AutoCAD 2004
 9788838643361, 88-386-4336-9

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Informatica professionale

Dal catalogo McGraw-Hill:

G. Gombi, AutoCAD LT 2004 E. Van Buskirk, Music mania B. Underdahl, DVD F.H. Jones, Video digitale G.L. Rossetti, Fotografia digitale D. Karlins, Costruire un sito Web D. Verton, The Hacker Diaries Confessioni di giovani hacker B. King, J. Borland, Giocatori e sognatori D. Verton, Black Ice

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ELLEN FINKELSTEIN

AUTOCAD 2004

McGraw-Hill Milano New York San Francisco Washington, D.C. Auckland Bogotá Lisbon London Madrid Mexico City Montreal New Delhi San Juan Singapore Sydney Tokyo Toronto

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EDITOR: Maria Grazia Viscitto PRODUZIONE: Donatella Giuliani REALIZZAZIONE EDITORIALE: Edimatica Srl, Milano STAMPA: Delta Grafica, Città di Castello (PG)

Titolo originale: AutoCAD® 2004- Bible Copyright © 2002 by Wiley Publishing, Inc. Copyright © 2003 The McGraw-Hill Companies, S.r.l. Publishing Group Italia Via Ripamonti, 89, 20139 Milano

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1234567890DELDEL7 ISBN 88 386 4336-9

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Indice

Introduzione

PARTE PRIMA



FONDAMENTI DI AUTOCAD

XIII

1

Capitolo 1

Iniziare a disegnare 1.1 Conoscere AutoCAD 1.2 Avviare AutoCAD 1.3 Creare un nuovo disegno 1.4 Utilizzare l’interfaccia di AutoCAD 1.5 Creare il primo disegno 1.6 Salvare un disegno 1.7 Chiudere un disegno e uscire da AutoCAD

Capitolo 2

Apertura di un disegno 2.1 Creare un disegno da un modello 2.2 Modelli 2.3 Aprire un disegno con le impostazioni predefinite 2.4 Aprire un disegno esistente 2.5 Utilizzare un disegno esistente come prototipo 2.6 Salvare il disegno con un nuovo nome

17 17 19

Comandi 3.1 Interfaccia Windows 3.2 Riga di comando 3.3 Tecniche dei comandi 3.4 Mouse e puck 3.5 Guida del programma

27 27 35 39 44 46

Capitolo 3

3 3 4 5 5 9 12 15

21 21 24 24

VI

INDICE

Capitolo 4

Capitolo 5

Coordinate 4.1 Sistema delle coordinate X, Y e le coordinate polari 4.2 Digitare le coordinate 4.3 Visualizzare le coordinate 4.4 Selezionare le coordinate sullo schermo 4.5 Localizzare punti

53

Impostazione di un disegno 5.1 Tipi di unità 5.2 Limiti del disegno 5.3 Impostare la scala di disegno 5.4 Inserire un blocco del titolo 5.5 Comuni opzioni di impostazione 5.6 Impostare Snap, Griglia e Orto 5.7 Comando MVSETUP

89 89 93 95 100 101 101 103

PARTE SECONDA



DISEGNO IN DUE DIMENSIONI

53 55 65 67 80

105

Capitolo 6

Disegno di linee semplici 6.1 Utilizzare il comando LINEA 6.2 Rettangoli 6.3 Poligoni 6.4 Linee di costruzione 6.5 Raggi

107 107 109 110 112 113

Capitolo 7

Disegno di curve e oggetti punto 7.1 Disegnare cerchi 7.2 Disegnare archi 7.3 Ellissi e archi ellittici 7.4 Anelli 7.5 Inserire punti

117 117 120 124 128 129

Capitolo 8

Visualizzazione dei disegni 8.1 Visualizzazione dei disegni in AutoCAD 8.2 Effettuare panoramiche 8.3 Il comando ZOOM 8.4 Vista aerea 8.5 Viste con nome 8.6 Aprire i disegni con le viste con nome 8.7 Finestre affiancate 8.8 Rotazione dello snap 8.9 Sistema di Coordinate Utente 8.10 Disegno assonometrico

133 133 134 137 142 146 150 152 158 161 167

INDICE

Capitolo 9

Capitolo 10

Capitolo 11

Modifica del disegno: strumenti fondamentali 9.1 Modificare un disegno 9.2 Selezionare oggetti Modifica del disegno: strumenti avanzati 10.1 Copiare e spostare gli oggetti 10.2 Comandi per modificare le dimensioni 10.3 Comandi di costruzione 10.4 Creare un fumetto di revisione 10.5 Nascondere gli oggetti con una entità coprente 10.6 Modificare gli oggetti con un doppio clic 10.7 I grip 10.8 Effettuare modifiche con la tavolozza delle proprietà 10.9 Filtri di selezione 10.10 Gruppi

VII

171 171 189

201 201 214 226 236 237 238 239 248 251 260

Organizzazione dei disegni con layer, colori, tipi di linea e spessori di linea 11.1 Lavorare con i layer 11.2 Cambiare colore, tipo e spessore di linea 11.3 Scale dei tipi di linea 11.4 Importare layer e tipi di linea da altri disegni 11.5 Applicare le proprietà

265 266 291 298 303 305

Capitolo 12

Ottenere informazioni dal disegno 12.1 Informazioni a livello di disegno 12.2 Informazioni a livello di oggetto 12.3 Comandi per misurazioni 12.4 Calcolatore di AutoCAD

309 309 314 320 323

Capitolo 13

Testo 13.1 Creare una riga singola di testo 13.2 Stili di testo 13.3 Creare testo multilinea 13.4 Gestire il testo 13.5 Trovare un testo nel disegno 13.6 Controllare l’ortografia

331 331 342 348 358 363 364

Capitolo 14

Quote 14.1 Lavorare con le quote di AutoCAD 14.2 Disegnare quote lineari

369 369 372

VIII

INDICE

14.3 14.4 14.5 14.6 14.7 14.8 14.9 14.10

Disegnare quote allineate Creare quote continue e linea base Quotare archi e cerchi Quotare angoli Creare quote coordinate Disegnare direttrici Quota rapida Modificare le quote

Capitolo 15

Stili 15.1 15.2 15.3 15.4

di quota e tolleranze Stili di quota Definire un nuovo stile di quota Modificare gli stili di quota Creare tolleranze geometriche

Capitolo 16

Disegno di oggetti complessi 16.1 Creare e modificare polilinee 16.2 Disegnare e modificare spline 16.3 Creare regioni 16.4 Creare contorni 16.5 Tratteggiare aree per creare riempimenti solidi, sfumati o basati su motivi 16.6 Creare e modificare multilinee 16.7 Comando SCHIZZO 16.8 Digitalizzare i disegni con il comando TAVOLET di AutoCAD

455 455 464 471 473

Stampa 17.1 Preparare un disegno per la stampa su plotter o stampante 17.2 Impostare il layout di un disegno nello spazio carta 17.3 Stili di stampa 17.4 Stampare un disegno 17.5 Stampa batch 17.6 Creare etichette di stampa

509

DATI

555

Blocchi e attributi 18.1 Combinare oggetti nei blocchi 18.2 Inserire blocchi e file nei disegni 18.3 Gestire i blocchi 18.4 Utilizzare le funzioni di Windows 18.5 Lavorare con gli attributi

557 558 565 573 582 587

Capitolo 17

PARTE TERZA

Capitolo 18



379 382 385 387 391 393 399 403 415 415 417 441 450

476 490 503 505

509 510 531 541 547 554

INDICE

Capitolo 19

Capitolo 20

PARTE QUARTA

IX

Riferimenti ad altri disegni 19.1 Riferimenti esterni 19.2 Modificare un xrif dall’interno del disegno corrente 19.3 Controllare la visualizzazione degli xrif 19.4 Gestire gli xrif

609 609

Database esterni 20.1 Accesso ai database esterni 20.2 Preparazione della connessione ai database 20.3 Collegarsi al proprio database 20.4 Collegare i dati agli oggetti di disegno 20.5 Creare le etichette 20.6 Creare un sottoinsieme di record con l’Editor query 20.7 Lavorare con i file di query

631 631 633 640 648 657



675

DISEGNO IN TRE DIMENSIONI

614 619 627

662 671

Capitolo 21

Coordinate 3D 677 21.1 Lavorare con le coordinate 3D 678 21.2 Utilizzare elevazione e altezza 687 21.3 Creare un UCS personalizzato per disegni 3D 694

Capitolo 22

Visualizzazione di disegni 3D 22.1 Lavorare con le viste standard 22.2 Comando DDVPOINT 22.3 Sistema a tre assi e la bussola 22.4 Ottenere rapidamente una vista piana 22.5 Ombreggiare il disegno 22.6 Orbita 3D 22.7 Finestre affiancate 22.8 Definire una vista prospettica 22.9 Impostare il layout di disegni 3D

703 704 710 713 716 718 721 734 735 743

Capitolo 23

Creare superfici 3D 23.1 Disegnare superfici con il comando 3DFACCIA 23.2 Disegnare superfici con il comando POLIMESH 23.3 Creare mesh poligonali con il comando 3DMESH 23.4 Disegnare forme 3D standard 23.5 Disegnare una superficie di rivoluzione 23.6 Disegnare una superficie estrusa

749 750 757 762 765 776 780

X

INDICE

23.7 23.8

Disegnare superfici rigate Disegnare superfici di Coons

783 785

Capitolo 24

Creazione di solidi e modifica in 3D 24.1 Disegnare forme di base 24.2 Creare solidi estrusi 24.3 Creare solidi di rivoluzione 24.4 Creare solidi complessi 24.5 Sezionare e tranciare solidi 24.6 Modificare in 3D 24.7 Modificare i solidi 24.8 Elencare le proprietà dei solidi

789 791 797 800 802 807 812 830 843

Capitolo 25

Rendering 3D 25.1 Rendering 25.2 Creare luci 25.3 Creare scene 25.4 Lavorare con i materiali 25.5 Sfondi 25.6 Eseguire il rendering finale

845 845 849 862 864 873 875

PARTE QUINTA

Capitolo 26



ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI DISEGNI

881

Controllo dei disegni 26.1 Accedere ai componenti del disegno con AutoCAD DesignCenter 26.2 Accedere al contenuto del disegno con le tavolozze degli strumenti 26.3 Impostare degli standard per i disegni 26.4 Organizzare i disegni 26.5 Mantenere la sicurezza 26.6 Tenere traccia dei file di riferimento 26.7 Gestire errori e crash 26.8 Gestire i disegni di versioni precedenti di AutoCAD

883

Capitolo 27

AutoCAD e le altre applicazioni 27.1 Importare ed esportare altri formati di file 27.2 Lavorare con immagini raster 27.3 Incollare, collegare e incorporare oggetti

929 929 935 943

Capitolo 28

Entrare in Internet 28.1 Inviare disegni

955 955

883 892 901 916 919 923 925 928

INDICE

28.2 28.3 28.4

PARTE SESTA



Aprire disegni dal Web Creare collegamenti ipertestuali con oggetti Pubblicare disegni sul World Wide Web

XI

959 962 966

PERSONALIZZAZIONE DI AUTOCAD

985

Personalizzazione dei comandi, delle barre degli strumenti e delle tavolozze degli strumenti 29.1 File personalizzabili 29.2 Creare abbreviazioni dei comandi 29.3 Personalizzare le barre degli strumenti 29.4 Personalizzare le tavolozze degli strumenti

987 987 993 996 1007

Capitolo 29

Capitolo 30

Creazione di macro e presentazioni di diapositive con file di script 30.1 Creare macro con file di script 30.2 Creare presentazioni di diapositive 30.3 Creare librerie di diapositive

1011 1011 1017 1022

Creazione di tipi di linea e modelli di tratteggio personalizzati 31.1 Creare tipi di linea 31.2 Creare modelli di tratteggio

1023 1023 1029

Capitolo 32

Creazione di forme e font 32.1 Creare forme 32.2 Creare font

1035 1035 1044

Capitolo 33

Personalizzazione dei menu 33.1 Lavorare con i file di menu 33.2 Personalizzare un menu

1047 1047 1052

Capitolo 31

PARTE SETTIMA

Capitolo 34



PROGRAMMAZIONE DI AUTOCAD

Fondamenti di AutoLISP e Visual LISP 34.1 Introduzione a Visual LISP 34.2 Guida di Visual LISP 34.3 Sintassi di AutoLISP 34.4 Utilizzare AutoLISP nella riga di comando 34.5 Creare file AutoLISP

1091

1093 1094 1103 1105 1108 1109

XII

INDICE

Capitolo 35

AutoLISP: elementi avanzati 35.1 Creare variabili 35.2 Lavorare con i comandi di AutoCAD 35.3 Lavorare con gli elenchi 35.4 Impostare le condizioni 35.5 Gestire gli oggetti di disegno 35.6 Ottenere input dall’utente 35.7 Mettere a punto gli ultimi dettagli

Capitolo 36

Esplorare le caratteristiche avanzate di AutoLISP 36.1 Variabili locali e globali 36.2 Lavorare con le funzioni Visual LISP ActiveX 36.3 Effettuare il debug del codice

Capitolo 37

Appendice A

1113 1113 1114 1122 1124 1129 1136 1138

1143 1143 1145 1155

Programmare con Visual Basic for Applications 37.1 Iniziare a lavorare con VBA 37.2 Scrivere codice VBA 37.3 Input da parte dell’utente 37.4 Creazione delle finestre di dialogo 37.5 Modificare gli oggetti 37.6 Debugging e trapping 37.7 Avvicinarsi alla programmazione avanzata 37.8 Conclusioni

1163 1164 1170 1180 1183 1191 1194 1195 1195

Contenuto del CD-ROM A.1 Requisiti di sistema A.2 Contenuto del CD-ROM A.3 Software presente sul CD-ROM A.4 Risoluzione dei problemi

1197 1197 1198 1201 1201

Indice analitico

1203

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Introduzione

Benvenuti in AutoCAD 2004. Al momento AutoCAD 2004 è il più potente prodotto software CAD disponibile per PC ed è in grado di realizzare praticamente qualsiasi attività di disegno tecnico. Lo scopo di questo libro è fornire una guida esauriente all’intero programma AutoCAD. AutoCAD 2004 è la versione di AutoCAD più veloce e facile da utilizzare; sono state aggiunte alcune caratteristiche che non sono neppure nominate in questo libro, poiché riguardano aspetti non visibili: ci si accorgerà però che vi sono meno rigenerazioni, che i disegni vengono caricati più rapidamente o che si riducono i tempi di attesa mentre si disegna e si modifica. I file vengono compressi in modo automatico e invisibile, in modo da occupare meno spazio. Oltre a questi miglioramenti, vi sono parecchie nuove funzionalità che consentono di creare disegni più facilmente e in minor tempo. Questo libro descrive tutte le principali funzioni di AutoCAD. I principianti troveranno gli strumenti per iniziare, mentre coloro che utilizzano AutoCAD regolarmente raggiungeranno un livello di conoscenza ancora più avanzato. Nel testo verrà fornita una consistente parte di riferimento che sarà possibile consultare ogni volta che si riterrà opportuno, insieme anche a brevi tutorial per creare i disegni. Infine, il CD-ROM è molto ricco di disegni, contiene una versione prova di AutoCAD 2004 e programmi AutoLISP. Questo libro dovrebbe contenere tutto ciò che è necessario per utilizzare appieno questo costoso programma chiamato AutoCAD.

A chi è destinato il libro Il volume tratta tutte le principali funzionalità di AutoCAD e presenta chiari esempi e tutorial basati su casi reali da adattare alle proprie necessità. Oltre a una trattazione degli aspetti fondamentali di AutoCAD, è stato incluso materiale sulle numerose funzionalità avanzate, come il collegamento ai database esterni, AutoLISP, VBA (Visual Basic for Applications), la modellazione 3D, il rendering e le modalità di personalizzazione di AutoCAD. Ciò che segue sarà di aiuto per capire se questo libro risponde alle proprie esigenze.

XIV

INTRODUZIONE

Per i nuovi utenti di AutoCAD AutoCAD 2004 guiderà i nuovi utenti attraverso tutto ciò che è necessario conoscere per iniziare a disegnare in modo efficiente, in qualsiasi settore. Per chi si sta aggiornando ad AutoCAD 2004 In questo libro sono evidenziate tutte le nuove funzionalità di AutoCAD 2004, facilitando il più possibile l’aggiornamento dalle versioni precedenti. Per chi proviene da un altro programma CAD Premesso che tale tipo di utente conosce già tutto sul CAD, in questo libro viene spiegato chiaramente il modo in cui AutoCAD disegna i modelli che si è già in grado di disegnare con altri programmi. Inoltre viene spiegato in modo esauriente come trasferire informazioni da altri formati.

L’organizzazione del libro Questo libro è diviso in sette parti e cinque appendici. Parte prima: Fondamenti di AutoCAD

In questa parte sono fornite le informazioni basilari necessarie per disegnare, partendo con una rapida “visita guidata” e proseguendo poi spiegando come iniziare a disegnare, utilizzare i comandi, specificare le coordinate e impostare un disegno. Parte seconda: Disegno in due dimensioni

In questa parte vengono analizzati tutti i comandi e le procedure per lavorare e modificare nello spazio bidimensionale. Viene inoltre trattato il controllo della procedura di disegno mediante layer, ingrandimenti e panoramiche e vengono trattate la quotatura e la stampa, sia su plotter sia su stampante. Parte terza: Dati

In questa parte vengono analizzati i diversi modi per organizzare e condividere i dati, compresi blocchi, attributi, riferimenti esterni e database esterni. Parte quarta: Disegno in tre dimensioni

In questa parte si spiega tutto quanto occorre sapere per disegnare in tre dimensioni. Si spiega anche come presentare disegni 3D utilizzando le tecniche di rendering, ombreggiatura e linee nascoste.

INTRODUZIONE

XV

Parte quinta: Organizzazione e gestione dei disegni

In questa parte vengono offerti suggerimenti per correlare AutoCAD al resto dell’ambiente di lavoro, spiegando come impostare degli standard, gestire disegni e lavorare con altre applicazioni. Si conclude con un capitolo su AutoCAD e Internet. Molte delle nuove funzioni di AutoCAD 2004 vengono spiegate in questa parte. Parte sesta: Personalizzazione di AutoCAD

In questa parte vengono introdotti gli strumenti necessari per personalizzare comandi, barre degli strumenti, tipi di linea, modelli di tratteggio, forme, caratteri e menu. Un capitolo tratta dei file script, che è possibile utilizzare per la creazione di macro. Parte settima: Programmazione di AutoCAD

Questa parte costituisce un’introduzione alla programmazione di AutoCAD e comprende tre capitoli su AutoLISP e Visual LISP e un capitolo su VBA (Visual Basic for Applications). Appendici

Le appendici forniscono informazioni supplementari per gli utenti di AutoCAD. L’Appendice A descrive il contenuto del CD-ROM allegato al libro. Nell’Appendice B vengono fornite istruzioni per l’installazione e la configurazione di AutoCAD. L’Appendice C visualizza tutti i menu e i menu secondari, oltre alle barre degli strumenti e i relativi menu. L’Appendice D elenca i comandi nuovi, modificati o eliminati e le variabili di sistema, oltre a contenere un elenco delle variabili di sistema utilizzate più di frequente sulla riga di comando. Nell’Appendice E sono elencati tutti i modi per ottenere aiuto su AutoCAD. Le appendici B, C, D ed E sono presenti sul CD-ROM allegato al libro.

Come utilizzare questo libro Questo libro può essere utilizzato in due modi: come testo di consultazione e come strumento di apprendimento o tutorial. Come testo di consultazione AutoCAD 2004 è organizzato come testo di consultazione al quale è possibile fare riferimento quando non si riesce a procedere o quando si compie un’operazione per la prima volta. In ogni capitolo viene trattato un argomento in modo esaustivo ed è semplice trovare ciò che si sta cercando. Tutti gli esercizi nei riquadri di procedura (con qualche eccezione) possono essere eseguiti singolarmente, senza dover eseguire gli altri presenti nel capitolo; è quindi semplice cercare un argomento ed eseguire l’esercizio relativo senza dover scorrere l’intero capitolo. Vi è anche un indice completo alla fine del libro nel quale cercare quello che interessa.

XVI

INTRODUZIONE

Come tutorial Questo volume prevede un’organizzazione globale che va da un livello semplice a uno complesso. Ciascun capitolo contiene diversi riquadri con procedure e questo consente di utilizzare il libro come un corso progressivo. È poi possibile tornare indietro e riprovare qualsiasi esercizio per rinfrescare la memoria su un determinato argomento. Per i nuovi arrivati in AutoCAD, la prima e la seconda parte sono essenziali, dopodiché è possibile fare riferimento ai capitoli che interessano. Anche la terza e quinta parte sono utili per i principianti. È probabile che gli utenti intermedi abbiano familiarità con la maggior parte del materiale della Parte prima e preferiscano passare oltre, cercando gli argomenti specifici di loro interesse. Il materiale presentato in questo libro è sufficiente per portare gli utenti intermedi a un livello relativamente avanzato. Lo scopo che questo libro si propone è di essere completo e di includere tutte le più importanti funzionalità di AutoCAD; pertanto non ci si deve preoccupare se parte del materiale sembra di livello troppo avanzato: esso sarà comunque a portata di mano al momento giusto.

Gli esercizi AutoCAD è un programma molto personalizzabile. In questo libro si presuppone che si stia lavorando con le impostazioni predefinite; tuttavia, potrebbero essere state apportate al sistema alcune modifiche che potrebbero far sì che i menu, le barre degli strumenti e i disegni abbiano un aspetto differente da quanto qui mostrato. Se il lettore ha installato AutoCAD apportando alcune modifiche, esse saranno già note; se invece si sta utilizzando un computer impostato da qualcun altro, sarà opportuno contattare la persona in questione per verificare le eventuali modifiche apportate. Inoltre, nel corso di alcuni esercizi di questo libro potrà capitare di apportare alcune modifiche all’impostazione di AutoCAD; la maggior parte di esse riguarda modifiche di scarsa importanza che qualunque utente apporterebbe durante il disegno, mentre quelle che potrebbero avere serie conseguenze, come la personalizzazione dei menu, sono accompagnate da richiami Attenzione e Suggerimento. Per esempio, quando si personalizza il menu, viene richiesto di copiare il file del modello con un nuovo nome, di modo che si lavorerà con il nuovo file di menu, non con quello originale. In ogni caso, se si lavora in rete o si condivide AutoCAD con altri utenti, è buona norma concordare con gli eventuali interessati le modifiche che si ha intenzione di apportare. Qualora si decidesse di eseguire gli esercizi, si raccomanda di seguirli dall’inizio, in quanto nei primi esercizi vengono fornite importanti istruzioni che potrebbero interessare il sistema in un secondo momento. Per esempio, uno dei primi esercizi consiste nella creazione di una nuova cartella nella quale memo-

INTRODUZIONE

XVII

rizzare i disegni ottenuti con gli esercizi, in modo da mantenere i disegni degli esercizi separati da quelli creati per lavoro. Tuttavia ciascun esercizio è autoconcluso, in modo da permettere di eseguire soltanto quello che interessa. NOTA È possibile creare una configurazione di AutoCAD personalizzata in modo che le eventuali modifiche apportate non riguardino gli altri utenti. Le istruzioni necessarie si trovano nell’Appendice B.

Gli esercizi presentati nel libro sono stati accuratamente verificati da un revisore tecnico per garantirne l’affidabilità. Tuttavia, vi sono alcune situazioni che non è possibile prevedere, sia a causa delle diverse configurazioni hardware/ software possibili sia a causa delle eventuali personalizzazioni di AutoCAD.

Convenzioni utilizzate in questo libro Dal momento che vi sono diverse possibilità di eseguire lo stesso comando in AutoCAD, è utile leggere i paragrafi che seguono in quanto vengono descritte le convenzioni tipografiche utilizzate in questo libro. Questa parte tornerà utile anche nell’esecuzione degli esercizi di procedura. I comandi di AutoCAD La versione di AutoCAD di cui si tratterà utilizza le convenzioni standard di Windows relative ai menu e alle barre degli strumenti. Per indicare la selezione di un comando da un menu, per esempio, viene specificato di selezionare Visualizza|Viste con nome, che significa fare clic con il mouse o con il puck/stilo sul menu Visualizza e poi sulla voce di menu Viste con nome. Alcuni pulsanti delle barre degli strumenti di AutoCAD contengono delle icone a comparsa, che equivalgono a menu secondari: facendo clic su uno di questi pulsanti sulla barra degli strumenti principale e tenendolo premuto ne verranno visualizzati altri. Quindi, per indicare quale pulsante selezionare verrà per esempio richiesto di selezionare (o fare clic su) Zoom Estensioni nell’icona a comparsa Zoom della barra degli strumenti Standard. Non è stata ancora trovata una valida alternativa a questo sistema, che non è totalmente soddisfacente per due ragioni: innanzitutto impiega frasi roboanti, in secondo luogo i nomi delle icone a comparsa non vengono visualizzati, quindi non è facile capire qual è l’icona a comparsa Zoom. Tuttavia è possibile consultare l’Appendice C, che mostra tutte le barre degli strumenti e le icone a comparsa con i relativi nomi. Inoltre nella maggior parte dei casi è facilmente intuibile di quale icona a comparsa si stia parlando. Un aspetto unico di AutoCAD è che ogni comando ha un nome che può essere digitato sulla riga di comando nella parte inferiore dello schermo. I nomi dei comandi e delle funzioni AutoLISP sono mostrati in lettere maiuscole e con un cambio di carattere, come in CERCHIO.

XVIII

INTRODUZIONE

Prompt di AutoCAD, input dell’utente e istruzioni Negli esercizi con procedure, la maggior parte delle istruzioni viene scritta con lo stesso carattere e stile utilizzati in questo momento. Quando viene riprodotta la riga di comando di AutoCAD, i relativi prompt verranno tuttavia mostrati in un carattere monospaziato e gli input dell’utente in grassetto. Altre istruzioni, come (Digitare la prima coordinata), verranno mostrate in corsivo e tra parentesi. Di seguito è mostrato un esempio di procedura. In questo esercizio è stato richiesto di fare clic su un determinato pulsante della barra degli strumenti, digitare le coordinate X,Y mostrate in grassetto e premere INVIO quando indicato. 1. Con il pulsante sinistro del mouse (chiamato anche pulsante di selezione) selezionare Linea dalla barra degli strumenti Disegna. Si noti che il nome del comando è ripetuto sulla riga di comando. Comando: _linea Specificare primo punto: 0,0 INVIO Specificare punto successivo o [Chiudi/Annulla]: 10,0 INVIO Specificare punto successivo o [Chiudi/Annulla]: 10,7 INVIO Specificare punto successivo o [Chiudi/Annulla]: 0,7 INVIO Specificare punto successivo o [Chiudi/Annulla]: 0,0 INVIO Specificare punto successivo o [Chiudi/Annulla]: INVIO

Spesso si farà riferimento a elementi specifici del disegno. I riferimenti a questi elementi appariranno nel testo come lettere fra parentesi, per esempio (a), (b), (c) e così via. Si troverà quindi la lettera corrispondente nella figura a cui il testo si riferisce. Termini relativi a mouse e tastiera Per disegnare in AutoCAD è possibile utilizzare un mouse o un puck. Il mouse è familiare a tutti gli utenti; un puck (o talvolta uno stilo) viene utilizzato con una tavoletta di digitalizzazione. Poiché la maggior parte degli utenti di AutoCAD non dispone di una tavoletta di digitalizzazione, nel libro non vi si fa mai un riferimento diretto. Nel caso se ne possieda una, si seguano le istruzioni date per il mouse. Un mouse può avere due o più pulsanti; generalmente gli utenti di AutoCAD preferiscono utilizzare un mouse con almeno tre pulsanti poiché è possibile personalizzare i pulsanti a seconda delle proprie esigenze. Tuttavia, dal momento che molti mouse hanno soltanto due pulsanti, nel testo si farà riferimento a un mouse di questo tipo. Il pulsante sinistro del mouse viene utilizzato per selezionare comandi e pulsanti delle barre degli strumenti e per selezionare punti nel disegno: per tale ragione a volte viene chiamato pulsante di selezione. Il pulsante destro solitamente apre un menu di scelta rapida.

INTRODUZIONE

XIX

AutoCAD 2004 introduce l’opzione Attiva clic con pulsante destro del mouse sensibile alla durata. Poiché questa funzione non è attiva per impostazione predefinita, non si darà per scontato che sia abilitata. Il termine fare clic con il pulsante destro del mouse viene utilizzato quando è necessario accedere a un menu di scelta rapida. Se è attiva l’opzione Attiva clic con pulsante destro del mouse sensibile alla durata, sarà necessario tenere premuto il tasto destro del mouse per più di 250 millisecondi (come impostazione predefinita) per visualizzare il menu di scelta rapida. Per maggiori dettagli vedere il Capitolo 3 e l’Appendice B (quest’ultima presente nel CD-ROM allegato al libro). Con l’utilizzo del pulsante sinistro del mouse, si attivano le seguenti diciture: ■ selezionare Strumenti|Opzioni; ■ fare clic su Linea sulla barra degli strumenti Disegna; ■ selezionare il cerchio nel disegno. “Premere INVIO” significa invece premere il tasto contraddistinto dalla dicitura Invio. Nella Tabella I.1 sono elencati altri termini relativi all’utilizzo del mouse presenti in questo libro.

I richiami Nel volume sono presenti numerose segnalazioni che vogliono richiamare l’attenzione del lettore su punti degni di nota. NOVITÀ Indica una novità di AutoCAD 2004 o una funzione che è stata radicalmente modificata.

Segnala informazioni importanti che richiedono una particolare attenzione o che possono essere utili.

NOTA

Spiega come eseguire un’operazione più facilmente o in minor tempo. Si troveranno moltissimi suggerimenti pratici di questo tipo.

SUGGERIMENTO

RIFERIMENTO Segnala gli argomenti già presenti in altre parti del libro. Poiché probabilmente questo libro non verrà letto dall’inizio alla fine, è possibile utilizzare i riferimenti per trovare rapidamente solo le informazioni di cui si necessita. CD-ROM

Riporta i riferimenti al materiale presente sul CD-ROM alle-

gato al libro. ATTENZIONE Richiama l’attenzione particolare dell’utente avvertendolo del possibile insorgere di qualche problema.

XX

INTRODUZIONE

Tabella I.1 Termini relativi al mouse in AutoCAD. TERMINE

DESCRIZIONE

Cursore

La forma sullo schermo che mostra la posizione del mouse; può essere raffigurata da una croce, una casella di selezione o una freccia. È anche noto come puntatore del mouse.

Casella di selezione

Un tipo di cursore costituito da una piccola casella, utilizzata per selezionare oggetti di disegno.

Puntatore a croce

Un tipo di cursore costituito da due linee intersecanti.

Selezionare

Con il termine “selezionare” si intendono tre tipi di azioni diverse: 1) puntare un oggetto di disegno e fare clic con il pulsante sinistro del mouse; 2) fare clic su una voce di menu, un pulsante di una barra degli strumenti o un elemento in una finestra di dialogo. A volte un elemento può essere selezionato anche utilizzando la tastiera; 3) evidenziare un oggetto in un disegno utilizzando un qualsiasi metodo di selezione, o evidenziare del testo in una finestra di dialogo o un documento di testo.

Fare clic

Premere il pulsante sinistro del mouse una volta e rilasciarlo.

Fare doppio clic

Premere il pulsante sinistro del mouse due volte in rapida successione.

Fare clic e trascinare

Fare clic con il pulsante sinistro del mouse e tenerlo premuto mentre si sposta il mouse, trascinando un oggetto sullo schermo con esso.

Fare clic con il pulsante destro del mouse

Premere il pulsante destro del mouse una volta e rilasciarlo. Se è stata attivata l’opzione Attiva clic con pulsante destro del mouse sensibile alla durata, tenere premuto il tasto destro del mouse per almeno 250 millisecondi (impostazione predefinita) prima di rilasciarlo.

Fare clic e trascinare

Tenendo premuto MAIUSC , premere il pulsante sinistro del mouse una volta e rilasciarlo.

Fare clic con il pulsante destro del mouse e trascinare

Tenendo premuto MAIUSC, premere il pulsante destro del mouse una volta e rilasciarlo.

Il CD-ROM Nel CD-ROM sono contenuti tutti i disegni necessari per eseguire gli esercizi presenti in questo libro. Questi disegni consentono di risparmiare tempo nell’apprendimento delle funzionalità di AutoCAD. Inoltre, nel CD-ROM sono inclusi i disegni finali risultanti dall’esercizio o dal tutorial: in questo modo sarà possibile verificare il lavoro svolto. Il CD-ROM è ricco di risorse che si spera possano essere utilizzate per molti anni a venire; l’Appendice A descrive il contenuto del CD-ROM. Eccezionalmente, il CD-ROM contiene inoltre una versione di prova di 30 giorni di AutoCAD 2004.

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Parte prima

FONDAMENTI DI AUTOCAD

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Capitolo 1

Iniziare a disegnare 1.1

Conoscere AutoCAD

1.2

Avviare AutoCAD

1.3

Creare un nuovo disegno

1.4

Utilizzare l’interfaccia di AutoCAD

1.5

Creare il primo disegno

1.6

Salvare un disegno

1.7

Chiudere un disegno e uscire da AutoCAD

I

mparare AutoCAD è un po’ come provare a stabilire se è nato prima l’uovo o la gallina. Da una parte, prima di iniziare a disegnare, è necessario conoscere i fondamenti, dall’altra può essere molto difficile capire tali fondamenti se non si hanno avuto esperienze nel disegnare qualcosa. In questo capitolo si risolverà il problema disegnando un semplice rettangolo in AutoCAD. Alcuni dei prossimi capitoli forniranno le informazioni di base necessarie per passare a disegni più complessi. Sperimentando come prima cosa la procedura di disegno, l’apprendimento iniziale sarà assai più facile.

1.1 Conoscere AutoCAD AutoCAD, creato da Autodesk, è il programma di disegno tecnico più diffuso ovunque, con oltre 3 milioni di utenti registrati. Secondo Autodesk, CAD sta per Computer Aided Design, cioè progettazione e disegno assistiti dal computer. La prima versione di AutoCAD, che girava su DOS, apparve nel 1982. AutoCAD era il primo programma CAD di una certa importanza a essere eseguito su un computer da tavolo. A quei tempi la maggior parte degli altri programmi di disegno tecnico veniva eseguita su stazioni di lavoro di alto livello o perfino su mainframe. Il successo di AutoCAD è stato attribuito alla sua famosa architettura aperta: molti dei file di codice sorgente sono file di testo (ASCII), facilmente personalizzabili e i linguaggi di programmazione (come AutoLISP e Visual Basic for Applications), sono concepiti apposta per la programmazione di AutoCAD da parte dell’utente finale. Come risultato, AutoCAD è il più flessibile programma di disegno disponibile, applicabile a tutti i campi. Il supporto di AutoCAD per le lingue straniere, comprese quelle che utilizzano altri alfabeti, è senza pari, e ciò fa sì che in pratica

4

CAPITOLO 1

AutoCAD non abbia una vera concorrenza. Questi fattori fanno di AutoCAD un programma che viene utilizzato in tutte le discipline in oltre 150 paesi. Con un alto livello di innovazione e perizia tecnica, Autodesk ha creato un programma con caratteristiche e proprietà incomparabili, comprendenti superfici, modellazioni e visualizzazioni 3D, accesso a database esterni, quotatura intelligente, importazione ed esportazione di altri formati di file, supporto Internet e molto altro ancora. Le principali discipline che utilizzano AutoCAD sono le seguenti. ■ Architettura, ingegneria e costruzione (AEC) ■ Meccanica ■ GIS (Geographic Information Systems) ■ Rilevamento topografico e ingegneria civile ■ Gestione di installazioni ■ Elettrotecnica/elettronica ■ Multimedia Tuttavia vi sono molti altri utilizzi meno noti di AutoCAD, come la creazione di modelli nell’industria dell’abbigliamento, la creazione di insegne e così via. In questo libro verranno forniti esempi in ambiti molto differenti. Il mondo di AutoCAD è molto vasto, ed è utile vederne i molteplici approcci possibili.

1.2 Avviare AutoCAD Con questo paragrafo ha inizio la rapida visita guidata di AutoCAD, concepita per presentare il programma in modo semplice. Il primo passo consiste nell’avvio del programma. Il CD-ROM comprende una versione trial di 30 giorni di AutoCAD 2004. Si faccia riferimento a \Software\AutoCAD 2004.

CD-ROM

In questo libro si parlerà di AutoCAD 2004 in esecuzione sotto Windows ME, Windows 2000, Windows NT 4.0 o Windows XP/XP Professional. Ogni computer ha una propria configurazione, e di conseguenza potrà essere necessario qualche aggiustamento nei passi seguenti. Se AutoCAD non è stato installato personalmente e non si ha familiarità con le cartelle (chiamate anche directory) presenti sul computer, innanzitutto sarebbe opportuno contattare chiunque conosca il sistema che verrà utilizzato. RIFERIMENTO Nell’Appendice B sono fornite alcune informazioni per semplificare l’installazione di AutoCAD.

Per impostazione predefinita, AutoCAD colloca un collegamento sul desktop (Figura 1.1) sul quale è possibile fare doppio clic per avviare AutoCAD.

INIZIARE A DISEGNARE

5

Figura 1.1 Un collegamento AutoCAD sul desktop rappresenta un sistema veloce per avviare AutoCAD.

Ovviamente è anche possibile selezionare Start|Programmi|Autodesk|AutoCAD 2004|Italiano|AutoCAD 2004.

1.3 Creare un nuovo disegno Dopo aver avviato AutoCAD, si apre automaticamente un nuovo disegno chiamato Disegno1.dwg. Il nome del disegno è visibile sulla barra del titolo (Figura 1.2); è possibile iniziare immediatamente a disegnare. Nel Capitolo 2 verrà illustrato come iniziare un disegno in base a un modello e come aprire un disegno esistente. Avviare AutoCAD 1. Fare clic sul pulsante Start sulla barra delle applicazioni, nella parte inferiore della schermata. 2. Selezionare Programmi|Autodesk|AutoCAD 2004|Italiano|AutoCAD 2004. Verrà visualizzato un disegno vuoto chiamato Disegno1.dwg.

Se si prosegue la lettura del capitolo, si tenga aperto il disegno. La modalità per uscire da AutoCAD è descritta in seguito nel capitolo.

1.4 Utilizzare l’interfaccia di AutoCAD Probabilmente si è impazienti di iniziare a disegnare. Tuttavia, dapprima è utile valutare la situazione attuale. La Figura 1.2 mostra la schermata di apertura di AutoCAD. Questa schermata potrebbe avere un aspetto leggermente diverso, visto che è possibile personalizzare AutoCAD in diversi modi, ma le caratteristiche generali saranno le stesse. È possibile vedere la tavolozza degli strumenti con alcuni esempi di mobili per ufficio e tratteggi. Ogni tavolozza rappresenta una via di accesso al contenuto che si può inserire nel proprio disegno. La tavolozza degli

NOVITÀ

6

CAPITOLO 1

Barra degli strumenti Proprietà Pulsante Chiudi applicazione

Barra degli strumenti Standard

Pulsante Ingrandisci applicazione

Barra del titolo Barra dei menu

Pulsante Riduci a icona applicazione

Barra degli strumenti Layer

Pulsante Riduci a icona disegno

Barra degli strumenti Disegna

Pulsante Ingrandisci disegno Pulsante Chiudi disegno

Barra degli strumenti Stili

Area di disegno

Barra degli strumenti Edita

Riquadro di selezione Icona del Sistema di Coordinate Utente (UCS) Puntatore a croce

Riga di comando Scheda Modello

Schede layout

Barra di stato Menu della barra di stato

Figura 1.2 La schermata di AutoCAD.

strumenti verrà descritta nel Capitolo 26. Per il momento è possibile fare clic sul pulsante Chiudi della tavolozza per chiuderla. Se si desidera ripristinarla, si selezioni Strumenti|Finestra tavolozze degli strumenti. La schermata di AutoCAD è costituita da quattro aree importanti, di cui si parlerà nei prossimi paragrafi. Area di disegno L’area vuota al centro della schermata, la finestra grafica, è l’area in cui si disegna. Si pensi a essa come a un foglio di carta da disegno, tranne per il fatto che questo foglio da disegno può avere qualsiasi dimensione, persino le dimensioni di un’enorme azienda!

INIZIARE A DISEGNARE

7

Nella parte inferiore dell’area di disegno è presente una scheda denominata Modello, che viene utilizzata per il disegno. Le schede di layout, invece, vengono

utilizzate per visualizzare il disegno prima della preparazione per la stampa. Quando si inizia a disegnare, è necessario specificare dove si vuole iniziare a disegnare. Un metodo è l’utilizzo delle coordinate. Per specificare una coordinata è universalmente accettata la convenzione di inserire innanzitutto la coordinata X, poi una virgola e quindi la coordinata Y. Nella Figura 1.3 sono mostrate alcune coordinate sugli assi X e Y.

Asse Y

-3,5 3,2 0,0 -1,-1

Asse X 6,-2

Figura 1.3 Alcune coordinate X,Y.

Il Capitolo 4 è dedicato alla spiegazione del modo in cui specificare le coordinate. Per creare modelli tridimensionali è necessario inserire una coordinata Z quando si specifica un punto. Nel Capitolo 21 sono analizzate le coordinate tridimensionali.

RIFERIMENTO

Icona UCS

Si osservi il simbolo a due frecce nell’angolo inferiore sinistro dell’area di disegno nella Figura 1.2: è chiamato icona UCS (User Coordinate System, Sistema di Coordinate Utente). Le frecce puntano nelle direzioni positive degli assi X e Y. È possibile modificare l’aspetto dell’icona. Si faccia riferimento al Capitolo 8.

RIFERIMENTO

Puntatore a croce

Nell’area di disegno della Figura 1.2 si osservino le due linee intersecanti con un quadratino nel punto di intersezione. Il quadratino è chiamato riquadro di selezione, poiché aiuta a selezionare gli oggetti. Le linee sono chiamate puntatore a croce e mostrano la posizione del puntatore del mouse rispetto agli altri oggetti

8

CAPITOLO 1

del disegno. Muovendo il mouse, si sposteranno con esso anche il riquadro di selezione e la croce. Nella parte inferiore della schermata, all’estremità sinistra della barra di stato (descritta più avanti in questo capitolo), si potrà notare che le coordinate X,Y cambiano a seconda dello spostamento del mouse. Menu e barre degli strumenti Nella parte superiore della schermata vi è la barra del titolo, e direttamente sotto di essa vi è la barra dei menu; ancora al di sotto vi sono due barre degli strumenti. Inoltre la schermata ha due ulteriori barre degli strumenti, Disegna ed Edita, che sono probabilmente ancorate al lato sinistro e destro dello schermo, come mostrato nella Figura 1.2. Si utilizzino i menu e le barre degli strumenti per avviare i comandi AutoCAD per disegnare, modificare, ottenere informazioni e così via. Poiché è possibile personalizzare i menu e le barre degli strumenti per adattarle alle proprie necessità, a qualche lettore la schermata potrebbe apparire leggermente diversa. AutoCAD dispone di molte barre degli strumenti, che possono essere visualizzate nel momento in cui è necessario utilizzarle. Quotature, Solidi, Render e Zoom sono esempi di barre degli strumenti. Nel corso del libro verranno forniti ulteriori dettagli su queste e altre barre degli strumenti. Riga di comando Nella parte inferiore dello schermo si trova una finestra a parte, che mostra più o meno tre righe di testo. È possibile modificarla in modo che visualizzi il numero desiderato di righe di testo, trascinando l’estremità superiore della finestra verso l’alto o verso il basso. Si noti la parola Comando:. Questa rappresenta la riga di comando. Tutti i comandi possono essere eseguiti in AutoCAD digitandone il nome sulla riga di comando. Anche se si utilizza una voce di menu o un pulsante di una barra degli strumenti per eseguire un comando, è necessario osservare la riga di comando per vedere la risposta di AutoCAD. Spesso AutoCAD fornisce delle opzioni che devono essere digitate da tastiera. Inoltre, il testo digitato appare sulla riga di comando. Per esempio, quando si digitano le coordinate per specificare un punto, queste appaiono sulla riga di comando. Per vedere una parte più ampia della riga di comando, si prema F2 per aprire la Finestra di testo di AutoCAD. È possibile passare in rassegna i comandi precedenti. Per chiudere la finestra è sufficiente premere nuovamente F2. Barra di stato Nell’estremità inferiore della schermata vi è la barra di stato (Figura 1.2). Spostando il mouse, cambiano le coordinate se ciò non avviene si faccia clic su di esse e si sposti di nuovo il mouse. Nella barra di stato vi sono anche diversi pulsanti che verranno analizzati in seguito.

INIZIARE A DISEGNARE

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Sul lato destro della barra di stato si trova una piccola freccia rivolta verso il basso. Si faccia clic su di essa per aprire il menu della barra di stato, che stabilisce quali pulsanti debbano esser visualizzati sulla barra di stato. Se un determinato pulsante non viene utilizzato, si può decidere di eliminare il relativo segno di spunta per farlo scomparire. È sempre possibile ritornare sui propri passi e selezionare di nuovo il pulsante in modo che sia visualizzato. Sempre sul lato destro della barra di stato si trova la nuova icona Communication Center. Per i dettagli, fare riferimento al Capitolo 26. È inoltre possibile utilizzare il comando FULLSCREEN degli Express Tools per nascondere la barra del titolo, il menu e la barra di stato, lasciando così più spazio per l’area di disegno. Per tornare alla visualizzazione normale, si digiti fullscreen sulla riga di comando e si prema INVIO. Si consulti l’Appendice B per informazioni sull’installazione degli Express Tools. NOVITÀ

1.5 Creare il primo disegno A questo punto si è quasi pronti per disegnare le prime linee. Tuttavia è opportuno dedicare prima qualche minuto alla pratica dell’uso delle barre degli strumenti per trasmettere ad AutoCAD i comandi. Barre degli strumenti Sulla barra degli strumenti Disegna si posizioni il cursore sul primo pulsante: apparirà la descrizione dello strumento, in questo caso Linea (Figura 1.4). Come si potrà notare, nella barra di stato verrà indicato che tramite questo pulsante vengono creati segmenti di linee rette. Se si esegue inavvertitamente un comando errato è sufficiente premere ESC: in questo modo riapparirà il prompt della riga di comando Comando:.

SUGGERIMENTO

NOTA Il modello ultimato in questo libro, acad.dwt, è relativo alle unità anglosassoni in piedi e pollici. Il modello in unità metriche è acadiso.dwt.

Disegnare un rettangolo Per questo esercizio è sufficiente seguire scrupolosamente le istruzioni. Quando si digitano le coordinate X e Y, mostrate in grassetto, si digiti il primo numero, una virgola e poi il secondo numero, senza spazi. Qualora non sia stata letta l’Introduzione di questo libro, questo è il momento adatto per tornare indietro e leggere la parte che spiega come seguire gli esercizi delle procedure. Non è importante capire tutto ciò che verrà fatto: tutto diventerà chiaro man mano che si procederà nella lettura del libro.

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CAPITOLO 1

Figura 1.4 Se si sposta il cursore sul pulsante Linea, si visualizza la descrizione dello strumento.

Si osservino i prompt che seguono. Come spiegato nell’Introduzione, si digiti ciò che viene visualizzato in grassetto. Le istruzioni nelle parti dei comandi appaiono in corsivo. Disegnare un rettangolo 1. Avviare AutoCAD. AutoCAD visualizza il nuovo disegno. Se viene richiesto un modello, digitare o selezionare acad.dwt. 2. Con il pulsante sinistro del mouse (chiamato anche pulsante di selezione) selezionare Linea dalla barra degli strumenti Disegna. Si noti che il nome del comando è ripetuto sulla riga di comando. Comando: _line Specificare primo punto: 0,0 INVIO Specificare punto successivo o [Annulla]: 10,0 INVIO Specificare punto successivo o [Annulla]: 10,7 INVIO Specificare punto successivo o [Chiudi/Annulla]: 0,7 INVIO Specificare punto successivo o [Chiudi/Annulla]: 0,0 INVIO Specificare punto successivo o [Chiudi/Annulla]: INVIO Il prompt della riga di comando appare di nuovo, pronto per un nuovo comando. 3. Per far sì che il rettangolo riempia la schermata, digitare il testo in grassetto mostrato di seguito:

INIZIARE A DISEGNARE

11

Comando: zoom INVIO Specificare un angolo della finestra, digitare un fattore di scala (nX o nXP) o[Tutto/Centrato/Dinamico/Estensioni/Precedente/scAla/Finestra] :e INVIO

Il rettangolo è centrato e riempie la maggior parte della schermata, lasciando un po’ di spazio ai lati dell’area di disegno. Il comando ZOOM con l’opzione Estensioni (e) fa sì che le dimensioni esterne del disegno arrivino fino ai bordi della schermata. Nel Capitolo 8 il comando ZOOM verrà analizzato approfonditamente. RIFERIMENTO

4. Tenere aperto il disegno; lo si potrà salvare successivamente in questo capitolo. Il risultato ottenuto dovrebbe corrispondere a quello mostrato nella Figura 1.5.

Figura 1.5 Il primo disegno.

Forse ci si può domandare a quali unità fanno riferimento le coordinate inserite. Per il momento si può pensare che siano pollici, anche se in realtà può essere impostata qualsiasi unità. Perciò, sarà possibile stampare il disegno come un rettangolo di 10 pollici per 7. Sono state descritte molte operazioni: come avviare un comando utilizzando la barra degli strumenti (il comando LINEA), come digitare le coordinate X, Y sulla riga di comando e come terminare il comando LINEA (premendo INVIO senza digitare alcuna coordinata). Inoltre è stato utilizzato il comando ZOOM digitandolo sulla riga di comando. Quasi tutto AutoCAD si basa su queste procedure di base.

12

CAPITOLO 1

1.6 Salvare un disegno Salvare un disegno è un’operazione simile al salvataggio di qualsiasi altro file in Windows. Sarebbe opportuno prendere l’abitudine di salvare il lavoro ogni dieci o quindici minuti per evitare di perderlo in caso di guasti del sistema. Per lavorare con questo libro è consigliabile creare una nuova cartella nella quale salvare i disegni ottenuti con gli esercizi che non vengono mischiati con altri disegni. Sebbene questa sia una funzione standard di Windows, di seguito è riportata la procedura da seguire poiché si tratta di passi molto importanti. Le seguenti istruzioni lasciano all’utente la scelta del luogo in cui creare questa nuova cartella, visto che ogni sistema è organizzato in modo differente. Nel caso si abbiano dubbi su come procedere è sufficiente selezionare l’unità (non la cartella) dove è installato AutoCAD e creare una nuova cartella su tale unità. Non è consigliabile creare una sottocartella nella cartella AutoCAD, che solitamente è chiamata AutoCAD2004, poiché esistono troppe probabilità di commettere errori ed eliminare file di AutoCAD necessari. Creare una nuova cartella 1. Posizionare il cursore del mouse sulla barra delle applicazioni nella parte inferiore della schermata e fare clic con il pulsante destro del mouse su Start. 2. Selezionare Esplora. 3. Sul pannello a sinistra di Esplora risorse fare clic sull’unità nella quale si desidera creare la nuova cartella. Se non si sa dove crearla, selezionare l’unità nella quale è installato AutoCAD. Se si è in rete, selezionare l’unità che rappresenta il proprio computer. 4. Se si desidera creare una sottocartella, cioè una cartella all’interno di un’altra cartella, selezionare la cartella nella quale si desidera creare la sottocartella. 5. Dal menu di Esplora risorse selezionare File|Nuovo|Cartella. Nella finestra a destra apparirà una nuova cartella chiamata Nuova cartella. Potrebbe essere necessario scorrere verso il basso per visualizzarla. 6. Digitare AutoCAD Bible come nome per la nuova cartella e premere INVIO. Se si sono svolti gli esercizi della precedente edizione del libro, AutoCAD 2002 Bible, e si ha già una cartella AutoCAD Bible, si rinomini la cartella originale come ACAD2004Bible .

È giunto il momento di salvare il disegno. Salvare un disegno per la prima volta non è come salvarlo le volte successive, poiché la prima volta è necessario assegnare un nome al file. È importante salvare il disegno nell’unità e nella cartella corrette. Sarebbe opportuno salvare questo disegno (e tutti i disegni creati mentre si utilizza questo libro) nell’apposita cartella creata nell’esercizio appena terminato. ATTENZIONE È fondamentale creare una cartella per i propri disegni come descritto nella precedente procedura prima di procedere con gli esercizi presenti nel resto del libro.

INIZIARE A DISEGNARE

13

Aiuto! Il disegno ottenuto non corrisponde a quello della figura

S

e il disegno ottenuto non corrisponde a quello della Figura 1.5, le cause potrebbero essere diverse. Per risolvere il problema, si provi una delle seguenti opzioni. Potrebbe essere stato commesso un errore. Prendendo in considerazione questa ipotesi si selezioni File|Nuovo per iniziare un secondo nuovo disegno, si selezioni il modello acad.dwt e si faccia clic su Apri. Poi si seguano di nuovo i prompt.



AutoCAD potrebbe essere stato avviato in base a un modello con proprietà diverse da quelle predefinite. Si selezioni File|Nuovo, il modello acad.dwt e si faccia clic su Apri. Poi si seguano di nuovo i prompt.



Se il disegno appare ancora errato, si inserisca il CD-ROM allegato al libro nella relativa unità. Si selezioni File|Apri e si utilizzi la finestra di dialogo Apri per trovare ab-acad.dwg sul CD-ROM. Si selezioni ab.acad.dwg e si faccia clic su Apri. Poi si seguano di nuovo i prompt. Uno dei suggerimenti appena citati dovrebbe risolvere il problema. Se si fossero iniziati più disegni, probabilmente si avrebbe più di un disegno aperto contemporaneamente. Si può passare da un disegno all’altro selezionandolo dal menu Finestra. ■

Per salvare un disegno, si faccia clic su Salva sulla barra degli strumenti Standard. Se si salva un disegno per la prima volta, compare la finestra di dialogo Salva con nome (Figura 1.6). Lungo il lato sinistro della finestra di dialogo vi sono molti pulsanti che consentono di trovare una posizione in cui salvare più velocemente i disegni. Questi pulsanti fanno parte dell’Elenco risorse. Utilizzatelo come segue.

Figura 1.6 La finestra di dialogo Salva con nome.

14



CAPITOLO 1

Cronologia. Elenca i collegamenti utilizzati negli ultimi disegni.

Personale/Documenti. Elenca i disegni e le cartelle nella cartella Documenti. Alcuni memorizzano i file in questa cartella (è possibile che il sistema chiami



la cartella Personale). ■ Preferiti. Elenca i file e le cartelle nella cartella C:\Documenti e Impostazioni\[nome login]\Preferiti (questa è la posizione in Windows XP; ma può essere diversa su altri computer). Può essere presente una sottocartella di AutoCAD; in questo caso si faccia doppio clic su di essa per salvare il disegno in quella posizione. Di solito la cartella contiene solo collegamenti ai file salvati in altri punti. Per collocare un collegamento a un disegno già salvato in Preferiti, si selezioni File|Salva con nome e si faccia clic sull’elenco a discesa Strumenti e su Aggiungi a Preferiti. In seguito si potrà aprire il file dalla cartella Preferiti. ■ Desktop. Visualizza i disegni presenti sul desktop. Nell’elenco compaiono anche alcune icone di Windows. ■ Buzzsaw. Rinvia a www.buzzsaw.com, il sito commerciale di Autodesk per le aziende del settore edile. Si può impostare un nuovo account o accedere ai progetti esistenti. ■ Siti FTP. Sono percorsi di Internet destinati al trasferimento dei file. Quando si seleziona FTP, si vedono i siti FTP aggiunti all’elenco. Per aggiungerli, è sufficiente selezionare Strumenti|Aggiungi/modifica percorsi FTP dal menu della finestra di dialogo Salva con nome. È necessario elencare il nome del sito FTP, selezionare un tipo di logon (Anonimo o Utente) e specificare il nome utente e la password se ci si registra come Utente. Si possono poi salvare i disegni (si parla di caricamento) nei siti FTP. Questa funzione rende intranet o qualsiasi server con capacità FTP accessibile tanto quanto il proprio sistema informatico. Con un semplice movimento, è possibile riordinare i pulsanti dell’Elenco risorse. È sufficiente trascinare il pulsante in un nuovo punto.

SUGGERIMENTO

Ovviamente si può scegliere una posizione nella quale salvare il file anche dall’elenco a discesa Salva in. Si digiti il nome del file nella casella di testo Nome file e si faccia clic su Salva per salvare il file. Si utilizzi l’elenco a discesa Viste della finestra di dialogo per specificare la modalità di visualizzazione dei file. Elenco visualizza solo il nome, Dettagli aggiunge le dimensioni, il tipo e la data modificati del file e Anteprima aggiunge un’anteprima del disegno. Il comando SAVEALL degli Express Tools salva tutti i disegni aperti, senza chiuderli. Se un disegno non è stato salvato, verrà richiesto di immettere un nome di file. Si selezioni Express|File tools|Save All Drawings. L’installazione degli Express Tools è spiegata nell’Appendice B. NOVITÀ

Salvare un disegno per la prima volta 1. Il rettangolo creato in precedenza in questo capitolo dovrebbe essere ancora sullo schermo. Fare clic sul pulsante Salva della barra degli strumenti Standard.

INIZIARE A DISEGNARE

15

Si aprirà la finestra di dialogo Salva con nome. 2. Fare clic sulla casella di riepilogo a discesa Salva in. Se necessario, selezionare l’unità in cui è stata creata la cartella AutoCAD Bible. 3. Fare doppio clic sulla cartella AutoCAD Bible creata per questo libro. Potrebbe essere necessario scorrere verso il basso per visualizzare il nome della cartella. 4. Nella casella Nome file selezionare il nome del file. Digitare ab1-01 e premere INVIO, oppure fare clic su Salva.

AutoCAD salverà il disegno con il nome ab1-01.dwg. Se lo si desidera, è possibile scegliere un altro nome, ma questo risulterà utile per organizzare i disegni creati con questo libro. Questo nome significa che si tratta del primo disegno del Capitolo 1 di AutoCAD 2004 Bible. Nel CD-ROM è incluso un piccolo programma, savea.lsp, che copia automaticamente i disegni sull’unità floppy dopo che sono stati salvati sul disco fisso. Se si desidera salvare regolarmente su dischetto per sicurezza, questo programma può essere utile; è possibile trovarlo in \Software\Chap01\Savea. CD-ROM

1.7 Chiudere un disegno e uscire da AutoCAD Si può chiudere un disegno e lasciare AutoCAD aperto. Il modo più semplice consiste nell’utilizzare il pulsante Chiudi che si trova appena sotto al pulsante Chiudi applicazione. È anche possibile selezionare File|Chiudi. Si può selezionare Finestra|Chiudi tutto per chiudere tutti i disegni aperti. Se vi sono modifiche non salvate, AutoCAD chiederà di salvarle. Se sono stati installati gli Express Tools (vedere i dettagli nell’Appendice B), si può selezionare Express|File tools|Quick Exit, che chiuderà tutti i disegni aperti, ricordando di salvare se necessario, quindi esce da AutoCAD. Si può inoltre selezionare Express|File tools|Close All Drawings per chiudere tutti i disegni senza uscire da AutoCAD. Verrà chiesto di salvare tutte le eventuali modifiche non salvate. SUGGERIMENTO

Per chiudere AutoCAD, occorre fare clic sul pulsante Chiudi applicazione situato nell’angolo superiore destro dalla schermata. Un metodo equivalente per uscire da AutoCAD è digitare esci alla riga di comando e premere INVIO. Un altro metodo è selezionare File|Esci. NOVITÀ Nel caso ci si trovi nel bel mezzo di un comando, ora è possibile chiudere il disegno senza terminare il comando.

Se sono state apportate modifiche al disegno dopo l’ultimo salvataggio, verrà richiesto se si desidera salvarle: si selezioni Sì oppure No a seconda delle circostanze. Selezionando Annulla si ritornerà al disegno. Se si hanno più disegni

16

CAPITOLO 1

aperti, AutoCAD richiama l’attenzione su ogni disegno in modo che non si uscirà da AutoCAD senza salvare tutte le modifiche effettuate nei disegni aperti. Chiudere il disegno e uscire da AutoCAD 1. Il rettangolo di ab1-01.dwg dovrebbe trovarsi sulla schermata. Fare clic su File|Chiudi. Ora viene visualizzata una schermata grigia senza disegni. È opportuno ripetere questa procedura se si avessero più disegni aperti. Salvare o cancellare le modifiche apportate a questi ultimi secondo le proprie necessità. 2. Fare clic sul pulsante Chiudi nell’angolo superiore destro per uscire da AutoCAD, che si chiuderà immediatamente.

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Capitolo 2

Apertura di un disegno 2.1

Creare un disegno da un modello

2.2

Modelli

2.3

Aprire un disegno con le impostazioni predefinite

2.4

Aprire un disegno esistente

2.5

Utilizzare un disegno esistente come prototipo

2.6

Salvare il disegno con un nuovo nome

AutoCAD dispone di diverse opzioni per aprire disegni nuovi o già esistenti. Queste opzioni consentono di lavorare con grande flessibilità e di risparmiare tempo. È anche possibile creare modelli complessi per evitare la ripetizione delle stesse impostazioni di base e degli stessi disegni.

2.1 Creare un disegno da un modello Un modello è un file speciale che contiene impostazioni e a volte oggetti, per esempio un blocco del titolo. Quando si utilizza un modello come base per un nuovo disegno, questo acquisisce tutte le impostazioni e gli oggetti inclusi nel modello. I modelli evitano pertanto di dover ricreare impostazioni e ridisegnare oggetti per un nuovo disegno. AutoCAD include molti modelli da utilizzare così come sono o da modificare. Si possono anche creare modelli personalizzati. Se si è già utilizzato AutoCAD 2002, ci si potrebbe chiedere perché non viene più visualizzata la finestra di dialogo Oggi. Tale finestra di dialogo si apriva nella finestra principale di AutoCAD e conteneva strumenti per l’apertura di nuovi disegni, ma in questa versione non è più disponibile. La funzione che corrisponde alla finestra utilizzata dai responsabili CAD per comunicare con gli utenti di AutoCAD si trova nel nuovo Communication Center, esaminato nel Capitolo 26. Anche nel caso di utilizzo di una versione precedente di AutoCAD ci si potrebbe porre un domanda simile, relativa alla finestra di dialogo di avvio, che metteva a disposizione opzioni per l’avvio di un nuovo disegno e che è ancora disponibile. Selezionare Strumenti|Opzioni e fare clic sulla scheda Sistema. Nella sezione Opzioni generali selezionare la finestra di dialogo di avvio. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Opzioni. NOTA

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CAPITOLO 2

Per creare un nuovo disegno, selezionare File|Nuovo per aprire la finestra di dialogo Seleziona modello. AutoCAD elenca tutti i modelli disponibili, illustrati nella Figura 2.1. Fare clic su un modello qualsiasi per visualizzarne l’anteprima, se disponibile. Per creare un nuovo disegno sulla base di un modello, si faccia doppio clic sul modello. Poiché AutoCAD si apre con Disegno1.dwg, il nuovo disegno si chiamerà Disegno2.dwg, mentre quelli successivi si chiameranno Disegno3.dwg e così via. Il salvataggio e l’attribuzione di un nome al nuovo disegno non avranno alcun effetto sul file del modello.

Figura 2.1 Si selezioni un modello dalla finestra di dialogo Seleziona modello.

Un nuovo comando, CNUOVO, è utile se si inizia un nuovo disegno basandosi sempre sullo stesso modello. Si deve impostare un modello predefinito e selezionare CNUOVO sulla barra degli strumenti Standard per iniziare subito un nuovo disegno in base al modello predefinito creato. Per impostare il modello predefinito, attenersi alla seguente procedura. NOVITÀ

1. Selezionare Strumenti|Opzioni e fare clic sulla scheda File. 2. Fare doppio clic sull’elemento Impostazione del modello di disegno. 3. Fare doppio clic su Nome file del modello predefinito per l’elemento CNUOVO. 4. Fare clic su tale casella a discesa che è impostata su Nessuno per impostazione predefinita. 5. Fare clic su Sfoglia per selezionare il modello desiderato. 6. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Opzioni.

APERTURA DI UN DISEGNO

19

È possibile stabilire se questo modello predefinito utilizza l’unità di misura metrica o imperiale impostando la variabile di sistema MEASUREINIT. (Le variabili di sistema verranno analizzate ulteriormente nel Capitolo 5.) Nella riga di comando digitare measureinit. Digitare 0 per l’unità di misura imperiale oppure 1 per l’unità di misura metrica e premere INVIO. Il modello predefinito è acad.dwt. Un altro modello predefinito è acad-Named Plot Styles.dwt, che fa riferimento agli stili di stampa con nome. Si faccia riferimento al Capitolo 17. Aprire un modello basato su acad.dwt 1. Avviare AutoCAD. 2. Selezionare File|Nuovo. 3. Nella finestra di dialogo Seleziona modello selezionare acad.dwt dall’elenco. Viene aperto il disegno vuoto Disegno2.dwg, illustrato nella Figura 2.2.

Figura 2.2 Creando un disegno basato su un modello, AutoCAD assegna a esso il nome Disegno2.dwg.

2.2 Modelli In un modello sono contenute delle impostazioni predefinite per permettere di iniziare a disegnare subito. Tali impostazioni comprendono tra l’altro la dimen-

20

CAPITOLO 2

sione del disegno (i limiti) e il tipo di unità (decimali, piedi o pollici) e altro ancora. In un ufficio dove più persone lavorano su uno stesso disegno, la creazione di un modello è importante per assicurarsi che tutti gli utenti lavorino con le stesse impostazioni. Un modello può contenere più che delle semplici impostazioni. Spesso, per esempio, contiene un blocco del titolo completo e a volte anche del testo standardizzato. Personalizzare il modello predefinito La maggior parte degli utenti personalizza il modello predefinito per creare uno o più modelli adatti alle particolari esigenze. Dopo avere creato i modelli non è più necessario preoccuparsi della maggior parte delle impostazioni, perché saranno automaticamente disponibili e sarà quindi possibile iniziare subito a disegnare. Per personalizzare acad.dwt, si osservi la seguente procedura. 1. Aprire un nuovo disegno basato sul modello desiderato, come descritto nel paragrafo precedente. 2. Apportarvi le modifiche desiderate. 3. Fare clic sul pulsante Salva sulla barra degli strumenti Standard. 4. Nella finestra di dialogo Salva con nome fare clic sull’elenco a discesa Tipo file. Selezionare Modello di disegno di AutoCAD (*.dwt). Nell’elenco di file di modelli selezionare il modello da personalizzare. Fare clic su Salva. 5. Quando viene richiesto se si desidera sostituire il file indicato, selezionare Sì. 6. Nella finestra di dialogo Descrizione del modello modificare il testo secondo le necessità e fare clic su OK. Senza l’ausilio dei modelli sarebbe necessario ricreare le impostazioni a ogni nuovo disegno e ciò rappresenterebbe un dispendio di tempo. L’impiego dei modelli nel tempo consente di risparmiare ore e ore di lavoro e aumenta la produttività. Si consiglia di non modificare i modelli disponibili in AutoCAD se si utilizza il computer di un altro utente senza prima averlo avvisato. Potrebbe essere una sorpresa poco piacevole aprire un disegno basato su un modello e scoprire che tutte le impostazioni sono state modificate.

ATTENZIONE

Creare modelli personalizzati Potrebbero essere necessari diversi modelli tra cui scegliere, per esempio per creare disegni di dimensioni differenti. AutoCAD consente di creare facilmente tutti i modelli desiderati. Per creare modelli personali è possibile iniziare un disegno basato su un modello e apportarvi le modifiche desiderate, oppure aprire un

APERTURA DI UN DISEGNO

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disegno che già contiene alcune delle impostazioni volute e apportarvi qualsiasi ulteriore modifica. Seguire la procedura riportata di seguito. 1. Nel caso venga iniziato un disegno basato su un modello, fare clic sul pulsante Salva sulla barra degli strumenti Standard. Se invece viene aperto un disegno esistente, selezionare File|Salva con nome. 2. Nella finestra di dialogo Salva con nome fare clic sull’elenco a discesa Tipo file. Selezionare Modello di disegno di AutoCAD (*.dwt). 3. Nella casella di testo Nome file digitare un nome per il modello e fare clic sul pulsante Salva. Fare clic su Salva. 4. Nella finestra di dialogo Descrizione del modello modificare il testo in base alle esigenze. Fare clic su OK. È consigliabile attribuire ai modelli nomi che li differenzino chiaramente dai disegni normali. Potrebbe, per esempio, essere necessario impostare i disegni per ciascuna delle dimensioni standard dei fogli, da A a E, in un blocco del titolo in ciascuno. Nomi utili potrebbero essere bt-a.dwt, bt-b.dwt, dove bt indica il blocco del titolo, e così via.

SUGGERIMENTO

La maggior parte degli utenti AutoCAD ricorre normalmente a queste tecniche. In genere è possibile approfittare di un modello come base per un nuovo disegno.

2.3 Aprire un disegno con le impostazioni predefinite Talvolta potrebbe essere necessario aprire un disegno senza alcuna impostazione. Sebbene sia impossibile che un disegno sia del tutto privo di impostazioni, se ne può aprire uno che ne contenga un numero minimo. Questo potrebbe rivelarsi necessario quando si lavora sul computer di un altro utente, al fine di evitare la perdita di tempo necessaria per eliminare numerose e complesse impostazioni non utili ai fini del proprio lavoro. Per aprire un disegno con il minor numero di impostazioni possibile, selezionare File|Nuovo. Invece di selezionare un modello, fare clic sulla freccia posta alla destra del pulsante Apri, illustrato nella Figura 2.1. Si selezioni una delle opzioni riportate di seguito. ■

Apri senza modello - Imperiale



Apri senza modello - Metrico

2.4 Aprire un disegno esistente Spesso occorre aprire un disegno esistente per completarlo o per apportarvi delle modifiche. Questa operazione è simile all’apertura di qualsiasi altro file in qua-

22

CAPITOLO 2

lunque applicazione Windows. È possibile reperire i disegni esistenti in base al nome o visualizzando un’immagine in miniatura del disegno. Si selezioni Apri sulla barra degli strumenti Standard. Verrà visualizzata la finestra di dialogo Seleziona file, illustrata nella Figura 2.3. Nell’elenco a discesa Cerca in selezionare l’unità in cui si trova il disegno. Nella casella principale fare doppio clic sulla cartella desiderata. Selezionare quindi il disegno. La sezione Anteprima permette di dare un rapido sguardo al disegno per assicurarsi che si tratti realmente di quello desiderato. Fare clic su Apri. AutoCAD aprirà il disegno.

Figura 2.3 La finestra di dialogo Seleziona file equivale alla finestra di dialogo Apri della maggior parte dei programmi per Windows.

NOVITÀ Se nel computer è installato Windows XP, è possibile visualizzare immagini in miniatura di tutti i disegni contenuti nelle cartelle della finestra di dialogo Seleziona file e di altre finestre di dialogo che consentono di selezionare un file, facendo clic su Viste|Anteprima. In tutti i sistemi operativi è possibile visualizzare le miniature in Esplora risorse nello stesso modo, vale a dire facendo clic su Viste|Anteprima.

Non è possibile visualizzare anteprime dei disegni creati con la Versione 12 o precedenti. I disegni relativi alla Versione 13 e successive offrono l’anteprima, sempre che questa funzionalità non sia stata disattivata. NOTA

Per cercare un file da aprire sul Web, si faccia clic sul pulsante Ricerca sul Web nella finestra di dialogo. È anche possibile utilizzare le icone dell’Elenco

APERTURA DI UN DISEGNO

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cartelle disponibili sul lato sinistro della finestra di dialogo. Tale elenco di icone è descritto nel Capitolo 1 in relazione alla finestra di dialogo Salva con nome. In alternativa, per aprire un disegno è sufficiente fare doppio clic su di esso nella finestra di Esplora Risorse di Windows. Se AutoCAD non è ancora in esecuzione, Windows apre il programma contemporaneamente al disegno richiesto. Nel caso AutoCAD sia già in esecuzione e un disegno sia già attivo, il disegno richiesto viene aperto come secondo disegno all’interno di AutoCAD. Un disegno può essere aperto anche da AutoCAD DesignCenter, uno strumento per la gestione dei file di disegno e di molti dei loro componenti. Si selezioni innanzitutto DesignCenter sulla barra degli strumenti Standard. AutoCAD aprirà la finestra di DesignCenter, visualizzando nella colonna di sinistra un elenco di disegni in maniera analoga a Esplora risorse di Windows. Se necessario, si selezioni Desktop sulla barra degli strumenti di DesignCenter. Individuare e selezionare la cartella contenente il disegno nella colonna sinistra. Nella colonna destra verranno visualizzati i disegni contenuti nella cartella. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul disegno richiesto e selezionare Apri in finestra dell’applicazione.

Il DesignCenter verrà analizzato in modo approfondito nel Capitolo 26 e in altri capitoli di questo libro.

