Il romanzo di Silence 9788843032990, 8843032992

Sofferta riflessione di una fanciulla che, costretta fin dalla nascita dal volere paterno, indossa abiti maschili e insc

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Italian Pages 301 [305] Year 2005

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Il romanzo di Silence
 9788843032990, 8843032992

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BIBLIOTECA MEDIEVALE/ 97

Collana diretta da Mario Mancini, Luigi Milone e Francesco Zambon

I lettori che desiderano informazioni sui volumi pubblicati dalla casa editrice possono rivolgersi direttamente a: Carocci editore via Sardegna 50, 00187 Roma, telefono 06 42 81 84 17, fax 06 42 74 79 31

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Heldris di Cornovaglia

Il Romanzo di Silence A cura di Anna Airò

Carocci editore

Volume pubblicato con il contributo del MIUR e dell'Università di Bologna

edizione, febbraio 2005 © copyright 2005 by Carocci editore S.p.A., Roma 1

a

Realizzazione editoriale: Omnibook, Bari Finito di stampare nel febbraio 2005 dalle Arti Grafiche Editoriali Srl, Urbino ISBN 88-430-3299-2

Riproduzione vietata ai sensi di legge (art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633) Senza regolare autorizzazione, è vietato riprodurre questo volume anche parzialmente e con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche per uso interno o didattico.

Indice

Introduzione / rr

2.

r. Silence, la travestita / rr Travestito, transessuale o transgender? / 30 3. Eufeme, Eufemia e Silence / 34 4. La risata di Merlino I 36 Nota informativa / 40 Bibliografia / 43 LE ROMAN DE SILENCE / 50

IL ROMANZO DI SILENCE / 51 Note I 297

7

Ad Alessandro

Introduzione

I

Silence, la travestita

In Inghilterra vige l'editto, promulgato da re Ebain, che san­ cisce il divieto all'eredità per linea femminile. I conti di Cor­ novaglia, Cador ed Eufemia, sgomenti di fronte alla nascita della primogenita, cercano un modo per ovviare alla futura perdita del feudo: scelgono il mascheramento. I genitori deci­ dono di crescere la propria figlia come un maschio, cercando la complicità di una nutrice e di un siniscalco quali adiuvanti del travisamento. La bambina subisce una trasformazione, una modificazione, una deviazione della propria personalità e incarna il ruolo di un maschietto abilissimo in tutte le arti ma­ schili che gli/le vengono insegnate dal siniscalco che ha cura di lui/lei. Silence, questo è l'appropriato nome di battesimo scelto da­ gli accorti genitori, decide, intorno all'età di 12 anni, che la scel­ ta genitoriale non è da smentire e rifiuta l'offerta di Nature di assumere i modi e le abitudini femminili che, come afferma la dama, sarebbero più consoni alla sua identità biologica. 1.1.

La metafora spaziale

Il/la giovane adolescente, confortato/a da Raison, valuta la po­ sizione sociale di privilegio cui ha avuto accesso attraverso la modificazione di sé e la confronta con le attività femminili che si svolgono nella , luogo chiuso e interno alla dimora, nulla a che vedere con la libertà di movimento autonomo cui è stato/a abituato/a. II

'

"Voire," fait il "a la male eure lrai desos, quant sui deseure. Deseure sui, s'irai desos? [ ...] (vv. 2639-2641)

("E vero- si dice-, sarebbe sventura/ scendere in basso dal mio privilegio. / Sono in alto, perché scendere in basso? [ ... ] )

L'alto e il basso, il sopra e il sotto, il superiore e l'inferiore, l'e­ sterno e l'interno: questi gli elementi messi a raffronto dal/dal­ la fanciullo/a, il/la quale sceglie il sopra, la superficie che rap­ presenta la sua identità mutata, quella mascolinità esteriore che tutti riconoscono e che mai viene messa in discussione per l'in­ tera opera. Mascolinità che dà accesso alla socialità e ali'auto­ nomia di sé, mascolinità raffigurata dalle vesti, primo livello del mascheramento: Quant li enfes pot dras user, Por se nature refuser L' ont tres bien vestu a fuer d'ome (vv. 2359-2361) (Quando il bambino ebbe l'età per indossare/ vestiti, per negare la sua natura/ l'hanno vestito a mo' di maschio)

