Tre lezioni sulla differenza sessuale e altri scritti

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Tre lezioni sulla differenza sessuale e altri scritti

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PRF.FAZIONE

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e Trrlnioni 111//a diffn-mr.a sasuttk di Luisi Mur.iroh:mno preso la forma dd libro per la prinu volu nd 1994. uscendo per le Edizioni Centro Cuhur.ale Virginia W oolf-Gruppo B, grnie al lavoro di alcune ddle protagoniste di questo centro (Alcssandn Bocchett.i, Maria Luisi Boccia, Franca Chiaromonte, Ida Oominij:mni, Glaua Lconi,Gabriela Mar:izziu, Rosctu Stella).1 Pronunciate in questo luogo storico dd femminismo iuliano rispettivamente nd fcbbr:a.io 1987. ndmarzo I 988e nd gcnn:ùo 1993, sono sute rcgistr:1te e poi trucrittc.2 ulteriori informnioni su quesu cornice e la SU3 importlnu per capirela natura e il ritmo di qudle lezioni sono fomite da Luisi Mur.iro stcss:i nell'intervisu che arricchisc.c il presente volume come um sorti di introduzione. li testo delle Trr lnioniè qui riproposto inv.uiato salvo per un nurgirule lavorodi revisione editoriale e per l':iggiunu di alcune note intc-grativeche esplicitino i più import1nt.i riferimenti bibliogr.afici. Questa cdizioncindude inoltre un altro scritto di Mur.iro dd 1993: DijfrrmrA maschik, 111pn-iorirà Jnnminik, un a"icolo pubblicato sul decimo numero ddla rivisti 6loso6ca lritk, un numero la cui prinu pme raax>glicva contributi intorno al terna: ..Fare politica, &re: 6loso6:i. Il pensiero ddla differCflZ3 scssmte•. Riproponiamo questo saggio di difficile rcpcribiliù sia perché Mur.irovi fu ampio riferimento nella tena lczione,sia perché, come le T,r/nioni, costituisce un contributo per pensare il nostro tempo e i nodi da cui è sttctto,che merita scnz.'altro di essere a disposizione di chi con questo tempo CCf'Cl di con&onursi con lucidiù.> Infine, il libro presenti in appendice un breve a"icolo di Clara I Il b..,...,. che cradcJicuo .alb memoria di Elena Gmtili, pn:a:ncava, .aJrinmo. unanou in cui la d«isionc di pubblic:uc le Imani di Muraro era mocil'2CI d.al dcsicf. crio di •ffl0Slnl'C ad .alcrc: e ad .altri ( •••) il cammino di un pcruicro ClOCla'ltc nd suo proccdac,gu.idato sanpn: d.alb bu:uob ddb libcnl femminile. di un pcruicro non lineare, nUCM> pcn:hi capace di ~rin: .str.a.dc: nucm:. impcnmc,o. 1 u: traa:rixioni originali erano swc: rcamrc cl.a ~ Pia Mzmocti, !Wadb Acocnic Robcn:.Bcttoli, mcntn: il bw,ro di editing craswo cumo cl.a Fr:ana ~ monta: M. Dolon:s Ca.sano. • Ad c:sscn: precisi, in questo volume ,i rwmndc un ulccrion: bra.: scritto di Muraro:la prcsma.ùonc ddb colbna cl.a lei din:tta tra il 1990c il 1994 pa gli Editori Riuniti. Ho riporwo per in1en>qua10 testo ncL nou 3 ddb tcruddlc Trr /au,ri.

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Ricx:udo Fanciulba:i

Jourdin. la dijft'Tfflr.11 maKhik. uscito sul quinto numero dclb rivisti cdiu dalb Libreria delle donne di Milano, V-.ra Dogd,ur. 4 è l'articolo che Mur.uo discute dcnagli:namente nclb tcru lcùone. ma è anche uno scritto che non ha perso d'anu:iliù,anzi ne haacquisiu, visto che oggi, per fonwu, anche in lulia esiste un pensiero nuschile sullo stesso terna che ha prodono contributi impor1:1nti.s La diffcrcnz.:a scssu:ilc, cioè, come gli scritti qui rac.cX>lti mostrano, b diffcrcnz.:a femminile e b diffcrcnz.:a nuschilc, l'esser donne in un mondo di donne e uomini e l'esser uomini in un mondo di donne e uomini, qu:i.le chesi:a il modo in cui ci:ascuna e ci:ascunogioa poi ilsuo rappono con qucsu diffcrcnz.:a, b diffcrcnz.:a scssu:ile. dicevo, non è solo il nome di uno dei nodi del nostro presente, che si anicob in una moltcpliciù di questioni, di ctia pubblia, di bioctia, di ordine giuridico o sociale, ma anche b marci di un modo in cui può csscn: ugli:au e affrontata 4llill11"4w circostanza esperienziale per riconoscerne dimensioni che altrimenti resterebbero nascoste impedendo una risposta nuova e :ill':iltcz:u del dato. Dissociando, contro un discorso che è ancor.i frequente anche perché rilxldito persino dal femminismo postmoderno legato ai Gmdn-Stlldin e al pensiero 411«r, b v:ilorirz.uionc della diffcrc:nz:i ~ su:alc da una postura rivend.iativa, Mur.uo mostr:i qui le potcnzi:ilit:ì politiche e teoriche di un signifiantc, b diffcrc:nz:i scssu:ilc appunto, che i processi di glob:ilirz.uionc, di ultr:i-d.iffc:ttrWmonc sociale e le nuove tecnologie non hanno affano rcso desueto, come prova il fatto che ci3SCUno e ci:ascuna di noi vi si trova rim:inditodalle situ:izioni più diverse che attr:ivCf'S:l. T:ilvol1:1 si ha l'impn:ssionc che le nostre socict:ì siano contraddittoriamente arattcri7.z:ite si:a da una specie di furia dcli'archiviare e del conservare tuno, si:a da una rapidi dimenticmz.:a dei contenuti messi in salvo e degli strumenti teorici offerti dai documenti stocc:iti e imm:ig:u:zinati: è probabile che b contraddizione si:a solo apparente e che qucll':irchivi:azione rispondi proprio ad una sort:1 di csigcnz:i di spaz=re via una ricchcz:u che mcncrcbbc: in cvid=, per contrasto, il • La rivisu •V-uDagan,i•. ~ di lldci c,0rurib,11ispam, la.a ckdiato~b dilrcn:nu rruschìlcc.a ~ùonia>nncssa: .anchc~aani n u m e r i ~

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(21n2 - 1995). E,Ji N,.;,,;?(56157 - 2001),l''°""""'/arl (79-2006).L..~ -mik(81 - '2007). ' Penso.ad esempio, nu non ~runimc:aso. ~rcantcvalumc di S. CIOIDN._ 6,nr -d,;. T.-~,li~. Roscnbcrg &Sdlia, Torino 200').

Prtftai,JM

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poco pensiero che circola oggi, una ricchc:aa che potrebbe :inche consentire di rispondere in modo diverso, meno remissivo e più ac:itivo :ilb situ:wone che ci avvolge. Ebbene, quesu din:imici si presenta in uru fomu p:inicobre in rappono :ilb gr.andc mole di libri, di :inicoli e, in generale, di contributi prodotti in luli:i negli :inni 70, m:i :inche negli :inni '80 e '90, d:il pensiero femminile lcg:ito :ili'evento delb prcs:idi p:irob delle donne cominci:it:i sul finire degli :inni '60: d:i un beo, quesu moltepliciù ulvolt:i disscmi1Utl nelle pubbliazioni più diverse non è sut:i :iccuratamcnte racoolt:i nei luoghi più clusici di :irchivi:izione,come le gr.andi biblioteche, d:ill':iltro èsut:i mc:ss:ain S:Ùvo in luoghi che sono :incora :inim:iti d:i pratiche di bvoro e di pensiero dove questi testi non h:inno smesso di mantenersi vivi, dove non sono divenuti mone cose mcmorizz:ite d:i un computer per CSSICfC dimcnticated:igli uomini e d:ille donne. Sto pcns:indo :i luoghi come l':irchivio dclb Libreria delle donne di Mibno, b biblioteca del Centro DonlU di Venc:zi:i Mestre, l':irchivio delb Fond:izione B:ad:iracco di Mibno, b Biblioteca delle Donne "M:aurctu Pebg:uti• di P:unu, b Biblioteca luli:arudelle Donne di Bologn:i, l':irchivio delb Libera Univcrsiù delle Donne di Mibno e, 1Utur:ùmente, oltre :i molti :ilui, l':irchivio del Centro Virgini:a Woolf oggi confluito nell:i biblioteca "Archivi:i• delb C:is:i lntem:aziona.le delle Donne di Rom:i, dove sono conscrv:ice :inche le rcgistr:u.ioni origin:ùi e le vidCOCISSCtte delle tre lezioni di LWS1 Mur:u-o. Ecco, b presente pubbliazione di questo libro non mira solo e unto :i f:arc sì che un cesto intelligente e profondo pos.s:i venire :acquisicod:ille bibliotcchedove:ancora m:ina, m:i vorrebbe contribuire niente meno che :a un'estensione di quel complesso di pratiche e rel:izioni in cui del s:ipere si prov:i :i f:arc uso per pens:ire l'espcrienu, 1Utunlmente :i cominciare d:alb propria di donru o di uomo. A queste Trr lttioni, che sono il primo libro che ho letto di LWS1 Mur:u-oin uru copi:i gentilmente prcsuumi d:ill':imia Cl:1J'3 Jourd:an, ho dedicato, nell'autunno del 2008, due cscrcit:rzioni scmin:iri:ali :all'Univcrsiù C:i' FOSClri di Venc:zi:i:'ne erano 1Utediscussioni :app:mion:ite:il termine delle qu:Ùi il commento più fu:quente che si:i le srudentcssc,si:i :anche molti studenti mi fuccv:ino era: "acdcvoche b filosofia dclb differcnu scssw.le fosse tutt':ihra cos:i•: "un discorso polemico e b:irriadicro• :iggiungcv:i qu:alcuru, "WlO sproloquio scntimcnt:i.le e introspettivo• prccis:iv:i qu:ikun':ùtro. L'cntusi:ismo di questi studenti 4

Al"intcmo del Cono di Filasolia Monlc del probiorC. Vigru. che qudl"mno cradcdicato all'dia della difli:rcnv scmnk

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Ricx:irdo F:mciulb.cci

per la scoperta in:ispctUl3 h:icontribui10 3 tener vivo in mc il desiderio di pubblian: in u112 nuov:i edizione qudlo scritto: è per questo che concludo con due commenti che, al termine dd corso e dopo l'CS3mc, mi sono suti invùti da due di questi nuovi amià, Massimiliano Pozzo e Alcssandr:i Bdlicni (due esempi concreti di come si:l tutt'altro che retorico din:chc, smantcllmdo l'univcrsit.ì iuli:IJ12,si smantdla un luogo che, tra mille diflicolt:1 e contraddizioni, S3 ancora contribuin: alb fomuzjonc di intelligenze di prim'ordine). Scrive il primo: Comidcro i test.i di LA.m Muraro foncbmcnuli per La md formmonc. Mi hanno poruto a riffcctcn: su .ilcuni punt.i c:hu.-c clelb dilfcrmu SCSPnk ~ spccwmcnte, come s.ai, sono ri,._.o au~ dal pnngg; in mi si parla ciel rappono tra le donne e il mondo, tra le donne e la soàcd. Muraro evidenzia l ì ~ di intc:rprndo i propri desideri e aispinzioni•. Muraro parla in ~ di ordine simbolia, e ordine socwc. E a proposito,. ritengo c:suarwncnte signiliatiw cp:stt' pnngv>: moluxionc, se w,gl~. è ~La clelb difrcrrnz.a SCS· siwc che di.-cnu forma del sapere. ddb pn:sadi c:ascicnu. entra nel ling,uggio. nell'interpmmonc ciel mondo.. Questa è la moluzionc simbolica. Il ~ pono fra i due sessi, inw,oc. èquala,a che si gioasmwuialrncntc nell'ordine sociale, non nell"ordine simbolico. ( •.•) Ogni socicà. per sun: insieme, per forr.a di CDIC, impc,ne dei ruoli, 'l"indi dei limi Li, clellc eocn:izioni sulla libertà indiridualc. ( •••)Come e.ili, appunto, qucst.i ruoli scmuli e queste CDStririoni sono anche -topasti a intc:rprctmoni. Il che vuol dire che scv;iacciono .il simbolico. Lìntcrpn:tmone è ciò che mette in gioa> il senso e quindi riapcl, 'f'CSU ruoli•. Ecco.. peràb,. ~IO imporante possa essere !"ordine simboliex> in rcbxione .ili'ordine socwc.T ~ come s.ai,crcdo ci su u,- oc:ccsso -ii otti• rnismo inqucstc puolc. Nclb ~ parte dei cni La foru cldl orclincsociale è &SDluwncnte dcvasante pm:t>t ricsa: anche a dctcnninarc proprio !"ordine simbolico. Un esempio lwwc: l cmli12 cultunlc iorc che il ailonwirmo ha lmato dicuo di x è lìntcriorixrnionc: da ailonimt.i dei giudin e dei valori dei dominanti. Il rappono tra ordine simbolico e ordine sociale è

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oomplc:ao.

Un .iluo punlO fondamcnulc: dei test.i di LA.m Muraro su nell':appclo .ad andare oltre l"~wrr.a. Muraro cita Carla l.onzi: donna non è in Dppcxto dialettico a,I mondo maisc:hilc. Le csigc1D1C che c:u::a Yicnc c:hmcndo non implicano un'anàtcsima unmucwcni su un .iluopiana-. Capaci12 oinc:apaci12 di andare oltre l"~wm e uscin:d.ilb CIOfr'f'Ctizi..-:ain i maisc:hi: Il •~iodm il punlO dccisiw per ~IO rigmrcla le donne e, anche, La società ( mio punlO di visu).

