Il mio sistema 9788888756295, 8888756299

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Il mio sistema
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•• •• •• •• Aron Nimzowitsch •• • • • • • • •.r ••• • • • • •• •• •• • • •• • • •• • ••• • • ••••••••••••• • •• •• •• •• •• •• •• •• • •• •• • • •••

il mio • sistema •



ARON NIMZOWITSCH

il mio sistema

CAISSA ITALIA EDITORE

Titolo originale d Ila prima di zion dell'opera: Mein System - Ein Lehrbuch das Schachspi fs aufganz neuartiger Grundlage - Schachverlag B rhard Ii

i gio a omunque 4 ... d5 5.exd c d5 poi ... lLlc6. Il ga mbetto Eva ns 1.e4 eS 2. lLlf3 lLle6 3. ~ e4 ~ eS 4.b4 va rifiutato con 4... ~ b6 (per evitare il vagabondare dopo 4... Jl xb4 5.c3). La ritirata in b6 no n ca u a al Nero alcuna p rdita di tempo in quanto 3.b4, he il Bianco ha gioato enza che il ero pote e sv iluppar un p zzo, non è pr duttiva ai fini d Il vi luppo. on produttiva ome qualsia i mo a di pcd ne pri a di r !az ione con il ce ntr e on la ituazio ne con r ta. i v da S.bS (cer ando di tra formare il pas fai o di un a spinta di p clone immotivata in un va ntaggio, o sia di fa rne una forza d'impatto) S... lLld41 e e adesso 6. lLlxeS, allora 6... ~ gS o n forte atta co. Il principiant declini il gamb tto di re con ... Jl c5 (1.e4 eS 2.f4 ~ eS) o altr im nti on la emplice 2...cl6, una mossa as ai migliore ri petto all a ua reputaz io ne, ad es mpi o 1.e4 eS 2.f4 d6 3.lLlf3 lLle6 4.Jl e4 ~ e6! ; dopo S. ~ xe6 fxe6 6.fxeS dxeS il ero ha aperte le colonn 'f' e 'd' alle torri ed è ben sviluppato, e nono ta nte i pedoni doppiati sta un po' meglio (se a 4... ~ e6 replicasse 5 . ~ b5, allora 5... ~ cl7, perché se il Bianco porta a spasso il suo alfie re allora an he il ero può fa rlo). Il princi piante tenga parti colarmente conto, dopo 1.e4 eS 2.f4 d6 3. lLlf3 lL:le6 4. lL:le3 lLlf6 S. Jl e2, del po sibi le cambio S... exf4, se 6.d3 allora 6... dS, co n pro visoria cession d l centro seguita da un'immediata riconquista dello st sso. Il gambetto i può anche accettare ( l.e4 e5 2.f4 exf4 3.lLlf3lLlf6!), ma non erto p r t nersi il pedone sacrificato, quanto piuttosto per ott porre il centro bianco a una dura prova (4.e5 lLl h5) o per giung re (dopo 4.lLlc3) all'effì a controstoccata d7-d5.

26

...

m~

CATTURA QUALSIASI PEDONE CEN T RA L E, S E LO PUOI FARE C ON POCA DIFFI C O L TÀ !

Esempio: 1.e4 eS 2. lLlf3 lLle6 3. Jl e4 lLlf6 4.e3? lL:lxe41, per hé per il guadagno ideale, aie a dire la conqui ta del c ntr , un t mp non è un prezz troppo ar . o n ervar il pedone è meno importante, qui onta il guadagno ideale 1 iutt to che quello materiale. Detto in t rmini mpii i: un qual iasi guadagno di un pedone latera! non aiutar , ma e puoi prender un p clone entrale avra i fatto qual osa p r garantir la tua incolum ità, per hé ì otterrai po ibilità di spansione proprio là do e in furia eli olito la battaglia in apertura, al centro. pazio per allargare i gomiti, dunqu , ome pia e agli ameri ani. Permetti al tu avallo di fa r i america no 1! (diagr. 13)

13

Il Bianco gioca 4. ~xt'5 ~xe5 5.d4, mmbio llt'!lo spirito del paragrafo l a.

1111

hiudiamo qui il primo capitolo e vi rimandiam alle partite l e 2 nella ezi ne parti te che s gu (la trover te dopo il terzo capi tolo).

parte

rimu -

pi lo 2

LA COLONNA APERTA -------

INTRODUZIONE. CONCETTI GEN E RALI E D E FINIZIONI.

La mia t oria della olonna aperta una pi tra d'angolo del mio sistema. Già circa cl dici ann i fa nella Wiener chachzeitungav vo pre entato la legge della creazione di avampo ti lungo la olonna ap rta, ma allora non ro consapevol d Ilo scopo principale di qu sta manovra, ci · l'o upazion fi naleclellas ttimaoottava lrav rsa dell'av ersario, cui essa è logi amen te subordinata. In altre parole: p r spezzar la resi t nza avversaria su una olonna si stabiliscono degli a am posti per proc clere verso la ettima traversa, il cui controllo va ritenuto il coronamento delle operazioni lungo una colonna. Quindi , stabili re avamposti è solo una manovra au iliaria. In ca ndinavia conclusi la mia conferenza ulla colonna aperta con queste parol : g8 6. cg7+ ~ fS 7. h8# o ì dovr mmo aver hiarito a uffìcienza il no io l dell'alta co con nlrico ver o un bersaglio sulla settima traversa. Prima di passare all'atta "rivoluzionario" vogliamo ottolin are una r g la importante: la torre deve allaccare 1111 ber aglio e/tefugge da dietro! P re empi : un a lorr ull a etlinn traver a atta ca il pedone b7. e quindi b7-b , allora Il b7, non un atta dal fian o dall a quinta tra er a. uesta regola trova piegaz ione in un dato di fatto: l ) la etti ma traversa va o cupala più a lungo po ibil e, per hé da e a polr bb ro individuarsi nuovi bietti vi; 2) l'aggiramento ( lii b7) · il più fort m lodo d'attac o (in ordin r c ntc, preci amente: l. atta co frontal , 2. lat ral , 3. aggiramento!); 3) sp so l'avver ario ' ostretto ad ff. ttuare tentativi di dife a pa modi i (un atta o latera! p rm tl r bb ... .i b8, o n ad guato oslcgn ). a

b

c

d

e

g

h

28

h

27

onquisrn di b con In forzo.

7intto n/ Nao. Ltt loun pt!r hl.

Il Bian o ceglie com b r aglio il punto h7, p r hé que lo punto permette un aggiramento

Puntiamo come bersaglio a g7 (diagr. 28). he sia b n protetto non i intimori sc . Insce niamo un atta cco oncentri o co n l. lt:lg3 a (que ti p doni pa ato sono a ai minac io i) 2.lt:l15 a2 3 . ~e5 {minacciand il matto mediante xh7) 3... a l = ~; g7 · dilc o, il Bian o p rde. ln omma, g7 ra il bersaglio bagliato. Quello giusto è il punto h7, he

37

il mi

~i

ma

conquisteremo con il metodo "rivoluzionario": 1.lt:lf6+ gxf6 2.'f#'e6+ ~ h8 3. fi' d7 p pure l. l!Jf6 Wh8 (il ero ostinato) 2.'th h6+ (il Bianco ancor di più) 2...gx h6 3.1i h7#, matto dal punto prestabilito. Quest'esempio ci mostra l'idea madre dell'attacco "ri voluzionario" ulla settima traversa: un pedone viene tolto di mezzo con la for za, così da accrescere il raggio d'az ione della ettima traversa fino al punto vicino ad esso. Quel punto ra il no tro obi ttiv . Il diagramma 29 ci mo tra un nuovo esempio:

a 7

29

6 5

a

b

c

d

e

g

h

30

Il Bia n o vu l attacca re il a all o d ando o nte mpo ra nea me nte cacco, e lo fa co n 1.'f.fg4+ ~ h7 2.'f.f h3+ ~ g7 3.fi'g2+ w h6 e o ra 4.fi' xh1+ (insomma, si trascina il re dalla parte desiderata, s nza perdere o ntatto con il pezzo [il punto] da attacca re).

3 2

31

Il bmaglio hl (conquista violmta).

Qui g7 è difficile ad attaccarsi (senza il p don e g4 arebbe più semplice: l .~g4 g6 2.~ h4 hS 3.'f#'xf6), ad e empio 1. 11 d7 (minaccia 11 cc7) 1... cB o l. llc4 (minaccia ~f7+) J... 1H8. È giu ta 1. 1i xg7+ (il bersaglio è h7) 1... ~ xg7 2.1i c7+ ~ h8 3.f h h7#. La presa in g7 ha "allungato" l'effi cacia d Ila sett ima traversa ino a h7. In aso di 2... ~ f8 av r bbe vinto comunqu 3.fi'xh7, poiché il Nero no n arebbe as oluta mente in grado di t ner la s ttima trave rsa; ancora più preciso sa r bbe spos ta re la do nn a o n g uadag no di te mpo. cioè 3. ~ h6+ w ea 4. fi' e3+ w fa s:~e7+ (entra sulla s ttima traversa, con "risonanza acustica") 5... Wg8 6.'ikg7# Quest'ultima manovra richied una nota: e a è tipica, in quanto impedisce alle ri rv avver arie di int rvenire. Vediamo ora il diagramma 30:

38

La conquista di

~1.

Qui il pun to da conqui tare arebbe e7, ma l.fi'e4 J.fi'f'2+ ~ 8 2.(hcS fallirebb ro rumorosament p r ... e3+ s guita dal matto dopo ... lla l . Quindi è corretta 1.'ikf1+ w e8 2. fi' bS+ 3. 't'#' xeS+ w ea 4:i+' e 7# i potrebb pr ntar il problema in qu ti t nnini: il Bianco gio a e conquista eS dando scacco. Do po l .'f.'+' fl + ~e 2.~bS+ il Bianco ha il o n tatto con eS insi m a un "effetto trascinamento': Dopo l.'ikfl + W 8 2.fi'bS+ ~ffi 3.'f.'+'xcS+ si è ottenuto tanto il contatto con e7 quanto l'e ffett tra cina mento (il re viene costretto a tornare in e8).

wta

p~rtc

prima ·

pil lo 3

l CINQUE CASI SPECIALI SULLA SETTIMA TRAVERSA .

33

l) La ellima traversa

a

o/uta"e i/ pedone pa ato. 2) Le torri raddoppiatedm111o scacco pe1petuo. 3) Il compie oda palla .i +lLl. 4) llluaccodoppiosulla ellima traversa. 5) Ilgioco combinalo sulla sellù na e ottava lra.ver a (aggiramento dagli angoli). o n ettima trav r a "as Iuta" intendiamo il ca o in ui ssa bi c h i il r avversario. Esempio: Bian o: a7, e ro: ~ (8, lH6. Essendo un p clo ne in f7, l'effetto della trav r a no n è "assoluto':

TnrrnsciJ-Lasker

Primo caso speciale: ttima traversa a soluta e pedone pa sal avanzato vincono pr oché m pre. empio: Bian o ~ h l , lle7, 8 b6; ro ~ h . .ll d8. 11 Bianco gio a b6-b7, rendendo imparabi! la manovra .llc7-c6+. e ilr nerostesse in g6 la pa rtita finir bbe patta.

e il p do n e 'g ' fo e ancora in g2, ~ h2 darebbe an o ra pos ibilità di patta. ma essendo la settima tra e r a a soluta il Nero vince. Dopo l...lil a2+ è intere ante il tentativo del Bianco di n utralizza r la tra e r a a soluta gio an d 2. e l!. Lasker prosegu : 1. .. .ll a2+ 2.~ e1! aS 3. ~ d1 a4 4. ~ c1 a3 5. ~ b1 e patta .

32

Il primo caso sp(cinl(.

ella p izio ne del diagra mma 32 · decisiva 1.~x hl+ .ll h6 2...Wxh6+ gxh6 3.b6 perch · ora la ett ima trav r a è assoluta. Se no n lo fosse, poniamo il cas he il pedone g7 sia ancora al suo p to, ... ~ h 7 po rter bbe alla patta. A pr po ito de ll a posizio ne d a Ta rraschLasker, Be rlino 19 18 (diag r. 33), in un suo comm nto La ke r illustra la vittori a dopo l... ll a2+ 2. ~g l ?, cioè 2 ... a5 3. 1ii xg7 a44. 11 g6 a3 5. 11 x f6 ll b2.

Seco ndo caso s peciale: patta pe r a o perpetuo. Questo è un caso interessante per un comune erro re psicologico. Bian o: ~ h2, l'il d7, f7, 8 h3; ero: ~e8, li fl . ~ f3. 8 5, f4. Il Bianco (giocato r poco esperto) i rend conto d Ila posizio ne disperata in cui i trova il suo re e tiene la patta con 1.lil fe7+, notando giusta m n te che l. n d 7 + av rebbe per me so al re una tranquilla fuga ver o un po rto sicuro ( l. li de7+ ~d8 2.lil d7+ ~c8 3.1ilc7+ ~ b8 e il Bianco no n ha più ca chi). Dopo 1.ll fe7+ Wf8 2.lU 7+ w g8 3. ll g7+ w h8 4. l! h7+ (4.ltg l?? l! f2+!) 4...w g8 s. ll hf7+! ~ ha 6. ll h7 ~ g8 egli guarda l'avversario negli occhi , hiedendosi e da vero crede di po ter scappare, quindi ripete gli scac hi come sopra qualche volta e infine, "tanto p r variare'; dà scacco o n l'altra to rre con 7.lt dg7?, do podiché, con l'approdo del re nero in b8, la partita è persa 1 E in que to 'è una morale: l) variare non empre è utile; 2) la torre d7 ra un buo n guardiano non andava distolto nza un v ro bisogno. Terzo caso speciale: il me cani modi patta (per cacco perp tuo) l'l +llJ. Bian o: ~ h 2,

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il mio Ili

ma

1t b7,llJf6; ero: !itffi, ~ c2, d2, e2. Il ero ha tre regine in erba e il Bianco cerca di forzare il p rp tuo. Dato eh l. llJ h7+ We8 2.llJf6+ non funziona p r 2... ~ d8, bisogna ri olver i a giocare 1. ll d7 perché allora, dopo l'eventuale l ...e l ='t'b. il dispo itivo funziona perfettamente: in a odi 2.llJ h7+ Wg83.llJf6+ ontinuarecon ... ~h8 sarebbe suicida. Si fa eia attenzione alla mo sa-chiave l. li d7, eh cr a il legame tralegico tra torre e cavallo. Se immaginassimo an h una torre n ra in c8 (nell'e empio di prima), allora Ui d7 non baterebbe più, ma nemmeno sar bbe necessaria, p r hé qu Ila ste sa torre c8 impedisce la fuga e r nd superfluo un guardiano in d7. Per iò: I.llJh7+ ~e8 2.llJf6+ ~ d8?? 3.lit d7#. Un re n ro che ha mostrato tal nto; fosse stato un re mediocre, avrebb pr ferilo un angolo. Il quarto caso speciale, mpliciss imo ma inestricabilmente legato al omplicatissimo quinto caso, consiste in una manovra di trasci nam nto: si spinge il re verso il entro e là si esegue un attacco doppio. Esempio: Bianco '1t h2, ih 7, b7, ~ g2, g6, h3; ero !it h8, li c8, d8, ~ fl . 1. lit h7+ !itg8 2. .!I ag7+ f8 2. ll h7 Minaccia matto. 2.. .f8 e ora 4.tt:lg5! (4.tt:lf'2, che mina eia tt:lg4, arebbe più d bole per 4... ~e2 S.ll xeS a4 on l'idea ... li f4) 4.. .fxg5 5.f6 on a eguire il matto in h8. ppure 4. tt:lg5! d4! 5. tt:le6+ ~ xe6 (forzata) 6.fxe6 con appr sso espulsione d l re da f8 n e6- 7+, per infine av elenarlo in d7, o ia 7.e7+ 'it>e8 8.11 h8+ ~ d7 9.e8=fk++ c. Que to a co in 7, h rompe il an tatto, i poteva parare solo con 6... 1I 8, he tutta ia o t r bb una torre: 6... 1ile8 7.e7+ il Bian o vince con facilità, a ess anche il ero uno o due pedoni pas ati in pi ù, perché allora il primo sfrutterebb la dc critta fa ilità con cui l torri sulla setlima traversa atta ca no i p doni da tergo;

l op 1.lil h7+ ~ g8 2. lil fg7+ ~ f8 abbiamo raggiunto la po izione tipica già discussa. ma poi? é a) 3.1I h8 né c) embrano adatte; e il re bianco st e già in gS polrebb seguire 'it>h6 ecc., ma n Ila ituazione in esame pare che il Bianco debba accont ntarsi del perp tuo. Le apparenze tuttavia ingannano: innanzitutto i gioca 3. xd7, minacciando il matto in h8. gu 3... ~ g8. Adesso il Bianco ripete la manovra: 4. lil dg7+ ~ fS 5. lh c7 e il ero, ancora senza il tempo per la sospirata ... al =fk. è di nuovo costretto agio are 5...'it>g8 ( e l'avversario non ha il tempo di gio are qual o a che gli arebbe utile da ogni punto di vista. questo perché costretto invece ad una mos a posizionalmente irrilevante m ntre noi avanziamo, lampante che abbiamo guadagnato un tempo). egue 6. ll cg7+. Prima di a ve ntar i ul ondannato pedone b7, la torre dà for que to scacco per rinforzar l'app tito? lo, l'idea è di pr parare una minaccia. he bellagio ata, pr prio: è om la leggenda di vjatogor! Qu to roe rus (simbolo di fertilità) una volta dovette ombatter contr una reatura maligna - un drago, mi pare; la vinse g ttando i a t rra nei mom nti ritici. Qu sto contatto con la madr terra, eh opera prodigi. gli rend va l forze, fin hé non fu il suo avversario a stan ari... AJtr ltanto prodigio o si · dimo trato n l no tro ca il contatto con la "posizione iniziai tipica·: ercata dal Bianco. La chiu a è imile:

ti

il mio •i c ma

6... wfB 7.ll xb7 w gB B. .!1 bg7+ (11 xa7 sarebb di nuovo un grand error per ...a l ='fk) B...wfB 9.ll xa7 lh a7 10. ll xa7 vin endo il pedone a2 e la partita. Per riassum re, di iam che il aso ) con i te nell'ottenere nuovo impeto per l'attacco tramite il "contatto con la po izion ini ziale'; , più empii em nte: provo anelo la "posizi ne iniziai ·; i rea una minaccia di matto che libera un tempo per catturare: in sostanza, si guadagna un tempo. o ì il quinto ca o, si polrebb dir , è stato sv iscera to in tutle e lre le ue forme. Si è chiarament pi gato eh innanzilutlo si deve tendere ad ottenere la "po izione iniziale': o ì ini zia la nostra " toria" (che corrisponde al primo in ontro tra lui e lei n i libri d'amore). Poi sia hi attacca a scegli re tra i met di a), b) e c), sia cioè interamente re ponsabil dei ucces ivi viluppi d l romanzo cacchistic delineato. Ta nto più eh oltr al re to noi gli abbiamo in egnato anche la cosa più difficile, cio · l'art di sciogli re. all 'occorr nza, il contatto (tra r f8 e torre g7) . P r chiucl re, altri du fin ali un piccolo eh ma.

37

mio pri mo caso peciale sulla eltima tra er a (pedon pas alo c settima tra r a as olu ta) , he già ali ra mi era noto. Un po' co m il norino che prepara un a sa lsiccia a regola d'arte dai singoli ingredienti, on la ola di ffer nza che i mi i ingredienti ono vi ibili hi micam nl puri, laddove quelli d l nor ino pai n av olli nel mistero. Il seguito fu 52.A c51 cB (forzata, 52 ... lill7 non a p r 5 .ll b7 1txb7 54.ax b7+ Wx b7 55.ex f6 e l'alfier f5 si dimostra oppresso da troppi compiti) 53.exf6 1t xc5 54.f7 (il pedone pas ato!) 54 ... lil. cB 55. 11 b7 (la settima traversa as oluta!, il va ntaggi materiale d !l'avversa rio è fi tti zio) «Tutto quanto magnifi amenle onccpito», om di c Emanuel La ker in chachwart, 1913. Ma, miei ca ri lettori , qu sto on etto è a disposizione tanto mi a quanto di chiunqu onos a il mio sistema! ogli o notare i grandi pregi del mio sistema: le idee vi cadono in grembo molto più tranquillamente e il viaggio è modo, perché si conosc il territorio: qui i tri zza l'o chi un avamposto, lì fi orisce la ettim a traver a a soluta, qui ci sorride un p don prot tto e ci augura buon viaggio... i gio ò ancora 55 ... A d3 56. ll e7 - vviamente! - 56 ...A b5 57.Wf4 (il Bianco evita 7.1! e8 Axe8 58.f8='fk. per quanto i· gli av rebbe dato la gioia di trova rsi una nuova donna, p rché dopo 58 ... Ac6+ guila da ... li x ~ e la donna sparirebb e con ssa la gioia!) 57 ... ll hB 58.h7 ~ a4 59. w e5 A b5 60. ~f6 eS 61. ~ g7 e il Nero abbandona. a

b

c

d

e

h

38 Nimzmuitscb-dr. Bl'msuin

Il diagramma 37 riporta la posizione dopo la mia cinquantesima mossa di una partita di torneo giocata a Yilnius nel 191 2. Il mio avver a rio qui giocò 50 ... 1;1 fB, co n la quale voleva ridurre il materiale (grazie a f7- f6 che eguirà), tanto da rendere impos ibile una vittoria. lo r plica i tranquillamente 51. 11 xb4 f6, e ora "montai da singole compon nti" il

42

Nimzmuitsrh-dr. Eli=tnmm (B. smzn tiJb l) - Rign 191O

prima - pil lo

pa

ella posizione del diagramma 38 eguì subito 1.a6 ~ a8 (che minacc ia ... 1Ica7 s guita da .. .lha7xa6). In questa difficil situazion il Bianco si alva grazie a questa « legante pie ola trappola», o me la definì la Diinazeitung, o grazie a una combinazion eh scaturisce dalla profonda o noscenza del teatro d i manovra (la settima traversa!), come dire mmo noi. i giocò 2.b3 li b8 (era in ogni caso miglio re ... Il a7), qui venn e il sac rifi cio di do nna 3. ~ a3!1 6. ~ e5+

petuo ulla settima e l'ottava traversa. Bisogna anche chiarire che dopo il sacrificio di do nna il Bia n o patta in tutte le varianti , ad e empio 4 .. .'~xa6 5.~e5 ~e8 6.1I h8+ ~ d7 7.1l6h7 ~a2+ (per sgombe rar la casa a6) 8.Wg3 eS 9.!lxg7+ ~c6 10.llx 7+ ~ b5 11. 1Ixc5+ ~a6 l2.lta8+ e vince la donna, oppure 4 .. .'i';'g 5.~xc7 If. xa66. bxc4seguita da ~eS, o ancora 4 ...'fig8 5 .~ xc7 cxb3 6.~x b6 b2 7. xg7+! W xg7 o ~xg7 8.1l h l e il Bi a nco gode di prospettive significativamente miglio ri graz ie al forte pedone 'a'.

ll xb6 4. ~ xd6 c8 5. lt xg7+ w xg7 w ovunque e la torre dà scacco per-

Schema suUa settima e l'ottava traversa Las elta dell'obi ttivo (di vieto di balneazio ne)

l

attura dell'obiettivo tra mite l'attacco concentrico

l

Accrescimento del raggio d'azione con un sacrificio che tolga di mezzo il pedone d'intralcio

l

l

l "Manovra parallela": cattura di un punto con co ntemporaneo scacco l

Schema sui cinque casi speciali l) La ettù-na traversa "assoluta"e i pedoni passati; 2) Le torri raddoppiate danno scacco pe1petuo (giusto uso del guardiano); 3) Il complesso da patta 11 +ttJ; 4) Manovra di trascina111ento e attacco doppio 5) L'aggira m nto dagli angoli, dalla etti ma traver a vcr o l'ottava, che comincia con

l

l

il raggiungimento della posizione di base, dopodiché la scelta ' tra:

ero: ..t> f8 Bianco: 1lg7, h7

l

l

l

un immediato aggiramento

il tentativo di dare matto mediante la rottura del contatto

ombinazione p r guadagnare tempo

l

il mio •i..tcmu

PARTITE ESEMPLARI D E l PRIMI TRE CAPITOLI

È diffi ile fare una cernila, p rch · le partite b n gio ate ono tante, ma an he facil e, p rch é in fond ogni partita è in un m do n !l'altro aratt riti a del istema: il gioco ulle colo nne aperte o sulla selli ma lrav r a i in ontra qua i sempre. E nessuno può i tar i di considerare le parlit dal nostro punt di vi ta , o a eh po iamo fare empre con van taggio cl l Iettar . Quindi, niente mal di testa per la elta cliffi il e eli nuo o allav ro!