Vesti da maschietto che sembra abbiano il potere di trasmet­ tere qualità essenziali della mascolinità che Silence indossa; 1 • Tuttavia siamo di fronte allo strato esterno, superiore, superficiale, il sopra, poiché sotto permane un'identità femminile inalienabile, invincibile, che resiste alla trasformazione: M. Szkilnik, T he Grammar o/Sexes in Medieval French Romance, in K.J. Taylor, Gender Transgressions: Crossing the Normative Barrier in Old French Literature, Garland, New York 1998, p. 67. 1.

12

Il est desos le dras mescine. (v. 2480) (sotto le vesti egli è una bambina.)

Il sopra e il sotto lottano in questa fase adolescenziale del/del­ la protagonista, ma l'esteriorità ha il sopravvento e Silence de­ cide che non farà mai ( v. 26 56), ovvero non sve­ lerà il suo segreto, la sua vera identità sessuale, non toglierà l'a­ bito che indossa e che rende manifesto il suo sé sociale, per ri­ velare quel sotto nascosto, celato, isolato. 1.2.

Cross-dresser perenne

Una scelta, quella di Silence, che ha un carattere totalizzante e de­ finitivo, diversa da un travestitismo episodico e temporaneo che avvia una forma di sospensione ristretta al tempo del rito del1'ordine biologico, sociale e culturale, fondamento dell'equilibrio di una comunità, e che, al termine del rito, ripristina lo statu quo ribadendone le regole fondanti. Questo è il travestitismo accet­ tabile, quello del Carnevale o del Green World shakespeariano: il cross-dressing può essere divertente o funzionale fintanto che occu­ pa uno spazio liminare e un arco di tempo contenuto; dopo questa car­ nevalizzazione, tuttavia, [ ... ] ci si aspetta che il/la travestito/a ritorni alla vita di prima, avendo, presumibilmente, riconosciuto un tocco di "femminilità" o "mascolinità" nel proprio altrimenti "maschile" o "femminile" sé 2



Il travestimento perenne come quello di Silence è molto più pe­ ricoloso per l'ordine sociale e le sue strutture, poiché possiede la spinta eversiva di coloro che non rientrano nella categoria na­ turale del proprio sesso, termine che non solo definisce l'orga­ no adempiente una specifica funzione riproduttiva, ma che si M. Garber, Interessi truccati. Giochi di travestimento e angoscia cultura­ le, Raffaello Cortina, Milano 1994, pp. 68-9. 2.

13

rivela anche quale indicatore dei ruoli sociali che un individuo potrà assumere all'interno di un dato sistema sociale. Quando tale segno trasmette ambiguità, il sistema si intorbida e il caos è alle porte 3 , vi è una minaccia che rimette in gioco l'opposizio­ ne fondamentale tra i due sessi e i due generi, i quali garanti­ scono le basi alle strutture sociali, economiche, politiche, giuri­ diche e perfino religiose che reggono la comunità. Silence si oppone alla norma che soggiace alla distinzione di sesso e di genere nell'ambito dell'eredità, editto di un re miope e non molto abile, che viene fortemente rifiutato dal padre Ca­ dor, il quale non accetta di perdere tutti i possedimenti di fron­ te a una nascita femminile. Car se nos avons une fille N'avra al montant d'une tille De quanque nos sos ciel avons, Se nos l'afaire ne menons Si cointement par coverture Que on n'en sace l'aventure. Faisons le com un fil norir, De priés garder et bien covrir, Si le porons del nostre engier. Nus nel pora ja calengier. (vv. 1751-1760)

(Se avremo una figlia/ non le rimarrà una pagliuzza/ di quello che possediamo,/ a meno che conduciamo le cose/ con intelligenza e in segreto I di modo che non si sappia che cosa facciamo./ La facciamo crescere come maschio,/ controllandola e mantenendola nascosta, / così potrà essere nostra erede. I Nessuno potrà contestarlo.)