RIFERIMENTO

Per aprire o salvare file, è possibile utilizzare molte scorciatoie nelle relative finestre di dialogo. ■ Fare doppio clic sul file di disegno richiesto per aprirlo immediatamente senza fare clic su Apri. ■ È possibile visualizzare i file in un elenco con o senza dettagli. Fare clic sul pulsante Elenco per vedere un elenco semplice. Fare clic sul pulsante Dettagli per vedere la dimensione del file, la data e l’ora in cui è stato salvato l’ultima volta. ■ Fare clic con il pulsante destro del mouse per visualizzare un menu di scelta rapida con più opzioni. ■ È possibile fare clic sul nome di un disegno per evidenziarlo, quindi fare ancora clic su di esso per rinominarlo, ma facendo attenzione a non fare doppio clic, perché in questo modo il disegno verrebbe aperto. Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente sull’apertura di un disegno, ab01-01.dwg, si trova nella cartella Results del CD-ROM.

CD-ROM

Aprire un disegno 1. Avviare AutoCAD nel caso non sia già in esecuzione. 2. Si faccia clic sul pulsante Apri sulla barra degli strumenti Standard. 3. Nella finestra di dialogo Seleziona file selezionare l’unità CD-ROM all’interno dell’elenco a discesa Cerca in. 4. Nella casella principale fare doppio clic sulla cartella Results. 5. Nella casella principale fare clic su ab01-01.dwg.

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CAPITOLO 2

6. Fare clic su Apri. AutoCAD aprirà il disegno. Mantenere il disegno aperto per l’esercizio successivo.

2.5 Utilizzare un disegno esistente come prototipo Anche se un modello può risultare molto utile, se si ha l’abitudine di utilizzare oggetti e impostazioni di un disegno poche volte, è possibile utilizzare semplicemente un disegno come prototipo per altri disegni. Spesso si ha la necessità di eseguire più disegni in serie, per esempio un certo numero di schemi elettrici simili oppure un gruppo di appartamenti analoghi in un condominio. Quando una parte significativa di un disegno è applicabile a disegni successivi, non serve cominciare da capo, piuttosto è possibile aprire un disegno esistente e salvarlo immediatamente con un altro nome, come descritto nel paragrafo successivo. Apportare quindi le modifiche necessarie e salvare di nuovo il disegno.

2.6 Salvare il disegno con un nuovo nome Se si ha la necessità di utilizzare un disegno esistente come prototipo oppure semplicemente di fare una copia di un disegno, è opportuno salvare il disegno con un nuovo nome. Si apra innanzitutto il disegno e si selezioni File|Salva con nome. Nella finestra di dialogo Salva con nome si digiti un nuovo nome nella casella di testo Nome file. Si faccia quindi clic su Salva. È anche possibile modificare la posizione del file cambiando la cartella nell’elenco a discesa Salva in. Nell’esercizio seguente si imparerà ad apportare modifiche a un disegno e a salvarlo con un nuovo nome. Se si è eseguito l’esercizio precedente, si dovrebbe avere attivo il disegno ab01-01.dwg. In caso contrario, si apra ab01-01.dwg dalla cartella Results del CD-ROM.

CD-ROM

Salvare il disegno con un nuovo nome 1. Selezionare File|Salva con nome. Si aprirà la finestra di dialogo Salva con nome. 2. Nella casella di testo Nome file cambiare il nome in ab02-01.dwg. Selezionare la cartella AutoCAD Bible precedentemente creata e fare clic su Salva. 3. Selezionare Linea sulla barra degli strumenti Disegno e seguire i prompt elencati di seguito. Specificare Specificare Specificare Specificare

primo punto punto punto

punto: 10,.5 INVIO successivo o [Annulla]: 6,.5 INVIO successivo o [Annulla]: 6,0 INVIO successivo o [Chiudi/Annulla]: INVIO

Il disegno dovrebbe corrispondere a quanto illustrato nella Figura 2.4.

APERTURA DI UN DISEGNO

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Figura 2.4 Un semplice blocco di titolo.

4. Fare clic sul pulsante Chiudi del disegno, che si trova immediatamente sotto al pulsante Chiudi dell’applicazione. 5. Dal momento che le modifiche apportate al disegno non sono state salvate, AutoCAD chiederà se si desidera salvarle, come illustrato nella Figura 2.5.

Figura 2.5 Se si prova a uscire da AutoCAD senza salvare le modifiche apportate al disegno, il programma dà la possibilità di salvarle.

6. Fare clic su Sì. AutoCAD salva e chiude il disegno. 7. Fare clic sul pulsante Chiudi dell’applicazione per chiudere AutoCAD.

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Capitolo 3

Comandi 3.1

Interfaccia Windows

3.2

Riga di comando

3.3

Tecniche dei comandi

3.4

Mouse e puck

3.5

Guida del programma

I

n conseguenza alla sua lunga storia, il sistema di immissione dei comandi in AutoCAD, chiamato interfaccia utente, è in un certo senso unico. È possibile impartire lo stesso comando in diversi modi, e in questo capitolo essi saranno analizzati e verranno fornite spiegazioni sufficienti per poterli impiegare senza difficoltà. I comandi sono importanti poiché in AutoCAD non è possibile compiere alcuna operazione senza eseguirne uno. In un programma di elaborazione di testi è possibile iniziare semplicemente a scrivere, in un programma di fogli di calcolo è possibile iniziare inserendo dei dati, mentre in AutoCAD, se non si immette un comando, non accade nulla.

3.1 Interfaccia Windows Nel corso degli anni sono stati aggiunti ad AutoCAD molti nuovi comandi. Spesso, alcuni vecchi comandi ormai non più necessari sono rimasti per motivi di compatibilità. Nella maggior parte dei programmi per Windows tutti i comandi sono inclusi nei menu, mentre in AutoCAD alcuni dei comandi più vecchi, così come altri poco utilizzati, non si trovano nei menu. A parte questa peculiarità, i menu di AutoCAD sono simili a quelli degli altri programmi per Windows. I menu di AutoCAD Selezionando una voce di menu si possono ottenere tre cose. Come in tutti i programmi di Windows, il menu fornisce indizi su cosa succederà facendo clic su una voce di menu; nella Tabella 3.1 è spiegato il significato degli indizi. Il menu Visualizza (Figura 3.1) include tutti e tre i tipi di voci di menu. Il disegno utilizzato nel seguente esercizio, su come si utilizza un menu secondario, ab2-01.dwg, si trova nella cartella Results del CD-ROM.

CD-ROM

28

CAPITOLO 3

Utilizzare un menu secondario 1. Aprire ab2-01.dwg dalla cartella Results del CD-ROM. 2. Selezionare il menu Visualizza e posizionare il cursore sulla voce Zoom. Verrà visualizzato il menu secondario. 3. Posizionare il cursore sul menu secondario, che presenta un elenco di opzioni del comando ZOOM. 4. Selezionare Out dal menu secondario: il blocco del titolo diventerà più piccolo, come se ci si fosse allontanati dal disegno con l’obiettivo di una cinepresa. 5. Non salvare questo disegno.

Tabella 3.1 Simboli dei menu e loro significato. SIMBOLO

AZIONE

Nessun simbolo dopo la voce di menu

Esecuzione di un comando.

… (ellissi)

Apertura di una finestra di dialogo. Visualizzazione di un menu secondario.

Visualizza un menu secondario con più opzioni

Esegue un comando

Apre una finestra di dialogo

Figura 3.1

Menu Visualizza.

È utile osservare la riga di comando quando si fa clic su un’opzione di menu. Il comando ZOOM viene ripetuto sulla riga di comando, e appare un elenco di opzioni. Si osservi che esse corrispondono quasi completamente a quelle presenti sul menu secondario, tranne per alcune differenze di scarso rilievo. Per esem-

COMANDI

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Il menu di schermo

N

elle versioni precedenti di AutoCAD era presente un menu sul lato destro della schermata, chiamato menu di schermo. A chi fosse ancora abituato a utilizzare tale menu, si consiglia di acquisire familiarità con la nuova interfaccia, in quanto è coerente con quella di altri programmi per Windows. Se proprio si desidera il menu di schermo, è possibile visualizzarlo senza difficoltà: si selezioni Strumenti|Opzioni e si faccia clic sulla scheda Visualizzazione. Nella sezione Elementi finestra, si selezioni la casella di controllo Visualizza il menu di schermo e si faccia clic su OK. Poiché per impostazione predefinita il menu di schermo non è visualizzato, in questo libro non se ne farà menzione. Di conseguenza, con la parola menu si intende sempre un menu a discesa della barra dei menu nella parte superiore della schermata di AutoCAD.

pio, l’opzione Out appena utilizzata non è disponibile sulla riga di comando; essa equivale all’opzione Scala che appare sulla riga di comando con un valore di 0.5x. I menu di AutoCAD spesso offrono opzioni di comando preimpostate per semplificare il lavoro. Menu di scelta rapida AutoCAD è dotato di menu di scelta rapida che appaiono quando si fa clic con il pulsante destro del mouse. Lo scopo dei menu di scelta rapida è quello di velocizzare il lavoro; essi possono risultare più rapidi dal momento che non si è più costretti a distogliere lo sguardo dallo schermo. Il menu di scelta rapida cerca di anticipare le più comuni operazioni che si vorrebbero eseguire. Come risultato, il menu che appare quando si fa clic con il pulsante destro del mouse dipende dalle seguenti situazioni. ■ Quando non è stato ancora avviato un comando oppure quando nessun oggetto è stato selezionato, facendo clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno si ottiene il menu Default. In esso si può tagliare, copiare, incollare, annullare, fare una panoramica o uno zoom e così via. ■ Quando è stato selezionato un oggetto, si ottiene il menu Modifica, che elenca i comandi di modifica più comuni. ■ Se è stato avviato un comando, si apre il menu della modalità comando, che consente di selezionare un’opzione per detto comando. Questa caratteristica verrà analizzata in maniera più approfondita più avanti in questo capitolo. ■ Se una finestra di dialogo è aperta, si può fare clic con il pulsante destro del mouse sulle sezioni attive per ottenere il menu corrispondente, che varia nella finestra di dialogo. ■ Altri menu comprendono l’elenco della barra degli strumenti che compare quando si fa clic su una barra degli strumenti, oppure l’elenco degli ultimi co-

30

CAPITOLO 3

mandi utilizzati quando si fa clic con il pulsante destro del mouse sulla riga di comando. Questi menu verranno analizzati in maniera approfondita nel corso del libro e si avrà la possibilità di usarne molti svolgendo gli esercizi. In precedenza, fare clic con il pulsante destro del mouse era quasi sempre equivalente a premere INVIO. È possibile personalizzare l’uso del pulsante destro del mouse, anche per far sì che funzioni in modo analogo alle versioni precedenti. Selezionare Strumenti|Opzioni e fare clic sulla scheda Preferenze utente. Fare clic su Personalizzazione pulsante destro del mouse. Per ulteriori dettagli si può consultare l’Appendice B. Quando si imposta la personalizzazione del pulsante destro è possibile attivare il clic sensibile alla durata. Il clic destro sensibile alla durata è una nuova funzione che offre il meglio delle due funzioni fondamentali del tasto destro, che può essere così utilizzato come equivalente di INVIO e per aprire i menu di scelta rapida.

NOVITÀ

Se si attiva il clic destro sensibile alla durata, un clic veloce equivale a premere INVIO per ripetere l’ultimo comando, per esempio, oppure per concludere il comando LINEA e gli altri comandi che richiedono un INVIO alla fine. Un clic più lungo, che si ottiene lasciando il dito sul mouse un po’ più a lungo, apre il menu di scelta rapida. È possibile specificare l’intervallo di tempo richiesto per il clic più lungo, il cui valore predefinito è di 250 millisecondi. Finestre di dialogo Le finestre di dialogo sono uno strumento che facilita all’utente il controllo di AutoCAD senza che sia necessario memorizzare troppi nomi di comandi e di opzioni; esse guidano attraverso le operazioni visualizzando in modo chiaro tutte le alternative. Se si ha dimestichezza con qualsiasi altro programma per Windows, anche le finestre di dialogo risulteranno familiari. AutoCAD, per la sua complessità, presenta alcune finestre di dialogo molto complicate; tuttavia, navigare in esse sarà un’esperienza familiare. Per fare un piccolo esempio, si osservi la finestra di dialogo Unità disegno, che consente di definire il tipo di unità che AutoCAD utilizza in un disegno. Essa presenta gran parte delle caratteristiche tipiche nelle finestre di dialogo di AutoCAD ed è illustrata nella Figura 3.2. Utilizzare una finestra di dialogo 1. Selezionare File|Nuovo. Nella finestra di dialogo Seleziona modello, fare clic sulla freccia a fianco del pulsante Apri e selezionare Apri senza modello - Imperiale per iniziare un nuovo disegno. 2. Selezionare Formato|Unità. Verrà aperta la finestra di dialogo Unità disegno. Notare i due riquadri Lunghezza e Angolo.

COMANDI

Figura 3.2

31

La finestra di dialogo Unità disegno è tipica di molte finestre di dialogo AutoCAD.

3. L’unità predefinita è Decimali. Dall’elenco a discesa Tipo, selezionare Architettoniche e osservare come si modifica la visualizzazione delle unità nella casella Precisione. 4. Selezionare ciascun tipo di unità e osservare come si modificano. 5. Selezionare di nuovo Decimali. 6. Fare clic sulla casella di riepilogo a discesa Precisione nel riquadro Lunghezza; il suo valore predefinito è di quattro posizioni decimali (0.0000). Selezionare due posizioni decimali (0.00). 7. Ora selezionare diverse opzioni di formato degli angoli nella parte destra della finestra di dialogo; tali opzioni determinano la visualizzazione delle misure degli angoli. Osservare le modifiche nel riquadro Esempio di output. 8. Selezionare di nuovo il valore predefinito, Gradi decimali. 9. Nella casella di riepilogo a discesa Precisione selezionare due posizioni decimali. 10. Il pulsante Direzione nella parte inferiore della finestra di dialogo ha un’ellissi (…), che nelle finestre di dialogo ha lo stesso significato che nei menu, cioè apre un’altra finestra di dialogo. Fare clic su Direzione per visualizzare l’omonima finestra di dialogo, che consente di modificare la convenzione standard secondo la quale Est corrisponde a 0 gradi, Nord a 90 gradi e così via. 11. Fare clic su Annulla per non modificare queste convenzioni e ritornare alla finestra di dialogo Unità. Si può fare clic sulla casella di controllo In senso orario per cambiare la convenzione standard secondo la quale l’incremento degli angoli avviene in senso antiorario. 12. Nella casella di riepilogo a discesa Precisione del riquadro Angolo selezionare 0 per riportare questa impostazione al suo valore originale. Potrebbe essere necessario scorrere verso l’alto. Se l’impostazione era diversa da quella predefinita è possibile ritornare al valore che aveva quando è stata aperta la finestra di dialogo. 13. Nella casella di riepilogo a discesa Precisione del riquadro Lunghezza, selezionare 0.0000 per riportare questa impostazione al suo valore originale. Se l’impo-

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CAPITOLO 3

stazione era diversa da quella predefinita è possibile ritornare al valore che aveva quando è stata aperta la finestra di dialogo. 14. Fare clic su OK. Se non si è sicuri di aver riportato tutte le impostazioni ai loro valori originali, fare clic su Annulla.

Se in una finestra di dialogo è presente un pulsante con un punto di domanda (?) nell’angolo superiore destro, facendo clic su di esso il puntatore prenderà la forma di un punto di domanda; facendo clic con questo puntatore su una voce della finestra di dialogo verrà visualizzata una breve descrizione della voce stessa. SUGGERIMENTO

Barre degli strumenti Le barre degli strumenti permettono di eseguire rapidamente un comando con un clic del mouse. A volte la piccola immagine sui pulsanti delle barre degli strumenti non suggerisce in modo chiaro il significato dei pulsanti, e finché non si familiarizza con la posizione dei pulsanti, potrà accadere di dover passare da un pulsante all’altro con il mouse per leggerne la descrizione. Una volta imparata la posizione della maggior parte dei pulsanti delle barre degli strumenti, queste ultime potranno diventare un mezzo assai utile per eseguire i comandi. Tutti i pulsanti delle barre degli strumenti sono stati rifatti per la versione 2004 di AutoCAD ed è stato creato un aspetto generale del programma completamente nuovo. Sono cambiate anche le barre degli strumenti principali, la scelta di pulsanti è leggermente diversa e sono state aggiunte nuove barre degli strumenti visualizzate per impostazione predefinita. RIFERIMENTO

AutoCAD fornisce 28 barre degli strumenti. Normalmente vengono visualizzate le barre degli strumenti Standard, Stili, Layer, Proprietà, Disegna ed Edita, ma è possibile visualizzarne altre a seconda delle esigenze. È possibile personalizzare le barre degli strumenti per adattarle alle proprie necessità. È anche possibile creare barre degli strumenti personalizzate a partire da zero, per esempio per contenere le combinazioni di comandi più utilizzate. La personalizzazione delle barre degli strumenti è analizzata nel Capitolo 29, mentre l’Appendice C, sul CD-ROM allegato al libro, riporta tutte le barre degli strumenti e i pulsanti corrispondenti.

RIFERIMENTO

Per visualizzare una barra degli strumenti, fare clic con il pulsante destro del mouse su una barra e selezionare la barra degli strumenti da visualizzare. Accanto ai nomi delle barre degli strumenti visualizzate appare un segno di spunta. La procedura per nascondere una barra degli strumenti è la stessa: bisogna selezionarla. In alternativa, è possibile selezionare Visualizza|Barre degli strumenti per aprire la finestra di dialogo Barre degli strumenti. Selezionare o rimuovere il segno di spunta accanto a una barra degli strumenti e fare clic su OK.

COMANDI

33

Dopo aver aperto una barra degli strumenti, è possibile chiuderla selezionando il pulsante Chiudi nell’angolo in alto a destra, a condizione che la barra non sia ancorata, vale a dire parcheggiata su un bordo dello schermo. Le barre degli strumenti possono inoltre essere spostate nell’area di disegno oppure al di fuori della finestra di AutoCAD (quando non è ingrandita). È possibile spostare le barre degli strumenti trascinandole e ridimensionarle trascinandone un bordo. Le barre degli strumenti ancorate hanno dei bordi di presa (simili a una riga doppia) che possono essere utilizzati per disancorare le barre degli strumenti e spostarle. Per chiudere tutte le barre degli strumenti e le schede, premere CTRL+0; in questo modo si libera spazio sullo schermo. Per riaprire le barre degli strumenti e le schede, premere nuovamente CTRL+0.

NOVITÀ

Nell’esercizio seguente si imparerà a manipolare le barre degli strumenti. Questo esercizio può essere svolto con un qualsiasi disegno aperto sullo schermo. Manipolare le barre degli strumenti 1. Posizionare il cursore sul bordo di presa all’estremità superiore della barra degli strumenti Disegna. Fare clic, tenere premuto il pulsante del mouse e trascinare la barra degli strumenti sotto il bordo sinistro della barra degli strumenti Layer (che è l’ultima barra a sinistra della barra degli strumenti Standard) fino a trasformarla in una barra orizzontale. Rilasciando il pulsante del mouse la barra degli strumenti sarà ancorata sotto la barra degli strumenti Layer. 2. Fare clic sul bordo di presa della barra degli strumenti Edita e trascinarla come si è fatto con la barra degli strumenti Disegna fino ad ancorarla sotto il bordo destro della barra degli strumenti Layer. La schermata risultante dovrebbe corrispondere a quella mostrata nella Figura 3.3. (Se la risoluzione dello schermo è pari a 800×600, la barra degli strumenti non sarà visibile completamente. È possibile ancorarla sotto la barra degli strumenti Disegna.)

Figura 3.3

Ancoraggio delle barre degli strumenti Disegna ed Edita nella parte superiore della schermata.

3. Ecco un’altra configurazione; fare clic sul bordo di presa alla sinistra della barra degli strumenti Disegna. Trascinare la barra sul lato sinistro della schermata fino a che la barra non viene ancorata assumendo la forma di una colonna verticale. 4. Allo stesso modo, trascinare la barra degli strumenti Edita sul lato destro della schermata; il risultato dovrebbe corrispondere all’illustrazione della Figura 3.4. Questa configurazione delle barre degli strumenti è simile a quella predefinita nella versione 2002 di AutoCAD.

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CAPITOLO 3

Figura 3.4

Ancoraggio delle barre degli strumenti Disegna ed Edita sul lato della schermata.

5. Fare clic con il pulsante destro del mouse su una barra degli strumenti qualsiasi per visualizzare un elenco di opzioni; selezionare Quotature per visualizzare la barra degli strumenti Quotature, che fornisce gli strumenti per mostrare le misure del disegno. Essa potrebbe apparire come una riga singola di icone o con una forma rettangolare. Se è ancorata, fare clic sul bordo di presa e trascinarla sull’area di disegno. 6. Posizionare il cursore sul quarto pulsante per visualizzare la descrizione dello strumento: Quota raggio. Questo pulsante consente di creare una quota che mostra la misura del raggio di un cerchio. 7. Con il mouse puntare il bordo inferiore della barra degli strumenti fino a che il cursore non assume la forma di una freccia con due punte. 8. Fare clic e trascinare verso l’alto o il basso: la barra degli strumenti cambia forma. 9. Fare clic sulla barra del titolo della barra degli strumenti Quotature e trascinarla verso il basso, nella parte inferiore dell’area di disegno, sulla barra di scorrimento orizzontale, fino a che essa non viene ancorata assumendo la forma di una barra orizzontale (Figura 3.5). Lo spazio disponibile sulla schermata è stato ridotto rispetto a prima, ma le barre degli strumenti sono fuori dall’area di disegno. 10. Per chiudere la barra degli strumenti Quotature, per esempio dopo aver posizionato tutte le quote nel disegno, è necessario trascinare la barra dal suo bordo di presa nell’area di disegno e fare clic sul pulsante Chiudi nella parte destra della sua barra del titolo. 11. È possibile lasciare le barre degli strumenti Disegna ed Edita dove sono, oppure riportarle nelle loro posizioni originali.

COMANDI

Figura 3.5

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La barra degli strumenti Quotature è ancorata nella parte inferiore della schermata.

Come si è potuto constatare, è utile essere in grado di spostare, posizionare, mostrare e nascondere le barre degli strumenti. Questo piccolo sforzo può migliorare notevolmente il modo di lavorare con i disegni in AutoCAD.

3.2 Riga di comando Si è già visto come ciascun comando assegnato ad AutoCAD venga ripetuto sulla riga di comando, nonostante a volte vengano utilizzate parole, sintassi e opzioni leggermente differenti. Nel Capitolo 1 è stato anche assegnato un comando, in quel caso ZOOM, digitandone direttamente il nome sulla riga di comando. I nomi dei comandi Tutti i comandi hanno un determinato nome composto da una parola, che può essere diverso da quello che appare nella descrizione dei pulsanti delle barre degli strumenti o nei menu. Ma un fatto è certo: ogni comando può essere eseguito digitandone il nome sulla riga di comando. Alcuni utenti preferiscono utilizzare la riga di comando poiché ritengono che sia più veloce che cercare un coman-

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CAPITOLO 3

do su un menu o su una barra degli strumenti. Altri utilizzano sia la riga di comando sia i menu e le barre degli strumenti. Alcuni comandi hanno nomi facili da ricordare, come LINEA o ARCO, mentre altri hanno nomi lunghi e difficili da ricordare, come EDITARETINO, DDTYPE oppure ATTACCAIMM, che spingono a ricorrere ai menu e alle barre degli strumenti. Se si preferisce digitare i comandi, è possibile creare delle versioni brevi dei loro nomi chiamate alias. Alcune sono già incluse in AutoCAD, come descritto nel Capitolo 29.

RIFERIMENTO

Esiste la possibilità di modificare ciò che si digita alla riga di comando. Se si digita un nome di comando lungo e si fa un errore, si può cancellare il testo fino a dove si è sbagliato, e digitare l’ultima parte del comando in maniera corretta. La Tabella 3.2 mostra come utilizzare la tastiera per modificare la riga di comando. È possibile far scorrere e riutilizzare righe di comando digitate precedentemente. Per ripetere l’ultima riga di comando digitato si prema la freccia posta in alto e si prema INVIO per eseguirlo. Per visualizzare più righe di comando digitate, si prema il tasto F2 per aprire la finestra di testo. Far scorrere o utilizzare i tasti ↑ e ↓ fino a trovare la riga digitata desiderata ed evidenziarla. Fare quindi clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Incolla alla riga di comando dal menu di scelta rapida. AutoCAD incollerà il testo evidenziato nella riga di comando corrente. È anche possibile copiare del testo selezionato dalla cronologia della riga di comando o l’intera cronologia negli Appunti. In alternativa si selezioni Comandi recenti dal menu di scelta rapida e si selezioni uno dei comandi dal menu secondario che appare.

Tabella 3.2 Tasti di modifica per la riga di comando. TASTO

FUNZIONE

BACKSPACE

Arretra attraverso il testo presente sulla riga di comando cancellando le lettere una per volta.



Il cursore viene spostato verso sinistra sul testo presente sulla riga di comando, senza cancellare nulla.



Il cursore viene spostato verso destra sul testo presente sulla riga di comando, senza cancellare nulla.

HOME

Il cursore viene posizionato all’inizio del testo presente sulla riga di comando.

FINE

Il cursore viene posizionato alla fine del testo presente sulla riga di comando.

INS

Attiva e disattiva le modalità di inserimento e sovrascrittura. La modalità di inserimento inserisce del testo, mentre la modalità di sovrascrittura scrive sul testo esistente. Si tenga presente che sulla riga di stato non viene specificata la modalità in uso.

CANC

Elimina il carattere a destra del cursore nella riga di comando.

CTRL+V

Incolla il testo presente negli Appunti.

COMANDI

37

Il continuo passaggio dal mouse alla tastiera e viceversa comporta una perdita di tempo. In generale, se si selezionano punti con il mouse (argomento analizzato nel Capitolo 4), risulta più veloce utilizzare sia i menu sia le barre degli strumenti per impartire comandi. Invece, se si stanno digitando coordinate, come si è fatto nel Capitolo 1, si hanno già le mani sulla tastiera: in questo caso risulta più facile digitare direttamente i comandi. SUGGERIMENTO

Rispondere alle opzioni dei comandi Molti comandi hanno diverse opzioni fra le quali scegliere. Il formato per le opzioni di comando è il seguente: istruzione corrente o [opzioni] :

L’istruzione corrente spiega che cosa è necessario fare. Per esempio, se si sceglie un comando di modifica, di solito AutoCAD chiede di “selezionare degli oggetti”. Il testo tra parentesi quadre elenca le opzioni disponibili per il comando. Le parentesi angolari indicano il valore corrente o il valore predefinito per il comando. Selezionare un’opzione è semplice. ■ Per selezionare un’opzione sulla riga di comando digitare la lettera o le lettere maiuscole presenti nel suo nome; solitamente, ma non sempre, è la prima lettera dell’opzione, che può essere digitata minuscola. Premere INVIO. ■ Per selezionare l’opzione predefinita sulla riga di comando, o mantenere il valore corrente (quello che appare tra parentesi angolari come ), è sufficiente premere INVIO o fornire il punto o il valore richiesto. ■ Per selezionare un’opzione senza ricorrere alla riga di comando, è possibile fare clic con il pulsante destro del mouse nell’area di disegno e scegliere una delle opzioni che si trovano sul menu di scelta rapida. Questo metodo funziona meglio per opzioni che non richiedono la digitazione di formati numerici alla riga di comando. La selezione delle opzioni da un menu di scelta rapida direttamente sullo schermo è un esempio di ambiente di disegno che aumenta l’efficienza, dal momento che non si ha più la necessità di interrompersi per guardare la tastiera. A questo punto potrebbero apparire ulteriori opzioni o potrebbe venire richiesto di selezionare un punto o un oggetto. Nell’esercizio seguente si imparerà a utilizzare le opzioni dei comandi. Nel Capitolo 1 si digitavano coordinate per specificare dei punti, ora si selezioneranno dei punti sullo schermo direttamente con il mouse. Come si sarà notato, AutoCAD visualizza i nomi dei comandi preceduti da un trattino di sottolineatura (_); si tratta della forma originale in inglese del comando e il trattino è il carattere mediante il quale qualsiasi comando in inglese può essere tradotto in tutte le lingue straniere supportate dal programma.

NOTA

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CAPITOLO 3

Utilizzare le opzioni dei comandi 1. Iniziare un nuovo disegno utilizzando il modello acad.dwt. 2. Selezionare Arco dalla barra degli strumenti Disegna. 3. Osservare la riga di comando, sulla quale apparirà il seguente prompt: Specificare punto iniziale dell’arco o [Centro]: L’indicazione del punto iniziale rappresenta l’istruzione principale, tuttavia esiste anche la possibilità di specificare il centro dell’arco. Posizionare il cursore in un punto qualsiasi al centro della schermata e fare clic per specificare il punto iniziale; questa operazione è chiamata selezione di un punto. 4. Ora apparirà il prompt: Specificare secondo punto dell’arco [Centro/Fine]: Si supponga di voler specificare la fine dell’arco; dal momento che l’indicazione del secondo punto costituisce l’istruzione principale, fare clic con il pulsante destro del mouse per visualizzare il menu di scelta rapida (Figura 3.6) e selezionare Fine, vale a dire una delle opzioni proposte. AutoCAD risponderà con il prompt: Specificare punto finale dell’arco:

Figura 3.6

Uso del menu di scelta rapida per selezionare l’opzione Fine del comando ARC.

5. Selezionare un altro punto qualsiasi sulla schermata. 6. Al prompt: Specificare centro dell’arco o [Angolo/Direzione/Raggio]: digitare r, poi INVIO. 7. Specificare raggio dell’arco: digitare 2 e premere INVIO. AutoCAD crea l’arco e il comando si conclude. A questo punto non ci deve preoccupare se l’arco non è totalmente incluso nella schermata o non ha l’aspetto desiderato. (È possibile selezionare due punti per un arco che non possa avere un raggio pari a 10 unità. Se succedesse questo, riprovare con due punti diversi.) Non salvare questo disegno.

A volte un comando ha così tante opzioni che AutoCAD apre una finestra di dialogo, che costituisce un modo più strutturato e informativo per scegliere le opzioni del comando in questione.

COMANDI

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3.3 Tecniche dei comandi Per rendere più agevole lavorare con i comandi AutoCAD offre delle scorciatoie per ripetere e cancellare i comandi, oltre alle sofisticate opzioni per annullare e ripetere. È anche possibile utilizzare alcuni comandi dopo averne avviato un altro. È possibile avere in esecuzione contemporaneamente più di un comando, oppure passare da un disegno a un altro senza interrompere i comandi impartiti. Per esempio, se ci si trova impegnati a disegnare un cerchio all’interno di un disegno, è possibile aprire un nuovo disegno e avviare un altro comando per avere le informazioni necessarie per il cerchio, poi ritornare al primo disegno e concludere quanto iniziato. Ripetere i comandi Il modo più comune per ripetere un comando appena utilizzato consiste nel premere INVIO al prompt Comando:. L’ultimo comando appare di nuovo. SUGGERIMENTO È anche possibile premere la BARRA SPAZIATRICE in corrispondenza del prompt di comando per ripetere il comando appena utilizzato. Questo metodo consente di tenere una mano sul mouse e l’altra sulla BARRA SPAZIATRICE.

Se si crea un pulsante di una barra degli strumenti che esegue una serie personalizzata di azioni, fare clic con il pulsante destro del mouse per ripetere l’azione assegnata al pulsante della barra degli strumenti. Non è possibile utilizzare INVIO per ottenere questo risultato.

SUGGERIMENTO

Se si sa anticipatamente che si utilizzerà lo stesso comando diverse volte, è possibile utilizzare un’altra tecnica: digitare sulla riga di comando multiplo, poi premere INVIO. Al prompt Digitare nome del comando da ripetere: occorre poi digitare il nome del comando sulla riga di comando. Il comando riapparirà automaticamente sulla riga di comando finché non verrà premuto ESC. Per esempio, è possibile digitare multiplo arco nel caso si debbano disegnare diversi archi su una riga; dopo aver disegnato gli archi, si prema ESC. Cancellare i comandi A volte può succedere di avviare un comando e per poi accorgersi che non era il comando che si voleva utilizzare. In questi casi è possibile cancellare il comando e selezionarne uno diverso. Per cancellare un comando già avviato è sufficiente premere ESC: riapparirà il prompt: Comando:. Nell’esercizio che segue sono analizzate le tecniche per ripetere e cancellare i comandi.

40

CAPITOLO 3

Ripetere e cancellare un comando 1. Iniziare un nuovo disegno utilizzando il modello acad.dwt. 2. Selezionare Cerchio dalla barra degli strumenti Disegna. 3. Al prompt Specificare centro del cerchio o [3P/2P/Ttr (tangente tangente raggio)]: selezionare un punto per il centro nella parte centrale della schermata. 4. Al prompt Specificare raggio del cerchio o [Diametro]: muovere il mouse e fare clic sul pulsante sinistro una volta ottenuto un cerchio di media grandezza. AutoCAD disegnerà un cerchio. 5. Premere

INVIO.

Apparirà nuovamente il comando CERCHIO.

6. Rispondere ai prompt che seguono: Specificare centro del cerchio o [3P/2P/Ttr (tangente tangente raggio)]: (Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare 2P dal menu di scelta rapida.) Specificare prima estremità del diametro del cerchio: (Selezionare un punto qualsiasi sulla schermata.) Specificare seconda estremità del diametro del cerchio: (Premere ESC.) La risposta di AutoCAD sarà *Annulla*, riapparirà il prompt Comando: e non verrà completato il comando che era in esecuzione. 7. Non salvare questo disegno.

Annullare un comando Nella maggior parte delle applicazioni di Windows sono presenti i comandi Annulla e Ripristina sulla barra degli strumenti Standard, e AutoCAD non fa eccezione. Alcune applicazioni tengono in memoria un elenco di alcune delle ultime azioni, consentendo di annullarle una per una. AutoCAD memorizza tutti i comandi eseguiti fin dal momento in cui si apre un disegno; pertanto è possibile annullare ogni azione e riportare il disegno alla sua condizione originale. Il pulsante Annulla della barra degli strumenti Standard riporta un elenco dei comandi eseguiti, pertanto è possibile selezionare velocemente i comandi che si vogliono annullare.

NOVITÀ

In verità, AutoCAD presenta qualche ovvia eccezione; per esempio, se si stampa un disegno non è possibile interrompere la stampa, così com’è impossibile annullare il salvataggio. In modo analogo, i comandi che forniscono delle informazioni, come le coordinate di un punto, non possono essere annullati. NOTA

Alcuni comandi hanno opzioni di annullamento proprie.

Ogni volta che si fa clic su Annulla della barra degli strumenti Standard AutoCAD annulla un comando. Se si fa clic sulla freccia rivolta verso il basso e destra del pulsante Annulla e si seleziona l’ultimo comando in basso, si annullano tutti i comandi e appare il messaggio: È stato annullato tutto

COMANDI

41

Il comando ANNULLA presenta diverse opzioni dalla riga di comando. Quando si avvia ANNULLA, sulla riga di comando appaiono le seguenti opzioni: Digitare il numero di operazioni da annullare o [Auto/Controllo/INIzio/Fine/Segno/INDietro] :

Digitare il numero di operazioni da annullare è l’opzione predefinita.

Se si digita per esempio 3, AutoCAD annulla gli ultimi tre comandi. Questa operazione coincide con la selezione del terzo comando nell’elenco a discesa di Annulla. Nella Tabella 3.3 sono spiegate le altre opzioni. Tabella 3.3 Opzioni del comando ANNULLA. OPZIONE

UTILIZZO

Auto

Può essere On oppure Off. Si applica a una voce di menu che esegue più di un comando alla volta. Quando Auto è On, l’impostazione predefinita, l’intera voce di menu viene annullata in un passaggio. Quando Auto è Off, viene annullato un passo alla volta.

Controllo

Presenta tre opzioni secondarie: Tutto, l’impostazione predefinita, rappresenta la totale funzionalità di ANNULLA; Niente disattiva il comando ANNULLA. Uno permette di annullare soltanto un passo alla volta, praticamente trasformando il comando ANNULLA nel comando A.

Inizio

Funziona con l’opzione Fine, e viene utilizzata per indicare l’inizio di un gruppo nel punto corrente dell’elenco dei comandi; poi, quando si utilizza l’opzione Fine, ANNULLA annulla tutti i comandi all’interno del gruppo. Anche il comando A annulla ogni cosa all’interno del gruppo.

FIN

Annulla tutti i comandi presenti nel gruppo creato utilizzando l’opzione Inizio.

Segno

Questa opzione funziona con l’opzione Indietro, ed è in qualche modo simile all’opzione Inizio, ma è possibile posizionare diversi segni durante il lavoro.

Indietro

Quando si utilizza questa opzione, AutoCAD annulla soltanto fino al segno più recente. La volta successiva che viene utilizzata l’opzione Indietro, l’annullamento avviene fino al segno precedente.

La parola GRUPPO significa che un gruppo di comandi sta per essere annullato. A volte tuttavia essa viene utilizzata anche per un singolo comando; non è significativa e può essere ignorata. Se si utilizza l’opzione Indietro quando non è stato creato alcun segno verrà annullata ogni operazione effettuata nella sessione di disegno. Fortunatamente, AutoCAD avvisa con il seguente messaggio: Questa operazione annullerà tutto. OK? :

Si digiti n se non si desidera annullare ogni cosa. Le opzioni INIzio/Fine e Segno/INDietro sono utili quando si sta provando qualcosa di nuovo e si desidera essere in grado di annullare un’intera serie di comandi con un unico comando di annullamento qualora le cose non andassero per il verso giusto.

SUGGERIMENTO

42

CAPITOLO 3

Rieseguire un comando Quando si annulla un comando può capitare di accorgersi che si vuole annullare l’operazione di annullamento appena compiuta: si parla in questo caso di rifare un comando. Non si deve confondere il fatto di rifare un comando con il caso di ripetere un comando. Rifare un comando ha senso solo quando è appena stato eseguito un annullamento di comando. Il nuovo comando MRIFARE produce gli stessi effetti dei precedenti comandi ANNULLA. AutoCAD 2004 ha introdotto la possibilità di eseguire più comandi ANNULLA. È possibile selezionare i comandi di annullamento più recenti dall’elenco a discesa Annulla. Esiste ancora il vecchio comando Ripristina, che riprende un solo comando, ma il pulsante Annulla della barra degli strumenti Standard permette di eseguire il nuovo comando MRIFARE, che riprende diversi comandi ANNULLA. NOVITÀ

L’esercizio seguente riguarda l’utilizzo dei comandi ANNULLA e MRIFARE. Annullare e rieseguire i comandi 1. Iniziare un nuovo disegno utilizzando acad.dwt come modello. 2. Selezionare Linea dalla barra degli strumenti Disegna. 3. Disegnare una linea e premere

INVIO

per concludere il comando.

4. Selezionare Arco dalla barra degli strumenti Disegna. 5. Utilizzando le opzioni predefinite, selezionare tre punti qualsiasi per disegnare un arco. 6. Selezionare Cerchio dalla barra degli strumenti Disegna. 7. Selezionare un punto per il centro del cerchio e un altro vicino per specificare il raggio. Ora il disegno contiene una linea, un arco e un cerchio, e assomiglierà a quello mostrato nella Figura 3.7, anche se ovviamente gli oggetti saranno diversi a seconda dei punti selezionati.

Figura 3.7

Il disegno dovrebbe contenere una linea, un arco e un cerchio.

8. Fare clic sul pulsante Annulla della barra degli strumenti Standard: il cerchio scomparirà. 9. Fare clic sul pulsante con la freccia a destra del pulsante Annulla della barra degli strumenti Standard. Selezionare Linea: l’arco e la linea scompariranno.

COMANDI

43

10. Fare clic sul pulsante con la freccia a destra del pulsante Ripristina della barra degli strumenti Standard. Selezionare Cerchio: ricompariranno tutti e tre gli oggetti perché erano stati annullati dai comandi Annulla precedenti. Non salvare questo disegno e, se si ha intenzione di procedere, tenerlo aperto per il prossimo esercizio. RIFERIMENTO Il comando OOPS riporta sulla schermata l’ultimo oggetto o blocco di oggetti cancellati, anche se nel frattempo fossero stati utilizzati altri comandi. Questo comando verrà analizzato ulteriormente nel Capitolo 18.

Utilizzare un comando all’interno di un altro comando Alcuni comandi possono essere utilizzati all’interno di un altro comando, e sono chiamati comandi trasparenti. Una volta che un comando trasparente è completato, il comando originale continua la sua regolare operazione. Molti comandi trasparenti aiutano a visualizzare il disegno in modo differente così da consentire di completare il comando originale senza difficoltà. Altri comandi trasparenti modificano alcune impostazioni. In effetti, qualsiasi comando che non selezioni oggetti o ne crei dei nuovi, oppure che provochi una rigenerazione o concluda la sessione di disegno può essere utilizzato in maniera trasparente. Quando si avviano i comandi trasparenti dalle barre degli strumenti o dai menu, questi sono automaticamente trasparenti. Se si vuole digitare un comando trasparente alla riga di comando, è necessario digitare un apostrofo prima del nome del comando stesso. Nell’esercizio seguente si imparerà a utilizzare i comandi trasparenti e ad eseguire due comandi contemporaneamente. Il disegno utilizzato nel seguente esercizio dedicato all’uso dei comandi trasparenti e di due comandi contemporaneamente, ab1-01.dwg, si trova nella cartella Results del CD-ROM.

CD-ROM

Utilizzare un comando trasparente e due comandi contemporaneamente 1. Dall’ultimo esercizio sono rimasti sulla schermata una linea, un arco e un cerchio. In caso contrario, è necessario iniziare un nuovo disegno utilizzando acad.dwt come modello e disegnare una linea e un arco in qualunque punto della schermata (il cerchio non serve). 2. Selezionare Visualizza|Zoom|Out per ridurre il disegno. 3. Selezionare Apri dalla barra degli strumenti Standard e aprire il disegno ab101.dwg dalla cartella Results del CD-ROM. Si tratta del disegno di un rettangolo. 4. Selezionare il disegno originale. 5. Selezionare Cerchio dalla barra degli strumenti Disegna; apparirà il prompt: Specificare centro del cerchio o [3P/2P/Ttr (tangente tangente raggio)]: (Fare clic su un punto qualsiasi al centro della schermata.) Specificare raggio del cerchio o [Diametro]:

44

CAPITOLO 3

6. A questo punto si supponga di volere vedere il disegno più da vicino, per decidere dove posizionare il raggio del cerchio. Digitare 'zoom, poi premere INVIO. Alla riga di comando appare il seguente prompt (potrebbe essere opportuno premere F2 per visualizzare l’intero prompt): Specificare un angolo della finestra, digitare un fattore di scala (nX o nXP) o [Tutto/Centrato/Dinamico/Estensioni/Precedente/scAla/Finestra] :2x INVIO Ripresa del comando CERCHIO. Specificare raggio del cerchio o [Diametro]: 7. Ora si supponga di volere un raggio pari all’altezza del rettangolo dell’altro disegno. Selezionare Finestra|ab1-1.dwg. 8. Selezionare Strumenti|Interroga|Elenca. Al prompt Selezionare oggetti: fare clic su una delle due linee verticali del rettangolo. Premere INVIO al secondo prompt Selezionare oggetti: AutoCAD apre la finestra di testo e visualizza alcune informazioni sulla linea selezionata. Una delle informazioni è la lunghezza, pari a 7 unità. 9. Selezionare Finestra|disegno1.dwg per ritornare all’altro disegno. 10. Digitare 7, poi premere INVIO. AutoCAD crea il cerchio. Se fosse necessario, selezionare Visualizza|Zoom|Out per vedere l’intero disegno. 11. Chiudere ab1-01.dwg. Non salvare disegno1.dwg.

Osservando i prompt per l’utilizzo dei comandi trasparenti con attenzione, emergono tre caratteristiche. ■ Il comando ZOOM è preceduto da un apostrofo: questo è il segno di un comando trasparente. ■ Il prompt del comando trasparente è preceduto da >>: ciò aiuta a distinguere tra i prompt del comando originale e il comando trasparente incorporato in esso. ■ Quando il comando trasparente è completato, AutoCAD informa l’utente. In questo caso apparirà Ripresa del comando CERCHIO. È opportuno fare delle prove con i comandi trasparenti, che presto si dimostreranno indispensabili.

3.4 Mouse e puck Per semplificare le cose, questo libro presuppone l’utilizzo del mouse, ma molte persone utilizzano una tavoletta di digitalizzazione e un puck, o uno stilo. Nella Figura 3.8 sono mostrati una tipica tavoletta di digitalizzazione e un puck; esso dispone di tre pulsanti come un mouse, ma dispone anche di un collimatore su un’area trasparente che può essere utilizzata per selezionare con precisione dei punti su un disegno su carta. La tavoletta di digitalizzazione include un’area che rappresenta lo schermo su cui si disegna, e un’area di comando personalizzabile che viene utilizzata per i comandi di AutoCAD e che funziona come un altro menu.

COMANDI

Figura 3.8

Un tavoletta di digitalizzazione e un puck.

45

46

CAPITOLO 3

Nella Figura 3.9 è mostrata la tavoletta predefinita che viene fornita con AutoCAD; di solito viene personalizzata per soddisfare le esigenze dei singoli utenti. Ogni quadratino equivale a un pulsante di una barra degli strumenti e, facendo clic su di esso, viene eseguito un comando. L’area superiore è lasciata bianca per consentire all’utente di includere i comandi che desidera. Solitamente quest’area viene utilizzata per inserire parti da una libreria di parti standardizzate, come per esempio guarnizioni e valvole per disegni meccanici, oppure porte e finestre per disegni di architettura. L’area quadrata nella parte centrale destra rappresenta l’area di disegno; in essa il puck funziona come un mouse per accedere alle opzioni dei menu e delle finestre di dialogo. La tavoletta può essere utilizzata anche per un processo chiamato digitalizzazione, che significa trasferimento dei dati su carta in AutoCAD. Ciò avviene spesso inserendo un documento di carta direttamente sulla tavoletta e utilizzando l’intera tavoletta come area di disegno. Dal momento che il puck ha un collimatore su una superficie trasparente, è possibile selezionare dei punti sul disegno, che poi, per esempio, diventano le estremità di linee.

Figura 3.9

La tavoletta predefinita.

3.5 Guida del programma AutoCAD ha così tanti comandi con così tante opzioni che prima o poi qualsiasi utente necessita di aiuto. AutoCAD dispone di un sistema di aiuto veramente completo. Una serie di collegamenti e schede rende più semplice navigare attraverso gli argomenti e trovare il materiale correlato. Per gli aiuti disponibili in Internet e per altri tipi di aiuto si veda l’Appendice C sul CD-ROM allegato al libro.

RIFERIMENTO

COMANDI

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Ottenere aiuto su un comando Il modo più semplice per ottenere aiuto su un comando consiste nell’avviare il comando e premere F1: si aprirà la schermata della Guida relativa a quel comando. Nella Figura 3.10 è mostrata la schermata che viene visualizzata quando si digita zoom, si preme INVIO e poi F1. NOTA Dopo avere aperto una prima volta la finestra della Guida, se si preme F1 lampeggerà la finestra nella barra delle applicazioni di Windows. Fare clic sul pulsante lampeggiante per aprire la finestra della Guida.

Utilizzare la guida principale Quando ci si pone una domanda è necessario ricorrere al sistema di aiuto di AutoCAD, un programma che offre una documentazione veramente esaustiva. Selezionando ?|Sommario apparirà la finestra visualizzata nella Figura 3.11, con in primo piano la scheda Sommario. Facendo doppio clic su Guida di riferimento dei comandi si otterranno informazioni sui comandi e le variabili di sistema di AutoCAD. È sufficiente fare doppio clic su Manuale dell’utente per visualizzare l’equivalente elettronico del manuale di AutoCAD. Inoltre, è possibile

Figura 3.10 La schermata di guida per il comando ZOOM.

48

CAPITOLO 3

Figura 3.11 La finestra Documentazione per l’utente mostra la scheda Sommario e la schermata della guida di AutoCAD 2004.

fare clic sul segno più sulla sinistra per espandere la visualizzazione degli argomenti. L’argomento selezionato viene visualizzato nel riquadro di destra. Attualmente, la guida include cinque schede che offrono cinque sistemi diversi per trovare l’aiuto desiderato. La scheda Sommario La scheda Sommario visualizza la guida organizzata per argomenti. Assomiglia

all’indice dei contenuti di un libro. Fare clic sull’icona di un libro per aprire l’argomento e visualizzare gli argomenti secondari. Fare clic su un argomento per visualizzarlo nel riquadro di destra. La scheda Indice

Se si ha in mente qualcosa, ma non si conosce il nome del comando, è possibile ricorrere all’indice. L’indice è un elenco di argomenti in ordine alfabetico. Nella prima casella vanno digitate alcune delle prime lettere della parola o parole sulle quali si desiderano delle informazioni. Man mano che si digita, l’elenco della seconda casella si sposta alle voci che corrispondono a quanto digitato. Una volta trovato l’argomento desiderato, è necessario evidenziarlo e fare clic su Visualizza (o selezionarlo con un doppio clic); a volte appaiono argomenti secondari dai quali è possibile scegliere.

COMANDI

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La scheda Cerca La scheda Cerca consente di trovare parole chiave presenti nelle schermate della Guida. È sufficiente digitare una parola nella casella di testo e fare clic su Argomenti. Selezionare un argomento e fare clic su Visualizza (oppure fare doppio

clic sull’argomento) per visualizzarlo nel riquadro di destra. La scheda Preferiti

Gli argomenti preferiti possono essere raccolti sulla scheda Preferiti. Per prima cosa, si visualizzi l’argomento utilizzando una delle altre schede. Quindi, si faccia clic sulla scheda Preferiti e si faccia clic su Aggiungi. Per visualizzare un argomento dall’elenco Preferiti, lo si selezioni con un doppio clic. La scheda Domande La scheda Domande consente di porre domande e ottenere forse la risposta desi-

derata. Si digiti una domanda o una frase e si prema INVIO. Quindi si faccia clic su uno dei collegamenti suggeriti per visualizzare l’argomento nel riquadro di destra. Lavorare con le schermate della Guida

Le schermate di aiuto prevedono diverse funzioni che occorre conoscere per utilizzare al meglio la Guida del programma. Molti degli argomenti visualizzati nel riquadro di destra includono tre schede. ■ Concetti: una descrizione generale ■ Procedure: come fare ■ Riferimento: comandi correlati Una volta visualizzata la schermata della Guida che si desidera, è importante fare attenzione agli argomenti correlati. Nella parte superiore della maggior parte delle schermate vi sono diversi pulsanti, a seconda del tipo di Guida al quale si sta accedendo. Questi pulsanti aiutano a navigare nella Guida velocemente e senza difficoltà. Nella Tabella 3.4 sono spiegati tali pulsanti e il loro utilizzo. Guida interattiva La Guida interattiva offre una guida che dipende dal contesto. È utilissima per

chi si avvicina al software, ma ben presto diventa una seccatura, perché si apre davanti al lavoro che si sta eseguendo. Per attivare la Guida interattiva, selezionare ?|Guida interattiva. Man mano che verranno selezionati i comandi, verrà visualizzata una breve spiegazione. La Figura 3.12 mostra la schermata che appare quando viene avviato il comando LINEA. È possibile chiudere la Guida interattiva in qualsiasi momento facendo clic sulla casella Chiudi nell’angolo superiore destro della finestra. Quando viene attivata la Guida interattiva, compare un’icona nella regione in basso a destra della schermata, sulla barra delle attività. È possibile fare clic con il pulsante destro del mouse su questa icona per eseguire le azioni elencate di seguito. ■ Visualizzare la Guida interattiva. Si selezioni Visualizza Guida interattiva per visualizzare la finestra in qualsiasi momento; modificare le impostazioni;

50

CAPITOLO 3

Tabella 3.4 Opzioni delle schermate della Guida. PULSANTE

AZIONE

Nascondi/Mostra

Nasconde il riquadro di sinistra per consentire di elaborare e visualizzare una schermata di guida contemporaneamente. Quando è nascosto, il pulsante si trasforma in Mostra che, se selezionato, visualizza il riquadro di sinistra.

Indietro

Visualizza nuovamente la schermata della Guida visualizzata prima dell’attuale.

Stampa

Stampa l’argomento.

Opzioni

Offre ulteriori opzioni come la possibilità di tornare alla Pagina iniziale o quella di Aggiornare la schermata.

Figura 3.12 La Guida interattiva visualizza informazioni relative al comando che si sta utilizzando.

Modificare le impostazioni. Si selezioni Impostazioni per specificare quando si desidera vedere la Guida interattiva e per attivare la Guida a comparsa con mouse, che visualizza una guida per le finestre di dialogo quando il cursore del mouse viene passato su un’area della finestra di dialogo; ■ Uscire. Si selezioni Esci per disattivare la Guida interattiva. Quando viene chiusa la finestra Guida interattiva, questa resta attiva finché non viene disattivata in questo modo. ■

Ottenere un aiuto maggiore Il menu di aiuto prevede altre opzioni che permettono di ottenere assistenza ancora più specializzata. Quando si seleziona ? dalla barra dei menu, è possibile scegliere altre quattro voci utili.

COMANDI



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Guida interattiva. Attiva la Guida interattiva, illustrata nel paragrafo prece-

dente. ■ Guida sviluppatori. Apre il sistema di aiuto con gli argomenti relativi alla programmazione di AutoCAD. Si veda la Parte Settima di questo libro. ■ Workshop sulle nuove funzioni. Elenca le principali novità delle funzioni introdotte AutoCAD 2004. ■ Risorse in linea. Consente il collegamento con diverse opzioni di supporto e di addestramento, messe a disposizione nel sito Web di Autodesk. Nell’esercizio seguente si imparerà a utilizzare i sistemi di aiuto di AutoCAD.

Utilizzare la Guida del programma 1. Avviare AutoCAD nel caso non sia già in esecuzione. Se AutoCAD è già aperto, questo esercizio può essere eseguito con qualsiasi disegno sulla schermata. 2. Selezionare Cerchio dalla barra degli strumenti Disegna. Al prompt premere F1 per visualizzare la schermata della Guida relativa a Cerchio; verrà visualizzata la schermata CERCHIO: se non compare, fare clic sul pulsante della finestra di aiuto nella barra delle applicazioni di Windows. 3. Fare clic su 2P (Due punti), che appare in blu e sottolineato: Leggere la descrizione sull’utilizzo dell’opzione 2P. 4. Fare clic sul pulsante Chiudi nella parte superiore destra della schermata. Premere ESC per uscire dal comando CERCHIO. 5. Selezionare ?|Sommario. 6. Fare clic sulla scheda Sommario se non è già in primo piano. Fare doppio clic su Manuale dell’utente. Dall’elenco, fare doppio clic su Interfaccia utente e quindi fare clic sul segno più accanto a Menu e barre degli strumenti. 7. Fare clic su Menu di scelta rapida e leggere il testo nel riquadro di destra. 8. Fare clic sulla scheda Procedure, quindi fare clic su Come visualizzare un menu di scelta rapida e leggere il testo. 9. Fare clic sulla scheda Indice. 10. Nella casella di testo nella parte superiore digitare comandi trasparenti e fare clic su Visualizza. 11. Dall’elenco visualizzato, fare doppio clic su Immissione di comandi. 12. Nel riquadro di destra, scorrere verso il basso fino all’intestazione Esecuzione dei comandi. 13. Leggere il testo e poi fare clic sul pulsante Chiudi della finestra.

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Capitolo 4

Coordinate 4.1

Sistema delle coordinate X, Y e le coordinate polari

4.2

Digitare le coordinate

4.3

Visualizzare le coordinate

4.4

Selezionare le coordinate sullo schermo

4.5

Localizzare punti

Specificare punti sullo schermo è una delle più importanti operazioni di AutoCAD; nel caso non si sia in grado di eseguire tale operazione non sarà possibile disegnare alcun oggetto in scala, sia che si tratti di una casa sia di una guarnizione. La maggior parte degli oggetti che devono essere disegnati presenta dimensioni specifiche, ed è necessario fornire ad AutoCAD tali informazioni. È possibile disegnare linee, archi, e cerchi specificando le coordinate dei punti sullo schermo, e come per la maggior parte delle operazioni esistono diversi modi per farlo.

4.1 Sistema delle coordinate X, Y e le coordinate polari Studiando geometria e trigonometria al liceo sarà capitato di creare grafici disegnando l’asse delle X e quello delle Y per poi riportarli su carta millimetrata; AutoCAD funziona allo stesso modo. Si presti attenzione all’icona UCS (Sistema Coordinate Utente) mostrata nella Figura 4.1. L’icona UCS può essere rappresentata in modi differenti, come verrà illustrato nel Capitolo 8.

RIFERIMENTO

Figura 4.1

L’icona UCS indica la direzione degli assi X e Y.

54

CAPITOLO 4

La freccia contrassegnata con la X indica l’asse delle X nella direzione positiva; questo significa che spostandosi lungo tale asse, il valore delle coordinate X aumenta. La freccia contrassegnata con la Y indica l’asse delle Y nella direzione positiva. In tal modo è quindi possibile specificare qualsiasi punto sullo schermo utilizzando le coordinate X e Y, denominate sistema di coordinate cartesiane. Come spiegato nel Capitolo 1, in base a una convenzione universale si scrive per prima la coordinata X, seguita da una virgola e poi dalla coordinata Y, ma senza alcuno spazio. Per alcuni esempi sulle coordinate si faccia riferimento alla Figura 1.4 del Capitolo 1.

RIFERIMENTO

L’impostazione predefinita prevede che l’intersezione degli assi X,Y corrisponda a 0,0; per indicare punti a sinistra dell’asse delle X o al di sotto dell’asse delle Y è necessario utilizzare numeri negativi. Le unità di disegno Quando si disegna in AutoCAD vengono disegnate unità indefinite; infatti una linea dal punto 3,0 al punto 6,0 è lunga tre unità, che potrebbero essere qualsiasi cosa, un millimetro, un centimetro, un metro, un pollice, un piede o un miglio, per citare alcune delle unità di misura più diffuse. In verità sarebbe opportuno sapere esattamente che cosa rappresentano le unità, anche per evitare spiacevoli inconvenienti come una casa larga 33 metri che diventa larga 33 centimetri. Nell’impostazione di un disegno è possibile specificare la visualizzazione delle unità, per esempio, se le unità parziali appariranno come punti decimali o frazioni. Le unità verranno analizzate nel Capitolo 5. È opportuno precisare che in realtà non viene specificato che cosa rappresentino le unità fino al momento della stampa, operazione che verrà spiegata nel Capitolo 17. In AutoCAD è possibile disegnare a grandezza naturale, ovvero lavorando sul progetto di una fabbrica lunga 60 metri è possibile disegnare linee con misure espresse in tali unità. Sullo schermo è possibile eseguire zoom in avvicinamento per esaminare i più piccoli dettagli, oppure zoom in allontanamento per visualizzare l’intera fabbrica, quindi la lunghezza delle linee può essere quella desiderata. Solo al momento della stampa sarà necessario comunicare ad AutoCAD di stampare le linee lunghe 60 metri in scala ridotta. I tipi di notazioni per le misure In genere ogni utente ha familiarità soltanto con il tipo di notazione utilizzato nel proprio campo, scientifico, architettonico, ingegneristico o altro ancora; tuttavia è consigliabile avere almeno un’idea di tutte le notazioni relative ai principali tipi di misura. Se si utilizzano unità ingegneristiche o architettoniche, in AutoCAD le frazioni di pollice vengono visualizzate in maniera diversa rispetto

NOTA

COORDINATE

55

al formato da utilizzare per la loro digitazione; sarà necessario digitare le coordinate senza spazi, poiché lo spazio viene interpretato come un INVIO e causerebbe il termine dell’inserimento. Si utilizzi un apostrofo tra i pollici interi e decimali, per esempio, 3'2-1/2"; è possibile omettere il simbolo " dopo i pollici poiché in AutoCAD, lavorando con le unità architettoniche e ingegneristiche, un numero che non è seguito da alcun simbolo viene interpretato come espresso in pollici; tuttavia, quello che apparirà sulla barra di stato sarà 3'-2 1/2", il che potrebbe generare confusione a causa del trattino situato in posizione diversa e dello spazio inserito tra i pollici interi e quelli decimali.

4.2 Digitare le coordinate Uno dei metodi principali per specificare la posizione di un oggetto è digitare le coordinate utilizzando la tastiera. È possibile immettere svariati tipi di coordinate; ogni utente è libero di utilizzare il tipo di coordinate più adeguato alla sua situazione specifica. Coordinate cartesiane assolute Quando viene digitata una linea e vengono inserite le coordinate reali, per esempio una linea dal punto 3,2 al punto 6,9, vengono utilizzate le coordinate cartesiane assolute; esse vengono misurate a partire dal punto 0,0 e si impara a conoscerle fin dalle lezioni di geometria del liceo. Nell’esercizio seguente si farà pratica nell’inserimento di coordinate cartesiane assolute. Inserire coordinate cartesiane assolute 1. Iniziare un nuovo disegno in AutoCAD utilizzando il modello acad.dwt. 2. Selezionare Linea dalla barra degli strumenti Disegno e seguire i prompt elencati di seguito. Specificare primo punto: -10,-5 INVIO Specificare punto successivo o [Annulla]: 21,-5 INVIO Specificare punto successivo o [Annulla]: 21,49 INVIO Specificare punto successivo o [Chiudi/Annulla]: -10,49 INVIO Specificare punto successivo o [Chiudi/Annulla]: -10,-5 INVIO Specificare punto successivo o [Chiudi/Annulla]: (Premere INVIO per terminare il comando.) La maggior parte delle linee risulta fuori dalla schermata. L’impostazione predefinita prevede che un nuovo disegno inizi con l’origine 0,0 nell’angolo inferiore sinistro della schermata, quindi le coordinate negative non sono visibili. 3. Selezionare Zoom out dall’icona della barra degli strumenti Standard. Nel caso non sia ancora possibile visualizzare l’intero rettangolo, fare di nuovo clic sul pulsante Zoom out fino a quando il rettangolo sarà visibile. Il disegno dovrebbe essere uguale a quello mostrato nella Figura 4.2.

56

CAPITOLO 4

Figura 4.2

Un rettangolo disegnato mediante le coordinate assolute.

Nel caso appaiano i prompt Punto non valido o È richiesto un punto o la parola chiave di un’opzione, significa che una coordinata è

NOTA

stata inserita in maniera non corretta. È necessario provare nuovamente, senza dimenticare che in caso di errore è possibile annullare un comando mediante il comando ANNULLA. Per i dettagli, fare riferimento al Capitolo 3. 4. Selezionare nuovamente il comando LINEA e seguire i prompt elencati di seguito. Specificare primo punto: -8,-2 Specificare punto successivo o Specificare punto successivo o Specificare punto successivo o Specificare punto successivo o Specificare punto successivo o terminare il comando.)

INVIO

[Annulla]: 19,-2 INVIO [Annulla]: 19,21.5 INVIO [Chiudi/Annulla]: -8,21.5 INVIO [Chiudi/Annulla]: -8,-2 INVIO [Chiudi/Annulla]: (Premere INVIO per

5. Selezionare nuovamente il comando LINEA e seguire i prompt elencati di seguito. Specificare primo punto: -8,22.5 INVIO Specificare punto successivo o [Annulla]: 19,22.5 INVIO Specificare punto successivo o [Annulla]: 19,46 INVIO Specificare punto successivo o [Chiudi/Annulla]: -8,46 INVIO Specificare punto successivo o [Chiudi/Annulla]: -8,22.5 INVIO Specificare punto successivo o [Chiudi/Annulla]: (Premere INVIO per terminare il comando.) 6. Salvare questo disegno nella cartella AutoCAD Bible come ab04-01.dwg.

Sarà possibile vedere che il disegno risultante è lo schizzo di una finestra, come mostrato nella Figura 4.3. Durante questo esercizio è possibile che siano sorte due domande: la prima riguardante l’esistenza di un metodo migliore per l’inserimento delle coordinate assolute, poiché la digitazione è un processo lento e incline all’errore; la seconda

COORDINATE

Figura 4.3

57

Una finestra disegnata mediante le coordinate assolute.

sulla determinazione delle coordinate assolute di ciò che si sta disegnando. Le risposte a queste due domande sono contenute nei paragrafi che seguono. Coordinate cartesiane relative Nella pratica, solitamente non si conoscono le coordinate assolute dei punti da specificare per disegnare un oggetto. Sia che si disegni un layout architettonico, un oggetto fisico come nel disegno meccanico, un modello tridimensionale oppure uno schema elettrico, non è possibile conoscere le coordinate X,Y dalle quali iniziare a lavorare; tuttavia, spesso si è in possesso delle misure di ciò che si sta disegnando. In genere si inizia a lavorare da qualsiasi punto risulti adatto, e pertanto è possibile conoscere solo la lunghezza delle linee che si stanno disegnando, nel caso si tratti di linee; nella realtà il punto 0,0 non esiste e proprio per questo sono state sviluppate le coordinate relative. Le coordinate relative esprimono le distanze X e Y da un punto precedente, e si chiamano coordinate relative proprio perché hanno un significato soltanto in relazione a un punto precedentemente specificato. Si supponga di dover disegnare una finestra. È possibile iniziare a disegnare la finestra da qualsiasi punto, e da lì inserire le misure necessarie. Le misure potrebbero essere riportate su un disegno su carta in base al quale si lavora, oppure ottenute misurando la finestra vera e propria. Per indicare ad AutoCAD che si tratta di coordinate relative è necessario utilizzare il simbolo @. Per esempio, se si inizia una linea selezionando un qualsiasi punto con il mouse e si sa che dovrebbe essere lunga due unità, è possibile specificare il punto successivo come @2,0. Verrà creata una linea che inizierà dal primo punto selezionato e terminerà due unità più a destra, come mostrato nella Figura 4.4. La linea è orizzontale poiché la coordinata Y è 0, e trattandosi di coordinate relative ciò significa che la distanza di Y non varia.

58

CAPITOLO 4

Punto iniziale

Figura 4.4

Punto finale = @2,0

Una linea che inizia in un punto qualsiasi e termina nel punto indicato come @2,0 corrisponde a una linea orizzontale lunga due unità.

Le coordinate cartesiane relative sono spesso utilizzate per linee disegnate ad angoli di 90 gradi sia orizzontali sia verticali; esse vengono chiamate linee ortogonali. Quando si crea una linea diagonale dal punto 3,3 al punto @2,5 è impossibile conoscerne la lunghezza. Quando viene specificato un numero positivo come 2 in @2,0 esso verrà interpretato relativamente alla direzione positiva degli assi, quindi nel caso si desideri disegnare una linea lungo la direzione negativa degli assi sarà sufficiente digitare un segno meno prima del numero. Nella Figura 4.5 è mostrato come disegnare linee nelle quattro direzioni utilizzando le coordinate relative.

@0,-2 @-2,0 @0,2

@2,0

Figura 4.5

Disegno di linee nelle quattro direzioni ortogonali mediante l’utilizzo delle coordinate relative. La freccia riportata su ciascuna linea ne indica la direzione.

Coordinate polari Un’altra situazione che si verifica di frequente consiste nel conoscere la distanza e l’angolo di un punto sia da 0,0 che da un punto precedente. In tal caso è possibile fare ricorso alle coordinate polari, che possono essere assolute o relative; il più delle volte si utilizzeranno le coordinate polari relative. Le coordinate vengono espresse nella forma distanza=

Maggiore di o uguale a

*

Uguale a qualsiasi valore

NOTA Quando due o più filtri sono elencati senza operatori logici, AutoCAD li calcola come se fossero raggruppati con l’operatore AND. Ciò significa che AutoCAD seleziona soltanto gli oggetti che soddisfano tutti i criteri specificati.

Nella Tabella 10.3 sono spiegati i quattro operatori logici; in AutoCAD sono chiamati operatori di raggruppamento, poiché raggruppano specificazioni di filtri. Nella colonna Esempio della tabella viene spiegato il risultato delle seguenti specificazioni di filtro: Colore = 1-Rosso e Oggetto = Cerchio.

Tabella 10.3 Operatori logici (o di raggruppamento) utilizzati per i filtri di selezione. OPERATORE

SPIEGAZIONE

ESEMPIO

AND

Trova tutti gli oggetti che soddisfano tutti i criteri.

Trova i cerchi rossi.

OR

Trova gli oggetti che soddisfano uno qualsiasi dei criteri.

Trova tutti gli oggetti rossi e tutti i cerchi.

XOR

Trova gli oggetti che soddisfano un criterio o l’altro ma Trova gli oggetti rossi che non sono cerchi non entrambi. Richiede due criteri tra Inizio XOR e Fine XOR. e i cerchi che non sono rossi.

NOT

Esclude gli oggetti che soddisfano i criteri. Potrebbe esserci un unico criterio tra Inizio NOT e Fine NOT.

Se l’operatore NOT raggruppa il filtro Oggetto = Cerchio, trova tutti gli oggetti rossi che non sono cerchi.

Si faccia clic su Sostituisci e si selezioni un filtro salvato per inserirlo nel filtro che si sta definendo correntemente. Per aggiungere filtri basati su oggetti esistenti, si selezioni Aggiungi oggetto selezionato. AutoCAD aggiungerà tutte le proprietà dell’oggetto alla definizione del filtro, che spesso è più di ciò che si desidererebbe. La Figura 10.44 mostra un filtro che seleziona tutte le linee e le polilinee. È stato utilizzato l’operatore XOR perché esso trova oggetti che rispondono a un criterio o a un altro, ma non a entrambi. Ovviamente, nessun

MODIFICA DEL DISEGNO: STRUMENTI AVANZATI

257

Figura 10.44 Un filtro che seleziona tutte le linee e le polilinee.

oggetto può essere sia una linea sia una polilinea; questo è un buon esempio di un filtro che non è possibile creare utilizzando Selezione rapida. Nominare e modificare i filtri Dopo aver completato il filtro, si dovrebbe salvarlo. Anche se si pensa di non utilizzarlo più in futuro, si potrebbe compiere un errore di modifica nel disegno durante l’utilizzo del filtro e dovervi quindi ricorrere di nuovo. Per salvare un filtro si digiti un nome nella casella di testo Salva come e poi si faccia clic sul pulsante omonimo. Per modificare i filtri elencati si utilizzano i tre pulsanti descritti di seguito. ■ Modifica elemento. Si selezioni la riga contenente l'elemento e si faccia clic su questo pulsante per modificarlo. Il nome dell’oggetto verrà visualizzato nella casella a discesa e sarà possibile specificare dei nuovi valori. ■ Elimina. Si selezioni questo pulsante per eliminare un determinato elemento in un filtro. ■ Svuota elenco. Si selezioni questo pulsante per eliminare tutti gli elementi presenti in un filtro e ricominciare da capo. Per modificare un filtro con nome è necessario selezionarlo dall’elenco a discesa Corrente. Utilizzare i filtri È possibile utilizzare i filtri in due modi. La maggior parte delle volte si seleziona prima un comando e poi ci si rende conto che è necessario un filtro per selezionare gli oggetti.

258

CAPITOLO 10

Si osservino i prompt che seguono. Selezionare oggetti: ‘filter INVIO (Definire il filtro nella finestra di dialogo Filtri di selezione e fare clic su Applica.) Inizio della selezione con filtro. Selezionare oggetti: (Digitare tutto e premere INVIO oppure utilizzare una grande finestra di selezione per selezionare tutti gli oggetti da includere nel filtro.) trovato(i) x y sono stati esclusi dal filtro Selezionare oggetti: INVIO Termine della selezione con filtro. trovato(i) x Selezionare oggetti: INVIO

AutoCAD continuerà con i soliti prompt di comando. In alternativa è possibile avviare il comando FILTER e definire il filtro. Si faccia clic su Applica; al prompt Selezionare oggetti: si digiti tutto oppure si utilizzi una finestra di selezione. Si prema INVIO per terminare la selezione degli oggetti poi si avvii il comando di modifica e si utilizzi l’opzione di selezione Precedente per selezionare gli oggetti filtrati. CD-ROM Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente, riguardante l’utilizzo dei filtri di selezione, ab10-k.dwg, si trova nella cartella Drawings del CDROM.

Utilizzare i filtri di selezione 1. Aprire ab10-k.dwg dal CD-ROM: 2. Salvarlo come ab10-13.dwg nella cartella AutoCAD Bible. Al centro del disegno vi sono due righe di testo, nonché il testo in fondo al disegno, che appaiono in nero anziché in blu come il resto del testo. Si supponga di voler controllare il colore di tutto il testo e se necessario correggerlo. 3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno e selezionare Selezione rapida. Nella finestra di dialogo Selezione rapida, fare clic sull’elenco a discesa Tipo oggetto e scorrerlo fino a visualizzare Testo, poi selezionarlo. 4. Nella sezione Proprietà, dovrebbe essere selezionato Colore, in caso contrario, selezionarlo. Nella sezione Operatore selezionare Diverso da; nella sezione Valore selezionare DaLayer. Selezionare l’opzione Includi nel nuovo gruppo di selezione. Disattivare la casella di controllo Aggiungi a gruppo di selezione corrente, poi fare clic OK. AutoCAD selezionerà tre oggetti di testo di colore bianco e nero. 5. Premere ESC per deselezionare gli oggetti e rimuovere i grip. A questo punto eseguire la stessa procedura utilizzando il comando FILTER, ma con un livello di complessità maggiore. 6. Digitare filter e premere

INVIO

per aprire la finestra di dialogo Filtri di selezione.

