Enneadi
 9788845290046

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Plotino

ENNEADT Porfirio VTTA DT PLOTTNO Testo greco a fronte Introduzione, traduzione, note e bibliografia di

Giuseppe Faggin Presentazione e iconografia plotiniana di

Giovanni Reale Revisione finale dei testi appendici e indici di Roberto Radice

Trlil BOMPTANT

~ TL PENSTERO OCCTDENTALE

REFERENZE FOTOGRAFICHE

Museo Ostiense (Foto Bruno Rukaver}: .nn. 1-9 Archivio fotografico dei Musei Vaticani: nn. 10-14

TSBN 88-452-9004-2 © 2000 R.C.S. Libri S.p.A., Milano Tedizione Bompiani Tl Pensiero Occidentale aprile 2000 TT1 edizione Bompiani Tl Pensiero Occidentale novembre 2004

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iréis, )(p' 4i rappresentare l'Ci;edità più prezios~ del pensièfo antico. .. · ' · . •. • . · Non sipuò dire.chele Enneadi sianolo specchio fedele' ddla.loro epoca, così politidunente e socialmente scoQyolta; nòn si a~ertein esse il sentore di unii crisi, se non forse nel desidério di Plotino, testiinoniato da Porfirio4, difondare in Campimi.à la città di Platònopoli, che concedesse un rifugio e una evasioneafilosofinau5ea# dei disordinimòndani. Sono rari gli acCCnni ad argomenti politici; il discorso plotiniano.rimane costantemente orientato verso· i problemi dell'etic.a:. e della metafisica, conia vigile preoccupazione di tninitnizz~ gli aspetti negativi della vita: iielsisteina di Plotino c'è un posto sp~C>So ed eVidentèper ilµiale, le nii5eriè éil dolore, ma inserito dentro un fortilizio che intende offrire garanzie, aspettative e sperailze; la sua parola non mira soltanto a insegruite e a crnitruirci davanti alla mente un edificio grandioso, ma anche a rassicurarci sulslgnificito rilzionale e soteriologico della realtà, in cui siamo stati gett~ti. .· · . .. · · . . Nell'età di Plotino il paganesìmo si st~awiando a grandi passi ver5o una triste decadenza: la religione tradizionale ha già perduto la sua identità e apre lè porte alle divinità straniere d~po Un sincretis1llo sempre più aggrovigli!ltÒ cheip.dica quantp siariò.~òrientati gli animi nella ricerca di un fine superiore; ma sopr~ttUtto si ~à tt:i$formando in un polidemonismo che si compiace clfpratlche magiche e t:ewgiche in cui sono coinvolte caterve di demoni buoni e malvagi. Il cliirià religioso diventa demonqpatlco e gravemente inizionale. . · . . · In ·aperto ··conflitto còl. paganesinio. la nuova fede cristiana . va cercan.do ndl'ambito della sapienza greca i sostegni culturali per sostenere la propria dlfesa di fronte alle accuse degliintellettuali che stanno ·agonizzando, e intanto intellsifiea la. propria. lotta. contro il politeismo bollato come culto di Satana. f'ra qUCsti dùdrontiil perisierò di Plotino '\Tuoi essere la rivendicazione di una filoSòfia razionale· e spirituale che vanta una storia' Secolare ~ c:Pe ha l'am},izione di rispondere alle molteplici esigenze del suo tempo, da quella metafisic°" religiosa a quellà etica ed estetica, rifiutando decisamente la tradizione politeistica, di èui trasmuta le divitlità' ùl sìmboli e confinando miti e leggende nella regione del fantastièo. Il silenzio, che Plotino conserva nei confronti dd cristianesimo (nella sua scuola l'ostilità anticristiana è

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Porfirio, Vita di Plotino, 12

INTRODUZIONE .

