre cavalcature], e gridammo e dkemmo: Non ci affogare, Signore, in-un

gorgo di acque, e fa che l'abisso non ci inghiotta, né che il pozzo chiuda su di noi la sua bocca.· Girolamo, Storie dei monaci 20

Una profezia della morte vòlontaria di Cristo In antecedenza, c~n le parol~ riguardanti la sua passione, quando nella sua carne ci dava l'esempio dell'umiltà, era. stato predetto che le procelle · del mare persero la loro forza contro di lui; procelle dalle quali egli ·si lasciò sopraffarè volontariamente per noi, affinché si adempisse la seguente profezia: Sono arrivato

·. al fondo del mare e la tempesta mi ha sommerso. Poiché noti respinse i falsi testimo.ni né le grida del popolo infuriatò: Venga crocifisso (Mt 27, 23; cf. Mc 15, 13; Le 23, 20; Gv 19, .15) ! I cuori rabbiosi e i dame-

ridei furibondi non li represse con la sua potenza ma li sopportò con la sua pazienza. Lo t.rattarono come vollero, poiché fu

ubbidiente sino alla morte, alla morte sulla croce (Fil 2, 8). Agostino, Discorsi, 75, 6, 7

58 - La

sof/erenza e la morte di Cristo sono state predette

Una profezia delle sofferenze di Cristo sulla croce Ma Cristo ~ che non disse mai men. zogna con la sua bocca e che mostrò ogni giustizia e ogni umiltà e .che, coine sopra abbiamo mostrato che fu di lui profetato, fu esposto a quel gen~re di morte [la crocifissione] non per i suoi meriti, ma perché le profezie su di lui si adempissero, destinate a realizzarsi in lui per mezzo vostro come nei Salmi lo stesso spirito di Cristo di già cantava, dicendo: Mi rendevano il male per il bene (Sal 35, 12), e: Al-

lora dovevo pagare quello che ·non avevo ·preso, e: Distrussero le mie mani e i miei piedi (Sa! 22, 17), e: Mi dettero da bere fie- · le e nella .mia sete mi dettero da bere aceto, e: Estrassero a sorte la mia veste (Sal 22, 19), e tutte le altre azioni che secon.do.la profezia avreste dovuto commettere a suo riguardo - tutte queste sofferenze le sopportò non per qualche sua malva. gia· azione, ma perché fossero adempiute le Scritture secondo la parola dei profeti (cf. Mt 26, 56)._ Tertulliano, Polemica con gli Ebrei 10, 4-5 '·

La mo~te di Cristo fu il .prezzo del peccato di Adamo . Il principe ~i questo mondo, èioè di queste tenebre, non aveva dunque alcun

119

Un'invocazione di misericordia (69 [68), 1-20)

.. potere su Cristo, perché in quanto Dio ..non era venuto col peccato, né la Vergi- · ne aveva dato· aHa luce la sua carne con l'~redità del peccato. E come rispondendo alla domanda: perché allora tu niuo. ri, se non hai in te il peccato al quale è decretato il supplizio della morte? Immediatamente aggiunge: Ma à/finché il mondo sappia che amo il Padre e che faccio quel che il Padre mi ha comandato; levatevi, andiamo via di qui (Gv 14, 31). Egli infatti stava seduto ·e così pa:rlava a-quelli che .erano a tavola con lui. Andiamo, disse; e dove, se non dove lo avrebbero ·arrestato per condurlo alla morte, lui che non aveva niente che potesse meritargli la morte? Ma aveva ricevuto dal Padre l'ordine di morire, simile a colui di cui era stato pre.. detto: Ho restituito ciò che non ho rubato. Pagò con la morte.un debito che egli non · ·. aveva contratto, per riscattare dalla morte noi .cui la morte era dovuta. Dal peccato, invece, fu ghermito Adamo, quando, in-' gannato dalla sua presunzione, allungò la mano verso l'albero per usurpare l'incomunicabile e irrinunciabile attributo divino, che il Figlio di Dio possedeva, non per usurpazione ma per natura. Agostino,

.Commento al Vangelo di Giovanni 79, _2

.I nostri peccati sono noti a Dio

tolo del Salmo aveva predètto sarebbero state cambiate. Agostino,

Trattato contro i Giudei 5, 6

Tortu.rato dalle mani dei malvagi Poi segue: E fu reso un biasimo per me. I buoni sono sempre un biasimo per i malvagi, perché sono alquanto riluttanti a sanzionare i loro crimini. Si allontanano con cautela da essi, non si uniscono in patti con essi. Questi biasimi sono testimonianza degli schiaffi, della flagellazione e degli sputi .che il Signore Salvatore subl·da parte della folla infuriata. Cassiodorò, Esposizioni dei Salmi 68, 11 ·

10 16 ·

Fede e zelo per Dio e la condanna eterna

Cristo dta i Salmi Tuttavia, per quanto riguarda il Sal. mo 69 (68), dove riçorre l'espressione: Lo zelo per la tua casa mi ha" consumato e poco dopo quell'altra che dice: -Fiele per cibo, e perla mia sete mi hanno abbeverato di aceto, entrambe riportate dai Vangeli, occorre ricordare che esse sono pronunciate da Cristo, senza ·denunciare ·alcun mutamento di persona .

Anche il Salmo 68 ha come titolo: Per quelle cose che sdranno mutate. E lì . ~i . celebra la passione def nostr9 Signore . Origene, Gesù Cristo che trasfigura in sé anche le Commento al Vangelo di Giovanni 10, 34, 222 voci · di alcuni suoi membri, vale · a dire, · . dei suoi fedeli. In effetti egli non commise nessun delitto, ma si fece carico dei no~ Invocare Dio. stri; per-questo dice: E i miei peccati non Non chl'unque mi dice: Signore, Signo.·li sono ignoti. Lì è scritto e profetizzato re, entrerà nel regno dei cieli, dice la Scritciò' che nel Vangelo leggiamo esser già avtura (Mt 7; 21)~ Dunque, la fede non deve venuto (cf. Mt 27, 34.48): Mi diedero fiele da mangiare e nella mia sete mi dissetaro- · essere superficiale, o imperatore augusto. no con l'aceto. Mediante lui vennero dunSta scritto infatti: Lo zelo della tua casa-mi que trasformate le cose antiche che il ti~ ha consumato. Pertanto, con spifito fc:::.de-

.120

· Salmi 51 ~150

le e con mente devota, invochiamo il Signore Gesù, crediamo che è Dio. In tal modo «Otterremo tutto ciò che chiediamo al Padre nel s.u o nome»·(cf. Gv 15, 16; Le 11, 9-10; Mt 7, 7-8; Mc 11, 24), perché il Padre vuole essere pregato per mezzo del Figlio e il Figlio vuole che sia pregato. il Padre (cf. Gv 16, 23-24; 14, 13). Ambrogio, La fede 1, 2, 12·

Zelo nella casa di Dio · I suoi discepoli si ricordarono che sta. scritto: Lo zelo della tua casa mi divora (Gv 2, Ì7); per il fatto che il .Signore· cacciò costoro dal Tempio, mosso dallo zelo della casa di Dio. Fratelli, ogni cristiano, es~endo membro di Cristo, deve essere divorato . dallo zelo per la casa di Dio. E chi ·è divorato dallo zeio per la casa di Dio? Colui che quando vede che qual- · . cosa nqn va, si sforza di correggerla, cerca di. rimediarvi, non si dà pace: se non trova . rimedio,_sopporta e geme. ·n grano non può essere battuto fuori dell'aia, e perciò deve ·sopport~,re la paglia finché tion ne sa.rà liberato, e allora entrerà nel granaio ..Tu, che sei grano,·non farti batte-· . re fuori dell'aia, prima di entrare granaio, se non·vuoi che ti portino via gli UC:celli prilna d'essere raccolto nel granaio. · Gli uccelli del cielo, che sono le potenze dell'aria, sono sempre pronti a portar via qualcosa dall' aià, ma non.possono portar via se non ciò che è stato•battuto fuori di

nd

essa. Ti divori, dunque, lo zelo per la ca·sa di Dio. Ogni cristiano sia divorato dallo zelo per la casa di Dio, per quella cas.a di Dio della quale egli fa parte. · · Agostino, Commento al Vangelo di Giovanni 10, 9

L'eterno destino delle anime infedeliPer questa ragione il fuoco inestinguibile dovrà · bruciare là tutto ciò che una penitenza di ·guarigione e una · salu~ tare conversione di vita non è riuscita· a curare qui. Il bruciante. pozzo dell'infer. no sarà aperto, e ci sarà una discesa in es.so ma nessuna possibilità di ritorno. Le anime che sono state spogliate degli abiti della fede sono mortalmente perite, saranno sepolte· là per sempre, destinate · ad essere scagliate nelle tenebre esterne, dove per tutta l'eternità non saranno visitate. Saranno tristemente chiuse fuori nell'oscurità esterna, ripeto, o piuttosto saranno ancor più .ti;istemente racchiuse in essa. Riguardo questo pozzo il profeta riporta: Che .tabisso non mi inghiotta, né · il pozzo chiuda la bocca su di me. Ha detto: Che t' abisso non nii inghiotta per questa ragione, perché quando riceve il colpevole, si chiuderà sopra e si aprirà sotto, estendendosi nelle profondità. Non sarà lasciato spazio di respiro, né si potrà mai tirare il fiato quando le porte premeranno da sopra. Cesario di Arles, Sermoni 167, 5

UNA PREFIGURAZIONE DEL CALVARIO .

