Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-3: Azioni in generale - Carichi da neve / Eurocode 1 - Actions on structures - Part 1-3: General actions - Snow loads [EC 1991 Part 1-3, UNI EN 1991-1-3:2004 ed.]

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Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-3: Azioni in generale - Carichi da neve / Eurocode 1 - Actions on structures - Part 1-3: General actions - Snow loads [EC 1991 Part 1-3, UNI EN 1991-1-3:2004 ed.]

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ITEM3

UNI EN 1991-1-3:2004 - 01-10-2004 - Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-3: Azioni in generale - Carichi da neve

INGEGNERIA STRUTTURALE

NORMA TECNICA DATA

UNI EN 1991-1-3:2004 01/10/2004

AUTORI

INGEGNERIA STRUTTURALE

TITOLO

Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture - Parte 1-3: Azioni in generale - Carichi da neve Eurocode 1 - Actions on structures - Part 1-3: General actions - Snow loads

SOMMARIO

La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN 1991-1-3 (edizione luglio 2003). La norma definisce i criteri per determinare il carico dovuto all'azione della neve sugli edifici ed opere di ingegneria civile in luoghi fino a 1 500 m sul livello del mare ed include i casi particolari di nevicate seguite da scioglimento e/o fenomeni ventosi.Sono esclusi: gli urti da caduta di neve da tetti, gli accumuli sui sistemi di evacuazione dell'acqua, i carichi addizionali dovuti ad accumuli che costituiscono ostacolo significativo per il vento, la presenza di neve o ghiaccio per periodi quasi annuali.

TESTO DELLA NORMA CLASSIFICAZIONE ICS CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO

91.010.30 91.080.01 AA10B0201

PARZIALMENTE SOSTITUITA GRADO DI COGENZA STATO DI VALIDITA' COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI

In vigore EN 1991-1-3:2003

LINGUA

Inglese e Italiano

PAGINE

84

PREZZO EURO

Non Soci 73,50 Euro - Soci 36,75 Euro

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Eurocodice 1 NORMA EUROPEA

Azioni sulle strutture Parte 1-3: Azioni in generale - Carichi da neve

UNI EN 1991-1-3

OTTOBRE 2004 Eurocode 1

Versione bilingue del febbraio 2005

Actions on structures Part 1-3: General actions - Snow loads La norma definisce i criteri per determinare il carico dovuto all’azione della neve sugli edifici e sulle opere di ingegneria civile in luoghi fino a 1 500 m sul livello del mare ed include i casi particolari di nevicate seguite da scioglimento e/o fenomeni ventosi. Sono esclusi: gli urti da caduta di neve da tetti, accumuli sui sistemi di evacuazione dell’acqua, i carichi addizionali dovuti ad accumuli che costituiscono ostacolo significativo per il vento, la presenza di neve o ghiaccio per periodi quasi annuali.

TESTO INGLESE E ITALIANO

La presente norma è la versione ufficiale in lingua inglese e italiana della norma europea EN 1991-1-3 (edizione luglio 2003). La presente norma sostituisce la UNI ENV 1991-2-3:1996. ICS

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia

91.010.30; 91.080.01

© UNI Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dell’UNI. www.uni.com UNI EN 1991-1-3:2004

Pagina I

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PREMESSA NAZIONALE La presente norma costituisce il recepimento, in lingua inglese e italiana, della norma europea EN 1991-1-3 (edizione luglio 2003), che assume così lo status di norma nazionale italiana. La presente norma è stata elaborata sotto la competenza della Commissione Tecnica UNI Ingegneria strutturale La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell’UNI, con delibera del 10 dicembre 2004.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa. Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi. UNI EN 1991-1-3:2004

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EUROPEAN STANDARD NORME EUROPÉENNE EUROPÄISCHE NORM ICS

EN 1991-1-3 July 2003 Supersedes ENV 1991-2-3:1995

91.010.30

English version

Eurocode 1 - Actions on structures - Part 1-3: General actions - Snow loads

Eurocode 1 - Actions sur les structures - Partie 1-3: Actions générales - Charges de neige

Eurocode 1 - Einwirkungen auf Tragwerke - Teil 1-3: Allgemeine Einwirkungen, Schneelasten

This European Standard was approved by CEN on 9 October 2002. CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references concerning such national standards may be obtained on application to the Management Centre or to any CEN member. This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the Management Centre has the same status as the official versions. CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Czech Republic, Denmark, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Portugal, Slovakia, Spain, Sweden, Switzerland and United Kingdom.

EUROPEAN COMMITTEE FOR STANDARDIZATION COMITÉ EUROPÉEN DE NORMALISATION EUROPÄISCHES KOMITEE FÜR NORMUNG Management Centre: rue de Stassart, 36 B-1050 Brussels

© 2003 CEN

All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwide for CEN national Members.

Ref. No. EN 1991-1-3:2003 E

UNI EN 1991-1-3:2004

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CONTENTS FOREWORD

1

1 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7

SECTION 1 GENERAL 7 Scope .............................................................................................................................................................. 7 Normative references ............................................................................................................................. 7 Assumptions ................................................................................................................................................ 9 Distinction between Principles and Application Rules .......................................................... 9 Design assisted by testing ................................................................................................................... 9 Terms and Definitions ............................................................................................................................ 9 Symbols ...................................................................................................................................................... 11

2

SECTION 2

3 3.1 3.2 3.3

SECTION 3 DESIGN SITUATIONS 13 General ........................................................................................................................................................ 13 Normal conditions .................................................................................................................................. 13 Exceptional conditions ........................................................................................................................ 13

4 4.1 4.2

SECTION 4 SNOW LOAD ON THE GROUND 15 Characteristic values............................................................................................................................ 15 Other representative values ............................................................................................................. 15 Recommended values of coefficients ψ0, ψ1 and ψ2 for different locations for buildings ........ 17 Treatment of exceptional snow loads on the ground ......................................................... 17

table

4.1

4.3 5 5.1 5.2 table

5.1

5.3 5.3.1 5.3.2

CLASSIFICATION OF ACTIONS

13

SECTION 5 SNOW LOAD ON ROOFS 17 Nature of the load .................................................................................................................................. 17 Load arrangements............................................................................................................................... 17 Recommended values of Ce for different topographies ............................................................... 21 Roof shape coefficients ...................................................................................................................... 21 General.......................................................................................................................................................... 21 Monopitch roofs .......................................................................................................................................... 21 Snow load shape coefficients ................................................................................................................ 21 Snow load shape coefficients ................................................................................................................ 23 Snow load shape coefficient - monopitch roof ................................................................................. 23 Pitched roofs ............................................................................................................................................... 23 Snow load shape coefficients - pitched roofs................................................................................... 25 Multi-span roofs .......................................................................................................................................... 25 Snow load shape coefficients for multi-span roofs ......................................................................... 27 Cylindrical roofs .......................................................................................................................................... 27

figure

5.1

table

5.2

figure

5.2

figure

5.3

figure

5.4

figure

5.5

Recommended snow load shape coefficient for cylindrical roofs of differing rise to span ratios (for β ≤ 60°) ................................................................................................................................... 27

figure

5.6

Snow load shape coefficients for cylindrical roof ............................................................................ 29 Roof abutting and close to taller construction works ..................................................................... 29

figure

5.7

Snow load shape coefficients for roofs abutting to taller construction works ........................ 31

6.1

SECTION 6 LOCAL EFFECTS 31 General ........................................................................................................................................................ 31 Drifting at projections and obstructions...................................................................................... 31 Snow load shape coefficients at projections and obstructions................................................... 33

5.3.3 5.3.4. 5.3.5

5.3.6

6 6.1 6.2 figure

UNI EN 1991-1-3:2004

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Pagina IV

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INDICE PREMESSA

2

1 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7

SEZIONE 1 GENERALITÀ 8 Scopo e campo di applicazione ........................................................................................................ 8 Riferimenti normativi ............................................................................................................................... 8 Ipotesi ........................................................................................................................................................... 10 Distinzione tra Principi e Regole Applicative .......................................................................... 10 Progettazione assistita da prove ................................................................................................... 10 Termini e definizioni.............................................................................................................................. 10 Simboli ......................................................................................................................................................... 12

2

SEZIONE 2

3 3.1 3.2 3.3

SEZIONE 3 SITUAZIONI DI PROGETTO 14 Generalità................................................................................................................................................... 14 Condizioni normali ................................................................................................................................. 14 Condizioni eccezionali......................................................................................................................... 14

4 4.1 4.2

SEZIONE 4 CARICO DELLA NEVE AL SUOLO 16 Valori caratteristici ................................................................................................................................. 16 Altri valori rappresentativi .................................................................................................................. 16 Valori raccomandati per i coefficienti ψ0, ψ1 e ψ2 per gli edifici per le diverse località ............. 18 Trattamento dei carichi eccezionali della neve al suolo ................................................... 16

prospetto

4.1

4.3 5 5.1 5.2 prospetto

5.1

5.3 5.3.1 5.3.2

CLASSIFICAZIONE DELLE AZIONI

14

SEZIONE 5 CARICO DELLA NEVE SULLE COPERTURE 18 Natura del carico .................................................................................................................................... 18 Distribuzioni di carico ........................................................................................................................... 18 Valori raccomandati per il coefficiente Ce per differenti topografie........................................... 22 Coefficienti di forma della copertura ............................................................................................ 22 Generalità ..................................................................................................................................................... 22 Coperture ad una falda ............................................................................................................................ 22 Coefficienti di forma per il carico della neve ..................................................................................... 22 Coefficienti di forma per il carico della neve ..................................................................................... 24 Coefficiente di forma per il carico della neve - coperture ad una falda ................................... 24 Coperture a due falde .............................................................................................................................. 24 Coefficiente di forma per il carico della neve - coperture a due falde...................................... 26 Coperture a più falde ................................................................................................................................ 26 Coefficiente di forma per il carico della neve per coperture a più falde .................................. 28 Coperture cilindriche ................................................................................................................................. 28

figura

5.1

prospetto

5.2

figura

5.2

figura

5.3

figura

5.4

figura

5.5

Valore raccomandato per il coefficiente di forma per coperture cilindriche al variare del rapporto monta/luce (per β ≤ 60°) ..................................................................................................... 28

figura

5.6

Coefficiente di forma per il carico della neve per coperture cilindriche ................................... 30 Coperture confinanti e vicine a costruzioni più alte........................................................................ 30

figura

5.7

Coefficiente di forma per il carico della neve per coperture confinanti con costruzioni più alte ................................................................................................................................................................. 32

5.3.3 5.3.4 5.3.5

5.3.6

6 6.1 6.2 figura

6.1

SEZIONE 6 EFFETTI LOCALI 32 Generalità................................................................................................................................................... 32 Accumuli in corrispondenza di sporgenze e ostruzioni ..................................................... 32 Coefficienti di forma per il carico della neve in corrispondenza di sporgenze e ostruzioni ........ 34

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6.3 figure

6.2

6.4 ANNEX (normative) table

ANNEX (normative)

A

Snow overhanging the edge of a roof......................................................................................... 33 Snow overhanging the edge of a roof ................................................................................................. 35 Snow loads on snowguards and other obstacles ................................................................. 35 DESIGN SITUATIONS AND LOAD ARRANGEMENTS TO BE USED FOR DIFFERENT LOCATIONS

A.1

37 Design Situations and load arrangements to be used for different locations ........................ 37

B

SNOW LOAD SHAPE COEFFICIENTS FOR EXCEPTIONAL SNOW DRIFTS 39

figure

B.1

Shape coefficient and drift lengths for exceptional snow drifts - valleys of multi-span roofs ..... 39

figure

B.2

Shape coefficients and drift lengths for exceptional snow drifts - Roofs abutting and close to taller structures........................................................................................................................... 43

table

B.1

Shape coefficients for exceptional snow drifts for roofs abutting and close to taller structures ...................................................................................................................................................... 43

figure

B.3

Shape coefficients for exceptional snow drifts for roofs where drifting occurs at projections and obstructions .................................................................................................................. 45

figure

B.4

Shape coefficients for exceptional snow drifts - roofs where drifting occurs at parapets ...... 47

ANNEX (informative)

C

EUROPEAN GROUND SNOW LOAD MAPS

49

figure

C.1

European Climatic regions ..................................................................................................................... 51

table

C.1

Altitude - Snow Load Relationships..................................................................................................... 53

figure

C.2

Alpine region: snow load at sea level ................................................................................................. 55

figure

C.3

Central east: snow load art sea level .................................................................................................. 57

figure

C.4

Greece: snow load at sea level ............................................................................................................. 59

figure

C.5

Iberian peninsula: snow load at sea level.......................................................................................... 61

figure

C.6

Mediterranean region: snow load at sea level ................................................................................. 63

figure

C.7

Central west: snow load at sea level................................................................................................... 65

figure

C.8

Sweden, Finland: snow load at sea level .......................................................................................... 67

figure

C.9

UK, Republic of Ireland: snow load at sea level .............................................................................. 69

figure

C.10

Norway: snow load on the ground ....................................................................................................... 71

figure

C.11

Czech Republic: snow load on the ground ....................................................................................... 73

figure

C.12

Snow map of Iceland ................................................................................................................................ 73

figure

C.13

Snow map of Poland ................................................................................................................................ 75

D

ADJUSTMENT OF THE GROUND SNOW LOAD ACCORDING TO RETURN PERIOD 77 Adjustment of the ground snow load according to return period ............................................... 77

ANNEX (informative) figure

ANNEX (informative) table

D.1

E E.1

BULK WEIGHT DENSITY OF SNOW

81

Mean bulk weight density of snow ....................................................................................................... 81

BIBLIOGRAPHY

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83

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6.3 figura

6.2

6.4 APPENDICE (normativa)

A

prospetto A.1

APPENDICE (normativa)

B

Neve aggettante il bordo di una copertura ............................................................................... 34 Neve aggettante il bordo di una copertura ........................................................................................ 36 Carichi della neve su barriere paraneve ed altri ostacoli.................................................. 36 SITUAZIONI DI PROGETTO E DISTRIBUZIONI DI CARICO DA UTILIZZARSI PER DIFFERENTI LOCALITÀ 38 Situazioni di progetto e distribuzioni di carico da utilizzarsi per differenti località ................ 38 COEFFICIENTI DI FORMA PER IL CARICO DELLA NEVE PER GLI ACCUMULI DI NEVE ECCEZIONALI

40

figura

B.1

Coefficiente di forma e lunghezza dell’accumulo per accumuli di neve eccezionali compluvi di coperture a più falde .......................................................................................................... 40

figura

B.2

Coefficiente di forma e lunghezza dell’accumulo per accumuli di neve eccezionali Coperture confinanti e vicine a strutture più alte ............................................................................. 44

prospetto B.1

Coefficienti di forma per accumuli di neve eccezionali per coperture confinanti e vicine a strutture più alte ...................................................................................................................................... 44

figura

B.3

Coefficienti di forma per accumuli di neve eccezionali per coperture nelle quali gli accumuli si generano in corrispondenza di sporgenze ed ostruzioni ....................................... 46

figura

B.4

Coefficienti di forma per accumuli di neve eccezionali - coperture nelle quali gli accumuli si generano in corrispondenza di parapetti .................................................................... 48

APPENDICE (informativa)

C

MAPPE EUROPEE DEL CARICO DELLA NEVE AL SUOLO

50

C.1

Regioni climatiche europee .................................................................................................................... 52

prospetto C.1

Funzioni carico - altitudine ...................................................................................................................... 54

figura

C.2

Regione alpina: carico della neve al livello del mare ..................................................................... 56

figura

C.3

Regione centrale orientale: carico della neve al livello del mare ............................................... 58

figura

C.4

Grecia: carico della neve al livello del mare ..................................................................................... 60

figura

C.5

Penisola iberica: carico della neve al livello del mare ................................................................... 62

figura

C.6

Regione mediterranea: carico della neve al livello del mare ....................................................... 64

figura

C.7

Regione centrale occidentale: carico della neve al livello del mare ......................................... 66

figura

C.8

Svezia, Finlandia: carico della neve al livello del mare ................................................................. 68

figura

C.9

Regno Unito, Repubblica di Irlanda: carico della neve al livello del mare .............................. 70

figura

C.10

Norvegia: carico della neve al suolo .................................................................................................... 72

figura

C.11

Repubblica Ceca: carico della neve al suolo .................................................................................... 74

figura

C.12

Mappa della neve dell’Islanda ............................................................................................................... 74

figura

C.13

Mappa della neve della Polonia ............................................................................................................ 76

