Esperienza e giudizio. Ricerche sulla genealogia della logica 9788828404132

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Esperienza e giudizio. Ricerche sulla genealogia della logica
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éé> ni ine ntersuchun (1901-13) ,gen, II (1901-1 in Id., Id., Hua Hua XVIII, XVIII, 1,1, hrsg. 3),, in hrsg. von von E.E. Holenst Holenstei n, M.M. Ni Ni ein, sf s» Den Haagg Di 1975; tr.tr. it. 1975;tr. it.it. cura cura di di G.G. Piana, aa a cura Piana, Ricerche Piana. /ogiche, Ricere logiche, River icÙà I, Il Saggiat Saggiator soScaig e, Milano Milano pdi p r g 1968, 9 6 8 , 2005, ore, 1968, 2005, p.p. p. Tusseserl, Forwal % na vszendent Husserl, n 4* ÈE. ; "i und transze 7Vi ra trans und alee Logik.;ik, Versuch ndental logischenn Vernunf Vi einer Kritik der logische (1929), t ? (1929), ini Hua XVII, se Janssen, 3 ì hrsg. ina vona P. Janssen Nijhoff, Den , M. Nijhoff Haag , 1974; 1974; tr. it. di G. AR Neri, Logica Logica formale D. Neri reo ee trascende cendenta re. 1960) inntale. pari Saggio di critica della@ ragione Se logica, Mime logica, ragione logica, Mimesis Mimesissis, ,, Milano Mil Laterza, 2009 (prima Roma-Bari i ed. Les Laterza , Roma-Bari i 1966), in part. pp. 65-85. «i4 ee fr. JJ. Klein, Dalla Dalla forma forma alal simbolo. La logistica greca greca e lala nascita nascita dell dell'algebra (1934-36), ‘algebra (1934-36 ), tr.tr. 1t.it. didi I.I. Chiaravalli con faziione »’ con una una postfaz ; postfazi ini ETS, one di di i P.P. Zellini, 2 2018; O. Becker,. ETS, Pisa Zellini, Pisa 2018;

I enken mathemat tische Das mathema ische Denken Pisa 2018; O. Becker, Das , Vandenhoeck 8: Runre ht, Antike, der der Antik e, , Vande Ein Anhoectria c eck & Rupre1, Id.,EGGrund cht, ; Gòtt Grundlage ottiingen 53 n derder Math Matbematikik in 57 ee Id., 1957 geschichtli a g e n l schicht i 7 liccher Entwi

cklung (1964), Suhrkamp, Frankfurt a. M., 1975.

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d. È> . Husserl, sa Logica SA formale formale ee trasce trascendent cit., p.p. 169 ndentaale, 169 (tr. (tr. mod.) ke, cit., mod.).

Logio, Philosophical Logio», of Philosophical «Journal of Logic, inin «Journal Intuitionistic Logic, for Intuitionistic Semantics for Truth-Maker Semantics Fine, Truth-Maker K. Fine, Cfr. K. V Cfr. 43, 43, 2/3, 2/3, 2014, 2014, pp. pp. 549-577. 549-577.

veda 2. oo J. Woler ologisism and “paiski,» 4Psychpila and Metalo gie, inin «Synt Metalogie, «Synthese hese»», 137, 1/2, , 137, 1/2, 2003 2003, pp. pp. 179-1 179-193, per 93, per Una definizi ione ica° hus logica della a logi husserlia sserlia na come lianna «scienza ser < com generale i za gen e «sc della giustificazione». ien era dell

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intratteneninformato nenampiamente essendone Pur essendo o e e intratte fondamenti. dei fondamen crisi dei cosiddetta nte informat ne ampiame ti. Pur ta crisi cosiddet

negli lezioni e e negli nelle lezioni sarebbe nelle non vivi sarebbe protagonisti, suoi protagon dei suoi molti dei con molti scambi con intensi scambi isti, non dodo intensi della della quella per o dimostrazione della teoria la per adesione di traccia husserliani scritti husserlia quella per o ni traccia di adesione per la teoria della dimostrazione scritti suo suo Il Il dell’altra**. **. quanto dell’altra dell’una quanto favore dell’una tanto a a favore sarebbero ovvero veve nene sarebber costruzione, o tanto one, ovvero costruzi a Esperzenza che inin Esperzenz negare che difficile negare Tuttavia, è è difficile tutt’altro. stato tutt'altro sarebbe stato insomma, problema, . Tuttavia, , sarebbe a, insomma problem ivismo, costruttivismo, certo didi unun costrutt tratta certo Non sisi tratta costruzione. della costruzi uso della sano uso giudizio vivi siasia unun sano one. Non e e giudizio

più oo neo-kantiano quello neo-kant come quello iano più derridiano, poi derridia finkiano e e poi metafisico quello metafisi come quello no, néné come co finkiano come come intende come contemporanea logica contemp che lala logica costruttività quella costrutti Ma didi quella recente. Ma meno recente. oranea intende vità che meno espliciesplicimediante consentire, di prova, mediante nella implicite informazioni estrarre di possibilità la re, consenti di prova, la possibilità di estrarre informazioni implicite nella ine della della sull’origine domanda sull’orig così lala domanda prova*. EE così nella prova*. accade nella che accade ciò che spiegare ciò tazione, didi spiegare tazione, nto allename allenamento un logica della genealogia la e spiegazione di richiesta una diventa logica un logica della ia genealog la e logica diventa una richiesta di spiegazione indispensabile all’analisi. all’analisi. indispensabile

Lo 3.3. Lo Berkeley Berkeley

r. Quando Husserl didi Esperienz Esperienzaa ee giudizio giudizio èè uno uno strano strano caso caso didi z7/nu/e z7inute philosophe philosopher. Quando Husserl ne definisce ilil filosofo filosofo minuzio minuzioso pensa inin perfetto perfetto contrast contrastoo con con lala riflessio riflessione so lolo pensa definisce

do in cui un mattino era immerso, mentre era nella Cattedrale di Saint Paul Paul e,e, guardan guardando in cui un mattino era immerso, mentre era nella Cattedrale di Saint

all’armonia della sua sua architett architettura, paragonava perfezione Distrattoo ne della Chiesa. Distratt ava alla perfezio ura, lala paragon nia della all’armo etto, per un un moment momento dal volo volo didi una una mosca, mosca, gli venne fatto di pensare a come quell’ins quell’insetto, o dal per assorbitoo nelle nelle sue sue visioni visioni minute minute ee parziali, parziali, mai mai avrebbe avrebbe potuto concepir concepiree l'analogi l'analogiaa assorbit

che era al centro della sua meditazione. Ebbene, proprio in quanto che era al centro della sua meditazione. Ebbene, questo Husserl, che, seppur siafilosofo minuzioso, somiglierebbe piuttosto a uno sciame filosofo minuzioso, somiglierebbe piuttosto a uno sciame di mosche

no l’analogia che il loro innumerevoli dettagli, cerchi di spiegare l’analogia agli innumerevoli intenta agli ciascuna intenta no ciascuna

sodale, ilil vescovo cattedrale e Chiesa, oppure da dove facendo tra cattedrale andava facendo Cloyne, andava di Cloyne, vescovo di sodale, era nato nasce l’equivoco, a cui il termine “chiesa” aveva esposto lo stesso Berkeley, tra era nato nasce l’equivoco, a cui il termine “chiesa” edificio ed ecclesia. edificio ed ecclesia.

sopravvive Esperienza fortuna, sopravvive sua fortuna, per sua che, per Novecento che, del Novecento filosofia del della filosofia classico della giudizio èè unwr classico Esperienza ee giudizio nella traduttive alle sue traduzioni e interpretazioni. Questa nuova edizione è mossa — nelle sue scelte traduttive ee nella scelte sue nelle — mossa è alle sue traduzioni e interpretazioni. Questa nuova edizione

traLa trasua contemporaneo. La dibattito contemporaneo. testo alal dibattito questo testo restituire questo dall’intento didi restituire fondo —— dall’intento impostazione didi fondo sua impostazione

Math4 Cfr. almeno J. Ph. Miller, Nurbers in Presence and Absence. A Study of Husserl Philosophy ofof Math4 Cfr. almeno J. Ph. Miller, Numbers in Presence and Absence. A Study of Husserl Philosophy

Hartimo, ematics, M. Nijhoff, Den Haag 1982; D. Lohmar, Phanomenologie der Mathematik,, cit., cit., e e M.M. Hartimo, ematics, M. Nijhoff, Den Haag 1982; D. Lohmar, Phanomenologie der Mathematik Husserl and Mathematics, Cambridge University Press, Cambridge (MS) 2021. 2021. (MS) e Cambridg Press, Mathematics, Cambridge University

Husserl and Computer 5 J-Y,, Girard, A New Constructive Logic: Classical Logic, in «Mathematical Structure inin Computer 5 J-Y., Girard, A New Constructive Logic: Classical Logic, in «Mathematical Structure

Science», 255. 1991, p.p. 255. Science», 1,1, 3,3, 1991, 1996, Torino 1996, * G.G. Berkeley, Filosofi winuti (1713), in Id., Opere filosofiche, a cura di S. Parigi, UTET, UTET, Torino Berkeley, Fi/osofî minuti (1713), in Id., Opere filosofiche, a cura di S. Parigi, %

pp. 419-423. pp. 419-423.

Prefazione Prefazione duduzi “ Ione fi SIsì è è QIOVA: 0 7ta one a della sttte til ( confronto fi 0 < giova dell'utile tetta lle P Precedent den,e é ta, hi ana (e (a CU cura dth È * C 0, confr onton con con giquell a precedente A, 4 MONA, italiana (a cura di È COSA Cos tl € x L.4 $Samonà, forc ed, dote Bompiani Milano 2007, 2007, &che sn quella ancora sostituiva quella ancora anteced entente a a curavd iti»Go sta, Silva antecede editore cura “u di ri F. Costa, Silva editore, to 1960)., ncon cp Milano quella dis francese (a(a cura DUE Paris Pari 1 197 cura didi D.D. Souche, 970), 197, 0), con Souche PUF. PUF, Paris con quella quella inglese inglese (a(a dv ci cura Di Churc,chil ; l .e =K.GO Amer di J.rS.S. ; Chur Imeriks ks,, Routle dge e e>e Kegan iks. Routledg 1973) e con KeK gan Paul quella 73) 1 D anb, London la London 1973) e con quella spagno n spagnola (a(a cura dii ]. Reuter ere e rivista o, Unam, rivista dada B.B. Navarr Navarro, 1 1980). Ed Unam, México anche dada questo México I Salvat e o è sorta 980). Ed ani e questo confronto dit, è sorta Se l’idea Da l'idea didi corredare corre 3 dare lalatraduzione tradu n 2; - con con unun indece indice degli il lettore degli argomenti a orientarsi argomenti che nel tes che aiutasse aiutasse il lettore a orientarsi nel testa, La traduzione sisi basa aduzione » basa sulla del sutta sulla settima settima settima edizione edizione edizi Verlao. 1 Sir del 1999 1999 (Felix (Felix eli. Meiner Mei ‘ “i ripropone ripropone inalterato inalterato ilîl testo testo della della editio 1938 editio princeps primtep de/ seguenti ci. ,Acon l’unica eccezione del 1938 e e di Èdi igal iì n >ps de 4 quelle seguenti, c o n l’unica eccesi didi non io non riportare riportare lala postfazione didi L.L.> Eley, postfazione taz: E nella } Ley, iley, inclusa dizione inclusa| ancora 1985,3,Sesia ancora così come nelle / nella ella sesta sesta _ e edizione edizione di. ladel COSÌ edizioni inglese eee spagnola. spagnola. All enne esta del 1985, così come nelle edizioni inglese vee «pagnola. eatzione stsi riferisc Alla g settimaa edizione onono anche rife risco riportat i tra anche i i numeri numeri didi pagina pagi na ripor tati tra parentesi parentesi quadre quadre nel nel testo. testo, i ee

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con lo, pere1, sesiumani / gli i ultim £ i due dei GI ‘dili (o ad tradurl 2255 pre 20 all e 1778}spiegati a.1A, InIn questi tradurla. mori questi anni, gli mncontrii fortuna ANNI, molti molti molti sono ti e le buone SONO stati stati gli incontr fortunati e le buone letture che mi letture che Èmi pe I, 29 dovrebbe L'operi pvrebbe essere en non i possa essere essere misurata misurata A sul sul metro metro dell’acrib q s hi s non possa dell’acribia ia È * ca. Sarebbe tecnic. e deldelde tutto i ecnicamente impossibileile sseparare “n impossibile s eparare lala lettera Lor lettera dei dei manoscrit manoscritti iti originali tutto impossi originali (inte(intestenografati), che ne e e niestenograf E° 2 ati) I° che i I didi conversaz base, lala ricostruzi ne erano ricostruzione coni con alla base, conversazioni con Husserl Husserl ee ciò ciò che che èè one ioni aggiunto (e, di cer. vrator. Mo oc 8 (e, p di n° certo, Do approvato) dal dal curatore. Alla domanda ta e, lolo scritto domanda se,se, date date queste queste circostanz rara Alla | circostanze, scritto du essere dopo tutto aconsideri ” ? originale du, ii, ato come come un'opera come un'opera originale isiderato o didi i Husserl, erato saba cseri non Husserl, non sisi1 può può Può dare dare altra altra risposta i risposta Meo 1: che POXVII] 1esso [XXVII] esso vada vada inteso, inteso,so, nel suo complesso, nel suo suo complesso, complesso, ccome come un'elabo un'elaboraz ‘ nel ione autorizzata i dal razione autorizzata dal medesimo > Huss usserl. dsl ric i i i ‘|/2/e Husse Vale ? aa direinore èè è il sserlerl.. Vale ilil risul risultato una coll collaborazi ris tato di i ; una one di un tipo completame naborazioi ne di i un tipo i com pletamen)

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Landgrebe Ludwig Landgrebe

così dire il ale, per così concettuuale, to concett contenu uto breve così. Il conten zzata inîn breve caratteriizzata esser caratter può esser che può peculiarree che te peculia

Introduzione

medesimoo 1 Iusserl — non vi è nulla che sia una semplice aggiunta del materialee grezzo, proviene dal medesim material letteversionee letteLa sua version ogia. La logia. fenomenol della fenomeno azione della interprettazione curatore 0 che contenga già in sé la sua interpre ilità del curatore. responsabbilità raria è invece responsa ratia to del manoscrittto stazionee di un manoscri dall’inteestazion giudizioo deriva dall’int Lo spunto per il titolo Esperienza e giudizi ogica. fenomenollogica. tali della logica fenomeno fondamenntali questionii fondame 1929, che affronta le question

Senso e delimitazione della ricerca

casi, stsi tratentrambii i casi, posizionee speciale spetta alle due appendici aggiunte alla fine. In entramb Una posizion

contengonnoo mente, che contengo stilisticaamente, emendatii solo stilistic originali,, emendat ti originali manoscrittti ta della semplice riproduzione di manoscri ne rne sacrificar sacrifica potevanoo essere inserite nel testo senza ni compiute in sé stesse e che perciò non potevan trattaziooni trattazi esteriori, contenuto.. Questo non vuol dire però che siano delle semplici aggiunte esteriori, essenziallii del loro contenuto parti essenzia no.. La riferiscono si riferisco cui a//e parti del testo a ioni essenziali 4//e integrazzioni ono integra costituisccono contrario,, costituis giacché, al contrario

zzo della dell’abboozzo 920, la seconda, invece, è un paragrafo dell’abb appendicee risale all'anno 1919 0 11920, prima appendic ta. pubblica né termine a revisione del 1913 della VI Ricerca logica, revisione che però non fu portata

to alla contribuiito amento a tutti coloro che hanno contribu ringraziiamento esprimeree il mio più caloroso ringraz Voglio infine esprimer afît, che, ’issensch W chaft, en Wissens deutsch inschaf aftt der deutschen Notgemeeinsch ione di questa pubblicazione: alla Notgem realizzazzione realizza

Husserl, alal lavori didi Husserl, azione aiai lavori partecipazione mia partecip 1930, lala mia 1928 ee ilil 1930, tra ilil 1928 possibile,, tra rese possibile aiuto, rese suo aiuto, con ilil suo con completarree Rockfellerr,, del cui sostegno mi sono giovato per completa ne Rockfelle Fondazioone filosoficoo di Praga, alla Fondazi Circolo filosofic fatto all’editorree Claassen & Goverts, che stsi è,è fatto provvederree alla sua prima edizione, e infine all'edito il lavoro e per provvede imo debito con il dott. Eugen Fink grandisssimo [KXVIIII]] libro. Sono înin grandis carico della nuova edizione del [XXVII zione l'impostaazione re per l'impost particolaare all’ultimmaa versione del testo e în particol one all'ulti supervisiione di Friburgo i. B., per la sua supervis dell’introduzione. 4‘

[1] $ 7. I/ giudizio predicativo come tema centrale nella genealogia della logica i Le ricerche che seguono rispondono a una domanda sull’origine. Attraverso il chiarimento dell’origine del giudizio predicativo, esse intendono dare un contributo alla alla genealogia della genealogia della logica in generale. Occorre però anzitutto discutere la possibilità :° lala necessità di un tale intento e del senso delle domande sull’origine che qui saranno Soacate questo chiarimento chiarimento dell’origine, che non è un problema didi “storia della logica” In questo logica” bel bel ordinario né un problema di psicologia genetica, bisogna far luce su quella forsenso ordinario mazione di cui si vuole indagare l’origine. Il nostro compito sarà dunque il chiarimento dell'essenza del giudizio predicativo attraverso la ricerca della sua origine. Se in questo modo si può lanciare la sfida del problema della genealogia genealogia della logica in generale, è perché 7/// concetto di giudizio predicativo, di apophansis, sta al centro della logica fo, ne eni c ” formale, cosìcì come » essa formale, Il suo nucleo è la èà la logica apofantica siad è sviluppata storicamente. cv a ES la logica Sa del giudizio e delle sue ei “forme”. Certo, nel suo [2] senso originario originario, lalalogita logica formale non è solo questo. sto. QQui però possiamo solo menzionare il fatto che che inii una logica formale formale pienamente ca pienamente sviluppata sviluppata —— lala quale quale pertanto, pertanto, inin quanto quanto z74/besis z4tbesis universalis, universalis. comcomprenda la matematica formale — l’apofantica formale fa il paio con l’ontologia firmale ale ovvero con la teoria del qualcosa in generale e delle sue forme derivate, derivate, dei Sac aci _

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se oggetto, ag oggetto, proprietà, relazione, pluralità, ecc., e che nella trattazione isszione tradizionale ella logica siano incluse questioni oo state sempre noe questioni derivanti da entrambi gli ambiti. Non

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adesso nuovosui sui difficili problemi che riguardano il rapporto tra im so tornare di nuovo

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(1917-18), come del resto ansoggiorno presso Bernau (1917-18), e risale al soggiorno Appendice ! [In verità, la prima Appendic pubblicataa come Tx. Nr. 16, in riferisce, ed è stata infatti pubblicat paragrafi a cut si riferisce, che le linee principali principali dei paragrafi lezioni del 1902-03 seconda, invece, riprende in buona parte un brano delle Hua 289-298. La seconda, pp. 289-298. 33, pp. Hua 33, 348-354) e infine incluso da Edith 215-220), ripetuto poi nel 1906-07 (Hua, 24, pp. 348-354) (Hua, Mat. 3, pp. 215-220), revisione della VI Ricerca logica (in part., del capitolo IV), con Stein, nel 1917 1 917, , nella sua versione della revisione ’ultimo è èilil testo utilizzato da quest’ultimo una introduzione di poche righe (cfr. Hua, 20/1, p. 378): quest breve introduzione una breve Landgrebe, n.d.t.].

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nt onfronto aOla qualee laa lro loro solo perc ione sii direte e divisione divisione dimostra solo provvisoria, e

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la loro reciproca cesolidale connessione, anzi la

de giustificata da unaa differenza differenza di ambiti, ma soltanto di punti di vistà?. Pos-

pete Cfr. . su (9 F su quest sto Formale questo sto und transzendentale Lovik, Halle, 1929, 1929, Sezione Sezi ; Logik,i; Halle, prima, capp. 4 e 5; ora inè ggik, Halle, 1929, Sezione prima, capp. 4 e 5; ora in < Hua hrso.v hrse. v 1 di 17, 0 von b, Janssen, 5 1974, pp. 110-154; tr. Logicaica formale Nrsg. von OP. Janssen, » 1974 i Logica fi formzale trascendentale, a cura cura didi G. D A » 12/4, pp. 110-154; 94; tr.tr. it.it. ee trascendentale, eri, » Mimesis, Mimesis, Milano i di Milano 2009, rg 2009, pp. pp. 119-157 119-157 (d’ora (d’ora inin poi poi FILI). FIL). nà, 2

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Introduzione - Senso e delimitazione della ricerca

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do ; ione del ciudizio bredicati e la sua posizione privilegiata nella logica f ; 2. o xLa determinaz viudizio > predicativo predicati J-(2. terminazione giudizio deldel giudizio . i i del vinazione e la sua posizione dan La Ò determinazione privilegiata nella logica o < < 7da î i tradizionale. I problemi che ne derivano ì tradizionale. I problemi

il tema dell’ontologia | più dire che tutte le forme categori g ali, che costituiscono siamo al più generain sa «qualco vuoto o concett il già ; giudizio dal formale, derivano i loro oggetti non sorge se non nel le”, con cui gli oggetti in generale vengono pensati logicamente, propriettàà si designa una proprie giudizio?, e così fanno anche le sue forme derivate: «Come con

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te che fafa la] a sua apparizione nel giudizio, prima in quanto forma non-indipenden forma che giunei à, così nei giuproprietà, ostrato propriet forma-sostrato rendere lala forma-s ”, per rendere lizzata”, “nominalizzata e poi, una volta “nomina

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lizzato”” ° e trasformato in “nominalizzato il plurale, il quale, quando viene “nomina »*. l’insieme»!. ‘oggetto su cui’ — rende l’insieme sostrato, di ‘oggetto oggetto in senso proprio — cioè quello di sostrato,

compare dizi plurali compare

già in strati senso tradizionale. Così essa trova che le operazioni logiche sono presenti nale ale inizia tradizio tradizion tica logica problemaatica in cui la tradizione non le aveva rilevate e che la problem

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Tutta lala“ tradizi CaDOC : moodi molto 1 l'utta tt € adiz zione ha provato ha 4 JOne pro V x ato a a fissare fissare in in modi mc Itc DITO diversi lele differenze diversix differen Z 4 le della dell @A A grande ero d grande varietà arietà V arietà era di di di giudizi giudizi giudizi4. eee ciò ciò che cio che è è€il che ilil “giudizio” “ciudizià 10° stesso. giudiz Stesso, x x ù ( iiù Ciò 10 però pe rO su xSU cul CUI si SI x concorda concorda A sin èsIn dall’inizi dall d INDIZI Z ( ella Ila 10stra della tradizio nostre: nostra ne tradizione lo gica, e da CIOE logica, 1 ca, . cioè sxsIn in dalla dalla sin dalla sua fondazi fondazion xsua sua fi i e aristotelic À one aristotel ix i a,A , èe p°che 1C2 } Cl chel ] pei g

le comprensivo può essere solo il risultaessenziale Piuttostoo questo concetto essenzia “logico”.. Piuttost e “logico”

essenzialii nascoste di occupato dalla logica tradizionale, e scopre al contempole ragioni essenzial alle origini del “logico” in questa contrazione — proprio perché essa innanzitutto torna

e uno no el

ara 63) caratter cari e izz

cenetico

“logica” andrebbee inteso con “logica” sivo, andrebb comprensivo, le di ciò che, nel senso più ampio e compren essenziale essenzia

discusse le questate discusse

ttema emma

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storiche, ma anche di contenuto. ne nazione determinazio nte a dare già una determi sufficiente Tuttavia,, quanto affermato non è affatto sufficie Tuttavia

ntale: allora ne sono state trascendentale: che è stata iniziata in Logica formale e trascende delucidazione fenomenostioni principali, adesso se ne continua in parte l’analisi. La è più vasto di quello finora logica dell’origine del logico scopre che l’ambito del logico

rre ccorre cco

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1la Il]i trac ne ra lizi (6 ne dalla dalla tradizio

che ricorrono Occorrerebbe mostrare che lo stesso accade per tutti gli altri concetti, giudizio medel formale.le. Riguardo aa ciò [3] possiamo dire che la teoria nell’ontologia forma logico-formale non solo per ragioni atica logico-formale >roblematica centrale nell’intera |problem rita una posizione centrale

impresa to finale del chiarimento fenomenologico e della ricerca dell’origine del logico,

4APOPPANSI i)po,OPPANSIS han S, ., nelle har N nella ] Aa elia

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$ 3. La bilateralità della tematica logica

- Senso e delimitazione della ricerca

giudizio.. Oltre ne del giudizio nazione determiinazio nale determ tradizioonale conducee la tradizi È a queste domande che conduc riesconoo affatto a trovare risposta a queste ne restano però aperte molte altre, che non riescon consegnnaa ne ci conseg tradizioone l’originee di ciò che la tradizi re l’origin delucidaare se ci si attiene al nostro modo di delucid [6] serrato nto confronto piuttosttoo da un confro rebbe piuttos dipendeerebbe giudizio.. La loro risposta dipend come giudizio e, stante, Ciononoostant ricerca. Cionon questa ricerca. confini didi questa eccede ii confini però eccede che però cosa che ne, cosa tradizioone, tutta lala tradizi con tutta con ele le Aristot Aristote Da ati. rati. consider ero conside andrebbbero problemmii che andreb possiammoo fare cenno ad alcuni dei proble possia giudizioo cogiudizioo sia quello del giudizi ntale del giudizi fondameentale in poi si dà per certo che lo schema fondam one, concezi questa o Secondo ntale S è p. Second fondameentale ibile alla forma fondam riconduccibile pulativo,, che è ricondu pulativo ioproposizziozione,, [che abbia] p. es. la forma della proposi composiizione giudizioo che abbia altra compos ogni giudizi abbia] che uno [in logico, arne il senso carne modific to, senza modifi convertiito, verbale,, può essere convert ne verbale ente logicamente a” èè logicam cammina” “l’uomoo cammin ,, “l’uom esempio esempio Per Per va. iva. copulati ione copulat connesssione della connes forma della lala forma in poiché e pùpa, fimpa, del parte come “è vale ”. Lo “è” cammino”. “l’uomoo è in cammino nte a “l’uom equivaleente equival una e Occorre to al verbo”. Occorr assimilaato tempo”,, allora lo “è” è assimil esso è sempre “co-designato il tempo” va, copulatiiva, copulat ione sione conness connes questa implica evidentee di ciò che sione evident compren nsione accurataa compre più accurat possa si che vo, prima copulatiivo, ivo copulat predicattivo giudizioo predica di quali siano essenza e origine del giudizi abbia diritto di esibilità ibilità converti convert questa se posizionnee rispetto alla questione prendere posizio implicaree ca, senza implicar linguistica, consistaa solo in una diversa forma linguisti za consist differenza stere e se la differen

bbe la sorgerebbe za tra operazioni logico-semantiche. Se così fosse sorgere differenza affatto una differen izione zione propos proposi la ovvero te le due forme, camente reciprocamen domanda su come si comportano recipro nte oriugualmeente che ugualm semantiche zione verbale: esse sono operazioni semanti proposizione va e la proposi copulati copulativa la forma a, Insomm è}? è]? [lo dell’altraa e quale delle due ginarie oppure una è più originaria dell’altr ne, lo schema fontradizione, sosterrebbe la tradizio come sosterr davvero, come enta davvero, rappresenta va SS èè pp rappres copulati copulativa rietà l’originarietà circa l’origina ne questio la sollevaree potrebbee sollevar giudizio?? E ancora si potrebb le del giudizio damenta damentale soggetto scontato che in esso il soggetto do a come si dia per scontato guardando di questo schema anche guardan one che presuppone persona. In questa sorta di ovvietà si presupp debba avere la forma della terza persona. ”, , sono... “tu [7] giudizio nella forma di “io sono...” persona, ovvero il giudizio seconda persona, la prima e la seconda espressa quella espressa da quella devii da che devii ca, che no alcuna operazione logico-semantica, esprimano sei...” non esprima bee sotandrebb andreb osto presupposto è...”’. Questo presupp iato ‘esso “esso è...”?. ntale privileg privilegiato fondamentale nello schema fondame bbe in una nuova luce la domanda sull’originarietà del metterebbe toposto a prova e così si mettere tale S è è p.fp. fondamentale ale schema fondamen tradizion tradizionale

ne altra qualsiasi altra cosa, cosa, lele forme forme ee ii modi modi di di relazione. relazione. La La conoscenza conoscenza opera opera già già sempre sempre con cc

lee sue procedure dure “logiche”, “logiche” non appena ci i riflettiamo riflet Î ven già logicament e; abba

AI.

>

emessodica giudizi, formato concetti, 1 ì tratto conclusion usioni, i, che sono il nostro patrimonio saionicadi

conoscenze e in quanto conoscenze quanto tali sono alla nostra portata. Questo significa che l'interesse che nutre lo studioso principiante principiante di logica, per queste formazioni formazioni non è un mero he le resse per resse per una una qualche qualche formazione formazione fatta in un determinato determinato modo, ma è un interesse formazioni che hanno la pretesa d’essere il deposito delle conoscenze formazioni conoscenze rie CAL acquisite. ] I giudizi, giudizi, che egli analizza nelle loro forme, gli appaiono come presunte aa i scenze. scenze. Vale a dire: prima di ogni riflessione logica, sappiamo già che c’è una differen differe de tra i giudizi, che sono conoscenze conoscenze effettive, a cui si attribuisce d’esser veri i. veri, Èe uelli velli che sono conoscenze conoscenze solo supposte o [8] presunte. Prima di ogni riflessione a ica i sasappi n mo già che c’è una differenza tra giudizi veri e quelli che prima eata “sa a 6 veri ee che poi si sono rivelati falsi, tra inferenze corrette e scorrette, ecc i "n vi Se lo studioso di logica si rivolge effettivame effettivamente nte alla logica in me iu seo sa comprensi voe eserio, serio, allora orienta il suo interesse alle leggi di formazione giudizi — =ii formazione dei giudizi si di principi e alle regole della logica formale — non perché sono solo esce regole del del i gioco. “I ma perché sono leggi leggi che devono essere rispettate nell’elabor azione delle nell’elaborazione mi delle ina fi una conoscenza conoscenza in generale possa essere possibile*. possibile". Esse valgono per la du"n forma dei giudizi, al di là dello statuto materiale di ciò che, in quanto oggetto del giudizi siudizi

sostrato sostrato del del giudizio, viene inserito nella forma vuota.

Queste leggi leggi com

i = La?

per così dire, dire, solo le condizioni negative della verità possibile; seni se ui giudizio le infean in potrà

Si Li.

mai essere riconosciut riconosciutoo vero, ossia, in termini soggettivi soggettivi,, non potrà mai L. avere

eyevidenza; idenza; non potrà mai essere un giudicare evidente. D'altro D’altro canto, quand’anc quand’anchhee un

giudizio avesse rispettato i precetti di queste leggi, non avrebbe perciò stesso ottenuto il suo scopo, non avrebbe raggiunto la verità. Un giudizio deve infatti attenersi si n Di pe pa che si trovano sul versante soggettivo e che riguardan riguardano o i/ carattere 8: xî x| Lt; di ii ii Lol

Ca a E rtel l li tira

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poi molti di essi, nzeLe presunte e poi

rispetto alla loro verità, i1problemi so loro problemi della logica sono caratte-

nizio, 210,

ì

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onoscenze, conoscenz rivelano e, si riv elano illusioni, e poiché da ciò deriva la necessità

2/ateralità, che però la tradizione [9] non è mai riuscita da una bilateralità,

ee nel suo senso più profondo. Da un lato, c’è la questione Melito rode dell’elabora :-

partenza enza come punto di partenza dell’evidenza problema dell’evid tà della tematica logica. Il problema bilateralità $ 3. La bilaterali tradizionee amento nella tradizion accantonamento amente ente e il suo accanton s0g gettivam orientate soggettiv domande orientate per risponder risponderee a domande

a e pene Ea Di bo del gdizioe della loro legalità, dall’altro, quella delle condizion condizionii cal : e a raggiungere San eycp idenza. en {ex InIn questo secondo caso, viene sottopost sottopostoo ad

studioso di presenta allo studioso domande,, si presenta cono tutte queste domande confluiscono Il giudizio, giudizio, in cui confluis assertoriaa e cioè come ione assertori proposizione ca della proposiz linguistica logica, in primo luogo, nella forma linguisti possono indagare, al pari di qualcosa di cui si possono oggettiva,, come qualcosa un tipo di formazione oggettiva

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oni, pre quando

sega ese e con esso anche i processi soggettivi in

emergono, e dimostrano sisi dimostran o talvolta come evidenti, evidenti, talaltra

come non evidenti. . Lo Lo o sguardo s dirige così cosal sguardo ì al giudicare giudi si dirige come a un’operaz un’operazio i della ne ione * Sulla Sulla differenz differenzana

i

tra logica i logica tra

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Vverità i rerità

ee ssemplice semplice

S È 7 .. H Pp. 86 86 Ssgg; Hua 17,"” pp. 103-104; 103-104; tr. it, it., PP. pp.È 110-111 110-111. 88 Adua 1 /, Pp. tr.

Pp.

one, ivi e 21b 9. interpretatione, ? Aristotele, Aristotele, De interpretati

32

33

analitica dell dell analitica ale d ee

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re reo i g ole] . del 5 i »] gi > 1000, e 3

Cfr. 5

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Introduzione ne Introduzio

$ 4. I livelli del problema dell’evidenza

one della ricerca delimitazione - Senso e delimitazi

ioni ni espressio ni con tutta la loro pretesa di essere espress oni formazio a, in cui sorgono le formazi coscienz za, coscien

onale ale non ha mai tradizion problemii,, questo, che la logica tradizi ze — un ambito di problem conoscen enze di conosc credendoo o, credend necessari rio, stato necessa i, come invece sarebbe trattazion oni, posto al centro delle sue trattazi a domanda stabilitoo che una domand onee ha stabilit tradizion a. Così la tradizi psicologiia. di poterlo lasciare alla psicolog generalee non avesse nessun altro senso se non giudicare re e del logico in general ine del giudica sull’origgine sull’ori ta dalla compiuta ità, come quella compiu soggettivvità, scee fino alla soggetti regredisc ine che regredi un'indaggine quello di un'inda ma problema o il proble poniamo moo che il modo in cui poniam neghiam genetica.. Noi invece ora neghia psicologi giaa genetica psicolo

mo espliponiamo contrappponia ci e anzi lo contra gici psicologi zzabile in termini psicolo caratteriizzabile geneticoo sia caratter genetic abituale.. Per farlo però ine nel senso abituale sull’origgine iche sull’ori psicologgiche domande e psicolo citamenttee alle domand citamen tà peculiariità contemppoo la peculiar emergeree al contem azionee che faccia emerger giustific icazion re giustif particolaare occorre una particol condottee.. ine che qui saranno condott sull’origgine delle analisi sull’ori giaa genetica del giupsicologi armente, e, basta dire quanto segue. Una psicolo preliminnarment Per ora, prelimi mentee cament ologica fenomennologi distinguee dal nostro intento di chiarire fenome dizio in senso comune si distingu pertto tutto innanzitu innanzi , generale, ia della logica in generale genealoggia l'originee del giudizio e, quindi, dalla genealo l'origin tentativoo didi partenzaa per ogni tentativ no il punto di partenz forniscoono enza, che fornisc dell’evidenza, problemii dell’evid ché i problem te seriame seriamennte stati mai affatto ità, non sono soggettivvità, ni logiche alla soggetti formaziooni re le formazi ricondurrre ricondu e. Si credeva di sapere già che tradizionne. esaminati dalla tradizio problemii né [10] esaminati intesi come problem za con un ideale conoscenza rare ogni conoscen commisurare a, si credeva di poter commisu l’evidenzza, cosa fosse l’eviden sospettatoo che questo ideale a, certa, e non si è mai sospettat assoluta,, apodittic apodittica, za assoluta di conoscen conoscenza

no arrogavano ze degli studiosi di logica, che arrogava conoscenze za e con esso anche le conoscen di conoscen conoscenza di e cazione giustifi azione tà, potesse aver a sua volta bisogno di una giustific apoditticità, a sé questa apodittici rono mai riguardarono iche non riguarda psicologiche laboriose analisi psicolog ne originaria originaria.. Così le laboriose fondazioone una fondazi zaa l'eviden l'evidenz né né , giudizio compiva il giudizio, amente compiva effettivamente l'evidenzaa stessa, né quella di colui che effettiv l'evidenz giudicare.. Quelle analisi ca) dello studioso studioso di logica circa le leggi formali del giudicare (apoditti (apodittica) no solo delle ococcupavano problema ma si occupava l'evidenzaa come problema questionee l'evidenz non ponevan ponevanoo in question del ne del distinzione chiarezza e alla distinzio grazie alla chiarezza l'errore grazie evitare l’errore come evitare enza, didi come casioni dell’evidenza, casioni dell’evid

nel solco di pensiero, pensiero, ecc., tutte cose che hanno messo, in modi molto diversi, la logica

stipsicologistiente psicologi marcatamente carattere marcatam corretto, che aveva un carattere pensiero corretto, una tecnologi tecnologiaa del pensiero scee regredi regredisc che e indagine indagin ogni no mostrare mostrare che non è solo un caso che co. Sarà opportu opportuno ragioni didi quali ragioni per quali più, per ancor didi più, ità sia stata inserita in quel solco e, ancor fino alla soggettiv soggettività zonte della nell'orizzonte enza non siano mai entrati nell’oriz dell’evidenza problemi dell’evid fondo i i veri e propri problemi tica psicologi ca. problema psicologica. problematica problemi ($$ 5, 6), tarci il tipo di questi problemi rappresentarci tto a rappresen mo innanzitu innanzitutto Perciò provere proveremo tà del mepeculiarità te della loro portata e della peculiari ente ttivamen retrospettivam per poi rendere conto retrospe distingue per dere ciò che distingue comprendere ne ($$ 7-10), per compren risoluzione todo da seguire per la loro risoluzio quest’ulcui quest’ulper genetica e le ragioni psicologiaa genetica principio principio questo metodo da quello della psicologi problemi.. tima non è riuscita a cogliere tali problemi

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”N kg delia ano 1L'evide ivelli yi o”, 09}, ievi, proble o ma dell'evi hiDL e dl deldelelde proble problema dell’evidenza. nare le come condizi nza», oggettua one prelimi denza. L'evidenza Is 4.4. II livelli oggettuale condizione preliminare ità di un re evidente di possibil possibilità un giudica giudicare i [11] Per la nostra analisi che intende tornare alla soggettività, l’attività del giudizio è considerata al servizio dell’aspirazione alla conoscenza. Conoscenza di che cosa? In termini molto generali, conoscenza di ciò che è, dell’ente. Se l'aspirazione alla ai alla cono-

scenza si rivolge all’ente, se è un’aspirazione a compiere un’asserzione, a giudicare ciò che è e come è, allora l’ente dev'essere già dato. E poiché il giudicare ha bisogno didi un un “sostrato”, di qualcosa su cui giudicare, di un oggetto oggezto su cui, allora l’ente l'ente dev'essere già già

dato, per poter essere oggetto di un giudizio. Ogni volta che entra in gioco l’attività del giudizio, l’attività di pensiero di ogni tipo, esplicitamente o no, ci devono già essere rappresentativamente oggetti, poco importa se la loro rappresentazione presentativamente rappresentazione è vuota o se sono dati in sé stessi intuitivamente. Ogni pensiero presuppone oggetti già dati. Se il pensiero come attività giudicativa deve effettivamente raggiungere il suo scopo, se deve arrivare alla conoscenza, cioè cioè sese ii giudizi in qualche giudizi devono devono essere essere evidenti, evidenti, allora allora non non basta basta che che in qualche modo degli oggetti siano già dati e che il giudicare vi si rivolga, rispettando semplicemente le regole e i principi, che la logica gli prescrive quanto alla sua forzz4. Il successo dell’operazione dell'operazione conoscitiva dipende dal rispetto delle sue pretese circa i modi in cui gli gli oggetti stessi sono già dati, in relazione al loro contenuto. Gli oggetti a loro volta devono essere già dati, in modo tale che la loro datità renda da sé possibile possibile la conoscenza,

vero il giudicare evidente. Gli oggetti in quanto tali [as [a/s sie se/bs4. se/bsf. o Quando Quando parliamo e qui di evidenza, ità in sé stesso Hità stesso,[12] ossia il modo eÈ la

ov-

stessi devono essere evidenti, evidenti, devono une Wa dati nice di datità evidente, non intendiamo altro che d4d4intendiamo altro che maniera ini cui un oggetto può Ò essere designato iera x es I

nella sua ER nella datità, Èin na relazione alla coscienza, come “esso L... stesso qui”, e “in carne e ossa LE

qui” — in opposizione alla sua mera presentificazion presentificazione, rappresentazione Tic e, alla sua appissentazion e vuoi o solamente indiziaria. Per esempio, un oggetto della percezione esterna è dato con evidenza, come come “esso stesso” e precisamente nella percezione e/fetiva, e/fertiva, in opposizione alla sua semplice semplice presentificazion presentificazione, e, nel ricordo, nella fantasia, ecc. ecc. Designiamo pertanto come evidente ogni coscienza che abbia il carattere di dare inîn sé stessi iî suoi oggetti, senza chiederci se questa datità in sé stessi sia adeguata o no. Ci allontaniamo quindi dall’uso ordinario parola evidenza, che di norma è adoperata nei casi che, a rigore, sono quelli della della parola datità adeguata, da un lato, e della comprensione evidente apodittica, dall’altro. Certo sisl possono designare come datità in sé anche i modi in cui si danno le idealità, le verità

dei dna sib le

si = n n

tipo didi oggetto oggetto ha ha ilil suo tipo suo tipo tipo didi datità datità înîn sé=evidenza, sé=evidenza, non non per per tatti tutti, però, però, èè

lieto

e un’evidenza un’evidenz

itti itti

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»sempi esempi

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ziali della percezione O e ae #hanno Soil proprio = tipo a 1usi es 3 oggetti di originaria propri i di di 1. Ì e:datità in sé eod quindi il proprio ev idenza. ci tipo di evidenza. Be 5 n Dr idente di va atità “evev idente un oegrto eegnto non bisogna bisogna affatto includere alcuna forma prediggetto, in quanto possibile sostrato di un giudizio, può esser dato con evidenza, oggetto,

d5 25

f($ 5.5. La La riconduzi evidenza dell’eviden riconduzioneone ione dell’evi za gi dell’evi “ativva denza denza 7; gigiudicativa za oggettuale giudicati Î all’eviden all’evide nza oggettuale

ricerca della ricerca e della delimitazione Senso ee delimitazion e - - Senso Introduzione Introduzion

o, non èè contrario, o. AlAl contrari ivo. predicativ un giudizio predicat too didi un argoment senza per questo dover essere argomen senza con dato con non èè dato stesso non questo stesso oggetto, sese questo un oggetto, evidente susu un vo evidente predicati tivo giudizio o predica un giudizi possibilee un possibil

queanzi inin que; anzi empirica; base empirica giudizi susu base per ii giudizi strano per nulla didi strano vista, nulla prima vista, non è,è, aa prima Ciò non evidenza.. Ciò evidenza

endell’evidenone ne dell’evid fondazio à, [13] quando si fafa cenno alla fondazi un’ovviettà, sto caso sembra di dire solo un’ovvie sto , cativa, dicativa ante-predi e, ante-pre oggettualle, za oggettua enza all'eviden icativa.. IlIl ritorno all'evid ante-preddicativa va su una ante-pre predicatiiva za predicat solo se stsi afferma che questo rapporto didi atoo so/o significat difficoltàà e rivela il suo pieno signific comporta a delle difficolt comport vo evidente inîn predicativo giudizio predicati fondazion 2 nee non riguarda solo ii giudizi su base empirica, ma ogni possibile fondazio apodittiche, che hanno la logic, con le loro evidenze apodittiche, generale e quindi anche î giudizi degli stessi logici, applicazione a un possibile applicazione pretesa di valere “in sé” e senza dover chiamare in causa la loro ato ambito di sostrati. Si mostrerà che neanche questi giudizi hanno per contenudetermin rminato dete applicazione sono riferite a un to “verità in sé” sospese in aria, ma che nel loro ambito di applicazione condizioni della possibile rimandano infine alle condizioni “mondo” di sostrati ee che quindi anch'essi rimandano a, za originari originaria, l’evidenza evidenza oggettuale, in cui questi que sti sostrati sono dati (cfr. $ 9). Questa è l’eviden predicativo evidente. Ciò quella che deve sussistere perché possa esserci un giudicare predicativo cioè quella cioè e, di rientrare nel formulate, state formulat siano state che siano volta che una volta e, una assertorie, zioni assertori proposizioni alle proposi consentee alle che consent che ioni. Occorre me proposiz proposizioni. medesime nza non può esser cercato nelle medesi conoscenza patrimonio nio della conosce patrimo non datità in sésé oo non loro datità alla loro dati, alla già dati, sono già giudicaree sono del giudicar oggetti del gli oggetti cui gli modi inin cui tornare are aiai modi perciò torn

sé, glgiacché acché in essi si trova la condizione di possibilità per la riuscita di ogni operadatità datità inin sé, sizione di comp( composizione zione di conoscenza, condizione che è assegnata a ogni giudicare e a ogni

ormale. logico-formale. strutturaa logico-f enza), che non abbiano difetti nella loro struttur un’inferenza), giudizi (per es., a un’infer riguarda uno enza: all’evidenza: problemii legati all'evid delineano così due livelli di questioni per i problem Si delineano giudicaree tà, l’altro ilil giudicar pre-datità, condizioni di pre-dati l'evidenzaa degli oggetti stessi già dati, ovvero le loro condizioni l'evidenz non La logica idenza degli oggetti. dell’evidenza predicativo predicativo evidente [14] che si compie sulla base dell’ev differenza tra i modi in cui gli oggetti sono già dati. Essa indaga s’interroga s’interroga su questa differenza evidentee condizioni della datità evident evidenza, ma non le condizioni giudicare con evidenza, solo le condizioni condizioni del giudicare possibili s’interessa cioè del primo dei due livelli delle possibili giudicare. Non s’interessa degli oggetti del giudicare. nella sua ia psicolog interessata fino a ora la psicologia direzionii della ricerca e tanto meno se ne è interessata direzion indagine indagine

fenomenologico della genesi chiarimento fenomenologico soggettività. Per il chiarimento regressiva reg ressiva sulla soggettività.

necess aria; solo così si può vedere ciò regressiva è necessaria; giudicare, però, questa indagine regressiva del giudicare, dell’evidenza logico-formali dell’evidenza condizioni logico-formali soddisfacimento delle condizioni di cui c’è bisogno, bisogno, oltre al soddisfacimento giudicare, in quanto attività che è rivolta per sua essenza alla conopossibile, possibile, affinché il giudicare, chiarimento feeffettivamente questo suo scopo. Per il chiarimento raggiunga effettivamente scenza, all’evidenza, all’evidenza, raggiunga evidente degli oggetti domanda sulla datità evidente alla domanda precedenza alla dare precedenza occorre dare nomenologico nomenologico occorre

videno za oggettuale ciudicativ idenva La riconduzi riconduzione dell’evidenva vindicati a all'eviden $Ss 5. La 2 one dell’eviden denza za conduzione giudicativ giudicati. dell'evide nza giudicativa all evipia evidenza ; ani hi è ° a) semplici giudicar giudicarie COME a) I/Il semplice ione intenzion come modificaz modificazione intenzionale ale del del « < giudicare giudicare con con evidenza evidenza vcd

Però Però la contrappo sizione contrapposizio ne tra tra evidenza evidenza oggettuale , evidenza oggettuale, evidenza della della datità datità dei dei sostrati sostrati del del giudizio giudizio e l’evidenza l'evidenza del del giudizio, giudizio, se presa presa in questa generalità non generalità, [15] [15] on basta Da È #

cora a capire dove Core cercare cercare tale tale evidenza evidenza originaria genere sia originaria,, didi che che genere - ee qual qual èè dic Li oi il

senso di quest originarie quest'or iginarietà. Occorre scendere scendere di molti livelli per arrivare o ; ea celan ii alle evidenze evidenze oggettuali oggettuali più originarie originarie,, che quindi devono fornire il necessari necessarioo i na $7 partenza partenza per ogni chiarifica chiarificazione zione dell’origi ne del giudizio. dell’origine giudizio. x cdi an Ci sono già date anzitutto anzitutto le asserzioni asserzioni,, le formazion formazionii che presumia mo essere c c presumiamo noscenze. Finché noscenze. Finché non andiamo andiamo oltre la trattazion trattazionee della semplice semplice forma de: danixi ini ini questi cici sono dati nella stessa originarie originarietà, tà, sia che si tratti di un’effetti va La un’effettiva Hora 3 ; n a

che si tratti didi una conoscen conoscenza za solo presunta, presunta, ovvero di semplici semplici giudizi, e sa 6 loch i di

semplici giudizi. giudizi. Anche ai suoi primi inizi la conoscenz a, ancora legani conoscenza, alAl Ln ipa ca i i 6É insieme le più diverse forme di giudizio, giudizio, derivanti derivanti da tradizioni tradizioni di ogni forma _2 indizi indizi

effettiva effetti mente conoscitiv vamente conoscitivi, i, che prevaleva no di gran lunga quanto spesa prevalevano piena

appena o questo giudicare, appena valutiam valutiamo giudicare, che ci è già dato nelle forme più più ea ir

alla differenza differenza tra l'evidenza l’evidenza,, la conoscen za conoscenza solo solo presunta, presunta, cici rendiam rendiamoo conto che non giudizi già dati, giudizi né comprend dati, né erli di nuovo comprenderli

ui Ma

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effettiva. effettiva, e la non iù evidenza, la — ua a. Da ni basta più esamina esaminare re solo la i i. forca dini come dei semplici lettori, né ripetere ur lettori ripeter ae

giudizi in giudizi giudizi che compiam compiamoo per conto nostro; siamo costretti costretti ie rea a -n rierl er di

nuovo e a rinnova ero ea rinnovare gli atti atti di conosce re gli conoscenz a, inin cui cui essi essi sono nza, sono diventat diventatii risultati risultati Lo di i conoscen conoscenza za ee grazie grazie a cui possono diventa diventarl rloo nuovamen te nella ripetizion nuovamente ripetizionee — A possono diventare diventa re così gli stessi che erano stati e in questo “di nuovo” posson sorsoo Lo tor cui O igi nari. Cercand Cercandoo così lala genesi genesi fenome fenomeno logica del giudicar giudicaree nell’ori nologi cl ca del i ginarietà papa ooo sisi mostra priore, sy che sa il seryplice semplice giudicar giudicaree è una modifica modificazi one inten intenziona le del se zione tonale Dai ; Ì o. ‘ UnUn giudizio realizza conoscitiv realizzato originari amentee con evidenz to origina evidenza, riament una conoscenz a. onosani he è è stata ottenuta stata ottenuta la prima volta attraver attraverso comprens so la compre ione [16] evident ia nsione e Gua 3o i i e —;

evidenza, alcuna evidenz conserva a, pur conser ndo la sua iu CR vando RA i

e 0 alla dimostraz \empio ione di un teorema matemat dimostrazione matematic o: la prima volte v ico: doti a -me * . ST sani sul limitiamo do comprens poi ci limitia pe piena ione, mo alla sua “ripr compren piena vale in generale chesione, per ogni

io-coscie nza î leleSaconosce conoscenz e, considera Mi vale consi in general cicnenta e che n per sd pay ogni rn io-cosc noscenze, ienza Hi pera sé, —Li te di prima nze si i i bi PO se già o livello quelle più elementari, bi poi > quelle Ipuetie ididi livello supetiore ve O s superio devono esser esser re =— devono già; date, date, perché sia perché sia i ca pes ar ici 3 giudizi. Bo non significa Questo non significa che i semplici giudizi siano

097 presupposto di ogni costituiscono il presupposto pensiero, perché costituiscono contenuti del pensiero, del giudicare, giudicare, dei contenuti il giudizio effettivamente compie evidenze di colui che effettivamente giudicativa, sia delle evidenze evidenza evidenza giudicativa, giudialle leggi formali del giudiamente relativ studioso di logica relativamente medesimo studioso del medesimo sia quelle del di quelle sia di e possibile possibil perché èè la sola che rende originaria, perché più originaria, quella più oggettuale èè quella care. L’evidenza L’evidenza oggettuale

siano 09mentazion i conii Ènel ricordo di giudizi identici aiai giudizi di conosce conoscennza za — idee assurde che ,» crecre credute sul momento, s mo dut dutee sul sembrava no giu 5 mbravano giudizi, mento, se non sono iud altro izii, no trasfordiz n so no alt ro che tra sfor-

oggettuale; e questo vale sull’evidenza oggettuale; evidente si basi sull’evidenza predicativo evidente come giudicare predicativo come ilil giudicare tivo. o. predicativ re predica giudicare i del giudica operazioni primitive operazion più primitive per lele più anzitutto anzitutto per

*; Sull’evid Sull’evidenz enza della distinzi della distin distinzion cfr. FT) cfr. distinz I,aza della i e, cfr. 49 9 sgg; PP. 49 sseg; zione, fr. FTL, FIL, gd $yS 16,6, a pp. 1 s pp. PP. , 61 61 e€ e sgg; sgg.; BLtr. Sg; tr. iitt., 1L., pp. Hua 17, PP. , 72 ee sgg sg A£

care.

indagare predicativo deve indagare dell’origine del giudizio predicativo chiarimento dell’origine giudicativa e eilil chiarimento l'evidenza l'evidenza giudicativa

Introduzione

${ 5. La riconduzione riconduzi duzione uzione dell’evidenza dell’evidenza ell’evidenza dell’evide giudicati nza giudicativa giudicati a all'evidenza giudicativ i all'eviden za oggettuale

- Senso e delimitazione della ricerca

una qualsiasi mediazione mazioni intenzionali di conoscenze precedenti, per effetto di per l'immediatezza del tali intenzionale. Pertanto, i giudizi immediati, che sono ritenuti itivo — sono quelli più modo in cui sono prodotti —- modo che noi chiamiamo conosc di ognuno dei soggetti originari nel mondo dei giudizi e, più precisamente, nel mondo individuali del giudizio. della ni sulla genesi. Non si tratta della questiooni Si veda già qui in che senso saranno affrontate le questi e uo) individ dello stesso prima genesi (quella storica e correlativamente quella nella storia rice trice produtt ggn/ senso, ma di quella operazione produt neanche di una genesi della conoscenza in ogni ovvero ria, origina sua forma da cui nascono tanto il giudizio quanto la conoscenza nella non importa quante volte sia che, rice nella forma della datità in sé — un'operazione produtt come ripetuta, dà sempre sempre lo stesso risultato, la stessa conoscenza. La conoscenza, proprio a, dà ripetut dell’attività momenttoo reale dell’attività giudizioo in quanto tale, non è un momen to del giudizi contenuuto giudizioo e il conten il giudizi momen momenttoo un è ma sarebbee sempre uguale, giudizioo sarebb do lo stesso giudizi ripetenndo tiva,a, che ripete conoscitiv conosci identicoo nelle ripetizioni. one si dà in sé come ciò che è identic ripetiziione /2/ che nella ripetiz ente”, . tale “immanente” “imman ma un momento In poche parole, non è un momento immanente reale [17] 0o individuale, sovratemporale. immanente irreale, sovratemporale. immanente

alle conoscenze davvero immeb) Le evidenze mediate e immediate e la necessità di ritornare diate già dati, tra quelli evidenti, che Tuttavia, in base alla distinzione, nella varietà dei giudizi

perciò,, ia, e quelli non evidenti, che, perciò originarria, si possono di nuovo compiere nell’evidenza origina a, non basta affatto scegliere dal novero dei giudizi evievidenzza, non possiamo portare 2a eviden

i, per studiare come l’evidenza predicativa nasca da quella oggetqualsiassi, denti un esempio qualsia izionee tra mediato l’oppossizion l'oppo tuale, antepredicativa. Piuttosto anche per i giudizi evidenti vale sono il risulrenza, per esempio, la conclusione di un’infe e immediato. I giudizi mediati, pet te vamente effettiivamen ate. Essi sono effett tato di giustificazioni che rimandano a conoscenze immedi un'unità presenttaa come un’unit zionee si presen icazion stifica giustif della giu enze solo sese l’intera connessione della conoscenze conosc

icato in giustificato Ilo che è giustif quello ciò, que sinteticamente unitaria di una conoscenza attuale. Solo da ma precisamente di conoscenmaniera manie ra mediata assume il carattere di conoscenza attuale,

sé in quanto , così che le conoscenze mediate non si possono ottenere di per za me diata, za mediata dire qui: l'evidenza conoscenze. Una conseguenza può ottenere evidenza (e questo vuol l’evidenza della distinzione) solo se anche le premesse possono ve rità e non solo l'evide della verità giudizi sia il genere dei giudizi ottenere evidenza e la ottengono. Pertanto, non è è arbitrario quale del del idenza dell’ev dell’ev one fondaziione e, sese vogliamo conseguire la fondaz dobbiamo scegliere, che dobbia evident evidentii che giudizi evidenze dei giudizi giudizio sull’evidenza oggettuale. Nessuna strada diretta porta dalle queste perché i, ali fondant mediati, dalle conoscenze mediate, [18] alle evidenze oggettu

conoscenze mediate. Prima stesse sono a loro volta fondate su altre evidenze, che sono cazionii delle loro pretese giustificazion mediate e le giustifi studiare le forme delle conoscenze mediate di poter studiare ate, delle occorre anzitutto studiare le forme delle conoscenze immedi di conoscenza, occorre

conoscenze più più elementari elementari e correlativamente delle più elementari attività di conoscenz conosce Esse sono le più originarie nella genesi della conoscenza, nell’elaborazione delle ne che che servono servono aa produrre produrre conoscenza conoscenza.. Cioè, Cioè, esse esse sono le operazioni che già devono ess esse : state compiute, se devono essere possibili quelle mediate. E chiaramente occorre occorti sile a e nei giudizi che sono semplici quanto alla loro forma, in quelli che non si ict ui solo per la loro forma, forma, per esempio, la forma della conseguenza, dipendenti diserienti da altri udc ivdizi per poter avere una giustificazione o per poter giungere all’evidenza. dir i 0)

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Non è ancora sufficiente però tornare ai giudizi immediati e semplici per la 1l forma. Non qualsiasi giudizio di tale forma semplice può allo stesso xi ix Li;.; fondare l'evidenza l’evidenza del giudizio su quella oggettuale e a capire qual qual è ilil rol e SE problem n i nasconde nella nozione di evidenza oggettuale. EE il Dolina problema eaun il so n in aicui sono già dati i sostrati del giudizio. Ma sostrato del giudizio, oggetto su i. cui n u = DE ogni e ciascuna cosa. Ogni qualcosa in generale; il carattere formale dell’analiica dell’analiica bulli Di . sta nel nel fatto che essa non indaga la costituzione costituzione materiale del qualcosa to de essa Si La dera i sostrati solo per la forma categoriale che assumono nel giudizio (fotina (Gis «a 7 sù 7 ; forma [19] predicato, ecc.). Per il resto, li lascia del tutto indeterminat indeterminatii e li e li desi dai Lu n. bolicamen "rn te con con la S,AaCon con la },), che che non non indicano altro se non posizioni vuote i >da da = 1” pire Ùarbitrariamente. TO P. > es. la SE forma s del giudizio categoriale e in particolare "i ] dedel giudizio iudizio oi chei determina SOREN butive amente non attributiv mon stsist pronunciaia sul s fatto che ilLL soggetto delo giudizio Aewi e ilil predicato del del giudizio contengano, contengano, o non contengano, contengano, essi stessi nel loro nucl forme categoriali; il soggetto S, inteso come forma, siparticolar particolarizz altettaai be miin izzaa altrettanto un un oggetto oggetto indeterminat indeterminatoo S$ come come in un “S che è 4”, in un “S “S, che è b#” 0o n u - «5. suoni che è in relazione a O”, Q”, ecc. Le forme dei giudizi semplici come 4“

è p”, perper Findetee l'indere cde su in giudizi effettivi, e ettivi, lasciano lasciano in In sospeso se esse siano forme che derivano immediata divi. mente dalla tezza i inin cui la formalizza formalizzazi one mantiene i termini, quando si ii zione «io

messa in forma di sostrati ultimi o invece se al posto dei termini contengano contengano già 0g og d tti Èsu cui, che a loro volta volta già hanno una formazione categoriale e che perciò il n 7. Li giudizio zo da cui deriva l’elaborazi l’elaborazion onee delle loro forme. Non bale basta sui perciò Ùn Ti ggetto come qualcosa ti in generale, TR come sostrato possibile possibile didi un giudizio viudizi nella vuotezza formale, fe rg viene Sereni in cui Sd utilizzato o La dalla ato dalla logica dal a logica fi logica formale, . per poter disiio studiarenìgià Ti ee 3 evi sf so o - oggettvale Segal in opposizion opposizionee all’evidenza all'evidenza del giudizio. Bce Micovi Mii isla: sio D es. quelle attributive E , per come esse possono essere rica ceva SARTO di certo (come, lo studieremo dopo) Ad “ala a giudizi precedenti, i in icui adisLé D gg cisl ito n oggetto - è nata stato i ascritto i n senso n predicativo in senso on questo di Duto, rimandano Me cioè a un’evidenz lo st di lo g 1C02 ( 1« Ì )uona; ess perz PP rincipio p o » Del s udioso x d 2 Vre bb e gia I )I on te. 4, ‘e e lo pet esser rincipi resto, p » lo xstudioso di logicaÙ x avrebbe gia p ronte, , e da buonaÈ I ra ni suU ffi clienti contro questo regre $SO. SÒ m agione, bbiezion ZIC ù O £ \ nche S e e g li ammette — uf1 è VIGI In 9 Cc oIDIE i 4 9sufficienti contro regre S$SO. q uesto 5 SOU. £ \nche se egli ammett esse € un evi der za de le dov esse accettare l allaroamento del concetto d Cey idenza, COSÌ d enza d eIl Il esperienza esper s p lenza e dov esse accettare l allat vament o de ] concett n o d CY 1 der Za, ga 9 COSÌ I oniamo. h ] ev ider nza d el giudizio x A conu nue ebbe natu. ‘al en come nol P Op Ia? A It r turalm tr A SeEMDI cas l A "n 1 come nol pI oponia p 17 mo, di l e viden za del giudiz À 10 cCOntit nuerebbe a na t uralmen È e a Sx sen Drat b a g ]1 VHore, CUI SI uo parlare In termini di Ss apere quella è conoscenza SC h 1 n senso quella miglic I e6, ll unica miglio nicaa di di c Ul SI pp u O P arlat e l nt e Unicz rmini di sa pere e conosc OS enza a In in s se ns 3 r( hé mail regre dire dal dominio c 1 episteme a uell proprio. Pe eg DI: € q de 1 doxda al lo na O lel o Il 4 € Xx al dom proprio. } P € rche mal re g redire d €al dominio dell episteme € €a q uel l o de Ila€ DI v di ONG 1 x 1, al dominio@ p Be 1en2 aZA. vaga ) sua apparenze In annevole Ri > piI edi a licat vo non dell es con laa su Cc dell :£ Il giudic udicare esper V Tage V ag d ì Con g I @ Aa Sua “app PI d renza a ingann e V ole î Il gi 1 dica re p re dicativ o non resta fors ] unica sede del sapere, de Ila vera e propria ev nzar / se all es pP enza i eri resta ide Al Anche Il f OFrs rse l’unica Ssede del sa x p ere, della« vera pP ropria p evide î \nC 1 d ] esp erienz I za COLTISp( Di ndesse un genere genere d ev idenza e sl concedesse che questa precede geneticamente COrrisp idesse un d ev ide nza esi cone ede SSE che questa precede geneti camente quella dicativa lada sua evidenza non men O valorer d )n Sua d avrebl D e comunque O ) uale ] € q uella f € redicat ppre iv fd I ,., la suaLe d evidenza non a V rebbe cOomUur que meno val Talo rer Q uale d vrebb e esser essere il risulta risult Ss de Il origine d ei ] glgiudizio 1 cl ne > tato di una Cc hi @ arific a zione " ey CIZzi rec lis n vrebbe SÒ Sser e il 1 to di una ] Cc hi d al 1 ficaz h, 10 ne dell origine del g ; g iudiz i, 10 ch le | è£ Tre disse dall ev ev idenza idenza giudic giudicati va a U una d 1 mensione di rango ‘AnE 3 pîal esemente ù S inferiore f ( | ( me SI dall a tv a a una€ dimens S ione di r « nego pa al sem e interi dre: € uOm e SI x potrebbe mal chiarir chiarire ] ess enza za Ccel 1 MIEI P € gg ore : Ì 2 li Dre con un regresso e ess al potreb be mal e ] essenza del migliore con un regresso al peggiore

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caratterizzata Ù ata cara tte SZz: Ala

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Introduzione

dalla certezza che qualcosa esperienzaa di fantasia, ogni esperienz delle nte delle precisamente sentano sentano precisame rienze pregresse e a queste

$ 8. La struttura orizzontale dell’esp dell’esperienza erienza

- Senso e delimitazione della ricerca

privilegiataa.. Non solo perché ogni sia, conserva una posizione privilegiat modificazione dell’esperienza nella forma del come-se rappreioni didi espeespetrasformazioni delle trasformaz variazioni ee delle delle variazioni oni, delle modificaziioni, modificaz zioni rimandanoo geneticamente, ma anche perché le modalizza rimandan

oni di una modificaziioni probabilitàà,, ecc., sono modificaz ne, probabilit supposizioone, della mera certezza dossica in supposizi ienza rienza dell'esper ente dell’espe ogni ente cui ogni credenza, inin cui coscienza didi credenza, era coscienza mente era originariaamente che originari coscienza che coscienza

successivoo sviluppo ente già dato per noi e così resta fino a che il successiv semplicemmente è all’inizio semplice dell'esperienza non introduce occasioni di dubbio, di ogni tipo di modalizzazione. Prima dell’esper s'ingaggi una qualsiasi attività di conoscenza, gli oggetti ci sono già sempre dati nella che s’ingaggi conoscitivvaa li presuppone. Che quegli oggetti semplice certezza. Al suo inizio, ogni attività conosciti ci siano per noi in semplice certezza significa che noi presumiamo che siano esistenti e conoscerli,, ee prima didi conoscerli anche prima noi anche per noi valgono per essi valgono che essi significa che modo, significa certo modo, un certo siano inin un lo siano lo ente già dati, essi sono l’attacco e l’imsemplicemmente questo accade in molti modi. In quanto semplice pulso per l’attività conoscitiva, in cui assumono la loro forma ee ilil loro carattere di diritto.

conoscenzzaa [24] il cui scopo è operazionii di conoscen permanenttee delle operazion Così diventano il nucleo permanen l’oggetto com'è in verità. Prima che s’avvii il movimento esistente”,, l'oggetto “Poggetto veramente esistente” oggetti che presumiamo con certezza dospresunti”, oggetti zaa abbiamo “oggetti presunti”, conoscenz della conoscen conoscenzzaa non sica. Finché gli ulteriori sviluppi dell'esperienza o l’attività critica della conoscen altrimenti””,, in “prefa vacillare questa certezza dossica, modificandola in “non così, ma altrimenti

l'oggetto presunto “sia nte così” oppure confermando nella sua certezza che l’oggetto sumibilmeente sumibilm prima che un qualsiasi dire: anche ente così” ed “esista veramente”. Potremmo effettivammente effettiva dra, conoscenzzaa c’è già come dna, l'oggetto di conoscen conoscenzzaa abbia inizio, l’oggetto movimento della conoscen enve/echia. Questa precedenza significa che esso ci colpisce entrando che deve diventare en/elechia. già nello sfondo del nostro campo di coscienza, ovvero che esso è già in primo piano, è già

privilegiattoo che supera gli altri ino” privilegia conoscitivvo” colto, ma solo dopo suscita un “interesse conosciti l'oggetto deve colpirci e questa sua affezione teressi della prassi vitale. Prima che sia colto l’oggetto non è quella di un singolo oggetto isolato. Che qualcosa ci colpisce significa che prevale in l’interesse,, eventualun ambiente, che lo accompagna sempre, significa che attrae su di sé l’interesse

te come un dorzinio di predatità, di compresennte mente l’interesse conoscitivo. L'ambiente è comprese intervento,, senza senz’alcun intervento passiva, cioè di una predatità che è sempre già là senz’alcun una predatità passina, alcun interesse. suscitare dover senza che gli si debba rivolgere uno sguardo che lo colga, rivolgimen-Questo dominio di predatità passiva precede ogni attività di conoscenza, ogni rivolgimen un èè un oggetto, oggetto, un è è campo, suo dal suo colpisce l'oggetto cici colpisce oggetto; l’oggetto singolo oggetto; colga ilil singolo che colga toto che

dox4 passiva, in un campo, che è esso stesso un’unità della ente tra gli altri, già dato in una doxa

conoscitivaa trova sempre come suo doxa passiva. Possiamo anche dire che ogni attività conoscitiv 7040; e questo vuol dire anzitutto un terreno di credenza universale terreno universale un 77040;

e passiva che qualcosa sia, [25] la quale precede ciascuna singola attività di Tutto ciò che, in quanto oggetto esistente, costituisce un obbiettivo per la è qualcosa che esiste sul terreno di un mondo la cui esistenza è data per singolo elemento di questo mondo, che si presume come esistente, può poi 42

conoscenzaa.. conoscenz conoscenza, — conoscenza, scontata. Un rivelarsi non

esistente, la conoscenza può apportare singole correzioni alle Opinion opinioni sull’esi sull’esistenza stenza di

qualcosa, ma questo significa solo che qualcosa è diversa diversamente mente da così ed èdivi di . "A 3

21

sul terreno del mondo che esiste nella sua interezz interezza. a. n dii Questo terreno universale costitui costituito to dalla creden credenzzaa nel mondo è è il presupposto di ogni prassi, sia della prassi della vita che della prassi teoretic teoreticaa della conosc sd enza. IL’esi(CS stenza del stenza del mondo nella sua interezza è data pet per scontato: non viene mai da cinica mai messa in .. dub-

bio, °° non Èè affatto il risultato dell’attività di giudizio giudizio,, ma è il presupposto di ogni grsi giudica giudi .

re. LaLa coscienza za del mondo è una coscie cosciennza za che che ha ha ili modo della o Si . zza dossica: Sa non è l'acquisizionea di uno specifi ; co atto che fa sa irruzio , ne nel ° corso so de della to vita, ponendone o

ll 1 Sogliendone cogliendone l’esistenza, l’esistenza, di un atto cioè che realizzi realizzi un giudizio giudizio Lu predicativo .

.

di > esistenz . Tutto ciò cio presuppone presuppone già una coscienza coscienza del mondo a cui a cui si crede con certezza a. Seatinn mio campo percett percettivo, ivo, p. es. guardando guardando un libro sulla scrivania, scrivania, colgo nella «a sua sitio detico: larità un qualche oggetto, oggetto, colgo qualcos qualcosaa che esiste pet per me, il quale quale —uu pià iù nea prim per Do me, me, Lgià era “là”, “là”, ; “nel mio studio”, studio”, tudio”, anche anche s se non gli i avevo av I diretto la miai «a attenzio0 ne. I stesso Allo Allo S$SsO sm m stesso Ode od Dettutto utto modo uestoCc qquesto stud lic Mi s che he studio, " ntra fa nel ] mio mi O Ecampo oraY eentra ora a tivo, »ttiv: rnel Cat np opercet percet cera 1V O, c’ d già per me insieme insieme a tutti gli oggetti che sono rilevan rilevanttii percettivament a e, ii insieme ai lati at inosserrvati inosse vati della stanza e alle sue solite suppell suppelleettili, ttili, con il senso di “ui "orti ani sia Ì] da f mia abitaz abitaziione” one”

;

nella solita strada, che è una strada della città in cui abito: Lia psn a .:

ciò che esiste ci colpis colpisccee e ci colpis colpisccee sul suolo del mondo mondo:: tutto ciò che calici i dia dà ; noi come qualco qualcossaa che presu presummiamo iamo che esista. EE l’attivi l’attivittàà di conos conosccenza enza [26] l’attivi l'attivittàà di giudizio non fa altro altro che provar provaree se [qualc [qualcoosa] sa] è veram verameente nte come si dà, dàtà come si predia presumeva che fosse, fosse, se è veramen veramente te così e se esiste in que questo sto modo. modo, Il mondo, tondo in iano qu ! mondo n che Son Sariè l’insieme di ciòsa che èSoS esiste, o modo univers > ii ogni già dato in ale e passivo psi per .

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attività didi giudizio, per ogni attivazione d’interesse teoretico. attività o, E se anche inchelila cifra cf didi un Interess Ùintere ssee teoretic ti o, che sisi realizzi realizzi conseguentemente, èè di di rivolger rivolge ri si, . tsi, in ultima istan? n istanza allaa o e” conos conosccenza enz a della ; totalità ces dell’esi della si ità dell dell’esiste esistente, stente, nte, cioè ate, cioè qui qaui deli mondo, questo qu lesto | è però dui qualcosa qualcosadi — posteri ore. p a Il mondo come un tutto è già dato passivamente con certe certezza , ma l’orienzza, l’orien tament ;È mentoo alla a a conoscenza È. delel singolo is esistent istis e è.È genetii camente più originaai rio di quello | a conosccenza "o enz del mondo mondo come tutto — siai che quell’esistent i e particolare sia divenuto dubb io per UbbiO re lala sua esistenza ua esisten za oo per per ilil suo suo modo modo d'esser d'esser e e e che occorra sottopo sottoporlo rlo a un .; ul EEA a tivi

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S 8. . La strut ; ZI tale dell'esperienza; struttu ra orizzontale tura ,‘esperi. nzaa èè già orizzon dell'esper , ienza; ogni€ogni sisingolo ga; ogni ogni spertenza; oggetto d'esperie d'esperienza viàvià n sp 7 . quanto al al suo tibo suo tipo

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ii Dir e che ogni Dire d 2: voltaa che afferriamo un singolo oggetto e che ci impegniamo in qualStasi altra attiv ità=° si conosce conosc3$ enza, nza, lo facciam f‘acci aci o sul S terreno del mondo, non significa solo che ogni Ogni attiv attivii conosceenza 1 conosc nza dipende dal domini dominioo di ciò che è già dato con certezz certezzaa tà

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Introduzione

- Senso e delimitazione della ricerca

passiva. Nessuna operazione conoscitiva su oggetti individuali dell’esperienza potrebbe

realizzarsi se questi oggetti fossero già dati una prima volta come sostrati ancora del tutto indeterminati. Il mondo è per noi sempre già tale che in esso la conoscenza è già senso esperienza nel senso alcuna esperienza così èè indubbio che non c’è alcuna moltissimi modi; e così in moltissimi all'opera in all’opera puro e semplice dell’esperienza di una cosa, che colga per la prima volta questa cosa e ne faccia conoscenza, senza che [27] ne “sappia” già più di quanto ne conosce. Ogni esperienza, qualsiasi cosa esperisca nel senso proprio di mettere gli occhi su quella mesapere che un sapere cosa, ee un questa cosa, sapere didi questa un sapere che jpso necessariamente un desima cosa, possiede e0 5950 abbiamo non cui su e proprio è le che ciò di accompagna questa cosa, cioè un sapere ancora messo gli occhi. Questo sapere in anticipo è contenutisticamente indeterminato o determinato in maniera imperfetta, ma non è completamente vuoto, e se non avesse un valore ausiliario, l’esperienza non sarebbe affatto l’esperienza di una cosa in particolare. Ogni esperienza ha il suo orizzonte d'esperienza, ogni esperienza ha il suo nucleo di cognizione effettiva e determinata, ha un contenuto di determinazioni che si danno immediatamente in sé stesse, ma oltre questo nucleo di determinati modi d’essere, di

ciò che si dà propriamente come “lo stesso là”, ha un suo orizzonte. Questo implica che ogni esperienza rimanda alla possibilità — che per l’io è una capacità — didi esplicitare progressivamente non solo la cosa, che si dà al primo sguardo, seguendo ciò che si dà propriamente in sé, ma anche di ottenere, mediante l’esperienza, poco a poco, nuove

determinazioni di quella medesima cosa. Ogni esperienza può allargarsi in una continuità e in una concatenazione di esperienze singole, sinteticamente unite come una sola esperienza, un’esperienza infinitamente aperta della stessa cosa. Per la mia utilità ogni volta diversa, può bastarmi ciò di cui ho già fatto esperienza e allora “mi fermo” con un “ne ho abbastanza”. Mi posso però anche convincere che nessuna determinazione è

all’infinito un orizzonte mai l’ultima, che ciò che è effettivamente esperito ha sempre e e all’infinito di esperienze possibili della stessa cosa. E quest’orizzonte nella sua indeterminatezza

l'ambito di alcune possibilità e predeha sin dall’inizio una validità ausiliaria in quanto è l’ambito linea il percorso di determinazioni più accurate: solo l’esperienza può poi decidere per una possibilità determinata, ritenendola reale a differenza di altre possibilità. [28] Ogni esperienza di una singola cosa ha anche un orizzonte interno; e “orizzonte” significa qui l’induzione che è in ogni esperienza, perché appartiene essenzialmente a ogni esperienza e ne è inseparabile. La parola è appropriata giacché rimanda (ed anche questa è un’“induzione”) all’induzione nel senso ordinario di un tipo di inferenze e ci suggerisce che quest’ultima, qualora se ne volesse chiarire il significato, per comprenderlo davvero, dovrebbe rimandare all’anticipazione originale e originaria. È su questa quindi che bisogna costruire una vera “teoria dell’induzione” (su cui si sono spesi molti sforzi senza successo). Tuttavia, diciamo questo solo di passaggio per quanto concerne la struttura orizzontale dell’esperienza.

$ 8. La struttura orizzont orizzontale ale dell'es dell’espperienz erienzaa

tenzione originar originaria, quindi come un modo dell’“intenzionalità” e precisa mente come un modo in cui l’intenzionalità va oltre il nucleo di datità e compie anticipazioni. Ma essa intende oltre Oltre sé stessa non solo anticipando determinazioni, che ora iii ttehdiamo in

quanto derivano dall’og dall’oggetto getto percepito, ma anche, da un altro punto di vista taltand tuitsado

oltre la cosa stessa presa insieme a tutte le possibilità anticipa te di sue ulisrior disiorii determinazioni future, mirando oltre, agli altri oggetti di cui siamo al conte . scienti scienti benché all’inizio restino solo sullo sfondo. .Ta altri termini, ogni “L li L

solo un orizzonte interno, interno, ma anche un orizzont orizzonte esterno, esterno, infinit infinitamente amente aperto, aperto, didi 0g0 vit da co-appresi (dunque un orizzonte di secondo grado, che rimanda e implica ips no di di primo grado), di ciò a cui io al momento non mi rivolgo e primo a cui posso però Asani RtiprE rivolgermi, In quanto diverso o uguale da ciò che ora esperisco, secondo una qualche tipica. Tuttavia, al di là delle differenze degli altri oggetti, [29] di cui posso essere consa-

pevole, pevole, grazie alle anticipazioni, c’è qualcosa che li accomuna tutti: ogni cosa reale [Rea [Rea]

che io posso di volta in volta anticipare insieme [a ciò che effettivamente intendo], è.

Ri a

.

oggetto reale 4e/mon de/mondo (e quindi come proprietà, relazioni, ecc.), un oggetto che esiste nell’unico orizzonte spazio-temporale. Ù pasto vale innanzitutto e immediatamente per il mondo dell’es pueto perienza semplice dell esperienza sensibile", per la pura natura. Vale invece, in maniera mediata, per Luo tutto ciò che è mondano, cioè anche per i soggetti umani e animali in quanto soggetti del mondo, per i beni culturali, per gli strumenti, per le opere d’arte, ecc. Tutto ciò che è pustero monda no ha una parte nella natura. La naturalizzazione dello spirito non è una trovata daa filosofi: filosofi: è unun errore fondamentale se la si fraintende e la si utilizza male, ma a solo male sol i in questo caso. Essa ha invece le sue ragioni e il suo diritto, perché tutto ciò era che è n reale nel mondo haha un suo posto, in maniera mediata 0o immediata, nella sfera spazio-temporale; tutto è qui quioo lìli e il suo luogo è determinabile come lo è ogni luogo, così come di tutto uno ciò che è spazio-temporale si può determinare il tempo con strumen ti fisici, ovvero con clessidre o pendoli o cronometri qualunque. Perciò anche tutto ciò che dor ton è sensibile ha una parte

nella sensibilità: è comunque un ente de/ mondo, un ente nell’unico otizoriz-

zonte spazio-temporale. RE >. def soa sa per dn” uri Grass a d reale nonp Les cosato altro n che esisten esistenza-in, za-in, esistenza nell’uve” iO > nell'ori cerano zzonte aperto DE della spazioP di tempora eslità, tà, nell’or nell orizzon izzonte te delle cose reali

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neo HR! Si

TIESA Te DAlO n dira ca smo ora coscien coscient ti, i,

44

ma anche di quelle

e. 0008 aere prone ee a però, diposson son o essere - esperite e diventa diventarree inin futuro note. reo € apperce zioni pe rendono coscient ; oscientii della de la singola cosa reale, ma inevitabilmente eo peo * ann n È i Ere 1 contrib contributo uto di senso [Sznnesb [Szynesbestand] che, pur non essendo stato zato, va oltre il contenuto complessivo delle singole appercezioni. Nel

cui sisi in cui Questa “induzione” originaria, o anticipazione, si dimostra come un modo in

trasformano le attività conoscitive originariamente costitutive, come un'attività e un’inun'in-

o

= di cui sono cosciente solo sullo sfondo come orizzon te esterno, è per la coscienza 9un

thdh PP er

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i arep e lenza ienz: s differenza j E traaq esperienza ;nfy info semplice e fondata si ;j veda infra $f 12.

45

Introduzione - Senso e delimitazione della ricerca Introduzione - Senso e delimitazione della ricerca

$ $8. 8.LaLa struttura struttura orizzontale orizzontale dell’esperienza dell’esperienza

effettuate uate a a unun volta effett volta inin volta passaggio dal contributo delle singole appercezioni ni didi volta passaggio dal contributo delle singole appercezio occupa a appercezione nuova appercezione occup della nuova nuovo contributo domina un’unità sintetica; l'oggetto della nuovo contributo domina un’unità sintetica; l’oggetto ancora a essendo allora ancor

diamo conto dell’arbitrarietà diamo effettivamente effettivamente alla alla determinazione determinazione interna, interna, ci ci rendiamo rendiamo conto dell’arbitrarietà del colore del colore che che si sipresenta presenta e e che che andrà andrà tenuto tenuto fermo fermo come colore della cosa. Ogni mula

anticipata, pata, essendo allora per così dire l’orizzonte, che prima aveva una validità tà antici per così dire l’orizzonte, che prima aveva una validi pieno era pieno che era orizzonte] cioè unun orizzo [occupa nte] che indeterminato vuoto e contenutistic pa cioè erminato;; [occu ente indet nutisticamamente

vuoto e conte determinazion minazione.e. specificazione ficazione néné deter di senso, che era già predelineato, ma senza alcuna speci di senso, che era già predelineato, ma senza alcuna nte, come esistente,

vale come esiste che vale mondo o che Dunque, c’è costantemente un orizzonte di validità, tà, unun mond Dunque, c’è costantemente un orizzonte di validi conferspecifica che specif ica e e confer riempimento imento che un’anticipazione che, nel movimento costante di riemp un’anticipazione che, nel movimento costante di ve relati relative loro delle loro oggetti, singoli dei singol colto dei i, delle volta colto volta inin volta viene didi volta i oggett ma, va al di là di ciò che viene

ma, va al di là di ciò che . determinazioni e di ciò che viene riconosciuto valido. determinazioni e di ciò che viene riconosciuto valido volta inin che didi volta complessivo contenuto ogni a essivo che appercezione, singola ogni singol Così, adad ogni nuto compl conte ogni a appercezione, a Così, essa è,è, dada unun senso: essa zrascendenza ndenza didi senso: volta apportano le singole appercezioni, si lega una trasce volta apportano le singole appercezioni, si lega una interi realtà singole nuove singol e realtà ee didi interi lato, la potenzialità costantemente anticipata di possibili ili nuove lato, la potenzialità costantemente anticipata di possib che sisi mano che mano aa mano esperiti ti mano [nuovi] gruppi [di realtà], che possono essere in futuro esperi [nuovi] gruppi [di realtà), che possono essere in futuro paanche ilil padall’altro, mondo, 4e/ mondo ltro, èè anche , dall’a realizza il nostro esserne coscienti [come realtà] 4de/ realizza il nostro esserne coscienti [come realtà] cosa ogni cosa interno l’orizzonte o didi ogni ovvero zonte intern trimonio di caratteri non ancora appercepiti, o l’oriz epiti, ovver

trimonio di caratteri non ancora apperc novità una novità come una entra come che entra reale che reale che è già presente [all'esperienza]. Ogni cosa reale reale che è già presente [all'esperienza]. Ogni cosa onte orizzonte suo il orizz ha tale, suo quanto in e, il mondo ha del tale, nell’esperienza si trova nell’orizzonte in quanto nell’esperienza si trova nell’orizzonte del mondo e, za quest'esperien quantoo quest 'esperienza sisi interno. Essa diviene nota nella percezione tematica e per quant interno. Essa diviene nota nella percezione tematica stessa,, costantemente ntemente come la stessa estenda (per quanto a lungo possa durare) si presenta là costa estenda (per quanto a lungo possa durare) si presenta costituiscono tuiscono il che ti che ne costi esplicitandosi nelle sue singole caratteristiche, nei momenti esplicitandosi nelle sue singole caratteristiche, nei momen presentano ntano come sé stessi, cosa; di [questi momenti] siamo certo coscienti in quantoo si prese cosa; di [questi momenti] siamo certo coscienti in quant iamo Dobbiamo ma anche in quanto momenti in cui la realtà si presenta nta per ciò che essa è.é. Dobb ma anche in quanto momenti in cui la realtà si prese che ciò Tutto esplicitazione. questa di ne. struttura della itazio dettaglio entrare nel esplic al più presto al più presto entrare nel dettaglio della struttura di vale ionee di ciò che è percepito, percepito, [31] si mostraa ee che dell’esplicitazion prima dell’esplicitaz già prima implicito già che èè implicito si mostr questa percezione. in percepito percezione. effertivazzente viene reale del che ciò e come essenzialment e percepito essenzialmente come ciò che del reale viene e/feztinazzent conosciuto: ha è più di ciò che è attualmente conosciuto oo che già è stato conosciuto: Esso stesso Esso stesso è più di ciò che è attualmente conosciuto visto èè tale lato visto interno”. IlIl lato costantemente gli conferisce il suo “orizzonte il senso che zonte interno”. il senso che costantemente gli conferisce il suo “oriz senso. determinano ilil senso. ci sono lati non visti che sono anticipati ee che che nene determinano solo perché solo perché ci sono lati non visti che sono anticipati do, riguardo, loro al riguar domande fare loro possiamo al , tematizzandoli nde essi rivolgerci ad Possiamo amo fare doma Possiamo rivolgerci ad essi tematizzandoli, possi interrotta ee stata interrotta intuitivi; per esempio, dopo possiamo renderli percezione èè stata che lala percezione dopo che possiamo renderli intuitivi; per esempio, conoscenza una conoscenza come una valere come processo di conoscenza, qualcosa continua aa valere che, didi quel quel processo di conoscenza, qualcosa continua che, effettivastato effettivaesso èè stato viva” (la notorietà del reale in base a a ciò che didi esso ciò che acquisita e “ancora acquisita e “ancora viva” (la notorietà del reale in base potrebbe percezione potrebbe possiamo figurarci in anticipo ciò che un’altra percezione mente conosciuto), che un’altra mente conosciuto), possiamo figurarci in anticipo ciò che cici volta che Ogni volta realtà. Ogni apportare, in quanto appartenente a quella stessa stessa realtà. e dovrebbe e dovrebbe apportare, in quanto appartenente a quella queconto didi quesul conto priori” sul intuitivo in anticipo qualcosa che andrebbe messo rendiamo messo “a“a priori” rendiamo intuitivo in anticipo qualcosa che andrebbe generalità indeterminata. alità indeterminata. reale, questo ha però la caratteristicaca essenziale della gener sta cosa essenziale della sta cosa reale, questo ha però la caratteristi una posteriore visivo lato il riore didi una intuitivo poste visivamente esempio ci rendiamo Cioè: se per ivo il lato visivo Cioè: se per esempio ci rendiamo visivamente intuit una non una ricordo), mama non così un'intuizione che presentifica (simile cosa, otteniamo (simile a a unun ricordo), cosa, otteniamo così un’intuizione che presentifica

caso 3 4 nel caso accade nel come accade stabile, che ci vincoli a qualcosa didi individuale, determinazione individuale, come determinazione stabile, che ci vincoli a qualcosa proce Appena proce chiarezza. Appena — presumendo che entrambi abbiano del ricordo un'estesa chiarezza. abbiano un'estesa del ricordo — presumendo che entrambi

4646

come colore della cosa. Ogni volta che di una variabilità che cici rendiamo rendiamo inin anticipo anticipo intuitivo intuitivo qualcosa qualcosa lolo facciamo facciamo all’interno all’interno di una via

fluente, che fluente, nella coscienza delle varianti. per che è è co-appresa co-appresa e e che che cici consente consente didi fissare fissare nella coscienza delle varianti. per esempio, colore, ma anche delle varianti libere, con cui possiam | È esempio, un un determinato determinato colore, ma anche delle varianti libere, con cui possia l

pre i asi pre sostituire sostituire [ciò [ciò che che abbiamo abbiamo fissato]. fissato]. pri] | D'altro l’arbitrarietà non è illimitata. Quando D'altro canto, pure, rendendo intuitivo canto, però, però, l’arbitrarietà non è illimitata. Quando pure, rende ndo intuitivo D:in piEspo o da una direzione anticipo qualcosa, qualcosa, oscilliamo, oscilliamo, passiamo passiamo [32] [32] dada una una variante variante o da una direzione pet un certo tempo, a un’altra, restiamo purtuttavia nell'unità cheiii avevamo mantenuto per un certo tempo, a un’altra, restiamo purtuttavia nell'unità P'anticipazione: pre anticipazione] dell anticipazione: [è sempre anticipazione] dei posteriore, in quanto dei colori colori del del lato lato posteriore, ma, ma, in cio anticipazione, e indeterminata. La determinazione è aticipata 6 termini di anticipazione, è è generale generale e indeterminata. La determinazione èanticipata i i di tipo, qualcosa questa ici tipo, come come qualco sa didi familiare familiare quanto quanto alal suo suo tipo. tipo. SeSe esplicitiamo esplicitiamo questa incl tipica forma di “possibilità” determinate, che sono aperte per ; tipica nella nella forma di “possibilità” determinate, che sono aperte per lesse meio i i didi questo = licita d la questo colore, colore, otteniamo otteniamo l’ambito l’ambito delle delle possibilità possibilità come come ‘aston “estensione” cs licia della genera generalità dell’anticipazione. Mentre una cosa che si deliù silos i lità indeterminata indeterminata dell’anticipazione. Mentre una cosa che si sa: all’es È rienza senso d’esistenza benché di ui rienza haha un un senso d’esistenza solo solo perché perché ha ha quell’orizzonte quell’orizzonte interno, interno, benché di s

conosca la cosa, o isi conosca di fatto fatto ee propriamente propriamente solo solo un un nucleo nucleo didi proprietà proprietà [Wasbeiten], [Washezten], la cosa, o di cosa reale inin generale, un suo “a bia cosa reale generale, inin quanto quanto può può essere essere esperita, esperita, ha ha un suo “a priva?

siii nica

; è

notorietà può e cine notorietà che la precede. precede. Questa Questa generalità generalità èè indeterminata, indeterminata, ma ma può al icone fe pr identificata ea che appartiene come lala stessa. stessa. EE lala generalità generalità didi un un tipo tipo apriorico, apriorico, che appartiene delle possibilità sua interezza, comprenall ambitoo delle possibilità a a priori. priori. IlIl tipo, tipo, sese lolo prediamo prediamo nella nella sua interezza comprende chiaramente de chiaramente anche conosciute. Nel so ii apanche lele peculiarità peculiarità che che sono sono attualmente attualmente conosc iute. Nel timo di apparizione scomparsa delle sue proprietà [Washe/], noi siamo coscienti del reale sem o parizi one e scompa rsa delle sue proprietà [Washei}], noi siamo coscie nti del reale sem ; identificabile, quest’unità appartiene tipo complessivo quale sa come uno e identif icabile, ee aa quest’ unità appart iene ilil tipo complessivo quale si o della della genera generalità tipica, inin cui cui rientra rientra tutto ciò che diviene dale si. o lità tipica, tutto ciò che diviene italoane dn Do n che specifi specifica e che riempie [la generalità] in maniera più o Me Sgr n che ca e che riempie [la generalità] in maniera più o S a

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Di sm Do n invece aall’or Le che appartiene Per bi questa realtà e a quanto attiene izzonte esternI o, che appartiene aa questa realtà e a

esingola realtà, > determinandone e il senso, senso, esso si trova in una coscienza di potenogni esso si trova in una coscia di dini di

che caratte caratterizza esperienze possibili una singola singola realtà. Ciascuna di queste cs che rizza lele esperi enze possibi li didi una realtà. Ciascuna di i Mo ea sua tipica, in cui esse sono necessariamente anticipate. ic e sua pad in cui esse sono necessariamente anticipate. DIR Rante, attraversando tutte le conferme che si possano avere DaÈ sta iavatia attray ersando tutte le conferme che si possano avere questa oo quella quella possibi possibilità all’interno ambito, — i Questa anch'esso, invari i lità all’int erno didi unun ambito , anch'e sso. invari Ci tipica M[33] lare,i cioè o i la si particolare una- p particolare cioè didi una particolare, [33] partico tipica realtàrealtà (e ‘di are SR di una costel &coni lazion i. e di realtà), sd è Inclusa enisannica in una /ipica domplssiva a) arti calli — = di ua RO dt all’intero orizzonte M mondano nella sua a o che appartiene all’intero orizzonte mondano nella sua Mo it delel mondo mondo, Sala coscienza del mondo piena e coni siaperienze , della coscienza del mondo piena e concreta di volta in volta ne e abbiam ci che e abbiamo, senso d’essere del mondo resta invariante e Mi o, » il il _senso * d'esser esseree d el mondo resta Mi e invari ante e esta invariante del senso d’esseree costituita costitui dai i tipi ;795 e re Ò tipi delle si 6 Lila struttura da coSN o essere costitu ita dai tipi delledel singol e realtà. Così del noto oala 22struttura e s gnoto è è- una una struttura È fondamentale dii della coscienza a Pe te r e dell’iignoto struttura fondam entale della coscienza ;

amente,, una una struttu struttura del mondo mondo come orizzonte di tutte le cose ra del come orizzonte di tutte le cose

4747

Introduzione e Introduzion

$ 9. Il mondo come orizzonte di tutti i possibili sostrati di giudizio giudizio

delimitazione e della ricerca - Senso e delimitazion

zzata ata caratterizz to]] è caratteri dell’ignoto possiamoo esperire. [Questa struttura del noto e dell'igno reali che possiam e, nte, permanent ntee relativa e permane ugualment e, ugualme distinzionne, permanent ntee e e dalla distinzio dalla sua relatività permane

a. Il mondo di cui siamo coscienti ata. determinat tà determin rità particolari nata e particola indetermiinata generalitàà indeterm tra generalit

vo della soggettivo orizzontee ha, nella sua costante validità d’essere, il carattere soggetti in quanto orizzont

e] noto in generale, ma orizzonte] l’orizzonttee di ciò che è; [un orizzont tà in generale: è l'orizzon familiarità familiari tà generale e familiarità li.. Questa familiari individuali tà individua rità particolari proprio per questo ignoto nelle particola aree particolar ta la validità particol iuta riconosciu scee su tutto ciò a cui viene riconosc distribuisc nata si distribui indetermiinata indeterm no della quale ricaall’interno tà,, all’inter familiarità di esistere. Ciascuna cosa ha poi la sua forma di familiari

differenze ze tra noto e e ignoto. dono tutte le differen ti sufficienti o sufficien momento eroo essere per il moment dovrebber sommariee dovrebb onii ancora sommari indicazion Queste indicazi zione, razione, dell’opera cativa e dell’ope dicativa ante-predi ienza ante-pre erienza dell’esper za dell’esp dell’essen enza ad acquisire il concetto dell’ess e che oggetto un di ienza erienza nell’esper nell’esp gioco in cui consiste, ovvero di tutto ciò che è già in primitiva.. Si rivela corretto sione primitiva ensione un’appren originarioo vi sia in un’appr è quanto di più ultimo e e originari itàà della nodell’attivit dell’attiv prodotto solo il è veramente te esistente che, da un lato, l’oggetto veramen

è esso stesso già noto perché è qualcosa che esiste “nel mondo” e che, correlativ ament correlativamente esistendo, deve ricadere nell’unità della nostra esperienza esperienza fluente.

Pa SE

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ancora didi più. più. Non solo l’apprensi l’apprensione one generale [di qualcosa] in quanto “ogget-

to”, D » esplicitabil n o e in generale” generale” è da sempre predelineat predelineataa per la coscienza sviluppata, sviluppata, ma na una lo5 è anche sn Srna determinata tipizzazion ne e di tutti gl gli oggetti. oggetti. Con ogni oggetto cn nuovo, o (in termini genetici) [con ogni oggetto] ggetto] che viene costituito per la prima volta volta, asi predelinea predelinea permanent permanentemente emente un nuovo tipo di oggetto, grazie al quale sono sin dall'idl; nizio appresi altri oggetti simili. Così il nostro ambiente già già dato è “già dato” in molte forme, è formato secondo le sue categorie generali ed è tipizzato nei suoi diversi generi generi particolari particolari, , specie, specie, ecc. Vale a dire: ciò che ci colpisce sullo sfondo, sfondo, e che a Viene sio colto È

.

«a».

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primo intervento intervento attivo, è noto in un senso molto più ampio. Esso nel primo Esso è appreso già passivamente passivamen sullo sfondo non te sullo non solo solo come come “oggetto”, “oggetto”, esperibile, esperibile, esplicitabil esplicitabilee Ei nia ni

cosa, come uomo, come opera dell’uomo e e in molti altri particolari particolari più specifici specifi

Esso

te esistente non significa che lo si tira fuori dal veramente to veramen dell’ogget etto produzion onee dell’ogg questa produzi contrarioo che ci sono sempre già dati oggetti, così come ci è sempre nulla, [34] ma al contrari o, tutto ciò che ci colpisce sullo dall’inizio, 0gge/#. Sin dall’inizi già dato in anticipo un ambiente di oggett. aipaun’anticip le”” e ne siamo coscienti in un’antic oggettuale one oggettua sione “apprensi coscientee in una “appren sfondo è coscient sempre, da sin è, vita della o momento ne a ogni moment appartiene percettivo vo che appartie zione. Il campo percetti rienza perienza dell’“espe tali, sono appresi come unità dell’“es quanto in che, ”, “oggetti”, un campo di “oggetti quel quel significa: significa: Ciò Ciò . conoscitive. conoscitive attività di possibili di attività sostrati possibili come sostrati stesso, come che èè lolo stesso, 0, che ”, 0, possibile”, possibile

ha così il suo or7zzonte orizzonte vuoto di un’estraneit un’estraneitàà familiare, che andrebbe descritta come na l’orizzonte universal universalee “oggetto” con particolari particolari indizi o meglio abbozzi — cioè [abbozzi] deldal: leleesplicitazi esplicitazioni oni da compiere con gli esplicati del corrispond ente stile. Questo corrispondente Questo orizzonte Cone rimane rimane però vuoto, vuoto, [rimane] un orizzonte di estraneità, estraneità, di estraneità che, che, in quanto uao determinabili, determinabi li, possono essere conosciute conosciute e divenire note. Senza dubbio, dubbio può accadere bus Ere che qualcosa che ci colpisce sia privo di una particolare particolare tipizzazi tipizzazion one,e, dima almeno esso può esser colto come oggetto, e, se è un dato sensibile, [può esser colto] come Ar to spaziale e comunque comunque sempre all’interno all’interno [36] della forma più generale e assolutame nte assolutament necessaria dell’“ogget dell’“oggetto to in generale”. 0° i

mente vuoto, un qualche dato (ci manca qui la parola giusta) ancora privo di completaamente complet noto. del noto. z20do del un modo anche un sempre anche l’ignoto èè sempre Piuttosto, l'ignoto ente ignoto. ignoto. Piuttosto, assolutammente dato assoluta senso, un un dato senso, qualcosa generale, in è, cui in misura Ciò che ci colpisce è da sempre noto, almeno nella

ÎJ 2. IlI/ mondo come orizzonte di tutti i possibili sostrati di giudizio. giudizio. Come la logica tradi tradizionale deriva da ciò il suo carattere di logica del mondo °

e si realizzi, comunque a, comunqu nza, conoscenz dall’altro,, per ogni attività di conosce a e che, dall’altro nza conoscenz stra conosce

nte, non è qualcosa di passivamente, che ci colpisce dello sfondo, di volta in volta già dato passivame

ità, cotbilità, determinabil zioni; ne siamo coscienti nella forma vuota della determina con delle determina determinazioni; ignote ate, inate, indetermin indeterm “certe” (di zioni determinazioni orizzonte vuoto di determina redato quindi di un orizzonte

dall’inizio one che se ne fa carico ha sin dall’inizio l’apprensione vamente l’apprensi zioni]). Correlativamente ). Correlati [determina [determinazioni] per avvicino “mi ”, re”, proseguire prosegui orizzontee vuoto aperto (nell’“io posso”, “io posso un orizzont anticipate in nte anticipate naturalmente fare, naturalme oni da da fare, esplicitazioni di esplicitazi ecc.) di intorno”, ecc.) “giro intorno”, vedere”, gli “giro vedere”, gli e effettiva le citazione icitazion nell’espli nell’espl inata” e “vuota”. Ogni passo avanti maniera “indeterm “indeterminata” ne d’ol’intenzione itazione]] che riempie e realizza l'intenzio le di [un'esplic [un'esplicitazione intenzionale dà il carattere intenziona atii determinat in determin avviene one zione realizza one vuota); questa realizzazi anticipazione rizzonte (in quanto anticipazi te e poi codeterminate zioni ignote vengono determina determinazioni passaggi, passaggi, mediante i quali certe determina ancora dunque — ” generale” generale in apprende qualcosa come “oggetto nosciute. Quando si apprende momento di notonato e ignoto — ci si porta con sé già un momento mente indetermi indeterminato completa completamente che è esplicimodo”, qualche Qualcosa che “è in un rietà; [si apprende apprende cioè sempre] un Qualcosa Qualcosa che nte come Qualcosa precisamente conosciutoo per ciò che è; e precisame tabile e che [35] può esser conosciut

Dunque, benché nella logica formale i “termini” nei giudizi, le “S°° “S” e le “p”, ecc., sian siano molto formalizza formalizzat i, restano comunqu ti, comunque e dei limiti alla sostituibi sostituibili tà del Ovadia lità a che she può .

esser Inserito ss inserito nei posti vuoti e che, quando i giudizi sono considera considerattii solo nella bro iorò —forma può essere essere scelto senza tenere affatto conto di ciò che esso è [Was]. Ciò che può de da inserito do non 6 è del del tutto tutto arbitrario arbitrario,, perché resta il presuppo presuppos to, mai esplicitato esplicitato, sto, , che ivano beato

Qualcosaosa, , che viene inserito, inserito, sia si qualcosa che che esiste, esi. che e fa parte dell’unità ’unità Aai

e

onte del mondo in quanto totalità di ciò che esiste, [come qualcosa che] rientra nell’orizz nell’orizzonte

correlativ correlat amente dell’unità A ivamente ci del uni mondo .. come la . alità di 3 chee in generale totalità di ciò aLpuò Lr essere: Sa a solo quindi dell’unità dell’espe dell’esperrienza ienza di fatto, ma anche di ogni esperienz esperienzaa che possiamo immagina immaginarree possibile. Si tratta pur sempre di qualcosa di esistente, sese sa non poi effettivo, almeno in uno possibile. Perciò, tutto quello che può EEE po a i”a po o nori ed oggetto dell'attiv 5 cagcto dell'attiviità tà del giudizio, ha un’affinit un’affinitàà,, una e ta nx “n halla ©quale ca soltanto può entrare entrare in un giudizio che in generale «E» E questo derivara dalde fatto che esso è un Qualcosa in generale, ovvero un

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Introduzion onee Introduzi

N$f 10. Il ritorno i all’evidenz: ; a come ritorno ; all’evidenza all'evidenza dell’esperienza dell’esperienz al mondo della vita

ionee della ricerca delimitazion - Senso e delimitaz

pertantoo deve poter esser za e che pertant esperiennza nell’unittàà della nostra esperie qualcosaa di identico nell’uni qualcos za". Perciò alla libera esperienza!°. nell’unittàà della nostra esperien a oggettuale, nell’uni evidenza le, con evidenz accessibiile, accessib logica del mondo, variabilità dei nuclei è posto un limite che fa della logica precisamente una to presentaato espressoo [questo limite] né l’abbia [37] mai present benché [la logica] non abbia mai espress

iva all’evidentiva predicat l'evidenza predica re l’eviden rre ricondur tale!?.. Così, ricondu fondamen ntale!* come suo presupposto fondame ha ivo ha tivo predica giudizioo predicat del giudizi genesi del che lala genesi re che dimostraare dicativa,, ee dimostr ante-predicativa erienza ante-pre dell'esperienza za dell'esp za

evidente, evidente, che abbiamo appena acquisito, dell’essenza dell’esperienza come esperienza del del mondo, ci mette in grado grado di rispondere alla domanda che riguarda il senso Èdi questo vesta ritorno, ritorno, di replicare alle obiezioni che gli si possono fare e di spiegare che il metodo ra di questa indagine genetica non ha affatto un'impronta psicologica. i Da quanto detto deriva che non è certo agevole trovare nel flusso della nostra esperienza del mondo, giacché essa è riferita al mondo già da sempre dato gna del lea dato, aa dell’esperienza che che cerchiamo cerchiamo come le evidenze più originarie; che don dell'esperienza non è certo agevole agevole

ione limitazione va del mondo, non implica alcuna limitaz dicativa ante-preedicati luogo a a partire dall'esperienza ante-pr anche à, tà, generali generalit sua che metta in dubbio il valore esemplare di questa riconduzione nella sono non sono che non ivi che predicat tivi giudizi predica alcuni giudizi sono alcuni che cici sono se che obiettasse qualcunoo obiettas esempio,, qualcun per esempio se, per se, volendo o, Piuttost erienza. dell’esp va dell'esp dicativa ante-preedicati all’evidenza ante-pr riducibili in questo modo all'evid te come logico, avremmo così onalmen ato tradizi rato consider è indagaree la genesi di ciò che conside indagar tacito di di fatto mostrato la sua genesi in una generalità universale, poiché il presupposto giudizio è tale questa logica tradizionale è questo: tutto ciò che può essere sostrato di un nfondameento al tipo fondam ricondottto za ed è quindi ricondo esperiennza ne all’unità della nostra esperie appartieene che apparti le quale stile universa e è il tipo di ciò che esiste in quanto esiste nel mondo — quale tale — che è il rientraree.. campo invariante in cui tutto deve rientrar abbiamoo già asserito (pp. 12 e sg;), cioè ciò che abbiam appieno nde compre si In tale modo icativa non rappreante-preddicativa va înin quella ante-pre predicatiiva che /a dimostrazione della fondazione dell’evidenza predicat e, ma fornisce la predicativve, oni e di evidenze predicati predicaziioni genealogiiaa di un tipo particolare di predicaz senta solo la genealog evidenzaa,, anche quella genealogiiaa della logica stessa nei suoi elementi, fondamentali — poiché ogni evidenz genealog ni a cui condiziooni nto di senso nelle condizi fondameento studiosoo di logica, ha il suo fondam del medesimo studios tà di rendere evidenti gli ultimi sostrati del giudicare. possibiliità sottostà la possibil

giudizio, [questo mondo] da cui sorge tutto ciò che ci colpisce, divenendo così sonata sostrato didi giudizio, giudizi open giudizi possibili, cici è già sempre dato come permeato dalle sedimentazioni di operazioni logiche; 23 o cici è dato dato quindi quindi sempre sempre come in cui come mondo cui noi mondo in altri —— didi cui cui riceviamo noi o o altri riceviamo ilil capitale già capitale d’esperienze mediante comunicazione, insegnamento, tradizione — stiamo già agendo logicamente con giudizi e conoscenze. E questo non riguarda solo il senso determinato tipicamente in cui ogni oggetto ci è familiare, ovvero rientra in un orizzonte di

rienza come ritorno al mondo della vita. Abbatnza dell'espe dell'esperienza all'evidenza 70. I/ ritorno all'evide [38] $S 10. no il mondo della vita nascondono idealiszazioni che nascondo timento delle idealizz

generale generale come oggetto di conoscenza possibile, come determinabile in generale. Questo esser già dato dato significa che tutto ciò che la scienza moderna della natura ha siediti udine in determinazioni degli enti, tutto questo appartiene al mondo, al mondo per come è già

ve vanno fondate in ultima istanza sulle evidenze dell’epredicative Tutte le evidenze predicati quere quedimostrare di dimostra i, di predicativi, giudizi predicativ l’origine dei giudizi re l'origine chiarificare sperienza. Il compito di chiarifica da sorgano icative ante-predicative sto rapporto di fondazione e indagare come le evidenze ante-pred rienza, si rivela essere ilil dell’esperienza, l’essenza dell’espe rienza, dopo aver chiarificato l'essenza dell’espeerienza, quelle dell’esp quelle espesingole espetutte lele singole di tutte riformare al mondo, come è già dato in quanto terreno di compito di ritornare qualsiasii enza, immediatamente e prima che si compia qualsias dell'esperienza, zz0ndo dell'esperi rienze, in quanto z0ndo vita”, della “mondo al rienza è il ritorno dell’esperienza operazione logica. Il ritorno al mondo dell’espe operacioè al mondo in cui già da sempre viviamo, che fornisce il terreno per tutte le sione compren La he. che. scientific za e anche per tutte le determinazioni scientifi zioni di conoscen conoscenza

1?!? FTL, $ 89b, pp. 193 sgg;; Hua !513 Sul riferiment riferimentoo al mondo della $ 92 a, pp. 197 sgg. superi, si veda ivi f92

sgg sgg, tr. it., pp. 225 e sgg. 17, pp. 225 e e sgg;; tradizionalee e sul problema di una “logica ultima” che lo logica tradizional sgg;, 274 e sgg. sgg.; Hua 17, pp. 229 e sgg., e $ 102, pp. 236 sgg;

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trovare la fondazione effettivamente originaria dell’evidenza ante-predicativa dell'eri nell’evidell'esperienza più originaria e più originariamente fondata. Per fare ciò non badenza dell'esperienza sta tornare dai singoli giudizi, di cui possiamo avere sott’occhi gli esempi, al modo in cui giudizio ul sono già dati gli oggetti che fanno loro da sostrato, [39] come se da un qui preso come esempio noi potessimo ritornare senz'altro all’evidenza dell’esperienza ni originaria. Piuttosto, per farci presente la struttura di un’acquisizione di conoscenza completamente originaria, dobbiamo avere sempre davanti agli occhi qual è ETAe d’esperienza in cui tutte le operazioni dell’esperienza sono inseparabilmente inseparabilmente intrecciate Indeccate mondo, in cui viviamo e in cui compiamo le nostre operazioni di conoscenza edi Il mondo,

familiarità tipica, ma anche l’abbozzo di orizzonte, il senso con cui esso ci è già dato in

dato a noi, uomini adulti adulti della nostra epoca. E seppure non c’interessiamo alle scienze “N natura o e non sappiamo nulla dei loro risultati, gli enti ci sono nondimeno già della già dati dati

con queste queste determinazioni, determinazioni, sicché noi li intendiamo intendi principi determicome, inin viavia di di principio, scientificamente. nabili scientificamente altri termini, . proprio In ce noi x dato, cal n. : perché il mondo ci è già dato diamo

i scontata l’idea, che ha alla sua base la tradizione moderna: «che la totalità infinita di per

i” èÈ dgin ni generale è in sé stessa una totalità razionale che e che correlativament correlativamentee può esse-

e7 : Leo) ara Saia nata completamente, da una scienza altrettanto universale»!*. universale»'*. gie e ao del el mondo come univ erso di ciò che è determinabile con metodi esatti, come universo

u Mii nnie a scienza, è per

ate dalla scienza, è per noi così

>na 4 Cf Cfr, F “ci pr rici 1mi >o Rice a rl, Broi Phinomenologie, d'ora Wissenschaften und die transzendentale Phinomenologie, europdischen Wissenschaften der europdischen Krisis der ldie Krisis È E. H usserl, è bo 2

Krisis, Wiirri TEA di* .

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Pre Verlag, Praga Piosophia 1936, 20; 1976? p.p. 20; Biemel, 1976?, W. Biemel, von W. hrsg. von VI, hrsg. Hua VI, ora inin Hua p. 97;T; ora 1936, p.9 Praga Verlag, i ania sea 52. 1997 p.p. 52. Milano 1997, EST, Milano trascendentale, EST, fenomenologia trascendentale, europee ee lala. fenomenologia scienze delle crisi La Filippini, ppini, La

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one Introduziione Introduz

f$\ 110.0Ù . IlIl ritorno ntorno torn aall’evidenz all'eviden Il ev idenzza : d À dell dell’esper ‘ esperien P ienza i za î come come ritorno i ritorno alal mondo mondo dell della“ A vita Vita

- Senso e delimitazione della ricerca

d’esperienza sotto la sua luce. Anche laddove scontata che comprendiamo ogni oggetto d'esper l'applicabilità universale ai metodi “esatti” delle e l’applic nor ; riconosciamo il vincolo generale non

pongono pon gi ono IC

distinguono distinguo no

nza, lo stile di questo tipo di conoscenza ci fa conoscenza, scienze naturali e al suo ideale di conosce

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se fosse così determinato e che ci fa intendere il mondo della nostra esperienza come fatto che la nostra in sé stesso, è invece già l’opera di metodi di conoscenza basati sul nella sua immediatezza non esperienza immediata si è già data. E questa esperienza à. E anche se tutte conosce alcuno spazio esatto, alcun tempo oggett ivo, alcuna causalit in ultima istanza le determinazioni teoretiche e e scientifiche di ciò che esiste rimandano in modo tale che, senza all’esperienza e alle sue datità, l’esperienza non dà gli oggetti

come tali — dover fare altro, il pensiero, che operasse con oggetti che sono esperiti separandoli, collegandoli, separandoli, andoli, collegandoli, esplicitandoli, esplicit arrivare, senza potrebbe mai arrivare, ndo — potrebbe inducendo induce oggezti parliamo di oggezt? della scienza. Quando parliamo

deducendo, concetti, deducendo, formando concetti, correlandoli, correlandoli, formando aggiunta, agli oggetti della vera teoria, alcuna aggiunta, pretende che della scienza, [di una scienza] che pretende

dell'esperienza, parlando degli oggetti dell'esperienza, nor stiamo parlando riconosca il valore di verità, ron n e riconosca ciascuno ne determinati in azioni categopuramente esperiti e per come sono determinati vengonoo puramente per come vengon proposizioni adeguata in proposizioni espressione adeguata trovando così espressione dell’esperienza pura, trovando riali sulla base dell’esperienza derivano da queste azioni. I “giudizi di formazioni stabili che derivano rate formazioni considerate predicative predicative conside atcompiute atoriginarie compiute operazioni originarie da operazioni ottenuti da giudizi ottenuti nza” o, per meglio dire, iigiudizi esperienza” esperie 0 e sensibile sensibil enza l’esperi dell’esperienza, che sia l’esperienza categoriali e solo sulla base dell’esperienza, traverso atti categoriali sensibile, non sono giudizi per sempre i, fondata su quella sensibile, spirituali, l’esperienza l’esperienza di enti spiritual rigoroso — ovvero [giudizi] di quella scientifici in senso rigoroso validi, [42] non sono giudizi scientifici definitiva. Quindi, è per loro dell’idea della validità definitiva. scienza che lavora sotto la guida dell’idea matematizzazione, le quali presup= idealizzazione e quelle di matematizzazione, aztività logiche di idealizzazione natura che le attività

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siano lolo spazio e il tempo che è gli enti, e in cui la nostra propria esperienza trascorre, siano come sono in compitoo delle scienze naturali fisico-matematiche cogliere esattamente per compit ssione causale tra gli enti che è data connessione sé stessi. Un altro presupposto ovvio è che la conne esattezza e oggettività nell’esperienza [41] sia la stessa di quella che viene determinata con nell'es esatte. dalle scienze oggettive, ovvero quella per cui valgono le leggi causali ricorso a Così il mondo della nostra esperienza è da sempre interpretato, facendo e allo ione” e perciò non si vede più che questa astrazione, che conduc alizzazione’” un’“idealizzaz un’“ide esatte della causalità spazio esatto della geometria, al tempo esatto della fisica, alle leggi

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vità” ?.EE così “oggett “oggettiività”. quando riflette sulle operazioni di conoscenza, dà per scontata la sua postoo come ovvio che lo spazio del nostro mondo e pre suppost è presup

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l’ufficio della conoscenza sia di scoprire per esperienza siano in sé stessi determinati e che l’ufficio

che anche il profano, so di ciò che è in sé e che è determinato in sé, è per noi così ovvia

dalle altre

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nabilità mente”, ossia “una volta per tutte” e “per tutti”. Questa idea della determi gettivamente” gettiva nza sia un univerdi ciò che esiste “in sé stesso” e quindi che il mondo della nostra esperie

l’ide l idealizza ali Z 7zaziOnNE ZIO zione

Introduzione e Introduzion

Senso ee delimitazion delimitazione della ricerca ricerca e della - - Senso

originache sisi dàdà originaciò che sto aa ciò sovrapposto egli haha sovrappo perché egli concetto, perché nessun concetto, originaria nessun nza originarza dall'esperie rienza dall'espe esatta. esatta. scienza dalla scienza deriva dalla che tale), deriva come che intesa come tale), non intesa giunta non (per giunta one (per l’idealizzazi riamente l’idealiz zazione riamente indagine, nostra indagine, della nostra originario della più originario senso più ne/ senso za nel un'esperien a ienza tornare un'esper a vogliamo quindi Se tornare Se quindi vogliamo

non che non vita, che della vita, mondo della del mondo esperienzaa del [44] esperienz all’originaria guardare all’origin aria [44] che guardare possiamo non possiam allora non o che allora mondo ritorno al mondo fondamento è il fondame nto.. E questo ritorno ma nene è il i, ma idealizzazion queste idealizza aleuna didi queste zioni, conosce aleuna conosce

za, esperienza, mondo della nostra esperien assumere il mondo nte assumere sempliceme può semplic emente originarioo non può vita originari della vita della partire ta inin esso a partire stratificata dato, ma deve indagare la storicità, che si è già stratifica così come ci è dato, esiste che mondo di un attribuisce ce al mondo il senso dalla sua origine — una storicità che attribuis one e izione dell’intuizi nte solo sulla base dell’intu oggettivame vamente determinato ato oggetti “in sé” e che può essere determin al sua indagine la originarie. nza originari dell’esperie e. E poiché lo studioso di logica non spinge erienza dell’esp a, ma originaria, nza originari erienza dell’esperie ni sul mondo dell’esp idealizzazio ione di idealizz azioni sovrapposiz della sovrappo qua della sizione didi qua miegli altro, nza senza fare dell’esperie erienza l’originariet ristabiliree l’origina rietàà dell'esp ritiene che possa sempre ristabilir episfezze come sapere “oggetesattezza,, di episfeze conoscenza nza su questo ideale di esattezza sura anche la conosce evine evisione comprensio tiva ee lala compren ante-predica za ante-pre dicativa all'esperien ritorno all’esper ienza contro, ilil ritorno Di contro, esatto. Di tivo” esatto. tivo” ano significano tiva signific dicativa ante-predica nza ante-pre dell’esperie erienza profondoo e originario originario dell’esp dente dello strato più profond della doxa, che è il dominio delle evidenze ung] de/la [Rechtfertig rtigung] legittimazione una /egittima zione dei diritti [Rechtfe i. Con ciò si atici. atematic fisico-matem idealizzate te in termini fisico-m originariee non ancora esatte né idealizza più originari dimostra anche che questo dominio della dox4 non contiene evidenze di rango inferiore giudicativa va e dei suoi prodotti, ma è inveconoscenza nza giudicati dell’epistezze, eze, della conosce rispetto a quelle dell’epist conoscenza esatta, ultima, al quale rimanda il senso della conoscenza ietà ultima, dominio dell’originar ce ilil dominio dell’originarietà ce e non come metodo semplice un dev'essere il cui carattere dev'esse riconosciutoo come quello di re riconosciut conoscere ciò che è è in sé. una strada che consenta di conoscere conoscenza esatta né delle evidenze svalutazionee della conoscenza Tutto questo non implica una svalutazion ni] è solo considerazioni] apodittiche medesimo studioso di logica. [Il senso di queste considerazio apodittiche del medesimo di livello evidenze alle percorrere per giungere di portare alla luce la strada che occorre percorrere delimitarne il determinarnee e delimitarne riposano, per determinarn più alto e i presupposti presupposti taciti [45] su cui riposano, senso. [Queste evidenze di livello più alto] non sono affatto messe in dubbio quanto conoscenza culmina in esse, che la loro piuttosto vero che la conoscenza al loro contenuto. contenuto. Resta piuttosto

all’epistezze. Tuttavia, in nome di dox4 all’epistezze. nte quella che conduce dalla dax4 strada è essenzialme essenzialmente dell’origine e del diritto proprio dei dimenticare dell’origine questo obiettivo ultimo, non ci si può dimenticare questo obiettivo

livelli inferiori.

nell'orizzonte comgenealogia della logica nell'orizzonte $ 11. I/ chiarimento dell’origine del giudizio e la genealogia chiarimento dell'origine costituzione fenomenologica della costituzione trascendentale ee, fenomenologica plessivo della problematica problematica trascendentale za dell’esperienza alle evidenze più originarie dell'esperien necessario ritorno alle Per le stesse ragioni, il necessario che quand’anche quand’an , psicologia, tale Una psicologia psicologia. non con ii mezzi della psicologia. compiuto con essere compiuto può essere non può coscien= alla coscien= dato alla puro al riferita puro vissuto ee aa ciò che èè dato pura, al psicologia riferita come intesa pura, fosse intesa psicologia potrebbe, potrebbe, interna, interna, a psicologi pura psicologia come pura intesa] come fosse intesa] zaza inin quanto [quand'’anche fosse tale, [quand’anche quanto tale,

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$$ 11. 11. IlIl chiarim ento dell’ori chiarimento gine del dell’origine del giudizio giudizio ee lala genealo gia della genealogia della logica logica

Fa Cs nel gliore nel miglior miglio glioreree dei deidei casi, casi,cascia,si, i indagar dei i indagaree e ° lalalala tipica tipica tipica tipica già giàgigàià data data delle delle forme forme logiche, ucendo logiche, ricond la riconducen dola .; e > pp operazioni r_ nini soggett operazioni soggett ive che soggettive tiv sogget appart ; engono che appartengo Î almente : no essenzi essenzialm i ente aa quelle forme e in cui quelle forme e in cui lele strutturee * di dididi questa struttur quqeusetsata forma fifi questa sorgon forma o come sorgono come struttur strutturee evidenti evidenti.. i Ma Ma anche anche laddove laddove [una [una tal tal psicolo psicologia] gia] prendes desse prende se sul £ & serio sse desse sul serio ilil proble ma dell’ev problema idenzaazaza e€è perseguis dell’evidenz perseguis e seisse la l a fondaz fond p persegu i ise la la fond fondazione ione | evidenz delle aa delle evidenzeenzee, {giudica giudiccative tiv ative nelle evidenz ative nelle eviden e-predic i zee, ant icatative, ante-p redica potrebb tive, non ch arresta non potre i starsi rsi ; bbee che ui 2 all’ind agine regress agine reoressiv ivaa sulle regres ecneri enze siva sulle esperie nze vissute i a -fanno i i soggetti esperi vissute che dell’ev idenza dell’evidenz , i quali soggetti,a o Li già già soggett sono soggetti S0gg tiiÈ del delde nostro sogget mondo — di i Î un mondo a a cui I i sono S i i sovrapp sono già osteenos già state sovrana ppost idealizza i alizzazi zioni azioni e e che che oni che c -è è è apperce pito pi appercepito nel senso di I queste sovrapp $ osizion i. i Nella sovrapposizi i sua riflesii oni. rifles sione itroso aa e ritroso s s attivit sion 1trosoritos sull sull’att ività logica, dadada cul logica, ivitààa logi logica, cui cuiI sorgon sorgonoo tutte le evidenz evidenzee giudica ]]È giudica ! tive tiv ceri i psicolo fa]as sisi si ferma gia] rienza nza; che psicologia] tutto per scontat ferma aaî un'espe un’espsperie o eri tutto i sia he si$ si dà dà giàgià delel tutt riferit scontato nairiferit coi a a un mondo ; “ mondo ideal c ea idealizz [46] L’abba izz: ttimen iI attim L’abb to di i queste idealiz i ento ideali zzazi zazioni Î ni,, la breccia ideali zzazio così né sisi breccia che che così pi apre vers x2 oro nascost nascos $s too fondam ento di iI senso sull’es fondamento perienz sull'esperie ia, nzaa più originar originaria, nonHis èè sD°iù un a pprobl > che > può può porsi I la psicolo probleema gia, per quanto psicol si I ogia, quanto siaÎ ampia e pura. DiDifatti lala Di essio sione rifles psicolo sione psicol S ogica gica sulle sulle : esperie nze vissute, esperii enze i vissute , per come queste sono accessib | ili accessibili alla alla pe ercezio Interna, ercezioneneÈ inte Interna, non riesce a giunger ie e fino al livello i giunge re Î in cui questo vestito tc di idee i Lio restii ; cai cala Di calato Do sulul mc — scaturi mondo $ sce isce dall’es scatur dall’esperi perienz isce dall’e iginari sperie ia del mondo della vita. Poiché [tale nzaa originar origin aria [tale ki e riflessione]e] ] prende prende pre lele e esperie nze vissute esperi enze esperi ri vissut e come accadim enti i singoli, si accadimenti singoli , separati separati i gli uni dagli aaltri ltri i nellanael: nos L tra coscien sci xza, può o9 al massim i massi ne singo singol ssimo moo i indagar Ii indaga arment rne scaturiigine gine larme in ntee lala scatur E o così come e lololo studio studios oso di di logica «s so esamina l o g i c a e s a m i le singole esami esami na forme. Î singol e É però Come quialilas che i sia È ii . £ . ° . essione essio o ne psicolo gica così Ss fatta psicologica # ca arriverà arrive nze vissute, proprio rà alle esperie esperienze in quanto proprio quanto sono pperienz esperien vissute, ze ee vissute viss , esperi esperie esperieenze nze del mondo mondo,, didi I un un mondo mondo che che èè già già sempr sempree bell’e bell’e I pronto pronto questo ÈP er questo d soggetto questo to sogge sogget to,, cioè [di un mondo ioè [di [di mondo]] che che èè: quello quello su su cui cui ila lala scienz scienzaa moder modernnaa ha ha giàgià "Cn atto ilil suonlavoro di deter determminaz ninazione inazio ne esatta. esatta. « CosìCosì non v'èè dubbic ione dubbioi che go po5 he lloo psicolo psiI È stabilir $ ; e,e,» rispet ia trebbe rispetto ris] to aa singoli atti preceddenza enza dell’e atti, la prece dell’essperie perienz a ante-pr edicati va su nza su deri ante-predicativa 9quella uella ppredica i ala tiva, predica tiv ma non potreb potrebbbe e e©chiarire chiarire $ chiarir chiarire e ili senso autenticoico i co di di questa ricon autent ricond i iu I ne duzio inn qu quanto -ricondu Ci: rico nduzion e ione e a a a ciò duzion zione che €èè piùpiù origin ciòciò che originar originari ario. io. Quest Questoo z70ndo, în quanto originari a correlato do ; dl delle correla to delle ;sperienzexe vissute, Doo vsssule, appart apparti ene già sempr sempre ;iene esperie pre e alle nze vissute al e esperi esperieenze nze vissut psicolo vis e che lo psicol go dà del del i ogo È tto per p 5 sconta s scontat che‘ così cosìsÌ esami tei e è e e che esamina esamin es esperie Ienze a;; ; e e ddalle nze vissut vissute dalle esperi non s , c’è alcuna i s ute e non c’è‘è alcuna strada I strad che dccon duca ico uca a ritro ritroso all’origi so fino all’orig ne didi questo medesi ‘origineine medesimmo i o mondo — un Mondo che è quelira che che 5pÈ erO le operazioni perazio ni soggett perazi soggett ive, oni ive,e, lele attivit sogget attivitàà della conos attività tiv conosc enza, l’eserciizio zio dei cenza dei metodi metodi scie , l’eserc scien tifici, io tic, CI, grazie per grazie ai ai quali il mondo io: mondo o èè det determ de così c s Ì e cosìsììesi I lato etermiinato e e sisi para davant nato î i i a noi i come :inini i davanti princippio lai princi io ancora determ determi nabilee all’inf all’infiinito inabil nito quanto al suo vero essere essere 1 sono anche deie precip ii precipitati precipi precipita peraziooni iti ati delle o perazi ioni ni [47] sogget soggett ive, onali Ho sS ional ma didi Î tive, ive, iintenzi intenz nb ionali ionali —— ma Dc, “0040 z1onalit edge chei NON 4,à, CHE non si presen presenttaa È scope scopert pertam a ente all sguard rtame sguardo nte ° allo riflessi i vo, i o riflessSì ivo, s ma « è solo foe M a nel prodot prodottti, i, che da essa deriva d e derivanno. o. » Deluci Delucid are queste implica Deluc dare zioni i intenz intenziionali queste implic onali implicaz azioni ioni ionali eciò ico la storia. del e medesi mo mondo mae imo _ medes mondo,, 3 inin cui il sogget soggetto ggetto della della psicol psicolo psi ogia giaia sisi trova to della trova già giàià dl Ènto,; vuo10 d io eo » i anche %e ritorn ritorna re aa quella ri quella sogget soggetti are vità, cui i opera opera intenz ività, lala cui tività intenziionale onale haha Behr a ndoO 3 q questa quesestaa forma. riga CE Ma tratta del Ma Ma sisisi tratta delel riritorno riforno una soggett soggettiv i nascosta aa una nascost ività iv ivi,ità nascost a —— i nascos taa ". le © la Hiless riflessi one non non riesce riesce ione e dimostrrarla arla attual aa dimost attualmmente ente intenta intenta inte alle sue operaziioni oni ioni alle i i intenzionali, » » Ma ma indizia Ma puopuo può ssolo rl aa partire indizia rla ol solo indizi I dai partire arla dai i sedime sedimen sedi nti ti didi quest quest’ operaz ione nel mondo mondo ’operazione nel i a

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d $ f$ 11. 11. IlIl chiarimento chiarim ento dell’origine dell’ori ‘origine gine del del giudizio giudizio iudizi e e lala genealogia genealogia della della logica logica

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[un vo, [un tivo, soggetti ritorno o sogget anche unun ritorn ie èè anche originar arie evidenz alle evide ritorno nzee origin o alle dato. PPertanto già dato. ertanto,, ilil ritorn già inteso essere inteso mai essere può mai che può quello che radicalee didi quello più radical molto più senso molto però, inin unun senso soggettivo che è è s0gg ritorno] 44 ciòciò che ettivo,, però, ritorno] o mondo mond nel o nel troviam amo già che già trovi senso che sedimenti didi senso tutti i i sedimenti smantellare tutti Per smantellare psicologia. Per dalla psicologia. dalla giunper giunsenso per sedimenti didi senso questi sedimenti indagare susu questi occorre indagare attuale occorre esperie nostra della nostr nza attuale ie nza a esper della [questa [questa a: operativ vità operativa: soggetti alla soggettività quindi alla derivano, ee quindi cui derivano, ve, soggetti originii sogge alle origin , dada cui gere alle ttive gere congià sisi conpsicologica, già one psicologica, riflessi nella ssione che, o rifle soggett nella del che, quella però quella del soggetto non èè però vità] soggetti tà] non ttivi sogge senso oni didi senso operazi zioni cui opera soggetti ità, lele cui ttivvità, piuttost pronto. ostoo lala sogge bell’e pront mondo o. ÈÈ piutt trappon o bell’e onee alal mond trapp

o: mondo: rostro mond cioè ilil nostro noi, cioè per noi, esso èè per che esso ciò che dato, ciò già dato, che cici èè già mondo, del mond hanno fafatto o, che tto del hanno del senso del nel senso mondo o nel ma ilil mond ia,, ma originar perienz naria dell’es ienzaa origi mondo puro mond esper un puro quindi un o dell’ più quindi non più non dada è è ci ci ente ente singolo lo ogni singo cui ogni nabile, determi ile, inin cui nato minab determi o ee deter esattamente deter minat mondo inin sésé esattamente mondo

ndo secondo nabile ile seco determi minab principi ipioo deter via didi princ sia inin via che sia scontattoo che noi sconta per noi dato eded èè per sempre dato sempre e riament mente origina naria che origi esista in sé, nel senso almeno che alme esatta oo che no esista scienza esatta della scienza metodi della ii metodi fisico-matematiche. scienze naturali fisico-matematiche. dall’idealizzazione delle scienze deriva dall’idealizzazione deriva effettivamente stoall’origine effettivamente regressiva non [48] mira all’origine quest'indagine regressiva Pertanto, quest’indagine Pertanto, soggettività storica, non determinata soggettività sedimentazioni di senso da una determinata queste sedimentazioni rica didi queste rica

storiche, con la cui opera è stata personalità storiche, determinate personalità soggettività di determinate alla soggettività mira alla mira matematizzazione!”; questo nostro mondo quest’idea di matematizzazione!”; per lala prima volta quest'idea forgiata per forgiata posl’origine del mondo in generale s/ru/tura e l'origine attraverso cui studiare /a/2 struttura esempio, attraverso un esempio, solo un èè solo

determinate comprendere queste determinate possiamo comprendere soggettive. Non possiamo partire da fonti soggettive. sibile aa partire sibile storiche, se noi soggettività storiche, muovendo da soggettività operazioni di senso muovendo delle operazioni storiche delle origini storiche origini riviviamo il modo in cui le operaoperazioni, se non riviviamo compiamo queste operazioni, non compiamo stessi non stessi esperienza vitale, e quindi se non dall’originaria esperienza ealizzazione sono sorte dall’originaria zioni dell’idealizzazione zioni dell’id mo riuscia riusciamo

stessi a riportar noi stessi riportaree il mondo noi

della vita, coperto dal suo vestito di idee,

mo l’intera ripetiamo nza del mondo e e al mondo della vita. Così noi ripetia inaria esperie all’orig all’originaria espe rienza e nascost erano nascoste e€ che ora, ive, che prima erano che prima oni soggett soggettive, storia operazioni dell e operazi accadutaa delle già accadut storia già quanto tali. possonoo essere intese in quanto scopertoo e posson one, vengon m esse allo scopert nella vengonoo messe ripetizione, nella ripetizi ità che ività soggettiv soggett una cozze mom amo noi stessi mon come oni], intendi intendiamo ndo queste operazi [E operazioni], intendendo [E intende ca, ma come psicologica, riflessionee psicologi semplice riflession sisi trova mondo bell'e pronto, come risulta dalla semplice un mondo già inin un trova già erazioni ioni a cui ni possibili possibili,, tutte queste 0operaz operazioni una sé, e compie, come operazio con sé, porta con che porta ità che soggettività una soggettiv tando le esplicitando ter mini, esplici nostro mondo]. In altri termini, divenuto [il[il nostro questo esser divenuto suo esser deve ilil suo mondo deve questo mondo nelle depositi di senso del mondo nelle nali, indagando le origini dei depositi zioni)i intenzio implica intenzionali, implicazior ;; dentale trascen dentale vità soggettività amo noi stessi come soggetti nali, noi intendiamo operazi noi intendi intenzionali, oni intenzio operazioni iaoriginarria inaugurato origina qui dentale non va inteso altro se non il motivo, trascendentale con trascen qui con one ione formazi formaz ogni di [49] ritroso sulle ultime fonti [49] mente dell’indagine a ritroso es, dell'in Descartes, mente dada Descart propria sulla propria stesso sé su stesso ee sulla sé conosce su che e o one del soggetto che conosc del soggett conosci riflessione della riflessi tiva, della conoscitiva, scientifica, validità scientif lui validità per lui hanno per che hanno oni, che nza, inin cui formazioni, tutte lele formazi vita cui tutte conoscenza, vita didi conosce

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Introduzione

- Senso e delimitazione della ricerca

modesto. Non disponendo ancora di un concetto così esteso di logico, dobbiamo partire dal concetto tradizionale, per poi seguire l’articolazione e il contributo alla costruzione del mondo della nostra esperienza che ha dato ciò che la tradizione ha già definito come logica e come operazione logica, così come i livelli che queste occupano in tale costruzione. Pertanto, #/i/ compito della logica trascendentale, presa nel senso ampio e idealmente completo, [51] si distingue tanto dal compito della fenomenologia costitutiva nella sua inteaccennavamo, [51] a cui accennavamo, della della genealogia, ovvero dall'analisi dell'origine e della fondazione soggettiva della rezza, quanto da quello della lineamenti logica formale tradizionale. Qui perseguiamo solo quest’ultimo compito nei suoi lineamenti logica formale predicativo!”. fondamentali, ovvero il chiarimento dell’origine del giudizio predicativo!?.

