Giordano Bruno ovvero il gusto della disputa - Sulla copia praghese del Camoeracensis Acrotismus

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DVÙ ANTIEO FONDO Il dramma dell'uomo. Essereessereliberi DI CARLO CARENA

UTOPIA I-lopera

di Carlo Broggia DI GIANLUCA

MONTINARO

LIBRODELN/TEsE La figlia di Auzusto fra scaidalo e verità DI LORENZO BRACCESI E CINZIA DAL MASO

NOLANO Giordano Bruno, owero il zusto della dispúta D I GU ID O D EL G IU D IC E

MARzo 20r1

- la BtsttotncA

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Intorno al Nolano

Giordano Bruilo, o\ /ero -

it gusto della disputa Salla copiapragbesed"elCmoeracensis Acrotismus GUIDO DEL GIUDICE

volte il valore di un libro va ben al di 1àdel suo contenuto. In alcuni casi,soprattutto quando si tratta di antichi volumi, si r ealizzaquella affascinantemagia per cui è proprio l' "oggetto libro" ad arricchire il significato e la storia dell'opera e dell'autore, testimoniando un vissuto, che ne impregna le copertine, le pagine, le immagini, fino a prendere addirittura il soprawento sul testoscritto. E'questo il casodellacopia del Camoet'acensisAcr"otismas, operalatina di Giordano Bruno, conservatanella Biblioteca Nazionale di Praga. Oltre a rappresentare la cronaca di un evento unico, che lega l'attualità storica alla filosofia, il volume reca, infatti, impressesulsuocorpo, dalla pelle delle legature alle pagine rese friabili dal tempo, Ie stimmate dell'autore, esprim ela forza d'animo e la determinazioneche lo animarono, attesta I'ostracismo culturale di cui fu vittima. I-iopera si riferisce a guell'evento significativo, particolarmente

Un ritratto dell'800 di Giordano Bruno

nell'ar,-venturosap ereg'inatio del Nolano, che fu la disputa tenutasi nel Collegede Cambrai, alla fine del secondo soggiorno parigino del filosofo. Bruno avevadeciso di concludere definitivamente la suaesperienzatn terr a diFrancia, per inaugurare in Germania una nuovastagionedel suopensiero. Prima di ripartire, come suo costume, pensò di lasciareun altro

indelebile ricordo di sé e delle proprie idee rivoluzionarie nelI'ambiente accademico. Aveva due opzioni: la lezione di congedo (che utilizzeràpLùtardi aWittenberg) e la disputa.Scelsequest'uldma,di cui, comesappiamo, era maestro: I'abilità nell' arsmernoriaee la vis polemica e declamatoria lo spingevano, infatti, continuamente a cercareil confronto con i suoi al'versari. La disputa era consuetudine accademica dell'epoca, disciplinata da un preciso cerimoniale e da regole ben definite, a partire dalla sua indizione e per tutto il suo svolgimento. Quali siano questeregole Bruno celo diceconprecisionein un capitolo del De Architectura lullinna,opera pubbl icataaP arigi durante il suo primo soggiorno, e dedicata all'ambasciatoreveneziano GiovanniMoro. Nel capitolo intitolato De definitionedisputationis,egliricavada Raimondo Lullo la definizione e le condizioni di una corretta discussione. Le Conditionesdisputntionisci drcono come Bruno la intendessee

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bocciaturadi un'argomentazione devefondarsi sullerelative dimostrazioni,seguire insomma preciseregole di logica, senza cercaredi confondereil ragionamento saltandodi palo in frasca. Inoltre, cosa più importante di tutte, al di là delle asprezzedella competizione, deveregnare tra i '&t:.!. ; contendentiunacomuneamicizia di fondo, basatasull'amore della ricerca nel rispetto dell'av:a versarioe su un'awersioneistintiva per la falsitàe la sopraffazione ad ogni costo.Sonoproprio i requisiti opposti a quelli chemetterannoin campoi suoi alversari. ricostruire E' statopossibile I'eventograzieallacronacacontenuta in due diarr ll Jomttnl del bibliotecario dell'Abbazia di Saint Victor Guillaume Cotin, t .,:,;,.:' che avevaraccolto le confidenze '.'' . '' .,,:::'. . di Bruno e ne seguivale gesta,e quello del chirurgo parigino FranqoisRassedesNeux, il quat .r,,t#," & le, per puro caso,si trovò ad assister-vidi persona. Come prima cosail filosofo praffarefi sicamenteI'ar,-versario. fece ad anthoris istnnle stamparc devono dunque essere Quali tinm llcatalogo delle tesi, col tiregole? Innanzi tutto, il disputolo di Centumetaiginti articuli de tante deveesseremossoda un interessesinceronella ricerca della natura et rnnndondaersosPeripateveritàe non da una prevenzione ticos.Uoperaè divisain dodici lio, peggio, una premeditazione bri, dedicati rispettivamentealle e allequatotto parti dellaPhysica allo scontro.I. approvazioneo la .,

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in che modo volessecondurla. Cos'èuna disputa?È.,tro scontro di spiriti, che attraversole parole manifestanoi diversiconcetti che un intelletto ha rispetto all'altro. Uno scontro spirituale dunque, non fisico.Che si propongaI'obbiettivo di conl.incere.non di so-