7. Dall’elenco a discesa Filtro di selezione selezionare Testo, poi fare clic su Aggiungi. Nella parte superiore della finestra di dialogo il filtro verrà descritto come Oggetto = Testo.

MODIFICA DEL DISEGNO: STRUMENTI AVANZATI

259

8. Dall’elenco a discesa Filtro di selezione selezionare **Inizio AND, verso la fine dell’elenco, e fare clic su Aggiungi. 9. Dall’elenco a discesa Filtro di selezione selezionare Colore. Nell’elenco a discesa vicino a X: selezionare != (non uguale). Fare clic su Seleziona nella finestra di dialogo Colore selezionare DALAYER e fare clic su OK. Nella finestra di dialogo Filtro di selezione selezionare Aggiungi. Il numero del colore DALAYER verrà visualizzato come 256 (i layer e i colori verranno analizzati nel prossimo capitolo). 10. Si supponga di voler selezionare solo il testo più piccolo, non il titolo nella parte inferiore del disegno, sapendo che l’altezza del testo più grande è maggiore di 0.1, ma l’altezza del testo più piccolo è minore di 0.1. Dalla finestra di dialogo Filtri di selezione selezionare Altezza testo, e dall’elenco a discesa X: selezionare < (minore di). Nella casella di testo alla destra di X: digitare 0.1 e selezionare Aggiungi. 11. Dall’elenco a discesa Filtro di selezione selezionare **Fine AND e fare clic su Aggiungi. 12. Digitare bad text nella casella Salva con nome e fare clic su di essa. La finestra di dialogo Filtri di selezione dovrebbe corrispondere a quanto illustrato nella Figura 10.45.

Figura 10.45 Un filtro che seleziona tutto il testo il cui colore non corrisponde a DALAYER.

13. Fare clic su Applica. 14. Al prompt Selezionare oggetti: digitare tutto e premere INVIO. AutoCAD comunicherà che sono stati trovati 469 oggetti, di cui 467 sono stati esclusi dal filtro. Premere INVIO finché non compare il prompt Comando:. 15. Selezionare Controllo del colore dalla barra degli strumenti Proprietà e selezionare DaLayer dall’elenco a discesa. AutoCAD cambierà il colore dei due oggetti di testo in DALAYER: essi diventeranno blu come il resto del testo. 16. Salvare il disegno.

260

CAPITOLO 10

Come si vede, per filtri poco complessi Selezione rapida è più facile da utilizzare del comando FILTER, anche se quest’ultimo offre un maggiore controllo.

10.10 Gruppi I gruppi consentono di salvare un insieme di oggetti selezionati in modo da poterli selezionare facilmente ogni volta che si desidera modificarli. Nel caso sia necessario modificare un determinato insieme di oggetti come gruppo all’interno di un disegno molto pieno, la cui selezione richiederebbe molto tempo, i gruppi rappresentano la soluzione ideale. Creare e modificare i gruppi Per creare o modificare un gruppo, digitare gruppo alla riga di comando e poi premere INVIO per visualizzare la finestra di dialogo Raggruppa oggetti (Figura 10.46). Creare un nuovo gruppo

Per creare un nuovo gruppo si osservino i seguenti passi. 1. Digitare un nome nella casella di testo Nome gruppo. Il nome può essere costituito da un massimo di 31 caratteri senza spazi; è possibile utilizzare trattini (-) e trattini di sottolineatura (_) in qualunque punto del nome.

Figura 10.46 La finestra di dialogo Raggruppa oggetti.

MODIFICA DEL DISEGNO: STRUMENTI AVANZATI

261

2. Se lo si desidera, è possibile digitare una descrizione di un massimo di 448 caratteri; in essa possono essere inclusi anche gli spazi. 3. Fare clic su Nuovo. Si ritornerà al disegno e verrà visualizzato il prompt Selezionare oggetti:. Selezionare gli oggetti da includere nel gruppo e premere INVIO per terminare la selezione. Riapparirà la finestra di dialogo. 4. Fare clic su OK. Ora è possibile utilizzare il gruppo appena creato. NOTA

Un oggetto può appartenere a più di un gruppo.

Nella sezione Identificazione gruppo della finestra di dialogo Raggruppa oggetti è presente anche un pulsante chiamato Trova nome, che consente di trovare il nome del gruppo di appartenenza di un oggetto. AutoCAD consente di selezionare un oggetto e poi elenca i nomi dei gruppi. Il pulsante Evidenzia evidenzia un gruppo. Innanzitutto si selezioni un gruppo dall’elenco della finestra di dialogo Raggruppa oggetti e poi si faccia clic su Evidenzia: AutoCAD ritornerà al disegno ed evidenzierà tutti gli oggetti del gruppo. Si faccia clic su Continua per ritornare alla finestra di dialogo. Questo procedimento è utile quando non si è sicuri del gruppo con cui si desidera lavorare. Modificare un gruppo Nella sezione Cambia gruppo della finestra di dialogo Raggruppa oggetti vi sono

diverse opzioni che consentono di gestire i gruppi in modo molto flessibile. Per modificare un gruppo si faccia clic su un qualsiasi nome dell’elenco Nome gruppo nella parte superiore della finestra di dialogo: tutti i pulsanti della sezione Cambia gruppo verranno attivati. Si può eseguire una delle seguenti modifiche. ■ Rimuovi. AutoCAD visualizza l’area di disegno e presenta il prompt Selezionare gli oggetti da rimuovere dal gruppo.... Si selezionino gli oggetti da cancellare e si prema INVIO per terminare la rimozione. Verrà visualizzata nuovamente la finestra di dialogo. Si faccia clic su OK. ■ Aggiungi. AutoCAD visualizza l’area di disegno e presenta il prompt Selezionare gli oggetti da aggiungere al gruppo.... Si selezionino gli oggetti da aggiungere e si prema INVIO per terminare la selezione degli oggetti. Verrà visualizzata nuovamente la finestra di dialogo. Si faccia clic su OK. ■ Rinomina. Si selezioni il gruppo che si desidera rinominare, si modifichi il suo nome nella casella di testo Nome gruppo e si faccia clic su Rinomina. Il nome verrà modificato nell’elenco Nome gruppo nella parte superiore della finestra di dialogo. Si faccia clic su OK. ■ Riordina. Ogni oggetto del gruppo è numerato, partendo da zero. In rari casi l’ordine è importante, come, per esempio, se si sta eseguendo un programma che elabora i membri di un gruppo. Si selezioni il gruppo da riordinare e si faccia clic su Riordina; verrà visualizzata la finestra di dialogo Riordina gruppo. Se si desidera soltanto invertire l’ordine di tutti gli oggetti si faccia clic su Inverti ordine, altrimenti si faccia clic su Evidenzia. Verrà visualizzata una piccola finestra di

262

CAPITOLO 10

messaggio Raggruppamento oggetti, con i pulsanti Seguente e Precedente. Nell’angolo inferiore destro è visualizzato Oggetto: 0, e uno degli oggetti del gruppo è evidenziato. Si faccia clic su Seguente per spostarsi da un oggetto a un altro. Se si desidera riordinare gli oggetti è opportuno trascrivere il numero di ciascuno di essi. Si faccia clic su OK per ritornare alla finestra di dialogo Riordina gruppo e si compilino le caselle di testo descritte di seguito. ● Rimuovere dalla posizione. Questo è il numero della posizione dell’oggetto che si desidera spostare. ● Digitare nuovo numero di posizione per l’oggetto. Questo è il nuovo numero della posizione che si desidera assegnare all’oggetto. ● Numero di oggetti. Questo è il numero dell’oggetto o l’intervallo di numeri che si desidera riordinare. ■ Descrizione. Aggiorna la descrizione di un gruppo. Si digiti una nuova descrizione nella sezione Identificazione gruppo della finestra di dialogo, poi si faccia clic su Descrizione. ■ Esplodi. Elimina l’intero gruppo; tutti gli oggetti rimangono nel disegno, ma non sono più raggruppati. ■ Selezionabile. Determina la possibilità di selezionare un gruppo; se un gruppo è selezionabile, selezionando un oggetto del gruppo si seleziona l’intero gruppo. Se un gruppo non è selezionabile, selezionando un oggetto del gruppo non viene selezionato l’intero gruppo. Questa opzione consente di lavorare temporaneamente con un oggetto senza dover esplodere il gruppo. SUGGERIMENTO Quando si seleziona Evidenzia dalla finestra di dialogo Riordina gruppo, la finestra di messaggio Raggruppamento oggetti viene visualizza-

ta al centro della schermata, coprendo tutti gli oggetti. È possibile trascinarla in un angolo in modo da poter vedere quali oggetti sono evidenziati.

Utilizzare i gruppi Utilizzare un gruppo è molto semplice. Se un gruppo è selezionabile, è sufficiente selezionare un oggetto qualsiasi del gruppo per selezionare tutti gli oggetti a esso appartenenti; è poi possibile modificare tutti gli oggetti del gruppo come insieme. Se è necessario modificare temporaneamente un unico oggetto del gruppo, si modifichi lo stato di selezionabilità come descritto nel paragrafo precedente; si ritorni allo stato precedente per poter lavorare di nuovo con l’intero gruppo. Per modificare lo stato di selezionabilità di tutti i gruppi presenti nel disegno, si selezioni Strumenti|Opzioni e poi si faccia clic sulla scheda Selezione. Nella sezione Modalità di selezione, deselezionare la casella di controllo Raggruppamento di oggetti per disattivare completamente il raggruppamento degli oggetti. CD-ROM Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente, riguardante l’utilizzo dei gruppi, ab10-k.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

MODIFICA DEL DISEGNO: STRUMENTI AVANZATI

263

Utilizzare i gruppi 1. Aprire ab10-k.dwg dal CD-ROM. 2. Salvare il disegno come ab18-14.dwg nella cartella AutoCAD Bible. Si tratta di un diagramma di cablaggio, come mostrato nella Figura 10.47. Le modalità Orto e Osnap sono attivate, ed è in esecuzione uno snap ad oggetto Fine. 3. Digitare gruppo e premere INVIO. Nella casella Nome gruppo della finestra di dialogo Raggruppa oggetti digitare switch. Assicurarsi che la casella di opzione Selezionabile sia selezionata, poi fare clic sul pulsante Nuovo. 4. Al prompt Selezionare oggetti: utilizzare una finestra di selezione per selezionare l’interruttore AIR DAMPER, selezionando in corrispondenza dei punti (a) e (b) della Figura 10.47. Premere INVIO per terminare la selezione degli oggetti. Verrà visualizzata nuovamente la finestra di dialogo Raggruppa oggetti. Fare clic su OK.

a b c

d e

Figura 10.47 Un diagramma di cablaggio.

5. Selezionare Copia oggetto dalla barra degli strumenti Edita. Al prompt Selezionare oggetti: selezionare un punto qualsiasi dell’interruttore, e la riga di comando fornirà le indicazioni relative al numero di oggetti selezionati e al gruppo selezionato. Terminare la selezione degli oggetti premendo INVIO. Per selezionare il gruppo, il raggruppamento deve essere attivato. 6. Al prompt Specificare punto base o spostamento oppure [Multiplo]: fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Multiplo. Al prompt Specificare punto base: utilizzare lo snap ad oggetto Fine per selezionare il punto (c), nel quadrante sinistro del cerchio piccolo. Al prompt Specificare secondo punto di spostamento oppure : selezionare (d) e poi (e). Premere INVIO. 7. Salvare il disegno.

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Capitolo 11

Organizzazione dei disegni con layer, colori, tipi di linea e spessori di linea 11.1

Lavorare con i layer

11.2

Cambiare colore, tipo e spessore di linea

11.3

Scale dei tipi di linea

11.4

importare layer e tipi di linea da altri disegni

11.5

Applicare le proprietà

F

ino a questo momento i disegni sono stati eseguiti in nero. Disegnare con un solo colore non è una buona idea, oltre a essere noioso: se tutto è dello stesso colore diventa difficile distinguere i vari elementi di un disegno. Nel caso si siano eseguiti gli esercizi del libro, si saranno aperti alcuni disegni del CD-ROM con diversi colori e tipi di linea, per esempio tratteggiati; in certi disegni architettonici si sarà notato che le pareti presentavano un colore diverso dagli impianti della cucina, come il frigorifero, il lavello e così via. Quando si inizierà a creare testo e quote, spiegati nei Capitoli 13, 14 e 15, verrà quasi sempre utilizzato un colore che si distinguerà dal modello principale che si sta disegnando. È anche possibile creare oggetti che abbiano uno spessore variabile, chiamato spessore di linea. Questo utilizzo di colore, tipo e spessore di linea facilita l’organizzazione dei disegni, rendendoli più semplici da capire. In AutoCAD, bianco e nero sono lo stesso colore. Se viene utilizzato lo sfondo nero predefinito, il colore predefinito è il bianco. Se si cambia lo sfondo in bianco, gli stessi oggetti appariranno neri. La maggior parte delle volte colore, tipo e spessore di linea vengono assegnati a un layer, che è semplicemente uno strumento che permette di organizzare la visualizzazione degli oggetti nel disegno. Ogni oggetto deve essere assegnato a un layer e tutti i layer devono avere un colore, un tipo e uno spessore di linea; i layer vengono quindi definiti in base alle esigenze del disegno. Layer, colore, tipo di linea e spessore di linea sono denominati proprietà dell’oggetto e possono essere modificati facilmente. In questo capitolo verrà spiegato come creare e modificare queste proprietà dell’oggetto per organizzare il disegno.

266

CAPITOLO 11

11.1 Lavorare con i layer Il modo migliore per organizzare il disegno con colori, tipi e spessori di linea consiste nell’utilizzare i layer, che offrono potenti funzionalità grazie alle quali è possibile distinguere tutti i diversi elementi del disegno. In un disegno architettonico, per esempio, layer frequenti sono pareti, porte, finestre, impianto idraulico, impianto elettrico, mobilio, elementi strutturali, annotazioni (testo), quote, soffitto, isolamento, stipiti, blocco del titolo e così via. Nei disegni meccanici si potrebbero utilizzare layer per il centro, le linee nascoste, il tratteggio, l’oggetto e il blocco del titolo. Ogni disciplina ha le proprie convenzioni, e ciascun utente potrebbe averne di specifiche nel posto in cui lavora. La creazione di layer, insieme con l’impostazione delle funzionalità trattata nel Capitolo 5, rappresenta una parte importante nella creazione di un disegno. È possibile creare i layer e salvarli in modelli, in modo che siano disponibili all’inizio di un nuovo disegno. Con i layer è possibile organizzare il disegno in diversi modi. ■ Assegnando diversi colori, tipi e spessori di linee ai layer. ■ Assegnando i vari colori alle diverse penne di un plotter per creare un disegno con differenti colori o spessori di linea. ■ Controllando la visibilità dei layer: rendendo invisibile un layer è possibile concentrarsi solo sugli oggetti da disegnare o modificare. ■ Controllando quali oggetti vengono stampati su plotter. ■ Bloccando un layer per impedire la modifica degli oggetti in esso contenuti. È possibile anche assegnare a un layer uno stile di stampa, ossia un gruppo di impostazioni che agiscano sulla stampa del disegno. Gli stili di stampa verranno analizzati nel Capitolo 17.

RIFERIMENTO

I layer Prima di possedere un colore, un tipo o uno spessore di linea, un layer deve avere un nome. Per tutti i disegni vi è un layer predefinito, denominato layer 0 (zero); il suo colore è nero/bianco, il tipo di linea è continuo e lo spessore di linea è quello predefinito, pari a 0.010 pollici o 0.25 mm. Finora in tutti gli esercizi del libro è stato utilizzato il layer 0. Per creare un nuovo layer è necessario attribuirgli un nome, un colore, un tipo e uno spessore di linea, dopo di che è possibile disegnarvi sopra. I layer hanno quattro stati, che controllano la visibilità, la rigenerazione, la possibilità di modifica e di stampa dei layer stessi. ■ Attivato/Disattivato. Con l’impostazione predefinita Attivato i layer sono visibili; con Disattivato i layer sono invisibili e vengono rigenerati con il disegno. ■ Scongelato/Congelato. I layer scongelati, cioè nella situazione predefinita, sono visibili; i layer congelati sono invisibili, non possono essere modificati e

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

267

non vengono rigenerati con il disegno. Tuttavia, quando un layer viene scongelato è necessaria una rigenerazione. Se si hanno finestre mobili, analizzate nel Capitolo 17, è anche possibile congelare un layer solo nella finestra corrente, oppure solo nelle nuove finestre che si creeranno. ■ Bloccato/Sbloccato. I layer sbloccati, cioè nella situazione predefinita, sono visibili e modificabili, mentre i layer congelati sono visibili ma non modificabili. ■ Stampa/Non stampare. Stampa permette ai layer di essere stampati, Non stampare impedisce la loro stampa. Questa impostazione riguarda solo layer attivi o scongelati, perché i layer inattivi o congelati non vengono stampati comunque.

Creare nuovi layer Per creare un nuovo layer, si selezioni Gestore proprietà layer dalla barra degli strumenti Layer per aprire la finestra di dialogo di AutoCAD Gestore proprietà layer (Figura 11.1). In questa finestra di dialogo sono elencati tutti i layer correnti e le loro proprietà. È inoltre possibile creare nuovi layer e modificare quelli correnti. Nella Tabella 11.1 vengono elencate le colonne della finestra di dialogo e viene spiegato il loro funzionamento.

Figura 11.1

La finestra di dialogo Gestore proprietà layer dopo aver fatto clic sul pulsante Mostra dettagli per aprire la sezione Dettagli.

268

CAPITOLO 11

Tabella 11.1 Le colonne nella finestra di dialogo Gestore proprietà layer. COLONNA

OPERAZIONI

Nome

Fare clic e digitare il nome del layer.

On

Fare clic per attivare o disattivare un layer.

Congela in tutte le finestre

Fare clic per congelare o scongelare lo stato di un layer in tutte le finestre.

Bloccato

Fare clic per bloccare o sbloccare un layer.

Colore

Fare clic per cambiare il colore di un layer.

Tipo di linea

Fare clic per cambiare il tipo di linea di un layer.

Spessore di linea

Fare clic per selezionare un nuovo spessore di linea.

Stile di stampa

Fare clic per selezionare un nuovo stile di stampa (gli stili di stampa verranno analizzati nel Capitolo 17).

Stampa

Fare clic per attivare o disattivare la stampa di un layer.

Congela finestra corrente

Fare clic per congelare o scongelare un layer nelle finestre mobili attive (visualizzato solo se sono attive delle finestre mobili ed è attivo un layout di stampa).

Congela nuova finestra

Fare clic per congelare o scongelare un layer nelle nuove finestre mobili (visualizzato solo se sono attive delle finestre mobili ed è attivo un layout di stampa).

Nella finestra di dialogo Gestore proprietà layer sono possibili le seguenti operazioni. ■ È possibile variare la larghezza delle colonne della finestra di dialogo Gestore proprietà layer posizionando il cursore sulla linea divisoria tra due intestazioni di colonna e trascinando. ■ Facendo doppio clic sulla stessa linea, è possibile ridurre al minimo la larghezza delle colonne. ■ Facendo clic sull’intestazione di una colonna è possibile ordinare i layer secondo quella colonna; Facendo ancora clic, l’ordine dell’elenco verrà invertito. ■ Si può ridimensionare l’intera finestra di dialogo trascinandone un lato. Attribuire un nome al layer Facendo clic su Nuovo, apparirà un nuovo layer chiamato Layer1 (Figura 11.2);

il nome appare evidenziato in modo che sia possibile digitarne immediatamente uno nuovo. A digitazione ultimata si prema INVIO; AutoCAD ha assegnato colore, tipo e spessore di linea predefiniti. Se si desidera che il colore sia il nero/ bianco, il tipo di linea quello continuo e lo spessore di linea quello predefinito, non vi è altro da fare. I nomi dei layer possono contenere fino a 255 caratteri e possono contenere spazi; mantengono le maiuscole o minuscole digitate e possono includere i simboli /\”;?*| , ’.

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

Figura 11.2

269

Il nuovo layer è denominato Layer1 e risulta evidenziato in modo che sia possibile digitare un nuovo nome. AutoCAD assegna colore, tipo e spessore di linea predefiniti.

SUGGERIMENTO

Per creare contemporaneamente diversi layer, fare clic su

Nuovo e digitare tutti i nomi dei layer desiderati, separati da una virgola. Se si

desidera che un nuovo layer assuma il colore e/o il tipo di linea di un layer esistente, cosa molto frequente, si selezioni il layer esistente e si faccia clic su Nuovo. Il nuovo layer assumerà le proprietà del layer selezionato; sarà poi possibile apportarvi tutte le modifiche desiderate. Assegnare un colore

Per cambiare il colore predefinito spostare il cursore sul quadratino nero sulla stessa riga del nuovo layer. Si faccia clic sul quadratino per aprire la finestra di dialogo Seleziona colore (Figura 11.3) con la scheda Colore indice visualizzata. Si faccia clic sul colore desiderato. In fondo alla finestra di dialogo, apparirà il nome o il numero del colore insieme a un esempio. Si faccia clic su OK per chiudere la finestra di dialogo e ritornare alla finestra di dialogo Gestore proprietà layer. Se nel Gestore proprietà layer è visualizzata la sezione Dettagli, è possibile fare clic sull’elenco a discesa Colore per selezionare uno dei colori standard. Quando non è selezionato alcun layer, la sezione Dettagli rima-

SUGGERIMENTO

ne vuota.

Figura 11.3

La finestra di dialogo Seleziona colore con la scheda Colore indice visualizzata.

270

CAPITOLO 11

Si noti che nella scheda Colore indice è possibile scegliere tra colori standard, tonalità di grigio e una tavolozza completa di colori. I colori standard sono i colori disponibili in origine in AutoCAD, e perfino oggi sono i più utilizzati; il vantaggio che offrono è quello di essere facilmente distinguibili l’uno dall’altro. A questi colori viene attribuito sia un nome sia un numero, mentre gli altri colori hanno solo un numero. I colori standard sono giallo, ciano (turchese), rosso, verde, blu, bianco e magenta. In AutoCAD è possibile scegliere se disegnare su uno schermo nero oppure bianco. Lo schermo predefinito è nero ed il colore predefinito è il bianco. Quando si lavora su uno schermo bianco, il colore predefinito appare nero, anche se continua a essere chiamato bianco. Per questo motivo, se viene selezionato il quadratino del colore nero nella finestra di dialogo Seleziona colore, il colore verrà rappresentato come bianco. Per cambiare il colore dello schermo, si selezioni Strumenti|Opzioni|Visualizzazione|Colori. NOTA

Per visualizzare ulteriori opzioni per i colori, si faccia clic sulla scheda True Color, mostrata nella Figura 11.4. La scheda True Color è una nuova funzionalità di AutoCAD 2004 che permette di definire i colori in modo più preciso per ottenere stampe di qualità professionale.

NOVITÀ

Per definire un colore, si selezioni prima il modello di colore nell’elenco a discesa Modello colori. Vengono presentate due opzioni.

Figura 11.4

La scheda True Color della finestra di dialogo Seleziona colore permette di definire i colori in modo più preciso.

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

271

HSL (Hue, Saturation, Luminance). La tonalità (hue) è la lunghezza d’onda effettiva della luce che definisce il colore; la saturazione (saturation) è la purezza o l’intensità del colore; la luminanza (luminance) è la luminosità del colore. ■ RGB (Red, Green, Blue). Definisce un colore in base all’intensità dei componenti rosso, verde e blu nel colore. Se si seleziona il modello di colore HSL, il colore viene specificato nel seguente modo. 1. Specificare la tonalità, spostando il puntatore a croce orizzontalmente sullo spettro di colore o specificare un valore da 0 a 360° nella casella Tonalità. 2. Specificare la saturazione spostando il puntatore a croce verticalmente sullo spettro di colore o specificare un valore da 0 a 100% nella casella Saturazione. 3. Specificare la luminanza spostando la barra sul dispositivo di scorrimento del colore o specificare un valore da 0 a 100% nella casella Luminanza. ■

Quando si definisce un colore utilizzando il modello di colore HSL, nella finestra di dialogo Seleziona colore vengono visualizzati anche i valori RGB.

NOTA

Se si sceglie il modello di colore RGB, specificare il colore rosso trascinando la barra del colore o specificare un valore da 1 a 255 nella casella Rosso. Ripetere l’operazione per i valori verde e blu. È anche possibile selezionare un colore utilizzando la scheda Tavolozze dei colori, mostrata nella Figura 11.5. NOVITÀ

La scheda Tavolozze dei colori è una nuova funzione di Auto-

CAD 2004.

Figura 11.5

La scheda Tavolozze dei colori della finestra di dialogo Seleziona colore.

272

CAPITOLO 11

Installare tavolozze di colori

È

possibile installare tavolozze di colori aggiuntive. I file con le tavolozze di colori devono avere l’estensione .acb. Oltre alle tavolozze di colori Pantone, esistono file di specifiche di colori DIC o RAL. La posizione predefinita per le tavolozze di colori è nella sottocartella Support\Color della cartella di programma di AutoCAD 2004. Se si copiano file di tavolozze di colori in questa cartella, le tavolozze di colore verranno elencate nella scheda Tavolozze dei colori della finestra di dialogo Seleziona colore. Un’altra posizione predefinita è nella cartella Documents and Settings\nomeutente \Dati applicazioni\Autodesk\AutoCAD 2004\R16.0\enu\Support\Color. È possibile utilizzare questa cartella per le tavolozze di colori che si installano. Per utilizzare tavolozze di colore salvate in un’altra posizione, seguire i passi descritti di seguito. 1.

Selezionare Strumenti|Opzioni per aprire la finestra di dialogo Opzioni.

2.

Selezionare la scheda File

3.

Fare doppio clic sulla voce Posizioni tavolozze dei colori.

4. Fare clic su Aggiungi e quindi su Sfoglia. Selezionare la tavolozza dei colori desiderata e fare clic su OK. Se la finestra di dialogo Seleziona colore è aperta mentre si copia una nuova tavolozza di colori in una posizione, per accedere ai nuovi colori è necessario chiudere e

La scheda Tavolozze dei colori della finestra di dialogo Seleziona colore visualizza i colori suddivisi in tavolozze. Le tavolozze dei colori sono file che definiscono colori. AutoCAD include diverse tavolozze di colori Pantone. Il Pantone è un sistema utilizzato comunemente per combinare colori utilizzati frequentemente per stampare sia su carta sia su tessuto. Per utilizzare un colore da una tavolozza, seguire questi passi. 1. Nella scheda Tavolozze dei colori della finestra di dialogo Seleziona colore, selezionare una tavolozza di colori nell’elenco a discesa Tavolozza dei colori. 2. Trascinare il dispositivo di scorrimento del colore o utilizzare le frecce verso l’alto e verso il basso per selezionare una “pagina” della tavolozza di colori. Sulla sinistra vengono visualizzati i colori in quella pagina (una pagina può contenere fino a dieci colori). 3. Selezionare uno dei colori a sinistra nella finestra di dialogo. 4. Fare clic su OK. Assegnare un tipo di linea

Il tipo di linea predefinito è quello continuo, ma sono disponibili molti altri tipi di linea che combinano in maniera differente trattini e/o punti e spazi. Possono anche includere testo e forme. I tipi di linea verranno trattati dettagliatamente nel seguito di questo capitolo. Per cambiare il tipo di linea predefinito spostare il cursore sul tipo di linea sulla riga del nuovo layer. Fare clic per aprire la finestra di dialogo Seleziona tipo di linea (Figura 11.6).

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

Figura 11.6

273

La finestra di dialogo Seleziona tipo di linea prima di aver caricato qualsiasi tipo di linea.

Se il tipo di linea desiderato compare nell’elenco, si faccia clic su di esso e poi sul pulsante OK per chiudere la finestra di dialogo. Nel caso il tipo di linea non compaia, è necessario caricarlo; si faccia clic su Carica per aprire la finestra di dialogo Carica o ricarica tipi di linea (Figura 11.7).

Figura 11.7

La finestra di dialogo Carica o ricarica tipi di linea.

I tipi di linea sono memorizzati in file di testo con estensione .lin. I tipi di linea standard di AutoCAD sono memorizzati in acad.lin. È possibile creare tipi di linea personalizzati e memorizzarli in acad.lin, oppure in un altro file con estensione .lin. Si faccia clic sul pulsante File nella parte superiore della finestra di dialogo se si desidera caricare un tipo di linea da un file diverso da acad.lin; si selezioni il tipo di linea che si desidera caricare e si faccia clic su Apri.

274

CAPITOLO 11

Si faccia riferimento al Capitolo 31 per una trattazione esaustiva della creazione di tipi di linea personalizzati.

RIFERIMENTO

Per selezionare un intervallo di tipi di linea da caricare, si faccia clic sul primo tipo di linea dell’intervallo e poi, tenendo premuto MAIUSC, sull’ultimo. Per selezionare più tipi di linea non contigui si tenga premuto CTRL per ogni tipo di linea successivo. Per selezionare o deselezionare tutti i tipi di linea si faccia clic con il pulsante destro del mouse all’interno della finestra di dialogo e si selezioni l’opzione desiderata dal menu di scelta rapida. Una volta caricato un tipo di linea e fatto clic su OK si ritornerà alla finestra di dialogo Seleziona tipo di linea e il tipo di linea caricato comparirà nell’elenco; lo si selezioni e si faccia clic su OK per ritornare alla finestra di dialogo Gestore proprietà layer. Nella sezione Dettagli della finestra di dialogo Gestore proprietà layer, è possibile fare clic sull’elenco a discesa Tipo di linea e selezionare i tipi di linea caricati. Assegnare uno spessore di linea

Uno spessore di linea assegna una larghezza a una linea. Quando viene assegnato a un layer, tutti gli oggetti su quel layer avranno lo stesso spessore di linea. Lo spessore di linea può risultare utile per distinguere meglio elementi diversi del disegno, sia su schermo sia su carta. Per esempio è possibile utilizzare uno spessore di linea maggiore per indicare modifiche costruttive in un programma, per linee di quota o persino per rappresentare il reale spessore di un oggetto. Il pulsante SLN sulla barra di stato mostra o nasconde la visualizzazione dello spessore di linea; per impostazione predefinita esso non è attivo. Gli spessori di linea verranno trattati dettagliatamente nel seguito di questo capitolo. Per impostare uno spessore di linea per un layer, si faccia clic nella colonna Spessore di linea di quel layer per aprire la finestra di dialogo Spessore linea (Figura 11.8). Selezionare uno spessore di linea e fare clic su OK. Gli spessori di linea presentano le seguenti caratteristiche. ■ Lo spessore di linea predefinito per i layer e gli oggetti è chiamato DEFAULT e ha un valore di 0.010 pollici o 0.25 mm. ■ Sulla scheda Modello, ossia dove si disegna, gli spessori di linea vengono visualizzati in relazione ai pixel, l’unità di misura degli schermi dei computer. Uno spessore di linea pari a 0 viene visualizzato con lo spessore di un pixel. Spessori di linea maggiori vengono calcolati proporzionalmente allo spessore corrente e la visualizzazione sulla scheda Modello non cambia se si utilizza lo zoom. ■ Per i layout nello spazio carta, analizzati nel Capitolo 17, AutoCAD visualizza gli spessori di linea in unità reali, cioè come verranno stampati; lo spessore di linea si comporta come gli altri oggetti del disegno: sembrerà maggiore o minore in relazione all’avvicinamento o all’allontanamento dello zoom. ■ Per impostazione predefinita gli spessori di linea vengono misurati in millimetri. Per assegnare un formato agli spessori di linea è sufficiente selezionare

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

Figura 11.8

275

Quando si fa clic sulla colonna Spessore di linea del Gestore proprietà layer, viene visualizzata la finestra di dialogo Spessore linea che consente di selezionare uno spessore di linea.

Formato|Spessore linea per aprire la finestra di dialogo Impostazioni spessore linea (Figura 11.9). La sezione Spessore linea elenca gli spessori disponibili. Si selezioni uno spessore predefinito dall’elenco a discesa Spessore linea. Quello predefinito è 0.01 pollici oppure 0.25 mm. Regola scala di visualizzazione determina come vengono visualizzati gli spessori sulla scheda Modello; è necessario

modificare questa impostazione se si utilizzano molti spessori di linea con valori simili e non si riesce a distinguerli a video. La casella di controllo Visualizza spessore linea attiva o disattiva la visualizzazione degli spessori di linea. (Si

Figura 11.9

La finestra di dialogo Impostazioni spessore linea consente di regolare la dimensione degli spessori di linea e la loro visualizzazione.

276

CAPITOLO 11

faccia riferimento al punto successivo per un sistema più facile per compiere questa operazione.) ■ Per attivare o disattivare la visualizzazione degli spessori di linea, è sufficiente fare clic sul pulsante SLN sulla barra di stato. Se non si intende utilizzare gli spessori di linea, basta ignorarli e lasciare che AutoCAD visualizzi ogni oggetto con lo spessore predefinito. Una volta impostato il colore, il tipo e lo spessore di linea del nuovo layer, si è pronti per utilizzare il layer. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Gestore proprietà layer. CD-ROM Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente riguardante la creazione dei layer, ab11-a.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

Creare un nuovo layer 1. Aprire ab11-a.dwg dal CD-ROM. 2. Salvare il file nella cartella AutoCAD Bible come ab11-01.dwg. 3. Selezionare Gestore proprietà layer sulla barra degli strumenti Layer per aprire il Gestore proprietà layer. 4. Selezionare Nuovo; apparirà un nuovo layer denominato Layer1 ed evidenziato. Digitare Walls come nome per il nuovo layer e premere INVIO. 5. Fare clic sul quadratino della colonna Colore per aprire la finestra di dialogo Seleziona colore; selezionare il quadratino blu e fare clic su OK. 6. Selezionare ancora Nuovo per creare un altro nuovo layer. Digitare Hidden e premere INVIO. 7. Se il riquadro Dettagli della finestra di dialogo non è visualizzato, fare clic sul pulsante Mostra dettagli. Fare clic sull’elenco a discesa Colore nel riquadro Dettagli e selezionare Seleziona colore. 8. Nella finestra di dialogo Seleziona colore fare clic sulla scheda True Color. Dall’elenco a discesa Modello colori selezionare RGB. Nella casella Colore, digitare 141, 218, 189. Premere TAB. Si dovrebbe vedere un colore tra il blue ed il verde. Fare clic su OK. 9. Nell’elenco principale dei layer fare clic su Continuous sulla riga del tipo di linea del layer Hidden; si aprirà la finestra di dialogo Seleziona tipo di linea. Fare clic su Carica per aprire la finestra di dialogo Carica o ricarica tipi di linea. Scorrere l’elenco fino a trovare il tipo di linea Nascosta, selezionarlo e fare clic su OK. Nella finestra di dialogo Seleziona tipo di linea selezionare Nascosta e fare clic su OK. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Gestore proprietà layer. 10. Fare clic sull’elenco a discesa Controllo del layer della barra degli strumenti Layer per vedere i due layer appena creati. Fare di nuovo clic per chiudere l’elenco. 11. Salvare il disegno.

Utilizzare i layer Per utilizzare un layer appena creato si faccia clic sul pulsante Corrente della finestra di dialogo Gestore proprietà layer e poi su OK per ritornare al disegno;

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

277

gli oggetti che ora verranno creati saranno disegnati su questo layer e visualizzati con i relativi colore, tipo di linea e spessore di linea (lo spessore di linea viene visualizzato solo se il pulsante SLN della barra di stato è attivato). Tutti gli oggetti disegnati verranno inseriti sul layer corrente. Una volta disponibili i layer necessari, si dovrà passare da un layer all’altro durante il disegno; è possibile continuare a selezionare i layer nella finestra di dialogo Gestore proprietà layer, facendo clic sul nome del layer, sul pulsante Corrente e su OK. Esiste tuttavia un metodo più semplice, rappresentato dall’elenco a discesa Con-

Figura 11.10 L’elenco a discesa Controllo del layer.

trollo del layer sulla barra degli strumenti Layer (Figura 11.10). L’elenco a discesa Controllo del layer ha due modalità di visualizzazione:

se nessun oggetto è selezionato viene visualizzato il layer corrente; ■ se uno o più oggetti sono selezionati viene visualizzato il layer dell’oggetto o degli oggetti selezionati. Per controllare il layer corrente ci si assicuri che nessun oggetto sia selezionato; se necessario si prema ESC per deselezionare tutti gli oggetti. ■

NOTA Se sono selezionati oggetti su diversi layer, l’elenco Controllo del layer sarà vuoto per indicare che nella selezione è incluso più di un layer.

Per aprire l’elenco a discesa Controllo del layer si faccia clic sulla relativa freccia e apparirà un elenco di tutti i layer con il loro stato e colore. Si posizioni il mouse sopra le icone e appariranno le descrizioni con il loro significato. L’elenco a discesa Controllo del layer ha tre funzioni: ■ cambia il layer corrente in modo che sia possibile disegnare su un nuovo layer; ■ cambia lo stato corrente di qualsiasi layer nell’elenco: Attivato/Disattivato Congelato/Scongelato Congela/Scongela finestra corrente Bloccato/Sbloccato ■

cambia layer a un oggetto selezionato.

278

CAPITOLO 11

È consigliabile imparare a utilizzare questo elenco a discesa, poiché esso consente di risparmiare parecchio tempo. Per modificare altri stati di un layer (come la stampa), si faccia clic su Layer della barra degli strumenti Gestore proprietà layer per aprire il Gestore proprietà layer. Cambiare il layer corrente

Per cambiare il layer corrente si faccia clic sulla freccia dell’elenco a discesa Controllo del layer e poi sul nome del layer che si desidera rendere corrente. Ci si assicuri di fare clic solo sul nome, altrimenti si potrebbe modificare lo stato del layer. Si tenga presente che questo metodo funziona solo se non vi sono oggetti correntemente selezionati, e quindi potrebbe essere necessario premere prima ESC per deselezionare tutti gli oggetti. Facendo clic sul nome di un layer, l’elenco a discesa si chiuderà automaticamente. Il pulsante Impostazioni precedenti layer sulla barra degli strumenti Layer permette di passare all’ultimo layer utilizzato. Se si fa nuovamente clic su di esso, si accede al layer precedente. Si utilizzi Impostazioni precedenti layer come una scelta rapida per trovare e selezionare l’ultimo layer utilizzato nell’elenco a discesa Controllo del layer. Modificare lo stato di un layer

Una volta creato un layer, è possibile gestirlo, con tutti gli oggetti a esso appartenenti, cambiandone gli stati. È possibile cambiare alcuni stati dei layer grazie all’elenco a discesa Controllo del layer; altri layer possono essere modificati con il Gestore proprietà layer. Ogni stato del layer ha diverse proprietà e utilizzi. ■ Attivato/Disattivato. Si disattivano i layer quando gli oggetti a essi appartenenti interferiscono con il processo di disegno. Per esempio, se si intendesse modificare solo oggetti appartenenti al layer Oggetto, ma ci fossero nelle vicinanze altri oggetti appartenenti ad altri layer, è possibile disattivare gli altri layer e selezionare facilmente gli oggetti del layer Oggetto mediante una finestra, e poi riattivare gli altri layer. Lo stato Congelato/Scongelato è disponibile nell’elenco a discesa Controllo del layer. ■ Congelato/Scongelato. È possibile congelare layer per le stesse ragioni per cui si disattivano. Generalmente è opportuno congelare i layer che rimarranno inutilizzati nel disegno per molto tempo. Lo stato Congelato/Scongelato è disponibile nell’elenco a discesa Controllo del layer. ■ Congela/Scongela finestra corrente. Si può voler congelare o scongelare layer in alcune finestre mobili, ma non in altre. Per esempio, è possibile visualizzare le quote in una vista, ma non in altre; a questo scopo si congela il layer delle quote in tutte le viste tranne una. Questo stato è disponibile nell’elenco a discesa Controllo del layer se si lavora con un layout. È anche possibile selezionare la casella di controllo Congela nella finestra corrente nella sezione Dettagli della finestra di dialogo Gestore proprietà layer. ■ Congela/Scongela in tutte le finestre. Si possono congelare o scongelare layer in tutte le finestre se si desidera lavorare senza visualizzare alcun layer.

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

279

Questo stato è disponibile nella colonna Congela in tutte le finestre della finestra di dialogo Gestore proprietà layer e ha effetto anche sulle finestre nella scheda Modello. È anche possibile selezionare la casella di controllo Congela in tutte le finestre nella sezione Dettagli della finestra di dialogo Gestore proprietà layer. ■ Congela/Scongela nelle nuove finestre. Si può voler congelare o scongelare layer nelle viste che verranno create; per esempio, dopo aver visualizzato le quote o il testo in una vista, si può fare in modo che non compaiano nelle nuove finestre che si creeranno. Questo stato è disponibile nella colonna Congela nelle nuove finestre della finestra di dialogo Gestore proprietà layer oppure selezionando la casella di controllo Congela nelle nuove finestre nella sezione Dettagli della finestra di dialogo Gestore proprietà layer se si lavora con un layout. Per ulteriori informazioni su finestre mobili e layout si faccia riferimento al Capitolo 17.

RIFERIMENTO

Bloccato/Sbloccato. Si blocca un layer quando si vuole essere sicuri che gli oggetti di quel layer non possano venire modificati. Gli oggetti dei layer bloccati potranno ancora venire usati come riferimento, per esempio potranno essere utilizzati i loro punti di snap. Lo stato Bloccato/Sbloccato è disponibile nell’elenco a discesa Controllo del layer. ■ Stampa/Non stampare. Si rende un layer non stampabile quando si vogliono creare sul disegno dei testi di riferimento o dei contrassegni di revisione senza volerli stampare. Un altro esempio: se si avesse un disegno contenente sia le strutture esistenti sia quelle previste in futuro, si potrebbero stampare solo quelle esistenti. La possibilità di cambiare l’opzione Stampa o Non stampare di un layer consente di creare varianti al disegno, magari per utilizzatori diversi, come elettricisti, idraulici e serramentisti. Lo stato Stampa/Non stampare è disponibile nella colonna Stampa della finestra di dialogo Gestore proprietà layer oppure facendo clic sulla casella di controllo Non stampare della sezione Dettagli. ■

Entrambi gli stati Disattivato e Congelato rendono il layer invisibile. AutoCAD aveva introdotto gli stati Congelato e Scongelato per ridurre i tempi di rigenerazione, e questa rimane la differenza principale tra le opzioni di visibilità Attivato/Disattivato e Congelato/Scongelato. I computer di oggi, tuttavia, sono più veloci; in più AutoCAD offre diversi modi per evitare la rigenerazione mentre si effettua uno zoom o una panoramica, come per esempio Vista aerea, Zoom dinamico e Pan tempo reale e Zoom tempo reale. Si ricordi inoltre che congelare un layer causa una rigenerazione, mentre riattivare un layer comporta solo un ridisegno. In definitiva, è possibile evitare una rigenerazione utilizzando Attivato/Disattivato invece che Congelato/Scongelato. SUGGERIMENTO

Si faccia clic su una qualsiasi delle icone relative allo stato per modificare lo stato del layer. Per esempio, se si desidera congelare un layer si faccia clic sul sole, ed esso si trasformerà in un fiocco di neve. La Tabella 11.2 mostra le icone relative a ogni stato. Quando viene modificato lo stato di un layer, l’elenco a

280

CAPITOLO 11

Tabella 11.2 Icone relative allo stato dei layer. STATO

ICONA

STATO

Attivato

Disattivato

Scongelato (in tutte le finestre)

Congelato (in tutte le finestre)

Scongelato (finestra corrente)

Congelato (finestra corrente)

Scongelato (nuova finestra)

Congelato (nuova finestra)

Sbloccato

Bloccato

Stampa

Non stampa

ICONA

discesa rimane aperto per rendere possibile la modifica dello stato di più di un layer alla volta. Si faccia clic sulla parte superiore dell’elenco per chiuderlo. AVVERTIMENTO È opportuno fare attenzione quando si apportano modifiche a un disegno con layer disattivati o congelati: è infatti facile dimenticarseli. Per esempio, è possibile muovere un’intera parte del disegno e lasciarsi indietro tutti gli oggetti congelati presenti in quella parte.

Salvare gli stati dei layer

Spesso si lavora con serie di stati di layer; per esempio, è possibile bloccare alcuni layer durante una fase della procedura di modifica in modo da non cambiare inavvertitamente gli oggetti su tali layer. È anche possibile impostare alcuni layer affinché non siano stampabili prima della stampa conclusiva ma renderli stampabili per una bozza. È anche possibile modificare temporaneamente le proprietà di alcuni layer come il colore, il tipo e lo spessore di linea e lo stile di stampa, e poi nuovamente cambiarle. Modificare ripetutamente gli stati e le proprietà dei layer può richiedere molto tempo; è però possibile salvare e ripristinare serie di stati di layer (le proprietà e gli stati di tutti i layer in un disegno). La funzione del salvataggio degli stati di layer rende automatica la procedura per ripristinare gli stati e le proprietà di layer salvando la serie di tutti gli stati e proprietà dei layer che è possibile ripristinare in qualsiasi momento. AutoCAD utilizza il termine stati di layer per comprendere la serie di tutti gli stati e delle proprietà di layer. È anche possibile esportare le impostazioni relative agli stati dei layer in un file. È quindi possibile utilizzare le stesse impostazioni in un altro disegno con layer uguali o simili. Per salvare uno stato dei layer, si seguano questi passi.

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

281

1. Selezionare gli stati dei layer che si intende salvare; solitamente questa operazione è già stata compiuta e lo stato dovrebbe essere salvato prima di apportare modifiche che si intendono cambiare in seguito. 2. Selezionare Gestore proprietà layer sulla barra degli strumenti Layer per aprire il Gestore proprietà layer. 3. Fare clic su Salva stato per aprire la finestra di dialogo Salva stati layer (Figura 11.11).

Figura 11.11 La finestra di dialogo Salva stati layer.

4. Digitare un nome per lo stato di layer nella casella di testo per il nome del nuovo stato di layer. 5. Selezionare gli stati e le proprietà di layer che si intende salvare. AVVERTIMENTO Stati e proprietà non salvati non subiscono alcuna modifica in seguito quando si ripristina lo stato di layer. Per esempio, se si salva solo lo stato Attivato/Disattivato e poi si cambia questo stato e il colore del layer, quando si ripristina lo stato di layer, solo lo stato Attivato/Disattivato ritorna all’impostazione originale; il layer mantiene il nuovo colore.

6. Fare clic su OK. Per ripristinare uno stato di layer, è necessario aprire il Gestore proprietà layer e fare clic su Gestore stati layer per aprire il Gestore stati layer (Figura 11.12). Si selezioni lo stato di layer che si desidera ripristinare e si faccia clic su Ripristina e poi su OK per chiudere il Gestore proprietà layer. Il Gestore stati layer consente di gestire gli stati di layer con le seguenti modalità. ■ Ripristina. Si selezioni lo stato di layer che si desidera ripristinare e si faccia clic su Ripristina.

282

CAPITOLO 11

Figura 11.12 Il Gestore stati layer.



Modifica. Apre la finestra di dialogo Modifica stato layer; è possibile cam-

biare gli stati e le proprietà da salvare. ■ Rinomina. Rinomina lo stato di layer. ■ Elimina. Elimina lo stato di layer. ■ Importa. Importa uno stato di layer precedentemente esportato come file .las. Importare uno stato di layer offre l’accesso agli stati di layer salvati da altri. ■ Esporta. Esportare uno stato di layer offre agli altri l’accesso alle proprie impostazioni degli stati di layer. Quando si è terminato di utilizzare il Gestore stati layer, si faccia clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo. Gli Express Tools contengono molti strumenti da utilizzare con i layer che si possono aggiungere al proprio arsenale. Molti di essi permettono di risparmiare molto tempo mentre si crea un disegno. La Tabella 11.3 li descrive brevemente. Per ulteriori informazioni sull’installazione degli Express Tools, si faccia riferimento all’Appendice B sul CD-ROM allegato al libro. Cambiare layer a un oggetto esistente

Talvolta è necessario cambiare layer a uno o più oggetti già disegnati. Lo si può fare facilmente selezionando uno o più oggetti e facendo clic sul nome del layer desiderato nell’elenco a discesa Controllo del layer; l’elenco si chiuderà automaticamente. È anche possibile cambiare il layer di un oggetto nella finestra Proprietà. Si selezioni Proprietà sulla barra degli strumenti Standard e si utilizzi la finestra Proprietà se si intende cambiare più di una proprietà in una sola volta. AVVERTIMENTO È facile cambiare inavvertitamente il layer di un oggetto. Accingendosi a utilizzare l’elenco a discesa Controllo del layer solo per cambiare il layer corrente, ci si assicuri premendo ESC che nessun oggetto sia selezionato.

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

283

Tabella 11.3 Comandi degli Express Tools relativi ai layer. NOME LAYER

MENU

DESCRIZIONE

LAYWALK

Express|Layers|Layer Walk

Comando completo che aiuta a vedere quali oggetti si trovano sui diversi layer. È possibile elencare il numero di oggetti su ciascun layer, contare il numero totale di layer salvare stati di layer ed eliminare layer non utilizzati, utilizzando la finestra di dialogo ed il menu di scelta rapida.

LAYMCH

Express|Layers|Layer Match

Cambia il layer degli oggetti selezionati in quello di un oggetto selezionato.

LAYCUR

Express|Layers|Change to Current Layer

Cambia il layer dell’oggetto selezionato nel layer corrente.

COPYTOLAYER

Express|Layers|Copy Objects to New Layer

Copia oggetti spostando la copia sul layer specificato.

LAYISO

Express|Layers|Layer Isolate

Disattiva tutti i layer a eccezione del layer di un oggetto selezionato in modo da poter isolare un layer specifico.

LAYVPI

Express|Layers|Isolate Layer to Current Viewport Congela tutti i layer a eccezione del layer di un oggetto selezionato in tutte le finestre a eccezione di quella corrente, isolando il layer selezionato nella finestra corrente.

LAYOFF

Express|Layers|Layer Off

Disattiva il layer dell’oggetto o degli oggetti selezionati.

LAYON

Express|Layers|Turn All Layers On

Attiva tutti i layer.

LAYFRZ

Express|Layers|Layer Freeze

Congela il layer dell’oggetto o degli oggetti selezionati.

LAYTHW

Express|Layers|Thaw All Layers

Scongela tutti i layer.

LAYLCK

Express|Layers|Layer Lock

Blocca il layer dell’oggetto o degli oggetti selezionati.

LAYULK

Express|Layers|Layer Unlock

Sblocca tutti i layer.

LAYMRG

Express|Layers|Layer Merge

Cambia il layer di tutti gli oggetti sul primo layer selezionato nel secondo layer selezionato.Il primo layer viene eliminato.

LAYDEL

Express|Layers|Layer Delete

Elimina gli oggetti dal layer specificato ed elimina quel layer.

Rendere corrente il layer di un oggetto

Quando si aggiunge un oggetto, in genere si desidera disegnare sullo stesso layer di un oggetto esistente. Si potrebbe selezionare l’oggetto per vedere in quale layer è inserito, premere ESC per deselezionare l’oggetto e poi selezionare il layer dall’elenco a discesa Controllo del layer per renderlo corrente. Tuttavia questa procedura è resa più semplice dal pulsante Attiva il layer dell’oggetto sulla barra degli strumenti Layer; è infatti sufficiente selezionare un oggetto e fare clic su tale pulsante per rendere corrente il layer dell’oggetto.

284

CAPITOLO 11

Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente su come lavorare con i layer, ab11-b.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

CD-ROM

Lavorare con i layer 1. Aprire ab11-b.dwg dal CD-ROM. 2. Salvare il file nella cartella AutoCAD Bible come ab11-02.dwg; il disegno è mostrato nella Figura 11.13. Il layer corrente è il layer 0, OSNAP è attivato e gli snap ad oggetto in esecuzione sono Fine e Quadrante. 3. Fare clic sull’elenco a discesa Controllo del layer e poi sul layer Pipes per renderlo corrente. 4. Avviare il comando Linea. Disegnare una linea dal punto (a) al punto (b) della Figura 11.13 utilizzando lo snap ad oggetto in esecuzione Quadrante.

b a

c

d g e

h

f

Figura 11.13 Il disegno del progetto del pozzo di estrazione del gas deve essere completato. (Si ringrazia l’Army Corps of Engineers.)

5. Fare clic sull’elenco a discesa Controllo del layer e poi sul layer Object per renderlo corrente. 6. Fare clic sull’elenco a discesa Controllo del layer e poi sull’icona Attiva/disattiva, la lampadina, del layer Dim. Fare di nuovo clic sulla parte superiore dell’elenco per chiuderlo. 7. Avviare il comando CERCHIO, fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare 2P per utilizzare l’opzione due punti. Disegnare un cerchio tra le estremità (c) e (d) della Figura 11.13 utilizzando lo snap ad oggetto in esecuzione Fine. 8. Senza cambiare layer, avviare il comando CERCHIO e utilizzare ancora l’opzione 2P. Disegnare un cerchio tra le estremità (e) e (f) della Figura 11.13. 9. L’ultimo cerchio è stato disegnato sul layer sbagliato. Per cambiare layer selezionare il cerchio, poi fare clic sull’elenco a discesa Controllo del layer e selezionare Pipes. Premere ESC per rimuovere i grip e osservare il risultato. Il cerchio ora si

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

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trova sul layer Pipes. Notare che Object è ancora il layer corrente nell’elenco Controllo del layer. 10. Selezionare un qualsiasi oggetto rosso (layer Pipes). Fare clic sul pulsante Attiva il layer dell’oggetto sulla barra degli strumenti Layer. Pipes è ora il layer corrente. Disegnare una linea dal quadrante destro del cerchio in corrispondenza del punto (a) al quadrante sinistro in corrispondenza dei punti (e) e (f) della Figura 11.13. 11. Si intende disegnare una linea sul layer Object; dal momento che è il layer precedentemente utilizzato, fare clic su Impostazioni precedenti layer della barra degli strumenti Layer. Il layer Object è ora il layer corrente; disegnare una linea dal punto finale (g) al punto finale (h). 12. Selezionare un testo qualsiasi per vederne il layer di appartenenza. L’elenco a discesa Controllo del layer si modificherà per mostrare il layer Text. Premere ESC per deselezionare il testo e selezionare le parole GAS EXTRACTION WELL PLAN in fondo al disegno. Fare clic sull’elenco a discesa Controllo del layer, selezionare Text e premere ESC due volte per rimuovere i grip. 13. Salvare il disegno; dovrebbe apparire come quello mostrato nella Figura 11.14.

Figura 11.14 Il disegno completato.

Più avanti in questo capitolo verrà spiegato come importare layer da altri disegni e riassegnare i layer da un disegno a un altro. Modificare i layer Talvolta è necessario modificare le proprietà di un layer, come il colore e il tipo di linea. Si tratta di un’importante possibilità, poiché tutti gli oggetti del layer vengono automaticamente rigenerati con le nuove proprietà. Altre operazioni di gestione dei layer sono l’attribuzione di un nuovo nome e l’eliminazione. Per queste funzioni viene utilizzata la finestra di dialogo Gestore proprietà layer.

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CAPITOLO 11

Ordinare le colonne

In un disegno con molti layer, un ordinamento può aiutare a trovare i layer su cui si intende lavorare. È possibile ordinare l’elenco dei layer del disegno in base a ciascuna colonna facendo clic una volta sul titolo della colonna. Facendo ancora clic, l’ordine dell’elenco verrà invertito. Se l’ordinamento per nome del layer sembra non funzionare, si aumenti il valore della variabile di sistema MAXSORT, che determina il numero massimo di simboli ordinati da AutoCAD. Si digiti maxsort sulla riga di comando e si prema INVIO, quindi si specifichi un numero più grande e si prema INVIO. I layer con nomi lunghi visualizzano un suggerimento con il nome completo del layer. Filtrare l’elenco dei layer

Alcuni disegni complessi possono contenere dozzine di layer, il che può rendere difficile la ricerca del layer che si desidera modificare nella finestra di dialogo Gestore proprietà layer. È possibile filtrare l’elenco dei layer per visualizzare solo i layer desiderati; questo rende più semplice la modifica di un gruppo di layer in una volta sola. Si faccia clic sull’elenco a discesa Filtri layer con nome e si selezioni il filtro desiderato. Per visualizzare tutti i layer a eccezione di quelli specificati dal filtro, fare clic su Inverti Filtro. Per fare in modo che l’elenco Controllo del layer della barra degli strumenti Layer sia filtrato nello stesso modo, si faccia clic su Applica a barra degli strumenti Layer. Nel caso i filtri standard di AutoCAD non soddisfino le proprie necessità, è possibile crearne di personalizzati. Si faccia clic sul pulsante raffigurante un segno di ellissi a destra della freccia dell’elenco a discesa per aprire la finestra di dialogo Filtri layer con nome (Figura 11.15). È possibile impostare i criteri in base al nome, allo stato (Attivato/Disattivato, Scongelato/Congelato nella finestra corrente e nelle nuove finestre mobili, Sbloccato/Bloccato, Stampa/Non stampare), al colore, allo spessore e tipo di linea e allo stile di stampa. È possibile utilizzare i caratteri jolly per specificare le proprietà menzionate: i due caratteri jolly più comuni sono l’asterisco (*), che sostituisce qualsiasi numero di caratteri, e il punto di domanda (?), che sostituisce qualsiasi carattere singolo. Nella Figura 11.15 il filtro del nome del layer è impostato su d*. Anche il colore è specificato come blu. Di conseguenza verranno elencati solo i layer il cui nome inizia con la lettera d e che sono blu. Una volta impostati i criteri per il filtro, si digiti un nome nella casella di testo Nome filtro, e si faccia clic su Aggiungi e Chiudi. Si selezioni poi il filtro con nome dall’elenco a discesa Filtri layer con nome. AutoCAD filtrerà l’elenco. È possibile invertire i filtri con nome creati e applicarli all’elenco a discesa della barra degli strumenti Layer. Quando si lavora con un elevato numero di layer, è bene pensare attentamente a come si attribuiscono i nomi. Succede spesso che i layer vengano nominati per gruppi; per esempio, se si hanno diversi layer di testo, si potrebbero attribuire loro nomi come Titolo Testo, Note Testo e Tavola Testo.

SUGGERIMENTO

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

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Figura 11.15 La finestra di dialogo Filtri layer con nome.

Uno schema di attribuzione di nomi sistematico facilita il filtraggio dei layer desiderati, che a sua volta semplifica la modifica di gruppi di layer. Modificare colore, tipo di linea e spessore di linea di un layer Per modificare il colore di un layer, si faccia clic sul pulsante Gestione proprietà layer della barra degli strumenti Layer; apparirà la finestra di dialogo di AutoCAD Gestore proprietà layer. Esistono due metodi per modificare il colore. ■ Si faccia clic su Mostra Dettagli se la parte inferiore della finestra di dialogo non è visualizzata. Si faccia clic sul nome del layer da modificare e, nel riquadro Dettagli, si faccia clic sull’elenco a discesa Colore e si selezioni il colore desiderato. (Se non si desidera selezionare uno dei colori standard si selezioni Seleziona colore per aprire la finestra di dialogo Seleziona colore, si selezioni un colore e si faccia clic su OK.) Una volta selezionato il colore, si faccia clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Gestore proprietà layer. ■ Si selezioni il quadratino del colore del layer che si intende modificare per aprire la finestra di dialogo Seleziona colore. Si selezioni un colore e si faccia due volte clic su OK per ritornare al disegno. Per ulteriori informazioni sulla scelta dei colori, si ritorni al paragrafo “Assegnare un colore” in questo stesso capitolo. Per modificare il tipo di linea di un layer si osservi la stessa procedura seguita per il cambiamento del colore; la sola differenza sta nel fatto che nel riquadro Dettagli non è possibile caricare tipi di linea. Se vi è la necessità di selezionare un

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CAPITOLO 11

tipo di linea non nell’elenco, è sufficiente fare clic sul tipo di linea del layer per aprire la finestra di dialogo Seleziona tipo di linea, nella quale sarà possibile selezionare un tipo di linea caricato, oppure, se necessario, caricarne uno. Per cambiare lo spessore di linea di un layer, aprire la finestra di dialogo Gestore proprietà layer e fare clic su uno spessore di linea per qualsiasi layer, selezionando un nuovo spessore di linea nella finestra di dialogo Spessore linea. SUGGERIMENTO È possibile modificare più di un layer alla volta. Nella finestra di dialogo Gestore proprietà layer si faccia clic con il pulsante destro del mouse e si scelga Seleziona tutto per selezionare tutti i layer o Deseleziona tutto per deselezionarli. Si può selezionare un intervallo di layer facendo clic sul primo layer dell’intervallo e poi, tenendo premuto MAIUSC, sull’ultimo layer dell’intervallo. Infine è possibile selezionare singoli layer tenendo premuto CTRL per ogni layer successivo. Le modifiche eseguite sul colore, tipo di linea o spessore di linea avranno effetto su tutti i layer selezionati.

Attribuire nuovi nomi ai layer

La cosa migliore è di elaborare in anticipo uno schema di nomi per i layer; molte discipline e molti uffici seguono degli standard per l’attribuzione di nomi ai layer. Talvolta però è necessario semplicemente rinominare un layer. Per rinominare un layer, si selezioni Gestore proprietà layer dalla barra degli strumenti Layer per aprire la finestra di dialogo Gestore proprietà layer. Si faccia clic sul nome del layer e poi si faccia clic una seconda volta. Il nome verrà evidenziato e circondato da un bordo; si digiti il nuovo nome e si prema INVIO. NOTA

Non è possibile rinominare il layer 0 che è quello predefinito

e non cambia mai. Cancellare layer

Per eliminare un layer, si selezioni Layer dalla barra degli strumenti Gestore proprietà layer per aprire la finestra di dialogo Gestore proprietà layer. Si faccia clic sul nome del layer, poi su Elimina e poi su OK. NOTA Non è possibile eliminare il layer corrente, o qualsiasi altro layer, se esso contiene degli oggetti. (Dove finirebbero questi oggetti?) Non è nemmeno possibile eliminare il layer 0, quello predefinito. Infine, non si possono eliminare i layer dei riferimenti esterni, che verranno spiegati nel Capitolo 19.

Eliminare layer e tipi di linea

Le definizioni di layer e tipi di linea aumentano la dimensione del disegno poiché vengono memorizzati nel database dello stesso; è pertanto opportuno eliminare layer e tipi di linea non utilizzati. È possibile eliminarli, anche se talvolta è difficile sapere quali layer non contengono oggetti. Con il comando ELIMINA si possono eliminare molti tipi di definizioni non utilizzate, compresi layer e tipi di linea. Per eliminare layer e tipi di linea, si selezioni File|Utilità disegno|Elimina. AutoCAD visualizzerà la finestra di dialogo Elimina (Figura 11.16).

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Figura 11.16 La finestra di dialogo Elimina.

L’opzione Percentuale salvataggio Incrementale % potrebbe impedire che il comando Elimina, durante una sessione di disegno, cancelli tutti i layer o i tipi di linea senza riferimento; per evitare questo problema è sufficiente impostare il salvataggio incrementale a 0, oppure salvare il disegno, riaprirlo e avviare immediatamente il comando ELIMINA. Per impostare questa opzione, selezionare Strumenti|Opzioni e la scheda Apri e salva. NOTA

Nella parte superiore della finestra di dialogo, si selezioni la visualizzazione degli oggetti che è possibile o non è possibile eliminare. Perché si dovrebbe visualizzare questi ultimi? Talvolta è difficile immaginare il motivo della mancata eliminazione di uno specifico oggetto e la nuova finestra di dialogo presenta un’utile funzione che consente di selezionare un oggetto e vedere le possibili spiegazioni. Per iniziare l’eliminazione, si selezioni Visualizza gli oggetti eliminabili; un segno + vicino a ogni tipo di oggetto indica che contiene oggetti eliminabili. Per esempio, la Figura 11.16 indica che è possibile eliminare layer e forme. Si faccia clic sul segno + per visualizzare gli oggetti specifici. Per eliminare un singolo oggetto, lo si selezioni e si faccia clic su Elimina. Si selezioni Conferma ogni oggetto da eliminare per visualizzare la finestra di dialogo che chiede di confermare ogni eliminazione. Si faccia clic su Sì tutti per eliminare tutti gli oggetti possibili. Si selezioni Elimina gli oggetti nidificati per eliminare gli oggetti all’interno di altri oggetti con nome: di solito sono layer, tipi di linea e così via presenti all’interno di blocchi.

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CAPITOLO 11

NOTA Si può selezionare più di un oggetto da eliminare alla volta. Per selezionare un altro oggetto, si prema CTRL mentre si fa clic. Per selezionarne un gruppo continuo, fare clic sul primo layer tenendo premuto il tasto MAIUSC, poi fare clic sull’ultimo layer.

Al termine, si faccia clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Elimina. Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente riguardante la modifica dei layer, ab11-c.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM. CD-ROM

Modificare i layer 1. Aprire ab11-c.dwg dal CD-ROM. 2. Salvare il file nella cartella AutoCAD Bible come ab11-03.dwg. Questo disegno è mostrato nella Figura 11.17.

Figura 11.17 Questo disegno ha 44 layer. (Si ringrazia Michael J. Lemmons, Winston Products Company, Louisville, Kentucky.)

3. Selezionare Layer sulla barra degli strumenti Layer per aprire il Gestore proprietà layer. Fare clic sul pulsante raffigurante un segno di ellissi vicino alla freccia dell’elenco a discesa Filtri layer con nome. Nella casella di testo Nome filtro, digitare M layers. Nella casella di testo Nome layer digitare m* perché vengano elencati tutti i layer il cui nome inizia con la lettera m. Fare clic su Aggiungi e poi su Chiudi. Nella finestra di dialogo Gestore proprietà layer fare clic sulla freccia dell’elenco a discesa e selezionare M Layers. A questo punto l’elenco apparirà come mostrato nella Figura 11.18. 4. Fare clic sul primo layer dell’elenco e poi, tenendo premuto MAIUSC, sul penultimo; tutti i layer, eccettuato Mydims, verranno selezionati. Nel riquadro Dettagli, visualizzabile facendo clic sul pulsante Mostra dettagli, fare clic sulla freccia dell’elenco a discesa Tipo di linea e selezionare Dashed. Notare come ora tutti i layer selezionati presentino un tipo di linea tratteggiato. Fare clic su OK per tornare al disegno e per far sì che esso venga rigenerato con i nuovi tipi di linea tratteggiati.

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

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Figura 11.18 Il Gestore proprietà layer visualizza solo i layer che iniziano con la lettera M.

5. Selezionare Gestore proprietà layer sulla barra degli strumenti Layer per aprire di nuovo il Gestore proprietà layer. Selezionare Mydims e poi fare clic su di esso una seconda volta affinché intorno al nome del layer appaia un bordo nero. Digitare Titles e premere INVIO. Il nome del layer verrà cambiato. Fare clic su OK. 6. Avviare il comando CANCELLA e selezionare qualsiasi oggetto nel blocco del titolo, che è costituito da un unico oggetto, e le tre etichette FRONT, TOP e RIGHT SIDE. Premere INVIO per terminare il comando. 7. Selezionare Layer dalla barra degli strumenti Layer per aprire di nuovo la finestra di dialogo Gestore proprietà layer. Notare come il layer Titles non compaia nell’elenco dal momento che non inizia più con la lettera M. Fare clic sulla freccia dell’elenco a discesa Filtri layer con nome e selezionare Mostra tutti i layer; scorrere l’elenco dei layer, selezionare Titles e fare clic sul pulsante Elimina; il layer verrà eliminato poiché non contiene più alcun oggetto. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo. 8. Salvare il disegno.

11.2 Cambiare colore, tipo e spessore di linea Le tre proprietà dei layer, colore, tipo e spessore di linea, possono anche essere applicate assegnandole direttamente agli oggetti. È possibile assegnare un colore, un tipo di linea e uno spessore di linea a un oggetto. È anche possibile impostare queste caratteristiche come correnti, in modo che tutti gli oggetti che saranno disegnati in futuro abbiano queste proprietà, senza curarsi delle proprietà assegnate al loro layer. Nella maggior parte dei casi si dovrebbe evitare di assegnare proprietà direttamente agli oggetti, perché in questo modo la funzione organizzativa dei layer verrebbe a mancare. RIFERIMENTO È anche possibile assegnare stili di stampa agli oggetti. Per maggiori informazioni su questo argomento si consulti il Capitolo 17.

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CAPITOLO 11

Cambiare il colore di un oggetto È possibile controllare il colore di un oggetto con l’elenco a discesa Controllo del colore sulla barra degli strumenti Proprietà (Figura 11.19). Per ulteriori informazioni sulla scelta dei colori, si ritorni al paragrafo “Assegnare un colore” in questo capitolo. Come per l’elenco a discesa Controllo del layer, nell’elenco a discesa Controllo del colore è mostrato il colore di qualsiasi oggetto selezionato. Quando si crea un layer, gli si assegna un colore e si disegna su di esso, AutoCAD visualizza il colore come DaLayer (Figura 11.20).

Figura 11.19 L’elenco a discesa Controllo del colore sulla barra degli strumenti Proprietà oggetto.

Controllo del colore Oggetto del colore

Figura 11.20 Il colore dell’oggetto selezionato (testo) è DaLayer.

Il colore DaLayer significa che il colore dell’oggetto è quello assegnato al layer su cui l’oggetto si trova. Mentre viene visualizzato il colore dell’oggetto selezionato nell’elenco a discesa Controllo del colore, è possibile controllare l’elenco a discesa Controllo del layer per confermare l’assegnazione del colore del layer dell’oggetto.

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Il colore DaBlocco crea gli oggetti utilizzando il colore 7 (il bianco o il nero, a seconda del colore dello schermo), ma se gli oggetti fanno parte di un blocco, il blocco assume il colore corrente quando viene inserito. Per maggiori informazioni sui blocchi, si faccia riferimento al Capitolo 18. Il metodo migliore per organizzare un disegno consiste nell’assegnare colori da layer; il fatto che elementi correlati, come le linee assiali in un disegno meccanico, appaiano in colori diversi, può creare confusione. Inoltre, trovando una linea con lo stesso colore e tipo di linea della maggior parte delle linee di centro, si sarebbe portati a credere che si tratti di una linea assiale nel posto sbagliato. In AutoCAD l’organizzazione dei colori da layer è una pratica standard. I colori hanno uno speciale significato, poiché durante la stampa essi vengono assegnati alle penne, sebbene si possano anche utilizzare gli stili di stampa di AutoCAD 2004 (si faccia riferimento al Capitolo 17). Il colore è l’elemento fondamentale utilizzato per la stampa su plotter con vari spessori di penne, o colori se la stampa è a colori. Anche se può rendersi necessario cambiare temporaneamente il colore di un oggetto per enfatizzarlo nella stampa, o per qualche altra ragione, è opportuno evitare di cambiare direttamente il colore degli oggetti. Nel caso fosse necessario cambiare il colore di un oggetto, AutoCAD dispone di due modi per farlo. ■ Per cambiare solo il colore di un oggetto si selezioni l’oggetto, si faccia clic sull’elenco a discesa Controllo del colore e si selezioni il colore desiderato. ■ Se allo stesso tempo si desiderano modificare altre proprietà, si selezioni l’oggetto e poi Proprietà dalla barra degli strumenti Standard. Verrà aperta la finestra di dialogo Proprietà (Figura 11.21), dove è possibile modificare tutte le proprietà dell’oggetto. Per cambiare il colore si selezioni Colore e si faccia clic sulla freccia dell’elenco a discesa visualizzato. SUGGERIMENTO

È sempre possibile riportare il colore di un oggetto a Da-

Layer utilizzando lo stesso elenco a discesa Controllo del colore.

