Karl Marx

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Oscar saggi

Maestri del pensiero moderno

Walter Euchner

KarlMarx Edizione italiana a cura di Carlo Vittone

ARNOLDO MONDADORI EDITORE

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© C.H. Beck'sche Verlagsbuchhandlung (Oscar Beck), Munchen 1982 Titolo dell'opera originale: Karl Marx

© 1991 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano I edizione Oscar saggi maggio 1991 ISBN 88-04-34 764-3 Questo volume è stato stampato presso Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Stabilimento Nuova Stampa - Cles (TN) Stampato in Italia - Printed in ltaly

Karl Marx

Per i brani tratti da opere di Kart Marx e Friedrich Engels tradotte in italiano sono state utilizzate, per gentile concessione, le seguen­ ti edizioni: K. Marx, Il capitale, Newton Compton, Roma 1 974 2. K. Marx, Storia delle teorie economiche, Einaudi, Tori.no 1 954. K. Marx - F. Engels, Opere complete, Editori Riuniti, Roma 1 972 e segg.

Lineamenti fondamentg/i della critica del­ l'economia politica, La Nuova Italia, Firenze 1 969-70.

K. Marx - F. Engels,

Prefazione

Marx è il pensatore tedesco dell'epoca moderna più discusso e che ha prodotto i maggiori.effetti. Discusso come filos' ofo, poi­ ché si curò poco del fondamento gnoseologico del suo pe:rlsle­ .� Discusso anche per 1 suoi effetti. �ll'epoca della sua vita ild..o.ggi , innumerevoli movimenti di liberazione e combatten­ ti per la libertà si sono richiamati a Marx. Paradossalmente il ·risultato di queste lotte è stata non di rado una condizione d1 assenza di libertà, J?_erlomeno quando si prendano a metro dl. confronto i diritti civili degli stati costituzionali occidentali. �aq_ ha.aYUtQ_çomre pQçl)i_ �Jtri la percezione che un'!ill!Q­ va società era cresçiuta, I.a società fodustria!e @J.Ìtali!ticq­ borghes�-· La sua capacità dl.anticipare gli .a.ttuali syiluppi è stafa enorme. In effetti l'economia capitalistica si è diffusa sul �nostro pianeta, producendo non solo ricchezza ma anche po­ vertà. Non si è riusciti a bloccare questa dialettica. .Qggj_com� un tem_po la società borghese deve combattere cQntrnJ.a disoc­ cupazione. Il sistema economico mondiale sfavorisce e dan­ neggfa i paesj çl�l T�rzo Mondo; I� popolazione lavoratrice, laddoveTI capita1ismo è rimasto arretrato ed è.dipendente dai paesi altamente industrializzati, viene soffocata da una bor­ ihesia corrotta. A ciò si aggiungono le distruzioni e le continue minacce dell'ambiente naturale provocate dagli effetti del pro­ cesso di industrializzazione. Sicuramente questi fenomeni hanno molte e differenti cause. Tra esse, e non ultime, le ten:­ denze del modo di produzione capitalista analizzate da Marx. Dinanzi alle esperienze dei paesi del cosiddetto socialismo 7

reale non c'è da sperare che dietro le formule marxiane sia celata la soluzione dei problemi. Tuttavia, occuparsi del pen­ siero di Marx può essere sempre d'aiuto a porre i giusti e cor­ retti problemi. Ciò costituisce la sua attualità durevole e sem­ pre nuovamente riscoperta. Helga Grebing e Richard Saage hanno letto il mio mano­ scritto e mi hanno fornito molti validi stimoli. Sviste e omis­ sioni sono naturalmente da addebitarsi a me. Ilse Dyrbusch e Brigitte Sesic hanno preparato il dattiloscritto e fornito il necessario supporto organizzativo. Gottinga, giugno 1 982

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Walter Euchner

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1. Origini e influenze giovanili

Carlo Marx, nato il �maEgio 1818-.a IrnYiri.iit:ier), crebbe in una casa dove godevano di grande credito 1'11�exto spirito liberale. Suo padre, Hein­ rich Marx, era un rispettabile avvocato presso la Corte d'Appello di Treviri. 1 Anche tra gli insegnanti del liceo di Treviri, che Marx frequentòdaIITnvemo -f 830 al--· restat�_l 835, �ranq predom1nantl"g11 orìeI1fan1enti Ùbe� rali.2 Marx trovò un amico fidafo nel sù-o futuro suocero \ludwig von Westphalen.. Durante lunghe passeggiate comuni si abbandonavano alle loro passioni letterarie: entrambi amavano Omero e Shakespeare. Sembra che discutessero anche di questioni politiche. Westphalen avrebbe parlato a Marx delle dottrine del �cialis�_fran­ cese �aif!t§im.Qg, Marx dedicò a Westphalen la sua tesi di laurea e per tutta la sua vita parlò di lui con la massi­ ma ammirazione. I von Westphalen erano una famiglia importante e interessante. Philip Westphalen aveva compiuto una fantastica carriera partendo da borghese nella --Guerra dei sette anni �9tt9 il duça F_erdinand YO�, ed era stàto fatto nobile per i suoi meriti. Sua moglie proveniva dall'alta aristocrazia scozzese. Ma il loro fi­ glio minore, Ludwig, privo di atteggiamenti aristocrati­ ci, era un sostenitore della monarchia costituzionale. Il figlio di questi, Edgar, compagno di scuola di Marx, si 11