PARmA

1

Nirnzowftsch - Alapln

---St. Louù 1914 In cui i illustrano le COitseguenze del guadagno di pedo11i in apertura.

1.e4 e6 2.d4 dS 3.ltJc3 ltJf6 4.exdS ltJ xdS es ione del ·entro. S. ltJf3 eS Per "eliminare" il p don (si veda sotto " si n cl l entro" nel primo apitolo). Invece, on 5... ~e7 ... 0-0, ... b6, ... ~ b7 si sar bb a uta la r trizione. G. ltJxdS ~xdS 7. ~ e3 Il Bian o ha cambiato in d5 per otlen re qu sto svilupp e l'atta co ( i minaccia clxc5 incend un pedone); si veda il paragrafo quarto del primo capitolo.

13 ... ltJc6 14. ~ f6 Una mossa ad "alta velocità': A una qualsia i altra mos a d'alfi re avr bbe potuto r pii are una mo a eli sviluppo, mentre ora non ·" t mpo per imili co : il ' rode pr ndere. 14... fh f61S. he1+ n gioco imultan minac ia eli irruzion

ulle olonn e 'e' c 'd: La i fa gra nde.

15... ~ e7

ppure 15...~e6 16.'+'k cl7#! 16. ~ xc6+

ftd3. Ade o il o rano bianco vi ne in risalto, ma non è c rlo che quello nero non lo im iti. 22.. .f6 23.Wc4 Wf7 24.Wb5 a6+! (allrimenli 'è il acrifi io d'a lfi re) 25. ~ c5 ~ e7 eguilo da ...d7 con palla. Insomma, 13... ~ 7 ra la mo sa giusta.

6.(;'xd4 e6 7.e3 un a v Ila p rsuasomi he le ontinuaz ioni inlrapr nel nti 7. 4 e 7.llJxd5 xd5 8. 4 eran me no effì ac i, per e empi o 7. 4 llJx 3! 8 .~ 3 (dopo 8. ~ xd 8 + s guito da bx 3 il Bianco dov rebbe oc upar i di un pedone ' · malal u una olonna ap rta) 8... llJ 6 9.a3 ~a 5 ! oppure 9.iL b5 i.d7 on parità. ppure 7.llJxd5 exd 8.e4 dxe4! 9.'ii'xd8+ ~ xd IO.llJgS i. b4+ ll. i.d2 i. xd2+ l2.\tlxd2 \tle7 n gi o pari. Lo tud nle he affro nta i problemi dell o ·viluppo metta alla pro a la vari anle 7.llJ xd5 xd5 . 4 llJc6 (al posto di ... d xe4! da noi pr po La). A 9 .~ xd 5 (;' xd5 IO.exd5 llJ b4 eguirebbe ll. i. b5+ e il ero non ha una buona parata. 7... llJc6 8. ~ b5 A d7 9. i. xc6 iLxc6 10.llJe5 llJxc311. llJxc6 ~xd412. llJxd4 llJ d513 . A d2

42

14. llJb3 A b4 Qui 14... A b6 o an he 14... ~ e7 rano nellamente migliori. ... ~ b6 avrebb p slo c7 al sicuro dagli in asori , e qu Lo · quel che la d ife a deve fare in que ti asi! Dopo 14... ~ b6 15.e4 llJe7! il anlaggio del Bianco arebb infimo. 15. 1l c1 d816. i. xb4 llJxb417. w e2 ctle7 Il ero ha gomberato una ·asa per il r , ma quanto tempo gli è costato (...i.c5-b4)! 18. ll c4 llJa6 Una ritirala spia evo! . A 18... llJc6 non ar bbe guita 19.llJc5 (a au a di ...llJaS! e p i di ... b6!), b n ì l'i mm d ialo raddoppio delle torri. ll ro non starebbe b n . 19.ll hc1 lt d7 La form az i ne nera ha un a petto an ora

53

il mio si;;lcma

rassicurante, ma ha già in sé il germe fatale. on le due mos e seguenti il Bianco ridurrà alla passività la colonna 'd' in mano al ero, togliendole quindi ogni valore offi nsivo.

20.f4! 1t hd8 21 .lDd4 f6 a

b

c

d

e

g

h

43

qui di secondaria importanza. La minaccia (insignifica nte) è lDgS+ seguita da lDe4, con a seguire b4-bS rimandando il cavallo in b8.

26 ... h6 27.h4! 11 d6 28.h5 A gui to di 26.11 c2 sono spuntate nuove po sibilità d'attacco, va l a dire che g7 è diventato arretrato. III g4 da o la non solo metterebbe in luce la d bolezza del p clone 'g', ma metterebbe il r n ro in una ituazione pres oché disperata. Tutte queste possibilità, cadute in grembo al Bianco ome frutti maturi, ono pure emplici conseguenze logich (o psicologiche) della mossa d'attesa 26. c2. Le moss di atte a sono le più sottili! 28 ... 11 dS 29. lit g4 ll 5d7 30.11 c6+ 1t d6 A 30... q; fS? segue 31. 11 cg6 con poi matto. Dopo 30... !;PdS 3 1. Il cg6 e4! 32.lDd2 lDxb4 33.lDxe4 arebb fav revole al Bianco.

Il ero prepara 6-eS. Ma è una vera minaccia? Es non lo è, allora lo studente tr vi un a mossa di atte a valida per il Bianco!

22.a41 An he due passi di un pedone posson racchiudere una politi ca di atte a. Il Bianco non teme assolutamente ... eS, perché dopo 22 ...eS 23.fx fxeS 24.lDf.3 la casa eS sarebbe debole. eniva comunque in considerazione 22.b4, che tuttavia a causa di 22 ... bS! sarebbe meno vantaggiosa. Ma ora questa mossa (b2-b4) mi naccia di schiacc iare il ero ancora di più. 22 ... e5 Attac are in po izioni ri trette è comprensibile p icologicamente, anche se non se mpre obiettivamente giustificato. Così qui. Ma il Nero è comunque in difficoltà. 23.fxe5 fxeS 24.lDf3 q;es 25.b4 b6 26. 1t 1c2! Una di quelle mo se p o appariscenti che per l'avversario eh si ritrova con poco spazio e minacciato ovunque sono più sgradit dell'attacco più impetuoso. Questa mossa è di "so tegno" e di "attesa': e porta anche una qualche minaccia, ma allo stato delle cose esse sono minime, perch · le minacce in sé sono 54

31. 1t g6+ Il posse dei punti c6 e g6 garanti ce il totale accerchiamento del re avversario. i noti come la colonna ' ' sia stata sfruttata com trampolino ( 11 cl -c4-g4). 31...

l diagramma 57 l'alfier and rà in g6 per motivi di icurezza, ma osì il bio cal re in 6 p rderà un appoggio importante. D'altro anto postar i lungo la grand diagonale arebbe ri hioso p r l'alfiere, perch l'occhio d Ila legge (la donna d4) è desto! l opo l ... ~ g6 gu però 2.W b e ora il tentati vo di ri pri tinare questo lcgam strategico mediante 2... i. e8 arebbe confutato con f, rza da .~c + Wd7 .~xe8+ Wxe8 .Wxc6. a

b

Muot'e il

c

t'rO.

d

e

g

h

Potrà snft,nrsi il bloccntort?

lnv c , nel diagramma 5 l'alfi re può andar in 13, dov arà sicuro inamo ibil . o ì la torre c6 aum nta il suo influ so e la palla appare inevitabile. tudiando gli a amposli abbiamo in contrato un a ituaz ion simile. nche il bio cata re n n trae la ua f, rza da é, ben ì dali ga me trategi o on l r trovi c. Un bi ca ta re ost nuto po o o male non potrà resistere alle aggr sive incursioni d l pezzi nemi i, arà me o in fuga o annientato, dop dich · il p don eh bio ca a ripr nd rà il ca mmino. Qui il difen ore potrà a va l r i al ma simo grado della r ·gola, he dis utcremo nell a eco nda parte del libr , d Il a up rprotez ione d i punti trateg ici. La a a di blocco · un punto della ma ima importanza strategi a; ragione e ige eh la si difenda più dell trettam nte n cc ari (in mm a, non i a petti he gli atta chi i ac umulino, piuttosto i accumulino ri er e, proprio come prima di una festa da ballo conviene dormire per a cumulare ri cr e).

fXl

i è co ì d t rminata una mentr l'effica ia del bi co si a cr s e on erva oltant con la lenta avanzata d i rinforzi, gli altri pregi ollat rali d l bio calar , come l'eia ti ità la capacità di porre dalla ca a di blocco, si dimolrano as ol utament itali, vale a dir che si di piega n nza eh ci sia parti olare bi ogno di forzo ( ome i cardi, prosperano sul terreno ro cioso). iò i può spi ·gare l. mediante l ir o tanz illu trate al a o c), s condo cui la figura h o lien il bio catare in viaggio può sostitui rlo; 2. con il fatto eh la a a di bio co, com d tlo tra l'altro in 2b, tende a es re un punto debole per l'a ver ario. ond il mio i t ma il ontatto tra l a e trategi am nte importanti ha importanza taumaturgica. Più oltre e ne parlerà nella part dedi ata al gio o posizionale; lo studente per può già fare onfronti e controlli, per e mpio, sul quinto ca o pecial della etti ma traver a al punto c), insieme alla legg nda di vjatogor. ome rias unto eco un principio fonda m ntale: · hiaro come già al momento di cegli re il bloccatore bisogna consid rarne l'eia ticità e la capaci tà di crear minacce, tuttavia non · raro che ia sufficiente rafforzare il bio co; l'eia ticità c l minacce si creano poi p sso da sé. Que to fatto ci appar traordinariam nte ignifi ativo. Appare inoltre chiar che l'uffiiale, nell'a cettare di prestarsi p r il blocco, non si ta degradando, giacch · il compito di bloccatore · del tutto onor vole, icuro 111 1em olmo d'iniziativa. Lo stud nte può verifica re pienamente, sulla s orta di partite sue o dei ma tri , l'e attezza d Ile no tre o ervazi ni. onfr nti gli i diversi bio atori, i loro pr gi. i loro destini e o m cadono otri n fan , e da que ta familiarità c n una ola drarnati persona ri averà più he dalla conos nza up rfi iale d ll 'intera truppa' «Il mae tro i riconos e innanzitutto dalla mi ura!>> uesto bel motto vale in pieno anch p r gli a piranti maestri, anzi p r tutti gli tudenti he lo pr ndono ul erio.

prima · capi lo 4

LA LOTTA CONTRO IL BLOCCATORE.

Lo radica/n nto. Il "cha11gez le blockeurs~' Come oslituire un bloccatore irremovibile con u11o filantropo! Quand dice a m he il bio ator atting la ua forza dali game o n le r trovi , di e amo una v rità indi cutibil , tuttavia il bio atore può deve contribuir alla alvaguard ia del bi c , il che i ottiene grazie al uo raggio d'azion , che impedi e alle truppe nemich di avi inarglisi. Un altro vantaggio è l'umile na ita; quanto più · umile, tanto meglio. l nt ndiamo dir he un bloccatore d e avere un bel pelo ullo toma o. Una en ibilità un po' elevata, quale ad empio possi dono re e donna, diffi ilmentc può adattarsi al ru l di bloccatore. l pezzi l gg ri (alfiere o avallo) po sono restare al loro posto sott un attacco, mentr la donna d ve reagire alla minima pro o azione e abbandonare il uopo lo "con il capo fi ram nte ritto': Anche il re arcbbe un catti o bloccatore, tutta ia n l finale il tal nt rea le gli viene util per ambiar casa a. o ì, quando vi n s a ciato da una ca a di bio co n ra, gli potrà t ntare di po izionarsi ulla ba e u c iva, la a a eli blocco bianca. Esempi : Bianco ~g4. ~ d l , 8 g5; ero ~g6. c!Da7. Lo scacco l. ~ 2+ loggia il r da g6, ma quello a a bio care in g7. Dato eh i bloccatori , come appena vi to. po ono e sere di div rsa abi lità (forti o d boli, la tic i o m no), è fa ile veder che alla buon bisogna si può sostituire un bio atore con un altr . atturando un bio catare. il pezzo he riprende di iene a sua volta bi calore, co ì il hangez !es blockeur di ien un fail accompli o, per dirlo in buon italiano, la so ti tuzion d'un ministro in terra nemi a è co a fatta . Qu sta ombinazione è tipi a ( i guardi il diagr. 59. da una mia partita): (diagramma pagina segue11te) i comi ncia con 1.11 b8+ fS e ora il raggio d'azion d ll'alfier a omplica la mar ia di a icinamento del re bian o, altrimenti d cisiva.

67

il mio •i-tema

59

L'nljit're nB bloccntort' sarà sostituito da 111/fl t Orri' n8 1/t'rtl.

i continuò con 2. lh aS ~ xaS 3.Wb7 Il nuovo bloccator , la torre a8, i rivela un tipo all a man , del lutto privo dell'a mbi zione di ~ rmare un tentativo di a vi inamento. 3... fS 4.aS=~ lh aS S.çt> xaS Il fin a! di p clone è privo di sp ranze p r il ero, perché il pedon 'e' arà aggirato. 5... Wg7 6. Wb7 Wg6 7. f5 (prev n ndo ... ~ 6) e vince. L'idea è he l'atta canl è disposto a enire in ontro alla ompagnia del bio co; tutta ia p r qual he motivo gli non lro a impali o il loro portavo e e hicd he innanzi tutto lo si lituis a co n un altro uom . Fatto qu lo, he il negoz iato ominci! Il negoziato o lo sradica m nlo. ome deve vo lger i questo n goz iato? i o n entrano ul bloccalore quanti più alla chi pos ibile. quello ovvia mente chi ama a uo o orso l ri er e (i p zzi he lo o tengono). Il a battagli a osi scoppiata in to rn o al bio calore er h remo di procurar i una upcriorilà e o ndo modelli c n lida li, o ia dec imando i difen ori, he crch remo di ca mbiare, a iar o distogliere con altri compiti. lnfìne il bi ca tor d ve ritirarsi il netro p don può pro edere. Quc to poslarc la furi a dell'alta co dai pezzi l i a quell i h li difendono :, del r t o uno tralagcmma nol , he abbiamo già o asionalmcnt in onl rato parland d Ile c lonne aperte. el fi nale c vi è un bio o i ca ciano i o tenitori d l bi ccator , nel entro di partita - li i pinge a dedica r i ad altro. n empio a ai istruttivo in tale s n o è la mia partita antro von Gott hall, gio ala a Brc lavia n ·l luglio d 11 92. PARTITA ESEMPIO

Nirnzowitsch - von Gottschall Bm!At•itl 1925

2

1.lDf3 e6 2.d4 dS 3.e3 lDf6 4.b3 lD bd7 Era giu ta 4...c eguita da ... lDc6. 5. ~ d3

1Hmgrz lt's blockrurs!

el diagramma 60 il ero ar bbe al sicur e il suo re non fo se troppo lontano. Il Bian o ca mbia il molesto alfiere f5 ( he impedi e l'avvicinamento c;tJg4) on la più b naria torre

68

c6 6.0·0 Jl d6 7. ~ b2 'flic7 P r pol r giocare ...eS, aprendo il gio o. Per impedirl o il Bianco pr ede a co nlrallacar . S.c4 b6 S...c il Bian o av rebb repli alo 9. xd lDxdS! (non 9... cxd5, perché dopo l O.dxeS il

r pedone 'd ' rimarrebbe isolato) JO. tt::\c3 ottenendo maggiore libertà. 9.tt::\c3 ~ b710. l1 c1 ll c811.cxd5 exd512.e4 Il Bian o apre tutte le linee! 12 ...dxe413.tt::\xe4 tt::\xe414..ixe4 0-0 15.d5 eS O ra ntra mbi gli alfi eri hanno linee di liro lib re puntate verso l'a la di re a versa ri a. on qu t'idea in testa il ondo giocatore è p rtat a o n id erare che il pedone 'd' pa alo ia un a pi ccolezza, non proprio a trascura rlo. d ffetti va mente qual ruolo potrà mai ricoprire questo pedon pas ato, bi cato om" on tutte l cautele (in d7 c'è perfi no già un bloccatore di ri erva)!? L o c lulla ia va nn o altrimenti.

u l atta co conduce al ri ullato per noi istruttivo he i pezz i bloc alori alfi er d6 e a allo d7 un po' vengo no di tolti, un po' elimi nali. l nnanzitutt si minaccia ~ d3. 17... e818. ~ d3 L'im mediata 18. .: xe8+ era più pr ci a. 18 ... tt::\f8 Era migliore 18... .: xe l+. 19. xeB! ~xeB 20.tt::\h4! f6 21 .tt::\f5 Il t ero ta p 1· dimostrar h d5 · debole, ma un a ri fìc io (di quelli ol botto!) l trappa ai uoi ogn i. dB 22 ..ixf61 A xh2+1 Per n n p rdere p doni il ero deve adattarsi al ambi indirett degli alfie ri b2 e d6. e 22 ... gxf6, allora 2 .tt::\xd6 .llxd 24. ~g +. 23.~ xh2 gxf6 ual ambiamento, l'alfiere d6 è s omparso il bi ccatore di ris rva. il ca allo d7. arriva in g6! Il p clone 'd' ' libero!! 24. ~ g3+

tt::\g6 25.f4! Per consentire lite l. li p don e passato difeso indir ltamente.

1tc primo • capilolo 4

25... c;tl h8 n 25 ... ~(lil) xd acau a di 26 . .lilel eguila da tt::\e7+ c. 26.

e1

61

26 ...~f81 Dopo 26 ... ~g8 il p d ne pa at a rebbe frullato in modo a sai intere sa nt , aie a di r co ì: 27. tt::\e7 tt::\xe7 28 . .11 xe7 (la settim a traver a) 28 .. .'~ xg3 + 29.~ xg g8+ 30.Wf2 llg7 (in apparenza ora la ·etti ma traversa · inutile. ma ad so il p d ne pas ·Ho viene a dire la sua) l.d6 .l1 x 7 32.clx 7 A c6 ..ie4 ~ e8 34.f5 1! ~ g7 35 .~ d (la a a e7 è irraggiungibile) 35 ...Wh6 36. Wf3 f7 seguirebbe una erie di scacchi dopo la quale il re do rebbe tornars ne a ca a enza a er on lu o alcunché. P rtanto la mossa hia è 1. 1le41, a prima vista pri a di n o. gue 1... !l h2 e ora il re rivede la lu e d l giorno: 2. Wf7 1l f2+ 3.c;t>g6 il g2+ 4.w f6! !l f2+ 5. w g5! ll g2+ 6. .!il g4! Il ponte · così finito, la casa gS è di entata un autenti o "rifugio': Dopo 4. f6! il ero avrebbe anche potuto tentare di temporeggiare con 4...1l g l (al po t di ... lii 12+ ), ma sar bb guita una manovra ostosa , che qu al ias i ingegn r dovr bb invidiarci: il traslerim nto del ponte on tutti i suoi annessi da un posto all'altro, mediante S.ll 5!!, ultimando il pont con ll gS; dopodiché il rifugio è in g6. Qu sta giocata qui ita è roba di tutti i giorni. Una prova d Ila meraviglio a bellezza degli cacchi! ar bbe inter ssante ontrollare e per a o ia pos ibil e anch un 'imm ediata l. 5. Probabilm nte sì; anche l.ll 5 vince, an hc e in m do m no co nvin ente ri petto alla " oluzione d'autore" 1. 1:1 e4. A l. l! eS segue I.. ...t>d6 2.W f7 llfl + 3 . ~e8 (n n 3.g6 per 3... ..t> xe5 4.g8= ~ lig i + ecc.) 3...11gl 4.!le7 11 a l 5. .!il d7 +e vince, oppur 4... 1'!. g2 (al posto di ... lla l) S...t>f8 g l 6.llf7+ vince. La o truzione di ponti eguita dalla reazione di un rifugio per il re in viaggio è part inl grante degli elementi del fina le, intimamente legata alla manovra che clis uteremo nel t rzo paragrafo. i noti che la costruzion elci ponti · già apparsa nella nostra Partita li , do c il

ésempi efondamenta . Il pezzo attivo in genere. La Jor111ulazione di Tarrasch. qualcuno si esprimes su una posizione del m diogioco di endo che arebbe più o m no pari se il Bianco non ave e il vantaggio deci ivo Iella po izione più often iva delle t rri, ebbene, questa risposta da avventi zio provocherebbe la esternazione gen rale. E questo p rch · un vantaggio tanto pi colo nel entro di partita non può risultare decisi o. Le cose in ece cambiano enormem nte nel finale; qui il antaggio sunnomin ato i rivela st raordi nar iamente pesante {si veda il diagram ma 86): a

b

c

d

e

g

h

8

86

7 6 5

Le torri bùmciJr sono in posizione offinsim. quri/e nere in posizione passilllt.

Il a posizione: Bianco ll bS, 8 a4; ero li a8, 8 aS, se vi ono ancora p doni ull'ala di re la pos izione della torre bianca può an ora divenire la ba e eli un'avanzata cl l re ulla sua ala. E ancor più n l caso cl Ila onfigurazione pedonale Bianco 8 aS, ero 8 a6 (si veda il diagramma 7 alla pagi na u ce siva). Al Bianco piacerebbe fare del pedone 'g ' un ob i-tLi vo d'attacco con l.h4 eguita da h e hxg6. E mentre la torre bianca è l'anima di qu sta op razione la torre n ra non gocl

89

il mi ' 1\i.lil.cma

di altrettanta elasticità per opporsi in modo soddi facent alla sua controparte che atta c a anche sul lato di re. a

b

c

d

e

g

h

Dopo una lunga lotta on noi te si e rico nocendo pi namente la p sante respon abilità he ci tiamo a um ndo, abbiamo d iso di tra m ttervi questa r gola: di fro nle all'alternaliva e difendere un pedone allaccalo w Ja. lorre, la quale p rò co i andrebbe a co11durre una vila m ollo pa i va, quasi conlemplaliva, o in vece sacrificar/o senza tanle slorie per poler usnre la lorre liberamente, si preferisca la econda opzione. COli

87

Ecco una formula che rias ume quanto d tto: il tali n d'Achill della torre in dife a ri iede nella ua minore elasti ità risp tto all'a ltra ala. ltre a questo, il r bianco acquista maggiore pazio di manovra (egli normalmente teme le torri), oppur , per dirla con un proverbio: quando la gatta man a, i topi ballano! ' l diagramma 87 quindi la mina eia che il r f4 giunga in b6 (peu à peu, naturalmente) non va assolutam nte minimi zzata. parte dell 'e perienza qu tidiana nella pras i magi trale che uno dei gio atori man vri a lungo e si metta di buona lena per ott nere, quale unico s lo ri ul tato del! su fatiche, una torre in p izione offi nsiva, o an he per cost ringere le torri avv rsa ri e in un ruolo pa ivo. La torre attiva pr va pertanto un en o di grandezza, com un a prima donn a he n Ilo te ·o p tta olo in ui ha il ruolo prin ipale da la propria ri va le arrabattarsi in un in ignifica nte ruolo minor . Ed d'altr nde compr nsibile che la rivale o ì umiliata i dia malata lasciando lo pettacolo in alto mare. Una cosa simile accade in questa p izione: Bianco ~g l, li 5, 8 a4, h2, g2; ero Wg8, b7, 8 a5, h7, g7. Il ero, che ha il tratto, si rimprovera per aver p n ato di destinare la sua torre a un ruolo pas ivo (l... II a7) e gioca 1... 1t b2! 2. il. xa5 l'il a2. La torre nera è o ì as ai mobile e la patta dovr bbe essere assicurata. o n tutta probabilità l... lt a7 avrebbe perso.