Cambiare il colore corrente Quando si modifica il colore corrente, tutti gli oggetti disegnati successivamente assumeranno il nuovo colore a prescindere dal loro layer; in genere è consigliabile compiere tale operazione solo se è assolutamente necessario che due oggetti sullo stesso layer siano di colore diverso. Un esempio potrebbe essere del testo in un blocco del titolo; si potrebbe desiderare che il testo sia sullo stesso layer del blocco del titolo in modo da poterlo facilmente congelare e scongelare o attivare e disattivare, senza dover ricordare che il testo e il blocco di testo si trovano su due layer diversi. Se si desidera inoltre che parte del testo assuma un colore differente, si cambi il colore corrente prima di digitare in quella parte; si ricordi di riportare il colore corrente a DaLayer prima di disegnare qualsiasi altra cosa. Per cambiare il colore corrente, ci si assicuri che non vi siano oggetti selezionati, si faccia clic sull’elenco a discesa Colore e si selezioni il colore desiderato; per

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CAPITOLO 11

Figura 11.21 La finestra Proprietà.

utilizzare un colore non incluso nell’elenco, si selezioni Seleziona colore per aprire la finestra di dialogo Seleziona colore. Per ulteriori informazioni si faccia riferimento al paragrafo “Assegnare un colore” in questo capitolo. Per riportare il colore corrente a DaLayer si faccia clic sull’elenco a discesa Colore e si selezioni DaLayer. Vi sarà l’opportunità di eseguire un esercizio sulla modifica dei colori dopo i prossimi paragrafi. Cambiare il tipo di linea di un oggetto I tipi di linea funzionano secondo gli stessi principi già visti per i colori. È possibile modificare il tipo di linea di un oggetto o di oggetti esistenti e controllarlo mediante l’elenco a discesa Controllo tipo di linea sulla barra degli strumenti Proprietà (Figura 11.22). In questo elenco è mostrato il tipo di linea di qualsiasi oggetto selezionato. Quando viene creato un layer, assegnato un tipo di linea ed eseguito un disegno su tale layer, il tipo di linea viene visualizzato come DaLayer. Tipo di linea DaLayer significa che il tipo di linea dell’oggetto dipende da quello del layer su cui l’oggetto si trova. Il metodo migliore per organizzare un disegno consiste nell’assegnazione di tipi di linea da layer. Elementi correlati, come i confini di una mappa in un disegno topografico con tipi di linea diversi, potrebbero creare confusione; inoltre, nel caso si rinvenisse un’altra linea con attributi di colore e tipo di linea uguali a

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

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Figura 11.22 L’elenco a discesa Controllo tipo di linea sulla barra degli strumenti Proprietà.

quelli dei confini della mappa, si potrebbe pensare a un confine posto nella posizione sbagliata. Tra gli utenti di AutoCAD è pratica diffusa organizzare i tipi di linea da layer. Vi sono due modi per modificare il tipo di linea di un oggetto. ■ Per modificare un tipo di linea di un oggetto, selezionarlo, fare clic sull’elenco a discesa Controllo tipo linea e selezionare il tipo di linea desiderato. ■ Selezionare l’oggetto e poi il pulsante Proprietà dalla barra degli strumenti Standard; verrà aperta la finestra di dialogo Proprietà, precedentemente mostrata nella Figura 11.21. Per modificare il tipo di linea di un oggetto, si faccia clic sul pulsante Tipo di linea, poi si faccia clic sulla freccia a discesa che apparirà. Si selezioni il tipo di linea desiderato. SUGGERIMENTO

È sempre possibile riportare il tipo di linea di un oggetto a

DaLayer utilizzando lo stesso elenco a discesa Controllo tipo di linea.

Come spiegato nel paragrafo “Assegnare un tipo di linea”, potrebbe essere necessario caricare un tipo di linea prima di utilizzarlo; per farlo si selezioni Controllo tipo di linea dalla barra degli strumenti Proprietà. In fondo all’elenco si selezioni Altro per aprire la finestra di dialogo Gestione tipo di linea; si selezioni Carica per aprire la finestra di dialogo Carica o ricarica tipi di linea, poi si selezioni il file del tipo di linea (se non fosse acad.lin o acadiso.lin), e il tipo di linea che si desidera caricare, e si faccia clic su OK. Nella finestra di dialogo Gestione tipo di linea, si selezioni ancora il tipo di linea e si faccia clic su OK per tornare al disegno. Per filtrare l’elenco dei tipi di linea, si selezioni un filtro dall’elenco a discesa Filtri tipo di linea nella finestra di dialogo Gestione tipo di linea. Cambiare il tipo di linea corrente È anche possibile cambiare il tipo di linea corrente. In tal caso tutti gli oggetti disegnati successivamente assumono quel tipo di linea a prescindere dal loro layer. In genere si dovrebbe compiere tale operazione solo se è necessario che

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CAPITOLO 11

due oggetti sullo stesso layer presentino tipi di linea differenti. Un esempio potrebbe essere una tabella contenente annotazioni posta in un angolo del disegno; potrebbe risultare utile che le linee di cui essa è composta appartengano allo stesso layer, in modo da poterle facilmente congelare e scongelare o attivare e disattivare, senza dover ricordare che la tabella si trova su due diversi layer. Se si desidera inoltre che alcune linee presentino un tipo di linea diverso, si modifichi il tipo di linea corrente prima di aggiungere tali linee. Si ricordi di riportare il tipo di linea corrente a DaLayer prima di disegnare qualsiasi altra cosa. Per cambiare il tipo di linea corrente, si faccia clic sull’elenco a discesa Controllo tipo di linea e si selezioni il tipo di linea desiderato, assicurandosi prima che nessun oggetto sia selezionato. Per riportare il tipo di linea a DaLayer si faccia clic sull’elenco a discesa Controllo tipo di linea e si selezioni DaLayer. Cambiare lo spessore di linea di un oggetto Lo spessore di linea consente di rappresentare oggetti con spessore variabile; può, per esempio, rappresentare lo spessore di una penna del plotter che verrà utilizzata per stampare quell’oggetto. Gli spessori di linea possono essere usati anche come strumento organizzativo per distinguere alcuni tipi di oggetti, allo stesso modo dei tipi di linee e dei colori. In definitiva, è possibile utilizzare gli spessori di linea per rappresentare le proprietà reali degli oggetti, come lo spessore dei cavi in uno schema elettrico. Gli spessori di linea funzionano secondo gli stessi principi già visti per colori e tipi di linea. È possibile controllare lo spessore di linea di un oggetto mediante l’elenco a discesa Controllo spessore di linea sulla barra degli strumenti Proprietà oggetto (Figura 11.23). In questo elenco è mostrato lo spessore di linea di qualsiasi oggetto selezionato. Quando viene creato un layer, assegnato uno spessore di linea ed eseguito un disegno su tale layer, lo spessore di linea viene visualizzato come DaLayer. Come per i colori e i tipi di linea, il modo migliore per organizzare un disegno consiste nell’assegnare spessori di linea DaLayer. Per cambiare lo spessore di linea di un oggetto, si può procedere in due modi. ■ Selezionare l’oggetto, fare clic sull’elenco a discesa Controllo spessore di linea e selezionare lo spessore desiderato. ■ Selezionare l’oggetto e poi il pulsante Proprietà dalla barra degli strumenti Standard; verrà aperta la finestra Proprietà. Per cambiare lo spessore di linea di un oggetto, si faccia clic su Spessore di linea e quindi sulla freccia a discesa visualizzata, selezionando uno degli spessori disponibili.

Cambiare lo spessore di linea corrente È anche possibile cambiare lo spessore di linea corrente. In questo caso tutti gli oggetti disegnati successivamente assumono quello spessore di linea a prescindere dal loro layer.

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

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Figura 11.23 L’elenco a discesa Controllo spessore di linea sulla barra degli strumenti Proprietà oggetto.

Per cambiare lo spessore di linea corrente, si faccia clic sull’elenco a discesa Controllo spessore di linea e si selezioni lo spessore desiderato, assicurandosi

prima che nessun oggetto sia correntemente selezionato. Per riportare lo spessore di linea corrente a DaLayer si faccia clic sull’elenco a discesa Controllo spessore di linea e si selezioni DaLayer. Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente su come cambiare colori, tipi e spessori di linea, ab11-d.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM. CD-ROM

Cambiare colori, tipi di linea e spessori di linea 1. Aprire ab11-d.dwg dal CD-ROM. 2. Salvare il file nella cartella AutoCAD Bible come ab11-04.dwg. Si tratta del prospetto di un armadietto da bagno, mostrato nella Figura 11.24. 3. Selezionare una delle linee di riflessione nello specchio e notare come il colore sia rosso, nonostante il colore del layer, mostrato nell’elenco a discesa Controllo del layer, sia Magenta. Selezionare tutte le linee di riflessione, fare clic sull’elenco a discesa Controllo del colore e selezionare DaLayer in cima all’elenco. Premere ESC per rimuovere i grip. 4. Selezionare la quota in verde nella parte inferiore dell’armadietto; la quota è un unico oggetto. Per renderla più visibile, fare clic sull’elenco a discesa Controllo del colore e selezionare Rosso. Premere ESC per vedere il risultato. 5. Selezionare le linee contrassegnate dai punti (a) e (b) nella Figura 11.24, fare clic sull’elenco a discesa Controllo tipo di linea e selezionare Hidden. Premere ESC in modo che le linee nascoste non risultino più selezionate.

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CAPITOLO 11

a b

c

d

Figura 11.24 Un armadietto da bagno. (Si ringrazia l’Army Corps of Engineers.)

6. Selezionare l’arco tratteggiato che rappresenta la curva inferiore del lavabo, poi fare clic sull’elenco a discesa Controllo spessore di linea e selezionare 0.30 mm. Premere ESC. Fare clic su SLN della barra di stato per attivare la visualizzazione degli spessori di linea e osservare il risultato. 7. Fare clic sull’elenco a discesa Controllo del Colore e selezionare Ciano per renderlo il colore corrente. 8. Avviare il comando RETTANGOLO. Disegnare un rettangolo all’interno dell’armadietto sinistro e con il comando COPIA copiare il rettangolo nell’armadietto destro; per copiare, utilizzare lo snap ad oggetto Intersezione nel punto (c) come punto base e nel punto (d) come secondo punto dello spostamento. I rettangoli verranno disegnati in color Ciano. 9. Salvare il disegno; dovrebbe apparire come quello mostrato nella Figura 11.25.

11.3 Scale dei tipi di linea I tipi di linea non continui sono composti da un modello ripetuto di punti, lineette e spazi; possono includere anche testo o forme ripetuti. Può essere che i modelli dei tipi di linea del disegno risultino troppo lunghi o troppo corti per essere chiari; la scala del tipo di linea potrebbe essere addirittura così grande o ridotta da sembrare continua. La frequenza di ripetizione del modello dipende da tre fattori: ■ la definizione del tipo di linea; ■ la scala globale del tipo di linea; ■ la scala del tipo di linea del singolo oggetto.

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

299

Figura 11.25 L’armadietto completato.

Modificare l’intervallo del tipo di linea utilizzando un diverso tipo di linea Una possibilità consiste nel cambiare il tipo di linea. Vi sono numerosi tipi di linea che presentano variazioni piccole, medie e grandi, per esempio Tratteggiatax2, Tratteggiata e Tratteggiata2 (Figura 11.26).

Tratteggiatax2 Tratteggiata Tratteggiata2

Figura 11.26 Alcuni tipi di linea standard di AutoCAD vengono forniti con tre variazioni, come i tipi di linea Tratteggiatax2, Tratteggiata e Tratteggiata2.

Nel file acad.lin di AutoCAD sono contenuti diversi tipi di linea ISO che rispettano le specifiche della International Standard Organization. Può darsi che il settore in cui si opera, o l’organizzazione nella quale si lavora, richiedano l’utilizzo di questi tipi di linea; in tal caso è bene sapere che le definizioni dei modelli dei tipi di linea ISO sono molto più lunghe delle altre definizioni di AutoCAD. Nella Figura 11.27 sono mostrati un tipo di linea tratteggiata ISO e un tipo di linea tratteggiata di AutoCAD; di conseguenza potrebbe essere necessario regolare la scala del tipo di linea.

300

CAPITOLO 11

Tipo di linea tratteggiata di AutoCAD

Tipo di linea tratteggiata ISO

Figura 11.27 Un paragone tra il tipo di linea tratteggiata ISO e il tipo di linea tratteggiata di AutoCAD.

Modificare l’intervallo del tipo di linea modificando la scala globale del tipo di linea Un’altra possibilità consiste nel modificare la scala globale del tipo di linea, che ha effetto su tutti i tipi di linea non continui del disegno. La definizione del tipo di linea viene moltiplicata per la scala globale del tipo di linea al fine di calcolare la lunghezza di ciascuna ripetizione del tipo di linea. ■ Alle scale del tipo di linea maggiori di 1 verranno associate sezioni più lunghe e un numero minore di ripetizioni della definizione del tipo di linea per unità. ■ Alle scale del tipo di linea minori di 1 verranno associate sezioni più brevi e un numero maggiore di ripetizioni della definizione del tipo di linea per unità. Quando viene modificata la scala del tipo di linea, il disegno viene rigenerato e tutti i tipi di linea vengono modificati. Nella Figura 11.28 sono mostrate tre versioni di un disegno, con scala del tipo di linea impostata rispettivamente a 0.5, 1 e 2. Come si può vedere, una scala di 2 risulta troppo grande e una di 0.5 troppo piccola. La scala 1 risulta la più adatta. Ai fini del disegno è necessario poter distinguere il tipo di linea sia quando sullo schermo è visibile l’intero disegno sia quando vengono eseguiti zoom in avvicinamento. La ragione principale della scalatura dei tipi di linea è la stampa su plotter. La scala di un tipo di linea relativa al disegno di una casa potrebbe infatti risultare adatta sullo schermo, ma apparire continua sulla stampa su plotter con un fattore di scala pari a 1=96.

Scala di tipo di linea = 0.5

Scala di tipo di linea = 1

Scala di tipo di linea = 2

Figura 11.28 Tre versioni di un disegno con l’impiego di scale del tipo di linea di 0.5, 1 e 2.

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

301

Se si desidera che il tipo di linea appaia esattamente secondo la sua definizione, si utilizzi il fattore di scala del tipo di linea. I fattori di scala sono spiegati nel Capitolo 5. Se il fattore di scala non produce il risultato voluto, è spesso consigliabile utilizzare una scala del tipo di linea pari a un valore variabile da un quarto a metà del fattore di scala; nell’esempio di 1=96, si potrebbe utilizzare una scala del tipo di linea di 24 o 48. Per modificare la scala del tipo di linea si selezioni Formato|Tipo di linea per aprire la finestra di dialogo Gestione tipo di linea (Figura 11.29). Se la parte inferiore della finestra di dialogo non è visualizzata, si faccia clic sul pulsante Mostra dettagli. Nella casella di testo Fattore di scala globale, si digiti il valore desiderato, poi si faccia clic su OK. AutoCAD rigenera il disegno cambiando la scala di ogni tipo di linea non continuo presente nel disegno. La scala globale del tipo di linea è controllata dalla variabile di sistema LTSCALE. La si può modificare digitando LTSCALE sulla riga di comando e poi digitando il valore della scala.

SUGGERIMENTO

Modificare la spaziatura del tipo di linea modificando la scala del tipo di linea dell’oggetto A volte la scala del tipo di linea dovrebbe essere differente solo per un oggetto, o per un piccolo gruppo di oggetti; l’oggetto potrebbe, per esempio, essere troppo piccolo per mostrare il motivo del tipo di linea, oppure si potrebbe volerlo evidenziare visivamente.

Figura 11.29 La finestra di dialogo Gestione tipo di linea.

302

CAPITOLO 11

AutoCAD dispone anche di una scala del tipo di linea dell’oggetto corrente, che funziona come l’impostazione di un tipo di un colore o di un tipo di linea corrente: tutti gli oggetti disegnati dopo l’impostazione della scala del tipo di linea dell’oggetto verranno disegnati in base alla nuova scala del tipo di linea. Nella maggior parte dei casi è consigliabile accertarsi di aver riportato la scala del tipo di linea dell’oggetto corrente al suo valore predefinito, cioè 1, dopo averla utilizzata per un determinato oggetto o gruppo di oggetti. Modificare la scala del tipo di linea dell’oggetto corrente Per modificare la scala del tipo di linea, si selezioni Formato|Tipo di linea per aprire la finestra di dialogo Gestione tipo di linea (Figura 11.29). Se la parte

inferiore della finestra di dialogo non è visualizzata, si faccia clic sul pulsante Mostra dettagli. Si digiti il fattore di scala desiderato nella casella di testo Scala oggetto corrente e si faccia clic su OK. Ora tutti gli oggetti che verranno disegna-

ti utilizzeranno la scala del tipo di linea dell’oggetto corrente. La scala del tipo di linea dell’oggetto corrente è controllata dalla variabile di sistema CELTSCALE. La si può modificare digitando CELTSCALE alla riga di comando e poi digitando il valore della scala. Inoltre, se la scala globale del tipo di linea è stata impostata a un valore diverso da 1, le due scale dei tipi di linea verranno moltiplicate per calcolare il risultato finale. Per esempio, con una scala globale del tipo di linea pari a 12 e una scala del tipo di linea dell’oggetto corrente pari a 0.5, gli oggetti verranno disegnati in base a una scala del tipo di linea pari a 6. Modificare la scala del tipo di linea di un oggetto esistente

Accadrà spesso di disegnare un oggetto senza impostare una particolare scala del tipo di linea, e poi di decidere di modificare la scala del suo tipo di linea. Per modificare la scala del tipo di linea di un oggetto, si selezioni l’oggetto e successivamente Proprietà dalla barra degli strumenti Standard. Nella finestra Proprietà si faccia clic su Scala tipo di linea e si digiti il nuovo valore della scala del tipo di linea; tale impostazione avrà effetto solo sull’oggetto selezionato e non sulla scala globale del tipo di linea. CD-ROM Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente su come cambiare le scale dei tipi di linea, ab11-e.dwg, si trova nella cartella Drawings del CDROM.

Cambiare le scale dei tipi di linea 1. Aprire ab11-e.dwg dal CD-ROM. 2. Salvare il file nella cartella AutoCAD Bible come ab11-05.dwg. Si tratta di una guaina isolante (Figura 11.30). Si noti che il tipo di linea della linea corta indicata dal punto (a) e di quella all’interno del cerchietto indicato dal punto (b) non appare chiaro. 3. Selezionare Formato|Tipo di linea e, se necessario, fare clic su Mostra dettagli per aprire la sezione Dettagli della finestra di dialogo Gestione tipo di linea. Impostare il Fattore di scala globale a 0.5 e quindi fare clic su OK; il disegno verrà

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

303

b a

Figura 11.30 Questo disegno di guaina isolante presenta due tipi di linea non continui. (Si ringrazia Robert Mack, Dexter Company, Fairfield, Iowa.)

rigenerato. Notare come l’aspetto dei cerchi migliori, ma come la linea corta al punto (a) continui a sembrare una linea continua. 4. Selezionare la linea indicata dal punto (a) e Proprietà dalla barra degli strumenti Standard. Fare clic su Scala tipo di linea e modificarla in 0.5. Premere INVIO. Premere ESC per rimuovere i grip e vedere il risultato. È da notare la differenza della linea che ora presenta una scala del tipo di linea globale di 0.5 per una scala del tipo di linea dell’oggetto di 0.5, ovvero una scala di 0.25. 5. Salvare il disegno; dovrebbe apparire come quello mostrato nella Figura 11.31.

Figura 11.31 Le linee non continue del disegno ora sono più appropriate.

11.4 Importare layer e tipi di linea da altri disegni AutoCAD DesignCenter consente l’accesso a contenuto e definizioni, come layer, tipi di linea, blocchi (spiegati nel Capitolo 18), layout di stampa (spiegati nel

304

CAPITOLO 11

Capitolo 17) e così via, presenti in altri disegni. AutoCAD DesignCenter verrà analizzato dettagliatamente nel Capitolo 26. Nelle pagine seguenti verrà trattato come importare layer e tipi di linea da altri disegni. È come trovare una miniera. In altre parole, una volta creato un layer o un tipo di linea, è facile poterlo utilizzare in qualsiasi disegno nuovo o esistente. In AutoCAD 2004 DesignCenter è stato ridisegnato per utilizzare la nuova interfaccia con tavolozze. Per informazioni su come si lavora con l’interfaccia con le tavolozze, si veda il paragrafo sulla gestione della tavolozza delle proprietà nel Capitolo 10. DesignCenter include una nuova scheda, DesignCenter in linea, che permette di condividere il contenuto dei disegni di AutoCAD. È possibile utilizzare DesignCenter non solo per accedere alle definizioni e al contenuto dei disegni, ma anche per creare tavolozze di strumenti di librerie di blocchi (simboli). Queste tavolozze di strumenti sono discusse nel Capitolo 26.

NOVITÀ

Si selezioni DesignCenter dalla barra degli strumenti Standard per aprirlo, come mostrato nella Figura 11.32. Il pannello a sinistra di DesignCenter funziona in maniera analoga al pannello a sinistra di Esplora Risorse di Windows, consentendo di navigare attraverso il disco fisso o nella rete locale; se esso non fosse visualizzato, si faccia clic sul pulsante Commuta struttura sulla barra degli strumenti di DesignCenter. Se DesignCenter si apre visualizzando solo i disegni aperti, si faccia clic su Desktop sulla barra degli strumenti e si navighi fino alla cartella desiderata. Quando si fa clic su una cartella, i disegni di quella cartella

Figura 11.32 DesignCenter consente di localizzare definizioni contenute in altri disegni e di importarle nel disegno corrente.

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

305

vengono elencati nella parte destra. Si selezioni Icone grandi nell’elenco a discesa Viste per vedere una piccola anteprima di ciascuna voce. Per accedere a layer e tipi di linea, si faccia doppio clic sull’icona di un disegno oppure si faccia clic sul suo segno più. Nel pannello di destra verranno visualizzate le diverse categorie di definizione. Per visualizzare l’elenco dei layer o dei tipi di linea, si faccia doppio clic su layer o tipi di linea in uno dei due pannelli di destra o di sinistra. Per importare un layer o un tipo di linea, è sufficiente fare doppio clic sull’icona del layer o del tipo di linea. AutoCAD porterà la definizione del layer o del tipo di linea nel disegno. Fare clic sull’elenco a discesa Controllo layer per chiuderlo. Fare clic sul pulsante Chiudi di DesignCenter per chiuderlo. AutoCAD 2004 permette di cambiare layer. Per esempio, è possibile specificare che tutti gli oggetti sul layer sottolineato vengano spostati nel layer nascosto. Si utilizzi questa funzione per mantenere gli standard dei layer impostati. Lo spostamento dei layer è spiegato in dettaglio nel Capitolo 26.

SUGGERIMENTO

11.5 Applicare le proprietà Probabilmente si è già incontrato il pulsante Copia formato sulle barre degli strumenti di molte applicazioni per Windows. AutoCAD introduce un concetto simile, che permette allo stesso tempo di specificare quali proprietà si desidera applicare. In AutoCAD questa procedura è chiamata applicazione delle proprietà; è simile al comando Incolla speciale di Excel, che permette di scegliere quali proprietà si desidera incollare da ciò che è stato copiato negli Appunti, ovvero tutti gli elementi oppure solo formule, valori, formati e così via. Ora è possibile applicare le proprietà di polilinee e di finestre. Queste proprietà vengono applicate per impostazione predefinita, sebbene sia possibile specificare quali proprietà si desidera applicare nella finestra di dialogo Impostazioni proprietà. Si osservi la Figura 11.33.

SUGGERIMENTO

Poiché un oggetto può avere molte proprietà, si tratta di uno strumento utile. Per applicare delle proprietà sono necessari due oggetti, uno di origine e uno o più di destinazione. Per applicare delle proprietà si osservino i seguenti passi. 1. Selezionare l’oggetto desiderato per applicarne le proprietà (l’oggetto di origine). 2. Selezionare Applica proprietà dalla barra degli strumenti Standard. AutoCAD visualizza un piccolo cursore Copia formato con un quadratino di selezione. Sulla riga di comando apparirà il prompt Selezionare oggetto/i di destinazione o [impostaZioni]:. È possibile selezionare prima Applica proprietà dalla barra degli strumenti Standard e poi l’oggetto di origine. NOTA

306

CAPITOLO 11

3. Se si desidera applicare tutte le proprietà dell’oggetto, selezionare l’oggetto o gli oggetti a cui vanno applicate, cioè l’oggetto o gli oggetti di destinazione. 4. Se si desidera applicare soltanto alcune delle proprietà dell’oggetto, fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Impostazioni per aprire la finestra di dialogo Impostazioni proprietà (Figura 11.33). Deselezionare tutte le proprietà che non si desidera applicare e fare clic su OK; riapparirà il prompt del passo 2. Selezionare l’oggetto o gli oggetti a cui si desidera applicare le proprietà, cioè l’oggetto o gli oggetti di destinazione.

Figura 11.33 La finestra di dialogo Impostazioni proprietà.

5. Premere INVIO per terminare la selezione degli oggetti. AutoCAD applica le proprietà. Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente su come applicare le proprietà, ab11-f.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

CD-ROM

Applicare proprietà 1. Aprire ab11-f.dwg dal CD-ROM. 2. Salvare il file nella cartella AutoCAD Bible come ab11-06.dwg. Si tratta della pianta di una camera da letto padronale, mostrata nella Figura 11.34. 3. Selezionare la parete indicata dal punto (a) nella Figura 11.34 e fare clic su Applica proprietà nella barra degli strumenti Standard. Al prompt Selezionare oggetto/i di destinazione o [impostaZioni]: utilizzare una finestra di intersezione per selezionare tutte le porte a libro degli armadi su entrambi i lati della linea appena selezionata. Premere INVIO per terminare la selezione degli oggetti. AutoCAD applica le proprietà delle porte alle proprietà della parete. (Le porte da grigie diventano nere/bianche.)

ORGANIZZAZIONE DEI DISEGNI CON LAYER, COLORI, TIPI DI LINEA E SPESSORI DI LINEA

307

a

Figura 11.34 La pianta della camera da letto padronale.

4. Selezionare il testo MASTER SUITE. Selezionare Applica proprietà dalla barra degli strumenti Standard. Al prompt Selezionare oggetto/i di destinazione o [impostaZioni]: fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare ImpostaZioni. Nella finestra di dialogo Impostazioni proprietà, deselezionare tutte le caselle tranne Testo nel riquadro Proprietà speciali. Fare clic su OK. 5. Al prompt Selezionare oggetto/i di destinazione o [impostaZioni]: selezionare il testo CL. in entrambi gli armadi e premere INVIO per terminare il comando. AutoCAD applica le proprietà del testo. Si noti che il testo CL. viene visualizzato in grassetto. 6. Salvare il disegno.

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Capitolo 12

Ottenere informazioni dal disegno 12.1

Informazioni a livello di disegno

12.2

Informazioni a livello di oggetto

12.3

Comandi per misurazioni

12.4

Calcolatore di AutoCAD

I

l disegno di AutoCAD si dimostra intelligente per molti motivi. Diversi comandi possono fornire dettagli su ciascun oggetto ed è inoltre possibile ottenere elenchi con informazioni sull’intero disegno. Le variabili di sistema sono già state menzionate in precedenza e possono essere elencate insieme alle relative impostazioni. In relazione agli oggetti possono essere eseguiti calcoli che potrebbero risultare utili in alcune operazioni di disegno. È, per esempio, possibile dividere un determinato oggetto in un numero di segmenti qualsiasi posizionando oggetti punto lungo l’oggetto, anche a una distanza specificata l’uno dall’altro. Si può utilizzare il calcolatore di AutoCAD, che non esegue soltanto normali calcoli numerici, ma funziona anche con le coordinate e i punti geometrici degli oggetti.

12.1 Informazioni a livello di disegno Alcune informazioni riguardano l’intero disegno oppure il sistema del computer, anziché i singoli oggetti. Tali informazioni possono essere importanti in presenza di un problema o anche semplicemente quando è necessario conoscere lo stato delle variabili di sistema. Elencare lo stato del disegno Con il comando STATO viene fornito un elenco standard di informazioni che possono essere molto utili. Per avviare il comando STATO occorre selezionare Strumenti|Interroga|Stato. Nella Figura 12.1 è illustrato un esempio di elenco dello stato. AutoCAD elenca il numero di oggetti contenuti nel disegno, quindi elenca i limiti e le estensioni del disegno, così come la visualizzazione corrente sullo schermo. Altri elementi importanti sono la risoluzione dello snap e l’in-

310

CAPITOLO 12

Figura 12.1

Un esempio dell’elenco ottenibile con il comando STATO.

tervallo della griglia insieme al layer, al colore, al tipo di linea e allo spessore di linea correnti. Si può notare che la modalità Pieno, al contrario delle altre impostazioni di aiuto per il disegno, è attiva, così come gli snap ad oggetto in esecuzione Centro, Fine, Intersezione, Estensione e così via. Infine, vi sono informazioni sullo spazio libero su disco e sulla memoria libera. Ovviamente molte di queste informazioni sono disponibili senza avviare il comando STATO. Le più facili da individuare sono il layer, il colore, il tipo e lo spessore della linea correnti, prontamente visibili sulle barre degli strumenti Layer e Proprietà. Sarebbe invece necessario utilizzare molti comandi per ottenere altre informazioni, come la risoluzione dello snap, l’intervallo della griglia e i limiti del disegno. Con il comando STATO tutte queste informazioni vengono raggruppate in un elenco. Infine, le statistiche riguardanti la memoria e lo spazio libero su disco forniscono preziose informazioni non facilmente ottenibili altrimenti dall’interno del disegno. L’utilizzo più comune del comando STATO è in funzione dell’individuazione e della risoluzione dei problemi. Se, per esempio, fosse possibile inviare l’elenco a un collega di un altro ufficio che deve impiegare lo stesso disegno, il collega potrebbe lavorare più facilmente utilizzando le stesse impostazioni stabilite in precedenza. Elencare le variabili di sistema Nel Capitolo 5 è stato spiegato come AutoCAD memorizzi le impostazioni nelle variabili di sistema. Nel capitolo precedente, per esempio, si è detto che la scala globale del tipo di linea viene memorizzata nella variabile di sistema LTSCALE e la scala del tipo di linea dell’oggetto nella variabile di sistema CELTSCALE.

OTTENERE INFORMAZIONI DAL DISEGNO

311

Potrebbe essere necessario conoscere le impostazioni di un gruppo di variabili di sistema correlate. Il comando MODIVAR fornisce un elenco di tutte le variabili di sistema con le relative impostazioni. Tale comando potrebbe consentire una visualizzazione delle impostazioni delle variabili di sistema più rapida rispetto alla digitazione di ciascuna variabile alla riga di comando. Esistono troppe variabili di sistema perché le si possa elencare tutte in questa sede, ma le poche elencate nella Figura 12.2 possono fornire un esempio della ricchezza di informazioni disponibili. Le variabili di sistema di sola lettura hanno lo scopo di informare e non possono essere modificate. Un esempio è costituito da LOGINNAME, che mostra il nome dell’utente corrente registrato nel sistema. Altre variabili di sistema possono essere modificate.

NOTA

Mentre per alcune variabili di sistema è possibile impostare numerosi valori, altre possono essere soltanto attivate o disattivate. In generale 1 significa che la variabile è attiva e 0 che non è attiva.

Figura 12.2

Un elenco parziale di MODIVAR.

312

CAPITOLO 12

Nell’Appendice D sul CD-ROM allegato al libro sono elencate le variabili di sistema più utili, quelle nuove, quelle modificate e quelle eliminate con una breve spiegazione di ciascuna di esse. CD-ROM

Per la maggior parte delle variabili non è necessaria un’impostazione diretta. Nel Capitolo 11, per esempio, la variabile di sistema LTSCALE è stata impostata mediante la finestra di dialogo Gestione tipo di linea. È inoltre possibile accedere ad alcune variabili di sistema solo digitandole direttamente nella riga di comando. MODIVAR può essere utilizzata per impostare le variabili di sistema, se non sono in sola lettura, oppure per elencarle. Per effettuare quest’ultima operazione, si selezioni Strumenti|Interroga|Imposta variabile. Al prompt Digitare nome della variabile o [?]: digitare ? e premere INVIO. Al prompt Digitare variabile/i da elencare : premere INVIO per elencare tutte le variabili di sistema oppure digitare il nome di una variabile. Nel nome si possono utilizzare i caratteri jolly * e ?. Verranno elencate tutte le variabili o solo quelle digitate. Se viene digitata una variabile, apparirà il prompt relativo a un nuovo valore che consente di modificare quello precedentemente impostato. Se, per esempio, si digita CELTSCALE, verrà visualizzato il prompt Digitare nuovo valore per CELTSCALE :. Sarà quindi possibile modificare la variabile di sistema inserendo un nuovo valore oppure semplicemente premere INVIO per accettare l’impostazione corrente. Conteggio del tempo È possibile conteggiare il tempo impiegato per un disegno. Nella maggior parte dei casi questo serve per stabilire una parcella da presentare ai clienti oppure per misurare la produttività. Nel Capitolo 26 verrà spiegato come tenere un file di registro dell’attività relativa a un disegno.

RIFERIMENTO

Per utilizzare il comando TEMPO occorre selezionare Strumenti|Interroga|Data e ora. Nella Figura 12.3 è illustrato un tipico elenco. Nella Tabella 12.1 viene spiegato il significato dell’elenco. Si pensi al tempo di modifica totale come al contachilometri di un’automobile e al tempo trascorso come al contachilometri parziale, presente su alcune automobili, che permette di calcolare la distanza di specifici spostamenti. Alla fine dell’elenco AutoCAD visualizza il prompt Digitare un’opzione [Visualizza/On/OFF/Reimposta]:. Con l’opzione Visualizza viene visualizzato di nuovo l’elenco con i tempi aggiornati, ON e OFF consentono di attivare e disattivare la funzione Tempo trascorso, mentre l’opzione Reimposta consente di azzerare il tempo trascorso. CD-ROM Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente su come ottenere le informazioni relative a un disegno, ab12-a.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

OTTENERE INFORMAZIONI DAL DISEGNO

Figura 12.3

313

Un tipico elenco del comando TEMPO.

Tabella 12.1 Informazioni sul comando TEMPO. ELENCO

COMMENTI

Data/ora corrente

La data e l’ora corrente. L’ora è approssimata al millisecondo più vicino.

Disegno creato il

La data e l’ora di creazione del disegno.

Ultimo aggiornamento

La data e l’ora dell’ultimo salvataggio del disegno.

Tempo di modifica

Calcolo del tempo totale impiegato per il disegno di sessione in sessione, escluso il tempo impiegato per la stampa e quello impiegato per la modifica del disegno, ma senza salvare i cambiamenti.

Tempo trascorso

Anche questa funzione calcola il tempo impiegato per un disegno, ma è possibile attivarla, disattivarla e reimpostarla.

Salvataggio automatico successivo

Mostra quando AutoCAD salverà il disegno automaticamente. Si selezioni Strumenti|Opzioni e la scheda Apri e salva per impostare la frequenza dei salvataggi automatici.

Ottenere informazioni relative al disegno 1. Aprire ab12-a.dwg dal CD-ROM. 2. Selezionare Strumenti|Interroga|Stato e osservare l’elenco per vedere quanti oggetti contiene. Controllare i limiti del disegno, osservare l’intervallo della griglia ed esaminare qualsiasi altro elemento di interesse. 3. Selezionare Strumenti|Interroga|Imposta variabile e al prompt Digitare nome della variabile o [?]: digitare ? e premere INVIO. l prompt Digitare variabile/i da elencare : premere INVIO per accettare il valore predefinito. Cercare l’impostazione BLIPMODE e controllare la posizione del disegno, DWGPREFIX. Cercare la scala globale del tipo di linea, LTSCALE, e premere INVIO finché riappare il prompt Comando:. 4. Premere INVIO per avviare di nuovo il comando MODIVAR. Al prompt Digitare nome della variabile o [?]: digitare ltscale e premere INVIO. Digitare 50 e premere INVIO per cambiare la scala del tipo di linea. Digitare rigen e premere INVIO. (Si noti come ora i tipi di linea non continui appaiono in maniera più chiara.) 5. Selezionare Strumenti|Interroga|Data e ora. Confrontare l’ora corrente con quella dell’orologio. Si basa sull’ora dell’orologio del computer. Osservare il Tempo totale di modifica per vedere per quanto tempo è stato aperto il disegno e premere INVIO per terminare il comando.

314

CAPITOLO 12

6. Non salvare il disegno e lasciarlo aperto se si intende continuare con l’esercizio successivo.

12.2 Informazioni a livello di oggetto Numerosi comandi hanno l’unico scopo di fornire informazioni sugli oggetti del disegno. Elencare gli oggetti Con il comando LISTA vengono visualizzate informazioni sugli oggetti selezionati. Le informazioni visualizzate dipendono dall’oggetto. Per esempio, il comando LISTA fornirà il raggio di un cerchio e la lunghezza di una linea. Per ottenere l’elenco di un oggetto si selezioni Strumenti|Interroga|Elenca. Nella Figura 12.4 è illustrato un tipico elenco di una linea.

Figura 12.4

Un tipico elenco relativo a una linea orizzontale.

Nella Tabella 12.2 viene spiegato il significato dell’elenco. Le barre degli strumenti Layer e Proprietà consentono di conoscere più facilmente il layer, il tipo di linea e il colore di un oggetto. Si ricordi che, quando viene selezionato un oggetto, il layer, il tipo, lo spessore della linea, il colore e lo stile di stampa appaiono in queste barre degli strumenti. La maggior parte di queste informazioni è disponibile anche tramite la tavolozza delle proprietà (si selezioni Proprietà sulla barra degli strumenti Standard). Calcolare le distanze Con AutoCAD è facile calcolare la distanza tra due punti qualsiasi utilizzando il comando DIST. Si selezioni Strumenti|Interroga|Distanza. Verranno richiesti due punti e sarà possibile utilizzare qualsiasi metodo per specificarli, anche se gli snap ad oggetto o la modalità Snap è utile se si desidera essere sicuri del punto che si specifica.

OTTENERE INFORMAZIONI DAL DISEGNO

315

Tabella 12.2 Informazioni sul comando LISTA. DATI

COMMENTI

Layer

Viene elencato il layer di un oggetto. Se il colore o il tipo di linea non sono DaLayer o DaBlocco, vengono elencati anch’essi.

Spazio

Viene comunicato se l’oggetto si trova nello spazio carta o nello spazio modello. Lo spazio carta verrà esaminato nel Capitolo 17.

Gestore

Tutti gli oggetti del disegno hanno un gestore, che viene utilizzato per tenere traccia degli oggetti.

Da punto

Nel caso l’elenco riguardi una linea, verrà mostrato il punto di inizio.

A punto

Il punto finale della linea.

Lunghezza

La lunghezza della linea.

Angolo nel piano XY

L’angolo della linea. Questa linea è orizzontale, quindi il suo angolo è 0.

Delta X

La variazione della coordinata X dal punto iniziale a quello finale.

Delta Y

La variazione della coordinata Y dal punto iniziale a quello finale.

Di seguito sono elencati i messaggi relativi a una linea verticale: Distanza = 19’0", Angolo nel piano XY = 270, Angolo dal piano XY = 0 Delta X = 0’0", Delta Y = -19’0", Delta Z = 0'-0"

È possibile utilizzare queste informazioni per controllare le quote, che verranno spiegate nel Capitolo 14, oppure per eseguire ulteriori calcoli necessari per il disegno. Trovare le coordinate Trovare una coordinata è ancora più semplice che calcolare una distanza. Si selezioni Strumenti|Interroga|Punto ID. Verrà richiesto un punto e sarà possibile utilizzare qualsiasi metodo per specificarlo, anche se gli snap ad oggetto o la modalità Snap può risultare utile. Di seguito è riportato un tipico elenco: X=61'-5 /&" Y=32'-4 #/&" Z=0’0"

È possibile utilizzare queste informazioni per specificare o calcolare una coordinata assoluta. CD-ROM Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente su come ottenere le informazioni relative a un oggetto, ab12-a.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

316

CAPITOLO 12

Ottenere informazioni sull’oggetto 1. Aprire ab12-a.dwg dal CD-ROM, se non è già aperto dal precedente esercizio. Si tratta di un disegno di ingegneria civile raffigurante diversi lotti di terreno, come illustrato nella Figura 12.5. La funzione Osnap è attiva. Impostare uno snap ad oggetto in esecuzione su Fine.

b

c

a d

Figura 12.5

Un disegno di ingegneria civile raffigurante diversi lotti di terreno.

Figura 12.6

Il risultato dell’utilizzo del comando LISTA su un arco.

2. Selezionare Strumenti|Interroga|Elenca. Al prompt Selezionare oggetti: selezionare il punto (a) della Figura 12.5 e premere INVIO per terminare la selezione degli oggetti. Il risultato è illustrato nella Figura 12.6. Si notino le unità topografiche. 3. Selezionare Strumenti|Interroga|Distanza. Al prompt Specificare primo punto: selezionare l’estremità (b) della Figura 12.5 utilizzando lo snap ad oggetto in esecuzione Fine. Al prompt Specificare secondo punto: selezionare l’estremità (c). Di seguito è riportato il risultato: Distanza = 2740.90, Angolo nel piano XY = N 89d23’34"E, Angolo dal piano XY = E Delta X = 2740.75, Delta Y = 29.05, Delta Z = 0.00 4. Si selezioni Strumenti|Interroga|Punto ID. Al prompt Specificare punto: selezionare il punto finale (d) della Figura 12.5. Di seguito è riportato il risultato. X=6065,67 Y=3450,58 Z=0,00 5. Non salvare questo disegno e lasciarlo aperto se si intende continuare con l’esercizio successivo.

OTTENERE INFORMAZIONI DAL DISEGNO

317

ATTENZIONE La precisione impostata nella finestra di dialogo Unità, accessibile selezionando Formato|Unità, influisce sui risultati dei comandi LISTA, DIST e ID (Coordinate punto). Nel Capitolo 5 sono riportate ulteriori informazioni sulla finestra di dialogo Unità.

Calcolare area e perimetro AutoCAD è inoltre in grado di calcolare anche l’area e il perimetro di una qualsiasi forma. Per avviare il comando AREA si selezioni Strumenti|Interroga|Area. È possibile specificare i punti attorno all’area che si desidera calcolare ed è necessario che tali punti si trovino su un oggetto. AutoCAD calcola l’area e il perimetro come se si fossero tracciate delle linee tra tutti i punti. L’area verrà chiusa automaticamente nel caso non sia stata chiusa selezionando come ultimo punto il primo punto. Si tratta di una funzione limitata alle aree composte da segmenti retti. Per calcolare l’area di oggetti, invece di selezionare i punti, è possibile utilizzare l’opzione Oggetto che consente la flessibilità di utilizzare aree che includono curve. Gli oggetti contemplati sono cerchi, ellissi, spline, polilinee, poligoni, regioni e oggetti creati mediante il comando SOLIDO 2D. (Le spline, le polilinee, le regioni e i riempimenti solidi verranno trattati nel Capitolo 16.) AutoCAD calcola un’area, ma aggiunge una lunghezza anziché un perimetro. Per un cerchio si ottiene una circonferenza. Anche se una polilinea avesse esattamente la stessa forma di un arco, non se ne potrebbe calcolare l’area. Polilinee e spline possono essere aperte e in tal caso la loro area viene calcolata come se tra l’estremità iniziale e finale fosse tracciata una linea, che non viene però inclusa nel calcolo della lunghezza. Per calcolare l’area di forme irregolari è possibile servirsi di un totale dinamico utilizzando l’opzione Aggiungi. Si inizi specificando la prima area. Si selezioni quindi l’opzione Aggiungi e si specifichi una seconda area, che verrà aggiunta alla prima. Si può continuare ad aggiungere aree ed è anche possibile sottrarre aree mediante l’opzione Sottrai. Nella Figura 12.7 è illustrato un esempio di calcolo di area aperta per la pianta di un ufficio mediante la selezione di punti. Gli oggetti punto mostrano i punti utilizzati per il calcolo dell’area e del perimetro. Per creare una polilinea o una regione da un’area complessa, è anche possibile utilizzare il comando CONTORNI. (Contorni e polilinee verranno esaminati nel Capitolo 16.) È quindi possibile utilizzare l’opzione Oggetto del comando AREA invece di selezionare i punti. Tuttavia, si noti come CONTORNI comprenda anche gli archi di apertura delle porte nell’area selezionata sulla pianta dell’ufficio, come illustrato nella Figura 12.8. CD-ROM Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente sull’utilizzo del comando AREA, ab12-a.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

318

CAPITOLO 12

Figura 12.7

Calcolo dell’area e del perimetro della pianta di un ufficio.

Figura 12.8

L’impiego del comando CONTORNI per la creazione di un oggetto da utilizzare con il comando AREA. Il contorno è indicato da una linea tratteggiata.

Il comando AREA 1. Aprire ab12-a.dwg dal CD-ROM, se non è già aperto dal precedente esercizio. 2. Utilizzare il comando Zoom finestra per eseguire uno zoom in avvicinamento sui lotti di terreno contrassegnati da D ed E, come illustrato nella Figura 12.9. La funzione Osnap dovrebbe essere attiva, con uno snap ad oggetto in esecuzione impostato su Fine.

OTTENERE INFORMAZIONI DAL DISEGNO

319

a b e d

f

c

g

i

Figura 12.9

h

Con il comando AREA è possibile calcolare l’area dei lotti D ed E.

3. Selezionare Strumenti|Interroga|Area. 4. Al prompt Specificare primo angolo o [Oggetto/Aggiungi/Sottrai]: fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Aggiungi per avviare la modalità Aggiungi. Al prompt Specificare primo angolo o [Oggetto/Sottrai]: selezionare il punto (a) della Figura 12.9 utilizzando lo snap ad oggetto in esecuzione Fine. Al prompt Specificare angolo opposto successivo o premere INVIO per totale (modalità AGGIUNGI): continuare selezionando i punti (b), (c), (d) ed (e) e premere INVIO. Verranno elencati area a perimetro. I risultati potrebbero essere leggermente differenti nel caso si fossero selezionati punti diversi: Area = 123575.16, Perimetro = 1480.17 Area totale = 123575.16 5. Al prompt Specificare primo angolo o [Oggetto/Sottrai]: selezionare il punto (f) della Figura 12.9. Al prompt Specificare angolo opposto successivo o premere INVIO per totale (modalità AGGIUNGI): selezionare i punti (g), (h) e (i) e premere INVIO per completare la selezione dei punti. AutoCAD restituirà l’area e il perimetro della seconda area e sommerà le due aree per calcolare l’area totale. Premere di nuovo INVIO per terminare il comando: Area = 183399.88, Perimetro = 1884.62 Area totale = 306975.04 6. Non salvare il disegno e tenerlo aperto se si intende continuare con l’esercizio successivo.

Il comando PROPMASS viene utilizzato soprattutto per disegni 3D, ma può essere anche applicato alle regioni, vale a dire superfici di solidi 2D, come una forma ritagliata da un foglio di lamiera. Con questo comando si ottengono area e perimetro, ma anche altri calcoli ingegneristici, come baricentri, momenti e prodotti di inerzia e così via. Questo comando verrà ulteriormente esaminato nel Capitolo 24. NOTA

320

CAPITOLO 12

Ottenere informazioni dalla tavolozza delle proprietà È inoltre possibile ottenere informazioni su un oggetto selezionandolo, quindi facendo clic su Proprietà sulla barra degli strumenti Standard. Tale elemento è stato esaminato nel Capitolo 11 in relazione alla modifica delle proprietà dei layer, dei colori, dei tipi di linea e degli spessori. Come si può vedere nella Figura 12.10, nella tavolozza delle proprietà sono elencati anche il punto iniziale e finale, il delta, cioè la variazione di X, Y e Z, la lunghezza e l’angolo della linea, quasi come nel comando LISTA. Tuttavia, in questa finestra è possibile cambiare direttamente il punto iniziale e quello finale.

Figura 12.10 La tavolozza delle proprietà elenca informazioni relative a un oggetto selezionato.

12.3 Comandi per misurazioni AutoCAD è in grado di eseguire calcoli sugli oggetti. Il comando DIVIDI divide un oggetto in parti uguali, mentre il comando MISURA divide un oggetto in sezioni di una determinata lunghezza. Si tratta di comandi utili in molte applicazioni. Potrebbe essere necessario equispaziare le forature lungo i lati di una boccola, oppure posizionare i montanti di una recinzione ogni cinque piedi lungo i lati di un lotto. Dividere oggetti Il comando DIVIDI divide un oggetto in parti uguali. Tale comando non spezza l’oggetto, ma posiziona semplicemente oggetti punto lungo l’oggetto. È quindi

OTTENERE INFORMAZIONI DAL DISEGNO

321

possibile utilizzare lo snap ad oggetto Nodo se si desidera disegnare da tali punti. Per dividere un oggetto è necessario selezionare Disegna|Punto|Dividi. Si selezioni quindi l’oggetto da dividere. Al prompt Digitare numero di segmenti o [Blocco]: digitare il numero di segmenti che si desidera creare. Gli oggetti punto verranno posizionati e il comando terminerà. È possibile impostare la visualizzazione dei punti selezionando Formato|Stile punto. Con il comando DIVIDI risulta particolarmente utile uno stile di punto facile da individuare, che va specificato prima di utilizzare il comando. SUGGERIMENTO

Si ricordi che per creare, per esempio, otto segmenti vengono posizionati sette oggetti punto. Se si conosce il numero degli oggetti punto necessari, si aggiunga uno per ottenere il numero dei segmenti. È possibile utilizzare l’opzione Blocco per posizionare un blocco a scelta lungo l’oggetto anziché un oggetto punto. I blocchi verranno trattati nel Capitolo 18. Se viene selezionata l’opzione Blocco, facendo clic con il pulsante destro del mouse e selezionando Blocco, verrà visualizzato il prompt Digitare nome del blocco da inserire:. Al prompt Allineare blocco con oggetto? [Sì/No] : si risponda S o N a seconda che si desideri o meno allineare il blocco con l’oggetto. NOTA L’allineamento di un blocco è opportuno in presenza di oggetti curvati e blocchi non completamente simmetrici.

Alla richiesta del numero dei segmenti, si digiti il numero di segmenti desiderati, come descritto precedentemente. Nella Figura 12.11 è illustrato uno schema elettrico. Si supponga di dover dividere una linea in modo da poter posizionare a intervalli regolari i cavi in entrata del modulo di accensione. Sono necessari quattro cavi in entrata e, pertanto, la linea deve essere divisa in cinque segmenti utilizzando oggetti punto semplici da vedere.

Oggetto punto Linea divisa

Figura 12.11 Divisione di una linea in cinque segmenti utilizzando oggetti punto. (Si ringrazia Robert Mack, Dexter Company, Fairfield, Iowa.)

322

CAPITOLO 12

Dopo il prossimo paragrafo sarà possibile impratichirsi sull’utilizzo del comando DIVIDI. Misurare oggetti Il comando MISURA è simile al comando DIVIDI a eccezione del fatto che si specifica la distanza tra gli oggetti punto anziché il numero totale dei segmenti. AutoCAD inizia la misurazione dall’estremità più vicina al punto in cui è stato selezionato l’oggetto. Con il comando MISURA l’oggetto non viene spezzato, ma vengono semplicemente collocati oggetti punto lungo l’oggetto. È quindi possibile utilizzare lo snap ad oggetto Nodo se si desidera disegnare da tali punti. Per dividere un oggetto è necessario selezionare Disegna|Punto|Misura e l’oggetto da misurare. Al prompt Specificare lunghezza del segmento o [Blocco]: digitare la lunghezza del segmento desiderata. Gli oggetti punto verranno posizionati e il comando terminerà. È possibile impostare la visualizzazione dei punti selezionando Formato|Stile punto. Con il comando MISURA risulta particolarmente utile uno stile di punto facile da individuare che va specificato prima di utilizzare il comando. Proprio come con il comando DIVIDI, è possibile posizionare un blocco lungo l’oggetto mediante l’opzione Blocco. Verrà richiesto il nome del blocco e si potrà decidere se allineare il blocco con l’oggetto. Alla richiesta della lunghezza dei segmenti si digiti la lunghezza desiderata dei segmenti, come descritto in precedenza. Nella Figura 12.12 è illustrato il disegno di un lotto con un lato suddiviso in segmenti di 20 piedi. CD-ROM Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente sull’utilizzo dei comandi DIVIDI e MISURA, ab12-a.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

Figura 12.12 Suddividere una linea in segmenti da 20 piedi mediante oggetti punto. (Si ringrazia Bill Maidment, Cantech, Inc., Fairfield, Iowa.)

OTTENERE INFORMAZIONI DAL DISEGNO

323

I comandi DIVIDI e MISURA 1. Aprire ab12-a.dwg dal CD-ROM, se non è già aperto dal precedente esercizio. 2. Se l’esercizio precedente non è stato svolto, utilizzare il comando Zoom finestra per eseguire uno zoom in avvicinamento sui lotti di terreno contrassegnati da D ed E, come illustrato nella Figura 12.13.

a

b

Figura 12.13 Uno zoom in avvicinamento dei lotti D ed E della planimetria. 3. Selezionare Formato|Stile punto e il quarto stile della prima riga. Selezionare Dimensioni relative allo schermo, quindi impostare la dimensione del punto a 5% e fare clic su OK. 4. Selezionare Disegna|Punto|Dividi. Al prompt Selezionare l’oggetto da dividere: selezionare il punto (a) della Figura 12.13. Al prompt Digitare numero di segmenti o [Blocco]: digitare 3 e premere INVIO. Lungo la linea verranno posizionati due punti che la suddivideranno in tre segmenti. (Se lo si desidera, disegnare delle linee a partire dai punti perpendicolari al lato opposto del lotto in modo da dividerlo in tre particelle.) 5. Selezionare Disegna|Punto|Misura. Al prompt Selezionare l’oggetto da misurare: selezionare il punto (b) della Figura 12.13. Al prompt Specificare lunghezza del segmento o [Blocco]: digitare 120 (ovvero 10 piedi), premere INVIO. Lungo la linea verranno posizionati due punti. 6. Non salvare il disegno e tenerlo aperto se si intende continuare con l’esercizio successivo.

12.4 Calcolatore di AutoCAD AutoCAD dispone di un calcolatore geometrico in grado non solo di eseguire normali calcoli numerici, ma anche calcoli di punti e vettori. Il calcolatore supporta snap ad oggetto, a eccezione di Intersezione apparente, Estensione e Parallelo, e dispone di proprie funzioni, tanto da poter essere considerato un sempli-

324

CAPITOLO 12

ce linguaggio di programmazione. In realtà è persino possibile utilizzare le variabili AutoLISP nelle espressioni. In questa sede verranno spiegati gli elementi fondamentali del calcolatore. Per avviare il calcolatore si digiti cal alla riga di comando e si prema INVIO. Nel caso ci si trovi nel mezzo di un comando si digiti 'cal e si prema INVIO. Calcoli numerici I calcoli numerici sono abbastanza semplici e utilizzano regole standard di priorità, come spiegato di seguito: Comando: cal .>> Espressione: 3*(2+3)/5-1 2.0

Poiché la somma di 2+3 viene indicata tra parentesi, sarà calcolata per prima in modo che nell’espressione 3 sia moltiplicato per 5, vale a dire 15, che il risultato sia diviso per 5, vale a dire 3, e che venga effettuata la sottrazione di 1, dando come risultato 2. Utilizzare il comando CAL in questo modo è come disporre di una calcolatrice. Se si utilizza questo comando in modo trasparente, AutoCAD supporrà che il risultato sia la risposta a un prompt. Si supponga di disegnare una linea orizzontale e di sapere che la lunghezza debba essere la somma di altre due linee di lunghezza nota. Osservare i prompt: (Attivare la modalità ORTO e avviare il comando LINEA.) Specificare primo punto: (Selezionare il punto iniziale della linea. Spostare il cursore verso destra per disegnare a un angolo di 0 gradi e poter utilizzare l’immissione diretta della distanza.) Specificare punto successivo o [Annulla]: ‘cal INVIO >> Espressione: 3.953+6.8725 INVIO 10.8255

Terminare il comando LINEA. Verrà disegnata una linea di lunghezza pari alla somma dei due numeri. È possibile aggiungere piedi e pollici utilizzando il formato 6'5" o 6'-5". Non devono essere inseriti spazi tra i piedi e i pollici. Utilizzando il calcolatore, tutti i pollici devono essere contrassegnati dalle doppie virgolette ("), al contrario di quanto accade durante il normale utilizzo della riga di comando di AutoCAD. Si faccia riferimento al riquadro “Vantaggi e svantaggi dei pollici frazionari con il comando CAL”. Utilizzare le coordinate Nelle espressioni associate al comando CAL è possibile utilizzare le coordinate, che devono essere indicate tra parentesi quadre. Si supponga di dover disegnare

OTTENERE INFORMAZIONI DAL DISEGNO

325

una linea di lunghezza uguale ad altri due oggetti del disegno di lunghezza nota, vale a dire 3.953 e 6.8725 unità. Si supponga che la linea debba avere un angolo di 20 gradi. Al prompt Specificare punto successivo o [Annulla]: si avvii il comando CAL in modo trasparente: >> Espressione: [@(3.953+6.8725)> Espressione: (cen+cen)/2 INVIO >> Selezionare un oggetto per CEN (snap): (Selezionare il primo cerchio.) >> Selezionare un oggetto per CEN (snap): (Selezionare il secondo cerchio.) (4.86897 7.73008 0.0)

Primo cerchio

Punto medio tra i centri dei cerchi

Secondo cerchio

Figura 12.14 Disegno di una linea partendo dal punto medio tra i centri di due cerchi.

326

CAPITOLO 12

Vantaggi e svantaggi dei pollici frazionari con il comando CAL

L

’utilizzo di pollici frazionari nelle espressioni associate al comando CAL è rischioso. Se si digita 3'2-1/2" come espressione associata al comando CAL, apparirà il messaggio Errore: Formato piedi’ pollici” non valido. AutoCAD accetta il trattino solo tra piedi e pollici. In caso contrario interpreterà il trattino come segno meno. Per scrivere pollici frazionari si pensi a essi come a piccole divisioni da aggiungere ai pollici interi. Pertanto, se si digita la seguente espressione: (3’2"+1"/2")+(23"+3"/8") 61.875

AutoCAD sommerà 1" diviso 2" a 3'2" per ottenere 3'2-1/2". Analogamente, nella seconda espressione AutoCAD sommerà 23" a 3" diviso 8" per ottenere 23-3/8". Se da 3'-2" si ottiene 38.0, come mostrato di seguito (3'=36" più due pollici uguale 38"), come è possibile sottrarre 2" da 3'? >> Espressione: 3'-2" 38.0 La soluzione consiste nell’indicare tra parentesi i tre piedi in modo che AutoCAD non interpreti la successiva espressione come parte dell’espressione piedi-pollici, come mostrato di seguito: >> Espressione: (3')-2" 34.0 In questo caso AutoCAD sottrae 2" da tre piedi (36") per ottenere 34.

In questa espressione viene in realtà calcolata la media delle coordinate dei centri dei due cerchi. Sottraendo le coordinate, come nell’espressione seguente, il comando CAL restituisce la variazione di X e di Y e non la lunghezza compresa tra le due coordinate. Per la seguente espressione sono state selezionate le due estremità di una linea: >> Espressione: end-end INVIO >> Selezionare un oggetto per CEN (snap): >> Selezionare un oggetto per END (snap): (-57.3212 -20.8632 0.0)

Si confronti quanto descritto con l’utilizzo del comando DIST, come mostrato di seguito. Come si può vedere i valori Delta X e Delta Y corrispondono ai risultati ottenuti con il comando CAL: Comando: ‘_dist Specificare primo punto: Specificare secondo punto: Distanza: 61.0000, Angolo nel piano XY = 20, Angolo dal piano XY = 0 Delta X = 57.3212, Delta Y = 20.8632, Delta Z = 0.0000

Per calcolare la lunghezza della linea è necessario utilizzare la funzione abs, presente nell’elenco di funzioni matematiche contenuto nella Tabella 12.3. Nella seguente espressione ne è mostrato il funzionamento:

OTTENERE INFORMAZIONI DAL DISEGNO

327

>> Espressione: abs(end-end) INVIO >> Selezionare un oggetto per END (snap): >> Selezionare un oggetto per END (snap): 61.0

È possibile utilizzare facilmente il comando CAL in sostituzione dello snap ad oggetto DA. Per esempio, al prompt Specificare primo punto: si digiti 'cal, si prema INVIO, si digiti mid+[3,-2.5] e si prema di nuovo INVIO. Verrà richiesto l’oggetto per il quale si desidera il punto medio e da lì verrà iniziata la linea (3,-2.5). Funzioni matematiche Il comando CAL supporta molte funzioni matematiche tipiche di una calcolatrice scientifica. Nella Tabella 12.3 sono elencate tali funzioni. Tabella 12.3 Le funzioni matematiche del comando CAL. FUNZIONE

OPERAZIONE ESEGUITA

sin(angolo)

Calcolo del seno dell’angolo.

cos(angolo)

Calcolo del coseno dell’angolo.

tang(angolo)

Calcolo della tangente dell’angolo.

asin(reale)

Calcolo dell’arcoseno del numero reale.

acos(reale)

Calcolo dell’arcocoseno del numero reale.

atan(reale)

Calcolo dell’arcotangente del numero reale.

ln(reale)

Calcolo del logaritmo naturale del numero reale.

Log(reale)

Logaritmo in base 10 del numero.

exp(reale)

Calcolo dell’esponente naturale del numero reale.

exp10(reale)

Calcolo dell’esponente in base 10 del numero naturale.

sqr(reale)

Calcolo del quadrato del numero reale.

sqrt(reale)

Calcolo della radice quadrata del numero reale.

abs(reale)

Calcolo del valore assoluto del numero reale (ovvero il numero privato dei segni + o –). Serve anche per il calcolo delle lunghezze.

round(reale)

Arrotondamento del numero al più vicino intero.

trunc(reale)

Eliminazione di tutti i valori decimali in modo che rimanga solo la parte intera del numero.

r2d(angolo)

Conversione dei radianti in gradi.

d2r(angolo)

Conversione di gradi in radianti.

pi

Restituzione della costante pi.

328

CAPITOLO 12

Si provi a digitare alcuni numeri estesi senza virgola. AutoCAD consente soltanto numeri compresi tra -32768 e +32767, ma i numeri reali (senza cifre decimali) possono essere più grandi.

NOTA

Funzioni speciali del comando CAL Il comando CAL dispone di un gruppo di funzioni speciali per trovare punti. La Tabella 12.4 elenca la maggior parte di queste funzioni e le operazioni relative. È possibile trovare un elenco completo nella Guida di riferimento dei comandi nella Guida in linea di AutoCAD. NOTA

Un vettore rappresenta una direzione, espressa come Delta

X e Delta Y. Si ricordi che questi punti possono essere specificati in diversi modi, in genere utilizzando gli snap ad oggetto. La funzione cur può essere utilizzata per selezionare qualsiasi punto sullo schermo.

Tabella 12.4 Le funzioni speciali del comando CAL. FUNZIONE

OPERAZIONE ESEGUITA

rad

Raggio dell’oggetto selezionato.

cur

Qualsiasi punto selezionato.

@

Ultimo punto calcolato.

vec(p1,p2)

Calcolo del vettore dal punto p1 al punto p2.

vec1(p1,p2)

Calcolo del vettore unitario dal punto p1 al punto p2.

pld(p1,p2,dist)

Calcolo di un punto sulla linea che passa per i punti p1 e p2. Il parametro dist definisce la distanza del punto dal punto p1. Se dist è 0.327, il punto verrà calcolato a 0.327 unità dal punto p1.

plt(p1,p2,t)

Calcolo di un punto sulla linea che passa per i punti p1 e p2. Il parametro t definisce la posizione del punto proporzionalmente alla lunghezza della linea. Se t è 0.45, il punto verrà calcolato a 0.45 della distanza tra p1 e p2, cioè quasi nel mezzo.

dist(p1,p2)

Calcolo della distanza tra i punti p1 e p2.

dpl(p,p1,p2)

Calcolo della distanza tra il punto p e la linea compresa tra i punti p1 e p2.

ang(p1,p2)

Calcolo dell’angolo tra l’asse delle X e la linea compresa tra i punti p1 e p2.

ang(v)

Calcolo dell’angolo tra l’asse delle X e un vettore definito. Un esempio di vettore potrebbe essere (end-end), cioè la selezione delle due estremità di una linea.

ang(apex,p1,p2)

Calcolo dell’angolo tra le linee che si dipartono dall’apice e si congiungono rispettivamente con i punti p1 e p2. L’apice è il vertice dell’angolo.

ill(p1,p2,p3,p4)

Calcolo dell’intersezione tra la linea (p1,p2) e la linea (p3,p4).

OTTENERE INFORMAZIONI DAL DISEGNO

329

CD-ROM Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente sull’utilizzo del comando CAL, vale a dire il calcolatore di AutoCAD, ab12-a.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

Il comando CAL 1. Aprire ab12-a.dwg dal CD-ROM, se non è già aperto dal precedente esercizio. 2. Salvare il disegno come ab12-01.dwg nella cartella AutoCAD Bible. 3. Se non lo si è fatto nel precedente esercizio, utilizzare il comando Zoom finestra per eseguire uno zoom in avvicinamento sui lotti contrassegnati da D ed E, come illustrato nella Figura 12.15.

d

e

a

1

b

c

Figura 12.15 I lotti D ed E nel disegno di ingegneria civile.

4. Nell’esercizio sul calcolo dell’area nella prima parte di questo capitolo è stata calcolata un’area totale di 306975.04 in unità di pollici. Per calcolare a che cosa equivalga in piedi quadrati, digitare cal e premere INVIO. Al prompt Espressione: digitare 306975.04/144 e premere INVIO. Il risultato sarà 2131.77. 5. Nell’esercizio sul comando DIVIDI già visto in questo capitolo, una linea è stata divisa in tre segmenti posizionando due punti su di essa. È possibile utilizzare il comando CAL per calcolare la lunghezza di tali segmenti. Digitare cal e premere INVIO. Al prompt Espressione: digitare abs(end-end)/3 e premere INVIO. Verranno richiesti i due snap Fine. Selezionare le due estremità della linea indicata con il punto (1) nella Figura 12.15. Il risultato sarà 262.37. 6. Si supponga che sia necessario disegnare una linea che inizi nel punto di intersezione di due linee diagonali congiungenti angoli opposti e che termini perpendicolarmente alla linea superiore del lotto. Avviare il comando LINEA. Al prompt Specificare primo punto: digitare 'cal e premere INVIO. Al prompt Espressione: digitare ill(end,end,end,end) e premere INVIO. Verranno richieste le quattro estremità. Selezionare dei punti in prossimità dei punti (a) e (b) della Figura 12.15 per definire la prima linea e dei punti in prossimità dei punti (c) e (d) per definire la seconda linea. La linea verrà iniziata nel punto di intersezione delle due linee. Al

330

CAPITOLO 12

prompt Specificare punto successivo o [Annulla]: selezionare lo snap ad oggetto Perpendicolare e il punto (e). Nella Figura 12.16 è illustrato il risultato. Salvare il disegno.

Figura 12.16 Con il comando CAL è possibile calcolare l’intersezione di due linee senza disegnarle.

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Capitolo 13

Testo 13.1

Creare una riga singola di testo

13.2

Stili di testo

13.3

Creare testo multilinea

13.4

Gestire il testo

13.5

Trovare un testo nel disegno

13.6

Controllare l’ortografia

I

n tutti i disegni è incluso del testo che etichetta gli oggetti presenti o ne spiega il significato: questo tipo di testo è chiamato annotazione. AutoCAD ha sistematicamente migliorato le capacità dei suoi oggetti di testo al punto che ora è possibile formattare e modificare il testo facilmente al fine di creare disegni con un aspetto professionale. È disponibile una moltitudine di opzioni relative al tipo di carattere, all’allineamento e alla spaziatura, ed è possibile anche importare testo da un elaboratore di testi. In questo capitolo verrà presentato tutto ciò che è necessario sapere sulla creazione di testo in AutoCAD.

13.1 Creare una riga singola di testo Gran parte del testo in un disegno è costituito da brevi etichette o commenti. Si utilizzi una riga singola di testo quando si desidera che ogni riga di testo sia un oggetto separato, oppure quando si crea un testo di quantità ridotte. Una riga singola di testo ha meno opzioni rispetto al testo multilinea, che verrà illustrato nel prossimo capitolo, ma è facile da creare e da inserire in maniera precisa nel disegno. La creazione di una riga singola di testo utilizzando le impostazioni predefinite per i caratteri, l’altezza e così via è molto semplice. Si selezioni Disegna|Testo|Riga singola di testo. Verrà avviato il comando TESTODIN. TESTODIN sta per testo dinamico, poiché è possibile vedere il testo sulla schermata man mano che lo si digita. Osservare i prompt: Stile di testo corrente: “Standard” Altezza del testo: 2.5000 Specificare punto iniziale del testo o [Giustificato/Stile]: (Selezionare un punto iniziale per il testo.) Specificare altezza : (Digitare un’altezza, oppure premere invio per accettare l’impostazione predefinita.)

332

CAPITOLO 13

Specificare angolo di rotazione del testo : (Digitare un angolo di rotazione, oppure premere INVIO per accettare l’impostazione predefinita.) Digitare il testo: (Digitare una riga di testo. Al termine premere INVIO.) Digitare il testo: (Premere INVIO per terminare il comando.)

Il prossimo paragrafo tratterà dell’opzione Giustificato. L’opzione Stile verrà affrontata nel seguito di questo capitolo. Le righe singole di testo sono molto comuni nei disegni. TESTODIN continua a presentare dei prompt per l’immissione di righe di testo consentendo di digitare riga dopo riga. Sfortunatamente non è possibile controllare la spaziatura tra le righe. Le routine It (per il comando TESTO) e Idt (per il comando TESTODIN) consentono di specificare la spaziatura tra le righe di testo all’atto della creazione. Si cerchino in \Software\Chap13\lt. Un’altra routine, 123, crea CD-ROM

un elenco numerato. Si cerchi in \Software\Chap13\123. Si ringrazia Leonid Nemirovsky, http://home.pacifier.com/, per aver creato It.lsp e Idt.lsp su richiesta. Un vantaggio di TESTODIN è che ogni riga di testo è un oggetto separato, facilitando in questo modo lo spostamento o la copia di singole righe di testo. AutoCAD ricorda la posizione dell’ultima riga di testo anche se nel frattempo sono stati utilizzati altri comandi. Per continuare il testo sotto l’ultima riga creata è sufficiente premere INVIO al prompt Specificare punto iniziale del testo o [Giustificato/Stile]:. RIFERIMENTO È possibile creare del testo collegato a frecce che puntano verso degli oggetti utilizzando il comando DIRETTRICE o DIRRAPID. Il comando DIRRAPID verrà descritto nel Capitolo 14.

Giustificare una riga singola di testo Quando si seleziona un punto iniziale per il testo, la relazione tra il punto e le lettere vere e proprie è determinata dalla giustificazione. Il punto iniziale viene anche chiamato punto di inserimento. Quando si desidera fare riferimento al testo utilizzando gli snap ad oggetto, si utilizza lo snap ad oggetto Inserimento. Se si seleziona il testo senza aver prima impartito un comando, il grip appare sia in corrispondenza del punto di inserimento sia nell’angolo in basso a sinistra. Per impostazione predefinita il testo è giustificato a sinistra; per modificare la giustificazione del testo si faccia clic con il pulsante destro del mouse e si selezioni Giustificato al prompt Specificare punto iniziale del testo o [Giustificato/Stile]:. Verrà visualizzato questo prompt: Digitare un’opzione [Proporzionale/adaTta/Centro/Mezzo/Destra/AS/AC/AD/MS/ MC/MD/BS/BC/BD]:

TESTO

333

Proporzionale e Adatta offrono due modi per adattare il testo in uno spazio specificato, ed entrambe rispondono con i seguenti due prompt: Specificare primo punto finale della linea di base del testo: Specificare secondo punto finale della linea di base del testo:

Si specifichino inizio e fine della riga di testo. L’opzione Proporzionale richiede il testo e poi lo comprime o lo allunga adattandolo nella riga di testo. L’altezza del testo cambia di conseguenza per mantenere le proporzioni del carattere. L’opzione Adatta presenta anche il prompt Specificare altezza :. Si digiti l’altezza che si desidera e poi si digiti il testo. Anche con questa opzione il testo viene compresso o allungato per essere adattato all’interno della riga di testo, ma viene mantenuta l’altezza specificata, e le lettere del carattere vengono distorte per essere adattate allo spazio. Nella Figura 13.1 è mostrato un esempio di una riga singola di testo normale, adattata e allineata.

Figura 13.1

Testo normale (giustificato a sinistra), testo allineato e testo adattato.

Le altre opzioni di giustificazione specificano la posizione del punto di inserimento del testo in relazione alla riga di testo. Queste sono mostrate nella Tabella 13.1. Ogni punto di inserimento è contrassegnato da una piccola x. Se si conosce l’abbreviazione dell’opzione relativa alla giustificazione desiderata è possibile utilizzarla al prompt Specificare punto iniziale del testo o [Giustificato/Stile]:. Se si sceglie una giustificazione che centra o giustifica a destra, il testo non appare con la giustificazione appropriata finché non si preme INVIO per la seconda volta e si torna al prompt di comando. SUGGERIMENTO

Impostare l’altezza Impostare l’altezza è un’operazione abbastanza semplice. L’impostazione predefinita per le unità inglesi è 0.2 unità, ma tale valore non è adatto per tutte le applicazioni. Il punto principale da prendere in considerazione è il fattore di scala. Se si disegna una casa e si desidera stamparla in scala 1"=8' (1=96) è necessa-

334

CAPITOLO 13

Tabella 13.1 Opzioni per la giustificazione del testo. ESEMPIO

OPZIONE

DESCRIZIONE

Sinistra

Dal momento che questa è la giustificazione predefinita, AutoCAD non fornisce opzioni secondarie per la giustificazione a sinistra quando si seleziona l’opzione Giustificato. Il punto di inserimento è sulla linea base.

Centro

Il testo è centrato attorno al punto di inserimento. Il punto di inserimento è sulla linea base.

Destra

Il testo è giustificato a destra dal punto di inserimento. Il punto di inserimento è sulla linea base.

Mezzo

Il testo è centrato sia verticalmente sia orizzontalmente. Si osservi che il centro verticale è misurato dalla parte inferiore della lettera più bassa alla parte superiore della lettera più alta.

Alto sinistra

Il testo è giustificato a sinistra e il punto di inserimento è sopra la lettera più alta possibile. Per alcuni caratteri il punto di inserimento appare leggermente sopra la lettera più alta; per altri appare esattamente in cima.

Alto centro

Il testo è centrato e il punto di inserimento è in cima alla lettera più alta possibile.

Alto destra

Il testo è giustificato a destra e il punto di inserimento è in cima alla lettera più alta possibile.