richiamava, ancora durante l'epoca di Bismarck, alla co­ stituzione della chiesa di san Paolo; la figlia Jenny, nata come Edgar dal secondo matrimonio di Ludwig, era considerata una «radicale». Ferdinando, �l figlio mag­ giore, nato dal primo matrimonio, era invece in effetti un-rigido conservatore e giunse negli anni Cinquanta a diventare ministro degli Interni prussiano. Marx conosceva f'attraente e spiritosa Jenny fin dal­ l'infanzia. Il vecchio Westphalen diede il suo assenso, contro la resistenza della parte conservatrice della fami­ glia, al legame piuttosto avventuroso di sua figlia con Marx, allora giovane studente diciottenne. La famiglia Marx era molto rispettata a Treviri e godeva di una buo··na posizione; ma non era certo molto abbiente.__Inoltre �.§.�_a_�n1 _cii_origi_p.� ebraica� il suo passaggio al protestan­ tesimo risaliva a pochi annlpnma.na o.n-pmi-todd1 vista -mooiamente b0rghese, Iidanzaiidosi con Marx Jenny non sceglieva certo il miglior partito. 3 Tra gli antenati di Marx del ramo paterno si trova un gràef riumero d(inùstri rabbini e uomini di cultura; tra essi grandi nomi della storia dello spirito ebraico. Da generazioni quasi tutti i rabbini di Treviri provenivano da questa famiglia. Anche dalla famiglia della madre Henriette, nata Presburg, sono usciti importanti rabbi.. ni. Attraverso la sorella di sua madre, Marx era impa­ reniatg con ifbanchiere °Qlandese Llon Philips, il nonno del fondatore dèWomonimo grlippo industriale del set­ tore elettrico. 4 Vi sono tracce di questa «quasi soffocante eredità di rel_igiosità ebraica intensivamente vissuta per secoli e di alta spiritualità ed erudizione ebraiche» (Kiinzli) nel pensiero dì Marx? È stato detto che ·nell'acume e nella capacità logica di analisi dimostrate da Marx nella criti­ ca dei testi e nell'argomentazione abbia continuato a far12

_si sentire la tradizione di pensiero dei suoi antenati, fa­ mosr nell'arte dell'esegesi mlm:udica.5 Altri autori, e in mari.for a ·più esplicita Ku_nzJi, h�nn.o. interpretato finte­ ro edificio concettuale marxiano çpme espressione.dello sforzo di liberarsi dal suo ebraismo, che egli avrebbe 1"'sèiifrfo pofonfissiìno dentro cii sé. L'«odio verso di sé in quariiò ebreo» di Ma:cx .SilieiherebbeicoHericisarcasmi­ �he egliìn é"ffettila11ciò in. kttern�_pubblicazioni.contro lo �pirito ebraic9 da lui detestat.o eshe oggi non..Q,os_ sono che suscit�ue di�approvazi9n_e. 6 - Certamente, nonostante. questi sforzi di rimozione, lo spirito dena 1e.0Iogia_ébraica sarebbe-restatQ sempre .if"7 vondia�tmltura .,del pensiern .ma�iano : nel teorema� çJ.ell'�lienazione dell'uo_mo, nel quale si rit�overebb�r:Q n_mmagine ebrruçà del p�ra�iso,-gella colp�_e_detpe_cca­ to originale, ma anche l'alienazione di Marx stesso in quanto. merrÌbr9 del_ popolo ebraico al�Q; ,e· anche nell'attesa della redenzione nel futuro. regno di Dio� ov"'. vero, in trad_yzione...marxist�, nella società comunista., i-rcosì i(pensiero di Marx si inserirebbe nell'antichissima tradizione dell'escatologia apocalittica e del «messiani-' smo del Vecchio Testamento» (LOwith).7 Naturalmente Marx conosceva la storia biblica e le sue interpretazioni ebraiche e cristiane. Tuttavia la tesi che il modello del para,qjs9, del peccato originale e del­ Ì'attesadel sal�atÒre stianÒ alla.base del progetto mar: xiario di una teoria della liberazione del proletariatopuò esseré avanzata in maniera convincente solo se si può dimostfare che egli si confrontò con tutto ciò e decise cosClentèmente di farlo proprio. Certamente Marx ere� -dett�ùli aver ricon9scj-uJQ CPtì il procedere"-de°na.$.Joria. portav;alla-Iiberazione (se si vuole, �Ba redenzione) del_ PfOletarIAfQ. e·-COn eSSQ deÌl'umanitàLe� riCOfd_andO. la passione con la quale egli annunciò la sua visione e •

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il suo effetto che si è esteso fino a oggi, non è sbagliato dire

che egli ebbe la statura di un profeta.biblico. Ma i motivi che condussero a queste intu�iom e gli argomenti con i quali furono motivate non provenivano - se non in for­ m� �s�i mediata - dagli ambiti della religiòne e della ·- teologia, sia cristiane sia ebraiçhe. Essi trovavano le loro ' radici nello spirito dell'IlluminismO, che Marx conosceva t bene fin dalla giovinezza, e nella filosofia dell'Idealismo ; ted_esco. Queste dottrine erano anche una filosofia della liberazione, della libertà e dell'eguaglianza del singolo in una situazione di diritto borghese correttamente inteso. ;tuttavia Rousseau aveva mostrato che i diritti della li­ ; bertà, quando-p�od�cono e rafforzano il contrasto tra ric­ chezza e povertà, distruggono la collettività, e in Hçgel compaiono le norme giuridiche e morali della società e dello stato come garanti ma parimenti come vincoli della libertà. La teoria borghese stessa si era dimostrata fragile e_piena di crepe. L'idea cP.e gli ideali borghesi potessero essere realizzati nella loro universale validità solo sotto presupposti sociali diversi da quelli della società borghe­ se esistente era nell'aria a quel tempo. 8 Marx iniziò i suoi studi di giurisprudenza all'Universi­ tà di Bonn. Frequentò là nel semestre invernale 1835-36 lezioni specialistiche e, in quanto amante dell'antichità, anche corsi sulla letteratura, la storia dell'arte e la mitolo­ gia def m_ond icQ� Marx era diventato membro del­ l'assodazione degli studenti di Treviri e si era trovato coinvolto in alcune liti studentesche. Un cambio di uni­ versità sembrava.oppoJ1uno e la scelta migliore era sicu­ ramente l'Università di Berlino, che aveva la fama di es­ sere un' e perciò offriva buoni presup­ posti per un rapido emergere del giovane fidanzato.9 ,�- L'interesse principale di Marx in quel periodo non era rivolto allo studio giuridico, bensì alla poesia. Già a

