La struttura originaria
 884590461X, 9788845904615

Citation preview

«La struttura originaria (1958) rimane an­ cora oggi il terreno dove tutti i miei scritti ricevono il senso che è loro proprio»: così scrive Severino all'inizio del lungo saggio, quasi un libro a sé, che introduce alla«nuo­ va edizione ampliata» di questa sua opera, fino a oggi la meno conosciuta e insieme quella a cui tutti i suoi scritti riconducono, quella in cui in certo modo riconosciamo l'impalcatura segreta del suo pensiero. Il titolo dell'opera accenna alla «struttura originaria della verità dell'essere», quindi al «luogo, già da sempre aperto, della Ne­ cessità e del senso originario della Neces­ sità». E «solo all'interno di questo luogo può apparire la necessità che l'essenza del­ l'Occidente sia il nichilismo».L'impresa di questo libro è dunque solitaria e grandio­ sa: esprimere «nel modo più determinato e concreto l'inconscio che sta alle spalle della stessa struttura inconscia dell'Occi­ dente, il sottosuolo che giace ancora più in fondo del sottosuolo costituito dal pen­ siero fondamentale in cui ormai tutto vie­ ne pensato e vissuto dalla civiltà dell'Oc­ cidente>>. Qui, in una articolazione forma­ le minuziosa e lucidissima, appaiono i pre­ supposti logici e antologici di tutto il pen­ siero di Severino, qui si trovano già formu­ late molte risposte alle obiezioni ricorren­ ti che incontrano le sue tesi estreme. Nella sua costruzione di trattato, dove ogni pas­ so segue il precedente more geometrico, que­ sto libro mobilita tutto il passato della me­ tafisica occidentale per giungere a guar­ darla da un luogo a essa esterno. E proprio questa paradossalità ci permette di segui­ re in ogni suo meandro il lungo percorso di un pensiero che qui si azzarda al di là del «tramonto» del «concetto occidentale di '

.

pensiero '».

SCRITTI DI EMANUELE SEVERINO l

Prima edizione: maggio 1981 Terza edizione: febbraio 2007

© 1981

ADELPHI EDIZIONI S.P.A. MILANO WWW.ADELPHI.IT ISBN

88-459-0461-X

INDICE

INTRODUZIONE

Il

l. Il nichilismo e la « struttura ongmaria '"• l 3 2. La strut­ tura del dire, 24 3. L'immediate zz a della struttura del di­ re, 34 4. La dialettica, 4 1 5. " La struttura originaria ,. e la dialettica h ege li ana , 47 6. Aporetica e dialetti ca, 61 7. Il t u t t o e la contraddizione deJI'originat·io, 7 1 8. L'a pp a rire dell'intramontabile, 76 9. Attualità della verità e dominio della negazion e della verità, 85 1O. Che cosa significa pen­ sare, 90 Il. Le necessità dell'Occidente c la Necessità, 95 12. Note, 99 LA STRUTTURA ORIGINARIA

l.

Avvertem.a

105

' L ESPOSIZIONE DELLA STRUTTURA ORIGINARIA

l 07

l. La struttura originaria (definizione formale), 107 2. Fondamento e n eg azi one del fondamento, 107 3. Nota sulla storia del fondamento, 108 4. Il fondamento e la storia del fonda­ mento, 110 5. Formulazione del giudizio originari o , 114 6. D e finizione preliminare del soggetto del giudizio ori g i nario , 114 7. Nota la, 115 8. N ot a 2•, 115 9. Chiarimento sul senso di questa indagine, ll5 IO. Analisi e sintesi del giudizio origin ario, 1 16 Il. Conce t to concreto e concetto astratto dell'astrat· to, 117 12. La discorsività come realizzazione dell'astratto, 119 13. Corollario: ordine logico e ordine discorsivo, 120 14. La discorsività e il presente saggio, 120 15. La finalità del­ l 'astrat to e del conaeto, 122 16. Storia della fi l osofia e mol t e· plicità dei soggetti, 124 17. La filosofia e le filosofie, 126 18. Nota, 12 8 19. Concetto originario di filosofia, 129 20. Il si­ g ni fica to, 129 21. Originarietà e convenzionalità, 129 22. Si­ gni ficato e ìnsignificanza, 132 23. Nessun sapere precede il sa· per e filosofico, 133 24. Sapere pre fì loso fì co e sa pere filosofico,

13-t 25. l mp o!isibilità della pro blematizzazione del significato ori ginario , 139 II.

