Mysterium salutis. L'evento salvifico nella comunità di Gesù Cristo (parte II) [Vol. 8] 883990008X, 9788839900081

MYSTERIUM SALUTIS (12 volumi): L'opera, caratterizzata innanzitutto dalla internazionalità degli autori, è concepit

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Italian Pages 776 Year 1975

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Mysterium salutis. L'evento salvifico nella comunità di Gesù Cristo (parte II) [Vol. 8]
 883990008X, 9788839900081

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MYSTERIUM SALUTJS Nuovo corso di dogmatica come teologia della storia della salvezza

a cura di

J.

FEINER

e M.

LOHRER

edizione italiana ·a cura di DINO PEZZETTA

QUERINIANA - BRESCIA

L;EVENTO SALVIFICO NELLA COMUNITA DI GESÙ CRISTO

con la collaborazione di JOHANNES BETZ · BERNARD DUPUY JOSEF DUS S-VON WERDT · PETER HUIZING MAX KELLER · OSKAR KOHLER RENÉ LAURENTIN · RAPHAEL SCHULTE ALOIS STENZEL · DIETRICH WIEDERKEHR FRIEDRICH WULF

parte Il

QUERINIANA - BRESCIA

Titolo originale dell'opera:

MYSTiERIUM SALUTIS Grundriss heilsgeschichtlicher Dogmatik Benziger Verlag • Einsiedeln 1967

© ©

1973 by Benziger Verlag • Einsiedeln 1975 by Editrice Queriniana · Brescia

Con approvazione ecclesiastica

SOMMARIO

7 Collaboratori

9 Prefazione 11

Componenti parziali dell'istituzione 'Chiesa' Il servizio divino celebrato dalla comunità cultuale e liturgica adunata in Cristo (Alois Stenzel) - I singoli sacramenti come articolazione del sacra· mento radicale (Raphael Schulte) L'ordinamento della Chiesa (Peter Huizing).

229

L'eucarestia come mistero centrale (Johannes Betz) Fondamento biblico-teologico -

La storia dei dogmi -

Riflessione sistematica.

389 Forme di esistenza e ministeri ecclesiali Maria come prototipo e modello della Chiesa (René Laurentin) - La Oùesa come luogo di una multiforme esistenza cristiana (Dietrich Wiederkehr) Teologia del laicato (Max Keller) - Teologia del matrimonio. Il carattere sa· cramentale del matrimonio (Joscf Duss-von Werdt) - Feoomenologia teologica della vita religiosa (Friedrich Wulf) - Teologia dei ministeri ecclesiastici (Bernard D. Dupuy).

651 La Chiesa come storia (Oskar Kohler) Il 'tempo' storico-salvifico della Chiesa - Il problema della 'teologia storica' - La storia della storiografia ecclesiastica come storia dell'autocomprensione della Chiesa - Epoche e 'strutture cronologiche' della storia della Chiesa - Sull'impossibilità di esporre la storia ecclesiastica come storia della salvezza,

COLLABORATORI

]OHANNES BE1'Z

Nato nel 1914, dr. teol., docente di dogmatica alla F~co!tà teologica dell'Università di Wi.irzburg. D. DUPUY, o. p. Nato nel 192,5, dr. teol., direttore del centro di studi ecumenici Istina, docente di teologia all'Istituto cattolico di Parigi e alla Facoltà teo· logica Le Saulchoir .

BERNARD

.TosEF Duss-voN WERDT

Nato nel r932, dr. fil., dr. teol., direttore dell'Istituto per le scienze matrimoniali e familiari. s. j. Nato nel 1911, dr. dir. can., dr. dir. civ., lic. fìl., lic. teol., docente di diritto canonico alla Facoltà teologica dell'Università di Nimega.

PETER HUIZING

MAX KELLER

Nato nel I 939, dr. fil., preside degli studi della Paulus-Akademie. OsKAR

KouLnR

Nato nel 1909, dr. fil., docente di storia universale all'Università di Friburgo. REN}: LAURENTIN

Nato nel r9r7, docente di dogmatica alla Facoltà teologica dell'Univer· sità di Angers. RAPllAEL Sc11uL TE o. s.

b.

Nato nel 1925, dr. teol., docente di dogmatica alla Facoltà teologica dell'Università di Vienna.

Auns STENZEL s. j. Nato nel 1917, dr. teol., docente di dogmatica e liturgia al Sankt Georgen, Scuola superiore di filosofia e teologia, Facoltà teologica S. J., Frankfurt a. Main.

f.

Cap. Nato nel 1933, dr. teol., docente di dogmatica alla Facoltà teologica dell'Università di Friburgo.

DmTRICll WrnDERKEHR o.

m.

WuLF s. j. Nato nel 1908, dr. tìL redattore capo della rivista Geist und Leben.