Mezzo sinistra

Il testo è giustificato a sinistra e centrato verticalmente. Si osservi che il centro verticale è misurato dalla parte inferiore della lettera più bassa alla parte superiore della lettera più alta.

Mezzo centro

Il testo è centrato sia verticalmente sia orizzontalmente. Si osservi che il centro verticale è misurato dalla parte inferiore della lettera più bassa alla parte superiore della lettera più alta.

Mezzo destra

Il testo è giustificato a destra e centrato verticalmente. Si osservi che il centro verticale è misurato dalla parte inferiore della lettera più bassa alla parte superiore della lettera più alta.

Basso sinistra

Il testo è giustificato a sinistra. Il punto di inserimento è sotto alla lettera discendente più bassa. Per alcuni caratteri il punto di inserimento appare leggermente più in basso della lettera più bassa; per altri appare esattamente sotto.

Basso centro

Il testo è centrato e il punto di inserimento è sotto alla lettera discendente più bassa.

Basso destra

Il testo è giustificato a destra. Il punto di inserimento è sotto alla lettera discendente più bassa.

rio prevedere le dimensioni del testo in modo che, quando verrà scalato, sia ancora leggibile. Per esempio, se si vuole un testo alto 0.2 unità e il fattore di scala è 96, il testo dovrà essere alto 19.2 pollici (0.2 × 96). D’altro canto, se si disegna un oggetto molto piccolo come il chip di un computer e la scala è 0.10, il testo dovrà essere alto 0.02 pollici. Il testo delle quote mostrato nella Figura 13.2 è alto cinque pollici, ma a un fattore di scala di 64 verrà stampato con un’altezza di 5/ 64 di pollice.

TESTO

Figura 13.2

335

Il testo di quota di questo disegno è alto cinque pollici.

AutoCAD calcola l’altezza del testo in unità, mentre la maggior parte degli elaboratori di testi calcola l’altezza del testo in punti. Un punto equivale a 1/72 di pollice; quindi un testo da 12 punti, che è uno standard per la maggior parte delle lettere commerciali, è alto circa 0.17 pollici. L’impostazione predefinita di 0.2 unità, qualora si stiano utilizzando i pollici come unità, è appena superiore a 14 punti, valore solitamente adatto per le annotazioni dei disegni. Visto che di solito un disegno non viene osservato così da vicino come una lettera, è buona norma impostare una dimensione di punti più grande. Per informazioni su come modificare la scala del testo, si veda il paragrafo relativo alla modifica di singole righe di testo, più avanti in questo stesso capitolo. Impostare l’angolo di rotazione Il prompt finale del comando TESTODIN è relativo all’angolo di rotazione che viene applicato all’intera riga di testo e non ai caratteri individuali. È possibile, utilizzando il comando STILE, rendere il testo inclinato, chiamato da AutoCAD testo obliquo. Nella Figura 13.3 è mostrato un testo ruotato a 315 gradi. Aggiungere caratteri speciali e formattare Il comando TESTODIN non offre lo stesso tipo di opzioni di formattazione disponibili per il testo in paragrafi, descritto più avanti in questo capitolo. Pertanto occorre utilizzare codici speciali per creare caratteri e formati speciali. Il risultato è mostrato nella Tabella 13.2. Nella Figura 13.4 è mostrato un testo in cui sono utilizzati alcuni di questi codici, insieme alle voci che li hanno creati. Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente sulla creazione di testo con TESTODIN, ab13-a.dwg, si trova nel CD-ROM.

CD-ROM

336

CAPITOLO 13

Figura 13.3

Testo ruotato a 315 gradi.

Tabella 13.2 Codici di caratteri speciali per i font di testo di AutoCAD. CODICE

RISULTATO

%%o

Attiva o disattiva la sovralineatura.

%%u

Attiva o disattiva la sottolineatura.

%%d

Disegna il simbolo del grado (°).

%%p

Specifica il simbolo di tolleranza (±).

%%c

Disegna il simbolo del diametro (∅).

%%u35.3%%u non 35.8

%%c1.5

%%p.002

Figura 13.4

Utilizzo di caratteri speciali e formattazione con i font di testo di AutoCAD.

Creare testo con TESTODIN 1. Aprire ab13-a.dwg dal CD-ROM. 2. Salvarlo come ab13-01.dwg nella cartella AutoCAD Bible. Si tratta di parte di una lampada, come mostrato nella Figura 13.5. Assicurarsi che la modalità Osnap sia attiva. Impostare gli snap ad oggetto in esecuzione Fine, Medio e Intersezione.

TESTO

b

337

c

a

Figura 13.5

Il bagno padronale.

3. Selezionare Disegna|Testo|Riga singola di testo. Osservare i prompt. Stile di testo corrente: “ROMANS” Altezza del testo: 0'-4 1/2" Specificare punto iniziale del testo o [Giustificato/Stile]: (Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Giustificato.) Digitare un’opzione [Proporzionale/adaTta/Centro/Mezzo/Destra/AS/AC/AD/ MS/MC/MD/BS/BC/BD]: (Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare BC.) Specificare punto inferiore centrale del testo: (Utilizzare lo snap ad oggetto in esecuzione Medio per selezionare il punto (a) della Figura 13.5.) Specificare angolo di rotazione del testo : (Selezionare il punto finale (b).) Digitare testo: 2-0 INVIO Digitare testo: INVIO 4. Avviare di nuovo il comando TESTODIN. Osservare i prompt. Specificare punto iniziale del testo o [Giustificato/Stile]: (Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Giustificato.) Digitare un’opzione [Proporzionale/adaTta/Centro/Mezzo/Destra/AS/AC/AD/ MS/MC/MD/BS/BC/BD]: (Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Mezzo.) Specificare punto medio del testo: (Selezionare il punto contrassegnato con (c) nella Figura 13.5; non è necessario che si tratti esattamente dello stesso punto.) Specificare angolo di rotazione del testo :0 INVIO Digitare testo: %%UMASTER BATH INVIO Digitare testo: INVIO 5. Salvare il disegno. Salvare il disegno; dovrebbe corrispondere a quanto illustrato nella Figura 13.6.

338

CAPITOLO 13

Figura 13.6

Il bagno padronale con righe singole di testo aggiunte.

Il comando TESTO Il comando TESTO era il comando originariamente utilizzato da AutoCAD per creare il testo. TESTODIN era un aggiornamento, che mostrava i caratteri sullo schermo mentre venivano digitati. La relazione tra questi comandi è la seguente: ■ Se utilizzati in un disegno, i comandi TESTO e TESTODIN funzionano in maniera identica. ■ È possibile digitare testo sulla riga di comando per ottenere il comportamento TESTO originale, che termina il comando dopo una riga di testo. ■ Solo il comando TESTO funziona nei file di script, nei menu, o nelle routine AutoLISP.

Modificare singole righe di testo Come con qualsiasi altro oggetto di disegno, si presenta spesso la necessità di modificare il testo. È possibile modificare singole righe di testo in due modi. Il metodo più comune per modificare singole righe di testo è utilizzare il comando DDEDIT. Fare doppio clic sul testo. Si tenga presente che ciascuna riga di testo creata con TESTODIN o TESTO è un oggetto a sé stante. Verrà visualizzata la finestra di dialogo Modifica testo, nella quale è evidenziato il testo selezionato in una casella di modifica, come mostrato nella Figura 13.7. È possibile iniziare a digitare per sostituire completamente il testo oppure fare clic in un punto qualsiasi di esso per modificarne soltanto una parte e utilizzare le tecniche standard di Windows per la modifica del testo. Si faccia clic su OK o si prema INVIO per effettuare le modifiche e ritornare al disegno. Se si avvia il comando DDEDIT selezionando Edita|Oggetto|Testo|Modifica (oppure digitando DDEDIT sulla riga di comando), verrà

SUGGERIMENTO

TESTO

Figura 13.7

339

La finestra di dialogo Modifica testo.

richiesto di selezionare un oggetto di annotazione. Si selezioni l’oggetto e si aprirà la finestra Modifica testo. Quando si fa clic su OK, verrà richiesto di nuovo di selezionare un oggetto. Il comando continua a chiedere la selezione di oggetti fino a che non si preme INVIO al prompt. Si utilizzi questo metodo quando si intendono modificare più righe di testo. È possibile modificare il testo anche utilizzando la tavolozza delle proprietà. Si selezioni qualsiasi oggetto di testo e si faccia clic su Proprietà sulla barra degli strumenti Standard per aprire la finestra mostrata nella Figura 13.8, nella quale è possibile modificare non solo il contenuto del testo ma anche qualsiasi altra proprietà immaginabile, compresi layer, tipo di linea, spessore di linea, colore, punto di inserimento, giustificazione, angolo di rotazione, e altre proprietà che verranno analizzate nel paragrafo sugli stili di testo. Scalare il testo

Attualmente, è possibile modificare la scala di un testo selezionato (di un oggetto testo o di più oggetti contemporaneamente) senza dover spostare il punto di inserimento del testo. Il comando SCALATESTO scala il testo senza spostare il punto di inserimento del testo. Tutti gli oggetti testo restano nella loro posizione originale. La procedura per utilizzare SCALATESTO è la seguente. 1. Selezionare Edita|Oggetto|Testo|Scala. 2. Selezionare gli oggetti di testo da scalare. 3. Al prompt Specificare un’opzione punto base per la scala [Esistente/ Sinistra/Centro/Mezzo/Destra/AS/AC/AD/MS/MMC/MD/BS/BC/BD]:

premere INVIO per utilizzare il punto di inserimento esistente del testo selezionato oppure selezionare un nuovo punto base. Si tenga presente che l’ultima selezione relativa a questo prompt diventa la nuova selezione predefinita; pertanto se è stata utilizzata un’altra opzione si digiti e INVIO. Si tratta delle stesse opzioni Giustificato descritte precedentemente in questo capitolo. 4. Al prompt Specificare nuova altezza o [Corrispondenza oggetto/Fattore scala] :, fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Fattore scala per specificare un fattore scala, proprio come con il comando SCALA (Capitolo 9). In alternativa, si può digitare una nuova altezza o utilizzare l’opzione Corrispondenza oggetto per far corrispondere l’altezza degli oggetti

340

CAPITOLO 13

Figura 13.8

La finestra Proprietà consente di modificare tutte le proprietà del testo, compreso il suo contenuto, in un unico passaggio.

testo selezionati a un altro oggetto testo esistente. AutoCAD invita a selezionare un oggetto con l’altezza desiderata. 5. Se si è scelta l’opzione Fattore scala, digitare il fattore desiderato al prompt Specificare fattore di scala o [Riferimento] :. 6. Se si desidera specificare il fattore di scala con riferimento al testo o a un valore esistente, utilizzare l’opzione Riferimento. Al prompt Specificare riferimento lunghezza : digitare una lunghezza o specificare due punti che misurano la lunghezza di riferimento. Al prompt Specificare nuova lunghezza: digitare un valore o selezionare due punti che indicano la nuova lunghezza. Giustificare il testo Il nuovo comando GIUSTIFTEST consente di modificare la giustificazione degli oggetti di testo selezionati senza spostare il testo. Per utilizzare GIUSTIFTEST, si selezioni Edita|Oggetto|Testo|Giustifica. Quindi, si selezionino gli oggetti di testo che si intendono modificare. Al prompt Specificare un’opzione di giustificazione [Sinistra/Proporzionale/adaTta/Centro/Mezzo/Destra/AS/AC/ AD/MS/MC/MD/BS/BC/BD]: fare clic con il pulsante destro del mouse e

selezionare la giustificazione desiderata.

TESTO

341

Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente su come modificare il testo, ab13-b.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

CD-ROM

Modificare il testo 1. Aprire ab13-b.dwg dal CD-ROM. 2. Salvarlo come ab13-02.dwg nella cartella AutoCAD Bible. Si tratta della valvola mostrata nella Figura 13.9.

Figura 13.9

Una valvola di sfogo dell’aria e per il vuoto. (Si ringrazia l’Army Corps of Engineers.)

3. Fare doppio clic sul testo 1/2" PIPING. Verrà visualizzata la finestra di dialogo Modifica testo. Evidenziare il testo 1/2, digitare 3/8 e fare clic su OK: il testo verrà modificato. 4. Selezionare Proprietà dalla barra degli strumenti Standard. Fare clic sul pulsante Selezione rapida della tavolozza delle proprietà. Nella finestra di dialogo Selezione rapida, selezionare Testo dall’elenco a discesa Tipo oggetto. Nella casella di riepilogo Operatore, selezionare Seleziona tutto, quindi fare clic su OK. AutoCAD seleziona tutti gli oggetti presenti nel disegno. 5. Selezionare Layer. Nell’elenco a discesa Layer selezionare TEXT. Selezionare Colore. Dall’elenco a discesa Colore selezionare DaLayer. Ora tutto il testo risulterà essere sul Layer TEXT e avrà il colore DaLayer. Premere ESC per rimuovere i grip e osservare il risultato. 6. Selezionare il testo in fondo al disegno che dice, “N.T.S.”. Dai grip si evince che ha una giustificazione Mezzo sinistra. Si selezioni Edita|Oggetto|Testo|Giustifica (oppure si digiti giustiftesto seguito da INVIO sulla riga di comando). Al prompt, si digiti, bc seguito da INVIO. AutoCAD termina il comando. Se lo si desidera, si selezioni nuovamente il testo per vedere che il grip del punto di inserimento ora si è spostato nel punto centrale inferiore del testo. 7. Si selezioni Edita|Oggetto|Testo|Scala (oppure si digiti scalatesto seguito da INVIO sulla riga di comando). Osservare i prompt. Selezionare oggetti: (Selezionare le due righe di testo in fondo al disegno.)

342

CAPITOLO 13

Selezionare oggetti: INVIO Specificare un’opzione punto base per la scala [Esistente/Sinistro/Centro/Mezzo/Destra/AS/AC/AD/MS/MC/MD/BS/BC/BD]: (Digitare e per utilizzare il punto base esistente.) Specificare nuova altezza o [Corrispondenza oggetto/Fattore scala] : (Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Fattore scala.) Specificare fattore di scala o [Riferimento] : 1.5 INVIO AutoCAD scala il testo senza spostarlo. 8. Se lo si desidera, si faccia clic sul pulsante Chiudi della tavolozza delle proprietà per chiuderla. Salvare il disegno.

13.2 Stili di testo Ovviamente, non sempre si desidera ricorrere al carattere predefinito. AutoCAD consente di creare stili di testo che permettono un controllo creativo completo del tipo di carattere, dello stile (grassetto, corsivo o entrambi), della larghezza del carattere, dell’angolo di inclinazione e dell’altezza del testo. È anche possibile creare un testo verticale, inverso e capovolto (il testo verticale è come il testo che talvolta si vede sul dorso di un libro, che si articola verso il basso anziché verso destra). Gli stili di testo sono simili ai layer, già analizzati nel Capitolo 11. Come un layer, ogni stile di testo ha le seguenti caratteristiche: ■ Possiede un nome e diverse proprietà. ■ Viene salvato con il disegno. ■ Può essere reso corrente quando si desidera utilizzarlo. ■ Può essere rinominato ed eliminato. La creazione degli stili di testo fa parte della normale procedura di impostazione del disegno. Gli stili di testo devono essere inseriti nei modelli del disegno. AutoCAD fornisce due tipi di carattere: i font originali .shx, creati con file di forme di AutoCAD, e i font TrueType, cioè i caratteri utilizzati dalla maggior parte delle applicazioni per Windows. Si faccia riferimento al Capitolo 32 per istruzioni su come creare i tipi di carattere personalizzati. RIFERIMENTO

Creazione di un nuovo stile di testo Per creare un nuovo stile di testo, si selezioni Formato|Stile di testo. Verrà avviato il comando STILE e si aprirà la finestra di dialogo Stile di testo (Figura 13.10). Si selezioni Nuovo per aprire la finestra di dialogo Nuovo stile di testo, mostrata nella Figura 13.11. Si digiti il nome del nuovo stile di testo e si faccia clic su OK. I nomi degli stili di testo possono essere composti da un massimo di 255

TESTO

343

Figura 13.10 La finestra di dialogo Stile di testo.

Figura 13.11 La finestra di dialogo Nuovo stile di testo.

caratteri e possono includere spazi. AutoCAD ritornerà alla finestra di dialogo Stile di testo, nella quale sarà possibile definire il nuovo stile di testo. Font

Nella sezione Font della finestra di dialogo Stile di testo si specifichi nome e stile del font, e l’altezza del testo. Fare clic sulla freccia dell’elenco a discesa Nome del font per visualizzare l’elenco dei font. I font con l’icona della doppia T sono font TrueType, mentre gli altri font sono quelli propri di AutoCAD. I font di AutoCAD sono definiti in un file di forme con estensione .shp e sono compilati in un file con estensione .shx per un accesso più rapido. Si faccia clic su un font per selezionarlo. È possibile vedere un’anteprima del font nel riquadro Anteprima della finestra di dialogo. Questo riquadro dispone anche di una casella di modifica. Si inseriscano alcuni caratteri e si faccia clic su Anteprima per visualizzare i caratteri in anteprima. Se il font selezionato supporta diversi stili, come grassetto o corsivo, è possibile selezionarne uno nella casella di riepilogo Stile del font. Nessun font di AutoCAD supporta gli stili, al contrario di parecchi font TrueType.

344

CAPITOLO 13

Si inserisca l’altezza desiderata per il font. Si tenga in considerazione il fattore di scala, se necessario. È possibile lasciare l’altezza a zero se si desidera poter modificare l’altezza del testo solamente in relazione a quello stile. Se l’altezza è zero, AutoCAD richiederà un valore per l’altezza ogni volta che verranno utilizzati i comandi TESTODIN e TESTO. Se si crea uno stile di testo utilizzando un’altezza diversa da zero e si utilizza quello stile di testo nella definizione di uno stile di quota, l’altezza dello stile di testo ignorerà l’altezza del testo specificata a parte nello stile di quota. Si faccia riferimento al Capitolo 15 per ulteriori informazioni sugli stili di quota.

ATTENZIONE

Effetti

Nella sezione Effetti è possibile specificare l’orientamento, la larghezza e l’angolo di inclinazione dello stile di testo. La larghezza predefinita dei caratteri è impostata a 1. È comunque possibile specificare come valore un numero più basso per comprimere il testo e un numero più alto per espanderlo, come mostrato nella Figura 13.12.

Larghezza = 1.5 Larghezza = .8

Figura 13.12 Testo con fattori di larghezza differenti.

L’angolo di inclinazione fa riferimento all’angolo delle singole lettere; normalmente viene utilizzato per creare un effetto, come il testo in corsivo. Ovviamente non sarà necessario se si sta già utilizzando un carattere TrueType che supporta lo stile corsivo. L’angolo utilizzato per definire il testo obliquo è diverso da quello utilizzato per altri oggetti. Il testo verticale, cioè il testo normale, ha un angolo obliquo uguale a zero. Un angolo positivo inclina il testo verso destra, come avviene per il testo in corsivo. Un angolo negativo inclina il testo verso sinistra. Nella Figura 13.13 è mostrato un testo con un angolo obliquo negativo e un angolo obliquo positivo.

Angolo obliquo = –10 Angolo obliquo = 10

Figura 13.13 Testi con angoli obliqui differenti.

TESTO

345

È possibile creare del testo inverso, che si presenta cioè come un’immagine riflessa, oppure anche un testo capovolto. Alcuni font consentono inoltre di creare testo in verticale. Nella Figura 13.14 sono mostrati esempi di ogni tipo di testo. Si selezioni la casella di controllo appropriata per creare l’effetto desiderato. Dopo aver definito lo stile di testo, si faccia clic su Applica per rendere l’impostazione corrente. Si faccia clic su Chiudi per ritornare al disegno.

Figura 13.14 Testo verticale, inverso e capovolto.

Rinominare ed eliminare stili di testo È possibile rinominare ed eliminare facilmente degli stili di testo. Per rinominare uno stile di testo, si avvii il comando STILE per aprire la finestra di dialogo Stile di testo. Si selezioni Rinomina per aprire la finestra di dialogo Rinomina stile di testo, mostrata nella Figura 13.15. La procedura è uguale a quella della finestra di dialogo Nuovo stile di testo. Per eliminare uno stile di testo è sufficiente selezionarlo nell’elenco a discesa Nome dello stile della finestra di dialogo Stile di testo e fare clic su Elimina. AutoCAD chiederà di confermare: si faccia clic su Sì per eliminare lo stile di testo. Non è possibile eliminare lo stile di testo che si sta utilizzando. CD-ROM Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente sulla creazione degli stili di testo, ab13-b.dwg, si trova nel CD-ROM.

Figura 13.15 La finestra di dialogo Rinomina stile di testo.

346

CAPITOLO 13

Creare stili di testo 1. Aprire ab13-b.dwg dal CD-ROM. 2. Salvarlo come ab13-06.dwg nella cartella AutoCAD Bible. 3. Selezionare Formato|Stile di testo per aprire la finestra di dialogo Stile di testo. Fare clic su Nuovo. Nella finestra di dialogo Nuovo stile di testo digitare Notes e fare clic su OK. 4. Dall’elenco a discesa Nome del font selezionare romans.shx. Nella casella di testo Altezza modificare l’altezza in 1/16". Nella casella di testo Fattore di larghezza modificare il fattore di larghezza in 0.95. Nella casella di testo Angolo di inclinazione digitare 10. Fare clic su Applica per rendere corrente il nuovo stile. Fare clic su Chiudi. 5. Avviare il comando TESTODIN. Al prompt Specificare punto iniziale del testo o [Giustificato/Stile]: selezionare un punto iniziale in corrispondenza dell’angolo inferiore sinistro del disegno. Al prompt Specificare angolo di rotazione del testo : premere INVIO. Al prompt Digitare testo: digitare Note: Not drawn to scale. e premere INVIO. Premere di nuovo INVIO per terminare il comando. 6. Salvare il disegno; dovrebbe essere simile alla Figura 13.16. Se si intende continuare con il prossimo esercizio, lo si tenga aperto.

Figura 13.16 È stato aggiunto un testo utilizzando un nuovo stile di testo.

Modificare uno stile di testo Per modificare uno stile, si selezioni Formato|Stile di testo. Dall’elenco a discesa Nome dello stile, si selezioni lo stile di testo che si desidera modificare. Si apportino le modifiche con la stessa procedura utilizzata per la creazione dello stile. Si selezioni Applica e poi Chiudi. AutoCAD rigenererà il disegno e modificherà tutto il testo che utilizza lo stile appena modificato. Si tratta di un metodo molto efficace per controllare l’aspetto del testo nel disegno.

TESTO

347

Sfortunatamente, soltanto le modifiche al font e allo stile di testo influiscono sul testo corrente. Altre modifiche, come il fattore di larghezza, l’angolo di inclinazione, l’orientamento e l’altezza, vengono ignorate. Tuttavia, il nuovo testo assumerà tutte le modifiche.

NOTA

Per assegnare un altro stile di testo a un testo esistente, si selezioni Proprietà dalla barra degli strumenti Standard e poi si selezioni il testo. Verrà visualizzata la tavolozza delle proprietà, nella quale è possibile selezionare un nuovo stile di testo nell’elenco a discesa Stile. Rendere uno stile corrente o modificare lo stile di un oggetto di testo Quando si utilizza uno dei comandi di testo si può selezionare lo stile corrente. Se si utilizzano TESTODIN o TESTO verrà visualizzato il prompt Specificare punto iniziale del testo o [Giustificato/Stile]:. Si faccia clic con il pulsante destro del mouse e si selezioni Stile. AutoCAD visualizzerà il nome e l’altezza dello stile corrente prima del prompt. Se si conosce il nome dello stile che si desidera utilizzare, si digiti il nome dello stile e si prema INVIO. AutoCAD ripeterà il prompt Specificare punto iniziale del testo o [Giustificato/ Stile]:. È possibile selezionare l’opzione Giustificato oppure selezionare un punto iniziale per continuare il comando. La nuova barra degli strumenti Stili facilita l’impostazione di uno stile come corrente o la modifica dello stile di testo esistente. Per rendere uno stile corrente, si selezioni lo stile di testo dall’elenco a discesa Controllo stile di testo. Per assegnare un altro stile di testo a un testo esistente, si selezioni un nuovo stile dall’elenco. NOVITÀ

Se si utilizza TESTOM, viene visualizzato l’editor di testo multilinea, come spiegato nel paragrafo successivo. Si selezioni lo stile di testo desiderato dall’elenco a discesa Stile. Importare uno stile di testo Come spiegato nel Capitolo 11, è possibile utilizzare AutoCAD DesignCenter per importare caratteristiche di altri disegni. Per importare uno stile di testo, si osservi la seguente procedura. 1. Selezionare AutoCAD DesignCenter dalla barra degli strumenti Standard per aprire DesignCenter. 2. Nel pannello di sinistra, cercare il disegno che contiene lo stile di testo desiderato. 3. Fare doppio clic sull’icona del disegno o fare clic sul suo segno più. 4. Per visualizzare l’elenco degli stili di testo, fare doppio clic sull’icona Stili di testo in uno qualsiasi dei due pannelli.

348

CAPITOLO 13

5. Fare doppio clic sull’icona dello stile di testo desiderato per importarlo nel disegno. 6. Fare clic sul pulsante Chiudi di DesignCenter per chiuderlo. Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente sulla modifica degli stili di testo, ab13-03.dwg, si trova nella cartella Results del CD-ROM.

CD-ROM

Modificare gli stili di testo 1. Utilizzare ab13-03.dwg se è ancora aperto dall’esercizio precedente. In caso contrario, si apra ab13-03.dwg dalla cartella Results del CD-ROM. 2. Salvarlo come ab13-04.dwg nella cartella AutoCAD Bible. 3. La nota nell’angolo inferiore sinistro del disegno utilizza lo stile di testo Notes. Selezionare Formato|Stile di testo. Nella finestra di dialogo Stile di testo assicurarsi che sia elencato lo stile NOTES, poi selezionare italic.shx dall’elenco a discesa Nome del font. Selezionare Applica e poi Chiudi. 4. AutoCAD rigenera il disegno e modifica il font del testo. 5. Salvare il disegno.

13.3 Creare testo multilinea Una riga singola di testo non è sufficiente se si deve digitare una certa quantità di testo. Lo svantaggio principale è che una riga singola di testo non utilizza il ritorno a capo, che manda il testo nella riga successiva per mantenere un margine destro netto. Il testo multilinea, chiamato anche testo in paragrafi (da non confondere con le multilinee), risolve questo problema e offre molte più opzioni di formattazione rispetto al testo su una singola riga. L’intero paragrafo del testo multilinea è un oggetto. AutoCAD 2004 introduce un nuovo editor di testo multilinea senza cornici. Tra le nuove funzioni vi sono le tabulazioni e i rientri. Molte delle funzioni che precedentemente erano proprie delle tabulazioni nell’editor di testo multilinea sono ora disponibili in un menu di scelta rapida a cui si può accedere facendo clic con il pulsante destro del mouse in un punto qualsiasi dell’area di testo. NOVITÀ

L’editor di testo utilizzato per creare il testo multilinea assomiglia agli elaboratori di testi di Windows. Si utilizzi questa casella sia per creare sia per modificare il testo e le relative proprietà. L’editor di testo multilinea Per creare un paragrafo di testo si selezioni Testo multilinea dalla barra degli strumenti Disegna: verrà avviato il comando TESTOM. AutoCAD visualizza lo stile e l’altezza del testo corrente. Per esempio:

TESTO

349

Stile di testo corrente: ROMANS. Altezza del testo: 1/8"

Al prompt Specificare il primo angolo: si specifichi un angolo di un rettangolo per specificare dove posizionare il testo. Al prompt Specificare l’angolo opposto oppure [Altezza/Giustificato/SPaziatura linea/Rotazione/ Stile/Larghezza]: si specifichi l’angolo diagonalmente opposto del rettangolo.

È inoltre possibile scegliere una delle altre opzioni per specificare le proprietà del testo prima di inserirlo. Alcune di queste opzioni sono anche disponibili nell’editor di testo multilinea, che si aprirà una volta specificato il rettangolo. La Figura 13.17 mostra l’editor di testo multilinea.

Figura 13.17 L’editor di testo multilinea.

Quando si specificano gli angoli del rettangolo TESTOM, il testo di esempio è visibile sul cursore, per dare un’idea dell’effettiva altezza del testo. È possibile modificare il testo esempio con la nuova variabile di sistema MTJIGSTRING.

NOVITÀ

Si digiti il testo nella casella di modifica più grande; il testo verrà mandato automaticamente a capo quando raggiungerà il lato destro del rettangolo precedentemente specificato. Sebbene sia stato creato un rettangolo con quattro lati, AutoCAD limita il testo solo rispetto alla larghezza del paragrafo, cioè ai margini sinistro e destro. Se viene digitato un testo troppo lungo per il rettangolo, AutoCAD espanderà l’editor di testo. Quando viene inserito, il testo può essere ingrandito o rimpicciolito. Anche se ciò può essere sconcertante, quando viene chiuso l’editor, il testo riassume le dimensioni corrette. Per evitare che il testo si ridimensioni e l’editor TESTOM si sposti continuamente, si imposti la variabile di sistema MTEXTFIXED a 1. Per formattare un testo selezionato o nuovo, si utilizzino i pulsanti sulla barra degli strumenti dell’Editor di testi multilinea: ■ Stile. Si selezioni un qualsiasi stile di testo dall’elenco a discesa Stile.

350



CAPITOLO 13

Font. Si selezioni un qualsiasi font dall’elenco a discesa Font.

■ Altezza testo. Si imposti un’altezza dall’elenco a discesa oppure si digiti una nuova altezza nella casella Altezza testo. ■ Grassetto. Se un font supporta il grassetto, si selezioni il testo e si faccia clic su Grassetto. ■ Corsivo. Se un font supporta il corsivo, si selezioni il testo e si faccia clic su Corsivo. ■ Sottolineato. Si selezioni il testo e si faccia clic su Sottolineato. ■ Annulla. Annulla le ultime operazioni di modifica. ■ Ripeti. Ripete le ultime operazioni di modifica. ■ Impilamento/Annulla impilamento. Attiva o disattiva l’opzione di impilamento delle frazioni. Utilizzare questa opzione per impilare caratteri non numerici e che non sono immediatamente precedenti o immediatamente successivi ai tre simboli dell’impilamento automatico (barra inclinata, segno di cancelletto o accento circonflesso). Selezionare il testo e fare clic su Impilamento/Annulla impilamento. Per maggiori dettagli vedere il prossimo paragrafo. ■ Colore. Selezionare DaLayer o un qualsiasi colore dall’elenco a discesa Colore. Per scegliere altri colori, si selezioni Seleziona colore per aprire l’omonima finestra di dialogo. Si faccia riferimento al Capitolo 11 per i dettagli sull’utilizzo di questa finestra di dialogo.

Per creare un esponente (o apice), si digiti un numero e quindi un accento circonflesso, come in 2^. Si selezioni il numero e l’accento circonflesso e si faccia clic sul pulsante Impilamento/Annulla impilamento. Per creare un pedice, si digiti un accento circonflesso, il numero come in ^2 e lo si impili. SUGGERIMENTO

Si faccia clic con il pulsante destro del mouse sull’editor per aprire il menu di scelta rapida, che contiene diversi importanti controlli che non sono più disponibili altrove. Sono presenti le opzioni descritte di seguito: ■ Annulla. Annulla l’ultima modifica TESTOM. ■ Ripeti. Ripete l’operazione precedente ad Annulla. ■ Taglia. Inserisce il testo selezionato negli Appunti di Windows e lo elimina dall’editor. ■ Copia. Inserisce il testo selezionato negli Appunti di Windows. ■ Incolla. Incolla il testo presente negli Appunti. ■ Rientri e Tabulazioni. Apre la finestra di dialogo Rientri e tabulazioni, come mostrato nella Figura 13.18. È possibile impostare le seguenti opzioni: ● Prima linea. Imposta il rientro per la prima riga del paragrafo. ● Paragrafo. Imposta il rientro per ogni riga del paragrafo, tranne la prima. Si utilizzi questo rientro per creare elenchi puntati e numerati.

TESTO

351

Figura 13.18 Utilizzo della nuova finestra di dialogo Rientri e tabulazioni per impostare i rientri e le tabulazioni del testo.

Per far rientrare un intero paragrafo, si utilizzi sia il rientro della prima linea sia del paragrafo.

SUGGERIMENTO



Tabulazioni. Si inserisca la posizione di ogni tabulazione.

SUGGERIMENTO È più semplice impostare i rientri e le tabulazioni sul righello dell’editor di testo multilinea che non nella finestra di dialogo. Si trascini l’indicatore di rientro della prima riga (il triangolo in alto alla sinistra del righello) oppure l’indicatore di rientro del paragrafo (il triangolo in basso) a sinistra o a destra. Per impostare una tabulazione, si faccia clic sul righello dove si desidera la tabulazione. Per eliminare una tabulazione, si trascini un indicatore di tabulazione lontano dal righello. ■

Giustificazione. Si selezioni una giustificazione dal sottomenu. Le giustifi-

cazioni sono discusse precedentemente nel relativo paragrafo di questo capitolo. ■ Trova e sostituisci. Apre la finestra di dialogo Sostituisci, che consente di trovare o sostituire un testo specificato. Se si desidera restringere la ricerca a parole con lettere maiuscole o minuscole che corrispondano al testo specificato, si selezioni Maiuscole/minuscole. Se si desidera restringere la ricerca a parole intere che corrispondano al testo specificato, si selezioni Solo parole intere. Per trovare il testo, si ignori la casella di testo Sostituisci. Per trovare e sostituire il testo, si inserisca il testo in entrambe le caselle. Assicurarsi che il cursore sia all’inizio del testo se si intende cercare nell’intero oggetto TESTOM. ■ Seleziona tutto. Seleziona tutto il testo. ■ Rimuovi formattazione. Rimuove la formattazione, come il grassetto e il corsivo. Non rimuove il colore o le modifiche al carattere. ■ Unisci paragrafi. Unisce due paragrafi separati in uno. Si selezionino dapprima i paragrafi che si intendono unire. ■ Maiuscole/minuscole. Cambia il testo selezionato in maiuscolo o minuscolo.

352

CAPITOLO 13

AutoMA. Cambia automaticamente in maiuscolo il testo appena digitato e importato, anche se il tasto BLOC MAIUSC non è attivo (ed è un ingegnoso gioco di parole in AutoCAD). ■ Simbolo. Inserisce il simbolo di grado, di più/meno o di diametro. È anche possibile digitare uno spazio unificatore. Oppure consente di selezionare Altro per aprire la Mappa caratteri di Windows e selezionare uno dei simboli disponibili. Si faccia clic su un simbolo e poi su Seleziona. Si faccia clic su Copia, quindi sul pulsante Chiudi per chiudere la Mappa caratteri di Windows. Infine, nell’editor di testo, premere CTRL+V per incollare il simbolo selezionato. ■ Importa testo. Apre la finestra di dialogo Seleziona file, che consente di selezionare un file di testo (.txt) o Rich Text Format (.rtf) da importare. Si cerchi il file, lo si selezioni e si faccia clic su Apri. AutoCAD lo inserirà nell’editor di testo multilinea. Le dimensioni massime per il file sono 16 kilobyte. Nel seguito di questo capitolo verranno analizzate altre tecniche per l’importazione di testo. ■

Rich Text Format conserva la formattazione nel passaggio da un’applicazione all’altra. I documenti di solo testo non mantengono alcuna formattazione.

NOTA

Dopo aver finito di creare il testo multilinea, si selezioni l’editor in uno dei tre modi seguenti: ■ Fare clic su OK sulla barra Formattazione testo. ■ Fare clic in un punto qualsiasi fuori dall’editor di testo multilinea (ma all’interno dell’area di disegno). ■ Premere CTRL+INVIO. È poi possibile eseguire uno snap sugli angoli del rettangolo testom utilizzando lo snap ad oggetto Nodo. Si faccia riferimento al Capitolo 4 per ulteriori spiegazioni sugli snap ad oggetto. NOVITÀ

Specificare e modificare la spaziatura di linea

È possibile specificare la spaziatura tra le linee nel testo multilinea. La spaziatura di linea è utile per adattare il testo a uno schema o una tabella del disegno. Per impostare la spaziatura di linea si proceda come segue: 1. Avviare il comando Testom. 2. Al prompt Specificare il primo angolo: selezionare il primo angolo del rettangolo testom. 3. Al prompt successivo Specificare l’angolo opposto oppure [Altezza/ Giustificato/SPaziatura linea/Rotazione/Stile/Larghezza]: selezionare Spaziatura linea

4. Al prompt Digitare la distanza e il fattore di spaziatura linea [Almeno/Esatto] : selezionare Esatto. 5. Al prompt Digitare la distanza e il fattore di spaziatura linea: digitare un numero, come 1, per specificare uno spazio di un’unità tra le righe di

TESTO

353

Creare automaticamente frazioni impilate

È

possibile creare automaticamente frazioni impilate e tolleranze mentre queste vengono digitate, utilizzando un sistema analogo a quello precedentemente descritto per la creazione di caratteri speciali con TESTO o TESTODIN. È inoltre possibile digitare frazioni non impilate (come 1/2), selezionare il testo della frazione e quindi fare clic su Impilamento nella barra degli strumenti Formattazione testo. Per creare frazioni impilate durante la digitazione, si apra l’editor di testo multilinea, e si proceda come indicato di seguito. 1.

Si digiti il numeratore della frazione o il testo che si vuole impilato in alto.

2.

Si digiti un carattere che definisce il formato della frazione desiderato. ■

Si digiti una barra (/) per creare una frazione con linea di frazione orizzontale.

■ Si digiti un segno di cancelletto (#) per creare una frazione con linea di frazione diagonale. ■ Si digiti un accento circonflesso (^) per creare una tolleranza impilata, simile a una frazione con linea di frazione orizzontale, ma senza quest’ultima.

3.

Si digiti il denominatore.

4. Si digiti uno spazio oppure un carattere non numerico. AutoCAD aprirà la finestra di dialogo Inserisci. 5.

Si modifichi qualsiasi impostazione che si desidera cambiare e si faccia clic su

OK. AutoCAD creerà la frazione impilata. Ecco come utilizzare le impostazioni della finestra di dialogo Proprietà impilaggio automatico. Deselezionare Attiva impilaggio automatico per rendere inattiva la caratteristica dell’impilaggio automatico.



Deselezionare Rimuovi spazi iniziali per mantenere uno spazio vuoto tra i numeri interi e le frazioni.



Scegliere se si desidera che la barra produca una frazione con una barra orizzontale o inclinata. Questa scelta non produce alcun effetto sul funzionamento del cancelletto o dell’accento circonflesso. Se si desidera che la barra produca una frazione con una barra (opzione che appare più che sensata), non si disporrà di alcun sistema automatico per creare una frazione con una barra orizzontale.



Selezionare Non visualizzare questa finestra di dialogo; utilizza sempre queste impostazioni per impedire l’apertura della finestra di dialogo quando si creano automaticamente frazioni impilate. ■

Fare clic su OK per creare la frazione impilata oppure su Annulla per lasciare immutati i numeri digitati.



L’impilaggio automatico (AutoStack) funziona solamente con i numeri che vengono digitati immediatamente prima e immediatamente dopo la barra inclinata, il segno di cancelletto o l’accento circonflesso. È inoltre possibile impostare le proprietà delle singole frazioni impilate. Utilizzando il pulsante destro del mouse, si faccia clic sull’editor di testo multilinea e si selezioni Proprietà dal menu. Nella finestra di dialogo Proprietà impilaggio, è possibile modificare le proprietà indicate di seguito. ■

Testo. Modifica il testo superiore e inferiore.

354

CAPITOLO 13

■ Stile. Modifica lo stile della frazione. Verificare i tre stili possibili nella figura del riquadro. ■ Posizione. Posiziona la frazione in modo che la parte superiore, centrale o inferiore sia allineata con il resto del testo. ■ Dimensione. Modifica la dimensione dei numeri che compongono la frazione. In genere, i numeri delle frazioni sono più piccoli dei numeri normali.

Digitato come 3/5 Digitato come 3#5 Digitato come 3^5

testo. Se si digita 1x, si ottiene una spaziatura di linea singola, che varia a seconda delle dimensioni del testo. 6. Continuare con il comando. Questa impostazione rimane per i futuri oggetti testom. Per modificare la spaziatura di linea esistente, si selezioni il testo multilinea senza fare doppio clic. Si apra la tavolozza delle proprietà e si impostino una o più opzioni tra le seguenti: ■ Fattore spazio linea. Specifica la spaziatura di linea come un multiplo di linee. La spaziatura di linea singola è 1.0000; la spaziatura di linea doppia è 2.0000. ■ Distanza spazio linea. Specifica la spaziatura di linea in unità. Si utilizzi questa misura (associata a uno stile spazio linea Esatto) per adattare il testo a una tabella o a uno schema esistente. ■ Stile spazio linea. Si selezioni Almeno (impostazione predefinita) per regolare lo spazio linea in base all’altezza del carattere più grosso nella linea di testo. Si selezioni Esatto per specificare una spaziatura di linea uguale, indipendentemente dalle differenze di altezza del carattere. Specificare e modificare la larghezza e la rotazione

Per modificare la larghezza di un oggetto testom, è possibile utilizzare i relativi grip: 1. Selezionare l’oggetto testom. 2. Fare clic su uno dei grip che si desidera allungare per renderlo “caldo”. Per le istruzioni relative all’utilizzo dei grip per modificare gli oggetti consultare il capitolo 10. 3. Al prompt Specificare punto di stiramento o [Punto base/Copia/Annulla/Esci]: selezionare una nuova posizione per il grip, per allargare o restringere il testo multilinea. La tavolozza delle proprietà può essere utilizzata per modificare la larghezza e l’altezza. È possibile specificare la larghezza esatta quando si crea l’oggetto

TESTO

355

testom utilizzando l’opzione Larghezza dopo aver specificato il primo angolo del rettangolo testom. Altrimenti, la larghezza viene normalmente specificata selezionando i due angoli del rettangolo testom. SUGGERIMENTO Quando l’editor di testo multilinea è aperto, è possibile modificare la larghezza dell’oggetto testom trascinando il lato destro del righello. Si può inoltre modificare la larghezza dell’editor stesso trascinando il lato destro del rettangolo dell’editor.

Per ruotare un oggetto testom esistente, si utilizzi la tavolozza delle proprietà oppure i grip: 1. Selezionare l’oggetto testom. 2. Selezionare uno dei grip per renderlo caldo. 3. Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Ruota. 4. Al prompt Specificare angolo di rotazione o [Punto base/Copia/Annulla/Riferimento/Esci]: selezionare una nuova posizione per il grip o digitare un angolo di rotazione. Si può anche specificare la rotazione mentre su crea l’oggetto testom. Si utilizzi l’opzione Ruota che appare sulla riga di comando dopo aver specificato il primo angolo. Modificare il testo in paragrafi Per modificare un testo in paragrafi, si faccia doppio clic sul testo per aprire l’editor di testo multilinea. Se si seleziona una singola riga creata con TESTO o con TESTODIN, AutoCAD visualizza la finestra di dialogo Modifica testo (Figura NOTA

13.7). Apportare le modifiche nella casella di modifica. Le tecniche sono simili a quelle di qualsiasi elaboratore di testi. Le opzioni disponibili sono le seguenti. ■ Selezionare il testo e premere CANC per eliminarlo oppure digitare per sostituire il testo. ■ Fare clic per spostare il punto di inserimento nel punto in cui si desidera inserire il testo e iniziare la digitazione. Per sovrascrivere il testo premere INS per attivare la modalità di sovrascrittura. ■ Utilizzare la barra degli strumenti o il menu di scelta rapida per modificare la formattazione. Per modificare i caratteri è necessario innanzitutto evidenziare i caratteri. Ciò consente di apportare modifiche all’altezza o al font di singole parole o anche di lettere. Quando si modificano le proprietà di interi paragrafi, come la giustificazione, non è necessario evidenziare prima i caratteri.

356

CAPITOLO 13

CD-ROM Mmt combina due oggetti MMText in un paragrafo Mtext. Si cerchino in \Software\Chap13\lt e ldt.

Importare testo Come già detto, è possibile importare un testo dall’editor di testo multilinea. Esistono altri tre modi per importare testo. ■ È possibile utilizzare il metodo del trascinamento per inserire un testo in un disegno. Si apra Esplora risorse per localizzare il file, che dovrebbe essere un file di testo (.txt) o Rich Text Format (.rtf). Si posizioni la finestra Esplora risorse in modo tale da poter vedere contemporaneamente il nome del file e il disegno di AutoCAD. Si faccia clic sul nome del file e lo si trascini nel disegno. Si chiuda Esplora risorse e si sposti il testo nel punto desiderato. ■ È possibile copiare un testo da un altro file negli Appunti di Windows. Si apra l’altro file, si selezioni il testo e poi si selezioni Copia dalla barra degli strumenti Standard. Si ritorni al disegno facendo clic sul pulsante AutoCAD della barra delle applicazioni di Windows. Si selezioni Incolla dalla barra degli strumenti Standard. Si aprirà per impostazione predefinita la finestra di dialogo Proprietà OLE. Si specifichino le proprietà dell’oggetto e si faccia clic su OK. ■ Se ci si trova nell’editor di testo multilinea è possibile incollare il testo direttamente nell’editor. Si faccia clic con il pulsante destro del mouse nell’editor e si selezioni Incolla (oppure si prema CTRL+V). Dopodiché è possibile formattare il testo. Per ulteriori informazioni sull’importazione del testo, si faccia riferimento al Capitolo 27.

RIFERIMENTO

CD-ROM I file ab13-c.dwg e ab13.txt utilizzati nell’esercizio seguente sulla creazione di testo multilinea, si trovano nella cartella Drawings del CDROM.

Creare testo multilinea 1. Aprire ab13-c.dwg dal CD-ROM. 2. Salvarlo come ab13-06.dwg nella cartella AutoCAD Bible. Si tratta della planimetria mostrata nella Figura 13.19. 3. Selezionare Testo multilinea dalla barra degli strumenti Disegna. Ai prompt, selezionare i punti (a) e (b) della Figura 13.19. Si aprirà l’Editor di testo multilinea. Nella casella Altezza testo, modificare l’altezza in 12.5. Nella casella di modifica principale, digitare quanto segue: Containing 108.33 acres including 5.97 acres existing R.O.W. and 4.56 acres proposed R.O.W. 4. Evidenziare il testo 108.33 e fare clic su Sottolineato. Fare clic con il pulsante destro del mouse sulla finestra del testo e selezionare Giustificazione|Mezzo Sinistra e fare clic su OK. AutoCAD posizionerà il testo.

TESTO

357

a b c

d

e

Figura 13.19 Una planimetria. (Si ringrazia Bill Maidment, Cantech, Inc., Fairfield, Iowa.)

5. Eseguire uno Zoom finestra intorno al tavolo, nell’angolo inferiore destro del disegno, di modo che il tavolo occupi circa la metà dell’area di disegno. Avviare il comando Testom. Osservare i prompt. Specificare il primo angolo: (Selezionare il punto (d) della Figura 13.19.) Specificare l’angolo opposto oppure [Altezza/Giustificato/SPaziatura linea/Rotazione/Stile/Larghezza]: (Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Altezza.) Specificare altezza : 60 INVIO Specificare l’angolo opposto oppure [Altezza/Giustificato/SPaziatura linea/Rotazione/Stile/Larghezza]: (Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Spaziatura linea.) Inserire tipo di spaziatura linea [Almeno/Esatto] : (Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Esatto.) Digitare la distanza e il fattore di spaziatura linea : 100 INVIO Specificare l’angolo opposto oppure [Altezza/Giustificato/SPaziatura linea/Rotazione/Stile/Larghezza]: (Selezionare il punto (e) della Figura 13.19.) Si aprirà l’editor di testo multilinea. A seconda dello zoom, il cursore del testo può essere più grande o più piccolo rispetto alle righe della tabella, il che è normale. 6. Se necessario, trascinare l’estremità destra e inferiore dell’area di testo dell’editor per adattarla alle dimensioni della tabella. Si può anche trascinare il lato destro del righello stesso per adattarlo alla larghezza della tabella. Alla linea di tabulazione appena a destra della riga verticale della seconda colonna, fare clic sul righello per aggiungere una tabulazione. Apparirà una piccola “L” a indicare che la tabulazione è stata posizionata. 7. Fare clic a sinistra della prima riga. Digitare la tabella seguente, premendo il tasto TAB per spostarsi da una colonna all’altra e premendo INVIO alla fine di ogni riga. Utilizzare la BARRA SPAZIATRICE prima delle cifre degli acri nelle ultime tre righe per allineare i numeri. 1

22.93

358

CAPITOLO 13

2

2.85

3

1.51

4

1.38

8. Fare clic in un punto qualsiasi fuori dall’editor di testo multilinea per chiudere l’editor e vedere i risultati. Il testo dovrebbe essere allineato nella tabella. Selezionare Zoom precedente per ritornare alla vista precedente. 9. Aprire Esplora risorse selezionando Start|Programmi|Esplora risorse. Trovare ab13.txt sul CD-ROM. Spostare la finestra Esplora risorse in modo da poter visualizzare sullo schermo sia ab13.txt sia la schermata AutoCAD. Trascinare ab13.txt dalla finestra Esplora risorse al punto (c) della Figura 13.19. Se fosse necessario, selezionare il suo grip, premere la BARRA SPAZIATRICE una volta per selezionare l’opzione Sposta e fare clic nella posizione appropriata. 10. Selezionare il testo e aprire la tavolozza delle proprietà. Fare clic su Proprietà sulla barra degli strumenti Standard. In corrispondenza della voce Larghezza, digitare 500 e premere INVIO. In corrispondenza della voce Altezza, digitare 12.5 e premere INVIO. 11. Utilizzare Zoom finestra per eseguire uno zoom in avvicinamento sul nuovo testo. Si noterà che %%d diventa il simbolo del grado. In un vecchio disegno di AutoCAD era originariamente una riga singola di testo. È chiaro il motivo per cui non si desidera digitarlo di nuovo! 12. Selezionare Zoom precedente sulla barra degli strumenti Standard per ritornare alla vista originale. Salvare il disegno.

13.4 Gestire il testo Il testo è un tipo di oggetto complesso, che aumenta enormemente le dimensioni del disegno e i tempi di ridisegno e rigenerazione. I font più complessi, come i TrueType, possono influire notevolmente sul tempo richiesto per l’apertura e il salvataggio di un file. Le tre tecniche descritte nei paragrafi che seguono aiutano a gestire il testo e a migliorare le prestazioni durante la modifica dei disegni. L’ultimo paragrafo presenta un modo per controllare la riflessione degli oggetti testo. Quando si disegna in tre dimensioni, occorre stabilire come combinare modelli tridimensionali con un testo bidimensionale. Si può utilizzare la variabile di sistema HIDETEXT che consente di stabilire se il testo deve comportarsi come un oggetto 3D o 2D. Si utilizzi l’impostazione On, quella predefinita, se si desidera che il testo resti nascosto dietro gli altri oggetti e per nascondere gli altri oggetti quando si utilizza il comando NASCONDI, come gli oggetti 3D. Se si utilizza l’impostazione Off, il testo non nasconderà altri oggetti o non sarà nascosto a meno che non presenti uno spessore. Si faccia riferimento al Capitolo 21 per ulteriori informazioni sul comando NASCONDI e sull’aggiunta di spessore agli oggetti. SUGGERIMENTO

TESTO

359

Il comando TESTOVEL Il comando TESTOVEL sostituisce tutto il testo con rettangoli che indicano approssimativamente lo spazio occupato dal testo originale, come mostrato nella Figura 13.20. Il comando agisce su tutti gli oggetti di testo, compresi le quote, gli attributi e le tolleranze. Per utilizzare TESTOVEL, si digiti testovel sulla riga di comando e premere INVIO. Si digiti on e premere INVIO per ottenere i rettangoli; si digiti off e premere INVIO per tornare al testo normale. Si digiti quindi rigen e si prema INVIO alla riga di comando. Testovel ha effetto solo dopo una rigenerazione e non è applicabile a oggetti OLE incollati in un disegno dagli Appunti di Windows. Si faccia riferimento al Capitolo 27.

Figura 13.20 Un disegno con TESTOVEL attivato: i rettangoli hanno sostituito tutte le parti di testo. (Si ringrazia Rod Greer, R. G. Greer Design Inc., Fergus, Ontario, Canada.)

Utilizzare i font di AutoCAD I font di AutoCAD sono più semplici dei TrueType, e inoltre alcuni lo sono più di altri. Il font più semplice è txt.shx, ed è utilizzato dallo stile di testo Standard predefinito. Si può facilmente definire un stile di testo utilizzando un font di AutoCAD, quindi modificare il font per abbellirlo prima della stampa. AutoCAD modifica immediatamente il font di tutto il testo che utilizza lo stile in questione: si tenga presente che il testo potrebbe non occupare lo stesso spazio di prima. Quando AutoCAD non è in grado di trovare il font specificato, ne utilizza un altro. Ciò può accadere se si riceve un disegno eseguito da qualcun altro che utilizza un font personalizzato o di terze parti di cui non si è in possesso. È possibile specificare il font alternativo selezionando Strumenti|Opzioni e facendo clic sul segno più, vicino a Nomi di file dell’editor di testo, del dizionario e dei font nella scheda File. Si selezioni File dei font alternativi per specificare il font alternativo, che per impostazione predefinita è simplex.shx.

360

CAPITOLO 13

È possibile controllare ulteriormente i font utilizzati da AutoCAD personalizzando il File di mappaggio dei font , \acad.fmp. Il formato è font_corrente;font_da_sostituire. È necessario conoscere i nomi dei file dei font. Per sostituire un font più semplice per esempio ad Arial Black, si dovrebbe aggiungere la seguente stringa di testo: Ariblk.ttf;simplex.shx

Per trovare i font TrueType di Windows si cerchi nella sottocartella Fonts della cartella Windows. Per trovare acad.fmp, si selezioni Strumenti|Opzioni e si faccia clic sulla scheda File. Si faccia doppio clic su Nomi di file dell’editor di testo, del dizionario e dei font. Si faccia doppio clic su File di mappaggio dei font. Si faccia clic sull’elenco del percorsi per visualizzare la posizione di acad.fmp. AutoCAD legge il file di mappaggio dei font soltanto quando viene aperto un nuovo disegno, e pertanto qualsiasi modifica apportata diventa effettiva solo all’avvio di un nuovo disegno. Congelare i layer di testo Il congelamento dei layer di testo può ridurre enormemente il tempo di rigenerazione, e questo è un valido motivo per assegnare al testo un proprio layer, senza dimenticarsi di includere anche il testo di quota. Le quote vengono solitamente poste su un layer separato, come si vedrà nel Capitolo 14. La variabile di sistema MIRRTEXT Quando si riflettono alcune sezioni del disegno che includono testo, normalmente non si desidera un testo con la n rovesciata (a meno che non si possiedano le caratteristiche di Alice che passa attraverso il vetro). La variabile di sistema MIRRTEXT controlla se il testo viene riflesso o mantenuto nel suo orientamento normale. Il valore predefinito di MIRRTEXT è off, di modo che il testo riflesso non risulta al contrario. Il testo viene copiato nella posizione riflessa, ma rilegge da sinistra a destra (se questa è la direzione della lingua che si sta utilizzando).

NOVITÀ

Se si desidera riflettere il testo, si digiti mirrtext seguito da INVIO. Al prompt INVIO per attivare MIRRTEXT. Questa variabile di sistema viene salvata con il disegno, per cui è possibile che la si debba modificare quando si aprono i vecchi disegni. Digitare nuovo valore per MIRRTEXT : si digiti 1 e si prema

Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente sulla gestione del testo, ab13-d.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

CD-ROM

TESTO

361

Gestire il testo 1. Aprire ab13-d.dwg dal CD-ROM. 2. Salvarlo come ab13-06.dwg nella cartella AutoCAD Bible. Si tratta di una piccola parte di uno schema elettrico, mostrata nella Figura 13.21. Le modalità Orto e Osnap sono attive, e gli snap in esecuzione sono impostati a Fine, Medio e Intersezione.

a 5

c

b

Figura 13.21 Una parte di uno schema elettrico.

3. Digitare testovel e premere INVIO. Al prompt Digitare modalità [ON/OFF] : digitare on e premere INVIO, poi digitare rigen e premere INVIO. AutoCAD sostituirà il testo con i rettangoli. 4. Digitare testovel e premere INVIO. Al prompt Digitare modalità [ON/OFF] : digitare off e premere INVIO, poi digitare rigen e premere INVIO. AutoCAD ridisegnerà il testo originale. 5. Avviare il comando SPECCHIO. Osservare i prompt. Selezionare oggetti: (Iniziare una finestra selezionando il punto (b) nella Figura 13.21.) Specificare angolo opposto: (Selezionare il punto (a) e premere INVIO per terminare la selezione degli oggetti.) Specificare primo punto della linea speculare: (Selezionare lo snap ad oggetto in esecuzione Medio e selezionare il punto medio, cioè (c).) Specificare secondo punto della linea speculare: (Selezionare qualsiasi punto verticale al primo punto.) Eliminare gli oggetti sorgente? [Sì/No] : INVIO AutoCAD rifletterà gli oggetti e il testo; quest’ultimo sarà invertito. 6. Selezionare Annulla dalla barra degli strumenti Standard. 7. Digitare mirrtext e premere INVIO. Al prompt Digitare nuovo valore per MIRRTEXT : digitare 0 e premere INVIO. 8. Ripetere l’operazione di riflessione utilizzando le stesse istruzioni del passo 5. Questa volta AutoCAD rifletterà gli oggetti ma il testo sarà leggibile (Figura 13.22). 9. Salvare il disegno.

362

CAPITOLO 13

Figura 13.22 Il testo sulla destra è stato riflesso con MIRRTEXT impostata a 0.

Gli Express Tools dispongono di una serie di routine di testo che possono rivelarsi molto utili. Nella Tabella 13.3 sono elencati tali strumenti. Per ulteriori informazioni sull’installazione degli Express Tools, si faccia riferimento all’Appendice B sul CD-ROM allegato al libro. Tabella 13.3 Gli Express Tools per il testo. COMANDO

MENU

DESCRIZIONE

RTEXT

Express|Text|Remote Text

Visualizza il testo da un file esterno. Si può specificare lo stile del testo, l’altezza e la rotazione. Utilizzare RTEDIT sulla riga di comando per modificare testo remoto.

TEXTFIT

Express|Text|Text Fit

Stira o restringe gli oggetti di testo (ma non Testom) per adattarli allo spazio tra due punti.

TEXTMASK

Express|Text|Text Mask

Crea uno spazio libero, una faccia 3D o un oggetto solido 2D dietro al testo con un po’ di spazio aggiuntivo attorno al testo. Si può utilizzare questa funzione per rendere più visibile un testo sopra a un tratteggio.

TEXTUNMASK

Express|Text|Text Unmask

Rimuove una maschera di testo.

TXTEXP

Express|Text|Explode Text

Trasforma il testo o testom in forme geometriche.

TXT2MTXT

Express|Text|Convert Text to MText

Converte oggetti testo in oggetti testom.

ARCTEXT

Express|Text|Arc|Aligned Text

Allinea il testo lungo un arco.

TORIENT

Express|Text|Rotate Text

Ruota testo multiplo, testom, e definizioni di attributo in base a un angolo specificato senza spostarli, oppure li allinea in modo che siano orizzontali o con il lato destro verso l’alto per una facile lettura.

TCIRCLE

Express|Text|Enclose Text with Object

Racchiude il testo o testom selezionato in un cerchio, in uno slot (un rettangolo con gli archi a ogni estremità), o in un rettangolo.

TCOUNT

Express|Text|Automatic Text Numbering

Numera le righe di testo aggiungendo un prefisso, un suffisso o sovrascrivendo il testo.

TCASE

Express|Text|Change Text Case

Offre le opzioni per modificare le maiuscole o minuscole del testo.

TESTO

363

13.5 Trovare un testo nel disegno In un disegno grande e complesso con molto testo, può essere difficile trovare un testo specifico che occorre modificare. Il comando TROVA consente di trovare e sostituire un testo che si trovi in una parte qualsiasi del disegno, non soltanto righe singole di testo o testi multilinea, ma anche all’interno degli attributi dei blocchi, nelle quote e nei riferimenti Web. Per utilizzare il comando TROVA, è sufficiente selezionare Modifica|Trova per aprire la finestra di dialogo Trova e sostituisci, mostrata nella Figura 13.23.

Figura 13.23 La finestra di dialogo Trova e sostituisci trova il testo in una parte qualsiasi del disegno.

Ecco i passi necessari per utilizzare la finestra di dialogo Trova e sostituisci. 1. Digitare il testo che si vuole trovare nella casella Trova stringa di testo. Utilizzare l’elenco a discesa per selezionare le stringhe di testo più recenti. 2. Se si intende sostituire il testo da trovare con un nuovo testo, si digiti quest’ultimo nella casella Sostituisci con. Anche questa casella offre un elenco a discesa con le stringhe di testo più recenti. 3. Se si intende limitare o espandere il campo della ricerca, si utilizzi l’elenco a discesa Cerca in. Se sono stati selezionati gli oggetti prima di avviare il comando TROVA, questo elenco a discesa visualizza Selezione corrente. Da questo elenco è possibile selezionare Disegno intero. In alternativa, è possibile fare clic sul pulsante Selezionare oggetti per tornare al disegno e selezionare gli oggetti. In questo modo il comando TROVA restringe la propria ricerca agli oggetti selezionati.

364

CAPITOLO 13

4. Selezionare Opzioni per specificare il tipo di testo che TROVA cercherà. Per impostazione predefinita saranno cercati tutti i tipi di testo. Si possono anche selezionare le opzioni Maiuscole/minuscole e Solo parole intere. 5. Fare clic su Trova successivo per trovare l’occorrenza successiva della stringa di testo. La finestra di dialogo visualizza il testo inserito nel contesto che lo circonda. 6. Fare clic su Sostituisci per sostituire la stringa di testo con il testo sostitutivo. Fare clic su Sostituisci tutto per sostituire tutte le occorrenze della stringa di testo con il testo sostitutivo. 7. Se la casella di riepilogo Cerca in è impostata su Selezione corrente, è possibile fare clic su Seleziona tutto per tornare al disegno con selezionate tutte le occorrenze della stringa di testo ricercata. AutoCAD visualizza sulla riga di comando quanti oggetti sono stati selezionati. Si può utilizzare questa funzione per per esempio per eliminare tutti questi oggetti. Inoltre, dato che gli oggetti possiedono i grip, in questo modo è più facile localizzarli nel disegno, cosa particolarmente utile quando si ha un disegno di dimensioni tali da non poter leggere il testo quando esso è visualizzato completamente sulla schermata. 8. Utilizzare il pulsante ZOOM per visualizzare una selezione individuata dal comando TROVA. Dopodiché, è possibile modificare il testo. Come il pulsante Seleziona tutto, questa funzione è utile per i disegni di grandi dimensioni, dove il testo non è leggibile se non viene ingrandito. 9. Al termine, si faccia clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo.

13.6 Controllare l’ortografia Se la precisione dei disegni rappresenta un punto di orgoglio, senz’altro si vorrà garantire la corretta ortografia del testo. Il comando ORTOGRAF consente di controllare l’ortografia. Il controllo ortografico di AutoCAD funziona proprio come quello di un elaboratore di testi. Selezionando Strumenti|Ortografia e poi il testo da controllare verrà visualizzata la finestra di dialogo Ortografia, mostrata nella Figura 13.24. Al prompt per la selezione degli oggetti è possibile digitare tutto e premere INVIO per controllare l’ortografia dell’intero disegno. NOTA Il controllo ortografico verifica l’ortografia anche all’interno dei blocchi. Per una spiegazione completa dei blocchi si veda il Capitolo 18.

Sono presenti le opzioni descritte di seguito. ■ Ignora. Selezionare Ignora per ignorare soltanto l’occorrenza corrente di questa parola. ■ Ignora tutto. Selezionare Ignora tutto per ignorare tutte le occorrenze di questa parola.

TESTO

365

Figura 13.24 La finestra di dialogo Ortografia.

■ Cambia. Selezionare una delle parole suggerite e selezionare Cambia per sostituirla all’occorrenza corrente della parola. ■ Cambia tutto. Selezionare una delle parole suggerite e selezionare Cambia tutto per sostituirla a tutte le occorrenze della parola. ■ Aggiungi. Selezionare Aggiungi per aggiungere la parola al dizionario. La parola non apparirà più come scorretta. ■ Cerca. Selezionare questa opzione se si digita una parola nella casella di testo Suggerimenti e si desidera controllarne l’ortografia. Vengono elencate parole simili alla parola digitata. AutoCAD si sposta automaticamente di parola in parola finché viene visualizzato il messaggio Controllo ortografico completato.

Anche se può sembrare un po’ strano, se nel disegno non sono presenti parole scorrette non è possibile aprire la finestra di dialogo Ortografia, e viene semplicemente visualizzato il messaggio Controllo ortografico completato. Il trucco consiste nell’inserire una parola scorretta e poi utilizzare il comando ORTOGRAF cancellando o correggendo la parola inserita in un secondo tempo. SUGGERIMENTO

Personalizzare il dizionario È possibile modificare il dizionario principale e quello personalizzato. Per farlo si selezioni Cambia dizionari dalla finestra di dialogo Ortografia per aprire la finestra di dialogo Cambia dizionari, mostrata nella Figura 13.25. Il dizionario principale fa parte di AutoCAD e non può essere personalizzato. È possibile scegliere tra diverse lingue a seconda della versione di AutoCAD.

366

CAPITOLO 13

Figura 13.25 La finestra di dialogo Cambia dizionari.

Per esempio, potrebbero essere elencate le lingue Inglese (americano), Inglese britannico (ise), Inglese britannico (ize), Francese (maius. non accent.), e Francese (maius. accentate). Il dizionario personalizzato è quello al quale vengono aggiunte le parole quando si fa clic su Aggiungi nella finestra di dialogo Ortografia. Si tratta di un semplice file di testo che include le parole che sono state aggiunte durante i controlli ortografici, oltre a un lungo elenco di parole inerenti ad AutoCAD già incluse dal programma. Per vedere queste parole è sufficiente scorrere l’elenco nel riquadro Parole dizionario personalizzato della finestra di dialogo Cambia dizionari. È possibile aggiungere parole al dizionario personalizzato digitandole nella casella di testo Parole dizionario personalizzato e facendo clic su Aggiungi. Questa caratteristica consente di aggiungere diverse parole per volta. Un altro metodo per modificare il dizionario personalizzato è aprire il file direttamente con un editor di testo. Il dizionario personalizzato di AutoCAD è chiamato sample.cus. Per trovare il file si selezioni Strumenti|Opzioni e si faccia clic sulla scheda File. Si faccia doppio clic su Nomi di file dell’editor di testo, del dizionario e dei font. Si faccia doppio clic su File del dizionario personalizzato. Si faccia clic sull’elenco dei percorsi per visualizzare la posizione di sample.cus. SUGGERIMENTO

Nella Figura 13.26 è mostrato sample.cus aperto in Blocco note, l’editor di testo di Windows. È possibile utilizzare un differente dizionario personalizzato. Per esempio, può risultare utile impiegare in AutoCAD lo stesso dizionario che si utilizza nel

TESTO

367

Figura 13.26 L’apertura di sample.cus nel Blocco note consente di modificare il file direttamente.

proprio elaboratore di testi. Si osservino i passi che seguono per utilizzare il dizionario di Microsoft Word. 1. Trovare il dizionario personalizzato di Word. Se necessario, selezionare Start|Trova e utilizzare la finestra di dialogo Trova di Windows per trovare il file, che si chiama custom.dic. Come con il dizionario personalizzato di AutoCAD, è possibile aprirlo con il Blocco note e modificarlo direttamente. 2. Come spiegato nel Suggerimento precedente, trovare la posizione di sample.cus. Utilizzare Esplora risorse di Windows per copiare il file in quella cartella. Si può tenere premuto CTRL mentre lo si trascina da una cartella all’altra, oppure è possibile utilizzare il pulsante destro del mouse per fare clic sul file, selezionare Copia e poi trascinarlo nella nuova posizione. 3. Fare clic su custom.dic per evidenziarlo. Fare clic di nuovo e modificare l’estensione del nome file in .cus. Premere INVIO. Quando Windows chiederà se si è sicuri di volerlo fare, Fare clic su Sì. 4. Aprire la finestra di dialogo Cambia dizionari. Nella casella di testo Dizionario personalizzato digitare il nome del file del dizionario, oppure selezionare Sfoglia per trovarlo, quindi fare clic su Apri. 5. Fare clic su Applica e chiudi per ritornare alla finestra di dialogo Ortografia, poi fare clic su Annulla per ritornare al disegno.

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Capitolo 14

Quote 14.1

Lavorare con le quote di AutoCAD

14.2

Disegnare quote lineari

14.3

Disegnare quote allineate

14.4

Creare quote continue e linea base

14.5

Quotare archi e cerchi

14.6

Quotare angoli

14.7

Creare quote coordinate

14.8

Disegnare direttrici

14.9

Quota rapida

14.10 Modificare le quote

L

e quote rappresentano una parte importante nella maggior parte dei disegni di AutoCAD; esse indicano le misure dei modelli creati e vengono utilizzate per il processo di fabbricazione; le quote di AutoCAD offrono un’elevata flessibilità. In questo capitolo DesignCenter verrà analizzato dettagliatamente. Nel prossimo capitolo verrà spiegato come personalizzare il formato delle quote mediante gli stili delle quote.

14.1 Lavorare con le quote di AutoCAD La quotatura viene in genere eseguita dopo aver ultimato o quasi un disegno. Quotare tutto il disegno in una sola volta permette di conferire alle quote un aspetto uniforme e organizzato. Prima di poter attribuire le quote è necessario capirne gli elementi e comprendere come preparare il disegno per la quotatura. RIFERIMENTO

Nel Capitolo 17 verrà spiegato come quotare un disegno nel-

lo spazio carta. Gli elementi di una quota Una quota è un oggetto complesso composto da molte parti. Capire queste parti e la loro relazione con l’oggetto da quotare costituisce un primo importante passo. Nella Figura 14.1 è mostrata una tipica quota lineare.

370

CAPITOLO 14

Punte delle frecce

Testo di quota

Linea di quota

Linee di estensione

Oggetto linea

Figura 14.1

Gli elementi di una quota.

Di seguito sono descritte le parti di una quota. ■ Linee di estensione. Tali linee si estendono dall’oggetto quotato alla linea di quota e alle punte delle frecce; in genere vi è un piccolo spazio tra l’oggetto quotato e l’inizio delle linee di estensione. Le linee di estensione chiariscono visivamente le estensioni dell’oggetto quotato. NOTA Nelle quote la parola “estensione” (o estendersi) viene utilizzata con due significati diversi in riferimento alla linea di estensione. Per prima cosa, la linea di estensione generalmente si estende non solo da un limite all’altro dell’oggetto che si sta quotando, ma anche oltre la linea di quota stessa; anche questa estensione può essere specificata. Anche nelle quote architettoniche i limiti della linea di estensione si estendono oltre la linea di quota stessa: anche in questo caso è possibile specificare questa estensione.

Testo di quota. Indica la misura reale dell’oggetto quotato. È possibile attribuire a questo testo un formato decimale, frazionario, in unità scientifiche e così via. ■ Linea di quota. Si estende dal testo di quota alle linee di estensione. ■ Punte delle frecce. Contrassegnano l’intersezione tra le linee di quota e le linee di estensione e possono avere diverse forme, come barrette inclinate, frecce aperte o punti. Le quote presentano due interessanti proprietà che è necessario comprendere prima di utilizzare con successo questi strumenti. ■ Le quote sono blocchi; si è accennato a essi nella parte precedente di questo libro e verranno ulteriormente spiegati nel Capitolo 18. I blocchi sono gruppi di oggetti manipolabili come un unico oggetto, pertanto selezionando una quota vengono selezionate tutte le sue parti. ■ Le quote sono associative, cioè esiste un’associazione tra la quota e l’oggetto quotato. Per creare questa associazione vengono utilizzati i punti di definizione. ■

QUOTE

371

Se viene modificata la dimensione dell’oggetto, la quota viene automaticamente aggiornata. Tutte le parti di una quota possono essere formattate singolarmente. In genere una quota viene formattata creando uno stile di quota, che è un gruppo di formati con nome per le quote; proprio come lo stile di testo è un gruppo di formati con nome per il testo. Gli stili di quota saranno spiegati nel prossimo capitolo. Preparazione della quotatura Prima della creazione delle quote vi sono alcuni passi da osservare. 1. Creare un layer per le quote. È importante che le quote siano facilmente distinguibili dal resto del disegno; il colore è di solito contrastante rispetto a quello dei modelli. Per esempio, se i modelli sono neri e si sta lavorando su uno schermo bianco, le quote potrebbero essere di colore verde, magenta o ciano. Se i layer vengono spesso attivati e disattivati oppure congelati e scongelati, è consigliabile creare un layer delle quote per ciascun layer di dati relativi al disegno. Per esempio, per un layer denominato “elettrico” che viene attivato e disattivato regolarmente, è possibile definire uno speciale layer di quote chiamato “Dim-elec” disattivabile insieme al layer elettrico.