' L IMMEDIATEZZA DELL'ESSERE

143

l . L'immediato, 143 2. Nota sul significato del termine c es­ sere :o, 144 3. Principium cognitionis , 144 4. Determinazio­ ne del senso dell'immediatezza dell'essere, 144 5. La posizione dell'essere e il suo fondamen to, 146 6. Nota, 146 7. Ripresa, 8. Osservazioni sul signi fi cato concreto dell'immediatez­ 147 za, 147 9. Nota t•, 148 10. Nota 2•, 149 Il. Aporia: il fondamento della posizi one dell'essere si costituisce come un processo inde fi nito, 150 12. Passaggio, 151 13. Soluzione 14. Altro aspetto dell'aporia, 1 52 n egativ a dell'apor ia, 151 5. Form ulazione radicale dell'a poria, 152 16. Toglimento del­ l'aporia, 153 17. Corollari, 156 18. Nuova aporia : che l'es· sere sia è a d un tempo un mediato e un i mme di ato , 158 19. Toglimento dell'aporia, 158 20. Nota, 160 21. Ri presa : al· tro aspetto dell'aporia esposta al par. 18 e soluzione relativa, 161 22. Pre ci sa zi oni sul significato della relazione tra P, c P�. 162 23. Corollario: l'autofondazione, 163 24. Su d i una cri­ tica al concetto di immediatezza, 164 25. Deter minazione della posizione dell'essere, 166 26. N ota prospettica, 167 27. To­ glimento effettuale dell a negazione dell'essere, 169 28. Nota 29. Ancora sul si­ sui modi della negazione dell'essere, 170 30. Analiticità del gni ficato della negazione dell'essere, 170 giudizio originario, 171 31. Note, 172 111.

' ' L'I M MEDIATEZZA DELL INCONTRADDITIORIET À DELL ESSERE

173

l. Posizione dell'essere e posizione dell'incontraddittorietà de l­ l'essere, 173 2. Il pri ncipio di non contraddizione, 173 3. 4. L'immediatezza del principio di non contraddizione, 174 No ta , 175 5. Negazione dell'incontraddittorietà dell'immedia· to e negazione dell 'imm ediato , 176 6. Determinazione del sen­ so della neg a zio ne dell'incontraddittorietà, 177 7. Principio di ide ntità e principio di non contraddizione, 178 8. Modi di formulazione del prin cipi o di identità e del principio di non 9. Soluzione di un'a poria relativa alla contraddizion e , l 79 formulazione del principio di identità: sig n i fi ca to concreto del­ l'identità, 180 10. Signifi cato concreto dell'identità, 18 1 1 1. Significato concreto della dis tinzione interna all'identità, 186 12. Aporia e soluzione, 191 13. Nota, 193 14. L'identità come identità dell'identità e della non contraddizione, 193 15. Due aspetti del p ri ncipio di non contraddizione, 195 16. No­ ta sull'esi to dell'assunzione astratta .dei due a spetti del pri nci­ pio, 197 17. Nota sul valore sintetico del principi o di non contraddizio ne, 198 18. L'essere come universale astratto e universale concreto, 199 19. Nota, 201 20. Valore formale e valore concreto del pri ncip io di non contraddizione, 202 21. Per l'a por eti c a dell'incontraddittorietà, 202 22. Passaggio, 20!1 28. Per l'a poretic a della relazione tra posizione della F­ i mmediatezza e della L-immedi;ttezza, 204 24 . Note, 207 25. Rinvio, 208 IV.

' L APOllETICA

DEL

NULLA E IL

SUO RISOLVIMENTO

l. Formulazione dell' apori a, 209 2. Su alc u ni tipi di togli­ men to dell' aporia, 210 3. Al tra formulazione dell ' aporia,