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Bonn aveva aderito a un circolo poetico. Qedicò alla fidanzata delle raccolte dì poesie, çhe recavano i titoli 'impegnativi di Libro dell'amore e Libro dei canti, e urta raécolta di ballate popolari, e a suo padre un volum'ino­ sò quaderno contenente poesie, un frammento di ro­ manzo e il frammento di un dramma. IO La lirica di Marx� ricca di una fantasia eccitata che Malvolta rasenta l'ossessione. GJi mancava la capacità di dare forma artistica alle poesie e alle immagini e di raffi� : ìiare i versi: mancava di pazienza. Comunque Marx po­ ·té collocare due delle s�e poesie sull', !'or­ &ano filosofico-letterario dei Qi.QY�_lil ��lfu�i.11 �aie, egocentrico al massimo grado, dotato di un'irrefrenabile forza di voiontà: così deve essere appar­ so Marx quaS1-veiitei1ne-=._· a chi lo" circondava. -Le J - - -' ' ________,,,_,_ �pressionidi preo.c.cupazione_� dì malumore contenute nelle lettere deU� madre, qella fidanzata e di suo paçire, mortalmente malato é con l'ardente desiderio che egli procedesse nel suo studio e allacciasse quelle relazioni necessarie alla sua -carriera, non lo colpivano affatto. E tuttavia suo padre dimostrava un'infinita tolleranza. Faceva conto sulle ricche doti del figlio, anche se pote� vano sorprenderlo le sue poesie o i progetti di fondazio- ne di una nvista di critica teatrale che il giovane Marx sognava di_realizzare con la massima serietà, senza ri­ guardo al portafogliÒ paterno e senza indirizzarsi verso la carriera giuridica. Non che Marx trascurasse lo studio del diritto: ma egli non ro··v-e.13

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3. Il giornalista

Per Marx, giovane filosofo dell'opposizione, che certo non poteva sperare di far carriera in una qualsiasi uni­ versità tedesca, si aprì ben presto un nuovo campo di attività, il giornalismo. Diversi ambienti erano interes­ sati alla pubblicazione di un nuovo giornale nella Re­ nania: l'industria e il commercio, che là progrediya_no come in Prussia certo non accadeva, non erano rappre. sentati nelle istituzioni corporative secondo il loro pe­ . sò economico; anche il governo locale vedeva di buon occhio un contrappeso editoriale alla «Gazzetta di Co­ . Ionia», controllata dai cattolici, e infine i Giovani hege­ . liani, che avevano sostenitori tra i giovani della bor­ ghesia renana, speravano di tro.vàre una tribuna per le loro tesi.1 Moses Hess e Georg Jung, Giovani hegeliani prove­ nienti da famiglie della grande borghesia, cercarono già durante i lavori preparatori alla fondazione della «Gaz­ zetta renana>> di spingere Marx a collaborarvi. 2 Ma que­ sti, occupato da progetti letterari e da problemi familia­ ri� non accettò subito. ii primo numero della «Gazzetta renana>> comparve il primo gennaio 1 842 e il primo arti­ colo di Marx porta la data del 5 maggio dello stesso an­ no. In esso veniva trattato il tema della libertà di stampa -in Prussia, la cui limitazione doveva essere ammorbidi­ ta attraverso nuove misùre di censura. A questo tema fu 22

_dedicato anche un articolo di contenuto simile pubbli,i cafo s�glI«Anekdota» di Ruge. J due ariiéoH, pubbifoatj. )entrambi anonimi e firihati «da un cittadino"' renano», ,. atffrarono l'attenzione delpubblfoo.3 Varticolo apparso . . sugli 4 L'artico _ lq_a.imarso sunr «yaz_z�tta. renana» ana�iz?:ava l�:-o'Pinio11} e�pre-�sesul r i telJla deJla censura dai rappresentanti delle cog>o,raz1òni l� 9eipùnçi12!, �ei· cavali�ri, �ei-��!.��in! e dei cont_ adinj.....iJ n a S�illando · .. �on�1 U.. _ 131en�e tr '!__>, nei confronti della quale «nella sua i' forma attuale» non si poteva concedere «neppure attua­ lità teoretica». In effetti si trattava di idee importanti e significative, dàlle quali emergeva il pericolo che «il no­ stro_orientamento» ne venisse conquistato, per cui esse ,- dovevano essere criticate «in uno studio che andasse in 'profondità».9 --- Divei::saqiente si comportavano i precedenti amici di Marx del «Doktorclub» berlinese, che ora si chiamava­ no i «Liberi>>. Marx, che aveva assunto nell'autunno del 184� la direzione della redazione della «Gazzetta rena­ na» e vi comandava a bacchetta, era assai insoddisfatto dei loro contrib�ti. Si trattava, così scrive il 30 novem­ bre a Ruge, di «scarabocchi pregni di volontà di rove­ sciare il mondo, e vuoti di pensiero, scritti con uno stile sciatto, mescolati a un po' di (!teismo e arcomunisrno (che questi signori non hanno mai studiato)».10 Poiché i ·

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«Liberi>> non volevano mostrarsi concilianti, Man> . alle.condizioni (feilo statQ-e il tono usato eras c c 110 �· ·� .�ivl. G- _li os$ .-.�.E. .1.. pre�osti alla censura'_ .!!e vie�r-� pubblicazione fino al 3 1 marzo, con· la· · motivacosì la o.o ·· . . · . . .. .. del.g{omale e�raso�ersiva é'nè­ zione eh� la 'iénde�za . .. .. . seryì �ica ·. della.n:Ìon�rcfu!. 12 �on . .. a nuifa . che Man, 1!e!: . te sue Osservazioni a margine. delle denunce della deci­