FRIEDRICH

Traduttore: GIOVANNI POLETii

PREFAZIONE

In formato più ampio di quello progettato e-con un po' di ritardo, vede ora la luce la 2a e 3• parte del vot IV del Mysterium Salutis il quale, assieme ai capitoli di ecclesiologia tuttora mancanti, contiene anche la dottrina concernente l'azione di grazia svolta da Dio. Sulla sua struttura, sulla sua connessione con l'ecclesiologia e sul suo inserimento nel quadro generale dell'opera, parleremo nell'introduzione alla parte 3• del vol. IV. n folto numero di collaboratori chiamati a stilare queste due parti del volume ha aggravato non poco il lavoro redazionale, tanto più che la consegna dei singoli contributi per vari motivi ha continuato a ritardare. Per fortuna, potrà essere di consolazione al lettore non meno che ai curatori dell'edizione il sapere che si profila ormai all'ori2zonte la fine dell'intera opera, giacché il vol. v dovrà apparire come un tomo unico. Una introduzione ai capitoli seguenti sull'ecclesiologia sarebbe superflua, perché le necessarie avvertenze teoriche e pratiche sono già state date nella prefazione al volume IV/ r. Con un certo diritto, si potrebbe chiedersi criticamente se, nell'ambito del Mysterium Salutis l'ecclesiologia non occupi troppo posto. Una sintesi riassuntiva di questo o quel contributo sarebbe· stata indubbiamente auspicabile. Nei limiti del possibile, abbiamo anche stringato qualcuno fra i manoscritti. Ma per valutare nella maniera più giusta la realtà dei fatti, bisogna tener presente soprattutto quanto segue: l'ampliamento dell'ecclesiologia dipende specialmente dal fatto che una considerevole parte della dottrina sui sacramenti, un tempo sviluppata in un diffuso trattato a sé stante, andava necessariamente integrata. E vi si è giunti anche perché svariati problemi, sinora quasi nemmeno sfiorati dalla riflessione ecclesiologica (p. es. la presentazione della Chiesa come sede d'una poliedrica esistenza cristiana, nonché il capitolo sulla Chiesa vista come vicenda storica), andavano pure tassativamente daborati. L'intensificato sforzo proteso a sviluppare i vari temi ecclesiologicì è poi senz'altro anche un riflesso della ternati-

IO

PREFAZIONE

ca su cui s'è appuntata l'attenzione del Vaticano II. Può benissimo darsi, per altro, che in seguito la teologia metta di nuovo l'accento su altri punti. Una dogmatica storico-salvifica deve in ogni caso conoscere bene il proprio valore e il proprio inquadramento storico. Può infatti accettare pacificamente 1'a propria relatività storica, prendendosi la libertà di affrontare e sviluppare quelle questioni che oggi si pongono urgentemente sul tappeto, o quanto meno che non si debbono passar sotto silenzio, qualora si vogliano sviscerare problemi in apparenza ancora più urgenti. La ricezione teologica critica del Vaticano II deve comunque farsi sentire con sempre maggiore ampiezza nel campo dell'ecclesiofogia. Cogliamo l'occasione per ringraziare il Dott. P. Odo Lang e il P. Lucio Simonet di Einsiedeln, per l'aiuto prestatoci nel correggere le bozze di stampa e nel compilare l'indice analitico dei nomi di persona. Zilrich, 1 novembre 197 3 GLI EDITORI

CAPITOLO SESTO

COMPONENTI PARZIALI DELVISTITUZIONE 'CHIESA'

Nd cap. IV del volume precedente abbiamo cercato di concepire la Chiesa come sacramento di salvezza. Nel corso di quelle riflessioni, si trattava anche e soprattutto di appigliarsi alla categoria del sacramentale, per mettere a fuoco il lato istituzionale visibil'e della Chiesa nel rapporto significativo che esso ha con la sua realtà interiore permeata dalla grazia. Ora, la visione sacramentale della Chiesa là da noi sviluppata si dà per presupposta, mentre ci accingiamo a parlare dei precipui momenti parziali dell'istituzione 'Chiesa', del culto divino celebrato dalla comunità adunata in Gesù Cristo, dei sacramenti considerati come articolazioni dell'unico sacramento radicale costituito dalla Chiesa stessa, e dell'assetto della Chiesa. La concentrazione di questi tre momenti parziali in un unico capitolo non significa affatto che essi vadano coHocati sullo stesso identico piano. Concordano però in una cosa: verranno capiti esattamente nella loro realtà concreta, nella loro importanza e nella loro relatività, soltanto quando si cerchi di comprenderli in derivazione dalla stessa natura sacramentale deHa Chiesa. La visione sacramentale generica non esclude che nelle sezioni seguenti le singole componenti parziali dell'istituzione «Chiesa» vengano presentate in tutta la loro peculiare importanza. Che il culto divino e i sacramenti trovino il loro bravo posto neli'ecclesiologia in genere e nel presente capitolo in particolare, dovrebbe risultare evidente da sé. Ci è sembrato però quanto ·mai utile affrontare nell'attuale contesto anche il problema dell'ordinamento della Chiesa e del diritto canonico. In effetti, proprio quando ci si propone di superare una fatale giuridizzazione della Chiesa, non si può espungere da}l'ecclesiologia il problema teologicamente legittimo dell'assetto che la Chiesa deve assumere. Un riordinamento del diritto canonico, poi, non andrà a vuoto, unicamente qualora nell'ecclesiologia si ponderino adeguatamente le premesse teologiche necessarie ad un riassetto della Chiesa.