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l'rrfaioM

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Ed ceco il commento di Alcss:mdr:i: In tutta oncstà~b prinu lctrundellc: Trr/aù,ù 111/u Jilfor-_,,. non ci nnoc:apito proprio niente lìmpn:ssionc era di ascrc stata .aggrcdia da un lesto un po" duro e ~ in quellc:puolc un dnidcrio fc:nx:c di isobni in quanto don~da un """~J:.,rnsodi maschile, qumc:omc se l .m1ria: inlcnckssc volonarwncnccad gli uomini cercando di riaarc un sistema come quello pasriaralc. clcdi~ pem ~ femminile. FomuuurncnlC ho nuto il tempo sufficiente per 1onurc su quel test.o. confronw,domi con lìnccrpn:tmonc di ~uc penonc e mchc: con ~cri testi si.a delb s&CSD Mur2ro che di~uc .autrici, per capire chel"in1C1110 er2 lutt'~tro. Ad ogni SI► i~ rikuura nno sempre più lìmprmionc che il testo fmx in un certo scnsoslnli6=o: mi sidirdùudcvaogni vola u~prmpcum più prolimcb e lcnamcncc e non scnu btia sono maciu .ad ;appn:itare quel testo come i-fii ~cri. bMur2ro staYa crodcndoil sistcmain cui sono sempre stata immcn:a. ma proprio nel momento in cui mi sentivo manan:il -tcgno delb cultura in cui sono craàuu mi xicorr;no che quello era un limite. non era un -tcgno ma un impedimento .ad mdarc oluc in un modo che poccssiscn1ire mio: l..uiu Mur2ro mi sun inscgrw,do che cosa vuol dire ascrc don~ nel senso delb dillcrcnu, impromumcncc c'erano delle: puolc pcrdacri,uc cd esprimere W11C silumoni vissucc che prinu non poccnno ascrc signi6atc. Pauo d.anao dire di cuumi confrontatacon questo test.o. che ha crato bYON> filosofia, .attivo sia nel mio perconoindiridu.alc, si.and gruppo formatosi a lezione. Non condivido ogni aspetto del pensiero di l..uiu Mur.aro,. ma crcdo che continumdo a r&ggcdo questo libro nonsrncttcri di danni ogni volaqwlcma. 0

Spero che questo libro possi ora cs:scrc letto o riletto :anche d:a :altri e :allJ'C.7

Ricl4rdo Fand11°'1cd Parigi, grnllllio 20 I I

·, Per questo bYON> di cur.u.m. oluc che delb colbbormonc delle: mùchc e degli .unici delb n:dmonc. ho pocuto giovarmi degli .aiwi o dei comig1i dellc:scgucnti ecnonc,che vom:i ~ Simone F.inciulba:i, Oua Jounbn, ul~ lbmpclo, Rogmui,as..fY.llorc.

RILEGGERE I.ETRE LEZIONI

INTERVJSTA 01 RICCARDO FANcruLI.Accr ALu1SA MuRARo

Rip11bblicando Tn: lezioni sulb diffcrcnu scsswlc a Jiciassctk anni J.aJ/a loro 11.Sdld Ml 1994. ""'1rri innanzilll"o chidmi a proposito Jdld Jijfamm sessllllk oggi e J11Nf"r anche Ji g,utrddrr 4 4wsto libro a partirrJal nostroprrsmtr, inw«, Il 1/llmDlfTrivrrmtolUJpo: OnlPDTrrÌ d,r d sojfnmassimosul tempo e lr drcosldnU chr h4nno decollo 4ud libro e in a1i nso si ; 11""4lo 11dinsnirr, sulsuo prnmte insomma. o, mqfto dncont, sulsuo primo prnmtr. & sri d'accordo, comincnri adairiltura J.aJ/a comi« 11ppdrmtanrnk più ntniorr: Jalfllrto chr si trdltll Ji •fnioni ~ chr mli pronuncilltor Il tTÒ dir dicasi a,uhe coTM sisihut nrl fllOJ>tn'OTSO, nrlla IU4 prodllLionr. Dw cose mi colpiscono in pttrtuolarr: la prima i ilfarro dN L'ordine simbolico delb madre,1 11no lki nu,i libri più import4n1i e inj/uenri, nca, nrl 1991, tra I.a s«ondd e la tn-rA ddk rrr krioni. LJl s«ondd riguarda il farro dir, a pttrte Maglia o uncinettol (lkl 1980), i nu,i libri prr«dmti si sihutuanonrlprrsmre, ma awndo coTM tcmd r,kmlk storidN mo/Joanriche, la (llOSSII salvarr r farr spazio, "4rr arill aJ proprio dmdmo, rontro k mdÌIIDOni ck inw« lo incanalano r1tT10 la rrmminllZioM. In rrmminllZioM, risrnrimmlD, viltimismo non sono jigurr dd/4 cratrwM, sono inw« kg,tk al/idra ck cmt un originario equilibrio dli Clii 1/IIIUCllno o 4wtlcosa d avrrblx t1Uonrant11i: r un 'idra miliatck atltUTasia kdonM, sia gli 110mini, 11111 non aJ/o stnso modo r ron la ~ inrmsità•..

4/mi,

LM.: Sul dnidmo dirò poche parole:.

Dicono che oggi il godimento prevale sul desiderio e che quest'ultimo deperisce: vorrei che l'analisi fosse fucu tc:nc:ndo conto di donnduomini e che si parlasse cspliciumc:ncc: del desiderio sessuale: nuschilc:: è questo di cui si nou che deperisce?

R.F.: li s«ondo rrma ddla rara lnionr su C'lli uoTTri f ttrti 11na doman-

da rig,utrda gli 1'0mini. di C'lli 'l"i parli più dN indlcuni IIÙri luoghi, IUi nnnpio, più dN M L'ordine simbolico ddb nudn:. À TM snnlmt dN il probknut dN in 'IIJd/a lnionr Vlll1i porrr sid t/llmO: ont dN k donM, dnd,egrtt:ue dlld pntrka lkl sepa,,tlismo opmlld dai f!"'PPi femministi di sokdonM, hdnno dRian: c,omc un.a trottai.a per chilomcsri e chilomcsri. Come è pmùl,ilc: che si sia tutto impoverito in un b..lbcttio scnu senso? T umvia. rcsu. moralmente, un.a spin.a domJc b mu che volCYO din:, .anche scariosP (cp:st.a tr:adu:oonc: si trow:a ncL noi.a

ay.

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.fdip. 10).

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I.a rivoluzione simbolica di pcutircbc c:sscrc tolu d:J diziomrio perché significa "un:a persona che si b:attc pa i diritti ddlc donne:• e dunque onn3i non h:i più senso perché "l'WÙ diritto. il diritto di gu:whgn:usi d:i vivcn:. è suto conquisuto•. Segue Wl p:isso 11

Lcàcwonisono u211ecb:W00U', uTrrtf,i11tt, p. 13&.

dcdicito :illc: femministe: dd scc. XIX. Sentite: l'om:iggio che: rende: loro Vìrginia Woolf e: b fn:cmt:1 polemici nc:i a>nfronti ddsuo interlocutore, degli uomini a>mc: lui che: pochi dca:rmi prim:i h:mnocuicito di dispn:2mc: t:dvolt:1 pascguit:llo qudlc: donnc:chc: si b:attc:v:mo per avc:n: libc:rù e: istruzione. Lei vuole ria>rd:ino a quest'uomo ddb c1mc dominmtc: che: adesso ccrC1 aiuto femminile: per b aus:i ddb libc:rù e: ddb adtur.i e: sanbr:i aver dimc:ntiato qudlc: donne: disp=tc: e: pascguil:ltc:. Ma lei non dimc:ntici: Per che CllllUl«unno nel dicùnncwaimo scmlo CfUntto lo stato p:uri:ircdo., ea>ntto lo stato fuscisu. che: non sono b stessa= né V"irginb Woolf prc:ccndc: che: siano b stc:s.u COl53. f':l questo gioa>di ao:omun:uc:c:dilfc:~, giocoprofondo e: pn:ciso che:& vita al pc:nsicroddb dilfc:rcna sosu:ilc:. Le: donne, dice: citando Joscphinc: Ela.ibc:th Budc:r, fuo::v.lno wu loct:1 nonsc1tori:ilc: m:i univcmlc:; nd dirlo, però, introducr inunto b dilfc:rcnz.a e: con questo gioco di u n i ~ e: dilfcnnzi:irc, dilfcrc:mi:irt: e: univcrs:,li:n,n-, lei ricsa: a venire: a cpo di una questione: tutt':iltro che:scmplia:. Noi di Diotima ci stbrno bvor:mdo con i nasui mazi filosofici e: siamo in difficolù.. In questo modo V"irginb Woolf dì Wl signfuto non sicttori:alc:, non rivcndicitivo, :illc: loctc: clc:llc: fc:rnministc:, impc:clc:ndo però al suo interlocutore: di seguire b logic:i dd "rnc:tti:imoci tutti insianc:•. Vi ric:sa: clc:stn:ggbndosicon Wl linguaggio che: era futto per signif1CUC l'univas:dità di Wl soggetto e: che lei sa fur diventare: linguaggio ddb dilfc:rcnu: cnsl non fu clc:cidc:rc b locta ddlc: donne: in un:i loct:1 settoriale:. C'è questo pericolo, "

//,i. pp. l3~140.

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I.a rivoluzione simbolic:i di pcutirc cb sé

lo corri:uno :mchc noi pod.é il Jmtirc eh sé. il rc:gobm sicamdo b propm cspcriCD'l3. ccc..chc: sono principi v.llididdb nostr:a politici. possono però confuurci nd S1C1ton: di wu problcnutic:i che: non abbr:acà:a b rc:alù.. Sav.a commenti. voglio ripon:m: il p:mo della c::ondinionc:: Qulunquc aia pensino rf, altri ddl'i.xno in unibmc: (cioè il Fuhrtt o il 0.-) - le opinioni sono diYCnC - b Sua latcn dimmlra d,c per lei qudr°1111rNginc è lànmaginc: dd male. E .i..nchc se ~ da mgobtun: diYCnC,J;a ftOIU2 oondusioncèugwluLSwc èil male. Ena:rmbi siamo do:isi ;a Ean: il ponif:-lc per clisuur,gac il male d,c qudl'imnuginc r:lf'PC'CICl'lt.l: voi con i wisui mdodi, noi con i nm1ri. Epc~ siamo di.-cni, i 1> dice che qucsu, passo delbscmnch laionc •fa tono:a GioY:a1uu d"Ara,.. Il tono cn ripanzo già ncl:a rip,aa :amcrian:a ddl"azulisi del a,ncctto di genealogia fcnvninik (cfr. ""IN not:a I). dowoc Mul'2R> scrm:: - (iii, 75)•; Mur.u"Opoi offi-c unÌntcrptttmonc di questo apo-,òlgimcn10. Per b traduzione:

.ancnc

cia.ca.cfr.111/ff nota 23.

e-

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Il concccto d i ~fcmmirulc

Nella confc:rcnz.:a di lìm:ni:a, dd 1986, il tc:nu ddlc: genc::alogic: femminili e: del gc:nc:rc femminile: si uov:a omui :il centro dd discorso filosofico e politico di lrig:ir.ty.D L:a confcn:nz.:i di Tim:nu èsuu pr~ ccduu d:ilb confc:rcnz.:a di N:ipoli, intitobt:a L 'unillnJllk aJTM mrdiaz:ionc, che er:i gi.ì sut:i prcscnt:at:i :i Zurigo e che poi è su1:a riproposu :i Bologn:a, m:a con un titolo che io trovo più chi:iro: Su/14 nccasi/4 &i dirilti sanuui.19 Si tr:itu dd testo più impon:ante per b tc:nutica che ci intera.u e forse il più import:lnte in :IS30(uto nclb produzione: di lrig3J":1y degli :inni '80. lo vi invito :a leggerlo o :i rileggerlo, :iiuute (spero) d:aquesu mfa IC2ionc. Hoscgn:ibto più vohc:gli clcmentidi :inu:alili chc:mistono lrig:ir:iy nell'ebbor:wonc: del conceuo di genc::alogie femminili. Quest:a :iuu:aliù è comprov:au d:ille p:ini:ili coincidaw: fr:i il suo discorso e un percorso di pensiero che proccdc:v:a :iutonom:amente in quegli stessi :inni. Mi riferisco :ilb vicend:a contr:isscgn:u:a d:a testi qu:ali: m4llri di rum noi (il cosiddcuoC:iulogo gullo), PiÌI donnc ~ "'1mini (il cosiddcuo Souosopr:i verde), Non crrdnrdi awrrdirilti.» Non ripcmcrò tutto il percorso m:a solo b prim:a t:ipp:i, qudb dd C:iulogo gullo, pubblicato d:il 1982 d:ilb Librcri:a ddledonne di Mibno e d:ilb Bibliotca ddle donne: di P:um:a, che è b t:ipp:i forse meno conosciuu, più incerta per certi :ispcui, m:a più m:anifesu nd procedimentodd pensiero. Mentre in lrig3J":ly il procedimento è intellettu:alc:, di un pensi~ ro coRS:1pcvole di sé, il procedimento dd C:it:alogo gullo è di pr:itica politica, di un pensiero che si f:a pensiero :inr:ivc:rso b modificazjone dclb rc:ahà. Un procedere in p:irte privo di r:ipprcscnubiliù, :ilmeno :il momento: :a posteriori, un:a volu che il risult:ato teorico è suto gu:a-

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:a li lCSIO ddb conlm:n:udi 1ìm:nu del 22 luglio 1986. Um ~ J i riwrr. l.ircti,d ,.,._,li wtÙ111m,d,n1dlucù,,uc11n•,m (UwdtaaJci,ir,rj, st:a in IIICAaAY, Sasi e ~ . pp. 20~231. ~compccso purc:in IIJCARAY,/1-,_