$ 12. I/Il punto di partenza delle singole analisi. La differenza tra esperienza semplice eè fondata e la necessità di tornare alle esperienze più semplici di tutte Questi accenni dovrebbero bastare per intendere il senso della riconduzione dell’evidenza predicativa a quella ante-predicativa e oggettuale, che è poi un ritorno all’edell’esperienza nel mondo della vita. È ora arrivato il momento di trarre le videnza dell'esperienza conseguenze di queste considerazioni generali in ordine alla scelta corretta del punto di singole analisi concrete e di individuare, nell’ambito complessivo dell’edelle singole partenza delle partenza sperienza nel mondo della vita, quelle evidenze ante-predicative in cui si può trovare l’origine del giudizio predicativo. Benché abbiamo già guadagnato un concetto di esperienza come evidenza oggettuale degli oggetti individuali, una tale esperienza è ancora in sé multiforme, pur avendo demolito tutte le idealizzazioni che ne coprivano l’originarietà. Il nostro mondo della vita in quell’originarietà, che può essere messa a nudo solo dopo aver smantellato tutti quegli strati di senso, è, come abbiamo già detto, non solo un mondo di operazioni logiche, il dominio in cui gli oggetti sono già dati in quanto possibili sostrati [52] del giudizio, in quanto temi dell’attività conoscitiva, ma è il mondo dell’esperienza nel senso pienamente concreto con cui quotidianamente si usa l’espressione esperienza. E questo senso ordinario non si riferisce solo all’atteggiamento conoscitivo, ma, nella sua massima generalità, designa un’abitualità che, nelle

situazioni della vita — intese in senso ristretto o generale come condotta di vita nel suo esperienza”, lala tale abitualità], aa “colui che ha esperienza”, [di tale chi èè dotato [di conferisce aa chi complesso complesso —,—, conferisce indicano ansi quest’espressione con al contempo, sicurezza nel decidere e nell’agire; che i singoli passaggi del “fare esperienza”, in cui si acquisisce quest’abitualità. Questo senso quotidianamente familiare e concreto di “esperienza” designa molto di più un della atteggiamento pratico, attivo, valutativo, che invece uno specifico [atteggiamento] della conoscenza e del giudizio.

!9 Sulla delimitazione di questo compito rispetto alla più comprensiva sistematica costitutiva, siSi veda anche infra /nfra $ 14.

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T $ 12. Il punto di partenza delle singole analisi

Prima non abbiamo affatto preso in esame tutto ciò che costituiva l’esperienza nel suo senso concreto e, nella nostra indagine a a ritroso sui giudizi predicativi e sulle loro evidenze, siamo tornati direttamente indietro al dominio della credenza passiva che qualcosa ci sia, in quanto coscienza del fatto che i i sostrati del giudizio sono già dati — un terreno di credenza che è stato dimostrato essere quello del mondo e, attraverso alibneno il qua-

le, ogni singola esperienza è esperienza nell’orizz nell’orizzonte onte del mondo. Questo orizzonte del mondo non è però determinato solo dalla familiarità con ciò che esiste, che sorge nel corso della prassi conosciti conoscitivva, a, ma soprattutto da quella che deriva dalla quotidiana prassi della vita e dall’attività pratica. Che, ciononostante, abbiamo scavalcato il concetto ampio e concreto di esperienza, così abbozzato, per aggrapparci a quello più ristretto. ristretto è giustificato dal fatto che ogni atteggiamento mondano, l’attività pratica come quali qual. puramente conoscitiva, si fonda nell’esperienza in questo senso. [53] L'azione L’azione pratica, la posizione di valori, la valutazione sono valutazione e azione sugli oggetti già dati su quelli che stanno già davanti a noi e che noi trattiamo con certezza dossica. Così ili dominio della 4x4 dox4 passiva, della credenza passiva che qualcosa sia, di questo terreno di credenza, non èsolo solo il fondamento di ogni singolo atto di conoscenza e e di ogni orientamento alla conoscenza, di ogni giudizio su ciò che esiste, ma anche di ogni valutazione e azione pratica su ciò che esiste — fondamento, quindi, anche di tutto ciò che si chiama

“esperienza” e “esperire” in senso concreto. Non bisogna però credere che da questo modo passivo in cui è già dato ciò che esiste si passi sempre e innanzitutto a un'attività conoscitiva; piuttosto ciò che ci colpisce fornisce per così dire la sollecitazione pet un’a-

zione. Di certo, un'attivit un'attivitàà primitiva di conoscenza, un afferramento di ciò che esiste

come determinato così e così, un inizio didi esplicitaz esplicitazione ione èè già già sempre sempre presuppos presupposto. to. PerPertanto, questo concetto di esperienza come modo in cui gli oggetti individuali sono dati in maniera evidente, [come modo in cui gli oggetti individuali] sono già dati passivamente, ha il suo carattere distintivo nel fatto che così si designa /a struttura fondamentale di ogni esperienza in senso concreto. Nella doxa passiva, ciò che esiste non è già dato solo come sostrato per le attività di conoscenza, che su di esso si possono realizzare, ma anche come gomme sostrato sostrato per tutte le valutazioni, per tutte le volte che ci poniamo un fine e che agiamo in termini pratici. Perché qualcosa si possa dare come utile, bella, spaventosa, psnante Mo , attrattiva, i o in qualsiasi da de altro 110 modo, edo essa essa deve, deve, pur pur sempre, sempre, essere presente e pp-cssibilei sensibilm ente, s . deve darsi nell’immediata esperienza sensibile, anche se non aPprofon diamo oltre laep Ai sua percezione, anche RIGIe se non proviamo a esplicitar esplicitarl a, anche la, anche

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la cogliamo in maniera anie . purament asa e contempla contemplativa, tiva, anche se non la analizziamo

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e | attezze in percepibil e i e SAR, sensibili, ma se, sulla sulla base didi questa presenza sensibile,

PA guscita subito il nostro Interesse Srna interesse pratico o emotivo oo si presenta a noi subito come

e Cipe fin erro o Oo ripugnan ripugtenante — tutto tutto questo però si fonda comunque sul : i ato con delle caratteristiche che possono esser colte con i sensi in Maniera Maniera semplice e che perciò possono essere sempre semprepre analizzat analizzatee. 59

Introduzione Senso ee delimitazi delimitazione della ricerca ricerca one della one - - Senso Introduzi

fondate. Il11 semplici ee fondate. esperzenze semplici tra esperienze distinguere ere tra occorre distingu esperienza, parla didi esperien za, occorre Quando sisi parla Quando

o ilil fornendo passiva, fornend doxa passiva, nella dox4 tutto nella un tutto come un dato come sempre dato già sempre esso èè già come esso per come mondo, per mondo,

semenza semerienza nell’esperi innanzitutt uttoo nell’esp dato innanzit singoli, èè dato giudizi singoli, tutti i i giudizi per tutti credenza per terreno didi credenza terreno sensi. con i i sensi. cogliere con ente cogliere semplicem emente possono semplic che sisi possono sostrati che dei sostrati mondo dei quanto mondo plice, inin quanto plice, [Seznssinn [Seznssznn]] d’essere d’essere senso il ha senso il che ha che esperienza za ogni ovvero, ogni esperien semplice,, ovvero, esperienza Ogni esperien za semplice Ogni che sisi corpo, che un corpo, esiste è un che esiste sostrato che sensibile —— ilil sostrato nza sensibile un’esperie sostrato èè un'esper ienza semplice sostrato un semplice un te esistenveramente corpo veramen come un corpo vale come enza ee che vale dell’esperi coerenza dell'esp nella coerenza erienza conferma a nella conferm un’unità ha un’unità e, ha universale, coerenza universal sua coerenza sensibile,, pensata nella sua esperienza L’universal te. L’univer za sensibile salee esperien te. le è lala universale rienza universa perienza quest'espe che esiste per quest'es superiore; e; ciò che d’essere, un’unità d’ordine superior za, esperienza, esperien nostra della l’universoo di tutti i corpi. Così, nel mondo totalità della natura, l'univers cui si fondano tutti gli altri; ciò che esiste nelle sue su cui basso, su la natura è lo strato più basso,

esperienza, za, è, in quanto natura, il sostrato che accessibili che, accessibi caratteristi li alla semplice esperien stiche, caratteri oni valutazioni esercitano no le nostre valutazi conoscenza tipi di conoscen altri tipi za,, su cui si esercita gli altri tutti gli base didi tutti alla base sta alla sta

tà variabilità l’invariabil bilee che sta alla base di ogni mutevole variabili e le nostre azioni. [La natura] è l’invaria

le” “materiale” utilizzabilit ilitàà per certi scopi, pet produrre dal “materia valutazioni sue valutazio delle sue ni,, della sua utilizzab delle

uttoo dato innanzitutt differente. e. [Ciò che esiste] è innanzit te dato qualcosa ogni volta different naturalmen ente naturalm li alla semplice espeaccessibili iche naturali, accessibi caratterist stiche come corpo naturale con le sue caratteri necessario io che il nostro interesse vi si diriga. rienza — anche se non è necessar percezione,, e premo percezzone chiamiamo originario, o, la chiamia l’esperienz Se l’esperi enzaa presenta qualcosa in modo originari appartiene ne al mondo esterno lo perpercezione cisamentee percezio ne esterna. [55] Tutto ciò che appartie cisament Quando porale della natura. Quando spazio-temporale corporeoo nella totalità spazio-tem come un cepiamo ente corpore un ente cepiamo come (strumenti, opere d’arte e ci imbattiamo imbattiamo in animali e uomini o in oggetti della cultura (strumenti, spirituale. d’essere spirituale. ne di un senso d'essere l’espressione così via) non abbiamo solo la natura, ma l’espressio possiamo esperire in maniera semplice dall'ambito di ciò che possiamo In questi casi, usciamo dall'ambito sensibile, si rivolge solo ente percezione percezione sensibile, esclusivamente e sensibile. percezione, che sia esclusivam sensibile. La percezione, percezione di ciò alla semplice e e diretta. Distinta da questa, c’è la percezione maniera semplice corporeità, inin maniera alla corporeità, sione, , come quando dell’espres ressione one dell’esp comprensione che può esser percepito percepito solo mediante la comprensi dell’uomo “ricordo” dell’uomo sovviene ilil “ricordo” che cici sovviene fatto che amo uno grazie alal fatto comprendi strumento, grazie uno strumento, comprendiamo destinato. Endovrebbe essere destinato. che lo ha realizzato realizzato per un fine o anche di colui al quale dovrebbe nto corporeo che fondell'elemento gono una percezione percezione semplice dell’eleme trambi i casi presuppon presuppongono definitiva la ”, che porta a certezza definitiva riflessione”, ne e da cui può muovere una riflessione? da l’espressio l’espressione soggettivitàà animali, e quindi, in questa (eg05/d) 0o anche di soggettivit coesistenza coesistenza di persone umane (eg0%/) ngono]] un ente che non è solo qualcosa che esiste e che ha maniera fondata, [presuppo [presuppongono soggettivo che [a ciò che esiste e che elemento soggettivo un corpo, ma insieme a questo anche un elemento possiamo esperirlo soggettivo] però non possiamo [elemento soggettivo] ha un corpo] si riferisce. Questo [elemento

$$ 12. 12. IlIl punto punto didi partenza partenza delle delle singole singole analisi analisi

maniera diretta diretta ee semplice, inin maniera semplice, non non possiamo possiamo percepirlo; percepirlo; esso esso può può essere essere esperito esperito solo solo

perché èè fondato fondato susu ciò perché dato ciò didi cui cui possiamo possiamo avere avere esperienza esperienza semplice semplice ee solo solo perché perché èèdato

qui, qui, ee inin quanto quanto tale tale [se/bst [se/ls7 da], da), insieme insieme ee unitariamente unitariamente con con ciò ciò che che èè “percettivamente” “percettivamente” semplice. semplice. LaLa riflessione riflessione non non èè dunque dunque una una percezione, percezione, inin cui cui cici sisi possa possa rivolgere rivolgere inin mama-

niera niera semplice alal percepito, percepito, ma ma [essa [essa sisi può può compiere] compiere] solo solo sulla sulla base base [della [della percezione] percezione] ee deviando deviando dalla dalla [56] [56] sua sua direzione direzione diretta. diretta. Se Se mi mi rivolgo rivolgo verso verso un un uomo, uomo, l’atto l’atto del del mio mio rivolgimento, rivolgimento, ilil raggio si dirige innanzitutto, raggio tematico direttamente tematico della della mia mia attività, attività, si dirige innanzitutto, direttamente ee semplicemente, [la semplicemente, sul corpo: quindi èè inin primo primo luogo luogo una percezione percezione sensibile; sensibile; tuttavia tuttavia [la direzione di quell’atto] non termina nel ma, nella comprensione dell'espressione nel corpo, corpo, ma, nella comprensione dell’espressione prosegue oltre fino fino al soggetto-io, soggetto-i0, dunque dunque fino fino alal suo suo essere essere impegnato impegnato aa fare fare Qulato culto e quello, alal suo suo rivolgersi, rivolgersi, alal suo suo essere essere occupato, occupato, al suo suo avere avere un un mondo, mondo, alal suo suo esser esser colpito mondo, ecc., — a patto che questo però sia espresso. EE aa ciò colpito dal mondo, ciò spaini ibpattine ne

cessariamente la sussistenza di un riferimento dell’io al suo proprio corpo cessariamente corpo vivo, vivo, giusto giusto quello che è qui per me. Tuttavia, questo percorso normale della percezione didi un quello che tn uomo uomo che inizia dalla percezione sensibile del suo corpo, attraversa l’espressione e arriva l’espressione e arriva alal soggetto-io, a cui [l’espressione] [l’espressione] appartiene e che con essa sisi esprime, esprime, può può subire subire un un cambiamento di focalizzazione: come quando focalizzazione: possiamo fare attenzione solo alal corpo, corpo, come quando O occupati con una cosa semplicemente apo semplicemente corporea; l’espressione èè ancora ancora intesa, intesa, ma ma

l’intendere non non ha ha una funzione attuale, il soggetto-io èè solo solo per per così così dire dire uno uno sfondo sfondo

e, pertanto, è fuori tema. Per arrivare alle evidenze effettivamente effettivamente ultime e originarie dell'esperienza dell'esperienza ante-predicativa, dovremo dicativa, intraprendere dovremo intraprendere //il percorso inverso da queste esperienze esperienze fondate a quelle più più semsemplici, ovvero mettere fuori funzione ogni espressione. che trovi l’ente determinaespressione. Ogni Ogni esperienza esperienza che trovi l’ente determinaaltrimenti che nelle sue caratteristich toto altrimenti caratteristichee naturali, naturali, che che lolo identifichi uno strumento identifichi con con uno strumento

o insa qualsiasi altro modo, [ogni [ogni esperienza esperienza didi questo questo tipo] tipo] rimanda rimanda alla alla comprension comprensionee dell espressione. dell'espressi Dunque, faremo one. continuare a a valere solo la percezione sensibile ee l’el’esperienza in generale, considerere considereremo mondo solo solo come come mondo mondo della della percezione percezione mo ilil mondo astraendo dada tutto ciò che esso si porta dietro in termini di familiarità e detectio dacininizioni n che non derivano da un atteggiament atteggiamento [atteggiamento] o puramente percettivo, ma da un [atteggiamen to] valutativo nostro 0 altrui — tutte quelle [57] determinazio determinazioni l’atteggiamento perni che l'atteggiame nto perDr sonale Muro o estraneo proprio di ascrive [al mondo]. Otterremo così la pura natura universale universale nto terreno dell’esperienza già i Mn già se dato passivamente passiv: secuzi che, nella prosecuzion e conseguente della i iÈ

A $ i se in sé conclusa connessione sibile, ) sist presenta 0 ee conclusa come una a a

precisamente solo come [la natura] che ho percepito o che posso percepire — quindi nel precisamente — quindi nel

attuale della mia esperienza, dominio attuale esperienza, avendo messo fuori fuori gioco l’espressione l’espressione,, non non c’è c’è

fi uI gli Per ril di mondo concretamente di _ altri. esistente E s un’astrazione una i i questa questa èè un’astrazion e —— una una vissuta; una esperienza vissuta; tipo didi esperienza questo tipo mediazione didi questo solo lala mediazione qui solo 2°20 Un’espressione indica qui che indica Un’espressione che ordinario, ordinario, senso in senso in riflessione dalla riflessione distinta dalla totalmente distinta ovviamente è tipo questo totalmente di “riflessione” “riflessione” di questo tipo è ovviamente direttament& colte direttamentò, essere colte possono essere che possono oggettualità, che dalle oggettualità, intesa sguardo dalle dello sguardo rivolgimento dello come rivolgimento intesa come alle alle proprie proprie esperienze esperienze vissute. vissute.

‘che, in primo luogo, a pe solo ilil mettere mettere fuori fuori gioco, gioco, l’esclusione 4 , deve l’esclusione dalla deve esprimere pene re solo dalla qui e che continua valere Ma Ma [con [ 3 parola]] gra - che continua aavalere. questa ra i Pidea cheche lala1 natura natura esista sl esista solo per sé separata-i oo Ìl’idea idea che solo per sé ee separata-

trattazione di de qualcosa cche5 per me Bibo e èè non bisogna intendere un’omissione e Sir i i ere un’omissione nella formazione ne nella formazione

originaria della della “rappresenta “rappresentazione del mondo”, mondo”, didi originaria zione del

6161

pr Introduzione Introduzione

$f$ 13. Il concet conceconceto general erale general erale ee di giudizi didi giudizi giudizi giudizio ee didii I oggetto oggetto. Giudiz Giudizio come come constatazion tazionee

Senso e delimitazione delimitazione della della ricerca ricerca - Senso

o di ciò sistematico una coscienza d’essere del mondo, sia richiesto soltanto uno sviluppo sistematic d'essere riceverebbee un senso d’essere che esiste per me come semplice natura e che solo dopo riceverebb

tutti, neanc ni di Ai una comunità nea neanchhee per) tuttidl ii i componenti compo com nenti comunitàsia delimitata, delimitata, ma m a come come oggetti solo per oggetti sole me; e il mondo, mondo, da cui essi ci colpiscono, colpiscono, dev'essere dev essere pensa sser gia pens Ss to ato come un come me tl un 770 ; MOT ndo; dl solo Di er ui 177€ . Q

esta dema Ques demar uesta c d ZIONE rcaz ione metod metodologi ologica ca essariaaria necess necessa ria per per portar portaree : allo scopert scoper scopert : otoo

parla. più ampio. Di tutto questo, qui non si parla.

del del domin dominio io l'oper l’oper l’opera aziazione i zione . . x . narietà narietà ultima, ultima, in in cui cui essa essa èè sempre sempre operaz operazione ione didi

one esatta nel senso della validità scientifica definitiva, ha sempre predeterminazi della determina zione

Ssf 13. Il concetto genera d generale le edidi giudiz giudiz io giudizio io ee didi oggetto. Giudiz tudizi io come constatazione

za al dominio di ciò che vale solo dell’esperien ienza delimitazione one astrattiva dell’esper In questa delimitazi riflessione,, è già inclusa la messa fuori circuito per me, che sono colui che compie la riflessione tà, della ività, dell’oggettivi to dell’oggett presupposto idealizzazioni oni,, la messa fuori circuito del presuppos di tutte le idealizzazi sull’ideale orientata e, tradizionale, tradizional logica la validità dei nostri giudizi “per ognuno”, che

za del giudicare. Quindi, appena dell’essenza tacitamentee come parte integrante dell’essen supposto tacitament conoscitivaa di un c’è più nulla che sia valido per l’attività conoscitiv prescindiamo amo dagli altri, non c'è prescindi

altro, non ci sono più depositi di senso che fanno del nostro mondo, così come ci è

bilee e già determideterminabil te determina esattamente dato, qualcosa che è già sempre inteso come esattamen conformitàà all’idea conformit in costituita, storicamente nte nato dalle operazioni della [58] scienza, storicame di validità definitiva. idealizzazion ionee è già presente nei giudizi compiuti in base all’espeCerto, una qualche idealizzaz i sostrati, scelti come esempi, con designiamoo i sostrati, rienza, [è già presente] nel fatto che noi designiam presi, dalle rispettive comunità sono nomi generali, così che gli oggetti così designati per accade per stesso accade Lo stesso validi. Lo per sésé validi. come didi per giudizi come noti ee ii giudizi come noti almeno come linguistiche, e, almeno linguistich alal— tutti per di valida è esser za naturale: il suo senso dell’esperien zazione dell’esper ienza l’oggettualiz lizzazione l’oggettua particolaree comunimeno per tutti quelli che fanno parte di un certo ambiente e di una particolar per tutti” — per “oggetto di tà. Gli oggetti, che sono valutati, sono già dati con il senso appartengon onoo [a una certa comunità]. E questo vale anche per le de[tutti] coloro che apparteng raggiungere per raggiungere giudicare originario, per un giudicare tornare aa un Per tornare pratico. Per di interesse terminazioni interesse pratico. terminazioni di giudicativa,, dobbiamo one giudicativa zione determinazi l’operazione ne più originaria, che si compie nella determina l’operazio del 72/2 acquisizioni acquisizioni del volta 72/ ogni prescindere prescindere da ciò e fare come se le operazioni fossero Procedendo in tutto originarie, senza fare alcun cenno a una comunità già data con me. Procedendo del nostro i del espressioni le espression le perché grandi difficoltà, difficoltà, perché in grandi ci s'imbatte sicuramente in tal guisa s'imbatte sicuramente guisa ci tal comunicativo,, così che ogni volta che usiamo linguaggio hanno un significato generale, comunicativo idealizzazionee — quella della valisuggeriamo la prima idealizzazion una designazione designazione per un oggetto suggeriamo dità per una comunità linguistica — e dobbiamo sempre rinnovare lo sforzo di allontanaespressioni —, difficoltà queste che gravano su ogni indagine re l’invadente l’invadente senso delle espressioni espressioni circa la soggettività soggettività nel senso più radicale, giacché essa è costretta a usare espressioni ne nel mondo. comunicazione che hanno un senso nel mondo, funzionale alla comunicazio

Indaghiamo Indaghiamo quindi il giudicare, come se il giudicare [59] fosse ogni volta solo pet

te dalla funzione comucompletamente prescindiamo completamen me, con dei risultati solo per me, e prescindiamo

presuppone già sempre una nicativa del giudicare, così come dal fatto che [il giudicare] presuppone con i loro abbozzi di oggetti, ne passata nel tipo e nel modo in cui i suoi comunicazio comunicazione dell’ecostruzione dell’esenso, sono già dati. Solo allora arriviamo alle più primitive pietre di costruzione fungono così che dificio logico, [pietre] da cui il nostro mondo è è costruito. Gli oggetti, esistono pepef i che esistono o 88 etti] che [come oggetti] pensati [come che all’inizio pensati sono all’inizio non sono che non da oggetti, sono oggetti, sostrati, sono da sostrati, get i, 62

didi ciò cioÈ che di volta che è€ di volta in proprio in volta volta u pro cl i p rio €è effett Ffet i feti ivamen effetti te logica nella Dasua origivamente origi o ; i vr 77 solo solo soggett soggetto. o. di

Sesidi si P escind presci e da tutte queste 13sovrast scinde 3 rutture sovras truttu re del mondo della nostra esperie nza, la esperienza,

q ual ièè innanz ualeSÒ, e innanz

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la nostra propria propriaia esperie esperi enza, esperi nza, si iI vede che ili giudicar e, giudical re,

anche a guaque ce qu

to livello sto element elemen are, ini n cui livelloeleme eleme tare, cui iè re solo sulla base dell’es giudic èè un giudica iudi are iud perienz dell’esperie nza Da e, ancoral più) | e ie limitat limitatament o amente, e, sulla DE base della nostra Stra propria propriaia esperie sp enza, esperi nza, » hahaha dell esperi delle struttur delle strutturee i1 che coinciai coinci

no con qquelle quelle eideide giudiziizi che sono sottome S sottomessi ssi i all’idea all’ide ali a di validità validità definiti v Quindi definitiva. indi non emerge nerge solo che Li il domini emerge ominio domin iniio del logico ico I i in questo ci modo si estende estendeca anche s laddove pr non esiste ancora anc va “un intento intento scientif scienti scientiffico ma anche iico — [ma anche che] l'espressiosione che] con l’espres ne giudizioo sisi desi designa giudizi "esnz ssenza un'esse La generale nza general e © che © ha la stessa struttura fondam entale în » 6 tutti biî livelli a delle4 operazioniViadi ‘logiche, i in cui occorre. ‘corre. Pertan Fertant to, o, quella È che abbiamo mostrato essere la struttura [60] [60] ;del del Gud giudizi È predicativo de nel quadro di un’anal un'anal analisi isi limitat limi limitataa alle esperiienze più semplici, ha i ha, al|Mat conte=m pipo,o, & un | signifi cato si Signific ato esemplare > sese si si vuole comprendere con Sir Vv evidenza qual tal lè è3 rl’esse ì ui nza del I giudizi giudizio,o, anche quando ha una funzione di grado più elevato La Se voglia ogliamomo giàgià dada subito subi precis is are questo concetto concerto general generalissimo i di giudizi giudizioo ee il conceta to correl correla 5 ativo tivo di oggett oggetto o,, Inin quanto getto, quanto sostra to sostra $ to del del giudizi o, dobbi giudizi iudizioo, dobbiamo tonsiteeiL amo tornar alla relazi relazi alla . one one traa giudic giudi are ed esperi sperieenza della vita ri nel suo senso piùiù concreto. Tutte le “g esperiii enze | in quuesto Siesenso , concre concreto to Pe poggiano prima di tutto sulla semplice i i dox4 dax4 originaria, la quila quale presnta aii| sostrat ssostratii i ultimi, u timi, cioè ultimi, cioè Èàa present cioè quelli che posso possono no esser colti dai un’esp quelli I che feepierizi pas a erienz a sem -plice. D. II corpi corpipi natural i, che giàià si si danno inI essa, sono i1 sostrati i ultimi nz i perei le tutte ì sori le ul ulterio id ri determ inazio n etermi nazion ni, È i,ni, sisia sia per per lele determ determ inazio etermina ni cognit zioni ni inazio cognitiive, ive, sia per tive, sisia per quelle quelle didi valore, valore, sia, sia ancora ai pert qquelle quelle pratic prati he.. Tutte p atiche Tutte l'utte queste que [determinazi inazion oni] i fanno presa su questi [sostrat i che [sostra na e° ti] posson o esser gn a colti da un’esperienza semplice. Ma que questo dominiioo della sto domin doxa‘a origin della dox4 svol to , originari aria, dell a Ss sem Sa coscie Ss nza Z sunalice de d O $$si Ica, èe una ina coscien una dossica, Cos coscie nza nza ch e present za, 9, che resent S da gia in aa già in modo mod O Mc ; i ANnn 3 di GA

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ti. In In questo questo [domini [dominio] e sostra sostrati. o] l’ente è già dato come unità

ominio della doxa èilil dominio dominio di ciò che fluisce. ominio fluisce. L'unità L’unità dell’i-

pvt vi Sco èè pACGR oP i cai to un’ident un'identità SoaA affat affatto colta come come tale ità colta tale ee conserconserRO . ; ny eco, l sea per esempio, quando scruto petcettivament 6 né n cagià stato x SIai sensi, DES SOSE io, quando scruto percetMo e unad Aura dato 2 oo ua A èÈ già già un’attiv stato dato un'attività, ai sensi, èè già un’operazi one ità, un’oper azione ioni A asso. Mita asso. " E lostesso stesso vale ce vale per per lala semplic semplicee percezi percezione, cui lascio lascio one, inin cui n aSo che già "2005De mi èèstato 00 !A stato dato dato xe mi che mi ha già mi ha colpito. colpito. [Quell’ [Quell’ogget to]] oggetto DL” It si o > stesso oggetto oggetto da diversi diversi lati” lati”, , e nella rifles sione lo sguar do esodà Sa

ia ss . ul fatto che esso cici èè dato dato secon second doo prosp prospet e tive, SCOLCI, in ttive, scorci, IN cui cul esso sisi mostr mostra a ; come

63

one ione Introduzi Introduz

f$$ 13. IlIl1 concetto conc con e o generale concett e. e di i giudizi general giudizi o e di i oggetto Giudizio giudizio giudizi Giudizio come constata zione constatazione

- Senso e delimitazione della ricerca

ne. E così si dimostra attenzioone. abbiamoo rivolto la nostra attenzi oggetto,, a cui abbiam que stoo stesso oggetto quest percettivamente [61] un sostrato che già ci è stato dato scrutiamo percettivamente anche che già quando scrutiamo oni. impressiioni. subiamoo soltanto delle impress un’azionnee e non subiam zione, un’azio un’operaazione, compiamo un'oper o appare l'oggett l'oggetto cui in ecc., scorci, gli ve, prospettiive, ingenua,, che in tutte le prospett coscienzzaa ingenua La coscien solo solo ilil mira mira di di ha ha identità, sua identità, nella sua oggetto nella stesso oggetto allo stesso sempre allo rivolge sempre ne, sisi rivolge percezioone, nella percezi nella ne. Essa però percezioone. l'oggettoo che si esplicita così e così nella percezi risultatoo di quest’azione: l’oggett risultat carattericaratteri queste con tto, dell'oggeetto, ole del fatto che questa datità dell'ogg vole consapev non è affatto consape iva del livello più conoscittiva zione conosci un’operaazione zione, un’oper un’operaazione, sensibili,, è essa stessa già un’oper stiche sensibili re come una are l’osserva l’osserv , e, percepire ingenua)] è incline a pensare il percepir coscienzzaa ingenua basso. [Una tale coscien mento passivo, e l’unica attività che si contrappone a questa atteggiaamento passione, come un atteggi con ione con azione formaz trasform degli oggetti già dati è la prassi in senso stretto, la tras ione passiva degli accettazzione accetta ono sussist no ve che sussisto predicatiive ioni predicat proposizzioni le mani di cose già date oppure la produzione di proposi accetta ento attivo èe accettaatteggiammento fra atteggia distinzionnee tra prodotti.. Così la distinzio oggettivee,, come prodotti ni oggettiv formaziooni come formazi o significat significato te dedita agli oggetti già dati, ha un interamente zione passiva, passione, per la coscienza ingenua, interamen riflessivo. Questo, infatti, trova un momento di affatto diverso da quello che ha per lo sguardo riffessivo. one apprensiione ione di ciò che è già dato e nella sua apprens accettazione qualsiasii accettaz attività anche in una qualsias concelto di passività ben più radicale di quello che rsi un conceto guadagnaarsi va, e deve perciò guadagn osservati osservativa, già concetto è quello del modo in cui [le cose] sono già coscienzaa ingenua. Questo concetto vale per la coscienz qualcosa ente che qualcosa passivammente affettiva, del modo in cui si crede passiva date in maniera puramente affettiva,

“stimoloo”” che semplice “stimol ve: il semplice conoscitive: ni conosciti operazioni c'è l'è e in cui non c'è nessuna traccia di operazio penetra “che penetra esempio ilil latrato “che per esempio come per te,, come mbiente mondo-ambien proviene proviene da ciò che esiste nel mondo-a che ci senza e one ne attenzi attenzio avessimo prima prestato ”, senza che gli avessimo orecchie”, nelle nostre orecchie e, attenzione, tematico. Ogni volta che si parla di attenzion fossimo rivolti a esso come un oggetto tematico. !. inferiore”!. [62] c’è c'è sempre una qualche attività di livello inferiore” nel fissando ciò che si dà nel rlo, fissando erlo, apprende apprend per a qualcosa a qualcos mo amo rivolgi Ogni volta che ci rivolgia o, scrutiamo, ne e ne scrutiam attenzione mo attenzio rivolgiaamo sensibile,, ogni volta che gli rivolgi erienzaa sensibile flusso dell’esp dell'esperienz ità tà un'attiv zione, un'attivi di un’operazione, do un'opera compiendo proprietà,, stiamo già compien azione,, le proprietà con l’osserv l'osservazione possiamoo anche già parlare di un riguardo alla quale possiam nza del livello più basso, riguardo conosce conoscenza

uprecostituente, è già precostit passivamente, giudicare. giudicare. L’ente, come unità di identità di certo è già dato passivam identica, benché ciò non ne viene fissato come questa unità identica, rensione nell’apprensio ito, ma solo nell’app ione. predicazione. includeree ancora una predicaz debba includer o, quel predicativo, giudizio predicativ le, s'intende sempre ilil giudizzo tradiziona Con giudizio, nel senso della logica tradizionale, asset asset: ione zione proposiz proposi nella hansis, nell’apophansis, co nell’4pop linguistico deposito linguisti giudizio che trova il suo deposito contesto contesto toria. Anzi, ogni volta che designiamo una cosa con un nome, anche solo nel va,, ma anche un dicativa ante-predicati pratiche, non è in gioco solo un’apprensione ante-pre delle attività pratiche, senso. erazione azione didi senso. un’oper sta un’o osta presuppo già presupp quindièè ggià vo e quindi predicati tivo riudicare re predica ggiudica

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- Senso e delimitazione della ricerca

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quest’'iquest'iliberamente (quando ci avviciniamo e lo osserviamo un’altra volta). Proprio e aperta dentità come correlato di un’identificazione compiuta in una ripetizione libera ha un essa prassi, altra ogni all'infinito costituisce é/ concetto pregnante di oggetto. Come fine pratico, ovvero ciò in vista del quale l’azione è compiuta: così l’oggetto esistente

ò se ar Se> isiamo siamo cosìsì riusciti riusciti aa gguadagnare Così riusciti uada g nare Uno uno ) ssguardo g u ar do SsSU al la sulla c connes connessione si O ne dell ( d pe r adell’operazione zione È i logica il > logica con flusso con Sì e dell il flusso esperienz 7a. del dell’esperienza ondo del mmondo Èe su ] la sua su sulla f nzi sua $ Iu funzio one neì In i n q uesto /1es S tc questo Îflusso, Uuss 0 dovi 550, dovràiddI anche nche emerge emergeg re re ddad l dove dc Ve V occorre occorre iniziar iniziar 1a e e perer 1individ I id IV VIQUAFE duare, , . Cc con ninindagini :d aAgINI : anali analiti icne ch >di ire e> (FRASI l’origi ag l’o ne ddelle Fo 1e1n l forme di giudiz 1U idi Zio TI Z10 i Ppredica I edicati tivo. v O o CcGiacch ud G hé e siamo La in i. cerca di ciò che 5 è più elemer îtare no e di i ciòciò che 3 fond î a tutto ili resto, ai , [ili punto Mm dili pa partenz + non i: potra a] potrà che che essere essere ilil giudica giudicare, re, che Slsi basa che basa sull sull’e es sperie perien nza za più più sempli semplice c data. elimme esperi i ata «duI , L'esper e immedi di enza1i lu Ssem p ienza ppiù sempli ce eèè quella semplice p lice 1e ddei 1i SO. sostrat sostratii xsens i,sensibib li sensibil i, . 1 lolo S st xIale rale de dell’in l l’in tero tero Pose mondo mondo ncereto. ccooncretc 1 Do eto. Dovre V remo mo Ccquindi ] u 1indi nd 11 orienta orenta orienta ori rci trci su sul S l ggiudiz UdIZIO 1iudizi dHo Di io fulla 10 sulla sullIl base base base$ della pe rcez ione della percez z1J0ne esternana, . del estern dellala ppercez ercezi O ione one 1 del dei corpi corpi, 9, peperdi studia studia€reE © , mediante d median nt Eesempi, te Ss empa 1 , le strutture del giudicare predicativo in generale e 1 a sua costruzione sull’esperienza ante-pr ante-predica edicati tiva. v a.

dell’esplicome esistente è è il fine dell’azione dossica, dell’attività conoscitiva, dell’atto mo citazione di ciò che esiste nei suoi modi d’essere, ovvero in quelle che qui chiamia

pet ciò che è, le sue determinazioni. Questa constatazione di ciò che esiste, per come è e per zione constata che costituisce la funzione dell’oggettualizzazione giudicativa, diventa la n— a cui si può sempre tornare e che è come tale un durevole guadagno di conosce nella deposito vo, che trova il suo predicatiivo, za — solo a un livello più alto, nel giudicare predicat a] è, in quanto deposito di un assertori zione proposizione assertoria. Questa [proposi bile. Solo guadagno conoscitivo, liberamente [65] accessibile, conservabile e comunica in il giudicare predicativo produce un guadagno conoscitivo e gli oggetti conoscitivi ricettiva, solo va senso pregnante; non può farlo invece ancora l'osservazione giudicati

.

abituale. benché anche questa produca una conoscenza, che viene conservata come Esso è . conoscenza di guadagno Ogni giudizio predicativo è un passo înin cui viene prodotto un durevole o verso in sé sé—— e come lo sia, lo mostreranno le analisi che seguono — un passo compiut

la determinazione e rappresenta la cellula originaria della determinazione tematica”. Certo, non tutte le oggettualizzazioni del giudizio e della conoscenza, neanche quando esse sono predicative e trovano il loro deposito in asserzioni, sono guidate da questa tendenza alla constatazione “una volta per tutte”, alla constatazione “oggettiva”. Si può pet talvolta anche trattare di una constatazione che serve solo a fugaci scopi pratici, solo esempio, per una determinata situazione o per una pluralità di situazioni dello stesso tipo; quello la constatazione per mezzo di un giudizio dell’utilità di uno strumento per questo o quello constatale tutte così scopo ha senso solo in riferimento alle situazioni in cui sarà usato. E zioni sulle caratteristiche valoriali o pratiche di una cosa hanno la medesima relatività alla situazione, in cui essa ha valore o può essere utilizzata praticamente. Questo riguarda tutti giudizi) il un'utilità. Per [tali giudizi] i giudizi che sono in connessione con la prassi e solo lì hanno un’utilità compiutaa con un giudizio, “sempre di nuovo”, che costituisce il senso della constatazione compiut o di va inteso solo con il limite che [tali giudizi] sono relativi a una situazione di questo

quel tipo. Ma anche in questa relatività resta fermo che il marchio di ogni intenzione conoscitiva, di ogni oggettualizzazione giudicativa è: che [66] noi aspiriamo a produrre un guadagno conoscitivo che vada al di là della situazione momentanea e che è comunicabile e utilizzabile in futuro. E questo non è men vero per le nostre delimitazioni astrattive degli me, ambiti che sono di volta in volta nostri propri. Si tratta certo di constatazioni solo per mé, guadagno un con ma pur sempre di constatazioni che contribuiscono alla conoscenza — zione. un’acquisizione. me —— e sono dirette a un’acquisi solo per me che che èè solo

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InCGAPEI osservazione azione

percettiv ivoo ) ecl Lg Osservativo hanno nno il; privile privilegio gio didi appren apprendere dere lele cose cose in modo In modo tale che tale che siS1 possa p ossa ssa Sssoddi Ra soddi _ sfare gn modo nel modo miglior migliore g liore e la lala tenden tenden tendenzaza za deldel giudica del Udie gl giudi d re alla are alla constat ) constat lazio azione. azi I ne. » sOnO VO Sono deloù del resto resto Ss gli 8gli i 0 a Eror pura, 1 sostrati che posson ssono o essere essere appresi a resi in in manier maniera a sempli sem li sensibibile, lee, lele cose nentee sensibil se della ioè lele cose cose della natura, natura, cioè cioe hi cose nel loro nel ; loro strato strato fondam fondam entale quali

entale quali

2 In merito, cfr. infra $ 50 0). c).

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Introduzione - Senso e delimitazione della ricerca Introduzione - Senso e delimitazione della ricerca

tà identità loro identi dato, lala loro già dato, che è è già ciò che con ciò le relatività del commercio mondo-ambientale con le relatività del commercio mondo-ambientale io. giudizio. i didi giudiz affermati e costituire oggetti

essere affermati e costituire oggett possono oggettuale e,e, peperciò, no essere rciò, posso oggettuale ante inin invariante solo unun invari sono solo non sono percezione della percez base della sulla base giudicare percepire ione non are sulla ire e e il il giudic Il Il percep fasoddisfacome soddis contempo ambienti, degli ambien mpo — — e e come relatività cambiamenti tutti i i cambi ti, mama alal conte ità degli amenti e e lele relativ tutti aa ni zzazio idealizzazioni le ideali include le che e modificazione cimento dell'interesse osservativo in una modif icazione che includ cimento dell’interesse osservativ © in una ica e e teoretica a teoret scienza della scienz base della alla base che è è alla condotta quella condo sono quella cui accennavamo prima — sono tta che cui accennavamo prima —

valida che siasia valida un’oggettività et tività che sca un’ogg che rende possibile la constatazione, affinché si stabilisca che rende possibile la constatazione, affinché si stabili

base sulla base are sulla giudicare percepire Pertanto, ire e e ilil giudic to, [il[il percep Pertan tivo, predicativo, predica giudicare il are basa si cui su giudic il della percezione] sono è zodi dell’evidenza ante-predicativa dicativa su cui si basa della percezione] sono £ modi dell’evidenza ante-pre tamento orientamento suo orien nel suo Ciononostante tradizionale. logica dalla considerato nostante,, nel è esso come così Ciono così come esso è considerato dalla logica tradizionale.

“una volta per tutte” e “per ciascuno”. “una volta per tutte” e “per ciascuno” .

a, scienza, della scienz teoria della alla teoria scienza alla scienz a e e alla alla constatazione scientifica e nella sua tendenza nza alla alla constatazione scientifica e nella sua tende

ico €€ teoretico atteggiamento tra atteg legami tra sui legami giamento teoret indagato mai indag non haha mai tradizionale] logica tradiz ato sui ionale] non [la[la logica zio giudizio giudi un fatto un è come fatto analizzato è mai non haha mai analizzato come valutativo pratico atteggiamento tivo ee non o 0o valuta giamento pratic atteg senso nel senso o nel pratico quello pratic ma aa quello conoscitivo, all’interesse serva all’in non serva modo non questo modo che inin questo itivo, ma teresse conosc che questo su questo su isca costruisca si predicativa costru l’evidenza più generale, né ha mai esaminato come l’evid enza predicativa si più generale, né ha ma i esaminato come qui sisi indubbio bio che qui emotiva. praticaa ee emotiv sull’evidenza a. È indub ovveroo sull’e vo, ovver ante-predicati dominio videnza pratic redicativo, io ante-p domin ccesso dell’accesso stessi, dell’a sé in come danno tratti delle fonti proprie del modo in cui gli enti si danno come tratti delle fonti proprie del modo in cui gli enti si praticoo e medesimo luogo solo nel medes imo agire pratic essenzialment hanno essen che hanno i, che alle deter zialmentee luogo minazioni, alle determinazion in danno si danno enti] si [gli cui in modi, enti] questi non nella mera osservazione. Ma è proprio su quest i modi, in cui [gli non nella mera osservazione. Ma è proprio su gettuaun’oggettuacome un’og su come nemmeno fanno nemm ne fanno eno su sé stessi, che non si fanno domande e non se ne sé stessi, che non si fanno domande e non se rivolga si rivolga l’io che piuttosto possa costruire lizzazione Fingiamo piuttosto su did/ essi. Fingiamo costruire su giudicativa sisi possa ione giudicativa lizzaz passiva e afmaniera passiva te a ciò che esiste — così come esso è già dato in maniera immediatamen immediatamente a ciò che esiste — così intento intento o altro alcun senza compiendo un'attività puramente osservativa, fettiva —— [69] fettiva [69] compiendo un'attività puramente osserv ativa, comporti soggetto si comporti che quello osservativo. In altri termini, fingiamo che quel soggetto interesse interesse che quello osservativo. In altri termini, fingiamo colpito colpito viene cui da enti, dagli indotto puramente osservativa e che non sia in maniera in maniera puramente osservativa e che non sia indotto nell’ambiente, ad alcuna azione pratica. nell’ambiente, ad alcuna azione pratica. che susu predicativo, che giudizio predicativo, l’analisi della percezione osservativa ee del del giudizio Nondimeno, Nondimeno, l’analisi della percezione osservativa resulla reseguiranno sulla che seguiranno indagini che didi essa per lele indagini importanza per fondamentale importanza sarà didi fondamentale radica, sarà essa radica, tipo il i tipo il Quindi Quind valutativo. e pratico o tivo. di quest'attività teoretica con l’atteggiament pratico e valuta lazione lazione di quest'attività teoretica con l’atteggiamento percedella percequella della in cui l’attività autenticamente predicativa si costruisce costruisce susu quella e il modo, e il modo, in cui l’attività autenticamente predicativa si sono zione osservativa, zione osservativa, sono conoscitivo puramente puramente conoscitivo

osservativo €€ atteggiamento osservativo gli questo atteggiamento importa sese questo non importa stessi, non gli stessi, preceda 00 sé, néné sese preceda scopo inin sé, sia uno scopo sia uno dell’azione oo sia servizio dell’azione sia alal servizio

a ante-predicativa quella ante-predicativ ativa susu quella un’azione. La sovrapposizione della sintesi predicativa segua segua un’azione. La sovrapposizione della sintesi predic tratti di di laddove sisi tratti che, laddove i casi, la stessa per struttura, con l’unicaa eccezione eccezione che, è, in entrambi è, in entrambi i casi, la stessa per struttura, con l’unic utile, lele utile, esso a esso e a e quest’ultimo a attivo-pratico o di un giudizio riferito unun atteggiamento riferito a quest’ultimo atteggiamento attivo-pratico 0 di un giudizio ante-predicatistrato ante-predicatinello strato presupposte alla predicazione sono più complicate icate nello strutture strutture presupposte alla predicazione sono più compl vo e non sisi risolvono percezione. semplice percezione. nella semplice quindi nella risolvono quindi vo e non infatti nella sua maggiorere semplicità. sem plicità. È È infatti ragione un’altra ha percezione della IlIl primato primato della percezione ha un’altra ragione nella sua mraggzo sem plice è è più semplice che è è più con ciòciò che unun precetto analisi con queste analisi iniziare queste quello didi iniziare metodologico quello precetto metodologico osservati: solo osservati: percepire solo dopo risalire a ciò che più complicato. Nel dominio solo dominio deldel percepire solo dopo risalire a ciò che più complicato. Nel 6868

) sii . V O, S a Are VO, £sl Sl riesce modo rlesce “ a a dimostr dimos trare nel nel modo

. p luDIS f fc AC ile. la costruzi OSTIruzior one de ] g1U . 1 dic: A Le predicati V O piu facile la costruzione del giudicare predicativo sull a percettiv sulll esperienz a ante-pred € spet 1enza ice ty c a a; so percettiv a ante-predicc qui ci sono V de nze ( ) ggettuali evi x di CUI po ss1a1a a tiva s q QUI ci sonc SOnO ey de NZEe ( e tti z n quiete zione p ercez alla per recez o immobi li 347 senz A a a dd Cei ntrarsi ione ere di oggetti on nell e pe 2 rcezioni Ss n CEzic quiete p . 4 1 o immobili, xsenza addentrarsiSs . «ge nelle . p ereezioni i . piu Z101 Li È diffic ili da diffic ili movimento da 1 analizzar Allo e nel giudicare an lizz 7a.e, I 6, del circa gli del moviviment enti IN MOV Imento. nto Dev e e n e ] giudice Are r Cltrca gii1 en CI ti in mo V imento ho D eve da rimanere in s ospes O quali sono le modific AZzIOr ZI pri cl 1 e occorron O. DI o qu 1 and ( ) CI addentria L mce ) ]l a ] o] r Ò a ] [ n ella perce zione ossa d ostrare de Mov oviment la nto | ein q ualall Casi » Asl SI S p Se im trat “ perm an enza cd 1

cm ere in sospe riman i Cl s

issono le modifiicazioni ioni che occorrono quando ci addentriame permar i una una struttura struttura fondamentale della zione cos! come della sintesi sintesi ee dell dell’esplicita espli cit azio ne, così sintesi della come ap della e sinte si esse. di su costruita a predicativ predicativa costruita su di esse. . # IlIl carattere ricerche carattere esemplare e sempl are . delle delle cui ci ricer si che che che seguono segu ene solo al ono. (èè anche po anche lala ragione . " ragione .per . per cui ci si |. . 0° . al . giudi zio catego riale. Sarebbe Sarebbe compito & 1% É tegoriale. compito didi ulteriori ulteriori ricerche ricerche indiv individiduare una simil renetica N an che e p pe I altre imilee e de derivazione simile ic ) : ne gen derivaazion orme 3 di] i gi giud i ica i ZIO. i I I t ema1a € € ] uindi genet | aranche Un i 1 i qu ] el lo de per1 «2altre Éform É ù e didi i giudi giudizizio, . IlIl tema tema èè quind dadi I i adio I quello 4de/ gudzio categoriale sulla base della percezione. . dizio sa 8 ale sulla b n delle per cezione. Da du Da cio ciò deriv derivaa un un’alaltra tra limitazic ici ne: : nella 2 I perce nella zione Oogget de: clci sono SI i i zione h S i ] ) dm sono > i oggett i re I ti che che : si « si | dA. dann £ o come . . gge ti che danno cc el reali reali i aa diffe nze che fe ntasia Anche lad diffe adifi renza che nella nella fantas ia. Anche ] fanta As 1a possiede 1 un modo antasia a possiede un en p roprioi ini Cui i gli ogge tt 1'S1 dz 1 nno:) ma modo a percezione

del movimento] e e ini quali i casi casi $si si possasa di dimostrare la fondamentale

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SEi reiquas ] ‘asi-reali- . oggetti C-Se. Se disistin nel come1 [QU li amo come-s i A nel I ealta al À e l a qu Asl S1-1 ealtà co Mmé, se.ci Se disti nguiaAnmo la] A realtà e la quasi-i realtà come petto amente, dominio della pos izionalità ; virament e e, Ilil domin [71] e quello della io neutralità, inio della allora, de posiz con siziionalità ità [71] e quello della neutralità, i allor l’esc hi Islone e

ali . ma

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© speri . Ì e ien Z 7 Livissute ; esclu i d lle sione f| al À atas si 1a, limitiam delle i iti C esper ienze Cc O ntempo ) vissut la nostra trate didi fantas trat ia, lim ittamo ) alal cont empo la , nostr a so: tratal d DINmINIO della posizionalità, tazione al domin cioè della coscienza io della posizionalità, cioè che presenta un essere prede lla coscienza che presenta un essere presumibilme I cale ; — @ lm =eno nte reale sumib e ilmente 2 alIl INIZIO. inizi I iu i avan ti no real . —. almenono all’ini P @ chiamare i i ì ‘inizio. causa ir } zio. Più non otremo Più avanti Î non n potremo non chiamare in caus Bi È la basati Ss ulla fantasia. a fantasia tantasia e 1 1giudizi giudizi basati sulla fantasia. mm on occor occorre rs SO tolin on ancor oo t e forse una ch analis se Sssotto Ss d eli nnit d ate linea ineare rere ancor dall’eI . fo se sottolinea @ ne volta oltà COSI a a una che ean analislisi i così delim itate d all’eS usione d elia > com] ) resenza S degli altri 1 S1 i 1 Muo V eranno e della compr : i Cc onfini esenz fi senza i di li CIO a L degli i che ol ) P per SOLC degli altri altri si si muoveranno nel nei nei confin i i d di ciò he èessolo per me, a restando a all’int e si del a quale non i È . ARS del q ale non siSI parla atfatto tutte le idealizzazioni calate, parla affatt i o i didi tutte le dl ideal a izzaz ioni calate come un vestito i 1 x e n vestit el € Sp o dii 410 P i b A idee, 5 vSs ul mond ; o ) dell’ DN IE È Ce, sul monde d l esper sperienza pura. Dob ia mo trovare e > V ide : nze i Z pura. ienza Dobbiamo trovar sae lele dia più ori g ina re, } che gara nuscano tis i can una narie, fond d aZiION i che e e d i u ]tit na Istanza garan tisca i e da no CUI $ deriv i i una fonda zione di £ i e di di ulti . . ultima ul . i 7 _ a e da cuio i derivaderi a ilil iQ1uIstanz ci .

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predicativ Con € predic ir ativo.O. LS Con i 1 i @ c pe I O affa tt o ch e ques St e rice quest a origin questa originz meta 1 non nonn i di dice iginar i I che . ietà arietà siSsii di dice però affatto che questeia si add nel c ricerche ai ie ) ERRO È la struttura complessiv ntrano nella struttura complessiva a della della sistematica fenomenc Nlogico-cos ° titusiste matica fenomenologico-costitutiva,a,» figu 1 ti atdii no solo tiguardino solo l strato più E SA elem = Anche È loI loi stra esse SS cominciano i to più i con un? AInalisi raleelem entason re. Anch e seSse esse comi ncia no con un'an alisi la Bifcezione oggetti indiv iduali cosali-spaziali, oo degli non per questo il loro gli ogget tema ti indiv iduali cosal i-spaziali, non per ques to il loro tema a la costituzione delle cose stitu er t zion IV p i i e è delle c S cose — perce OS? ale -SS pazial A E . ivi e e poiOli dididi unun mond ttive Il . cose p cettive mond esterno cos o ) este rno cosal e-spa È SPbazi ziale € stru tture o sie ;. della perc ezi ' percezione care

che

one Inve sono pres prese considerazione Î Invece ce sono solo per se inin cons siiderazio , i ne solo S peer

6969

quanto

quanto

éÈ

e

Introduzione - Senso e delimitazione della ricerca Introduzione - Senso e delimitazione della ricerca

e ai ai necessario alla comprensione di come le operazioni logiche logiche si si costru costruiscano, insieme iscano, insiem necessario alla comprensione di come le operazioni le, ensibi loro risultati, cioè le formazioni logiche, sulla base dell’esperienza percettivo-sensibile, tivo-s percet sperienza loro risultati, cioè le formazioni logiche, sulla base dell’e

iali, gligli e di come, sulla base della percezione, la spontaneità produca gligli oggetti oggetti categor categoriali, e di come, sulla base della percezione, la spontaneità produca oggetti degli stati stati didi cose cose e e delle dellegenera generalità. lità. oggetti degli Al punto d’inizio delle nostre analisi sono quindi già presupposti molti molti strati strati costicostiAI punto d’inizio delle nostre analisi sono quindi già presupposti sisi che cose di tutivi e molte operaz operazioni; è presupposto che sia già costituito un c47790 di cose che campo un ito ioni; è presupposto che sia già costitu tutivi e molte coe danno già nello spazio [72] ed è presupposto con ciò tutto lo strato strato delle delle ricerch ricerche codanno già nello spazio [72] ed è presupposto con ciò tutto lo livelli. stitutive che riguardano la costituzione della percezione di cose in tutti i suoi livelli. Tali Tali suoi i tutti in cose di stitutive che riguardano la costituzione della percezione so concor il [ricerche] riguardano lala formaz formazione costitutiva dei singoli campi sensibili, il concorso ione costitutiva dei singoli campi sensibili, [ricerche] riguardano ione didi una dei singoli campi campi sensibil sensibili, dei singoli domini domini della della sensibi sensibilità, nella percez percezione una lità, nella i, dei singoli dei singoli isce, cosa pienamente concreta, la cinestesi, la relazione alal corpo corpo vivo vivo didi colui colui che che percep percepisce, cosa pienamente concreta, la cinestesi, la relazione

uzione della considerato nella sua funzione normale, e così, per gradi, prima prima lala costit costituzione della considerato nella sua funzione normale, e così, per gradi,

cosa sensibile in quiete e solo alla fine in connessione causale con con altre altre cose. cose. ÈÈ presup presupcosa sensibile in quiete e solo alla fine in connessione causale ale, posto cioè anche che sia già avvenuta la costituzione della cosa inin quanto quanto tempor temporale, posto cioè anche che sia già avvenuta la costituzione della cosa nza in quanto estesa nel tempo e, sotto un altro aspetto, la costit costituzione, nella coscie coscienza uzione, nella in quanto estesa nel tempo e, sotto un altro aspetto, la interna del tempo, dei singoli atti, in cui si costituisce lala cosa cosa spazial spaziale. Tutte queste queste sono sono e. Tutte interna del tempo, dei singoli atti, in cui si costituisce

dimensioni di ricerche costitutive che sono di un livello molto molto più più basso basso didi quelle quelle che che dimensioni di ricerche costitutive che sono di un livello one saranno qui condotte e a cui si può ora alludere solo per fare fare chiare chiarezza posizione zza sulla posizi saranno qui condotte e a cui si può ora alludere solo per che occupano lele nostre nostre ricerch ricerchee nella nella comple complessiva sistematica costitutiva. tiva. costitu ssiva sistematica che occupano

[73] [73] Prima Prima sezione sezione

;; L'esperienza ante-predicativa ante-predicativa (ricettiva) (ricettiva)

Capitolo Capitolo primo primo

Le Le strutture strutture generali generali della della ricettività ricettività

f 15. Passaggio all'analisi della percezione esterna È negli atti della percezione esterna, in quanto coscienza della presenza in carne e ossa degli oggetti individuali cosali-spaziali, che noi studieremo di seguito, mediante esempi, qual è l'essenza l’essenza dell’operazione empirica ante-predicativa e come su di essa si

costruiscano le sintesi predicative. Se è vero che distingueremo diverse strutture, come quelle del modo in cui gli oggetti sono già dati passivamente e del modo in cui l’io vi si rivolge attivamente, dell'interesse, dell’interesse, della ricettività e della spontaneità, in questo ambito

della percezione, che rappresenta solo una parte dell’ambito dell'ambito complessivo dell’esperienza vissuta dossica, oggettivante, merita sottolineare però che queste differenze non sono limitate al dominio della percezione o in generale a quello delle esperienze vissute dossiche, ma che si tratta di strutture che possiamo trovare, allo stesso modo, in ogni

altro ambito della coscienza. Non c’è dunque solo una passività originaria delle datità sensibili, dei “dati di senso”, ma anche del sentimento e, in opposizione a ciò, non c’è

solo un rivolgimento [74] attivo e oggettivante, come per esempio nella percezione, ma anche [un rivolgimento] nel valutare, nel piacere; e ci sono anche degli analoghi dell’evidenza, ovvero della percezione, nell’originario darsi in sé stessi dei valori, dei fini, ecc. La percezione, percezione, ilil rivolgimento rivolgimento percettivo percettivo susu singoli singoli oggetti, oggetti, lala loro loro osservazione osservazione ee La

presuppongono, la loro esplicitazione, sono già operazioni attive dell'io. Perciò stesso, esse presuppongono g/à dato qualcosa a cui potremo rivolgerci nella percezione. E non sono già dati che ci sia già solo gli oggetti singoli, di per sé isolati, ma [lo è] sempre anche un 27790 campo di ciò che che èè già dato, da cui le singolarità emergono e così, per così dire, “stimolano” la percezione, percezione èè già già dato dato l'osservazione percettiva. Diciamo che ciò che stimola la nostra percezione nel nostro ambiente e che a partire da lì ci colpisce. Ma, ciononostante ee inin coerenza coerenza

con le nostre indicazioni introduttive, vogliamo qui prescindere dal fatto che che lala percepercezione è sempre percezione di oggetti del mondo e, innanzitutto, del del nostro nostro ambiente. ambiente. significa che che [ciò [ciò che che percepiamo] percepiamo] èè sempre sempre un un ente ente oggettivo, oggettivo, tale tale che che non non E questo significa essere percepito percepito solo dada me, ma anche dagli dagli altri, dagli altri uomini che che vivono con Può essere me. Restando all’interno dei Me. dei limiti prima prima accennati, accennati, presupponiamo presupponiamo solo solo che ci sia sia un un

$f $16.16.IlIlIl campo ccampo : didii ciò ciò cche he è è è già già dato i amente ciò che nte e e lala sua già dato passivame passiv a sua struttura struttura associativ associativa

Sezione prima prima -- Capitolo Capitolo primo primo - - LeLe strutture strutture generali generali della della ricettività ricettività Sezione

questo ne didi questo costituzione mente.. LaLa costituzio percettivamente rivolgo percettiva mi rivolgo cui mi ze, a a cui per ze, rilevanze per campo didi rilevanze campo brevi Questi brevi analisi. Questi ampie analisi. più ampie ulteriori ee più tema didi ulteriori essere tema dovrebbe essere campo dovrebbe medesimo campo medesimo

cenni dovrebbero dovrebbero poter poter bastare bastare nella nella cornice cornice didi queste queste ricerche. ricerche. cenni

te nella Prendiamo ilil campo campo didi ciò ciò che che sisi dàdà già già passivamen passivamente nella sua sua originarietà originarietà,, che che cercerPrendiamo

qualità [75] qualità tutte lele [75] da tutte cioè da mo cioè prescindiamo astrazione; prescindia per astrazione; solo per ricostruire solo possiamo ricostruire toto possiamo

ta, già dell’esser noto, noto, dell’esser dell’esser familiare familiare con con cui cui èè caratterizza caratterizzata, già inin anticipo, anticipo, ciascuna ciascuna cosa cosa dell’esser

colpisca, [e[e lolo è]è] sulla sulla base base dell’esperi dell’esperienza passata. SeSe prendiamo prendiamo [questo [questo campo] campo] così così enza passata. cici colpisca,

dell’io vivi eserciti eserciti una una qualche qualche operazione operazione e inin tale tale guisa guisa gli gli dell’io à. Infatti, troviamo nessun campo campo di oggettualit oggettualità. Infatti, l'oggetto l’oggetto è, troviamo one dell’io che prodotto di un’operazi un’operazione che consiste nell’oggetnell’oggetilil prodotto

e del tualizzazione che, inin senso senso proprio, proprio, coincide coincide con con l’operazion l’operazione del giudizio giudizio predicativo. predicativo. ne ee che, tualizzazio ma “dati”, di “sciame” semplice Tuttavia, questo campo non è un mero caos, un semplice “sciame” ma un un un caos, mero un è Tuttavia, questo campo Un articolate. singolarità campo con con una struttura determinat determinata, rilevanze e di singolarità Un a, fatto didi rilevanze campo modello il è ottico, campo il campo sensibile, un campo di datità sensibili, per esempio il esempio per sensibili, datità di campo sensibile, un campo

più semplice semplice in cui possiamo studiare questa struttura. Anche se un campo sensibile, più

mente dato un’unità articolata articolata di datità sensibili, per esempio di colori, non non èè immediata immediatamente dato un'unità

all'esperienza come un oggetto, in cui i i colori siano già sempre “appresi” nza come all'esperie cose concrete, concrete, come colori di superfici, come “macchie” su un oggetto, cose però possibile rivolgervi rivolgervi astrattiva astrattivamente mente lo sguardo e così far diventare però possibile simo sottostrato appercettiv appercettivoo un oggetto. Ne deriva: le datità sensibili, simo

come colori di ecc., è sempre questo mede-

state che sono che sono state

fatte emergere astrattivamente, ente, sono esse stesse già delle unità di identità, che appaiono emergere astrattivam fatte in modi e che, in quanto unità, possono diventare oggetti tematici; l’attuale visiomolti modi in molti ne osservazione, ecc., non è è il “bianco” stesso. Così anche le bianco in questa osservazione, colore bianco del colore ne del

datità sensibili, a cui noi possiamo rivolgere sempre lo sguardo in quanto strato astratto

presuppone, al lidelle cose concrete, sono già prodotti di una sintesi costitutiva, che presuppone, sono Esse sono tempo. del vello Esse basso, lele operazioni della sintesi della coscienza interna più basso, vello più

[le necessariamente legate. La coscienza del sintesi] più basse, a cui tutte le altre sono necessariamente [le sintesi]

costituzione [76] dell’unità d’identità in generale. Ma è tempo è è la sede originaria della costituzione

solo [/erste/lende]. Ciò che la coscienza del forma generale della coscienza costitutiva [herste/lende]. solo lala forma

successione e una forma tempo fafa è solo di dare una forma universale di ordine alla successione contenuto. IlIl dato non c’è forma senza contenuto. immanenti!. Ma non didi coesistenza aa tutte le datità immanenti!. che costisintesi, che Così le sintesi, un contenuto. Così come dato didi un immanente, dura solo come dura, dura che dura, immanente, che delle superiore delle piano superiore dire, ilil piano così dire, per così già, per sono già, sensibile, sono tuiscono campo sensibile, un campo l’unità di un tuiscono l’unità operazioni operazioni costitutive. costitutive.

! InIn merito, merito, cfr. cfr. infra infra $$ 38. 38.

sensibile sensibile unitario, unitario, come come esso esso sisi dàdà inin unun presente presente

esso a inin geasnile esso sia sia possibile possibile una una coscienz coscienza cortile delle delle

singolar ità rilevanti, singolarità rilevanti, ee inoltre, ni essenzial inoltre, quali i occorra quali condizio re condizioni essenziali occorra soddisfa soddisfare

realizzi a didi una realizzi lala coscienz coscienza una pluralità pluralità didi cose cose rilevanti rilevanti uguali uguali oo simili. simili.

tiva ra associa 16. IlIl campo campo didi ciò ciò che che èè già già dato dato passiv passivamente sua struttu struttura associativa amente ee lala sua $$ 16.

com'è, prima prima che che un'attività un’attività com'è, dia senso, senso, allora, allora, 44 rigori, rigori, non non dia come abbiamo detto prima, come abbiamo detto prima,

Conside riamo Consideria mo quindi quindi ora ora ilil campo campo immanen te, amoci immanente, e e domandi domandiamo ci come come inin

perché si cena si

|i

; . Ogni Sg campor siffatto è odi pet per sésé unitario, à. Esso unitario, èè un'unità un'unità didi omogeneit omogenettà. Esso èè inin un un rapporto rapporto eterogene ità con ogni di eterogeneità con ogni altro tà emergon o altro campo. in esso, campo. LeLe singolari p e r c h é singolarità emergono in esso, perché x contrastalanono con ltro, con qualcos’a qualcos’altr o, per per esempio esempio macchie Va macchie Ma rosse sullo sullo a sfondo bianco. bianco. Le macchie ne

contrast ano contrastano

con e bianca, con lala superfici superficie bianca, ma ma sisi fondono fondono l’una l’una con con l’altra l’altra senza senza do ata

eedi di certo certo non o l’una non perché perché fluiscon fluiscono l’una nell’altra nell’altra,, ma ma perché perché sisi fondono fondono aa distanza distanza Fase Rue

coincid ono inin quanto coincidono quanto uguali. uguali. AA dire dire ilil vero vero anche anche inin ogni ogni contrast contrastoo resta resta una una qulché qui affinità le macchie affinità ee fusione; rosse e fusione; le macchie rosse e lala superfici e bianca originar iamente affini superficie bianca sono sono originariamente fai inin quanto datità visive. EE questa ità sisi distingu questa omogene e dall’ete omogeneità rogeneit distingue dall’eteroge neitàà didi [dati] [dati] d'altro d'altro Oreper SUI delle datità acustiche tipo, . Le esempio delle datità acustiche. Le sintesi istiche più generali Un sintesi contenut contenutisti che più generali [77] tra tra atità sensib seas! ili dili rilevanti datità affinità rilevanti sono (omogene ità) sono quelle e quelle per (eterogen per affinità (omogeneità) e estraneit eità) estraneitàà (Cesog enziti e perciò queste sintesi producono sempre unità nel presente vivente ui i. vivente didi una coscenza: queste sintesi producono sempre unità nel presente €Si perciò può giustame ntee obiettare giustament obiettare che la somiglia nza tra singole datità non somiglianza aa un tra singole datità non produc un le® game reale. Non Non

possiamo , però, parlare possiamo, stiche parlare ora ora delle delle caratteri o caratteristi che reali, reali, ma ma dobbiam dobbiamo

“ca attenerci ai tipi e ai modi dei legami immanen ti tra immanenti tra datità datità sensibili. sensibili. L’affinit L’affinitàà e la somiglia nza possono somiglianza gradi con possono avere different dell’affin differentii gradi ità piùpiù con ilil limite limite dell’af finità completa aglianza completa,, ovvero dell’ugu Ovunque dell’uguagli vi sussista anza assoluta. assoluta. Ovunque non sussista un’ugurin aglianza a Da pleta, Mo pleta, ro somiglia nza (affinità) somiglianza (affinità) sisi fafa spazio spazio anche anche ilil contrasto: contrasto: ili disditile diede rileva rileva su un fondo di caratteri fondo di caratteri comuni. da uguaglia comuni. Se nze Se passiamo passiamo da uguaglianze ÎÎ 77 ruagli:ic elemento elemento dCche risulta uguale appare ie iu uu ie una una ra i i chie zione. Li Questa èciquella si che25noi i chia chia-

miamo fisione. fis . Anche amiamo se passiam fusione dal simile ssimile alal simile, Anche| se $a Kt subent dba atta passiamoo dal tipo cale denza di coincide nza rai un unMesi tipo di coinci

solo parzial che però èsolo parziale, sussiste ndo alal conte contemp e, sussis contrast tendo tra ciò che non non èè cgale: mpoo un iui un contra stoo tra ciò che Nel passag passaggi o gio da simile a simile si presen presenta anche una qualche fusione, ta anche una qualche fusione, solo solo però però n se

1pe: momenti

uguali e non una pura ee compl uguali completa fusionee come come nel nel caso caso dell’u dell’ugu eta fusion aglianza guagli anza

eee o

completa. Ciò che in una descrizione puramente statica si presenta come c

n

RA.

.

.

ala

-

o somiglianza è da intendersin già a come 00 il prodot I de Sho altro tipo didi sidtea too dell’u sintesii no oo dell dell’al tro tipo

ncidenza di coinci denza,, di una sintesi di coinci coincide nza che, che, con con un’esp un espressi denza tradizion ale aacui cui ressioone ne tradiz ionale Dre andreb andrebbe DE cambiato be cambia significa to, potremm to il signifi chiamare cato, potremmoo chiama associazio ne. Il fenomen re associa zione. Il fenomenoo

ella genesi associ ella associati va domin dominaa in questa sfera di ciò che ativa che che poc radica sulle che sulle sintesi sintesi della della coscie coscienz a interna del tempo. nza interna del tempo. Èa pdpi BI piagi Srocazi questo contes contesto oone ARIA a inin questo to,,

e”

3 per

già inin manie maniera passivaa eè sisi dàdà già ra passiv as Di una,forma forma didi legalità legalità della della genesi genesi una

appartie nee essenz essenzia alla coscie Spa coscienza in generale. Che essa ia lmente mente alla

possa

nza in generale. Che essa possa Sssere pece un temaa genera generale della descri descrizi one fenom fenomen ologica scri zione le della |solo . gica ee e non non solo della psicologi i. enologica della psicolo gi:a Oggettiva , e dipende dal O8Setti fatto che va, dipende dal fatto che ilil fenomen fenomen dell’indi cazione può essere omeno d i o o dell'in dell'in dicazio dicazio nene può può essere ess dimost Larato fe-{ Nomenologicamente è(Quest’i dea a era eraera già sstata tata elabor: A . en JR Py — idea SO do D giàgiàstata eelabor aborata Quest' Delle Ricerche logiche, espon esponen ata nelle Ricerche logiche, endo

Mo gia Li il nucleo della a fenom fenomeno logia . Dev'es Dev'esse enolo gia genetica) re qui qui genetica). sere Cezione dell’associazi eel l Ass associaz ione n eeE della “lla sua della sua associazione sua lecalità come legalità come un un tipo i tipo di i legge legalità di legge

esclusa ogni conconesclus a ogni

naturale psicofisipsicofisinaturale

Prima sezione - Capitolo primo

ricettivitàà - Le strutture generali della ricettivit

17. Affezione Affezione ee rivolgimento g rivolgimento ell’io. La ricettività dell’io. piùiù basso dell’attività () 17. dell’io. icettività come » ilil livello live ‘attività dell’ioi

azione entra qui in questione L'associazione oggettivaa.. L'associ ione oggettiv un’induzione attraverssoo un’induz ottenibillee attraver ca ottenibi

tro”, qualcos'alltro”, connessionnee puramente immanente del “qualcosa mi ricorda qualcos'a amente come /a/2 connessio esclusiv esclusivamente o osservat fenomenoo può essere concretamente o”. Questo fenomen quest'altro”. del “questo rimanda a quest'altr emergonnoo da un campo: rilevanze,, singole datità che emergo solo quando abbiamo singole rilevanze relazionee]] si l’una ricorda l’altra. E questa relazione è essa stessa dimostrabile. [Questa relazion come a, come coscienza, per la coscienz zzato, pet caratterizzato, un elemento è caratteri genesi; un presenta inin sésé stessa come genesi; presenta sisi azione l'associ l’associ Certo, non sempre Certo, quello evocato. come quello l’altro come evoca, l’altro che evoca, quello quello che attraverssoo il presenta in questo modo originario. Ci sono casi di associazione mediata attraver a esplicita coscienz salto di elementi intermedi, associazioni dunque, in cui non abbiamo nze immediate che sussistono tra di loro. Ma somiglianze intermedii e delle somiglia degli elementi intermed immediate sono associazioni per somiglianza. Queste associazioni sono estutte le associazioni immediate per somiglianza, anche se hanno sempre ente possibili solo come associazioni pet senzialmente senzialm congradi diversi fino al limite dell’uguaglianza completa?. Pertanto, anche tutti [79] i stiche istiche caratteri dissimile rileva sul terreno di caratter e: il dissimile ciazione: sull’assoociazion trasti originari si basano sull’ass modalità diverse due di risultati ità ed eterogeneità sono dunque Omogeneità comuni. Omogene è quella due modalitàà distinta da queste va. Un'altra modalit associativa. originari originariee dell’unificazione associati sensibile è quindi presente. L’unità di un campo sensibile dell’unificazione tra presente e non presente. va (associazione omogenea), così come il suo associativa unità solo grazie alla fusione associati dell’asnze sono opera dell’asuguaglianze ordine o la sua articolazione e la formazione di gruppi e uguaglia . Questo sociazione: il simile viene evocato dal simile ed entra in contrasto col dissimile struttura del campo sensibile omogeneo, ma re rispetto alla struttura dimostrare si può innanzitutto dimostra

e. complesse. vale allo stesso modo per tutte le datità, anche per quelle più compless

E quello che

o, come campo di ciò che si dà in maniera passiva e a percettivo, indichiamo come campo percettiv

tà come oggetti singolarità a, facendone emergere le singolari percettiva, cui si rivolge l’apprensione percettiv l’unificaattraversoo l’unificacostituitoo attravers ta, costituit complicata, struttura più complica “campo” di struttura percettivi, è già un “campo” zione sintetica e il concorso di più campi sensibili.

ità S$ 17. Affezione e rivolgimento dell'io. La ricettività come il livello più basso dell'attiv dell’io dell'io differenzee e la ione in uguaglianze ee differenz articolazione la loro articolaz dallo sfondo elemento ne di gruppi che ne deriva, l'emersione di un singolo formazio formazione però omogeneo, sono tutti prodotti di sintesi percettive di vario tipo. Esse non sono hannza coincide di sintesi coscienza,, bensì queste mente processi passivi nella coscienza semplice semplicemente dissono il loro potere affettivo. Diciamo, per esempio, che ciò che emerge, per la sua significa questo e ”; ; colpisce colpisce” “ci miglianza miglianza,, dallo sfondo omogeneo [80], ciò che rileva /endenza affettiva sull’io. Le sintesi di coincidenza, siano esse sintesi di che estende una zendenza rilevanze nel campo, Tutte lele rilevanze Tutte

2 In merito, cfr. infra GS $$ 44 e sgg.

coincidenza con fusione indifferenziata oppure sintesi di coincidenza con un contrasto tra ciò che non è uguale, hanno il loro potere affettivo, esercitano cioè uno suis sutoele a rivolgersi a loro, non importa se questo stimolo venga seguito oppure no. Se da ciò sisi arriva arriva ad apprendere un un dato dato sensibile sensibile nel nel campo, campo, ciò sempre sulla ciò accade accade sempre di ale sulla base base di tile rilevanza. Spicca qualcosa per la sua intensità rispetto a una pluralità di cose che ci cole piscono. piscono. PerPer esempio, nel campo sensibile c’è un suono, suono, c’è un rumore, rumore, c’èc’è un colore che s'impone con più o meno forza. Essi stanno nel campo inno percettivo e ne emergono a A ua esercitando, anche quando non sono appresi, uno stimolo maggiore o minore sullo desiun desivolontà, un Allo stesso modo, un pensiero fuggevole può essere invadente, o una volontà, derio derio possono emergere dallo sfondo perché s’impongono. La loro imposizione è condizionata dal modo più o meno acuto con cui emergono, nella sfera sensibile attraverso attraverso il contrasto, per discontinuità qualitative di grado considerevole, e così via. lato via. Nell’ambito delle delle datità non sensibili non si può certo parlare di queste discontinuità qualitative; c’è tuttavia qualcosa di analogo: tra le diverse e oscure spinte al pensiero, che ci ia. udita sull’io per così dire un’idea su tutte le altre, ha un effetto sensibile sull’io, emerge, per esempio, un'idea di gli si impone. i i i Occorre ora distinguere le discontinuità (nella sfera sensibile, innanzitutto, le discontinuità qualitative o intensive), che “hanno come effetto” un'imposizione, o che scontinuità invece, in modo simile, sono condizioni dell'imposizione, dall’imposizione stessa. Ci Dna ne gradi di imposizione e ciò che s'impone arriva più vicino o più lontano dall’io: mi si impone di impone Distinguiamo [81] dunque cò che sisé ispone irgpone e lio, a cui qualcosa si impone. In frog popriDhE ple alla sua intensità, ciò che s'impone raggiunge una maggiore vicinanza o una maggiore distanza dall’io. Queste differenze di potere impositivo e quelle dei corrispondenti stimoli sull’io possiamo facilmente constatarle nel campo di coscienza, guardandoe retrospettivamentee — e questi sono dati dimostrabili fenomenologic trospettivament fenomenologicament amentee —- la connessione di questa gradualità con gli altri momenti, ovvero la rilevanza continua, continua, l’intensità Oppure con altri momenti più mediati, che appartengono all’ambito dell'associazione, ES presa nel senso più ampio. DT i f: Un elemento nuovo si presenta, quando /%0 /"%0 segue lo stimolo. Lo stimolo dell’oggetto intenzionale’, dirigendosi all’io, lo attrae in maniera più o meno forte e e l’io cede cede. Una Una

tendenza graduale graduale lega i fenomeni, una tendenza al passaggio degli oggetti si intenzionali dallo RE stato di sfondo dell'io a quello di corre/ativo corre/azivo [oggettivo] dell’io; una trasformazione n° per corrisponde a quella © quella soia dell’intera cecina esperienza di vissuta intenzionale didi sfondo sfondo in un’eI uta in primo piano: l’îo si rivolge all’oggetto. Il rivolgimento stesso è Èpizitutto un processo ; intermedio: il rivolgimento Q si$ conclude conn l’essere l'essere dell’io presso ggetto e con la sua apprensione per contatto. Cedendo l’io [allo stimolo], si produce l'oggetto

uu 3

:

_—___.__.{.w.,

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ric : r ji... È, Merita È ricordare cl ancora una volta che qui ièi è improprioi parlare di i oggetto o di un oggetto. Come ininfatti atti più i più volte sottolineato, sottolineato, nell’ambito della passività originaria non si può parlare affatto in So proprio di oggetti; su questo cfr. anche supra pp. 64 e e sg.

14 77

primo Capitolo primo sezione -- Capitolo Prima sezione

;’attenzi rome $£ 18. L’attenzione L’attenz ione come tendenza come tendenza dell’io|

ricettività strutture generali della ricettività - Le strutture

o. Occorre all'oggettto. tendenzaa che muove dall’io e che si dirige all'ogget tendenza,, una tendenz una nuova tendenza e: quindi ancora ancora distingu distinguer ere: quindi

i ico

rienza vissuta intendell'espeerienza lendenza come stimolo dell'esp cogilo, la tendenza tendenzaa prima del cogito, 1) La tendenz à. Quanto più è forte questa d’intensittà. zionale di sfondo con [82] i suoi diversi gradi d’intensi nsione. Come già all’appreensione. dedizionee,, all’appr tendenzaa alla dedizion e”, tanto più è forte la tendenz “affezionne”, “affezio tendenzaa ha due livelli: accennatoo,, questa tendenz accennat ne che il dato esercita sull’io; ione l'attrazio ione all’io, l'attraz L’imposiz izione a) L’impos dedizionee,, l’essere attratto, l’esser colpito tendenza,, che muove dall’io, alla dedizion b) La tendenza

pei pitti ri) dorici

amo ancora: uiamo distingui tendenzee prima dell’io disting dell’io stesso. Da queste tendenz tendenza,, o in altri termini, come traamento della tendenza asseconddamento nto come assecon rivolgime mento 2) Il rivolgi mediantee cui esperienzzee vissute di sfondo, mediant le delle esperien tendenziaale caratteree tendenzi one del caratter sformaziione sformaz tendenzaa rio, da sé stesso nasce una tendenz tto, all'oggett il cogito diventa attuale. L’io si rivolge ora all’ogge zoun'aspirazziodell'io è un’aspira 0gn/ specifico atto dell’io cogito, ogni generali,, ogni 09/0, o. Così, in termini generali all’oggettto. volta all'ogget ostacoli,, realizzarssii con o senza ostacoli ne, che nasce dall’io e dall’io è compiuta in diversi gradi. Può realizzar dettaglio.. maggioree dettaglio mo a breve con maggior parleremo completa. Di questo parlere in maniera più o meno completa. tensione. L’io può essere tendenzaa ha diversi gradi di intensità della tensione. Anche questa tendenz e attratto da ciò che lo colpisce in maniera più o meno vivace con diversi ritmi di increità.. d’intensità repentino afflusso d’intens mente può anche esservi un repentino lmente eventual à; eventua d’intensità; mento d’intensit avere può dell’io] parte [da nto mento econdame dell’asseconda vamente, te, il tipo e il ritmo dell’ass Correlati Correlativamen esclusiva esclusiva.. Non è detto che l’io via in to nato determina e determi ne essendon differenz differenzee simili, pur non essendo L'aumentoo di pointensità. L'aument re con diversa intensità. assecondare ceda a uno stimolo forte e lo può asseconda variazioni del modo in cui ato da certe variazioni amentee condizion condizionato necessariament tere affettivo è però necessari quando siamo colpiti accade esempio, amente, e, come, per esempio, percettivament gli oggetti si danno percettiv locomotivaa che si avvicina a noi. Ma ciò non ha necesdal rumore del fischio di una locomotiv attenzionee a uno stimolo nto [dell'io]. Non si fa attenzion rivolgimento sariament sariamentee come effetto un rivolgime che ne quand’anche nte” e, quand’an “importante” conversa con una persona “importa violento [83], quando si conversa ia,, secondar secondaria solo maniera in esso rivolgerci ad possiamo rivolgerci momento, possiamo siamo sopraffatt sopraffattii al momento, prestargli possiamo esserne rapiti o distratti solo per un poco, senza prestargli di sfuggita, sfuggita, oppure possiamo ione “accurata ”. un’attenz “accurata”. un’attenzione I chiamiamoo lo stato di veglia | raggiunge quello che chiamiam nto si compie si raggiunge rivolgimento Quando il rivolgime ione di | realizzazione re lo stato di veglia come realizzaz distinguere dell’io. Per esser più precisi, occorre distingue compie: tà, come stato del poter compie potenzialità, fatto degli atti dell’io e lo stato di veglia come potenziali signifisi signifi Svegliar Svegliarsi fatto. di nto compimento sto del suo compime ta il presuppo presupposto re gli atti, che rappresen rappresenta Svegliarsi vuol dire subire un’affezione efficace; uno — ca rivolgere lo sguardo a qualcosa. Svegliarsi sfondo diventa “vivace”, un oggetto intenzionale arriva più o meno vicino all’io, questo

l’oggetto. etto attraggon attraggonoo a sésé l’io con efficacia. Se gli si rivolge, l’io è presso l'oggetto. o quell’ogg quell’oggetto attra: dato già è gli che ciò qualcosa, accoglie osi a qualcosa, rivolgendosi Nella misura in cui l’io, rivolgend dell’io. r/ce/tivztà dell'io. possiamo qui parlare di ricertività verso lo stimolo che lo colpisce, possiamo

op? ricettività non è affatto in 0pr necessarioo di ricettività nte necessari mente logicame fenomenologica Questo concetto fenomeno rivaeriva= d che de atti che gli atti tutti gli compresi tutti con l’attività dell’io, sotto il cui titolo sono compresi

posizione posizione

con l’attività

78

1

dI Li piuttos DS to intende re la ricettività come il livello più basso intendere ità [dell'io] [dell'io].. L’io L'io può lasciars lasciarsii andare a ciò che gligli viene ini idl Pertanto, distin disting uiamo,, per esempio guiamo esempio,, all’inte rno della saio all’interno n slot e i ie "se ce avere coscien coscienza za delle apparenze originar ie (quelle che present originarie pienano “au o gliHi ell loro CES loro originale presenz presenzaa in carne e ossa). In questo modo, abbiamo davanti davanti agli occhi un n° ‘cai campo percett percettivo ivo =— già nella pura passivit à. Dall'alt passività. ro lato, con percezi Dall’altro one percezione intendiamo lala percezione attiva attiva come «apprens ione apprens attiva degli oggetti, oggetti, i quali s spiccan e; o [84] in un campo percettivo, che va ben al di là di essi. Allo stesso modo modo. ossiam saber o avere un campo di rimemorazioni e possiamo avere anche questo in pura vei rità it N MMa ancora una volta l'appari l’apparire re nel ricordo non è ilil ricordare che csi di iii ‘ dii impegna con ciò che appare (con “ciò che ci colpisce”). Chiaramente, Chiaramente, il orua li i . a: didii esperien esperienza za (percez (perce poron ione, zione, e rimemorazione, ecc.) si riferisc all’espeerienza riferiscee all’esp rien ga iattiva, Lu quindi va che h ; di comple nell’esp si compie nell’esplicita licitazi zione one (cfr. il prossim prossimoo capitolo) capitolo).. 1Oî i

:; i S 78. 18. L'attenzione come tendenza dell’io È, Per quel quel che Per quel che in che i particola in Î are re riguarda pî irticol i ‘ambi to delle riguar l’ambito da € l’ambi esperien delle ze vissute esperi x p enze oggettiva vissute O gg ettiv nti “ anti

elle [esp [esperien zeZe vissute] sperienze vissute VISS inin cul OSSIC } e, in e] do ddossiche, cuicu siamo siamo coscienti sÒ nti didi ununn “ente” € 1 coscie “ente”, se ente anche . anche solo Sse i solo

delle

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psicologi Ogi parlano parlano di 1 solito di a/fenzione solito di pensando attenzione generalm pens ando ente gene ralmen al cor te al cor-

psico.

l n° VO por relativ relativo rvolgim dossico. Q (/ ento dos veo. . Tuttavi n SCO, uttavi ITuttavia, € chiami O i chiamia € .’ noi mo “attenti”, « € ., nella vitadl di tutti i giorni i. gl colui >il qquale, SI siaiA colui uale,: complet com amente letame pP abbando nte : abban nato donat bellezza e o alla dalla di un be un'immag Ilez li za ine, di imm nel gine . vive ViVe nel I p lacere che piacere c e ne ne : trae trae ee non non nella nella creden credenza eden?za che che qualco qualcosa i ovvero s a ssia, 1a, nell’inte ovvero i nzione d e ne Il intenz rivolta ione r1V olta 3 > È all’ente, all ente, s1a sia colui colui che che, nella nella rerealizzazione li alizza un'attività zione ddi un'atti viv vitae pratica, p ratica,d V IV e interame nel; ssuo le interamente a e È l Z 2 . CO ggberato compimento: mpimento: nel primo primo caso nel caso questi questi sarebb sarebbee attento alla attento alla lia bellezza, 2 nel 9

deliberato

coni certo . Di Di ces certo ci ci sono, pero, però, molti sono, molti modi modi inin cul cui passan passanoo l’una l’una nell nell’altra l’apprensione altra l’appr che qualco i ensione qualcosa sia che s a sia nella nella credenza creden d za che qual qualcosa che sia ((ossia cosa S sia nell’esplicitazione ossia ISssla nell esplici tazion one ddell’esse re, nell eliIl ess nell’esplicitazione SS ere, © Ssplicita Z 10ne do allattività del suo lavoro, in diversi gradi, fino al completamento finale

di ciò che che eè pperer Come come esso O è)) ee nell ess sso Cc) nell’attività at tività v:valutativa

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o, ]l’attività attività dossic per esempi esempio, dossicaa ne ne fonda fonda una una lavorat 1 dai iva oirkliche [bandwe =s] DA e la conseguente affermazione afferm azione ddossica OSS sicacd pronto. ell esser ddell’esser panda S p ronto, a Ov vero del a p rodotto + O, 4 SIE E finit le‘geva all attivitàd Pratica del pratica del metter metteree da da pat parte i te inin vista di i USI siiSus ffuturi. vista di ua uturi +Si $ chi IÈ AL, del resto che Oogni rivoleimenchi dlaro afron. A vs che per

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lala contin continua ua occupazione occupazione [85] con con qualco [85] qualcosa ci las lascia sa ci cia liberi dicare liberi di di modifi in uno dossicoo che che aapprende come pi ende esistenti come le fot formazioni esistenti le mazioni rodotte dal Precedente atteggiamento e le esplicita So I a attivattivamente amente come tali.i CE

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. . . ni ‘ cambio dei suoi modi dei modi didi datità; SUOI datità; esso esso appart appartiene alla iene alla Strut tura essenzi ale la Bi a enzia . le n ale didi di uno speci speciffico i i specifico atto dell’i dell’ioioo (di (di un atto dell’i atto de ll’ioo nel senso pregnan pregnante te e ed è -un tendere alla ni realizz realizzazione. azione. Il compi compimento che mento inizia con il rivol; i S; SR Stmento, ilil punto didi parteno zaÙà delel compi 4 Simento, compimento mento di un atto, cambio

un atto, è l’inizio di un esser diretto

79

4

vr $f G$ 19.19. LaLa tendenza za che che ; i sperie i i nza come “interesse” verso l’esperito tenden nza chel’ioel’io l’io l’io hahahe he nell’esperienza nell'e come “interesse” verso l’esperito

ricettività della ricettivi generali della tà strutture primo - - LeLe struttur Capitolo sezione - - Capitol Prima sezione e generali o primo Prima

SE OE . inizioR do del l’inizio rivolgi olgimento. îssas a èè èè didididi certo c certo rivolta i w riv del riv all’oggetto, riv: olgimento. Essa Essa rivolta all’oggetto, ma, ma, all’inizio, all’inizio, lolo prende prende solo solo : . “ amo ddi imira. che mira. Possiamo [ilil[ilil rivolgimento] i con rivolrivolgi gi olgimento] viene Possiz amodidire ier dire suscitato i un che I inzeresse = con per l’oggetto riv viene ien suscitato itato un interesse a é ; per ve l'oggetto De me p percettivo n.ae esiste > 3o quanto quanto esistente. I. S rivo/ti iÒ a a quello esistente. SiSiamo Siamo continuamente continuamente rivolti quello stesso stesso [oggetto] [oggetto] realizziamo > amo la l a coscienza cosci continua realizziamo o llae nen I ii didii i esperirlo. esperi LaLa coscienza iI della de continua I ta esperirlo. esperi coscienza della sua sua esistenza esistenza o è è qui qui una i tuale. InIn virtù credenza a? atattuale. della irtù coerenza, re in cui I le apparizioni izioni virtù della coerenza, in cui le apparizioni percettive nella percettive fluiscono oro rese e. fluiscono . a: . nella . i ; i oroeen DOpresentazione entazione originaria, e e protenzione, originaria, i Ifatta fatta didi ritenzione ritenzione : protenzione, i 7, , in in quanto In quanto coerenza coerenza che che

dell’uldirezione one dell’uluna direzi abbozza a una o abbozz che si compie continuamente. L’inizio

all'oggetto, dell’io gget to, che si compie continuamente. L'inizi io all’o dell’ eguire proseguire a pros possa esso poss (benché sintetico unitariament nché esso compimento, ico (be processo teriore proces iamentee sintet mento, unitar so didi compi teriore zio all’inizio all’ini suscitata ata tendenza riempie nza suscit e lala tende in molti modi), durante il quale, di fase in fase, sisi riempi in molti modi), durante il quale, di fase in fase, zialtendenzialestende e tenden contempo mpo sisi estend e alimentata da ciò che è stato finora compiuto, mama alal conte e alimentata da ciò che è stato finora compiuto, all’infino all’in“fine”o o fino alla “fine” fino alla procede Così proce riempimento. de fino stadi didi riemp nuovi stadi esibisce mente eded esibis imento. Così ce nuovi mente

cred

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nte orizzonte suo orizzo quindi unun suo L'inizio via. L'iniz così via. dell’e così forma dell’e nella forma te nella io haha quindi eventualmen terruzione, eve ntualmente terruzione, zazioni realizzazioni successive solo lele succes sive realiz che solo vuoto, che modo vuoto, oltre didi sésé inin unun modo rimanda intenzionale, da oltre ionale, riman intenz sinso sinprocesso continuo te aa unun conti nuo proces implicitamen rimanda Esso riman intuitivo. rendere possono citamente da impli vo. Esso e intuiti no render posso

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Si si conferm se a continuamente, i uamente, ente la la credenza èì è una : i certezza si credenza una continua continua certezza dossica: dossica: inin essa essa si è è > DS certi certi> de dell’or; che ietà i iginarietà dell’ : in carne i e ossa. dell’oggetto letà dell’oggetto Ma sea in questa i direzioche èÈ èÈ presente presente ini carne e ossa. Ma inusquesta

direzio Ène: ssa fissa _all'oggetto, a oggetto, nella che nella continuità continuità inuità dell’esperienza dell’esperienza I che nene facciamo, facciamo. c’è c'è un’intenzio un’intenzione se cheche tende ter de aa unun progressivo progressivo p/s p/5 w/tra, inin cui w/tra, che che vava alal didi làlà didi ciò ciò che che èè dato dato ee dei dei modi modi cui :in!in ogni gnigni mom momento i momento èÈèÈ dato. ogni mo che dato. Non Non c’è c’è‘è‘è però peròp È solo solo una una coscienza coscienza che progredisce, progredisce, ma ma anche anche

uenti conseguenti direzioni delle direzi oni conseg qualsiasi una qualsi a, aa una indeterminat maniera asi delle (oppure, tetico (oppur rminata, ra indete e, inin manie tetico e estende si quale estend il si attraverso quale possibili), il processi onalità pluridimensi una plurid all’interno si possibili), attraverso à didi proces imensionalit terno didi una all’in

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riempimodi didi riempi corso modi suo corso nel suo tendenza] [Questa continua. unitaria za] haha nel tendenza una tende a tenden ua. [Quest a ee contin nza unitari una

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p e aa una aspirazioni aspirazione intesa ienza, i intesa come i interesse perper l’arricchime una nuova tn nuova7 coscienza, coscienza, come interesse l’arricchime È

imento riempimento del riemp carattere quali haha ilil caratt ere del dei quali ognuno e, ognun continuament che ccambiano mento che o dei nuamente, ambiano conti mento

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riempimenti. nuovi riempi menti. orizzonte un orizzo volta aa un sua volta rimandaa aa sua che rimand nte didi nuovi che riiale riessenziale differenza questa differenza essenz appartiene intenzionali vissute int esperienze vissute iene questa enzionali appart esperienze vissutaa ee inin esperienza “nella”” esperi enza vissut vive attivamente “nella l’io vive tendenza: oo l’io della tendenza: modi della spetto aiai modi spetto



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intenzionale, intenzionale, tutte lele AA tutte

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peE =. 7,7, dell’oggetto, “medesimezza” “medesimezza” dell’o getto, ggetto, il silil quale quale sisii regola regola eoe0 i;ipso /pso i sul:progredire sul:progredire dell’apprensione dell’apprensione Hi Èn lala 2 enza enza del tendenza del rivolgimento al rivolgimento continua riempimento continua come come tendenza al riempimento completo completo. PÈ c eÈ ci ci colpisce colpisce attira attira anzitutto anzitutto susu didi sésé lolo sguardo sguardo dell’io, dell’io, come come un’unità un’unità indivisa indivisa quest'unità a quest unità si scompone suoi momenti costitutivi; scompone subito essi iniziano subito nei nei suoi momenti costitutivi; essi iniziano adad emer emer: gere; ere; me mentre messo me SS $ aa fuoco, men . teuno viene i fuoco, gli glii i altri, altri,altri,altri, iniini quanto quanto appartenenti appartenenti all’oggetto, all’oggetto, venven ii gegoono £coinv Sr ti tematicamente coinv . De ’unità i intenzionale i dello stesso e così i esercitano i nell’unità il ° nell’unità nell’unità intenzionale i I dello stesso e così esercitano il loro loro oe L° e stimolo. $s0 modo, si suscitano si susci 0r23r0n/, Allo stess zonti, | insieme i n s stesso modo, aa tutto Od, siSI susci suscitano 0r7370%/4, onti, insieme insi tutto ciò ciòi1Ò che che èè effettivamente effettivamente ato; > per per =esempio, nse io vedo didi fronte ggetto cosale cosal [88] qui sono cosciente fronte un un oggetto oggetto cosale [88] ininin quiete, quiete, s sci i i conte anche nell'orizzonte retro che non vedo; anche deldel suo la spinge suo retro che non vedo: verso l’oggetto redo; la tendenza tendenza enza che ch spinge che ; e l'oggetto verso i èè renderlo rivi olta a renderlo anche da ende da altri altri lat lati. Solo ssibi anche con accessibile l’arricchimento della datità, con lati. Solo con l’arricchimento della datità, co a laue penetrazione nei particolari ee con con ilil venir venir ddato “da tutti iilati” lati”, lala tendenza tendenza enza passa passa passa dall’inid dall’iniri i ato “da tutti i lati”, a t o “d i ini _ mira a “ina ziale modo della mir; a quello del raggiungimento, jungi che tuttaviadu ha a sua voltai diversi livelli: ha a sua volta diversi livelli: che tuttavia del raggiungimento, mira a quello parziale, z ento a incompiuto, È e po parziale, con componenti componenti cui lala mira mira è delusa con inin cui è delusa ;| ì ala tendenza si realizza inin molte molte “attività” “attività” dell’io. dell’io. Essa Essa consiste consiste nel nel far far passare pass apparenza Li (presentazione > iu(presentazione), pn l'apparenza entazione), ; che a hahaa ilo l’iol’io "io didididi oggetti oggetti Î esterni, esterni,i,i, iiinin un’altra un’altra oh [apparenza] [apparenza] ji ee didi b° apparenze del do del medesimo medesimo oggetto”. oggetto”. Essa tre apparenze Essa sisi muove muove inin una una varietà definita varietà definita - ED n “a o - e possibili ssibili’’. . Essa Es aspira spi costantemente ÈÈ. apparenz "5 Essa aspira costantemente aa nuove possibili”. nuove modificazioni dell’appamodificazioni dell’appa Bi 3 ; ei portare l’oggetto : +; l'oggetto aa darsi darsi dada tutti nene didi portare tutti ii lati. lati. Essa Essa èè perciò perciò diretta diretta susu un un og 0g etto iden etto e tico pa che iden che $isiLSLs presenta” ;dr, “presenta” ZAsaiinin tutte tutte lele apparenze, apparenze, sullo sullo stesso stesso oggetto oggetto dada i unun lato ei latc | È. tro, È da da vicino vici no ee dada lontano; dall’altro, lontano; i ma ma 1 lala tendenza tendenza consiste consiste ii nel trasformare il qualcosa no; ma i nel trasformare i i il qualcosa 2 che come lolo presenta presenta unun certo ° èè come certo modo 2 modo d’apparire d’ apparire i nello nello stesso qualcosa che che però peròÒ sisisi pre-: sstesso qualcosa prealtro modo modo d’apparire. d’apparire. .E e”a inin n unun altro Essa . Essa Es mira mira rara alla alla “produzione” ione” dididi di sempre sempre nuovi nuovi modi al aal a “ “ “produzione” ione” modi Pparire, che L Ppatire, che potremmo potremmo id anche chiamare “i are “immagini” ini” i concetto didiijiiimmagine, anche chiamare re “i immagini” immagine, i che ini” —— unun concetto i che turalmente non haha niente o niente eo che fare far almente non are l a con r a f i la raffigurazione, I come è ti invece nte usuale a a che nel 1 di con la raffigurazione, ì zi come è invece i usuale nel E e& ordinario; così, per esempio se qualcuno Narlo; Così, per esempio se qualcuno parla parla dell’immagine dell’immagine che che sisi è è fatto di Bicaddeli fatto di ai 2 intenderà\ 5 proprio =i i modo inso. e la vede, fi ciòò egli egli intenderà ÈÈ 5 : cui in cui essa presenta proprio ilil modo in cui la vede, in cui essa sisi presenta Di q q uesto sens enso ogni ogni oggetto : della D.. oggetto della percezione percezione i D senso esterna sisi i dàdàdàiinin un““immagine” un'immagine” e ia esterna e sisi coco ce nel passaggio sinteti Ì

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allora no. EE allora oppuree no. occupa, intenzionale e se ne occu pa, oppur all’oggettualità intenzionale rivolge all’oggettualità [86] sisi rivolge essa [86] essa vissuta — che ha la modalità didi esperienza vissuta za vissuta dall’esperien casi, dall’ dei casi, migliore nel miglio esperienza re dei nel un’attrazione che derivaa un'attrazione intenzionale, di sfondo — ovvero dall'oggetto ionale, a cui essa mira, deriv ggetto intenz

di sfondo — ovvero dall’o variabile affettivo le (se l’io è già con un potere affetti l’io con spinge l’io vo variabi che spinge stimoloo che uno stimol l’io, uno sollecita ta l’io, solleci desto altre attività attività). ). impegnato inin altre desto ee impegnato

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l’esperito e la sua “Gnteresse” verso l’esperito $$ 19. nell'esperienza come “interesse” ha nell'esperienza l'io ha che l’io tendenza che La tendenza 19. La realizzazione nell’“azione” dell'io realizzazione nell’“azione” dell'io AVC

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ile, possibile, modalizzato come ente possib Gli (anche sese modalizzato ente (anche un ente rivolti aa un atti rivolti gli atti dossici, gli atti dossici, Gli atti

evidenti esperienze evidenti infine lele esperienze modi intenzionale, ee infine mediazione intenzionale, della mediazione dell’immediatezza oo della modi dell’immediatezza

anche poiché anche dossiche, poiché esperienze dossiche, che precisi: lele esperienze più precisi: essere più per essere stesso ( (per l’ente stesso danno l’ente che danno tipi i tutti i tipi didi tutti includere da ere generale in esperienza così in generale da includ prese così esser prese possono esser intuizione possono esperienza ee intuizione perceparticolare didi perceattenzione, ee inin particolare atto parleremo didi attenzione, prosieguo, parleremo nel prosieguo, Se, nel oggetto). Se, atto ee didi oggetto). zione dossici. atti dossici. intesi atti sempre intesi saranno sempre ricordo, saranno zione ee didi ricordo, rivolgimento, del rivolgimento, qui vero che l’inizio anche è l’inizio del generale, in già detto abbiamo Come Come abbiamo detto già in generale, è anche qui vero che [un tendenza, [un una tendenza, che haha una a un ente, mette in gioco un atteggiamentoo che dell’attenzione dell’attenzione a un ente, mette in gioco un atteggiament

l’aspirazione 2 & possiede l’aspirazione atteggiamento] atteggiamento] possiede tale atteggiamento] [Un tale qualcosa. [Un aspira a a qualcosa. che aspira atteggiamento] che atto Quando conclusione. Quando unun atto realizzarsi, interruzione e e didi conclusione. forme didi interruzione sue forme con lele sue agire con realizzarsi, adad agire riferita qualcosa siasia riferita che qualcosa coscienza che percettivo invero lala coscienza già invero c'è già rivolgimento, c’è con unun rivolgimento, inizia con percettivo inizia nella dell’oggetto nella dell’apprensione dell’oggetto all’oggetto coscienza dell’apprensione anzi coscienza [87] è è anzi percepire [87] stesso —— percepire all’oggetto stesso co conclude col non sisi conclude dell’io non tendenza dell’io sua Ma lala tendenza ossa. Ma carne e e ossa. dire, inin carne così dire, per così presenza, per sua presenza,

8080

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intenzionale atnon esperienza vissuta intenzionale particolare di esperienza caso particolare un caso sono un ente) sono non ente) nei diversi intuitivi, nei atti] intuitivi, |gli atti] parte [gli dell’io fanno parte ne fanno esecuzione; ne sono inin esecuzione; che sono dell’io che

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supposto supposto oo di atti tenta, tenta, di atti

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passaggio sintetico sintetico dada un’immagine ’i i all’altra, un'immagine passaggio all’altra, nel nel [89] [89] quale quale leleiimmagi coincide immaginiini coincis

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9 ne sui = $ $ 20.20. Il Il concetto concetto più più stretto stretto e e quello quello più più ampio ampio didi interesse interesse

ricettività tà della ricettivi generali della strutture primo - - LeLe struttur Capitolo sezione - - Capitol e generali Prima sezione o primo Prima

stesso al o Ilo stess allo : dei stesso modo stess modo ilil ilil vagare vvvagare deiI i raggi raggi i dello dello sguardo sguardo attento, attento, rivolgimento , sono rivolgimento, sono unun “io faccio”, SiSi distin distingue dunque: “io faccio” , CL sn = gue .dunque > : “. CS e1. 1. Unagire n: Unagir Î i , unun agire e che n che nonnon èè èun un “i“i“io“io faccio”, è un un faccio” agire prima del

che mimi one che percezione Ogni percezi cosa. Ogni stessa cosa. della stessa (apparenze) immagini come immagi sinteticamente dono sinteti nze) della ni (appare camente come dono appaappaaltre ad altre pratici ad passaggi i pratici sospeso lascia inin sospeso i passaggi mento lascia quest’orienta l'oggetto presenta orientamento to inin quest’ a l’ogget present ità deldel possibilità apparenze; gruppi didi apparen ze; lele possibil certi gruppi precisamente oggetto, medesimo del medesi renze del amente a a certi , e e precis mo oggetto renze a presenta present si si che oggetto che un di tratta si quando si tratta di un oggetto almeno quando pratiche, possibilità sono possibil passaggio e, almeno ità pratich io sono passagg muovo gligli che ioio muovo così che decorso, nel decorso libertà nel una libertà , così dunque una C'è dunque durata. C'è sua durata. nella sua inalterato come inaltera to nella come

Che lele produttivo. Che volta produttivo. dall’altro, ancora una volta ricettivo e, dall’altro, lato, ricettivo un lato, da un confronti, da suoi confronti, nei suoi sono, nei sono,

anche interromperne la serie, posso, per esempotere”; posso anche “mio potere”; appaiano èè inin “mio immagini appaiano immagini non è è in mio potere che, se lascio procedere le cinestesi, appaia Ma non occhi. Ma gli occhi. chiudere gli pio, chiudere pio,

rispetto all'oggetto, do corso a se, rispetto ricettivo: se, soltanto ricettivo: caso, soltanto questo caso, sono, inin questo immagine; sono, un’altra immagine; un’altra

per queste immagini [90]. Questo vale per la quiete come pet queste ee queste appaiono queste cinestesi, appaiono certe cinestesi, certe

ile crepieti de

come per il non cambiamento. cambiamento come per ilil cambiamento movimento, per ilil movimento,

attraverso leled oggetti attraverso degli oggetti osservazione degli defluire mia osservazione decorso, lala mia 77/0 decorso, apparenze siasia unun 77/0 defluire lele apparenze particolare sua particolare una sua cogifo haha una del cogilo immagini. contenuto del ogni contenuto perciò ogni cogio e e perciò nel cogito vive nel L’io vive immagini. L’io [piee faccio”, “io faccio” > [91] come unun “io relazione caratterizzato come stesso caratterizzato esso stesso rivolgimento è è esso all’io. IlIl rivolgimento relazione all’io.

nulla di nulla di

rivolgo rivivolg ini

$S 20. 20. IlIl concetto concetto più più stretto stretto ee quello quello più più ampio ampio didi interesse interesse

stesi. Esse realizzano le Muovo volontario. Muovo atto volontario. nessun atto generale) nessun (in generale) se non azioni volontarie. Io non compio così (in se non azioni volontarie. Io non compio così cinestesi Tali cinestesi occhi”. Tali agli occhi”. “pensare agli questo “pensare per questo senza per via, senza così via, occhi, ee così gli occhi, involontariamente gli involontariamente dada motivato e motivato e processi], [questi processi], con [questi passo con pari passo attivi, didi pari soggettivi attivi, processi soggettivi carattere didi processi hanno ilil carattere hanno appartengono “che appartengono tattili, “che visive oo tattili, “immagini”, visive mutevoli “immagini”, decorso didi mutevoli un decorso svolge un questi, sisi svolge questi, IoIo modificazioni. modificazioni. senza con oo senza durata con sua durata nella sua “dato” nella mi èè “dato” questo mi mentre questo [all’oggetto]”, mentre [all'oggetto],

lasciaf motivato lasciat cinestesi, ilil motivato delle cinestesi, osservazione, decorrere delle stessa, ilil decorrere l'osservazione stessa, che l'osservazione osservazione, e e che

soya

prima Da del rivolgimento; rivolgimento, 2.4. Lo : faccio, ; che però, però, e abbiamo i LoSr faccio, che p però,, com detto, non ; deve come C l abbi bbiamo detto, : non deve contenere o conten dal ere ancora ancora un’azione v;i 10 muovo s i un azione volontaria: r o involontariamente inv i volonta gli i ria: io muovo involontariame nte ‘gli occhi, mentre occhi, mentre mimi con con attenzione attenzione a a unun oggetto. oggetto. i

sguardo rivolgo lolo sguardo attorno, giro attorno , rivolgo corpo, mimi giro mio corpo, del mio postura del modifico testa, modifi muovo lala testa, occhi, muovo co lala postura occhi, petdella petnza della all'essenza appartengono che appart movimenti, engono all’esse questi movime Chiamiamo via. Chiami così via. all'oggetto, ee così nti, che amo questi all'oggetto, ciecreerale, onnilaterale, onnilat possibile le quanto per qua nto possibi datità per una datità l'oggetto aa una portare l'oggetto servonoaa portare che servono cezione ee che cezione à”, anche anche “attività”, sonoo “attivit senso son certo senso percezione ee inin unun certo della percezione tendenze della stesi. Esse realizzano le tendenze

rivolgimento dell’io, la percezione è animata da tendenze a iniziando dal Così, primo rivolgimento dal primo Così, iniziando appetcezioni in nuove appercezioni, percepire, passaggio continuo delle appercezioni tendenze alal passaggio da tendenze percepire, da [Ab/ax] da molteplicità delle cinestesi e così a mettere in moto [Ablanj] percorrere lala molteplicità tendenze aa percorrere da tendenze che si ciò su lele “immagini”. sempre su ciò che appare nelle immagini, regolo sempre mi regolo Io mi “immagini” . Io Questo presenta, questo o su quel loro momento, sulle forme, ecc. Questo particolare susu questo presenta, ee inin particolare tendenuna da gioco corso di cinestesi motivanti, che è guidato questo corso tendenze, questo delle tendenze, gioco delle tutti costituisce che ciò a za, della percezione esterna. Questi sono tutti l'essenza della appartiene a ciò che costituisce l’essenza za, appartiene allentano. tendenze] sisi allentano. [le tendenze] quali [le dei quali processi corso dei nel corso tendenze, nel processi didi tendenze, attivi, processi processi attivi, perceziodella della perceziotendenze le che presupposto tendenze le abbiamo fatta, che qui fin Nella descrizione fin qui fatta, abbiamo presupposto Nella descrizione continuasse continuasse realizzazione questa realizzazione che questa nene sisi realizzassero rivolgimento ee che primo rivolgimento dopo ilil primo realizzassero dopo visicampo visidel mio campo oggetti gli del mio però Ora oggetti rivolgimento. gli questo di luce alla però anche dopo alla luce di questo rivolgimento. Ora anche dopo seguo seguo io io che che tendenze sviluppare tendenze vo, stimoli ee sviluppare esercitare stimoli anche esercitare possono anche esempio, possono per esempio, vo, per ap: processi apQuesti Questi processi attenzione. con essi ad rivolga mi che attenzione. senza occhi, con muovendo muovendo gligli occhi, senza che mi rivolga ad essi canto, canto; D’altro D'altro dell’io. rivolgimento dell’io. senza ilil rivolgimento percettivi, possibili senza sono possibili attivi, sono essendo attivi, pur essendo percettivi, pur dell’io, rivolgimento nel rivolgimento dell’i0, appercezioni delle nel compimento il ovvero solo rivolgimento, ovvero il compimento delle appercezioni solo ilil rivolgimento, mia della mia della l'oggetto oggetto, l'oggetto zio oggetto, nella l’oggetto siasia ilil 7/0 che l’oggetto percepisco”, fafa sìsì che “io percepisco”, del “io forma del nella forma

dello dello sguardo sguardo nel nel modo modo del del

i i Parliamo Parliamo anche anche didi unun zu/eresse to all'oggetto. z2/eresse che che può può svegliarsi svegliarsi con con ilil rivolgimen rivolgimento all’oggetto. Ora Ora sisi vede vede che interesse che questo non questo Interesse non haha niente di soi niente aa che che fare fare con con uno uno specifico specifico atto atto di (dioati Non Non sisi tratta tratta didi unun interesse interesse che che produca produca qualcosa qualcosa come come intenti intenti oo azioni azioni volontarie v olontarie. ÈÈ solo un solo un momento dell’aspirazi momento dell’aspirazioone, della percezione ne, che che appartiene appartiene all’essenza all’essenza della percezione sad normale. ÈÈ giustificat o parlare giustificato con parlare qui questa aspirazione qui didi interesse, entra interesse, perché perché con questa aspirazione entra didi pari pari passo pass di va CA sentimento, e PEGNAE precisamente un sentimento non va però confuso con sentimento positivo, il piacere positivo, che che non va però confuso ; i na # perl oggetto. per l’ogget to. Può però anche essere che sentimento, che che l’oggetto l’oggetto stesso stesso tocchi tocchi ilil nostro nostro pic asa ca esso abbia b valore abbia v: alore perer noi noi ee che e perciò ad esso, indugiandov i. Allo perciò cici ci rivolgiamo sò rrivolgi ivolg amo ad esso, indugia I ndovi. Allo stesso modo modo può un può essere disvalore essere che esso ee che susciti il nostro interesse e 6 esso sia sia per per noi noi un disvalor e ii che susciti il nostro interesse perché oci ripugna. Così ilil sentimento, sentimento, che direzione de che appartiene appartiene all’interesse all’interesse,, ha ha una .i ua propria. In ogni caso >— sia sia che che l'oggetto to per iu valore l'oggetto motivi motivi ilil nostro nostro rivolgimen rivolgimento per ilil nr valore o3 per ildisvalore disvalore che noi sentiamo inin esso — appena lo apprendiam o, il suo ue esso — appena lo apprendiamo, il suo contenuto didi senso sisi arricchisce P>° necessariamente, inin parte arricchisce necessariamente, parte perché perché continua continua aa durare ua in maniera maniera semdi in plicemente plicemente intuitiva [92] nella nella percezione, percezione, inin parte parte perché perché ne ne deriva deriva un un risvegli divo del ‘ioni sodi :zz o. che sono riferiti RIE £ 10 dei suoi pxizzonti oscuri, orizzonti oscuri, a possibilità e attese attese didi sempr sempre nuovi licei i A 2 s e nuovi arricch arricchiment i i. i A ciò sisi lelega un peculiare ciò sentimento ga un di soddisfazi peculi one > are sentim per quest’arri cchimento se ento di i soddisisfazi fazione per quest’arricchimento e,e, inin riferi riferi+ zonte, mento a quest’oriz sentimento] quest’Con orizzo un arricc arricchime nte, [un sentim nto che che sisii espand espandee "e s’incre s’incr ento] didi un him ento i menta, un'aspirazi M menta,o ad ““andare un’asp sempree più n più vicino irazioone vicino” ne ad all’oggetto, appropriars ALE sempr di ” all'og getto, adad approp 2riarsii della dmsua della in maniera ; in sempre più compl completa. \niera sempr livello più più alto, alto, quest quest’aspir e più azione sò eta. AlAl livello ’aspirazio ne può do: € assum e” ipo! nodi un un autent autentico ere laÈ forma volere, della volontà conoscenza, con delib deliberate ico volere, della w/ontà didi conosce nza, con erate posizioni di 1 fini, fini, ecc. ecc. Trova Trovandoci però nella nella sfera sfera della della sempl semplice percezione ndoci però e dell’osserv ice ii e dell’osserv:azione accurata 3; che lele èè legata, i legata, non non possi possiamo indagare questa [volon [volontà . ] amo indag are susu questa tà didi di Dobbiamo distinguere ancora lamo disti altro aun altro 2 2 conce (sa ttto o didi i intere nguere ancor } interesse, D diverso iu da quello a un 1? fin sse, diverso da quello fin uiL,svilu o Ques iro Ss sia 3 accedere st'as all'oggetto t’as piraz e la pira soddisfazi ione zion one nell’arrice ad acce dere all’o ggetto e la soddisfazione nell’arrici hime non della 3sua medesimezzaTa za non hanno : nto a luogo, mi rivolg rivolgo semplicem ente in nO hann o luogo , sese mi o sempli plicem ce ente na in geA Poi erale all'og — se io getto, mi rivolgoo adad esso ma solo se io mi rivolg nel senso ; senso specifi specifico del tezza. tezza. Terza Tema, e sso nel co del fc a —.. regnante, i e oggetto rivolgimento dell'io non sempre sempre coincido sca fidel rivolgi coincidono. posso mento dell 70 non no. 10To mimi a pel aticamente di qualcosa, per esempi esempio di un e s- qualco lavoro scientifi sa, per o di un lavoro scientifico, eppur ve-re Me schiamazzo i disturbato 0 S R d da uno schiam dis per strada. i d a . Mi | disturba ri cli rivolgo go adad ad esso azzo per strada. Mi i disturb esso esso pe per unun a e e mimi i rivolgo per meno quello che che era era stato ondimeno quello stato ilil mio mio tema tema fino fino adad allora allora non non viene viene perciò perciò 8383

21 I ?actar YC Y$21. L’ostacolo all:Ila tendenza enza e e l’origine l’ori

‘tà percettiva a RE i Ber. Sa te della e l’unità dipi di questo questo oggetto 88 tto e l’unittàà della ogge tendenza, della le a ten Cei 7a, l’orientame ntam La nto all’osservazione dell’ z,

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entoor all’o isserv azione dell’ a oggetto. W Sa i i nel rie impimento progres Si mantiene e una una cornice corni ce unitaria sivo; viene intaccaunitaria Sdidi senso se nso nel riem pime nto prog ress ivo; viene intaccae “e d'attesa ta solode aveva‘ proddotto un abbozz unanparte dell’I intenzione o70 — nel 1 nostro no:o one attes nos a che che avev a prodotto un î abbozzo — nel nostro apO Di che e riguard ava alcuni luoghi ] della superfi cie [della sfera] riguardava alcuni luoghi della superficie [de lla sfera] — e lala parte parte I ondente corrisp ci sens corrispo . ale (del presunt nden o oggetto te del deldel senso in senso oggettu quanto tale) acquisisce il oggettua le del ( Qui pres unto oggetto in quann) sul to tale) acqui sisce caratter e del “non così, altrime nti” carattere |un contrasto trale intenzioni ancor il del “non così, ma ma che altrimen ti” - Qui isube pentra ntra un con/rasto tra le intenzioni ancora si senso di vive vive ee i 1 contenuti contenuti di senso che si pres entano in un’or igina lità nuovamente nuovamente fondata. cala fondata. Ma Ma non c’è c’è solo solo contrasto: contrasto: ilil senso begeltuale 9°

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ù J prese ù nt alt Arsl In carne ee ossa carne fafa cadere, così dire, dalla sella il suo Sa n suo Sn ossa cadere, per per esso ricopre, COSI dire, dalla sella il suo avversario. Mentntre re esso ricop re con la sua che era stato prima Lui suaa pienezza pienezza inin carne solo in maniera carne ee ossa, v ossa, ciò ciò che era stato prima atteso attes o solo in mani era vuota Sai lolo sopraffà. ggetttuale “verde” nel suo sopraffà. IlIl nuovo nuovo senso di i ririempimento senso oggettuale i o impresogget a verde” nel svsuo potere potere di ri i i ‘oggioga, l'originarietà stonale soggi della sua forza, ggio oga, la certezza ga, per per l’originarietà che aveva 1 a precedente ietà della della sua sua forza fi , la cert c ezza che u aveva | attes attesa stess attesa [di [di quello rosso.. [La | n o stesso quell certezza] | stess » è stat dea che o oggetto] oggetto] come però è come rosso [La certezza] che è s a sopraffatta sopraf LeraÒ è ancora Me ma col (Sacosciente, carattere peo della “nullità” i i .D’a a sltro canto, n ma col carattere della seat ilil ‘ve“verde” si i uniforma unif e ap ; Sen $ aorma ; Bi ei senso. Ul[L'oggetto] “che è verde e ammaccato” “oggrso] “che è verde e ammaccato” e che così appare nella nuova « ASÒ p Cl reettiv e x rf rase all intero aspetto x della “iI l,€ insieme cosa dal de ] o ; ; 1a€ sa aspe tto della cosa dal lato in questione, “im g lle passate prolungano apparenze la Sserie delle [96], pas ate :appa che sono ancora coscienti Lei ssate nella ritenrenz > S ienti per un un tratt tratto, zione, » per restando coerenti col loro senso. o, rest ando per sa e SRROLA A ST e Certame nte qui deriv a Une Cert cé rta du, 1), lica “ MAL One amente dada qui né7 / o 07 77, DIOSS le OSSIV 0 C0 NICHNHI nte deriv HIO SENSO di RIZZA a unana certa de lla dupli ca zioneHi nel compl essiv o conte nuto di senso della percezion ce e, cosi come ° il nuovo percezione, così i r e ] >ci altro { eri: che come 9 il nuovo e l’altro” , che eran “rosso De senso il rono ricop o attesi attesi,, rico ano prono il senso “rosso ee ” . abbo sferico abbozza sferi proten ZIC co”, tratto zzatto a o prot di1 perc CZ ne fi I 10 ad1 all enziz10nN7 onala Imente trascorse allora‘a trasco mente 1 nel nel tratto di percezione fino ad allora trascorso. ). s rendend { IU alle ), , COSÌ fend < acc “ ade qu d alcosa endoolo lo nullo Se di COrri spon pP , cosìDI acca len de ( Cc he retroagi de E sce de qualcosa di corrispondente che AI che 5 1 tutta h retroagisc e anche suU tutta la serie prec edente den la serie ( vo €, il senso n On prec Ss Y I ] ifica sS ol ) nelI tr atto eden 1VC e te. e Cioè, si MO p il se SC percetti ee che al De 1% si modifica solo nel tratto che ald me )mento mo0 ment trasf i ormazione nuovoo; o èè i ; lala trasf i i noema i tica riflette nella sfera rite nzionalale e e e modifi o Modifiio atica sisi riflet te nella sfera riten ziona le e modifiDi: perazione semantica compiuta nelle precedenti fasi della percezione. Il significato piuta nelle prece denti fasi della perce zione . Il significato appercezi one di: dell pregress S ’, *PpPpercez pregres sa, che era cdr erceziziione eraE acc accorda to sul one pre sul consegue nte sviluppo gre ssa del “rosso e , che ordato conseguente sviluDa ppo del “rosso e ttorme mente sferico Nif ormeme implicitamente nte sfer “trasformato” ico””, ; viene € impl in “in alcuni icitamente “trasformato” in “in alcun punti verde i punti verde :

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tà ricettività della ricettivi generali della e » ggenerali strutture -- LeLe 8 struttur primo 1 Capitolo o primo sezione api - - Capitol Prima sezione i Prima

$ \ 21. 41.1 L’osta colo alla I LOS ostaacolo alla tenden alla tendenzaZa A ee l'origi ] o rigine g1 ne della d ell a modal ione mo dalizzaz IZZazi azion o e della della certez certe za ZZ

& ord O 1 (4 t ricordo ric un ,Lù in 1 in un itivi, iv i intuitivi re ; adi i A mo oCc INtuit rendiam noi i rer t che > Sssese ì ente che l iz;jalm se nol essenzi e ; essenz ° discend l Cnde Nele disce ic almente ata”. ii 5 : . Ne ammacc a e amma ccat I 3

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ansono anhe sono di apparenze, cche erie es serie que l le dunque « i, le duno nali, ritenzionali e] ritenzio a stéinde) [Bestéind ssi [Be } le si i i com comples C ) ic it o, es] esplicit c 1 i apparenze,

ritrovi amo ritrovi OS rar a oscure, 4 amo t tament itee >. OSCUre, comple e 7 cOMmj 0 vieletamen ì 1 i V entate sono cdiventat che 1 ma che x sono Ì fresche, Ì 1e, . ma x come fresc coscient cora oscientii come x ve nelle vecchie abbozzi nelle vecchi abbozzi solo i i vecchi non solo i, non orizzonti, loro orizzont tutti ii loro perr tutti ricordo, o, pe con ilil ricord quindi con 2 quindi tV ma, , ma, i rati, motivati iniz mente mo uzia lmente ora inizial ) allora inizi erano all essi SSI1 essi me COIM( si € erano così OSÌ Ì ccome ento,O . COS ( e; ric riempim tt 25 ci m I ximent attesa dii attesa struttur stru $ truttur eCl ” di

*risce inte- n 1SCE inte riferisce si rite ora che » ora ra€ Sssi atot o che o modific al DO 1 ifica nde nte labbozz corrisp Sp oondente O inche ilil corris SSl iti su li €essi, DOl, € anche costruit x su didi costru O ù MI

( cCOImMm(e tetrizza 11 izza come caratte caratter Ia he Cche maniera inluiuna manier d accade] l ide] inuna CIO ACC ata”. . IEI [ [ciò c À ccata l ee amine € ammacc l de Ver gralmente aal] “verde ro]. uo IC uciello 1 nuovo]. qquello st [con to [con } rast contras in cont S o eèè i In ora r ora , Ccche che zzo, VA abbozzo te abbo nte del” }precede nreceden o del moment > o ent illoDi ill mom 1nullo nitari t a arlaran un unitaria o zato £ nizzat organiz oment senso Orge senso un sens me i 1 di di un solo mmoment S€c 5 SOnO senso it didi Sssenso x sono solo moment ment però 1i mo Poiché pero Poiché essersi trasforma to i trasformato èad , essersi i nze apparen arenze i ze ad serie dididi appare della serie la senso della l’intero senso fissa, 7 un’unitààà fissa, fissa, èè l’intero ente ste eee inin un’unit mmente

ent lt mente y gra

, trovarsi Arsl, entee ee daa trovarsi, modalm alment sto a questo s vecchio senso, ma que i o così È descritt [97] È

coscienti ancora cosc siamo ancora Pertantoo,, siamo o. Pertant duplicatto. po, duplica contempo, al[è noetica, direzioneeni noetica, insieme la sua sostituzione. Correlativamente, in direzion costitui già COS i to ee insieme tituito già cà

1Nel

cettive cettive,, che che sono sono state state inin parte parte pervas e dalle pervase dalle nuove. e vecchie [apprensioni] sono nuove Quest Q ancora ancora coscie nti, 1, ma coscien ma con il con ere il caratt carattere didi] ciò er ci OCche he èe stato Ss stato 2cance a nc elIlato. lat 0. bkSiSI può dire cheè I 4 O anche Ance i ilil vecchi vecch o senso io senso viene I vienei dichia rato invali dichiarato do ee ade invalido sso sese ne ad sovra esso ppone ne sov un altro che è È co [ora [orara con consid consid erato] erato] valido. valido.| Quest Questoo èè solo solo un un altro sbrima re altro modo modo perper espri mere Aa) ione n la1a i espri negaz Nae la i

. ‘ di one Ile ( o di pi 1a “cancellazione” propria e pi vera vera lla ne nella iste consiste contrastoo cons ill contrast esempio p ,) IC 4 1 . . 1 un’altra ; èaltra ione::so . un lt impress a ressione uova una nnuova diÌ una una opera per 0] Mera ì di Ss A, pel un'attes di una natte a, anticipa Aty A, di antici p tiva, esem

9 la canprecisi la canrec iù Iprecisi, Ppiù ese esser I er esser e. o Per si lusione delusion no] | €è de enc fenomeeno] fenon stesso Sc lo stesso lo ] f rendere ) er irendere espressione If[per ‘ con en . . . . . .

esp t @SSIC one

a adad Cor UnA riempimentoto continu il VOOR resto il per ilil resto mentre per a, mentre delimitata, parte delimitat parte riguarda una una nee riguarda cellazio cellazion i ò ch 5 . A primache } le primaciò CIC zione, cancellazione, dalla cancella te dalla tamente immediatamen toccato immedia lè toccato Ciò che . Ciò che coerente essere Cc erente. essere Ste era stato A stato he era che DC atte f d fatto il € il e ù rosso rosso € ale ual tt Ogg nto ) oggettu € monme , €è ilil moment O del “non”, e del : non ha ilil caratter carattere e A a riament i

in stessa in cosa stessa la cosa Cc cre denza,a , la di clciò,o , nella nell: a credenz COnsegu enzaa di ns eg uenza te”. . Solo If 1 conseg Sc > lo iin “esisten istente ) € SIS anticipa p° to ) come come ante ticipato tutta foss Cl tutta ” i fosse evamo V int e nddevamo chesis “inten De .cl cocosa ta:€ . lal la cosa, ot èe depenna de P ennata: presunt 5 P presunto del rosso del rosso O SS d ostrato quanto sostrato SO% ) mencambia il Dopo il cambiamen verde. Dopo punti, verde. alcuni punti, In alcuni €, in cosa è, stessa cosa questa stessa to, questa piuttos o, rossa, e; piuttost non è; rossa, non causa aa causa e one I P ercezion { normalale percezi ce ee normale una sem p li e t u na semplic inizial ente i Ae1 lmmente I L niZ era che era c ] uel la che SSU ibitc ) quella to, } na A subito I O, che ha suche

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Pa alla percealla uguale che èc uguale one che pe recezione percezi una una nuovo o didi nuovo al gl »iamo noi abbiam noi [98] , [98] nto, amento de I renname del depenn del

né, i azione, cancellaz la cancell © Ito la agnato gn mp? AC ha ACCO: ha accomp h Che 1S$0, che ssens di li senso, t Oo ) di ili l cambia i mento ca“ mbiamen h po iche normale zione nl © , . poiché loft Y nale zione i ne |una , [una coerente Il coerente, coe e tamente amente completament itari o e complet unitari nee che ha un senso unitario ha prodotto prodotto una una percezio pe rcezion a sostituzi sostituzione one ] Con la i: i: con intenzion intenzion te Il d delle ntoo delle fl ei npiment Cc O ntinuo ) riempime troviamo roviamo C continuo u di cui trov CUI percezio YAl®)ne] ne] di p ercezil

c'è: ce: prima a rispetto r1spe tto aa prima differenz enza fe ren uni a dif IM fa una { te. Ma De coere tutto A coerente. TO torna ta” tutt o torna ee ammacca te ata didi “verde a ammacci verde

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La snegazione presu ppone i presuppo ne inizialmente l’orig upp l’orig inaria inaria costi costi )S tuzio le de tuzio dell’oO g- _ , ne ne norma no rmale getto, che L getto, noi desig che E

noi designiamo niamo come come perce zione pe rcezi le, realiz one norma normale, zazion e —: norma realizzazi le di ee one normale non ostacolata dell’interes i eresssee percet tivo,. [Quell percettivo [Quellaa perce zione norma percezio le] cici deve ne norm ale] dev essere ,e -ssere, perch L éa possa essere perché esser ss e origi naria gina: mente origi nari inar tame nte modif modificat ifi ata.a. La } ione icate one èèè una La negazi una modifi-i jÈ negaz o n e 1 cazion . e della venza della così cosci enzaDEche, înin confor mità alla confo ) rmità alla A sua SUA sua essen essenz ta înin.— quanto essenza.za, a, sistsi presen presepres nta quanto tale. tale. Essa Essa a èè sempr Se e e » Uluna cancellazi e , one one parzia le parziziale ale sul sul s terre terreno O di i una za dossic un a certez a certezza che contidossica ossica Î cheme che conti-Î nua, n: , e€ infin infinee sul terren o della univer terreno sale certez universale za del certezza del mondo mondo. ni L'orig origiinaria naria costituzione dell’o gg etto dell’ogget to percettivo sisI compi e in intenzioni (quan Compie to (quan to alla 2° alla perce percezione zione estern cial es ea, inln nsion i appre apprensi “agio oni nii appercettive) che, per loro essen i za, posessen za po sono ni essere essere Pmodif icate e dalla mo ificate delus da delussiione ione della nz a prote della crede credenza nzion alee dall dell’a protenzi ttesa; onal stalc dell' atiss i. quest ca staa [modi [modificaz ione] ficaz azion ione] e] hahe luogo insie insi me all pposi allaa sovra zione sovrappo sizi one,, che èè essen ziale essen i zial e in questo caso, di intenzioni che hanno hanno direzioni oppos te. opposte i

[99] è)5) La Lu coscien za del dubbio coscienza dubbio e della possib possibiilità lità Nella sfera ante-p redica ante-predi tivaa non troviamo pe rò già solo il fenom cativ eno originario della negaz ione; n ‘gazi one; - anche e lele cosid e 1 nche dette COSsn Iddette modali tà del modalità d Cl lg giudiz l di io, Q1UdIZ tuisc IO,i s che } che ono icosti co Sn isG ISCOL 10 ilili enucle s o nucle o centra Ce , ntrale ùle > della tradizionai le logica forma le, ale, hanno i hanno la la loro loro ori € origin iggine e€ eelilil loro l oro fonda fondam d mento si ento nei nel i proces pi CEssi dell’e dell pe nza les sperie perienza ante-p redica C antetiva.a. Non A | predi Non èe sempr cativ sempree neces sario che nece ssario vi sia un’in 2 terru zione e VIvi sia sia un’in raun’inte terru rruzi o zione radicale e della percezione che de corree norma lment e, una delusione normalme nte, :nte, compl eta delle inteni completa intenzioni d’attesa che delle po: apparrtene tenevvano. ano. In vece della sempl ice cance semplice llazi onee può cancella darsi zion anpuò darsi che chei Sr > s1si divent diventii dubbi dubbi i osi in quest “a osi ee€ i In quest ?S oo caso non viene caso3 non del t tutto utto cancel viene i del lata l’apprensi cancellata rensi one | sa on percettivaa che bi che fino 0 adad fino ad a allora valevaa come semp D a valev valev sempl ice mente 3 lice i ment dubbi e vera. Il dubb o rapp rapprrese esent a io un a nta modo di passa ggio assag er gio o gii verso verso lala{ cance llazizione cancellazi negaz i one della ione, della nega che pero però ge zion zione, ; che può 5 anche anche risult per può 5 are risul i Î tare come una condi zione a zjone durevo le. j Vedia durevole. Vediamo per esem vole. ese delle fifigure s mpio pioi delle o igure che che stann inÎ una s ni vetrinnaa ee che vetri che pren prend iamoo all’in all’iniizio diam zio come comene vveri proprii uomin Veri €e propr uominii,, forse propriio o come . degli propr T Sdegli

Impie impieggati ati che lavo lavorrano ano lì. Poi però eesitia siti: ittammoo sul fatto potreebbe 7 bbe tratta che potr trattarsi rsi di semplici s ti manichini. Il dubb dubbi ai accurata, I di semplici ioo si può Erisol risolve vere con un un’os se rvazione osse più rvaz ione accurata, in un senso oo . E nell’altro; i ma sisi può anche5 restar e: ma e, per un qualche tempo, in uno stare, oscilllazio azione stato di oscil ne, durante il quale nutri7 2 amo iill dubb dubbiioo se [quel [quelllee figure] ] sono uomi uominnii o manic manich ini. incrohini. Si ia Clano to caso °° in ques casoAso due i sto apprensi due appre pe pe rcettiv nsion ‘ns onii perce ttive quellaa della percez IV e;; una èÈ quell ione si normale percezione da cui abbi 2

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ul abbi iniziato. n amo inizia to. Perx un certo ce tto temp tempo vedia o vediam uomo, o mo no lìli un uomo [lodavedi vedia mo] ,a e e [lo amo] i inin Maniera coerente e senza se nza ostac ostacooli li come vedi vedia mo le amo attorn altre o a noi. cose Queste erano €rano jintenz ioni norma ioni no inten normalli, zioni i,ii inin parte parte rie riempi te inini parte parte : no, che mpitepite che e sisi riemp ivano ! lment3 e norma lu ri i ivano e

primo Capitolo sezione - - Capito lo primo Prima sezione Prima

21. 21. L’ostacolo L’ostacolo olo alla all: f$ fG 21. alle l’origiiv della i; î ne della L’ostacolo alla tendenza tendenzazia ee e l’origine l’origine della modalizzazione modalizzazio della certezza certezza

ricettivit vitàà della ricetti generali i della strutture Le struttu re general - - Le

Hi nei i | Possiamo anche esprimerci così: la coscienza, per cui siamo originariamente coce: scienti di qualcosa in carne e ossa,; non ha solo solo ilil 770do z70do della della presenza presenza inîn carne carne ee ossa, ossa, cheche la1 distingue che presentifica e da quella vuota, entrambe le quali distingue dalla dalla coscienza coscienza che presentifica e da quella vuota, ana le quali dis n ue stesso senso nono lolo stesso senso oggettuale, oggettuale, anche anche sese non non inin carne carne ee ossa, ossa, ma ma haha anche anche un un 7040 uri via variabile quella normale, ha il modo originario bile didi essere essere 0© didi validità. na/idità. La La percezione percezione originaria, originaria, quella normale, ha il modo originario disi ciò ciò che che èè ee che che vale vale semplicemente; semplicemente; questa questa èè lala certezza certezza ingenua ingenua pura pura ee semplice; semplice; l'oggetto che che appare l'oggetto [102] appare èè qui qui inin una una certezza incontrastata incontrastata ee ininterrotta. ininterrotta. [102] Ciò Ciò che dé è incontrastato incontrastato rimanda rimanda a possibili contestazioni contestazioni ee fratture, fratture, precisamente precisamente aa quelle Gal che che

rici

però Poi però ra.. Poi frattura to néné frattu asto contras alcun contr senza alcun vi, senza percetti tivi, processsii percet dei proces continu serie conti nella serie nuaa dei nella quindi e quindi e , va, decisiva decisi ne ione delusio una delus forma didi una nella forma radicale le nella rruzion un'inte zionee radica stata un'in c'è stata terru non C'è non iva percettiva za percett arenza paren un’app esa ee un’ap dell’att ttesa nzione dell’a one un’inte tra tenzi [100] tra un’in to [100] contras un contr stato un c'è stato asto non C'è non ora ora

to, sto, Piuttos prima. Piutto della prima. azione one della cancell llazi così lala cance ando così procur nuova, rando come nuova , procu emersa che èè emers a come che nuovo nuovo un un tratto, un tratto, tutt’a un riceve,, tutt’a nza riceve appare enza uale appar dell’att uto dell’a ttuale conten concret nuto pieno ee concr etoo conte ilil pieno , colori, taa didi colori riempit lee riempi spazial figura spazia visiva, , lala figura enza l'appar a visiva pone: arenz sovrap : l'app che vivi sisi sovra ppone to, che contenu nuto, conte di senso senso il il o no avevan che aveva ionali ali che nsion apprens oni appre intenzi zioni alone didi inten un alone agnata accomp ta da un prima accom era prima pagna era “maquello didi “maa quello scivola questo o senso scivol ora su quest “uomo” ”;; ora general alee “uomo umano” vivo uman “corpo o” ee inin gener o vivo “corp

ancoraa c'è ancor nulla, anzi c'è cambia a nulla, vediam moo non cambi vamente effetti ente vedia tivam vestito” nichino o”.. In ciò che effet no vestit nichi ione degli abiti, dei cezione ercez l’apper comune ne l’app entramb comune mbii i casi hanno in comu ’altro e:: entra qualcos tro in comun os’al qualc

trasformazione trasformazione del modo di validità. validità. Nel dubbio, entrambi gli oggetti de che sono presenti pieni

ataa motivat ciascun unaa ha una certa forza, è motiv co, ciasc reciprooco, to recipr contras asto stannoo in contr ta. Esse stann cancella lata. cancel

validità: quello di ciò che è “problematico”. di “problematico”. E tutto ciò che è bipbiiateo èò a messo in discussione, contestato da ii Tr da qualcos'altro. qualcos'altro. 0 Tutto questo non vale però solo per la momentanea situazione percettiva nella nella fase fase ora, ora, ma, allo stesso modo che nella negazione, il contrasto rettoagisce retroagisce anche anche quiqui essenessenzialmente sulle zialmente sulle fasi fasi già concluse. Anche in queste fasi la coscienza univoca "i "i pezzi pezzi inin

sangue, e, l’altra o] carne e sangu cepiam [apperrcepi amo] capellii e simili; ma una volta [appe capell per le comune ne da comu fa i base sensibil dati sensib ili sso didi dati compleesso stesso compl Uno stesso Uno na nessuna dubbioo dura, nessu Finchéé il dubbi all’altra ra.. Finch pongon sovrapppong onoo l’una all’alt si sovra

abbiamo abbiamo ora ora descritte descritte ee che che producono, producono, nel nel divenir divenir discordante discordante ia dlerdca

o. smaltatto. forse legno smalta ionii che nsion apprens due appre delle due viene però

carne e ossa, inin carne asd ossa, ee che che perciò perciò si contrastano contrastano reciprocamente, reciprocamente, hanno hanno lolo stesso stesso mia

nuto uto inconten iva e dal suo conte percetttiva one percet situaziione nte situaz precede dente richiest staa dalla prece per così dire, richie e,e, per

dubbioo sa. Nel dubbi viceverrsa. l’altra,, l’una sfida l’altra e viceve controo l’altra richiest staa sta contr ale. Ma una richie tenzionnale. tenzio

alità solo oggettuualità ono oggett iscono tuisc costitu ti vuoti costi orizzonnti Poichéé gli orizzo indeciso so.. Poich to resta indeci contras asto il contr originaione percezione originaione della percez biforcaz azione na biforc abbiammoo così 44 o, abbia intuitiv nucleoo intuit ivo, comune insieme ne nucle me a un comu insie ne, in un certo ione, percezio wna percez con coerenz va con costitui coerenzaa solo un senso, in #4 che costit uiva normale, riamente e, che te normal riamen uto contennuto comunee conte etrano no,, con un comun oni che si compen compenetra percezi zioni modo, duplice. duplice. Ci sono due perce to implica implica anche che l’una sopcontras asto davvero ro due, il loro contr e. E però non sono davve nuclearre. nuclea o, intuitivo, nucleo intuitiv comune nucleo prendee possess possessoo del comune ionii prend apprension pianti l’altra. l’altra. Se una delle due apprens

una coscienza equivoca: cioè, l’esser divenuta discordante dell’esperienza, dell’esperienza,

oni,, benpercezioni zione ne delle percezi duplicazio propria duplica zione dunque una vera e propria La duplica ne non è dunque duplicazio

presentee za di qualcos qualcosaa che è present one,, la coscien coscienza entale percezione le della percezi ché il caratter fondamenta caratteree fondam

cezione ione di uomo si ribalta in quella di e. Se l’apper l’appercez entrambe. in carne e ossa, sussista sussista per entramb no. Ma manichino. l’uomo a essere qui in carne e ossa € poi il manichi ino, allora prima è l’uomo manich allora prima manichino, che prima o l’uom presentee nello stesso modo in cui lo era l’uomo in verità nessun nessunoo dei due è present nte nonostante za, nonosta coscienza, della coscien to il modo modo della e è cambia tement cambiato nte uasse ilil dubbio. Evidenteme s’insin dubbio. Eviden s’insinuasse

dell’esprima il modo dell’escome prima ire abbiano abbiano dopo come d’apparire ale e ii suoi modi d’appar il senso oggettuale senso oggettu e te ament tivamen correlativ a, ee correla certezza, della certezz eno, modo della o, ilil modo Nondimen ossa. Nondim ser carne ee ossa. presentee inin carne ser present

appare che appare ciò che ti didi ciò coscienti siamo coscien cui siamo ; ilil modo almente modo inin cui to essenzi ente; ere, èè cambia essenzialm dell’ess cambiato dell’essere, semche èè sema che qualcosa ti inin quanto quanto qualcos coscienti o. Invece esserne coscien Invece didi esserne inin carne cambiato. ossa, èè cambiat carne ee ossa,

tà, ambiguità, senza ambigui coerentee ee senza one normale normale,, coerent a nella percezione nella percezi nte qui, accadeva pliceme come accadev qui, come plicemente o: erso: controvers èè ile, controv dubitabile, atico, co, dubitab a didi problem problemati ti inin quanto qualcosa quanto qualcos ora coscienti siamo coscien ora nene siamo fase un’altra fase ossa inin un’altra carne ee ossa presentaa inin carne a che che sisi present 'altro, qualcosa o, dada qualcos tatoo dada qualcos contras qualcos’altr contrastat etra.. compenetra o, con esso sisi compen con esso a che, conflitto, nel conflitt one,, qualcos che, nel della qualcosa percezione della percezi

88 88

con concon lala na

dubbio,a esso non non è più qui come un normale ricordo nella sua univocità, univocità, ma ma ha ha assunto assunto

giri Mr

ita. e, è indebol indebolita. funzione, omo è messa fuori funzion ne dell’uomo ne dell’u

didi

seguente sovrapposizione sovrapposizione di appercezioni, appercezioni, prosegue nella coscienza ilcozle itenzionale Se Se allora compiamo un’esplicita un’esplicita presentificazione presentificazione del tratto di percezione che che dta il il

e, che ione, apprension a apprens seconda , un uomo. Ma la second o, per esempio, per esempio za, allora vediamo, se allora vediam attualizza, se sisi attualiz

servizio.. ita, è messa fuori servizio indebolita, ino, non si annulla annulla;; [101] essa è indebol va sul manich si orienta manichino, orientava nsiol’apprensioino e l’appre manichino ino; vediam vediamoo il manich nsione manichino; ne manich lapprensio Poi prevale, esempio,, l’appre prevale, per esempio

una una

stessa duplicazione; ovunque, sull’apperce laa stessa sull’appercezione zione di uomo, si è ‘ortipposta sovrapposta quellaha didi manichino. Lo stesso vale per la rimemorazione. a rimemorazione. A causa del del riflesso riflesso sulla sulla ritenzio quindi sulla rimemorazione esplicitante, si compie anche qui una ui Na. rimemorazione una da Na. turalmente noi abbiamo qui davanti agli occhi solo tratti del passato dello dello VA stesso _ a etricordo La normale to, che ora continua ancora a essere presente in carne e ossa. Mentre ilil ricordo essendo questo la riproduzione di una percezione normale, ci rende coscienti coscienti didi ciò ciò cho da ; "O in oo come qualcosa che è certamente, e quindi nel nel normale normale modo modo didi validità validità i per il riflesso pae su di esso ha la MI: cere), vitàiltà codifica od di di va validità e del del problemi problematico”: ciò se], ; hei modo odo aria dl problematico ”: cò ciò

“a pr x _. ur fe

sr

i| pprobl [l oggetto] sia in un modo o nell’altro, se sia sia uomo uomo 00 manichino manichino. robl o è see [l’oggetto] Anche nche in questo caso del divenir quello della della negazione negazione, cè c’è divenir dubbiosi, così come in quello unun ostacolo ostacolo nel nel [103] decorso del riempimento dell’interesse tendenziale della della ateo i precisamente,, non si tratta di un ostacolo alle tendenze percettive percettive nella nella forma forma “O precisamente fron completa, come nella negazione, piuttosto non c’è una soddisfazione Si COMBI, nella negazione, piuttosto non c’è una soddisfazione PiÈ appartengono alle percezioni. percezioni. 5 néné un riempimento delle intenzioni di attesa che appartengon o alle È po 2 Ss .7 gs na fazione Rsa SR ostacolato inin modo modo tale tale che che Sa ga èè ostacolato e INi È‘ ni 0 o e delle non arriva all all’assoluta certezza, ee neanche neanche alla alla Si so a ezioni, si non assoluta certezza,

‘» one della certezza, ma oscilla, per così dire, tra di E decidere, ecidere, nel noe una poter caso del del dubbio, dubbio o, inindt favorex * didi una idelle del e ; n uomo e qquella dii un manichino. Le Le intenzioni intenzioni didi

89 89

inclinazioni alla certezza, senza due. oscilla traLi l’apprensiodue. ni SiSi oscilla ta tra l’apprension attesa, che appartengono alla attesa, che appartengono alla

921. L’ostacolo ’oste ii : èalla, tendenza i f $€21.1’ostecolo 21. i» alla L’ostacolo della tendenzaDa e e A l'origine l’origine della modalizzazi modalizzazione one della della certezza certezza

Prima sezione sezione - - Capitolo Capitolo primo primo - - LeLe strutture strutture generali generali della della ricettività ricettività Prima

noi noi designiamo designiamo come come possibilità possibilità aperta, aperta, ee ilil cui cui ingresso ingresso èè anch'esso anch’esso fondato fondato nella nella strutstruttura percettivo tura del del decorso e, precisamente, decorso percettivo e, precisamente, del non del decorso decorso delle delle percezioni percezioni che che non sono sono ostacolate ostacolate oo interrotte. interrotte. Certo, appercettivo Certo, ciò di una ciò che che nell’orizzonte è nell’orizzonte appercettivo di una percezione percezio

percezione ee che che consistono consistono didi anticipazioni anticipazioni, non restituiscono restituiscono unun abbozzo abbozzo univoco, univoco, , non percezione ma equivoco. equivoco. Ciò Ciò comporta comporta un un contrasto, contrasto, nella nella coscienza, coscienza, tra tra lele inclinazioni inclinazioni alla alla credencredenma

che sorgono sorgono per per ciascuna ciascuna alternativa. alternativa. Cioè, Cioè, quando quando l’io l’io attualizza attualizza innanzitutto innanzitutto per per zaza che motivazioni che che spingono spingono dada unun lato, lato, dal dal lato lato dell’apprens dell’apprensione “uomo”, segue segue ione didi “uomo”, sésé lele motivazioni solo la richiesta che con coerenza porta in quella direzione. Quando [l'io] si concede solo concede si [l'io] la richiesta che con coerenza porta in quella direzione. Quando questa [alternativa] [alternativa] ee mette mette fuori fuori gioco gioco ciò ciò che che parla parla aa favore favore dell’altra dell’altra alternativa alternativa —— aa questa

ne è

abbozzato abbozzato intenzionalment e,, non intenzionalmente non èè possibile, possibile, ma ma certo. certo. EE tuttavia tuttavia inin questi questi abbozzi abbozzi

sono sono sempre sempre incluse incluse delle delle possibilità, possibilità, adad essi, essi, cioè, cioè, corrisponde corrisponde sempre sempre un'estensione un'estensione didi possibilità possibilità molteplici. molteplici. L’abbozzo dei L’abbozzo dei lati lati non non visti visti didi una una cosa, cosa, che che sisi compie compie nella nella percezione percezione del del lato è lato anteriore indeterminatam anteriore [di ente generale. [di quella quella cosa], cosa], è indeterminatamente generale. Questa Questa generalità generalità haha ilil carattere carattere noetico noetico della della coscienza coscienza che che presenta presenta aa vuoto vuoto e,e, correlativamencorrelativamente, te, ciò ciò che che èè abbozzato abbozzato haha ilil carattere oggettuale. carattere didi un Per un senso senso oggettuale. Per esempio, esempio, sese lala cosa cosa cici èè ancora ancora ignota ignota ee noi noi non non l’abbiamo l’abbiamo potuta il colore potuta già già vedere vedere bene bene dall’altro dall’altro lato, lato, il colore del del

ne aa l’apprensione “manichino” —— subisce subisce allora allora una una forza forza didi attrazione, attrazione, un’inclinazio un’inclinazione e “manichino” l’apprension

zazione delle trasformarla inin certezza. certezza. Ma Ma accade accade lolo stesso stesso anche anche nell’attualiz nell’attualizzazione delle intenzioni intenzioni trasformarla contrarie. contrarie. Così ilil normale normale atto atto egoico egoico della della percezione, percezione, insieme insieme alla alla sua sua semplice semplice certezza certezza dosdosCosì noesica, sisi modalizza modalizza inin atti atti che che chiamiamo supposizioni supposizioni di credenza. credenza. Quanto Quanto al versante noesica, matico, quello degli oggetti di cui siamo supposizzoni d'essere. di supposizzoni invece parliamo coscienti, matico, quello degli ], Vale aa dire: dire: dall'oggetto dall'oggetto muove un’affezione che fa supporre all’io che [quell'oggetto [quell’oggetto], Vale così come come ilil suo antagonista, esistano ed esitano in un cero modo. Queste supposizzoni supposizioni le così chiamiamo anche anche (se non [104] sono trattate in riferimento all’io) possibilità possibilità, in questo chiamiamo

lato lato posteriore posteriore didi una una cosa cosa non non èè abbozzato abbozzato come come un un colore colore del del tutto tutto determinato; determinato; èè abab-

bozzato quindi “un colore” e forse anche di più. Se assumiamo assumiamo lala parte parte anteriore anteriore come come campione, allora ci aspetteremo campione, aspetteremo che anche la parte posteriore segua lo stesso posteriore stesso campione; campione; se c'è un colore omogeneo omogeneo su su tutte tutte lele parti parti [F/ecker], [F/ecken], cici aspetteremo aspetteremo allora allora che che sia sia così così anche per la parte posteriore, posteriore, ecc. Ma resta ancora una certa indeterminazion indeterminazionee.. Questo Questo

abbozzo ha ora, come tutte le altre intenzioni intenzioni nella percezione percezione normale, normale, ilil modo modo della della

contrasto didi inclinazioni inclinazioni alla credenza e correlativam correlativamente ente di supposizioni d’essere, il contrasto

concetto didi possibilità possibilità ha la sua origine. Quello dell'essere dell’essere possibile, della possibilità è un un fenomeno fenomeno concetto originaria più sua che, come quello della negazione, si trova già nella sfera ante-predicativa la ha lì e a ante-predicativ che, come quello contrasto. Possiamo Possiamo anche chiamarle possibilità 4vbbre dubbie [fraglich]. [fragleh). L'intenzione che nasce contrasto. nel dubbio dubbio ee riguarda la decisione per uno degli elementi supposti del dubbio, si chiama nel intenzione interrogativa. Solo quando sono in gioco supposizioni e controsupposizioni, controsupposizioni, a intenzione interrogativa. favore delle delle quali e contro le quali qualcosa parla, si può parlare di perplessità. Ma la mifavore gliore espressione gliore espressione per questo tipo di possibilità è quella di possibilità suppositiva. anche può anche Solo parla, sisi può quando vivi sono possibilità, a favore delle quali qualcosa parla, Solo quando parlare percettiva, probabilità. È possibile che, tenendo conto dell’intera situazione percettiva, parlare didi probabilità. l’inclinazione alla credenza, e quindi la supposizione d'essere, a favore di una delle due supposizione la quindi e l’inclinazione alla credenza, sia un che alternative maggiore e quella a favore dell’altra sia minore: “è probabile sia maggiore alternative sia uomo”. sono più cose a favore della possibilità che sia un uomo. La probabilità designa Ci sono uomo”. Ci così che compete alle supposizioni d'essere. Ciò che si suppone è più o meno supposto, peso, che così ilil peso, ee inin verità problematiche, non questo vale anche nel confronto con tutte le possibilità problematiche, verità questo importa sinteticamengli sono sinteticamen» appartengono a a uno stesso contrasto e gli siano, che appartengono quante siano, importa quante un ostacolo tete legate: quindi anche il contrasto, la divisione di una coscienza a causa di un di di divisione legate: quindi anche il delle l’unità delle reciproco noematici, èè l’unità termini noematici, un’unità; inin termini produce un’unità; alternative, produce due alternative, tra due reciproco tra

opposte condizionate. reciprocamente condizionate. così reciprocamente possibilità così delle possibilità alternative, delle opposte alternative,

[105] [105] 6)«) Possibilità Possibilità problematica problematica ee possibilità possibilità aperta aperta La dubbio, situazione didi dubbio, una situazione da una sorge da che sorge problematica, che possibilità problematica, della possibilità peculiarità della La peculiarità viene possibilità, che ché tipo didi possibilità, altro tipo un altro ad un contrapponiamo ad chiaramente, sese lala contrapponiamo più chiaramente, intesa più viene intesa

9090

fiati e >

dimora. In In questi questi casi, si tratta di possibilità problematich problematiche, e, che sono l’una con l’altra in dimora.

certezza ingenua; ma esso ha questo modo proprio per ciò che che presenta presenta alla alla coscienza coscienza ee per come lo presenta, cioè per il senso in cui lo presenta. Certo, èè “un “un qualche qualche colore colore inin generale”, generale”, oppure [106] “un colore in generale con delle macchie [di colore [di colore diverso]” diverso)”, e così via, quindi [un colore] con una generalità generalità indeterminata. indeterminata. Naturalmente, Naturalmente, usiamo qui questo modo di parlare della generalità generalità solo solo come come un un espediente espediente per una descrizione descrizione indiretta che rimanda ai fenomeni stessi. pensiamo stessi. Non Non pensiamo pertanto affatto a concetti logici, a generalit pertanto generalitàà classificatorie generalizzanti, classificatorie oo generaliz zanti, ma ma più più semplicemente semplice mente a questa intenzione presuntivaa della percezione, intenzione presuntiv così come si presenta percezione, così come si presenta percezione] [nella percezion e] col suo modo di coscienza coscienza:: quello dell’ind dell’indetermin eterminaazione. zione. All’essenza All’essen intenzione za generale di ogni intenzio quella didi una ne vuota, e quindi anche aa quella una tale tale inindeterminata indicazione determin preliminare, ata indicazio appartiene ne prelimina la possibilità di essere re, appartie esplicitata nella ne possibilità di essere esplicitata nella forma di una presentif presentificazion e. Possiamo liberame liberamente icazione. una presentif presentificazion nte formarci una icazionee che renda intuitivo intuitivo ciò phe ciò che non è visto, per esempio, immagin immaginando di girare attorno ando di girare attorno all'oggetto. all'ogget to. Se lo facciamo, avremo intuizion intuizionii di colori del tutto determina determinati. Ma posposti. Ma siamo chiarame chiaramente siamo liberamente nte anche variare liberame questi colori all’interno di una cornice cornice nte all’interno di una di indeterminatezz di indetermi a. Ciò significa che se intendia natezza. intendiamo rendere intuitivo intuitivo [ciò [ciò che che mo solo rendere Immaginiamo], Immagin iamo], e quindi se ci impegni impegniamo quasi-riempime nto della amo ad un quasi-ri percezione empimento della percezio ne mediante una serie di percezion percezionii presentif presentificate, succederanno intuizionii concrete concrete didi icate, si succeder anno intuizion determinati; colori determin ati; tuttavia, questi colori determin determinati non sono sono stati stati abbozzat abbozzati nemati non i ee nem-

meno richiesti: richiesti: ciò ciò che che viene presentif presentificato come certo, certo, e precisam icato vale come precisamente come ilil lato lato ente come Posteriore di questa n sn coscienza di indeterminazione cosa, ma inpa una o . SeSe anche anche interveinterveRissero Mo altre intuizioni presentif p Se icanti con on altri altri colori, colori, lala certezza certezza non si estenderebbe non si estenderebbe Comunqu; e neanche i queste: per per nessuna a queste: nessuna didi esse esse niente niente èè stato stato stabilito stabilito inin anticipo anticipo ee Mente èè stato stato richiesto. Niente richiesto.