D

ADATTAMENTO DEL CARICO DELLA NEVE AL SUOLO AL VARIARE DEL PERIODO DI RITORNO 78 Adattamento del carico della neve al suolo al variare del periodo di ritorno ......................... 78

figura

APPENDICE (informativa) figura

APPENDICE (informativa)

D.1

E

prospetto E.1

PESO SPECIFICO DELLA NEVE

82

Valori medi del peso specifico della neve.......................................................................................... 82

BIBLIOGRAFIA

UNI EN 1991-1-3:2004

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FOREWORD This document (EN 1991-1-3:2003) has been prepared by Technical Committee CEN/TC250 “Structural Eurocodes”, the Secretariat of which is held by BSI. This European Standard shall be given the status of a National Standard, either by publication of an identical text or by endorsement, at the latest by january 2004, and conflicting National Standards shall will be withdrawn at latest by january 2004. This document supersedes ENV 1991-2-3:1995. CEN/TC250 is responsible for all Structural Eurocodes. Annexes A and B are normative. Annexes C, D and E are informative. According to the CEN-CENELEC Internal Regulations, the National Standard Organisations of the following countries are bound to implement this European Standard: Austria, Belgium, Czech Republic, Denmark, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Portugal, Slovakia, Spain, Sweden, Switzerland and the United Kingdom. Background of the Eurocode programme In 1975, the Commission of the European Community decided on an action programme in the field of construction, based on article 95 of the Treaty. The objective of the programme was the elimination of technical obstacles to trade and the harmonisation of technical specifications. Within this action programme, the Commission took the initiative to establish a set of harmonised technical rules for the design of construction works which, in a first stage, would serve as an alternative to the national rules in force in the Member States and, ultimately, would replace them. For fifteen years, the Commission, with the help of a Steering Committee with Representatives of Member States, conducted the development of the Eurocodes programme, which led to the first generation of European codes in the 1980’s. In 1989, the Commission and the Member States of the EU and EFTA decided, on the basis of an agreement1) between the Commission and CEN, to transfer the preparation and the publication of the Eurocodes to the CEN through a series of Mandates, in order to provide them with a future status of European Standard (EN). This links de facto the Eurocodes with the provisions of all the Council’s Directives and/or Commission’s Decisions dealing with European standards (e.g. the Council Directive 89/106/EEC on construction products and Council Directives 93/37/EEC, 92/50/EEC and 89/440/EEC on public works and services and equivalent EFTA Directives initiated in pursuit of setting up the internal market). The Structural Eurocode programme comprises the following standards generally consisting of a number of Parts: EN 1990 Eurocode: Basis of Structural Design EN 1991 Eurocode 1: Actions on structures EN 1992 Eurocode 2: Design of concrete structures EN 1993 Eurocode 3: Design of steel structures EN 1994 Eurocode 4: Design of composite steel and concrete structures EN 1995 Eurocode 5: Design of timber structures EN 1996 Eurocode 6: Design of masonry structures EN 1997 Eurocode 7: Geotechnical design EN 1998 Eurocode 8: Design of structures for earthquake resistance EN 1999 Eurocode 9: Design of aluminium structures

1)

Agreement between the Commission of the European Communities and the European Committee for Standardisation (CEN) concerning the work on EUROCODES for the design of building and civil engineering works (BC/CEN/03/89).

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PREMESSA Il presente documento (EN 1991-1-3:2003) è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 250 "Eurocodici Strutturali", la cui segreteria è affidata al BSI. Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro gennaio 2004, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro gennaio 2004. Il presente documento sostituisce la ENV 1991-2-3:1995. Il CEN/TC 250 è responsabile per tutti gli Eurocodici Strutturali. Le appendici A e B sono normative. Le appendici C, D ed E sono informative. In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria. Cronistoria del programma degli Eurocodici Nel 1975, la Commissione delle Comunità Europee decise di attuare un programma di azioni nel settore delle costruzioni, sulla base dell’articolo 95 del Trattato. L’obiettivo del programma era l’eliminazione degli ostacoli tecnici al commercio e l’armonizzazione delle specifiche tecniche. Nell’ambito di tale programma di azioni, la Commissione prese l’iniziativa di stabilire un insieme di regole tecniche armonizzate per la progettazione delle opere di costruzione che, in una prima fase, sarebbe servito come alternativa rispetto ai regolamenti nazionali in vigore negli Stati Membri ed, alla fine, li avrebbe sostituiti. Per quindici anni, la Commissione, con l’aiuto di un Comitato Direttivo composto da Rappresentanti degli Stati Membri, ha provveduto allo sviluppo del programma degli Eurocodici, che ha portato alla stesura della prima generazione di codici Europei negli anni ’80. Nel 1989, la Commissione e gli Stati Membri della UE e della EFTA decisero, in base ad un accordo1) tra la Commissione ed il CEN, di trasferire il compito della preparazione e della pubblicazione degli Eurocodici al CEN attraverso una serie di Mandati, con l’obiettivo di attribuire ad essi nel futuro lo status di Norme Europee (EN). Questa decisione lega de facto gli Eurocodici alle prescrizioni di tutte le Direttive del Consiglio e/o le Decisioni della Commissione relative alle norme Europee (per esempio, la Direttiva del Consiglio 89/106/EEC sui prodotti da costruzione – CPD - e le Direttive del Consiglio 93/37/EEC, 92/50/EEC e 89/440/EEC sui lavori e sui servizi pubblici e le analoghe Direttive EFTA predisposte con l’obiettivo di stabilire il mercato interno). Il programma degli Eurocodici Strutturali comprende le seguenti norme, generalmente composte da un certo numero di Parti: EN 1990 Eurocode: Basis of Structural Design EN 1991 Eurocode 1: Actions on structures EN 1992 Eurocode 2: Design of concrete structures EN 1993 Eurocode 3: Design of steel structures EN 1994 Eurocode 4: Design of composite steel and concrete structures EN 1995 Eurocode 5: Design of timber structures EN 1996 Eurocode 6: Design of masonry structures EN 1997 Eurocode 7: Geotechnical design EN 1998 Eurocode 8: Design of structures for earthquake resistance EN 1999 Eurocode 9: Design of aluminium structures

1)

Accordo tra la Commissione delle Comunità Europee ed il Comitato Europeo di Normazione (CEN) concernente il lavoro sugli EUROCODICI relativi alla progettazione di edifici e di opere di ingegneria civile (BC/CEN/03/89).

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Eurocode standards recognise the responsibility of regulatory authorities in each Member State and have safeguarded their right to determine values related to regulatory safety matters at national level where these continue to vary from State to State. Status and field of application of Eurocodes The Member States of the EU and EFTA recognise that EUROCODES serve as reference documents for the following purposes: -

as a means to prove compliance of building and civil engineering works with the essential requirements of Council Directive 89/106/EEC, particularly Essential Requirement N°1 - Mechanical resistance and stability - and Essential Requirement N°2 - Safety in case of fire;

-

as a basis for specifying contracts for construction works and related engineering services;

-

as a framework for drawing up harmonised technical specifications for construction products (ENs and ETAs).

The Eurocodes, as far as they concern the construction works themselves, have a direct relationship with the Interpretative Documents2) referred to in Article 12 of the CPD, although they are of a different nature from harmonised product standards3). Therefore, technical aspects arising from the Eurocodes work need to be adequately considered by CEN Technical Committees and/or EOTA Working Groups working on product standards with a view to achieving a full compatibility of these technical specifications with the Eurocodes. The Eurocode standards provide common structural design rules for everyday use for the design of whole structures and component products of both a traditional and an innovative nature. Unusual forms of construction or design conditions are not specifically covered and additional expert consideration will be required by the designer in such cases. National Standards implementing Eurocodes The National Standards implementing Eurocodes will comprise the full text of the Eurocode (including any annexes), as published by CEN, which may be preceded by a National title page and National foreword, and may be followed by a National Annex. The National Annex may only contain information on those parameters which are left open in the Eurocode for national choice, known as Nationally Determined Parameters, to be used for the design of buildings and civil engineering works to be constructed in the country concerned, i.e.: -

values for partial factors and/or classes where alternatives are given in the Eurocode;

-

values to be used where a symbol only is given in the Eurocode;

-

country specific data (geographical, climatic etc.), e.g. snow map;

-

the procedure to be used where alternative procedures are given in the Eurocode.

It may also contain:

2)

3)

-

decisions on the application of informative annexes;

-

references to non-contradictory complementary information to assist the user to apply the Eurocode.

According to Art. 3.3 of the CPD, the essential requirements (ERs) shall be given concrete form in interpretative documents for the creation of the necessary links between the essential requirements and the mandates for hENs and ETAGs/ETAs. According to Art. 12 of the CPD the interpretative documents shall: a) give concrete form to the essential requirements by harmonising the terminology and the technical bases and indicating classes or levels for each requirement where necessary; b) indicate methods of correlating these classes or levels of requirement with the technical specifications, e.g. methods of calculation and of proof, technical rules for project design, etc.; c) serve as a reference for the establishment of harmonised standards and guidelines for European technical approvals. The Eurocodes, de facto, play a similar role in the field of the ER 1 and a part of ER 2.

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Gli Eurocodici riconoscono la responsabilità delle autorità regolamentari in ogni Stato Membro ed hanno salvaguardato il loro diritto a determinare a livello nazionale valori correlati ad aspetti di sicurezza regolamentari, potendo essi variare da stato a stato. Status e campo di applicazione degli Eurocodici Gli Stati Membri della UE e della EFTA riconoscono che gli Eurocodici servono come documenti di riferimento per i seguenti scopi: -

come mezzo per verificare la rispondenza degli edifici e delle opere di ingegneria civile ai requisiti essenziali della Direttiva del Consiglio 89/106/EEC, in particolare il Requisito Essenziale N° 1 - Resistenza meccanica e stabilità - ed il Requisito Essenziale N° 2 - Sicurezza in caso di incendio;

-

come una base per la redazione dei contratti relativi ai lavori di costruzione ed ai servizi di ingegneria correlati;

-

come un quadro di riferimento per definire specifiche tecniche armonizzate per i prodotti da costruzione (EN e ETA).

Gli Eurocodici, poiché riguardano le opere di costruzione stesse, sono in relazione diretta con i Documenti Interpretativi2) a cui si fa riferimento nell’Articolo 12 della CPD, sebbene siano di natura differente rispetto alle norme armonizzate di prodotto3). Pertanto, gli aspetti tecnici che scaturiscono dal lavoro degli Eurocodici devono essere presi in adeguata considerazione dai Comitati Tecnici CEN e/o dai Gruppi di Lavoro EOTA che lavorano sulle norme di prodotto, nell’intento di ottenere una piena compatibilità di queste specifiche tecniche con gli Eurocodici. Gli Eurocodici forniscono regole comuni per la progettazione strutturale, di uso corrente, nella progettazione di strutture, nel loro complesso, e di componenti strutturali, di tipologia tradizionale o innovativa. Forme di costruzione o condizioni di progetto inusuali non sono trattate in modo specifico; per tali casi è richiesto dal progettista il contributo aggiuntivo da parte di esperti. Norme Nazionali che implementano gli Eurocodici Le Norme Nazionali che implementano gli Eurocodici contengono il testo completo dell’Eurocodice (comprese tutte le appendici), così come pubblicato dal CEN, il quale può essere preceduto da una copertina Nazionale e da una premessa Nazionale, e può essere seguito da una appendice Nazionale. L’appendice Nazionale può contenere solo informazioni su quei parametri, noti come Parametri Determinati a livello Nazionale, che in ogni Eurocodice sono lasciati aperti ad una scelta a livello Nazionale, da impiegarsi nella progettazione degli edifici e delle opere di ingegneria civile da realizzarsi nella singola nazione, cioè: -

valori e/o classi per i quali nell’Eurocodice sono fornite alternative;

-

valori da impiegare, per i quali nell’Eurocodice è fornito solo un simbolo;

-

dati specifici della singola nazione (geografici, climatici, ecc.), per esempio, la mappa della neve;

-

la procedura da impiegare quando nell’Eurocodice ne sono proposte diverse in alternativa.

Essa può anche contenere:

2) 3)

-

decisioni riguardanti l’applicazione delle appendici informative;

-

riferimenti ad informazioni complementari non contraddittorie che aiutino l’utente ad applicare l’Eurocodice.

Secondo l’Art. 3.3 della CPD, i requisiti essenziali (ER) sono precisati in documenti interpretativi destinati a stabilire i collegamenti necessari tra i requisiti essenziali ed i mandati per le norme armonizzate EN e ETAG/ETA. Secondo l’Art. 12 della CPD, i documenti interpretativi devono: a) precisare i requisiti essenziali armonizzando la terminologia e i concetti tecnici di base, ed indicando classi o livelli per ciascun requisito ove necessario; b) indicare metodi per correlare queste classi o livelli di requisiti alle specifiche tecniche, per esempio metodi di calcolo e di verifica, regole tecniche per la progettazione, ecc.; c) servire come riferimento per stabilire norme armonizzate e orientamenti per i benestare tecnici europei. Gli Eurocodici, de facto, giocano un ruolo simile nel campo dell’ER 1 e di una parte dell’ER 2.

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Links between Eurocodes and harmonised technical specifications (ENs and ETAs) for products There is a need for consistency between the harmonised technical specifications for construction products and the technical rules for works4). Furthermore, all the information accompanying the CE Marking of the construction products which refer to Eurocodes should clearly mention which Nationally Determined Parameters have been taken into account. Introduction - Additional information specific for EN 1991-1-3 EN 1991 1-3 gives design guidance and actions from snow for the structural design of buildings and civil engineering works. EN 1991 1-3 is intended for clients, designers, contractors and public authorities. EN 1991 1-3 is intended to be used with EN 1990:2002, the other Parts of EN 1991 and EN 1992- EN 1999 for the design of structures. National Annex for EN1991-1-3 This standard gives alternative procedures, values and recommendations for classes with notes indicating where national choices may have to be made. Therefore the National Standard implementing EN 1991-1-3 should have a National Annex containing nationally determined parameters to be used for the design of buildings and civil engineering works to be constructed in the relevant country. National choice is allowed in EN 1991-1-3 through clauses: 1.1(2), 1.1(4) 2(3), 2(4) 3.3(1), 3.3(3), 4.1(1), 4.2(1), 4.3(1) 5.2(1), 5.2(4), 5.2(5), 5.2(6), 5.2(7), 5.3.3(4), 5.3.4(3), 5.3.5(1), 5.3.5(3), 5.3.6(1), 5.3.6(3) 6.2(2), 6.3(1), 6.3(2) A(1) (through Table A1)

4)

See Art.3.3 and Art.12 of the CPD, as well as clauses 4.2, 4.3.1, 4.3.2 and 5.2 of ID 1.