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�ion(? ministeriale, affermasse che il giornale renano non

aveva attaccato il principio monarchico in quanto tale. sso.piuttosto considerava la monarchia come una delle ossibili_·r�a1izzaz1onì'de1 °ìJrincipiò s_te@l�. SiTrattava,> (che nel ._.giugnÒ 1 847 camb'i'ò il suo nome in «Lega dei comuni­ sti>>). A Marx fu affidato il compito di elaborare il pro­ getto teorico e pratico della Lega: ii Manifesto delpartito èof.n:uni�ta. Da nessun altro pa111p�et -è mai ri­ �µlt'!t9 �!!più grande effetto politicq. Innumerevoli uom'inrin tutto il mondo, sfruttati e oppressi, ne hanno ricavato la convinzione e la ferma speranza che la lo­ . ro iiberazione sarebbe stata opera di loro stessi e dei loro simili. 16 La previsione rivoluzionaria di Marx trovò realizza­ � zione con il libro ancora fresco di stampa. L'ondata ri­ : voluzionaria del 1 848 sommerse i paesi d'Europa. � Marx, ben conosciuto dal governo belga ·come temibile rivoluzionano, fu espulso da Bruxelles. Egli non vi si sarebbe comunque trattenuto; si recò in gran fretta a Parigi, la capitale della rivoluzione europea. La colonia � di sinistra tedesca là presente, costituita da artigiani e intellettuali emigrati, aveva già deciso la fondazione di I·

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una legione di democratici tedeschi che doveva giungere in aiuto dall'esterno alla rivoluzione tedesca.17 Marx si op pose decisamente alla costituzione di que- _ f sta legione. Egli. diffuse tra i membri della Lega dei co. . . l munisti parigina la parola d'ordine di recarsi singolar' mente in patria e là svolgere attività di agitazione politi' ca secondo i princìpi comunisti. Evidentemente temeva � che l'ancor debole organizzazione comunista venisse ri1 succhiata all'interno di quel movimento democratico eterogeneamente composto clie andava affermandòsi. >Nelle Rivendicazioni del partito comunista in Ger111a­ iiia, scnffo-éo-n-Engels- a ·Parigi, venivano- presentati gli pf del socialismo, ·qUali i�ta���z.�z���e 4,e11 oprietà terriere dei principi, delle miniere e dei mezzi di ortg, �uakÙ:_e_tribuzion e de.gli impiegati .statalf.e. «l'istituzione _di laboratori nazionali» (le ide��clas�iche ; �ei socialismo Jrance�e). Al mimo �post9 e�a la parola d'ordirie-polltica «l'intera Germania è dichiarata repub­ blica una e indivisibile». 18 Ma�_ste�so si recò a Colonia, l,lno d_�i_punti più caldi . dellarivoluzione tedesca:·�yì c!!_e._1!!1 .ti&i>.Laregazio.Q.e - Marxfungeva da redattore éapoeaeifa redazione facevano parte vecchi COIDJ>agni . di io-ita come Engels, Weerth e Wilhelm Wolff- seguiva· ' una politica éhe-mìra�a-àll'alleanzatra tutte le forze de­ mocratiche contro il precedente potere. Contro di esso la. lotta doveva essere aliena da compromessi, orientata fedelmente ai princìpi della sovranità popofare:Proprio nel primonumero.Éngels aùacèò1'Asseniblea nazionale

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riu11ita. nella chiesa .di �an Paolo di Fr�u1co(011e, perch� come suo primo atto non era stata.proclamata la sovrani_fà 4�1 pÒJ?qig-ied.escg. 19 Qi�ii4�_iJ?.azig__f!!__çt�difé:i!Q.ai re-. soconti dell'insurreziçme de,gli"Qperai parigini nel giugno dfque iFannò�Emergeva là con chiarezza la contrapposi� � .. �zrone tra proletariato e borghesia. Con la vittoria della... ' · ·cOiiirorlVò1UZìone a Vìenna nel n-ovembre =del i 848, Marx inasprì 11 suo témo è riéhiese come contromossa il > Q.ella rivoluzione si fo�se s.olo presa una p�lJsa eavreQl)e presto rièomìnclato él scavare. f Nell'IndirJE_q_qel co'!}Jtqtoc_entra1e alla Lega del mar1 zo T850 Marx ed Engels giudicavano la situazione. Si f!��ta . di. un signiftcativo documen· to ��l pe�siero a·gitato: rio della si avvicinava alle conce. . . comunista, che - sinistra . ... · · · -zi��-i deirinstancibile combattente rivoluzfonario Blaii­ j qui� _MoJtLraggruppamentidella ·sinistra c-0munista.si so­ �Q: richiam�!i.���che éligiorni.nostrLPer Marx ed ;i Engels questo azionismo ha tuttavia rappresentato solo. una breve tappa > e un «partito di Willich e Schaper>>. La polizia �eweta prussiana non era nel frattempo rimasta inope:. r()sa. Quando credette di aver sufficiente materiale d'ac­ cusa, giunse a denunciare i membri della Lega di Colo­ nia per «complotto e ·alto tradimento». Marx mise in azione tutta la sua energia lavorativa per.cOridùrre una campagna di stampa che scagionasse gli a�cusa,ti. li riuscì in effetti a provare che la denuncia si basava su documenti che erario'"stàti raccolti aitravèrso funi còn scasso nelle sedi della Lega o�anche· falsificati. Ciò non impedì che.il tribunale condannasse sette degli accus-atl. a lunghe pene detentive. Il movimento comunista era s41to colpito. Il 1 7 novembre si scìolse anche la Lega di Londra. 25 . - -Marx ha sempre cèrcàto di crearsi una solida base per la Sua attività di giornalista. Nel 1 850 fondò il mensile >. �-- Dopo ìl suo..falliniento: ramico di Marx Weydermeyer cominciò la pubblicazione negli USA del mensile «La ··