SE91

Prima sezione - Capitolo primo

te di ciò che ancora non ho visto. Se conante presentifican Questo vale per l’intuizione presentific to effettivo nello sviluppo attuale riempimento frontiamo questa con la mancanza di un riempimen percezione,, troviamo che la [107] apparenza cromatica, che riempie l’abbozzo della percezione

ataa in sé stessa come certa. Ne consegue, e con certezza, una caratterizzat o, è caratterizz ato, indeterminat indetermin conoscenza.. Il nuovo te e, con ciò, un incremento di conoscenza determinante azione determinan particolarizz izzazione patticolar o, ato, indeterminat tratto di percezione, grazie al suo statuto di certezza, porta il generale indetermin all’usi estendendosi estendendo che, a, determinata, concretezzaa più determinat che era stato abbozzato, ad una concretezz

e. anticipatrice. ntee l’abbozzo e l’attesa anticipatric unitariament nità della certezza percettiva, riempie unitariame

è il caso conoscenza.. Questo però non è il to è al contempo un aumento di conoscenza riempimento Il riempimen

ione illustrativa; ogni altro colore può servire allo stesso modo di azione presentificaz della presentific ataa da un modo di certezza solo accompagnat ione è accompagn azione presentificaz quelli che appaiono. La presentific determinata che fa apparire, conserva colorazionee determinata nella misura in cui, nonostante la colorazion

colorazione. Solo per questo essa si distingue da ione circa la colorazione. azione indeterminaz un modo di indetermin assimo il lato icassimo ripresentific o ricordo, dal ricordo che avremmo se noi ci ripresentif determinato un determinat te percepito. effettivamente posteriore di una cosa, dopo averlo effettivamen

ione, che precede l’effettiva conoscenza e presentificazione, Da ciò s'intende che ogni presentificaz serve solo a rendere intuitivo qualcosa [di non ancora visto], deve avere un carattere di inante. Ma questa incerquasi-determinante. credenza modalizzato modalizzato in virtù del suo contenuto quasi-determ tezza ha il suo carattere proprio nel fatto che in essa il colore che si presenta in maniera qualsiasi e, che però non può essere sostituito da qualsiasi contingente, contingente contingente è sì qualcosa di contingent ha generale azione l’indeterminazione colore. In altre parole, l’indetermin cosa, ma solo da un qualsiasi altro co/ore. onee di libera variabilità; in essa rientra ciò che in qualche modo vi è incluso un'estension un'estensi

in maniera implicita, ma non è motivato, né abbozzato da alcunché. [Ciò che può rienni più accurate, che sono determinazioni un'estensionee aperta di determinazio trarvi] è un elemento di un'estension compatibili con la cornice, ma che, oltre a questo, sono del tutto incerte. Questa è la

concetto di possibilità aperta. Esso designa wn tipo totalmente diverso di modalizdefinizione del concerto modalizzante problematica, perché la coscienza modalizzante zazione [108] rispetto a quello della possibilità problematica, problematica mente diversa. Nella possibilità problematica almente fondamental ha nei due casi un’origine fondament ci sono inclinazioni inclinazioni alla credenza, motivate dalla situazione percettiva e in contrasto

reciproco. Si tratta di una possibilità a favore della quale qualcosa parla e che perciò ha sempre un peso. Non possiamo invece parlare di peso per la possibilità aperta. Qui

determinata cornice di generalità, tutte non ci sono alternative, ma, all’interno di una determinata

one qui modalizzazione azioni possibili restano allo stesso modo aperte. La modalizzazi le particolarizz particolarizzazioni determinata, che ha essa stessa il modo un’intenzionee generale determinata, consiste nel fatto che un’intenzion stratificazionee te con sé, in una certa maniera, una stratificazion implicitamente della certezza, porta implicitamen

esempio, sése Per esempio, immaginabili.. Per zazioni immaginabili particolarizzazioni della sua certezza, rispetto a tutte le particolariz

a, il riemindeterminata, si richiede con certezza un colore a macchie in una generalità indeterminat

pimento è vincolato nella misura in cui vi deve pure essere “un qualche” colore con particolarità di questo tipo soddisfa questa richiesta macchie di “un qualche tipo; e ogni particolarità allo stesso modo.

21. L’ostacolo L’os ‘nden $€ 21. izizzazi a alla tendenza e l'origine l’origine della modalizzaz modalizzazi ione one della certezza

- Le strutture generali della ricettività

Da un modo modo originario della certezza ingenua pura e semplice si può determinare un

gruppo chiuso ed esattament esattamentee delimitato di modalità, così che esse siano modalizzazioni a a causa causa di di un un contrasto, contrasto, ossia ossia di di quello quello tra tra una una richiesta richiesta in origine semplicem in origine semplicemente ente certa certa ee una una controrich controrichiesta. iesta. AA questa questa cerchia cerchia appartiene appartiene lala coscienza coscienza problemat problematica ica con le sue possibipossibi-

problematiche. lità problemati che. EÈ quindi assolutamente essenziale distinguere le wrodalità yrodalità che nascono dal contrasto e quelle che perzzettono permettono una particolari zzazione aperta. Insieme, esse costituisc particolarizzazione ono un costituiscono concetto determinato di modalità di credenza e, correlativ correlativamente, amente, di essere. La modalizzarodalizzagione zione è qui în opposizione alla certezza della credenza e, correlativam correlativamente, ente, dell'essere. Ùn

[109] 4) I/ duplice significato di modalizzazione Ma di modalizzaz modalizzazione ione si può parlare anche in un altro senso. Una nuova trattazione trattazione del fenomeno del del dubbio potrebbe renderlo chiaro. All’essenza All’essenza del dubbio appartiene appartiene la possibilità possibilità della so/uzzore so/uziore e anche della decisione attiva. Il dubbio stesso, stesso, in opposizio opposizio-ne [alla decisione], decisione], significa indecisione indecisione e la coscienza [del dubbio] significa uoba coscienza ica indecisa. Nell’ambit Nell’ambitoo della percezione percezione si compie necessaria necessariamente mente la decisione in ve uns forma (che è la forma più originaria di decisione decisione)) tale che, nel passaggio a nuove apparenze (per esempio, nella libera messa in scena dei rispettivi decorsi cinestetici cinestetici), ), una pienezza pienezza adatta e conforme alle attese ben s’incastra in uno degli orizzonti vai viali che erano in contrasto. Dati sensibili trasformati trasformati o completa completammente ente nuovi, che subentran subentranoo richiedon tichiedono, o, nelle nelle condizion condizionii intenzional intenzionalii date, apprensio apprensionnii che integrano il aio usò delle intenzion intenzionii rimaste incontrast incontrastaate, te, in modo

tale da bloccare la fonte del contrasto

e cancellar cancellaree ciò che motivava in particolar particolaree il dubbio con il potere di una nuova impressione pressione.. Ci avvicinia avviciniammoo di più, eventual eventualme nte lo tocchiamo tocchiamo,, e l’intenzio mente l’intenzionnee ancora dubbiosa che era diretta al legno (invece che quella diretta al corpo vivo umano) ottiene un privilegio i di certezza. za. Essa Ess lo ottiene,e, passando, in maniera coerente, coerente, a nuove apparenze,, che, nei loro orizzonti non riempiti, non si accordan apparenze accordanoo con l’apprens leppicaiione ne di uomo e ela la negano con la forza della loro pienezza e della loro presenza in carne e ossa. ÈIn questa e corea decisione, mae an la regazione i un sù riguarda lato, e precisame precisamennte te ilil lato lato dell’appr dell’appreensionsione di uomo, che guidavaa lale percezione inizialee e che era stata poi modalizza 7 modalizzattaa come dubbia. Nel caso contrario le sarebbe toccata l'afferma l'affermazzione ione oppure, che è lo stesso, la

CA

a

conferma della percezion percezionee iniziale, che poi però era divenuta dubbia. Ciò che sppaeii A

carne e ossa [110] si guadagna il carattere di validità modale “sì”, “realment “realmentee”. ”. In certo

Senso, senso, nonostante nonostante dia la certezza della credenza e e dell’ess dell’essere, anche ilil sìsì della conferma, come il no [della negazione], è una modificazione del modo uu si i a della imvalidità certa, ini cui lai semplice Dlione e dell’ dell'oggetto ; oggetto percettivo percettivo ( ivi + si compie > eriin

e —_ _ fe Go, dele giudizio delle modalità teoria delle modalizzati. ati. E questo lo vedremo più avanti. La teoria modalizz pine trao, la fa POE come vo, giudizio al predicati guardando solo giudizio al do sviluppiamo guardan aria, sese lala svilupp iamo sospesa inin aria, sospesa = 2 2 mo a € fenomenii della modalizzazione questi fenomen ricerchiamo amo l’origine di tutti questi dizione, se cioè non ricerchi a “A ostacoli ci... azioni sono amo /le modalizz comprendi che noi qui diamo E tiva. compren ante-predicativa. nella sfera ante-predica e — di mostra cl si modalità del giudizio] Chiarendo l’origine [delle sa do l'origine dell’originario nario interesse percettivo. Chiaren dell'origi _, picome la Do tutti gligli altri fenomeni che e forma la è dossica originaria certezza che /a più semplice prima ia,mì primar pur ui non erciò esse reccompletamente sere ssere completame »tamen nte te abbandonato. abbandonato. [Il primo oggett oggetto] o] è ancora in pu-

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0ggeyve tto], [oggett o],

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se semplicemer te . e sempli cement

zione esplicitazione e eded esplicita semplice one semplic sione Apprensi secondo o - - Appren Capitolo o second sezione -- Capitol Prima sezione Prima

o

l’io ma l’io one, ma ritenzione, della ritenzi della

passivo nte passiv puramente modo purame nel modo za, nel coscien nza, ella coscie sfondo ddella nello sfondo nello pugno” a inin pugno” “ancora Questo “ancor cata. modificata. Questo a modifi maniera ppure inin manier diretto, seseppure esservi diretto, continua adad esservi continua ennpreced precede caso nel caso , nel perché, prima, perché ato prima, accennato abbiamo accenn cui abbiamo quello aa cui da quello distinto da dev'essere distinto dev'essere dell’apprensione. originaria dell’apprensione. quella originaria con quella all'oggetto, con rispetto all’oggetto, coincideva, rispetto modificata coincideva, l’attività modificata te. l’attività te,

abbia caso, abbia questo caso, anche inin questo , anche benché, c’è, benché non c’è, enza non coincid denza tale coinci una tale mente, natural , una Qui, natura lmente Qui,

oggetti. due oggetti. dei due sinteticcaa dei ne sinteti prensio ione dell’ap pprens base dell’a sulla base e, sulla osizion one, sovrapp certa sovrap posizi una certa luogo una luogo b). 24, b). seguito (cfr. $ 24, ancora in seguito emo ancora parleremo questo parler Di questo Di i, aa cui azioni, cazion complic ulteriorrii compli possibillii ulterio sono ancora inin pugno sono possibi be lele specie didi ancora entrambe InIn entram il primo primo , oggetto nuovo un nuovo rivolge aa un l’io sisi rivolge ente. Se l’io brevemente. solo brevem re solo accennaare mo accenn possiamo qui possia modo pugno, 00 didi modo ancora inin pugno, restare ancora può restare può

a, presenta, dura ee sisi present ancora dura primo ancora che ilil primo [121] che [121]

originallee in origina

più in presenttaa più durare,e, oppure di modo che esso non si presen continuuaa a durar quanto contin inin quanto e, oppure come quando — — se si tratta didi isuonarre, (come quando la nota ha smesso di rrisuona o dal campo visivo), nonostante però sia rimosso oggetto o visivo — [qualcosa] è stato rimoss un oggett

amo a un rivolgiiamo mentre ci rivolg tenuto ancora in pugno nel suo spegnimento ritenzionale, onale, può essere un tenere in puimpressiionale, nuovo oggetto. Il tenere in pugno può essere impress onale, rimanendo ancora #7pressiionale, ron impress continuuaa a presentarsi, oppure 707 gno mentre l’oggetto contin e. originalle. dopo che l’oggetto ha smesso di presentarsi in origina nsionee l’appreension rato sub 4), che è costitutivo per l’appr consideerato AI di là di quello che abbiamo consid ene anche il caso, già menzionaappartiiene [specie]] appart oggettoo che dura, alla prima [specie attiva di un oggett rivolto l’io sisi èè rivolto se l’io continuuaa a presentarsi, anche se oggetto o che contin to, del tenere in pugno un oggett ]. [oggetto to]. aa un altro [ogget ossibillee in due casi: da un lato, può ale è ppossibi ionale ssion impress tenere il in pugno non impre o, Pertantto, Pertan e, perché ci originalle, ntaa più iinn origina present to che non si prese oggetto ancoraa in pugno un ogget esser tenuto ancor di presensmesso ha to l'ogget l’ogget siamo rivolti a un nuovo [oggetto]; dall’altro, dopo che

nel suo spegnimento o nel oggetto stesso oggett quello stesso one a2 qquello attenziione ‘ ancora prestar prestaree attenz lio può tarsi, s l’io può ancora tarsi.

sinteticcaa tra enza sinteti coinciddenza ale, allora, ha luogo una coinci oggettuuale, Quantoo al senso oggett ritenzionale. Quant sua durata che è stata l’apprensione attiva l’apprensione attiv a nella ritenzione e l’avere ancora in pugno la

to” e 2a ascoltaato” impressionale. È lo stesso suono, “che ho appena ascolt presente in maniera impressionale. presente di cerco quando ese mpioo cui sono sempre ancora attento, benché si sia già spento, per esempi

cui sono sempre

capire “come quel suono avrebbe potuto essere”. amodificaione è evident evidentee che il tenere in pugno, in quanto attività modific Da questa descriz de scrizione

a] [qualcosa] are [qualcos conservare ività, deve essere distinto dal [122] conserv ne l’attività, passivitàà nell’att ta, in quanto passivit a modifica: un una è Questa ”. “fresco”. chiamataa anche ricordo “fresco e, che di solito è chiamat nella ritenzion ritenzione, secondoo una legge assosvolge second si essa à, passivit pura passività, onale ne/la nella cornice della zione intenzi intenzionale

Essa i0. Essa centro-io. dal centrote dal derivante l’attivitàà derivan Darte l’attivit alcuna parte abbia alcuna vi abbia che vi te ririgida, senza che ida » senza lutamen lutamente ogni cui inin cui ogni nte!, immanente!, tem] DO immane ia del tempo originaria zione originar costituzione ene alla legalità della costitu apparti appartiene M. stseins,, hrsg, hrsg. von Me Zeitbewusstseins ologie des inneren Zeitbewus Phéinomenologie Husse rl, Vorlesungen zur Phinomen E. Husserl, ! ! InIn merito, cfr. E. merito, cfr. iin poi 1928; IX, ngem», Forschu ngen», isch e und phinomenologische phie und Philosophie fùr Philoso ch fir Heidegg «Jahrbuch er, in «Jahrbu Heidegger, 1992. Milano Milano ngeli, Angeli, FrancoA ranco tempo, F del tempo, interna del coscienza interna della coscienza logia della } ‘emomenologia Marini, Fenomeno A. Marini, Hua it. didi A. tr. it. X; tr. Hua X:

100 100

coscien nza coscienz Pocaza Impress a impres sional ionale i e » dididi unun ora >ssi ora momen tanea moment mente aneame nte origina originalele si si trasf s fi orma accostantemente In mente ATT SOR in un un Eessere essere ancora ancora coscien quello coscie nti didi 1 quell stesso ati quelo o stesso iaRa ma stess | [ora], ma nel nel modo modo dell’ dell’appen appenaa b_ apnea a appena istato). Questa ritenzione asasoggetta passato (dell’or o 7 tta Ta essa stessa a ssa ifiicazione a modif s essa ste a stato). Questa ritenzione è soggetta essa î i modificazi one

ritenzi tenzionale, pica onale, ecc. ecc. SiSi mostra mostra così così che e 7a didiSi un che lala dosar cosci nte s enza un prese eto prese nt concr sente endee concrS eto compr A comprend e name inin Sssésé una Ò : una coscie nza cosci didi un enza tratto ritenzi un tratto ritenziona onale le didi passa se passaÙto il prese to ee che, nte che, se il presente concr concreto eto finisce, apecs , » deve finisce deve essergli deve esserg essergli legato le o un legat un pass to che passaato to concre fluisce concrx eto iniin manier cheLie fluisce i a ritenzi ulsce onale. maniei ra ritenz i o Lo stesso stesso vale anche Iper per l’avveni AVVenIire: i ta nel flusso delle esperienz speriienza a vissuta avv enire:: aa ogni l’avv esperienz ogni esper vissu . nel flusso pre . o . esperienzee vissute vissute appar tiene appartiene un rizzonte un orizz onte didi attesa g nari narla,a, anche attesa OLr1g1 origi anche sese del y uot À, d di del tutto tutto vuota atale , di un un’at ;tesa 6 l utto tesa anzitu tto solo passiva anzit passi passive nzione va (prote (protenzio ). Alla coscie I ne). nz 7a didi un da enza cosci i esente cc nNcret 5 n o un Pprese ì O nte concre ppartie appar tieneme dunque olo ilil tratto dunque Ssolo tratto ritenzio nale ritenziona o, 4 ma le del del passa allo passssatato, @ tesso d ma allo STess anche } 1] stess o modo modo si anche il protenzionale, benché benché comple tamente completa vuoto. mente vuoto . Qu es sta leg Ques E 2 C riguard ta legge 1 le (41: riguardaa tu,tutte atta t fen men I olo le ddatità feno . O meno Ssia qu eIle lrramente logigicl pù chelì, 3 SIA quelle puram ente Ladin passive, sia C Il a coscieRie nza. gli atti adell’io che rientrano nel "on dell’ioe «i S E R rientrano nel flusso : per esempi flusso de de a coscienza. Anche Anche ogni ogni atto o atto dell’io, dell’io, per esempio

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un oggetto, r7c2de nel campo temporale

che sisi dato che quanto dato un oggetto, r7cade nel campo temporale inin quanto semp , In questo quest| o modo903 di appari rire pparire rire —— che irere i origina che originario èèÈIl’appar rio ppari l’apparire momen origi -i originari nario o ii inin un un momenÙ serie erie contin ua di momen continua ti-or momentioraa [123] — un atto dell’io è sogget dell’io soggetto, ttt per ogni ii lelegge 98 e della dell a ritenzi riteenzion a nzione e ee della proten zione, della prc ste enzi nziot quand 1 € iche l’io 1€, anche lascia al quando - a o li di O ni las ciad le] e pres a la presa

nel ia ic ee fr stituis ei stitui, mipo. ‘

o ; suaAd f fase, sua LasC, 1S€e i alla alladal a In ì que della sua della sua attività SUA d attività« > sull’oggetto. sull oggetto. I nc sto quest STO

caso, cas aso,

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iniziale nel nel sense senso didi un un manten mantenere ere solo solo passivo passivo,, s ovvero ov Vero

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88 I GI UNun qualsi asii altro qualsias altro modo modo didi COSCIE «sendoo {11i(îl tenere coscienz tenere nz zaAd —— essend essendo ancora ten an oora a INînn pugno pai preaue) Precisament E” ee È una Sament 0 una forma forma i di a attivi t i v ittà à à modifi di attivit modificata ficacata ta inin riferi riferi mento aa quegli n quegli mento oggetti firife . ment Se O7 . attività si sottrae [a|a I.Z SE ogget Se 1l° attivi V t A 1 S; I 1 S NI sott raae

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qquesestiù oggetti oggett i], ’i10 storn se Ilio stornaa comp ggetti completa ], letament se i ee da ment da loro loro lala Lena sua “atte “atenzi ne ee quind sua quindi ‘atte non lili i ] non i ; nNnzioone” ; RT “ene ppiù ; 7 pug Ino,O, 5 essi ùene res iu 1in essi in pugi LS resta

no in uanto l Se È tano in qquanto impressioni ritenzioni, comunque rin nanim i p ressi e as oo comu oni Oo ritenz ie ni, n qq ue riman . = della coscienza, conti campo Cc OS scienti sciEnNti infrnel el camp a oc le Ile 1 COSIScIEn }o continuando | NZza7a, d, cont colpirc inua iin nuz ndoi «aa col rilevan VICI | ze. ii conI ille ]loro )ro il vanze. In quest In o i questques o Caso, S Eessil caso, pre essi i siSIsi pre prese ntano in pura pura passivi senta p passivit no in assività soggett nelle de à, , sogget tà, s loro atrasfo Mi. tii i i nelle rmazio + sform azionni i tenzionali Ntenzi onali solo solo alle alle leggi leggi della della passiv passività ità. ua SE O g ono

s $) $f 24. ervazione *splici 24. L’osservazi L°“osser intes i vazion esplicativa zi e esplicitante esplic espliciitante e e lala sintesi sintesi esplicativa

zione esplicita tazione semplice one sempli ce eded esplici Apprensi secondo sione Capitolo o - - Appren sezione Prima sezion lo second e - - Capito Prima

esplicati sintesii esplic ativava ate e e lala sintes esplicit vazione L'osser itante 24. L'oss ione esplic ervaz f$ 24.

one” e e lele nazione” minazi “determi “sostrato ato” ” e è “deter categorie delle catego rie “sostr d'origine luogo d’orig come luogo ine delle esplicati sintesi esplic La sintesi ativava come a)a) La analisii loro analis della loro ragionii della ragion ione vazione servaz all'osser o all’os ovvero ante, te, ovver oggettiv vitàà ogget tivan dell’atti superior ttivit livello super ora alal livello ioree dell’a Passiam amoo ora Passi ne zione cuzio prosecu una prose come una oriamen e come provvis amentte izzata isori caratter già caratt ta provv stata già Essa èè stata erizza te. Essa esplicitan tante. esplici ato suscitato subito suscit che èè subito etto,, che dell’ogg ggetto interno zonte no dell’o all’oriz fino all'or vo fino e inter percetti izzont resse dell’inte ttivo se perce nteres dell'i ttivo vo percetti sisi se perce resse l’interes cui l’inte caso inin cui mo ilil caso prendia Cioè: sese prend iamo l'oggetto appena non appen tto.. Cioè: a sisi dàdà l’ogge non ne ione vazio osservaz ice osser semplice una sempl rimanere lungo riman ere adad una può aa lungo non può l’io non senza osostacoli, realizza senza tacoli, l’io realizza Conti oltre. Conti-subito oltre. spingee subito rvazione all'osse azione lolo sping tendenza sserv piuttostoto,, lala tende nza all'o apprensione; piuttos ee apprensione; semuna sembe una ebbe tereb diventer azione ione diven l’osserv ervaz lineare, tà linear e, l’oss una ccontinui procedere in una ontinuità nuando aa procedere nuando catena sguardo, se egli non se ne liberasse e non passasse a una catena dello sguardo, fissazione dello plice fissazione plice che, successione discreta di passi separati che, singoli atti, in una successione apprensioni, didi singoli singole apprensioni, didi singole

un’uzità politetica che connette le singole tesi. Le singole internamente, formano un'unità legati internamente, legati ogni L’oggetto, e ogni del/oggetto. L'oggetto, peculiarità de/l’oggetto. orientate sulle peculiarità susseguono, orientate apprensioni sisi susseguono, apprensioni

volessimo tradurre determinazioni interne. Se volessimo peculiarità, le sue determinazioni sue peculiarità, ha lele sue Og getto, ha oggetto, ogge tto in generale in pensabile oggetto diremmo: ogni pensabile in termini fenomenologici, diremmo:

questo in termini fenomenologici, questo soggettivi di datità. Esso un’esperienza possibile ha i suoi modi soggettivi oggetto didi un'esperienza quanto oggetto quanto determinarlo a coscienza, da lì colpire l’io e determinarlo emergere può s fondo oscuro della coscienza, dallo sfondo ere dallo può emerg e del “lonone attenta. una attenta. Esso inoltre appare nei diversi modi del “vicino” apprensione una apprensi vicino, facendo spiccare sempre più lontano alal vicino, dal lontano di passare tano”, passare dal modi di suoi modi ha ii suoi tano”, ha particolari. nti particolari. rivolgimenti nando le affezioni [125] e i rivolgime li e determi ii momenti determinando individuali momenti individua e, la sua superficie, Per per primo colpisce l’occhio è èilil colore della sua superfici che per ciò che esempio, ciò Per esempio,

tto, come in una casa ilil dell’oggetto, ata, una parte in rilievo dell’ogge forma, determinata, parte determin una parte poi una forma, poi stiche di questa parte, il colore, la forma, ecc. ÈE particolari caratteri caratteristiche tetto, ancora lele particolari poi ancora tetto, poi

l’oggetto appare vengono subito insieme anzi, alla specie e al modo in cui l'oggetto relazione alla anzi, inin relazione no le proprietà che l’oggetto esibisce, in maniera più destate riguardano attese che riguarda delle attese destate delle à; esso è apfamiliarità; carattere didi familiarit un carattere o ha dall’inizioo un ata. L’oggett sin dall’inizi ha sin oo meno L'oggetto determinata. meno determin e vagamente noto, più oo meno vagament qualche modo noto, già in qualche preso un tipo già oggetto didi un un oggetto come un preso come tà peculiarità peculiari alle rispetto alle attese rispetto delle attese a la direzione direzione delle ato. Così viene abbozzata determin viene abbozzat determinato. cura. più con cura. o osservato con più fosse osservat che mostrare sese fosse potrebbe mostrare l’oggetto potrebbe che l’oggetto inzione inesplicitazione inaria esplicita dell’originaria che fatto passo dell’orig dal tto ogni passo iamo innanzitu Prescind innanzitutto dal fatto che ogni Prescindiamo mente didi semplicemente tratta semplice à, che non sisi tratta che non familiarità, tuitiva orizzonte didi familiarit questo orizzonte compie inin questo tuitiva sisi compie più azione più determinazione una determin solo didi una ma solo amente nuovo, nuovo, ma completamente portare qualcosa didi complet datità qualcosa portare aa datità

l'essenza luce l’essenza mettere inin luce ioni, ee proviamo proviamo aa mettere ne delle anticipazioni, delle anticipaz accurata correzione una correzio accurata ee didi una

087 semplice 0sdalla semplice distingue dalla icitazione sisi distingue dell’esplicitazione processo dell’espl generale quale ilil processo della quale virtù della generale inin virtù si si tazione l’esplici cui l’esplicitazione in modi in cui are i i diversi diversi modi o consider considerare e. Solo servazion dovremmo dopo dovremm Solo dopo servazione. coscienza della coscienza zza piena piena della concretezza alla concrete relazione alla , i i quali può possibili inin relazione sono possibili quali sono compiere, può compiere 102 102

. . 5 . dle ii di orizzonte In Culrientra mentra arti —_ [diversi] sempre l’esplic l espli itazione [questi] 1 inn cui l’esplipliO div ers | modi mod qu NI z si SI puo puo citazione compiere e che complere e che però struttur pero hanno a fond hanno tutti tutti lala stessa i stessa str uttura fond « amentale. SeE prendia prei ” ridiamo mo unun oggetto, oggetto, mo O S,Dee che chiamia s che chiami am i sus S 4 e le le de dete r MIinazioni nazioni inter { ne Ax .’ B dc, ilil process proces o che Ss che guida se per guida l’interes l’interesse a apprensione idi Di per $S non non èe cala solo la ; successione:

so

di % apprensione di 1 f, . ecc., co C , come come se s l una

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iii ‘ens

ò,

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2 na ssero

nulla a che fare, come se ci fosse un cambiamento di tema. [126] Non i come quando, che èe venuto q ad O, dopo meno l’interesse e per p Vv oggetto t È i per un un ggetto ee do dopo che questo viene viene soggiog ato Ss IggI eresse ge to dall’int per un secondo de oggetto È e pois ancora p làfr va Ss gg tt terz e

;Cl rivolgi oggetti rI g amo O ada questi richiam q ato lala nostra og etti che che hanno —.-. ann rc caun iaffeamato f: nostra attenzion e .con O

si zione correla 71 tivamen correlati te forte. forte. Piuttost v amente Piutto stoO nell’inte ro process nell il tero prc )CEsso O di a di singoli SL ingo li i atti a tt i ., da che portan } dall’ap prensio nee didi $S aa quelle di dall a, 8,..., appre noi ricomosci nsion azzo S. Il process o quelle di x, B,. è Rai ea nol TICONOSCIAMIO S. Il processo ii:

Ù

o

si estend V zione 10n È che servaz. Cc. he si e 4 dell’ servazione lata. Nell’intero s 1 esten de, dell unità Ò »5S ;serva unita di di un’os un'oss Ssery AZzi iziIONE artico arti Cc olata . N ell Intero p rOCEess ,O. , PCS e tere del me ilil carat S assu assume caraattere del tema asso tema ee mentr pass noi i prendiamo mentre, passo dopo i iin pugno Îi dopo passo, e

quello di

un

os

,

momenti di nen i e e lelepa parti, moment no dopo di l’altro parti, n l’uno —-— ee è. 1° uno dopo mo L omento 2 l’altro ogni t ognii Î mmoment è,è, , In generale, in. o ee i ogni parte parte

Prop proprieta, 6:una determi determinazione nazione — nessuno nessuno di. O 88 et o to S > qualcosa S che deriv deriva iv a da al esso osa d e >culiaritàà2 noi ciamo e quelle sono ri noino! lolo lo riconos scisci riconosciamo îi

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in generale, una una

didi essi essi sta sta didi per per sé, sé, : ma ma èè sempre sempre Gulcsag Giuale osai o che sta in i esso Nell’app rensione dell h Ss SO. d elle pe solo e . IlIl tema solo lele sue Li. i . sue proprietà proprietà. tema indeterm indeterminato .

.

;

$,S, . nello sviluppo er [dell’oss ervazione svil uppo [dellIl’o osserv ] ] div diventa ililÎi sostrato ’osserv azione] azi diventa Î sostrazo delle emerse delle propriet proprietàà che che sono sonoda eme a stesse slsi costitui ed esse scono nell’ogg Costituiscono etto come nell’oggetto come sue zioni.i sue dererzzina deterzzinazion i o pn succedlee1 che » ]l’io, Ma a come x Jiio, apprend endo a, apprendendo a, B,..., f} ., sia Slai coscient coscie nista e di riconoscere in ciò 9

‘he SP Com'è che lala a« èè coscient coscientee in in un un altro altro modo modo

Moe-

nte di riconoscere in

ciò

da So S o da un qualsiasi S°3 da iasi altro tc iÎ possiam rivolgerc o i dopo dopo po S?SiSr$? InInIn altri altri altri termin termini, ii, n , ch cheche cosa cosa fifafa 3disi possi S il amoo rivolg cu tema comune erci di S il an tema comune ne inini senso senso na Dn e talchéé priv rilegiato, ile ‘gloiato. a talché le anche quando le a, A a Bf,..., sono apprese Pics anche in serie e vengono qu A ndo so d così n sono in un Si e appres in serie eev Vv engono così in un e odo d o tematizza tema a Z2770€, modoI te,I , non non hhaanno temati nno 1lala Òststessa ,zate $ essa giustif iusti i cazione giustifi ii cazione di S? S? Anzi, iS An perché sono Anzi ii perc h eSSsono di i 4S? S

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i siSI reali realizzaA conseguentemente € ll’interes dominantet per t Ss se S, e, quando 3 = si o abbiamo i o aa clche1e fare con un altro [oggetto] non abbiam , i e per S né libieran )

loro, loro

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BenSs’indebol e - ma E continu continu indebol)is i ano isce soddisfa soddisf; re e incremen no tare lo Ssstesso [interess Aa SO i i SS e]?? ii i O | ] all it ccorre quindi Idi descrivere [127 > ] quindi ; le funzio funzioni 7, ni intenz escrive i . iona intenzio s che ua ionali re naliI i ch le che ee f;f fanno dec fanno -; sì sì l'oggett “a tto” o” si che + o e l O! 88 etti I I I devia

] i .: azione ci 3; si presenti 1 ] “a se nella forma° semanticÎ a del “sostrat o”,3» , mentre mentre 1°i moment i ca momenti sostrato i Sie i Lu altra forma semanticÎ a, ovvero quella delle “proprietà”, delle “de an t : î ad, ovvero quella delle “proprie tà "2 delle “deazio. ni”‘33 dell’ erminazioni dell'ogget to, , così così Ì dada fat farciCI i i parlare o parlare didii i un’espli etto. un’esp/icit azione, di un "es un’€ di SIONE gg i i citaz bg ione di (li i i

S nelle ro sue determin azioni, gd È ovvero del fatto o che che lolo S si di he : si determini i pon ni come È come a,x come come B, f, ececc.

È IlBrp ti. pi

i

; dell ds esplicit esplicita azione nella sua sua Otl originari Z 10ne nella ici i izi Z i a ietàÀ èÈ quello iin cui i abbiamo ii i ell oggetto che si presenta in originale. L'analisi della sua struttura porta ce comeo in [q [quelel p proces cesso] sI x i com compiai una dupliceice " formazio fo IMA , ne di i senso: i “oggetto come roces sO cita

ce

.

.

.

2 sd

“ iI . . » T duplice, 0 azione di SeRSO: ‘oggetto come ec 2» erminaz ione x...”. Una Pe tale analisi deve mostrare come questa for Stra mazion Senso O SIsis compia SRAPAia nella e de di nella Senso nela ffoforma dii i un processo che consiste di passi separati 1 m SS Mi però un’unità irmiot per coincide > enza si i espande continu i amente — un’unità a per i so tr



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re© che appartie esclusiv a queste form i ne i V amente

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Possiamo anche anche dire i € ch dire chee occorr o ccorre dii quell’“e e mmostrare i ili processo videnza” ate in cuii ‘evvi Ss Ss Z i

tiche . P ssi 0 amo

103 103

9 >» ; Lor ei% e f $- 24.24. L’osserv azionene esplicita nte e e lala sintesi L'osservazio va esplicitante sintesi esplicati esplicativa

esplicitazione semplice tazione Apprensione secondo e eded esplici Capitolo sezione - - Capitol Prima sezione sione semplic o - - Appren o second Prima

quando quando noi noi passiamo amente passiamo sintetic sinteticam ntazione ente dada una una rapprese rappresent azione (un (un modo modo inin cui cui gligli o o ra SA.

che, inin tale tale e e che,

quanto sostrato” “oggetto to” inin quanto come “ogget qualcosa to sostra intuisce nte sisi intuis originariame osa come ce quale nariamente origi sede dada cuicui nella sede perciò nella troviamo mo perciò one”. “determinazi come “dete ”. CiCi trovia qualcos’altro tale, haha qualco rminazione quanto s’altro come o tale, quant

ssi

ni iCA Ln g

rie categorie e didi catego parlare possiamo Certo, possi amo parlar logiche”. “categorie cosiddette tra lele cosidde prime tra ”. Certo, origine lele prime hanno origine rie logiche tte “catego hanno

come le come considerando derandole predicativo, giudizio del giudiz sfera del ativo, consi nella sfera solo nella proprio io predic senso propr logiche io solo e inin senso logich i giudiz giudizi dei dei forma alla forma nte alla necessariame appartengon che appar ne, che sariamente determinazio della deter parti della tengonoo neces minazione, parti iono lìlì compaiono che compa categoriali forme catego riali che tutte lele forme categorie tutte lele catego Ma tutte possibili. predicativi rie e e tutte ili. Ma ativi possib predic origine. loro origin e. hanno lala loro esse hanno ive ante-predicat sintesi sulle sintes costruiscono e e e inin esse predicativ i anteuiscono sulle sisi costr

“somiglianza”. per “somiglianza”. o l’un “uguaglianza” oo per per “uguaglianza” che coincidono per l’altro coincidono l’un l’altro sovrappongono che sisi sovrappongon tra generale tra in e in generale cosa, e della proprietà della cosa, SeSe prendiamo cosa ee proprietà tra cosa sintesi tra della sintesi caso della ora ilil caso prendiamo ora coindella coinquella della sintesi, quella tutt'altra sintesi, qui inin tutt’altra oggetto imbattiamo qui oggettuale, cici imbattiamo proprietà oggettuale, oggetto ee proprietà no appaio appaiono qui che qui che intenzionali oggetti intenzionali gli oggetti cidenza riguarda gli che riguarda sintesi che identità. LaLa sintesi per identità. cidenza per sintesi di di una sintesi apprensione) èè una atto didi apprensione) singolarmente singolo atto del singolo senso del contenuto didi senso singolarmente (il(il contenuto rso attraverso procede attrave e e e continuamente € proced una procede continuament che procede identità che per identità coincidenza per certa coincidenza una certa passaggi separati. nettamente separati. passaggi nettamente conla la confondersi con deve confondersi non deve esplicativa, coincidenza Questa chiamarla, non vogliamo chiamarla, come vogliamo Questa coincidenza esplicativa, come occorfé che occotté quella che come quella oggettuale, come senso oggettuale, coincidenza riferimento alal senso identità, inin riferimento per identità, totale per coincidenza totale 104 104

ad ogni

VARO .. .

a

azione to e determinaz iamente, ione sono sono costituiti costituiti originar originaria mente, nel nel processo processo dell’es dell’es licita a azo come come elementi elementi correlati correlati didi una specie di coincide nza. Mentre una certa certa specie di coincidenza. Mentre n siamo =ssi uu xa come come determin azione, determinaz ione, siamo è semplice siamo coscienti mente coscienti che | che esso esso non non è semplicemente lt u di sn

o0 [130] [130] che che èè semplice semplicemente azione mente diverso. diverso. InIn ogni ogni determin determinaz ione che che a- ict ict NSSs he na a appaiono ai che appai ch appaiono i O

èè presente presente inin una azioni una delle delle sue sue determin determinaz azioni ioni e,e, nelle nelle diverse diverse determin determinaz ioni plicati, come come esplicati, in conformità esplic i ati, $S èlo con ità le diverse èè lo stesso, i stesso3 , ma particolarità ma in conformità con le diverse particolarità come come sue sue proprietà. proprietà.

o) 7 Il tenere în pugno nell esplicitazi 1%; È azione a differenza 1 . apprenBi z afferenza di del tenere în; pugno nella semplice

unitariamente iamente oggetti considerati vengonoo conside quando vengon rati unitar anche quando sintesi, anche queste sintesi, ognuna didi queste odore. InIn ognuna odore. continuamente uamente attiva dufunzione ne contin sovrapposizione. cozzpie una tutto diversi, del tutto osizione. L’io ha una funzio una sovrapp diversi, sisi corzpie del sull’oggetto del [passaggio] è ancora diretto sull’oggetto rante secondo [passaggio] nel secondo passaggi: nel dei passaggi: successione dei rante lala successione primaria, apprensione primaria, oggetto di apprensione primo. privilegiata del nuovo oggetto posizione privilegiata Nonostante lala posizione primo. Nonostante

, dada sinteticamente, sempre sinteticamente passiamo, sempre abbiamo Se passiamo, identità]. Se per identità). sintesi per [una sintesi abbiamo [una ti momenti i momen i coincidenza: per sintesi denza: una già un luogo già una sintesi per coinci ha luogo invece ha colore, invece altro colore, un altro

Una ta

Le poiché poiché ininessa à ee discontin essa continuit uità continuità discontinu pa e ità sono sono connesse connesse inin modo modo est enicion ara i to e determin

caratteristiche, tra le sue caratte rientrare senza rientra ristiche, una figura, un suono, un ciò ee senza da ciò separataa da poi, separat re tra ee poi,

suono, non suono, non a colore un un colore a

stesso. stesso.

È

esplicati vaa sisi tratta esplicativ ficazione tratta di amente di un’identi un’identif icazione complet completa mente diversa diversa e e del del tutto tutto i

un'unità indivisa, e poi per sinteticamente apprendiamo icamente prima una cosa quando appre come quando rilievo, come pezzo inin rilievo, ndiamo sintet qualchee pezzo un qualch un

singolo raggio duplice. diventata un singo/o La apprensione è diventata attenzione e apprensione raggi didi attenzione dei raggi successione dei La successione realizza si sintetica realizza una sintesi attività questa ca in se Ma essenziale se in questa attività sinteti differenza essenziale una differenza sorge una Ma sorge particolare, una sinesempio, in particolare, per oggettuale, per esempio, senso oggettuale, riguarda ilil senso che riguarda coincidenza che per coincidenza un [129] un colore aa un passiamo Se tesi simile. Se passiamo [129] dada un niente didi simile. accade niente non accade identità, oo sese non per identità, tesi per



.

che che variano variano inin molti a della molti modi modi nella tà i sali : nella coscienz di. coscienza della stessa stessa cosa cosa (dell'uni a appartien e però appartiene sintesi però anche discreta di anche adad ogni identità ogni sintesi discreta di identità tra i nr di tra lele intuizion intuizioni = = esempio tra esempio tra una una percezio ne e e unun ricordo percezione stessa cosa. Nel caso cilla ricordo della cai ui a della stessa cosa. Nel caso della Sainadi 2

cioè gio cioè passaggio nel passag ione, nel dell’esplicitaz processo nel proces colpisce plicitazione, innanzitutto che innanz Ciò che so dell’es e nel itutto cici colpisc Ciò inin che che ciò ciò di di spirituale ale ne sovrapposizio certa sovrap una certa posizione spiritu quella didi a,a, èè una ne didi $S aa quella dall’apprensio pprensione dall’a tale Una tale l’esplicitazione citazione.. Una caratterizzare basta a a caratte non basta questo non Ma questo rizzare l’espli appreso. viene appreso entrambe . Ma be viene entram inin casi i casi i tutti a tutti e ne a e all’esplicitazio comune licitazione appresoo èè comun viene appres che viene ciò che tutto ciò e all’esp ne didi tutto sovrapposizio posizione sovrap vincounitariamente iamente vincosintetica, un'attività ca, unitar apprensione vità sinteti apprensione procedee didi appren l'io proced cui l’io sione inin un'atti sione inin appren cui a in appres appresa io all’inizio viene all’iniz cosa viene una cosa quando una nondimeno compie nondi Essa sisi compie interesse. un interes lata aa un meno quando se. Essa lata particolare, forma partico sua forma un'unità indivisa, e poi per lala sua lare, per il suo suono, per il suo odore o per

Se o aa confront Se lala metttam o con mettiamo confronto one, coincidenza con lala semplice plicativa semplice apprensi apprension e, lala coinc idenza es espli cativa Ò a mostr con chiarezza la sua peculiarità. . Se eserc Ittam , 0

osservaz ù ione A ne es senza osser p. lic € A tlV A, pe r esempio vazio sé, esplic ativa, per esempio se

senzaA

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oggett i ogget to

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l’io insieme diretto insieme l'io èè diretto sono Entrambi presi Entrambi sono presi

.

. . dello c a ione dello stesso stesso oggetto oggetto e e così così Ventfch A ncide ie , i i ncidenza appartiene per esempio,

zione zione didi cosa cosa che che proceda ve proceda con li con ci continuità, in quant o sintes i conti ser

sovrapposizio per sovrap posizionene sintesi per particolare tipo partico come unun tipo esplicativa lare didi sintesi coincidenza Lu coincid [128] è)4) La tiva come enza esplica [128]

vecchio. su attraverso il nuovo, si rivolge al vecchio. nuovo, e attraverso col nuovo, entrambi, col su entrambi, entrambi. indivisibile è in entrambi. insieme carico dall’io, e l’io indivisibile attivamente inin carico insieme attivamente

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de Il 10. p olo dell’i D 15 sunguia polo mo e p po: 1 l’ac o Lo Disti Attivo, h nguia h Inizia« mo con u poi l’accesSS0 soI attivo , che inizia con una discontinuità,0

conti nuam amente conti nuame ntet

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+ S « pio una coppa Consideriamo lonsi per esempio una coppa did È, davanti aa NOI 9 il nostro s g uardo € staa davanti perc O rre noi; il nostro sguardo lala “percorre”, re sta fis S o per un momente resta fisso per un moment sulla sua rotondità 9 € poi i riritorna su un punto che ne è è Inin rilievo, . c rili su una v i della sua a rotondità rotondit à unif. uniforme o segult 4 il nostro orme.. InIn $seguito, sguardo Ss alta verso i t o , un ampia g o 4 ili nostri parte lucida atro stro spsguardo salta versoi un’ampi n'ampia cnr parte lucida i e

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una a una, 5 ecc. » In tutte A 09 ara : bi Li Si siamo continuamente diretti all’intero ogget to, lo abbiamo eee strato tematico. Mentre apprendiamo le peculi arità una a una,

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nuovi orientamenti e nuove apprensioni parziali, [131] appreso modo privilegiato. € € stato appre Ques te apprensioni so inIn modo privil egiato. Quest e apprensioni

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C24. 1: Rice se= CL . L’ razione $$(24.24. 24. L'osserv esplici azione L'osser esplicit ate e e lala sintesi intes vazione esplicitante i iva esplicati va sintesi esplicat

e esplicitazione semplice eded esplicitazion Apprensione semplice secondo - - Apprensione Capitolo secondo sezione - - Capitolo Prima sezione Prima

oo nel nel passaggio passaggio aa un un nuovo nuovo oggetto, oggetto, ma ano inin modificazi ma sisi trasform trasformano oni dell’appren si modificazioni dell’apprensi

all’apdura, all’apessa dura, finché essa accade, finché cosa accade, che cosa parziale, che l’apprensione esercitiamo ora esercitiam one parziale, o l’apprensi SeSe ora

che quella che sempre quella pur sempre resta pur Essa resta coppa? Essa della coppa? all’apprensione complessiva, sione della prensione complessi va, all’appren prensione apprenma lele apprena, ma apprenderla, per apprenderl essa per rivolti adad essa costantemente Siamo costantem “osserviamo”. ente rivolti noi “osservia mo”. Siamo noi amo apprendi apprendiamo che che tale modo tale in complessiva va in modo l’apprensione con l’apprensi coincidono parziali coincidon one complessi sioni parziali o con sioni siamo include ee nene siamo l’intero lele include cui l’intero misura inin cui nella misura parziale, nella apprensione ogni apprensio l’intero inin ogni ne parziale, l’intero valere valere fatto fatto già già abbiamo che abbiamo differenza che una differenza però una c’è però Qui c’è inclusione.. Qui coscienti inin questa inclusione coscienti pugno. ancora inin pugno. tenere ancora tra la presa originaria e il tenere apprensione semplice apprensio ne tra caso della semplice nel caso nel

complessiva e,e, correlati complessiva correlativamen vamente, te, inin arricchim enti del arricchimenti o del suo suo contenut contenuto.

prendere prendere ee un un avere avere inin pugno che che procede mentee —— fino procede continua continuament fino aa che che il fenicio comincia comincia €,€, dopo dopo di essa, anche anche l’attività l’attività modificat a modificata del del continuar aa tear continuaree scola sci nale

inin pugno, in senso senso secondari o. InIn entrambe secondario. entrambe lele forme, forme, che ona: iin un'unità che confulec confluiscono un’unità costante, costant e, l'io attivo èè e resta l’io attivo resta diretto diretto continua mentee su continuament S. Sul su S. Sul versante eai ii versante degli degli esesplicat

sono invece fenomeni fenomeni diversi. diversi. L’attività L'attività iniziale, iniziale, che che sorge i sorge san iio Den ali DO .. originaria,, in cui originaria cui l’esplicat l’esplicatoo viene appreso appreso in modo originari o originario e che dura finché duc ile: ilil suo suo tempo, tempo, sisi trasforma trasforma ancora ancora quando quando un un nuovo nuovo esplicato esplicato viene Il viene appreso. appreso. Il sin ca non viene però lasciato andare ee resta resta valido valido per la durata per tutta tutta la durata del Perci del Lo its o. anche qui diciamo diciamo che resta ancora in pugno. Ma in questo caso questo une ae anc anc ;. in pugno ha la sua fonte esclusiva esclusiva nell’inten zionalità, nell’intenzion alità, già descritta, descritta, della su a attiva, in conformit conformità à della quale l’esplicat o, e ogni altra cosa cor l’esplicato, conti ata una ince della determin azione determinazio ne di $, sono assunti come un deposito in cui vengono eng venipolO a Disi accumula accumulano no le deterzzina zioni di senso di S. S, dopo l’esplicit deterzzinazioni azione l’esplicitazio ne di a, èSa e e io d È il’entrat prc a di f, oè era (Sa) B, ecc. 5, non ecc. a, a, 6,8, ecc., non sono sono più più appresi appresi iin maniera primaria, ie ‘pi i ené er ria, ;d Fin ggiacché l’io non sipr riv seconda olge mente De specifica rivolge specificamen specifi essi; egli ; te ad ai — sa dl egli èè invece invece diretto diretto su su >

nte, noi precisamente, intenzionale; le; precisame chiaramente te il suo modo intenziona esplicativa inizia, essa cambia chiaramen esplicativa

apprendendolo dolo anche — esso è giusto l’oggetsiamo e e restiamo diretti all'oggetto intero, apprenden apprensione ne dell’intero non resta nella forma origine — però l’attiva apprensio dell’osservazio vazione to dell’osser modificazione ione inizialmente naria che inizialmen te le aveva dato vita, ma l’attività si conserva in una modificaz natia

in pugno impressionale. impressionale. dell'espl Proprio come nella semplice apprensione apprensione continua, dunque, 44 ogni passo dell’esplicitazione, si tiene ancora in pugno ilîl sostrato. Ma qui il tenere ancora in pugno si distingue l’apprensione apprensione. Cioè l’apprensione completamente completamente da quello che occorreva nella semplice apprensione. costantemente in pugno il sostrato, riporta a sé dell’oggetto, dell’oggetto, che è inclusa nel tenere costantemente che te tutte le singolarità messe in rilievo: l’avere in pugno l’oggetto che progressivamen progressivamente entee invariabile, invariabile, quindi un contenutisticament viene avere inin pugno contenutisticam un avere non èè un esplicitato non viene esplicitato avere ancora in pugno quello sesso s/esso [oggetto] “così come” ne eravamo coscienti prima di conte: continuamente nuove, [il conté: coincidenze continuamente questo passaggio, piuttosto, a causa delle coincidenze singolarmente nuto che ho in pugno] è sempre diverso. In ogni passaggio, ciò che viene singolarmente singo: del sostrato. Le sing0= nel contenuto di senso del appreso coincidenza nel per coincidenza appreso viene annesso per

apprensioni conservat& singole apprensioni semplicemente in singole lele apprensioni non semplicemente trasformano non apprensioni sisi trasformano

osservazione semplice osservazione nella semplice occorreva nella che occorreva come pugno che ancora inin pugno tenere ancora nel tenere accadeva nel come accadeva

na Ln

inin pugno pugno a,a, 8,B, ... ... Da Da un un [133] [133] lato, lato, abbiamo abbiamo l’attività ensione l’attività dell’appr dell’apprensio ne iniziale iniziale, L che sorge continua sorge continuament mentee ee inin modo modo originario , ee l’attuale originario, l’attuale tenere tenere inin pugno pugno —— has che è nida apap-

esplicitante, e, un nuovo flusso di attività original'osservazione ione esplicitant Quando entra in scena l'osservaz l’iniziale attività originaria non si ria si dirige sulle peculiarità in questione. Ora però l'iniziale ione l'osservazione Appena l'osservaz sull’intero. forma questa in originaria conserva e non si dirige

.

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> È È DEF e:

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ne semplice, questo modo del tenere ancora in pugno può essere più 0 dell’osservazio dell’osservazione indebolire,, oppure può essere debole e poi diventare più fermo; ma meno fermo, si può indebolire l'oggetto può esser lasciato andare, sfugge alla presa. Non può anche finire del tutto: l’oggetto dell’esplicazione,, si tratta di un tenere particolare dell’esplicazione serve nel caso particolare che, nel oltre che, ripetere oltre qui ripetere serve qui

Ù°

Nelle Nelle chiarific azionii che chiarificazion che abbiamo abbiamo condotto condotto prima, prima, èè già già implicato implicato che che ilil modo modo del del tenere tenere ancora ancora inin pugno pugno S$ èè essenzia lmente essenzialmente diverso diverso dada quello ancora quello del del tenere tenere ancora

flusso parti, un flusso singole parti, l'osservazione ione delle singole dell’intero,, senza l'osservaz apprensione prima apprensio Nella prima ne dell’intero Nella indiviso, unitario e indiviso. dall’io, è diretto verso l’oggetto unitario originariamente derivante originari attività, derivante amente dall’io, didi attività,

intenzionale, le, appunto come tenere ancora in pugno. intenziona successivo.. Il momento, che vale per il passaggio da un esplicato a quello successivo stesso vale Lo stesso Lo tenuviene tenustato, viene appena stato, lo che ma èè appena parzialità, lo sua parzialità, ma che nella sua appreso nella attualmente più attualmen non èè più te appreso non to ancora in pugno nel passaggio a un nuovo livello di attività. Questo tenere in pugno, s/azo di attività che dura e non dell’“ancora” ra” è uno stato questo tenere in pugno [132] nel modo dell’“anco continuamente ente ripetute. Come anche nel caso un’apprensione una presa o un’appren sione che siano continuam

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netbpi ngia Pertant Di Sira Pertanto, o, vediamo vediamo che l’intenzio nalità l’intenzionali tà di di

( $ rimento, ento, [è coinvolta] coinvolta] da una continua trasforma ziocontinua trasfor mazione interna e, al contem contempo po,, [consiste] [consiste] di una discontin uità di passi, la cui intenzi discontinuità intenzion alità onalità è però peròaa sua volta attrave attraversa ta da continu continuità rsata continuit ità.. Questa continu sintesi coda itàà è una sintesi Sine

È ue a coincidenza, x META CESAR tanto i contenu contenuti apprensio nali quanto le attività stesse; ti apprens ionali stesse; pprensionene attiv & IV a,a, e l’essere l'essere rivolti all’“in all’“inter o” ovvero, in termini termini più tero” più corretti, corretti,

alal sostrato $,S, è implic implicit amente itamen “co”-dire te anche “co”-di tta su x,a, ..., €,e, nell'“e retta nell’“em ercenza” didi sè mergenz a” sà appreso e svilupp sviluppat relazione atoo “in relazio ne a” a. n der dà i DE A:

Espliciitazio d) Esplic tazione apprenssione ne e appren ione di plural pluralit itàà Si e fio Bi

de wr hia E di 5 del del sa specific ma specif compie icoo in cui si compi processsoo didi esplici esplici-e il proces e ui -str no evo un altro ere in ticil levo altro modo della sintesi sintesi,, con con esso esso correl correlat o, ato,

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nto, n i modo della sintesi sintesi che ha luogo inin un’app un’appre nsione rensio ne

Macchiee Lolcni Macchi lot adi i te. può het el icas ni Co io i La i Un’affez Un’aff ione, ezione altretta Me , altrettanto nto Pi unitaria, ni i ri unitari n omecome tasini se e L a. e essa, moi i €, vi e uni essere O esplicita pnt ta nelle sue tale, può ,3esser ss» sue esplici np tata nelle

ggettuali assuntee quali ggettu ali,, assunt quali parti parti determ determin anti.. Abbia Abbiam quindi qui, inanti qui, davant davantii aa moo quindi

zione tazione esplicita semplice e eded esplici one semplic Apprensi sione secondo Capitolo o - - Appren sezione -- Capitol o second Prima sezione Prima

EA EL"ite ; SER rs A I siti > i j j 25. Come > . l’esplicitazione ita 7 a si% si< depositi f $ 255G IlIl restare a citi nell’abitudine. ? i i Come l’esplicitazione depositi nell’abitudine. restare impresso impresso

tà viene viene pluralità ideale sese lala plurali limite ideale caso limite un caso così un zione. esplicita ne. ÈÈ così itazio speciale caso specia un caso noi, un le didi esplic noi, tà. pluralità. ne didi plurali ione cezio appercez qualsiasi asi apper manca qualsi unitario intero unitar io e e sese manca come unun intero appresa a come appres ione è è guraz configurazione della confi l’unità della ipio, , l’unità dapprinc ncipio sin dappri cui, sin quello inin cui, normale caso norma Ma ilil caso le èè quello Ma ezioioappercez questa apperc i ee questa oggetti ità didi oggett pluralità una plural come una plurale, fosse plurale , come come sese fosse ita come appercep epita apperc

costituisce costituisce come come oggetto oggetto peculiare, peculiare, come come “insieme”. “insieme”. Nell’esplicitazione Nell’esplicitazione inin quanto quanto tale tale non veri e propri collegamenti tra gli esplicati; occorre un interesse non sisi compiono compiono veri e propri collegamenti tra gli esplicati; occorre un interesse partiparticolare colare ee didi nuovo nuovo tipo, tipo, perché perché l’esplicitazione l’esplicitazione sisi compia compia anche anche nella nella forma forma didi un'espliciun’esplicitazione gli esplicati. Tuttavia, per l’esplicitazione, tazione che che concateni concateni collettivamente collettivamente gli esplicati. Tuttavia, per l’esplicitazione, nel nel suo suo

porta aa non porta enti non ci enti lici moltepli dei moltep nzaa dei rilevanz che lala rileva significa ica che Questo ta”. o signif “realizza viene “reali . Quest zzata” nene viene ti della della elementi singol elemen sono singoli rioo cici sono contrari che alal contra ma che to, ma all’ogget getto, unitario mento io all’og orienta to unitar tamen unun orien nella zzati tematizzati nella subito temati no subito vengono che vengo se ee che l’interes resse suscitan io suscit anoo l’inte dall’iniz sin dall’in che sin izio pluralità tà che plurali volta, uno alla volta, uno alla non non però però tà, arità, singolari loro nella loro singol ati] nella tematizz zzati] [vengon tà; [veng singolari onoo temati loro singol arità; loro resse sese l'inte cui l’interes semisura inin cui nella misura accade nella ciò accade ati. EE ciò concaten amente enati. tematic come temat nte concat ma come icame ma

, sfondo, nello sfondo già nello amente già ivamente iativ associat anoo assoc unifican che sisi unific nza, che somiglia ianza, ianza l’uguagl a oo lala somigl gue l’ugua glianz gue non lavora sse o intere interesse lavora non singolo ogni singol azione, ione, ee ogni configur guraz della confi momenti altri momen agli altri ti della insieme e agli insiem a tra tra idenz nza coincide didi coinc sorta sorta una a una a grazie ma, tà, ma, grazie singolari arità, nuova singol ogni nuova bene didi ogni per ilil bene solo per solo bene didi per ilil bene anche per lavora anche tà),, lavora singolari [ogni singol arità] travolge che travol interessi ge [ogni ssi che intere resse se l'inte ora l’interes ora [135] e [135] Mentre legato. Mentr rimane legato. cui rimane appreso prima appre già prima so ee aa cui già io unitario un unitar pa un sviluppa tà, sisi svilup singolari arità, nuove singol verso nuove spinge verso tà e spinge singolari arità singol così , pugno, pugno in appreso stato appre so resta ancora in già stato che èè già ciò che tutto ciò cui tutto inin cui

stato ciò che èè stato ciò che e nelle sisi riempi nelle riempie attivo, sso proce processo attivo, che che infatti non

nella persistee nella attivitàà che persist tà di attivit un'unità attività,, ma anche un'uni succession ionee di attività produce ce solo una success si produ nte nteme emente costa costant muove si ] tà] pluralità [questaa plurali percorre re [quest l’attività Pertanto ità che percor e. Pertan succession to,, l’attiv ione. success a; ione unitari unitaria; guraz azione configur in una confi amente nte continu nuame appare conti che pluralità sfondoo della pluralità sullo sfond all’interno rno sioni parzialii all’inte oni parzial apprensi abbiamo mo qui a che fare con appren dunque, e, in un certo senso, abbia dunqu

coscienz nzaa come un intero. di ciò che appare alla coscie

tazione di un splici icitazion dell’espl l’analogi ogiaa con il caso dell’e si l’anal estender ersi Tuttavia, ia, per quanto possa estend Tuttav

timoo punto peril all’ultim to fino all’ul trato dimostra abbiamo mo dimos oggettoo e per quanto quello che abbia singoloo oggett singol

ione nella icitaz tazione l’esplici tà valga anche per l’espl pluralità rassegna na una plurali processo so con cui si passa in rasseg proces

appartiene ne azione ne appartie plicit icitazio All’espl essenzial za essenz ialee ci salta agli occhi. All’es differenza nostra sfera, una differen carattere assumee il carattere itazione] assum licitazio [nell’esplic to ee che che [nell’esp viene esplicita esplicitato l’oggetto che viene tematico,, che tto tematico l’ogge pluralità la , pluralità invece ndo ora, invece, esaminando esplicati. Nel caso che stiamo esamina del sostrato sostrato per i suoi esplicati. /'unitaria — non è /ione unitaria azione configuraz zione originariaa come una configur ne originari - benché all’intuizio benché appaia all’intui sin a dall’iappres nza empirica empirica.. Essa non è appresa conoscenza ionee attiva né di una conosce biettivo di un’operaz un’operazion delle si delle susseguirsi susseguir nel oni; sioni; apprensi appren singole nte in pugno nelle singole nizio e non resta attivame attivamente che le noi parzia one parziale cazione identificazi peculiaree identifi oni non si produce produce quella peculiar singole apprensioni singole apprensi attività ano attività partecipano nza a cui partecip coincidenza va — una coincide nza esplicati esplicativa abbiamo coincidenza chiamato coincide abbiamo chiamato : plurali una plurali: no in succedono attività che si succedo singole attività lati. È anche chiaro che le singole da entrambi entrambi i ilati. principioo che valeva nel unificate dallo stesso principi ragione, non sono unificate tà, proprio proprio per questa ragione, pluralità, l’unità delle attività nom percorre una pluralità, icitazion generale, quando si percorre caso dell’espl tazione. In generale, dell’esplici passività. Le cose stanno scaturisce dalla passività. tà, ma da una connession connessionee [136] che scaturisce è prodotta dall'attività, prodotta dall'attivi luogo pluralità] haha luogo una pluralità] so una [attraverso percorso [attraver ente,, se insieme insieme aa questo percorso di certo diversamente certo diversam entotoèè collegamen l’attività didi collegam infatti l’attività caso, infatti questo caso, mento attivo. InIn questo o un to attivo. alal contemp collegamen un collega contempo vitàà didi un'atti azione.. ÈÈ un'attivit citazione all’esplicit unità all’espli che dàdà unità quella che ntee del diversa dada quella chiarame tutto diversa del tutto chiarament si pluralitàsi cui lala pluralità ità inin cui spontaneità una spontane seguito, una descritta inin seguito, , che poi descritta andrà poi livello che andrà superiore, livello superiore 108 108

corso corso normale, normale, non non èè necessario necessario un un tale tale collegamento collegamento collettivo collettivo degli degli Spligira espilcati Fara haha sin dall’inizio la sua unità, perché l’oggetto è continuamente il tema e, sin dall’inizio la sua unità, perché l’oggetto è continuamente il tea e, inin quanto quat tale ale

resta resta costantemente costantemente inin pugno pugno inin un'attività un’attività modificata modificata del del tipo tipo descritto. descritto.

pe IO ia; dra a de f$ 25. 25. Come Come l'esplicitazione l'esplicitazione sisi depositi depositi nell’abitudine. nell’abitudine. IlIl restare restare impresso impresso Abbiamo così omo così descritto descritto ilil processo processo dell’esplicitazione dell’esplicitazione nell’intuizione originaria. Questa nell intuizione originaria. Questa originarietà originarietà non non significa significa prensione iniziale e l’esplicitazione di un oggetto prensione iniziale e l’esplicitazione di un oggetto del del tutto tutto

per per come come esso esso sisi compie compie certo ca certo semplicemente Èl’ap-i ignoto; ignoto; ilil processo processo che che Gn

compie compie nell’intuizione nell’intuizione originaria originaria e già già sempre sempre impregnato impregnato didi uan anticipazioni. ito esso esso èè già co-inteso appercettivamente più di quanto sia effettivamente dato ione co-inteso appercettivamente più di quanto sia effettivamente dato all’intuizione z— ee questo questo accade accade proprio proprio perché perché nessun nessun oggetto oggetto èè qualcosa qualcosa didi per per sésé isolato, isolato, ma ma èè sempre sempre già un oggetto nel suo orizzonte di familiarità tipica, [137] un oggetto già familiarità tipica, [137] un oggetto già noto noto quanquanto al suo tipo. Ma eni Ma questo questo orizzonte èè inin costante costante movimento; movimento; con con ogni ogni nuovo nuovo DE nell’apprensione nell’apprensione intuitiva, risultano risultano inin esso esso nuovi nuovi tratti, tratti, determinazioni determinazioni più più Lu vane

ee

correzioni di ciò che è stato anticipato. Nessuna Nessuna apprensione apprensione èè qualcosa qualcosa didi momentamomentaneo e passeggero. Certo, vissuta dell’apprensione del sostrato Certo, questa questa esperienza esperienza vissuta dell’apprensione del sostrato eedegli degli esplicati, come ogni altra esperienza vissuta, ha ha ilil suo suo modo modo didi entrare entrare originariamente originariamente

nell'ora, acui si lega il suo graduale decadimento ciigii decadimento nei nei corrispondenti corrispondenti modi modi non non originari

il suo il suo spegnimento spegnimento ritenzionale, ritenzionale, fino fino aa sprofondare sprofondare nel nel passato passato completamente completamente ui o

privo ormai di vita. Questa stessa esperienza esperienza vissuta vissuta può può essere essere “dimenticata” “dimenticata” con con di gi

strato a o aa ssolu sostrat determi Sssolu t too ee det AZIO: ne e rm: Inazio nazione

oluta: ass luuta: a il € ato di ques ta‘ di Istinzioni ee signifi assol ta il tripli tir lg; 1 ficato tn p liCc ce Ò e sign di quest a d: distinzi st one on

un lato lato ÒA_ altro. Sa_ xLe€e, dall ovvero dall’al 7 tro,9% Axa, ( (ovve i v ro x& arricchi arricc to da icchi t), che hito È da 7 r), intetic che coincide amente coincide Sssinte con Se, ma che viene conservato di per sé a azio-nai icit espl > SOS rato e O uove diî nnuov esp ici sost come di i come sostrati pi n

un

con \ Sx , Ma che } V viene conserv 1 a ato di pet se . . . ni che Sl aggiungono al S ostrato principale

.

ni che si

Sa . Tutti gli non ; didi xa non mrimenti al sostrato principale Sa_. Tutti gli arricch

vengono e na

i ji tta a S come se fosses ro N suoi dire naturalmente attrribibuitii iin maniera igono arricchime It, ma vengono attribuiti a S solo perché MERE sé a ; S hé haha inin sea. i ibuiti a -$ solo perc attr ad oesplic ven re gon ma inua r cont così Iia ossiamo co amo i nti uare ; ic ram edia ta , i V vengono

5 Vari liv E ra mediata èe su elli, inun su vari livelli, a $S, in in un t processo iterabile quanto un x i . . T puo AMO. + \nche a sua diventare volta ee un sostrato . 8 rato diventare a sua volta un sost de laforfi ma delLa COSÌ VIa. x \d SER corrispon livelloo corrisp onde /g così via. Ad ogni livell sost alo relativo e dell esplicato CON) elativo. Ma relativo e dell’esplicato correlativo. Ma i.e — an sostrato dominant nella livelli ilil sostrato dei livelli serie dei nella serie iv i .

is

. . Ss ubordinati



di sintesi sono sostrati subordinati e ancillari. . La I SOS S trati

sono

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e I;o nelle P OS sIamO oO esplicitarlo fe sue e es# 2.53 icolarità, P licitarl nelle sue 1 p Articolarità idA, l cui i il cui sere il suo suo ; essere esse appare. appa are CosìIS uti ‘utti Così} niti i 11 4 «sostrati egati, SOS s e SOSTI se ci c i al sono muoviamo SOno legati. i le d Ale, se ci MuO V 1amodi nel nel mond

quanto enti si danno inin quanto gli enti cui gli modo inin cui dell’esperienza, nel modo sfera dell'esperienza, nella sfera così nella Sussistete così Sussis tra sostrati assoluti, fondamentale tra differenza fondamentale possibile, la differenza un’esperienza possibile, oggetti didi un'esperienza tali come oggetti deterpossono detersi possono che si e semplice lice ovvero tra oggetti, che si possono esperire in maniera semp

le è universale za universa esperienza questa esperien e; l’ente l'ente didi questa superiore; d’ordine superior un’unità un'unità d’ordine d’essere, un’unità un’unità d’essere, mondo al i mondo al rivolgerc anche rivolgerci o Possiam anche corpi. Possiamo tutti ii corpi. l’universoo didi tutti lala totalità natura, l’univers della natura, totalità della

es es perienza perienza

i natura

p

totalità

ogni ad ogni attribuiscono ad unità, sisi attribuiscono quanto unità, esperibile inin quanto molteplicità esperibile una molteplicità che, inin una relative, che, zioni relative, zioni relazione”. essere inin relazione”. suo essere come ilil suo elemento, come singolo elemento, singolo

coerente,e,è è Imente coerent universa lmente procederee universa za sensibile ale esperien l’univers sensibile,, pensata nel suo proceder esperienza l’universale

1 della

e

ainadetermin tutte lele determ no tutte derivano esse deriva ampio, ee dada esse molto ampio, senso molto complesso inin senso del complesso configurazione 00 del configurazione

Così mondo. Così del mondo. i, èè quella del univ ersali, ione unitaria, che in termini ultimi e universal inin una connessione una conness

. iesperie) nza. esperien za.

i dell'espli dell e, PD sola ZJi ufintta fi ; 9 ziIONne del l’infinità de citazione

dalle determ astraend ndoo dalle quindi astrae determinazioni, come determin: solo come azioni, €e quindi solo nte mente chiarame sono chiara Esse sono sostrati.. Esse dei sostrati azioni determin ni dei inazio sono ananche mediata sono che determ maniera mediata che inin maniera che della i azioni della inazion deserzzin sono deserzz pluralità, tà, sono come plurali alla plpluralità unità alla uralità come danno unità che danno determinazioni che determinazioni

ppu

È plicemente sere sem sem p li cementet esperito speriritITO ee così espe ha ili suo COSì Ì esso Ss essere esso per ha il N suo ser al contem essere SC.1 pe o: sé. e Ma, NM { A, al

o

essere

ctaizta

contem e p , esso uo no no non essere esso non essere n >on Pp può sere anche anche e una una determinazione, inaziA JOne, . non determinaz | non può ne . cioe Lu non P uo cioè non essere essere esperit S o .

dep

qualcosaa che è solo qualeosaa che è înîn sé €e piperer sé o come qualcos zza 0o come qualcos caratteri esperito erizza to si caratt essere esperi quelli il cui sono i assoluti sostratii assolut i: i sostrat altriment nti: in un altro, in un altro che è di per sé. Detto altrime idetermiazioni, determin ni, quelli per cui la forma della determ semplici inazio ci determ essere non è quello delle sempli mo vogliamo nn] non voglia [Ses7nn] diciamoo che sono [Seinsi quandoo diciam e, quelli che quand essenzial nazionee non è essenzi ale, nazion ni azioni inazio determin l’“esserr così” di un altro essere. Le determ affatto dire [156] che il loro essere è l’“esse e, essenzialle, nazione ne è essenzia determiinazio assolutee invece sono quegli oggetti, per cui la forma della determ assolut l’esser come principiioo solo iamentee e per princip originarriament izzato origina caratterrizzato quelli il cui essere va caratte iamente e in quanto tali nella originar rsi riament presenta possonoo presentarsi origina così di un altro essere. Esse posson azioni ni e sese altri oggetti, determin inazio sostratoo solo se esse erano apparse prima come determ forma sostrat sostrati.. atii come sostrati presentat all’inizio io present azioni, determin ni, si sono all’iniz no come determ inazio appariva di cui esse appari vano rese ha rese le le a specifica tà specific perché un'attivi un’attività solo perché cono lala forma sostrato solo acquisisscono forma sostrato priori,ri, esse esse acquisi AA prio zioni assolute determinazioni nti e le determina indipendenti sostrali assoluti sono indipende In questo senso, #è sostra/? indipendenti. In questo senso, indipendenti. endenti. non-indip non-indipendenti. amo un'unità intendiamo ono poi in unità e e pluralità; e se noi intendi I sostrati assoluti si distingu distinguono ati determinati determin essere essere posso che one tra sostrati sostra ti assoluti mo la distinzi distinzione in otteniamo assoluto, ottenia in assoluto, essere possono essi stessi assoluti] che possono [sostrati assoluti] azioni assolute, e [sostrati ni assolute, “solo” da determin determinazio ati da sostrati assoluti. determin sostrati assoluti. determinati dubbio o senza senza dubbio dobb iamo assoluti, dobbiam ipendenz sostrati assoluti, dell’ind denzaa dei sostrati parliamo Quando Quando parliamo dell’indipen che singolo, che enza]. ]. Nessun corpo singolo, to [di indipend indipendenza significato re in un certo modo il significa restringe restringere corpo un è corpo za, è mai di per sé isolato. Ogni esperienza, possa esser esser dato dato alla alla nostra esperien

.

È ( ome mme i aa a un di > un} tema tema / ua di

Mon. come determinazione, appena i noioi consideriamo ideri un so strato p più iù co mprensivo i o i di di cui cui fac cia p iarte E. ostratoo finito 8g ni sostrat finito può ere determinato p u O ess esset i ssere d eterm te comee essere Îin qualco in ina to com qual sa i; a e essere SÒ q uesto p°” vale anch he per il qualcosa ini cui i si si trova ili sostrato finito e così via alii cai Il O O nvece, vece, . in in questa uesta prospettiva, il sostrato rospett DSÙ; ivaa, 9 èeè iil cioè cioè iniIn es sostrato assoluto, i assoluto.o, cioè e SS tutto S1i troy r . e mentre il mondo oi i è in qualcos stesso non qualcos’alaltro, èSEE più un’unità relativa O, non di 1 unaa plurai ùu ] r lità più piu ampia. Il mondo Omondo è ee lalala totalità ampia. Il to didi ciò totalità “i in cio che qualcosa”, che è.€, 3 non non lala totalità In qualcosa 22 . ma È dei ma totalità dei e Sa. In relazione qualcosa. quale ad ciò,O , cè c'è anche « ran anch un’altra i assolutezza: | ente reale. cu SA una pluralità . un 4 p d € +d, una pluralità n sia pluralità che unitaria ch in quanto Sid realtà, ta èe qualcosa qu che ‘ed perma Ità qualcose che permane edd e ggei soggetto alla causalità delle ssue alterazioni; ioni : e tutto o ciòciò che èÈ causalment S Li quindi anche le unità, ; composte e d da una pluralità, ità che han no una perman agi lativa — è and h es anch’esso O CO connesso 1esso causal c ausalmente. È Da ment ciòI deriv va che D che: tutto cl erivan ci io he. Cei È el tt ti si d un’unità un ale oo una unit reale reale una pluralità reale,ale, . leèè n277 ultima luralità ultima reale ima 1SIanza . non Indi indipendente; 7,istanza Zi... il non endente il sostrato 158 assoluto e indipendente nel nel senso sens rigoro senso rigoroso ell'indipendenza dia d so assoluta ddell’; Jl solo ili mondo i uta eè solo essogiro non ppermane come e f: fa qqualcosa di i finito :r finito i in relazione i alle circos c Ircostanze i si esterne tanze esterne terne. o il m nd Oo Ss Nostra nos el l‘aa nostra ddella S eesperienza, spe È . Gconcretamente preso, cretame non eè Òsolo solo lala totz te totalità pP reso, i alità ù non ernatura, della Lo perché p . sIn esso esso CIci sono sono anche anche gli altri, gli uomini che gli vivono altri, gli con noi: uomini le che vivono Si con . nol; €e le 7 CT .

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0 aaddosso solol sem dd Osso semplici SS Sssolo pli ci ddeterminazioni naturali, dete ma son t rminazioni sonoO determ deteiniifate natural i ’ ma in l ate pie me o gg i tdi come > cose forgiate i dagli uomini i con i loro predicati di 8) e g o 2 9, predicati 2p "ai di utilità>« caG: . Cic;iò che di A che che nol noi noi pPpercepiamo i semplicemente Î r epiamo sempli è emente ddel mondo, ondo e ilil

cose

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rec ano An

sterno.. I utto mond O esterno Tutto cio ciò che che esistS e nel nel mor mondo h esiste ido estern ù es o nol Î lc ) pe reepia p i mo come corporeo all’interno della natura spazio-t Mn paz vana l e. Quando 1° ciitimbattiamo in uomini a e “a nimali, in animali , Oculturarali, oin oggetti È nonn abb abbiamo Da1 amo solo li :. no solo natura natura, . ma ma es°Sespressione i e didi i un un senso senso p ression SÒ d’essere pirituale, Sein SLIM andiamo irituale, cioè al di là di ciò che possiamo andiam o conO ni i Ò > esperire es nostro

7 7 Cfr. Cfr. Introduzione Introduzione [pp. [pp. 2929 ee sg]. sg].

=

V R TASSI $ $ 30.30. DDeterm eterminazi inazione one inazio indipe i i ee non ne indipendent indipendenti indi i. i IlIl concetto non indipendent indipendenti. concetto didi intero intero

ne zione esplicitazio semplice eded esplicita Apprension ionee semplice secondo - - Apprens Capitolo secondo sezione - - Capitolo Prima sezione Prima

"sostrato xsostrat to o (anche (anche sese non $S$S o essere non possono posson itiiti ini ini maniera i i a semplice essere esperiti esperiti manier semplice ee diretta) diretta) iversamen te dalle Iversamente zioni dalle determina determinazio si presentano ni inin cui . cui si presentano. ii

, naturale, corpo naturale un corpo solo un non èè solo ente non un ente base un cui base sulla cui zioni, determina queste determi , sulla Ora, queste nazioni sensi. Ora, sensi*.

ecc., e, ecc., culturale, oggetto cultural animale, , oggetto come uomo, animale

esperito essere esperit può essere o come uomo, to ee può determina inato mmaa èè determ Esse corpo. Esse quanto corpo. corpo inin quanto del corpo quelle del rispetto aa quelle tipo tutt'altro rispetto di zioni tipo ro determina sono de terminazioni di tutt'alt sono stesstesnello o, nello fondament nto, loro a fondame stanno loro che a porali, spazio-tem cose spazionelle cose temporali, che stanno compaiono ) nelle non compaione non

Un Un ulteriore ulteriore concetto concetto didi sostrato sostrato assoluto assoluto sarebbe sarebbe quello quello del del Qua/osa Qualcosa completi completamente indeterminato, indetermi nato, dal dal punto punto didi vista vista logico, logico, del del “questo “questo qua” le. dell'alti qua” individua mo, individuale, «, dell’ultit È contenuti contenutisti stico co didi ogni ogni attività attività logica concetto logica —— un di sostrato, un concetto di sostrato, che di che qui qui sar Lin. accennar accennaree €€ lala cui ne farà cui trattazio trattazione farà parte parte già dai già della ta della prossima prossima sezione’. sezione’. 5. uu ::

non èè che non ente, che un ente, Piuttosto, un ecc. Piuttosto, colore, ecc. loro colore, esempio, ilil loro per esempio, compare, per cui compare, modo inin cui soso modo deterdelle deterha delle culturale,, ha oggetto culturale animale, oggetto uomo, animale, come uomo, esperito come che èè esperito ma che naturale,, ma solo naturale solo

senso nel senso 0r7gi7art0,, nel sostrato originario un sostrato sostrato ee un un sostrato queste un rispetto aa queste esso èè rispetto personali,, esso minazioni ni personali minazio ioni,, determinaz delle determi nazioni ate delle sostratizz state sostrati zzate perché sono state sostrato solo perché diventatoo sostrato non èè diventat che non , fondante. fondante materiale e nella cosa material zioni nella determina come determi nazioni dovevano che dovevan o esser trovate prima come che one in unun senso più ampio. SeSe determinazi azione [159] sostrato e determin differenzaa tra [159] otteniamo Così ottenia mo una differenz Così percepiree ed che si può percepir nell’ente tà oggettuali lità fondazion amo la fondazi consideri onee di tali oggettua non conside riamo originari,, corporeoo —, essi sono sostrati originari nell’essere ere corpore semplicee — cioè nell'ess esperire in maniera semplic zzaa assolutezz assolute di possiamo parlare e, non possiamo fondazion one, riferiment benché qui, in riferime ntoo alla loro fondazi

toto sidi sostra sostrato to assoluto, assoluto, nella nella sua à formale, sua generalit generalità formale, lascia lascia inin sospeso “= sospeso quale quale sia sia ilil =

dell dell esperienz esperienzaa di di un oggetto, oggetto, sese semplice semplice oo fondata, de solo fondata, ee compren comprende “alila "Lane aa

qualsia qualsiasi si formazio formazione ne logica logica didi tutto tutto ciò ciò che, che, nel nel sostrato, sostrato, viene . viene fatto fatto emerge ere ere — determin determinazio azione, ne, grazie grazie aa un'attivit à logica un'attività logica didi livello livello più più alto. n alto. i

tà fondanti oggettuali lità denza dalle oggettua l’indipen endenza nza, che non significa certo l'indip indipende loro indipen denza, accezione ne rispetto a quella tutt'altraa accezio denza relativa — ma relativa in tutt'altr un’indipen endenza ed è quindi un’indip le abbiamo poi rese ti solo perché indipenden denti originarie zioni originar determina ie che sono indipen nazioni delle determi ”, qualcosa”, amentee nella forma dell’“in qualcosa originari riament compaion ti. Essi non compai onoo mai origina indipenden enti. indipend i, personali, /oro, personal nelle loro, esplicitati ti nelle essere esplicita possono essere che possono originari,, che sostrati originari come sostrati sempre come ma sempre ma ienza. dell’esper all’interno erienza. zioni all’inte determina rno dell’esp nazioni determi

fara a tercdridaz

i

Li

e. apprensione. tema di una semplice semplice apprension indi: — sono gli oggetti indi esperito, e mente che può essere semplicement semplice | indiindi sono Essi enza dei corpi. esterna, dell'esperi dell'esperienza nte semplicemente te e sempliceme direttamente possono diventare diventare direttamen

pluralità. Di contro, le loro enza, siano essi delle unità o delle pluralità. temi dell’esperi dell’esperienza, i, talché indipendenti, ioni assolute, assolute, non indipendent ioni [160] determinazioni determinaz sono determinaz [160] sono determinazioni

e nella forma didi | 18 i fot || 0gge/ua/ità fome le oggettualità nel | assoluti nel sono sono assoluti del | forma del nella nella forma

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ti,9 ltindipper [166] Finora abbiamo sempre messo a contrasto pezzi e momenti non Imme“E aggiungere: e: immeperò >» però aggiunger però aggiung C ediati. iimmediat i. Occorre ultimi come immediati considerato to questi i ultimi e abbiamo considera se e un i, non non n ) etto e nl sese e e to { non o t e CE oggetto Cc un un di i Bi di nomento n un momento ent nte| seses eèÈ un ente indi indipende i : non nor n indipend momento un momento eè un 1 iato ii © diato diato . e x €

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ragt d g aé fc)>) pa paragrafo SS prossimo nel prossumo rem oo nel A ] ere parlerem pal x uesto 2, O o o ((e(€ ldili qquesto pezzo ZZO pe qualche un quale ] al he momenento di un i «pparciene: core aiuto i pezzi. più pezzi. tra più collegamento tra momento didi collegamento un momento un

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ap irtlene comei conse- i o a pp? immediat Imm CC liato ento€ momento n un1 mom aza À €didi un ssenze all essenz che } all’essenz €all'essen che iva che deriva iò deriva (parti ttoo (parti o Ogg rett dell’ogge pP arti dell éa ltre parti con altre un intero intero con at î o” ininnun co Ile È vato >3 La sch essere a essere i essSÒesser “collegat possa Ossa x Fpossa ) non chee non yuenza gguenza Tdcori coli o i i io). ampio). signifi too piùiù amp significat nel significa »

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i collegati. . cal scompos to cin in mom e dividere, può essere scompos può dividere, questo stesso si può Perciò questo come u com Ù sa :edi TI èèè visto i ento o RA moment momenti, i, [il[i momento e a questi i momenti, | relazion Quindi, in relazione ue cli core i. | indipendent 2 e indip indi; ente relative relativ mente tti relativa relativam ivisibile ini oggetti i che è a sua volta divisibile relativo, ame r » D ne re s ‘ 4 amercora NO D_UDroÈ ssere reciproc Ti cosicacrai essere poss RENI enti possono pos possono enti indi nendenti ente ente indipend indipe i mente relativam ità relativam ità relativa Le si ioggettual oggettualità "al p cetto i conce Il one”. ssione one”, connessi o di i “momento essenza, fondare un “moment possono, sono, per essenza, te, da endenti. i Ina speDIali co4 ‘onnessi parti tn PSSIONe fraA parti Y ee connession p I rese ti i una i i a pertanto art? una c0777/eSS$ I rappresenti que che intero implica I 3) ertanto che ” questo JU lesto( rappresen pe terola d i1ii intero implica dio . *tti de deb enti indipend 1 uoooo Gi oggetti nere nde modo oggetti che modo qui aperta la domanda Resta domanda x sese eeÈ inin che Ò RO] ù . : A a a ne, su il per » S ine i a jaci i ‘ : per ne S poi alsiasi | ;possibile { c indipendente che, “a una connessione, ogg qualsiasi oggetto dire didi qualsiasi possa dire one, sese sisi possa d PE i si E + g genere Jero genere questo questo questo i d di ques { tti che tra tra due È oggetti e e che one, ione, i connessssione, » und unauna connessi E SS fondare fondare possa re, re, possa È

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ogg ]a| sese ogni ogge domanda] Allo stesso modo, [resta aperta la domanda ne. Allo unangiconnessio connessione.

126

G32. $ 32. I moment momenti i non indipendenti come conness ioni e come proprietà connessioni

endenti.

sia

tra

a) Proprietà mediate e immediate

Finora abbiam Finora abbiamoo sempre sempre scelto come esempi esempi di determ in azione determinaz ione originariamente non indipen indip enden dente, te, e quindi quindi di determ determinaz inazio ne attrav ione attraverso erso momen mome ti nti non

non indipe ndenti indipenden ti,, determinazio minaz ni che design ioni ano proprie designano tà. Ma proprietà. M a il concetto di propr propriietà età risulta risulta sufficientemente

defini definittoo da da questa questa non non indip indipeenden za origin nde nza originaria? aria? Propri età ee momen Proprietà to origin momento ariame originaria nte mente non non indip indipenden endente te sono sinonimi? sono sinon imi? Oppur e c’è Oppure c’è ancora ancora un un altro altro tipo tipo di di momen momenti ti non non indipeenden indip ndenti ti?? Se pensia pensiamo, mo, per esempi esempio, o, agli angoli di una cosa materiale oo alla all a sua superficie superficie complessiva, da cui è delimitata in quanto quanto figura spazial allor a ci sono di sicuro momenti spazialee, , allora momenti non indipe indipenden ndenti ti e nessu nessunn pezzo: non si può separa sep arare re una cosa dalla sua superficie superficie o© dai suoi angoli angoli,, in modo da divide dividerrla la in due parti p arti indip indipendenti. ende nti. D'altro D'altro canto, canto, lala supetsuper-

ficie delimitata di sicuro non ha la propr propriiee tà d’essere d’essere una cosa. Da ciò deriva: deriva: non tuttiîi w07 tutti momenti

momenti non indipe indipendenti ndenti appart appartengono engono alla cosa in quanto proprietà. proprietà. Proprietà Proprietà della cosa sono i suoi colori, la sua ruvidità, ruvidità, la le vigat vigateezza, zza, la forma com-

plessiva e simili. Se però spezzettiamo la cosa, allor: ail allora il colore, ecc. ecc. del del singo singolloo pezzo pezzo èè lala %a proprietà e solo in maniera mediata la proprietà dell’inntero. [168] dell’i te ro. La cosa è rossa: in Questo punto, in questo pezzo, e invece blu in blu in quello, eecc. ] ‘a cosa è lucida qui e opaca cc. La lì, in una parte è ruvida, ecc. Se diciamo solo “la “la cosa cos a è ruvid ruvida”, dobbiamo a”, dobb aggiungere: iamo aggiu ngere: inIn quest Questoo o quel pezzo pezzo.. Una cosa simil similee vale se dicia dici amo: “la cosa cosa èè delim mo: “la delimitata dalla itata sua Superfficie Super icie”” .+ Propr Propriamente iamente essa è anzit anzitutto utto estesa (l’es (l’estensione è tensione una proprietà immediata); l’est ensio ensionnee (in quanto momento astratto) diata ); l'est ha un limite ( (1laa superficie) di questa quella forma, © quella

forma, in quanto sua propr propriietà età imme immediata, diata, che poi è una proprietà della cosa 1ln manie manierraa solo medi mediatata. a. Momenti cosali non indipendenti, che non appartengano alla Cosa inin quant quanto Cosa proprietà o propri e tà immed immediiate, ate, sono dunqu dunque e le propri proprieetà tà mediat mediatee,, cioè propri proprieetà tà dei

127

one tazione esplicitazi semplice e eded esplici ne semplic Apprensio sione secondo Capitolo o - - Appren sezione - - Capitol Prima sezione o second Prima

mo didi parliamo Quando o parlia nti. indipende . Quand non indipe ndenti momenti suoi momen dei suoi ti non nti oo dei indipende pezzi indipe suoi pezzi ndenti suoi immediate ate.. proprietà età immedi regola lele propri mo didi regola intendia eccellenza per eccell iamo proprietà enza,, intend età per propri

connession ionee quello didi conness differenza sua differe nza dada quello proprietà pregnante concetto pregna tà ee lala sua nte didi proprie b)b) IlIl concetto ti didi unun ndenti indipenden non indipe nte non immediatam atamieente momenti tutti i i momen che tutti ti izzedi dire che possiamo Quindi, amo dire , possi Quindi proprodelle delle ltro senz’altro siano intero) siano senz’a quanto intero) apparteng gli appar che gli no inin quanto quelli che tengoono (tutti quelli oggetto o (tutti oggett prietà? prietà? per ndenti ti,, per indipenden pezzi indipe connessione ione didi pezzi forzze didi conness contrario. Le forze sostiene rio. Le segue sostie che segue Quel che ne ilil contra Quel tutto ilil rilievo ee tutto messo in rilievo stato messo che èè stato dell'intero pezzo dell'in tero che un pezzo tra un ne tra connessio esempio, sione o, lala connes esempi ti momenti anche momen te anche sicuramen sono sicura mente ntano, compleme che lolo compl ano, sono pezzi che dei pezzi ement l’insieme “resto”, eme dei ”, l'insi “resto

tuttavia a pezzi; ee tuttavi suoi pezzi; dei suoi ti dei indipenden non indipe momenti ndenti non moment dell’intero ti dell’in i non indipenden non indipe tero ee non ndenti non

‘vD

dell’intero tero.. proprietà età dell’in designarle possiamo nte possia arle come propri difficilme mo design lmente diffici nti di un ndenti indipende momenti quei sono momenti non indipe proprietà piuttosto età Dovremm to dire: propri mmoo piuttos Dovre qualchee momenti ti oppure a un qualch ono ai suoi pezzi come loro momen apparteng non appart che non oggetto, engono o, che oggett gueree tre tidistinguer Dovremm mmoo allora distin ne. Dovre connessio sione. aggregato [169] aggreg ato di pezzi come loro connes [169] à. proprietà. oni, propriet connessioni, pezgs, connessi sostrato: o: peggi, zioni determina possibili ni interne di un sostrat tra lele possibi pologiee tra inazio li determ pologi ti e distinndenti indipenden proprietà momenti età come parti non indipe anche riunite momen ti e propri Possiamo mo anche Possia guere: guere: collettivo, ivo, che non sono moaggregato, nti di un aggreg ato, di un collett indipende Momenti ndenti ti non indipe 1.1. Momen ne/ senso più aggregati ati ve/ (proprietà elementi età degli aggreg nti dei suoi elemen ti (propri indipende non indipe menti non ndenti menti e forma): di ne, proprietà forma): connessio proprietà proprietà ampio: propri sione, età di connes ampio: oggettoo singomolteplice non sostrato molteplice,, di un oggett un di ti o indipenden sostrat non Momenti ti non indipendenti di un Momen collezione loro collezione alla 0 pezzi suoi alla ai o lare, all’intero e quindi non no all’intero appartengoono che apparteng lare, che ). immediate ate). (proprietà proprietà immedi stretto. proprietà (proprietà in senso più stretto: proprietà, quello più concetto di proprietà, 3.3. Occorre registrare qui ancora un altro concetto Occorre inoltre registrare oggetto: tutto proprio di un oggetto: ampio comprendee tutto ciò che è proprio possibile, il quale comprend ampio possibile, di parti, proproprietà età l'avere parti, propri generale, l’avere ciò enunciato inin generale, essere enunciato può essere che può ciò che prietà aggregati di parti, ecc. prietà didi aggregati senso costituisce inin senso proprietà sisi costituisce amo il modo in cui una proprietà D'altro consideriamo canto, sese consideri D'altro canto,

otteniamo un’altra ne, otteniamo connessione, costituisce una connessio più proprio e quello inin cui si costituisce stretto ee proprio più stretto cui modi inin cui nei modi essenziale differenza essenziale nei e. C'è una differenza infatti una C'è infatti ne ee un’altra suddivisio distinzione. un’altra distinzion suddivisione imme pro prietà imme= siano proprietà essi siano che essi ti aa seconda seconda che o ii momenti indipendenti sisi presentan non indipenden momenti non presentano pro: si ano pro: che siano seconda che ti inin altro modo, aa seconda altro modo, indipendenti diate non indipenden momenti non dell’intero oo momenti diate dell’intero

emerge dell’intero emerge immediata dell’intero ne. Una proprietà immediata Una proprietà prietà connessione. forme didi connessio pezzi oo forme dei pezzi prietà dei designa designa che che nte indipendente non indipende momento non Un momento citazione dell'intero.. Un già semplice dell’intero zione semplice nell’esplicita già nell’espli edè rilievo edè messo stato è messo inin rilievo pezzo il se stato è solo appreso solo se il pezzo esser appreso lala proprietà può esser pezzo può un pezzo proprietà didi un UA è è esso esso [170] costituito, [170] cui èè costituito, modo inin cui per ilil modo anche per che, anche stato così che, sé, così per sé, appreso didi per stato appreso nti indipendenti non indipende ente per momenti non per i i momenti o. Lo naturalmente vale naturalm stesso vale esplicato Lo stesso dell’intero. mediato dell'inter esplicato mediato nti. didi momenti indipendenti. non indipende stessi non essi stessi momenti essi

32.1 siti : ) $32.I 3 52. 1 momenti momenti non non indipendenti indi endenti i come indip come connessioni connessioni e e come come proprietà proprietà

3 i i Per i o riguarda Per quanto quant riguarda lele forme nee esse forme didi connessio connession esse possono possono essere essere apprese appresesol solo come

momenti momenti della connessio 5 della nee tra connession tra elementi elementi collegati; collegati; cioè, cioè, questi questi Lo elem entii risi devono e appresi dopo appresi ee solo solo dopo può può essere ne. La connessione è dunque un la essere appresa appresa lala connessio connessione.

non te che nonindipenden indipendente che può può esser esser fatto fatto presente presente solo solo dopo dopo che che l’intero l’intero quindi, quindi, inin unun intero intero già già diviso. modo diviso. Questo Questo accade accade nel nel modo che che èè tenuto tenuto inin pugno pugno ogni ogni pezzo pezzo può può essere essere appreso appreso

La connessione è dungue dea sia sia stato stato esplicitato esplicitato nelle . dle s. deE seguente: sulla base nale ;i seguente i didi per per sésé ee attribuito attribuito all'intero all'intero

come ento talché come arricchim arricchimento talché > soi l’intero alché l’i l’intero sisia sia ora diviso. ora un un intero Adesso intero diviso. Adesso, lala conse "A connessione non appare appare come come una una terza terza parte, avrebbe parte, che nello che l’intero stesso l’intero avrebbe nello stesso senso i. inin Dicui luh sn

due due parti, parti, ma ma inin quanto one quanto dezerzinazi determinazio , 0o ne mediata mediata dell’intero dell’intero, mento mento mediato, mediato, che sua non non èè un un momento dell’una momento immediato immediato dell’una stare insieme. insieme. [Una stare [Una tale tale connessio ne] può connessione] può emergere emergere solo solo sese in quanto quanto tale, tale, cioè sese l’intero nelle sue l’intero èè esplicitato esplicitato nelle sue parti parti Pertanto, Pertanto, anche i1 momenti momenti didi connessio ne all’interno connessione all’interno didi un un

innanzitut to i innanzitutto ea oo dell’altra dell’altra parte, parte, ma ma lolo stare stare insieme insieme sii ;

da 3. ilil llatox ;: “

ee così as x così èè suddi suddivii pes titero fiero don ion N È ie mediate mediate ee innanzitut to esplicati innanzitutto esplicati mediati. Sen mediati. a ea Se dci limitiamo limitiamo agli agli esplicati esplicati immediati, immediati, allora ne ne restano restano solo solo due die tipologie: ti logie: o l’esplicita zione l’esplicitazio ne immediata immediata arriva a un peggo; pezzo; a5 “cr prme si si aa a si O > RE e non Re indipende nte dell’exp4c badate e non indipendente znduy. dell’exp/icand um. er pezzo o Di immedi ato dell dell’ini si possa tero (ogni pezzo che apprender che si possa apprenderee inin maniera manier: im iata,a naturalmen immed mente te se non è èil il pezzo didi un un momento) momento) sisi disti distingue per ilI m c iin cui è esplicitato esplicitato dai immediati dai momenti momenti immedi si ati e non indipe ndenti, [171] [171] €e quest ui cs ulti iDan sempre e neces necessari Sempre sariaamente ”. Possi Possiamo mente “proprietà anche “proprietà”. definire proprietà amo anche dita lala so elicca nÈ ifr o immedi immediato moment ee non non indipen indipendent e ato di un intero, 0 come una dente parte di un la intero, o come una parte osa didi È. o a a‘ ; si on ammett ammette, che non accantoo aa sé, sé, altre altre parti e, accant parti immed immediate nell’intero , a cui essa sia sia leali “legata”. iate nell’intero, a cui essa

[171] [171] Capitolo Capitolo terzo terzo

L’apprensione L’apprensione delle delle relazioni relazioni ee lala sua fondazione nella sua fondazione nella passività passività

fS 33. 33. Coscienza Coscienza d'orizzonte d'orizzonte e osservazione relazionante relazionante Grazie alle operazioni dell’esplicitazione, dell’esplicitazione, l’oggetto l'oggetto dell’esperienza dell’esperienza (nei (nei limiti limiti della della didirezione della nostra indagine, sisi tratta oggetti dell’esperienza semplice, della tratta solo solo degli degli oggetti dell’esperienza semplice, della percezione esterna) sisi rivela rivela secondo secondo un un tipo tipo delle delle sue sue determinazioni determinazioni possibili. possibili. Ma Ma inin una tale osservazione che penetra penetra nell'oggetto, nell’oggetto, non non cici sisi ferma ferma quasi quasi mai mai all’apprensione all’apprensione dell'oggetto. è messo sin dall’inizio in relazione ad dell’oggetto. Per lo più l'oggetto l’oggetto è messo sin dall’inizio in relazione ad altre altre oggettualità, oggettualità, che si presentano con esso nel ci colpiscono. nel campo campo percettivo percettivo ee che che insieme insieme aa esso esso ci colpiscono. AbAbcontrapposto,, in una prima visione d’insieme ($ 22), l'osservazione che esplicita esplicita biamo già contrapposto prima visione d’insieme ($ 22), l'osservazione che all'osservazione invece va va alal didi làlà dell'oggetto dell'oggetto ee lolo mette mette inin relarelaed entra nell’oggetto all’osservazi one che invece osservazione, quest’ultima, quest’ultima, alla alla cui cui analisi analisi d’ora d’ora inin poi poi cici dedicheremo. dedicheremo. [Quest’os[Quest'’oszione, osservazione, servazione] è stata innanzitutto anticipatame anticipatamente caratterizzata come come quella quella che che guarda guarda nte caratterizzata all’orizzonte esterno dell’oggetto, talché talché abbiamo abbiamo didi mira mira inin primo primo luogo luogo ilil contesto contesto didi all'orizzonte presenti, inin un’intuitività un’intuitività tanto tanto originaria originaria quanto quanto quella quella oggetti che sono insieme a esso presenti, sempre sullo sullo sfondo sfondo insieme insieme all'oggetto all'oggetto ee come come dell'oggetto, un contesto che si presenta sempre tempo, cici colpiscono. colpiscono. Questa Questa pluralità pluralità didi ciò ciò una pluralità di sostrati che, nel medesimo tempo, quanto suo suo contesto contesto èè un'unità un'unità plurale plurale dell’affezione, dell’affezione, che è già presente insieme all’oggetto inin quanto secondo lele leggi, leggi, che [172] [172] dominano dominano ilil campo campo della della passività. passività. Ogni Ogni volta volta che che costituita secondo rivolgiamo lolo sguardo sguardo dell’osservaz dell’osservazione sull’oggetto, siamo siamo coscienti coscienti alal contempo, contempo, sullo sullo rivolgiamo ione sull’oggetto, sfondo, didi un un contesto contesto didi oggetti oggetti che che cici colpiscono colpiscono insieme insieme all'oggetto, all’oggetto, anche anche sese con con mimisfondo, nor forza, forza, senza senza pervadere pervadere l’io l’io ee senza senza costringerlo costringerlo aa rivolgersi rivolgersi adad esso esso —— allo stesso modo Nor allo stesso modo dell'orizzonte interno, interno, [quello [quello esterno] esterno] spinge spinge [l'io] [l'io] aa un’apprensio un’apprensione attiva, mettere inin dell'orizzonte ne attiva, aa mettere telazione l'oggetto tematico con il suo contesto e ad apprendere le caratteristiche felazione l'oggetto tematico con il suo contesto e ad apprendere le caratteristiche ee lele Pfoprietà che che [l’oggetto [l'oggetto tematico tematico ha] ha] inin relazione relazione alal contesto. contesto. Proprietà Ma, l’occasione per un’osservazione relazionante per ottenere ottenere lele determinazio determinazioni Ma, l'occasione per un’osservazione relazionante ee per ni telative non non lala offre offre solo solo ciò ciò che che sisi presenta presenta insieme insieme all’oggetto, all’oggetto, ee che che può può essere essere percepercetelative Pito inin originale originale sullo sullo sfondo sfondo oggettuale, oggettuale, ma ma anche anche l’orizzonte l’orizzonte didi ciò ciò che che è è già già noto noto per per pito

z S f $ 34. iratteristica 34 . Caratteristica gener Caratt eristi itteri stica ca generale gener gene ale dell’osservazione dell’: osservazioÎ ne relazionante relazionante

à passività nella passivit onee nella fondazion sua fondazi i e e lala sua relazioni delle relazion ione delle L’apprens nsione terzo -- L'appre Capitolo sezione - - Capitol o terzo Prima sezione Prima ità tipica tipica familiar familiarità Questa presentano.. Questa sisi presentano oggetti tutti ggli quale sli oggetti nÈ del quale tutti all’interno tipo,9 all’inte suo tipo, rno del DE ilil suo ] a empiric empirica ne zione inazio determina alla determ e alla concorre che concorr ciò che come ciò esterno come l'orizzont ina l’orizz ontee esterno condeterm ermina condet

ni relazioni nelle relazio base nelle sua base Essa haha lala sua e. Essa presente. esso present insieme adad esso non èè insieme anche sese non to, anche dell'ogget getto, dell’og del ” “oscuri” ricordi “oscuri del nei ricordi a, nei somiglianz anza, uguaglianz anzaa ee somigli passive didi uguagli ni passive associazio dalle associa prodotte zioni e dalle prodott olicitazi itazionell’esplic a nell’esp accadeva come accadev sé, come per sé, l’oggetto to didi per indagare e l’ogget invece però, inv Ora, però, ece didi indagar simile. Ora, simile. Zgare queste eli queste mo anche anche tematizzare possiamo e, possia nascoste, restano nascost che restano relazioni ni che base didi relazio sulla base interna, rna, sulla nene inte intuitièè inin sésé stesso stesso intuitiche to, che l'ogget l’oggetto, i, intuitivi, distinti ee intuitiv i ricordi i distinti rendendo stesse, renden do i ricord relazioni stesse, relazioni essere può ti ee può essere ricordati quelli ricorda con quelli attiva con ne attiva relazione messo inin relazio esser messo può esser presente, può vamente presente, vamente

che sisi ciò che passare dada ciò ativoo può può passare do osserv osservativ sguardo Lo sguar intuitiva. Lo maniera intuitiva. unificato inin maniera essi unificato con essi con

ituire odo dada precost ire precostitu viceversa, inin mmodo presentificato, ee viceversa, che èè presentificato, ciò che tale aa ciò quanto tale presenta inin quanto presenta proprio. senso proprio. somiglianza inin senso uguaglianza ee somiglianza relazioni didi uguaglianza attivamente lele relazioni attivamente intusemplice intuuna semplice tale inin una quanto tale presenta inin quanto che sisi presenta un oggetto, che noi un per noi che è per Ciò che Ciò

relative, interne e e relative, sue proprietà interne nelle sue [173] nelle appreso [173] essere appreso può essere pertanto può che pertanto izione ee che izione esente in sé stesso presente in sé stesso inin te essere essere pr ente ivamen intuitivam può intuit che può solo da ciò che èè ee che dipende non dipend e solo non

intuitivo,, ma anche da contestoo intuitivo tto stesso 0o in quanto suo contest quell’ogge ggetto quanto inerente a quell'o presentee una volta nascoste,, che esso ha con quanto è stato present relazioni, i, per lo più nascoste tutte le relazion aoggettuaate, oppure con le oggettu ficate, presentific ente essere di nuovo presenti possono eeventualm che possono ventualmente ee che a qualche relazione di ta un una prodotta fantasiaa — nella misura in cui venga prodot lità della libera fantasi ione nsione pprens dell’appre operazioni ioni dell’a estensione one,, le operaz intendere, a. Per intende re, nella loro intera estensi somiglianz anza. somigli

ria e poi originaria enza origina esperienza ce esperi semplice possibili li sulla base della sempli ante-predi cativa che sono possibi -«predicativa ante dominioo di ciò biamo ora andare al di là del domini dobbiamo predicativa, dol determinazione predicativa, della determinazione quelle della quelle er arrivar dominioo posizionale, pper arrivaree al domini coscienza posizionale, della coscienza anche della stesso, ee anche presenta inin sésé stesso, che sisi presenta che riuscire a vedecazioni presentifi delle presen zioni e delle intuizioni di fantasia; solo così potremmo tifica delle ione relativ relativaa minazzione determina te e alla deter onante relazionan azione ione relazi ce all’osserv all’osservaz contribuis bu isce re tutto ciò che che contri re tutto ciò one. nell’intuiziione. di presenta in sé stesso nell’intuiz che sisi presenta ciò che di ciò te relazionante ne relazionan ione l'osservazio sulla cui base l'osservaz intuitiva, a, unità di #i intuitiv i quindi, fipi Molti sono, quindi,

un'unità talvolta c’è un’unità viceversa: talvolta ione, e viceversa: determinazzione, all'oggetto determina to sostrato sostrato all’oggetto passa dall’ogget dall'oggetto

un’unità nella quale ciò che si , talaltra talaltra c’è un’unità percezione, si in sé stesso nella percezione del presentar presentarsi presenta in sé stesso. E anche questo presenta in sé stesso stesso è unito con ciò che non si presenta

particolare forma particolare dipe nderà la/a forma può accadere in molti modi. Proprio dal tipo di questa unità dipenderà d istinzionee tra le riuscissimoo così a ottenere una distinzion zione relazionante dell’osserva relazionante.. Anche se riuscissim dell’osservazione preannunciaa distinzionee che preannunci ali degli atti che mettono in relazione — distinzion forme fondament fondamentali alto,ifin ono su un livello più alto, costituiscono quella relazioni e elele forme di relazioni che si costituisc tra lele relazioni quella tra delle delle della teoria ale fondamentale a una parte fondament , e rappresent rappresenta tà categoriali categori ali, quanto oggettuali oggettualità indaginé, questa indaginé, corso didi questa raggiunto, nel corso e ancora ancora raggiunto, ovviame nte relazioni avremmo ovviament relazioni — non avremmo quelle [174] didi quelle solo [174] ma solo relazione, ma ali forme forme di relazione, fondamentali 1% lele fondament una d’insieme di ut visione d’insieme una visione

uiscono che cono precostituis che sisi precostit viduali della percezionee della percezion più così come aiai alto, così più alto,

indioggetti indi: ricettiva degli oggetti esperienza ricettiva s emplice esperienza nella nella sfera della semplice livello di livello di fondate tà fondate oggettualità delle oggettuali negli ambiti delle esterna. Difatti, negli esterna. Difatti, nuove o nuove compaion , comp aiono produttiva iva, à produtt spontaneità della spontaneit livelli alti della più alti livelli più

proprio. carattere proprio. un carattere hanno un che hanno forme relazioni che forme didi relazioni

132

Tuttoto Cic I ciòciò) chchee ” > eèè stato dimo ( strat 23 È p t olo p rece $ alo stato "cede i )strato dimos , nel O de nte,STOguardo =» l le deter nel. capi leter. capit olo prece a come dente , rig TE Seri volt , una minazioni minazioni, una volta ammes se. REsis depositi conc queste no inin abitudini depositino a ammesse, dr" abitudini ee aa come o concorran ste e conc come quest E T orrano con inazio con i determ ni deter rinnova minaz 3 SIAU . DAZE 1ioni rinnov te È ate, ; oo del 1 del tutto )eÈggetto hd € ogget tutto nuove nuove ne delle È 10ve Ccdididii un 1 Le ] un to, al< f 1 i ne » d i di ottener » determin azioni o a determin azioa ni interne, interne, tutto tutto questo que sto vale v:ale anche inazio azioni d- » per nini che per lele >» determ de minaz deter inazio ioni a che sisi ascriv ascrii vono all'ogg ; etto sulla [Egsto base $ dell’ossserv sa î de servazi one relazio , lici nante azion e d relazi stesso Allo az onante. . a Allo pellesp Allo i-E stesso stess nell’esplic ari modo che ; modo che nell’esplicistesso . FINA»ren? e tra l’interess e s3 e qui cicici sono tazion differenz plici tazione, O e, , qui qui sono i che differ è valso enze tra l’inte $ resse i se efche è valso : una una sola sol a volta, volta, tra i tra l'interes l’interesse ef»fimero °° guida una a lutt O

che ha guidato una sola rvazione fugace, sola volta volt > un’osse gace, ee quello un osservazione >stare i impress fugace, quello restare restare impresso

sa enza, della2 pr tenden za, per per esempio esempio, , aa prender prender nota nota‘ didi un ggetto per un oggetto aislsf ogge per lala sua sua posizi posizione izi sua relazion sua relazionee didi grandez za grandezz con grandezza oggetti : con altri i compre im: altri s e u q . oggetti tutto compre senti senti —— tutto ii ii che questnio prima questo primai che ababbia abbia luogo una qualche predicazione. luogo una qualche predicazione.

sitca GGCaratteristia gener ell'osservazione vizca generale f$ 34. 7 7 dell ’osservazione generale relazi relazionante dell’osservazione 34. SG Caratteristia ” dell'osservazione relazi relazionante À peci EPrima Prima di gguardare guard are alle ale sspecif ifiiche forme ” dell’osser vazionee relazion cerchi amo relazi, onante ante,, , cerchi cerchi eervazion dell’oss e di delinear forme he generale specific stica una e guardare di“i di ottenern £ottenerne una caratteri carattalle eristica generale e di deline are 1 tratti essenzi ali arei 1 tratti tra i essen essenziali ziali comuni comuniuuI aa tutte tutte le forme. “

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a) ) Colleca 29 09, amento mento collettiv Colleg colletti VServVazi ervazion collett collettivivo oo e e 0ss osservaz osserv i. e relazion azione i ante relazi)onante

Si tratta sempre di una pluralità di oggetti che devono coesist e fe In una coscienza dalla dalla quale d essi qu sono ‘a ale DSL essi già è e sono 8 1a€ present ati. F pre senta x enti viene i ti . Non per 1 Non ind viene vil pet ora ora i I inda O ato il modo i .i i sta- I pluralit pluralitàà sisi costitu iscaa e e sisi realizzi costituisc realizzi come affi î [175] come un'unit naEssa può3 un’un ità (0 unità i esser n e inizia lmente Cistabilit mente oeitaa in stabil a passiva in manier maniera può anche Le cn passivsiva,a,a, ma m a puo e sutui le ssere aaon un'attività esser ss e costituita e costi tuiga ta grazie grazie i un'attiv dell’io É Iviità dell’io e poi ricader ricaderee nella pas passisività, vità, COME come quando | gli ° og getti ; reci. proc connessi : amen te ci conne reciprocamente ssi oggetti gli ai sono composti | origi Lil originariamente d

:n : nariamente daa un atto didi colle i collecame composti5 sono ginariame E inci nto. Da deriva giàgià che ili semDa ciò deriva mento. 8game qa /’addizi oggetti, collegare di atto plice io: gare oggetti, e addizione cioè altri oggett oggettii a un oggetto iniziale, non èa anc. plice atto di collegare tti. , l'add izione cioè Lain Goa didi dia altri a un oggetto iniziale, non è ancora sservazione relazionante può può alal mass massimo produrne le SII pe sserv azion È e ! relazi erazionante ? €e € può i imo produrne le prec i zioni Nell ondi )Nell’apprensio’app precondizioni. SCRIVE di pluralità una di semplice ne sempl ice di una?a piplura p litàaa dididi ogget oggetti che sisi Î succe succedono ($(24 24 ddc » [pp. |Pp. 134 e sgg.]) sgg.]) sisi trat gg ti che s I d ono . ( f 24 . a 1 5 4 e . èS siitratta "x solo cr solo prendere i didi prend insier ere cm ! insie pr e più î me i seSeri F DuU Esieme oggetti,i mpre ten d endc ) ancora oggett in i, ; tend pugn o gli endo > . €'gget IO O anco ra inI t i pugno ia gli I ogge Î appres che sonno o stati appre aentemente infa: }n » :ap] prerad ced si i prec come quand eden quando ; come temente; per , esempiio. o, «L scorroo i. o, do, in per p serie esemp gli scorr in serie gli A s tavol sono sul chene sono sul tavolo: calcalamai o: : ilil calam io, o, ililil libro, li o, llaa‘ pipa, aio, i , ilili porta itap 3 a vola 10 sgua Pure î libr pipa por fac “sci penne end re » E" rdo, i , oglgii “sc enn facen e, i.dogli “sciVie q le n°? Olare sopra” sg [ Purur senza lo sguar e senza comp do. compor e un insie re ;a insiemmee didi ogget orre oggetti 0 deter detenn ila me ti o minarne ilil e be | vero e € pro e =o p atto, deini A ogni a pr pri nuo; va appre appren ’ tengo uno ogge ggetti di ques che lo assu © Ss uma come ti tema prininci aassuma c he lo ale. m Osserv come iamo, dm tem a || princip nc 1pale . Osse rvia« mo, SÒ er ese es mpi i con attenzio i ne ilil porta ÈPér r esemp ico, , Con e] portap attenz portape enne. ic r ne nn . IlIl nostr nostro stro o sguar sguard sgue doo vira penne dal pot portapenne, che i Vira dal testa

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133

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È (4///284] 7 in # CIMA 7, G i 10

ità passività nellapassiv delle relazioni e la sua fondazionenella Prima sezione - Capitolo terzo - L’apprensione one delle relazioni e la sua fondazione Prima sezione - Capitolo terzo - L’apprensi

relazione al portapenne. Senza doverci rivolgere di nuovo a aesso essospec specificamente ificamente concon unauna apenne. Senza doverci rivolgere di nuovo port al ione relaz nta o, dive nuova [176] apprensione originaria, il portapenne, cheè èanco ancora tenuto pugno, diventa o in inpugn ra tenut apprensione originaria, il portape nne, che nuov olcoinv do pera noi[176][il portapenne] che “si trova sulla sulla scriscrivania”. Lo stesso accade quando coinvol vania”. Lo stesso accade quan portapenne] che “si trova noi [ilnell’apprensione pergiamo la matita, che stastavicin vicino portapenne, apprendendola come ‘ciò “ciò endendola come apenne, appr o al alport

’apprensione la matita, che giam amo una cheo glinell sta vicino”, ma senza nessuna messa forma predicativa. Anche abbiamo una e quiquiabbi cativa. Anch a predi a in inform che gli sta vicino”, ma senza nessuna mess

o (il (il sovrapposizione sintetica dei due ogget oggetti appresi, tema princ principale, tenuto pugno o ininpugn ipale, tenut si, deldel tema ti appre sintetica dei due apposizionee dei sovr ice sempl portapenne), temi relativi (scrivania 0 matita), così che non si verifica una semplice una non si verifica e dei temi relativi (scrivania o matita), così che ne), apen port ce (cfr. successione di due apprensioni e didi due due raggi raggi atten attenzionali, raggio duplice (cfr. o dupli zionali, mama unun raggi di due apprensioni e succe èè ti ogget tra suprassion $ 24e b). (Come in particolare si costituiscano queste relazioni spaziali tra oggetti ali e relazioni spazi b). (Come in particolare si costituiscano quest 24 $ supra e un problema che ricade nell’ambito generale della della costi costituzione spaziale non può può esser essere ale e e non tuzione spazi lema che ricade ne l'ambito generale unquiprob strutdelle affrontato con maggiori dettagli, esse essendo utilizzato solo come un esempio delle strutpio esem ndo utilizzato solo come un con maggiori dettagli, ntato affro qui rminazioni ture generalissime dell’apprensione relazionale e dell’apprensione delle dete determinazioni apprensione delle alissime dell’apprensione relazionale e dell’ gener ture to si inin quan relative). Sulla base di questa coscienza unitaria, in cui gli oggetti sono appre appresi quanto ti sono base di questa coscienza unitaria, in cui gli ogget Sulla ve). relati e stanno l’uno vicino all’altro, si possono costituire, con un’intuitizione origi originaria, nuove naria, nuov tuitizione o all’altro, si possono costituire, con un’in o l’uno vicin stann determinazioni del portapenne: per esem esempio, che più largo della matita. Anche qui abbia abbiae qui a. Anch pio, che più largo della matit azioni del portapenne: pet

dete endo mo rmin la stessa struttura: il portapenne èè tenut tenuto pungo come tema tema princ principale volgendo ipale e,e, volg o come o inin pung a struttura: il portapenne stess la mo sione gli occhi sulla matita, viene messo inin riliev rilievoo un un sovr sovrappiù che rigua riguarda sua esten estensione rda lala sua appiù che sulla matita, viene messo occhiradica gli o pugn in e che nella coincidenza per sovr sovrapposizione: quello che abbiamo ancora in pugno a apposizione: quello che abbiamo ancor a nella coincidenza pet che radic eottiene la determinazione di essere più più largo! largo!!. converso, nello stess stessoo modo modo lala matit matitaa può può so, nello !. EE conver azione di essere ne la determin ottie nizio dall’i naturalmente essere appresa come più più sottil sottile, sempre che noi / prendiamo dall’inizio sin e, sempre che noi prendiamo naturalmente essere appresa come dell’unità

come tema della nostra osservazione —— inin entr entrambi casi, ciò ciò avvie avviene ne sulla base dell’unità ambi i i casi, tema della nostra osservazione come endedell’essere insieme in una coscienza, e, sempre su questa base, prima abbiamo potut potutoo appr apprende-

abbiamo e in una coscienza, e, sempre su questa base, prima ssere insiem dell’e re come determinazioni del sostrato [177] lo “stare vicino” o lo “stare “stare su”. o o” [177] lo “stare vicin re come determinazioni del sostrato

b) La reversibilità dell'osservazione relazionante e il “fundamentum relationis” relazvi ionante e il ‘fundamentum relationis” a” ne b) La reversibilità dell’osservazio

princiÈ qui importante anzitutto come,, passando dada un tema princicome tema preso come 0g getto preso un oggetto qui importante anzitutto come passando E coun’unità, copale a un altro oggetto, si depositino nuove determinazioni base didi un’unità, sulla base rminazio pi sulla altro oggetto, si depositino nuove dete un a pale nde Dipe munque sia stabilita, dell’unità della coesistenza didi più coscienza. Dipende nella coscienza. oggetti nella più oggetti sia stabilita, dell’unità della coesistenza munque plimolte a dalla direzione che di volta in volta segue l’interesse, quale oggetto di questa moltepli quest di tto e, quale ogge ione che di volta in volta segue l'interess direz dalla minadeter cità venga appreso per primo. Sulla base d’una tale risultare determinapossono risultare unità possono tale unità cità venga appreso per primo. Sulla base d’una mettete una volta possiamo mettete

ora dell’altro zioni del tutto diverse, ora dell’uno oggetto; una volta possiamo altro oggetto; del tutto diverse, ora dell’uno ora dell’ volta, una volta, inzioni risalto l’uno in quanto più largo, un’altra volta l’altro stretto, una più stretto, quanto più volta l’altro inin quanto o l’uno in qu anto più largo, un’altra risalt in viene Non viene l’uno in quanto sta sopra l’altro, un’altra, l’altro in quanto sta sotto il il primo. primo. Non l’altro, un’altra, l’altro in quanto sta sotto l’uno in quanto sta sopr a fisso, pet pet laddove ove interna, ladd nell’esplicitazione accadeva come na, qui abbozzato un ordine accadeva nell’esplicitazione inter abbozzato un ordine fisso, come qui altri, chéche essenza alcuni oggetti, in quanto sostrati originari, avevano precedenza susu altri, avevano lala precedenza i oggetti, in quanto sostrati originari, alcun za essen invece potevano comparire originariamente solo come determinazioni. Nell’osserva determinazioni. Nell’osserva= vano comparire originariamente solo come pote e invec ognuno zione relazionante abbiamo a che fare sin dall’inizio indipendenti e eognuno oggetti indipendenti con oggetti dall'inizio con zione relazionante abbiamo a che fare sin !! In merito, si vedano anche le analisi più dettagliate contenute nel $ 42. più dettagliate contenute nel $ 42. ll In merito, si vedano anche le analisi

134134

f 34. ristica general ge: e dell’os 7 servazii one relazio i nante $ 34.Caratte Caratter istica gegenerale dell el ’osservazion i e relazion i ante mbri della e stesso deimemem bri della relazion i relazion e puopuò a l loallostes

dei

modo

originari amente

stesso modo originina aririamecome unssertema l e i che a 1 relazion tema a relativ O (c )vvero e naro O ilo ilSOSsostrato co me trato dell dell a rel azi xi one co ; me tema relativ ve i 5 sser pres o In cons € nsider AZ O. ess sse re

il

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esser preso in considerazione soloin

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comedi un tema lativo (ovvero a Sseconda

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N relazione a un altro), a seconda cio che rc 206 di ciò che di volta nteresse. uesta inVe volt‘A ai relazion e rich e iede as Inteere a sro l’int resse. Ques. ta . relazion s | , sq . i e èalla alla base di ciò a che ! li IV ello nol pi u alto a ci oe - al lix live ello coniosc redica a al VO, . iam o, llo p tiv vo, come la reversibilità al redicati Al ogni SHALO> di n i, cose relas tonale ; . È in



n P YO, Come la reveI 1777) li ì /, di i ogni QI iSstat e liv ell . to ), non vhttà di dun 7 , dose ri rela-zion o , ale. certo A ques delle relaziondA questo i come livello, non parliam tipo o di stat di COS 6, parliamo certo dell e relazi i 2 ] ma solo iun ti p e come x dei p. assa zZIOn com [ 1[1788] I L o di stati di i c OS€e atto dell Osservi Ss vazione gg1 ma4 solo com p oiché q uesti i n Nondimeno, e ; dei passag gi nell’atto d i ll’ I sservazi azione. Non Î dim i eno, Epoiché no il resu se ASSa gg ra sto Passa questi st i ra P presenta LI . Sla d 10 I presuppos o per a costitu ZIO ic ne delle ri e lazii o ni 1 p ssi am SS designare l unita che l alla base di questi atti di oss ervazione 0a i si realizzi, \

i ; signare l’unità che è alla baseas e di di questi AR ieglizzi atti di osservazione relazionante, comu Ss “e i, come il fundamentum relationis. sai le tea relazionan ” come il fundamentun relationis.