Inoltre Silence scardina le regole della relazione sessuale etero­ normativa: da un lato la regina Eufeme s'innamora di lui/lei, pen­ sandolo un giovinetto, probabilmente subendo il fascino di quel­ la parte femminile che vi è in lui/lei. La regina è usa a tali devianze nella sua scelta dei partner: oltre al giovinetto-ragazza, al vallés­ mescine, vi è una monaca che in realtà è un uomo travestito, da 3. Cfr. A. Faivre, F. Tristan (a cura di), Androgino, ECIG, Genova 1991, p. 36.

14

cui si deduce una preferenza sessuale che sembra indicare un de­ siderio 4 • Tuttavia anche gli uomini subiscono il fascino della bel­ lezza del cross-dresser: abbiamo re Ebain che condurrà a nozze il suo più abile cavaliere, nonché espertissimo guerriero, trasfor­ mato sì attraverso l'intervento di Nature che ripristina la femmi­ nilità di Silenzia in tre giorni, 5 , manifestando forse un'attrazio­ ne omosociale 6 , se non omosessuale, per il comportamento del­ la travestita cresciuta come maschio. Anche il re di Francia rima­ ne vittima dell'avvenenza singolare di Silence; quando il ragazzo­ ragazza viene inviato presso la sua corte da re Ebain, egli decide di non metterlo a morte, sottolineando come l'armonia delle sue forme l'avesse costretto ad avvicinarsi a lui/lei e a baciarlo: Sa grans bialtés m'a afolé Que baizié l'ai et acolé. (vv. 4469-4470)

(La sua grande bellezza mi ha colpito I e io l'ho baciato e abbracciato.)

Fascinazione che sembra avvolgere l'intera corte francese in­ cantata davanti a tanta grazia: 4. E. A. Waters, The Third Path: Alternative Sex, Alternative Gender in "Le Romande Silence", in F. R. Psaki (ed.), Le Roman de Silence, "Arthuriana", VII, 1997, 2, special issue, p. 41. 5. L. K. Stock, The Importance o/ Being Gender "Stable": Masculinity and Feminine Empowerment in "Le Roman de Silence", ivi, p. 18. 6. Per desiderio omosociale Eve Kosofsky Sedgwick intende una riarticola­ zione femminista della nozione di che fu proposta in primis da René Girard. Secondo tale approccio il desiderio nei testi letterari è quasi sem­ pre rappresentato da un triangolo: un uomo desidera una donna non semplice­ mente per chi è, ma - più importante - per quello che rappresenta in relazione a un altro uomo. Per esempio, fino a che punto la natura del desiderio di Lancil­ lotto per Ginevra è influenzata dal fatto che si tratta della regina e quindi della moglie di re Artù? (a tal proposito cfr. S. Gaunt, Letteratura medievale e "gender studies )): ascoltare voci soffocate, in Lo spazio letterario del Medioevo. 2. Il Medioe­ vo volgare, vol. IV, I:attualizzazione del testo, Salerno, Roma 2004, pp. 651-83).

15

A le bialté de cel enfant Sont li Franchois moult entendant. (vv. 4417-4418) (La bellezza del ragazzo/ affascina profondamente i Francesi.) 1.3.