.rappresentata da Porfirio) testimonia senza dubbio del· suo umano e tollerante equilibrio. .· . ; ·. · · ·• : . È .viva invece, non soltanto nelsuo insegnamento ma anche nelle discussioni con' i discepoli, la polemica contro gli gn:ostid,' ai qµali rimprovera la strutturamit~logizzante del pensiero, l'irrazionalità ddla concezione cosmica e il compc)rtamento arbittariò delle anime; vale a dire gli aspetti antitetiddellasua metafisica: Non è'comunque possibile parlare di affinità plotiniane con la_ dottrina cristiana, anche se i primi Padri della chiesa non tarderanno ad attingere dalle Enneadi i motivi essenziali della Trascendenza ela natura: spirituale dell'anima, e persino i fondamenti speculativi del Logos eterno. Ma queste vaghè; ·sé pur innegabili affinità, si perdono in una metafisica che rifiuta a uh Salvatore il compito di salvare le anime umane e assegna all1ascesa•libera e razionale dell'uomo, e· non .alla .fede, ·alla: grazia, alla preghiera; la ~ibilità. di «tomare» ..al Bene e nega ai fatti storicifa funzl:òne di salvare:il mondo: vale a dire tutto ciò che Agostino, dopo aver accolto le suggestioni plòtiniane, porrà . alla·. base· della sua concezione cristocentrica. · Le tre ipostasi-l'Uno, il Nous o Intelligenza, 1'Anima- costituiscono la trinità plotiniana e stanno a rappresentarCipianidel Bene, della Verità e della Vita, o in altri termini, i molteplici aspetti del reale: dell'Ineffabile e del Super-razionale, dell'Essere 'eterno, delle ragiòni seminali, della discorsività e delmovimento;-dei valori etico-mistici e dei fenomeni praticocbiologid. La loro gerarchia implica una distinzione, ~a 1a loro «processione>> ne garantisce!' ordine e la coordinazione. La Vita, che è il piano ontologico inferiore, è funzionalità organica chesisvolge,in una dinamica di trasmutazioni, nel tempo enello spazio; il suo divenire implica ·ritmi· di scambi e· di contrasti intrinseci, che garantiscono l'equilibrio la consistenza delle forme viventi. Ma il posto, che la- vita occupa nel quadro plotiniano, he chiarifica insieme Condizioni e limiti; ed è qui che il pensiero di Plotino offre suggestioni pr-ezi,ose. La psiche promana dal Nous, cioè dalle idee essenziali che costituiscono il mondo intelligibile; in quanto ptomana da· e55o, è inferiore ad esso ma è, nello stesso tempo, sua immagine e rivelazione. Se il movimento e la vita costituiscono l'essenza della psiche, l'unità organica delle forme biologiche non può.essere che un riflesso dell'idea dalla quale la vita discende: poiché la vita è in funzione dell'essenza, dalla quale deriva e alla quale tende, essa si manifesta nelle sue strutture . come·finalità. Nous. e Psiche sono piani psicologici distinti, e perciò Verità e Vita, Idea e Forma .non possono·essereidentificate: eppure l'Idea sl fenomenizza, moltiplicandosi, nelle forme viventi; le fortne viventi rivelano, nella costanza teleologica dellelorQsttuttute, l'annuncio .di un'idea, di un Nous; che in esse non si esauriSè:e. · Alle scienze biologiche non è dato nédi chiudersi dentro i limiti del

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GIUSEPPE FAGGIN

fenomeno Vita come dentro i confini di un invalicabile assoluto, né tanto meno di dedurre, in forza di una ipotetica evoluzione, la realtà dello spirituale dal complesso chimico-biologico. Il loro compito è di percorrere tutta la trama delle cellule e dei tessuti sino a scoprire il riflesso del principio unitario che ne sorregge l'interno finalismo; di non fermarsi al substrato irrazionale e alla lotta oscura che si sottendono ai fatti biologici, come se fossero l'ultimo significato della vita, ma di saper intravvedere in essi un conatus al logos e all'intelligibilità; di considerare l'inconscio, non come il generatore dei valòri nella coscienza, ma come la rivelazione, depotenziata sul piano spazio-temporale, di una raziona· lità infinita. Il piano dell'Intelligenza, che la psiche annuncia, non è dunque identico al piano della Vita; la Verità della Vita è oltre la vita, è nel Nous, nell'Idea, che le forme viventi ed effimere possono soltanto suggerire. Ma anche il Nous, a sua volta, presentala stessa dinamica di correlazioni. Il Nous, l'Intelligenza, è il mondo noetico delle pure essenze, eterno e immutabile; è ·il valore dell'idealità che ha· in· sé le ragioni della sua autonomia. Ma anche questa autonomia, se pur appare autentica sul piano logico, è contestata da Plotino con un'insistenza sconcertante. Anche il Nous è inserito nel corso della processione che ne determina funzioni, significati e limiti; collocato tra l'Uno e la Vita, il mondo della Verità intelligibile rivela un suo interiore dinamismo che ha, malgrado l'apparente immobilità, tutti i caratteri di una realtà autosufficiente è insieme inquieta e scontenta di se stessa. Il Nous promana dall'Uno, cioè dal Bene assoluto: come tale, è rivelazione di unità, ma è inferiore ad essa e ne «dipende» (ÈeilPTT1Tat). Poiché