90

Q ue ta r gola, com d tto, a "ingoiata" con caut la. ll maggiore o minor grado di attivi tà o pa sività d e fi nire sotto ilmicro opi in ogni ingo io caso. Non vorremmo cau are un'epidemi a di "sa rifi cit ·: ac ri fica te, ma on giudi zio! uando bis gna con iderare atli va la po izione di una torre, ri fe rendo i a un p don passato, no tro o avversa rio? Già Ta rrasch ha risp to a que ta doma nda e la sua e ce ll ente formul az ion cl ic : «il po to della torre dietro al pedone pas alo, tanto pr p rio quanto avver a rio!» i guardi il diagramma 88:

88

Il Bin11co co11 il tmtto foccirtln mossa di lorr~ offimivn. Il N~ro co11 il tratto trovi dg4 c. 57 .....t>hS 58. 11 hS+ ..t>g6 59. 11 eS Per poter render si ura la base, che in caso di ...~ 5 sarebb esposta alla mina ia ...ll 1'2 +. 59... ~ c5 60.1l e2 'it>f5 Ecco il tappabuchi!61 .b4 ~ b6 62.Wh3 I! f2 63.tLld6+ wf4 64.i e4+ wf3 ss. w xh4 ~ dS+! 66 ...t>hS h2+ 67 ...t>g6. Le figure bianch sono lontane, la casa è vuota e d solata ... 67 ...g2 e il Bianco abbandona.

'H

Ericb Colm-NimzQluitscb (Monnco 1906)

ome quarto e empio facciamo eguire un a passeggiata di re, eh ci int ressa in quanto il monarca proc de sotto la prot zione della regina centrali zzata: si gi cò 39 . ~e5 ~ d1+ 40. Wf2 ~ d5 La lotta per il c ntro. 41. fi'f4+ Wg6! Ini zia la pas eggiata, i minac ia ... ~ f5 . 42.We1 ~fS! 43.'t'Vg3+ ~ h5 44. ~ g7 'ii'e4! Il r n ro i pr para per raggiungere h2 o e3 . 45. ~t7+ ..t>g4 46.fi'g7+ (o 46.~d7+ Wh4!) 46 ... ~ g6 47 . ~ d7+ f3 4S. 't'Vh3+ We4! La nostra posi zion ideai , dava nti al pedon e! 49.We2 WeS! Dopo e ser gi unto o n fati a rischio alla ca a 4, il r si ritira minac iando ~ 2+. Questo è il punto dell a manovra, il guadagno di tempo p r eS- 4, eh costringe la donna a difend r ontinuament la asa d3. La manovra del re, che ri ce a raggiungere e7 pur otto gli acchi, e l'avanzata co tant d i pedoni ull'ala di d nna è al o nt mpo interessa nte e i trutti va. 50.'it> d2 c4 51. ~f1 ~e4 52.'@'e2 'Ot d6 53. ~f1 w e7! 54.'fke2 b5 55.fkt1 a5 ss :~·g1 fi'd5+ 57. w c2 b4 ss :~·t2 ~ e4+ 59. c1 a4 60 .'~' g3 b3 61 .axb3 cxb3 62 .'~ c7+ 'it>e6 63.'t'l'cS+ ~ d5 64.'@'d7+ w c4 65. ~t7+ Wd3 e il Bianco abbandona.

rte prima - cnpit.olo t>

Piccolo schema sul "finale'; o i quattro elementi

entralizzazion della donna: soddisfa la voglia di anda re aspa del uo re

di avalli e alfi ri: pro ura un rifugio al r'

lezzi au iliari: rifugio, costruzion di ponti

del re: protegge la ba ; allcggcri cc il compilo della torre; lolla per il po sesso d l terreno Avventure di viaggio del giovane giro ago c arrivo al castello

La p izio ne aggres i a di torre, a ali e alfìerc Difetti dcii, torre pa siva: a) poca elasti ilà nei onfronli dell'altra ala b)crcsccnte libertà di mo 1m •nlo del re nemi o La (i rmulazionc di Ta rra h

Difetti del cavallo pa sivo: rigidità, che favori ce lo Zugzwang

Difg8), ma tale immobilità non avrebbe molto a che vedere on l'inchiodatura , e arebbe tanto ri ultato dell'in hiodatura quanto del blocco. n pezzo inchiodato ostiene solo in appar nza1 Egli fa r dere h osterrà; in realtà esso è già fi acco e immobile. Pertanto i pos ono tranquill amente la iare i propri ufficiali in presa: il pezzo inchiodato non può intervenire. Esempio (diagr. 96):

96

b4 incbiodo il pdon~ b6 (p~r merir}; inchiodo il cnvollo c5 (di'l tutto). l p=i "rt'lrostmlli" sono In torri' hl l'il rl' n7.

Ln

to rr~

l 'alfìa~ g l

A dmm: l .'fi' xg3+ vinrmdo In domtn. A sinisrm: ~ xo6+ ~ mntto!

97

il mio

~islc ma

Le mosse vin enti 1. ~xg3+ oppure 1. ~xa6+ sono facili a trovarsi; basta notare eh l'alfi re f4 e il pedone b7 sono inchiodati , e quindi che i punti altrimenti difesi g3 e a6 sono totalmente indifesi. Perciò si cerchino punti "altrimenti" difesi e li si m tta allo scoperto1 È cosa fac ile, ma lo scacchi sta meno e perto è più propenso a mettere il capo tra le fauci di un leone eh a lasciare in presa la sua donna1!Quanto risp tto per le buone regole! Coraggio! Coraggio! Un p zzo inchi odato non ha forza! E non è for un a delle virtù borghe i più belle il mostrare coraggio quando non vi è pericolo? Molto pesso gioca re per il guadagno di pezzi in chiodati paga. oi che appiamo co m og ni p zzo immobile (o anche solo un po' trattenuto) tende ad essere debole non saremo sorpresi da ciò. Ma, parallelamente alla cattura di un pezzo inchiodato, si presenta il problema di impedirne la schiodatura, dato che questa gli renderebbe la mobilità e quindi l forze. Tralasc iando il fatto che bisogna tener d'occhio la poss ibilità che un'inchiodatura venga annul lata, il guadagno del pezzo inchiodato avviene con metodi ben noti: i accumulano attacchi e. nel caso vi sia resistenza ufficient , si decimino i difen ori ! Vi è in oltre da ann otare un vantaggio assoluto: co ntro un pezzo inchiodato, anche un pedone attacca d cisivamente. Che co ì sia lo d'mostra il fatto che una figura può eludere l'attacco di un p done solo co n la fuga. Ma quando l'ufficiale è inchiodato esso è disa rmato di fronte al pedone che lo attacca, e la fuga appare impossibile:

a

b

c

d

e

g

h

97

Due esempi elementtLri di mrtum di un pezzo incbiodnto rmmite tlllflcco di pedone

In genere l'attacco contro un pezzo inchiodato è trutturato in maniera Lal da ri hieder molte fati eh per ottenere la sup riorità già descri tta, ossia una maggioranza di attacca nti rispetto ai difen ori dell 'ogg tto del contendere (n l caso specifico, il p zzo inchiodalo). Come detto, è richiesto il massimo sforzo; ma l'ideale resta sempre l'attacco di pedone, che, come spes o accade, corona il tutto. i veda per e empio il lato sinistro del diagramma 98: a

b

c

d

e

h

8

7

98

6 5

4 3 2

(diagramma 97)

A de tra si gioca 1. 11 h1 g6 e ora arriva il contadino: 2.g4. A sinistra non è facile avanzare per il pedone, prima bisogna togliere di mezzo quale h vicino; il che si ottiene con 1. .là xaS bxaS 2.b6 e vince.

9R

Atmcco pedonflle dopo un mtLssflggio flllfl cervimle fouo dt~gli uJficit~li

ella posizione si nota il massiccio assedio subito dal pedone b6 in chiodato (del resto, il risultat ideale di questo lavoro d'ass dio è la posizione passiva dei difensori neri). Ma ora il pedone avanza e que t'ava nzata c nduce a un risultato più tangibile.

parte prima · capitolo 7

el med imo diagramma, a destra, il cavallo g7 è mi era mente inchiodato il "p zzo retrotante" è rappre ntato dalla minaccia di matto in h7. pingendo il pedon 'h' il Bian o ha prevenuto la manovra di s hiodatura ~ h 7-g6; la pres ion es rcitata sul cavallo inchiodato tramite i soli ufficiali ' avvertibile, ma non è ancora ufficie nte per giungere a un risultato. ra però ' il p done 'f' ad avanzare, come uno tilettoc lato tragli abiti. a decider . Insomma, gli ufficiali "premono" (talvolta tanto basta a vincere materiale: come empr non bisogna ridere in loro presenza), ma l'esecutore della s ntenza ' e re ta il pedone. Combinazioni sulle ca e d 'inchiodatura.

99

manda com da: perché il Bianco, pur avendo c duto un attac ante, ha potuto mantenere la uperi rità su g7? In effì tti, prima di l!Jxg7 il Bianco aveva tre attaccanti: la torre, il cavallo e il p do ne fS. Dopo l!Jxg7 p rò il Bianco n ave a o!tanto due, laddove il ero apparentem nte non aveva subito perdite. L'e rror del ragionamento appena fatto ta nell'ultimo passaggio: entrambi i difensori , alfie r e re, son c rto ancora vivi, ma l'alfi re non è più un difen or di g7, è bensì divenuto e o st sso un oggetto d'attac inchiodato. Quindi, il trucco l .l!Jxg7 ~ xg7 ha tolto di m zzo tanto un attac ante quanto un difensore, e così si spiega come lo tatu quo ia rimasto immutato. condo motivo: (Morphy-Du a di Brun wick) dopo le mosse 1.e4 eS 2.l!Jf3 d6 3.d4 ~ g4? 4.dxe5 ~ xf3 5.'i h f3 dxeS 6. ~ c4 l!Jf6 7.'iVb3 'iVe7 8.l!Jc3 c6 9. ~ g5 b510.l!Jxb51 cxbS 11 . ~ xb5+ l!Jbd7 si pervenn a un'inchiodatura del cavallo d7 molto preoccupante. Si giocò quindi 12.0-0-0 (i l modo più rapido di portare entrambe le torri ulla colonna 'cl' per attaccare d7) 12 ... I! d8 ( i veda il diagramma 99a):

99a Desrm: il primo motivo d~lln combinaz ione di cambio. inisrra: il secondo motivo.

Primo moti o. Si ve da il di ag ramm a 99, a d tra: Qui l' ggetto d l co ntendere è il pedone in hiodato g7. oi accumuliamo attacchi (abbiamo già pre o hé raggiunta la superiorità di attacchi, tre co ntro du !), ma peri mentiamo una d lusionc: il pedone, lieto e giocondo, ava nza (g7-g6); il cappio non era tr tto, al ma imo lo ra per m tà (...gx f6 e ... gx h6 erano imposs ibili, ma non g7-g6)! Tuttavia, il probl ma di guadagnare l'oggetto del ontender è facilmente risolto da 1.l!Jxg7 ~ xg7 2.f6. L'id a è che il Bianco so tituis a il pedon g7 inchiodato in part o n l'alfiere g7 pi namenl inchiodato. Questo era il primo motivo della manovra di ca mbio. Bisogna p rò an ora ri spondere a una do-

Il secondo motivo.

In que ta posizi n il mpii e raddoppio d Ile torri vincerebb il avallo, per e empio 13. d2 '+:te6 14. .11 hdl ~ e7 1 5 .~ x f6. ma lorphy ha a disposizione una manovra di gran lunga più fort . Il gio o proseguì co n 13. lh d7 i xd7 14. I! d1. Questa co mbin az io ne di ca mbi o sulla asa d'inchiodatura è degna del nostro in t res e. È tata gio ata per mettere al po lo di un pezzo in parte in hiodato uno del tutto

99

il mio »ii

ma

in hiodat ? o, perché il avallo d7 ra già totalmente in chiodato. ar bbe omunque s guila e la torre fos e stata già in d2? o, perché allora la c mbinazion non arebbe tata ne e saria, gia eh · il raddoppio ra comunque forte. hiaramente, il ca mbio · stato giocato per guadagnare un tempo nella lotta conlr d7. O erv iamo la ituazio ne prima e do po l . xd7 o n alma. Prima di .ll xd7 il Bianco a eva due atta ca nti o nlro due difensori aulenti i, giacché il cavallo f6 è mezzo mo1'lo, c la donna, pezzo troppo pr giato, occomber bb in uno contro co n i pezzi minori. D po 13. xd7 il Bianc p rde un attaccante, eh però rimpi azza immedi atamente on l'altra torre, mentre il ro pere! la torre d che difendeva, s nza poteri a sostituire (si veda sopra, la domanda" comoda"). Il Bianco ha insomma guadagnato un'unità di combattimento e si è co ì procurato un vantaggio nella loua ntr il p zzo inchiodato. Per iò, il secondo molivo co n i te nel guadagno di t mpo. Dopo 14... ~e6, ~x f6 avr bbe vinto enza diffìoltà. lorphy pr fl rì la più elegante 15. ~ xd7+! tt:lxd7, p r hé ora il cavallo d7 è inchiodato a causa d Ila mina eia di matto in d8, ma arà omunque costretto a spostar i, al he seguirà il matto: 16. ~b8+ tt:Jxb817. 1l d8 matto. N Ila po izion del diagramma 99 (a inislra) la torre inchiodalri e bS ' attaccata; sposlarla darebb all'avversario il tempo per l'agognala schiodatura, per esempio l.ll b2 xg2 Ripr ndere di a allo o tilu irebb una d viaz i n dalla meta (dS). 15... ~ b7+

16.f3 In caso di 16.'it>gl , dopo 16... tt:le4 l 7.tt:lxe4 'fi'xe4 i profi lerebbe ... a4. 16... ~ h6

Un'inchiodatura innocua, p rché è chia ro come quest'ultima mossa impli hi un e n ibile incleb li mento d !l'ala di r (nera).

rasi minac ia ~ f6 ex f6,

~xd

.

pgS, ma 3. ~ h7+ ve lo fa ritornare, p rché il re non ha che qu Ila mo sa, he gli è stala data dal fatto che il pezzo intermedio ha fa llo argine alla potenza del p zzo che minac ia. Insomma, 1 . ~ h7+ bi ca le minac e lungo h6- h8 e rea una ca a di fuga. La ituaz ione sopra de critla è delta mulinello, il ui pregio principale sta nel fatto he il pezzo intermedio può andare ad o cupare una qualsia i dell e as sulla linea di scop rta(quih7-bl )s nza che ciò costi una mossa: il Bianco ha nuovamente illratto.

(diagratm-na 111) Il mulinello può cau are deva tazioni terrificanti. el diagramma 111 igioca 1. ~ h7+ ~ h8 2. ~ xf5+ cot>g8 3. ~ h7+ cot> h8 4. ~ xe4+

IlO

part e prima . caritolo

po IZJOni appena viste ono state campo t da me, espres amente per qu to manuale. a o n id rato un muli n Ilo anche il fi nale della partita inta da Torre contro Lasker, he pur con tutta l'el ganza he gli è propria rip rt o n riluttanza int riore, tanto sono impre ionato dal grande pirito di Lasker. Ma anche le grandi personalità a volte errano, come sembra provare questa partita (si eda il diagr. 11 3):

111

8 7

113

A1ulùullo, strngt!, sacrificio propizia torio t! matto finali!.

6

~ g8 5. ~ h7+ ~ h8 6. ~ xd3+ ~ g8 7. ~ h7+ ~ h8

8...txc2+ ~ g8 9. ~ h7+ ~ h810 . ~ xb1+ ~ g8 e ora il Bianc r nd qualcuna fra le su cos in ecces o, un po' com un u urai arri chit i che ormai vecchio i metta ad largire piccioli: 11. g g6+! fxg612 ...txa2+ matto alla ucc ssiva. L'alfiere si è rimpinzato giù giù fi no a b l per poi assumere il controllo, dopo il sacrificio della torre, della diagonale b l-g8. a

b

c

d

e

g

h

112

Il Bianco nmovt! t! vù1u.

Una ituaz ion imile ma più ingegnosa è qu Ila del diagramma 11 2. Qui è nece ario di togli re l'a lfiere dS dalla or eglianza su f7; ciò si può ottener con 1.i.h7+ ~ h8 2.Jtc2+! (la posi zion migliore ai fini del caso c) 2... ~ g8 3. JI g2+! i.xg2 e adesso ancora 4. · h7+ ~ h8 5. ~ g6+ ~ g8 6.'fj'h7+ ~fS 7.'fj'xf7#. Le due

5

3

2

Torre-Lmker (Mosca 1925)

In qu sta situazione irta di ri h i per il Bianco (la torre l è minacciata direttamente, l'a lfiere gS indir ttamente) To rre trovò 21 .b4! ~f5 on 2 1.. . ~x b4 per 22. bi ; ma 2 l. .. ~ d 5 arebbe tata migliore del t to) 22. g g3 h6 23.ltJc4 on la donna in dS quest'interv nto del a allo arebb tato imp ssibile. 23... 'O'd5 24.ltJe3 Torr lotta come un leon p r chiodarsi, ma senza un punto di s a perta ciò non gli sa rebb stato possibil . 24... ~ b5 25.i.f6! Per hé que ta operta potesse avere grande impatto la donna andava ospinta ver o una casa non dife a; 24.ltJe3! è s rvita anche a questo. 25 ...~xh5 26. xg7+ ~ h8 Ed e co un mulin Ilo. 27.li xf7+ ~ g8 28.lt g7+ ~ h8 29. xb7+ ~ g830 . !I g7+ ~ h831. l;l g5+ ~ h7 32. lh h5 ~ g6 33.li h3 ~ xf6 34.l1 xh6+ e il Bianco vin e.

Ili

ilmi

~~ma

a

b

c

d

e

g

h

LO SCACCO DOPPIO.

Spesso ha l(ifjètto di un improvvi o coppio d'ira. i verifica allorché il pezzo che scopre dà scacco a sua volta. L 'importanza dello scacco doppio è che degli altrimenti tre possibili metodi di parare uno cacco due vengono a cadere. Nel dettaglio: la callttra dell'ufficiale che dà scacco e l'inletposizione di un pezzo. Solo La fuga può ervire. Ades o guardat il diagramma 114: 8

il N~ro,

eh~

ha il tratto,

pot~va vinur~ forzatammu.

7

114

6 5

3 2

cncco doppio.

Qui bi ogna scegliere tra l .~ h7+ e ~ h8 +. La prima mossa porta a un semplice scacco di scop rta {l."it'h7+? Wxh7 2.~ f6+) e permett così la parata 2... ~xhl + o 2... "it'h5. Ma la seconda mossa conduce a uno scacco doppio, che automaticamente esclude le parate di cui sopra, dunque 1. ~ h8+1 ~ xh8 2. ~ f6+ ~ g8 3. .i h8#. t b n nota altr sì la posizione: Bianco ft f6,ltJe5.~ b2; ero Wg8, .i ffi, l1 8, 8f7,g6, h7. t un matto in tre mediante 1. ~ h8+ lh h8 V !jf7++ cot> h8 3.ltJh6#. Lo sca co doppio è un'arma puramente tatti ca; il suo effetto è devastante: il più pigro fra i re si dà alla fuga disordinata di fronte allo sca co doppio. Chiudia mo questo capitolo con tre esempi piccoli ma significativi. l. In una partita di molti anni fa tra von Bardeleben e lo studente isniewit eh si giunse alla piacevole posizione del diagramma Il l.

11 2

115

L'ultim a mo sa del Bianco è stata li b7-c7 (ovviamente non .U. b7-b8?? per ... 11 ffi+ e poi ... li xb8). Dopo l'il b7-c7 il ero giocò ~xc7 e la partita finì patta. In seguito illu trai questo modo di vincerla: 1... lil f1 + 2. ~xf1 ltJg3+ 3. cote1 ft'e3+ 4.cot>d1 (si guardi che effi tto, il re è in d l quando solo poche mos e prima ra a casa sua!) 4...~e2+ 5. ~ c1 ~e1+1 6. f3 ~ h2133 . g5 h5 34.e4 (txh4 35.t1ha5 fl h1+ 36 . ~ e5 'f:Vc6! Per ompi re ques ta man ra in ca o di 37. fi' 1: 37 ...(t 5+ 38.W 4 'f:Vf + quindi ... (t 2, vincendo.

PARTITA

13 ... dxe514. iL. h4 file715. iL.xf6 'tlxf6? on questa mos a e la su es i a i dà ini zio a un a div r ione che s mbra aliena allo pirito di qu ' st'a pertura. Giu ta era .. ~ c6 o n u es ivo raddoppio dell torri ulla colonna 'd', fruttando an he l'in oddisfacente p izion d ll'alfi re in d3. ncora più empii e arebb tato gi are ... ~ e6 già all a quattordi e ima mos a. 16.ll:l e1 ll:l f4? 17.g3 ll:l h3+ 18. ~ h1 h5 19.ll:l3g2 g5 20.f3 ll:lg6 21 .ll:le31 h4 8

37.(ta7 h4 38.f5 Il Bianco · ormai in agonia. 38 ... gxf5 39. ~ xf5 'f:i'f3+ 40. b8

5

3 2

8 163n

8

7 6

5

164

7 6

4

3 2

Il punto cruciale di questo scheletro di p doni risiede nel fatto che il ero deve vedere n l pedone c6 o in quello foun certo compenso per il centro p rduto, in quanto ntrambi po sono raggiungerlo. Qu sta loro attività centrale si esplicita nel fatto he {nel ca o l63a) la casa di avamposto bianca eS è inacce sibile al primo giocator . In econda battuta si minac ia e6eS e in fine si può gioca re f6-f5 seguita da llg8 (g2-g3), ... hS, .. .f4 e ... h4. ln altr parole: la masa e6, f7, f6, la cui funzione è per il momento dift n iva, può e s re aperta ( ome un pugno) e mandata ava nti. La d bolezza è il p don e 7. Questa diversione offensiva ... .: g8, ... f5, ... hS ecc. è un tentativo di astri ngere il Bianco a rispondere piazzando i p doni in f4, g3 h2,

1M

Il N~ro hn usnto i moi compl~ssi doppiati per difmd~ni; la cnsn di blorro bitmcn r5 11011 è miliz:znbile

16."f/e3 Il Bianco purtroppo ente acutamente la manca nza d Ila ca a d'avam po to eS. 16 ... llJg6 Minaccia ndo di già .. .f4. dato he d'ora in poi di vegliare su eS si occupa il avallo g6. 17.h4 fS 18.llJe5 Alla fine! 18 .. .f4! 19. "f/f3 llJxeS 20.dxe5 fxg3 21.fxg3 ~ b4 on partita pari (22.a3 ~ xc3 23."f/xc3 eS 24.jL_xb7 't'kxb7 2S.ll d6 llxd6 26.exd6 .i d8 27.lldl "f/e4+ 28.~a2 l:. d7 e patta alla trentesi ma m sa). ln que ta partita Perlis, che era un esperto molto sottile, fec u o efficace d l compie o doppiato tanto in difesa quanto in attacco. Molto m no convincente è in v ce la partita che egue:

pa

PARTITA ESEMPIO

1.e4 e6 2.d4 dS 3. lLJ c3 liJf6 4. ~ gS dxe4 S. ~ xf6? Meglio giocar prima S.liJxe4. S... gxf6 6.liJxe4 fS? Credo che la scelta di questo momento p r avanzare sia stata poco felice. La costruzione della posizione caratteri ti ca (=la atena) con ... b6, ... c6, ...liJd7, ... '+i' 7, ... ~ b7 e ... 0-0-0, sulla fai ariga della partita pre dent , era più nello spirit della po izione. 7.liJc3 ~ g7 Ora quest'alfiere si sobbarca la orveglianza di eS, ma il pedone f6 era un guardiano più affidabile. 8.lLlf3 0-0 Dopo 8... lLlc6, da m sugg rita sulla Wiener chachzeilung nel 1913, arebbe potuto seguire 9. ~ bS 0-0 JO. Axc6 bxc6 ll. ~d3! b8 12.0-0-0, e tutti i tentativi da part del ero di giungere a un attacco dovrebbero andare a vuoto per la possibile irruzione liJeS, per esempio 12 ... '+i'e7 l3.liJeS '+i' b4 14.b3 e c. 9. ~ c4? Qui andava 9.fi'd2 s guita dall'arrocco lungo 9...b6? 9... lLlc6 l O.liJe2 S! ll.dxeS lLlxeS avrebb aumentato il raggio d'azione degli alfieri, per e empio l2.lLlxeS AxeS 13.c3 ~e6 e il ero sta bene. Per noi è interessante notar come la possibilità di e6-eS abbia omunque dato frutto, si confronti l'introduzione a questo tipo di complesso. 10. ~ d3 ~ b7 11.0-0-0 liJ d7 12. lit he1 ~f6 13.'Wt b1 l:Ud8 14.fke3 eS? mbra migliore 14... c6, o ì da stener da un lato il pedone 'd ' e dall'altro giocare ... bS d v ntualmente ... liJb6. Dopo f6-f5 le o e sono andate storte, la mas a pedona l non · divenuta uno strumento offi nsivo, e al contrario g4 è già nell 'aria) 1S.dS eS 16.g4 (così la partita e ce dal campo del calcolo e atto. Il Bianco avr bb dovuto contentarsi di aver ottenuto un pedone passato; contro la coppia di p doni era indicata una manovra restrittiva, da avviarsi con mos e quali lLld2 e f3. Il Bianco non avrebb poi da lamentarsi) 16 ... fxg4 17.lLJgS ~ h6 18.lLJce4 ~g6 19.f4 exf4 20.'fi'xf4 con enormi complicazioni . Dopo qualche altro errore del ero il Bianco vins alla quarantaquattresima mos a. ell'ultima partita esaminata il omple o

: condo · copilolo 2

doppiato ner non riu cì a trasformar i in strum nto offen ivo. Tutt'altro accade invee nella partita seguente, in cui è centrai il comples o c7, c6, d6 contr e4, c2 {diagr. l 63, non 163a); infatti a no tro parere gli chel tri p donali nei diagrammi l 63 163a si comportano in maniera del tutto identica. Il complesso doppialo ne/ diagramma 163 con-1e strumento offensivo PARTITA ESEMPIO

Telchmann- dr. Bemsteln

.