L'androginia

[ ... ]

Est-ce un jeune homme? Est-ce une femme? Une déesse ou bien un dieu? L' amour, ayant peur d'etre infame, Hésite et suspend son aveu. [ ... ]

Pour faire sa beauté maudite, Chaque sexe apporta son don. [ ... ]

Chimère ardente, effort supreme De l'art et de la volupté, Monstre charmant, comme je t'aime Avec ta multiple beauté ! [ ... ]

Théaphile Gautier, Contralto 7

L'avvenenza multipla appartiene a quelle bellezze che si com­ pongono della mescolanza dei due sessi, quelle forme che tra­ smettono al contempo grazia e vigore, da un lato i corpi efebi­ ci, delicati e tutti ugualmente affusolati, omogenei tra loro, dal1'altro la fanciulla virilizzata > 20 • Nonostante tutti i tentativi di Heldris di comporre la sfida a favore di Nature (si consideri in particolare il finale del romanzo), sembra che il racconto trasmetta fra le righe che, attraverso la giusta educazione, le donne possano eguagliare gli uomini nelle prestazioni più caratteristicamente maschili: co­ me cavalieri e guerrieri, mentre le attività ritenute naturali per le donne, come cucire, lo siano solo convenzionalmente. 1. 5.

Silence menestrello

Non contento/a della prima trasformazione di sé subita per opera dei genitori, il/la giovane Silence si trova di fronte alla possibilità si assumere delle decisioni che lo/la riguardano di-

R. L. Krueger, Women Readers and the Ideology o/ Gender in Old Fren­ ch Verse Romance, Cambridge University Press, Cambridge 1993 , p. 117. 19. Cfr. J. Butler, The Compulsory Order o/ Sex/Gender/Desire, in Ead., Gender Trouble: Feminism and the Subversion o/Identity, Routledge, London­ New York 1990, pp. 6-7. 20. Gaunt, Medieval Literature and Gender Studies, cit. 18.

rettamente, sempre movendosi all'interno della gabbia identita­ ria che Cador ed Eufemia hanno costruito per lui/lei, ma che egli/ella ha ormai deciso di mantenere. L'occasione si crea quando due giullari arrivano, a notte fonda, presso la dimora nel bosco che il siniscalco ha edificato per Silence. Il/la fan­ ciullo/a, che all'epoca ha 12 anni, affascinato/a dall'arte dei due, nonché molto preoccupato/ a per il suo destino di maschio, de­ cide di fuggire e di seguirli per apprenderne le arti. Silence agisce sul proprio aspetto operando il terzo trave­ stimento modificando non solo l'apparenza di sé, ma anche dandosi un altro nome che dovrebbe rendere chiaro, a chi vo­ glia porre la giusta attenzione, il suo percorso esistenziale: de­ cide di chiamarsi Malduit, ovvero mal-condotto, mal-indirizza­ to, mal-educato: 1 2 ,

Car cii a fait de son non cange, Si l'a mué por plus estrange. A cort se fait nomer Malduit, Car il se tient moult por mal duit, Moult mal apris Ione sa nature. Et sil refait par coverture.

(vv. 3175-3180)

(Ma Silence ha cambiato il suo nome,/ in uno molto più strano: / nel­ le corti si fa chiamare Malcondotto, / perché si considera proprio mal guidato,/ e mal educato rispetto alla sua natura./ Lo fa anche per na­ scondersi.)

In tale rito di travestimento e di modificazione del nome, Si­ lence può essere avvicinato a Tristano, il quale compie un dé21. Il primo travestimento avviene al battesimo, quando, fingendo che il neonato sia in fin di vita, lo si porta alla fonte battesimale di tutta fretta, con delle bende intorno ai fianchi, inutili in un rito battesimale che, con molta pro­ babilità, prevedeva l'immersione totale (w. 2112-2126). Il secondo è ovviamente quello del cross-dresser perenne; il terzo quello da giullare e il quarto quello da guerriero (vv. 5336- 5368), in cui compare la descrizione dettagliata della vesti­ zione di Silence prima della battaglia contro i baroni ribelli.

guisement al fine di trascendere la propria condizione e assu­ mere un'altra identità e un'altra forma più consona all'avven­ tura che sta per intraprendere, in modo che si crei una di­ sgiunzione con la realtà ordinaria: Tristano giocherà sull'ana­ gramma e si chiamerà Tantris. Entrambi agiscono sul proprio volto tingendosi la pelle con delle erbe; di Silence si dice: D'une herbe qu'ens el bos a prise Desconoist sa face et deguise. Ki bien l'esgarde viers le chiere Bien sanble de povre riviere.