SERIAL

cata

c)e) Mettere Mettere înîn relazione relazione eded esplicitare esplicitare È

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ar , e tessa ne relazion r ante. Piut e unita, tosto ques atto d’osservazio essa tasagisc come ciRicolpiscono ca ocic assieme gli oggetti e come quando et i già giàgià pres Mi... presenti q i za, ini 4ua coscienza .

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p passaggio dall’uno all’altro. Pertanto, l’atto d'oreGA, va i Èpassaggio sintetico sintetico dall uno all altro. I ertanto, 1 atto 3 o in va non ante Mio d ’ relazionante non va inte razione teso dovesse imbattersi prima nell’unità so come come sese lolo sguardo sguardo dove atti appresa essere ovesse com e ità co attivamente se ques s î sullaasua me unità, e solo dopo, sulla ì ss re appresa$ Mi. ta dovesse esse Sa atti vamente come unità i , e s E. e ” luogo l’atto s M base, potesse come un tipo di es La idi i aver luogo l’atto didi î mettere mettere inin relazione ‘AZoneIONEH com relazi e un z tipo ] È si.dia diespl q à precedentement ( x ° icit S i e . azio stabilita. Per ne ’ di principio l’esplicitazione > ta a possibile il

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stabilita. Per prin

cipio, plicitazioneretin si distingue dall to di mettere perché in essa c’è sem pre unal’escoincidenza nette: in relazione ME terplicato viene spricso lazione parziale, graziea’at alla perc hé in essa c’è sempre una coiinci ncidenza iale,

grazi ppr so come qualcosa che riguarda l’exp/candum o vi appartiene quale l’esplicato vieneoi© app api reso come qual2 cosa che e rigu arda rigua l’exp rda ican |’ “ a i ioni i 2 e t i i come e qualqualco gli inerisce. Le determinazioni relazionali invece appaiono cosao che sd come gli

d 1 iner et isce. Le determinaz ioni rela 7, i ali inve ce iu i CA sisi presenta come zion sos SOS trati: : 11il sostrato Mii i M term inazi ioni dei€ sost più grande o più piccolo, ecc rati: il onsostrato si prese nta comei più grande o più piccolo, Ml minazioni non appaion i”Miei ecc.tra i OC ome determinazioni ; a ma i che riguardano l’unità gli Appaiono come determinazioioni ni chees riguardano l’unità S i men dovrebbe come engono, ti essere, si se l’osservazi ovrebbe Mi. dell resservazione "n a relazione o vi Bata appartengono,9 ; ; come e dov dovrebreb be b essere, se l’osse rvaz fosse atto che che» espl no esplicita n ione l’unità. Le redeterminazioni e© è foss tosse relazionali e unun atto s i ; esplicit ici a l’unità. ità Le de terminazioni relai iu presentano zion contrario sulla base dell’unità già presente >;9 questa ont M rari o o stessa e sull temati ali sii a base tessa non èè tematizzata, ma èÈ solo ie dell’uni dell’unità tà giagià presente; o questa 3 stes sa non è tematizzata, ma è solo 19°° mo i) ella relazione. È riguardo all’oggetto, i odo della relazione. È riguardo all’oggetto, come dicevamo e dicevadale: i cui | com : relativ proprietà amo M noi r e Mc mogli a oii amo Lile le prop nello stesso modo in apprendiamo ?sirietà > relativ- e, e,L nell o stes s so modo m o d o i in cul i i app rendia fo “i i le modete cui oli l’oggetto. [179] Ma noi apprendiamo 1 In quanto rigguardano uardano l’og getto. [179] Ma noi A rne; comecomeÈÈ sxis fossero contenute nell'oggetto, Mi interne min: min e le d x 2: come se fossero in parziale foss3 ero con

tenute nell'oggetto, come se sso; . inazioni oiale 5ero in parz SSO; ; le sail Ping Ai » u r si . e . vaio relative . invece non rientranofoss nell'oggetto, ma - san È relative invece non ” rien tran o nell blisc: 'ogg all'oggetto etto solo , quando ma passi assiamo all'oggetto si Mi all’o Î relativo, ngget estendendoglich i per :to solo quando .

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zioni relative emergono e ven gono appr ese. . dalla dis qu » Inin quanto Ma Msr èè diserela, deve esser nettamente distinta eè disc di. reta, d (

a, in i quanto

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nettamente distinta dall a

nità passiva nie $C 36. L'unità L’unità (temporale) (temporale) della percezio percezione ne

tà ità passivi e delle relazioni e la sua fondazione nella passiv Prima sezione - Capitolo terzo - L’apprension

[181] $ 36. L'unità passiva (temporale) (temporale) della percezio percezione ne

nte coscienti dell’unità di un ogcoscienza continua di coinciden ga, in cui siamo continuame

ce sempliice ione sempl prensione nte un’apprens mediante getto, 0o media getto,

o mediante la sua esplicitazione.

I 3 erché n Ssia p Irese n pg ntinc

della relazione $ 35. La questione circa l'essenza dell’unità che è a fondamento

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ti di una relazioelementi le dell’unità degli elemen generale ato del tutto in genera parl lato abbiamo par Finora abbiamo mo Abbiamo stoo di qualsiasi osservazione relazionante. Abbia ppost suppo presu ne, la quale rappresenta il pre va, sulla cui base, lo sguardo intuitiva, son o diversi tipi di unità intuiti però già alluso al fatto che ci sono tto l'oggetto ione o nell’altra, tra l'ogge dell’osservazione relazionante può muoversi, in una direz L’unia...). ione one relaz determinazione (il tema in relazi tto deter l'oggetto to (il tema principale) e l'ogge sostr sostraato te in sé stesso alla percezione, ente amen iatam immediat tà può essere quella di ciò che si presenta immed in sé stesso e ciò che non si precosì come quella in cui si uniscono ciò che si presenta cato, to, il fantasticato). Occorre ora indagare su questi modi tifica presentifi stesso (il presen senta in sé stesso

a

l’unità della simultaneità di ciò che ci quindi come l'unit vano, quindi colpivano, stesso tempo, ci colpi che, nello stesso

quantoo si presenta originariamente 0 tivo,, in quant percettivo campo percet ricade in un campo ce; ciò che ricade colpisce; colpis io; unitario; ce in modo unitar colpisce ti se noi gli rivolgiamo lo sguardo, ci colpis presenti ile che si presen possibile è possib à ’unit unità quest quest’ sto o ppost presuppo mo presu abbiamo sull’io.. Finora abbia stimolii sull’io da tutto questo derivano degli stimol ere lo sguardo ai singoli rivolgere ile rivolg possibile to è possib soltanto campo,, sulla base della quale soltan del campo

ile esplicitarli e possibile i, così come è possib oggetti che in esso ci colpiscono, per apprenderl

natoo al fatto che sono le accennat one gli uni con gli altri. Abbiamo solo accen relazione li in relazi metter metterli ile possibile tempo a rendere in fondo possib passivee della coscienza del tempo operazioni delle sintesi passiv voglia-queste operazioni, se voglia avanti queste naree un po’ più avanti esaminar quest’unità ($ 16). Dovremo esami o dell’i che sisi Anchee gli atti dell’io ione. ne. Anch ffezio dell’affez pluralee dell’a nità plural dell’unità ura dell’u struttura mo intendere la strutt do campo,, gli atti con cui l’io rivolge a qualcosa lo sguar compiono sulla base di questo campo di cui uraa temporale, di cui struttur quantoo atti, una loro strutt hanno tutti, in quant osa],, hanno [qualcosa] nde [qualc apprende o appre tu u strut strutt la ma ora, emo o herem indagher mo già discusso ($ 23). Non sarà questo quel che indag abbiamo abbia l’unità uiscee l’unità costituisc o, che precede ogni atto e costit passivo, campo passiv ralee del medesimo campo temporal ra tempo . tivi. percettivi oggetttii percet ità di ogget pluralità passivaa del modo in cui è già presente una plural passiv nità di una dall’u dall’unità cioè ima, pross più nità che è a noi dall’unità iniziarree dall’u Non possiamo non inizia mmo i potre potremmo allora za. Solo presennza. te in una prese ente vamen tivam in tuiti pluralità di oggetti percettivi, uniti intui possonoo — onee originaria, în cui le unità posson tuizion dell’intuizi all'unità dell’in esaminare quali sono gli altri modi, oltre all’uni a” a: rmin dete alla contribuiscono formarsi inîn quanto relazioni, e in particolare quali di ques te ivi. percettivi. zione relazionale di oggetti percett 136

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> $ a cui F prim Re gonte, abbiamoO fat fatto cenno. gonte, a vm prima A abbiamo fatto a cenno. Ogni Ogni percezione, percez AC ione, ” in in quanto quanto ca x cosci en za che! pre- | puinedìdidi intendere gume n oggetti 1 reali, ha un suo sume orizzonte intendere oggetti reali, ha un suo orizzonte del del prima prima ee del dopo. Fissa de 1 dopo Essa nrime i ri indietro indietro aa ciò ciò che che èè stato emente stato precedent precedenteme nte percepito percepito ee che che può può esser i dita

ca

nel ricordo ricordo ee lolo fafa anche nel mente anche laddove laddove non non sia sia immediata immediatamen connessa con te connessa con lan ris ris sati int .; percezione, percezione, ma ma ne ne sia A sia separata parte separata da la REATO da tratti tratti oscuri oscuri ee non non ricordati. ricordati. A parte L s- a = he considere sa remoo inin Sa che seguito, che considererem percepito seguito, inin virtù ; passato, . virtù della della quale quale ogni ogni percepito “ricorda” £ “sorda 2 un un di simile anche simile Oo uguale, se sono uguale, anche se sono separati entee —— una separati temporalm pen, temporalment una relazione re lazione questa que Ss ta, : quindi, di uguaglianza di guaglian Z 7A e© somiglianz O ] d a +4 —— sussiste SON uglianza SUSSISIste qui altro, SUSS qui ancora itpo olo, diA i€ ancora un 1 un altro, eè più fondamentale, p piui Gadamnnl i pP | . , ritorno unità: mediantelante ricordi ricordi, ricordi, che unità: sese mediante che inapartono partono da da una una percezione, i percezione ritorno alal mio mio cata proprio passato, es proprio dello sato,0, gquesto questoÈ passato passato èèè proprio proprio mio, mio, èèè ililil passato pas stesso soggetto mio, che è ora passato ea dello stesso soggetto che è ora presente . ee vivente. mondo passato vivente. | ELiil mondo che » mi cir passato circondava IS circondava ee che ora È ora ida ricordo appartiene appartiene sul Ù allo ststesso mondo, a cui cui appartiene questo mondo ora vivo, solo che è presentifi i nd mondo inin cui cui ora vivo, solo che è presentific ato in un Ò tratto del del suo passato. spa Lo stesso > stessoso accade, , sesese chiamiamo chiamia ttività, chiami mo inini causa causa l’intersogge l’interso i ggettivit Î à quando quando un un altro altro mi mi racrac conta sue€ esperienze 2 delleslice nale vissute esperien caberienzzee Gicarita quando made questi vissute passate, condivide o condivid passate, quando questi ; e con ni con me me i i suoi suoi ui ricor

di. di. Ciò che ricordato ini quei i ricordi che viene viene e ricordato ric ricordi appartiene alal medesimo medesimo mondo mondo oggettivo oggettivo aa Òcui appartiene presente nel che nel miomi e nel nostro comune [189] presente app appartiene e ciò ciòciò che che èè presente presente vissut vissuto L'ambiente L’ambiente te riricordato ricordato dell’altro, dell’altro >|” , di i cui cui cui egli egli egli mi mi mi racconta, racconta, può può essere essere diveso diverso cui ci troviamo troviamo ora, così come io stesso ricordo come l’ambiente l’ambiente che che io stesso ricordo può può essere essere

quello che che egli ricorda]; posso aver cambiato etidenza, cambiato il mio luogo didi residenza ftasferito trasferito in un altro paese con altri uomini ee con altri costumi, con altri costumi, ecc.. ecc.. 0o 5: È mo20: pa ambiente [Urrgebung] [Umgebunii coloro che g] spaziale, insieme aa coloro lo iena che lo ii

da ven in da cquello in i diverso [di

posso posso didi i ; ca uu »

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cda dui da rt cam°° della sea vita biati V ita didi un pin nel corso de uomo, too, così così da da esser diventato proprio un altro altro ambiente. esser dive ntato proprio un iente i © nostante, Ma, » ciononos tante, = tutti questi ambienti ricordati i fanno ques diversi fanno parte di di uno ersi ambienti uno stesso bienti stesso riricordati mondo a parte £0, mondo

oggettivo. oggettivo. Questo mondo, n La, esiS mondo piùiÙ ampio ampioio dididi mondo do,, inteso inteso nelnel1 sen mondo della della vita vita pernun a comus senso ME più

nità fo intendersi tà didi uomini capaci de reciprocam ente [come [come di intender uomini], èè lala nostra esi si | recipro mostra Ti Terra, ‘ra, che camente che ( uomini), ostra Terri > i include tuttitu questi questi diversi diversi ambient ambienti e con loro trasfor trasformaz ioni ee ii loro Lon passati ai i con lele loro ur mazioni poiché non abbiamo abbastanza conoscenze che cici autoriz no abbasta autorizzino nza conosce considerar i i 5 stelle nze che a | come + 3 zino aa conside raree altre ambienti in cui cui un un’altra La umanità Fpotrebbe l see vivere! I n ques altra quest dà unico umanità mondo a ha potr il suo € l bbe nta V Ivere:. IV ere È . In uest unico 1 ic n nondo lc h a ili su suo È

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erciò qui qui identifichi: ] identifichiamo, atifichiamo, senza senz: dubbio, È, erciò senza dubbio, entifichi: mondo oggettivo i con oggettivo niBic con ilil mondo senze mondo della della vit vita‘a dell’umadell’uma 10, 10, ili ili mondo come una unala comunità c È, >» intesa ità comprensiva c comunita rensivain esa come inin cui comprensiva cui èèè possibile ibile l’il’intendimento cui l’i ntendiment possibile i reciproco. Nel corso didi o reciproco. Nel corso est

SC 1ar ISsiar T 10 lasciare i € ( ladi F varte I )OSSs asciare las analisi, possiamo iilil F tro blema aarte da parte problem a n

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$ 38. La necessaria conness connessione ione che sussiste sussiste tra gli oggetti

PORT] passo 0o ricordato. come ciò che hanno percepito ricordare oo di cui altri possono raccontarmi come ; la ogg Tutto ha la sua unità perché ha la sua fissa posizione temporale nel mondo oggettivo, (201 (Sn oggettivo. izione 3 posizione sua SUA valenelpertempo L Rc della percezione in quanto tale, cioè al ed Questo vale per ogni oggetto della percezione in quanto tale, cioè in quanto oggetto nella sferaÙ Pi Pa DEE e [190], nella percezion dire: nella Vale aa dire: reale. Vale ente reale. presuntamente quanto presuntam inteso ee inin quanto inteso se e in 1) Ppercezion repentino di di una nto repentino cambiamento contrasto, ilil cambiame un contrasto, c’è un vivente, c’è presente vivente, del presente del ae > ù tra (cfr. supra due le contrasto tra un contrasto a un prima determin determina con lala prima compenetraa con che sisi compenetr un’altra che un’altra De sd Nellan medesima sovviene. passata che sovv percezionee passata su ogni ogni percezion ripercuote su questo sisi ripercuote 21) ee questo f$ 21) Dal pe Bisogn far atperò contrasto. il Bisogna sensibilità (quindi prima di qualsiasi attività) ha luogo quanin intesi oggetti int La agli vappartienee agli le, il tempo che appartien intenzionale, tenzione a che il tempo intenziona Pel reciproco intenzion li inx D foci da un tale contrasto, perché gli oggetti intenziona to tali, non è toccato co] COSA per il amomento ano, non sono in contrasto compenetrrano, contrasto, che in questo modo si compenet cl ri colore con Èlo stesso temporali posizioni temporali temporale stesso; come se, per esempio, due posizioni un di 106 colori i DI esserloa 32010 esser modo in cui possono stesso modo nello stesso contrasto nello dovessero essere inin contrasto dovessero pe cri cone in reciproco div n ein temporale,, appaiono diversi e temporale posizione oggetto, quando, nella stessa posizion n passivo, ; coinvolge modopass trasto. Il contrasto sensibile, che originariamente ha luogo in modo

azione temporale e ha,ha, come e zione temporale determina stessa determin amente due oggetti che hanno la stessa necessar necessariiamente ros3s temporale. zione etaponie determinaazione questa determin presupposto, la medesimezza di questa s'Incata e in essa5 nte è, per ogni verso, unica sensibilmeente La serie temporale costituita sensibilm

Iente sensibilme quanto è costituito si le in quanto tale €e in quanto intenzionaale dina tutto ciò che è intenzion ; È si za, caratteri di unità Le inindipenden mente), al di là degli altri caratteri originariaamente), (in quanto appare originari nel e Pp appare se * e anche pi ente, mente, originariam originaria appare /u//0 ciò che appare costituiti o da costituire. Pertanto, 4/0 tempo “il un stesso I solo inin sésé a non haha solo cioè non determinataa posizione temporale; cioè /a sua determinat contrasto, ha la anche haN ma # tale, quanto Mento in le ale intenziona intenzion o, cioè quello dato nell’oggettualità fenomeni fenomenicco, Palli a ca cancellano anche se sisl ce precisi: De la sua posizione fissa nel tempo oggettivo. In termini più DEE Ti DE no l’uno, quando appare e, gli oggetti possono apparire solo uno dopo l’altro, e quan procamentte, procamen [191] Pl ato, siffatto, si oggetto siamo coscienti dell’altro come ciò che è coperto dal primo: ogni Te intenzionale nel tempo in che si presenti coperto o scoperto, deve avere la sua posizione nel i i cr posizione nell’unico tempo. ua posizione e la ssua forma tempo è la "E kantiano: ilil tempo kantiano: principio principio del verità l’interna re comprendeere Possiamo ora comprend i dii ; oggettiva. per guida, i , con infinito, iinfinito per così dire, avan v vra, guida, cui i guida, con lala cui eni in presente Po p gone c come a ppres rappresentata Î za si$ i presenta Se attualmente (o se$ questa è rappresentat presenta attualmente coscien una coscienza Se una affiorinoi poppoi rimeBA possibilità lità che affiorino i site e lala ppossibi i sussiste i ua aa fluire, sussist fluire, ibilità) possibilità) una contin lità) e e questa continua una possibi .

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coscienza. corrente didi cosi un’unitaria A ricordo, aa un’unitaria portano, nel ricordo, acne che portano, coscienza che della coscienza morazioni della

apprendere le 25: arrivi adad app come si arrivi difficili particolare, quello didi come problemi e, inin particolare, difficili problemi nel tesspiii izioni IZ po i posizioni posizioni nel temp@ loro le loro le costituire a ire oggetti, costitu degli a , temporali oggetti ioni degli determinaz ali tempor ni inazio determ si si o assoluto assolut V i ivo, È oggett Z i del tempo Ss correlazione V R g e di come in generale questa È 0oggett ivo tema di una | O sperienza vissuta, . costituis cono il grande l gg NnUnci tivi. dell'e nei1 tempi sogget annunc ù *. interna". coscienza interna più della coscienza fenomenologia della avanzata fenomenologia più avanzata

Questi Questi solute solute

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mondo possono rientrare — senza correlazio ne con essi — anche le esperienze

vissute di fantasia, olte fantasia, che che sOnO sono fiv etti in Es rivolt e aa ficta, ficta, ovvero ovvero 2a Ooggett SS1 7701 i intesi COcome ficta ficta. Essi non hanno aichna hanno aluna correla correlazione 10HNC CON derce ioni, con lele percez 10N8, vale vale aa dire: dire: mentre in un unità mentre sisi compon compongoono no in un’unità tutte t

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le percezioni che rigua rdano g : 8gli oggett 88 i in esse intesi,> tutte le percezioni, 9 cioè, >

che ardano rigua rdano ll’unitàA di un mondo, gli oggetti d fantasia cado o [uorl ues di fantasia cadono fuori da quest a unità e non non si uniscono

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si uniscono con con gli gli oggetti ne oggetti della della percezio ormare percezione af unità di inn modoo da da forma re con con essi essi ll’unit à di un mondo come tale inteso.

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ora abbi Se finora abbiamomo consider ] consideratt o solo ilit de Il nità intuiti l’intern lee possibilità ella dell’unità intuitiva all’in terno della posizionale coscienZa nza posizz ionale, dell Z 4 dell’uunità nità delle percezioni, le une rispetto altre, e delle ercezion i rispetto alle alle altre, e delle percezioni ris P etto rispet to alle ficazion alle presenti i presentifi pos iziona cazioni li, oora asserem ra ppasse ssere o alla ua posizi onali, A ONAHta, I zl S lità, 1a q uella remo alla guasi-posizionalità, sia quella de dellaA fantasia Ppercettiva che qquellaa della della ffantas asla pr emo ia frripro qua duttiva;a e ci chieder chiederemo quali ppos-Sbilitàà di unità sibilit Ò SO intuitivaY ppossa no .sussis etti e tere pperrloro i loro (e(e per per . 1 i loro . loro .Ooggett sa i 1 intenz . ionali . ), . . così come tra i loro oggetti intenziona li e quelli delle esperienze vissute posizionali. I le ze Tra vissute le esperien esperienze li atti vissute dedegli no atti cOn ercettivamente d con CUI cui slsi intendo intendono perce ttivamente degliI oggetti reali del ve

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o ioti 3: via lità. La ff 39. 39.» Passa -posi Passa ggio alla alla quasi FOSSA:ggio quasiit -posiziona ziona mancanza anza didi conne ioni didi connession ssionee delle delle intuiz intuizioni Ù lità. La manc fantasia fantasia

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[ 3C 9 \\IEZA

to, le anta ie ddi u Certo, le fantas Danno co la un ioo hanno Oni nor o10 corre O lazio } non solo on l reciproche , 4 maa aanche con le percezi perce oni in uant

zioni in qquantoo éesperi "sperten SIMALO, COMm e tutttte l le e spe re enze3 e VISSHIE, 1enz e Vissut vissute , come tutte le esperienze vissute de della

coscienza interna, che, che, rispetto rispetto ad a. ad esse, Esse, esse, eè percettiv percettiva. ze Esse, inin quanto vissute quanto esperien esperienze vissut e ee come come tuttiusi gli atti, rientrano nell’unità di un io oa— e qquest Ss o significa che la coscienza intern

a costituisce una correlazione intenzionale. Ma esse non hanno alcuna correlazione, quanto al loro [196] al loro riferiment

144 144

i

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[196] riferi eltua mentoo 0ogsettu camente . ale,d e, ne ne con 288 né recipro reciprocam per EeZzioni. ente, né ntau con lele perce zioni. Il centa uro, ? che io ora fingo, e l’ippopotamo, che ho fintoo rima, . e ancora la scrivani / che 10 Or: A prima, e ancora la scrivania,A, che io ora percepisco direttamente, non hanno alcuna corre lazione reciproca, cioè ron hanno al. una posizi P posto ZI0N 7 ale lu NO10 TI, spetto all’alti , cuna I 17 po ale one e tempor I u tte ] e 2 esper l’uno rispetto all’altro.0. Tutte enze pre sen enti n passate son d le esperienze , , prese nti ee passat e, , sono

n contes unite nel conte sto di una d s0/ esper p essa ienza4,€ e hanno,O, inIN essa, l’univo O. n l’uni voco ordin

e temporale p . del dopo del prima, p e del ] simultaneo nel ] tempo tempo assoluto: m que n V e per assolu gli to: ma quest ot non vale per gli oggetti di fantas fant ia. Il ent uro L n 1 é Il centa rim 1 l’i non è prima né dopo l’ipp tam 1 SCriv I scrivania ., ch opota mo o la scrivania, che€ Ora percepisco. un certo certo senso, InIn un Senso, pero ogni ogni ogget O etto però fantasia suo tempo to didi fantas ne siamo co ia haha ilil suo en tempo; ne siamo coscie nti come un'unità di durata temporale. Anche qui @ n di fo il tempo ha la funzione di forma mare re unità, . allo stesso modo inn cuiCul abbiaa mo dimostrato che vesse p per p per cezione , p e l’aves per ricorse per lala perce zione e per ilil ricordodo chiusi chiusi in in sé se stessi. Stessi stessi. La fantasia A La D DU sempre SCI Dre qualco fantasia qua 7 cosa di temporale è@ pur 42) per le, e eimp S O, sa di temporale, per esempio,1 4 qualsi qualsiasi J als asi fantasia sensibile fantastica un oggetto sensib ile e a questo, in quanto semplice oggetto intenzionale, appartiene la temporalità intenziona le. Dell’ogget 88 to di fantas an ia siamo $ co-O Scienti come [un oggetto] temporale, determinat o temporalmente, che dura nel tempo, |È Na il suo temp tempo quasi-fe o èeun ] o niamo un quasi n Ma il suo -tempmpo. che, p È r esempio o. Poni Ss pi , hi mi amo che, bale ni dava n ti la fanper esemp d io, mi balen i davan ti la fanUn.È tasia isa di un trian t rango i @ ig di un lo d 1i colo ol golo di color ros SO. ere rosso.

infra veda detagli più dettagliate infra$$$ 6363b.b. veda infra ate sisii veda !3!3 Per dettagli più indicazioni più alcune indicazioni Per alcune

co ScIEnNZ nza

interna,

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Posso descriverlo e posso arriva arrivare i V anche alla sua I re anche alla sua o,iggetto ta.ta. EE unun ogget È tempor to ha un ale ee ha un suo tempo suo tempo tempo. rale Cio non ost però ant non è a sua e, però, non . Ciononostante, è a sua I OSSO SS Ss

descri S i V rerlo

e

posso

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145 145

à passività nella passivit fondazione ione nella sua fondaz relazioni delle relazion one i e e lala sua L’apprensi terzo - - L’appr Capitolo e delle sezione - - Capitol ension Prima sezione o terzo Prima

$ $ 40. 40. Unità e istituita Unità temporale temporale e e connession connessione istituita nella nella fantasia fantasia

punti suoi punti tutti i i suoi modificata, ata, inin tutti triangolo del triango temporale lo èè modific durata tempora Cioè, lala durata tempo. Cioè, le del nel tempo. volta nel volta colore del ne colore modificazio cazione del quasi-color suo quasi-c cui è è ilil suo oloree èè lala modifi senso inin cui stesso senso nello stesso temporali, li, nello tempora cosa una cosa fantasia èè una di cosa Una fantasia colore. un di ha cosa cosa Ogni rosso. Ogni cosa ha un colore. Una triangolo reale triango lo rosso. didi unun reale

possibilità p ossibilità didili foformare CHE una una tale tale unità unitàità non non è èò tuttavia tuttaviai essenziale Il essenzial, e per per lele fantasie. fantasie. Non Non apparti appartiene alla loro za 1il fatto oroessenza essenza atto che che esse esse in una debbano rientrare concatenazi »sse debbano one Lal rientrar dh e i ini una concatenazione continua, che.sain

onale intenzionale correlato to intenzi fantasia èè ilil correla colore didi fantasia ecc. IlIl colore colore, ecc. questo colore, con questo fantasticata icata ee lolo èè con fantast

delle sono delle eno, cici sono Nondimeno, se. Nondim come se. del come modo del [197] modo tale, haha ilil [197] quanto tale, fantasia e,e, inin quanto della fantasia della entato, rappresentato, generale e rappres to (0(0 inin general rappresenta solo rappres che èè solo ciò che entato che ciò dire che per dire ragioni per buone ragioni buone esnon esanche non può anche talvolta può reale oo talvolta essere reale può essere ecc.) può fantasticato, ricordato, percepito, cato, ecc.) to, fantasti to, ricorda percepi ne zione rappresenta entazio una rappres presenta che sisi present a inin una irreale, che qualcosa che qualcos cioè che dire] cioè [vale aa dire] serlo: [vale a didi irreale, serlo: essere be essere potrebbe potreb regola, una regola, seguire di però una dimostrand mente, dimost viene inin mente, mi viene che mi randoo però di seguire oo che one. . determinazi per determinazione ione determinaz punto, determ ne pet pet punto, inazio punto per reale, punto qualcosaa didi reale, conforme me aa qualcos confor una regolarment rmentee inin una presenta a regola quanto sisi present tutto quanto su tutto che su inverso, senso inverso vale, inin senso stesso vale, Allo stesso , che Allo enesattamenrappresenti enti esattam che rappres fantasia,, che pura fantasia una pura costruire potremmo percezione re una normale mo costrui one potrem e percezi normal una cosa una Ma Ma presentato. è ato. si cui in present modo nello stesso cui si è esattamente oggetto esattam stesso oggetto ente nello tete lolo stesso amentee propriament distingue ue propri finzione, semplicee finzion e, ovvero ciò che disting necessariam manca necess nte a una semplic ariameente manca ta e l'assoluta temporale, posizionee temporal l’asso/u/a e, il tempo “reale”, l'assolu esistenti: realmente oggetti realmen gli oggetti a posizion i: assolut te esistent gli tempopresentaa con una forma individuale contenuto uale che si present irripetibilità rigorosaa irripeti uto individ bilità del conten rigoros to perfino entato rappresenta to, rappres rappresenta e precisament chiaramente amente rappresentato, Più chiaram rale. Più ente:: il tempo è precis rale. posizionii — quindi localizzazion azionee delle posizion autenticaa localizz tempo senza una reale e autentic wr fezzpo ma èè ww te,, ma intuitivamen vamente intuiti un quasi-te quasi-tempo. mpo. èè un ici, fenomenici, nte dei luoghi fenomen intuitivame abbiamo vamente fantasia,, abbiam nella fantasia anche nella o intuiti dubbio, Senza Senza dubbio, anche distanze. e. Ma la fantasia non ci offre posizioni, relativi aiai luoghi o alle posizio ni, e delle distanz rapportii relativi rapport identificare che sisi possa identif posizione alcuna posizio icare nel senso di un “in-sé” e che si possa pertanne che alcuna vogliamo, triangolo lo rosso in quante fantasie vogliamo, Possiamo to distinguere. immaginarci un triango mo immaginarci distinguere. Possia to immaginarci sempre lo loro, ee possiamo riuscendo a immaginarci farlo riuscendo possiamo farlo senza tra loro, correlazionee tra alcuna correlazion senza alcuna tutti stesso sempre con la stessa durata: ognuno sarebbe distinto da tutti rosso ee sempre triangolo rosso stesso triangolo sarebbe fantasia, ma non lo coscienza di fantasia, gli contenuto di una diversa coscienza quanto contenuto altri, inin quanto gli altri, correlazione,, nte senza correlazione effettivame sono fantasie le effettivamente affatto individuale. Se oggezto individuale. quanto ogge//o affatto inin quanto oggetto, che sia non possibilità di parlare di più oggetti o dello stesso oggetto, alcuna possibilità abbiamo alcuna non abbiamo ammet: decidiamo di [198] ammette. Pertanto, to ripetutamen rappresenta Pertanto, per essere più esatti, decidiamo ripetutamente. rappresentato “orizzonti” no i loro oggetti esattamente esattamente negli stessi “orizzonti” tere rappresentino che rappresenti fantasie che delle fantasie tere delle ttiva ggettiva temporale-ogge connessione temporale-o una connessione l’oggetto A in una ee quindi rappresenta l’oggetto l’una rappresenta che, sese l’una quindi che, nella esattamente nella stessa ta, l’altra farà esattamente l’altra lolo farà determinata indeterminata, modo oo indetermina questo modo determinata inin questo fantasia sisi della fantasia ta. Nella libertà della Nella libertà indeterminata. modo oo indetermina connessione questo modo determinata inin questo connessione determinata ntee uguali. uguali. dàdà aa priori completament fantasie completame possibilità didi fantasie priori lala possibilità k 3 tra ho correlazione tra parla si cui in mancanza didi correlazione senso #/ della mancanza Dovrebbe chiaro #/ senso in cui si parla della così chiaro essere così Dovrebbe essere le tempora posizione temporale assoluta posizione privi didi assoluta sono privi fantasia sono intuizioni oggetti didi fantasia Gli oggetti fantasia. Gli di fantasia. intuizioni di che tempor ale ché. un'unità à temporale hanno non un'unit percettivi, e dagli ee quindi oggetti percettivi, non hanno dagli oggetti diversamente essi, diversament quindi essi, lili leghi, hanno non hanno leghi, non didi finora, fatto mo finora, mo fatto ad insieme sia che che sia insieme ad

abbia- — come abbiaparliamo, come finché parliamo, almeno finché un temporale —— almeno ordine temporale unico ordine un unico insieme€@ leghi insieme ne che che lele leghi correlazione una correlazio fantasie formano una non formano che non fantasie che fantasia. della fantasia. Laui un'unità della ovvero un’unità esse coscienza, ovvero una coscienza, co-intesa inin una esse co-intesa

quanto quanto unità, unità, sarebbe sarebbe lala continuità continuità della della 1° Doni ione necessaria correlazione correlaz saria non nece ssariz non solo solo $ aa priori, priori, ior

fantasia. bano palco na fantasia. Fantasie F “antasie separate separate non n ma anche, di regola, nella nostra ma anche, di Î regola, ci nella nostra esperienza esperieni nzadidi

atto. fatto. In questi questi casi, casi, non non haha alcun alcun senso senso domandarsi domandarsi sese l’oggetto l'oggetto didi una una fantasia fantasia vievi prima prima o o dopo dopooa quello Ogni quello didi un’altra fantasia, priva di un’altra fantasia. correlazione antasia. , hahasala f; ilil di i Ogni i fantasiaia, , priva priva di di correlazione, suo tempo Do:immaginario, tanti fn e cici sono [tempi sono tanti [tempi immaginari] Gimpateni immaginari] che che non non possono possono compararsi glili uni uni con gli 2 altri con gli altri Gi(al (a di di là: della della forma forma generale, generale, dell’essenza dell’essenza concreta concreta inini generale), generale), io quante sono sono poro )o pe possono dea lelefantasie essere infinitamen esse fantasiei ee quindi tee molte. quindi ind infini infini tament molte. Nessuna Nessuna posizione posizione assoluta assoluta ina ina può identica può essere essere ell’una esse identici a aa quella quella dell’altra. dell’altra. Andrebbe al Andrebbe ancora ancora discusso discusso quali quali altre relazioni relazioni sono sono tra tra loro loro possibili. possibili. era 7 iii 1 : 1 I [199] [ ; ] Annotazione. SeSe parliamo e più parliamo didi ia più fantasie fantasie slegate slegate didi un un oggetto oggetto del del tutt tutto uguale] dr riguardo9 alal3a quale, riguardo DI $ ante questa equa €,: nonostante nonost ì non sisi i può uguaglianza, può parlare questa di identità uguagli cu anza, i può parlare di identità indivie indivi 1 s) x . ‘ & . uale néné di di disidentità, duale disidentità, occorre occorre rimarcare rimarcare che pluralitàà didi; che noi noi così così non non intendiamo intendiamo una una pluralit

fantasie di di uno e dello stesso °SS oggetto fantasticato, fantastici ato, nel preciso n chche preciso senso senso che che imimplica queste fantasie queste fantasie non sono per la coscienza fantasie della coscienza fantasie della medesima medesima cosa. cosa. Cioè Cioè, sei oio fafan-i tastico tastico A, allora posso, formando formando una fantasia ha esattamente lo ssi fantasia che che ha esattamente lo stesso den n A,A, intendere intendere questo A fantasticato una seconda fantasticato una second avevo Li conda volta volta come come lolo stesso stesso che che pc avevo £fantasticato prima. sticato prima. Questo Questo accade in modo molto in un sù che si cia molto semplice semplice in un atto che si riferisce iall prima fantasia, fantasia, cosìa come una rimemorazi rimemorazione one sisi riferisce rife risce aa una una precedente precedente

prima p rima rimemorato , ecc. Abbiamo rim emorato, ecc. Abbia catena non non didi i fantasi Abbi mo allora una catena fantasiee slegate, slegate, ma ma didi fantafanta sie connesse intenzionalmente, le quali, a loro volta, possono Galera in un’uni , rimemorazi diAin oni conne rimemo re connesse, razioni1oni cui oz ciò ciò che èè più piùpiù volte volte alte: intuit sse, intuito se, inin cui presente è alla coscienza o n a L o i è presente alla coscienza iinin come loO stesso. Tuttav e Jotu tivo o come Tuttavia, questo è già un caso ia, questo è già un caso didi quelle correlazioni tr n

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fantasie, bisognerà sie, didi cui bisog discutere con maggi maggior nerà ora discut dettaglio. ere con or dettag lio.

quelle correlazioni tra . i

[200] $$ 40. 40. Unità Unità tempora [200] temporale connessione istituitaa nella le ee conness combinando insieme ione istituit nella fantasia, fantasia, combin ando insieme

200 200

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fantasie nell'unità di un mondo oh . di effettiva el'esperienza

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di fa ntasta. ‘asta. .

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L'indivi, , L'individuazione è po ossibile solo nel mond ondo cv

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e: aé" s- lega Di essenzialme intuizioni di sana slegate èè però, fantasia siano però, inin unun certo certo siano essenz ialmennte te slegate ur” - le » anche per loroSEpossibi , e un’unit un unità, nella misura in cui cioè in tutte le fantasie à, nella misura in cui cioè in tutte le fantasie — an

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— do in termini di i cazioni ata na "ina arla terminia di modificazion costituisce un solo solo quasi-m quasi-m0ndo, i didi neutralità neutralità —— sisi costit uisce un ondo. Ovvero » N i Lù un unico mondo, , in: in parte parte intuito intuito ee inin parte parte inteso inteso inin orizzon orizzonti vuoti. ÈÈ certo certo ti vuoti.

j

146 146

percezione percezi Zi

della della stessa stessa cosa. cosa. Ci Ci comportiam se” ci ricordassimo_ di ini , u comportiamo o così così “come “ Du.. si-percepito si-percepito e una morazione ! tale quasi-rime (che quasiÈ rimemorazi one cambiando atte i ni (che reca reca inin sé, sé, veni cambiaer ndo attegg an iamento una timemorazi onee effettiv rimemorazion effettivaa del precede precedente fantasia ee didi ciò che èè fantasti; .... 4 nte atto atto didi fantasia ciò che tale) può Inin quanto tale) può essere essere conness connessa, quante volte volte vogliamo, primo atto atto didi sd a, quante fantasia vogliamo, alal primo avendo eventualme ntee al contem contempo eventualment carattere di una rimemorazi one po il caratte di ciò che suo re di una rimemorazione di ciò che èè Der

147 147

3

G $ 40. tà temporale 40. Unità Unità one ii temporale : . e e connessi istituita i istituit connessione i a nella nella fantasia fantasia

ità vità passiv nellapassi zione ne nella fonda azio sua fond oni e e lala sua relazi ioni delle relaz one rensi e delle L’app sion terzo - - L’ap pren olo terzo Capitolo sezion Prima nee - - Capit a sezio Prim

s di una » esperienza —correlato ind uni ta à dl lato dell’ corre dell’unità esperiienza e,e, per : Me ità didi “una” una esper per così così dire, dire, del del terreno terreno susu cui cui h} ranno l luogo “contrasto” del “contrasto” forma del compatibilità nella forma patibilità nella ncom up, > Î ° o recipro ii. In che rap orto rapp orto stann che In stanno n i a le singolarizzazioni i ni del i Kari n 23 reciprocamente le singolarizzazio del punto punto temporale temporal

di za di inate atezzza rmin eterm dete l’ind pire re l’in -riem empi quasi i-ri mente raria nte quas arbit iame poter trar liberttàà pote r arbi nostraa liber alla nostr so alla rimesso rimes re re semp semp che, fatto che, del fatto nulla del cambi iaa nulla non camb ciò non Ma ciò ie. Ma fantassie. ntee fanta media onte medi orizzonte ant questoo orizz quest essiv ivaa compl less una comp di una unità di nell’unità late corre e nell’ elat sono corr sie sono fantasie queststee fanta tutte que caso, tutte sia ilil caso, questoo sia che quest che ” sia” asia fanta fant una tà didi una nità L'uni bile. L’“u possibile. iva ee possi effetttiva enza] cosci a] effet una cosc ienz [di una ti, [di oggettti, enza cosci a didi ogge ienz cosc neutraa-onee didi neutr zion icazi modiffica ile 00 lala modi possibbile nza possi 4 ‘esper perieienza l’unittàà didi un'es che l’uni ltro che null’aaltro ament chiar non èè chia ntee null’ rame non unità nza: unità l'esseenza: per l'ess no per eno terre e ilil terr anche ra anch prepa ara unità prep quest Ma ques taa unità enza.. Ma esperiienza ità didi esper un’unità lità didi un'un lità ienza esper dell’’esp nza.. erie dell sia fantasia una fanta avere una per avere noi, per che noi, favolaa ee che unaa favol o un ongo gonno comp pon che com sie che fantaasie liberee fant Tuttee lele liber Tutt . PoPonità ità. un’un o un'u ano man form e, for attualle, mond doo attua iment ntoo alal mon rifer iasii rife rime qualssias liberee da qual iamo pens pura,, pen mo liber sia pura o nuov ogni nuovo ti: ogni separaati: trattii separ trattoo o o inin tratt un tratt per un favollaa per una favo sia una fantaasia nella fant re nella seguiire niamoo di segu niam loo quell

oli

no versisi mond mondi i dididi fantasia? ffanta : i Poss sslamo i Possi sia? no di diversi mondi

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pe ro ipa

2= que quelle3 domande domande all’interno all’interno di una una stessa stessa favola favola perché perché abbiam abbiamo de

.

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: 40 mondo o un solo didi fantasia; oo mondo la;a; ma po fantasi atasia; intasi ma quelle q quelle domand d omandnde e non non hhanno I ipiùÙ sens : i quando o finisce sia e la non fanta può quindi ò essere quindi determinata piùiù ar Si g ; all’ a TA atasia e non può quindi essere determi one antasia,,a, intesa laborazione pri osecuzione della fantasia Ii dell’unità intesa come i come ?pr d i prosecuzion i a , DO è r i : d ’unie ri o asia, èè rimessa SR 3à di una fantasia, SOREAE (0, laMu facoltà di trovare arbitrariam nte d determinazioni rare arbitrariamente trov inazioni caso Mi to @ arlamente determinazioniragn (0, nel nelo ne caso didi una una conti continuazi i ne i.» di 1 lasciare lasciare aperta aperta lala possibilità possibilità di queste determinazioni) determinazioni) Io ene mpaco N elel mondo reale niente o te o vi lasciato nient eo viene $S iato iniIn ssospeso: viene lasciate esso è È così i com'è sospes o . esso p i e COSÌs cc um e . Il mon fantasia M fantasia n è” ed è così e così, “è” così. > in grazia della fantasia graziai della o hha fantastix fantasiai che er che llo cato; nessuna fanIto i arriva fino alla fine, Ptasia ne,ne, " così c da non ciare spazio p Sii aa una non lasci libera lasciare elaborazione a ii spazio nel sens una lib libera elab nel senso unagia determinazione. nuovaa determi A [203] Li Ma nazione Ma,a, dd’altro d°’ . 3 .[203] canto, nell’essenza M altro pniari connessione canto, nell’essen rn Z za della della connessione a che costituisce l’unità” della fantasia, diano , cicl ci sono cos così ) tante /rzitazioni a2ntsia, ali, I osì tante /rzitazioni essenziali, che non A Esse possono essere essere trascurate. È Esse sisi esesprimono possono nel fatto at o chech ne Li prosecuzione =. ione dell’unità ità Mi; fiotssia. benché agi va no ne fatto che nella di una fantasia, LO benché questa sia libera un’unità di di un “mondo = e aperta, a costituisce si si si costituisce Lena un’unità € era e Do. uisce un’unità di un “ , : ossibile” ei la forma cocomprensiva m mprensiva deldel relativo relativvo tempo di i fantasiaÎ P ES LO Mr

rdi. -rico quasii-ri i. cord stessii quas essi stess afantaiasii di fant qualssias o” qual essso” ples “commpl ue un “co dunqque rend ndee dun comp pre sia — che com fanta sola fantasia [201]] Una [201 te amen ente tivam intuiitiv ia intu asia fantas o in una fant ongo gonno comp pon senso, io sens o, si com proprrio media che, med sie che, te il loro prop iannte sie asia sia fant doo di fanta mond mon

io ario unitar uisce sce un unit costit itui nte e si cost coere tement rennteme ia,, in cui coe unitar bile, possiibil aria e, unit poss alee di idual indivvidu to indi oggettto ia,, per ogni ogge fantas asia mond doo di fant ntern All’iinte rnoo di un tale mon ato. correl comee corr o. All’ elat com ogni per uale le”” vidua “indiivid ne “ind zione zazio arizza singo gollariz quanttoo quasi-realtà) abbiamo una sin ia (in quan fantassia fanta tto ristreetto sensoo più ristr unitàà nel sens unaa tale unit tto un zituutto innannzit amoo inna Abbiiam rali. tempooral i. Abb durattaa temp puntoo ee dura punt cose essa,, due za: in essa sennza: prese la pre singoola ternoo di una sing all’inntern ia, cioè all’i fantassia, di una fanta nità di dell’uunità dell’ zione

1a

izza zazione lariz singoolar che una sing anche an nguon distiingu onoo per la loro individualità. C'è però uguali si dist afantale fant singole tà di singo unità nell’uni bilee (nell’ possiibil ale poss generale ia per quanto è in gener vidua fantasia “;ndi e” nella fantas dualle” «“;ndivi più sensoo più nza nel sens preseenza nità di una pres iva, nell’u nell’unità ità intuit intuitiva, un’unità in un’un sse)) conve rertirlaa in conv rtirl sie connesse sie conne sisi che che ie fantasie nuove fantas arla con nuove nzaa integr integrarla i), sesenz nze fluent fluenti), nuumm didi prese presenze ampio continuu ampio (di un conti ia. fantasia. o della fantas donoo il mond mondo ti e€ che estendon che esten oggetti iscon rifer nuovyvii ogget onoo aa nuc riferisc senza che tro, senza all’altro, ia all’al fantasia o di fantas mondo p assiamo da un mond Ma accadee quando passi che cosa accad Ma che che ca che ica impli asi non impl ie qualsi qualsiasi fantasie enzaa di due fantas L'essenz legame?e? L'ess alcunn legam ques abbiano tra loro alcu ti abbi questi e ente lment inin nalm ziona intenzio iamo mo inten muovia ia. Finch Finchéé ci muov fant asia. carsi unaa sola fantas si in un unificar esse esse richiedano di unifi ne,

Me piciò che

di abbiamo detto

;.



implica che che l’individuazione l’individuazione 2 ee V'identità l'identità ntità dell’indivi dell'individuale, m dell’indivi 1 detto implica h 1tà dell'individuale, ma anche 3 i individuazione zione ee che chesisi può può compi compiere sul s u o suo fi fondamento, sono possibili possibili solo solo all’int all’interno siro dideldel Mr, i piere sul suo fondamento, sono È on sperienza effettivai sulla base base dell’assoluta posizione 2 temporale. L.. ‘ale. A A ciò ciò s i si temporale può posizione si dell’assoluta spertenza effettiva sulla Hib "a A ciò si può accennare È ; momento. , una completa i era perché evemente, perché, brevemente, o per il teoria dell’individuazione i i non : , perché, per il momento, una completa teoria dell’indivi : ell'individuazione non ;3 nostre mire!*. è ancora nelle nostr re'*. O InIn generale,e 3 dun que, l’esperienza i i i fi.

A

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. slargo

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».

. In generale, dunque, ] esperienza di fantasia non presenta

alcun oggetto individuale " ig ce in senso proprio, propri ma ma solo solo quasi-individualità quasi-individualità i eraee quasi-identità, quasi-identità uale iN senso proprio, RD individualità i f; mondo del stabilita all’interno dell’unità à stabilita del mondo fantastico. cioè e | Ji: Con ciò iò si accerta 1 diritto e O fantastico. ddell SCA . C Con ciò si accerta ilil diritto 2 . Mostra iniziale niziale esclusione esclusione eperché della sfera della Liscio proprio tess tralità, con il proposito di fondare una teoneutralità, MiEB con il cui, i t o d i della sfera della neutralità, con il proposito di fondare una > -; » Ato È < Sn a ri pr eoria. del giudizio inizia con l’esperienza l’esperienza dell’ dell’ È con inizia giudizio del ell'oggetto pei la diditeoria gia EDOèè portatrice individuale, : Individuale, giacché eviden: evidenza ultima icluale, giacché i at oggett de dell’ o za esperienza Sp e questa ultima,TAnella individuale non haha luogo individuale luogo nella nella fantasia uale non fantasia e ee inini general ntasiavidenza generale coscienza neutrale ape. e nellacolera coscie nza neutral

ione, izio addiz contradd nza e contr coerenza o, c’è coere mondo, ivamente in un solo mond una una sola fantasia, e correlat o?tempo temp e zionii spaziali e posizion ionii tra posi relazion sono possibilii anche tutte le relaz

ilità patib incom ità,, e ibil incompat

148 148

€C ., all

. sue Wi 5 . Non aha alcunda senso, se i, a/cun ssenso, per per esempio, esempio, domandarsi domandarsi I sese lala Gretel Gretel didi una .. favolrol wu we avola siano la stessa ; Gretel retel, l. 9 sese ciò che ciò iò che ch fantastichiamo altra favola siano la stessa Grete ich q ed =3 fantastichia mo ed enunciamo enunciamo mu per r l’una concordi i o non concordi ina >i con con ciò ciò che per l’altra, che abbiamo abbiamo fantasticato e, allo ; fantasti i vo! modo, i non lag ha i senso domandarsi stesso se nsooo doman alatdarsi sese sono l’ affine affine all’al sonoo l’una ec. Pos Posso l’una Pni os stabiliteaffin e all’altra, talailiili Tal a , ecc. all’altr pero bo, l’ho o lou — e ser lo accetto già stabilito —,— , ma lele due riferiscono ma allora Il allora allo due favole favole sisi ino riferiscono da allo stesso stess

to,, aa quel ppato uppa svilu esserree svil può esse che può ma che o, Ma oscur ro, onte orizz e oscu un oriz zont attravverso lega, attra erso un trattoo sisi lega, tratt ria,, rifavola re lala favol ere legge nuo aa legg inuo conti che cont me, che per me, sono per oscur di oscu rii sono ricor che ii rico rdi così che prec te, così edente, preceden mio del mio o del corso nel cors ree nel mentr to, ment sticato, fantastica ho fanta che ho letto e che primaa ho letto ivi di ciò che prim effetttivi cordi effet cordi sono sono che sia”, che fantasia”, nella fanta rdi nella “ricoordi one sisi comp ie inin “ric essione connessi favola con lala favo la,, llaa conn gno impe o con egn imp

sono possibil questoo reale: tutto quest o reale: mondo ti del mond oggetti validee per gli ogget amoo dimostrato valid rali, che avevam noi avev che noi e. té. slegat slega sie fantasie di fanta questoo però non vale tra formazioni Tutto quest sisi trasla trasla ora nel quasi. Tutto te 2 che “niente non hanno “nien o non mondo un mond tà” didi un ssi,, le “real “realtà” ” , ii proce processi o caso, “cose”, In caso, lele “cose questo In quest ché zioni intenzioni,, ché delusioionini delle inten nti e le delus pimenti o: ii riem riempime ltro.. O megli meglio: dell’altro fare” quelli dell’a con quelli fare” con quelle mai aa quelle si mai d ersi estender non esten anche non onoo anche ia,, poss posson o didi fantas fantasia mondo tutiv un mond per un sono ivee per costitut sono costi affat ta affatttoo importa non impor cui non per cui ia, per fantasia, o didi fantas mondo l’altroo mond tutiv per l’altr ivee pet costitut [202] sono costi che sono [202] che gio0@ tempoo gio@ del temp tà del L’unità i.. l’uni nzion ioni -inte tenz quasi-in delle quasi mbi i i casi, casi, delle amo, entrambi tteni o, i inn entra che niam intratte che intra o, mondo, del mond ità del un'unità bilitàà didi un'un possibilit ne didi possi izione condizio are come ol are come cond particol qui ruolo partic suo ruolo qui ilil suo

area,

porale, ecc., all inter " dell’u gene 5 omiglianza glianza delle iguaglianza e della somi delle loro loro parti, parti, ma no av rebbe senso n parlar a e didi senso i ; to > ma non n avrebbe ; SISISi pe identità; e così no ap e esservi incompatibilità connesse, che presuppongano LL identità x Ra esservi Incompatibilità connesse, che presupponga no una



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P . . 1 ’ Perer alc alcune une osserv o osservazioni iOO. f - CA Î 4 42 e , innanzitu i su azioni € nta I i 9 € cfr PP: l lem su Pp n i entari, iinnan Z. ttO, 1 d \A ppe ndi emen di ce 9 r. y 4 2 e, innanzi tutto, t h l F open ce

149 149

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$ 42. 42. La possibilità possibilità didi stabilire ili una correlazione intuitiva tra gli oggetti

un'unità intuitiva tra gli oggetti percettivi e. fantastici $ 41. I/ problema della possibilità di un’un di un i010

*questoSatase c 2È DRi VISSUL. vissuta nnon tempo dell'esperienza vissuta non n è èè ili, tempo degli ; oggetti ; intenzionali o o vissuta viss. nell ‘esperienza o È per esem i .; mentre Se,Le re per pe 2p Isco ciò i p percepisco i i ciò che ciò che mi mi sta sta attorno, attorno, mi i viene un i lampo5Ò di me

moria, mi m

sotto esame anche l’espene pperer cui, nonostante tutto, stiamo mettendo ragioone La ragi te rispetto erente indifferen ela indiff ia,, è che essa è [204] più di una semplice parall asia fantas rienzzaa di fant rien infatti ne che in essa ssii compie. Non basta infatti ione inazio ermminaz deter tivvaa e alla det all'esperienza e ffetti sperienza effet all’e alità a onalit zion posizi iniioo della posi domin to nel dom uito itui costit statoo cost uttoto ciò che è stat orre ora ttut trasporre soltanto soltanto trasp tti i fanogge oggett e vi tivi etti percet ttii perc oggett anchee se tra ogge o, anch sto, tost Piutto quasi-posizio palità.à. Piut quelloo della quasi-posizionalit quell unitàà certoo tipo di unit ilee un cert ibil possib ancorraa poss unque anco co munq correla zione, è com alcunaa correlazione, tasticii non c’è alcun tastic che si ali duali vidu indivi ttii indi oggett deglii ogge a) degl ativva) ( relati determinazione (rel contribuisca alla determinazione iva che contribuisca intuitiva intuit anchee qui ibilità che anch possibilità ’indagine sulla poss nell'indagine guendo nell Proseguendo esperienza. Prose nell’esperienza. ntano nell' presentano prese ra di ancora io anco ampio dell’intui sione — più amp concetto di unità dell’intuizione azzpi0 concetto arri viamo al più ampio ità, arriviamo un'unità, ci sia un’un relazioni relazioni, cioè le relazioni comprensiva rensiva di relazioni, fattispecie specie più comp avanzati — e alla fatti finoraa avanzati quelli finor possono essere oggetti, che possono possibili tra tutti gli oggetti, somiglianza che sono possibili lianza e somiglianza uguaglianza di uguag tici. fantas fantastici. percettivi o oggetti percettivi dell’i intuizione, siano essi oggetti unit à dell’intuizione, unificati in una tale unità queste relaone fondamentale di queste Accenniamo solo, come anticipazione, alla funzi enza di cosci p iù alta della libe ra fantasia nella dimensione più quindii anche della libera zioni e quind erà in discutterà nza. Nella Terza Sezione se ne discu d’esseenza. ne d’ess v isione della visio olaree della particolar lità e in partic generaalità gener nza degli oggetti ienza sperie dell'eesper n ellaa sfera dell' invece nell maniera più approfondita. Qui restiamo invece possiienzaa che rende possi: sp erienz dell’eesper unitàà dell' dualii e ci domandiamo ora di che tipo sia l’l’unit indiviidual indiv oni e su che cosa si fondi. relaziioni bili queste relaz

esse si

150

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carattere, che

sa all'esperienza all'esperienza vissuta della percezione. zione. revediamo O o i ;aspetti p revedi o ci ; dia A di 0 qda. I >. od c IÒTo. ; | ; zione. EÈE »Ùe pre aspetti 4 ispetti che ci aspettiamo è dI fio caratterizzato come futuro. com futuro, i: u a n ancora come , Li a venire 1 conan re (benché Si e ancora a venire (b(benché È non siaii | fa ; Èintuitivo), Èaffatto uti on ), ; mentrere [206] [206]dA lele esperienze esperi sperienze i 2 vissute dell’attesa ii attesa ee della dell dellavipercezione s io i sono “n imultanee ul ie - in lipartette Ssuccessive: successive: percezi 8810 : llaa la percezione percezione per per un un tratto tratto precede precede l’attesa e l’attesa ; È: Eui egue. tratta di esperienze È ché qq qui si tratta vissute posiz posizionali o vissuti vissute Pr sizionali, , tutte h hanno ii loro oggetposizionali, tut tutte hanno ga ogget “Sia , _ , € [qu [ques esti oggetti), tt in Bi i si inin virtù e [ai esti virtù della virtù ra i), in della loro loro presunta presunta oggettualità oggettualità individual individuale. Mica nc la lorooi posizione assoluta hanno DC CC assoluta ssSS ta nel t empo p oggettivi nel te i a oggettivo, 8g tivo, 88 nelnel tempo te del mondo; [di iÎ sora questa x questa osizione] sisi può avere :MI bi principipiopio un'intuizione, si per principio uin’ zi I ili se stabiliamo una correlazione ; tra tr vada i; all’indietro orricordi ; che vada all'indietro rispetto rispetto S$ cui all allaa percezione 3 percezione zi, presente. pres I In termini esente. + In ter m ini in piùpiùiù precisi: iisi s 4 o al i tempo ciò appartiene i Li = E oggettuale; [gli oggetti] : ggettuale; oggetti] sono ; [gli [gli sono intesi sà intesi come come determinatii dalla determinati loro ora se #1 (i s o: È in z utaa nenel tempo tempo oggettivo. oggettivo. Se Se prescindiamo prescindiamo da questo, abbiamo ancora lel esperienzee vissute vissute costituenti che sono rienze s ono esperienze vi. nella OSCL Da E ji, È i vissui Vissi i ‘oscienza yy, po, €: queste queste hanno hanno la /oro reciproca posizione sir,Zi temporali di lele pai assoluta, i À ut. ‘a. "io di ili io pri ioè ride: i i i i ù O cio dopo. Lo stesso vale per le esperienze esperienze sp ze vissute fan ; aan vissute vis ssute didi Ifantasia, ia, che fantasia, (e ch com ; . A .cor paiono inin questa compaiono Ì questa e corfente, ,; mentre gl oggetti, che ciacsgli rente, gl gligli oggetti oggetti » esse oggetti, esse i intendono, intendono, non hanno alcuna posizione

hanno alcuna posizione a posizione temponile identificabile. assoluta che che sia sia identifi cabile, Ser SO) Pertanto Pertanto, —"Rdm Mm , , ttrtratra tutte eener edta lecop esperien esperie ze,e vvisissute ar i nze Vissute 3> diuli iuni un io sussiste i e un'unità $ sussiste un’unità temporal temporale, e, che di pe po dell intuizion tà dell intuizione. e. Ciò che è inteso è inteso nelle esperien esperienze ze vissute quanti ubi ciò ciò

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oggetti percepit percepitii,, ricordati ricordati,, fantastic fantasticati ati sono invece separati gli uni id li ; fi, fee e se traa tutti gliHi oggetti individu 0g; individua ividuali li percepiti 1 ali percepit piti iiti ee ricordati ricordat ricordati i delle esperien esperie ze D x i nze vise” A siziona ÈLC 3 È L n5 un'unità, un'unitàn , che può x essere resa intuitivamente, e che SSA quest Mo nno sulla7i basasebas della loro posizion SS ini anno posizio izi nee temporal temporalee assoluta nelIì mondo i. eo i i di ; i fe? o e di correlaz nea ione non vale per gli oggetti di fantasia fantasia.. Nondimeno poichéi 5» nd insie nsieme leme me nel nnel el flus flusso sso di di 414 flusso 77 na coscienz sci i zaa interna coscien i del tempo, resta res / ossibilià l bilità ire una correlazi bilire correlazo;ione one intuitiva intuitivaiva (207) {207 tra tutti i &ASi oligli gli oggetti i che [207] chehe îninî,i essa sonoPR stati i; COSÌ costituiti. costituiti org . >

assolu uta | nell’ora assol v olta nell’o sola volta re una sola appariire tà,, il loro appar ibilità irripetibili ta e la e la loro irripet assoluta one assolu posizi posizione ta — almen ento Naturalm to.. Natur assato ono nel ppassa ricadono ione e ricad ritenzione ono nella ritenz spengono si speng il quale quale

d ella percezione zi i della non im ercezione non ss compare; i imp m pare; Ò non im

1 arattere non èlin uni carattere tem ; rale Lai temporale a immediatamente i immedi i intuiti intuiti i intuitivo, ma si riferisce all'esteisione alesssitione della catena ‘ > di intuizioni), mentre il ri cordo, cordo, inini quanto quanto e perienza iie riri uta, èèÈ simultane si im

si

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d esso, so, ma ilil mondo

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unpeo5tempo È i che îè implicitame mplicitamente nte orientato i orientato alal presente esente percettivo. prese percettivo. i Ciòi Ciò che che ho fiordo i n Mi nvece Èè ppassato passato e, anzi, invece anzi, : “va molto i n d o indietro Indietro” ? molto > i reni indietro”” ririspetto ti $ h percepito 3 al percepito (un c aratte e, che

a) L'unità temporale di tutte le esperienze vissute di un 10io mon: uto del monassoluto te mpoo assol oggettiti nel temp l’unità degli ogget L'unit L’unità che qui indaghiamo non è l’unità sione. e. EÈ stato infatti mostrato succession tà [205] o della succes aneità simultanei do, in quanto unità della simult rale né con gli og: de Ila fantasia non hanno alcuna correlazione tempo oggettii della che gli oggett hanno neanche la possibilità didil quindi non hanno zion ,e, né tra di loro, e che quindi getti della percezione dunque l' unità non è dunque e] si basa. Se l’unità one] lazion [correlazi questa [corre iva che sv questa intuitiva l’unità intuit e] l’unità tuire] [costiituir [cost ghi uisconoo gl costituiscon che costit vissutee che enze vissut esperienze delle esperi /’unztàà delle esseree l’unit solo esser uò solo i, allora p uò oggetti, quella quella degli oggett zione, del ricordo e della fantasia. Ovveroo delle esperienze v issute della perce oggetti, oggetti, ovver C07 sono co esse sono hannoo una loro unità temporale; esse vissuttee di un io hann Tutte le esperienze vissu a loro hanno lal internnaa del tempo e e in esso hanno nza inter c oscieenza to di una cosci assoluto flusso assolu stituit stituitee nel flusso to;

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quanto sera a lungo ha: perso la sua2 “attualità” alità”, ; quanto si saloni noi. O si i possa “essere Li to ° “essere allontanato allontdi da = me” uel mondo p continua ene quel ad i essere s ereÉ q o percettivamen perce 1 tti Î ppercettivamente t e qquiqui1 ee co conti i ntinua ntinua ad esse esseen essere i Èi i percep percepito pi #ampio. sn : ÈIlIl ricordo, nelhr senso più ricordo, rdo, iin cui oora ra a vivo, vivo, vi , mi naic che mi i dà Le dàdà un un tem tempo po per per ciò i rd » riricordo

ne intuitiva, mediante associazione, tra tutti azione correllazio $ 42. La possibilità di stabilire una corre iti nella corrente della coscienza costituiti gli oggetti oggetti costitu

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sua fondazione nella passività lo terzo - L’apprensione delle relazioni e la Capitoolo Prima sezione - Capit

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Affinchéé é peP però Affinch Bi tto veng veenga .Operò di dldi fatto : gava sstabilita stabilita correla ili una una tale talee corr elaz ela z ione 10n e intui d’intuitiva,‘A, urun’u n intuitiva. nità d’in 1 unità tui tra didi Î loro tra loro temp tempor i almment oral sepa separ entee raa |

i zione tr a ogget zZiiona gog ti ii Intenz nten tenz tenzi zion onali alili i didi ddii unun un 10, ii io, che pero che però ÒÒ sian siano ssii o

151

T_T

passività nella passività e nella fondazione sua fondazion relazioni e e lala sua delle relazioni L’apprensione terzo - - L’apprens Capitolo terzo ione delle sezione - - Capitolo Prima sezione Prima

io. LaLa un io. a didi un coscienza nella coscienz insieme nella costituiti insieme essersi costituiti loro essersi del loro fatto del dato didi fatto basta ilil dato non basta ti,ti, non sepali scenaei

va costitutiva a costituti coscienza della coscienz generale della forma generale una forma solo una anzi èè solo tempo anzi del tempo interna del coscienza a interna coscienz percezio perceziodi fatto di intuitiva didi fatto l’unificazione quindi l'unific azione intuitiva fatto ee quindi suscitarsii didi fatto 38). IlIl suscitars (cfr. $G$$ 1616 ee 38). (cfr. ricordo, del ricordo, ne ee del percezione della percezio intenzionali nali della oggetti intenzio degli oggetti nte degli correlativame ricordi, ee correlat ivamente nini e e ricordi, fondata passiva fondata sintesi passiva della sintesi modo della questo modo cioè questo l'associazione, che fafa l’associa un’operazione zione, cioè zione che èè un’opera regolaritàà alle regolarit tornare alle dovuti tornare già dovuti Siamo già tempo. Siamo del tempo. coscienza della coscienz inferiori della sintesi inferiori sulle sintesi a del sulle sensibile,, campo un di strutture di un campo sensibile comprendere per compren dell’affezione, dere lele strutture one dell’associazi zione, per e ee dell’affe ociazion dell’ass trovano che sisi trovano affettivo ee che potere affettivo hanno potere che hanno oggetti che presenti oggetti già presenti sono già cui sono campo inin cui un campo didi un ciadell’associadell’asso à regolarità alle tornare regolarit dovuti tornare già dovuti [Siamo già presenza.. [Siamo singola presenza una singola insieme inin una questo campo emerpossibilità tà che da questo comprendere anche per compren dere la possibili dell’affezione] zione ee dell’affe zione] anche zione rle apprenderle esse ad e ad apprende rivolgersii gessero delle singole datità e che l’io fosse indotto a a rivolgers onee di dati ficazion dell’unificazi tà dell’uni possibilità omogenea), (associazione a), così come la possibili come oggetti (associa zione omogene io(associazio(associaz sola una a presenza giungevano provenendo che, provene ndo da diversi campi sensibili, giungevano che, presenza,, all’interno no di una presenza unificazione ione all’inter eterogenea). ne eterogen ea). Ma oltre a questa funzione di unificaz ne l'associazione azione ne l’associ solo stato sia cui cui sia sente con il non

ha un’altra più ampia: di unificare ciò che è separato, nella misura in unificare]] il precoscienza, a, [di unificare costituitoo in una corrente di coscienz in generale costituit remoti, separati ricordi con o percepito attualmente è percepit che presente,, ciò attualmente presente

fantasia'5;; [208] qualcosa di uguale qui ricorda qualcosa da esso, e anche con oggetti di fantasia' reciproca,, relazionee reciproca peculiaree relazion di uguale lì, il simile ricorda il simile. Ha così luogo una peculiar

costruita, e non ancora una ricettività, à, su di essa costruita, certo nella sfera della passività e della ricettivit certo produttiva, in cui una spontanea, a, produttiva, coscienzaa spontane relazione senso logico, nel senso di una coscienz in senso relazione in

relazione costituita. quanto tale venga costituita. relazione inin quanto dell’associazionnee l’operazione dell’associazio coscienza alla adesso, posizionale, l'operazione per Se ci limitiamo, coscienza posizionale, limitiamo, percezioni le percezioni di un tutte hanno che correlazione, èè innanzitutto vivacizzare la correlazione, di vivacizzare quella di innanzitutto quella coscienza costituite in una coscienza io, quelle presenti e quelle passate, sulla base del loro essersi costituite coscienza. Solo sulla base del un’effettiva unità di coscienza. del tempo, e di stabilire tra di loro un’effettiva del tempo,

risveglio associativo, ricordi separati possono essere legati l’uno all’altro e inseriti, rerisveglio associativo, correlazione intuitiva del ricordo. Se trocedendo elemento, in un'unica correlazione elemento in elemento, trocedendo di elemento incardinarsi possono poi incardinatsi essi possono nte una volta, essi una volta, cioè associativamente suscitati associativame sono suscitati ricordi sono cioè ii ricordi

determinati il prima e ilil dopo, “come inin una temporale, e possono essere determinati correlazione temporale, una correlazione assopassato!°. Così il risveglio asso: temporale nel passato'°. posizione temporale effettivamente loro posizione erano”, ee lala loro effettivamente erano”,

del costituzione delle relazioni temporali, del “prima” e del per la costituzione ciativo rappresenta presupposto per rappresenta il presupposto non accade sese nof non accade ora, non atteniamo ora, cui cici atteniamo ricettività, aa cui “dopo”. della ricettività, nell’ambito della Certo, nell’ambito “dopo”. Certo,

ripercof-= non di ripercot non accade se non unitaria del ricordo, non che correlazione unitaria stabilisca una correlazione che sisi stabilisca te.. associativamente suscitati associativamen ricordi suscitati tra ricordi ni, correlazione tra rere, i, lala correlazione presentificazion mediante presentificazio rere, mediante

appfes& 1 essere appres& possono essere temporali possono relazioni temporali Su alto, lele relazioni più alto, livello più un livello poi, aa un base, poi, questa base, Su questa predicativo. giudizio predicativo. del giudizio temporali del trovando modalità temporali nelle modalità espressione nelle trovando espressione 1515 Cfr. Cfr. supra supra [pp. [pp. 7878 ee sg] sg] !616 InIn merito, dell’Appendice I.I. integrazioni dell’Appendice essenziali integrazioni cfr. lele essenziali merito, cfr.

152 152

$ $ 42.42. LaLa possibil ità didi stabilire possibilità stabilire una zione una correla a tra correlazio ne intuitiv intuitiva tra gli gli oggetti oggetti

sa eat i Grazie Grazi7, e alla alla connessi nessione conne ssione asso assocciativa iativ a anche anche il° il mondo mondo dei Mii dei ricordi, ricordi, che che non non èè più più vivi viv î riceve didi di essere, sia più attuale; essere, ancorché qualcosa una > sorta di pre sorta Generi? ancorché È non non sia più attual i a e; più qualc osa “’suscita Gai di prese 1 presente nte “susc i ita” de SA i. raid i qualcosa ni do a dipanna i passato, passato,drtravalica travalicaa INin un'intuizione un'intuizione ee inin un Dall1 sommersi un mondo mondo d’intuizione d’int uizio ne sommersi 5 : . o da simile all’uguuale oo dal all'uguale all’ug imi i lala tendenza tende nza vavaCIR7 verso verso una una rimemorazione rime i morazione completa e, . simile complet e, anchehDi pP rima Dichee qualcosa che ci fa ricordare” ha qu qualcosa effettivamente ettet effettivtivam : ente emerga emerga nel nel ricordo, ricord i o, “ciò “ciò che ci fa I ricordare” h a pecul pecul laSi peculiare i i ntenzione cul ri iare “i“inte di tornare nzion |‘ e dii torna re alal passato passato verso verso l’uguale l’u lug 4 uale o il o ilil simile” sim ”; ; ci i si siriricordai simile Sm i ) che r n del simile, non èè un uoto nulla, un vvuoto nulla, ma za èè analo ma per per lala coscien l go all’o x .rizzo coscienza Pi nte che sprofonda a didi cdoce e, diochee ciò che ciò che è è stato ppenaa intuito stato aappen intui ntuito oo (che [è analogo (che èèÈ È lolo stesso) ] aa ciò stesso) [èè analogo] che ciò i ch i è È appena pre stato intuitiv appen O,

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,

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, ”,

a stato intuitivo, o,7 ilil quale quale persiste oscura mente persiste i oscurame izzonte nte nell’or nell’orizz onte effetti effettivam DS vamente intuitiv en te intuit o. C’è ivo. itivo. C'èC'è dunque dunque un process processoo inverso. Dal inver i so. Dal dato

didi ciò ciò che che èè anancor=a intuitiv se intuitivoo (perc ezio

neo i )O) sisis muove ne o ricordo MUOV re e un’inte ricordo) un un'inten zione i nzione, a intenzio Î , una tendenz tendenza nale, inten radualmen I ziona le, inin cui cui grad ualmtenteer e senza interruzio * interruz ioni, ni, ciò che che è sommer sommerso so,, e non vive più più, sembra a sembra diventare vivo vivo ee ci sempr>e più p iù vivo finché, -finch nché, é con un ritmo talora talora più piùiù lento, lento, talora talora più era più . veloce, veloce, ciò n ciò che che era sommerso pp are3 di di nuovo riapp ppppare ov oo nuov come intui intuizio intuizzione i ne.. Quando Quando ilil ritmo èÈ molto rapido, ri rapido, parliamo di un ap-

parliamo di un apparire da repenti “repentino no”, ”, benché be bench é le differe nze di fatto siano solo diffei renze di grado. . Tm S L’esse L'es er r completi completameetame compl nt =nte ro somme rso è sa Vamers solo da dello sprofond amento, sprofondam ento, e, dall’altr il tinti dall’altroo lato, ELLOto dai lato, il limite oppos è la piena vità; sicch È sicché intuitività; l’intuitiv itàà non èÈ davvero s é s l’intu itivit l’intui tività davvero una rottura. rottura. Ce Certo, a ciòIÒ sisi lega iltoeproce S i sso Èella sovrapp della sovr;fappo sizione osizion e e della della compen etrazi compenetra one, zione i , della fonia né fusio i ne di ricord iti a i appar3 tenen

differe ntii mond erent mondii di ricordi, ricordi, che sono stati “suscita ti”. “suscitati”.

iron

ragione La ragio ne per cui un tale e “risvegl io”, “risveglio te dal present ”, derivan derivante prese pres nteete eerivolto zioe rivolt rivol o alla alla vivifica ivific vivif icazi azi one del passato , €è possib Ssato, possibil e, va cerca cercata ile, nel fatto che tra l’uguale ta si è l’uguale e eilil simile già simile si è già ipri e [210] : uita [210] costit passi costitui vo un’unità ta in modo passi un’unInità passivo ità “sensibi sensibile” “sensi le”,, un'unità bile”. nella “A “sottocosc un'un ne ienza un'unità Sa ”, ità nella ta na che unisce lele diver 0 diverse diverse posizio posizioni ioni ni delle intuizio se posiz ni i e ee di intuizioni effettiv effettive —e. è. Così di quelle quelle sommers sommerse. Così ini e” posiz È posizion i, e in ; Conto ioni, conformità di tutte le uguag uguagli anze e le somigli anze, lianze e le somiglianze, cici sono Id00 con # costanti |essioni essioni costan ‘risvegl ti,, e e ili “risve io’, eglio”, ricordo o”, o ililil ricor ciòciò che chee èè prece ri o do didi i ciò precede nte,, x èèÈ solo solo llaa vivi ivificadente vivifi Î io zione di qqualcos qualco saa che che già giàaccc’era prima. Certo,, quest era prima questaa vivif i . Certo vivifica zione introdu ce qualc iv icazione intro qualcos iodiduce osaa didi eli nuovo,, » una nuovo un una nuova io i intenz i ione | ra inten parte da zione da ciò ciòIÒ cheche che ha parte haha susci suscita i to ilil risveg risvegl io a ciò che su tato è stato $ lio . a ciò che che èè stato : . gliato, h un intenzione che, . dopo essersi irradiata, ., cambi a statoo e diviene una perma erma nenza nenza fenom fenomenica. enica iti Questi . an ; DoTutti qquesti questi process esti proce risvegli ssissii didi di risve risvegl colleg glio amento i o ee didi i coll associat ivii sisi comp egam compio ento assoc no nel nel domi iativ domiiono nio d della fiella fog , senza p passività passivittà, à,ta, nessun ii ss interv ento nessu 5 sun n inter da dell’io. i o. IlIl risve vento risvegl io viene parte dell’i s u s c i i glio viene suscitato È a 2 da ciò ciò che è* ade Mo adessoo de perce perceppito, adess ito,0,i,i 1i ricor ricordi ti a di L “i ib che sisi vooli voglia “affiorano”, no.), Ma 0°, °, che Ma l’il’io puòwenn anche oglia oo no. i O può È anche n



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rela “Se m di ricordarsi,di, di prese p entificare nuovo ntificare didi nuov avvenimento passato o un un avve nel suo suo nimento passa È; to nel NE i i o INIZIO i slniposs veni presentificare ono prese solo dei ; frammenti, ntifi

care solo dei frammenti, ancor ancora disordinati a disor

dinati iok0a “n # po. Può o i dopo. uò accad cal accadere che lele parti PUÒ parti ij inter intermedie ere che manchino, che l’io, medie manch con ino, che l’io, con presentificazioni esentificazioni prova, 7, cerchi didi prova prova,, cerchi vivificare rc hi dididi vivif [quel che che vuole vv.vivi icare [quel v uole ricor ricordare], usando i dare], usand i o certi clementi come come

levaA dell’evocazione, fino ad av i È

le

ere davanti i a sé finalmente l’intero sua posi posizione lala sua zione di un risveglio di isveglio giàgià sempre passivasempreI passiv a=

s even Vento to inin uuna catena chiusa na cate i sa didii ririco ricordi na chiu assegnando cosììaci rdi,i , ass ciascun egnando così pezzo aa cias cun pezz o tem temporale. Porale. Ma Ma anche e questo ‘ c o r d a s i questo ricordarsi sa| anch attivo ricor è possibile darsi attivo solo su/la è base possi bile sol o sulla base l 0) . . i Ottenuto ttenuto associa associativamente; tivamente, ilil risveg risveglio stesso èè un un risulta risultato, lio stesso che sisi conse consegue to, che gue

153 153

$ $ 42. 42. LaLa possibil ità didi stabilire possibilità stabilire una zione intuitiva una correla correlazione intuitiva tra tra gli gli oggetti oggetti

a‘ nella Prima sezione sezione Capitolo “api terzo - - L’apprensione L’apprensione ione delle delle relazioni relazioni suasua fondazione fondazione nella pp passività passività relazioni delle azioni eee lalala sua de ione terzo - - Capitolo lapi Prima ii

forma dello forma dello spazio spazio oggettiv oggettivo, o, ma ma didi uno uno spazio ico,, inin cui spazio fenomen fenomenico cui ciò ciò che che appare appare non non didi una durata oggettiva , ma una durata oggettiva, o inin ma èè collegat collegato

Mer o

con può ed essa Do ciò;essa tutto ciò; per tutto presupposti solo i ipresuppost fornire solo può fornire dell’io può i per L’attività dell'io mente. L'attività mente. ricordo l e d tratti di ricordo de tratti di prova di attualizzazioni mediante appropriati, intermedi elementi gli gli elementi intermedi appropriati, mediante attualizzazioni di prova arripuò arriassociativo può risveglioassociativo del risveglio raggio del intermedi] ilil raggio elementi intermedi] [dagli elementi dimenticati, ee [dagli non dimenticati, non questi Tutto questo. lutto questo anche questo. nuovo anche vivificare didi nuovo sprofondato ee vivificare che èè sprofondato ciò che fino aa ciò [211] fino vare [211] vare

sisi costituis ce, inin maniera costituisce, , nell’unit maniera connessa connessa, nell’unitàà base vo. associativo. risveglio associati un risveglio base aa un SeSe mettiam o lala scrivania mettiamo scrivania ricordata ricordata accanto accanto

aa questa questa scrivania , abbiamo scrivania percepita percepita, abbiamo uno uno spazio spazio che spaziale che haha una una pienezza e pienezza spaziale e inin esso ente esso sisi presenta una presenta vivacem seconda vivacemente una seconda scriscrivania, vania, ee un un tempo tempo inin cui cui appare o lala giustapp appare per per unun moment osizione momento giustappos izione delle delle due due scrivanie scrivanie.. Non Non importa importa affatto affatto che che lala scrivania ricordata scrivania ricordata inin sésé stessa enga” stessa [213] a [213] “appart “appartenga” a un un altro altro tempo tempo oggettiv oggettivoo rispetto scrivania rispetto aa quello percepita quello della . della scrivania percepita. Abbiamo Abbiamo un'unità un’unità dell’“imdell’“ immagine”

possiamo non possiamo qui non che qui presentificante, coscienza presentifica nte, che della coscienza fenomenologia una fenomenolo tema didi una gia della èè ilil tema

2° Li __° pr:

essa, dd : essa, posizionale: coscienza posizionale per lala coscienza funzione per duplice funzione una duplice quindi una haha quindi

Ri FR cosa della spurisnni corrente della nella corrente assoluta nella posizione assoluta della posizione base della sulla base stabilisce, sulla lato, stabilisce, un lato, un si ee Pi dal quelle Po tra quelle la; tra un ce percezioni didi un tutte lelepercezioni tra tutte fatto tra correlazionee didi fatto tempo, lala correlazion tempo, ee :£ a 0,0, Sa unità SE un unità dall’altro, stabilisce memoria, dall’altro, una memoria, nell’unità didi una passate, nell’unità stabilisce un passate, inin evocato, ha lo lo dell’intuizione nell’unità evocato stato è che ciò legando che ciò con one legando ciò che è stato evocato nell’unità dell’intuizi

magine” ee cioè cioè dell'imm agine dell'immag ine didi un un presente presente,, didi una una durata durata con con lala sua sua coesistenza, a

coesistenza, a cui appartie ne l’unità appartiene l’unità spaziale. spaziale. SeSe sisi tratta tratta di oggetti o “mettere oggetti fisici, fisici, possiam possiamo “mettere insieme” insieme” spazialm ente o “giustap spazialmente porre”, “giustapporr e”, in uno spazio fenomen ico,, oggetti fenomenico oggetti di campi didi presenza presen za diversi, diversi, possiam o giustapp possiamo orli o avvicinar giustapporli li anche tempora avvicinarli lmente, temporalme nte, e questo possiam possiamoo farlo sempre, sempre, anche con oggetti oggetti non spaziali spaziali o con oggetti oggetti che non possono e. possono coesister coesistere. Possiamo Possiamo quindi quindi dire: dire: avvicini amoo oggetti, avviciniam che apparte oggetti, che appartengo ngono no aa campi campi di di presenza presenza didiversi, traspone trasponendol ndolii in 470 stesso campo temporal e; possiam temporale; o spostare possiamo spostare un oggetto oggetto nel nel campo temporal temporalee intuitivo intuitivo dell’altro dell’altro.. Così li portiam portiamoo in una successi one intuitiva successione intuitiva oo inin coesistenza una coesiste nza intuitiva intuitiva (cioè nell’unit nell'unitàà di durate simultan ee). Se sono oggetti simultanee). oggetti spaziali, spaziali, appaiono appaiono eo ipso #pso nell’unit nell’unitàà di uno spazio, mente spazio, e precisa precisamente [nell’unit à] delle parti didi uno [nell’unità] uno spazio infinito, infinito, che compren comprende de gli oggetti oggetti dell’intu izione dell’intuizi ata, ed essi one privilegi privilegiata, o essi appaion appai ono qui, nel caso della simultan eità,, come simultaneità come se se durasser durasseroo l’uno l’uno accanto accanto all’altro esall’altro oo come come se, se, essendo apparsi apparsi l’uno dopo l’altro, fossero fossero rimasti rimasti in questo spazio. zione, spazio. Un’unztà Un’unità dell’intui dell’intuizion e, un insieme insieme unitario unitario di oggetti oggetti intuitivi intuitivi (non conta se percepiti icati) percepiti o presentif presentifica ti) significa significa dunque (poich (poichéé qui stiamo nella sfera degli oggetti li o quasi-in oggetti individua dividual individuali i) un’4quasi-indivi duali) un’4nità del tempo, in cui questi oggetti stanno insieme intuitivamente. Certo, intuitivamente. Certo, occorr occorree qui qui distingu ere distinguere che cosa

un modo modo che dovrà essere ancora discusso. un

2ione eè L'unificazione intuitiva intuizioni sulla dell'associazione su la base dell'associaz fantasia, sulla percetti. e dii fantasia, intuizioni percettive intuitiva didi di intuizioni ficazione ne intuitiva c)e) L'unificazio

dell’intuizione ne ilil concetto più ampio di unità dell'intuizio

Questo è di particolare importanza se consideriamo che questa “sl questa correlazione assoQuesto esse inin generale ciativa tra tra /%e //e le esperienze vissute di un io sussiste nella cui esse generale misura in cui nella ‘misura ciativa [questa che comparabile; o costituiscono in sé stesse qualcosa di oggettivamente simile oggettivamente costituiscono correlazione] non comprende solo le intuizioni percettive, percettive, ma anche quelle di fantasia, fantasia, che correlazione] della coscienzi però sono in sé stesse slegate quanto alla loro temporalità. Nella Nella SoREa> ana della coscienti però sono interno quindi non solo si costituisce un’oggettualità correlata all’interno dei tratti all correlata unitariamente quindi

sii

an: presenti, cioè, siasia in i una ppercezione, ercezione, ; sia in un ricordo 0o an: senso piùiù ampioi (presenti,i, cioè, nel senso presenti,i nel i i3 }2 p presenze, i un un’unità che inini un'intuizione unità coesa; — queste ste presenze, S di queste di Î fantasia) si e poi i dopo, nel flusso un'intuizione intuizi che

i “i ai E una ma, singoli tratti tratti presenti, vienea stabilita nd queste connessioni unitarie dei singoli su queste ma, su sprofonda o i iva e l’altra sprofondata. E i l el’ altra nessione non ijimporta quanto diverse, di i cui cui una èè effettiva èè sprofo effettiva presenze, tra presenze, nessione tra intuitivam che è + associativamente e presentificato intuitivamente sprofondato viene [212] ridestato associativamente che èè sprofondato i viene così unificato con ciò che lo ha suscitato in una nuova presenza. viene così unificato pete | Da l’unità possibile tra ciò che è presente e ciò che è passato, tra pete dipende l’unità ciò dipende Da ciò x de cezione Questa è un ricordo suscitato associativamente o intuizione di fantasia. cezione ee ricordo sto Se ai Seca questo, "i intuitivo-sensibile, oltre a que intuitivo-sensibile, costituita in un campo intuitivo vero e proprio e,e, oltre ì unità Q Questa uni ingolarità intuitive. Questa un su singolarità sing fo unità fondata #n cioè wn'urità un'unità e; èè cioè i temporale vivente; campo temporale un campo ni Li ili ; ; oli 1 cos presuppone in cui un originario originario campo temporale sisi costituisce campo temporale presuppone un’unità di coscienza, ie rinifalà : i-intuitivo ; contenuto, o0 in i si c o s ce nell’unità "Al ne col odificato, costituisce si suo quasi-intuitivo campo mmodificato, in cui un campo col suo i A quasi-intuitivo rcezione. Ouicostituis non ‘abbis i Co 5 ; ; i i uce be didi; un a non una Qui ricordo perc percezione. una a o riconduce che di . un ricordo ricordo o un che ricon | ASTE = : , eni, ma ssione intuizione con i I didical intuizio iotato wr4 sola wn4 solo sola ma intuiz intuizioni, successione connessione sione i oo Lil qualche connes un qualche solo un sa sila temporale, in quanto MANI Ò } Ss 4Ù x la forma temporale, > "i una appartiene essa tiva unità oggettuale. unitàtà oggettu correlativa una correla ale. » -Ad SSRAPR O J degli ogget i i deg fforma c(nel caso he co collegamenti, connette ee rende altri collega gli tutti gli possibile orma che rende possibi le tutti connette che menti,quando ee (nel deg zione. O nl altri turalmente, c’è un'intui ° trascen 3 i c’è 5 in me spaziale quando ; natural m spaziale; forma Qui subordinata MEti trascendenti) ERRRCGRE denti) i ) lala i subordi nata j forma spaziale ; naturalmente, ffettiv amente coesistenti, »la forma i spaziale ela alii èla unitaria effettivamente coesistenti, > la forma spaziale n sono effettiv non sono che non oggetti che unitaria didi oggetti | x

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cosa spetta alla passivi passività l’esseree evocat tà,, ovvero l’esser evocato, cosa, su su questa questa base, spetta o, e che cosa,

base, spetta all'attivit all’att (ricettiva ivitàà (ricett ), ovvero ovvero l’appren iva), sionee didi ciò l’apprension ciò che che èè stato stato evocat evocato, rivolgers ciò o, ilil rivolg ersii aa ciò che era già presen presente manieraa unitari te in manier unitariaa e eintuitiv a. intuitiva. Questa unità dell’i dell’intu izione, originar ntuizi iamente one, origin stabilita ariame dall’ass nte stabili ociazion e, [214] ta dall’a [214] non non èè ssocia zione, dunque possib possibile ile solo tra percez percezio ni e ricordi di un io, ma anche tra intuiz ioni intuizion i posizioioni posizionali e intuiz intuizion fantasia. ionii di fantasi Abbiamo a. Abbia ottenuto mo perciò ottenu concetto ampissi to un concet mo didi unità unità to ampis simo dell’intu izione, dell’in tuizion potremm e, che potre definire mmoo defini come segue: segue: re come l'unità dell'in dell’intui zionee è l'unità tuizion l’unità di una coscen coscienza intuitiva za intuiti va di oggetti e ha come correla correlato un'unitàà to un'unit Intuitivaa di oggetti. Diversi individ Intuitiv individui quasi-in dividui ui (0 quasiintuizion indivi i dui delle intuiz di fantasia) possonoo ioni di fantasia) posson però Però giungere giungere all'uni all'unità ‘intuizion tà di un intuizi e, vale a dire posso one, possono formare un’unitar ia no oggettua forma re un’uni taria oggettua-litàta intuitiva so/0 | Mn. REA s0/ se sono compresi compresi nell'unitàoedidi un tempo costituito ; costituito intuitiva mente e quindi intuitivamente e quindi ; sese 5 ì À : €ssi; appaiono 0 SSSI fenomen icament fenomenicamente e simultan ei . o successiv simultanei i (0 tempora successivi lmente sovrappo (0 temporalmente sti, ; i sovrapposti, * . 3 Ita er



RSI Parzial Parzialmmente ente simulta simultannei, ei, parzial parzialmmente ente consecu consecuttivi) ivi) nell’uni nell’unittàà di una presenz presenzaa intuitiv intuitiva. a. . au . o è » Da sa ade

ciò deriva che Daciò

/’unità dell intuizio deriva che /urità . intuizionnee temporal Csa temporalee èè la condizio condizionnee didi possibil possibilit ogni . unità itàà didi ogni dell'intyj o;one per &ll'intuizi a i pluralità per qualsias a qualsiasi : a connessa : : sizione di . oggetti, che siano siano tutti pluralità connessa di oggetti, che tutti oggetti oggetti temporal temporali, ogni altra altra i. ogni . e i .

DT i conness Sonnessione ione didi1 talitalitali ooggetti presuppone pone oggetti presup pertant l’unità temporale. one pertant pe oo l’unità nità tempora le .

155 155

apnee

à passività nella passivit ne nella fondazio one sua fondazi relazioni i ee lala sua delle relazion sione delle L’appren terzo - - L'appre nsione Capitolo sezione - - Capitol o terzo Prima sezione Prima

$f 43. 43. Relazioni Relazioni didi connessione connessione ee didi comparazione comparazione

zione comparaazione one ee didi compar connessiione ni didi conness Relaziooni 43. Relazi $$ 43.

relazioni sisi individuano oo relazioni individuano sui sui loro loro latori latori individuali, individuali, oo sisi particolarizzano particolarizzano nella nella

larità del del genere genere oo della larità n della specie specie dei dei loro loro latori. latori. SeSe un un elemento elemento èè finzionale, finzionale, lala uso non non vava perduta: perduta: l'elemento l'elemento effettivo effettivo [ree/] [ree/X] ha ha davvero davvero ilil predicato predicato Ward teliziorale

alii sin ilil contro-elemento haha ilil modo contro-elemento ziale fantasia) modo dell’essere dell’essere finzionale finzionale (del (del quasi-essere quasi-essere solo solo cella fantasia) così che che lala stessa stessa relazione così relazione subisce subisce una una peculiare peculiare modalizzazione. modalizzazione.

idee”’) ni tra idee’) ioni (“relazio d’essenza za (‘relaz relazioni ni d’essen pure relazio ione come pure comparaz Relazioni azione a) Relazio ni di compar gersi inin gepresentaarsi possono o present oggetti posson più oggetti (un ioio puro) più coscienz nzaa (un soggetto Per un sogget to didi coscie Per

siamo forme: oo siamo due forme: queste due solo inin queste o-passiv ivaa solo intuitiv vo-pass coscienz una coscie nzaa intuiti nell’unit nerale nell’un itàà didi una nerale

rio lai "è cal 3aÙ CHIARE va. ,i b)b)I zuone zione delle delle più più importanti relazioni didi connessione di E realtà) connessione (le relazioni

te,, cioè correlate intuizion onii non correla coscienti ti in più intuizi de, oppure ne siamo coscien compren che lili compre nde, senza che i, che, invece di avere oni, intuizion nte: in intuizi presentaante: zione present un’intuiizione nell’unit connesse itàà di un’intu se nell’un non connes ze vissute di un nze esperien #2 le esperie te /u/te connette ione, hanno solo /unità che connet #7/intuiz l’unità di 7/intui zione, l’unità

elementi comparati comparati senza senza alcun alcun riferimento riferimento al loro loro essere hic bic efe/ nunc, nunc, sisi oppongono oppongono lele

presono intuiti in una prequesti sono zione [215], e questi un'intuiizione nell’unit itàà di un'intu oggetti nell’un coscienti ti di più oggetti coscien

Alle relazioni di di comparazione, che si fondano solo nel contenuto essenziale essenziale degli degli

relazioni di realtà, che riguardano la connessione effettiva tra gli elementi della relazione (le relazioni (le “rela“rela-

ne appartieene relativoo — vi apparti erienzaa che è loro relativ dell’espperienz coscienz io nella coscie nzaa interna e nel tempo dell’es

zioni zioni tra dati i individati di di fatto”). fatto”). SiSi tratta tratta di di relazioni, relazioni, che che sono sono possibili possibili solo solo tra tra oggetti indivi-

e. intuitive. ali, che non sono intuitiv intenzion onali, vissute intenzi ze vissute esperiennze de lele esperie compren che compre l’unità che nde anche l’unità anche

a, e in coscienzza, correntee di coscien costituit itee in una corrent i, poiché sono costitu intuizion oni, Certo, tutte queste intuizi te collegate o essere collega possono ivamente ente,, posson associat ativam tà di essere evocate associ possibili lità base alla loro possibi

omogeneeoo amente te ciò che non è omogen intuitiv ivamen unificato to intuit presenzaa,, in cui è unifica nell’unit itàà di una presenz nell’un ivoo percettiv o” nello spazio percett “spostat ato” abbiamoo “spost ricordata ta,, che abbiam scrivania o: la scrivan ia ricorda contenut uto: per conten nzaa insieme a coscienz a, è ora intuita dalla coscie percepitta, amente effettiv te percepi scrivania ivamen accantoo alla scrivan ia effett accant onee spaziale posizion iva posizi ttiva un'effett ricordata ta non ha un'effe scrivania ia ricorda tima. Senza dubbio, la scrivan quest’ulltima. quest’u ta un’assolu non un'assoluta come ha accanto a essa, così percepita ta,, è solo “quasi” accanto rispettoo a quella percepi rispett re le due scricomparare Possiamoo però compara percepita ta.. Possiam rispettoo a quella percepi temporal posizion alee rispett onee tempor posizi e. intuizion one. nell’unit itàà di questa intuizi vanie nell’un to di tutte fondamento nta il#/ fondamen rappresenta izionee nel senso più ampio rapprese dell’intu ità dell’in tuizion quest’unnità Così quest’u realtà. Esse di i relazion mon sono relazioni za, relazioni relazioni queste che non za e somiglian somiglianza, le relazioni uguaglianza relazioni di uguaglian “relazioni tra idee”, perché sono || rubricate tra le “relazioni almente te (Hume, ecc.) rubricate sono state tradizion tradizionalmen fon tazioni. ni. Cioè, la loro forma di unità è foni” delle rappresen rappresentazio fondate solo nei “contenut “contenuti” essenziali | momenti essenziali ti momenti determinati d’essenza,, ovvero su determina mente contenuti d’essenza data esclusiva te sui contenuti esclusivamen ia-: | necessar c'è anche necessaria s0r0, allora c’è questione ci sono, degli elementi combinati.. Se gli oggetti in questione elementi combinati forma connessi da una tale forma. ogici: ci: se gli oggetti connessi fenomenologi mente la loro unità. In termini fenomenol

duali. La loro più bassa unità fondante è l’unità [217] della de//a connessione effettiva effettiva inin un un tempo tempo in cui gli elementi connessi hanno la loro posizione temporale assoluta (cfr. $ 40) assoluta (cfr. $ 40) i Tutti gli oggetti individuali hanno una durata temporale e una posizione (tmpotale, mporale, sono sono estesi, con con ilil loro loro contenuto contenuto essenziale, essenziale, su su un un originario originario conzin4uz continuum temporale temporale ee hi a nella loro loro essenza nella essenza complessiva, in quanto essenza generale, un’estensione un’estensione temporale temporale di di grandezza definita, che è la loro durata, e un contenuto temporale, che riempie questa questa

ft

Hi

parti partico

presenza, sesé essi coscienza in una sola presenza, di unità sono dati “in una volta”, sono dati alla coscienza

(almeno quanto ai | 1 intuitiva (almeno maniera intuitiva tati in generale generale [216] in maniera rappresentati possono possono essere rappresen intuitivo, allora |— presente intuitivo, zonte di un presente dell’orizzonte all’internoo dell’oriz fondanti) all’intern momenti essenziali fondanti) momenti essenziali ), aldi nte), passivamente uita passivame (precostituita anche la loro unità può essere intuita in questa forma (precostit percepiti, . là che essa sia appresa appresa oo no. Allo stesso modo non conta se gli oggetti siano percepiti, fantasia nei loro —J finzioni, i, oggetti di fantasia ricordati, ricordati, attesi o se essi, o alcuni di essi, siano pure finzion

ione No n0ft+ comparazione relazioni di comparaz fondano le relazioni modi temporali funzionali.. Queste unità che fondano temporali funzionali al all to ento riferimen riferim un un perciò hanno perciò individui ee hanno agli individui temporali,, agli oggetti temporali sono agli oggetti vincolate agli sono vincolate non ] za nof uguaglianza 4, la loro uguaglian elementi. Se 4 viene dopo 4’, dai loro elementi. tempo mediato dai solo mediato che èè solo tempo che . oggetti. agli oggetti ma tempi, ma agli allo tra questi tempi, tra questi all'intervallo 4’, né all’interv tempo 4), né alal tempo èè vincolata tempo 44 né vincolata alal tempo temporali.. Tali unità tratti temporali particolarii tratti tempo e e aiai particolar all’intero tempo legata all’intero temporali quindi, èè legata temporali e,e, quindi, 156 156

durata. Le Le parti parti temporali temporali di di tali tali oggetti oggetti (e (e correlativamente correlativamente lele porzioni porzioni della della di durata) sono, per loro essenza generale, unite nell’essenza complessiva, che connette che connette estensiestensivamente l’essenza delle parti. Preso nella sua individualità, l’oggetto l'oggetto intero è un intero intero temporale e quest’unità è un’unità della connessione temporale. L’intero qui qui èè inin divedivenire, nire, ed ed un un intero intero èè solo solo in divenuto; l’insieme in quanto quanto è è ciò sue ciò che parti che èè ora ora divenuto; l’insieme delle delle sue parti èè il suo esser divenuto insieme e precisamente il suo esser divenuto poco che sisi poco aa poco, poco, che estende a tutte le parti e a tutte le parti delle parti. Ogni oggetto temporale hita il suo ppatenuto temporale, un’essenza estesa, e questo intero può essere gpatenuto essere ora ora individuale, individuale, perperché siestende, perché è in/n divenire. Il divenire individualizza individualizzante nte ha quindi la sua Pasi a sssenziale Sssenziale con le sue particolarità formali, o meglio ha i diversi modi di divenire divenire della della

durata, insieme a ciò che gli appartiene in altra maniera. Tutte le connessioni reali tra oggetti temporali sono dunque connessioni tra estensioni temporali all’interno all’interno della della

forma del tempo. Un qualsiasi insieme di rappresentazi forma rappresentazioni oni unite in un presente di coScienza = non rende - qui rappresentabil rappresentabilee la connessione temporale: più precisamente, precisamente, un un Oggettoo temporale temporale non intuitivo nelne senso piùiù pieno, pi I non è è intuitivo e invero come oggetto a È nella sua determinata durata individuale (che individualizza essenzialmente anche l'oggetto), Oggetto), quando è rappresentato nellala sua intera i nn Moi essenza (rispetto alla era sua ripetibilità ripetibilità, i alla sua Somparabilità). : Il collegamento gamento non si fonda nella sua essenza ripetibil ripetibile, nello stesso stesso petibile, nello so Î Ni o elle i” formazioni pb unità che che fondano fondano [fundierenden) la comparazione, ma, oltre diSì unità [fundierenden] la comparazione, ma, oltre aa i e o maniera necessaria, [si suo nel suo fonda] nella sua irripetibilità temporale, nel irripetibilità [218] temporale, di:za; [si fonda] nella sua Mii È Mo. individuali Di. e ne individualiz za il contenuto divenire, 00 temporale. riproduzione del divenire, So/o nella riproduzione temporale. So/o Quinn 2 ua rog } Bi;

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altrara rappresentazio pp rappresentazione che presenti i individualmen individualmente ne che un divenire, divenire, gli gli oggetti oggetti temporali temporali ; (che (che sono sono © presenti zione indivi te un venire, gli

157 157

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che i siano che entramb entrambi en]n] inin #1un campo siano prospett prospettati tattile. Tuttav ia, così non ati [abschazt [abschatte campo visivo visivoo o tatt ile. Tuttavi a, così non abbiamo abbiamo ancora un’adeguata ancora un’adeguata rappresentazione distan za e rappresentazione della sappiamo se della distanza e quindi quindi non non sappiamo se lala distan za tratra questi distanza corpi è più grande questi due o piccola due cotpi è più grande o più di quella tra altri cotpi. più piccola di quella tra altri due due cotpi . Non possi Non possiamo amo ancora ancora [220] ltroro compr [220] senz'a ender e sese lala loro senz'alt distan za è relativamente comprend ere loro dist anza è rela tiva ment più e più grande o a a un’altr grande rispett a distan za più rispetto , giacch un’altra é per enderlo dobbiamo distanza più piccola piccola, giacché per compr comp rend erlo dob bia mo percor rere, percorre da re, da una a, lele correl una parte azioni parte all’altr all’altra, uiscono quella distanza. Così, correlaz ioni che che costit costitui scono quella distanza. Così, sese voglia mo rappre sentar vogliamo e l’ugua glianz rapprese a tra ntare l’uguaglianza tra lele grande zzee di due distanze, dobbi amo grandezz di due distanze, dobbia mo percor rerere queste percorre ze e e riferirl queste distan e a a orient amenti distanze uguali. riferirle orientamenti uguali. Delle ni, che Delle relazio relazioni, dano sione che riguar riguarda onini di connessione), apno lala connes connessi on e reale reale (relazi (relazio di connessione), apparten gono partengono inoltre inoltre anche ed effetto anche quella , di intero quella didi causa causa ed effetto, di intero ee parte, e parte, didi parte parte e parte, parte, per per citare citare solo solo lele più anti. na relazi più import importan one di realtà può ti. Nessu sussist Nessuna ere una relazione di realtà può sussistere tra tra una cosa reale e una cosa reale e una quasi-r eale, [queste relazio quasi-re ni] non si ale, cioè posso no costituire in ragione cioè [queste relazioni] non si possono cost itui re in ragione del del loro loro presen tarsi presenta rsi inin sésé stesse, o didi unun elemen to siamo stesse, quand coscie nti come di [un quando elemento siam o cosc ient i come di [un elemen to] elemento] reale un fictum. reale ee didi unun altro altro come come didi un anche la parte lo è; fic um. SeSe unun intero intero èè reale, reale , anch e la patt e lo ee unun ficlum fil non tersi non può sa didi reale può connet connette e un intero. Lo stessoè; rsi con con qualco qualcosa reale per per formar form are un inter o. Lo stesso vale, per o, per vale, per esempi ze spazial esempio, i. Due per lele distan distanze una distan za; la distanza spaziali. Due cose cose hanno hann o una dist anza ; la distanza appart iene appartie ne loro loro e,e, anche nzaa alal pari di una cosa, ha un'esistenza fondat anche sese non non ha ha esiste esistenz pari di una cosa, ha un'esistenza fond a ata sull’esi stenza sull’esist enza della della cosa, cosa, che a. La distanza spaziale e, in che èè l’unica l’unica vera vera ee propria propria esistenz esist enza. La dist anza spazi ale e, in generale generale,, la posizio posizionnee spaziale spaziale,, èè una pone una connessione reale. una relazio relazionnee che che presup presuppo ne una conn essi one reale. Tutte queste queste relazion relazionii didi realtà ente realtà posson traslate alal quasi e possono possonoo ovviam ovviamen te essere esser e trasl ate quasi e possono fare la loro compar sa nel comparsa l’unità nel quasi, quasi, per di un'intuizione di fantasia per quanto quanto sisi estende estende l’uni tà di un'i ntui zion e di fantasia e di un mon mondo fantasia do didi fanta sia..

i [ in oggett VOI o; 8g etto di iV ]. Vinuti I, i Un

esser è COME ret app 7 esentati come i come UNITA N tà de di LV veni? cOme esser re ce essere Uni, del diven Ni SSe, presen ‘all ri re

st contediversi diversi conteire inin in SE ” ) apparire stesso”) Ì ente “lo “lo stesso g ° q° Ùi (in quanto 9 essenzialm può (i temporale uguale tritai ie i relaz u bate lele sue is tur essenzia. li c con al i 770n1 Ss ] ca sue relazi oni indi stl ii INdiIV cui restano iduali di di Vv enire, in cui di urbate indist o restan in re, diveni di ti individuali a na materi di ug uguale ] divenirere ee dite del el diveni E sifat i (di i uguale durata ovvero di i ugualek forma ;oggetti i siffatti temp(

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li O etti E ralmente tempo sono nte ralme tempo , gli oggetti 1 i ndividuali sono i si rdiso ordiquest’o venire e p‘ )ssono essere ra} ] )\reser solo nella nella riproduzione È riprod rip uzione didi3 ququest 5 itati r sentat ela»Ila Ss solo i »sentati ordine del di rappre SS essere no Î posso e enire div ] Ò P i n a r s° Îi i | ità vidual L’indi tempo. il costituisce che ae nella rappresentazione DE E Dre l’unità connettiva e l ordine (relazione). fonda del divenire ® temporale ordine ba sull fondato spaziale, Tone posiz della $ so l ordine Similmente si comporta spaziale, ina posizione della si comporta l’ordine Similmente . "è ) È n dinicose cel g o ÎV i i O azio e l € rdine della simultaneità ne indiv iduale che SI degli oggetti individuali. Lo spazio è l’ordine della ara cll < e = presentano sensibilmente (materialmente). I momenti I iî iv riduali i indi

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i

SO stesso p di e, he p temporale sono [i] ]qui ee [il] prah in: d i V d 100) Pe tempo, èeaalloO stesso di ciò che temporale 7 spazi: è corre io (E a n tr pos zione spaziale spaziale e elala diffus one spazia 0 di usione fondare una correlazione, mentre la posizione una correlazione continua di con una correlazione spaziale. I a diffusione è essa stessa si ci SOIC nire, cin universale del divenire, correlazione nessione. Come un tempo è ciò che è solo nella sua orun SI mate, determinata, a spazia così uno spazio (una posizione temporale, una figura

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ls la gget p CE moc o di3 ale, . e allo stesso o tempor un oggett di tun isolata 9% :

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sentazioni se u anc de 1 era È isolate. Solo quan è ancora data in delle rappresentazioni semplicemente

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ale tra due oggetti, ho l’intuizione | intuitivamente una comprensiva correlazione tempor ii temporale, izione ale; : così solo — temporale; one temporale; sizione posizi distanza e del loro relativo della temporale,e della posizione ordine i o ordine della distanza e del loro relativ e fil ae CO, i sai li che AZIO lo resento invece di oggetti isolati, ra uando. intuitivamente lo spazio che li «i “I fofo nto intuitivamente invece di oggetti isolati, rapprese quando, Certo, Mente. e. Certo, spazia zialment DIU, spazia. disti. distingue ordine, allora ho rappi esentalto qualcosa mad che lili li distingue che ‘osa che qualcosa più qualcosa allora ho rappresentato qualcosa mminin più, ma d'ordine, e he mio al O o rito se solo completa i iduazione r indiv un ho rel uva Sc lo maniera se © ritorn S completa, . solo i indivi ividuazione in maniera solo relativa; ho un’ind intuitiva eperò ddll i vità, ovvero una rappresentazione intuitività nunc. Diversamente ho una non intulti

zione n diividua ua fa one; ho un’ind obi € i la Pposizi i È a riguardo . a ciò che. individua L ‘ un’indeterminatezz . Ì , questo ma o, relativ e spazial dine nell’or corpi a o rispett corpi relativa di l 7 fa, ord, e 1 e gi i ; mio al e o qui appe ]l mi i do q i mio uan Ì ysizione OSIZI mi appello a quanto alla SS sua tutto determinato i Solo quando one. . Solo quanto alla ua pposizi tutto determinato richiesta N nazione richiesta deterzziazione a di una determinazione logica) la/adetermin zione logica) ottengo (nonostante la mancanz A ottengo (nonostante la mancanza di una determina i eccoc per l'intuizione individuale in quanto tale. aDe se i per l'intuizione individuale in quanto tale. zione zione rappapprese CE i dati intuitiv: ted] Due ancora lala rapp quindi ancora consentono quindi intuitivamente nononn consentono dati intuitivamente corpi dati Due corpi mo EI O stess Î s spaziale, nenello della distanza che li separa, inin quanto originaria relazione spaziale, quanto relazione originaria della distanza che li separa,Spie crd somiglian2@& loro sose della e della un'intuizione uizion intuitiva, rappresentazione un'int una offrono invece cui iva, ° intuit in e ‘ntazione azion esent rappr una o offron cui ti invece 51 "I ni 1 di insi na rapp siano ini in generale e u una sentati qualoraa sian 1 ii insieme. pa ottenere i [Per ottenere insieme. [Per rappresentat generale rappresenta qualor siano intof sor SE i loro nioso originaria della loro relazione spaziale] occorre che entrambibi iii i loro originaria della loro relazii one spazialI e] occorre che entram 14 percio siano riuniti in 470 spazzo, nel quale i due corpi si trovano, trovano, e e perciò intuitivi intuitivi siano riuniti in 470 spazio, nel quale i due corpi si .

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Concetto ©)c) Conce ristretto concetto tto ristr ampioo didi unità unità dell’ etto e conce dell’intu tto ampi intuiizione zione

relazion uguagli Le rela zion i didi ugua somigli sono inve invece gliaanza del tutto indifferenti a tale nza e e didi somi gliaanza nza sono ce del tutto indifferenti a tale Mancan za di correla Mancanza ciò che che non non èè real correlazzione realmen te ione didi ciò conness E sse [221] sono inmente connessoo.. Esse [221] sono indifferenti ciò perc perché diffe renti aa ciò hanno loro orig origine solo hé hann nel colleg amento o lala loro che è precostituito ine solo nel collegamento che è precostituito Mediant l’unità Medi dell’as antee l’uni one. Per quan Ì tà dell quanto grande ’asssociazi e cost costan ociazion te possa essere l’efficacia e. Per to gran de e ante poss a esse re l’efficacia dell’as | onee sulla dell sulla cost ’asssociazi costitu ociazion oggetti compos ti unit unitari ituzzione amente ione didi ogge e dei mondi di tti comp osti aria ment e e dei mond i di O oggetti, l'assoc ogget ti, l’as efficace sociiazione anche azione èè effi laddove gli oggetti piovono cace anche laddove gli oggetti piov , per così dire , senza ono, per così dire, correlazione, senza sulla cosc corr coscienza. elazione, sulla E ssa form forma legame, ienza. Essa partico lare come associazione a unun lega me, inin part icol are come asso ciaz ione Per somigli per somigliaanza. Questo collega nza. Ques entran do nello nello sgua to coll sguardo tematico, è il fondaegammento, ento, entr ando rdo tema tico , è il fondaMento per lala cost Ment costitu o per attiva dei rapp rapport ituzzione ione attiv somigli a dei uguaglianza. Anche ortii didi somi gliaanza nza e e didi ugua glia nza. Anche qui dobbia mo quin qui dobbiamo quindi disting l’unità istituita di dist passiv amente inguuere ere l’uni tra due oggetti e ciò che, tà istit uita pass ivam ente tra due ogge tti e ciò che, i Nella nella ricet ricett ività essa fond fondat tivit : a, vien à susu didi essa viene appreso come ugua uguagli anza ata, e somiglianza e e appr eso come glia nza e somi glia |i ANCO 8NCcOra nza , a un livell più alto, rA, a un livel alto, ciò ciò che c he sisi cos loo più costitu come rela relazio ne di somiglianza nellae tituiisce sce come zione di somi glia Produ zione spont | Prod anea. uzio ne spon tane a.

nza nella

Rispett alle rela relazion Spettoo alle uguagli somiglianza, le relazioni di realtà presupzionii didi ugua gliaanza nza e e didi somi glianza, le relazioni di realtà presupPongo no delle delle intui intuizi i Pong oni che ono riguard ano lele connessioni reali, \e quali sono chiamate, zioni che rigu ardano connessioni reali, le quali sono chiamate, i senso

77 senso

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$ $43.43. Relazion i di di conness ione zione Relazioni connessi onee e didi compara comparaz ione

ssività assività nell AP PASSI € zizione fonda . nella sui fondaz sua i 1ei ela la su relazioni È ione delle relazi Ip. rensionedelle Sud ua I rima sezione p- Capi i t olo terzo - I 4 "A > i à on sione S 1 F II F I appren sezion e = Capitolo terzc > "li I rima sezion

ne, / di Venire7) pos. $ ‘ono sori nitri Me

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ità sività passiv ionee nella pas dazion fon daz la sua fon e delle relazioni e one nsi ion e ens ppr ppr L’a zo ter lo ito Prima sezione - Cap

ciò. . ne non solo di cò zioone tuiizi l’inntu dell’i man ano un'unità del tm for fo e Fss Ess ve. ati rel o cor ioni o di un mond estto tes ont nelccon nel ristretto e proprio, intuiz eo — un’ omogeneità geneo Oogen

OM cheèè om di ciò che che è collegato insieme, ma o. ito. intuuit pio,, int ncipio princi essere, per pri può che o) nd mo ias qu do gli oggetti, uniquaanndo (o di un izione, qu ntu l’i del tà uni di mo lia par ssi in quanto sensoo ancora più ristretto, In un sens effettivamente in sé ste

no ataano presenza, si presseent stessi. ti intuitivamente in una sono dati in quanto sé ché per o sol € o po mp tem te sso ere cadere d evee cad mente esistenti nello ste ora esso dev ivamen ettiva ogg oggett à di un'intuizione, all nit l'u l’u nel ta sen pre si le iamo Per esempio, se un via parte Èè coperta, noi abb una S e Se ti. par sue le te con tut [222] e non pell’unità dell’intuizione pe 1 la parte che si vede, tto, solo per tre ris più so sen nel lsiasi qualsiasi qua tàà dell’intenzione, uninit l’u ione propria; ciò che in una cez cez per per una di à nit ità l’u Vun è più sta unità non appartiene più pet l’intero viale. Que in maniera impropria, te e nt sen se pre re mp com co nto o nelionee rientra in qua cezion percez per paturalmente il suo analog l’intuizione ha nat del à tà nit u uni sta Que . one izi all'unità dell’intu colne (cfr. 66 37, 40). che è colzione ciò che icazio tifica sentif one didi ciò presen izione la pre ntuizi l’intu dell’i tà del unità ltà ee uni realtà di rea ni di ni sio nes con più tra più o ne llo ell zio liv live sul sul ta distin essta Qu Que pposizione, che sussiste tra con a i la a par pre one ne io azi araz commppar one. Possiamo legato solo pet co sionnee e relazioni di comparazi es.sio connnes di con oni oni azi azi rel rel tra le, ria ego cat otrono nella coalto, cioè quello e vissute che occorr enzze eriien es per esp le le nel nel o to uit tui tit cos ti è senpresen pre comparare tutto ciò che l'unità intuitiva di una atoo nell’u leggat co lle viene col sto que ché per o cioè pri e pro sibile cioè,, ‘scienza interna, nitàà di un'esperienza pos l’u l’unit nel nel are ntr rie può che tutttoo ciò che è costituito come za; in altre parole, tut ndo possibile. Ma solo ciò mo un di à l’u nit nel Ilu ne sa.. correlativamente, essa connes tàà conn l’unit o originaria, ha uni ver dav a iet era ta ani man mi in io, tar uni che non è connesso, tta oggetto to modo, anche tttraa ciò cer in ste, te, i sis suss sus une int sio un’ Certo la connes atoo nell'unità di leggat colle eoo,, Ma che è solo col enne ogge ommo O te men iva ett eff connessione è ciò che non tr a oggetti, ma solo una nee reale tra ion s sio nes nes Con con una è nza.. non cienza ò coscie te didi cos rente corren izione; questa per la cor nella ne nel ssione ne sio connes o lor la è cio ti, uen le d quellle ta, tanto que etienze vissute costit tra esperi temporale assoluta, one one izi izi pos a roc oca ip ipr rec no la loto rec ettii. ha nno asi:iaa e non oggett fanttas Le esperienze vissute han cono oggetti di fan uis tit cos li qua le li, tra lle neu quelle ntoo que quaant li qu onali iziona posizi pos enze vissute. costituiti nelle esperi

formali le fondamento delle relazioni qua tà . ità ’uni ‘un dell e mal for one uzi d) La costit da fa d@. si può formare l’unità che

modo in cui Si trattata pef le relazioni formali. ero per ovv ] 3] 223 [22 [ , oni azi rel ari uliari peculi pec etti 0g getti li ogg degli fondamento pet alcune la connessione reale deg da uar rig non che t , ale ormale E,E questi o-form gie o-f ologic ontolo nitàà ont l'unit dell’u del o essenza complessiva. lor lot la Ila nel ne né né i i ial ial enz enz ess ess è,!! 106 loto momenti li;; è,cio d vali e non è fondata nei lor nonn individua duali o no ividua indivi , ind ili sib pos i i ett ett ogg ogg gli i tutt OPa enddee a es ten Esssaa si presenta OPS un'unità che si est ) ‘Es men). sammen [Zu one one izi izi pos com a cioèè quella dell intuiuitii Vi noo int entatan preessen forma collettiva di unità, cio i, si pr unitti, cosìì uni siano cos che , i, asi lsi sias qua qual ti i get ett io!! 0g ogg llezezio coll volttaa qu lal vol llaa co pat nariamente ogni qua ro” unitario dedell nte L'i . ). nza) nza cie cos la del presentete nii ci00 sioion appirenens mente alla coscienza (a un ha hannnnoo luogo singole se , ma) (te (te are uli pec diventa oggettivo in senso ro altro un alt qui menzionare Un È opportuno qui

S$ 44, 44. Analisi Analisi nalisi isi dell’osservazione idel ’ i comparativa. Uguaglianza e somiglia nza

. ci ogni ee cias one ogni iziione propos ue lala prop segue oggetti ù: nr conseg [di questi SI Ne con ei osiz totalità. Ne tinu ni e ci, cuna loro von ve loro eT x e e * x na e cluso anc coscienNan]enin una cosci ee intui esser )[la può ga èè reale ogni che esser ]ta ogni oo ciò può one e tutt izi e) pos real pro Ri anch ci e che ne e ciò e), ] ibil ione poss tutt osiz e e e prop za (in. un'intuizioneee di real [la e sia e), uso che ibil incl poss » e i r o ria, gina teale oti sia i , che zionn ntui e un'i (in c b rso zao emp . ate er A va non ettiva ità coll colletti L’unità n i r p nonpulaè essenz a, sono equivalenti. r egat o men coll ial cipi PD a L’un i i. alent t tt equiv affa a è sono DE non a a, senz egat ì l'es coll 5 ché d giac nei contenuti, giac tto zione, ecce eccetto fondata nel eraazio ider consid ché l’essenza non i è affattottoo presa in cons cont De inzi e per chei, da essa dipendoe onienut per le dist un tto, ogge gget ee ne itàun na, 0gg eziottiv delladellcoll della ’int 'inte: ero non dell Fare ono.alt a rice i ao più don pen onee one dio li vell EEà, m erazi riatua:cioè ARtivit propria iù o. d alto, èè cert zion più pera o un’o cioè vell già un'op prop certoo già o, ricet della a. non nt » ni NE produt spontaneità ionii formali ; pre zoo ccom relaz le rela so zion aloa “i omp ion allo st sipai modoooi in generale so mod ssi steses iero ali form pens i zion del rela b, ne Ro- È2 se a, e allo i ni ion raz azio ope llo ee presuppongono sempre le oper cativo. solo su questo liveello |. .: l Ea aree questi cenni, basttar qui bas ia ampia Dov più amp una più uonoo una isi che i o seguon anal « rebilber che seg alle do ian asc . 62) 59SS 2). 59-6 (cfr. ff ito mer to di meri ne sioone discus ussi disc *

e

((44. 44. Analisi dell'osservazione comparativa. Uguaglianza e somiglianza \ ; IRON MiPassiamo di quell ioni didi ; ecs quelleÙFinn i iamo orati aa dr particol Passiccni somiglianza, che sono particolaruguagliai nza ee somiglianza, Sa rtan impo BE; a o Il ricetsf

cet e , pet dn tà. Put ancora nella sfera della sidella nricetrestando ancora Pur restando rsalità. la loto unive . Ba è però sono di straordinario relazioni te ques che d n i Sr io ssar Wi che queste relazioni sono di straordinario significato sf nece SIONI te Mi 4 dle Òpiùal ° i nn E Sin a pet la costituzione della coscienza di genea es n ione della ituz ne cost la pet ircioina 3° ell oggettivazio BE 3 sene

ch sarà neces; così che dell’essenza, così a dell’essenza, È alto, coscienz pet la coscienza = per SS olutoi piùni 9 esa iea e C i e sull’argomento nella Terza Sezione 5

i co Sa come x ività n rvaz relarel in n relaattivamente in ione che mette attivamente che mette osse ità, e come osservazione n attiv î È e a mita apprensionale, che scorre da un lato all’alento a 9 che scorte da un lato aiPal n e, ensional appr mira : ian SE n uppo pres geo Ro presuppone originariamente un’uguaglianza i mess one, guagli elazi glianza o iame tto degli primaun’uA inar se elementi à nte e orig bilit pponnella sensi x ace effic è che ” cosa ibili ann hi 2 che è efficace nella sensibilità prima chee intervenga ili , qual interv lianz somig siao “sens Biana ehi one singo j che . ione elaz I ee di HS qualche cottelazione. Più oggetti, aio, corr che qual una o la ni oggetti, che hann 3 a unità di a form la e ibilment la forma di unità jioli nza e dell’ dell’u-> de Ra somiglianza bile, fondano sens ia ensibilmente sensi unità della ; somiglia i. gruppi . sensibili!”. Il dato sensibil so ronagat agli dei setcita uno stimolo; suscita i Dal È glianza sensibili ei gruppi sensibili!’. Il dato sensibile eserci Aiore a compiet A G SEI ENsingole lo infer ensioni _ lintere j interesse ricomposizio ne singole ee una sse oe di ililivel livello inferi ore a compiere apprensioni una loto loto ricomposizi piere appr |fe continua. : Pensia mo i se: pre a un 21 di ; oggetti ; simili, a quior simili, che, che, nell’unità nell’unità di un’int un’intuPa È eni di oggetti : eao, sono1 ASconfluiti I |È” | izione nel sensoSA i iin a, [oggetti cioè cioè etti i cio [o a ONIZRI COSSIISno AREA È. sono tiuniti in un’‘“imm: dra ; c i nane 9 un’ A d un’“°i St in ù » agine”. Il continuo decorso decorso ert trasfi asforma siin trasf :Si asfotma agine”. di ono Il O.continuo MEÌ iccessione una su ccessi î i oné, pprensioni singole, e, nel passaggioo da apprensione ad apprensi one, È i i. gli l’ugua aglianza z Ta ergee per per l’osservazi one, qui oieli,i e lì, lì, ilil fondamen dellaa som somigli igli glianza dell’uguaglianz sserva rvazi ianza e del igl herg fondamentoto dell e le e el’o _ T i nr così si qua129lche modo mod nella passivitV à, e che abbiamo ià otato i in to ota ciò he anc a fil ÈBiisni pro si così ,e ìa Bi simil 3” ‘aiÒ e. rast erentetee sisi si sep pet con differen conttra ra che è diff ide ;dissimilee P per paara ide”’ e ciò che inc seSe nc ‘co une oi ne “c com è mu che co Ciò e sto. ch ò . Ci s sto zione, che sussiste . ai i E ta c'è " lon es qu do an O q uesta ia, (quuand on c'è solo SOV O 10ne 9 OLI Uni est itararia, apposi gni coscienza ssiste coscienza un arazione Laa Sg comparazione comp o M

i

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*]*

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tro o Sa da un oggetto all’al

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; 17 I

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Inmerito, cfr. $ 16. n merito, cf,

161 160

.