J; insulto ha·spezzato il mio cuore

e mi sento venir meno. . Mi aspettavo compassione, ma invano) consolatori~ ma non ne ho trovati. Mi hanno messo veleno nel cibo e quando avevo sete mi hanno dato aceto. La loro tavola sia per loro una trappola) un)insidia i loro banchetti. Si offuschino i loro occhi e più non vedano: sfibra i loro fianchi per sempre. Riversa su di loro il tuo sdegno, · ·li raggiunga la tua ira ardente. Il loro accampamento sia desolato, senza abitantl la loro tendà; perché inseguono colui che hai percosso, · aggiungono dolore a chi lu hai ferito. Aggiungi per loro colpa su colpa . e non possano appellarsi alla tua giustizia. ·Dal libro dei viventi siano cancellati . e non siano iscritti tra i giusti. · Io sono povero e sofferente: _la tua salvezza;-Dio, mi ponga al sicuro . . Loderò il nome di Dio con un canto, .lo magnificherò con un ringraziamento, che per il Signore è meglio di un toro, di un torello con corna e zoccoli. Vedano i poveri e si rallegrino; voi che cercate Dio, fatevi coraggio, perché il Signore ascolta i miseri :e non disprezza i suoi che sono prigionieri. A lui cantino lode i cieli e la terra, i mari e quanto brulica in essi. ·

122

Salmi 51-150

Perché Dio salverà Sion, -ricostruirà.le città di Giuda: vi abiteranno e ne riavranno il possesso. La stirpe dei suoi servi ne sarà erede e chi ama il suo nome vi porrà dimora (69 [68], 21-37). Non importa quanto male affrontiamo in questa vita e a quale punto la nostra speranza è messa alla prova: riceviamo semp-re l'aiuto di Dio (Basilio di Cesarea). Siccome nessuno è esentato dalle miserie e dalle sofferenze di questo mondo, tutti dovrebbero essere sensibili e solidali verso le persone che sono in difficoltà (Agostino). Quando David parla di soffrire la -sete, noh sta parlando di sé ma di Cristo, predicendo così una delle frasi da lui pronunciate sulla croce (TertUlliano). Chi interpreta le profezie dell'Arìtico Testamento su Cristo allà luce delle sue sofferenze, della sua morte e della sua resurrezione ne riconosce la vera iden. tità (Agostino). David disse che durante la stia Passione Cristo soffrì più afflizioni di quelle riportate nella Sacra Scrittura (Afraate). I profeti dell'Antico Testamento hanno predetto le parole di Cristo-sulla croce!: questa è la prova della sua identità come il Messia promesso (Agostino). Le molte sofferenze patite da Cristo sulla eroce furono sopportate volontariamente (Leone-Magno). Per mezzo della sua grazia Dio ha eletto alcune persone per la salvezza, altre sono incappate nel suo giudizio per aver respinto la fede (Agostino). I grappoli d'uva e i due uomini che li portano dalla terra di Canaan prefigurano il vino della comunione e i Giudei e i Gentili, che hanno rispettivamente respinto e accolto-Cristo (Cesario di Arles). -La condanna di Giuda all'inferno per aver tradito Gesù e l'elezione di Mattia come suo so~ti­ tuto erano già state predette nei S_almi (Beda il Venerabile). Quando membri del clero sono trovati colpevoli di peccati pubblici, scandalizzano la Chiesa e corrompono la reputazione di molti altri che sono innocenti delle loro trasgressioni (Agostino). Come i libri canonici della · Scrittura costituiscono un unico libro, così vi è un solo libro della vita che contiene i nomi dei redenti (Origene). Lo stato di po~ertà e sofferenza della razza-umana sta nel fatto _che essa è stata totalmente corrotta dalla caduta di Adamo, non può resistere al peccato e deve sperare in un altro per la propria salvezza, cioè in Gesù Cristo (Agostino). Dal-momento che Dio non ha bisogno di nulla, là sola cosa che chiede al suo popolo è un atto di confessione e contrizione (Clemente di Roma). Cristo non avrebbe potuto morire sulla c~oce se questa non fosse stata la volontà del Padre che offrl suo Figlio per la nostra salvezza (Pietro Crisologo). Dio, sebbene sia celato all'umanità per sua natura, ha reso possibile che coloro che lo cercano possano trovarlo (Ago~tino). La bellezzà meravigliosa della natura non solo ci rivela Dio ma richiede anche una risposta riconoscente (Leone Magno). -

21 30 -

Profezie di sofferenza

Non smettiamo di ·sperare nel Signore · Dal momento che Dio santo ha promesso a chi ha speranza in lui un mezzo -_di fuga da ogni afflizione, noi, anche se ci troviamo abbandonati nel mezzo di un

mare di tribolazioni e siamo torturati dalle onde potenti sollevate contro di noi dagli spiriti del male, nondimeno soppor. tiamo ciò in Cristo che ci rafforza, e non abbiamo allentato l'intensità del nostro zelo per le Chiese né, come in una tempesta quando le-onde si sollevano in alto, ci aspettiamo la distruzione. Restiamo saldamente attaccati ai nostri onesti sforzi .

I

Una frefigurazione del calvario (69 [G8], 21-37)

per quanto sia possibile, consapevoli del fatto che colui che fu inghiottito dalla balena fu considerato meritevole di sicurezza, poiché non disperò della sua vita, ma gridò al Signore ( cf. Gn 2). Così, quando -abbiamo raggiunto l'estremo limite dei mali, non smettiamo di sperare nel Signo-re, ma osserviamo -e vediamo il suo aiu:_ to da ogni parte. Dunque ci siamo rivolti anche a voi, o onoratissimi fratelli, che spesso ci siamo aspettati di veder venire _in nostro aiuto nel tempo delle tribolazioni21. Quando fummo delu-si nelle nostre aspettative, ci dicemmo anche: Ho cercato uno che avesse compassione di me, ma non c'era nessuno, e quelli che mi confortassero, ma non ne trovai nessuno. Le nostre sofferenze sono tali da aver raggiun"to i limiti del nostro mondo abitato; se, quando un membro soffre, tutti i membri -soffrono con esso (cf. 1 Cor 12, 26), certo sarebbe giusto per voi, nella vostra mise-_ ricordia, essere compassionevoli verso di noi, che soffriamo da tanto tempo. Non la vicinanza dei luoghi, ma l'unione dello -spirito è atta a generare l'amicizia che crediamo sia da voi provata verso di noi nella vostra grazia. -Basilio cli Cesarea, Lettere 242

-Essere senza sentimento L'Apostolo rimproverava e biasimava alcuni anche perché, diceva, erano senza sentimento (cf. Rm l, 31). Anche il -Salmo li ha ripresi perché di essi dice: Ho atteso chi mi compatisse, e non vi fu. Infat- ti non provare alcun dolore, mentre siamo in questa condizione d'infelicità, certamente, come ha ritenuto e detto anche uno degli scrittori della cultura profana,

21

123

«non avviene senza un gran-contributo di brutalità nell'animo e d'insensibilità nel _ corp0>>2 2• Agostino, La citta di Diò 14, 9, 4