(vv.

2909 - 2912)

(con un'erba che ha raccolto nel bosco I si colora il viso e si camuffa. / Infatti chi lo guarda dritto in viso I lo crede di nascita povera.)

Anche nella chante/able di Aucassin et Nicolette 22 si racconta di una giovane che, molto intraprendente e alla ricerca dell'ama­ to Aucassin, sceglie la via del travestitismo, in particolare di in­ dossare panni maschili da giullare, così per modificare il suo aspetto raccoglie un'erba e si tinge il volto: Et ele s'enbla la nuit, si vint au port de mer, si se herbega ciés une povre fenme sor le rivage; si prist une herbe, si en oinst son cief et son visage, si qu'ele fu tote • • no1re et ta1nte. (par. XXXVIII, vv. 14-17) (E lei allora se ne fuggì di notte, arrivò al porto di mare, e prese allog­ gio presso una poveretta vicino alla riva; e prese un'erba, e se ne stro­ finò il capo e il viso, così che diventò tutta nera e stravolta.)

Gli strati sul corpo di Silence aumentano: sotto le vesti c'è una bambina e gli abiti sono quelli di un maschio, maschio che si è trasformato in un giullare; e questi strati confondono le idee ai 22.

Aucassin et Nicolette, a cura di M. Liborio, Pratiche, Parma 199 1 .

menestrelli che faticano a riconoscere il/la giovane, ma anche allo stesso Cador, che quando si troverà faccia a faccia con il/la proprio/a figlio/a costringerà Silence a mostrargli la voglia a forma di croce che ha sulla spalla, unico elemento naturale in grado di rivelargli l'identità di quel/ quella figlio/a. Il motivo per cui Silence decide di intraprendere la via del1'arte giullaresca è estremamente interessante, anche perché suggerisce un desiderio di autodeterminazione che fino a que­ sto momento il/la giovinetto/a non ha mai manifestato. Egli/el­ la infatti comincia a valutare quali saranno gli effetti della sua vita come maschio e soprattutto che cosa si richiederà da lui/lei nella sua evoluzione esistenziale: ovvero diventare un bravo e abile cavaliere, nonché un vigoroso guerriero. E se non doves­ se riuscire, che cosa ne sarebbe di lui/lei? Non solo: nel caso re Ebain promulghi un nuovo editto sull'ereditarietà, includendo la linea femminile, che cosa ne sarebbe di lei nella delle donne, visto che non sa né ricamare né filare? La risposta è semplice, imparerà un'arte che porti diletto sia agli uomini che alle donne: [ ... ] Silence, Ti drap qu'as vestut, et li halles, Font croire as gens que tu iés malles. Mais el a sos la vesteiire Ki de tolt cho n'a mie cure. S'il avenoit del roi Ebayn Que il morust hui u demain, Feme raroit son iretage. Et tu iés ore si salvage, Ne sai a us de feme entendre. Alques t'esteveroit aprendre Dont te seiisces contenir, Car tolt cho puet bien avenir. Et se coze est par aventure Que si fais us longhes te dure, Bien sai, tu ieres chevaliers: Puet se'estre coars, u laniers, Car ainc ne vi feme maniere 29