SUGGERIMENTO

2. Se si sta quotando un disegno realizzato con una versione di AutoCAD precedente, attivare la quotatura associativa mediante la variabile di sistema DIMASSOC. Digitare dimassoc nella riga di comando, poi 2 e premere INVIO. (È possibile anche selezionare Strumenti|Opzioni|Preferenze utente e attivare la casella di opzione nella sezione Quotatura associativa. Infine, fare clic su OK.) 3. Creare uno stile di testo per le quote. Si imposti l’altezza dello stile di testo a 0. Sarà poi possibile impostare l’altezza del testo al momento della creazione dello stile di quota. Se si indica una dimensione nello stile di testo, questa impostazione annulla l’eventuale altezza indicata nello stile di quota.

SUGGERIMENTO

4. Selezionare Strumenti|Impostazioni disegno|Snap ad oggetto e impostare gli snap ad oggetto in esecuzione desiderati. Fine e Intersezione sono sempre necessari. Aggiungere Centro e Quadrante se si intende quotare archi e cerchi. Fare clic sul pulsante OSNAP nella barra di stato per attivarlo. 5. Creare uno stile di quota (gli stili di quota verranno spiegati nel Capitolo 15). 6. Salvare nel modello di disegno il layer delle quote, lo stile di testo e di quota. La barra degli strumenti Quotature velocizza l’accesso ai comandi di quotatura. Il menu Quotatura presenta quasi tutti i comandi della barra degli strumenti. Per visualizzare la barra degli strumenti Quotature si faccia clic con il pulsante destro del mouse su una qualsiasi barra degli strumenti e si selezioni Quo-

372

CAPITOLO 14

tature nell’elenco visualizzato, che si chiuderà automaticamente. La barra degli strumenti Quotature è mostrata nella Figura 14.2.

Quota lineare Quota diametro Quota continua Modifica quota Quota coordinata

Quota allineata

Quota rapida

Quota angolare

Quota raggio

Figura 14.2

Tolleranza

Direttrice rapida

Aggiorna quota

Stile di quota

Modifica testo quota

Quota da linea base Contrassegna centro

Controllo stile di quota

La barra degli strumenti Quotature.

I nomi dei comandi di quotatura sono in genere lunghi; per esempio, per disegnare una quota lineare bisognerebbe digitare dimlineare e premere INVIO. Come accennato nel Capitolo 3, esistono scorciatoie per molti comandi di AutoCAD, compresi quelli di quotatura, contenuti in acad.pgp. Nel Capitolo 29 verranno spiegate queste scorciatoie e verrà spiegato come crearne di proprie. RIFERIMENTO

14.2 Disegnare quote lineari Proprio come le linee sono gli oggetti più comuni, le quote lineari sono quelle più frequenti. Si utilizzino le quote lineari per linee, segmenti retti di una polilinea o segmenti retti di un blocco. È possibile disegnare una quota lineare anche per archi e cerchi; si otterrà la misura della lunghezza lineare dell’arco, non quella perimetrale, e del diametro del cerchio. Specificare l’oggetto quotato Per quotare una linea si selezioni Quota lineare dalla barra degli strumenti Quotature. Apparirà il prompt Specificare l’origine della prima linea di estensione o :; a questo punto è possibile selezionare i punti di origine delle due linee di estensione oppure premere oggetto per la quotatura.

INVIO

per selezionare un

QUOTE

373

È bene abituarsi all’utilizzo degli snap ad oggetto per la selezione delle origini delle linee di estensione. Il punto selezionato specifica il punto di definizione che determina la misura finale. L’associazione corretta tra quote e oggetti dipende dai punti che vengono specificati. Per un’accurata quotatura sono necessari disegni precisi ed esatte specificazioni dei punti da utilizzare.

SUGGERIMENTO

Nel caso di quotatura di più oggetti, come la distanza dall’estremità di una linea a quella di un’altra, si selezioni l’origine della prima linea di estensione. Al prompt Specificare l’origine della seconda linea di estensione: si selezioni l’origine della seconda linea di estensione. Questi due punti definiscono la lunghezza della quota. Nel caso di quotatura di un oggetto si prema INVIO al prompt Specificare l’origine della prima linea di estensione o : e verrà visualizzato il messaggio Selezionare l’oggetto da quotare:. Si selezioni quindi l’oggetto. Al prompt Specificare la posizione della linea di quota o [testoM/ Testo/Angolo/Orizzontale/Verticale/Ruotato]: si selezioni un punto per la posizione della linea di quota. Spostando il mouse sarà possibile vedere i risultati sullo schermo, come mostrato nella Figura 14.3. Se si desidera una posizione esatta è possibile digitare una coordinata relativa, come @0,0.5 per specificare che la linea di quota dovrebbe trovarsi 0.5 unità sopra l’oggetto. Anche la modalità Snap potrebbe funzionare bene a seconda del contesto del disegno. Il puntamento con snap ad oggetto ha semplificato la selezione dei punti per la quotatura. Per esempio, nel caso della quotatura di una casa, l’origine della prima linea di estensione potrebbe essere l’angolo esterno della casa, ma l’origine della seconda linea di estensione potrebbe essere una parete interna. Al prompt

Punto di selezione Oggetto quotato

Figura 14.3

Selezione della posizione della linea di una quota lineare.

374

CAPITOLO 14

Specificare l’origine della prima linea di estensione o : si selezioni l’estremità della parete interna come primo punto di pun-

tamento. Spostare il cursore all’indietro sulla linea da quotare e fare clic per osservare il suggerimento che mostra il punto di snap selezionato. Si termini il puntamento e la quota verrà posizionata esattamente nel punto desiderato. Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente sulla creazione di quote lineari, ab14-a.dwg, si trova nel CD-ROM.

CD-ROM

Disegnare quote lineari 1. Aprire ab14-a.dwg dal CD-ROM. 2. Salvare il disegno come ab14-1.dwg nella cartella AutoCAD Bible. Si tratta della pianta di una camera da letto mostrata nella Figura 14.4. Orto e Osnap sono attivati e gli snap ad oggetto in esecuzione sono Fine, Medio e Intersezione. Il layer corrente dovrebbe essere Dim. 3. Per visualizzare la barra degli strumenti Quotature si faccia clic con il pulsante destro del mouse su una barra degli strumenti qualsiasi e si selezioni Quotature. Se lo si desidera si trascini la barra degli strumenti in alto o in basso nello schermo fino ad ancorarla. 4. Selezionare Quota lineare dalla barra degli strumenti Quotature e al prompt Specificare l’origine della prima linea di estensione o : selezionare il punto (a) della Figura 14.4. Al prompt Specificare l’origine della seconda linea di estensione: selezionare il punto (b). Al prompt Specificare la posizione della linea di quota o[testoM/Testo/Angolo/Orizzontale/Verticale/Ruotato]: spostare il cursore verso destra fino a che si avrà sufficiente spazio per il testo di quota e fare clic. 5. Ripetere il comando DIMLINEARE e al prompt Specificare l’origine della prima linea di estensione o : premere INVIO. Al prompt Selezionare l’oggetto da quotare: selezionare il punto (c) della Figura 14.4,

b

a

c

Figura 14.4

La pianta di una camera da letto.

QUOTE

375

cioè la finestra. Al prompt Specificare la posizione della linea di quota o [testoM/Testo/Angolo/Orizzontale/Verticale/Ruotato]: spostare il cursore verso il basso fino ad avere sufficiente spazio per il testo di quota e fare clic. 6. Salvare il disegno; dovrebbe apparire come quello mostrato nella Figura 14.5.

Figura 14.5

La pianta della camera da letto con due quote lineari.

Le opzioni di quota Per controllare ulteriormente la quota finale è possibile utilizzare una delle opzioni offerte al prompt di comando. Le opzioni di quotatura controllano il testo e l’angolo delle quote. TestoM

Con questa opzione è possibile sostituire il testo di quota calcolato da AutoCAD, oppure aggiungervi un prefisso o un suffisso. Quando al prompt Specificare la

posizione della linea di quota o [testoM/Testo/Angolo/Orizzontale/Verticale/Ruotato]: si fa clic con il pulsante destro del mouse e si seleziona testoM, viene aperta la finestra Formattazione testo, come mostrato nella Figura 14.6.

Le parentesi angolari rappresentano il testo di quota che AutoCAD crea automaticamente. Il migliore utilizzo dell’opzione testoM consiste nell’aggiunta di testo che preceda o segua la misura, per esempio TIPO quando una quota è riferita a diversi oggetti, oppure soggetto ad approvazione finale. Per aggiungere testo prima della misura si posizioni il cursore prima delle parentesi angolari; analogamente, per aggiungere testo dopo la misura si posizioni il cursore dopo le parentesi angolari. Si aggiunga il testo e si faccia clic su OK. Se il testo della misura vera e propria non ha l’aspetto desiderato, è necessario modificare le specificazioni dell’annotazione nello stile di quota. È anche possibile specificare un prefisso o un suffisso, come mm, per tutte le quote, come verrà spiegato nel prossimo capitolo.

376

CAPITOLO 14

Figura 14.6

Modifica del testo di quota con l’editor Formattazione testo.

È possibile cancellare le parentesi e digitare un proprio testo di quota, a scapito però dell’associatività della quota, cioè della capacità di quest’ultima di adattarsi a una modifica dell’oggetto al quale è associata. L’indicazione di un testo personalizzato per la quota viene di solito utilizzata nel caso in cui la quota stessa faccia riferimento a dimensioni differenti, riassunte in una tabella delle dimensioni che può essere riportata in una zona diversa del disegno. In questo caso, si può per esempio utilizzare l’indicazione “Dim A” per definire il riferimento a una dimensione particolare. NOTA

Testo

Anche con l’opzione Testo è possibile modificare il testo di quota, ma non viene aperta la finestra di dialogo Formattazione testo. È invece possibile ridigitare interamente il testo di quota alla riga di comando nel modo desiderato. Angolo

L’angolo del testo viene specificato nello stile di quota. Tuttavia, è possibile utilizzare questa opzione per modificare l’angolo del testo di quota in una particolare circostanza. Si faccia clic con il pulsante destro del mouse e si selezioni Angolo per ottenere il prompt Specificare l’angolo del testo di quota:. Si immetta un angolo o si selezionino due punti per allineare il testo con un oggetto esistente. Orizzontale/Verticale

Se vengono selezionati due punti di definizioni orientati orizzontalmente o un oggetto orizzontale, il comando DIMLINEARE presuppone che si desideri una quota orizzontale; lo stesso discorso vale per le quote verticali. Inoltre, nel caso si desiderasse disegnare una quota verticale di un oggetto ad angolo, è possibile specificarlo spostando semplicemente il cursore orizzontalmente durante la specificazione della posizione della linea di quota, come mostrato nella Figura 14.7. Se fosse per qualche ragione necessario forzare una quota verticale o orizzontale, si potrebbe utilizzare l’opzione verticale o quella orizzontale.

QUOTE

Figura 14.7

377

Trascinando semplicemente il cursore verso sinistra è possibile creare una quota verticale per questa linea inclinata. La quota inclinata esprime la variazione delle coordinate Y della linea, non la sua lunghezza.

Ruotato

Si utilizzi una quota lineare ruotata quando la lunghezza che si desidera quotare non è parallela alle origini delle linee di estensione. Esattamente come la quota verticale della Figura 14.7 non misura la lunghezza della linea verso la quale si estendono le sue linee di estensione, una quota lineare ruotata non misura uno specifico oggetto, ma la distanza di una linea immaginaria parallela alla linea di quota. Le quote ruotate non sono molto frequenti, ma in alcuni casi rappresentano l’unico modo per ottenere la misura della quota desiderata. Per utilizzare una quota ruotata si inizi una quota lineare, si selezionino le due origini delle linee di estensione e poi l’opzione Ruotato. Al prompt Specificare l’angolo della linea di quota : digitare l’angolo oppure selezionare due punti. Verrà disegnata la quota. Nella Figura 14.8 è mostrata una piastrella esagonale con un angolo lineare ruotato. Le linee di estensione della quota si estendono fino a una linea con incli-

Figura 14.8

Il disegno di una quota lineare ruotata per una piastrella esagonale.

378

CAPITOLO 14

nazione di 104.5 gradi, ma in questo caso è necessario misurare una lunghezza con un’angolazione di 135 gradi. Si noti come AutoCAD abbia in realtà quotato una linea immaginaria parallela alla linea di quota, che nella figura appare tratteggiata, anziché il lato dell’esagono. Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente relativo all’uso delle opzioni della quota lineare, ab14-b.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

CD-ROM

Opzioni della quota lineare 1. Aprire ab14-b.dwg dal CD-ROM. 2. Salvare il disegno come ab14-02.dwg nella cartella AutoCAD Bible. Si tratta di parte della pianta di una casa con un soffitto di forma strana, come mostrato nella Figura 14.9. OSNAP è attivato con gli snap ad oggetto in esecuzione impostati a Fine e Intersezione. Nel caso la barra degli strumenti Quotature non appaia, fare clic con il pulsante destro del mouse su una qualsiasi barra degli strumenti e selezionare Quotature.

b a

d

c

Figura 14.9

La pianta di una casa con soffitto ottagonale.

3. Selezionare Quota lineare dalla barra degli strumenti Quotature e osservare i prompt che seguono. Specificare l’origine della prima linea di estensione o : INVIO Selezionare l’oggetto da quotare: (Selezionare il punto (a) della Figura 14.9.) Specificare la posizione della linea di quota o [testoM/Testo/Angolo/ Orizzontale/Verticale/Ruotato]: (Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Angolo.) Specificare l’angolo del testo di quota: (Selezionare il punto (b).) Specificare secondo punto: (Selezionare il punto (c).) Specificare la posizione della linea di quota o [testoM/Testo/Angolo/

QUOTE

379

Orizzontale/Verticale/Ruotato]: (Posizionare la linea di quota sopra alla parete quotata.)

Il disegno architettonico non andrebbe quotato in questo

NOTA

modo. 4. Ripetere il comando DIMLINEARE e osservare i seguenti prompt. Specificare l’origine della prima linea di estensione o : INVIO Selezionare l’oggetto da quotare: (Selezionare il punto (d).) Specificare la posizione della linea di quota o [testoM/Testo/Angolo/ Orizzontale/Verticale/Ruotato]: (Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare testoM. Nella finestra di dialogo Formattazione testo spostare il cursore dopo le parentesi angolari e digitare TYP. Fare clic su OK.) Specificare la posizione della linea di quota o [testoM/Testo/Angolo/ Orizzontale/Verticale/Ruotato]: (Posizionare la linea di quota sopra alla parete quotata.) Notare come il testo appaia a destra della quota poiché esso risulta ora troppo lungo per essere contenuto tra le linee di estensione. 5. Salvare il disegno; dovrebbe apparire come quello mostrato nella Figura 14.10.

Figura 14.10 Il disegno quotato.

14.3 Disegnare quote allineate Per quotare un oggetto lineare non ortogonale è opportuno utilizzare una quota allineata. Le linee di quota di una quota allineata sono sempre parallele all’oggetto, al contrario delle quote ruotate, visto che una quota allineata misura la lunghezza reale dell’oggetto e non una distanza orizzontale o verticale come nel caso della quota lineare. Pertanto la scelta tra quote lineari, lineari ruotate o allineate dipende dalla distanza che si desidera misurare. Nella Figura 14.11 sono mostrate diverse quote allineate.

380

CAPITOLO 14

Figura 14.11 Tre quote allineate.

Specificare l’oggetto quotato Per creare una quota allineata si selezioni Quota allineata dalla barra degli strumenti Quotature; verrà così avviato il comando DIMALLINEATA. Apparirà il prompt Specificare l’origine della prima linea di estensione o : e sarà quindi possibile selezionare due origini per le linee di estensione oppure un oggetto. Poiché nella Figura 14.11 è mostrata una vista in sezione trasversale, non è possibile selezionare un unico oggetto. Per creare le quote allineate mostrate è necessario selezionare le origini delle due linee di estensione. Verrà quindi visualizzato il prompt Specificare la posizione della linea di quota o [testoM/Testo/Angolo]:. Si selezioni un punto per la posizione della linea di quota. Nel caso si desideri una posizione esatta è possibile digitare una coordinata relativa, come @2: si utilizzi un metodo qualsiasi per specificare le nuove coordinate per la posizione dell’apparecchio fotografico. Specificare le coordinate potrebbe risultare difficile quando si è in 3D. Per aiutarsi, prima di avviare il comando, si posizioni un oggetto punto nelle due posizioni desiderate. In questo modo sarà possibile utilizzare lo snap ad oggetto Nodo per selezionare le posizioni desiderate dell’apparecchio fotografico e del punto di mira. Controllare l’altezza e la larghezza della vista Quando si utilizza Orbita 3D, nella finestra Proprietà sono visualizzate delle proprietà speciali correlate alle funzionalità di Orbita 3D. ■

Altezza vista consente di specificare la distanza dell’apparecchio fotografico

immaginario. In altre parole, si può utilizzare questa proprietà per effettuare uno zoom in avvicinamento o in allontanamento del modello. Un numero alto rende più piccolo il modello, perché la distanza (o l’altezza) dell’apparecchio fotografico dal modello aumenta. ■ Larghezza vista è un altro modo per effettuare lo zoom in avvicinamento o in allontanamento dal modello. In tal caso si specifica la larghezza della vista dell’apparecchio fotografico immaginario. Un numero alto rende più piccolo il modello, perché la vista comprende un’area più grande (e il modello è una parte più piccola di quest’area). Per modificare queste proprietà, si faccia clic nella riga rispettiva nella tavolozza delle proprietà. Digitare quindi un nuovo nome e premere INVIO. Creare viste parallele e prospettiche Per impostazione predefinita, Orbita 3D e tutti i punti di vista tridimensionali

presentano una vista parallela. In una vista parallela, le linee parallele non convergono mai. La caratteristica positiva di una vista parallela è che le forme del modello non appaiono distorte quando si compie uno zoom in avvicinamento. In una vista prospettica, invece, le linee parallele convergono. Magari tanto tempo fa in una lezione di disegno sarà capitato di dover disegnare delle rotaie del treno convergenti per dare un’impressione della distanza. Allo stesso modo, la vista in prospettiva è più realistica, poiché le rotaie del treno nella realtà davvero sembrano convergere nella distanza. Tuttavia, quando si compie uno zoom in avvicinamento, gli oggetti sembrano distorti. Si utilizzi la vista prospettica quando si vuole offrire un senso realistico di profondità. In generale, la vista in prospettiva è più utile nelle rappresentazioni architettoniche. Per creare una vista prospettica in Orbita 3D, si faccia clic con il pulsante destro del mouse e si selezioni Proiezione|Prospettiva. Per ritornare a una vista parallela, si selezioni Proiezione|Parallela. Per ulteriori informazioni sulle viste prospettiche, si faccia riferimento a uno dei paragrafi successivi di questo capitolo, “Definire una vista prospettica”.

VISUALIZZAZIONE DI DISEGNI 3D

731

Se si attiva la vista prospettica in Orbita 3D, non è possibile apportare modifiche, selezionare punti o compiere zoom o panoramiche. Per tornare alla normale vista parallela, rientrare in modalità Orbita 3D, selezionare Proiezione|Parallela e poi uscire di nuovo dalla modalità Orbita 3D.

ATTENZIONE

Utilizzare una vista predefinita Dopo aver utilizzato qualche volta Orbita 3D, si potrebbe ritrovare il modello

completamente sottosopra, senza avere idea di come tornare a un punto di vista comprensibile. È possibile passare a una qualsiasi delle viste predefinite, spiegate all’inizio di questo capitolo. Nella modalità Orbita 3D, si faccia clic con il pulsante destro del mouse e si selezioni Ripristina vista dal menu di scelta rapida. Si selezioni quindi uno dei punti di vista standard dall’elenco del menu secondario. Impostare i piani di ritaglio

È possibile creare due piani invisibili, un piano di ritaglio anteriore e uno posteriore, che impediscano la vista di qualsiasi oggetto che non sia compreso in questi piani. Impostare piani di ritaglio è un buon metodo per scartare oggetti che non si desidera visualizzare perché sono troppo vicini o troppo lontani. Per esempio, si potrebbe avere una casa tridimensionale con alberi sullo sfondo e un cartello stradale di fronte. Con l’utilizzo dei piani di ritaglio è possibile impedire la vista sia del cartello stradale sia degli alberi, e visualizzare solamente l’abitazione. La finestra di dialogo Regola piani di ritaglio 3D consente di spostare visivamente i piani di ritaglio anteriore e posteriore in tempo reale, visualizzando immediatamente il risultato. Dal momento che i piani di ritaglio sono paralleli allo schermo, è necessario iniziare con la creazione di una vista che sia sufficientemente complanare per consentire ai piani di ritaglio di tagliare il modello con l’angolo desiderato. Si suggerisce di utilizzare una delle viste predefinite, come è già stato spiegato. Per esempio, se si sta osservando una casa e si desidera ritagliarne i portici anteriore e posteriore, si utilizzi la vista anteriore predefinita per visualizzarla dal davanti. A questo punto sarà possibile creare i piani di ritaglio anteriore e posteriore desiderati. Una volta impostata la vista, si osservi la seguente procedura. 1. Nella modalità Orbita 3D, fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Altro|Regola piani di ritaglio. Verrà visualizzata la finestra di dialogo Regola piani di ritaglio, come mostrato nella Figura 22.32. 2. Nella finestra Regola piani di ritaglio, sono possibili le seguenti operazioni. ● Regola ritaglio anteriore. Fare clic su questo pulsante sulla barra degli strumenti per spostare il piano di ritaglio anteriore. Utilizzare il cursore di Regola piani di ritaglio per fare clic e trascinare la linea che rappresenta il piano di ritaglio anteriore. ● Regola ritaglio posteriore. Fare clic su questo pulsante sulla barra degli strumenti per spostare il piano di ritaglio posteriore. Utilizzare il cursore di Regola piani di ritaglio per fare clic e trascinare la linea che rappresenta il piano di ritaglio posteriore.

732

CAPITOLO 22

Piano di ritaglio posteriore

Barra degli strumenti Regola piani di ritaglio

Modello ruotato di 90° in vista dall’alto

Piano di ritaglio anteriore

Modello nell’area di disegno in vista frontale

Figura 22.32 La finestra Regola piani di ritaglio, mostrata con un modello nell’area di disegno.

● Crea trancia. Una volta regolati entrambi i piani di ritaglio anteriore e posteriore, utilizzare questo pulsante per spostare i due piani insieme, sia verso l’alto sia verso il basso. La loro distanza reciproca rimane costante. ● Attiva/disattiva ritaglio anteriore. Fare clic su questo pulsante per attivare o disattivare il piano di ritaglio anteriore. ● Attiva/disattiva ritaglio posteriore. Fare clic su questo pulsante per attivare o disattivare il piano di ritaglio posteriore. 3. Se non è possibile vedere il piano di ritaglio posteriore, fare clic su Regola ritaglio posteriore e continuare a trascinare verso il basso finché apparirà la linea che rappresenta questo piano di ritaglio. Se non è possibile vedere il piano di ritaglio anteriore, fare clic su Regola ritaglio anteriore e continuare a trascinare verso l’alto finché apparirà la linea che rappresenta questo piano di ritaglio. 4. Una volta regolati in modo soddisfacente i piani di ritaglio, fare clic sul pulsante Chiudi della finestra. Ora è possibile ruotare il modello in qualsiasi direzione e l’orbita 3D nasconderà continuamente qualsiasi porzione del modello che fuoriesca dai piani di ritaglio. Tuttavia, mentre si ruota il modello, le parti di esso esterne ai piani di ritaglio cambiano in modo tale che si possano vedere porzioni differenti del modello stesso.

VISUALIZZAZIONE DI DISEGNI 3D

733

Per disattivare uno o entrambi i piani di ritaglio, si faccia clic con il pulsante destro del mouse e si selezioni Altro|Attiva ritaglio posteriore o Altro|Attiva ritaglio inferiore. Entrambe queste voci mostrano un segno di spunta quando è attivo il piano di ritaglio corrispondente. Selezionando la voce ancora una volta, il piano di ritaglio verrà disattivato. La Figura 22.33 mostra come appare la casa mostrata nella Figura 22.32 dopo aver impostato i piani di ritaglio e cambiato leggermente la rotazione. I muri anteriore e posteriore sono stati ritagliati.

Figura 22.33 Una casa dopo l’impostazione dei piani di ritaglio e con l’utilizzo dell’opzione Ombreggiatura nascosta.

Le opzioni di ombreggiatura

È possibile utilizzare le opzioni di ombreggiatura precedentemente descritte in questo capitolo anche in Orbita 3D. Per selezionare un’opzione di ombreggiatura, mentre si è in modalità Orbita 3D, si faccia clic con il pulsante destro del mouse, si selezioni Modalità di ombreggiatura, poi una delle opzioni dal menu di scelta rapida. Le modalità di ombreggiatura persistono anche dopo essere usciti da Orbita 3D. Per rimuovere una modalità di ombreggiatura da Orbita 3D, fare clic su Modalità di ombreggiatura|Wireframe. Per rimuovere l’ombreggiatura quando non si è più nella modalità Orbita 3D si utilizzi il menu Visualizza, come spiegato in precedenza. CD-ROM Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente su come operare nell’orbita 3D, ab22-d.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

Operare in orbita 3D 1. Aprire ab22-d.dwg dal CD-ROM. Si tratta di una sedia in 3D vista da una vista assonometrica NO. 2. Selezionare Visualizza|Orbita 3D. Verrà visualizzato l’arco di rotazione.

734

CAPITOLO 22

3. Posizionare il cursore all’esterno dell’arco di rotazione in modo da poter visualizzare il cursore a freccia circolare. Fare clic e trascinare il cursore 360° intorno all’esterno dell’arco di rotazione in modo da far ritornare la sedia nella posizione originaria. 4. Posizionare il cursore all’interno del piccolo cerchio sull’arco di rotazione in modo da poter visualizzare il cursore a ellisse orizzontale. Fare clic e trascinare il cursore fino al piccolo cerchio sinistro. Rilasciare il pulsante del mouse. Fare ancora clic e trascinare il cursore dal cerchio destro fino al cerchio sinistro in modo da far ritornare la sedia approssimativamente nella posizione originaria. 5. Posizionare il cursore all’interno dell’arco di rotazione in modo da poter visualizzare il cursore con la sfera e le due linee. Fare clic e trascinare il cursore in direzioni diverse finché sarà chiaro come si muove la sedia in relazione a come si sposta il cursore. Verificare se è possibile riportare la sedia alla sia posizione originaria. 6. Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Modalità di ombreggiatura|Nascota. 7. Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Altro|Orbita continua. Fare clic e trascinare il cursore effettuando un piccolo movimento da destra a sinistra, poi rilasciare il pulsante del mouse. Potrebbe essere necessario riprovare un paio di volte per trovare un’orbita continua che sia di gradimento. Si provi a fare clic e a trascinare in una direzione diversa per modificare la direzione dell’orbita continua, poi si rilasci il pulsante destro del mouse. 8. Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Orbita per fermare l’orbita continua. 9. Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Ripristina vista per visualizzare di nuovo la sedia nell’esatta vista originaria. 10. Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Pan. Si effettui una panoramica della sedia un po’ verso destra. 11. Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Zoom. Effettuare un leggero zoom in avvicinamento sulla sedia. 12. Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Proiezione|Prospettiva. Ora è possibile vedere come la sedia risulti leggermente distorta. Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Proiezione|Parallela. 13. Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Viste preassegnate|NO assonometrico. 14. Premere

ESC

per uscire dalla modalità Orbita 3D.

Non salvare il disegno.

22.7 Finestre affiancate Come spiegato nel Capitolo 8, è possibile creare più finestre per visualizzare il disegno con differenti zoom e panoramiche. Le finestre affiancate sono molto utili anche nei disegni 3D. Sebbene sia possibile, e consigliabile, salvare gli UCS e le viste, se ci si trova a dover passare continuamente tra due e quattro viste, si provi a creare da due a quattro finestre contenenti le diverse viste e UCS. L’unico svantaggio è che lo spazio sullo schermo per ciascuna vista sarà limitato.

VISUALIZZAZIONE DI DISEGNI 3D

735

22.8 Definire una vista prospettica Il comando originale di AutoCAD per la definizione di viste prospettiche da qualsiasi angolazione e distanza era VISTAD. La nuova orbita 3D ora surclassa VISTAD, ma si potrebbe ancora trovare questo comando molto utile per le sue caratteristiche di precisione nell’impostazione di una vista. Come Orbita 3D, VISTAD usa la metafora della macchina fotografica. Vi è il punto di ripresa, cioè quello in cui ci si trova, e il punto di mira, cioè quello che si sta guardando. Definendo questi due punti è possibile creare sia viste di primi piani che paesaggi, come se si utilizzasse lo zoom o il grandangolo di una fotocamera. Il comando VISTAD crea sia viste assonometriche che prospettiche. Nella Figura 22.34 è mostrata una vista assonometrica. Si osservino le staffe laterali. La Figura 22.35 mostra una vista prospettica dello stesso modello; in questo caso le staffe sembrano convergere man mano che si allontanano.

Figura 22.34 Una vista assonometrica creata con VISTAD. (Robert Mack, The Dexter Company, Fairfield, Iowa.)

Figura 22.35 Una vista prospettica dello stesso modello.

736

CAPITOLO 22

Il comando VISTAD Per creare una vista prospettica, si digiti vistad e si prema INVIO. Al prompt Selezionare oggetti o : selezionare gli oggetti che si desiderano includere nel processo di definizione della vista prospettica. Se si sta lavorando su un disegno complesso si dovrebbero selezionare gli oggetti strettamente necessari per visualizzare il risultato finale. Se si desidera selezionare l’intero disegno si digiti tutto e si prema INVIO anche se nella vista corrente non apparisse l’intero disegno. Si prema INVIO se non si desidera selezionare alcun oggetto: AutoCAD crea un blocco chiamato vistadblocco, che è una semplice casa da utilizzare per l’impostazione della vista prospettica. È possibile creare un blocco personalizzato con X, Y e Z impostatati a 1. Quando si preme INVIO al prompt Selezionare oggetti o : AutoCAD cercherà vistadblocco e lo utilizzerà per visualizzare il risultato delle impostazioni della vista prospettica. SUGGERIMENTO

Le opzioni di VISTAD VISTAD offre una quantità straordinaria di opzioni che permettono di specificare l’angolo e la distanza della vista. Per utilizzarle, si esegua il comando VISTAD e si selezionino gli oggetti che si vogliono vedere oppure si prema invio. Apparirà

il seguente prompt: Digitare un’opzione [APpfot/Mira/Distanza/PUnti/PAn/Zoom/OBliquo/Sezione/Nascondi/OFf/ANnulla]:

Queste opzioni verranno utilizzate per definire la vista prospettica, come spiegato nei paragrafi che seguono. Appfot

Si utilizzi l’opzione Appfot per specificare l’angolo della macchina fotografica, che rappresenta il punto di osservazione. Utilizzando questa opzione si definisce una vista specificando l’angolo rispetto all’asse X nel piano XY e poi specificando l’angolo dal piano XY. È molto simile al modo in cui si specifica una vista utilizzando il comando DDVPOINT, già spiegato in questo capitolo. Quando si seleziona questa opzione, facendo clic con il pulsante destro del mouse e selezionando APpfot, appare il seguente prompt: Specificare posizione della macchina fotografica o digitare angolo dal piano XY o [Commuta (nel piano)] :

L’angolo predefinito è basato sulla vista corrente all’avvio di VISTAD. Se si conosce l’angolo dal piano XY è possibile limitarsi a digitarlo. È anche possibile muovere il cursore verticalmente per vedere dinamicamente il risultato. La vista

VISUALIZZAZIONE DI DISEGNI 3D

737

cambia costantemente man mano che si sposta il cursore, visualizzando gli oggetti dall’alto quando si sposta il cursore verso l’alto, e visualizzandoli dal basso quando lo si sposta verso il basso. Si sposti il cursore in un’unica direzione e poi lo si tenga fermo per un secondo per vedere l’effetto totale. Spostando il cursore orizzontalmente si modifica l’angolo dell’asse X nel piano XY; dal momento che modificare entrambi gli angoli in una sola volta potrebbe creare confusione, AutoCAD consente di limitare l’effetto dello spostamento del cursore utilizzando l’opzione secondaria Commuta (nel piano). Si faccia clic con il pulsante destro del mouse e si selezioni Commuta (nel piano) per visualizzare il successivo prompt dell’opzione Appfot: Specificare posizione della macchina fotografica o digitare angolo nel piano XY dall’asse X o [Commuta (nel piano)] :

Ora il cursore influisce soltanto sull’angolo dell’asse X. Si sposti il cursore orizzontalmente per vedere ruotare gli oggetti a un’altitudine costante. Si prema INVIO quando si è soddisfatti di ciò che si vede, oppure si digiti un angolo. Se si desidera impostare prima l’angolo nel piano XY e limitare l’effetto dello spostamento del cursore a quella modifica, è necessario utilizzare l’opzione secondaria Commuta (nel piano) per ottenere il prompt Digitare angolo nel piano XY dall’asse X. Dopo aver impostato l’angolo nel piano XY, l’opzione secondaria termina. Si selezioni di nuovo l’opzione Appfot per impostare l’angolo dal piano XY. SUGGERIMENTO

Mira

L’opzione Mira, che si seleziona facendo clic con il pulsante destro del mouse e selezionando Mira, funziona esattamente come l’opzione Appfot tranne per il fatto che definisce gli angoli per il punto di mira della vista, cioè ciò che si vedrebbe attraverso l’obiettivo della macchina fotografica. Tuttavia, gli angoli sono relativi alla posizione della macchina fotografica: se gli angoli della macchina fotografica sono stati già impostati, gli angoli del punto di mira saranno per impostazione predefinita quelli creati disegnando una linea dritta dall’angolo della macchina fotografica attraverso 0,0,0. Come con l’opzione Appfot, si utilizzi l’opzione secondaria Commuta (nel piano) per passare tra i due angoli da specificare. Distanza

L’opzione Distanza è molto importante, poiché utilizzandola si attiva la vista prospettica. Prima di utilizzare questa opzione, le viste che si vedono sono assonometriche. Utilizzando l’opzione Distanza viene visualizzata una barra di scorrimento nella parte superiore dello schermo, come mostrato nella Figura 22.36. AutoCAD sostituisce anche l’icona UCS con quella della vista prospettica se l’UCS è impostato a 2D (si selezioni Visualizza|Visualizzazione|Icona UCS|Proprietà). AutoCAD visualizza il prompt Specificare nuova distanza della macchina fotografica dal punto di mira :. È possibile digitare una distanza

738

CAPITOLO 22

Figura 23.36 L’utilizzo dell’opzione Distanza attiva la vista prospettica e visualizza una barra di scorrimento.

dalla macchina fotografica al punto di mira oppure utilizzare la barra di scorrimento. Si sposti il cursore verso destra per eseguire uno zoom in allontanamento. Lo spostamento del cursore in corrispondenza di 4x equivale a utilizzare il comando ZOOM, digitare 4x e premere INVIO. Si sposti il cursore a sinistra di 1x per eseguire uno zoom in avvicinamento. Il fattore di zoom è relativo alla visualizzazione corrente, e pertanto 1x lascia invariato l’ingrandimento. È anche possibile digitare la distanza in unità di disegno. Punti

L’opzione Punti, che si seleziona facendo clic con il pulsante destro del mouse e selezionando Punti, consente di definire la macchina fotografica e il punto di mira. AutoCAD visualizza il prompt Specificare punto di mira :. Il punto di mira predefinito, che è differente a seconda del disegno, è il centro della vista corrente. AutoCAD disegna una linea elastica che parte dal punto di mira, che può essere utilizzata per orientarsi quando si seleziona un nuovo punto di mira. È anche possibile digitare una coordinata. Al prompt Specificare punto della macchina fotografica :

si selezioni o si digiti un punto. AutoCAD fissa la linea elastica al punto di mira per consentire di visualizzare sia il punto di ripresa sia quello di mira. Dal momento che è difficile capire quali punti 3D si stiano per selezionare, si dovrebbe utilizzare uno snap ad oggetto o dei filtri per i punti XYZ per la selezione dei punti. Di solito si seleziona un punto di mira su uno degli oggetti presenti nel disegno, e si desidera che il punto di ripresa sia distante dagli oggetti per poterli guardare da una determinata distanza e angolazione. Per selezionare un punto di ripresa, prima di avviare VISTAD si selezioni Formato|Stile punto e uno stile di punto facilmente visibile. Si decida un’elevazione, si digiti elev, si prema INVIO e si imposti una nuova elevazione. Dalla vista piana si sele-

SUGGERIMENTO

VISUALIZZAZIONE DI DISEGNI 3D

739

zioni Punto dalla barra degli strumenti Disegna e si selezioni un punto. Il punto viene creato sull’elevazione corrente. Si utilizzi quindi lo snap ad oggetto Nodo per definire il punto quando si specifica il punto di ripresa nell’opzione Punti. Anche se l’opzione Punti imposta sia la distanza sia l’angolazione dell’apparecchio fotografico, è comunque necessario utilizzare l’opzione Distanza per attivare la vista prospettica. Pan

Dal momento che non è possibile utilizzare i normali comandi PAN e ZOOM all’interno di VISTAD, tale comando ha opzioni Pan e Zoom proprie. Al prompt Specificare punto base dello spostamento: si selezioni un punto qualsiasi. Al prompt Specificare secondo punto: si selezioni il punto in corrispondenza del quale si desidera spostare il punto base. Il modello si sposterà della distanza e nella direzione indicate dalla linea immaginaria che parte dal punto base e arriva al secondo punto. Zoom

L’opzione Zoom consente di visualizzare la stessa barra di scorrimento che appare con l’opzione Distanza, spiegata precedentemente. Se la vista modalità prospettiva non è attivata, apparirà il prompt Specificare fattore di scala dello zoom :, che funziona come la barra di scorrimento dell’opzione Distanza. Se la vista prospettica è attivata, apparirà il prompt Regolare lunghezza focale Specificare distanza focale :. Se si diminuisce la lunghezza focale, per esempio a 35mm, verrà eseguito uno zoom in allontanamento, e il campo visivo diventerà più ampio. Se si aumenta la lunghezza focale, per esempio a 70mm, verrà eseguito uno zoom in avvicinamento, e il campo visivo diventerà più ristretto. NOTA

Sebbene il prompt mostri il valore predefinito nel formato

50.000mm, è comunque possibile digitare soltanto un numero, omettendo l’unità di misura mm. Obliquo

L’opzione Obliquo ruota gli oggetti su un cerchio parallelo alla vista correntemente definita. Il valore predefinito è zero gradi, cioè nessuna rotazione. Supponendo che nella vista corrente gli oggetti siano visualizzati con la parte destra verso l’alto, il valore di 180 gradi farà sì che gli oggetti risultino capovolti, come se si tenesse la macchina fotografica rovesciata. AutoCAD visualizza una linea elastica che parte dal centro della vista, che si può utilizzare per selezionare un punto di rotazione, oppure è possibile digitare un angolo. Sezione

L’opzione Sezione consente la creazione di piani anteriori e posteriori che taglino la vista. Gli oggetti che si trovano davanti al piano di ritaglio anteriore o dietro a quello posteriore non vengono visualizzati. È possibile utilizzare il piano di ritaglio anteriore per tagliare una parete davanti alla macchina fotografica,

740

CAPITOLO 22

permettendo così di vedere attraverso la parete gli oggetti che stanno dietro: si tratta di una specie di vista a raggi x di AutoCAD. Si utilizzi il piano di ritaglio posteriore per escludere dalla vista prospettica degli oggetti lontani. Dal momento che i piani di ritaglio sono sempre perpendicolari alla linea di vista, è necessario soltanto impostarne la distanza dal punto di mira. Si confrontino le Figure 22.37 e 22.35. Nella Figura 22.37 i supporti e le staffe anteriori sono stati tagliati in modo da non coprire il resto del modello. Quando si seleziona l’opzione Sezione appare il prompt Retro/Fronte/:. Si selezioni Retro o Fronte per impostare i piani di ritaglio posteriore o anteriore; si selezioni Off per disattivare tutti i piani di taglio precedentemente definiti.

Figura 22.37 Questo modello ha un piano di ritaglio anteriore che nasconde la parte frontale del modello. Lo si paragoni a quello mostrato nella Figura 22.35.

NOTA Quando si utilizza l’opzione Distanza per creare una vista prospettica, AutoCAD attiva automaticamente un piano di taglio anteriore in corrispondenza del punto di ripresa.

Quando si seleziona l’opzione secondaria Fronte viene visualizzato il prompt Specificare distanza dal punto di mira o [Osservatore (appfot)/ON/OFF] :. Si selezioni Osservatore per impostare il piano di taglio in corrispondenza del punto della macchina fotografica. È possibile definire il piano di ritaglio digitando una distanza o utilizzando la barra di scorrimento che appare nella parte superiore dello schermo. Quando si sposta il cursore lungo la barra di scorrimento, ci si fermi per consentire il ridisegno e vedere il risultato. Quando si seleziona l’opzione secondaria Retro viene visualizzato il prompt Specificare distanza dal punto di mira o [ON/OFF] :. Si selezioni ON oppure OFF per attivare o disattivare il piano di ritaglio, oppure si specifichi la distanza come per il piano di ritaglio anteriore. Nascondi L’opzione Nascondi sopprime le linee nascoste, proprio come il comando NASCONDI, consentendo di vedere chiaramente il risultato della vista creata.

VISUALIZZAZIONE DI DISEGNI 3D

741

Off

L’opzione Off disattiva la vista prospettica e riporta a quella parallela. Altrimenti, quando si abbandona VISTAD dopo essere passati nella vista prospettica, AutoCAD mantiene la vista prospettica finché non si cambia vista, per esempio con il comando PVISTA. Fino ad allora, non è possibile selezionare punti sullo schermo o utilizzare snap ad oggetto, e ciò può essere molto frustrante. Questa opzione consente di uscire da VISTAD e passare nella modalità di visualizzazione normale. Annulla

L’opzione Annulla annulla l’effetto dell’ultima opzione di VISTAD, ed è possibile annullare tutte le modifiche effettuate con il comando VISTAD. CD-ROM Il disegno utilizzato nell’esercizio seguente sulla creazione di viste prospettiche, ab22-e.dwg, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

Creare viste prospettiche 1. Aprire ab22-e.dwg dal CD-ROM. 2. Salvarlo come ab22-03.dwg nella cartella AutoCAD Bible. Si tratta di parte di una casa 3D in vista piana, come mostrato nella Figura 22.38. Attivare la modalità Osnap con uno snap ad oggetto in esecuzione impostato a Fine e disattivare tutti gli altri snap a oggetto. 3. Si desidera creare una vista prospettica approssimativamente dal punto (a) al punto (b) della Figura 22.38. Si può vedere che la parete vicino al punto (a) deve essere ritagliata. Per ottenere la distanza del piano di ritaglio dal punto di mira, selezionare Strumenti|Interroga|Distanza e selezionare i punti (c) e (d). L’informazione pertinente è Distanza=12'-5 9/16”. Si tenga presente che la distanza può essere leggermente diversa. Per vedere l’informazione relativa alla distanza è sufficiente premere F2 per aprire la finestra di testo di AutoCAD. 4. Selezionare Visualizza|Punti di vista 3D|NE assonometrico. Il risultato è mostrato nella Figura 22.39. Questa è una rapida approssimazione che aiuta a pianifi-

a c d

b

Figura 22.38 Una casa 3D in vista piana. (Si ringrazia Andrew Wilcox, Virtual Homes, Inc., Hammonds Nova Scotia, Canada. È stata utilizzata solo una piccola porzione del progetto.)

742

CAPITOLO 22

b

a c d

e

Figura 22.39 La vista assonometrica NE della casa.

care i punti di mira e di ripresa. Per verificare i punti finali, avviare il comando LINEA. Posizionare il cursore in corrispondenza del punto (a) della Figura 22.39. Dovrebbero apparire il suggerimento e il contrassegno dello snap ad oggetto Fine. Posizionare il cursore in corrispondenza del punto (b), la parte superiore della gamba del tavolo. Dovrebbero apparire il suggerimento e il contrassegno dello snap ad oggetto Fine. Premere ESC per cancellare il comando LINEA senza disegnare la linea. 5. Digitare vistad e premere INVIO. Al prompt Selezionare oggetti o : digitare tutto e premere INVIO. Premere INVIO per terminare la selezione degli oggetti. 6. Al prompt principale di VISTAD fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Punti. Al prompt Specificare punto di mira : selezionare il punto finale in corrispondenza del punto (b) della Figura 22.39. Al prompt Specificare punto della macchina fotografica : selezionare il punto finale in corrispondenza del punto (a). 7. Fare clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Distanza. Al prompt Specificare nuova distanza della macchina fotografica dal punto di mira Super&fici] [Solido &2D]^C^C_solid [&Faccia 3D]^C^C_3dface [S&uperfici 3D...] $I=ACAD.image_3dobjects $I=ACAD.*

Nella Figura 33.12, nel seguito di questo capitolo, verrà mostrata la sezione relativa ai gruppi di immagini del menu visualizzato dalla voce di menu Superfici

1058 C A P I T O L O 3 3

Tabella 33.3 Abbreviazioni delle sezioni dei menu per lo scambio dei menu. ABBREVIAZIONE

SEZIONE DEL MENU

A1-A4

I menu AUX da 1 a 4.

B1-B4

I menu BUTTONS da 1 a 4.

P0-P999

I menu POP (a discesa) da 1 a 499 sono menu a discesa; 0 e da 500 a 999 sono menu di scelta rapida.

I

Il menu IMAGE.

S

Il menu SCREEN.

T1-T4

I menu TABLET da 1 a 4.

3D. In altre parole, selezionando Disegna|Superfici|Superfici 3D appare una fine-

stra di dialogo nella quale sono visualizzati tutti gli oggetti con superfici 3D che si possono disegnare. Si potrebbe utilizzare questa tecnica per creare un menu che rimandi a un menu di immagini che inserisca blocchi frequentemente utilizzati. Le nuove tavolozze degli strumenti sono un altro metodo per ottenere un effetto analogo.

SUGGERIMENTO

Lavorare sulle sezioni di menu Nella Tabella 33.4 sono elencate le sezioni del menu acad.mnu e acad.mns. È possibile che vi siano diverse sezioni per un tipo di menu; per esempio, vi sono parecchie sezioni del menu dei pulsanti. È possibile aggiungere sezioni. Per esempio, gli utenti possono, e spesso lo fanno, aggiungere un menu a discesa. Tabella 33.4 Sezioni di Acad.mnu. SEZIONE

FUNZIONE

***BUTTONS1

Questo menu definisce ciò che succede quando viene premuto un pulsante su un puck di digitalizzazione o su un altro dispositivo di puntamento, tranne il mouse di sistema. Il primo pulsante, quello di selezione, non può essere personalizzato e un altro pulsante serve per aprire il menu di scelta rapida; pertanto, questo menu viene personalizzato di solito quando vi è un dispositivo di puntamento con tre o più pulsanti.

***BUTTONS2

Questo menu definisce ciò che succede quando, tenendo premuto il tasto MAIUSC , si fa clic con il pulsante di un puck di digitalizzazione o di qualche altro dispositivo di puntamento, tranne il mouse di sistema.

***BUTTONS3

Questo menu definisce ciò che succede quando, tenendo premuto il tasto CTRL, si fa clic con il pulsante di un puck di digitalizzazione o di qualche altro dispositivo di puntamento, tranne il mouse di sistema.

(segue)

PERSONALIZZAZIONE DEI MENU

1059

Tabella 33.4 Sezioni di Acad.mnu. (continua) SEZIONE

FUNZIONE

***BUTTONS4

Questo menu definisce ciò che succede quando, tenendo premuti CTRL e MAIUSC, si fa clic con il pulsante di un puck di digitalizzazione o di qualche altro dispositivo di puntamento, tranne il mouse di sistema.

***AUX1

Questo è un menu ausiliario di pulsanti che definisce ciò che succede in seguito alla pressione di un pulsante del mouse di sistema. Il primo pulsante, quello di selezione, non può essere personalizzato e un pulsante viene di solito utilizzato per aprire i menu di scelta rapida; così è possibile personalizzare un menu Aux quando vi è un mouse di sistema con tre o più pulsanti.

***AUX2

Questo è un menu ausiliario di pulsanti che definisce ciò che succede quando, tenendo premuto il tasto MAIUSC, si fa clic con il pulsante del mouse di sistema.

***AUX3

Questo è un menu ausiliario di pulsanti che definisce ciò che succede quando, tenendo premuto il tasto CTRL, si fa clic con il pulsante del mouse di sistema.

***AUX4

Questo è un menu ausiliario di pulsanti che definisce ciò che succede quando, tenendo premuti i tasti CTRL e MAIUSC, si fa clic con il pulsante del mouse di sistema.

***POP0

Questo è il primo menu a discesa. Nonostante sia possibile visualizzarlo sul menu, esso è stato progettato per essere utilizzato come menu di scelta rapida, di solito per la visualizzazione degli snap ad oggetto.

***POP1

È il secondo menu a discesa e di solito visualizza i comandi del menu File.

***POP2

È il terzo menu a discesa e di solito visualizza i comandi del menu Modifica.

***POP3

È il quarto menu a discesa e . visualizza i comandi del menu Visualizza.

***POP4

È il quinto menu a discesa e visualizza i comandi del menu Inserisci.

***POP5

È il sesto menu a discesa e visualizza i comandi del menu Formato.

***POP6

È il settimo menu a discesa e visualizza i comandi del menu Strumenti.

***POP7

È l’ottavo menu a discesa e . visualizza i comandi del menu Disegna.

***POP8

È il nono menu a discesa e visualizza i comandi del menu Quotatura.

***POP9

È il decimo menu a discesa e visualizza i comandi del menu Edita.

***POP10

È l’undicesimo menu a discesa e . visualizza i comandi del menu Finestra.

***POP11

È il dodicesimo menu a discesa e visualizza i comandi del menu ?.

***POP500

È il menu di scelta rapida e visualizza i comandi del menu Grip che appaiono accanto al cursore quando esso si trova su un grip caldo e si fa clic con il pulsante destro del mouse.

***POP501

È il menu di scelta rapida predefinito che appare quando si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***POP502

È il menu di scelta rapida predefinito che appare quando un oggetto è selezionato e si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***POP503

È il menu di scelta rapida che appare quando si ha un comando in esecuzione e si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

(segue)

1060 C A P I T O L O 3 3

Tabella 33.4 Sezioni di Acad.mnu. (continua) SEZIONE

FUNZIONE

***POP504

È il menu di scelta rapida che appare quando si seleziona un oggetto quota e si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***POP505

È il menu di scelta rapida che appare quando si seleziona un oggetto finestra mobile e si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***POP506

È il menu di scelta rapida che appare quando si seleziona un xrif e si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***POP507

È il menu di scelta rapida che appare quando si seleziona un oggetto Testom e si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***POP508

È il menu di scelta rapida che appare quando si seleziona un oggetto Testo e si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***POP509

È il menu di scelta rapida che appare quando si seleziona un oggetto tratteggio e si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***POP510

È il menu di scelta rapida che appare quando si seleziona una polilinea leggera (lwpolyline)e si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***POP511

È il menu di scelta rapida che appare quando si seleziona una spline e si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***POP512

È il menu di scelta rapida che appare quando si seleziona una polilinea e si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***POP513

È il menu di scelta rapida che appare quando si seleziona un singolo xrif si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***POP514

È il menu di scelta rapida che appare quando si seleziona un riferimento di blocco privo di attributi e si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***POP515

È il menu di scelta rapida che appare quando si seleziona un riferimento di blocco con attributi e si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***POP516

È il menu di scelta rapida che appare quando si seleziona più di un oggetto finestra mobile e si fa clic con il pulsante destro del mouse sull’area di disegno.

***TOOLBARS

In questa sezione sono definite tutte le barre degli strumenti ed è possibile aggiungerne quante se ne desidera. È possibile definire barre degli strumenti utilizzando il menu acad.mns oppure un menu personalizzato, ma è più semplice farlo dall’interno di AutoCAD, come spiegato nel Capitolo 29.

***IMAGE

In questa sezione vengono definiti i gruppi di immagini che occasionalmente appaiono nelle finestre di dialogo.

***SCREEN

In questa sezione viene creato il menu di schermo.

***TABLET1

Il menu Tablet (Tavoletta) è suddiviso in quattro parti, ognuna delle quali rappresenta una sezione dell’area di menu sulla tavoletta di digitalizzazione. Tali parti sono divise in quadretti, ognuno dei quali può contenere una voce di menu. La prima parte è lasciata in bianco perché sia possibile configurarla. Nella Figura 33.5 è mostrata la tavoletta di AutoCAD e le sue quattro parti.

***TABLET2

È la seconda parte del menu Tavoletta.

***TABLET3

È la terza parte del menu Tavoletta.

(segue)

PERSONALIZZAZIONE DEI MENU

1061

Tabella 33.4 Sezioni di Acad.mnu. (continua) SEZIONE

FUNZIONE

***TABLET4

È la quarta parte del menu Tavoletta.

***HELPSTRINGS

In questa sezione sono definite le descrizioni che appaiono sulla riga di stato delle voci dei menu e delle barre degli strumenti che vengono visualizzate quando viene evidenziata una voce di menu oppure quando il cursore viene posizionato sopra un pulsante di una barra degli strumenti.

***ACCELERATORS

Nella sezione ***ACCELERATORS è possibile creare combinazioni di tasti; sono compresi alcuni tasti standard di scelta rapida di Windows che è consigliabile non modificare, come CTRL+C, CTRL+V e CTRL+X.

Tablet 1 Area dello schermo

Tablet 2

Tablet 3

ab let 4

Figura 33.5

Il menu Standard Tablet (tavoletta) di AutoCAD e le sue quattro parti, che corrispondono alle quattro sezioni nel file di menu.

Non è necessario avere tutte queste sezioni nel menu. Dopo aver effettuato un backup dei file di menu è possibile eliminare le sezioni dei pulsanti se si utilizza solo un mouse di sistema, nonché il menu di schermo e i menu di tavoletta se non si possiede una tavoletta di digitalizzazione. Menu Buttons e Aux La prima voce del menu Buttons, BUTTONS1, corrisponde al secondo pulsante poiché non è possibile personalizzare il pulsante di selezione. Si possono aggiungere tante voci di menu quanti sono i pulsanti del dispositivo di puntamento. Il menu AUX1 è identico.

1062 C A P I T O L O 3 3

NOTA La personalizzazione delle sezioni Buttons e Aux è unicamente possibile per i menu completi, ma non per quelli parziali. ***BUTTONS1 $M=$(if,$(eq,$(substr,$(getvar,cmdnames),1,5),GRIP_),$P0=ACAD.GRIPS $P0=*); $P0=SNAP $p0=* ^C^C ^B ^0 ^G ^D ^E ^T

Di seguito viene esaminata la funzione dei pulsanti rimanenti. ■ Il secondo pulsante di solito funziona come un INVIO; il punto e virgola (;) alla fine della riga corrisponde a un INVIO. Nella prima parte del menu appare un’espressione in un linguaggio di programmazione chiamato DIESEL, la cui trattazione va oltre gli scopi di questo testo. La sua funzione è comunque quella di visualizzare il menu di scelta rapida Grip. Il menu di scelta rapida Grip appare soltanto se vi è un grip caldo nel disegno. ■ Con il terzo pulsante, se è presente, viene visualizzato il menu Snap ad oggetto; è possibile modificare questa impostazione se lo si desidera. ■ Il quarto pulsante, ^C^C, corrisponde a una doppia pressione del tasto ESC. ■ Il quinto pulsante, ^B, corrisponde alla pressione contemporanea dei pulsanti CTRL+B, che attivano e disattivano la modalità Snap. ■ Il sesto pulsante, ^0, corrisponde alla pressione contemporanea dei pulsanti CTRL+L, che attivano e disattivano la modalità Orto (una volta, prima di Windows, Orto veniva attivata e disattivata da CTRL+O). ■ Il settimo pulsante, ^G, corrisponde alla pressione contemporanea dei pulsanti CTRL+G, che attivano e disattivano la griglia. ■ L’ottavo pulsante, ^D, corrisponde alla pressione contemporanea dei pulsanti CTRL+D, che permettono di passare da una modalità di visualizzazione delle coordinate a un’altra. ■ Il nono pulsante, ^E, corrisponde alla pressione contemporanea dei pulsanti CTRL+E, che permettono di passare al piano assonometrico successivo. ■ Il decimo pulsante, ^T, corrisponde alla pressione contemporanea dei pulsanti CTRL+T, che attivano e disattivano la tavoletta. Se il dispositivo di puntamento dispone di molti pulsanti è possibile mantenere queste macro, oppure modificarle secondo le proprie necessità. AutoCAD supporta le panoramiche e gli zoom con Intellimouse. La variabile di sistema MBUTTONPAN controlla il terzo pulsante o la rotellina del dispositivo di puntamento. L’impostazione predefinita è 1, che supSUGGERIMENTO

PERSONALIZZAZIONE DEI MENU

1063

porta Pan e Zoom. Impostarla a 0 per supportare le definizioni indicate nel file di menu .mnu. Nell’esercizio che segue è spiegato come sia possibile personalizzare perfino un dispositivo di puntamento a due pulsanti. Poiché il computer potrebbe essere utilizzato da altri utenti, alla fine dell’esercizio le modifiche relative alla personalizzazione verranno annullate. Personalizzare il menu Buttons 1. Copiare su un dischetto i file acad.mnu, acad.mns, acad.mnc, acad.mnr e acad.mnl .

Non proseguire fino a quando il primo passo sarà completato. Nel caso si stia utilizzando il computer di un altro utente, chiedere l’autorizzazione prima di eseguire questo esercizio. ATTENZIONE

2. Per creare una copia di acad.mns, in Esplora risorse fare clic con il pulsante destro del mouse su tale file, che si trova nella cartella Support di AutoCAD 2004, e selezionare Copia dal menu di scelta rapida. Fare ancora clic con il pulsante destro del mouse e selezionare Incolla. Windows collocherà una copia del file acad.mns, chiamata Copia di acad.mns, nella stessa cartella di acad.mns.

Per impostazione predefinita, i file acad.mnu, acad.mns, acad.mnc, acad.mnr e acad.mnl si trovano in \Documents and Settings\[nome utente]\Dati applicazioni\Autodesk\AutoCAD 2004\R16.0\ita\Support. La posizione dei file potrebbe però anche essere diversa in base al sistema operativo, alla lingua e al tipo di personalizzazione effettuata. Per trovare la posizione di tali file, selezionare Strumenti|Opzioni e fare clic sulla scheda File. Fare doppio clic sulla prima voce, Percorso di ricerca dei file di supporto, per visualizzare la posizione dei file di supporto. NOTA

3. Fare clic sul menu copiato e rinominarlo ab1.mns e premere

INVIO.

4. Fare lo stesso col file acad.mnl e rinominare la copia ab1.mnl. 5. Aprire WordPad selezionando Start|Esegui, digitando wordpad e facendo clic su Esegui; aprire ab1.mns. Per far ciò è necessario selezionare Tutti i file nell’elenco a discesa Tipo file. 6. Cercare ***MENUGROUP=ACAD e sostituire la parola ACAD con AB1. 7. Se si utilizza una tavoletta di digitalizzazione o un altro dispositivo di puntamento non di sistema, scorrere l’elenco fino a trovare le sezioni ***BUTTONS3 e ***BUTTONS4. Se si utilizza un mouse di sistema rintracciare le sezioni ***AUX3 e ***AUX4. Modificare le attuali macro, se ve ne sono, come segue. ***BUTTONS3 // Control + button ^B ***BUTTONS4 // Control + shift + button ^F

1064 C A P I T O L O 3 3 ***AUX3 // Control + button ^B ***AUX4 // Control + shift + button ^F In tal modo sarà possibile attivare e disattivare la modalità Snap premendo il tasto CTRL e facendo clic con il pulsante destro del dispositivo di puntamento; inoltre si potrà attivare e disattivare la modalità Osnap premendo i tasti CTRL+MAIUSC e facendo clic con il pulsante destro del dispositivo di puntamento. 8. Salvare il file come documento di testo e chiudere WordPad. 9. Nel caso non sia attivo, avviare AutoCAD. Verrà aperto un nuovo disegno. 10. Digitare menu e premere INVIO. Selezionare ab1.mns e fare clic su Apri. Alla riga di comando apparirà il messaggio Il menu è stato caricato senza problemi. MENUGROUP: AB1. 11. Fare clic con il pulsante destro del mouse tenendo premuto il tasto CTRL e il pulsante SNAP sulla barra di stato verrà selezionato. Spostare il cursore per verificare che gli snap siano attivi. Se il cursore non si fermasse ai punti di snap, è perché è attivo lo snap Polare. Fare clic con il pulsante destro del mouse su SNAP della barra di stato e selezionare Snap griglia On.

Potrebbe risultare visualizzato anche il menu di scelta rapida. Questo problema sembrerebbe doversi imputare a un baco.

NOTA

12. Fare clic con il pulsante destro del mouse tenendo premuti i tasti CTRL+MAIUSC. La modalità Osnap verrà attivata se era disattivata, e viceversa. 13. Fare di nuovo clic con il pulsante destro del mouse tenendo premuti i tasti CTRL+MAIUSC per attivare/disattivare nuovamente la modalità Osnap. 14. Per ritornare al menu originale, digitare menu e premere INVIO. Si noti che AutoCAD ha aggiunto il menu compilato ab1.mnc. Selezionare acad.mnc e fare clic su Apri. AutoCAD caricherà acad.mnc. 15. Provare di nuovo a fare clic con il pulsante destro del mouse tenendo premuto CTRL e poi CTRL+MAIUSC. Questa volta verrà aperto il menu di scelta rapida Osnap. 16. Non salvare il disegno.

I menu Pop I menu Pop controllano i menu a discesa e di scelta rapida. I menu a discesa sono i menu posizionati lungo la parte superiore della schermata. I menu di scelta rapida appaiono accanto al cursore. Oltre al menu Snap, che secondo le impostazioni appare facendo clic con il pulsante destro del mouse e tenendo premuto il tasto MAIUSC, e al menu Grip, che appare quando si fa clic con il pulsante destro del mouse in un disegno contenente un grip caldo, AutoCAD 2004 ha introdotto diversi nuovi menu di scelta rapida, il cui uso dipende dalla situazione del contesto in cui ci si trova.

PERSONALIZZAZIONE DEI MENU

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I menu a discesa

La e commerciale (&) viene utilizzata soltanto per i menu a discesa. Come spiegato in precedenza, la lettera successiva alla & risulta sottolineata per permettere la selezione delle voci di menu tramite tastiera anziché mouse. In diversi punti appaiono inoltre i simboli [- -]; si tratta di una linea divisoria inserita in un menu a discesa con il solo scopo di aggregare le voci di menu in maniera logica. Di seguito è riportato l’inizio del menu POP2 di AutoCAD. ***POP2 **EDIT ID_MnEdit ID_U ID_Redo

[&Modifica] [&Annulla Ctrl+Z]_u [&Ripeti Ctrl+Y]^C^C_mredo 1 [—] ID_Cutclip [Tag&lia Ctrl+X]^C^C_cutclip ID_Copyclip [&Copia Ctrl+C]^C^C_copyclip ID_Copybase [Copia con punto &base Ctrl+Maiusc+C]^C^C_copybase ID_Copylink [C&ollega]^C^C_copylink ID_Pasteclip [&Incolla Ctrl+V]^C^C_pasteclip ID_Pastebloc [Incolla com&e blocco Ctrl+Maiusc+V]^C^C_pasteblock ID_Pastehlnk [Incolla come collegamento i&pertestuale]^C^C_pasteashyperlink ID_Pasteorig [Incolla sulle coor&dinate originali]^C^C_pasteorig ID_Pastesp [Incolla &speciale...]^C^C_pastespec [—] ID_Erase [Ca&ncella Canc]^C^C_erase ID_SelAll [Sele&ziona tutto Ctrl+A]^C^C_ai_selall [—] ID_Links [Collega&menti...]^C^C_olelinks [—]

Nella Figura 33.6 viene mostrato come appare il menu Modifica in AutoCAD. I menu Pop possono contenere dei menu secondari. Per iniziare e terminare i menu secondari è necessario utilizzare i seguenti codici. ->

Inizio di un menu secondario.

:ERROR-BREAK ha segnalato la terminazione della funzione a causa dell’errore. Visual LISP permette di trovare la posizione sorgente, cioè la riga di codice che ha prodotto l’errore e l’origine del punto della chiamata dell’errore, cioè la posizione nel codice dove la funzione è stata chiamata. Per trovarli, si faccia clic con il pulsante destro sul terzo elemento della finestra Traccia errore. Dal menu di scelta rapida è possibile selezionare Posizione sorgente oppure Origine punto chiamata. La possibilità di saltare direttamente al punto dove la funzione è stata chiamata è estremamente utile quando si sta facendo il debug di un’applicazione voluminosa.

ESPLORARE LE CARATTERISTICHE AVANZATE DI AUTOLISP

1157

Figura 36.1 La finestra Traccia errore visualizza ogni chiamata della funzione prima dell’errore e dove l’errore stesso si è verificato per aiutare nel debug del proprio codice.

Lavorare con i punti di interruzione Talvolta quando si sceglie Ultima interruzione per evidenziare un errore, si troverà evidenziata una gran parte di codice, e questo, per trovare l’errore, non è molto utile. In questo caso risultano comodi i punti di interruzione. I punti di interruzione sono posizioni specifiche nel codice, specificate personalmente, che vengono utilizzate per segnalare a Visual LISP di fermarsi e aspettare fino a quando non si è pronti per continuare a elaborare il codice. Visual LISP esegue il codice e si ferma a ogni punto di interruzione, in attesa delle istruzioni. I punti di interruzione permettono di suddividere il codice in parti più piccole e danno la possibilità di osservare quello che sta succedendo di volta in volta, cosicché sia più facile individuare l’errore. Per inserire un punto di interruzione, posizionare il cursore alla sinistra di una parentesi di apertura o alla destra di una parentesi finale e premere F9. Visual LISP inserirà un segno rosso nel codice. Dopo avere creato i punti di interruzione, è necessario caricare di nuovo il codice per aggiornare Visual LISP sui punti di interruzione. Quindi si provi a eseguire di nuovo la routine. Si noti che i pulsanti della barra degli strumenti Debug diventano disponibili. Visual LISP esegue il codice fino al primo punto di interruzione. A questo punto si può ricorrere alla barra degli strumenti Debug per aiutare a trovare l’errore. I primi tre pulsanti offrono tre modi diversi per spostarsi attraverso il codice. ■ Entra. Si utilizzi questo pulsante per intervenire in un’espressione a partire dall’espressione più nidificata, (dalla prima apertura/chiusura di parentesi) all’espressione più esterna, una alla volta. ■ Oltrepassa. Si utilizzi questo pulsante per ignorare le espressioni nidificate, scorrendo nell’espressione evidenziata.

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CAPITOLO 36

Esci. Si utilizzi questo pulsante per passare alla fine della funzione. È possibile ignorare l’intera funzione di cui si sta eseguendo il debug. Per rimuovere i punti di interruzione, si selezioni Visualizza|Finestra dei punti di interruzione per aprire la finestra di dialogo Punti di interruzione (Figura 36.2).



Figura 36.2 Utilizzo della finestra di dialogo Punti di interruzione per rimuovere, visualizzare o disattivare i punti di interruzione.

Nella finestra di dialogo Punti di interruzione, è possibile fare quanto segue: ■ Cancellare tutti i punti di interruzione, facendo clic su Elimina tutto. ■ Cancellare singoli punti di interruzione, scegliendo un punto di interruzione e facendo clic su Elimina. ■ Passare a un punto di interruzione, selezionando un punto di interruzione e facendo clic su Mostra. Visual LISP posizionerà un cursore lampeggiante al punto di interruzione. ■ Modificare un punto di interruzione, scegliendo un punto di interruzione e facendo clic su Modifica. Visual LISP quindi permetterà di disabilitare, cancellare o visualizzare il punto di interruzione. CD-ROM Il file utilizzato nell’esercizio seguente sull’utilizzo dei punti di interruzione, ab36-a.lsp, si trova nella cartella Drawings del CD-ROM.

Utilizzare i punti di interruzione 1. Aprire AutoCAD e iniziare un nuovo disegno utilizzando qualsiasi modello. 2. Avviare l’editor di Visual LISP. Aprire ab36-a.lsp dal CD-ROM. Selezionare File|Salva con nome e salvarlo come ab36-01.lsp nella cartella Support di AutoCAD 2004 o in un’altra cartella aggiunta al percorso di ricerca di file di supporto. 3. Selezionare Carica in finestra di editor attiva dalla barra degli strumenti Strumenti.

ESPLORARE LE CARATTERISTICHE AVANZATE DI AUTOLISP

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4. Osservare il codice. Questa routine crea un elenco verticale di numeri. La nuova funzione foreach si muove passo per passo attraverso ogni elemento di un elenco. I commenti spiegano perché contiene un errore. 5. Se non si è eseguito l’esercizio precedente, si selezioni Debug|Interrompi in caso di errore. Se la voce Interrompi in caso di errore è già selezionata, non si esegua alcuna operazione. 6. Nella finestra Console, digitare quanto segue: (list-beautify-with-bug ‘ (1 2 3 4 5 )) La Console restituisce quanto segue: (1 ; errore: tipo di argomento errato: FILE 1 7. Selezionare Ultima interruzione dalla barra degli strumenti Debug per saltare all’errore nel codice sorgente. 8. Per inserire un punto di interruzione nel codice, posizionare il cursore dopo (princ (chr 40)) e premere F9. Visual LISP contrassegnerà l’interruzione con un segno rosso. 9. Inserire un altro punto di interruzione dopo (princ (car aList)). Infine, inserire un terzo punto di interruzione dopo la parentesi chiusa sulla riga che segue (princ item 1). Il codice dovrebbe assomigliare a quanto mostrato nella Figura 36.3. 10. Una volta che il codice ha prodotto un errore, è necessario reimpostare tutto. Fare clic su Ripristina sulla barra degli strumenti Debug. 11. Attivare la finestra dell’editor di Visual LISP e caricare di nuovo la funzione. Selezionare Carica in finestra di editor attiva dalla barra degli strumenti Strumenti.

Figura 36.3 Il codice dopo aver posizionato tre punti di interruzione.

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CAPITOLO 36

12. Digitare la stessa espressione che ha prodotto l’errore nella Console: (list-beautify-with-bug ‘ (1 2 3 4 5 ))

INVIO

13. Visual LISP evidenzierà l’espressione (princ (chr 40)). Selezionare Entra sulla barra degli strumenti Debug. Visual LISP evidenzierà l’espressione (princ (car aList)). 14. Selezionare Entra. Ora sarà evidenziato solo (car aList)). 15. Selezionare Entra fino a quando non si raggiunge l’errore, (princ item 1). 16. Modificare (princ item 1) in modo che legga (princ item). 17. Fare clic ancora su Ripristina. 18. Selezionare Debug|Cancella tutti i punti di interruzione. Fare clic su Sì per confermare. 19. Attivare la finestra dell’editor e caricare di nuovo la funzione. 20. Nella Console, digitare (list-beautify-with-bug ' (1 2 3 4 5 )) e premere

INVIO.

21. Attivare la finestra dell’editor e salvare il file.

Utilizzo della finestra Controlla La finestra Controlla consente di controllare espressioni e valori di variabili nel momento in cui vengono interpretate. Per visualizzare un’espressione o una variabile, la si selezioni nel codice e poi si selezioni Debug|Aggiungi controllo oppure si prema CTRL+W. Visual LISP aprirà la finestra Controlla, che elencherà l’espressione o la variabile e visualizzerà il valore corrispondente dopo il segno di uguale. Se si seleziona un’espressione o nessun elemento e si preme CTRL+W, si apre la finestra di dialogo Aggiungi controllo. Se non è già visualizzata, si digiti l’espressione da controllare e si faccia clic su OK. Per esempio, se si aggiunge un controllo per (princ (chr 40)), la finestra Controlla mostrerà (PRINC (CHR 40)) = “(“ perché (princ (chr 40)) è un modo alternativo per dire ad AutoLISP di visualizzare una parentesi sinistra. Una volta aperta la finestra Controlla, è possibile aggiungere espressioni o variabili selezionandoli e poi facendo clic su Aggiungi controllo sulla barra degli strumenti della finestra Controlla. Se si ha una routine con argomenti, è possibile eseguire la funzione con diversi argomenti e vedere i risultati sulle espressioni e sulle variabili analizzate nella finestra Controlla. Inoltre, è possibile aggiungere qualsiasi espressione alla finestra Controlla e modificare il contenuto di qualsiasi variabile mentre si esegue il debug di una funzione. Il file utilizzato nell’esercizio seguente sull’utilizzo della finestra Controlla, ab36-01.lsp, si trova nella cartella Results del CD-ROM.

CD-ROM

ESPLORARE LE CARATTERISTICHE AVANZATE DI AUTOLISP

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Utilizzare la finestra Controlla 1. Aprire AutoCAD e iniziare un nuovo disegno che utilizzi il modello acad.dwt. 2. Avviare l’editor di Visual LISP. Aprire ab36-01.lsp dalla cartella Results del CDROM. Se è stato svolto l’esercizio precedente, è possibile aprirlo dalla cartella AutoCAD Bible. 3. Selezionare l’espressione (princ (chr 40)). Selezionare Debug|Aggiungi controllo. Nella finestra di dialogo Aggiungi controllo, fare clic su OK. Visual LISP aprirà la finestra Controlla e visualizzerà sia l’espressione che il suo valore. 4. Per aggiungere una variabile alla finestra Controlla, selezionare item alla destra della funzione foreach e selezionare Aggiungi controllo nella finestra Controlla. La finestra Controlla dovrebbe assomigliare a quanto mostrato nella Figura 36.4.