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; rivoluzione». Esso pure fallì I�_ condizioni politiche ·J�p�cJiyano·u�a ri�is41 in,grimde stile conseguentemen­ "'te socialista e comunista. çomunquedobbiamoaquesti. tentativi di foridarenu-ove riviste �e due migliori analisi storiche di Marx. LeÌotte-di classe.in Francia e Il diciotto brumaio di Luigi BonapG:rte. Questi scritti, ga legg�rsi proficuamente ancora oggi, sono modelli esemplari del metodo e dell'analisi delle classi della c-Oncezione -matei naì;ISiICa-della ,stori 26 • A Londra gli emigrati vivevano a stretto contatto. Dal . momento chela possibìlìtà di una reale attività politica era loro sottratta, essi attribuivano énorriie significato affo. coritfò4Versie ideologiche. Atteggfalnenii da com:. bri��oÌà, intrighi e gelòsié"efano assai diffusi. -Marx ed ·EngèlSTenevariòle distanze. Quando si trattava,di difèn­ dersi'da attacchi allàio�o posìzione o alle loro persone, essi replicavano con una polemica vigorosa e che spesso dava l'impressione di un certo distacco. �jù_significativi di queste polemiche sono gli articoli che Marx cominciò"' :a ·scrivere dopo il l852 ·per il «New York Daify Tribu- · -ne» . .Sìtratta di corrispondenze siille éotidìZTohi politi­ :ène e le tendeJ;!ze iri Inghilterra e nei paesi del èontinente anche di rfoercheììiolto approfondite- su p�f!�col'.lri temi: qua!.� i! do111inio inglese in India o la politica estera di Palmerston, al quale Marx rinfacciava ìiiclinazioni filorusse e 'qulndi a _favore-della corifr9p__yQ� Ìuzione.21 ;.. A Londra Marx trovò nuovamente tempo per prose­ guire i suoi studi nel C(!mpo dell'eéonomì,a politica Dal g_iugno 1'850 gti era permesso l'accesso al 'BnliSlfMu- ·· ·· s.eum, una biblioteca.di rangoinondiale della quaJé eg1i divenne �egolare frequentator�=- Sipuò vedere ne1ma­ noscritti, pubblicati postumi con il titolo diLineamrm­ -

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( Grundrisse der Kritik der politischen Okonomie), l'energia spirituale con la quale Marx penetrò nell'argo­ mento e, illustrando ì problenìi dei classici dell'econo­ . mia poiitica, pose l'accento sulle loro contraddizioni ri� cercando proprie soluzioni. Si tratta dei favori pr�para­ tori di quella Per la critica ·dell'econonìia pÒlitica del , 1 859 che contiène la prima versione dell'economia politica marxiana in forma matura. .Nell'esilio londinese il «sale dell'esilio» 28 fu abbon­ dante�e'ntè.èonosciuto da Marx e dalla sùa famiglia. II fallimento della «Nuova gazzetta renana» aveva divora­ to quanto Marx e sua moglie possedevano in denaro e in oggetti di valore. � sue entrate - Qn_orari,pel"lavori gior­ nalistici, àiuti da Èngels o daàl tri amici, perfino piccole ' ' ba o spessò'a"gaiantire un decente .eredità :_ 'non ' livell o di vita aila suà famiglj� ; a ciò si aggiunga che il risparmfo non fa�eva parte delle virtù di Marx. A Lon­ dra morirono tre dei sei figli che Jenny aveva messo al mondo e di essi due subito dopo la nascita. Si conosce da · molti testimoni la deprimente miseria nella quale Marx era costantemente immerso e della quale Jenny soffriva . particolarmente. «Mia moglie ogni giorrio mi· dice che vOrrebpe essere nella tomba èon le figliuole. E in verità _non posso fargliene carico; perché le umiliazioni, le pene e gli spaventi fra cui si deve passare iri questa nostra situazione sono veramente indescrivibili>> scrive Mari a Engels il 1 8 giugno 1 862. 29 Le condizioni della famiglia Marx migliorarono solo nel 1 869, quando Engels si fece liquidare dalla sua ditta e poté versare una cifra fissa a Marx. ·

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5. Marx ed Engels

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meno di citare Marx ed Engels. Imp�ss!bile tra.!tare d�l� funo senza in p_ari tenmo non riçqrdar,� il s.e.conda. Friedrich Engels nacque il 28 novembre 1 820 a Bar�ll:_Proveniva da una famiglia di industriali datempo ,"'"fesidente in quella zona. ì1 pfotismo'dell'ambiente. .familìare ma a�che le.negative.ioI1segu�p�ej)er il paese�i. ··illòì ""��itantl .del proées�o di _i���_s_tfial��!e!P. -·del W.uppertal costituìrono le prime significative esperi_enze . -della sua vita. . . If paàre lo spinse presto verso il mondo del lavoro. . Engels lasciò il liceO di Elberfeld. un anno prima dell'esa­ me di maturità per en.trare nel mondo del commercio. -Questo apprendistato, in parte svolto presso l'azi_enda patema e in parte a Brema, gli lasdava .Ìe,mpo li}?ero per coitivare le .,sue inclinazioni letterarie. Scriveva corri­ ...-spondenze, resoconti di viaggio e poesie per quotidiani e riviste; alcuni lavori furono pubblicati, con lo pseudo­ nimo di Friedri_çp OswalQ., sul «Telegraph fiir Deutsch­ fand» . di-Glltikow. Le Lettere dal Wupp_grtal, ivi com­ parse nefmarzo e aprile del 1 83 9� rivelano già il futuro scrittore di orientamento critico-sociale. 1 , Nell'autunno del 1 84 1 Engels si reco a Berlino. Dove­ va adem pieré ai suoi obblighi militari e scelse quelfacft­ !à perché sperava di potervi coltivare i suoi studi filos?-

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"1 · - fici recandosi come uditore alla locale università. Presto s(irovò nell'ambiente dei «Liberi>� alla curevoluzfone r verso sinistra diede un non picco1o contributò. �arx; allora redattore della «Gazzetta renana>>, giudicava con un certo scetticismo il radicalismo -Cfef. Perciò si mostrò diffidente verso Engels quando que-sti, i'Il �iag­ gi.o per Manchester, fece una breve visita aua·sua reda.- ":.zione. Più decisivo per l'evoluzione spirituale di Engels fu · un altro incontro avvenuto in quei giorni, ql,lello con· Moses Hess, il . Hess lo conVin-- secii'e i(�munismo -era «una conseguenza ne�ssaria della filosofia gipvane-hegeliana>>.2 Quando Engels giunse a Manchester, allora centro dello sviluppo capi­ talistico e industria.le, 'era già diventato mfcomlln.ista . . . In questo viaggio Erigels doveva prender contatto con l'azienda paterna «Ermen ed Engels» e in generale con --tutto il mondo degli affari inglese. Ripensando a quegli anni, disse una volta che allora «avèva sbattuto il naso» sul fatto clie '((ì fatti economìèi, che nella stonografia ' firi() ai giomìno�tn svolgono un mo,Io disprezzato o ad­ dirittura nullo, sono, almeiìò riel mondo moderno, una' potenza storièa».3 te sue impressioni elè cognizioni ac­ quisite Turano riportate 1.n un libro, La situazione della,

classe operaia in Inghilterra. Secondo la propria opinio­ ne e fonti autentiche, apparso da Wigand a Lipsia nel'