È og

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in pugno,

,

3

m

;

coincide nza ma anchee una COL

ità sività passiv laa pas nell ionee nel dazion fondaz sua fon oni ee lala sua azioni relazi dell lee rel ionee del ens ion ppr L’a ens ppr zo L’a ter lo zo itolo ter Capito ionee - - Cap sezion ma sez Prima Pri

ile,, simile le oo sim uaale ugu un BB ug un

5] dada A4aa rre {2[2225] scorre trasco ens onee tra ppr siion l’a en e l’ pr to inin dov ap nuuto d ten La e e. ra te ov ual coora anc dd ett La to an ogg stato sensoso oggettuale. che èè sta nel sen A, che con A, nel con one e izi on pos zi rap si sov po ap pet sovr ra inin entra coiinnci ale ent cidede pet uguale nza n èè ugu non cos a,, BB co che no ienz nellala co ciò che sccie re ciò men nel nttre de, me ncide, coi nci bi coi ram ent bi am in tr en ale in è uguale

che è ugu ciò che o: ciò gno: pugn pu m som per so lla per quella za dada que sto ianza aglian uguagl con o.. per ugu rast za per denza nttra mciden co cosnci la coi ce e la gu in re st gue di fa tin co in in dis an che BB ciò che tutttav a, ancora e, tut aviia, rre, passsso0a a B,B, ciò corr poii pa Occo do /11 ee po endo Oc pren ap pr se ap ma: se pri a: la im sul pr a tto ll ti anzziitu latitutto su tela ocii an amoc ntoo re miam ment ermi mome ffer Soff re ilil mo a. So ineeaare gliananzZA. olin sottttol talee dada so gli do tal modo in mo A) n in [co A] a on fic lo [c uni a el llo ic i qu que As if a d Asi un conn ale ad cide co uguale coiinnci to ugu enuto ritenu ntoo di B|B] co ment èè rit hé [il mome perrcché acccaade de pe ciò ac o; iev ciò ril ciò hé ciò in iev tallcché e, lo ta ril ter nt e, in met me da metterlo tament leta com mpple vo didi B,B, da ce co uniissce vo o”, Vi Ssi i un

rto”, vi ‘scaart alc no ‘ “sc za al cuuno senza de sen ncide litàà didi coinci dualit ta dua tinta distin La dis vo didi AA ee vivi coi re. La ativo copre. relati rel o ciò che lolo cop ers rav nt att me e ta laa nell va nel erva nsser con che co à, che cop nit tà, rtoo sisi vede comple u n'u uni che èè co peert o in un' rma che anno tra form assfo tr , si une com ne mu à co no lit in han ità dua dual o o ancchhe B, ee an e ciò che hann un a distinzione Ae B, c’è alcuna non n c'è , no Ae uto o, ten ut con en nt co nto al qua to essii sto ess questo per que una duplicità, ma, quan soloo per nzaa una cossccie ltroo ee sol l’altr nell’a ienz co L'uunnoo è è nel o”. L’ ltro”. l’a dal ltr l’a ri fuo dal ri no ”. fuo “Pu oni oni izi izi ano uno “ed stiano “l’ due “ed che sti ti che te inin due eleemmen ente preessen di el enti diree,, pr cosìì dir di cos pet è, pet che è, e che iem e ins em o si sol in un solo re una forrmman semmppre anoo un Esssii fo è pur se due.. Fis sonnoo due so li ce somiglianza, c'è semmppli è quella della se

la relazione è que petcepito, nte per mente ame aria Anc inari gin orig chhee se invece An , che è stato ori one sti que o-B in ent B Ma m ntomome dennzza, nzaa dell’“ancora”. ienz a, giacché il mo coiinnci cossccie cide co enta nella co preessen che si pr -A, o , nt /4 me omo con nt vo o me do nd ati mo de rel den

ci coiinnci con il relativo co de con ncide coinci coi rsoo ciò che è sim ile in B, aveers 2 ttrrav ne visto att vie € A4, resttaa una in che e ile a, , A, sim mun o muna ma res accco -chee èè simile in ciò-ch li ac ciò so” con l’altro in ciò che “fu È o” us “f ; è ne €e o o” ess art razi ara sepa zioone unoo “scarto” ttee sep cia un lascia o, las ess esso, ale, così che sussis mat eri ne zio e on ara zi sep ra pa una se he le,, ancche uguaale mporta an comp aree un ugu forrmmat che co à, che lità, dualit attivano 2a fo nonn arr dua eleemmen enti così no Gli el e”. fin . “af cne” è ac“st “sta ffi che a “a ng ciò rimmaang tra ciò hé ne ri coi bencché denzzaa tra ciden all’altro, ben coinnci ual e” “ug al gu “u bio dub io bb za du sen è pza n& commuuns cui l'u l’uno se hannnoo in co enti]ti] han men ma eleem una coppia, in na una nità di ciò che [i due el l’u del tù vir uaua: in ’ug à, all lit ta, €e quindi ta dua leta, cat Quessta compple o”. Que cato”. un’affinità com di 6] [22 ità ’un ità all ’un più di più all i così tanto isi re di vicis rvic semppre manar si sem ossisir narsi può apprros icinar anz i app avvici può può avv ; rto sca za sen e iale sen quasii enzial essenz a, che è quas denzzaa ess ciden ianzza, glian coinnci somiigl gli € allaa coi anzaa e all glianz mattaa,, di una som pro sima osssi appr e ’uguaglianza ap

li un ta nonostant t mo parlare did j ’uguag che iamo ssia Ma la differenza res poss ni. che po i. zio ia ion dev iaz he poc e ta, con solo poch leta, compple anza com un’ agliian guagl un’uugu soml: pet som ianzzaa €e per glian tinui. uguaagl contin ii pas pet ugu gi con zee per saggi den nz passag nci de ci coi in co ste que re Coim. ese com distingue apprres gna dis bisoogn sonoo app te bis to son Na ente ggettto lmen 'ogge ralm tura delll'o Natu le parti del cui in a, tiv a lic va, de esp ati ualee delle ttual oggeett denzzaa esplic ciden nenznzaa ogg coinnci tene pparrte glianza dalla coi ’appa ll de l’a o del att aff qui ta trat ta, nottaato già no atoo già to. Nonn sisi tratta stat getto. ’ogget all'og art ti all app e], come èè st enennti rtene denzze] ciden appa e coi innci co est [qu Ma io. ogni amp in o. og più pi sensoso più am che ha luogo iN nel sen e, che ti all one, teroo nel parti zion ’inter sizi all’in posi appo vrap pat sovr del delllaa so le era le gen era ere gen att re car semmpplice tte dal e ara La se c h i. La etti. oggett anche dal ità didi ogg sisi dis guonnoo anc inguo ralità plural disttin na plu didi uuna ne io ne iz io os iz mp co os mp ce co pli S0Via unaa sov semplice za, a, 22 un nellala sem nto ianz agl glian leg to €€ nel ugua col pet amen pet ugu egame za a den nz coll nci de ci coi in co una a una ora so ra a anco vie ianzzee ©0 som glian iennee anc agl ugua perv non per lotoo ugu ne non co ione izio osiz menttoo 2allIlee lor mpos rimen comp rifeeri rif in in , ti, ti pos os mp com co ti men ti iat iglia elemen somigl gli ele dallele som tra gli iva tra nzee e€ dal izi attiva pos aglgliaianz one att ugua zione posi dallele ugu iva ta dal vata mot ti sia mo e ch sia iva che att e iva io ion att on& nz raz iu e ope giunzi n& of% cong pert con perazion un'o te pe gli orre mpor comp anzee —— 2a un' mo co glianz iamo sia ss pos po e, e, iem iem ins e ins ter e met er ugHd5Se all'ugit sia mo mett ltaa all' iamo rivolt poss one èè rivo nzione to, pos ntenzi Certo, l'inte sen l'i ili.. Cer do do sibili an an sensib qu qu o o i sol sol ne io ne az . io ar ell che che . mparaz comp . una co re” quque . rcate entaa una “cerca divent didi “ce sto div questo one cos one nzi nzi ma que nte nte l'i l'i cosa,a, ma o am o bi am ab bi ab do an qu do lo an qu so ELO S olo OVVErO za, OVV ianza, iglian gaza 00 alla somigl alla som

to ale e e e parziale parzi igli f i 45.45.i Somiglie a)d Somi glianza lianza totale pat relazione 9 ianza € tale a ziale (somiglianza ( somiglianza glia © inin relazione AZIO a) Al.

inizi inizi dire:ei? ininon comune. se all’inizio ii solo an Vale 2aa dire: e: anche comune. Vale sensibil un’uguaglianza sensibi solo un’uguaglianza

I sibile, che ci ha già colche se all’inizio I’ moti ito. o cici motiva, a ppa zione, unifica di tipo un pito, come un tipo di unificazione, a all’ Ln rn Diva, zione 210ne assare va, come e al ’e splorarazi assarall’esplorazi pito, zione comparati n Dl latende

alimenta" la tendenza a mettere inirrilievo ciò che SE particolari alimenta Perrone vi è in com Po particolari eefare ciò che vi è in com une ni . in rilievo e . metter a tentati a cadenz ; O z x e / POSS sc un que fare un /en/ati i ny |eneo ai tivo che èè eterog ‘Lrovence tra ciòciù che anche tra somiglianza anche una somiglianza trovare una comun per trovare tivo per stud È edetequeve fare a ciò te ivamen effett raggiungerla effettivamente "w usciamo ti usciamo aa raggiungerla

l i anza sensibile, L’opposto ii cl ne può È x aver somiglglianza sensibi L'oppo: lluogo in talii casi della somigli opposto della aver Èè cascasi, i, può che nogo 10 falb le, sensibi ? SI | quello che € dll di. S, n vi lissi ui con dissorzigli. [227] te, p n omiglianza in un senso pregnante, [227] c ; n o con pregnan senso un iamo in design noi noi dodesigniamo ; n dissomighanza ini cui non s'nt con ” ia 3 somigli za, unauna somigli somiglianza ” moltoSo limi o a ente minimo di di di somiglianza, code nuo _ grado minimo grado limitata, ’ ma lade n egazione : ianza molto somigl una I © one ° vos ai ave, Pe pica d e £ ogliamo designare come elerogeneità. Ess ” saro Ess che i cità. voglia che della pleta Ssomigl£ ia nza della somiglianza ogliamo designare come ezerogen pleta i stenzi COMPare, quando 1.85a eira. eePOSen e l all’om intenzione, rio precedentemente ameleto sel rivolta olta all’omogeneità, all’ ità è stata e delusa, quando sub zione, ogeneità, è stata delusa, quando -subentra° nel tentativ i eto mente compldente sto prece È contra inci oO ; entativo di trovare una coincidenza per ss i izione. di ativo di trovare posizi o coincidenza perper sovrap una eneità eterog di tale i una , possibile una tale etero geneità s completa, tutto ciò che sia possibile ta, sesese tutto o se sia che ciò che tutto ciò compleeta, geneittàà con Restaa 9gqui qui inin sospeso sospes b 1a I ue Cc omunq i OSC ie Cccos z non i Ì Zza una una isce in i une comunque abbia non oab cienza "” isce ) in costitu si costitu ; ienee Gi vgragl Wi ;

si

in CC alcCose OmUune, i comune qualcosa unaA , almer almenoo uno sacd in qualco

q



Ri“a totale €© parziale ars > / (somiglianza vozni 7 1 oli. in relazione ] a) fÎ 45. miglianza 45. È Soziglhianz Somiglianz: . cui l’u’È iguaglianz glianza oo l'uguaglianza, parlato to fi Laai somiglian? I a,a didi di cui anzano: somiglian? abbiamo parla cui abbiamo fi; nora, erano intese com ta cioè ete, compl nza glia x ugua e za i i o è somiglianza di somiglianza uguaglianza complete, cioè igli sen glian ti I co‘oncreti, i co ogget di nza somiglia plete, cioè 08 dal dal col tetto un o eden Eipi a colore simi e? da color Le rosso RE so un cigiazza ore Torosso osso tetto ce dal colore ross OSSO scuro SCUro. esempio tetetto dalcone s chchiaroiaro i è simile ; a un "etto no Da a un tetto dal colore tossoso scu e cu simil è o chiar na ; i s i d tcreta(a distinguiamo la sorziglianza i somiglia e nza eastconc vin somigli li te; i n traslato, lala somig senso traslato, glianza înin senso

istinguiamo la sorzi

quest iferiamento eIle parti simili E”

x

| simili e non la somiglianza dell’intero 0g 5 vioè non quer i_ s . atzio vegeto 9 cioè e non y lase . deli zi S zian Soni ce. ÈEss s non a 5 2 glianza semplice. Essaa èè una una pecul peculiare relazi ione inin cui E POS np!i O iare relaz relazione cui SE concreti iinteriaa eti i eeee gli gligli interi sempl ii concr a pura parglianz alla eOL Bip.00 i, aiai qualiquali appartiene. dinat subor nti mome dei porssa glianza momenti subordinati, | a] nza somiglia Di, > al qua appartiene la somiglianza. l a t è cioè se eta, concr è nza glia miglianza concreta, se cioè è tale che i c de ill Le est e; la somi sono. simili per °sé stessi e i concreti alei i che id “coi e cosa” per il loro intero “coincidono” OR dem i laroririna Mi con o n quanto concreti, allora all igli “che ” € o dono inter inci pet il loro allora la somiglianza ; . un Ù elemento che poss n q quant o conctet ;i o anche a ciasc pi 3 pain ciascun elemento che possiamo qui ee lìlìdistic si disti amo qui pia a . ien 2 ‘ohi Gss possi O. i e i due concreti reti nei neiei nei loro. loro l o i momenti SRgu “corrispondenti” en recisi,l, possiamo distinguere i “eorrispor sen else ti” nden ispo I concreti e momenti * corr i due i e nguer disti ii me iamo ssono nessi in un una coordinazionee univo Docosì. i univoca, possnti ”a sti Ko mome que: ca, , aaa 0ogni ogni; coppia corti dinazioncr coorLa una a. un lianz ss lain somig Spond i r i i.Di:ente [228] ] appa appartiene la somiglianza. La somigli r e t a si risolve così ne rtie con creta si risolve così vi iain somi . E di glianza COT interi gli qui Ma ale. parzi ianza parziale. Ma qui gli interi non s ono “simili Miglianza ei li Omigl simili "nc “in conseguenza” di queste so dla

mi

1A

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mir:

i invece i l. Ha Diglianzee delle delle loro loto parti. pat I la inv i È imiglianz Ntrano ÈENtrano

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i

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ri non sono simili “in conseguenza”a di queste so. » lu oun tipo p rticolare di c incidenza. li Interi

interi di coincidenza. : Gli nterl luogo un tipo particolare inini uuna ece . È necessariamente n ecessariamente ti vera e pro ria c di i pP coordinazione reciproca, mediante propri e a coordinazione r e c i na Vera reciproca,2, medi ante lala

5s 2 . \ di iii. sen oincidenz aa del le part delle parti; poiché parti hhanno Nesti uni;s i ; pcoic iché l’unità sibil della coincide hé lele parti ità sensibile cidenza anno l’un ensibile della coinci Pa

cidenz oinfi”

h sp un’unità o. Si ° ANCHE. iinicteri.in UU agli ne No spo c seo "i tra interi n e ottnono | si engono sua | za ian un'un ità sensibile. iBo sensibile. E così la somiglianza 7 si traspone i agli igl ì ; E som la 2 . E così ì; ità lisensib ue un’unitàsimi si ile ticolare se conses ni pze e simili si legano a questa “somiglianza” second T sio I fi. imi x ond aria;i . de ” sec “somiglianzadi ano a questa Lo si o simili i si leg sui i 1 de pon imile. specie d inci epo cole i cotd ris Mia il simi : le ° san aAl a spe are della coinciden za corris i 5 I cor cie particolare re della coincidenza te ola par tic I, par Cl8 SRS p 44, zi S ocia RNa ; ’ass ‘I° uno cui S|P lare dellDona per cui i l’associazio ° | orda l’altro” Sepeper som ricorda ssociazi onene per »» “7° uno fr e ric | somiglianza, n. ssociazione iglianza, »0°l’a one per . . iazizione azi . ll’assoccia d ella a n memoria evocata (B in quanto ricordato da < 1) è dato questo cesto o questo a memoria evocata (B in quanto ricordato da A) è dat o M | C

163 163 162 162

Cid

Prima sezione sezione -- Capitolo Capitolo terzo terzo -- L’apprensione L’apprensione delle delle relazioni relazioni ee lala sua sua fondazione fondazione nella nella passività passività Prima

$ 46. Determinazioni ERE

oi oni di contrasto (“impressioni assolute”)

“da”

contempo, èè dato dato che che AA ricorda ricorda BB “in “in virtù virtù di “da” e,e, alal contempo, da a ad a’ e questo è l'elemento da l’elemento fondante. Ma poiché poiché a« primario in quanto concreto, e a’x’ è dato solo in B, che

a’. a’. La La tendenza tendenza del del ricordo ricordo va va. èè dato solo in A, che dato solo in.A, che èè ilil dato dato è anch'esso il dato primario, è



“freddo” significa ai tropici

qualcosa

di

pet traslato che A acquisisce la relazione del ricordo con B. Questa è però un°effetziva un’effeztiva

ovvia, la misura per tali determinazio n

relazione di ricordo, benché sia fondata nella relazione fondante tra a-a’. a-a?.

cati gli elementi contrastanti della TRI

Non c’è dubbio che si possa cogliere questa relazione anche in modo tale da vedere la somiglianza dei concreti come una somiglianza effettiva, ma una somiglianza dal catattete modificato, una somiglianza che si “fonda” nella somiglianza di a. Pertanto, carattere somiglianza totale o concreta e somiglianza parziale sono z0di modi diversi di somiglianza, e un modo rende possibile una coordinazione univoca di tutti i momenti in quanto son è . . ) nre miglianze parziali, È parziali, mentre miglianze momenti di ° come mentre l’altro l’altro fa fa emergere emergere solo solo ii singoli singoli momenti momenti come momenti i di i somiglianza. Occorre quindi distinguere: [229] 1) Sorziglianza totale 0 somiglianza pura tra interi concreti; puta tra tta le parti, patti, ma non la somiglianza 2) Somiglianza parziale, che è la somiglianza pura ‘pura degli interi concreti. pura Due contenuti sono in relazione di somiglianza pura, se nessuna parte immediata dell’altro. La somiglianza imputa impura è una somiglianza offuscadell’uno è dissimile da una dell’altto. ta, offuscata cioè da componenti di dissomiglianza. La somiglianza pura ha i suoi gradi. Ma questa gradualità è diversa dalla gradualità parziale, che è tanto più completa, impropria e discontinua della somiglianza impura e patziale, quante più parti si trovano in una somiglianza pura; ma nonostante questa somiglianza, le parti patti possono ancora differire in proporzione alla forza con cui esse determinano la “grandezza” della somiglianza degli interi.

S$ 46. Determinazioni di relazione e determinazioni di contrasto (“impressioni assolute”) Non sempre accade, come nei casi di determinazione comparativa compatativa di cui abbiamo parlato finora, che i due elementi della relazione siano effettivamente presenti nell’unità di un'intuizione. Un sostrato della determinazione già dato può legarsi legatsi associati: vamente con un altro simile, senza che questo debba essere effettivamente risvegliato o debba artivare arrivare a un’intuitivizzazione conseguente. Essi possono restare sullo sfondo ., xe«e concorrere comunque alla determinazione. Per esempio, un uomo alto si può pfepre | ‘sentare sentare in quanto alto, senza che sia affatto necessario richiamare richiamate nel nostro campo j essete | persone conzrasta con gli uomini “normali”, i cui esempi possono esseté persone piccole. Egli contrasta “evocati” in maniera oscura, senza giungere a una comparazione esplicita. Allo stess0 1 “lun=. modo accade, pet esempio, con le determinazioni [230] “caldo” e “freddo”, di “lun ga” o “breve” durata, “veloce” e “lento”. Tutte queste determinazioni si riferiscono @. una una normalità normalità dell'esperienza, dell’esperienza, che che può cambiare cambiare da da ambiente ambiente ad ad ambiente. ambiente. Un Un clic DA i

164 164

di

“veloce” all epoca dellediligenz 3 = To auto da corsa, ecc. Dalla Ro a A

che in una zona temperata; un veicolo qualcosa di diverso che all’epoca delle

lente deriva senz'altro, e in maniera del tutto che debbano essere esplicitamente evo-

un sostrato; manca pertanto quello che ne. p el punto focale dell’apprensione Suo

indicato come l’elemento essenziale d

n hi ROSA caratteristica generale, , ab abbiamo biamo

onante: l’andare ava indietro della mira osservativa tra i eri relazionante: l'andare avanti nti ee [in questi casi] di una cor relazione costituita in maniera incompleta. Tali sr Si a lin questi casi] di una cotreladi elementi della relazione lasciati E oO s si ottengono sulla base 9È , INin ter quelle - Cn6 Vengono che, mini psi chiamate termini cologici, U792DI CSISTONI assolute psicologici, fi osono chi . Abbiamo l'impr “i ces i sio ne È2a,a, del 3 del I pes ass olu ta SO peso, o, RE del la ecc. Do assolu gra te”. Abbiamo limp È cessione assoluta della grandezndezbbia Dobb iamo mo qui ndii dis quind distitinguere le deter minazioni relative prio dall dallee det deter in ermminaz sen inazio ioni so proni di con traasto contr sto.

[231] [231] Seconda Seconda sezione sezione

IlIl pensiero pensiero predicativo predicativo ee lele oggettualità oggettualità dell’intelletto dell’intelletto

Capitolo Capitolo primo primo

La struttura generale della predicazione ee la genesi genesi delle delle più importanti Importanti forme categoriali

47. L'interesse conoscitivo e la sua realiscazione nelle operazioni realisazione "CC vl “i

predicative bredicative

Il senso di ogni operazione conoscitiva è quello di constatare ciò che è, pet per come è ee per per ciò ciò che che esso esso è'5. è". [La [La conoscenza] conoscenza] non non raggiunge raggiunge ancora ancora ilil suo suo obiettivo obiettivo nel nel domidominio della ricettività, di cui abbiamo esclusivamente parlato finora. Gli oggetti in quanto unità identiche sono già costituiti in questo dominio, in una varietà di passaggi che si riferiscono ad essi, li apprendono e li esplicitano. Ciò che ci colpisce è accettato, petcorpercorriamo il dato rivolgendo ad esso lo sguardo, con il ricordo torniamo su ciò che abbiamo già percorso, lo mettiamo in relazione con altro, ecc. Ma tutte queste operazioni sono legate all’intuizione dei sostrati, che è un’intuizione immediata, sia che presenti [l’oggetto] in sé stesso, sia che lo riproduca. Se è vero che nella coscienza non si perde nulla di era presente una volta nell’espetienza nell’esperienza e, in particolare, nell’intuizione, se tutto ciò che eta

continua ad agire, mentre si produce e si sviluppa un orizzonte di familiarità e di qualità note, è però [232] altrettanto vero che ciò che è stato esperito non diventa così un nostro possesso, in modo da essere da un certo momento in poi a nostra disposizione, da poter essere sempre tievocato rievocato e da poterne dare notizia ad altri. L’interesse L’inzeresse della percezione, che guida guida l’esperienza l’esperienza ricettiva, ricettiva, èè solo solo ilil vello 4vel/o preliminare preliminare del del vero vero ee proprio proprio interesse interesse conosciticonoscitiche l'oggetto dato dato intuitivamente intuitivamente (cfr. (cfr. vw,vo, è una spinta tendenziale a presentare da tutti i i lati l’oggetto ( 19). Ma la volontà di conoscenza, che trovi in sé stessa il suo fine o sia sia al servizio di attivamente rivolto rivolto aa un obiettivo pratico, va molto oltre. Nella ricettività, l’io è invero attivamente passi della della ciò che lo colpisce, ma non fa la sua conoscenza, e non trasforma i singoli passi per il suo conseguimento, in oggetti della della sua sua volontà. volontà. InInconoscenza, in quanto mezzi pet

nell’interesse conoscitivo vero vero e proprio è inin gioco gioco una una partecipazione partecipazione volontaria vece, nell’interesse dell’io, dell’io, inin un un modo modo del del tutto tutto nuovo: nuovo: l’io l’io vuole vuole conoscere conoscere l'oggetto, l'oggetto, vuole vuole fissare fissare una una

volta per per tutte tutte ciò ciò che che ha ha conosciuto. conosciuto. Ogni Ogni passaggio passaggio della della conoscenza conoscenza èè guidato guidato dada un un volta

1818



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Riguardo aa queste queste considerazioni, considerazioni, sisi veda veda anche anche l’Introduzione, l’Introduzione, $$ 13. 13. Riguardo

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7 $ $ 48. mparazione azi zione dell’attività attività 48. CoCompara dell’atti vità conoscitiva conoscititiiva con con quella quella pratica pratica

predicazi della predic azione generale struttura le della primo - - LaLa struttu Capitolo ra genera sezione Seconda lo primo e - - Capito a sezion Second alle

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toieinin spinn conosciu ciuto ita, ililil conos della vita, corso della vita, futuro Futur corso nel futuro e, nel conservar volontà della volont attivo della vare, impulso à a a conser so attivo impul ii o] 1 impuls tivi, deter inativ determina i, [un|uun n impuls Ì caratteri susuoi i caratt dei Jei î suoi sostrato eri ri determ SOS to dei stesso e ini quanto sostra sto stesso ant | questo quanto quanto questo stesso e in qua ato :i de della l’obiecuro ttivo dell’io, , l’obie : erazione un’opera za è è un'op one dell’io conoscen erazi ececc. LLaa conos i ,», ecc. relazione cenza metterlo ione, rlo inini relaz aa I mette fissa7 ione dei identica, atezza ca, lala fissaz determin sua deter nella sua ezza identi minat dell’ogge sione l’appren volontà t o nella oggettto one dell’ rensi tà èè l’app volon È “a 2919 2919 AZINTA PAFENT sempre” per sempr volta per “una volta e . osservati ne osser percezio della perce a “una risultati vativva zione ati della risult no | n Ùin modo dati, ma già dati, oggetti sugli ogget un'attivi ti già za èè un'at conoscen à s49/ della conos ne della tivittà operazio Questa cenza zione a opera Quest p -n i de , splici rensione dell’e e, dell’app ricettiva apprension attività semplice iva dell’ dalla sempl diverso ività ricett amente complet ice att o dalla nte divers etame compl Conosci o.I Il pos. S sso conos citivtivo. possesso un ) posse ato èèÈ un risulta i zi onante nte. ato relaziona i i nee relazi etvazion "OSS dell’oss . IlIl susuoo risult i nie ee dell’ tazione vazio osser tazion cd

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può avvenire attraverso presentifi può DRER, POE oggett ogge i ST à sugli un'attivit no n solo di di un'att ività tipo, non nuovo tipo, ivanti ion ni ogget 0gg ettivanti operazio quiNI didi opera ti dididi nuovo tratta qui tivan zioni tratta v a e tgp predicati nel suo za predi conoscen cativ della conos sfera della nella sfera cenza ma, nella ricettiva appresii ticet dati ee appres già dati ente; ma, tivammente; già i :, , che a ogget ttualità, nuove ualità scono oggett itu tuiscono costitui icat vo, predicati iziio predi giudizio |del giudiz no del o, sisi costi :all’int all’inter cativ ‘nosito deposito erno deposito iiichee che ni logich Pormazio : le forma tematiche zioni iche: diventare î tare temat apprese iche: stesse O appre essei e stesse essere ess possono essere se ee diven possono ne:as° iudizio a io giudiz RA dal dal deri ano dal xamyopeiv, derivano perchéé 6 deriv sgoriali oggettualitàtà categoriali chiamiamo ogge/trali noi i chiamiamo iali,, perch categor noi oggezzaalità to) ga dell’intell oggettu z ione tto) un’ erazi ntelleetto) iudizioio èèè un'opeta one dell’i 5 l’atto i un'op anche (giacché Î oo anche giudiz sertorio, del giudizio l’ atto del (giacché sertorio, i cn à,i chee è piano ttivit questo dell’a za, pi ano ne della conoscenza, questo etto”. Questa della conoscen dell'intell operazione Questa operazio dell'intelletto. ur una piano piano! l i | di uri to come Hi[il piano] di i esignato à, andrebbe icettività andrebbe ddesignato ore rispetto a que ello della ricettivit superiore ettività,

superiore rispetto a quello della ric i, xin oggettÎa Sono qquesti See stessi. dono oggetti aa pro durre gli oggetti spontaneit cioè didi produrre capace cioè creativa, capace neitàà creativa, sponta to dedica sivamen finora esclus clusivam sivameente logici hanno finora esclu logi e, quelli logiche, ion 1 ogici ( rmazioni cui i i logici quelli Î aa cui logich zioni quanto forma PrO: pronte PE mente inariame

fo sseroo 8stati orig, originariamente i rsi ii inin che fosser modolo foss ch ee modo proprio ilcuneo, chiede senza chiedersi intereo sse,, senza ioi interesse il propr saio] queste formazioni In va. razione conoscitiva. z ione conosciti dell’opera dor inferiore dell’ope livello inferiore dal livello derivati dal dotti ee derivati Sstabile, x pd S$SEsso sso VV ro Rec un posse davve za,, talché divdi entare davvero a lala conoscen essa può ò diventare sisi èè depositat talché È essa conoscenza depositata co,I/ i d identi a di Ma q ualcosa osa come Tue m o c toa come qualc uantoo conserva conse rvato cui,cui, iniin qquant di entare oggeti to, didii cui, un oggetto, può tare un diven puòò diventa è , mme ge ttivamente intersog stituito co ‘ OSntAIO intersogge tituito IDE Î io,, ma cos Î stato solo io, essendo stato disporre S che, , essendo non ma che, rre e sosolo dispo posso non posso sser1 e,°, pos possa esset 019 intuizion intuizione se nte solo mia presente i prima solo aallaa mia ra pprima prese fatto quanto eraera che, quanto tale che, modo tale fatto ini in modo operazio e l a zioni e op e opera nii legate € le gate alalle ssion espre delle° espressio base delle come identico da altri,Î sulla base

iuto riconosc to come identico da altri, sulla riconosciu silmcote legato ale coll ni che danno. [234] esse danno. logiche che esse indicazioni delle indicazio logiche [234] ee delle A legato 2 alle opera entee legato bilmen i lment i arabi he èèè dididi certo insep essione, certo insepara ell’espre dell'espr i x L’intero Li one, cche j sressi dell’es piano ro piano L'inte pensieto ro i pfA o epe e> pensie onee tra linguaggio tra linguaggi connession ve —— tutte sulla connessi zioni domande sulla tutte lele domande preditative zioni; preditati aro me , su parole che

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entee due vament ativam telati cortel sse,, €€ cor eresse intere lli didi int live due lli live amo gui due tin dis mo che distinguia quel llele veroo che ltrroo que dalll’a’alt rice ivaa ee dal ettttiv SeSe èè ver nza ric rienza sperie l’e del spe lle l'e que del lato lle un que da o , nti, da un lat ivanti ettiva oggett mee sese lele ionii ogg com razion esa co operaz intesa non vava int peròò non lli per didi ope livelli ne didi live zione tin dis zio sta tin que dis va, ati sta dic que pre tà predicativa, che aa neità ciò che ntanei sponta sto,, ciò ttosto delllaa spo Piutto altre.e. Piu dall lee altr une dal del se lele une divi o ise mod div e lch do qua mo in e o sero in qualch fosser ionii fos livelllili razion operaz diveersrsii live ersee ope divers ta aa div ascrrititta ne asc viene esi vie genesi div cui gen to ee lala cui tinto distin siderato dis

considerato anallisisii vava con nta-sponta delllee ana cio del cedee lala spo eficio preced benefi tà pre iviità riceettttiv ben Che lala ric eme. Che insi e. fuso iem o ins fatt o di è fus to ente fat larm regoolarmente è di e, reg ione, comee vazion ttivaz nte;; com ggetti ndente l’ogge ipende dell’o indipe sa didi ind lcosa qualco del te qua mente ivamen ettiva effett sia che eff a sia ific sign che non ica sve-va nif ativa non sig essee sve dicati potess predic poi pot neittàà pre solo o poi ttiv riceett ivee ee sol nei erienze ric esp le eri rsi esp ena le cat con rsi ena pre sempre concat ero sem essero detee dovess render ma dov io ren prima nizzio ’ini l’i dall sin dal mo sin iamo pos sese pri sssia sto po ttosto Piutto vo. Piu itivo. osciti con sse osc ere int con ] sse [240 ere con ico arloo con aut minarl rsii au esamin glia pet esa ntico [240] int teent soloo pet non sol gliars già dato ee non o ett vo, ogg iti un osc con so conosc resso nteres l’inte passsoo nell’i parii pas co, nel Di par atico, temati è”. Di essoo è”. com mee ess tem “perr co li, ‘pe durevoli, e dur enz osc ze con en in sc » no o co sarl in “fis ” pet rlo he pet “fissa enza, anche ma anc curaa,, ma cur ma predicativa €e la conosc for sa in mes la no ito van sub a ttiv riceett ionee ric iva vanno ension pprens l’appr con l’a rsi è invece di fatto diversi con perché appart iene a livelli dive e ent cam eti e gen ent to cam tin dis eti ne gen viene distinto che vie ciò che o certo sempre ee ciò concreta. Questi livelli son cie cos nza una cie in cos to cia recciato in una intrec spee-entee int l’e’esp ilment dell dibilm cindib inscin Un passo del ponnee un uppo preessup ins a predicazione pr dell so la del gni 0 to: pas ’alt i sull ogn o solo l’unno sull’altto: ruit costtru itii l’u t e originariamente predicato cos esseere può ess che così e, che ion ì taz cos ici spl e, l’esplicitazion dell’e ttiv riceett nza ric rienza ivaa €e del icit to. espllic itaato. rie sentato, appreso ed esp presen te men iva uit int te pre o amen icastat iva è predic uit che int ciò to sta è ion e operaz i del pensiero pred ciò che o, dall le rem dal gue tin em dis er o gu dop in st ndo di va, icat atiiva, quando dopo Lo rà qua predic vartà sso vat stesso Lo ste acittàà di mettere in forma pred cap a sua dall capaci e sua le) la ona dal azi e rel e le) e ona ant esso azi min in tivo terminante e tel (deter dellaa formazione, che tivo (de ettu le e dell tuaale iero concet ro conc pensie quello del pens ero ovv lo, livel ero alto ovv più e llo, o live /erz ofa più alto ri: un un derzo e più alto ta solo — e con un grado anc si trat tta qui tra he Anc tà. e rali ch gene a An alcunn dell à. Non c'è alcu sisi com a. Non atti tivva. astrat pie,, della generalit compie una separazione astr di — lli live due mi pri i tra ne tra i pri zione spe tinzio non includa già al distin alla dis tto alla spetto one di forme predicative, che uzi tit cos una alc vo, te.. iste ati dic sussis alc tà suss ttiv iviità giu ricett predicativo, dellaa rice io pre dizio giudiz e ogni oggetto dell Com à. me lit Co era gen di e ion ogn ognii.| azione tem formmaz con una for po una empo cotrelativamente, in cont così,, cor o, così noto, ee tipo lch tipo not qua un di lch o qua ett un ogg di e la. o com sull , ett lo, zio ’ini quello sula. sin st o €e quel nizio come ogg dall’i sin dall ne “in quanto” questo zio ina erm io az det in una rm te già de c’è va ti geg@ ific icaati e pre ativa c'è già signif maz dicati ©e dei sign for predic ione azion form connesse a2 ogni predicazione te men bil ica str men ine bil ni ica tivoo cet sio per str res o bas espressioni ine amo mo questo oggett basee didi esp erm det inia rmini o, te mpi de ese o, per mpi Se, ese . loro pet ono Se, to questo art engono loro. li che rteng nera ce S è è P,p, inin ques appa plice sempli che app maa più più sem for nerali a rm dell fo o la tiv del cet o per tiv io diz cet giudizio per enuta un giu contenul già cont so inin un rosso ‘qui nto ros sso”” èÈ già quanto “rosso ‘qui inin qua to “ro sig icato nifica àà del signif lit era del gen la lit pet era , gen so” la fos per nto , zionii relazion sta rela quanto rosso” questa “de anc are inin qua he sese que so, anche minare ros termin so, le “deter ros era gen le za era sen gen ’es all za sen one ’es azione all tti relazi te [241 oggett mennte un ogge [241]] lala rel sto èè un ,,, imp questo citame ma: que a for pliita forma: Aimlic ade nella ade nell e acc acc com me ta, co zza ati ta, tem zza lla ati nu rioo A€( pet nulla tem propri ora per sensoo prop fon ancora ettutuaalele inin sens stataa anc concet iero non èè stat ro conc pensie aree didi pens parl mo lar sia par pos mo noi ia ss caso po ni sto noi solta que o in cas one e soltani o. Solo zion relazi ross Solo in questo te inin rela mette ina rosso. erm ina ee met det erm che det ro sie che pen un ro te, sie men pen sta giu am0* 9 ndiam0 scindi ustament e, un Presci ess re, gi ta. Pre guere, zzata. tingue atizza distin èè tem temati essoo dis non e non e ita lic imp ita o lic sol imp è à o lità è sol espi eralit all’espî genera alle gen ta all’ one alle legata inin cui azione relazi one èè lega azione cui lala rel dicazi predic ogn che ognii pre o fatt che dal to fat nti iva dal der nti mi iva ble I problemi der e. ione. dai pro didi pro zazion ito dai lizzaz posito tualiz propos cettua concet alla con so, alla sto senso, e,€, inin que sto sen le que era gen ne le zio era ica gen nif sig ne sione, alla nificazio

$ $ 50. 50. LaLa struttura struttura fondamentale fondamentale della della predicazione predicazione

.2 ; delle forme predicative, ci tendi SeSe ora guardi famo orta guardie famo a all genesi , cici tendiamo lla tendiamo i predicative, forme delle FASE 3 8 SASA lisi SERIO Bi onieini eine la PA hanno anzitutto l'ordine stabilito l’ordine anzitutto stabilito a arione hanno Erra oe .

dA

E

CRE.

cenno TAur i fatto cenno abbiamo fatto cui abbiamo ia aa cui Ce a SE sì > a Sn Lor sR Lì 5 Lì 14). ($ 14). percezione dall’esplicitazi troduzione troduzione ($ ggetto petcez più didi unun ogget dall’esplicitazi nella Sai artiti ggetto nella ì ; Goo plicitazione forma l RAI . artiti di E oggett all’inizio. nn . plicitazionie petcettivo, li vello : a un giudizio sul li ERG ona Ciò conduce, cosul Ciò conduce, n e n clicey alza costituzi Perno ei sua j mosttano le=e” mu strutture dp _ ali3I nella suaElo ndo costituzi semplice S .. ndo nella strutture uzione, È . si AR] o | i predicazion della predicazio ne e ee sisi dell a z sa i della generali sull'essenza della fi e 9 [Efnsicbien] generali sull'essenza | più più vedute a _ i [Einsichten] E vedute "pen: in € SO in predicativa en al livello an È

2

zione zione predicativa Sa ee ee ue accade al livello e che accade S ciò che con ciò rappotti con suoi rapporti sui suol Ss Si oo eo wr ORE,n iniziale predicati giudizioraggiun del giudizio DES caso iniziale del semplice caso più semplice al più ia al RR di ? e ancota, : saliamo sali i poi Se S ancot generale. generale. in raggiunge in a, icative saliamo cative î DE poi Se i generale. i fici 0, ricerche] viene TERso ce =, forme più compli. A

leÈ ez ta: di camente dermizato unicamente nostre ricerche] [delle nostre ordine [delle ss l’ordine Ki ate, corone s3 or viene ì a n o i maggiore complessità o poiché minore maggiore i 0 procediamo complessità, nore sem A > sem » P poichée noi noiallota pr nlessità, più " , procediamo noi * potranno n pro di non potranno allora più no ; ricerche non nostre ricerche coCa Le nostre cede plice alal sempre sempre piùpiù com

plice sell a celle Filo Craflelo SE

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; Sn a N - 2i |, qui presupporre DEocedere io Possiamo [242]. Prim P r i Sezione ella della rima e s ui O stila picca Bo ricettività e /ascdare delle strutture della na delle strutture della ricettività e /ascarei ri 1 DI. dn dela via della pento di vista dal Di punto a predicati. di forme costituzione della semplicità l a ea < ciò Non . pero, ri predicative. E NasIPI PE PER 00 formeoccasione A £ Ra costituzione ddeve diddare ricettività ricettività, nella della OE semplice che occasione cha u N giudizioj predicativo dim ostra i semplice P°si dimostra i vità, , deve are ricettività predicati

wr

della . sa giudizio ; processi i a pes hanno si primitiva e,e al contrario, forma primitiva che 6 hanno che molto ricettività della ea: , al contrario, processi semplici re ure cn Bi plicare Daao pos forma in giudizi predicativi molto sempli plici.

dell

complicate

È

prendere predicativi molto possono prendere forma in giudizi

ci.

Jf 50. La struttura fondamentale della predicazione a) I due elementi del processo predicativo ù

di un sostrato S. 9, p 4 e dall’esplicitazione POE, persemplice o, e dalimitiamoci, sn: ragioni che spipiegheremo dopo, , alla sua espliciI : j tazione inconi u na determi inazi in un momento, ch evo ti non indipendente, preture interna lica Mi SE 2? 8 i casoo piùRi icapie è quello Cao È indicare con }. Il 3a (in in cui in generale Res niciozione i... nia quant ale l’esplicitazione (in ra o gener in cui in o quell è O esempio, di une Per esemp momenti. o È Mc. 0) non passa a sempre nuovi mome io, l’ossetnti. Per Iniziamo AMO ddu

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ancora

subito e ciper passa Sesia nuovi E. i i ari o e ci permette di arrivare solo a ), e giàgià quii qui passi; amo iisime dia: ÈMsc.) e a }, Ng solo paso re enei artiva di i determinazizione. Qual èÈ la n uova operazione te allaa PE che sisi compie,i quando, , sulla | tamen %i sull che azione operione “S èp? TRA: nuovaminaz dell'esplicitazi + Qual € la deter cativa:sasa predi tazione, gi splici Ke dell’e bBO: o 3 î A è predicativa: alla a citazi determinazione alla iamo giungiamoe È 0 so so , giung Î . + Abbiamo vistoo chCc in ;Mo e nell’esplicitazione un sostrato sostrato S,S, JS ee ilil suo suo moment sa ento d detetmi’esplicit azi didiÎ un e oto determi-

te ) coincid Ono No. Il soSstracro. t ne. es i 0. ttieni e passand o d da S a D. 9 ha O tet muto i: ltt i Mi o, 3 4 nella sintesi che e siSi i ottiene passando da 5 a p, ha ottenuto

laÈ

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sostrato che è tenuto ancora in pungo. e Ma A seS noi

amoi la “contra zione” di S in d È 9 E ‘ li pi; x izi

predicativ

O

24

98 osto S come o Sicioè ancora posto n n ancora cioe a soggetto di i un I

ì

| È,

sione, alla sig

174 174

conto come lel conto didi come didi queste ricerch al i queste ricerche,

175 IND

modo ensione

9

r rv zione predicaazione e della predic Seconda sezione - Capitolo primo - La struttura general

f$ 50. La struttura fondamentale della predicazione

$S, nella sua sostrattoo S, attivi: tivi: il sostra ti dei passi at uti compiu no compi ano veniva zionee veniv plicita tazion nell’essplici ricettiva e nell’e to e atizza zzato temati era tem ibile unità, era innanzitutto appreso in un rivolgimento attivo, inscinddibile inscin ne p. Fin ione inazio determminaz e, la sua deter zione, tazion plicita dell’essplici poi era appresa attivamente, nella sintesi dell’e te la coincidenza amente passivvamen ava passi installlava ività dell’io. Su questo si instal dell’atttività l’operaa dell’at lì arriva l’oper

Dn ; all’ Donne Te quanto rivolti, spetta as nella sua identit à parziale parziale con con p. p.si D'altro D'altro canto 3 quest sua identità si ciG quanto si oggetto, a S nella questoo non non N: sia; bang ca neanc de neo 3 g x bon; esplic itiamo o e che il [245] risulta esplicitiam itazione to il risultato dell’es dell’esplic plicita _ , ricettiva zione que ricettiv a, que& a ©, . i É

p, e così ne ), ione inazio determminaz sostrattoo S, tenuto ancora in pugno, €e la sua deter tiva tra il sostra esplicaativa esplic

ntoo di senso, in questa modifihiment arriccchime sostrattoo tematico S otteneva il suo arric to sostra l'oggettto l'ogge passivaa (cfr. supra $ 24). cazione passiv interesse di più alto livello pet mo in questo modo da S a p, si suscita un dnleress passiaamo Se passi questa da questa se che nasce da interesse o, sulla base dell’osservazione attiva, un interes sostratto, to sostra l’oggettto l'ogge sserva dall’osservasorto dall’o osservazione e che è rivolto alla fissazione dell'incremento di senso,

sta unità idi identità i costituit asi successivame ASI SUCCESS O 1V Am nte, ente 9 che che Eè Questo vorrebbe Questo v orrebbe dite dire che lala successi successione one viene di nuovo de sisi rinnova rinnova “nel ricordo” Canone ricordo”.. Una tale ripetizi one ripetizione

n 6 co (cf no Coppi e semplice

, “a « prec ostitul Ss tan ell'e Il splicitazione.

precostituita nell’esplicitazi attravers ata e che quindi attraversata i di l’espli l’ den dellespli i la citazione dellesplicitaz ione ha ha Muri de ricettiva, laddove laddove ci preoccu CR. preoccupia ricettiva, mo che un oggetto piamo oggetto resti impresso impresso ”se cain e sg.) nelle determinazio nasire 13) nele sue determin ni intuitiv intuitive (“caratteri”). azioni e (“caratte ri”). Perciò, una

PI one prima si dirige all’unità di coincidenza già costituita, la tematizzaa tematizz i è o Unita di . coincidenza già costituita, tesi tesi monoratiale semplice con una le, a n semplice test monoradia te e poi compie azione. nuovamen l’esplicit M così Ì con siste atcon ad alcuna n nuovamente l’esplicitazione. Ma

PR COSI non si arriva ancora ad alcuna predicazione. Piuttos SE Piuttosto: il s SOS Oi il Satrato trato dell’es dell ’esplici tazizione Es plicita plicita zione può i p uo divent diventa re soggett are SO o ee gliIi esplicat etto i posso Cs Plicati p Osso n panini O diventare e predicat pre predica i,1 4 solo solo perché perché 5 lo lo sguardo seu i èè didi g ad do sisI1edin d nuovo u ovo rivolto rivolto all’unità al u nit ,A 9 che ch € era \repre i era porn co sutuitaa passiv assivam amente p passivi ente all’inte all ’i interno rno dell dell’att Ività à ricettiv ività ricetti a,A, nel attività ricettiv nel process o dell p TOCesso dell'ep licitaz Es plicitazio ione

ntoo di senso. S, che alla fine del processo himent arriccchime one di S nel suo arric fissaziione zione, alla fissaz io, S che ha ceduto il passo e che è solo all’inizio, diverso da come era all’iniz one è diverso zione servazi dell’ossserva dell’o are ricompare se,, ora ricomp teresse dell’innteres focale” dell’i “puntoo focale” tenuto ancora in pugno, ma non è più nel “punt senun con cioè e, e presentte, se,, nel modo in cui adesso è presen teresse dell’innteres nel punto focale dell’i S, lo identifichiamo con sé stesso; ma questo ora vuol dire mo a 5, Torniamo so più ampio. Tornia sionee apprennsion nuovo”” come $:S: in questa nuova appre re, esso sussiste “di nuovo ritornare, solo che, nel ritorna

ii

e

che

- poi rimasta a La pol rimasta t Delio inin qualch qua 1 che e modo modo nasc nascost a osta a. . Rivolger Ri ivol. siJ apprens I CISE ADPPENSEI DI ionalme SZONA, lrn nte e nie aa quest’'unità quett'un miit)

t era

n8 ca ride ” ere esplici esp citazio tazione ne] 2N un UN atteggia A eggramen mento to modifica 770 ficato,0, passare pass are dada una sintesi una sintesi passiva a una Ap e attiva. una attiva. ee uesta unità] ità non unita non èèi quella quella che che poteva oteva essere essere origina orti nariame riamente spprcsa sa i SE Ìp ce ce vo 8 mento, rivolei mento, n 1 € lo Ssstes 9 nello Esso so tf modo lodo iniiN cui, CUI î 4 al al livell livelloO inferior i1nferaf eriore O e, 4 tut utto VE va

zione, in connessione con protenzione, semplicee proten tematiccaa il suo arricchimento di senso è una semplic temati

ne di J,J, direzione L'interesse si attiva ora in direzio decorso.. L’inter processoo appena decorso one del process ritenzione la ritenzi

appreso LA app Teso;; 9 essa essa può p uo essere essere Ss osse osserva rvata ta solo d solo ripeten ripe p do ilil corso endo cCOrso [dell’e dell ’esplici es splicit ione], p lici tazi azione Azioni Perciò e]. . Barcis e . . o 1a luogo, go, cOme sisi èe detto, detto, un cambiamento un cambia

arricchimento del senso [di S]5] solo nella transizione Originariamente [p] emerge come articc

citazion onee Gue pone ossetvat osserva ) tiva iva, ,9 ma ma un'attiv Dia unat ità didi vità Sa iVvita di i identifi identificazion ca d zionee pre predicat icati dica iva, Iva, ), €e€ cioè oe U na Cc î cioè una / arsa (CAY nd coscienz cosce iAPPFENSI ÈDDI 7 ISCONALe; che d non $ non piu DI u un un azevtà allevita monoradi 17Monoradi ale, ale, J È le, (A ma 4 dA D poliradi Poltradial li di ale DOLLLeELIC lee (politeti ca)A). Dall’a di D all’a pprens ca) pprensi ioone, spontan anea ea didi S, , che c che così COSÌ ì di diventa div enta SO soggett o [Subjek etto ehi Zon], 1l’azion U ektton e dell azione dell’id | icazion entific identif azionee deter de determinativ minativa a va Va verso Versoc p: D:ibii lo lo Sssguard g uardoO appren appi co sionallee vive ensiona VIVE nell’ap rel] appprensi ensione I one del determinar del de € si MInarsi 1i 1 “E , DS . . * “d ctf quanto » quanto [246] [246] ione p.PD.p. Già Già1a prima, prim nell prima, nell’es plicita esplici capi zione, tazione 1 , l’ogget 1 ogget to si determ to SI etermina” ina implicit plicitamente implici ‘mente tamente in inE Tano quanto p,d 9 CIOE quanto do SI chiarisc hiariscee ee sisl distin distingue g ue 1in 1 quanto qua A 110 P, D 3 ma ma ilil “determinarsi determi: rarsi in a in quanto” quan O prcasi non e a sua volta volta appreso.O. Esso appres Esso SO èèè appre appresoSO solo solo nel dé ] rinnovato rinnovato compimento COMPpi ne da attivo VO della Di sintesi, chee p pres ce n lala precedente precedente esplicitazione. icitazi azio: 16. Dobbiamo esplicit Dobbiamo già già essere essere coscien coscienti ti esplicitame amente me ite di 9, ma ma esso s esso viene vi viene posto po St O predicativ p redicati d cati v aamente mente solo come solo come S, 5, che che è €i identic d ì fe O 4 inin qualsia qualsiasi si modo ppossa modo ossa essere essere esplicit i ici a O. . D’ esplicitato. D'altro canto, D altro cant O, alla alla sua fi Da 1a appart sua PparicAt forn ppattiiene ene che il esso sia l’explicandurm; infatti cu [S] è€ posto nella forma del i soggettovepnee e ») ne esprime la dea for o . ferminazione. tetminaz Le . vuo ic omne. Nell comgl Nell’“è”

che noi torniamo di nuovo a p.P. che però ha arricchito il suo senso, e questo presuppone

ione è adesso guidata dalla transizzione a, [244] nella coincidenza esplicativa. Ma la transi sinteticca, sinteti Un'intenzione attiva aspira ad tiva di fissare S nella sua determinazione. Un’int conosciitiva volontà conosc a produrre in maapprendere ciò che prima era solo una coincidenza passiva e quindi ne attiva a ),p, ciò che incrementa $.S. In quanto zione ansizio ntee attiva, nella trtransi riament originariame niera origina to di senso e che sono coinvolto ento cremen increm io attivo, io, che sono diretto a YS nel suo in enza coincidenza [realizzo]0] la coincid io e [realizz passaggio compio il passagg mento stesso, compio l’incremento eresse per l'incre dall’int dall’interesse l'intenzione a, l’inten nativa, determinativ zione determi l'intenzione riempio l’inten ità libera: e così riempio un'attività parziale parziale come un'attiv enza. coincidenza. Ho S come ione e dalla coincid transizione rivolta a S nel suo senso aumentato dalla transiz to sostrato assume L'oggetto ente. L’ogget attivamente. sostrato di una determinazione e lo determino attivam l’attivitàà muoterminus a quo e l’attivit soggettoo come terminus soggettoo predicativo, è il tema soggett la forma del soggett quella terminus ad quem. Solo ota si compie quella ettivoo /erzzina corrispettiv to come il corrisp predicato ve verso il predica e,, generale general in a ca sintetic l’attivitàà sinteti ità — che non è è solo l’attivit un'attività prodottaa in un'attiv za che si è prodott cosciennza coséie determiza del fatto che S riceve una determi cosciennza medesimaa sintesi —, la coscie l’aMività della medesim a ma anche l’attivit

nazione nazione dap nel modo “S è p”. nel consistete nel istica peculiare della sintesi predicativa consis caratteristica Abbiam Abbiamoo detto che la caratter tà di idendell’unità ento attivo dell’uni compimento zione da SSaa p,}, nel compim transiizione ento attivo della trans compim compimento identità.. Ciò non Va all’unità di identità tità tra S'S e e p. Siamo quindi rivolti, in un certo modo, all’unità ne, alla varietà di ione, tificazio dell’identificaz processo dell’iden e) rivolti al processo amente) (noeticament fossimo (noetic inteso come se fossimo teg” quest’atteg: sinteticaa tra S e p. Siamo ora in quest'at l'unità sintetic sce l’unità costituisce vissute, in cui si costitui nze vissute, esperie esperienze stam0 ativa; ma, nel farlo, 312100 predicativa; sintesi predic giamento, se chiariamo fenomenologicamente la

176

mento

.

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di atteggiamer di atteggi amento: non compia to: non compiamo mo n pli un espli-

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inont“è D si 3

la

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ina della della sintesi sintesi tra tra explic explica ndum ed andum ed explic explicat iam atum viene espres viene espress saa

forma

uo compim ci et to attivvo, O, 9 cloè cloe come come app rensio appre nsionnee del del deter determ inat min inars sli in q quanto n 1, 6 nella l predic se , , essa predica i azione zione, essa | Èèe parte I parte integr integra nte ante del del del comples comple s comp sivo essivo Ss IVO “ “stato stato di di i cose” cose” che h ene (© ” viene che che che v i viene )IDreso. appres ”drcgieseo .I Ria S P, w fi di A) ) N miamo.. Per umiamo er sua SUA essenza OSSENZA,; , lala sintesi ° SLA, est predica ° pre icativa tiva ha ha sempre Sempre due due livelli: livelli. di nel

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‘ inazi so o leÈ dete rmin determ aziooni inazio ni, ni, benc benclhéleò S S dì, eE tutti tutti i1 mome momen ti nti appresi, restino già in pugno. pugno. g ià appresi in 9: restino S 9°x AA ql Nx . .è

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$ f 50.50. LaLa struttura struttura fondamentale fondamentale della della predicazione predicazione

d 971 1 ] g di 1CAZIO lla la I prpie ralee d de ioneNE p eneral edicaz ttut a a 8ener a La stru ale dello st ruttut | aa 1stru ttur

ripriproduce€, , mentre ° lololo riproduc appaga, mentre senso € e sese nene appaga, arricchimento didi senso uo arricchimento suo del ogni È cCOrge peroe ; ogni cosìì pet conti g ua così tini nua nuov sando i paspassa voo a a D.p. ÈîEi con do didiÎ nuo jginari nariamente attiitivo, san e ‘ci vo, o siî ra son ! 5 manie a a o ; manier quest ar ! uns odo In . ta ic on ele omenti )enti E . In ques 5du e d elem 7DI 772DOS. ta a e è eÈ 0 COMDO on ezone dadace due i Itnazi j rion IZAL cit d Clevis posta SEHIDIE i a zi 10Ne. La com f oo è Lad ere ermin zio ina erm det e L La e ne. on oizio Dan det 1 ermina il proc esso ha effetti rame te. della pi € d ca . . e la ” la tradizione d che 1 azi i one dicicaz a esipre nte dell {tx ssoso ccAiai er O ces ive ilil proproce ‘e A compren riusc 29 senza descrive nente . a dial ett vat Si 399 J è di

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iazoni forzzaz azio Sua //form nella co dimost dimos eriore ore strara nell superi dimo i llo sup livello re sisisi i dim eri questo srio e didii i que vazion live ggetti sto dell’o o ilupp e ion vaz tti gge l’o del sviluppo ione. deter One ne. ia sempre temi det zio Air ina cn ermminaz ti i eee temi sogget etti tematic/ he, di temi i sogg oa nea di J nuovee forme sponta 2 ne Spoon È lomatio ‘he, > di temi 10 100 di n Sori 1 a tematica era sempre ÙA a la tor q uale nel qual iore ore, î rior inferi e da la forma i ello infe ici come e al livlivello e, nel iùil oggetti Î tematici I

al come cità o SE et tl tema atici ontan Di da qq uesta Ss Ppont ma, da e a —, ma, apprension ne 5 to ricettivo e ddell’ gimen ell A p p re nsio rivol del fiv Ila del Psa — QU ella nto ricettivo e ime Ì : le Ciacon . sa une stes ti lele une con le altre coeren che, temati ei iti forme u tte coer che, tutte atiO me tem si vstovo nuovo tiltipo, nascono nuove efofor ato, o, predic icat forma didi nuovo tipo, nascon, o ; nuove ma pred soggetto, lala for

didi unun oggetto oggetto (un’indipendenza, (un’indipendenza, che che può può derivare derivare anche anche dada unun atto atto che che rende rende indipenindipendente dente l'oggetto, come vedremo l'oggett dopo), a differenza o, dell’aggettività, come della forma dell’“in vedrem o dopo 88 ettività , della p , a differenza dell’agg forma dell’“in 88 qualcosa”, qualcosa”, della non indipendenza della non indipendenza dell’oggetto dell’oggetto determinazione. determinazione. Questa Questa messa messa inin forma forma non non haha immediatamente immediatamente nulla nulla a a che che fare fare con con lala funzione funzione didi ciò ciò a a cui cui dàdà forma forma (della (della “formazione “formazione nucleare”) nucleare”) nell’intero nell’intero giudizio giudizio predicativo. predicativo. Essa Essa è è però però ilil presupposto presupposto pet per lala messa messa inin forma forma sintattica, sintattica, per per ilil rivestimento rivestimento delle delle formazioni formazioni nucleari, nucle ari, inin quanto quanto materie materie sintattiche, sintattiche, con con lele forme messa forme funzionali, funzionali, come come lala forma forma soggetto, soggetto, ecc. ecc. La La

messa

fotma inin quanto inin forma quanto soggetto soggetto presuppone presuppone una una materia materia con con lala forma forma della della sostantività. sostantività. Questa Questa non non deve la forma deve assumere del soggetto, giacché, assumere necessariamente necessariamente la forma del soggetto, giacché, come come vevedremo, può può anche modo, stesso Allo dremo, anche avere avere lala forma forma sintattica sintattica dell'oggetto dell’oggetto relativo. relativo. Allo stesso modo, ciò ciò che èè appreso appreso nella nella forma che forma dell’aggettività, dell’aggettività, può può fungere fungere sia sia dada predicato predicato che che dada attributo. attributo. Anche didi questo Anche questo torneremo torneremoa parlare. a parlare. Quel Quel che che sisi dice dice sull’aggettività, sull’aggettività, sulla sulla sostantività, sostantività, ecc., ecc., non non vava inteso inteso come come sese sisi trattastrattas-

p iuÙ

, oriale (categ fo ma Èsoggetto fot tica zione sintat ale)))” » lala forma iale e gori egor 3? cate ha la sua forma a, caica (cat scuna / atti cc i ( mazione sint del ne one sé del ver e”sini na ha la sua for i “prop scu eion Peg siz una o opoosizi aa o ir “pr quell ci di una C he èè quel le tica, sintat ità che un’un in ca, legate atti tutte sint tà sono e uni ecc.. e sono tutte legate in un' ! ecc.. q appre esser & ree app e inIn qu ono resse possson ssono che pos forme sono o Sesse a9 i Queste son i dizio. giudi me che ao for - zano liz rea si Î dizio Queste son giu ne. ‘o oi semplice, oggett e di sione i rifles zione. ivaivazio i ett ogg di e one essi rifl di zzano ni tipo IN reali SE nin o, si e ice,Ri relativo nieplic quant qua ntoo mai sempl o, qua icativo, predi giudizi giudi ogni i. giu ativo, diccativ già inin ogni e,e vederre, io pre dizzio ben vede \A ben già | Konns a iudica iva no f r È giud zi icattive nee ge sizio propo posi dellaa prop ione Izion I osiz eleme Ioposi Gli ii ele 248]] Gli ;è» forma. nti° iÎ dell menti seme messaa inn di È di; : didi mess (248 forma. e f n i for n i messa , z "Sa due modi a °hanno 2 ag eI € che eo S »cc.. , che ecc., o forme ssono icato, ds pred li icat :to, pred tto, sogge ,, ecc. | e sog o, o come he, Ì che, e, com si sinta Îi atti ttich 21, forme get forme solo e, Ì tich 7 anco ;, dn solo forme sint lg va propo pos ete mennti i Èpropo sonoo eleme della pro uanto entiti ella in buite eleeme attriibuite no loro to son ii qq quan te .: inin ibuite o loro attribui i v delle fo/o quelloo delle tare:: quell elemenntare in forma, che è più eleme di messa ino CI o tipo di messa in forma, , che è più ività deterrmina- ° to,o ÈÈ) lalaA dete redica un taltr ino "al pie nel entre e, predicat tà, mentr nel ntivi sosta are e della 1V taA 9 mene tre 9 , nucle sO af de Ila sost tt D1a lala forma to me lea Cc nu f rima tà nti non enie ntivi soggetto vità isip anti a della sost 1 sa dellaedu sosta ività. à. La tivit formai La are dell’aggetttiv ità. nucle forma p si trova |nella nucleare dell agge Vas "e ma for a l e i sé, l'indipendenza per Sé”, 1 naa l'ess re didi pet sseere l'el’“ess tto.. Ess design lf fo ssa desig EEssa a sa con eli soggetto va del sogge ma del forrma con lalaAr psia vom e fus con zion va confu s

sese qui qui didi differenze differenze che che attengono attengono aa forme forme linguistiche. linguistiche. Benché Benché anche anche lele designazioni designazioni delle delle forme nucleari nucleari siano con linguistiche, forme le indicano si cui forme siano derivate derivate dai dai modi modi con con cui si indicano le forme linguistiche, [249] [249] con esse non non s’intende s’intende però nient'altro 0gnient'altro che una differenza differenza tra tra modi modi didi apprensione. apprensione. Talvolta Talvolta un un oggetto o un momento momento oggettuale come se fosse “di per sé”, oggettuale può talaltra può esser esser tematizzato tematizzato come se fosse “di pet sé”, talaltra nella forma dell’“in qualcosa” qualcosa” e a queste queste differenze differenze tra tra modi modi didi apprensione apprensione non non deve deve afaffatto corrispondere corrispondere sempre anche una forma linguistica dell’espressione una differenza differenza nella nella forma linguistica dell’espressione —— anzi molte lingue, come per esempio esempio ilil tedesco, tedesco, semplicemente semplicemente non non hanno hanno aa disposizione disposizione tipi diversi di parole a cui appart appartengono differenti per designa designare queste engono differen ti forme forme verbali, verbali, per re queste differe nze tra modi di appren farlo. per mezzi altri usare devono ma apprensione, differenze sione, ma devono usare altri mezzi per farlo. Tutti questi questi modi Tutti modi per per costitu costituire forme vanno vanno intesi intesi inin una una relativi relatività con gradualità gradualità ire lele forme tà con

costante. costante.

Lee LL,

nucleari,, che che assumo assumono fotma nuclear materie nucleari nuclearee del del sostant sostantivo poi, no lala fotma ivo ee poi,

pet esempio esempio,, la forma sintatti per sintattica del soggett soggetto, possono avere già già una una qualsias qualsiasii forma, forma, ca del o, posson o avere derivante derivan processii predicat predicativi; te da altri process possibile, come vedremo più avanti, che siano ivi; èè possibil e, come vedremo più avanti, che siano esse stesse già intere proposi proposizioni predicative. Una cosa simile vale vale per per tutte tutte lele messe messe zioni predicative. Una cosa simile

inin forma. forma. Presci Prescindiamo per ora ota da da queste queste relativi relatività ndiamo per nelle analisi analisi che che seguono seguono, come tà e,e, nelle , come

c SEconbe me 4 secon È sino ime, come sinon ate, in ito ) come us sare, no seguuito, in seg vengo sintattico veng5or NC ) usat C. sintattico ?8 es 3 A, H S98 93 N 9 PP spose gg u / ivi s A td Dei fr pp. p Art PP. 23 °e (cfr.f Ideen, cit., , inin part. A in FIL eein jà invalso inin3 Idee È L ( L . Ideen, cit si E Idee lso e ivi 9 s 83 e 125 . do l’uso gia inva PP 9 t Ci e S88> tr. it., > 9 Pp. 1 1 1 e $88 3 Hua, TL, 7 PP. 100 . 259 295 es 88»|i PP . e sgg.; Hua, 17, ppPP. 299 es 885 le PP . ’ 30 e s g g.;; x È ” i te cit, 9 cit. ? tr . it., i Ì ua, [ I a BE S 9 > e È ? 4 PP. 25 9 rL Ì [ La e ndic i lO, 1 \ppe tutto nz O inna forma sintattica e di materia sintattica) D

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do È UO n 30 e sgg;; FIL, pp. 100 e sgg; Hua, 17, pp. 117 ig tr. 1 oi n pÈ n.205 € BB) tr. it., cit., pp. i r Hua. 17. pp. e sggs te. it, cit, p. 25 DEI Là tappendice pn pet a cui si rimanda

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CON 50 esi 1 so conti ei l con, aft ndrebb confu ebbe and. cin i ca, ebbe , NOn ca, andr logic: roc nonpar a fi Si e la logi o. en for4 ma rda o laform e e ‘attico, che rigua talment I sin Lal d pura ar rigu e ii c , queste di ttico ità i sinta i di e Me l’equiv i ssi oci za, a x q di en> ZA" l equiv uesto concetto di sinta E a ques ta (A‘ d iffer j zione tatti Se Sssi i fa atteniz; / i ICA. YIMA sintat

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rdab m E raccoma ad alcuna confusione. ° Ì o € non | datà A luogo oo dii ostac le, otiale abicateg, ca ic 44saràAa fion and iuist doling com o ptssion C Re izo ad "ica con fusione. Èernat raciva espre Plli9 iv‘ col si oria con i inalalte in iva ‘1CO rnat sint at in one co essi atti espr sint e e derar sion consi : 4 pres icato, eqg,e l’es signif ce are ider questooddupli cons ° to. stantero locu: mare tri 1f pra o € à O clic itàd di For ibil $ p o ssibilit em po A poss tem p O lala Ca con free alc co al al cont orso © edd o offr COL Orso serree i 11disdisc i gerir o spetdupl pe 1 È alleg perc abile se nte Dl Ssséice sta L h eÈ ePe i di è 1a agema. . i ) trit menti, i g sin assi xo) SO ie sint IV ti come i ati ini deri 1 : f i ica” ica” € termin sintatt j 1i compos Te ( . me e‘ ‘cate go fa 1i . ZION agma

ente per la prima volta, che cre ra ca for e seguiremo la genesi dell corrano i loro depositi >

prima volta, senza che con due n scene vol ariamente per la nella ta dotte originadige delle forme ha ificati. una cola o pro costituzione ser wr ie zione delle forme ha due sign titu cos a nell ietà inar orig di sullaa base del fatto . Parlare iv re sull bitualità nell i attuale divenire l’aponti i pel dellaa loro produzione Wet Ping crede duzione nell’attuale diveni pro o lor a dell ni enlità tivamen tibi cotrela , eÈ cor vam ripe volta altre a relati i ti iv A, Uf ende l’irÎ sono d da ti in un e V idenza ante = predica int ( he 1 SOStr redica tiva, un’altra volta, form e-p ant za den evi un’ indi in za inin tto Ser i sostrati sono dati one che E Of d el tutto senza forma, quindi ora anc ti te, s'intende la costituzioni tra sos in me for s'intende la costituzi e di te, quanto ultime materie nucleari. .

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ri. quanto ultime materie nuclea

ina-determ nellaa det za nell reali ermina realiz che che sisisi rea caica che temati / nepr sione connes lizzza r della l iva cellula primitiva atica tem iudizioio come come cellul c) Il giudiz sio nes con a dell mit pri © ula cell e com în che senso fil giudizio è] indip nte dizioativa: Il giupredic c)sa: io è/ indipende

zione predicativa: in che i ° Nelle nostre analis isi tre“S anal le nos Nelnazio è p”, ne,

senso [il giudiz

dellaa dei to che il primo assun passo de amooas mo passo ne, sh sulla predicazio abbiamo assunto che il pri sulla predicazio, ne, conne ile sionee possib foss sepparato [251] fos sibile connesssion a pos dallDopE di per sé stesso to ndalla araato se termi 1] [25 , sso ste sé pet e! noi ne, ton trazio ma sese nol one, ‘S è p”, di e, ma a era pata razion terminazi ast ate. Quest ‘e determinazioni colleg sta era naturalmente un’ Que . ate leg col ni sisi che che zio a ina che e determ do alla strutt delle connessio tematiche con altruno a didi una i ura complessiv sguar una delle connessioni diamoo uno va ssi ple com ura utt str astrazione sia i o della misisura quest’astro diamo uno sguardo nalla i ° orgiam cui quest’ ur a inin cui minazio realizzano nella deter acc ci , one zi ina aaa erm sione det connes sione comcomè è prim lizzano nella una connes rea bio,, ciòciò che sempre una ig alcun dom dudub primario è è sempre che ossibile e giustificata. Senz’ bio n lcu z’a dop o molti ata. Sen unge, finché non raggi ile e giustific nge, dop etaI, SO giu possib non si acqui r e l'interesse inazzoone i a della determminazi plessiv , si acquieta finché non rag di fatto raro che on n sse tere l'in e ne zio ina i, è è di fatto raro che i Quind er della determ plessiva zato dada queste gi, l’obiettivo finalele abboz passag ta connessione. Quindi, s que ato ozz abb iva che affett i srose iva iche nità ettivo fina affett guend ità COS saggi.i inaz obiione passo, ma, pri a e rimo e giàà VPun siî fermi dopooilil il pri lapas i determinaz mo P passo, ma, così com dop mi fer do si esi mel o erminazione ti, proseguen e la det elemenito iva, compr ione ricettttiv Ila base, e poi l'osservaz a, comprendon o diversi rice ne zio rva sse l’o tenfldo SSe poi e , 0a ltro, lato lato sta alla base do al contemppoo dada unun lato dall’al tro, esplicitando e met lato e edall’a "o1 molte :dir ioni andan tem con al o and and PE direzioni, i n iù delle volte la determinazione pre predic chesi si sviluppadiSU in molete re ativa che dicativa ne zio ina Frag erm det la v olte e così il più dell icoco pet peta U quUn 08° one, uisce cia azirestit e,,, unun intere dunque temati do in sel Se. dunqu sse temat ‘cità.. Se, interesse questa molteplicità ine que nt una ct e Se,, dun à. it lic tep e. mol que volta in gioco, allora, di regola da allora in a en sta que 1 n ce van senta una qua sta base restituis que» i allora in avanti si pre da , ola reg di ra, allo co, eo) oscritto cenza al al serviz getto entra una voltatto inse gio di una conos servizio di un circ inon si tratta oscenzapuram concenza tità, anzi dae unaconos di p ione ta piraz trat a una e si non ll se I o t tut nte teoretica — — un'infii — soprat tità, anz ne enza puramente teoretica pratico i, ma dell as] pirazione j osc ito cati con propos una a nità . ito pratico, ma dell’as tematic . e. chereso tematicamentete legate legate a UN Òu propos sono o tutte È : aperta di determinazioni nità son tutte ternaticamen . che , che ati tem: ni on> zio ttenzi determina nell’attenzion& apertae diinfinit ovi. che fanno breccia nell’a nità ament a. Degli oggetti semp apert nuovi, che fanno brec cia nita. Degli oggetti sem pre i

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nel giudizi gi èas già in gioc ’apprensione tematica e o,o, nell che In in gioc è già già n nell’ o ap pren sion li e queg tema tica ivo, izioi icat pred pred icat De giudegli ivo, solo f: aree nel o a che con cosa oggetti i hanno 6 hanno qual qual cosa. in incom precedenti, Fiasolocosiquegli ggett mune o ohann co une hann o a che fare con È quell i precedenti.È Ha osi così luog luogo o un costante cam tete tematico + Sa gie e zzon ’ori bia to to nell men men nell bia ’ori zzon ante cam cost tema un tico re . semp Un : satà tale ci e zont fatò oriz a m e t oriz di | sa zonte ci sarà dodo gualco a di esti alcososa e, mama quan 1 enquan ia nell’att 7 : sempre, i ar farài lo brecc di cian e. stranostieo dik aldaria tema dala, brec) cia nell’ ; Ssempre da a ciòciò” qualc toto si si sepa e,e, ques pa attenzion ] zion [252 ques si ci mede da al rerà rtiene rerà sempre da cò [252 ‘simo tema, Li ce esodsi ii sepa ” ] cheche appa appar tiene al di mede . tai7 n dbiz Ciò simo snle ale. tema, da ciò che , l’interesse per il tema inizi che arriban cchiian sce li " ,Lu in qual a isfa e sodd si tidimostra,che cme qual Ciò . che modo modo,a l’interesse per affet oni essi il tema conn inizi delle a ale. form Ciò si dimostra nella 1 e atto zion , affe î giud come EEetto all’ giàizidetto>, risp nei ettive, e si uppaè stato svil all’affezione unì s nella form E a delle connessi ® i s oni affettive,” e si producono connessioni giud catiive tra oggetti : sviluppa nei giudizi che giudi icat olarment agio Gli oggetti t che pro ggetti tti sing c. ducono connessiE oni 3 giudicative tra ogge sing olarmente esi. appr appresi. Gli oggetti emat ici tematici sono allor i zione csterna allora a posti te inin rela posti amen proc reci reci proc amen te sono mi rela ter zion d e esterna empo,, sono cont €, nglial cont , ente i che citat i empo così stess esplicatisono ha determinati ati inte sono uno per uno espli Ì he. , internam rnamente, sono uno per; uno . esplicitat i, così che Egli : ; a loro volta, u na conn stessi esplicati nno, ° hann a con tutti o, rett a ta loro indi o tica diret one volta tema essi , e a n u , una ed 3 ali conn pr let es sione tematica 4 Il serieÈ che egat o o coll gon ven ven coll vati i i alla egat é gon alla serie

diretta o indiretta con tutti

i sostrati precedenti.

; . sg , dunq ndo Qua Quan do, dunquue,e, unun inter ca, cioè viene soddisfat inse inteeress ssee cono conoscit scitivo lea: sem si ui ivo sisi estr estri nseca , gente cioè divien ato tto, aleali e sodd; isfa diver lità p/ura nte una lora in iame esso si tras : forma nece necessar interessi tematici che n i d ssariamentesse.in Launa pluralità "gente li diver gente di e inter di un intere na tematici che ai essi giudir atii nell' nizz sono orga organ La d correlativaa attivitàItÀ di giud izzat Se. pt peròperò sono nell'unità unità dicu un interesse. izio La . corr elat iva attiv ità d di giud izio ci cuna proc e,, cias ò per pet tapp tappe elle ciascuna delle izi già ” nede

quali i giudiizio zio, lega legattoo però però adad altri al tri giud giudizio già O pe èè un47 giud nità x , ‘47 compiuti, rnoo didi un'u all’ a didi giudi i . all’iinte ntern diam te pren un'u se rtan nità zio. Non Non èè quin à di giudizio quindi di impo importante se , pre iadila n ipa ndirsro: amo Roli comex sema oppu tema > isolato per finzione guida stato sostrrato, pi singoloo sostt ato, foss lernun foss’anc pluralità ’anche una he stato re oppu » isola ti to tema pet esso finz ion proc €, ogni oppu di le re nzia una esse ca plura isti lità tter di-— sostr ” ati. . La La cara caratteristica essenziale di ogni processo ario, che sia unit te amen atic . tem amen te i unit tura ario strut ,

che sia prof entee radi damment onda fon pro radicato cato nella pe quanteggeti nella struttura interna della ienz cosc della a PS cosc ien dia,za, ° èè che, rna inte unità che, ura nell’ per eme quan insi ti i ogge unirs e e x tti/ x ment possano ress anon colpi 2 rl colpi rloo tema tematica poss resse di un tema. a, /Ynte ticamente e unirs l'inte A i insieme + nell’ unità ri di ie un tema , veda n /’inz nh eress n e può però sol sfatt essere essere soddisfatt oo solo mediante delle concentrazioni, in cui, ogni i] Di ssaato don un ogget volta, un în ioni, diven ntraz ta conce il delle nte de OatoAi e della a deter Psostr perta ralmente il soggetto può anch ione. Natu il sogge minazione. Naturalm i nol tto della determinaz perta elerient sit nto anche compre ente . il sogg etto può anch e comp pe rendere uo avere più elemÈ enti, può avere forma plurale e quanti annessi , diicatato, come il pred così sisi vuole,, #0 ssi anne . così ti come quan e il pred ale ces; icat plur ta s a c’è deldel giudi re ques zio, ma, semp giudi pass C'è o ogni zio, pass sintes per ogni o si o, del 8 alla ma, ? per zio, c’è sempre questa a cesur alla sinte ponde nde corrispo . che corr cesura,a, che ispo nde alla so98etto pass ettoui aa pred se oo eso dada sogg nza del processo tematico apsintesi ; del aggi essenza o. [253] pass All’esse [253] All’ predicato. die re aggi del processo tematico ” ” appaFBes rtieoie ne, dall’ are i cioè, che esso inizi non uò ensi appr $ non all’ e può non iniziare dall’app delel sostrato lice del 7 semplice e one semp PE rensione sost rato dor e dalle del pass a se relative sinte determinazioni — ciascuno di ante delle delle dete versante izi del p aggieo alal vers giudsisi ètiveun sinte pas gi uesti rminazioni —_, cias cuno di RE quest i È 47 pass é s solo aggi è n i o certo di cativ predi è Lounrple concluso che, giud stesso izio tivo inin sésé stess icativo azio Dpred ssiv o conc luso che, di certo, ° è solo; S 47” elemOSI ; entoO. di LEEunana ti tema one essi complessiva a connconn azio z101 oper essi una one ca, tema tica , soddisfazione una operazio una sodd cioè una nee comp 4 leta,, cioè completa perazion isfazione comp se. dell’int intereres leta dell’ esse. completa rastoo con Non è è inini cont contrast con uest Non susci Sci one, vengano essione, connessi tale conn una tale che, inin una . sspre fatto che, i to o ilil fatto te ques i li puav E i susci Cri È vengano |; zi tati sempre nuovi interessi i s ovludi che e ici 7 emat isf: sodd ttta poi o isfa sian poi soddi t . emati) ci e che e siano giudizi. i nuov so aver attr sfatt Dot isido i | attr aver so nuov i giudizi. una compl ezza tematica, è in sé Ognigni giudi semprere inin sésé una izio haha semp giudzio pletzza tematica, è in complete : 4 sé ‘ stess o qual . t ente i e di nte onos pend temat came indi E cion [ i fematicamente indipendente. E ciononos ostante, [ogni giudizio]zio] è un eleme ntocosa di i una tante, Ù

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[ogni giudizio] è un elemento di una connessiot all Conn aperta, essione tematica puo costantement O € E € stendersi nd Oa na po SSI bilità sec d h , che p a, che eco apert può cost antement e estendersi seco ndo una possibilità ideale ideale, [è] quin quindi [elem i i , [È]i nment su ne di lE chiusa. Questa [ele connessione è coo] di una connessione non chiusa. Ques ta connessione è coStruit AA a interamente su giudizi e realizza, ein ‘gni nuov muove passaggio giudicativo, un’unità con ogni o passaggio giudicativo, un'unità Opera Bcegoi. tiva fatta di singole zic ni, un'unità di soddisfazione fatta di soddisfazioni già operazioni, un’unità di soddisfazione fatta di soddisfazioni già Ottenute. Se giudizi, che , chesono sono iniz inizialmente costituiti una loro completezza indi en“ ialmente costi tuiti in in una loro completezza indipen-

Ie 181

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ione icazione predicaz della pred generale della turaa gene strutttur primoo -- La stru tolo prim Capitolo one -- Capi nda sezione Seconda Seco

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stesssii assumo no, Senza iz i, essi stes giu dizi, ne di giud essi sioone connnes in una con iti inser riti inse poi o ven gon e, ra ancoora dent enza.. Dovremo anc endenza loto indippend ne e perdono la loro essi sioone conn nes form mee di con dellee for io,, dell à dubbbio unit e dub ent tem formmananoo costan zio ni. Si for form rmaazio trassfo rtan anttii tra queste tra impoort dellee più imp su parlare dell sonoo fondati lo supe riore, che son livelllo omee giudizi di live s olo ccom re solo semp pre enti,, ma sem indipendenti un singolo giudizio unità teoretica di giudizio va vista come ogni Perc iò, e. rior infe lo i livel quell di a loro quelli lessità, è fondato in giudizi che comp iore re magg gio mag sua la pet iore che, super livellloo superiore di livel zi, e così via. giudiizi, sonoo fondati in giud volta son one aziione icaz preddic dellaa pre tturaa dell struttur ire lala stru esibire cato esib tificato giustifi ra èè gius misu ura che mis in di che in quin di stra quin dimo SiSi dimostra statoo così Quell che è stat pet sé. Que gioo del giudizio, preso di per passaggi zza realiizza in generale in un singolo passag ica che si real temattica onee tema ssion conneessi naria ia della conn origiinar cellula orig 254] ] 254 ra della vuttu s/ a utr s/r luce la in è o mess te.. tuite so costiitui mes le analogamente cost celluule ne di cell essi sioone connnes nellaa con nell idigiud giu del nella determinazio ne e che consiste — o, predicativo anti ticco, apoffan co giudizio apo Essa è la struttura originar ia dell’autenti te”' —, il quale nente” eminen to giudizio in senso emi quannto in qua ca dalla logi a dall priv iato ileg nte tame soliita mente ne sioone essi zio sol esprres ge alla sua esp giunnge va”, che giu ulat atiiva” “coppul formmaa di unità “co dallaa sua for è caratterizzato dall co?. Differis è”. ’“è” delll’“ formmaa del nellaa for ato nell p redi diccato etto to e€ pre soggget ne di sog essi sioone connnes o, in ampiio, più chiara con la con più amp o sens ive in icative predicat ioni” pred posi sizzion “proopo ioni copulative] le “pr posi sizzion [proopo dallee [pr no dall ‘“con-ni “con siooni essi connnes ecc.,, le con ”,, ecc. ’“o” delll'o 'e”,, del dell’“e” formmaa dell for a nella nell one essi ssi conn nne una co o luog cui ha luogo ndenza dello stesso tipo di cono ono a a ciò che formano un’indipe risc confeeris ”,, che non conf tive giun ive” junt ne copulativa. Nel loro essi sioone connes formmaa di conn con una] for ioni oni osiz izi prop pos pro [le no che hari la quel “una volta per tutte” e con zion onee dell’“essente” “una posizi solo lala posi nte solo amente priame propri pie pro “è” sisi com compie “è” formaa di unità [La form nuovo tipo sull’oggetto sostrato. di a ntic ica sema ant sem e ion maz una for ciò ciò diversi livelli e così oggettivante infine aspira, nei suoi copulativa] è ciò a cui la coscienza zion onee copulaposizi questa posi nant ntee ottiene il suo obiettivo in pregna l’oggettivazione in senso preg ne sioone essi connes della conn in ogni cellula del giudizio della ] [255 ie comp pie si com essa che così , tiva dell’“è” ne. zione. inazio ermina determ tica di det tema ca di ue unque temati comunq ivo, com icativo, predicat ogni giudizio pred attestarsi in qgn/ deve e ia dev inar orig a ttut stru ttur sta Que re sempre vo] è semp atiivo] icat predic io pred izio giudiz |un giud o, [un lica catto, compli to possaa essere comp quanto per quan a sia costituito; pet sulla sull ti izii realizza diz giud pet i giu stoo non vale solo per Que uest . Q enti elem due ti ques da to compos alo cha hanno per base l’osserv e pet per quel lo ma anch an che base dell’osservazione esplicativa,

pp. 301-302 cit., pp pp. 304-305 e 331-332; tr. it., e€ 294; Hua 17, pp: sg, e 265 pp. FIL, cfr. FTL, to, 224 In meri modi ee 332-333. capace di modi 332-333." essere capace debba essere lingua gua debba affatto tto dire che ogni lin affa però, , però vuole, e, si vuol non questo ioni osiz proposizioni 82. Con questo posto delle prop spesso so al posto

disponibili, spes laddove sono disponibili, anche laddove questo tipo; anzi, anche espressivi analogo. Qui non espressivi di questo significato analogo. verbali dal significato oni verbali izi proposizioni pos sono pro vi ausiliari, iari, verbi ausil i verb usano o ‘che designazione copulative copulative che usan p rima, la designazione nuovo, come già prima, linguistica. linguistica. Di nuovo, ione ress dell'espressione ’esp dell ze differenze eren diff queste e formazione importano designa una formazione importano quest tratta dai modi in cui si designa logica a è tratta logic e puramente ment pura o significato ficat di l'arsigni possibile Vatdi una struttura struttura distintamente possibile riflette il più distintamente colazione si riflette cui articolazione arti nella quelle e di quell are particolare in e icol e ricordar che linguistica, linguistica, e in part ancora una volta ricordare Occorre ancora di significato. significato. Occorre ione attribuzione ibuz di attr logico co logi processo esso del proc completa ticolazione ticolazione sostituibilità completa tradizionale della sostituibilità concezione tradizionale giustificata la concezione sospeso se sia giustificata 6). , [p: 6): ione lasciare inin sospeso bisogna oduz Introduzione, Intr bisogna lasciare (cfr. nte equivale significato equivalente copulative lative di significato copu ioni proposizioni e osiz prop verbali li verba tra proposizioni proposizioni

182

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arci zione relazion Z ant ©CEe - non n ssolo zione relazionante i 101 giudizi p €E V IV ) zi percettivi: d izi solo peri NOn èèò del tutto irrilevante Î gi Ivi: quale titipo € ante Q uale utto irrile è del 8 UCizi Ì CICELLvi: d n ] base a alla d 1unita stia ae base do5ol È della SUA d 5 i datità ella datitàì ricettiva ricettiv A degli d È 8 li oggetti ggetti del giudizi del giudizi 4 SE SI| i pres Î o presentano entan per per come Son come i sono di una sono i nell’unità nell unità di di zione come unaî percezio percezio n, sono ne o O se giudizi teli n di ricor i di I sito i e ricordo UD 1ZI sulla base di giu Se SOno Ù . } intasia. di oPOL asia, una a fantasia. o die tao d ;d 100 si ,1 7: dI uto SZ estende di i un’intuizione CSLOH 1de l'unità luni, È la di 21 2071 È possibile, UN 0 nel possibile, szbi.ano nel senso li) iù dampio senso più c, nta A ZIONE m ) i i | &da o ato, b e cosìsi tanto èè possibile possibi l’unità ità di di una determinata osservazi i ne Hideter | a . OSserva zi determinata di una l unita e possibile tanto tO, e cosl A . Va di Yp ’ 0) n ;1,t} TA minativa, nega d 9 cli quanto quanto siSZline e,este ndono estendono iD 8giudizi diziE ) predicativi QI udizi D red c } % Z Vi 2 compiuti ccativi sulla loro $ base, 07 (i Y/ e "I tutti , SULLA o hanno : |" tifi 0 lad base lama d e tutti i h anno , l Ile ICALIVI CO npautti SI ci struttura d ( e q E ‘8 ata descritta. ta . Questo ala 1 CLESsce Q u esto naturalm natural uralmente non mente ol didite s ad ° V ruol non vuol siadire che che non nonicici Cc 1i si si no anche intuitivi: ri ssi i firimandano £ giudizi nonnonon INtuitivi; Boero intuitivi ; ma essi gi intuitivi; RO enc gl geneticame i geneticam uni m i intuizioni possibili. VARESE pIAELERD, a tali unità amente sempre

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;s i er a a) L'atto di determinazione progressiva a fi OEMEe “S €è p”, semplice ora, salen i IPassiamo ssiam i O Ora assi forma ppiùiù SE la forma ra3» salendo sopra i; Ss5 opra gradino la > L1CE alendo didi ii uunn gradino D li , Aa pitone form ‘ io sì x pr Same corrispond ) che a t e . i quelle a cl z1tUtto a innanzitutto quelle che cot is condotti ondo così SSElt ‘ni l a m o ; ° o È Il 2 q tto innanzi COSÌ condotti SIAMO più complicate. ina sE Ra d all’ossetvazi biforcazioni, senza ; ione progressiva vazione progressiva è senza biforcazioni 10 e 4 d dunque . cheE î stato del il . ’ all i OSserv st f " ma ” azione, S del Èi il tema è stato Lo > n° $ 24 della Pri #ihadi i ima Sezione —== 16e percio‘" ribadi Sezione i Z 4 de . a è I rima Î Î 7) O S E d di trra né di limitazi la limitazione anzitutto solo la amo anzitutto rattare . . ribadiamo PASS 2 li 28 di l'aslidioai indipendenti non momenti di Ione p ° ° n indipendenti non momenti ( CITAZIONE l’esp i : ; dA Abbi otten [256] Abbiamo rma di redica zione Ss ì, Ò $ Z ) O I p la urto À Obi [2 6] Sen d . i | i È P che rap rappresent DLE che p”, è “S uo la prima forma di predicazione a) contempo l'archeti appresen t ? predicazi i Li attt sin i a esclusivamente pensando ate predicazione, ogni 1 si a Socio unun atto amente esclusiv ora pensando che il aa movim p redicazione, n 8 a } azi IÎIE i Supponiamo d ; passo. primo ila suo il sse e con A dc (al E snIsse ( ne l che fini sse con il su O primo i ass 30. pas S ): i , O Î esplicativo continui ora che il1 mo Vv ment ento upponiamo FIRE . + co . esplicativo da ui ch che visto, visto, che abbiamo come come 2 abbiamo sto, comunque, comunque, vero Resta Re sta vero ECC. È P a Gs R ecc. d aa pag,r, mm Fiom . $ ada Titan ‘ e

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es esplicati SÒ P li ti fl i esso arricchi SCE siSI $i arricchis esso esplicati OTO pi ‘gressivo di ne € di di D 9 GY, ti i qua lora ognuno appreso di questi ? non i sia sia appreso progressivamente di p Cr Ss E, ma d a al x non ma sé, 7, qualora ognuno i di questi per 9, P, I ” dad al contemp venga legato a ciò che veniva prim a, così ì che appartenenti quanto in quanto che, , in apparte o ul COSI prima, artenenti l È, Veniva 2 che 8 & a iè Pal, ; ci Sv sovr rientrano rientrano in una

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E apprensione i si nell apprensione nell

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D as siv Ad dell uno con 1 altro RE Se poi datri V ii amo alla alla i de- deIl A fn Wii passiva dell’uno con l’altro. di Se poi arriviamo €a due D ) la stessa i p de se sti i, che ] struttura elcliemen naturalmente ha ssa ativ a, ‘ . o. la stessa struttura a€ due elemen essaper hala naturalmente di cativa, prima abbic amo iN h a 105 3 rato abbi determinazione semplice prima Li d prension Î IV È Dolo L’apprensione € sisi rivo i in

,

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"E rapposizione 5 predicativ le ed 1C

terminazizione-

se per ;la detenzione Ss afnica eslicati e ora SI; semplice. nuovament pe se ricchito dagli” esplicati, ° CON pie aA $S, 9 arricchi spontane d mente e DR 1 id GO tifiCotes cchito dagli esplicati, e ora si compie spontaneamente l’id cf enut‘

esplicati SA coincidenAnche lala2 coincid questo. bd Anche solo questo. i accade solo non Ma non accade cati. | } Ma di , 4 esplicati. Di x i E 5 rec o zaZa Ne re GL nazione, che ha 1luogo sulla baAS E della d i Il a ha che i mi dete della li eleme nt SING d a . determinazione, della a luogo sullad base x . . : elementi n Ag E &01 Ta [det coincid singola coincidenza di di ogni singola determinazione idenza COL ] identico s , V iene in questo f nodo ola ante ‘ erminazione] con l’identico “dS, viene in questo mod modo esto di i da spontaneamente, lala S]spontaneità che così vi fiINnNOv 2ata, 9, ie precisamente viene compiuta i CC aIMpiu a viene Sp O ntaneamente, N case COSÌ anelta che mia ; recisamente i di i Fiesta : pon A Sp ) onta o e i suoi

questa Eponti

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con la “e”: “S è pe g...ecc”?. espressa essere zione può puo zazione espressa Co Si È d E q ce . i cOn la SI Ìesserei i GE C.

realizza

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elemento ODI 2 Î elemen ]

À ogni ...@CC.. ° pra dii i DE si 5 COSI 4 dire, S part stesso ene una pp par SOG sE P propria sintesi SPHa sintesi di di identità identità con 1a propria con S; Si dallo dallo stesso nr S partono, per così dire per partono, + s o g! di identità diretti a p,d 9, ecc. Essi Essi non sono solo legati in diS perc e£ hanno anche un ” ecc. » 9,versante PA IO = | E coll delle determinazi collettivo sul egamento collettivo Ì | Îllegamento sul versante delle determinazioni ii Je interess e tematico

sua

cattura

fo on erica fasfene ia Insieme

in

un

ordine

uni tario eter minazioni. L'interesse tematico unitario

°

e È i I € della successivo, che però è ideale, e giacché l’idealità della SUGCES

IVO

183

| g

alcuna na comport non comp ale, ciòciò non ortaa alcu individu tempora posizion alcuna viduale, non haha alcu proposizionee non oralele indi zione e temp na posi . Solo l’ordine è costituit tuito.o.

tosto una nuov S è qg. Questa sarebbe piut precisa ente spontan isammente one spon transizi volta lala tran a, e e prec 4a volta so/o una taneea, gioco entra inin gioc però entra sizione seguito. Qui però o solo seguito. Qui unità. vamente colletti à. tra Se gli elementi collegati nte ininunit ettivame gati coll tra Se gli elementi colle presenstato prese nqui è è stato che qui mento collega questo che notare ancora ollettivo,o, che c collettiv Occorre anco ento egam ra notare che questo coll Occorre sostrati i per ati e per i sostr è naturalmente possibile anche tato sul versante delle determinazioni azioni,, è naturalmente po ssibile anch tato sul versante delle determin elementi due eleme nti eo spontan mento didi due collega del one aneo espressi quindi indipendenti. Esso è quin essione del collegamento spont di espr indipendenti. Esso è una emente e semplic no ment decorro non decorrono semplice osservat sostrati pluralità?*. I sostr nell’osservazione di vatii non ati osser

produce

torniam noi torn iamoo serie, noi pugno tenuti sono tenut essi sono quando o inin serie, l i inin pugn nella serie S, S,, 5, ecc., Ma, quan do essi nella serie S, S,, Î,, €CC., MA, success spontaione] ta[success spon una in e ] ervazion dell’oss ione zione in una [successione sulla serie e trasformiamo la ’osserva one dell sulla serie e trasformiamo la successi vamente nel modo dell’“enumeraz Se S,S, e e ione” didi Se colletti connessi sono conn nea. I sostrati vamente nel modo dell’fenumerazione” etti coll essi sono ati sostr I nea. o, accennat già acce nnato, abbiamo come abbi che, come ale categori amo già AA peculiare forma di sintesi e che, I ECC orial si categ S., ecc. — una peculiare forma di sinte proprio. predicativo in senso proprio.

)

differenze

AA . 8g uardare uarda re . .

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giudizio

bbi a b b i AMO

o no ne le fc Tentri E così via e ts 1 di i . te ma tico î p . q uin . q uUesto S tema LE $ 9,5 qui i d Î . questo Î O pe I ]

Î S1O i des S ignat O

f Ù 1 JOVIRE. I ja Parola un dn hini Z a di fo IAZZIA 7 iu A pa rola , S O. l @ che COSI O n d 7 anintendia ] | che solo h c O ìi Mm i ) ” h h che che che cne ci TI ul E riore io Dlas in aluto il con ( inter! cl sia SIA sempre ult, vaG sempre anche 4 E chi 12 miamo i i d î anche un ulteri ore diiU, $ ulti IVA ). S € ( ia a la no Î i oncetto Î . . d numero nume fo per E aratterizzatre [llaa forma per caratterizzare e COSÌ n , possiamo dire le fot me ci ISU Tute £ IO rma dell de l E c OSÌ 1 vi , Î | e orme, È 9 ( OST È con la c con oo senza ii dell senza ii i . p i ossono avere iÈ i no la coda 1 ? 4 EI coda Ten, i 9 e COSì n V VIa. Certamente dell i i eE Così COSÌ VIa Ì Via i , posso il 1 © avere 1 è da elem E nt i 9 € co SI via î . G ( fr amente on DESERTE dire 10N rl quante Oss determinazioni mo dire aa pri particolati prioti derivino O posquante infinite infinite determinazioni particolari derivino O pe )Ssano der 1V ‘ATE Ate sano ddaa un qqualc ualc he he deriv ggett O d ELE O088 î a Oi O; ( sens O d ell a un Ver ( age V i A Î Va , t etto dete rminat in o, O. n € l E O € \ i ( gg VA etti 7a, erita 9, > i . oggett O debba OgI( } e ogni che oggett 40) \ avere infinit a mente n ( OITe ) P F i O d © debba I { ela. à ( ero O avere infini amente Og Î Og 2 e 9. o] €Ò 1 nol E pi Oprietà [ogr li Og ge t È I CLO, 3 ICON | | e

infinità si s1g infinità pi fica a esattamente 8g DO esatt amente

giudizio del giudi zio predicativo in senso dev’esser distinta dalla sintesi “copulativa” del dev'esser distinta dalla sintesi “copulativa”

via” b) La determinazione nella forma dell'e così via” b) La determinazione nella forma dell’“e così un ato didi un iderato va ha il carattere appena consider Non sempre la determinazione progressi ress iva ha il carattere appena cons Non sempre la determinazione prog visto già visto elementi. numero Abbiamo già enti. Abbiamo si conclude con un determin ro didi elem processo che ato nume determinato processo che si c onclude con un già sempre iamente sempre già originariamente che ogni sostrato azione èè originar nella Prima Sezione determinazione sostrato didi determin nella Prima Sezione che ogni qualcosa che è noto come qualcosa passiva come qualcosa abile, come dato in maniera determinabile, qualcosa didi determin dato in maniera passiva come nata. a. bilità indeterminat ità indetermi determinabil tipo generalissimoo col quanto al suo orizzonte didi determina suo orizzonte col suo quanto al suo tipo generalissim riempito, sempre più riempito, zione viene sempre [258] esplicitaazio abbozzo viene Nello sviluppo della questo abbozzo ne questo Nello sviluppo della [258] esplicit te attualmen azioni determin azioni attualmente al di là della serie delle 366

la tessa sa la Ss stessa

co cosa cosa

È COSÌ di Î di

e COSÌS1 E COSI Ss

V ia i VIa

eni zialmente eee sempre essen essenzialmente i deter sempre già già iàià dato dato ililIÎ suo suo orizzonte otizz Î onte di di i determinabilità minabilità indetermi indetermi può anche anche essere essere tematizzata. può tematizzata. tn nta

e) La deter determinazion collegaa per per ident minazionee che colleg identificazion ificazionee [one Una Una a nuovaa for forma ir nuov mec È2 cento complessa, ma che Perere che appa appartiene e neo all'ambito della certo più piùiÙiù comp lessa, ma rtiene all’a mbito della Loiri brc D irici o dr ee senza senza bifor biforcazioni, si produce eni pn quando (cosa che cazioni, si produce quando (cosa che

mente ancora, ma resta costante di là della serie delle determin ma resta costantemente ancora,nuoveal proprietà che ci possiamo attendere. too Ogni movimen moviment a aperto costituite, un orizzonte proprietà che ci possiamo attendere. Ogni costituite, 47 or/zgonte aperto a nuovecon uno stile regolare, porta con orizzonte tale onte un sé orizz tale , sviluppandosii con uno stile regolare, porta con sé un spirituale articolato spirituale articolato, sviluppandos procesdel processviluppo del ma lolo sviluppo isolato, ma aperto; non è abbozzatoo solo elemento isolato, prossimo elemento solo 4141 prossimo

Licio i n ia Sri i

Ln cazione Glen viene comp compiuta maniera tale che, dopo la pre se iuta inin mani era tale che, dopo la o anche con più elementi P, 9, ecc., $ torna all’apprensio-

ne primaria e ne segueor viGL uoa i Ii E muta AREE r dt erminazione, _” oî puo î ne, Lan che hah a però i una connessione i che I dete rmin azio però una connessione Eni E a briga Sp,dd&g, eg non non devo devono solo essere ate “i s Di, compiute sponno

aperto; non è abbozzat ale didi unun processo aperto. sempre il carattere intenzion processo aperto. so, che ha così nzionale so, che ha così sempre il caratotereper inte progrespeculiare una di one forma didi progrescostituzi la iare forma pecul significat una suo Questo ha ilil suo significato per la costituzione di Questo ha mezzo deldel nel mezzo giudizio nel del giudizio azione predicativa. Se prendiam processo del siva determin diamoo ilil processo siva determinazione predicativa. Se pren col coerenza in è possibile in due modi,, in coerenza con

era

Che il nella sfera del giudizio. a_i damentale a ° de. ), ( ipende d a 0 uant udÌ 1Z1 Z io, | SS S dell ggiudiz SI 1 este Ò t nde eresse dipende Inter de u ntoÈ Ò € i Cress aq Ss€ anto SI i est nd ( l’interi SS

Mme me

. I nell’osservazione di una pluralità?

pe Eg na ga E

piamo, questo in due modi suo movimentoo e e lolo interrom interrompiamo, questo è possibile suo moviment non si tratta allora allora didi unun p a 0 ) a limitarsi tematico. Questo il tipo di dfjteresse può limitarsi a ) 0 a e € 9g;9; non si tratta Questo può il tipo di dfteresse tematico.ovvero zzonte nte Quell’ori limita. si l’or a così: non esso si limita. Quel izzo per S, così: esso interesse illimitato compotta non sisi comport interesse illimitato per S, ovverobilità sempf? pur sempfé esso è è pur non è però scomparso, anzi anzi esso ulteriore determina aperto di una rminabilità non è però scomparso, aperto di una ult eriore detema spontanea sua La tanea dell’io. spon sua non è incluso nell’apprensione ente, rensione dell’io. La precostituito passivam passivame nte, ma non è incluso nell’app

Ve sn

queste CiCIScosìsìques te rr Sen TAzioni

determinazioni dete rminazioni non sarebbero non sare bbero

brano) TSponcere e al casa descritto è fa 9, non avreo bber o ctnnlinento onice N int séalsiena unità se uno cuna unità

ea

precostituito

i

184 184

che

È operazione predica a t i VO aV si esaut Î S CEE i i ( etermina Z ione predicati V A ) ure opere 1 zione S È;e P Op Ss predicati nella deteri a sl esaurisce e Sau IS Î Nninazio Z, i ne p edicativ d Î Cc Va Î Ss È G._D Oppure S € Gi e E O O in qual( © Altra Î i È a i Ù i I t qu ilche Nene altre sir P nil h # e me E & altro canto, D Î erminazioni didi Îdedeter n Ss 1U u ricca a pi n° . ricca A Ùa ° 1 mina Z z10ni A D alt I O canto, che ea h 1blue } OV mento erminativo OSS e: CNE: nossibile SI ii 1 nterrompa È | i 3 che . i o det Î i Y od O ; ) LL) 5il 5IMmovi ment n ale ( he, pero, determinat ] in o ivo si i SI inter rompa cibo 1& ENne a E h 9 pero, l’in = CLESSE LE lati pe i S, ] intenzione mMmancontit ui a rivolt alla conoscenza olta a alla riv conoscenza compiuta, 9 l intenzione p Cr . compiute . continui a man ersii nella né u a illimitatez Za. eners A 8 sua teners d . Il sostrat o olo i dete i o predicat illimit atezza amentre îina Il SO str ato no O n viene I viene Ss 10 ] de ermin î a è ” ore di! cauva è i ci 3 € ! Î inn quanto quant i O esplicitato D e q ma nels esp llicitato con (ae di CIO he puo € ‘ . dancora E on Do d O D € q **%> ‘. ECC", ] vare € COSÌ ; (@) x Via qui la a nuova . OV a uova forma di i det E rmine ZIO zi ne f Ss dell 4 G COSÌ fo , una IO o a N damenta e nella sfera de giudizio. CI I) il “ ce DE 153 . Ono Il c ia . di n 3

nazioni determi delle dete ni. Solo l'ordine è costi oggettiva successione temporaele delle rminazio oggettiva successione temporal singolo ogni sing olo come sese dada ogni intesa però intes non vava però iva non a come Questa sintesi predicativa progressiva Questa sintesi predicativa progress zione e realizza dopo lala real izzazion come se,se, dopo ovvero nuovo tornare ro come [257] elemento si dovesse torn o a a S,S, ovve are didi nuov [257] elemento si dovesse sintesi la e si compier sinte poter poi la per nuovo tornare spontanea di S è ) si dovesse o a a S,S, per poi poter compiere are didi nuov sse torn spontanea di S è p si dove parlere cui parl o inin eremmo predica forma nuova una o ione didi cui piuttost icazzione S è g. Questa sarebbe a forma didi pred

26 In merito, si vedano il $ 24 d ede il il $ $ 61.61. 26 In merito, si vedano il $ 24

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6 . (\ 51.° 3 Le4 Lei forme i p£ ondot noo alle Igiu idizi17210 0 che forr di E di gi ; d giudizio icicita i chel corris c OLrLrispo p rdo al Oaall esplicitazione All'es È splici

ione predicaz della pred generale struttura icazione - La strut ale della Seconda sezione - Capitolo primo - La tura gener Seconda sezione - Capitolo primo

panza

solo essere compiute spon[260] resterebbero separate e [260] resterebbero separate e connessi un'unità collettiva connessi inin un’un ità collettiva

sub a). Questi due giudizi S è p, S

didi giudi giudizio, alcuna unità di identix e alcun d zio, i a unità o di identianche se fossero compiuti dallo stesso io, e potrebbero

prodursi in tempi Sini Com diversi p Uno sione. Certo Caria dsc Pelt Certo, entrambi sn[i giudizi] Fincere fossero o ° e senzaa connessione connessione. , asese "o entr ambi [i giudii zi]DT fosse ro po ni l'altro nuna in una singo singola 00 cig presenza, o eventualmente se fossero collegati la presenza, o eventualmente se fosse >

grazie al

ME Deo di

derebbe

Senz'alté d

ro collegati V = ii emo morazionOe, Ù di cui siamo coscienti in modi diver si, 9 coinci|con se stess n h e VI fosse stato. s ne fra ttempo, p assivamente O pass p S v Se anche 4 O t ivamente [con sé stesso], anche se vi fosse stato, nel frattemp 5 o ,

LS5 185

|E

7 v ff 52. 52. IlIl giudizio giudizio “è” “è” ee ilil giudizio giudizio “ha” “ha”

zione azion predica della predic generalee della struttur La struttu raa general primo - - La Capitoloo primo sezione - - Capitol Seconda a sezione Second a

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Selintetnee co-i unità SME però Punità teresse Se però dell’innteres se.. Se one dell’i erruzi un’int zione terru causattoo dada un'in llo causa intervaallo un interv un BEE En purai aa ROS due giudiz dei due ionee dei Suaaes ssion solo lala succe non solo rotta,, non ininterrrotta sse ininte rimane vo riman nosciti esse ivo noscit no creo © h cura n fl A tematiccaa PUR ‘attivittàà temati ma /è‘attivi passivaa di S,S, ma sintesii passiv dalla sintes osta dalla ricomp sarebb posta bee ricom sareb mato X î aO porn C alloraa ona a] allor tematicca] vità temati [L'attiività stesso S. [L'att sizione ricompoosizio ne,, lolo stesso questa ricomp ponte didi questa ilil ponte nniO TO ISem O COT cai tate era E oe pra sé, a2 diSi »> che ta spontaneamente di per sé, compiu io compi all’inizzio uta è p, all’ini ae cade giane © co sa quebi più rico ego vengon noo quindi ni ),p, 9,9g, non vengo inazio determ ioni con p. Le deter minaz cn ss s ne)ni à, non sono afaf atto conne un'unittà, ssiva, progreessiv a, in un’uni ne progr inazio determ ione minaz caso della deter ie A uu _ ta, mn manier raa media solo inin manie sono solo ma lolo sono ata, ma immedi manier iata, in manie mente raa immed zional e in lment ziona ns Ùda

medi i niensoo modo. allostess no allo tengono appartengo be appar entrammbe cui entra attiva didi S,S, aa cui ne attiva icazio dentifficaz ione denti

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zio e ° e ne ia entifica icazion attivittàà didi identif solaattivi cni passa una sola e, da cui ficazion d’identiificazi one, attivitàà d'ident un'unittàà tra due attivit così un'uni i

ba n so amoLogi tamo mbant stesso S è q. Ci mban n ue n dl ° propos o, aà pepe sostratto, Gai sostra ca cato s signifiicato ssimoo signif l’ampiissim l’amp cena i a o i

Sèpel peloo giudizi:: Sè o, composto da due giudizi giudiziio, sorge un giudiz attivaa [261] [261] già in un nuovo tipo di identificazione attiv à, identit giudiziioo di identità, emo del giudiz parlerremo quando o, quand vedrem o parle mo, vedre i 57). (cfr. $f 57). cazion modifiicazi diversee modif onii (cfr. sue divers sue

mi |i va cex xn ci ricettiiva ionee ricett pprens nsion dell’aappre gio dell’ passagggio si il tipo di passa importtaa quale sia xNon impor poò na dina Pug pugno nere in a uando o contin nuand p a g,9, conti ere da pa proceddere base; [l’apprensione] può proce Piana] Ir ‘ app aS, 100i PP. tornaree nuovamente Ad, tivo, tornar esplicaativo, gio esplic passagggio anche, dopo ogni passa te cui n P ca ° or = a _ con i amente ia con coinciddaa passiv preeenan tato con ,p, coinci espliciitato va, così che S, prima esplic en 9 indipen ui a byca q e predicativa è del tutto cen neità spontaaneit à predic caso, lala spont ogni caso, In ‘ogni ecc. In q,g, ecc.

Spi o a;a; [lai spe peup ppost nte presu ariame necesssaria mente ne, neces citazio l’espliicitaz ione, lare che ha l’espl particoolare forma partic ), con }, 9, ... tato con espliciitato le sia già stato esplic generaale $ in gener pone solo che Sin presupppone tiva] presu predicaativa] predic

forma sintattica sintattica dell’oggetto dell'oggetto che forma che appartiene appartiene alal predicato, predicato, ilil quale quale ha, ha, come come ilil soggetto, soggetto, lala forma nucleare nucleare della della sostantività. sostantività. In termini linguistici, il giudizio giudizio non suona, suona, come come nel nel primo caso, caso, “S è p”, p”, ma “S ha 7°. 7”. Questo “giudizio-ha” “giudizio-ha” ci sisi presenta come una nuova come una nuova forma semplice del giudizio predicativo rispetto al semplice “giudizio-è”, servendoci qui, come già negli altri casi, di una differenza tra espressioni linguistiche per per indicare indicare una differenza semantica di ordine puramente logico. Entrambe le forme hanno hanno ovviaovviamente una struttura fondamentale fondamentale comune, ovvero la distinzione in lato del soggetto ee lato lato del predicato. A differenza del giudizio-è, nel nel giudizio-ha non troviamo solo solo un un sinsin-

golo oggetto indipendente nella forma nucleare della sostantività, cioè il soggetto, ma anche un altro, sul lato del predicato, in quanto oggetto. Quanto alla sua sua genesi, genesi, ilil giugiu-

dizio “ha”, nella misura in cui si riferisce a parti patti indipendenti di un sostrato, èè altrettanto altrettanto originario del giudizio “è”. Infatti, ogni sostrato di determinazioni determinazioni può, sin dall’inizio, dall’inizio,

essere esplicitato sia nelle sue parti non indipendenti che nelle sue parti indipendenti indipendenti e può poi essere predicato sulla base [di queste parti esplicitate]. Vale perciò petciò anche per la determinazione determinazione nella forma del giudizio-ha lo stesso che abbiamo esposto nei paragrafi precedenti. Anche qui la determinazione determinazione può concludersi al primo passo 0o può continuare, e questo [può accadere] in tutte le forme particolari particolati riferite in precedenza.

[263]

sostantivazione b) La sostantivazi determinazioni one delle determinazi oni non indipendenti e la trasformazione trasformazione del del giudizio giudizio 6699 7 “©”è” in un giudizio “ha”

sk dalai a sb denti Snai “ha Ri $ 52. Il giudizio “è” e e ilil giudizio “ba inin cui, minante

186 186

Il giudizio-ha non può mai esser trasformato in un giudizio-è, senza una completa modificazione modificazio ne semantica. La ragione di ciò sta nel fatto che un oggetto originariam originariamente ente indipendente,, come è una parte indipendent indipendente indipendentee di un sostrato originario, non può mai perdere questa indipendenz indipendenzaa e trasformarsi in un oggetto di determinazi determinazione. one. Invece, come abbiamo visto, è possibile che originari oggetti di determinazi determinazione, one, dunque oggetti originariam originariamente ente non indipendenti indipendenti,, siano resi indipendent indipendenti. Nella sfera predicativa i. questo si esprime nel fatto che essi possono essere sostantivati e che quindi o possono comparire come soggetti in un nuovo giudizio o assumere altre forme funzionali, che saranno discusse a breve.

Si chiarisce così il significato universale della forma nucleare della sostantività aparpartire dalle sue origini genetiche (cfr. FIL, FTL, pp. [272 e sg.]). Essa riguarda l'universalit l’universalitàà del concetto di “oggetto in generale” e il fatto che all’otiginari all’originarioo senso di ogni oggetto, così Precostituito nella passività, appartiene non solo di essere sempliceme semplicemente nte Qualcosa, ma [di essere] sin dall’inizio ee aa priori priori anche Qualeosa Qualcosa esplicitabile, esplicitabile, esso è costituito, otiginatamente e secondo ilil suo fiamente suo tipo tipo generale, insieme insieme aa un un orizzonte orizzonte di determinabi determinabilità lità indeterminata. Vale determinata. Vale aa dire dire che che allora allora alal livello livello della della spontaneità, spontaneità, tutto tutto ciò ciò che che sisi può può porre porre

187 187

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7 (53.L’ $53.L’atto didigiud giudizi izioo compiuto sulla base dell’osservazione relazionante. “\ggettività assoluta e relativa

ione predicazio predicaz ella de ] e ddella ene genera ALELI a generale La struttura Sstruttur timo =- La o pprimo Capitol a nitolo sezione 7- Ca Seconda sezione {E

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dise so gg soggetto A sl i e ee q quindi azioni ioni icitazion esplicitaz esplicite didi iesplicit SOS ere sostrato idiv diventare a” può ò diventar “Qualcossa” rale, ogni I “Qualco i geneerale, in enze { consegu i uenze che ulteriorisi conseg delle° ulter ulteriori ito o ‘ delle delle s seguito ancorara inini seguito R remo i ivi. vi. Ci Ci occupe icativi. predicat giudizi predicati di ctugtat relaz (cfr. , queste relazioni ndata su qqueste fondata vazione, che è fonde le della sostantiivazione i possibilità universa ha È lapago SI RA “apitolo II,II, ${ 58). Capitolo ei sa " g orig 2 nessun Fini segue: nessun che segue: quel che te quel importannte resente contesto, è importa "ina Nel "sone “a 0, ; . du di ia enti sostrato, un di indipend paparti indipendenti predichi dichi lele e parti giudizio, giudizi , dunque, che predic no giudizio cn , nessun dizio-ha, dizio-ha sia p a ili n e la “ contrarioo,, invece, nella possibi è. Al contrari giudizio--è. ato in un giudizio trasformato es r trasform può > esser cioèisisi da cioò giudizio giudizio-ha, un in è è zio giudizio0g giudiziore ogni trasformare trasforma ‘bilità à di di trasformare zione sisi fonda /u/a possibilit stantivazione Pratva cl

bilaterale bilatera le della sintesi predica predicativa; tiva; il lato del predica predicato to però ora è fatto in modo più

complic complicato. ato. Ciò s’inten s’intende de senz'al senz’altro tro se pensia pensiamo mo al fatto che la determ determinaz inazio ne che ione viene messa in risalto rispett rispettoo ad A, può esserle esserle attribu ita solo sulla base del passag attribuita gio a passaggio

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B, sulla base cioè di un’unit un’unitàà intuitiv intuitivaa tra A e B, che è prima stata istituit istituitaa in una siruten sintesi d

passivaa e che poi è stata appresa passiv appresa ricetti ricettivamen vamente te.. Ci ricord ricordiamo iamo come questa determ determinainazione “più grande grande”” emerge emergeva va sul piano della ricettiv ricettività: ità: nella transiz transizione ione dello sguard sguardoo appren appre sional nsion alee da A a B, A viene tenuto in pugno come sostrat sostratoo di determ determinaz inazio ni ioni

e, sulla base di questa transiz transizione, ione, si arricch arricchisce isce della determ determinaz inazio ne “più grande ione grande di...”, mentree conti mentr continnua ua a esser tenuto in pugno. Se ora si vuole indagare la predica predicazione zione,, che su questo si basa, occorr occorree anzitu anzituttto to riprend riprendere ere nuova nuovammente ente in pugno A, arricch arricchito ito dalla determ determinaz inazio ne, e compie ione, compiere re attiv attivaament mentee la transiz transizione ione alla deter determminaz inazio ne. Ma poiché ione. il riferi riferimmento ento a B appar apparti ene al suo senso, la transi tiene transizzione ione alla determ determinaz inazio ne deve unirsi ione a una rinnov finnovaata ta transiz transizione ione a B.B. IlIl predica predicato to che ne ne risulta risulta èè “più “più grand grandee didi B”. B”, Anche qui la deter determminaz inazio ne compa ione comparree sul lato del predic predicaato to con la forma dell’ag getdell’aggettività. tività. Ma si tratta di un’agg un’aggeettivi tà,, che è legata a qualco ttività qualcosa sa che r07 707 [266] è un’agge un’aggettivi ttività tà.. Il “più

sanaÈ indipendente, s che° a ni non indipen iamentee non originarriament nazione origina determinazione una determi varee una tantivar può î sostanti A da ST Unofungere solo non 1 puòò non (S èÒ rosso), e questa può le, S5 èÈ p ($ i ale, aggettiva ninnava un i predicato aggettiv presenta an ij oa ego i Ea io orre al suo originar contrappporre giudizi, ma si può contrap tto in nuovi giudizi, ,soggetto rr DeeE eee anI nne consegu 2 e emeo ente, in mo o che indipend indipen term indipe dente, inazi nazione orgli i una determi contrappporgli ero può contrap Soler ovvero OVV Ù i uni s i vuo MOI In questo er ha ilil rosso). In giudizio della forma S$ ha P (5(Sha un giudizio ° i rela i srionan n i Pala: re azionan a a un giudizio i ante semplice equivalg determinnante ogni giudizio determi che ogni che orma form e ques questa me D o i che ma ma n ; enti; centi indipend indi etti iodipen a oggetti i relazionee reciproc giudizio che mette in relazion i rimanda azione che RA modificazione, come una modific isti distinta i sii presenta sempre inî maniera OE si tratti checa, le ni ettivale aggettiva ale — a°apiE patto zione aggetti icazi e predica arigionia, ossia a quella della i originari forma più dona Ì ca p pre momentii non indipendenti. La loro sostantivazione, € n entee di moment isament precisam questo: esse Selo qquesto: non solo one. e. E“ nnuo icitazion icitazi dell’espllicitazi i i dell’esp ri i risultati ongonoo ii risultat presupppongon deriva, presup che è»Ra stne deriva, ine ci î ione ap predicaz nella predicazio giàgià -nella ia, nte abbia, ente indi indipend Î >ne non indipende azione determinazie o che la determin ongono resupp ippongon . sostandeldelti can forma gra lalai forma assume sume ora 25assu ivitàà che c>he Ora aggettivi tività e; èÈ questa aggettivit aggettivale; a, la forma aggettival Èoriginari cigi ot triginaria i tra p E più nte termini linguistica.a In essione ingulstic nell’espressione tivo. come è del resto anche visibile nell’espr tivo, TRAta prima la materia nucleare, i aver avuto devere aaver nucleare, A deve quanto materia dente, nte,te, inini quanto indipen indi momento non indipende il do momento IAA I 3 i co Ù i iziol is tà”. Ù sostant sostantivi della quella della pot quella re poi ottenere tà, ità per poter ottene gettivi tività, re dell’ag dell’agget nucleare forma nuclea es esp tazione ce è esplici semplice te sulla sempli ne costrui costruite inazio azione inazi determin basti per le forme di determ Tanto 2 l

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grandee di B”, come predica grand predicato, to, appart appartiiene ene al sogget soggettto. o. Ha in sé stesso un agget-

aggettivo, ma non è solo un predica predicato to aggett aggettiivale. vale. L’agget L'aggettival tivalee è ciò che si può appre apprenndere dere “sull’’sogge “sull’’ soggett tto, o, che gli appartiene in quant quantoo deter determminaz inazio ne. Tuttavi ione. Tuttavia, a, il “di B” non è nel sogget soggettto, o, né lo è il “più grand grandee di B”, preso nel suo compl compleesso. sso. Il “di B” appart appartiiene ene al predic predicaato to e gli è unito con il uuc/eo nucleo aggetti aggettiva le, vale, che esso richied richiedee come predic predicaato to relativo. Le due parti del predic predicaato, to, l'agge l'aggetttivo tivo (il nucleo aggett aggettiivale) vale) e l’ogge l’oggettto to relativ relativoo,, si riferi riferisscono cono al sogget soggetttoo in modo del tutto divers diversoo,, in virtù delle loro forme divers diversee:: l’aggetttivale l’agget ivale è “sull’ “sull’’’sogge soggett o, anche se non è “nell’ tto, “nell’’’ogget oggetto to come la deter determminaz inazio ne ione interna interna.. Ma per quant quantoo riguar riguarddaa l'ogge l'oggettto to relativo relativo,, uno sguar sguarddoo relazi relazioonante nante passa da soggetttoo a oggett sogget oggettoo.. Quest Questoo si espri esprimmee nelle locuzi locuziooni ni usate prima che restit restituuiscon isconoo Poggett l’ogge ttoo in quant quantoo separa separatto. o. L’agge L’aggetttival tivalee viene per così dire appre appressoo di per sé sulla base di un un’un un’uniifica ficazi one relazi zione relazioonale. nale.

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Per sottol sottoliinearl nearloo ancora una volta, tutte queste sono struttu strutture re logic logicoo-sem -seman tiche, antic he, che certam certameente, nte, come è ovvio, studi studia mo trova amo trovanndole dole a portat portataa di mano nell’a nell’arrticol ticolaz ione azione dell'es dell’e pressio spress ne nella nostra lingua tedesc ione tedescaa e che, però, devon devonoo trovar trovaree corri corrisspond ponden za enza Mnin espres espresssioni ioni equiva equivallenti enti di altre lingue — anche se hanno spesso struttu strutture re gramm grammaatica ticali li compleetame compl tament ntee differ differen enti. ti. L’agge L’aggetttivit tività, à, che si costru costruiisce sce sulla base dell’ dell’oosser sserva zione vazio ne estern esternaa e quindi in un atto di deter determminaz ione inazio ne relativ relativaa o, come potremmo anche dire, in un atto di giudiz giudiziioo

Aggettività ita Aggettiv > onante ante.. Agg relazion DI e relazi zione ervazion ’ sserva dell’oss compiuttoo sulla base dell’o io compiu giudizio 53. L'atto di giudiz $ 53. assoluta relativa assoluta e relativa Pasfl cativ i tivaa basata |” predi ne predica ione ita predicati inazio one dig determminaz p paralleloo nella deter il loto loro parallel di giudizio di tipo an. fo no forme ottengono ante. Anche qui i sisi ottengo relazionnante. onee relazio ervazion sull’os sull’ossservazi i Queste

relazion ion i hanno

e N semplice. gament &

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sempio, un giudizio iudizi o amo, per esempio, un giudizi Preridi pe pe esempio, “A èè piùpiù teen pet ca per comparativa, IO zione soggettoo e lato lazionee in lato del soggett l’artic l’articoolazion

3 | comparativo, vin che sisiaî costru costrulisca un’osser su un osserva iscai su ivO, che eonpaa ra amennte ovvi ovviame amo abbiamo on qui rp e qui Anche qui ui abbi B”. B . Anch grande didi iBS p 0cesso esp o, con cui si esprime predicatto, del predica

telazion felazi ale, si distin onale, distinggue ue quindi da quella che si costit costituuisce isce nel sempl sempliice ce pensie pensierroo deferminaante ‘ermin nte (costr (costruuito ito sull’e sull’essplici plicita zionee intern tazion internaa), ), poich poichéé essa oltre al sostra sostratto, o, oltre al

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sg.). à, si veda supra pp. [248 e sg]. aggettività, ? Sulla differenza tra sostantività e aggettivit

188

Sostanti fpuant vo che funge da sogget ivo soggettto, o,. richie richied dee un oggett oggettoo,, per così dire, un i altro sostan i . s \» sostanttivo, ivo, Cioe Cioè] l’ogge Oggetto relativo, tto relativo, e [267] si unisce con esso per la coscie coscienza. determinazione nza. Ogni determ inazio ne di | Un soggett relativaa se lo determ &geltoo è relativ determina ina sulla base di una sintesi per transizione a un altro oggetto sooggetto so0Mantivale. Queste Santivale. Queste sintesi sintesi per transi transizion zionee hanno, hanno, sulla base di diversi diversi modi di formazione Un

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A "e ced zio de ‘ è {7 2 struttura a ne »dice della l pred {4 l aled La struttura ; gene f a1CAZIONE dé la Î DIC Lé A S struttura genera e.

° a de Cc sezione s Sy Capitolo primo S econda a se 4 LA it olo I rimo O Ss a j ne E - Ca { DI eco nda4 sezio Sec

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(55. neaneapartire dalla distribuzione diseguale dell’interesse sulle determinazioni (55.L'origine L'originedell’attribuzio dell’attribuzio partire dalla distr

ibuzione diseguale dell’interesse sulle determinazioni

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. i i ! 1 De to. E sono ledi diverse determinazioni relative. Pertanto, v E: I ertan dell’unità intuitiva, tante forme quante » sot ZIONI relati . termino AZIC Vers E de / le sono uante o G ò e S form 1 i V a, tan 6; È unita ntuit dell ia non mento n distinguere: dobbiamo distinguere: dobbiamo assoluto corrisponde ur momRIT ento non in1) L'aggettività assoluta. A ogni agaggettivo gettivo assoluto corrisponde un ogni à assoluta. diÀ det ttivit L'agge 1) nell’esplicitaz rilievo nell’esp inin rilievo inazi sia venuto Ve 2a ni,i che e sia ’esplicitazione e dete ce 6 deldel sostrato sostrato di i determinazioni, dipendente sost i zioni, che sia venuto in rilievo nell a rmin dete di ato sostr del te dipenden erminazione PERDONA i interne. interne. rminazionerelativa, nella 2)dete dell’unifica dell’osservazione basebase dell sulla 5 rna, de ell’unificache emerge S ulla esesterna, o L'aggettività rvazizione este ’osserva base ge emer che va, relati à ttivit L'agge 2) i a ia! E che n° de eriva.ti casta de i iudizi relazionale e del giudizio zione relazionale e che ne deriva. ° 2 TA fe > zi i sia i ni eni relativa, a, @C e izio sia non indip Naturalmente, anche una determinazione all’incada minaz on P relativa,a, che deterone zio razi una giudi n ralmente, anche Natu | aVa quartoo È Nella sfera predicativa, ò essere resa indipendente. d Ù cn endente. Nella sera pt essere resa . indip dente,i può agg ° ogni 26 anche ol esserlo p u ò puo sì così i sostantivato, essere sos Ivat soluto; puòÀ Ò essere anita i n pa 2 , COS ®


-èw èd deriva relazi* relazionale aa iudizio Dal giudizio 9 n° le -ha; SÌ pensi, relativo. relazi 1Z1 un deriva zionale-è o

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. Dal a B” pio, alla trasformazione di “A“A è è S simile A B° imile di one Azio pio, alla) t r astot mazi giudizio

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maiali vili) e vedi sintiventi onali ume nbal v) relaz. dif determina giudizi nti » e e giud giudizi tra giud . relax izi $ 54. Il senso della differenza anti rmin dete izi $ 54. Il senso della differenza tra DE (l'atto iudizi determinante I ; to didi giud i giud giudizio sulla base base di giudizio izio sulla Distinguiamo il semplice aatto lice tto di giudizio determinante (l’at semp iamo il interna) ingu Dist | A èè che che inoltre re i clazionale. Occorre notare rela i do relaz i giudizio iudizi re inolt dall’atto didigiud na) qa dell’esplicitazione icitazi izio relazionale. Occorre nota tto ’a dall na) inter one tazi lici ’esp dell sai te; is Pp licen anche sese sem lei te d ererm di giudizio, ogni atto in nia - modo scontato designareE OgHi A, anche € li E {iudi ZIO tt 11 atto des Ò igna at t ato ine 1 certo mod O scon l ’ e s e DER on soggetto un riferisce l' preressione corcredi i o slsii rifer Un predicato Î elazione. 3 riferisisce aa un soggettoto e e l’esp lazione. Un predicat me una corre ” a. +0Posaaa n della [268] predicativa. sinzesie i predi [268]3 se/es attiva della iva aa della carev n e attiv realizzazione e 2altro se non la realizza crlazioge non intende zi senlintende: relazione I azion nde altro se non la redializz inte non ione relaz e ne caiano amp più quello sia È :lazione Èi lazione sia quello più ampio € dististn inguerlo correla ili che E ques sto concetto S siamo stabilire che questo concetto di c orre

siamo stabilite ionato sopra, in quanto più stretto. È questo sarebbe sarebbe îanche ggiustificato. a, in quanto pi ù stretto. E questo quello menzell’ionato i sopr da esealimolità bei |etti sarebbero “no È bber esterna, sare sull’osserva ll’osservazione fondato i oggetti fond giudizio iz E o gliona i i e esterna, izio fondato sull’osservazion lo nell’atto dientegiudcorrelati AIl pr, 2 di i correlazione p ara parla i Î . feQuando correlazio!A în I mme nat i i a tematica. ii in maniera aParri re in effetti i reciprocamen Quandodo si sisiYi parl tica tema in maniera procamente correlati i ffetti pioreci emerg AA sussistono cone come «mi sempre che due oggetti indipendenti indipendenti );) ue s'intende restsiindipendenti) indi; indipendenti i (o(o resi s'intende i sempre che due oggetti i indi, Ca ynbiolazione. [/ederx ran completa a x lati,lati, fonda bibi 11 i i lati, era [jeder completa su entrambi indi reversibilità Se diari di una relazione. L'indipendenza, fonda lala reversibilità lati, mbi entra su za, nden dipe L'in ione. nin relaz di(90 una ae i prescritto an es dn ente ppres Non èè c osì COSÌ essenzialmente se < tige quale ogg | Umkehrbarkeit]. critto quale rkeid Non è così essenzialmente i Umkehrba dadi 7 con e il giudizio le da oggetto relativo: modo e con i 3 s stesso modo allo stesso allo può,5. allo i può, giudizizio ivo: È ilil giud da oggetto relativo: ale n€ s tà cron

dipendende solo questo A”. qques pi olo didii A”. più piccolo i “B“B èè è più to dipe suonare sia “A è più dididi B”B” siasia A’. i inarietài mt ; dg picc più ne sia “A è più suonare originarietà, direzione ei si SAè pnonpf non stes peer) rminante giudizio giudizi semplice ice i dell’interesse’*.*. Nel dall'attuale iudiziizio determinmi ante Sè dall'attuale. Nelleesemplice giud interesse direzione dell’reciproca le attua dall' Ji ià.. e Essenz reversibil nes indi nessuna Essenzialmente, 5,10 oa trovanale alcuna correlazione reciproca e e quindi quindi nessuna me versibilit elazione alcuna corroriginario, trova pet ; , dete giu un izio di ante i soggetto essere S i deve prima = sostrato quanto di un giudiz o determin originario, deve prima essere soggetto sostrato sostantiv to quan orale rasi SI sostantivato. poitia esessere po ter or P poi differenza tra vato atto. di giudizio determinante e atto di giudizio “rr me e sostanti esser poteQuesta eda i rai tre a izio determinante e atto di giudizio ta differenza tra atto di giudtra di i “E giudizi-è e giudizi-ha. Tanto g gli atti Eri stretto) s’incrocia con quella sendo Ques ella tra giudizi-è e giudizi-ha. ‘Tanto s’incrocia condi que stretto)quanto seno e for dl entran ram avere leeri possono S be relazionali ionali ram giudizio iudizi gli atti determinanti di dizi i o relazionali possono avere ent quanto gli atti di giud anti rmin dete p no nin indipendenz igi la sua originaria i a conservato conda che la determinazionene abbia se“coi conservato la sua originaria non abbi azio rmin dete la che nda seco €

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quindi quindi la lasuasua forma sia stata resa indipendente forma aggettivale aggettivale o ochecheinvece invece sia stat a resa indipendente e evenga ascritta venga che ascrisiatta al alsostrato o ancora, sostrato in inunun giudizio-ha, se si di un giudizio determinante, giudizio-ha, 0 ancora, se sitratta tratta di un giudizio determinante, che stata stata sinsindall’inizio originariamente indipendentesia dall’inizio unauna parte parte indipendente, indipendente, cioè cioè unauna parte parte originar (pezzo) (pezzo) deldel sostrato. che questa differenzaiamente indipendentee sostrato. CiCi esprimiamo esprimiamo così così perpet dire dire che questa differenza tratradeterminazione correlazione correlazione haha in in sésé [269] giudizio comprenda deter più diminaz un ione so- e [269] un’ambignità. un ambiguità. Cioè, Cioè, ogni ogni giudizio che che comp rend a più di un stantivo, abbia, stantivo, che in altri termini, che è sul che abbia, in altri termini, oltre del soggetto, anchesooltre al al sostantivo sostantivo che è sul lato lato del soggetto, anche unun sostantivo sostantivo che în maniera puramente formale, che è è sulsul lato lato deldel predicato, predicato, sese /o /o consideriamo consideriamo in maniera puramente forma le, ovvero solo rispetto alla ovvero solo rispetto alla sua annoverato relazionali, sua forma, forma, deve deve essere essere annoverato tratra i i giudizi giudi zi relaz ional poiché poiché mette mette inin relazione Ci sarebbero quindi, i, relazione reciproca reciproca due due elementi elementi indipendenti. indipendenti. Ci sarebbero quindi, dada unun lato, lato, inin quanto quanto giudizi giudizi determinanti, solo quelli delle determinazioni interne, in cui

determinanti, s olo quelli delle determin azioni interne, in cui il il sostrato e è è l’unico sostrato della indipendente, sostantivo del della determinazion determinazione l’unico oggetto < >ggetto indipendente, è è l’unico l’unico sostantivo del giudizio, giudizio, e e haha inin correlazione determinazion i non indipendenti, formate in maniera correlazione solo solo determinazioni non indipendenti , formate in maniera aggettivale, aggettivale, quindi solo giudizi della forma S quindi solo giudizi della forma S è è p. Dall’altro lato, invece, vi sarebbero, in p. Dall’altro lato, invece, vi sarebber o, in quanto quanto giudizi oltre all'oggetto giudizi relazionali, funge da soggetto, relazionali, tutti tutti quelli, quelli, nei nei quali, quali, oltre all'oggetto che che funge da soggctto

c'è c’è unun secondo secondo sostantivo, del tutto che questo sia, sostantivo, l'oggetto l'oggetto relativo. relativo, ÈÈ però però del tutto irrilevante irri leva nte che questo sia eventualmente eventualmente parte te indipendente o non indipendente). parte del del soggetto soggetto (originariamen (originariamente indi pend ente o non indilogici pendente ). Da Da un un punto nel giudizio punto didi vista sostantivi siano vista formale formale ciò ciò che che conta conta èè che che nel giudizio due due sost anti vi logic i sian o contrapposti contrapposti ee reciprocament e correlati. di pensiero relazionale, reciprocamente correlati. Sotto Sotto ilil concetto concetto di pensiero relazionale, oltre oltre all'insieme all'insieme di giudizi one esterna, ricadono anche tutti giudizi compiuti compiuti sulla sulla base base dell’osservazi dell’osservazion e esterna, ticadono anche tutti i giudizi-ha riguardano le determinazion giudizi-ha che i interne rese indipendenti e l'inclusione di che riguardano le determinazioni interne rese indi enti e l'inclusione di parti indi indipendenti un inte intero (S ha ha 7). 7). Dopo le analisi dellapend Prima Sezione pendenti inin un è, petò, ro (S Dopo le analisi della Prim a Sezi one è, senz’altto chiaro che queste determinazion senz i 'altro chia sono, dal punto di vista genetico, del però ro che queste determinazioni sono, dal tutto, punt o di vista gene tico , del tutto equivalenti alle dete determinazion equivalenti alle interne nella forma dell’è (5 è )) e che, per i loro prerminazionii inte rne nella forma dell’è (5 è d) € che, per i loro presupposti costitutivi, sono supp completament osti costi e distinte dalle determinazion i relative in senso tutivi, sono completamente disti nte dalle determinazioni relat ive in sens o proprio. Esse pred predicano infatti prop ciò che che un un oggetto è in sé e per sé, differentemente dalle rio. Esse icano infat ti ciò oggetto è in sé e per sé, differe ntemente dalle determinazioni relative senso dete proprio, rminazioni relat che invece presuppongono uno spostamento ive inin sens o prop rio, che inv. ece presuppongono uno spostame nto dell'interesse verso oggetti che sono sono compresenti nel campo. Quindi, [270] se prendell’ interesse vers o gligli ogge tti che compresenti nel campo. Quindi, [270] se prendiamo come base base ilil conc concetto diam ristretto di correlazione, così come lo abbiamo delimitato o come etto ristr etto di cortelazione, così come lo abbi amo deli mitato prima, emerge duplice prima significato della differenza tra pensiero determinante e relazionante, , emer ge //%/ dupli a ce signi ficato della differenza tra pensiero determinante è relaz ionan seconda te, a che ci si attenga al punto Secon di vista da che ci si attenga al punto di vista formale 0 a quello genetico. formale 0 a quello genetico.

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i i sgg]. $ $59,59,pp.pp.. [285. [285 sggl. e sg] e infra gg [ [285ee esge) % In merito, si veda anche supra a $ $34 34b, b,pp.pp. [177 [177 ee sg e infra 28 In merito, si veda anche supr

190190

Î $ 55.55. L'or L'origine dellattr attribuzione partire dalla dist igine dell distribuzione diseguale dell'interesse sulle ibuzione a apart ire dalla ribuzione diseguale dell'interesse sulle determinazioni dete rminazioni

a) 9)L'art icolazione secondaria principale proposizio azione îninprop osizionene princ L'articol ipale e eseco ndaria Le forme di giudizio, che abbiamo esposto Le forme di giudizio, che abbiamo espo finora, erano tutte semplici nel senso sto finora, eran o tutte semplici nel senso ch è 1loto elementi erano semplici i sogg derivanti da una prima predica etti i e esemp semplic soggett lici i pred icati,ti, deri cloro clementi erano semplic vanti da una prima

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tutsa senza c°a 2 tuteguentemente ima informi e, consen Î prima ente,, ùsenz messa in forma originaria di materie rie prima informi e, conseguentem messa in forma originaria di mate base i Sulla base STONE ive. i p n predicat ioni Sulla ISazioni predicative. operazioni ecedenti da altre e preceder annessi che r isultano x ti quegli ti î oper ssi che risultano da altre e preceden ti quegli anne complicate, ci licate,aein cui piùi comp orme anche peròE anch ssibi possibili sono possi icati ra sor T ione esplicativa e più dell’osservaz e form però bili dell’osservazione esplicativa sésono ta reCiononostant eotante,e, elementi. due da i giàgià composti i da Ciononos sé stessi inin S elementi î sono si i singoli i già composti da due elementi. i singoli elementi sono in sé stess pe più, per E senta nta più, , ma questa fondamentale sta ferma £ naturalmente la struttura fond amentale, ma questa non rapprese sta ferma naturalmente la struttura

una in una origine loro origi ne inini hanno o la la loro S i sc heletro. Queste forme composte Lhann di un semplice così ì dire, lice scheletro. Queste forme composte così dire, un sempdell’interesse MS modificazio tale modi unai tale zione] nel fica realizzazione nella real ,e, ovvero nella Èi ificazi e modificazion izzazione [di| una modificazione dell’interesse, ovvero

ibbiamc cons considera iderato finora, : Nelle forme che abbiamo one a lla conoscenza. iraz ’aspit corso dell’aspirazi scenza. Nelle forme che abbiamo corso dell’aspirazione alla cono caa €cc., lele quali ni p,}, 9,9, /”,/, €CC., determinazio nelle dete soddisfatto s isfatto nelle veniva sodd Vi interesse incogiica per S S veni rminazioni va l’interesse tematico per I O [Samater en e o t contenuto Il rial NILE turale. na mate deflusso uso SS na ini un primo dire, 7 per cosìS ì dire, emergevano, naturale. Il contenuto usso o defl emergevano, pet così dire, in unle prim I relative ni relat sue determinazio eguiO vano) in serieatoe 7 . ive. sisi suss soebali di S, 9, così come anche CRLENAL azioni e le sue determin chgebali] di $, così come preanch , 2 . atto unano trattava si finché di, quindi, S avavididi di unun : . L’interesse, si tratt icati dicativamente poi i apprese venivano È I icativamente. L'interesse, quindi, finché venivano poi appresechepred pi devis0 in come diviso in parti iva in1 qualche modo, era a p pensato RE progred: va di Î determinazione redi iva in qualche modo, era pensato come di determinazione che prog davvero eo essere e ero il potreb davv questo e E [271] È questo potrebbe esser ioni che emergevano. uguali su tutte le determinazioni evano. [271] 7. < e, uguali sula tutte le determinazioni che diemerg cervi 2 ! i progees zione Nell’osserva ressiva, ; tutteune ne. Nell determinazio e prog processo di dete caso dell’inizio di un proc ’osservazion rminazione. esso dell’inizio di un caso “importi ottanti nti” ugualmente orta sono serie in rili i ni che vengono messe inin rilievo le ei determinazio in serie sono ugualmente “imp

che vengono messe in rilievo le determinazionitematico. eni rdo E . per lo sguardo tematico nioni determinazioni 19 singole minaz le che peso 2/ deter , o c i tematico, signi ficato tema singole significato che ililil signi accadere che prPuò però anche acca tico, il peso dere Può però anche a dediatamente Imbaediat puntare puo È punt amente sulla deL'interesse inter teresse può di o. L'in itivo, siasia diverso. are imme hanno per l'interesse conoscitivo, hanno per l'interesse conoscitivo, stasolodivers che, dire be» vuol dire questo i to vuol ques marginalmente e, p. Nella ricettività q e riguardare ninni terminazione re solo marginalmente p. Nella ricettività terminazione g e riguarda i i eso solo appreso o f, talché si dirige su E vienei appr zionale fugace attennzio mentre solo un raggio atte nale fugace si dirige su p, talché esso mentre solo un raggipo rincipale era maniera in AI i sservato mani oss vier viene o quale il u u g,g,g, il quale viene osservat caricato viene 7î pri i ilil pesopeso i inI aggiunta, caricato ssu viene in aggiunta, il peso principale apprendere in agquestione principale ee appre come apprendereer tra differenza La privilegiata. tra apprendere come questione principale privilegiata. La differenza differenza ent vità e l pi I o mpiere l’atti puo si cui i u c in i modi iere i giunta [i Nebenbei) èè una riguarda i modi in cui si può comp che riguarda erenza che giunta [777 Nebenbei] unava diff : | ipale i Siete con quella tra interesse, o0 “mir “mira”, a”, princ sa, perciò, confusa, interesse, della conoscenza ee non non va confusa, perciò, con quella tra della conoscenza atto so atto np semplice n " luogo lice avra non semp pertanto, icati sfera predicativa, luogo un e interesse ausiliario.. Nella Nella sfera predicativa, pertanto, non avrà e interesse ausiliario progressiva attiv attiva i e n fi ma zion realizzaazione che i ma lala seal | g”, di determinazione “S èÈè pp ee 9g”, forma “S che haha lala forma di determinazione progressivailil cacarattere de zzazione della] nn e rea [la e inci, zion 21 principale izza di i proposizione e [la real della sintesi S èè 9g assumerà assumerà il caraztere di proposizione principale della sintesi S aanche Ten che ri —— espressioni, queste, che ii ne secondaria ssioni, une quello della espreessi sintesi i S è p assumerà secondaria proposizio della proposizione sintesi S è p assumerà quello non s i linguisti di ilti sinte sintesi si tipo o il di ma nn tipo linguistico, di il d a s qualcos chi chiaro, $ caso, com'è ‘è è chiaro, ini questo qualcosa di linguistico, ma desiî gnano qualcosa non designano in questo caso, com'è chiaro, all’espressio tipo di sintesi]dh chei ne linguistica, ovvero [quel spo ro [quel categoriale che dàdà significato significato all'espressione linguistica, ovve categoriale che ette la perme n i que di che‘paperm seconda a linguisti I nell’ipotassi piò, tna i non deve esprimersi istica, a seconda di quel @ che lingu nell’I ipotassii linguistica, può, ina non deve esprimersi cui si q'» g7, inin n “J, che iudizizio nella che è è p,p, è è g”, così Ì unun giudizio Î forma A “5, di una lingua. Si ottiene Mar statine nella forma giudi struttura di una lingua. Si ottiene cosìalla sintesi semplice, 35ioo semiphee, i cazione raggi ne con nti tifi i id i identificazio intes conSA unun tagg dirige ’i i non si dirige che l’io i mostra proprio iden si d di alla s sinte mostra proprio che l’io non si dirigedivide io. sc ndarcl seco raggio secondario. ilI quale ma con un duplicece raggio, principale e e raggio raggio principale divide ini in raggio quale sisii divide ma con un dupli raggio, siil realizza 24,5 a aAd attiv transizione nella che, one tale anche in modo che, nella transizi Spesso questata forma forma si realizza anche in modo tale Spesso ques questo sto to modo I ato come in ques che inDI i a eraera stato come p f e e che compare i come [272] ciòciò che determin stato. determinato prim “ che prima compare come [272] il deposito Allora è A te. preceden eden conoscenza nella “” acquisito ra noto, e quindi con acquisito nella conoscenza prec era noto, e quindi con il deposito “)” one nuova, riceve l’interesse e principale; è una determinazi ne nuova, riceve l’interess principale; soloe in q che, già solo perché q che, già solo perché è una determinazio ransizione sizione attiva,, la transi tran .

pre

pr

°

°

ì

è

.