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Collegamenti tra gli Eurocodici e le specifiche tecniche armonizzate (EN e ETA) relative ai prodotti Sussiste la necessità di coerenza tra le specifiche tecniche armonizzate per i prodotti da costruzione e le regole tecniche per le opere4). Inoltre tutte le informazioni che accompagnano la marcatura CE dei prodotti da costruzione che fanno riferimento agli Eurocodici devono menzionare chiaramente quali Parametri Determinanti e livello Nazionale sono stati presi in conto. Informazioni aggiuntive specifiche per la EN 1991-1-3 La EN 1991-1-3 fornisce indicazioni progettuali e definisce le azioni della neve per la progettazione strutturale di edifici ed opere di ingegneria civile. La EN 1991-1-3 è destinata all’impiego da parte di committenti, progettisti, costruttori e pubbliche autorità. Si intende che la EN 1991-1-3 sia utilizzata per la progettazione strutturale insieme alla EN 1990:2002, alle altre Parti della EN 1991 e alle EN da EN 1992 a EN 1999. Appendice nazionale della EN 1991-1-3 La presente norma fornisce procedure alternative, valori e raccomandazioni per classi, con note, che indicano dove possono essere applicate scelte a livello nazionale. Di conseguenza, la Norma Nazionale, che implementa la EN 1991-1-3 dovrebbe avere un’appendice nazionale contenente tutti i Parametri Determinati a livello nazionale da impiegare nel progetto degli edifici e delle opere di ingegneria civile da realizzarsi nella nazione interessata. Una scelta a livello nazionale è permessa nella EN 1991-1-3 attraverso i seguenti punti: 1.1(2), 1.1(4) 2(3), 2(4) 3.3(1), 3.3(3), 4.1(1), 4.2(1), 4.3(1) 5.2(1), 5.2(4), 5.2(5), 5.2(6), 5.2(7), 5.3.3(4), 5.3.4(3), 5.3.5(1), 5.3.5(3), 5.3.6(1), 5.3.6(3) 6.2(2), 6.3(1), 6.3(2) A(1) (attraverso il prospetto A1)

4)

Vedere l’Art. 3.3 e l’Art. 12 del CPD, così come 4.2, 4.3.1, 4.3.2 e 5.2 dell’ID 1. UNI EN 1991-1-3:2004

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SECTION 1

1.1

Scope

Note 1

(1)

EN 1991-1-3 gives guidance to determine the values of loads due to snow to be used for the structural design of buildings and civil engineering works.

(2)

This Part does not apply for sites at altitudes above 1 500 m, unless otherwise specified.

Advice for the treatment of snow loads for altitudes above 1 500 m may be found in the National Annex. (3)

Note

Annex A gives information on design situations and load arrangements to be used for different locations.

These different locations may be identified by the National Annex. (4)

Note

GENERAL

Annex B gives shape coefficients to be used for the treatment of exceptional snow drifts.

The use of Annex B is allowed through the National Annex. (5)

Annex C gives characteristic values of snow load on the ground based on the results of work carried out under a contract specific to this Eurocode, to DGIII / D3 of the European Commission. The objectives of this Annex are:

1.2

-

to give information to National Competent Authorities to help them to redraft and update their national maps;

-

to help to ensure that the established harmonised procedures used to produce the maps in this Annex are used in the member states for treating their basic snow data.

(6)

Annex D gives guidance for adjusting the ground snow loads according to the return period.

(7)

Annex E gives information on the bulk weight density of snow.

(8)

This Part does not give guidance on specialist aspects of snow loading, for example: -

impact snow loads resulting from snow sliding off or falling from a higher roof;

-

the additional wind loads which could result from changes in shape or size of the construction works due to the presence of snow or the accretion of ice;

-

loads in areas where snow is present all year round;

-

ice loading;

-

lateral loading due to snow (e.g. lateral loads exerted by drifts);

-

snow loads on bridges.

Normative references This European Standard incorporates by dated or undated references provisions from other publications. These normative references are cited at the appropriate place in the text, and publications are listed hereafter.

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SEZIONE 1

1.1

Scopo e campo di applicazione

Nota

(1)

La EN 1991-1-3 fornisce le indicazioni per la determinazione dei valori dei carichi della neve da impiegarsi nella progettazione strutturale di edifici e di opere di ingegneria civile.

(2)

La presente parte, se non diversamente specificato, non si applica per siti posti a quota maggiore di 1 500 m.

Indicazioni circa la determinazione dei carichi della neve per siti a quote maggiori di 1 500 m possono essere contenute nell’appendice nazionale. (3)

Nota

L’appendice A contiene informazioni sulle situazioni di progetto e sulle distribuzioni di carico da utilizzarsi per differenti località.

Le varie località possono essere identificate mediante l’appendice nazionale. (4)

Nota

GENERALITÀ

Nell’appendice B sono riportati i coefficienti di forma da utilizzarsi per il trattamento degli accumuli eccezionali della neve.

L’impiego dell’appendice B è consentito attraverso l’appendice nazionale. (5)

Nell’appendice C sono riportati i valori caratteristici del carico della neve al suolo, basati sui risultati di una ricerca specifica per il presente Eurocodice, finanziata dalla Commissione Europea DG III / D3. Gli obiettivi di questa appendice sono i seguenti:

1.2

-

fornire informazioni alle Autorità nazionali competenti aiutandole a ridefinire e aggiornare le proprie mappe nazionali;

-

contribuire ad assicurare l’impiego nei Paesi membri delle procedure armonizzate, impiegate per la definizione delle mappe contenute in questa appendice, per l’analisi dei dati nivometrici di base.

(6)

L’appendice D contiene indicazioni per il calcolo del carico neve al suolo al variare del periodo di ritorno.

(7)

L’appendice E contiene informazioni sul peso specifico della neve.

(8)

La presente parte non fornisce indicazioni al riguardo di aspetti specialistici sul carico della neve quali, per esempio: -

carichi della neve di tipo impulsivo dovuti allo scivolamento o alla caduta di neve da una copertura più alta;

-

i carichi del vento aggiuntivi che potrebbero derivare dal cambiamento di forma o dimensione della costruzione dovuto alla presenza del manto nevoso o dell’accumularsi del ghiaccio;

-

carichi in località nelle quali la neve è presente tutto l’anno;

-

carichi dovuti al ghiaccio;

-

azioni di spinta laterale dovute alla neve (per esempio forze laterali esercitate dagli accumuli);

-

azioni della neve sui ponti.

Riferimenti normativi La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati.

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For dated references, subsequent amendments to, or revisions of any of these publications apply to this European Standard only when incorporated in it by amendment or revision. For undated references, the latest edition of the publication referred to applies (including amendments). EN 1990:2002 Eurocode: Basis of structural design EN 1991-1-1:2002 Eurocode 1: Actions on structures - Part 1-1: General actions: densities self weight and imposed loads for buildings Note

The following European Standards, which are published or in preparation, are cited in normative clauses. EN 1991-2

1.3

Eurocode 1: Actions on structures - Part 2: Traffic loads on bridges

Assumptions The statements and assumptions given in EN 1990:2002, 1.3 apply to EN 1991-1-3.

1.4

Distinction between Principles and Application Rules The rules given in EN 1990:2002, 1.4 apply to EN 1991-1-3.

1.5

Design assisted by testing In some circumstances tests and proven and/or properly validated numerical methods may be used to obtain snow loads on the construction works. Note

1.6

The circumstances are those agreed for an individual project, with the client and the relevant Authority.

Terms and Definitions For the purposes of this European standard, a basic list of terms definitions given in EN 1990:2002, 1.5 apply together with the following.

1.6.1

characteristic value of snow load on the ground: Snow load on the ground based on an annual probability of exceedence of 0,02, excluding exceptional snow loads.

1.6.2

altitude of the site: Height above mean sea level of the site where the structure is to be located, or is already located for an existing structure.

1.6.3

exceptional snow load on the ground: Load of the snow layer on the ground resulting from a snow fall which has an exceptionally infrequent likelihood of occurring. Note

1.6.4

See notes to 2(3) and 4.3(1).

characteristic value of snow load on the roof: Product of the characteristic snow load on the ground and appropriate coefficients. Note

1.6.5

These coefficients are chosen so that the probability of the calculated snow load on the roof does not exceed the probability of the characteristic value of the snow load on the ground.

undrifted snow load on the roof: Load arrangement which describes the uniformly distributed snow load on the roof, affected only by the shape of the roof, before any redistribution of snow due to other climatic actions.

1.6.6

drifted snow load on the roof: Load arrangement which describes the snow load distribution resulting from snow having been moved from one location to another location on a roof, e.g. by the action of the wind.

1.6.7

roof snow load shape coefficient: Ratio of the snow load on the roof to the undrifted snow load on the ground, without the influence of exposure and thermal effects.

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Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). EN 1990:2002 Eurocode: Basis of structural design EN 1991-1-1:2002 Eurocode 1: Actions on structures - Part 1-1: General actions: densities self weight and imposed loads for buildings Nota

Le seguenti norme europee, che sono pubblicate o in preparazione, sono citate nei punti normativi. EN 1991-2

1.3

Eurocode 1: Actions on structures - Part 2: Traffic loads on bridges

Ipotesi Nella EN 1991-1-3 si applicano le ipotesi e le affermazioni di cui al punto 1.3 della EN 1990:2002.

1.4

Distinzione tra Principi e Regole Applicative Nella EN 1991-1-3 si applicano le regole definite nel punto 1.4 della EN 1990:2002.

1.5

Progettazione assistita da prove In alcune circostanze, per la definizione del carico della neve sulle costruzioni, si possono impiegare prove sperimentali e metodi numerici comprovati e/o correttamente validati. Nota

1.6

Le circostanze sono quelle concordate per il singolo progetto, con il committente e l’Autorità competente.

Termini e definizioni Ai fini della presente norma europea si applicano i termini e le definizioni di base riportate al punto 1.5 della EN 1990:2002, insieme alle seguenti.

1.6.1

valore caratteristico del carico neve al suolo: Carico della neve al suolo basato sulla probabilità annuale di superamento pari a 0,02, con esclusione dei carichi neve eccezionali.

1.6.2

altitudine della località: Altitudine sul livello medio del mare della località dove deve essere ubicata la struttura, o dove essa si trova se già esistente.

1.6.3

carico eccezionale della neve al suolo: Peso del manto nevoso al suolo qualora esso risulti da una nevicata che abbia una probabilità di accadimento eccezionalmente rara. Nota

1.6.4

Vedere le note ai punti 2(3) e 4.3(1).

valore caratteristico del carico della neve sulla copertura: Prodotto del valore caratteristico del carico della neve al suolo per appropriati coefficienti. Nota

1.6.5

Questi coefficienti sono definiti in modo tale per cui la probabilità di manifestarsi del valore del carico della neve sulla copertura così calcolato non supera la corrispondente probabilità del valore caratteristico del carico della neve al suolo.

carico della neve uniformemente distribuito sulla copertura: Disposizione del carico che descrive la distribuzione uniforme del carico sulla copertura, influenzata esclusivamente dalla forma del tetto, prima che intervenga qualsiasi ridistribuzione della neve dovuta ad altre azioni climatiche.

1.6.6

carico della neve sulla copertura in presenza di accumuli: Disposizione del carico che descrive la distribuzione del carico della neve nella situazione in cui la neve sia stata trasportata da una posizione ad un’altra del tetto, per esempio a causa dell’azione del vento.

1.6.7

coefficiente di forma per il carico della neve sulla copertura: Rapporto tra il valore del carico della neve sul tetto ed il carico della neve al suolo uniformemente distribuito, senza le influenze degli effetti termici e di esposizione.

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1.6.8

thermal coefficient: Coefficient defining the reduction of snow load on roofs as a function of the heat flux through the roof, causing snow melting.

1.6.9

exposure coefficient: Coefficient defining the reduction or increase of load on a roof of an unheated building, as a fraction of the characteristic snow load on the ground.

1.6.10

load due to exceptional snow drift: Load arrangement which describes the load of the snow layer on the roof resulting from a snow deposition pattern which has an exceptionally infrequent likelihood of occurring.

1.7

Symbols (1) Note

For the purpose of this European standard, the following symbols apply.

The notation used is based on ISO 3898. (2)

A basic list of notations is given in EN 1990:2002 1.6, and the additional notations below are specific to this Part. Latin upper case letters:

Ce exposure coefficient C t thermal coefficient Cesl coefficient for exceptional snow loads A

site altitude above sea level [m]

Se snow load per metre length due to overhang [kN/m] Fs force per metre length exerted by a sliding mass of snow [kN/m] Latin lower case letters:

b

width of construction work [m]

d

depth of the snow layer [m]

h

height of construction work [m]

k

coefficient to take account of the irregular shape of snow (see also 6.3)

ls

length of snow drift or snow loaded area [m]

s

snow load on the roof [kN/m2]

s k characteristic value of snow on the ground at the relevant site [kN/m2]

sAd design value of exceptional snow load on the ground [kN/m2] Greek Lower case letters:

α

pitch of roof, measured from horizontal [o]

β

angle between the horizontal and the tangent to the curve for a cylindrical roof [o]

γ

weight density of snow [kN/m3]

µ

snow load shape coefficient

ψ0 factor for combination value of a variable action ψ1 factor for frequent value of a variable action ψ2 factor for quasi-permanent value of a variable action Note

For the purpose of this standard the units specified in the above list apply.

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1.6.8

coefficiente termico: Coefficiente atto a definire la riduzione del carico della neve sulle coperture in funzione dello scioglimento causato dal flusso di calore attraverso il tetto.

1.6.9

coefficiente di esposizione: Coefficiente atto a definire la riduzione o l’aumento del carico sul tetto di un edificio non riscaldato, quale frazione del carico della neve caratteristico al suolo.

1.6.10

carico dovuto ad un accumulo eccezionale: Disposizione del carico che descrive il carico dello strato di neve sul tetto corrispondente ad uno schema di deposizione del manto nevoso sul tetto, che risulta avere una probabilità di accadimento eccezionalmente infrequente.

1.7

Simboli (1) Nota

Ai fini della presente norma europea, si applicano i seguenti simboli.

La notazione impiegata è basata sulla ISO 3898. (2)

Un elenco di base delle notazioni è riportato nella EN 1990:2002 al punto 1.6, e le notazioni aggiuntive di seguito indicate sono specifiche per la presente parte. Lettere maiuscole dell’alfabeto latino:

Ce coefficiente di esposizione C t coefficiente termico Cesl coefficiente per carichi della neve eccezionali A

altitudine della località sul livello del mare [m]

Se carico per unità di lunghezza dovuto al manto nevoso aggettante il bordo di un tetto [kN/m] Fs forza per unità di lunghezza esercitata dallo scivolamento di una massa nevosa [kN/m] Lettere minuscole dell’alfabeto latino:

b

larghezza della costruzione [m]

d

spessore del manto nevoso [m]

h

altezza della costruzione [m]

k

coefficiente per tenere in conto la forma irregolare del manto nevoso (vedere anche il punto 6.3)

ls

lunghezza dell’accumulo o dell’area caricata dalla neve [m]

s

carico della neve sul tetto [kN/m2]

s k valore caratteristico del carico della neve al suolo per la specifica località [kN/m2]

sAd valore di progetto del carico eccezionale della neve al suolo [kN/m2] Lettere minuscole dell’alfabeto greco:

α

pendenza del tetto, misurata a partire da una linea orizzontale [o]

β

angolo compreso tra una linea orizzontale e la tangente alla curva che definisce una copertura cilindrica [o]

γ

peso per unità di volume della neve [kN/m3]

µ

coefficiente di forma per il carico della neve

ψ0 coefficiente per il valore di combinazione di un’azione variabile ψ1 coefficiente per il valore frequente di un’azione variabile ψ2 coefficiente per il valore quasi permanente di un’azione variabile Nota

Ai fini della presente norma si applicano le unità di misura specificate nella lista di cui sopra.

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2

SECTION 2

CLASSIFICATION OF ACTIONS

(1)P Snow loads shall be classified as variable, fixed actions (see also 5.2), unless otherwise specified in this standard, see EN 1990:2002, 4.1.1 (1)P and 4.1.1 (4).

Note

(2)

Snow loads covered in this standard should be classified as static actions, see EN 1990:2002, 4.1.1 (4).

(3)

In accordance with EN 1990:2002, 4.1.1 (2), for the particular condition defined in 1.6.3, exceptional snow loads may be treated as accidental actions depending on geographical locations.

The National Annex may give the conditions of use (which may include geographical locations) of this clause. (4)

Note

In accordance with EN 1990:2002, 4.1.1 (2), for the particular condition defined in 1.6.10, loads due to exceptional snow drifts may be treated as accidental actions, depending on geographical locations.