_,,.,J;

Jc&Ji~. pp. 1-16. ,, La confmn:u di 7.urigo del 25 mano 1986 (di cui l...um Munrodicc che è swa~pn:so:nwaa NapolipMYdel 221uglio 1986) sitron,,intitobu L ir..im36' nac •nliài- in IIICAaAY, Sasi , ~ . pp. 1◄ ~171. Qucstovalwnc inoltre: è .:apcno m uno serino intitobao u Ngi2 femminile ad oper:a di uomini che bvormo per sée per la propria disa:ndcnz:1, e :1 questo scopo si approprimo dd tempo, ddk fo173, dd cibo, dei soldi ddlc donne. l..ci vede una disp:iriù di tr:atUmcnto, nou l':1rrcndcvolczz.:l nutc:ma e si appella al diritto neutro (le "leggi sull'uguagli= dei sessi•). Non vede che [ì oper:a una prc:cis:l cconc>mia nutaialc esimbolia e patctiClfflcntc si imnugiru che bastai fur nowe l'ingiusti:r.i:1 perché la sm stori:1 non si ripc:u più. Quest:1 COS:l è :1vvcnut:1 tre, qwttromib :mni fu, o avviene oggi? Che COS:l ci rende così cicche e patetiche d:i non vcdc:re l'cconomi2 che regola i r:apporti tr:a i sessi e da imnugirure che si tr:ani solo di pregiudizi o di ingiustizi:l? lo ritengo che non oca>rr:ano millenni per renderci ouusc e patetiche. I fuui indiano che b:ist:1 il ambwncnto di uru gcncr:azionc, e questo per il semplice motivo che tr:a nudrc: e figlia troppospcsso non si tr:asmcucscicraa dd mondo. Voglio dire che non si2mo unto le credi di uru c.c:cit:a millc:ruri2 qumto le invo!ont:lric riproduurici ddla nostra c.c:cit:a. C'è poi un'altra divagcnz.2 fra le due storie: in qudla mtia è imprigionau la figlia, la donru giov:anc che non può cm:rc r:aggiunl:l in qutslionc I.a cultur.a e b politiaddl"cmancipwonismo.. Il suo enmo scritto sono u m pait«di Virgini.a Woolfche~ del 1938. un .anno dopo che Fn:ud .rn:n puwodd limite inv3lic:abilc.. Capita spcsm cmi. Quaza ~ pi,ilcgi.a b li1rmfu ma prm nd ,rmo più .antimed a • L1 fm ddb p,rab. cl; sapcn: chc ripo,Dogni .altro s,p:n: .all'Uomo, a,n b diffi:sau:.a .:hc per noi 11.Jomo nm CSÙII:. F.m&ono .-nini cdonnc. F.ssa si molgc .ab gc:ntc più am per cbrlc .aiulO,, ~ qucm g,cnic. più dcl'à:ra.~ pon.au .a aalcn:chc b dilraalu di c:acn: donne/uomini non a,nli in qudlo che fa b mcnlC. Le bambine o i bambini, inw,cc,, sanno che i pensieri non li pana I.a cia>giu•.

...,.,aJc

perlomeno, di un v:acilbmcnto ndo mc:, :iiuu appunto :i sentirsi :il centro, :inchc: qu:indo non è visibile:, non h:a un riscontro immc:di:ito nc:l luogo in cui si su (:a volte: ci trovi:imo in situ.uionc: in cui non è possibile: che: b nostr:a :1utori12 si:i riconosciuu}. Accettare: questo mi sc:mbr:a che: si:i un modo per poter st:in: :inchc: in situ.uioni che: sono conffiuwli con un sentirsi :il centro. LUISA MURARO

Sono colpiu d:i questo incontnrc:i sulb possibiliù di cssc:rc: :il cc:ntro:inchc: qu:indosi è in situ.uioni diSC1a:o e: in situ.uioni di non ri~ noscimc:nto. Tu.però, h:ii us:ito un:a formub, all'inizio dd tuo discorso, che: sc:a>ndo mc: :ipp:irtic:nc: :i un linguaggio vc:cchio. Tu h:ii p:irbtodd eproblc:nu di f:ar :ipp:irirc: il mio femminile: in un contesto maschile:,,. Quest:iformub è indicc:disubordin:azionc: simbolici: ci s:irc:bbc: unprim11mchc: è il contesto sc:gn:ato d:ilb prc:sc:nu di uomini e: un sc:a>ndo, cioè tu. Questa questione: b :ufrontc:n:mo :i proposito dd discorso ddb lc:ggibiliùddb prc:sc:nu nuschilc: come: diffc:rc:nunuschilc:.

Autorili femminile e diffcmu:a nuschilc

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Sabato pomeriggio Diparto e: non puòcssc:rc: b stcssacm::a in Iuli.3, in Fr:mcfa, nc:gli St:ati Uniti, in Pc:rù, in Marocco e: via dia:ndo. Si tratu sc:mpn: di una ricc:ra di comp:atibiliù: su questo punto mi richumo di nuovo a qudlo che: hasaiuo Kapbn in Prrwnwnifrmminili." Lei dia:: eio credo impossibile: che: si du una sodc:tà sc:n:z.:i ruolizz.uionc: ddb diffc:rcnu scssl121c:». Cioè: ogni società, pc:r st:are insieme:, pc:r forza di cose:, impone: dci ruoli, quindi dci limiti, ddlc: COCfcizioni sulb libc:rù individl121c:. Dunque:, b sodc:tà cosuingc: b donna e: cosuingc: l'uomo. Li costringc: assc:gru.ndo loro una cc:rt:a idc:ntiù scssl121c:, obbligando gli uomini a dover anntarc: un piccolis.simo :ineddoto. L:ivoro:il Ministero ddb Pubblica Istruzione: e:, per il bvoro che: fuccio, ho p:arc:cdiic: docenti chc:vc:ngono per problemi di tr:isfc:rimc:nti, di ricorsi, di contc:nzimo gc:r:irchico. Spesse volte: le: docenti ddlc: superiori, :ilcunc: pun: burc:itc:, vengono :iccomp:igrutc: d:ii loro uomini che:, con il permesso ddlc: donne: che: :iccomp:ign:mo, mi funno le: dorrundc:, mi chiedono le: cose:, tent:ino di spic:g:inni e: vogliono p:arbrc: in prirru pc:t"SOn:i, :indie: se il problc:rru è ddb docente: che: è scduu n, d:iv:inti :i mc:. Rcgobrmcntc:, lui fu b domand:i e: io rispondo gu:ird:indo lc:i. Lui continu:i :i chiedc:nni le: cose: e: io continuo :i rispondc:n: :i lc:i. So che: questo è un gioco che: posso fun: e: che: però non posso tir:irc: più di unto, perché poi vedo che: lc:i cominci:i :i c:sscrc: :i dis:igio perché continuo :i riferirmi :i lc:i, mentre lui h.:i un:i ridiiesu molto fonc: che: mi rivolg:a :i lui, :indie: se ilc:uo non è suo. Un:i volu non mi sono :iccoru di questo limite: e: questo signon: h.:i pc:t"SO ddinitiv:unc:ntc: b pmc:n:z.:i; io continu:ivo :i gu:i.rdarc: b docente:, :i rivolgc:nni :i lc:i, :i furie: le: dorrundc:, e: lui è sbott:ito, non potendone: più, e: h:i detto: Jc:i deve: c:sscn: un:i di qudlc: femministe: tenibili, di qudlc: che: proprio vogliono b nostr:i monc:. Non credevo che: si :innid:issc:ro :indie: ndb pubblica :imministr:rzionc.. L:i COS:l è finit:l n. Dopo qwlchc: :inno, qudb donru, tot:ilmentc: c:ambi:iu, è venut:i d:i mc: :ipposu per dirmi che: qud giorno, qudlo sgu:irdo p:uticol:in:, p:uticol:irmc:ntc: diretto :i lc:i :ivcv:l cambi:ito str:immentc: il corso ddbsu:i viu: non st:iv:i più con quest'uomo, :lvcv:l cambi:ito tot:ilmentc:. E c'è un p:uticol:irc:. Qu.:indo lui mi h.:i detto .lc:i deve: c:sscrc: un:i di qudlc: femministe: teni bilia, io ho risposto: ano, perché?., comprendendo che:, se fosse: suto qudlo (il femminismo) il camlc:, s:irc:bbc: suto molto difficile: furlo digc:rin: :i lc:i. Là è tonut:l per dirmi che: :lvcv:l vinto un:i specie: di rivoluzione: proprio per qud mio ano, perché?., perché il mio sgu:irdo non le: c:r:i :irriv:ito :ittr.avcrso qudlo che: lc:i h:i chi:irn:ito .idc:ologi:i.. Ecco, credo che: I':icx:uu di scippo, di furto, rivolu sc:mpn: :id :iltri :ibbu :i che: fun: con b rruncanu di rcspons:abiliù ndl':igin:, ndl'c:sscn: :ittrio, :iutrici, prougonistc:.Ndlo stesso tempo, pc:nsochc: qudl':iccus:i tc:ng:a :il rip:iro, rip:aghi di un dolore: :iltrimc:nti insoppon:abilc:. Forse:, qudl':iccus:i rip:ag:a ddl'insoppon:ibiliù ddl'impotc:ra.:i.

Tnu ltzioM

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RrrATOBIA

Ho uiu doniu di servizio :1 cui sono molto :iffczioiuu, perché è uiu r:ig:azu cstrcnumente intdligentc, cstrcnumcnte apaa: e piena di senso di rcspons:abilità. Lei h:1 uiu vcncnu sindaca.le :iperu perché ha futto per :inni b poruntiiu in uiu dinia priv:au e poi è sut:a licenzi:n:a in m:anier:a irrcgob.rc: insomriu, dovrebbe ricevere un s:aca> di soldi. Qucst:adoniu h:1 unnurito. L':iluogiomo :ivcv:anob riunione d:ill':ivvoato. Bene, anche in questo c:aso, il riurito siè intromesso, l'ha voluu :ica>mp:agiure, h:a futto uiu scau :ili':avvoato pubndo sempre lui e impcdendo:1 lei di dire le sue ragioni, fuccndole furc uiu figul":l terribile con l':awoc:ato, perché l'ha insultato dicendo: «lei è un inapaa:, mi:a moglie non apiscc niente, io vengo qui :a tutcbre mi:a moglie.. Lei pi:angcv:i - il rimedio è sempre questo - e lui, qu:ando sono usciti, le ha dato due schiaffi in mczz.o :alk sale. Or:a, quesu doniu non è che non h:iscnso di rcspons:abilità. È uiu pcrsoiupien:a di senso di rcspons:abiliù: è il apoddb fumigli:a, è rcspons:abikdi scstcss:a, disu:i riudrc (che le h:a insegnato il senso di rcspons:abiliù e lei lo s:a), è rcspons:abik di suo m:arito cd è rcspo11S:1bik, iutur:almente, dei suoi figli. Ho r:acconUto questo episodio perché, in questo c:aso, si tr:atu di gente che vive in borg:iu. M:a l':attcggiunento ddl'uomo è lo stesso. Ecco. mi colpisce I':assolut:a insignifìanz:a ddle differc:nz.c di cbssc. LUISA MURARO

Su questi episodi vorrei intervenire con un commento. Oggi pomeriggio ho cerato di due l'idc:a di che cos'è non confondere l'ordine simbolico con l'ordine soci:alc. Allor:a qu:ando P:aol:a pub di dis:ibitudine:a csscrc rcspons:abik disé, fu riferimento. tr:aduccndo qudlo che ho deuo.:ill'ctia ddb rcspons:abiliu, mentre io ho cerato di avvenire che quesucos:a, in rc:al12, è unsurrog:ato di un discorso cheinvcccsccndc :ilbstruttur:asimbolia. Qu:alS:1, P:aob., nel tuo r:acronto c'er:a: questo tri:angolo di parob tr:a lei, lui e te . •. Tutto. però. er:a sovr:acc:ariato diconnobzioni nei termini di un lingu:aggio ddl'opprcssione, unto è vcroche h:achiun:ato un altro discorso più connouto in questosenso. Queste cose avvengono. riu bisogn:a vedere b struttur:a simbolia che c'è in queste rebzioni e che cos:a, in un dato momento storia> e soci:ile,si rende possibile e pr:atic:abilc. È chiuoche il aso poruto da Riu è un episodio che spiega perché i divorzi, le scp:ir:azioni sono in aumento e perché a differcnu degli uomini, le donne, uiu volu scp:ir:atc, non voglionopiù s:apernc di rispos:arsi. Ecco.se fucòunoun':an:alisi compiu-