.

.

9’

rinnovando la nia uno sguardo va su f, noto inÎ in precedenza, aggiunta precedenza, e, €, rinnovando aggiunta uno sguardo va su p, noto

192 192

.

i

] 4 o origin rigine attribuzione È A (55.L’ Z zione dis SEO eg rale dell interesse sulle determin d AZIONI edell dell’a ttribu zionea partire a partiredalla dalladistribu distribuzion e diseguale dell’interesse sulle determinazio ni

î e delladepredi l predica icazione generale ne struttura - La strut cazio Seconda sezione - Capitolo primo ale della tura i gener Seconda sezione - Capitolo primo - La

ii

_

r

i

a

e:

Ne)

arla si costituisce costituisce lald la pio OSSI CO. p O sizione ria. I , Alan che S bile che D nel moment della propo sizione seconde secondaria . È anche f ) possib ile che f,, nel momentoO della d deter ( 1 $ E erminazione q ui a ZL lA bac SE E da ttu la le , O gq 9 xsu d E minazi ntulzio on sia ess STEess

SI

n ione di S in quanto 9, sulla base dell’intuizione attuale, non

ù

Esso

esso,

sia esso stesso f da prese nte intuitivam O , Ò E O E O: GENE p ente p per come esso p è, maa sia sia solo solo p prese ntificato come ciò che e apFUEne: a a S. . I I se in cul partie li O etti SI dann ne nella ricettività e che stanno alla base modi, in cui 8 gli oggett o pa s ? Sé 8 i i si dannoo nella ricettività e che stanno alla base ( di tali tali Proposizi evidenza, proposizioIONI potrebbero dunque essere ni composte, composte,giustificandone giustificandone l l'evid enza, potrebbero dunque essere didi tipo iverso, o, intuizione intuizi tipo completam porco p etameente e presentificazione mischiarsi nell compl nte diverso, divers intuizione e presentificazione potrebbero potrebbero mischiarsi nella ricettività che ricettività è alla base della predicazione ° che è alla base della predicazione.

La forma b)b) La forma attributiva attributiva come come modificazione modificazione della della forma forma proposizionale proposizionale rima che q uesta form azion Dicevamo d un O p prima zione ha luo go sul ter Ter o d di una u una struttura fi O ndaa che questa formazione ha luogo sul terreno di una strutt ura fondaale I la O del O Erto € uel o del mentale. . Il lato del $ sogge redic atoo atta erano a p prima e q quello 83 tto del Ppredi cato sono sono esattamente esattamente com com'erano prima, > ul Ì lato del 2 ma ; s sul ;ma < 10 re = d to 88 etto lungere un dl 1H1eSSO d forn la dell aa PrOD 7 0POSOSIzIONe del SOsogge tto occorre occorre AGG aggiu ngere un 477essJ o nella nella forma della proposizione reAlva I, che mia eQuesta lativa “S, che Eè D.p...”. generalmente di proQuesta forma forma didi proposizione proposizione relativ relativa,a, ©o piu più generalmente di pro) OSIZIONE ri , h a il carattere posiz a intenziot add le da Il ione S eco nd aria di una N odificaz Dicev

TN:

d 101 16, che secondaria, ha il carattere intenzionale di una dalla modificazione, che riman rimanda alla forma orma originaria originaria della della proposizione proposizione semplice semplice SS' e p. In entrambe resta ferme qualcosa di

è p. In entrambe resta ferma qualcosa di CO, 4 OVVErO il ( O enuto del iudizio identi d o fi DD 2, il qua le aveva7a O rigin: a riamente la co, ovvero il “cont enuto del Sggiudi zio” “SS eè p”?, il quale aveva originariamente la pmaee 1 P < 1 forma di 0 /la YODOSI tone indipendente e che ora a sunto la forzza della DI OPOSIZIONE CONGATI, ass della proposizione indipendente e che ora ha assunto la > f 77 delle Se la d cd a forma della proposizione secondaria relati relativa,A, dunque ‘da La proposizione dunque una principale È la proposizione una funzione funzione attributiv attributiva. La proposizione principale e la propo sizio ne econd 1 4 che Sssecon aria son pi Oposizione p ndipenden E puo assumere 27 datia sonoo quii E; quinddii forme forme , che . lalaa propo sizio ne 1indip enden te#_& può. assumereÉ [[273]3] è s , Ee che ano, geneticamente, elli dell Interesse. che deriv derivano, identità di S detern mnnat in geneticamente, dai dai livlivelli dell’interesse. LL'iden tità di S determinato in q uanto traversa Ss d ad pa a p quant O re arte la m dificazione E t r 1catlv o )D attra 9 ssa p e Ù osta p ed attraversa da parte a parte la modificazione; All © te essa è posta predicativamente in “modi” diversi. Il sogge tto, 88 LI che I 088 tto Ì a 2 at prima era sogge di un predi cato, ora è diventato

SO 8 tto etto di di una u de t erminazione a deter attributiv sogge na maniera b una d modificata , risult ato delle minazione attrib utiva.a . InIn una manie ra modificata, ilil risult ato della predicazio pas a nell attribuzi O De; . Cl O che è sta predicazionene trapas tato s poi itaneamente tra SSvo a al . con SE gu O de sa nell’attri buzione; ciò che è stato spontaneamen te conseguito dal-

sintesi transizione non lala sintes d ZI p erdu Ò fot ma 2 nche un'inte p r ODO p ESS O SI siziIOnNE iÒ didi trans izion e non vaVa perdu to,O, 4 in101 esso si forma aaanche un'interaral propo sizione ma quest questa ha un predicativa,a, > ma carattere modificat O e t p proposizione p SIZ h A pe TS. O a ha un carattere modif Q uell’i nera icato. [Quel l’intera propo sizione] ha perso carattere (

predicativ

aveva il carattere di propo p foposizione p sizio Ss in dipende p n e 4 ch e ave p E rch eÈ costituiva 1 p as sa 88 O di un ne indip endente, che aveva perché costit uiva un passaggio di per per sé se compl completo di uno ettivazione predicativa p PP CtEelo: fa resentava un unità che eto di un’og88 gettivazione predicativa e€ perci l ò rappresent ava un’unità che soddisfacev soddi enta sua Teti sface a l’in t eresse n COnOoSscitiv 5 . nella

; va > in (774 404 solo l’inte q ualcos sa resse conoscitivo,O eded èE div diventata,a nella suaua d intere zza, solo qualcosa che appar a Pp? tiene rilene alal I sogge che etto. . E ssaeun nesso s O 89 tto. an Ò Ss el 089 t 3 d 1 Ss esi sponte su d Ss etto da cui ora la sint Essa è un annesso del soggetto, da cui ora la sintesi spontanea,

orientata direzione nea, orient dell interesse princip al 6 4 pas sa a a c q 9 ch G È il p red 1 cat O DE Il în ,ata inin direz ione dell’i nteresseSs princi pale, passa a 9, che è il predicato nell’in-10ì tero sovra sOVra ordin ordinato della {ero proposizione composta, ovvero il predicato della pi oposizione ato della proposizione composta, ovver O o il predicato della propop sizione

principale.

Nonostante principale Uni ca Nonos E Ss ol Ag poss ono P osizione tante lala posiz esserci ione princ ipale siasia unica e sola, possono esserc

div GCESE

po-

i diverse posizioni secon secondarie sizioni differenti 8g raa dazioni 9 COSI cl ÎE; nella posizione darie, , inin differ SEC O nda 1a VI Sla ad enti grada zioni, così Ss che nella posiz ione secondaria vi sia ancora una una posiz po izione i i i ancora one princ principale secondaria e una proposizione secondaria secondatia ipale secondaria e una proposizione secondaria secondaria 29

concetto “contenuto giudizi i “materi ® SulSul concet E: giudizio” ateria del giudizio” iudizio” si si veda FIL to didi “conte nuto deldel elgiudiz io” o o didi “mater ia del giudizio” si veda FTL, pp. 192 e sg. Hua 17,17, pp.pp. 223-22 €268 e esg;sg.; Hua 223-225 307-308; tr. it., cit., pp. 223-225 e 304-305 n eee 5 e e307-30 8; tr. it., cit.,

pp. 223-225 e 304-305.

195 195

II $ f 56. 56. LaLa costituz ione del costituzione del senso senso logico etto sostrato logico dell’ogg dell’oggetto sostrato come come risultato oni predicat risultato delle ive delle operazi operazioni predicative

ne Z e dica AZIONE DLEpredicazion ge della A predice neera ale dell della St strutt ura generale renerale prumo Cc Ga npitolo primo ùSeziONE - = Capitolo î - = LaLe 1 struttura Second a d i sezione £Seconda

L si predicativ aÈ, S nce E 1 domina Ì sn che domina PA a i i alla I posizione c. zi Sit ) Pertanto, ntera cosìSL Vvia. e così > che principale, osi M10ne ertanto, alla 1a i , ono ) le 16 o (C ( ) rrispond ndaf da Sseconda i SECO posizioni i alle> È pos IZIONI principale one principa EOe alle le i de lala proposizi ) 0} )OS1Z iziZIONE O ( corrispon Orrisi S ponde eg ate , ‘( . E ollegate, LE reciproca tutte reciproca i n me ; ni —— tutte attribuziooni in attribuzi modificate n secondarie te modifica roposizion ndarie iz Onii i sec Seco p p roposizio la direzione Se la direzione passa cui pas cui attraverso soggetto, un s0gge tto, attraverso ha un secondaria one secondar ha proposizi ia ca le ogni zione proposi ogni percl ' . . . . a i n. ia supetione. i amente immediatan lente superiore livello del liv principale ello immediat posizione principa del della posizione le della

e

su

Questo vale per tutte le forme di cui abbiamo finora parlato, sia P i ha

one i È ono le € n eE tutte i. Idealment dei giudizi relazional azionali [ [ : forme ] { È BUELE per qquelle che per ntii che uell G( El i gl ud Izi i i ela zionall. Idealm E terminant ddetermina tn sunOV va f oO rimain d di d deterogniÎ 1 nu dubbio ) Og senza Za dubbic ui Osen attributive ) Cerecui forme bu tr i VE , 9 per t convertite essere me attri V erttiteÈ; In: iin fo l S CON essere possono

cl le v i E Te pes ess empio, cone per utnana, cOme, forma di nuova forma di attributi, assumere lala nuova può assumere minazione [2[274] 7 4] puo LL attribuz, < 7 ne 6 coni oggni U attribuzio come così$ COM " One, COSI

Bei

29

.

d

mo alità dellaae certezza Con lalai mod nzit innaanz tto,, con ituutto inn ibuito come esso & i è per com co, per logico, senssoo logi suo sen nel suo ; è riot izio giud nel del io diz rato giu e sost del concetto>31 , so nr w Si. IlIl SOS icettoledidi concetto nun ”concetto costituisce itui iva ; costituisce icat pred ne icati predicativa, zio ina erm det a dell tà determinazione l’attivi della miine i gna il term designa che desi lo che uen mmeddiiante Pattività con quello > qquel

esempi, pi, 3 nostriri ese teticoco (nei tere teti (nei nost tere

.

.

.

iva

°

né4 COn con concetto, né etti i dididi concetto, conccetti altrii con con altri us o con confuso che non va sa n conf g luogo A. suna con generica na 2 î generalitàralit senso didi generalità nel senso to cet nel con i concetto 32, néÉ Ccon il il i ?2, re” on leare lea De , nuc riaa nucleare mateeri € Os una comee mat i o in com esso ha luo cir a COme es COME p er da 1 O. per : ) IO CO, . sO i Oo e logico, senso di già d jamento 4 € + . ricettività, nella ritrovato tiv già te abbiamo . che = . di senso, al nellae ricet Se confrontiamo il cambi: . l Dea d o al Dial e i di sens O;, cl 1) abbiam cal bia con ii cam mi nent 10 tic Te ati € si ne e tem ca,dA, con N e lla 7 cel ni ento (CH arricchim sio Un UT dl nes ne e un , turaln

ch

1PPoOne DI Yes /o pi À SL PD 051 logic NS SCNSO l 09< 700 Senso men o/ 0 del de | SENI VI vcchi 0 i2 ni di 7 ment e Arric 00ni solo fS S SI 1IZZa i, rea solo £ izzarsi può O real Z One e può fi ficazion A rdell’i d entirica

. ” . S p O ntan e dell’identi 5 esi . Ì . Laja Ad sint spontaalnea UMILA I à. esi .Sl tivit

so emme (US

na

1

ite

ve addo ev dov lad

ne derivano, intrecciato di mutevole senso logico. logico. ÈÈ un un elemento elemento identico identico nella nella varietà varietà

di identificazioni identificazioni spontanee, che lo costituiscono costituiscono come punto d’incrocio di molteplici giudizi e correlativamente correlativamente come punto d’identità dei rispettivi attributi. Qualunque for-

Si orsa a O IC ors sia glo 1 occ Sle gla sia

O di s ens O: cam b tament ia st o E“d questo A o. , h que cant alt oo canto fa 4 (d’altr MMa, zione. NE. n AZIO un’esp C ricett un esp.licita ione »rvrens tiva A ee ricetiva e )rensiol pp PUO 2 A: Z NZzi a. ANII f vità ncettimt /la ricelti di sésé nenella a ciò che viene DI Ù 172 a diIZ rispetto ene prima ndenza o, la sua 210indipe DI Tio al YÒ l he VIENI Spe: un'apprent ancl % nd nza ende di Cv determ a alle ricettiva, [rivolt sia determ i7 i) dell’osservazione ro sis CO na ì anne 1 MS lo logico ha gi ne ricettiva, [rivolta sia zio rva sse l’o de del a tem i sis sso ple esterne. Sulla base delle operazioni di quest’osse rvazione, i costituiito n un com 7 quell essers essersi di quest'osservazione, un Sulla ba se delle operazioni esterne. quelle a i] che inter nazion e, > 1 bile possibil de poss gran nde nazioni] interne a più p iu gra itiva intuitiv ezz pien zacl I intu nez a pie lati E nella

mazione atttibutiva attributiva prendiamo, in qualsiasi modo si formi nella nella determinazione determinazione proprogressiva: questo, questa casa, questa casa rossa, ecc., formazioni è ecc., ognuna ognuna didi queste queste formazioni è un un

nap

elemento tematico del giudizio. Ogni elemento, per quanto possa esser esser diverso diverso ilil suo suo contenuto, in quanto elemento del giudizio ha il suo tema, e ognuno evidentemente evidentemente ha ha

tuttii i lati ° nell da tutti VISTO già da st dl to o già t stat esser o vist p puo esse etto chéé Finch O 85ett ativa o può va.. Fin redic pe i e pre ogg dicati ? appre nsion di ion nell’ E pprens l’a passo so nel anchhee un solo pas debba esserne derivato anc

lo stesso tema. Prendiamo, pertanto, il “questo” come, per così dire, dire, punto punto zero zero nella nella

che debba esse senzzaa che sen

[278], e app rensioni osservativeEE questste di tutte tte i que il tema — o, gett tema l'og il to, gioco, get in Pog o, gioc U tema , ma èCl Un questa non entra in enta ta,, è certo un tema si pres esen anricca “a ei mo modiliinnoc ui CR e n di dei ezza dui pien la r pe sia predicativa iva stsi nto determinazione della per qua spontaneità indi la lalaspo det. erminazio‘ ne predicat a dell à mn per rt . quanto Sa HOC i Sao i; o. : * qui uindi S ; i. terminat Sa n ndi. a ad allora era logicamente logicamente mara indeterminato, iso, if1tlnat ngg nsetermi ind logicamente del tutto inde te E men ica log era a slo ‘etti ce con ilil pri P, 2 5,è che che. fino a passoso SSèÈ f O in; mo passo pri primo oia forse oggetto “ delde istituissce de i o del rt ce SETTI to IS] determinazione. ne. [S] diventa zio soggetto ina giudizio erm € det n sizione ma de ceve la sua pri prima d loi io “Sè », [S] è un elemento, che occupa la posiz . Ct : ° ud ZIO ) ‘_» dizio. Nel primo passo del gl ; seni . esso è è tutt tuttavia ininl'elemento inavia4 l'elemento er \servinazione et Di 5 Se indeterminato; drelogicamente però ò “ancora “sendo ° el n del

e de. ulteriori determinazioni inazioni inin nise ST ed è sottoposto è plà antora È otte 2a ulteriori determ predicazione? in ato ol fiss è qr S ve, n essi succ d indeterminato,nma é ;° camente In Len un sostrato logicamente sempe più o iam abb non si, ces "ac vità, In Q to nche ss ha già senso logico e in particolare il senso attributivo o primo "i Ina il senso attributivo p. Dopo quest ì n DII in particolareMAT: e co logi so sen già |g ha uune olo n sostrato i r a t o sussiste questo appartiene per noi al senso /ogico, In cul ilili sostrato noi; non un SoSn san ‘ato Ès sussiste° di1) per dico o, in cul cui sostrato logicjco,in so sen al i noi per ene arti ogget si ui nella rice ; ttivitàà COM o, Ssolo ques\ toI app passsO, come suo senso . 1à COSÌ it uito nella ] licati. è [TuttoO questi nin costituito già O ciòCIO che è stato tutto invece, sifone] or ce. uesto inve q d ? sa o 9 e] tien [I utt ? app? a { ne gli espli cat. nb S nte E O mpr ese sintesi una nte cin ame esp neg V iti Iimtu anc O. ra intuitivamente era ancora che era dai uelloo che esi ni ; compresente sin non viene a PP res tu: 2l le , tutto q uell r es O, in ( una sint ) stesso non > (cfe. 650 È Ì Hai esso stesso viene finché esso finché almeno eno logico, alm senso al ne CO de on so lo

non appartiet appat tene al 3

to

sen

gl

to di ; S. S,

cato di Le P aterale come predica bilaterale,''com

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S Si dimostra ostra Si dim Dl

jvo p. Dopo questo primo

1 e qui i la posizione privilegiata priv ile gl ata qui lalaa pposizione °

anche anch

i

Ì ), in quanto Ì copulativo), predicativo (il( giudizio g pa ilil giudizio giudizio predicativo Èche occupa che occu

di7

it.,it..

Su ©S

o inter ero sull' ’in to ques o eE sull q uest

cit., cit.,

"© %s Tn To,

p. p. 128129. 128-129.

F ,L, d ETL Sii veda para g rafo,O, S 1 7eda P paragraf

se o

$43È Ò

02 ee , 5 PP PP e 102

|i

311. 310-311. PP 310Cit., pp it., Cit., 313; tr.tr. it., 312-313; pp. 31217, pp. p.p. 274; Hua 17, 274; Hua

196 196

ee $g8 Ss 983

cft. (Cit. ti ria della cellula otigina g =

Hua 9 Hua

\

5

Nel corso della determinaz determinazione cui ilil sostrato sostrato del del giudizio giudizio sisi riveste riveste ione progressiva, inin cui progressivamente progressiva di senso mente può ora ora emergere emergere una una peculiare peculiare forma logico, può forma didi giudizio, giudizio,

che si distingue dalle forme finora considerate: quella del giudizio di identità.



>

PP 1Il leg PP.

120-122; tt.

Quando Quando ilil primo tratto del decorso della determinazi determinazione un sostrato sostrato non non one tematica didi un incontra ostacoli, ostacoli, noi incontra noi siamo rivolti rivolti aa questo sostrato sostrato come come l’elemento identico didi determinadetermina-

zioni sempre sempre nuove. zioni nuove. S,$, che che rimane rimane identico, identico, viene viene rivestito rivestito didi un un senso senso logico logico sempre sempre nuovo nuovo non occotre occorre che è€ non che noi noi cici rivolgiamo rivolgiamo alla alla sua sua stessa stessa identità identità che che così così sisi conserva. conserva. Di Di regola, regola, all'inizio, all’inizio, non non c’è c’è occasione occasione per per farlo. farlo. Se, Se, per per esempio, esempio, S$ viene viene determinato determinato intuitivamen intuitivamente te come p e poi come g, ecc., se compiamo attivamente delle transizioni da S a p, g, . . , S deterdeter ...,S P.q, a S da transizioni delle attivamente compiamo se ecc., comep e poi come g,

197 197

EP e

ad v one predicazi della predic azione generale struttura le della primo - - LaLa strutt Capitolo ura genera sezione Seconda lo primo e - - Capito da sezion Secon

ovvietà. à. $ $ cici certa ovviet una certa con una come q,gq, con ato determin con S S deter ente o come passivam minat coincide come pp coinci minato e con ament de passiv o come minat diretto è to tematico co èdiret interesse nostro intere sse temati identico qualcosa come qualc mente co ee ilil nostro intuitiva presenta osa didi identi te come ivamen ta intuit sisi presen più. sempre arricchisc che sisi arricc e didi più. azione, determin sua deter hiscee sempr alla sua esclusiva ione, che minaz ente alla sivammente esclu oticontinuit nuitàà oriquesta a conti compie non sisi compi azione e inin quest determin l’atto didi deter canto, sese l’atto ione non D'altro minaz o canto, D'altr esempio, io, $,$, se, pet esemp

Capi tolo ndoo Capito lo seco second

nn

o

Le ttua Le ogge lità oggett intel ual letto ità dell’ dell’i nte A o.lletto

c a1a loro nee nelle loro origi origin azio nii pred nelle oper icat operaz ive ion predic ati ve

one; l’intuizi con l’intu ; se, per riempita izione mente costante ita con connessa ente ginariam nte riemp nteme ssa e e costa te conne iamen ginar poi, come rr €e poi, ato determin nte deter o come nuovame minat viene nuova mente base di un'intuizione originaria, viene

sulla base di un'intuizione originaria, sulla con lele presenta nta con azioni, determin oni ioni, cici sisi prese connessi minaz ti conne preceden ricordi i didi deter base didi ricord ssion sulla base denti i didi prece sulla più sono più non sono ate in [S], ma non

sediment sono sedim [S] ee sono no [S] entate in [S], ma accresco che accre azioni determin scono ioni p,}, 9,9, che minaz deter nuovar non èè nuova quanto [di S]S] inin quant o rnon azione determin la [281] oppure tali, oppure [2 81] la determinazione [di quanto presenti o tali, nti inin quant prese azioni determin ioni le minaz esempio, pet deter se, le ancora età;; oo ancor originari stessa origin a se, per esempio, nella stessa compiuta mente compi arietà uta nella mente allora ricordo: nel ricord o: allora ono ricompai o nel mente, paion separata ricom compiute state nte, sono state compiute separatame che sono pe Sèg,g, che SèSèpeSè ato o determin stato deter minat che èè stato l'identità amente esplicit ità didi S,S, che fissaree espli l'esigenz ente ident sorgere citam può sorge genzaa didi fissar re l’esi può sintesi i La g. come g. La sintes didi volta come un’altra ato determin stato deter ra volta che èè stato con $,$, che o un’alt come p,}, con minat volta come una volta una uta compiuta ora compi viene ora passivo, modo passi vo, viene comparsa all’inizio che all’in Sg, che tra SpSp ee Sg, rsa inin modo identità izio èè compa tà tra identi

identico ico giudizio un giudi emerge così emerg zio che ha la forma di “S, che è p, è ident spontan e un amente ee così taneeamente spon delle idenmente costante nte delle produce ento nteme collegam ce costa poichéé ilil colle nte,, poich to produ Ovviame g”. Ovvia gamen che èè g”. mente aa S,$, che sempree d’identit giudizi tità are configur per confi tà per possibili diversee possib gurare giudizi d’iden à sempr no divers sussisto qui sussi i, qui ilità tificazion stono zioni, tifica portare re a coindiverse sempre azioni se e per porta determin con deter e diver re con prosegui per prose ioni sempr ricchi,, pet più ricchi minaz guire più giudizii giudiz Sorgono . allora bilaterale no itàà bilaterale. Sorgo spontane una spont sostrati loro sostra aneit reciproca cidenza ti inin una roca ii loro za recip ciden

zioni, complica oni, che icazi così via in molte compl e c’’, ee così che èè bb ec”, $’, che identico che èè b,b, èè ident “Sa, che come “Sa, ico aa S°, come posso-identità posso

Inoltre, giudizi di identità e, più giudizi secondo derivabil te deriva regola. Inoltr facilmen sono facil una regola. do una bilii secon mente sono azioni oni identificazi identità, grazie a identific portatii all’unità stessi portat essi stessi giudizio di identità, essere essi un giudizio no essere all’unità didi un no e lo stesso è anche che fanno che fanno identico a identico a

da ponte, da ponte, S””, così S””, ee così

S’, e lo stesso è esempio, identico a $°, per esemp “g èè identico forma £S nella forma io, nella pet via. via.

zione ne di l'unificazio identità per l’unifica giudizio di identità diamo le del giudizio Compren fondamentaale funzzone fondament così lala funzione iamo così Comprend te precisam e — samen azioni preci ente onii intuitive determinazioni intuitive di determin azioni determin connession diverse connessi sorte inin diverse ioni sorte determinaz degiudizio, deni del giudizio, acquisiziooni esse collegare le acquisizi spinge aa collegare sulla che spinge conoscitivvoo che se conosciti dell'interes base dell'inter sulla base giudizi didi i Questi giudiz i giudizio. onii didi giudizi, fissarle in un nuovo giudizio. Quest rivanti giudizi, ee aa fissarle connession diverse connessi rivanti dada diverse

giudizi di modo, simili aiai giudizi sono, inin certo modo, consideriamo solo per la loto forma,, sono, identità, identità, sese lili consideriamo solo per la loro forma come

amente ente come spontaneam determinattii spontane noo due sono determina che sono relazione: sostantivi,, che due sostantivi compaion essi compaio relazione: inin essi gono piuttosto aiai no piuttosto o, essi appartengo essi apparten iamo contenuto, loro contenut identici; pet ilil loro mo per consideria invece lili consider identici; sese invece sostrato, 22 stesso sostrato, partire questo stesso da questo re da determinanti, che determinano un sostrato, sostrato, aa parti giudizi giudizi determinanti, che determinano un à transitoo alla possibilità didi transialla possibilit riferiment alcun riferimen stesso alcun partire implica inin sésé stesso non implica [282] non che [282] ciò che da ciò re da parti

regola, nti, perché, didi regola, giudizi ti, perché, determinan zi determina davvero giudi zioni sono davvero non sono però non Essi però sostrati. Essi altri sostrati. zioni adad altri ioni didi determinazioni

a didi determinaz vaa spontane onee predicati spontanea predicativ non apprension originaria apprensi alcuna originaria ha-luopo alcuna non ha-luopo non èè acquisite. Perciò non già quelle di zione acquisite. Perciò già l'unifica mente, nuovo solo l'unificazione di quelle ma solo ente, ma ricettivam apprese ricettiva nuovo apprese chiarezza, zza, della a chiare l’evidenz della con compiuti con l’evidenza o che siano compiuti neanche identità siano giudizi didi identità che i i giudizi necessario neanche necessari determinaloro determina alle loro mente insieme alle o intuitiva originale insieme loro sostrati ente inin originale néné che intuitivam presentino sostrati sisi presentin che ii loro ne pet l'identità. a della fissare l’identità. per fissare zioni, distinzione della distinzio l’evidenza basta l’evidenz ma basta zioni, ma

198

5 Mai i .: SS 58. Passag MT gio Pass s o a un Si aggi un Ra nuovo nuovo livello ; 00 erazion livello delle i i predica delle tive. erazzcuionioni I zione dello predipredicati. cativ e. La La precos precotituzi stitu stato di cosese come come oggettu alità ogsettualità categor ialee e la 1. sua “ripres categ£ orial presa” a” per sostan iai a ‘ripresa” per sostanti ;tivazi vazione one a ; high Dopo questa questa vision visionee d’insi d’i nsieeme me sulle sulle forme ti più for me e e sui originari ee più sul risulta semplici risultati piu originari piu semplici dellee attivit attivitàà della conos conoscecenza predic n ativaa, passi enza amo ora predi cativ un a zu0v0 i livello passiamo d i o didi operazi operazionioni. ora a un NUOVO livello operas TONE. La nostra siti nostroa indagi ne ci porta indagine rag ii port a ora ora ad analizzare arattere ipeculiare delle il "

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do ippassag S n pass gio ppres giudic aggi entaa un'o ativo oi giud siffatt un'op icat rappre erazi Ppre ivo siffa one i pera ttoo rapp nzion resssent roper e azi 1 pa puo ancora costrmi costrit questaa stessa re rere susu giquest stessa operazi one. Giacc os opera hé zione ] . Giac Î ché

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deale didi debilaterrale sintesii bilate ginari riaa sintes un’oriigina ita inin un’or costituuita stata costit essenddoo stata ial, essen polirad era polira prima era diale, che prima che amo amo vogli vogli se se a sa appres sere appre dev'esssere così dev'e dialee ee così zonoraadial come monor appressaa Come ora appre viene ora azione terminnazio ne,, viene termi o nuovo ogni nuov ogni

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ato, accenn nato, come accen Quindi i,, come to. Quind descrittto. mo descri abbia che abbi amo modo che nel modo ata nel colleggata sia colle che sia che inizia sempre ne, inizia ione, inazio minaz determ della deter ssiva a della progre essiv nella conne ssione progr ativo, giudiccativ o, nella gio giudi passag ggio passa colle-o, ci si colle giudizi zio, o, in un atto di giudi Quand o. Quan do, sostratto. un sostra adialee didi un monoradial ension l’apprrensi con l’app onee monor con

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SiJ 59.°Gli oggetti didi fatto fatto e stati di

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trattattoo preci samente come dunqu uee tratta io] viene dunq giudizzio] [questtoo giudi ente,, [ques preceddente io prece giudizzio ga a un giudi o, cioè come ativo, prediccativ io predi giudizzio to in un giudi soggettto ia come sogge compaaia to che comp sostraato ogni [284] sostr sere dev'esssere impliccaa che dev'e ce. Questo impli sempliice. manierraa sempl appressoo in manie esseree appre oggetttoo che può esser un ogget to Pertannto ente.. Perta preceddente io prece giudizzio ne del giudi funzioone questaa è la funzi quantoo tale e che quest tituit precosstitu itoo in quant preco sisi non o ativo giudiccativ gio giudi passagggio faccia:: in ogni passa doppiaa faccia per così dire una doppi ne] ha pet funzioone] [questtaa funzi [ques ario originnario to origi sostraato precissaa del sostr ione minaz ne più preci deterrmin azio compiiee solo una determinazione e una dete comp e ament ament cativ predicativ intesoo predi questoo non solo viene intes te; quest ivamen ricetttivam ente; appressoo ricet te e già appre presennte già prese ce un nuovo ituisce precosttituis mpo sis7 precos conteempo logico,, ma al cont to di senso logico e rivesti tito in modi sempre nuovi e rives neitàà prospontaaneit to nella spont prodottto cose) è prodo p” e [lo stato di cose] lità,, lo stato di cose “5 è p”; oggettua tipo di oggett ualità tutte no assumere tutte possoono ioni,, che poss formazzioni re, a sua volta, tutte le forma assumeere, quindii assum duttivaa.. Può quind duttiv un di oggetttoo to o ogget soggettto are sogge diventtare tivato to €e diven sostanntiva esseree sosta ndenti indipeenden ti;; può esser ualità oggetttuali le ogget tà indip o. giudiziio. nuovoo atto di giudiz nuov mo finora abbiaamo diversoo da tutti quelli che abbi io divers princip ipio one è per ‘princ tivazi sostanntiva zione Questtoo tipo di sosta Ques oziotivazi ntiva sostan la sosta erare e ito consid considerar preferrito mo fin qui prefe Abbiaamo titolo. Abbi to sotto lo stesso stesso titolo. studiaato studi ndenti ti determinazioni che prima non lo indipenden rendevaa indipe nte da un atto che rendev derivaante ne deriv rm] nella sfera [Vorforza] rmata ta [Vorfo preforma one che era già prefo tivazi zione sostantiva erano,, ovvero ovvero quel tipo di sostan erano pet sé un ndere re di per apprende ilitàà di appre possibilit infatti,, c'è la possib sfera, infatti vità. Già quella sfera, in quella ricettiività. Già in della ricett della di una to ato sostra i sostr diventi ndente te,, in modo tale che divent indipenden to che prima era non indipe momen momento ere lo riprendere consentee di riprend e, che consent ivazion one, sostantivazi tiva. Invece,, per la sostant a. Invece azione esplicativ ne esplica are osserv peculiiare osservazio pecul tivo ntivo sostan sosta da questo funga to in poi, questo momento talché, da quel momen giudizioo talché, “stato “tato di cose” da un giudizi ditto, che qui dire. L'ogge L’oggetto, inferiore. livello inferio analogoo al livello io, non c’è nulla di analog in un nuovo giudizio, nuovo giudiz o so appres appre esser potuto anche avrebbee potuto io, non è ciò che avrebb giudizio, to in un nuovo nuovo giudiz venta sogget soggetto o, oggetto, ntee nuovo nuovo di oggett etame ment completa va, ma è un tipo compl ntee ricetti iceme ricettiva, ment in maniera sempl semplice o quanto quant in ativa, a, [285] predicativ neitàà predic spontaneit ore della sponta superiore re solo sul piano superi che compa compare oggetti,, in perciò tali oggetti iamoo perciò Chiamiam ativo. o. Chiam io predic predicativ giudizio to di un'operazione del giudiz risulta risultato

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ordinario, ordinario, lolo stato stato didi cose, cose, non non coincide one giudicativa coincide con , iviivi compresa con lala proposizi proposizione giudicativa, compresa l’intera sua l’intera sua “materia “materia del solo del giudizio”, con ciò giudizio”, ma che attualment ma [coincide] e “sta [coincide] solo con ciò che attualmente “sta inin unun certo certo modo”. modo”. Vale Vale aa dire: dire: inin ogni ogni atto atto presente presente [289] il nostro [289] didi giudizio, giudizio, abbiamo abbiamo il nostro tema, “ciò tema, “ciò che che èè giudicato” giudicato”, , pet per esempio, esempio, l’identifi cazione nte didi SS ee p.p. Esso l’identificazi one determina determinante Esso

nte, ;2 sae fd cos n » i ente, ariame afganari prodatia zione a origin determina dell’intero, ne èè prodott forma dell’in alla forma inazio tero, ee lala determ alla costiti mente originaria nte cos ariame esterna: relazione : $$ èÈ origin giudizio originaria one esterna maniera o didirelazi ria ilil giudizi a origina inin manier E I S . posizione) a, uguaglianz a, uguagl somiglianz ianza, posizione). (relazione zione aa S°S° (relazi ianza, one didi somigl zione ° gg : gg sono fele SOsole.E non sono parte non parte ee parte tra parte intero ee tra parti ee intero tra parti relazioni Queste relazio ni tra Queste del soloO 1 nelle stare de sé non ppossono L6 la Z 10N1 ell E > Lrelazioni sol tare c sta OSssono SS

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realizzato immediat èè realizzato immediatam amente ente nell’atto nell’atto didi giudizio. giudizio. Tuttavia, Tuttavia, un ni un intreccio intreccio didi acquisizio acquisizioni

derivanti derivanti dada precedenti precedenti attività attività didi giudizio, o tutte giudizio, che che sisi riferiscon riferiscono tutte alal medesimo medesimo sostrato, sostrato, può può fondersi fondersi con con ilil presente presente atto atto didi giudizio. giudizio. Quando l’atto Quando sisi compie p, compie l’atto didi giudizio giudizio SSè è p, S,S, per per esempio, esempio, sisi trova trova già to come già determina determinato come q,q, inin virtù e determina virtù didi una una precedent precedente determinazione; giudichia giudichiamo, zione; mo, quindi, quindi, che che Sg Sg èè p.». Tali Tali annessi sorgono, annessi attributivi attributivi sorgono, come come sappiamo, sappiamo,

n mad are e ma anche cnnella Soncnent e del nente, del conte

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g origine loro origine dell’inte dell’intelletto alità del oggettualità letto e e lala loro dell'intel secondo - - LeLeo ; oggettua alità lità Capitolo api sezione - - Capitol Seconda sezione o secondo api Seconda

cazioni didi queste queste predicazio predicazioni ni,, che che sisi riferiscon riferisconoo aa una precedent e predicazio ne,, inin cui precedente predicazione cui SS

era era stato attualmen te determina attualmente to come determinato zione, come q.q. La determina determinazio ne, didi cui cui siamo siamo coscienti coscienti inin

etti

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da da predicazio predicazioni ni che che sono sono state a attuali, state inin precedenz precedenza ati come attuali, ee sono sono caratterizz caratterizzati come modifimodifi-

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maniera modificata modificata e che appartiene nte all’intera appartiene naturalme naturalmente all'intera materia materia del del giudizio, giudizio, ricade ricade in verità anche nel nostro sguardo, insieme sguardo, è anch’essa a S; ma anch'essa appresa appresa insieme a $; ma non non viene viene più più compiuta attualmen compiuta attualmente te la sintesi d’identità d’identità tra S e q, piuttosto, il risultato del suo piuttosto, solo solo il risultato del suo precedente precedente compimen to viene conservat compimento conservatoo in S. Occorre funge come Occorre distinguer distingueree tra tra ciò ciò che che funge come tema, quell’S è )p che è attualment attualmentee giudicato, funge più giudicato, e ciò che da tema, put che non non funge più da tema, put essendo essendo implicato implicato nell’unità nell’unità della coscienza coscienza giudicativa giudicativa.. Se, dopo dopo un un semplice semplice giudizio giudizio $$ èè p,p, abbiamo abbiamo incasellato incasellato attributiv amente attributivamen nel predicato te nel soggetto un certo soggetto e nel predicato un certo numero numero didi oggetti e predicati predicati (g, derivavan (9, 7, ...), che derivav niente cambia anoo da altri giudizi, allora cambia quando quando allora niente compiamo compia mo di nuovo il giudizi giudizioo della forma precede precedente , malgrado noi riattiv riattiviam tutti nte, malgrado noi iamoo tutti i pensieri che gli sono conness connessii (S. (S.,. © P), perché compia compiamo s/essa identif identifica zione demo lala stessa icazione determinante termin ante ee non non realiz realizziam r/ele altro altro —— mentre ziamoo wiente mentre con con lele attribu attribuzio ni non non compi compiamo zioni amo nessunaa delle predic nessun predicazio ni da esse indicat azioni indicate. unicament e. Ciò che solo e unicam e compiamo è il ente compiamo è il giudizioo S è p, anche se S$ è concep giudizi concepito importaa quanti altri ito con non import altri conten contenuti di pensiero uti di pensiero derivanti derivan ti da preced precedenti operazioni enti operaz ioni di giudizio. giudizio. [290] Quel che abbiam abbiamoo descrit descritto noeticame nte ha ilil suo suo correla correlato to noetic nella propos proposizio amente to nella izio-giudicativa ne giudica tiva e nelle oggettu oggettualit à, che si precos precostit alità, uiscono nel suo attuale attuale compim compiment tituiscono o. suo ento.

di fatto [288] sono ancora per non sono stati didi fatto gli stati ricettività, fatto non à, gli ricettivit le abbiamo Qui fondate. à oggettualit oggettualità fondate. Qui abbiamo solo cetto niera un certo in un “stanno in che “stanno semplice, ee che piera semplice,

mi in e, sono tenta non sono (© Ù mn Nero “a oggi ee invero noi agg not un n pa n , che [pane pre Spgeuualtà papato s oggettualità, Da DI in e avanti l'andare € , modo modo 11€ l'andare 1 na ca, cheRenn tra o relazione recipro parti in relazione sue le e sostrato elementi in il tra a gli elementi osservativ osser vativa tra il sostrato e le sue parti o tra gli

unità he: dellado loroe base de i pi sulla che sempre piccoli, I rilievo, gr andi o più piccoli, più grandi quanto più esempio, inin quanto per esempio, rilievo, per pr U”% precostii tanto sul, quiso eni sul fon appalono qui soltanto i sensibile. Quelli fi chiamiamo stati di i fatto che chiamiamo Quelli che sarstiile i in reno e ma, zio cose; d i questi di tutti stati di questi stati di tutti tui questi ion relazioni ietà oO0 didirelazioni ito i proprietà fondamentoo di proprietà sul fondament i e, sul passivamente, itoo passivament "i a “een e veng 1 one se! originaria predicazione costituiti in una predicazi seguito, stati di cose vengono conti degli stati seguito, sese degli stato q quanto me que i n © in i oggettivamente appresas oggettiva essere appresa oggettivati ione]] | può può Essere fondazione] [stessa fondazione questa [stessa ati, , questa |oggettivati, didi fatto alla base [dei diversi stati di cose]. sta alla che sta identico che fatto identico :

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Solo quello che resta identico înin tutte queste modific modificazio ni, quindi quindi [solo] [solo] ciò ciò che che sisi costitu azioni, costituisce isce

nel presen presente nel giudizioo S$ èè >,, è ciò che te atto di giudizi che chiam chiamiam stato didi cose cose inîn senso senso proprio. proprio. Esso iamoo stato Esso èè lala pura pura unità unità sinteti sintetica dei temi; temi: ee ilil tema tema èè qui ca dei qui tutto tutto ciò ciò che che viene viene appres appreso attualmeno attual mencome tema tema nel fete come nel compi compimen to del del giudizi giudizioo inin questi mento questione che èè attual attualmen te posto one ee che mente posto inin Questa oo quella Questa quella relazio relazione predicativ ne predica giusto con con questo questo [comp tivaa giusto [compime nto del giudizi giudizio]. iment o del o]. SeSe ii

ne giudicativa completa giudicativa completa $f 60. proposizione tra stato didi cose e proposizio Differenza tra 60. Differenza rr giudizio predicsoro ne didi un CONA xna ui Ogni e CT predire precostituisc un giudizio proposizione compiuta proposizio Ogni compiuta a Sl logi De ;; CLI che èè giugiu icato “ciò che à, uno Questo èè “ciò cose. Questo stato didi cose. uno stato oggettualità, una nuova oggettualit una nuova 60a isi nÙ e roi un significa un giudicato significa che èè giudicato ciò che perché ciò solo perché non solo plc e non ziorie co é nto] accrescime [un — pdl giudizio ce c del o] sostrato il per accresciment [un giudica”, — si cui per “ciò susu cui si giudica”, per il sostrato del giudizio per “ciò i n So senso no in amente n iPintelledl avanti ente in ente senso SA attributivam aggiunto attributiv essergli aggiunto può essergli avanti può Drori o tan oggetto wi è genesi, sua ca i logico oggetto on è genesi, sua della virtù in e, oggetto un stesso esso è ché della virtù in e, oggetto un ché è esso s/esso PE s che ciò precisa: più distinzione ancora Occorre co i na ne 0s0 una distinzione ancora più [PES qui una fare qui tuttavia fare Occorre tuttavia un nuovo oggetto e che noi chiamiamo, 1 stituito come un nuovo oggetto € che noi chiamiamo, giudizio come del giudizio nell’atto del stituito nell’atto

202 202

temi della temi della determ determina zione sono cose inazio cose individ individuali ne sono allora esse esse rientr rientrano nello stato uali,, allora stato didi cose cose ano nello con con lala loto loro forma forma sintatt sintattica, sono cioè cioè i i termin ica, sono termini che “stanno un certo certo modo” i che “stann modo” [nello [nello o inin un

Stato didi cose]. cose]. Gli Stato Gli stati stati didi cose cose sono sono i i correla correlati degli atti atti didi giudiz giudizio, vale aa dire, ti degli dire, sisi costitu costituio, vale -

ti

iscono origin originari amente scono solo negli negli atti atti didi giudiz ariame giudizio nte solo corrispon alla compl completez io e,e, inin corri sponddenza enza alla etezzza a tematica tematic ogni passag a didi ogni passaggio del giudiz giudizio gio del apofantico , anche io apofan ciò che in esso sisi costit tico, anche ciò che in esso costituisce uisce haha lala sua sua compl completez etezzza. Ogni stato stato didi cose a. Ogni cose haha una nna comple completa oggettualità sintattica ta oggett tutti gligli eleeleualità sintat tica ee tutti 203 203

ad Rd

ePeo——=_=___"" e" " gi e origin i telletto e laa loro origine ità dell’in e ualità secondoo - Le oggett Dapi lo second Second Secondaa sezione - Capito

f 61. L’insieme come ulteriore esempio di oggettualità dell’intelletto

che non sono semplici termini, sono menti dello stato di cose, ovvero [tutti] i termini, abi) È loto volta oggettualità sintattiche. eventualmente a loro io”, laa si giudiz i del o o ‘‘9eris uto “sens compiuto compi Stato di cose e proposizione giudicativa, con il suo

l'insieme come ulteriore ‘ore esempio esempio di di oggettualità ità dell'intelletto; 7 SSJ 61. L'insieme la sua costituzione anna come nella spontaneità produttiva

completa ne, quindi, piuto, noi

oio nin questio» giudizizio del n logicii del unità del giudizio, che include tutti i significati logic comvieneven giudizio chele ora ne nuovo gui del muovo terno del all’interno non coincidono. Seppure, all’in % o à giudiattività di delle vvarie n cambiamo il modo in cui s'intrecciano i risultati

ante ciononostante sono alal momento attuali, pp zio, riferite ai temi delle determinazioni che are div sE

attuale può divent Ogni tema attual ‘Oggi lo stato di cose non viene toccato nella sua identità. ivenmpo divencontetipe io, ma può alal contat giudizio, di giudiz sostrato non solo per le presenti operazioni . zioni ioni. opera operaz izioni di precedenti tare sostrato di connessioni modificate con le acquis

#/ z0do vo se nte, [291] ma solo icamente, tematicame temat Ciò non cambia lo stato di cose che è costituito da pro i tto nai 6 prodo il AB stato didi cose non è solo o], lolo stato pensato], in cui è pensato. Nel modo [in cui è pensat tto teale prodosa ES ti. L'attu impliciiti. giudizi implic tematico del giudizio attuale, ma anche di giudiz

izii voltan :a cigiudiz dano ogni vo rimandano matico ha quindi un intreccio di configurazioni, che riman "n forma

nio essere risolte nella loro possono Essere implicati — configurazioni, che naturalmente possa ni ini zione a a risolu e. Quest one. zazion zzazi realiz aria reali otigin originaria, ovvero nella forma della loro origin che DS ci, sempli semp gu izii aria] porta infine a giudiz ioni oni nella loro forma originaria) gurazi corifiguraz [delle confi

contengono più annessi attributivi sono solo scheletri di giudizi e i cui elementi non o di altro tro tipo. cast une casi erati come mo già più volte sottolineato, questi giudizi vanno consid sino Come abbia ° s0055a. tiva stessa. giudicaativa di cose e la proposizione giudic limite. Nel loro caso, non si può distinguere tra lo stato questi pet icato. Ciononostante, anche per significato. Lo stato di cose è qui la medesima unità di signif

ss sono zionee inin riferimento al fatto che essi nzion distin giudizi si può continuare a fare quella disti caso n unun tataleca giudizi che concorda con infinittaa didi giudiz semplici casi zero e che c’è una varietà infini enizio, l’idendesigna,a, sin dadall’in= cose design stato didi cose zero quanto allo stato di cose. Il concetto didi stato i fentici identic 1 e gli stessi che hanno gli giudizi che tutt i1giudiz tico scheletro tematico che hanno in comune tutti sl he ilil caso unictiche: medesime forme sintat temi attuali e che collegano questi stessi temi nelle tua tualità dell’at dell’at ato gruppo, il correl zero è la proposizione pura che appartiene a un tale 3 puramente e determinativa. guai giudiun essere essere debba , debba ato di un atto di giudizio, lo stato di cose stesso ga il correl Che Len P' Che persial à, se 3si pensa ità, ssalit ossal parado parad sua va la perde zio, e precisamente un caso limite [di giudizio], perde testin cose intesi stati di ene. didi stati. Sc e così anche fatto che qui si parla di oggetti intesi in quanto tali del altro che l’idea di un giudizio de tutto nient'altro quanto tali. Lo “stato di cose stesso” non è nient' pp. [342 e sg.)). riempito (in merito, cfr. le analisi più dettagliate a [292] »

Gli stati cidi aosa cose non sono le sole oggettualità dell’intelletto, dell'intelletto, che si costituiscono

nella nella spontaneità produttiva. Essi hanno, certo, una posizione privilegiata che radica nella funzione fondamentale del giudizio predicativo, in senso stretto, in quanto unità collegamento copulativo. copulativo. Tuttavia, pur avendo distinto il collegamento copulativo didi collegamento da quello quello collettivo poiché quest’ultimo non porta alle formazioni logico-semantiche logico-semantiche, ai depositi didi senso negli oggetti sostrato, precisamente nello stesso modo in cui lo fa la spontaneltà spontaneità copulativa, [il collegamento collettivo] è comunque annoverabile mala nella spontaneità predicativa nel senso più ampio”. [Il collegamento collettivo] conduce, conduce come ogni spontaneità predicativa, alla precostituzione di una nuova oggettualità oggettualità, He [che in questo caso è]è| l'oggetto zrsvezze. dsiezze.

Anche nell’ambito della ricettività c’è già un'osservazione un’osservazione plurale che consiste in un collegamento collettivo; non non solo quindi l’apprensione l’apprensione didi un un oggetto oggetto dopo dopo l’altro, l’altro, ma ma ilil collegamento collettivo; solo quindi tenere in pugno l’uno nell’apprensione di quello successivo e così via (cfr. $f 2424 d)d). Ma questa unità unità della della connessione, connessione, della della collezione collezione non non ha ha ancora ancora 4r 41 oggetto: oggetto: lala co coppia,da lala questa collezione, collezione, ovvero, ovvero, più in generale, l'insieme di due oggetti. In una coscienza limitata limitata, rivolti a un oggetto in particolare e poi a un altro, e nulla di più. Possiamo quindi, siamo rivolti e) mentre teniamo ferma ferma l’apprensione, l’apprensione, esercitare esercitare ancora ancora una una nuova nuova connessione connessione, cho che Iuentre teniamo ora è quella tra il calamaio e un rumore, che abbiamo appena sentito, sentito, oppure possiamo seviamo tener ferma l’apprensione dei primi due oggetti e guardare a un teszo terzo Sggetto oggetto inin quaneni to oggetto separato dagli altri. Il [293] collegamento tra i primi due non viene perciò tall perso. perso. C'è C’è un’altra cosa, il terzo oggetto, da collegare oppure, oppure, oltre i due ooggetti tti coll collegati in modo modo particolare, viene considerato un nuovo smpetta oggetto. ÈE ora sbiaio abbiamo armi un'unità DR

che anche qui quiripetere ripetere che che ogni ogni apprensione cos così complessa complessa haha come come oggeti ABC. co, non, O apprensione omplessa oggetti ABC... e non dell’apprensione nella forma ([A, B], C); oppure ([A, B], [C, D]) e così via. Bisogna

per Renga esempio, (A, B) come wr solo oggetto, ecc. per

D'altro canto, dirigere la mira del rivolgimento dell’apprensione sulla sulla copcopa possiamo Rel ni de oro GIS) ee dell’apprensione bia, sull’una e sull’altra coppia, e bpia, in cui inc si trovano vano questi oggetti. Se lo facciamo, la singola concentrazione one ripetuta, l’apprensione parziale concentrata ora di A e poi di B,B, funzio-

come un tipo tipo didi esplicitazione, come un attraversamento dell’oggetto complandivo complessivo Èna peg E Se oi nn î rappresentazione (A, B) ha la priorità sulla [rap(A+B). Se indaghiamo meglio, però, la rappresentazione ha presentazione] collettiva (A+B), in cui l'oggetto è l’aggregato. Cioè, per rendere presente l’aggregato, perSE apprenderlo, osservandolo scemando. ibi nel modo i in ® cui si ho presenta sé stesso, dobn inesi prere rvandolo ne presenta Pd

biamo apprendere pprendere insieme A e e B; nell’unità di quest’apprensione di due oggetti, il nuovo

33

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) L p. 4 ] Èe FIL, F EG, Pp.8 GCfr.1 . ff 51, p. [26 [264], pp. 95 95 Ee $S83; sg; Hua pp. 112 112 e(©) Sg; sg; ti tr. it., pp. 12 1200 e sg, [Il rifeririferiHua 117,7 9 PP. iù, cit., at, PP. È Sg [Il i i 3 3 , n; TI mentoi on intratestuale intratestuale, 9 riportato riportato nell'edizione originale, è erroneo, facendo riferimento al $ 50 e non al p nell edi Z ZION e originale, eÈ ‘Er È roneco, facendo riferimento i i al $ 50 È Non al

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ade ar zi orig lettoe laea laloroloro t e dell’intel origin itàd dell' ettualità lor origi a oggettual secondo - Le i intelletto i Seconda sezione - Capitolo ità lità lità sttua ttua ; ogge Le 3 secondo i Seconda sezione - Capitolo

f 62. fonti di stati di fatto c stati di cose f 62.Le Leoggettualità oggettualitàdell’intelletto dell’intellettocome come fonti di stati di fatto e stati di cose

} Ppr (9 2ncdiam 1di 1 ad p pre nola ora ciÒ c he amo 0 ] d O, ( O ne ndi d té. , COMme:rls 1 anoi O FecOSstit O vOett © Ss S SI p PrFEC S CE: ni p er COSÌ ciò c he 5 ra Ss tTuisc G 4 € Ome 088 ISì | Ato, È O d i re,ly COL COS DO )er l usce i SI i prec € )S i i OSSE , a £ gE { nto II, B, DIO: ola i di PI enssi O ne Ss in g Appr nell ST ic tare c ès lici O ESD 1 POS Ia ? DOSs i che @ zione la quan. o uno in nell E p ni BORN originariamente stato era che , re il colleg amento CCOr , I et ché bile a 1 d entifica i i E q uind O pe culii are O è O gg € O; ( 10È stra t1 i Ss GIVE j _ ) I È ‘ solo Ut viurale€ amo finché esercitt si ynifica che uest 7 0 SQ d d Ji n È lu “e a Ss . . 9g g ralll % È È 5sto ivolga l SQUAai do. Q n d DI che innanzitutto gli si $ ' ieiLU. 210 . cetto D recos è olt e nto Un 0 Ì S ( OSÌ.S 10 E tt VO 1, € abb 1an CO n; mastitui tail ( O m 9 ad mento .6 a .COS d rerl te 4 do p (e) n retroos p etti ad men i am o retr rend DD o p se d Enle ad 4 Ò 1V. 3 vam stesso t so qui lo stes INSI TIZIA È Accade i) GI riv0. COMME 7i. escS lu SIVO come 098 etto unita tà COME GE , de qui lo lu ] alità la DIUT: . INSI0Me. i atti iv 4; a bbi I ad mo niera COME : ” oggetto unitario la bluralità cOme o iam 0 abb a [ 294 I un niet a attiva 9 p redicativ di S | »ont A neltaà pi O d ot CL dalla A ti gget 1 n tutt C ade c pe q 1ANLO 0gge 10, ( he tica che, N sint ualità £ ge Un uisce Ss pero, di venta, p e che, ane Ss pon sintattica un oggettualità tituisce Î cos zat pre rea zz ata a stata eo liz eali sia zzat Ste a tane sia stat do p O che solo Sp A sia quindi STALL } dj D, pi eSA 1 ef ospettivamente, do | 9o ché se viene i solo ) soltanto 5. me nf e, . 0 ul ndi D el TaVAmnen s eros reLro Ì sa OS Aappi A ZAALné Se cis i ‘€Cy Tani i ) d, ’ $ cos cienza una 5 noetica di Di ° verità l unità AI , A E B e C d di Il QU ella A, dA, 1V ett coll 0gge me di un i o inte La sens nel cioe proprio, ID senso 088 Giro un di a unit Ì il coll 1 co Ile € ancora e ttivVO O lo e ancora non non Ì } E ( : . ma DO: €: ma A tematici n S tematic O. SONO strato fi lo È ancora il non L a SOS S O E E 9 5ma A ’ e poi x B . A. (€ x { e mat LEI . DC) no O. c ati tem unita, to inun 4 mmaa e { etti compresi O fo ",SOS st ra piu ontiene 2 etti com p tes , Z Ss VU. PRI ivun, 88 ene p nti ( . a . 88 conti collega che co COS cien ZA che La [Kollekt E O ] ga enza 1, COS( 1 Ò I 0 sinteticamente l vm. mentre E la coscienza Invece, [K OlHek LIV. i el ementi. piu ha s sintetie O :%a gett OÈ 9 che singolo € la coscienza 101 o n un x elementi . Invece 9’ piu ha o , che ett ogg o un 4 gol GL S sin oggettoO 9 In spe E un tto nuovo E non un O2£2€ t essen ppe Cie, 9? UD ogget € e, , in che p recostituisce ESSEr zialme nte O nuovo u I nitaria €A euno 2 8g etto esse IVAY. A Iment Stitulsce di tt sempre olo pre , che da prec1 di A tematica a e L sem ari rension , 5 A A "ir a ica PP atto un e Le mat pol S Cc occorre apprens 10ne P u elementi; O di C IMmpos to ” getto O unitario pre costitui to in un sì ( OSS

rensione singola di A, Bia o ‘apprei in quanto uno e che possiamo esplicitare ne ll’app tazione i splici nell’ene ie originariamen te suscitato s ] era a stato Perché ili collegamento, che sie D are e TS plurale A e B diventi sostrato, cioè oggetto peculi . su nn È eserc ca che finché vnifica ienifi signifi 5 innanzitutto gli isirsi rivo/ga /o sguardo. Questo he uma E pi Si una ST ab ie mo così soltantoi un oggetto precostituito, llettivo. vo, abbia collegamento c olletti cal

diamo retrospettivamente, dopo averla costituita ! esclusivamente se la appren

[294] un atto predicativa: [294] tà ità predicat S gli oggetti prodotti i dalla spontanei

tutti

rò, diventa, în quanto oggetto,

E i ereostii

Iza, pel senso di una coscien pa enti celnoetica La ua sintesi collettiva, quella di “A e Be C”, è in verità l’unità , ità didi un oggetto in s ens ma non èÈ ancorara l’unità

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one sempre atti atti didiiidentificazimento. Un

[Un amento. he un atto di colleg ni nuovi; e pre a sua via sea sem è ne zio ita lic esp di e ogni atto può inoltre anche comparire quale nuovi; sostrato, oggettualità oggetto], come ogni ogg tale sosttato, iapuò ino ualità ett reni na ogni e com o], inelervi scien tale oggett con di indie aieni conti connessioni di giudizi, e così vie "ol

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vin soggetto in nuove € la va, connessioni di giudizi, to in nuove possiamo EI in get C a gli sogNaturalmente, e anc epgre egare collegare di i nuovo SS 8 i A legare an lmente, possiamo di nuovo col

ii ins n = î ri ari mico eiv te i di ordine supertore e È poi ci st pol oggettive così insierzi in modo da costituire ti ura i Nat emi di ordine aaa costituire così insi o da disgiunti a cl air a inGlimodoggetti SOI vel essere co sì nti, DI possono sciu Insieme riuniti ini un insie i riuniti CR pe came riuniti in un insieme possono i iunt disg tti ogge TI Ù i Gli 2 “Di ai Alla fine ; però, ogni insieme precostituito Smeg intuit gin p insiemi. a iemi. e precostituito dna sutr però, ogni insiemche pe Alla finea , delle idea su cdi emi. insiemi. piu insi sono singolarità, che non lementi ultimi, non sono più insiemi. ° n" ità, olar sing e dell a mi, , ulti co EE sos Col prima volta, elementi per la pet

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i, i ; per la prima vo co di i prese i cme ed appartiene,€ i quindi, che, che, prima che, prima di presentarsi,attiviamo e, quindi,affezioni È cri ndo artien app Spr A rima cf me nol che una varietà già data di affezioni singole, che noi attiviamo E coi O ole, sing di data già e, “avvicinandosi”, l’intuizione metta in gioco nuove a e ; ceo Per una varichetà ° cen escluso saetta in gioco nuo inandosi”, l'intuizionesisi snai risolv 0a, ag] Cionn Clonono t à . pluralità. o che, “avvic p i n in lusaccessibili, nuovo i esc di p risroilvono intese i ità intese ° ; ; I ni così i che 1 e unità n erano à intese sl Feolauno di ioY unit le che così ili, dell'instente, ssib ultimi elementi erano acce riducibile es ogni insieme è a priori riducibile a adeglidegli elem te, occorre però pensare che e che ogni insieme è a proori e però pensat occorr te, deg più sono essi stessi deglii insiemi. a degli elementi cioè, che non son o essi i stessi ppiùpiù degl cio , che non son a degli i elementi i cioò "av,

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Bisogna di un insieme, si possono deBisogna ancora ancora aggiungere aggiungere che, che, all’interno all’interno dell’unità dell ‘unità di un insieme, si possono

marcare collegamenti affettivi, che sono cosìdemarcare diversi diversi insiemi insiemi parziali parziali mediante mediante singoli singoli collegamenti affettivi, che sono così

possibili in generale, quando gli insiemi possibili insiemi insiemi reciprocamente reciprocamente sovrapposti sovrapposti e e che, che, quindi, quindi, in generale, quando gli insiemi sono altri insiemi, possono presentare le possibili relazioni di sono in in relazione relazione con con altri insiemi, possono presentare tutte tutte le possibili relazioni di

inclusione inclusione [Kontinenz]. [Kontineng]. UnUn insieme originariamente mediante un’attiinsieme è è pertanto pertanto vw47'oggeltualità, oggettualità, cheche si siprecostituisce precostituisce originariamente mediante un'attività [l’oggettualità degli insiemi] prò vità didi collegamento collegamento cheche connette connette mutuamente mutuamente oggetti oggetti disgiunti; disgiunti; [’oggettualità degli insiemi] pò essere appresa in una semplice apprensione retrospettiva o nell’apprensione di ciò che si è essere attivamente attivamente appresa in una semplice apprensione retros pettiva 0 nell ‘apprensione di ciò che si è appena appena costituito. costituito. InIn quanto quanto formazione formazione pura pura della spontaneità, l’insieme rappresenta una

della spontaneità, l’insieme rappresenta una forma elementi gli oggetti di tutti i forma privilegiata, privilegiata, perché perché inin essa essa possono possono rientrare rientrare come come elementi gli oggetti di tutti i tipi stessi [oggetti] possotipi possibili possibili e,e, [una [una volta volta assunta assunta lala forma forma dell’insieme,] dell’insieme,] quegli quegli stessi [oggetti] possonono poi da elementi in giudizi determinanti di qualsiasi tipo. Una delle sintesi poi fungere fungere da elementi in giudizi determinanti di qualsi asi tipo. Una delle sintesi didi oggettivazione delle sintesi di relazione, che ha oggettivazione predicativa predicativa è è quella quella della della “e”, “e”, e e una una delle sintesi di relazione, che ha senza tutt’altra direzione, è quella della “disgiunzione”. Questi sono gli elementi senza dubbio dubbi o fondamentali fondamentali [296] [296] Non Non

tutt'altra direzione, è della della peculiare peculiare forma forma eici sono sono dunque dunque insiemi insiemi

quella della “disgiunzione”. Questi sono gli elementi sintattica dell’insieme. sintattica della della collezione, collezione, dell’insieme. precostitniti nella passività. La passività precostituiti originariamente originariamente ne ‘la passività. La passività può già dall’inizio gli oggetti può fornirne fornirne solo solo lele precondizioni; precondizioni; ma ma non non èè necessario necessario che che già dall’inizio gli oggetti molteplici siano accessibili, in quanto precostituiti nella disgiunzione, molteplici accessibili, in quanto precostituiti nella disgiu nzione, e che esercitino il e che esercitino il loto congiunto entrate, l’uno dopo l’altro, congiunto potere potere affettivo. affettivo. Gli Gli oggetti oggetti possono possono anche anche entrate, l’uno dopo l’altro, nel campo tematico della visione e, mentre siamo già impegnati a giudicare in vari modi camp

o tematico della visione e, mentre siamo già impe gnati a giudicare in vari modi la loro successione, le condizioni deciò che è accaduto accaduto prima, prima, essi essi soddisfano, soddisfano, con con 1 a loro successione, le condizioni decollezione. L’unitàà dell’ dell’affezione forma nella successione, aprendo così scritte per la collez ione. L'unit affezione sisi form a nella successione, aprendo così cambiamento dell’interesse e, se gli oggetti che appaiono sono disgiunti, strade per il camb iamento dell’interesse 6 66 gli ogget ti che appaiono sono disgiunti, collezione può attec attecchire. Ma può può anche anche entrare in azione sin dall’inizio, come allora la colle zione può chire. Ma entrare in azione sin dall’i come quando un $ S sisi espli esplicita progressivamente proprietà disgiunte e questenizio, proprietà quan do un cita progressivamente inin propr ietà disgiunte e queste proprietà disgiunte vengono sin dall’ dall’inizio collegate collettivamente. In ogni caso, è possibile disgi unte veng ono sin inizio colle gate colle ttivamente. In ogni caso, è possibile volgere sguardo all’aggregato, così da farne oggetto. volge re lolo sguar do all’aggregato, così da farne unun ogget to.

62. LeLe oggett oggettualità dell'intelletto come fonti fonti didi stati stati di fatto e stati di cose; differenza tra SJS 62. ualità dell'i ntelletto come di fatto e stati di cose; differenza tra collegamenti relazioni sintattiche e non sintattiche colleg amenti e e relazi oni sintat tiche e non sintat

tiche

Tutte lele ogget oggettualità dell’intelletto, insiemi, ecc. — in quanto possono essere esplicitaTutte tualità dell'i ntelletto, insiem i, ecc. — i n quanto possono essere esplicitafete neinei mome momenti che appar appartengono loro essenzialmente — sono, in un senso ampissimo, nti che tengono l oro essenzialmente — sono, in un senso ampissimo, degli degli interi. interi. Poich Poiché si fondano in oggettualità che possono darsi ricettivamente, [tali é si fondano in ogget tualità che possono datsi ricettivamente, [tali Oggett oggettualità] sono natur naturalmente interi di livello superiore, che non vanno confusi con ualità] sono almente interi di livello superiore, che non vanno confusi con gligliinteri, interi, didi c uicui sono sono esemp esempi tutti originari oggetti sostrato della ricettività. i tutti gligli origin ari oggett i sostrato della ricettività. In particolare, pet un oggetto come l’insieme, questo significa che nessun intero In particolate, pet un oggetto

come

l’insieme, questo

significa

n intero Sensibile costituisce collezione; [297] gli elementi dell’insiemeche(chenessu supponiamo Sensib ile si sicostit uisce perper colle zione; [297] gli elementi dell’insieme (che supponiamo

Sano oggett oggetti sensibili collegati) stanno rispetto all’insieme in modo diverso da come Sano i sensib ili colleg ati) stann o rispet to all’insieme in modo diverso da come

207207

62 3 La ( \ \ 63. tra ituzi La differenza differenza didii oggettualità e ; tra lalaa costituzione 2 tu ali tà a dell dell’intelletto de E 1 intelleE OG e quella a @ dididi oggetti i della ricettività G COS stituzione o gg 1 gge 8g g ] uella oggetti dellad ricettività

ine origine loro orig intel tto e e lala loro dell' elleletto 'int lità dell ttualità oggettua ndo seco o - - LeLe ogge tolo sec ond Capitolo one - - Capi sezione nda Seco a sezi ond Sec

ci cu ; . cose, telletto oc uno ualità dell’in nic uno stato statoi didi ui cose,a q qua qu”i an: edo suoi es ini [299] suo! stessi termini stessi termini [299] sono sono oggett oggettualità dell’intelletto quando ; O Èè l un oggetto dell’int ina didi cose 2 dello stato stato quanto è intero cosee ini inÎ quanto n” o dello S amento elletto. dell’intell ET FIR . ES , ch e x ento fondam un ha g n i cose st stato ha un dì st covedi cose fondamentoo che dello che pos che determ determina c comunanza anza tra Ogni tra i i termini cia termini ina a lalala comun dello può gesso ee che

la quella qui quel luog goo qui Non haha luo so. Non stesso. ro stes intero all’inte etto all' rispetto ro risp intero un inte i didi un ibil sens i part i le ibil no sens stan lele e i i e ibili sensibil inter stanno le part rii sens g li inte tra gli ato trov o tra vat vamoo tro avevam ce ave inve che ece , inv iale parz che za , iden iale oinc parz sintesi c ncidenza maa didi form loro for La loro esi didi coi sint i”. La ‘separati’. m odo o ‘ “sep certo to mod restano tano inin cer e res dell’insieme iem ins ll’ elementi de gli ti parti: men loro ele gati” gli colleegati”.. EE ser coll loro parti: dell’’“esesser

stato di cose

rio i pos se a

la dell quelella n te qu amente cisame precis ca: èè pre attica: sintatti ma sint e, ma ibile, sensibil non èè sens nto non amento legame colleg maa form ta for sta ques che que col ficaa che signiific t o sign quessto iamo vogl mo,, que cosa lia i cos sias a vog qual e qua asi egar lsi coll mo sia are pos leg col hé poic mo men oo lo sia men pet lo eittàà —— per poiché pos omogenenei

plicitazi tutto ciò ciò che che deriva e; ; e tutto deriva dall’es ein dall’esplicitazione cioè az ne èèè una una parte parte nel nel senso senso più più ampio, ampio, ui cioè haha azione A una comunanza di identità sg ai ide lat ni corr dei parziale be lele relazio elate con l’inter l’interoo ee fonda fonda entram entrambe e con relazioni àa parzial correlat ei quella : ; ssi oÒ che ina i ina c che determ determina si che ome ome ciò c intero con î quella con ee quella ciòI che si determi : etermina come intero una cine ene] ° . > relazi si me . Essendo parte. m ento ‘oininin IIS relazione DLE nell’in Es endo reciproca, parti î hanno hanno ilil loro loro fonda gia fondam ’i tero; , lele parti MAI relaz «cè d tale intero hanno, perciò st ti didi un reci one cioè, due cioè, due esplica relazi esplicati una un tale intero hanno, a i perciò stesso, proca; st stesso, una relazione reci ] Z Corsenenci proca; queste queste

izio cond i didi omog ionni dallee con diz nte dall ndente ipende indipe tuttoo ind de 1 tutt nto èè del amento legame colleg intu-oni intu icaz aziioni uniffic didi col per lele uni gonoo per valgon che val za, che ianza, iglian somigl dissom za ee didi dis ian igl som di za i ian zion igl rela e som ii di dall egat egat oni coll coll ti menti elemen dalle relazi g li ele Tuttii gli ttico sintaatti co.. Tutt ento sint egamento collegam dii coll a form una d è ma ta for Ques una ili. è nsib o-se sta itivo-sensibili. Que cose,, statii didi cose agli stat itiv o agli lgia iammo rivoolg i. SeSe cici riv egati. collegat re coll essere fatt oo didi esse o] ilil fatt [sol une com o] in [sol no han proune le procom e le pio, hanno in o, tutte esem mpi Per ese co. Per attico. sintatti di collegamento sint li simi e di form qui e me anch for iamo trov o anche qui troviam . prop etàà. re pro pririet essere une didi esse comune no inin com hanno ttoo han oggeett che qual un ogg di e tà lch prie qua nti egam un ameenti di collleg CON i col prietà tica, nutis ca, con conte isti a enut nanz comuuna nza cont zaa tra com eren diff la o enz fer zio dif men già o nat iam zio Abb men Abbiamo già loto rela zioni e i loro rapporti nza form ale, con le loro nanza formale, comuuna ate, com fonddat la e essa e, in i fon zion rela essa ele in i zion ione senntui uizzion e le rela un'iint ’unità di un' fondda a sem pre nell'uni ca si fon isti enut cont sti nza uti una ten com con La d). nza 43 una ($ za e somiglia ($ 43 d). La com iannza uguaagl solo di ugu tratttaa solo ch e sisi trat o, che ampiio, così tanto amp senssoo così un sen in se e anch un e, in sibil se ro he conttro anc neità sibile, tà.. Di con omogeenei ia omog proprria ne determina lala vera e prop comuune nte in com came isti enut nte cont è came che isti Ciò enut nza. cont glia è ione ntui uizzion un'iint glianza. Ciò che possibile di un' formali, che non si fondano nell’unità nze form unanze comuna sonoo lele com cici son nanle comu ente ralmente naturalm Qui natu che. Q/ attiche. sintatti formazioni sint ma e, ma ibile, sensibil sens

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208 208

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giaro n essenzialmente ente ee didi collegamento, Îi SE sono ioni iintersezione iî nte relazioni relazioni sono essenzialmente ioni dididi dii intersezione collegamento costituibili ituibili un'attività in un'attività didi determinazione. determinazione eran

i dell’inte : ggettu tà ins dell'in ; telletto e quella di oggetti della oggettuali costituzi uzione differ zi. costitu fJ 63. alità enza za tratratra lalala costit La differ di enza 63. La %zione didii |oggett di oggetti della quella o e tellett dell'in ualità di dia Dopoe aver ps tipi principali prprinci i pa didi oggettualità Fa im arat araton°vo a2 conoscere alcuni i dei dei tipi oggettualità dell’in dell’in RI pai : 100 ERE an o ada operazioni ion or spontanee, proviamo ota ora aa chiarire chiarire meglio meglio llaa |l i

ante mediian litee med te formazioni stabiilit sonoo stab son ta è una quessta 298]} inîn quan to forma. Ma que formmaa {298 ni el; nze, della for i cssrzaziglia neittàà dell somi all'omogeenei nze,©, all’ glia aa somi tti sostrato deglii ogge glia za degl somiigl iannza piannoo rispetto alla som altro un pia su o sta altr che un su sta che ndan anoo rimaand isam nte le relazioni che rim preccis ameente sonoo pre un e son cui ciò che restaa in comune che rest

) ji) ndan rima anoo and zezei rim nza glia somi somiglianza atii —— in form in cui ciò format o, sta alla base didi ampio, luto to più ampi assolu sensoo in asso — che, nel sens nto ame leg col Il nza. leg glia col somi Il alla nto ameento egam colleg alla somiglianza. za; e il coll glia iannza; somigl anchee le relazioni di somi — comprende anch ione elaz corr i one sias azi qual rel riliefiliecor in o asi ton qualsi ment ntii]] che si met [eleme si coappartengono, di [ele che enti elem di nto ti ame men leg ele di èè col collegamento . base di una comunanza to simil sulla base vo similii sulla quanto cose e stati didi vo inin quan stati di cose di stati se font fontii di di esse stes st esse quin sono ndi tto qui elle o ’int son dell tto lità elle ttua 'int ogge dell Le ità uattua oggett Le oggettual tutte lele ogge con tutte une con comune in com averee in sonoo aver posson esse pos zion rela che esse alle i, che zioni, oltre , rela cioè ; alle e fatto pal pafoltr o , son cioè pos o; fatt rale le e di cui genera inte riri in gene engono loro in quanto arteng appart lità, che app i, ioni, le che quelle relazion enti nti e relaz lità, ee aa quel egam ame colleg ari coll p ecul uliiari e fonti di pec anch SONO he anc esse o i, son inter gli tutti ri, e teci to anto pert tan Come tutti gli inte pare com orree per tecipare Occorr tiche. Occ inta tatttic ttua ità ssin uallità o didi ogge oggett ific e spec ico tter cif cara spe loro ere nel tt o cara dan fon loro si nel che che si fondano distinguere: eri intett dagli int distinguere: sintattici, dagli sono sintattici, che sono interi, che gli interi, collegamenti, altri enti, gli egam dagli coll sintattici altri i dagl ci atti 1)1) 11 collegamenti sint nei sponta tà collegamenti dalla la spontaneità sono precostituiti dal non sono precostituiti che non oggetti, che i, sono gett mi 0g ulti o ti son ques ; mi che e,, ate sono; questi ulti diat immedi non lolo sono parti ti imme che non ità didi par plurallità una plura lici one inin una ’esp azione dall cittazi rati pli sepa ’es solo dall sono rati ma sepa iva, solo o icat sulla son pred sull oca a iproca predicativa, ma onee rereccipr zion relazi no inin rela i stan stanno lele part ti cioè par ero; è int cio nell’ ero; te” ’int lega pell “col o e” inolche Esse ino gono “collegat e.. Esse vengon enut ute poi ven che poi conten sono cont esse vivi sono che esse ee del fattoo che ero del fatt ’int dell ero à unit ’int te dell eden à prec unit e della ent base ced base della pre ecc. nza, za, ecc. glia ian o didi ugua uguagl grado del grad quelllaa del i, zion comee quel inin rela i, com are zion entr rela ono chehe. poss are tre tattic entr o le sinatti son quel 107sint pos tre ttichchee dada quelle non sintatti zionii sinta ere relazion ingu re lele rela dist gue gna tin biso dis , a ente ogn ivam bis elat te uno e, ent 2)2) Corr vam e ment Correlati n uN9 cissaame preci cose, e€ pre stato stato didi cose, . ÈÈ uno uno letto intel tto. dell' elle ità ’int tual dell gget un’o ità è ual e zion ti000 tattic Ogni sintat one è un’oggett relazi Sy ÈÈ sin Ogni rela , S,S,-— s. cose, sta ti didi cose più stati azio aten ne didi più conc zione una ena cat non , con lice una semp non cose di ce, pli stato sem stato di cose

Quest supra o (cfr. bn può esserere aa sua sua volta volta appres appreso (cfr. supra pp. pp. ° [287 Ben [287 ee sg.]). esta sg.)). Da Questa . sà i iciic taè i u c in misura nella ampio, è è esplici s essa un un intero intero nel cui nel senso senso più più ampio, Èe ssa stessa nella misura in cui o

e il oro loro modo d’esser z, one sai o Ri essere, , confrontandoli d’essere, c confrontandoli con con

all ità ità che che

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sono date ricettivamente. Tutele ongettatit A che inter iLe oggettualità gg pas ggettualità di livello superiore ee quindi à dell ’i intelletto sono interi quindi i strerà E opo, RR, oggetti specifica regione. omnita Leda dopo, Ta ne. All’essenza All’essenza dididi ogni E oggetto oggetto a artiene iilil getti didi unauna specifi specificaA regione. pene Sutantienna pati appartiene era n nh nessere intuito ntuito nel senso più ampio, cioè di poter essere appreso in pena i s int IÙ 10, cioè di f appreso in ‘quanto quanto ninetal talale Sg e di poter esplicitabile.I Ogni Ogni appre appre Sin pot essere appreso inI quanto qualcosa didi esplicitabile. ni ile n a di un I ogge co presuppone [300] che questo sia g7 dato. Gli oggetti della Come piestrpane sia già dato. Gli oggetti vd della della Ana Sim o " È i at ati nella passività originaria strutture didi associazi riginari: con le loro strutture 2associazi azione riginarie one ii n im i, aa loro loro apprensione apprensione costituisce costituisce ilil grado grado minimo minimo didi attività, attività, l 1 lili li ne deldel n sens precostitui itui lari Ei oneiv i Esenso stituito originaria ginariamente I maniera passiva. i iginari passiva. Te LLeLe iaseoti passiva again ,i ità ì oggettualità O precostituito originariamente inIin maniera Rell'intelletto i o Invece n ess gi i n u n a s Ri ret essere apprese apprese originariamente originariamente inin una una semplice semplice ndrice rice ia on possono essere pperlerl iginari i ; enna Pane son precostituite ivitàà —— perlomeno nono ; fa Don riginariamenn sono precostituite Di Di nellaa pura pura i p passività non otiginariameniginari Ln E fico. n "O ra passività passività secondaria) secondatia) — ma ma sono sono precostituite precostituite nella nella Èn ÙÙ una Î ità modo înin cuicui son sono originariamente (RONArta) Di date èè ò quello della loro produzione : _ va.a. IlI/ modo originari già / nell'attività lg nell'attività 1 cui sono originariamente ggià datee è quello della loro produzione dell'io.3: i S° dredicativa redicati: dell’io, dredicativa ell'io, inin quanto quanto operazione operazione spontanea na spontanea FERIRE Non dobbiamo dobbiamote farci farci ingannare ingannare dall igli Bicorio Bi Non coco l aare re quiqui quiqui dall dalle somiglianze che ci sono a prima vista Î igli dalle somiglianze che ci I sono a prima vista ÈFieteoprena dell'eprena dn pprensione pprensione ricettiva €e lala spontaneità spontaneità produttiva. . Anche Anche nell’an nell’an li; | analiricettiva produttiva. Li | 6 par iena È AE dele grTE ricettiva,3pen avevamo parlato di un'attività vol i a e l deo d i u n volontaria e involontaria one Pe ricettiva, avevam È parlato di Î un'attività Î volontaria e involontaria ra di di

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La 1 origine gine 0 1101 oro t E to e » la lelletto d li c A dell'int Oo E e alità inte dede la loro o 88 Le ez oggettu 9SEC ondo -sa Le One - G AP.F se ada sezione CeC Seconda o - Capitoloo O second a sezione Second

i i imenti : )AS(C mo Ss c € 1 base nti pres Ss entazioni didi movime V ratietà di Î sue i sulla Ss ia COS 5 tituito dao u ni inte tazionioni po e di sue È presen costituito da un'intera A varietà o] | sia [oggett SOIO cOSstituito, CIOC costitui sia cioè to, solo SOCI LTTO V ; chehe sia la ], , ecc., , ggetto [all'ooggetto o [all a d E Ènostro nostro movim Mo ento attorn rimento attorno SEC Che , i, ° del . oculari Îa a 5lo nraVe inmJaniera 3 adotto in maniera volontap Spesso che spesso urata € e che 10 d che h e SS è€ cocondotto ) 3 f i durata ha una che so di i un proces fine alla COFs nel ‘O COS se L “S\ stat cdi pi todo to a 7 sa n I n nel corso O » stato i ca mmria, Dì s{esso “$ ùè fr”DL èEd prodot n menteÎ e crrafi didi cose esa i lo(€ ) stato ini cui modo stesso nello mente esatta ria, dunque be dunque do VI bbe temporale. V olontatio ale. SiSI dovreb decorso qu an oto decor A ( i i iil alt 10 IN n Ì a ivi lontario eE . tempor so vo di giudizio ini quant ività di( i un'att DONDE . ”

i so i ” p rod uttiva. IUe î i tiva.; @ cri à produt attività di attivit t ip O di un tipo di un casi, di mbi iii 1 casi, entrambi parlare,LE; inin entra essenziale a differen? la a differenza essenziale rare 1gn farci possono non posso queste 2 PI vare nti somig no farci ignorare | e non lianznze apparenti $ omiglie Ma a queste dra ess non ) zial O x ° iale e imc IV imento, | i If quiete èe essenz S ibil 9 in non ; sensibi ento, ; ] IS fr Og 1 alli oggetto > a Ad nndamentale: & quiete È oO inin movim e fondamentale: per ogni oggetto sensibile,

parle

sen[301] varieta n variet della il so o della dati sendecots didi. cU motiva à [301] dell iO, che atti V ità apptrt essere aj p eso e L " aV ilil decor , che motiv vità” dell’io o. L'atti appres essere

Ivamente pas ;vamente COREANA i dei fenomeni i COLrSO s ne a passi de Ì tutte DI inv olontatia; siSI compo ss€ fenomeni pu i O Essere dei sibili, tutto involontaria; , ilil corso del essere può sibili, oO e che appare Ci amente che ricettivivamen te ciò apprendendo olga si riv l 10 si i 1 A, E non importa se ndendo ricett Ui nità a appre rivolg ta se l’io e non impor in1 unità, inn d Se anche campo, s nel lì trova “lì”, 4 I oggetto sens , anche se può essere e, un certo nel campo n lo fa I l'oggetto sisi trova certo senso, lo fa. InIn un seSÉ non n) elletto,su . indell ‘intelletto, . oggettualità à dell'int sguardo lo sguard lat n o lo ttualit i V( l giamo g Ji ri x Ò o.n 2 ILL'’ogge tale, ° SO. lo se x uanto c d 1 ) ) "GSO $ dD g i rivol gli 3 solo o tale, so ini quant appre ULNAI 1Aned, | q , i 7 / spon i ALLIVIL È odultiva Heil P là SoLo Lt1VI 1 Il ) / nell’at essenzialmente } ali te/ solo OS 1 LUNE CS en ialmen produttiva spontanea, quindi aÈ Lal di i COSO SI SÌ D Zi 10 cost tività V FECE, lo SLAalto iretre] essenz di cose si può costitu /o stato vece, Ipo! (SII, delle ipotesi migli 6)re4%) delle nella allora, nella accade, non miglio questo non , allora, gli sia dappres accade ione che l’io li CO so. SeSe questo sia dappresso. che lio gli condizione Puo le può cl qualcosa come ta che res sa sto È. ques qualco V Î amente: 1 (ELL ito t1 O da ù a n na i c ente: questo resta come ttivam rice costituito l'oggetto si va oltre non Nuovo. di nuovo. nulla di 1tUISCEe Cc tuisce ( COSÌ S G; non nulla nof sua bbas sulla sua , ma, sulla siSI i costit campo, ma, pe rcepito nel esser ase, campo, nel percepito esser

ense enancl le se fonda: pi più profon ancora più c da: anche i Ore ul iS èe ancora che differenza, A ciò si aggiunge quest’ulteriore p I S s e fin alla S olo lin ra le i eE solo temp O ale Sssso tempor alla fine si pre-6; tal p rocesso Un proce i scono i StITUIS ua i A SI i ( 3 o0gge rambe inini un si costituiscono lele oggettualità trambe CIO

A.

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e, izio present presente, dall INIZIO sin dall’in percettivo Y èe sin ( 1V i i € , 1t i percettivo V A so l'oggetto tuttavia costituite, effettivamente sentano , p “ presenta si ai n il € 1 S V È S ef (COS ; Odo presenta, i L , il modo azi x in cui si pres entazion nuova Ogni i nuova con colpo; con ve presentazione, dire, in un ogni in un solol colpo; così i dire, per | può interrompersi in 9 Ò certo, ma il decorso della varietà dellei apparenze sisl ararricchisce, certo, lo I lo IOf ) non se che o oggetto, Un se forse già un oggetto, anche sempre gia ogni avremmo sempre ciononostantee avremmo momento ee ciononostant ogni momento DI‘OAUCE uello cl chele illio1 produce possibile. Quello abbiamo “da tutti i lati” e nella sua più grande pienezza 1

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in tutte [lele CIS0; in tutte rg getl 5 stesso;** i oggetto en CSCNLAZIONI dell e non l'oggetto dell’oggetto € lala sua O solo i lele pipresentazioni sono solo attività sono la Sssua attività con qui con to, che GL che 1lanto Uno ql stesso ni oggetto, lt ogget to in all uno €e llo STEss(e olti quanto all’oggetto presentazioni] ] Ssiamo rivolti sempre LIV presentazioni iamo sempre nelle lente In nelle du? ede O( gra p lmente che sso, h gradua 4 j Ss e iv O olti alal proces ri siam ; i presenta,A processo, che proced ù i Ni ESse rivolti] oppure [siamo si presenta, oppure in esse decorso eè una una del ase S gni fe d O, O suo decorso del suo O sguar fase g iririvolgaA llo 10 i che Ogni i ten poi ali i prima sguardo. asl sue sue fasi temporali, prima che l’io gli Nella Nella oggetto. suo al oggetto. come suo rivolge al si l’io che come processo 1esto fas processo che l’io si rivolge ed €è alal process processo ed fase Èdi ququesto eSentaz 10Né; sua DIpresentazione, unai sua non una L TO di de $ 17720 i SLaL cose ee i non di cose YO di ce ilil iIMedestt | C V ECE, SZ stato Î Vizi ca, in y DONLAN / medesimo PFOAHS o si$ ;i Pproduce invece, spontanea, produzione

punto un punto processo adad un 10 O. qui i interrompere ilil processo ; può interrompere \ a non puo qui l’io caso, del primo a differenza erché È CIO etto. te d o]]? it Y rt bb perché c p ciò ne) E ° e GOL'INLE oggettualitàA dell'intelletto. questa oggettua qualsias i; altrimenti affatto questa avrebbee affatto non avre qualsiasi, altrimenti non orale

d

9 p venire ) Temo su temporale, Ssstato did i cose lo stato i e llo suo ddivenire i nel3 SUO cose5 nei duzi i D € 9 quatl ndo isce costitu ione, quando COStItuis( produz questa n|pre in questa ] non

di ) cose 6 5 [los stato i stesso modo i di prima; olto allo nello stess cose] nello stato didi cose [allo stato non €è rivrivolto l’io non che sàSÌ dpe, Di o, che È S,5 ills sostrat E atto innanzitutto oggetto, oggetto eè innanz E il suo giudizio l È oggetto del giudizio o del nell’att ma nell getto, ma è il suo-og diceativa, giudic a tuva 9 aa dle itaà giu attivit ge, nella iv ol sua i attiv Pbp, EGG, O nelladA sua olge, di in questo riv d ELé mina ecc. bbLio1Oi Slsii fiv come atto come in questo atto del

es senzi, zia le È f ondame i Ci OE È 1 d di da quelle nale, i indi iduali i

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p osizione izi i p a le 6 non si SÒ l PP ri esentata, , in ta non haha eÈ ra i i tempotr x ,nessuna i SÒ a di dii non nessun nes suna posizione temporale E DN ON e fa Pp rese Ò nt Ala ne ssunad d In ques a ta d in 1 ] te. ° pos siiziZoni n . lada da unDal mom EREDE individuale, da una singolarizzazione individuale ento individuale, da una singolarizza zio ne ogni' p pos Z ONE, IN CUI indi SI sviluppi 0 801 un rel vidu Î ativo atto di i giudizio a OS17 )rOp( 1 sizione SIZ 10n e 9, IN E u 1 €È ale. d 4 = izi In si svilu Pp tun rela DOG 1 la n | IZ1 > » È ZI 1 Vo datto h d 1 1 È2 “6 UdIZ l’individual richie d i O, 3 la la stessa; ma, )FODOSS.IZIO e diventa lei i i E : stes i ale ala stes sua posizione ssad temporale Ea la [sua]

e diventa la stessa; ma, mentre l’individuale 67 hana la la “sua” Sua” posizione at È i‘emda idurdura iciando in un certo punto, continuando etemporale finendo ein laun [sua] porale, E,con= altro inc ia minc ndo in un certo punto essere temporale poNaunatale tale della SO V ratemp oralità i lrrealtaà e i irr li à dell’omnize DOVA, n ealtàì ha hal'el sse z e VORO :Ò DI ì re temporale della sovratemp oralità avaAULA, , un UNmodmodo della alità. o dell a lemlempor poralità. Occorre P l sa

Solo dell

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allatta. Non parliamo onnonnitemporalità validità della itemporalità delldella veri à ma a vz/idità . Non parliamo quiquidelldella 0 g a vali dità, , L dell ggettualità dell’intellett Î 8 ii : x, i la Ima e oggettualità ?j . . a Verità, 88 tà dell’intelletto

come di oggetti intenzionati [ Vermeinthbeiten] e di

217 217

g an " e

f $ 64. 64. L’irrealtà L'irrealtà delle delle oggettualità oggettualità dell'intelletto dell’intelletto ee lala sua sua temporalità temporalità

ne origin loro origi tto e e lala loro ntelle letto dell’i ità intel t dell’ ettual tuali ogget lità Le a ogge ttua :ONC do - - Le secon olo seco apitolo ndo Capit i ne - - Capi sezio da sezi Secon one nda Seco

compiere alcuna alcuna astrazione momo compiere astrazione generalizzante generalizzante ee perciò perciò non non troveremo troveremo mai mai ee poi poi mai mai laa Ap proposizione come cotrelativamente, in ogni atto di fodisto come una una specie, specie, come come se, se, correlativamente, in ogni atto di giudizio cici fosse ‘o85a tie calsé un momento momento peculiare, peculiare, una una proposizione proposizione individuale. individuale. Ogni Ogni giudizio giudizio didi per Dasnne e questa proposizione intesa è sin dall'inizio intende lala proposizione: proposizione: la/ proposizione proposizione e questa proposizione intesa è sin dall’inizio irreale. ela irreale. Due Due atti atti didi giudizio, giudizio, che che intendono intendono lala stessa stessa proposizione, proposizione, intendono intendono qualcosa

atti indiind a ne 8li atti zarsi ”, , negli d realiz arsi c ono lizz Sson o “rea I )OSss che pos O d entici , n che tici id e2 li n te iden enzio lmenl ente i if tenzi ,,li idea onali zi onall possibili poli inten sese ; ° ti; nati nzion ziona nzio inten inte ti nti ogget getti 0g come e ogge nto o com appu unt v olte e —— app tutte lele volt stessi » gli gli sstess i tutte come iio,, com giudiz e gli i alii i didi di giud ridual izio vidu che , che zio, izio giudi Un giud ione. e. Un quest tion tra ques un’al ltra quest taa èè un’a erità,, ques della vv erità nza evide nell’ a della poi nell denz ’evi si erealizzino no; poi } )OSS OSSI bil

p Ol

si realizzi e ne ione sizio osiz propo prop io, lala ni esemp pio, per esem come, ,a per v ero, , COME seree vero tere didi esesser smettere può smet voltaa,, può una volt vero una statoo vero èè stat Nunnell’e2 dità perso o lala sua vali orto”o” haha pers traspport mezz veloccee mez zoo didi tras più velo [314]] ilil più omob “aut ile èè [314 mobile uto “Pa a 1 denz nza n ’evi A evide nelle lata, nell a, E ulata, E ulat form P nuov voo form semp compr pr reoe didi î nuo esser € essere può può Ò) esse ree sem eno,, , può i eno ndim No dim lani. aerop eglii acro degli i. i Non oca degl plan poca , e ia e, in idui si voglglia vidu indiv da qquant uantii indi e] da zione] posizion [proposi ica [pro identtica una ee iden come e, com nzion e una distiinzi della dist one, della al 1 È reale le. a p DIA le,] €; irrea pora SOV rate atemmpor l d entit sua iden titàà sovr lad sua bbe la avre bbe z 4 10NaA inten , avre tto inte natoto, oggetto nzio to ogge quan ] cd to quan Di:

»

i n Non che spione è identicamente "la stessa. Non accade accade quindi quindi che che un un atto atto didi pet pet sésé intenda intenda dna una volta volta

proposizione individuale, unaa proposizione individuale, che che sia sia contenuta contenuta inin esso esso come come un un momento, momento, ee un un altr altro ia atto esa poi intenda vo solo una una pepe proposizione uguale uguale alla alla prima, prima, così così che che l’unica l’unica proposizione proposizione

.

iideale 2 in

l'oggett ggett o stesse identico entazioni stesso il il quale, quale, inin quanto quanto tale, tale, € è nin Sésé Stesso, stesso, € è I l’identi co didi molte molte pres presentazioni

5 E e 2— che er me per tutti e P per tutte le comunità SS bile i di sé stesso stesso che slasia xsolo solo pper me o o pper tutti e per tutte le comunità =— E è ACCE accessib ileÙ nin ed A s uanto questo stesso che e qui sempre e da chi U n u È sé stesso stesso 5 q ed55e è verificabile S p verificabile,4 inin qquanto e q questo stesso che è qui sempre e da chiunque .° pperò d anche a accadere che eu n una n O s CI Ss O, I Può u CI nche ccade re aabbia Ano one con l che Eglili Ogg oggetti abbiano una divers diversaA relazi relazione con il senso,

d is e

ilità vue ripetib olare. La ibilità (riattivab di tipo partic . un altra irrealtà di are. La ripet particol c ltra irrealtà x tipo un'a men nto O ne rime i nea ide tico in rife ra d è é iden he 9 dovere de Ì dovere, ora senso enso che suo nel l l eterl p LI del | DUO o sens e ognun suo che nel a terl ripe può che ognuno ql 1ella a D )),ia,Ad, quell abilità riattiv lità propr guere ivabi distin ere lala riatt [321], dobbiamo ingu I ercio mo dist località mondana. l Ila ità mondana. Perciò [321], dobbia local alla ca la la E IVI a V O lontà ntà civic a volo p p ropri nella prop ria udono incl udon E, he incl lb che o nella S tato O uell O Stato [ di ini ], pi art E deiì cittad da lo d . quel E [di 8 i adin citt ‘ dei 2 da parte< fi O CA lc to A quella 74, quel ODI , la didi colo 29DI pria e bili cl riattiv dall dl l riatt litàta ‘pro ivabi funz 710N AL da; dalla sono son e ne Stato V( ) lont d A dello ntà dello Stato e ne sono funzionari, volo COS modo ituzionene inin modo Cc tituzio questata l cost anche E com E O mprend re ques ch E p OSssono prendeere estranei SULa sono 5 che possSSono anch anei ee che estr nene sono che sO co”. ografi “stori : ona fonre così che anche le formazioni Cava ponsono Nea, rafico”. riog “sto

se

alche essi detertalché essi includono, includono, nel nel loto loto essere essere intesi intesi ee VEL, veri, il il senso senso come come predicato, predicato, come come deter-

minazio5 ne che minazione DI OL eche )fo.ESSEre: se STESssi A Ss 5 € ) ue esto che Veramente veramen te conviene conviene Lloro e che aappartiene appartie ne alal laloro essere sé STESSI. stessi. Questo oggetti reali, inin Cul €èilil -caso di quegli ] 8 ggetti reali, le irrealt ad hanno come latore di Ss ignificato la lot cui le irrealtà hanno come latore di significato la lorodI 1 3 n [ RE f e, ff a Ì NJ varsa ana, tempora E. amiliare ), compars asa Monc mondana , spazio spazio-tempora le. Unn esempio esempio molto molto familiar e eè otterto offerto dadal test testo,

CO.

1 O. le SCscritteE € L daa unint nera latrice di significati ella a MISisura 1 neu ) p era come | Ile 5 dalle paparole e da un'inter a Oopera come latrice di significacti,9 nnella misura in CUI cui le parolele espresse pat one che questo O quello. espresse oo scritte scritte sono sono parole parole didi pers persone che COSÌ così intendono intendono questo o quello. c’è Un ( Qui )ui GG implicazione NS O oggettuale d p OSIZiOnNE SIZ SCeLun’impl vole o L AI di una icazione rimatrche rimarchevole. Al Sesenso oggettuale di una pro proposi zione asser assertoria appartie ne il testo€ e il [[323] {ot I I 23] senso . Se ass erzione, “senso”. Se prendiamo prendiamo come come tema tema 1l’asserz ione, inin

d alle ] i

le del dei soltanto tutto ioni culturali no n sono sempre idealità maz for le e anch che così stra Si dimo n] atem -ma cu ico on log come deree (co idealità tra ideal me le, formazioni ità liber e che sussiste una differenza tra

libere re e che sussiste una libe tiche e le pure strutture tiche e le pure strutture d’essere ieapliceno una d’essere implicano una

differenza loro senso vincollate, > che nelgr idealità tipo) e€ ideal qualsia ità vinco ali didi qual essenzi i tipo) siassi essen ziali mel tà è qui real se do reale. Ogni no alal mon appar perciò realtàà ee perc engono arttengo i ò app realt

truttura gra mati 1 t Î d a tt d da | d una stru na ammaticale neuistica se 1amo]| el mondo struttur grammat icale, 3 linguisti g ca, ? | [se laala pren prendia mo] come come un un 0gge oggettoo del mondo

una

d vidu cd ale ( ch e compr p ende p redica dellala culture d tutti Uol cultura umana, f MAI tu 1 SUO d umana, alla alla xsua sua essenza essenza 1individu ale (che compre nde tutti i suoi predicati )

nea come form spazio ralità] eee [alla spaz io-t: empopor precis e prec ralità -tempo mente [alla spazio isaamente alla spaz otta e ricond tà rali empo io-t alla ta ricondot anda come 1 - il mon n ra; do sg alla natu iene appart realtà] ne alla [ognii realt rtie nte [ogn ariame à] appa origin Ma orig le.. Ma dell’in iamente inar ividuale ’inddividua dell si straro to ultimo. cu e Ùsuo natura base della ra com sulla base della natu delle‘realtà ha la sua individualitàà sulla mondo do delle realtà ha la sua individualit mon che, $ al teorice fatto a scienz e del della scie sensoo della nel sens nza teor veri nel i ica mi Se parliamo di verità, di stati di cose veri Se parliamo di verit à, di stati di cose uanto /e/os in q to /elos

la i loto senso, appartiene loro senso, appartiene la

de.

ruene CS u eGullare appartie d e € co n esso ne il testo ;» O . il senso e n > c sO e G 10€ Ò o in nunita A ppeculiar O in un’unità con il sens senso esso 1inteso. Cioè, il senso inteso

appa

dal testo dal 00 èè esso int egi ante oggetto. esso stesso stesso una una parte parte integran te dell dell’ogg etto. In In quanto quanto oggettualità oggettualità linguilingui-

stica,a, qquesto STIC uestSTO “ha? l 1a È, S ilil suo £ onifi carcro. It SENSO « oggettuale Sp OI de d un c le O gg etto ( suo SIsignifica to. IlI Slsenso oggettual e clchele COrris corrisp onde au a un tale oggetto è pertanto pertanto un Jserso del Senso, Un senso senso d Secoli id O live Il O e Dala vi un senso N 4 un ( 0 NSO 1N gui Anto ni. 1SO 08 2 CL Ta , l È deldel senso, di secondo livello. Dal SCNASO senso in quanto senso oggettuale

i ” in quan chiunque” p chiu nque utte” per t tutt voltaa eeE per “ “una volt e” ee “per idità validità dità “una vali non sono sono Lu sse non libere lità ide sono allora q ueste ideadllitàc “bereere.. ÈEsse nel giudizio, te sono

dobbiatd di stinguere SGHSO ) COL dell’o dobbiam p E£LC1 O distingu 9 ef L 0 . Il sens x 5 o10 perciò COMME det CIIMINAZIONE OVIRIN li cOme de _ ere ilil senso come determin azionen dell'ogget to. Il senso come de€. nazi 1e 02 ua ap d ne al m termina termi OI ggett ale d p LILLE desim na tt n coon tema ° Ò que sto zione oggettuale appartie : È ne al medesi mo Oooggetto in quanto tema, , ma questo non S" Nso Og 8grettuale, non vale Vv d ale nello n SS mo do | S siO stesso modo n Vers O di co i t OSto,O, 4 Ac I per il senso sen per il oggettua €550 le. Piuttost attraver so di esso noi siamo diretti all’oggetto. L’irrealt de, n oggetti O etti irreali eall DUO ( 1 ] e essere spieca ( SI: SO o 0, CIIMali L'irrealtàA degli c p Ò P d d mene SL può dunque essere spiegata anche 4 li così: ge sono n oggettual o itàA a eg? È a 88 & SENSO 9, aa cui didi senso, CUI apparte 2 ppartengono determinazioni della loro essenza indi iduz le, OVVet ngono determi nazioni della loro essenza individuale, ovvero le[le determin azioni dell’esse determinazioni dell ; essere] re] senso senso di. sono O O gg cita ali èsl gvnificat O di. ‘a Esse alità l di so 1S0 di...,eg , signific ato di... Esse sono oggettualità di senso o oggetti intenzionati, intesi cioè mediante oggetti alla cui determinazione 88 o oggettua le alla 88 n 1 caratteris atti a appartie ne [lala caratteri Pp ene stica un senso. he £ A Il , lle O ggettualità 1 senso ns v L Se AVEre un SENSO: essenza de d stica] di 12avere All’essenza delle oggettualità di senso appartie ne didi non appartiene non poter poter essere essere diversa div ersa rsamente de alla Ila l 1Oro f inco f porazione n I È ale, ch ene È (CO mente dalla loro incorpo razione reale, che ne costituisce il significa to. \ Così stituisce il SI g nificato Così come come O Sl vnifica to d 1 mo ESE. de l ] AUSI L € il O l id entico g a E n lti S mple l’identic o significato dei molti esemplarai KI del Fas è il

alità di zio, allora . ques . . della fissazione compiuta nel giu del lità tota mondodo ee del Moi nella orio territ totalità nella io hanno ilil loro itor terr ovvero loro no han ero ovv io, itor terr sun nes a e vincolat uanto to GL qquan di pper l ee onnit onniteemmpoporalr ali Onnis pa azl ali Ì SSe

compi p uta l ione d dellae fissaz è . territorio, a nessun vincolate

sono Le 190 sono onnispaziali Esse

in ogni possibile totalità del mondo. ate alla son vincolate inv ate invece sonoo vincol vi itàà vincol invece ibile. vincolate ee possibi vazion idealità riatti I e idealit e. Le ne lala loto ibil concer poss zion tiva riat loto concerne liberee

in

p O S sibile

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à]PI liber Èlità] idealit orio,, ecc. anche le |[idea ecc. Ma ian i olare territ torio terriitori vincolate a un partic Marte, Marte, vi ncolate a un particolare o ca della storia, itorio un'epo rsa io ee inin un’ep territor lla loro un tert anee nelle sa$ inin un mond fatto compar loro compa n ella mondan fatto sd sa si l 3 CE nel loro “esser scoperte DIN . a er scoperte”,P ecc.È nel loro ‘ess«SCE Hi PIAone più e didi uuna regi icolare percio un caso parti partcolar Terra.a, aa Terr sono sono didii °

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ntelle ualità sono perciò un caso Le tto sono elletto dell’int lità dell’i oggettua Le oggett seni: aa sa il suooli stes ità haha inin sésé stessa ttualità iò irreali oggeettual perciò e le 1 ità idea O gni 0gg irreali.. Ogni di oggettualità ampia ampiaia didi oggettualità ideale e perciò ie Graz CE cs a. zza didi sésé stess pienezza stessa nella piene ]] èè essa Senso nella ualità oggett stessa senso [ogni essa a soso gin lità ttua ogge i [ogn le; ttua ogge ecc. - ininSa quanto lao ensata, ata, i ecc. i , De ta, pens esperita ità]] può ualità essere esperi puòof essere del lità entità all’id oggettua [ognii oggett senso, [ogni del senso, tità del all'iden ogni itaa il suo senso,, ogni to esplic ogget esplicit etto itazio esplic dell’ogg Ogni ne dell’ i atti. azione divers icit [322] in espl stessa Ogni atti. rsi dive ] [322 stessa in 6. prop proprio determina en te zialm lmen essenzia 1 che ingli Eè essen o che i i Ss Senso ice Ss senso o e, correlativamente, ogni predicat / ice icat espl i lice o. Ma sezup ropri pPrio. Ma ili il sempl î lmen es te Pprop o che gli lmente nzia essenzia ella enti del sens g liièE è esse n . che É o l’oggettò con mom sens del i ent mom còn è l’oggettò è solo quella z one] rmina de nazi ermi ettiva; . una tale [ [det *

.

.

.

.

.

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Faust idealmente ideal a Faust e e unico f cato l dellesue Sue molte e riproduzio riproduz 6 Of 1 è ques Sla u Unico oppure il significato unicac Oppt 1 tE il S 8g f O delle ni è questa unica Madonna Madon i s t sioni na {Sistin {Sistina]. S {Sistina]. Significare ope : gene q quest’unica l’unica opera, avere questo senso, appartiene ai molti a]. Significa re quest’uni ca opera, avere questo senso, appartiene ai molti Oggetti ho reali, > in cui leTe sue sue riproduz riproduzioni possono essere essere incorpora incorporate. Le oggettual oggettualità ir ioni possono te. Le ità irreno, come come tutti tutti gligli oggetti, oggetti, identici della ali sono, età [324] i modi E ggetti, poli poli poli identici identici della varietà varietà [324] dei dei modi in cui possono cui possono in cui possono

s

Dod

esso UN a non e esso O; stes azione oggettiva; una tale non è esso stesso una determin ero O VVEer tess , ione i determinaz

ì

Ci

ogget

e giusti azion ne termi eter rminn azio ttuaale stesso 88 ettu stesso, ovvero lala ddete V ’ogg dall a, denz ’evi dall a dott quind € che è pro esso,o, € quin i Vi mente € lolo stess stesso, anto vera veramente ttuale] inin ququanto ’ogge [dell a norm alla base in a ficat [dell’oggettuale] — Cl ficata in base alla norma oggettuale Cole — ci oggettua di che può dire sensoo e io sisisi puo che ili il co dubbio dire Senza può vera. o bio corretta dub a Senz determinazione . determinazione corretta o Vera i g rdo, Neff " può f ivolgendogli lo sgua che e tale oggettivato, rivolgendog essere oggettivato, che è siinteso inino quanto può essere che e tale quanto

che è inteso

2222 222

)

, , Hr propriamente Un gello. redicati oggetto q uanto d predicato dell’o dell'ogget ssoun predicato . 3 etto SOno S to. I Predicat i dell dell’ogg sono COSì così poco poco 1 i Sensi sensi quanto

1720} te YODi Dropriamente 4 i

die.

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ese. Ma E Sa i i . i non sono sem licemente intese una rarie à di appren ioni che intese. Ma esse non sono semplicemente intese ininÎ una varietà di apprensioni che

feriscono loro, Oro 4 inin una V varietà i à di sì esse Ss STES Sssono I una varietà modi,i bensì stesse inte Nse COme Ì oggetti 1 È tiferiscono di Î modi, bensì esse stesse sono intese come oggetti 0 intenzionati, come senso di. intenzi i o un et intenzionato (in(in vari Essere riproonati, come sesenso di... ... Essere Es un oggetto esemplari, vari esemplari , riprointenzionato ggetto Uuzioni, ecc.) apparti S inazi ppattiene essoSO stesso stesso alla loro loro determin determinazione oggettuale che è è solo solo ì Èduzioni, ecc.) appartien e esso alla azione oggettual e —— che

223 223

i

origine otigi loro‘o orig ine ni intellett dellintel itàdell' lità oggettue e oggettua - Leogge secondo Le letto oe lae i laloro i Seconda sezione - Capitolo lità ttua ndo seco tolo Capi one Seconda sezi appres € SSEre esi i SSOo o esse p osson non O pos re appr che essi SOnO 0g 8 E tti che son 5 tti cl ì e non ogge c he essix si sono iera per esperimere una a g ie ltra man grazie solo una a graz un’a esssserlo i , ma oggetti i che che posson rlo solo ricettivo o o esse semplicement rice in modo i ttivo, ma oggetti che posson

[325] [325] Capitolo Capitolo terzo terzo

i

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ere esprim p î

L'origine L'origine delle delle modalità modalità del del giudizio giudizio

semplicemente

7 enza ( ep e LE la la diff < O za diffe GENE eren a 10 O Quinte SI l epir e conc e pol rip } r odu {ty d. I ossia quindi anch mo sia Pos . tiva odut ripr poi e 6 ha 397 intenzionati (al cui produttiva spontaneità tiottiinte ttualità reali e irreali come quel quella oggeltualità sono ogget oggetti è nzio mul nati : (al( cui ttualità cheche nonnon sono la- tratra ogge e ol oggettuacsi com li irrea e ° NE; i reali i ogettualità che lità sono esse ionati) e ogge 0 98/tualità“ che sonoi esse tra 4 appartiene di esssere: oggetti intenz i ) e da nati senso oggettuale n on appa he nzio derivano oggetti intenzionati;dii re oggeQ tti inte rtiene itàdidi esse non le ttua ogge ; o s nati a g l i sens nzio senso, inte oppure che deriva AA oggetti intenze e nzionati, » oggettualità stesse senso, 085ttualità didi senso x oggetti e] da , OppOpurec. che derivano ogge , nati nzio inte ti ogget e stess ’intelletto”. ttualità dell ne rappresentano iale lele ogge caso spec speciale oggettualità del sentano unun caso presenso ne rap quanto ta le) e) è anch'esso inIole ’esso unun 0gogintenzionato (l’oggetto inte senso Il sens in quanto a $ nzionato in quanto tale) è anch ggetto sa in quanto senso (l’o ( cosa cel Qua in1 n T] sensoVVvero € O) O etto O di Qualcosa p 1 p ua SsOtTo cad € conc divent arlo n E sso ampio p uo LE 4 O 2 etto. o il più sott cade sso È o. arl ent div può ero ui 1 sostrat o, Ovv cl o did un Essere gettener I UO O esse rato enzadi Può essen u re sost Sec O nd O la sua G q u e ilcosal Es plicitabile che le g acl ? licitabile secondo la sua essenza. Peri le, che è qualcosa esp È i in senso [il o è, esso come genera ne Per iudicati icitazi ne giudicative. esso è, [il sens in esplicitazio azione 0 o espl iudizio e di un’identific icitaz ione giudicative. Per come one azi fic nti ide un’ di e senso ART giudizio o > sis riempie do livello: E il | senso di issecondo o deldel sens ogge ttuale nso] ha un senso ogg cCuane ettuale di seco ndo livello: il sens , allora ha un senso Raoi del nto senso] a l a qua | nell’oggetto stai nell’oggetto, allora il sens se sensoo sta che he ililil sens ici o che ora diciamo nell’avere un senso. MeNa sese ora eran iam dic Ma o. sens un e ml: arriviam nell’aversta nel senso e quindi anche nell’oggetto corrisponde a un nte; viamo così ; arti corris pondente etto ’ogg nell e anch di quin e o sta nel sens giacché il senso del senso può Ò divdiv ntarta rasidi ques o e = etto i sens ha to e oggetto e ques renress regresso all’infinito, gi acché il senso del senso può dive , nito infi all’ esso essere regr nu può esse non [325] può re : una parte sensoo non che ilil sens ì via. via. CiòCiò didimostra che o, e così via. Ciò dimostra NE sensi,, sono nuovo un sens . non che tti, oggetti, e non sono sensi e i a ) gono ì si i contrappon lalPogpeta. Perciò cofeTnoll [ree//]È; dell’oggetto reale cl no sensi e ogge ngo 85 tti, ch ppo ng etto. Perciò si contrappo 88 reale [ree/ dell'ogg rappo RE, un rapp essssenziale, orto la cui relatività rambi Li in una correlazione esse ur trovandosi i entram nziale, i ; inin un entrambi in una correl azione su quella differenz put trovandosiaumentare, pur essendo basato Può sempre quella differenza assoluta.

in modo

eita

sponta p

O luttiva P proc

essendo basat o su può sempre aumentare, pur

f

f 66. 66. II ntrod duzione. di h della Aecestone eli2 10 IVO cl COMME IN di I EG4S. uzione. Le modal itàad didel &MUILZIO giudizio DIprediCAL cativ o come modi della decisione dell'io

(della presa di posizione attiva)

ine condotta ad nora a s iu e generali d ella di Nell’ ell inda p fi edicazione e Ss SU € indagg ine condotta finora sullee strutture strutture ppiù generali della predicazione e sulle oggett oggettualià di Nuovo tipo che da esse deriv ano, abbiamo fatto uso di una cetta sempliN

ualità di nuovo tipo che da esse derivano, abbia mo fatto uso di una certa

semplibbiamo ficazione. Abbi atto del iudizio al giudizi amo esaminato esaminato ll’atto del ggiudiz io, > guardando guardando solo solo ai giudizi categorici catego rici che

f cazione.

avevano il amodo Odo ellacd certezza d ddella certezza,dd, didi

una certezza semplice e non contestata; abbia mo cioè pensato pensato l’esperienza questi giudizi SI bas an come se l’esperienza ante-predicativa ante-predicativa, > Ssuu Cul cui [quest i giudizi] si basano, > come se proce

che

2 Vvevano il

una

certezza

5sem

p lice

enon

contestata 9 abbiamo

cioe

oe renza senza zo le la CUne , co me desse in in una unad Cccoere nzaa ssenza lacune, come

pi O cedesse

se

SI

d ispie 9 Asse S

è

unad

n ali VALE,azl O ne

se si dispiegasse in una reali

zzazione senza ostacoli E;Il interesse d è I feno menti di ndenz sservativo m O daliz LC ZazioOni ostacoli delle delle tetende nzeLi E ddell’i nteresseÒ Oosserv ativo. I fenomeni di modalizzazioni della sempl della semplice certezza dossica, che cOmpariv ano nel dominio della Percezior le OSsetice certez za dossic a, che compa rivano nel dominio della percezione osserx senza

vativa, vativa, , sono SOnO stati stati certo c erto già g 1adaanaliz nal IZza zzati, . ma a bb i amo INI ziato il corso u lteriore della FICErc2 Cer zati, ma abbia mo inizia to il corso ulteriore della ricerca presc

indendone. prescindend ne. Quest Questa Ss emplificazione, necessaria 1017 ial nente da un pui to di vista a sempl ificazione, necess aria inizi almente da un punto di vista metod metodolo 1CO. 4 dev'e dev ere Of a messa Di , p € p Otef E S ider a re il S 19 nifi cato a a ologi9co, ess da pa rte con che ssere ora messa da parte, per poter considerare il signif icato che lala modal modalizzazione ha anche per il liv ello superiore quello del pensiero predicativo. izzazione ha anche per il livello superiore, 9 quello del pensiero predicativo. ÈE chiaro chiato che che pensa pensare, come abbia abbiamo fatto finora, l atto di giudizio predicativ o sulla base re, come mo fatto finora, l’atto di giudizio predi cativo sulla base una perce p ercezion ezione di una co m p let ame mente €; senza lacune d senza modalizzazione zione compl ra Pp resent d etame nte senza lacune ee senza modalizzazione, , rappr esenta solo

di

solo unun caso caso limite. [326] Infatti 9. le anticipazioni 9 che concorrono lizite. [326] percezi o ne Infatti 08 ni , le anticipazion i, che conco rrono inin ogni Il ] ] a x percezione sulla d:base ase di di aspet aspe Oni passiv condizioni d no, nel domii uo della ricettività, p tazio ttazi ni p passiv Ss e,6, condi zionano, nel dominio della ricettività,

S)

. un

tl p O

d di

un tipo di Modal izzazione, cioè mode lizzazione, cioe almen almeno modalità della par ticolarizzazione aper ta (cfr. \ 21 c). E o lele modal ità della particolarizzazione aperta (cft. Szle.E queste queste [modal modalità come ogni Ogni altro tpo modalizzazione, LIV elano ovviamente ità], , come altro tipo didi modal izzazione, rivela no ovvia

1 loto

mente i loto d effetti anche delle anche sul su piano piano super superiore anno luogo alle fo rime pa 3 Etico. ari n od alità iore Di e E danno luogo alle forme particolari delle modalità a predicative. Riusci predic Riusciamo anche a a scopri irere ililil pieno, pi ative. . Riusc scoprire pieno, concreto senso dell’atto di giudizio iamo anche concreto senso dell’atto di giudizio come ae 4/0 o didi i di consta come /e, solo constata i tiamo unun a//0 zione della modalizzazione solo sese ripor nel fenome constata riport iamo i i fenom ni della zione, tazion eni modalizzazione nel domini minioo dell’ dell’oss I da tn ne. Senza limite Senza dubbi fo pur di il assume dubbio, una caso petce osserervazi ndo vazio o, pur assumendo il caso limite di una perce5 ,| Zione senza alcuna un a lacuna può - talvol talvolta modali lacuna néné S modal zzazio ne, può izzaz ione, ta, , giàgià in questo caso, sorgere effetti

in questo caso, sorgere interes Un intere afifermare sse se adad affer scopi sia per esperito ricetti V ramente stato che qualcosa mare qualc osa che è eÈ stato esperi to ricettivamente, sia per scopi COmunic comunicativi ativi ativi siasiasi perché perché resti ii impresso ri Î Bic perché resti impres risultato di un decorso empirico; ma di regola sosso il ilIl risultat o di un decorso empirico; ma di regola Un Interesse alla consta tazione viene onstatazione viene suscita suscitato solo laddov laddove semplice certezza della to solo e la la sempli ce certezz a della >;

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tr. it., cit., p. 143. 3 Cfr. FIL, p. 118; Hua 17,17, p. p. 138; 138; tr. it., cit., p. 143. 3

Cfr. FIL, p. 118; Hua

224 224

.

.

°

TI idizio GIU del giudiz li a del da noda elle SÈ io O igi ne € ( [et ZO Sez l olo CaAG p ità Z A sezione modal SSECON delle Seconda sezione - Capitolo terzo - L'origine

f\ $ 67.67. LeLe modificazioni udc modificazi cazioni oni vuote vuotee deldel giudizio giudiz io come come motivi motivi per per la la modalizzazione modal

ioperché é si già si èè già a evenent e perch tualmentente credenza ha già incontrato ostacoli pet qualche he motivo, credenza ha già incontrato ostacoli per qualc n n° zza, Sb di certe su alla passare di trasformata in dubbio oppure laddove si tratta di passare ora dal dubbio trasformata in dubbio oppure laddove si tratta potto dee diveposizione a ciò che èros ione rispe di risolvere il dubbio con una decisione, di prendere ere posiz di risolvere il dubbio con una decisione, di prend

uindii ESSCr e o ]quind SS determina S; esser deter d IE COSÌ = minati12 a gludic GEGLO intende giudicare € le p er quale c così — )perci ragion Ag ò .S s'int ende ancl anche per quale ragiodi ne,) t ra 1 tic inL Net E onvinto termini diI pratic V € divdive ci 1 i,9 giudicare spes giudicare eded ESSEE Ss esp rEessior Ò SSO ni CUI esser convinto diventino@) spess ale ei ii o espressioni equivalent i. e prc mineremo PRtA re DI Nel d 1IZZazi prosS1eieguuo,o, esesam e SSIV: ttiv. ineremo quest a relazione relazione tratr a moda sIVa modalizzZAZION azione pas questa passi È va e e attiv a 9? attivaa,, g A fi

izzazione



ca ta, n siffat ottien che sisi ottie ne in ni una 1 decisione dubbio. Anche questa restaurata certezza, che nuto dubbio. Anche questa restaurata certezza, inni ana certezza

ne didi rendere al fine ensibile rendere compi comprens ESE di pos izionNE ibile ancne giudice tive anche il fatto cheE Ile piprese di posizione giudi cative, che ququi compalon compaiono, enzional mente o, sono del sono ininte tutto non in nzionalmente del tutto non indipen en , perc da pendenti , perc hé esse s Uppongolt pres pres uppongon10 Inf a tti 1 ris alt d

some abbiamo già detto, va designata come modalizzazione lizzazione a differenza della come abbiamo già detto, va designata come moda pane remon seguito nel di modalizzazioto parle dossica semplice e immediata. E se è vero che nel segui dossica semplice e immediata. E se è vero che egg pia sul piano iore,a modaitàtà sul delle modal super ndo indagheremo sull’origine e sui motivi . i delle ne, quando indagheremo sull'origine e sui motiv o . $ 21: modalità ampio ità (cfr. concetto o didi modal tto ampi verò innanzitutto mettere alla base quel conce vo, ian vogliamo però innanzitutto mettere alla base quel OVy cn ndtà, ovver o quello della modo cidi validi I che nale ogni modificazione dell’originario dell’originario modo

d) che include og! semplice certezza. semplice certezza. modalità sa [327] modal ità

che

dt sulta ati della o infatti i risult À SIV ) Passiva ONA resa Sd di p osizione della d doxg passi va.. Solo Solo cOn con lala p presa di posizione che che SIsi compie nella cisione riusciamo nella dedeci a toccare il sion pieno senso e rius della parola ciam o a . tocca nte te il pien o senso della. parola che 8 , che normalme normalmente . 4

( ompie

designa ] l’atto atto didi gluc lizzio; 10; S solo olo qui giudi qui slsi tratta tratta didi una Vero una constataz constataziione one inin un un senso senso dav davvero pregnante . pregnant , di quella e, tatazione [di ch quella CONS e costituisc s e constata ] p operazion b e D essenz zione] che costituisce 1’ operazio i talmente dr ne esse nzialmente fonda fondades 1gna

modificazione

differenza significat iremo qual Solo dopo dopo ($$ ($$ 7676 sgg;) sgg.) chiar chiariremo qual è il è Legni ooo della the eattisponi Solo ceo corrisponmodale tto (cheurne ampio senso ampi questo senso ristre ità in eno o ee lele modal o senso inin quest tra [327] 7 , £ piano del sul smette zza) de alle modificazioni, attraverso cui la certezza smette di essere certe de alle modificazioni, attraverso cui la certezza ig i ensiero predicativo. pisa o. del giudizio predicativo vanno concepite cane modi doti ero predicativ pensi

entaale le dell ment iudizi o predica tivo dell’atto atto didi ggiudi rt nto, olo qui zio predicativo. I P.erta gg 1ungere C il ertant o, Sssolo qui riusciamo riusciamo Aa a raraggi unger e il unto In punto in Cul cui SIsi rivela, rivela nella sua C O mple a.

che ostacoli ostacoli che senso proprio, senso proprio,

tutt utte que STe o del giudizio, in tutte AZIONI, AZIO Òsempre i sol queste azion i, 4 è€ semp re solo

l’atto con cui l’io conferisce confe nega validi risce oO nega validità. tà. ° ° No Ì semp semprere l’io Non p rende p osizione 5 IZ. l’io prend In € ues sens O nso Te e p d posiz gn Inte . q ione uando P ErcepIs in p CE iS O lquesto senso pregnante; quando percepisce o sol-,° : tanto, ) quan tanto, q uane d do d AVVE tetx solo S olo ] q ualcc )SA avver d j , q uUanc Al I (SÉ ; iplicemen p te [qualcosa], qu ando Di semp a pprende quello che E € licemente apprende quello che c’è ee che che si$1 costi costituisc tuiscee dad sése nell’ nell esper Es perienza, allora Menti altro E pres ente— ienza, a Ilora —- seSè nient n 1). G È Nes'altro è presente — non c’è nes-

subiscono una cancel che subiscono e grelle be incontrano ostacoli ee che ao denza pi trano ostacoli mente e senza ostacoli e quelle che incon zione, ecc., nell'esperienza ante-predicativa; corsilele decisioni attive, decisionie attive, giudizio di ggiudi negli a ni predicativo, lelee e di posizione attive dell'io zioDre predicativo, Si 2) Le prese nn 2) Le prese di posizione attive dell’io negli atti di € infine l’attività della convinecc., presa il lasciarsi convincere e il prendererparte, convinzioni, parte, BOE, convinzioni, il lasciarsi convincere e il prend contro-tecnanze è € Goo

226 226

l att

con

Cul

l’io

sun moti motivo der sun p e, E pren esseri vo per p re ndere n OIGO MOTIVI pos siziOnE ZIO . Ci contr: E 1 de ‘von O Essere dere posiz ione. OTIV A si , E he sian devono esser ano e in1 gl gioco motiv i contrari, che siano aperti aperti ovve p ovvero O che non consenta O

che non cons no ONs entadno re Ad lizz saba CA re una dA Cc oscienzai didi reali p articolare . devono zzare ESSErel una coscienza parti 5 colare, devono esser ci possibilità 2 disgi S 8 untiveVE che che stann S e o in recip Îone. PerciòIC roca tensi pres la guere disti occor occorre re Perciò disti tensi nguer one. recip e la presa roca SARO in . i posizi didiposi 3 one compi compiuta ione nta nel nel giudi giudiz dai suoi MOLivi. zioio dai suoi motivi. ’ °

o monianze più di° testi senso più ampio, in cui non si parla affatto zione nel affat to più zione nel senso più ampio, in cui non si parla e . ppt base, non Daha lacune che è ètoalla loro [328], perché l’esperienza percettiva, stimonianze percettiva, che stimonianze [328], perché l’esperienza " Rini qui solo di slatti attività hanno i loro correlati sarlizzzomie noematici. Non sii tratta Anche queste Anche queste attività hanno i loro correlati ape percezione che patente l’intenzionalità passiva néné sempl semplicemente di una che renidono che reridonìo patente l’intenzionalità passiva za di “E erien ‘ Lana cee l’esp solo a viver continuiamo Mean funge dada verifica, quandosonunamo esempio, quando pet esempio, come, pet verifica, come, funge

po sizionedeldelgiudizio presa didi posizione alla presa vence dalla situazione ricettiva della percezione alla a passare dalla situazione ricettiva della percezione

d

logica tradizionale =—,4 partendo O pri o da da Ile O nu de lla@ l partendo piprop Ut rio dalle f fonti della loro 8genesi costitutiv a.d. Ri-= usciremo COS articolare cosìdA:in pparti a d com rendere p colare a comprend ere clchelE lala nmoda odalizzaz l lone non e q ualcosa; ch € lizzazione non è qualcosa che com comppaare(sì sol ÒsoloO 329 ] OCCASIOL [[329] occad sionralmente sione udizio. 9 ma almente nenellal d 1 CONNnes sAgconnessi one del del glgiudi zio, ma che che ilil pas passa g1 8gio Verso 02 attra a verso n odalizz S 5 azio 7A. zione e la laA moda tendenza q uIstat 6; a pa rUre ne e la tendenza aa con da cd qui, q ) la cer a tezza aLe conquistare, a partire da qui, la certezza (della el A credenza credenza €e dell one, sono 1 soli dell’affermazi fenomeni affermazio che consento ne, sono i soli fenomeni cl ne consentono in generale no in generale di - ere di COg; Ss CE CLS cogli ell a ter enso ddella denza te il senso Aatti d di tend ludizio enza che nelle sue ultime che anima anima gli i gli atti ggiudizio di nelle sue ultime radici Q . e d OS one h > a d uesta SUA FÈSSe ppresa St Ques p tt SIZ ta h f OI SL e mpie di 1 posi ne TIUCIZIO 1 zion IBISNIKG eG ENE che si compie nel giudi E ‘CONTE risce V vaé sto arto Cc 9 qquest g zio, o atto che confe risce vaidit A e sua variazion non vad c O nfuso — lidità arlazio e laladè sua O varia one zionee non — con A mo a titolo di a ntcipa? tri va pe confusoSÒ — 1 oO dici Z ona diciamo a titolo di anticipazione — con altri pl p di tte Gogiame att tipi 1ament d di atteg a O dell’i dell 10 3 che appar ti E nto ng ono n alla Il fer del o, che appartengono alla sfera viudizio 4 ein a S par 1C ; EG del 8ggiudi zio, e in parti colar e O non [non confusa niusa vaV a confu l’es Sp licit licit Al sa] con zione dat tiv Az Ì, (GO. n il col egamenti con l’esp 8 , azion ) ZD COLI l CON O; c A e attiva arazior azio , con il collegamento, con la comparazione E 9 , con con distinzion lala disti e, cc. Tutte opera nzione, operazioni, ecc.: Cul dobbiamo tutte forme logiche zioni, aa cui dei diversi dobbiamo lele form e logic he dei diver si stat COSE stati O è L’att L?: att O del E vu dizio didi cose. 40, in

dell'io. giudizio predicativo, perché questa è un’a//iv/là a ncrede didi credenza n modalità di credencatilo stess credenza e di modalità chi nia sì si ntrasforma È È chiaro che così si trasforma lo stesso concetto risultati Ssenzia mente diversi “quindi distinguere i processi e ei Î risultati essenzialmente diversi della za da dt za. Ora dobbiamo quindi distinguere i processi ne costitutive: pertantosingle operazioni STE loro operazioni alle loro base alle passività dell’attività, inin base passività ee dell’attività, ‘intesi passive della coerenza 0 dell'incoerenza, lele intenzioni intenzioni che si riempiono libera1) Le sintesi passive della coerenza 0 dell’incoerenza, launa cancella

.

modalit d

, USCIrfeimo

è così sono passivamente, e€ così via. Del tutto diversa sorti passivamente, sono sorti all'in risposta o di un atto di come FRE ntern to, / risposta all’i la presa di postzzone a cioè cioè la presa di posizione che l'io formula come

| € te zione; de L atten zione; è è. nella vera a nella forma di unun riorientamento sizi riorientamento dell' una supposizione, ma nella forma di decidendosi fiPf mpie li giudizio, decidendosi o atto didi giudizio, posti di suo atto ie ilil suo ceenile rosa comp propria presa di posizione, però, che l’io determinate ci arsi determinate ei lasci rt ola“ “convinz la parola re gola: lasciarsi Già lapa I ‘Gi dire didi regola: ‘ontra, e simili. vuol dire o contra, e simili. Già la parola “convinzione” giudizio

i teoria delle delle

teoriad

modalità n IZI n 4 ma del 8giudi ) anche ella zio, 1 ddelle CLIE Il ma cosidde anche ququella 1all diz Gi = ca p isaldi 9 entram cosiddettete qquualitaà alità ddei 8giudi zi — capisaldi, entrambe,€ 79 de dellala Ì 9 1ca d tr d dizionale

de

come rodi di decisione. Occorre inolLe modalità del giudizio predicativo vanno concepite è APADIBRA Si può vc tre tener conto del fatto che l’espressione decisione è ambigua. Si può cioè anche parlatre tener conto del fatto che l’espressione decisione dell esperienza ric DENTE mi si o dell'esperienza ricettiva: quando re di una decisione in un certo senso già nell’ambito re di una decisione in un certo senso già nell’ambit e ° Ù parado siia conferma ciò che è attraversano le oscillazioni tra apprensioni [contrastanti], rastanti], quan attraversano le oscillazioni tra apprensioni [cont DREI lì ha luogo prosieguo nel stato abbozzato come possibilità aperta eguo della percezione, giàinni stato abbozzato come possibilità aperta nel prosi a eo son) È ni ibid.)n. Quest sono passive (cfr. n tipo di decisione. Ma in questi casi si tratta di sintesi sintesi passive un tipo di decisione. Ma in questi casi si tratta di intenzioni sa i passive, uzion na risol ve, di intenzioni di attese passi variazioni modali della dox4 passiva, conferme variazioni modali della doxa passiva, conferme divia. Del nia iv i cat a Si ne invece /a deciso di di in in

, nella sua completa CONncrete ZZ à, ] Essenze a del giudi Care, d 9 ‘€ SÙ. cl 9 concrf etezz a, l'essenza d el giudicare, e su cui,

nem al co cont po. empo SC e originati , 3 devono devono Essere d mente esser originaria mente costruite, costruite, non non Òsolo solo lalad

al

f

67

I

. so è . SJ 67. Lo modificazioni vuote del giudi zio come motivi per la modalizzazione

3a

2%

È

.