1 845, e anche in studi di economia politica che trovaro-' no posto negli .4 Questi lavori� che aprivano la strada a importanti e . . successivi·sviluppi,' furono scritti da un ventiquattren­ ·:-- ne. La capacità di Engels di penetrare i più disparati set­ ' tori di indagine, di appropriarsi di ogni argomento e di :· far uso delle conoscenz_e possedute al riguardo, era dav-, vero incredibile. Partendo da autodidatta si elevò all'al·

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' tezza dell� d_!scussione _ filosofico-teologica d'attualità e compose due apprezzati libretti c�mtro Schelling, cne era �ppeiia �t�to clifa.mato·· Ù'l!niver�ità-di Berlino per . combattervi 11 locale hegehsmo. Part1colarmehte note­ volÙe sue doti nell'apprendere le Ùngue straniere. Cono..: .. scevaperfettamenfo le più importanti lingue .europee . e :,·. er �utia la,yita c t ti �rn ogid e di . storia delle ·: lin.:g�. � sue ricerche in çamp() storico e_di scienza mi­ -ritare hanno goduto d'attenzione a livello mondiale non solo presso il pubblico di orje_nt�111�.IJ.tO socialista.5 Non : à. torto- Engels è -stato chiamato un . A Ciò si aggiunga un temperamento artistico. Si dilettava a dise­ gnare con buoni risultati e sapeva scnvere; particolar­ mente nei suoi primi lavori giornalistici, con-una prosa magìstta1e. ---Ai · ìOro secondo incontro, questa volta nell'agosto 1 844 a Pangi, Marx riconobbe-1IlEffgets'"ta sùa· an!ma �gemella. subitocc,-ncordarono il loro primo.i>rògeùò-iet­ ; te r-- 4!..atit yità sofy_�r�J.3 - del�gio..van.e .Engels durante.Ja · rivoluzione dei '48 finirono con un mandato di cattura gov�rno _prus�ia�o. 4_ famigli_a_ era_ço_st à�"' !Ila noti si giunse alla completa rottura. Si trovò un accordo éèf-Eng"els. entrò . nell'azienda paterna a Manchester. µ mfgl�.à -. . spe .· rava chè cos..i il giovane Friedrieh fosse lontano dai pericoli. Ma a Londra si trovava anche Marx e la . . collabora.Zione tra i due divenne più intensa che mai. . Engels era diventato indispensabile per Ma�. Q.9Y�va tradurre in inglese i prinii . lavori giornalistici di Marx; spesso scriveva articoli poi pubblicati con la fir�m-acielfiimico. Engels era l'unico interlocutore con il 'qttate Man potesse discutere i problemi teorie.i delle sue ricerche economiche e le qÙestioni che riguardavano la "cortcteta prassi dirigenzial� nelle aziende. Di· �uesto

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stretto scambio intellettuale su · questi temi è testimo­ .nianza un epistolario le cui relative parti sono state pub­ blicate separatamente con il titolo di Lettere sul capitale. Infine, fast but not least, Marx non avrebbe potuto con­ durre l� sua vita di studioso senza il sostegno, anche finanziario, dell'amico. Quando Marx, Jtella notte del 1 6 ·agosto 1 867', ebb,e corretto gli ultimi fogli del primo libro del Capitale, scrisse a Engels: «Debbo soltanto a te se questo fu possibile! Senza il tuo sacrificio non avrei mai potuto compiere il mostruoso lavoro per i tre volu­ mi. I embrace you, full of thanksf>>. 6 In campo scientifico si sviluppò tra i due amici una sorta di divisione del làvoro. La critica dell'economia politica e i relativi collegamenti sul piano della storia dell'economia erano competenza di Marx. Specialista di questioni militari era Engels. Fin dalla fine degli anlli Cinquanta egli continuò a occuparsi di questioni colle­ gate alle scienze naturali, in particolare chimica e fisica, con 1'intenzione di affrontarle filosoficamente. Fram­ menti di questi saggi degli anni 1 876 e 1 883 sono apparsi postumi con il titolo di Dialettica della natura. 7 Forse Engels si è fatto condurre-·verso questi studi.. daÙ'inten­ zione di completare l'edificio concettuale del marxismo con parti sistematiche di. una filosofia della natura e di fornire così alla classe operaia una completa concezione del mondo che potesse renderla immune dalle opinioni degli antagonisti. Presto fu chiaro che questa esigenza esisteva nei fatti. Eugen Diihring, _u n professore universitario di Berlino che insegnava una ( (il cui capitolo fina-:· ��tJvata ma �e uscì nel 1 882 con il titolo L'evoluzione del socialismo . dall'utopia alla scienza) e anche L'origine della fami­ . ··glià, · della proprietà privata e dello stato, hanno rappr�sentato_ un_ mezzo tradiz!onale di comprensione . del marxismo per socialisti e non socialisti ben più pqtente çhe non i complicati scritti di Marx.8 ls� di �entato neglÌ 'i:i1fonì annùli vita , cioè di rappresentanti della classe operaia stessa. 2