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Autoriùfcmminilcc diffcrmu nmchilc

u ddb rC:1112, vcdwno come: ci si.a una st!'2d.2 di 2morc fc:mminik ddb libc:rù che: rutunlmentc: non esclude: momc:nti diopprcs.sionc:. M:i c'è un gioco, scamdoccne comp:uibiliù, ccnesitwz.ioni. Ninni, invc:cc:, dom:ind:iv:i: c:a che cos:i si dc:vc: qudb tc:ndenz:i femminile di scunbwe b m:inc:m:u simbolica pc:r uru m:inanz:i rCllc:?». Rispondo che: io ho cerato di us:irc: tc:nnini che rimandano :i qudb che: è b gc:nc:r:wonc: simbolica di un cssc:rc umano, un cssc:rc umano fc:mminile. L:i vc:nut:i :il mondo di un cssc:rc umano femminile è b vc:nut:i nc:I mondo ddb p:irola, dd simbolico. Questo comporu che, bddovc: c'è, b m:inanz:i rC1le può f:arc: d:i incentivo :ill'csistem.:i e :ilb ricera dd senso ddb libc:rù, invc:cc: che d:i nutrimento dd r:incore. Richi.amo, :incor:i una volu, lo scambio tr:i N:it:ili3 Ginzburg e: Alb:i Dc: Ccspcdcs.11 L:i Ginzburgvcdc: una m:inanz:i cheimplia uru pochaz:i fc:mminile, dcscritt:i con gr:indc comp:issione, simp:ati:i, immcdcsim:izione e con gr:andc finczu; Alb:i Dc: Ccspcdcs, invc:cc:, ne: f:i un tr:itto del simbolico fc:mminilc:, tr:itto :autonomo che v:ile pc:r se: stcs.so, dici2mo, sebbene ceno :ipp:ineng:i :anche: :i uru stori:i di donne. Un:i donna mi h:i dc:tto: eio ho una stori:a: nc:I mio pxsc: di origine, qu:indo gli uomini se: ne: :ind:iv:ano, le donne: subcntr:iv:ino :i gestire». Ecco, lei dcscrivcv:i quesu cspcricnz:i nc:i tcnnini di uru supplcm.:i femminile e: volc:v:i s:ipcrc se: quesu cr:i cspcricnz:i di libc:rù. Così r:ica>nUt:i non loer:i, m:i bstcs.s:i stori:i sipuò r:ica>ntuc comc:cspcricnz:i di libc:rù. L: supplcnz.c fc:mminili di ruoli m:ischili poiswno cs.scr viste in una lua: di sc:amd:irieù, m:i poiswno es.sere viste come inizi:itiv:a libm che le: donne prendono, cogliendo le ocasioni storiche. Altrimenti, si vede solo b supplc:nu femminile ddl'uomo, invece di vedere l'opcr:i civilizz:itria: che donne, in contesti nug:iri difficili e :anche: in prcscnz:i di uomini, svolgono. ANNA MARIA CRISPINO

Vorrei apire mc:gliochc: cos:i intc:ndc: Luis:i Mw:u-oqu:indo dia: elc: donne sentono b m:inanz:i dcli':altro come se: fosse qu:ilcos:i che è suto loro tolto». Di qu:ili donnesti3mo p:irbndo in questo prccisocontcsto di discorso?Un:i cos:i di cui le donne.spesso, sentono b m:inanz:i è b lcgittimit2 che può d:ire lo sguardo m:ischilc:. M:i qucsu m:inanz:i dello sguardo m:ischilc: è una cos:i di cui posswnonon sentire b m:inanz:i dopo quesu rivoluzione simbolica di cui p:irli2mo nc:I fc:mminismo e 11

c.&.SMfn nou 8.

che è su1:i cffcuiv:unen1c f:uu, àoè, qtL111do io uovo lcgiuimi12 non nelJosgwrdo maschile, nu nel riconoscimenlo da p:irtc ddl':ihr:i. Se quesucos:i è :ivvcnub, però. :i vol1c può rinunc:rcun desiderio selv:iggio ddl':ihro, c'è un desiderio per un oggcuo che è massinumcnlc àò chcdiscu1i:imo e souoponi:imo :i crilia, nuche, nello s1c:sso 1c:mpo, scgn:i un:i nunanz.:i. Ques10 1ipo di nun= non è un:i m:in= di qwkos:ichc à è su10 1oho, è un:i m:inClllZ2 di corresponsione proprio suJ desiderio. Allo s1c:sso modo, io non aedo che si:imo :incor:i :ill'invidi:idd pene cui 1u pure fuccvi rifcrimcn10. LUISA MURARO

li discorso più :iv:inz:ito in questo ampo, :almeno :i mi:i conosccn7.2, è quello di L:aan, il qu:ilc pub di asu:IZionc simbolia si:i per l'uomo si:i per b donn:i. E L:aan che prcàs:i, :appunto. che b asu:IZionc simbolia nelb donn:i b poru 2 volersi aedc:rc come un fullo che vuole :iuribuirc :ill':ihro. M:i :i mc non intcrCSS2v:i e non intcrCSS2 losviluppo psican:ili1ico di quesu cos:i. A mc intcrCSS2 che proviuno 2 porurà oltre quesu confusione tr:i reale e simbolico. nelb nostr.1 c:spc:ricnu: ho in mente, per c:scmpio, donne che, nel momento in cui sentono b vogli:i di furc, dav:inti :ill':iffc:muz.ionc di un':il1r.1 si vedono come dc-fr:iudatc, impedite. È un:i sens:wonc che provo io stCSS2, che h:i preso :inchcil nome di invidi:i, nu non è sempre un senso di invidi:i, può essere un senso di r:incorc, come se fOS"SC l':iltr.1 che mi impedisce di c:ss.:n: e di furc. Ogni donn:i che si:i su1:i rcalizz:itria:, che si:i ricca di inizi:ativc,chc conscgu:i dei risuluti e dei risuluti imporbnti, fu l'espcric:nu di :avere vicino 2 sé donne che sono infeliàcomc se fossero impedite da lei, d:illc sue inizi:ativc, d:il suo prougonismo. Ques12 è un:i sitwzionc che ncll:i nostr.1 politica emerge piuttosto spesso. Più che invOCll'C b psiC0211:ilisi, cerco di bvor:irc (m:i bisogru bvor:irà}, perché quesu cos:ivcng:i rubricau nella condizione esistcnzwcddl'unu.nicl femminile. In sostanu, sto dicendo che si:imo gctutc nel mondo e che bisogn:i gu:id:ignuc, rigind:igr>~rc, ricontr:iturc il senso di noi nel mondo. loho indiatocomc primo :atto di questo gu:id:igno di significato di sé nel mondo, b riconosccnz:i verso b nudrc. Quest:i è, sc:condo mc, b nunicr:i più :iv:inz:iudi :iffronbrc l'espcric:nu ddb nunanz.:i. Tu mi ponevi un:i donund:i prc:cis:L. Dicevi: .Jc donne: qu:ili?•. Se sti:imo:i livello fenomenologico, b formula chc:idottcrci s:ircbbc: epiù donne che uomini»: infaui, è b formub che, :i livdlo fenomenologico, meglio rende conto ddb diffcrcnu scmu.lc. Non si può nui dire:

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Autoriù fmiminilc e diffcrmza nuschilc

.donne e uomini». Si può dire: epiù uomini che donn0t, epiù donne che uomini», proprio perché qudlo che noi siamo, donne e uomini, è frutto di uru serie di atti di intcrprc:uzione e quesu serie, inncsc:au dalb diffcrcnuscssuale in senso biologico, èv:ufa e notevole. Od resto, parbndo, ho sempre detto cose del tipo: .scmbr:a che ci sia b tendenza,,, ccc., nui riferendomi a etuttc le donn0t: infatti, innegabilmente, ci sono donne che non presentano nC31lchc lonunamcntc quesu tendenza alb rivendicazione. Queste donne, in effetti, hanno un f:ascino str:aordirurio sulle donne stesse e sugli uomini. Sono donne in cui b condizione femminile ha trovato uru felice risolULionc. Non ho colto bene, devo dire, bquestionc, che tu ponevi alb fine, dclb nunanx.a ddlosguardo nuschile. PAOLABoNO

Una cos:a breve per tornare, in parte, all'intervento di P.iob Mastr:111gcli. Anch'io ho colto, nel suo intervento, un fonc richiamo alb rcspo1153biliù. Non, però, in senso mor:alc, nu proprio in senso simbolico. Vale a dire, uru rcspons:abiliù che consiste nel dare da sé il senso alb propria viu e dunque anche alla nunanx.a, collegando qucst'uhinu alla scoperti di un proprio desiderio, di qualche cos:a che si vuole. Quel richiamo alb rcspons:abiliù ha anche a che fare: con il non fare: carico ad altri ddb propria nunanx.a o dd proprio dolore, nu di interpretarlo positivamente. LUISA MURARO

Imputare ad altre nunanx.a di rcspons:abiliùsimbolia.:se c'è un'irrcspons:abiliù simbolica, è ben quesu. L'altr:a è parte dd mondo alb quale io devo, come dire, offrire il senso, nu a partire da mc; non p0r so imputare irrcsponsabiliù simbolica ad altre che a mc stessa, perché l'unico soggetto di rcspons:abiliù simbolica sono io. Avevo capito - ceco dove leggevo il richiamo ali'etica - che P:aob impuussc :a qudb donru un'irrcspons:abilit¼ etica, uru dipcndcnu infantile, oppure, viCCVCl'S3, impuussc al nurito uru prevaricazione o uru invadcnu, oppure, ancor.a, impuussc a qudb coppia uru nuls:uu nunier:a di stare in r:appono reciproco. PAOLABoNO

lo prescindevo dall'esempio di P:aola. Mi collegavo a lei perché lei ha usato b parob rcspons:abiliù e perché tu avevi fatto il ragionamento

T'17A l.ai'1N

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sulb responsabilità etica e dicevo che mi sembr:w.a di cogliere, nclJc sue parole, un richwno invece :i un:a rcspons:ibiliù simboliCL Ciò non vuol dire che tu b imputassi :id altre, ma che craqu:iJcm3su cui richi2mavi l'attenzione p:irbndo di quesu confusione tra rc:ilc e simbolico. SIMONETTA DE

FA7.1

A proposito di questo discorso sulb confusione tra raie e simbolico: voglio f:m: gli :auguri al Virginia W oolfper quesu nuova sede. Ho :abiuto e abito :al Buon Pastore e quindi sono suu vicina di cas:i dd Virginia Woolf. Ricordo che l':innoscorso le donne dd Virginia Woolf chiedevano :ilk altre più spazio. Spazio fisico, certo, ma anche spazio crc:itivo.. . forse posso dire: uno spazio simbolico, non so. Le donne ddVirgini:a Woolf sentiv.inoc s:apcv:anodi aver bisogno di questosp:izio e: le donne che stavano n:il Buon Pastore sentiv.ino, capivano di che tipo di spazio :ivcv:ano bisogno. Tutuvi:l, non c'èsuto un discorso politico chiaro su questo. Non lo dico per rivcndiCIZionc. Solo, è una cm3chc mi sorprende." MARISA PAVONI

Vom::i parlare del vuoto. Perché io intendo il vuoto non come mancanza di un uomo, ma come mancanz.:i di comprensione dd mondo chcmi circonda. lo houn marito,dci figli. Ma il mio è un matrimonio fullito. Non solo: sono fullit:i io dal momento che sto :ancora insieme :i mio marito. A mc b politica serve :i questo: :i compn:ndc:rc il mondo che mi circonda. Qw.ndosento parlare di crisi ddl:i politica, dei p:irtiti,ccc., quando sento dire che b politica è una cosa spora, rispondo che no, per mc b politica era cd è il femminismo, b lotta ddlc donne. Dunque, per mc b politica è viu. A proposito dd rapporto tra simbolico e rc:ilc, credo che ogni donn:a, per cerare il rc:ilc - che poi il raie si2mo anche noi stesse - abbi2 bisogno prima di sentire il simbolico. Questo è successo :i mc ndl'incontro con altre donne che: mi hanno insegnato :i vivere, cioè :i riscoprire b mia identità.

Il Caab-o C.~Vi_rrj_~. •-fè W'_ urudcllc asmàrrion;fcmministc che il 21 dicdcroviu .al ~ FnlorùrùtM ~,.;,u per b cui sede il Comune di Roma conc,mc lìnunol,;Jc dcnomirwo - ~ Pua,n:• che paò abbiscgnrn di varib'l'llri di muuro n:aln:nri ...lo ncrJi ~nia vmirc. Talccomplaso oggi del rutto "

fd,bra>o I 983

ristruttunro si chi.ama OD:

e,,,, ÌlltlrnltlZ#~ ~ MIUIL

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Autorità femminile e diffcrmu nuschilc

LUISA MURAR.O

Mi colpisce che tu dic:a: .sono f:alli1:1 io perché sono:incor:i con lui•• Di nuovo, ritrovo b confusione ID ordine simbolico e ordine socule e storico. Dunque, tu sci :incor:i con lui; ccrt:unente qu:ilcOS:1 è f:allito, nu non perché sci con lui, bensì per il f:atto che tu non à s:ii dire perché sci con lui. È questo il f:allimento, lo scu:co. Sci nel disordine simbolico perché sui con lui e non s:ii perché, mcntn: sicur:imcntc Wl3 r:igione c'è. Qu:indo s:ipr:li quesu r:igione, valuter:ii se è :ibb:ist:mz:i fone per continu.uc :i st:irc con lui. Oppure, :illor:i, potr:ii bscùrlo e :illor:i c:apiter:ì qudb sccn:i, ben dc:scritt:id:i Bcrgm:m, in qud film sulb viu di coppi:i, dove c'è un.a donna :inzi:in:iche v:i d:ill':IS$istcnle soci31e e dio:: •voglio bsci:irc mio nurito; con lui ho f:atto 4 figli, ccc.• esponendo poi, con gr:indc luàdit:a, gli sforzi f:atti fino :id :illor:i per tcnc:rc in piedi qudb f:amigli:i, il perché è rinust:i fino :id :illor:i con lui e perché tutto questo :idcsso h:i c:s:iurito il suo senso. Ricord:itc? L3 psicolog:a rest:i sb:iJordit:i e :immir:iU J:i quesU COS3. Ecco, nc'è l'ordine simbolico. lii BIA SARA.slNI

H:ii detto, mi p:ire, che ogni socict:a richiede Wl3 divisione in ruoli e :ittribuiso: :ill'uomo e :ilb donna p:ini diverse, come in un.a commedi:i. Poi h:ii distinto tr:i i ruoli soci3lmcnte :ittribuiti, il pi:ino cultur:ile e il pi:ino simbolico. Qui ho un po' di confusione. Infatti, mcntn: mi è molto chiuo (e lo condivido picn:imcnte), sul pi:ino soci3le, il discorso sulb rn:inanz:i e sull':ismnzione dd proprio desiderio, mi ric:scc più difficile vederlo qu:indo à si spost:i su un pi:ino cultur:ile, perché b divisione dei ruoli sessuali, per lo meno come noi b conosci:imo, è costruit:i sull'imput:IZione di un.a rn.ananz:i :il sesso femminile. B:isu pensue :ilio stcrc:otipo dclbdivisione scsswle: d:i un.a p:ine c'è l'uomo fone, vigoroso. f:allico; d:ill':ilU'3, b donna tutt:i pmviù o narcisismo. Dunque ti chiedo: b cultur:i in che rel:wone è con il simbolico? E come f:arc qui, :i questo livello - che poi mi scmbr:i qudlo più prezioso - lo sposumento?Comeuscire d:ill':IS$unzionedi m:manz:i?