Prima a didi di consi i are considerar Prima ate sibili dididi prese tipi Î possi possibili derar prese didi i posiz e i iiti posizione posiz ione e e corr tipi correlativamente bili diverelativamente lelediver Se_ modalità di giudi giudizio, passiamo zio, pass ora a a ind indagare questi iamo ora motivi, a indagare cioè genetica agare questi motivi, a indagare cioè geneticaMente comeme sisi attivi attivi rivi alle alle prese prese didi i posiz posizi posizione i nel compiute nel giudi giudizio nel senso senso pregnante i ione compi ute zio nel pregnante A

22 ZI

CAT I \ 6 Ca Le

ZIONE: sezione

(

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O

giudizio

O

. ; ; LIRA i [eiudizi] chenonnonhanhanno no appena esposto, posto, ovver a giudiz modal cioè[330 [330] a quei[giu[gdizi] che | izzat o i ] a quei i i, cioè ti, zza ali è inaria mod _E i *osto, diz fa l’orig giu 2 ero Ovv forma 5 esp della e certez ena sempl za. ic app luogo quando la semplice . certezza dossic sei a èè certezza. mia plice di; delliona sem hann forma o sempre luog ariamodal l'originTali ezzaIST dossica è di- di izzaz 2 cert ioni he ce pli sem ) la ndo . qua OS go luo iuti: iudizi pre sem predica no tivi han giàcomcompiuti; a ninel sostrato ricettivo sia ualizza ti; piuhs sla Tali ” mod dubbia sia , zio rispet to a giudiz pr icativi giàSr izi ipred i lo et to a, È a giud È o sia risp ttiv rice ixr rato sost n si nel realiz sia Sn , dubbia il caso laddove l’atto di giudizio predi ativo non si realizza in una G vene utaquesto eè serr np

ilpedante sultato . icetti ilrisultato risultatofi finale sui € decorso venga ricompreso in un atto di giudizi fina ledi i diun untal tale decorso ricettivo ricettivo v enga ricompreso pinne . Allora l’esperienza ricettiva si ritrova, nel suo decorso, inad un atto dici predicativo. giudizio Allora l’esperienza ricettiva si ritrova,

si e muove attorno lo sgu ° distinto n ai i o e lo=e si pt9fiss ciò che è risto in modo più ard su visto in inmaniera mostra si man questo ier a ince Recta, rta, era questo si mostra in modo questo “più laddove più dist into cin j lad e preciso, “più presso preciso” significa spesso “diversamente”. L’o pene dove 3 questo più L’oggetto, il sostrato ce

e

tano nellnni ’ultima intuizione e possonare o esse il risultat Se si arriva a correggere eche le le re “i “immagini” un o ) a cancellare . S e si atti va a precedenteme cor reg sono ger e che e a canc ella re presentazioni), le (pre “im sentazio magini” ni), che“piùsondistinte” sono entrate in contrasto ate emerse, o precedentemente immagini con altre emerse, perché perché sono entrate in contrasto altre imm ssocon cesso lo agini “più È distnte”, allora ciò che è stato cancellato può diventare, i are, invero inte ”, allora ciò che è stato cancellat “li ist dI o può diventarzone esso stesso l’oggetto di una rifl e, o dellaî dvzia invero,> essione e,e, sulla sulla base ne base deldel ricordo 5 ricordo o della ricetti Pg riflessione ritenzione, sai essere esse# re affermato dell’esperienza decorso normale nel afferm può a, didi regola, se mIa, ato, ma, non 2a ricettiva, tegola, ” normaloeestto: e decorso dell’espe Hveli allonel stesso Siamo rie nza rice ttiv ne dàè Ticcasione, a, non se occasione. Siamo rivolti allo ; esso sta là, così come si presenta

stesso Ogg » etto; esso sta là, così proprio sulla base dell’intuizione € più chi lara, come siprecedenti presenta e le presentazioni, intuizioni ecedenti , o azioni, lele intuizioni hei questa xsoppilivi |" lara, e le ppresen taz ion i, als a le intu importanza: izio alcuna ni più noi pre che per ced"1 enti ta soppianta e canc cela ide ques‘profondan ella non non hanno hanno per noi più alcuna sempre lont più i imp ort passato anz ione finendo in un a: esse si speCHE r gono e sprofondanoo nellaa ritenzione, nritenzione, finendo in un pas precedenti] n ue Ano. sat intuizioni o sem pre più subit sa lont hanno i intui izioni pre ano. recedenti] o una netta cancellazi azione ae, aa partire dalla cosa, [Le si è enti] hanno cos. cu ced subi Bison to ta son una Pio nett È a C ancellazione e, a partire dalla amento) “he deciso dec iso (passiv (passivamente) “che cosa c'è” si è con, una gno di prendere parte cosa ; l’io non ha bisogn né di prendere posizione dedisfone, ra o di pre nde re part e sua into con decisiontare e, “n6 delle possibilità. . Ogni altra ta né di sari iL una d possibilità c pre-ndere posizione o. posizione - per per . una una dell e poss7ibilità. Ogni altra possibil inl'unico quantoterreno ità, terrenori possibilee per una 1 piedi i sotto da tolta posizione, gli è stata presaa didi posi una pres zione, gli è stata è tolta dan sotto NE se 4 d i terreno come valga e > l’un i c e i pied ico terreno di una certezza 770. ssem che valga come terrenoo di i i è quello che è là da isé;e plice una certezza ° sempli ce è quelsoggettiva vi aggi e sopra lo che è là da SÉ; standoci [l'io] guarda lo gua [lio]Lom rda stan affermazione sua la solo aggiunge ni sopra. e vi aggiunge solo doci la su aZorsiaffermazione soggettiva.n; j i quello è semplice ini più a p i ù a Un c’è caso n° ancora più semplice è quel o in cui non Ape la minima ragione di parlare I perché sir dall’inizi lo in cui non c ’è più la minima ragione di parlare decisione, una deci didi una sione, per ché sin dall'inizio mancano supp loto poste wi von supposzione osizioni cont 7/0 inaticano: rarie eGalal esterna, sibilità aperte. loto posi to vi î pos delle essere o esse Binisonevento possi Questo è il caso dell’esperienza possono re dell eIle poss ibilitàtà aper te. Questo è il caso dell’espe To i lquiet i nza esterna, ogni evento e e ogni di un essere i elPesperienza dell’ cui in cosale rie momento o ini ” inmovimom quiete ento del € ci ‘cond mento [333] è ogni l’ei sperienza i di un10 esse re cosa le in quie te men o in to Bhe [333 de ] è cirncondatato orizzonte possibilità aperte: sono [possibilità] movio dada unun ori zzonte didi poss ità aperte: sono SPS parla a ini loro ibil dati sibilità] aper perché no nessuno deiei mom momenti favore; te avore; lele attese sono[poscorrelati enti I dati parla in loro fav Frontali cane ore; le atte Ca se sono cor incont rel non semplici certezze,ze, che ati che rano alcun ostacolo. S e i l ri vam Se il risultato finale di ente i rano alcun osta acolo. at] di non incont complesso [di colo. Se il risultat dams o fina icetti com le di unpredicaosservazi di i ple atti] vi sso iudizi ricettiva ini un one tale [di concentrato atti] viene a ; i que sto avrà ilI dimodo giudizio osservdazione ri cettiva viene tivo, con cen tra to preciea in un giud Î izio s più tivo, questo avtà à certezza ella pred di ia e non recherà più alalcuna trac icao della certezza sememplice Cancellazioni a e il modSO plipce e non rech erà più alcu na sati cancellazioni e cor tracciao diÙ forse comparse nel decors erano rezioni, le le qual quali correzioni, ho. i era no fors e comparse nel decorsDRaanie REG base deldel giudizio o ante-pred stava che stav a allaalla base icaalan, tivo, giudizio. ven Diverso È Div Ivetso determinazione predicativa — sia per Î ers o èè è se se la la det erminazione predicativa GOIMUNIGALDA, © anche SG DEE scop im — si Fetdle a pet affermare e lasciare i comuni nell’intento solo onell cativi passaggio o anche ’intento di—diaff qualsiasi un di risultato erm il Li î are I della percezione e lasciare impre sso il risu ltat o di x un qual siasi passaggi rCezion della Percezione — segze Passo corso del o passosS0 îl 21corso caso, tutte le oscillazioni quelcaso In della orer perc Je ezio ui ne. In espressi quel trovano , tutt e dossica icati le osci izioni della certezza llaz dellacert ne ioni ezza Cidossica trovanoî espressio ssione E ne nelle Rfproposap dalla omne izioni pred paecicatise spe icat accadere ibi deldel “e pre x nell x “è così”, a che] formaciò sumibi ‘L: lme presumibilmente nte oppure, [può ive x che . sia così”; possibile ibile Be era stato dato , così”, “è, “èposs

io ni dell'esperie

acquisiz posizi modalizzazione di i posizione cri itica. giarli con le sucecespetsivela presa

a di posizione critica. modalizzazione e pet la pres afro AZIONI

vo, ma solo laddove, atto di giudizio predicati un a ito sub si pas si ne, non non

SI Î

passi Î

subi t O

e

228 228

È

multifor neun'osservazione vare multiforme.

di riattivare tali i giudiz oi — una trasforma, zione, i già a acqu arrane di pl originario espe acq isiticante tivare tali : giudizi già acqu riat . di o ativ tent nel e, ch e nzaive acquis ostanante per la I 1 ’esp fonte costa eriesive izioni dell'esperienza, fornisce una dell jarli o con e .succes 2 cors giarli nza, fornisce una fonte cost

.

i

sso negli “diversamesplicati là a perspenoi sta ific [332] sign ente”,. nelle L’oggetto, ilinazioni osservativa delesperienza l’esperieinv sostrato nza esplicati oss erv ati va [332 ) ] sta volta che di là per noi negli esplicati e e nell d e On det posson che e intuizione erm nell’ultima che presentano ina si olta x Ita ain in volta si presen Do di volt zioni, o essere il risult

nm pres a in ple com manie luogo ro pienamente originaria. Quindi, sehaha luo una tale ne cheen taleintuizioar go una inaria. Quindi, x se St, orig e r i ent s i a nam pro pie a sul ier man s dubbio in [qua i osa] pienamente in sé stessa, non è possibile che nessun Ù;o cilo ne0a studiolo, ERA possibile che vi ® siaNR propri è P n on . sa, 592 in sé stes “così” i e ent n o c'è nam “altri occasione per un esplicita decisione [qualcosa] pie menti” e percio no nel giudizio. È splicita un’e . foma 9 o ti” e perciò icinon c'è i occa sione per die sal pensavamo l’atto men tri ra “al im o to di di i ava sì” “co La demarcazione delle analisi pensavamo l'at noi che a av lic imp ra compi fino ute te piu eo com l plcra È una ni arietà prodot one x dellesseanalisi . Ma ques to in e questo tale complete origin La demarc to, , com io azi come come fosse p ° . Ma e ta ; originarietà ple è com tale culle comi;e sese foss . una in to dot pro 1. è e un È caso questo limite, è stato o che stat non è izio si realiz giud abbiamo gia detto, e un E questo quasi mai. A uasi espli ce izzazae qdell’ 2 chedellnon prens È e si real ione te, citazione ricettive limi A I caso un è o, dett o giàrato sul conto del dominio dell’ap abbiamimost tazione ricettive e l’espl . ici , servazione soi dominio . dell’ai pprensione, e del del e o un’os to con sul o rat ost dim già ervazione oss aercettive ive ($ 40). 0 un' 26). Nella sua connession3 e didi fatt ne zio ita fatto, lic un cspic esp hazio un’ n o, done fon ne sio nes con ‘cinari sua a Nell el senso 26). nrelati lati a- È etti fond ono mai in maniera del tutto origin perc una di o sens aria, Ù imi nel tan vaveIon($ si compi ia, do asi inar orig o tutt a del e no mai in manier 3 icipaz ioni, e che pio re 3 riman delle com si ; antici vi non p conco a tiva rrono già semp rela , zione originaria; VI andano . ciò dell e innanticipaae : zioni,iiti.che In rimquesta pre i sem già o ron cor con °zion È vi elazio ° ia; ito prima e ai caratteri di notorietà così stabi rela zionne eA stabili che e è orig q taa rela statoinaresperito liti. In ques p orietà di notdel i ibilità suo così tter riempimento nell’esperienza, che troni o esperito pri cara ai e ma ibilità o impos si stat che è che tra anticipazione e possibilità 5 mento nell’esperienza,reina riempi la base per l'apparire. delle modalizzazio i bilità o impDossibilità del suo € possesperi pazion ni antici ial pere ogni tra èÈ essenz enza, si trova dunqu iale re delle base per f l'apparidat i moda a lelizzazio a di quee lala base . esperienz a,lot si trova :dunstd credicat ivi modal izza ogni udizi per e predica di ial e enz èe, , ess speci almente i al livello superiore, pet a glgiudeizi pred zzati e le pres O ivi omodsialiindag S p isi,icat quand i a per l'orig , ; ine ore delle di: eri sup llo cita live al nte ciai lme e delle e, spe i p iù precisi, sizion compiute nel g iudizio. In termin si indagaè l'origin a In termini più PMprecisi, quando ‘altro, in cui alle . izio giud nel esse possono te piu , com oni izi2 lità pos prod à nella nel[331] "dira ci sono due zzodi, distint gt eestivate: moda tro,, ;in °cui essesi possono ore, posso dall'altro sferada ssuperi un lato, l’uno dall'al ntii inE l’uno noo essere 2 ci son , disti modi due motiv ate ; e, rior modo supe a tale t che l’atto endo tà e:nella sfer izio ggiudti mod to didiques sere ali motivat che l’at °sono essere moti rate. in modo tale nr. pos den , lato un da ] [331 : vate moti ativ 7O si costruisce immediatam sere dicativo :predic ricettiva, seguendo quest’ultinzaDa dat ente rie : atamen sull’e sperie su l’espe nza te + nm r e edi motiv imm modif ate] icazi7 onii, ) ce mi ruis in bas esialle sono essere si cost vo antici pre ma edic leatisue in base alle modificaziion pa zioni; ; dall’altro, IPO ivate] mot [pos re esse no ut sso e l [po ettual ro, ità ità ’alt dell'idell’int dall ‘cativ ntelleelletto zionizii; predic - suerdano essi anticipa4: essi maele ativi già compiuti ee lele 0gg rigua de) ’intelletto inin N: gua edianti egiud oggettualità dell la loro sedim ti . compiu entaz a ione, ; già media ivi te di nte icat pred la i trasf ione diz ormaz costan ciò uarmidano i giu inn te di Ìciò che rig trasformazione° costan la PERGA te LE ian med ne, zio nta ime sed lito x ì loro i la ualcos te ssesso a icinatri ian più med abitua te originariame nte acquisito IN pos le e e così prodot € stato così inin q qualcosa di non abituale sq . ndente dal 1 succ o in possesso acquisit succes nte ame ari gin ori e o sivo inari una stat cessivo trasf è ormaz che questa inario dal suc ione, che , è del tuttoto indipe orig ; il — s nte sie dit indipende i rienza6 e che, nel tentat ; ta, a che att è del tut ques ivo

2en% nza Ù DAZIONI de I esper erie ) ; 10 Ad MODA @ ole basate sulle anticipazioni dell ‘esp ni, zio zza ali mod le e e vuot i ion 3 . a) "Le madificaz è . Ò che modalizzazioni Le Caso. rimo sul anzitutto compaiono 0 Soffermiamoci che compal ni p zio zza ali mod Le caso. natura mente occasione primo sul tto lare le itu Of per anz i danno 70 moc ricettiva mia sperienza ne € fer stant Sof p per formare le NOn ra À € p ( ementet danno naturalmente occasione non a ttiv rice nza rie spe l’e stantemente nel a base [dell'esperienza no sull che si compio né ein relazi predicativi izi giud ins dei a ra, sfer esplicita a dell tà mette in relaizio: modali È laddove, TE icettiva], icitae emett espl e a, erv della 2 nel corso oss percezione che che e osserva, ion cez esp per so della mp!9; esepio, î VO 4 ma LyJ solo lad do V E , perpetesem i predicati izi ricettiva], laddove, nel I cor un atto di 8 iudizio

so, ad auto-cotteggersi

nel suo decorso, ad auto-c SBCrSI base di di una complessi . ersi stantemente; iri orregg cos tantemente; sulla essiva certezza sulla ase base di una comple ssi va ap Mep cer Lanna tez Spa za emp o iri iali ca han cancellazioni no temente luo go tem ente cancelazioni One si muove attorno lo sguardo e lo gi fi cost ovanlazioni parziali. parziali. Quando Quando

q ds ediccativo Me I iginarietà né i af stadi dizio pi di giu sulla e l’atdito. sostra Lui dovbase ti è di 0 giudiz presentino in sé stessi pre il caso lad io che pre questoetaè sem s 1 psen e compl o Si tin ot depe sena si d che ‘ . di giudizio > rati sost _SA intuizione enta ta originarietà né sulla base di

NE,

fi

cazioni di d del giudizio come motiviV d AUZZaz p et la@ m odalizzazione liz A È $ 67. Lem O modi fica zionivuote vuote del giudizio come moti vi pet la modalizzazione

imoC e oda ali a del terzo ‘su o i g 1 e de del giudizio o - L'origine delle modalità terz tolo Capi one sezi a Second Sec ECO nda

Di

{o-

che sia così”;

i

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n

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ER , acc i oppure i corrispond She era stato datoa per ercert e che era stato ato in certo i adere ciò ° enza [può predicato [comche]e certo] o e che era stato in corrispondenza predicato [come certo]

229 220

x

vrvr ec nda Sezi one ” Ca pitol O terzo L Origii n 6 ù delle modali ad d de ] 9; iudizio Seco Terzo modalità del giudizio Seconda sezione - Capitolo terzo - L'origine delle

\

ione: “non è èperò è però però così, altrimenti I i coinvolto nella correzione della percezione: cori,così, mama adaltrim ienti”, = ione: “non poi coinvolto nella c orrezione della Î percez viene sppure. esse confermato fermato: “è “è veram veramente cre dopo aver attraversato pi il dubbio, può Ò esser aienteeric così”cos i

SAR

attraversato il dubbio, può esser confermato: oppure 7 o dopo | forme avet iù inin dettaglio. dettaglio. Allo Alo stesso di cui discutetemo ancora pi più st vo m CSI todi ù in dettaglio. Allo stesso modo, qui comdi cui discuteremo ancora _ » tutte i iudizi] n e ; certezze iono forme sempre anche giudizi e precisamente [giudizi] nella forma ceza, i quali aa dellaellaî certez anche giudizi e precisamente [giudizi] nella forma sempre paiono int nticipan o quello che è stato di fatto già ) percepito e losini fanno sotto RIragni î di antici cn paè stato di fatto già percepito e lo fan no sotto la guida quello che destate anticipano zioni, h ‘engono dall'oggetto della percezione percezione sulla sulla b base e Ù ian età notori sua ase della dall'oggetto della vengono destate zioni, Predich È inazioni, che aspettiam titipica, la che Predicheremo anticipatamente dell'oggetto determinazioni, È c cii DI Team che aspettiamo che che ioni, minaz ggettodi deter nte dell'o b mo anticipatame rengano chere realmente tipica. Predi in quanto oggetto questo tipo noto. G SI cme | i questo que tipo I noto. . Giudi Giu cheremo come realmente in quanto 0g getto di convengano glidi ico i di questo tipo”, nell’i nell’implicita attesa [334] che “siano corte mplicita attesa [334] che “siano corrette oggetti di questo tipo”, su giudica “sianche È i mostrare ache Derpet oneste questo ogget 0gg etto Da determinato termo ato”, y . DIDifatti, 5 spesso ] sé non ei si riesce a a mostra che e ree che oggetto determinato” . Difatti, spesso non si riesce anche per Pai questo i dizio e la produzione di stati di cose cose siano siano compi compiuti in m ani Ù nte uti in maniera realme io e la produzione di stati di giudiz atto di cel unoriginari: iginaria nell’effettivo sviluppo della determinazio sil te ae sisi giudic orda origionria I inazione I tematica, s u o e sovente giudica a ica, minazione temat 2A, mama soven ,

i

7



i

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esso esso siasiaseparabile indipende ; e separabiPOE le e eindipendente lata indipendente dagli a dagli altri, altri, rappresentando fappresentando così una nuova fi



cui pretesa di verità non può essere soddisfatta. i csreeznons insane i non può essere soddisfatta. pretesa di ilverità cui Pertanto, corso delle attività di giudizio, così c peo immedi DE atamen Ransie te il il corso delle attività di giudizio, così come seg uono Pertanto, dell’esperienza ricettiva e vi si adeguano passo passo passo, passo, dà g L0Òà foralla dà già occasione ienza ricettiv a e vi si adeguano esper dell' corso mazione oo doni aaltre mo- ione di i giudizi giudizi vu oti i e anticipatoti I Ii e cof rrelativamente iv a LIE ca ncellazioni randa ni de i vuoti e anticipatori e corre lativamente a cancellazioni mazione di giudiz dalizzazioni. L’originaria produzione di oggettualità categoriali è a qui g sempre già i è anche qui ni. L'originaria produzione di oggettualità categorial zazio daliz permeata da non otiginarietà e da anticipazioni. permeata da non originarietà e da anticipazioni. SS

l

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TICA? Oi envano da È } NI 210 i 07 > (01 y, ti li in 111 manier vaniera a compiu - 38 cazioni vuote che derivano dalla sedimentazione di giudizi b) ‘èLe modifi originaria“ A ANC o Vasto do f Î iz ic ) VUO c ] 1e nor si i npie immediata immediataè il dominio del giudizio vuoto, che non si riempie ancoraÒS più vasto Ma ne , i x non mente 10 i - vi i 5 l neanpuò neafn in essa e forse non Duo sperienza e che [335] non viene c onfermato nell’e mente che esserlo in generale, [di quel giudizio CIOÈ che nel procediment dela pnferma erma 4 si della Cc conf generale, [di quel giudizio cioè] che nel procedimento o in pre che esserluna ; s un Z ione VUuo SI una negazione. Ta p dimostra ab ta, che da COSÌ l IUO go À E ZA one. i li na unzioni la li presunzioni nzione V uota, che dà così luogo a una negazi presu una tra dimos VUuo te, che non i pP ossono SS i i 1 essere riempite, non pos SSsono fi O: rimars 5 s O lo 1 n connessionee imiM-

non possono formarsi solo in connession che non d possono essere riempite, vuote, ediata x i Ss CILE pere Ze 1a possono avere di ta con una serie di giudizi p ossono avere ma nza, d dell’e corso Il $ sperie en a seguonoil il corso ' che seguono to di giudizi che mediata con una 0s erie O 1H 7 fi d 7 Ie } 0 / li. // POUICALLVO per quan l fo origine tia anche di / nodi ticl ZI0N i ,9 chch derivano dall a OSSenza 4 de livello P predicativo,9 per quanto del TAUAIO) la loro origine anche in modificazioni, che derivano dall'essenza

la

È ic TL, 88 In merito si vedano anche le analisi più approfonditete dell’Appendice 588» FIL, ppppp. 275275 5885 dell’Appendice II Il a aFIL, si vedano anche le analisi più approfondi Hua 3817, Inpp.merito 314 sgg, tr. it., cit., pp. 313 sgg, Hua 17, pp. 314 sgg. tr. it., cit., pp. 313 sgg.

230

fi ZIONI Ue1est e Mm mod Tutte q ques x te f 00 4 1NCaZ AZIO } l a n O d alla n Alla ifi Alle caz € hae ion1 i deriv d ( 1 éO i d 7À O der atto iva no dall a orma forma originari originaraia chc he ha l’at to più L originar tforig di giudizio più 9 inar io. r io, 5 OVVErO uello compiu } to ovvero € ] quel x d dell 1 ntuizio lo compiu 1 ne. I 01 quant O p TOdUZ to sulla d SE sulld a base base dell ’int uizi one. In ntanea qua esso nto produzione isce O nta Spspo a nea,, Cesso o SO costitu Sy 5 cost p ropr. at O itui Cc l SI p TES5 entano sce aAn(anc} hee il MO( d O 8 a È I ar modoO c l papp ropriato in cui si presentano nente orig menteò le le oggettu inar D È li iaa d dell in t elietto ogge ttuaalità N Te a com € 4 n conformità aà lità dell’intllelleFO, gdella le tto, Ma come, in conformità dell 99€ CSSssenziaA E d della a legge essenziale della coscienza interna coscienza interna deldel temp A 0 ni tempo, rispet ( ena risp etto a ggy/ ifica Z ioni Ss5 i ogge catena una ttua ualità, 0gge lità )61 oa , O, una catena didi momod( ifi È A 2 Elega cazioni si 8 resentazi e sen sentazion allad l p pre i g inale in un O A di ( oscie tazionee Otorig 6 i nz inale in un ora di coscien za,a, olo stesso vale vale aande ver e prope ala O stes so 1 vale anche 1 d duz IziIONE Li ione spo { et tte la prospontanea IVAI LÀ ntanea didi gluo utte te q ueste mo ificazi giudizi. oni sono In se stesse Tutte queste modificazioni son riz dla o in sé Ss stesse caratte caratterizzate zate come cazioni come modificazi oniioni ‘nlenzion inlenziona ali, modificaz li. cioè esse rimanda Î no intenzio inlens,Qona n li, cioè cioè esse rimandano intenzionalm ente alla forma originaria dada cui originaria cui derivano. derivano, SERIA ÈLa prima nLa prima modificaz cai ionneeè èÈ è quella el a mod)dificazione r7. ificaz che un giud izio sia stato comquel€ la della dell a ritenzione: ritenzio/ ne: dopo dopo che un giudizio sia stato compiupiut to o Inin maniera originari maniera ori spontanea , il i giudizio ginariamente attualmente è stato appena amente spontanea, il giudizio che che att ual men è stato appena dcompiuto Pablo com piuto èè ancora nel moloo didi a che è stato appena te ancora cosciente coscienteonor nel mod ora lo ciò che è stato appena compiuto; com piu to; ora lo si | può mantenere in pugn ‘gno o in que stasta tra trasformazione ne llo stesso modo sformazione titenzionale, titenzionale, nello stesso mod in sicui acca ari o in deva, cone come poniamo per gli oggetti abbiamo esposto, sive ttivamente; sussiste es posto, per gli oggetti costituiti cost itui ti rice ttiv amen te; sussiste pertanto anto lala possi possibilitàtà didi derivarne, derivarne, nel ; ità si nel modo modo descritto, descritto, divers dive rse Ogge ttua lità oppure sintattiche oppure didi ritornarvi ritornarvi ancora ancora una una volta, go volta, compiendolo ina compiendolo didi “auovo nuo vo [336 ], riproducendolo e pa riportandolo alla alla disua datità ciò che datità originaria, è stato dssodotto Originaria, talché colagità onda talché ciò che è stato riprodotto coincida con ciò che era stato stato prodotto prodotto prima prima inin una . Il Il giudizio giudizi però sla una coscienza può coscienza didi identità. identità. Il giudizio però può anche essere Last valo SSO, e la. esser anche lasci ato andare U S pegnim andare nel E nt O ritenz e Ì nel SUO le. I Ss sO sp suo ona OIO ( spe I Sell gnimento ritenzionalel . Ess Leè p piu o spr A ofo rele nda 3 allo dive ra e sem sfondo pre piùnello nell o sfo ndodeo e diventa così za to; progres è rilevan sua della grado il indistin più indi so vg sa sempre più stinto; il grado della sua rilevanz a è progressivamente sempre più ridotto fino a scomparir coscienza della o e domini del tutt tutto o er dal : dom " ini t o comple della cosc venire attuale attu ienza ale ee aa veni re com pletamente “di lutt €

tessa, allora talvolta accade che i giudizi già formulati si dimostrino i : richi egiena edendo trino falsi, volta accade che i giudizi già formulati si dimos stessa, allora tal corr zioni oppure i cancellazioni complete. SiSi form formano appropriata atamente n nu E zi giudi nuovi ente ano appropriatam oppure cancella zioni complete. correzioni chehe dedovrebbero | ora cogliere il vero. In quantoo ogget oggettualità ità già già prima c ostituite, si s i i ci v e tualità già prima costituite, i vecchi ora cogliere il vero. In quant dovrebbero che fgiudizi [giudizi] sussistono i ancora nel loropienacarattere oggettuale, ma come come sempli serzplici semplici proposiz proposiz; giud ston sizioni la ci propo ale, ma [giudizi] sussistono ancora nel loto carattere 0g gettu

i

così una nuovSOnte a fonte per per

a la formazione formazione di di modificazioni modificazioni deldel giudizio giudizio.

ffettiv o sviluppo della deter nell’eimproprio, origi o naria in modo senza una completa traduzione ° a base tit di “prentuitiva e e sulla zione i intuitiva leta tradu una a comp senza così improprio, in modo giudizi”, solo arrivando comunque proposizi ° . a italia siudizi” i Ì costituire itui propo roposizioni, sizioni oggettue ttualità di sta sizioni, ogget tualità di stati di cose ando comunque così a costituire giudizi”, INtesi. intesi. Se Se arriv però si riesce a compiere vertere una tradu traduzione intuitiva che € p ntiRE in [qualcosa] in sé prese iva che zione intuitLeva intesi. Se per ò si riesce a compiere una

1

ficaziot $ 67.Le Lemodi ote del giudizio modi C ficazionui i vuot per odalizz d Le AZIO ne vuot e del giudi iziocome come motivi motivi perla la1 n moda lizzazione

67

9

menticato”. ii ”,, che che son dell'in dell ’“inconscio conscio” non nulla, ma un rie è uni morto o null > Da a, ma un Ra

Ora passivo, sfondo delleo sfo patee dell Sita fai part ndo pass ivo, cosci della limite modo enza modo limite della coscienza e dada lì lì e da lì,

ogni altra come com e ogni passività, può : ae da ge colp vipirci di nuave nella forma lampo, di un’idea sla di nuo vo nell a for ma didi unun lam po, di un'idea che ci balena, ecc. Il giudizio in ques ta mod ifi à originaria caz passisit ion una e però è non non e è ione cazion però modifi produz una ue almente alla sua origine in una passivit ti and; a essenzi che rim a, ; che à originaria, , secondari ma seco ma ndaria, rimand a

essenzialmente alla sua Orig ine in una produzione attu spontan spon ale e taneea. 10 a. [IlIl giud quindi gi 1udiz que - staad me d d f caAZIOI izio] quindi inin ques p passil sIVa d d ppre SE ta, cOme ta mod O È ificazione e pass iva rapp rese nta, com e altra pass altra ogni passivita che

ività che deri deriva dalla m dificaz va dall a modifi cazionOIe did una a

costituzione originariamente orig nale, nale, un’a un bitu abituali ialitàIAdell' deliio, / l0, un’ un acq acquisizione durev ol È; 4 pi on ta pP Cr essere uisizione dure O suscitata A vole, pronta per essere didi nuovo nuo vo associativamenteNi. Noi ) Possia suscitata Ss Sus mo rivoV lgerci i a ciòIÒ che è È susc itat o nell a for ma ‘ ‘diEn del lampo o idea i di ur’ un'idea che ci b che ci bal alena, fue appe far tareslo vici piùiù vici ena, per vicino, per renderlo piùÎ distinto o talvolta celo più anche no, pet rend erlo più dist into o talvolta anche Per testituire al giudizio la BE presenta in sé stesso, compien sua a pre dolo nuovame nte sentazzione in ione in sé stesso, compiendolo Maniera articolata. nuovamente in Il giudizio che ci balena Î Î fuso con laCat teme nte ll on giudizio M: pina » passato, ani n cla La presenti reser taficazion eo e presuppone

fi

re

ae



costituzione

ot

arlame a

È

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1g cai

che panna pa alla realizzazione del giudizio passato o che gli

DI ciò non c'è all’inizio alcuna traccia in un'idea che balena.

251

[337]

È$f 68. L’origine origine delle prese L'origine rese didi posizion posizi e compiut posizione compiute î e nel giudizio

g giudizioo tà del giudizi mod alità î modali ’origi nee delle L’origin 3 - L'origi î o terzo î - Capitol Secondaa sezione Second d dit Ei di dire, COS COSÌ È Der così de,, per p retende che preten Ì 1 O che all’io rivol taddall a rivolta pretesa cee pretes semplic una sempli ne, , una affezio ezione un’aff èGUADO: Questa Questa 6 rano i essere di nuovo compiuta. p può neo spont? sponta mento , a: una riattivazione nella forma di un rinnovato compi Adesso = Adesso,

deci

o ta modi:di: diversi modi: aver luogo inin diversi 0g ia. Non solo ogni orignarta. parte originar un’altività “da parte a parte” può essere un'atti a rinmento 1) Il compi

pg ndo così i1 soiportaando riport ici itamente e compiuito, ripo giudiziioo viene di i nuovo esplic io del giudiz assagggio passag a”. ; Viene fica”. resenti tifica presen i quanto tali î o li presen giudiziioo all’intuizione che lii presenta in del giudiz i ovali strati ] queche quecosì che ale della predicÎ azione, così bi i bilater Î a sintesi l’intera Î te compiuta anche l’inter lovamen Nuov: mente nuova

come1: ente CO ionalmente intenzionalm esso caratterizzato intenz stess uralmer lmentete in ì seséSE stesso natura p ocesso so èe na Ero proces STO intero sto cara arat TErlz Z ato

della tizi 1p etizion zionee della ripeti prima con quellax a cche I n anche 2 ) Può ° 2) ° si nuovo nuovo di di leghi SI /eghi si

feticam inte icamenc te € coincid dee Sssintet 10acché é È coinci c O mpiut? ta,da, ggiacch pi ma compiu 9g gl a prima naz 10ne ne già determi inazio determ compiuta. a ‘ è % , R giu dizio o tà didi giudizi l attività che l’attivi te , che frequente, molt O frequen caso5 molto un caso € d èe un pero È 4 ed re però, adaccade d ccadere . x . 4 è è . . (Ci giudipi ima gl stato prima che èe stato qualcosaa che giudizio,, aa qualcos di giudizio ZIONI di ACQUISI acquisizioni vecchi 4a vecchi

e p ero Z enza che p roprio p o, s ssenza do € però propri

modo in modo e lo così in o COSì G (®) mpiend endol Mente, , 4 compi nuovamente Ì rio cola nuova ar arlo arti cato, pet articol

cat O. 4 pe ft

con laa ,dati dati co sser esser mente es nuov amente debbanoO nuova te, debban V amente, ricettivamen Istituiti iti ricetti fond d anti ti ee CCcostitu sostra i fondan sostrat i sostrati

con l CUne, ; 4 Coi meno Oo meno Ìlacune, p iu più d Vere avere p u O n può one intuizi izione l’intu O PP ure rezza; hi zza;d , oppure chia ee chiare ta à aà tuiti vità ntuitivit 1intuiti GS stessa stessa solo rdic d solo lt È indica cioè che CIOE quello che da quello uoto 4 da nte Vvvuoto, € ta nente COS P etame 10 Cccompl g iudiz io che vava dedala ] giudiz Ad itaà che A dualità una Sggradua una , lala ppri-Gr mente, mente VIA Ov Ovvia one. ione. intuizi di intuiz pieno di ntee pieno tament etame comple quello compl fino ada quello te, fino icamente, simbol simbolicamen g = origiita Ot da la la datità pone ppone presup presu iale categoriale itàà categor ettualit un Oggettual ria didi un’ogg origli originaaria uzionNE costit costituzione mitiva olta mitiva ®

n si ) « che leIé Ita CHE V una volta Ma una elli. Ma livelli. bi 1i liv trat bi ntram su eentram età Sssu O riginari ginarietà q ue eun un’ori dunqu stratl i, 4 dun de sostrat ENe h dei 1 sostrat na ria an anche naria nuovo nuov OVO di di mo amo possiai 338 ] possi SU. Gil TO na ci o su, 9 [[338] ossiam tornar ssiaamo siano ita noi ppossi di e 4 nol O Stu ite, 5state state Ccostitu sia siano tualitaà 0gge oggettt ualità drI ddati ad 1 in maO nuovo essere didi nuovo tore debbal no10 essere re debba: inferio È llo infe livello del liv sostrati del che 1i sostrati senza4 che le, . senza p rodurle produr

passa né slsi passa lel ne bilateraAll sintesi bilater SENTOSI pi D propria ee propria Veri vera una vera DI,24 UNA U pre più compie wown siS SI CO7 dl te cl chee 701 V ale aa ddire a. Vale in va. intuiti piera intuitiv di tesi di entete lala SIsintesi neamer spontaneam compie sponta non SIsi compie quindi non a ) e quindi da SS ape te da vamente intuitivamen di nuovo intuiti di nuovo 6e te vamente ivamen effetti effett a a realizz ma Slsi realizz con ),D, ma ita cOn arricchita alla nS ) arricch nuovo alla do didi nuovo tornando cidenze COlti 1 denza,a , tornan coinci

È niera

tet = con lala dedetetitaa con ricchi stata stata atarricch siad sla Che S nS sla 10 . Che gio. passagagg secondoo passa solo ilil second propriaa solo manieraa propri in manier nel vo nel cage er intuiti i piùpiù oo meno pet noi pio î per one ),p, che questa le convenga, è,È per esempio, minaz minaziione ) ria, Ae] ne origina uizione ; tuizio all’int o all’in doi di nuovo ‘nando tornan î amo confermarlo tornan possiiamo non poss peròî non ricordo ricordo,, però oppurere , se lo oppure, esserr ppiùpiù confermato Magi Certo, si forse non i può esset lo. Certo, limiti amo ad accettarlo. ma ci i limiti

in

.

dr fr Re rst

7

Ladello e ualità rio; nondimeno, questa oggett contrario; erebbe ilil contra risulterebbe ne risult nuovo, ne di nuovo, simo di intuis intuissimo | sua base della base ag quantoto la stessa sulla S tata in quan stato di i cosecose “S“S“S èè p°)”p” viene di i nuovo presen sotto effetti co avere ° ad ua costituzione originaria e sulla base del fatto che questa contin ua distinzione può : essere di nuovo7 compiuto nella ssua forma di abitudine; il giudizio S è p) puo _



9

e

vo. La memore itivo. intuiti o sui Î iment ri come qualcosa di identici o, anche se manca di i riemp rimemo nellaa rim en razione ib le. Può È accaderei che E ne ssibile. possibi î cazione èÈ poss n’altra ° a modifi Antora un’altr 3) Ant Unai ticolato. to.i UNA e dd ararticola % essere comple piudi to senza del l'unità nosetament iginari rio g di i nuovor compiuiuto i o venga izi oeoriginar origina er ilil gigiudizi ; giudizi0 produrre ù unità del può pro c ne ppuò iazio azione : associ pet assoc parole che si I presenta per za di I patole seque sequennza .

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ma nm in maniera così conf anlera Così confusa usa 154 ch chee Ìl’insen insensato sato ù sl si mescola mescola con con ilil sensato sensato. è IIni 1 ques S( vaanquesto esto ca i E caso che in riferimen semplice giudizio ciudizi (senza ricorso alla possibile riferimeantoto al semplice possibile traduzione traduzione intuiti intuitiva) ,

ma

” LT) e propria propria produzi produzione one spon spontaAlnea, mea, pet per lo lo meno meno quanto quanto a a sinsingole p°parti. gole rt. SI Si forman formanoo propos proposizioni IZIONI seguend seguendoo solo solo indicaz indicazioni ioni linguis linguist iche. tiche. Tali giudizi Tali giudizi non si lparla ° più di una ve verafa.

E

confusi possono posson x o ora ora esse esser 5 rt resi resiSs “distint distintii”, , Sseparan p epa r d ind doo 1l’insens insensa S dto ato dal dald sensat sensato, s senza senzah che che O x

( onfusi

[338] osiaA sno così ripi riprodo COSI ttad l ll’intuiti dott INtuItivvità, Ità , 1lai datità datità Èevident vid E nte e dei dei SOSITAI SOS sostrazi LI del del giudizio 9 indial O, ] , Che TOrs che fforse Ise

[33 8 ]

non posson p sson o near neanch G cl e Ne (ESSEf esser Ò ripro riprodot dotti ti. . Piuttos ] 1ut tOSto, 5 to, ll’atto att O del emplice del Ssemplic 1udiz 10, e glgiudizio , 3 OgliJi 0Q9eL7 qggezti

noi

semplicemente inte $ginrdi

$ $69.69. Ciò Ciò che che èè inteso inteso nelnel giudizio vero giudizio inin quanto quanto tale tale e e lo lo stato stato di di cose cose vero

i Dapi o terzo :20 ---L'origin L'originee delle delle modalit modalità giudizio Seconda sezione - “api Capitolo terzo L'origine à deldel giudizio L'origine 170 - Capitol i Seconda sezione

Una Una tale danza tale concor concorda nza si si può può realizza reali re nella conferma ininterr

è LI LO ‘ . "a 4 4 aArla ia rigli inat O Z j non 3Ì nio in ti fet ment alla motivaz m Cc ti Va dAione zio dI ne otl ento O alla deici giudi su S( iti reo A E:= te E alcun alc u i ( ( il DIO 8 ifet IN Sus citi realme non dei giudizi h f requen ai te t e che o 2 c È 3 iz id o SÒsuSsu q qUi panni Ta o sia Sla che L c ttendo laddove, I riflette: ma frequen del giudizio, i contenuto anto dell attuale f )V È 9 ad10 dd OVE, 1a iziZIO. a i _ nu to a le l g 1UOIZ1 I conten FOR . Ù c ell attuale 3 ger e IrFESE: ( i )OS IZIONI SS ) I l V idità SIsi SEr sente bis ogno di proteggere E p c rdan i proteg i di S ogno ate il il bis Î i g i a assunte I lala loro oro \ ralidità, va 9 S ssu perd:3 . 1 no O ) Olpol i assunte i gia )OSIZ 3 d izi IZIONI pi ese È I Via S O Idiret t Antre quando Mer tre ] da d d osserviamo azio V amo 5 dire tatale svalutazione. S Ò (GI(©) che l Ol osservi eE .stato a cqu is Sl O daÎ a unaa a Tale (a Quan: È AZIONE . Mer a i AZ svalu a a O _ de . E acquisit . stato E cio che

zzare ne lla conferma ininterrotta rienza otta didi un'espe un'esperienza con con l’altra; l’altra; lala conosc enzaza della conoscen allora il della verità caratter e v erità può di una corrobo può avere avere allora il carattere di una corr razione

oborazione ininterr ininterrot otta, ta, del mento del riempi riempime nto didi giudizi colui giudizi vuoti, vuoti, degli degli oggetti oggetti intesi. intesi. Ma Ma colui che conosce, che conosce, seguendo seguend o lala sua sua tendenz a,, haha tratra lele sue tendenza ioni za, attuale o comunque sue motivaz motivazi oni lala coscien coscienz a, attuale o comunque stimolat stimolataa dall’abi dall tudine, della

’abitudine, della possibil itàà che a già possibilit che lala credenz credenza già certa, certa, invece invece didi ricevere ricevere una una conferm conferma a positiva , potrebb positiva, potrebbe e essere a, oppure, se, nella ricerca essere sradicat della verità, sradicata, è Oppure, se, nella ricerca della verità, egli egli è

9

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ì O C le o stato a di atto A li ques tone, , ammettiamo pero Sp esso l A l POSPO mente non dub i ua iat l mente non dubi tiamo de Îlo stato di fatto in ques none, ammet Y N d ti ), 0 \ a SERA LEO ne Nel COSI. piu sia i lo Caso, o non Ì O s10 A più COSÌ i -O nostro O noi certo non lo s1a piu i el SÌ. sibili A che ciò che E per non i 10Ì nol i certo non lo sia piu €È pe er i È CHE sg ga 4 . i ch € GIO i sibilità SC e bis ( (wa S5Ò SUDIS C he in genera l € 1 giu di ZIO srOS atto E ibilità non il fatt tt O fa V ore di Î questa p OS sibilità non p° irla A alti O se f atto che in genera le il gi UdIZIO O se i O f il ria a p° arla i i non © ] p OSSS bilità fa V ore E di questa f d TL S ] tazi R CV, d esimo contesto utto inve p n A de DEE ‘ 1 t requen i svalu azioni SUCCESS. Ive.Nel GO ntesto h tutto INVECE par l i aala si mo “CO Ne medesi medes iv Ss IVE. Ss hs i i ni i SUCcCess O i S V alutazio A si ' uenti freo Ss È un: A, € ertezza tale tale che che ammette ammette in aggiui aggiunt ta nostra Ceftezza; essa Ò Ge resta certezza, ma fa un n A in l 3 ezza una una Cer ma E , certezza c esta Ss E e 54 3 Sa es 2. Ss È certezza; nostra J d ) n ha } a 1 ATI Il OS sibilità contraria 1 0 uindi sa ;i )OS i i una A ce ezza che Ne perso lala sua sua pP purezza. ei modi della cCercer| della di mo ezza. I E 1 purezz Z za che ha perso ) ssibi ili d contrariai . quindi una certe tà 10da, a OOFne le Le Ii nodalità COMP 6 endere € COMME solo cOmMpi d solo sono bas Ade SS i n de go i i LSSeo li i O più S O;) basta a p] ALLere È eguito.e Adesso RRgpilan alu Ì ngo in i ) arlei remo tezza ) (OXZZA Di, 1 a laddoveE questi n sset e esset A ] i i ultimi ono essere indizi L di 9 vudi ij COMDPLULL i Î i Pposs del ( giudizio deri V no dalla l 2) lIca

giudizio del giudizio modalità del delle modalità L'origine ‘120 --- - L'origine delle “api L'orig terzo Capitolo i sezione Seconda sezione L'orig ‘120 terzo “api - - Capitolo Seconda

3 47 sua [ 47 ] | Sssua Su [3

C ome pienezz dine 4, A, , CC iene pienezza,

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VeYVAZ'i v d all AULOCONSE ZON D t A. uone v d 7, vg 4 (0) neealla OCONSer YV a SDI / ASpirazi l'asp

‘a a es esposizione ha mostrato lad conness connessione che€ lega lega leÈ cl ione nessio la d o p O SIZIOLDIE hae mostrat no stra Fino SÒ questoto punt ino ad aa ques punto,O, lalaa ÎDeZna SI le strutture » essenziali essenziali delladel a vita di conosc conoscenza enza in

Ì

vite na Lt modalità giudizio predica del giudizio ità del tivo con le strutture essenziali della ira — atti di giudizio vuoto, che vanno vanno 2al di là di che vuoto, giudizi di atti ad spingo he ‘4 e no o H S generale, idiversi diversi motivi generale, de chesean % £ pri È tore sia. nel I modo : do dell’an ticibaz ione, dell’anticipazione, come odo e dell'an . come ell’esperienza; sia nel m % p IHSpossibil > i m onfermare nell’es ò che è pe e c ciò che èpossibile con big edenza, » sla, © ; andand o ‘seguono ninel caso nel caso dii Egiudizi, o passo passo il corso dell " iuripere ll agita dattivandeli giudizi dell'esperienza, 3 che seguon originaria, (25 all'esperienza benché i ; Sila solo è È riattivando icinaria cane] , benché 9 rtare , ‘ all’esp erienza originz in modo da dre 1 i giudizi i oltre, in . de riporta £ poi divenut en ivio modaliziazato ) «tti intesi. i oa : abituali . Az di giudizi eNII entrano o ‘al

due lati. D'altro can to, l'inclinazione a giudicare va distinta Cncettnalmente e contenutisticame nte dalla propensione affett va, dalla possibilità per cui propendo [367], da cui sono motivato, benché spesso qu este siano strettamente ; luna con intrecciate

248 248

249

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rend ascolto e mi ren incline aa cred ine crederle erle.. Que dee incl Questo sto esse esserree incl incliinene èè come come un un impu impulso lso all all'a‘atto tto, un'i ncli nazi , one un’ inc ad lin agire azione ad agire,, èè com Unun sent comee sentiirsi rsi spin spinti ti aa giu giud icar dic così ee così aree così così,, che che app appa rtie ne ai fen fenome art omeni ien ni e del ai prot ende rsi, tendeere, tend del del re, del protendersi, del dell’ l’aasspi pira rarre e inin senso

| ni non modificate, si distinguono dalle proposizioni della canvas pe k non modificate, si distinguono dalle proposizioni della antasia, pane n oni VA izioni i i e n e il il pre icato della izioni osizioni a cui appartien dinIi proposizioni Da I della Arch. reali, ovvero predicato il prop le proposizioni a cui appartiene predicazioni SI reali, , ovvero di esistenza. izionidi analogo o propos "cosa vale naturalmente anche per le predicazzoni di esi se corni Qualcosa di analogo vale naturalmente anche per le predicaz ” 5 coperti d o. inative in senso proprio; non giudica i g l i v e i i O ; î no su su non sono predicazioni determin L o non Baeicano sue ni iudicano io; CEMO) n i i v e giudic i lo determinative in senso proprio; non predicazioni non sono . , i sembra che parlino, su oggetti che rientrano nell’ambito in cui nPiusosto, Sie to, poi poli e cui sembra che parlino, su oggetti che rientrano nell ambito tra , sistenza si predicazioni didi esistenza. alle predicazioni l'opportunità alle perciò dàdà l’oppottunità che perciò t co se e ee che 2 “son0% 3 ‘s0 che diciamo i suoi soggetti diciamo che ‘“son0 do 4i i suoi soggetti sono sono i i sensi sensi i dididi oggetti oggetti î ee non non gli gli i oggetti oggetti stessi, stessi,i quando q uando mol sc ?

|

9

laltra. La presa di posizi

one attiva del d ubbio, in cui io prendo posizione, | Seguendo ora l’una ora l’alt ra delle opposte inclina zioni, sulla base di una delle possi-

i|l

$77.I $77.I modi modi della della certezza certezza ee ilil concetto concetto didi convinzi one. Certezza convinzione. Certezza pura pura e e impura, va e e apoditti impura, presunti ca presuntiva apodittica

giudizio del gggiudizio modalità del lee modalit à del ’origi e delli L’origine terzo api o terzo Capitolo ’origi sezione 5 i - - L'origin Seconda sezione api - - Capitol 1i Seconda

compie compie così così già già una una decision decisione e nel nel senso senso didi una una certezza certezza dossica, dossica , una e,, un’atuna fissazion fissazione un’at-

pre” che bipragi nina e èè [una [una p n: fatto c propendo, i e dal cui propend pet cui o, èi caratterizzata appaiono che mimi appaion bilità che o ee per bilità a mod di modo suono, ma un i one, ma sem una privazione, ee privazi quiqui una non èè qui semplic O semp L’ostacolo ostacolata. olo non L vlata. ta. L’ostac z ne] ostacola posiposizione] di i i posizio "in esi decisione quella decisio di te quella di precisamen e mente ostacolata, decisione della decisio piani ne ostacolata, e precisa fenomeno della del nol quella comPine [di nn del i tratto del€ comp un tratto I imento percorresse l'io come sese l’io rcorresse un strada. ÈÈEÈ come ° Î pe bloccata a metàtàì strada. ja one aSIE riso Ù ione ferma risoluz credere, una ferma fino aa una fine,, cioè alla2 fine, fino alla arrivasse non arr cioè fino ma non decisione], ee fino arrivass isione], ma na i ità i ea possibil POS sono dirette che sono dirette contro le altre dell’io, negative decisioni dell'10, che ivee dell’io, modo, lele decision stesso modo, Allo stesso isionii negativ prgn Allo negative ve 08 OS n°pegn ate. se decisioni :gative quindi, sono, quindi, isi i nega li,î sono, indi decision motivaziona situazioni tali situazio ionali, ivazi presenti ni i motivaz inin tali sti presenti

testazion e,, ma testazione ma impura impura ee pet per così così dire dire fiacca, fiacca, una e con una decision decisione con una una cattiva cattiva coscienz coscie a

.

®

.

nza logica logica —— diversi diversi sono sonoi casi i casi inin cui one ferma cui lala risoluzi risoluzione ferma della della credenza credenza èè motivata motivata dalla dalla cosa stessa, cosa stessa, dada un’esper un’esperienz ienzaa costituit costituitaa inin maniera maniera coerente coerente oo dalla zionee della dalla cancella cancellazion della

°

possibili possibilità tà [369] [369] contraria contraria. . Questo Questo mostra mostra che che // certezza certezza della della medesima medesima presa presa didi posizione, posizione, affermativa affermati va o0 negativa negativa che che sia, sia, haha ii suoi suoi modi modi didi purezza purezza ee didi impurità, ezzaa oo didi inimpurità, didi complet completezz in-

complete completezza. C° è sempre zza. C'è sempre impurità impurità laddove laddove ancora ancora altre tà continu altre possibili ano adad agire possibilità continuano agire

affettiv affettivamen amente, te, benché benché siamo siamo decisi decisi con con certezza certezza aa favore favore didi una amo una didi esse. esse. Procedi Procediamo

ide el conside 1 o. È Sppasa 12% nemodeo della sappoo distinta quella della dubbio va distinta del dubbio isti posizione presa didi posizio ne del Dalla IDalla presa fii un peso ‘ ife ha2 se PrS ndo cui prope peri cui possibilità per delle possibil una delle ità ibilità luogo= quando una che ha luogo _ probabile, rare probabile , > che ] rare °

inin una una posizion posizionee ininterro tta dell’“è ininterrotta dell’“è così”. così °. Ma Ma può anche accadere accadere che, mentre mentre siamo siamo del tutto tutto certi certi ee del tutto tutto “sicuri”, “sicuri” , molte cose però però parlano contro parlano contro l’esset l’esser così, così, un un altro altro essere ci si presenta presenta come possibili possibilità tà per cui propende re.. ‘l'ali propendere onii possono Tali propensi propension possono avere un peso diverso, diverso, possono possono esercitar esercitaree un'attra zionee maggior un'attrazion e o minore, maggiore minore, ma non non cici determinan determi nanoo [a una decisione decisione]; ]; ci determin determinaa a crederci crederci solo una delle possibili tà, possibilità, per la quale ci decidiam decidiamo, o, per la quale abbiamo abbiamo forse già deciso prima in un processo processo che è passato passato attravers attraversoo il dubbio dubbio e la supposiz ione.. In questo stato di cose ha le sue radici supposizione radici un un concetto di convinzio convinzione ne e di forza della convinzion e. La forza della convinz convinzione. ionee corrispo convinzion ndee alal cottispond grado di purezza purezza e di complet ezzaa della certezza. completezz certezza. Questi gradi di forza della convinzio ne hanno un’analo convinzione gia con i gradi didi forza un’analogia forza della supposiSupposizione, a cui abbiamo abbiamo già fatto cenno. Correlat ivamente Correlativam ente,, anche la supposi zione ha in supposizio ne in cercerto senso i suoi zz0di yodi di certezza certezza pura e impura. impura. La presa di posizion e posizione della supposiz ione supposizio ne è certa se di ciò, a favore del quale prendia mo posizion prendiamo e, siamo coscienti posizione, c oscienti in quanto

4

l

possibilità* i esaminiaiamoO possibi favore. Se noi esamin più cose parlano inin suo favore. maggiore, quando più iore, quando Drn or È [può ÙÈ favore, decisione una decisio ne in suo motivare i e una maggiore peso maggior i e di i una puòÈ motivar peso diverso, ilil peso i diverso, Dell peso # v cano in comprennde ancora un’afpreferenzia di riconos ziale, î le, che non compre sorta di una sorta motivare] î ento preferen cimento die] una motivar : riconoscim :mplicemente sia. Nella zione, supposi qu ) quale = semplicemente sia. Ne !la suppos ! i qualcosaa semp che qualcos one che l'attestazi fermazione azione one,, l'attest fermazi pe na i past propension passiva, affettiva, ionee sa che dev'essere distit dell’io, dalla propens posizione distinta dev'ess presa didii posizio es ere distinta ’i che ne dell’io, pes presa À ve fu DO in suo favotea I certo o, ese in mod decidiamo, cetto ci in lati, dei i lati,lati, ci ci decidia uno dei per uno idi mo, i posizione prendiamo noi prendi ne per amo posizio noi con ce ità, benc é con un abbia val À l’altro lato validità, anche l’altro che anche lato Èabbia ammettere ma in maniera tale da ammette re che tale da d ma d in maniera

povere il ne può sempre ricevere una| supposi3 zione della supposizio decisione minore. Questa decisio peso minore. ne nella forma della peso

o P possiopposte, ste,, lee pos chiarendo tendenzÈe opposte do lele tendenze esempio, chi ione,, per esempio corroboraz î , perché,6, chiaren nuova | razione corrobo i nuova Cdl gitaPipiùnua chia diventa sempre inferiorità diventa loto Inferionit opposte,È, lala loro debolezza e e lala loloro bilità opposte debol iva debolezza loro relativa bilità p i ° "iosa sche° ameno MumentO alÈ Pa motivazion appaionoo nuove motivaz ionii îa favore, oppure perché ra, perché appaion ra, oppure ida ; la pl . Pertanto, anche ridu rsi. i cari i [368] coor ntrario, Tuttavia, iore. può,È alal contrario, î eÈ può, maggior eso maggiore ia, ilili p peso : a, e. l'uttavi : maggior .

.

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°

investito investito da una certa forza di possibili tà prepo prepond possibilità erante, ndera propensione nte, così che nessuna ne ssuna propensione contraria contraria possa minacc minaccia re questa preval iare prevalen za. enza. Anche qui, come per esempio esempio nelle nelle prese prese

ente condoni g essenzialment ne ha la sua dizzensione dimensione di forza, che è cssenzialm medesima supposizione medesima supposizio en e numentar orza questa e forza ppuò ceo E dalla propensionii i che sono alla sua base delle propension “forza”: delle dalla “forza” A deco ecisione lafa (ec i maggiore, continua ad avereE un peso maggiore, oo diminuire. diminuire. Finché uno dei due lati i continua ci eo mari della con) ni io » scillazio mente da Dan ndenteT ne resta una decisione indipe ind isi ne MEAN della decisio supposi| zione della supposizio A. È probabile) che sia mo (è(èè p possibile, | didi il“supponia conserva za; ; essa supponiamo senso e conserva ililÎ senso essa es forza; e maggiore, maggior peso n ggiore, peso un aiizi dall’altro lato, e ora un lato ora l’altro hanno un p passa dall’altro azione passa se l'oscillce rserare improbalili ) ‘seczre imorobabil i ne ricade nel dubbio. allora supposizione | allora lala supposizio sa x e p ' Ò te il conside consi tera ne è naturalmen naturalmente IlIl correlato supposizione negativo della supposizio correlato negativo

oe dl ne. csisvenza 7j0ne. negazio né È dna ropri negazione propria di i rifiuto vera Èe Props una vera ri con i tipo un tipo s'intende un non s'intende cui non con cui esister 2 de e predicaz predicazioni di SS sul conto delle vviamente, che è stato esposto sul ciò che nte, ciò Ovviame $ ce £ p po possibile, sé è presu da qui, qui, come “A“AA èè possibile, 3 vale zionii che nascono mr icazioni predica per le predicazion vale$ anche ” pet realtà cd determinative native.. sono (cazioni zione determi neanche predica sono predicazioni i mibile”, queste neanche queste € ecc.: ibile”, , ècc.: mibile” .

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una cattiva coscie coscienz a, quand quando, nza, ragionee del peso delle possib o, in ragion possibili tà ppeter cui cui propendiamo, propendiamo, ilità sarebbee più giusti sarebb giustific ato un dubbi ficato dubbioo invece di una presa di posizi posizion e ipotetica favore didi one ipotetica aa favore uno dei due [370] lati, cioè quand quandoo il peso contra contrari opportu tioo non è stato oppor namente preso tunam ente preso

consider in consid azione. erazio ne. Da un altro punto di vista — sulla base di un altro concet concetto certez-to di certez correlat za e correl ivamente ativam un’altraa differ ente di un’altr differen za tra certezza enza impuraa — la certez certez za pura e impur certezza za della suppos supposiz izione ione drén quanto tale può esset design designat certezza ataa come certez impura. za impura. distinto Va distin rigoros to rigot amente osame nte da questi modi modi didi certez certezza, modo della della cerze certegza za, ilil modo ‘erza “emdirica”, pirica”, “presun “presuntiv tiva”, a”, che ha il suo opposto nel nel modo modo della della certe certezza apodittica . zra apodittica. TLIl primo gruppoPo di modi di certez certezza riferisce za si riferis dominio ce al domi possibilità per pet cui propendiamo, nio delle possibilità propendiamo, ee che noi | che noi abbia abbiam chiamat moo chiam possibil atoo possib ità probl problem ilità atiche, cioè di quelle emati quelle possib che, cioè possibil ità aa favore favore ilità

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posizion di posizi ipotetich onee ipotet e, ci imbatti iche, amo in una miglio imbattiamo migliore peggiore coscienza logica: in re o peggio re coscienza

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delle delle quali quali qualco qualcosa sa parla. parla. Invece Invece, ogni volta volta che , ogni che abbia abbiamo certezze, che sisi riferi mo certez riferisc ono ze, che scono

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all'ambit all'amb itoo delle delle possib possibili tà aperte aperte,, parlia ilità parliamo certezze empirich mo didi certez presunti ve. Tutte ze empiri Tutte lele chee presun tive. Percezion Petcezionii esterne,

ntiva pres pura ee impura, ip P esa dipura impura, didi (01convinzione. Certezza con convinzuone. Certezza concetto 77. I modi certezza e ilil concetto della certezza modi i della apodittica apodittica a diverse possibiltà pef rispetto f di1 presa didiÌ posizione t ti p forma , ne Un'altra pos rorma di presa naltra S1 SS

ta lità

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cui prop p cui

ro] vendo

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sp Ile alle altre. Sb I internamente di i i voltare amente llele spa voltare internamente esse ee di quella una didii esse perpe una titoi per partito prendere partito quella didi I prendere 250 250

i

esterne, inin ogni ogni momen moment restando too e e restan dentro lala certez certezza do dentro dell’abb ozzo genegeneza dell’a bbozzo

n

fale, recano recano con con sésé un Tale, un ambit ambito patticol arizzazi oni, o didi partic favore olariz zazion i, aa favore quanto partico larità. Possia mo anche anche dire dire che Quanto particolarità. Possiamo che aa favore favore didi tutte tutte

delle quali quali nulla nulla parla parla inin delle le possibi aperte didi un un le possibillità ità aperte

ambito parla ambito parla lala stessa stessa cosa, cosa, che che esse esse sono sono tutte tutte ugualm ugualme nte possibil possibili Da ciò ente ciò deriva deriva che che i.. Da

251 251

giudizio o del giudizi modalità delle modali tà del L'origine terzo - - L’origi ne delle Capitolo sezione - - Capito lo terzo Seconda a sezione Second

niente niente

una n d dellIl una pa 1li aa]a chee parli JAVi Ore ‘e dell ] Javo? ch

q uesto altra cl contro In questo contro Ì l altra. a n ch ee conti ria A . ] In Ì anch Ì ppa arla

caso, on 9 Dlnon Ss caso,

f $ 78. 78. Domanda Domanda e e risposta. risposta. LaLa domanda domanda come ne a a una come aspirazio aspirazione giudizio una decisione decisione del del giudiz io esclu SO SO eÈ e esclu

ec

I terna esterna i ) es za za esperien dell espetrie dell certezza Î “a certez z ZZa . La ] e motivato no ma a non tivat O. certo, OLLV bilee, ,3) certo em pe )SS il O essere: 3Di ma t 6€ possib sser essere io n È Q x u , 9 una 1 K 5) UNALGZUNEG Ul AU 1ALGUNE Ki U, disdetta |Q4] una a dite 4 un COSI dire A d sde es a 4 ppe p)es Cul su CU COS et ui na e esa, Ip) euna set su percio Li ezza € d Cccertezza p CEE 10 SE p nel proata nel proconfermata temente ta CO stan sla emente conferm certezza sia Î costant tale certezza una tale benché una esuntiva certezz benché suntiva

non non

COM e Ala come comme onfe CON]erIt afe ta IVA co P presuntiva DesSUNLIV iva di ne : cot tcorrÈisponde 7 ) Ì ric e, alle nazioni Èiche ta,, pi) Allo onora dae izi ta.. All osta risp oni,a alle fat a ris "i pos

tico, pracati o vol pra sareticalle

nellla ndi nel quindi der e ee qui ” dere re)ponder nelne ris rivelaasla nel sis vel are e "ri ar dom ndn maand del do sae. oradisfazion cos no prioo i del ma ro e osi cosìì sod anIldsesenso pro‘opri and do ass van e ril mpi tro rie je ione si rie os , Mo rilassa and na Po l'aspirazi ion . Il e sii ri mpieje mas l

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raz l'aspiiraz insiemari e alla risposta, cui in ei Iie si livel ellliiIli i in cui i ediv rsi modi; ei elivtiv ‘Ni\i ;\ divdive o, mpi n. x i mod n ua o,, pio mpi sem ese Doisposte poss ibili; pet

on erse divna De don ineo O pon A e, rispor cotris , cor one fazion dis! taz soddis lala da sod y oppure ciò susuonar perciò nu e Si,dè A”, ba Mie può per ta puo posta rispos La n ris “è A?”. La ‘è A?”.7. La es di pr ambe le ‘€ ferme prese e

puo ere ne re occOortrre puòpuò OCC

entr be nda stsi puo può rispondere con entram maand ta do dom A” A n uessu ste porr LoCspon giu izi corti mpie e inINin &giud riempi nda sisi lrie dom maand delllaa do e del ion e raz spi ion l'a raz é spi ich l’a "Po e hé Poic Ède ché ive gua Poi n me CE , » ade ùiud idi forme di giu rienza delllee for o io e diz done udcat nd SOI le e risposta è ovvio che l’esperie izio one E gu Doizi pos nza del spe l’e che , io O rv € È rispposta, rice ndo ris enti,t. Pie evedo ch lito 1i ricren colui So ente enti n che PoeÈÈ nden comporta ndee er lele do domand del so del sen di so te sen con uto A di ten | ° ele con a al 4 € a par ee a er te n See queste compalano gia ne so po ssibili e che risposte di e n for le CH, sare are -enza a de Ppens iamo ZZIO] 178 tenuto. lPoss (CA (WIZI con nella (O loroo con an lor 10 liin qu pa già N tenuto.do i a ssci ant nell cipa antiici quanto

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Tutte Tutte queste queste sono sono strutture strutture ee rapporti rapporti che che sono sono comuni comuni aa tutti tutti i tipi tipi didi domande, domande, allo allo stesso stesso modo, modo, [376] [376] ee sono sono ugualmente ugualmente possibili possibili inin ogni ogni caso. caso. Ma Ma all’interno all’interno didi questo questo dominio dominio generale generale occorre occorre considerare considerare una una gerarchia didi domande, domande, isolando isolando così così due due %/ vpi di domande domande essenzialmente essenzialmente diverse. diverse. Da Da un un lato, lato, abbiamo abbiamo lele semplici domande che, a patpattite tire da un’originaria situazione di dubbio, mirano a una decisione, conseguendola nella risposta. T'uttavia, Tuttavia, spesso l’esperienza della possibilità di perdete perdere di nuovo la raggiunta coerenza coerenza dell’io dell’io con con sésé stesso stesso e e l’interno l’interno accordo, accordo, così così ottenuto, ottenuto, può può pottare portate con con sésé un'ulteriore motivazione; può suscitare l'impulso a superate la nuova disagevole insil’impulso superare curezza. In questo caso non ci si accontenta, come al solito, di aspirare a una decisione giudicativa, a un’appropriazione e a una fissazione del giudizio preso; ma l'aspirazione l’aspitazione tende a un giudizio assicurato dv/r zzaniera zz4niera definitiva, cioè a un giudizio, possedendo il quale l’io l'io possa essere soggettivamente sicuro di non cadere di nuovo nella divisione della modalizzazione. In altri termini, le domande possono ricevere, al primo tentativo, la loro risposta ferma mediante una ferma attestazione, con cui sembra che noi abbiamo

raggiunto una posizione definitiva e, ciononostante, la domanda si può riproporre. Pet Per esempio, ‘“è “è AP”, a cui si può rispondere “sì, è A”. Possiamo però petò ancota ancora domandare: “è realmente AP”, anche se forse pet noi non sussiste di fatto un dubbio. Nella sfera

della percezione, la cosa può giustificarsi così: la percezione discordante è superata in una percezione coerente, che implica una decisione e che segue il senso di una delle apprensioni. Ma sussiste comunque la possibilità aperta che l'ulteriore sviluppo della appattengono, e quindi neanche la percezione non confermi le anticipazioni, che le appartengono, validità del senso apprensionale. Può quindi sorgere il bisogno di recuperare sicurezza, corroborarlo, per pet esempio, mediante un di giustificare il giudizio percettivo [377] e di corrobotarlo, delle percezioni, percezioni, che che sisi otientano orientano avvicinamento o compiendo in maniera libera e attiva delle vedete se c’è c’è effettivamente effettivamente coerenza. coerenza. Dalle Dalle secondo le possibilità abbozzate, al fine di vedere domande semplici dobbiamo quindi distinguere le dozzande dozande di giustificazione, che sono dirette a un giudizio sicuro in ultima istanza, un giudizio tale che l’io possa fondarlo con una una giustificazione, giustificazione, ee cottelativamente cottelativamente [sono [sono dirette] dirette] alal reale, reale, alal vero vero essere. essere. Così, Così, con ficeve un nuovo carattere: catattere: nella conferma, ciò che è già stato giudicato come essente riceve anche come domanda verità. anche come dozzanda didi verità.

teale, talché possiamo designare questa questa domanda domanda vero, reale,

un giudizio giudizio sulla sulla TaLa risposta corrispondente sarà quindi spesso un giudizio di verità, un 73). Naturalmente, Naturalmente, quest’articolazione quest’articolazione può può verità predicativa (in proposito, cfr., supra, f$ 73). tipetersi. IlIl “reale” “reale” ee ilil “vero” “vero” non non devono devono essere essere davvero davvero validi validi inin ultima ultima istanza; istanza; popotipetersi.

ttebbero, per per esempio, aprirsi nuovi orizzonti, facendo facendo così così nascere nascere ilil bisogno bisogno didi una una ttebbero, Nuova Nuova giustificazione. giustificazione. Ogni certezza certezza che che abbiamo, abbiamo, ogni ogni convinzione che abbiamo abbiamo acquisito, acquisito, non non importa importa Ogni Quando, può può inin questo questo modo modo essere essere messa messa inin discussione. discussione. Siamo Siamo davvero davvero sicuti sicuri che che sia sia Quando,

i ‘osi, Sosi, eppure eppure domandiamo domandiamo “è‘ ‘è realmente realmente così?”. così?”. Domandiamo, Domandiamo, cioè: cioè: come come possiamo possiamo 255 255

Seconda sezione sezione -- Capitolo Capitolo terzo terzo -- L’origine L'origine delle delle modalità modalità del del giudizio giudizio Seconda

giustificarlo, come come possiamo possiamo dimostrarlo dimostrarlo oggettivamente? oggettivamente? Similmente Similmente aa quanto quanto accade accade giustificarlo, nella procedura procedura del del processo processo giudiziale, giudiziale, possiamo possiamo esser esser certi certi che che ilil testimone testimone AÀ abbia abbia nella ragione e,e, dada quel quel momento momento inin poi, poi, possiamo possiamo essere essere personalmente personalmente convinti convinti che che l’intera l’intera ragione questione sia sia decisa decisa ee che che non non cici siano siano più più dubbi; dubbi; eppure eppure possiamo possiamo continuare continuare aa farci farci questione “migliorimettere la cosa in questione, questione, alal fine didi raggiungere una decisione domande, a rimettere re”, mediante mediante una una chiarificazione chiarificazione oggettiva, oggettiva, una una decisione decisione basata basata susu ragioni, ragioni, che che escludono escludono re”, completamente le possibilità contrarie. Queste possibilità allora non hanno più alcuna validità, ma occorre che siano oggettivamente dimostrate come nulle. Così la domanda certegza di giustificazione non mira alla semplice certezza del giudizio, [378] ma a una certezza

fondata. SiSi tratta tratta didi una una domanda domanda sulle sulle ragioni ragioni della della certezza certezza ottenuta, ottenuta, così così che che essa essa può può fondata. riguardare ogni certezza già acquisita, anche la certezza assoluta. Ciò va inteso in quecorrispondenza a ogni evidenza assoluta ci siano sto modo: possiamo pensare che in cotrispondenza

giudizi non evidenti, che giudicano sulla medesima cosa. Ogni intenzione non evidente che abbia lo stesso contenuto può esser messa in discussione, anche se questo all’inizio derivava da da un’evidenza. un’evidenza. Possiamo Possiamo tornare totnare all’evidenza, all’evidenza, dimostrandola, dimostrandola, confermandola confermandola derivava e così arrivare alla risposta: sì, è così in verità, realmente. Nella domanda di giustificazione, ci asteniamo dal giudizio, lo trasformiamo in un semplice “pensiero”. “pensieto”. Non faccia-

7 / 7 99 +

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amente riori e ric costitutiv: più ì a ia , ) Pii semplici ca rt Ì ano, | a Qu semp 1 elle î ra ni passeret 1u alte o passe mano remo, [emo, de È x mano è a mano, a ;quell ] ] e ppiù alte, Ecer n nt rigine 1a C costit n uzione | di tutte n i É nario sei que ueste forme. queste di tutte forme. Ciò costituzione della g . . CiòDiÒ cheche è è piùpiù origi vista originar i I CO Ssstitu e | tivamDn On € è Ps CIO ente non pero però = ciò ciò che € [385] che Èè: piu che si presen piùpiù aaa portata d pe portat piortata a didi di mano mano e e [3ERE] dege s ivinnno ner oo ° _ È: dpi i e, 1 lo SO e ( 11

primo , 9 come o lo sono i i Si i Upi tipi presuntivo presuntivo-empirici, -empirici

o Genet iticamente, essi n 16sono essi sono

Geneticamente

preceduti i Î da generalità costituite costituite inin modo ) lice i (G AD. a itolo ] Î modo ancora n, et co I: ancota piu Î ( piùIÙ sem sem plice (Capi tolo I). DDaA ( qui dovr emmo iarriva S re in arrivare p rogressiv E nassivamamente no Me teE =a q uelle progre È; ì e Ssuperiori, i eamen ” quell costitu super ori igh alle iori, alle generalità gener alità pure pure, ? laIla cui _ cui . , costi:tuzi) 10 ne iÈÈ . . ESE ‘ndente dalla zione di dalla precostitu di quel precostituzione tipi empirici che poggiano zione su una fot maquei i tipitipiempirici iri È e che ima ZIONE i zione , L li ; € ramente produt ( d 1 2 eneralit a

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UV ti liber rame amente— produttiva ad (Ca apitolo _ S OIO ] (€ av i p *rcorso t tutti Li 1 ìOra (C ‘apiti olo i Il) 1 d E E II). nLSSolo t KS)s d Op opoo i riper aver aver riper corso tutti i radiE È tw uz lità oggettuali gene tà generrali, ali, potremmo la costituzio potremmo esaminare ne rime del giu( lic are esaminare la costituzion e delle delle I fiforme del giudi di ga care in generale, operazion gener celle che ale, che èè un pontanea i un’op ulteriore erazi4 onee Ssspont € di i li V ello Ì ) iù alto i a (C apitolo anea ulteri oreia di livello più alto (Capitolo ITIII)I)n e ; ri-I = spett d Ila quale spetto costituzio Ò alla 1, ne d elle quale >Il £ £ iL t tualità 0gge lala costi 8 EEnerali irrap] ) resenta tuzio U1 ne delle Ire 55 PD } / OSTO. ogget tualititàa gener ali rappresenta un presu pposto. 0gge ©

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che per prim sulla te solo solo sulla costituite esset costitui possono esset non possono tà non e più basso, livello. Le generalità solo ilil primo, primo, e più basso, livello. Le generali solo noto, è noto, che è tipo che un tipo passivamente come come un

a èè già perienz tuito passivamente precostituito base già precosti erienza nell'esp che nell’es ciò che base didi ciò anche ente formate anche nte formate liberame essere liberam possono essere non è ancora appreso; esse, infatti, infatti, possono ma [384] ma [384] non è ancora appreso; esse, li €,€, essenzia pure oo essenziali tà pure generalità alle generali alto, alle più alto, eità. livello più nella porta, alal livello Questo porta, ità. Questo spontane nella spòntan ione correlazione della correlaz zazione azione della o più tematizz dalla tematiz più dalla su queste, a giudizi che non derivan derivano basati basati. su queste, a giudizi che non

rapporto zazione del rappotto azione del tematizz dalla tematiz ma dalla à, ma notorietà, oggetti e il loro tipo empirico didi notoriet tra gli tra gli oggetti e il loro tipo empirico alla loro essenza pura. alla loro essenza pura. caa tag t4g7 tà logi tivi logic ività l’att rale,, l’at generale e inin atti giudizio gene oni atti didi giudizio Solo compiute ni compiut operazio queste operazi con queste Solo con icative ive predicat ni pred oni formazio i sulla base didi formazi sulla base costituiti il suo /e/os. Gli oggetti non sono costituit giunge giunge il suo /e/os. Gli oggetti non sono , al contempo,, concepiti 19si ti ti riconosciu osciu quindi ricon e quindi vengono, al contempo concepiti e come unità di identità, ma così vengono solo solo come unità di identità, ma così tuli

costi che costitul zioni ioni che e attiva affermaz o general arriva adad afferma o. Solo generale pensiero unun senso Solo ilil pensier specifico. affatto specific senso affatto

262 262



minazione, ti cla rrelazione predicativa e l nae Cc corre reciproca lazione erecip si presentan recip riroca dei 1 sé Ss ° S dei i singoli si li i sostrati singo sostrati i che che si ta pres enta no in sé stessi ì m o me ell esperienza a SODO.Se nell’esperienz e 1 - e pipi 7,, 5 E sono | i se Mpre Z o più a meno ; ù ( ] n2 ° 6 legat dell’espe z10ne e situa alla alla rienza legate meno i situa iu i pre ituazi cu x è. a zione dell’ ha esper i ien » questo questo s a ‘ per .lo ! più linguisticament ie anche anche nell’uso nell’uso didi dimostrati 1 GSS E di cd It Ce: € Sp INguIs ticamente N . vi dimostrativi e lidi altre altre espressioni est con = con signif cati a i “occa occasion signi i Ò i siona li ” . Solo all. ficat ide ] / apprer siS Ad fort Ma li” Solo ; della , generalità tà A I re de pene ! rensi n . Il d S nella nsione nella x è forma della generalità rende i pos sil nile q quell uell:a liberazion sibile a al qui i liber) azioneesedal i i a della Alb e in te £, È n e ne empirica iri qui E e ‘OFora della situazio situazi azione empirica, iri , che che éÈ è p art arte î integ i rante i de GAUERI su et O °dell pensiero. dell’oCOSMA concetto del Pertanto, g cegettività del adesso, abbiamo del pensiero. ttiv amente nalesiero. Pert anto, anto, adesso,adesso, abb abbiamo tor effe effettivamente iI . ° o E

263 263

Capitolo primo

La costituzione delle generalità empiriche

$ 87. La costituzione originaria del generale a) La sintesi associativa dell’uguale con l’uguale, in quanto base su cui si può mettere in rilievo il generale Che tutti gli oggetti dell’espetienza dell'esperienza siano sin dall’inizio esperiti in quanto tipicamente noti, ha la sua ragione nella sedimentazione di tutte le appercezioni e nel fatto che continuano ad avere effetti nell’abitudine sulla base del loro risveglio associativo. L’associazione costituisce in maniera originaria e passiva le sintesi dell’uguale con l’uguale e questo non accade solo nel campo della presenza, ma anche nell’intera corrente della coscienza, nel suo tempo immanente e einin tutto ciò che in esso viene costituito”. Si co-

stituiscono così sintesi dell’uguale con l’uguale, che poi può essere risvegliato associativamente e infine essere ricomposto nell’unità di un'intuizione presentificante. [386] Se

vogliamo cercare la produzione più originaria del generale, non possiamo cominciare da queste dell’uguaglianza, che che portano portano aiai tipi che inin questo questo da queste sintesi sintesi dell’uguaglianza, tipi empirici, empirici, perché, perché, ciò ciò che caso viene ricomposto mediante associazione, non deve necessariamente presentarsi in sé stesso. Anzi la correlazione associativa di uguaglianza sussiste anche tra qualcosa che si è presentato in sé stesso in una percezione attuale e qualcosa che è ricordato in maniera più o meno oscura; essa fonda inoltre il carattere tipico di notorietà, mediante cui

sono precostituiti i tipi empirici. Occorre, all’inizio, prescindere da ciò e limitarsi a quel che presenta sé stesso nell’unità attuale di una percezione, se vogliamo indagare come le

generalità si costituiscano originariamente sulla loro base e presentandosi in quanto tali. Ritorniamo al risultato della nostra analisi circa la formazione associativa dell’unità.

Ciascun oggetto ci colpisce, emergendo dalla pluralità di ciò che è dato con esso e che Si incontra nel campo; tuttavia, anche la pluralità in quanto tale, in quanto una pluralità

sgg.]. bi® Su questo e su quel che segue, cfr. Sf 16, pp. [74 e sggi].

{ { 81. 81. LaLa costitu zione costituzio ria del ne origina originaria e del general generale

che e empiri emprich € ità empi 9greneral delle gener lità alità ioneC delle :nera S ituz uzio cOstit ione ituzione I timo olo prim € LiaLA pi ZIO E »_ o - 5 LaLa cost SeziON ce” tolo i ne - - Capi l'erza sezio

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"ci ca eaffini. In na valgono peri i oggett ; preso, si legano a quelli, che eti dos i lega; a un altro giudizio i pet gliala har valgono o ce ” rea* a si legano a quelli, che | a onllii er affinità, un giudiz io sing ol cl e R E o 0 Sora o cltre le «fi iudiz ità un giudizio î per affinità, pluralità stabilita cae) didin ing o oltrepecle lac che 1vann zio, ._ s0 giudi i [388] I [388]& didi giudizio, ove modalità soricosìe alla modalità guardiamo 1ove se le, sOf golo, i ì che sorgono nu n ade. ca guardiamo alla peculiari! nr che sorgono ni

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sintesi della coincidenza coincidenza pper hahe luogo3 nella ;voroso. Essa x rigoroso. Essa più nella sisinte si de Il a Es ri vorOSO.0 Ì sa h a luogo più , S

266 266

a

sa 1CONne nnesssa pol Ol rico

altra VIENE d ra, sv l ad dall istint l tmt to ddisti p sti nta > dall altr ] uanto Ò x p O esser stata fissa 1 qquan esser dopo hia,dA, do macccchi na ma ra, cul qualo e; 4 inv ” zion st] d. lea dise È . tica.procedere anchhee in un'altra sinte quest'altra eraiziosintetica mani de l'at o in dimaniera giud può uest’altra un'altre direzione; ne; qualora, quale sulla ssa Doe alad fi ssa stat

È la Pepe

o

O

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[a[a S].S]. L’affe L’affezion zionee —— che che èè giusto giusto l’impu lso aa suscita l'impulso re un suscitare ssee che un intere interess che mano mano a a aument a, abbra aumenta, ccian abbracciando do [semp re più [sempre tti] inin manie più ogge ogg etti] ra ica, ee una maniera sintet conti sintetica, nua una continua cazion cazionee attiva nteme attiva —— resta ntee efficac resta costa e. SeSe cici limit costante ment effi cace. iamoo aa S,S, viene limitiam in viene in primo I Drimo

gu all. l alt ‘gu

Ito simili, simili, in un’altra : [coppi‘nti le foriide con ilcl suo a] coinc o relativamente molto partner, perchénecc'è

i

Per Per cominc comincia iare, re, assum iamoo che assumiam essee determ che l'inter l’interess inato determin icame ntee sisi concen ato temat tematica trii ment concentr particollarizzi ee sisi partico arizzi susu S$ ee lolo faccia faccia senza senz a perder e l’inter perdere essee genera l’interess le per generale che è legato pet ciò ciò che è legato

Nn Za * 1 in anza: Ì 2 ] ] an somig SOM

10n e SIZIO tra [387] Nella altra [coppia] "e A 5 molto Ss imili, nun te d 3 . ' Onarelativ amen ceÌ h f che p , dn demanio all’al £TDE pa , tro], con il suo ognuno degli enti coincide elem 3 i 2 eleme n , OL O nu no degl . di3 Aatalil eqo e uguali . elemento all altro | [da un Nel mome nto0 in1 Cul omen cui li N el 19u l. teSIN ili O USUAl ( en> SI mom Ss ad dei trat trato e Ss SoS A a co. a cioè un SOSTIL ostrat ti CO( iden Î I un 1

°

b)b) IlIl general generalee che che sisi costitui costituisce sce nella nella sponta spontane neità ità produtt iva. produtti io indivi va. Giudiz G studizio duale o individu ale ee giudizi giudizio general e generale

hann 0

Ti colo fi ESCE esei sem pp 1 O;( Di:s s 1 1 colo e ù

forme, ecc. forme . ecc.

precosti precost tuisce origin ituisce originar ariame iamente nte come come oggett o median 0g getto te questa mediante ]. SuSu ciò questa [sintesi [sintesi]. ciò sisi basa basa una nuov una nuovaa moda modalità lità del del giud icar giudi e. care.

glianze g ugua

9

i

6

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unifiunif iluogo

luogo appreso ilil mome appre momento nto p,7, che che designa una proprietà, nella forma forma S $ è p.p. Supp mo ora Supponia onia mo ora che l'inte l’interess ressee continui a proce deree fino proceder S°, ovver fino aa tocca o [un toccare ogget re S’, ovvero [un oggetto] che cici colpito] che colpisce insieme [a S] sulla base di un momento p, che è del tutto p, che è del tutto ugual ugualee aa un un s%0 momento

sz0 momento indivi individual duale. e. Questo S° viene così deter minat o predi determin cativ ament ato predicat ivam entee dal dal suo suo mome momento nto },p, inin

modo uguale uguale a come prima era accadut o per S. Adesso, accaduto Adesso, la sintesi sintesi passiv idenpassivaa per pet coinc coincide nzaza tra tra SS ee S°, S’, che che era era lala base dell’aff ezione base dell’affez ione comune, comu ne, può ess ere può [389] appre [389] essere appresa sa attiv amenatti vamente; se ciò accade, accade, diciamo diciamo che S e S” sono la stessa stes sa cosa, Ovvero he [entr ambi] ovvero cche sono p: ee [entramb i] SONO pi: nonostante $S avesse ciò nonostan avesse un s40 o oppes 50 moment moment sua, e S’,°, pet un per parte suo parte sua, un suo mom p. moment ento p. Come o Come Sono separa sono separati ti i sostra sostrati, ti, lo sono anche anche le propr ietà, propriet à; ma nel passa ggioo temat ico, passaggi tematico, esse esse

coinci coincido dono no e vengo no identi vengono ficate identifi cate in manie ra attiva. maniera attiva. Ciò però non non signi signiffica ica che che siam siamoo coscien coscienti, ti, per esemp io, dell’i esempio, dentit dell’ident itàà tra i mome nti momenti che desig nanoo prop proprriet ietàà sui designan sui due due lati lati oppuree tra S e $’, Oppur S°, bench benchéé abbi abbiaamo mo dett dettoo che sono lala stess che SS ee S”S' sono stessaa cosa. cosa. Qui Qui non non sisi parla parla | ovvi ovviaamen mente te di un’id entif un’ident icazi ific totale,, e€ del azioone del resto ne totale resto non non è è inin ques questtion ionee nean neancche he un’id un’idee y-nDWfica 1 Wficazione zione parzi parziaale le del tipo che noi chia chi amav amo coin coinccide ma vamo idenz a esplic ativa e aa cui nza cui erava espl icat mo iva e eravamo a "debito debitori ri del mom mome nto ent o che desi desiggna na prop pr optiet quanttoo dete riet à in quan deter minaz ione. rmin azione. tuttavia chiaro che, nel pass E tuttavia passaaggi ggioo da da un un mom mome nto uguallee all’a all’alt ent ro, insi o ugua insieeme me alla alla ltro, coinccide Coin idenz nzaa ha luo luog anch goo anc hee uun’un d ue elem n’uniità elemeenti tà tra due nti sepa separa ti e conne ssi, e rati e connessi, e che che questa questa I tealizza ogni volta come 1laa stessa [unit ttealizza à] ], com stessa [unità], comppletamente letamente identica, identica, qualora qualora noi noi paspasMamo a un nuov feno nuovo eleme o elem nto S” e poi anco ento ancorraa a S” S””, , in cui abbiamo abbi amo un un mome nto che èè momento f che &mpre ugual uguale. impre e. Sulla base della coincidenza per uguaglianz per uguaglianzaa tra tra ii momenti momenti individuali, indivi duali, Prima luogo l’unità t prima tà ee solo solo poi, poi, retr retroospe spett ivame ttiv nte, ques questtaa può am ente, può esse esserree appr appreesa sa didi per per * Dobb Dobbia mo quin iamo q uindi di dist distiingu nguer eree la prim prizza serie didi giudi a serie giudizzi, i, inin cui cui didi ogni ogni sost sostr ato si prerato si pretun eun sv0 v%0 v0mze z0mzennto to indiv indiviidual duale:e S°S° èè p, PS” p”, ee [una S” èè p”, [una seco secon da serie serie di] di] giudi nda giudiz i, iiv cui ci ilil zi, pmentoo]] sezzp pMent sezzprree ugual ugualee dd viene viene predi prediccato ato come come ilil gener generaale, le, l’uni l’unittàà iden ident ica che che sisi pres prese nta tica enta inin to

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MD cd" MP ep ecc. ecc. Da Da ciò ciò deri deriv possib vaa lala possi ilità bilit giudi à didi unun giud care con un’al un’alt icar direz e con ione, trara dire zion e, inin lOtn ando lorna ndo aa S’, S’, lolo reid reide enntifichiamo, non dete

tifichiamo, non deternrmin ando però più più con nina con p'in ndollo p’in quan o però quant too mome Momento nto [390] [390] indiv individu idualale, e, ma ma con con ppin quant o [mom [momento ento]] ident in quan idenzi to cament stesso inin icamentee lolo stesso ecc Rec., SiSi Ot tenggono otten ono cos cosìì i i giudi giudiz così via, zii S°S° èè p,p, $”$” èè p,p, ee così via, inin cui cui$ non non signi signiffica ica più più unun © © Predi predicativ cativoo indiv individual iduale, e, ma ma uno uno gener generale, ale, cioè cioè ilil gene gener ale che, prima rale che, inin prim istanz a istan za,a,

267 267

2 Z1011 OIZza Caapi): 1 tolo e -= Caf SEsezione , o OC cizaaA se € Etz

e i moo rit ]I prim

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c tituzione E COSUTU 1 Z, ione A La‘Aa Cos Èi

e. Qta ddedelle(Sd >» ggceneralita generalita

A empiriche Ì 6 DI LDiriclche em

$f 81. 81. La La costitu zione originar costituzione ia del originaria del general generalee

1a dete erminare receE E didi determinare Inve O e Invece ] ò aalt do I ) O l’altro. G > dopo lu esi ; l'uno a app I DIU S«S appresi due une oO più 2a due mune Ss i l 1 I qualcosa CO un O qualcosa a come un uniam come dere ‘miniamo UTEV TO. € 4 loO determinta GS eEE mutevole, 1é O fluente € O ( O questo p] ee > I un momento questo b| GO Zola I u ideale, ideÌ ale ,. tutti ; un'unità 5 Un unità come come SA, a, a ‘aattrave c Ne attraversa, c che senso 1(le ale, Se ideale, 1 1C0 de senso te identic o in mer u d assoluta assolutamente di

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per cura per si cura non si che non unita, che UN unita, esso €e UN meg li O, esso ancora meglio, o d ancora chiarirem G O me chiariremo NE . Come assimilazZi i c,NG. i assimile g O . E x d i O n1 u Z 4 IZZ O Si Ss d "i e so it g GO n essi, Il che Si Sit olar ,ZA P SI pur 5 za CNe aA olari in SSsli ,, si h cade CCi O D ESS d i neì s O fg € © CATE momenti, 44 ne el mo ment, E €. af n Èal A Re tà dei i1 uuulle aa della

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e guono uon diverse forme di disting qui NIsi distin che qui fatto che Occorre fare attenzione anzitutto alal fatto Occorre 2 attenzione

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no ra Ileco finora q de ddadada 1 que V ersa quelle diversa giudizio 1ZI O dcoversa di ii giud iciudizio di forma fot nuovaVa forma unana NUOVA Uf costituisce iSi che SIsix i COS (Oh) tituisce ero che , OVV izi giudizio iiudizio, giudizio, 0 ovvero i 1 pOfticad mento individuale nell’oggetto individuale iO aindividua 0gg€ i è SS, È i Iil nell 5 no. 5 7 nenti» INAdIVIAUAL 24 di î vdu ( ZIO $ È 2) trattate. Il giu Î d ilil 7yz0zzenzo 7204; îindica ica cui î p'D ind p’, , inin cui

S è ttate. Il giudizio 1di7

dr (come % 0. ccosì Z 05, l l'e/dos, le, eidos, generale, den otata ilili genere cuii pP den iudizio SSS Eèè Dip, ininÎ cul iudizio c 1 O b oo d Cl cas ci 11imbattiamo caso d un caso In un i Gale} p). . In specie dellaî specie ridualeL pp ? Eè della divid individuale “ indi iv V riduale i a momento èÈ dpp (il(il(i momento p° giudizio p o iudizi 4 I alran: ]giudizio ddal nell’altr del DS sostrato ndi riduale,o nell’altro momentoto 1individuale, suo ONERE un suo sostrato ee un tra ilil sostrato Ss ione tra in unÈ un’identificaz identifica Zzione in Pale] determi. O D e i c e p s determi o pecie p Ss della specie della come olo come i determinand generale, determinandolo [momento] generale, 5 [momento un pred predichiamo n P redichiamo dolo] comeun della specie . . sulla base della coincidenza con un altro . ) ne È g ale ù 101 ento inci con Un altro SR omen della coincidenza pecie ) sulla base ome della d N 2 n 9, che un giud quindi abbiamo p”, e così via. Unana volta il nucleo nucleo i1indidl sé sé il contiene infilo che iien o 5 if contiene o izio, 1ci 1Z1O. iudizi i iindi i un gi iud quindi ii V olta abbiamo VIa. U pmR s e così

: come : completamer

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dal giudizio

qu chiamiamo amo i quest i uami A ale . ci al individuale; d du V riduale; i O indi u in ppredicato pi edicat un attribui attribuisce gli i attribuisce Î viduale Ee gli viduale i

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dell * cioè delle nucleo, > cioe 8 tipo di1 nucleo nuovo tp un nuovo compare un V olta compare individuale. UUn'altra n altra volta individuale. n sie E °

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i nol1 cl , che 5 pp lic n d Nn ni esih ; iesplicativa i € ositesi semplice p n° i c lla sem rispetto o alla i \ SI rispe dotaper 1identità, d versa telo1, [diversa] ider ntal modificata di sintesi

i per Sin i cata di i santest modifi

Len z base della nostra forma fonda me pensato amo S to come ° lala bbase revamo inizia mo inizialmente iniziisfzialalmente pensa aveva g solo so Ss ulla luogo averer ego90 er luo ANRE av ralme nte sii p uòpis È nonaturalmente a turalme che + puo intesi che sintesi una ana. sintesi di una tratta di P;P 9p; Osis si tratta rico (e SSS è €è p; ra e egorico zioZIO categorico zio E ca Z1

Lt te Ico pedi ° sintesi. pluralità alità di tali na plut meglioO didi uuna oO megli V e Es pli cativa tesl esplicativa semplice S sintesi p li CE e sintesi base di una una A sem gene- nu disporceiifi tale ineni nucleo tale i a tetrlori. di di Uun cosciente coscien puòÈ essere ’io Vi DE l'io ESSEre Lente pri ipio,o, l’io può didi principio ici eÈe di principi ini genetici In genetici termini In termini . ò l e ; . 2 , nA r a per e Fanali disporn un ggenerale ad piloti, E. i puco oi didi un dell’unità dell unita 70) év,, come come Èv ei un TONAGV ET eri r0X.@v, rale, EV un Èv di i un rale > di l apprenCAPPE i attiva amente i attiv compiuto dopo aver compiuto solo do p o aver Ì solo matica, naturalmente ca, naturalmente . prensiI one temati un’ap ssario deche dll necessario però è nazione, era nece p i n è sinteti o i r Ap sinte PEA se separata sioneanta separata degli oggetti uguali LLii in un passaggio ; su ta viesto [ici di compar? ca 59co iÈ ineché iudizi | relazionali “pane 7 giudiz Pesi da î tematica] tematici a] siaî preceduta [quest'appre [questÌ'apprensione ca‘a peru i tuale é h c gia , ° S p ce , a DS, ug Òa i S) èè uguale i pS (ili momento momento fpinin forma, esempio, ma, perper esempio, “rale ; g il pet dell’interesse direzione La direzi ichiede un atteggiamento diverso.. La 1 Ai one dell'interesse

S di b ase

diverso “utia mai ne: | come cone mento i î nel determinare Toterminare un eleTeen nel esaurisce si esauri sce non molteplicità, alla È icità, rispetto moltepl rispetto giug "i decl coinci denza traE aggli ugua coinci sintesi i di di coincidenza lazione one a un altro che gli sia uguale. La sintesi relazi icaE oreme È i ppreredicazioneuna di forma i attivata nella o passivo, assivo, non viene attivata int ie ini un atteggiament atteggi mente né SIVA1 passivae ‘ostituttuita pas ità precosiztuzia precosti Vi tà, tà, l'identità, l'identi l’unità, onsuscita che l’intere i > che nt sse èÈ ilil fatto che l’unità, isamacda suscita itoFil’interesse ciò e cad . lio %; mia de coni in rilievo eno sulla base della a rn exe messa singola mente appresi i si singolarmente uguali appre elementi uguali coincidenza degli elementi coincide coincidenza degli è questo che viene viene che p proceda; : è questo direzi ne si i proceda; iasii direzione direzio qualsias cidenza, è una e sempre la stessa, ini qualsiasi >*

vr e attivament attivamentee appreso. zione degli gr 0g sp citazione nÈ neanche una . sorta didi. esp inoltre, ’ che qui non si realizza neanche È chiaro, > l tti] come u a loto patt& etti] non èÈ compresa compresa [negli i oggetti] ri ali. L'unità, che qui iitirileva, getti uguali. uguali.

268

zaa la coinci coincidenz denza, a, l’unità l’unità,, che si costituisce, divent div entaa temati ca come qualco tematica qualc sa che

osa che è (ntn riferim riferimento ento agli oggett oggettii individuali, ma non come loro lor O parte; allora i termin terminii assimil ati assimilati possono essere compl completa etame ntee separat ment separati. i.

c)o) Partecipazione all'identità del general generalee e semplic semplicee uguagl ianzaa uguaglianz

É 0 gl I, (24)

se è . . « . i { Ù G )ue STO . na [391] generale. generale. un giudizio YIUALZIO giudizio un questo giudizio chiamiamo questo lati: chiamiamo suoi lati: o dedei i suol 7 forza unana forma effet effetto i , O )Uf con ome n e d pr odu Cc e Come ei pproduce dei onnuclei u l ii poiché lala didifferenza di giudizi, suona 2giudizi, nuova Ma ) di VI; fo j 1, poiché ffetenza dei clei È % NUOVA 1 ;forma

su

.

come qualco qualcosa sa di parzia parzialmen lmente te identic identico, o, giacch giacchéé altrime nti sarebb altrimenti sarebbee qualco sa di sempre qualcosa sempre uguale e gli elementi uguali si troverebbero in una relazione di intersezione. [392] L’unit L’unitàà non si ripete dunque negli elementi uguali: si presenta solo una volta, ma nei molti. Ci imbat imbattiamo tiamo così così in in un un wu0v0 ru0v0 tipo tipo didi 0g0ggettualità, un’oggettualità dell’intellett telletto, o, che deriva dalle fonti originarie dell dell'aattivit ttività, bench é ovvia benché mente ovviamen te sul sotto fondo sottofon do della sensibi lità; occorre infatt sensibilità; infattii l’atti l’attivvità ità del del passar passaree in rasseg in rassegna, dell’a na, dell’ pprend appre ere singo ndere larme singolar nmente, del portar portaree a coinci coincide denza, nza, perché perché insom maa si precos insomm tituis precostitu ca il genera isca le e possa poi generale divent diventare are un oggett oggettoo temati tematico. co. La sua apprensione origin aria ha un altro tipo di campo originaria campo d’interess d’inte resse, e, [un campo campo] ] che l’inter l’interesse esse deve rij riperc perco orrere rrere,, come come nel nel caso caso didi un o un oggett oggetto della sempli ce ricetti semplice vità, di un [ogget ricettività, to] indivi [oggetto] duale: indi vidua le: il raggio raggio attenz ionale attenziona le deve passar passaree in rassegn rassegnaa gli oggett oggettii indivi individual dualii già costitu iti e, mentre riperc costituiti orre i legami ripercorre legami di uguagl ianzaa uguaglianz e realizz realiz

Questo Questo modo di presentarsi in sé stessa in riferi mentoo alle singola riferiment rità design singolarità desig a un lipo

na un /ipo del tutto peculia peculiare re di relazio relazione ne d'identi d “dentittà, à, diversa diversa da ogni altra relazione simile. simile. Se il genera le generale a, che rileva nello stesso modo in A e in B, viene a] preso ap preso come un oggett o, allora esso oggetto, si prese presennta ta come inere inerennte te 4 A e 4 B e si possono deline are, nei corris delineare, pettiv corrispett gi, ivii passag passaggi, nuovi stati di cose: A è una singo singollarit aritàà del genera le, partec generale, ipa (pé0£É partecipa 1c) (ué0e$1) al ggener enerale, ale, è concedit concep itaa Mediante x.a. Quan Quanddoo faccia facciamo mo di a il sogget to, allora vuol dire clcheae a, il predi soggetto, predi-cato, convi convieene ne alla singolarità, a A, a B, che il concet to [393] abita nelle [singo concetto [singolarità] larità] (Kotvavia) (kowov v olessimo ia).. Se voles simo espri esprimere mere il primo stato di cose nel lingu linguaggio naturale diaggio naturale femmo, remmo, più o meno, questo è rosso, anche quello è rosso. Bisogna Bisogna però osservare osservare che la forma aggett aggettivistica

ivistica appar appartiene tiene essen essenzialmente zialmente alla forma dello stato stato di di cose cose ee non non èè solo un accid accidente ente gramm grammaticale?!. aticale?! Dov remm remmo o però ancor ancoraa esami esamin are il modo in cui si nare istituiiscono istitu scono le forme del giudi giudiccare are in gener g eneral alee sulla base di quest questee relazi relaziooni. ni. La relazione di parte parteci pazione pazio ne non va confu confussaa con quella di serzpli serzp/iccee uguagl uguagliianza. anza. Non si

deve creder crederee che sia esagerato parlar parlaree di identi identittàà del genera generalle. e. Media Mediannte t e sovra sovrapposizione, pposizione, emerg emergeerebb rebbee ciò che è qui e lì ugual ugualee nei termi terminnii che diffe differrisco iscono Ma così così come no.. Ma come nella nella Molt epliicità, moltepl cità, nella plur plurali tà, i singol a lità, singolii oggett oggettii concr concret separattii — talché la coinc etii sono separa coinciidenz denzaa per sovra Per sovrappposi posizi one,, che si realiz zione realizzzaa media mediannte te l’attiv l’attiviità tà della colle collezzione ione,, non non cambi cambiaa nulla nulla in loro —, allo stesso stesso modo sarebbero separa separati an che i momenti di uguaglianza che qui ti anche qui diventano divent ano notevo notes oli li e quelli di distin distinzzione; ione; ogni oggett oggettoo avrebbe un avrebbe un sz0 s0 mome momen to che gli nto gli Inerisce,, come, Merisce come, per esempio, il rosso, e i molti oggett oggettii,, che sono tutti rossi, avreb avrebb ero bero cia-

Scuno il suo proprio mome momen to indivi nto individduale, uale, che è però uguale in tutti. "Sul conce concettto to di aggett aggettività, ività, cfr. supra, supra, pp. pp. [248 [248 sg]. sg].

269

sezione se O e 1 sezion i

1 erza Z ' erza

primo olo primo ) i olo - - ( ( d Id Api

uzione COS Z one O OS Ituzi - - I LaA COS

$ f 82. 82. LeLe general ità empiric generalità he e e lala loro empiriche one.. L’ideali loro estensi tà del estensione o L’idealità del concett concetto

I virichee emmpirich £ 3 eneralità dellegener alità le delle

le i ggenerale, titàà di entità br è unun genera ll’iden dell'id didi un ato dell’i dentit correlato che |l’uguaglia solo il ili correl nz a èè solo che A lianza Merit: a t invece notare‘e» che (Zani » l’ugu [40 agli: come lala “contropa Merita invece notare a che gaial'uguagii: uno eee lolo stesso “controparrte” te”el | ;| “Gegen“Gegensstesso e e come è LAità come uno S Ò) esser intui to come intuito ess . . i î SA

che in verità può esser aid “singolarizza ” innanzitutto inin due come poi, pol, come idue ee ape ; innanzitutto larizzz a” ntico i coSssi i “singo identi »sto ntiidentic o volatiz Lala dell? indivi , riduo. Questo oi war) tf”) I _ dell’indiv larizzazioni Q a i hanno arizzazioni hanno singol queste sincolarizzaz Tutte uole. perte var) dividui sisi vuole. Tutte queste sing quanti po breve, ti inindividui vedremo , inin quan aa breve emoSp vedr sia! mo dite iamo dire possia perciò ò poss e n identic ti ne all’i denticoo ee perci re lazio loro rela della loro virtù della relazione reciproca una recip ione inin virtù roca relaz una 9)

Ss STESSI g g 2 Ct ti concreti, ; cl le h api A no O in SÒse un linguaggio rato,, ggli Î figurato, Ji Oogge i InIn un li i lngu gU A, O 1 o fi 8 urato o E o n i pos quindi ugu rali i “in ln si dicono rosso” ee possono iL [394]illo alal rosso” relaz relazione [394] “in“in relazione ‘quindi di Q ioni, sis si si didicono qu indi i uguali singolarizzazioni, ia ioni, tali singolarizzazioni, g impropfio, O, cocome senso opri oprHo, impr seppur o IMPr senso stessi, stessi, essi essi i stess ur inin in sens iderati i,i sepp considerati nico essere ati essi ider re cons esse del gene generale. rale. del A

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. a di parso general un gene ma un ralee di A le , ma E £ VEner un gener S Î isce ale, costitu € ui si f tu i giaÎ 1 titui1 sce un sostra sisi cos ti già qui ati. i EI infat sostr ire, rci prosegu pone perooiLpp puo mmggi però azione Rm. compar ione pe L. A comp etti. dLa araz ca ti. due ogget comune i e ciò che èèÈ comu ciò: che ne aa due : nte € come cisame gen 1

talchéé con ogni nuovo passs age Sa via, talch : D, e e così ì via, C,aD, Ba C,a È i di i ali ee poi i da Ba cima uesta coincid n.en baseÈ Ùdi oquesta S sulla o, Sn S 1Ò mostrat mo già en abbia Com e Come, i iore ev re.. i Come iore. maggio e abbii amo one nsione un'este di e un'es Î sin ottien one magg tensi par i o, C è B è ross ed fi Poet individuali: ei A è ; rosso, Ì n i: giudizi i i ciudiziZ, indiîv solo S sii compio non[i giudizi 7, o ma anza uguagli DE ecc., ZA:a p er anche cono a) nuove for chej nosi"iriferis si ° st del | ae i quell | cose, A € a] i nuovec form_ e di stati di EC, a Nan rosso, ecc., ma anchene|i gial de a laî specie. Aater esigr ian rosso gna oso so” desi quali “ros nei quali A e Be e ÈC sono °rossi, nel rossi, sono sont sali AeB , |i rossi sonoo rossi, le:e;AA\ ee 1 BBB sono plura

crttto in Ò , , sogge principale sostratoo pri (adesso quanto sostrat in quanto sso in suonan rosso (ade ui giudizi:: ilil rosso anoo i igiudizi mini invertitiiti suon ip. forma troviamo forma ima a nella prima o, 5 no B, C,C,) ... Pertant Pertanto, A,A.B.C,... padnviene i si ma ne ad A, a firma convie cre ica) sintatt forma una nuova 2 fioroni I raggio elem to derivava uno Pag da ogni clemen une

urale;; da ogni re re elementi, i un pplurale composto pa molti elementi, da molti un soggetto to da € fo! tra forma: Nell’a ra Sto Ssoloo una volta. Nell’alt i C h e che posto dirige generale,E che èè pos i o generale, che ssinte intetico ‘edicat dirige al predicato che sisisi dig tico che "n “EE È zione. azioni predica raggio di predic poli tetico È un raggio . politea tico ‘uni to, un ‘mine o sogget general scarica q uanto scari: ca,, ini quant Rn na to; ralee a l’unico termine gene via. 3 cosìsta collez della elemen ione A e e B, e co degli uno in ti mina Para ae collez della uno ti n elemen ter 2 raggio uno lo raggio termina in Ogni singolo Ogni singo riinati detert determ rda da rigua ta a una generalità, riguar : e che razio È ar € 5 porta ione In comparaz caso, lala compa questoo caso, In quest o alla loro de-de quanto chiusa quant za finita nita eni p erienmi ono in un'es appai sE che duali, iono indivi i appa oggett che i, idual indiv tti ogge osa sa qualco i i risulti oggettE risulti come qualc renza é a diffe za di q estiSED differen duale. za indivi Benché natez e. Bench termi individual ezza terminat viene che i viene1 ntieche nto eleme ento elem pene vaU n eleme atte cOme appar ili i gener raleÈ app lato, gene ale do lororo vinco V incol ato il Î end did Di irreale eale, v apur È (Eessen p

resse

À



que fi abitaai indg che abit to che o concetto i, [395] come un [395] come 0g oetti riliev questi oggett essoo in rdo aa questi a riguardo rilievoo n rigua in da mess i resse Ni 10V Ipo ricordi n‘a nuovi cis1 allarg e atatti arriva2° Ogg oggetti, eecer a du i : za si ’espererien e l’esp n ch allarga aa mano o,o, mano l’esperienza imen che Nond mano i. ooo i i mano oggett î Nondimeno, ‘ oggetti. Ondimeno, È £ n. no ridestati con ll 9

£ 1, e vengono ridesta 0) no oppur tenuti in pugno $ : co OR “ tre quelli vecchi o sono mente vi 0gg 0x cute quelli pecchi BIRRA TAnO i anz874? prosegue; nuovi 0gget 1 i nuo ° ced segue; a a pro { a _& a SONG isnuA.za [OSE guagli 2 u uguagliar tesi i per erEi 9 empo lala sintes , alal cont zione, zione contempo un’associaiazi sin i p virtidi dia E aci neralità. zaz lariz Vinte singo pr E aSoEa en itoto ricon tiPi ccocome osciuiuti ri me singolarizzazioni no subito della medesima genet* riconosciuti titii uguali subi ii vengono uguali i vengo ; jovonte rto didi Ogr di 4 li i siamo coscienti 0g"i d ape rto i e enti ddiiA di un orizzo nte ape un 07732 posi ini mor Ri di cosci siamo enti Dacc 2nfini hé in lumn. conti può ssibili, po nuare Ques to ues siamo Dacché Questo può continuare in /nfinitum. 3 ; ‘ iv ca o real d mente presuntivamente reali ti presu oggetti x, e didi ogget zont csi oriz ugual to in quant i quan orizz o in onte i ugual PAT ntiv temp9; getti perta, O allo nei o tempo 8 °pi 4A stesso allo intuitiv otivo come aperta, à apert nfinità a, ci10 stess un'ifinit eun'in | Ò) x esser ‘a, reso INtui € tivo intui reso perali ee [ques e tà; esser t'ori può zzont e] [quest'orizzonte] può | ralità, segzi oni DELL A STESS A$ generavanta lità. Le ge ° $ ] singS i TULL On di di singolar infinità come infinità

ta siSIi presen esso presenta esso

come

7 Inti

270 270

appres apprese e nel nel loro loro vincol o agli vincolo agli oggetti oggetti individ uali,i , guada individual gnano guadagna ension no ora ora un'est a un'esten sionee infinit infinita

ee perdon perdono o ilil loro loro legame legame propri o agli proprio ui, dada cui agli individ individui, cui erano lmente erano stati stati inizia . inizialm ente astratti astratti. Occor Occorre re inoltre inoltre notare notare che che non ariaa una non èè necess nece ssari conne ssion e sinteti una connessi ca con la forone sintetica con la formazion mazione e origina origi ria

naria didi una ità,, perché una general generalità perché una ritàà sia una singola singolarit sia appresa come singola-

appresa come singolarità rità didi unun general e. SeSe ilil concet generale. to, per concetto, o, quello per esempi esempio, quello didi fiore, o inin una fiore, èè prima prima appars appatso una

comparaz compar ione origina azione originaria ria,, allora allora un un nuovo nuovo fiore fiore che che appare appare può può essere riconosciuto in

essere riconosciuto in quanto quanto tale, tale, sulla sulla base base del io associa del risvegl risveglio tivoo del associativ del tipo enza tipo “fiore” “fiore”,, inin preced o. preceden za stabilit stabilito. Tuttavi Tuttavia, a, l'effett iva presen l'effettiva tazion presentazi e inin sésé stesso one le esige stesso del quindi del genera che generale si vada esige quindi che si vada alal didi làlà didi ciò ciò che che èè singolare singolare nelle nelle uguaglianze, entual uguaglianze, eveven mente dando tualmente appro nti approdan do agli agli orizzo orizzonti aperti per aperti per lala possib possibile ile prosec uzione prosecuzio Divent . a così ne. Diventa te che così eviden evidente rale non è vincolato che ilil gene generale non è vincolato ad ad alcuna realtà realtà singola. singola. Possia Possiamo mo adesso adesso andare andare alal didi làlà dell'es dell’es perienz perienzaa e della compar azione comparaz ione tra tra gli gli oggetoggettiti effett effettivam ivamen te dati nell'es ente perienz nell’esper a ee passare ienza pa ssare alla libera fantasia . FFing ingiamo fantasia. [396] [396] iamo didi avere singola ritàà uguali singolarit uguali — uguali uguali a realtà che sono state mente davve s tate inizial inizialmen ro te davvero espetite espetite — e precis amente precisam mo di avere ente fingia fingiamo ave te quante rità sisi vuol quante singola singolarità vuol e,c, cioè singolarità singolarità sempre sempre nuove, indivi individual dualme nte distinte mente distinte le une dalle altre, che pperò erò siano così siano uguali, uguali, così che, che, sese l’esper l’esperienza ienza continu asse, continuass e, esse potreb bero e ffettivamente potrebbero ffettivamente esserci date esserci date nell’esperienza. nell’esperienza. AA ogni concetto concetto appartiene appartiene pertanto pertanto un'estensione un'este nstone infinita infinita didi singolarità singolarità puramente puramente possibili, possibili, didi oggetti purame nte possibili oggetti puramente possibili di di quel quel concetto. concetto. Se delle cose, il Se fingo fingo delle cose, il concetto concetto didi cosa cosa 1I OO apprendo apprendo in rifer riferimento esse, assun imento ad assunte ad esse, te come come pure pure possibilità. trovare possibilità. Posso lo ste sso Posso trovare lo stesso

concetto conce tto in riferimento riferimento a cose reali; più precisamente, p recisamente, in in riferimento riferimento aa cose cose che che de lle realtà considero delle ee che considero realtà inin base base all’e all’esperienza sperienza reale. transizione reale. Nella dalla Nella trans izione dalla all'esperienza

intendo inten do

fantasia fantasia all'esperienza reale, [ques [queste presentano te cose] si prese singolarizzazioni ntano come singo che reali realizzano larizzazioni che zzano lala stessa gener generalità alità che, nella fantas fantasia, attual lment ia, non era attua mentee reali realizz ata,, ma ma solo solo quasi quasi-r ealizzzata -real izzata nelle possi possibi litàà che erano state intuit bilit intuite. e. possibil La possib ità di forma ilità formare lità genera re oggettua generali, oggettualità “concet ti”,, sîsé eestende li, “conc tanto quant quantoo sisi estend etti” estendon stende tanto onoo lele sintesi associ associat ive perper uguag ative uguagli anza. lianz discen de l’uziv l’univer ISUAZUA salità NEZa. Da ciò disce nde dell'op erazion e rsalità dell'operazi della È forma Ormazione gione % onee della concetti, dei concett i, tutto ciò che cl 1€ si costi costitu iscee in qual qualche tuisc modo, quanto che modo oggetto , nella , in quant realtà o ogget to, nella realtà ©o nella possi possibil ità, bilit quindii come ogget à, e quind oggetto dell’es perienz a to dell’ reale o come esper oggett ienza reale o come oggettoo didi fantas fantasia ia,, può funge fungere re ddaa termi terminnee didi una una relaz relazio ne didi comp compar azione ione può esser esseree conce concepito, araz ione ee può pito, memediante 1”l’attivi diante dell’id attivitàtà dell’ entific ident eidetic ificaazione zione eidet della sussu sussunz icaa ee della one sotto sotto ilil gener generale. nzii one ale. concett IlIl conce nella sua ttoo nella sua ideali idealità compre so tà vava comp come qualc qualcosa reso come oggettuale, che haha un un osa didi ogget tuale, che essere puram essere puramen te ideale, ente ideale, un un esser esseree cioè cioè che che non non presu presuj ppon pone l’esistenza reale didi cotti cottispone l’esistenza reale spondenti denti singo singola larit rità; à; sareb sarebb ciò che che è,è, aanche bee ciò singolaarità rità cotti corris nche sese lele singol ponden ti fossero solo spondenti fossero solo delle delle pure pure possi possibi bilit lità, à, ma ma [ [nulla cambie rebbe nulla cambi neanch e se], erebb d’altro e neanc canto, nella corni he se], d’altro canto, nella cornice ce della realtà realtà esper della esperit [397], itaa [397] fosse un un conce , fosse concet to reali realizzzato zato didi singo tto singolar itàà reali. reali. SeSe cici sono sowo sinsinlarit golarità reali, altre golari tà reali, altre [singo [singola rità]] ugual larità ugualii aa quest queste possono prender e poss altretta ono prend nto bene ilil loro loro eree altre ttant o bene Posto. L'essere del generale Bosto. L'essere del senera correlati all'essere le è è correl delle possibili tà ativovo all pure, che ‘essere delle possibilità pure, che vivi parte parteci pano e che cipano e che i devon devono poter essere o poter essere costr costrui te come come basi uite basi ee come come un'es un'este nsione idealme nte infini infinita tensione idealmente delle ta delle _b as1asi dell’ dell’ast razione astra zione pura pura che che mira mira al generale. Gi

al generale.

aNi A7l

he empiric iche generali delle genera litàtà empir zione costitu ne delle primo - - LaLa costi tuzio Capitol sezione ‘Terza sezio oloo primo ne - - Capit ‘Terza

senza zio senza dall’ini sin dall’i nizio sorgere posson re sin puri posso concett noo sorge com e conce concett ttii puri lmente Natura ttii come te,, i i conce almen Natur pure tra pure azione ione tra compar araz una comp te una median dire media nte attuale, realtà attual con lala realtà one con ale a a dire e, vvale connessi nessuna sione a connes nessun tra tra uta, a, ottenut così otten reale, così u guaglia ogni uguag che ogni lianznzaa reale, o, che pertant chiaro, fantasia nto, lità o, perta possibi ia.. ÈÈ chiar à didi fantas bilit possi ma , ma perienz ienzaa, dell’es esper realtà dell’ dell a realtà senso della nel senso non nel (essent essenti quanto ntii non date inin quant lità ti (esse possibi o essen à date bilit possi le lianza possibi tra realtà realtà ag anza possibile tra un’ugu ente un’ug ionalm uagli intenz include nalmente nzio possibil come possi de inte proprio à), inclu bilitità), io come propr canD'altro ro canpare. parteci e. D'alt cipar possan realtà ano quelle cui quelle realtà poss o parte le, aa cui possibibile, ità possi general una gener possib alità biliili ee una possi ità general alità quanto gener o in a perienz ienza in quant dell'es base dell’ esper sulla base formati fossero anche sese fosse ti sulla i, anche concett to, i i conce ro forma tti, to, puri. concett come conce presi come ttii puri. esser presi que esser comun bero potreb reali, potr nque ro comu ebbe

reali, suo itto to ilil suo descrit amoo descr abbiam cui abbi con cui zzanti, platoni oni plato nti, con locuzi nizza circon tutte lele circo zioni ante Nonost nlocu te tutte stan Nono trattassee come sese sisi trattass intesa come può esessere non può ale non sere intesa generale del gener tà del l’ideali rità, singola alle singo to alle lità rappor à, l’idea larit rto rappo , stregua alla uttosto ua streg alla Pi ività. osto, soggett Piutt ogni ato dada ogni soggettività. svincol tament comple olato in-sé essereun esser mentee svinc leta sé comp e-indidi un

tproduteitàà produ spontan aneit processo so della spont rimand e] rima general ndaa al proces elletto, dell’int ale] alità oggettu ogni ogget letto, [il[il gener intel tà dell' tuali didi ogni suoi suoi nei , nei le, generale del genera L'essere del nte. re ariame origin iamente. L'esse present cui sisi prese inar ntaa orig tiva, che gli è correlato e inin cui tiva, che gli è correlato e

i. process in quei proce ssi. tituito esser-cos un esserte un uito in ialmen costit essenz livelli,, èè essen diversii livelli ente zialm divers

edall’esp espeatoo dall’ rappresentat

za fosse rappresent partennza nostroo punto di parte che ilil nostr fatto che col fatto za col coerennza In coere In no sulla sua iono compio concett ttii che si comp ionee dei conce formazzion dalla forma azione comparrazio dalla compa rienza,, dalla ne ee dalla rienza ità generallità avere a che fare con [398] delle genera ad avere riuscitii ad ancoraa riuscit siamo ancor non siamo finora non base, finora base, lità ità genera general delle ono ottenggono modo inin ccuiui si otten stato ilil modo to èè stato descrittto abbiammoo descri che abbia Quel che pure. Quel pure. idealiloro idealiante la loro

nonosttante la sé, nonos con sé, portannoo con naturallee porta vita natura della vita concetttii della Tutti ii concet e. Tutti empirichhe. empiric loto pren cui in ono il posto della loro a, prenddono una sfera empiric ne didi una empirica, posizio ualee posiz contest tà, ione stual tà, lala conte città, piante, animalii,, piante, parliam Quando amoo di animal ità. Quan singolar do parli delle singol le inin delle possibiile arità. azione realizz one possib zzazi reali mondo della amente te del mondo precis e samen mondo, / zio cose de del mondo, e preci iamo dall'inizio case, sin dall’ini così sin mo così intendia ecc., intend case, ecc., e, tivamen amentte, correla e);; correlativ possibile) mondo solo possibil nza reale (non did i un mondo fatto (non nostraa esperie reale ee didi fatto esperienza nostr te a questo questo ità] vincolate à] vincola [generalit ità reali, reali, cioè come [general iamo quei generalità intend come general concettii come quei concett intendiamo e sempre pur è sempr ma , infinita con cettii è infinita, sione questi concett ciascunoo didi questi mondo. ne didi ciascun l'estensio Certo, l'esten mondo. Certo, monrnoo del all’intern te possibil p ossibilii all’inte realmente nsione reali e realmen cose reali nsione one didi cose un'este un'estensi reale, un'este one reale, un'estensi empirici,, concett dei ttii empirici conce ensione engono all’estensione d ei gono all’est litàà reali, apparten che appart reali, che do possibilit Queste possibi dato. Queste do dato. tà pure. conoo le generali ge neralità riferiscon itàà pure, invece si riferis te con pure, a cui invece possibilit non con lele possibil scambiate vanno scambia non vanno meremo seguito.. più inin seguito Su remo didi più sofferme questo cici soffer Su questo ituzion passiva zionee passiva empiric precostitu ità tipicosua precost $$ 83. iricaa ee lala sua tipico-emp generalità La general 83. La

C 3 ralita G mi e mm F Dirica \ \\8:83. HG 24La d È9g È enerali 2a t 1pico 8 +. La nera eneralit ione à tipico-e CC 5 5 p uZzio i 140ne I vassiva = mpirica F S € c e e la aa sua Suad p | recostituz sua precosti tuzion passiva } asassiva

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qualcosa com ome come dentatu i una fa:da una “denta ‘€e che l .ce tura” di che po. ce 1l’hhanno Sin all INIZIO, CI OÈ anno di di Un un un. cetto certo Utipo. Sin dadall’in rr i zio, ciò

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nello che, nel nello sviluppo esperienza, sviluppo dell el'esp dell’ di erienz un oggetto I a, esperiamo s esper Î iamo di iuno

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ichiamo ea applic app nie ; hiamo amente “appe rcettivame p ercepito pito nte” aa ogni con ogni I oggetto un l logo oggetto percep E on tribut O iocon con acl un an analog i oomn contri ia buto d percezi ni ;Z e ni propre. Oprie. x ueste Iticipiam le CO se le Òs Al Queste pi E cose l O esper 1enza le anticip anticipia A le pu O E CO nfern 1a rl E cipiamo moi ee l’espe È l’esperie rienzaa rea reale reale può può confermarle o

app.

no. 10. N ella conferma i î il contenuto un tipo tipo si ntenuto didi un SI allarga, ma contempo allarga, ma suddivide alal contem po ilil tpo ti po siSI suddivide i partico p particolari; in tipi d’altr canto, canto, ogni lari; :; d’altro ogni IÎ reale reale concre concreto ha le sue tool ha le sue caratteristiche cd caratteseta ristic he individuali individuali ed anch’esse anch'e sse hanno la loro forzza forza tipica. e Ogni O .ni 8 cul cui

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9 pifo viduo; uo; i in questo caso, tema il riferimento S resta sta fuori fuori tema ilî riferimento 3p Tecosti Uto p assivament e Ss È passiv a t al up O 4 in amente INI CUI [il il cane] can Ci al tipo, stato ad f ì de a 1017 cui aap pi GSO SO. Ma , è€ stato fin dall'in izio appreso. Ma, Èsu qq uesta uesta AdS, b ase, Se p SÒ ossiamo SSsem pre formar possia I mo sempre formare un 1 concet GO concetto ale cane a eneral . po sla e un Cl Ss to genera le “cane” , ci possiamo O rese ntare fappresenta Pprese re un un altro altro cane, cane, noto noto alla alla nostra nostra esperi esperienza; arbitraria formazione enza; ininun un arbitraria formazione didi I fantasia 1a . Ppossiamo OSSIz anche rappr ” rappresenta 1amo anche cani È un ape rta plut d lità esentare altri Î cani € da cio intuire ii inin un’ap erta Dluralità e da ciò intuit SILA

ca Na Na zione empirica pperce ne empiri cezio dell’apper tipica dell’a ci aa partir dalla tipica partiree dalla ono ii concett empirici a)a) Come concettii empiri ottengono Come sisi otteng

turale. turale.

È È *©

del erno rno dd all’inte an ti distin zioni all’int distin zioni importanti alcune import tutto, alcune amo fare Dobbi prima didi tutto, però, prima fare però, Dobbiamo alla alla cura oree cura on maggi re ccon mag gior to guarda guardare che; occorre anzitutto ità empiri occorre anzitut o delle domini empiriche; generalità delle general dominio pie ci ci em piri ee pie concettiti empiri amente porta aiai concet ituite ente porta precost zioni passivam tipizza ite passiv stitu strada ni preco zazio dalle tipiz che dalle strada che

Una volta V oltaî che che cici cisisiamo siam O O rientati . Una orientati I add ad appre radere il g Cei i ” al E allor 9 IIl ora Ogni fonico go parte, parte, ogni | gni singolo sing olo momento momentoo di unooggetto di di un gg E O ci clÎ fornisce O rniscea en — IN € 1 O onf mita a all esi SINTES — in conformità I alla sintesi Bice sposta nel \ 81 — a qua qualcosa apprendere in cos dada apprendere n quanto quanto generale; gene ra le 9 O "gn an @ lisi q ul ndi di ogni analisi va\ 7a quindi di

laa genera generalità li Calle", a ; “cane si

n passo una predicazione o ; conn una predicazic generale. CosìÌ anche az ne general an che h l unitario d p tipo 2 e. Così generale s l ld 8 ene mi 1°1 unitario itari tipo generale, la Lita che ,Èe stata Mi stata appresa per prima A sulla a appresa E a per sulla base ba Ss € della de llaa relazione 0 prima relazi ] ueu g ag; liaa zo a, co ata A Î on € did 1 uguaglianza, fi suscitata pari

Beicocn O Cia try amen amente, tra un un seo a, > tra (e) etto e€ altri altriÎ oggetti, O etti,i, sarà sara una enerali À un concetto 88 88 > sarà a una a generalità, 8 concetto > un » o

che in 1 clude molti olti concetti conce particolari. concetti icolari. SeSe peroperò particolari. oggetti I sono sono oggetti oggettiî reali, reali, allora petò ò gligligli gli oggetti allora ilil tipo tipo sensibile sensibilei 279 215

che

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- empiriche cui ‘Terza erza sezione sezione -- Capitolo Ca primo - La costituzione ituzione delle delle ceneralità generalità generalità ì emf empiriche ni emp delle le generalità costituzione La primo Capitolo sezione Terza erza sezione - Le CANE

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ISCE esau non O Seeue 9g do ìE espet “ lenza nz: e facendo d ne ris ultare il VeroEsser e essere ( e ( il Vero sa ; dc ne risultare d ne ] l esp e rienza© € facen p rOS se 9g uendo le g 1 Ale, C uUgu V re come trova quest oggetto. Certo, piu 0gg€e tti si mostrano come Ss Ono, piu oggetti appal no all ad li ] 1no 1ap p al ( Di piu O eget SC > O CO ostra ) Ss O, piu O GYC E et See O ES £ q ZZIONE, che e E: 1 piùÈ )OSSI OSS bilità di trovare V e U ugu QU A gl 1anze. Z Dirent vente € A of, pero OS così evide EV idente che e: si d ) rono I d così evidente y|15 Y Tar DIV enta pero t d 1anze. e di LrovV are uguag a i più pos 5 no e sl a apro ZI di Ne, re go. siamo Ssoliti legare alle determir AZIONI gia appres € anche altre determir AZION 1aZ IOni anc an ; he , altre determin se li gia A appi ese AZIO mMminaz all E d et E tl ] epare 9 Ss SO siamo ola LE 9 Er di °OVV O. 4 che Gdo 6 STEess O, ci aspettiamo Sp 1 ( € CLel C Orso ) iù dell espe rienzaZA siano comprese 1 compres ei siano nza dell espetl nel COrso che tiamo G lo stesso, ci aspet che OV VEro, i \l po cane appartiene, per esempio, un patrimonio di caratteristiche tipiche nNsiee le insiep d terisx tiche pla 1 onio di carat Mpio, un paatrim @dd p parti ene , p et e SE o cane AI E a tupo izzonte aperto, rt tto di antic ipazio p d È fe cara 5 l dire p bi 10N1 di al f itteristiche Ss imili. sita Vale c dit me un Ofizzo s f att e Ì a ale . na tteristi È he ÒSif nili AL ZIONI di al re cara di a nucipa ZIO Ia t s fatto € ad pe rto, L meSE | a undo OfiZzZoOt 8 € ne ale un cane e come me o On altr O € precisamente in me d tale tale ( he ( , [40 1] e d nm ente ogni altro e precisam € cOme un cane , [401] genet ale il do SEC ] È î empirica la Gicomparazione O. mpoa rum éE Slsufficiente 1 nziali azione 1ent È la CGIE non essenzia ssen a g geneera continge: nza lala gei di contingenza carattere i suo carattere di dal suo prima didi i tutto liberare pruma rre liberare tutto dal i le mt, OCCOrre dimenti dii uun pie i guadagnare guadagnare a a ; empirico. dato empirico. irico.È Proviamo nel dato I roviaimo rilievo rili E VO nel messasa ininin rili primaa messa iero heì Èerara sstata prim tata che Da

un'ogg 0gge ;= di di un sulla trasformazione si basa trasforma zione sulla e. Essa basa Sl ,ssa o etto didi qquest’operazion or u ES f operazione. Cc oncetto nn Po "i ma al?al conte contempo Ù suma chee assuma lO , cl esempio, qualsivoglia in uunn qua | SI i VO 9 i A ese ve A ta oo ffantasticata esperita nità esper Fualità in asticata Ia ntas tualità varieta ina d di Sapri roduzione la produ Do partenzaa per p roduzione di Î partenze p CE la del punto guida, di unto irattere didi “modello” da , de gu n ode llo arattere caratt 4È ( Lert ter ri altri i In alt In razione. variazione. ) una su VATLAZIONE. indi qu basa una î si su varianti Essa iapet d all . infin infinito Ess A Ss 1 be AS? L: G uindi arla varianti. di di varianti.

p timo

fanp u ra fanici in unaa pura in e d tr ras c isformazion modello, suacd trasformazione I dli sua come fatto P et t la guidare ì O de Il lo 9 per ini facciamo cOme t atto dal fa "e dal aaccl a, "o g uida are ign Ì ag ci , 5Imii copie, ini come copie, cOme COME pp E n nuove Immagini ottene uoverei immag i siaia. Bisogna ; { sempre re sempre Bis 5 g a pertanto tasia. O ttene re rtan p pertanto B 150 tasia. a varianti n, i all'ar I roduciam simili all archetipo. concretamente tutte simili sono che fantasia, di concretamente tutte sono che fa ntas 14, di . i che ognuna di esse, alla sn n ; della opproc processo dell'intero stregua intero alla i dell , s e i i stregua Ì così siSI vuole, di ESSE alla quanto man libere O. 8 nuna h GOSI CHE; vuole, e ? 5 uanto ; libere ibi ad del soggettive vissuta so 88 ettiva rienza dell’espe . iazi 10Né, ad PP aia dell esperienze 7 dilaz i modo a vissuta nel modo al a nel variaz DN redesit na i | attraversata attraversata ipetute sia o ità didi di figure ripetute questa figure rip quindi come pluralità mostra questa pluralità [beliebio]. . SiSI te ? [beliebig come erran quindi mostra LU conservi si SE conservi SI cosa, 9 una di cosa cioè fa una 3 aarchetipo 9 cioe| di iazioni dididi' ununun archetipo, tali in inun’invariante, ità a, che î un’unità, variazioni nella da l libere 1 bere variazioni tali i libe che ennt: dia, da a un n UI riamente in quanto forzza generale necessaria, senza la n ® sarebbe la quale NeCeSsa? UZA senza generale mA for un 27VAI? rante, in quanto necessariamente del suo suo tipo. tipo. E eo del sempio esempio S 4 cune un ese cosa, i e questa come un cosa i Etro: come questa GO. Latgenerale impensabile un in 83 unooggetto ur

saa bile if pei A Sg enerale & < 1 È indiffere n le Go M Tentre If

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io ) eserciz nell sa differenzia vari A zion 1 9 nell enzi a lee variazioni, tre è indifferente ciò che fe d E he

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i lf ; n 2 rene ass olutamente come contenut generale] un contenuto [forma come un emerge questa e ale arbit g ener: arbitraria forma q uesta arbitrariae emerge

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el] que ono: soleluna rari ti colne tutte lele varianti varian i cul tutte to aa cui rispet come invariabile, rispetto cosa invariabile, che cosa un che come un necse se che ciòdp E è ; comee aa ciò ri nzione com l’atte A essa de. Ad ere l’attenzione rivolg senza puòpuò rivolgere essa sisii può Ad generale. senza generale.

ipa de praticate ; nel modo variazioni] pratica tutte [le loganiabila [le variazioni] limiti aa tutte prescrive ii limiti che prescrive invariabile, che ieri tutte libitun?”: quale che sia la maniera in cui sono state ser SS es devonogerani o essere sse devon esse 3 libitum”7 : quale che sia la manieriera a ini cui sana state pr odotte, senza ciò i callil esse eil e essere , generale]e] risulta Mr risulta ‘essenza [L'esse nza ggenera | del | iodi variazioni archetipo. [L'esse medesii mo archetipo. del medesimo oni variazi il quale Sio enza i za pen a ras di questo questo Re non può essere pensato un oggetto oggetto di .

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quale quale non può essere pensato un tale. Q uespate:enerale intuiti quanto tale. intuitivamente ini in quanto non fantastiÎ cato intuitivamente esser fantasticato potrebbe esser a non potrebbe tet; ogni in tetlibera Ceda posi purezza reza Za d ee€ iHDGrEvera sua nella sua Ss$ sua ppurez nella p resa nel ma presa èE 'eidos, platonico, ma OE senso platonico, nel senso 1405 10€ d, lidéa idi a imm conipresenta in I m anIera Inte. come sisi prese indi indi così i è presa metafisica, pretazione le; pretazione metafisica, presa quindi quindi cos così ì come si p presenta 1 cvamo concepil strada. < Av q questa strada. ngo questa lungo emerge lungo intuitiva nella visionee dell’idea che emerge dell'iI dea che

isi intuititiiva nella vision

280 280

una una datità datità dell’e sperie dell’esper nza come ienza come punto punto didi parten parte za. ament nza. Chiar e allo Chiara mente allo stesso stesso scopo scopo può può servire servire altrett

antoo bene altrettant bene anche anche una ce fantasi una sempli a,, [412] semplice ro ciò fantasia [412] ovve ovvero ciò che che inin essa essa appare appare come come oggett o intuiti oggetto vo. intuitivo. Per esempi Per esempio, o, sese pp rendi amo rendia mo

come come punto punto didi parte nza un partenza — non importa un suono suo

no — non importa sese sia sia effet effettivam tivamente e nte ascolt atoo adess ascoltat o oo baleni adesso o suono baleni inin quant quanto ia”” —— suono “nella “nella fantas fantasia otten otteniam iamoo l’eidos l’eidos suono, suono, appre so, nel appreso, ament nel cambi o didi varian cambia “24 mento libitu m” v arianti ti “ad libitum”, , come come ciò ciò che che èè qui qui neces saria necess mente ariame e.. SeSe prend comune nte comun p rendiamo o come iamo adess adesso come punto punto didi partenza part enza un un altro altro fenom eno fenome o, pet no sonor sonoro, per farlo farlo variar v ariaree inin manie ra arbitr aria,, nona maniera arbitraria pprendiamo non appr endiamo nel nuovo “esem nel nuovo “esempio pio”” un un 4/tr0 d/tro cidos eidos suono, confr suono, ma, ontan ma, confront do l’eidos ando ovoo ee quello l’eidos nu nuov quello prece precedente, dente, cici accor geremo che accorgeremo che èè lolo stesso stesso [ezdos] [eidos],, che lele varian ti [dei varianti [dei due due eida), e/da], ee

le [rispe ttive] variaz [rispettive] ioni, si risol variazioni, vono in una singol risolvono zione, ee che singolaa varia variazione, ti da che lele varian varianti da un lato e dall’altro sono, allo stesso modo, singolarizza zioni qualsi asi ariz razi oni qualsiasi didi un un solo solo eidos.

eidos. Così è anche Così anche evidente che, nel passar e da pass are da una zione una varia variazio ne aa una una nuova amo n uova,, possi possia mo assegnar assegna ree ancora anco ra lolo stesso stesso caratter caratteree dell’ad dell’44 libitum libitum aa

quest questoo proce processso so e e alle alle immag immagiini ni conse tv conservaa lala forfotrlala stessa stessa essenza essenza

delle nuove variet varietàà della variazione, e che, in quest o proce que sto processso so che che ma dell’ad dell’ad libitum, %bitum, lo stesso stesso eidos deve dev e apparir appariree “sempr o”: “sempree didi nuov nuovo”: general generalee “suono “suono in general e”. generale”.

b) Il caratter caratteree dell'ad dell'ad libitu libitumm del process processoo di formaz ione delle variant formazione variantii Che l’eidos Che l’eidos sisi riferis ca aa una riferisca una varietà varietà che può esser esseree estes cl ne può estesaa libe libera mente 44 libitu /ibitum, rame nte 44 m, in base base alla in alla coinc coinciiden denzaza delle varia variant eseguit e, ntii esegu [che si riferis ite, [che si riferisca] ca] aa un’in un’infi nitàà apert aperta, finit a, signifiica ca che sia neces non signif necesssaria aria una reale pros prosec uzione all’inffinit inito, ecuz ione all’in reale prod produo, lala reale uzione di tutte

tutte le varia variant ntii — come se pote potess imoo allor alloraa esser certi che ssim c he l’ejdo l’eidos, appreso s, appr

eso alla fine, sia rerealme almente conf confo rme a tutte le possi orme possibi lità. Al cont contrario, bilit ciò cche à. AI conta rario, ciò he conta è che la vari v ariazione, azione, in quan quanto processo to proc formazione esso di form delle varianti, varianti, abbia azione delle abbia essa essa stessaa // carat stess carattere dell’ad tere dell’ libitum, ad libit [413] um, che quel processo sisi compia compia nella nella coscienza coscienza didi poter cont continuare inuare a form formare varianti are varia 44 libitum. Pertanto, anche nti ad anche se se cici fermiamo, fermiamo, non non inte intend ndia iamo mo la vvarietà arietà di fatto delle varia variannti ti intui intuiti ve, singo singollee e che si rich tive, richiamano iamano vicendev vicen devol olment mentee, , come quest questaa serie serie ch chee di fatto è comp compo sta didi ogget oggetti in qualch osta ti in qualchee modo esibit modo esibitii ee utili utilizz ati arbi arbitr zzati ariame nte,e, oo all’in trar all’iniizio iament zio prodo prodot ti median te finzion i; ma, tti mediante finzi ma, oni; Poich poichéé ogni ogni singo singollaa vvarian ha il carat ariante ha caratte re didi un un esem esempl tere are plar e qualsiasi , anche la va-

qualsiasi, anche la vatietà delle varia rietà variazioni zioni avrà avrà semp sempre carattere re ilil carat dell’ad tere dell’ libitum: non impo a4 /ibitu import ciò che z: non che rtaa ciò ancoraa sisi potrà ancor potrà aggiu aggiun gere, ngere non impo import , non ciò che che potrò rtaa ciò potrò appr appren dere nella coscie n ende re nella coscienzaza del “potr “potrei del continuare ei conti nuare inin quest questo modo” o modo ogni varie ”. . AÀ ogni varietà di variazi oni appar appart tà di variazioni iene tiene fssenz îssen ialmen zialm te quest questa ente rimarc hevole a rima rche import vole ee impo antiss ima cosci coscie rtan nza dell’ tissima dell’“e e così così via via 44ad enza libitumm”.”. Solo Solo così libitu così sisi prese presenta nta quell quella che noi noi chia chiamiam miamoo varie a che variet “aperta ta all’i all’infinito”; tàà “aper nfinito”; evidenteme &vide ntemente nte non non camb cambi nulla sese proc iaa nulla proce diamo lungo,, prod ediamo aa lungo producen ucendo do [varia [varianti] nti] ee | Doi Pot utili utilizzand zzandoo quals qualsi asi didi essa essa come iasi come base base idone idoneaa per per esten estendere serie delle delle intuintudere lala serie Izioni reali, Izioni reali, Oppu oppur ree sese cici ferm fermi amo molt molto iamo prima. o prim a. 281 281

$f 87. 87. IlIl metodo metodo della della visione visione delle delle essenze essenze

à | |pure generalità eralità pure ralità ottengono no lelee 6 generalit Come sisisi ottengo secondo -- Come z; Capitolo secondo sezione - - Capitolo TerzaJa Sez È sezione Terza

cezione cezione. . [Insiem [Insieme e aa quest' quest'espe esperi enzaa ricettiv rienz a] vengon ricettiva] o abbozz vengono ati degli abbozzati ti per degli orizzon orizzonti per lele ulterior ulteriorii esperie esperienze nze possibi li che possibili che avrann avrannoo luogo luogo susu questo questo stesso terreno già terreno dato dato con con ilil primo primo passo. Tutto Tutto ciò ciò che che esperiamo esperiamo in seguito seguito deve deve rientr rientrare are inin una una conne connession ssionee

essenze delle essenze visione delle alla visione base alla variazioni variazione delle variazio ‘età delle ni,i, fafafa fa dadadada base delle variazion varietà delle l'intera ‘età pugno l’intera varietà ii tenere inin pugno c)c) I/Il tenere

1 COSytituis COS Gaa il sie GONO, > insieme titui 9 CONO.

irin Cess oaaperto 2 d ppert O iin pi OO CEsso pr x _

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una realtà realtà:: sul terre terrennoo di un’un un'uniità tà dell' dell’eesper ienza sperie nza,, come esso è già abbozzato con ogni singo singolloo oggetto to dell’ dell’eesper ienza sperie nza,, deve dominare una coerenza ee dev'e dev'esssere sere esclu esclussoo ogni ogni

esignato d ;;esigna 5 O dal I da

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US & S Am caso, mo O ì 9 USla caso,

contr contraasto, sto, giacc giacchhéé [un qualsiasi contr contraasto] sto] non non potrebbe non porta portarree alla cance one. cancelllazi lazion e, Ogni esperienza in senso pregnante, che inclu includdaa attività, almeno di livell livelloo inferi ore, signif infer lore, ica significa dunque “prendere posizione sul terren terrenoo dell esperienza”. Lo stesso vale con lala fantas fantasiia, a, nella misur misuraa in cui dobb iamo dobbi amo inven inventtate are fantasie che abbiano una connessione e dobb dobbi iamo amo ricomporre ogni singol sing olaa fantasia nell’ nell’uunità nità didi un un

i po RRattii i V vità ; didiMi È invenzione ini 1 C enzio , uai pura sia p U ra) attività nostra un a nostra de a i l una 1a da sIa

) O 2arbitrario), rat 10), Se € bi NO sem eesci i . ‘ A sè . um d g da eÈ SIZIO da immagli nsizione 0 ti q le. In questa ini iniziale. ) modello stro O al l eartire ddal ear È} partire si ‘ . 1 tra uesta In Inizia modello nostro , I . . ] au I xi O n SUCCESSI o in .. appaion che stasi, qua arità go ] il . , il

cCoime Come come

solo solo solo

4 4 AS ca d [414] fantasti i ] [ 1 tica fanta e la agi . A Ì imma nima gine, iné, da

che UOV 6, che 1UOVE,

coere coeren nte, te, sese deve deve valere valere per per noi noi come come un to; un ogget oggett o; inin caso caso contr contraario, Ve una rio, ciò ciò rice riceve una cancel cance lazion llazi onee che che lolo annull annulla, così così da da non non poter assun poter essere essere assunto to ricett amente tricetivtivame nte come come

rapfonda ù tima idl $ °"i È ; do. ima $. I È eCIUOS.