190!1

1.e4 eS 2. liJf3 liJc6 3. liJc3 liJf6 4. A bS d6 S.d4 A d7 6.0-0 ~ e7 7. ll e1 exd4 8.liJxd4 0-0 9. A xc6 bxc6 10.b3 eS ltre al compito di sfruttare appropriatam nte il compie o doppiato, il ero ha di fronte aneh quello di restringere il centro libero avversario. 11. ~ b2 A f812. ti'd3 g613.lh d1 ~ g714.f3 cartando l'id a di rendere aggre ivo il suo centro, come 14.f4 avrebbe re o possibile, per cercare una semplice posi zio ne si ura . 14 ... ~ b8 Queste ultime mano re d i pezzi hanno lo scopo di rendere più effìca e la pianifì ata ...eS. 1S. A c1 'fi'b6 econdo il dr. Lasker era migliore lS ... aS, minacciando ... a4!, 16.lLla4! eS, oppure nel caso di 16.a4, allora 16 ... cS 17.liJdbS Ac6 e p i ... liJd7 con buon gioco per il ro. 16.lLJa4 fi b717.liJb2! cS18. lLJe2 A bS19.c4 ~ c6 20.liJc3 La formazione a4, b3, c4 ha, in questa orta di po izioni, un punto d bole in b3 leva al Bianco ogni possibilità di vittoria. La formazion adottata nel testo vuole imp dire la spinta aS-a4 senza fare ri orso a mosse di pedone, che creerebbero d bolezze; così il ero resterebbe con il suo p clone a7 debol e. 20 .. .liJ d7 21 . ~ e3 liJ b6 22. ll b1 aS 23. A f2. A questo punto si sarebbe dovuto giocare 23 ... 'ti' eS, si veda il diagramma 16S, con la minaccia aS-a4.

(diagramma pagina successiva)

165

il mio .!li-t.cnm

8 165

7 6 5

3

2

Uso aggressivo del complmo. Ln casa d'avamposto bianca (d5) t comunque accessibile al Bianco. i prmda nota anclu degli schieramm ti pro e comro a5-a4

24.l!Jd5 l!Jxd5 25.cxd5 A d7 e qui ndi ... a4. ltr a l!JclS, il Bianco non ha altre art in mano. La no tra opinion · eh 6-cS ceda inutilmente il punto ciS, d è quindi una mo a a doppio taglio. Ma una volta oddi fatte le pr m sse, ovvero il pedon 4 ia in qualche modo ri tretto e vi siano a disposizion m todi di parar l!JdS, allora qu ta pinta potrebbe essere giustificata. La form az ione contrappo ta in questa partita dal Bian o: [}. 4, b3, a2 con l!J b2 e l!Jc3 ci sembra adatta, ma rit niamo che la r lativa grandezza dell'apparato di pezzi da essa richi sto renda po o pr babile una vittoria p r il Bian o; in effi tti, le partite d l mat h Lasker- chi chter co ì gio at finirono patte. In ece, la spinta d6-dS ci pare attiva, p rché e sa embra favorire pericolo e r stri zioni. In qu sto n o la partita eh gue è molto i truttiva:

certo più forti ava nza ndo! 12 ... c5 13. l!Jde2 c614.1t ad1 fkc715. l!Jf4 fi b7 i minacciava l!JxclS. 16.l!Ja4 Qu ta mos a avvia un bio co m di ante l'o cupaz ione di eS. E sa sarebb ancora più tangibile per il ero e ave s il comples o [}. c7, c6, dS. In tal ca o un cavallo in eS provocherebbe una paralisi generali zzata. Que ta partita ha oprattutto la fun zion di aiutarci a volg re il tema introdotto in ini zio capitolo dell affinità elettive tra imp donatura e r strizion . 16... c417. i.d4 cxb318.axb3? embra più logica 18.cxb3. 18 ... l!Jc7 19. l!Jd3 l!Je6 20.l!Jdc5 fic7 21.l!Jxd7 ~xd7 22. ~e3 l!Jxd4 23.fkxd4 ab8 24. l!Jc5 fif5 25.l!Jd3

Gli studenti hc 'in t re ·~ n o dei profondi nessi logici ora di ranno fra é é: « o m d v'e ere fa il bi ccare il compie o c7, 6, dS1 Il ero si è sbarazzato dell'impedonatura, il Bianco per opramm r alo ha fatto un errore eclatante ( 18.axb3? in v ce di cx b3!), eppur la mobilità di 6 e dS è rimasta p a quanto prima!» Il calcolo in effetti torna, c7, 6 dS hanno in grande misura la tendenza a essere colpiti dal bio co, in altr parole, l'affinità elettiva tra p doni doppiati e restrizion , su cui abbiamo insistito all'ini zio del capitolo, va già ritenuta un'ipotesi deci ament probabile. Più avanti, essa dovr bb tra formarsi in ert zza.

LA RESTRIZIONE. LE MOSSE DI TORRE " MIST ERIOSE • DELLE SPINTE DI LIBERAZIONE VERE E PRESUNTE E DI COME COMBATTERLE .

PARTITA ESEMPIO

Bllllcard- dr. Bemstaln OsmtMJ907

1.e4 eS 2. l!Jf3 l!J c6 3. l!Jc3 l!Jf6 4. A b5 d6 5.d4 exd4 6.l!Jxd4 i.d7 7.0-0 i. e7 8. i. xc6 bxc6 9.b3 0-0 10.i. b2 d5 ra i gio ò 11.e5 l!Je8 12. ~ d2! Il Bianco pensa con ragione eh i pedoni doppiati neri non diverranno

106

Un tempo, quand ' ra anco ra onsu tudine darmi addo o in mas a, co n lo s opo di m ttere in ridicolo l mi id , alcuni criti i pre ro l'abitudine di e ti eh ttarc le mi mo e di torr om "mist rio e·; con fi ne ironia. mo' di esempio, una imile mo a di torr ede nel diagramma 166:

rlc · conda · apilolo 2

Blnckbum~-Nimzowitsrb (1914). Il uo giocò l11 'inisuriosti'' mosstl di 1orr~ ... 11 ~8. Ln lorrr hn qui lo scopo di pr~vmirr d .

AIA di don nn r muro drlkt pnrtitn IJ0/1 Conschn/L- Tnrrnsrh ( 1888). Lt' torri binnchr sono ùuwivl'. i noti nnclu kt scnrsn ~lnsticitlt d~lln IOrrt! n2 n~i conftonri dt!ll'nln di T?.

È idente che il Bianco vuole giocare d4, non app na arà po ibil .... 1Ie8 crv a rend re una v lta p r tutte più complicata quella mosa di liberazione. È dunque una questione di pre enzione. L'unica co a misterio a in tutto que to ' l'aspetto della mossa (=una torr va ad o cupare una colonna per il momento hiu a), ma non il suo fine strategico. Eppure noi vogliamo tener qu ta definizione, "mit riosa", solo che nel no tro caso l'ironia n n dir lta alla mossa. hi der a un ufficiale di fare sol atta chi direlli da gio atori dozzinali. Le rn nti acchisti he più vivaci pretendon a ragione che si volgano an he d l lavoro pr ventivo. La situazion tipica · qu ta: un'azion liberatric pianificata dall'avversario (in g ner una pinta di pedon ) ri ulterebb altre ì in una colonna ap rta a no tro vantaggio. Ma n i o upiamo qu tac lonna (la ui apertura non in nostro pot r ) fin da ubito, con l'id a di far desistere l'avver ario dall'azione. La "mi teriosa" mo sa di Lorr una omp n nte portante di una trategia tra l più razionali. l miei alli i più d sid ro i di apprendere pos ono esercitarsi ul t ma a pia im nto, che perallro vale an eh quale antid to psi ologico al pr concetto eh alla torre si onfa oltanto la mas ima attività. A mio avvi o impedire spint di lib razione è m lto più imp rtante di domandarsi e la torre al mom nto sia in posizione altiva o passiva.

Qualche altro e mpio. Bianco: Wg l, 1;1 l, fl , i.e2, ll:lf3, ~ a2, b2, d4, e3, f'2, g2, h2; ero: Wg8, d7, fS, i.b7, ll:lf6, ~ aS, b6, c6, d6, f7, g7, h7. Qui il Bianco gio a (la po izione va con iderata uno hema, i tratta di un'ap rtura) .: fd l, in attesa di ... eS, p r pot r in quel ca o, dopo dxcS bxcS, utilizzare le colonn ' ' e 'd' p r prem re contro i pedoni "sospesi" dS e eS. La mos a di torre "mi l riosa" · un[! nom no tipi o dell'apertura. Ma anch all'inizio del mediogio o es a riveste un ruolo significativo. i o ervi il diagramma 168:

168

Il Nrro urcn di prrvmir~ il pinno n3, b4 r c5 con .. . 11 nl ~ ... 11.fo8. Comr minimo, l'rffitto drll'riVnnzntn binncn snrlt rido11o.

Il

ero gioca di involtam nte 1.. . .1it a7. Se

167

il mio si

ma

ad so 2.a3, allora 2... lt fa S. ra il Bianco può proseguire nel suo piano di giocare b4 e poi eS solo facendo qualche concessione; per esem pio, potrebbe aversi 3. ~ b2 ~ dS 4.b4 axb4 S.axb4 'ti'bS! 6.lU b1 6.1txa7? ~xa7, e la colonna 'a' è in mano al Nero. Oppur 6... lcma

ella po izione 181 il ero può cambiare in c3. e in eguito gli riuscis e di tenere i pedoni avver ari in c3 d4 per poi bloccarli del tutto, la sua strat gia in apparenza a doppio taglio (...ll:lxc3) avrà c nseguito il uo scopo. Questo perch · i pedoni fermi nel proprio schieramento, vici no al confine, ono di non poco fastidio per il Bianco. Un problema, ossia il d vere di c-ontinuare a difendere i pedoni c3 e d4, viene acuito da un altro (la mancanza di pazio). lo chiamo i pedoni bloccati in c3 e d4 (o dS e 6, a colori invertiti), questi e non altri, la coppia di pedoni i olata. Potete trova rne esempio nella Partita l l. t chiaro che se il giocatore assedi ato ries e a spingere il pedone c3, ottenendo così i pedoni c4 e d4, il quadro muta alla radice. Questi due pedoni non ono assolutamente più la coppia di pedoni isolata. Piuttosto, li battezzeremo pedoni " o pesi': La se lta fra la coppia di pedoni isolata, di regola poco mobile, e i due pedoni ospesi non è difficil . vviamente i pedoni sospe i ono molto pr ft ribili, se non altro perché almeno comportano qualch e minacc ia; e anch laddove qu stesi rivelino null'altro eh apparenti, com bisogna attendersi, è in ogni caso meglio una dubbia ini ziativa piuttosto he un'indubbia e mortale passività (che abbiamo vi to all'opera nel caso di una coppia di pedoni isolata bloccata durante la Partita 11 ). La regola da seguire è quindi questo postulato: chi possi de la coppia di pedoni isolata (diagr. 18 1 dopo ... ll:lxc3, bxc3) deve fare di tutto per arrivare a spingere in c4; deve evitare ad ogni costo la stretta dell'avversario (=il blocco). La goffa formazione c3, d4 non è per lui che una forma transitoria verso la mutazione in farfalla, os ia l'agile struttura c4, d4 che mina ia di cont inuo c4-c5 o d4-d5.

PARTITA ESEMPIO

NlllmMftlch- J. Gllrllng e S. Klnch 1924 1.c4 eS 2.ll:lf3 ll:lc6 3.d4 exd4 4. ll:lxd4 ll:lf6 5.ll:lxc6 bxc6 6.g3 d5 7 . ~ g2 ~ b4+ 8 . ~ d2 A xd2+ 9. ll:lxd2 0-0 10.0-0 l:Ib8 11 .'~ c2 Il Bianco tralascia l l .b3 per hé pensa di manovrare su quella ca a, p r es m pio con lLlb3 't'ka4. 11... 1l e812.e3 ~ e613. cxd5 Bi ognava considerare 13.lLl b3 dxc4 14.lLld4. 13 ... cxd5 Ora il ro si ritrova ad avere la famig rata coppia di pedoni isolata - dato che la formazione c7, dS merita l'app llativo "isolata" ancor più di c6, dS - e del tutto a ragione cerca di rendere possibile c7-c5. 14.ll:lb3 't'kd615.: fc1 ll ec816.'~ c5 ~xc517 . lit xc5 lLl d7 ! 18.1l a5 Per poter rendere cronico il blocco on la mossa successiva, 1:lc l. 18 ... c5!! 19. lit xa7 c4 20. ll:ld4 11 xb2! 21 .ll:lxe6 fxe6 22. lh d7 c3 Il ero ha comprato la mobilità del pedone 'c' al prezzo di una figura! Il Bianco non pu vincere forzatament . 23 . ~ h3 c2 24. ~ xe6+ ~f8 25. 11 f7+ i poteva anch gio ar 25. A f5. 25 ... ~ e8 26 . ~ xc8 1:l b1+ 27.cwt; g2 ll xa1 ppure 27...cl =fV 28.1lx bl 't»' xbl 29.llf4. 28. ll c7 c1=~ 29.1h c1 1ilxc1 e la partita finì patta alla quarantaduesima mossa. c) l pedoni sospesi. La loro genealogia e cosa pos iamo dedurne. L 'avanzata in una posizione bloccata L'evoluzione o genesi dei due pedoni so pesi è

vi ibile nella terna di diagrammi 182- l 84.

182

ra riportiam un ca o in ui il ero (che p ied una coppia di pcd ni i olata) lotl ' p r rend re pos ibile ...eS.

L 'isolano.

11!4

parte

a

b

c

d

e

h

8

7

183

6

5 4 3

2

La coppia di p~doni isolata.

184

l p~doni sosp~si.

Un'occhiata rivela che noi facciamo risalire l'origin dei p doni o pesi all'isolano: l'alb ro genealogico dei pedoni ospe i ondu e in linea dir tta agli isolani quali progenitori. Questo punto di vista, la cui validità è dimo trabile, ci sarà molto utile, in quanto ci offre la possibilità di confrontare i po o chiari motivi dei p doni sosp si con qu Ili ben chiari del loro nonno; in poch parole, studiare la storia della famiglia do rebbe aiutarci a capire quel particolare uo m mbro, tanto complicato. Dal nonno, il ignor l olano, i p doni isolati hanno reditato uno p cifìco tratto distintivo, os ia lo strano mi cuglio di debolezza stati ca e forza offensiva. Ma m ntre l'isolano rivelava la ua deb lezza e la ua forza limpidamente (ricordiamo: se il Nero ha un isolano in dS, quel pedone dS dovrà ess re difeso, inoltre la casa d4 e l case

conda · capi lo 3

vJcm eS e eS potr bber tramutarsi in debo1 zze nel finale; al ontrari la ua forza è che e4 e c4 po ono div ntare ca d'avampo t , eventualmente anche grazi alla spinta dS-d4), i p doni osp i l nascondono entrambe. In que ta loro natura problematica ci sono solo due icurezze di ui bisogna tener present : l. che i p doni sospesi (per esempio quelli nel diagramma 184) non so n prot tti, ovvero non sono protetti da pedoni , e p rciò il fuoco di cui saranno bersaglio lungo le colonne ap rte non potrà che e s re più fa tidioso del consuelo; 2. che la p s ibilità di ottenere una posizione r lativamente icura (mi riferisco a una posizione in cui i due pedoni sospe i si sostengono l'un l'altro, come eS, d4 oppure dS, c4, si veda il diagramma 184) i pr enta di frequente.

Dall'isolano ai pedoni doppiali. Commedia in lre quadri basala sulla parlila Rubinsleù1- imzowilsch. Karlsbad 1907. l termin i d l probl ma on que ti : e la sop ra accennata pos ibilità di raggi ungere una relati a si urezza è con eguibil soltanto rinun iando a qualsiasi iniziativa al ntro, se il pedon approdato alla " icurezza" può venire bloccato, non è forse più saggio non affe rrare questa "posizione si ura" eh ci si offre e restare con i pedoni sospesi? on è facile rispondere. Tutto di p nde dalle circostanze, va l a dire dal tipo di blocco che arà applicato e dai suoi dettagli . Innanzitutto oglio chiari re che la "sicurezza" in cui dovrebbe crogiolarsi un co mples o bloccato è un concetto assai elastico: i pedoni bloccati tendono sin troppo ad e s re deboli. Ciò nonostante vi ono casi particolari in cui mbra essere conv niente ava nzare i pedoni o pe i in posizione bloccata. Questi casi s no: l. i pedoni del gruppo di blocco avver a rio sono a loro volta vulnerabili (si veda il p d ne d2 in Rubinstein- imzowitsch); 2. il bio co si rivela alla lunga troppo gravoso per l'a versario, con ciò s'intende che l'apparato di bi eco troppo grand o he i bloccatori disponibili si rivelano in qualche modo inad guati (manca nza di lastici tà o insufficiente attività dal posto ov i trovano).

18"

il mk: •i.t ma

ome contraltare, e co i diagrammi 185 e l 6: 8 185

7 6 5

3

2

Ericb olm-Dtirns (Kttrlsbnd 19 11 ). Ln posizion~ siwm di'i p~doni sosp~si l'rn molto rl'lntit,n. c5;. deboli', mn palommo d ;. un pedoni! pnssnto.

186

Il pt'dQ/tl' d4;. frullo dt!i pedoni sospt'si c5 t' d5. Molti' mossi' primn si t gioc11UJ ...d , t?:d cxd4. Il pedoni' d om 111!1TÌI bloccmo dtt ~d l'il Bitmco SltrtÌ in vm1111ggio.

Qui la sicurezza "bloc ata" i rivela illu oria, i p d ni avanzati div ntano d boli. E ancora una olta il moti o va ri ercato nella natura dei bio atori: in 18 l 6 tanto il cavallo d3

bian o d4 dipendeva dal maggior o minore grado di iniziativa intorno ad o (le ca e di a amp t t nute in pi di dal pedone d bbono pur aver la loro importanza), co ì rit niamo di

1!!6

dover esig re dai pedoni ospesi rifugiati i al icuro - bio ca ti - una erta mi ura d'iniziati a. L'inerte pa ività è priva di pro pettive. Diamo olo qual h empio. Partita Rubi n tein - imzowit h, diagramma 184. Il eguito fu: 1S.f.+'a4 f.+' b6 Il ero lien dur . 16.l!+'a3 c4! M ttendo i nella" icurezza" del bio co, ma il gruppo di bi co bianco - il p clone b2 - · vulnerabil . Dunqu in que to a l'avanzata d l ro è gi u tifi ata. 17. ~ e2 aS18. 1Ud1 'fi'b419. lil d4 li1 fd8 20. lil cd1 li d7 21. ~f3 lit ad822.lLib1 ar bb talom gliogiocar unaqual hcm ssad'attesa, ome22.lil4d2 c. 22... b8 23. 1d2 l!+'xa3! 24.lDxa3 fS 2S.e4 au a la perdita di un p don ; ma il l ianco ra comunque in antaggio. La parità che c'e ra ancora alla ventune ·ima mo ·a - le debolezze d5 e b2 si bilanciava no - ha ceduto il po to a un'evid nt pr porzione: ora b2 è assolutamente debol , m nlr d appar superproletto. 2S ... dxe4 26. R xd7 lDxd7 27. ~ xe4 llJcS 28. d4 ppur 28.~ 6! 11 b4 29. ~ d lDa4 on van taggio p r il er . 28 ... llJxe4 29. xe4 xb2 30.lDxc4 ll b4 31.lDd6 II xe4

.

. Nlmzowitsch - dr. Tartakower Copn~~~ghm

1923

1. lD f3 dS 2.b3 eS 3.e3 lD c6 4 . ~ b2 ~ g4 S. ~ e2 l!+'c7 6.d4 cxd4 7.exd4 e6 8.0-0 ~ dG . Il ero atta ca come in un ga mb tto di d nna rifiutato. 9.h3 ~ xf3 10 . ~ xf3 lDf6 11 .c4! dxc4 12.bxc4 0-0 13.lDc3. Tempor ggiat ri arebb qu i lata la formazion e 13.lDd2-b con appresso fbe2 e l e d l. Ma i ol vo "reali zza re" ( o n d4-d5) 13 ... i. fd8 14.lD bS f//e71S .'~e2 ~ b816 .dS exdS17 .'~xe7 lDxe7 18 . ~ xf6 gxf6 19.cxdS ~ eS! 20. lt ab1 non solo il pedon e 'd 'si alvò, ma p r tutto il re to

F'll'

della partita fu anch un important contrappe o alla maggioranza nera ull'ala di donna. Tartakower tutta ia lo sottovalutò perse. Per il possessor d i pedoni sospe i il gioco n Ila posizion 187 bb andamento meno favorevole: 8 l 7

7

· conda - capilolo 3

di esser "a mezz'aria" non è attraente per la mente umana. Eppur dobbiamo presentar una richiesta al nostro g nt ile lettor :qua nd state p r realizzare i vostri pedoni o pesi, non fatelo fin ché non i trovate n Ila posizion di vedere, oltr la posizione da voi bramata di "sicur zza bio ata'; anche una parvenza d'ini ziativa: non dovete mai e poi mai in fi lar i in una po izione di bi c priva di prospetti e. Piutto to re tate "a mezz'a ria"! E ora pa siamo agli alfieri.

6

d) Gli alfieri

5

L'orgogliosa coppia degli alfie ri - così a volt vengono chia mati i due alfieri - è una forza temibil in man ali esperto tebano. Eppure, p r un momento ho p n ato - lo ammetto: a rilegamente - di non discutere approfonditam nte qu sta forza nel libro. IIm io istema - mi dic v - considera degn di un'a nalisi approfondita olo due tipi di oggetti: gli elementi e gli tratagemmi. Ad e empio l'isolano, h abbiamo i to e re legato a fi lo doppio al problema della re trizione, ra p r noi uno tratag mma. Ma dove sistemare gli rg gliosi alfieri? La domanda appena po ta non d ve e re con iderata ozio a o leggera, al ontrario essa ci sembra a ere un evid nte inl re se teori o. \~ ler giu tifica r più a fondo la mi a opinione ·ull'argomento ci ondurrebb troppo lontano, quind i mi dovr a contentare di ndi iderla con v i: sono giunto alla con lusione che il vantaggio della oppia degli alfieri non può e sere defi nito né un elemento com lo int ndiamo noi né peraltro uno tratagemma; la coppia degli alfieri p r me è e riman assolutamente un'arma. Ma mellere alla pro a le va rie arm i c sistematizzarn le applicazioni non ' affatto tra gli opi d l mio libro (inve Berger ha fatl di questo punto di vista illeitmotiv d l suo volume ui finali'). Eppure il lettore può a buon diritto attenei rsi che io facc ia il possibile per pi gar i peri oli he la oppia d gli alfie ri avversaria può creargli. Di seguito verremo incontro a quest'asp ttati a.