The National Annex may give the conditions of use (which may include geographical locations) of this clause.

3

SECTION 3

3.1

General

DESIGN SITUATIONS

(1)P The relevant snow loads shall be determined for each design situation identified, in accordance with EN 1990:2002, 3.5. (2)

3.2

For local effects described in Section 6 the persistent/transient design situation should be used.

Normal conditions (1)

Note

3.3

For locations where exceptional snow falls [see 2(3)] and exceptional snow drifts [see 2(4)] are unlikely to occur, the transient/persistent design situation should be used for both the undrifted and the drifted snow load arrangements determined using 5.2(3)P a) and 5.3.

See Annex A, case A.

Exceptional conditions (1)

For locations where exceptional snow falls [see 2(3)] may occur but not exceptional snow drifts [see 2(4)] the following applies: a) the transient/persistent design situation should be used for both the undrifted and the drifted snow load arrangements determined using 5.2(3)P a) and 5.3, and b) the accidental design situation should be used for both the undrifted and the drifted snow load arrangements determined using 4.3, 5.2(3)P b) and 5.3.

Note 1

See Annex A, case B1.

Note 2

The National Annex may define which design situation applies for a particular local effect described in Section 6. (2)

For locations where exceptional snow falls [see 2(3)] are unlikely to occur but exceptional snow drifts [see 2(4)] may occur the following applies: a) the transient/persistent design situation should be used for both the undrifted and the drifted snow load arrangements determined using 5.2(3)P a) and 5.3, and

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2

SEZIONE 2

CLASSIFICAZIONE DELLE AZIONI

(1)P I carichi della neve devono essere classificati quali azioni variabili di tipo fisso (vedere anche il punto 5.2), se non diversamente specificato nella presente norma, vedere la EN 1990:2002, punti 4.1.1 (1)P e 4.1.1 (4).

Nota

(2)

Si raccomanda che i carichi della neve trattati nella presente norma siano classificati quali azioni statiche, vedere la EN 1990:2002, punto 4.1.1 (4).

(3)

In accordo con la EN 1990:2002, punto 4.1.1 (2), per la particolare condizione definita al punto 1.6.3, i carichi della neve di tipo eccezionale, possono essere trattate quali azioni eccezionali, in funzione della località geografica in esame.

L’appendice nazionale può indicare le condizioni di impiego (tra cui possono essere comprese le località geografiche) del presente punto. (4)

Nota

In accordo con la EN 1990:2002, punto 4.1.1 (2), per la particolare condizione definita al punto 1.6.10, i carichi dovuti ad accumuli di neve eccezionali, possono essere trattati quali azioni eccezionali, in funzione della località geografica in esame.

L’appendice nazionale può indicare le condizioni di impiego (tra cui possono essere comprese le località geografiche) del presente punto.

3

SEZIONE 3

3.1

Generalità

SITUAZIONI DI PROGETTO

(1)P Per ciascuna situazione di progetto individuata si devono definire le specifiche azioni della neve, in accordo alla EN 1990:2002, punto 3.5. (2)

3.2

Per gli effetti locali descritti nella sezione 6 si raccomanda l’utilizzo della situazione di progetto persistente/transitoria.

Condizioni normali (1)

Nota

3.3

Per le località nelle quali vi sia scarsa probabilità di nevicate eccezionali [vedere punto 2(3)] ed accumuli eccezionali [vedere punto 2(4)], si raccomanda l’utilizzo della situazione di progetto transitoria/persistente, sia per carichi uniformemente distribuiti sia in presenza di accumuli, calcolati secondo i punti 5.2(3)P a) e 5.3.

Vedere appendice A, caso A.

Condizioni eccezionali (1)

Per le località nelle quali si possono verificare nevicate eccezionali [vedere punto 2(3)], ma non accumuli eccezionali [vedere punto 2(4)], si applica quanto segue: a) si raccomanda l’utilizzo della situazione di progetto transitoria/persistente sia per carichi uniformemente distribuiti sia in presenza di accumuli, calcolati secondo i punti 5.2(3)P a) e 5.3, e b) si raccomanda l’utilizzo della situazione di progetto eccezionale sia per carichi uniformemente distribuiti sia in presenza di accumuli, calcolati secondo i punti 4.3, 5.2(3)P b) e 5.3.

Nota 1

Vedere appendice A, caso B1.

Nota 2

L’appendice nazionale può indicare quale situazione di progetto si applica per uno dei particolari effetti locali descritti nella sezione 6. (2)

Per le località nelle quali vi sia scarsa probabilità di nevicate eccezionali [vedere punto 2(3)], ma dove si possano verificare accumuli eccezionali [vedere punto 2(4)], si applica quanto segue: a) si raccomanda l’utilizzo della situazione di progetto transitoria/persistente sia per carichi uniformemente distribuiti sia in presenza di accumuli, calcolati secondo i punti 5.2(3)P a) e 5.3, e

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b) the accidental design situation should be used for snow load cases determined using 5.2(3)P c) and Annex B. Note

See Annex A, case B2. (3)

For locations where both exceptional snow falls [see 2(3)] and exceptional snow drifts [see 2(4)] may occur the following applies: a) the transient/persistent design situation should be used for both the undrifted and the drifted snow load arrangements determined using 5.2(3)P a) and 5.3, and b) the accidental design situation should be used for both the undrifted and the drifted snow load arrangements determined using 4.3, 5.2(3)P b) and 5.3, c) the accidental design situation should be used for the snow load cases determined using 5.2(3)P c) and Annex B.

Note 1

See Annex A, case B3.

Note 2

The National Annex may define which design situation to apply for a particular local effect described in Section 6.

4

SECTION 4

4.1

Characteristic values (1)

SNOW LOAD ON THE GROUND

The characteristic value of snow load on the ground (s k) should be determined in accordance with EN 1990:2002, 4.1.2 (7)P and the definition for characteristic snow load on the ground given in 1.6.1.

Note 1

The National Annex specifies the characteristic values to be used. To cover unusual local conditions the National Annex may additionally allow the client and the relevant authority to agree upon a different characteristic value from that specified for an individual project.

Note 2

Annex C gives the European ground snow load map, resulting from studies commissioned by DGIII/D-3. The National Annex may make reference to this map in order to eliminate, or to reduce, inconsistencies occurring at borderlines between countries. (2)

In special cases where more refined data is needed, the characteristic value of snow load on the ground (s k) may be refined using an appropriate statistical analysis of long records taken in a well sheltered area near the site.

Note 1

The National Annex may give further complementary guidance.

Note 2

As there is usually considerable variability in the number of recorded maximum winter values, record periods of less than 20 years will not generally be suitable. (3)

4.2

Where in particular locations, snow load records show individual, exceptional values which cannot be treated by the usual statistical methods, the characteristic values should be determined without taking into account these exceptional values. The exceptional values may be considered outside the usual statistical methods in accordance with 4.3.

Other representative values (1)

Note

According to EN1990:2002, 4.1.3 the other representative values for snow load on the roof are as follows: -

Combination value

ψ0 s

-

Frequent value

ψ1 s

-

Quasi-permanent value

ψ2 s

The values of ψ may be set by the National Annex of EN 1990:2002.The recommended values of the coefficients ψ0, ψ1 and ψ2 for buildings are dependent upon the location of the site being considered and should be taken from EN 1990:2002, table A1.1 or table 4.1 below, in which the information relating to snow loads is identical.

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b) si raccomanda l’utilizzo della situazione di progetto eccezionale per le distribuzioni di carico calcolate secondo il punto 5.2(3)P c) e l’appendice B. Nota

Vedere appendice A, caso B2. (3)

Per le località nelle quali si possono verificare sia nevicate eccezionali [vedere punto 2(3)], sia accumuli eccezionali [vedere punto 2(4)], si applica quanto segue: a) si raccomanda l’utilizzo della situazione di progetto transitoria/persistente sia per carichi uniformemente distribuiti sia in presenza di accumuli, calcolati secondo i punti 5.2(3)P a) e 5.3, e b) si raccomanda l’utilizzo della situazione di progetto eccezionale sia per carichi uniformemente distribuiti sia in presenza di accumuli, calcolati secondo i punti 4.3, 5.2(3)P b) e 5.3, c) si raccomanda l’utilizzo della situazione di progetto eccezionale per le distribuzioni di carico calcolate secondo il punto 5.2(3)P c) e l’appendice B.

Nota 1

Vedere appendice A, caso B3.

Nota 2

L’appendice nazionale può indicare quale situazione di progetto si applica per uno dei particolari effetti locali descritti nella sezione 6.

4

SEZIONE 4

4.1

Valori caratteristici (1)

CARICO DELLA NEVE AL SUOLO

Si raccomanda che il valore caratteristico del carico della neve al suolo (sk) sia determinato in accordo con la EN 1990:2002, punto 4.1.2 (7)P e la definizione di valore caratteristico del carico neve al suolo data al punto 1.6.1.

Nota 1

L’appendice nazionale specifica i valori caratteristici da utilizzare. Per il singolo progetto, l’appendice nazionale può ulteriormente consentire al committente ed alla Autorità competente di concordare un valore caratteristico diverso da quello specificato, al fine di contemplare particolari situazioni locali.

Nota 2

Nell’appendice C è riportata la mappa europea del carico della neve al suolo, così come risulta da studi commissionati dalla DGIII/D-3. Nell’appendice nazionale si può fare riferimento a questa mappa per eliminare, o ridurre, le incongruenze che si registrano al confine tra i Paesi. (2)

In situazioni speciali, laddove si rendano necessari dati più accurati, il valore caratteristico del carico della neve al suolo (s k) può essere affinato eseguendo un’appropriata analisi statistica dei dati registrati per un lungo periodo di tempo, in una località prossima al sito in studio, presso un’area ben riparata.

Nota 1

L’appendice nazionale può fornire ulteriori indicazioni complementari.

Nota 2

Poiché solitamente vi è un’ampia variabilità nel numero dei valori dei massimi invernali registrati, serie temporali riferite a meno di 20 anni, in generale, sono da considerarsi inadatte. (3)

4.2

Qualora, in particolari località, le registrazioni del carico della neve comprendano valori singoli eccezionali, che non possono essere trattati secondo i consueti metodi statistici, si raccomanda che i valori caratteristici siano determinati senza mettere in conto i suddetti valori eccezionali. I valori eccezionali possono essere considerati al di fuori dei consueti metodi statistici in accordo con il punto 4.3.

Altri valori rappresentativi (1)

Nota

In accordo alla EN1990:2002, punto 4.1.3 gli altri valori rappresentativi del carico della neve sulle coperture sono i seguenti: -

Vore di combinazione

ψ0 s

-

Valore frequente

ψ1 s

-

Valore quasi permanente

ψ2 s

I valori di ψ possono essere stabiliti nell’appendice nazionale alla EN 1990:2002. I valori consigliati dei coefficienti ψ0, ψ1 e ψ2 per gli edifici sono funzione della ubicazione della località in esame e si raccomanda siano tratti dalla EN 1990:2002, prospetto A1 o dal prospetto 4.1, riportato nel seguito, nelle quali le informazioni relative ai carichi della neve sono identiche.

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table

4.1

Recommended values of coefficients ψ0, ψ1 and ψ2 for different locations for buildings ψ0

ψ1

ψ2

Finland Iceland Norway Sweden

0,70

0,50

0,20

Reminder of other CEN member states, for sites located at altitude H > 1 000 m above sea level

0,70

0,50

0,20

Reminder of other CEN member states, for sites located at altitude H ≤ 1 000 m above sea level

0,50

0,20

0,00

Regions

4.3

Treatment of exceptional snow loads on the ground (1)

For locations where exceptional snow loads on the ground can occur, they may be determined by:

sAd = Cesl s k

(4.1)

where:

sAd is the design value of exceptional snow load on the ground for the given location; Cesl is the coefficient for exceptional snow loads; s k is the characteristic value of snow load on the ground for a given location. Note

The coefficient Cesl may be set by the National Annex. The recommended value for Cesl is 2,0 [see also 2(3)].

5

SECTION 5

SNOW LOAD ON ROOFS

5.1

Nature of the load (1)P The design shall recognise that snow can be deposited on a roof in many different patterns. (2)

Properties of a roof or other factors causing different patterns can include: a) the shape of the roof; b) its thermal properties; c) the roughness of its surface; d) the amount of heat generated under the roof; e) the proximity of nearby buildings; f)

the surrounding terrain;

g) the local meteorological climate, in particular its windiness, temperature variations, and likelihood of precipitation (either as rain or as snow).

5.2

Load arrangements (1)P The following two primary load arrangements shall be taken into account:

(2)

-

undrifted snow load on roofs (see 1.6.5);

-

drifted snow load on roofs (see 1.6.6).

The load arrangements should be determined using 5.3; and Annex B, where specified in accordance with 3.3.

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prospetto

4.1

Valori raccomandati per i coefficienti ψ0, ψ1 e ψ2 per gli edifici per le diverse località ψ0

ψ1

ψ2

Finlandia Islanda Norvegia Svezia

0,70

0,50

0,20

Resto degli altri Stati Membri del CEN, per località ad altitudine H > 1 000 m sul livello del mare

0,70

0,50

0,20

Resto degli altri Stati Membri del CEN, per località ad altitudine H ≤ 1 000 m sul livello del mare

0,50

0,20

0,00

Regioni

4.3

Trattamento dei carichi eccezionali della neve al suolo (1)

Per le località nelle quali si possono verificare carichi eccezionali della neve al suolo, questi possono essere determinati mediante la espressione seguente:

sAd = Cesl s k

(4.1)

dove:

sAd è il valore di progetto del carico eccezionale della neve al suolo per la data località; Cesl è il coefficiente per i carichi eccezionali della neve; sk Nota

è il valore caratteristico del carico della neve al suolo per la data località.

Il valore del coefficiente Cesl può essere stabilito nell’appendice nazionale. Il valore raccomandato per Cesl è 2,0 [vedere anche il punto 2(3)].

5

SEZIONE 5

CARICO DELLA NEVE SULLE COPERTURE

5.1

Natura del carico (1)P Nel progetto si deve tenere conto del fatto che la neve può depositarsi su di una copertura secondo più modalità differenti. (2)

Le caratteristiche di un tetto o gli altri fattori che influiscono sulle modalità di deposizione della neve sulla copertura, possono comprendere: a) la forma della copertura; b) le sue proprietà termiche; c) la scabrezza della sua superficie; d) l’ammontare della quantità di calore prodotto al di sotto della copertura; e) la distanza da edifici vicini; f)

il terreno circostante;

g) le condizioni meteorologiche locali, in particolare la ventosità, le variazioni di temperatura e la probabilità di precipitazioni (sia di pioggia sia nevose).

5.2

Distribuzioni di carico (1)P Si devono esaminare le due seguenti distribuzioni di carico di base:

(2)

-

carico della neve sulle coperture uniformemente distribuito (vedere punto 1.6.5);

-

carico della neve sulle coperture con accumuli (vedere punto 1.6.6).

Si raccomanda che le distribuzioni di carico siano definite utilizzando il punto 5.3, e l’appendice B, laddove specificato in accordo con il punto 3.3.

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Note

The National Annex may specify the use of Annex B for the roof shapes described in 5.3.4, 5.3.6 and 6.2, and will normally apply to specific locations where all the snow usually melts and clears between the individual weather systems and where moderate to high wind speeds occur during the individual weather system. (3)P Snow loads on roofs shall be determined as follows: a) for the persistent / transient design situations:

s = µ i Ce C t s k

(5.1)

b) for the accidental design situations where exceptional snow load is the accidental action [except for the cases covered in 5.2 (3) P c]:

s = µ i Ce C t sAd Note

(5.2)

See 2(3). c) for the accidental design situations where exceptional snow drift is the accidental action and where Annex B applies:

s = µi s k Note

(5.3)

See 2(4). where: µ i is the snow load shape coefficient (see Section 5.3 and Annex B);

s k is the characteristic value of snow load on the ground; sAd is the design value of exceptional snow load on the ground for a given location (see 4.3); Ce is the exposure coefficient; C t is the thermal coefficient. (4)

The load should be assumed to act vertically and refer to a horizontal projection of the roof area.