209

212 4. Struttura gen era le dell'aporetica, 213 5. Precisazione 6. Il • nulla • del senso secondo il quale il nulla è, 213 come significato au to co ntraddi t to rio, 213 7. S truttura generale del risolvimento d ell' aporetica del nulla, 215 8. So l u zi o ne del­ l ' aporia fonnulata al paragrafo 1, 215 9. Es plici taz ione dei motivi che determinano l 'ap oria , 217 10. Soluzione dell' a poria formulata al paragrafo 3, 219 Il. N ote sul concetto con cre to e sul concetto astrat to del n ul la come momen to astratto, 221 12. Corollario : l'essere, come orizzonte assoluto, 224 13. Note storico astratto sia astrattamente separato da sé stesso, ma perché il sog� getto (e quindi il predicato) di queste proposizioni è appunto un significato astratto. In quanto A è momento dell'intero, e in quanto è L-immediatamente o per sé noto che l'intero è sé me­ desimo, è di certo L-immediatamente noto che A è sé medesi­ mo (sempreché tale medesimezza sia intesa come (A = A ) = = (A = A )); ma l'affermazione « A è A » è L-immediata non in quanto A sia considerato come significato distinto dall'intero,. bensì in quanto A sia posto come momento dell'intero (ossia co­ me individuazione dell'universale), onde la posizione di A è insieme posizione dell'intero. Sì che se A è inteso come signi­ ficato distinto, A non può essere più L-immediatamente predi­ cato di sé medesimo : questa predicazione non è L-immediata,. diciamo, per quanto sia intesa come (A = A ) = (A = A ). La mediazione sussiste pertanto non perché A è separato astratta� mente da sé stesso; stante che, in questo caso, non si realizze�. rebbe una proposizione L-mediata, ma una proposizione auto­ contraddittoria (cfr. cap. m, par. 1 0). E nemmeno la mediazione si produce perché le proposizioni « A è A » e « L'essere è essere » siano, come connessioni predi­ cazionali, astrattamente separate dalla predicazione concreta del­ l'identità : in quanto così separate, le negazioni : « A non è A » e « L'essere non è l'essere » non sono tolte, mentre lo sono qua� lora quelle proposizioni vengano semplicemente considera te co­ me distinte dalla predicazione concreta dell 'identità. f) La proposizione « A è A » (o « L'essere è essere ») può· dunque essere sintetica a priori in un duplice modo (ma nel paragrafo 21 viene indicato un terzo modo) : nel modo consi­ derato al paragrafo 17 (dove, propriamente, si considera - ma torna il medesimo - la proposizione « A è a1 » ), e nel modo qui sopra considerato.1 È chiaro quindi che, da un lato, la proposizione (A = A ) = = (A = A ) è essa stessa sintetica a priori qualora A sia tenuto, fermo come distinto dall'universale di cui A è individuazione; e,. dall'altro lato, la proposizione : « L'intero ( T) è l'intero » è essa stessa sintetica a priori qualora T sia inteso semplicemente co­ me noesi, qualora cioè tale proposizione sia pensata come T = T l . Siano q uesti due tipi, ri spettivamente, il quarto e il q ui n t o dopo i tre ttpi considera ti nel para grafo 1 5 . È vero che i due ti pi ul timamente rilevati possono essere ricondotti ai primi tre (il quinto ti po, ad esem pio, è chiara­ mente una specie del secon do), ma poiché hanno akune proprietà peculiari rispetto ai pr.imi tre, possono essere consi dera ti a p�rte.

La struttura originaria - intesa questa equ�ione come termine distinto da ( T = T) = (T = T) - e non, appunto, come (T = T)

=

(T = T ). t

L'identità L-immediata - e cioè la stessa immediatezza logi­ ca - è espressa appunto da quest'ultima equazione. (La quale è poi da porre nella sua concreta relazione alla F-immediatezza; cfr. cap. m. Qui si ripeta che la strutturazione concreta della L-immediatezza è essa stessa immediatamente presente, ossia è contenuto della F-immediatezza; per quanto anche quest'ulti­ ma sia a sua volta inclusa - in un senso che dovrà essere deter­ minato, cfr. cap. xm - in quella strutturazione). Questa equazione esprime cioè la valenza logica della con'­ creta strutturazione dell'immediatezza, in cui consiste il giudizio originario come espressione della struttura originaria. O anche, in relazione al teorema enunciato nel paragrafo 14 del capitolo 111, quella valenza logica è espressa dall'equazione :

(I

=

nC) = (nC

=

I),

intendendo però - in relazione alla tema:tica ultimamente espo­ sta - con I ( « identità » ) la stessa equazione (T = T) = = ( T = T), e con n C ( « incontraddittorietà » ) la negazione del­ la proposizione : « T non è T » . g) Anche (cfr . par. 1 5) in Telazione ai due tipi di proposi­ zioni sintetiche a priori esplicitati nel punto f), è immediata­ mente autocontraddittorio progettare che il predicato non con­ venga al soggetto : dal punto di vista del piano logico che pone (A = A ) = (A = A) è immediatamente autocontraddittorio pro­ gettare che A = A , in quanto distinto da (A = A ) = (A = A ), possa essere negato (la negazione di quel distinto è cioè imme­ diatamente tolta); come dal punto di vista del piano logico che pone (T = T) = (T = T) è immediatamente autocontraddit­ torio progettare che la proposizione sintetica a priori (A = A) = = (A = A ), nella quale A è tenuto fermo come distinto dal suo valere come individuazione dell'universale, possa essere negata (sì che anche la negazione di questa sintesi a priori è im­ mediatamente tolta). l . Si osservi, a proposito di questa equazione, -ehe, per il ·significato stesso di T, ognuno dei termini dell'equazione non può essere momen to astra tto del campo posizionale costi tuito dall'equazione,