Profe zie delle sofferenze di Cristo e della sua crocifissione Mostriamo dunque per la secon-da volta che è già venuto Cristo secondo i profeti, e che ha già subito la passione ed è già stato accolto in cielo e che verrà dal cielo secondo le predizioni dei profeti. Infatti noi leggiamo che, secondo Da-· niele (cf. Dn 9, 26), dopo il suo awento la città doveva essere distrutta, e constatiamo che così è avvenuto. Così dice, infatti, la Scrittura: la città e il santo dovranno essere distrutti insieme con il condottiero (cf. Dn 9, 26). Quale condottiero? Senza dubbio colui che doveva procedere da Bethleem e dalla tribù éli Giuda. Perciò è chiaro che la città doveva essere distrutta in quel tempo in cui il suo condottiero doveva patire in essa secondo le Scritture dei profeti che dicono: Per tutto il -giorno tesi le mie mani al popolo ribelle e che si opponeva a me, che cammina per una strada non buona, ma dietro ai suoi peccati (Is 65, 2; Rm 10, 21). Parimenti nei Salmi: Distrussero le mie mani e i miei piedz: numerarono tutte-le mie ossa; quelli mi guardarono e mi videro (Sa! 22, 17-18); e: Nella .mia sete mi dettero da bere aceto. Queste sofferenze non le ha sopportate David, così che potrebbe sembrare che egli le abbia dette di sé secondo verità; lé ha sopportate invece Cristo, che è stato crocifisso. Tertulliano, Polemica con gli Ebrei 13 ~ 8-11 -

Questa lettera fu scritta da Basilio alle chiese d'occidente nel 376, per chiedere aiuto contro le persecuzioni degli_ariani nei confronti degli ortodossi. 22 Cf. Cicerone, Tuscul. 3, 6, 12. --

124

Salmi 51-150

Sulla ~roce Cristo ha compiuto la profezia di fede ·Continua: Dopo di ciò) sapendo che

tutto era compiuto, affinché la Scr#tura si adempisse, Gesù disse: Ho ·sete.' C)era là un vaso di aceto. E i soldati: inzuppata una spugna neltaceto, la posero in cima ad una canna d)issopo, e gliel'accostaron.o alla bocca. Quando Gesù ebbe preso .l)aceto-disse: tutto è. compiuto! E, chinato il capo, rese lo spirito (Gv 19, 28-30). Quale uomo .è

. stato versato per la remissione dei peccati, cioè per la nostra purificazione. · . Agostino, Commento al Vangelo di Giovanni 119, 4

Cristo ha sofferto più .afflizioni· di quelle riportate nelle.Scritture . E inoltre David ha detto riguardo la . sua passione: Per cibo mi hanno dato bile,

· e per la mia sete' mi hanno dato aceto da be- ·

in grado di disporre le proprie cose, COre. E di nuòvo dice in quel passo: Hanno .me dimostrò quest'uomo di pote.r disporperseguitato quello che voi avete colpi"to) e re tutte le circostanze della sua passione? avete aggiunto sofferenze .a lui che era staMa ques~i è il mediatoretra Dio e g~ uoto ucciso. Infatti gli provocarono più sofmini. È colui del quale sta scritto: E un ferenze di quelle che sorio state descritte, . uomo, ma chi lo riconoscerà?, perché gli con maledizioni e abusi tali che la Scritttiuomini che eseguivano tutte .queste cose · . ra non poté rivelarli, ·p oiché erano veranon lo riconoscevano come uomo Dio. · mente odiosi. Tuttavia al Signore è piaciuColui che appariva ·come uomo nasconto umiliarlo e affliggerlo (Is 53, 10). E fu· deva la sua divinità: l'umanità visibile acucciso per la nostra iniquità (Is 53, 5) e fu cettava le sofferenze della passione, che la umiliato per i nostri peccati e fu fatto pecdivinità nascosta disponeva in tutti i parcato nella sua stessa persona (2 Cor 5, 21). ticolari. Vide dunque _che si era compiu· · J\fraate, to tutto ciò che doveva accadere prima di . Dimostrazioni 17, 10 prendere l'aceto ·e di rendere lo spirito; e affinché si adempisse anche la Scrittura che aveva predetto: Nella mi·a sete mi hanLa ·profezia· delle ·parole di Cristò no/atto bere aceto, disse: Ho sete: come a .sulla croce . dire: Fate anche questo, datemi ciò che · voi siete. I Giudei stessi erano aceto, esChe essi non avrebbero capito, infat. si che avevano degenerato dal buon vino ti, era ·stato predetto .d agli stessi profeti; e dunque era necessafio che questo, codei patriarchi e dei profeti; e il loro cuore .era come la · spugna, piena 'di cavità torme. tutto il resto, si awerasse e che, secontuose e subdole, spugna· imbevuta dell'ido un segreto ma giusto giudizio di Dio, sùbissero la pena che avevano meritato. È niquità di questo mòndo, attmta come da . . un vaso ricolmo. E l'issopo, sopra il quavero, colui che crocifissero e al quale diedero fiele e . aceto, benché pendesse dal · le p9ser6 la spugna imbevuta d'aceto, è · legno, per · coloro che. avrebbe condotto un'umile pianta dotata di virtù purgative, · imm.agine dell'umiltà di Cristo, che i Giu:dalle tenebre alla luce avrebbe detto al.Padre: Perdona loro, perché non sanno quello · dei avevano insidiato e credevano di aver eUrilinato.' Ecco perché il Salino dice: Pu- · che fanno (Le 23, 34); tuttavia per gli alrificami con issopo·e sarò mondo (Sal. 50, . tri che, per più occulte ragioni, .avrebbe · abbandonato per bocca del profeta tan_to . 9). Noi veniamo purificati dall'umiltà di tempo prima predisse: Hanno messafiele Cristo: se egli non si fosse umiliato facen nel mio cib_o e quando avevo sete mi handosi obbediente fino alla morte di croce . (cf. Fil 2, 8), ·il suo sangue non sarebbe no fatto bere aceto. La loro mensa diven- ·

Una prefigurazione del calvario (69 [68), 21-37)

gti per essi una trappola, come ricompensa e come motivo di scandalo. Si offuschino i loro occhi~ · a/finché non vedano) e piegato per sempre sia il loro dorso. Cosi, benché

i loro occhi siano offuscati, vanno in tutte le parti del mondo con le più illustri testi-· moniànze della nostra causa, di modo che, p~r mezzo loro, sono confermate queste cose nelle q~ali invece essi sono smentiti. . . Agostino, La fede nelle cose che non si vedono 6, 9

Molti in Israele hanno rifiutato di accogliere Cristo

125

aceto come cibo. Come faranno a·vedere queste cose coloro di cui fu predetto:

Saranno accecati i loro occhi a/finché non vedano? E come J?Otranno restare eretti~ affinché abbiano il cuore malto, coloro a proposito dei quali è stato predetto: E la loro schiena sarà sempre ricurva? Né queste cose sono state dette di tutti, ma certo sono state dette di coloro per i quali ·so. no state predette queste cose. Quindi esse ·n on riguarda.n.o quanti, tra.loro, · credettero in Cristo, né quanti ·ora credono ·i n lui, né quanti crederanno in lui fino alla fine dei secoli: cioè il vero Israele,: che vedrà il Signore faccia a faccia. Perché non

tutti i dis~endenti dlJsraele sono il vero popolo d)Israele; e non tutti i discendenti di Abramo sono veri figli d'Abramo; ma per m.ezzo d'Isacco - ha detto l'Apostolo - tu avrai diScendenti. Questo significa che non sono figli di Dio quelli generati naturalmente, ma quelli nati in seguito alla promessa (Rm 9, 6-8). E questi appartengono