3 2

j ncob BmiSuin-'li!ichmnnn (Knr/sbnd 1923). Elt!gnnri pirot!llt! dn pnrlt! dt!l ucondo giocntort.

Il eg uito fu 17 .'~ a3 l!Je4 18. 11 d3 l:Ifd8 19. 11 fd1 ~ e6 20. l!J d2 ~ b6 21. l!Jf1 l!J f6 22.l!Jg3 ac8 23.h3 h6 24.l!Je2 d7 25.l!Jc3 ~ e6 26 .'~ a5 d4! Stancatosi dell ntinue mina ce, egli cerca eli tra formare la po izione "so pe a" nella d ritta "sicur zza bi ata'; ma questo gli fu quasi danno o. 27.exd4 cxd4 28.l!Jb5 ome sal are ade o il fre co i olano? 28 ...'tJ'f5! eguono ora alcune parate acl hoc. 29. ~ a4! Il c1! 30.Il xc1 ~xd3 31. ll c8+ ~ h7 32.~ c2 ~xc2 33. xc2 d3! 34. lii d2 Il p don d e mbra tuttora a ri hio. 34... l!Je41 35. 11 d1 I! b7 La definiti a liquidazione. 36.l!Jc3 l!Jxc3 37.bxc3 lii b2 38 . .ll xd3 11 xa2 patta. Lo stud nt badi a ome il p d n 'd ' ia stato dif< indir ttamente. ue to tratag mma è un'ulteriore po sibilità a di po izi n di hi difend p r pa are dalle trettezz dei pedoni doppiati a condizioni r golari. A grandi li n bi ogna ritener la" o pen ione" solo uno tadi transitorio; tullo la nel lro ar il momento adatto per abbandonare qu l tadi . olitam nt il difensor· pro ed o n una o due mo di antici po: purt roppo l'attendismo non piace perch · la o ienza

• 7heorie 1111d Pmxis der Eudspiele, 1922, n.d.T.

11!7

il mio

~i

ma

La su p riorità dell'alfiere ul cavallo ri alta in maniera eclatante n l gruppo di posizioni che gu :ognuno d i giocatori ha uno (o più) pedoni difesi dal re (s i veda il diagramma 188):

188

uperiorità dt:ll'ngilt: nlfit:rt: sull'armntico cnwdlo. Anche st: il rnvnUo stmt: in c3 o d oj8 non ci sarebbe spernnzn.

L'alfier vince, dato che e so è adattis im ad imp dire ai pedoni avver ari di avanzare (o a rallentarli). lnv ce il seguito del diagramma 188a m tte in luce la principale debolezza d !l'alfiere.

188n

Il Binnco perde pa In deboln.zn del/n cnse binncbt:.

Infatti quando bisogna difendere territorio esso si dimostra generalmente inabile al compito, perché come mai può un alfiere camposcuro difendere punti bianchi? L'ingres o nero tanto umiliante per l'alfiere si svolge all'incirca così: 1... l!Ja5+ 2. ~ c3 ~ a4 3. ~ f2 l!Jc6 4. ~ e3 l!Ja7 5. ~f2 l!J b5+ 6. ~ d3 ~ b3, con infine uno s acco in b4 o b2 che permette al re nero di prendere posse so della casa c4 ecc .. l casi dei diagrammi 18 188a sono un po'

ll!S

i due poli in mezzo ai quali si trovano tutti gli altri: la mobilità è il pregio dell'alfiere, la d bolezza delle case di colore opposto il uo pesa nte svantaggio. E an ora! La posizione Bianco: ~ g2, IJ eS, ero: l!Jb8, IJ c6 (con altre figure p doni) è tanto po o probant riguardo alla superiorità dell'alfier ul cavallo qua nt la posizione Bianco: IJ eS, ~ b4. ero: IJ c6, l!Je6 l ' della sua prete a inferiorità. In entrambi que ti casi è la uperiorità strategica (ossia il vantaggio eh abbiamo analizzato di una posizion attiva d i pezzi contro una pa si a) a far i ntire, e n n una qual he superiorità delle anni possedut . Riassumiamo: il tallone d'Achill dell 'alfi r è la ua inefficacia nel difendere le case di colore opposto a quelle su ui i muove, il suo punto forte la mobilità. A questo punto sembra plausibile che la coppia degli alfieri sia tanto forte. Il motivo è chiaro, l'efficacia sembra raddoppiar i mentre la debolezza di cui dicevamo viene neutralizzata dall 'altro alfier . È impos ibile mettere su carta l vari situazioni in cui la coppia degli alfieri può dare fastidio. erch r mo tuttavia di delinea re le più importanti. l . Gli alfieri di H rwitz. Così i chiamano gli alfieri quando occupano diagonali adiacenti (per e empio ~ b2 e ~ d3 ) tenendo sotto tiro l'arrocco nemico. pesso la loro azion è devastante: un alfiere forza una mossa di pedone che spiana la via per il secondo (si veda il diagramma 189):

189

l . '11M nrtirn nvnllli il pedone

nprmdo In vin nll'nljim! fl.

g'

pa1tc

1. ~e4 forza l'ali ntamento 1...g6, dopo il quale l'alfiere f2 int rviene con ri ultati d cisivi. Gli eventi i volgo no imilmente in qu ta partita: 1.e4 e5 2.d4 exd4 3.c3 dxc3 4 . ~ c4 cxb2 5. ~ xb2 ~ b4+ 6. l!Jc3 l!Jf6 7. l!J ge2 l!Jxe4 8.0-0 l!Jxc3 9.l!Jxc3 ~ xc3 1o. ~ xc3 0-0. Avendo arro cato il ero i ente "armato fino ai denti" tanto contro l l .'i'kg4 (...g6) quanto ontro ll. ~d4 (... ~gS), ma non ha tenuto co nto del gio o di squadra caratteristico d gli alfi ridi Horwitz: 11 .'~ g4! g6 adesso 12.'ti'd4 con matto imparabile. Il contributo d ll'a lfi re c4 è evidente, esso ha inchiodato il pedone f7. Una varietà di alfi ri di Horwitz, e una delle più pr giate, · a parer mio quell a del diagramma 190; in questo ca o non vi è trae ia di atta co al re.

190

Du~ alfi~ri

attaccano una mmsa di p~doni con il proposito di conquistar~ posizioni.

Ma l'attacco contro a7, non massiccio ma fastidioso (ho riportato solo i protago nisti) costringe rà alla fin e il secondo giocatore ad optare per la formazion e a7, b6, 5, pr parando ì il terreno per l'altro alfi re, perché allora seguono a4 e b3 aprendo all'alfi re campochiaro le case a6, bS soprattutto c4. Inoltre la maggioranza nera appare parali zzata. Que to stratagem ma i trova in non poche partite di Mar6czy. 2. Una massa di pedoni , che non deve ne essari amente ere una magg ioranza, avanza piuttosto in profondità otto la guida di una coppia di alfieri, mette in trappola il

cond · capit olo 1

cavallo nemico. Infine i r a la pos ibilità di fare breccia. alga com e empio la nota partita Richter-Tarra eh (diagramma 191). a

b

c

d

e

g

h 8

19 1

7 6

5

3 2

Tnrmsch (il Nero) restringe i cawtl!i avvrrsari.

i gi cò: 19... c5 20.l!Jg3 h5 21.f3 Difl ndendosi enza ufficiente cognizione di causa: e non vogliono soccombere i cavalli devono lottar per il loro territorio. Pertanto appare nec ssaria 2l.a4 seguita da l!Jc4. 21... ~ d7 22. 1I e2? b5! 23.1I ae1 ~ f8! 24.l!Jge4 lll g8 Per poter spi ngere in f5. 25.l!Jb3 c8 26.l!Jed2 ~ d6 27.l!Je4 ~f8 28.l!Jed2 f5 29. lll e5 ~ d6 30 . .l1 5e2 (30. ll d5? 1Ig6) 30 .. .lh 8 Adesso è il pedone 'a' a dover avanzare. 31.l!Ja5 Il ab8 Altrimenti l!Jb7 va nificherebbe l'intero lavoro di limitaz ione svolto. 32.l!Jab3 h4 33.~ h1 li. g6 34. ~ g1 ~ e6 La chiusura dell a olonna 'e' da parte degli alfieri d6 e d7 era prima di quest'ottima mo sa ol "ideale': Con 34... ~ e6 la chiusura ideale è diventata "concreta': Questo corri ponde al proce so da noi os ervato, in quanto alla limitazion ideai di un pedone passato è seguito un arr sto mecca nico (=blocco). Questo è il en o teori o-strategico di questa manovra. Ma il significato pratico d Ila mo sa ta, com nota giustamente lo stesso Tana eh, nel orge re di due nuove possibilità: l. We7-d7. Il. ... a6, .... llc8, e poi ~ b8- a7 on infine ... c4. A qu sto voglio aggiunger eh qui ... c4 sia il piano strategi amente indicato; il per hé lo coprir te nel commento alla tr ntotte ima mossa d l Bianco. 35. li f2 ll aSl? Abband nando il piano principale - ... c4 - p r rinnovare il tentativo di rendere possibile a7-a5; la di v rsione ha

189

il mi 1\i

ma

ucc s solo perché l'avversario non prende in c nsiderazione una ottile ri orsa. erto a5-a4 on ritirata generale è un a manovra molto b Ila, ma non bisogna spingersi fi no a subordinare il piano strategi ament migliore all'idea di un maggiore effetto estetico. In generale, la cuoia ps udo-cla ica aveva un debole per il d corativo! 36. 1t fe2? Un brutto errore! ome i può c dere a5 senza lottare! el caso di 36.liJa5 Tarrasch propone il eguito 36 ... ~ 7 37.tiJb7 ~f4 e il po sibil guadagno di t mpo ... Ae p rp igiocare .... !tc8ec5-c4.Gli fugge tuttavia la ben celata parata: 37 ... ~ f4 38. ttJxcS! Ae3 39.c4!, e il ero non può vincere perché l'ala di d nna è forte, come lo ono i punti "neri" - per e empio 5 per il cavallo. Una variant plau ibile è (39.c4!) bx 4 40.dx 4 !l 8 4l .b4! 11c7 42.e810.ttJc3 h611. ~ f4 ~ e6 La maggioranza bianca è meno mobile. 12. ad1 I1 d813.ttJe4 cS14.lh d8+ ~ xd8 Que t ambio di torri ha a cres iuto n n poco il ampo d'azion del re nero. 1S. li d1+ ~ eS 16.h3 b6 17.!it>f1 ~ e7 18.a3 ll d8 19. 1h d8+ ~ xd8 20.c3 ~ dS 21. ttJfd2 ~ d7 22.!it>e2 gS 23. ~ h2 ttJh4 24.g3 ttJg6 2S.f4 ..te6 26. ~ e3 c4 27. ttJf3 gxf4+ 28.gxf4 eS Ln

r~srrizion~

riuscìt n.

egue ora la bre eia, che dal punto di vista logi o non i orprende affatto, in quanto, come appia mo, il ero ha una netta maggioranza quali taliva (s olo i immaginano aggiunti alla po izione del diagramma un pedon bianc e4 e un pedone ner S ia co a divi ne chiara co m il giorno). ui del re to la po ibilità di una bre eia ri ulta ulteriormenl fa orita, in part icolare dalla misera nda posizione dei avall i inoltre dalla grande up rficie d'attrito, ossia il fronte di quattro pedoni. 38 ... c4 39.ttJf1 Ii eS 40. ~ h1 c3 41.bxc3 dxc3 42. ttJe3 b4 Tu tto procede da é. Il Bianco abbandonò all a quaranta ettesima mossa.

190

192

ella posizi ne raggiunta i pezzi bianchi ono abbastanza ristretti; questo risultato onforme

parte · conda - capitolo 3

ai desideri d l er è conseguenza pr ssoché necessa ria del riusc ito blocco del pedon eS e soprattutto del pedone 14. Questa cop rta non d v sorprenderei, abbiamo già pesso notato come il bio co general e appia avere effetti miraco los i. Si giocò ancora 29. lt:lg3 lt:lh4 30.lt:lxh4 Ji. xh4 31.lt:le4 ~ e7 32. ~ g1 Ji.c6 Meditando ...dS e poi ... ~ d7- f5 cacciando il cava llo ancor più indietro. 33. Ji.f2 A d7 34. ~ g3 34.lt:ld6 av rebbe dato ancora un a possibilità eli patta, grazie agli alfieri di colore contrario. 34 ... WdS 35.lt:lf2 hS 36.f3 ~ fS Il blocco 137. e3 bS 38.f3 aS 39. e3 li Bian o non ha più mosse. 39 ... b440. f3 c6 41 .axb4 II Bianco è perduto. 41 ... cxb4 42.cxb4 axb4 43.lt:le4 dS 44.lt:ld6 Ji.xd6 45.exd6 c3 46.bxc3 b3 e il Bianco abbandona. 4. La coppia degli alfie ri in fin ale. l lati forti degli alfi ri appaiono tutti insieme. A nostro par re l'idea le è on ve rtire un antagg io basato sclusiva m nt sulle armi in un vantaggio trategi o chiaramente percepibile, p r esempio quell o dell a posizione aggressiva dei pezzi contrapposta a quella difensi a di quelli av r ari. Questo gioco combinato con per ideale la descritta onver ione è visibile nell'esempio eh egue. PARTITA ESEMPIO

Mlchel- dr. Tartakower 1925

a

b

c

d

e

9

osì abbiamo esaltato l'alfiere a sufficienza. Aggiungiamo solo qualeh paro l sull e situazioni in cui gli alfieri fa nno una figura meno buona. Sono le posizioni chiu e, del tutto o in parte, co me acl esempio n Ila Partita 33. ontro un cavallo centrale inattac abile gli alfieri so no orpr nd nlemente deboli. Anche nella po izione 194 ritengo che il ero possa reggere di fronte agli alfieri el i Horw itz.

h

8 193

Il Bianco è ben consolidato, le debolezze costituite dai punti neri c3 e d4 sembra irrilevant . eguì 40. Wg1 g7 41. f1 Ji. c6 42.lt:lg1 g5 43. lt:lf3 hS Entrambi i pedoni ava nzano, dato che, tenendo conto dell 'a lto patro in io di cui godono (so no pun tell at i dagli alfieri !!]), si sentono una maggioranza qualitativa. 44. Ji.e2 ll e4! 45. A d3 ll f4 46. e2 g4 47.hxg4 hxg4 48. lt:lh2 g3! 49. lt:lf3 Il lero ha fa tto b ne a non perseguire il va ntaggio dell a r stri zion della mobilità del cavallo; quanto poss iede ora è prezioso: il p clone g2 ' sotto atta co e i pezzi bianchi, in particolare il ava ll o f'3, sono da ora costretti a fargli da guardi a per lungo t mpo. Que to vantaggio strategico sarà in breve decisivo. 49 ... d4 SO. l! f1 b4 51 .lt:ld2 l! h4 52.lt:lf3 ll h8! Da qui oltre al punto h2 i minaccia an he la colonna 'e'. 53.Wd2 1l h2! 54.lt:lxh2gxh255.ll h1 A e556.Ji.f1 Ji.e4 na pos izione stupenda! 57. d1 'it> f6 58.Wd2 gS 59. e1 Wg4 e il Bianco abbandona.

194

7

6 5 4 3

2 La posizione nera "ppare difendibile. Tartakower porta" compimel/lo 1111(1 dopo l'altm le oppormnità degli "!fieri.

Così si chiude il terzo capitolo.

19 1

il mio si · ma

PARTITA

31

Illu tra l'i o/ano.

1.d4 dS 2.l!Jf3 ltJf6 3.c4 e6 4.e3 eS S.i.d3 lLlc6 6.0-0 dxc4 7. i.xc4 cxd4 8.exd4 ~ e7 9.ltJc3 0-0 10.i.e3 l O.dS sarebbe cattiva per l O... ltJaS ll .b3 ~ b4; anche IO.i.gS mancherebbe di solidità, per esempio l O.~gS b6 e così via. 10...b6 lO ...a6 eguita da ... bS ind b lirebbe eS senza motivo. 11.fh 2 ~ b7 12. ll fd1 lLl b4 13.ltJeS ll c8 14. ac1 lLl bdS 1S.lLl bS Un'idea strategicamente not vale. Il Bianco dice a sé ste so: al centro sono solido, quindi una diversione è ammes a. D'altronde non volevo ritrovarmi con i pedoni so pesi dopo un seguito come lS.~a6 o 1S.~ d3. Certo 1S. ~a6 ra la mo sa obiettivamente giusta, per es mpio lS ...lLlxc3 16.bxc3 fi/c7 1 7. ~x b7 fi/xb7 18.c4 seguita eventualmente da a4-aS.

Quanto segue potrebbe servire da es mpio colastico riguardo al gioco su una colonna aperta. Ma la lentezza con cui il Bianco nel seguito guadagna terreno · anche tipica del gioco posizionale. 23 ... ltJe8 24.b4 ltJd6 el caso di 24...fi/gS, allora 2S.ltJxf7! 2S.fj'f2 fS Per allegg rir f7, permettendo anche ... fi/gS. 26.fi'f4 llJe8 Il ero · impotente. 27.i.e2! ltJd6 28 . ~ f3 Spezza ogni resi tenza lungo la colonna ·c: 28 ... 11 xcS 29.dxcS ltJe8 el caso di 29 ... lLle4, allora 30.c6! gS 3l.cxb7 li[ f8' 32. li[ c vince. 30. 1l d1 ltJf6 31 .c6 Ora il p dane 'c', il frutto delle operazioni ul lato di donna, decide la partita. 31... i.c8 32.c7 i. a7 33.ll d8+ ~ g7 34. 1hc8 l1 xc7 3S.ltJxg6 e il Nero abbandona.

1S ...a6 16.ltJa71 li a8 Se 16... .lil c7?, allora l 7.i.xa6. PARTITA

17.ltJac6 ~ d6 18.ltJ xe7+ fi/ xe7 19. i. d3! ltJxe3 D l tutt gratuita. Erano da considerarsi l9 ... aS con a seguire ... .: fc8 e 19... li. fd8 seguita da ... ltJfd7 e ...lLlffi. Per 19... lLle8 si veda quanto discusso al diagramma 179. 20.fxe3 bS lnd bolisce il punto eS; dopo 20 ... aS (in luogo della mo sa del testo) e quindi .... lit feSI a situazione non si sarebbe ancora volta al peggio. 21 .1l cS ccupando co ì la casa di avampa to il Bianco atti ne gioco sulla colonna 'c: 21... fc8 22. 1l dc1 g6 23.a3

192

32

Rl*lnltllln- Znolkoo8onMidJ

-~~La partita 32, dedicata ai pedoni sospesi, è assai indicati va delle loro caratteri tiche, anclte se in enso particolare: e sa presenta infatti i grandi pericoli cui SOl/O esposti i pedoni so pesi sin dalla nascita. La loro rnortalità infantile è relativamente alta ed è ignificativamente più elevata risp tto a quella dei pedoni sospesi adulti {i quali nel ca o peggiore possono ricorrere alla rnisura d'emergenza costituita dalla "sicurezza bloccata").

1.d4 dS 2.c4 e6 3.ltJc3 llJf6 4. ~ gS ~ e7 S.e3 lLl bd7 6.ltJf3 0-0 7.'fjc2 b6 Qui è giocabile anche c7- S. per esempio 7...cS

parte

8.cxd5 l!Jxd5 9..ixe7 'it'xe7 lO.l!JxdS exd5 ll.dxc5 l!Jxc5; quest'isolano non ci dispiace.

8.cxd5 exd5 9..id3 .ib7 10.0·0·0 l!Je411 .h4 f512.Wb1 c5 La corrett zza di questa mossa dipende dalla correttezza del sacrificio di p don e che raccomanderemo nel commento successivo. l nvece di 12 ...c5 è buona solida 12... Il c8, raccomandata dal dottor Lasker, per esempio 13.'it'b3 l!Jxc3+ seguita da c7-c5. Meno solida, ma non cattiva, sembra essere 12... h6, per esempio 13.Af4 .id6 14.Axd6 cxd6.

conda · CBpi lo 3

20. wa1 ll ab8 La temp sta non ha spazzato via soltanto i pedoni sospesi, ma an c h una figura. Il disperato attacco del Nero viene parato senza patemi.

21 .fh4 Lask r elogia qu sta mossa , ma anche 2l.fi'd5 pare buona, per esempio 2l.'it'd5 fxg2 22. ~xg2 fi'c2 23.Af6!. Sono più d'una le strade che conducono a Roma.

21 ... fixe4 22. li xe4 fxg2 23. li g1 li xf2 24. li f4 ll c2 A 24... li bxb2 segue la decisiva 25.lH8+.

13.dxc5 bxc5 Qui era possibile 13... Il c8: dopo 14.cxb6l!Jxb6 il Nero avr bbe possibilità offensive, a 14.l!Jd4 avrebbe potuto rispondere 14... l!Jdxc5. L'esito della partita sarebbe stato incerto in entrambi i casi, mentre adesso è segnato. Si consideri inoltre la variante 13 ... l!Jdxc5 14.l!Jxd5! .ixd5 15 ..ic4 e vince.

14.l!Jxe4! fxe4 15 ..ixe4 dxe4 16.'i*'b3+ Wh8 17.'it'xb7 exf318. xd7 ~e819. ll xe7 'it'g6+

25.b3 h6 Seguì ancora 26.Ae7 1Ie8 27.Wbl 11e2 28 ..ixc5 lid8 29 ..id4llc830.lig4 e il N ro abbandona. Il lettore potrà trovare un'autentica partita della coppia di alfieri in chiusura d l quinto apitolo. Passiamo ora alla superprotezione.

193

il mio

.,j

m3

-------LA SUPERPROTEZIONE COME SUPERPROTEGGERE SISTEMATICAMENTE l PROPRI

PUNTI FORTI E COME DISFARSI DI PEDONI O PUNTI DEBOLI

Un apitolo breve, il ui s opo · illustrare le diver e form in cui può presentar i la up rprotezione. Abbiamo già ercato di spiega re il nso e il significato pro(! ndo della superprotezione. Pertanto ci limitiamo a ribadire con la massima stringatezza che il contatto da tabilirsi tra il punto (orte i sup rprotettori d v ess re vantaggioso p r entrambi: per il punto in question , in quanto la profilas i così applicata gli ga ranti ce la maggiore sicurezza oncepibil dai po sibili attacchi; p r i uperprotettori, invece, in quanto il punto fort di v nta per loro un a fonte d'e nergia ui da ui si po ono attingere per lungo te mp nuov forze. t: hiaro che la sup rprotezione è un a manovra str ttamente legata al gioco di po izione, com de e anche e ere data la sua natura. ondim no, anche allivello degli " lementi" ono ricono ibili tra ce di uperprotezion . Per e empio nell a colonna aperta. Bianco: l:t d l, lLl 3, 8 e4; ero: 8 c7, d6. Il cavallo d'a amposto (dopo lLldS) va protetto, come già sottolineato nergi am nte, c n la torre oltr che c n il pedon e. E qu e t'o bbligo non esprime altro eh la n ces ità di superprotegg r gli ava mposti trateg i amente importanti! La sup rprotezion è poi uno stratag mma da adottarsi di pre(! renza anche nel ca o d Il caten pedonali. Si rigiochi la partita imzowit ch-Giese prestando attenzion a come la superprotezione non vi ia appli ata alla

194

ba e di una catena, per quanto e s 'in uta no enorme ri petto, ben ì a un mod st candidato (noi sup rproteggemmo il pedone 5 per hé dov mmo tenere co nto dell'e ntualità che dx diventasse n essaria; allora e arebbe divenuta la ba e). La prodigio a italità d i superprotettori · qui dimostrata da due altri esempi. ESEMPIO UNO

Nlmzowltsch - Rubinstafn KMsiiMt/ 1911

1.e4 e6 2.d4 d5 3.e5 eS 4.e3 lLle6 5.lLlf3 ~ b6 6. Jl d3 exd4 7.exd4 Jt d7 8. · e2 ll:lge7 9.b3 lLlf510. Jt b2 Il punto d4 è scar am nte difeso olo pr vvisoriamente! 10 ...Jl b4+ 11.Wf1 h5 12.g3 eS 13.Wg2 g6 14.h3 Jt e7 on l'idea di replica re a un'eventuale g4 on ...lLl h4+. 15.~d2! a516. lt e1 Jtf817.fid1! Jt h618.lt e3 0-0 19.g4 lLlfe7 20.lLla3! S lo ora div nta hiaro lo scopo p r ui il Bian o ha in i chiato con lo sviluppo di questo cavallo. Al avallo era destinato un posto altamente onorific (quello di superprotettore di d4). 20 ... lLl b4 21.lLle2 Ad sso le figur bianche amma ate ull'ala di d nna a qui tano ci lt zza on facilità sorpr ndente. 21 ... 11 xe3 22.Jtxe3 lLlxe2 23.ff xe2 I:l e8 24. ~ b2! In ogni modo, d4 è r sta sup rprotetto. 24... Jt b5 25. Jtxb5 fi xb5 26. Jt d2! Il superprotettore mo tra gli artigli! 26... Jtf827. 11 e1 hxg428.hxg4 .U. e629. ~a3 11 uperprotettore numero du non vuole essere

parte

da m no (si veda il co mm nto precedente). 29 ... lii xc1 Peccato, su 29 ... lt:lf5 il Bianco avrebb propo to un sa rificio di donna, per e empio 29 ... lt:lf5 30.lhc6 A xa3 31. liic8+ ~g7 32.gxf5 on fo rt attacco. Un co nvin ce nte indi zio dell 'e nergia racchiusa nei superprot ttori . 30.'fkxc1 il Bian o è preferibile. • •

l

Nlmzowitsch- SplalmaM ~1920

1.e4 e6 2.d4 dS 3.eS eS 4. lt:lf3 lt:lc6 S.c3 t'tb6 6. A e2 cxd4 7.cxd4 lt:l h6 8.lt:lc3 embra più prudente 8. b3, i veda il precedente es mpio. 8... lt:lfS 9.lt:la4 A b4+ 10. A d2 'fkaS f1. i.c3 i. d7 Bi ognava preferire ll... ~xc3 + l2.lt:lxc3 ~ b4 (12 ...~ b6? l3.lt:la4!) l 3.~ b5 0-0 1 4. ~xc6 'lkx b2 JS.lt:la4 'fkb4+ 16 .~ d2; il Bianco otterr bb il punto eS. il ero un ped n - arretrato - in più. 12.a3 i. xc3+ 13. lt:lxc3 hS14.0-0 .là c8 a

b

c

d

e

g

h

Om il Binnco sviluppn i p= i con in vistn unn superprouzione sisumnticn.