(5)

When artificial removal or redistribution of snow on a roof is anticipated the roof should be designed for suitable load arrangements.

Note 1

Load arrangements according to this Section have been derived for natural deposition patterns only.

Note 2

Further guidance may be given in the National Annex. (6)

Note

Further complementary guidance may be given in the National Annex. (7)

Note

In regions with possible rainfalls on the snow and consecutive melting and freezing, snow loads on roofs should be increased, especially in cases where snow and ice can block the drainage system of the roof. The exposure coefficient Ce should be used for determining the snow load on the roof. The choice for Ce should consider the future development around the site. Ce should be taken as 1,0 unless otherwise specified for different topographies.

The National Annex may give the values of Ce for different topographies. The recommended values are given in Table 5.1 below.

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Nota

L’appendice nazionale può precisare l’utilizzo dell’appendice B per le forme di copertura descritte ai punti 5.3.4, 5.3.6 e 6.2, e generalmente si applica per particolari località dove tutta la neve si scioglie e viene spazzata via tra due distinte perturbazioni e dove, durante la perturbazione, possano aversi velocità del vento da moderate a forti. (3)P I carichi della neve sulle coperture devono essere determinati come segue: a) per situazioni di progetto persistenti/transitorie:

s = µ i Ce C t s k

(5.1)

b) per le situazioni di progetto eccezionali nelle quali il carico della neve eccezionale costituisce l’azione eccezionale [esclusi i casi trattati al punto 5.2 (3) P c)]:

s = µ i Ce C t sAd Nota

(5.2)

Vedere il punto 2(3). c) per le situazioni di progetto eccezionali nelle quali l’accumulo della neve costituisce l’azione eccezionale e per le quali si applica l’appendice B:

s = µi s k Nota

(5.3)

Vedere il punto 2(4). dove: µ i è il coefficiente di forma per il carico della neve (vedere la sezione 5.3 e appendice B);

s k è il valore caratteristico del carico della neve al suolo; sAd è il valore di progetto del carico eccezionale della neve al suolo per la data località (vedere il punto 4.3); Ce è il coefficiente di esposizione; C t è il coefficiente termico. (4)

Si raccomanda che il carico sia inteso agire in direzione verticale, riferito alla proiezione orizzontale dell’area della copertura.

(5)

Qualora sia prevedibile la rimozione o la redistribuzione artificiale della neve sulla copertura, si raccomanda che questa sia progettata per adeguate distribuzioni di carico.

Nota 1

Le distribuzioni di carico secondo la presente sezione sono state dedotte esclusivamente per modalità di deposizione della neve di tipo naturale.

Nota 2

L’appendice nazionale può contenere ulteriori indicazioni. (6)

Nota

L’appendice nazionale può contenere ulteriori indicazioni complementari. (7)

Nota

Nelle regioni in cui sia possibile il verificarsi di piogge sul manto nevoso e questo possa subire in successione processi di scioglimento e congelamento, si raccomanda che i carichi della neve siano aumentati, in special modo nei casi in cui la neve ed il ghiaccio possano bloccare il sistema drenante delle coperture. Per il calcolo del carico della neve sulla copertura si raccomanda l’utilizzo del coefficiente di esposizione Ce. Si raccomanda che nella scelta del valore di Ce si tenga conto del futuro sviluppo dei dintorni del sito in studio. Si raccomanda che Ce sia assunto pari a 1,0 se non diversamente specificato per diverse topografie.

L’appendice nazionale può fornire i valori del coefficiente Ce per le diverse topografie. I valori raccomandati sono indicati nel prospetto 5.1 riportato nel seguito.

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table

5.1

Recommended values of Ce for different topographies Topography Windswept Normal

b)

Sheltered a) b) c)

(8)

a)

Ce 0,8 1,0

c)

1,2

Windswept topography : flat unobstructed areas exposed on all sides without, or little shelter afforded by terrain, higher construction works or trees. Normal topography : areas where there is no significant removal of snow by wind on construction work, because of terrain, other construction works or trees. Sheltered topography : areas in which the construction work being considered is considerably lower than the surrounding terrain or surrounded by high trees and/or surrounded by higher construction works.

The thermal coefficient C t should be used to account for the reduction of snow loads on roofs with high thermal transmittance (>1 W/m2K), in particular for some glass covered roofs, because of melting caused by heat loss. For all other cases:

C t = 1,0 Note 1

Based on the thermal insulating properties of the material and the shape of the construction work, the use of a reduced C t value may be permitted through the National Annex.

Note 2

Further guidance may be obtained from ISO 4355.

5.3

Roof shape coefficients

5.3.1

General

5.3.2

(1)

5.3 gives roof shape coefficients for undrifted and drifted snow load arrangements for all types of roofs identified in this standard, with the exception of the consideration of exceptional snow drifts defined in Annex B, where its use is allowed.

(2)

Special consideration should be given to the snow load shape coefficients to be used where the roof has an external geometry which may lead to increases in snow load, that are considered significant in comparison with that of a roof with linear profile.

(3)

Shape coefficients for roof shapes in 5.3.2, 5.3.3 and 5.3.4 are given in figure 5.1.

Monopitch roofs (1) figure

5.1

The snow load shape coefficient µ 1 that should be used for monopitch roofs is given in table 5.2 and shown in figure 5.1 and figure 5.2.

Snow load shape coefficients

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prospetto

5.1

Valori raccomandati per il coefficiente Ce per differenti topografie Topografia Pianeggiante

a)

Ce 0,8

b)

1,0

Riparata

c)

1,2

a)

Topografia pianeggiante : aree in pianura senza ostacoli, esposte all’azione del vento su tutti i lati, prive di riparo o scarsamenbte riparate per effetto del terreno, di costruzioni più alte o di alberi. Topografia normale : aree nelle quali non vi è una rimozione significativa della neve esercitata dal vento a causa della sua interazione con il terreno, con altre costruzioni o con alberi. Topografia riparata : aree nelle quali la costruzione in esame risulti significativamente più bassa del terreno circostante o sia circondata da alberi di alto fusto e/o da costruzioni più alte.

Normale

b) c)

(8)

Si raccomanda che il coefficiente termico C t sia utilizzato per valutare la diminuzione del carico della neve sulle coperture dotate di un’elevata trasmittanza termica (>1 W/m2K), in particolare per alcuni manti di copertura in vetro, causata dallo scioglimento provocato dalla perdita di calore. Per tutti gli altri casi:

C t = 1,0 Nota 1

L’appendice nazionale può consentire l’utilizzo di un valore ridotto del coefficiente C t sulla base delle proprietà di isolamento termico dei materiali e della forma della costruzione.

Nota 2

Ulteriori indicazioni possono trovarsi nella ISO 4355.

5.3

Coefficienti di forma della copertura

5.3.1

Generalità

5.3.2

(1)

Il punto 5.3 fornisce i coefficienti di forma delle coperture per distribuzioni di carico uniformi e non per tutte le tipologie di copertura individuate nella presente norma, fatta eccezione per il caso degli accumuli eccezionali definiti nell’appendice B, laddove ne sia consentito l’uso.

(2)

Si raccomanda di prestare particolare attenzione ai coefficienti di forma per il carico della neve da utilizzare nei casi in cui la geometria esterna della copertura possa causare incrementi del carico della neve, che siano ritenuti significativi in raffronto a quelli relativi ad una copertura con profilo lineare.

(3)

I coefficienti di forma per le forme di copertura di cui ai punti 5.3.2, 5.3.3 e 5.3.4 sono indicati nella figura 5.1.

Coperture ad una falda (1) figura

5.1

Il coefficiente di forma per il carico della neve µ 1 che si raccomanda sia utilizzato per coperture ad una falda è indicato nel prospetto 5.2 e illustrato nelle figure 5.1 e 5.2.

Coefficienti di forma per il carico della neve

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(2)

table

5.2

Snow load shape coefficients

Angle of pitch of roof α

0° ≤ α ≤ 30°

30° ≤ α ≤ 60°

α ≥ 60°

µ1

0,8

0,8(60 - α)/30

0,0

µ2

0,8 + 0,8 α / 30

1,6

--

(3) figure

5.3.3

The values given in table 5.2 apply when the snow is not prevented from sliding off the roof. Where snow fences or other obstructions exist or where the lower edge of the roof is terminated with a parapet, then the snow load shape coefficient should not be reduced below 0,8.

5.2

The load arrangement of figure 5.2 should be used for both the undrifted and drifted load arrangements.

Snow load shape coefficient - monopitch roof

Pitched roofs (1)

The snow load shape coefficients that should be used for pitched roofs are given in figure 5.3, where µ 1 is given in table 5.2 and shown in figure 5.1.

(2)

The values given in table 5.2 apply when snow is not prevented from sliding off the roof. Where snow fences or other obstructions exist or where the lower edge of the roof is terminated with a parapet, then the snow load shape coefficient should not be reduced below 0,8.

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(2)

prospetto

5.2

Coefficienti di forma per il carico della neve

Angolo di inclinazione della falda α

0° ≤ α ≤ 30°

30° ≤ α ≤ 60°

α ≥ 60°

µ1

0,8

0,8(60 - α)/30

0,0

µ2

0,8 + 0,8 α / 30

1,6

--

(3) figura

5.3.3

I valori riportati nel prospetto 5.2 si applicano qualora sulle falde non vi siano ostacoli che impediscono lo scivolamento della neve. Se sulla falda esistono barriere per la neve o altre ostruzioni o se l’estremità più bassa della falda termina con un parapetto, allora si raccomanda che il coefficiente di forma per il carico della neve non sia ridotto al di sotto di 0,8.

5.2

Si raccomanda che la distribuzione di carico illustrata nella figura 5.2 sia utilizzata sia per la distribuzione di carico uniforme sia per quella con accumuli.

Coefficiente di forma per il carico della neve - coperture ad una falda

Coperture a due falde (1)

I coefficienti di forma per il carico della neve che si raccomanda siano utilizzati per le coperture a due falde sono illustrati nella figura 5.3, dove µ 1 è fornito nel prospetto 5.2 e illustrato nella figura 5.1.

(2)

I valori forniti nel prospetto 5.2 si applicano qualora sulle falde non vi siano ostacoli che impediscono lo scivolamento della neve. Se sulle falde esistono barriere per la neve o altre ostruzioni o se l’estremità più bassa di una o entrambe le falde termina con un parapetto, allora si raccomanda che il coefficiente di forma per il carico della neve non sia ridotto al di sotto di 0,8.

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figure

5.3

Snow load shape coefficients - pitched roofs Key (i), (ii), (iii)

Note

5.3.4.

Case

(3)

The undrifted load arrangement which should be used is shown in figure 5.3, case (i).

(4)

The drifted load arrangements which should be used are shown in figure 5.3, cases (ii) and (iii), unless specified for local conditions.

Based on local conditions, an alternative drifting load arrangement may be given in the National Annex.

Multi-span roofs

Note

(1)

For multi-span roofs the snow load shape coefficients are given in table 5.2 and shown in figure 5.

(2)

The undrifted load arrangement which should be used is shown in figure 5.4, case (i).

(3)

The drifted load arrangement which should be used is shown in figure 5.4, case (ii), unless specified for local conditions.

Where permitted by the National Annex, Annex B may be used to determine the load case due to drifting.

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figura

5.3

Coefficiente di forma per il carico della neve - coperture a due falde Legenda (i), (ii), (iii)

Caso

(3) La distribuzione di carico uniforme che si raccomanda sia utilizzata è illustrata nella figura 5.3, caso (i). (4) Le distribuzioni di carico con accumuli che si raccomanda siano utilizzate sono illustrate nella figura 5.3, casi (ii) e (iii), se non specificato per condizioni locali. Nota

5.3.4

Sulla base di condizioni locali, l’appendice nazionale può indicare distribuzioni di carico per accumulo alternative.

Coperture a più falde

Nota

(1)

I coefficienti di forma per il carico della neve per le coperture a più falde sono forniti nel prospetto 5.2 ed illustrati nella figura 5.

(2)

La distribuzione di carico uniforme che si raccomanda sia utilizzata è illustrata nella figura 5.4, caso (i).

(3)

La distribuzione di carico con accumuli che si raccomanda sia utilizzata è illustrata nella figura 5.4, caso (ii), se non specificato per condizioni locali.

Laddove sia consentito dall’appendice nazionale, l’appendice B può essere utilizzata per determinare la situazione di carico conseguente all’accumulo.

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figure

5.4

Snow load shape coefficients for multi-span roofs Key (i), (ii)

(4)

Note

5.3.5

Case

Special consideration should be given to the snow load shape coefficients for the design of multi-span roofs, where one or both sides of the valley have a slope greater than 60o.

Guidance may be given in the National Annex.

Cylindrical roofs (1)

The snow load shape coefficients that should be used for cylindrical roofs, in absence of snow fences, are given in the following expressions (see also figure 5.6). For β > 60°,

µ3=0

(5.4)

For β ≤ 60°,

µ 3 = 0,2 + 10 h / b

(5.5)

An upper value of µ 3 should be specified.

figure

Note 1

The upper value of µ 3 may be specified in the National Annex. The recommended upper value for µ 3 is 2,0 (see figure 5.5).

5.5

Recommended snow load shape coefficient for cylindrical roofs of differing rise to span ratios (for β ≤ 60°)

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figura

5.4

Coefficiente di forma per il carico della neve per coperture a più falde Legenda (i), (ii)

(4)

Nota

5.3.5

Caso

Si raccomanda di prestare particolare attenzione ai coefficienti di forma per il carico della neve da utilizzare per il progetto di coperture a più falde, qualora una o entrambe le falde convergenti in un compluvio, abbiano una inclinazione maggiore di 60°.

L’appendice nazionale può contenere indicazioni al riguardo.

Coperture cilindriche (1)

I coefficienti di forma che si raccomanda siano utilizzati per le coperture cilindriche, in assenza di barriere per la neve, sono dati dalle espressioni seguenti (vedere anche la figura 5.6). per β > 60°,

µ3=0

(5.4)

per β ≤ 60°,

µ 3 = 0,2 + 10 h / b

(5.5)

Si raccomanda di specificare un limite superiore per µ 3.

figura

Nota 1

Il limite superiore per µ 3 può essere specificato nell’appendice nazionale. Il valore superiore raccomandato per µ 3 è 2,0 (vedere la figura 5.5).

5.5

Valore raccomandato per il coefficiente di forma per coperture cilindriche al variare del rapporto monta/luce (per β ≤ 60°)

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Note 2

Note figure

5.6

Rules for considering the effect of snow fences for snow loads on cylindrical roofs may be given in the National Annex. (2)

The undrifted load arrangement which should be used is shown in figure 5.6, case (i).

(3)

The drifted load arrangement which should be used is shown in figure 5.6, case (ii), unless specified for local conditions.

Based on local conditions an alternative drifting load arrangement may be given in the National Annex. Snow load shape coefficients for cylindrical roof Key (i), (ii)

5.3.6

Case

Roof abutting and close to taller construction works (1)

The snow load shape coefficients that should be used for roofs abutting to taller construction works are given in the following expressions and shown in figure 5.7. µ 1 = 0,8 (assuming the lower roof is flat)

(5.6)

µ2=µs+µw

(5.7)

where: µ s is the snow load shape coefficient due to sliding of snow from the upper roof: for α ≤ 15°, µ s = 0, for α > 15°, µ s is determined from an additional load amounting to 50% of the maximum total snow load, on the adjacent slope of the upper roof calculated according to 5.3.3; µ w is the snow load shape coefficient due to wind. µ w = (b 1 + b 2)/ 2h ≤ γ h / s k,

(5.8)

where:

γ

is the weight density of snow, which for this calculation may be taken as 2 kN/m3.

An upper and a lower value of µ w should be specified. Note 1

The range for µ w may be fixed in the National Annex. The recommended range is 0,8 ≤ µ w ≤ 4.