Figura 36.4 La finestra Controlla mostra un’espressione e una variabile con i relativi valori.

5. Aggiungere un punto di interruzione dopo (princ item) posizionando il cursore e premendo F9. 6. Selezionare Carica in finestra di editor attiva dalla barra degli strumenti Strumenti. 7. Per osservare il contenuto della finestra Controlla mentre la funzione list-beautify-with-bug viene valutata, digitare quanto segue nella Console Visual LISP: (list-beautify-with-bug ‘ (1 2 3 4 5 ))

INVIO

8. L’espressione (princ item) dovrebbe risultare evidenziata. Selezionare Entra sulla barra degli strumenti Debug. La variabile item nella finestra Controlla dovrebbe ora visualizzare il suo valore corrente. Continuare a fare clic su Entra, osservando aumentare il valore di item nella finestra Controlla ogni volta che si avanza passo a passo nel ciclo. 9. Nella Console Visual LISP, digitare aList e premere INVIO dopo l’ultimo prompt. Questo è un argomento della variabile utilizzato nella funzione list-beautify-withbug. La Console riporterà: (1 2 3 4 5) Come si può vedere, è possibile interrogare qualsiasi variabile mentre si sta eseguendo il debug della funzione. 10. Per aggiungere una nuova espressione alla finestra Controlla, selezionare la variabile aList e premere CTRL+W. 11. Per modificare il valore di aList, ritornare alla finestra Console Visual LISP e digitare quanto segue: (setq aList (list 6 7 8 9 10))

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CAPITOLO 36

La Console risponderà: (6 7 8 9 10) Notare la modifica nella finestra Controlla. 12. Per rimuovere il punto di interruzione, scegliere Visualizza|Finestra dei punti di interruzione per aprire la finestra di dialogo Punti di interruzione. Fare clic su Elimina tutto per cancellare il punto di interruzione. Visual LISP chiuderà automaticamente la finestra di dialogo. 13. Fare clic su Ripristina sulla barra degli strumenti Debug. 14. Chiudere l’Editor di Visual LISP senza salvare il file.

Come si può vedere, Visual LISP non è solo un editor, ma è un ambiente di sviluppo completo e integrato per AutoLISP.

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Capitolo 37

Programmare con Visual Basic for Applications 37.1

Iniziare a lavorare con VBA

37.2

Scrivere codice VBA

37.3

Input da parte dell’utente

37.4

Creazione delle finestre di dialogo

37.5

Modificare gli oggetti

37.6

Debugging e trapping

37.7

Avvicinarsi alla programmazione avanzata

37.8

Conclusioni

V

isual Basic for Applications (VBA) è un linguaggio e un ambiente di programmazione presente in molte applicazioni Microsoft, come per esempio Word, Excel, PowerPoint e Access. Dalla Versione 14 è disponibile anche in AutoCAD. VBA è idealmente adatto a situazioni in cui è necessario gestire più di un’applicazione alla volta. ActiveX, analizzato nell’ultimo capitolo in relazione a Visual LISP, permette di accedere a oggetti in altre applicazioni. Tuttavia, è possibile anche utilizzare VBA per programmare solamente AutoCAD. Questo capitolo introduce VBA e mostra come sia possibile iniziare a utilizzare questo potente linguaggio per personalizzare AutoCAD. Visual Basic for Applications è una variazione di Visual Basic. Visual Basic non è collegato ad alcuna applicazione specifica. Il codice Visual Basic è compilato in un file eseguibile che rimane indipendente da qualsiasi documento specifico. VBA, d’altra parte, è collegato alla sua applicazione e al documento in cui si è creato il codice. VBA fornisce un modo semplice per personalizzare AutoCAD, automatizzare attività e programmare applicazioni dall’interno dell’applicazione. In AutoCAD, VBA lavora in maniera leggermente diversa rispetto alla maggior parte delle altre applicazioni che supportano VBA, in quanto i file VBA vengono memorizzati in un file separato, con estensione .dvb, che però può essere anche memorizzato all’interno del file di disegno.

1164

CAPITOLO 37

37.1 Iniziare a lavorare con VBA Una volta che si è deciso di programmare AutoCAD, il primo passo è selezionare un linguaggio di programmazione da utilizzare. VBA presenta i seguenti vantaggi. ■ È più veloce di AutoLISP, anche quando AutoLISP è compilato. ■ VBA è comune a molte altre applicazioni. Se si è utilizzato VBA in precedenza, è possibile trasferire facilmente la propria esperienza nell’utilizzo di VBA in AutoCAD. È anche più facile trovare altri programmatori che conoscano VBA piuttosto che AutoLISP. ■ In generale, per la sua sintassi, VBA è più facile rispetto ad AutoLISP. D’altra parte, AutoLISP ha il vantaggio della compatibilità con le versioni precedenti di AutoCAD. Naturalmente, se si ha familiarità con AutoLISP ma non con VBA, è difficile passare a un linguaggio che non si conosce e non si è mai utilizzato. I programmi VBA sono salvati in progetti. Un progetto contiene tutte le parti necessarie per eseguire la funzione del programma. È possibile utilizzare Gestione VBA per visualizzare i progetti VBA. Gestione VBA permette anche di caricare, scaricare, salvare e creare progetti VBA. Per aprire Gestione VBA, si selezioni Strumenti|Macro|Gestione VBA. Aprire l’ambiente VBA Per iniziare a gestire VBA, è necessario aprire l’ambiente VBA. VBA ha una propria interfaccia, esattamente come Visual LISP. Per aprire VBA in AutoCAD, si selezioni Strumenti|Macro|Editor di Visual Basic o si digiti vbaide e si prema INVIO. Come Visual LISP, VBA ha la propria interfaccia, chiamata IDE (Integrated Development Environment). AutoCAD visualizzerà la finestra dell’ambiente VBA. I progetti VBA possono contenere moduli. Un modulo è una parte a sé stante del codice di programma. Un progetto VBA può avere uno o più moduli. Per aggiungere un modulo, selezionare Inserisci|Modulo o fare clic sulla freccia dell’elenco a discesa alla destra del secondo pulsante sulla barra degli strumenti Standard e selezionare Modulo. AutoCAD aprirà una finestra dell’editor di testo dei moduli per consentire l’immissione del codice. Nella finestra Progetto, VBA aggiungerà un nuovo modulo all’elenco dei moduli. Per impostazione predefinita, il primo modulo è chiamato Modulo1. Nella Figura 37.1 viene mostrato l’IDE di VBA con l’editor di testo. Se non sono visualizzati Gestione progetti e Finestra Proprietà, utilizzare il menu Visualizza dell’interfaccia IDE e selezionare le voci corrispondenti. È possibile ridimensionare l’editor di testo dei moduli come si farebbe per una qualsiasi finestra. Quando si inizia ad aggiungere il codice nell’editor, si troverà più facile operare in una finestra più grande. Si faccia clic sul pulsante Ingrandisci per ingrandire al massimo l’editor di testo.

SUGGERIMENTO

PROGRAMMARE CON VISUAL BASIC FOR APPLICATIONS

Figura 37.1

1165

La finestra dell’ambiente VBA.

AutoCAD è ancora in esecuzione sullo sfondo. È possibile ritornare a esso in qualsiasi momento facendo clic sul suo pulsante sulla barra delle applicazioni di Windows o facendo clic su Visualizza AutoCAD sulla barra degli strumenti Standard dell’IDE di VBA. Acquisire familiarità con VBA VBA consente facilmente di ricercare, creare e manipolare oggetti. Per ottenere un elenco di oggetti, si apra il Visualizzatore oggetti facendo clic su Visualizzatore oggetti sulla barra degli strumenti o selezionando Visualizza|Visualizzatore oggetti. Gli oggetti sono organizzati in librerie. Tutti gli oggetti con cui si lavora in AutoCAD sono nella libreria AutoCAD. Per vedere un elenco degli oggetti di AutoCAD fare clic sull’elenco a discesa e selezionare AutoCAD. I risultati vengono mostrati nella Figura 37.2. È possibile ridimensionare i due riquadri nella finestra di VBA. Si posizioni il mouse sulla barra tra i due riquadri fino a quando non si vede la freccia con le due punte e si trascini poi a destra o a sinistra.

SUGGERIMENTO

Oggetti e raccolte di oggetti Nella sezione sinistra, etichettata Classi, viene visualizzato l’elenco degli ogget-

ti. In VBA è possibile avere sia singoli oggetti sia raccolte di oggetti. Per esem-

1166

CAPITOLO 37

Figura 37.2

Utilizzo del Visualizzatore oggetti per mostrare la libreria di oggetti di AutoCAD.

pio, AcadLayer è l’oggetto layer e AcadLayers è la raccolta di layer. Lo scopo delle raccolte è consentire la gestione di un gruppo di oggetti. Per esempio, per aggiungere un layer, lo si aggiunge alla raccolta dei layer perché il nuovo layer non è collegato a nessun layer esistente. Metodi e proprietà

Che cosa si può fare con gli oggetti in VBA? Per prima cosa gli oggetti possono avere proprietà. Per esempio, è possibile impostare il colore rosso per un’ellisse dato che una delle proprietà dell’oggetto ellisse è il colore. Naturalmente, il colore è una proprietà di tutti gli oggetti di disegno. In secondo luogo, gli oggetti hanno metodi. Un metodo è un’azione che è possibile eseguire sull’oggetto. Per esempio, è possibile cancellare un’ellisse dato che la cancellazione è un metodo dell’oggetto ellisse (e di tutti gli oggetti di disegno). Nel Visualizzatore oggetti la sezione Membri sulla destra elenca le proprietà e i metodi di qualsiasi oggetto selezionato nella sezione Classi. Comprendere lo schema della gerarchia Anche se si potrebbe pensare che un oggetto in VBA sia lo stesso oggetto presente in un disegno di AutoCAD, in realtà la questione è più complessa. In VBA, tutto è un oggetto. Per esempio, AutoCAD come applicazione è un oggetto, e

PROGRAMMARE CON VISUAL BASIC FOR APPLICATIONS

1167

anche il disegno corrente è un oggetto. Lo spazio modello e lo spazio carta sono anch’essi degli oggetti. Quindi, per specificare un oggetto nel disegno, è necessario specificare l’applicazione, il disegno in cui è contenuto e infine l’oggetto nel disegno. Per fare questo, VBA funziona con una gerarchia di oggetti. La gerarchia rende possibile fare una distinzione per esempio tra un oggetto nel disegno e un oggetto in un foglio elettronico di Excel. Gli oggetti vengono specificati dal più generale al più specifico con un punto che separa ogni parte della definizione. Poi, separati con un’altra virgola, vengono aggiunti metodo o proprietà richiesti. Per esempio, per aggiungere un cerchio, è possibile utilizzare il seguente codice VBA. Application.ActiveDocument.ModelSpace.AddCircle(center, radius)

Una scorciatoia per Application.ActiveDocument è ThisDrawing, in modo tale da poter utilizzare: ThisDrawing.ModelSpace.AddCircle(center, radius)

Per gestire qualsiasi oggetto, è necessario sapere in quale punto esso si inserisce nella gerarchia. Il modo più rapido per visualizzare la struttura gerarchica nell’IDE di VBA è selezionare qualsiasi metodo o proprietà nel Visualizzatore oggetti poi selezionare ? sulla barra degli strumenti di Visualizzatore oggetti. Poi si selezioni Object Model nella scheda Sommario per visualizzare la gerarchia ad albero mostrata nella Figura 37.3 NOTA All’interno di AutoCAD è possibile selezionare ?|Guida sviluppatori per entrare nella Guida in linea. Nella scheda Sommario, fare doppio clic su ActiveX and VBA Reference, e infine su Methods. Fare clic su Object Model per vedere il modello gerarchico visualizzato nella Figura 37.3 oppure fare doppio clic su Objects per vedere l’elenco degli oggetti in ordine alfabetico.

Prendere confidenza con l’ambiente VBA 1. Con un qualunque disegno aperto in AutoCAD, selezionare Strumenti|Macro|Editor di Visual Basic. AutoCAD aprirà l’IDE di VBA. 2. Selezionare Inserisci|Modulo. L’IDE di VBA aprirà la finestra dell’editor di testo del modulo. 3. Fare clic sul pulsante AutoCAD sulla barra delle applicazioni di Windows per ritornare ad AutoCAD. Fare quindi clic sul pulsante Microsoft Visual Basic per ritornare all’IDE di VBA. 4. Fare clic su Visualizzatore oggetti sulla barra degli strumenti Standard. Fare clic sul menu a discesa e selezionare AutoCAD. Se fosse necessario, ingrandire la finestra facendo clic sul pulsante all’angolo in alto a destra della finestra stessa. 5. Nella sezione Classi, fare clic su AcadLine. Nella sezione di destra verranno visualizzate le proprietà e i metodi associati.

1168

CAPITOLO 37

Figura 37.3

Object Model mostra la gerarchia di tutti gli oggetti VBA in modo da poterli gestire.

6. Nella sezione a destra (Membri di AcadLine), fare clic su Delete. Verrà visualizzato quanto segue: Sub Delete() Membro di AutoCAD.AcadLine Elimina un oggetto specificato. Sub indica l’inizio di una subroutine VBA. I metodi sono elencati in questo modo. 7. Nella sezione a destra, fare clic su Layer. In fondo alla finestra, si vede quanto segue: Property Layer As String Membro di AutoCAD.AcadLine Specifica il layer corrente dell’oggetto. Questo indica che Layer è una proprietà di AcadLine. String fa riferimento al tipo di dati, che verrà analizzato in seguito in questo capitolo. 8. Fare clic su ? nella finestra Visualizzatore oggetti. Viene visualizzata la pagina della Guida in linea relativa alla proprietà Layer. 9. Nella scheda Sommario fare doppio clic su Objects e quindi fare clic su Line Object. Scorrere per vedere tutte le proprietà e i metodi che appartengono all’oggetto Line.

PROGRAMMARE CON VISUAL BASIC FOR APPLICATIONS

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10. Nel secondo paragrafo della descrizione, la parola AddLine è sottolineata con una linea di ipertesto. Fare clic su essa per visualizzare la descrizione del metodo AddLine. 11. Fare clic su Example, anch’esso dotato di una sottolineatura di ipertesto. Verrà mostrato un esempio di codice VBA per la creazione di una linea. 12. Chiudere tutte le finestre aperte facendo clic sul pulsante Chiudi nell’angolo superiore destro di ogni finestra. Tenere aperta la finestra dell’IDE di VBA se si desidera continuare con l’esercizio successivo.

Ottenere aiuti VBA offre numerose funzionalità di aiuto. Si è già visto il Visualizzatore oggetti, che fornisce un elenco di oggetti, delle loro proprietà e dei loro metodi. Per ottenere aiuto su un oggetto selezionarlo in Visualizzatore oggetti e fare clic su ?. È possibile fare lo stesso per un metodo o una proprietà (Figura 37.4). Una volta aperta una pagina di aiuto, fare clic su Example per vedere un esempio. Questi esempi rappresentano un buon metodo per apprendere VBA. È possibile copiare un frammento di codice VBA e incollarlo nella routine e poi modificarlo come si desidera.

Figura 37.4

La pagina di aiuto per la proprietà Center.

1170

CAPITOLO 37

Per un aiuto più generico, AutoCAD offre due sistemi. ■ ActiveX and VBA Reference è un elenco in ordine alfabetico di oggetti, metodi, proprietà ed eventi. ■ Il Manuale di programmazione ActiveX e VBA spiega concetti e tecniche di ActiveX Automation. Per accedere a questi manuali di riferimento, passare ad AutoCAD e selezionare ?|Guida sviluppatori. La Guida di Microsoft Visual Basic for Applications fornisce informazioni sull’ambiente generale VBA. Si faccia clic su ? sulla barra degli strumenti dell’IDE di VBA oppure si selezioni ?|Guida di Microsoft Visual Basic. Qui si troveranno aiuti relativi ad altre applicazioni disponibili compatibili con VBA. Si utilizzino questi aiuti per scrivere codice VBA che integri più di un’applicazione. Una volta iniziato a programmare, è possibile ottenere aiuto su qualsiasi espressione posizionando il cursore sopra di essa e premendo F1. Per esempio, è possibile digitare AddLine e premere F1 per ottenere aiuto su come creare una linea.

37.2 Scrivere codice VBA Dopo aver acquisito familiarità con la struttura di oggetti, metodi e proprietà VBA, si è pronti a cominciare a scrivere un po’ di codice. Come per qualsiasi linguaggio di programmazione, è necessario apprendere la sintassi, capire le variabili e comprendere quando utilizzarle. Per fortuna, la Guida di AutoCAD VBA include molti esempi da consultare strada facendo. Una volta che si è scritto del codice, è possibile utilizzarlo in AutoCAD. La Tabella 37.1 elenca i diversi componenti di codice VBA. Questa tabella definisce diversi termini che si utilizzeranno spesso quando si utilizzerà VBA. Quando si inizia a creare codice, VBA può creare automaticamente la struttura di base per ogni procedura. Avendo chiuso il Visualizzatore oggetti, si selezioni Inserisci|Routine per aprire la finestra di dialogo mostrata nella Figura 37.5. Nella casella di testo Nome immettere un nome per la nuova routine, quindi scegliere se si desidera che l’area di visibilità sia pubblica o privata. Se una subroutine, chiamata anche semplicemente sub, è dichiarata public, essa è visibile, cioè può venire richiamata da altri moduli o dalla finestra di dialogo Macro in AutoCAD (comando VBESEGUI). Quando una sub viene dichiarata private è visibile solo all’interno di quel modulo. Se si impostano tutte le variabili locali come Statics nella finestra di dialogo Inserisci routine, esse manterranno i propri valori uguali, anche se utilizzate in momenti diversi.

NOTA

PROGRAMMARE CON VISUAL BASIC FOR APPLICATIONS

1171

Tabella 37.1 I componenti del codice VBA. TERMINE

DEFINIZIONE

Procedura

Codice che fa qualcosa e ha un nome. Una procedura può essere una subroutine, una funzione o una proprietà.

Progetto

Un gruppo di form e moduli.

Modulo

Un insieme di subroutine, funzioni e dichiarazioni che di solito sono collegate e formano un singolo componente in un progetto. Un modulo può contenere 0 o più procedure (subroutine e funzioni).

Form

Un contenitore per i componenti visivi, come pulsanti e caselle di testo, in una finestra di dialogo che si crea per il progetto VBA.

Subroutine

Una procedura, scritta in codice VBA, che non restituisce un valore.

Funzione

Una procedura, scritta in codice VBA, che restituisce un valore.

Proprietà

Una procedura, scritta in codice VBA, che specifica un valore (la proprietà di un oggetto).

Dichiarazione

Una o più istruzioni non eseguibili che danno un nome a costanti o variabili e definiscono i loro attributi, come per esempio i tipi di dati.

Macro

Una subroutine pubblica che un utente può eseguire direttamente.

Figura 37.5

La finestra di dialogo Inserisci routine.

Uno sguardo alla sintassi VBA Per iniziare a programmare, è necessaria un’idea di come è una routine VBA. Ecco una routine completa VBA in grado di disegnare un cubo 3D. ‘Inserisce un parallelepipedo solido 3D: Sub Box() ‘dichiara le variabili di input in AddBox()

1172 Dim Dim Dim Dim Dim

CAPITOLO 37

dOrigin(0 To 2) As Double dLength As Double dWidth As Double dHeight As Double myBox As Acad3DSolid

‘origine come serie di doubles ‘(x,y,z) ‘lunghezza ‘larghezza ‘altezza ‘mantiene il ritorno da AddBox()

dOrigin(0) = 0# dOrigin(1) = 0# dOrigin(2) = 0#

‘imposta l’origine a (0,0,0)

dLength = 5# dWidth = 5# dHeight = 5#

‘disegna un cubo 5 per 5 per 5

‘crea il parallelepipedo nello spazio modello del disegno corrente Set myBox = ThisDrawing.ModelSpace.AddBox(dOrigin, dLength, dWidth, dHeight) ‘modifica il punto di vista per vedere meglio il cubo ThisDrawing.SendCommand (“VPOINT 1,1,1 “) End Sub

Eccone il significato. ■ Riga 1. Qualsiasi testo che inizia con un apostrofo (') è un commento. Inserire commenti nelle routine aiuta sia noi sia gli altri a capire quello che si fa. ■ Riga 2. Sub indica l’inizio di una procedura, una parte del codice unificata e a cui è stato assegnato un nome. È possibile avere numerose subroutine in un progetto VBA. Un progetto è il file che si salva e utilizza l’estensione del nome di file .dvb. Ogni progetto contiene i componenti delle subroutine, finestre di dialogo e così via. La parola successiva è il nome della subroutine. All’interno delle parentesi è possibile aggiungere gli eventuali argomenti: se non ve ne sono, si utilizza un gruppo di parentesi vuoto. La dichiarazione delle variabili verrà affrontata nel seguito di questo capitolo. ■ Riga 3. Un altro commento che descrive le righe di codice successive. È sempre buona prassi commentare il codice, indicare quello che avviene e perfino scrivere delle note per ricordarsi quello che si sta facendo. ■ Riga 4. È possibile dichiarare le variabili anche utilizzando l’istruzione Dim dOrigin come variabile per il centro del parallelepipedo. (0 To 2) significa che l’origine avrà tre parti, per le coordinate X, Y, e Z. Double è un tipo di variabile adatto alla maggior parte delle coordinate. Più avanti saranno fornite ulteriori informazioni sui tipi di variabili. ■ Righe da 5 a 7. Qui vengono dichiarate le variabili dLength, dWidth e dHeight, che verranno utilizzate come lunghezza, larghezza e altezza del parallelepipedo. Queste variabili sono dichiarate come tipo Double, come indica anche il prefisso “d” aggiunto ai nomi delle variabili stesse. È buona idea utilizzare uno schema per l’assegnazione dei nomi delle variabili che aiuti a ricordarne il tipo,

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specialmente quando ci si addentra nella profondità della programmazione o è necessario ritornare a esaminare il codice dopo qualche tempo. ■ Riga 8. Qui viene dichiarata una variabile chiamata myBox come solido Acad3DSolid per fare riferimento al nuovo parallelepipedo che verrà creato. Acad3DSolid è un tipo di dati specifico di AutoCAD, adatto per far riferimento ai solidi 3D nei disegni. È possibile trovare altri tipi di dati di AutoCAD osservando il Visualizzatore oggetti oppure Object Model, come spiegato in precedenza in questo capitolo. ■ Righe da 9 a 11. Qui vengono specificate le coordinate X, Y e Z dell’origine del parallelepipedo. I valori sono assegnati alla variabile dOrigin. Il simbolo del cancelletto (#) è utilizzato per indicare un valore a virgola mobile con precisione doppia. L’utilizzo del segno # non è obbligatorio ma in questo caso è più preciso e indica le intenzioni più chiaramente. In alcune situazioni possono verificarsi errori di arrotondamento quando si assegnano numeri di un tipo a variabili di un altro tipo, per esempio interi a doppi e doppi a interi. ■ Righe da 12 a 14. Vengono impostate la lunghezza, la larghezza e l’altezza del parallelepipedo a 5. ■ Riga 15. Un altro commento. ■ Riga 16. Finalmente si è pronti a fare qualcosa. L’istruzione Set è utilizzata per assegnare un valore a una variabile. La variabile myBox viene impostata a un solido Acad3DSolid definito da AddBox (dOrigin, dLength, dWidth, dHeight). Il metodo AddBox crea un nuovo solido 3D. È necessario impostarne l’origine, la lunghezza, la larghezza e l’altezza utilizzando le variabili definite precedentemente. Il metodo AddBox è un membro di ModelSpace, che è un membro di ThisDrawing. In VBA si utilizza ThisDrawing per accedere al disegno corrente. Dato che VBA all’interno di AutoCAD è collegato automaticamente ad AutoCAD, non è necessario specificare l’applicazione. ■ Riga 17. Un altro commento. Ci si ponga queste domande: se si guardasse questo codice senza i commenti, ci si impiegherebbe più tempo a capirlo? Che cosa succederebbe se ci fosse un errore e si chiedesse a un altro programmatore di trovarlo? E se fossimo noi quel programmatore? ■ Riga 18. Qui viene lanciato il comando VPOINT (PVISTA) per modificare il punto di vista. Diversamente il parallelepipedo appena creato assomiglierebbe semplicemente a un quadrato visualizzato dall’alto. Lo spazio dopo i numeri 1,1,1 e prima della R è importante. Indica la fine del comando. È come premere INVIO alla fine del comando stesso. ■ Riga 19. End Sub termina la subroutine. Per trovare la sintassi per un’istruzione che si desidera utilizzare, si consulti la Guida in linea di VBA, come spiegato in precedenza in questo capitolo. Nella routine VBA appena descritta è possibile fare clic su AddBox e premere F1 per trovare la sintassi e gli elementi richiesti per creare un parallelepipedo e poi fare clic su Example per vedere un esempio effettivo di codice per questa istruzione.

1174

CAPITOLO 37

Salvare una routine VBA Come già detto in precedenza, la versione AutoCAD di VBA salva i progetti VBA in file separati con estensione .dvb. Tuttavia, quando si esegue una routine, AutoCAD la elenca nel formato NomeModulo:Nome Procedura. Se il progetto ha solo un modulo, è possibile dare al modulo e alla procedura lo stesso nome. Tuttavia, la maggior parte delle routine VBA ha più di un modulo, con un modulo che controlla il resto. Eseguendo il modulo di controllo, si esegue l’intero progetto. Per dare un nome a un modulo, si osservi la finestra Proprietà. Una volta che si è creato un modulo, per impostazione predefinita l’IDE di VBA elenca la sua proprietà Name come Modulo1. Fare doppio clic su Modulo1 e immettere un nuovo nome. Notare che il nome del modulo nella finestra Progetto cambia di conseguenza. Il nome del modulo, come i nomi di altri form e controlli, deve iniziare con una lettera e può essere lungo fino a 40 caratteri. Sono permessi solo lettere, numeri e il carattere di sottolineatura. NOTA

Per salvare un progetto come file separato, che include tutti i moduli, è sufficiente fare clic su Salva sulla barra degli strumenti Standard dell’IDE di VBA. Si ritornerà in AutoCAD e verrà aperta la finestra di dialogo Salva con nome. Digitare un nome per il progetto, scegliere una posizione e fare clic su Salva. È possibile salvare il proprio progetto nella sottocartella \Sample\VBA della cartella \AutoCAD 2004, oppure utilizzare un’altra cartella che sia nel percorso di ricerca di file di supporto di AutoCAD. Caricare una routine VBA Prima di eseguire una routine VBA, essa deve essere caricata. Se si lavora sulla routine e si desidera avviarla per controllare come funziona, cosa che si farà molto spesso, non è necessario caricare la routine. Tuttavia, se si desidera eseguire una routine che non è stata aperta, è necessario utilizzare il comando VBACARICA. Selezionare Strumenti|Macro|Carica progetto o si digiti vbacarica e si prema INVIO. Verrà aperta la finestra di dialogo Apri progetto VBA. Localizzare il progetto, selezionarlo e fare clic su Apri. AutoCAD chiederà di confermare se si desidera attivare le macro. Adesso il progetto è caricato. Eseguire una routine VBA Una volta completata una subroutine, è possibile eseguirla in AutoCAD. Dopotutto, questa è la ragione per cui si scrive codice VBA. Per eseguire una routine VBA, scegliere Strumenti|Macro|Macro, oppure digitare vbaesegui e premere INVIO. Nella finestra di dialogo Macro, visualizzata nella Figura 37.6, selezionare il modulo che si desidera eseguire e fare clic su Esegui. AutoCAD eseguirà il

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Figura 37.6

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Utilizzo della finestra di dialogo Macro per lanciare una routine VBA.

modulo, inclusi altri moduli che possono essere controllati dal modulo che viene eseguito. Utilizzare l’editor di Visual Basic Quando si digita il testo partendo da zero nell’editor di Visual Basic, si nota immediatamente che Visual Basic, mentre si procede, codifica il testo con dei colori. I colori più comuni sono: Testo normale Testo con errore di sintassi Commenti Testo di parola chiave

Nero Rosso Verde Blu

Le parole chiave includono tipi di variabile e altre parole che Visual Basic conosce, come per esempio Dim e Sub. SUGGERIMENTO

È possibile personalizzare questi colori selezionando

Strumenti|Opzioni dal menu di Visual Basic, poi selezionando la scheda Formato editor. Si selezioni un tipo di testo e quindi si scelga il colore desiderato. Fare clic su OK.

Quando si inizia a digitare una parola chiave che Visual Basic conosce, si vedrà spesso un riquadro di testo a comparsa che consente la selezione da un

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CAPITOLO 37

elenco o aiuta a completare la parola. Inoltre l’editor aggiunge o rimuove spazi e scrive in maiuscolo alcune parole per migliorare la sintassi. Se si commette un errore di sintassi mentre si procede, spesso viene visualizzato un piccolo messaggio di errore. In questo modo, l’editor di Visual Basic aiuta a immettere un codice preciso. Creare, salvare ed eseguire un programma VBA 1. Aprire un nuovo disegno utilizzando il modello acad.dwt . Selezionare Strumenti|Macro|Editor di Visual Basic. 2. Selezionare Inserisci|Modulo. VBA apre l’editor di testo del modulo. Se si è aperto precedentemente un modulo, Visual Basic può avviarsi con un modulo vuoto già aperto. In questo caso, si ignori questo passo. 3. Selezionare Inserisci|Routine. Nella casella di testo Nome digitare DrawTorus. Il tipo dovrebbe essere Sub e l’area di validità dovrebbe essere Public. Fare clic su OK. 4. Digitare il codice seguente (la seconda e l’ultima riga vengono inserite automaticamente). ‘inserisce un Toro Public Sub DrawTorus() ' dichiara le variabili Dim dCenter(0 To 2) As Double Dim dRadius1 As Double Dim dRadius2 As Double Dim myTorus As Acad3DSolid ' imposta il dCenter(0) = dCenter(1) = dCenter(2) =

centro del toro a 0,0,0. 0# 0# 0#

dRadius1 = 10# dRadius2 = 2#

‘ raggio del toro ‘ raggio del tubo

' inserisce il toro Set myTorus= ThisDrawing.ModelSpace.AddTorus(dCenter, dRadius1, dRadius2) ‘imposta il punto di vista e lo ombreggia ThisDrawing.SendCommand (“VPOINT 1,1,1 SHADEMODE GOURAUD “) End Sub 5. Nella finestra Proprietà, modificare il titolo del modulo in DrawTorus. 6. Dato che questa routine è attiva, non è necessario caricarla. Selezionare Salva sulla barra degli strumenti Standard dell’IDE di VBA. Salvare il progetto come ab37-01.dvb nella cartella AutoCAD Bible. 7. Utilizzare la barra delle applicazioni di Windows per ritornare al disegno. Selezionare Strumenti|Macro|Macro. Nella finestra di dialogo Macro, selezionare DrawTorus e fare clic su Esegui. VBA disegnerà e ombreggerà il toro. Non salvare il disegno.

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Di seguito viene spiegata la routine appena scritta e utilizzata. Si noti che sono state ignorate le righe vuote. ■ Riga 1. Commento che descrive la routine. ■ Riga 2. Questa è una subroutine pubblica chiamata DrawTorus senza parametri. ■ Riga 3. Commento che indica quali variabili vengono successivamente dichiarate. ■ Riga 4. Dichiara l’array per mantenere le coordinate X, Y e Z per il centro del toro. ■ Riga 5. Dichiara la variabile per mantenere il raggio del toro. ■ Riga 6. Dichiara la variabile per mantenere il raggio del tubo. ■ Riga 7. Dichiara la variabile per mantenere l’oggetto 3D creato. ■ Riga 8. Commento. ■ Righe da 9 a 11. Imposta il centro a 0,0,0. ■ Riga 12. Imposta il raggio del toro a 10. ■ Riga 13. Imposta il raggio del tubo a 2. ■ Riga 14. Commento. ■ Riga 15. Crea il toro. ■ Riga 16. Commento. ■ Riga 17. Invia i comandi ad AutoCAD per impostare il punto di vista e ombreggiare il toro per una migliore visualizzazione. ■ Riga 18. Fine della subroutine. Comprendere le variabili Come già spiegato in precedenza, una variabile mantiene un valore per utilizzarlo successivamente nel programma. Si faccia riferimento al Capitolo 35 per un’analisi sulle variabili in Visual LISP. In VBA non è necessario dichiarare esplicitamente le variabili in anticipo (finché non si include Option Explicit, spiegato successivamente). È possibile utilizzare l’istruzione Set per creare una variabile e impostare il suo valore, come nell’esempio mostrato di seguito. Questa istruzione crea una variabile, cir e imposta il suo valore uguale al cerchio creato con il metodo AddCircle. Set cir = ThisDrawing.ModelSpace.AddCircle(cen, radius)

Quando si crea una variabile in questo modo, per impostazione predefinita VBA assegna a essa il tipo variant. Il tipo variant di variabile può contenere numeri, date o stringhe di testo. Tuttavia, la dichiarazione esplicita delle variabili presenta due vantaggi.

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CAPITOLO 37

■ È possibile specificare il tipo di variabile, che di solito utilizza meno memoria rispetto al tipo variant predefinito. ■ Mentre si continua a inserire il codice, VBA controlla l’ortografia della variabile, riducendo la possibilità di errori. Le variabili si dichiarano utilizzando l’istruzione Dim. Eccone un esempio:

Dim radius As Double

È possibile creare tre livelli diversi di variabili. ■ Una variabile public è disponibile per tutte le procedure nel progetto. Viene visualizzata come segue: Public dRadius As Double ■ Una variabile a livello modulo è disponibile per tutte le procedure nel modulo. Si crea una variabile a livello modulo inserendo la dichiarazione, effettuata con l’istruzione Dim, all’inizio di un modulo, in una sezione Dichiarazioni. Un altro modo per creare una variabile a livello modulo è l’utilizzo dell’istruzione Private. Ecco alcuni esempi.

Dim dNum3 as Double Private dNum2 as Double ■ Una variabile a livello procedura è utilizzata solo all’interno di una routine. È possibile inserire la variabile ovunque all’interno della routine a patto di dichiarare la variabile prima di utilizzarla. Se si inserisce Option Explicit in una sezione Dichiarazioni tutte le variabili devono essere dichiarate. L’utilizzo di Option Explicit è un modo per costringersi a scrivere il codice con più attenzione. È più facile eseguire il debug delle variabili dichiarate in quanto esse sono più facili da trovare. La Tabella 37.2 descrive i tipi di variabili che è possibile dichiarare. Ecco un esempio che utilizza il tipo di variabile di dati e lo visualizza in una finestra di messaggio con due pulsanti, Sì e No:

Sub DateDemo() Dim dt As Date Dim dbl As Double dt = Now ‘ imposta dt alla data e ora correnti dbl = dt ‘ assegna questo valore di data a double MsgBox “Normal date version: “ & dt & “ Double version: “ & dbl End Sub

Se si esegue DateDemo, premendo F5, si otterrà quanto segue:

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Tabella 37.2 Tipi di variabili VBA. VARIABILE

DESCRIZIONE

Booleano

Per variabili che possono avere solo due valori, True o False.

Byte

Interi positivi da 0 a 255.

Integer

Interi da –32,768 a +32,768.

Long

Interi da –2,147,483,648 a +2,147,483,648.

Currency

Valori da –922,337,203,685,477.5808 a +922,337,203,685,477.5808. Utilizzare questa variabile per valuta o altri valori che hanno bisogno di una precisione con numerosi decimali.

Single

Valori a virgola mobile a singola precisione. Le variabili singole utilizzano meno memoria rispetto alle variabili doppie ma i loro valori sono limitati.

Double

Valori a virgola mobile in doppia precisione. Le variabili doppie offrono una precisione molto maggiore rispetto alle variabili singole. La maggior parte delle coordinate utilizza questo tipo di variabile. Tre variabili doppie creano i valori X, Y e Z.

Date

Mantiene memorizzate date e ore come numeri reali. Il numero a sinistra del decimale è la data e il numero a destra del decimale è l’ora.

String

Stringhe di testo di lunghezza fissa o variabile, compresi lettere, numeri, spazi e caratteri di punteggiatura.

Object

Oggetti come un’applicazione, un disegno o un oggetto di disegno.

Variant

Contiene numeri, date o stringhe. Quando non si dichiara un tipo per una variabile, VBA utilizza questo tipo per impostazione predefinita.

Normal date version: 1/25/2003 10:16:27 AM Double version: 37646.4280902778

Creare istruzioni VBA Anche se una discussione completa su come scrivere codice VBA va oltre lo scopo di questo manuale, alcuni principi generali risulteranno comunque utili. Un’istruzione in VBA è l’unità di base del codice. Essa contiene un’istruzione completa. Ci sono tre generi di istruzioni. ■ Una dichiarazione dà un nome a una variabile, a una costante o a una procedura, come nell’esempio seguente: Dim dOrigin as Double ■ Un’assegnazione assegna un valore a una variabile oppure a una costante. Per esempio:

dOrigin = 0#

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CAPITOLO 37

■ Un eseguibile crea un’azione. Per esempio, può eseguire un metodo o una funzione o creare un ciclo o una diramazione che agisca su un blocco di codice, come qui mostrato.

Set myBox = ThisDrawing.ModelSpace.AddBox(dOrigin, dLength, dWidth, dHeight)

VBA ha molte parole chiave e funzioni e altri componenti che si utilizzano per creare il codice. Per trovare i componenti di base del linguaggio VBA, selezionare ?|Guida di Microsoft Visual Basic. Nella scheda Sommario fare doppio clic su Riferimento al linguaggio di Visual Basic, che elenca i termini che fanno parte integrante di VBA. Di seguito vengono riportati alcuni esempi. ■ Costanti. Le costanti possono essere utilizzate ovunque nel codice per fornire un valore dotato di nome. Per esempio, VBA include costanti per il colore e la data che è possibile utilizzare per specificare colori e date. ■ Funzioni. VBA include molte funzioni familiari se si è utilizzato AutoLISP. Per esempio, la funzione ABS restituisce il valore assoluto, senza segni più e meno, di qualsiasi numero. La funzione DATE restituisce la data di sistema corrente. ■ Parole chiave. Le parole chiave sono parole che hanno un significato speciale in VBA. Esse sono utilizzate spesso come parti di istruzioni VBA. Per esempio Else è una parola chiave che è utilizzata nell’istruzione If...Then...Else. Si è già vista la parola chiave Set, utilizzata nell’istruzione Set. ■ Operatori. VBA include tutte le comuni operazioni aritmetiche, come +, -, *, /, e ^. È possibile anche utilizzare & per concatenare stringhe di testo. Ci sono numerosi operatori logici, come and, not e or. ■ Istruzioni. Le istruzioni aiutano a creare il flusso del codice. Si è già acquisita una certa familiarità con l’istruzione Set. Altre istruzioni sono For Each... Next e If...Then...Else. Esse danno la possibilità di creare cicli in VBA. Si ricordi che è anche possibile ottenere un elenco di oggetti, delle loro proprietà e dei loro metodi dal Visualizzatore oggetti, come spiegato in precedenza in questo capitolo.

37.3 Input da parte dell’utente Gli esempi utilizzati in questo capitolo non erano molto utili, anche perché le routine non davano modo di ottenere l’inserimento, da parte dell’utente, delle proprietà degli oggetti da disegnare. Ci sono due modi principali per ottenere l’input dall’utente: con la riga di comando o con una finestra di dialogo. In questo paragrafo verrà spiegato come ottenere l’input da parte dell’utente alla riga di comando. Per utilizzare i metodi di input utente, è prima opportuno utilizzare ciò che viene chiamato oggetto Utility, cioè oggetto di utilità. Questo oggetto Utility appartiene all’oggetto Document e controlla i metodi che ottengono l’input da parte dell’utente. È possibile anche utilizzare ThisDrawing, come nell’esempio seguente.

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Dim iReturn as Integer getInt = ThisDrawing. utility.GetInteger(“Digitare un numero intero:”). “)

Qui si imposta una variabile chiamata iReturn al numero intero che l’utente digita alla riga di comando. Il prompt è “Digitare un numero intero:. È possibile utilizzare questo tipo di input per ottenere un punto di selezione, un valore numerico, come il raggio di un cerchio, una stringa di testo o un oggetto. Si utilizzi questo metodo quando l’input è corto e semplice. Per evitare che vengano visualizzati numerosi prompt sulla stessa riga, si utilizzi all’inizio di un prompt vbCrLf, la costante ritorno a capo/avanzamento di riga, come nel seguente esempio: prompt1 = vbCrLf & “Specificare punto centrale: “

Ecco un esempio che illustra come ottenere l’input utente alla riga di comando. Sub AddCircle() Dim thePt As Variant Dim theRadius As Double Dim myCircle As AcadCircle thePt = ThisDrawing.Utility.GetPoint(, vbCrLf & “Enter Center Point:”) theRadius = ThisDrawing.Utility.GetReal(“Enter radius: “) Set myCircle = ThisDrawing.ModelSpace.AddCircle(thePt, theRadius) End Sub

La Tabella 37.3 elenca alcuni metodi utilizzati comunemente per ottenere l’input dall’utente. Se si conoscono le funzioni GET di AutoLISP, si avrà familiarità con questi metodi. Creare una routine VBA che ottenga un’immissione utente 1. Aprire un nuovo disegno utilizzando il modello acad.dwt. 2. Per avviare un nuovo progetto, selezionare Strumenti|Macro|Gestione VBA. Fare clic su Nuovo, poi su Editor Visual Basic. 3. Selezionare Inserisci|Modulo, poi selezionare Inserisci|Routine. Chiamarla HappyFace e fare clic su OK. 4. Al cursore, digitare quanto segue: Dim Dim Dim Dim Dim Dim Dim Dim

prompt As String, prompt2 As String cen As Variant rad As Double cir As AcadCircle arc As AcadArc pi As Double dStart As Double ‘inizio dEnd As Double ‘fine

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CAPITOLO 37

Tabella 37.3 Metodi comuni per l’input dell’utente. METODO

SINTASSI

DESCRIZIONE

GetEntity

Object.GetEntity Object, PickedPoint, Prompt

L’utente seleziona un oggetto (entità) selezionandolo. Restituisce l’oggetto nel primo parametro e il punto selezionato nel secondo parametro. Il prompt è facoltativo. Esempio: ThisDrawing. utility.GetEntity getObj, BasePnt, “Selezionare un oggetto” dove getObj è stato dichiarato come una variabile di tipo Object.

GetInteger

RetVal=GetInteger(Prompt)

Qualsiasi numero intero da –32,768 a +32,767 è valido. Il prompt è facoltativo. Esempio: getInt = ThisDrawing. utility.GetInteger(“Digitare un numero intero:”).

GetPoint

RetVal=GetPoint (Point, Prompt)

Restituisce un tipo variant (che contiene un array di double con tre elementi). L’utente può selezionare un punto o immettere una coordinata. Se il parametro Point (facoltativo) è fornito, AutoCAD disegna una linea elastica dal punto alla posizione corrente del cursore. È facoltativo anche il prompt. Esempio: getPnt=ThisDrawing. utility.GetPoint (,”Specificare un punto:”).

GetReal

RetVal=GetReal (Prompt)

Ottiene un qualunque numero reale (positivo o negativo). Il prompt è facoltativo. Esempio: getaReal=ThisDrawing.utility.GetReal (“Digitare un numero reale:”).

GetString

RetVal=GetString HasSpaces, Prompt)

Il parametro HasSpaces specifica se la stringa può contenere spazi. Se HasSpaces è TRUE, la stringa può contenere spazi vuoti e l’utente deve premere INVIO per terminare l’immissione. Se HasSpaces è FALSE, sia immettendo uno spazio vuoto che premendo INVIO si termina l’immissione. Il prompt è facoltativo. Esempio: getaString = ThisDrawing.utility.GetString(False, “Digitare del testo (uno spazio o termina l’immissione):”).

pi = 3.1415 prompt = vbCrLf & “Specificare punto centrale: “ prompt2 = vbCrLf & “Specificare il raggio: “ ‘ottiene il punto centrale dall’utente cen = ThisDrawing.Utility.GetPoint(, prompt) rad = ThisDrawing.Utility.GetDistance(cen, prompt2) ‘disegna la testa Set cir = ThisDrawing.ModelSpace.AddCircle(cen, rad) ‘disegna il sorriso dStart = 225 * pi / 180 ‘pi / 180 converte in radianti DEnd = 315 * pi / 180 Set arc = ThisDrawing.ModelSpace.AddArc(cen, rad / 2, dStart, dEnd) ‘disegna gli occhi cen(0) = cen(0) - rad / 4 cen(1) = cen(1) + rad / 4

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Set cir = ThisDrawing.ModelSpace.AddCircle(cen, rad / 8) cen(0) = cen(0) + rad / 2 Set cir = ThisDrawing.ModelSpace.AddCircle(cen, rad / 8) 5. Modificare il nome del modulo in HappyFace. 6. Selezionare Salva dalla barra degli strumenti Standard e salvare il progetto VBA come ab37-02.dvb nella cartella AutoCAD Bible. 7. Ritornare al disegno e selezionare Strumenti|Macro|Macro. Nella finestra di dialogo Macro, selezionare HappyFace e fare clic su Esegui. 8. Rispondere ai prompt. HappyFace disegnerà il cerchio con il punto centrale e il raggio specificati. Non è necessario salvare il disegno.

L’esempio appena fornito sopra utilizza GetDistance piuttosto che GetReal per permettere all’utente di selezionare con il mouse il raggio del cerchio. Nella funzione GetDistance viene introdotto il punto centrale precedentemente selezionato. Inoltre, ci sono calcoli per convertire i gradi in radianti. La posizione e la grandezza degli occhi e del sorriso sono relativi al centro e al raggio.

37.4 Creazione delle finestre di dialogo Una delle caratteristiche principali di VBA è la facilità con cui è possibile creare finestre di dialogo per ottenere l’immissione da parte dell’utente. Ogni volta che è necessario un input più complesso di quanto si possa ottenere con i metodi Get, sarebbe opportuno utilizzare una finestra di dialogo. È possibile anche utilizzare una finestra di dialogo per creare un aspetto più professionale o per una maggiore facilità di utilizzo. Quando si lavora con una finestra di dialogo, generalmente prima si crea la finestra di dialogo e poi si collega il codice ai pulsanti della finestra di dialogo. Quindi si utilizza un secondo modulo per visualizzare la finestra di dialogo. L’esecuzione del secondo modulo controlla l’intera routine. In VBA una finestra di dialogo è chiamata user form (modulo utente). Per creare un form, selezionare Inserisci|UserForm. VBA crea un modulo utente vuoto che diventerà la finestra di dialogo. Contemporaneamente verrà visualizzata la barra degli strumenti Casella degli strumenti. Se questa barra degli strumenti coprisse qualche altra parte dello schermo, la si trascini su un lato. La schermata dovrebbe apparire simile a quanto mostrato nella Figura 37.7. La barra degli strumenti Casella degli strumenti La barra degli strumenti Casella degli strumenti contiene gli strumenti necessari per creare una finestra di dialogo. Questi sono i controlli familiari che si vedono nelle finestre di dialogo che si utilizzano sempre, quali caselle di testo, caselle di riepilogo, caselle di controllo e così via. La Figura 37.8 mostra i pulsanti sulla barra degli strumenti Casella degli strumenti.

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CAPITOLO 37

Figura 37.7

L’IDE di VBA con un user form vuoto e la barra degli strumenti Casella degli strumenti.

Casella di riepilogo Pulsante di opzione Casella di testo

Barra di scorrimento

Cornice Schede

Seleziona oggetti

Immagine

Etichetta Casella combinata

Pagine

Pulsante di selezione

Pulsante di comando

Casella di controllo Pulsante interruttore

Figura 37.8

Utilizzo dei pulsanti sulla barra degli strumenti Casella degli strumenti per creare finestre di dialogo.

Nella Tabella 37.4 sono analizzati i pulsanti della barra degli strumenti Casella degli strumenti.

Se si pensa che la barra degli strumenti Casella degli strumenti abbia molte possibilità, si faccia clic con il pulsante destro su di essa e si selezioni Controlli aggiuntivi. Dalla finestra di dialogo che appare è possibile SUGGERIMENTO

scegliere molti più controlli.

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Tabella 37.4 I pulsanti della barra degli strumenti Casella degli strumenti. PULSANTE

DESCRIZIONE

Seleziona oggetti

Permette all’utente di selezionare oggetti.

Etichetta

Crea un’etichetta sulla finestra di dialogo.

Casella di testo

Permette all’utente di immettere testo.

Casella combinata

Unisce le funzioni delle caselle di testo e di riepilogo.

Casella di riepilogo

Permette all’utente di scegliere da un elenco.

Casella di controllo

Crea una casella quadrata che può essere selezionata o deselezionata.

Pulsante di opzione

Permette all’utente di scegliere un’opzione da numerose possibilità (chiamato anche pulsante radio).

Pulsante interruttore

Crea un interruttore on/off.

Cornice

Crea una cornice intorno a una sezione della finestra di dialogo.

Pulsante di comando

Crea un pulsante che esegue un comando, come i pulsanti OK e Annulla.

Schede

Crea schede lungo la parte superiore della finestra di dialogo.

Pagine

Crea pagine multiple.

Barra di scorrimento

Crea una barra di scorrimento.

Pulsante di selezione

Permette all’utente di specificare un numero.

Immagine

Inserisce un’immagine.

Modificare le proprietà delle finestre di dialogo Una volta che si è inserito un user form, si dovrebbe assegnargli un nome. Si individui la proprietà Name nella finestra Proprietà e la si modifichi da UserForm1, il nome predefinito, a qualsiasi nome utile che si desidera. Potrebbe risultare utile mantenere la parola “form” all’interno del nome. Per esempio, per una routine che disegni un cerchio, si potrebbe chiamare lo user form formCircle. La Figura 37.9 mostra la finestra Proprietà visualizzata quando si inserisce un user form. All’interno di essa è possibile modificare facilmente le proprietà della finestra di dialogo. Una proprietà che è opportuno cambiare subito è la proprietà Caption (relativa all’intestazione). La finestra di dialogo avrà un’intestazione che ne riepiloga lo scopo. Quando si immetterà la nuova intestazione nella finestra Proprietà, l’intestazione sulla finestra di dialogo cambierà contemporaneamente. Aggiungere controlli alle finestre di dialogo Uno dei controlli utilizzati più comunemente è il pulsante di comando. Un pulsante di comando è un pulsante su cui si fa clic nella finestra di dialogo per

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CAPITOLO 37

Figura 37.9

Quando si inserisce un user form, la finestra Proprietà mostra tutte le sue proprietà.

eseguire un’azione. I pulsanti di comando più familiari sono i pulsanti OK e Annulla. Aggiungere un pulsante di comando

Per aggiungere un pulsante di comando, fare clic su Pulsante di comando sulla barra degli strumenti Casella degli strumenti. Spostare il cursore sulla finestra di dialogo trascinando per creare un pulsante. La Figura 37.10 mostra una finestra di dialogo con un nuovo pulsante di comando. Il bordo e i grip di selezione indicano che il pulsante è un oggetto selezionato. È possibile spostare il pulsante trascinandolo e ridimensionarlo trascinando una delle sue maniglie. È possibile aggiungere tutti i pulsanti di comando di cui si necessita. Non si dimentichi di includere almeno un pulsante Annulla. Molte finestre di dialogo hanno anche un pulsante OK. Se si conoscono in anticipo tutti i controlli necessari, è possibile aggiungerli in una volta sola.

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Figura 37.10 Una finestra di dialogo con un pulsante di comando selezionato.

Creare una finestra di dialogo chiara e facile da capire è un’arte, e per riuscirci, ci vorrà un po’ di tempo. Si osservino con più attenzione le finestre di dialogo che si utilizzano tutti i giorni per avere dei punti di riferimento.

SUGGERIMENTO

Come ogni finestra di dialogo, anche ogni controllo all’interno della finestra di dialogo possiede delle proprietà. Quando un controllo come un pulsante di comando è selezionato, si vedono le sue proprietà nella finestra Proprietà. In generale si cambieranno almeno l’intestazione e il nome di un pulsante di comando. È una buona idea modificare i nomi in qualcosa di significativo invece di utilizzare il nome predefinito. Per esempio, invece di CommandButton1 utilizzare qualcosa come cmdDisegnaQuadrato o cmdOK. Scrivere il codice VBA per un pulsante di comando

Una volta creato un pulsante di comando, è possibile collegare del codice VBA a esso. Per fare questo, si faccia doppio clic sul controllo. L’editor di testo si aprirà con le righe Sub ed End Sub già pronte. Si immetta il codice che si desidera collegare al pulsante. Le finestre di dialogo VBA sono modali per impostazione predefinita, questo significa che devono essere chiuse prima che AutoCAD possa compiere ulteriori operazioni. Per chiudere una finestra di dialogo dopo che il codice VBA è stato eseguito, si utilizzi Unload Me alla fine di una routine. Per eseguire codice VBA collegato a una finestra di dialogo, è necessario visualizzare la finestra di dialogo cosicché sia possibile utilizzarla, fare clic su un pulsante di comando, digitare del testo e così via. L’IDE di VBA crea subroutine private per ogni controllo della finestra di dialogo. Per visualizzare la finestra di dialogo, si inizi un nuovo modulo e si crei un codice simile al seguente. Sub DrawArc() FormArc.Show End Sub

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CAPITOLO 37

Disegnare un cerchio di raggio definito dall’utente

D

i seguito viene fornito un esempio di routine per disegnare un cerchio, ottenendo l’input dell’utente per il raggio utilizzando la funzione VAL. La funzione VAL restituisce un valore numerico da una stringa di testo. Verrà creata una casella di testo che consentirà all’utente di inserire il valore del raggio. La funzione VAL converte la stringa nella casella di testo in un valore numerico e la utilizza per il raggio del cerchio. Seguire la procedura riportata di seguito. 1. Aprire AutoCAD con un nuovo disegno utilizzando il modello acad.dwt. Aprire l’IDE di VBA. 2.

Selezionare Inserisci|UserForm.

3. Nella finestra Proprietà cambiare il nome del form in frmDrawCircle e l’intestazione Caption in Draw a Circle Demo. 4. Dalla barra degli strumenti Casella degli strumenti, selezionare Etichetta e trascinare un piccolo rettangolo sulla parte sinistra del form, vicino al centro. 5.

Cambiare Caption in Radius.

6. Selezionare Casella di testo dalla barra degli strumenti Casella di testo e trascinare un riquadro sul form alla destra dell’etichetta. 7.

Cambiare il nome in txtRadius.

8. Selezionare Pulsante di comando dalla Casella degli strumenti e trascinare un grosso riquadro al centro e in alto nel form. 9.

Cambiare il nome in cmdDrawCircle e Caption in Draw Circle.

10. Fare doppio clic su questo pulsante di comando per far apparire l’editor per il codice nella subroutine cmdDrawCircle:Click(). 11. Aggiungere le righe di codice riportate di seguito: Dim dCenter(0 To 2) As Double Dim dRadius As Double Dim myCircle as AcadCircle dCenter(0) = 0# dCenter(1) = 0# dCenter(2) = 0# dRadius = Val(txtRadius) Set myCircle = ThisDrawing.ModelSpace.AddCircle(dCenter, dRadius) myCircle.Update 12. Fare clic sul pulsante Chiudi della finestra del codice. Se lo si desidera, salvare la routine. Dal menu dell’IDE di VBA, selezionare Esegui|Esegui Sub/UserForm. Si ritornerà al proprio disegno e verrà visualizzata la finestra di dialogo. Aggiungere un valore per il raggio e fare clic sul pulsante di comando “Draw Circle”. 13. Aggiungere quanti cerchi si desiderano e al termine fare clic sul pulsante Chiudi.

FormArc è il nome dello user form di questo esempio. Non si dimentichi di dare un nome allo user form nella finestra Proprietà. Inoltre, si ricordi di dare un nome allo user form perché il nome del modulo è ciò che viene visualizzato nella

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finestra di dialogo Macro quando si desidera eseguire la routine. Aggiungere un’etichetta

Un pulsante di comando è abbastanza semplice. È sufficiente fare clic su esso perché svolga la sua funzione. È possibile assegnare un’etichetta alla sua funzione direttamente sul pulsante di comando. Tuttavia, la maggior parte degli altri controlli richiedono un po’ più di spiegazione. Per esempio, se si desidera che l’utente immetta del testo, è necessaria una casella di testo. Tuttavia, una casella di testo non ha intestazione. Quindi è necessario aggiungere istruzioni per l’utente. Una finestra di dialogo può anche dover essere corredata di altre istruzioni per chiarire lo scopo dei controlli, quali risposte siano richieste, e così via. Si aggiungano le istruzioni con lo strumento Etichetta della barra degli strumenti Casella degli strumenti. Si faccia clic su Etichetta e si trascini un rettangolo sulla propria finestra di dialogo. Quindi si digiti l’etichetta. Se necessario, è possibile ridimensionarla o spostarla. Aggiungere altri controlli delle finestre di dialogo

Il codice per alcuni dei controlli delle finestre di dialogo può essere abbastanza complesso. Per esempio, per creare un elenco a discesa che permetta all’utente di scegliere da un elenco esistente di opzioni, è necessario creare l’elenco delle opzioni in anticipo. Per avere un aiuto sulla creazione di finestre di dialogo, si selezioni ?|Guida di Microsoft Visual Basic. Nella scheda Sommario fare doppio clic su Guida riferimento su Microsoft Forms e quindi su Riferimento al modello ad oggetti di Microsoft Forms. Da qui si può fare doppio clic su Oggetti, insiemi e controlli. È possibile fare doppio clic su un controllo, come Controllo ListBox per visualizzare delle informazioni su di esso. I controlli specifici hanno anche collegamenti ipertestuali a esempi che si possono studiare. Creare una finestra di dialogo con un pulsante di comando 1. Aprire un nuovo disegno utilizzando il modello acad.dwt . Selezionare Strumenti|Macro|Editor di Visual Basic. 2. Selezionare Inserisci|UserForm. Se la barra degli strumenti Casella degli strumenti coprisse lo user form o la finestra Progetto, trascinarla sulla destra. 3. Con lo user form attivo (fare clic sulla sua barra del titolo per renderlo attivo), modificare la proprietà Name del modulo utente in frmArc nella finestra Proprietà. 4. Modificare la proprietà Caption del pulsante in Draw an arc. Si osservi come l’intestazione dello user form cambia man mano che si digita. 5. Selezionare ancora Pulsante di comando sulla barra degli strumenti Casella degli strumenti (è l’ultimo pulsante nella seconda fila). Se la barra degli strumenti Casella degli strumenti non fosse visibile, fare clic in un punto qualsiasi nella parte destra dello schermo. Spostare il cursore sullo user form e trascinarlo per creare un largo pulsante al centro del lato superiore del modulo di utente. 6. Modificare la proprietà Caption del pulsante in Draw the Arc!. Modificare la proprietà Name in cmdDrawArc. 7. Selezionare ancora Pulsante di comando sulla barra degli strumenti Casella de-

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CAPITOLO 37

gli strumenti. Creare un pulsante più piccolo sotto il primo vicino al lato destro dello user form. 8. Modificare la proprietà Caption del pulsante in Draw the Arc!. Modificare la pro-

Figura 37.11 Una semplice finestra di dialogo creata in VBA.

prietà Name in cmdDrawArc. La finestra di dialogo creata dovrebbe essere simile a quella mostrata nella Figura 37.11. 9. Fare doppio clic sul pulsante più grande. Nell’editor di testo, digitare il codice seguente posizionandosi con il cursore tra le istruzioni Private Sub e End Sub. ‘dichiara le variabili Dim startang As Double Dim endang As Double Dim ctr(0 To 2) As Double Dim rad As Double Dim newarc As Object ‘specifica i parametri dell’arco startang = 0 ‘gli angoli sono espressi in radianti. endang = 100 ctr(0) = 5 ctr(1) = 2 ctr(2) = 0 rad = 2 disegna l’arco Set newarc = ThisDrawing.ModelSpace.AddArc(ctr, rad, startang, endang) ‘chiude la finestra di dialogo Unload Me 10. Nell’elenco a discesa a sinistra (Object), nella parte superiore dell’editor di testo, selezionare cmdCancel per aggiungere il codice del secondo pulsante. Nello spazio sottostante all’inizio della subroutine, cioè Private Sub cmdCancel_Click(), digitare Unload Me.

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11. Selezionare Inserisci|Modulo. Nel nuovo editor di testo, per visualizzare la finestra di dialogo, digitare quanto riportato in seguito. Sub DrawArc() frmArc.Show Visual Basic posizionerà l’istruzione End Sub alla fine del codice. 12. Nella finestra Proprietà, cambiare il nome del modulo in DrawArc. 13. Sulla barra degli strumenti fare clic su Salva per salvare il file come ab37-03.dvb nella cartella AutoCAD Bible. 14. Tornare al disegno. Selezionare Strumenti|Macro|Macro. Nella finestra di dialogo Macro, selezionare DrawArc e fare clic su Esegui. 15. Fare clic sul pulsante più grande. AutoCAD disegnerà l’arco.

37.5 Modificare gli oggetti Modificare gli oggetti è di solito molto facile. È necessario conoscere il nome dell’oggetto. Se lo si è creato, lo si imposti uguale a una variabile e al suo posto si potrà utilizzare quella variabile. Se si è creato un cerchio chiamato cir1, il seguente codice modifica il suo layer in “fixtures”, ammesso che “fixtures” esista. Cir1.layer = “fixtures”

Per aggiungere un layer, si utilizzi il metodo Add della raccolta di oggetti

Layers.

Set Newlayer1 = ThisDrawing.Layers.Add(“fixtures”)

Per impostare il colore del nuovo layer, si utilizzi la proprietà Color. Il codice seguente imposta il colore a rosso, utilizzando la costante colore rosso. Le costanti saranno spiegate in seguito in questo capitolo. Newlayer1.Color = acRed

Il comando Update impone il cambiamento alla vista corrente, aggiornando il cambiamento anche nello schermo in modo che si possa vederlo. Per esempio, si potrebbe creare un cerchio con il seguente codice. Set myCircle = ThisDrawing.ModelSpace.AddCircle(dCenter, cRadius)

Questo aggiunge il cerchio al database del disegno corrente, ma non aggiorna ancora la vista. Se si compie questa operazione da una finestra di dialogo, la vista non verrà aggiornata finché non si chiuderà la finestra di dialogo stessa, a meno che l’aggiornamento non venga imposto con il seguente codice.

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CAPITOLO 37

myCircle.Update

Utilizzare le costanti Le costanti sono dei nomi assegnati a valori utilizzati frequentemente. AutoCAD definisce delle costanti per i sette colori standard: acRed, acYellow, acGreen, acCyan, acBlue, acMagenta e AcWhite. Nell’esempio DrawCircle, dopo aver creato il cerchio, si potrebbe cambiare il suo colore in blu aggiungendo quanto segue. MyCircle.Color = acBlue

Per la maggior parte delle funzioni o proprietà che hanno impostazioni stanAccedere ad altre applicazioni

L

a vera potenza di VBA si sviluppa quando è possibile integrare altre applicazioni nel proprio lavoro. Lo spiegare come si acceda ad altre applicazioni va oltre lo scopo di questo libro, ma in ogni modo verranno fatti un paio di semplici esempi che potranno rivelarsi utili per comprendere queste procedure. La tecnologia che consente a due applicazioni o componenti di comunicare tra loro è chiamata automazione. L’automazione necessita di un client e di un server. Il server è l’applicazione o componente che fornisce un servizio al client, mentre il client è l’applicazione che utilizza questi servizi. Molte applicazioni possono operare sia come client sia come server di automazione, incluse AutoCAD, Access, Excel e Word. La maggior parte dei controlli ActiveX sono server di automazione. Qualsiasi applicazione che supporti VBA ha la possibilità di essere un client di automazione. Il presupposto perché un client possa comunicare in maniera appropriata con un server è che possa utilizzare adeguatamente la gerarchia o il modello di oggetti del server (la gerarchia di oggetti di AutoCAD è stata discussa precedentemente in questo capitolo). È possibile visualizzare il modello di oggetto o la gerarchia del server con il Visualizzatore oggetti. La maggior parte dei componenti è dotata di un file Type Library, per lo più con estensione .tlb oppure .olb, che può essere importato selezionando Strumenti|Riferimenti nell’IDE di VBA. Se il server è nell’elenco corrente, ci si assicuri che sia selezionato. Se non comparisse nell’elenco, si faccia clic su Sfoglia, si individui il suo file .tlb e poi si faccia clic su Apri. In questo modo lo si aggiungerà all’elenco e lo si renderà disponibile al Visualizzatore oggetti. Ci sono due approcci per creare istanze degli oggetti componenti di automazione, early binding e late binding. Con l’early binding è possibile utilizzare la parola chiave New di VBA per far riferimento alla libreria dei tipi di componenti all’atto della progettazione del codice. Con il late binding, invece, si dichiara una variabile utilizzando il tipo di dati Object e in seguito si utilizzerà CreateObject o GetObject per creare il tipo specificato all’atto dell’esecuzione della routine. L’early binding offre diversi vantaggi rispetto al late binding in quanto a velocità, verifica della sintassi nell’editor di VBA e aiuto in linea. Alcuni componenti di automazione, tuttavia, non supportano l’early binding. Qui di seguito vengono mostrati due esempi di Excel, il primo utilizza l’early binding, l’altro il late binding: Sub XlsEarly() Dim objXls As New Excel.Application ‘ Si noti che l’applicazione non viene lanciata finché non si fa

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' riferimento a una proprietà o a un metodo MsgBox “Application: “ & objXls.Name & “ Version: “ & objXls.Version objXls.Visible = True objXls.Quit Set objXls = Nothing End Sub Sub XlsLate() Dim objXls As Object ‘ CreateObject lancerà l’applicazione Set objXls = CreateObject(“Excel.Application”) MsgBox “Application: “ & objXls.Name & “ Version: “ & objXls.Version " & objXls.Visible = True objXls.Quit Set objXls = Nothing End Sub

dard di valori vi sono delle costanti corrispondenti. Utilizzare le funzioni Le funzioni sono un tipo di procedura, come le subroutine, ma si differenziano in quanto restituiscono un valore. Ecco un esempio per chi sta contando i giorni che mancano al 1° gennaio 2004. Se si stesse leggendo dopo quella data, si ipotizzi un’altra data, oppure si utilizzi l’esempio per scoprire da quanti giorni è passata la data 1° gennaio 2004, indicati da un valore negativo. Function DaysTil2004() As Integer Dim dtToday As Date Dim dt2004 As Date dtToday = Now() dt2004 = CDate(“1/1/2004”) DaysTil2004 = dt2004 - dtToday ‘restituisce il valore assegnato End Function

‘si noti che “As Integer” corrisponde 'al tipo restituito dalla funzione. ‘mantiene la data di oggi ‘mantiene Jan 1, 2004 ‘assegna la data di oggi ‘assegna Jan 1, 2004 ‘calcola la differenza, ‘al nome della funzione ‘è uguale a End Sub

Per utilizzare questa funzione è necessario fare qualcosa con il valore restituito tramite un’assegnazione oppure utilizzandolo come parametro per un’altra routine, come per esempio: Public Sub Test2004()

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CAPITOLO 37

MsgBox “Days until year 2004: “ & DaysTil2004() End Sub

È quindi possibile eseguire la subroutine Test2004 per aprire una finestra di messaggio che indichi quanti giorni rimangono all’anno 2004.

37.6 Debugging e trapping Come con tutti i linguaggi di programmazione, ci sono delle tecniche che aiutano a trovare gli errori che inevitabilmente si presentano. Qui di seguito viene spiegata una semplice tecnica di debugging per iniziare. 1. Caricare nell’editor del codice la routine in cui si sospetta possa esserci l’errore. 2. Posizionare il cursore sulla prima istruzione eseguibile della routine e selezionare Debug|Imposta/rimuovi punto di interruzione, oppure premere F9. 3. Iniziare ad avanzare passo a passo da un’istruzione all’altra premendo F8, (Esegui istruzione). 4. Per variabili semplici, cioè numeri interi, double e stringhe, è possibile posizionare il cursore sopra la variabile e ne verrà visualizzato il contenuto corrente. È anche possibile aggiungere le variabili alla finestra Controlla, a cui si accede selezionando Visualizza|Finestra Espressioni di controllo, oppure digitare comandi nella Finestra Immediata, a cui si accede selezionando Visualizza|Finestra Immediata, per verificare la logica di programmazione. 5. Quando si individua un errore, selezionare Esegui|Ripristina ed effettuare la correzione. È possibile utilizzare Ripristina ogni volta che si vuole interrompere la routine. 6. La volta successiva che si avvia la procedura, il punto di interruzione rimarrà impostato. A questo punto è possibile sia scorrere ancora il codice passo a passo e verificare se le modifiche apportate sono corrette, oppure premere F9 per deselezionare il punto di interruzione e selezionare Esegui|Esegui per avviare la routine normalmente. Possono comunque verificarsi errori inattesi. Un file che si tenta di aprire non esiste, il sistema esaurisce la memoria e non riesce a inserire quel blocco di AutoCAD nel disegno, oppure inavvertitamente si è scritta una routine che divide per zero. Alcuni di questi errori possono essere evitati con una adeguata preparazione, altri forse no. VBA fornisce un meccanismo per rintracciare gli errori e gestirli in maniera “rilassata” piuttosto che averli sparsi per lo schermo o bloccare il sistema. Un semplice schema per trovare gli errori potrebbe essere: Sub MyRoutine() ‘ dichiara le variabili ...

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On Error GoTo ErrorHandler ‘ il resto della procedura va qui Exit Sub ‘ Dice alla subroutine di uscire ignorando le ‘ istruzioni di ErrorHandler ErrorHandler: MsgBox “Error “ & Err.Number & “ “ & Err.Description Resume Next. End Sub

Questo semplice sistema per rilevare gli errori almeno informerà sugli errori fornendo numero e descrizione dell’errore. Questo darà la possibilità di iniziare a gestire errori specifici in maniera appropriata secondo quanto viene richiesto. Nella sezione “Sviluppo di applicazioni con VBA” del Manuale di programmazione ActiveX e VBA è riportata una spiegazione della gestione degli errori.

37.7 Avvicinarsi alla programmazione avanzata I capitoli di questa parte del libro hanno passato in rassegna gli elementi fondamentali di Visual LISP e di VBA e si è potuto constatare quanto questi linguaggi mettano a disposizione per automatizzare il lavoro. Le applicazioni ObjectARX condividono lo stesso spazio di memoria di AutoCAD e sono molto più rapide rispetto alle routine scritte in AutoLISP o VBA. ObjectARX è basato sul linguaggio C++ e permette di creare un’interfaccia orientata agli oggetti completa con AutoCAD. Un’interfaccia orientata agli oggetti consente al programmatore di creare un oggetto nella memoria, come per esempio un arco, modificare i sui attributi e infine modificare il database di AutoCAD. È possibile creare oggetti personalizzati che ereditano le proprietà da oggetti di AutoCAD; ciò significa che un oggetto può acquisire tutte le proprietà di un altro oggetto già presente in AutoCAD; in seguito è possibile aggiungerne altre. Per esempio, è possibile ereditare le proprietà di una linea in modo che il proprio oggetto personalizzato possieda tutto quello che ha la linea, e poi, se lo si desidera, è possibile aggiungere la larghezza. In ObjectARX è compresa anche una varietà di strumenti non disponibili per i programmatori AutoLISP. ObjectARX richiede molto più tempo per essere sviluppato. Inoltre per ObjectARX è necessario disporre di un compilatore Visual C++ 6.0 per utilizzarle con AutoCAD 2002 e versioni precedenti. In AutoCAD 2004 è necessario disporre di un compilatore Visual C++ .NET per compilare e collegare le applicazioni per utilizzarle con AutoCAD. ObjectArx si può trovare nel sito Web di Autodesk (www.autodesk.com).

37.8 Conclusioni

1196

CAPITOLO 37

AutoCAD offre un potenziale pressoché illimitato per la progettazione e il disegno di oggetti reali. Si spera che questo libro possa essere stato di aiuto nel comprendere il mondo di AutoCAD e abbia reso più facile creare i disegni professionali di cui si ha bisogno. Anche se non è possibile fornire un’assistenza tecnica a tutti i lettori, l’autore sarebbe felice di conoscere i commenti e i suggerimenti dei lettori presso [email protected]. Buona fortuna e buon divertimento!

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Appendice A

Contenuto del CD-ROM A.1

Requisiti di sistema

A.2

Contenuto del CD-ROM

A.3

Software presente sul CD-ROM

A.4

Risoluzione dei problemi

N

el CD-ROM allegato sono contenuti tutti i disegni e i file necessari per eseguire gli esercizi e completarli, nonché i risultati degli esercizi stessi. Per la preparazione di questo CD-ROM si è cercato di provare il maggior numero possibile di programmi e routine AutoLISP shareware, per poi inserire quelli che si sono dimostrati funzionanti e di maggiore utilità. È inoltre presente l’intero libro in formato PDF. Il CD-ROM può rappresentare un’ulteriore risorsa per il proprio arsenale di AutoCAD e questa appendice fornisce le informazioni sul suo contenuto. Per le informazioni di base, si faccia riferimento al file leggimi collocato nella cartella principale del CD. Questa appendice contiene quanto segue: ■ requisiti di sistema; ■ contenuto del CD-ROM; ■ risoluzione dei problemi.