" u. samchc qui Munro rio,oa f:a panc:dd film Sa- M "'" - - - - • gil'210 da lngm,u Bc:rgnw, nel 1973 pri~ come: minisc:ric: pu b iv e: poi comc: film Yc:rO e: proprio: si 1r2112 del dwogo tra b signora Jxobi e: Mmannc:, b proagonisu dd film (intc:rprcai;ida UvUDnunn), che è r.awoatac:wb signoraJxobi simalr;c: pua:sc:rc: ASistiu nclasm= di diYOraàodal nwito.

Tnm LnioM

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LUISA MURARO

Hai r.igione dia:ndo che ho f:uto un po' di confusione. Nclb mi:a c:sposizioneci sonosute cosc:poco perspicue, l'ho sentito anch'io. Che nppono tn cultun e simbolico? lo vedo questo: il simbolico è il momento dcll'intcrprct:rz.ione :iuiv:i, del riaprire b questione dd senso delle cosc-; questo è il pi:ino del simbolico. Ci si muove sul terreno del simbolicoqu:indo si dia:: epcrchéè così?•. Qu.:indo. àoè, si tonu:i intarog:irc: il senso delle cose. Quindi, il pi:lno simbolico è suto toccuo sicunmcnte cWmovimcnto delle donne qu:indo:ibbi:imo intcrr0g2tob nostra posizione, Ò3SO\'l:l :i partire d:i sé h:i interrogato b su:i pasiuone. In qud momento, tutt:i una serie di stereotipi è sut:i sgrctobt:a. Il nppono con il pi:ino cultur:ile lo vedo così: b cultura è un pi:ino di intcrprct:rz.ioni fuue o tr:ismcssc come uli; il simbolico prevede b ri:ipc:rtur:idelb questione ddsenso e quindi dell'attivo mettersi in giococon nuove intcrprct:rz.ioni, con nuovo senso. Quanto :ill:i cos:i dei ruoli l'ho ripn:s:i pari pari d:i 1mc: è capace perchésottr:irsi :il com.battimento quando questo è ncccss:uio produce: disordine simbolico. Bisogna dunque, in un:i fornu o ndl':altr:i. oomb:ittcrc. Anch'io, pc:r csc:mpio,sul r:apporto lJ':l madre: simbolica e: madre: rc::ilc:,dcvo a>mb:ittcn:per f:arc: chwaz.:i.. Le m:inicn: di a>mb:ittcn: sono quelle: più congcni:ili;i cnsauu, 1ci:uamo. Ame (m:i, in gcnc:r:ùc:,:alsimbolicoddle donne) è congcni:ilc:oomlxancn:scnz:i ucc:iclcn: I':ivvcmrio. Dunque, devo a>mb:ittc:rc:sam ~ e uo.uò le: forme:. Sun Tzu dice che è possibile e, :uu.i, che è meglio. e che:, in gcnu:dc:, si può f:arc: politia per sottr.tr.ionc:. I..i:iCig:irini, pc:r csc:mpio, :i diffouu.a di mc:chc: mno un:i prcscnzi3lisu, è ,. Tale v:ariccdmoni disponibili, wu è SUN-T1.1.1, L:oa- ~l""""•'" cw:a di LV.Arau.. R.iuJoli, Mii.ano 2003.

Autoriù femminile e diffcrmz:a nuschilc

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wu doON die ric:so: :a o t ~ risuluti, molto dflClà politiamcnte, giocando :anche: sulb sottnzionc:. Però, se: b sottr:rz.ione è nutto ddh p:un del combattere, questo non v.i. Ccrumcntc, dcvi :iscolwc b tu.i p:wr:a del combattere, finché aovi un modo di combattere t:alc:die b tu.i piur:a. b nu ritrosi:a, b tu3 pigri:zfa ccc. si:ano pbate. FRANCA CtUAJlOMONT2

Sun 1iudia: che è mcgliovina:n: SCl1'Z3axnb:mcrc:. Mi. rispctto:a quello che R.obat:iT:atifllX'C hi dt:fuuto.femminismodi st11to. non aedi di :aver gu vinto? LUISA MURAJlO

Chic:dmi se ne v:Jc: o no b pau è nca:s.suio, n:atw:a.lmcntc:. lo ti dirà die ne v:Jc: b pcn:a, però, è \'Cro die non si combatte contro i moni Se wu posizio"'=è mon:i.:andie sevi sono pcnonc vive die b ripropongono. :allor.a non c'è d:acombattcrb; tu, però, dcvi fu ,-.:dcrc:die è moru. Or.ac'è un imnugilwio collc:ttivo aimunc die non s:a die b pasìzin;lc: di du produakggi, quoteocx:. èmortl, quindist:1 :a tebVOC'2fCpcrfurb vcdc:n: come un.a posizione mon:a.

Domenica manina

I

nn:uu:itutto, ringr:woperb colbhor:woneeperb rn:anier:ain cui le cosesono :and:ati ieri. Ieri pomeriggio, in p:anicobrc, misc:mbr:a che lo sc:imbio fr:a noi :abbi:a :ampi:unente compleuto tutto qudlo che non ero riusàu :a f.ar intendere. Questo è suto meritovosuo. E :indie merito di uno stile di bvoro; non voglio f:ame l'c:s:aluzione :issolut:1, però ccrt:unente è uno stile di buon.i qu:aliù. lo non sono per escludere :indie m:anicrc di bvor:are più violente, più cs:igiute, qwndo occorre, se: oca>rrc; rn:a b diflicolt:t di questi :argomenti e forse: :indie :altre r:igioni rendono idole il modo in cui stwno bvor:ando qui. Ho ri tooc:ato i testi che :avevo prepir:ato per oggi in b:asc: :a qudlo che ci si:amo dette ieri. Vorrà rip:anire d:alb nc:ccssid di distingucrc:ordine simbolico e ordine soci:alc:: :a livdlo teorico è un:a questione intriau, qwnto in pr:atia imporu.nte. Comunque, non è difficile :a dirsi e qui f:accio un semplicissimo c:sc:mpio, sc:n:u entr:are :ancor:a nelle cose che ci intercss:mo.

Ordine simbolico e ordine soci21e non sono b stcss:i cos:i. Se:, per esempio, teorizzo b nca:mù di :iutoriù, non posso in :ikun modo dedumeb nca:mù diaucdre odi voti o di :alai simili dispositivi con cui, :i livdlo di ordine: soci2le, si impone un':iutoriti. C:iuc:drc:, voti, giudizi e C05C simili, come sentenze, tribun:i.li c:cc., sono forse difendibili contestu:i.lmc:nte. M:i non è che l':ivcr dimmtr:ato b nca:mù che vi si:i :iutoriù perché vi si:i ordine: simbolico c:quiva.lg:i :i.li':iffc:muz.ione della bonù di come: di f:iuo, storicamente, soci:ilmc:ntc:, un':1utorit2 si c:scrcit:i. È chi:iro questo? Ebbene, ordine simbolico e ordine soci2le, peraltro, non sono nc:ppun: scp:ir:ali. Nd momento in aù teorizzo b nca:m ù simbolic:a di :iutoriù, inf:iui, io pongo un 'ist:uu3 :anche per l'ordine soci21c:: bisogn:i che ci si:i :iutoriù perché vi si:i ordine soci21e, innc:g:ibilmc:nte. M:i qu:i.li forme, qu:i.li modi di quesu :iutoriù si:ino d:i costituirsi ••• Ripeto: l'isum.:a di c:ar:auere simbolico non giustific:a compleumc:ntc:, pic:n:irnc:nte, come: t:i.lc:, n=n:a fonn:i di :iutoritìstoria, b qu:i.le ~ d:i giustifiarsi :inchc: contestu:i.lmente e, quindi, come t:i.le, può c:ssc:re motiv:iumc:ntc: contest:iu. lo ho f:iuo p:irte dd movimc:ntocontro l':iutorit:uismo nc:lb scuob,conosciuto :inche come: Erba Voglia Ecco, noi :ibbi:imo sempre combattuto contro l':iutorit:irismo, cioècontro ledc:gc:nc:r:azioni ddl':iutoriù, non contro l':iutoritl; molù e molte ~ o aeduto, invccc, che I':iutorit2, come t:i.le, fosse d:i respingere, per un:a confusione fr:i simbolico e soci21c:. Se: b mi:i pc:rson:i.lc :iutoriù viene: rcspinu d:i un:a studente, io non posso :ippdbrmi :ilb nca:mùdi c:ar:iuc:re simbolico, come: t:i.lc:. Si tr:itu, come: vedete:, di un esempio fucile che vi :iiuu :id :inioobn: i due livdli, o meglio, le due dimensioni: qudb simbolic:a e qudb rc:ile. Dunque, :inchc: :ilb luce ddb discussione: di ieri, dioo che n=n ordine soci:ile è deducibile: d:ille isunzc di ordine: simbolico. Non è ~bilefuc: deduzioni: questo punto~ bsu:a import:U1Z.1, perché, essendoci un:a riscoperti ddb nca:mtì di :iutoriù, c'è :inche il rischio di un ritorno :agli :iutorit:arismi. Bisogn:i, quindi, :anche: di fronte :il rischio di ritorno :i forme :iutorit:aric: di govc:mo, ddle istituzioni o di ritorno :ili':iutorit:irismo f:imili:ire, riActtc:rc su questo punto di teori:i. Dunque, n=n ordine soci2le è deducibile p:iri p:iri d:ille isunzc di ordinc:simbolico. D':iltr:i p:irte, non c'è ordinc:soci2le senza simbolico. Questo scoondo punto :i mc:, pc:rson:almc:ntc:, intcrcss:i di più: l':iltr:a è più un:a questione di polc:mic:a e di critiaddl'ordine soci21c:. Noi, qui, dobbi:imo:inche renderci conto che: non c'è ordine soci2lesenz.a simbolico, cioè serrz.:i un ceno numero di mcdinioni :idc:gu:ne.

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Autoriù fmiminilc e diffcrmza nuschilc

A proposito: ieri ser.i, Rosctu Stdb, commcnundo il bvoro ddb gionu1:1, mi scgn:abv:a il problenu che pone un'cs::uu intcrprcuzione del concetto di 1Ndia%WM. Ecco. L:i mc:diu.ione è il rendere dicibile e :iccrtubile uru qwlswi cos:i ddb rc:il12. C'è mc:diu.ione qwndo c'è scontro fra due ist:inzc differenti che, però, non pcmono nC':lllche s1:1re lonunc: in quesu sitwzione, noi s:ippi:uno che c'è ncassi12 di mc:diu.ione. M:i c'è bisogno di mc:diu.ione :anche qwndo io subisco uno sc:iccograve. Pcnso:il libro di M:iry C:uhcrine &tcson, Comporrr 11na uiJa:11' lei, in seguito :ilio sc:icco spcrimcnl:lto con il preside ddl'Amherst College (sccondouru mi:i ipotesi sulb genesi dd libro) h:i bvor.itosimbolicunente, in prima pcrson:i e con :altre donne intorno :ilb concezione: fc:mminilc:ddb viu, :i p:artirc: d:ill'espcricnz:i su:i e di queste :altre donne. Qud libro n:iscc, cioè, da uru ncassiù di mc:diu.ione. D:ilb ncassitl di integrare - lo dice lei stcss:i - nclb tr.ima ddb su:i viu questo momento di SCICCo. Qudlo che lei h:i in mano è b possibiliù di potc:nxiuc: il senso ddb su:i viu, che cr.i bcc::r.uo. contr.iddcno da un'cspcrienuchc:: pure c::r.i apiut:i :i lei. L'cspcric::nudi sc:iccoche le:: er.i apiut:i si scindcv:i (e:: b scindc::v:i), si disucav:a d:ilb tr.imaordiruu delb su:i stcss:i viu. In asi come questi, le ricuciture pcmono csscrc: di due tipi: uru pscudo-mc:diu.ione, che consiste nel bvor:ire di f:anwi.2, di imm:igin:wone, nc:l darsi pscudo-spicg:woni, di solito dando b colp:i :id :altri. (Per b diflicolt:i di reggere: b contr.iddizionc:: spcrimcn1:1u nc:lb fomu dello sc:icco pcrson:ilc::, uru può :anche imp:azirc::, oppure divc:nt:irc stupida ddinitiv:amcntc:). Un:i mc:diu.ione :idcgwu è invece: quelb che ci domanda di :induc: più :i fondo nc:lsenso ddb nostr:i viu per potervi integrare questo evento tr.iumatico. Ritomo:ild.iscorsodi prima: nonc'è ordinesoci:ilesenu simbolico. cioè senu un ceno numero di mc:diu.ioni :idcgwtc:: che si:ano disponibili :ilb gente che:: vive:: in qud ceno tipo di socied. li potere:, come ule, non è mc:diu.ione :idcgwu. li potere:, se vogli:amo, ~icur:i uru qu:ilche mc:diu.ione, nc:l senso che costringe b gente :i convivc::rc con qudlo che:: gli apiu. li potere:, però, è aus:i di disordine simbolico. un disordine:: simbolico che è b premcss:i di un disordine:: soculc::. Per esempio, b fine ddb prima guerra mond.i:ile, sulb b:isc dei vinti e:: vincitori, cioè su uru b:isc di r.ipponidi forz:i, h:i s:incitoun ordine c::uropco che non er.i buono, come h:inno dimostr.110 i f:aui :i disunu di non molto tempo. lo non acdochc:: il r.ipponodi forz:i sb, come ulc::, und.isord.i-