1S.'fkd2! 'fkd8 Minaccia ... gS. 16.h31 Per poter parare ...gS on la controspinta g4, p r esempio 16...gS 17.g4 hxg4 l8.hxg4lt:lh4 19.lt:lx h4 lhh4 20.Wg2 e quindi 1t hl con va ntaggio del Bianco) 16...lt:laS17.1t ad1! ~b618. 1't fe1 La ca a d4 e in parte anche quella eS vengono ora sup rprotette sistematicamente e que ta strategia permette in seguito, per così dire in modo automati o, di padroneggiare tulte le ompli cazioni he si prese ntano) 18 ... lt:lc4

conda - capilolo 4

19.i. xc4 1:t xc420.lt:le2 ~ a421. l1 c1 i pr sti att nzione alla versatilità d'utilizzo dei up rprotettori, per sempio la torr in d l che va in cJ e del cavallo e2 che va in g3. 21... i. b3 22. l1 xc4 ~ xc4 23.lt:lg3 lt:le7 E il Bian o sta un po' meglio. Questo p r quanto concerne la superprotezione della ba e. È poi importante uperproteggere questi punti: a) il punto centrale. ·h e l'abitudin di trascurare il l atro di guerra centrale sia biasimevole, l'abbiamo detto già in precedenza. Ma in questo caso abbiamo a che far con un dettaglio o, piutto to, on la valutazion di una detenninata ituazione, tipi a del gioco ipennoderno. o m'è ampiamente noto, il giocatore ipermoderno a resistere bene all'impulso di occupare il centro on p doni; que to alm no fino alla prima opportunità favorevole. App na que ta si pr senta ogni acro timore vien accantonato i p doni, puntellati dagli alfieri in fianchetto, i lanciano in a anti, prendono pos s o d l centro e tentano di mett re l'avver ario sotto pression . ome i detto, la sup rprotezion di certi punti centrali è un mezzo a olutamente efficac ontro qu ta minaccia, non si può raccomandarlo con suffici nte fervore. onsid riamo innanzi tutto l'ini zio della partita Réti-Yate , ew York 1924: 1. lt:lf3 dS 2.c4 e6 3.g3 lt:lf6 4. ~ g2 ~ d6 S.b3 0-0 Perch tanta fretta? Era c rtamente più urgente rendere i ura la situazione al centro: ... c6, ...lt:ld7, ... eS. 6.0-0 l1 e8? 7.i. b2 lt:lbd7 8.d3? c6 9.lt:l bd2 eS La posizione osì raggiunta è senza al un dubbio favorevole al ero: il Bianco avrebbe fatto bene a giocare 8.d4. 10.cxdS cxdS11. l1 c1 lt:lf812. Iil. c2 i. d713 :~a1 lt:l g614. l'f. fc1

(diagramma l 96 pagina seguente)

La manov ra della donna bianca ' rivelatrice: il Bian o vuole minare il entro avversa rio, gioca ndo al momento opp rtuno d3-d4, e sulla ri posta eS-e4, allora lt:leS; p rtanto il ero deve premunir i superproteggendo il punto eS.

195

mio s~·

il

m

196

di do nna, ma innanzi tutto des idera mettere al sic uro il proprio centro dall'eventuale e4eS, co nforme me nte quindi supe rp ro tegge il punto centrale eS. In oltre la do nna ha a disposizio ne la casa di riserva b8, dove può rifugiarsi nel caso, per e empio, dell'apertura della colonna 'c:

8.0-0 a5 9.c4 b5

Il trtltlo ~n l Nt!ro. Qunle punto vn sup~rproteuo?

La mossa migliore sarebbe stata 14... b5, prendendo di mi ra l'ala di do nna messa a rischio dal fa tto che la do nna si trova in a l ; se poi 15.l!Jf1 , allora 15...fj'b8! = uperp rotezione di S, 16.l!Je3 a5 e iJ ero ha gioco superio re. Q ueste varia nti da me già pres ntate nello special del 1924 della Kagans neueste Schachnachrichten bbero inizialmente poca eco, dato che il concetto di superprotez ione era allo ra del tutto ignoto al mo ndo scacchistico. ggigio rno le co ono cambiate. Ila mia tourn ' e dell 'a utunno 1926 ho avuto spesso la possibilità di gioca re ... fi' b8 co n fi ni analoghi a quelli visti nella partita sopra discussa. Dato che una d i queste partite ebbe un corso part ico larm e nte istrutt ivo, ri te ngo di no n po terne defraudare i miei gentil i letto ri .

Alla do manda se un attacco laterale sia ammissibile o meno si rispo nde sempre con la valutazione della situazione al cent ro: e la ituazione al c ntro è sicura un attacco sull'ala no n può essere del tutto errato. ome nel ca o presente: che impo rta se il re no n ha ancora arroccato, è in ogni modo inatta cabile.

10.cxb5 cxb511. l:t c1 fi'b8 La stanza di riserva.

12.fi'c2 Sembra più urge nte 12.e4.

12 ... 0-0 13.e4 ~ b7 14.l!Jd4 .: ca 15.fj' b1 lh c116. lh c1 b417.l!Jc6 Questa voglia di concreti zzare mi sembra un po' prematura. 17... ~ xc618 . ll xc6

a4

gni mo mento libero · d dicato a rin fo rzare l posizio ni sul lato esterno dell'ala di do nna.

19.d4

1.l!Jf3 e6 2.g3 d5 3..tg2 c6 4.b3 .td6 5..t b2 l!Jf6 6.d3 l!Jbd7 7.l!Jbd2 fi'c7 Era possibile anche 7 ...eS. La mossa del testo persegue un a ma novra o ri gin ale: il e ro progetta di attaccare sul lato esterno dell'ala

Quindi po teriormente all'uscita della prima edizione de/ libro, notoriamente datata 1925, n.d. R.

1%

Q uesta mossa va co nsiderata un successo della strategia di superprotezione del ero! Questo perché adesso la prez iosa diago nal b2-f6 è sbarrata. Ma no n c'e ra altro modo di spingere in eS. Pertanto, i superp rotettori si sono fatt i valere a nco ra una volta, no n hanno av uto alcuna d ifficoltà e soprattu tto o no stati efficaci in ogni d irez io ne. Bisogna ancora no minare la variante 19.f4, con l'idea di tenere il pedo ne 'd' in d3. Sarebbe potuta seguire 19 ...-tcS+!, e il Bianco si troverebbe costretto a rassegnarsi a 20.d4; dopo 20 ... -t f8 2 l .eS l!Je8 si raggiungerebbe una posizio ne del testo.

part.c

19... ..if8120.e5 lbe8 Ora gli alfieri bianchi sono poco attivi. 21.f4 ~b5 Sarebbe stata più precisa l'immediata 2l...a3. 22.'fi'c2 a3 23 ...i c1 Qui era imprescindibile l'intermedia 23 ...ifl. Si os ervi il diagramma 197. a

b

c

d

e

g

h

8

conda ·

pilolo 4

b) La supe1protezione deL centro come misura precauzionale per /'a/a di re. Il caso che stiamo per discutere differisce da quello presentato al punto a) per i suoi fini e sarà qui dibattuto come fosse una manovra a sé stante, e non come un sottinsieme del caso precedente. L'osservazione del diagramma 154 ci mostra un caso tipico del gruppo b). In questo sen o è poi anche istruttiva la nostra Partita 13. In quella partita infatti dopo la tredicesima mossa si giunse alla seguente posizione:

7

197

6 5

198

Il N(ro con il tratto ptm~tra n~lln posizion( avvasaria con 1111 sacrificio di qualità ~ cattura il solido p(don~ a2. Com~?

23 ... ..i c5 Questa interessante combinazione andava iniziata con 23 ...lbc5. La differenza si vedrà presto. 24.1I xc5 lbxc5 25.dxc5? L'intermedia 25 ...ifl (che non sar bbe stata possibile dopo 23 ... lbc5) avrebbe guadagnato al Bianco un tempo in più p r il finale. 25... c8 Il pedone a2 - lo vedete? - è destinato alla morte. 26.lbb1 ~xc5+ 27.'t'i'xc5 lhc5 28 ...ixa3 ppure 28 ...id2 Il c2 29 ...i fl Il xa2 30...ixb4 ltg2+! e vince. Con un tempo in più a dispoizione del Bianco (si veda il commento alla sua venticinquesima mossa) questa variante non sar bbe stata possibile. Seguì ancora 28 ... bxa3 29.lbxa3 li a5 30.lbc2 :txa2 3l.lbd4 l:.b2 32.f5lbc7 33.fxe6lbxe6 34.lbc6 d4 e il Bianco abbandonò.

il Bianco para mtti gli attacchi al r~ mp~rprouggmdo al cmtro. Conu?

Il ero ha appena giocato 13... g41. el caso di l4.hxg4 hxg4 15.'ii'xg4 egli ha in mente .. .. Il xh2 seguita da .....ixe5+ e .....ixb2. Ma il Bianco giocò 14. 1:. e1 . Oltre a fare qualcosa per il suo centro, con questa mossa il Bianco accresce la resistenza della sua posizione anche relativamente agli attacchi laterali. Seguì (14.lte1) 14... ~ f8 15.lbc31 (dando inizio ad una manovra di blocco) 15... 'fi'e7 16 ...ixf5 exf517.'f:Ve3 :t h618.lbe2 c519.lbf4 con gioco superiore per il Bianco, in quanto entrambi gli alfieri hanno qui poche possibilità contro il potere dell'inamovibile cavallo e inoltre la mobi lità d'insieme del s condo giocatore è decisamente ridotta (eS e d5 sono alquanto mobili, quanto resta è bloccato). Ma è invece particolarmente interessante la manovra effettuata in una partita in consultazione, si osservi il diagramma 199 alla pagina seguente:

197

il mi si · ma

8

7

199

6 5

3

2

Alimti-Nimzowitsch

Il tralto era al ero. on 'è dubbi h il a allo dS ia il vanto della posizione nera. Tuttavia non è mplice scogitare un piano. li Bianco sta pr parando un 'iniziati a, per quanto non particolarmente peric losa: ~d2 con in seguito lLlel-d3-cS. Il ragionamento da me volto in partita mi condu e a una manovra di ffici l da veder eh considero ancora oggi a ai buona. Ecco i punti del mio ragionam nto: I. il cavallo dS è forte, II. ergo, anche i uperprotettori donna d7 e torre d8 ono forti , Ili. ma la torr d8 · anche impegnata sull'ala di donna, cosa che inlluis ulla ua effi acia al centro; quindi l V. la torre in h8 deve andar in c ! Pertanto giocai ( i osservi il diagramma) 14... W b815. ~d2 cB! 16.lLle1 ~ e717. lLl d3 ll hd8. biettivo raggiunto! Ades la torre 'd' è in tutto e per tutto un p zz centrale, perché ora è la sua collega in a difender il re. Il gentile lettore trov rà un dettagliato r s conto delle successive impr della torre d8 alla partita 34 (in chiu ura di capitolo) . Ed egli potrà in particolare con tatar come anche questa volta i superprot ttori abbiano manift stato la ft rza loro implicita in modo m raviglioso. Potremmo riportare an ora molti argomenti favorevoli all a superprotezione, ma preferiamo !imitarci a questi pochi e mpi. Prima di dedicarci allo stratagemma su cessivo, p rò, dobbiamo affi rmare ancora una volta a mo' di rias unto: bi ogna uperproteggere soltanto i punti forti e non un pedone debole un'a la di r dai pied i d'a rgilla o co e

198

del genere. Infatti la up rprotezion non è un atto di carità cristiana o di mi ricordia: gli ufficiali uperprotegg n un punto in quanto il o ntatto co ì cr ato i pr ura loro dei ben fie i strategici pertanto bi ogna cer ar punti di collegamento con i punti forti . Un pedon debole ha il diritto di recla mar la uperprotezione in un unico a o, quello in cui e so sia la balia di un gigante in rescita. Ad ese mpio Bian o: 8 d4 eS, ero: 8 6 e dS. La ba d Ila atena d4 è certo debol , ma fa la balia al pedone eS he è important strategicamente e dunque superprotegg r d4 appare giu lificato. i ongediamo così dallo stratagemma d Ila uperprotezio ne.

ome liberar i dei pedoni deboli Il punto non è tanto come liberar en , ben ì quali di que ti p doni meritino un trattamento tanto brus o. La ituazione · sempre la ste a: un comples o pedonale altrimenti sa no ha a he ved re n un co mp n nte d bole. Di ti nguia mo du tipi di deb lezza: a) la d bolezza del pedone è id nte, b) la d bolezza div n·ebbe manifl ta o lo d po un'ava nzata dei p -doni (propri o avver ari). o i daremo un esempio di eia c uno di que ti a i.

a) i

rvi il diagram ma 200: 8 7

200

6

5

3 2

Nimwwitsch - Jncobsm

i proseguì on 36. li eS ~ d7 (oppure 36... ~ d + 37.Wc l lil d738.lilc8+e quindi lit b ) 37. lhd5.

ptJrt.c · conda -

ra il Bianco ha un pedone in più. 37 ... ~f8 38.Wc2 b3+ 39.Wc3 w e7 li Bianco è nella po izione di poter riunire il gregge dei suoi p doni ' ', 'f' e 'g'; allo scopo egli non avrebbe che da giocare 3-e4, dopodiché tutto sar bbe di~ s al meglio e il pastor (la torre d5) potrebbe dedica rsi con buona pace ad altre cose. lnve e no, il pedon h4, ciocca p cm·ella, si sottra al controllo del pastore [in un eventuale fin ale di torri si minaccia, per esempio, la manovra ... Iita l - hlxh4J, e dunque questa sciocca pecorell a sa rà espulsa dalla comunità d i miti animali . 40.h5! .ie6 41. Iit c5 ~ d6 42. Iii c6+ w d7 43.hxg6 hxg6 (ecco fatto!) 44.lt::lxe6! fxe6 45.lii eS guita da 1l g5 e f4 con fi na! di torri facile a vincersi. P r il ca o b) ecco un finale che viene dagli anni giova nili di Tarra eh (si veda il diagr. 200a):

pi lo

4

ott nuto una p sizione migliore. Mentre il caso a) non · particolarmente difficile per il giocatore, maneggiare correttamente lo trumento trat gico dibattuto nel ca o b) è traordinariament difficile; ciò richiede innanzitutto una cono c nza notevolmente preci a delle di ersi m todi con cui avanzano le mas e di pedoni compatte, in parti colar su un'ala. Ma a que t'avanzata e alle ue cons guenze il mio libro dedica pare chi e pagine e perciò sentiamo in noi il coraggio di abbandonare il gentil l ttor al suo, speriamo, non meno gentile destino. Egli deve solo tener pr sente che la n cessità trategica di sbarazzarsi di un proprio pedone che gli reca fastidio può benissimo pre entar i nel ca o in cui sia lui stesso a progettare un'avanzata (e non il nemico, come nel caso del diagramma 200a): è chiar che alla domanda s sia necessario allontanare la p cora nera prima dell 'ini zio d Ile operazioni (=marcia compatta dei pedoni) oppure nel corso di esse bi ogna trovar risposta caso per caso. Ecco ora un a partita che illustra la superprotezione, d p la quale ini zia un nuo o apitol . PARTITA

34

- Nlnawltlch

Tre appaalonll (1921)

Tnrmsch- Bart!Jmann

Qui il ro giocò 21 ... 11 c6, cui s guì 22. lii hc1 l:I hc8 23.g4 g6 24.f5 gxf5 25.gxf5 .I:l g8? (f6 + andava impedita a ogni osto, e pertanto era ine itabile 25 ... xf5 26.lt::l f4 .ile6 27.1Ig l con lotta n·ata) 26.f6+ 'Ot>f8 27. 11 g1 l'il xg1 28.lt::lxg1 Wg8 e il pedone 'h' si rivelò la debolezza lampante della po izione nera. Ma il eco ndogi atore av rebbe potuto risparmiari que t'inconveni nte giocando alla ventu ne ima mossa ( i guardi il diagramma 200a) h7- h5, con l'idea di acconsentire a f5 -f6 (come in partita) olo dopo il cambio dei p doni 'g' e 'h'. Il seguito avrebb potuto es re (2 1...h5!) 22. h3 g6 (non 22...h4? a causa di 23.lt::lg l e poi lt::lf.3) e in poche mo se il ero avrebbe

/tre alla superprotezione illustra il problema del pedone di donna isolato. 1.e4 lt::lc6 2.d4 d5 3.e5 f6 4..ib5 t: ritenuta migli ore 4.f4. 4...-ilfS 5. lt::lf3 'i»'d7 6.c4 .ilxb1! Ques to ambi improbabil fa parte d proge tto del ero di assicurar i d5 per il cavallo. 7. .I:l xb1 0-0-0 8.cxd5 Se 8. 5, allora 8... g5'. Si viluppa poi una lotta per il pos es o del punto centrale e5. Ad es mpio (8.c5 g5) 9.'t:t'e2 (per minacciare di comprimere la posizione del ero con e6) 9... fte6! lO.h3lt::lh6 e poi ...lt::lf7; o anche 10... lt::lb8. In entrambi i casi il ero non sta male.

199

il mio si&c:ma

8... ~xd59. ~ xc6 ~xc610.0-0e611. ~ e3 ltJe7 12. ~e2 ltJd5

Potremmo tranquillamente definire il pedone d4 un isolano. La sua debolezza (nel finale) è evidente e inoltre dS è un punto forte per il Nero. Quello che il Bianco guadagna in cambio dei difetti ben noti dell'isolano è la casa di avamposto eS, mentre eS è inutilizzabile, s'intende per il cavallo f3 . La partita dovrebbe ess re pari.

13. 1t fc1

~d7

t: difficile sostenere che, al posto della mossa di torre, sarebbe stato migliore il cambio in f6; l'avversario avrebbe comunque ottenuto la colonna 'g' e un alfiere centralizzato in d6, ma la c lonna 'e' non sarebbe stata disprezzabile, se non altro come compenso. La peculiare superprotezione attuata dalla mossa 13 alla 18 è già stata analizzata discutendo il diagramma 199.

14. ll c4 ~ b8 15. ~ d2 ll c8 16.ltJe1 17.ltJd3 .: hd8 18.fi'c2 f5

~ e7

8 7

201

6

5

tollerare un indebolimento. Dopo (19.b4) bisogna principalmente consid rare 19 ... b6 e 19... bS. In caso di 19...b6 può seguire 20./tJcS!; dopo 20 ...~xcS! 2l.bxcS c6 il ero sta tutto considerato bene. Egli però non d ve assolutamente lasciarsi indurre ad accettare il cavallo sacrificato, come dimostra il seguito qui riportato: 19.b4 b6 20./tJcS bxcS 2l.bxcS+ ~a8? (era imprescindibile restituire il sacrificio con 2l ...ltJb6) 22.c6 ~e8 23.lt a4 (minaccia .l xa7) 23 ...ltJb6 24.dS!! llxdS 2S.llxa7+ ~xa726. ~a4+ ~b8 27.~xb6cxb6 28.l\txb6+ ~c7 29.llb7+ ~d8 30.c7 + 11 xc? 31. 11 b8+ lt c8 32. l:t xc8+ e quindi ~xe8 +, vincendo. Una combinazione degna di Morphy. Tuttavia facciamo notare lucidamente che la sua posizione centralizzata superprotetta è tanto forte che il ero può scoprirsi senza preoccupazioni restando comunque padrone della situazione, dato che la posizione consen te di schivare a cuor leggero tutte le diaboliche combinazioni dell'avversario. Bisogna ancora aggiungere la variante che dopo 19.b4 si sviluppa per la risposta 19... bS, per esempio: 19.b4 bS 20 . .l c6 Wb7 21./tJcS+ ~xcS 22 . .l xcSltJb6 ed a seguire ...c6, e il ero è forte sulla case bianche.

19 ... g5 20. /tJcS h5! 23. ~ d2

~ xc5

21 .lhc5 l:t g8 22 .~e2

23.fjxhS? g4! e poi .... Il h8. 3

2

Posizion~

dopo la 18' mossa tk/ Nao

Essendosi consolidato il Nero passa all'attacco, per quanto si tratti di un attacco difficile, p r la mancanza di bersagli e per le possibilità d'attacco residue dell'avversario.

19. ll c1 Qui andava assolutamente giocata 19.b4, con la prospettiva di proseguire con ltJcS ~xcS, bxcS. A questo punto viene da chiedersi se la posizione nera sia abbastanza forte da

200

23 ... h4 24.a4 g4 25.a5 a6! 26.b4 c6 E così il Bianco si è "sfogato': 27. 1t b1

~f7

28. 11 b3 f4 29 .~e4 f3!

Così che 30.gxf3 gxf3+ 31. ~ fl 11 dE (più forte di 31... J:t gl +) sia inammissibile.

30. 1t c1 fxg2 31. ~ xg2 11 cf8 Si osservi la versati li tà sorprendentemente disinvolta delle torri nere, che io ritengo un'ulteriore prova dell 'enorme vita lità dei superprotettori.

32.:. f1 g31 33.hxg3 hxg3 34.f4 34. .l xg3 esporr bbe il re dopo 34... l:I xg3+.

parte

con a -

pilDlo 4

34... tt.Je7 Ora a 35.1hg3 seguirebbe 35 ...tt.Jf5 36.lilg5 ll xg5+ e poi ... tt.Jh4+. 35 . ~ e1 tt.Jf5 36. ll h1 ll g4 37. ~ xg3 'ft'g6 38.'ft'e1 tt.Jxg3! Semplice e insipida, ma dall'impatto decisivo: questa mossa guadagna i pedoni tanto ben sistemati sulla quarta traversa.

39.1hg3 ll fxf4 40.ll hh3 ll xd4 41. 'ft'f2 li xg3+ 42.lil xg3 'ft'e4+ 43. cot> h2 'ft'xe5 44. ~ g2 ..,d5+ e il Bianco abbandona Una delle mie partite preferite.

201

il mio •i&cma

MANOVRE CONTRO

LE DEBOLEZZE DEL NEMICO L ' A T TACCO COMBINATO SU ENTRAMBE LE ALI

D I COSA SI COMPONE LO S T RATAGEMMA

IL TERRENO . LA LEGGE DELLA MANOVRA .