D'armes porter en tel maniere. Tolt cho repuet avenir bien. Se ne ses donc alcune rien Por tes conpagnons conforter, Ne te volront pas deporter. Car t'en vas vials en altre tierre Sens et savoir aprendre et quere. (vv. 2826-2850) ( [ ...] Silence, / i vestiti che indossi e il sole che hai preso / fanno cre­ dere alla gente che sei un maschio. / Ma sotto i vestiti il ragazzo ha / ciò di cui nessuno si cura./ Se accadesse che il re Ebain / morisse og­ gi o domani, / le donne avrebbero di nuovo le loro eredità. / Tu ades­ so sei così selvaggio, I e non sai attenerti ai modi femminili. / Ti con­ verrebbe imparare qualche arte/ da poter conservare, I perché tutto ciò può davvero accadere./ E se per caso dovesse capitare/ di dover­ ti comportare così per lungo tempo, I sai bene che diventeresti cava­ liere, / potresti essere un vero codardo, / poiché mai ci fu donna ca­ pace / di portare le armi in tal modo. / Tutto ciò può accadere davve­ ro. / Se non conosci alcunché / per divertire i tuoi compagni, / non vorranno dilettarsi con te. / Perché non te ne vai in un'altra terra / a cercare e apprendere conoscenze e idee?) 2

Travestito, transessuale o transgender?

Il genere, nell'essere ripetuto e riaffermato a ogni performance, slitta dall'idea di fissità, di stabilità e di definizione convenzio­ nale prestabilita legata a ciò che di prassi viene accostato al ses­ so biologico. Abbiamo già detto del travestitismo come perfor­ matività spesso limitata a fasi temporali ristrette: il desiderio di assumere, anche se temporaneamente, il ruolo del genere 2 3 op­ posto è più frequente di quanto si immagini e, nella scala d'oPer ruolo di genere si intende (J. Money, A. A. Ehrhardt, Uo­ mo} donna} ragazzo} ragazza, Feltrinelli, Milano 1976, p. 168 ) . 23 .

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rientamento sessuale (sos), occupa il livello più basso, e abbia­ mo già sottolineato come Silence sia un cross-dresser perenne, colui che rifiuta la limitatezza della trasformazione e si avvolge di questa nuova identità perennemente, salva restando la ne­ cessità di ribadire la propria mutazione in modo continuativo. La scelta razionale operata da Silence nel trasformarsi in un cross-dresser perenne deriva dal desiderio di mantenere il più possibile lo statu quo voluto dal padre all'interno di quella co­ strizione ereditaria che re Ebain ha instaurato con l'editto scia­ gurato, possibilmente passando inosservato, tuttavia un inos­ servato maschio. Lo stato di distonia sessuale è molto profondo per i tran­ sessuali, i quali assumono il sesso opposto come sesso d'elezio­ ne desiderando una riattribuzione fisica del proprio sesso, che si avvia attraverso un'imitazione plausibile dei caratteri sessua­ li, in prima istanza, quelli secondari e di seguito, solo in alcuni casi, i primari con un intervento di sex reassignment. La letteratura medievale ci consegna delle figure di transes­ suali, magistralmente studiate da Michèle Perret nel suo Trave­ sties et transsexuelles: Yde, Silence, Grisandole) Blanchandine 24 , da cui si deve escludere il/la nostro/a protagonista, poiché non subisce una riassegnazione sessuale. Nel Tristan de Nanteuil in­ contriamo Blanchandine che si traveste, in principio, da vallet­ to per poter seguire il proprio sposo; ma poi quando nell'ac­ campamento del sultano di Babilonia diviene l'oggetto dei de­ sideri della figlia del sultano, Clarinde, e vengono previste le sue nozze, Blanchandine si trova in trappola, non ha vie d'uscita. Un cervo selvaggio irrompe nella scena del bagno cui si appre­ stavano Clarinde e la sua amata, e crea l'occasione della fuga. Nel bosco dove si è nascosta, Blanchandine si trova di fronte al1'animale, il quale altro non è che il nunzio di un angelo che le propone la scelta del sesso cui preferisca appartenere. Ella pre-

24. Il titolo di questo paragrafo è debitore a

M. Perret, Travesties et trans­

sexuelles: Yde, Silence, Grisandole, Blanchandine, in "Romance Notes", XXV, 1985, 3, pp. 328-40.