T'17A l.ai'1N

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ne simbolico. Il rapporto di fona f:a p:irte ddb vit:1, ma il rapporto di fonachc viene poi tradotto in uru prcv:iricwonc sugli altri, sui vinti, è b prcmCSS3 di futuri disordini soculi: in questo senso è disordine simbolico. Dato l'esito di un rapporto di forz.3, è cius:i di disordine non introdu.m: in quesl:l sitwz.ionc l'opc:r:a ddb mcdinionc adc:gu.at:1; non d:ircàoè, senso e posto (digniù) anche a chi è sconfitto. Un':ilcr:i questione che sfiorerò sol unto: ho letto su Il 11111nifmo che ndPDS si è pubto di "potere materno•. Quest:i espressione mi h:i f:atu sobbah.ue. E vorrei scgn:ibrc, a questo proposito, che chi pub di potere materno deve s:ipcrc che su intcrprcundo l'ordine simbolico ddb madre in chiave di ordine soculc; il potere, infatti, se serve, serve a f:arc: ordine soculc. Nd simbolico, invece, non c'è bisogno di potere costituito,c b vil:l ddb lingua lo dimostr:a; b lingua si autosviluppa e si autoregola in fona ddb contrattmonc libcr:a fu p:irbnti. Natur:dmentc, b cos:i non è così idilliaci•.• à sono disp:uiù storiche di cuhur:a fr.a i/le pubnti e b lingua vi soggiace. M:i, sca>ndo b sàcnz:i linguistici, non c'è dubbio che b lingua vive ddb vivente contrattmonc fu pubnti e non h:i bisogno di istituzioni del potere. Né h:i bisogno di leggi. Per questo-noto per inàso- q11211do lrig:ir:ayin uno scritto (però minore, di poco peso), ha pubto di rcgobment:irc b lingua per legge, h:i f:atto uno sàvolonc filosofico-politico: sono quelle provocwoni che a volte i filosofi f:anno e che, pare, bisogn:i intcrprct:in: come ironi:i filosofici. Anche Pbtonc ne ha f:auc un p:iio, di queste semplifìcwoni. Anzi, tutu b Rrpul,blic-a è un:i semplifìcwonc di questo tipo .•. Saper f:arc: quesu distinzione fu ordine simbolico e ordine soculc, percepirne almeno b giustCZl.3, àoè il valore politico, à aiul:l - e così vcngo:ill':ugomentodi quesl:l mattin:i cdi tutto il nostro incontro - a intendere di che cos:i si tratu q11211do si pub di diffn-mr,a mllKhik. Questo concetto compare in cvidcnz:a, per b prima volu, sul numero 5 di V'ut Dog,INI, in un :inicolo di Cbr:a Jourd:in intitolato, :ippunto, la diffn-mr,a mllKhik. Tutuvi:J, il concetto non è nuovo: tr:isp:in:, per esempio, proprio in qudb risposu di Alba Dc Ccspcdes all'articolo di Nat:ili:i Ginzburg. dove Nat:ilu intcrprcu come manchcvolczz.3 femminile l'cspcricnz.:a dei "buchi• di senso esistcnzulc, mentre Alba Dc Ccspcdes pub, impliàt:imcntc, di un:i diffcrcnz:a m:ischilc, dovut:1 :il f:atto che gli uomini non spcriment:ino e non :ica:tuno q11211to le donne spcriment:ino e aca:tuno a proposito di mancimcnti dd senso di vivcn:P

I 16

Autoriù femminile e: diffcrmu nmdiilc:

Bene:, anticipo qudb che è b tesi dd mio discorso: dijfermr.tt nut-

S(hik è b cifr.1 storiamc:ntc: trovata pc:r fur sì che gli uomini siano visibili e acatubili ndl'ordine: simbolico ddb madre:, e possono pc:runto entrare in rdaùonesignifìativ:i con le donne. Che cosa, di futto,questo voglia dire, san opera di rcali:zz.u.ione contestuale e storia. Il discorso ddb differc:nu maschile è appena comincùto. È suto avviato,diffc:rc:ntcmc:ntc:, com'è ovvio, da uomini e donne. Fra gli uomini, ricordo Rist-oprirr la nutslo àtato, conclude che il v:ino prolung2rsi di cene lotte, come qudle nomin:itc prim:a, è dovuto :i un:i dilfcrcnu m:aschilc che non si dice m:a c'è, e fu rcsistcnz:i. L'occuh:usi ddb dilfcrcnu m:aschilc è provOClto, :aggiungo io, d:all'insicurczz:a àrc b propri:i viriliti che, pcrunto, non può venire :i collOCU"Si, tranquill:arncntc, nel p:inoram:a problcm:atico. L'wtia> possibile sboca> per questo imbroglio consistm nel venire in luce ddb dilfcrcnu m:aschilc, un venire in luce reso possibile - dice b Jourd:in, giust:imcnte - dal dare p:irob e :iutorid :alle donne in qudlc cusc che gli uomirù difendono per fint:1. In tutte le cusc in cui gli uomirù dicono di voler :idoper:usi, m:a in cui c'è il sospetto fondato di un:i dilfcrcnu m:aschilc che, occult:arncntc, preme in un :iltro senso, bisogn:a che prcnd:ino p:irob e :iutorid le donne. Dice Clara: -non à :avvicineremo :ilb. pxc né :id :altri tragu:ardi di àvilù scm::a :iutorid femminile nei movimenti cnelb socict2». Sonod':icxordo con lei. Tendo :i pens:arc, d':ilt12 p:utc, che il g:m:ggwc fra uomirù, :anche mon:ilmcntc (mettendo. àoè, :i rcpcnuglio b propri:i vita per dimo-

str.in: b propria virilit:t), corrisponda :i uru pulsione insonnonubilc. Ci sono fuui di aoaua rca:nte che mi h3.1111o confemut:1 in quesu ipotesi. Ricordo, per esempio, d'aver letto su un giornale (mi sono poi procur:iudelle fonti :imeriane) di un gioco che dei r:ig:izz.i adolescenti fanno in un pxsc degli Suti Uniti andando su uno stn:tto ponte fcrrovi:irio, sopra un bgo. Si mettono tutti in fib sul bordo dd ponte e :ispc:u:ino che arrivi il treno che schi:icci:l chi non si butu in tempo. Vince l'ultimo che si butu nel bgo, cioè quello che di più rischia di fursi :unnuzz.:are d.:iJ treno. Ogni t:into apiu. Questo gioco dura da t:inti :inni e I':iutorit:l rcspons:ibik ddle ferrovie h:i messo reti e sbarramenti per impedire l'accesso :il ponte, m:i inv:ino. Un:i m:idn:- che su quel ponte :ivcv:i ben due figli m:ischi - intcrvist:iu :ilb tdcvisione, h:i commcnuto: •i m:ischi sono faui così•. lo aedo chequesu donru :ibbi:i detto uru profonda vcriù. In effetti, il gareggiare mettendo :i rcpcnt:iglio b vit:i, è veramente una storia di uomini, cos:i di cui, dd resto, b filosofia (penso :i qud grande fenomenologo che fu Hc:gd) è ben consapevole. In sé., tutto questo non dovrebbe comporure dispn:zz.o per il sesso femminile. È una differcnz.a m:ischile. O meglio: è, o dovrebbe estere, una libera intcrpn:t:izione del senso di sé. da p:irte di un uomo, che non pregiudica b differcnz.a femminile. Non sto esponendo una vcduu solo idc:ile. Quando gli uomini si pbano da qudl':insi:i veramente monifer:i che li poru :i dispraz:ire le donne, ne risulu un m:iggior grado di civilù: b mi:i idc:i è che questo si ottcng:a :i condizione che l'uomoebbori ilsc:nso di urusupc:rioriùdd sesso femminile. Nei tempi di grande civill:l, almeno in Occidente, per qudlo che so, vcdi:imo come b misura ddb civilù si:i dau proprio da questo riconoscimento m:ischile di uru supc:rioriù femminile. Mi spiego. L'uomo non vuole cs:scn: come una donna, questo è innegabile. Freud lo apiscc e dia:: eun uomo può farsi servo e sca>ndo di una donna, m:i non sopporu di cs:scn: in posizione femminile rispetto :i un altro uomo». L'uomo non vuole estere come una donna proprio per b questione ddb SU:l virilit:l, che forse non è m:ii dcfiniu, m:ii sicw:i. M:i, in quesu g.u:a sempre :ipcn:icon gli uomini, io dico, egli può gu:id.:ign:are bSU:1 virilit:l in m:inicr:isoddisf:icente per lui e rebtiv:imentepcr l'ordincsoci:ile, se: mette b donna in una posizione di supc:rioriù. Questo è il senso dd titolo che ho dato :il mio :inicolo per/~ (s'intende.con una punti di ironi:i filosofia): Supmorità f m,minik r dijfrrmr,a nuts3ti:amo gli effetti del disordine simbolico nuschile, effetti che ci sono dolorowncnte presenti 3ltr3vcrso i futtidelb gucrn ndb cx Jugosbvi3. A questo proposito, wrrci :aggiungere che sono d':accordo con 1'3~ punto che fucev3 ieri Lctizu circa l'intcrprct:rùone dell'orricb pr3tia di gucrn dello st~ro, tutt:lYÌ3, ritengo che ci si.3 molto lllD in Occidente, in termini molto gro5Si, è :ippun10 sul riconoscimcrno o misconoscimento di questo di più di autoriù femminile. LUISA MURARO

Avrei voglia di commenl:lrc ruttc e tre le osscrv::izioni, ma ru mi chiami a dire qualcosa sulb tcru. Tuu:ivi:a, sulb seconda osscrv:monc \'Orrci dire qu:dCD53: tu dici che b posizione di superioriù femminile è difficile da acaturc anche da donne. lo penso che il problcm:a maggiore rigmrdi, invece, 1'2utoriti. Per le donne, b supcrioricl femminile è una posizioncche si può vivere ironicamente, cioè come rispondente a un bisognosimbolico di uomini. Difficile cb acccturc, per le donne, è invc:cc proprio l':1utori12: difficile riconosccrb :i un':dtr:a, ma difficile :anche 3.S5Wllcrb... :mchc rivcndicarb. In p:iss:ato, ho sempre detto che l':autorità può solo c:sscrc :ica:tuu, qu:indo ti viene riconosciuti, ma, leggendo un filosofo moho imponantc che r.igiOIU sull':iutorità, in termini inoomplcti {gli mana il pensiero ddb diffcrc:nu), ma persu:isivi per b p:irtc che :ufronti, mi sono convinti che, in dctcrmin:itc circost:uu.c, l':iutoriù v:i rivendiau. Sì, se è nca:ss:uio che ci sia ordine simbolico, in e.erte condizioni bisogn:i rivcndicarb. N:itunlmcntc, b rivendicmonc v:i sempref:uu contcstwlmcntc, e può csscrc:inchc rcspinu. Tuttoqucs10 è difficile cd è qucsu b difficoh:a che le donne, innanùtutto, vedono. Vengo :ilb donund:a: passi:uno ipotm:uc che si:a incorso un conflit1osimbolico sull'autorità fcrnmirùlc? C'è rigurgito di rnisogini:i? Non ho dementi che oomprovino l'oistcnza di un rigurgito di misoginia. lndubbwncntc,ndb socicùit:ilwu :ibbbmoqudb che chwncrciun'ar"' e&. S. F.u.UDI, ~ - L I ~ , . . , . ~ ~ k MIIIIV, &ldini &YSZolcli, Milano 1992.

126

Autoriù femminile e diffcrcnu nuschilc

rrt11lla:m pdll'i4ratk.

In ~ . nc:lb mu atcgorù, dicwno, profcssioiulc (s:an:bbc:ro i fil0150fi :aa::idc:mici), indubbwncntc c'è:, nei confronti del bvoro fil0150fico fannùnilc ddb dilfc:rcnz:a, wu ostiliù piuttosto nu.rc:atL Un fil0150fo di N:apoli, Robcno Esposito, intcrvistito da Fr:ina Chwomonte, forse dice b C053 giusti; cioè: che b filosolu, come pcmicro dcli'univcrs:ilc, ha sempre creduto di dovc:r ancdkrc b dilfc:rcnz:a. In dfctti, solo un fonc movimento politico di donne lu, da poco, reso pombilc rompcn: qucsu mdmonc ininterrotta che volCV:l che, perché vi fosse univcmlit2, l'ununit2 dov= esst:n: unifx:it:a. E ,ummo :alb questione principale. Non aalo che vi su un conflitto simbolico sulb. questione dcll':wtoriri fanrninilc. Per il momento, b sitmzionc mi sembra più v:ig:a. C'è: wu rivoluzione, c'è: stltl wu rivoluzione simbolia di signifx:ito c:poalc (sono p:uolc di Rass:uxb) che ha poruto, come dire, il scsço fanrninilc :a idcntiflCUSi in ~ e, quindi, :a pcns:arc il mondo :a putirc da sé. AdCS10 è: finit:a b cultun dcU'cnunàpazionismo, con tutto qudlo che volc:v:a dire (sto inf:uti p:irbndo di ordine simbolico, non di rc:ilt¼di btto). C'è: wu rivoluzionccultw:alc, perché c'è: un di più fanrninilc che viene comwxmcntc ric:ono5duto: ornw '"è: meglio csscrc donne•. Le donne h:inno mCS10 in cunpo b pranc:s.u indispc:ns:ibilc perché gli uomini couq;g.ano il gr:ivc disordine simbolico che è: storicunentc incun:ato d:Jb misoginÌ3, cioè: d:J futto che loro acdono di poter difcndc-n: b viriliù disprc=mdo l':Juoscsso. Quindi, valo oosl b sitw:zionc: non si3mo :incor:a :ilconflitto simbolico. Mi sc:mhr.a, :um, che si cachi di cviun: il conflitto :attr:avcrso intcrprctl:zioni n:atur:ilistichc, mCWtorichc del di più fannùnilc che si è: storicuncntc :i.ffcmuto. D':illl:l parte, io cn:do che nd momento in cui c'è: :autoriti femminile in viu:i, wu pane degli uomini si oricntcr:à spont:incuncntc :Jsuo riconoscimento per il beneficio di ordine simbolico che quc:st:a C053 può porurc :all'uomo. SIMONl!TTA PATAHt

Scmndo mc questo è:wro fino :a un certo punto. Ieri, si parhv:a del btto che gli uomini dividono pubblico e privato. Alloc:i, cn:do che il riconoscimento del di più femminile, di :autoriti, csisu spcsm, però :a livdlo privato. Gli uomini, cioè:, h:inno come migliori :amiche le donne, però poi, in rcild. :ippcro si volt:ino, v:inno m gli :altri uomini: qmndo si volt1n0 vaso il mondo, il di più fannùnilc che riconmcono : a ~ donna si perde. Ooè: il di più fanrninilc deve :ivcrc un nome e cognome (giustuncntc); però questo non divcnt:a m3i wuriRcuionc sul mondo: è:un C1SOspccifico di r:ippono personale.