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Nel corso delle discussioni sugli statuti e i programmi Sdella�µfutura no Intemazìoriale, oMarx riuscì ad affermare il ii ,...:ra UO_ pe re i �eHettQ. Il c mitato, çhe dovev� �labo'." -t ll questi documenti, non ffr in grado di portare a ter- � re mi e il suo compità. È così l'Indirizzo inaugura/e del- · l'�ssociazione internazionale degli' operai, steso da ITe iéèeifato- aWunanimità. Esso fa parte fino a ggi"ci fu Marx, o e più significative testimonianze del movimen- 1 .:­ lo operalo intemazionale2 L?Indirizzo inaugurale contiene una presa di posizio f o :g.e cu sulla politica del momento. 'Essa corifénsèe a qtìeSt6 do ment particolare orza d'urto nell'epoca della poQPèraìe'ift tovère M.itica delle grandi potenze. Le esperienze di tale politica ci _.Otiti1z1arsi .4Marx stese Ì anche gli stato quelle ·d - ?l a iO m a oÙ •tllti d ll'Intemazionale. In essi formulò i pnricipiofon­ , >7 k--1f«Consrglio generale» dell'Internazionale ayeva sede a Londra. ·.Marx non solo scriveva relazioni, memoran-' . dum e circolari, rma si occupava ancheadi dettagli orga­ cl dell storia>>. 6 Il SlJC-:. mzzatly1 egff e a .«in fact la head al �e�so dell'insfancabile favoro i Marx non mancò. Im­ 'i fo s,S p9[tanti sindacati h1glesi .aderirono all'Intemazion e;­ ao ste o fecero rti gruppi di operai francesi e � essi si né Jll ggiunsero rappresentanti svizzeri, italiani e spagnoli. diritfo d'iissodazfone prussiano vietava uri'adesio de partìti operai tedeschi, ma singoli dirigenti 9perai come. Liebknecht e Bebel ottennero l'iscrizione individuale.7 __

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Cosi Braunthal riassume le attività dell'Internaziona­ le: «Il Consiglio generale ( ... ) intervenne in numerosi ·scioperi, minacciati dai crumiri straniert; così avvenne per esempio negli scioperi dei telegrafisti londinesi, dei n sarti di Edimburgo, dei lavoratori adelle manifatture di ' tabacchi di Lo dra, dei sarti di M nchester, dei cane­ F strai e dei sarti di Londra. Il Consiglio lanciò appelli in a · !éfa le sue rancia, Bel�o , Olanda e Germania, attraverso r all sol rietà dei sezioni e le pubblicazioni operaie, lavoratori stranieri assoldati da appresentanti degli in­ dustriali inglesi per lavora.re nelle industrie inglesi, che spesso non sapevano di svolgere il ruolo di crumiri e che ,. . furono spinti a rifiutare le offerte di lavoro provenienti dall'lnghilterra>>.8 A ciò si aggiunse la fondazione della «Reform League» in Inghilterra, che riprese l'antica lot­ tà dei Cartisti per il di�tto al suffragio universale e «rie, lettrizzò»9 il movimento operaio inglese. Gli in�isivi ap­ pelli indirizzati a note personalità, come per esempio quello al presidente americano _Lincol11� salutato come liberatore degli schiavi, attirarono l'attenzione dell'opinione pubblica. IO Quanto più l'Internazionale guadagnava la stima ae la considerazione dei lavoratori europei e nordameric ni, tanto più Ja stampa borghese e i governi continentali vedevano in essa un pericolo per l'ordine costituito. Crebbero le persecuzioni nei confronti dei membri del1 l'Internazionale, in particolare in Francia, Austria e ' Prussia. 1 1 Tale dinamic� raggiunse il suo punto massimo quan­ . do, dopo ·1a · sconfitta 'di Luigi Bonaparte-�nella guerra grand la «Co­ franco-prussiana del 1 870-7 1 , venne proclamata u · Parigi>>. Nella propaganda delle i potenze rrw ne 9i la Com ne fu fatta passare come opera dell'Internazio­ nale. Ciò non era vero. Solo pochi dirigenti della Comu-

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ne erano membri dell'Internazionale. 12 Inoltre il Consi­ . glio generale aveva sconsiglìato un'aziÒne rivoluziona­ : � ria_della çlasse operaia. Essa avrebbe dovuto lasciar con­ . eludere la pace tra la borghesia francese e la Prussia e poi r: sfruttare gli spazi di libertà apertisi nella nuova repub­ ' blica francese per rafforzare il movimento operaio. 13 Ma dopo che la Comune fu soffocata con incredibile crudeltà dalle truppe francesi, il Consiglio generale si , scliìerò al suo fomco. Su mcanco...di questi, Marx stese ii documento ufficiale del Consiglio generale, è91 titolo La � guerra civile in Francia. Vappassionata denuncia di . -fhiers, il capo della repubblica francese, e della borghesfa francese che lo a,;eva appoggiato, è diventata un.à délle più importanti è anche discusse fontTdelle concezioni politiche di Marx. 14 Marx era in effetti la ment� dirigente dell'Internazio­ nale. Tuttavia ciò non significava che tutti i suoi mem­ . bri seguissero le sue idee in campo sociale e politico. Nel Consiglio generale e ai congressi dell'Internazionale si giunse invece ad accesissime controversie ideologiche.15 I primi scontri furono. con � .so.stenitori c.l�l Pa.lriota : italiano. Mazzi ni. Questi era un nazionalista democra­ ·1 tico che perseguiv-a come scopo principale l'unità ita­ e ricercava l'appoggio dell'Internazionale nella sua lotta. Agli oèchi di Marx ed Engels anche Proudhon e i suoi - sostenitori apparivano come nemici e rivali. A Proudhon, che Marx conosceva bene fin dal periodo pang1. no� non può essere negata una certa originalità. Le sue "concezio ni erano espressione degli interessi di gente semplice, artigiani, piccoli imprenditori, contadini. Per­ ciò egli rifiutava la collettivizzazione generale dei mezzi . di produzione. Da eliminare erano invece, secondo le ,. sue idee, solo le imprese del grande capitale; al posto di