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dilige quello maschile per amore del marito che crede morto e improvvisamente > (P. Caraffi, Clereçia) alegria) escriptu­ ra. Sull ) identi/icazione con l'eroe nel "Libro de Alexandre", in "Medioevo ro­ manzo", XIII, 1988, pp. 246-7). 5555. Mongioia è il nome dell'orifiamma (bandiera, insegna) di Carlo Ma­ gno, nonché il grido di guerra dei franchi. Il sostantivo antico francese significa poggio, collina, ammasso, luogo elevato. Nella Chanson de Roland si collega la parola con il nome della spada di Carlo Magno, Joiuse (Gioiosa). 5559. Questa lista di nomi sembra realistica, ma Thorpe non li ha rintrac­ ciati. Abbiamo seguito la proposta di Florence Bouchet nella sua versione in prosa del Roman de Silence, che sembra plausibile (Heldris de Cornualle, Le Roman de Silence, cit., pp. 459-557). 5619. : minuscolo in Thorpe; Lecoy suggerisce che si tratti di un . nome proprio. 5792. Da questo momento in poi viene inserita nel romanzo la figura di Merlino, con evidenti richiami al mito sul profeta-druido della tradizione celti­ ca. Sembra che Heldris faccia particolare riferimento a un'opera in prosa, l'E­ stoire Merlin. Nel primo passaggio si ricorda la vicenda del re Vortigern e del­ la sua torre, distrutta ogni notte a causa della presenza sottoterra di due draghi; più avanti attraverso le parole di Silence sentiremo raccontare della nascita di re Artù e infine l'ultima sezione sembra liberamente ispirata all'episodio di Gri­ sandole. ' 5892. Aimon è un eroe della chanson de geste di Les quatre fils Aymon. E il padre di Renaud de Montauban e dei suoi tre fratelli. 6160. è qui versus e l'espressione è una variante della formula più frequente changier le vers (Lecoy). 6410. è una variante di soivre ossia "salsa speziata" (Lecoy).

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Nella collana Biblioteca Medievale

1. La Tavola Ritonda 2. Christine de Pizan, La Città delle Dame 3. Il caso Belibasta 4. Giganti, incantatori e draghi. Byline dell'antica Rus' 5. Fulgenzio, Commento all'Eneide 6. Jordi de Sant Jordi, L'amoroso cerchio 7. Ausiàs March, Pagine del canzoniere 8. La battaglia di Ma/don 9. Waltharius. Epica e saga tra Virgilio e i Nibelunghi 1O. Hafez, Il libro del Coppiere 11. Robert Henryson, Il testamento di Cresseida 12. Etienne de Fougères, Il libro degli stati del mondo 13. Gervais du Bus, Chaillou de Pestain, Roman de Fauve! 14. La0amon, Le gesta di Artù 15. Libro de Apolonio 16. Tristano Riccardiano 17. [Chrétien de Troyes], Guglielmo d1nghilterra 18. Aucassin e Nicolette 19. Daurel e Beton 20. Leonor L6pez de C6rdoba, Memorie 21. Canzoni di crociata 22. Pianto sulla distruzione di Rjazan' 23. Diego de San Pedro, Carcere d'amore 24. Maria di Francia, Lais 25. Il sogno della Croce 26. Lorenzo de' Medici, Rappresentazione di San Giovanni e Paolo 27. Riccardo di San Vittore, I quattro gradi della violenta carità 28. Renaut de Beaujeu, Il bel cavaliere sconosciuto 29. Douin de Lavesne, Trubert 30. Sana'i, Viaggio nel Regno del Ritorno 31. Fatrasies 32. Benedeit, Il viaggio di San Brandano 33. Sir Perceval di Galles 34. Jean Renart, L'immagine riflessa 35. Wolfram von Eschenbach, Titurel

36. Vita di Barbato

37. Sir Orfeo 38. La saga dei Volsunghi

39. Lotario di Segni, Il disprezzo del mondo

40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 4 7.

48. 49. SO.