: . I Giudei; che lo uccisero e non vollerb credere che erano ineluttabili la sua morte e risurrezione, sottoposti. dai Romani alla · strage più desolante, costret. d al'completo ad emigrare dal regno, in ·cui dominavano già re stranieri e dispersi per il mondo, giacché non mancano in nessuna parte, mediante i loro libri della alla Sion spirituale e alle città di Giuda, . Bibbia, ci sono di prova che noi non abcioè, alle Chiese delle quali l'Apostolo dibiamo inventato nulla sul Cristo. Molti ·di ce: Ero ignoto alle Chiese di Giudea che loro, esaminandoli attentamente, credetsono in Cristo (Gal 4, 22). Perché, come tero in lui, anche prima della sua passioviene esposto poco dopo nello stesso Salne e soprattutto dopo la sua. risurrezione. mo: Dio salverà Sian e saranno edificate le ·Di loro è stato preannunziato: Se il nume-· · città ,di Giuda. E la abiteranno e la erediro ·dei figli d'Israele fosse .come la sabbia teranno. E la dis.cendenza dei suoi servi la del mare) solo una parte si liber.erà (Is 10, possederà e coloro che ameranno il suo no22). Gli altri divennero ciechi e di essi è .me abiteranno in essa. Quando i Giudei stato predetto: Divenga la loro tavola per odono ciò, lo comprendono secondo la loro un tranello) una resa dei' conti~ un incarne e pensano alla Gerusalemme terrena - che, ·c on i suoi figli; è schiava - e non · .· ciampo. Si offuschino i loro occhi affinché alla madre nostra eterna .p.ei cieli (cf. Gal non vedano) sfibra per sempre i loro fian·chi. ·Quindi sebbene non credono·alla no4, 25-26). Agos.tino, stra Bibbia, si avvera messi.la loro perché la leggono da ciechi. Trattato contro i Gù1dei 5, 6 Agostino, La città di Dio 18, 46

La sofferenza volontaria di Cristo ·La vera Israele Veramente quelli divennero di fiele e d'aceto·offrendo al Pane .vivo fiele e

. In. realtà voi avete letto e bene assi.milato tutto quanto concerne l'esecranda empietà del vostro crim~e e la passione del Signore volontariamente accettata.

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· Salmi 51-150

ricord1a per gli eletti che ottennero la giuÈ lui infatti che dice per bocca di Isaia: stizia di Dio; il giudizio invece contro gli Presentai il mio dorso alle percosse, le mie guance agli schiaffi; non distolsi il mio volaltri che furono accecati. Tuttavia i primi credettero perché lo vollero; gli altri non to di fronte all'umiliazione degli sputi (Is 50, 6). È lui che dice.per bocca di David: credettero perché non lo vollero. Dunque la misericordia e il giudizio ·si realizPer nutrimento mi diedero del fiele e nelzarono nelle loro stesse volontà. L'eleziola mia sete mi diedero da bere dell'aceto. ne perciò è dovuta alla' grazia, non cèrto E ancora: Mi hanno attorniato tanti maai meriti. Sopra infatti aveva detto: Così stini: una frotta di malvagi mi ha preso in dunque anche in questo tempo un residuo mezzo. Hanno trafitto le mie mani e i miei . fu salvato per elezione della grazia. Ma se piedi~ hanno contato tutte le mie ossa. Essi è per grazia, non è per le opere: altrimenhanno guàrdato e sorvegliato attentamenti la grazia non è più grazia (Rm 11, 5-1 O). te; si sono divisi le mie vesti e sulla mia tuAllora gli eletti hanno- ottenuto gratuitanica hanno gettato le sorti (Sa! 22, 17 -19). mente quello che hanno ottenuto; non ci E perché non apparisse come predetto fu in precedenza un qualche loro apporsoltanto il vostro delitto nel suo effettivo to che essi donarono per primi e che fu svolgimento, ·senza che fosse preannunciata anche la potenza del crocifisso, non · loro ricompensato: Dio li salvò senza alcun contributo. Ma per gli altri, che furoavete certo letto: «Il Signore è disceso . no accecati, come è detto nel passo, il lodalla eroce», ma avete letto:-Jl Signore ha ro accecamento fu per castigo. Tutte le vie regnato (Sa! 96, 10) dalla croce. del Signore sono misericordia e verità (Sa! Leone Magno, 24, 10). Ma imperscrutabili sono le sue vie Sermoni 55, 2 (Rm 11, 33). Imperscrutabili sono pertanto sia la ·misericordia per la quale libera gratuitamente, sia la verità per la quale Predestinati alla salvezza in virtù del. giudica giustamente . . la Grazia divina Agostino, «Molti - si obietta - odono la parola La predestinazione dei santi 6, 11 della verità, ma alcuni la credono, altri la contraddicono. Dunque gli uni vogliono credere, mentre gli altri no». E chi non lo ·U na prefigurazione sa? Chi potrebbe negarlo? Ma poiché per alcuni la volontà è preparata dal Signore, Quella massa di grappoli portata dalper altri no, bisogna senz'altro distinguela terra promessa con un bilanciere sulle . re che cosa provenga dalla sua misericorspalle di due uomini prefigur.ava ulteriordia, che cosa dal suo giudizio (cf. Sa! 100, mente Cristo. Come fu ·appesa al legno è 1). Qu'ello che Israele cercava - dice l'Apoportata grazie al servizio di questi due uostolo - rion l'ha ottenuto: gli eletti l'hanno mini, così Cristo, che venne dalla carne di ottenuto; tutti gli altri invece sono stati acuria vergine come da una terra promessa, cecati, come sta scritto: Dio diede loro uno" era fra i due Testamenti, fra i due popoli spirito-di ottundimento, occhi per non vedei Giudei e dei Gentili, e fu appeso al ledere e orecchie per non sentire, fino al giorgno della croce. Ora, dei due uomini che no di oggi. E David dice: La loro mensa dicamminavano sotto il peso di quella masventi un laccio, un castigo e un ostacolo per sa di grappoli, ·il primo indicava il popoloro; si oscurino i loro occhi perché non velo giudaico del quale è detto: Che i loro dano e incurva per sempre le loro sc,hiene. . occhi si· òffuschino così da non vedere, e le Ecco la misericordia e il giudizio: la miseloro spalle restino sempre deboli. Tuttavia

Una prefigurazione del calvario (69 [68], 21-3 7)

l'uomo che seguiva prefigurava il nostro popolo, cioè i Gentili che ·credono e ten. gono Cristo davanti agli occhi. Intendono seguirlo sempre come un servo segue il suo padrone o un discepolo il suo maestro, come dice il Signore nel Vangelo: Se uno vuole seguirm~ rinneghi se stesso) e prenda _la sua eroe.e e mi segua (Mt 16, 24). Inoltre questa massa di grappoli. produsse il vino del suo sangue che fu spremuto . sotto il peso della croce della nostra salvezza e 'diede alla Chiesa quel calice della sua passione da bere. Per questa ragione fu detto agli Apostoli al tempo della nasdta della Chiesa: Sono pieni di vino nuovo (At2, 13 ). · ·Ce~ario di Arles, Sermoni 106, 3

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to dell'iniquità, ma di perseverare fino alla fine per poterci salvare (cf. Mt 24, 12; · 10, 22). Poiché, per quel che mi riguarda, se vi è in me anche solo un briciolo della carità di Cristo, chi di voi è ammalato · senza che lo sia anch)io) chi subisce sçandali senza ch)io ne arda? (2 Cor 11, 29). Non accrescete dunque i miei tormenti lasciandovi abbattere o dai falsi sospetti o dai pec.cati altrui; no, non accresceteli, ve ne scongiuro, perché non mi veda costretto a dire di voi: Aggiunsero dolore al dolore delle mie piaghe. Coloro infatti che godono di questi nostri dispiaceri, già predetti tanto prima nella persona di Cristo dal Salmo che.dice: Parlavano con.tra di me quelli che stavano seduti presso la porta, contro di me cantavq,no canzoni i beoni, noi li sopportiamo con più rassegnazione, sapendo però bene che abbiaProfezie di Giuda e Mattia mo il dovere di pregare anche per essi e di voler bene anche a loro. Cos' altto infatti La sua dimora diventi deserta e non ci · stanno aspettando costoro, cos'altro stansia chi abiti in essa.· Un altro occupi il suo no spiando se non ·c he appena un vescoufficio (cf. anche Sal 109, 8). Questo pasvo o un membro del clero o un monaco o so è chiaro e viene esposto con evidenza una vergine cadono, lo facciano credere dall'interpretazione di Pietro: Giuda ricee lo mettano in piazza e sostengano che vette la giusta pena della sua p·revaricazio·tutte 'le persone sacre sono tali, sebbene ne e ritirandosi nel suo luogo, cioè nella non tut~i si possano scoprire? Eppure esgehenna infernale, con immatura ed emsi stessi, quando una donna s·p osata viene pia morte abbandonò la comune dimora trovata adultera, hon ripudiano affatto la della vita umana, e d'altra parte, quando propria moglie né permettono d'accusare Mattia prese il suo postò nel ministero e la propria madre. Quando invece sentono nell'apostolato, fu re1ntegrato il numero parlare di qualche colpa anche se falsa o perfetto degli Apostoli (cf. At l, 26). .se ne scopre qualcuna vera, che riguardi Beda il Venerabile, persone consacrate a .Dio, eccoli insorgeEsposizione e revisione re contro di noi, darsi da fare, andare atdegli Atti degli Apostoli l, 20 torno" perché quella colpa venga creduta comune a tutti. Cotali cialtroni che provaDobbiamo impedire le iniquità nel- .no piacere nel malignare a proposito delle nostre sofferenze, possono esser parago·· la Chiesa nati ai cani ricordati nel Vangelo - qualora questi debbano intendersi come simÈ chiaro che simili fatti accadono bolo delle persone perverse - a quei cani nella Chiesa non senza gran dispiacere dei che lambivano le ulcere del povero Lazsanti e dei fedeli~ ci consoli tuttavia Colui zaro che giaceva davanti alla porta del ricche ha predetto ogni avveniment.o e ci ha e'sortato a non raffreddarci per l'aumenco e che tollerava ogni sorta di pene e di