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Nota 2

Nota

figura

5.6

L’appendice nazionale può contenere regole per mettere in conto l’effetto delle barriere sul carico neve sulle coperture cilindriche. (2)

La distribuzione di carico uniforme che si raccomanda sia utilizzata è illustrata nella figura 5.6, caso (i).

(3)

La distribuzione di carico con accumuli che si raccomanda sia utilizzata è illustrata nella figura 5.6, caso (ii), se non specificato per condizioni locali.

Sulla base di condizioni locali, l’appendice nazionale può indicare distribuzioni di carico per accumulo alternative. Coefficiente di forma per il carico della neve per coperture cilindriche Legenda (i), (ii)

5.3.6

Caso

Coperture confinanti e vicine a costruzioni più alte (1)

I coefficienti di forma per il carico della neve che si raccomanda siano utilizzati per le coperture confinanti con costruzioni più alte, sono dati dalle espressioni seguenti e illustrati nella figura 5.7. µ 1 = 0,8 (assumendo che la copertura inferiore sia piana)

(5.6)

µ2=µs+µw

(5.7)

dove: µ s è il coefficiente di forma per il carico della neve dovuto allo scivolamento della neve dalla copertura superiore. per α ≤ 15°, µ s = 0, per α > 15°, µ s è dato da un carico addizionale, pari al 50% del carico della neve totale massimo insistente sulla falda della copertura superiore adiacente a quella in esame calcolato in accordo al punto 5.3.3; µ w è il coefficiente di forma per il carico neve dovuto agli effetti del vento. µ w = (b1 + b2) / 2h ≤ γ h / s k,

(5.8)

dove:

γ

è il peso per unità di volume della neve [kN/m3], che ai fini del presente calcolo può essere assunto pari a 2 kN/m3.

Si raccomanda di specificare i limiti inferiore e superiore per µ w. Nota 1

L’intervallo dei valori di µ w può essere specificato nell’appendice nazionale. I limiti raccomandati sono 0,8 ≤ µ w ≤ 4. UNI EN 1991-1-3:2004

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The drift length is determined as follows: ls = 2h Note 2

A restriction for ls may be given in the National Annex. The recommended restriction is 5 ≤ ls ≤ 15 m.

Note 3

If b 2 < ls the coefficient at the end of the lower roof is determined by interpolation between µ 1 and µ 2 truncated at the end of the lower roof (see figure 5.7).

Note figure

(5.9)

5.7

(2)

The undrifted load arrangement which should be used is shown in figure 5.7, case (i).

(3)

The drifted load arrangement which should be used is shown in figure 5.7, case (ii), unless specified for local conditions.

Where permitted by the National Annex, Annex B may be used to determine the load case due to drifting. Snow load shape coefficients for roofs abutting to taller construction works Key (i), (ii)

Case

This case applies where b 2 < ls

6

SECTION 6

6.1

General (1)

(2)

6.2

LOCAL EFFECTS

This section gives forces to be applied for the local verifications of: -

drifting at projections and obstructions;

-

the edge of the roof;

-

snow fences.

The design situations to be considered are persistent/transient.

Drifting at projections and obstructions (1)

In windy conditions drifting of snow can occur on any roof which has obstructions as these cause areas of aerodynamic shade in which snow accumulates.

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La lunghezza dell’accumulo si calcola come segue: ls = 2h Nota 2

L’appendice nazionale può indicare limitazioni per il valore di ls. I limiti raccomandati sono 5 ≤ ls ≤ 15 m.

Nota 3

Se b 2 < ls il coefficiente alla fine della copertura inferiore è calcolato per interpolazione lineare tra µ 1 e µ 2 interrotta alla fine della copertura inferiore (vedere la figura 5.7).

Nota

figura

(5.9)

5.7

(2)

La distribuzione di carico uniforme che si raccomanda sia utilizzata è illustrata nella figura 5.7, caso (i).

(3)

La distribuzione di carico con accumuli che si raccomanda sia utilizzata è illustrata nella figura 5.7, caso (ii), se non specificato per condizioni locali.

Laddove sia consentito dall’appendice nazionale, l’appendice B può essere utilizzata per determinare la situazione di carico conseguente all’accumulo. Coefficiente di forma per il carico della neve per coperture confinanti con costruzioni più alte Legenda (i), (ii)

Caso

Si applica per b 2 < ls

6

SEZIONE 6

6.1

Generalità (1)

(2)

6.2

EFFETTI LOCALI

Nella presente sezione sono specificate le forze da utilizzarsi per le verifiche locali relative a: -

accumuli in corrispondenza di sporgenze e ostruzioni;

-

il bordo della copertura;

-

barriere paraneve.

Le situazioni di progetto da utilizzare sono quelle persistenti/transitorie.

Accumuli in corrispondenza di sporgenze e ostruzioni (1)

In presenza di vento l’accumulo della neve può avvenire su qualsiasi tetto che abbia ostruzioni poiché queste generano zone di riparo aerodinamico, nelle quali la neve si accumula.

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(2)

The snow load shape coefficients and drift lengths for quasi-horizontal roofs should be taken as follows (see figure 6.1), unless specified for local conditions: µ 1 = 0,8

µ2=γh/sk

with the restriction:

(6.1) 0,8 ≤ µ 2 ≤ 2,0

(6.2)

where:

γ

is the weight density of snow, which for this calculation may betaken as 2 kN/m3.

ls = 2h with the restriction: Note figure

6.1

6.3

(6.3) 5 ≤ ls ≤ 15 m

Where permitted by the National Annex, Annex B may be used to determine the load case due to drifting. Snow load shape coefficients at projections and obstructions

Snow overhanging the edge of a roof (1) Note

Snow overhanging the edge of a roof should be considered.

The National Annex may specify the conditions of use for this clause. It is recommended that the clause is used for sites above 800 meters above sea level. (2)

The design of those parts of a roof cantilevered out beyond the walls should take account of snow overhanging the edge of the roof, in addition to the load on that part of the roof. The loads due to the overhang may be assumed to act at the edge of the roof and may be calculated as follows:

se = k s 2 / γ

(6.4)

where:

se is snow load per metre length due to the overhang (see figure 6.2); s

is the most onerous undrifted load case appropriate for the roof under consideration (see 5.2);

γ

is the weight density of snow which for this calculation may be taken as 3 kN/m3;

k

is a coefficient to take account of the irregular shape of the snow.

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(2)

Si raccomanda che i coefficienti di forma per il carico della neve e l’estensione dell’accumulo per coperture pseudo-orizzontali siano assunti come indicato qui di seguito (vedere la figura 6.1), se non specificato per condizioni locali. µ 1 = 0,8

µ2 = γh / sk

con la limitazione:

(6.1) 0,8 ≤ µ 2 ≤ 2,0

(6.2)

dove:

γ

è il peso per unità di volume della neve, che per il presente calcolo può essere assunto pari a 2 kN/m3.

ls = 2h con la limitazione: Nota

figura

6.1

6.3

(6.3) 5 ≤ ls ≤ 15 m

Laddove sia consentito dall’appendice nazionale, l’appendice B può essere utilizzata per determinare la situazione di carico conseguente all’accumulo. Coefficienti di forma per il carico della neve in corrispondenza di sporgenze e ostruzioni

Neve aggettante il bordo di una copertura (1) Nota

Si raccomanda che il caso di neve aggettante rispetto al bordo della copertura sia considerato.

L’appendice nazionale può definire le condizioni di utilizzo del presente punto. Si raccomanda che il presente punto sia utilizzato per località poste a quota maggiore di 800 m sul livello del mare. (2)

Si raccomanda che nel progetto delle parti di copertura a sbalzo sulle murature di facciata si consideri la neve sospesa oltre il bordo della copertura, sommato al carico agente su quella parte di tetto. Si può ipotizzare che i carichi dovuti alla neve sospesa in aggetto agiscano in corrispondenza del bordo della copertura e si possano calcolare come di seguito specificato:

se = k s 2 / γ

(6.4)

dove:

se è il carico della neve per unità di lunghezza dovuto alla sospensione (vedere la figura 6.2); s

è il carico corrispondente alla distribuzione uniforme del manto più sfavorevole per la copertura in esame (vedere punto 5.2);

γ

è il peso per unità di volume della neve, che ai fini del presente calcolo può essere assunto pari a 3 kN/m3;

k

è un coefficiente per tenere in conto l’irregolarità della forma della neve.

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Note

figure

6.4

6.2

The values of k may be given in the National Annex. The recommended way for calculating k is as follows: k = 3/d, but k ≤ d γ. Where d is the depth of the snow layer on the roof in meters (see figure 6.2). Snow overhanging the edge of a roof

Snow loads on snowguards and other obstacles (1)

Under certain conditions snow may slide down a pitched or curved roof. The coefficient of friction between the snow and the roof should be assumed to be zero. For this calculation the force Fs exerted by a sliding mass of snow, in the direction of slide, per unit length of the building should be taken as:

Fs = s b sin α

(6.5)

where:

s

is the snow load on the roof relative to the most onerous undrifted load case appropriate for roof area from which snow could slide (see 5.2 and 5.3);

b

is the width on plan (horizontal) from the guard or obstacle to the next guard or to the ridge;

α

pitch of the roof, measured from the horizontal.

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Nota

figura

6.4

6.2

I valori di k possono essere indicati nell’appendice nazionale. La procedura raccomandata per il calcolo di k è la seguente: k = 3/d, con k ≤ d γ. Dove d è la profondità del manto nevoso sulla copertura in metri (vedere la figura 6.2). Neve aggettante il bordo di una copertura

Carichi della neve su barriere paraneve ed altri ostacoli (1)

In talune condizioni la neve può scivolare via da un tetto a falde o da un tetto curvo. Si raccomanda che il coefficiente di attrito tra la neve ed il tetto sia assunto pari a zero. Per il presente calcolo la forza Fs impressa da una massa di neve che scivola, nella direzione dello scivolamento, per unità di lunghezza dell’edificio può essere assunta uguale a:

Fs = s b sin α

(6.5)

dove:

s

è il carico della neve sulla copertura, relativo alla distribuzione uniforme più sfavorevole tra quelle proprie della zona dalla quale la neve potrebbe scivolare (vedere punto 5.2 e punto 5.3);

b

è la distanza in pianta (misurata in orizzontale) tra il paraneve o l’ostacolo ed il successivo paraneve o il colmo del tetto;

α

angolo di inclinazione del tetto, misurato a partire dall’orizzontale.

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Note 1 Exceptional conditions are defined according to the National Annex. Note 2 For cases B1 and B3 the National Annex may define design situations which apply for the particular local effects described in section 6.

[4] drifted µi CeC t Cesl s k

[3] drifted µ i s k (for roof shapes in Annex B)

[4] drifted µi s k (for roof shapes in Annex B)

[3] undrifted µi CeCt Cesl s k

[1] undrifted µi CeC t s k

[3] undrifted µi CeC t Cesl s k

[2] drifted µi CeC t s k

[2] drifted µi CeC t s k

[1] undrifted µi CeC t s k

Persistent/transient design situation

Accidental design situation (where snow is the accidental action)

[1] undrifted µi CeC t s k

[1] undrifted µi CeC t s k

Persistent/transient design situation

3.3(3)

Accidental design situation (where snow is the Accidental design situation (where snow is the accidental action) accidental action)

Persistent/transient design situation

Persistent/transient design situation

3.3(2)

Exceptional falls Exceptional drift

(1)

[2] drifted µi CeC t s k (except for roof shapes in Annex B)

3.3(1)

3.2(1)

No exceptional falls Exceptional drift

Case B3

ANNEX (normative)

[2] drifted µi CeC t s k (except for roof shapes in Annex B)

Exceptional falls No exceptional drift

No exceptional falls No exceptional drift

Case B2

Exceptional conditions

Design Situations and load arrangements to be used for different locations

Case B1

Normal

A.1

Case A

table

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A DESIGN SITUATIONS AND LOAD ARRANGEMENTS TO BE USED FOR DIFFERENT LOCATIONS Table A.1 summarises four cases A, B1, B2 and B3 [see 3.2, 3.3(1), 3.3(2) and 3.3(3) respectively] identifying the design situations and load arrangements to be used for each individual case.

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A.1

Situazione di progetto eccezionale (dove la neve Situazione di progetto eccezionale (dove la neve è è l’azione eccezionale) l’azione eccezionale) [3] con accumuli µi s k (per le forme di copertura [3] uniforme µi CeC t Cesls k in appendice B)

Situazione di progetto persistente/transitoria

[1] uniforme µi CeC t s k

[2] con accumuli µi CeC t s k

Situazione di progetto eccezionale (dove la neve è l’azione eccezionale)

[3] uniforme µi CeC t Cesls k

Situazione di progetto persistente/transitoria

[1] uniforme µi CeC t s k

[2] con accumuli µi CeC t s k

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Nota 1 Le condizioni eccezionali sono definite secondo l’appendice nazionale. Nota 2 Per i casi B1 e B3 l’appendice nazionale può definire le situazioni di progetto che si applicano per i particolari effetti locali trattati nella sezione 6.

[1] uniforme µi CeC t s k

Situazione di progetto persistente/transitoria

3.3(2)

[4] con accumuli µi s k (per le forme di copertura in appendice B)

[2] con accumuli µi CeC t s k (con esclusione delle forme di copertura in appendice B)

[1] uniforme µi CeC t s k

Situazione di progetto persistente/transitoria

3.3(3)

(1)

[4] con accumuli µi CeC t Cesls k

[2] con accumuli µi CeC t s k (con esclusione delle forme di copertura in appendice B)

3.3(1)

3.2(1)

Precipitazioni eccezionali Accumuli eccezionali

APPENDICE (normativa)

Nessuna precipitazione eccezionale Accumuli eccezionali

Precipitazioni eccezionali Nessun accumulo eccezionale

Caso B3

Nessuna precipitazione eccezionale Nessun accumulo eccezionale

Caso B2

Caso B1

Caso A

Condizioni eccezionali

Situazioni di progetto e distribuzioni di carico da utilizzarsi per differenti località

Condizioni Normali

prospetto

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A SITUAZIONI DI PROGETTO E DISTRIBUZIONI DI CARICO DA UTILIZZARSI PER DIFFERENTI LOCALITÀ Nel prospetto A.1 sono sintetizzate le quattro possibilità A, B1, B2 e B3 [vedere i punti 3.2, 3.3(1), 3.3(2) e 3.3(3) rispettivamente], che identificano le situazioni di progetto e le distribuzioni di carico da utilizzarsi per ciascun singolo caso.

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ANNEX (normative)

B SNOW LOAD SHAPE COEFFICIENTS FOR EXCEPTIONAL SNOW DRIFTS

B.1

Scope (1)

This annex gives snow shape coefficients to determine load arrangements due to exceptional snow drifts for the following types of roofs: a) multi-span roofs; b) roofs abutting and close to taller construction works; c) roofs where drifting occurs at projections, obstructions and parapets; d) for all other load arrangements Section 5 and Section 6 should be used as appropriate.

B.2

(2)

When considering load cases using snow load shape coefficients obtained from this Annex it should be assumed that they are exceptional snow drift loads and that there is no snow elsewhere on the roof.

(3)

In some circumstances more than one drift load case may be applicable for the same location on a roof in which case they should be treated as alternatives.

Multi-span roofs (1) figure

B.1

The snow load shape coefficient for an exceptional snow drift that should be used for valleys of multi-span roofs is given in figure B1 and B2(2).

Shape coefficient and drift lengths for exceptional snow drifts - valleys of multi-span roofs

(2)

The shape coefficient given in figure B1 is determined as the least value of: µ 1 = 2h / s k µ 1 = 2b3 / (ls1 + ls2) µ1=5

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APPENDICE (normativa)

B COEFFICIENTI DI FORMA PER IL CARICO DELLA NEVE PER GLI ACCUMULI DI NEVE ECCEZIONALI

B.1

Scopo e campo di applicazione (1)

Nella presente appendice sono indicati i coefficienti di forma per la definizione delle distribuzioni di carico dovute agli accumuli di neve eccezionali, per le seguenti tipologie di copertura: a) coperture a più falde; b) coperture confinanti e vicine a costruzioni più alte; c) coperture per le quali gli accumuli si generano in corrispondenza di sporgenze, ostruzioni e parapetti; d) per tutte le altre distribuzioni di carico si raccomanda di utilizzare le sezioni 5 e 6.