51. 52. 53. 54. 55. 56. 57. 58. 59. 60. 61. 62. 63.

64. 65.

66. 67.

68. 69.

70.

71.

72.

73.

Chuanqi. Storie fantastiche Tang Auberée Il gufo e l'usignolo Gil Vicente, Farsa di Ines Pereira La farsa di Maistre Pathelin La Sposa delle Spose Jakemes, Il romanzo del castellano di Coucy e della dama di Fayel La canzone di Guglielmo Havelok il danese La saga di Eirik il rosso Hildebrandslied Razon de amor Arnaut Daniel, L'aur'amara Guglielmo IX, Vers Poesia d'amore nella Spagna medievale Rudolf von Schlettstadt, Storie memorabili Baudouin de Condé, Il mantello d'onore Raimon Vidal, Il Castia-Gilos e i testi lirici Il cavaliere e l'eremita Hélinant de Froidmont, I versi della morte Il Cantare di Igor' Il lai di Narciso Perla Suhravardi, L'angelo purpureo Evagrio Pontico, Gli otto spiriti malvagi Richard de Fournival, Il bestiario d'amore Jean Bodel, Il miracolo di San Nicola Walter Map, Svaghi di corte (2 voli.) La battaglia di Quaresima e Carnevale Gormond e Isembart Tertulliano, Gli ornamenti delle donne Nizam al-Mulk, L'arte della politica Juan Rodriguez del Padron, Schiavo d'amore Ballate magiche svedesi

7 4. I trovatori e la crociata contro gli Albigesi 75. Chrétien de Troyes, Erec e Enide 76. Cantari fiabeschi arturiani 77. Binduccio dello Scelto, La storia di Troia 78. Sir Tristrem 79. La lettera del Prete Gianni 80. Ponzela Gaia 8 I . Il Gododdin 82. Afanasij Nikitin, Viaggio in tre mari 83. Bernart de Ventadorn, Canzoni 84. Audigier. Il cavaliere sul letamaio 85. Jaufre Rudel, L'amore di lontano 86. Folquet de Marselha, Poesie 87. Farid al-din 'Attar, La Rosa e l'Usignuolo 88. Maria di Francia, Il Purgatorio di san Patrizio 89. Beowulf 90. Sendebar. Il Libro degli inganni delle donne 91. Le nozze del Sole. Canti vecchi e colinde romene 92. Carmi di Sigurd 93. La fenice. Da Claudiano a Tasso 94. Guillem de Torroella, La favola 95. Manuali medievali di chiromanzia, a cura di S. Rapisarda 96. Sem Tob de Carri6n, Proverbi morali

Biblioteca Medievale / Saggi

1. Piero Boitani, La narrativa del Medioevo inglese 2. Tradizione letteraria, iniziazione, genealogia, a cura di C. Donà, M. Mancini 3. Carlo Saccone, Viaggi e visioni di re, sufi, profeti 4. Mario Mancini, La gaia scienza dei trovatori 5. Maria Tasinato, La curiosità. Apuleio e Agostino 6. John R. R. Tolkien, Il Medioevo e il fantastico 7. Alessandro Bausani, Il "pazzo sacro" nell1slam 8. Francesco Zambon, L'alfabeto simbolico degli animali 9. La regalità, a cura di C. Donà, F. Zambon

1O. Christine de Pizan. Una città per sé, a cura di P. Caraffì 1 1. Poetica medievale tra Oriente e Occidente, a cura di P. Bagni, M. Pistoso 12. Patrizia Caraffì, Figure femminili del sapere 13. Laura Auteri, Regine e cavalieri allo specchio 14. Andrea Fassò, Il sogno del cavaliere 15. Grazia Rusticali, Da Enid a Guinevere. Le storie arturiane di Tennyson 16. Mario Mancini, Lo spirito della Provenza. Da Guglielmo IX a Pound 17. Carlo Saccone, Il maestro sufi e la bella cristiana. Poetica della perversione nella Persia medievale