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Salmi 51-150

·azioni terrene (cf. 1 Cor 15, 47-49). In qual maniera oserò dipingermi ai tuoi occhi, dal momento che mi riconosco colpevole d'aver cancellato in me, a cauLettere 78, 6 sa della corruzione terrestre, l'immagine · dell'uomo celeste? Mi sento pieno di vergogna per due motivi: _arrossisco di dipinL'unità della Scrittura germi come sono, ma non oso rappresenSempre riguardo al fatto che i libri tarmi diverso da qu.el che sono; non amo . santi costituiscono .un solo libro, mentre quel che sono e non sono quel che amo. quelli che ad essi si oppongono costitui ~ Ma che mi gioverà (poveretto rrie!.) odiare scono. molti libri, occorre riflettere se si . J>iniquità e amare la virtù (cf. Sa! 44, 8; Eh 1, 9), se faccio più volent~eri ciò che odio possa trarne una dimostrazion~ anche dal e per la mia pigrizia non mi sforzo di fare fatto che unico è il libro dei viventi, da piuttosto ciò che amo? Sento il dissidio cui sono cancellati quelli che ne ·diventa~ interiore che mi dilania per la mia incoe- _ no indegni; secondo quanto sta scritto: reriza, mentre lo spirito lotta contro la èarSiano cancellati dal libro dei viventi; men-.· ne e la carne contro lo spirito (Gal 5, 17) e tre per coloro che sono sottoposti a giudizio sono.recati molti libri; come dice Da- • la legge della carne combatte quella dello spirito a causa della legge del peccato (cf. niele: La corte sedette) furono .aperti i lipri' Rm 7·, 23). Me infelice, poiché non sono (Dn 7, 10). Anche.Mosè attesta l'unità del riuscito ad eliminare il sapore awelenato libro divino, quando dice: Se tu perdoni dell'albero funesto (cf. Gen 3, 6) nemmeil peccato al tuo popolo) perdonalo; se ·no) no col legno della croce! Porto infatti ancancellami dal tuo libro che hai scritto (Es éora in me il veleno propinatoci dal pro32, 32). . genitore Adamo, col quale egli corruppe Origene, 2 Commento al Vangelo di Giovanni 5, - tutta quanta la sua-dìscendenza» 3". Come queste, sono tutte le altre espressioni, · framm. ·7 molte delle quali tu seguiti ad aggiungere gemendo per questa miseria, aspettando la liberazione del tuo corpo, sapendo che 11 peccato di Adamo fu l'inizio della · la tua salvezza non si è ancora attuata:ma corruzione dell'Uomo è solo sperata (Rm 8, 23-24); Agostino? Quale affermazione può essere più • Lettere 186, 12, 40 , ampia, più verace, più esplicita di quella che fai nel seguente passo. di una tua lette_ra in cui umilmente deplori che la n_ostra natura non è rimasta nello stato in cui era 31 33 - Gli uomini. incontrano Dio e ne stata creata, ma è stata corròtta per colpa · rispondono appropriatamente _ del capostipite del genere umano? · però che ricchezze siano concesse agli empi a .ca-_ i slloi piedi hanno barcollato> sul punto di · so, non per un qualche merito. Così non cadere. Proprio così dice: Quanto è buo. è premio della virtù il guadagno di ·un teno il Dio di Israele per i retti di cuore! Pesoro, come, al contrario) la miseria non è rò a me per poco non mi si inciampavano · pena del peccato> ma tali ·sorti capitano i piedi. Con questo -però egli rileva la sua indiscriminatamente> perché~ il flusso di diversità da coloro che son retti di cuore · .questa vita che> a guisa di fiume, le volta e confessa che un tempo· non fu retto di e rivolta. cuore e per questo i piedi quasi gli si inAmbrogio, ciampavano. E buono, dice perciò, il Dio · Le rimostranze di Giobbe e di Davide di Israele per i retti di cuore. Però a me 3)6,17 un tempo egli non sembrò buono, perché non ero retto di cuore. Veramente non ha

Salmi 51-150

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il coraggio di dire: «A me Iddio pan sem-

la fame con le briciole che cadevano dalla mensa del ricco. Infatti dopo la loro morte quello cominciò a penare nell'fuferno e. questi trovò riposo nel seno di Abramo. .La cosa al.ricco sembrò assurda, e avrebbe voluto che, dalla punta del dito di Laz.zaro, gli venisse stillata una· goccia d' ac- : qua; proprio, una goccia anelava da quel dito, come quello aveva anelato una bri- . dola dalla sua m~nsa; e da Abramo ascoltò la sentenza della giustizia di Dio: Figlio, gli disse, ricordati che tu hai ricevuto i tuoi beni durante la vzta, e Lazzaro inve-· ce i suoi mali> ora invece lui è consolato, tu invece tormentato (Le 16, 19-25).

: brò buono», ma in realtà è proprio que- · sto ·che dice. Difatti dicendo: Buono è il Dio di Israele per i retti di cuore{ però a me per poco non mi si inciampavano i piedi, fa vedere che proprio per questo gli si inciampavano i piedi, perché a lui egli ·non sembrava buono. E perché Dio non gli era sembrato buono? Per·un·nulla vacillavano i miei passi. Per un nulla... cioè? Quasi quasi vacillavano. E come mai? Perché ho provato invidia per i peccatori· 71el vedere la' prosperità dei peccatori.' In altre parole: «Ho osservato i pecc.atori che non rispettano Dio, che bestemmiano Dio, Agostino, che irritano Dio; e ho costatato che sono Discorsi 15A, 2 ·~eati e tranquilli e ricolmi di felicità. E mi è sembrato che Dio, che dona la felicità a chi lo bestemmia, non agisce con giuUna buona fortuna terrena toglie ·. stizia». Osservando ·perciò questo; cioè ogni giustificazione all'iniquità la felieità dei cattivi, dice che i suoi piedi hanno barcollato, perché Dio non gli era Questo è il primo modo della vera · sembrato buono; ma che poi h~ compreconoscenza, sapere cioè. che le cose . del so, come dice nel medesimo Salmo: Rimondo capitano non per necessità; la seflettevo per comprendere .(e aggiunge: ma conda, che per le loro tergiversazioni hai . fu cosa ardua per me) come mai i malvaaccordato loro un susseguirsi copioso di gi siano felici; fu cosa .ardua per me .:.. diprofitti mondani e .abbondanza di rie.: . .·ce :-:- finché non entraz nel santuario di Dio chezze, affinché non si sçusassero di ese non compresi qual è la loro fine; perché. sere stati meno devoti, adducendo la mia ·quei malvagi ai quali vien data la feliciseria e Xacerbità di qualche dolore o ·d i tà ora, nel te.t;npo ·presente, alla fine viequalche lutto e di essere stati ~pinti dalne riservata una pena sémpiterna.' Avenle necessità ·del bisogno a macchiarsi di do compreso questo, divenne retto di latrocini e a ricorrere alle rapine. Infatti cuore ·e cominciò. a lodare Dio di tutto, .non sono stati ingrassati di ricchezze o indelle tribolazioni dei .buoni comè anche nalzati alle cariche per la tranquillità della · della prosperità dei cattivi; considerando "vita o il godimento della gioia, ma perché che Dio paga con giustizia alla fine, ma. fassero eliminate le rimostranze e accreche ora a taluni, ai quali è riservata 1n fine sciuta la sofferenza . . la pena eterna, concede un po' di felicità · Ainbrogio, temporale, mentre i buoni .li esercita con Le rimostranze di Giobbe e di Davide .J, 7, 21 la tribolazione temporale, riservando ad essi la felicità eterna; e [considerando anche] che poi si .dovrà rovesciare ia situaI · malvagi periscono a causa .della . zione, come avvenne per quel ricco che loro miquità ·faceva ogni giorno splendidi banchetti, e Degli stessi anche David dice: Venper quel povero cancrenoso abbandonanero meno e perirono per la loro iniquità to alla porta del ricco bramoso di placar