Trru LnioM

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LUISA MURARO

Per foru di CCllSC, mi obblighi a r i ~ b f.Mxcnda. La siru.nionc: che tudc:scrivi è b sitwzionc: classica degli uomini che d e v o n o ~ &.a loro in manic:r:1 imbrogliata, cioè mostr.mdosupcriorit¼ sulle donne:. È b vecchia o classica siru.nionc: di disordine: simbolico, per cui, in tempo di guc:rr.1, può avvaurc: che WlO è pic:no di :a.moo: per b SU3 nwnm:a e: per b sordh e: poi ucxidc e: violenta donne: inami.. È b s11:SS:l, idc:ntia C053 che r:ia:onl:lvitu. Ma ionon ho p:uuto diwu tendc:m.:1$pont:anc:1 nnschilc:2 ricxmoscm: bsupcrioritidcUc: donnc:;ho detto che:, nd momento in cui vic:nc:a visibiliù un'autoriù femminile: pubblica, nc:I mondo ddb scic:nu, dc:lb filosofu, dc:lb politica, dc:I giornalismo c:cc. e: anche: nc:I mondo fumigli:uc:, quc:Ui che sono meno insicuri circa b propria viri)id, si oric:ntc:r::umo- parlo, quindi.di una parte: degli uomini e: non di 1111lsi:asi uomo- verso questa autoriti. M:i, appunto, b C053 a'tta al a condizione chevim :iutoriù femminile:. Per questo mi sono :mc:hc:convinl:l che l'autoritivad:i rivmdicau, in un senso che bisogna¼ definire: meglio - ceno, b rivc:ndic:wonc: non può putirc: da una posizione di dc:bolC723. Dici:imo che:, per adesso, l':iutoriù va aca:ttll:l, quando ti viene: offc:ru. E va :icatt1t1 rutta b f017.3 che: ti viene: messa :i disposizionc:da uomini e: da donne, pc:rc:hé non c'è nulb che indc:bolisa come: l'insicurc:zz:l nc:I non prendersi rutto quc:Uo che ti viene: olfcrto. Qudlo che: ti viene: offerto, lo dcvi :iccruarc: per b ncassiti che vi si:i foru e: pn::sc:m:a aut~ vole di donne nd sistcrn:i dc:i rapporti soci:ili. Sottolineo che si tratta di un processo storico, politico, che: dipc:ndc:dalb modif1CWonc: ddl'ordine simbolico; domanda pr:itichc: politiche:, non ha nulb a che f:uc: con un proccssosponl:lneo. Lo sponl:lnc:o oric:nwsi è l'c:ffc:tto di una modificata siru.nionc:. Poi, rcstc:r:anno sempre: i gr:mdi insiruri. Si s:i che i proccs.si cultur:i.li di incivilimento cominciano con b mino1'311Z3 che è più fonc:, b qu:ilc: si tr.uàncd dic:uo, per imitmonc:, gli :iltri. In cene: classi di adolcscrnti, dove: ci sono studcntc:ssc: che hanno digni12, foru e: autorc:volczz:a, voi vc:dc:tc: che i compon:unc:nti nnschili sono notc:volmentc: più civili,gr:wc: all'opera di incivilimento che b prc:sc:nz:a di autorid fc:mminiledctcrmina. ANONIMA»

Tu hai detto che, per c:sc:mpio, furc b guerra fa parte: ddb natw:a nuschik.. lo ho notato, ultinumcntc: - in :ilcunc cose: che: ho lc:tto e: :mchc: in "

Il nome e iJ cognome non risulano ncL rcgimmonc.

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Autorità femminile e diffcrcnu nmc:hilc

CXISechc mi SIOClO apitatcpcrsomlmcntc - WU punta di invidi2 degli uomini per h posizione, invea:. cnncilimtc, :unoccvolc, non bdligcnntc delle donne. Posizion, negli ultimi ianpi mi è apitato di nowc nei mmù una crn:a invidi2 per qucst:a posizioN:: per c:scmpio l'ho nouu in mio nipote che ha solo vent'anni. 34

MARINA

Mi h:a colpito qu:mdo tu p:ubvi del bisogno degli uomini di mOSU'3J'C h propri:a supcrioriù, kg:uo, molto prolxibilrncn1c, al r.ipporto con il padre. Ultimamente, :mdi'io, come te, ho pensato mc gli uomini non vogliono axncle donne. F.ca,, molte vohc,anmc ossavando dei b:unbini, mi sembra mc si:l come se l'=-c rnmule si trov.lSSC di fronte, a un certo momento, a una grande batugli:a che è qudh di sa:glicrc..• come se fOS'SC comlxututo ID b scdu di rdaziorwsi al mondo come fu con b m:adrc e l'ordine simbolicomc gli impone il disucco. Ecco, vorrei sapere che cos:a ne pensi.

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LutSA MURAJlO

Sono un po' colpita da qucst:a prcv:i1cn:r.:i del voler parluc di uomini, di aver OS'5CCV3to b:unbini ccc.: mi domando se non l'abbi:a pRM>Clta io stessa. Qucsu è wu premessa. ma quello che a mc intcrc:wsono proprio le conscgucrw: politiche di queste ipotesi mc fua:i:uno. Nanualrncntc bisogna :mdic~1crlc, le ipotesi... (Akuncddlc cose dette, per mc, non sono ipotesi perché hanno un gr:idosulfldcntc di solidi12; altre, poi, sono op?ioni, sedie mc ho futto). Ebbene, a mc qucst:l intcma osscrv.monc di compon:unenti mzdùli sembra un po' saspctu. In questo momento storico -è h mi:a intcrprcuzionc-si:unoinviutc foncmentc, da un concorso di ciKOSunzc, a wu compctclll.3. simbolica che diventi :indie inizi1tiV2 ,. Và:quipcr ìlcog110mc quantodctto ncLnouprcadc.ntc.

Trrm laioM

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politia,sàcntifia, soci~k:: ~ o spinte, àoè, :i tm:irc di pasiziorù rivmdicati~, di pomioni minorituic:, sccond:iric.. Qucsu è b questione che :ihbi:unodi fronte, non l'mpon:uncnli nusdtili, :indie se, forse:, pc:r te si tr.itU di un intc:rc:ssc: profc:s.siorulc. Mi dùcdi dtc C05:l penso dd fatto dtc i lmnbini nusdti simo come a>mlxututi fu rdnion:ini conb rmdn: ocon il padre. lo non ho fatto osscrv:rziorù p:inicowi sui lmnbini; ogrù bunhinoo lxunbin:i h:i una duplice rcb:zion:i, con b rmdn: e con il padre. Qudlo dte dici àra i nusdti, mi p:in:unascns:iu osscrv.zz.ionc. lì invitcrc:i,comunquc,:i lc:tgcre l':uticolosu Sigrid Gunzd dte àt:ivo prima. intitolato IL dw am. perché fu una ccrt:a chi:irczz:i su queste cose. FRANCA CIIIAJlOMONTI!

A proposito di conscgucm.c politidte, vorrei f:arti una donund:i. Per mc èst:lto molto illwnilWlte l':uticolo di Chr:a Jounbn che hai àuto. Cosi come era st:lto illwni1W1te lìnvito di l...i:i Cig:uirù, fatto qui al Virginia Woolf. :i tener c011toche nd mondo esiste b diffcrc:117.3 m:ischilc, pc:r cui, :idcscrnpio, il sind:ic:ito, il p:inito CICC. non v:inno considcr:ati come: luoghi terzi.» Ecx::o, Chr:a, in qudl':irticofo, p:irù di rcsistCITZ.3 m:ischile e io quesucos:i l'ho spcrimcnt:1u, come si dia:, sulla mia pdle. Cnxloche :inchcaltrc:, qui dentro e non solo, CX>OOSICUlO b difficold di furc i conti con b rcsistcm.:l, àoè con qu:ilcx>SJ di muto, t:into è vao dtc una bvora contimwnc:ntepc:r port:are :i p:uob àò che, appunto, fu resistclTZ.3. Luiu p:i.rl:w.i ddlca>SCdtc nc:mmo difende. E fua:v.:a ilaso ddb gw:rr:i, csc:mpio ripreso di Idi Dominij:inrù. M:i noi :ibbwno :indie l'csc:mpio delle forme politiche tr.idiz.ion:ili. Non c'è uomo politico o donn:a politia dtc non scnt:1 il bisogno di dire che à vuole un rinnov.uncnto. Ndl:i mia c:spc:ricm:& politia con alami uomirù dd PCI e poi PDS è succcw, ..nche qu:ilcx>SJ di più: alami uomirù lunno cominà3to :1 din: dic, pc:r opmn: qucstoc:unbi:unc:nto, gli uomirù~n.bbc:ro dovutofurc un p:issoindictro e :1SCOlt:ucàò dtc vmiv:ldctto di qudbdte ~ruv:i chi:irn:it:i b politica Jdk donne... Lo h:inno poi fuuo questo puw indic:tro? Certo, come dia: Luis:i, viene prim:i l':iutoriù fc:mminik e poi il p:isso indietro m:aschilc:, però, di fronte :i rutto questo, io sento b nccrssiù di un nuggiorc rigore quanto :ii mie-i dc:sidm e quanto :ilb pr:itiapolitia dtc ne a>nSCgUc. YOfllo n Pbusibilmcn1c. frang O.i.uomoncc si rifcrisa: ~ worbhop 00n Li.a Cit;uini sulfaworiià fcnvninilctcnuto ~ Centro Virguù Woolfil 15 fchbraio 1991: blmonc e putc del dib..aiio si tronno nd W>lwnc di L CicAJuNI, ,-litiot Jd ~ .

Pra&ichc. Purml995. pp.16.¼-IIW.

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Autoriù femminile e diffcrmu nmdiilc

dire: che:, forse, c'è anche b. nc:cc:s.sid - lo dico in soldoni - di bsmn: che: gli uomini si cuoàu1o un po' nd loro brodo. lnsomnu, in mc, qucsu idea di spcrimcnt:m: wu pr:atia politici con :ilcuni uomini, fu pRMX:110 un'ulteriore sqxirmonc. Mi viene: di dire:, e su questo ti chiedo. che sie è vero che oggi più di ieri alcuni uomini pmtorx> csscrc inunc!.'5i in un ordine simbolico suuttur:uo sull':uuorid fc:mminilc, è anche vero che:, perché àò :rvvmg:i, è ncaswio ~ al minimo qudlc mcdi:moni che: h:mno b fomu dd compromesso e che: pc:rciò ti portano ncll'altro ordine. Nd loro ordine:.

CARAn Aggiungo wu C05:l :i quello che: diccv.i Fr:anca. Ho l'impressione che:, mentre:, per esempio, nd aso del PCI e poi PDS, b. spcriment:wonc: con :ilcuni uomini non h:1 funzion:ito, :i l Vnilà. invc:cc:, b. cos:a funRINALDA

zioni molto meglio. E funzion:i con scioltt'7Z:l, n:itunlc:zz.:i: pc:r fue un csc:mpio pc:rson:ilc:, io sono convinl:I che un.i ddlc r:igioniddl'intcttSSC di Alberto Lc:m (che: è il mio fid:inu10) per b nastn pr:atia derivi dal f:utochc: lui vede:, assav:a come funzion:a b rdnionc tr.l Fr:ma e L:tizi:i. lnsomrru, succede che un':iutorit:a vic:nc visu :ill'opc:r:i. Ecco, :i mc mlpisce che: dove ho pou::ito: •voglio che: gli uomini vcd:ino l':iutorid femminile:,,, non abbia fun:zion:ito, mentre:, nd C1SO di Albcno, l'dfc:tto su sl:lto del tutto imprevisto, è venuto d:i solo. l;RANC\ CIIIAJlOMONTI!

Fxrio un':iggiunt:1:inch'io e ti chiedo: che: C05:l intcndcviqu:indo dicevi che l':iutorità v:i rivcndiat:1? LUJSA MURARO

L:i rivcndic:wonc d':1u1orid è un:i questione: sulb qu:ale bisogncrl b\lO.. r.an: :mcor:a e riflettere:,

pcrmé, in dfctti, scmbr:a più fcmnd:i b posizione

prco:dcntc:, che: cn dire:: J':wtori12 v:i :ioo:tt:at:i qumdo viene riconosàut:i; si fu 3Utoriù nc:lb misur:a in cui qucsl:I à viene: riconosciuu.. L:i v.ilucmonc:, comunque:, :md.r:ì futta contesto per contesto. Questo per qu:anto rigwnl:i Rin3ld.a. Tu. Fr:tnc1, però, lui detto qinlcxm di più. O di meno, se vogli:imo. Tu. infutti, lui rivcndiato, piwtosto, cbc: si continui con b pr:atia dcU:i sqxu:monc. Equi io non sono d ' :iccordo.