B.2

(2)

Ogni qualvolta si considerino distribuzioni di carico derivate dall’impiego dei coefficienti di forma per il carico della neve contenuti nella presente appendice, si raccomanda di assumere che le azioni della neve siano considerate quali azioni dovute ad accumuli eccezionali, e che la presenza di altra neve sulle rimanenti parti della copertura sia esclusa.

(3)

Può verificarsi la circostanza per la quale si possa applicare su di una stessa zona della copertura in esame, più di una distribuzione di carico dovuta all’accumulo della neve; in tali casi si raccomanda che le diverse possibilità siano considerate quali alternative.

Coperture a più falde (1)

figura

B.1

Il coefficiente di forma per il carico della neve dovuto ad un accumulo eccezionale, che si raccomanda sia utilizzato per le zone di compluvio di una copertura a più falde, è indicato nella figura B.1 e nel punto B.2(2).

Coefficiente di forma e lunghezza dell’accumulo per accumuli di neve eccezionali - compluvi di coperture a più falde

(2)

Il coefficiente di forma indicato nella figura B.1 è dato dal minore dei seguenti valori: µ 1 = 2h / s k µ 1 = 2b3 / (ls1 + ls2) µ1=5

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The drift lengths are determined as: ls1 = b1, ls2 = b2

Note

B.3

(3)

For roofs of more than two spans with approximately symmetrical and uniform geometry, b3 should be taken as the horizontal dimension of three slopes (i.e. span × 1.5) and this snow load distribution should be considered applicable to every valley, although not necessarily simultaneously.

(4)

Care should be taken when selecting b3 for roofs with non-uniform geometry, significant differences in ridge height and/or span may act as obstructions to the free movement of snow across the roof and influence the amount of snow theoretically available to form the drift.

(5)

Where simultaneous drifts in several valleys of a multi-span roof are being considered in the design of a structure as a whole, a maximum limit on the amount of drifted snow on the roof should be applied. The total snow load per metre width in all the simultaneous drifts should not exceed the product of the ground snow load and the length of the building perpendicular to the valley ridges.

If the structure is susceptible to asymmetric loading, the design should also consider the possibility of drifts of differing severity in the valleys.

Roofs abutting and close to taller structures

Note

(1)

The snow load shape coefficients for exceptional snow drifts that should be used for roofs abutting a taller construction work are given in figure B.2 and table B.1.

(2)

The snow load case given in figure B.2 is also applicable for roofs close to, but not abutting, taller buildings, with the exception that it is only necessary to consider the load actually on the lower roof, i.e. the load implied between the two buildings can be ignored.

The effect of structures close to, but not abutting the lower roof will depend on the roof areas available from which snow can be blown into the drift and the difference in levels. However, as an approximate rule, it is only necessary to consider nearby structures when they are less than 1,5 m away.

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La lunghezza dell’accumulo è data da: ls1 = b1, ls2 = b2

Nota

B.3

(3)

Per coperture con più di due campate, con geometria approssimativamente simmetrica e regolare, si raccomanda che b3 sia preso come la larghezza, misurata in orizzontale, di tre falde (cioè la larghezza di una campata × 1,5); si raccomanda che la distribuzione di carico che ne consegue sia considerata applicabile a ciascun compluvio, anche se non necessariamente in modo simultaneo.

(4)

Si raccomanda di prestare particolare attenzione nella scelta della quota b3 per coperture con geometria non regolare, differenze significative di quota delle linee di colmo e/o di ampiezza delle campate possono risultare quali impedimenti per libero movimento della neve sulla copertura ed influenzare la quantità di neve teoricamente disponibile per formare l’accumulo.

(5)

Qualora durante il progetto una struttura, ai fini delle verifiche globali, si stia considerando la presenza simultanea di accumuli della neve in prossimità di più compluvi di una copertura a più falde, si raccomanda di porre una limitazione all’ammontare complessivo della quantità di neve accumulatasi. Si raccomanda che il valore totale del carico della neve, per metro di profondità dell’edifico, dovuto a tutti gli accumuli simultanei, non sia maggiore al prodotto del carico della neve al suolo per la lunghezza dell’edificio, misurata in direzione ortogonale a quella delle linee di colmo delle falde.

Se per la struttura è prevedibile una distribuzione asimmetrica dei carichi, si raccomanda che nel progetto si consideri anche la possibilità di verificarsi di accumuli di diversa intensità nei vari compluvi.

Coperture confinanti e vicine a strutture più alte

Nota

(1)

I coefficienti di forma per il carico della neve dovuto ad un accumulo eccezionale, che si raccomanda siano utilizzati per coperture confinanti con una costruzione più alta, sono indicati nella figura B.2 e nel prospetto B.1.

(2)

La distribuzione di carico della neve indicata nella figura B.2 è applicabile anche al caso di coperture vicine (ma non confinanti) ad edifici più alti. In questo caso è necessario considerare esclusivamente il carico effettivamente presente sul tetto, ovvero il carico competente allo spazio compreso tra i due edifici può essere ignorato.

L’effetto di strutture vicine, ma non confinanti, alla copertura più bassa, è funzione delle aree di copertura dalle quali la neve possa giungere, portata dal vento, per contribuire alla formazione dell’accumulo e del dislivello delle coperture stesse. Tuttavia, quale regola di prima approssimazione, è necessario considerare esclusivamente le strutture che si trovano nell’intorno di quella in esame ad una distanza minore di 1,5 m.

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figure

B.2

Shape coefficients and drift lengths for exceptional snow drifts - Roofs abutting and close to taller structures

(3) table

B.1

The drift length ls is the least value of 5h, b1 or 15 m.

Shape coefficients for exceptional snow drifts for roofs abutting and close to taller structures Angle of roof pitch α1

Shape coefficient 0° ≤ α ≤ 15°

15° ≤ α ≤ 30°

30° < α < 60°

60° ≤ α

µ1

µ3

µ 3{[30 - α]/15}

0

0

µ2

µ3

µ3

µ 3{[60 - α]/30}

0

Note 1 µ3 is the least value of 2h / s k , 2b / ls or 8. Where b is the larger of b1 or b 2 and ls is the least value of 5h, b1 or 15 m.

B.4

Roofs where drifting occurs at projections, obstructions and parapets (1)

The snow load shape coefficients for exceptional snow drifts that should be used for roofs where drifting occurs at projections and obstructions, other than parapets, are given in B4(2) and figure B3. Shape coefficients for drifting behind parapets are given in B4(4).

(2)

a) If the vertical elevation against which a drift could form is not greater than 1m2, the effect of drifting can be ignored; b) this clause applies to: -

drifting against obstructions not exceeding 1m in height;

-

drifting on canopies, projecting not more than 5m from the face of the building over doors and loading bays, irrespective of the height of the obstruction;

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figura

B.2

Coefficiente di forma e lunghezza dell’accumulo per accumuli di neve eccezionali - Coperture confinanti e vicine a strutture più alte

(3) prospetto

B.1

La lunghezza dell’accumulo ls è il valore minore tra 5h, b1 o 15 m.

Coefficienti di forma per accumuli di neve eccezionali per coperture confinanti e vicine a strutture più alte Angolo di inclinazione della falda α1

Coefficiente di forma 0° ≤ α ≤ 15°

15° ≤ α ≤ 30°

30° < α < 60°

60° ≤ α

µ1

µ3

µ 3{[30 - α]/15}

0

0

µ2

µ3

µ3

µ 3{[60 - α]/30}

0

Nota 1 µ3 è il valore minore tra 2h /s k , 2b / ls e 8. Dove b è il maggiore tra b1 e b2 e ls è il valore minore tra 5h, b1 o 15 m.

B.4

Coperture per le quali gli accumuli si generano in corrispondenza di sporgenze, ostruzioni e parapetti (1)

I coefficienti di forma per il carico della neve dovuto ad un accumulo eccezionale, che si raccomanda siano utilizzati per le coperture nelle quali gli accumuli si generano per effetto di sporgenze ed ostruzioni, non assimilabili a parapetti, sono indicati al punto B.4(2) e nella figura B.3. I coefficienti di forma per gli accumuli che si generano dietro ai parapetti sono indicati al punto B.4(4).

(2)

a) Nel caso in cui l’elemento sporgente verticale, contro il quale si possa formare un accumulo, abbia una superficie minore di 1 m2, l’effetto dell’accumulo può essere trascurato; b) il presente punto si applica a: -

accumuli in prossimità di ostruzioni con altezza minore di 1 m;

-

accumuli su tettoie di copertura di porte e corsie di carico (loading bays) sporgenti per meno di 5 m dalla facciata dell’edificio, indipendentemente dall’altezza dell’ostruzione;

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-

c)

slender obstructions over 1 m high but not more than 2 m wide, may be considered as local projections. For this specific case h may be taken as the lesser of the projection height or width perpendicular to the direction of the wind;

the shape coefficient given in figure B.3 is determined as the least value of: µ1 = 2h1 / s k or 5 µ2 = 2h2 / s k or 5 In addition, for door canopies projecting not more than 5 m from the building, µ1 should not exceed 2b / ls1, where b is the larger of b1 and b2;

d) figure

B.3

the drift length (ls1) is taken as the least value of 5h or b i, where i = 1 or 2 and h ≤ 1 m.

Shape coefficients for exceptional snow drifts for roofs where drifting occurs at projections and obstructions Key a) b) c)

(3)

Obstruction on flat roof Canopy over door or loading bay where b 1 ≤ 5 m Obstruction on pitched or curved roof

The snow load shape coefficients for exceptional snow drifts that should be used for roofs where drifting occurs at parapets are given in figure B.4.

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-

ostacoli snelli, di altezza maggiore di 1 m ma con larghezza non maggiore di 2 m, possono essere trattati come sporgenze locali. Per questo specifico caso h può essere assunta quale valore minore tra l’altezza e la larghezza della sporgenza, misurate nel piano ortogonale alla direzione del vento;

c) il coefficiente di forma indicato nella figura B.3 è dato dal valore minore tra: µ1 = 2h1/ s k o 5 µ2 = 2h2/ s k o 5 In aggiunta, per tettoie aggettanti dall’edificio per non più di 5 m, si raccomanda che µ1 non sia maggiore di 2b/ ls1, dove b è il maggiore tra b 1 e b 2; a) la lunghezza dell’accumulo (lsi) è presa quale valore minore tra 5 h e b i, dove i = 1 o 2 e h ≤ 1 m. figura

B.3

Coefficienti di forma per accumuli di neve eccezionali per coperture nelle quali gli accumuli si generano in corrispondenza di sporgenze ed ostruzioni Legenda a) Ostruzione su di una copertura piana b) Tettoia su di una porta o corsia di carico. Con b 1 ≤ 5 m c) Ostruzione su di una copertura a falde o curva

(3)

I coefficienti di forma per il carico della neve dovuto ad un accumulo eccezionale, che si raccomanda siano utilizzati per le coperture nelle quali gli accumuli si generano per effetto di parapetti sono indicati nella figura B4.

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figure

B.4

Shape coefficients for exceptional snow drifts - roofs where drifting occurs at parapets Key 1 2 a) b) c)

Ridge line Gutter line Snow behind parapet; flat roof Snow in valley behind parapet at gable end Snow behind parapet at eaves; pitched or curved roof

Note

b 2 should be used in the calculation of shape coefficient.

(4)

The shape coefficient given in figure B4 is determined as the least value of: µ1 = 2h/s k; µ1 = 2b/ ls where b is the larger of b1 or b 2; µ1 = 8. The drift length ls should be taken as the least value of 5h, b1 or 15 m.

(5)

For drifting in a valley behind a parapet at a gable end the snow load at the face of the parapet should be assumed to decrease linearly from its maximum value in the valley to zero at the adjacent ridges, providing the parapet does not project more than 300 mm above the ridge.

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figura

B.4

Coefficienti di forma per accumuli di neve eccezionali - coperture nelle quali gli accumuli si generano in corrispondenza di parapetti Legenda 1 Linea di colmo 2 Linea di gronda a) Neve dietro ad un parapetto; copertura piana b) Neve dietro ad un parapetto in prossimità della zona terminale d’angolo del tetto a falde inclinate c) Neve dietro ad un parapetto di estremità; copertura a falde o curva

Nota

(4)

Si raccomanda che b 2 sia impiegato nel calcolo del coefficiente di forma.

Il coefficiente di forma indicato nella figura B.4 è dato dal valore minore tra: µ1 = 2h/ s k; µ1 = 2b/ ls dove b è il maggiore tra b1 e b2; µ1 = 8. Si raccomanda che la lunghezza dell’accumulo ls sia presa quale valore minore tra 5h, b1 e 15 m.

(5)

Per gli accumuli in corrispondenza di un parapetto nella zona terminale d’angolo di una copertura con falde inclinate, si dovrebbe assumere che il carico neve in prossimità del parapetto diminuisca linearmente dal massimo valore nel compluvio fino a zero in prossimità delle linee vicine linee di colmo, sempre che la sporgenza del parapetto rispetto al colmo non sia maggiore di 300 mm.

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ANNEX (informative)

C EUROPEAN GROUND SNOW LOAD MAPS (1) This Annex presents the European snow maps which are the result of scientific work carried out under contract to DGIII/D-35) of the European Commission, by a specifically formed research Group. Note

The snow maps supplied by CEN members who were not directly part of the Research Group have been included in this Annex in clauses C(5) Czech Republic, C(6) Iceland and C(7) Poland. (2)

The objectives of this Annex, defined in 1.1(5), are: -

to help National Competent Authorities to redraft their national maps;

-

to establish harmonised procedures to produce the maps.

This will eliminate or reduce the inconsistencies of snow load values in CEN member states and at borderlines between countries. (3)

The European snow map developed by the Research Group are divided into 9 different homogeneous climatic regions, as shown in figures C.1 to C.10.

(4)

In each climatic region a given load-altitude correlation formula applies and this is given in table C.1. Different zones are defined for each climatic region. Each zone is given a Zone number Z, which is used in the load altitude correction formula. Among the research Group members only for Norway the map gives directly snow load on the ground at different locations. The characteristic values of ground snow loads given are referred to mean recurrence interval (MRI) equal to 50 years.

5)

(5)

Figure C.11 shows the map supplied by the Czech National Authority.

(6)

Figure C.12 shows the map supplied by the Icelandic National Authority.

(7)

Figure C.13 shows the map supplied by the Polish National Authority

Results are included in the following documents, both of them are available at the Commission of the European Communities DG III - D-3 Industry, Rue de la Loi, 200 B - 1049 Brussels, or at the Università degli Studi di Pisa Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Via Diotisalvi, 2, 56100 Pisa (IT). 1. Phase 1 Final Report to the European Commission, Scientific Support Activity in the Field of Structural Stability of Civil Engineering Works: Snow Loads, Department of Structural Engineering, University of Pisa, March 1998. 2. Phase 2 Final Report to the European Commission, Scientific Support Activity in the Field of Structural Stability of Civil Engineering Works: Snow Loads, Department of Structural Engineering, University of Pisa, September 1999.

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APPENDICE (informativa)

C MAPPE EUROPEE DEL CARICO DELLA NEVE AL SUOLO (1)

Nota

Nella presente appendice vengono illustrate le mappe europee del carico della neve al suolo, che sono il risultato di una ricerca scientifica finanziata dalla Commissione Europea, con un contratto stipulato tra la DGIII/D-35) ed un gruppo di ricerca appositamente costituito.