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tro delDecoelo,proposúdalfedele allievoJean Henneqtin, sotto l'egidn e la direzione di Giordano BranoNolnno.E dedicataa Enrico III, e precedutadalla lettera al rettore della SorbonaJeanFilesac.Poi fece affiggere, come consuetudine nel Collègede France, una targhetta in latino all'angolo di Rue desEcoleper annunciare il programma dell'evento. Ecco il testo della petit plncard' che preannunciava la discussionenel regio auditorio Cameracense,sede di insegnamento dei lettori reali di cui il filosofo facevaancora parte: ..Affisso nel quartiere dell'Accademia 1586. Dopo il triduo della PentecosteGiordano Bruno Nolano, da mercoledì fino a sabato,difenderà per bocca diJeanHennequin, seDiovuole, Centoventi articoli sulla natura e sull'universo contro i Peripatetici. Ogni giorno dalla mattina alla seratt.t

Essafu letta probabilmente da ancor più gente di quanto il Nolano si augurasse,per cui alla prima lezione, il 28 maggio 1586, c'erano dawero tutti: i suoi studenti vocianti, i lettori reali ed anche qualche guastafeste venuto proditoriamente a dar battaglia. La disputa si ramutò subito in uno scontro violento. I suoi avversari gli avevanotesoun aggoato bello e buono, aizzandola {olla degli studenti contro di lui , senza dargli minimamente la possibilità di difendere le suetesi e, ad un

certo punto lo sollevarono addiritnrra di pesoe lo buttarono fuori dall'aula.Per evitareguai peggiori, Bruno dovette promettere di tornare il giorno successivoper replicare,ma prima che la nuova alba sorgesseera già fuggito in Germania. Tìrtt'altro che impressionato dalle contestazioni subite, due anni dop o, nel CamoeAcrotismusseurationesarracensis Peticalorum p hysicorumadaer"sus ripnteticos, Bruno ripropone un'edizione riveduta ed ampliata dei Centoaentinrticoli, spiegati alla luce delle obiezioni avanzate durante la disputa e dell'esito della stessa.Il testo, a partire dai titoli dellibro edellaorazione apologetica, ha originato una disputa nella disputa, questavolta di carattere filologico, che si è rivelata una cartina al tornasole per distinguere la sterile pedanteria accademica,da un'esegesiaderente ai reali significati dell'opera. Fedele al mio metodo di ricerca, convinto che gli scritti di un "pensatore errante" come Bruno possanoesserecompresiappieno solo conun costanteriguardo alla suavicenda umana e al particolare momento esistenzialedi cui sono testimortranza,hoscelto di tradurre il neologismo "acrotismus", frutto dell'abitudine del filosofo di compendiare più di un concetto in un unico vocabolo, conil termine "disputa".Mi confortava in proposito I'opinione del grandefilologo FeliceTocco, il quale,nellamonografiaLeopere

latine d,i GiordanoBrano esplstee coTrlmentate con le italiane, affermava testualmente: ..La parola acrotismusè oscura,e indarno si cercanello Stefanoo nel Ducange. Non so seil Bruno I'abbia ricavataa modo suo dalla stessaparola àkròasis,che serve di titolo alla fisica di Aristotele, intendendovi adunanza, conferenzao che altro simile; owero, il che mi sembrameno probabile,dallaparola àkrotes sommità, vetta, per indicare i punti più culminanti, su cui dovea aggirarsi la discussionet . Il termine "acrotismus" indica, dunque, che essasi svolgein ambito aristotelico, e che non si tratta di una lezione ma di un confronto tra opinioni contrarie. La dispatadi Cnmbrai'miè parsa, perciò, la traduzione più idonea a rendere l'tmportznza che Bruno attribuiva all'evento chesegnòla suadiscesain campo, nella lingua ufficiale dei dotti, contro i peripatetici .La girctezza dell'interpr etazioneha finito per imporsi, nonostante le resistenze di un'accademia che, nella pur accurataindagine filologica, rimane spessosorda ad argomentazionile gate all'attualità storica dell'opera.

Lo stessovale per il titolo di Excubitot' dato alla declamatio apologeticn,lacui lettura Bruno delegò al suo fedele allievoJean Hennequin. Anche in questo caso ho ritenuto di dover restituire

la BtsLtore.cA.

al termine il significato esatto di Riwegliatore,che Bruno gli aveva già atmibuito ad Oxford nella lettera al vicecancelliere dell'università, premessanel I 583 all'Exp licatio Triginta Sigilloram, definendosi >.r Di sicuro Brahe I'aveva ideale complemento dei poemi ricer,'uta prima del 17 agosto francofortesi in cui Bruno tradudell'88, datain cui, in una lettera ce in latino, per eternarli nella all'astronomo Cristoph Rothlingua dei dotti, passisignificativi mann, eglisi esprimegiàneicondi altre sueopere italiane come il fronti di Bruno in termini tutt'alDe la causaerl De infinito. tro che lusinghieri affibbiandoBruno è orgoglioso dell'Agli per la prima volta il termine crotisrnuse non perde occasione spregiativo di Nullanus: -J

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