D E LLA MANOVRA CONTRO UNA DEBOLEZZA?

LO SCAMBIO DI POSTO .

IL CONCETTO DI ASSE AT TORNO A CUI RUOT A LA MANOVRA .

Voglio introdurre l'anali i che egue tentando di pres ntare un modello dell"operazione che stia mo per analizzare. Infatti io concepis o il cor o di un'azione mano rala così: una debolezza awer aria può essere attaccala in almeno due modi di ersi, ma ognuno di questi tentativi d'attacco può essere parato. Invece, per vincere la debolezza nemica dobbiamo attaccarla in va ri manier (gioco di manovra) utilizzando vantaggiosamente una maggiore libertà di movimento basata su determinate condizioni del ampo di battaglia così da costringere le figur avver arie u scomode posizioni difensive; n que to modo si viene a crear un ostacolo alla d ife a e la debolezza si rivela indifendibile. ome si vede da questo schema, etichettare le manovre come un tra cheggiare qui e là sarebbe un grave errore;al c ntrario, ogni azion manovrata ha uno scopo ben det rminato, la vittoria su una d terminata debolezza. Ma le vie che conducono a que ta vittoria ono complicate.

Il terreno ovc avrà luogo la manovra deve, e que ta uol a re succe , essere preparato adeguatamente. Una sua ca ratteri ti ca è che gli spostam nli di trupp passano sempre per una determinata casa (o una linea di demarcazione). Ad s mpio nel diagramma 202 le figur bianche vorrebbero occupare il punto dS per poi continuar a manovrare: h

8 202

7 6

5

3 2

Mnnovrinmo COIIfro il pedone d6, usando il pumo d5 com~ nsu (nrlorno n/ q un le motn /operazione}

Perciò il punto dS in que to aso potrebbe es cre d finito una stazion inl rmedia forti ficata, e arebbe olo giu to definirl o l'asse attorno a cui ruota l'int ra operazione di mano ra. Infatti ssa si svolge interamente tto il s gn

202

fXll'lc

d l punto fortifi ato dS; tutti i pezzi puntano verso dS, an h la torre d l da di tro le fastidios quint . D l resto la legg della mano ra impone h in qu to a o dS venga via via oc upalo da di erse figure, o ì da cr ar di continu nuov minacce e infa ti dire l'avv r ari o. Il rapporto tra i pezzi bi an h i da una parte e l'as e dS dall'altra del r to prim esattamente quanto abbiamo detto nel preced nte apitolo intorno al ntatto he d v'e rei tra i superprotettori un punto strat gicam nte importante. he i pezzi punti n ver ciS è un indice della forza eh qu sto punto po siede. i pr sti anche attenzione alla manov ra dello scambio di posto (diagr. 202), vale a dire la succes ione di moss d l Bianco lLle3, (VdS, lLlc4. on il po sesso alternato dell'asse questa manovra · un'altra valida forza utile a chi sta manovrando. Pres ntiamo ora a mo' di esempi al uni asi tipici di mano ra. a) Una debolezza pedonale, attaccala dalla eltùna traversa come dalla colonna.

conda ·

pitolo 5

dosi un ped n pa ato) Rubin stein attaccò la debolezza h7 dall'altro lato, con 14.1H 6+! ~ c7 1S.1'!. h6 b4 16.cxb4 cxb4 17.axb4 !l aS 18 . .l:l xh7+1 (la d bolezza è caduta) 18... ~ b6 19.1U 7 a3 20 .A f1 a2 21 .ll a1 ~ bS 22.g6 ~ xb4 23.hS e il Nero abbandona. L'a e qui è costituito dalle linee e7- h7 e h6-h8. L'allievo de id roso di apprendere i forzi di capire perch · il cambio di front effettuato alla quattordicesima mo sa non pote e avvenire prima. In vece, il caso eh abbozz iamo qui s tto · molto più compie so. b) Due debolezze pedonali, qui c3 e 113. L'asse attorno al quale ru ta l'azion contro h3 s mbra mina ciato; ma il c or o gi ungerà sotto forma di una puntuale pressione all'altro p don e debole, che si trova dall'altra parte della a a, vale a dire il pedone 3. osì si vede anche la relazion logi a tra i due teatri di guerra. 8

8

7

204

6

7

203

5

6

4 3

2

!Vtuulmikov-Nimzowitsch ( 1914) Rubinsrein-

~l~zn~v

Il eguito fu 1... b6 (andava pr ferita l ... d4, per esempio 2.cxd4 lLlxd4 3.i..g5 lLle2+ 4. ~12! [altrimenti eguir bbe4... ll f7]4 ... 1l ffi+ 5.11 f6 xf6 + 6.i..xf6 e6) . La partita pro eguì co n 2...if2 l:U8 3.1I e1 .l:l ef7 4.1I hxe6 ll xf2 S.ll e8+ ~ b7 6. lh f8 11 xf8 7. e7 c ora inizia una manovra tupenda diretta co ntro la deb lezza h7. 1mmediatamente il ero la dife e con 7... 1l h8,al he eguì 8. ~f2 . 1 opo 8... ~ c6 9.g4 ~ d610 . f7 aS11.gS a412.h4 bS13. ~ g3 eS (il ero minac ia di gio are ... b4, procuran-

i continuò con 36 ... ~ e7. e ad so il Bian o riman s e fermo il ro andrcbb in vantaggio atta cando direttamente n ... ~ f7-g6e la spinta f6-f5. A quel punto il Bianco sarebbe costretto a puntellare la sua posizione con f2-f3. fornendo infine all'avv rsario il de iderato appigl io per penetrare, o sia p r sistemare l'alfiere in g3 (ovviamente una volta spostato il ca allo f4), che sarebbe una minaccia imparabile di tutta la linea difensiva bianca. Ma il Bianco non stett fermo, anzi, egli cercò d'impedire la realizzazione del piano av ersario giocando 37.l!Jg2!. L'idea è di realizzare il cambio 38.jL,xf4, e se poi 38 ...lLlxf4,

203

il mio si

ma

allora 39.lDxf4 ~xf4 darebbe una chiara patta. Ora il ero non potrebbe più conservare il punto f4. in apparenza così minacciato, s non fosse p r le possibilità di manovra sull'altro lato. Egli giocò quindi 37 ... ll a1+ 38. l:. c1 li a2! 39.lDe11 L'azione di soccorso effettuata alla tr ntasettesima e trentottesima mossa si dimostra efficace, dato che ora che la torre è in a2 il vagheggiato cambio di alleggerimento sarebbe svantaggi so. per esempio 39.~xf4? ~xf4! 40.lldl ~ d2 4l.lDe2 lDf4!. Dopo 42.lDgxf4 gxf4 43.~g2 :r. c2 il secondo giocatore omincia a sentire un notevole appetito. 39 ... lj;f7. Dunque il Nero ha guadagnato un tempo! Ma ora il gioco si ripete!

40. ll c2 lh3! 41. lDg2 ll a1+ 42.li c1 ll a2! 43.lDe1 ~g644. li c2 li a345.f3 Aiungoandare que to ind boli mento sarebbe stato inevitabile, altrimenti arebbe seguita f6-f5 ed in caso di gxf5 .... ~xf5 con appresso g5-g4 aprendo il cammino al pedone 'h'. 45 ... f5. E co fatto! La conclusione non cr ò probl mi. 46. ~f2 ~f6 47. ~ c1 l:. a1 48. ~ e3 lDg6 49.lDd3 ~ g3 (si veda il commento alla tr ntaseiesima mos a del ero) 50.lDe2 lDef4 51.lDg1 lDxd3 52. ~xd3 ~ f4! 53.lDe2 ~ xc1 54.lDxc1 lDf4+ 55. ~ e3 lDxh3. Dopo una resistenza eroica la fortezza h3 cade. Seguì ancora 56.lDe2 f4+, dopodiché il Bianco abbandonò dato che .... .11 fl guadagna

un altro pedone. c) Il re come debolezza. Il terreno è costituito da due possibilità di manovra e l'asse altro non è che una linea di demarcazione. Si veda il diagramma 205: a

b

c

d

e

g

205

h

In questa posizione assai tagliente il seguito fu (dopo l. ~c2 f'2 2.lld l si giocherebbe 2... ~e6, e il Bianco non potrebbe vincere) 1... d4 2. ~ d5 lìt g4 (e non ubito 2... f'2 per 3.~xe4 ecc.) 3.lil hh5 f2 e ora il Bianco raddoppiò le torri sulla colonna 'f' con guadagno di tempo: 4. lH6+ ~ e7 5. lil hf5 1l g1+ 6. '1ta2 d3. o i prendiamo la p sizione così raggiunta qual pi tra di paragone della nostra teoria. In fatti a suo t mpo abbiamo spi gato eh la riuscita di una manovra è possibile olo una volta oddisfatti i requisiti. Questi erano: l ) la presenza di un a se; 2) la molteplicità delle minacce dirette co ntro la debolezza. La prova è favorevo le; per quanto in questo caso la d bol zza sia ideale - e non una debolezza p donale - le circo tanze sono identiche a quelle favorevoli alla mano ra: infatti anche qui la molteplicità non manca, in quanto il ero non minaccia soltanto di sospingere sul bordo il re nemico, ma medita anche di lanciarsi in una simpatica battuta di caccia al centro. Tantomeno latita oltr alla giustamente bramata molteplicità l'asse, indubbiamente costituito dalla colonna T (=la linea di demarcazione; il r non la attraver a). iste così le mo e ondivaghe he stiamo per pr sentare acqui tan brio e colore. Dopo 6... d3 si giocò 7. li e6+ '1ttd7 8. 11 f7+ ~ d8 9. ef6 d2 Il fatto eh il re nero sia ormai marginalizzato non è sfruttabilc immediatamente, perché IO. li! h7 si rivela dopo IO .. .fl ='ti' un buco nell'a qua, n · fun ziona l O.ll h6, quindi bisogna manovrare ancora. 10 . .1I f8+ ~e711. l1 6f7+ 'òt> d612. ~ b3 ~ b6? Era fors preferibile 12 ... a6, creando un antu cio riparato p r il re. 13.ll f6+!! ra il re viene messo di fronte alla scelta e tornar alla sua posizi ne ul margine, di enuta ormai insostenibil , oppur correre all'ap rto, dove il de tino l'attende sotto altre spoglie. eguì 13... ~ e5 (nel caso di 13... We7, allora 14.l18f7+ '1ttd8 15.ll h6 e vince) 14. lh 6+! 1. ~ b3

Wd415. li xf2! d1=~ 16. ~ xd1

lhd117.

vincendo il pedone e la partita. Nimzowitscb-Kalimkij (/914)

204

e2!

part.c

IL GIOCO COMBINATO SU ENTRAMBE LE ALI QUANDO LE DEBOLEZZE SONO ASSENTI O NASCOSTE.

von Gortscbal/-Nimzowitscb (Hmmovl!r 1926) Attacco combinato SUI!ntrnmbr k ali. Lt! dt!bol= bianchi! sono il pt!donl! c5 1!, comi! si scoprirà pmro, h3.

Un'analisi logica porta a scoprire quanto segue. Il p do ne eS è - data l'incertezza della posizione dell 'alfiere in f2- una chiara debolezza. Invece non riesco as olutamente a definire "d bole" la massa p donale g3, h3; e que to perché qui - sull'ala di re - il terreno scarseggia. Quanto egue va classificato come "il contenuto della manovra·: Il ero optò per questa manovra, a prima vista del tutto incomprensibile: 38 ... ~ eS 39. 11 b4 ~ dS La giustificazione di que ta combinazione che acri fica un tempo è in qu sto seguito: dop 39 ... Lo h rno può fare molte cos : p r e mpio amareggiare l'e istenza ai giovani talenti. Ma " una cosa he non può fare: imp dir he a

222

lungo andare nu ve e forti ide ottengano cittadinanza! ome accade in que to ca o. l ve chi dogmi, come la" l rotizzata" teoria d l centro, il culto del "gio libero" e in generai l'intera con ezione formali ta, a chi importano an ora queste ose? Ma l· nuo e id , che i clic vano seguire vi tra erse, da non raccomandarsi al pubblico, ono divenute oggigiorno vie maestre, percors da pi coli grandi nella si urezza di trova r i as olutamente al i uro. La mia partita contr hle hter ebbe que to andam nto: (l. 4 eS 2.tlJI3 tlJ f6!) 3. S tlJdS 4.d4. Perché, hiede Ta rrasch, non gio are a que to punto c2- 4, cl via ndo il avallo nero u a indubbia m nte attive? Ahi m ·, aneh nel aso di l.e4 tlJ f6 (Aiekhin ) incalza re il ava llo on 2.eS tlJdS . 4 tlJ b6 4.d4 non fa altro che ompromett re il gioe del Bianco. In hl hter- im zow it eh i pro guì con 4 ... xd4 S.fkxd4 6 -~ 4 tlJ 6 7. ~e4 d6! .exd6 (oppure .A xdS exdS 9.~xd S cix S c n la coppia degli alfie ri e una olida maggioranza pedo nale) ... tlJ f6! 9 .~ h4 ~ xd 6 l O.tlJc3 tlJe !, e il 'ero otlenn una certa qual lib rtà di mano ra al centro. 3. tlJc3 dS 4.exdS tlJxdS S . ~ c4 e6 6.0-0 A e7 7.d4 tlJxc3 8.bxc3 0-0 9.tlJeS ~c7 Ora s gue il gio o ontro i pedoni ospe i che tanno per na ere. 10.A d3 tlJ c611 . ~ f4 ~ d612 . lil e1 cxd4! Que to ambi , insieme a ... tlJb4, è il punto ru iale della pro edu ra awiata con 9... ~ 7. 13.cxd4 tlJ b4 14 . ~ g3 tlJ xd3 1S . ~ xd3 b6 16.c4 A a6 Pur subendo un p ante bombardamento i pedoni o p· i si d imo trano alla fin fi n vitali. Il gio o è pari. 17. lil ac1 It ac818.fk b3! f619 .fka4? 19.cS A xeS 20.dxeS a r bbe p rtato alla patta. 19...fxeS20.dxeS A a3! 21. ~xa3 A xc422.lh 4 ~ d7 23.h3 A dS ra che l'alfi re è giunto in que ta posizione il vantaggio del ero diventa evidente. Riportia-

mo quanto egue in notaz ione abbr iata. 24 . n e2 ~ b7 2S.f4 f!t f7 26 . ll ec2 li xc2 27. xc2 "+:t'g6 28.'ti' c3 (il Bian o non può abbandonare la colonn a ' · nza problemi; ma a 2 . guir bbe 28 ... h ! 29.h4 xf4) 28 ... ..txa2! 29 ...t h4 ..tdS 30 ...te7 1I eS 31 ...td6 ~e4 32.'ti'c7 h6 33.n t2 ~e1+ 34. f1 ~e3+ 3S. :. f2 aS 36. ~ e7 ~e1+ 37. : f1 f!te3+ 38.:. f2 ~ h8 (per oppor i a ... ~ f6) 39. ~ d8 f!te1+ 40.l: f1 f!t e3+ 41. 1l f2 f!te1+ 42. 1t f1 fb' g3 43. f2 f844.'~xb6 xf44S. ~ e7 a4 (p clone pa ato attacco da matt , una brutta situazione) 46. ~f1? ~xg2+ e il Bianco abbandona.

PARTITA

40

Nlmzowltsch - Splelmann S.n &b.sti4n 1912

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Partita s m inate dei ''sacrificio con tendenze ai blocco".

1.e4 e6 2.d4 dS 3.eS eS 4.lL!f3 lt:lc6 S.dxcS ~ xcS 6...t d3 lt:lge7 7...tf4! La superprotezionc del peci n eS, strategiamente signifi ativo. 7... f!tb6 8.0-0 ~ xb2 on un rdinario " acrificio di pedon per l'attacco·: Piutto to il motivo risiede assai più n l fatto eh il Bianco vorr bbe nservare il punto e , per farne la ba di un'az i ne di blocco. uet m t iv vi ne dal gi o del filetto, nel qual i a rifi a una p dina p r pot r circondare le preponderanti forze nemi he con l proprie. Ripr durre qu to stratag m ma negli s acchi fu un'impre a rivoluzionaria! 9. lt:l bd2 '(+'b6 10. lt:l b3 lt:lg6 11 ...t g3 ~ e7 12.h4 ppure questa è una mossa "d'atta o" nell'ac czione comune. Il suo enso : "via dal pun to hiav eS!': S guì: 12... ~ b413.a4 a614.hS lt:lh41S.lt:lxh4 ..txh4 16.c3 'file7 17. ~ h2 fS Questa m s a, che apre tutte le li ne a favo r

dell'a r ario, è ine itabile p rché al 1 ero rve spaz io per re pirar . ol ora appare il gio o ffe n i . 18.exf6 gxf6 19.lt:ld4 eS 20 . ~ fS o n f rte attacco. Il Bianco in e alla quarantaquattreim a mo a.

La partita c ntro L onhardt in quel! te o torneo seguì un or o imi le. 1.e4 e6 2.d4 dS 3.eS eS 4.lt:lf3 (in eguito oprii l'an ra più rivoluzionaria 4.'t'b'g4) 4.. .'fkb6 S...t d3 cxd4 6.0·0 lt:lc6 7.a3 lt:lge7 8.b4 lt:lg6 9. lh 1 ~ e7 10 ...t b2aS ra il ero p rde ilp done di vantaggio, dopo l O...a6 1 avremmo avuto la no tra olita ontinuazion ·: pedone di antagg io contro politica di contenimento. Lo tratagemma a c n nato cm rse in maniera parti olarmentc pia tica in una partita da m gio ata nell 'a nno 1923. s ervate la p sizione 214:

214

Brinckmnnn-Nimzowitsrb

i gio ò 19 ... bS!!, sacri fica ndo un pedone per poter ambiar l'alfier d3. iò fatto, il bio co (da far i con il cavallo in f5) divi ne ffi a e. li cguito fu 20 ...txbS 11 ab8 21 ...te2 lt:lb6 Era più pre isa l'immediata 2 1...lt:lg7 e se 22. hS, allora 22 ...lt:lb6, forzando il ca mbio in c4 (dopo ... lt:lc4, -'Ì xc4) e infine l'occupazione di f5 on uperi rità posizionale vincente per il ero. 22. ~ d1 La salvezza sta a in 22. -'Ì xh lt:lc4 23.'f:t 2 lt:l xa3 24.fr'd2. 22 ... lt:lc4 23. ~ xc4 xc4 24 . .11 gS lt:lg7 2S.hS lt:lfS 26.hxg6 fxg6, e il ero non ebbe difficoltà a vincer .

223

il mio si

ma

NAS CITA E SVILUPPO DELLA RIVOLUZIONE SCACCHISTICA NEGLI ANNI TRA IL 1914 E IL 1926.

Il tema qui introdotto potrebbe costituire l'oggetto di una monografia, ma la mancanza di spazio ci costringe a fare una scelta oculata. Elencheremo solo gli eventi più importanti e ci riserviamo di presentare un omaggio approfondito in un opuscolo. L'impresa "post-rivoluzionaria" più brillante è sicuramente l'impianto di Alekhine 1.e4 ltJf6. Certo, l'idea alla base di questa novità non è del tutto nuova, dato che essa si basa sul concetto di innocuità del rullo di p doni, da me propagandato con la variante 1.e4 eS 2.ltJf3 ltJf6. Ma la mossa di Alekhine è comunqu sorprendente e non mancherò certo di definirla splendida. Molto interessante è altresì il te ntativo di R ' ti di valorizzare lo stratagemma del centro elastico, da me scoperto. Probabilmente dopo 1.ltJf3 dS 2.e4 la replica 2... dxe4 non è cattiva. Per esempio 3.ltJa3 eS! (da me proposta) 4.ltJxe4 ltJe6 con l'idea di orientarsi verso una formazione caratterizzata da f7-f6 e e7- 5. È degna di nota anche l'interessante difesa di Grunfeld 1.d4 ltJf6 2.e4 g6 3.ltJc3 dSI4.exdS ltJxdS S.e4 ltJxc31 6.bxe3 ~ g7 con a seguire il fuoco contro il centro bianco mediante c7-c5. Anche la mossa di Samisch 7... ltJe41 (1.d4

ltJf6 2.ltJf3 e6 3.e4 b6 4.g3 ~ b7 S. ~ g2 ~ e7 6.0-0 0-0 7.ltJe3) è intelligente ed originale, per quanto si tratti solo di un dettaglio. Quest'anticipata irruzione del cavallo è quanto vi sia di più lontano dallo ps udo-classicismo, ha gen rato molte imitazion i (in posizioni diverse) e si è dimostrata eccezionalmente pr duttiva. Ma a livello ideologico dall914 al 1926 non si è prodotto alcunché di nuovo, se prescindiamo dali nuove idee discusse in questo libro, come per esempio la superprotezione e la profilassi. L'interessante tentativo di Tartakower di dare vita a una nuova e rivoluzionaria idea

224

scacchistica si deve dire fallito. Vogliamo affrontare questo argomento, per quanto in breve, dato che è importante. Osservate il diagramma 215:

a

b

c

d

e

g

h 8

7

215

6

5 4 3 2

}ncobsen-Nimzmuitsch (Copmhngen 1923)

Il corso della lotta qui rappresentata è descritto da Tartakower come la prova che un ipermoderno, se vuole, può affrontare tutti i punti forti dell 'avversario come se fossero deboli (vale a dire, non solo le debolezz tipiche, quali i pedoni arretrati e via dicendo). Insomma: «Dove c'è volontà, lì è una via, ossia una debolezza del nemico». La partita proseguì come segue: 34 ... ~ fS

3S.ll c1 hS 36. .1 e3 a4! 37.ltJd1 gS 38.ltJe3 ~ d7 39.e2 fS 40.~ d2 f4 e ora il ero mandò in frantumi l'ala di re, che solo poche mosse prima appariva forte e resistente, tramite 41.gxf4 gxf4 42.ltJd1 Wf7 43. ltJf2 l,l g8 ecc. Ma chiunque abbia letto questo libro può vedere come il re bianco soffrisse fin dal principio di una debolezza di riflesso (cioè, le guarnigioni bianche erano l gate alle debolezze c4 e a2, così da rendere l'ala di re bianca solo poco sicura). Da ciò la morale: si possono attaccare soltanto le debolezze, che ovviamente non d vono necessa riamente essere quelle della tradizione, che non regge, ma devono comunque esser tali, anche se solo di riflesso. oi mod rni siamo tanto attaccati alle leggi della logica quanto i non moderni, solo che noi puntiamo ad astrarci dai dogmi morti, a infondere loro nuova vita . Ma la logica esige

.o~lorio

che i tenti di a saltar la po izionc a v r aria dal lato d b le. Il teorema secondo ui bi ogn r bbe atta care i lati forti dell 'avversario un'illusione mod rna, nient'altro. L'amante degli s acchi dotato di mente profonda d ve sempli emente allargare il con lto di "debolezza": un pedone organicamente intatto può nonostante lutto e re deb le, per sempio e le ondizioni d l tcrr no non sono mollo favorevoli o nel aso di una debolezza eli rifl so, come nel diagramma 21S e simili. In una partita imzowits h- pielmann del l 90S dopo 1.e4 eS V L!f3 l!Jc6 3.d4 exd4 4. l!Jxd4 ~ es s . ~ e3 ~f6 6.l!JbS ~ xe3 7.fxe3 fi' h4+ 8.g3 'f:td8 9.l!J1c3 a610. l!Jd4 l!JeS11 . ~ g2 d6 12.0-0 ~ g413. l!Jf3 hS? (13 ... ~xf.3!) il cavallo eS div nne una figura tutta apparenza, o, se vogliamo, un pezzo che sarebbe forte di p r sé, ma al quale la posizione dei suoi (indebolitasi, pare, dopo ... hS) impone ilmar h io della debolezza. Il Bi an o spazzò via que t'apparenza: 14.l!JxeS!! ~ xd1 (era pur s mpre migliore l4 ... dx S) 1S.l!J xf7 ~ e7 16.l!J xh8 ~ g4 17. :. f7 e l'attacco bianco d v imporsi'. Facciamo ancora notare eh naturalmente sembra più vantaggioso atta care una d bolezza che in qualche maniera pare co tituire la spi na dorsale strategica d Ila posizion nemica, per sempio la base di una catena. Ecosì siamo giu nti alla fin della nostra esposizione. Presentiamo ora, prima di separarci dal lettore, una partita e lo rinviamo inoltre a una raccolta di partite da pubblicarsi già que t'anno, che prevedo di utilizzare come conferma delle regole del mio sistema. ella partita 41 sette p doni bianchi dimostrano più mobilità di otto neri. Così il pensiero (il dinamismo) trionfa sulla rozza materia. Il tratto più nobile della passata rivoluzione è stato per n i, c me ben ricordo, l'astrazione dai dogmi morti. In questa partita qu st'astrazione risalta in maniera particolarmente evidente. E per questo la riportiam , p rché ia utile e piacevo! ai no tri lettori in t res ati. • La parlila, settima del match giocalo a Monaco, finì palla, n. d. T.

d Ilo rivoluzione ·occhio;tica 1911-1 14

PARTITA

41

Ntmzowltsch - Anton Ollon ~-----------------~~~ 1_ 9._ W________________ 1.f4 eS 2.e4 l!Jc6 3.d3 g6 4.c41 ~ g7 S.l!Jc3 b6 6.l!Jf3 ~ b7 7.g4 La mobilità dell'in i m d i p cloni bian hi ullato di re i fa già intravedere. 7... e6 8. ~ g2 l!Jge7 9.l!JbS! Per provocare ...a6, dopodiché la n ces ità di difendere il pedone b6 diverrà in eguito la ba e di una violenta combinazion . 9.. .d6 10.0-0 a6 11 .l!Ja3 0-0 12.fk e2

~ d7

13. ~ e3 l!J b4

Altrimenti s guirebbe adl seguita da d4, con vantaggio del Bianco. 14. l!J c2!