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tità i ne i chiarità chia vie ca e,a viene dei dellal variazione, iazionn osi degli bas i e della varriazi ssenze, , sulla Lin isione essenze isisione delle essenze, | arità della vvisione La-pèculi liarità La-pècu INtuitiv Si SA nza a intu intuitiva l’esperienza i mo a contrasto contrasto con l’esperie [415] se la mettiamo mettia i meglio ancor ancof meglio rienza 9g ino e g 0 e,e, in ari one, variazi speci a della variazion ibertà che è5è specifica specific i. A differenz individual differenzaa della libertà individuali. nta resen i P CIÒ Ss prese | ta i che si Ùdi i i ccio i to. Cioè, joè, sSe sulla ciò oche base di inc (OLlo del . 10È se, sulla i ‘adividui vi i è G un = base cdl del tutto determini ato. Cioè, ; SC, vinco tutto determina un vincolo 1 i di Li indiIvividui Vie rivol ; gia ; y . ee i esperi. isco ricettiv ad = esso pet appî ; — pn o, mi rivolgo un individu amente te un ricettivamen gla passivamente, esperisco già passivamente, ( fe u d o di ques quest’appe£ e "tto. t’appef nia ] d ] 1 ren terren S ter LIFE, l u s COSÌ Ì dire, ft p 4 così mett per mi etto, p esis te, mi i metto, esisten ei O, assumendolo come esistente, assumendolo come derlo,

282 282

9

sperienz sperie a. nza.

Se per esemp esempio io

ci immag immagi niamo iniam o

una una

casa indivi individu ale, casa duale,

che che

ora otra èè colorata colorata

colorata colora oppuree con ta di blu, con un’alt bl u, oppur un’altra ra La casa è un ogget oggetto La terminii to che, in termin determi nazioni deter che rientr rientraano minaz no inin una ioni,, che una come 4 e come pensarllaa come pensar contempo, non contem po, non moment o, momen to,

può

può essere non-4 non-a invece di 4. [La casa] è quindi pensat pensataa come un identic identicoo,, in cui posson possonoo éssere sostitu €ssere sostituiite te deter determminaz inazio ni oppost oppostee.. Nel compi ioni compim ento di questa eviden mento evidenzza, a, è dav“intuiti vero “intui va” l’esis l’esiste tiva” nza dell’o dell'ogggetto tenza getto vincol vincolaata ta alal posses possesssoo dell’u dell’unnoo 00 dell’al dell’alttro ro dei dei

sia. dell'a, . Lai dui. L'errore vore re della teoria dell'a L'erro inindivi nze didi di individui. enze esperievienze esperi delle essenze senzee eded esperienze essenz si d)d) IlIl rapporto rapporto tra visione @ strazione strazione

.

condiziioni condiz oni della coere coerenz nzaa allo stesso modo in cui lo siamo nello svilu svilupp erienppoo dell’esp dell’esperie nquandoo passi za, quand passiam amoo da un ogget oggetto individu ale to indivi all’altro , duale all’altro, sul terren terrenoo dell'uni tà dell’edell’unità

fappres fappr entazio esent azionnee unitar unitaria Questaa [casa], la stessa, possi ia.. Quest possia mo pensar pensarllaa amo non-4, ma, natur natural mente, almente, se la penso come 4, non posso al conte contem po mpo non-4. Non può essere entra entramb mbee le cose insiem insieme, entramb e, entra mbee le cose al può avere realme realmennte te ognun ognuna a delle due [deter [determminazi inazion i] ], ma, in ogni oni]

soVtapsoVtap

o teniam enia teniamo

di variaz variazioni, ioni, nel conti continuare nuare a passare passare da variante variante a variante, variante, non siamo vincolati vincolati alle

di giallo, potr potrem mo altret emmo altretta nto bene immag tanto immagin arlaa inarl forma rispet rispetto to a quella che adesso immag immagiiniam niamo. o. di possib possibil ità, potre ilità, potrebb avere bbee av incompaatibil ere altre ee incomp tibilii

che che

ccorre di CCOrre di

atto di fantasia. fantasia. Qui, tutto quanto quanto è stato detto sull'esperienza sull’esperienza reale vale nel modo del quasi. Abbiamo Abbiamo un quasi-mondo quasi-mondo come un unitario unitario mondo mondo didi fantasia. fantasia. Esso Esso è è ilil “ter“terreno”, su cui possiamo possiamo istallarci istallarci nel nel corso corso di di un un unitario unitario atto atto di di fantasia la fantasia —— con diffecon la differenza, però, che è rimesso rimesso alla nostra libera scelta quanto quanto vogliamo vogliamo estendere estendere una tale unità; possiamo possiamo allargare allargare 44 /bitum /ibituz un tale mondo, mondo, mentre mentre l’unità didi un un [416] [416] mondo mondo reale ha dei limiti fissi, stabiliti stabiliti da quello che è già presente”. presente, Comprendiamo Comp rendiamo la specifica specifica libertà della visione visione delle essenze essenze in in contrasto contrasto aa questo questo vincolo vincolo a cui sottos sottostà tà l’esperienza l’esperienza dell’individuale: dell’individuale: nella nella libera libera produzione produzione didi vvariet arietàà

i

predica predicati oppost opposti alla pretes i e alla pretesa a che la loro loto compr compre senza esclusa; esenz a sia esclus sussiste chiara a; sussis mente te chiar ament e

sostrato Un sostra identiccoo di caratte to identi caratterrii coeren coerentti, i, solo solo che che non non èè possib possibiile le una una sua sezzplic segplicee tesi,

Ma solo una tesi w0dific z0dificaata: ta: se [417] questo identico esiste determinato come 4, allota 4°

5# Su Su tutto tutto questo, questo, sisi vedano vedano lele dettagl dettaglia te discuss discussio iate ni, supra, supra, f$ 40, ioni, 40, pp. pp. [200 [200 ee sgg.]. sgg.].

285 283

I pure generalità ggeneral ottengo i ità p pure lità secondo - 3 Come “api Terza sezione - Capitolo gonono lee legenera sisi stSotten Terza sezione - Capitolo secondo - Come

(87. essenze $ 87. Il Ilmetodo metodo della della visione visione delle delle essenze

D'altro D'altro canto, canto, è è però petò chiaro chiaro che in coche non 07 può può contrastare contrastare nulla nulla cheche non non abbia abbia qualcosa qual

non identico 6 èd d d sostrato 1CO non OA Il so O -a, 9 e viceversa. ( E 1 dent ale a A ca aa cancellata trato O nella d ene [ l sostr 3; Sa. guit: a p ia I O ; d, E VILCEV Crsa Cai cella ta< l de indi a n E Ila f O rma € OCC E < g li ad Ppe ad rtiene . cz n 3 INdIUn a ; d O ccorre che ) N Ile é que Un tuno e e quello in € pe O Cc biament b A cead I ch Li SZIMIDLICILET. i adi V id l O J27 E CI to u un repentino nto simpliciter. Il cambiame Un individuo certo COESI) coli pil ile col i in COEsIincompatib iprim 10 < in d 10 s G he e incom di ndi V 10U n Ì € ile patib i Urzas sfo E mainu n Secondo E viduo cl € SÒSÌ Ì in div iduo 4 che SEC ondo 1 l î 1. USI, ch € sì i Lfas sforima a). \ 1 duo 2 »siste OSSIDI © d o Z 7A. ) È esisten l sibile enz . pos È E E È IS e ( (0 di € i e te ES SI È4 vÎe È i1 oltre I re, uperiore 5 superio genere Sssuperio un genere un

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Ù' one,, della variazi V arlazione della corso nel corso nel tà a agi ata ocata provoc realtà 9 prov Ila realtà, ferenz a aalla ell’indif ll’indifferenza realt acquisisce ienni , . Di pio mpio dell'esem dell'ese il carattere carattere pepan pae rea Itàà me rea pres ta come presen la qualena ciòiÒ ”* che sisi presenta Cos secondoo ia second i



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pura generalità generalità

diia nzee rend essenz isi onee delle esse vision visi dr one della n zione descririzi Si potrebbe allora credere che la nostra desc n 5 . _ a e vati etàà di vali vari variet

a cuna difficile, operando, senza alcuna il suo compito troppo difficile, Ìl #9 che con insistenza siÎi presumono zioni, nd

‘7 cosìsì fondamentali,

286

enggono ono all’ all’eespe spetr ienza rien za o a un’a un’alltra tra rap rapppre rese senntaz tazion ionee,, for fornnis isco connoo la poss possiibil bilit itàà di vedere l’e/4 l’e/dodoss ross rossoo?? Quel che bisogna desc descrrive ivere re è solo il mod modo o in cui passiamo in rassegna [ciò che si pres preseenta nta]] nell nellaa coi coinnci cide dennza za per sov sovrrap appo possizi izi one e il mod modo o in cui

vediamo la generalità. In questa manie maniera ra però non ci si accorgerebbe per nulla del fatto che il “qualsiasi” ch chee ricorr ricortee in queste espre espressi ssion onii non può essere solo una locuzione vuota vuota né può signif significar icare, e, per nostro conto, un atteg atteggia giame ntoo superfluo, giacc ment giacché hé esso appar appartie tiene ne invece al carazt caraztere ere fonda fondamenta mentale dell'at dell'atto to della medes medesima ima visione delle idee. Se è vero che in quel tipo di obiez obiezion ionee c’è però la convi convinzi nzion onee che basti una determinat termi nataa plural pluralità ità di oggetti simili simili perché, a seguito di una coinc coincide idenz nzaa compa comparat rativ a, iva, si riesca riesca a otten otte nere ere la generalità, occor occorre re ancor ancoraa una volta sotto sottolin linea re che, qualo eare

dna risione dellee g g generalità, Ù ge el a vivisi visione generalità. della essenze ee ininin generale delle essenze “visione” delle Parliamo di una “visione” ‘vedere’ o peso qui l’espressione one iii Uo l’espressi siamoeisteni esprimersi. Usiamo SPERO iusti are questo modo didi i esprimersi. giustificare però giustific ei Occorre di Pg | [Se/bster Sa dea stesso lo o n esperire dire altro se non ampio, i "chche non vuruol dire affatto Te È inÎ | un senso os de stesse,a avereI vis visione a delle cose questa d di ase base sulla S s li e, e, viste cia viste stesse cosese civ, llee stes avere av |, 2 a È fabren), ) nza i la somiglia i lia e, . quindi, : . . ‘ sizione spirituale, sovrappopla davanti dioreli ag laa OC( hi ine

che nelle variaz ioni sono coinvo variazioni lte. Non baste coinvolte. rebbe bastereb be invece invece dire dire che un qualsi qualsiasi asi rosso qui e un [quals [qualsiasi iasi]] rosso lì, una qualsi qualsiasi asi plplura urallità ità già data di oggetti ross rossii che appa appart rten

à, su di i Soi da rendere

liat arii lele peculi te nto pecu

qualota ta ci fermassimo a quest questoo rosso qui e a quel rosso lì, otte ottertre rremmmo, mo, certo, certo, un eleme elemento nto ident

ico per entra entrambi mbi e una generalità, ma solo in quant quantoo è un eleme elemento nto che |hann nannoo in comune solo quest questoo e quel rosso. rosso. Non otterremmo affatt affattoo il rosso puro in generale generale come e/dos. Senza Senz

a dubbi dubbio, o, chiamando in causa un tetzo rosso o più rossi, rossi, in qualunqualunque momento momento si presentino, presentino, possiamo possiamo riconoscere riconoscere che la generalità generalità dei primi due è identicamente la stessa identicamente stessa alla generalità generalità degli altri. Così però otteniamo otteniamo solo elementi elementi

comu comuni ni e generalità generalità relativi relativi a estensioni estensioni empiriche; empiriche; in questo questo modo, modo, la possibilità possibilità di proseguire proseguire ix/r /nfinitum infinitum non è affatto affatto data intuitivamente. intuitivamente. Tuttavia, Tuttavia, quando quan do diciamo diciamo [423] che ogni eleme elemento nto uguale qualsi qualsiasi, asi, che può essere nuovamente chiam chiamato ato in

causa, deve dare lo stesso risult

ato, e se affermiamo ancora che l’eidos l’eidos rosso tosso è uno solo rispet rispetto to all’infinità di singolarità possib possibili, ili, appartenenti a questo rosso e a ogni altro tosso che vi coincida, abbiamo già bisogno di avere alla base una varia

zione infinita, nel nostro senso. [La varia vatiazione] ci fornisce ciò che appartiene all’ei dos in quanto suo correlato inseparabile, la cosiddetta estens ione dell'ei delleidos, dos, dell’ dell'ess “esse enza nza puramente concettuale”, ovvero l’infinità delle singolarit à possib possibili, ili, che cadono sotto [l'es senza]; [l'essenza]; [queste] [queste] sono le sue “singolarizzazioni” “singolarizzazioni” e sono in relazione relazione di p

parte cipazione [con attecipazione l'essenza], l'essenza], per dirla in termini termini platonici. platonici. Ogni singolarità singolarità pensabile pensabile in generale generale è rifeririferita all’essenza, all’essenza, part partecipando ecipando [all’ [all’essenza] essenza] e ai suoi momenti momenti essenziali. essenziali. Disc Discuteremo uter emo a breve di come la /o/a/ità /ovalità delle singolarità singolarità che cado cadono no sotto il generale generale puro corri corrisponspon-

da correlativamente correlativamente a quest’ultimo, quest’ultimo, come la sua estensione. estensione.

Prima Prima,, occorre occorre ancora ancora mostrare mostrare che veanche neanche la variazione variazione del tutto tutto libera basta basta aa otteneottenefe realmente realmente il generale generale nella sua purezza. purezza. Nemmeno Nemmeno la gener generalità alità otten ottenuta uta mediante media nte variazione variazione dev'essere dev'essere ancora ancora consi considerata derata pwr4 pura in senso proprio, proprio, ovvero ovvero libera da ogni Posizione di realtà. Posizione realtà. Anch Anchee se, con la variazione, variazione, il rifer riferimento imento all’esempio all’esempio di partenza partenza contingente e realmente contingente realmente esistente esistente è messo fuori gioco, gioco, una certa relazione relaz ione alla realtà è ancora carica caricata ta sul generale generale e lo è precisamente precisamente nel modo seguente: seguente: pet un e/dos puro, ©è del del

tutto irril irrilevante evante la realtà di fatto dei singo singoli li casi usati nella varia variazione. zione. E quest questoo va f Preso Pteso alla letter lettera. a. Le I ‘e realtà devon devonoo esser esseree

trattate come possib possibilit ilitàà tra altre possib possibilit ilitàà

287

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| een oni dell’una e dell’altra confluiscano liet [425] le serieedelle sariazi variazioni dell'una e dell'altra sanfioseno praga perché sono cea colori s pet ! suoni n 0s se iscono pet ta. Così niera descrit descritta. Così sisi acquis acquisiscono per ii

colori Gr LSVoni La ani ;tuito. LB ciò che in essi È pa ° eni e amente precis sono lo e ente differ tipo didi tipo differente e lo sono precisamente per per ciò lalachespecie in ess!sos generenei colore; miÈdi T ‘6 o. LET io o.o.il Errenipaioni ale, èè peE lità essenzi esempio pRE esemp essenziale, generalità eidos puro, una genera "E e e E = nni lità La solo se èssi sono sono appres appresii come come genera generalità pure e quae. PEN — " da una qualche realtà ; n e rosso di fatto, nza didi fatto, qualchee rosso un qualch di un e esiste fatto, di esistenza una qualch qualche . 3 è & ]

orata. Ques Ù attò ‘CO. diIî fattb:cblorata. Questo è anche il senso va f

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288

identit identitàà ideali in una ripetiz ripetizione ione 44 /bitum libitum dell'att ività che li ha prodott dell'attività i. prodotti. S 90. Generalità pura e necessità a prioni priori"

Volgia Volgiamoci moci ora ai problemi, già prima menzionati, dell'est ensionee delle gener dell'estension generalità alità pure e a quelli, quelli, stre

strett ttamen amente te connessi, delle relazioni tra possibilità pura pura'ee realtà empiri ca di fatto. e Mpitrica

In virtù della loro origine origine metodi metodica ca nella libera variazione e della co conseg nseguente uente escluesclusione di ogni posizione di essere reale, la generalità pura non può natur naturaalmen lmente te avere un'estensione di fatti, di realtà empiriche, che la vincol ino all’esperienza, ma solo un’este une. sten-nstone di possibilità pure. D’altr D'altro canto, la generalità eideti eideticcaa dev ‘essere pur sempre posta in relazione a realtà realt à presenti. presenti. Ogni colore realmente realmente presente presente è al contempo un colore

possibile se nso puro: ognuno di essi può esser considerato possibile in senso come un esempio e e trasformato in una variante. Possiamo Possiamo così ribaltare ribaltare ogni realtà in una possibilità possibilità pura, nel regno del libera liberamente mente ad 44 4ibitum. 4bitum. Ma allora emerge che anche il liberamente liberamente 44 /bituz ha un suo vincol vincoloo di tipo partico particolare. lare. Ciò che può essere vvariato ariato,, l’uno l’ uno nell’altro, 44 ad libitum con la fantasi fantasiaa (anche se è senza connessione connessione e non ssii accor accordda a con la comprensione evidente eviden te di una qualche qualche realtà re altà pensabile pensabile con la fanta fantasisia), a), porta con sé una struttura

necessaria, un e/dos e quindi delle leggi di necessità, necessaria, necessità, che ddeter minan eterm inanoo ciò che deve neces-

deve necessarlam sariamente appat appatttener eneree a un oggetto, qualora debba poter essere un oggett oggettoo di questo tipo. Quest Questaa necessità vale dunque pe t ogni fatto: [427] possiaamo possi mo vedere che tutto ciò che appartiene inestr inestricicabil abilme mente nte all’e all’eido idoss puro colore colore,, per pet esemp esempiio, o, il mome momen to della nto chiarezza, deve appar apparttener e nere e anche a ogni colore di fatto.

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ea 9 one in maniera evidente, non parliamo reali alloraa di i ve io cl una super r "iod sn P ficie allor i i ente, non parliamo eideticamente in maniera evid oni 2 o D atto un ò, A Perci . rale didi î fatto (0 oi “ suoni; lil ri rtengono alla fatto. naturale realtààò natu alla realt appartengono quellie che appa didi quelle ) s i, color i su lo quel e ico Î metr lo etico, , come quel geo nerale, puramente eidideti Nella realtà ogni ; realtà da ogni presup derlità, Somalia. esuppposta. Nella comegenera realtàppresupposta. ; lati j da cidetico, puramente nerale, svinco son ; sono generalità, loro possibili, nella bili idealmente possibili, mente possi mente d ideal ”

oi, mediante poi, mediante intuizione intuizione deduttiva pol, deduttiva ([medi ([mediante ante un’ un’]'f “evidenza” evidenza” a prior priorii di una conseconseguenza necessaria), necessaria), le sue teorie e e i “teoremi” ‘ ‘teoremi’ derivati, derivati, a loro volta [426] intuibili intuibili come

csi ne. per ese

geone se 6 apprendiamo desieniamo ilil cerchi cerchiooi come come una una specie specie didi Sssezion sezionee conica conica, , ossia ossia SE PAPPE i i designiamo to

un'identit un'iden titàà assolut assolutaa per tutte tutte lele singol singolariz arizza zioni zazio ni pensabi pensabili li dei dei loro lo ro concetti puri — per quelle varietà di v:variaz ariaziioni oni chius chiusee in manie manierraa fissa 0 per le esten estenssioni i oni aprioriche — e che si possono conoscere con evide evidennza za ir quant quantoo tali. Dagli assio [assiomi, mi, lal a matem matemati atica ca] ] produce produce

[COS COS

0notareÈ notati

perte coscientemente passiaima coscie questo vincolo, possiamo en coscienti didi pmi iamo amc Soloase divent SE e e ss i validit ralicità à empiriirica,ca, anche il Sspiù anche ogni vale da ogni o, da ca de de ando così vincolo, ogni vincol da ogni così da liberando gioco,o liber zonte circostante delle variant PA a perfett la do varianti ungen raggi i ©e Reg da cdi di possibilità Pine circostante delle lità carta ondo di possibi , , a i s laniasa pura î di mondo un in n dire, iede. per pet così un mondo di pura rantasia, ini un .r di jede.

e, in senso rigoro tigoroso, generali», che «non ammet ammetton tonoo alcuna alcu: na ecc ecceezio zionnee poss possiibil e» (Kanbile» t)°°. Essa le intuis (°°. intuisce giusto come stati di cose eidetic ce giusto eideticii genera li, che sono prod generali, produucib ilii in cibil

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geometria si parla di figure pensabili, nella teoria eidetica dei colori di coloti pensabili, che formano l’este l’estensio nsione ne di generalità puramente intuite intuite.. Con concetti, che sono così creati originariamente , opera anc he l’int anche eraa mate l’inter matemmati ca,, atica giacch giaccl éné essa produce le sue immediate leggi essenziali (assiomi) come verit veritàà «nec essa «neces rie sarie

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[I Kant, Krizik der reinen (I.

reinen Vernun Vernunfi (1781-11787), ft (1781787), B4; B4; tr. tr. it., it., Critica Critica della della ragion ragion pura, pura, aa cura cura didi P.P. Chiodi, UTET, Torino 1967, 1995, pp. Pp. 75-76. 75-76. IlIl primo primo brano brano della della citazio citazione non è riportato in

Manie ra del tutto corre Maniera corretta tta,, giacc giacché hé 1°l’origin alee suona: motwen original «notwendige und im di ge und im strengst strengsten Sinne allgem en Sinne ei-allgemei neNe...», ‘1 Ovvero ovvero necessari wecessari èe universali nel senso più rigoroso, n.d.t.]. n.d.t.] ” In Th merito, cfr. anche Ideen, I, pp. 15 e sg; sg.; Hua 3/1, pp. 18 e sg, tr. it., cit., pp. pp.21 21 e sg.

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ea I pure venerali eral‘ i a© A ] pure gf :ng otte 2nge go 01 on oo lele 8g8Vel i s i otte ssi

. i «emente pure che » appartiene ciòciò che nen nte ciò pa ee alle a]Spr sempln iceme esponiamo cui esponiamo semplicemente i, ’ inin cui general verità generali VELLUo 3 e n € ti e le lo n ì LeLesE. verità ove € fatti riguardanti e ferie lr lo questioni a fat. tutte lele . questioni riguardanti precedono tutte sa ziall,li. precedono alli vrenera AGG sa a che pr] |) lità essenziali, loro per la pe icca nili che, > dli Come asignifi questo signi priori ee questo chiamate iamatec 44 prior chiama sono s essenziali ità essenz ali sono iali Lo le verità ee fatto. Perciòiùara pet no data realtà Ogni ra empirica. base su ione x lemnI icna È af È.i 7E È fatto, fatto, ogni1) i affermaz; essere didi iffatto, ogni ; essere precedoleno venti validità,Percio validità, precedono ogni 1 resperienza è soggetta, quanto alli

è s i ni deo O, j basati pensieri ienza a ee di 2giudicata sperienza i De sull'esperienza si esp tali giudizi,mediante alla norma incondizionata secondo la qua essia devon irene] o anzila a secondo quale A rettezz ‘ A na Di pera _ dt ade n a e ca npensieto possi ile” “dell'esperienza possib priori “dell’esperienza “condizioni” a prioti w “condizioni” oniii; Tadere alle cosnc n

ARA DDA È dela sua s ssibilità se sa litàî Dereale, ndella possibi poss ioni della condizizioni dell'esperienza: cioè alle condizioni base dell'esperienza: ila na ibil o possibile $e a tto di un senso coerentem o.I : Identic scote À ‘ne -rentemente ider nte i nteme coci senso coere oggetto di unDS© $senso ilità eee ponibilità in quanto oggetto i ina qquanto bilitàtà in ponibili i bilità resenta eopresen atabilit Pe ‘esentabilità pr della natura, , con tutte izioni le sue propos SES ini er > tutte le sue proposizioni, esprime tali condizioni a Scie), Fon le sprite "a priori”, sue La matematica della natura, con tu 1 apro: Sp e . Essa j caltà dell'e dell'esperienza nsica). IL sperienzava fisica) sismi di + ‘una realtà la realtà dell’espe (circa la natura“a (c(circa questione dadle i ‘si7sd circa e‘jori na qme i ione :1 riferimento alai fatti è Uuna “Ja?” natura come fatto. Il riferimento “la” di trattare ei li possiue io e SS a o e co mprensibile ibile possievidenzai in questa Eni concon evidenza le co rensibi Risa ssibile » Èèè i sempre ; possibile conta € semp coi veni o l e s i della loro possibilità itàI possibil 4) pa cazione, È "ci la . quale o ora dire in generale: giudicare su realtà secondo le leggi de i dp n della leggi t s le à t l a e r u s a giudicare + mo oraor? diretoin gRoe per possiaCompie Lp ilità. EEpende bilità. possiamo mpito universalena che E le rioti, RON Èè fà un comp a priori secondoJo leggi “leggi ; essenziali”, secondo “leggi Po pura, secondo essenziali”, secondo leggi a P "Ci > che è facile chiarire | sull’eC c "n e : e ;à e c he èÈÈ del tutto necessat ‘cessatio. 2 io. Ciò ecessar rdare ogni i realtà può dr rigua del tutto inn V c E de tica,, vale matemaatica le matem naturaale natur za Ss scien della sean O € agi d sto m atematice ero 3 del pensi sempio ira v o oa sste sfere] appartiene un pensiero liegi re pensier appartiene sfere] O queste S o a [di i queste A ognun i ogni sfera oggettuale. rcegni per ole nl generale per ogni sfera oggettuale. A grana es queste cast zio spblicativa enidi una scienz quindi una o soa “Ceè Panel prioti, 5 a È possibile, [428] scienzaa aa priori priori possibile, [428] ee quindi priori En ne n° sempre lolo s ss i all’a priori lariana pi priori sempre diamo all’a uesta scienz scienzaa — purché diamo questa rene sip ca l ezia Pe Pane cativo. Non esiste la minima ad ad essere essere signifi significativo. Non esiste lì Pe esposte negli essenziali tratti ssenz generaliLt riguat6 spos e ioti Dai o "i persiste ca e iene Dan safe peculiarità dominio men iva del Somint we esclus arità esclusiva peculi ù i mat ‘mao Tre e nsiero fn siero mit limitazione Ù Piani circa z Tiargri cli tere Dr tale ian una sen ammettere assurdoo ammet Anzi, sarebb ico sarebbee del tutto assurd cenno

I in fair. lità, tra esperienza € n° ali tra relazioni oni essenzi essenziali relazi tra realtà realtà ee possibi possibilità, tra esperienza e afidi si apra una stradaÈ a prior. Sere realmente cspertto o RO eta ee da cionce concreta da ogni ogni suo suo singol singoloo tratto tratto ce tre Si ;ce del srudraro a priori. llE pure a sa P Cali peri il n lità ideale aula pure di regn quindi per reale ee quindi erer ilil regno ideale oo reale possibilità della possibi regno della 9 Se possSe re >i a generalissim ‘ssimi. metodo formazione sia de delle° singole p i zione sia o di fesma i, il metod inbLA termin TELAI peneelissinii, MISTO bilità. che passan passano le une nelle altre,- ga grazie alle SUO D le o che lità, possibi formazioli la tali 2 0° che sioni” infinit delle infinitee didi tali possibilità, che pas " “estensioni” delle “esten e lo stesso ela edi oe dee” (i ione, èè sempr rmazioni della trasformazioni trasfo della variaz variazione, sempre lo stesso ca rei, li delle “idee” (essenlità essenzial essenziali, generalità va delle relativ relativee pure genera intuitiva nariamente intuiti origi originariamente

ali. essenziali. ze, concett concettii puri) e delle leggi essenzi

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; es stoo S n @ ques Su

sta ; esta analogia vale solo in senso quanto e 588 48 e pp. 21 e sgg. Husserl, 6%A/254, pp. 98 e sgg. e 124 e sgg; Hua 6, ” 1 E. reg, ora anche 54 e sgg, sgg. ee 77 ee sgg. sgg; na

[429] [429] $ 97. L'esten L'estensione sione delle general ità pure generalità pure

a) La totalità totalità dell'es dell'estensi tension onee purame nte concett puramente uale non ammett concettuale ammettee alcuna differenziazione individua dividuale le

Le Le gener generalità alità pure pure hann hannoo un'e un'esten stension sionee didi possi possibilit bilitàà pure; pure; d’al d’al tro canto, canto, fanno an-

anche riferimento alla realtà empirica, nella misura in cui “pres cri vono regole” a ogni “prescri reale. Questo però non va inteso come se, oltre la loro esten sione estensio ne di possibilità pure, ne avesse avessero ro anche una di realtà. realtà. Questa Questa relazio ne notevo relazione le ci divent notevole diventaa più chiara chiara se mettiamettiamo a contra contrasto sto l’es/ens l'estensione ione purame puramente nte concettu ale eè una possibil concettuale possibilee estensio ne empirica estensione empirica..

All’es All’este tensio nsione del concet to puro “uomo concetto ” appar “uomo” tengo no tutti gglili uomini, apparten gono uomini, che che io possa mai fingere fingere,, tanto se essi appaio appaiono, no, quanto q uanto se non appaio r 10, nel mondo, appaiono, mondo , tanto fanto se sono possibi possibili, li, quanto quanto se non 1loo sono, sono, nell’unità nell’unità di di questo c questo mondo, mondo, tanto tanto se se

sono messi in relazio relazione ne | [alal mondo], mondo], quanto quanto se non sono messi messi in questa questa relazione. relazione. Essi allora appari ap parirebber rebberoo in fantasi fantasiee del tutto sconne ssee e in altre intuiz sconness ioni intuizioni come

qualco qualcosa sa che può essere rappre rappresent sentat atoo in sé stesso, stesso, costit uendoo così l’espli costituend citazio ne l’esplicitaz ione di “un” uomo. Lo stesso vale per la durata tempor ale. L’este temporale. nsione L'estensio ea ne dell’id “durat dell’idea “durataa

tempor temporale” ale” comprende tutte le durate temp orali in quanto temporali quanto tali, quelle che posson possonoo essere essere fantast fantasticate icate senza connes sione connession e alcuna, alcuna, quelle che sono realme nte realmente esperit esperitee

e quelle che posson possonoo essere esperit e, così come tutte le durate tempor esperite, ali nel temtemporali po, cioè in quello reale. Questa Questa totalità totalità dell’e stensi dell’ esten one della della durata durata tempo sione temporrale ale non non ammette te alalcuna ammet cuna indiv indiviiduaz duazio ne della specie della durata tempo ione temporrale, ale, così come la totalitàà dei colori di fantas totalit fantasiia, a, che appartengono a una diffe differrenza enza eideti eideticcaa inferi inferioore re

del colore colore,, non ammette alcun colore individuale in senso reale, nessu nessunnaa individu dua-Azione di questa specie inferi inferioore. re. La specie “durata” si sp specifi ca,, nella misut ecifica misuraa in cui possi possiaamo mo compa compatrare are la grand grandeezza zza di divers diversee intuiz intuiziioni, oni, posizi posizioonali nali o non posizi posizioonali, nali, conne connessse se o non connesse. [430] Troviaamo Trovi mo però così ciò che è davve davverroo rimarc rimarchevole hevole:: all’in all’intterno erno didi una una fantas fantasiiaa ee degli degli

ampliaament ampli mentii che 44 libitum 4ibium possiamo farne e che cons conseetvano rvano l’unità di una fantasia e e di un mondo di fantas fantasiia, a, e quindi all’in all’intterno erno dell’un dell’ unità un'espe ità di un'esp rienza, compar erienz a, compa un’ulteree un’ult eriore differ differeenziaz nziazio ne, che non è specif ione, specific icaa né può andare al ddii làlà didi questo questo mondo mondo; se ; se comp compar aria iamo mo le differe

in sati e lele essenze, esser Ze, il d nensare pe titico d imadatemati Ì cheil co Ìdi didiso pensar i t 11 taA i HI metod b i10, 4 notare za metodoo matema che Senza Se.2 to ( d dubÌ bio occorre, :) notare occotre,€, ? senza essenze ne delle delle essenze one Ia ) intuizi da dall anti , dall iMp nrtanti, ue, Sssuu punti pu { nti importa , , siSIdisting dis INgue, di az {one ) esatta alizzzazione id Co di idealiz d quanto a m etodo nto metodo q uanto (i e . non € e no fluente fluente maniera inmaniera a ppresa in essere appresa puo essere che puo ano una tipi E a che una tipica ab b iano altritia q Quaali abbi ad iva nl iti, i1quali tiva ad al 1 ambiti, ambiti, i V uesesta merito to mal genera (SA . . diffferenza Ìerenza,9, sist1 ta dif ito to a S - Caj Terz ci Za INS us È DD, ARE (24 reale essa2 èè reale ”: : essa ndoMn n solo fin ‘mondo un “mo un nde o este nde si este i dove si fin dove c’è individuale c'è solo iazioneione individuale La diff diffei erenziaz possibile sese lala diffe mentre èè possibile reale,) mentre do reale, ondo in un mon

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ale viduale individu ione ziaz e eren intindi diff iazion una dif enz se èè una fer

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ibilee”. possibil doO poss di uunmmmon O nd part ar eE di Ia pa indiIVvidu le fofa ale onee ind 71 du ale iazi ion iaz enzZIaZ tr renz se

realttàà ziaz eione didi real eren azionione diff renzi nziazziaz diffe ffereeren lità e e diff possibiità ione possiibil e dididi : poss eren Diff iaz zioneion b) Dif enzziaz enzia fer iffer s \ Le

mentne estensioni delle Pan tà sn 4 otalità One ni ipura intesaa lala totali va intes cui va modo inin cui il modo ce evin si o dett il e nto evinc si qua DDaa quan to detto i z azioni. " Questa rizz latiz STU o e singo sin gola ibilità pure in quanto sue concettuali. È questa includ e le poss e su qualcosa di ogget-

ona qsta ile posi pu 9 ne SONE oto cme 10 co de AP E e pn

al e non è una singolarizzazion singolarizzazione logico-concettu A] logicaa dell’individualità come [431 richiest estaa logic ti, , la richi menti altrimen detto altri le; detto al cabia tifi

cea ntee iden tivame ment tiva identificabile, i ‘ redicati e quindi per verità oggettive pet verità identico per i p redicati e quindi di un oggetto, come di un sostrato izne) non viene esaudita dalla singolar o di contraddizio . sottosta ni tempo l e d dizio (che sotto Il o o aall |principi a stannnno Vale o. (che temp izio ni del tuale, ma è soggetta alle cond zazione di un'estensione co ncet biamo rispondere alla singolatizz azione individuale, noi dob

oe di cioe cesena è soil ii i

I

compiere una ° che perer co dire i

sa

nessione continua di

coerente in una connessione e una dimostrazion e Cn oni possibil rondsione sia possi quelle real), La sciàtà dlla richiest bile n Ci dell'esten na che sia pe connettersi 2 Q uelle reali). La vozali di aci (cap i capac ibil poss e reali ni intuizio ità empirica, totallità n on è una tota ttii (reali) nel mondo, non oggegett ità degli og total la lità S non tota e PP ttual è è conce rel non ni ale izio intu concettu NETTE n o. temppo. re/ tem itàtà ne/ unaa total totali i so:alati po diver n didi tipo zzoioni nziziaz differen ere due dfr inguuere distting rree quindi dis a occ Occoorr senz nza, ogni esse coPer ogni delle possibilità formaa delle nellaa form zion onee nell ion azia iazi iaz ferenz i ere à, la diff dif bilit possipossibi lità, ità, ibil l one di di poss ione ‘azi 1) La s diff ifdif erenziaz o a] sa lcos q ualc no [qua n ano pres CNe pi [ ESEenta , che Ttdi, CLICO a rIC anchhee a ri î cordi asiej ,, 0o anc fantasie ite aa fant a rifer riferite aa IloOroroO \volt rolta se nesse,

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essi ne; sioone; senz connes senzaa conn

essa sa o di una quaconnes una realt realtàà conn di n tà tà o ’uniT icee dell dell’uni cornic nella corn eren ione nella iazione enzziaz 2)2) La differ La diff 4 i NeNI(ce realt altàà possibile, che ha la forma o di o una ; 1 ; ione ice nella xv, corn a corni nell ziaz ione diff ziaz la eren io 2] eren diff megl _ altà, , o lio meg si-re , rno didi interno j-reCaaltà SI-L all’inte sconoo ; all’ ituiscon costitui za Slsi cost za z? ssen di di un'e un’eun’essen ioni ziaz ioni eren diff te i ques e Tutt o. temp di un una tutti una Uh o tutti hann nno h Cul ra inin. cui misu misura Il ì ella UL, nella però le 2 A i, sono per O legat ono i,, che son ibil che poss atti bili di p OSSI ità atti nfin l di un'i 2 nita f uni connessione reciproca. Man manSS esso a d esso SIONE, ad nness NESSione, IMNOS 171 disco SCON d deIl d di regn 0 1 o della ale è€Ò ilil regno e in gene 9 ene rale itàAÈ liber libe te-lf bili delle so ; ibil p ossi iver delle poss L'un ve so engaa veng eno vet VI o uniV no L regn q ° to reg tà che inini ques ili questo sib Ogni pos ost poss ità 5ibil ibilità ne. Cio Cionon sio ante,e, ogni nes ostant con non di tà »ini one. essi conn di nità un'u ca ralità qu ta tota esse se e€ a ques connes ossi ilità conn sibbili tà di ppos a di una total totaliità po l’ide tem con al l'idea gna e desi cont a Tra al o.ch scelt gna a do. desi a mon ta ign un se scel e un dea nisc sce scelta des defini ta defi us «isiffa siffattta tà uri total totaliità o. Ogni Ogn po e4uno temp ente tem riam ssa nte nece È ame nde ari ess ispo cet hi,i nec corr luog loro luoghi, corrisponde ”, i loro “cosee”, loro “cos ne, le loro na connessioî one, alcu una però alc c’è È n ò no per è c tipo to non ques di wo due mondi a atdomand [432]] dom o [432 senso ha sens ro; non non ha l’al n tro; con l’alt faree l’un Ì unoo con a a che far null no han non i o4 temp sian ii loro sia ile ibile loro temp possib doo poss mond un altro mon un altro cosa a eai a inin ” one e esi un ibil ali poss le do sib mon pos to do ques in mon cosa to na a Gi ) sisi sese uluna cosa in ques iva ativ privat tità ità priv iden ent non-id e solo s o lala nonZ applicazion sua a la ha la qui ha cosa: qui stessa cosa: che èè o non siano cio che e ciò iano lala stessa breve ree inin brev r dat ricoorda per ric par one — pet com azione di parazi i com zion di rela i le zion tutte rela e, le e ent tutt tem uém con sostseg legna Cc

i

a Sezi one. Sezione. litoo nella Prima nella Prim stato stabilit stato stabi

5° Las strutturi a livelli SV22 à76 pure si92. . La struttura l a a kvelli delle delle generalit generalità pure ee ilîl modo modoi inin cui cui siÈ si ottengono ott CH20 i generiri cona 3 ? Giro creli uperiori i (regioni) (regioni) mediante mediante variazion variazionee 5 didi idee idee SE sube creti superiori

2)

.

o

. Nelle che abbiamo analisi Lu che pure,Nelle es analisi abbiamo condotto condotto finora, finora, abbiamo abbiamo già già messo messo inin n rilievo rili o generalità generalità riliev di Difatti, le e diverso. Difatti, mente diverso. completamente tipo completa pure, essenze venne didi tipo le essenze, di cui abbiamo detto abbi cui i d , d etto ssenze lamo atti, b , sono di per un'int 4 i per indadona infa sésé sé leggi oggettuale, che includono le ! necessarie sfera oggettual che era sfera per un'intera sarie neces e, gg! sono diverse inferi quelle di specie da diverse da rosso. In altri » Sono l’eidos rosso. esempio, l’eidos per esempio, quelle come, per inferiore, inferiore, come, p In altri termini, come, Laine di specie nel ne È come, d livellini che va a ra ri a termi una struz lità empiP iri2a, abbiamo stabilmaito una casoso delle giàsn stabilito delle generalità abbiamo già struitura a livelli, che va dalle £genera bresa empiriche lla nià ° ancl tra generalità più basse a quelle sempre alt e, a lolo stesso più alte, sempre più ente te anche valale naturalm stesso vale naturalmen per : lele anche per sà Quali s pure. lità genera i r c ‘ generalità pure. i Quali sono alità [gener allora le [generalit ono iorri, nella onee culmina super eralitàà]] ] superiori, a a dalla culmina apprension cui apprensi i Fura nella cui superio camera i della vint delle visione Pain l’attività delle essenze? nostro punto unto did di partenza muovendo da uno e dallo ato dal fatto che, che, muovend tato rappresent partenza èèè rappresen ces Il nostro punto da uno e dallo

endo si guida fasstam immagine guida, quanto immagine stesso esempio in quanto sso esempio possiamo raggiungere in una variazion Iazizionee i e unger n una varia amo raggi3108 ” div bera essenze essen ze pure pure molto diverse. Questo èA vero, benché tutte le i , varietà di variazione vatiaz à variet le Curato è vero, benché tutte O originaria cui èpossi possibile bilei intuire in maniera e un ent e/dos, s'intrecci varietà no a in i una singola ccino singol varietà no in dos, s'intre ra originaria un e/dos,

liliinI di di a vati ntulre Î In manie i Elana dino cata variazion e e siano, inn qualche misura,7 solo aspetti uu.di una [varietà] in sé stessa unica. o un Li Per-Òha aspetti di una [varietà] in sé a,s solo i e 1 misur Eoreasi rsi > delle sito l’intreccia : tanto, e inè un’unica zione by i Per ÈArsI elle serie serie didi i variazion varia un’unica serie può avere aver un senso , do De diverso. ere un senso diverso possi Da un qualsiasi ualsiasi rosso possiamo ottenere, seguendo la serie della variazione , l’eidos rosso. 02005 1 FOSSO. seguendoi la serie della variazione, 3 1l’eidos re, punto ottene 1 lamo u n ° altro scelto un imo Se avess avessimo scelto rosso rosso come di altro pattenza esemplare unto part , [433] avremmo Ò avre partenza esemplare, [433] avr P . dar variazi vatsenà didi di variazion variet un’altraFa varietà ottenuto uto un’altra otten cdi variazionee e l’avremm l’avremmoo ottenuta ottenuta giusto intuitiva int uitiv i ament PG e. Quemente. Quenai ques che questa berò che ostta però sto dimostra : Q c dell’e o nuova apert [serie] rizzo appartien all’o e all’orizzo tiene nte aperto appar e] dell’e così = nuova [seri , Lala con v della rele € COSÌ via . sai e all’orizzo vt della prima, così come elala prima appattien nte della seconda; l’eidos è uno e lolo rizzonte della seconda;” l’eidos e è TRI appartiene bb prima ana vatrebbe, i all’o stesso. stesso. se avessi stesso varrebbe, avessimo sO. Lo stesso variato | un qualsiasi verde siasi verde invece che un qualsiun o mo variat ’ ) n Dalt qualsiasi verde invece che un qualsil’eidos verde. ottenuto l’eidos imo ottenuto asi rosso fosso ee avess avessimo verde. canto, occorre e osservare OSS che, in un D'altro canto . D'altro d0$ V Mn che1 JD le RE ‘SRG are . osserv occor e re lemine anto, divers SRTRA zione pai ° e siano \ varia e no della modo certo 3 serie nonostant le e ante nosta variazion siano diverse, no [come lo sono] ra quelle So e 10 sono] quelle o che presentano ilil ro rosso ss quelle chee prese presentan verde, entrambe verd entra possono o e ch intrecciae e quell ntanoo ilil: verde, ciaano mbe sisi : posso no intrec : n Sea sa comprensiva — i a_i = e più tere di nuovo 01 inin una var 5 varietà variazion zione varia più comprens di iva rietà — in un’unica varietà 4 3 che non l va — in un'unica varietà che ; non n P nta più prese presenta più l’e/dos l’eidos rosso rosso oo quello quello verd verde, col re e i in generale. U ma l’eidos colore l’eidos le. ma genera Una volta rerde, siamo color s l ì . . Una volta sie 5 i variaz » a ti, n nella orienta orientati, 7 nella vedere rosso; arlazi perciòò dobb dobbiamo mantener neree ferm e ilil rosso; iamo mante fermaa 1 lala direLione o. variazione 2 one,, aa veder perci dir direzione verso , malgrado tutti è gli _q6 altri ; caratteri arbitrari che ha il rosso, ovvero, (OSSO, OVvero S il processo zione rado eri ari di varia dara ;malg tutti gli altri caratt arbitr che ha il pro SrSne di variazione , Èsiamo impeg impegnati direziione: se, all’inizio sola direz 4 sola ditezione: nati in zr4 inizi della nostr nostraa varia 2 variazione sola a n u i zione, della izio all’in se, : . o cuti ar a Tal ci balena davanti un rosso comune, possiamo fermarci subito ad esso e non intendere Pirsseniai e, possiamo fermarci subito ad esso e non inten ntendd ere iù che verrebbe altro se non il rosso le, ovv generale, ovvero ve sari ci variarosso in genera presentat ciò o da qualsiasi ero verrebbe i A oreoxdi questo ident presentato da qualsiasi varia‘ zzione ; nto c ico, eleme ulteri lone ulteriore di questo identico elemento comune. Se invece ci imbattiamo nel verde, comune. Se invece ci imbattiamo nel verde ta perché non appart Bri lo rifiutiamo perché non appartiene [alla serie di variazione che stiamo seguendo], per- i € nd o], zione serie e dichevaria nuia che stiamo segue conti iene mo[allavisto ppart ntas Léce ché contrasta concon ilil rosso rosso che che abbia abbiamo visto e che continuiamo a intendere. Se, a ia a conii E: Se, alal concondere. I mo a inten d

c

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.

dì e 1 fatto. sse sisi rivolg o intere trario, nostro O, ilil nostr interesse rivolge al fatto che le varianti di verde, che prima che prima

avevamo av che le varianti di verde, ” al con fatto i o essend tifiutate, mo pur pur te, AVeva essendo palma rifiuta in contrasto te di varian ogni asto ogni con variante o contr in di ssend rosso, hanno però con queste » P I

rosso, hanno però con queste Qualcosa comune ne ee quind quindii hahanno anche un punto e di di coinciden sa inin comu Qualco allora sarà sarà questo a, allora idenzza, coinc di un punto S

a

n

ndicee I,I. Appendic o, cfr. 38-40 ee Appe 5959 InIn merit cfr. SSGS 38-40 merito,

3

nno anche 0 EROI: SI UESID minerì Nuovo eleme Nuovo puro elemento comune, colto come e, colto come puro e/dos, nto comun e:dos,, che cheche deter determine variazione allora lele zione:: allora determinerràà lala varia

293 293

9 fi » di Ò i generifi sommi Le diffico dif colta ottenert ] d d di ot e $i 93 3 Le Ità tenere ei gener sÒ SOMMI

e pure rali littàà pur geneera ono lele gen engono otteng Comee sisi ott ondoo -- Com second lo sec itolo Capito ionee -- Cap sezion za sez Terza Ter

d €. d regione ce cosa 32 dellatl region € CO saa?” g

xx ; ile un’altra operazione, quella dell al al massimo èè possib possibile dell

con la variaz ione delle idee. Ne deriva che da sa dirgli n slema analo dita stessa Pb èè essa dello idee clone delle visione nza, poiché questa èè didi certo uni certo su esperienza, eoi a sn . semplice esperie sed ea ca

nuovo inin cui ità didi nuovo ettualità tiva, un’oggettual cui un’ogg n sr0] produt t tiva, presen a produt arriva le, genera il e tipo, sin a arriva ere amo compi le, possi che genera re cosa il . stessa compie La stesso sé tipo, 3 nza o sotto a nre partendo dall'esperie > I do

REA SI

2 . o Lio a coscienza una specie di e ti

ione, o di dideaz one, iideazi

possiamo

fatla ndo muovendo anche muove farla anche

do portanndo ovveroo potta razion un'opeerazi però un'op si però onee simile, ovver santo E questo èè propri proprioo RE

Capa E questo Tia e o ma na iione: a quello che fa ogni ideaz intes ca qui che è inte SIEoli Sea On a AO : anta indi rasiimnniia 02 vasioma pn) ai, seni x Di E ArE : =- Dio Haas

tà ideali. oree,, a un'esrior maniera mediata da singolari superi tto supe straatto eva a un genere 2astr duc con e ion iaz var la o, mpi Nel nostro ese e ttoo indipendente né 0ggett del colore; esso non è un ogg va tta tra si o cas l que In . un'estenatta su un’ ln senza astr ore] si estende, si distribuisce col [Il . nte nde ipe ind sé per Una un real realee che è di pet di esteso, ovvero a una e essenzialmente a qualcosa ien art app e ion ens ciò è est st’ che que po sione e sé, poiché rimanda a un cor pet di sa lco qua è sa ’es nch petò nea superficie; per i a un oggetto concreto, Così alla fine siamo ricondott e]. ici erf sup la [dal o tat imi atto to.. Di certo, astrrat che è del il coloorere è un momento ast cui di , iale zi spa le, a zia Cos una ore dato in questo caso a occare a partire da un col imb sa pos e ion iaz var la e sempre e solo a nessuna [435] strada che variazione di un astratto conduc La o]. ett ogg tale n [u a [un fino può mai portare fino .. nte.. atto pendndeente astr di atto indipe o astr ltr ttoo concreto, indi qua s'altro di lcos'a oggett qualco la variazione su un ogge re pie com zio 'ini io dall niz sin l'i ere gen dal ò ivare al efe pet Pos iamo per Posssia pennino, possiamo arr sto que su e ion iaz var ndoo una sem: com iend mppie e e€ scoprire set o, co mpio, Per esempi perdere questa delimitazion iar r lasc cia he las anc mo sia pos o e il pennin tra sò. Ma nare agi oggetto d’uso. ginar imma esempio, imm pet mo, sia pos e; ion iaz variaz tà didi var ilità sibili mune: entrambi7” possib pre ve pos nuove pre nuo , vi sarebbe qualcosa iinn co “ OSA caso o, cas sto que i e “CO in he anc “C S e, or ra riore pietra supeeri re sup nta piet ne ge sformato imurta Ì al gen ere sì o co am così vi amo ri ivi iv Arr Ar . io zio az spa sp o lo Î nel ll ne onS gi se gi0B esteese alii ed est riali mateeri son regione.e, Un'altra re regi me e sonoo cose mat co com mo o ial ia iam gn ign des si ta, de re concreta, nz&e ore dei conc senZ etiore esse Le es ere superi genere ua e.le. Le ritual che, spirit che, in quanto gen corporeo-spi ere ess to n qua nto in qua , in mo” , 1NSUSUR “uomo” lla didi “uo quella limititee fifissssoo ee iN un lim esempio, que è, per pet ese no un ono co isc is bil il sta ab e st e ate e n rdi nat rao rdi sovrao eralità sov esseerr convertito di può ess regionali non hanno altre gen non può ionee non region una reg di una le ale a ent dam fon etto conc Un pet ogni variazione. perabile pet ”

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simboli vuoti o0 parole patole,, ma propri Ti o del ra

Pa Ps

> idi 2danellaa sua che ci offre un qualche tip anche $$ 88). Pertanto, sulla base (cfr. anche tà (cfr. identità suaidenti o che ci offre un qualche intuitivo, possiamo sem so intulti possesso ione oo didi posses pprenssione i i fd ppren tare l’ideaz eserci ancora Po ente te lo stesso essen è o ialmen un metod che essenzzialm non n Fia dea Quindi Qrlad,lmoa conndo così dei conendo ottene cose dell’esperienza, otten lità esser lele via peneralità quanto cose in quant di cose o nenera cetti di cetti insiem “espetire” anche “esper gli insiemii ire” gli i ma possiamo anche che noi abbiamo collegato in me e ni inn relazioni e gli stati di cose reali, le relazio

ideee;; la loro ide di ide deriva da idee ovvero un' a

294 294

tte t aattr: averso l l l'ottenimento attraverso l'ott enimento

inclusi agere inclusi regionali] li] possono ar del “ “ i E [i concetti regiona le del Forniale ni csrl t ! nella categoria forma ialmen cosa delle è unanale essenz Ma questa le”. ormaz Èodi genera ione finzio ssiisi una trasf Non variazione . Non ratta dalla e ali divers diversa netie , anne nale delle ione finzio ormaz E ratta di una trasf ì or Wi cs la e] di tralasciare, di svuotare [la variant sl di nea ma czna o ioti on ldeo ai Urae rali | pr 1; dpi ni più alte generalità si 5% Le più che la

Cos 4] su una qualche ovvero Senza alcun impegno [43 tutte que lle che tutto disimpegn ata, Ovv lità che si tro va al di là di tutte era gen la e car are cer e pot emmo variare trrem lucee,, po tro esempio, la getto in luc che perciò son o limitate — nel nos e e int e uit jnt arm e gol ent sin stattee sono sta lo,, ecc. —: la gen eralità, allo del gi:gial blu,, del del blu so, del ros del so, à ros lit del era à gen lit la era del gen là a, della perali alittàà che sta al di ort a come si proceda, net solo che la variaz ione, non imp i ede rich de hie ric si Per le con . era ciò cioè, più alta cioò, ndi sia congiunta in gen variazione in gen erale e che qui variazione e una ent cem pli sem tuttoo unitaria. Questa è sia semplicemente coincidenza del tutt sintesi di coincidenza sintesi te una ian med , mediante une tratta com à lit comune, genera superiori. Si tratta e tralità una gen generi superiori. una quanto generi superiori in quanto li superiori nzia esse tà essenziali rali gene e dell generalità ione delle costituz anche la verso la costituzione hanno anche strada verso esse hanno canto, esse la strada D'altro canto, superiori. D'altro altre superiori. ono altre ett amm ammettono ne dotte che à pro non state prodotte generalit esser state di generalità possono esser icolari, che possono part tà particolari, rali gene generalità e le tutt inn tutte e in enut cont esser contenute variazione didi proprietà di esser limitati di variazione proprietà domini limitati appartengono ai domini é appartengono cch gia giacché — e ion iaz sta var tutttaa que ezzeentntoo ideale in comune. Le l’ellez in tut quanto [designano] l’e in — ] ori eri tà sup quelle stesse [generali dell’idea di colore. tecipano idealmente o volta fungere da idee di rosso, verde, ecc. par eralità pure, possono a lor gen , idee le e, ide dire le : che ‘an he che Potremmo anc di livello superiore, un'idea ,e, si può intuire una generalità ste st que in tir solo o da e par sol e a idee varianti: saf ì formata da idee loro estensione sarà

.

i

variazineone median medianttee variazio altro altroric unida ed lorihe ta

ano;; ficano lo, ecc., sisi unific giallo, de, ma anche pet ilil gial ver per il per ros e il so variet à di variazione pet ore. tanto, in man iera del pertan o, per la generalità è adesso il col ent to, iam men attegegggia questo att re ave l’i io dal niz litàà già messa eralit Così potremmo sin genera lche gen

1 dimostrate dimostrate sSs

n ila sal ra 3 stati di cose reali, e, per intuire le qu cana i o terne ed estern Guadagniam azione,, ecc. ecc. Gu à di i vità correlazione di correl = un attivit dr R S rO ti aa ogni di e s oni di tipo relazi delle di ioni, 3 delle eÈ a collezioni, delle relazioni Hina he ue ade To + in .Su dalle attività EA n siffattee,, aa partire oggettualità siffatt ra Gr dalle partire i e la dl " da SEERàEOIA si e variet 5 ; Aiediamia di variazione e intuiamo distintament ene date sono le o + e tament amo e la toaralità intuiamo possi nni modo distin questo bie ù in oa x te i ottenu necess la idee Per le e unit ssità. Per a st essa a A

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vete . via . G uad cdA ille oggi G 8

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9 enerale .

Sragione 93. . Le“iosa” difficoltàà di di ottenere i L generi sommi sommi dimostrate dimos. attraverso l'ottenimento della

Ottenere Ottenere

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60 questa distinzi distinzion questa i zazi ne ee formalizzazione, È ds Suu IA tra generalizzazione generalizzazio een f formalizzazione, vedano anche anche Ideen Ideen, 3 PP pp. 26 26 SOeC one e tra i izzazi sisi i vedano

g: Sg;

Hua 3/1, pp. 31 e sgg;; tr. it., cit., pp. 33-35.

295

td vw ra 2e le gene n Ss SI ot engono d l Èg ( p 5secondo si Co a pl olo ( Apit lerzaLA se zione AG pure lità le genera gono siE. otten Terza sezione - Capitolo secondo - Come

G93 Le di

10À SB diti

senso di tali giudizi è ovviamente ovviamente inclusa un’esistenza -in, un essere in una connessione un’esistenza-in, connessione,,

in un dominio. Questi [giudizi] sono giudizi di esistenzaesistenza-in: in: in questo giardino, in Europa, sulla Terra ci sono, si ttovano, trovano, delle rose gialle. gialle.

Finora abbiamo studiato esclusiv esclusivame nte i giudizi particola particolati amente ti più semplici, quelli cioè che contengo contengono no solo “un qualunque A in generale”. Più generalme generalment e, però, possiamo nte, dire: /£ giudizi particolari sono caratterizza caratterizzati ti dal fatto che essi hanno uno 0 più “termini di ‘particolaparticolarità”. In questo modo intendiam intendiamoo precisame precisament e le formulazion nte formulazionii come “un A qualunque in generale”, “un B qualunque in generale”, e così via: in ognuna di di queste queste formulazi formulazion onii si pone, in maniera peculiare, la singolarità singolatità indetermi indetermina ta di una generalità concettual nata concettuale. e. Inoltre, ogni termine plurale di particolari particolarità intenzionaalmente tà contiene intenzion lmente in sé — in modo

implicito o esplicito — una pluralità e, nel caso del plurale indetermi indetermina to, una pluralità nato, pluralità indetermina indetermi ta di termini di particolari nata particolarità tà.. I numeri sono pluralità determinate di termini particolari. Il senso di un numero implica, però, che il determina determinato to plurale particolare sia ricondotto ricondotto,, mediante comparazi comparazione forone e e formazione concettual concettuale, e, sotto il corrispon corrispondent dentee concetto formale; una mela qualunque e una mela qualunque, una peta pera qualunque e una peta pera qualunque, e così via. L'element L’elementoo concet-

tuale comune si esprime come un concetto qualunque qualunque”. ”. Questo è il via. Sono questi i numeri prodotti a giusto titolo, dei concetti indiretti,

A qualunque e un altro A qualunque qualunque, , laddove A è “un numerico di due; lo stesso vale per concetto numetico pet tre, e così otiginaria ee diretta. diretta. L’aritmeti in maniera originaria L’aritmetica introduce, ca introduce, concetti che designano modi pet produtre produrre i numeri e

determinarli per determinar li [448] attraverso la generazio generazione ne della somma 2=1+1, 3=2+1, e così via. Una pluralità di termini particolari non dev'essere unificata in complessi plurali, Cioè, non non deve deve presentarsi presentarsi,, per per esempio, esempio, come come un un numero; numeto; le patticolatità possono | | Slo, le particolarità possono 303

$ $ 96. 96. IlIl giudizio giudizio particolare particolare

genera ralele dell’in modo in gene nel mod o dell’ giudiz terzo - - 1 I giudi zii nel Capito sezion Terza tololo terzo onee - - Capi a sezi Terz

spalono 4 a spalcresc cono rose cres ne rose ‘alcu io, “alc une esemp (per esem rente pio, diffe molto te (pet modo eren ite inin mod diff ripart o e molt esser o tite ripar re esse stati forme e didi stati tive form nelle primi p rimitive sol o nelle ntano prese no solo non sisi pres enta Essi non liberi ceppi . Essi altre inin cepp eri”)”). liera,, altre i lib liera ante e deriv a vant essiv compl iva deri ne comp less azione formazio ogni form forme e form quest di ques e e e ogni zione varia te ogni ma di cose, ne di azio vari ogni ma di cose, tutti modi, molti , tutti i modi i tà inin molt particolar colatità tteree lala parti ammetter no amme posso forme quest ono e poss dalla vari variazi tee form ne didi ques azioone dalla i buiti inin ibuit distri olarit ità,à, distr partic colar ni didi parti termi o, term quest ini per ques io per Propr to, te. camen rio . Prop ente sviluppabili sist ematiicam

sviluppabili sistemat ture e didi strut ttur tire compa e inin stru no comp arir posso li, poss parzia ono tiche sintat ali, ture strut che parzi atti maniet e sint ttur diversissime ere e inin stru rsissime mani dive complesse. molto cose molt lesse. stati didi cose o comp stati

rit

te minan deter ante zio dete rmin giudiizio del giud one icazi modif come modi e del zion colar fica partiicol zio part giudiizio aree come b)b) IlIl giud nqualu “un AA qual untiva primi formaa prim a “un itiv già lala form che già fatto che al1 fatto zione atten fare atte e fare t a inolt ne e nzio orr Occ tre inol Occorre oggett-nuova una nuov a ogge ro una davve e”, davv ero unque”, qualunqu “un AA qual titoloo didi “un so tto ce, , sott produ non prod B” non o ilil titol ue èè B” uce, 7 qque à to, oggettto, nuovoo ogge un nuov non èè un “e unque”e”2) non qualunqu rosa qual cato. prediicat me ilil pred Una rosa espriime o. “Una cui BB espr à, didi cui tualittà, tuali cosa nque cosa qualu unque una qual con una fare con può fare come sisi può così come giallo, l’esseerr giall to l’ess asseri o, così essert asse può esse cui può rito didi cui mela. a . Al preminat mela ata deter una determin rosa o0 ddii una mina deter una dete atata rosa io, didi una rmin esemp per esem a, per minat deterrmin pio, rd ata, “e dete : giallo” o”,», to èè giall “questo statoo di cose “ques o stat minat deterrmin al e ato ament lativ dete corre al e o, ente minat ivam deter dicato to determinato, e correlat dica ne di zione azio forma too form quant c ose,, inin quan stato didi cose dello stato zione variaazio ne dello parti spond olaree vari corri iecolar ndee lala part corrispo nuovo un nuovo ce un toduce non pprodu che non ne,, che cazio prediicaz ione ato didi pred ermin indet mente nato colar parti ermi tipo adet i un nte arme icol part tipo un ale generrale tto in gene soggeetto pensaa un sogg ata, ermin indetterm a, pens ra inde inat manieera ndol poneend ma; pon soggetto, oloo inin mani etto, ma, sogg o”, “gialllo”, mpo, conte , il “gial empo “è ? e, al cont colpisce isce lo “è” “qualunque” A. IlIl “qu un A. comee un alunque” colp pensaa com ee lolo pens zione ne di formaazio una form mo abbia o una iam del giudizio; contenuto giudizio; abb del con ssivo lessi tenu to del compple sensoo com vo del quinddii ilil sens quin cose,, ma non è indeterminato in modo erminato a uno stato di cose t o in t riferi è inde o [449] mod che ero, ito pensi rifer è ] [449 che pensiero, designa, pet particolare icolare designa, formazione part La formazione cose. La di cose. statoo di uno stat propriamente esso stessoo uno esso stess

H Eli 3 H

propriamente stati inizialmente su stati esercitata inizialmente ero,, ch dev’esset e esercitata chee dev'essere pera pensiero di pensi così ionee di razzion un'ope dire, un'o così dire, tutti su poi e determinati oro termini termi ni determinati mente idual cioè sui lloro nte,, cioè minat alme didi cose individu atii indiv determin cose deter [tetproducono altri [terazioni, ni, che producono variazio loro vari tutte lele loro su tutte ti tra gamen cose e e su ii colle st ati didi cose tra stati enti collegam à arit particolarità icol le part denza. za. Così minat preceden quelli atii in prece re da determin i aa parti li deter minat quel da deter ire mini] part ati rmin dete ] dimini congiuntive, zioni ni congiuntive, formazio ntern delle forma ni,, all’i rnoo delle all’inte ioni opportune formulazio compaio compaionono,, inin opportune formulaz nali li comsizio iona proposiz are forme forme propo done derivare one deriv didi cose, facend didi stati , facen cose ipotetiche stati sgiuntive, he etic ipot e, ntiv e. sgiu esse. compless quantoo compl importa quant non importa proposizioni non per proposizioni formazioni, pet pless questee formazioni, tutte quest per tutte articolari ari plessee per icol part p correlativamente, causali e,e, cottelativamente, otasi colar ipotetiche ee causali asi ipotetiche amoo poi arii ptprot Abbi particol poi parti Abbiam lice sempplice esprimano sem che proposizioni esprimano ifferente che lele proposizioni ind è , ente modo ffer o indi stess è Allo o, si. mod apodo so siero apodosi. Allo stes pen iero di pens possibilità di Anche lala possibilità ecc. Anche abilità, ità, ecc. ca,, prob emati probabil probl à bilit tica possi 0 lema zza prob certe ità ibil poss 6 certezza immaginare chchee inin posso immaginare esempio, ioio posso peperr esempio, ità; colar à; parti arit delle a icol uce part cond e sia dell a fanta e della della fantasia conduc abile. e. o èè cioè pensabil cioè pens questo cici ssiano ino blu, quest o giatd rose blu, quest iano rose i giatdino questo

nziali priori zi esiste iali aa priori o giudi esistenz siaia înin quant giudizi olari quanto zii partic e)) Giudi fantas ari didi fanta particol Giudiz

oi rili p ensio ancehe| ii pensie ndi anch atii ee qui quindi dicicat ose giu didi ccose giud o,,,g gligli stati giudizi di stati l’atto o oniam izio giud SeSe trasp di o g rità; lele l’att rità; traspo ola P niamo particola nuove partic amoo allora all ora nuove ia pura, otteniam pura, otteni fantasia di stati di cose nella fantas

olari partic ari di stati di cose nella particol

304 304

Èo . riferi iamoo in in riferi otten otteniam zionee nel sce, nella elicoa rimento ine al fatto forni se” forni“come se” del “come modo del nel modo variazion ogni varia che ogni fatto che cu sell forni se delle forme peculiari, da cui sorgono Cri primadi descritta, a mani Co à pure sibilit sullaca tese se delle forme peculiari, da cui sorgono per noi pos?

.

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Sg che î base di j realtà immaginate. SeSe immag iamo immagin nella‘ fantas antiia a pura o nella iniam pura ni magn; ate a l u a in nque qualu i un triangolo olo qu o o S n

Si a pure| su

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} de olare questo otteniam in generale sia rettangol eSese otten o partic iamo quest atticolat AA di i Una co 1 . n° rettangolo di una coerente unità intuitiva che che abbia ilil modo modo —che “come siè i ome . n SOCUIT certo modo e del uto uno è in un abbia otten che IVA un triangolo ottenuto

v unque pare 8 terno stato cose all’in i cose a dion aall’in terno A imo —_ come LAseL avess se’ vessimo realmente

modo e che stato che èè stato ° riangolo che è in un certo 1 j mediante e c mente ito costru [450] ui. ente i quietele sn amo allora, realm cambiato Îl1 nostro zionii —,—, possi ostruitoattegg mediante volta una opportune opera operazion possiamo allora Una ca, . o il nostro atteggiament a ibilità 1 che reale sia pura che ilità trovare o, possib | olo VAS a, reale la possibilità pura che uun |l ae ARI a iva quali avalno triaheolo tcahe

àà golo . Ne e che ice possi bilit pura Di que Sasia renan possibilit semplice più sempl che lala più inoltre deriva inoltr Ne deriva rettangolo n di ST pura di lità L. x i Sa Dar a pensabile ile che olo èè una olo può dì si menare ilità, èè pensab are è:è: Da un triang può ess triangolo à, un una possib possibilit un triang triangolo ess cre, i P se ament chi aramente, più chiar Detto più sia. Detto che sta. render per bile o esser n È senso della fantasia pura, utilizziamola | e, È per rendere e quest pensabile nel esser pensa questo

li fantasi pura, utilizzia senso mo laa locuzione pri D è possib1: possibilit fard della ile ela ilitàà aa priori: locuzione didi possib ile a rio ea è pensabntasia priori, priori: è possibile a a priori che... priori, è pensabile i esi esi onoo quiui dei ciudizi qui dei dei ciudiz Emergon Fmetg

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1; ; ‘ali

i 7o, meglio in,, , nei quali esistenzagiudizi dei giudiz meglio,, del esistenzial nen nidii nza-in a i di esiste azion Bit il “c'è” ha subitoo nla Sol | oco esprion e dell modificazi ‘ori e equiv peculiare ament istic lingu E priori. a dI cen eci espricon equivoco icamente linguist merli con il “è”, E a priori. fi x 94 mi € I con il GE esiste 9 con 1 e con le diverse altre olocuzioni che pattic d desigg nano nano CO € oni che desi p Da locuzi altre DRS e queste n Busi latità. larità.à. Comea giàgiàà ndetto, dett n queste non sono partic particolarità icolarità ma à reali, pure olarit reali, m semplici, i, partic patticolatità olarità pure ee semplic sono di tali A mne possibi TM lità a priori riori di tal‘ali pastesaa) cità Ogni î propo proposizione nza ha izi esiste di matematica atica esistenza matem ha queÌ ” sizione gni “ci sono” ni senso modificato: sto Sie "o ci sono” triangoli, quadrilateri, poligoni di un numero ntet cresce cresce o numer un di ni Poligo dn pa ri Idi ri regola diilati;di “ci sono” nno polied poliedri regolari didi 56 lati, ma non poliedrii di qualsiasi lati. di o numer numero asi di lati i IlI qualsi cat, ma non p oliedr sioni] espres queste [di senso vero prose nso [ d i i queste espressioni] ioni È non è semplicemente nte iceme ia, ile che i sia. Tuttav queste sono non è sempl un “c'è”, “C'È”, ma: è a priori possib un se ibil donisuii e ci sia. Tuttavia , ea pur sempre S vere e proprie proposizioni sz esistenziali, oi veri Sace p rtico afl; essi della lità, si pronunciano possibi di istenza cioè sull’es sull'esistenza di possibilità della poso sibilità che ci siano trian si n s1 pronunciano oi sian o triangoli, Î ma non semplicemente sul fatto che ci sono dei tran lii a È così sempr Tutti i giudizi prat della gn n nuo che ci sono del triangoli o de e. Tutti giudizi esistenziali matematica, in quanto giudizi esiste n li nziali didi possibilità; prror a priori, ’ sono in verità giudizi giudizi esiste possiblità; tuttii giu I Pen esistenziali tutti giudizi della partico ari dell I particolari THEL Ii BIUCIZ (I Ld5 iudizi immediat sono immediatam matemn atica atica sono ente giudizi iudizi particolati î 1 didi di possib possibili didi ibilità ilità chia possib ibilità di ma ilità, particolari E giudizi particolati susu oggettiTI matematici do particolari ° Soma pestbiiti di ossia quindi Possiamo Sep quind di anche dire 2 mo —7 uin i ; correttamente: tra prioti cici ssono possibilità aa priori [451] possibilità ono SOsEFt Atene tra lele [451] dre Pico di di possibilità Urla ! particolari occorrenze. Anche questo però esige una Ogni zione. spiega spiegazione. una esige Ogni ernni Anche questo però una °possibilità eà aa prio priorti— i èè una ioti di..., di., ile; e Da così; È è èè una priori possib realtà aa priori una realtà di..., ilità aa priori priori possibibilità ch possibilità possibile; la possibilità pa priori ne ” is qual possibilità un ÀAA qualunque po che un a prioritot sia, che Prcoar che e qualcosa qualcosa sia, sia, si che cicii sia, i qualunque un stato qualunaue stato stato nque qualu un che sia, nque qualu preci samente un E taa €ei. olare precisamente partic D’aldi cose pensabile didi questo esser pensabile puro esser un puro mo sussis ancora abbia canto, È: questo titipo. po. D’ E nto, abbiamo nico e ancora il [seguent guen e] raddoppiamento: d esse le possibilità sono ioesse pure sono ilitàÈ pure raddoppiamento: le possib guente ee così in verità, c’è che è, Icosa che che è, che c’è osa in ni preolari, qualc che sizio partic anche Stesse propo le anche le così i proposizioni Bo sé stesse eo c Î sentano sei sé stesse come possibilità a pure, nella produzione Eno ne originaria che originaria, sone osa che coli sono qualc qualcosa sono nella. produzione originaria, Pen UL ci è. Tra le possibilitàà chche e ci sono golo di triangolo rettan esser ci di sono ilità alcune possib sono di triangoloe ci sono n alcune possibilità di esser rettangolo questi so: questi ottuso: 00 ottuso so:: qq questi questi son sonoo davve davvero giudizi esistenzi giudizi i i izii esi ali patticol ro giudiz possibili ari susu possib tà. AlAl esiste iali eee giudiz nziali giudi i partic olari ilità. Contempo, petò Lai tu a includ i u tò i i d e possibilità] priori [quest a però, , ioni rappresentaz udono rappresentazioni Stati a priori “*io . . includono particolari Stati didi4 di cose possibilità] priori didi particolari li, , ecc. ecc nze pensabi esiste ili, pensab[queste cose> però,pensabil i, didi esisten ze pensabil i, ecc. i

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, veri e propri giudizi particolari; essi pur sempre vere e propre proposizioni esistenziali a

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(97. $ 97. IlIl giudizio giudizio universale universale

rale in gene generale dell’in modo o dell' nel mod zi nel giudi izi terzo o -- II giud tolo terz Capitolo one -- Capi sezione Terzaa sezi Terz

Da questa questa esposizione Da esposizione del del modo modo inin cui cui sisi presenta presenta originariamente originariamente uno uno stato stato didi cose cose universale “in universale “in generale” generale” èè evidente evidente che che questo questo universale vuzversale esser-così-in esser-così-in generale generale èè una una forma forma didi

ersale universa izio univ giudizio 97. Il giud G$ 97.

configurazione superiore, configurazione “ generale” superiore, che che include, include, ee traspone traspone inin una una forma forma più più alta, alta, /"/’“in generale” particolare. particolare. L’“in generale generale universale L’“in universale ha ha un’universalità un’universalità didi senso, senso, che che èè inclusa inclusa nel nel pensiero pensiero “in “in genegenerale”. ÈÈ una una universalità universalità che ammette ammette lala particolarizzazione particolarizzazione del del suo suo senso senso ee inin ogni ogni cosa cosa si pensi nella forma particolare didi “un “un A” A” può trovare trovare ilil suo suo immediato immediato riempimento, riempimento, ‘che la particolarizza. Ogni A determinato è un A ed è un esempio opportuno per l’universale “un “un AA inin generale”. generale”. Ogni Ogni [A] [A] èè una una particolarizzazione particolarizzazione tale tale da da esser esser inclusa inclusa nell’universale. Sorge così, come forma peculiare, quella dell'esempio: dell’esempio: un A qualsiasi,

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A sì

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.

si

è

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connessioni delle Così ibilità la possibilità quanto possibilità a priori. però non otterremmo un atto di giudizio tipo di inpossibilità, toempiriche Un atto di otterre mamo per o non C OSÌ PI 10r1 a lità bi ossi Qua ntocon le inerenti necessità a priori. universale a priori empit icl 1e in ri. necessità a prio le inerenti raggiungerlo Un tale risultato piuttosto in un atto atto di giudizio, che conconri conpotremmo prio izio, che universale a ttosto in un tto did giud rlo piu

raggiunge pure in una libera variazione. Abbiamo, segua dellemo generalità tale risultato potrem Un dall’ottenimento iamo, pet una libera variazione. Abb pure in trovato àabbiamo alit et gen e dell o ent esempio, ottenuto l’eidos del suono e che gli appartiene una nim tte > tà5 quali segua dall’o ien Î e Ù na qqualità, o trovato che gli 1 appart iam abb € no suo del os leid un'intensità e unto timbro, e che, quando passiamo in rassegna suoni uguali, anche anche lele esempio, ottenu int rassegna suoni uguali, i mo In ndo passia qua che, € ro, timb qualità sono uguali. Possiamo ora giudicare in maniera particolare: un singolo suoun e suoÌ n'intensità ra particoli are: un singolo

in m anie giùjudicare Î mo ora sonoro i Possia no di li. questo concreto ha in sé una singolarizzazione no ugua concetto o ità È qualunque del concetto zione del ha in se un a singolarizza oroPossiamo son to cre con o st que dell’intensità concreta, della qualità, ecc. però anche andare oltre sulla di ; di n que base di e sulla base 0 qualun e oltr no P . Possiamo p però ancei he andare

Pe

o

ad

Partiamo dal pensiero di “un suono”, formato originariamente nella fantasia pura e quindi a priori, così da avere davanti agli occhi singoli suoni individuali in quanto

possibilità a priori e, in riferimento a queste, il concetto del suono, formato otigi-

nariamente in un'identità assoluta. Scomponiamo un qualsiasi esempio intuitivo di suono e intensità e i concetti relativi, ecc. Possiamo cnsuono e ©troviamo troviamo qualità qualità ità

ee i intensititàà

ità il eccconcetto concreto di suono (il concreto sonoro) ità, una e adirequalche concreta, dell ità ripetizione i ntensità dell’iqualsiasi creto di suono (il con e il concetto con qualità, questo ne € direnonch indipendenti, questa intensità, questa ripetiziopatziali comprende questo una qualsiasii concetti intensità, questa qualità, i, quedistaquesto ent end p indi non iali include sonoro parz concreto ti singolarità individuale e che i ogni concetpossibile timbro include comprende di questo concreto sonoro idualequalità. indi div tà ari gol sin ile nella farlo sib possiamo E pos questa intensità, i questa di ogn momento libera untimsingolo la libera bro e che qualità. E possiamo farlo nel sussista que di à, nsit inte sta que universale cose di di momento che questo è in generale così e che lo stato variazione. versale sussiun singolo Vediamo ch elo stato di cose uni così il e concetto erale in gen è sto que comprende concreto che come cioè: o priori, a in sé sé possibilità iam della regno stevarnel Ved ndei in"o iazione. to comprecon creo cett o conc meet e il con com cioè: è o i c ri, jori. prio a tà ità “una ibili come [456], ibil poss così ogni stato di cose possibile in generale di asuono, suo nelconcetto il ste ne regno dell ile in ge e posdisibcose stato di locosstato i ogn ha singolarità così stessa “questa no, suo implica suono”, un di è qualunque to singolarità ingo il suo concet sa SINg

otra costituire

ee i relativi deicei particolari nel modo ini con cuicetsiti presentano in sé stessi e nel senso particolari stati stati di di cose, cose, di S particolarità a priori: un suono qualunque ha una qualità qualunque, un suono 1 parT ticolarità a È rior priorii:È: tin suono qualunque ha una qualità quaintese qualunque qualunque. lun Queste vanno naturalmente q come delle que ha haun'intensità un'intensità qualunque. possibilità possibilità a a priori. priori,

Ma qui possiamo

e

x

°

dono dornoa ogni corerezuzz. Ogni momento interno, ogni patte a ogniconcetto I concettopatziale parziale I di diquesto questo conere tum. Ogni mome nel nesenso nto interno, ogn più ampio, di un sta sotto un predicato, Sensoso piùpiù ampio,io, di di ununindividuo parziale i parte indiivi ind vi duo sta sott o un predic che è il concetto ato , che concreto. del delsuosuoconcetto è il con cet concetto concreto. to parziale

anche ottenere di più. Se compiamo una libera variazione e pren-

un suono qualunque dalle possibilità a priori, allora riconosciadiamo diamo arbitrariamente aarbitrari riame ognuno a ai,priori), possibilità quanto qualche una mo mo che quaqualità dalle poss o che lun en ; ogni s [suono] :[su ono]Doha a “n prior unaSuon qual qualque (in quan poss prior allo eche ogni ità (in to ibil i)ra cherico itàibila ità noscsciai immagisuono ogni possibile, suono ogni dire: anche può Si intensità. ha una qualche che ogn uno “ualche intensità. Si può an : ; > o. . anche dire: ogni s n potrebambiguo; questo nabile nabiole i ude un'intensità “ e.Ogni [457] suon i agi i ibil oMaposs u inin generale, 8 generale,ale, include incl un »;Intensità x possibile. possibil [457 ques ae suonosi Imm ] Ma toe, èè ogni be infatti credere che la possibilità di un suono comporti in generale che io lo possa infatti credere che la possibilità di un suon o com i ‘9005 SI potrebanche pensare determinato dal concetto di intensità, lasciando in sospeso se possa essere pensato lo stesso anche senza intensità. Così come potrei, per esempio, immagi-

nare che un suono qualunque potrebbe essere della specie ‘suono di un violino”. Ma ciò che così si vuol dire è: nella formazione originaria di un suono qualsiasi possibile, noi

possiamo vedere in generale che il pensiero di essere un suono include quello di avere un'intensità; e lo stesso vale per il suo avere qualità e avere un timbro. Possiamo anche

° I ci formiamo ere un timbro . Possiamo a priori il concetto dire: se, compiendo una variazione su un esempio, anchedi S un ese pio, ci i formia i mo ilintensità concetto e atimbro. suono, troviamo che esso contiene i concetti parziali di qualità, priori diSe

teniamo fermo il concetto di suono e concepiamo una singolarità individuale qualun-

que di questo tipo, all’interno di un atto di pensiero in generale, ad esso appartiene in generale che partecipi anche dei concetti parziali del suono. Del tutto in generale: se 47

le predicazioni corrispondenti vale che esse siano contenute le une CO cor Là spondenti ivale es sig di nell predicato il quale abbiache come ogni soggetto, universalmente che uni cioè che altre, nelle À UIIAIAZI quest’ule altr e, cioe È n versalmen per altro, conc contenuto concetto etto è è cont sioenuto înin ununaltr o, per 7

le DI edicaziZIONniL

te

ogni

sogget

3 il ann come predicato. concetto fimo concetto, debba avere anche il primo to

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sta stes i lici a lo stato d i cose “que suono no”, ”|, imp un È è que un’intensità, una qualità”. lun qua tà: di ità. ari gol sin Î i x) li : i legge fotÈ ta. compiere un’astrazione formale e ottenerere una una Quaanche Possiamo intensità, adesso un' n legge fotene stnuna ottsme % > formalepere ripetizione, one ne azio astr un re dei pie com risultano, cui he da degliancindividui qualsiasi, i concreta Concepiamo male. Pos € concreta siamo adesso o, per ripetizione, ltan risu ci cui da da , i i, sias qual di diconcreto i individui formali di individuo, di concetto concreto, i concetti co ncreto formiamo | iamo degl Se cep qualsiasi. male. Con di cononcetto concreto, duo, individuo iviogni ind di i mal for ti appartengo” concreto cet con a i vedere: ecc.,mo possiamo allora concetto apparteng9” Se formia valsiasi.parziale, individ uo concreto : a Ogniconcreto vedere alloaraogni conce mo appartengono sia pos concetto , parti, ecc. ovvero , proprietà, di iale momenti no :con cetto parz apppartengono concetti to cre con to cet con i pon a ogn pat ti, concetto che cortis concreto ha predicati unoerostesso ognii singolarità corrispoi di proprietà,di ovv parziali no mome ent to ha predica ti che cre con o ett onc € so stes di uno

Senza dubbio, quando andiamo oltre il puro concetto di suono in questa sfera generale di concetti in generale e di oggetti di concetti in generale, otteniamo allora un’algeneralità sferamodelle puramente ; formale e, nella tra fragener Ji i Il fi generalizzazion e, una generalizzazione alizzazione enasi > ottenia allora un’al-

308 308

309

rane

formali,

ne, una generalizzazione puramente formale e, nella sfera cx così in generale, un atto di pensiero a priori “in generale”. Come nell'esempio delle

di pensiero a priori “intap generale” , . Re. ali, un atto n Mi messi in rilievo. Come nell esempio statiin Soana grOtteniamo umo statstati digencose erale,che i di dicoscose e gengenerali, erali, mes si in ri Tevo Ini inun un a ptioti puro, così a prio l o r i ri pur o, nell’altro. l’uno incluso essere un intreccio, un un’implicazione forma loro hanno stat ann , i o comcome di cose che e loto forma un’implicazi 6 . i ne, un intreccio, un essere inclus o l'unochenellderivano assolutamente concreti, [458] À partire dai concetti inferiori, da quelli ’altro.

dalla ripetizione individuale e dai loro concreti concetti parziali, e risalendo poi fino

parziali e ogni singolarità

Terza sezione - Capitolo terzo - I giudizi nel modo dell’in generale

stabilite di nuovo tali ai concetti dei più elevati livelli di generalità, possiamo sempre stabilire ci fornisce degli connessioni] connessioni di implicazione a priori; e ognuna [di queste dire, stati di cose giudicativi, che si presentano in sé stessi e che, come potremmo anche dite, formale generalità una sono apodittico-universali. Anche questo può essere espresso in all’interno di giudizi universali e può essere visto in un’autocostituzione assolutamente formale. Ogni volta ritroviamo qui la caratteristica notevole che le costruzioni compiute nel pensiero puto e quindi a priori nella fantasia pura danno adito a formazioni che possono esser apprese come oggetti e che queste formazioni a priori possono entrate in relazioni di inclusione con formazioni di nuova foggia. Inoltre, pet queste costruzioni di giudizi universali a priori di implicazione, così come per le precedenti costruzioni particolari a priori, noi abbiamo la medesima certezza che, quand’anche vodi giudizi particolati lessimo compiere queste costruzioni, esattamente con lo stesso contenuto, dovremmo

attriva[relazioni] possono attivaritrovare anche le stesse relazioni d’inclusione. Anche queste [telazioni] re a presentarsi in sé stesse in veri e propri giudizi a priori, che però appartengono ov-

$ 98. Ricapitolazione

o) n Un' ua Un'a U alt ltra altra ra dif diff fer eren diffe fer renza enzzaa èè que quellllaa O tra gudi zi ind izi indilivi a4giud vidu e ivi dual ali dua liiÈ ee giu ciud vind dizi=2i gener generali ali.. Cioè Cioè., nei giudi tego fegorici rici ii term termin iudizizi ca inii non non dev devor ono esse re sol o ogg ett n i i ind son ivi S s e r a s dua ogge li, indiv tti i Î ma i pos c on son Ogge ogge ttua o ancche he ess gene ess ali.. NNon SITAlità gener re ondi ere È rali dimmeno eno , , ilgiud izio ppuo giudiz î bgesse pe io na 2 1 0 puo Les ess re ere sono no anch non Liha e dific esser mod at ificato, può È ess giudizio izio singo singoll are, e conseguenteme nte ssere ere giud une nte ogn ogni i giud giudiz fica izio Puo esser io,, non nsolo solIodi o quel que loto,indi llo golare, ma anche quello gen ind vidu ivi duaale l sinin erale pu OO SSsub ire u una ubi ire re 1 a de delle] moddif ifiI ica cazz ziion 10Ni1 i So songn in in o quin gen gen i di, quin i era era di, , per de”. Gi le” le sa ese . Ci es emp Ci mpiio, o,io, giud giud giudi izi izzi univ uni ersa uni i rsali rers li indi ali indiviivi ind vidduaualili i (con un [460] n cleo nellai foro ma ind ind ivi ivi o ma del viddua dell o l’“ uallee ’“un unaa 1 cosa cosa cosaa que q Jualunque que in| gen ‘gene rale era ale”))) eee giudizi C'è ancsfa le” nel giudi nn giudizizi univ a qualun ie irenui ersaliali o universa ger ÈC'è anc Î ancora v oraa uniun’a i d un'altra e ltra dist distinzio inzione ne che interseca veca |le due due iiche che abbia; O abbi; ap p e na quella dre n Menzi quel men ron oni lapia tra giud zio nat gigudizi o, È izi sing cio10Èè Sengolari”” singolar® olari!! e e giudizi giud viydiziizi sin plurali, ti i ore ovvero : rodgiudi giudizi ar zi t con i VI uno uno i 0 o più chee pre sog pa preredicati getnn dicati (o(o ogge ti oaanL tti rela oggetti relativi). elativi). tivi), * Che HeC Che [ques [questa] [que esta] ta] s’inters s’int ’i ersechi I con le e prim pri ; e me I nificaa n che, perr ese sig signific due disti dis tinnzion i zioni esi mpio, , ogni esempio ogni giu i diz giud i zio seuniv io univ alv ers ersa iersa le indi le ale ind indivdre ivi i viduale È può esessser singolare o un giudizio plu ere e un Giud giu izio giud diz izizio io plural ralee di oo e, al cont o aanch nch contra rari itrar io,o,, c che unn2giu rio giuddiz izio 1 0 io gen ene gene può puo esse ral era essere e le sin i re plur gol plurale, are ale, ee così così via, via, inin ttuutte lee comb combin inaz aziioni oni che sisi vuol vuole. e. ° .

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°

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viamente a a tutt'altra linea e che accompagnano, come dei correlati, tutte le costruzioni che si presentano assolutamente in sé stesse.

Sf 98. Ricapitolazione Riguardiamo ora quel che abbiamo ottenuto e consolidiamo i termini, trovando opportuno appoggio nella tradizione, ma con qualche variazione. li Li bi.

# R:

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Il punto di partenza era quello degli originari giudizi categorici. In essi, un soggetto individuale è appreso in quanto tale e in maniera diretta. In tutte le sue variazioni, ci sono degli oggetti individuali che fungono da termini originari [460] e i loro predicati Tutti questi giudizi, per quanoriginari predicati materiali. ‘T'utti concettuali sono a a loro volta otiginari to siano complicati, li designiamo come giudizi singolari. I loro termini li chiamiamo Linguisticamente, ogni nome proprio e ogni predicato concettuale, termini singolari. Linguisticamente, rosso, casa e simili, designano un termine singolare. che sono realmente asseriti, come tosso,

Ne derivano quindi i seguenti livelli: fermini singolari. Senza dubbio, questi so/o /erzzini 1) I giudizi singolari sono quelli che hanno solo c'è il giudizio categorico sinstessi giudizi hanno una propria scala: al livello più basso c’è del'gruppo singolare più semplice, come “questo è rosso”. golare del'‘gruppo giudizio particolare. Ogni termine 2) Il secondo secondo livello lo otteniamo sotto il titolo di giudizzo patl’intero senso del giudizio diventa pat particolarizzato e, così, l'intero singolare, può essere patticolarizzato ticolare. Ne risultano allora le molteplici forme dei giudizi particolari, a seconda che patticolarizziamo patticolarizziamo più o meno termini singolari; che riversale. Ad esso appartiene ogni giudizio, che 3) Il terzo livello è quello del giudizio universale. sl sIfà rimanere può giudizio] [del parte abbia almeno 447 termine universale. La restante giudizio: golare o diventare patticolare. Particolarità e universalità non si escludono nello stesso

310

s. 6si [N [Nell’originale ell’rai orig giinale tede tedesco, tedessco, (edesco, co, Huss HHus Husserl erl specifica specific iI a «Ein «Einzelurteile zelurteile (auch oft singula Zio zione che in ital ;: saLa nell’edizione sinculire già inglese € fr & ateÈ genannt)) genannt)», precisait aliano, i ano, come gia tedio E ; recisanell’edizione inglese e franc . » pescsa ancese, ese, è del tutto superflua &ssere tralasciata, n.d ess e può quindi n.d..t. t.|]]..

311

sr tt

Bunprsssnimicie fis +

Appendici Appendici

] Appendice I (ai $$ 40 e 42)! [460 [460]

Appendice I (ai 66 40 e 42)

L'apprensione e l'origine dell'individualità - Modi del L'apprensione didi unun contenuto contenuto inin quanto quanto “fatto” “fatto” e l'origine dell'individualità - Mod i del lempo lempo e e modi modi deldelgiudizio giudizio LoLo “stesso” “stesso” oggetto, oggetto, sperienza: sperienza: questo questo stesso stesso

che fantasticato, potrebbe anche presentarsi nell’eche hoho appena appena fantasticato, potrebbe anch e presenta tsi nell’ semplice oggetto possibile (e così 997 possibile oggetto) po-esemp

lice oggetto possibile (e così 9977 possibilreale e ogge tto) dire trebbe E al contratio: di ogni oggetto posso potrebbe anche anche essere essere unun oggetto oggetto reale. reale. È al contratio: di ogni oggetto reale poss o che che sia reale e che, se non lo fosse, sarebbe una “semplice dire che non non èè affatto affatto necessario necessario che sia reale e che, se non lo fosse, sarebbe una “semplic possibilità”. e possibilità”. “Lo stesso quindi l'oggetto sip/iciler; difatti, quando patstesso oggetto” oggetto” non non vuol vuol dire dire quindi l'oggetto sip/iciter: difat quando liamo semplicemente di un oggetto lo poniamo l'oggetto parliamo sem plicemente di un oggetto lo poniam come reale, intendiamoti, cioè o come reale, intendiamo cioè l'og reale.. Inve Invece, qui ee inin tutti tutti ii disc discorsi simili, si tratta di ur contenzio che è possibile intuire getto teale ce, qui orsi simili, si tratta di 7 contenut o che ènella possibile separatamente come ident identico e che, in quanto “senso pieno”, si trova sia coscienza intui re sepa ratamente come ico e che, in quanto “senso pieno”, si trov a sia nella cosc che fafa espe esperienza, ovvero nel suo noema, avendo qui [461] il carattere d’espetienza ienz(di a che rienza, ovve ro nel suo noema, avendo qui [461] il cara tter e d’es peri enza cotrelato d’esperienza) “reale”, sia nella corrispondente coscienza di fantasia, in quanto (di corr elato d’es petienza) “reale”, sia nella corrispo ndente a di fant , in quanto quasi-esperito, avendo invece questo [secondo] casocosc il ienz carattere del asia “fantasticato” quas i-esperito, aven do inve ce inin ques to [secondo] caso il carattere del “fanditastatteggiaicato” (del corr correlato della quas quasi-espetienza: quasi-reale). Se, con un cambiamento (del elato della i-esperienza: quas i-reale). Se, con un cambiamento di atte mento, compio una posizione di possibilità, quella del fantasticato in quanto tale, allora ggia ment o, compio una posi

zione di possibilità, quella del fant asticato in quan to Questa tale, allorè a la che hoho così così post posto, ossia possibilità, ha sempre lo stesso senso pieno. ciòciò che o, ossia lala poss ibilità, ha sempre lo stesso sens o pien o. Ques ta è evipossibilità in quanto realtà possibile; cioè, ogni senso pieno di tal genere potrebbe la poss ibilità in

quanto realtà possibile; cioè, ogni senso pienessere o di talesperito genere con potrebbe dentemente essere “contenuto” una realtà, potrebbe il carattere evident emente esse re “con tenuto” didi una realtà, potrebbe essere esperito con il cara tter “reale”, e di di“real e”,

testo,quiquiripor riportato come Appendice I, fa parte dei manoscritti che Husserl stese durante due pei © °°IM [Ilfesto,

tato come Appendice I, fa parte dei manoscritti chededicati Husserlallastese soggiorno a Bernau (30/07-01/10/1917 e 01/02-27/04/1918), ripresa questioni toditiodidi disogg durandelle te due iorno a Bern peau (30/ 07-01/10/1917 e 01/02-27/04/1918 ), dedicati alla poi —delladellacosci coscienza interna del tempo e, in particolare, al problema dell’individuazione, in Hua 33. riprepubblicati sa delle quest enza interna del tempo e, in particolar ioni e, al prob lema dell’ indiv iduaz ione, specifico, questo testo corrisponde, quasi integralmente, al Tx. Nr. 16, Hua 33, pp. 289-298, che però ello ) Nellospeci poi pubbl fico, questo testo corrisponde, icati in Hua 33. quasi nte, aldell'essere Tx. Nr. degli 16, oggetti Hua 33, Mporta titolodiffe differente: correnze temporaleinteg e la ralme costituzione individuali, iport a un untitolo Pp. 289-2n.d.t.}. 98, che però rente: La Lacorren te temporale e la costit uzione dell'essere degli oggetti individuali, n.d.t.].

L’apprensione didi un L’apprensione un contenuto contenuto inin quanto quanto “fatto” “fatto” ee l'origine l'origine dell’individualità dell’individualità

42) 40 ee 42) (ai $$$$ 40 dice e II (ai Appen ndic Appe }?np? i cen rahtreo ava ‘cc OV , x senato rapp! “ed TAPPrERARIONE concetto etto di “era conc un nte chiaramente rame modo chia o questo mod in to ques definisce nisce SiSi defi o" men uno nuto ispo CarAiAponcti i nde] 4a conte concetto corr [questo sto oncato rappresentata: resentata: [que vero di una cosa che ” è solo rapp VISSZIIE | ”di nre i posiz% ione paco rienza; za eÈe1 niin una erien d 7 pete 2101 ione d'esp posizjovi, nte lolo stesso in) una posizione identicamente / icame essenziale, ziale, che è ident noematico tico essen noema , ne essa,sema a anch' ire Cano 7 uol dire sia vaLaa si (che vuo pa fanta correlato elato di i una pura non è il corr Es ‘enza, a. Esso quasi-esperienza. -esperienz | quasi o èp En, è petceche a ciò une comune nza com essenza esse 1 ), ma è un un’ess rappresentazione), resentazione senso, o,. mera rapp senso tutt'atro atro sens tutt’ inn ui a parallelam È llelamente e in esatta quanto to tale, para fantasticato astii cato ini quan che fant è ciò a e tale e quanto tale in i to pito quan in pito i ; . percepito]. pito] ilil p perce Icon [con za |con o‘rispondenza ndene so i rta dell’scenza ispo individuale di ciascun oggetto, che comprende ovviamente corr amente n

ciò che che ho ho fantasticato fantasticato nell’una ciò nell’una ee nell’altra nell’altra fantasia fantasia non non hanno hanno affatto affatto lala relazione relazione didi

ciò che precede e di ciò che segue.

Osserviamo innanzitutto ilil caso caso didi una una singola singola presenza, presenza, inin cui cui compare compare un’uguaun’uguaglianza di individui distinti. L'essenza piena” coincide dai due lati e coincidono lele loto durate temporali. Nel processo dell’esperienza originatia loro originaria — il quale è un processo di costituzione, che è continuamente formativo e continuamente impegnato a porre

questo e quel contenuto (un contenuto che “è” in continuo divenire, in un flusso costante di datità mutevoli, e che si estende nell’essere) — crescono l’uno l’uzo e l’altro [individuo], in quanto durano, ovvero [crescono] il loro durare e la loro durata. E crescono in un processo comprensivo a due posti, attraverso altri modi di datità e in differenti posizioni, ecc.; ogni nuova posizione (posizione ora) ora) pone pone ilil suo suo contenuto contenuto

cd

oggetto, che compre nde ovvi ezza della piense zione Suap ca | ribuuzion identica ntica dist Pide tanto " prata: ica, Ica, un San ssenza ident è pperò però qui un’e

cias cun indivi iduale di i cias Si tratta quindi dell'essenza indiv posizioni] zion due posi i] e [dellee temporale orale [dell durata a temp l'identica duratta ica dura "i temporale o rale durata La dura ta temp durata. a. La esta "durat temporale rdie le iinn q questa reio

coincidenza3 Ù tàn din Soprana, tattutto, , l’uni somiglianza glia ioli nza e,e, sop L’uguaglianza, agli ianza, la somi uagl colore, il color :e, ecc. L’ug quanto l to e i quan E rece Gg ess?a S ta stess peas (90h,a, ques “reale le” (ossi modo o del “rea postoo nel mod l'oggetto” getto” post uniscono cono l'og 2) è unis ° allo end tea to Questo : Ques . quasi-reale si-reale del “qua modo o del nel mod postoo nel quello lo post “reale”) del “‘rea le) ee quel carattere tattere del mesue ° ° mo do .

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so modo e le sia il co qualsiasi iasi sta posto, quals ciòI che èÈ posto, generale, rale, con tutto cio modo, stessoo modo , in gene stess ua ividua ad essere vidu in indi riduale i en e acne proprio rio lele sus siano tale che sian i o prop maniera era i modificazioni, ficazioni, ma in mani modi viduale o individuale ssenza Indi un'essenza cide con un'e coincide individuale viduale coin Un'essenza ssenza indi immediatamente. diatamente. Ur'e legatee imme legat ._ contrasto. rasto. distingue ingue perper cont jolia oo se ne dist jolia ]za ne ssen arse di un'e uacaa di generale? Si tratt [462] generale? individuale” vidua.ale” è [462] individu “essenza indi questa ta; iriser sensoo ques i. che sens " Ma inche en Co postoo come rea e °egda . getto post Poggetto quando l'og separata, quando comune? ne? Essa resta separata, sensoo comu in sens Pi ce raggiung i quando inve tendee all'unità,n coincidono, e tend “«quasi-reale” si-reale” coincidono, posto come » “qua ° rienza i altra espe ell’una O ’una e e dell’tabao aio o dell noematic cor contenuto noematico nel | contenuto ma nel comp l eta —— ma nusuaglianza i nza za cccompleta lian guaglia ” guag Pe un’u nza P pet1 uguag gliaad imbattlamo Ùin un ugua i ale. E sese cici ano indi indivvidu essenza individuale. sola essenza va sla rissuta vissuta 5c’èè però ona ;) .

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zza qui cri 1 DIolai generalitàtà sist è È sing un’identica geneta che unlidentica naturalmente che significa naturalmente fetta, questo significa fetta, questo q e Di o De° olote qui unifuni ican viduale. Così ì sisi uni indiindivi itàtà individuale. ibili possibil individuale o possibilità ic à individuale realt in quanto to realtà quanito ali © ooo lag n e.se SP n otal Pinto temp 1 cun punto cias questo per ciascun durata là,È e questo durata qui i e la durata colore là, la durata colore là, PS i ha enza uu coinci ma i i di di come relazion i ttere sul fatto che le relazioni rifle però 1 ora riflettere Conviene i Conviene RE det DlUrunosal EE etti, du DEE pet due presenza, sia per dati ini una sola presenza, oggetti i dati per due oggetti sia, esempio, pet sia, per esempio, de i i temp I LD, percI ez ione. . una perso simu ltaneamente, È in nea l’alt ’ ro, simultaneamente, rico I rdo e e l’altro, quali | i èÈ dato| ini uni ricordo te”. d tesi oo eo CODperene |p erfettamen ncid ncidono soiRcisnno ‘coi ciononos tante, , “coi differenti i e,e, ciciononostante, allora differenti oggetti esperitiiti sono allora i esperiti ni na oggetti | Ce conn ° un'uÙnitàî mo inin Uun lamo muovia finché È ci muoviamo p erie i nza finché quasi-es i “esp accade nella quasi-esperienza Lo stesso stesso accade ap che non ni Col .

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te, cundi ogate intuizioni Sslega Î o intuizioni prendiam canto, sese prendiamo D'altro canto, una tale quasi-esperienza. quasi-espetienza. D'altro icoP Lado, Pe quan — come q quasi-esperienzan S| a o di di una quasi-esperienza

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ii

i un’e un’ sperienz ità di di un'esperienza all’unità partengono partengono all’unità O l'a ra n q quasi-percezione) e l’alt percezione (0(o una quasi-percezione) esempio,'l’una eden- a esempio, l’una è una percezione o prec pre n “E so e r t n caso p nel tre nel caso mentre î S re;; È: ma, Mme stere sussiste PuòÈÒ ancora sussi a compl un completa ci denz peta” ”? ppuò enza ©o inci ncid “coi una “coin mmo aV o, copi d9 avre ” o, un solo temp ii in quanto appartenenti Î a No i ugual li î ugua tempi i nto O temp disti si do into aven dist te, dite. porali ti traratr tti tem2 tinnti disti dis , come So . i enza evid vederee con e anche veder mmoo potut potutoo anche o àvre so, oo: àvremm appre appreso, far amoo lolo. GiSe am ossi si am p os adesso non pane questoo ades , rutto tutto quest tempo o, o temp quest to in o ques in ravan rient ano che trav i rien ugual uguali che que llo. 0che "iaa que i ooo ato o rispp etto pass r dipass raron cosa E qualcosa do è qual ricordo C che io ricor do, CIOciò che rdo, . ciò rico ‘cordo un ricor stico fanta ico co inini un fantasti ò io int nrat ia Tapid ione conn ssa,ui no sia conne aa fanta fantasia stess stess nella nella pito ito perce ircep quas i-pe i quas empo ota po all tem èè alal cont con ma, Quan Con q con essa conn essa 07 ma non iata, assoc a, è ciat che asso sia È fantasia che tengo una fanta

nella forma di un nuovo punto temporale. del punto temporale è il correlato di una modo di datità che mantiene un identico

Vale a dire che certa fondazione correlato, nella

delle ritenzioni che appartengono al nuovo ora; cotriota; alla medesima trasformazione cottri-

sponde il costante cambiamento dell’orientamento, dell’orientamento, in quanto variazione del modo in

cui l’identico si presenta. Occorre però fare ancora più chiarezza al riguardo. Ogni nuovo presente originario, che balena all’improvviso, all'improvviso, è una nuova “posizione” attuale con un “contenuto”, che, nel flusso della presentazione (del divenire di sempre nuovi punti del presente) può essere [un contenuto] che resta identico nella sua essenza oppure [un contenuto] costantemente variabile nella sua essenza. Supponiamo che esso duri senza cambiare: in questo flusso, siamo coscienti del contenuto essenzialmente identico come di un [contenuto] che differisce continuamente, come [qualcosa di] “nuovo”, come costantemente diverso, nonostante sia petò “contenutisticamente” però ‘“contenutisticamente” lo stesso. In altri altri termini, siamo coscienti del medesimo contenuto specifico in quanto [464] “fatto”, in quanto diverso nella sua esistenza, e nella sua individualità, in quanto costantemente diverso nella successione [dei presenti]. Esso è ciò di cui originariamentee coscienti. Qui c’è il punto di origine dell’individualità dell’individualità,, della siamo qui originariament fattualità, della differenza nell’esistenza. L’avere più originario, ovvero l’apprensione di

fato diverso, si compie un contenuto in quanto fatto, e di un contenuto diverso in quanto fazto nell’aziualità della presentazione originaria e si compie nella del presente oricoscienza nell’ariualità ginatio del contenuto. Ne siamo coscienti nel modo dell’ora, del “contenuto di ora” ginario

e, in questo modo, è l’unico individuo di questo contenuto; quanto meno il primo e più radicale carattere dell’esistenza individuale compare nella forma dell’essere ora. Un secondo carattere possibile, quello dell’essere qui, lo dà già per presupposto. Su ciò non ritengo opportuno andare più a fondo. Nel caso di oggetti immanenti, e precisamente di oggetti di sensazione, possiaota si colleghi all’esistenza individuale, alla distinzione tra Mo studiare come l’essere ora contenuti che fanno la loro nuova compatsa, l’uno separato dall’altro, nel flusso della Contenuti

tengo una

316 316

la differenza individuale originaria originatia attraverso un trasformazione continua

317 317

Appendice (ai $$$$ 4040 ee 42) 42) ice I I (ai Append

L’app L’apprensi rensione one didi unun conte contenuto nuto inin quant quantoo “fatto ” ee l'orig “fatto” ndivid l'origine ualità ine dell’i dell’indiv idual ità

ienza. L’essere ora è necessariamente connesso, €€»e inestricabilment inestricabilmente gega galar o all’atmr inestricabi te legato, legato, all’atda inestricabilmente SI connesso, mm L’essL’es coscienza. ora è necessariamente ienza. L'essere coscienza. ne € 6 Sani A 6; que in que contenuto in del posizionale del contenuto coscienza posizionale dell’originaria coscienza tualità dell’originaria tualità nde i/ps È èè e0e0 /ps e immanente, immanente, nente, Men ariamente imma iginari ‘mente origin e quanto i in iginari rinariamente che, c h e , le, otig s i z quanto oscienz posizionale, i in coscienza e, che, che, iz) oscienz: posizionale, i coscienza muto de . i pone originariamente np pren nos izione unauna pposizione posizione tempora originariamente e una iginari mente a posizionale, î csi , ilÒ a. de Infatti, Soacienza le Ì modo Gorclenza, odi non è èè il4 1 modo Sol dell’ora. que sta non questa il non temporale posizione ei e> > questa una posizione forma didi una È temporale iv9 ” nellaLA forma COH ‘ontenuto nella Pl contenuto origiE faza 2 eva dedella a ioi Rai variazione alla variazione nto relazione alla viva nin relazi dell’ora do dell’ora ostantemente iint modo 7 i ccostantemente È c varia sdo modo p im g i oe di stato : l’“appena s ene cute danno l’“appena ritenzioni, he danno nelle ritenzioni, clche i presentante i riamente nte nelle 3 presenta Î nariamente di co le Vsute dico Visite rienzesoso viss i co continuamente differenti; o attraverso tutte queste continue espe la sun suasue a aa È pala ala i ee tenuto 16) con Po ind ividuo in quanto contetenu" S individuo indivi ì i Z dello stesso cosccos ienza Î passa lalala coscienza scienza passa passa ienza scienza |[465] ci I | pegli i I continuamente nes e ce l’ha nei ne modi continuamente L temporale sisizione zi posizione iM determinata sian piene Ù te P li come “ora”, e i passati temporale izi temp i Coscienza originaria pone la posizione Ta passati. assati. La coscienza ,i ovve d el medesimo Mn in i O del conten uto o© piuttosto E i ssati i del medesimo sno P assati contenuto b,3!del medesimo] contenuto È i mod ; se, e, passati ota fina ora forma, i alla Sor? quarzo ” quanto sono, as passati attuale; |qu tenuto o attuale; le; [questi] medesi imo| ] contenut Tdel medesimo] Viel | [del 3

| in una maNapa ora, n°ma non è èè 0 or4, contenuto, Ccchee non È [passati] ona al contenuto, sati] Î dello stesso contenuto, ì z , ° cato a ; x n: > cc scienza originaria £ ed è un ora modificato, i nella altuale ora a/tuale ra èè un ora inella coscienza L'ora costante. L’ora ttuale nelle zione o ” are costante. i zione img

do ato, nella coscienza ritenzionale. Eppure, attraverso tutte que ssato. cambia m entre ) cam ia c ontenuto,i È mentre be i CO ora01 dello stesso contenuto, c'èè 1loloto gtstesso ora in quanto Dì nuova, va, originaria ostantemente nuova, Cccostantemente oscienza icinari ‘ 1 a unaa coscienza coscienz relativa rrispet i iva e rispetto relativa

smo.

‘ano ai

pos of suaposi DONO, DAR la su ast preca ;i tenga Assumen . sa E Sa i; fin non fin passato tempo, un sempre nuovo modo di passato. Il l acini tal roc sia 0g ni cosa sia iguarda iguare ogni infinito. ÈEÈ questo riguarda suo!o cambiamento vata ididealmente all’infinito. : ilÎii suo > che] a s ud esp questa sta van di esperienza s o di ques originariai e nel costante processo ora. ora, cle una coscienza in una ora, ora, inin ro si ad pui Pl panna DIC; origin originaric to one quan | 101 Ogn ii ora, iinf ora, : inÎ quanto infinito. Ogni [p| rocesso] ii i i ni M i ioio èè un singolo l [processo] ogni FD A Ù1 £î °’ Ae ilI fatto nc ind ividuale diventa [l'ora], I | i ‘esistenza si tenza di un contenuto che, mediante ha; q talità dei dei passati, i id que infinito didi i passati;i la totalità didi un continuo ] infinito un continuo icine ndi or origine a un rimandano tutti che O mirabile i era ra così ì mirabile mirabile c che inÎi manie maniet ibili, i, èè strutturata rat nell, sell i ano coon cor cai vocamente te coordinato ci ° nie univ:univocamente Ogni îI passato èÈè uni iginari iginarii di presentazione originaria. sacora poshi quel solvpi processo solo ge solo Cei i quell conta in alché separati in i Separati i issono PP separa ci enuto; tutti iginari o ee con contenuto; o contenuto; suooc con ililil s suo con originario co: un oraÈ originati .

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sati infiniti e si connettono insieme in un sistema li passati infiniti e si connettono insieme in un sistema ’ ne l’uno ’ O altro nellll’altro i continuamente î iti continui contine lineari passano

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,, taE il vw c li solo cali un U n sO ono ee costituiscono co RO costituiscono costi

continui continuo) che si determina prop tinuo lineare di continui lineari: [un continuo] Vial noe orvero [466] rice sala ovvero originari. originari. continuo lineare della corrente dei presenti i origina: [6g I con l’idenzità della posizione temporale, Ceo ero che cosa consiste dunque l’identità IIn n che tispetto a , origine È î r i s p idi rispe e, i lineare unidimensionelo unidimensionale, i tità din un'so/0 tempo, È in quanto continuo un'vo/o i /epo, ’ ‘oi . on unaosolo nel . i solo punto d otigine o ppunto cei ‘1: ct : fluenti ; te 35 etert passati 1 ternamente eternamen dei i passati i fluenti con idi , c pon nuo bidimensionale . °

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bidimensio bidimensi

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nuo bidimensionale dei passati e qui maccorrente, ma " Mun 55continuo cella sia attraversa, nella resente momentaneo, che dal canto suo attraversa, e, momentaneo, present

il contin co tinuo Vero di queste Dil i a un SiÈ ca punto Temporale design care? ? ©Ogni passati i designa lineare? Ogni linea didi passati lineare o temporale sd ocra LL ogn i i an ( oggettivo ).). Quin di tempo (“oggettivo linee continuo didii un tempo a ilil continuo design lineec designa mente in cc ga amen ento 19” ce c Pe che sisi costituisc stessa esistenza, della sstessa esistenza, che ità della Ò entità della èè lala fotma dell’id fotma dell’identità è deposislli Ji Do, posizioni punto odi dsi 0°, medesimo punte dal medesimo scaturisce dal un che scaturisce passati, che sistema didi passati, un sistema e nel

intnita.a. L i tutta Il’infinità per tutta me, per unifor o ato, terminato, univoca ee uniforme, maniera univoca in maniera cd ’ in termin

318 318

tempo tempo ee poi, poi, più più preci samen precisam te,, lala sua ente sua dur dut ata, ata, loca localmen lmente te dete determin rminata, at a, dà cunn dà aa cias ciascu indi individu viduoo una una dete determina rminazio zione , che ne, che conc concerne erne lala sua sua esist enza, esiste nza, lala sua fattua lità sua fattualità in in

quant quanto o tale. tale. [Cias [Ciasc cun un indiv indiviiduo] duo] èè incar incarddinat inatoo nel nel suo suo siste sistemmaa didi passa passattii ed èè qualqualcosa cosa didi ident identico ico che che passa passa cont continua inuament mentee ee didi nuov nuovoo spro sprofond passa fondaa nel to. Esso nel passato. Esso riman rimane e così così ilil yzede simo fatto yzedesizzo fatto ed, do disti ed, essen essendo distinto nto dada ogni ogni altro, stess altro, èè [lo [lo stesso] o] fatto fatto dete determin rminato ato temporal oralment mentee inin modo modo diver diverso presscin so dagli dagli altri cinddiam iamoo qui altri ((pre anco qui ancora ra dalla quest question ionee della della coesistenza) a). L'esse L'essenza nza dell'ess dell'essere ere di di fatto, ovvero ovvero didi ciò ciò che che sisi costit costit uisce uisce nella coscie n zaa del coscienz del tempo tempo e origi originar naria mente iame nte nella coscie nzaa presen coscienz tante, presenta nte, è di essere s a essere qualco che appar qualcosa che apparee ee passa passa,, èè didi appari app arire re una volta per tutte e di passar e per passare pet sempre, ma in modo modo tale che, dopo dopo ogni sua fase di passat o, è passat passato, passatoo una volta per per tutte: tutte: ogni ogni fase to accad fase del del passa pass ato acca dee una sola volta. volta. L’iden L’identi tico co tempo tempo unidi mension unidimen siona le è però solo un’oggettivazione, esso ale non esaur esaurisc iscee propriamente tutto ciò che noi intendiamo con tempo e che è qui la forma essenzialmente neces saria necessar ia.. Sotto Sotto il titolo titolo didi femp tivo, tempoo ogget oggettiv o, didi cont continuo inuo dei dei punti punti tempo temporal ralii “in sé stessi ”, non rientra la diffe stessi”, renza differen za tra i modi del prese nte e ilil pres ente continuo dei passati, a cui le nostr nostree [467] cazio [467] predi ni — sia predicaz sia quell ioni diane quellee quoti quotidia ne che che quelle scien scientif tific he — — si rifer iche iscon riferisc o, e non possono non rient ono, r arvi; perci ò rientrar le espre vi; perciò le espressi ssion i oni otra, Ora, prese presente nte (in un senso senso debol e, ma intelligibile mediante il tipo) debole, ti po) e futuro, passa to passato prossimo simo ee remo remoto, to, ecc., ecc., sono sono affat affatto pensa to indis bili indispen sabi li —— anch anchee se per sapere sapere come quequeste espre espressi ssion onii vaghe vaghe possano aappr ppros simat ossi matssii all’es attezz all’ esat a, occot tezza, tonoo indagi occorron ni aa parte parte.. indagini Ma quest questoo ora ota non ci rigua rda.. riguarda Ogni punto tempor temporale ale si costitu iscee come unità delle emer costituisc eme sion rsioni i e degli sprof ondasprofond amenti di un ora origin originaria ariame nte dato nell’i mente nell’innfinit finitaa contin contin uità ritenzzioni uità delle riten ioni e ciò che vale per il punto temp tempororale, ale, vale anche per ogni durat durata. T'utto ciò che è, è purc a. Tutto purché diventi hé dive nli all'inffinito all'in inito e ri/iis ri/luisccaa nel continnium n el conti uum dei corr corris ponden passati ispo ndenti passa Essoso èè qualcosa qualeosa didi identico ti.. Es identico nel nel flusso del cambi cambiaament mentoo del prese presennte te in passa passati hannoo gradi co ti,, che hann contin ui. IlIl “durare” “durare” sisi continui. costituis stitu isce ce nel fluss flussoo di un diven diveniire re semp sempre nuovo, re nuov diveniire o, del diven re di un essere sempre nuovo

sempre nuovo,, è cioè nel cont contiinuo nuo sorge sorgerree e passa passarre. e. Nel conti nuo sorge sorgerree e passa passarree (sprofonda re nel passatto) passa o) di un contenuto adatt adattoo,, si costi costittuisc uiscee un sostr sostraato to ident identiico co in quanto qualc qualcoo-sa di ident identiico, co, che divie diviennee sempr sempree,, che nel diven diveniire re è semp semprree pe perma nente che dura dura fmane nte ee che per il suo tempo tempo:: giacc giacchhéé ogni punto di un nuov nuovoo prese presennte te di ciò che divie diviennee balen balenaa all'im all’improv provvi so, viso,

quando quando,, > ““pass ando” assan sprof do”,, 9 spro onda nei modi fond modi del a nei del passat assatoo, esso costituisce

9 q

, 9 esso costituisce lala posiziione posiz one [di quel qualc qualcoosa] sa] nel nel passa passattoo ogg oggett ivo,, la sua posiz posiziione ettivo one tempo temporale oggettiva, rale ogget tiva, attravverso attra erso tutti quest questii modi e, in rifer riferiiment mentoo a [ques [iquesta posizione], ta posizione], tutti quest questii modi sono odi didi datità Modi datità ee hann hanno o una relaz relaziione one con con ilil punto pu nto origi origina rio dell’o dell’orra. nario a. Abbi Abbia mo così due amo Process Proce ssii fonda fondam entali menta , li, che però però sono ii due due lati lati indivi indivissibili ibili di un mede medesi mo proce process simo ssoo comples sivoo ee concr compl essiv concret o: eto: 1)1) L’ap L’appar pariire continu re cont inuoo didi un un nuov nuovo puntualle, o ppresent e, inin cui resentee puntua cui ciò ciò che che è,è, inin quant quanto o divi diviene ene,, [468 [468]] entr entraa semp sempre nuovo re didi nuov nel presentte, e, appar o ne 1 presen appate ndo con con un un conte endo contenuto semnuto semDre nuov Pre NUOVO; o;

319

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42) 40 ee 42) (ai $$$$ 40 dice e II (ai Appen ndic Appe

L’apprensione didi un un contenuto L’apprensione contenuto inin quanto quanto “fatto” “fatto” ee l’origine l'origine dell’individualità dell’individualità

apparree il divenire e in cul, nte o appa prese ente punto o in cui è pres nuo di ogni punt conti inuo 2) Il passare cont o via ii cli rale. e. tempo oral puntoo temp stessoo e identico punt costituisce lo stess però, sisi costi però, ia Un uiuntoni

stenza ci sono differenze temporo-modali temporo-modali e, del tutto necessariamente, necessariamente, [ci sono] le loro connessioni continue, attraverso cui passano fusioni, “identificazioni”, “identificazioni”, ecc. ecc. Ma Ma dobdobbiamo chiamare [queste differenze] z0dî zz0di di posizione, come se la credenza in quanto tale cambiasse, in modo regolare, la sua peculiarità e non il suo seso? serso? È vero che, laddove èè in questione l’esistenza, la coscienza originaria subisce necessariamente necessariamente una variazione [470]; ma ciò riguarda l’intera struttura noetico-noematica noetico-noematica ee non, non, per per esempio, esempio, lala parte parte che in essa ha il dossico. Senza dubbio, le modalità temporali si possono anche chiamare chiamare modalità modalità didi “esi“esistenza”, a patto che, cioè, per esistenza — come si fa seguendo il comune e ristretto

stessaÈ _ nte o passata; essa essa preseente aria,, pres originnaria durataa è una durata origi La durat n° coni nu meniiee icTa itraniat opgctiva rale. tempooral e. Essa si costituisce come Opgo puntoo temp come ilil punt come Mesese o vello ve iasi iasi quals fino a un quals tà e fino narie ietà origi inar primaa otig vannoo dalla prim che vann modi che tutti ii modi tutti ne De Pon cioè ilLANE mente nte,, cioè naria iame origiinar tuisc scee orig costi itui to oo del passato. La durata sisicost te-staato te-st n oe sat mo i e già n onda a sprof fond re, è e spro diveniire, presente, che sancisce l’iniz io di un diven passa semprree un mu o ps DE apparree semp e, appa ondar are, sproffond questtoo spro me, con la continuità di ques insieme, insie s ssion onee co nr: Mioceessi una succ , una continua, con/inuum t di REN abbiamo dunq ue un con Noi abbi ale. Noi puntuale. puntu fase ana unge cla funge nuo che contiinuo Ogni cont nua,, ogni contiinua ssion onee cont succeessi questaa succ In quest i coesi si stenze continue. nui i con contiii i quest DÈ é quest n ” , i, talch n passati do diCs apparree €e un sisingolo modo cuicui appa punto to lo pun o Î0inin cui singo punt un e ololo ha un singo Co ha sasa in se 5n n cura “lung hezza anchee per la “lung nte, e, anch nteme ment costaante nguon onoo cost distiingu di passato si dist a ° È ee q o. nu o. conte enut so cont diverrso formaa graduale, ma unun dive stessaa form hannoo la stess enti, sponddent i, hann spon 5 i che così CHE , cosÌ. ia, naria origiinar quanttoo orig inaria ia durata in quan l’origginar nua si costituisce l’ori contiinua sione cont sento o mo i” te daa un oe ente samen preciisam e] prec idenz coinccide nzaa successiva di ogni parte e [ciò accad una coin una » °o nte ! wi mente iame naria originar to origi assunnto pe però se la durata ha assu errom s’intterr ompe ssion succeessi onee non s’in La succ nuo? Ri a ecoli. nuov: tto a cui rispetto e, rispe ondar are, sproffond sso dello spro processo dell’esser-stato. Continuando il proce

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3I

qui. Le modalità temporali, presente, passato e futuro, sono i modi di ciò che è 9%, qui, di ciò che è individualmente in quanto è nel tempo.

Ciò che è individuale si dà originariamente originariamente nella presenza originaria e, precisamente, nella variazione di queste modalità temporali; così, esso sisi presenta, presenta, in in questa questa vatiaziovariazio-

ne del “tempo che fluisce” senza fine, in cui il tempo rigido o oggettivo si costituisce in quanto unità (delle varietà coerenti di ciò che fluisce): [questo tempo] è la forma essenziale di tutto ciò che esiste (esso stesso in maniera rigida). rigida). [Per [Per esaminare esaminare questo questo

n che piDe se gono a ciò che nuovii presenti né appartengono ono più come nuov appaiiono nuti non appa n trattoo (SEdua son ca tà, come identità, rva la sua identi conseerva ondaa e cons sproffond trattoo costituito che ora spro tratt n ne uraree)) nell'i semprree 2a durar nua semp continua do stato, stato, conti essendo osa che dura, in quanto, essen qualc qualcosa l reni

tempo], dobbiamo essenzialmente essenzialmente mettere da patte la rimemorazione rimemorazione e la modificazione della rimemorazione, rimemorazione, in cui si presenta un tratto della presentazione originaria e della [sua] presenza nel modo della rimemorazione. rimemotazione. Se lo facciamo, vediamo originatiaoriginariamente o abbiamo “di nuovo” intuizione del continuo destarsi di sempre nuovi punti di

ni rene SR . cre io, alla doxa originaria (alla re al giudiz giudizio, riferire [469] Si può sul serio riferi a ai, "ee Le pensio ente, e, pass ralii (pres (present temporal ata) quelli quelli che chiamiamo modi tempo dalizz dalizzata) A see P La n i ament entee:: quei no lativ ivam correlat nza?? ÉE corre credenza dei modi del giudizio e della crede nza ;6, crede crede una i d ta passa enzaa coscienz to perch perchéé la cosci appunto gnano gnano dei modi di esistenza, appun sa che è? qualco cosa enzaa di qual roprio coscienz roprio,, cosci $ crede i

origine dell’ora e così di nuove posizioni temporali, che non si danno, petò, in quanto tali e originariamen originariamente te nel semplice punto-ora, punto-ota, ma nell’unità costante, che attraversa la

tato. o. sser-s -stat tà nell’e nell’esser identi tità rva la sua iden conserva passare; esso conse

|

significato del termine ——sisi intenda proprio l’essere-qui e, in maniera equivoca, ciò che è

sic

amo,, noi passi passiamo di enza in generale osi differenzia se "Ta Preden alla enza, alla d’ess enza, nza, come nella visione d’ess l’essenza, che riguarda l’esse che rigua ere oltre oltre d'esistote n] è un altro modo desist [Dase/n] duale duale? L’esser-qui [Dasez

sera e onb TIAI ond

io, dalla cede pet esemp esempio, Di i i“i innina caRAi lÙ ost ci 1o e sei sere Ù all’es all’essere

me: csi pure azion renzi ionii specifiche come se # ziaz differen parlaree di diffe bbe anche anche qui parlar si dovre dovrebbe po he -a a n A qualche esseree del che ein qualc nell'esser sseree dell’essenza, nell’ nell'esser si differenziasse nell'e i Ce ° . Fo ano co derivano le da cui deriv ienza za originaria” è la fonte coscienzia La “coscien La “cosc cul ou naria €° ni fa originaria enzaa origi coscienz o” con la cosci cidon ono” “coincid ni di tutti gli atti che “coin riazio riazioni Te o] sia €e trov an E [stesso] enzaa che questo [stess coscienz do, tutte, cosci essendo, la stessa stessa cosa, essen on DÒ .ca desse De sape le Messe zioni ni sono ap variazio Quest tee varia o. Ques iment nto. riempime stesso îl:proprio riemp stesso]] îl‘pr

oc vili ente ste € c'è Ovviam non c'è nario io,, non origiinar modo orig nta inin modo presenta enzaa che che prese coscienz quind una cosci OCC( \rre quindii una ; = co colore i( delÈ resto enere re colore j Y7 iffere ziai iliil gene erennzia e sii diff i renzi,i come iinvec re che cosìsì sisi diffe CI«x usca quell co SoNI i,, anche anche con qque oni, azion izzazi ioni alizz zzaz generali ini generale avere prudenza con le gener e i più ra diversa des it

sa in » struttu ? essenza ha una Zaa dd’es ie senza ha SC ienz I Ji «a CO cosc î € I La specie). genere ee speci come genere concetti come i o nelle coscienz che nella o che i riam , scopp riam , scop iamo S la studiamo la stud enza. esi Se enza. Se esist Î ta quellaa didii esist comp ta didiÎ quell lica complica

concetti i

320

essenti-stati-appenacontinuità dei passati fluenti (in quanto essenti-statiora) e che è visibile anche appena-ora) nei più piccoli tratti fluenti. Nella rimemotrazione, modificato è rimemotrazione, tutto è modificato nel nel modo modo cortricottispondente: le posizioni diventano quasi-posizion quasi-posizioni, i, l’ora un ora rinnovato, il passato un passato rinnovato. Così [viene modificata anche] l’unità del punto e e del tratto temporali [471], in quanto forma essenziale dell’individuo, che non è appreso originariament originariamente, e, ma è di nuovo appreso. Se abbiamo inoltre una seconda rimemorazione individuo altro individuo un altro riferita aa un rimemorazione,, riferita altro tratto temporale che gli appartiene, allora sembra entrambi poiché — che sembra che — poiché entrambi di nuovo dati intuitivamente — dovremmo avere evidenza dei rapporti temporali.

un ee aa un

sono sono Come

accade però che alla relazione, alla questa relazione, riguardo aa questa errore riguardo dubbio ee inin errore cadere inin dubbio possiamo cadere che possiamo

successione, agli intervalli, se godiamo di una chiara intuizione nelle rimemorazioni rimemotazioni? ? Perché abbiamo bisogno, come sembra, di ristabilire un’unità comprensiva del ricordo,

in cui i due tratti rimembrati si possano ordinare, ordinate, dal punto di vista oggettivo della loro successione? È chiaro che a questo riguardo non si può argomentare: nell’essenza dei punti cottelati si presenta la relazione; l’intuizione l'intuizione originaria o una traduzione intuitiva, oppottunamente equivalente, dei punti correlati, deve bastare per rendere visibile la relazione.

321

x Capitolo terzo terzo Capitolo

Perché qui si tratta di risolvere proprio il problema che Hume ha posto ai fenomenologi fondate sono fondate relazioni sono classi didi relazioni alcune classi delle relazioni. Perché alcune suddivisione delle sua suddivisione con lala sua con

Appendice II (al 6 76) 63 [472] Appendice II (al $ 76)®

[472]

a prioti con leggi nell’essenza dei punti correlati e altre no? E non è è il tempo una forma a prioti nell’essenza

inteso altrimenti se non pensando che i punti d’ordine a priori? Ma questo può essere inteso d’otdine temporali, così come le specie qualitative, fondano gli intervalli e le relazioni temporali temporali,

in generale, a cui precisamente si applicano le leggi del tempo?

it Hi:i

L'evidenza bumeana L'evidenzaA degli degli asserti di di probabilità probabilità -- Critica Critica della della concezione concezione bumeana 068 asserti z Il chiarimento dei rapporti tra propensione e supposizione (ovvero tra possibilità reale e probabilità) è di grande significato nella questione circa la giustificazione della fondazione di asserti sul futuro sulla base delle esperienze compiute, e specialmente di

un tipo ben noto di inferenze dal passato al futuro: quelle casali. causali. Se noi sappiamo in anticipo che un accadimento del tipo U si tira necessariamente dietro un accadimento del tipo W, che esso “ha come effetto” W, allora, laddove ci sia dato U), U, noi ci aspettiamo

ovviamente W. E [ce lo aspettiamo] anche con un diritto indiscutibile, poiché si tratta

di un’inferenza sillogistica. Ma com'è che sappiamo che tra gli accadimenti del tipo U e quelli del tipo W sussista il collegamento di una necessaria successione temporale? Che cosa giustifica la convinzione che, nelle circostanze U, debba necessariamente appatire un W oppure che sussista in generale una qualunque relazione causale? Poiché parite la necessità equivale alla legalità, ci vediamo qui spinti verso la questione della giustificazione dei giudizi empirici generali. Con quale diritto in generale assumiamo che ci sia gezerale, che sussista questa o quella legge di natura e una qualunque relazione empirica gererale, che valga proprio questa legge delle leggi, cioè la proposizione secondo cui ogni essere e accadere rientri in un’unica connessione legale che comprende l’intera natura e la totalità del tempo? Hume ha per primo fatto di questo problema l’oggetto di un’indagine comprensiva ed è è finito nello scetticismo. Egli non ritenne possibile giustificare anche solo le

3

questioni più insignificanti circa la causalità, [473] e ancor meno una qualunque legge di natura e e il principio dell’unità legale della natura ovvero, come si dice di solito,

65

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[Il testo che forma Appendice II consiste nella ripresa, fatta da Landgrebe nel 1924, di un

Brano della versione che nel 1917 Edith brano logica (cfr. Hua Hua 20/1, p.p. 378). II materiali logica (cfe.

Stein aveva preparato del cap. IV della della “nuova” “nuova” VI Ricerca

da cui cui èè composta composta sono invece molto risalenti; risalenti; essi, essi, infatti, sono tolti ad alcuni capitoli di lezioni che Husserl tenne, senza grosse variazioni, nei semestri invetinversono tolti ad capitoli di che Husserl tenne, senza grosse variazioni, nei nali 1902-03 1902-03 ee 1906-07 1906-07 (cfr. (cfr. Hua, Hua, Mat. Mat. 3,3, pp. pp. 215-220; 215-220; Hua, Hua, 24, pp. pp. 348-354), 348-354), n.d.t.]. n.d.t.].

325 dei

L’evidenza L’evidenza degli degli asserti asserti didi probabilità probabilità - - Critica Critica della della concezione concezione humeana humeana

Appendice IIII (al(al $ $ 76) 76) Appendice

la siena separato ege egli haha Kcn rigoreegli massimo Con ilil massi natura. della natura corso della mo get del corso rmità del dell’unifo . Con uniformità dell’ lato, nic’è Da unmn cieco. p rereeo È Jell’opina . su quella dell cieco razionale opina evidente ine eviden ione comprens della compr ale dada quella te e e razion ensio della dh s pztoni a corre le dominio, questo ideas. InIn quest re/azions delle re/azio io, le corre azioni dominio o domin ns ofof ideas. io delle ilil domin a2 cioè, neces vu n sono, cioè, entrambi ne,, entra correlazio messi inin correl punti messi mbi sono, legate aiai punti bilmente azione nte legate bilme man sN un A queant n ouenete perciò possiamo RRAIS un zione nell’intui insieme ò otrenere dati insie amo perci one e e possi ntuizi me nell’i dati A ceo A nell sSSn71 fondate relazioni, le ni deco: per nell valgono che e leggi le fondat te) neralizzan ) le leggi che valgono per le relazioni, zzante nerali a 00 i La in ct modo rappresen tentativo Ogni tentat questione. are unun modo in eni pome esenttare ivo didi rappr one. Ogni questi al RE ig [cioé] pi deviando sareb e e leggi, rientrano, vi che zioni queste da ma determina le ndo [cioè] samente] ano, devia i ionni cche vi rientr inazio te] le determinaz samen PSMieeh e Si pertanto na ap evidente contraddi una contr nto risulte affetto nte ee perta ione evide addizzione o dada una bebe affett o. controsens osenso. negazione di queste leggi vuol dire un chiaro contr negazione di queste leggi vuol dire un chiaro

Se tro 3sn, Dalli È tro o, s S a

gol: £ i g° ion asentzio sis asRets fatti sh sul fatti asserzioni delle asserz fact, delle matters delle yazter dominio generali sul ioni generali s ofof fact, io delle domin PE e causate nono n relazione prime. La ngono presuppo che presu one didi _ fatti, che sui fatti, La relazi ono lele prime. ppong sui “i men Ie a e tà qui delle pie caso nel profondit della profo dell’altezz quella dell’a come quella nditàà nel caso delle quali sue ltezzaa oo della come dI n ag e ciò che na n produce che produ ciò che me èè 5sea causa, ciò alla causa, l’effetto lega l’effe ce pica che lega necessità tto alla ità che necess p non animistici, quale è termini amo immagini volentieri spesso e e volent noi spesso o inin termini antmistici, iniam ieri cici immag noi singolo. caso un in intuita intuita in un caso singolo. doE “A i nA, la TERR i pet un’astrazione prusZAn aOZZAIa, non c'è dita nn Dei ri fina non c'è spazio pet un’astrazione ppEsi e ch n ia de ec generalità. singoloo lala genera caso singol ciò 26 dal caso desumere lità. Ea ciò sentirebb ere dal rebbee didi desum senti o °effetto, chiamiam che calat ciò che etto, ric defe ìa causa, ee didi ciò nama chiamiam che chiam ciò che contenuto nel conte iamoo causa, nuto didi ciò nel

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