Le mappe del carico della neve al suolo fornite da Paesi membri del CEN, che non sono stati direttamente coinvolti nel gruppo di ricerca, sono state incluse nella presente appendice sotto i punti C(5) Repubblica Ceca, C(6) Islanda e C(7) Polonia. (2)

Gli obiettivi della presente appendice, già definiti al punto 1.1.(5), sono: -

aiutare le competenti Autorità nazionali nella ridefinizione delle mappe nazionali;

-

stabilire procedure armonizzate per la redazione delle mappe.

Ciò elimina o riduce le incongruenze riguardanti i valori di carico della neve sia nei vari Paesi membri del CEN sia al confine tra questi. (3)

Le mappe europee del carico della neve prodotte dal gruppo di ricerca sono suddivise per 9 diverse regioni climatiche omogenee, come illustrato nelle figure dalla C.1 alla C.10.

(4)

In ciascuna regione climatica si applica una assegnata funzione di correlazione tra il carico della neve e l’altezza della località in studio; tali funzioni sono riportate nel prospetto C.1. Per ogni regione climatica sono poi individuate diverse zone. A ciascuna zona è assegnato un numero di zona Z, utilizzato nella formula di correlazione carico altitudine. Tra tutti i Paesi membri del gruppo di ricerca, solamente per la Norvegia la mappa indica direttamente il carico delle neve al suolo per ciascuna località. I valori caratteristici indicati per il carico della neve al suolo sono riferiti ad un periodo di ritorno (MRI) uguale a 50 anni.

5)

(5)

La figura C.11 illustra la mappa fornita dall’Autorità nazionale ceca.

(6)

La figura C.12 illustra la mappa fornita dall’Autorità nazionale islandese.

(7)

La figura C.13 illustra la mappa fornita dall’Autorità nazionale polacca.

I risultati sono contenuti nei seguenti documenti, entrambi i quali sono disponibili presso la Commissione della Comunità Europea DG III - D-3 Industry, Rue de la Loi, 200 B - 1049 Brussels, o presso l’Università degli Studi di Pisa Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Via Diotisalvi, 2, 56100 Pisa (IT). 1. Phase 1 Final Report to the European Commission, Scientific Support Activity in the Field of Structural Stability of Civil Engineering Works: Snow Loads, Department of Structural Engineering, University of Pisa, March 1998. 2. Phase 2 Final Report to the European Commission, Scientific Support Activity in the Field of Structural Stability of Civil Engineering Works: Snow Loads, Department of Structural Engineering, University of Pisa, September 1999.

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figure

C.1

European Climatic regions Key Alpine Region Central East Central West Greece Iberian Peninsula Mediterranean Region Norway Sweden, Finland UK, Republic of Ireland

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figura

C.1

Regioni climatiche europee Legenda Regione Alpina Centrale orientale Centrale occidentale Grecia Penisola iberica Regione mediterranea Norvegia Svezia, Finlandia Regno Unito, Repubblica di Irlanda

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table

C.1

Altitude - Snow Load Relationships Climatic Region

Expression

Alpine Region

A 2 s k = ( 0,642 Z + 0,009 ) 1 +  ---------- 728

Central East

A 2 s k = ( 0,264 Z + 0,002 ) 1 +  ---------- 256

Greece

A s k = ( 0,420 Z + 0,030 ) 1 +  ---------- 917

Iberian Peninsula

A 2 s k = ( 0,190 Z + 0,095 ) 1 +  ---------- 524

Mediterranean Region

A 2 s k = ( 0,498 Z + 0,209 ) 1 +  ---------- 452

Central West

A s k = 0,164 Z + 0,082 + ---------966

Sweden, Finland

A s k = 0,790 Z + 0,375 + ---------336

UK, Republic of Ireland sk A Z

2

A s k = 0,140 Z – 0,1 + ---------501

is the characteristic snow load on the ground [kN/m2]. is the site altitude above Sea Level [m]. is the zone number given on the map.

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prospetto

C.1

Funzioni carico - altitudine Regione climatica

Espressione

Regione alpina

A 2 s k = ( 0,642 Z + 0,009 ) 1 +  ---------- 728

Centrale orientale

A 2 s k = ( 0,264 Z + 0,002 ) 1 +  ---------- 256

Grecia

A s k = ( 0,420 Z + 0,030 ) 1 +  ---------- 917

Penisola iberica

A 2 s k = ( 0,190 Z + 0,095 ) 1 +  ---------- 524

Regione mediterranea

A 2 s k = ( 0,498 Z + 0,209 ) 1 +  ---------- 452

Centrale occidentale

A s k = 0,164 Z + 0,082 + ---------966

Svezia, Finlandia

A s k = 0,790 Z + 0,375 + ---------336

Regno Unito, Repubblica di Irlanda sk A Z

2

A s k = 0,140 Z – 0,1 + ---------501

è il valore caratteristico del carico della neve al suolo [kN/m2]. è l’altitudine della località sul livello del mare [m]. è il numero di zona assegnato dalla mappa.

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figure

C.2

Alpine region: snow load at sea level Key Zone N° 1 2 3 4,5

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kN/m2 (A = 0) 0,7 1,3 1,9 2,9

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figura

C.2

Regione alpina: carico della neve al livello del mare Legenda Zona N° 1 2 3 4,5

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kN/m2 (A = 0) 0,7 1,3 1,9 2,9

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figure

C.3

Central east: snow load art sea level Key Zone N° 1 2 3 4,5

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kN/m2 (A = 0) 0,3 0,5 0,8 1,2

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Pagina 57

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figura

C.3

Regione centrale orientale: carico della neve al livello del mare Legenda Zona N° 1 2 3 4,5

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kN/m2 (A = 0) 0,3 0,5 0,8 1,2

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Pagina 58

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figure

C.4

Greece: snow load at sea level Key Zone N° 1 2 4

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kN/m2 (A = 0) 0,4 0,8 1,7

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Pagina 59

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figura

C.4

Grecia: carico della neve al livello del mare Legenda Zona N° 1 2 4

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kN/m2 (A = 0) 0,4 0,8 1,7

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Pagina 60

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figure

C.5

Iberian peninsula: snow load at sea level Key Zone N° 1 2 4

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kN/m2 (A = 0) 0,1 0,3 0,7

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Pagina 61

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figura

C.5

Penisola iberica: carico della neve al livello del mare Legenda Zona N° 1 2 4

UNI EN 1991-1-3:2004

kN/m2 (A = 0) 0,1 0,3 0,7

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Pagina 62

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figure

C.6

Mediterranean region: snow load at sea level Key Zone N° 1 2 3 4,5

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kN/m2 (A = 0) 0,3 0,8 1,3 2,0

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figura

C.6

Regione mediterranea: carico della neve al livello del mare Legenda Zona N° 1 2 3 4,5

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kN/m2 (A = 0) 0,3 0,8 1,3 2,0

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figure

C.7

Central west: snow load at sea level Key Zone N° 1 2 3 4,5

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kN/m2 (A = 0) 0,1 0,2 0,3 0,7

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figura

C.7

Regione centrale occidentale: carico della neve al livello del mare Legenda Zona N° 1 2 3 4,5

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kN/m2 (A = 0) 0,1 0,2 0,3 0,7

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figure

C.8

Sweden, Finland: snow load at sea level Key Zone N° 1 2 3 4,5

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kN/m2 (A = 0) 1,2 2,0 2,7 3,9

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figura

C.8

Svezia, Finlandia: carico della neve al livello del mare Legenda Zona N° 1 2 3 4,5

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kN/m2 (A = 0) 1,2 2,0 2,7 3,9

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figure

C.9

UK, Republic of Ireland: snow load at sea level Key Zone N°

kN/m2 (A = 0)

1

0,04

2

0,2

3

0,3

4,5

0,5

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figura

C.9

Regno Unito, Repubblica di Irlanda: carico della neve al livello del mare Legenda Zona N°

kN/m2 (A = 0)

1

0,04

2

0,2

3

0,3

4,5

0,5

UNI EN 1991-1-3:2004

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figure

C.10

Norway: snow load on the ground Key Snow load kN/m2 1,75 3,25 4,75 6,25 9,5

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figura

C.10

Norvegia: carico della neve al suolo Legenda Carico kN/m2 1,75 3,25 4,75 6,25 9,5

UNI EN 1991-1-3:2004

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figure

C.11

Czech Republic: snow load on the ground Region

*)

figure

C.12

Characteristic value s k [kNm2] I 0,75 II 1,05 III 1,5 IV 2,25 V >2,25*) s k is to be specified by the competent authority (Hydrometeorologick˘ ústav)

Snow map of Iceland Svæõi 1 2 3 4 H

UNI EN 1991-1-3:2004

s k kN/m2 2,1 2,2 - 3,8 3,9 - 6,1 >6,1 Snjóálag metist sérstaklega

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figura

C.11

Repubblica Ceca: carico della neve al suolo Regione

*)

figura

C.12

Valori caratteristici sk [kNm2] I 0,75 II 1,05 III 1,5 IV 2,25 V >2,25*) s k deve essere specificato dalla Autorità competente (Hydrometeorologick˘ ústav)

Mappa della neve dell’Islanda Svæõi 1 2 3 4 H

UNI EN 1991-1-3:2004

s k kN/m2 2,1 2,2 - 3,8 3,9 - 6,1 >6,1 Snjóálag metist sérstaklega

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figure

C.13

Snow map of Poland sk, kN/m2

Zone 1 2 3

0,9

Note

s k ≥ 1,2

0,006A - 0,6;

4 5

s k ≥ 0,70

0,007A - 1,4;

1,6

s k ≥ 2,0

0,93exp(0,00134A);

A = Site altitude above sea level (m).

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figura

C.13

Mappa della neve della Polonia sk, kN/m2

Zona 1 2 3

0,9

Nota

s k ≥ 1,2

0,006A - 0,6;

4 5

s k ≥ 0,70

0,007A - 1,4;

1,6

s k ≥ 2,0

0,93exp(0,00134A);

A = Altitudine sul livello del mare della località (m).

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ANNEX (informative)

D ADJUSTMENT OF THE GROUND SNOW LOAD ACCORDING TO RETURN PERIOD (1)

Ground level snow loads for any mean recurrence interval different to that for the characteristic snow load, s k, (which by definition is based on annual probability of exceedence of 0,02) may be adjusted to correspond to characteristic values by application of D(2) to D(4). However, expression (D.1) should not be applied for annual probabilities of exceedence greater than 0,2 (i.e. return period less than approximately 5 years).

(2)

If the available data show that the annual maximum snow load can be assumed to follow a Gumbel probability distribution, then the relationship between the characteristic value of the snow load on the ground and the snow load on the ground for a mean recurrence interval of n years is given by the formula:  1 – V ------6- [ ln ( – ln ( 1 – P ) ) + 0,57722 ]  n   π s n = s k  ------------------------------------------------------------------------------------------------  1 2,5923 ( + V )    

(D.1)

where:

sk

is the characteristic snow load on the ground (with a return period of 50 years, in accordance with EN 1990:2002).

sn

is the ground snow load with a return period of n years;

Pn

is the annual probability of exceedence [equivalent to approximately 1/ n, where n is the corresponding recurrence interval (years)];

V

is the coefficient of variation of annual maximum snow load.

Note 1

Where appropriate another distribution function for the adjustment of return period of ground snow load may be defined by the relevant national Authority.

Note 2

Information on the coefficient of variation may be given by the relevant national Authority. (3)

figure

D.1

Expression (D.1) is shown graphically in figure D.1.

Adjustment of the ground snow load according to return period Key X Y

Return period in years s n/ s k

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APPENDICE (informativa)

D ADATTAMENTO DEL CARICO DELLA NEVE AL SUOLO AL VARIARE DEL PERIODO DI RITORNO (1)

I valori del carico della neve al suolo possono essere adattati, mediante l’applicazione dei punti da D(2) a D(4), per corrispondere a valori caratteristici riferiti a periodi di ritorno diversi da quello relativo al valore caratteristico s k (che per definizione è basato su di una probabilità annuale di superamento pari a 0,02). In ogni caso, si raccomanda di non applicare l’espressione (D.1) per probabilità di superamento maggiore di 0,2 (cioè per periodi di ritorno minori di circa 5 anni).

(2)

Se i dati disponibili sono tali per cui si renda evidente che la distribuzione dei massimi annuali del carico della neve possa seguire la distribuzione di probabilità di Gumbel, allora la relazione tra il valore caratteristico della carico della neve al suolo e lo stesso carico riferito ad un periodo di ritorno di n anni, è data dalla espressione:  1 – V ------6- [ ln ( – ln ( 1 – P ) ) + 0,57722 ]  n   π s n = s k  ------------------------------------------------------------------------------------------------  1 2,5923 ( + V )    

(D.1)

dove:

s k è il valore caratteristico del carico della neve al suolo (con un periodo di ritorno di 50 anni, in accordo con la EN 1990:2002); s n è il carico della neve al suolo riferito ad un periodo di ritorno di n anni; Pn è la probabilità annuale di superamento [approssimativamente equivalente a 1/n, dove n è il corrispondente intervallo di ritorno (in anni)]; V Nota 1

A seconda dei casi l’Autorità nazionale competente può specificare una diversa funzione di distribuzione per l’adattamento del carico della neve al suolo in funzione del periodo di ritorno.

Nota 2

Informazioni circa il coefficiente di variazione possono essere fornite dall’Autorità Nazionale competente. (3)

figura

è il coefficiente di variazione della serie dei massimi annuali del carico della neve.

D.1

L’espressione (D.1) è illustrata graficamente nella figura D.1.

Adattamento del carico della neve al suolo al variare del periodo di ritorno Legenda X Periodo di ritorno, in anni Y sn/sk

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(4)

Where permitted by the relevant national Authority expression (D.1) may also be adapted to calculate snow loads on the ground for other probabilities of exceedence. For example for: a) structures where a higher risk of exceedence is deemed acceptable; b) structures where greater than normal safety is required.

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(4)

Laddove sia consentito dall’Autorità Nazionale competente l’espressione (D.1) può essere adattata per calcolare i carichi della neve al suolo per altre probabilità di superamento. Per esempio per: a) strutture per le quail un più elevato rischio di superamento è giudicato accettabile; b) strutture per le quali sia richiesta una sicurezza maggiore che nei casi normali.

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ANNEX (informative)

table

E BULK WEIGHT DENSITY OF SNOW

E.1

(1)

The bulk weight density of snow varies. In general it increases with the duration of the snow cover and depends on the site location, climate and altitude.

(2)

Except where specified in Sections 1 to 6 indicative values for the mean bulk weight density of snow on the ground given in table E.1 may be used.

Mean bulk weight density of snow Type of snow

Bulk weight density [kN/m3]

Fresh

1,0

Settled (several hours or days after its fall)

2,0

Old (several weeks or months after its fall)

2,5 - 3,5

Wet

UNI EN 1991-1-3:2004

4,0

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APPENDICE (informativa)

prospetto

E PESO SPECIFICO DELLA NEVE

E.1

(1)

Il peso specifico della neve varia. In generale esso aumenta con la durata della permanenza del manto nevoso e dipende dall’ubicazione della località, dal suo clima e dall’altitudine.

(2)

Fatta eccezione per le indicazioni specifiche contenute nelle sezioni da 1 a 6, si possono impiegare i valori indicativi del peso specifico della neve contenuti nel prospetto E.1.

Valori medi del peso specifico della neve Tipo di neve

Peso specifico [kN/m3]

Fresca

1,0

Stabilizzata (diverse ore o giorni dopo la sua caduta)

2,0

Vecchia (diverse settimane o mesi dopo la sua caduta) Bagnata

UNI EN 1991-1-3:2004

2,5 - 3,5 4,0

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BIBLIOGRAPHY ISO 3898 ISO 4355

UNI EN 1991-1-3:2004

Bases for design of structures - Notations - General symbols Bases for design of structures - Determination of snow loads on roofs

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BIBLIOGRAFIA ISO 3898 ISO 4355

UNI EN 1991-1-3:2004

Bases for design of structures - Notations - General symbols Bases for design of structures - Determination of snow loads on roofs

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La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci, dell’Industria e dei Ministeri. Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.