ROSETTA Srl!Ll.A

Quando l'anno scorso lli Cig:uini propose b questione dclhdiffcrcnu mmulc èsuccesso che il ..pn:ndcrc:atto dcll:a diffc:rmz.:a m:aschilc• si:a sl:lto intCSJO come un :aoquiCl:IISi, immcdi:ato e mir:KX>laso, dd conflitto tr:a i sessi. locn:do, :al contr.uio, che più che :1oquic:t1n:, il pn:ndc:n: :atto dclh diffcrcnu m:aschilc inviti :ad :acanton:an: un:a condizione di cstcm1:1ntc antagonismo tr:a i sessi, nd dispcr:antc tcnt:ativo di :affcmurc sul loro terreno le proprie r:agioni. F:aa:io uru donund:a, :a questo punto, che h:a :a che vcdcrc con il rivcndiarc l':autoriù femminile: b prcs:a d':atto dclh diffcn:nu mmulc dove, su qu:alc piano. sposu il confiiuo tr:a i scssi? lo cralo chelo sposti in:av:anti. M:a in che senso lo spost.:a in:av:anti? PP.wso A mc non scmbr:a :uf:auo che si:a b scopcn:i dclh diffcrcnu masd,ik :ad:aoquicurc l'anugonismo. Pa mc è st:11:1piuuosto un:a gr:andc conquist:a di lihc:rti s:apcrc che fin:almmtc b questione ddb mi:a lihc:rti c:r:a CXll5:l dic MA.RClll!RJTA

io, insic:mc :alle a/m Jo-.

daYcvo ~ D:aqud momento. i r:apponi

a>n !':altro sessosono divenuti buoni, ottimi, perfino :affettuosi, perché gli uomininonsono più i nemici. Dcuo questo, volc:vochic.dc:n:: il ronJliuo tra uomini sull:aviriliti p:ass:a :attr.mno le donne. ~ :a un :altro sisu:m:a di rifcrimmtoqwk è l':autoriù femminile risolve questo ronJlitto o lo rimuove e lo sposu? Perché, se fcmccosl, tra dicci, vent'anni, potn:mmo nUOY:1J11entc riUOY:U'Ci di fion. te questo problcm:a e, quindi, :al disordine simboliro poud>bc seguire un nt.KM> disordine :indi,- soci,le Il ronJliuo tra uomini mi intcn:ssuolt:anto perché io, in p:artc, ne patisco le ronscguc:ni.c. Altrimenti, li l:a.sa:rà :a sbrig:arsd:a tr:a loro. L':altr.i dom:and:a che volevo f:uc è b seguente: :aa:ctundo l':altcriù che ci viene rironosciut:a nell'ordine simbolico non risdù:amo di rironscgn:arci :a un'ctia ddb rcspons:abiliù, di ritrovarci impegnate in un'ctic:a per un mondo migliore? LUJSA MURARO

In mmc:urr.;adi meglio.non è :uf:auo un ritduo. Ben venga. L'ctic:adclh rcspons:abiliù, però, non va bene padié l:asci:a il tanpo dic trov.1, pcn:bé rutti si riempiono b bocca di ctia ddb n:spons:abiliù, rn:a poi mandano i soldati :a stamirurc :altri soldati e b popolmonc civile di pxsi che non ci h:annof:atto niente.

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Autorit.ì femminile e diffcrmu nuschilc

Ll!TI7.JA PAOL07.ZJ

Io aedo di non csscn: d':icmrdo sull'imposuzione dclb donund:i di Fr:ma. N:ir.unlmcntc, scci trovi.uno ndlo stc:sso luogo. :i stn:tto contano con degli uomini, :mch'io devo p:irtirc d:i qudlo che è suo::rsso Prirm di rutto, aedo che quest:1 dorn:ind:i sull:i sc:p:irnionc :ibbu :i che fun: con wu pxilic:wone per cui, qwndo swno qu:i dentro, ci trovi.uno meglio, perché c'è meno indiJTcn:nu, non c'è derisione, non c'è un intat:SSC che v:i d:i un':iltr:1 p:utc, ca:. Al contr:uio, qu:indo sono in wu riunione politica con degli uomini, loro pcns:ino: .che CDS:1 fucmo dire :i Oa:hc:tto dommi? (:mch'io ho futto politia ndl':uc:a comunista del PDS). Riuscin:mo :i convino:rcOcchctto che v:i bene b proporz.ion:Jc e non l'uninomin:i12». Quindi, qu:mdo io cominào :i p:uhrc, troYO dis:ittcnzionc sca:rm di dire qudJo che in qud momento per mc è import:1ntc, perché loro lunno :I OJOCC un':iltr.a COS:I. Allora, aedo che, dopo un periodo in cui l':wtorit.ì fanminilc è St:ll:I V3g:1IDC11tc ricon05ciut:I mmc b spcnn:a che :ivrd>bc: risolto b aisi dclb politici futt:a d:igli uomini, qucsu imm:iginc è :imtr.11:1. Q.ii, però, ci deve c:m:rc wu rni:i oolpi; non posso :itaibuirb :i loco. Così, qudlc fonnc che b di.ffaau.. ,iuschilc siè d:it:1 ndl:i politica sono tonutc identiche :i prima. Per questo dico che b atcgorù del conflitto v:i ma.u :il centro oggi, perché penso che noi dobbwno mmbcittcrc quegli uomini. Pmso, :illon, di :IVtt llWlClto ncl momento in cui ho detto che ricono5ccvo :wtoriù :id :ilcuni di quegli uomini Nd primo fanminismo si :igì per ncgnionc ~ o:ndo: cio non sono cocnc te, io non uso le ruc fonnc, e ru, con mc, nd r:apporto :unoroso, SICl'ltimcnalc, ccc., sconti queste nulcfuttc». D:i nsi:uno p:utitc. Oggi, se noi non bcti:lmo b sta.u COl5:I rispetto :il tipo di r:appono chesi è vmuto inst:iur:mdo tr.l due :iutoriù- wu ~ in aisi e un':iltr.a che viene emergendo - si:uno c::mcdbtc. Dunque, bisogn:i st:lrc lì. LUISA MURARO

Stai dio:ndo che in qud contesto bisogn:i riscp:i.rarsi? Ll!TI7.JA PAOL07.ZJ

No, dico il contr.irio: dico che in qud contesto bisio&n:i conJligga-c. Questo contesto qui, nostro, di donne, è un contesto pxiliantc. lo voglio St:lrc :mchc Credo, pero, che mnfliggcrc ex>n gli uomini che si :ll1\:lnO SÌ:I molto difficile. È prcfcrihilc dire: egli riex>nOKO :iutoriù, :urivcdcrà e gr.azic, l1l fui b tu:istnd:i e iofuccio b mu.. Per questo, penso che ocxorr:ano segni di :wtorili fanminilc, situmoni in cui, axnunquc, noi cxrchi:uno di dire un:i nostra p:irob.

n.

T'"" Lai(,N

133

BIA SAR.\stNI Il pun10 che mi =bn diffKilc: non di apirc, ma proprio di vedere è come mettere in essere un'm1ori12 fcmmirùlc nellìntcrloouionc: col mondomzchile, a>n b diffdou.. auschilc. Uso b pirob "intalocuzionc• perché aedo proprio che k forme di qucsu mcdivionc sùno quelle che ò nunano, che non a>llCll5ÒilllC> Gr.rzic anche al tuo bwro, negli :inni :ihbi:imomstruito wu pmica di rclmoni che ò k pdllldSO di :ufronwc axillitti tr.l di noi - intendo proprio in luoghi sc:p:arati - e, quindi, :anche di cvit:irc b distruzione. La n:. dicno: .m:aa>rnc poccw? Boh.. Penso chc:anchc voi, qu:mdovi èaduto l'amore:. :ibbiatc gwrdito. cstcm:f:ittc. b ac:uur.a oggetto dd vostro :mx>n:, scnzi poter apin: il vostro pass:ito sentimento d':imorc. lo inscgnol':imorc, b ricx>nOl!lCcnu verso b nudrc. Certo. b C053 non può chiudersi lì: bisogm che si:l possibile amare un uomo. lo voglio, in dfctti. che. in qu:ùchc nunicr.l. si.1 cxincq,ibilc qucst:a cxm. Però. con k limitmoni che vi pongo. perché di qudJc: sono convinti: perché si:l possibile: l':unon: per un uomo o per wu donm. deve csscrc chwo che questi sono prffi:Sti e occasioni. Simone: Wc:il dia: che l'unico :unon: vaoè quello vallO lo .scx>nosciuto. b .scx>nosciut::l! qu:mdo, àoè. si :um un vivente, un impcrsorulc. Admo riprendo il tuo mazD dubbio. La nu ltato. Loro condividono un contesto che non è il mio. e io resto fedele :db mia idei che si3 b contcstualit:a 3 permettere: di tram: le conclusioni. ricordando 30chc che b conclusione: spesso è un rischio: non è che noi abbwno formule del tipo "2 + 2 = 4•. L'ordine simbolico lu dei principi. rru b storia non lu principi, e quindi l'intcrprct:aionc bisogru sempre :urisc:hwb. Marghcritl 3V3JTUV3 due domande:: non c'è il rischio - chicdc:v.a - di inc:istr.m:i in un'ctia dclb rcspom:ibilit:a? Sì, sicuramente. questo è il rischio nuggiorc che vedo nd momento in C11i si disegna, ndb mente di uomini. b posizioni! ddb n1p,rriorilà siml,o. liat fanminilc: {badate bene. per mc si U':ltU d i ~ fcmrninilc. qucst:a è b.5IOSWrl.3 va:i, però negli uomini quc:st:l può prendere qudl'altt:l figura e non uovo niente da obictt2rc al futto che b prcnda). Il pericolo è J'ìdc:iluzvio'lC dd sesso fanminilc. Il paicolo non è solo da pane dcll'attc:ggumcnto nuschilc-; il paicolo è :anche che b donm am:tti qucst:a

=

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icbl:rznzitmc:c si mobiliti in cccasi ,li n:spormbi.lid. di oolpcvolimzionc, di mobilitrzione. ca:. Tutt:i b ailia fcmminisb di questo :utcgg~mcnto per mc resti v:ilid.i. u prinu donwxb di Mughcriu. invccr, rigu:mbv:a b passibili12, per l':iutorili femnùnilc, di risolvere il conflitto lT.l uomini. No, per mc, secondo il discorso che ho liuto, il bisogno- di cu:attcn: simbolico - che tu l'uomo di mcttcn: :a repentaglio b propri:a viti per dimostnrc :a se stesso e :ù suoi simili di essere uomo, questo bisogno l'uomo cc lo :avcl sempre. Quindi, il futto che ricon05Cl :autoriti femminile pom, :ù nussimo, modcr:arc, porurc wu misur.L Quello che c'è di orribile ndb guan nell'ex Jugosbvi:a è b su:a inscns:uczz:a e b su:a dismisw:a, che è indice, secondo qud che dice qudlo scritt~. dd fuuo che nb p:arob di donne non h:a :autoriti. Ecm, b pn:scnu di :autorità femnùnilc in wu soàcù, ndb stori:a, se-condo mc può :ùuun: l'uomo :a trov:arc b misun. poiché b dismisw:a viaac proprio, scccndo mc, d:al disprc:rzo per le donne. Se c'è disprc:rzo per le donne, l'uomo non ttov:1 rnirur:a nCU1chc nd confronto con gli :altri uomini. Or:a veniamo :Jb donund:a di Rosc:tu. Lei dice eme molto giuste. Sonod':accordo con lei: non è che questo discorso ddl':autoritl femminile vogli:i mcttc:rc fine :ù conflitto fr:a i sessi. Prcndcrc :atto ddl:a diffc:rcm:a cquiv:alc, lei dice, :a mettere fine :a Wl cstcnu:antc :anugonismo. io dirci che mette fine :ùl'35SOl"tizzni"llc ddl':ùtroscsso: l':mam :assoluti dcll'uomod.ill'orizz.ontcsignilicuivo per ddlcdonnc cquiv:ilc, infatti, :a W1':mol11tiznzioncdcU':ùuo. Ndl'orizz.ontc di senso crc:atod:all':autorit:& femminile,d:allc mc:dinioni femminili, invece, qwndo l'uomo cnlT.l, vi cnlT.lcon l:a cifr:a dcll:a diffcr'C:ITU nwdulc. E ccss:a qudl':assolutizz:azionc. E io comincio :a furc: politia mettendo in conto :anche forze: di uomini. Allor.aRosc:tt:1 chic:dc:v:a:cornc si sposti il conflitto? M:arghcriu tu detto quello che cr:a l:a su:a c::spc:ricm:a: per lei, il conflitto siè xqwctllO con b scoperti ddb diffcrcnu femminile e, di :ùlor:a, h:a :avuto r:ipponi buonissinù congli uomini. Non èst1t1 cosl b miacspcriCJlZ3.. Dunque, non houru rispost:1 :a qucsu dom:and.i. Mi raado conto che c'è W10 spostunc:nto. M:a ho sanprc pcns:ato che qudb dd conlliuo lT.l i sessi m Wlìnumginc: moltosomm:ui:L Per mc, il primo dfctto dd considcr:arc l:a possibilitl di furcwu politia non scpcar:atisu è che io or.a intaado :apriredei contenziosi con gli uomini che prinu non 053\'0 fuc. Nd corso degli :anni, inl:mi, io ho COY:ltowu sonh ostiliù nc:i confronti dei miei simili dcll':ùuo sesso, spcci:almc:ntcqudli ddb mia ga10.wunc. lo sono vissuti in wu funigli:i

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Autorità femminile e diffcn:nz:a mzchilc

con molte sorelle e futdli e in qudb funiglil i miei futdli cr:ann cip:aci di riconosccrc qudlo che io potevo essere e d:in:in quel contesto. Uscit:1