~ xb2

1S. lh b1

~ c3

16. l!J xb4

~ xb4

Oppure l6 ...cxb4 1 7.~ xb6. Si veda la nota alla nona mo sa d l Bianco. 17. ~ c1!

Il Bianco ha saputo strappare la diagonale lunga all'avver ario. 17 ... f6 18. ~ b2 eS 19.gS La fusione di "blocco" " acrificio" sarebbe divenuta ancor più visibi le tramite 19.f5, per esempio 19.f5 gS 20.h4 con attacco lungo e continuo, m ntre il vantaggio di materiale del ero avrebbe valore olo illusorio. 19 ... l!Jc6 ppure l9 .. .fxgS 20.l!JxgS (minacciando ~ h 3) 20 ... l!Jc6 21.fS. 20.gxf6 ~g4 21.fxeS dxeS 22. ~e3 Per prot ggere eS. 23.l!JgS ~ cB 24.f7+ Forzata.

~ hS

~ g7 2S. ~f4 ~ h6

26.l!Je6+! exf4 27. ~ g7#

225

il mio Ili

mn

un in8e8noso esempio del mio i tema



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parodia pubblicata su Wiener Schachzeitung nel febbraio 1928 - a cura di Hans Ktnoch

Anderssen dette vita al gioco di acrifi io, Morphy e Grunfeld al gio o puramente offt nsivo, teinitz al gioco po izionale, Tarra h al gioco scientifico, Lask r allo stile degli stili, apablanca allo stile mecca nico, Alekhine a uno stile che brilla come il sole. Ma è un fatto universalmente noto he origi nalità modernismo furono introdotti da me, essendo mie le invenzioni che furono imitate entusiasticamente (senza es er state comprese appieno) dall'i ntero mondo cacchi ti o. Alla ridicola somma di di ci marchi il l ttor p trà conincer i di tutto questo grazie alla mia opera m num entale, Mein System, pubblicata da Bernhard Kagan. Prima di me, gli scacchi erano tanlo ingenui e ordinari! Una o du brutali mosse di apertura, eia una delle quali comp rlant una minaccia tanto vidente quanto volgar , un sacrificio dozzinale, banale, e un malto penoamente lementare, di animai sca crudezza; questo, più o meno, era l'andam nto dell e partite a scacchi prima che io fiori si. Allora apparv i sulla scena e il mondo scacchi tico prese nota. Il dominio della materia fu mandato in pezzi in un colpo solo e cominciò l'era d Ilo spirituale. Sotto la mia guida creativa gli scacchisti, sin allora niente più he banditi di trada, pirati e garzoni di macell ria, divennero arti ti en ibili e sottili esecutori dalla profondità incommensurabile. Ma perché sprecar parole! eguimi, caro lettore, nelle altezze raggiunte dalla partita he presentiam :

226

PARTITA

Nlmzowltlch- SJA...on ~192'1

Difesa France e, miei commenti 1.e4 e6

2.h4! La mia più anlica e più recenl s operta in que t'a p rtura. Per l'appassionato cres iuto in convenzioni prive di spina dorsal questa mo a è come uno chiaffo in piena faccia. Ma calmati, ca ro lettore; dopo lutto, non ci si può a pettar che tu comprenda mo se si mili (perdonami, non è colpa tua: sinora ne sun ti ha mai apert gli o chi). Aspettate olo un po: e dava nti a voi si palancherà un mira o lo di sup rprot zion di b llezza ultraterrena ( uppongo di a er ragione nell 'a ttend rmi he tu abbia un a certa fami liarità on la mia

un in,gcgn

co;cmpio

l mi

i'

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grande teori a della uperprotezione).

Tutto seco nd un elebre pre edente.

2... d5

4.d4 Qui è abbastanza chiaro che p r il Bianco è più vantaggioso provo ar ...eS prima di gi ar d4 risp tto all 'inver o, h è il piano di gio o consueto. Questo perch · se il Bianco gio a prima d4 egue ... eS e il pedone 'd' bianco è otto attacco. Ma la mia astuta traspo izio ne di mosse cambia radicalmente la situazion . Adesso il pedone 'c' nero è attaccato dal pedone 'd ' bian o!

vv iamente il ero non so petta nulla di quanto accadrà e pros gue beatament in stile classico. 3.e5! Una mo sa di t r a d licatezza. (I n via di principio, detestiamo parole come 'forza' e 'potere'; innanzitutto, espressioni tanto banali mi mettono a disagio; in secondo luogo, amiamo ancor meno la tendenza verso il brutale implicita in tali parole.) In c sa risied la b Il zza di eS? Perch · questa mo a è tanto forte? La risposta · tanto s mpii e quanto è sorprendente. Questa mos a è forte perché è debole! Debole, va da sé, solo in senso tradi zionale! In realtà, insomma, ad essere debole non è la mossa bensì il pedone eS - una differ nza colossale! Un tempo, è vero, si usava s artare qualsia i mossa creasse una debolezza. ggi, grazie a m , questo punto di vista è obsoleto. Questo perché, mio caro lettor , devi prestare attenzione al fatto che la d bolezza del pedone eS costringe il Bianco a difenderlo sempre più fin ché non si crea, quasi da ola, una sup rprotezione. Ma, co m abbiamo isto ( i veda il Mein Syslem), la uperprotezione equivale in pratica alla vittoria. Pertanto, la 'debole' 3.eS è una strada sicura per la vittoria. Il r sto è più o meno una questione di tecnica.

4... cxd4 Che altro p trebbe fare il

ero?

5.h5! Tutto assa i astuto, riginal e de isi o! aturalmente l per one ordinari he invidi ano ogni mio lampo di g nio ma non sono in grado di seguire i miei ragionamenti per anche soltanto tre pas i fanno a gara nello sch rninni con l'epiteto imb vuto di veleno "bizzarro". La mo a del te lo crea scompiglio nell 'intero ca mpo d l ero e prepara la devastante irruzione della donna bianca diciotto mo s più tardi.

5... ~ b6

3... c5

Chiaramente non S... l!Jc6 6.~ bS! cc. P rché mai il ero dov rebbe gioca re la France per poi p rmetter la mossa d'alfiere dell a pagnola? 6.h6!

227

il miosi..l\l ma

1 essun gretto idiota concepirebbe mai que to profondo sacrificio.

6... lbxh6 Dop ... gxh6 il Bianco starebbe ancor meglio. 7 . ~ h5!!

Questa mossa diverrà chiara dopo la mossa sue e iva.

delle mie creazioni intell ttuali. 10 ...h5 Vecchiume' 11.b4 Una trappola profonda, co me sarà presto vidente! 11... ~ g7

7...g6 Il Nero minaccia di dare inizio acl un vittorioso assedio all 'indifeso in eS trami t ... .i.g7. Ma il Bianco lo impedisce. 8. ~ h2!!

Ogni osservatore obiettivo non potrà che percepire questa mossa come una rivelazione' Ora tutte le manovre pr cedenti di ventano chiare! Il Bianco ha ultimato lo svi luppo brillantemente e procede a uperproteggere eS. Il l ero non può far nulla p r opporsi. 8... lbf5 9..i.d3

Quanto d ve aver esultato il ero per aver preceduto il suo temibil e avver ario nell'ocupare la diagonale lunga Ma ... 12. A f4!! ... quanto dev'essersi s ntito deluso rendendosi onto che ll.b4 era olo una trappola e che ... .i.g7 non era asso lutamente peri colosa. ll... .\Ìe7 sarebbe tata relativamente migliore. 12 ... .i.d713.lL'lbd2 ll c8

i noti la splendida cooperazione delle forze bianche: m ntre il pedone 'e' e l'alfiere campochiaro bloccano completamente la posizione n ra lo sviluppo deisuperprotettori si svolge dietro le forti spalle di questi robusti blocca tori. 9... lL'lc610. lL'lf3 In genere questa è una mossa di routine. Ma in questo caso essa è meravigliosamente ori ginale, e come tale prende posto nella bacheca

228

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'llOSO C..~ie mpi

del mio

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ero non ha più mosse buone!

14.w e2!! Un'altra mossa eccezionalmente profonda! Il Bianco vede l'intero piano d l Nero, e in più si prepara a ontinuare il suo stratagemma della ·uperprot zione in modo parti colarm ente energi o. 14 ... ltJxb4 E atta mente ciò che il Bianco sperava. 15.ltJe1 l! Qu sto era il punto della mossa precedente! Ad sso il ero è costretto a cambi are l'aggressivo alfiere in d3. Ma così è il cavallo di re bianco ad arri va re in d3 con effetti devastanti, m ntre il punto f3 si libera per il cav·~ ll o eli donna. Questo è certo un grandioso saggio eli strategia. Il fatto è che so no un giocatore fa ntasti co e non co nta che l'in te ro mondo scacchistico stia bollendo d'invidia. 15... ltJxd3 16.ltJxd3! aturalmente non 16.cxd3. che sa rebbe stata piuttosto incoerente. Il pedone c2 non conta e il ero catturandolo non fa che perdere tempo prezioso.

18 ... i! c61! Alla fin e il ero ha l'idea giusta: superprot ggere il pedone e6. Ma è ormai troppo tardi . 19. i! e2 çj;;;e7 Da me introdotta nell a pratica di torn o. Si veda la nota alla quatto rdicesi ma mossa del Bianco. Il re sup rprotegge 6. 20. 1! he1 ll eB! 21 .ltJf3!

16... 11 xc2 17.11 ae1 !! Il Bianco tira dri tto con la superprotezione. 17...a5 Un contrattacco privo di impatto. Al ero naturalmente piacerebbe ottenere un pedone passato un a torre sulla settima traversa, ma non ce n'è più il tempo 18.c;tJd1!

(diagramma)

Ora la torre minacciata deve ri ti rar i, dato che catturare in a2 sarebbe troppo pericoloso.

Portando a termine la superprotezione di eS e determinando co ì il risultato della partita. Il Nero non ha difesa. i noti l'effetto estetico dell a po izione bianca. 21...i.f8 Ora il ero minaccia di co ncl udere la superprotez ione di e6 giocando ... i.g7. Ma il Bianco ha in serbo una combinazione brillante.

229

il mio si

ma

22.g4! Molto più forte dell'ovvia ~g5+ ecc..

ra si può toc are con mano la magistral omprensione d Il a posizi ne dimostrata dal Bianc on la ua ottava mo a ('§ h2!).

22 ... hxg4

8 7

6

23 ... gxf3 e il Nero avesse p r i tito nella uperprotezione gioca ndo 23 ... tt:lg7 sa rebbe seguito 24.~g5+ f6 25 .~ x f6+ ~f7 26.tt:lg5#. L' rrore fondamentale del roè lato co mincia re a sup rprot ggere troppo tardi.

5 24. ~ g5

3

2

23. ~ h7!!

230

scacco matto Una delle mie parti t migliori ! e ono orgoglioso perché y temsson è uno d i pi ù forti giocatori ca ndinavi. Questa partita bb un elfetto sconvolg nte ugli altri giocatori e sul pubblico, così m sul mio avver ari . E a è divenuta celebre in Danimar a come "l'immortale d Ila uperprotezion ·:

indici e tabelle

-~~-u-r~-:-.~-~:-.~G-~-~r-e~-t_a_c_c_h_i_l_ic_a_d_i_A_r_o_n_N_imz _ o_w _ itsc __h___,

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eumann A. VidmarM . DurasO. Spielmann R. Lange M. imzowitsch A. Gregory B. Post E. MowigA. Cohn E. von Balla Z. HilseW. Johner P. yholm G. Kaegbein Schneider Rausch

13armen-B 1905

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12 13 14 15 16 17 18

Fleischmann L. widerski R. Cohn W. Perlis J. eumann A. Fahrni H. Reggio A. Caro H. Kopa l. Lee F. Spielmann R. Po t E. Leus en B. Prze piorka D. Schwan W. imzowitsch A. Bair·d J. Petterson A.

Hauptturnier A ( l8luglio - l agosto) l 2 3 4 5 6 7 8 9 IO li 12 13 14 15 16 17 ., l ~ ~ Yz ·~ l l n !~ o ~ ~ l o o o

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232

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Rubinstein A. Mar6czyG. Leonhardt P. imzowitsch A. Schlechter C. ~ VidmarM. ~ Teichmann R. o Duras O. o Salwe H. o WolfH. ~ Marshall F. o Dus-Khotimirskij F. o Spielmann R. l Tartakowe r S. o o Janowski D. Berger J. o Chigorin M. o Mieses J. ~ OUand A. o Cohn E. o o Johner P.

Amburgo 19 10 l

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(20 agosto - 17 settembre) l 2 3 4 5 6 7 8 9 l o l l 12 13 14 15 l 6 17 18 l 9 20 21 l l ~ l l o l l l l ~ l l l 15 ~ ~ o ~ ~ l ~ o ~ ~ ~ ~ l l ~ l ~ l l l l l !h l l l 14' 13' ~ l l ~ l l ~ ~ l l o l ~ l ~ o l ~ ~ l 1 2~ l l ~ l ~ ~ ~ ~ ~ o o ~ o l ~ l l l l l ~

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Schlechter C. o l ~ ~ Duras O. l l ~ l l l imzowitsch A. o o Spielmann R. ~ ~ ~ o Teichmann R. ~ o ~ ~ Marshall F. ~ ~ o l o Dus-Khotimirskij F. o ~ ~ ~ o Alekhine A. o o ~ ~ ~ Tarrasch S. ~ ~ o o l Forgacs L. o l o o ~ Leonhardt P. o l- o l ~ Tartakower S. o o ~ o l Salwe H. ~ o l o o Koehnlein F. o o ~ ~ ~ Speijer A. l o o l ~ John W. ~ ~ o o o Yates F. o o o o o

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Karlsbad 1911

(20 agosto - 24 settembre) 2 3 4 5 6 7 8 9 l O Il 12 13 14 15 16 17 18 19 20 2 1 22 23 24 25 26

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18 19 20 21 22 23 24 25 26

Teichmann R. Rubinstein A. Schlechter C. Rotlewi G. Marshall F. imzowitsch A. tdmarM . Leonhardt P. Tartakower S. DùrasO. Alekhine A. Spielmann R. Perlis J. ohn E. Levenfish G. Siichting H. Burn A. Salwe H. Johner P. Rabinovich A. Kostic B. Dus-Khotimir kij Alapin S. ChajesO. Fahrni H. Jaffe C.

San Sebastian 1911

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(20 febbraio - 16 marzo) l

Capablanca J. Rubinstein A. VidmarM. Marshall F. Tarrasch S. Schlechter C. imzowitsch A. Bernstein O. Spielmann R. Teichmann R. Mar6czy G. Janowski D. Burn A. Dùras O . Leonhardt P.

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235

il mi &.tema

San Pietroburgo 1914

Torneo preliminare (2 1 aprile - 6 maggio)

Capablanca J. 2 Ta rrasch S. 3 Lasker Em. 4 Marshall F. 5 AlekhineA. 6 Rubinstein A. 7 Bernstein O. imzowitsch A. 8 9 Janowski D. IO Blackburne J. li Gunsberg l.



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Stoccolma 1920

(ottobre- novembre)

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Réti R. Rubinstein A. Bogoljubov E. Mieses J. Tartakower S. Tarrasch S. Kostic B. Mar6czyG. Marco G. Breyer G. Spielmann R. imzowitsch A. Seleznev A. MoUer J.

Copenhagen 1923

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Nimzowitsch A. Samisch F. Tartakower S. Spielmann R. Jacobsen E. Moller J.

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Karlsbad 1923

(27 aprile- 22 maggio)

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AlekhineA. Bogoljubov E. Mar6czyG. Réti R. Griinfeld E. Nimzowitsch A. Treybal K. Yates F. leichmann R. Tartakower S. Tarrasch S. Rubinstein A. Bernstein J. WolfH. Samisch F. ThomasG. Spielmann R. ChajesO.

Copenaghen 1924

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(15 aprile- 14 maggio)

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Baden-Baden 1925 AJekhineA. Rubinstein A. Samisch F. Bogoljubov E. Tartakower S. MarshaH F. Rabinovich l. Griinfeld E. Nimzowitsch A. Torre C. Réti R. Treybal K. Spielmann R. Carls C. Yates F. Tarrasch S. Rosselli del Turco S. Colle E. Mieses J. ThomasG. te Kolsté J.

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Marienbad 1925 l 2 3 4 5 6 7 8 9 IO Il 12 13 14 15 16

imzowitsch A. Rubinstein A. Marshall F. Torre C. Tartakower S. Réti R. Spielmann R. Grunfeld E. Yates F. Opocensky K. Przepiorka D. ThomasG. amisch F. Janowski D. Michell R. Haida A.

Breslavia 1925 Bogoljubov E. imzowitsch A. 2 3 WagnerH . 4 Rubinstein A. 5 Réti R. 6 Becker A. 7 Gri.infeld E. 8 Samisch F. 9 vo n Gottschall H. IO Tarrasch S. Il Bli.imichM. 12 Moritz B. l

Semmering 1926 l 2 3 4 5 6 7 8 9 lO Il 12 13 14 15 16 17 18 238

(2 1 maggio - 8 giugno) l 2 3 4 5 6 7

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XX IV Congresso della DSB ( 19luglio - l agosto) l 2 3 4 5 6 7 8 9 IO Il 12

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(7- 19 marzo) l 2 3 4 5

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indici e

Dresda 1926

(4- 14 aprile)

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imzowitsch A. 2 Alekhine A. 3 Rubinstein A. 4 Tartakower S. 5 von Holzhausen W. 6 Johner P. 7 Yates F. 8 Samisch F. 9 Bliimich M. IO Steiner L. l

Hannover 1926 Ni mzowitsch A. Rubinstein A. von Holzhausen W. ami eh F. MiesesJ. ntzeO. DuhmA. von Gottschall H.

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ewYork 1927 l

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Capablanca J. AlekhineA. imzowitsch A. VidmarM. Spielmann R. Ma rshaU F.

Berlino 1927 l

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Brinckmann A. Nimzowitsch A. Bogoljubov E. Samisch F. hues C. Enoch List P. Miese J. Schweinburg E. Elstner

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(9- 18 agosto) l 2 3 4

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( 19 febbraio - 25 marzo) l 2 4 3

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Torneo "Freier Schachverein" (14-25 maggio) l 2 3 4 5 6 7 8 9 IO o l ~ l l l ~ l l 6' l o ~ l l o l l l 6 o l o ~ ~ l l l l 6 ~ l l ~ ~ o l ~ l 6 l l l o o ~ ~ ~ ~ 5 l 4' o o ~ o ~ ~ ~ ~ l l o 4' o l o l o ~

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il mio si&c:ma

Kecskemét 1927 l 2 3 4 5 6 7 8 9 IO

Stei ner L. Nimzowitsch A. VajdaA. Ahues C. Colle E. Griinfeld E. Vukovic V. Berndtsson K. Przepiorka D. Szekely J.

Kecskemét 1927 l

2 3 4 5 6 7 8

imzowitsch A. Alekhine A. Steiner L. Asztalos L. AhuesC. Vajda A. GilgK. Kmoch H.

Londra 1927 l 2 3 4 5 6 7 8 9 IO Il 12

imzowitsch A. Tartakower S. Marshall F. VidmarM. Bogoljubov E. Winter W. Réti R. olle E. ThomasG. Buerger V. Yates F. Fairhurst W.

Bad Niendorf 1927 l

2 3 4 5 6 7 8

240

Tartakower S. imzowitsch A. Colle E. Kostic B. Ahues C. Brinckmann A. Kmoch H. Steiner L.

Girone preliminare '8 ' (25 giugno - 4l?l luglio) l 2 3 4 5 6 7 8 9 IO l l l l l l ~ l ~ 8 l 61 l l l l ~ ~ ~ ~ l l l o l~ ~ ~ ~ o 5 l ~ o ~ o ~ l l 5 l l l o ~ o o ~ l 5 41 l ~ l o o ~ ~ ~ ~ 31 l o l o o o l o ~ 21 o ~ ~ ~ o o o ~ ~ o o ~ o o ~ l ~ o 21

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Finale (6i?l luglio - 14 luglio) l 2 3 4 5 6 7 8

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British Empire Club Masters (18-30 luglio) l 2 3 4 5 6 7 8 9 IO Il 12 o ~ o 1',

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(6- 14 agosto) l 2 3 4

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indici c tabelle

Londra 1927 l

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Nimzowitsch A. Yates F. WinterW. Buerger V. Goldstein M. Morrison J.

Berlino 1928

2 3 4 5 6 7 8 9 IO 11

12 13 14

imzowitsch A. Bogoljubov E. Tartakower S. Johner P. Helling K. Steiner L. Réti R. Brinckmann A. Samisch F. Ahues C. SchlageW. Leonhardt P. Stoltz G. Koch B.

Bad Kissingen 1928 Bogoljubov E. 2 Capablanca J. 3 EuweM. 4 Rubinstein A. imzowitsch A. 5 6 Réti R. 7 Tartakower S. 8 Marshall F. 9 Yates F. IO Spielmann R. Il Tarrasch S. 12 Mieses J. l

Berlino 1928 l

2 3 4 5 6 7

Capablanca J. Nimzowitsch A. Spielmann R. Tartakower S. Rubinstein A. Réti R. Marshall F.

Imperia! Chess Club (10-24 ottobre) l 2 4 3 5 6 •• l ~ l ~ Il l ~ Il 8 ~ ~o w IO Il Il 6 ~ lO Il 01 5~ OY. ~~ 51 l~ Il 00 01 01 ~o l~ 2~ 00 00 o ~ ~~ 00 00 IO 00 o ~

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Torneo del giubileo della BSG (febbraio) l 2 3 4 5 6 7 8 9 IO Il 12 13 14 ~ ~ ~ o l l l l ~ ~ o ~ ~ ~

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(12-24 agosto) l 2 3 4

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Torneo "Tageblatt" ( 11 -25 ottobre) l 2 4 7 3 5 6 l~ Il ~~ ~~ ~~ Il l~ ~~ o~ ~~ IO Il ~~

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Tarrasch si ritirò dopo aver perso i primi tre turni. 24 1

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(3 1 luglio - 26 agosto)

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imzowitsch A. Capablanca J. pielmann R. Rubin tein A. Becker A. idmar M. EuweM. Bogoljubov E. Griinfeld E. Canal E. Matisons H. Tartakower S. Mar6czy G. ColleE. Treybal K. amisch F. Yates F. Johner P. Marshall F. GilgK. Thomas G. Menchik V.

an Remo 1930

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Alekhine A. imzowitsch A. Rubinstein A. Bogoljubov E. Yates F. Ahues C. pielmann R. Vìdmar M. Tartakower S. Mar6czy G. Colle E. Kmoch H. Ara.iza Munoz J. Monticelli M. Grau R. Romi M.

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