e

Il fato dei malvagi (7J [72L 15-28)

come sogno di chi si s.veglia, cioè: gH empi vengono meno e svamscono come sogno di chi appena si sveglia dal s0nno, perché sono nelle tenebre e nelle tenebre hanno camminato, né resta alcuna traccia d'una loro buona opera, ma assomigliano a coloro che sognano. Chi sogna, sogna nella notte, ma la notte è immersa nelle tenebre. I figli delle tenebre sono privi del sole · ·di giustizia (cf. Mal 4, 2) e dello splendore della virtù, perché dormono sempre e non yegliano, e di loro si dice esattamente: Dormirono il loro sonno e non trovarono nulla. Infatti, quando le loro anime saranno separate dal co'rpo, come risve_'gliati da un sonno fisico non troveranno nulla, non avranno nulla nelle mani e perderanno ciò che credevano di avere, poiché lo stolto e sciocco,-quando avrà raggiunto una ricchezza straripante, lascerà ad estranei i suoi beni né scenderà con lui ·sotto la terra la gloria della sua casa. Ambrogio, Le rimostranze di Giobbe e di Davide 3, 8, 2~

La Gerusalemme celeste sarà abitata dai giusti Ciò che segue dimosrra anche che di lui'non si trova l'immagine, ma va perduta, perché non se ne -trova l'immagine in quella superiore città del Signore che è Gerusalemme. Il Signore infatti ci ha dipinto a sua immagine e somiglianza, _come. egli stesso c'insegna: Ecco) io, Gerusalemme) ho dipinto le tue mura (Is 49, 16). Se. avremo .agito bene, questa immagine celeste rimane in noi; se uno agisce male, in -lui si cancella questa immagine, quella evidentemente di colui che discende dal cielo, e vi resta l'immagine della creatura terrena. Perciò anche l'Apostolo dice: Come

' abbiamo portato l'immagine di quel!'essere di terra, portiamo anche l'immagine. di · quest'essere celeste (1 Cor 15, 49). Le im-magini dei buoni persistono e risplendono

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nella città di Dio. Ma se uno è caduto in peccati veramente gravie non ne ha fatto penitenza, la sua immagine viene cancellata o viene cacdato come Adamo fu cacciato ed escluso dal paradiso terrestre. Inve~ ce, chiunque si sia _c omportato con pietà e onestà entra nella città di Dio (cf. Ap 3, 12) e vi introdµce la sua immagine, perché risplenda in quella città di Dio. Signore,

nella tua città aumenterai le loro immagini, perché costoro, che si rivestiron.o di opere tenebrose, non possono risplendere nella luce. Prendiamo un esempio dal mondo. . Guarda come nelle città siano conservate le immagini dei buoni principi, e siano abbattute quelle dei tiranni. Ambrogio, .

Le rimostrànze di Giobbe e di Davide 3, 8, 24

21 26 -

Dio è la mia forza e la mia parte

Silenzio durante uri litigio L'abate Pimenio chiese all'abate Nesteron, che era seduto nel monastero: «Dove hai acquisito questa virtù, fratello, per cui, ogniqualvolta che avviene un litigio nel monastero', tu non parli né interferisci come mediatore?>>. Sebbene fosse riluttari. te a parlare, fu costretto dall'anziano e disse: «Perdonami, padre, · perché all'inizio; quando entrai qui, dissi ai miei pensieri: "Ecco, tu e questo asino siete uguali. Come quello viene battuto senza parlare e viene picchiato senza dare risposta, così anche tu devi essere, perché il Salmo.dice:

Sono diventato come una bestia da soma da-· vanti a te.: e·sono sempre con 'te"». . Pascasio di Dumio, · Domande e risposte dei Padri greci 42, 3

Abbi Dio alla.tua destra Quindi, per così dire assistito da lui, ·dice: Hai preso la mia destra e mi hai con-

Salmi 51-150

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dotto sulla· via della tua volontà e mi hai accolto con gloria. Questo il testo ricevuto> e secondo il greco va.bene così. Dice infatti il greco: ekratesas tes cheiros, cioè hai preso la mano, tes dexias mou, la mia destra. È ·ben diretto l'uomo di cui· Dio tiene la destra nella sua mano. Però dice:

Il Signore alla mia destra, perché non vacilli (Sa! 16, 8). Adamo, se avesse voluto avere il Signore alla sua destra, non sarebbe stato ingannato dal serpente. Ma> siccome dimenticò l'ordine di Dio e adempì la volontà del serpente, il diavolo prése la sua mano e gliela fece stendere verso I'ar bero della scienza del male e del bene per cogliere i frutti proibiti. In lui tutti furono danneggiati e I' avversario cominciò a stare alla destra di tutti senza eccezione. Di qui deriva anche quella formula di maledizione contro Giuda: E il diavolo stia alla sua des~ra (Sa! 109, 6). Se questa è una maledizione funesta, quella è la più gran- · de benedizione, dalla quale sono sciolti i lacci della terribile maledizione.. Perciò il Signore Gesù collocò alla sua destra il diavolo> come leggiamo nel libro di Zaccaria (cf. Zc 3,' l). Infatti aveva assunto la causa e il posto dell>uomo. Stette dunque dove stava la discendenza d'Adamo. Come un valoroso atleta, permise che stes- . se alla sua destra per.ricacciarlo indietro dicendo: Va' indietro, .Satana .(Mt 4, 10). Perciò !"avversario, cacciato dalle sue posizioni> retrocesse. E perché il diavolo non stesse alla tua destra, disse: Vieni: seguimi (Mt 19, 21). Prevedendo dunque David la venuta del Signore, che scese dal cielo per liberaci dal potere dell' av'versario, disse: Il Signore alla mia destra, perché io non sia tentato. Era tentato'invece quello alla cui destra stava il diavolo. Giustamente anche questi dice: Hai preso la mia destra, cioè perché ormai io rion possa . peccare, ma, come quello che prima barcollava scivolando coi piedi, possa stare 26 Cioè I'autore

del Salmo (il Salmista).

saldo in luogo sicuro. Come espresse be- ne tutto ciò l'Apostolo, quando il Signore lo vide spaventato e, stendendo la sua destra, non permise che vacillasse e lo rassicurò consentendogli di avanzare senza ·. paura (cf. Mt 14, 30-31) ! Pietro, una volta liberato, che altro disse se noli questi versetti profetici: Hai preso la mia destra

mi hai condotto sulla via della tua volontà _e mi hai accolto ·con gioia?' Che è la destra se non la virtù attiva dell'anima? Se essa · viene diretta dalla volontà del Signore, null'altro desidera, nulla cerca, nessuna ricchezza di questo mondo, nes$un aiuto. Ambrogio,

Le rimostranze di G/obbe e di Davide 3, 10,27

Possiedi solo Cristo Perciò dice il santo26: Che cosa mi at-

tende in cielo? e da te che cosa ho voluto sulla terra? Cioè: tu sei la mia eredità, tu mi dai in abbondanza rispetto ad ogni cosa, nient'altro ho chiesto se non di avere te quale parte a me assegnata, non mi sono sottoposto ad alcuna creatura celeste, come fanno i pagani, non ho desiderato ' nessuna ricchezza di questo mondo e nes- . suna attrattiva di piaceri. Io chè sono stato accolto da te non ho bisogno di nessuno, né tra i beni celesti c'è cosa che io cerchi in aggiunta. Pur non avendo. nulla, no tutto. (cf. 2 Cor 6, 10), perché ho Cristo che -I' altissimo Padre non rispar-

miò, ma lo diede-per tutti no~· in che modo dunque. non ci ha donato tutto insieme con lui? (Rm 8, 32), come ha detto l'Apostolo. Tutto c'è in Cristo, in virtù del quale.tutto esiste e nel quale tutto sussiste (cf. Col l, 16-17). Avendo tutto in lui, non cerco altra ricompensa, perché egli è la ricompen- . sa per tutte le nostre opere buone. Perciò ·a chi è perfetto disse: P!endi la tua croce

Il fato dei malvagi (73 [72], 15-28)

eseguimi CAtfc 8, 34; Mt 16, 24; Le.9, 23;

Mt 10, 38).