SEZIONE PRIMA

IL SERVIZIO DIVINO CELEBRATO DALLA COMUNITA CULTUALE E LITURGICA ADUNATA IN CRISTO

Annotazioni preliminari Il tenore del titolo premesso alla presente sezione va ulteriormente spiegato. Nel capitolo che ci accingiamo a svolgere, si tratta di considerare l'istituzione «Chiesa» analizzandone gli aspetti parziali. Occorre quindi presentare qui la comunità radunata in Cristo a celebrare il culto divino come entità fondamentale, atta a far sl che «i fedeli esprimano nella loro vita e manifestino agli altri il mistero di Cristo e la genuina natura della vera Chiesa».1 Bisognerà poi additare al contempo il posto assunto dalla comunità cultuale neo-testamentaria nel quadro della storia salvifica, la sua costituzione intrinseca e le sue strutture, precisando pure la collocazione ecclesiale del servizio divino. Esula ovviamente dai limiti di queste nostre considerazioni il compito di elencare, descrivere e valutare le singole estrinsecazioni di culto divino, alle quali per altro ci richiameremo ogniqualvolta risulterà utile e indispensabile riagganciarsi per spiegare meglio il nostro vero assunto. Per la verità, diamo forse l'impressione di aver usato un po' disinvoltamente e con leggerezza i termini presentati nel titolo. Si parla infatti di «comunità radunata a celebrare il servizio divino», di «comunità cultuale», e infine ci siamo premurati di aggiungervi ancora una citazione tratta dalla costituzione sulla sacra liturgia. Non si vorrà certo intaccare il termine «servizio o culto divino», che è il concetto più vasto e flessibile. Si ammetterà che alla liturgia non si può rinunciare, se e perché nella comunità dello Spirito effuso e nella libertà escatologica da questi accordata deve pur esistere un tipo di servizio divino non livellabile al mero piano dell'esistenza cristiana. Un servizio divino che non soltanto deve attuarsi in maniera ben ordinata (cosi come essa rimonta in sostanza all'istituzione del fondatore, per cui è sociologicamente irrinunciabile, e quindi ben difficilmente potrà sottrarsi ad ulteriori determinazioni positive), ma inoltre andrà attuato mediante I VATICANO

n, Sacrosanctum Conciliunz (d'ora in poi SC), art.

2.

ANNOTAZIONI PRELIMINARI

13

dei segni che sono destinati a presagire gli ultimi tempi, non ancora manifesti ma pur tuttavia già realmente sorti all'orizzonte. Ma il culto? Non occorre certo avere gli orecchi troppo pieni di «cristianesimo areligioso», di «secolarizzazione», di «mondo profanizzat0>> e via dicendo, per poter nutrire l'opinione che il concetto di «culto» - sia pure con le aggiunte di di Gesù da dimostrare la realtà di quest'ultimo. Ma anche - cosl continua TertuHiano - la «substantia» co~poris, lltipo -concrew~~~q_uest~ -~;f;~~:-~!~t~~~n~~-~~ Gesù, e precisamente medi~11:t_c:_}'~~i_~~!~ -~~-~!IE,gUe. Per cui la carne connotJda realtà del corpus men.ttç il san~e me~!EJE_1uce il car~_f!!:!lC· In tal modo la carne e sangue vengono viste come.dduflrti c:o_9rdil)_~teJ.r.?._lQt:Q...J.n..ultima__analisi guin~LY..~!!fil>DO intese.. dirotomisticameE~ si ann.Y:!!f!~ .. g!~. q1:!L~ E:>,roblema_fil}vido di conseguen~~)a~na. Tertulliano documenta anche l'altro aspetto essenziale delf eucarestia, il suo carattere sacrificale: egli la definisce sacrificium 88 e o_bla~io 8'J e afferma la sua connessione interna con il sacrificio di Gesù con la frase: rursus mactabitur Christus.90 Cipriano si scaglia contro le celebrazioni eucaristiche che certuni com.p,iya_IlQ...i.Qltant