A.1 Requisiti di sistema Prima di partire è necessario assicurarsi che il proprio computer disponga dei requisiti di sistema minimi elencati in questo paragrafo. Se così non fosse, potrebbero verificarsi dei problemi al momento dell’utilizzo del CD. Per Windows 9x, Windows 2000, Windows NT4 (con SP 4 o versioni successive), Windows Me o Windows XP: ■ PC con un processore Pentium di 200 Mhz o più veloce; ■ una RAM minima di 64 MB installata sul proprio computer; per una prestazione ottimale, si consigliano almeno 128 MB; ■ Una scheda di interfaccia di rete (NIC) Ethernet o un modem almeno a 28.800 bps; ■ il drive del CD-ROM. Per i requisiti di sistema relativi ad AutoCAD 2004 si faccia riferimento all’Appendice B.

1198

APPENDICE A

A.2 Contenuto del CD-ROM Nella cartella Drawings del CD-ROM sono stati inseriti tutti i file necessari per gli esercizi. Quasi tutti tali file hanno nomi simili ai seguenti: ab15-a.dwg, ab15b.dwg, ab15-c.dwg e così via; in tali nomi 15 rappresenta il numero del capitolo e le lettere indicano l’ordine di successione, cioè primo, secondo, terzo disegno. Alcuni file hanno nomi diversi, come sky.gif, e altri ancora. In ogni esercizio viene indicato il nome del file da aprire. I file possono essere trovati con facilità utilizzando Esplora risorse, perché qui vengono ordinati in ordine alfabetico. (Se non apparissero in ordine alfabetico, fare clic sulla colonna Nome della finestra di destra; se Esplora risorse ordina i file al contrario, fare nuovamente clic sulla colonna Nome.) Il CD-ROM contiene altre quattro cartelle: Results, eBook, Links e Software. La cartella Results La cartella Results contiene i risultati degli esercizi, utili per controllare il proprio lavoro. Talvolta, anche se non molto spesso, il risultato di un esercizio è stato utilizzato come base per iniziarne un secondo; nel caso in cui non si sia eseguito il primo esercizio, è quindi possibile trovare il file risultante nella cartella Results e utilizzarlo per il secondo esercizio. Se si incontrano difficoltà nell’aprire un file di disegno dalla cartella Results del CD-ROM, è consigliabile copiare il file sul proprio disco rigido e, a questo punto, cambiare gli attributi al file di sola lettura. Questa procedura viene spiegata nel riquadro “Modificare gli attributi di sola lettura di Windows”. La cartella eBook Da questa edizione è possibile accedere ad AutoCAD 2004 senza andare in giro con tutto il libro. L’intero volume è stato infatti collocato sul CD-ROM nel formato PDF di Adobe Acrobat. Il formato PDF visualizza un’immagine delle pagine del libro. Per leggere il libro in questo formato è necessario avere Acrobat Reader per Windows, presente nella cartella Software. È possibile installare Acrobat Reader sul proprio laptop e leggere mentre si è in viaggio, e utilizzare il libro come guida quando ci si trova sul campo. La cartella Links L’Appendice C di questo libro contiene numerosi collegamenti alle risorse di AutoCAD. La cartella Links contiene queste risorse come collegamenti vivi per facilitare la loro individuazione con un singolo clic.

CONTENUTO DEL CD-ROM

1199

Modificare gli attributi di sola lettura di Windows

È

possibile utilizzare i disegni degli esercizi direttamente dal CD-ROM, anche se si ottengono migliori risultati copiandoli sul disco rigido; nella maggior parte degli esercizi è indicata quest’ultima soluzione. Il software dovrebbe essere copiato in una cartella nel percorso di ricerca dei file di supporto di AutoCAD. Potrebbe succedere di non riuscire ad accedere ai file del CD-ROM dopo averli copiati su disco, oppure nel tentativo di aprire un file associato a un’applicazione potrebbe apparire il seguente messaggio di errore: Impossibile aprire il file, il disco è in sola lettura Windows considera tutti i file su un drive CD-ROM come file di sola lettura, e questo è logico visto che i CD-ROM sono strumenti di sola lettura, ovvero non permettono la scrittura di dati; ma quando si copia un file sul disco rigido o su un drive Zip, Windows non modifica automaticamente gli attributi del file da sola lettura a scrivibili. Normalmente il software di installazione risolve tale problema, ma in questo caso, poiché si suppone che i file vadano copiati manualmente sul disco rigido è necessario occuparsi anche della modifica degli attributi. Fortunatamente si tratta di un’operazione semplice. 1.

Fare clic sul pulsante del menu Start.

2.

Selezionare Start|Tutti i programmi|Accessori|Esplora risorse.

3.

Evidenziare il nome del file.

4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul nome o sui nomi dei file evidenziati per visualizzare il menu di scelta rapida. 5.

Selezionare Proprietà per visualizzare la finestra di dialogo Proprietà.

6.

Deselezionare la casella di controllo Sola lettura.

7.

Fare clic su OK.

Ora dovrebbe essere possibile utilizzare i file con le relative applicazioni senza ottenere fastidiosi messaggi di errore.

La cartella Software Nella cartella Software è contenuta un’eccellente raccolta di software utilizzabile con AutoCAD 2004 e una raccolta di librerie di blocchi e simboli. Poiché non tutti i capitoli fanno riferimento a un software specifico, ci sono sottocartelle solo per i capitoli che parlano di software. Questo facilita la ricerca del software per funzione; per esempio, è possibile trovare un software per gli oggetti di testo cercando nella sottocartella Chapter 13 perché il Capitolo 13 si occupa del testo. Nella Tabella A.1 il software è elencato in ordine alfabetico in modo che si possa avere un’idea generale della cartella Software. Ogni sottocartella contiene altre sottocartelle in cui vi sono programmi o routine AutoLISP. In questo libro è inclusa una versione di prova di AutoCAD 2004. Questa versione di prova si trova nella cartella \Software\AutoCAD 2004 e può essere installata eseguendo il file Setup.EXE.

NOVITÀ

1200

APPENDICE A

Per capire esattamente le funzioni svolte dalle routine AutoLISP è consigliabile leggere il file di testo (.txt), se è presente; esso fornisce informazioni circa le operazioni svolte dal software e la sua installazione. A volte i dettagli si trovano all’inizio del file .lsp, che può quindi essere aperto e letto. La maggior parte del software del CD-ROM è freeware, ovvero utilizzabile gratuitamente; nella maggior parte dei casi si tratta di routine AutoLISP. Un’altra parte è shareware; si tratta cioè di software che è possibile provare prima dell’acquisto. Questo sistema funziona sulla parola, e pertanto è bene mantenerla pagando lo shareware che si decide di utilizzare. Tutto lo shareware dispone di un file di testo che spiega quanto pagare, quali sono i vantaggi della registrazione e dove inviare il pagamento. Spesso con la registrazione si ottengono delle ulteriori funzioni. Sul CD-ROM sono inoltre presenti due demo; si tratta di programmi non completamente funzionanti, nel senso che smettono di funzionare dopo un certo periodo di tempo, o di cui non è possibile utilizzare tutte le funzionalità. Le demo non sono shareware, ma normale software che è necessario acquistare. Utilizzare le routine AutoLISP

Le routine AutoLISP sono semplici da installare; basta seguire questi passi. 1. Copiare il file .lsp nella cartella \Support di AutoCAD, o in una cartella all’interno del percorso di ricerca dei file di supporto. Per aggiungere una cartella al percorso di ricerca dei file di supporto selezionare Strumenti|Opzioni e nella scheda File fare clic sul segno più (+) accanto a Percorso di ricerca dei file di supporto. Fare clic su Aggiungi e digitare il percorso di una cartella o fare clic su Sfoglia per individuarne una. NOTA

2. In AutoCAD digitare (load "nomefile"), dove nomefile sta per il nome del file .lsp. Non occorre scrivere .lsp, ma è indispensabile ricordarsi delle parentesi e delle virgolette. AutoCAD risponderà con il nome dell’ultima funzione definita dalla routine. 3. Digitare il nome della funzione da utilizzare nella routine AutoLISP. Per caricare una routine AutoLISP o un programma ARX è possibile anche selezionare Strumenti|Carica applicazione. Molte routine AutoLISP sono state scritte prima della commercializzazione della Versione 2004. Talvolta le istruzioni per l’installazione non sono aggiornate e non considerano la nuova possibilità di aggiungere una cartella al percorso di ricerca dei file di supporto. Se non si trova alcuna spiegazione sull’uso del programma, brevi istruzioni sono spesso disponibili dalla riga di comando. Altrimenti, digitare il nome del file, per esempio atc, e premere INVIO. Utilizzare i programmi VBA

Per caricare un programma VBA copiatelo nella cartella Support, o in una cartella all’interno del percorso di ricerca dei file di supporto, selezionare Strumenti|Macro|Carica applicazioni. Si cerchi il programma VBA (un file .dvb), lo si selezioni e si faccia clic su Apri: AutoCAD visualizza un messaggio che dice

CONTENUTO DEL CD-ROM

1201

che VBA contiene macro, e consente la loro disattivazione. Ovviamente VBA non funzionerà se si disattivano le macro. Se si desidera, è possibile controllare il file con un software antivirus. Per attivare le macro, selezionare Abilita macro. AutoCAD caricherà il programma VBA. Per eseguire un programma VBA, selezionare Strumenti|Macro|Macro. Selezionare il programma e fare clic su Esegui. Per maggiori dettagli sui programmi VBA si veda il Capitolo 37. Utilizzare un file di setup o di installazione

Se è presente un file di setup o di installazione (come setup.exe), è possibile utilizzarlo per installare il software. Per farlo è prima necessario rimuovere l’attributo di sola lettura. Copiare tutti i file in una cartella all’interno del percorso di ricerca dei file di supporto di AutoCAD. In Esplora risorse fare doppio clic sul file di setup o di installazione per avviare automaticamente il processo.

A.3 Software presente sul CD-ROM La Tabella A.1 elenca tutto il software presente sul CD-ROM di AutoCAD 2004.

A.4 Risoluzione dei problemi Se si ha difficoltà a installare o a utilizzare il materiale presente sul CD-ROM allegato, si provino le soluzioni elencate di seguito. ■ Disattivare il software antivirus che potrebbe essere in esecuzione. A volte gli installer riproducono l’attività dei virus e possono far credere al computer che è stato infettato da un virus. (Ci si accerti di riattivare l’antivirus software dopo l’installazione.) ■ Chiudere tutti i programmi in esecuzione. Più sono i programmi in esecuzione, meno memoria è disponibile per gli altri programmi. Solitamente gli installer aggiornano i file e i programmi; se si lasciano i programmi in esecuzione, l’installazione non verrà eseguita correttamente. ■ Leggere il file leggimi. Il file leggimi presente nella directory principale del CD-ROM contiene le informazioni aggiornate al momento della pubblicazione. ■ Se si incontrano difficoltà nell’aprire un file di disegno dalla cartella Results del CD-ROM, è consigliabile copiare il file sul proprio disco rigido e, a questo punto, cambiare gli attributi al file di sola lettura. Questa procedura viene spiegata nel riquadro “Modificare gli attributi di sola lettura di Windows”. ■ Non è possibile installare il CD-ROM per intero; è solo possibile installare le singole applicazioni. Nel caso del software AutoLISP e VBA, fare riferimento al paragrafo “La cartella Software”.

1202

APPENDICE A

Tabella A.1 Il software del CD-ROM. NOME

DESCRIZIONE

CAPITOLO

TIPO

3dspiral.lsp

Crea spirali 2D e 3D.

21

Shareware

AccuRender

Programma di rendering.

25

Prova

Adobe Acrobat Reader

Visualizza il contenuto elettronico.

Ar1.exe

Crea un’etichetta dell’area di una polilinea chiusa.

AutoCAD 2004 Trail

Versione trial di AutoCAD 2004 della durata di 30 giorni.

Br

Disegna una linea con un simbolo di interruzione.

10

Freeware

Flatten.lsp

Converte polilinee 3D in 2D; unisce tutto a eccezione dei blocchi.

22

Shareware

GeomCurves

Crea curve matematiche.

16

Freeware

Keypad.zip

Crea una barra degli strumenti contenente un tastierino numerico.

33

Freeware

Idt.lsp

Consente di specificare la spaziatura tra le righe di testo dinamico.

13

Freeware

It.lsp

Consente di specificare la spaziatura tra le righe di testo.

13

Freeware

Mend

Unisce due righe in una.

6

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Mmt

Unisce due oggetti Testom in uno.

13

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Mpe-arch

Una libreria di simboli idraulici e meccanici per disegni architettonici.

18

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Pend

Inserisce una linea spezzata alla fine di un tubo.

10

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Savea.lsp

Salva un disegno sul drive A:.

1

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Stmplot

Stampa un disegno con le informazioni relative al disegno stesso.

17

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Wb.exe

Crea un elenco di blocchi in una cartella e scrive i blocchi in quella cartella.

18

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WinRAR

Un programma di compressione e decompressione.

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Freeware Demo

Demo

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

“ (virgolette doppie), 110 () (parentesi), 326 * (asterisco), 312 * (uguale a qualsiasi valore), 256 ... (ellissi), 28 .mdb, file, 603 .txt, file, 603 ? (punto di domanda), 312 @ (simbolo at) coordinate cartesiane relative, 57 coordinate polari, 58 [] (parentesi quadre), 324 _, carattere di sottolineatura, 38 |= (non uguale a), 256 ’ (apostrofo), 44 < (operatore minore di), 256, 664 < (parentesi angolare), 64 (operatore maggiore di), 256, 664 >= (operatore maggiore di o uguale a), 256 >> (doppio operatore maggiore di), 44 ←, tasto, 36 →, tasto, 36 0,0, punto definire le coordinate X o Y, 391–392 distanza da, 58 origine, specificare, 161–162 180 gradi angoli maggiori di (maggiore), 390 angoli minori di (minore), 390 2D, disegni cerchi, 117 disegnare come oggetti 3D definizione, 167 disegnare in modalità assonometrica, 168–170 piani, 167–168 2D, modelli 3D, superfici (3DFACCIA)

Indice analitico

descrizione, 750–751 rendere invisibili gli spigoli, 752 tavolozza delle proprietà, 753–754 variabile SPLFRAME, 754 2D, oggetti, 687–688 3 Punti, opzione, UCS (User Coordinate System), 698 3D, coordinate, specificare altezza, creare superfici con, 687–688, 693 coordinate cartesiane relative e assolute, 679 coordinate cilindriche e sferiche, 679–681 descrizione, 677–678 elevazione, aggiunta, 692–693 grip, 684, 685 linee, nascondere, 689–692 modificare i comandi con i wireframe, 681–682 polilinee, 687 snap ad oggetto, 684, 685 UCS 3 Punti, opzione, 698 allineare gli oggetti, 695 Asse Z, opzione, 697 descrizione, 694 Faccia, opzione, 696 matita spezzata, 695 Origine, opzione, 697 passi per creare, 698–701 punti di osservazione, 695 Vista, opzione, 697 X, opzione, 698 Y, opzione, 698 Z, opzione, 698 3D, disegni finestre affiancate, 734 finestre nello spazio carta, layout (SOLVIEW), 744–745 impostare le viste, 710–713 nascondere linee e tratteggi (SOLDRAW), 745–746 orbite aiuti visuali, 726–727

attorno all’asse orizzontale con il cursore a ellisse verticale, 725 attorno all’asse verticale con il cursore a ellisse orizzontale, 724–725 avviare, 722 continue, 727 cursori a sfera e a linee, 723–724 distanza dell’apparecchio fotografico, regolare, 729 distanza focale, modificare, 729–730 larghezza e altezza della vista, 730 operare in, 733–734 opzioni di ombreggiatura, 733 orientamento dell’asse Z, 729 panoramiche, 728 piani di ritaglio, 731–733 ripristinare la vista, 728 rollio con il cursore a freccia circolare, 723 viste parallele e prospettiche, 730 viste predefinite, 731 zoom nella finestra, 728 profili (SOLPROF), 746–747 tecniche, descrizione, 703 vista piana, tornare alla, 716 viste prospettiche angoli del punto di mira, 737 angoli della macchina, 736–737 Annulla, opzione, 741 creare, 741–743 creare con VISTAD, 736–737 descrizione, 735 distanza, 737–738 Nascondi, opzione, 740 Obliquo, opzione, 739 Off, opzione (tornare alle vista assonometriche), 741

1204

INDICE ANALITICO

panoramica, 739 punti, 738–739 Sezione, opzione,739–740 Zoom, opzione ,739 viste standard anteriore, 706 assonometrica NE, 709 assonometrica NO, 709 assonometrica SE, 708 assonometrica SO, 708 da destra, 706 da sinistra, 706 dal basso, 705 dall’alto, 705 descrizione, 704 impostare (comando PVISTA), 705 posteriore, 708 visualizzazione rapida, 718–720 xrif, ritagliare, 621 3D, rendering descrizione, 845–846 finale descrizione, 875–877 salvare, 879–880 scaricare, 880 statistiche, 878 luci bussola, impostare, 850 colore, assegnare, 849–850 descrizione, 849 distanti, 855–858 luce circostante, impostare, 850–851 luci puntiformi, creare, 851 ombre, 858–860 spotlight, creare, 853–855 materiali ambiente, 868 applicare, 871–872 colore/modello, 867–868 creare personalizzati, 866–867, 870–871 descrizione, 864 importare e visualizzare in anteprima, 864–865 liste, lavorare con, 864 mappa di contrasto, 870 mappaggio, 869 riflessione, 870 rifrazione, 870 ruvidità, 870 trasparenza, 870 predefinito, 846–848 procedura, 846 scene, creare, 862–863 sfondi, 873–874 visualizzazione rapida, 718–720 3D, solidi cilindri, disegnare, 792–793 coni, disegnare, 793–794 corpi descrizione, 830 eliminare i superflui, 841 fare un’impronta, 840–841 separare, 841 svuotare, 841

verificare, 842 creare dall’intersezione di due, 803–804 cunei, disegnare, 794–795 descrizione, 789 di rivoluzione, disegnare, 800–801 estrusi, 797–799 facce cancellare, 834 copiare, 836 descrizione, 830 estrudere, 832–833 rastremare, 835–836 ruotare, 834–835 sfalsare, 833–834 spostare, 833 modificare cimare, 826–828 descrizione, 830 facce, 831–836 raccordare, 824–825 nuovo, creare con INTERFERENZA, 804–805 oggetti, esplodere, 829–830 orientamento UCS, allineare, 695 parallelepipedi, disegnare, 791–792 parti, tranciare lungo un piano, 808–809 proprietà, elencare, 842–844 regioni 3D, creare da sezioni trasversali (comando SEZIONE), 808 sfere, disegnare, 792 sottrarre, 803 spigoli colorare, 839 copiare, 839 descrizione, 830 tori, disegnare, 795–796 unire, 802 visualizzazione, controllare, 790 3D, superfici coni, 769–770 cunei, 767 descrizione, 750–751 disegnare con modelli 2D (3DFACCIA) descrizione, 750–751 rendere invisibili gli spigoli, 752 tavolozza delle proprietà, 753–754 variabile SPLFRAME, 754 mesh, 773–776 mesh poliedriche, disegnare (POLIMESH), 757–759 mesh poligonali, creare (3DMESH), 762–765 parallelepipedi, 766 piramidi, 767–769 rivoluzione di un profilo attorno a un asse angolo di rotazione, 777 comando SUPRIV, 778–779

descrizione, 776–777 segmenti, impostare il numero, 778 semisfere inferiori, 771–772 semisfere superiori, 771 sfere, 770 superfici di Coons, disegnare, 785–786 superfici estruse, 780–782 superfici rigate, disegnare, 784–785 tori, 772–773 90 gradi, linee definizione, 58

A abbreviazioni dei comandi, 993–994 accelerazione hardware, 897 ACI (AutoCAD Color Index) luci, assegnare, 849–850 materiali, 867 ActiveX, funzioni creare oggetti, 1154–1155 descrizione, 1145 informazioni di oggetto, 1151–1153 ricerca e modifica delle ricerca e modifica in AutoLISP, 1145–1150 aggiornare attributi, 594 blocchi da modificare, 579–580 finestre, Vista aerea, 144 stili di quota, 445 strumenti, 896–897 tutte le quote con uno stile determinato, 443 aggiungere alla selezione (utilizzare il tasto MAIUSC), 198 disegni a Reference Manager, 923–924 durante la selezione di oggetti, 193 pulsanti, 1000 record ai database, 647–648 aiuti visuali, Orbita 3D, 726–727 allineamento del testo a destra, 334 allineare frazioni impilate, 353–354 modificare in 3D, 813, 819–821 oggetti da ruotare, 212–213 oggetti UCS, 695 testo del database, 644 testo della direttrice, 397 tolleranze, 441 allungare modificare in 3D, 813 ridimensionare il disegno, 221–223 altezza riga singola di testo, creare, 333–334 stile di testo, 343–344 testo delle quote, 425

INDICE ANALITICO

vista Orbita 3D, 730 altitudine, luci distanti, 856 ambiente, database, 633 ambiente, materiali, 868 Amministratore della fonte dei dati ODBC, 636 ancorare barre degli strumenti, 33 finestra Visualizzazione dati, 644 tavolozza degli strumenti, consentire, 897 tavolozza delle proprietà, 249 AND, operatore, 256, 665 anelli disegnare, 128–129 oggetti 3D, estrudere, 797–799 punto base, serie, 207 solidi 3D, 795–796 superfici 3D, tori, 772–773 angoli archi ellittici, 125–126 arrotondati, 233–234 aumentare o diminuire, 221–222 calcolare, 327 cono di caduta della spotlight, 853–854 coordinate cilindriche, 679–681 da linee non parallele (comando CIMA), 230–232 diagonali che definiscono una finestra, 190 disegnare più oggetti contemporaneamente, 160 dividere a metà, 114 elencare, 315 immagini multilinea, 500 misura e direzione, 92–93 modello di tratteggio, 479 oggetti calcolare, 328 modificare (comando STIRA), 224–226 ruotare, 181–184 quote, 387–389, 436 lineari, 376 rettangoli, disegnare, 109–110 riempimenti sfumati, 487–489 rivoluzione di un profilo attorno a un asse, 777 rotazione dello snap non ortogonale, 158–160 rotazione, riga singola di testo, 335 testo, 406 tipo, impostare, 91–92 angoli diagonali che definiscono una finestra (opzione Interseca), 191 definire una finestra, selezionare, 190 angoli maggiori, 390 angoli minori, 390 angoli supplementari, 390

angolo di inclinazione, lettere, 344 angolo di rotazione, riga singola di testo, 335 angolo per il cono di caduta, spotlight, 853–854 annullare comandi, 40–41 modifiche alle barre degli strumenti, 1008 quote da linea base, 382–383 selezionare oggetti, 194 tavolozza delle proprietà, 249 viste prospettiche 3D, 741 apostrofo (’), 44 applicazioni accedere con VBA, 1192–1193 collegare oggetti, 943, 946–948 descrizione, 929 esportare disegni AutoCAD in altri formati, 930–932 in formato DXF, 930–932 in generale, 929 visualizzazione di file WMF, 932–933 immagini raster gestire, 938–939 inserire, 935–937 ritagliare, 939–940 supportate, 936 visualizzare, 940–941 importare file DXF, 933 WMF, 933–934 incollare gli oggetti convertire, 948 descrizione, 943, 946–948 oggetti AutoCAD in altre applicazioni, 946–948 incollare, collegare e incorporare oggetti, 943–952 incorporare oggetti, 943–946 oggetti, trascinare tra, 179–181 selezionare oggetti creati in altre (opzione Classe), 194 Appunti incollare il testo, 36 manipolare oggetti, 582–583 stili di quota, copiare, 446 aprire componenti di disegno con nome, 887 disegni blocchi del titolo, inserire, 100–101 con impostazioni predefinite, 21 con le viste con nome, 150–151 da Internet, 959–961 di DesignCenter, 888 esistenti, 21–23 modelli, utilizzare, 19–21 nuovo, creare da un modello, g prototipo, utilizzare

1205

disegno esistente come, 24 salvare con un nome diverso, 24–25 file di AutoLISP, 1094 Visual LISP, 1094 xrif, 612, 627 archi 3D, 687 angoli arrotondati, 233–234 comando STIRA, 224–226 disegnare, 120–124 ESTENDI, comando, 218–220 filtri di selezione, 251 linee di taglio, 220 punto base, serie, 207 quote centro, 386 diametro, 387 radiali, 386 quote angolari, 387–389 revisioni, 236–237 ridimensionare, 221–223 snap ad oggetto, 74 solidi, fare un’impronta, 840–841 spezzare, 227 tagliare, 214–216 UCS, orientamento, allineare, 695 archi ellittici comando ESTENDI, 218–220 disegnare, 124–128 spezzare, 227 tagliare, 216 architettura aperta, 3–4 archivi, 916 arco radiale e cerchio, quote, 386 arcocoseno, 327 arcoseno, 327 arcotangente, 327 area, calcolare, 317 area di disegno descrizione, 6–7 icona UCS, 7 puntatore a croce, 7–8 Area di stampa, layout, 519 argomenti della Guida in linea, 48 argomenti, funzioni con, 1119–1120 arrotondare distanze quote lineari, 435–436 numeri, 327 virgole decimali, 90–91 aspetto, quote del testo, 424–425 asse verticale, vista Orbita 3D, 724–725 assi, 833 Orbita 3D, vista cursore a ellisse orizzontale, 724–725 cursore a ellisse verticale, 725 Z, orientamento, 729 profili delle superfici 3D angolo di rotazione, 777 comando SUPRIV, 778

1206

INDICE ANALITICO

descrizione, 776–777 impostare il numero di segmenti, 778 ruotare gli oggetti, 182 UCS 3 Punti, opzione, 698 allineare gli oggetti, 695 Asse Z, opzione, 697 descrizione, 161, 694 disegnare con personalizzato, 165–167 disegni 3D, visualizzare, 743 Faccia, opzione, 696 matita spezzata, 695 opzioni, 162 Origine, opzione, 697 passi per creare, 698–701 personalizzato, salvare e ripristinare, 162–163 UCS, icona, 7, 163–165, 694, 726 vista piana, tornare alla, 713 viste affiancate, 152 viste nello spazio carta, layout, 744–745 viste, 695 visualizzare, salvare, 147–148 X, opzione, 698 X,Y, sistema, descrizione, 53–54 Y, opzione, 698 Z, opzione, 698 X, Y o Z direzione, specificare, 162 linee di costruzione parallele agli assi, 114 Sistema di Coordinate Globali, 161 associatività delle quote, 370 modificare le quote, 403 modificare oggetti e quote, 410–412 selezione di oggetti, 200 tratteggi, 477, 487 asterisco (*), 256, 312 at, simbolo (@) coordinate cartesiane relative, 57 coordinate polari, 58 attaccare xrif, 610–612, 613–614, 889 attenuazione, 852 attivare/disattivare, layer degli xrif, 620 attributi creare, 591–592 da convertire in testo (comando BURST), 601 definizione creare un blocco, 590–591 descrizione, 587 formattare il testo, 589–590 modalità, 589 nome, 591 posizionamento (Punto di

inserimento), 590 descrizione, 557 modificare modifica dei valori, 596–597 modifiche globali, 598 proprietà, 594–596, 599–601 ridefinire, 598–599 trovare file con, 885 Auto, opzione di selezione degli oggetti, 194 AutoCAD comandi in AutoLISP, accedere, 1114–1115 file .lsp, caricamento automatico, 1117 funzioni con argomenti, 1119–1120 funzioni, creare, 1115–1119 variabili di sistema, 1120–1121 font, 359 interfaccia, 5–6 menu, 27–30 autocomposizione modelli personalizzati, 104 layout nello spazio carta, 511–514 Pubblica sul Web, 974–978 Autocomposizione dei layout, 511–514 AutoLISP comandi di AutoCAD, accedere, 1114–1115 file .lsp, caricamento automatico, 1117 funzioni con argomenti, 1119–1120 funzioni, creare, 1115–1119 variabili di sistema, 1120–1121 condizioni strutture, 1124–1125 strutture cicliche, 1126–1128 descrizione, 1093–1094 disegnare gli oggetti gruppi di selezione, creare, 1133–1136 informazioni, ottenere, 1129–1132 modificare, 1132–1133 elenchi per le coordinate, 1123 punti bidimensionali, 1124 file aprire e caricare, 1094–1095 creare, 1109–1111 funzioni aritmetiche descrizione, 1105 numeri e testo, 1105–1106 sintassi, 1105–1107 input dell’utente, ottenere, 1136–1138 proprietà, corrispondenze, 1140–1141 riga di comando, 1108

ritocchi finali, 1138–1142 routine, 1098–1101 spezzare gli oggetti, 230 variabili locali e globali, 1143–1144 variabili, 1113–1114 AutoSnap, 74 Aux, menu, 1061–1063 avviare AutoCAD, 4–5 stampa batch, 553–554 azimut, 856

B BACKSPACE, tasto, 36 barra di stato, 8, 627 BARRA SPAZIATRICE, ripetere i comandi mediante, 39 barre degli strumenti annullare le modifiche, 1008 creare aggiungere pulsanti, 1000 annullare le modifiche, 1008 definire i pulsanti, 1000–1001 descrizione, 998, 1004–1006 Editor dei pulsanti, 1001–1003 eliminare i pulsanti, 999 icone a comparsa, 1003–1004 definire i pulsanti, 1000–1001 descrizione, 9, 32–35 disegno, creare, 9–10 menu, personalizzare, 1076–1079 personalizzare tramite finestra di dialogo, 997–998 pulsante per ripetere le azioni, 39 Quotature, 372 barre di scorrimento, effettuare una panoramica, 135–136 bianco e nero, 265 big font, 1045 Blipmode, variabile, 131 bloccare/sbloccare layer, 279 oggetti, 283 blocchi attributi creare, 588 descrizione, 587 estrarre da un database, 601–604 file modello, 605–607 inserire, 593 modificare, 594–596 combinare gli oggetti nei punti base e nei punti di inserimento, 558 creare, 559–561 ridefinire, 561 salvare come file, 562–563

INDICE ANALITICO

sostituire file esistenti, 564 descrizione, 557 gestire esplodere, 576–577 layer, 573–576 modificare, 579–580 organizzare, 581–582 inserire componenti del disegno con nome, 888 con la finestra di dialogo Inserisci, 566–568 da un altro disegno, 568–572 dalla tavolozza degli strumenti, 899 DesignCenter, 888 preimpostare scala e angolo di rotazione, 569 modelli di tratteggio, 477 modificare aggiornare, 579–580 con i grip, 579 doppio clic, 579 selezionare, 614–615 sostituire, 580–581 nomi, trovare i file, 885 orientamento UCS, allineare, 695 standard, impostare, 901–902 xrif confrontati con, 609–610 sostituire con (comando BLOCKTOXREF), 627 blocchi del titolo aggiungere, 512 descrizione, 25 inserire, 100–101, 520 layout, 512 blocchi nidificati, 559, 602 Blocco note, leggere file in, 601 bordi tipo di linea degli oggetti, utilizzare coerentemente, 295–296 xrif, ritagliare, 621 bordi esterni, 93 bordo dello schermo, 138 brevi segmenti di linee, 251 buchi, rimuovere da un solido, 834 bussola Orbita 3D, 726 utilizzare nella vista piana, 716 viste 3D, impostare (comando DDVPOINT), 710–713 Buzzsaw, 14, 917

C calamita, AutoSnap, 74 calcolare angolo solare, 856–857 area e perimetro, 317 distanze tra oggetti, 314–315 calcolatore dell’angolo solare,

856–857, 861 calcolatore geometrico coordinate, 324–325 descrizione, 323–324 funzioni matematiche, 327 numeri, 324 pollici frazionari e, 326 punti, trovare con funzioni speciali, 328 snap ad oggetto, 325–327 calcolatrice scientifica, 327 cambiare il layer corrente, 278 cancellare immagini multilinea, 498 modificare in 3D, 812 oggetti da xrif o blocchi, 617 modificare disegni, 171 spezzare senza, 228 cancellare i comandi, 39–40 candela, 851 capitalizzazione testo, 362 testo multilinea, 351 carattere di sottolineatura (_), 38 caratteri cancellare, 36 speciali nelle righe singole di testo, 335–336 caratteri jolly operatori delle query, 664 variabili di sistema, 312 caratteri speciali, 335–336 caricare automaticamente i file .lsp, 1117 file AutoLISP, 1095–1098 file di menu, 1047–1052 file di script di AutoCAD, 1014–1017 routine, codice VBA, 1174 stile di multilinea, 494 cartelle creare, 12 Casella degli strumenti, barra degli strumenti, 1183–1185 catalogo, 633 centrare il testo, 334, 406 centro contrassegni del centro,stili di quota, 422 diametro del cerchio, 118 ellissi, 124 quote di archi e cerchi, 386 raggio del cerchio, 118 snap ad oggetto, 73 Zoom, opzione, 139 cercare Guida in linea, 49 record dei database, 645 cerchi cono, base del, 793–794 disegnare 117–120, 687 disegnare il simbolo del diametro, 336 linea di taglio, 217 modificare raggio (comando CAMBIA), 186, 187 oggetti 3D estrudere, 797–799 solidi di rivoluzione,

1207

disegnare, 800–801 orientamento UCS, allineare, 695 poligoni, circoscritti intorno, 111 punto base, serie, 207 quote centri, 386 diametro, 387 radiali, 386 angolari, 387–389 raggio ottenere dall’utente, 1188 visualizzare, 34 solidi, fare un’impronta, 840–841 spezzare, 227 tagliare, 214–216 chiudere barre degli strumenti e tavolozze, 34 e uscire da AutoCAD, 15 Visual LISP, file, 1102 cilindri, 3D coordinate, specificare, 679–681 solidi, 791–792 cimare, 230–232, 813, 826–828 circostanti, luce, 850–851 clic del pulsante destro sensibile alla durata, 30 codice di lunghezza, file di forme, 1037–1039 codice, scrivere caricare le routine, 1174 descrizione, 1170 editor, 1175–1177 eseguire le routine, 1174–1175 istruzioni, 1179–1180 salvare le routine, 1174 sintassi, 1171–1173 variabili, 1177–1179 codici di direzione, 1037–1039 collegamenti ipertestuali, 962–965 collegamenti, database esterni creare e visualizzare, 655–657 etichette associate, 657 informazioni, esportare, 654–655 modificare, 653–654 versioni precedenti, convertire nel formato di AutoCAD 2004, 672–673 visualizzare oggetti collegati e righe, 652–653 collegare direttrici, 396–397 dati in altre applicazioni, 951 oggetti da altre applicazioni, 951–952 colonne, ordinare, 286 colori layer, 269–272, 287–288 linee di estensione, 420 linee di quota, 418 luci distanti, 858 luci puntiformi, 853 luci, assegnare, 849–850

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INDICE ANALITICO

materiali, rendering 3D, 867–868 oggetti cambiare, 291–293, 297–298 correnti, cambiare, 293–294 organizzare i disegni, 266 personalizzare i grip, 247–248 spigoli 3D, 839 standard, impostare, 901–902 stili di stampa, 531–533, 538 tavolozze, 272, 573 testo database, 644 multilinea, 350 quote, 424–427 riga singola, 335–336 testo delle quote, 425 tipo di linea, oggetti 3D, 691 comandi alias, 36 annullare, 40–41 cancellare, 39–40 esecuzione errata, 9 file, personalizzabili, 990–992 finestre affiancate, 152 Guida in linea, 47 Guida interattiva, 49–51 guida principale, 47–48 interfaccia Windows, 27–35 modificare i disegni, 171 mouse e puck, 44–46 nei disegni, 198 quotature, 372 rieseguire, 42–43 riga di comando, 35–38 ripetere, 39 selezionare oggetti, personalizzare, 197 selezionare tutti gli oggetti in seguito al comando precedente (opzione Precedente), 194 trasparenti, 43–44 trovare il materiale correlato, 49 comandi di costruzione angoli arrotondati (comando RACCORDO), 233–234 angoli da linee non parallele (comando CIMA), 230–232 spezzare oggetti, 227–228 comandi di modifica 3D allineare, 819–821 cimare gli, 826–828 creare serie, 814–817 esplodere gli oggetti, 829–830 estendere, 821–824 raccordare, 824–825 riflettere, 812 ruotare, 817–818 tagliare, 821–824 Communication Center, 914 componenti di disegno con nome aprire, 888

blocchi, inserire, 888 contenuto di DesignCenter in linea, inserire, 889 immagini raster, inserire, 888 inserire, 888 layer, inserire, 889 xrif, attaccare, 889 Concetti, Guida in linea, 49 condizioni, AutoLISP cicli, 1126–1128 strutture, 1124–1125 configurazioni di stampa, 923 confrontare stili di quota, 445 congelare/scongelare colonne dei database, 643–644 gestire il testo, 360 nelle viste, 525 oggetti da layer, 283 xrif, 620 coni solidi, 793–794 superfici, 769–770 contorni aree con riempimento solido (comando POLIG), 490 creare, 473–474 riempimenti sfumati, 485–487 tratteggi determinare, 480–482 trascinare modelli, 485 modificare, 487–489 xrif, ritagliare, 621 contrassegno, AutoSnap, 74 Controlla, finestra di debug del codice, 1160–1162 controlli, aggiungere alle finestre di dialogo, 1185–1186 controllo ortografico descrizione, 364 dizionario, personalizzare, 365–367 coordinate 3D e 2D a confronto, 7 AutoLISP, elenchi, 1123 calcolatore geometrico, 324–325 immettere coordinate cartesiane assolute, 55–57 coordinate cartesiane relative, 57–58 coordinate polari, 58 direttamente la distanza, 61 modalità Orto, 61, 64 puntamento polare, 61–65 oggetto, copiare nello stesso punto in disegni diversi, 180 selezionare sullo schermo impostazioni dello snap, 67–69 modalità Osnap, 78–80 snap ad oggetto, 72–75 specificare descrizione, 7 visualizzazione, 65–66 unità di disegno, 54 tipi di notazioni per le

misure, 54–55 trovare i punti Da, funzione, 86–88 filtri di coordinate, 84–86 puntamento snap ad oggetto, 80–84 trovare, 315 X,Y sistema, descrizione, 53–54 coordinate 3D, specificare coordinate assolute, 92 dinamiche, 65 statiche, 65 coordinate cartesiane assolute coordinate 3D, specificare, 679 immettere, 55–56 coordinate cartesiane relative coordinate 3D, specificare, 678 digitare, 57–58 coordinate polari dinamiche, 65 coordinate polari, digitare, 58 coordinate sferiche, 679–681 copiare con i grip, 239 e spostare oggetti da un disegno all’altro, 179–181 facce 3D, 836 i disegni prima di proteggerli tramite password, 920– 921 immagini multilinea, 498 layout, creare, 517 mediante trascinamento, 583–585 modificare in 3D, 812 oggetti comando SPECCHIO, 201–203 da layer, 283 descrizione, 177–179 linee o curve parallele (comando OFFSET), 209–210 manipolare mediante gli Appunti, 582–583 modello rettangolare o circolare (comando SERIE), 203 ridimensionare, 214–216 scalare con i grip, 243–244 spostare e ruotare (comando ALLINEA), 212–213 spigoli 3D, 839 stili di quota da altri disegni, 446 testo, importare, 356 uno strumento da una tavolozza all’altra, 894 copie, stampare, 544 cornici testo delle direttrici, 395 tolleranze geometriche creare, 451–453 inserire, 453 modificare, 453–454 corpi, 3D descrizione, 830

INDICE ANALITICO

eliminare i superflui, 841 esplodere, 829–830 fare un’impronta, 840–841 separare, 841 svuotare, 841 verificare, 842 corrente colore di un oggetto, cambiare, 293–294 layer cambiare, 278 stile di quota, selezionare, 442 coseno, angolo, 327 costanti, oggetti VBA, 1192 crash backup dei disegni, 927–928 file temporanei, 925 modifica in un database Microsoft, 648 prendersi cura del disco rigido dopo un, 928 riparare i file danneggiati, 926–927 criteri per trovare gli oggetti, 256 Cronologia pulsante della barra degli strumenti, 14 CSV (file delimitati da virgole) creare, 603 dati, esportare, 654–655 file, creare, 923 CTRL+V, tasto, 36 cunei solidi, 794–795 superficie, 767 cursore a ellisse verticale, 725 cursore a freccia circolare, 723 cursori a sfera e a linee, 723–724 curve anelli, 128–129 archi, 120–124 cerchi, 117–120 ellissi e archi ellittici, 124–128 punti di riferimento, inserire, 129–132 curve di livello, 503

D Da, funzione, localizzare i punti, 86–88 Database Management System calcolatore dell’angolo solare, impostare, 861 conteggiare, 312–313 database relazionali, 632 database, esterni accesso, 631–633 collegare agli oggetti di disegno collegamenti, creare, 650–651 modelli, 649–650 connessione, preparare Microsoft Access, 638–640 Microsoft Excel, 639 origine, configurare,

635–638 struttura, organizzare, 634–635 connessione, stabilire a un disegno, 640–641 modificare nella finestra Visualizzazione dati, 647–648 tabelle di dati, aprire, 641–645 estrarre gli attributi dai blocchi, 601–604 etichette associate, creare, 660 descrizione, 657 modelli, 658–660 non associate, creare, 660 gruppi di selezione, creare Seleziona collegamento, 670–671 query collegamenti nella versioni precedenti, convertire nel formato di AutoCAD 2004, 672–673 criteri multipli (scheda Elaborazione query), 665–666 descrizione, 662–663 importare ed esportare, 672 linguaggio SQL, convertire nel, 667–669 memorizzare, 671–672 query semplici basate su un campo, un operatore e un valore (scheda Query rapida), 663–664 un campo e intervalli di valori (scheda Query intervallo), 664–665 semplice creazione con attributi, 558 dati collegare ad altre applicazioni, 951 incollare oggetti da altre applicazioni, 946–948 tabelle, aprire, 641–645 dBASE, 632 DBMS (sistema di gestione di database), 632 debug del codice descrizione, 1155 finestra Controlla, 1160–1162 finestra Traccia errore, 1156 punti di interruzione, 1157–1158 trovare l’ultima interruzione, 1156 VBA, 1194–1195 decimali eliminare, 327 separatori, scegliere, 435 tipi di unità, 90 tipo di angolo, impostare, 91 definire attributi creare i blocchi, 590–591

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descrizione, 587 formattare il testo, 589–590 modalità, 589 posizionare (Punto di inserimento), 590 testo delle quote, 427–428 denominare blocchi, 582 configurare le finestre affiancate, 157–158 disegni, 24–25 filtri di selezione, 257 layer, 268, 286–287 layout, creare, 517 luci distanti, 855 luci puntiformi, 851 query, 672 spotlight, 853 descrizioni, 9 Design Center aprire disegni, 23 blocchi e filtri da inserire nei disegni, 568–572 cartella Preferiti, 887 componenti del disegno con nome aprire, 888 blocchi, inserire, 889 contenuto di DesignCenter in linea, inserire, 889 immagini raster, inserire, 888 inserire, 888 layer, inserire, 889 trovare, 885–887 xrif, attaccare, 889 componenti del disegno, accedere aprire i disegni, 888 attaccare xrif, 889 controllare la visualizzazione, 889–891 descrizione, 883–884 inserire contenuto da DesignCenter in linea, 889 inserire i blocchi, 888 inserire i disegni, 888 inserire i layer, 889 inserire immagini raster, 888 spostarsi nei, 884–885 descrizione, 303–304 inserire contenuto, 889 layer, importare da altri disegni, 303–305 stili, importare, 347–348 strumenti, 884–885 tratteggi, trascinare modelli, 485 visualizzazione, 889–891 xrif, gestire, 627 Desktop, pulsante, 14 di sola lettura, variabili di sistema, 311 diametro anelli, 128–129 quote di archi e cerchi, 387 digitalizzatori, 503, 506–507

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digitare comandi, 35–38 AutoLISP, 1108 descrizione, 8 file, personalizzabili, 990–992 inserire blocchi, 593 nomi, 35–36 rispondere alle opzioni dei comandi, 37 tasti di modifica, 36 tornare, 9 coordinate cartesiane assolute, 55–57 coordinate cartesiane relative, 57–58 coordinate polari, 58 immissione diretta della distanza, 61 modalità Orto, 61, 64 puntamento polare, 61–65 dimensioni colonne dei database, modificare, 642 contrassegni di centro, stili di quota, 422 del disegno, 19, 358 grip, personalizzare, 247–248 punti della griglia, 69–70 ridurre eliminando layer e tipi di linea, 288–290 riquadro di selezione, personalizzare, 200 testo database, 644 multilinea, 350 quote, 424–427 riga singola, 335–336 dimensioni del foglio layout, 512, 519 scale e, 95, 98–99 scegliere, 98–99 standard, elenco, 96 diminuzione dell’intensità, luce puntiforme, 852 direttrici creare, 398 dimensioni creare, 398 descrizione, 393–394 impostazioni (scheda Annotazione), 394–395 scheda Collegamento, 396–397 scheda Linea direttrice e freccia, 396 etichette, creare, 657 direzione angoli, tipi di unità, 92–93 tipo di angolo topografico, impostare, 92 discipline librerie di componenti e blocchi, 557 scale, tipiche, 98 stili di quota, 415 tipi di unità di misura, 90 utilizzo di AutoCAD, 4 disegni aggiungere per la

pubblicazione sul Web, 968 aiuti per i, impostare, 102–103 AutoLISP gruppi di selezione, creare, 1133–1136 informazioni, ottenere, 1129–1132 modificare, 1132–1133 barre degli strumenti, 9–10 blocchi e file da inserire nei disegni, 568–572 chiudere e uscire da AutoCAD, 15 componenti, accedere con DesignCenter aprire, 888 attaccare xrif, 889 blocchi, 888 contenuto da DesignCenter in linea, 889 controlli di visualizzazione, 889–891 descrizione, 883–884 disegni, 887 immagini raster, 888 layer, 889 spostarsi nei, 884–885 con UCS personalizzato (Sistema di Coordinate Utente), 165–167 contenuto, accedere con le tavolozze degli strumenti aggiungere contenuto alla tavolozza, 893–895 creare una nuova tavolozza, 893 descrizione, 892 impostare le proprietà, 895–898 utilizzare la tavolozza, 899 errori e crash backup dei disegni, 927–928 file temporanei, 925 prendersi cura del disco rigido dopo, 928 riparare i file danneggiati, 926–927 finestre affiancate, 156 immagini multilinea, 496–497 in modalità assonometrica, 168–170 indici, creare, 623 informazioni stato, 309–310 tempo, 312–313 variabili di sistema, 310–312 organizzare archiviare, 916–917 descrizione, 916 trovare, 917–918 specificare le proprietà, 918–919 rettangoli, 10–11 salvare

cartella, creare, 12 per la prima volta, 14–15 sicurezza firme digitali, 921–922 protezione tramite password, 920–921 spostare oggetti tra, 179–181 standard, impostare Communication Center, 914 controllare in più disegni, 908–909 convertire i layer, 910–912 descrizione, 901–902 librerie di simboli, 902 rinominare gli oggetti, 914–916 strumenti Standard CAD, 902–910 trascinare gli oggetti, 583–585 trovare, 885–887 unità, specificare le coordinate, 54 versioni precedenti di AutoCAD, 928 disegni aperti, chiudere tutti i, 15 disegni architettonici layer, frequenti, 266 notazioni per le misure, 54–55 pianta architettonica, allargare (comando STIRA), 224–226 scale, tipiche, 98 tipi di unità, 90 tratteggi, utilizzo, 476 disegni assonometrici definizione, 167 disegnare in modalità assonometrica, 168–170 piani, 167–168 disegni elettronici anelli, 128 scale, assenza di, 96 serie di, 24 disegni esistenti, aprire, 21–23 disegni grandi, apertura parziale, 150–151 disegno a mano libera (comando SCHIZZO), 503–504 disegno meccanico angoli arrotondati, creare, 233–234 contrassegnare i centri di cerchi e archi, 386 quote cooordinate, 391–392 distanza focale, vista Orbita 3D, 729–730 distanze coordinate cilindriche, 679–681 funzione Da, punti, 86–88 oggetti, calcolare, 314–315, 328 specificare gli angoli, 231 viste prospettiche 3D, 737–738 distorsione, disegni digitalizzati, 506

INDICE ANALITICO

diverso, operatore (), 664 dividere gli oggetti, 320–322 dizionario, personalizzare, 365–367 documentare i file, 992–993 Domande, scheda, 49 DWF, file creare, 967 descrizione, 966–967 DXF, formato esportare, 930–932 importare, 933–934

E eccezione, sostituire stili di quota, 444 editor codice VBA, scrivere, 1175–1177 dei pulsanti, 1001–1003 query di database criteri multipli (scheda Elaborazione query), 665–666 descrizione, 662–663 linguaggio SQL, convertire in, 667–669 query semplici basate su un campo,un operatore e un valore, (scheda Query rapida), 663–664 un campo e un intervallo di valori (scheda Query intervallo), 664–665 testo multilinea, creare, 348–358 Editor dei pulsanti, 1000–1003 elaboratore di testi, 180 elencare blocchi, 581 coordinate, 1123 layer, filtrare, 286–287 materiali, rendering 3D, 864 oggetti, 283, 314 proprietà degli xrif, 627 proprietà dei blocchi, 627 proprietà dei solidi 3D, 842–844 punti bidimensionali, 1124 variabili di sistema, 310–312 elenco degli argomenti in ordine alfabetico, Guida in linea, 48 elenco fogli di disegno, 969–971 Elenco risorse, 13 elevazione, nelle coordinate, 3D, 692–693 eliminare corpi solidi 3D superflui, 841 facce 3D, 834 finestre affiancate, 155 layer e tipi di linea, 288–290 oggetti dai layer, 283 oggetti, 193 pulsanti, 999 record dai database, 648 stili di testo, 342–345 strumenti e tavolozze degli strumenti, 896

viste con nome, 149 ellissi cono, base del, 793–794 disegnare, 124–128 linea di taglio, 217 oggetti 3D estrudere, 797–799 solidi di rivoluzione, disegnare, 800–801 punto base, serie, 207 solidi 3D, fare un’impronta, 840–841 spezzare, 227 tagliare, 214–216 ellissi (...), 28 entità coprente nascondere oggetti con, 237–238 errori backup dei disegni, 927–928 file temporanei, 925 finestra Traccia errore, 1156 impossibilità a leggere il file, 926 prendersi cura del disco rigido dopo un crash, 928 riparare i file danneggiati, 926–927 trapping con VBA, 1194–1195 escludere oggetti, 256 eseguire file di script dall’interno di un disegno, 1013–1014 durante il caricamento di AutoCAD, 1014–1017 routine, codice VBA, 1174–1175 esplodere blocchi, 557, 576–577 quote, 403 gruppi di oggetti, 262 immagini multilinea, 498 modificare in 3D, 813, 829–830 Esplora il Web - Apri, finestra di dialogo, 959–961 Esplora risorse, 22 esponente calcolare, 327 tipi di unità, 90 esportare collegamenti delle informazioni, 654–655 disegni AutoCAD in altre applicazioni, 929–932 query dei database esterni, 672 est, angolo topografico, 92 estendere linee, 420 modificare in 3D, 813, 821–824 ridimensionare i disegni, 218–220 Estensioni, opzione di zoom, 139 estrazione del disegno, 884 estrudere facce, 832–833 solidi, 797–799

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superfici, 780–782 etichette database, esterni, 657–661 finestre di dialogo, aggiungere, 1189 etichette associate, 657, 660 etichette indipendenti, 657 etichette non associate di database esterni, 660 etichette, stampare, 554 evidenziare gruppi di oggetti, 261 evidenziare le revisioni, 236–237 Express Tools, 362

F facce modificare cancellare, 834 copiare, 836 descrizione, 830 estrudere, 832–833 rastremare, 835–836 ruotare, 834–835 sfalsare, 833–834 spostare, 833 UCS, 162, 695, 696 fare doppio clic modificare i blocchi, 579 modificare i disegni, 238–239 fare riferimento ad altri disegni (xrif) aprire, 612 attaccare, 610–612, 613–614 modificare, 614–618 relazioni, visualizzare, 612–613 rispetto ai blocchi, 609–610 visualizzare, 619–624 fare un’impronta, corpi solidi 3D, 840–841 file AutoLISP, 1109–1111 copiare, 583–585 danneggiati, riparare, 926–927 importare da altre applicazioni DXF, 933 WMF, 933–934 inserire nei disegni con la finestra di dialogo Inserisci, 566–568 da un altro disegno, 568–572 preimpostare scala e angolo di rotazione, 569 personalizzabili backup, 989–990 comandi tramite riga di comando, 990–992 descrizione, 987–989 documentare, 992–993 modificare, 987–989 Reference Manager, creare, 923 salvare blocchi come, 562–563

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INDICE ANALITICO

sostituire i file esistenti, 564 stampare su, 544 temporanei, 925 Visual LISP, chiudere, 1102 file .lsp, caricamento automatico, 1117 file corrotti modifica in un database Microsoft, 648 riparare, 926–927 file delimitati da tabulazioni (.txt) creare, 601, 603 modificare, 605 file delle forme codici di lunghezza e direzione, 1037–1038 codici speciali, 1038–1043 creare, 1036–1037, 1043–1044 modificare, 1044 utilizzare, 1035–1036 file di backup, 927–928, 989–990 file di registro, 629 file di riferimento, tenere traccia, 923–924 file di script creare, 1011–1013, 1017 eseguire dall’interno di un disegno, 1013–1014 durante il caricamento di AutoCAD, 1014–1017 suggerimenti per risparmiare tempo, 1018 utilizzare, 1017 file di standard associare a un disegno, 903–904 creare, 903 specificare, 906–910 verificare il disegno relativo a, 904–906 file temporanei, 925 filtri di selezione, 251–252 elenco dei layer, 286–287 filtri di coordinate coordinate 3D, specificare, 684 localizzare i punti, 84–86 filtri di selezione comando FILTER, 253–254 denominazione e modifica, 257 descrizione, 251–253 Selezione rapida, 251–253 utilizzare, 257–258 FINE, tasto, 36 Finestra di selezione automatica, 199 finestra rettangolare finestre affiancate, 152 limiti dello zoom, 138 Finestra, opzione, zoom, 139 finestre affiancate, 155 angoli diagonali che definiscono una finestra (opzione Interseca), 191 dimensione, collocazione e

visualizzazione, 524–525 effettuare una panoramica oltre il bordo dello schermo, 135 layer, scongelati e congelati, 278, 279 layout, 519 mobili, 520–523 multiple, Vista aerea, 144 poligono (opzione FPoligono), 192 proprietà, applicare, 305–306 scalare, 523 specificare, 523–524 zoom nella vista Orbita 3D, 728 finestre affiancate creare le viste nelle finestre, 157 creare, 153–155 descrizione, 152 disegnare da finestra a finestra, 156 eliminare, 155 ripristinare le configurazioni, 157 riquadri rettangolari, 152 salvare le configurazioni, 156 utilizzare nel disegno 3D, 682, 734 finestre di dialogo barre degli strumenti, personalizzare, 996–997 creare in VBA Casella degli strumenti, barra degli strumenti, 1183–1185 controlli, aggiungere, 1185–1186 descrizione, 1183 proprietà, 1185 inserire blocchi, 593 interfaccia, descrizione, 30–32 testo delle quote, 424–427 finestre mobili e affiancate, 157 layout nello spazio carta, 520–523 visualizzare i disegni, 152 firme digitali, 921–922 font big e Unicode, 1045 creare, 1044–1046 di AutoCAD, 359 formattare copiare in un database Microsoft, 645 definizioni degli attributi, 589–590 riga singola di testo, 335–336 testo del database, 644 testo delle quote, 424–427 testo multilinea, 352 forme creare, 1035–1036 ripetere il modello delle, 298 tipo di linea, 272–276 forme curve, 3D, 687

forme geometriche, 362 forme irregolari area, calcolare, 317 mesh poligonali 3D, disegno (POLIMESH), 757–759 frazioni impilate, creazione automatica, 353–354 impostazioni delle unità, 435 frecce direttrici, 396 testo collegato a, 332 FTP inviare disegni, 956 FULSCREEN, comando, 9 funzioni con argomenti, 1119–1120 creare, 1115–1119 oggetti VBA, modificare, 1193–1194 funzioni aritmetiche descrizione, 1105 numeri e testo, 1106 sintassi, 1105–1107 funzioni matematiche calcolatore geometrico, 327 punti, trovare, 328

G Gestione collegamento database, 640–641 Gestione xrif, 627 gestori elenco, 314 oggetti di collegamento, 654 GIS (Geographic Informations Systems), 95–96 giustificare immagini multilinea, 496–497 riga singola di testo, creare, 332–334 testo, 332–334 testo delle direttrici, 395 testo delle quote, 406, 426 testo multilinea, 351 Gouraud, ombreggiatura, 719 gradi simbolo, disegnare, 336 tipo di angolo, impostare, 91 gradi centesimali, tipo di angolo, 91 gradi in senso orario, 93 granito, 867 griglie angoli della rotazione dello snap, 160 disegnare i limiti, specificare, 94 impostare i disegni, 101–103 impostazioni dello snap, 67–69 Orbita 3D, 726 grip coordinate 3D, specificare, 684 descrizione, 239–240 immagini multilinea, 500 modificare i blocchi, 579

INDICE ANALITICO

modificare le polilinee, 461 modificare le quote, 410 modificare le spline, 467 oggetti, selezionare, 172 personalizzare, 247–248 riflettere, 244–245 ruotare, 242–243 scalare, 243–244 spostare, 242 stirare, 240–241 gruppi assegnare un nome ai layer, 286–287 esistenti da utilizzare come direttrici, 395 gruppo di selezione, creare, 260–261 modificare i disegni creare e modificare, 260 descrizione, 260 modificare, 261–262 utilizzare, 262–263 ridimensionare i disegni, 224–226 selezionare, 193, 198 gruppi di immagini, 1079–1080 gruppi di selezione creare con Seleziona collegamento, 670–671 disegno degli oggetti con AutoLISP, 1133–1136 gruppo di oggetti con nome, 193 Guida in linea, 51 descrizioni, 9 elenco alfabetico (scheda Indice), 48 messaggi della riga di stato, 1084–1085 ottenere un aiuto maggiore, 51–52 per argomento (scheda Sommario), 48 per parola chiave (scheda Cerca), 49 porre domande (scheda Domande), 49 relativa a un comando, 47 scheda Preferiti, 49 schermate, 49 sensibile al contesto (Guida interattiva), 49–51 sistema della guida principale, 47–48 specializzata, 51 VBA, 1169–1170 Visual LISP, 1103–1105 Guida interattiva, 49–51

H HOME, tasto, 36 HSL (tonalità, saturazione, luminanza), 271

I icona, UCS (Sistema di Coordinate Utente), 163–165 icone a comparsa, barra degli

strumenti, 1003–1004 immagini cornice delle immagini raster, 941 linea di taglio, 217 sfondi, 873, 874 tenere traccia dei file di riferimento, 923–924 immagini multilinea descrizione, 490 disegnare, 496–497 modificare, 498–501 stili caricare, 494 descrizione, 490–491 procedura di creazione, 495–496 proprietà degli elementi, definire, 491–493 salvare, 493 standard, impostare, 901–902 stirare con i grip, 240–241 immagini raster da altre applicazioni controllo della visualizzazione, 940–941 gestire, 938–939 inserire, 935–937 ritagliare, 939–940 supportate, 936 inserire, 888 immissione diretta della distanza, 61 importare file da altre applicazioni DXF, 933 WMF, 933–934 layer e tipi di linea da altri disegni, 303–305 layout dal disegno, 517 materiali, rendering 3D, 864–865 query di database esterni, 672 simboli dipendenti (comando XUNISCE), 620–621 stili di testo, 347–348 testo multilinea, 352, 356 impostare gli snap con angoli polari, 68–69 griglia, visualizzare, 69–70 impostare i disegni, 101–103 punti dello snap e della griglia, 69–72 su una griglia, 68 impostare i disegni blocchi del titolo, inserire, 100–101 limiti, specificare, 93–94 MVSETUP, comando, 103 opzioni comuni, 101 scale, 95–100 Snap, Griglia e Orto, impostazioni, 101–103 tipi di unità, 89–93 impostazione unità di misura imperiale nel modello, 19 impostazioni direttrici, 394–395

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salvare per riutilizzare (modelli) aprire disegno, 20 creare personalizzate, 20–21 creare, 102–103 database, collegamenti esterni, 648–649 disegno basato su un modello predefinito (comando CNUOVO), 18 etichette di database esterni associate, 657, 660 file di attributi dei blocchi, 605–607 layout nello spazio carta, salvare, 528 layout, creare, 516–517 nuovo disegno, creare, 17–19 predefinite, personalizzare, 21 stampa batch, specificare, 551 impostazioni di pagina layout nello spazio carta, 518–520 selezionare, 542 stampa batch, 551 In, operatore, 664 incollare comandi nella riga di comando, 36 oggetti da altre applicazioni, 943, 946–948 testo, 36, 356 incorporare oggetti da altre applicazioni, 944–947 Indice, scheda della Guida in linea, 48 indici ACI, 850, 867 creare, 623 indici layer, 624 indici spaziali, 624, 623–624 informazioni a livello di disegno, 309–314 a livello di oggetto, 314–320 calcolatore geometrico, 323–324 comandi per le misurazioni, 320–323 disegno degli oggetti con AutoLISP, 1129–1132 esportare i collegamenti nei database, 654–655 informazioni sull’oggetto area e perimetro, calcolare, 317 coordinate, trovare, 315 dalla tavolozza delle proprietà, 320 distanze, calcolare, 314–315 elencare oggetti, 314 ingegneria civile, 98 notazioni per le misure, 54–55 solidi 3D, elencare proprietà,

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INDICE ANALITICO

842–844 tipo di unità, 90 ingrandire alle dimensioni della finestra, 728 descrizione, 137–142 effettuare una panoramica, 139 linee di costruzione, ignorare, 113 menu secondari, 29–30 opzioni, 138–142 Orbita 3D, 728, 730 rigenerazione, 133 scala delle finestre, impostare, 523 Vista aerea, 143–144 viste prospettiche 3D, 739 input dell’utente ottenere per AutoLISP, 1136–1138 raggio del cerchio, ottenere per, 1188 VBA, 1180–1183 INS, tasto, 36 inserire blocchi attributi, 593 con la finestra di dialogo Inserisci, 566–568 da un altro disegno (DesignCenter), 568–572, 888 preimpostare scala e angolo di rotazione, 569 blocchi del titolo, 100–101, 520 componenti di disegno con nome, 887 cornici di tolleranza geometriche 453 DesignCenter in linea, contenuto, 889 DesignCenter, disegni, 888 file blocchi, 581 da un altro disegno (DesignCenter), 568–572 immagini raster componenti di disegno con nome, 888 da altre applicazioni, 935–937 layer, 889 strumento dalla tavolozza degli strumenti, 899 testo, 36 xrif, 627 installare la funzione di database, 633–634 intensità luci distanti, 855 luci puntiformi, 852 Intercetta, opzione di selezione, 192, 220 interfaccia area di disegno, 6–7 barre degli strumenti, 32–35 di AutoCAD, 5–6 finestre di dialogo, 30–32

menu di scelta rapida, 29–30 menu, 27–30 Visual LISP, 1101–1102 Internet aprire disegni dalla finestra di dialogo Esplora il Web - Apri, 959–961 trascinare con i-drop, 961 collegamenti ipertestuali, 962–965 inviare i disegni fax, 955–956 posta elettronica, 956–959 pubblicare i disegni file DWF, 966–967 modificare, 978 output, 971 Pubblica sul Web, autocomposizione, 974–978 visualizzare, 978–980 interruttori, creare sui menu a discesa, 1078 Interseca, operatore, 670 intersezioni 3D solidi, due, 803–804 come centro di un cerchio angoli da linee non parallele (comando CIMA), 230–232 come limite del contorno, 220 disegnare, 112 punto base, serie, 207 immagini multilinea, 498–499 oggetto, calcolare, 328 regioni, 472 snap ad oggetto, 73 tagliare in una implicita, 216 inviare i disegni fax, 955–956 FTP, 956 posta elettronica, 956–959 Is/Is Not null, operatore, 664 isole, panoramica, 482–484 istruzioni, codice VBA, 1179–1180

L lampadina, 851 layer blocchi attributi, 590–591 gestione, 573–576 congelamento del testo, gestire, 360 conversioni, gestire, 911–913 definizione, 101 esplodere, 576–577 importare da altri disegni, 303–305 inserire DesignCenter, 888–889 mappatura, impostare, 910–911 organizzare i disegni con attribuire nuovi nomi ai,

288 attribuire un nome, 266 cambiare colore, tipo di linea e spessore di linea, 287–288 colore, assegnare, 269–272 corrente, 278, 283 dell’oggetto esistente, cambiare, 283 eliminare layer e tipi di linea, 288–290 filtrare l’elenco dei, 286–287 ordinare le colonne, 286 spessore di linea, assegnare, 274–276 stato, cambiare, 278–280 stato, salvare, 280–282 tavolozze di colori, 272 tipo di linea, assegnare, 272–276 quote, 370 simboli dipendenti, 619 standard di disegno, convertire, 910–912 standard, impostare, 901–902 tabella di stili di stampa, impostare, 539–540 visibilità, layout nello spazio carta, 525 layer multipli, modificare, 288 layer stampabili/non stampabili, 279 layout finestre mobili, 157 standard, impostare, 902 layout nello spazio carta Autocomposizione dei layout, 511–514 blocco del titolo, inserire, 520 dimensione, collocare e visualizzare la finestra, 524–525 elenco, 314 entrare nello, 511 finestra di dialogo Imposta pagina, 518–520 finestre mobili, creare, 520–523 impostare il disegno, 103–104 modello di layout, salvare, 528 multipli, 509 quote, 527–528 ritornare allo spazio modello, 523 scala, finestra, 523 schede di layout, 516–517 testo, aggiungere, 527 vantaggi dell’utilizzo, 510 visibilità dei layer, 525 viste nascoste e ombreggiate, 525–527 viste, 523–524, 744–745 legno, 867 lettere, angolo delle singole, 344 librerie

INDICE ANALITICO

dei simboli, 902 disegni standard, 902 organizzazione, 582 presentazioni di diapositive, 1022 librerie delle parti, 582 Like, operatore, 664 limiti disegnare, 20 specificare, 93–94 tolleranze, 438–441 linea di base, quote, 382–383 linea singola, stirare con i grip, 240 linee angoli arrotondati, creare, 233–234 comando ESTENDI, 218–220 direttrici, 396 disegnare con il comando SCHIZZO, 504 disegnare da un oggetto a un altro angoli da linee non parallele (comando CIMA), 230–232 come limite del contorno, 220 disegnare, 113 punto base, serie, 207 spezzare, 227–228 disegno con angolo a 90 gradi, 58 filtri di selezione, 251–253 linea di taglio, 217 modificare punto finale, 186 nascondere, 689–692 nascoste, visualizzare, 745–746 non parallele, angoli da (comando CIMA), 230–232 orientamento UCS, allineare, 695 puntare a oggetti (direttrice) creare, 398 etichette, creare, 657 linee delle quote, 428–429 quote, 393–394 punto base, serie, 207 punto iniziale e punto finale, elenco, 314–315 quote angolari, 387–389 ridimensionare, 221–223 snap ad oggetto, 73 solidi 3D, fare un’impronta, 840–841 spessore, disegnare con, 502 spezzare, 227 spostare la quota, 410 stili di quota, 418–422 tagliare, 214–216 temporanee, selezionare (opzione Intercetta), 192 linee, disegnarne di semplici come riferimento, 113 estese in una direzione (raggi), 113–115 LINEA, comando, 107–109 poligoni, 110–112

rettangoli, 109–110 linee di costruzione angoli da linee non parallele (comando CIMA), 230–232 come limite del contorno, 220 disegnare, 112–113 punto base, serie, 207 spezzare, 227 linee di estensione linee di quota e, 420 quote, 370 snap ad oggetto, 73 spazi, adattare in quelli ridotti opzioni di adattamento, 428–431 scala per le lavorazioni di quota, 432–433 posizionamento del testo, 428 linee ortogonali definizione, 58 quote coordinate, 391–392 linee parallele multiple, disegni descrizione, 490 disegnare, 496–497 modificare, 498–501 stile, 490–491 stirare con i grip, 240–241 sfalsare gli oggetti, 209–210 linee temporanee, selezionare oggetti, 192 logaritmo in base 10, 327 logaritmo naturale, 327 luci bussola, impostare, 850 circostanti, impostare, 850–851 colori, assegnare, 849–850 descrizione, 849 distanti assegnare un nome, 855 azimut e altitudine, 856 calcolatore dell’angolo solare, 856–857 colori, 858 intensità, 855 ombre, 858 posizione, 856 vettore fonte luminosa, 856 puntiformi assegnare un nome, 851 colori, 853 diminuzione dell’intensità, impostare, 852 intensità, impostare, 852 luce proveniente da sinistra, creare illusione, 487 lucentezza, impostare, 852 ombre, 853, 858–860 Orbita 3D, 720 posizione, 852 spotlight, creare, 853–855 luci di sfondo, 850–851 luminosità colore, 271

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luci puntiformi, 852 lunghezza degli oggetti, modifica (comando STIRA), 224–226 disegno a mano libera, 504 rettangoli, 109–110

M macchina fotografica angoli, 736–737 distanza, 729 distanza focale, 729–730 macro creare con file di script, 1011–1017 menu, personalizzare, 1054–1057 maggiore di o uguale a, operatore (>=), 256 maggiore di, operatore (>), 256, 663 maggiore di, simbolo doppio (>>), 44 maiuscole testo, 351 testo multilinea, 362 mappa di contrasto di un materiale, 870 mappa topografica, 466–467 mappare layer, 910–911 materiali, rendering 3D, 869 margini, plotter, 96 maschera, testo, 362 materiali oggetti con multipli, 837 ombreggiature, 718–720 rendering 3D ambiente, 868 applicare, 871–872 colore/modello, 867–868 creare personalizzati, 866–867, 870–871 importare e visualizzare in anteprima, 864–865 liste, lavorare con, 864 mappa di contrasto, 870 mappaggio, 869 riflessione, 870 rifrazione, 870 ruvidità, 870 trasparenza, 870 tratteggio contorni, 480–482 definizione, 477–480 disegni 3D, visualizzare, 745–746 inserire dalla tavolozza degli strumenti, 899 modelli, 476–477, 1029–1035 regioni, 472 riempimento solido, 129 selezionare oggetti, personalizzare, 200 materiali riflettenti, 870 materiali ruvidi, rendering 3D, 870

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INDICE ANALITICO

matita spezzata, simbolo, 695 memorizzare query di database esterni, 671–672 menu barra di stato, 8 descrizione, 1047–1048 file, caricare e scaricare, 1048 personalizzare a discesa, 1065–1068 a gruppi di immagini, 1079–1080 acad.mns file, basato su, 1053–1054 barre degli strumenti, 1076–1079 Buttons e Aux, 1061–1063 descrizione, 1052–1053 di scelta rapida, 1064, 1069–1071 di schermo, 1084 di tavoletta, 1083–1084 macro, 1054–1057 messaggi di guida che appaiono sulla riga di stato, 1084–1085 oggetto sensibile al contesto, creare, 1075–1076 parziali, sostituire, 1070 scambiare, 1057–1058 sezioni, 1058–1061 tasti di scelta rapida, creare, 1087–1089 menu comando, 1073–1075 menu di diapositive, 1079–1080 menu di scelta rapida interfaccia, 29–30 personalizzare, 1069–1071 schede, 350 menu di schermo, 29 menu di tavoletta, 1083–1084 menu Pop, 1064 mesh polifaccia disegnare (POLIMESH), 757–759 oggetti 3D, esplodere, 829–830 mesh poligonali creare (3DMESH), 762–765 oggetti 3D, esplodere, 829–830 messaggi di guida che appaiono sulla riga di stato, 1084–1085 metrica dimensioni del foglio, elencate in, 96 gradi centesimali, tipo di angolo, 91 impostare unità di misura nel modello, 19 millimetri, visualizzare con i pollici, 436–437 scale, tipiche, 99 Microsoft Access connessione, 632, 638–640 creare file di database, 603 Microsoft Excel connessione, 632, 639 file, creare, 923

file leggibili in, 601 fogli elettronici, creare, 603 Microsoft IntelliMouse, 135, 138 Microsoft Visual FoxPro, 632 Microsoft Windows abbreviazioni di comandi, creare, 993–994 cartella Preferiti, 887 colorare i materiali, 868 copia di file, 583–585 finestre di dialogo, 30–32 impostazione unità del desktop, 435 manipolare gli oggetti con gli Appunti, 582–583 menu di AutoCAD, 27–29 menu di scelta rapida, 29–30 registro, salvare le impostazioni, 101 sistema utilizzato nel libro, 4 stampanti, bloccare l’output su, 543–544 barre degli strumenti, 32–35 Microsoft Windows XP bordo dello schermo, effettuare uno zoom oltre, 138 eseguire una panoramica oltre il bordo dello schermo, 135 miniature di disegni, visualizzare, 22 pulsante Preferiti, 13–14 millimetri, visualizzare con i pollici, 436–437 minore di o uguale a, operatore (