Chi lo segue non è condotto alla perfezione dal premio, ma dalla perfezione viene matu~ato per il premio. Gli 'imitatori di Cristo non sono buoni per la speranza della ricompensa, nia per l'amore delle virtù: Cristo infatti è buono per ·natura, non per il desiderio di un premio. Patì perché provava gioìa a fare del bene, non perché cercasse un aumento di gloria dalla sua passione. Quindi chi deside·ra imitarlo fa non ciò che giova a se stesso, ma agli altri. Di conseguenza è .pur vero .che viene meno a se stesso, ma, in seguito ali'aumento della sua virtù, accresce le sue possibilità in.favore degli altri. . Ambrogio,

Le rimostranze di Giobbe e di Davide 3, 11,28

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intorno la mortificazione di Cristo. Infatti opera in essi la morte di Cristo (cf. 2 Cor 4, 1O), sicché niuore ogni allettamento dell'errore. Se ne deduce che anche il cuore dell'uomo viene meno quando sono mortificati i pensieri cattivi che procedono dal cuore, e così l'oblio nasconde ogni cosa terrena e Dio appartiene al . cuore di quelli che, beati perché mondi di cuore, meritano di vedere Dio (cf. Mt 4, 8), sicché si avvicinano a te (cf. Gc 4, 8) e non se ne separano. Dio, infatti, si avvicina, non respinge chi si accosta a lui; vuo. le essere per tutti causa di salvezza, non di morte. Perciò non respinge nessuno, se ·non chi ha ritenuto di doversi allontanare dalla sua vista. Ambrogio,

Le rimostranze di Giobbe e di Davide 3, 11,29

~scambiare la

povertà temporale con la beatitudine eterna La felicità noi la troviamo nella fedèltà a Dio, nel riporre la nostra speranza·nel Signore. Così, quan.do questa miserabile vita .sarà trasfigurata nel regno dei cieli, potremo sciogliere questo canto: Chi altri e'è per me nel cielo? e che altro desidero in terra se non te? Vale a dire:·in proporzione di quanto troveremo in cie~ lo, rimpiangeremo di esserci persi dietro alle meschinità caduche di questa terra. Girolamo, Lettet:e 43, 3

Il fallimento delle cose terrene · E [il Salmista] dice opportunamente:

Sono venuti meno d mio cuor~ e.la mia carne, Dio del mio cuore. Se non sono venute meno le cose di questa terra, non possono sottentrare al loro posto le cose eterne; Viene meno la carne, quand'è mor:tifìcato ciò che è. carnale, vengono meno anche quelli che nelle loro carni portano

Le proprietà terrene del clero Il.chierico, che è.al servizio della Chiesa di Cristo, è bene che conosca anzitutto il significato del vocabolo con cui lo si denomina. Una volta datala definizione del termine, si sforzi poi di essere conseguente. In.greco·il termine è Kléros, in latino sors; per questi motivi si chiamano chierici: sia perché appartengono alla sorte del Signore, sia perché il Signore stesso è ·1a · "sorte", vale a dire la parte di eredità dei . · chierici. Ora, tanto chi appartiene alSignore come chi ha il Signore come sua porzione, deve dvelarsi di ·tal vita da far vedere che possiede il Signore, anzi, di essere posseduto dal . Signore. Chi possiede il Signore e dice con il profeta: la parte che mi spetta è del Signore (Sa! 16, 5) non può essere attaccato a nulla al di fuori di lui. Nel caso sia ricco di qualcos'altro che non sia il Signore, il Signore non sarà la sua parte. Faccio un esempio. Se si tratta di oro, di argento, di proprietà, di svariate suppellettili, il Signore non si abbassa .

Salmi51-150 .

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a farsi parte tra quelle parti. Ma se io sono parte del Signore e una porzione della sua eredità (cf. Sai 16, 5-6),. non ho posto tra le altre tribù: ·come levita e sacerdote vivo con le decime (cf. Nm 18, 24); per il servizio che presto ali' altare, trovo il mio sostentamento nelle offerte fatte ali' altare (d. ·1 Cor 9, 13 ), ho un vitto e un vestito. Questo mi basterà (cf. 1Tm6, 8). Spoglio di tutto, andrò diètro alla nuda croce. In nome di Dio, dunque (questi consigli te li dirò e ridirò a più riprese), non farti l'idea che la missione del chierico sia una spede di impiego come la precedente professione che avevi. Voglio dire: al servizio · di Cristo, non andare in .cerca di interessi materiali, in modo da non venire a possedere più di quanto avevi quando entrasti nel clero, e non ti si possa dire: l' uffic~'o ecclesiastico non ha. loro giovato (Ger 12, 13 }. l povèri e i pellègrini, e.fra essi, come commensale, Cristo, siano coloro. che siedono alla tua mensa frugale. Fuggi come la peste un chierico affarista, uno. che da povero s'è fatto i soldi, uno che da un'oscura nascita s'è fatto un nome. Nelle per-

verse conversazioni si corrompono anche le buone abitudini'(l Cor 15, 33). A te.l'oro non dice n~lla? un altro lo ama. ric-

·una volta caduti nelle mani del diavolo, · ~ subiamo innumerevoli mali. Per spaventare dunque chi ascolta, il Profeta dite: .· .Ha indurito il loro cuore, e l'Apostolo: Li ha ·abbandonati. ·P er farci .comprendere che, non solo non ci consegna al diavolo, ina nero.meno ci abbandona, se noi non · : lo vogliamo, ascolta quello che Dio stesso ci dice: Non sono forse i vostri peccati'che vi dividono da me? ·E ancora: Quelli che si allontanano da te, periranno (Is 58, 2). .Anche in Osea si legge: Ti sei dimentica-

ta' della ·legge del tuo Dio, e io mi dimenticherò di te (Os 4, 6); e il Cristo stessÒ dice, come riferiscono i Vangeli: Quante . volte ho voluto riunire i, vostri figli~ e· voi non avete voluto?'(Mt 23, 37; Le 13, 34)'~ e . infine in Isaià si legge: Sono venuto e non e'era un sol uomo, ho chiamato e non e'era · chi mi ascoltasse (Is 50, 2). . · . Gio.vanni Crisostomo,

. Omelie sul Vangelo di Giovanni 68,

L'orgoglio porta · Dio

ili' abbandono di

Le

Pertanto l'essere umano cominciò a chezze ti ripugnano? quest'altro se ne va ·. peccare nella materia, per cui si allonta-. a caccia. Ti stanno a cuore il silenzio, la . nò da.D io. Infatti è scritto che l'inizio del. !'orgoglio umano è abbandonare il Signodolcezza, la solitudine? quello ci tiene alle re. E in un altro passo: In verità quelli che chiacchiere, a far lo sfrol)tat9, a frequentare i mercati, le piazze pubbliche, le botsono lontani da voi per/ranno; hai mess.o . .teghe dei farmacisti. Che armonia puoi fine a·quelli che sono falsi verso di te. Persperare in un simile contrasto di vita? tanto quelli che sono·fon tani da Dio e so· · Girolamo, no falsi verso di lui periscono, peccando . · Lettere 52, 5 . per la loro cattiva volontà che non viene · da Dio. Dio li distruggerà per mezzo dei suoi· giusti giudizi, come è appropriato a Dio~ ·Infatti Dio non li distruggerebbe 21 28 - Dio è il.mio rifugio · con il suo giudizio, se non fossero periti · per' le loro in~quità. Inverp è scritt9: Come

Dio .non ci abbandona a men:o che non abbiamo prima.abbandonato lui

. ·Quando infatti veniamo abbandona. ti da Dio, siamo. consegnati al diavolo; e,

sono distrutti in un istante, completamente spazzati. via dai terrori! · Fulgenzio di Ruspe, Lette{a a Monimo 1, 19, 2