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queste dovevano essere create cooperative di produzio­ ne operaie e cooperative di consumo. Concessioni gra­ tuite di credito dovevano mantenere vitale l'economia basata sulla piccola industria. Proudhon chiamava «mutualismo» l'ordine sociale da lui voluto. I prodlJtto­ n,· organizzati in piccole comunità, dovevano creare strutture associativ� tra loro. Tutto ciò poteva svolgersi in maniera pacifica. I proudhoniani si dichiaravano contrari alla lotta di classe propagandata da Marx e al .. potere dello stato. Ogni organizzazione statale opprime la libertà dei produttori; ciò sarebbe avvenuto anche nel caso in cui i comunisti fossero giunti al potere.,16 Ma il prirwipale avversario di Marx neJl'lnternazio­ nale era il nobile russo Bakunin - un personaggio dotato di una natura avventurosa, vulcanica e di straordinaria forza di suggestione, un uomo che non era solo capace di speculare sulla rivoluzione (cosa che del resto, in quanto frutto spuntato dall'albero del movimento giovane­ hegeliano, sapeva fare benissimo), bensì combatteva in s prima persona sulle barricate. Bakunin era un avversa­ rio da prendere estremamente siil erio, sia sul terreno della politica pratica all'interno dell'Internazionale, do ve ogni mezzo era considerato lecito, compresa la cospi­ razione, per scalzare di sella Marx, come anche in cam­ po teorico. Bakunin rifiutava il nucleo essenziale della teoria marxiana della rivoluzione, e cioè che le rivolu­ o zioni vittoriose hanno come presupposto un determina­ to grado di sviluppo socio-econ mico. Per lui l'emanci­ Ò pazione dei lavoratori doveva avvenire tramite un atto rivoluzionario; la lott� pr pagandata da Marx per impa­ dronirsi del potere dello stato, che in certe condizioni prevedeva anche la partecipazione alle elezioni parla­ mentari, era inutile e privava la classe operaia dei sùoi istinti rivoluzionari. Considerava come fumo negli 50

occhi la linea marxiana di organizzare centralménte i favoratori dei singoli paesi e di concentrarli nell'Internazionale. Giuste. oss_erv�zioni � pregiudizi si mescolavano in Bakunin nella critica radicale alla politica di Marx� Non puntava forse il «comunismo autoritarlÒ» di Màrx àl ' quale.. egli opponeva ·un «coinunisino antiautoritano» . verso la centralizzazione de1 poter�· statale, cioè verso ' quello stato nazionale tedesco voluto da Bismarck, Jorse segreto modello ispiratore dei progetti marxi(lni? Non si atteggiava forse Marx a dittatore nel campo délia teoria? Non era questo un segnale che Marx si_çonsid�rava già , come futuro dittatore di un comunismo di stato autori­ , tario�e tedesco _: anzi 'perfino pangermanista e antisfa:. V.i/[ Tutte.queste ieride)]Ze, che Bakunin credeva di in­ tuire nel comportamento di :Marx come politico e _come teorico, erano viste con orrore da lui, anarchico antiau­ ' : toritarista e panslavista: dunque, lottà 'senza quartiere contro Marx e i suoi sèguaciP7 -Anche fsostenitori del vecchio rivoluzionario france­ se Blanqui seguivano solo in parte la linea della politica marxiana. Certo essi non erano nemici dello stato come -rfo:ìituali�ti 'è gli anarchici; tuttavia si rifiutavan_� :di ri­ :· conoscere 1a necessità dello sviluppo di opportuni pre­ •· supposti sociali per il succe'sso della rivoluzione� Essi erano, secondo il giudizio di Engels, .27

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1 . Il giovane Marx: alienazione ed emancipazione

Hege._ - secondo Marx, nonostante tutte le critiche, il pensatore della sua epoca - aveva presentato -massimo rx ptra la monarchia_pr.ussiana come «realtà dell'idea etica>>. A una mente filosofica come Ma � che, °in co sto. con tale visione, considerava le condizioni tedesche costan­ è si doveva d por­ temente al d{sotto del livello della storia, re con forza il compito di approfondir i motivi i quel singolare giudizio, chiarendo così anche le proprie. con­ e cezioni sull'emancipazione umana e politica. I :· - La filosofia dello stato heg liana contiene, secondo la Critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico di Marx del 1 843, �ue fottdamentali carenze. Da un lato e � essa è $J!Zri(lf,ali.stiça. Laddove i fenomeni della realtà social sì scontrano gli unì con gli altri, Hegel vi vede ' operare solo lo spirito che si sviluppa secondo le confi­ gurazioni della logica. D'altro lato essa è teleologica;. He­ gel conosce il risultato dello sviluppo interno dello spirito, cioè le istituzioni della monarchia prussiana, e pone le figure concettuali della sua logica in maniera tale che sorga l'impressione di sviluppi e rapporti logicamente necessari - mistificazioni dunque, ovvero «una costru. zione di comodo». 2 Dinanzi alla dimq�tr�zione.del fallimento della filo­ csoffa ddlo stato hegeliana a «comprendere la logica spe­ ifica dell'oggetto specifico», Marx avrebbe dovuto - si ..

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,J'hegelismo. Ma le co- / ; potrebbe pensare - abbandonareH s ege_fsfè dimostrato il : se non sono così semplici. Infatti a» o. pensatorec che ha presuppo to nel suo siS,tema i tratti caar n Ùmòdernte : l'isolament ratteristi i della «condizione : dei cittadini, ché -perseguo o or� in ressi p ticolari ,. (l' «atomismo» della società borghese), così come la se­ parazione tra società cìvile e stato. «(Egli) ha rappresen:. · tato lo stato politico nella sua moderna fòrnià.-della se- . parazione dei diversi poteri ( ... ) Ha cq_ntrapposto l'uni­ versalità in sé e per sé dello Stato al particolare interesse e e al bisogno della società civile. In una parola, egli espo­ i{ t; Stato.»3 ne dovunqu il conflitto di società civile D'altra parte Hegel, sostiene Marx, on vuole a nessun costo ammettere le conseguenze che risultano dalla «se­ parazione tra vita politica e v/tq _civile». Per tale motivo egli tratta la costituzione come un sistema di istituzioni, , dalla famiglia attraverso i diversi ceti sociali e il maggio.- rascato fino al monarca, nel quale gli interessi particolari vengono «superati>> e si rivelano identici con l'interesse generale dello stato. Così i presupposti sociali di quell'unità tra sfera civile e sfera politica, che aveva caratte. rizzato 11 Medioevo, sarebbero da molto tempo finiti. Il - sistema politico di Hegel è