Ilfato dei malvagi (73 [72], 15-28)

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_È .bene aderire.al Signore

Un' ascesà spirituale

Poiché ecco -. dice - quelli che st al-' »lontanano _da te, periranno. Ciascuno in-

Volendo dunque rispettare l'ordine· del vero amore, tu .devi operare secondo giustizia, amare la ·miserieordia, fuggire la lussuria; devi cominciare a voler bene nòn solo agli amici, ma anche ai nemici, come ha ordinato il Signore. E una volta che ti sia impegnato a osserva~e fedelmente questi comandamenti, salendo di virtù in virtù come su per gradini, potrai meritare di amare Dio con tutto il tuo animo, con tutte le tue forze. E quando sia giunto a questa perfezione, .riterrai sterco tutte le passioni del mondo e potrai dire insieme cori il profeta: È bello per me ade-

fatti, con le sue opere, o si unisce alla tua piet?i o si separa da essa: frigge Dio chi ·compie quelle .azioni per le quali, se conosciute, teme di essere scoperto, come chi, protetto dalle pareti e avvolto dalle · tenebre (cf. Sir 23, 18), pensa di non essere visto dal Signore Dio; ma è visto, dal .momento che si dice: Hai distrutto tutti

quelli che commettonofornicazione_ !onta.no da te. Come la donna che commette ,fornicazione non rimane unita al marito e ·n~n è una sola carne e un solo spirito con lUi, ma si divide e si separa con la sua for.nicazione, così ogni anima che non rima-ne unita a Dio, ma, servendo ai vari culti degli dèi, commette fornicazione, si divide·e si allontana dal Signore con la fune.sta colpa del sacrilegio, mentre dovrebbe stargli vicino. Ma chi si separa dal Signa.te perisce. Perciò il santo, che teme il giudizio del Signore, vuole stare sempre unito a Cristo e porre in lui la sua speranza per lpdare il Signore cui è onore, gloria, ·eternità dai secoli. e ora e sempre e per tutti i secoli.dei secoli. · Ambrogio,

Le·rimostranze di Giobbe e di Davide 3, 11, 30-31

·Corriàmo per raggiungere Dio . Se ha l'amore, vede Dio, perché Dio è amore; e il suo occhio viene sempre più ·purificato dall'amore, per essere in grado di vedere quella sostanza incommutabile che è Dio, e per potei: sempre godere del:. la sua presenza e ·in eterno gioirne insieme con gli angeli..Ma ora corra in tal modo che possa poi rallegrarsi, quando sarà nella patria. · · . . Agostino,

Commento alla Lettera di san Giovanni 9,10

rire a Dio.

· Agostino, . Discorsi 368, 5

~on possiamo ama·r e Dìo solo per la

ricompensa Dobbiamo guardarci dall'amare Dio · .per il premio; in tal caso ci do'{remmo ·chiedere per quale ·premio, perché qualsiasi premio ne ricevessimo sarebbe inferiore a lui, a Dio. Amandolo per interesse, miriamo a ricevere· qualcòs~ da lui; amandolo di amore gratuito riceviamo in dono lui ste.sso. Dio si offre a noi perché noi godiamo di lui. Se amiamo le cose da lui create, quale ci deve apparire Colui che le . ha create? Se è bello il mondo, immaginiamoci la bellezza del suo artefice. Strappiamo il nostro cuore dall'amore . delle creature per. volgerlo al Creatore, dicen· do quello che è·scritto nel Salmo: È per

me bello stare vicino a Dio. Agostino, Discorsi 385, 5

Il supremo bene è stare vicino a Dio Se infatti, persuaso che hai ricevuto da Dio le virtù che possiedi, te ne mo-

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Salmi 51-150

strerai riConoscente e le userai per servirlo con spirito di religione anche nelle tue alte cariche, incoraggerai e condurrài al suo s~rvizio le persone ~oggette alla tua giurisdizione con l'esempio della tua .vita religiosa e coh lo stesso zelo con cui provvedi al loro bene, sia accordando loro dei favori sia incutendo loro il timore; se procurando loro tranquillità in· .questa vita non hai altro scopo .che quello di renderli degni di possedere Colui presso il qua· le potranno vivere felici, allora sì che le tue virtù saranno autentiche. Non solo; ma col benigno aiuto di Colui che te le ha largite ·crescetanno e si perfezioneranno in modo da condurti sicuramente alla vita veramente felice, la quale non può es. sere se non éterna. Lassù non ci sarà bisogno della prudenza per distinguere il bene dal male, poiché questo non vi sarà, né della fortezza per sopportare le avversità, poiché vi saranno creature da amarsi, non da sopportarsi; noti ci sarà bisognò della temperanza per frenare le sensua- · lità, poiché nari ne sentiremo gli stirrioli, né avremo bisogno della giustizia per venire in soccorso degli indigenti, poiché . non vi sarà più alcun povero o indigente. ·Lassù ci sarà una s'a la virtù, che sarà nello stesso tempo premio della virtu, come s'esprime nelle Sacre Scritture il Salmista, che n'è innamorato: ·Il mio bene è stare unito a Dio. In ciò consisterà la piena ed eterna sapienza del pa~adiso e nello stesso tempo la genuina felicità, poiché è l'approdo ali' eterno e sommo Bene; .es- . sere uniti in eterno ad esso è il culmine della nostra felicità. Ciò si potrebbe chiamare anche prudenza, poiché sarà somma prudenza restare sempre uniti al bene che non si potrà mai perdere; sarà fortezza, ·poiché sarà un rimanere saldamente uni- · ti al bene, dal quale non potrell?-O essere .staccati; sarà temperanza poiché ci.uniremo con perfetta castità al bene che non soffre corruzione; sarà infine giustizia poiché ci uniremo con somma rettitudine al

· ·bene al quale con tutta ragione dovremo sottometterci. Agostino, Lettere 155, 3, 12

Nulla ci déve separare da Dio Quale modo di vivere si può dedurre da ciascunà di queste virtù lo spiegherò con poche parole, dopo che avrò confrontato, come ho promesso, le testimonianze del Nuovo Testamento, delle quali mi . servo già da tempo, con quelle simili del1'Antico Testamento. È forse soltanto Pao10 a dire che dobbiamo essere uniti a Dio in modo che nulla intervenga a separarci? Il. Profeta. non significa la stessa cosa nella forma più adatta e concisa, quando di-. ce: Quantò a me, il mio bene è stare vicino a Dio? E, a proposito della carità, ciò che là è detto con molte parole, non è forse qui contenuto nelle sole parole stare vicino? Del pari, l'aggiunta il mio bene è non trova riscontro in quello che è stato scritto qui, cioè Tutte le cose concorrono al bene di · coloro che amano Dio (Rm 8, 28)? Cosicché · con una breve frase e con due parole il Profeta mostra la forza e il frutto della carità. Agostino, . '

I costumi della Chiesa cattolica e i .costumi dei Manichei 1, 16, 26

L'unièa vera felicità è stare vicino a ·Dio · Alcuni che furono filosofi in questo . mondo sostennero non esista altra felicità che vivere secondo la carne e fondarono il bene 'dell'uomo nel piacere del corpo. Tali filosofi furono chiamati Epicurei da Epicuro, come fondatore, loro maestro, e quegli altri simili a loro. Ma Vi furono altri superbi: quasi renderid,osi indipendenti dalla carne 'e, facendo consistere tutta .l a . speranza della loro felicità nella propria anima, fondarono il sonimo bene nella vir-

Il fato dei malvagi (73 [72), 15-28)

tù d'animo. In voi ff sentimento religioso ha riconosciuto la voce del Salmo; voi sapete, coriosc~~e, vi siete resi conto dic?me vengano derisi nel sacro Salmo: Quelli che confidano nella loroforza (Sal 48, 7). Tali i filosofi che furono chiamati Stoici. Quel-li vivevano secondo la carn~, questi vivevano secondo l'anima; né quelli, né questi vivevano secondo Dio. Pertanto,_ quando_ in Atene, dove queste dottrine _erano in gran fermento, nello studio e nel confronto acceso, giunse l'apostolo Paolo, come si legge negli Atti degli Apostoli - e qui mi rallegro che voi abbiate prevenuto le mie parole ricon